ARTICOLI
DELL’8-2-2008
La Casta non molla E continua a 'intascare' ( da "Resto del Carlino, Il (Nazionale)" del
08-02-2008)
Argomenti: Costi della
politica
Abstract: Si
tratta del finanziamento dei partiti politici, anzi come viene chiamato da
alcuni anni, del rimborso delle spese per consultazioni elettorali e
referendarie. Si tratta di un modo nuovo per denominare l'antico
finanziamento ai partiti. Secondo la legge 51, del 23 febbraio 2006 (che ha
aggiornato la vecchia legge del giugno 1999,
Gli sconti Ici alle coop mettono in crisi i bilanci, ma i
sindaci stanno zitti ( da "Resto del Carlino, Il (Ravenna)" del
08-02-2008) + 1 altra fonte
Argomenti: Costi della
politica
Abstract: intento
di diminuire i costi della politica. Nei Comuni di Massa Lombarda e Conselice
questa contrarietà è stata espressa con la rinuncia alla nomina
di un rappresentante dei gruppi di minoranza; quindi, per esprimere
solidarietà ai colleghi e per coerenza alle posizioni espresse,
abbiamo deciso di nominare rappresentante Arianna Bragliani,
Incontro da non perdere oggi pomeriggio, alle 17,30,
all'Auditorium di viale De Gasperi. Il pre ( da "Resto del Carlino, Il (Ascoli)" del
08-02-2008)
Argomenti: Costi della
politica
Abstract: Scaltritti,
preannuncia l'incontro con Sergio Rizzo, giornalista de 'Il Corriere della
Sera', coautore, con Gian Antonio Stella, de 'La Casta: così i
politici italiani sono diventati intoccabili". Il libro - evento del
2007 sarà sviscerato nel faccia a faccia tra Rizzo e i soci del Rotary
Club S.
Gettoni, niente aumenti a cascata ( da "Italia Oggi (Enti Locali)" del
08-02-2008)
Argomenti: Costi della
politica
Abstract: Valgono
i limiti di legge Se il sindaco o il presidente di provincia si aumenta lo
stipendio non per questo aumenteranno di pari passo i gettoni di presenza
percepiti dai consiglieri. Le somme che gli amministratori locali incassano
per prendere parte a consigli e commissioni andranno infatti parametrate alle
indennità di funzione, del sindaco o del presidente di provincia,
La Finanziaria punta sui revisori ( da "Italia Oggi (Enti Locali)" del
08-02-2008)
Argomenti: Costi della
politica
Abstract: provvedere
al recupero se la cartella di pagamento non è stata notificata entro
due anni dalla consegna del ruolo (in precedenza erano cinque). Tra gli
argomenti trattati al convegno, poi, è risaltato quello del contenimento
dei costi della politica che produrrà una riduzione dei trasferimenti
erariali.
Ridotto il gettone dei consiglieri provinciali anche per le
sedute delle commissioni ( da "Provincia di Cremona, La" del
08-02-2008)
Argomenti: Costi della
politica
Abstract: Edizione
di Venerdì 8 febbraio 2008 Benvenuto P.Review srl Ridotto il gettone
dei consiglieri provinciali anche per le sedute delle commissioni Si riduce
ancora il gettone per i consiglieri provinciali, da 69 a 48,81 euro a seduta
consiliare o di commissione.
Quel libro mi ha offeso ( da "Mattino di Padova, Il" del
08-02-2008)
Argomenti: Costi della
politica
Abstract: La
Casta" di Stella e Rizzo e mi sono offesa. E' una denuncia che non tiene
conto di quanti amministrano la cosa pubblica con serietà. Io lavoro
al completo servizio dei cittadini. Si è accennato alle stragi del
sabato sera e si è detto che la precarietà, l'incertezza del
futuro spingono i giovani a uno sfogo micidiale.
Le cose che voglio ( da "Nuova Venezia, La" del
08-02-2008)
Argomenti: Costi della
politica
Abstract: costi
della politica attraverso il dimezzamento del numero dei parlamentari,
l'abolizione di Province e Municipalità, l'accorpamento di piccoli
comuni e di comunità montane, chiudere gli enti inutili, basta
sovvenzioni e agevolazioni; destinare ad altre attività i tanti
dirigenti e addetti agli uffici pubblici in modo da rendere più
spedite e trasparenti tutte quelle farraginose
Il consiglio comunale dura solo un minuto ma scatta il gettone ( da "Repubblica, La" del
08-02-2008)
Argomenti: Costi della
politica
Abstract: aula
e quelli di maggioranza erano troppo pochi. La seduta si è così
sciolta, ma ai consiglieri che erano in aula (anche a quelli poi usciti)
spetterà comunque il gettone di presenza visto che era stato
già fatto l'appello. All'ordine del giorno c'era l'approvazione di tre
progetti per il nodo ferroviario, l'opera (recentemente finanziata dal
ministero)
Il gettone di presenza alle famiglie dei morti ( da "Settegiorni (Bollate)" del
08-02-2008)
Argomenti: Costi della
politica
Abstract: tutti
i componenti del consiglio comunale di alzarsi in piedi in segno di
solidarietà per il sacrificio profuso da questi lavoratori, di
osservare un minuto di silenzio e di di devolvere il gettone di presenza alle
famiglie dei lavoratori deceduti nel rogo della ThyssenKrupp. È bene
chiarire - conclude Dibitonto - che non è stato possibile presentare
questo documento subito dopo l'
Gettoni, stop non retroattivo ( da "Sole 24 Ore, Il" del
08-02-2008)
Argomenti: Costi della
politica
Abstract: la
Finanziaria salva i vecchi aumenti Gettoni, stop non retroattivo Gianni
Trovati MILANO Il blocco agli aumenti dei gettoni di presenza per i
consiglieri comunali decretato dalla Finanziaria (articolo 2, comma 25,
lettera b della legge 244/2007) non ha valore retroattivo, quindi
"salva" gli incrementi stabiliti prima dell'entrata in vigore della
manovra.
San BenedettoE' il giornalista Sergio Rizzo, autore con G ( da "Messaggero, Il (Marche)" del
08-02-2008)
Argomenti: Costi della
politica
Abstract: San
Benedetto E' il giornalista Sergio Rizzo, autore con Gian Antonio Stella, del
libro La Casta, il protagonista dell'incontro letterario organizzato dal Rotary
International di S. Benedetto presieduto da Gianluigi Scaltritti.
L'appuntamento è per questo pomeriggio alle 17.30 presso l'Auditorium
comunale di viale De Gasperi.
In Campania paga la Ue ( da "Sole 24 Ore, Il (Sud)" del
08-02-2008)
Argomenti: Costi della
politica
Abstract: dei
lavoratori (articoli 16 e 17 della Legge 626/94) intrapresa dallo specialista
Eugenio Rogliani, segue un incarico da 50mila euro svolto dal sociologo
Giovanni Crocco per il monitoraggio di progetti di istruzione e formazione.
Un apprezzabile processo di tagli alle consulenze è quello che ha
operato il Comune di Napoli che comincerà a mettere on line le liste
dei collaboratori
Nei Consigli comunali il pieno di presenze ( da "Sole 24 Ore, Il (Nord Est)" del
08-02-2008)
Argomenti: Costi della
politica
Abstract: per
questa seconda tornata la percentuale di presenze (95,7%) è stata da
record. "Qui da noi i costi della politica sono minimi – spiega il nuovo
presidente, Rinaldo Roldo –: se per una seduta d'Aula il gettone di presenza
supera di poco il centinaio di euro, per le Commissioni siamo ai 30 euro per
seduta".
Bologna ( da "Sole 24 Ore, Il (Centro Nord)" del
08-02-2008)
Argomenti: Costi della
politica
Abstract: indennità
del presidente di circa 2.500 euro al mese e gettoni di presenza dei 14
consiglieri paria poco più di 35 euro lordi per due consigli di
quartiere al mese). Il resto del bilancio (3 milioni di euro destinati a
raddoppiare da giugno con il progetto comunale delle municipalità che
delegherà al quartiere tutti i servizi alla persona) è
destinato per l'
COSA CAMBIA ( da "Sole 24 Ore, Il (Centro Nord)" del
08-02-2008)
Argomenti: Costi della
politica
Abstract: ritenendo
anticostituzionale la modifica di un organo rappresentativo, eletto quindi
dai cittadini, in corso di legislatura. I nodi Tra gli aspetti oscuri della
norma c'è il blocco degli aumenti progressivi dei gettoni di presenza
dei consiglieri laddove non è chiaro se gli aumenti già
maturati (che in alcuni comuni sono arrivati anche al triplo del gettone base
di 35 euro lordi)
Miope eliminare le sedi solo per ridurre i costi ( da "Sole 24 Ore, Il (Centro Nord)" del
08-02-2008)
Argomenti: Costi della
politica
Abstract: autonomia
statutaria e regolamentare dei comuni. Come si conciliano queste riflessioni
con la necessità di ridurre i costi della politica? Talvolta trovo
rozzo il modo in cui viene affrontato il tema dei costi della politica nel
senso che sono ben altri gli sprechi come i costi che si addossano al Paese
per le inefficienze.
Senza sprint i tagli ai quartieri ( da "Sole 24 Ore, Il (Centro Nord)" del
08-02-2008)
Argomenti: Costi della
politica
Abstract: Il
risparmio che se ne ricaverebbe sarebbe minimo considerato che il gettone di
presenza dei consiglieri è di 17 euro lorde e l'indennità
mensile dei presidenti è di 900 euro lorde. Auspichiamo un passo
indietro del legislatore su questo punto. In caso contrario troveremo nuove
forme di partecipazione a costo zero".
A margine dello scioglimento anticipato delle Camere diversi ( da "Tempo, Il" del 08-02-2008)
Argomenti: Costi della
politica
Abstract: Si
tratta del finanziamento dei partiti politici, anzi come viene chiamato da
alcuni anni, del rimborso delle spese per consultazioni elettorali e
referendarie. è un modo nuovo per denominare l'antico finanziamento ai
partiti (quella legge, com'è noto, è stata eliminata da un
referendum).
Sedute di Consiglio moltiplicate: polemizzano sindaco e
opposizione ( da "Unione Sarda, L' (Nazionale)" del
08-02-2008)
Argomenti: Costi della
politica
Abstract: missioni
e gettoni di presenza". Per il sindaco le cifre sono altre. "Nel
2007 - replica Giovanni Soru - abbiamo speso dai 120 ai 160 euro per
consigliere, in media dodici euro al mese. Non mi sembrano costi da casta
dalla politica. Il maggior numero di sedute è dovuto all'esigenza di
discutere opere importanti,
Preoccupa l'effetto Grillo ( da "Manifesto, Il" del
08-02-2008)
Argomenti: Costi della
politica
Abstract: Ma
Di Pietro ha dalla sua i sondaggi che lo indicano come il politico più
popolare e il più affidabile, secondo solo al presidente della
Repubblica Napolitano. Soprattutto a Veltroni interessa sterilizzare la
possibilità di una lista dipietrista che finisca col ricevere
l'appoggio dei sostenitori di Beppe Grillo.
Con la crisi i partiti ci guadagnano il doppio ( da "Tempo, Il" del
08-02-2008)
Argomenti: Costi della
politica
Abstract: Si
tratta del finanziamento dei partiti politici, anzi come viene chiamato da
alcuni anni, del rimborso delle spese per consultazioni elettorali e
referendarie. è un modo nuovo per denominare l'antico finanziamento ai
partiti (quella legge, com'è noto, è stata eliminata da un referendum).
CAMERA DI COMMERCIO POLEMICA SUI COMPENSI FARINA RITIRA LA
DELIBERA ( da "Mattino, Il (Caserta)" del
08-02-2008)
Argomenti: Costi della
politica
Abstract: a
cui si deve sommare il gettone di presenza molto più pesante (da 223,11 a 360,00: lo
stesso importo della presenza nelle commissioni). Un'impennata che
coinvolgeva componenti del collegio dei revisori dei conti (15 mila euro) e
del loro presidente (21 mila), presidente e componenti del nucleo di
valutazione (rispettivamente,
Il Trentino dà 38 milioni ai bresciani ( da "Adige, L'" del
08-02-2008)
Argomenti: Costi della
politica
Abstract: il
presidente Dellai firmerà infatti un accordo con il presidente della
Provincia di Brescia, Alberto Cavalli, che prevede il finanziamento da parte
del Trentino, con ben 38 milioni di euro - questa è la cifra che
secondo indiscrezioni dovrebbe essere stabilita oggi - per gli interventi di
costruzione della variante della ex statale 237 "del Caffaro", in
territorio bresciano.
(m.g.) Tempo di bilanci anche per ( da "Gazzettino, Il (Treviso)" del
08-02-2008)
Argomenti: Costi della
politica
Abstract: è
rimasto per più di metà seduta, tempo che viene calcolato come
minimo per avere il gettone di presenza.Lui invita a dare una lettura non
superficiale del suo basso numero di presenze: "C'è una
partecipazione quantitativa e una qualitativa - spiega -. Alle sedute in cui
si discutono argomenti "pesanti" ci sono sempre,
Sergio Rizzo all'auditorium di San Benedetto del Tronto ( da "Quotidiano.it, Il" del
08-02-2008)
Argomenti: Costi della
politica
Abstract: auditorium
conferenza di Sergio Rizzo, autore del libro scritto in collaborazione con
Gian Antonio Stella: "la casta". di Cristian Ciarrocchi Auditorium
pieno oggi per una conferenza organizzata dal Rotary Club di San Benedetto
del Tronto, avente come ospite d'onore Sergio Rizzo, giornalista del Corriere
della Sera esperto in economia ed autore del libro:
Articoli
( da "Resto
del Carlino, Il (Nazionale)" del
08-02-2008)
Argomenti: Costi della
politica
LA
POLEMICA La Casta non molla E continua a 'intascare' A MARGINE dello
scioglimento anticipato delle Camere diversi lettori mi hanno segnalato due
fatti. Il primo nasce anche da una denuncia dell'on. Roberto Calderoli (
sì proprio il parlamentare della Lega autore dell'attuale legge
elettorale, che poi ha definito una "porcata"). Ora Calderoli ne ha
fatto un'altra delle sue, dichiarando che la data del 13-14 aprile per le
elezioni politiche ,invece di quella inizialmente ipotizzata del 6 aprile,
sarebbe stata scelta per favorire i neo deputati e senatori che, in questo
modo, potrebbero conquistare il vitalizio. La notizia però è
stata prontamente smentita dai solerti questori della Camera e del Senato che
si sono affrettati a precisare che la pensione è concessa solo dopo
due anni e sei mesi e quindi soltanto in ottobre sarebbe stato possibile per
un centinaio di neo parlamentari conquistare l'ambito traguardo. E' tutto
vero, con un solo neo che potrebbe dare ragione anche all'on. Calderoli: il
parlamento, anche se formalmente sciolto, ha il potere di approvare i
decreti, compreso quell'indecoroso "milleproroghe" che può
comprendere tutto, compreso un emendamento, in preparazione, che riduce da 2,6 a 2 soli anni il tempo
minimo necessario per conquistare il diritto al vitalizio. Non sappiamo se
questo obiettivo sarà realizzato, siamo certi però che il
tentativo è in atto e più di un deputato ci sta provando.
Continuiamo a definire tutto questo una vergogna? Ma c'è anche di
peggio. L'altro fatto ci sembra infatti ancora più grave. E,
purtroppo, dopo avere fatto le opportune verifiche, ci risulta assolutamente
vero. Si tratta del finanziamento dei partiti politici, anzi come viene chiamato da alcuni anni, del rimborso
delle spese per consultazioni elettorali e referendarie. Si tratta di un modo
nuovo per denominare l'antico finanziamento ai partiti. Secondo
la legge 51, del 23 febbraio 2006 (che ha aggiornato la vecchia legge del
giugno 1999, ovviamente sempre a favore dei partiti),
il rimborso finanziario alle forze e movimenti politici non cessa con lo
scioglimento anticipato delle Camere. Ciò significa che i partiti godranno sino al 2011 dei finanziamenti annuali
(XV legislatura), a cui si aggiungeranno quelli derivanti dalla XVI. In altre
parole, gli elettori italiani sborseranno per questo scherzetto, tenuto
rigorosamente riservato, ben 300 milioni di euro. Una cifra impressionante
che certo potrebbe essere utile per costruire ospedali, asili nido e
migliorare le infrastrutture viarie. E invece finiscono per alimentare
apparati e strutture di partiti e lobbies politiche.
La Casta continua a godere del finanziamento pubblico senza alcun ritegno,
sfruttando anche le opportunità offerte dallo scioglimento anticipato del
parlamento. - -->.
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( da "Resto
del Carlino, Il (Ravenna)" del 08-02-2008)
Pubblicato anche in: (Resto
del Carlino, Il (Faenza))
Argomenti: Costi della
politica
"Gli
sconti Ici alle coop mettono in crisi i bilanci, ma i sindaci stanno
zitti" LUNEDÌ 18 febbraio il consiglio comunale di Cotignola
discuterà il bilancio di previsione 2008, un documento per il quale il
gruppo consigliare d'opposizione 'Cotignola Libera' vuole segnalare ai
cotignolesi "un passaggio che la maggioranza non ha citato in sede di
presentazione del bilancio". La 'questione' riguarda, afferma Arianna
Bragliani, capogruppo di 'Cotignola Libera', "la 'modica' cifra di
110mila euro che mancano al bilancio comunale a causa della di escludere le
cooperative agricole dal pagamento dell'Ici. L'importo che viene a mancare
incide in modo significativo sugli investimenti e ha costretto l'assessore al
bilancio Ivo Pasquali ad ammettere che sarà costretto a utilizzare
sempre più l'avanzo presunto per migliorare la parte corrente".
Ecco quindi, sottolinea Glauco Calderoni di 'Cotignola Libera', "che sorgono
alcune considerazioni: Quale famiglia a inizio anno può pensare di
finanziarsi per le spese di prima necessità con incassi presunti? Non
sarebbe più oculato ragionare su entrate certe? Non sarebbe meglio
evitare spese superflue per un importo pari al mancato incasso? Inoltre ?
aggiunge Calderoni ? non abbiamo visto nessun sindaco protestare in piazza
contro l'esenzione Ici alle coop agricole, come invece avvenne per decisioni
prese quando c'era il Governo Berlusconi". Allora, proseguono gli esponenti
di 'Cotignola Libera', "fu fatto di tutto per mettere in cattiva luce il
Governo e contestare mancati fondi statali. Addirittura, sostenendo il falso,
si arrivò ad affermare che il Festival teatrale de 'Limprovvisa' non
avrebbe più potuto svolgersi a causa di provvedimenti del Governo
Berlusconi". Da segnalare poi che nell'ultimo consiglio comunale il
gruppo 'Cotignola Libera' è stato protagonista di due 'passaggi
politici'. Innanzitutto Stefano Musca si è dimesso da consigliere "non
potendo conciliare più il proprio lavoro con l'impegno nella politica locale". Il suo posto è stato preso
da Emanuele Tonini, primo dei non eletti, diventato il più giovane
consigliere del consiglio comunale avendo solo 22 anni. Poi c'è stata
la nomina dei rappresentanti del Comune di Cotignola nel consiglio
dell'Unione dei Comuni. "Avevamo votato contro questo strumento
istituzionale dell'Unione ? spiega Calderoni ? perché diminuirà ancor
più il potere decisionale dei singoli consigli comunali. Inoltre una
sovrapposizione di incarichi è in controtendenza con l'intento di diminuire i costi della politica. Nei
Comuni di Massa Lombarda e Conselice questa contrarietà è stata
espressa con la rinuncia alla nomina di un rappresentante dei gruppi di
minoranza; quindi, per esprimere solidarietà ai colleghi e per
coerenza alle posizioni espresse, abbiamo deciso di nominare rappresentante
Arianna Bragliani, devolvendo però in beneficenza i gettoni di presenza delle
riunioni del consiglio dell'Unione". Daniele Filippi - -->.
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( da "Resto
del Carlino, Il (Ascoli)" del
08-02-2008)
Argomenti: Costi della
politica
Sidente
del Rotary Club San Benedetto, l'on. Scaltritti,
preannuncia l'incontro con Sergio Rizzo,
giornalista de 'Il Corriere della Sera', coautore, con Gian Antonio Stella, de 'La Casta: così i politici italiani sono diventati
intoccabili". Il libro - evento del 2007 sarà sviscerato nel
faccia a faccia tra Rizzo e i soci del Rotary Club S. Benedetto. - -->.
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( da "Italia
Oggi (Enti Locali)" del
08-02-2008)
Argomenti: Costi della
politica
ItaliaOggi
ItaliaOggi Numero 033, pag. 17 del 8/2/2008 Autore: di
Francesco Cerisano Visualizza la pagina in PDF Le linee
guida dell'Anci per l'applicazione dei tagli alle indennità dei
consiglieri Gettoni, niente aumenti a cascata Il sindaco si gonfia lo
stipendio? Valgono i limiti di legge Se il sindaco o il
presidente di provincia si aumenta lo stipendio non per questo aumenteranno
di pari passo i gettoni di presenza percepiti dai consiglieri. Le somme che gli amministratori
locali incassano per prendere parte a consigli e commissioni andranno infatti
parametrate alle indennità di funzione, del sindaco o del presidente
di provincia, previste per legge (dal decreto ministeriale n.
119/2000). E non alle maggiori o minori somme (nel caso in cui il primo
cittadino decida di ridursi lo stipendio) fissate dal sindaco. Dal 1°
gennaio, inoltre, i consigli non possono più incrementare i gettoni di presenza, ma se
l'hanno fatto prima dell'entrata in vigore della Finanziaria 2008, gli
aumenti sono legittimi perché la stretta prevista dalla manovra non ha
effetti retroattivi. Quello che conta è che l'ammontare complessivo
dei gettoni incassati dal consigliere in un mese non
superi il tetto di un quarto dell'indennità di funzione del sindaco. I
chiarimenti arrivano dall'Anci che per facilitare la corretta applicazione
delle nuove norme su gettoni e indennità
introdotte dalla Finanziaria ha predisposto un vademecum che sarà
diffuso oggi alle sedi regionali. L'Associazione guidata da Leonardo Domenici
ha ritenuto opportuno ripercorrere tutte le novità introdotte
dall'articolo 2, commi 24-25 della legge 244/2007 in modo da fugare gli
ultimi dubbi interpretativi sollevati dagli amministratori. A partire, per
esempio, dalle assenze per malattia. I gettoni, ha
precisato l'Anci, andranno corrisposti solo se si prende parte davvero alla
riunioni dei consigli e delle commissioni. Se il consigliere è assente
giustificato per malattia non incasserà nulla. Ma le precisazioni
più interessanti riguardano la quantificazione del gettone. Le linee
guida dell'Anci ricordano che per effetto della Finanziaria (che ha
modificato l'articolo 82 del Tuel) l'ammontare degli importi percepiti in un
mese da un consigliere non potrà mai superare la soglia di un quarto
dell'indennità mensile di carica del sindaco. Prima della manovra 2008
il tetto ai compensi era fissato a un terzo. Dal 1° gennaio i gettoni non potranno più essere aumentati, ma se
l'incremento è stato deliberato prima dell'entrata in vigore della
manovra resterà valido, fermo restando il rispetto della soglia di un
quarto dello stipendio del sindaco. E a questo proposito l'Anci richiama
quanto previsto dal dm 119/2000. Il provvedimento, all'art. 12, stabilisce
che le percentuali in esso contenute vadano riferite agli importi delle
indennità di funzione (del sindaco e del presidente di provincia)
contenute nello stesso decreto ministeriale , senza tenere conto, dunque,
"dell'indennità in concreto fissata in eventuale aumento o
riduzione". I parametri di riferimento saranno perciò le
indennità fissate per fasce di abitanti dalla tabella A del decreto
119 e le uniche maggiorazioni possibili saranno le percentuali (cumulabili)
previste dall'art. 2 del dm: +5% per i comuni turistici, +3% se le entrate
proprie degli enti sono superiori alla media regionale, +2% se la spesa
corrente pro capite è superiore alla media regionale.
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( da "Italia
Oggi (Enti Locali)" del
08-02-2008)
Argomenti: Costi della
politica
ItaliaOggi
ItaliaOggi - Revisori Enti locali Numero 033, pag.
24 del 8/2/2008 Autore: di Massimo Venturato Visualizza la pagina in PDF
Dal monitoraggio del patto di stabilità ai costi
della politica tutte le scadenze per i
professionisti La Finanziaria punta sui revisori Si moltiplicano gli
adempimenti, ma i compensi restano uguali è stato un mese intenso di
convegni, quello appena trascorso, ove un po' in tutta Italia si sono
dibattuti i temi riguardanti le novità per gli enti locali introdotte
dalla legge finanziaria 2008. Uno degli appuntamenti che hanno riscosso un
notevole successo, con la partecipazione di circa 300 persone, è stato
quello, organizzato dall'Ancrel Veneto con la partecipazione del comune e
della provincia di Vicenza, che si è tenuto lo scorso 18 gennaio nella
Villa Cordellina di Montecchio Maggiore. Fin da subito la platea ha avuto un
richiamo a questioni ancora aperte da parte degli amministratori vicentini,
quali il presidente della provincia Attillio Schneck e l'assessore al
bilancio Cristiano Sandonà e Marco Zocca e Angelo Macchia, rispettivamente
assessore al bilancio e segretario generale del comune di Vicenza. Ha
coordinato i lavori del convegno Marino Massaro, che ha introdotto i relatori
Mauro Bellesia, dell'Osservatorio enti locali presso il ministero
dell'interno, il sottoscritto e Gianfranco Vivian dell'Ancrel, Giancarlo
Verde e Roberto Pacella, rispettivamente direttore centrale e responsabile
Ufficio studi, della finanza locale del ministero dell'interno. La
novità che ha suscitato maggiore interesse è stata quella del
nuovo calcolo per il raggiungimento dell'obiettivo di miglioramento inerente
al patto di stabilità, come sempre riguardante solo le province e i
comuni con popolazione superiore a 5 mila abitanti. Cercherò di
riassumerlo in sintesi. La norma prevede un duplice calcolo di riduzione del
saldo: il primo sulla media triennale per il periodo 2003/2005 dei saldi
finanziari di cassa desumibili dai rendiconti approvati dal Consiglio; il
secondo sulla media triennale dei pagamenti del titolo I desumibili sempre
dai rendiconti approvati dal Consiglio. Il saldo finanziario di cassa
è determinato dalla differenza fra entrate finali (riscossioni dei
titoli I, II, III e IV al netto della riscossione di crediti) e spese finali
(pagamenti dei titoli I e II al netto della concessione di crediti). Se detto
saldo è negativo deve essere migliorato per i comuni applicando i
seguenti coefficienti decrescenti: - dello 0,205 per l'anno 2008; - dello
0,155 per l'anno 2009; - dello 0,155 per l'anno 2010. Se detto saldo è
positivo non deve essere fatto alcun calcolo. Alla media triennale dei
pagamenti del titolo I devono essere applicati per i comuni i seguenti
coefficienti: - 0,017 per l'anno 2008; - 0,013 per l'anno 2009; - 0,013 per
l'anno 2010. L'obiettivo
del miglioramento del saldo (importo annuo della manovra) è pari alla
somma dei due calcoli. Nel caso in cui l'incidenza percentuale dell'importo
annuo della manovra per i comuni sia superiore all'8% della media 2003/2005
delle spese finali al netto della concessione crediti, deve essere considerato
come obiettivo il solo importo corrispondente all'8% della media triennale.
Gli enti che presentano un saldo di cassa positivo (entrate finali-spese
finali) nella media del triennio 2003/2005, non devono concorrere alla
manovra e quindi l'obiettivo programmatico è pari al saldo medio del
triennio 2003/2005, calcolato in termini di competenza mista. Il saldo di
competenza mista è costituito dalla somma algebrica degli importi
risultanti dalla differenza tra accertamenti e impegni di parte corrente e
dalla differenza fra incassi e pagamenti per la parte in conto capitale, al
netto delle entrate derivanti dalla riscossione di crediti e dalle spese
derivanti dalla concessione di crediti. Per la dimostrazione del rispetto
degli obiettivi del patto, in sede di previsione, si deve allegare al
bilancio un prospetto contenente le previsioni di competenza per la spesa
corrente e di cassa per la gestione in conto capitale, con riferimento agli
aggregati rilevanti ai fini del patto stesso. E qui intervengono i revisori,
in quanto essendo il rispetto del patto un requisito di legittimità
del bilancio, in caso di disallineamento tra i dati del bilancio e gli
obiettivi del patto, l'organo di controllo è tenuto a segnalare al
Consiglio la grave irregolarità e successivamente, se non sanata, alla
Sezione di controllo della Corte dei conti. Anche gli enti che hanno
già approvato il bilancio prima del 31/12/2007 sono tenuti a
predisporre una variazione di bilancio alla quale allegare il prospetto di
cui sopra. Gli enti dovranno eseguire un monitoraggio trimestrale, entro il
mese successivo a ciascun trimestre, con trasmissione al ministero
dell'economia e delle finanze, dipartimento della ragioneria generale dello
stato e uno annuale entro il 31 marzo dell'esercizio successivo, pena la
dichiarazione di inadempimento al patto di stabilità. Se dalla
certificazione annuale risulterà che l'ente non ha rispettato il patto
e non si sarà provveduto ad adottare i provvedimenti necessari entro
il 30 giugno, i contribuenti saranno tenuti a versare l'addizionale Irpef con
una maggiorazione dello 0,3% in più rispetto l'aliquota vigente. Chi
fruirà del nuovo termine di approvazione del bilancio di previsione
2008, scadente il 31 marzo prossimo, dovrà tener conto, inoltre, di
altre novità: le nuove detrazioni Ici e l'assoggettamento a Ici dei
fabbricati ex rurali, ma anche l'esclusione dell'applicazione dell'imposta a
fabbricati strumentali destinati alla manipolazione, trasformazione,
conservazione, valorizzazione o commercializzazione dei prodotti agricoli,
anche se effettuate da cooperative e loro consorzi di cui all'art. 1, comma 2
del dlgs 228/01. E ancora, dei nuovi termini di prescrizione per il recupero
di somme per violazione del codice della strada: non si potrà,
infatti, provvedere al recupero se la cartella di
pagamento non è stata notificata entro due anni dalla consegna del
ruolo (in precedenza erano cinque). Tra gli argomenti trattati al convegno,
poi, è risaltato quello del contenimento dei costi della politica che produrrà una riduzione dei trasferimenti erariali.
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( da "Provincia
di Cremona, La" del
08-02-2008)
Argomenti: Costi della
politica
Edizione di Venerdì 8 febbraio 2008 Benvenuto P.Review
srl Ridotto il gettone dei consiglieri provinciali anche per le sedute delle
commissioni Si riduce ancora il gettone per i consiglieri provinciali, da 69 a 48,81 euro a seduta
consiliare o di commissione.
E' uno degli effetti delle disposizioni contenute nella finanziaria 2008 di
cui è stata data comunicazione all'Ufficio di presidenza del consiglio
provinciale. Modificato il regime di rimborso delle spese di trasferta, che
ora comprenderà il ristoro delle spese di viaggio effettivamente
sostenute e un rimborso forfetario onnicomprensivo.
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( da "Mattino
di Padova, Il" del
08-02-2008)
Argomenti: Costi della
politica
I
SINDACI: VELIA BEVILACQUA (BATTAGLIA TERME) "Quel libro mi ha
offeso" Frazzarin: debole la reazione all'editto Bitonci PADOVA. Pur
nell'apprezzamento dell'iniziativa estesa a tutti i sindaci della diocesi e
ai parlamentari padovani, non è mancata nel confronto qualche vena
polemica. Velia Bevilacqua, sindaco di Battaglia Terme, dice chiaramente che
non è d'accordo con le osservazioni del professor Nepi e aggiunge:
"Ho letto "La Casta" di Stella e Rizzo e mi sono offesa. E' una denuncia che non tiene conto di
quanti amministrano la cosa pubblica con serietà. Io lavoro al
completo servizio dei cittadini. Si è accennato alle stragi del sabato
sera e si è detto che la precarietà, l'incertezza del futuro
spingono i giovani a uno sfogo micidiale. Ma ci sono anche ragazzi che
studiano e lavorano, come ci sono amministratori onesti". Franco
Frazzarin, sindaco di Vigodarzere: "Mi aspettavo un atteggiamento
più tranchant della diocesi di Padova nei confronti
dell'amministrazione di Cittadella che fa professione di intolleranza verso
gli extracomunitari". Il vescovo ha risposto che c'è stata una
lettera frutto di studio in cui è stata presa una posizione di fermezza.
Claudio Piron, assessore del Comune di Padova: "L'amministrazione
comunale è il canale collettore dei bisogni dei cittadini e questo va
bene. Ma nei confronti delle istituzioni c'è un atteggiamento di
rivendicazione. Io mi occupo di scuole e trovo genitori che spalleggiano i
loro figli in qualsiasi situazione. Trovo giusto l'appello a scoprire in noi
la vocazione ad argomentare". Nel dibattito si cita una ricerca
dell'Anci da cui risulta che nella Regione Sicilia c'è un dirigente
ogni 7 impiegati mentre in Lombardia ce n'è uno ogni 70. Gianni Berno,
presidente dell'Arca del Santo tocca un tasto delicato: come coniugare
sicurezza e solidarietà in una città che ha paura. Occorre
controllare il territorio mantenendo intatto il rispetto della persona".
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( da "Nuova
Venezia, La" del
08-02-2008)
Argomenti: Costi della
politica
Altre
Le cose che voglio Le cose che voglio dai nuovi eletti Se il Governo è
caduto vuol dire che bisogna farne immediatamente un altro secondo la
volontà del popolo sovrano. La nuova legge elettorale si può
fare dopo le elezioni e con il concorso di tutte le forze politiche. Intanto,
per le esigenze di rinnovamento, appare doveroso che le segreterie dei
partiti presentino per i vari collegi dei candidati del posto, e non gente
calata dall'alto. Servono infatti figure nuove, giovani, colte e capaci.
Insomma, chi vuole andare a Roma a governare deve avere esperienze di
effettivo lavoro svolto, non essere indagato, avere la coscienza e la fedina
penale pulita e conoscere l'informatica e almeno qualche lingua straniera.
Ormai, chi non sa usare il computer è mentalmente vecchio e quindi
fuori del giro immediato delle informazioni, delle elaborazioni dei dati, dei
calcoli rapidi e delle programmazioni. Visto il degrado della situazione politica, sociale e morale nella quale ci troviamo e che
è nota anche all'estero per essere stata denunciata su recenti servizi
giornalistici libri come: "La casta", "Gomorra",
"Impuniti" e "La Casta dei giornali" il nostro bel Paese
ha bisogno di pulizia morale oltre a quella delle immondizie. Troppe
discariche da smodato consumismo, e dai reflui e dai fumi delle attività
produttive e dei veicoli, avvelenano il territorio, inquinano l'aria e
compromettono la salubrità dei prodotti alimentari. E' tempo di tutela
ecologica ambientale e paesaggistica secondo concetti di sviluppo
ecocompatibile o di edilizia verticale attraverso il riciclo di tanti brutti
e deturpanti edifici. Basta cemento a macchia d'olio. Meglio costruire pochi
grattacieli con tanto verde intorno. Basta produzioni. Puntiamo di più
sul turismo. Credo pertanto che le preferenze degli elettori andranno a quei
partiti che ci proporranno una forte riduzione dei costi
della politica attraverso il dimezzamento del numero dei parlamentari,
l'abolizione di Province e Municipalità, l'accorpamento di piccoli
comuni e di comunità montane, chiudere gli enti inutili, basta
sovvenzioni e agevolazioni; destinare ad altre attività i tanti
dirigenti e addetti agli uffici pubblici in modo da rendere più
spedite e trasparenti tutte quelle farraginose pratiche burocratiche
che sono delle autentiche palle al piede per i cittadini nonché potenziali
fonti di corruzione; chiudere subito e privatizzare
le quattromila aziende partecipate a carattere regionale e comunale perché
troppe, improduttive e riproducenti il superato concetto del vecchio Iri;
aiutare i paesi extracomunitari in via di sviluppo in modo che, per i nostri
interessi di tanto autentico sfruttamento, non siano ulteriormente privati di
loro valide forze lavoro; garantire la sicurezza dei cittadini anche con il
salutare e dignitoso ripristino delle ronde militari. Solo riducendo spese e sprechi e ammodernando le Stato si possono ridurre le
tasse, ridare ossigeno alle iniziative e dare paghe più giuste a chi
lavora e produce per tutti; stop al voto dei senatoria vita; una sola
legislatura o massimo due per ogni eletto; elezione diretta del Capo dello Stato.
Ferruccio Falconi Lido di Venezia Cambiare la fermata della linea 1 a Rialto Con molto
disappunto, dopo tante battaglie combattute in merito nel passato, ho
riscontrato che la fermata della linea 1 a Rialto è stata spostata in
corrispondenza dei vicini imbarcaderi previsti per i motoscafi di altre linee
più veloci. Davanti all'ingresso della sede del Comune è stata
predisposta arrivo e partenza della linea 3, che però arriva fino a
San Marco. Ragion per cui quanti hanno residenza nel sestiere di Castello, S.
Elena, Lido, Pellestrina, etc. non hanno più la possibilità di
arrivare e ripartire dalla Fondamenta della sede del Comune e dell'area
circostante, Campi S. Luca e Manin. In particolare sono stati penalizzati gli
anziani, i disabili e quanti, per diverse motivazioni, hanno problemi al
movimento. Per cultura e civiltà, anche nel rispetto della osservanza
di leggi vigenti, riteniamo indispensabile che, e al più presto, la
fermata della linea 1 vaporetto venga ripristinata dove era e cioè,
davanti all'ingresso della Sede del Comune di Venezia. Enzo Cucciniello
Archetica Venezia Aumentano le tasse diminuiscono i servizi Continua in
queste settimane lo stillicidio "gabella" avviato da questa giunta
contro le famiglie e gli imprenditori di questo comune. Una giunta che
abbonda di continui aumenti di tasse verso i propri cittadini, e una
maggioranza "incantata" che si stupisce di tutto ciò. E
mentre si allocano risorse ingenti per un quarto ponte sul Canal Grande, i
cui costi risultano a oggi lievitati del 400%, per un assessorato al Decoro
di cui non si vedono i benefici, per espropri a carico della comunità
per opere di riqualificazione urbana di dubbia efficacia, senza parlare di
investimenti immobiliari per nuovi uffici comunali risultanti insufficienti e
poi non vorrei ricordare il canile piuttosto che il campo nomadi, o risorse
per le attività culturali senza un progetto complessivo per la
città che vedrebbe maggiori sinergie e ottimizzazioni dei costi e
sicuramente maggiore qualità, latitanza della manutenzione nel centro
storico, manovre di alienazione che danneggiano la città favorendo la
mono-cultura turistica e nessuna politica abitativa
stà favorendo lo spopolamento, allontana i servizi e colpisce chi
resta, e via così con altri tanti esempi. Siamo consapevoli che le
famiglie non arrivano a fine mese? Che il trasporto incide sugli studenti,
sui lavoratori? Che ci avevano detto che il ticket sui bus aveva anche lo
scopo di scongiurare gli aumenti della tassa dei rifiuti? Il dramma è
che aumentano le richieste di minimo vitale e di contributi straordinari per
l'affitto e per il pagamento di bollette: cosa ne pensa questa giunta se
nella prossima riunione invece di decidere per l'ennesimo balzello non rivede
i criteri, fermi da oltre dieci anni, per aumentare gli importi di tali
contributi che ad oggi sono ridicoli? Deborah Onisto consigliere F.I.
Municipalità di Favaro Sfinito dai politici non andrò a votare
Evitando ogni commento, comunico a questa classe politica
opportunista, corrotta e menefreghista, impegnata a sfasciare l'Italia, che
non darò il mio voto a nessuno, disertando le urne il 13-14 aprile in
segno di protesta e dissenso. Vergogna. Gianpaolo Zane Musile di Piave.
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( da "Repubblica,
La" del
08-02-2008)
Argomenti: Costi della
politica
Pagina
V - Bari An chiede la conta, la maggioranza non c'è Il Consiglio
comunale dura solo un minuto ma scatta il gettone la polemica Consiglio
comunale lampo ieri a Bari. Subito dopo l'appello, trascorso nemmeno un
minuto dall'inizio della seduta, il capogruppo di Alleanza nazionale Filippo
Melchiorre ha chiesto la conta. I consiglieri d'opposizione sono usciti dall'aula e quelli di maggioranza erano troppo pochi. La seduta si
è così sciolta, ma ai consiglieri che erano in aula (anche a
quelli poi usciti) spetterà comunque il gettone di presenza visto che era stato già fatto l'appello. All'ordine del
giorno c'era l'approvazione di tre progetti per il nodo ferroviario, l'opera
(recentemente finanziata dal ministero) che eliminerà i binari
che tagliano in due la città. Tra i punti in discussione anche un
ordine del giorno presentato dal consigliere comunale di opposizione Fabio
Cassano sui lavori in corso alla Fiera del Levante. Tutto, dunque, è
stato rinviato alla prossima seduta. La per l'opposizione non si è
trattato di un incidente di percorso ma di una dimostrazione
dell'incapacità di governare della giunta. "Questa maggioranza
non è in grado di amministrare questa città: in questo caso non
si tratta di svogliatezza, ma è il frutto di spaccature interne al Pd
sul nodo ferroviario" - attacca Melchiorre. Dall'altro lato però
si minimizza l'accaduto. "Nessun problema reale. Al prossimo consiglio
comunale, la città si accorgerà che quelle del Polo sono tutte
chiacchiere e propaganda" - risponde il segretario provinciale del Pd,
Dario Ginefra. "Sciogliamo il consiglio" è invece la
proposta del consigliere Donato Cippone per il quale i baresi dovrebbero
essere chiamati a votare il 13 e il 14 aprile in coincidenza con le elezioni
politiche.
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( da "Settegiorni
(Bollate)" del
08-02-2008)
Argomenti: Costi della
politica
THYSSENKRUPP
Dibitonto: un minuto di silenzio in Consiglio IL GETTONE DI PRESENZA ALLE
FAMIGLIE DEI MORTI Baranzate - Tutti in piedi in segno di solidarietà per
i sette operai morti nel rogo della ThyssenKrupp di Torino. La proposta
è stata avanzata da Gianfranco Dibitonto, capogruppo del Polo di
centro destra per Baranzate, che a nome di Alleanza nazionale ha protocollato
una mozione con la quale chiede inoltre che tutti i consiglieri comunali
devolvano il gettone di presenza della prossima
seduta del parlamentino cittadino alle famiglie colpite dal lutto. L'incendio
divampato nell'acciaieria torinese nella notte tra il 5 e il 6 dicembre
scorso non è che l'ultimo e il più tragico episodio di una
lunga catena di morti sul lavoro che ha funestato il nostro Paese nel corso
del 2007 (è di questi giorni la notizia che l'Italia detiene il triste
primato delle vittime sul lavoro in Europa). "Disgrazie del genere - spiega
Dibitonto - sono dettate da fatti incidentali imputabili a una mancanza di
prevenzione e quando esse raggiungono, come in questo caso, le dimensioni di
vere e proprie tragedie si trascende totalmente dai valori della vita umana.
Alleanza nazionale è protesa nel disegnare e difendere le linee guida
per la prevenzione, la salute, i diritti sociali e la sicurezza dei
lavoratori. Considerato che da questa tragedia dobbiamo ripartire per
costruire una nuova e diversa etica sociale del lavoro e che nell'immediato
futuro anche un nuovo governo dovrà attivarsi all'applicazione delle
regole già dettate affinché con rigore siano effettuati tutti i
doverosi controlli e siano sanzionati, senza remore e tolleranze, abusi e
violazioni; si chiede a tutti i componenti del consiglio
comunale di alzarsi in piedi in segno di solidarietà per il sacrificio
profuso da questi lavoratori, di osservare un minuto di silenzio e di di
devolvere il gettone di presenza alle famiglie dei
lavoratori deceduti nel rogo della ThyssenKrupp. È bene chiarire -
conclude Dibitonto - che non è stato possibile presentare questo
documento subito dopo l'accaduto, in quanto quello in calendario per
la prossima settimana è il primo consiglio comunale dopo l'accaduto
(quello "aperto" del 20 dicembre aveva un solo argomento all'ordine
del giorno: la Rho-Monza)". Articolo pubblicato il 08/02/08.
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( da "Sole
24 Ore, Il" del 08-02-2008)
Argomenti: Costi della
politica
Il
Sole-24 Ore sezione: NORME E TRIBUTI data: 2008-02-08 - pag: 33 autore: Enti
locali. L'Anci: la Finanziaria salva i vecchi aumenti
Gettoni, stop non retroattivo Gianni Trovati MILANO Il blocco agli aumenti
dei gettoni di presenza per i consiglieri comunali decretato dalla Finanziaria
(articolo 2, comma 25, lettera b della legge 244/2007) non ha valore
retroattivo, quindi "salva" gli incrementi stabiliti prima
dell'entrata in vigore della manovra. Il taglio del 10% alle
indennità degli amministratori locali previsto dalla Finanziaria 2006
(articolo 1, comma 54 della legge 266/2005), inoltre, "è da
ritenersi implicitamente abrogato", perché quella norma non aveva
"carattere ricorrente" e l'intera disciplina è innovata
dalla manovra 2008. L'interpretazione
è dell'Anci, che in una nota offre i propri chiarimenti sulla nuova
normativa sui compensi degli amministratori locali dettata dalla legge di
bilancio. La nuova formulazione dell'articolo 82,comma 11 del decreto legislativo
267/2000, cioè della norma che permetteva al consiglio di aumentare i
compensi dei propri componenti, non impatta dunque sulle delibere già
adottate, perché "l'annullamento di diritto" delle decisioni
adottate in violazione del nuovo divieto non può intervenire prima
dell'entrata in vigore del divieto stesso. Anche i gettoni
aumentati negli anni scorsi, però, sono comunque sottoposti ai nuovi
tetti, che non consentono al loro ammontare mensile di superare il 25% (prima
il limite era fissato al 33%) dell'indennità prevista per il sindaco
(o per il presidente della Provincia nel caso dei consigli provinciali). Il
riferimento per questi parametri, sostiene ancora la nota Anci, non è
all'indennità effettiva del sindaco o del presidente, ma a quella stabilita
per gli amministratori delle diverse fasce demografiche dalla tabella A del
decreto 119/2000 del ministero dell'Interno, ovviamente non dimagrita del 10%
considerando abrogato il taglio della Finanziaria 2005. Lo stesso principio,
infatti, si applica in tutti i casi in cui indennità e gettoni sono fissati da un parametro percentuale (ad
esempio per gli assessori o i presidenti dei consigli). Allo stesso modo, di
conseguenza, sono valide le eventuali maggiorazioni previste dall'articolo 2
del decreto, che riconoscono un'indennità aumentata del 5% agli
amministratori dei Comuni turistici, del 3% a quelli che contano entrate
proprie pro capite superiori alla media regionale e del 2% quando a superare
la media regionale sia la spesa corrente. Secondo il decreto dell'Interno
(articolo 2, comma 2) queste maggiorazioni sono cumulabili fra di loro:
quindi per individuare il parametro corretto occorre considerare tutte e tre
le variabili. gianni.trovati@ilsole24ore.com L'INTERPRETAZIONE Il riferimento
da usare per definire i limiti sono le indennità originarie perché il
taglio del 2005 va considerato abrogato.
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( da "Messaggero,
Il (Marche)" del
08-02-2008)
Argomenti: Costi della
politica
San Benedetto E' il giornalista Sergio Rizzo, autore con Gian Antonio Stella, del libro La Casta, il protagonista dell'incontro letterario
organizzato dal Rotary International di S. Benedetto presieduto da Gianluigi
Scaltritti. L'appuntamento è per questo pomeriggio alle 17.30 presso
l'Auditorium comunale di viale De Gasperi.
In questo periodo preelettorale un libro come La Casta dovrebbe fare aprire
gli occhi a chi il prossimo 13 e 14 aprile si recherà alle urne per
rinnovare Camera e Senato. Rizzo e Stella hanno tirato fuori dagli archivi tutto e di
più sulla classe politica italiana e proprio per questo motivo il
volume ha riscosso un grandissimo successo di pubblico e di critica.
Sarà anche l'occasione per discutere di politica.
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( da "Sole
24 Ore, Il (Sud)" del
08-02-2008)
Argomenti: Costi della politica
Sud
sezione: IN PRIMO PIANO data: 2008-02-06 - pag: 2 autore: In Campania
"paga" la Ue La Regione conta 100 esperti di cui 60 a carico dei fondi
europei Francesco Prisco NAPOLI. A Palazzo Santa Lucia la "miniera
d'oro" per gli esperti si chiama Por: è il programma finanziato
dalla Ue a pagare il 60% dei consulenti. La Regione
Campania, che non ha pubblicato on line – come prescritto dalle ultime due
Finanziarie – la lista degli incarichi a professionisti, al primo gennaio
2008 si avvale della collaborazione di 100 consulenti,
per una spesa complessiva di 2,8 milioni. Cifre più esigue rispetto a
qualche anno fa, quando la Giunta Bassolino si rivolgeva a piene mani ad
esperti esterni pagati a peso d'oro, tanto da innescare anche indagini della
magistratura. Sessanta di questi esperti hanno ricevuto incarichi per
supporto all'attuazione del Por, al costo di 1,598 milioni della dote
accordata da Bruxelles. Le 31 consulenze pagate con fondi regionali veri e
propri valgono invece una spesa lorda di oltre 870mila euro. Si aggiungono 9
incarichi del nucleo di valutazione per la verifica degli investimenti
pubblici che costano più di 351mila euro lordi ma a pagarli è
il Cipe. Per completezza, alle 100 consulenze della Regione andrebbero in
ultimo aggiunti gli incarichi per componenti di Commissioni, Comitati
tecnico-scientifici e consultivi. Questi sono 167 e percepiscono gettoni di presenza a seduta
variabili dai 77 a
500 euro o compensi fissati per l'intero incarico. La Provincia di Napoli ha
reso reperibile on line, sul proprio sito istituzionale, i dati sulle
consulenze: il prospetto pubblicato fa riferimento all'anno 2006 e soltanto
nei prossimi mesi saranno inserite le informazioni relative
all'annualità appena conclusa. Ammontano a 37 gli incarichi conferiti
due anni fa dall'Ente, per un impiego di oltre 839mila euro. La consulenza
più onerosa (61.974 euro) riguarda un'iniziativa per la sicurezza e la
salute dei lavoratori (articoli 16 e 17 della Legge
626/94) intrapresa dallo specialista Eugenio Rogliani, segue un incarico da
50mila euro svolto dal sociologo Giovanni Crocco per il monitoraggio di
progetti di istruzione e formazione. Un apprezzabile processo di tagli alle
consulenze è quello che ha operato il Comune di Napoli che
comincerà a mettere on line le liste dei collaboratori soltanto
nei prossimi mesi. A fine 2007 si contavano 54 consulenti
per una spesa di 1,67 milioni. Soltanto due anni prima gli esperti al
servizio del capoluogo campano erano 99 e lo sforzo economico ad essi
dedicato superava i 3 milioni. Il 2005, tuttavia, fu un anno particolare per
il Municipio partenopeo: si registrarono il varo di grandi progetti come il
restyling del Reale Albergo dei Poveri e la preparazione del Piano strategico
cittadino, che resero necessario l'apporto di nuove figure professionali. In
sostanza dal 2003 al 2005 le spese in consulenza del Comune di Napoli
crescono del 104,9%, mentre dal 2005 al 2007 calano di 45,7 punti
percentuali. In pratica, il costo delle consulenze oggi è pari allo
0,26% delle spese per prestazione di servizi e addirittura allo 0,11% del
valore delle spese correnti nel bilancio del 2007. Un risultato positivo,
stando alle stime di Palazzo San Giacomo. "Percentuali pari allo 0,26
–spiega il direttore generale del Comune Luigi Massa – rispetto al complesso
delle spese per prestazioni di servizio e dello 0,11 per l'insieme delle
spese correnti rappresentano una specie di minimo storico anche a confronto
di molte aziende private". Il Comune di Salerno, secondo capoluogo di
provincia della Campania, non ha invece contratto alcun rapporto con figure
professionali che sia ascrivibile alla tipologia della consulenza.
"Consulenze in quanto tali spiega l'assessore al Bilancio Francesco
Picarone –non ne abbiamo adottate ". Si fa tuttavia ricorso alla formula
del contratto a termine di collaborazione. "Le collaborazioni da noi
sottoscritte- prosegue Picarone- hanno richiesto uno sforzo economico che si
aggira intorno ai 400mila euro. Rispetto a questa cifra, 250 milioni sono
serviti a mettere sotto contratto come direttore artistico del Teatro
Municipale il maestro Daniel Oren, le cui indiscutibili doti artistiche e
professionali hanno fatto compiere alla programmazione del Verdi un salto di
qualità sul piano internazionale ". Antonio Bassolino Il governatore
campano. IMAGOECONOMICA.
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( da "Sole
24 Ore, Il (Nord Est)" del
08-02-2008)
Argomenti: Costi della politica
Nord-Est
sezione: PROFESSIONI e LAVORO data: 2008-02-06 - pag: 13 autore: FRIULI-V.G.
Nei quattro capoluoghi solo Trieste sotto il 90% Nei Consigli comunali il
pieno di presenze Mauro Pizzin Trieste e Udine da record nelle sedute
(rispettivamente, ben 46 e solo 16), Gorizia virtuosa nelle presenze (
95,7%), Pordenone iperproduttiva sul fronte delle interrogazioni (80). Sono,
questi, alcuni dei numeri espressi nel 2007 dai quattro Consigli comunali dei
capoluoghi provinciali del FriuliVenezia Giulia, i cui componenti sono stati
generalmente molto presenti in Aula. Nel Consiglio di Trieste, come
anticipato, sono state 46 le sedute effettuate, 128 le delibere prodotte, 133
le mozioni, mentre le interrogazioni si sono fermate a quota 63.
"Abbastanza poche – spiega Sergio Pacor, presidente consiliare –
perchè dipendono dalla presenze degli assessori in aula, che spesso
arrivano dopo il question time". Per i 40 eletti più il sindaco
Dipiazza il livello di presenze è stato dell'88,75 per cento.
"Una percentuale comunque elevata che non deve stupire – chiarisce Pacor
– dal momento che i consiglieri percepiscono solo dei gettoni
di presenza, pari a 100 euro (lordi) a seduta".
Numeri alla mano, un consigliere a Trieste può arrivare in alcuni mesi
ad incassare fino a 1.000 euro lordi fra sedute in Aula e nelle Commissioni
di appartenza. Proprio su queste ultime Pacor ha delle perplessità.
"Esse – dice – dovrebbero rappresentare un momento istruttorio rispetto
alle sedute in Aula, invece spesso sottraggono compiti ad un Consiglio che
una volta esprimeva il sindaco, mentre ormai è stato depotenziato
nelle sue funzioni". Secondo Pacor la soluzione rispetto a questo
accavallamento di compiti, che può essere motivata anche dalla necessità
di fare più cassa, potrebbe arrivare da una legge della Regione.
"Basterebbe – spiega – stabilire un'indennità fissa mensile da un
migliaio di euro per risolvere la situazione". Un'opinione,
quest'ultima, sposata anche da Elvio Ruffino, presidente del Consiglio di
Udine. Nel capoluogo friulano le presenze dei consiglieri nelle 16 sedute del
2007 sono state pari al 93,4%, le delibere 126, le mozioni 23, le
interrogazioni 67. A
colpire è lo scarso numero delle sedute, poco più di un terzo
rispetto a Trieste. "Per la lunga tradizione –spiega Ruffino –il nostro
Consiglio dedica poco tempo al dibattito politico, complice anche un
regolamento restrittivo in tema di interventi, per concentrarsi maggiormente
sull'approvazione delle delibere. Ed è chiaro che in questo modo i
lavori si velocizzano. Diverso il discorso per quelli delle Commissioni, a
Udine vero luogo di discussione e confronto. Per quanto concerne i gettoni di presenze – conclude il presidente – se
dipendesse da me aumenterei quelli per il Consiglio a discapito delle Commissioni
perchè i tempi di durata delle riunioni sono diversi ". Assenze
con il contagocce anche nel Consiglio di Pordenone: il 93,5 per cento. Nelle
27 sedute del 2007 sono state 85 le delibere approvate, 47 le mozioni
trattate e 80 le interrogazioni presentate. "Se non si sono riscontrati
problemi di gestione – precisa il presidente consiliare, Vincenzo Romor –
è merito anche dell'introduzione della e-democracy, che prevede la
pubblicazione sul sito del Comune di tutti gli atti, in modo che consiglieri e
cittadini possano essere al corrente dei lavori e informati sugli argomenti
trattati per esercitare i controlli". A Gorizia, infine, le 22 sedute
l'Aula complessive sono la somma dell'ultima parte del mandato Brancati (13)
e dell'inizio della nuova Giunta Romoli (9): per questa
seconda tornata la percentuale di presenze (95,7%) è stata da record.
"Qui da noi i costi della politica sono minimi – spiega il nuovo
presidente, Rinaldo Roldo –: se per una seduta d'Aula il gettone di presenza supera di poco il centinaio di euro, per le Commissioni siamo
ai 30 euro per seduta". mauro.pizzin@ilsole24ore.com E-DEMOCRACY
A PORDENONE Per il presidente Romor "positiva la pubblicazione sul sito
municipale di tutti gli atti per informare i cittadini".
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( da "Sole
24 Ore, Il (Centro Nord)" del
08-02-2008)
Argomenti: Costi della
politica
Centro-Nord
sezione: CENTRO NORD data: 2008-02-06 - pag: 13 autore: Bologna. Lo sforzo
è assecondare la convivenza di 12 etnie con una forte incidenza
scolastica e giovanile SanDonatopiù"straniero" BOLOGNA La
sede del quartiere San Donato è una struttura di recente costruzione,
terminata qualche mese fa, e situata vicino all'omonima arteria stradale che
conduce alla periferia nordest della città e collega il centro con le
zone industriali di Granarolo, Castenaso e Castel Maggiore. Il quartiere,
costruito sin dai primi anni del 1900 e implementato per tutto il secolo
scorso soprattutto con la costruzione di edifici di edilizia popolare, negli
anni 60 e 70 (si pensi a tutta l'area del Pilastro, ormai quasi un ghetto per
immigrati), raccoglie oggi circa 35mila abitanti, di cui il 10% stranieri e
circa il 35% over 65 anni.è un'area dalla morfologia in continuo
cambiamento sia dal punto di vista demografico, sia dal punto di vista
strutturale. Conseguentemente sono tante e variegate le istanze di cui, la
circoscrizione, nella sua qualità di organo di decentramento comunale,
si fa foriera. "Qui la partecipazione è molto sentita. Sono
decine i cittadini – spiega il presidente Riccardo Malagoli – che si
rivolgono al quartiere quotidianamente per usufruire dei servizi delegati dal
Comune, come lo Sportello lavoro, quello immigrazione o quello sicurezza, il
servizio di assistenza agli anziani o il servizio anagrafe. Io personalmente
ricevo su appuntamento 7-8 cittadini alla settimana ma il dialogo è
continuo e va al di là dell'orario di lavoro". Una sorta di
anello di congiunzione, insomma, tra i cittadini e il Palazzo che ha portato,
in occasione del dibattito per la costruzione della nuova moschea, alla
sperimentazione di una nuova forma di partecipazione. "Un modello di
partecipazione che ci siamo praticamente inventati – continua Malagoli – coinvolgendo
nel dibattito i rappresentanti dei cittadini (circoli, associazioni e
parrocchie) e alla fine, sia pur faticosamente, siamo arrivati a un progetto
condiviso". Ammonta a circa 200mila euro il costo politico del quartiere
(indennità del presidente di circa 2.500 euro al
mese e gettoni di presenza dei 14 consiglieri paria poco più di 35 euro lordi per
due consigli di quartiere al mese). Il resto del bilancio (3 milioni di euro
destinati a raddoppiare da giugno con il progetto comunale delle municipalità
che delegherà al quartiere tutti i servizi alla persona) è
destinato per l'80% (circa 2,4 milioni di euro) a offrire servizi di
assistenza agli anziani non autosufficienti, il resto alla scuola e al
sostegno delle libere forme associative. "Il nostro è un
quartiere di periferia – conclude Malagoli –dove convivono 12 etnie diverse.
Si pensi che il numero dei minori stranieri qui è il doppio di tutto
il territorio. Per questo puntiamo molto sulla ripresa della socialità
anche promuovendo, per i giovani, delle rassegne cultura-li estive, che
offrano loro delle alternative nei periodi in cui la scuola rimane
chiusa". M. L. IL FUNZIONAMENTO Tra indennità del presidente e
dei consiglieri si spendono circa 200mila euro l'anno su un bilancio di 3 milioni.
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( da "Sole
24 Ore, Il (Centro Nord)" del
08-02-2008)
Argomenti: Costi della
politica
Centro-Nord
sezione: CENTRO NORD data: 2008-02-06 - pag: 13 autore: COSA CAMBIA Il testo
normativo La Finanziaria 2007
ha modificato il Testo unico degli enti locali (Dlgs
267/2000) che ha istituito le circoscrizioni comunali. La principale
novità riguarda la soglia demografica per l'istituzione delle
circoscrizioni, ammesse solo in comuni con più di 250mila abitanti
(prima la soglia era 100mila). La 244/07 stabilisce inoltre che i comuni con
una popolazione compresa trai 100mila e i 250mila abitanti possono avere dei quartieri
che però non raccolgano meno di 30mila abitanti ciascuno. I
cambiamenti Nel Centro-Nord la riforma riguarderà 44 Comuni ricompresi
nella fascia trai 30mila e i 100mila abitanti, che per il vecchio testo del
Tuel potevano, invece, avere dei quartieri. A questo proposito l'Anci ha
presentato un emendamento (che ha superato il vaglio della commissione Affari
istituzionali della Camera e che attende l'esame in Parlamento) per prorogare
l'entrata in vigore delle disposizioni della Finanziaria alle prossime
elezioni amministrative ritenendo anticostituzionale la
modifica di un organo rappresentativo, eletto quindi dai cittadini, in corso
di legislatura. I nodi Tra gli aspetti oscuri della norma c'è il
blocco degli aumenti progressivi dei gettoni di presenza dei consiglieri laddove non è chiaro se gli aumenti
già maturati (che in alcuni comuni sono arrivati anche al triplo del
gettone base di 35 euro lordi) siano salvi ovvero se debbano essere
azzerati.
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( da "Sole
24 Ore, Il (Centro Nord)" del
08-02-2008)
Argomenti: Costi della
politica
Centro-Nord
sezione: CENTRO NORD data: 2008-02-06 - pag: 13 autore: INTERVISTA Luciano
Vandelli Amministrativista "Miope eliminare le sedi solo per ridurre i
costi" BOLOGNA "Prima di chiedersi se abbia senso ridurre il numero
delle circoscrizioni occorrerebbe chiedersi se sia una legge finanziaria a
poterlo fare". Secondo Luciano Vandelli, ex assessore all'Innovazione
istituzionale e amministrativa della regione Emilia- Romagna e docente di
Diritto amministrativo all'Università di Bologna, la riforma del Titolo
V della Costituzione del 2001 ha reso il Testo
unico degli enti locali (Tuel) un testo superato perché tutta questa materia
è andata a confluire nell'autonomia statutaria e
regolamentare dei comuni. Come si conciliano queste riflessioni con la
necessità di ridurre i costi della politica?
Talvolta trovo rozzo il modo in cui viene affrontato il tema dei costi della politica nel senso che sono ben altri gli sprechi come i costi che si
addossano al Paese per le inefficienze. Non credo che abolire i 32 euro
lordi del gettone di presenza di in consigliere di
quartiere (per due o tre riunioni al mese) risolva il problema. I quartieri
devono riflettere la sostanza di una collettività di un territorio,
quindi dare regole generali è sempre un atto azzardato che rischia di
essere inadeguato rispetto alla varietà delle singole realtà.
Che senso avrebbe mantenere le circoscrizioni? "Se da un lato si avverte
la necessità di ridurre sovrapposizioni di competenze e inutili
doppioni istituzionali dall'altro occorre anche interrogarsi intorno a quali
esigenze assolvano. Ovvero: nelle grandi aree urbane il comune è
troppo distante dalle esigenze dei cittadini, in particolare quelle che
richiedono una valutazione puntuale delle singole zone dove le dinamiche si modificano
giorno per giorno. E se questo problema c'è, le circoscrizioni sono lo
strumento adatto per dare una risposta? Su questi temi occorrerebbe
sviluppare un'attenta analisi e una valutazione che non sia meramente
condizionata dall'ansia di dare una risposta al tema dei costi della politica. Quale ruolo potranno avere in futuro? Sono
convinto che in questo momento, in cui il rapporto tra cittadini e politica è pessimo, occorra ripartire dal basso per
coinvolgere strati di popolazione lontani dalla politica
come i giovani e gli anziani. Soprattutto per i giovani occorrono delle sedi
che siano palestre per la politica lontane dalla
retorica istituzionale. Questa esigenza è maggiormente sentita nei
grandi comuni. Cancellare con un tratto di penna tutto il tema della
partecipazione nelle città è un cosa controproducente. Al
contrario occorrerebbe svilupparla. Esistono dei modelli di decentramento di
altri paesi a cui guardare? L'esperienza più importante e anche
parecchio studiata in Italia, è quella di Barcellona. In questo caso
la struttura di riferimento è articolata alla stregua di un consiglio
comunale con delegati ai quali vengono attribuite delle nomine specifiche in
relazione a singole aree. Attualmente il comune di Barcellona sta rilanciando
il suo progetto di partecipazione con l'introduzione di una carta municipale
che dovrebbe ridisegnare i ruoli delle municipalità. Generalmente
quasi tutti i paesi hanno le circoscrizioni, questo ci dice che ogni
realtà tende a costruire il proprio modo di operare in questa
direzione. M. L. " Resta importante coinvolgere i cittadini per
avvicinarli alle istituzioni" Scettico. Luciano Vandelli, docente di
Diritto amministrativo a Bologna AGF.
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( da "Sole
24 Ore, Il (Centro Nord)" del
08-02-2008)
Argomenti: Costi della
politica
Centro-Nord
sezione: CENTRO NORD data: 2008-02-06 - pag: 13 autore: Circoscrizioni. A
rilento la razionalizzazione imposta dalla Finanziaria alle città
sotto 100mila abitanti Senza sprint i tagli ai quartieri Bologna decide di
ridurli da 9 a
6, Modena è propensa all'aumento Mariangela Latella Procede a rilento
la riforma delle circoscrizioni nei comuni del Centro-Nord prevista
nell'ultima Finanziaria che impone, entro le prossime amministrative, la
riduzione del numero dei quartieri sulla base di determinati parametri
demografici: quartieri non più piccoli di 30mila abitanti per i comuni
compresi tra i 100mila e i 250mila abitanti e nessun quartiere per i comuni
con meno di 100mila abitanti. Ciò significa che i 44 sindaci del
Centro-Nord con una popolazione tra le 30mila e le 100mila unità (cui
la precedente normativa del Tuel permetteva l'istituzione di quartieri)
dovranno dare un taglio netto alla partecipazione politica locale: si tratta
di 18 comuni in Toscana, 12
in Emilia- Romagna, 10 nelle Marche e 4 in Umbria. In
controtendenza con lo scarso gradimento della riforma che, di fatto,
produrrebbe tagli ai costi poco significativi (circa il 10% della spesa per
le funzioni decen-trate), il comune di Bologna – che per avere una
popolazione superiore ai 250mila abitanti non dovrebbe procedere ad alcuna
riorganizzazione – annuncia, a sorpresa, la riduzione dei propri quartieri da
9 a 6
entro giugno 2009. "Con la delibera consiliare dell'ottobre scorso
abbiamo attivato un trasferimento massiccio di funzioni ai quartieri che
saranno trasformati in veri e propri municipi- spiega Libero Mancuso,
assessore agli Affari generali e istituzionali del Comune di Bologna –. Lo
snellimento e la riduzione dei quartieri comporteranno anche una riduzione
delle relative voci di spesa (attualmente il 40% del bilancio comunale)
". La discussione si è aperta in questi giorni, ma tra i
quartieri interessati alla riorganizzazione potrebbe esserci quello di Borgo
Panigale (che non raggiunge, di poco, la soglia dei 30mila abitanti) di cui
si vocifera l'accorpamento con il quartiere Reno. A rallentare il processo di
riorganizzazione sono innanzitutto le difficoltà interpretative del
testo normativo, in attesa di chiarimenti dal legislatore, ma anche problemi
legati alla redistribuzione degli equilibri politici all'interno dei nuovi
consigli di quartiere. "Sono organi che rappresentano i partiti di
maggioranza e minoranza – spiega Stefania Ragnetti, assessore al
Decentramento del Comune di Ancona – secondo gli equilibri stabiliti dal
voto. Diminuendo i parlamentini si diminuirà la loro
rappresentanza". La forte tradizione di partecipazione nei Comuni dell'area
è un altro dei motivi che rende difficile il processo di riforma. Tra
i 44 enti sotto la scure della Finanziaria anche grossi agglomerati urbani
come Piacenza (che al momento non prevede diete), Lugo (che a fronte di
32mila abitanti ha 16 quartieri che continuerà a mantenere su base
volontaria), Cesena (che pure li manterrà a costo zero), Pesaro (che
non rinuncerà alle circoscrizioni riducendone però il numero,
da 8 a
3) e ancora, Siena, Massa, Carrara, Lucca, Pisa, Arezzo. "Siamo in fase
di approvazione della modifica al regolamento delle circoscrizioni – spiega
Elio Cappellini, assessore alla Partecipazione del Comune di Lucca –. Dovremo
eliminare tutte le nove circoscrizioni entro il 2012. Il
risparmio che se ne ricaverebbe sarebbe minimo considerato che il gettone di presenza dei consiglieri è di 17 euro lorde e l'indennità
mensile dei presidenti è di 900 euro lorde. Auspichiamo un passo
indietro del legislatore su questo punto. In caso contrario troveremo nuove
forme di partecipazione a costo zero". In taluni casi la
Finanziaria ha condotto a risultati opposti da quelli voluti. Come a Modena
dove porterà, al contrario, a un aumento delle circoscrizioni.
"Noi abbiamo ridotto il numero dei quartieri (da 7 a 4) già dal 1995 –
spiega Simona Arletti, assessore comunale agli Affari generali –e il nostro
modello di decentramento si basa tutto sul ruolo del presidente di quartiere,
individuato come punto di riferimento delle circoscrizioni. A seguito della
Finanziaria, che elimina la possibilità dell'aspettativa dal lavoro
per i dipendenti che svolgono la funzione di presidente di quartiere (e che
ne ha già fatto rientrare uno al lavoro) saremo costretti a rivedere
il nostro progetto di riorganizzazione prevedendo anche la possibilità
di riaumentare il numero dei quartieri, dato che per legge ne possiamo avere
sei". "Il paradosso della Finanziaria è che impone di
tagliare i quartieri ma nulla osta all'apertura, ad esempio, di dieci
sportelli anagrafe – spiega Roberto Montagnani, dirigente servizio
Decentramento del Comune di Reggio Emilia –. Stessa cosa dicasi nel caso in
cui, pur riducendo il numero dei consigli, si decida di aumentare il numero
dei consiglieri". Così, a Perugia che dovrebbe ridurre gli
attuali 13 quartieri, si prospetta la possibilità di redistribuire
l'attuale bilancio sui cinque ammissibili in previsione di un ampliamento
delle loro funzioni. NEI CENTRI MINORI Municipi come Lucca devono eliminare
tutti i parlamentini entro il 2012. In alternativa si studiano nuove forme
di democrazia senza oneri In controtendenza. Modena aumenterà i propri
quartieri in seguito alla Finanziaria. Qui il serivzio anagarafe della
circoscrizione n.3.
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( da "Tempo,
Il" del
08-02-2008)
Argomenti: Costi della
politica
Stampa
A margine dello scioglimento anticipato delle Camere diversi ... A margine
dello scioglimento anticipato delle Camere diversi lettori mi hanno segnalato
due fatti. Il primo nasce anche da una denuncia dell'on. Roberto Calderoli
(sì proprio il parlamentare della Lega autore dell'attuale legge
elettorale, che poi ha definito una "porcata"). Ora Calderoli ne ha
fatto un'altra delle sue, dichiarando che la data del 13-14 aprile per le
elezioni politiche, invece di quella inizialmente ipotizzata del 6 aprile,
sarebbe stata scelta per favorire i neo deputati e senatori che, in questo
modo, potrebbero conquistare il vitalizio. La notizia però è stata
prontamente smentita dai solerti questori della Camera e del Senato che si
sono affrettati a precisare che la pensione è concessa solo dopo due
anni e sei mesi e quindi soltanto in ottobre sarebbe stato possibile per un
centinaio di neo parlamentari conquistare l'ambito traguardo. è tutto
vero, con un solo neo che potrebbe dare ragione anche all'on. Calderoli: il
parlamento, anche se formalmente sciolto, ha il potere di approvare i
decreti, compreso quell'indecoroso "milleproroghe" che può
contenere tutto, compreso un emendamento, in preparazione, che riduce da 2,6 a 2 soli anni il tempo
minimo necessario per conquistare il diritto al vitalizio. Non sappiamo se
questo obiettivo sarà realizzato, siamo certi però che il
tentativo è in atto e più di un deputato ci sta provando.
Continuiamo a definire tutto questo una vergogna? Ma c'è anche di
peggio. L'altro fatto ci sembra infatti ancora più grave. E,
purtroppo, dopo avere fatto le opportune verifiche, ci risulta assolutamente
vero. Si tratta del finanziamento dei partiti politici, anzi come viene chiamato da alcuni anni, del
rimborso delle spese per consultazioni elettorali e referendarie. è un
modo nuovo per denominare l'antico finanziamento ai partiti (quella
legge, com'è noto, è stata eliminata da un referendum).
Secondo la legge 51, del 23 febbraio 2006 (che ha aggiornato la vecchia legge
del giugno 1999, ovviamente sempre a favore dei partiti),
il rimborso finanziario alle forze e movimenti politici non cessa con lo
scioglimento anticipato delle Camere. Ciò significa che i partiti godranno sino al 2011 dei finanziamenti annuali
(XV legislatura), a cui si aggiungeranno quelli derivanti dalla XVI. In altre
parole, gli elettori italiani sborseranno per questo scherzetto, tenuto
rigorosamente riservato, ben 300 milioni di euro. Una cifra impressionante
che certo potrebbe essere utile per costruire ospedali, asili nido e
migliorare le infrastrutture viarie. E invece finisce per alimentare apparati
e strutture di partiti e lobbies politiche. La Casta
continua a godere del finanziamento pubblico senza alcun ritegno, sfruttando
anche le opportunità offerte dallo scioglimento anticipato del
parlamento. Noi siamo convinti che le forze politiche siano le colonne
portanti della democrazia parlamentare, ma la proliferazione di partiti e partitini, anche ad
personam, sia estremamente negativa.
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( da "Unione
Sarda, L' (Nazionale)" del
08-02-2008)
Argomenti: Costi della
politica
Prov
Ogliastra Pagina 6024 Ulassai Sedute di Consiglio moltiplicate: polemizzano
sindaco e opposizione Ulassai --> Il sindaco di Ulassai Giovanni Soru convoca
a ripetizione il Consiglio comunale, la minoranza protesta, diserta la seduta
e affida al suo capogruppo Paolo Boi la lettura di una lettera in cui esprime
tutto il suo dissenso. Secondo l'opposizione, la proliferazione di sedute
(flash) sarebbe inutile e comporterebbe per giunta un aggravio di spese. Il
sindaco, in aula, rispedisce le accuse al mittente e replica lapidario:
più sedute significano più opportunità di espressione e
dibattito, anche per la minoranza. Attraverso la stessa comunicazione letta
mercoledì sera in aula da Paolo Boi, si capisce però che le
giustificazioni del sindaco non convincono l'opposizione. Che non ha
partecipato alla seduta "in segno di rispetto per tutti quei cittadini -
dice il capogruppo - che onestamente lavorano e contribuiscono alla crescita
di questo paese". La minoranza contesta il fatto che "per la terza
volta consecutiva" sia stato convocato il Consiglio "per affrontare
un solo o pochi punti all'ordine del giorno, non urgenti e che solo una
programmazione più attenta al rispetto del lavoro altrui e alla
riduzione dei costi della democrazia avrebbe evitato". Secondo
l'opposizione, la strategia della maggioranza risponderebbe a più a
"esigenze di carattere "privatistico e personalistico che a
esigenze di economa, efficace e trasparente gestione". Paolo Boi, per
rafforzare la sua tesi sforna in aula anche diverse cifre. "Ogni
riunione di consiglio comunale - osserva Boi - costa alla collettività
circa 12 giornate lavorative, oltre rimborsi, missioni e gettoni di presenza". Per il sindaco le cifre sono altre. "Nel 2007 -
replica Giovanni Soru - abbiamo speso dai 120 ai 160 euro per consigliere, in
media dodici euro al mese. Non mi sembrano costi da casta dalla politica. Il
maggior numero di sedute è dovuto all'esigenza di discutere opere
importanti, non di ordinaria amministrazione: il centro matrice che
sbloccherà l'edilizia a Ulassai, parco dei Tacchi, il progetto Domos
già finanziato dalla Regione".
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( da "Manifesto,
Il" del
08-02-2008)
Argomenti: Costi della
politica
E
con Di Pietro l'accordo si farà A. Fab. Roma L'operazione recupero di
Antonio Di Pietro è quasi compiuta. Ieri Walter Veltroni ha ottenuto
il via libera del partito democratico. In contemporanea il ministro delle
infrastrutture uscente ha riunito l'esecutivo nazionale della sua Italia dei
valori. Dove è stato deciso che Idv correrà alle elezioni con
il suo simbolo e con Di Pietro candidato presidente del Consiglio. Ma solo
nel caso il Pd dovesse rifiutare un accordo elettorale. Cosa che al momento
è molto improbabile. Veltroni sta facendo studiare un sistema per
allearsi con l'Italia dei valori senza rinunciare alla sua decisione-manifesto:
"Il Pd correrà da solo". La soluzione più semplice,
cioè la candidatura di una serie di parlamentari in quota Di Pietro
nelle liste dei democratici, è esclusa dalla volontà dell'ex pm
di avere la sua visibilità elle elezioni di aprile. Non a caso ieri Di
Pietro ha annunciato: "Ci presenteremo con il nostro simbolo".
L'opzione B per Veltroni sarà quella di trovare uno spazio nel simbolo
del Pd per l'Italia dei valori. Soluzione poco estetica. Ma preferibile a
quella di una vera e propria alleanza con Idv. A quel punto infatti
diventerebbe più difficile giustificare il veto alle intese con
radicali e socialisti. E soprattutto Veltroni diventerebbe il candidato di
una coalizione - per quanto a due, cioè molto piccola - e non più
il leader di una lista come da settimane dichiara di voler fare. Guardando ai
risultati del 2006 di Di Pietro è difficile comprendere quest'ansia
veltroniana di arrivare in qualche modo ad un'annessione di Italia dei
valori. Allora il partito aveva raccolto solo un due virgola, ben sotto la
soglia di sbarramento fissata al quattro che anche quest'anno dovrebbe
determinare l'esclusione dei dipietristi dal parlamento. Ma
Di Pietro ha dalla sua i sondaggi che lo indicano come il politico più
popolare e il più affidabile, secondo solo al presidente della
Repubblica Napolitano. Soprattutto a Veltroni interessa sterilizzare la
possibilità di una lista dipietrista che finisca col ricevere
l'appoggio dei sostenitori di Beppe Grillo. A chi lavora con il
sindaco di Roma non sfugge la sinergia che c'è tra il blog del
ministro delle infrastrutture e quello del comico genovese. Sul sito di
Grillo, poi, abbondano gli attestati di stima per Di Pietro. Veltroni sa bene
che un'ipotetica lista "anti casta" costruita intorno all'ex pm
finirebbe per drenare consensi soprattutto al Pd. Di Pietro poi non si
trattiene nei suoi post quotidiani dal lusingare gli amici di Grillo. Ieri ha
detto che sosterrà il prossimo Vaffanculo-day, quello che
lancerà un referendum contro il finanziamento alla "casta dei
giornali", V-day che però per disgrazia di Grillo era già
stato indetto per il 25 aprile, a giochi elettorali abbondantemente compiuti.
Il "confronto conclusivo" richiesto da Di Pietro con Veltroni ci
sarà nei prossimi giorni. La linea ufficiale rilanciata da Dario
Franceschini ieri sera è quella che il Pd andrà avanti con il
suo programma e "se ci saranno fatte delle proposte le valuteremo".
La bicicletta con Italia dei valori verrà dunque presentata come
l'adesione di un piccolo partito al programma dei democratici. In
realtà Di Pietro ieri ha lanciato anche i suoi "punti
irrinunciabili". Si tratta di propositi già condivisi da Grilllo:
un non meglio precisato taglio ai costi della politica,
la soluzione del conflitto di interessi e l'impegno a non candidare persone
condannate con sentenza definitiva. L'originale proposta di Grillo era
più radicale e puntava ad escludere anche i condannati in primo grado.
Di Pietro l'ha ammorbidita così facendola combaciare con le regole che
il Pd si è già dato autonomamente. L'intesa dunque non
sarà un problema.
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( da "Tempo,
Il" del
08-02-2008)
Argomenti: Costi della politica
Stampa
scandalosa casta Con la crisi i partiti ci
guadagnano il doppio A margine dello scioglimento anticipato delle Camere
diversi lettori mi hanno segnalato due fatti. Il primo nasce anche da una
denuncia dell'on. Roberto Calderoli (sì proprio il parlamentare della
Lega autore dell'attuale legge elettorale, che poi ha definito una
"porcata"). Ora Calderoli ne ha fatto un'altra delle sue,
dichiarando che la data del 13-14 aprile per le elezioni politiche, invece di
quella inizialmente ipotizzata del 6 aprile, sarebbe stata scelta per
favorire i neo deputati e senatori che, in questo modo, potrebbero
conquistare il vitalizio. La notizia però è stata prontamente
smentita dai solerti questori della Camera e del Senato che si sono affrettati
a precisare che la pensione è concessa solo dopo due anni e sei mesi e
quindi soltanto in ottobre sarebbe stato possibile per un centinaio di neo
parlamentari conquistare l'ambito traguardo. è tutto vero, con un solo
neo che potrebbe dare ragione anche all'on. Calderoli: il parlamento, anche
se formalmente sciolto, ha il potere di approvare i decreti, compreso
quell'indecoroso "milleproroghe" che può contenere tutto,
compreso un emendamento, in preparazione, che riduce da 2,6 a 2 soli anni il tempo
minimo necessario per conquistare il diritto al vitalizio. Non sappiamo se
questo obiettivo sarà realizzato, siamo certi però che il
tentativo è in atto e più di un deputato ci sta provando.
Continuiamo a definire tutto questo una vergogna? Ma c'è anche di
peggio. L'altro fatto ci sembra infatti ancora più grave. E,
purtroppo, dopo avere fatto le opportune verifiche, ci risulta assolutamente
vero. Si tratta del finanziamento dei partiti politici, anzi come viene chiamato da alcuni anni, del
rimborso delle spese per consultazioni elettorali e referendarie. è un
modo nuovo per denominare l'antico finanziamento ai partiti (quella
legge, com'è noto, è stata eliminata da un referendum).
Secondo la legge 51, del 23 febbraio 2006 (che ha aggiornato la vecchia legge
del giugno 1999, ovviamente sempre a favore dei partiti),
il rimborso finanziario alle forze e movimenti politici non cessa con lo
scioglimento anticipato delle Camere. Ciò significa che i partiti godranno sino al 2011 dei finanziamenti annuali
(XV legislatura), a cui si aggiungeranno quelli derivanti dalla XVI. In altre
parole, gli elettori italiani sborseranno per questo scherzetto, tenuto
rigorosamente riservato, ben 300 milioni di euro. Una cifra impressionante
che certo potrebbe essere utile per costruire ospedali, asili nido e
migliorare le infrastrutture viarie. E invece finisce per alimentare apparati
e strutture di partiti e lobbies politiche. La Casta
continua a godere del finanziamento pubblico senza alcun ritegno, sfruttando
anche le opportunità offerte dallo scioglimento anticipato del
parlamento. Noi siamo convinti che le forze politiche siano le colonne
portanti della democrazia parlamentare, ma la proliferazione di partiti e partitini, anche ad
personam, sia estremamente negativa.
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( da "Mattino,
Il (Caserta)" del
08-02-2008)
Argomenti: Costi della
politica
IL
CASO Camera di commercio polemica sui compensi Farina ritira la delibera
ANTONIO PASTORE Alla fine, alla Camera di Commercio, è prevalsa la
prudenza. Così, sulla proposta - portata ieri sera in consiglio dal
presidente Mario Farina - di "rideterminazione degli emolumenti degli
organi camerali", in pratica quasi un raddoppio delle indennità
percepite, c'è stato un nulla di fatto. "Abbiamo deciso di
soprassedere, di rinviare ogni decisione per approfondire, di fronte alle
posizioni di chi aveva un'interpretazione diversa dalla nostra - spiega
Farina al termine dell'incontro - alcuni aspetti giuridici". In effetti
nella riunione l'ex commissario della Camera di Commercio Gustavo Ascione
aveva fatto sbarramento, citando norme e leggi - oltre i motivi di ordine etico
- che rendevano illegittimo un simile aumento delle indennità. Perché
se è vero che i consigli camerali dovrebbero, come dice il Dpr del
2001, adeguare i compensi dei componenti, la legge 266 del 2005 - al comma 58
- aveva successivamente congelato gli esborsi imponendo anzi una riduzione
del 10 per cento "rispetto agli importi risultanti al 30 settembre
2005". E il 30 marzo 2006 la Camera di Commercio aveva rideterminato gli
importi alla luce della nuova normativa: quindi per il successivo triennio - questo
il ragionamento di Ascione - non è possibile più modificarli.
"Noi pensiamo invece che, essendo passato il nostro organo camerale in
un'altra fascia per numero di imprese iscritte (al 31 dicembre dell'anno
sorso erano 96.482, ndr), i parametri vanno necessariamente aggiornati",
ribatte Farina. Che comunque ha ritirato la delibera già pronta. E
sulla cui base l'indennità di presidente passava da 37.184,90 euro
annui a 60 mila, così come il suo vice: avrebbe fatto un balzo da 5.577,73 a 21 mila
euro. Non basta. Perché a leggere attentamente le cifre si scopre che
l'indennità per i dodici membri della giunta saliva da 3.718,49 a 9 mila, a cui si deve sommare il gettone di presenza molto
più pesante (da 223,11
a 360,00: lo stesso importo della presenza nelle commissioni). Un'impennata che coinvolgeva componenti
del collegio dei revisori dei conti (15 mila euro) e del loro presidente (21
mila), presidente e componenti del nucleo di valutazione (rispettivamente,
12 mila e 8 mila e 700), e anche le aziende speciali. Che avrebbero
beneficiato di 20 mila euro per il presidente e 6 mila per il capo dei
collegi dei revisori.
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( da "Adige,
L'" del
08-02-2008)
Argomenti: Costi della
politica
Dellai
firma un patto per finanziare una strada LUISA MARIA PATRUNO L'aveva
già annunciato, il governatore Lorenzo Dellai, che dopo aver siglato a
maggio l'intesa con il collega veneto Giancarlo Galan, per il finanziamento
di progetti di sviluppo nei comuni confinanti con il Trentino, avrebbe
rivolto lo sguardo verso la Lombardia. E non ha perso tempo. Questa mattina,
a Condino, nella sede del Bim del Chiese, il presidente
Dellai firmerà infatti un accordo con il presidente della Provincia di
Brescia, Alberto Cavalli, che prevede il finanziamento da parte del Trentino,
con ben 38 milioni di euro - questa è la cifra che secondo
indiscrezioni dovrebbe essere stabilita oggi - per gli interventi di
costruzione della variante della ex statale 237 "del Caffaro", in
territorio bresciano. La possibilità di intervenire
finanziariamente su opere stradali che si realizzano all'esterno del
territorio trentino, ma che servono per migliorare la viabilità di collegamento
fra la nostra provincia e altre regioni, è prevista da una legge
provinciale del 2000, che già è stata utilizzata per finanziare
la sistemazione di alcune strade del Feltrino, che sono utilizzate
soprattutto per raggiungere il Primiero. Su questo fronte, il Trentino ha
già impegnato nel corso degli ultimi anni circa 30 milioni. Ora,
invece, in un sol colpo, piazza Dante, ancora più generosa, tira fuori
quasi 40 milioni di euro per la variante alla statale del Caffaro, la strada bresciana
che porta nella valle del Chiese. L'iniziativa del presidente Dellai rientra
dunque in quella politica di "buon
vicinato" che il governatore trentino ha rafforzato nel maggio dell'anno
scorso con un'intesa siglata a Castel Ivano con il collega governatore del Veneto,
Giancarlo Galan, con cui si è stabilito l'impegno a sostenere progetti
di cooperazione che interessano 32 comuni veneti a confine con il Trentino e
altri 27 comuni trentini. Per finanziare gli interventi, la Provincia di
Trento ha stanziato 10 milioni di euro per il 2008, mentre il Veneto ne ha
messi due. "Se le regioni a statuto speciale - aveva detto il presidente
Dellai in occasione della firma dell'accordo con Galan - anziché arroccarsi
nella difesa delle loro prorogative, pensano anche ad aprirsi e costruire
reti di rapporti con altri territori, saranno meno "antipatiche" al
resto d'Italia". Il proposito di Dellai è di arrivare alla firma
di un accordo analogo anche con il governatore della Lombardia, Roberto
Formigoni. Ma questo non impedisce che nel frattempo possa venire incontro
alle esigenze delle aree di confine, in modo ancora più prodigo
rispetto a quanto fatto per il Veneto. Il presidente della Provincia,
assediato dalle rivendicazioni di molti comuni di confine che chiedono di passare
al Trentino per poter godere degli stessi benefici finanziari garantiti
dall'autonomia speciale, è convinto che la politica
migliore per placare la rabbia di chi si sente discriminato sia quello di
condividere almeno un po' di questa ricchezza. E pensa così di tenerli
buoni e salvare l'autonomia dagli assalti di chi la vuole mettere in
discussione. 08/02/2008.
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( da "Gazzettino,
Il (Treviso)" del
08-02-2008)
Argomenti: Costi della
politica
(m.g.)
Tempo di bilanci anche per il consiglio comunale di Treviso: nel 2007 l'organo consiliare
del Comune si è riunito 16 volte e la stragrande maggioranza dei
consiglieri ha risposto "presente" a quasi tutte le sedute. In
fondo alla classifica, con 9 presenze, si trova anche in questo caso il
leghista Luca Zaia. Il vicepresidente della Regione era già risultato
la "maglia nera" del consiglio provinciale, e continua a pagare
pegno ai numerosi impegni e alle cariche che ricopre. Solo in cinque
occasioni, inoltre, è rimasto per più di
metà seduta, tempo che viene calcolato come minimo per avere il
gettone di presenza.Lui invita a dare una lettura non superficiale del suo basso
numero di presenze: "C'è una partecipazione quantitativa e una
qualitativa - spiega -. Alle sedute in cui si discutono argomenti
"pesanti" ci sono sempre, come la discussione del Bilancio.
Il risultato del mio lavoro è sotto gli occhi di tutti. Per non
parlare del fatto che garantisco un ottimo collegamento tra la Regione e
l'amministrazione. Le mie risposte sono i tre cavalcavia sulla Tangenziale,
l'interesse continuo per le istanze di Treviso, seguire le indicazioni che
emergono anche in consiglio. Per Treviso ho sempre avuto un occhio di
riguardo. Credo che nessuno possa dire che faccio il "paraculo"
nelle amministrazioni: chi mi conosce sa come amministro e conosce il lavoro
che ho fatto in questi anni".Tra i partiti sempre presenti in consiglio
comunale ci sono Forza Marca - che contra tre consiglieri: oltre a Mirco
Visentin e Antonio Gentilini c'è anche il presidente del consiglio
Giancarlo Iannicelli -, Treviso aperta e civile con Alberto Cocco e la
consigliera del Gruppo Misto Bertilla Faggian. Altri consiglieri che hanno
totalizzato l'en plein di presenze sono i leghisti Andrea Beraldo, Enrico
Chinellato, Franco Colombo, Giampietro Corazza, Germano Da Re, Walter
Frandoli, Armando Mazzobel, Franco Moretto, Sandro Zampese ed Erich Zanata,
ai quali va aggiunto Guerrino Zanini della Margherita. Da notare che il
consiglio comunale di Treviso vede ancora l'esistenza di due gruppi
consiliari separati in Ds e Margherita, anziché un gruppo unico sotto il nome
di Partito democratico, nonostante siano passati mesi dalla fusione.Hanno
totalizzato meno presenze di Zaia i leghisti Roberto Loschi (7) e Paola
Fiorotto (6), per il semplice motivo che Loschi ha lasciato l'incarico di
consigliere a maggio, e a lui è subentrata la Fiorotto.
Complessivamente la Lega si attesta su una media presenze di 14,65 su 16
sedute. Un valore da cui si discostano di poco le altre forze politiche:
Forza Italia conta 14 presenze di Stefano Bastianetto; il Pne 15 presenze di
Paolo Bresolini; l'Udc 15 presenze e mezzo di Arnaldo Compiano (considerando
come "mezzo" la presenza che dura meno
della metà della seduta), passato quest'anno ad Alleanza nazionale; An
13 presenze e mezzo di Andrea De Checchi.Sul fronte del centrosinistra la
Margherita fa leggermente meglio della Lega con una media di 14,66 presenze
(oltre alle 16 di Zanini ci sono Francis Contessotto con 15 e Donata
Demattè con 13), i Ds si attestano su una media di 15,25 presenze
(Ernesto Brunetta 15, Germano Zanetti 15 e mezzo), la Lista Campagner 13,9
(Maria Luisa Campagner 15, Bruno Cescon 14, Giuliano Renosto 12, Franco Rosi
14 e mezzo, Alberto Tuzzi 15) e la Rosa nel Pugno conta 15 presenze di
Giampaolo Sbarra.
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( da "Quotidiano.it,
Il" del
08-02-2008)
Argomenti: Costi della
politica
San
Benedetto del Tronto | Oggi, presso l'auditorium
conferenza di Sergio Rizzo, autore del libro scritto in collaborazione con Gian Antonio Stella: "la casta". di Cristian Ciarrocchi Auditorium pieno
oggi per una conferenza organizzata dal Rotary Club di San Benedetto del
Tronto, avente come ospite d'onore Sergio Rizzo,
giornalista del Corriere della Sera esperto in economia ed autore del libro:
La casta. Nel libro, in cui gli scrittori non risparmiano attacchi all'intero
mondo politico italiano, vengono trattati argomenti dolenti se non dire
vergognosi; il panorama politico descritto è un immenso mondo di
tangenti, favoritismi e sprechi. Coordinatore dell'evento, ex membro della
cosiddetta "casta", l'onorevole Scaltritti, che dopo aver
introdotto il libro ha lasciato la parola al professore Sergio Rizzo. "Più che un dito nella piaga, un dito
negli occhi" - così il giornalista si è espresso riguardo
al fenomeno che questo libro ha portato con sé, accusando non solo il costo
eccessivo della politica italiana, ma anche la qualità di questa.
Grande l'attenzione del pubblico, formato da giovani e non, il quale ha
seguito in silenzio per tutto il tempo i ragionamenti e le accuse che Rizzo ha rivolto verso tutte le categorie politiche: dal
Quirinale alle Camere. La grande affluenza di oggi, sommata alla
popolarità che questo best seller ha raggiunto in così poco
tempo, mostra come, al contrario di ciò che dicono le statistiche, la
popolazione sia sempre più attenta alla sfera politica. 08/02/2008.
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Più voti più
spendiSilvana
Mura*, ( Da aprileonline.info 07 febbraio 2008, 20:04)
Mentre
prima guadagnavano sulle case di riposo, oggi guadagnano sulle crisi di
governo: un modo improprio per continuare a darsi dei soldi in barba alla
volontà dei contribuenti. Ricapitoliamo.
Correva
l'anno 1993, quando il referendum aveva abolito il finanziamento pubblico ai
partiti, frutto di una generale indignazione da parte dell'opinione pubblica.
Ma passato qualche anno i partiti sono riusciti a trovare il modo per darsi i
soldi lo stesso. Nel 1999 la legge sul finanziamento pubblico viene
trasformato in un rimborso per le spese elettorali, per una somma di 800 lire
ogni avente diritto all'anno, che sul piano del principio del confronto
europeo era cifra ragionevole; con l'arrivo della moneta unica, nel 2002
(secondo governo Berlusconi) si passa a un euro all'anno. E qui, sempre
partendo dal piano del confronto con gli altri paesi europei, la
legittimità della spesa comincia a vacillare.
Con
il fine di finanziare le moderne democrazie, ritengo giusto che anche i
cittadini partecipino con un rimborso adeguato alle spese dei partiti, e fino
alle 800 lire eravamo in linea con
'UE; con il passaggio all'euro non più, anche perché bisogna
ricordare che tutto questo per noi riguarda i fondi per i fondi delle
più importanti elezioni che si svolgno nel paese, vale a dire le
regionali e il rinnovo del parlamento europeo, oltre che chiaramente le
polithce, che però hanno un doppio fondo, quello di Camera e Senato.
Dunque, in totale, una somma di quattro.
Nel
febbraio del 2006, dunque alla fine della legislatura, viene realizzato un
piccolo accorgimento, che ci fa capire che anche stavolta il Cavaliere non
finisce di stupirci con effetti speciali.
Sino alla modifica in extremis, infatti, da quando esiste il rimborso per le
spese elettorali si percepivano rate annuali che decadevano con l'eventuale
scioglimento anticipato delle Camere; ma con la modifica voluta dal governo
Berlusconi prima delle elezioni dell'aprile del 2006, si è passati a
considerare il fondo ai partiti sino al termine della legislatura,
indipendetemente se la legislatura stessa duri cinque anni o meno. Quasi una
preveggenza rispetto alla caduta del governo Prodi, che ha assicurato
percentualmente ai partiti un nuovo rimborso per le spese elettoriali che
dovranno affrontare da qui al 13 aprile, senza interrompere i finanziamenti
ricevuti per la tornata 2006.
La
battaglia dell'Italia dei Valori nella finanziaria 2007 è stata quella
di portare a un euro effettivo il rimborso elettorale, vale a dire in base ai
votanti effettivi, e non in base agli aventi diritto. E considerarli non in
base ai votanti effettivi della Camera, ma a quelli del Senato che, avendo
come tutti sanno un limite d'età posto al venticinquesimo anno,
registra fisiologicamente meno votanti. Il che comporterebbe un risparmio
notevole, almeno confrontando l'affluenza al voto delle precedenti politiche,
che si è attestato intorno all'83% degli aventi diritto alla Camera, e
il 78% al Senato. Per fare un esempio di concreto risparmio, l'assemblea legislativa
in Sicilia nel 2006 ha
registrato il 59% dei votanti, ma naturalmente il fondo è stato
utilizzato per intero, come la legge consente.
*Deputato
IdV
Se
passasse la norma proposta da Idv, si potrebbero risparmaire in media 40
milioni di euro all'anno strutturali, vale a dire circa 10 milioni di euro
per ogni fondo. Ma i partiti sembrano aver fatto orecchi da mercante. Una
volta tanto, quasi tutti tra loro concordi.
ARTICOLI DEL
7-2-2008
Partiti e voto anticipato ( da "Piccolo di Trieste, Il" del
07-02-2008)
Argomenti: Costi della
politica
Abstract: indagare
quale sia il costo della nostra classe politica. Si riesce facilmente a
comprendere la ragione della caccia alle poltrone tanto ambite ed i denari che
vengono spesi a tal fine risultano più che giustificati. I cittadini
elettori possono essere soddisfatti di essere rappresentati da un'oligarchia
che si può tranquillamente ritenere agisca per proprio interesse
personale.
"Il Comune ci ha cancellato troppo in fretta" ( da "Stampa, La" del
07-02-2008)
Argomenti: Costi della
politica
Abstract: rilancio
del decentramento non si è sentita in dovere di prendere le nostre
difese. Si sono anzi affrettati a chiudere la partita per risparmiare i soldi
del gettoni di presenza. Adesso arriva oltre al danno la beffa: ci dicono che
siamo sospesi e al tempo stesso ci chiedono di convocare i Consigli in modo
da garantire al Comune il pronunciamento su alcune varianti urbanistiche.
Di MARCO BROGI NOVE SEDUTE, venticinque riunioni delle varie
commissioni cons ( da "Nazione, La (Siena)" del
07-02-2008)
Argomenti: Costi della
politica
Abstract: entrambi
di Sinistra democratica, Francesco Bonelli della Margherita e Tommaso Lorenzi
di Forza Italia. Sei gettoni di presenza, invece, per Elisabetta Dinetti di
Sinistra democratica e Annamaria Giorli di Forza Italia. "Sono
soddisfatto dell'ottima percentuale di presenze, ma anche per l'elevato
numero di commissioni consiliari -
Nuovi guai per Rinaldin Arrestato per corruzione Il
consigliere regionale ai domiciliari - L'accusa: tessere comperate I lecchesi
Tagliaferri e Folcio hanno chiesto di patteggiare ( da "Provincia di Lecco, La" del
07-02-2008)
Argomenti: Costi della
politica
Abstract: sarebbero
serviti anche per "pagare i costi della politica" a Gianluca
Rinaldin. Il pm Prete ne è convinto: il 20% dei contributi che
l'assessorato al Turismo ha concesso al Coordinamento diretto da Tagliaferri
e presieduto da Sorrentino sarebbe stato poi versato sotto forma di mazzette
o viaggi omaggio sia a Giorgio Bin che a Gianluca Rinaldin.
Si accende il toto-candidatiPizzimbone e i veti azzurri ( da "Secolo XIX, Il" del
07-02-2008)
Argomenti: Costi della
politica
Abstract: Si
tratta di un incontro finalizzato a raccogliere adesioni per il nuovo partito
e a mettere le basi per l'organizzazione dello stesso. Roberto Berio
07/02/2008 il vice segretario"Ai consiglieri che si riuniranno
continueremo a pagare i gettoni di presenza" 07/02/2008.
Imperia va controcorrentee salva le circoscrizioni ( da "Secolo XIX, Il" del
07-02-2008)
Argomenti: Costi della
politica
Abstract: di
chiudere la pratica senza prorogare i tempi o attendere chiarimenti. A
Imperia abbiamo adottato una linea diversa. Se le circoscrizioni si
riuniranno continueremo a pagare i gettoni di presenza ai consiglieri".
Il caso circoscrizioni aveva sollevato un vespaio politico: il consigliere
Antonio Di Marco aveva chiesto la loro cancellazione per risparmiare sui
costi della politica.
Domenica pomeriggio incontro con l'Unitre ( da "Libertà" del
07-02-2008)
Argomenti: Costi della
politica
Abstract: altra
riguarderà la spesa pubblica con riferimento agli enti locali e al
sistema sanitario, la spesa per la giustizia, il costo della politica e, in
generale, il debito pubblico. Tutte le lezioni economiche saranno affidate ad
Anna Tanzi, docente di contabilità e bilancio alla facoltà di
economia dell'Università degli studi di Parma.
"e per ridurre i costi della politica il consigliere si
paghi il frizzantino" - carlo gulotta ( da "Repubblica, La" del
07-02-2008)
Argomenti: Costi della
politica
Abstract: la
battaglia in nome dei costi della politica passa anche attraverso l'offensiva
a caffè, cappuccini e "frizzantini" senza controllo. Scrive
Lonardo, che per la verità - oltre all'affondo sul fronte del
caffè - chiede di portare da tre a una soltanto il numero delle targhe
auto in uso ai consiglieri comunali per entrare nella Ztl e di riorganizzare
le commissioni consiliari,
Pieno di presenze in consiglio ( da "Messaggero Veneto, Il" del
07-02-2008)
Argomenti: Costi della
politica
Abstract: Non
sono certo questi i costi della politica che incidono davvero: i problemi
autentici - tiene a puntualizzare Roldo - sono gli sprechi, i privilegi dei
parlamentari, non certo gli emolumenti dei consiglieri comunali di
Gorizia". Piero Tallandini.
Il mondo del csi - pavia ( da "Provincia Pavese, La" del
07-02-2008)
Argomenti: Costi della
politica
Abstract: UPOL:
Ventura, Rizzo, Tagliani, Viola, D'Agostino, Garbagna, Barrale, Invernizzi,
Gagliese, Tizzoni, Naciri, Vincelli, Sesenna, Ferretti, De Benedictis, Ciani.
RETE: Franza. Classifica: New Team Oltrepo p. 27; Casanova 23; Asd Lonatese
21; Mornico 20; Clastidium 16;
La Costituzione ha 60 anni ( da "Nuova Ferrara, La" del
07-02-2008)
Argomenti: Costi della
politica
Abstract: alla
Feltrinelli Incontro con Sergio Rizzo Oggi alle 17.30 alla Libreria
Feltrinelli di Ferrara presentazione del libro "La casta", ovvero
come i politici italiani sono diventati intoccabili, scritto da Sergio Rizzo
e da Gianantonio Stella. Ne parlano con Sergio Rizzo l'assessore provinciale
Diego Carrara e il giornalista Stefano Lolli.
Lunardi, archiviate tutte le accuse ( da "Gazzetta di Parma (abbonati)" del
07-02-2008)
Argomenti: Costi della
politica
Abstract: Si
prova però un grande senso di sdegno nei confronti di autori come Rizzo
e Stella in quanto attraverso un gratuito scandalismo hanno carpito la buona
fede dei lettori. Queste sentenze sono senza dubbio un boomerang; un
boomerang che però, purtroppo, arriva in ritardo. Forse se queste
sentenze fossero arrivate prima il loro libro non avrebbe avuto tanto
successo.
Consiglieri senza gettoni di presenza ( da "Tempo, Il" del
07-02-2008)
Argomenti: Costi della
politica
Abstract: Niente
indennità per i consiglieri nel mese di gennaio. Il Comune di Aprilia
ha applicato alla lettera la norma della finanziaria 2008 che dovrebbe far
ritornare al gettone di presenza e non più all'indennità di
carica. Il condizionale è d'obbligo perchè alcuni consiglieri,
lamentatisi del mancato compenso di gennaio, hanno iniziato a sollevare dubbi
di interpretazione sulla norma.
Stipendi fermi dal 2000 ( da "Mattino di Padova, Il" del
07-02-2008)
Argomenti: Costi della
politica
Abstract: decisione
di erogare farmaci a carico del Sistema sanitario nazionale avviene da parte
del ministero della Salute (quindi non dell'Unità sociosanitaria
locale) quando un'adeguata evidenza scientifica prodotta da trials clinici
controllati ha dimostrato che quel farmaco produce effetti terapeutici che
sono superiori o uguali agli effetti indotti da altri farmaci già in
commercio.
Ridimensionati i consiglieri aggiunti Il centrodestra: Ma
restiamo contrari ( da "Resto del Carlino, Il (Faenza)" del
07-02-2008)
Argomenti: Costi della
politica
Abstract: riconosciuto
ai consiglieri aggiunti un gettone di presenza, ma riconosce che le modifiche
apportate dalla giunta non renderanno più necessario il ricorso al
Tar. A non escluderlo è invece Sergio Covato di An, che si riserva
tutte le verifiche del caso. Eugenio Costa (FI) parla di retromarcia del
Comune e avverte: "Non lasceremo alla maggioranza il monopolio delle
politiche per l'
LA PROPOSTA IL CONSIGLIERE COMUNALE LONARDO (PD): NOI ELETTI
SIAMO DEI PRIVILEGIATI, DIAMO UN SEGNALE AI CITTADINI 0 Basta bar gratis e
giro di vite sui permessi per il centro ( da "Resto del Carlino, Il (Bologna)" del
07-02-2008)
Argomenti: Costi della
politica
Abstract: ex
ds chiede anche una netta riduzione delle sedute di commissione, quindi dei
gettoni di presenza. Il risparmio stimato, per le casse del Comune, è
di 40mila euro l'anno. Ma fra le richieste di Lonardo spicca la riduzione da
tre a una delle targhe anti-Sirio. "L'attribuzione, a ogni consigliere,
di tre numeri di targa per entrare in centro, rende possibili degli
abusi".
'La Casta' ferrarese oltre il libro ( da "Resto del Carlino, Il (Ferrara)" del
07-02-2008)
Argomenti: Costi della
politica
Abstract: FELTRINELLI
CON SERGIO RIZZO SI PARLERA' DELLA SITUAZIONE LOCALE 'La Casta' ferrarese
oltre il libro SE È VERO, come diceva Andreotti, che il potere logora
chi non ce l'ha, per la Casta ferrarese sono davvero tempi grami. Perché
nell'elenco ufficiale, anzi nella vera e propria Bibbia (il libro di Sergio
Rizzo e Gian Antonio Stella che oggi alle 17.
Vitalizi, la petizione Uil arriva a 4mila firme ( da "Corriere Alto Adige" del
07-02-2008)
Argomenti: Costi della
politica
Abstract: la
discussione in consiglio regionale dovrebbe farsi calda, sul tema dei costi
della politica. L'Svp infatti presenterà la mozione per eliminare il
contributo regionale del 30% previsto per i vitalizi dei consiglieri e
probabilmente anche la proposta di eliminare il contributo fisso pubblico, ai
gruppi consiliari, che equivale, in media, a circa 1.
Camere sciolte, urne in aprile e troppi provvedimenti sospesi ( da "Panorama.it" del
07-02-2008)
Argomenti: Costi della
politica
Abstract: il
provvedimento di ammodernamento del Sistema sanitario nazionale; - le misure
di sensibilizzazione e prevenzione, nonché repressione dei delitti contro la
persona e nell'ambito della famiglia; - le disposizioni in materia di
circolazione e di sicurezza stradale; - le disposizioni concernenti i delitti
contro l'ambiente.
Il super consulente costa caro: 25 mila euro ( da "Corriere Adriatico" del
07-02-2008)
Argomenti: Costi della
politica
Abstract: Costi
della politica 2. Non mancano gli orpelli del caso: "particolare e
comprovata specializzazione universitaria in materia". Manca, invece, il
passaggio in Consiglio regionale, come Finanziaria vorrebbe. La storia si
ripete - Giocando sul filo della definizione ecco che si passa dal consulente
all'incarico esterno.
La Destra: <Obiettivo, oltre il 4\%. Comunali con il
simbolo> ( da "Gazzettino, Il (Vicenza)" del
07-02-2008)
Argomenti: Costi della
politica
Abstract: solo
alle poltrone e che pensa a ridurre i gettoni di presenza ai consiglieri di
circoscrizione anziché a colpire gli sprechi eliminando, ad esempio, i
consigli di amministrazione delle società partecipate". Con questi
argomenti La Destra, creata da Francesco Storace dopo aver abbandonato An, in
aperto contrasto con Gianfranco Fini e con una linea politica giudicata poco
di destra,
<Anticipare l'esame può essere rischioso> ( da "Gazzettino, Il (Venezia)" del
07-02-2008)
Argomenti: Costi della
politica
Abstract: Prova
ne sia che il sistema sanitario nazionale, con il decreto Bindi, fin dal 1998
prevede che l'esecuzione del monitoraggio sia esente da ticket dalla 41esima settimana,
quando cioè la sorveglianza è realmente necessaria. Le linee
guida applicate negli ospedali di Venezia e Mestre sono quelle formulate dal
Royal college of Obstetricians and gynaecologists della Gran Bretagna sull'
I costi della politica ( da "Corriere di Bologna" del
07-02-2008)
Argomenti: Costi della
politica
Abstract: sezione:
CRONACA - data: 2008-02-07 num: - pag: 4 categoria: REDAZIONALE I costi della
politica Le reazioni Alla proposta anti-sprechi Serafino D'Onofrio "Si
vede che la via del Pd al calvinismo passa anche per il no
all'aperitivo" Lina Delli Quadri "Di alcolici in Comune se ne
bevono pochi, i problemi sono ben altri".
Europei e Sanità: Gli Italiani fra i cittadini
più delusi d'Europa ( da "SaluteEuropa.it" del
07-02-2008)
Argomenti: Costi della
politica
Abstract: la
propria opinione su tematiche di carattere generale oltre che su alcuni
argomenti di più stretta attualità: Il sistema sanitario:
l'organizzazione e la qualità delle cure erogate; La mobilità:
motivazioni e aspettative; L'invecchiamento della popolazione: soluzioni e
modalità di gestione del problema; Esigenze di ordine sociale e
priorità di finanziamento;
Calderoli: "La Casta salva la pensione"
"Macché, il diritto scatta a ottobre" ( da "Quotidiano.net" del
07-02-2008)
Argomenti: Costi della
politica
Abstract: Calderoli
e i suoi moralizzatori sarebbero più credibile se facessero qualcosa
di concreto per eliminare lo scandalo reale dei pensionati d'oro. Basterebbe
ispirarsi a certi paesi normali, dove (cito a caso la Svizzera), i
parlamentari non sono professionisti e percepiscono unicamente modesti
gettoni di presenza e rimborso spese, mentre i ministri, che sono solo 7
(sette!
La Giunta costa 85 mila euro La spesa prevista nel bilancio
2008 ( da "Unione Sarda, L' (Nazionale)" del
07-02-2008)
Argomenti: Costi della
politica
Abstract: 463
euro all'anno). Solo l'assessore alle Politiche giovanili Daniele Turnu
percepisce un'indennità piena di 1.185 euro al mese per un costo annuo
di 14.321 euro. I consiglieri percepiscono un gettone di presenza di 17 euro
a seduta. GIGI PITTAU.
Elezioni/ Montezemolo a Veltroni: ci interessa il programma.
Di Pietro: verso l'accordo con il Pd. Dieci punti da discutere insieme pag.1 ( da "Affari Italiani (Online)" del
07-02-2008)
Argomenti: Costi della
politica
Abstract: dal
ritorno dell'etica in politica alla riduzione dei costi della politica,
dall'eliminazione del finanziamento pubblico ai giornali di partito alla
sicurezza sul lavoro, dalla tutela dell'ambiente alla riforma elettorale e
dei regolamenti parlamentari, dalla tutela di consumatori e risparmiatori
all'indipendenza della magistratura.
Articoli
( da "Piccolo
di Trieste, Il" del
07-02-2008)
Argomenti: Costi della
politica
LÈ
stato sancito il principio che i partiti continuino
a incassare i rimborsi anche in caso di voto anticipato: lo Stato in caso di
scadenza della legislatura dovrà pagare le somme maturate per tutti i
cinque anni precedenti. I partiti pertanto possono
avere l'interesse a un voto anticipato; hanno comunque il diritto di vedersi
erogare 270.000.000,00 di euro per la quindicesima legislatura e altrettanto
per la sedicesima con un aumento di 3 milioni e mezzo, ancorché si andasse
anticipatamente alle urne. L'importo di cui sopra spetta per spese elettorali
(non confondiamo però con quanto percepiscono i nostri politici eletti
democraticamente dal popolo). Tocchiamo una notizia che non fa alcun
scalpore: si tratta di entrate giustificate dalle spese che sostengono i
medesimi direttamente o indirettamente in occasione delle tornate elettorali.
È quanto dovuto per la gestione dell'attività dello Stato
nell'interesse della collettività che deve tutelare adeguatamente chi
la svolge, senza molta pubblicità dato che di questo nessuno se ne
accorge. Sono operazioni che possono rimanere inosservate ed hanno una
relazione accompagnatoria con principi di ragionevolezza e non vi sono
contestazioni tra gli eletti. I partiti spesso si
trovano in difficoltà economiche ed è necessario approvare
sistemi che abbiano una parvenza legislativa. Il risultato del rederendum del
18/07/1993 che aboliva il finanziamento dei partiti
era stato chiarissimo: ma venne affossato da altri provvedimenti: si dovevano
trovare altri mezzi o canali per soddisfare le esigenze dei nostri partiti aggirando gli ostacoli contabili pubblici. A suo
tempo l'obolo dovuto per ogni voto acquisito era contenuto in Lire 800 ed
eravano nel 1993. Le cifre sopra indicate sono state rilevate da chi in
questi anni si è preoccupato di indagare quale sia
il costo della nostra classe politica. Si riesce facilmente a
comprendere la ragione della caccia alle poltrone tanto ambite ed i denari
che vengono spesi a tal fine risultano più che giustificati. I
cittadini elettori possono essere soddisfatti di essere rappresentati da
un'oligarchia che si può tranquillamente ritenere agisca per proprio
interesse personale. Dalle pubblicazioni esistenti si ravvisano
circostanze che sono raccapciccianti, se per un momento ci fermiamo a considerare
la realtà economica di chi deve sbarcare il lunario con somme
indecenti: vegetare senza avere il diritto di morire. Appare da quanto emerge
dalla carta stampata, in buona parte sconosciuta, che il rimborso partitico a carico di ogni cittadino sarebbe passato a
cifre sorprendenti con il consenso di quasi tutte le forze politiche che
vivono in Parlamento, al Senato ed altrove. Si sostiene che ogni ciclo
elettorale viene a costare 1.000.000.000,00 di euro a lustro. Quanto
riferisco è facilmente reperibile nei libri che il cittadino dovrebbe
leggere. Se qualcuno desidera conoscere le fonti sono in grado di fornirle,
senza però essere accusato di fare pubblicità gratuita. In
tutto questo marasma chi è senza peccato scagli la prima pietra!
Armando Fast.
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( da "Stampa,
La" del
07-02-2008)
Argomenti: Costi della
politica
Il
caso Antonella Frugoni difende il ruolo delle Circoscrizioni "Il Comune
ci ha cancellato troppo in fretta" SAVONA Le Circoscrizioni non si
rassegnano alla scomparsa. I presidenti sono sempre sul piede di guerra e
contestano il Comune per aver gestito la crisi in modo "notarile"
senza un tentativo di salvare il decentramento che era il carattere
distintivo storico dell'amministrazione di Savona. Particolarmente accanita
l'autodifesa di Antonella Frugoni, presidente della V Circoscrizione:
"Ho telefonato di persona ai 70 Comuni che si trovano nelle stesse
condizioni di Savona. Nessuno ha trattato questa vicenda come hanno fatto i
nostri amministratori. Intanto il 68% dei Comuni non ha preso alcun
provvedimento in attesa che si chiariscano gli effetti della Finanziaria. Le
12 amministrazioni che hanno preso provvedimenti si sono limitate a
sospendere l'attività delle Circoscrizioni. Infine un solo Comune,
quello di Lamezia Terme ha sciolto i Consigli circoscrizionali dopo aver
adottato una delibera in Consiglio comunale in cui si prende atto delle disposizioni
della Finanziaria. Insomma, Savona è l'unico Comune d'Italia in cui le
Circoscrizioni hanno cessato l'attività in base a una semplice
comunicazione di un dirigente, senza nemmeno una delibera di Consiglio".
Fin qui gli aspetti tecnici. Antonella Frugoni attacca poi il Comune dal
punto di vista politico: "L'amministrazione Berruti che aveva messo al
primo punto del programma il rilancio del decentramento
non si è sentita in dovere di prendere le nostre difese. Si sono anzi
affrettati a chiudere la partita per risparmiare i soldi del gettoni di presenza. Adesso arriva oltre al danno la beffa: ci dicono che siamo
sospesi e al tempo stesso ci chiedono di convocare i Consigli in modo da garantire
al Comune il pronunciamento su alcune varianti urbanistiche. Credo che
ci debba essere un limite a tutto".
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( da "Nazione,
La (Siena)" del
07-02-2008)
Argomenti: Costi della
politica
Di
MARCO BROGI NOVE SEDUTE, venticinque riunioni delle varie commissioni
consiliari, oltre sessanta delibere approvate, di cui 14 all'unanimità
e 38 con il voto della maggioranza di centrosinistra. E' il bilancio di un
anno di attività del consiglio comunale di Poggibonsi. Tra i dati del
2007, forniti ieri dal presidente del consiglio Fabio Petri, anche qualche
curiosità: i nomi, per esempio, dei consiglieri con il più alto
e il più basso numero di presenze in consiglio. Nel gruppetto di
coloro che non hanno perso una seduta incontriamo il sindaco Luca Rugi,
Michele Petrini, Gianluca Bianchi (tutti di Sinistra democratica), Stefano
Cipriani (Margherita), Alberto Morandi (Rifondazione) Francesco Michelotti
(Alleanza nazionale). Maggior numero di assenze, 4, per Riccardo Burresi
della Margherita, e Giulia Campolmi, 5, di Sinistra Democratica. Ai primi
posti della lista dei più costanti, sempre quanto a presenze in
consiglio, troviamo a quota 8 David Bussagli, Mino Niccolai, Alessandro
Giglioli, Susanna Salvadori, Rocco Scarfiello, tutti del gruppo di
maggioranza di Sinistra Democratica, e due esponenti dell'opposizione: Yuri
Borgianni (Rifondazione comunista) e Maria Carolina Roselli (An). Sono
mancati solo due volte il presidente del consiglio Fabio Petri, Anna Grazia
Lepri Ferruzzi, entrambi di Sinistra democratica,
Francesco Bonelli della Margherita e Tommaso Lorenzi di Forza Italia. Sei gettoni di presenza, invece, per Elisabetta Dinetti di Sinistra democratica e
Annamaria Giorli di Forza Italia. "Sono soddisfatto dell'ottima
percentuale di presenze, ma anche per l'elevato numero di commissioni
consiliari - spiega il presidente del parlamentino poggibonsese Fabio
Petri - elementi che mostrano una macchina amministrativa che lavora
intensamente. L'auspicio è di proseguire anche quest'anno in questa
direzione, senza cedere a polemiche politiche che poco hanno a che fare con
l'attività di un consiglio". - -->.
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( da "Provincia
di Lecco, La" del
07-02-2008)
Argomenti: Costi della
politica
La
pena como Una "inclinazione ad "aggiustare le carte"" e
una "spregiudicatezza" che ai magistrati non sono piaciute. Soprattutto
perché Gianluca Rinaldin è un uomo pubblico, un ruolo come sostiene il
giudice Andrea Ghinetti che mal si associa alla pioggia di accuse che la
procura scarica sulla sua testa. Un acquazzone che "disvela" - sono
le parole scelte dal magistrato - "assoluta mancanza di remore in
spregio ai rigorosi doveri" di un esponente del Pirellone e che costa
all'enfant prodige della politica lariana gli
arresti domiciliari. L'inchiesta Lake Holidays ,ovvero la tangentopoli sulla promozione
del lago di Como del pm Francesco Prete, assesta un nuovo schiaffo al mondo
della politica made in Lario. Dopo Giorgio Bin,
l'ordinanza di applicazione di misura coercitiva firmata dal gup di Milano
viene recapitata anche a Rinaldin. Niente carcere, come toccò a
novembre al suo successore alla guida dell'assessorato al turismo della
provincia di Como, ma da ieri mattina il consigliere regionale non può
uscire, fino a nuovo ordine, dalla sua casa di Faloppio. Pesanti le accuse:
oltre alle già note contestazioni di corruzione, truffa (per i
contributi pubblici al Lido di Menaggio) e falso, il leader liberal degli
azzurri nostrani, uomo politico definito "influente" come
dimostrano "le "sue" 2251 tessere" di Forza Italia
"ottenute eludendo le regole di trasparenza del partito", è
sospettato dalla procura di Milano di aver truffato il Pirellone chiedendo
rimborsi per spese fantasma per un totale di 28.644 euro, e di aver accettato
finanziamenti illeciti (100mila euro) per la campagna elettorale alle Regionali
2005, a
dispetto della dichiarazione "sul suo onore" depositata al collegio
di garanzia elettorale "di aver ricevuto contributi e servizi pari a
zero". A confezionare all'arrembante uomo politico un'intera collezione
di addebiti, non sono solo le parole pronunciate da Giorgio Bin
nell'interrogatorio con il quale l'ex assessore è riuscito a farsi
aprire le celle di San Vittore per far ritorno a casa, ma anche le
dichiarazioni rese al pm dagli "amici" di Rinaldin: i lecchesi
Umberto Tagliaferri (direttore del Consorzio turistico lago di Como attorno
al quale ruota tutta l'inchiesta) e Marco Folcio (entrambi hanno già
formalizzato istanza di patteggiamento). La truffa e il falso - La nuvola che
scarica il primo scroscio su Rinaldin è la stessa che ha già
fatto lampeggiare il segnale burrasca sul barometro di tutti gli altri
coindagati (Alberto Sorrentino, Umberto Tagliaferri, Marco Folcio, Giorgio
Bin e Carlo Fossati), ovvero le fatturazioni gonfiate o addirittura false
costate oltre un milione di euro alle casse di Regione Lombardia e Unione
Europea per la ristrutturazione del Lido Giardino di Menaggio. Rinaldin,
secondo l'accusa, avrebbe pienamente concorso alla truffa in quanto tutti
coloro che hanno "interesse all'illecita operazione e la avallano, adoperandosi
a fornire la necessaria copertura politica,
rispondono dei reati anche se non hanno realizzato" materialmente i
fatti contestati. Le ormai note false fatture, che hanno gonfiato i costi
sostenuti per il restauro di un progetto fortemente voluto da Rinaldin (che
"aveva bisogno per ragioni di immagine che l'operazione andasse in
porto"), secondo l'accusa sono sì opera di Tagliaferri, ma
"i correi hanno sempre lasciato lavorare senza farsi troppe domande ma
non certo in buona fede". Aggiunto a questo, il consigliere regionale
avrebbe anche avuto "un interesse personale" nell'affare, essendo
"socio occulto della Lago di Como srl", società che avrebbe
dovuto gestire per vent'anni, per conto del Coordinamento turistico, il Lido
menaggino. La corruzione - I soldi dell'amministrazione provinciale di Como
(tradotto: i soldi dei contribuenti) sarebbero serviti
anche per "pagare i costi della politica" a
Gianluca Rinaldin. Il pm Prete ne è convinto: il 20% dei contributi
che l'assessorato al Turismo ha concesso al Coordinamento diretto da
Tagliaferri e presieduto da Sorrentino sarebbe stato poi versato sotto forma
di mazzette o viaggi omaggio sia a Giorgio Bin che a Gianluca Rinaldin.
E quest'ultimo avrebbe usato quel denaro "per finanziare - lo racconta
Tagliaferri - la corrente interna al partito nel quale milita", ovvero
per dar fondo a una campagna di tesseramento ("diventata un'ossessione
per Rinaldin", dice Giorgio Bin al pm) nella quale il giovane politico
"ha presentato - stando agli accertamenti compiuti dalla polizia
tributaria di Milano - 2.251 associati risultando il primo della provincia di
Como, laddove il secondo ne ha presentati solo 283". E che le tessere
per poter contare in vista del congresso fossero importanti, lo dimostra la
telefonata che un anno fa Rinaldin fece a un amico: "Le tessere è
importante, guarda... io ho bisogno delle fotocopie delle carte di
identità, poi li faccio io i versamenti, non è un problema, non
chiedere soldi, hai capito?". Ma l'accusa di corruzione riguarda anche i
viaggi pagati da Tagliaferri e Folcio al consigliere regionale, in cambio
dell'impegno di quest'ultimo a spendere una buona parola nelle
amministrazioni locali per la loro N@t Service. È su questo tema che
Rinaldin avrebbe compiuto un passo falso, determinante per la custodia
cautelare: dopo l'interrogatorio davanti al pm, infatti, il leader liberal
non avrebbe esitato a presentarsi all'agenzia di viaggi di Carlo Fossati per
chiedere una pezza giustificativa per un viaggio-omaggio (uno dei tanti, dice
la procura) in Lapponia: un "maldestro tentativo di mettersi a
posto", lo bolla la magistratura meneghina. La truffa sui rimborsi -
Anche qui compare "un altro goffo tentativo di inquinamento
probatorio", che ha spinto la procura a chiedere e ottenere i domiciliari:
la richiesta di una quietanza a fronte di quattro fatture - per servizi mai
resi e mai pagati, dice l'accusa - presentate da Rinaldin all'ufficio cassa
del Pirellone in modo da incassare i rimborsi previsti per i consiglieri
regionali. Totale: 28.644 euro. Il finanziamento illecito - Sono sempre
Tagliaferri Folcio a inguaiare il loro "amico". Il 26 settembre
2007, infatti, Folcio racconta al pm: "Come N@t Service abbiamo pagato a
Rinaldin la campagna elettorale del 2005 per 100mila euro senza mettere a
bilancio tali erogazioni e senza che il candidato abbia dichiarato il nostro
contributo". Accuse che, a detta della procura, dimostrerebbero "la
abitualità con cui" il consigliere azzurro eletto a Como
"era solito ricevere tangenti in percentuali fisse e consistenti, oltre
ad altre illecite contribuzioni più o meno mascherate per conseguire
vantaggi economici e politici". Accuse sufficienti per far scattare gli
arresti domiciliari. E dare alla politica lariana,
già colpita dall'arresto di Bin, un nuovo clamoroso scossone. Paolo
Moretti.
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( da "Secolo
XIX, Il" del
07-02-2008)
Argomenti: Costi della politica
Le
elezioni nazionali di aprile Per Giuliano decisione lunedì, Biasotti
è sicuro, Sappa resta sindaco NON È ancora neppure iniziata, ma
la campagna elettorale per le prossime elezioni nazionali sale subito di
tono. A tenere banco in queste ore è soprattutto il toto-candidature.
E ad accendere il dibattito è stato ieri Pier Paolo Pizzimbone,
l'imprenditore imperiese nel campo dei rifiuti entrato a far parte del
consiglio nazionale dei Circoli del buongoverno di Marcello Dell'Utri. Una
sua possibile candidatura al Parlamento ha fatto insorgere il coordinatore
imperiese, Antonello Ranise, e ieri anche il direttivo provinciale di Forza
Italia. "Nulla da dire sulla persona - hanno ribadito i vertici locali
azzurri - ma prima di Pizzimbone ci sono altre personalità locali che
meritano la candidatura e soprattutto di rappresentare il nostro territorio a
Roma". La replica a stretto giro di posta: "Non mi interessa - ha
detto Pizzimbone - il solito vecchio gioco in atto per la spartizione dei prossimi
posti in Parlamento, condotto naturalmente in stanze inaccessibili ai comuni
cittadini. Mi domando invece se non sarebbe meglio, all'indomani dalla caduta
del peggior governo che l'Italia ricordi, preoccuparsi in primo luogo, anche
per una questione di stile e di rispetto verso gli elettori, di come
rilanciare un Paese prostrato ed una Regione in grossa difficoltà,
attraverso impegni programmatici precisi, piuttosto che investire così
tante energie su quali politici premiare con uno scranno a Montecitorio?
Credo - aggiunge l'imprenditore - che di fronte ad una campagna elettorale
che si annuncia impegnativa, alla quale sto dando anche il mio personale
contributo, attraverso i Circoli del Buongoverno, sarebbe quanto mai
necessario evitare stupidi ragionamenti personalistici per concentrarci tutti
sul compito prioritario di riportare lo schieramento di centro-destra alla
guida dell'Italia, per dare finalmente ai tanti cittadini oramai delusi dalla
politica, le risposte che attendono alle loro vere necessità".
Una parte del rebus-candidature sarà comunque sciolto a giorni,
presumibilmente tra lunedì e martedì prossimi quando si
saprà se anche Gianni Giuliano (Forza Italia) potrà essere
della partita parlamentare (in caso affermativo dovrà dimettersi entro
giovedì 14), oppure se resterà a guidare la Provincia. Nella
composizione delle liste della Liguria appare invece ormai scontata la quasi
totale conferma dei parlamentari azzurri uscenti, forse con una defezione
"per anzianità" (ci sono onorevoli che hanno collezionato
quasi dieci legislature), ma anche con un nuovo inserimento certo, quello
dell'ex governatore della Regione, Sandro Biasotti. Certa, sempre nel
centrodestra, anche la candidatura del leader regionale di An, Eugenio
Minasso. Mentre, per restare a Imperia, non sarà sicuramente della
partita il sindaco del capoluogo, Luigi Sappa, che non si dimetterà
perchè destinato a concludere il suo mandato che scade l'anno
prossimo. Per completare le liste, a parte i casi di ineleggibilità
come quelli di Giuliano, ci sarà comunque tempo ancora un mesetto
circa. E il centrosinistra? Al momento il Partito democratico è
impegnato nella formazione dei circoli provinciali con l'appuntamento fissato
per domenica. E si muove in questa ottica anche il Partito socialista che lancia
la sua costitutente: l'appuntamento è in programma sempre domenica, a
partire dalle 9,30 nella sede della Federazione socialista di via Foce 40 a Imperia. Si tratta di un incontro finalizzato a raccogliere adesioni per
il nuovo partito e a mettere le basi per l'organizzazione dello stesso.
Roberto Berio 07/02/2008 il vice segretario"Ai consiglieri che si
riuniranno continueremo a pagare i gettoni di presenza" 07/02/2008.
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( da "Secolo
XIX, Il" del
07-02-2008)
Argomenti: Costi della
politica
Il
caso nLE CIRCOSCRIZIONI sopravviveranno ancora, ma tutto dipenderà se
il Governo "tecnico" riconfermerà l'emendamento del decreto
legge che doveva essere convertito in legge dalle Camere entro la fine di
febbraio. Sciolte le Camere quell'emendamento era destinato ad essere
archiviato, ma potrebbe nuovamente avere un valore se il Governo transitorio
deciderà di prorogarlo sino alla sua definitiva conversione in legge.
Contiene una norma ben precisa "le circoscrizioni nei Comuni con meno di
250 mila abitanti dovono essere cancellate, ma a fine del loro naturale
mandato". Alcuni Comuni in attesa di chiarimenti ufficiali hanno deciso
di congelare le circoscrizioni, in altri sono stati addirittura i presidenti
a decidere un'autosospensione. A Imperia le circoscrizioni invece
sopravvivono. La giunta Sappa ha recepito lo studio, effettuato in maniera
scrupolosa, dal vice segretario comunale Antonino Scarella (nella foto).
"Che le circoscrizioni debbano sparire quando finirà il mandato
di questa amministrazione comunale non ci sono dubbi - dice il funzionario
comunale - la normativa però deve essere interpretata. Noi siamo
convinti del nostro operato. In altri Comuni, forse in maniera un po' troppo
affrettata, si è deciso di chiudere la pratica
senza prorogare i tempi o attendere chiarimenti. A Imperia abbiamo adottato
una linea diversa. Se le circoscrizioni si riuniranno continueremo a pagare i
gettoni di presenza ai consiglieri". Il caso circoscrizioni aveva sollevato
un vespaio politico: il consigliere Antonio Di Marco aveva chiesto la loro
cancellazione per risparmiare sui costi della politica. Dopo il
consigliere della terza Giovanni Bonifazio, in queste settimane, si sono
succedute dichiarazioni da parte di tutti i presidenti dei parlamenti. Le
circoscrizioni sono nate perché considerate ripartizioni del territorio
comunale, con specifici caratteri topografici, sociali ed economici. Sono
nate come organismi strutturati e radicati nel territorio comunale.
"Hanno valenza importante - dice Bonifazio della Terza - perché vicine
alla gente che aperte alla partecipazione del cittadino alla gestione della
istituzione pubblica. Attraverso il decentramento, si crea un raccordo
diretto ed immediato con il Comune, in cui il cittadino concorre alla
formazione delle scelte programmatiche e di governo". Ognuna poi ha una
propria sede, ove si svolgono le sedute consiliari, le assemblee dei
cittadini, le varie attività di assistenza tecnico amministrativa agli
organi istituzionali e di contatto agli utenti. Sono dotate di autonomia
gestionale nelle materie delegate previste dal Regolamento sul Decentramento,
svolgono funzioni di indirizzo sulla gestione dei servizi di base in materia
di aree verdi, impianti sportivi, centri sociali ed attività di
volontariato, attività culturali, ricreative e sportive, biblioteche
decentrate, utilizzo delle sedi e di altri beni ad esse assegnati; hanno funzioni
di consultazione e proposta e partecipano alla definizione dei principali
strumenti di programmazione e pianificazione strategica dell'Ente.
07/02/2008.
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( da "Libertà" del
07-02-2008)
Argomenti: Costi della
politica
Quotidiano
partner di Gruppo Espresso LIBERTA' di giovedì 7 febbraio 2008 > Provincia
domenica pomeriggio incontro con l'Unitre Ballerini al centro culturale per
un tuffo nella piacentinità Castelsangiovanni - (mar.mil) E' in
programma per domenica alle 16, al centro culturale di via Mazzini a
Castelsangiovanni, la presentazione del libro di Sandro Ballerini "La
mia terra tra storia e leggenda - racconti". Sarà presente in
sala lo stesso autore che illustrerà ai presenti i contenuti del suo
libro insieme a Massimo Trespidi. Durante il pomeriggio, organizzato
dall'Università delle Tre età in collaborazione con alcuni
sponsor e con il Comune di Castelsangiovanni, sono previste diverse parentesi
musicali a cura di Ballerini. Nel frattempo in questi giorni ha preso il via
anche la programmazione di febbraio delle lezioni organizzate dall'Unitre
sempre nei locali del centro culturale di via Mazzini ogni giovedì e
martedì pomeriggio. Questo mese è previsto un ciclo di lezioni
di economia che riguarderanno diversi temi tra cui il settore pubblico e
l'attuale fase economica italiana, l'andamento dei prezzi (inflazione, cicli
economici, tassi di cambio e tassi bancari). Tra le altre lezioni un'altra riguarderà la spesa pubblica con riferimento agli
enti locali e al sistema sanitario, la spesa per la
giustizia, il costo della politica e, in generale, il debito
pubblico. Tutte le lezioni economiche saranno affidate ad Anna Tanzi, docente
di contabilità e bilancio alla facoltà di economia
dell'Università degli studi di Parma. Altro tema delle lezioni
in programma questo mese sarà lo studio della psicologia a partire dal
sogno con interventi tenuti da Franco Toscani, docente liceale di filosofia,
dallo psicanalista Giovanni Bongiorni, dallo psichiatra Antonio Saginario e
dalla psicologa clinica Maria Grazia Saginario. Febbraio sarà anche il
mese dedicato allo studio delle religioni. Padre Pier Luigi Muratori,
studioso ed esperto di religioni orientali, terrà un primo incontro
sulle religioni orientali con particolare riferimento all'induismo. A
febbraio proseguiranno inoltre i laboratori di cucito, ginnastica dolce,
ballo, yoga, bridge, scacchi, lingue straniere, computer. Per ogni
informazione circa orari e programmazione dei singoli corsi occorre
rivolgersi ai responsabili dell'Unitre che sono presenti nei locali di via
Mazzini ogni giovedì mattina tra le 10 e le 12. Ai corsi, lo
ricordiamo, possono iscriversi tutte le persone a partire dai 18 anni. Oltre
alle lezioni ed ai corsi l'Unitre di Castello organizza anche gite fuori
porta e concorsi tra cui quello dedicato al cardinale Agostino Casaroli le
cui iscrizioni si sono aperte nei giorni scorsi. [.
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( da "Repubblica,
La" del
07-02-2008)
Argomenti: Costi della
politica
Pagina
VII - Bologna IL CASO HANNO DETTO La proposta di Lonardo (Pd) che aggiunge:
sono troppi 3 pass per le auto degli eletti in Comune "E per ridurre i
costi della politica il consigliere si paghi il
frizzantino" a digiuno Il sindaco tagliò tartine, salatini e
succhi di frutta CARLO GULOTTA A SENTIR loro, i messi-commessi di palazzo
comunale, il problema non c'è. "Vedi quella bottiglia di Averna
lì sullo scaffale? Quella col livello a metà? E' così da
un pezzo. Qui nessuno beve "a sbafo". Per non parlare del taglio a
patatine e salatini approvato dalla giunta Cofferati subito dopo
l'insediamento. Niente stuzzichini. E di conseguenza, pochi, davvero pochi,
alcolici". Insomma, solo consiglieri virtuosi, a Palazzo d'Accursio, e
chi sta al banco davanti alla monumentale e un po' ampollosa caffettiera
"old style" dice che le bottiglie di superalcolici, che pure ci
sono, alla buvette invecchiano lentamente. Un po' come la "Luisona"
del Bar Sport di Benni. Ma è davvero così? Il consigliere del
Pd Emilio Lonardo, per esempio, ne fa una questione di principio: ha preso
carta e penna e ha scritto a Cofferati, al presidente del consiglio Gianni
Sofri, al vice Paolo Foschini e al presidente del gruppo consiliare del Pd
Claudio Merighi invocando una "campagna moralizzatrice". Come a
dire: la battaglia in nome dei costi della politica passa anche attraverso l'offensiva a caffè, cappuccini
e "frizzantini" senza controllo. Scrive Lonardo, che per la
verità - oltre all'affondo sul fronte del caffè - chiede di
portare da tre a una soltanto il numero delle targhe auto in uso ai
consiglieri comunali per entrare nella Ztl e di riorganizzare le commissioni
consiliari, fissandole preferibilmente nei giorni del consiglio. Con
queste misure, sostiene Lonardo, il Comune, quindi i bolognesi,
risparmierebbe 40 mila euro l'anno. "Per alcuni di noi, caffè,
cappuccino, tè o acqua sono un utile "strumento di lavoro"
nelle lunghe ore di consiglio e di commissione: si potrebbe limitare solo a
queste "bevande di base" la somministrazione gratuita. Tutte le
altre potremmo pagarcele di tasca nostra. Non credo che il risparmio per la
collettività sarebbe enorme. Ma l'immagine del consesso che dovrebbe
rappresentarla con autorevolezza ne verrebbe di certo accresciuta, visto che
sono davvero pochi i luoghi di lavoro nei quali i semplici cittadini possono
usufruire gratuitamente di ogni tipo di bevanda". Lonardo butta
lì che si potrebbe anche eliminare la prassi del bicchiere d'acqua
"portato dai commessi del cerimoniale durante gli interventi. Il gesto
di essere serviti mi mette sempre un po' a disagio. Un gesto che
simbolicamente contraddice l'idea che dobbiamo invece essere noi
amministratori a servire gli altri". Una tempesta in un bicchiere di
Pignoletto? Il presidente del consiglio comunale Sofri conferma che i consumi
alla buvette sono aumentati. "Dal cerimoniale del sindaco ci hanno detto
che il costo delle bevande è molto aumentato e si chiede allo staff
del consiglio comunale di contribuire alle spese, visto che sono soprattutto
i consiglieri ad utilizzare il bar". Sofri, in segno di
solidarietà ai consiglieri sottoposti al taglio del "gettone di presenza" dalla Finanziaria, annuncia che si
ridurrà lo stipendio del 10 per cento. "Non per ridurre i costi
della politica, ma per essere solidale coi
consiglieri". Presto sulle proposte di Lonardo si pronuncerà un
vertice di consiglieri, per cercare quantomeno di riformare i lavori.
"Il bar è aperto solo nei giorni di consiglio - dice Sofri -
vengono serviti acqua e caffè, a volte succhi di frutta. So che
c'è una bottiglia di whisky, ma più per questioni
"infermieristiche" che altro. Insomma, nel caso qualcuno si senta
male". Foschini, fuori città per qualche giorno, dice di non aver
letto il documento e non vuole commentare. Il consigliere indipendente del
Prc Valerio Monteventi, invece, la butta in politica.
"Lonardo è un proibizionista, non beve lui e non vuole che nessun
altro beva. Non basta questo per pensare di fare del bene alla città.
Dia lui il buon esempio: è un funzionario della Regione, si metta in
aspettativa per "pesare di meno" sulle tasche dei cittadini".
Dice anche, il leader no global, che la giunta Cofferati abolì da
subito patatine, tartine e salatini, e che anche per questo il periodo di
permanenza delle bottiglie sugli scaffali della buvette da allora s'è
allungato non poco. "Una volta invece, coi consigli comunali "in
notturna", c'era chi ne approfittava". Consumi bipartisan,
però. Un'abitudine trasversale fra gli scranni di palazzo comunale.
Guai a farne una questione di "schieramento".
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( da "Messaggero
Veneto, Il" del
07-02-2008)
Argomenti: Costi della
politica
Comune.
In aula quasi il 96 per cento contro il 93 di Udine e Pordenone. Trieste si
è attestata all'88% Il presidente dell'assemblea civica, Roldo:
"Da noi i costi della politica sono a livelli
minimi per una seduta il gettone è di circa cento euro" Pieno di
presenze in consiglio Gorizia è il capoluogo di provincia più
virtuoso della regione Gorizia il capoluogo di provincia più virtuoso
della regione quanto a presenze in consiglio comunale. È ciò
che certifica uno studio effettuato dal quotidiano economico "Il Sole 24
Ore", che ha voluto mettere a confronto i dati relativi alle presenze
dei consiglieri municipali nelle assemblee civiche dei quattro capoluoghi del
Friuli Venezia Giulia. Stando ai dati del quotidiano economico più
letto a livello nazionale, l'assenteismo fra i consiglieri comunali di
Gorizia è praticamente inesistente: le presenze in aula arrivano a
sfiorare il 96 per cento (per la precisione, si arriva al 95,7 per cento). Il
dato in parola inquadra le nove riunioni che si sono svolte dall'insediamento
dalla giunta Romoli fino al momento in cui sono stati raccolti dal Sole 24
Ore. Come sottolinea lo stesso quotidiano economico, a Gorizia la percentuale
di presenze è stata record. I consiglieri municipali del capoluogo
isontino hanno saputo far meglio (come si può evincere dalla tabella
che pubblichiamo in questa pagina) dei colleghi di Udine (93,4 per cento) e
di Pordenone (93,5 per cento). Più distanziata Trieste, con una presenza in aula dell'88,7 per cento. Meno lusinghiero il
bilancio relativo al numero di mozioni approvate: soltanto una ogni tre
sedute contro le 23 in
16 riunioni di Udine, le 133
in 46 sedute di Trieste, le 47 in 27 assemblee a
Pordenone. Non entusiasmante neanche il computo relativo al numero
d'interrogazioni presentate in aula: secondo il Sole 24 Ore sono state nel
corso del 2007 32, a
fronte di 22 sedute (sono comprese anche quelle tenutesi nel corso dei primi
5 mesi dell'anno, sotto l'amministrazione retta dal sindaco Vittorio
Brancati). A Udine, a fronte di 16 sedute, le interrogazioni sono state ben
67; a Pordenone, a fronte di 27 riunioni, sono state registrate 80
interrogazioni. In linea con la media il numero delle delibere, che sono
state 60, praticamente tre per ogni riunione, leggermente meglio di Trieste,
che pure ha un numero di riunioni ben maggiore, ma meno di Pordenone, dove le
delibere sono state 85 a
fronte di 27 sedute effettuate nel corso del 2007. Nell'approfondimento del
Sole 24 Ore si fa riferimento ai costi eccessivi della politica
relativi anche al funzionamento degli organi assembleari come i consigli
comunali e le commissioni. "In realtà qui da noi a Gorizia i
costi della politica sono davvero a livelli minimi -
certifica il presidente del consiglio comunale del capoluogo isontino,
Rinaldo Roldo -. Per una seduta in aula il gettone di presenza
supera di pochissimo i cento euro, mentre per le commissioni arriva a 30 euro
per ogni riunione. Non sono certo questi i costi della politica che incidono davvero: i problemi autentici - tiene a
puntualizzare Roldo - sono gli sprechi, i privilegi dei parlamentari, non
certo gli emolumenti dei consiglieri comunali di Gorizia". Piero
Tallandini.
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( da "Provincia
Pavese, La" del
07-02-2008)
Argomenti: Costi della
politica
Sport
IL MONDO DEL CSI - PAVIA AMATORI A 11 - Girone A Tennis Club 0 Pantera Rosa 0
TENNIS: Negri, Quattrocolo, Molinelli, Rampulla, Grechi, Vitry, Mascherpa,
Blanco, Longobardi, Stara, Rampulla Alberto, Concia, Gallo, A. Rampulla,
Traversa. PANTERA ROSA: Vermetti, Caroli, Del Redentore, Gangemi, Greco,
Grugni, Moyano, Moro, Orlandi, Pedrazzini, Panigada, Scotti, Vecchietti,
Marchesi, Rastelli. Orat. Don Bosco 3 Pol. Carpignanese 0 DON BOSCO:
Crepaldi, Viviani, Fontana, Garlaschelli, Moda, Fasullo, Pititto, Di Maria,
Bartuccio, Pozzi, Caselli, Ferlini, Garlaschelli Marco, Bertolini, Bersini,
Casanova. CARPIGNANESE: Falzarano, Briglia, Di Francesco, Re Cecconi,
Masullo, Vercesi, Codda, Marenda, Santagati, Galli, Zuffada, Valdata,
Mariani. RETI: Bertolini, Moda, Bartuccio. Altri risultati: Asd Silvano-Cup
Calcio 2-0, S. Damiano-Padus 3-1, Pievese-Mezzanese 0-0,
Battibecco-Portalberese 2-0, Eni-Asd Carpignanese rinv. Riposato: Asd Ghiaie.
Classifica: Carpignanese p. 38; Or. Cava 30; Pantera Rosa 28; Raff. Eni,
Tennis Club 25; Mezzanese 21; Asd Silvano 19; S. Damiano, Asd Ghiaie 17; Cup
Calcio 14; Battibecco 13; Portalberese 12; Pievese 11; Padus, Carpignanese 7.
Girone B - Recupero Moggi Cattaneo 2 Atletico Lander Brau 0 MOGGI: Gottardo,
Carena, Di Francesco, Colli, Congestrì, Guerciotti, Fizzotti, Ragni,
Zannini, Vignati, Moggi, Cavazza, Poma, Pallavicini. ATLETICO: Mazzone,
Sodano, Naliato, Cerrito, Romeo, Mainieri, Romeo Achille, Orfeo, Tadia,
Bragalini, Mazzone Davide, Esposito, Naliato Stefano, Grassi, Smaniotto.
RETI: Fizzotti (2) Classifica: Or. San Luigi B p. 27; San Rocco Garlasco 25; Asd
Moggi 21; Sportster's 19; New Team Gerenzago 18; Vellezzo 14; Atletico Lander
Brau, Audax Travacò 13; Marzano, Recor Cortella 9; Villanterio 8; Or.
San Luigi A 5. Girone C - Recupero Casanova Staffora 1 Upol Lungavilla 0
CASANOVA: Albertocchi, Celasco, Danese, Paraventi, Draghi, Accoliti,
Pilastro, Volpini, Franza, Tagliani, Volpini Simone, Rossi, Montagna,
Spagnuolo, Mancinelli. UPOL: Ventura, Rizzo, Tagliani, Viola, D'Agostino, Garbagna, Barrale, Invernizzi, Gagliese,
Tizzoni, Naciri, Vincelli, Sesenna, Ferretti, De Benedictis, Ciani. RETE:
Franza. Classifica: New Team Oltrepo p. 27; Casanova 23; Asd Lonatese 21;
Mornico 20; Clastidium 16; Real Val Versa 15; Corvino Asd 13; Asd
Negruzzo 11; Upol 10; Highlander Pub 9; Rocca Susella 5; Or. Sant'Agostino 2.
Prossimo turno: Corvino-Negruzzo, Lonatese-Rocca Susella,
Casanova-Clastidium, Sant'Agostino-REal Val Versa, New Team
Oltrepo-Highlander Pub, Mornico-Upol. AMATORI A 7 Girone A - 1ª di
ritorno Sanmaurense 2 Volante Roncaro 10 SANMAURENSE: Volpi, Cappelletti,
Peroni, Giorgi,,Perticati, Boneschi, Marletta, Rivolta, Zammaro, Manazza.
VOLANTE RONCARO: Costantin, Marabelli, Vailati, Tavelin, Belli, Lucidi,
Preda, Gazzillo, Larosa, Bianchi, Sfondrini. RETI: Manazza, Marletta, Larosa
(4), Gazzillo (2), Marabelli, Vailati (2), Preda. Sporting S. Alessandro 4
San Martino 3 SPORTING S. ALESSANDRO: Bordoni, Rizzo,
Martire, Morandi, Gravanati, Forcella, Martire Matteo, Mantovani, Centinaio,
Mariconti. SAN MARTINO: Cassinelli, Frendi, Stanziale, Muscolino, Gatti,
Riccardi, Brigada, Sacchi. RETI: Gravanati (2), Mantovani (2), Frendi, Gatti,
Brigada. Altri risultati: Pasturago B- Or. San Luigi 12-3, Frassati-Parasacco
2-2, S. Alessandro-San Luigi 3-3, River-Anspi Or. Caravaggio 3-3. Classifica:
San Martino p. 34; Pasturago B, S. Alessandro 32; Trovo, Parasacco 25;
Volante Roncaro 24; Pasturago A 23; Anspi Or. Caravaggio 20; Sanmaurense 16;
Frassati 15; S. Alessandro 12; S. Luigi 7; River Ticino 5; San Luigi Besate
4. Prossimo turno: Pasturago A-River, Or. Caravaggio-Sanmaurense,
Volante-Besate, S. Alessandro-Sporting S. Alessandro, Frassati-San Martino,
Pasturago B-Parasacco, S. Luigi-Trovo. Girone B - 1ª di ritorno Zerbo 3
Olimpic Torre 3 ZERBO: Borsellino, Rossini, Razzini, Malagori, Minichino,
Fabbris, Capoferri, Maffi, Bossi, Antoniello. OLIMPIC TORRE: Peveri, Berneri,
Zucchini, Padovan, Mangiarotti, Zucchini Marco, Mantegazzi, Bonvini, Civardi,
Pizzi, Ramaioli, Stella. RETI: Bossi (2), Fabbris,
Zucchini Marco (2), Mantegazzi. Oratorio S. Giuseppe 4 Upol Lungavilla 3 S.
GIUSEPPE: Migliazza, Grugni, Grugni Alessio, Naldi, Rovida, Bollani,
Piccolotto, Bordoni, Zaffignani, Bollani Andrea, Chiesa, Bruzzese. UPOL: Re,
Mezzapelle, Gnes, Ceni, Cipresso, Raso, La Rocca, Iob. RETI: Naldi (2),
Rovida (2), La Rocca (2), Gnes. Altri risultati: Barbianello-San Zenone 1-2,
Cardinal Maffi-San Colombano 3-2, Logos-Sbocco Rosso 5-5, Atletico
Linarolo-Gremiasco 1-1. Ha
riposato: Scaldasole. Classifica: Zerbo p. 34; Sbocco Rosso, Cardinal Maffi
32; Olimpic 91 23; Scaldasole 22; San Colombano, San Zenone 21; Barbianello
20; De Tommasi, Logos 19; Pro Torrazzese, San Giuseppe 17; Gremiasco 15; Upol
13; Atl. Linarolo 7. COPPA CSI - 2ª FASE Sportster'S Pub 1 S .Luigi
Landriano B 1 SPORTSTER'S: Gregorelli, Bego, Ricotti, Cristiani, Bollani,
Ferri, Scarabelli, Boggioni, Boschetti, Pezzoni, Baini, Mazzolini, Martari,
Baiocchi, Ripa, Bibbiano, Pettinari. SAN LUIGI B: Pezzini, Russo, Ferrara,
Modica, Marcarini, Cusaro, Magnani, Fappani, Visini, Rancati, Scolari,
Muzzio, Biumi. RETI: Russo, Baini. Classifica: Clastidium p. 7; Sportster's
4; Vellezzo 3; Or. San Luigi B 2.
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( da "Nuova
Ferrara, La" del
07-02-2008)
Argomenti: Costi della
politica
La
Costituzione ha 60 anni Valerio Onida all'Università Sono due gli
incontri organizzati dall'Università di Ferrara per celebrare il
60º anniversario dell'entrata in vigore della Costituzione italiana. A
60 anni dalla sua nascita, il 27 dicembre 1947, l'Ateneo estense
ricorda questo importante ricorrenza per il popolo italiano con due incontri
di riflessione sul testo costituzionale e la sua attualità. La prima
iniziativa, organizzata insieme al Comitato "Ferrara per la
Costituzione", si svolgerà oggi alle ore 16, nell'Aula Magna del
Rettorato, (via Savonarola,9), e vedrà la partecipazione di Valerio
Onida, noto costituzionalista e Presidente emerito della Corte costituzionale
con una conferenza su "La perdurante vitalità della
Costituzione". Il secondo incontro si terrà il 12 febbraio, alle
11 al Dipartimento di Scienze giuridiche, (Corso Ercole I d'Este), con
l'inaugurazione della Sala intitolata a Vincenzo Cavallari, insigne penalista
e costituente ferrarese. Memoria, pace, non violenza Recital oggi alla
Bassani Insieme per coniugare la memoria con i valori della pace e della non
violenza. La Circoscrizione Zona Nord, il comitato Insieme per la
qualità della vita di Barco e l'Anpi sul tema "Il giorno della
memoria e della pace" propongono stasera alle 21, all'auditorium della
Biblioteca Bassani, un recital messo in scena dai ragazzi del territorio. In
scaletta sono state inserite letture di brani, musiche, canzoni,
realizzazioni artistiche (commentate pubblicamente a fine serata) proposte
dal coro della scuola media Cosmè Tura di Barco e dai ragazzi della
parrocchia San Pio X e del centro giovanile l'Urlo. Una serata aperta alla
partecipazione di tutta la cittadinanza. "La casta" alla Feltrinelli Incontro con Sergio Rizzo Oggi alle
17.30 alla Libreria Feltrinelli di Ferrara presentazione del libro "La
casta", ovvero come i politici italiani sono diventati intoccabili,
scritto da Sergio Rizzo e da Gianantonio Stella. Ne
parlano con Sergio Rizzo l'assessore provinciale Diego Carrara e il giornalista Stefano
Lolli. Meeting Lions al Duchessa Riflettori su libertà e
giustizia Meeting dei Lions della IV Circoscrizione questa sera con inizio
alle 20.15 al Duchessa Isabella. Gli avvocati Franco Romani, presidente della
Camera Penale Ferrarese, e Antonio Salvatore, consigliere della scuola per
penalisti, parleranno nell'occasione di "Libertà e
giustizia".
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( da "Gazzetta
di Parma (abbonati)" del
07-02-2008)
Argomenti: Costi della
politica
CRONACA
07-02-2008 IL CASO DOPO L'ANTITRUST SUL CONFLITTO DI INTERESSI, IL TRIBUNALE
DEI MINISTRI SULL'ABUSO D'UFFICIO Lunardi, archiviate tutte le accuse Il
senatore: "Soddisfazione per le sentenze ma arrivano in ritardo" II
Dopo due anni il Tribunale dei Ministri ha emesso il la sentenza che dispone
l'archiviazione di un procedimento avviato nei confronti del senatore Pietro
Lunardi per il reato di abuso di ufficio ai tempi in cui era ministro per le
Infrastrutture del Governo Berlusconi. In particolare la sentenza precisa che
"difetta un qualsiasi atto riferibile direttamente o indirettamente al
ministro per poter anche astrattamente configurare una ipotesi di abuso della
sua funzione, né appare possibile individuare una situazione giuridicamente
rilevante in cui l'ex ministro abbia omesso di astenersi dal prendere qualche
decisone, essendo venuto in rilievo uno specifico interesse proprio o dei
suoi familiari". Prima di questo provvedimento già l'Antitrust
aveva emesso il 27 luglio 2006 un provvedimento che scagionava Lunardi da
ogni responsabilità legata al "conflitto di interessi".
"Per chi, come me, era sereno in quanto certo di non aver commesso
alcuna irregolarità - ha detto ieri Lunardi - si prova solo un sano
apprezzamento nel lavoro dell'Antitrust e del Tribunale dei Ministri. Si prova però un grande senso di sdegno nei confronti di
autori come Rizzo e Stella in quanto attraverso un gratuito scandalismo hanno carpito la
buona fede dei lettori. Queste sentenze sono senza dubbio un boomerang; un
boomerang che però, purtroppo, arriva in ritardo. Forse se queste
sentenze fossero arrivate prima il loro libro non avrebbe avuto tanto
successo." Anche il senatore Brutti e la senatrice Donati avevano
sollevato, con apposite interpellanze in Parlamento, accuse nei confronti di
Lunardi. "Per loro e per tutti quelli che ritenevano vere simili accuse
-dice ora il senatore di Forza Italia - il danno prodotto da una sentenza
come quella del Tribunale dei Ministri è ancora più grave.
Più grave perché produce un crollo del loro livello di
credibilità all'interno del loro bacino elettorale. Praticamente viene
meno la fiducia degli elettori in parlamentari che hanno usato argomentazioni
false per distruggere politicamente l'avversario. Nella passata legislatura
hanno cercato sempre di denigrarmi. Il passato Governo Berlusconi aveva
approvato progetti per un volano globale di 103 miliardi di euro e affidati o
cantierati interventi per 58,4 miliardi di euro. Se facciamo un confronto con
quanto fatto durante la Legislatura Prodi, D'Alema, Amato, nel quinquennio
1996 2001, scopriamo che in quei cinque anni furono approvate opere per un
volano globale di 5 miliardi di euro e cantierati interventi per un volano di
solo 7 miliardi di euro. Un ministro, per lo più tecnico, capace di
attivare concretamente una simile operazione di infrastrutturazione organica
del Paese dava fastidio alla opposizione specialmente a quella opposizione
che odiava e, in questi 22 mesi di Governo Prodi, ha odiato la "politica
del fare ". Nella passata legislatura l'opposizione aveva anche chiesto
di sfiduciare l'allora ministro Lunardi. "E' vero - dice Lunardi - ma la
sfiducia era stata richiesta per una nevicata durante l'inverno del 2005
sull'asse stradale Salerno Reggio Calabria. Una nevicata in cui non si erano
verificati danni a persone e cose. Strano che quanto è successo in
Campania con la gestione dei rifiuti non abbia prodotto nulla nei confronti
del Ministro Pecoraro Scanio; strano che quello che è successo con
l'allontana - mento del Generale Speciale non abbia prodotto nulla nei
confronti del vice ministro Visco e del ministro Padoa Schioppa." Ex
ministro Pietro Lunardi.
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( da "Tempo,
Il" del
07-02-2008)
Argomenti: Costi della
politica
APRILIA
Niente indennità per i consiglieri nel mese di
gennaio. Il Comune di Aprilia ha applicato alla lettera la norma della
finanziaria 2008 che dovrebbe far ritornare al gettone di presenza e non più all'indennità di carica. Il
condizionale è d'obbligo perchè alcuni consiglieri, lamentatisi
del mancato compenso di gennaio, hanno iniziato a sollevare dubbi di
interpretazione sulla norma. Secondo questa interpretazione a
ritornare al gettone di presenza sono solo i consiglieri
delle circoscrizioni. Fatto sta che 30 consiglieri sono rimasti a gennaio a
bocca asciutta senza i circa 500 euro di indennità mensile. E questo
perchè nel mese di gennaio il Consiglio non si è riunito e non
è stata neppure convocata una riunione di commissione. Vai alla
homepage 07/02/2008.
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( da "Mattino
di Padova, Il" del
07-02-2008)
Argomenti: Costi della
politica
Altre
Stipendi fermi dal 2000 Stipendi fermi dal 2000 ma altri si sono arricchiti
Sembra che gli stipendi dei lavoratori dipendenti non siano aumentati di
fatto dal 2000 al 2006. Com'è noto, nello stesso periodo, quello di
introduzione dell'euro, i prezzi sono lievitati vistosamente. Anzi a detta di
molti, l'ingresso dell'euro si è tradotto nell'equazione nefasta
"un euro-mille lire", che ha praticamente prodotto un raddoppio
delle spese generalizzato. Tra gli illustri sostenitori di questa interpretazione,
peraltro verificata da tutti noi in molti casi, vi sono anche economisti ed
esponenti politici, come il ministro delle finanze del governo Berlusconi,
Giulio Tremonti. Ora, dato questo per accertato, mi pare che al ragionamento
manchi un corollario importante. Se i prezzi sono raddoppiati e gli stipendi
sono rimasti quasi fermi, questo significa non solo che molti si sono
impoveriti; significa anche che molti altri, in qualche punto della famosa
filiera produttiva, si sono arricchiti, e pure parecchio. Sarà questa
la spiegazione del paradosso per cui, mentre siamo bombardati da notizie
sulla difficoltà di arrivare a fine mese, nel contempo basta farsi un
giro in qualunque centro grande o piccolo della nostra regione il sabato
pomeriggio per essere testimoni dell'ostentazione strepitosa di uno stile di
vita tra i più splendidi dell'intero Occidente? Non strumentalizzate
il caso Configliachi Vorrei precisare che la raccolta delle firme per una
giusta collocazione dell'ex Configliacchi come sede del Liceo Marchesi, non
aveva alcuna, almeno apparentemente, collocazione politica.
Coloro che hanno manifestato in via Guido Reni sono di una parte politica ben precisa e non vorrei che le firme venissero
strumentalizzate, cosa che da tutte le parti politiche avviene molto di
sovente. Se si pensa da una parte di rivolgersi all'ex Fornace Morandi, il
restauro della palazzina di via Guido Reni, potrebbe servire in primis per le
esigenze tanto decantate riguardanti sale per il Quartiere, aule scolastiche
appunto, sincerandosi della possibile intrusione a livello del traffico in
una via che risulterebbe facilmente raggiungibile con l'ormai prossimo tram.
Occorre vedere le priorità del quartiere ove è preferibile
usufruire di spazi senza dover autotassarsi per acquistare la palazzina ex
Coni. Il problema di un ufficio postale a San Bellino è reale e
andrebbe velocemente risolto. In attesa di accogliere il tram mi auguro che i
parcheggi scambiatori siano sufficienti ad accogliere i nuovi utenti del
metro. Occorre risolvere l'imbuto di Pontevigodarzere ma soprattutto risulta
prioritaria, secondo il mio parere, la creazione di più poli di
attrazione per cercare di rendere il quartiere più vivibile. E' una
speranza di difficile attuazione ma bisogna crederci per avviare una
sensibilazzione dei cittadini dell'Arcella verso un quartiere più
vivibile. Carlo Monaco Padova Una classe politica
gerontocratica La dittatura della democrazia, un ossimoro certamente, da
l'idea di una anomalia tutta italiana. Tocqueville, padre della democrazia
moderna, identificava nella democrazia una forma di potere che permette non
solo di governare, ma di cogliere e risolvere i diversi problemi della
società contro ogni forma di egoismo e di individualismo. Tutto
ciò non può prescindere da un ricambio continuo parziale o
totale della classe politica. Ed è proprio il
mandato ricambio della classe politica che ha fatto
della democrazia in Italia, una democrazia "imballonèe", in
preda al dramma dei conflitti di interesse. E' stata bloccata, infatti, ogni
progettualità di riforme da parte di una classe politica
gerontocratica che pensa che il fisiologico processo di invecchiamento non la
riguardi. Le importanti e moderne riforme dello Stato e delle istituzioni che
si stanno effettuando in Francia sono volute e sollecitate da un presidente
giovane che ha confidenza con le nuove generazioni. Per ostacolare e bloccare
ogni processo di rinnovamento, invece, l'italica furbizia ha prodotto
l'abolizione dell'istituto della preferenza, obbligando l'elettore alla non
scelta del candidato: una vera e propria truffa! Con questo sistema gli
oligarchi dei partiti politici si garantiscono parlamentari
"fidati" in modo da potere perpetuare per anni ed anni i propri
privilegi e l'occupazione dello stato. Senatori e deputati scelti, pertanto,
dalle segreterie dei partiti, non sono più i portatori delle istanze e
della volontà dei cittadini, ma diventano veri e propri
"affiliati": una specie di cooptazione senza tenere conto delle
capacità e dei meriti di ciascuno. Il risultato è che il cittadino
indignato sempre più si allontana dalla politica
e dalle istituzioni con un sentimento di odio e di rassegnazione. E'
importantissimo, quindi, prima di andare a votare che a noi cittadini venga
restituita la possibilità della preferenza, al pari di ogni cittadino
europeo, altrimenti è probabile una sensibile crescita
dell'astensionismo. Se c'è la volontà, questo diritto/dovere
può essere restituito agli italiani in tempi brevissimi. La speranza
è che prima o poi nel nostro bel paese avvenga una rinascita
etico-culturale simile a quella del primo dopoguerra. Davide Fiore
(Università di Padova) Sull'Auditorium ha ragione Lironi Le
argomentazioni, pubblicate sul mattino, del Presidente della Lega Ambiente
Sergio Lironi sul progetto dell'Auditorium sono perfettamente condivisibili,
perché è assurdo che una sentenza del Tar, che non giudica l'impatto
ambientale del progetto Klan Kada, e che faciliterebbe solamente prima delle
elezioni di porre la prima pietra su un edificio che non tiene conto di dove
verrebbe collocato. A me personalmente nemmeno il progetto Cecchetto, con i
suoi grandi meriti di conoscenza del territorio, piace in Piazzale Boschetti,
che deve restare come a suo tempo programmato un'area verde vicino al
Piovego, alla Cappella degli Scrovegni, alle Mura cinquecentesche, con la
cortina dei due palazzi su via Trieste, adibiti, dopo un'opportuna
ristrutturazione a servizi sociali e a beneficio di attività
culturali. Giovanni Aliprandi Padova Chi non ama gli animali sarà
punito Con la presente colgo l'occasione per esprimere tutto il mio disdegno
riguardo l'articolo apparso il 25 gennaio a pagina 27 riferito al caso della
casa dell'infanzia "Grisù". Come amante degli animali,
soprattutto dei gatti, mi auguro che quell'ignobile persona che ha compiuto
tale fatto sia stato così "furbo" da non aver minimamente
accennato ad anima viva il suo orrendo gesto. In caso contrario sappia che
presto o tardi tutto il male che ha fatto gli si ritorcerà contro, se
non per causa naturale molto volentieri per mano mia. Non conosco
personalmente tale associazione ma mi sento vicino a tutti quei bimbi e i
loro amici a quattro zampe, chiedo con il cuore che tale appello venga
pubblicato affinché queste persone vengano severamente punite e non possano
più infierire su animali indifesi. Lara Rosso Padova Sindaco solerte
sul controllo della velocità Ringraziamento al Sindaco ed
all'Amministrazione del Comune di Mestrino. In merito alla comunicazione che
ho inoltrato tramite lettera prot. 12/11/07 avente come obiettivo la
segnalazion di forte disagio causato dall'altissima velocità degli
automezzi che transitano sulla via dove abito (Via S. Michele Arc.) e che
mette in pericolo l'incolumità stessa dei residenti di questa zona,
vorrei esprimere il mio ringraziamento per I'attenzione prestata e la
rapidità con la quale la pubblica amministrazione e gli organi
competenti si sono attivati. Il loro concreto intervento si è
materializzato attraverso l'installazione di apposite segnaletiche stradali
finalizzate al rallentamento e controllo della velocità. Rinnovo il
mio ringraziamento per la salvaguardia e la tutela mia e di tutti i cittadini
di questa zona e colgo l'occasione per salutare cordialmente. Vincenzo
Sanvido Mestrino Una sala parto con personale qualificato Il 31 ottobre
scorso a seguito della nascita del mio secondo figlio, sono insorte delle
complicazioni durante la fase di secondamento (fuoriuscita naturale della
placenta) cosa inaspettata e non programmata; di lì a poco
un'importante emorragia che mi portava ad una situazione d'urgenza. Solo
l'intervento tempestivo l'immediata prontezza e la grande
professionalità dell'ostetrica, del medico e di tutto il personale
coinvolto sono riusciti a capovolgere ciò che poteva divenire
irreparabile. Nei tre giorni succesivi al parto la mia degenza è
proseguita in sala parto in una stanza adoperata come semiintensiva e
lì ho potuto assaporare la grande umanità di tutto il personale
la gentilezza e il grande amore con cui svolgono il loro lavoro. Un grazie di
cuore da tutta la mia famiglia a voi angeli che date la vita e salvate la
vita. Romina, Alessandro, Mattia e Tommaso Una bambina della Lav Stop alle
pellicce Ciao, io sono una bambina di nove anni e mi chiamo Marina, da quando
ero piccola amavo gli animali, ora li proteggo. Da un anno sono iscritta alla
Lav, Lega Anti Vivisezione. Vorrei che anche voi vi schieraste dalla parte
degli animali, in questo caso contro le pellicce, molti animali vengono
uccisi per fare una pelliccia, non vi sembra una crudeltà? Pensatevi
al posto degli animali come vi sentireste? Io penso che al giorno d'oggi
nessuno ha più bisogno di vestirsi con la pelliccia, infatti esistono
tessuti sintetici e naturali, infatti io, ho un pelo finto nel collo del
giubbotto e mi tiene molto caldo, senza essere una pelliccia. Vi prego,
schieratevi dalla mia parte, pensate di essere voi un animale da pelliccia,
allora cosa aspettate? Fatelo!!! In attesa, vi ringrazio anticipatamente.
Ciao. Marina Vigodarzere La crisi e il ruolo dei commercianti Leggo che i
commercianti versano in gravi difficoltà per via del calo delle
vendite e che parte di essi potrebbe essere costretta addirittura a chiudere
l'attività. Chiedo ai suddetti signori: è mai possibile pensare
che dopo avere sin dal primo giorno rapportato l'euro alle mille lire (in
questo sollecitamente emulati da artigiani, liberi professionisti e
quant'altro, aziende pubbliche comprese) con conseguente raddoppio dei
prezzi, il tempo delle vacche grasse sarebbe potuto durare in eterno? Non si
rendono conto, prima di lagnarsi del fatto che la gente compra sempre meno,
di essere tra i principali responsabili prima dell'altrui e ora anche del
proprio malessere? La stessa famiglia che in epoca pre-euro poteva vivere con
due milioni al mese, oggi non ce la fa a tirare avanti con duemila euro. E
non sono trascorsi secoli, ma una manciata di anni, da allora. Ci saranno
altri fattori probabilmente, che hanno contribuito all'attuale drammatica
situazione, ma certa "furbizia all'italiana" vi ha giocato un ruolo
determinante. E' solo arrampicandosi sugli specchi che si può tentare
di dimostrare il contrario. Giovanni R. Gazzaneo Padova Il ministero decide
l'erogazione dei farmaci Gent.mo sig. Bano, in riferimento alla sua lettera
pubblicata ne il mattino di Padova il 28-11-2007, si comunica quanto segue:
la decisione di erogare farmaci a carico del Sistema sanitario
nazionale avviene da parte del ministero
della Salute (quindi non dell'Unità sociosanitaria locale) quando
un'adeguata evidenza scientifica prodotta da trials clinici controllati ha
dimostrato che quel farmaco produce effetti terapeutici che sono superiori o
uguali agli effetti indotti da altri farmaci già in commercio.
L'evidenza scientifica prodotta sino ad oggi sugli effetti dell'IGF1 sulla
SLA è ritenuta ancora insufficiente da parte di esperti mondiali quali
Mitchel JD, Wokke JH e Borasio GD. La loro conclusione nell'ottobre del 2007
è che "l'IGF1 può essere definitiva. Altri trials clinici
controllati sono necessari per provare questa efficacia", (Cochrane
Database Syst Rev. Oct 2008: CD002064). Questa conclusione scoraggiante
deriva dal fatto che vi sono ancora troppo pochi pazienti trattati con IGF1 e
troppo pochi studi che abbiano dimostrato la superiorità dell'IGF1 su
altri farmaci attualmente noti. Siamo al corrente che è in corso un
trial clinico multicentrico condotto dal dottor Sorensen che dovrebbe
produrre risultati definitivi a breve termine (entro la prima metà del
2008). Alla luce di evidenze scientifiche adeguate, siamo certi che il
ministero della Salute non esiterà a garantire la
rimborsabilità del farmaco per tutti i pazienti affetti da SLA.
Fortunato Rao direttore Usl 16.
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( da "Resto
del Carlino, Il (Faenza)" del
07-02-2008)
Argomenti: Costi della
politica
IMMIGRAZIONE
"Ridimensionati i consiglieri aggiunti" Il centrodestra: "Ma
restiamo contrari" IL CENTRODESTRA voterà contro la delibera
della giunta in discussione oggi in consiglio comunale sui consiglieri
comunali per gli immigrati "nonostante il loro ruolo sia stato
fortemente ridotto rispetto al progetto iniziale presentato dall'assessore
all'immigrazione Farabegoli". Al massimo, su qualche punto, potrà
esserci l'astensione. A sostenerlo sono i capigruppo dell'opposizione:
Eugenio Costa (Forza Italia), Alvaro Ancisi (Lista per Ravenna), Sergio
Covato (An) e Gianfranco Spadoni (Udc). "Non siamo contrari all'integrazione
degli immigrati ? premette Alvaro Ancisi ? ma è inaccettabile il
modello prescelto dalla maggioranza che ci è subito apparso in palese
contrasto con l'ordinamento legislativo dei Comuni italiani". "Il
centrosinistra ? insiste Ancisi ? vuole designare i consiglieri aggiunti con
pubbliche elezioni e li vuole inserire in numero di due in consiglio comunale
e uno in ogni consiglio circoscrizionale". In questo modo però,
secondo il leader di Lista per Ravenna, si produrrebbe un costo di 40mila
euro per le casse comunali (la spesa per le elezioni) e si ridurrebbe la
rappresentanza eletta a poche etnie. Ancisi fa comunque notare che, "per
merito dell'opposizione", ci sono state importanti correzioni di rotta
da parte della maggioranza. "Nella rappresentanza saranno compresi anche
i comunitari che originariamente ne erano stati esclusi, i consiglieri
aggiunti non avranno più accesso a tutti gli atti e ai documenti del
Comune, il diritto di parola non sarà più illimitato ma solo
circoscritto alle funzioni riconosciute alla Rappresentanza, gli immigrati
non avranno più la disponibilità di uffici, di personale e di
risorse finanziarie". Ancisi critica il fatto che verrà comunque riconosciuto ai consiglieri aggiunti un gettone di presenza, ma riconosce che le modifiche apportate dalla giunta non
renderanno più necessario il ricorso al Tar. A non escluderlo è
invece Sergio Covato di An, che si riserva tutte le verifiche del caso.
Eugenio Costa (FI) parla di retromarcia del Comune e avverte: "Non
lasceremo alla maggioranza il monopolio delle politiche per l'integrazione.
Gli immigrati dell'Est, ad esempio, sono molto lontani dalle ideologie della
sinistra". Gianfranco Spadoni (Udc) mette invece l'accento sul
"pluralismo per tutte le etnie che ora potrà essere
garantito". Nelle modifiche apportate dalla giunta, a chieste da gran
voce anche da Pri ed ex Margherita, l'obbligo per i consiglieri degli
immigrati di avere un anno di residenza a Ravenna (e non più 60
giorni) , di autocertificare la conoscenza della lingua italiana e di indicare
le fonti di finanziamento della campagna elettorale. Al consiglio comunale di
oggi sono annunciate manifestazioni di protesta da parte della Fiamma
Tricolore. - -->.
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( da "Resto
del Carlino, Il (Bologna)" del
07-02-2008)
Argomenti: Costi della
politica
LA
PROPOSTA IL CONSIGLIERE COMUNALE LONARDO (PD): "NOI ELETTI SIAMO DEI
PRIVILEGIATI, DIAMO UN SEGNALE AI CITTADINI" "Basta bar gratis e
giro di vite sui permessi per il centro" UNA SOLA targa abbinata al
permesso per entrare in centro senza essere multati da Sirio, invece delle
tre concesse oggi. E basta bevande gratis alla buvette del consiglio
comunale. Un taglio ai 'privilegi' degli eletti a Palazzo d'Accursio viene
chiesto da Emilio Lonardo, che siede nei banchi del Pd. Nelle sue proposte
per la riduzione dei costi della politica ? dopo l'archiviazione senza
risultato del documento del presidente del consiglio, Gianni Sofri ? l'ex ds chiede anche una netta riduzione delle sedute di
commissione, quindi dei gettoni di presenza. Il risparmio stimato, per le casse del Comune, è di
40mila euro l'anno. Ma fra le richieste di Lonardo spicca la riduzione da tre
a una delle targhe anti-Sirio. "L'attribuzione, a ogni consigliere, di
tre numeri di targa per entrare in centro, rende possibili degli abusi".
Infatti, spiega il consigliere, "non è previsto un controllo
incrociato sulla presenza contestuale di auto
collegate allo stesso consigliere". Ecco quindi il rischio di cedere
alla tentazione di "fare entrare in centro parenti o amici, con un
ulteriore danno alla qualità dell'aria e un inconcepibile spregio
degli obblighi a cui sono tenuti i cittadini 'normali' e delle sanzioni a cui
vanno incontro se non li rispettano". Nel pacchetto 'moralizzatore'
Lonardo inserisce anche una "limitazione dell'uso gratuito del bar del
consiglio", specie in fatto di bevande non "di base" come
caffè, cappuccino, tè o acqua, "utili strumenti di lavoro
nelle lunghe ore di consiglio e di commissione". Alla buvette sono
serviti infatti anche alcolici. ELIMINANDO queste bevande "non
essenziali", spiega Lonardo, "non credo che il risparmio per la
collettività sarebbe enorme. Ma l'immagine dell'assemblea che dovrebbe
rappresentarla con autorevolezza ne verrebbe accresciuta, visto che sono
davvero pochi i luoghi di lavoro in cui i cittadini possono usufruire gratis
di ogni tipo di bevanda". Sofri riunirà un vertice di consiglieri
per valutare le proposte di Lonardo e altri eventuali contributi per
riformare i lavori e magari anche lucidare l'immagine del consiglio comunale.
Ma sul fronte del bar, qualcosa si è già mosso. "In
effetti, dal Cerimoniale ? commenta Sofri ? dicono che il costo delle bevande
è molto aumentato e hanno chiesto allo staff del consiglio di
contribuire alle spese, visto che sono soprattutto i consiglieri a utilizzare
il bar". Sofri glissa invece sulle targhe anti-Sirio: "Non sono
informato, non ho la macchina". - -->.
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( da "Resto
del Carlino, Il (Ferrara)" del
07-02-2008)
Argomenti: Costi della
politica
FELTRINELLI CON SERGIO RIZZO SI PARLERA' DELLA SITUAZIONE
LOCALE 'La Casta' ferrarese oltre il libro SE È VERO, come diceva
Andreotti, che il potere logora chi non ce l'ha, per la Casta ferrarese sono davvero tempi grami. Perché nell'elenco
ufficiale, anzi nella vera e propria Bibbia (il libro di Sergio Rizzo e Gian Antonio Stella che oggi alle 17.30
viene presentato alla libreria La Feltrinelli di via Garibaldi), di ferraresi
ne appaiono soltanto tre: Giovanni Donigaglia, Dario Franceschini e Vittorio
Sgarbi. Gli ultimi due, oltretutto, per . peccati veniali (il primo per una
delle tante oscure leggine salva-indennità ai parlamentari, il secondo
per insulti agli elettori che lo avevano bocciato) mentre dell'ex presidente
della Coop Costruttori viene ricordata la costruzione del Palazzo degli
Specchi insieme al catanese Gaetano Graci. Esempio, ricordano Rizzo e Stella, di disinvoltura
nei rapporti tra politica e affari. Per il resto, di fronte a scandali ed
abusi grandi e piccoli, quelli che segnano la vita di una città di
provincia sono certamente emblematici, ma non tali da oscurare le prodezze di
parlamentari noti e meno noti, di mega consulenti ma anche di chef, veline e
calciatori vicini al cuore della politica. Eppure Ferrara non è immune
a rischi di Casta: se ne parlerà oggi, alla
Feltrinelli, con Sergio Rizzo (responsabile della
redazione romana del Corriere e coautore del bestseller), con l'assessore
provinciale alle Attività produttive Diego Carrara e con il
giornalista del Resto del Carlino Stefano Lolli. Mutuando episodi emblematici
rivelati nel libro edito da Rizzoli, e cronache
svelate proprio dal nostro quotidiano, il tema è drastico: così
i politici italiani sono diventati intoccabili. Un incontro che riveste anche
l'attualità, per l'approssimarsi di nuove elezioni, sia politiche che
amministrative. E dunque di nuove (o vecchie) Caste, sempre pronte a nascere
e perpetuarsi. Esiste un antidoto? E le iniziative ad ogni livello per
ridurre i costi della politica stanno dando realmente buoni frutti? A Sergio Rizzo il compito di rispondere a questi interrogativi,
mentre a Diego Carrara toccherà magari quello più sgradito di
fare "outing", di svelare cioè se dietro le quinte della
politica ferrarese esistono ancora privilegi e vizi che meritano di essere
svelati. L'incontro è ovviamente aperto a tutti, anche ai 'casti'
politici locali che, forse anche solo per la maggiore popolarità di
quelli fustigati nel libro, non sono stati neppure citati. Un buon segno? -
-->.
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( da "Corriere
Alto Adige" del
07-02-2008)
Argomenti: Costi della
politica
Corriere
dell'Alto Adige - TRENTO - sezione: TRENTOEPROV - data: 2008-02-06 num: -
pag: 5 categoria: REDAZIONALE Costi della politica
C'è tempo fino a domenica Vitalizi, la petizione Uil arriva a 4mila
firme TRENTO - Sono 4mila le firme raccolte dalla Uil per abrogare la legge
che prevede il vitalizio per i consiglieri regionali, i residenti che
volessero sottoscrivere la petizione, hanno tempo fino al 10 febbraio per
farlo, raggiungendo la sede di via Matteotti. Il 19, invece, la discussione in consiglio regionale dovrebbe farsi calda, sul
tema dei costi della politica. L'Svp infatti presenterà la mozione per eliminare il
contributo regionale del 30% previsto per i vitalizi dei consiglieri e
probabilmente anche la proposta di eliminare il contributo fisso pubblico, ai
gruppi consiliari, che equivale, in media, a circa 1.500 euro mensili
per ogni gruppo. Mauro Bondi (Sdr) che pur ha sottoscritto la mozione
del-l'Svp, non ritirerà il suo ddl sul tema dei vitalizi né lo
farà Roberto Bombarda che con i Verdi ha presentato un ddl più
radicale, il quale prevede, che a partire dalla sua approvazione, i vitalizi
siano aboliti immediatamente a tutti i consiglieri. Un ddl che così
come è accaduto a quello di Bondi, ha visto l'associazione degli ex
consiglieri (185 iscritti, 185 vitalizi in corso di elargizione) storcere il
naso. Sempre i Verdi, hanno pronto un altro ddl che presenteranno al
consiglio provinciale di Trento, con il quale prevedono un tetto massimo per
le spese elettorali. "Anche questi sono costi della politica
- ha spiegato ieri Bombarda durante il dibattito organizzato sui vitalizi dai
grillini di Trento -. Noi proponiamo che il tetto massimo di spesa per la
campagna elettorale non superi i 30mila euro, sappiamo che alcuni consiglieri
hanno investito oltre 100mila euro, soldi dei quali prima o poi dovranno
rientrare e per evitare questo decidiamo sia giusto dare un tetto di
spesa". Il consiglio regionale del 19 si preannuncia fitto di interventi
e più di qualcuno si attende, anche dei risultati. I giovani del Metup
di Grillo hanno annunciato che saranno presenti, sia i bolzanini che i
trentini. "Perché esserci significa dare un segnale, non possiamo solo
lamentarci che le cose non vanno e poi non presentarci " ha spiegato
Francesco Ghensi, il portavoce dei grillini. Con le elezioni anticipate,
tornano a farsi sentire i simpatizzanti del comico genovese che hanno
già organizzato, per il 22, un altro incontro pubblico, sul tema della
giustizia, al quale parteciperà il fratello di Paolo Borsellino,
Salvatore (ore 20.45 via Calepina 1). Ma i grillini si stanno muovendo anche
su altri fronti. Nei prossimi giorni, così come sta accadendo in tutta
Italia, chiederanno al sindaco di Trento, Alberto Pacher, la cittadinanza
onoraria per Pino Masciari, l'imprenditore che da 10 anni si nasconde dalla
'ndrangheta "perché farlo tornare alla luce è l'unico modo per
salvarlo" ha aggiunto Ghensi. Marianna Bonso Le iniziative Bombarda
(Verdi) propone un tetto di spesa alla campagna elettorale. I grillini in
consiglio regionale il 19 febbraio.
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( da "Panorama.it" del
07-02-2008)
Argomenti: Costi della
politica
Italia
- http://blog.panorama.it/italia - Camere sciolte, urne in aprile e troppi
provvedimenti sospesi Posted By redazione On 7/2/2008 @ 11:11 In Apertura#4 |
No Comments La fine anticipata della legislatura è, oltre che
"un'anomalia (come ha detto il presidente della Repubblica, firmando lo
scioglimento delle Camere), anche un brusco stop per molti provvedimenti del
governo già all'esame del Parlamento cui si aggiunge anche buona parte
dei decreti di applicazione della Finanziaria; qualche misura verrà
recuperata con il decreto "milleproroghe", in scadenza a febbraio,
ma molto resterà nel limbo dei progetti mai nati. Armonizzazione delle
rendite finanziarie e affitti (con l'aliquota unica al 20%), la terza
"lenzuolata" di liberalizzazioni a firma di Bersani e la riforma
dei servizi pubblici locali del ministro Lanzillotta, il riassetto delle
autorità con lo scioglimento di Isvap e Covip e la riassegnazione
delle loro competenze a Bankitalia e Consob, il Ddl Gentiloni sulla tv: sono
questi i provvedimenti più importanti che con lo scioglimento
anticipato delle Camere restano in stand-by. Mentre: dalla nuova legge
sull'immigrazione a quella sulla non autosufficienza, dalla riforma del testo
sulle droghe alla legge sulla prostituzione, fanno parte della lista dei
principali provvedimenti su temi sociali il cui cammino si interrompe.
Nonostante il lavorio di convegni, studi, dibattiti in commissione e in Aula,
emendamenti, estenuanti mediazioni, questi provvedimenti sono giunti, almeno
per questa legislatura, al capolinea. Saranno quindi il prossimo esecutivo e
il nuovo Parlamento a valutare, ripartendo comunque da zero con l'iter, se e
quali disegni di legge o parti di essi riprendere. In realtà, dopo il
decreto di scioglimento, deputati e senatori rimangono nella pienezza dei
loro poteri fino all'elezione del nuovo Parlamento. Ma per una prassi
consolidata, le Camere sciolte si limitano a compiere gli atti ritenuti
"costituzionalmente doverosi" ovvero urgenti, restando di regola ad
esse preclusa in tale fase ogni attività tipicamente riconducibile ad
espressione di indirizzo politico. Hanno quindi subito uno stop forzato, tra
gli altri: - la delega per la modifica della disciplina dell'immigrazione e
delle norme sulla condizione dello straniero; - il disegno di legge sulla non
autosufficienza, che fissa i Livelli essenziali di assistenza per le persone
non autosufficienti e contiene anche l"istituzione del Fondo per la
lotta alle povertà estreme e del Fondo di solidarietà sui mutui
per l'acquisto della prima casa e misure per il riordino dei congedi
parentali; - le norme per la promozione del welfare familiare e
generazionale; - il nuovo testo sulle droghe; - la nuova legge sulla prostituzione;
- le nuove norme sulla cittadinanza; - le otto disposizioni relative al
consenso informato e al testamento biologico;- le norme per la tutela dei
diritti della partoriente, la promozione del parto fisiologico e la
salvaguardia della salute del neonato; - le disposizioni penali contro il
grave sfruttamento dell'attività lavorativa e interventi per
contrastare lo sfruttamento di lavoratori irregolarmente presenti sul
territorio nazionale (anche attraverso l'estensione
dell'art.18 sulla protezione sociale di chi denuncia i propri sfruttatori,
previsto dalla legge sull'immigrazione e oggi applicata per le vittime della
tratta); - le norme in materia di sensibilizzazione e repressione della
discriminazione razziale, per l'orientamento sessuale e l' identità di
genere; - le norme a tutela dei minori nella visione di film e di
videogiochi; - il disegno di legge su diritti e doveri delle persone
stabilmente conviventi, prima meglio conosciuto come Pacs, dopo chiamato Dico
e infine Cus; - il provvedimento di ammodernamento del Sistema sanitario
nazionale; - le misure di sensibilizzazione
e prevenzione, nonché repressione dei delitti contro la persona e nell'ambito
della famiglia; - le disposizioni in materia di circolazione e di sicurezza
stradale; - le disposizioni concernenti i delitti contro l'ambiente.
Alcuni dei disegni di legge di iniziativa governativa non sono neppure
arrivati sul tavolo del Consiglio dei ministri: è il caso del nuovo
testo sulle droghe, che avrebbe dovuto superare la legge Fini-Giovanardi del
2006 - arenatosi per diversità di vedute all'interno dell'esecutivo -
e del disegno di legge di modifica della legge Merlin del 1958 sulla
prostituzione, il cui esame a Palazzo Chigi è stato più volte
rinviato per lo stesso motivo. Non si sa neppure, a questo punto, a cosa
verranno destinate le risorse del nuovo extragettito fiscale, il cosiddetto
"tesoretto". Nel vertice di maggioranza del 10 gennaio l'esecutivo
si era impegnato a convogliare "il tesoretto" verso interventi
utili a restituire potere d'acquisto ai salari. Ma con un governo in carica
esclusivamente per il disbrigo degli affari correnti. LEGGI ANCHE: [1] Il
dossier sulla crisi di Governo.
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( da "Corriere
Adriatico" del
07-02-2008)
Argomenti: Costi della
politica
La
storia si ripete: in una delibera dello scorso anno una figura simile.
Castelli (An) "Toccato il fondo". Scatta l'interrogazione Alla
Consul Marche l'incarico di selezionare l'esperto d'informatica. La
sanità sarà tra i campi d'azione Il super consulente costa
caro: 25 mila euro ANCONA - Aumentano le spese per le consulenze e le Marche
con un + 11% sono immerse nel caos della pubblica amministrazione, tanto per
dirla con la Corte dei conti. Dalle accuse alle prove il percorso è
breve e diretto: la Giunta mette sul piatto 25 mila euro per affidare alla
Consul Marche la selezione di un super esperto in questioni informatiche
chiamato a far faville soprattutto sul terreno della sanità. E' tutto
scritto nella delibera, la numero 67, del 25 gennaio scorso. Niente da dire
visto che qualche riga sopra l'obiettivo si svela così: lo specialista
in questione servirà a controllare la spesa e a migliorare i livelli
di assistenza. Ma il documento di Giunta dice dell'altro: che il super
esperto andrà ad affiancare un funzionario che verrà scelto tra
i dipendenti regionali. Qui scattano due riflessioni: le risorse umane
interne alla Regione non sono degne di nota vista la necessità di quel
sostegno sul nascere; una poltrona per due mal si concilia con il motto meno
sperperi a Palazzo. Non è finita: sarà la Consul Marche, la
stessa società che ha spulciato decine di curricula per dar nome e
cognome al direttore generale di Aerdorica, a scegliere il "super"
per 25 mila euro. Costi
della politica 2. Non mancano gli orpelli
del caso: "particolare e comprovata specializzazione universitaria in
materia". Manca, invece, il passaggio in Consiglio regionale, come
Finanziaria vorrebbe. La storia si ripete - Giocando sul filo della
definizione ecco che si passa dal consulente all'incarico esterno. Tra
sanità e informatica, il campo d'azione cambia poco. E' di neppure un
anno fa, del 5 aprile 2007 (n. 287), la delibera che autorizzava il direttore
sanitario dell'Agenzia regionale sanitaria (Ars) ad "attivare incarichi
di prestazione professionale, collaborazione coordinata e continuativa,
convenzione con Aziende del servizio sanitario". Costo dell'operazione:
oltre 400 mila euro. E sbirciando nella tabella che mette ordine tra
necessità e capacità non sfugge la voce "analisi di reti e
infrastrutture informatiche". Perché, scopre il fianco il documento,
"i profili indicati non risultano disponibili presso l'Ars". Sempre
lo stesso giorno un'altra delibera, la numero 286, autorizzava il direttore
generale dell'Agenzia a conferire due incarichi uno dei quali era per
l'ingegnere Mario Stucchi da piazzare al vertice del "Monitoraggio,
valutazione e sviluppo del sistema informativo della sanità
regionale". Tanto per fare nomi. Dettagli di cronaca: per i due esterni
sono stati messi in conto qualcosa come 200 mila euro. A questo punto
l'effetto spreco si somma a quello sovraffollamento. La consulenza impazza -
Vabbè la buona volontà, ma quel che conta sono i fatti. E i
fatti parlano chiaro: l'anno scorso la Giunta ha conferito consulenze e
incarichi per 810 mila euro, un dato in aumento sul 2007 (+11%) ma al di
sotto del tetto fissato dalla delibera 745/2007 che fissava un budget di 2,3
milioni. Un limite che, anticipano gli assessori, dovrebbe essere ritoccato
verso il basso anche quest'anno. Ma questi numeri non convincono
l'opposizione che dal calcolo non escludono i Co.co.co. e così si
arriva nel 2007 a
quota 2,7 milioni. Ma anche eliminandoli, dicono loro, le cifre fornite non
raccontano nulla dei posti assegnati anni fa e ancora validi. E ci pensa
Guido Castelli, consigliere regionale di An, a entrare nel merito. "La
vicenda del super consulente informatico - non fa sconti - dimostra la
propensione allo spreco della Regione. Spacca, nel corso degli ultimi mesi,
si è vantato della presunta riduzione degli esterni. Ma le cose non
stanno così". Si affida ai dettagli: "In molti casi le
collaborazioni sono state assegnate da enti diversi dalla Regione ma ad essa
riconducibili: Agenzia sanitaria, Asur, Assam, ecc. In altri casi invece
Spacca ha semplicemente modificato la tipologia contrattuale riconosciuta,
via via, ai vari esperti. In questo modo il consulente è diventato
collaboratore, titolare di incarico professionale, assistente del gabinetto
del presidente e via scialando". L'attacco è frontale:
"Sulla questione del super consulente informatico abbiamo, però,
toccato il fondo: si tratta, infatti, di una procedura priva dei requisiti
minimi di legge e che prevede l'esborso di 25 mila euro solo per la selezione
del beneficiario". Castelli va con l'affondo: "Ho presentato
un'interrogazione urgente a Spacca. Stavolta avrà davvero bisogno di
tanta fantasia". C'è sempre la finanza creativa. M.CRISTINA
BENEDETTI ,.
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( da "Gazzettino,
Il (Vicenza)" del
07-02-2008)
Argomenti: Costi della
politica
VERSO
LE ELEZIONI La Destra: "Obiettivo, oltre il 4\%. Comunali con il
simbolo" (Ro.La.) Piccoli ma in crescita, orgogliosi di definirsi
l'unico vero partito di destra e pronti a buttarsi nella loro prima campagna
elettorale. La Destra di Storace, nata da un annetto e debuttante sulla scena
politica vicentina, sta per affrontare il suo primo banco di prova: la corsa
a Palazzo Trissino. Con un obiettivo dichiarato che è quello di
superare la soglia del 4\% e con una certezza: "Alle comunali di
primavera saremo presenti con il nostro simbolo". Se da soli con un
proprio candidato sindaco o in colazione con il centrodestra ancora non si
sa. Quello che si conosce sono i temi che il movimento metterà al
centro di una campagna elettorale pronta per partire e che i vertici del
partito locale hanno ufficializzato ieri nella nuova sede di contra'
Muscheria. "Solo due parole: famiglia e sicurezza. Sono le nostre
priorità e da qui occorre ripartire per dare risposte concrete ai
cittadini". A dirlo è il coordinatore cittadino Massimiliano
Primon, seduto accanto al segretario provinciale Domenico Obrietan e al
delegato all'Ambiente Gainfranco Zenari. "Per noi - prosegue - mettere
al centro la famiglia vuol dire sostenere il diritto alla vita aiutando le
donne in difficoltà in attesa di un figlio, vuol dire il diritto alla
casa, maggiori sostegni economici, ridare fiducia alle coppie giovani perché
si sposino e sappiano che a Vicenza c'è qualcuno in grado di sostenere
questo loro progetto di vita, e una maggior sicurezza sociale perché un
vicentino non debba più avere paura di passeggiare in città di
sera". Su tutto questo, per Primon, "centrodestra e centrosinistra
hanno fallito perché la politica a Vicenza in questi anni è stata
fatta al di fuori delle sedi istituzionali ed i cittadini sono stanchi di
questa politica politicante che ha sbagliato tutto, interessata solo alle poltrone e che pensa a ridurre i gettoni di presenza ai consiglieri di circoscrizione anziché a colpire gli sprechi
eliminando, ad esempio, i consigli di amministrazione delle società
partecipate". Con questi argomenti La Destra, creata da Francesco
Storace dopo aver abbandonato An, in aperto contrasto con Gianfranco Fini e
con una linea politica giudicata poco di destra, si presenterà
per la prima volta agli elettori vicentini. "Il nostro simbolo -
conferma Obrietan - ci sarà e puntiamo a superare il 4\%". Come?
Tentando di rosicchiare voti ad Alleanza nazionale e agli altri partiti a
destra di An, ma anche calamitando nuovi elettori. "Se ci saranno le
opportunità di correre con il centrodestra, anche se so che Lega, An e
Udc non sono ben disposti, bene. In caso contrario presenteremo un nostro
candidato". E proprio all'Udc e al suo segretario Roberto Cavazza, La
Destra riserva un attacco frontale: "Cavazza - dice Primon - ci ha
accusato di essere razzisti: invece di leggere Topolino, lo invitiamo ad
informarsi perché non c'è nulla di più lontano dai nostri
valori". Intanto il partito guarda con favore al doppio appuntamento con
le urne perché la concomitanza delle politiche con le amministrative
"serve da traino" e si prepara ad accogliere il proprio leader:
Storace sarà domani sera al ristorante il Castello di Sovizzo, ad una
cena di autofinanziamento.
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( da "Gazzettino,
Il (Venezia)" del
07-02-2008)
Argomenti: Costi della
politica
"Anticipare
l'esame può essere rischioso" di Salvatore Barra* Molto si
è detto e scritto in questi giorni sui monitoraggi nelle gravidanze a
termine. Come direttore sanitario dell'Ulss 12 - nei
cui ospedali e strutture convenzionate nascono circa 3 mila bimbi l'anno -
voglio rassicurare le donne che stanno per essere mamme e che quelle che
desiderano diventarlo che la sorveglianza del benessere fetale è
accurata e appropriata. Il monitoraggio alla 40esima settimana
(cardiotocografia) risponde alle più recenti e avvedute prescrizioni
scientifiche, che giudicano addirittura rischioso sottoporre la donna
all'esame prima di tale scadenza. Prova ne sia che il
sistema sanitario
nazionale, con il decreto Bindi, fin dal
1998 prevede che l'esecuzione del monitoraggio sia esente da ticket dalla
41esima settimana, quando cioè la sorveglianza è realmente
necessaria. Le linee guida applicate negli ospedali di Venezia e Mestre sono
quelle formulate dal Royal college of Obstetricians and gynaecologists della
Gran Bretagna sull'uso del monitoraggio fetale, recepite
dall'Associazione ostetrici e ginecologi italiani. Gli scienziati inglesi
ribadiscono che è corretto iniziare il monitoraggio non prima della
40esima settimana. Praticarlo prima potrebbe dare risultati ambigui ed equivoci
che sottoporrebbero la madre ad un inutile stress e ad una serie di esami
suppletivi inutili. L'ospedale Sant'Anna di Torino, all'avanguardia in Italia
per quanto riguarda l'assistenza al parto, sottolinea che "cominciare la
sorveglianza prima di 41 settimane non comporta vantaggi, anzi aumenta il
numero di falsi allarmi". Questo protocollo viene seguito negli ospedali
pubblici e privati della provincia veneziana e del Veneto. A Venezia
l'abitudine di fare alcuni monitoraggi anche prima del termine stabilito,
spesso come misura di rassicurazione psicologica richiesta dalle donne, era
già in fase di progressivo abbandono. Solamente in casi dubbi o a
rischio di sofferenza respiratoria fetale (diabete, gemelli, preeclampsia)
è opportuno iniziare prima la sorveglianza. E senza dubbio gli
specialisti che hanno in cura le donne sanno decidere per il meglio. Stiano
dunque tranquille le mamme veneziane e mestrine: non sempre - e quasi mai nel
caso della sorveglianza delle gravidanze a termine - un eccesso di esami significa
buona sanità. Un ultima considerazione sulla presenza dei papà
in sala parto. All'ospedale di Venezia purtroppo questa nuova buona abitudine
ha dovuto essere sospesa temporaneamente per i lavori di ristrutturazione
della sala parto. Ma riprenderà quanto prima, convinti come siamo che
la vicinanza del papà alla sua compagna nel momento del parto sia
importante dal punto affettivo e quale elemento di consapevolezza
dell'impegno per diventare genitori.*Direttore sanitarioUlss
12.
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( da "Corriere
di Bologna" del
07-02-2008)
Argomenti: Costi della
politica
Corriere
di Bologna - BOLOGNA - sezione: CRONACA - data:
2008-02-07 num: - pag: 4 categoria: REDAZIONALE I costi della politica Le reazioni Alla proposta anti-sprechi Serafino D'Onofrio
"Si vede che la via del Pd al calvinismo passa anche per il no
all'aperitivo" Lina Delli Quadri "Di alcolici in Comune se ne
bevono pochi, i problemi sono ben altri".
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( da "SaluteEuropa.it" del
07-02-2008)
Argomenti: Costi della politica
Grande
la nostra attenzione alla cura degli anziani, per i quali chiediamo
più finanziamenti e aiuto a domicilio. E' quanto emerge dal secondo
Barometro annuale Europ Assistance su attitudini, aspettative e
preoccupazioni dei cittadini Europei nei confronti del proprio sistema sanitario, i cui risultati sono stati presentati in questi
giorni a Parigi. L'indagine è stata realizzata per Europ Assistance
dall'Istituto di Ricerca CSA in collaborazione con il Cercle Santé Société,
"think tank" francese nato allo scopo di favorire il dibattito
pubblico sulla sanità e sugli aspetti economici ad essa correlati. Per
scattare una fotografia completa dell'Europa in tema di salute sono stati
coinvolti nell'inchiesta i cittadini di 5 Paesi Italia, Francia, Germania,
Gran Bretagna e Svezia chiamati a esprimere, nel periodo 22 - 31 ottobre
2007, la propria opinione su tematiche di carattere
generale oltre che su alcuni argomenti di più stretta
attualità: Il sistema sanitario: l'organizzazione e la
qualità delle cure erogate; La mobilità: motivazioni e
aspettative; L'invecchiamento della popolazione: soluzioni e modalità
di gestione del problema; Esigenze di ordine sociale e priorità di
finanziamento; Le nuove tecnologie: opportunità e limiti. Il
79% degli Europei L'82% degli Italiani dichiara che i finanziamenti pubblici
destinati alla ricerca medica sono del tutto insufficienti e che devono
essere aumentati Il 54% degli Europei Il 55% degli Italiani è
favorevole ad un tipo di finanziamento misto - pubblico e privato per la
gestione e presa a carico di persone anziane o non autosufficienti Il 72%
degli Europei Il 77% degli Italiani si dichiara disposto a farsi carico
personalmente incidendo sul proprio budget famigliare di tutte le spese
sanitarie supplementari necessarie alla cura e al mantenimento della propria
salute e di quella dei propri cari. Il 51% degli Europei Il 52% degli
Italiani si mostra interessato a usufruire di un programma di salute
personalizzato e vitalizio L'Italia risulta essere anche quest'anno il Paese
meno soddisfatto del proprio Sistema Sanitario
lamentando mancanze soprattutto a livello di organizzazione, qualità
dei servizi ospedalieri e consulenze mediche. Il 64% degli Italiani, in
particolare, si dichiara preoccupato per i lunghi tempi di attesa per
ricevere cure (rispetto al 49% della media europea) e il 39% per
l'insufficienza dei finanziamenti pubblici destinati a questo settore (seppur
in misura minore rispetto al 2006 quando la percentuale si attestava al 47%).
Immediatamente dopo i Tedeschi (70%) sono gli Italiani il popolo più
propenso a ricercare cure mediche specialistiche all'estero (62% contro il
53% della media europea). Sale al 63% la percentuale di Europei pronta a
muoversi alla ricerca di tecniche d'avanguardia o difficilmente accessibili
nel proprio Paese d'origine. In questo senso, i più propensi allo
spostamento sono gli Inglesi, con l'85% delle preferenze, e i meno inclini i
Francesi, che registrano un calo di 14 punti percentuali rispetto all'anno
scorso (dal 54% nel 2006 al 40% nel 2007). Il 43% degli Europei ritiene che
la ragione alla base dello spostamento sia da ricercarsi nella
possibilità di usufruire di trattamenti e interventi di tipo sanitario. Il 41% di loro, invece, quando pensa alla
mobilità pensa a un intervento di tipo estetico. Notevoli differenze
in questo senso si riscontrano all'interno dei diversi Paesi intervistati:
così se il 79 % degli Italiani tende a muoversi per ragioni di
carattere medico/sanitario, il 76% dei Francesi
è spinto principalmente da motivazioni di tipo estetico. Dalla ricerca
emerge inoltre che il 71% degli Europei è favorevole ad accogliere
pazienti stranieri presso i propri ospedali e centri di cura, purché paganti.
Questo dato, in crescita di ben 10 punti percentuali rispetto all'anno passato,
assume un significato particolarmente rilevante in Italia dove la percentuale
sale dal 70% nel 2006 al 79%, posizionandoci in testa agli altri Paesi.
Cresce di 5 punti percentuali la propensione degli Europei a utilizzare
internet come fonte di informazioni in tema di salute (dal 41% nel 2006 al
46% nel 2007), con Regno Unito (56%), Svezia (51%) e Germania (50%) in testa.
Parlando invece dell'attitudine dei cittadini a usufruire di consulenze
mediche on line la percentuale a livello europeo rimane sostanzialmente
stabile (dal 38% nel 2006 al 39% nel 2007). E' la Svezia il capofila (60%),
ma è il Regno Unito il Paese a registrare la più alta crescita
da questo punto di vista (dal 36% nel 2006 al 49% nel 2007). In generale gli
Italiani si mostrano sostanzialmente restii a considerare internet uno
strumento attendibile di informazioni sanitarie: ben il 60% dichiara
addirittura di non averne mai fatto uso. Appariamo invece curiosamente
più propensi all'opportunità di accedere via web a consulenze
sanitarie con il 46% delle risposte favorevoli (anche se in leggera
diminuzione rispetto al 49% registrato l'anno passato). Ben il 79% dei
cittadini del Vecchio Continente ritiene che l'entità dei
finanziamenti destinati alla ricerca sanitaria debba essere aumentata. Per
risolvere il problema il 66% degli Europei crede che sia necessario fare
ricorso a finanziamenti pubblici, per il 54% di loro meglio se stanziati
dalla Comunità Europea. La stragrande maggioranza degli Europei (72%)
dichiara di essere disposta a farsi carico personalmente dei costi
supplementari legati alla cura della propria salute e di quella dei propri
cari, o attraverso un aumento dei contributi obbligatori (27%), o tramite la
sottoscrizione di un'assicurazione integrativa opzionale (23%) oppure ancora
tramite il versamento di un contributo supplementare una tantum (23%). La
propensione degli Italiani a far fronte personalmente ai costi sanitari
supplementari sale al 77% collocando il nostro Paese in testa rispetto al
resto d'Europa. La soluzione di finanziamento preferita, anche nel nostro
caso, è quella che prevede un aumento dei contributi obbligatori
(26%). Interessante notare che questa scelta si colloca in forte
controtendenza rispetto ai risultati dello scorso anno quando si era registrata
una spiccata predilezione da parte degli Italiani a erogare un supplemento
facoltativo, caso per caso (39% nel 2006 contro 15% nel 2007). Anche la
possibilità di usufruire di un secondo parere medico a pagamento
è fortemente apprezzata nel nostro Paese: sono il 79% gli italiani
disposti a pagare per questo tipo di servizio, rispetto al 69% degli Europei
e al 59% degli Svedesi, fanalino di coda. Il 51% degli Europei intervistati
si dichiara interessato a un programma personalizzato di monitoraggio vitalizio
della propria salute, anche se solo il 13% è disposto a pagare per
usufruirne. Per il 71% degli Europei, ad esempio, dovrebbe essere il datore
di lavoro a farsene carico. Se i finanziamenti pubblici destinati alla cura e
all'assistenza domiciliare delle persone anziane continuano ad essere
ritenuti insufficienti (secondo il 56% degli Europei), questa percezione
varia in modo significativo da Paese a Paese: i più insoddisfatti sono
i Francesi (75%), i meno, gli Inglesi (32%). Per gli Italiani ancora tanto resta
da fare (61%) e forte è la richiesta di un aumento degli aiuti a
domicilio (44%). La maggioranza degli Europei (54%) è favorevole a un
sistema misto di presa a carico delle spese per l'assistenza e la cura dalle
persone anziane non autosufficienti che associ finanziamento pubblico e
contributo privato. Persiste tuttavia una notevole differenza sulla tipologia
del contributo finanziario supplementare privato da destinare alla gestione
degli anziani dipendenti. Così se Germania (58%), Francia (65%) e Italia
(61%) prediligono stipulare una copertura assicurativa facoltativa, la Gran
Bretagna (62%) si dichiara più propensa a sottoscrivere una polizza di
assicurazione obbligatorio.
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( da "Quotidiano.net" del
07-02-2008)
Argomenti: Costi della
politica
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Telefonia - Informatica Varie Annunci legali LA LEGA SMENTITA Calderoli:
"La Casta salva la pensione" "Macché, il diritto scatta a
ottobre" L'attacco: "Votando il 6 aprile i parlamentari alla prima
legislatura non rieletti non avrebbero maturato la pensione, votando il 13
sì". I Questori: "Servono 2 anni e sei mesi" Commenta
Roma, 6 febbraio 2008 - "Quando il Governo deve schierarsi dalla parte
del cittadino o della Casta a parole dice di essere con il cittadino ma nei
fatti sta sempre con la Casta. La scelta della data del 13 aprile per il voto
in alternativa a quella del 6 di aprile può apparire casuale ma non lo
è affatto: votando il 6 aprile, infatti, i parlamentari alla prima
legislatura non rieletti non avrebbero maturato la pensione, votando invece
come stabilito dal Consiglio dei Ministri il 13 aprile, ovvero una settimana
dopo, acquisiranno la pensione". Lo afferma il coordinatore delle
segreterie della Lega Nord Roberto Calderoli. "E poi parlano di voler
fare l'election day per ridurre i costi della politica! - aggiunge Calderoli
-. Ben altri saranno i costi di queste pensioni, non solo in meri termini
quantitativi, ma anche per il messaggio dato al Paese, perché questo è
il tipico esempio di come fatta la legge viene subito trovato
l'inganno". LA REPLICA: NON E' AFFATTO VERO "Con riferimento ad
alcune note di agenzia secondo cui i parlamentari alla prima legislatura
avrebbero maturato il diritto al vitalizio in conseguenza della fissazione
della data per le elezioni al 13 aprile, si precisa che la notizia in
questione non corrisponde a verita'". Lo puntualizzano i collegi dei
Questori di Senato e Camera, in risposta alla dichiarazione del senatore
Roberto Calderoli. In una nota, "si ricorda che il requisito minimo di 2
anni e 6 mesi di effettivo mandato, richiesto dalla normativa vigente,
sarebbe stato conseguito dai parlamentari alla prima legislatura il 27
ottobre 2008". Pertanto, "tali parlamentari, se non saranno
rieletti, non potranno maturare il diritto all'assegno vitalizio. Si rammenta
infine che, a partire dalla prossima legislatura, il diritto all'assegno
vitalizio si conseguira' dopo 5 anni di effettivo mandato, in conseguenza
della riforma approvata dagli Uffici di Presidenza delle due Camere il 23
luglio 2007." NAPOLITANO HA SCIOLTO LE CAMERE - LA CURIOSITA' Elezioni,
scatta lo stress da candidatura - REFERENDUM Ricorso alla ConsultaQuale
emergenze dovrà affrontare subito il nuovo governo? Commenti Invia
commento Segnala ad un amico 07/02/2008 11:53 M, provincia di RI Pensioni ai
parlamentari. Invito caldamente tutti gli amici lettori ad esprimere i sensi
della più commossa solidarietà a quei "poveri" circa
400 parlamentari che dopo 20 mesi di duro ed intenso lavoro a favore del
popolo, si sono visti sfumare la meritatissima e sudata pensione "a
vita". Su via! Affrettiamoci ad organizzare una bella e ricca colletta.
07/02/2008 07:09 F, provincia di TO Finalmente ci siamo tolti di mezzo la
persona che ai poveri pensionati ha tolto 6 mesi di pensione però, per
loro, zitti zitti, se la sono data. Ma dopo tutto quello che è
successo e sta succedendo il signore di Bologna è ancora convinto di
quello che dice? E' andato alla scuola sovietica e ha imparato che tutto
ciò che non è rosso è male? Forse se si togliesse un po'
di mortadella dagli occhi qualcosa capirebbe. In questi 2 anni se ne sono
viste di tutti i colori, di fronte al mondo, siamo stati ridicoli. 06/02/2008
19:41 M, provincia di GR è, circa un anno e mezzo che si dice che
questa (ex) legislatura cadeva il giorno dopo avere maturato il periodo della
pensione, però a ragion veduta, è caduta prima e considerando i
tempi tecnici per le votazioni, arrivano a percepirla ugualmente,
perchè invece di votare il sei di aprile ( come dice calderoli) per
cui non avrebbero diritto a percepire i trenta denari, fanno scattare le
elezioni al sedici aprile, per averne diritto, come dire 06/02/2008 19:33 M,
provincia di FO Ma chi da retta o prendere in considerazione quello che dice
una persona come il dentista.Povera Italia 06/02/2008 18:54 M, provincia di
MO Per una volta quest'uomo ha detto una cosa giusta!! Fermo restando che lui
sarebbe stato uno dei primi a farlo!!! 06/02/2008 18:35 M, provincia di RA da
quando si parla di elezioni si è sempre detto il 13,solo una cosa non
è stata detta da ambo le parti: vogliamo gente pulita,fuori gli
indagati,i processati,i miracolati,gli avvisati!!!!! 06/02/2008 18:34 M,
provincia di BA Bravo Calderoli che avvisa noi poveri cittadini, tenuti quasi
sempre all'oscuro di tutto. Mi piacerebbe essere avvisato anche su quanto ci
costa ogni gruppo politico, visto che prolificano velocemente, e
perchè ci prendono in giro con un'inflazione dichiarata all'1,6%,
quando tutti vedono che è almeno del 10%. Così i pensionati non
prendono l'elemosina, in barba alle palle che ci hanno raccontato fino
all'ultimo giorno di governo, dicendo che volevano toglierci dalla fame.
06/02/2008 18:27 M, provincia di CO Non mi intendo di regole costituzionali,
ma so che l'eventuale pensione la prenderebbero tutti, compresi i trombati di
destra! Comunque sia, Calderoli e i suoi moralizzatori
sarebbero più credibile se facessero qualcosa di concreto per
eliminare lo scandalo reale dei pensionati d'oro. Basterebbe ispirarsi a
certi paesi normali, dove (cito a caso la Svizzera), i parlamentari non sono
professionisti e percepiscono unicamente modesti gettoni di presenza e rimborso spese, mentre i ministri, che sono solo 7 (sette!)
hanno diritto alla pensione piena soltanto dopo 8 (otto!) anni... 06/02/2008
18:26 M, provincia di CS é il solito schifo, le cose non cambieranno mai, sia
da dx che da sx è tutto uguale, propongo di inviare alle prossime
elezioni tutte le nostre schede al Presidente della Repubblica in segno di
protesta, qualcosa deve cambiare basta !!!non è più concepibile
questo stato di cose un saluto a tutti 06/02/2008 18:19 F, provincia di BO
...che schifo !!!!!! .... che schifo !!!!!! .... e ancora che schifo !!!!
.... a zappare la terra dovete andare, altro che vitalizio !!!, avete fatto
solo danni, gli italiani più poveri, c'è più
criminalità, avete fatto liberare tutti i galeotti grazie alla legge di
m...a dell' indulto, avete permesso di rimanere in italia cani e p..ci,
extracomunitari irregolari, ... per non parlare dei meravigliosi rom, ci
avete riempito di tasse, e voi pensate anche che vi meritate la pensione
??????????????????? ... in una republica che non fosse delle banane ( come l'
avete ridotta voi ), avrebbero avuto almeno il buon gusto di non pretenderla
.... ripeto, a zappare la terra, così imparereste cosa vuol dire
arrivare a fine mese sudandovi la pagnotta ... ha ragione beppe grillo, fate
proprio schifo !!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! Sono presenti 27 commenti, invia
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07/02/2008 di Davide Simoni Papa Ratzinger: "L'inferno esiste". Sei
d'accordo?Elezioni, secondo te i due maggiori partiti dovrebbero correre da
soli?Pensi che Reggio sia una città sicura?Ha fatto bene Valentino
Rossi ad accordarsi col Fisco?Cosa pensate della Facoltà di Scienze
della comunicazione?Le dieci emergenze per il nuovo governoGiro di vite
contro i punkabbestia e i loro cani, sei d'accordo?Per chi voterai alle
prossime elezioni?Fiera del libro di Torino dedicata a Israele, sei
d'accordo?Calcio, è vero che una partita su due è falsata?Vota
il gol più bello della 21esima giornataCollina propone gli arbitri
d'area. Sei d'accordo?Sul selciato della piazza di Pesaro la prima pagina del
Carlino del '38 sulle leggi razziali: secondo te va rimossa?Prodi sarebbe un
buon presidente della Repubblica?I tacchi alti fanno bene all'amore, è
vero? LA FOTO DEL GIORNO "Troppi spot in tv" La Ue ci bacchetta Il
commissario Ue ai Media Viviane Reding: "La durata delle
pubblicità di 12 minuti l'ora non viene rispettata, le televendite non
sono incluse in questi 12 minuti e l'autopromozione non viene considerata
pubblicità. In più le sanzioni contro chi viola le norme sono
deboli" LEGGI LA NOTIZIA RICERCA ANNUNCI pubblicità contattaci
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( da "Unione
Sarda, L' (Nazionale)" del
07-02-2008)
Argomenti: Costi della
politica
Prov
Medio Camp Pagina 3040 San Gavino La Giunta costa 85 mila euro La spesa
prevista nel bilancio 2008 San Gavino --> Quanto costano sindaco e
assessori? Le cifre non sono certo un mistero e sono state definite dalla
determinazione numero 24 del 21 gennaio 2008. In totale la spesa
per la giunta comunale è di 84.862 euro all'anno. Al sindaco Stefano
Musanti spetta un'indennità di 2.635 euro al mese che va moltiplicata
per 13 mensilità e raggiunge l'importo di 34.261 euro all'anno.
Più modesta è l'indennità del vice sindaco Nicola Garau
che, avendo un altro impiego, va ridotta del 50 per cento ed è pari a
658 euro al mese (7.906 euro all'anno). Stesso discorso per gli assessori:
Sandro Atzori (con delega al Bilancio e alle Attività produttive),
Marco Pisu (Sport, Cultura e Pubblica istruzione), Silvia Mamusa (Servizi
sociali) e Rita Orrù (Agricoltura e ambiente) percepiscono metà
dell'indennità (592 euro al mese) permettendo un risparmio alle casse
del Comune (in totale 28.463 euro all'anno). Solo
l'assessore alle Politiche giovanili Daniele Turnu percepisce
un'indennità piena di 1.185 euro al mese per un costo annuo di 14.321
euro. I consiglieri percepiscono un gettone di presenza di 17
euro a seduta. GIGI PITTAU.
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( da "Affari
Italiani (Online)" del
07-02-2008)
Argomenti: Costi della
politica
Elezioni/
Montezemolo a Veltroni: ci interessa il programma. Di Pietro: verso l'accordo
con il Pd. Dieci punti da discutere insieme Giovedí 07.02.2008 16:57 -->
Idv, ha spiegato Di Pietro, è convinta di poter superare il quorum, ma
vuole "costruire un progetto di Paese"; "noi lavoriamo per
vincere le elezioni, perché i giochi non sono già fatti e dunque ci mettiamo
a disposizione di un progetto da condividere con il Pd". Con i
democratici, ha ricordato il ministro, "abbiamo già condiviso
punti importanti di programma durante l'esperienza di governo, dalla
riduzione del debito pubblico alla lotta alla casta". Ora sul tappeto ci
sono dieci punti programmatici da discutere insieme: dal
ritorno dell'etica in politica alla riduzione dei costi della politica,
dall'eliminazione del finanziamento pubblico ai giornali di partito alla
sicurezza sul lavoro, dalla tutela dell'ambiente alla riforma elettorale e
dei regolamenti parlamentari, dalla tutela di consumatori e risparmiatori
all'indipendenza della magistratura. Ma il "biglietto da visita
di credibilità" sarà la presentazione di candidati che non
abbiano pendenti condanne passate in giudicato. Quanto al ricorso presentato
dal comitato referendario, Di Pietro ha apprezzato il lavoro del comitato e
si è detto orgoglioso di aver promosso la consultazione popolare. In
attesa di un pronunciamento della Corte costituzionale, Idv si prepara alle
elezioni e sarà comunque sostenitrice del comitato per il sì
quando il referendum si potrà svolgere.
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