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Documento inserito: 15-5-2021

 

Il PuntO n° 428

Figliare e consumare!

Di Mauro Novelli 15-5-2021

 I politici che trattano questo argomento cercando soluzioni estranee al loro agire mi ricordano quel medico che, al capezzale di un ammalato grave, suggerì: “Occorre chiamare un medico!”.

Ribadisco per l’ennesima volta.

Se l'orizzonte che l'azione della classe politica offre ai cittadini è plumbeo e confuso, le famiglie attivano gli unici due strumenti economico/sociali a loro disposizione: non consumano o rinviano i consumi (strumento di breve periodo) e non fanno figli (strumenti di lungo periodo). Non possono fare altro, non hanno altre soluzioni a disposizione. Anche gli uccelli in gabbia rompono, beccandole,  le uova appena deposte fino ad aprirle, per non far nascere figli nelle condizioni in cui si trovano loro stessi. Quante mamme devono nascondere il pancione sul posto di lavoro, almeno finché è possibile ?

 

Dunque, non si fanno figli, non si consuma. Ma quale incosciente farebbe figli e consumerebbe con gli orizzonti tanto plumbei? Chi può farlo, risparmia e i dati bancari informano proprio di questa crescita della propensione al risparmio. Chi può farlo.  Inoltre, le giovani coppie decidono di non fare figli: un figlio, in queste condizioni, risulterebbe un impegno troppo gravoso, soprattutto per il figlio.

Chi ha il compito di rischiarare l'orizzonte e provare a macchiarlo di rosa se non la politica? Vedete voi in vetrina una classe politica capace di tanto? Di governare, cioè, i momenti critici che stiamo attraversando, avendo a cuore gli "interessi collettivi della comunità"?  Di progettare una società da qui a dieci, trenta o cinquant’anni? Curare gli interessi generali significa anzitutto, promuovere i migliori ai ruoli di potere e  relegare in secondo piano gli appetiti della parte peggiore della casta. Ma gli ottusi al potere hanno reagito scatenando un disastro sociale: non si cedono di buon grado vantaggi e privilegi enormi. Molto più facile interessarsi di strette o strettissime minoranze di cittadini (azione contrabbandata come etica ed altamente democratica)  piuttosto che impegnarsi – non avendo gli strumenti intellettuali necessari -  per risolvere i problemi della stragrande maggioranza dei cittadini. I quali devono arrangiarsi e, appunto, risparmiano e non fanno figli.

Quindi assistiamo a danni enormi per proteggere privilegi enormi ed enormi manifeste incapacità! Dovremmo reagire a nostra volta, come cittadini, con intelligenza e buon senso, per curare i nostri interessi, ma troppi di noi hanno "altro da fare" in questo momento, "forse domani...".

Per mettere alla prova nuove formazioni di governo c’è tempo! Votare con le mascherine?! Non scherziamo!  Forse non si voterà neanche per l’elezione del presidente della Repubblica, come avvenne per la seconda passata di Napolitano…

Ci vuole pazienza! I privilegi sono troppi per essere messi in discussione.