Il
PuntO n° 423
Debito pubblico e governi della Repubblica.
Il primo mese del governo Draghi vede il debito impennarsi
fino a 2.643,799 miliardi (+ 40 miliardi rispetto a gennaio 2021). Scendono
i detentori non residenti: a 29,9 % del debito complessivo e
a 32,5 % dei soli titoli del debito.
Di Mauro Novelli 16-4-2021
NB:
Nelle statistiche effettuate fino al 15-6-2015, si era
considerato il dato di 59.600.000 abitanti; in quelle dal giugno 2015 al
giugno 2017 il dato era di 60.795.612.
Dal luglio 2017 il dato al
1° gennaio 2017: 60.579.000 di
abitanti.
Da aprile 2018 il dato al
gennaio 2018: 60.494.000.
Da marzo 2019 il dato
Istat di gennaio 2019: 60.391.000.
Da aprile 2020 il dato
Istat di gennaio 2020: 60.317.000
Da luglio il dato aggiornato Istat
di gennaio: 60.244.639
Da gennaio 2021 il dato
aggiornato Istat: 59.641.488
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Per valutare
la tendenza di ogni governo all’aumento del debito pubblico, prendiamo in
considerazione il livello del debito alla data delle dimissioni del
governo considerato e lo sottraiamo al livello di debito alla data del
suo insediamento. Dividiamo quindi questa differenza per la durata del
governo espressa in mesi.
Ne
deriva che l’ultimo governo Prodi, durato in carica 24
mesi dall’aprile 2006 all’aprile 2008, ha generato un aumento del
debito di 92,587 miliardi (da 1.576,688 a 1.669,275 miliardi), pari a 3,857
miliardi di aumento medio mensile.
Con
Prodi, il debito pro capite a fine mandato era pari a 28.008 euro
L’ultimo
governo Berlusconi, durato in carica 42 mesi dal maggio 2008
all’ottobre 2011, ha generato un aumento del debito di 261,665 miliardi (da
1.654,737 a 1916,402 miliardi), pari a 6,230 miliardi aumento medio
mensile.
Con
Berlusconi, il debito pro capite a fine mandato era pari a 32.154 euro.
Il
governo Monti, in carica da metà novembre 2011, conclude il suo
mandato a fine aprile 2013. La sua azione ha generato un aumento di 128,904
miliardi in 17 mesi, da fine novembre 2011 (1.912,389 miliardi) ad
aprile di quest’anno (2.041,293 miliardi, ultimo dato fornito da Bankitalia
sull’ammontare del debito pubblico), pari a circa 7,5 miliardi di aumento
medio mensile, il peggior risultato rispetto a tutti i governi che l’hanno
preceduto dal 1996. Il calcolo preciso imputabile a Mario Monti
è di difficile esecuzione perché non abbiamo il valore del debito a metà
novembre 2011.
Con Monti,
il debito pro capite a fine mandato era pari a 34.250 euro.
Il
governo Letta, partito a fine aprile 2013 con un
debito di 2.041,293 miliardi di euro, conclude il suo governo, a fine
febbraio 2014, con un debito pubblico salito di a 2.107,157, con un aumento
in 10 mesi di oltre 65 miliardi.
Con
Letta, il debito pro capite a fine mandato era pari a 35.354 euro.
Il
governo Renzi, partito a
fine febbraio 2014 con un debito di oltre 2.107 miliardi di euro, arriva a
fine novembre 2016 (praticamente a fine mandato), trentatreesimo mese di
governo, con il debito a 2.229, 412 miliardi (+122,225 miliardi), in aumento ( + 6
miliardi) rispetto al dato di
ottobre 2016, ma diminuito di 26 miliardi rispetto al picco massimo di
luglio (2.255.610 miliardi).
Con
Renzi, il debito pro capite a fine settembre è passato a 36.670 euro; era
di 37.101 a luglio, picco massimo. (Per il numero di abitanti, vedi nota
iniziale).
Nel 2016,
da inizio gennaio a fine novembre, il debito pubblico è aumentato
dell’1,6%, passando da 2.193,383 a 2.229,412 miliardi (+ 36,029 miliardi).
Il
governo Gentiloni,
partito a metà dicembre 2016 con un debito (a fine dicembre) di 2.217,693 mld, in calo rispetto al dato di fine novembre 2016
(2.229 mld), dopo 14 mesi – fine febbraio 2018 -
passa a 2.286,451 mld. con un aumento medio
mensile di 4,9 mld.
Con Gentiloni,
il debito procapite a fine febbraio ammontava a
37.796 euro.
Il
governo Conte 1° parte il primo
giugno 2018 con un debito di 2.328,446
(così rivisto da Bankitalia a dicembre 2018). A fine agosto 2019, dopo 15
mesi, il debito pubblico passa a 2.462,623 miliardi, con un aumento medio
mensile di 8,9 miliardi.
Con Conte
1°, il debito procapite a fine agosto 2019
ammontava a 40.778 euro.
Popolazione
considerata: 60.391.000 (dato Istat al gennaio 2019)
Il
governo Conte 2° parte il 5
settembre 2019 con un debito di 2.464,088
(così rivisto da Bankitalia a dicembre 2019). A fine gennaio 2021, dopo 17
mesi, il debito pubblico passa a 2.603,128 miliardi, aumentato di 139,040
miliardi rispetto a settembre 2019. L’aumento medio mensile è di 4,2 miliardi.
Con Conte
2°, a fine gennaio 2021il debito procapite
ammontava a 43.546
euro.
Popolazione
considerata: 59.641.488 di abitanti (dato Istat di febbraio 2021,
aggiornato il 3-2020).
Il
governo Draghi parte il 13
febbraio 2021 con un debito di 2.603,128 miliardi (dato di fine gennaio). A
fine febbraio 2021, dopo un mese di attività, il debito pubblico passa a
2.643,799, con un aumento di 40,671 miliardi.
Col
governo Draghi il debito pro capite aveva raggiunto, a fine febbraio, i
44.328 euro.
Popolazione
considerata: 59.641.488 di abitanti (dato Istat di febbraio 2021,
aggiornato il 3-2021)
DEBITO
DELLE AMMINISTRAZIONI LOCALI
Col governo Draghi sale a fine febbraio
2021 il debito delle amministrazioni locali: da 84,439 di
fine gennaio 2021 (fine governo Conte 2) a 84,987 di fine febbraio (+ 0,6
%).
Rispetto al debito pubblico totale del
periodo, a fine febbraio 2021 il debito delle amministrazioni locali resta stabile al 3,2%.
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DETENTORI ESTERI
Circa la
quota di debito pubblico detenuto da non residenti, col 2° governo Conte è
diminuita dal 30,8 %
di inizio settembre
2019 (759,308 miliardi su 2.464,088), al 29,9% di fine gennaio 2021
(779,568 miliardi su 2.606,916).
Per
quanto riguarda i detentori dei soli titoli del debito pubblico, all’inizio
di settembre 2019 (nascita del governo Conte 2°), su un ammontare
complessivo in circolazione di 2.044,328 miliardi, i non residenti
detenevano 708,804 miliardi di titoli, pari al 34,7 %. A fine gennaio 2021, con
la fine del governo Conte 2, su un monte titoli di 2.183,407 miliardi,
erano detenuti da non residenti 710,703 miliardi, pari al 32,5 % del
totale, in calo rispetto al dato di settembre 2019.
Ancora non disponibili i dati di febbraio
2021
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