PRIVILEGIA NE IRROGANTO    di    Mauro Novelli

“Più dei tanti che tumultuano, i tiranni temono i pochi che pensano”. (Platone)

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In nero e in grassetto i miei commenti

ACTA DIURNA     8 – 9  Gennaio  2022       di  Mauro Novelli 

(8) L’UNICA COSA CHE SANNO FARE: CERCARE DI EVITARE I PROCESSI..

8-1-2022 Il Riformista. Palamaragate e i retroscena. Chat con Palamara, l’Anm porta a processo 70 toghe: tra queste Salvi e Cascini. Paolo Comi

(7) AGCOM. PROBLEMI DI TELEFONIA ITALICA.

8-1-2022 HuffPost. Di Innocenzo Genna. Il coinvestimento sui generis di Tim spacca Agcom. Ecco cosa è successo

(6) LA VIA DELLA SETA SI ALLUNGA.

8-1-2022 ASCA Nuova Via della Seta, la Cina si rafforza in Nordafrica. Firmato piano di cooperazione con il Marocco

Monogramma 1  - CopiaTutti i paesi che accusano oggi la Cina di imperialismo hanno dimostrato di esserlo stati ben prima di Pechino, con strumenti geopolitico-economici e antropologici di rapina e con risultati catastrofici. Si vedano i colonialismi in Africa, nel sud-est asiatico, in Sud America. I paesi “attenzionati” dall’imperialismo del ‘900 sono tutti malmessi, sia in termini economici che politici e di governo. La loro credibilità è prossima allo zero. E, oltre le dichiarazioni formali,  dovranno dimostrare che i rapporti con la Cina risulteranno altrettanto fallimentari.

 (5)  PERCHÉ IN KAZAKISTAN?

7-1-2022 La Ragione. Alle origini della rivolta in Kazakistan Maurizio Stefanini. Il presidente kazako Qasym-Jomart Toqaev ha richiesto l’intervento russo per sedare le proteste in tutto il Kazakistan. La vicenda ci ricorda come, anche dopo l’indipendenza, il nono Paese più grande al mondo sia rimasto strettamente legato a Mosca.

(4)  SE IL PD STA BENE A D’ALEMA ET AUX ENVIRONS….

8-1-2022 HuffPost. D'Alema dice una verità: il Pd è tornato massimalista. Nucleare, tassa di successione, reddito di cittadinanza: Letta abbandona il riformismo By Alessandro Barbano.

Monogramma 1  - CopiaO è cambiato D’Alema; o è cambiato il PD; o sono cambiati entrambi. Quartum datur: nessuno dei due è cambiato, perché sono entrambi pietrificati. Meraviglia il fatto che nessun dirigente, nessun  simpatizzante o attivista sia in grado di aprire una riflessione, di approfondire il dibattito. Tutta la nomenklatura sotto la mannaia della scelta dei prossimi deputati e senatori sforbiciati? Oppure a tutti sta bene tutto quello che fa Letta, della serie “per carità non muovete nulla!”. Meraviglia altresì che lo zoccolo duro degli ultra sessantacinquenni non abbia più interesse a farsi sentire ma  tanto non verrebbero ascoltati, essendo solo sopportati per via dei voti che non faranno mai mancare al “partito”. Il loro concetto sempiterno di partito è commovente.

(3) RIUSCIREMO A MANTENERE LO STATUS RECUPERATO?

8-1-2022 Formiche.net. L’Italia salti sul treno Quint. Memo per Palazzo Chigi. Di Gabriele Checchia. Nel 2021 il nostro Paese è tornato nel formato con Usa, Francia, Germania e Regno Unito. Ora serve rendere tale coinvolgimento non reversibile. Ecco tre carte importanti di cui disponiamo. Il commento di Gabriele Checchia, già rappresentante permanente d’Italia al Consiglio atlantico e ambasciatore all’Ocse, oggi presidente del comitato strategico del Comitato atlantico italiano

(2) TERRORIZZATI DA OGNI CAMBIAMENTO

8-1-2022 Formiche.net. di Carlo Fusi. Il Colle e i Conte senza l’oste. Il mosaico di Fusi. Dopo aver girato come una trottola, la politica torna al punto di partenza. Dalla Lega al Movimento Cinque Stelle, una silenziosa processione riparte per chiedere di nuovo il bis a Sergio Mattarella. Che ha già detto no, e per valide ragioni. Il mosaico di Carlo Fusi

Monogramma 1  - CopiaScommettiamo che rinvieranno l’elezione per motivi di pandemia?

Monogramma 1  - Copia(1)   Riflessione   5 / 2022    (9-1-2022)

ENERGIA. CONDANNATI AD USARE FINO ALL’ULTIMO BARILE DI PETROLIO?

Una quindicina di anni fa, tre premi Nobel, tra i quali Carlo Rubbia, chiesero il finanziamento di 40 milioni di euro per sviluppare il progetto di una centrale atomica che non utilizzasse come combustibile l’uranio, ma il torio. A differenza del primo, il torio è quattro volte più diffuso sulla Terra, non è radioattivo per natura, ma lo diventa con un processo di innesco tramite uranio; rilascia scorie che decadono più velocemente di quelle prodotte da centrali ad uranio; non può essere usato direttamente come materiale per la costruzione di bombe atomiche. Non se ne fece nulla. Ancora oggi Rubbia deve argomentare  con valutazioni vecchie di qualche lustro, nella speranza di convincere qualche politico più intelligente della media. [ Si veda Rivista energia.it del 26-10-2020 Intervista a Carlo Rubbia: tra nucleare e fossili a 0 emissioni]

 

L’articolo indicato ha un commento del prof. Ettore Ruberti. Ne riporto qualche frase:

[…]  “come correttamente sottolineato da Rubbia sia il solare fotovoltaico che l’eolico sono caratterizzati dalla bassa intensità energetica e dall’intermittenza della disponibilità e, se si stanno diffondendo in maniera massiccia, è solo perché lautamente finanziati con soldi pubblici. Se avessero finanziato, con un millesimo di quanto sprecato con il fotovoltaico, il solare termodinamico a concentrazione (brevetto dell’ENEA realizzato proprio grazie a Rubbia quando era Presidente dell’Ente) e lo avessero realizzato in Paesi con alta insolazione, allora sì che il solare sarebbe competitivo, anche, se non soprattutto, per produrre idrogeno”.

Inoltre, è evidente che se si discute di nucleare quando il petrolio è a 15 dollari al barile (costo del barile a novembre 1987, quando si tenne il referendum sul nucleare) sarà difficile indicarne l’economicità. Col petrolio a 80 dollari (come oggi) risulteranno economiche anche soluzioni basate sulla produzione di energia alternativa, problematiche ma facilitate dal prezzo del greggio e abbondantemente finanziate.  E non valutiamo l’intervento delle mafie.

Mi sembra chiara la nostra condanna: finché non verrà utilizzato l’ultimo barile di petrolio la lobby mondiale dei petrolieri ostacolerà ogni scostamento dall’uso dei combustibili fossili per produrre energia. Oltre a questi potentati dobbiamo considerare anche “l’interessata incapacità” dei nostri politici a valutare la gravità del problema energetico.

 Le prossime generazioni si arrangino!

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Energia. Un ulteriore problema.

8-1-2022 Formiche.net. Turismo energetico da criptovaluta e crisi Kazakha. Problemi per l’AI italiana? Di Andrea Monti. Turismo energetico da criptovaluta e crisi Kazakha. Problemi per l’AI italiana? La crisi energetica del Kazakhstan solleva un tema apparentemente meno drammatico ma strategicamente critico: il “turismo energetico” delle aziende high-tech e la pericolosità delle criptovalute. L’analisi di Andrea Monti, professore incaricato di digital law nell’università di Chieti-Pescara

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