Da
055news.it del 15-11-2008
L'India
sbarca sulla Luna!
Il tricolore indiano è
atterrato sulla Luna, portando l'India ad essere il quarto Paese al mondo ad
aver toccato il suolo lunare. Alle 20.31 ora indiana, le 16,01 in Italia, il Mip
(Moon Impact Probe), il modulo lunare sganciato dalla sonda-madre
Chandrayaan-I ha toccato il suolo lunare, nella parte meridionale del
satellite terrestre. Il modulo, che ai suoi quattro lati ha disegnato la
bandiera indiana, è stato lanciato dalla sonda indiano quando questo
orbitava a 100 km
dalla superficie lunare, dopo 23 giorni di permanenza nello spazio, il 22
ottobre scorso, il razzo indiano è stato lanciato dalla base di
Sriharikota. Dopo Stati Uniti, Ex Unione Sovietica e Unione Europea, il modulo
indiano di 35 chili porta il paese di Gandhi nel gotha mondiale delle
esplorazioni spaziali, piazzando l'India nell'elite di pochissimi paesi che
possono vantare un atterraggio lunare (o se si vuole un allunaggio) e
sbaragliando la concorrenza asiatica, soprattutto cinese e giapponese (il
Giappone comunque ha già una sonda in orbita intorno alla Luna). Ma
l'India vuole di più: tra gli strumenti a bordo del Mip ce ne sono
anche un paio che potranno aiutare gli scienziati indiani dell'Isro (Indian
Space Research Organisation) a realizzare le altre due missioni Chandrayaan,
che dovrebbero portare nel 2010 un robot indiano sulla luna e dopo qualche
anno il primo astronauta indiano sul satellite terrestre. Intanto dalla Luna,
dalla telecamera del Mip, sono arrivate a Bangalore, sede della sala di
controllo dell'Isro, le prime immagini provenienti dalla Luna.
Oltre al Mip, il satellite indiano Chandrayaan trasporta altri 10 strumenti
scientifici progettati e realizzati da altri paesi, che verranno messi in funzione
nei prossimi giorni. Il modulo raccoglierà dati geologici della Luna.
Ma la missione indiana è, soprattutto, alla ricerca dell'elio-3, un
isotopo rarissimo sulla Terra ma che serve per la fusione nucleare,
potenzialmente un'importantissima fonte d'energia nel futuro. L'elio-3
abbonderebbe sulla Luna, anche se è molto difficile da estrarre. La
missione spaziale è l'ennesimo passo dell'India in direzione di un
rafforzamento della sua posizione internazionale dopo la deroga concessale,
il mese scorso, al Trattato di non proliferazione nucleare (Tnp), non firmato
da New Delhi; deroga che ha permesso al Paese di firmare accordi di
cooperazione con Stati Uniti e Francia in materia di energia atomica. La
missione indiana, del costo di 80 milioni di dollari, una inezia rispetto
agli stanziamenti della Nasa americana, è il culmine del programma
spaziale indiano cominciato nel 1963, quando primo ministro era Jawaharlal
Nehru, padre di Indira e primo primo ministro dell'India. E' significativo
che l'atterraggio del modulo lunare indiano sia avvenuto proprio nel giorno
in cui l'India commemora il suo primo capo del governo. La sonda lunare
indiana è rimasta nell'orbita terrestre per diversi giorni, per poi
entrare in quella lunare lo scorso 4 novembre.
All'atterraggio della sonda sulla luna, gli scienziati indiani dell'Isro, con
i quali sia il primo ministro Manmohan Singh che Sonia Gandhi si sono
complimentati, si sono lasciati andare in manifestazioni di giubilo. Solo
dopo, però, aver presentato ritualmente al tempio le offerte agli dei
di buon auspicio, come era già avvenuto in occasione del lancio il 22
ottobre.
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