PRIVILEGIA NE IRROGANTO di Mauro
Novelli |
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DOSSIER “SCUOLA” |
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Scuola, bruciati
sessanta posti da bidello ( da "Gazzetta di Mantova, La" del 13-03-2009)
Argomenti: Scuola
Abstract: All'origine di tutto ci sono i provvedimenti dei ministri Tremonti e
Gelmini (e la Finanziaria) che prevedono la riduzione di 135mila posti di
lavoro nella scuola (tra insegnanti e personale non docente) nell'arco dei
prossimi tre anni. Una contrazione fatta a scaglioni, il primo dei quali
scatterà dal primo settembre.
I prof bloccano le
gite scolastiche ( da "Corriere delle Alpi" del 13-03-2009)
Argomenti: Scuola
Abstract: ma è la riforma Gelmini a provocare le prime reazioni, come quella del
collegio dei docenti dell'istituto comprensivo di Puos d'Alpago che in una
lettera alle famiglie degli alunni ha annunciato il blocco delle gite
scolastiche. Non una ritorsione ma il fatto che non si possono fare: tante
scuse a famiglie e alunni, ma i prof ritengono «
Rete Italia, primo
ospite Scola ( da "Trentino" del 13-03-2009)
Argomenti: Scuola
Abstract: Gelmini (istruzione), Alfano (giustizia) con il sindaco di Roma
Alemanno; una seconda sessione di lavori prevede il dibattito sull'imminente
costituzione del Pdl: ci saranno il capigruppo al Senato Maurizio Gasparri e
quello alla Camera, Fabrizio Cicchitto, con il vicecoordinatore nazionale di
Forza Italia onorevole Giancarlo Abelli.
Salute e
maternità: i diritti in pericolo
( da "AprileOnline.info" del 13-03-2009)
Argomenti: Scuola
Abstract: secondo la riforma Gelmini, in classi differenziate. Una politica che
non si rende conto di violare ogni giorno, ad ogni passo, con ogni norma, con
ogni decreto dei diritti fondamentali dell'uomo. Diritti che uomini, prima di
noi, hanno lottato per ottenere. Il non rispetto della vita, la non
considerazione della vita umana si evince da queste due norme che,
<Banche,
aiutate le imprese> ( da "Corriere.it" del 13-03-2009)
Argomenti: Scuola
Abstract: oltre ai ministri Giulio Tremonti, Raffaele Fitto, Mara Carfagna,
Mariastella Gelmini, Claudio Scajola, Luca Zaia e Angelino Alfano, erano
presenti anche i sottosegretari alla presidenza del Consiglio Gianni Letta e
Paolo Bonaiuti e il segretario generale di Palazzo Chigi Mauro Masi. Marco
Galluzzo stampa |
Su iniziativa del
Carroccio una delegazione lodigiana ha incontrato il sottosegretario
all'Istruzione Giuseppe Pizza
( da "Cittadino, Il" del 13-03-2009)
Argomenti: Scuola
Abstract: messi a rischio sparizione dalla bozza di riforma scolastica del
ministro Gelmini: rassicurazioni e promesse sul mantenimento delle
sperimentazioni più virtuose sono arrivate dal sottosegretario all'Istruzione
Giuseppe Pizza a una delegazione di presidi del Lodigiano.L'incontro si è
tenuto mercoledì sera al ministero dell'Istruzione, a Roma.
di Lorena Loiacono
E' allarme per gli insegnanti nella sc...
( da "Leggo" del 13-03-2009)
Argomenti: Scuola
Abstract: chiede al ministro Gelmini di limitare i tagli: "Nel Lazio il 41%
delle famiglie ha richiesto le 30 ore, il 53% il tempo pieno a 40 ore e solo il
5% le 27 ore e l'1% le
I genitori non
mollano ( da "Stampa, La" del 13-03-2009)
Argomenti: Scuola
Abstract: dovrà muoversi il ministro Gelmini per risolvere la vicenda?» Oggi,
dalle 8 alle 13, ci sarà un nuovo presidio di fronte al plesso di borgo San
Martino e gli alunni continueranno a non entrare in aula. Intanto sono allo
studio nuove tecniche di «lotta» da attuare la prossima settimana «se non ci
verrà garantita la continuità didattica» concludono i genitori.
Nelle valli la
riforma Gelmini va applicata con buonsenso
( da "Stampa, La" del 13-03-2009)
Argomenti: Scuola
Abstract: SAMPEYRE «Nelle valli la riforma Gelmini va applicata con buonsenso»
Un appello per applicare la riforma Gelmini in «modo ragionato» giunge dai
genitori degli alunni della scuola primaria di Sampeyre. L'hanno spedito ai
ministeri dell'Istruzione e della Finanza, alle autorità scolastiche e agli
amministratori locali.
"Pochi
bambini Chiuderemo le Elementari"
( da "Stampa, La" del 13-03-2009)
Argomenti: Scuola
Abstract: Date la colpa alla riforma Gelmini, ma la responsabilità della scelta
è vostra») e Piercarlo Malvolti («L'operato della Giunta è autoreferenziale,
sempre, in questo caso come per le farmacie comunali: scelte prese a
tavolino»). Per la maggioranza è intervenuto Silvio Falco: «Sappiamo che il
provveditorato non accetterà questa pluriclasse».
Presidio di due
ore davanti alla Perucchini
( da "Stampa, La" del 13-03-2009)
Argomenti: Scuola
Abstract: indetto dalla Flc Cgil del Vco contro i tagli a personale e classi
previsti dalla riforma Gelmini, sarà accompagnato da un presidio in piazza
Ranzoni a Verbania dalle 9,30 alle 11,30: «Da settembre la scuola del Vco
perderà 135 addetti, sarà più povera di risorse, contenuti e tempi. Noi non ci
stiamo» commenta Gabriella Prandi, segretaria provinciale di Flc Cgil.
L'enfant prodige
vince ancora ( da "Stampa, La" del 13-03-2009)
Argomenti: Scuola
Abstract: spiega l'allenatrice Beatrice Gelmini -, avevamo messo in conto una
possibile caduta. Il resto del disco è andato bene e sono soddisfatta per
Francesco, che il prossimo anno passerà in categoria Novice in anticipo
rispetto alla sua età di 12 anni. L'obiettivo per la prossima stagione è
cominciare ad allenarsi sui salti tripli».
<Non chiudete
le scuole Carando> ( da "Secolo XIX, Il" del 13-03-2009)
Argomenti: Scuola
Abstract: ha riferito la soluzione che le è stata presentata dal dirigente
scolastico, Otorino Bianchi: il decreto Gelmini prevede che gli enti locali
(Comune o Regione) possano farsi carico della spesa per il mantenimento della
scuola, se considerata importante per la collettività. «Questa è la filosofia
imperante: il governo taglia e il Comune paga» ha replicato la Bacciu.
tempo pieno a
scuola, famiglie in allerta
( da "Mattino di Padova, Il" del 13-03-2009)
Argomenti: Scuola
Abstract: applicazione del decreto legge del ministro Gelmini, convertito in
legge, sono previsti preoccupanti tagli che mettono a rischio la qualità
dell'offerta formativa e il «tempo scuola», così come oggi sono praticati a
Piove di Sacco e in Saccisica. Auspico una partecipazione numerosa e attiva dei
genitori e dei cittadini» conclude Ranzato.
Scuola, l'Alta
Valbormida deve avere tutti i benefici delle Comunità montane
( da "Stampa, La" del 13-03-2009)
Argomenti: Scuola
Abstract: determinate dalla Legge Gelmini in materia dei plessi scolastici dei
piccoli comuni. La proposta è del sindaco di Millesimo, Mauro Righello, che
l'ha presentata ufficialmente in occasione della conferenza svoltasi martedì a
Palazzo Nervi, alla presenza del commissario prefettizio Mario Spanu, del
prefetto Nicoletta Frediani e della dirigente scolastica provinciale Carla
Barzaghi.
Documenti e
rivelazioni Il Caravaggio e il battesimo milanese Egregio direttore, dopo aver
letto la lettera del signor Fernando Togni, apparsa su <L'Eco di Bergamo>
di giovedì 5 fe ( da "Eco di Bergamo, L'" del 13-03-2009)
Argomenti: Scuola
Abstract: gli spot della Gelmini sull'educazione alla cittadinanza e sullo
studio della Costituzione. Insegno in un Cfp gestito dall'Azienda Bergamasca
Formazione e nei Cfp c'è cultura civica e sociale. Ecco la Gelmini dovrebbe
venire qui a capire come si gestiscono i ragazzi difficili e che spesso questa
materia è fondamentale sia per i nostri ragazzi italiani che per gli
extracomunitari.
siamo esasperati
dai vandali che graffiano le automobili
( da "Tirreno, Il" del 13-03-2009)
Argomenti: Scuola
Abstract: Lettera firmata LA RIFORMA GELMINI La destra minaccia il futuro dei
nostri figli Sono 500.000 le bambine e i bambini pre-iscritti alla prima
elementare per il prossimo anno scolastico. I primi dati ministeriali
disponibili ci dicono che per 450.000 di loro i genitori hanno richiesto un
orario scolastico di 30 o 40 ore settimanali.
Tra musica e
barzellette alla cena dei banchieri
( da "Milano Finanza (MF)" del 13-03-2009)
Argomenti: Scuola
Abstract: a quella della scuola ad opera del ministro Maristella Gelmini, fino
agli interventi in materia di politica estera. Berlusconi ha ricordato sia il
suo impegno personale nel convincere il primo ministro russo, Vladimir Putin, a
bloccare l'invasione delle Georgia, sia la recente firma del trattato
Italia-Libia che ha chiuso la disputa sul passato coloniale.
il risveglio
dell'onda mercoledì un corteo
( da "Repubblica, La" del 13-03-2009)
Argomenti: Scuola
Abstract: No Gelmini" rilanciano l´Onda con un corteo organizzato in
occasione dello sciopero generale di mercoledì prossimo. Il concentramento sarà
alle 9 davanti alla facoltà di Lettere, in viale delle Scienze. Da lì il
corteo, cui hanno già aderito gruppi di tutti i corsi di laurea, studenti medi
e dell´Accademia di Belle arti,
Atenei, la qualità
premia ( da "Italia Oggi" del 13-03-2009)
Argomenti: Scuola
Abstract: la qualità premia Gelmini: fondi solo alle università che meritano E'
finito il tempo delle risorse a pioggia negli atenei. D'ora in poi chi fa
ricerca e didattica di qualità sarà premiato, chi non lo fa punito. Perchè il
decreto ministeriale che dovrà disciplinare le modalità di distribuzione di
queste risorse come spiega Mariastella Gelmini a ItaliaOggi è ormai pronto.
In futuro istituti
tecnici competitivi ( da "Italia Oggi" del 13-03-2009)
Argomenti: Scuola
Abstract: Gelmini. Il ministro dell'istruzione parte da questo imperativo per la
sua riforma degli istituti tecnici. Un progetto di ampio respiro che punta a
più stage e tirocini presso aziende, ad un diverso orientamento degli studenti,
alla valorizzazione del ruolo dei docenti, ma anche ad un forte collegamento con
i distretti tecnologici e industriali tramite accordi con le regioni e ad
annoto, dunque
sono ( da "Tirreno, Il" del 13-03-2009)
Argomenti: Scuola
Abstract: Un intervento legato al territorio grossetano sarà quello di Fiorenza
Gelmini, direttore dell'Archivio di stato di Grosseto, che parlerà di questa
importante istituzione, luogo della memoria collettiva per la città. Concluderà
i lavori Giuseppe Pucci del dipartimento di Archeologia e storia delle arti dell'università
di Siena, sulla memoria nell'antica Roma.
ma pisanu è meglio
Miglior politico italiano dell'anno: Giuseppe Pisanu
( da "Riformista, Il" del 13-03-2009)
Argomenti: Scuola
Abstract: Giuseppe da angela a mariastella Miglior politico italiano dell'anno:
Mariastella Gelmini. Miglior politico internazionale dell'anno: Angela Merkel.
Miglior sindacalista dell'anno: Raffaele Bonanni. Miglior parlamentare senza
vincolo di mandato: Emma Bonino. Miglior articolo politico dell'anno: Antonio
Polito, I miei dubbi sul testamento biologico.
laura galassi
Chiuso il periodo di iscrizioni per il prossimo anno scolastico, negli istituti
superiori roveretani è arrivato il momento di tirare le somme
( da "Adige, L'" del 13-03-2009)
Argomenti: Scuola
Abstract: Probabilmente la prospettiva della riforma Gelmini può aver premiato i
licei tradizionali per la loro riconoscibilità e relativa stabilità». In
sostanza quindi, la scelta di frequentare un liceo "sicuro" potrebbe
anche nascondere il timore dei giovani roveretani di vedere il proprio piano di
studi scombussolato dalle riforme scolastiche.
la nostra scuola
perderà sessanta posti di lavoro
( da "Nuova Sardegna, La" del 13-03-2009)
Argomenti: Scuola
Abstract: Nei prossimi giorni infatti il ministro Gelmini, nonostante l'impegno
assunto di rispettare la scelta delle opzioni orarie fatte dai genitori degli
alunni di prima elementare, potrebbe tagliare le ore di frequenza a scuola e
pasare dalle attuali
Preoccupata
analisi da parte del consigliere regionale Massimi sui tagli alle scuole
sabine<... ( da "Messaggero, Il (Rieti)" del 13-03-2009)
Argomenti: Scuola
Abstract: Venerdì 13 Marzo 2009 Chiudi Preoccupata analisi da parte del
consigliere regionale Massimi sui tagli alle scuole sabine dopo il decreto
Gelmini
Al termine della
commissione scuola, diritto allo studio, formazione professionale e
università... ( da "Messaggero, Il (Rieti)" del 13-03-2009)
Argomenti: Scuola
Abstract: famiglie con i tagli previsti dal decreto Gelmini. Il Ministero
pensava di far fronte al cambiamento utilizzando i residui derivanti dal tempo
scuola a 24 ore per le prime classi della primaria, ma questo sarà
inapplicabile se si pensa ai dati nazionali che hanno evidenziato come, nel
caso delle scuole primarie, solo il 3 per cento delle famiglie abbia optato per
le 24 ore settimanali.
Pronta l'Agenzia
di valutazione ( da "Sole 24 Ore, Il" del 13-03-2009)
Argomenti: Scuola
Abstract: Gelmini: il regolamento sarà presentato al Cdm «Pronta l'Agenzia di
valutazione» ROMA Approfittare della crisi economica e dei tagli all'orizzonte
per varare il Ddl di riforma del sistema universitario. Di cui faranno parte
valutazione, reclutamento, dottorati di ricerca, governance.
locorontondo
niente gelmini ( da "Repubblica, La" del 13-03-2009)
Argomenti: Scuola
Abstract: annuncio Locorontondo niente Gelmini Non si terrà più oggi a
Locorotondo l´incontro con il ministro Mariastella Gelmini su "L´impegno
per un progetto autenticamente formativo". L´appuntamento, nell´ambito dei
"Percorsi della libertà" patrocinati dal gruppo parlamentare al
Senato del Pdl, è stato annullato dagli organizzatori.
MACERATA FELTRIA
"Gli effetti della riforma Gelmini sul sistema scolastico del
Montefeltro”... ( da "Messaggero, Il (Pesaro)" del 13-03-2009)
Argomenti: Scuola
Abstract: Gli effetti della riforma Gelmini sul sistema scolastico del
Montefeltro". Se ne parlerà stasera alle 21 nella sede del Centro sevizi
all'assemblea pubblica Pd. All'incontro interverranno l'assessore regionale
alla Pubblica istruzione Stefania Benatti, il presidente dell'Uncem-Marche
Maria Assunta Paci e il segretario provinciale della Cisl-scuola Anna
Bartolini.
cambia tutta la
mappa dei corsi - mauro zucchelli
( da "Tirreno, Il" del 13-03-2009)
Argomenti: Scuola
Abstract: In realtà, il ministro Gelmini non ha puntato a riformare i programmi
di studio: ha badato semmai a tagliare l'orario (per risparmiare sugli stipendi
ai prof) e a sforbiciare il gran numero di indirizzi (a livello nazionale mezzo
migliaio nei licei e oltre 200 negli istituti tecnici).
VEDOVAMAZZEI
L'ARTE si fa in due ( da "Unita, L'" del 13-03-2009)
Argomenti: Scuola
Abstract: Vorremmo dire al Ministro Gelmini che sta facendo troppo poco per la
scuola. Dovrebbe prendere le chiavi delle scuole e buttarle in mare, per almeno
25 anni e fare in modo che il diritto allo studio, l'approccio
"scientifico" per abbordare le arti, non rovini la qualità dell'arte.
Tra i vari talenti
dei quali la natura ha dotato Stella Scala e Simeone Crispino oltre la
creativit&... ( da "Unita, L'" del 13-03-2009)
Argomenti: Scuola
Abstract: Vorremmo dire al Ministro Gelmini che sta facendo troppo poco per la
scuola. Dovrebbe prendere le chiavi delle scuole e buttarle in mare, per almeno
25 anni e fare in modo che il diritto allo studio, l'approccio
"scientifico" per abbordare le arti, non rovini la qualità dell'arte.
supplenze, presidi
in rivolta "lo stato taglia i fondi impossibili le sostituzioni" -
(segue dalla prima pagina) salvo intravaia
( da "Repubblica, La" del 13-03-2009)
Argomenti: Scuola
Abstract: Mariastella Gelmini, chiamato in causa da una recente interrogazione
parlamentare, non c´è stata «una diminuzione delle risorse, al contrario queste
sono state accresciute». Ma di cosa si lamentano, allora, segretari e capi
d´istituto? In una lettera indirizzata una settimana fa al ministero, 70 tra
capi d´istituto e direttori dei servizi amministrativi (
la pace con i
rabbini di israele "shoah nelle scuole cattoliche" - orazio la rocca
( da "Repubblica, La" del 13-03-2009)
Argomenti: Scuola
Abstract: obbligatorio lo studio della Shoah nelle scuole cattoliche di tutto il
mondo». Un´idea, quest´ultima, destinata forse a sollevare qualche resistenza
nei settori cattolici meno «aperti», ma che sembra che abbia già fatto breccia
nel Papa, stando a quanto assicura lo stesso Cohen, il primo rabbino ad essere
stato invitato in Vaticano - lo scorso ottobre - a parlare al Sinodo sulla
Bibbia.
Bene le medie
Stagi' In calo le primarie
( da "Nazione, La (Viareggio)" del 13-03-2009)
Argomenti: Scuola
Abstract: riflessi negativi in seguito al decreto Gelmini. Alle elementari
abbiamo avuto 89 domande, contro le 114 dell'anno scorso: il problema maggiore
è alle Pascoli', con molti genitori che hanno scelto le 40 ore vista
l'incertezza della riforma del ministro sulle 24, 27 e 30 ore. Questo ha
significato meno iscritti alle Pascoli' e più richieste per le scuole che
funzionano a tempo pieno»
se scurati sogna
la fine del mondo - maurizio bono
( da "Repubblica, La" del 13-03-2009)
Argomenti: Scuola
Abstract: inchiesta ancora aperta a Torino su don Gelmini per abusi su minori, i
casi di pedofilia di prelati e parroci, ma anche (con discreta preveggenza) le
ronde anti immigrati appena legalizzate e quelle anti pedofili invocate da
sindaci e assessori nel napoletano. Qui e là, adesso e allora, un gran teatro
incontrollabile della paura e dell´orrore,
Aula autogestita
al Parini Raccolte 400 firme
( da "Corriere della Sera" del 13-03-2009)
Argomenti: Scuola
Abstract: Una saletta con tanto di musica all'intervallo, materiale informativo
(«Dalla legge Gelmini al pacchetto sicurezza») e fotografie. «Tutto quello che
potrebbe contenere uno spazio da noi autogestito». Una dimostrazione che «siamo
responsabili». Per Elena, rappresentante d'istituto, anche «se non otteremo
nulla, andremo avanti.
Riforma Gelmini
assemblea del Pd ( da "Resto del Carlino, Il (Pesaro)" del 13-03-2009)
Argomenti: Scuola
Abstract: 23 Riforma Gelmini assemblea del Pd INCONTRO «GLI effetti della
riforma Gelmini sul sistema scolastico del Montefeltro». Se ne parlerà oggi
alle 21 nella sede del Centro sevizi di Macerata Feltria durante l'assemblea
pubblica organizzata dal Pd. All'incontro interverranno l'assessore regionale
alla pubblica istruzione Stefania Benatti,
noi giovani
democratici non siamo già vecchi, e ve lo dimostreremo
( da "Tirreno, Il" del 13-03-2009)
Argomenti: Scuola
Abstract: Mentre il movimento studentesco contro la Gelmini scandiva i suoi
slogan contro i partiti e i sindacati siamo stati i primi, se non gli unici, ad
aprire canali di confronto e di dibattito. La crisi economica colpisce per
primi, spesso nel silenzio, migliaia di giovani precari che restano esclusi dai
modelli classici di rappresentanza sociale e politica,
PER LA prima volta
in Italia un'amministrazione pubblica delib...
( da "Nazione, La (Firenze)" del 13-03-2009)
Argomenti: Scuola
Abstract: insegnati delle scuole di Fiesole contro i provvedimenti Gelmini,
appellandosi al Tar, il tribunale di regola usato dai cittadini contro gli enti
locali. L'azione sarà coordinata dall'avvocato Corrado Mauceri, che sta
preparando due ricorsi al Tal del Lazio: uno per l'associazione "Scuola
della Repubblica", che riunisce 2000 ricorrenti tra genitori e insegnati
del territorio di Firenze;
Il tecnologico
funziona, va salvato ( da "Provincia Pavese, La" del 13-03-2009)
Argomenti: Scuola
Abstract: regionale per suggerire le linee di intervento al ministro Gelmini «Il
tecnologico funziona, va salvato» Il preside De Luca nominato nella commissione
per il «riordino scolastico» PAVIA. Nella commissione regionale che studierà le
linee di intervento per accompagnare il «riordino degl istituti tecnici», piano
preannunciato dal ministro Gelmini, ci sarà anche Stefano De Luca,
E la Fondazione
Gaber, l'opera del signor G, attraverso lezioni-spettacolo che racconteranno
alle giovani generazioni la sua figura e la sua opera.
( da "Tempo, Il" del 13-03-2009)
Argomenti: Scuola
Abstract: Ma ci ha insegnato valori come il credere in noi stessi, rispettando
gli altri. Diceva «non insegnate ai bambini, ma coltivate voi stessi il cuore e
la mente. Stategli sempre vicini, date fiducia all'amore il resto è niente».
Noi ci proviamo, certi di non tradirne la memoria. Mariastella Gelmini
"Io, scampato
al crollo della... ( da "Giornale.it, Il" del 13-03-2009)
Argomenti: Scuola
Abstract: E come padre mi sarei aspettato almeno una telefonata dal ministro
Gelmini. Ha chiamato spesso i genitori di Vito, ma noi no». è l?ora dei saluti.
«Andrea, ti lascio dieci euro». «Ma no, me ne bastano cinque, non devo mangiare
in un ristorante segnalato dalle guide». Andrea comincia a spingere con le mani
le ruote, la carrozzella parte a razzo, frena solo dentro l?
"Io, scampato
al crollo della scuola ho trasformato l'ospedale in aula"
( da "Giornale.it, Il" del 13-03-2009)
Argomenti: Scuola
Abstract: E come padre mi sarei aspettato almeno una telefonata dal ministro
Gelmini. Ha chiamato spesso i genitori di Vito, ma noi no». è l?ora dei saluti.
«Andrea, ti lascio dieci euro». «Ma no, me ne bastano cinque, non devo mangiare
in un ristorante segnalato dalle guide». Andrea comincia a spingere con le mani
le ruote, la carrozzella parte a razzo, frena solo dentro l?
La cultura via per
la verità ( da "Avvenire" del 13-03-2009)
Argomenti: Scuola
Abstract: il ministro Gelmini, le istituzioni locali La cultura via per la
verità Bertone e Ravasi ieri al «forum degli universitari» Il segretario di
Stato vaticano: «Chiesa e università» insieme per «rispondere alle vere e
autentiche attese dell'uomo contemporaneo» DA ROMA GIULIA RPCCHI A ccademici e
uomini di fede insieme per la ricerca della verità.
SCUOLA: GELMINI,
CON IL 5 IN CONDOTTA SI VERRA' BOCCIATI
( da "Adnkronos" del 13-03-2009)
Argomenti: Scuola
Abstract: SCUOLA: GELMINI, CON IL
SCUOLA: GELMINI,
VIA LIBERA CDM A REGOLAMENTO SU VALUTAZIONE STUDENTI
( da "Adnkronos" del 13-03-2009)
Argomenti: Scuola
Abstract: SCUOLA: GELMINI, VIA LIBERA CDM A REGOLAMENTO SU VALUTAZIONE STUDENTI
commenta 0 vota 0 tutte le notizie di CRONACA ultimo aggiornamento: 13 marzo,
ore 12:23
Gelmini, ecco i
criteri per il "5" in condotta
( da "Stampaweb, La" del 13-03-2009)
Argomenti: Scuola
Abstract: Mariastella Gelmini. Il Consiglio dei Ministri ha approvato oggi un
regolamento sulla materia. I criteri per il “
Governo/ Cdm,
comunicato (3): Ok regolamento valutazione
( da "Virgilio Notizie" del 13-03-2009)
Argomenti: Scuola
Abstract: Mariastella Gelmini: - uno schema di regolamento che coordina le
disposizioni vigenti in materia di criteri per la valutazione degli studenti,.
La valutazione complessiva, fino ad oggi legata all'apprendimento, terrà conto
anche del comportamento degli studenti quale elemento essenziale del processo
formativo e requisito di base per l'
Scuola/ Regole del
5 in condotta,prima serve 'cartellino
( da "Virgilio Notizie" del 13-03-2009)
Argomenti: Scuola
Abstract: Gelmini con il voto numerico "si superano i giudizi un po'
fantasiosi e spesso poco chiari e si introduce un elemento di chiarezza e
responsabilità per i docenti". L'insufficienza in condotta, che concorrerà
alla determinazione dei crediti scolastici, sarà attribuita dal collegio dei
docenti per "gravi violazioni dei doveri degli studenti definiti dallo
Statuto delle studentesse
Scuola, addio ai
giudizi tornano i voti. Gelmini: bocciati con il 5 in condotta
( da "Adnkronos" del 13-03-2009)
Argomenti: Scuola
Abstract: Gelmini: bocciati con il
SCUOLA: GELMINI,
VOTO EDUCAZIONE FISICA FARA' MEDIA
( da "Adnkronos" del 13-03-2009)
Argomenti: Scuola
Abstract: SCUOLA: GELMINI, VOTO EDUCAZIONE FISICA FARA' MEDIA commenta 0 vota 0
tutte le notizie di CRONACA ultimo aggiornamento: 13 marzo, ore 12:58
Trieste NOSTRO
SERVIZIO Conferma convinta del proibizionismo, riconoscimento del ruolo
chiav... ( da "Gazzettino, Il" del 13-03-2009)
Argomenti: Scuola
Abstract: Gelmini, Giovanardi ha detto che «anche, anche, è uno dei tanti modi».
Un'altra contestazione era scoppiata nel frattempo a Verona, dove aderenti ai
centri sociali avevano occupato temporaneamente il Sert prima di recarsi a
Trieste. Giovanardi ha stigmatizzato l'assenza dal convegno del leader della
Comunità di San Patrignano Andrea Muccioli e sulla legge che porta il suo nome
REVINE LAGO Il
timore di non poter iscrivere i propri figli aveva spinto i genitori a
rivolgersi altrove La chiacchiera rischia di far saltare l'elementare
( da "Gazzettino, Il (Treviso)" del 13-03-2009)
Argomenti: Scuola
Abstract: per avviare una classe, che secondo il decreto Gelmini deve avere
almeno 15 iscritti. Molti genitori, però, preoccupati dalle voci che
circolavano, hanno pensato di iscrivere i propri figli altrove. L'esodo verso
altri istituti ha così messo a rischio non solo la prima elementare, ma
l'intera scuola primaria "G.
Scuola, torna il
voto in condotta ( da "Sestopotere.com" del 13-03-2009)
Argomenti: Scuola
Abstract: Mariastella Gelmini, ha approvato uno schema di regolamento che
coordina le disposizioni vigenti in materia di criteri per la valutazione degli
studenti. La valutazione complessiva, fino ad oggi legata all?apprendimento,
terrà conto anche del comportamento degli studenti quale elemento essenziale
del processo formativo e requisito di base per l?
SCUOLA: MOIGE,
POSITIVA L'APPROVAZIONE DEL 5 IN CONDOTTA
( da "Virgilio Notizie" del 13-03-2009)
Argomenti: Scuola
Abstract: ragazzi rientri a far parte il giudizio sul loro comportamento: in
questo modo si evitera' di assistere al paradosso di giovani capaci, magari
anche studiosi, ma privi di regole, un pericolo quindi per gli altri e per il
loro stesso futuro. Il voto in condotta e' una norma fondamentale che sara'
utile a riportare ordine, legalita', rigore e funzionalita' nella scuola
italiana''.
Umbria/ Scuola,
assessore e sindacati: tagli indiscriminati
( da "Virgilio Notizie" del 13-03-2009)
Argomenti: Scuola
Abstract: I due regolamenti di attuazione dei provvedimenti del ministro Gelmini
- ha detto l'assessore regionale - approvati definitivamente due settimane fa
dal Governo, assieme al regolamento sul personale non docente la cui
approvazione è imminente, disegnano una drammatica perdita di posti di lavoro e
un taglio nei servizi la cui gravità non è stata finora sufficientemente colta.
Addio al salone
parrocchiale di Bazzano: via alla demolizione
( da "Gazzetta di Parma Online, La" del 13-03-2009)
Argomenti: Scuola
Abstract: Gelmini, non potrebbe contenere tutti gli alunni attualmente nel
plesso di Bazzano. Insomma la necessità di una scuola nuova più ampia e tutta a
norma, per la sola frazione di Bazzano era quasi impellente, tenendo lo sguardo
al futuro». Ovviamente, sia il plesso di Bazzano che quello di Scurano
dipendono dalla direzione didattica di Neviano il cui dirigente scolastico è
Luigi Ughetti.
Scuola, i criteri
per il 5 in condotta La Gelmini: prima c'è l'ammonizione
( da "Stampaweb, La" del 13-03-2009)
Argomenti: Scuola
Abstract: Gelmini con il voto numerico «si superano i giudizi un pò fantasiosi e
spesso poco chiari e si introduce un elemento di chiarezza e responsabilità per
i docenti». L?insufficienza in condotta, che concorrerà alla determinazione dei
crediti scolastici, sarà attribuita dal collegio dei docenti per «gravi
violazioni dei doveri degli studenti definiti dallo Statuto delle studentesse
Scuola, prima del
5 in condotta c'è "cartellino giallo"
( da "Reuters Italia" del 13-03-2009)
Argomenti: Scuola
Abstract: attribuire
Il voto in
condotta e in educazione fisica fanno media
( da "Rai News 24" del 13-03-2009)
Argomenti: Scuola
Abstract: marzo 2009 Il voto in condotta e in educazione fisica fanno media
Maria Stella Gelmini "Il Cdm ha approvato il regolamento sulla valutazione
degli studenti nella scuola primaria e secondaria di secondo grado, quindi
dalle elementari alle superiori". Lo annuncia il ministro dell'Istruzione,
Maria Stella Gelmini, nel corso della conferenza stampa che segue il Consiglio
dei ministri.
Confcooperative-Federabitazione
Lombardia - Più spazio ai nuovi architetti
( da "Sestopotere.com" del 13-03-2009)
Argomenti: Scuola
Abstract: Maria Stella Gelmini, Ministro dell?Istruzione, dell?Università e
della Ricerca; sen. Mario Mantovani, Sottosegretario alle Infrastrutture e
Trasporti con delega alle Politiche abitative; Carlo Masseroli, assessore allo
Sviluppo del territorio per il Comune di Milano.
Scuola/ Voto in
condotta, Cisl: Attenzione a opposte
( da "Virgilio Notizie" del 13-03-2009)
Argomenti: Scuola
Abstract: Nel dibattito sul voto in condotta occorre evitare di cadere "in
opposte banalità". Lo scrive in una nota Francesco Scrima, segretario
generale della Cisl-scuola, spiegando che "la scuola è luogo di impegno e
responsabilità. Che ciò si richieda anche per il comportamento - sottolinea -
ci sembra giusto e condivisibile.
Gli studenti
dicono addio ai giudizi, tornano i voti. Gelmini: bocciati con il 5 in condotta
( da "Adnkronos" del 13-03-2009)
Argomenti: Scuola
Abstract: Gelmini: bocciati con il
Scuola/ Voto
condotta, studenti delusi: troppa libertà a
( da "Virgilio Notizie" del 13-03-2009)
Argomenti: Scuola
Abstract: volte su come debba essere applicato il voto di condotta?". In
effetti il decreto di gennaio, che il rappresentante Uds definisce
"equilibrato", prevedeva che il
La prima di Soave
da salvare L'assessore sostiene la deroga
( da "Gazzetta di Mantova, La" del 14-03-2009)
Argomenti: Scuola
Abstract: il minimo previsto dalla Riforma Gelmini impone 15) e per questo
appoggia la richiesta di deroga alla legge. Lo ha affermato l'amministratrice
in conferenza stampa, asserendo di avere recentemente incontrato, insieme al
sindaco Mauro Ghizzi, il provveditore agli studi di Mantova, Gianfranco
Ghilardotti, manifestando il loro obiettivo,
Stamattina
incontro sulla scuola e la riforma
( da "Gazzetta di Mantova, La" del 14-03-2009)
Argomenti: Scuola
Abstract: Gelmini. Viste le incomprensioni, le proteste e le paure generate dal
suddetto decreto, l'Istituto Comprensivo e il Comune di Bagnolo San Vito, hanno
pensato di organizzare un momento informativo e di confronto, dove genitori, docenti
e ragazzi (saranno presenti anche le classi terze delle Medie), potranno
rivolgere le loro perplessità e chiedere chiarimenti alla senatrice leghista
Cattaneo, sospesi
sei ragazzi ( da "Gazzetta di Modena,La" del 14-03-2009)
Argomenti: Scuola
Abstract: la riforma del ministro Gelmini che sta facendo il suo effetto?
Secondo gli insegnanti che abbiamo contattato pare proprio di no. «Solo un
segnale agli interessati - dicono - per far loro capire che devono cambiare
atteggiamento altrimenti rischiano, questo sì in base alla Riforma, il 5 sulla
pagella e di conseguenza la bocciatura».
Scuole, casse vuote,
stipendi arretrati ( da "Gazzetta di Modena,La" del 14-03-2009)
Argomenti: Scuola
Abstract: La riforma Gelmini prevede che le famiglie possano scegliere fra tre
articolazioni orarie settimanali: classi funzionanti con maestro unico e tempo
normale, a scelta fra 24, 27 o 30 ore e classi funzionanti a tempo pieno, con
40 ore, con due docenti che assicurano l'assistenza alla mensa.
Bimbi in sciopero
da una settimana ( da "Stampa, La" del 14-03-2009)
Argomenti: Scuola
Abstract: Bisognerebbe provare a parlare al ministro Gelmini su Youtube, visto
che ha detto di aver aperto questo canale di dialogo». Di certo c'è che il
comitato «studierà altre forme di protesta e per manifestare». Stasera i
genitori s'incontreranno per una riunione in cui si decideranno le future
mosse, si discuterà delle strategie e si aggiorneranno tutti i protagonisti
sulle trattative in corso.
Rete Italia:
iniziato ieri il convegno ( da "Trentino" del 14-03-2009)
Argomenti: Scuola
Abstract: 30 sono attesi il ministro degli esteri Franco Frattini e il
vicepresidente del parlamento europeo Mario Mauro per trattare "Il ruolo
dell'Italia nell'Europa e nel mondo". La tre giorni di riflessione sul
nascente Popolo della Libertà si concluderà domattina con Alemanno, Alfano,
Fitto, Gelmini, Abelli, Cicchitto, Gasparri e un intervento di Berlusconi.
(m.cass.)
Un'alternativa per
far entrare più cultura ( da "Stampa, La" del 14-03-2009)
Argomenti: Scuola
Abstract: L'idea era nata a novembre scorso dalle proteste contro la riforma
Gelmini. I ragazzi, che erano anche scesi in strada a manifestare, avevano
cominciato a riflettere sul modo di intendere la scuola e la cultura e da lì
avevano pensato di organizzare le giornate di studi alternative. Un modo
costruttivo di imparare.
Prima del 5 in
condotta il "cartellino giallo"
( da "Trentino" del 14-03-2009)
Argomenti: Scuola
Abstract: Varato il regolamento voluto dalla Gelmini Prima del
Un
"cartellino giallo" per gli studenti
( da "Stampa, La" del 14-03-2009)
Argomenti: Scuola
Abstract: vite promesso dal ministro Gelmini sul comportamento a scuola degli
studenti italiani ma anche la promozione alle elementari garantita, salvo casi
particolari. Per quel che riguarda la condotta, i docenti procederanno per
gradi: ci potrà essere una sanzione disciplinare dopo la quale, se il
comportamento grave persisterà, il collegio dei docenti potrà servirsi del
Continua nel
frattempo il rebus delle province lombarde: tutti i partiti della coalizione
vogliono mettere le mani su Brescia
( da "Cittadino, Il" del 14-03-2009)
Argomenti: Scuola
Abstract: sponsorizzato dal ministro Mariastella Gelmini) e Viviana Beccalossi
(sostenuta dal ministro Ignazio La Russa); un altro dei concorrenti in gioco
era invece Stefano Saglia di An. Solo qualche giorno fa, Berlusconi avrebbe
infine indicato Romele per la tanto ambita provincia.Sul territorio il tavolo
provinciale del centrodestra continua a incontrarsi regolarmente.
Ora si torna a
parlare di tagli alle classi: il ministro pronto a chiudere 3mila plessi
( da "Cittadino, Il" del 14-03-2009)
Argomenti: Scuola
Abstract: Ora si torna a parlare di tagli alle classi: il ministro pronto a
chiudere 3mila plessi n Il ministro Gelmini torna ad annunciarlo: «Chiuderemo
3mila scuole». L'aveva già fatto all'inizio dell'autunno. Nell'elenco c'erano
anche 21 scuole del Lodigiano. Dopo le proteste però i tagli delle scuole, in
provincia, si erano ridotte a una, quella di Cavacurta.
Dalla Gelmini
regole per il 5 in condotta
( da "Giornale di Brescia" del 14-03-2009)
Argomenti: Scuola
Abstract: Giornale di Brescia sezione:in primo piano Dalla Gelmini regole per il
Tra i banchi come
in campo: "cartellini gialli" per chi sgarra
( da "Cittadino, Il" del 14-03-2009)
Argomenti: Scuola
Abstract: ha assicurato il ministro Gelmini, alla luce delle polemiche scatenate
dalla valanga di 5 (34 mila) registrate nel primo quadrimestre - che la
condotta possa essere utilizzata in modo strumentale. Il regolamento - ha
aggiunto - è un modo per premiare chi si comporta bene e per, non punire, ma
educare gli indisciplinati».
FILIERA
D'ECCELLENZA ( da "Giornale di Brescia" del 14-03-2009)
Argomenti: Scuola
Abstract: Sotto Massimo Gelmini, presidente del Comitato promotore e Sandro
Bonomi, presidente di Anima e titolare della Enolgas di Concesio che insieme
alla Pedersoli Davide di Gardone VT riceverà il premio «eccellenza» nel corso
della manifestazione monteclarense
Mu&Ap, la
meccanica vuole uscire dal tunnel (
da "Giornale di Brescia" del 14-03-2009)
Argomenti: Scuola
Abstract: Qualche mese fa ci chiedevamo se fosse prudente fare slittare l'evento
- confida Massimo Gelmini, presidente del Comitato promotore -. Ha vinto la
tenacia di questo Comitato. Oggi possiamo presentare una manifestazione con ben
160 espositori, 500 marchi rappresentati su una superficie di 14.000 mq per un
appuntamento fieristico che punta al nucleo storico della meccanica.
"cartellino
giallo" poi 5 in condotta ma è allarme edifici
( da "Messaggero Veneto, Il" del 14-03-2009)
Argomenti: Scuola
Abstract: La Gelmini indica i criteri per il voto in condotta di Annalisa
D'Aprile Roma. Dalle elementari alle superiori, passando per le medie, il
contro la gelmini
ecco 435 firme ( da "Tirreno, Il" del 14-03-2009)
Argomenti: Scuola
Abstract: Gelmini ecco 435 firme Genitori e insegnanti firmano una petizione per
dire no alla riforma Iniziativa del Comitato che racchiude famiglie e docenti
di varie scuole ROSIGNANO. Una valanga di firme per dire no alla riforma
Gelmini. La petizione lanciata dal Comitato genitori-insegnanti che si è costituito
a Rosignano ha riscosso successo ed è stata firmata da 435 genitori delle
scuole
scuola: sciopero
il 18 marzo ( da "Nuova Sardegna, La" del 14-03-2009)
Argomenti: Scuola
Abstract: mobilitazione generale contro la riforma Gelmini Scuola: sciopero il
18 marzo CAGLIARI. Cgil mobilitata anche in Sardegna, con la Federazione dei
lavoratori della conoscenza (Flc), in vista dello sciopero nazionale del 18
marzo prossimo che vedrà manifestare insieme, per la prima volta, il mondo
della scuola, università, ricerca, Afam (Alta formazione artistica e musicale)
Scuola, allarme
supplenti ( da "Bresciaoggi(Abbonati)" del 14-03-2009)
Argomenti: Scuola
Abstract: Ora sono finiti pure quelli e non riescono più non solo a comprare un
computer, ma neanche la carta per le fotocopie. Alcuni presidi ricorrono a
sponsor e contributi delle famiglie. E c'è chi pensa di rivolgersi alla
prefettura.10 IL MINISTRO. Ieri intanto il ministro Gelmini ha varato il
regolamento per il
GLI ESPOSITORI
PRESENTI ( da "Bresciaoggi(Abbonati)" del 14-03-2009)
Argomenti: Scuola
Abstract: ha detto Massimo Gelmini, presidente del Comitato promotore della
rassegna -: lo facciamo consapevoli delle difficoltà, ma forti della
convinzione che a Brescia ci sono i mezzi e la volontà per contrastare la
pesante congiuntura. Quest'anno - ha aggiunto - la manifestazione è stata
arricchita da alcune iniziative, che rappresentano un valore aggiunto,
Pronti ad
affrontare l'uragano della crisi
( da "Arena, L'" del 14-03-2009)
Argomenti: Scuola
Abstract: condividiamo il pensiero del ministro Gelmini quando dice che università
e ricerca sono una ricchezza per l'Italia». Fuori, gli studenti dell'Onda
mettono in scena un «presidio creativo»: una studentessa vestita da lucciola è
l'università alla mercé del mercato. «Non c'è niente da festeggiare» esclamano
contestando il sindaco Tosi e il presidente degli industriali Gianluca Rana.
La riforma affossa
l'Informatica ( da "Arena, L'" del 14-03-2009)
Argomenti: Scuola
Abstract: Tra le rivoluzioni che la riforma Gelmini porterà al pianeta scuola,
dalla primaria fino agli indirizzi superiori, una novità importante interessa
proprio l'insegnamento dell'informatica. Un nuovo aspetto, tra i numerosi
recentemente introdotti, di cui si è parlato poco ma che potrebbe avere pesanti
ripercussioni nel curriculum studi dei ragazzi.
Scuola, stop
supplenze Abbiamo finito i soldi
( da "Bresciaoggi(Abbonati)" del 14-03-2009)
Argomenti: Scuola
Abstract: Il ministero di Mariastella Gelmini non manda i fondi necessari, e
loro devono comunque garantire il diritto all'istruzione. LA SITUAZIONE è
drammatica. La dirigente dell'istituto comprensivo di Gargnano, Mirelia
Scudellari, sta pensando di segnalarla alla Prefettura di Brescia per i
possibili risvolti di ordine pubblico.
iscrizioni alle
primarie, flc-cgil: i genitori vogliono il tempo pieno
( da "Messaggero Veneto, Il" del 14-03-2009)
Argomenti: Scuola
Abstract: secondo la Flc-Cgil, «la riforma Gelmini vorrebbe impoverire,
trasformandola nella scuola al risparmio delle 24 e 27 ore». La conferma arriva
dai dati sulle iscrizioni alle primarie (38 su 47 gli istituti di cui si
conoscono già i risultati): 42 richieste di tempo scuola a 24 ore, 157 per una
scuola a 27 ore, 1.
Boghetta:
Provinciali: disposti ad alleanze
( da "Bresciaoggi(Abbonati)" del 14-03-2009)
Argomenti: Scuola
Abstract: Lunedì sera un dibattito sui temi della riforma Gelmini al San
Carlino, martedì l'incontro con i responsabili del Partito Democratico per
verificare la possibilità di un'alleanza alle prossime elezioni provinciali.
Saranno le prime due uscite ufficiali di Ugo Boghetta, il commissario di
Rifondazione comunista subentrato alla segreteria provinciale del partito la
settimana scorsa.
Anche i
parlamentari contagiati da "Facebook" tra link e sostenitori i più
attivi sono Menia e Gottardo
( da "Gazzettino, Il (Udine)" del 14-03-2009)
Argomenti: Scuola
Abstract: da Mariastella Gelmini ad Altero Matteoli, da Mara Carfagna a Franco
Frattini e così via. Il ministro degli Esteri eletto in Friuli Venezia Giulia
addirittura vanta addirittura tre link, dei quali uno personale, uno di
sostenitori con quasi 2500 iscritti e uno addirittura di fans con circa 500
utenti che si sono proclamati suoi "tifosi"
Più studenti al
Colotti e all'Ipsaa Della Lucia
( da "Corriere delle Alpi" del 14-03-2009)
Argomenti: Scuola
Abstract: numero delle classi influenzato della riforma Gelmini FELTRE. Calano
le iscrizioni al Classico, Itis e Rizzarda, aumentano al Colotti, Geometri e
Agraria, restano uguali allo Scientifico. In attesa di ritoccare i numeri che
formeranno le classi prime del 2009-10, gli exit poll registrano una parziale
inversione di tendenza rispetto al grande esodo di feltrini verso il Primiero (
formazione
professionale passa la linea di formigoni - franco vanni a pagina vii
( da "Repubblica, La" del 14-03-2009)
Argomenti: Scuola
Abstract: Pagina I - Milano Accordo con il ministro Gelmini nuovo sistema unico
per gli istituti Formazione professionale passa la linea di Formigoni FRANCO
VANNI A PAGINA VII SEGUE A PAGINA VII
"ma quei
corsi restino una scuola vera"
( da "Repubblica, La" del 14-03-2009)
Argomenti: Scuola
Abstract: accordo fra Formigoni e Gelmini sull´istruzione professionale?
«Sicuramente si metterà un po´ d´ordine in un settore in cui fino a oggi
Regione e ministero avevano compiti che in parte si sovrapponevano. Ma è troppo
presto per dire se il sistema unico della formazione funzionerà, le riforme nel
mondo della scuola si giudicano sui tempi lunghi.
professionali,
passa la linea lombarda - franco vanni
( da "Repubblica, La" del 14-03-2009)
Argomenti: Scuola
Abstract: Pagina VII - Milano Professionali, passa la linea lombarda Intesa
Gelmini-Formigoni: diplomi tecnici dagli istituti della Regione Una cabina di
regia eviterà che insegnamenti statali e locali si sovrappongano, con gli
stessi programmi FRANCO VANNI Parte dalla Lombardia la rivoluzione federale
dell´istruzione.
niente prima
elementare a cimpello: pochi ragazzi "mistero" sugli esuberi
( da "Messaggero Veneto, Il" del 14-03-2009)
Argomenti: Scuola
Abstract: Veneto sul futuro della scuola a seguito della riforma attivata con la
legge Tremonti-Gelmini e col decreto Gelmini, dalla relazione di Antonella
Piccolo sono emerse novità sull'impossibilità di attivare una prima classe
elementare a Cimpello perché il numero minimo richiesto per la costituzione di
una classe è passato dalle 10 unità del decreto Fioroni alle 15 del decreto
Gelmini.
padova sceglie il
tempo pieno ( da "Mattino di Padova, Il" del 14-03-2009)
Argomenti: Scuola
Abstract: Tremonti e Gelmini effettuano tagli a iosa proprio sul segmento
scolastico che funziona meglio: ossia sulla scuola primaria. Quella della
Gelmini non è una riforma, ma solo una pesantissima sforbiciata alle risorse
attuali, peraltro già scarse». Sempre ieri hanno tenuto una conferenza stampa
sulla scuola i due segretari provinciali della Cisl e della Uil,
ritorno agli
indirizzi tradizionali per paura dei tagli della gelmini
( da "Mattino di Padova, Il" del 14-03-2009)
Argomenti: Scuola
Abstract: Ritorno agli indirizzi tradizionali per paura dei tagli della Gelmini
Chiuse le iscrizioni agli istituti superiori Sorpresa a Cittadella di Silvia
Bergamin CITTADELLA. Iscrizioni 2009-2010, le scuole superiori cittadellesi si
«confermano». Ma ai presidi resta un problema: il ministro dell'Istruzione
Maria Stella Gelmini proclama a destra e a manca che il «voto in condotta fa
media»
scuola,
mancheranno 519 prof - ilaria venturi
( da "Repubblica, La" del 14-03-2009)
Argomenti: Scuola
Abstract: ha scelto il maestro unico («è il fallimento della riforma Gelmini»)
contro il 24% per le 30 ore e il 72% per le 40 ore, con un aumento della
domanda di tempo pieno del 10%. «I tagli alla scuola producono danni
irreversibili e insostenibili», denunciano i segretari Sandra Soster (Cgil-Flc)
e Cesare Melloni (Camera del Lavoro).
scuola in piazza
contro i tagli della gelmini
( da "Repubblica, La" del 14-03-2009)
Argomenti: Scuola
Abstract: piazza contro i tagli della Gelmini Cisl, Uil e Snals uniti: per
effetto della manovra Tremonti si rischiano di perdere 500 posti solo negli
istituti primari In difesa della scuola pubblica, contro i tagli annunciati dai
ministri Gelmini e Tremonti. Le segreterie regionali di Cisl Scuola, Uil Scuola
e Snals oggi dalle 10,30 alle 13 chiamano a raccolta in piazza san Ferdinando
maestri,
Il mondo della
scuola in piazza contro la riforma Gelmini
( da "Unione Sarda, L' (Nazionale)" del 14-03-2009)
Argomenti: Scuola
Abstract: Cronaca di Cagliari Pagina 1022 mercoledì prossimo Il mondo della
scuola in piazza contro la riforma Gelmini Mercoledì prossimo --> Tagli alle
autonomie scolastiche, meno servizi agli utenti e mancata stabilizzazione dei
docenti e del personale precario. Sono questi i punti del confronto avviato tra
i sindacati e il governo sul fronte della scuola.
Va bene il 5 in
condotta ma solo dopo la sanzione disciplinare.
( da "Tempo, Il" del 14-03-2009)
Argomenti: Scuola
Abstract: Mariastella Gelmini può aprire l'armadietto e riporre comodamente in
archivio il fascicolo «proteste». Almeno per ora. Basta vedere le reazioni che
sono giunte da più parti a comincare proprio dal Pd che s'arrampica sugli
specchi. O, come si dice a Roma, la butta in caciara.
Il cinque in
condotta? ( da "Tempo, Il" del 14-03-2009)
Argomenti: Scuola
Abstract: Come il cartellino rosso La Gelmini: scatterà dopo più sanzioni
disciplinari Questa volta ci siamo: il Consiglio dei Ministri ha approvato ieri
mattina il Regolamento sulla valutazione degli studenti delle scuole di ogni
ordine e grado. Si delineano, così, con più precisione i contorni del
Arriverà il
"cartellino giallo" prima del 5 in condotta
( da "Secolo XIX, Il" del 14-03-2009)
Argomenti: Scuola
Abstract: Mariastella Gelmini, ha ricevuto il via libera definitivo del governo:
d'ora in poi gli studenti con il
Maestro unico
bocciato Boom per il tempo pieno
( da "Stampa, La" del 14-03-2009)
Argomenti: Scuola
Abstract: Nessuna famiglia per il prossimo anno scolastico vuole l'orario a 24
ore, introdotto dal ministro Gelmini e fin da subito contestato anche con
manifestazioni di piazza. Non piacciono moltissimo neppure le 27 ore sui banchi
(con un rientro pomeridiano) scelte in tutta la provincia da soli 80 alunni che
a settembre frequenteranno la prima elementare.
Scuole a rischio,
è allarme rosso anche a San Giuseppe di Cairo
( da "Stampa, La" del 14-03-2009)
Argomenti: Scuola
Abstract: il fianco ai tagli del decreto Gelmini, anche se i dati precisi sulle
risorse le avremo a metà mese. Certo è una situazioen diversa da quella di
Rocchetta dove l'elastico dei numeri è molto più ridotto per raggiungere il
limite delle 50 presenze e dove, anche grazie al servizio di scuolabus e alla
disponibilità di alcuni genitori cairesi di iscrivere in quella sede i propri
figli,
Politici sul palco
per aiutare chi soffre ( da "Giorno, Il (Como)" del 14-03-2009)
Argomenti: Scuola
Abstract: Orchestra Gelmini e altri personaggi del mondo dell'imprenditoria e
dello spettacolo cittadino. «Al di là del grande successo della serata, che ci
ha consentito di donare oltre 10 mila euro a Simpatia - spiega Daniele Brunati,
coordinatore dell'associazione "Amici di Como" - sono molto contento
perché si è trattato di una serata molto familiare ed era proprio quello che
volevo»
Bambini attorno
all'Albero della Pace ( da "Giorno, Il (Bergamo - Brescia)" del 14-03-2009)
Argomenti: Scuola
Abstract: presenti il sindaco Giuseppe Orizio (nella foto tra Beccalossi e
Gelmini) e l'assessore Adriano Orizio ma soprattutto Tanka Shozo, un
sopravvissuto alla bomba di Hiroshima. Si annuncerà anche la partecipazione
alla Marcia della pace che il 22 marzo partirà da Chiari per arrivare a Rovato,
con finale alle 16 sul Monte Orfano.
Il 5 in condotta
arriverà dal collegio dei docenti
( da "Italia Oggi" del 14-03-2009)
Argomenti: Scuola
Abstract: e nella secondaria di I grado (medie) arriva la valutazione in numeri
su scala 10: solo per l'insegnamento della religione cattolica rimane il
giudizio sintetico. Alle primarie gli alunni potranno non essere ammessi alla
classe successiva «solo in casi eccezionali e motivati» ed il voto in condotta
sarà espresso attraverso un giudizio del docente;
Osservatorio di
Tradate, un premio per celebrare l'anno dell'astronomia
( da "Giorno, Il (Como)" del 14-03-2009)
Argomenti: Scuola
Abstract: Università e Ricerca Mariastella Gelmini, nonché al Dirigente
l'Ufficio Scolastico Provinciale di Varese, professor Claudio Merletti. Il
concorso riguarda un tema libero relativo alla Storia dell'Astronomia e si può
partecipare inviando da oggi sino al 31 ottobre 2009 i lavori direttamente alla
sede dell'Osservatorio Astronomico di Tradate.
Il ministro:
cartellino giallo prima del cinque in condotta
( da "Eco di Bergamo, L'" del 14-03-2009)
Argomenti: Scuola
Abstract: Mariastella Gelmini, in una conferenza stampa a palazzo Chigi. Il
La scuola che
cambia ( da "Italia Oggi" del 14-03-2009)
Argomenti: Scuola
Abstract: Però si rende conto che il ministro Gelmini ha ragione quando sostiene
che anche i genitori devono fare la loro parte, soprattutto con
l'esempio.Inoltre, lo preoccupa molto la notizia che ha letto sul Giornale di lunedì
2 marzo scorso: il cinque in condotta lo hanno soprattutto beccato gli istituti
professionali e il Sud.
Scuola, bocciatura
con 5 in condotta ( da "Sole 24 Ore, Il" del 14-03-2009)
Argomenti: Scuola
Abstract: Lo ha assicurato il ministro Mariastella Gelmini: «Con questo
provvedimento si vuole introdurre una valutazione del comportamento che
rappresenta anche un premio per la stragrande maggioranza dei ragazzi che hanno
comportamenti corretti. è un modo per premiare chi si comporta bene e, non per
punire, ma per educare gli indisciplinati».
di SILVIA ANGELICI
PERUGIA L' ANNO scolastico 2009-201...
( da "Nazione, La (Umbria)" del 14-03-2009)
Argomenti: Scuola
Abstract: regolamenti di attuazione dei provvedimenti del ministro Gelmini ha
detto l'assessore regionale disegnano una drammatica perdita di posti di lavoro
e un taglio nei servizi la cui gravità non è stata finora sufficientemente
colta. Tagli pesanti ha aggiunto che intervengono pur in presenza della forte
domanda di scuola che hanno espresso le famiglie umbre, sia in qualità che in
quantità.
Cinque in
condotta: all'Ipsia B. Padovano quattro studenti tremano. Ma a rischio sono molti
... ( da "Messaggero, Il (Ancona)" del 14-03-2009)
Argomenti: Scuola
Abstract: in ottemperanza al decreto Gelmini del 16 gennaio scorso, dovranno
fare di tutto per cambiare l'opinione dei propri insegnanti se non vogliono
ripetere l'anno. La preside descrive le circostanze che hanno portato a un
giudizio così severo: «Nel nostro istituto si è optato per fare gli scrutini
subito dopo le vacanze natalizie, quindi i voti sono stati concordati prima
dell'
L'anagrafe delle
scuole aspetta da 13 anni ( da "Sole 24 Ore, Il" del 14-03-2009)
Argomenti: Scuola
Abstract: Bocchieri ha anche ribadito la volontà della titolare del Miur,
Mariastella Gelmini, di destinare stabilmente risorse all'edilizia scolastica e
di diffondere il fotovoltaico nelle scuole. Il Rapporto di Legambiente (65
pagine ricche di tabelle) assegna per la quarta volta consecutiva a Prato la
palma d'oro per la sicurezza scolastica.
"Cartellino
giallo" per i bulli, chi non cambia perde l'anno
( da "Messaggero, Il" del 14-03-2009)
Argomenti: Scuola
Abstract: Sabato 14 Marzo 2009 Chiudi "Cartellino giallo" per i bulli,
chi non cambia perde l'anno Gelmini: il
ROMA - Dopo il
"cartellino" giallo, per lo studente indisciplinato arriverà quello
ro... ( da "Messaggero, Il" del 14-03-2009)
Argomenti: Scuola
Abstract: ha assicurato il ministro Gelmini, alla luce delle polemiche scatenate
dalla valanga di 5 (34 mila) registrate nel primo quadrimestre - che la
condotta possa essere utilizzata in modo strumentale. Il regolamento - ha
aggiunto - è un modo per premiare chi si comporta bene e per, non punire, ma
educare gli indisciplinati».
ROMA Arrivano le
"regole" sul 5 in condotta. Per i bulli ci sarà prima il
"cart... ( da "Messaggero, Il (Ostia)" del 14-03-2009)
Argomenti: Scuola
Abstract: «Un modo per premiare chi si comporta bene - spiega il ministro
Gelmini - ed educare, non punire, gli indisciplinati». Ieri il Consiglio dei
ministri ha approvato il regolamento sulla valutazione degli studenti. Prevede
tra l'altro la sostituzione dei giudizi con i voti sin dalle elementari.
Il futuro visto
dagli studenti ( da "Giorno, Il (Legnano)" del 14-03-2009)
Argomenti: Scuola
Abstract: 2011 le scuole superiori saranno infatti attraversate dai cambiamenti
della legge Gelmini. Il Mendel ha puntato sull'ambiente e le energie. «Abbiamo
presentato un progetto molto calato nel quotidiano e votato alla praticità: un
impianto di pannelli fotovoltaici da installare sulla nostra scuola - spiega il
preside, Giulio Ramolini -.
Presidenza
dell'Anp confermato Ciotola
( da "Corriere del Mezzogiorno" del 14-03-2009)
Argomenti: Scuola
Abstract: Ciotola è da molti anni preside dell'istituto Galileo Ferraris di
Scampia, visitato recentemente dalla ministra Gelmini, e noto per il livello di
avanguardia mostrato nella realizzazione di sofisticati progetti informatici. I
meriti del Ferraris e del suo preside, crescono anche in considerazione del
territorio su cui la scuola insiste.
Trecento
lavoratori sono ad alto rischio
( da "Nazione, La (Siena)" del 14-03-2009)
Argomenti: Scuola
Abstract: mercoledì 18 marzo scenderanno in piazza per protestare contro le
decisioni del ministro Gelmini. Non aderiscono Cisl e Uil, partecipa Gilda. Nel
nostro territorio, ha detto Gabriele Marini Flc Cgil Siena, «Ci sono circa
quaranta scuole, fra istituti dell'infanzia, primarie e secondarie. Già adesso
sono in difficoltà: con la riforma Gelmini, qualche istituto rischia la
chiusura».
<Prima il
cartellino giallo poi il cinque in condotta>
( da "Giorno, Il (Milano)" del 14-03-2009)
Argomenti: Scuola
Abstract: Prima il cartellino giallo poi il cinque in condotta» Via alle nuove
regole del ministro Gelmini di SILVIA MASTRANTONIO ROMA CARTELLINO giallo per
lo studente che sbaglia, con funzione di avvertimento. Soltanto dopo un primo
intervento si potrà procedere con il
<Ma da noi
tanti bravi ragazzi. E i 10 fioccano>
( da "Nazione, La (Firenze)" del 14-03-2009)
Argomenti: Scuola
Abstract: Gelmini, approvata sull'onda di una emergenza comportamentale, ha
fatto emergere il mandato educativo della scuola ed è a questo che la nostra
attenzione si è rivolta». Ci spieghi. «A partire dallo scorso settembre, non
appena si è sentito parlare della proposta di legge, il corpo docente ha
riflettuto su cosa c'è alla base degli indicatori suggeriti dal ministro e ha
elaborato alcuni
Bossi al premier:
<Mi fido, ma prima il federalismo>
( da "Giorno, Il (Milano)" del 14-03-2009)
Argomenti: Scuola
Abstract: da Alfano alla Gelmini, sono le persone di cui si fida di più. Da
chiudere la partita dei coordinatori regionali: tra i sei di An ci saranno
quelli di Lazio e Veneto, mentre la Lombardia, il Piemonte e la Sicilia faranno
parte dei 14 di Forza Italia, ma ballano ancora dieci regioni e bisogna
definire i nomi sui quali Berlusconi vuole l'
<Le Europee
saranno le primarie del Pdl>
( da "Giorno, Il (Milano)" del 14-03-2009)
Argomenti: Scuola
Abstract: dove si ritroveranno alcuni degli aspiranti a posti di rilievo nel
futuro organigramma del Pdl: i ministri Sacconi, Frattini, Alfano, Fitto e
Gelmini, il vicepresidente della Camera, Lupi, il vicepresidente del Parlamento
europe, Mauro, l'onorevole Abelli e i presidenti dei gruppi parlamentari del
Pdl, Cicchitto e Gasparri.
<Grande opera
per attirare cervelli stranieri>
( da "Corriere della Sera" del 14-03-2009)
Argomenti: Scuola
Abstract: assunzione di nuovi addetti «Grande opera per attirare cervelli
stranieri» Il ministro Gelmini: nascerà in Italia sul modello del Cern e
rilancerà i nostri scienziati Ministro Mariastella Gelmini, per alcuni lei ha
dimenticato il mondo della ricerca scientifica che assieme alla pubblica
istruzione e all'Università è il suo terzo compito.
<IN PROVINCIA
nel triennio almeno 1.500 precari della scuola perderanno il lavoro e
altrettanto... ( da "Resto del Carlino, Il (Bologna)" del 14-03-2009)
Argomenti: Scuola
Abstract: presentando lo sciopero generale di mercoledì contro la riforma
Gelmini, ha diffuso i dati su scuola e mondo della ricerca. Per le iscrizioni
alla scuola primaria ha rilevato il segretario generale Flc-Cgil Bologna,
Sandra Soster «siamo di fronte al fallimento totale del maestro unico». Su 91
delle 94 scuole della provincia infatti (circa 8.
UNO ATTACCA,
l'altro difende. Oggetto del contendere la riforma della scuola...
( da "Resto del Carlino, Il (Bologna)" del 14-03-2009)
Argomenti: Scuola
Abstract: strenue sostenitore della riforma Gelmini, non si è fatta attendere.
«Il documento di preparazione dell'assemblea varato dall'assessore incalza il
deputato azzurro è inteso a esprimere pregiudiziali strumentali sugli aspetti
trattati, senza contribuire a un'effettiva conoscenza del merito delle
questioni.
Siglato il patto
Pdl-Lega per le amministrative: i candidati a fine mese
( da "Giornale.it, Il" del 14-03-2009)
Argomenti: Scuola
Abstract: Mariastella Gelmini: si indica in Viviana Beccalossi, di An, la nuova
coordinatrice provinciale del partito unico. Per le Province di Monza e Lecco,
invece, si pronosticano due uomini di An: Dario Allevi e Daniele Nava. Al
Carroccio andrebbero Bergamo (in pole Ettore Pirovano), Sondrio (Fiorello
Provera) e Cremona (Federico Lena).
Dal governo sì
agli aiuti per i precari. E Bossi apre al piano casa
( da "Panorama.it" del 14-03-2009)
Argomenti: Scuola
Abstract: [11] Mariastella Gelmini, "si passa così dai giudizi ai decimali
e si superano giudizi fantasiosi e poco chiari, in favore del voto". La
Gelmini ha ribadito che "con [12] il
Nasce la lista
Dalla Via <Rinnoverò la Giunta>
( da "Giornale di Vicenza.it, Il" del 14-03-2009)
Argomenti: Scuola
Abstract: medie Fusinato con un dibattito sulla riforma Gelmini. Inoltre, a
tutte le famiglie arriverà una lettera - cartolina per avvisare delle
iniziative e dell'avvio della campagna elettorale. Il programma è in fase di
allestimento e nascerà dal confronto sul campo con l'elettorato. Dalla Via si è
sbottonato sulla possibile futura giunta, aprendo la porta ad un rinnovamento
sostanziale:
Condotta, prima
del 5 il cartellino giallo
( da "Avvenire" del 14-03-2009)
Argomenti: Scuola
Abstract: prima del 5 il cartellino giallo Gelmini: ecco i criteri per
l'insufficienza DA MILANO ENRICO LENZI E anche a scuola spunta «il cartellino
giallo» . Sarà la sanzione disciplinare ( ma «basterà anche una nota» scritta o
verbale) inflitta dal collegio docenti allo studente che ha avuto un
comportamento violento o contrario alle norme della convivenza.
Il regolamento
( da "Avvenire" del 14-03-2009)
Argomenti: Scuola
Abstract: Gelmini RISCHIA IL
Droga/ Messaggio
di Don Gelmini: Dobbiamo dire che fa male
( da "Virgilio Notizie" del 14-03-2009)
Argomenti: Scuola
Abstract: questo il messaggio inviato da Don Pierino Gelmini alla Quinta
Conferenza nazionale sulle politiche antidroga che si conclude oggi a Trieste.
Scusandosi con il sottosegretario Giovanardi per non poter essere presente, Don
Gelmini ha aggiunto: "Quando una persona per star bene deve ricorrere a
una sostanza vuol dire che dentro di se' non ha valori".
Aboliti anche i
giudizi, d'ora in poi voto numerico in tutte le materie
( da "Sicilia, La" del 14-03-2009)
Argomenti: Scuola
Abstract: ha assicurato il ministro Gelmini, alla luce delle polemiche scatenate
dalla valanga di 5 (34 mila) registrate nel primo quadrimestre - che la
condotta possa essere utilizzata in modo strumentale». «Il regolamento - ha
aggiunto - è un modo per premiare chi si comporta bene e per, non punire, ma
educare gli indisciplinati».
Roma Studente
avvisato mezzo salvato: una sanzione disciplinare sarà per l'alunno come un
&... ( da "Gazzettino, Il" del 14-03-2009)
Argomenti: Scuola
Abstract: ha assicurato il ministro Gelmini, alla luce delle polemiche scatenate
dalla valanga di 5 (34 mila) registrate nel primo quadrimestre - che la
condotta possa essere utilizzata in modo strumentale». 'Il regolamento - ha
aggiunto - e' un modo per premiare chi si comporta bene e per, non punire, ma
educare gli indisciplinati».
ELENA ROMANAZZI
ROMA. SARANNO DOLORI PER GLI ALUNNI INDISCIPLINATI. SE A GENNAIO OCCORREVA ESSERE...
( da "Mattino, Il (Benevento)" del 14-03-2009)
Argomenti: Scuola
Abstract: Mariastella Gelmini - in 34mila hanno avuto l'insufficienza in
condotta». Per questa ragione «abbiamo voluto - aggiunge - indicare una serie
di comportamenti per evitare che la condotta possa essere utilizzata in modo
strumentale». E allora per prendere l'insufficienza nel comportamento lo
studente dovrà aver compiuto gravi violazioni.
Scuola: tempo
pieno e organici agitano i sindacati
( da "Gazzettino, Il (Vicenza)" del 14-03-2009)
Argomenti: Scuola
Abstract: Gelmini. Spiega il segretario regionale Snals Leopoldino Lago: «Stiamo
portando avanti la battaglia contro la riduzione degli organici, il Veneto ha
alcuni parametri a proprio favore: il calo degli istituti scolastici
sottodimensionati (8%), il forte trand di crescita degli iscritti (+6712, con
una media di 9 mila nell'ultimo quinquennio)
Il cavalcavia va
reso più sicuro ( da "Gazzettino, Il (Rovigo)" del 14-03-2009)
Argomenti: Scuola
Abstract: scuola sia presente e non penalizzata per risparmiare come vorrebbe la
riforma Gelmini. L'assessore all'urbanistica Zanetti ha illustrato il Piano
territoriale di coordinamento. Chinaglia ha relazionato sulla Protezione civile
con 40 gruppi in provincia e 3 mila volontari. Sul problema rifiuti Chinaglia
ha ricordato che Rovigo è virtuosa avendo scelto di non fare
termovalorizzatori,
Dare ancora a
Schio la capacità di innovare
( da "Gazzettino, Il (Vicenza)" del 14-03-2009)
Argomenti: Scuola
Abstract: sulle conseguenze della riforma Gelmini interverranno, insieme al
sindaco, il dirigente scolastico Giorolamo Covallero e l'assessore Lina Cocco.
«In questi anni ho cercato di essere davvero, e non solo a parole, sindaco di
tutti gli Scledensi. Inizio questa campagna elettorale con la stessa voglia di
parlare e di ascoltare tutti i cittadini senza distinzioni di appartenenza
politica.
( da "Gazzetta
di Mantova, La" del 13-03-2009)
Argomenti: Scuola
di Nicola Corradini Scuola, bruciati sessanta posti da
bidello La Cgil: il via ai tagli a settembre. I presidi: effetti gravi su
pulizie e sorveglianza La stima del sindacato: ci saranno anche trenta
assistenti amministrativi e tecnici in meno I tagli di personale nelle scuole
predisposti dal governo cominciano ad assumere dei tratti precisi. Secondo le
stime della Flc Cgil dal primo settembre ci saranno 64 bidelli in meno nelle
scuole mantovane. Secondo Ugo Zavanella, vice presidente dell'Aisam, l'associazione
delle scuole mantovane, gli effetti negativi sui servizi agli alunni saranno
pesanti. «Avremo ricadute sulla pulizia, ma anche su altri compiti importanti
dei collaboratori, a partire dalla sorveglianza dei ragazzini», dice il
dirigente. Ma vediamo i numeri della proiezione elaborata dalla Cgil,
considerati attendibili dagli operatori del settore. All'origine
di tutto ci sono i provvedimenti dei ministri Tremonti e Gelmini (e la Finanziaria) che prevedono
la riduzione di 135mila posti di lavoro nella scuola (tra insegnanti e
personale non docente) nell'arco dei prossimi tre anni. Una contrazione fatta a
scaglioni, il primo dei quali scatterà dal primo settembre. Nelle scuole
lombarde è prevista, per quanto riguarda il personale Ata, una sforbiciata di 2.082
posti. Un taglio ottenuto in parte bloccando il turnover dei pensionamenti
(l'unico meccanismo per ringiovanire il personale scolastico) e in parte
contraendo il ricorso ai precari. «Abbiamo applicato il taglio del 6,2 %
previsto dal piano Gelmini-Tremonti sugli organici
della scuola mantovana - spiega la Cgil - il quadro che emerge è molto grave».
Non solo ci saranno 64 bidelli in meno, ma verrano sfoltiti anche gli
assistenti amministrativi (
( da "Corriere
delle Alpi" del 13-03-2009)
Argomenti: Scuola
ISTITUTO DI PUOS I prof «bloccano» le gite scolastiche
«Decisione amara ma la riforma colpisce la qualità dell'insegnamento» BELLUNO.
Scuole alla paralisi e prese di posizione dei prof: non è solo un problema di
fondi che sta inchiodando le scuole primarie e secondarie della provincia, ma è la riforma Gelmini a provocare le prime reazioni, come quella del collegio dei
docenti dell'istituto comprensivo di Puos d'Alpago che in una lettera alle
famiglie degli alunni ha annunciato il blocco delle gite scolastiche. Non una
ritorsione ma il fatto che non si possono fare: tante scuse a famiglie e
alunni, ma i prof ritengono «che anche decisioni di questo genere siano
espressione e testimonianza di attenzione e interesse per il futuro di scuola e
società». Altrove, come in Valbelluna, le scuole sono costrette a bloccare i
laboratori perchè o non ci sono i fondi o non ci si sta con le richieste
ministeriali. Niente gite anche in altri istituti, ma soprattutto blocco
forzato delle attività di laboratorio che per esempio riguardavano chi
frequentava il tempo prolungato. Con quel che consegue per tutte le attività in
più per i ragazzi che venivano organizzate e che ora non è possibile fare.
Quanto ai docenti dell'istituto comprensivo di Puos sono i primi che prendono
carta e penna: si sono riuniti a inizio marzo e hanno deliberato il blocco
delle attività extracurriculari che costituiscono il cosiddetto «turismo
scolastico» (come si legge in una nota: «Viaggi d'istruzione e visite guidate
che dal prossimo anno scolastico saranno comunque difficili da realizzare
specialmente nella scuola primaria. Saranno fatte salve solo alcune iniziative
(previa disponibilità individuale dei docenti) per le quali la scuola aveva già
assunto impegni». Parlano di disagio davanti a una riforma che «stravolge
organizzazione e funzionamento educativo-didattico del primo ciclo di
istruzione, colpendo la qualità dell'insegnamento e la possibilità di
interventi educativi personalizzati in grado di favorire la crescita di tutti,
specialmente degli alunni in difficoltà» e manifestano il loro disagio davanti
a tagli certi «nei finanziamenti e nel personale docente e Ata che andranno a
penalizzare pesantemente il servizio scolastico». Ciò nonostante, i prof
mantengono in atto «tutti gli interventi didattici relativi al recupero, al
potenziamento e all'approfondimento»: corsi di recupero, per il patentino, di
musica, teatro latino e attività sportive. Docenti dunque profondamente amareggiati
«per essere stati "costretti" a prendere una decisione così
impopolare e penalizzante per gli alunni ma stante il "letargo" delle
organizzazioni sindacali di categoria e il silenzio mortale calato sul problema
scuola nell'opinione pubblica, ritengono che la decisione presa sia l'unico
modo per manifestare e rendere visibile il proprio essere vigili della difesa
del servizio scolastico pubblico statale». (cri.co.)
( da "Trentino"
del 13-03-2009)
Argomenti: Scuola
Rete Italia, primo ospite Scola Poi da domani 5 ministri,
Berlusconi solo via cavo RIVA. Apre oggi (alle 17.45) l'intervento del
Patriarca di Venezia, Arcivescovo Angelo Scola, mentre la «benedizione» finale
arriverà domenica dal presidente Berlusconi, verosimilmente tramite
collegamento in videoconferenza (anche se la speranza di vederlo a Riva sarà
l'ultima a morire, tra gli organizzatori). La convention di Rete Italia, il
movimento politico di Roberto Formigoni, torna un anno dopo a Riva - grazie
anche alla caparbietà di Mario Malossini, amico e referente provinciale di
quest'area - e già è certo che la sala dei Mille al Palacongressi faticherà a
contenere tutti gli invitati/iscritti. Illustrissimi gli ospiti politici:
domani alle 9.30 il ministro del lavoro Sacconi in tavola rotonda sul tema
della crisi, assieme al vicepresidente della Camera Maurizio Lupi e a Giovanni
Marseguerra, straordinario di economia politica alla Cattolica. Alle 10.30
parla il presidente della Lombardia Roberto Formigoni, alle 18.30 il ministro
degli esteri Frattini dialoga con il vicepresidente del Parlamento europeo,
Mario Mauro, attorno al ruolo internazionale dell'Italia. In serata, cena nel
tendone del Palameeting. Domenica si prevede infine una carrellata di membri
del Governo Berlusconi: sicuri Fitto (Affari regionali), La Russa (difesa), Gelmini (istruzione), Alfano (giustizia)
con il sindaco di Roma Alemanno; una seconda sessione di lavori prevede il
dibattito sull'imminente costituzione del Pdl: ci saranno il capigruppo al
Senato Maurizio Gasparri e quello alla Camera, Fabrizio Cicchitto, con il
vicecoordinatore nazionale di Forza Italia onorevole Giancarlo Abelli.
Chiuderà a mezzogiorno il «padrone» di casa Formigoni, mentre l'intervento -
eventualmente via cavo - del premier è fissato alle 10.15. Sarà un week end
impegnativo anche per le forze dell'ordine, reduci dal servizio di sicurezza
per il presidente del Senato Schifani, appena passato da Riva per il convegno
scientifico di Telethon.
( da "AprileOnline.info"
del 13-03-2009)
Argomenti: Scuola
Salute e maternità: i diritti in pericolo Antonio
Palagiano*, 12 marzo 2009, 23:23 Politica Due diritti fondamentali per i
cittadini di uno Stato democratico. Due diritti imprescindibili per qualsiasi
essere umano. Due diritti, di fatto, messi in pericolo se sarà approvato, nella
sua forma attuale, il disegno di legge in materia di sicurezza pubblica redatto
dal Governo "La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto
dell'individuo e interesse della collettività, e garantisce cure gratuite agli
indigenti. La Repubblica (...) protegge la maternità, l'infanzia e la gioventù,
favorendo gli istituti necessari a tale scopo". Così recita la nostra
Carta Costituzionale (rispettivamente agli articoli 32 e 31). Due principi,
quelli sanciti in queste righe, che sembra anacronistico e sciocco mettere in
discussione oggi, nel terzo millennio. Due diritti fondamentali per i cittadini
di uno Stato democratico. Due diritti imprescindibili per qualsiasi essere
umano. Due diritti, di fatto, messi in pericolo se sarà approvato, nella sua
forma attuale, il disegno di legge in materia di sicurezza pubblica redatto dal
Governo. Un provvedimento complesso ed esteso, che abbraccia i più ampi strati
della nostra società e le più ampie tematiche (dalle modifiche al codice penale
a nuove norme per il Codice della Strada, dalla regolamentazione dei sistemi di
videosorveglianza al controllo dell'immigrazione clandestina) e che proprio per
questo si fa fatica ad esaminare esaustivamente. Che si prefigge il nobile
obiettivo di rendere più sicuro il nostro Paese nascondendo tra le righe, e
neanche troppo velatamente, punte di incostituzionalità davvero gravi. Con la
scusa di proteggere i cittadini si ingannano, privando degli esseri umani,
spesso i più deboli, dei diritti più elementari. Come uomo e come medico, prima
ancora che come rappresentate istituzionale, resto esterrefatto di fronte ad
alcune norme contenute in particolare nell'articolo 45 del disegno di legge del
Ministro Maroni che modificano il "Testo unico delle disposizioni
concernenti la disciplina dell'immigrazione e norme sulla condizione dello
straniero" del 1998 e che entrano palesemente in conflitto con quelli che
sono alcuni diritti fondamentali dell'uomo e con quelli che sono alcuni
principi cardine delle deontologia medica. E' vero che l'eliminazione del
divieto di segnalazione all'autorità da parte del medico di situazioni di
irregolarità non sancisce necessariamente l'obbligo di denunciare l'immigrato
clandestino. Ma è pur vero, ed ipocrita negarlo, che la professionalità del
medico sarà messa in pericolo da questo emendamento. Un emendamento crudele e
razzista che va contro il giuramento di Ippocrate e che avrà conseguenze sulla
salute pubblica gravissime. Non ci si rende conto che il dato che negli ospedali,
in questo primo mese in cui la norma è venuta alla luce, i clandestini che
hanno richiesto cure sono diminuiti quasi del 20% è allarmante, non certo una
buona notizia. E' allarmante perché ciò non significa che è diminuita
l'immigrazione clandestina, ma soltanto che il 20% di quegli immigrati
irregolari che ancora risiedono nel nostro paese ha deciso, per paura, di non
curarsi, rischiando di morire. E mi sembra che questo sia un dato pericoloso
perché l'unica conseguenza sarà l'aumento del mercato nero della salute e delle
cure clandestine, che sarà sempre meno controllabile. Per non parlare della
diffusione di patologie quali la Tbc, la malaria o l'Aids. Ma la norma che in
queste ore sta facendo discutere è, in parte, ancora più sconvolgente. Con la
modifica dell'articolo 35 comma 2 del "Testo unico
sull'immigrazione", si impedisce agli immigrati clandestini di riconoscere
il proprio figlio, dando vita (nel senso più letterale del termine) a dei
bambini che saranno discriminati sin dal primo momento della loro esistenza,
che saranno invisibili, trasparenti sia giuridicamente che civilmente perché
saranno, a tutti gli effetti, "figli di nessuno". I bambini
stranieri, figli di immigrati irregolari, che nasceranno nel nostro paese non
avranno alcun diritto. Si correrà inoltre il rischio concreto che questi
piccoli non verranno restituiti ai genitori naturali una volta venuti al mondo
e siano dichiarati in stato di abbandono. Tutto questo avrà un'altra
immaginabile conseguenza: molte donne immigrate eviteranno di partorire in
ospedale compromettendo la propria salute e quella dei loro bambini. Proprio in
una mozione sulle patologie femminili, che ho presentato in aula qualche
settimana fa e che è stata respinta da questo Governo, ho proposto delle
iniziative per tutelare la salute delle donne straniere, specie nel momento del
parto. Per garantire quel diritto alla maternità e alla crescita del proprio
figlio che spetta a tutte le donne, e non solo a quelle italiane e non solo a
quelle regolarmente immigrate. Un bambino non deve chiedere il permesso per
nascere e per avere un'identità. Ad un bambino che nasce non si chiede il
permesso di soggiorno. Questo disegno di legge ed in particolare questi due
emendamenti sono il frutto palese di una politica volta alla creazione e
all'alimentazione di un clima di intolleranza verso il diverso, verso
l'immigrato in particolare, che fin dall'infanzia viene relegato, secondo la riforma Gelmini, in classi differenziate. Una politica che non si rende conto di
violare ogni giorno, ad ogni passo, con ogni norma, con ogni decreto dei
diritti fondamentali dell'uomo. Diritti che uomini, prima di noi, hanno lottato
per ottenere. Il non rispetto della vita, la non considerazione della vita
umana si evince da queste due norme che, quando arriveranno in Aula alla
Camera, noi dell'Italia dei Valori saremo pronti a contrastare duramente *
Deputato dell'Italia dei Valori, Capogruppo in Commissione Affari Sociali
( da "Corriere.it"
del 13-03-2009)
Argomenti: Scuola
VERTICE A ROMA «Banche, aiutate le imprese» Il premier ai
banchieri: «Più fiducia, la crisi si può battere. La politica vi è vicina» ROMA
- «Dovete continuare a dare una mano alle imprese. Diteci come il governo,
oltre ai 12 miliardi già stanziati, può fare qualcosa. Noi stiamo operando per
fronteggiare al meglio questa crisi». Dopo il gotha dell'industria, dopo i
protagonisti del made in Italy e i rappresentanti delle utilities, è toccato
ieri sera ai primi banchieri del Paese sedersi al tavolo con i rappresentanti
di quasi tutto il governo, a Villa Madama, per una cena dal carattere informale
e soprattutto per ascoltare un presidente del Consiglio convinto che uno
scambio virtuoso di informazioni fra esecutivo e mondo delle imprese debba
avere scadenze periodiche. «Io mi ricordo che da imprenditore vedevo il mondo
della politica come un mondo distante, non c'era un giusto collegamento. Ora, come
dimostra questa cena, non è così», ha detto in apertura dell'incontro il
premier, rivolto agli ospiti. Ad ogni tavolo, come nelle scorse occasioni, era
seduto un ministro, presentato come appartenente a «una squadra piena di uomini
del fare, composta da giovani molto capaci ». Nel salutare gli ospiti il
Cavaliere si è rivolto fra gli altri all'amministratore delegato di Intesa
Sanpaolo, Corrado Passera, per il ruolo svolto nella partita Alitalia: «Lui e
Colaninno si sono messi a capo di una cordata di coraggiosi, permettendo alla
compagnia di bandiera di continuare a portare il turismo in Italia». Per le
banche, oltre a Passera, erano presenti fra gli altri Corrado Faissola,
presidente dell'Abi, Enrico Salza, presidente del Consiglio di gestione di
Intesa Sanpaolo, l'ad di Unicredit Alessandro Profumo, Ennio Doris, presidente
di Banca Mediolanum, Giuseppe Mussari, presidente di Monte dei Paschi di Siena,
Alberto Nagel, ad di Mediobanca, Luigi Abete, presidente della Bnl, Flavio
Valeri, ad di Deutsche Bank, Franco Carraro, presidente di Mediocredito
Centrale. Fra gli ospiti anche i rappresentanti del mondo delle assicurazioni:
Ina, Alleanza Assicurazioni (Sandro Panizza), Unipol, con il direttore generale
Carlo Cimbri. A dare il timbro all'incontro ovviamente l'ottimismo del capo del
governo. «La crisi si può battere ha insistito il Cavaliere e il nostro compito
è diffondere la fiducia, perché con il pessimismo non si va da nessuna parte,
non si combina nulla di buono». Un invito associato a quello, specifico per il
mondo della banche, a non smettere di sostenere le imprese con il credito, a
fare il più possibile il mestiere proprio degli istituti bancari, ovvero
accompagnare lo sviluppo e l'espansione del tessuto imprenditoriale italiano.
In sintesi: «Dovete continuare a dare una mano alle aziende», una
responsabilità che per il premier le banche devono sentire nei confronti del
Paese, aiutando il governo in «uno sforzo che deve essere comune» per uscire
prima e meglio dalla crisi economica. Per il governo, oltre
ai ministri Giulio Tremonti, Raffaele Fitto, Mara Carfagna, Mariastella Gelmini, Claudio Scajola, Luca Zaia e
Angelino Alfano, erano presenti anche i sottosegretari alla presidenza del
Consiglio Gianni Letta e Paolo Bonaiuti e il segretario generale di Palazzo
Chigi Mauro Masi. Marco Galluzzo stampa |
( da "Cittadino,
Il" del 13-03-2009)
Argomenti: Scuola
Scuola, da Roma rassicurazioni sui tagli Salvi per ora i
licei sperimentali della Bassa, i rischi dal 2010 n Uno spiraglio per gli
indirizzi sperimentali degli istituti di istruzione secondaria, messi a rischio sparizione dalla bozza di riforma scolastica del
ministro Gelmini:
rassicurazioni e promesse sul mantenimento delle sperimentazioni più virtuose
sono arrivate dal sottosegretario all'Istruzione Giuseppe Pizza a una
delegazione di presidi del Lodigiano.L'incontro si è tenuto mercoledì sera al
ministero dell'Istruzione, a Roma. Il sottosegretario Pizza ha accolto
alle 17 circa la pattuglia lodigiana, capitanata dal dirigente dell'ufficio
scolastico provinciale Giuseppe Bonelli e composta dai dirigenti Maria Teresa
Cigolini dell'istituto Cesaris di Casale, Luciana Tonarelli dell'Itis Volta di
Lodi, Ottorino Buttarelli dell'Itas di Codogno, Ornella Cassè del Liceo Novello
di Codogno, Celestino Ambrosoli dell'istituto Cremonesi di Codogno, Salvatore PIgnanelli
del Maffeo Vegio, e dalla vicaria del dirigente del Pandini di Sant'Angelo
Maria Fiorella Merli.L'appuntamento è stato organizzato dall'onorevole Paolo
Grimoldi, componente della Commissione istruzione, cultura e scienza della
Camera dei deputati, che a fine gennaio aveva già incontrato i dirigenti
scolastici proprio all'istituto Cesaris di Casale e al quale i dirigenti
lodigiani hanno voluto rivolgere un sentito ringraziamento. Tutti i contatti
sono stati tenuti dalla Lega Nord di Casale, per iniziativa della quale è stato
possibile il primo incontro con l'onorevole Grimoldi e che mercoledì era
presente a Roma con alcuni rappresentanti, Flavio Parmesani e Ilaria Bruschi di
Casale e il coordinatore dei giovani padani della provincia, Mirko Villa, di
Sant'Angelo. La bozza di riforma scolastica Gelmini
per le scuole superiori ipotizza la cancellazione degli indirizzi sperimentali,
che nel Lodigiano sono però realtà ben consolidate da anni e sicuramente
virtuose: tutti gli istituti rappresentati a Roma dai dirigenti scolastici
hanno attivi indirizzi sperimentali da più di dieci anni, con grande
partecipazione e soddisfazione degli studenti. Proprio partendo da questo presupposto
i dirigenti scolastici del territorio hanno voluto portare all'attenzione del
sottosegretario Pizza una bozza di documento per inquadrare un'alternativa alla
cancellazione degli indirizzi sperimentali e per la valorizzazione delle
peculiarità come quella dell'Itas di Codogno, corso di agraria, azienda e
convitto, aldilà del dimensionamento.«Abbiamo trovato nel sottosegretario
grande attenzione e la consapevolezza del problema che riguarda gli indirizzi
sperimentali - spiega il provveditore Giuseppe Bonelli. - Aldilà delle promesse
che ci ha fatto, è un punto di partenza importante perché siano salvaguardate
realtà importanti per il nostro territorio».I decreti attuativi della riforma
saranno presentanti nell'autunno prossimo e le novità partiranno dall'anno
scolastico 2010-2011.I dirigenti scolastici del lodigiano hanno incontrato nel
pomeriggio di mercoledì anche l'onorevole Luigi Berlinguer, il quale sta
affrontando le stesse tematiche e con il quale si è registrata una certa
sintonia sulle richieste di modifica da richiedere al ministro, in particolare
per una maggior tutela dei percorsi formativi tecnologici e scientifici.Andrea
Bagatta
( da "Leggo"
del 13-03-2009)
Argomenti: Scuola
di Lorena Loiacono E' allarme per gli insegnanti nella
scuola: il 94% delle famiglie chiede il tempo prolungato ma i tagli agli
organici potrebbero essere troppi. L'allarme questa volta, dopo le polemiche
alzate da sindacati e genitori, arriva nella XIV Commissione consiliare
dall'Assessore regionale all'istruzione, Silvia Costa, che, dati alla mano, chiede al ministro Gelmini di limitare i tagli: "Nel Lazio il 41% delle famiglie ha
richiesto le 30 ore, il 53% il tempo pieno a 40 ore e solo il 5% le 27 ore e
l'1% le
( da "Stampa,
La" del 13-03-2009)
Argomenti: Scuola
I genitori non mollano Mamme e papà della «Musso» sostenuti
da quelli di altri due istituti [FIRMA]ANDREA GARASSINO SALUZZO Terzo giorno di
«sciopero dei bambini» ieri all'Elementare «Mario Musso» di Saluzzo. Per la
seconda volta consecutiva si è registrato il 100 per cento di adesioni: 91
bimbi su 91 sono rimasti a casa. Da martedì a scuola ci vanno i genitori. Una
quindicina ogni mattina organizza un presidio. Protestano contro il cambio di
una maestra «a sessanta giorni dalla fine delle lezioni». «Vogliamo che sia
garantita la continuità didattica» è uno dei loro slogan. La «serrata dei
figli» proseguirà fino a sabato, «poi da lunedì - dicono - si vedrà». La
vicenda nasce da una sentenza del giudice del Lavoro di Saluzzo che intima alle
autorità scolastiche il reintegro della maestra Giuseppina Nocera su uno dei
plessi della circolo (tre su sette) dove non ha ancora lavorato, perché ha
un'istanza di incompatibilità ambientale per la «Dalla Chiesa». Il suo ritorno
in classe provocherebbe una girandola di insegnanti su cinque classi, in due
istituti diversi. Ieri a esprimere solidarietà e vicinanza alle mamme e ai papà
della «Musso» c'erano dei genitori della «Costa» e di Pagno (che dipende dal
circolo didattico saluzzese). «Anche noi siamo pronti a tenere i bambini a casa
- dicevano - perché i cambi di maestre potrebbero riguardarci. Abbiamo tentato
di incontrare il dirigente per ricevere chiarimenti, ma in questi giorni è
difficile. In ogni caso appenderemo dei cartelli sui muri esterni dell'istituto
in modo che si sappia che lottiamo con i "colleghi" della Musso».
«Spostare oggi le docenti - spiega una mamma di Pagno - vuol dire non
rispettare i bambini. La scuola dovrebbe pensare ai loro interessi, non alle
altre cose. Stanno girando tante voci e ci piacerebbe avere delle certezze sul
futuro formativo dei nostri figli». Cinque ore di presidio dell'ingresso
trascorrono tra la pianificazione di strategie per «non mollare» e i racconti
dei piccoli alunni a casa, invece che in classe. Se i primi giorni di sciopero
i bimbi sembravano tristi per l'assenza da scuola, ieri pareva che iniziassero
a prenderci gusto. «Mio figlio mi ha detto che ormai non ha più senso tornare
in classe venerdì e sabato e che se ne poteva parlare per lunedì» raccontava
una mamma. Un'altra manifestante commentava gli articoli di giornale che
spiegano la loro lotta: «Ci invitano ad assumere posizioni moderate, ma qui ci
sono di mezzo i nostri bambini e noi non vogliamo mollare». Sempre ieri
mattina, ha preso posizione sulla vicenda dello «sciopero» della Musso il
consigliere provinciale saluzzese Piero Sassone: «Il fatto che la protesta
coinvolga tutti i 91 alunni è indice di un gravissimo disagio che le autorità
scolastiche avrebbero dovuto evitare in ogni modo o, a frittata fatta,
perlomeno affrontare con senso di responsabilità e tempi rapidi. Invece si sta
assistendo ad un palleggiamento di competenze tra i vari livelli locale,
provinciale e regionale, con pessimi risultati di immagine per tutto il mondo
della scuola». «A questo punto - si chiede il consigliere - dovrà muoversi il ministro Gelmini per risolvere la vicenda?» Oggi, dalle 8 alle 13, ci sarà un
nuovo presidio di fronte al plesso di borgo San Martino e gli alunni
continueranno a non entrare in aula. Intanto sono allo studio nuove tecniche di
«lotta» da attuare la prossima settimana «se non ci verrà garantita la
continuità didattica» concludono i genitori.
( da "Stampa,
La" del 13-03-2009)
Argomenti: Scuola
SAMPEYRE «Nelle valli la riforma Gelmini va applicata con buonsenso» Un appello per applicare la riforma Gelmini in «modo ragionato» giunge dai genitori degli alunni della scuola
primaria di Sampeyre. L'hanno spedito ai ministeri dell'Istruzione e della
Finanza, alle autorità scolastiche e agli amministratori locali. «Bisogna considerare che ci sono zone in cui vivere è già di per sé
più difficile, quindi la riforma deve tenere conto di questi fattori» dice
Valeria Mezzano, una delle mamme sampeyresi. «Deve essere garantito - continua
- l'orario di 28 ore con i pomeriggi, altrimenti ci sarebbero meno attività
didattiche, meno corsi, meno attività extracurriculari. I bambini che abitano
in montagna spesso hanno meno opportunità e stimoli di chi sta in città e la
scuola è l'unica agenzia educativa del territorio». Sostegno a questa
«battaglia» dei genitori viene espressa dal sindaco di Sampeyre Renato Baralis
che è anche il preside dell'istituto comprensivo della Valle Varaita: «Stiamo
preparando una delibera di giunta per sostenere la presa di posizione dei
genitori d'alta valle». \
( da "Stampa,
La" del 13-03-2009)
Argomenti: Scuola
A San Pietro del Gallo resteranno le Materne "Pochi
bambini Chiuderemo le Elementari" [FIRMA]LORENZO BORATTO CUNEO «Sono solo
11 i bimbi iscritti per il prossimo anno scolastico alle Elementari di San
Pietro del Gallo. Con questi numeri l'Ufficio scolastico provinciale non
autorizzerà una pluriclasse con alunni da 6 agli 11 anni. Da settembre rimarrà
una Materna unica con scolari provenienti anche della vicina frazione
Passatore, dove saranno sistemati i locali per un polo delle Elementari, unico
per le due realtà». Così il sindaco Alberto Valmaggia ieri, in apertura del
Consiglio comunale straordinario convocato su richiesta dei 16 consiglieri di
minoranza. Valmaggia ha difeso l'operato della Giunta: «Scelta presa dopo
consultazioni con le famiglie e la dirigente dell'Oltrestura. Adesso c'è anche
il parere negativo del provveditore». La minoranza ha contestato la decisione.
Riccardo Cravero: «Avete condizionato i residenti. Nella scorsa commissione il
verbale era inesatto, contestato dallo stesso presidente». Poi gli interventi
di Luca Pellegrino («Serve un intervento progettuale, ampio»), Giuseppe Lauria
(«Date la colpa alla riforma Gelmini, ma la responsabilità della scelta è vostra») e Piercarlo
Malvolti («L'operato della Giunta è autoreferenziale, sempre, in questo caso
come per le farmacie comunali: scelte prese a tavolino»). Per la maggioranza è
intervenuto Silvio Falco: «Sappiamo che il provveditorato non accetterà questa
pluriclasse». «Ora la questione è tecnica e non politica» ha
sottolineato Mauro Mantelli. Luigi Mazzucchi: «Le famiglie si mettano il cuore
in pace. Il Comune potrebbe fornire un pulmino, ma per portare i ragazzi di S.
Pietro nel plesso più adatto, a Passatore, con servizi adeguati». L'inizio
della seduta si è aperto con un minuto di silenzio per ricordare l'operatore
del cinema Monviso Gianfranco Chialva e Nadia Lemouth, assessore comunale
socialista negli Anni '90, all'epoca collega dei consiglieri Malvolti, Fino,
Boselli (oggi militano in tre diversi partiti).
( da "Stampa,
La" del 13-03-2009)
Argomenti: Scuola
OMEGNA.FONDERIA IN DIFFICOLTA' Presidio di due ore davanti
alla Perucchini I risvolti della crisi si fanno sentire anche nel Vco. Oggi
dalle
( da "Stampa,
La" del 13-03-2009)
Argomenti: Scuola
L'enfant prodige vince ancora Guia Tagliapietra, 10 anni,
del Courmayeur Skating Club, è per la terza volta campionessa italiana di
pattinaggio artistico. La giovanissima atleta si è aggiudicata il Trofeo delle
Regioni, a Zanica (Bergamo), di fatto i campionati italiani per le categorie
Esordienti, Principianti e Cadetti. Guia Tagliapietra era negli Esordienti B,
dove ha superato 24 coetanee di tutta Italia: con il punteggio di 39,57 si è
distaccata dalla seconda di ben 15 punti, riuscendo per la prima volta a
eseguire tre combinazioni di salti doppi, superando il «suo personal best» con
una prestazione quasi perfetta. «Sono molto soddisfatta - dice l'allenatrice
Romina Poli -. Con il suo punteggio Guia potrebbe addirittura gareggiare in
categoria Junior, con ragazzi dai 16 ai 18 anni: ha la tecnica necessaria, le
mancherebbe solo la maturità interpretativa. In ogni caso sto valutando di
mandarla nei Cadetti, sorpassando le categorie Principianti A e B». La
trasferta lombarda è stata positiva per le tre società valdostane (Courmayeur
Skating Club, Aosta Skating Club 2000 e Hil Vallée d'Aoste), che hanno
schierato sul ghiaccio di Zanica 14 atleti. Francesco Bellomo dell'Aosta
Skating Club 2000 si è classificato al terzo posto in categoria Cadetti,
portando in gara due programmi: nel short un programma pulito con un unico
errore nella combinazione doppio luz - doppio tolup, mentre nel free program è
caduto nel doppio axel. «Il doppio axel è un salto che stiamo assestando e che
ho voluto provare in gara - spiega l'allenatrice Beatrice Gelmini -, avevamo messo in conto una
possibile caduta. Il resto del disco è andato bene e sono soddisfatta per
Francesco, che il prossimo anno passerà in categoria Novice in anticipo
rispetto alla sua età di 12 anni. L'obiettivo per la prossima stagione è
cominciare ad allenarsi sui salti tripli». Buoni risultati anche per
altri atleti come Sara Casella e Sophie Tussidor (entrambe del Courmayeur
Skating Club), seste in categoria Principianti A e B, Antonio Russo (Hil), 5°
tra i Cadetti, e Marco Bozzuto (Hil), 7° negli Esordienti. Domani e domenica è
in programma la seconda prova interregionale Free a Torino, a cui
parteciperanno l'Hil Vallée d'Aoste e l'Aosta Skating Club 2000; quest'ultima
società sarà presente anche alla gara internazionale Coupe de Chamonix.
( da "Secolo
XIX, Il" del 13-03-2009)
Argomenti: Scuola
«Non chiudete le scuole Carando» accesa riunione della
quinta commissione consiliare Appello delle mamme: è validissima, ma pochi la
scelgono perché ci sono molti stranieri Savona. «Se non fosse una scuola
valida, per quale motivo ci iscriverei anche la terza figlia? È piccola, i
bambini sono seguitissimi, le bravissime maestre li coccolano». Diana Leinfels
era una delle mamme ieri pomeriggio in platea nella Sala Rossa del Comune. Con
altre mamme è andata a seguire un'accesissima riunione (senza avere diritto di
parola), quella della V Commissione consiliare, presieduta da Pietro Licalzi.
Un solo punto all'ordine del giorno: "Problematiche relative alle scuole
Carando". La riunione è stata convocata in seguito alla richiesta di
alcuni commissari dell'opposizione (Parino, Remigi, Baiardo, Costabile), ai
quali si era rivolta la presidente della V Circoscrizione, Antonella Frugoni,
che sta lottando insieme ai genitori per scongiurare la chiusura della scuola
"Carando" del Valloria. Gli iscritti alla prima per il prossimo anno
scolastico sono infatti solo dieci, numero che, in base alle nuove disposizioni
legislative, non sarebbe sufficiente per garantire la sopravvivenza della
classe. In tutta la scuola gli scolari sarebbero 59 il prossimo anno. In difesa
della "Carando" ci sono state anche iniziative di piazza e la
raccolta di 870 firme. L'assessore ai Servizi sociali, Lucia Bacciu, ha
approfittato dell'occasione per fare una panoramica della popolazione
scolastica savonese (cresciuta del 20% a livello provinciale) e delle
problematiche esistenti, fra cui il sovrappopolamento nelle scuole
dell'infanzia e l'impennata di richieste del tempo pieno (95%). «Una comunità
senza scuola non ha futuro» ha tuonato, garantendo il massimo impegno per
risolvere il problema delle "Carando" così come di altre scuole.
Marisa Piombo è intervenuta nel duplice ruolo di insegnante delle
"Carando" e di vice dirigente della direzione didattica
"Colombo". Ha spiegato come già quest'anno la prima classe esista
solo sulla carta. A causa della carenza di personale, gli insegnanti sono stati
infatti ruotare su cinque classi. «La scuola è molto accogliente, molto
moderna. Grazie al contributo del Comune da anni si tengono laboratori
(informatica, teatro, musica, riciclo creativo) nei pomeriggi in cui non c'è
rientro a scuola - ha spiegato -. Chiediamo a chiunque possa darci una mano di
farlo». La presidente della V Circoscrizione, Antonella Frugoni, ha riferito la soluzione che le è stata presentata dal dirigente
scolastico, Otorino Bianchi: il decreto Gelmini prevede che gli enti locali (Comune o Regione) possano farsi
carico della spesa per il mantenimento della scuola, se considerata importante
per la collettività. «Questa è la filosofia imperante: il governo taglia e il
Comune paga» ha replicato la Bacciu. Ha suscitato un pandemonio
l'intervento di Livio Giraudo (capogruppo del Pd), che si è chiesto come mai le
iscrizioni alle vicine "Mameli" alla Villetta siano in aumento (oltre
200). «È una questione di moda, di scelta élitaria»è stata la risposta della
Frugoni. Marisa Piombo ha approfondito: alle "Mameli" ci sono solo
due bambini stranieri, mentre alle "Carando" il 25%, soprattutto
sudamericani e albanesi. «Questo è il vero problema - spiega una delle mamme
presenti. Ilaria Bazano -. Sono stati accolti tanti extracomunitari e questo
fatto frena molti genitori a iscrivere qui i bambini. Ma sono perfettamente
integrati. La scuola dà un'ampia apertura mentale». Per un'altra mamma, Susanne
Costa Leonhardt, «è stata fatta una cattiva pubblicità di una scuola ottima. ma
se chiude la "Calandro", nel quartiere sarà il degrado». Quali le
conclusioni? Il consigliere alle Pari opportunità, Lia Minetti, ha proposto di
mandare le firma raccolte contro la chiusura della scuola al ministro Gelmini. Inoltre ci sarà un ordine del giorno congiunto (di
maggioranza e opposizione) in Consiglio comunale in sostegno di tutto il
sistema scolastico savonese e non solo delle "Carando". Stefania
Mordeglia mordeglia@ilsecoloxix.it 13/03/2009
( da "Mattino
di Padova, Il" del 13-03-2009)
Argomenti: Scuola
Pagina 33 - Provincia Tempo pieno a scuola, famiglie in
allerta Domani mattina convegno al Filarmonico con Naccarato e Padrin PIOVE DI
SACCO. Famiglie in subbuglio per la prospettiva di perdere la possibilità del
tempo prolungato alla scuola primaria: attualmente sono oltre 250 i bambini che
nelle scuole piovesi frequentano classi con orario anche pomeridiano. E per
l'anno prossimo sono già state raccolte 38 iscrizioni per il tempo pieno alla
scuola Umberto I e anche una sezione della Dante Alighieri di Sant'Anna ha
chiesto il tempo pieno. Molti genitori hanno avviato raccolte di firme, la
dirigente scolastica Franca Milani sta incontrando le famiglie e ha sollecitato
gli organi competenti, dalla direzione provinciale al Comune, affinché si trovi
una soluzione. Per fare il punto della situazione e promuovere un dialogo fra
istituzioni e cittadinanza sui problemi della scuola, la presidente del
consiglio comunale Antonietta Ranzato ha organizzato per domani mattina un
convegno al teatro Filarmonico. Vi parteciperanno il deputato del Pd Alessandro
Naccarato, il consigliere regionale Leonardo Padrin, la direttrice scolastica
Franca Milani, i sindaci Mario Crosta e Federico Ossari. All'appuntamento sono
state invitate anche le deputate Paola Goisis della Lega e Margherita Miotto
del Pd. «Il Comune di Piove di Sacco - fa sapere Ranzato - ha aderito al
movimento dei sindaci a sostegno del tempo lungo. Invito tutta la cittadinanza,
in particolare le famiglie, i rappresentanti dei genitori dei consigli di
classe e di istituto, gli insegnanti e gli amministratori all'incontro di
sabato che ha come titolo «Quale Offerta Formativa nel nostro territorio». Lo
scopo - sottolinea la presidente del consiglio - è di mettere al centro
dell'attenzione politica e sociale il tema della scuola, in particolare il
futuro della scuola primaria. A seguito dell'applicazione
del decreto legge del ministro Gelmini, convertito in legge, sono previsti preoccupanti tagli che
mettono a rischio la qualità dell'offerta formativa e il «tempo scuola», così
come oggi sono praticati a Piove di Sacco e in Saccisica. Auspico una
partecipazione numerosa e attiva dei genitori e dei cittadini» conclude
Ranzato. (e.l.)
( da "Stampa,
La" del 13-03-2009)
Argomenti: Scuola
MILLESIMO PROPOSTA DEL SINDACO RIGHELLO Scuola, l'Alta
Valbormida deve avere tutti i benefici delle Comunità montane Garantire il
mantenimento delle scuole dell'Alta Val Bormida che fano capo all'Istituto
comprensivo «Lele Luzzati» di Millesimo, tenendo conto del fatto che operano in
zone montane sulla base dei parametri regionali, così da scongiurare eventuali
ricadute determinate dalla Legge Gelmini in materia dei plessi scolastici dei piccoli comuni. La proposta
è del sindaco di Millesimo, Mauro Righello, che l'ha presentata ufficialmente
in occasione della conferenza svoltasi martedì a Palazzo Nervi, alla presenza
del commissario prefettizio Mario Spanu, del prefetto Nicoletta Frediani e
della dirigente scolastica provinciale Carla Barzaghi. Incontro al quale
hanno partecipato anche i sindaci, gli amministratori locali e i dirigenti
scolastici di tutto il Savonese. La proposta, ufficializzata in un documento, è
stata elaborata da Righello dopo la riunione che si era svolta a Millesimo il
24 febbraio scorso con i vertici delle istituzioni scolastiche locali e
provinciali, la Regione, e i sindaci e gli amministratori dei Comuni dell'Alta
Val Bormida le cui scuole fanno appunto capo all'Istituto «Luzzati», ovvero
Millesimo, Cengio, Calizzano, Bardineto, Osiglia, Murialdo, Roccavignale e
Massimino. Ed è proprio su loro mandato, che Righello ha formalizzato la
proposta istituzionale per «una migliore organizzazione dei plessi scolastici
che, soprattutto per una zona come la nostra, sono elementi di presidio sociale
indispensabile tanto più nei piccoli paesi montani, quali Osiglia, Murialdo e
Calizzano». Con il documento, si chiede dunque alla Regione, che peraltro si è
già espressa per il mantenimento delle scuole, e all'Ufficio scolastico
provinciale di «dar vita ad un rapporto di cooperazione con i Comuni per
evitare di penalizzare i ragazzi e la loro formazione».
( da "Eco
di Bergamo, L'" del 13-03-2009)
Argomenti: Scuola
Documenti e rivelazioni Il Caravaggio e il battesimo
milanese Egregio direttore, dopo aver letto la lettera del signor Fernando
Togni, apparsa su «L'Eco di Bergamo» di giovedì 5 febbraio, vorrei poter dare
il mio contributo ad un chiarimento di quanto segnalato --> Venerdì 13 Marzo
2009 LETTERE, pagina 20 e-mail print Documenti e rivelazioni Il Caravaggio e il
battesimo milanese Egregio direttore, dopo aver letto la lettera del signor
Fernando Togni, apparsa su «L'Eco di Bergamo» di giovedì 5 febbraio, vorrei
poter dare il mio contributo ad un chiarimento di quanto segnalato. La notizia
del ritrovamento dell'iscrizione battesimale di Michelangelo Merisi nel
registro della parrocchia di Santo Stefano in Brolo a Milano può aver portato
sgomento, oltre che fra i lettori, in chi da anni si dedica agli studi
biografici del Caravaggio. Si deve in ogni caso ricordare che per trentacinque
anni siamo rimasti in balia di quanti hanno continuato a scrivere di una
nascita dell'artista a Milano, con riferimento a delle supposizioni dettate
dalla professoressa Mia Cinotti che aveva ritrovato nella parrocchia di Santa
Maria della Passerella i certificati di Battesimo dei fratelli Giovan Battista
e Caterina. Incontrando personalmente la professoressa Cinotti avevo io stesso
cercato di sottolineare, senza una risposta esauriente, la mancanza di fonti
documentarie di una nascita di Michelangelo in quella parrocchia. Dopo quanto
suddetto, questa «nuova» rivelazione, uscita dall'archivio diocesano di Milano,
«Adi 30 fu batz. Michel angelo f.de.f. fermo merixio et Luxia de aretoribus/
compare d. fran.co sessà» non può che lasciare dubbi sulla sua veridicità. Si
deve infatti considerare e non sottovalutare il confronto con
l'autocertificazione conservata negli archivi maltesi dettata dal Caravaggio
stesso in occasione della nomina a cavaliere di Malta: «Magnificus Michael
Angelus Carraca oppido vulgo de Caravaggio in Longobardis natus» e come era
l'usanza di quei tempi che voleva la nascita di un figlio avvenisse presso la
casa materna per l'assistenza necessaria. Difficile può essere da capire, come
l'attuale ritrovamento della data di battesimo del 30 settembre, giorno
successivo al parto, renda così concreta la data di nascita del 29 settembre,
giorno di San Michele Arcangelo, dettata solo in un suo libro dal prof.
Maurizio Calvesi senza riferimenti documentari. Forse una intuizione medianica?
Purtroppo come giustamente ha voluto sottolineare il signor Togni, spesso si
accetta troppo facilmente quanto viene dettato da persone al di fuori, mentre
basterebbe osservare più attentamente il modo di vestire e l'espressione
caratteriale di alcuni personaggi dei suoi quadri, per capire come, con un po'
di orgoglio bergamasco, si potrebbero difendere le origini di un'artista che ha
sempre voluto firmarsi Michelangelo Merisi da Caravaggio. Francesco Tresoldi
studioso del Caravaggio Permessi di soggiorno Le badanti vittime della
burocrazia Spettabile redazione, voglio provarmi ad illustrare l'assurda
situazione in cui si trovano le ormai numerose donne ucraine che in Italia
lavorano in qualità di colf (collaboratrici familiari) e badanti. Sono
apprezzate da chi ne gode, sono affidabili, oneste e si pensi anche, per averne
la giusta considerazione, alla loro vita di sacrificio, lontane dai loro cari e
dalla loro terra. Sono dotate di permesso di soggiorno, la cui condizione
principale di rilascio è che svolgano un lavoro con un minimo di ore
settimanali e che trimestralmente versino i contributi previdenziali e
assicurativi (ricevendone in cambio il diritto all'assistenza sanitaria e alla
tutela infortunistica). Ebbene, il permesso di soggiorno non è a tempo
indeterminato ed ha una sua scadenza, ma è rinnovabile, per «bontà» della
vigente legislazione. In una recente trasmissione televisiva il noto
giornalista Gian Antonio Stella, documentatissimo (si pensi al suo «La casta»),
ha avuto modo di precisare che il rinnovo dovuto, sulla carta, entro venti
giorni, ne raggiunge al minimo centoventi, quattro mesi ed io, per quanto è
nella mia limitata conoscenza, non posso che associarmi. Fra le varie e non
poche documentazioni che deve presentare la persona che chiede il rinnovo vi è
anche il certificato del casellario giudiziario, che, ovviamente, deve essere
pulito. Cosa si vuole di più? Ma tutto va a Roma ed è da lì che nascono i
centoventi giorni, tenendo sulla corda l'interessata. Perché non farlo compito
delle Regioni o addirittura delle Province, dove potrebbe aiutare nello
svolgimento delle pratiche da «scrivano» il volontariato? O si vogliono rendere
difficoltose le procedure per mettere i bastoni nelle ruote alle richiedenti?
Si tenga presente che staranno qui magari parecchi anni, ma non certo in
eterno: ritornano nella loro patria, sicuramente. Una conseguenza non da poco.
Una donna che voglia trascorrere le sue ferie con i propri parenti o, caso
opposto, partecipare ad un suo lutto, se ha il permesso di soggiorno in mano
può farlo usufruendo dei pulmini che settimanalmente fanno la spola fra
l'Ucraina e l'Italia, sono due giorni di viaggio sia pure sacrificato, con la
spesa di duecento euro e con arrivo al proprio domicilio. Se invece la
necessità di rientro accade col permesso in «vacanza romana» non può farlo che
in aereo, con spesa di quattrocento euro ed arrivo in aeroporti non certo sulla
porta di casa. E, per finire (mi scuso se affastello argomenti), le colf, le
badanti ed i loro datori di lavoro pagano profumati contributi trimestrali: non
sarebbe un bel gesto di riconoscimento per il lavoro svolto in Italia che in
base al versato si facesse loro pervenire, ad avvenuto rientro definitivo in
patria, una pur piccola ma sempre gradita «tredicesima» per fine anno? Renato
Volpi Dalle promesse ai fatti Carta acquisti I soldi finiti su quella errata
Spettabile redazione, sono tra coloro che non sono ancora riusciti ad
utilizzare la carta acquisti, e sapete perché? Dopo migliaia di tentativi per
capire perché la tessera in mio possesso non funzionava ho fatto interessare (
molto italianamente ) un amico dell'Inps al quale Poste Italiane ha risposto
che per errore sono state richieste due carte e indovinate su quale hanno
accreditato i soldi? Ma naturalmente su quella che non mi hanno mai consegnato
e che risulta irreperibile. Tra le tante risposte avute dall'ufficio postale di
Zogno mi sono sentita dire anche se non avevo amici e/o conoscenti presso la
direzione delle Poste di Milano o l'Inps di Bergamo che potevano darmi una
mano. Sono veramente scoraggiata e delusa da un sistema che oltre a commettere
errori non riesce a tornare sui suoi passi. Grazie per l'attenzione è stato
solo uno sfogo, non risolverà il mio problema, ma mi è servito per condividere
con voi la mia delusione. Tante promesse sbandierate e nessun fatto. Lettera
firmata Emergenza sottovalutata Evasione fiscale Uno scandalo che ci costa caro
Egregio direttore, qualche settimana fa ho assistito a un convegno presso un
liceo di Bergamo il cui tema era l'illegalità nel nostro Paese. I relatori
convenuti erano di estremo interesse. testimoni diretti dei fenomeni di
corruzione e mafia in Italia. Il dottor. Davigo illustrò il fenomeno a livello
di Stato e istituzioni, i siciliani della comunità di don Ciotti presentarono
uno spaccato della mafia in Sicilia, per Bergamo i presidenti di associazioni
imprenditoriali e della Camera di commercio denunciarono il fenomeno crescente
dell'usura, il questore fece giustamente notare all'orgoglio dei bergamaschi
che, insomma, da noi è diverso, Bergamo non è Agrigento. Dalla platea, infine,
una denuncia dell'elevata evasione fiscale e relative conseguenze. Bene. A tal
proposito faccio il mio breve diario di una settimana. Venerdì, ore 11, dal
barbiere: i quattro clienti prima di me pagano senza fiatare, nessuna fattura,
nessuno scontrino. Io, buon ultimo, chiedo la fattura. Finisce in un litigio,
cambierò barbiere. Il pomeriggio, per la riparazione di una tagliaerba mi chiedono
40 euro. Di fatture non se ne parla. Non c'è neanche il blocchetto: non ho
voglia di litigare. Il sabato con figlio e fidanzata vado a vedere qualche
appartamento in zona Bergamo e periferia. I prezzi li conosce, mi si chiede un
buon 20-30% in nero. La domenica con due coppie di amici ci permettiamo un
pranzo fuori porta, ristorante popolare, nel paesino di montagna più vicino
alla città. Alla cassa una inappuntabile signora, dietro un computer ultimo
grido (ah noi bergamaschi sempre all'avanguardia della tecnica e del lavoro!),
tocca qualche figurina sullo schermo ed esce il conto con tanto di nome e
partita Iva. Solo la sera, al momento di ripartire la spesa ci accorgiamo che
quella consegnataci è una «pre-fattura», quindi non ha registro, e che l'inchiostro
sta già sbiadendo (ma forse questo è una fatale combinazione). Nel corso della
settimana le sole occasioni di spesa sono benzina e supermercato ma il sabato
di Carnevale si cena e con un gruppo di varie decine di persone in un
ristorante attrezzato proprio per questi gruppi. A fine cena si paga per
raccolta ai tavoli. Chiedo la fattura? Solo per me? Facciamo i conti, e vorrei
che li facessero con estrema serietà il signor questore e i rappresentanti
delle associazioni imprenditoriali. Solo là dove io semplice pensionato ho
pagato somme con i soldi ben tassati del reddito fisso, ho assistito,
impotente, a un'evasione fiscale superiore al mio reddito. Che commenti devo
fare io, prima lavoratore dipendente e ora pensionato a reddito fisso? Che conclusioni
devo trarre? Le statistiche dicono che il mio reddito è superiore a quello
dichiarato da quegli evasori di cui sopra, vogliamo controllare? Chi ha pagato
più tasse e chi ha ricevuto più servizi? I nostri governanti non pensano che un
giorno o l'altro la corda si romperà? E, prima di allora, ci si renderà conto
che un caos sociale può nascere dalle disparità create da questa illegalità? R.
Gotti La protesta Educazione civica da difendere Spettabile redazione,
condivido quello che ha scritto Rosanna Lioveri (in riferimento alla lettera
pubblicata domenica 8 marzo, ndr), compresa la sua amarezza per gli spot della Gelmini sull'educazione alla cittadinanza e sullo studio della
Costituzione. Insegno in un Cfp gestito dall'Azienda Bergamasca Formazione e
nei Cfp c'è cultura civica e sociale. Ecco la Gelmini dovrebbe venire qui a capire come si gestiscono i ragazzi
difficili e che spesso questa materia è fondamentale sia per i nostri ragazzi
italiani che per gli extracomunitari. Invece ci tengono in un stato di
precarietà rendendoci sempre schiavi dal bisogno. Enzo Basile La precisazione
Il referendum e la riforma dell'Anmi Spettabile redazione, in relazione
all'articolo apparso su L'Eco di Bergamo il 10 marzo scorso, è necessario
precisare che le prerogative del Capo dello Stato (il nostro Statuto è legge
dello Stato Italiano) e quelle del ministero della Difesa (al quale noi
facciamo riferimento) non hanno nulla a che vedere con lo scopo del referendum.
Con la nuova presidenza nazionale , di cui sono il 1° vicepresidente nazionale
(vicario) è in atto una riforma generale di tutta la struttura
dell'Associazione, riforma che in primis prevede la revisione totale dello
Statuto e del Regolamento, revisione che per la parte legislativa è stata a me
affidata e sarà presentata al prossimo C.e.n. (Comitato esecutivo nazionale);
il referendum è una parte importante di questa revisione ed il suo scopo è
quello di dare al C.d.n. (Consiglio direttivo nazionale) la possibilità di
effettuare le variazioni dello Statuto senza dover ricorrere ogni volta
all'istituto del referendum. Il buon esito del referendum permetterà
all'Associazione di avere uno Statuto ed un Regolamento aggiornato in tempo
reale alle esigenze associative. Cav. Alberto Lazzari 1° vice presidente
nazionale Anmi Il ruolo dell'ente Il Parco Orobie e quel sì al comprensorio
Spettabile redazione, riflettendo sul ruolo del Parco regionale delle Orobie
bergamasche e sulle sue recenti prese di posizione, sono arrivato alla
conclusione che il Parco non serve, come credevo erroneamente, a tutelare la
natura delle Orobie dagli impatti antropici, ma viceversa serve a tutelare
l'uomo dagli attacchi della natura. Solo così del resto mi spiego la posizione
del Parco rispetto al progetto di potenziamento del demanio sciabile di Val
Seriana e Val di Scalve che vede l'Ente Parco conforme alle decisioni
istituzionali e favorevole in quanto progetto già previsto dal programma di
«Sviluppo territoriale delle Orobie bergamasche», nonostante la comunità
scientifica metta in guardia dai rischi ambientali che si corrono con un tale
progetto. Ma un Parco naturale non dovrebbe farsi promotore di forme di turismo
alternative che promuovano e rispettino le bellezze naturali che è chiamato a
tutelare senza viceversa danneggiarle? Sempre nell'ottica della protezione
dell'uomo dalla natura «matrigna» mi spiego ora anche la politica adottata dal
Parco nei confronti dell'orso JJ5: vietare qualsiasi forma di attività
antropica che possa direttamente o indirettamente determinare ed arrecare disturbo
al naturale comportamento e alla libera espressione di tutte le caratteristiche
etologiche, biologiche ed ecologiche dell'esemplare di orso bruno presente sul
territorio delle Alpi Orobie compresa la possibilità di fotografarlo o
filmarlo, dargli da mangiare o addirittura effettuare dei sopraluoghi in
elicottero per individuarlo. Tutto ciò è forse utile a impedire che qualcuno
avvicinandosi troppo all'orso finisca per diventarne una preda, non a
proteggerlo. Altrimenti come spiegare l'ampliamento del demanio sciabile? Non
credo che JJ5 sappia sciare! Marcello Manara 13/03/2009 nascosto-->
( da "Tirreno,
Il" del 13-03-2009)
Argomenti: Scuola
Pagina 2 - Empoli Siamo esasperati dai vandali che
graffiano le automobili Tra le tantissime auto danneggiate a Fucecchio, c'è anche
la nostra. L'abbiamo scoperto ieri mattina: la nostra utilitaria aveva una bel
graffio sul cofano. Questa situazione sta diventando insostenibile. Perché chi
si diverte a danneggiare le auto, non si rende conto del danno che provoca. Un
danno materiale, innanzitutto. Ma subiamo anche una forte limitazione alla
nostra libertà. Perché vorremmo decidere se lasciare l'auto parcheggiata in
strada metterla in un piazzale o in un giardino e magari chiudere anche a
chiave. Ci auguriamo che questa storia finisca presto. Siamo esasperati. E
proprio per questo vi chiediamo di non pubblicare il nostro nome. Chi ci ha
graffiato la carrozzeria, potrebbe anche decidere di tornare a far visita alla
nostra auto. Lettera firmata LA RIFORMA GELMINI La destra
minaccia il futuro dei nostri figli Sono 500.000 le bambine e i bambini
pre-iscritti alla prima elementare per il prossimo anno scolastico. I primi
dati ministeriali disponibili ci dicono che per 450.000 di loro i genitori
hanno richiesto un orario scolastico di 30 o 40 ore settimanali. Una
scelta non scontata, in presenza di un governo che persegue le 24 ore di
lezione settimanali nella elementare; una conferma forte della straordinaria
importanza che i genitori attribuiscono all'istruzione dei loro figli, una
richiesta non "eccezionale" visto che fino ad oggi (e da almeno due
decenni!), nella scuola elementare viene assicurato un organico per 30 ore
settimanali e per il tempo pieno. La storica novità è che, secondo le
elaborazioni più attendibili, lo Stato, a causa dei tagli sciagurati effettuati
alla scuola pubblica, non sarebbe in grado di soddisfare la domanda di ben
300.000 (su 450.000!) bambini ai quali potrebbe essere garantito solo un orario
scolastico molto ridotto rispetto alle richieste: ventisette o ventiquattro ore
settimanali di scuola anziché trenta. I costi di un tempo scuola adeguato e
aggiuntivo rispetto alle 24 o 27 ore settimanali risulterebbero presumibilmente
a carico delle scuole stesse, degli enti locali. E, visto che entrambi non
dispongono in alcun modo delle risorse necessarie, tale costo verrebbe caricato
sui bilanci familiari! Ovvero, i genitori che volessero per i loro figli un
tempo scuola adeguato dovrebbero in parte pagarlo, fin dalla prima elementare!
Alla faccia della Costituzione itlaliana che recita: "L'istruzione è
obbligatoria e gratuita per almeno otto anni". E' il nuovo modello di
scuola che, a partire dal prossimo anno scolastico, la destra vorrebbe
affermare. Una scuola contro la costituzione che, iniziando dalla prima classe
elementare, si estenderebbe negli anni successivi a tutte le classi della
scuola primaria e quindi all'intero sistema scolastico italiano. Bisogna
fermare questa deriva, per salvaguardare il futuro delle giovani generazioni e
della società intera. L'unico modo per opporvisi è quello di costringere il
governo della destra a recedere dalle sciagurate scelte sui tagli alla scuola e
all'università operati la scorsa estate. Essi se attuati determinerebbero, col
licenziamento di decine di migliaia di precari, anche che la fine del diritto
di istruzione per tutti. Oggi, rispetto a ieri ci sono maggiori forze, ragioni
ulteriori e i tempi per ottenere questo risultato. Marianna Gorpia segretaria
Pdci RIFLESSIONI La cultura che serve per la nostra scuola Nei giorni scorsi
diversi articoli hanno avuto come oggetto la scuola primaria di
Castelfiorentino. Sono stati sollevati problemi, chiamando in causa la
partecipazione attiva di alcuni genitori e insegnanti sulla riforma Gelmini, nonché i problemi di convivenza quotidiana tra
alunni. Ai genitori e agli insegnanti del consiglio di circolo preme una
riflessione profonda sul ruolo che la nostra scuola sta cercando di costruire.
Innanzitutto è necessario riconoscere la scuola come ambiente educativo, luogo
fondamentale d'incontro dove ognuno impara interagendo con gli altri. In questo
processo di promozione dell'alunno in tutti gli aspetti della sua formazione
morale, civica, sociale e affettiva, la famiglia ha un compito educativo che
precede ed affianca l'opera degli insegnanti. Esiste un patrimonio di
esperienze pedagogiche maturate in questi anni che mirano ad una scuola di
tutti e per tutti, dove l'esigenza del tempo scolastico non è solo temporale ma
qualitativa, in cui il tempo è la misura di una pienezza culturale, psicologica
e di relazioni. E' vero che è presente nella società un carico di
conflittualità, che può tendere a ripercuotersi in tutti gli ambiti della
convivenza sociale. Tentazione da cui pensiamo si debba rifuggire. Riteniamo ci
si debba riappropriare della cultura della pace, della comprensione, della
cooperazione e della condivisione per promuovere una scuola-comunità in cui gli
operatori educativi coordinano rigorosamente il loro lavoro, si confrontano e,
se necessario a volte si scontrano, educando a porsi interrogativi e curiosità
più che a dare risposte. Ognuno è chiamato a fare la sua parte per promuovere
una scuola dove ciascun bambino si senta accolto, compreso, amato. Consiglio
del circolo scolastico Tilli Castelfiorentino LA CASTA Prima delle pensioni si
taglino i privilegi Brunetta vuole adeguare l'età pensionabile dei dipendenti
pubblici, in questo caso delle donne, a 65 anni equiparandola a quella degli
uomini. La motivazione è che ci dobbiamo allineare all'Europa. Come dargli
torto. Vorrei fare, tuttavia, alcune osservazioni. Prima di adeguare i
dipendenti pubblici alle regole europee, il ministro Brunetta dovrebbe dare uno
sguardo alle disparità che tuttora esistono in casa nostra. In Sicilia, ad
esempio, i dipendenti pubblici possono usufruire ancora oggi delle pensioni
baby, grazie al fatto che, quando le vergognose pensioni baby furono abolite in
tutto il paese, la regione a statuto speciale Sicilia, ricorse e ottenne di
mantenere il privilegio. E ancora. I dipendenti pubblici per eccellenza sono i
parlamentari, come direbbe Grillo, i nostri dipendenti, che non si fanno
scrupolo alcuno a percepire un vitalizio dopo solo una legislatura, non si
fanno scrupolo alcuno ad aumentare il loro già grasso stipendio a furia di
migliaia di euro, non si fanno scrupolo alcuno ad essere primi nella classifica
europea dei più pagati. Tutto questo succede anche in Europa? Dia uno sguardo
Brunetta ai compensi dei colleghi tedeschi, spagnoli o meglio ancora dei paesi
scandinavi e poi dica la sua. Il Ministro, per dare il buon esempio, dovrebbe
iniziare proprio dagli inquilini delle poltrone d'oro romane, delle poltrone
d'oro dei dipendenti delle regioni a statuto speciale che percepiscono stipendi
molto più elevati dei loro colleghi delle altre regioni, che sono già
vergognosi così come sono. E vogliamo parlare della doppia pensione di chi ha
fatto il sindacalista? C'è chi a fatica ne percepirà una e non gli basterà per
campare e i sindacalisti, pagati per fare discorsi invece che di lavorare, alla
fine della loro "carriera" ne avranno due: una in quanto lavoratori
ed un'altra in quanto sindacalisti. Si è chiesto il Ministro Brunetta se ciò
avviene anche in Europa? Patrizia Socci
( da "Milano
Finanza (MF)" del 13-03-2009)
Argomenti: Scuola
MF sezione: Primo Piano data: 13/03/2009 - pag: 3 autore:
di Andrea Di Biase e Fabrizio Massaro Tra musica e barzellette alla cena dei
banchieri Molta politica, un po' di buona musica e anche qualche barzelletta,
raccontata in prima persona dal presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi.
Questo lo spettacolo cui hanno assistito i principali banchieri italiani, che
mercoledì sera hanno varcato il portone di Villa Madama, accolti dal picchetto
d'onore dei granatieri, per partecipare alla cena organizzata dal governo
nell'ambito degli incontri con «l'Italia del fare». Chi si aspettava una cena
di lavoro, un incontro tecnico per fare il punto sulle misure predisposte dal
governo per incentivare le banche a fare credito alle imprese, a partire
dall'inedito ruolo di controllori affidato ai prefetti, è rimasto sorpreso.
«Non sapevamo cosa aspettarci. E' stata una vera e propria sorpresa», ha
spiegato a MF-Milano Finanza uno dei banchieri presenti alla cena. «Poi però ci
hanno spiegato che l'appuntamento di ieri fa parte di un programma per
avvicinare il governo al mondo dell'economia e della finanza. Un modo per
scambiarsi idee e opinioni». Anche per questo, chi era arrivato a Roma portando
con sé studi sull'andamento del credito in Italia e concrete proposte da
sottoporre al governo, come aveva fatto, ad esempio, l'amministratore delegato
di una importante merchant bank milanese, ha lasciato la documentazione nella
borsa di pelle scura, limitandosi a gustare la cena tricolore offerta dal
governo (mozzarella, pomodoro e basilico come antipasto, pasta bianca, al pesto
e al pomodoro come primo, carne chianina come secondo e tre palline di gelato
tricolore come dessert) e ad ascoltare gli intermezzi canori delle tre
interpreti invitate per l'occasione: la prima, una soprano di origine cubana,
ha intonato una romanza, la seconda una canzone napoletana mentre la terza ha
chiuso con la celebre New York New York. I banchieri non hanno invece potuto
apprezzare le doti canore del presidente del Consiglio, che è stato a un passo
dall'impadronirsi del microfono: «piacerebbe cantare anche a me, per vivere le
cose con spirito, per non prendere sempre le cose sul serio». Il premier si è
dunque limitato a illustrare agli invitati le misure messe in atto dal governo:
dalla riforma della giustizia, predisposta dal ministro Angelino Alfano, a quella della scuola ad opera del ministro Maristella Gelmini, fino agli interventi in materia
di politica estera. Berlusconi ha ricordato sia il suo impegno personale nel
convincere il primo ministro russo, Vladimir Putin, a bloccare l'invasione
delle Georgia, sia la recente firma del trattato Italia-Libia che ha chiuso la
disputa sul passato coloniale. Gloria c'è stata anche per il ministro
per le Pari Opportunità, Mara Carfagna, che ha cenato al tavolo del premier
assieme ai vertici delle principali banche italiane: il ceo di Intesa Sanpaolo,
Corrado Passera, quello di Unicredit, Alessandro Profumo, il presidente di Mps,
Giuseppe Mussari, il presidente dell'Abi, Corrado Faissola, e l'ad di
Mediobanca, Alberto Nagel (assenti invece Giovanni Bazoli e Cesare Geronzi).
Prima di affrontare i temi economici, quelli più cari agli oltre cento invitati
presenti a Villa Madama, il presidente del Consiglio non ha esitato a lodare
anche il provvedimento per la lotta allo sfruttamento della prostituzione
voluto proprio dal ministro Carfagna. Tra la stupore dei banchieri presenti,
molti dei quali erano giunti a Roma anche per capire meglio la portata della
misura varata dal ministro dell'Economia, Giulio Tremonti, e da quello degli
Interni, Roberto Maroni, sul ruolo di vigilanza affidato ai prefetti.
«Contrariamente a quanto molti si aspettavano», racconta un altro dei
partecipanti alla cena, «Berlusconi ha parlato poco di banche e finanza e
soprattutto non è venuto fuori nulla di nuovo. Il premier si è limitato a
ribadire concetti che aveva già espresso nelle ultime settimane. E nessun
accenno è stato fatto al ruolo che avranno i prefetti nel vigilare
sull'erogazione del credito». Dopo aver riconosciuto che le nostre banche hanno
subito meno di quelle di altri paesi le conseguenze della crisi, il presidente
del Consiglio ha però sollecitato i vertici dei nostri istituti a seguire
l'esempio del Banco Popolare, utilizzando gli strumenti messi in campo dal
governo, a cominciare dai Tremonti-bond, per rafforzare il patrimonio e
favorire così il rilancio dell'economia reale. Berlusconi ha inoltre ricordato
che la capacità di credito delle banche sarà molto rafforzata dall'utilizzo dei
12 miliardi di euro messi a disposizione per i Tremonti-bond, sulla base dei
quali la capacità di credito delle banche potrà essere moltiplicata fino a raggiungere
l'importo di circa centocinquanta miliardi, aggiungendo: «Se i 12 miliardi non
fossero sufficienti, il governo è pronto a esaminare la possibilità di
effettuare ulteriori stanziamenti».Nessun accenno, dunque, al ruolo dei
prefetti, così come nell'intervento di Tremonti, che durante la cena era seduto
a tavola con il direttore generale del Tesoro, Vittorio Grilli, il presidente
del Credito Valtellinese, Giovanni De Censi, il dg del Credito Artigiano,
Luciano Camagni, Massimo Doris di Mediolanum, Massimo Minolfi e Franco Baronio
del Banco Popolare. E forse proprio per la nutrita presenza di banchieri in
sala il ministro dell'Economia ha rinunciato, almeno per una sera, al consueto
attacco al mondo del credito, limitandosi a un intervento di carattere generale
in cui ha ribadito l'impegno preso dal governo all'Ecofin di portare avanti una
politica di sostegno alle imprese anche con l'aiuto delle banche stesse. Toni
distesi, dunque, e nessun dibattito. E dire che il presidente dell'Abi, Corrado
Faissola, uno dei due banchieri che mercoledì sera hanno preso la parola, ci
aveva provato a intavolare un dibattito. Prima sottolineando il clima di
ostilità nei confronti del sistema del credito e chiedendo al governo di
intervenire per assicurare un'immagine meno negativa e meno distorta del
sistema bancario italiano. Poi avanzando anche alcune proposte concrete:
l'eliminazione della Robin Hood tax, «che di fatto è una tassazione su un
costo», nonché la possibilità di rendere deducibili integralmente le perdite sui
crediti in sofferenza. Misure, quelle proposte da Faissola, che non hanno
smosso Tremonti dalla sua preferenza per una fiscalità di rigore.L'unico vero
intervento politico, spiega chi ha partecipato alla cena, è arrivato invece da
Passera. Il ceo di Intesa Sanpaolo, prendendo spunto dal nuovo ruolo attribuito
ai prefetti nella vigilanza sulle banche, ha sottolineato l'importanza di
tenere fuori il potere politico dalle scelte in materia di credito. «La scelta
di concedere o di non concedere credito alle imprese deve spettare
esclusivamente alla singola banca», ha detto Passera, ribadendo allo stesso
tempo l'impegno degli istituti di credito a sostenere la ripresa. «Noi vogliamo
aiutare il Paese, siamo pronti a fare la nostra parte, ma non chiedeteci di fare
credito cattivo, perché questo sarebbe un dramma per tutti: per le banche, per
le imprese, per il sistema». Un appello condiviso da gran parte dei banchieri
presenti, a partire da Alessandro Profumo, che ha però lasciato Villa Madama
dopo la prima portata della cena. Un'uscita anticipata, quella dell'ad di
Piazza Cordusio, che alcuni dei partecipanti hanno letto a prima vista come un
gesto quasi indispettito, ma che in realtà era stata da tempo anticipata
all'organizzazione.Ad ogni modo i banchieri sono tornati a casa con le stesse
convinzioni e informazioni di prima. «Non ci hanno detto nulla di nuovo. Pure
le barzellette erano vecchie».
( da "Repubblica,
La" del 13-03-2009)
Argomenti: Scuola
Pagina V - Palermo La manifestazione Il risveglio
dell´Onda mercoledì un corteo Gli studenti dell´assemblea "No Gelmini"
rilanciano l´Onda con un corteo organizzato in occasione dello sciopero
generale di mercoledì prossimo. Il concentramento sarà alle 9 davanti alla
facoltà di Lettere, in viale delle Scienze. Da lì il corteo, cui hanno già
aderito gruppi di tutti i corsi di laurea, studenti medi e dell´Accademia di
Belle arti, percorrerà le vie del centro fino al rettorato, in piazza
Marina, dove si unirà a quello degli scioperanti. c. b.
( da "Italia
Oggi" del 13-03-2009)
Argomenti: Scuola
ItaliaOggi sezione: Professioni data: 13/03/2009 - pag: 35
autore: di Benedetta P. Pacelli Il ministro dell'Università anticipa l'arrivo
del decreto con i criteri di spartizione Atenei, la qualità
premia Gelmini: fondi solo
alle università che meritano E' finito il tempo delle risorse a pioggia negli
atenei. D'ora in poi chi fa ricerca e didattica di qualità sarà premiato, chi
non lo fa punito. Perchè il decreto ministeriale che dovrà disciplinare le
modalità di distribuzione di queste risorse come spiega Mariastella Gelmini a ItaliaOggi è ormai pronto.
Del resto la legge 1 del 2009 con cui il ministro dell'istruzione e
dell'universitài ha affrontato i nodi più urgenti del sistema universitario
parla chiaro: a partire da questo anno gli atenei virtuosi, quelli cioè con
ricerca e didattica di qualità, riceveranno finanziamenti aggiuntivi. E
potranno, finalmente, spartirsi quella torta del 7% dei fondi statali e del
fondo straordinario della finanziaria 2008. La lista dei buoni sarà compilata
in base ai parametri individuati dal Civr (Comitato di indirizzo per la
valutazione della ricerca) e dal Cnvsu (Comitato nazionale di valutazione del
sistema universitario). E ad attendere in prima fila ci sono già l'università
di Padova, Bologna, il politecnico di Milano e quello di Torino solo per
citarne alcune. Ma non solo risorse, perché il numero uno di piazzale kennedy è
ritornata anche sul capitolo valutazione, che sarà affidata all'agenzia di
valutazione, il cui regolamento sarà pronto a stretto giro, ma anche sui
concorsi, sulla riforma del reclutamento, della governance e dei dottorati di
ricerca che devono essere spendibili sul mercato e garantire le aspettative dei
giovani. Senza uno sforzo per cambiare alcuni meccanismi e colmare gap accumulati
negli anni, ha spiegato, anche avere più risorse sarebbe insufficiente per
migliorare la nostra università.Domanda: Al via quindi alle risorse per
premiare i migliori?Risposta: Noi siamo pronti con i criteri per spartire i
fondi premiali. Alcuni atenei ci saranno grati, altri un po' meno.D. Cosa
succederà quindi?R. Che per la prima volta in Italia saranno distribuiti i
soldi alle università in base a standard di qualità.Abbiamo preparato il
decreto lavorando in collaborazione con la Crui e recependo anche alcune
richieste di Aquis che ci sembravano interessanti.In ogni caso terremo la barra
dritta sul merito, non più sulla distribuzione delle risorse a pioggia. D. C'è
poi il capitolo valutazione.R. L'Agenzia per la valutazione del sistema
universitario e della ricerca è in dirittura d'arrivo e in pochissime settimane
sarà presentato il provvedimento che la ridisegna e il regolamento.D.Cosa è
cambiato? R. La vecchia Anvur era troppo burocratizzata e carica di funzioni,
noi pur condividendo la necessità di introdurre un unico organismo per la
valutazione di università e ricerca, riteniamo che questa debba ragionare in
termini di obiettivi valutando i risultati e non burocratizzando i processi.D.
Il decreto per le commissioni di concorso invece a che punto è?R. E' un
provvedimento ormai prossimo al traguardo. E verrà fatto nel giro di una
settimana anche perché abbiamo avuto proprio in questi giorni avuto il parere
dell'Avvocatura dello Stato.
( da "Italia
Oggi" del 13-03-2009)
Argomenti: Scuola
ItaliaOggi sezione: Periti Industriali data: 13/03/2009 -
pag: 36 autore: Periti industriali al fianco del ministero dell'istruzione per
creare un ponte con il mondo del lavoro In futuro istituti tecnici competitivi
Con la riforma stage e tirocini in azienda per creare opportunità Non più
istituti tecnici come percorsi di serie «B», parola di Mariastella Gelmini. Il ministro dell'istruzione
parte da questo imperativo per la sua riforma degli istituti tecnici. Un
progetto di ampio respiro che punta a più stage e tirocini presso aziende, ad
un diverso orientamento degli studenti, alla valorizzazione del ruolo dei
docenti, ma anche ad un forte collegamento con i distretti tecnologici e
industriali tramite accordi con le regioni e ad un ripensamento
dell'offerta formativa per far incontrare domanda e offerta. Basterà tutto
questo? Forse no. Perché se di certo è una scelta giudiziosa e razionale
ripartire dalle fondamenta, non si può dimenticare di completare coerentemente
e armonicamente un edificio, quello dell'istruzione tecnica, che nei tempi
passati ha subito interventi disorganici e incompleti, mettendo così a rischio
la sua stessa solidità. Dunque bisogna ripartire dagli errori commessi per
individuare nuove soluzioni che consentano alle professioni tecniche di primo
livello di poter tornare a recitare un ruolo di primo piano nel sistema
economico-produttivo del paese. Bisogna quindi risolvere il pasticcio creato
dal dpr 328/01 che ha solo prodotto confusione e disorientamento in quell'iter
che avrebbe dovuto portare i laureti triennali verso le professioni tecniche di
primo livello. Un provvedimento che ha anche avuto il «merito» di svuotare gli
istituti tecnici industriali nelle loro caratteristiche di affinità con il
mondo produttivo ed in qualche misura anche con quelle della libera
professione. E, le conseguenze, se non verranno presi gli opportuni
provvedimenti, sono facilmente immaginabili. È per tutte queste ragioni che i
periti industriali di concerto con geometri e periti agrari, puntano dritto ad
un unico, grande obiettivo: un albo dei tecnici laureati per l'ingegneria che
possa restituire chiarezza e identità a una componente nevralgica per
rilanciare la competitività italiana. Una casa comune che rappresenterebbe quel
necessario e indispensabile orizzonte di riferimento senza il quale qualsiasi
riforma finirebbe per venire a meno ai suoi ambiziosi obiettivi. Questo
costituirebbe anche un'indispensabile bussola per favorire l'orientamento dei
nostri giovani che, secondo i risultati raggiunti dall' indagine del Cnpi, si
dichiarano per il 38,6% intenzionati a proseguire i loro studi e a cimentarsi
nel mondo del lavoro da liberi professionisti. Ecco perché sarebbe anche
importante che gli istituti tecnici industriali, avviati sul percorso tracciato
dalla riforma rafforzino il loro legame con le facoltà universitarie dell'area
ingegneristica. Nello stesso tempo sarebbe opportuno non abbandonare l'idea di
dare un rinnovato impulso alla nascita e all'affermazione di quell'istruzione
tecnica superiore che rappresenta un importante snodo in diverse realtà europee
(basti pensare alle Fachhochschule in Germania). Proprio perché anche nel campo
del sapere la concorrenza è un bene, il poter proporre, accanto alle lauree
triennali, un'altra possibilità di percorso per gli studenti interessati a
proseguire il loro corso di studi dopo l'istituto tecnico, costituirebbe
un'opportunità da non trascurare per una rinnovata pluralità dei sistemi
formativi nel nostro paese. Certo è che dovrebbe essere garantita una perfetta equivalenza
del titolo con quello universitario. In ogni caso i periti industriali sono
pronti a collaborare con il ministro Gelmini per
approdare ad un nuovo modello di formazione tecnica che possa assicurare quel
livello di conoscenze e competenze necessarie per continuare a rimanere nel
gruppo delle prime potenze economiche del mondo. È una sfida complessa e
affascinante, ma ineludibile. Tutti noi sappiamo che senza la scuola, senza
garantire futuro al nostro sapere, non c'è futuro.
( da "Tirreno,
Il" del 13-03-2009)
Argomenti: Scuola
Pagina 8 - Grosseto «Annoto, dunque sono» Memoria e
identità: la raccolta dati dai graffiti ai data base GROSSETO. Non un semplice
convegno, ma anche un'opportunità per interrogarsi su se stessi e disegnare i
contorni della propria identità utilizzando, come foglio e matita, la memoria
del luogo dove viviamo. L'occasione è il convegno "La raccolta dei dati
dal periodo rupestre al database" che si terrà domani alle 16 nell'aula
magna dell'università in via Ginori. Il convegno, organizzato dal corso di
laurea in Conservazione, gestione e comunicazione dei beni archeologici del
Polo grossetano dell'Università di Siena e dall'assessorato alla cultura del
Comune di Grosseto, con il patrocinio della Provincia e della Camera di
commercio, si inserisce nel progetto "Memoria e identità a Grosseto"
che la dottoressa Vanna Francesca Bertoncelli, psicologa, organizza da ormai
quattro anni. «Lo scopo del progetto - spiega Bertoncelli - è di far riflettere
il pubblico, e in particolare i politici e i tecnici, sull'importanza della
memoria come elemento fondamentale per costruire la propria identità. Se,
infatti, è bene rinnovare e modificare, bisogna anche aver cura di mantenere
"oggetti" in cui riconoscersi, come luoghi, spazi o feste». Tutto
quello, insomma, che fa la storia di un luogo e al quale bisogna rivolgere lo
sguardo per capire chi siamo. Avere un'idea precisa della propria identità,
soprattutto in tempi di globalizzazione e multiculturalismo, è il passo
fondamentale per stabilire buone relazioni con gli altri». Proprio per
conservare memoria del passato, nel corso della storia l'uomo ha sempre
registrato, catalogato, elencato e raccolto. E a queste pratiche è dedicato il
convegno. I lavori saranno introdotti dal vicesindaco e assessore alla cultura
Lucia Matergi con una panoramica sul significato della raccolta dei dati nella
storia, dalle origini ai metodi attuali a carattere scientifico. Seguirà il
contributo di Sandro Nannini, del dipartimento di Filosofia e scienze sociali
dell'università di Siena: oltre a rappresentare il rettore Silvano Focardi,
Nannini parlerà di memoria nella costruzione dell'Io. Dai meccanismi della
mente umana si passerà ai diversi metodi di archiviazione, con particolare
attenzione sul passaggio epocale dal cartaceo al digitale, nell'intervento di
Pier Luigi Bonucci, funzionario del Comune di Grosseto ed esperto di sistemi
informatici. Sullo stesso tema Mario Lentano, del dipartimento di Studi
classici dell'ateneo senese, spiegherà come venivano archiviati i dati nel
mondo classico. Un intervento legato al territorio
grossetano sarà quello di Fiorenza Gelmini, direttore dell'Archivio di stato di Grosseto, che parlerà di
questa importante istituzione, luogo della memoria collettiva per la città.
Concluderà i lavori Giuseppe Pucci del dipartimento di Archeologia e storia
delle arti dell'università di Siena, sulla memoria nell'antica Roma. Gli
interventi saranno registrati, così che gli atti saranno subito disponibili in
formato digitale. Francesca Ferri
( da "Riformista,
Il" del 13-03-2009)
Argomenti: Scuola
ma pisanu è meglio Miglior politico italiano dell'anno:
Giuseppe Pisanu ma pisanu è meglio Miglior politico italiano dell'anno:
Giuseppe Pisanu. Miglior politico internazionale dell'anno: Barack Obama.
Miglior sindacalista dell'anno: Renata Polverini. Miglior parlamentare senza
vincolo di mandato: Giuseppe Pisanu. Migliore trasmissione politica dell'anno:
Ballarò Miglior articolo politico dell'anno: Panebianco sul testamento
biologico. Arturo vendola perché è onesto Nichi Vendola perché è uno dei pochi
politici italiani onesti. Barack Obama, per le speranze di cambiamento.
Guglielmo Epifani, perché a differenza di altri personaggi non è andato a cena
di nascosto a palazzo Grazioli. Otto e mezzo, finalmente condotto da una
giornalista capace e soprattutto non invasata come Ferrara. Stanco si fa presto
a dire obama Sarebbe troppo facile dire Barack Obama, ma il migliore è senza
dubbio il seminarista Dario Franceschini,che raccoglie i frutti di Celestino V,
Walter Veltroni, che fece il gran rifiuto. Dario è Calimero contro il cavaliere
Golia, e lo batterà con l'una tantum ai ricchi. L'articolo più bello l'ha
scritto Zagrebelsky sulla laicità dello Stato. Migliore trasmissione poltica
quella dell'Annunziata che intervista Franceschini. Miglior politico
internazionale Barack Obama, il Cristo della nostra era. Luciano Ferrari la
maglia nera va al pd Non ce n'è uno che emerga sugli altri, in modo tale da
essere citabile o eleggibile. Se invece si assegnasse la maglia nera al gruppo
politico, sicuramente andrebbe al Pd che ogni giorno dimostra di non avere idee
e quelle poche accettabili, le prende dagli altri. Roberto B. La vittoria delle
barzellette Il migliore assai per tutte le candidature è Silvio Berlusconi, per
le "barzellette" che giornalmente propina "urbi et orbi"! Giuseppe da angela a mariastella Miglior politico italiano
dell'anno: Mariastella Gelmini. Miglior politico internazionale dell'anno: Angela Merkel.
Miglior sindacalista dell'anno: Raffaele Bonanni. Miglior parlamentare senza
vincolo di mandato: Emma Bonino. Miglior articolo politico dell'anno: Antonio
Polito, I miei dubbi sul testamento biologico. Valeriano Giorgi la
competenza di tremonti Tra i politici italiani, Giulio Tremonti : competente,
fermo, lungimirante e leale. Tra quelli internazionali, Angela Merkel:
coraggiosa, capace e simpatica. Tra i sindacalisti, forse il più equilibrato è
stato Raffaele Bonanni, anche se ondivago, troppo attento a stare nel gioco
politico dei democristiani sparsi un po' di qua e un po' di là. Le trasmissioni
politiche sono noiose, sono ormai dei rituali in cui viene assicurato il gioco
delle parti, con il giornalista di turno che fa la spalla al proprio partito di
riferimento. Si sente la mancanza di Giuliano Ferrara, imprevedibile e
accattivante nello stile e nelle modalità di conduzione. Premio l'articolo di
Giavazzi sul Corriere sulla natura della crisi economica. Anna io sto con dario
Miglior politico italiano dell'anno: Dario Franceschini (determinato e chiaro).
Miglior politico internazionale dell'anno: Barack Obama (mitico). Miglior
sindacalista dell'anno: non classificato. Miglior parlamentare senza vincolo di
mandato: no comment. Migliore trasmissione politica dell'anno: Il Graffio
(Telenorba). Vincenzo Gilberti meno male che giulio c'è Politico italiano:
Giulio Tremonti, l'unico competente e che ha qualche idea sensata. Politico
straniero: la concreta Angela Merkel. Sindacalista: Renata Polverini, la più
indipendente dai partiti. Parlamentare: per la forte autonomia di giudizio,
Giuseppe Pisanu. Le trasmissioni politiche non le guardo. Non uno, ma più
articoli: i Mambo di Peppino Caldarola. Grigio napolitano su tutti Miglior
politico italiano dell'anno: Giorgio Napolitano. Miglior politico
internazionale dell'anno: Angela Merkel. Miglior sindacalista dell'anno: Renata
Polverini. Miglior parlamentare senza vincolo di mandato: Giuseppe Pisanu.
Migliore trasmissione politica dell'anno: Omnibus. Miglior articolo politico
dell'anno: Antonio Polito sulla crisi del Pd. Giovanna Scalise l'autonomia di
fini nelle istituzioni Miglior politico italiano dell'anno è Gianfranco Fini,
che interpreta con autonomia il proprio ruolo istituzionale; miglior politico
internazionale dell'anno è Hillary Clinton, che conduce una grande campagna e
rientra con prestigio nei ranghi del partito; miglior sindacalista dell'anno è
Raffaele Bonanni, che interpreta con saggezza il ruolo di un sindacato moderato
e moderno; miglior parlamentare senza vincolo di mandato è Giuseppe Pisanu,
unica voce fuori dal coro di Forza Italia e perciò unica fonte di dibattito
interno al movimento; migliore trasmissione politica dell'anno rimane Otto e
mezzo per la selezione degli ospiti basata sulla qualità della discussione.
Antonello Corsetti di emma bonino ma mastella... Miglior politico italiano
2008: Giulio Tremonti. Miglior politico internazionale 2008: Barack Obama.
Miglior sindacalista 2008: non pervenuto. Miglior parlamentare senza vincolo di
mandato 2008: Emma Bonino (secondo classificato Mastella: esilarante). Miglior
trasmissione politica 2008: Anno Zero. Miglior editorialista 2008: Andrea
Romano. Premio speciale della giuria a Giorgio Napolitano. Loremaf parlamentari
non pervenuti Miglior politico italiano: Silvio Berlusconi. Miglior politico
internazionale: Nicolas Sarkozy. Miglior sindacalista: Raffaele Bonanni.
Miglior parlamentare: non saprei. Miglior trasmissione politica: La zanzara
(Radio 24). Miglior editorialista: Giuliano Ferrara. Paolo l'ostinazione dei
radicali Voto per la pattuglia di Radicali Italiani che in Parlamento si
battono, propongono. Si fanno sentire su varie materie, non ultima quella della
tutela dei diritti umani. Posso non essere d'accordo con loro su alcune
questioni, ma riconosco il loro impegno e l'efficacia di talune loro battaglie.
Prima dell'attuale conduzione con la Gruber ritenevo Otto e 1/2, condotta da
Giuliano Ferrara e poi anche da Ritanna Armeni, la migliore trasmissione
televisiva su temi politici e di attualità. Ora Niente di Personale, sempre su
La7. Manlio un pensiero anche a valter Miglior politico italiano 2008: Dario Franceschini.
Miglior politico internazionale 2008: Barack Obama. Miglior sindacalista 2008:
Guglielmo Epifani. Miglior parlamentare senza vincolo di mandato 2008: Emma
Bonino. Miglior trasmissione politica 2008: Anno Zero. Miglior editorialista
2008: Curzio Maltese. Premio speciale della giuria a Walter Veltroni. Matteo
Biancardi 13/03/2009
( da "Adige,
L'" del 13-03-2009)
Argomenti: Scuola
laura galassi Chiuso il periodo di iscrizioni per il
prossimo anno scolastico, negli istituti superiori roveretani è arrivato il
momento di tirare le somme laura galassi Chiuso il periodo di iscrizioni per il
prossimo anno scolastico, negli istituti superiori roveretani è arrivato il
momento di tirare le somme. Il bilancio è particolarmente positivo soprattutto
per il Liceo Rosmini, con 50 iscritti in più rispetto all'anno scorso. A fronte
della stabilità nel corso scientifico, ci sono stati buoni incrementi per
l'indirizzo classico ed una vera e propria impennata nel linguistico. Delle 198
matricole liceali, ben 102 saranno sedute fra i banchi del corso scientifico,
62 si cimenteranno nello studio delle lingue straniere mentre in 34 tenteranno
il percorso di studi classici con il greco e il latino. «Questi dati - afferma
la preside del Rosmini Giovanna Sirotti (nella foto a destra) - sono molto
lusinghieri, soprattutto se si considera il bacino limitato della Vallagarina. Probabilmente la prospettiva della riforma Gelmini può aver premiato i licei
tradizionali per la loro riconoscibilità e relativa stabilità». In sostanza
quindi, la scelta di frequentare un liceo "sicuro" potrebbe anche
nascondere il timore dei giovani roveretani di vedere il proprio piano di studi
scombussolato dalle riforme scolastiche. «Questi numeri - prosegue
Sirotti - per noi sono un'anomalia; il nostro percorso di studi è chiaro e di
solito chi sceglie il liceo sa a cosa va incontro. Per questo mi stupisco
dell'incremento, anche perché abbiamo pescato da sacche che non sono le nostre,
come per gli 8 studenti provenienti dal Veneto». Buone notizie anche
dall'Istituto Tecnico Fontana, dove l'esercito di ragionieri e geometri ha
guadagnato 30 nuove reclute sparse su tutti gli indirizzi. L'anno prossimo le
136 matricole saranno quindi divise fra le 5 classi dell'indirizzo linguistico
aziendale, del liceo economico e dell'I.g.e.a e le due classi dei geometri e
del liceo tecnologico. «Quest'anno - spiega il vicepreside Mauro Prezzi - chi
si occupa dell'orientamento ha fatto davvero un buon lavoro. Ovviamente le
iscrizioni non seguono regole precise ma spesso dipende semplicemente dalle
annate; magari poi in questo periodo di crisi le famiglie sono alla ricerca
della concretezza che il nostro diploma offre». La dirigente Flavia Andreatta
elogia inoltre il lavoro fatto dal team di docenti dell'orientamento: «è stato
coordinato molto bene dalla professoressa Sguario, e più come gruppo di
orientamento si sono presentati come gruppo di miglioramento, presentando
l'offerta della scuola anche nella sostanza. I ragazzi hanno potuto venire qui
a provare i laboratori, a vedere cosa si fa. Credo che il successo delle
iscrizioni sia dovuto anche a questo. Tra l'altro ci hanno lavorato anche dei
ragazzi, che si sono trasformati in orientatori. E questo è andato a segno. E
poi, il secondo aspetto non trascurabile, è che l'attuale momento di crisi
indirizza le famiglie verso un diploma certo che pure non esclude una
università. Questi ragazzi sono molto richieste da cantieri, ditte, banche e
uffici. Qui non si dà un diploma senza le competenze, e questa serietà di fondo
ha pagato». Leggero calo invece fra le fila dei periti all'Istituto Tecnologico
Industriale Marconi; rispetto all'anno scorso nelle classi prime delle Iti ci
sono infatti 20 studenti in meno ma dall'altra si recuperano 15 iscritti per il
triennio. In totale ci saranno quindi 104 nuovi aspiranti periti industriali e
52 nuovi liceali. Con 156 matricole, l'istituto di S.Ilario non rischia
comunque una crisi demografica ma al contrario, anche grazie alla stabilità del
liceo tecnologico, si mantiene su numeri molto soddisfacenti. «Quest'istituto -
afferma Daniela Toldo, professoressa incaricata dell'orientamento - è ancora
una realtà importante a Rovereto. Pensavamo che il liceo tecnologico potesse
subire dei cali più seri, a causa delle voci che lo davano per inglobato al
liceo scientifico ed invece ha tenuto benissimo». La piccola flessione nei
numeri, secondo gli orientatori è quindi del tutto fisiologica, anche perché
l'anno scorso erano state raggiunte cifre sopra la media. «Il diploma di perito
- afferma la professoressa Toldo - è molto spendibile in questo periodo, anche
se il 70% preferisce tentare la carta dell'università piuttosto di lavorare
subito. Le iscrizioni tengono bene anche nelle specializzazioni, dove l'opzione
meccatronica è stata apprezzata da molti». Grande stabilità regna anche presso
l'Istituto Filzi dove per il prossimo anno sono previsti 56 nuovi studenti per
l'indirizzo socio-psico-pedagogico e 30 matricole per il liceo di scienze
sociali. Il trend è quello degli scorsi anni, con l'unica precisazione che
nella scuola affacciata su corso Rosmini ci sarà anche ad anno scolastico
iniziato un gran via vai. Sono infatti parecchi gli studenti che dal liceo
Rosmini passano all'Istituto Filzi ed altrettanti che dalle magistrali tentano
invece il percorso professionale. Proprio nell'Istituto di Istruzione Don
Milani - Depero per l'anno prossimo è previsto un leggero calo, con 13 studenti
in meno nell'indirizzo sociale; questo gap verrà però probabilmente recuperato
con le iscrizioni di maggio. Ottime notizie arrivano invece dai corsi
artistici, con 20 nuove matricole per il biennio di orientamento. «La nostra
scuola - afferma il preside Silvio Cattani - è molto apprezzata. L'anno
prossimo, con 67 iscritti al Depero, passeremo da
( da "Nuova
Sardegna, La" del 13-03-2009)
Argomenti: Scuola
L'allarmata denuncia di Anna Busi segretaria provinciale
della Flc-Cgil in vista dello sciopero di mercoledì prossimo «La nostra scuola
perderà sessanta posti di lavoro» Numerosi i tagli agli organici nel prossimo
anno ORISTANO. «è un disastro annunciato che riteniamo si possa ancora
fermare». Anche la Flc Cgil territoriale interviene sui tagli agli organici
delle scuole in provincia annunciati per il prossimo anno scolastico. «Per
adesso si sa con certezza che Oristano perde almeno 60 posti di lavoro, tra
collaboratori scolastici, assistenti tecnici nelle scuole superiori e
assistenti amministrativi - denuncia in una nota il segretario provinciale di
Flc, Anna Busi - numeri che però potrebbero salire se il Ministero chiederà
l'applicazione delle tabelle che ha emanato il 23 febbraio e che spazzerebbero
via una parte del sistema scolastico oristanese». Tantissimi anche i docenti
che rischiano di perdere il posto di lavoro. «Ulteriori tagli - dice ancora
Busi - si annunciano tra gli insegnanti. Nei prossimi
giorni infatti il ministro Gelmini, nonostante l'impegno assunto di rispettare la scelta delle
opzioni orarie fatte dai genitori degli alunni di prima elementare, potrebbe
tagliare le ore di frequenza a scuola e pasare dalle attuali
( da "Messaggero,
Il (Rieti)" del 13-03-2009)
Argomenti: Scuola
Venerdì 13 Marzo 2009 Chiudi
Preoccupata analisi da parte del consigliere regionale Massimi sui tagli alle
scuole sabine dopo il decreto Gelmini
( da "Messaggero,
Il (Rieti)" del 13-03-2009)
Argomenti: Scuola
Venerdì 13 Marzo 2009 Chiudi Al termine della commissione
scuola, diritto allo studio, formazione professionale e università il
presidente Annamaria Massimi ha confermato le preoccupazioni legate ai tagli
degli organici ribaditi peraltro dall'assessore Silvia Costa. «Questa mattina
(ieri per chi legge ndr) - ha dichiarato il consigliere Massimi - abbiamo
appreso dall'assessore l'esito dei primi incontri che la Regione sta facendo
con il Ministero mettendo a confronto le richieste di iscrizione presentate
dalle famiglie con i tagli previsti dal decreto Gelmini. Il Ministero pensava di far
fronte al cambiamento utilizzando i residui derivanti dal tempo scuola a 24 ore
per le prime classi della primaria, ma questo sarà inapplicabile se si pensa ai
dati nazionali che hanno evidenziato come, nel caso delle scuole primarie, solo
il 3 per cento delle famiglie abbia optato per le 24 ore settimanali. A
Rieti, sempre i dati delle iscrizioni nelle scuole primarie sono dell'1 per
cento per le 24 ore, del 2 per cento per le 27, del 58 per cento per le 30 e la
restante percentuale per le 40 ore. A destare forte perplessità è poi la
manovra nei confronti del personale Ata che nel Lazio, secondo le previsioni
fatte, avrà ricadute pesantissime con un taglio complessivo per il 2009 di 1338
posti e uguale misura sarà applicata nel 2010 e nel 2011 mettendo così i comuni
nelle condizioni di chiudere i plessi con ricadute pesanti in particolar modo
nelle scuole per l'infanzia. C'è, tuttavia, da sottolineare che il Ministero
sta vagliando le segnalazioni di allarme pervenute in maniera trasversale dalle
Regioni che sperano di ridurre al minimo tagli e conseguenti disservizi
conseguenti al non accoglimento delle istanze presentate».
( da "Sole
24 Ore, Il" del 13-03-2009)
Argomenti: Scuola
Il Sole-24 Ore sezione: POLITICA E SOCIETA data:
2009-03-13 - pag: 15 autore: Università. Gelmini: il regolamento sarà presentato al Cdm «Pronta l'Agenzia di
valutazione» ROMA Approfittare della crisi economica e dei tagli all'orizzonte
per varare il Ddl di riforma del sistema universitario. Di cui faranno parte
valutazione, reclutamento, dottorati di ricerca, governance. Ma non
l'abolizione del valore legale del titolo di studio. Ad annunciarlo è stato
ieri il ministro dell'Istruzione Mariastella Gelmini
intervenendo al convegno " Concorrenza e merito nelle università"
organizzato a Roma dall'autorità Antitrust in collaborazione con l'ateneo di
"Tor Vergata". Dando ormai per acquisiti i «tagli lineari della
finanziaria» il titolare di Viale Trastevere ha invitato tutte le parti in
campoa fare uno sforzo in più «per cambiare alcuni meccanismi e colmare gap
accumulati negli anni ». Senza di esso, ha spiegato, «anche avere più risorse
sarebbe insufficiente per migliorare la nostra università». Nel ravvisare un
«clima sereno per il confronto » il ministro ha poi elencato i temi in agenda
su cui «trovare soluzioni condivise». In cima alla lista la valutazione. Qui
l'idea è di modificare l'Anvur voluta dall'allora ministro Fabio Mussi. Pur non
essendo intenzionata a «disperdere» il lavoro del suo predecessore la Gelmini ha sottolineato come «questa agenzia debba ragionare
in termini di obiettivi valutando i risultati e non burocratizzare i processi».
Annunciando quindi che «in pochissime settimane» sarà presentato il
provvedimento che la ridisegna e il regolamento. Più imminente la decisione sui
concorsi che arriverà «entro una settimana » e sulla distribuzione dei 550
milioni in base al merito. Secondo il ministro, di tutti gli altri argomenti
allo studio, di cui fa parte «la riforma del reclutamento che non è più
rinviabile e dei dottorati di ricerca che devono essere spendibili sul mercato
e garantire le aspettative dei giovani», quello più «delicato» riguarderà la
governance degli atenei. A tal proposito la Gelmini ha
dichiarato di apprezzare«l'apertura riformista della Crui» e si è detta pronta
ad «accogliere la proposta di chi ha qualcosa da dire». Almeno per ora, niente
da fare invece sull'abolizione del valore legale del titolo di studio. «Non
chiedetemi di partire» da lì «per non svegliare la pantera che dorme», è stato
il commento del responsabile dell'Istruzione. Ma è una frenata che non è
piaciuta alla Lega. In occasione della conversione alla Camera del Dl Gelmini sull'università, proprio il Carroccio si era visto
approvare un ordine del giorno, a prima firma Paolo Grimoldi, che impegnava il
Governo ad abolirlo. Ritenendo «fondamentale per la meritocrazia» tale misura,
lo stesso Grimoldi ha garantito ieri che «se il ministro, forse sotto la spinta
delle solite lobby, ritiene di rallentare sarà la Lega come gruppo ad
accelerare». Eu. B.
( da "Repubblica,
La" del 13-03-2009)
Argomenti: Scuola
Pagina VI - Bari L´annuncio
Locorontondo niente Gelmini
Non si terrà più oggi a Locorotondo l´incontro con il ministro Mariastella Gelmini su "L´impegno per un
progetto autenticamente formativo". L´appuntamento, nell´ambito dei
"Percorsi della libertà" patrocinati dal gruppo parlamentare al
Senato del Pdl, è stato annullato dagli organizzatori. Il mancato arrivo
del ministro Gelmini non fermerà però le polemiche di
insegnanti, precari e studenti di sindacati e collettivi che terranno comunque
un presidio contro i tagli a Locorotondo.
( da "Messaggero,
Il (Pesaro)" del 13-03-2009)
Argomenti: Scuola
Venerdì 13 Marzo 2009 Chiudi MACERATA FELTRIA "Gli effetti della riforma Gelmini sul sistema scolastico del Montefeltro". Se ne parlerà
stasera alle 21 nella sede del Centro sevizi all'assemblea pubblica Pd.
All'incontro interverranno l'assessore regionale alla Pubblica istruzione
Stefania Benatti, il presidente dell'Uncem-Marche Maria Assunta Paci e il
segretario provinciale della Cisl-scuola Anna Bartolini. «Vogliamo fare
il punto della situazione - spiega il coordinatore del Pd del Montefeltro Guido
Salucci - per approfondire il contenuto della riforma e le conseguenze sul
sistema dei piccoli comuni dell'entroterra».
( da "Tirreno,
Il" del 13-03-2009)
Argomenti: Scuola
Pagina 3 - Livorno Cambia tutta la mappa dei corsi Ma
l'identikit dei nuovi indirizzi resta in alto mare: e a gennaio ci sono le
iscrizioni MAURO ZUCCHELLI LIVORNO. La scuola superiore, la riforma l'aspetta
da una vita. Adesso, eccola che arriva a ridisegnare le carte in tavola eppure
nessuno sa dire davvero in che modo. «Impossibile prevedere cosa ci troveremo
davanti», sbotta Mario Augusto Lorenzini, ex presidente del Distretto, una vita
a dar battaglia in nome di una scuola migliore: «Di sicuro c'è solo che, a
partire dall'anno scolastico 2010-2011, non avremo più i licei e gli istituti
tecnici con la fisionomia che abbiamo conosciuto negli ultimi trent'anni». Eccezion
fatta per la fine del sdoppiamento dell'istituto per ragionieri fra Vespucci e
Calamandrei (e, appunto, la fusione Palli-Niccolini), gli istituti superiori
cittadini sono rimasti quelli lì: gli stessi frequentati dai genitori degli
studenti di oggi. La forbiciata. In realtà, il ministro Gelmini non ha puntato a riformare i
programmi di studio: ha badato semmai a tagliare l'orario (per risparmiare
sugli stipendi ai prof) e a sforbiciare il gran numero di indirizzi (a livello
nazionale mezzo migliaio nei licei e oltre 200 negli istituti tecnici).
E' soprattutto questo che cambierà i binari: bisognerà re-incasellare gli
attuali indirizzi nella nuova geografia dell'istruzione. Anche se non nasce da
una riforma degli orientamenti didattici, guai credere che tutto si riduca a
una modifica alla targhetta sull'uscio della scuola: sulle scrivanie degli
amministratori locali rimbalza la preoccupazione che, alla resa dei conti, il
rimescolamento possa comportare magari il passaggio di qualche indirizzo da un
istituto all'altro. Con una conseguenza pure sulle sedi: ogni scuola rimarrà lì
dov'è adesso? Nessuno può pronosticarlo ora. Ma neppure escluderlo. Fame di
tempo. Non è vero che c'è tutto questo tempo davanti. Sì, la ricomposizione del
puzzle dell'istruzione superiore la vedremo all'opera dal settembre del
prossimo anno. Però, bisogna aver pronto la nuova mappa degli indirizzi
quantomeno già a gennaio al momento delle iscrizioni: altrimenti si
scatenerebbe una (sacrosanta) bufera fra i genitori dei ragazzi in uscita dalla
terza media, costretti a compiere al buio una scelta che così tanto peserà sul
loro futuro. Sermpre ammesso che il sistema scolastico ce la faccia nel
frattempo a modificare in corsa le rotaie su cui finora ci si è mossi: già
nelle scorse settimane il ministro Gelmini è stato
costretto a far slittare in avanti di dodici mesi il blitz sulle superiori
perché non c'erano i tempi tecnici. Non basta: le amministrazioni locali sono
parte in causa ma a Livorno, così come in buona parte del Bel Paese, a fine
primavera si vota per eleggere i nuovi governi locali. Tradotto: saranno in
sella solo a fine estate gli assessori che in Comune e, soprattutto, in
Provincia dovranno vedersela con questa patata bollente. In pratica, non più di
4-5 mesi per trovare le soluzioni. Da aggiungere che ben difficilmente l'anno
scolastico inizierà in discesa: la concatenazione dei rinvii lascia ipotizzare
che l'anno scolastico inizierà a singhiozzo con parecchie (brevi) supplenze,
visto che ci vorrà qualche settimana in più per completare le nomine degli
insegnanti. La riformina fai-da-te. Un dietrofront brusco rispetto alla
tendenza consolidata. La politica non riusciva a partorire la riforma e la
scuola si arrangiò a fabbricarsela in forme da bricolage: è da qui che
sbocciarono i cento fiori delle mille sperimentazioni. E a Livorno forse più
che altrove, visto che il preside Castelli costruì un intero liceo sulle
sperimentazioni. Nella fase 2 gli indirizzi extra si moltiplicarono anche per
motivi di marketing: ciascun istituto superiore negli anni '90 si è rifatto il
trucco aprendo nuovi corsi per intercettare nuove iscrizioni. Anche a costo di
fare come nei negozi di quartiere: con il fornaio che vende anche latte e
gelati, il verduraio che offre pure salame e prosciutto, il macellaio che tiene
anche mele e pizza. A far scattare il meccanismo era stata l'introduzione di
graduatorie di istituto per il reclutamento dei prof: nate per vincolare di più
gli insegnanti alla singola scuola, si erano trasformate in un harakiri perché
in caso di calo di iscritti (e dunque delle classi) il taglio alle cattedre
faceva precipitare nel girone dei docenti costretti a reinventarsi pendolari a
45-50 anni con i figli da crescere. Inevitabile che la caccia alle iscrizioni
diventasse la bussola per ogni azione.
( da "Unita,
L'" del 13-03-2009)
Argomenti: Scuola
VEDOVAMAZZEI L'ARTE si fa in due PIERPAOLO PANCOTTO Tra i
vari talenti dei quali la natura ha dotato Stella Scala e Simeone Crispino
oltre la creatività vi è anche quello dello sdoppiamento: sono quasi sempre in
grado di saper gestire la loro presenza individuale e professionale secondo un
doppio registro operativo. In due compongono la ditta Vedovamazzei; almeno due,
per quanto pronti a moltiplicarsi in maniera esponenziale, sono gli aspetti dai
quali possono essere considerate le loro opere - ironico/drammatico,
surreale/reale, poetico/tragico. Due, naturalmente, sono, poi, le posizioni
intellettuali e pratiche che assumono di fronte ad ogni questione per
convergere alla fine su un territorio comune che porta la firma condivisa di
Vedovamazzei. Sono trascorsi diciotto anni dalla formazione del duo. In
quest'arco di tempo il loro lavoro si è evoluto senza sosta. Un bilancio forse
è già possibile... «Diciotto anni, maturi, secondo la legge, di entrare in
conflitto con il mondo intero e di trasferire l'istinto in una razionale
avversione verso la propria esistenza - commentano Stella e Simenone -.
Superati i diciotto anni, si può accedere alla storia senza zavorre. Ci
riferiamo agli anni accademici che ci deviavano dalla possibilità di fare
qualcosa. L'uomo per conquistarsi uno stato paradisiaco deve commettere
qualcosa di grave, sempre. In due l'istinto ha ben poca speranza. Il programma
si imposta per difetto, le decisioni sono spaventose e non vanno acclamate, i
danni collaterali diventano preziosi, si sceglie la storia prima che questa
accada. Difficile calcolare la portata rivoluzionaria di una negazione:
facciamo intervenire il flusso naturale di ciò che potrebbe essere. Quindi è
l'istinto alla fine a dirigere non il lavoro in sé ma la differenza dei lavori
in seno alla nostra produzione per stabilirne le linee di condotta, ma non
sappiamo ancora se sia un bene o un male. L'arte non sta nel fare un
capolavoro, ma nel realizzarlo in maniera tale che chi lo fruisce lo associ ad
un concetto di capolavoro». IL PUBBLICO Evoluzione dell'artista, evoluzione del
pubblico... A Vedovamazzei manca il pubblico che «picchia gli artisti»: «C'è
quello che applaude che ti critica... la critica poi è pura fiaba. Sono tutti
colti, maledizione, sanno proprio tutto! Vorremmo dire al
Ministro Gelmini che sta
facendo troppo poco per la scuola. Dovrebbe prendere le chiavi delle scuole e
buttarle in mare, per almeno 25 anni e fare in modo che il diritto allo studio,
l'approccio "scientifico" per abbordare le arti, non rovini la
qualità dell'arte. La cultura è l'espressione di un individuo nella
pienezza della sua esistenza nel territorio in cui si trova, l'arte ha qualche
piccolo problema con questa definizione, vuole e si vuole approfittare solo
dell'economia. Ed è un puro caso che a volte ci azzecca con fatti storici.
Anzi, l'arte più è lontana e isolata dalla storia e più la storia le si
manifesta. La storia si infila nell'arte, ed è affascinata dalla crudeltà con
cui l'arte la disciplina. Per quanto riguarda noi, cambiamo talmente spesso che
siamo noi a recepire il pubblico sempre in maniera differente». Cinismo?
Provocazione? Il percorso di Vedovamazzei li ha portati da Napoli a Milano
all'Europa e a il mondo intero, ma il filo che lega il mondo è sempre lo
stesso. «Siamo protetti dall'economia e dalle persone che usano l'economia a
fini di puro desiderio. Pagano per evitare il precipizio, ma se vai giù, nel
profondo, sempre più giù, allora sei fortunato perché sarai da solo, veramente
solo. Spesso ci si preoccupa del mondo non della propria vita che è il meglio
che il mondo ti ha dato. Abbiamo avuto il Rinascimento quando la gente non
riconosceva il dono, perché non continuare su quella strada? Per quanto
riguarda Napoli è necessario uscirne per poter vedere i confini e i limiti
della sua esistenza, esaltandola o criticandola. Napoli ci è sempre apparsa
come la bella città dove praticare un buon lavoro, ma soltanto come
"Napolidi" (citando Erri De Luca) puoi avere lucidità e capacità
mentali tali da poterla distruggere. Letture che ne aveva fatto Susan Sontag,
L'amante del Vulcano, che storia! che passione, che Inglesi e che Napoletani!
Renato Fucini con il suo Napoli a Occhio Nudo. Sempre le Stesse vicende
miserabili, Vigliacca, povera. L'Europa è una vecchia puttana che continua a
menarsela con i luoghi comuni. Siamo in Europa per fare niente. Ma è ancora la
migliore geografia da frequentare, tutti i maggiori e peggiori casini si
coltivano qua. Talmente ingegnosi, colti che polemizziamo e discutiamo
addirittura sulle batterie dei cellulari che vogliono unificati». LA MUSICA
Artisti preferiti. «David Hammons - rispondono - primo perché odia il colore
della nostra pelle e poi perché è un grande. Poi c'è Steve McQueen, veramente
immenso e Hunger è il suo meraviglioso film ma anche tutta la produzione video
precedente. Più che esperienze con tendenze sono i singoli artisti a
folgorarci. Il noi e il voi dovrebbero sparire dalla Terra, dovrebbero esserci
solo l'io e il tu, così si sa chi ha messo le mani nella Nutella». Il
repertorio creativo di Vedovamazzei attinge ad ogni possibile forma espressiva,
compresa quella musicale, la musica fa parte della loro formazione. «Spesso è
entrata nella nostra arte soltanto marginalmente con citazioni di brani
musicali nel titolo di alcune opere, non so ci viene in mente Don't Let Me Be
Misunderstood oppure Just A Song Before I Go... Oppure prepotentemente quando
abbiamo composto brani inediti ed altri inseriti in alcuni video di nostra
produzione. Inoltre abbiamo arrangiato pezzi di Jonny Cash Don't Take Your Guns
To Town e composto pezzi come A Modest Voice la cui voce è quella di una
zanzara che solfeggia leggendo uno spartito di Vedovamazzei, presentati
entrambi al Madre di Napoli, 2006. Prima o poi editeremo un intero Cd».
( da "Unita,
L'" del 13-03-2009)
Argomenti: Scuola
Tra i vari talenti dei quali la natura ha dotato Stella
Scala e Simeone Crispino oltre la creatività vi è anche quello dello
sdoppiamento: sono quasi sempre in grado di saper gestire la loro presenza
individuale e professionale secondo un doppio registro operativo. In due
compongono la ditta Vedovamazzei; almeno due, per quanto pronti a moltiplicarsi
in maniera esponenziale, sono gli aspetti dai quali possono essere considerate
le loro opere - ironico/drammatico, surreale/reale, poetico/tragico. Due, naturalmente,
sono, poi, le posizioni intellettuali e pratiche che assumono di fronte ad ogni
questione per convergere alla fine su un territorio comune che porta la firma
condivisa di Vedovamazzei. Sono trascorsi diciotto anni dalla formazione del
duo. In quest'arco di tempo il loro lavoro si è evoluto senza sosta. Un
bilancio forse è già possibile... «Diciotto anni, maturi, secondo la legge, di
entrare in conflitto con il mondo intero e di trasferire l'istinto in una
razionale avversione verso la propria esistenza - commentano Stella e Simenone
-. Superati i diciotto anni, si può accedere alla storia senza zavorre. Ci
riferiamo agli anni accademici che ci deviavano dalla possibilità di fare
qualcosa. L'uomo per conquistarsi uno stato paradisiaco deve commettere qualcosa
di grave, sempre. In due l'istinto ha ben poca speranza. Il programma si
imposta per difetto, le decisioni sono spaventose e non vanno acclamate, i
danni collaterali diventano preziosi, si sceglie la storia prima che questa
accada. Difficile calcolare la portata rivoluzionaria di una negazione:
facciamo intervenire il flusso naturale di ciò che potrebbe essere. Quindi è
l'istinto alla fine a dirigere non il lavoro in sé ma la differenza dei lavori
in seno alla nostra produzione per stabilirne le linee di condotta, ma non
sappiamo ancora se sia un bene o un male. L'arte non sta nel fare un
capolavoro, ma nel realizzarlo in maniera tale che chi lo fruisce lo associ ad
un concetto di capolavoro». IL PUBBLICO Evoluzione dell'artista, evoluzione del
pubblico... A Vedovamazzei manca il pubblico che «picchia gli artisti»: «C'è
quello che applaude che ti critica... la critica poi è pura fiaba. Sono tutti
colti, maledizione, sanno proprio tutto! Vorremmo dire al
Ministro Gelmini che sta
facendo troppo poco per la scuola. Dovrebbe prendere le chiavi delle scuole e
buttarle in mare, per almeno 25 anni e fare in modo che il diritto allo studio,
l'approccio "scientifico" per abbordare le arti, non rovini la
qualità dell'arte. La cultura è l'espressione di un individuo nella
pienezza della sua esistenza nel territorio in cui si trova, l'arte ha qualche
piccolo problema con questa definizione, vuole e si vuole approfittare solo
dell'economia. Ed è un puro caso che a volte ci azzecca con fatti storici.
Anzi, l'arte più è lontana e isolata dalla storia e più la storia le si
manifesta. La storia si infila nell'arte, ed è affascinata dalla crudeltà con
cui l'arte la disciplina. Per quanto riguarda noi, cambiamo talmente spesso che
siamo noi a recepire il pubblico sempre in maniera differente». Cinismo?
Provocazione? Il percorso di Vedovamazzei li ha portati da Napoli a Milano
all'Europa e a il mondo intero, ma il filo che lega il mondo è sempre lo
stesso. «Siamo protetti dall'economia e dalle persone che usano l'economia a
fini di puro desiderio. Pagano per evitare il precipizio, ma se vai giù, nel
profondo, sempre più giù, allora sei fortunato perché sarai da solo, veramente
solo. Spesso ci si preoccupa del mondo non della propria vita che è il meglio
che il mondo ti ha dato. Abbiamo avuto il Rinascimento quando la gente non
riconosceva il dono, perché non continuare su quella strada? Per quanto
riguarda Napoli è necessario uscirne per poter vedere i confini e i limiti
della sua esistenza, esaltandola o criticandola. Napoli ci è sempre apparsa
come la bella città dove praticare un buon lavoro, ma soltanto come
"Napolidi" (citando Erri De Luca) puoi avere lucidità e capacità
mentali tali da poterla distruggere. Letture che ne aveva fatto Susan Sontag,
L'amante del Vulcano, che storia! che passione, che Inglesi e che Napoletani!
Renato Fucini con il suo Napoli a Occhio Nudo. Sempre le Stesse vicende
miserabili, Vigliacca, povera. L'Europa è una vecchia puttana che continua a
menarsela con i luoghi comuni. Siamo in Europa per fare niente. Ma è ancora la
migliore geografia da frequentare, tutti i maggiori e peggiori casini si
coltivano qua. Talmente ingegnosi, colti che polemizziamo e discutiamo
addirittura sulle batterie dei cellulari che vogliono unificati». LA MUSICA
Artisti preferiti. «David Hammons - rispondono - primo perché odia il colore
della nostra pelle e poi perché è un grande. Poi c'è Steve McQueen, veramente
immenso e Hunger è il suo meraviglioso film ma anche tutta la produzione video
precedente. Più che esperienze con tendenze sono i singoli artisti a
folgorarci. Il noi e il voi dovrebbero sparire dalla Terra, dovrebbero esserci
solo l'io e il tu, così si sa chi ha messo le mani nella Nutella». Il
repertorio creativo di Vedovamazzei attinge ad ogni possibile forma espressiva,
compresa quella musicale, la musica fa parte della loro formazione. «Spesso è
entrata nella nostra arte soltanto marginalmente con citazioni di brani
musicali nel titolo di alcune opere, non so ci viene in mente Don't Let Me Be
Misunderstood oppure Just A Song Before I Go... Oppure prepotentemente quando
abbiamo composto brani inediti ed altri inseriti in alcuni video di nostra
produzione. Inoltre abbiamo arrangiato pezzi di Jonny Cash Don't Take Your Guns
To Town e composto pezzi come A Modest Voice la cui voce è quella di una
zanzara che solfeggia leggendo uno spartito di Vedovamazzei, presentati
entrambi al Madre di Napoli, 2006. Prima o poi editeremo un intero Cd».
( da "Repubblica,
La" del 13-03-2009)
Argomenti: Scuola
Pagina 19 - Cronaca Supplenze, presidi in rivolta "Lo
Stato taglia i fondi impossibili le sostituzioni" Saltano 500 milioni.
Visite fiscali a carico degli istituti Le scuole vantano un credito enorme e
devono stilare bilanci su somme virtuali (SEGUE DALLA PRIMA PAGINA) SALVO
INTRAVAIA Ma per il ministro dell´Istruzione, Mariastella Gelmini, chiamato in causa da una
recente interrogazione parlamentare, non c´è stata «una diminuzione delle
risorse, al contrario queste sono state accresciute». Ma di cosa si lamentano,
allora, segretari e capi d´istituto? In una lettera indirizzata una settimana
fa al ministero, 70 tra capi d´istituto e direttori dei servizi amministrativi
(gli ex segretari) della provincia di Ancona «segnalano la gravissima situazione
di disagio di tutti gli istituti del territorio». Le scuole vantano un credito
enorme da viale Trastevere e sono state costrette a confezionare bilanci su
somme virtuali. L´Associazione delle scuole autonome della Sicilia (Asas) stima
in 1,6 miliardi di euro il corrispettivo che il ministero deve ancora alle
scuole. Mentre pochi giorni fa il direttore dell´Ufficio scolastico regionale
della Sardegna, Armando Pietrella, ha scritto al ministero di continue
«segnalazioni provenienti dalle istituzioni scolastiche che evidenziano la
grave situazione per la mancanza di fondi destinati alle supplenze». Ma di non
poterci fare nulla, invitando i capi d´istituto sardi a nominare lo stesso i
supplenti. Il ministero quest´anno assegnerà agli istituti un budget fisso in
relazione alle unità del personale in servizio incrementato al massimo del 50
per cento. Ma le scuole hanno ricevuto soltanto anticipi. Per dare un´idea del
taglio operato negli ultimi 5 anni basta guardare alcune cifre. Per le sole
supplenze nel 2004 vennero stanziati 899 milioni, nel 2008 siamo attorno a 323.
Maria Rita insegna in una scuola elementare della provincia di Roma. «Nella mia
scuola � spiega � non si nominano più supplenti da 15 giorni e siamo nel
caos più totale: le classi vengono divise e a farne le spese sono i piccoli
scolari, traslocati da una classe all´altra come pacchi postali». Oltre ai
tagli le scuole devono fronteggiare gli effetti del decreto-Brunetta contro i
fannulloni, che prevede visite fiscali anche per un solo giorno di malattia.
Chi le paga? Il servizio sanitario nazionale presenta il conto alle scuole che,
però, non ce la fanno più. «Aiutateci a gestire la scuola nella legalità»
scrivono 17 dirigenti scolastici di Bergamo. I capi d´istituto sono di fronte
ad un bivio: «destinare pressoché tutti i fondi disponibili al pagamento delle
visite fiscali e paralizzare la vita degli istituti, oppure infrangere la legge
e disporre solo in minima parte le visite o non pagare le Asl». Lo scorso
dicembre l´onorevole di centro destra Daniela Melchiorre chiese al ministro
Brunetta chi dovesse pagare le visite fiscali. «La questione è in via di
approfondimento», ha risposto il fustigatore di fannulloni.
( da "Repubblica,
La" del 13-03-2009)
Argomenti: Scuola
Pagina 30 - Cronaca Il caso "Chiuso il caso
Williamson". Richiesta a Ratzinger: a Durban condannate l´antisemitismo La
pace con i rabbini di Israele "Shoah nelle scuole cattoliche" ORAZIO
LA ROCCA Città del vaticano «Siamo molto soddisfatti, sul caso-Williamson
capitolo chiuso». E´ piaciuta agli ebrei la lettera sui lefebvriani scritta dal
Papa. Quasi un imprimatur in vista dei due importanti incontri che Benedetto
XVI si accinge ad avere col mondo ebraico, il viaggio in Terra Santa dall´8 al
15 maggio e la visita alla Sinagoga di Roma in autunno, confermata ieri dal
portavoce pontificio, padre Federico Lombardi, e dal presidente della Comunità
ebraica di Roma, Riccardo Pacifici. Elogi al Papa arrivano dalla delegazione
del Gran Rabbinato di Israele ricevuta ieri da Benedetto XVI. Anche se
Shear-Yashuv, rabbino capo di Haifa e capo delegazione, all´uscita dall´udienza,
pur parlando di «svolta» e di «dialogo riavviato in pieno», sembra sollevare
altre questioni: un pressante appello alla Santa Sede «affinchè condanni
l´antisemitismo» alla prossima conferenza sul razzismo «Durban II» organizzata
dall´Onu a Ginevra a fine aprile, disertata da Israele, Usa e da altri paesi,
Italia compresa, perché accusata di essere troppo antiebraica; e un
«suggerimento» rivolto al Papa affinchè «renda obbligatorio
lo studio della Shoah nelle scuole cattoliche di tutto il mondo». Un´idea,
quest´ultima, destinata forse a sollevare qualche resistenza nei settori
cattolici meno «aperti», ma che sembra che abbia già fatto breccia nel Papa,
stando a quanto assicura lo stesso Cohen, il primo rabbino ad essere stato
invitato in Vaticano - lo scorso ottobre - a parlare al Sinodo sulla Bibbia.
Invito concluso, però, con un duro attacco a Pio XII che mise a dura prova i
rapporti tra Santa Sede e Israele, con qualche mese di anticipo sulle critiche
sollevate da settori ebraici per la scomunica tolta dal Papa al vescovo
negazionista. Acqua passata, assicurano ora i rappresentanti del Gran
Rabbinato, come fa capire David Rosen: «Siamo soddisfatti e riteniamo che il
caso sia ormai risolto perché le spiegazioni avute dalla Santa Sede e dal Papa sono
chiare e corrette. La revoca della scomunica non significa una accettazione né
di Williamson, né delle sue idee, ma è una materia interna alla Chiesa cattolica».
( da "Nazione,
La (Viareggio)" del 13-03-2009)
Argomenti: Scuola
PIETRASANTA pag. 10 Bene le medie Stagi' In calo le
primarie Alle materne è ancora lista d'attesa ISCRIZIONI SCOLASTICHE
STATISTICHE In chiaroscuro l'andamento delle iscrizioni MOLTO BENE le
iscrizioni alle scuole medie «Stagi» e all'istituto comprensivo 2, brusco calo
invece alle elementari e alle medie del comprensivo 1. E' questo l'esito delle
iscrizioni nelle scuole pietrasantine per l'anno scolastico 2009-
( da "Repubblica,
La" del 13-03-2009)
Argomenti: Scuola
Pagina 38 - Cultura Esce un romanzo dello scrittore
ambientato nel nord Italia SE SCURATI SOGNA LA FINE DEL MONDO Il tema è quello
della pedofilia L´autore non ne elude l´orrore ma sonda il modo in cui nei
media diventa l´incarnazione del Male MAURIZIO BONO ergamo, Italia come Salem,
Massachussetts. E l´inizio del terzo millennio nel Nord più produttivo e
spregiudicatamente secolarizzato si svela parente stretto del delirio
collettivo che alla fine del XVII secolo fece della più famosa caccia alle
streghe di tutti i tempi il modello di tutti gli isterismi di massa a venire.
Là e allora le possessioni diaboliche, i processi sommari, le prediche di
pastori invasati, le impiccagioni di innocenti. Qui e ora, una cronaca-fiction
che trasferisce per comodità narrativa nel piccolo capoluogo lombardo spezzoni
di storie vere come l´inchiesta poi sgonfiata sulla "scuola degli
orrori" di Rignano, il caso di un asilo della bergamasca con due suore
accusate di molestie ai bambini, l´inchiesta ancora aperta
a Torino su don Gelmini per
abusi su minori, i casi di pedofilia di prelati e parroci, ma anche (con
discreta preveggenza) le ronde anti immigrati appena legalizzate e quelle anti
pedofili invocate da sindaci e assessori nel napoletano. Qui e là, adesso e
allora, un gran teatro incontrollabile della paura e dell´orrore, una
"pestilenza dell´anima e delle menti" che lascia una scia di colpe,
disagi, innocenti sospettati, tragedie private e pubbliche psicosi, attizzati
allo stesso modo, a distanza di secoli, dalle geremiadi dal pulpito e dai talk
show in tv. Antonio Scurati nel romanzo Il bambino che sognava la fine del
mondo (Bompiani, pagg. 280, euro 18) Salem non la nomina mai direttamente, ma
dissemina il testo di indizi e decide questa volta di pagare così, solo
velatamente, il tributo alla Storia che nel precedente Una storia romantica,
barricate eroiche e torridi amori nelle Cinque giornate di Milano, gli aveva un
po´ preso la mano con discussi esiti di "pastiche". Nel nuovo libro,
che Bompiani pubblica il 18 marzo, torna al presente e alla vita vissuta
dell´io narrante-personaggio come in Il sopravvissuto. Ma non inganni
l´inversione a u, perché sotto traccia il tema è sempre lo stesso: come si fa a
narrare, oggi, dopo la fine dell´illusione che basti farlo brillantemente
perché i fatti, nudi e spezzettati come sono nella postmodernità, ritrovino un
senso? Scurati sceglie il fantasma della pedofilia come tema, senza eluderne
l´orrore ma sondando soprattutto il modo in cui nei media e nelle menti diventa
incarnazione del Male assoluto e incrocia fondamentalismi religiosi
neopentecostali, razzismi cialtroni e insensate cacce al mostro. La
"soluzione" dell´angoscioso mistero che tiene in scacco la città per
otto mesi, con la confessione della prima accusatrice di aver inventato tutto,
può apparire un po´ sbrigativa, ma è più sottile la risposta al quesito che
conta: perché gli altri - tutti o quasi - ci credono? A spiegarlo non basta la
Storia, ci vuole un viaggio nella testa. Quella del protagonista-Scurati, che
si mette in scena senza ritegno: professore in crisi sentimentale blandamente
sensibile alle studentesse ignoranti come capre a cui gli tocca insegnare,
invitato ai talk show di Mentana e brillante commentatore sulla Stampa anche di
cose di cui poco sa, uomo d´oggi infragilito dalle paure, prima fra tutte
quella di far figli, e antico bambino terrorizzato - come tutti - dal mondo. è
in definitiva per sopire quel terrore primigenio del bimbo che eravamo e siamo,
che si preferisce incolparne il Male assoluto e lo si fa incarnare dal capro
espiatorio più adatto e inerme: la maestra nera nigeriana a Bergamo come la
schiava caraibica Tituba nel Massachussets, il complotto di preti e cattive
maestre contro i bambini come la seduzione di Satana tra i puritani. Può
irritare (lo farà) l´uso disinvolto di pezzi di realtà vera per incastrarli
nella fiction: Scurati adopera i propri articoli su Rignano e don Gelmini cambiando i nomi, fa uccidere da una rom a Bergamo,
con un colpo d´ombrello nell´occhio, una mamma che la accusa di rubare i
bambini (crasi di cronaca romana e napoletana), finisce per emulare la
giustamente vituperata "docufiction" della tv, dove un´attrice
impersona la mamma assassina per farti vedere come ha strangolato il pupo. Altro
che le libertà narrative rimproverate a Saviano per i cinesi morti nel
container all´apertura di Gomorra. Ma anche con questi trucchi Il bambino che
sognava la fine del mondo romanza un pezzo d´Italia e di contemporaneità: più
di quanto spesso passa il convento degli scrittori nostrani.
( da "Corriere
della Sera" del 13-03-2009)
Argomenti: Scuola
Corriere della Sera - MILANO - sezione: Cronaca di Milano
- data: 2009-03-13 num: - pag: 6 categoria: REDAZIONALE La protesta al liceo
Aula autogestita al Parini Raccolte 400 firme Quattrocento firme. «Per la
riapertura dell'auletta». Raccolte dagli studenti del collettivo nelle classi
del liceo classico Parini. Perché «vogliamo i nostri spazi». Ma l'appello non
si ferma alla raccolta di firme, presentate al consiglio d'istituto. Non
essendo stati ricevuti dal preside, Carlo Pedretti, i ragazzi hanno deciso una
nuova protesta. Oggi monteranno un gazebo, nel cortile della scuola, con la
scritta: «Immaginate che questa sia la nostra auletta». Una
saletta con tanto di musica all'intervallo, materiale informativo («Dalla legge
Gelmini al pacchetto
sicurezza») e fotografie. «Tutto quello che potrebbe contenere uno spazio da
noi autogestito». Una dimostrazione che «siamo responsabili». Per Elena,
rappresentante d'istituto, anche «se non otteremo nulla, andremo avanti.
La scuola è con noi: la metà degli studenti ha firmato per la riapertura». Il
dirigente aveva chiuso l'auletta due anni fa per «motivi igienici». Dalla
classe «uscivano scarafaggi e animali di ogni tipo». Da qui la decisione di
togliere «lo spazio autogestito». ( b.arg.)
( da "Resto
del Carlino, Il (Pesaro)" del 13-03-2009)
Argomenti: Scuola
MONTEFELTRO E PROVINCIA pag. 23
Riforma Gelmini assemblea
del Pd INCONTRO «GLI effetti della riforma Gelmini sul sistema scolastico del Montefeltro». Se ne parlerà oggi alle
21 nella sede del Centro sevizi di Macerata Feltria durante l'assemblea
pubblica organizzata dal Pd. All'incontro interverranno l'assessore regionale
alla pubblica istruzione Stefania Benatti, il presidente
dell'Uncem-Marche Maria Assunta Paci e il segretario provinciale della
Cisl-scuola Anna Bartolini. «Vogliamo fare il punto della situazione spiega il
coordinatore del Pd del Montefeltro Guido Salucci per approfondire il contenuto
della riforma scolastica e analizzare le conseguenze che produrrà». MATTEO
RICCI. Oggi il tour elettorale del candidato alla Provincia del Pd Matteo Ricci
proseguirà ad Auditore e Tavoleto. L'arrivo ad Auditore è per le ore 9,30. Alle
10 visita a Casinina (alla scuola professionale della cooperativa «Labirinto»).
Alle 12,15 pausa aperitivo da «Bibi». A Tavoleto l'arrivo è previsto per le ore
13, col pranzo «Dalla Renata» con associazioni sportive e del territorio.
Quindi ad Auditore incontro col Gruppo Montanari. Dopo la cena (ore 20), alle
ore 21 assemblea all'Arci di Casinina.
( da "Tirreno,
Il" del 13-03-2009)
Argomenti: Scuola
Pagina 13 - Toscana Noi giovani democratici non siamo già vecchi,
e ve lo dimostreremo I giovani democratici toscani stanno affrontando i primi
mesi di vita. Stiamo costruendo i circoli locali con successo, con modalità
diverse rispetto al passato. Siamo nelle nuove reti di comunicazione, e nei
luoghi in cui vivono i nostri coetanei, dove studiamo e dove lavoriamo,
sperimentando metodi innovativi di aggregazione e di partecipazione politica.
Siamo la prima generazione "democratica", senza altri aggettivi, e
vediamo nel Pd la scelta di campo per i prossimi decenni della sinistra e del
centrosinistra italiano. Oggi entrano nelle fila del nostro movimento giovanile
persone nate nel 1995, quando già era caduto il primo governo Berlusconi, sulle
rovine del muro di Berlino si organizzavano gite turistiche e in Italia nasceva
l'Ulivo. Forse è per questo che non siamo stati notati nel dibattito nazionale
del partito, perché abbiamo evitato di mescolarci con un confronto che invece
di misurarsi sugli scenari di fondo e sui problemi che interrogano nel profondo
la politica italiana di oggi, è rimasto avvitato intorno ai personalismi o alle
provenienze del passato. Troppo spesso abbiamo assistito a una richiesta di
posizionamenti individuali, dove conta più con chi stai di quello che pensi.
Sentiamo una distanza profonda tra le iniziative che mettiamo in campo, la
nostra capacità di stare insieme anche nelle scelte più difficili e le
criticità nazionali che invece hanno caratterizzato il primo anno di vita del
Pd. Adesso è il momento di cambiare pagina: per questo vorremmo un partito
capace di parlare dei problemi reali del nostro paese, e ci battiamo tutti i
giorni per costruirlo di realtà in realtà. Ci misuriamo nel territorio con un
partito diverso da come lo si rappresenta, fatto molto spesso da nostri
coetanei che si dedicano a questo con passione, altruismo e generosità.
Pensiamo che a dover cambiare non sia soltanto la politica, ma che il problema
delle classi dirigenti italiane sia molto più esteso, figlio di una chiusura
corporativa che attraversa trasversalmente tutti i settori della
rappresentanza, comprese le categorie economiche e sociali. Il rinnovamento non
è circondarsi di una o due facce giovani e carine. Il rinnovamento è affermare
una nuova generazione, in tutti i campi, con proprie storie e proprie idee. Mentre il movimento studentesco contro la Gelmini scandiva i suoi slogan contro i
partiti e i sindacati siamo stati i primi, se non gli unici, ad aprire canali
di confronto e di dibattito. La crisi economica colpisce per primi, spesso nel
silenzio, migliaia di giovani precari che restano esclusi dai modelli classici
di rappresentanza sociale e politica, e noi vogliamo essere il loro
strumento, la loro voce. Dedichiamo il nostro tempo libero a questa sfida, e
pensiamo che la politica possa essere vissuta con umiltà e responsabilità, al
servizio degli altri e delle proprie idee. A giugno saranno 210 i comuni al
voto nella nostra regione, e molte province toscane cambieranno i propri
rappresentanti. Lì misureremo se siamo già invecchiati, o se saremo stati in
grado di portare qualcosa in più a tutto il partito e alle nostre città. Non
faremo da scenografia per nessuno. Noi saremo in campo, con la nostra faccia e
le nostre idee. Perché la politica si fa nel rapporto concreto e continuo con
le persone, nel vivo dei conflitti sociali, non nell'attesa di una chiamata
dall'alto. Lo sappiamo bene, e faremo di tutto per dimostrarlo. Patrizio
Mecacci (segretario dei giovani democratici toscani)
( da "Nazione,
La (Firenze)" del 13-03-2009)
Argomenti: Scuola
BAGNO A RIPOLI / FIESOLE / IMPRUNETA pag. 19 PER LA prima
volta in Italia un'amministrazione pubblica delib... PER LA prima volta in
Italia un'amministrazione pubblica delibera un ricorso al Tar. Il Comune di
Fiesole scenderà in campo a fianco del comitato formato dai genitori e dalle insegnati delle scuole di Fiesole contro i provvedimenti Gelmini, appellandosi al Tar, il
tribunale di regola usato dai cittadini contro gli enti locali. L'azione sarà
coordinata dall'avvocato Corrado Mauceri, che sta preparando due ricorsi al Tal
del Lazio: uno per l'associazione "Scuola della Repubblica", che
riunisce 2000 ricorrenti tra genitori e insegnati del territorio di Firenze;
l'altro dove invece per la prima volta in Italia un Ente Locale sarà
"attore" insieme ai suoi cittadini. Gìà ad ottobre 2008, Comune di
Fiesole si era schierato senza indugio in difesa della scuola pubblica e lo
stesso sindaco Incatasciato aveva personalmente distribuito volantini contro la
riforma in più occasioni. «La Città di Fiesole, insieme a genitori, studenti e
insegnanti, è divenuta un luogo di mobilitazione concreta - sottolinea il
Sindaco Fabio Incatasciato - contro una legge che prevede soltanto meno risorse
e meno docenti, svilendo in tal modo il diritto universale all'istruzione
pubblica garantito dalla Costituzione». Daniela Giovannetti
( da "Provincia
Pavese, La" del 13-03-2009)
Argomenti: Scuola
Sulla riforma degli istituti tecnici «tavolo» regionale per suggerire le linee di intervento al ministro Gelmini «Il tecnologico funziona, va
salvato» Il preside De Luca nominato nella commissione per il «riordino
scolastico» PAVIA. Nella commissione regionale che studierà le linee di
intervento per accompagnare il «riordino degl istituti tecnici», piano
preannunciato dal ministro Gelmini, ci sarà anche Stefano De Luca, preside dell'Itis
Cardano. Anche se rimandata di un anno la riforma delle superiori non è
cambiata nel contenuto. E la cancellazione delle sperimentazioni è rimasta. Se
dal «riordino» non ci sarà modo di scappare, la commissione sarà comunque
l'occasione per dare alcune indicazioni al ministero. Prima tra tutte: salvare
il liceo tecnologico. Di questo si farà portavoce De Luca. L'incontro tra i
dirigenti di alcuni istituti tecnici della Lombardia, scelti come membri di
questa commissione, si terrà mercoledì 18 marzo a Milano. L'obiettivo:
«Concordare le linee di intervento per le azioni di accompagnamento del
riordino degli istituti tecnici». Questa la missione della commissione, a cui è
stato chiamato anche De Luca. Cosa potrebbe essere richiesto ai dirigenti?
«Temo che chiederanno di anticipare il riordino degli istituti tecnici - spiega
il preside del Cardano -. Potrebbero chiedere di avviare la riduzione delle ore
in qualche classe prima, lasciando l'organico com'è. Oppure di cominciare a
valutare gli studenti non solo sulle conoscenze ma anche per le competenze». Ma
si discuterà anche di linee europee. «Potrebbero chiedere che i risultati di
apprendimento possano rientarre nel quadro europeo dei titoli e delle
qualifiche della Eqf, la European qualification framework, per poter comparare
i titoli. Ma potrebbero anche chiedere di partire con gli Its, gli Istituti
tecnici superiori, per dare un sesto e un settimo anno, così da avere profili
professionali caratterizzanti». Ma su un punto in particolare De Luca proverà a
far sentire la sua voce: il liceo tecnologico. «Ci sono forti spinte per
chiedere di mantenere il liceo tecnologico - spiega il preside - In 20 anni ha
dimostrato di essere una sperimentazione di successo. Ed è in linea con le
indicazioni del Gruppo di alto livello sull'istruzione scientifica del
Parlamento europeo». Il tecnologico, in quanto sperimentazione, dovrebbe
sparire. «Però dopo 20 anni di vita virtuosa la sperimentazione serve per dimostrare
l'efficacia di un percorso - riflette De Luca - ma che adesso debba pagare per
un vizio terminologico perché si chiama "sperimentazione"». Il punto
è questo: se una sperimentazione è andata bene, perché chiuderla? «Mi farò
portavoce di questo nella commissione - aggiunge De Luca - per tutto un gruppo
di istituto tecnologici della Lombardia». Nelle indicazioni del ministro Gelmini c'è la possibilità di ridurre gli indirizzi. C'è
l'ipotesi di due soli settori, economico e tecnologico, e a partire da questi
di 11 indirizzi. «La necessità di ridurre gli indirizzi c'era - riflette De
Luca - ma l'offerta formativa doveva essere più ampia». (ma.br.)
( da "Tempo,
Il" del 13-03-2009)
Argomenti: Scuola
stampa E la Fondazione Gaber, l'opera del signor G,
attraverso lezioni-spettacolo che racconteranno alle giovani generazioni la sua
figura e la sua opera. So che l'iniziativa del ministero ha provocato qualche
malpancismo nei «gaberiani» di più stretta osservanza, che temono il rischio di
«normalizzazione» della figura di Gaber. E rilevo anche che, dal Nobel Dario Fo
a Franco Battiato, sono arrivate parole di apprezzamento verso questa
iniziativa. C'è chi ha detto addirittura, dimostrando di non conoscere nemmeno
il progetto, che vedere Gaber senza Gaber diventa riduttivo e che è meglio un
supporto audio originale o un dvd, senza sapere che durante la
lezione-spettacolo nelle scuole si proietteranno anche i suoi filmati storici.
O chi invece ha applaudito, a prescindere, perché un grande artista del nostro
tempo entra nelle classi. Devo dire che a dubbi e perplessità su questa
iniziativa, assolutamente non politica come pure è stato insinuato, rispondo
con uno dei suoi grandi insegnamenti, ricordato recentemente anche dalla figlia
del Signor G: per cambiare le cose non si può stare fermi in poltrona. A chi si
chiede perché abbiamo scelto di diffondere nelle scuole un progetto proprio su
Giorgio Gaber, a settant'anni dalla sua nascita, dunque, rispondo tre cose:
anzitutto nessuno lo ha mai fatto prima a livello istituzionale. Secondo: la
Fondazione Gaber ha proposto questa collaborazione e noi abbiamo accettato.
Terzo e forse principale motivo: sono dell'idea che la figura di Gaber e la sua
opera possano insegnare moltissimo ai nostri ragazzi. Credo sia importantissimo
portare a conoscenza degli studenti, che mai hanno avuto la fortuna di vederlo
a teatro dal vivo, il lavoro di un artista che tramite il suo sforzo
intellettuale ha insegnato a pensare, al di là degli schemi e delle ideologie.
Gaber era un libero pensatore. E con il passar del tempo, in un mondo sempre
più omologato, credo di poter dire che è cresciuto il suo valore di battitore
senza frontiere: è stato un artista che non ha corso mai dietro alle mode, che
ha offerto sempre riflessioni profonde sul nostro Paese. Un esempio raro di
onestà intellettuale. Cosa sono i suoi spettacoli, che mescolavano canzoni a
monologhi, se non una fonte di ispirazione per le nuove generazioni? Cosa sono,
se non uno stimolo per comprendere l'evoluzione della società italiana nel
corso degli ultimi decenni? La voglia di libertà, la ricerca di partecipazione,
una certa passione per gli intellettuali, senza mai risparmiare l'ironia verso
i luoghi comuni che circondano le categorie della politica, ne fanno un esempio
di non omologazione, destinato a perdurare nel tempo. Gaber seppe, infatti,
coniugare la capacità di esser scomodo con quella di non essere mai subalterno.
Lo spirito critico, la curiosità, la libertà assoluta dagli schemi e dalle
convenzioni ne fanno dunque un esempio di libertà, ma anche di rigore.
Anticonformista sì, ma non trasgressivo per trasgredire e mai irrispettoso
della realtà che lo circondava e che osservava con ironia e, qualche volta, con
malinconia. Il suo anticonformismo ha sempre portato ad un'analisi realistica,
anche amara, sulla nostra società. Ed è per questo che abbiamo scelto di
collaborare con la Fondazione che porta il suo nome, per istituzionalizzare la
figura di un artista che è stato, per lungo tempo, l'inascoltata (almeno nei
contesti "ufficiali") coscienza critica del nostro Paese. Una
coscienza mai opportunista. Non a caso qualcuno lo ha definito l'ultimo
intellettuale italiano capace di parlare alla gente comune. E, dunque, e ancor
di più, capace anche di parlare alle giovani generazioni. Realismo, speranza,
valori, libertà. Credo che Gaber si possa riassumere anche così. Come artista
non ha mai voluto «insegnare» nulla, come dichiarava esplicitamente. Ma ci ha insegnato valori come il credere in noi stessi,
rispettando gli altri. Diceva «non insegnate ai bambini, ma coltivate voi
stessi il cuore e la mente. Stategli sempre vicini, date fiducia all'amore il
resto è niente». Noi ci proviamo, certi di non tradirne la memoria. Mariastella
Gelmini
( da "Giornale.it,
Il" del 13-03-2009)
Argomenti: Scuola
n. 62 del 2009-03-13 pagina 13 "Io, scampato al
crollo della scuola ho trasformato l?ospedale in una classe" di Stefano
Zurlo Andrea era in aula con Vito, il ragazzo morto nel crollo del liceo di
Rivoli Oggi non cammina: dal reparto, segue le lezioni sul suo pc, dopo la
fisioterapia Torino - Tanto è alto, più di un metro e 90, che fatica a stare
seduto sulla carrozzella. Tanto è forte che ogni tanto poggia le sue mani di
diciassettenne sui braccioli e si alza in sospensione, come un ginnasta agli
anelli. Poi, Andrea si concentra sul piede destro: «Vede, non si muove. Non ancora».
E per un lunghissimo istante i suoi occhi mobili fissano la scarpa da tennis.
Perfettamente immobile. «Ma il sinistro - riprende speranzoso - va». E questa
volta il piede fluttua nell?aria. «Sono qui da Natale e ho fatto progressi
straordinari». La stanza dell?unità spinale è grande e luminosa. Sul letto è
adagiato un computer, Andrea lo attacca a un filo, che scompare in una presa
internet dietro i cuscini, e lo accende: «Adesso ci colleghiamo con la mia
classe. La quarta G del liceo scientifico Darwin». Andrea Macrì era seduto al
suo banco la mattina di sabato 22 novembre: «Erano le
( da "Giornale.it,
Il" del 13-03-2009)
Argomenti: Scuola
n. 62 del 2009-03-13 pagina 13 "Io, scampato al
crollo della scuola ho trasformato l?ospedale in aula" di Stefano Zurlo
Andrea era in aula con Vito, il ragazzo morto nel crollo del liceo di Rivoli
Oggi non cammina: dal reparto, segue le lezioni sul suo pc, dopo la
fisioterapia Torino - Tanto è alto, più di un metro e 90, che fatica a stare
seduto sulla carrozzella. Tanto è forte che ogni tanto poggia le sue mani di
diciassettenne sui braccioli e si alza in sospensione, come un ginnasta agli
anelli. Poi, Andrea si concentra sul piede destro: «Vede, non si muove. Non
ancora». E per un lunghissimo istante i suoi occhi mobili fissano la scarpa da
tennis. Perfettamente immobile. «Ma il sinistro - riprende speranzoso - va». E
questa volta il piede fluttua nell?aria. «Sono qui da Natale e ho fatto
progressi straordinari». La stanza dell?unità spinale è grande e luminosa. Sul
letto è adagiato un computer, Andrea lo attacca a un filo, che scompare in una
presa internet dietro i cuscini, e lo accende: «Adesso ci colleghiamo con la
mia classe. La quarta G del liceo scientifico Darwin». Andrea Macrì era seduto
al suo banco la mattina di sabato 22 novembre: «Erano le
( da "Avvenire"
del 13-03-2009)
Argomenti: Scuola
CHIESA 13-03-2009 VANGELO E SOCIETÀ Alla prima giornata
dell'evento internazionale promosso nell'ambito del Giubileo paolino degli
universitari anche il vicegerente Moretti, McLuhan, il
ministro Gelmini, le
istituzioni locali La cultura via per la verità Bertone e Ravasi ieri al «forum
degli universitari» Il segretario di Stato vaticano: «Chiesa e università»
insieme per «rispondere alle vere e autentiche attese dell'uomo contemporaneo»
DA ROMA GIULIA RPCCHI A ccademici e uomini di fede insieme per la ricerca della
verità. Vangelo e cultura uniti nella formazione delle nuove
generazioni. L'auspicio arriva dalla giornata inaugurale del Forum
internazionale degli universitari, ieri presso la sala della Protomoteca del
Campidoglio. Affollatissima, con i 600 studiosi arrivati da 65 Paesi del mondo
perfino dalla Cina, dal Pakistan, dalla Russia per partecipare all'evento
organizzato dall'Ufficio per la pastorale universitaria del Vicariato, dalla
Congregazione per l'educazione cattolica, dal Pontificio Consiglio della
cultura, in collaborazione con i ministeri dell'I- struzione, degli Affari
esteri e dello Sviluppo economico. «Vangelo, cultura e culture» il tema del
convegno, che si inserisce nel Giubileo paolino degli universitari dal titolo
«Vangelo e cultura per un nuovo umanesimo» . Uno slogan che ricorda quello del
Giubileo degli universitari del 2000 ( «L'università per un nuovo umanesimo »
), come nota il cardinale Segretario di Stato Tarcisio Bertone. «La Chiesa e
l'università osserva sono chiamate a promuovere una cultura che sia capace di
rispondere alle vere e autentiche attese dell'uomo contemporaneo » . L'incontro
del Vangelo con la cultura, sostiene il porporato, «si è realizzato non solo
con le sue manifestazioni storiche, ma anche e soprattutto con il suo nucleo
generatore, che è l'uomo che cerca la verità». Senza questa ricerca «ogni
manifestazione della cultura avverte rischia di perdere il contatto con la
storia e provocare processi di distruzione dell'uomo» . Per questo è
illuminante l'esempio di san Paolo: «Nella continuità con il giudaismo, ha
introdotto un esplosione, un salto di qualità». Ad affermarlo è l'arcivescovo
Gianfranco Ravasi, presidente del Pontificio Consiglio della cultura, che ricorda
come il Vangelo abbia «storicamente incontrato delle culture sulla base
dell'incarnazione» . Bisogna allora prendere a modello Paolo, ma soprattutto
Cristo. «Gesù afferma Ravasi incrocia la tradizione culturale dell'Antico
testamento e del giudaismo ma se ne differenzia. È artefice di cultura perché
la fa fermentare e risorgere » . Un invito al rinnovamento arriva pure da Eric
McLuhan, professore emerito presso l'Università di Toronto, che parla della
nostra epoca come di un «nuovo Rinascimento, un tempo di recupero e di
aggiornamento» , in cui «rivivere quegli aspetti della cultura cattolica in
sintonia con la nuova sensibilità e la rinnovata domanda di coinvolgimento» .
L'incontro di questi giorni il Forum si conclude domani può allora costituire l'occasione
giusta per un rilancio dell'università. «Occorre uno sforzo ulteriore dice il
ministro dell'istruzione Mariastella Gelmini nella
formazione delle nuove generazioni e della ricerca. L'abbassamento del livello
scientificoculturale degli atenei è una delle cause dell'attuale crisi
dell'università» . Invita alla «coesione» e a «rimettere al centro il valore
della persona » il presidente della Regione Lazio Piero Marrazzo, intervenuto
alla cerimonia inaugurale. Mentre il sindaco di Roma Gianni Alemanno ricorda le
parole di Benedetto XVI alla visita in Campidoglio di lunedì scorso: Roma come
città dell'accoglienza. Una Capitale «aperta a tutti afferma il primo cittadino
in particolare ai giovani che qui vengono a studiare, il nostro futuro» . E
frequentano non solo gli atenei statali, ma anche quelli pontifici. «La
pluralità delle istituzioni universitarie di cui è ricca la Capitale commenta
il vicegerente monsignor Luigi Moretti sono una provvidenziale sorgente di
creatività spirituale e culturale» .
( da "Adnkronos"
del 13-03-2009)
Argomenti: Scuola
SCUOLA: GELMINI, CON IL
( da "Adnkronos"
del 13-03-2009)
Argomenti: Scuola
SCUOLA: GELMINI, VIA LIBERA CDM A
REGOLAMENTO SU VALUTAZIONE STUDENTI commenta 0 vota 0 tutte le notizie di
CRONACA ultimo aggiornamento: 13 marzo, ore 12:23
( da "Stampaweb,
La" del 13-03-2009)
Argomenti: Scuola
ROMA Il collegio dei docenti non potrà bocciare uno
studente con il ?5? in condotta se non in presenza di «comportamenti gravi». Lo
rende noto il ministro dell?Istruzione, Mariastella Gelmini.
Il Consiglio dei Ministri ha approvato oggi un regolamento sulla materia. I
criteri per il “
( da "Virgilio
Notizie" del 13-03-2009)
Argomenti: Scuola
Roma, 13 mar. (Apcom) - Il Consiglio ha poi approvato i
seguenti provvedimenti: su proposta del Ministro delle politiche europee,
Andrea Ronchi, e del Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del
mare, Stefania Prestigiacomo: - un decreto legislativo che recepisce la
direttiva comunitaria 2006/118 in materia di protezione delle acque sotterranee
dall'inquinamento e dal deterioramento; vengono definiti i criteri per
l'identificazione dei corpi idrici interessati, gli standard di qualità ed i
valori-soglia necessari alla valutazione del buono stato chimico delle acque, i
criteri per individuare e contrastare i picchi di inquinamento, le modalità di
monitoraggio. Si sono espressi favorevolmente la Conferenza unificata e le
Commissioni parlamentari; su proposta del Ministro degli affari esteri, Franco
Frattini, e del Ministro della difesa, Ignazio La Russa: - un disegno di legge
per la ratifica e l'esecuzione della Convenzione fra l'Italia e gli Emirati
Arabi Uniti relativa alla cooperazione nel settore della Difesa; su proposta
del Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca, Mariastella Gelmini: - uno schema di regolamento che coordina le disposizioni
vigenti in materia di criteri per la valutazione degli studenti,. La
valutazione complessiva, fino ad oggi legata all'apprendimento, terrà conto
anche del comportamento degli studenti quale elemento essenziale del processo
formativo e requisito di base per l'ammissione agli anni successivi ed
agli esami di Stato. Questi i nuovi criteri per l'attribuzione del voto in
condotta. Il
( da "Virgilio
Notizie" del 13-03-2009)
Argomenti: Scuola
Roma, 13 mar. (Apcom) - Cinque in condotta
valido per la bocciatura ma solo con un preventiva sanzione valida come
'cartellino giallo'; valutazione con voto numerico al
posto del giudizio; accesso diretto all'esame di maturità per gli 'ottisti' del
quarto anno. Queste le principali novità contenute nel Regolamento sulla
valutazione scolastica approvato oggi dal Consiglio dei Ministri. Per il
ministro dell'Istruzione Mariastella Gelmini con il voto
numerico "si superano i giudizi un po' fantasiosi e spesso poco chiari e
si introduce un elemento di chiarezza e responsabilità per i docenti".
L'insufficienza in condotta,
che concorrerà alla determinazione dei crediti scolastici, sarà attribuita dal
collegio dei docenti per "gravi violazioni dei doveri degli studenti
definiti dallo Statuto delle studentesse e degli studenti", e cioè
nei seguenti casi: allo studente che non frequenta regolarmente i corsi e non
assolve assiduamente agli impegni di studio; a chi non ha nei confronti del
capo d'istituto, dei docenti, del personale della scuola e dei compagni il
dovuto rispetto; a chi non osserva le disposizioni organizzative e di sicurezza
dettate dai regolamenti dei singoli istituti; agli alunni che non utilizzano
correttamente le strutture, i macchinari e i sussidi didattici; a chi arreca
danno al patrimonio della scuola. Il 5 scatterà solo dopo una prima sanzione
disciplinare che sarà una sorta di 'cartellino giallo' dopo il quale, se i
comportamenti gravi dello studente dovessero continuare, il collegio dei
docenti darà il 'cartellino rosso' dell'insufficienza. "La valutazione del
comportamento - ha detto ancora Gelmini - non sarà un
modo per punire gli alunni, ma per premiare i tanti che si comportano bene ed
educare senza lasciare soli gli indisciplinati: così si restituisce alla scuola
la sua funzione educativa". Nella scuola primaria (elementari) e nella
secondaria di I grado (medie) arriva la valutazione in numeri su scala 10: solo
per l'insegnamento della religione cattolica rimane il giudizio sintetico. Alle
primarie gli alunni potranno non essere ammessi alla classe successiva
"solo in casi eccezionali e motivati" ed il voto in
condotta sarà espresso attraverso un giudizio del docente; alle
secondarie di I grado la valutazione numerica riguarderà anche la materia di
Musica, nell'esame finale gli agli alunni particolarmente meritevoli che
abbiano conseguito 10 decimi potrà essere assegnata la lode, mentre il voto in condotta varrà per accedere all'esame e sarà
costituito da giudizio numerico e nota di illustrazione. Sempre alle medie, ha
precisato il ministro, l'Educazione fisica "concorrerà come le altre
discipline alla determinazione della media dei voti". Nella scuola
secondaria di II grado (superiori) il voto in condotta
inferiore a 6 comporterà la bocciatura o la non ammissione agli esami di
maturità e sarà attributo dal collegio dei docenti per le "gravi
violazioni". I cosiddetti 'ottisti', gli studenti che nel quarto anno
hanno conseguito un
( da "Adnkronos"
del 13-03-2009)
Argomenti: Scuola
Scuola, addio ai giudizi tornano i voti. Gelmini: bocciati con il
( da "Adnkronos"
del 13-03-2009)
Argomenti: Scuola
SCUOLA: GELMINI, VOTO EDUCAZIONE
FISICA FARA' MEDIA commenta 0 vota 0 tutte le notizie di CRONACA ultimo
aggiornamento: 13 marzo, ore 12:58
( da "Gazzettino,
Il" del 13-03-2009)
Argomenti: Scuola
Venerdì 13 Marzo 2009, Trieste NOSTRO SERVIZIO Conferma
convinta del proibizionismo, riconoscimento del ruolo chiave del volontariato e
ricerca di formule attive di prevenzione: sono gli orientamenti del Governo
emersi all'inaugurazione della quinta Conferenza nazionale sulle politiche
antidroga. In una giornata di sole pieno il teatro Verdi di Trieste ha accolto
una vera e propria sfilata di leader politici e di specialisti del settore. Tra
gli ospiti più attesi il procuratore nazionale antimafia Pietro Grasso. «In
Italia l'esclusiva dei traffici di stupefacenti spetta alla 'ndrangheta - ha
spiegato Grasso -, ma i cartelli stanno diventando sempre più agili e di breve
durata per sfuggire ai controlli internazionali, sul modello di Al Quaida e
Jihad». Se la 'ndrangheta è stata inserita nella black list degli Usa per le
sanzioni finanziarie, la camorra «si va rifornendo in Spagna e in Olanda» e
Cosa Nostra «si rivolge ai canali locali di albanesi, kosovari e nordafricani».
Mentre Grasso parlava a Trieste, da Catanzaro Pino Arlacchi, ex direttore del
programma antidroga Onu, dichiarava che «i sostenitori della liberalizzazione
delle droghe dovrebbero riflettere sul perché nessun paese del mondo abbia
fatto propria questa idea, nonostante circoli da più di un secolo». Musica alle
orecchie del Governo, presente in forze alla Conferenza. Il ministro della
Gioventù Giorgia Meloni ha ribadito i principi irrinunciabili dell'Esecutivo:
«drogarsi non sarà mai un diritto» e «recuperare ogni singolo tossicodipendente
e non condannare nessuno alla cronicità». Meloni ha invitato a «mettere da
parte le ideologie» e a elaborare una riforma dei servizi «che sono tutti,
pubblici e privati, figli di una logica superata». La via per combattere alla
radice la droga è la diffusione di modelli positivi. «Ci vuole la
consapevolezza che il problema si risolve con la prevenzione, l'informazione,
l'educazione e la repressione», ha fatto eco il sottosegretario alla Presidenza
del Consiglio Giovanardi, accolto a Trieste da una contestazione di operatori
delle dipendenze friulani. A uno dei manifestanti che gli chiedeva se la
soluzione è la "cristoterapia", la terapia spirituale inventata da
don Gelmini, Giovanardi ha detto
che «anche, anche, è uno dei tanti modi». Un'altra contestazione era scoppiata
nel frattempo a Verona, dove aderenti ai centri sociali avevano occupato
temporaneamente il Sert prima di recarsi a Trieste. Giovanardi ha stigmatizzato
l'assenza dal convegno del leader della Comunità di San Patrignano Andrea
Muccioli e sulla legge che porta il suo nome e quello di Fini, ha
dichiarato di essere pronto al confronto. Un segnale di apertura destinato a
Livia Turco, tra i relatori. La parlamentare del Pd ha ricordato che «la
riduzione del danno è un pezzo delle politiche di inclusione sociale» e che
«combattere la droga è combattere l'emarginazione e la povertà». Il ruolo del
volontariato e della formazione è stato sottolineato da Maurizio Gasparri e dai
sottosegretari Pizza, Fazio e Alberti Casellati. «In Italia dobbiamo sprecare
di meno con alcune strutture che producono pochi risultati - ha detto il
presidente dei senatori Pdl - e incoraggiare di più il volontariato laico o
cattolico». Dal presidente della Giunta del Friuli Venezia Giulia Renzo Tondo è
giunto l'auspicio di un approccio realistico al problema, «al di fuori di ogni
schematismo ideologico». A tutti i partecipanti alle sessioni triestine -
domani le conclusioni con Gianfranco Fini - il monito del Capo dello Stato. Gli
attuali scenari, ha scritto Napolitano, esigono «il rafforzamento degli
strumenti di prevenzione e di controllo da parte delle istituzioni». Paolo
Pichierri
( da "Gazzettino,
Il (Treviso)" del 13-03-2009)
Argomenti: Scuola
REVINE LAGO Il timore di non poter iscrivere i propri
figli aveva spinto i genitori a rivolgersi altrove La chiacchiera rischia di
far saltare l'elementare Venerdì 13 Marzo 2009, Revine Lago All'inizio è stata
solo una chiacchiera di paese: «A Revine il prossimo anno non ci sarà più la
prima classe elementare». Poi, passando di bocca in bocca, questa voce, del
tutto infondata, si è diffusa tanto da arrivare a mettere effettivamente in
dubbio la presenza di una classe prima all'interno della locale scuola. Ma
andiamo con ordine. Nel comune i bambini che nell'anno scolastico 2009-2010
frequenteranno la prima sono 21. Un numero sufficiente, almeno in teoria, per avviare una classe, che secondo il decreto Gelmini deve avere almeno 15 iscritti.
Molti genitori, però, preoccupati dalle voci che circolavano, hanno pensato di
iscrivere i propri figli altrove. L'esodo verso altri istituti ha così messo a
rischio non solo la prima elementare, ma l'intera scuola primaria "G.
Mazzini", che con difficoltà avrebbe raggiunto i 50 alunni complessivi,
minimo previsto per tenere aperta la sede. A difesa della scuola si sono però
mosse alcune mamme di Revine Lago, che con un passaparola altrettanto efficace
sono riuscite a portare a 17 gli iscritti in prima, scongiurando così la
chiusura del plesso. Ed è proprio nei confronti di queste mamme che il sindaco
Battista Zardet esprime il più vivo ringraziamento: «Sto preparando una lettera
- riferisce il primo cittadino - con la quale ringraziare tutte le mamme che
hanno fatto sì che i bambini possano ancora andare a scuola a Revine Lago. La
scuola è fondamentale per un paese e per la creazione del tessuto sociale. La
nostra, tra l'altro, è una delle migliori del territorio, dotata di laboratori,
biblioteca, spazi per le diverse attività, che presto avrà anche una nuova
palestra esterna». Una scuola efficiente dal punto di vista del plesso, ma
anche dei servizi offerti, che vanta pure il gemellaggio con 5 istituti esteri.
«Puntiamo su una scuola di qualità - spiega il sindaco - come amministrazione
ci siamo impegnati a garantire il tempo pieno di 40 ore per tutte le classi».
Martina Tonin
( da "Sestopotere.com"
del 13-03-2009)
Argomenti: Scuola
Scuola, torna il voto in condotta
(13/3/2009 13:30) | (Sesto Potere) - Roma - 13 marzo 2009 - Il Consiglio dei
ministri, nella seduta di oggi, su proposta del Ministro dell?istruzione,
dell?università e della ricerca, Mariastella Gelmini,
ha approvato uno schema di regolamento che coordina le disposizioni vigenti in
materia di criteri per la valutazione degli studenti. La valutazione
complessiva, fino ad oggi legata all?apprendimento, terrà conto anche del
comportamento degli studenti quale elemento essenziale del processo formativo e
requisito di base per l?ammissione agli anni successivi ed agli esami di Stato.
Questi i nuovi criteri per l?attribuzione del voto in
condotta. Il
( da "Virgilio
Notizie" del 13-03-2009)
Argomenti: Scuola
(ASCA) - Roma, 13 mar - ''L'approvazione da parte del CDM
del regolamento sul voto in condotta e' positiva
perche' ripristina uno strumento che consente una valutazione piu' ampia della
crescita e della maturazione dei ragazzi e perche' restituisce alla scuola
autorita', ordine e rigore''. E' il commento di Maria Rita Munizzi, Presidente
nazionale del Moige. ''Negli ultimi anni'', prosegue, ''Sono stati molteplici i
casi di bullismo e di violenze compiuti dai ragazzi all'interno, e non solo,
delle strutture scolastiche e per riuscire a porre un freno a tutto questo
degrado era necessario un nuovo strumento. E' giusto, quindi, che nella
valutazione generale dei ragazzi rientri a far parte il
giudizio sul loro comportamento: in questo modo si evitera' di assistere al
paradosso di giovani capaci, magari anche studiosi, ma privi di regole, un
pericolo quindi per gli altri e per il loro stesso futuro. Il voto in condotta e' una norma
fondamentale che sara' utile a riportare ordine, legalita', rigore e
funzionalita' nella scuola italiana''.
( da "Virgilio
Notizie" del 13-03-2009)
Argomenti: Scuola
Milano, 13 mar. (Apcom) - "A settembre, nelle scuole
elementari e medie dell'Umbria, perderanno definitivamente il posto di lavoro
circa 540 docenti e 240 non docenti, che dopo anni di precariato non avranno
diritto nemmeno ad ammortizzatori sociali. Allo stesso tempo, molti istituti
scolastici non saranno in grado di garantire la proposta di offerta formativa,
in termini qualitativi né quantitativi, richiesta dalle famiglie". È
questo "l'accorato allarme" che ha lanciato oggi l'assessore
al'Istruzione e Diritto allo Studio della Regione Umbria, Maria Prodi, nel
corso di una conferenza-stampa congiunta con i rappresentanti dei sindacati
della scuola. "I due regolamenti di attuazione dei
provvedimenti del ministro Gelmini - ha detto l'assessore regionale - approvati definitivamente due
settimane fa dal Governo, assieme al regolamento sul personale non docente la
cui approvazione è imminente, disegnano una drammatica perdita di posti di
lavoro e un taglio nei servizi la cui gravità non è stata finora
sufficientemente colta. Tagli pesanti - ha aggiunto - che intervengono
pur in presenza della forte domanda di scuola che hanno espresso le famiglie
umbre, sia in qualità che in quantità. La grandissima maggioranza, il 90 per
cento, ha chiesto per i propri figli un tempo scuola di 30 ore o 40 ore, ma con
i tagli previsti negli organici e nelle risorse da parte del Governo, questa
domanda resterà inevasa". "Al Governo - ha detto l'assessore Prodi -
chiediamo, pertanto, di rimettere in discussione i suoi provvedimenti, di
rispondere alle domande delle famiglie e nello stesso tempo evitare che
centinaia di lavoratori subiscano una drammatica fuoriuscita dalla scuola,
senza alcuna copertura di ammortizzatori sociali". Preoccupazione anche da
parte dei sindacati della scuola: "Dal prossimo anno scolastico, a causa
di questi tagli indiscriminati - ha detto Giambaldo Bianchi, segretario regionale
Snals - le scuole non saranno in condizione di funzionare per l'impossibilità
di sostituire docenti o personale non docente assente. E l'Umbria, tra le
Regioni più virtuose nell'applicazione dei provvedimenti ministeriali, rischia
di essere ancora più penalizzata". "La nostra protesta - ha rilevato
Ivana Barbacci, segretaria regionale Cisl Scuola - non è solo per il
mantenimento dei posti di lavoro, ma per la difesa del sistema pubblico
dell'istruzione. Gli oltre 500 posti che stimiamo si perderanno nelle scuole
elementari e medie - ha aggiunto - secondo i nostri calcoli si traducono in una
decurtazione del 7-10 per cento di docenti in ogni istituto scolastico
autonomo. Su un organico medio di 60-70 insegnanti, ci saranno 6-7 unità in
meno. Ciò significa la dismissione della proposta di offerta formativa e che le
famiglie sono state ingannate quando è stato detto loro che avrebbero potuto
scegliere il tempo scuola di 30 o 40 ore. Per quanto riguarda il personale non
docente, in ogni istituto prevediamo un calo di 5 collaboratori scolastici e di
2-3 assistenti amministrativi e questo comporterà che non si riusciranno ad
aprire i punti di erogazione del servizio, ad assicurare la vigilanza sui
minori, a garantire l'ordinaria amministrazione".
( da "Gazzetta
di Parma Online, La" del 13-03-2009)
Argomenti: Scuola
Addio al salone parrocchiale di Bazzano: via alla
demolizione di Elio Grossi NEVIANO - Fra pochi giorni avranno inizio i lavori
di demolizione del vecchio salone parrocchiale di Bazzano. Obsoleto, avrebbe
avuto bisogno di una completa e costosa messa a norma di tutti gli ambienti nei
quali si sono svolte per oltre 50 anni spettacoli teatrali, conferenze,
riunioni per i giovani. Al suo posto sorgerà, entro il 2010, il nuovo polo
scolastico: occuperà un?area di
( da "Stampaweb,
La" del 13-03-2009)
Argomenti: Scuola
ROMA Cinque in condotta valido
per la bocciatura ma solo con un preventiva sanzione valida come
"cartellino giallo"; valutazione con voto
numerico al posto del giudizio; accesso diretto all?esame di maturità per gli
"ottisti" del quarto anno. Queste le principali novità contenute nel
Regolamento sulla valutazione scolastica approvato oggi dal Consiglio dei
Ministri. Per il ministro dell?Istruzione Mariastella Gelmini
con il voto numerico «si superano i giudizi un pò
fantasiosi e spesso poco chiari e si introduce un elemento di chiarezza e
responsabilità per i docenti». L?insufficienza in condotta,
che concorrerà alla determinazione dei crediti scolastici, sarà attribuita dal
collegio dei docenti per «gravi violazioni dei doveri degli studenti definiti
dallo Statuto delle studentesse e degli studenti», e cioè nei seguenti casi:
allo studente che non frequenta regolarmente i corsi e non assolve assiduamente
agli impegni di studio; a chi non ha nei confronti del capo d?istituto, dei
docenti, del personale della scuola e dei compagni il dovuto rispetto; a chi
non osserva le disposizioni organizzative e di sicurezza dettate dai
regolamenti dei singoli istituti; agli alunni che non utilizzano correttamente
le strutture, i macchinari e i sussidi didattici; a chi arreca danno al
patrimonio della scuola. Il 5 scatterà solo dopo una prima sanzione
disciplinare che sarà una sorta di "cartellino giallo" dopo il quale,
se i comportamenti gravi dello studente dovessero continuare, il collegio dei
docenti darà il "cartellino rosso" dell?insufficienza. «La
valutazione del comportamento - ha detto ancora Gelmini
- non sarà un modo per punire gli alunni, ma per premiare i tanti che si
comportano bene ed educare senza lasciare soli gli indisciplinati: così si
restituisce alla scuola la sua funzione educativa». Nella scuola primaria
(elementari) e nella secondaria di I grado (medie) arriva la valutazione in
numeri su scala 10: solo per l?insegnamento della religione cattolica rimane il
giudizio sintetico. Alle primarie gli alunni potranno non essere ammessi alla
classe successiva «solo in casi eccezionali e motivati» ed il voto in condotta sarà espresso attraverso un giudizio del
docente; alle secondarie di I grado la valutazione numerica riguarderà anche la
materia di Musica, nell?esame finale gli agli alunni particolarmente meritevoli
che abbiano conseguito 10 decimi potrà essere assegnata la lode, mentre il voto in condotta varrà per accedere all?esame e sarà
costituito da giudizio numerico e nota di illustrazione. Sempre alle medie, ha
precisato il ministro, l?Educazione fisica «concorrerà come le altre discipline
alla determinazione della media dei voti». Nella scuola secondaria di II grado
(superiori) il voto in condotta inferiore a 6
comporterà la bocciatura o la non ammissione agli esami di maturità e sarà
attributo dal collegio dei docenti per le «gravi violazioni». I cosiddetti
?ottistì, gli studenti che nel quarto anno hanno conseguito un
( da "Reuters
Italia" del 13-03-2009)
Argomenti: Scuola
ROMA (Reuters) - Il Consiglio dei Ministri ha approvato
stamani un regolamento scolastico che definisce i criteri per attribuire
( da "Rai
News 24" del 13-03-2009)
Argomenti: Scuola
Roma | 13 marzo 2009 Il voto in condotta e in educazione fisica
fanno media Maria Stella Gelmini "Il Cdm ha approvato il regolamento sulla valutazione degli
studenti nella scuola primaria e secondaria di secondo grado, quindi dalle
elementari alle superiori". Lo annuncia il ministro dell'Istruzione, Maria
Stella Gelmini, nel corso
della conferenza stampa che segue il Consiglio dei ministri. "Si
passa da una valutazione espressa in giudizi a una valutazione espressa in
decimi", spiega il ministro che, sui nuovi criteri del voto
in condotta, aggiunge: "fara' media non solo il profitto conseguito
in singole materie ma anche la valutazione del comportamento" e il voto in educazione fisica. L'insufficienza in condotta - ha spiegato il ministro in conferenza stampa a
Palazzo Chigi - "sara' attribuita dal collegio dei docenti per avere una
valutazione puntuale, frutto di una valutazione meditata". Con il nuovo
regolamento si stabilisce che il
( da "Sestopotere.com"
del 13-03-2009)
Argomenti: Scuola
Confcooperative-Federabitazione Lombardia - Più spazio ai
nuovi architetti (13/3/2009 17:07) | (Sesto Potere) - Milano - 13 marzo 2009 -
I vincitori del concorso di idee “AAAarchitetticercasi” lanciato da
Federabitazione Lombardia per progetti realizzati da giovani architetti “under
( da "Virgilio
Notizie" del 13-03-2009)
Argomenti: Scuola
Roma, 13 mar. (Apcom) - Nel dibattito
sul voto in condotta
occorre evitare di cadere "in opposte banalità". Lo scrive in una
nota Francesco Scrima, segretario generale della Cisl-scuola, spiegando che
"la scuola è luogo di impegno e responsabilità. Che ciò si richieda anche
per il comportamento - sottolinea - ci sembra giusto e condivisibile.
Scade, tuttavia, nella banalità sia chi denuncia derive autoritarie, sia chi si
illude che il voto in condotta possa essere di per sè
risolutivo". "Comportamenti degenerati, violenza, bullismo - continua
- sono fenomeni che investono l'intera collettività: non nascono a scuola, ma
nonostante la scuola. Serve un patto educativo che metta in sinergia scuola,
famiglia, istituzioni: in mancanza di questo, si rischia di non ottenere alcun
risultato". "Sui docenti, sulla loro sensibilità, sulla loro
professionalità - aggiunge - sappiamo di poter fare ancora una volta
affidamento: occorre, però, garantire loro condizioni di autorevolezza che
passano attraverso un forte riconoscimento di ruolo sociale. Per questo -
conclude - risulta ancor più colpevole una politica che indebolisce la scuola,
privandola delle indispensabili risorse".
( da "Adnkronos"
del 13-03-2009)
Argomenti: Scuola
Gli studenti dicono addio ai giudizi, tornano i voti. Gelmini: bocciati con il
( da "Virgilio
Notizie" del 13-03-2009)
Argomenti: Scuola
Roma, 13 mar. (Apcom) - Le associazioni degli studenti
giudicano negativamente il nuovo regolamento sulla valutazione della condotta approvato oggi dal Consiglio dei ministri. Anche se
ammettono che il ministero ha accolto alcune delle loro istanze, presentate nei
giorni scorsi durante gli incontri a viale Trastevere, rimangono irrisolte
questioni di metodo, di merito e di discrezionalità sull'uso del voto stesso. Secondo Stefano Vitale, dell'Unione degli
Studenti, "questo regolamento smentisce il decreto del ministero emanato
appena a gennaio, contribuendo ancora di più a creare confusione nella scuola.
Come si fa a pretendere serietà dalla scuola se nel giro di pochi mesi il
ministero cambia idea almeno tre volte su come debba essere
applicato il voto di condotta?". In effetti il decreto
di gennaio, che il rappresentante Uds definisce "equilibrato",
prevedeva che il
( da "Gazzetta
di Mantova, La" del 14-03-2009)
Argomenti: Scuola
«La prima di Soave da salvare» L'assessore sostiene la
deroga PORTO MANTOVANO. La giunta comunale, in particolare l'assessore alla
Pubblica Istruzione, Bruna Dal Bosco, intende fermamente mantenere la classe
prima alle elementari di Soave, anche in presenza di 12 iscrizioni (il minimo previsto dalla Riforma Gelmini impone 15) e per questo appoggia la richiesta di deroga alla
legge. Lo ha affermato l'amministratrice in conferenza stampa, asserendo di
avere recentemente incontrato, insieme al sindaco Mauro Ghizzi, il provveditore
agli studi di Mantova, Gianfranco Ghilardotti, manifestando il loro obiettivo,
definendosi contrari a soluzioni provvisorie di eventuali trasferimenti di
bambini da Sant'Antonio a Soave e viceversa, essendo il problema legato ai
numeri, relativo soltanto all'anno scolastico 2009-10. «Non siamo andati alla
riunione di Soave perchè ci è arrivato l'invito di un genitore all'ultimo
momento -dichiara Dal Bosco-. Non sapevamo ancora quante iscrizioni c'erano. Si
parlava di 8 bambini. Il direttore didattico non ci ha comunicato nulla. Ci è
parsa comunque un'assemblea organizzata con finalità che potrebbero anche avere
avuto il sapore elettorale, a cui era presente il candidato Maurizio Salvarani,
abilmente invitato». All'indirizzo del dirigente scolastico, Eugenio Merli, l'assessore
intende puntualizzare che sono riusciti prima ad ottenere un incontro con il
provveditore, che ringrazia per la sollecitudine, che con il direttore
didattico. «Avevamo invitato Merli ad incontrarci, senza ovviamente interferire
nella loro didattica, ma non abbiamo ricevuto risposta -viene sottolineato-.
Dall'inizio di questa vicenda ha completamente escluso il Comune e ciò è
grave». L'intenzione dell'amministrazione adesso è di portare il problema nel
consiglio comunale del 20 marzo, inserendolo in un apposito ordine del giorno,
in cui si chiederà al Ministero l'applicazione della deroga per un anno.
Successivamente si raccoglieranno le firme all'interno di tutte le scuole del
territorio, a sostegno della richiesta. Una stoccata, infine, viene lanciata
anche alla presidente del consiglio di Circolo, Lorna Campari, che aveva
criticato gli amministratori per non essere stata ricevuta. (g.s.)
( da "Gazzetta
di Mantova, La" del 14-03-2009)
Argomenti: Scuola
Bagnolo S. Vito Stamattina incontro sulla scuola e la
riforma BAGNOLO SAN VITO. L'educazione dei nostri bambini e giovani è un tema
delicato e apre a discussioni ricche di differenti punti di vista, come il
recente decreto sulla scuola ideato dal Ministro Maria Stella Gelmini. Viste le incomprensioni, le
proteste e le paure generate dal suddetto decreto, l'Istituto Comprensivo e il
Comune di Bagnolo San Vito, hanno pensato di organizzare un momento informativo
e di confronto, dove genitori, docenti e ragazzi (saranno presenti anche le
classi terze delle Medie), potranno rivolgere le loro perplessità e chiedere
chiarimenti alla senatrice leghista Irene Aderenti, la quale ha
collaborato con il Ministro Gelmini alla stesura del
decreto. «Ci tengo a ribadire - afferma l'assessore alla Pubblica Istruzione
Maria Rosa Borsari - anche seguito di una lettera pervenuta alla sottoscritta
ed al sindaco dal candidato sindaco espressione del Partito democratico
bagnolese, che l'iniziativa non è assolutamente di carattere politico, ma vuole
essere un momento di vero confronto tra docenti e genitori e una persona che ha
collaborato alla stesura del decreto in oggetto, in grado quindi di chiarire i
punti oscuri e incompresi del documento stesso». «Spiace constatare - va avanti
l'assessore Borsari - come alcune persone vogliano ad ogni costo
strumentalizzare proposte ed eventi per screditare l'operato
dell'Amministrazione Comunale». L'invito è stato rivolto agli Istituti
Comprensivi e agli assessori all'Istruzione dei Comuni limitrofi e l'incontro è
comunque aperto a tutte le persone interessate all'argomento. L'appuntamento è
per questa mattina alle 9.30 al Patatenda di Bagnolo San Vito.
( da "Gazzetta
di Modena,La" del 14-03-2009)
Argomenti: Scuola
Cattaneo, sospesi sei ragazzi Danni alla scuola e oltre
venti note sul registro Se non è un record da pubblicare sul Guinnes dei
Primati, poco ci manca. All'istituto commerciale Cattaneo infatti sono stati
sospesi alcuni studenti che dall'inizio dell'anno avevano maturato oltre 20 note
sul registro. E' la riforma del ministro Gelmini che sta facendo il suo effetto?
Secondo gli insegnanti che abbiamo contattato pare proprio di no. «Solo un
segnale agli interessati - dicono - per far loro capire che devono cambiare
atteggiamento altrimenti rischiano, questo sì in base alla Riforma, il 5 sulla
pagella e di conseguenza la bocciatura». Le sospensioni recenti sono
state 6, tutte, come dicevamo, per uno stillicidio di note sul registro. Ma va
anche registrato il danneggiamento a una porta, oggetto di confessione da parte
degli stessi autori del gesto. Nulla a che fare quindi con fatti gravi come le
odiose minacce pubblicate di recente sul sito internet Facebook da parte di tre
ragazzi del Fanti i quali, come si ricorderà, sono stati sospesi per ben una
settimana. Resta il fatto che i docenti spesso sono esasperati da capricciosi
ragazzini maleducati e da pluribocciati che non hanno voglia di stare sui
banchi. Anche per questo motivo la selezione nelle prime e nelle seconde classi
non avviene solo in base ai risultati di studio, ma anche in relazione alla
capacità di autocontrollo. (ri.fi.)
( da "Gazzetta
di Modena,La" del 14-03-2009)
Argomenti: Scuola
Formigine. L'andamento delle iscrizioni nelle primarie
Scuole, casse vuote, stipendi arretrati Boom del tempo pieno, chiesto dalla
maggioranza delle famiglie LINDA PETRACCA FORMIGINE. Le iscrizioni alle classi
prime delle scuole primarie formiginesi parlano chiaro: i genitori preferiscono
il modello del tempo pieno. E' questa la scelta fatta dalla stragrande
maggioranza delle famiglie. Il tutto mentre i circoli didattici non hanno soldi
in cassa. La riforma Gelmini prevede che le famiglie possano scegliere fra tre articolazioni
orarie settimanali: classi funzionanti con maestro unico e tempo normale, a
scelta fra 24, 27 o 30 ore e classi funzionanti a tempo pieno, con 40 ore, con
due docenti che assicurano l'assistenza alla mensa. Siriana Farri,
dirigente scolastico del 2º circolo didattico spiega come «la tendenza
dominante, nelle scuole primarie di Casinalbo, Corlo e Magreta, sia quella di
scegliere il modello che sembra non subire modifiche dalla Riforma». «Infatti
nelle frazioni si avranno solo due classi di tempo normale contro cinque classi
a tempo pieno - dice Siriana Farri - Ma con ogni probabilità anche il tempo a
40 ore settimanali non sarà più lo stesso. Le ore di compresenza fin'ora
previste nel tempo pieno dovranno essere, di fatto, sacrificate per far fronte
alle esigenze di organico. Siamo in forte sofferenza di bilancio, abbiamo
difficoltà a stipendiare i supplenti. Saremo costretti a non nominarne più, e
come faremo a coprire le classi in assenza dell'insegnate, se non utilizzando
le risorse a disposizione del tempo pieno? Sarebbe giusto che i supplenti
nominati sui docenti in astensione facoltativa venissero pagati dallo Stato».
Romano Scionti, dirigente scolastico del 1º circolo didattico è, invece, allarmata
per la carenza di fondi a disposizione: «Abbiamo la cassa a zero. Siamo in
arretrato di due mesi con gli stipendi dei supplenti, che avverranno entro fine
marzo. Abbiamo ridotto le fotocopie e cerchiamo di razionalizzare al massimo il
servizio. Ma la ripercussione più significativa sulle elementari è a mancanza
di compresenze, che ci limita molto nel discorso dei recuperi, soprattutto
verso i bambini con disagi. Bambini stranieri, certo, ma non solo. Sono molti i
ragazzini italiani con problemi legati al ruolo della famiglia e la scuola avrà
meno risorse per aiutarli». Anche per il 1º circolo didattico le famiglie
confermano il tempo pieno: 149 iscrizioni contro le 62 di tempo normale a 27
ore. Un fenomeno che Romano Scionti spiega così: «Il tempo prolungato nella
elementare risponde alle esigenze delle famiglie in cui lavorano entrambi i
genitori. Per quest'anno non si prevedono grandi tagli al personale, ma si
vedranno nel triennio, quando questo modello proseguirà».
( da "Stampa,
La" del 14-03-2009)
Argomenti: Scuola
Bimbi in sciopero da una settimana [FIRMA]ANDREA GARASSINO
SALUZZO Oggi ultimo giorno di «sciopero dei bambini» all'elementare «Mario
Musso» di Saluzzo. Da lunedì i 91 alunni torneranno in aula. Questo, però, non
significa che la protesta di mamme e papà che «lottano per la continuità
didattica» si arresti. Il «Comitato dei Genitori delle Scuole dell'Infanzia e
Primarie» di Saluzzo nelle scorse settimane e, in particolare da martedì ad
oggi, ha espresso tutta la sua contrarietà a una «girandola» di insegnanti che
coinvolge cinque classi in due plessi diversi, «a sessanta giorni dalla fine
delle lezioni». L'«effetto domino» avrebbe inizio proprio alla «Musso», dov'era
previsto il reintegro, in sospeso da martedì, dell'insegnante Giuseppina
Nocera, come stabilito dal giudice del Lavoro. Una collega sarebbe spostata
alla «Dalla Chiesa», dove a «saltare» sarebbe una precaria. Il piano è stato
presentato ai genitori dal dirigente scolastico saluzzese Piero Bottiroli. Ieri
lo sciopero non ha fatto registrare, come mercoledi e giovedì, il cento per
cento di adesione. Un piccolo studente della quinta ha trascorso la mattinata in
classe. I rappresentanti del comitato giovedì pomeriggio hanno incontrato il
dirigente scolastico provinciale Stefano Andreoli, per tentare di uscire
dall'impasse: da una parte il diritto al reintegro della Nocera e dall'altra le
richieste di continuità didattica. L'ex provveditore, per proseguire nel lavoro
di mediazione, ha imposto il silenzio stampa e la consegna delle «bocche
cucite» viene mantenuta. Dal presidio, che si tiene dall'inizio della «serrata
dei banchi» ogni mattina, di fronte al cancello del plesso di borgo San
Martino, arrivano solo indiscrezioni. «Il preside ha confermato la supplenza
della maestra alla "Dalla Chiesa" fino a martedì»: quindi non ci
saranno stravolgimenti didattici almeno fino a quel giorno. «Ci sono trattative»,
dicevano altri. Oppure: «Abbiamo chiesto garanzie ai dirigenti» e «Dobbiamo
muoverci bene d'ora in poi, giorno dopo giorno, senza commettere errori». Viene
ripetuto quello che ormai è uno dei leitmotiv della vicenda: «Nessuno pensa ai
diritti dei bambini». Ma è anche giunta l'ora dei bilanci: «E' stata una
settimana di fuoco», commenta una mamma, mentre un'altra ribatteva: «Non ne
possiamo quasi più». Qualcuno azzarda: «Dovremmo rivolgerci al Presidente
Giorgio Napolitano». Altri: «Bisognerebbe provare a parlare
al ministro Gelmini su
Youtube, visto che ha detto di aver aperto questo canale di dialogo». Di certo
c'è che il comitato «studierà altre forme di protesta e per manifestare».
Stasera i genitori s'incontreranno per una riunione in cui si decideranno le
future mosse, si discuterà delle strategie e si aggiorneranno tutti i
protagonisti sulle trattative in corso. Durante la mattinata di ieri le
maestre della «Musso», regolarmente a scuola da martedì anche senza bambini,
hanno consegnato alle mamme i quaderni con i compiti per il fine settimana.
«Stimiamo le nostre insegnanti - dicono le donne del presidio -, ci forniscono
esercizi e spunti per non lasciare i figli a casa senza far nulla. Non sono in
vacanza e anche se sono piccoli se ne devono rendere conto». Intanto
l'insegnante in attesa di ritornare in classe anche ieri ha lavorato nella
biblioteca del circolo didattico all'elementare «Costa». «Domani (oggi, ndr)
sarà il mio giorno libero - dice Pina Nocera - e lunedì tornerò in biblioteca,
ma da martedì qualcosa dovrà cambiare. Il preside mi ha spiegato che sta
girando per i plessi per capire dove inserirmi. Voglio il mio posto: devo fare
la maestra e non la bibliotecaria». La maestra «Pina», come la chiamano gli
alunni, giovedì ha anche incontrato il difensore civico della Città di Saluzzo,
Antonino Di Mauro, che si è offerto per una conciliazione fra lei, i genitori e
il preside. Da giorni è esposta alla ribalta della cronaca e vuole precisare
alcuni fatti: «Quello che dicono su di me è tutto falso e diffamatorio e
pretendo delle scuse. Sono stufa di sentirmi dire che sono incompatibile, anche
perché i giudici non l'hanno rilevato, se non con due colleghe, e sono stata
spostata ingiustamente. Mi emarginavano e io mi sono solo difesa». [\FIRMA]
( da "Trentino"
del 14-03-2009)
Argomenti: Scuola
Rete Italia: iniziato ieri il convegno Benedetto da Scola.
Oggi ci sono Sacconi, Formigoni e Frattini RIVA. Con la "benedizione"
in formato lectio magistralis del patriarca di Venezia cardinal Angelo Scola,
s'è aperto ieri pomeriggio al Palacongressi di Riva il convegno di Rete Italia,
movimento che fa capo al governatore della Lombardia Roberto Formigoni, al
vicepresidente della Camera Maurizio Lupi e al vicecoordinatore nazionale di Fi
Giancarlo Abelli. I primi due saranno tra i protagonisti di oggi: alle 9.30
proprio Lupi introdurrà "Dialogo sulla crisi", con interventi del
ministro del lavoro e della salute Maurizio Sacconi e del professor Giovanni
Marseguerra. Alle 10.30 Formigoni parlerà di "Cattolici e laici nella
costruzione del Pdl". Dopo lavoro a gruppi, pranzo e assemblea, alle 18.30 sono attesi il ministro degli esteri Franco Frattini e il
vicepresidente del parlamento europeo Mario Mauro per trattare "Il ruolo
dell'Italia nell'Europa e nel mondo". La tre giorni di riflessione sul
nascente Popolo della Libertà si concluderà domattina con Alemanno, Alfano,
Fitto, Gelmini, Abelli,
Cicchitto, Gasparri e un intervento di Berlusconi. (m.cass.)
( da "Stampa,
La" del 14-03-2009)
Argomenti: Scuola
Il parere «Un'alternativa per far entrare più cultura»
«L'obiettivo della giornata di autogestione - spiega Ilaria Postano, una degli
organizzatori - è far entrare a scuola la cultura, intesa nell'accezione più
larga possibile. Stimolare i ragazzi e farli stare insieme in un modo
costruttivo». L'idea era nata a novembre scorso dalle
proteste contro la riforma Gelmini. I ragazzi, che erano anche scesi in strada a manifestare,
avevano cominciato a riflettere sul modo di intendere la scuola e la cultura e
da lì avevano pensato di organizzare le giornate di studi alternative. Un modo
costruttivo di imparare. L'autogestione controllata sarà ripetuta nelle
ultime settimane dell'anno scolastico. \
( da "Trentino"
del 14-03-2009)
Argomenti: Scuola
Varato il regolamento voluto dalla Gelmini Prima del
( da "Stampa,
La" del 14-03-2009)
Argomenti: Scuola
IL NUOVO REGOLAMENTO APPROVATO DAL CONSIGLIO DEI MINISTRI
Un "cartellino giallo" per gli studenti [FIRMA]FLAVIA AMABILE ROMA
Studente avvisato, mezzo salvato: è arrivato il giro di vite
promesso dal ministro Gelmini sul comportamento a scuola degli studenti italiani ma anche la
promozione alle elementari garantita, salvo casi particolari. Per quel che
riguarda la condotta, i
docenti procederanno per gradi: ci potrà essere una sanzione disciplinare dopo
la quale, se il comportamento grave persisterà, il collegio dei docenti potrà
servirsi del
( da "Cittadino,
Il" del 14-03-2009)
Argomenti: Scuola
Elezioni, Foroni vola verso l'investitura Ma le
candidature del centrodestra si conosceranno a fine marzo n Pietro Foroni resta
in "pole position", il sindaco leghista di Maleo è il candidato che
con tutta probabilità correrà per il centrodestra per conquistare palazzo San
Cristoforo. L'investitura ufficiale, però, è destinata a slittare a fine marzo,
lo hanno deciso il "senatur" Umberto Bossi e il premier Silvio
Berlusconi. I due si sono incontrati proprio in questi giorni e hanno stabilito
di ufficializzare i nomi dei candidati solamente dopo il congresso del Popolo
della libertà. L'appuntamento è fissato per il 26 marzo, quel giorno Forza
Italia e Alleanza nazionale convoleranno definitivamente a nozze. Poi, si
tornerà a parlare della tornata amministrativa, ma ci sarà poco tempo per la
campagna elettorale: le urne si apriranno, infatti, il 6 e il 7
giugno.L'onorevole Andrea Gibelli, presidente della commissione attività
produttive alla Camera, non lascerà il suo incarico. Nei mesi scorsi erano
stati in molti a chiedersi se il Carroccio avrebbe davvero chiesto al
parlamentare lodigiano di abbandonare palazzo Montecitorio per sfidare Lino
Osvaldo Felissari (l'attuale presidente della provincia di Lodi si ricandiderà
per il centrosinistra). Una mossa che alcuni leghisti considerano tuttora
folle: «Troppo importante il lavoro di Gibelli nella capitale».Secondo alcune
indiscrezioni, sembra che inizialmente la scelta del candidato si disputasse
fra due nomi: Pietro Foroni e Cristiano De Vecchi, consigliere provinciale. Il
direttivo dei lumbard avrebbe poi deciso di puntare sul giovane avvocato, primo
cittadino di Maleo.Nel frattempo, però, non si scioglie il nodo della
spartizione delle province lombarde, diventato ormai una sorta di rebus. I
vertici che si sono tenuti nei mesi scorsi non sono serviti a nulla: Lega nord
e Pdl non vogliono rinunciare alla provincia di Brescia. All'interno del Pdl,
Brescia era poi rivendicata da Giuseppe Romele (sponsorizzato
dal ministro Mariastella Gelmini) e Viviana Beccalossi (sostenuta dal ministro Ignazio La Russa);
un altro dei concorrenti in gioco era invece Stefano Saglia di An. Solo qualche
giorno fa, Berlusconi avrebbe infine indicato Romele per la tanto ambita
provincia.Sul territorio il tavolo provinciale del centrodestra continua a
incontrarsi regolarmente. Nell'ultima settimana si è iniziato a lavorare
per stilare una prima "mappatura" dei collegi. Greta Boni
( da "Cittadino,
Il" del 14-03-2009)
Argomenti: Scuola
Ora si torna a parlare di tagli
alle classi: il ministro pronto a chiudere 3mila plessi n Il ministro Gelmini torna ad annunciarlo: «Chiuderemo 3mila scuole». L'aveva già fatto
all'inizio dell'autunno. Nell'elenco c'erano anche 21 scuole del Lodigiano.
Dopo le proteste però i tagli delle scuole, in provincia, si erano ridotte a
una, quella di Cavacurta. Il sindaco Mario Rossi, a novembre,
aveva manifestato anche in piazza contro questa eventualità. L'altro giorno la Gelmini è tornata a esprimersi nel merito: «Nella conferenza
Stato regioni - ha detto - abbiamo trovato sul tema del dimensionamento e anche
dell'edilizia scolastica l'accordo con tutte le regioni, con tutti i comuni e
tutte le province: su oltre 6mila scuole, ci si è accordati per la chiusura di
3mila». Il dirigente scolastico provinciale Giuseppe Bonelli però rassicura:
«Si ragiona per via molto ipotetica - spiega -; le situazioni critiche restano
tali, però bisogna vedere i parametri e le deroghe. Avremo un incontro in
regione, ma i tagli al massimo si riferiscono al 2010-2011». «Non chiedetemi di
far finta di non vedere gli sprechi - ha aggiunto la Gelmini
-; la mia risposta è: riforme in cambio di risorse. E sugli alunni stranieri
ipotizza la fissazione di un tetto per classe. Quanto alle classi ponte
diventeranno classi a tempo. Ancora una volta è una questione didattica. Non
vogliamo chiamarle classi ponte? Chiamiamole classi a tempo per l'apprendimento
della lingua italiana che preparano l'inserimento nella classe di
appartenenza».
( da "Giornale
di Brescia" del 14-03-2009)
Argomenti: Scuola
Edizione: 14/03/2009 testata: Giornale
di Brescia sezione:in primo piano Dalla Gelmini regole per il
( da "Cittadino,
Il" del 14-03-2009)
Argomenti: Scuola
Tra i banchi come in campo: "cartellini gialli"
per chi sgarra ROMA Studente avvisato mezzo salvato: una sanzione disciplinare
sarà per l'alunno come un «cartellino giallo» dopo il quale, se il
comportamento grave persiste, il collegio dei docenti sfodererà il
"cartellino rosso", cioè il
( da "Giornale
di Brescia" del 14-03-2009)
Argomenti: Scuola
Edizione: 14/03/2009 testata: Giornale di Brescia
sezione:economia FILIERA D'ECCELLENZA In alto un momento della presentazione di
Mu&Ap in Broletto. Sotto Massimo Gelmini, presidente del Comitato
promotore e Sandro Bonomi, presidente di Anima e titolare della Enolgas di
Concesio che insieme alla Pedersoli Davide di Gardone VT riceverà il premio
«eccellenza» nel corso della manifestazione monteclarense
( da "Giornale
di Brescia" del 14-03-2009)
Argomenti: Scuola
Edizione: 14/03/2009 testata: Giornale di Brescia
sezione:economia Mu&Ap, la meccanica vuole uscire dal tunnel Dal 20 al 23
marzo al Centro Fiera del Garda di Montichiari la rassegna dedicata alla
filiera dell'automazione e alle macchine utensili Brescia fa sistema: la
vetrina sostenuta da tutti gli enti e le associazioni della provincia. Nasce
l'«Osservatorio» per la subfornitura BRESCIAOltre 160 espositori a Mu&Ap, la
vetrina d'eccellenza dell'intera filiera della meccanica che nella nostra
provincia rappresenta un pilastro dell'economia, ma anche motivo d'orgoglio. Un
risultato sul quale pochi avrebbero scommesso lo scorso dicembre, quando gli
effetti della crisi economica internazionale iniziavano a mordere e le aziende
erano alle prese con un pauroso calo degli ordini. Anche per questa ragione
l'edizione 2009 della fiera di Montichiari può considerarsi fin d'ora un
successo. «Qualche mese fa ci chiedevamo se fosse prudente
fare slittare l'evento - confida Massimo Gelmini, presidente del Comitato promotore -. Ha vinto la tenacia di
questo Comitato. Oggi possiamo presentare una manifestazione con ben 160
espositori, 500 marchi rappresentati su una superficie di 14.000 mq per un
appuntamento fieristico che punta al nucleo storico della meccanica. Un
canale di visibilità per le realtà emergenti e chi fa innovazione». Mu&Ap,
esempio di Brescia che fa sistema Mai come quest'anno Mu&Ap assume un ruolo
importante per ridare speranza ad un comparto strategico per Brescia. «La fiera
è uno straordinario strumento per promuovere innovazione e conquistare nuovi
mercati e Mu&Ap può essere un mezzo per intravedere l'uscita dal tunnel»,
ha spiegato il presidente della Provincia Alberto Cavalli. Concetto più volte
ribadito ieri nel corso della presentazione della manifestazione - organizzata
da Staff Service - in programma dal 20 al 23 marzo al Centro Fiera del Garda di
Montichiari. Ma l'edizione
( da "Messaggero
Veneto, Il" del 14-03-2009)
Argomenti: Scuola
Pagina 4 - Attualità "Cartellino giallo" poi
( da "Tirreno,
Il" del 14-03-2009)
Argomenti: Scuola
Pagina 4 - Cecina Contro la Gelmini ecco 435 firme Genitori e insegnanti firmano una petizione per
dire no alla riforma Iniziativa del Comitato che racchiude famiglie e docenti
di varie scuole ROSIGNANO. Una valanga di firme per dire no alla riforma Gelmini. La petizione lanciata dal
Comitato genitori-insegnanti che si è costituito a Rosignano ha riscosso
successo ed è stata firmata da 435 genitori delle scuole dell'infanzia e
primarie del comune. Firme che ora saranno inviate ai dirigenti scolastici, ai
presidenti del consiglio di circoli, all'ufficio scolastico regionale,
all'assessore regionale alla pubblica istruzioni e al Ministero. Insomma, da
Rosignano parte un messaggio forte e chiaro su quello che molte famiglie e
docenti vorrebbero per la scuola del domani. «Il Comitato - spiega Marzia
Provinciali, una delle responsabili - ha organizzato questa raccolta sotto
forma di riconferma collettiva, classe per classe, del modello educativo già scelto
al momento dell'iscrizine. I genitori, nei moduli che verranno presentati alle
autorità competenti, chiedono questo per i loro figli: un tempo disteso, 30 o
40 ore; insegnanti contitolari e mantenimento delle compresenze. Dunque,
chiedono una scuola pubblica di qualità, che sappia accogliere e valorizzare le
diversità». Il comitato rosignanese è nato sull'onda delle polemiche per la
riforma Gelmini. «Una riforma che oltre a provocare
confusione e sconcerto negli insegnanti e nei genitori - dice Provinciali - ha
avuto l'effetto, questo assolutamente positivo, di far nascere comitati
spontanei di docenti e genitori nella nostra provincia e su tutto il territorio
nazionale. Anche a Rosignano si è costituito un comitato che vede come parti
attive i genitori e le insegnanti delle scuole dell'infanzia e primaria del
territorio. Durante questi mesi piuttosto "caldi" sul fronte
dell'istruzione, il Comitato genitori insegnanti ha organizzato una serie di
incontri in cui si è discusso, talvolta animatamente, della situazione attuale
della nostra scuola e si sono realizzate alcune iniziative che hanno avuto
l'intento principale di informare in modo chiaro e senza forzature di sorta,
relativamente ai contenuti della riforma». L'ultimo appuntamento si è svolto il
9 febbraio scorso nella sala conferenze di piazza del Mercato e ha visto la
partecipazione dell'assessore regionale alla pubblica istruzione Gianfranco
Simoncini, dell'assessore Fiamma Nesi e dell'ex dirigente del circolo di
Piombino Monarca. «Il dibattito ha suscitato notevole interesse e si è
registrata una buona partecipazione da parte dei docenti e dei genitori. Per il
nostro comitato la scuola è un luogo in cui i bambini costruiscono le basi per
il loro futuro, in cui devono essere rispettati gli stili di apprendimento di
tutti, in cui si possano costruire relazioni importanti: è il luogo assoluto
della condivisione. La legge Gelmini, invece, non solo
non tiene conto delle scelte organizzative e didattiche delle scuole, ma
neanche delle scelte delle famiglie». Per questi motivi il Comitato chiede:
«Che le scuole continuino a essere autonome e che presentino al territorio e
alle famiglie un'offerta formativa ampia e pedagogicamente supportata; che
siano mantenute, anzi incrementate, le azioni formative centrate sugli alunni
con maggiori difficoltà e che siano ampliate le attività laboratoriali; che
continui ad essere cardine della scuola la contemporaneità, strumento
indispensabile per un'attività didattica centrata sulla personalizzazione dei
percorsi e sull'arricchimento dell'offerta formativa. A supporto e a rinforzo
di queste motivazioni sono state raccolte 435 firme». Ma.Mo.
( da "Nuova
Sardegna, La" del 14-03-2009)
Argomenti: Scuola
Cagliari, mobilitazione generale
contro la riforma Gelmini
Scuola: sciopero il 18 marzo CAGLIARI. Cgil mobilitata anche in Sardegna, con
la Federazione dei lavoratori della conoscenza (Flc), in vista dello sciopero
nazionale del 18 marzo prossimo che vedrà manifestare insieme, per la prima
volta, il mondo della scuola, università, ricerca, Afam (Alta formazione
artistica e musicale) e formazione professionale. Nel mirino del
sindacato ci sono ancora una volta la riforma del ministro Gelmini
e il contratto della scuola che la Flc-Cgil non ha firmato e che è stato
bocciato dal 95% dei quasi 400 mila lavoratori che hanno votato nel referendum
promosso dalla stessa Cgil. In Sardegna il ritrovo dei manifestanti provenienti
da tutta la regione sarà a Cagliari, dove è previsto un corteo che partirà alle
9,30 da piazza Garibaldi per poi confluire in piazza del Carmine per i comizi.
( da "Bresciaoggi(Abbonati)"
del 14-03-2009)
Argomenti: Scuola
primapagina pag. 1 Scuola, allarme supplenti L'ALLARME .
Diverse scuole bresciane non riescono più a pagare gli stipendi dei supplenti.
Alcune hanno impegnato persino i soldi per investimenti e funzionamento della
scuola. Ora sono finiti pure quelli e non riescono più non
solo a comprare un computer, ma neanche la carta per le fotocopie. Alcuni
presidi ricorrono a sponsor e contributi delle famiglie. E c'è chi pensa di
rivolgersi alla prefettura.10 IL MINISTRO. Ieri intanto il ministro Gelmini ha varato il regolamento per il
( da "Bresciaoggi(Abbonati)"
del 14-03-2009)
Argomenti: Scuola
160 GLI ESPOSITORI PRESENTI NELL'EDIZIONE 2009 di Cesare
Mariani Affrontare la crisi con determinazione per essere pronti al momento del
rilancio: è il messaggio - e l'invito - lanciato dalla 22a edizione del
«Mu&Ap», la rassegna della produzione per l'industria meccanica che torna a
fare leva sulle peculiarità che ne hanno segnato la crescita, con un'attenzione
particolare alle piccole e medie imprese. La manifestazione, in programma dal
20 al 23 marzo prossimi nei padiglioni del Centro fiera del Garda di
Montichiari, completata dalla seconda edizione di Gutech - il salone nazionale
dedicato alle guarnizioni, allo stampaggio, eccetera - è stata presentata ieri
in Broletto. L'edizione targata 2009 propone 160 espositori, in rappresentanza
di 500 marchi, distribuiti su una superficie di 14 mila metri quadrati. In
pratica si ripresentano i numeri dell'edizione 2006, quando non si respirava
l'aria pesante della crisi. Non è stato facile, dunque, allestire questa
manifestazione, la prima a cadenza biennale: «In novembre e dicembre eravamo
molto scettici, qualcuno ha anche pensato che potessimo rinunciare, ma la
nostra tenacia e la sinergia ci permettono di rilanciare la sfida - ha detto Massimo Gelmini, presidente del Comitato promotore della rassegna -: lo facciamo
consapevoli delle difficoltà, ma forti della convinzione che a Brescia ci sono
i mezzi e la volontà per contrastare la pesante congiuntura. Quest'anno - ha
aggiunto - la manifestazione è stata arricchita da alcune iniziative, che
rappresentano un valore aggiunto, come l'Osservatorio Mu&Ap: ha
avviato un'indagine sulle imprese, sarà presentata durante il convegno
organizzato in collaborazione con la Provincia, previsto venerdì 20 marzo dopo
l'apertura. Ampio spazio anche all'eccellenza produttiva bresciana e alle
scuole». Quando nel 2007 è stata presentata l'ultima edizione di Mu&Ap a
cadenza annuale, «nessuno prevedeva che ci saremmo ritrovati per questo 22°
appuntamento nel bel mezzo di una crisi che coinvolge tutto il sistema
produttivo - ha sottolineato il presidente della Provincia, Alberto Cavalli -.
Nel 2008 si è progressivamente manifestata una difficile situazione economica,
che ha colpito duro anche nel Bresciano: un contesto che stiamo fronteggiando
con il Tavolo anticrisi. In questa situazione - ha aggiunto - Mu&Ap
costituisce un'iniezione di fiducia, che ci avvicina l'uscita dal tunnel, anche
se la Brescia delle imprese e dei lavoratori deve comunque trovare un sostegno
adeguato per essere pronta a ripartire una volta superato il momento negativo».
Attorno alla rassegna, «Brescia ha fatto davvero sinergia - ha precisato
Aristide Peli, assessore alle Attività produttive di palazzo Broletto -. In
questo senso è importante la presenza di tutte le associazioni e di aziende
importanti che hanno creduto nella necessità di essere propositivi per far
fronte e superare il momento recessivo. Ai tanti aspetti negativi della crisi
si contrappone - ha aggiunto - la filosofia del "fare sistema": si
manifesta in questa edizione del Mu&Ap al quale crede molto la Provincia».
A sottolineare l'unità d'intenti per battere la crisi facendo della fiera
un'occasione propositiva, la presenza, durante la presentazione, tra gli altri,
del presidente di Confartigianato Imprese Unione di Brescia, Gianmaria Rizzi,
il vice presidente vicario di Associazione Artigiani, Alberto Vidali, il
presidente della Camera di commercio, Francesco Bettoni, e il direttore Massimo
Ziletti, il presidente di Assopadana, Mariano Mussio, il segretario di
Apindustria, Francesco Gobbi. Nonostante la crisi, dunque, Mu&Ap vuole
essere positivo, nella consapevolezza che, per rilanciare il frutto del lavoro
bresciano, non si dovranno lesinare l'impegno e trascurare alcuna opportunità.
( da "Arena,
L'" del 14-03-2009)
Argomenti: Scuola
Sabato 14 Marzo 2009 CRONACA Pagina
( da "Arena,
L'" del 14-03-2009)
Argomenti: Scuola
Sabato 14 Marzo 2009 CRONACA Pagina 11 FUTURE MATRICOLE. I
docenti degli istituti tecnici superiori contestano la soppressione della
materia «trattamento testi» che dà ai giovani i primi rudimenti di computer «La
riforma affossa l'Informatica» Le insegnanti: eliminata materia basilare Se
quello informatico è il linguaggio del futuro, alcuni studenti italiani
potrebbero essere a rischio analfabetismo e trovarsi fra qualche anno in
difficoltà, soprattutto nel mondo del lavoro. Tra le
rivoluzioni che la riforma Gelmini porterà al pianeta scuola, dalla primaria fino agli indirizzi
superiori, una novità importante interessa proprio l'insegnamento
dell'informatica. Un nuovo aspetto, tra i numerosi recentemente introdotti, di
cui si è parlato poco ma che potrebbe avere pesanti ripercussioni nel
curriculum studi dei ragazzi. Allo stato attuale, infatti, la riforma
decreta la totale soppressione, dai piani orari degli istituti tecnici del
settore economico, della disciplina di Trattamento testi; ovvero di quella
materia che insegna agli studenti le conoscenze pratiche di base sull'uso del
pc e dei più frequenti programmi. LA PROTESTA. A lanciare l'allarme
dell'analfabetismo informatico sono gli stessi docenti della materia. Voce
della protesta è la professoressa Ileana Vicentini, docente di Trattamento
testi al Marco Polo, che ha scritto e inoltrato a tutti i parlamentari italiani
un documento in cui spiega le conseguenze negative che avrà la decisione del
ministro all'Istruzione Mariastella Gelmini. Quella
espressa da Vicentini non è un'opinione isolata ma condivisa da numerosi colleghi.
Numerosi su Internet i forum di docenti che discutono della questione. E la
protesta sembra essere supportata anche da molti degli studenti che anziché
appoggiare l'alleggerimento delle ore della materia, questa volta ne
auspicherebbero addirittura l'aumento. LA DISCIPLINA. Si tratta infatti di «un
insegnamento organico e programmato che porta, inizialmente all'utilizzo
razionale della tastiera per un rapido inserimento dei dati e alla conoscenza
dei concetti fondamentali, fino al perfetto uso dei più utilizzati software
applicativi quali Word, Excel, Access, Power point, senza considerare Internet
e la posta elettronica», spiega Vicentini. Ora, «viene quindi a mancare
l'insegnamento di una materia che prepara gli studenti all'uso pratico del pc,
rendendoli immediatamente operativi quando entrano nel mondo del lavoro. Tutto
questo comporterà un grave danno in termini di tempo e di investimenti
economici anche per le aziende che dovranno provvedere alla formazione dei
neo-assunti per sopperire alla loro "ignoranza informatica"»,
prosegue Vicentini. «Queste considerazioni possono sembrare una estrema difesa
alla nostra categoria, e in parte probabilmente lo sono. Ma si tratta di una
decisione assurda, che rema contro l'interesse stesso di ciascun studente. Il
potenziamento dell'informatica o della matematica non potranno di certo
sopperire all'esperienza pratica fatta durante le ore di laboratorio: pratica e
teoria sono due cose diverse, seppur entrambe fondamentali», aggiunge Viviana
Roveda, insegnante di Trattamento testi all'istituto Einaudi. PATENTINO
EUROPEO. Un'altra questione importante su cui viene posta l'attenzione è quella
della certificazione internazionale informatica. «Conseguenza certa della
soppressione della disciplina sarà l'esclusione dei nostri studenti dalla
possibilità di ottenere senza troppi costi aggiuntivi la Patente europea del
computer, l'Ecdl, attualmente conseguita proprio grazie alla preparazione
effettuata durante le ore di esercitazione in laboratorio», spiega Vicentini. «Nei
prossimi anni, di questa opportunità si potranno avvalere solo quegli studenti
le cui famiglie saranno nella condizione di farsi carico dei costosi corsi che
preparano all'Ecdl, mentre ora l'accesso è garantito a tutti, indistintamente».
GLI STUDENTI. Per protestare contro la riforma Gelmini,
gli studenti, sia delle superiori che dell'università, sono scesi in piazza per
giorni e giorni durante i mesi scorsi, organizzando addirittura maratone di
lettura e lezioni in piazza Dante. Ma l'importanza che loro attribuiscono alla
materia di Trattamento testi risale ancora a tempi non sospetti, qualche anno
fa. «All'indomani dell'introduzione dell'indirizzo sperimentale Erika, che ha
decretato lo slittamento dell'insegnamento dalle quattro ore settimanali durante
il trienni, alle due settimanali al biennio, gli studenti dell'Einaudi, seguiti
poi dagli alunni di altri istituti avevano organizzato una raccolta firme che
ha visto sottoscrivere la protesta dalla maggior parte di loro», ricorda
Roveda. Al momento, non ci sono ancora state iniziative analoghe, anche se per
i docenti è questione di tempo.«È talmente tanta la confusione e così poca
l'informazione che probabilmente i ragazzi ancora non si rendono conto di
questo particolare ma fondamentale cambiamento».
( da "Bresciaoggi(Abbonati)"
del 14-03-2009)
Argomenti: Scuola
LA CRISI DELL'ISTRUZIONE. Alcuni presidi sono stati costretti
a ricorrere agli sponsor, oppure a chiedere aiuto alle famiglie. E c'è chi
pensa di rivolgersi alla Prefettura Scuola, stop supplenze «Abbiamo finito i
soldi» ITALA CABRINI di Mimmo Varone Le scuole bresciane non riescono più a
pagare gli stipendi dei supplenti. Alcune non li pagano da mesi, altre hanno
impegnato persino i soldi per gli investimenti e per il funzionamento della
scuola. Ora sono finiti pure quelli, e oltre a non poter retribuire i precari,
non riescono più a comprare un computer, ma anche la carta per le fotocopie.
Alcuni presidi ricorrono a sponsor e contributi delle famiglie. Il ministero di Mariastella Gelmini non manda i fondi necessari, e loro devono comunque garantire il
diritto all'istruzione. LA SITUAZIONE è drammatica. La dirigente dell'istituto
comprensivo di Gargnano, Mirelia Scudellari, sta pensando di segnalarla alla
Prefettura di Brescia per i possibili risvolti di ordine pubblico. Il
preside del professionale «Dandolo» di Corzano Pietro Maffeis, che è pure
presidente dell'Associazione scuole autonome bresciane (Acab) e lombarde, ha
già contattato l'avvocato Giuseppe Pennisi, docente di Diritto pubblico e
Legislazione scolastica all'università Roma 3, per esplorare la possibilità di
«chiamare in giudizio il Ministero». Il fatto è che le scuole hanno finito i
soldi, e vantano migliaia di euro di «residui attivi», crediti accumulati nei
confronti del Ministero. Continuano a scrivere all'indirizzo di viale
Trastevere, ma nessuno risponde. Da mesi non sanno più da che parte girarsi. La
preside del comprensivo di Vobarno, Itala Cabrini, deve avere 140 mila euro per
gli anni dal 2006 al 2008, mentre la cifra prevista per quest'anno «è
ridicola». Il budget per le supplenze «è calcolato sulla spesa di qualche anno
fa - dice -, e noi abbiamo sempre sforato. Basta una supplenza lunga per far
saltare le previsioni. Per di più, ogni anno ci hanno dato sempre meno soldi e
abbiamo coperto le spese con fondi di cassa nostri». Ora anche quelli sono
finiti. «Abbiamo chiuso il bilancio 2008 con 37 euro in cassa, 40 mila euro di
fatture inevase e supplenti pagati fino a novembre - spiega la preside -. Con i
fondi 2009 abbiamo pagato parte delle fatture e gli stipendi di dicembre e
gennaio. In febbraio i precari non hanno avuto niente, e non so cosa avranno
fino al dicembre prossimo». L'ISTITUTO DI VOBARNO non è la sola scuola in cui i
supplenti sono rimasti senza un centesimo. A Gargnano, Scudellari non li paga
da gennaio. «Restano a loro rischio - dice -, perché non so se avremo i fondi
necessari». Secondo il ministero, alla sua scuola spetterebbero per le
supplenze 4 mila euro, ma «io ho cinque docenti in maternità e ne spendo dagli
8 ai 9 mila al mese - sottolinea -. Ho già utilizzato tutto il possibile per
pagare novembre e dicembre, ho scritto a Roma senza avere risposte, non mi
resta che segnalare alla Prefettura che le classi potrebbero restare scoperte».
Quale più quale meno, tutti gli istituti sono nella stessa barca. Ma a soffrire
maggiormente sono le scuole «giovani» di provincia, che hanno molti precari da
retribuire. «La circolare del 25 novembre 2008 stabilisce una quota supplenze
per ciascuna, che può essere aumentata fino a un massimo del 50 per cento -
dice Maffeis -, ma noi su un bilancio di 1,4 milioni dobbiamo ricevere 320 mila
euro». Fino a oggi ha fatto fronte agli stipendi, ma «ho già speso 63 mila
euro, che entro giugno diventeranno 110 mila. Sempre che non intervengano altre
supplenze. Chi mi darà il resto - si chiede -? Sarò costretto anch'io a non
pagare, perché non posso dar fondo alla poca liquidità residua che mi serve a
far funzionare la scuola». LA PRESIDE del comprensivo di Rovato, Rita Venuti, è
nelle stesse difficoltà, ma soprattutto alle materne e alle elementari:
«Continuo a chiamare supplenti anche per un giorno, perché in primo luogo devo
garantire il servizio e l'assistenza, e anticipiamo con i nostri fondi. Poi
vedremo cosa dirà il ministero». Il Capirola di Leno deve ricevere 400 mila
euro, oltre ai fondi per l'esame di Stato, e «per pagare le supplenze non compriamo
più un'attrezzatura», rivela la preside Ermelina Ravelli. Anzi, «utilizziamo
anche contributi di famiglie e sponsor». Confessa di aver chiesto a una banca
un anticipo dietro garanzia dello Stato, ma «mi hanno risposto che non fanno
finanza creativa!». Anche Ermelina Ravelli ha scritto lettere al Ministero,,
pure lei senza avere risposta. E i suoi docenti non hanno ancora avuto i
compensi per le attività aggiuntive di due anni fa, perché anche il fondo
d'istituto è andato alle supplenze. «Ci obbligano a fare il piano formativo -
sbotta -, ci promettono soldi che poi non ci danno, e fra un po' dovremo
portarci la carta da casa».
( da "Messaggero
Veneto, Il" del 14-03-2009)
Argomenti: Scuola
Pagina 3 - Udine Iscrizioni alle primarie, Flc-Cgil: i
genitori vogliono il tempo pieno Anche in Friuli, vince la scuola tradizionale.
Quella che, secondo la Flc-Cgil, «la riforma Gelmini vorrebbe impoverire,
trasformandola nella scuola al risparmio delle 24 e 27 ore». La conferma arriva
dai dati sulle iscrizioni alle primarie (38 su 47 gli istituti di cui si
conoscono già i risultati): 42 richieste di tempo scuola a 24 ore, 157 per una
scuola a 27 ore,
( da "Bresciaoggi(Abbonati)"
del 14-03-2009)
Argomenti: Scuola
cronaca pag. 16 Boghetta: «Provinciali: disposti ad
alleanze» Lunedì sera un dibattito sui temi della riforma Gelmini al San Carlino, martedì l'incontro
con i responsabili del Partito Democratico per verificare la possibilità di
un'alleanza alle prossime elezioni provinciali. Saranno le prime due uscite
ufficiali di Ugo Boghetta, il commissario di Rifondazione comunista subentrato
alla segreteria provinciale del partito la settimana scorsa. Dopo
settimane di scontro interno c'è voglia di guardare avanti e di dire basta alle
polemiche interne. «VOGLIAMO dimostrare che siamo un partito che c'è, che
esiste, che è vivo», afferma il responsabile comunicazione Massimo Cornacchiari
nella sede del partito di via Eritrea. «Martedì abbiamo fatto un primo incontro
- afferma Cornacchiari -, nel quale non ci siamo distribuiti poltrone ma
carichi di lavoro per i prossimi mesi. La scelta del commissario è una sconfitta:
la situazione si poteva gestire in modo diverso, così come noi rispettiamo ma
consideriamo un errore la scelta di tanti compagni e compagne di uscire dal
partito». Insomma, più di un messaggio di apertura e la sottolineatura,
ribadita anche da Boghetta, che non solo non c'è intenzione di fare epurazioni
ma, anzi, che anche «i compagni della minoranza che resteranno nel partito
daranno il loro contributo alla formazione delle liste e delle strategie per le
prossime elezioni». Boghetta non si limita a questo ma osserva anche che «molti
di quelli che al congresso avevano votato la mozione due (quella della
minoranza di Nichi Vendola) non l'hanno certo fatto per sciogliere il partito».
Per il resto Boghetta ha detto che ora bisogna guardare avanti e pensare ai
problemi delle persone. Al centro deve tornare il tema del lavoro e in
particolare il blocco dei licenziamenti utilizzando gli strumenti della cassa
integrazione a rotazione e dei contratti di solidarietà. E se per molti questo
significa avere meno soldi in tasca, c'è la necessità di mettere maggiori
risorse per gli ammortizzatori sociali in modo che lavoratori e lavoratrici,
precari e non, abbiano più reddito a disposizione. «PURTROPPO - osserva
Boghetta -, sia al tavolo provinciale sulla crisi che a livello nazionale
qualcuno pensa che bisogna attendere e sperare che ritornino le vacche grasse.
Ma non sarà così, perché questa crisi non è come le altre e merita risposte di
ben altro genere». Il commissario di Rifondazione chiede che anche gli imprenditori
bresciani facciano la loro parte per contribuire ad evitare il peggioramento
della situazione, così come è necessario che si raggiunga un accordo con i
commercianti per avere i prezzi bloccati. O ancora, sul tema del carovita.
Pensare alla costituzione di «spaccio popolari». A breve, annuncia Boghetta,
verrà presentato in Provincia un ordine del giorno nel quale si chiederà una
seduta straordinaria sulla crisi e la richiesta che a livello locale ci siano
tariffe agevolate sui servizi pubblici per chi perde il lavoro o finisce in
cassa integrazione. L'ATTENZIONE è rivolta alle elezioni provinciali. Prc andrà
con il proprio simbolo ma è disposta ad alleanze sui programmi. Martedì ci sarà
l'incontro con il Pd: «Vedremo - conclude Boghetta -: in questa situazione di
difficoltà della sinistra mi sembra utile ragionare su possibili alleanze e
credo che guardando ai problemi della gente si possano accorciare le distanze».
TH.BE.
( da "Gazzettino,
Il (Udine)" del 14-03-2009)
Argomenti: Scuola
Anche i parlamentari contagiati da "Facebook"
tra link e sostenitori i più attivi sono Menia e Gottardo Sabato 14 Marzo 2009,
di Daniele Franz Anche i rappresentanti della Nazione si stanno informatizzando
e hanno scoperto Facebook, evidentemente considerato un utile strumento per
mantenere contatti con i propri elettori, per comunicare le proprie iniziative
o, più semplicemente, per confrontarsi con persone di varia estrazione, magari
non impegnate direttamente in politica. I più presenti sono i membri del
Governo, i quali, grosso modo, ci sono tutti. Da Giulio Tremonti a Giorgia
Meloni, da Mariastella Gelmini ad Altero Matteoli, da Mara Carfagna a Franco Frattini e così
via. Il ministro degli Esteri eletto in Friuli Venezia Giulia addirittura vanta
addirittura tre link, dei quali uno personale, uno di sostenitori con quasi
2500 iscritti e uno addirittura di fans con circa 500 utenti che si sono
proclamati suoi "tifosi". Ma lo strumento Facebook ha
travalicato i banchi del Governo invadendo progressivamente e trasversalmente
tutto l'emiciclo quasi come un virus. Ritengo personalmente che non sia un
male, anzi ho già avuto modo di dire che tutto ciò che accorcia le distanze tra
eletti ed elettori deve essere accolto con favore e con interesse e quindi ben
vengano la rete e le chat e tutti gli strumenti che le nuove tecnologie mettono
a disposizione. Per quanto riguarda i deputati eletti in Friuli Venezia Giulia
bisogna dire che apparentemente vi sono approcci discordanti. Presente ed
attivo, favorito in questo anche dalla giovane età il leghista Fedriga, assenti
invece Maran,Contento e Compagnon, così come pure Antonione. Figurano invece
Roberto Menia con più di 300 sostenitori ed Ivano Strizzolo che più
modestamente si ferma a quota 31. Attivo e partecipe Isidoro Gottardo che non
solo comunica le proprie attività, come ad esempio il viaggio a Praga con tanto
di nota illustrativa, ma risponde con buona tempestività anche alle critiche ed
alle provocazioni. Non sottraendosi alla responsabilità della risposta.
Insomma, tutto molto utile e molto bello. Con la speranza però che le mani che solerti
inviano risposte, commenti ed approfondimenti spostandosi sulla tastiera
appartengano al deputato e non ad un suo collaboratore, e se non proprio le
mani che almeno la testa sia quella del parlamentare.
( da "Corriere
delle Alpi" del 14-03-2009)
Argomenti: Scuola
di Raffaele Scottini Più studenti al Colotti e all'Ipsaa
Della Lucia Calano l'Itis Negrelli e il Rizzarda, il «Dal Piaz» richiama
studenti dal Primiero Correnti: «C'è un segnale, ragioneria sta riacquistando
credibilità e meno studenti guardano al Trentino» Il numero
delle classi influenzato della riforma Gelmini FELTRE. Calano le iscrizioni al Classico, Itis e Rizzarda,
aumentano al Colotti, Geometri e Agraria, restano uguali allo Scientifico. In
attesa di ritoccare i numeri che formeranno le classi prime del 2009-10, gli
exit poll registrano una parziale inversione di tendenza rispetto al grande
esodo di feltrini verso il Primiero (sui 120 studenti iscritti nel polo
di Fiera e all'Enaip). Il Dal Piaz conta metà delle sue trenta matricole
provenienti dal Trentino, lo Scientifico una decina su ottantasette. Bene anche
il Colotti con affluenze in crescita da Santa Giustina, Sedico e Lamon. Licei.
Al Classico gli iscritti scendono dai 39 del 2008 ai 30 di quest'anno con la
previsione di due sezioni prime, mentre allo Scientifico sono di nuovo 86 per
formare quattro classi. «I dati sono indicativi perché bisogna aspettare
bocciature, trasferimenti e alla fine verificare», dice il preside Salvatore
Russotto. «Inoltre la riforma Gelmini aumenta il
numero massimo di alunni per classe a 27 e 30, ma dobbiamo tenere conto della
capienza delle nostre aule che non tengono più di 27 unità». Tra le matricole,
dal Trentino arriveranno una quindicina di umanisti e un decina di ragazzi per
lo scientifico. Geometri e Itis. Le prime del Forcellini cresceranno da 32
unità a 41 con la conferma di due sezioni. Il Negrelli subisce invece un calo
di dieci iscritti passando dai 95 dello scorso anno ad 85. «Non so se
riusciremo a fare cinque classi prime come nel 2008», commenta il dirigente
dell'Itis Michele Sardo. «Probabilmente saranno quattro, ma vedremo a giugno
quando potrebbero aggiungersi ragazzi da altre scuole. Il nostro bacino è il
Feltrino, il Primiero e pochi dalla val Belluna». Agraria. Con 79 iscritti il
preside Ezio Busetto ipotizza di formare cinque sezioni (una in più rispetto
all'anno scorso quando gli alunni in prima erano 70). Il trend vede un aumento
di bellunesi (da
( da "Repubblica,
La" del 14-03-2009)
Argomenti: Scuola
Pagina I - Milano Accordo con il
ministro Gelmini nuovo sistema unico per gli istituti Formazione
professionale passa la linea di Formigoni FRANCO VANNI A PAGINA VII SEGUE A
PAGINA VII
( da "Repubblica,
La" del 14-03-2009)
Argomenti: Scuola
Pagina VII - Milano Il sindacalista: bene il riordino di
una situazione confusa, però non ne approfittino per ridurre gli insegnanti
"Ma quei corsi restino una scuola vera" "Gli studenti non sono
macchine, devono imparare anche le materie di cultura generale" Marco
Bianchi, segretario regionale di Cisl Scuola, cosa cambierà davvero con l´accordo fra Formigoni e Gelmini sull´istruzione professionale? «Sicuramente si metterà un po´
d´ordine in un settore in cui fino a oggi Regione e ministero avevano compiti
che in parte si sovrapponevano. Ma è troppo presto per dire se il sistema unico
della formazione funzionerà, le riforme nel mondo della scuola si giudicano sui
tempi lunghi. L´importante è che non si voglia ridurre il livello
culturale degli istituti professionali, che non si faccia della formazione un
discorso solamente tecnico. Le materie culturali devono comunque essere
insegnate, perché lo studente è una persona e non una macchina». Cosa le piace
del nuovo sistema? «Anzitutto, il fatto che gli studenti degli istituti
professionali statali dopo tre anni possano avere la qualifica professionale,
come succedeva una volta. Un altro aspetto positivo è l´aumento delle attività
di laboratorio, che preparano davvero i giovani al mondo del lavoro». E i
possibili danni? Proprio l´aumento dell´attività di laboratorio può destare
preoccupazioni dal punto di vista dell´occupazione: ci batteremo perché non si
usino i laboratori come scusa per mandare a casa i docenti delle altre materie.
Semmai si facciano agli insegnanti dei corsi di formazione ad hoc. E poi c´è la
questione dei contratti» Quale questione? «Deve essere chiaro sin da subito che
gli insegnanti delle scuole statali devono restare dipendenti dello Stato, non
passare sotto la Regione. Questo provocherebbe una frammentazione della
categoria che in tempi duri come questi sarebbe un danno troppo grande. Ma,
almeno per ora e per fortuna, il problema è solo virtuale. Di reale invece c´è
il taglio degli indirizzi di studio negli istituti tecnici annunciato dalla Gelmini». Quali effetti avrà? «Non è ancora chiaro quali e
quanti indirizzi voglia tagliare, ma di sicuro sarà una riorganizzazione
profonda. In tempi di crisi un simile riordino può essere l´occasione per
risparmiare segnando posti di lavoro, e questo non deve succedere. Anche in
questo caso i docenti vanno rivalutati e riqualificati, perché con la crisi
l´istruzione tecnica ha un valore enorme, è l´anticamera del lavoro qualificato
e per questo attrarrà sempre più studenti. Proprio per per l´importanza del
tema, mi dispiace che Regione e ministero, nel fare l´accordo, non abbiano
voluto coinvolgere gli insegnanti e i loro rappresentanti sindacali» (f. v.)
( da "Repubblica,
La" del 14-03-2009)
Argomenti: Scuola
Pagina VII - Milano Professionali,
passa la linea lombarda Intesa Gelmini-Formigoni: diplomi tecnici dagli istituti della
Regione Una cabina di regia eviterà che insegnamenti statali e locali si
sovrappongano, con gli stessi programmi FRANCO VANNI Parte dalla Lombardia la
rivoluzione federale dell´istruzione. Il primo passo verso la scuola regionale è l´accordo sulla formazione
tecnica e professionale firmato dal presidente della Regione Roberto Formigoni
e dal ministro dell´Istruzione Mariastella Gelmini. Il
testo, passato ieri in giunta al Pirellone, sarà presentato lunedì: dal
prossimo anno scolastico anche gli istituti professionali statali potranno
rilasciare dopo tre anni il diploma di qualifica professionale (fino a oggi
appannaggio esclusivo dei corsi regionali). Per contro, i corsi della Regione
garantiranno un diploma tecnico, a patto che gli studenti frequentino un anno
integrativo di studi al termine del triennio. E dopo un ulteriore quinto anno
di studi, gli iscritti ai corsi di formazione potranno frequentare i nuovi
"istituti superiori di istruzione tecnica", cicli para-universitari
per formare personale altamente specializzato. La convergenza fra Regione e
ministero risolve la battaglia sorta nel 2007 fra il Pirellone e il governo
Prodi su chi avesse diritto alla formazione professionale. Roma accusava la
Regione di sconfinare in terra non sua (cioè nel campo dell´istruzione),
impugnando la legge regionale che istituiva i corsi triennali di formazione. La
Regione rispondeva diffidando l´allora ministro all´istruzione Giuseppe
Fioroni. Un braccio di ferro che andava oltre gli steccati politici, con i
consiglieri regionali d´opposizione schierati con Formigoni contro il governo
di centrosinistra. L´adesione delle singole scuole al nuovo sistema unico di
formazione professionale per il prossimo anno sarà volontaria. Il programma
entrerà a pieno regime dall´anno scolastico 2010/2011. Altra importante novità
è la nascita di una cabina di regia a livello locale sulla didattica: la
Direzione scolastica regionale (cioè il ministero) e l´assessorato
all´Istruzione della Regione faranno in modo di non proporre gli stessi
programmi nelle scuole di rispettiva competenza. Essendo a questo punto
entrambi in grado di fornire diplomi e abilitare al lavoro, non dovranno
sovrapporsi. Una collaborazione che attua, per la prima volta in Italia, le
previsioni del titolo quinto della Costituzione in materia di formazione.
Formigoni, che ha ottenuto dal ministero anche promesse sul fatto che non
saranno tagliati posti di insegnante nella scuola lombarda, parla di «un
accordo che mette gli studenti nelle condizioni di avere una formazione ancora
più alta e che, in un momento di difficoltà economica, ci consente di puntare
davvero sui giovani». Nel nuovo sistema unico della formazione, una parte
centrale avranno le attività di laboratorio e per questo sarà probabilmente
necessario un programma di aggiornamento per i docenti. SEGUE A PAGINA V
( da "Messaggero
Veneto, Il" del 14-03-2009)
Argomenti: Scuola
Pagina 8 - Pordenone Niente prima elementare a Cimpello:
pochi ragazzi "Mistero" sugli esuberi FIUME VENETO FIUME VENETO.
Durante la riunione promossa dall'associazione "Donne e società" e
dall'amministrazione comunale, con l'obiettivo di fornire delucidazioni alle
famiglie di Fiume Veneto sul futuro della scuola a seguito
della riforma attivata con la legge Tremonti-Gelmini e col decreto Gelmini, dalla relazione di Antonella Piccolo sono emerse novità
sull'impossibilità di attivare una prima classe elementare a Cimpello perché il
numero minimo richiesto per la costituzione di una classe è passato dalle 10
unità del decreto Fioroni alle 15 del decreto Gelmini. La relatrice ha evidenziato una situazione d'incertezza
che deriva soprattutto dalla mancata assegnazione degli organici che, a suo
dire, dovrebbe avvenire con una imminente circolare ministeriale dalla quale si
evincerà se, per l'istituto comprensivo di Fiume Veneto, ci saranno o meno
degli esuberi, se e come l'istituto potrà fruire delle disponibilità di tempo
degli insegnanti della scuola a tempo pieno che vengono privati di attività di
compresenza, se e come troverà concreta attuazione l'autonomia scolastica. Al
dibattito è intervenuto anche il dirigente scolastico, Pietro Fagotto, che ha
sottolineato la situazione d'incertezza che accompagna la riforma. Pur
sottolineando l'incompetenza del Comune nella gestione della scuola,
l'assessore all'Istruzione Giuseppe Bariviera ha ritenuto di far proprie le
ansie delle famiglie proponendo un incontro chiarificatore. (c.l.)
( da "Mattino
di Padova, Il" del 14-03-2009)
Argomenti: Scuola
Il 90% dei genitori opta per l'orario massimo nella
domanda di iscrizione alle elementari Padova sceglie il tempo pieno Pd e Cgil
rilanciano la mobilitazione anti-Gelmini Nelle scuole
elementari dei 14 istituti comprensivi statali della città (ma anche in
provincia), quasi tutti i genitori hanno scelto il tempo pieno (ossia 40 ore
settimanali di tempo scuola con garanzia della mensa). I dati analitici non
sono ancora pronti, ma il dirigente dell'Ufficio scolastico provinciale Franco
Venturella ha già fatto sapere che il tempo pieno è stato scelto da circa il
90% dei genitori, che hanno presentato domanda entro il 28 febbraio. In pratica
quasi tutti, in provincia di Padova, si sono orientati per il tempo pieno visto
che il tempo lungo (da
( da "Mattino
di Padova, Il" del 14-03-2009)
Argomenti: Scuola
Pagina 32 - Provincia Ritorno agli
indirizzi tradizionali per paura dei tagli della Gelmini Chiuse le iscrizioni agli istituti superiori Sorpresa a
Cittadella di Silvia Bergamin CITTADELLA. Iscrizioni 2009-2010, le scuole
superiori cittadellesi si «confermano». Ma ai presidi resta un problema: il
ministro dell'Istruzione Maria Stella Gelmini proclama a destra e a manca che il «voto
in condotta fa media», però al momento
l'annuncio è stato fatto a tv e giornali e non è ancora diventato una
circolare, un qualcosa di serio: urge chiarezza. Antonio Girardello, dirigente
scolastico dell'Itc Girardi: «A settembre ci saranno 230 ragazzi che
inizieranno la prima: le iscrizioni al prossimo anno scolastico rimangono
invariate rispetto al 2008. Per effetto di progressione, ci sarà un aumento
degli studenti di 90 unità: escono 150 alunni». Sul voto
di condotta: «Allo stato attuale non si capisce ancora
se faccia media o no. Siamo in una fase di confusione totale: lo Stato pretende
che la scuola rispetti le scadenze - la conclusione del preside - quando per
primo non lo fa. Abbiamo bisogno di chiarezza e di certezza». Dello stesso
avviso è il dirigente scolastico del liceo Tito Lucrezio Caro, Alberto
Bortolaso: «Il ministro dice che il voto di condotta fa media, ma non lo scrive da nessuna parte: lo
metta nero su bianco». Fronte iscrizioni: «Riconfermiamo le classi dell'anno
scorso, ovvero nove. Con una piccola differenza: le 5 dello scientifico
restano, ma ce ne è una in più del classico e una in meno delle scienze
sociali». Non è che per rispondere alla crisi i ragazzi «sentono» il bisogno di
ritornare ai classici? Stabili anche le cifre della formazione tecnica. Claudio
Gambalonga, del Meucci, fa sapere che sono state «confermate le classi
dell'anno scorso, nonostante la riforma che andrebbe a cancellare alcune
sperimentazioni. La Regione dovrebbe garantire gli indirizzi tecnico
-scientifici, vista la domanda del territorio dell'Alta Padovana. Il nostro
istituto è provvisto di laboratori che da 20 anni funzionano bene». Roberto
Guatieri dell'istituto d'arte Fanoli: «Al momento non sono state completate le
operazioni di trasmissione dei dati da parte delle scuole medie, ma le
iscrizioni al Fanoli per il prossimo anno, un centinaio, sono già in sensibile
aumento rispetto all'anno scorso». Per quanto riguarda la condotta,
«malgrado la problematica applicazione delle nuove norme - osserva Guatieri -
il collegio docenti del Fanoli ha elaborato criteri chiari e trasparenti che
hanno consentito un'agevole valutazione. Tutto bene: nessuna insufficienza; il voto minimo è stato sette».
( da "Repubblica,
La" del 14-03-2009)
Argomenti: Scuola
Pagina XIII - Bologna Scuola, mancheranno 519 prof E nei
prossimi tre anni rimarranno a casa 1500 precari ILARIA VENTURI A SETTEMBRE
mancheranno all´appello nelle scuole di Bologna e provincia 519 insegnanti e
181 bidelli. Nei prossimi tre anni rimarranno a casa almeno 1.500 precari. Più
di 3.200 famiglie non avranno il tempo pieno o le 33 ore settimanali richiesti
in prima elementare. E quasi duemila alunni disabili non gravi potranno perdere
il sostegno in classe e l´assistenza: diventeranno di colpo invisibili così
come la scuola rischia di perdere i bambini immigrati che non saranno vaccinati
per paura delle denunce anti-clandestini. Non stanno meglio i ricercatori
dell´Alma Mater e degli enti di ricerca bolognesi: tremila precari rischiano
entro il 2009 «di doversi reinventare una vita»; solo per effetto del decreto
Brunetta sul pubblico impiego a giugno saranno licenziati circa 500 ricercatori
del Cnr. Insomma, una Caporetto. E´ la Cgil a denunciare lo stato di crisi del
mondo della scuola e della ricerca. Annunciando lo sciopero mercoledì 18, con
manifestazione alle
( da "Repubblica,
La" del 14-03-2009)
Argomenti: Scuola
Pagina IV - Bari La protesta Manifestazione a Bari dalle
10,30 Scuola in piazza contro i tagli della Gelmini Cisl, Uil e Snals uniti: per
effetto della manovra Tremonti si rischiano di perdere 500 posti solo negli
istituti primari In difesa della scuola pubblica, contro i tagli annunciati dai
ministri Gelmini e
Tremonti. Le segreterie regionali di Cisl Scuola, Uil Scuola e Snals oggi dalle
10,30 alle 13 chiamano a raccolta in piazza san Ferdinando maestri,
professori, personale Ata e studenti baresi per una manifestazione che apre in
città una nuova stagione di mobilitazioni del mondo dell´istruzione. L´incontro
di questa mattina sarà anche l´occasione per un´assemblea sindacale a porte
aperte: le lezioni nelle 347 scuole baresi potrebbero essere sospese dopo la
prima ora per permettere al personale di partecipare all´iniziativa. Nel corso
della mattinata sarà diffusa una lettera firmata dai sindacati e dedicata ai
cittadini: "La scuola ha bisogno di voi" è il titolo della missiva
scritta per sensibilizzare la città ne la sua società civile, istituzioni e
forze politiche comprese, sul momento di crisi attraversato dal sistema
dell´istruzione pubblica italiana e pugliese in particolare. «Nella nostra
Provincia - scrivono i sindacati - il rischio di perdere 500 posti nella sola
scuola primaria per effetto della manovra economica di Tremonti e Gelmini può ancora essere scongiurato ma ci deve essere una
precisa volontà legata alla salvaguardia dell´organizzazione scolastica che, in
autonomia come decreta la Costituzione, ha accolto le richieste delle famiglie
per il tempo pieno e prolungato». La lettera e la raccolta delle adesioni
saranno poi inviate dagli organizzatori della manifestazione al presidente
della Repubblica Giorgio Napolitano. (f. sav.)
( da "Unione
Sarda, L' (Nazionale)" del 14-03-2009)
Argomenti: Scuola
Cronaca di Cagliari Pagina 1022 mercoledì prossimo Il
mondo della scuola in piazza contro la riforma Gelmini
Mercoledì prossimo --> Tagli alle autonomie scolastiche, meno servizi agli
utenti e mancata stabilizzazione dei docenti e del personale precario. Sono
questi i punti del confronto avviato tra i sindacati e il governo sul fronte
della scuola. E sono sempre questi gli argomenti che saranno al centro della
manifestazione promossa dai sindacati del settore. La Cgil, infatti, va avanti
nella mobilitazione che ci sarà anche in Sardegna, in particolare con la
Federazione dei lavoratori della conoscenza (Flc), in vista dello sciopero
nazionale del 18 marzo prossimo che vedrà scendere in piazza insieme, per la prima
volta, il mondo della scuola, università, ricerca, Afam (Alta formazione
artistica e musicale) e formazione professionale. Nel mirino del sindacato ci
sono ancora una volta la riforma del ministro Gelmini
e il contratto della scuola che la Flc-Cgil non ha firmato e che è stato
bocciato dal 95% dei quasi 400 mila lavoratori che hanno votato nel referendum
promosso dalla stessa Cgil. In Sardegna il ritrovo dei manifestanti provenienti
da tutta la regione sarà a Cagliari, dove è previsto un corteo che partirà alle
9.30 da piazza Garibaldi per poi confluire in piazza del Carmine per i comizi
conclusivi dei rappresentanti sindacali.
( da "Tempo,
Il" del 14-03-2009)
Argomenti: Scuola
stampa Va bene il
( da "Tempo,
Il" del 14-03-2009)
Argomenti: Scuola
stampa Il cinque in condotta? Come il cartellino rosso La Gelmini: scatterà dopo più sanzioni disciplinari Questa volta ci siamo:
il Consiglio dei Ministri ha approvato ieri mattina il Regolamento sulla
valutazione degli studenti delle scuole di ogni ordine e grado. Si delineano,
così, con più precisione i contorni del
( da "Secolo
XIX, Il" del 14-03-2009)
Argomenti: Scuola
Arriverà il "cartellino giallo" prima del
( da "Stampa,
La" del 14-03-2009)
Argomenti: Scuola
PREISCRIZIONI. I DATI DEL PROVVEDITORATO Solo fra una
decina di giorni si potrà sapere come saranno strutturate le classi Maestro
unico bocciato Boom per il tempo pieno Nessuna famiglia ha scelto l'orario
ridotto di 24 ore [FIRMA]GIANCARLA MOREO VERCELLI Bocciato il maestro unico: i
genitori di Vercelli e provincia scelgono per i figli le 30 ore o, meglio
ancora, il tempo pieno. Così i dati relativi alle preiscrizioni nelle
elementari, diffusi dal Provveditorato agli studi. Nessuna
famiglia per il prossimo anno scolastico vuole l'orario a 24 ore, introdotto
dal ministro Gelmini e fin
da subito contestato anche con manifestazioni di piazza. Non piacciono
moltissimo neppure le 27 ore sui banchi (con un rientro pomeridiano) scelte in
tutta la provincia da soli 80 alunni che a settembre frequenteranno la prima
elementare. «I numeri fanno boom soprattutto quando si parla di tempo
pieno», conferma il provveditore Antonio Catania. Queste, dunque, le cifre
raccolte. Sono 539 i bambini che sono stati iscritti nelle sezioni a 30 ore
(per un totale di 34 classi) e 782 gli alunni le cui famiglie hanno optato per
il tempo pieno (un totale di 40 classi). Tutte le richieste di mamme e papà per
i pargoli, alla fine, saranno onorate? Difficile a dirsi, almeno per il
momento. «Dipende dal budget che il ministero mette a disposizione - spiega
Catania - a livello provinciale. Su questo punto potremo essere più precisi fra
una decina di giorni». Un rompicapo, insomma, pronto a mandare in fibrillazione
i genitori. Che il tempo pieno sia la formula più gettonata non è, comunque,
notizia di oggi: nel capoluogo e nel resto della provincia il numero
complessivo, quindi dalla prima alla quinta, degli allievi che trascorrono sui
banchi di scuola 40 ore settimanali è a quota 3571 per 181 classi. Con servizio
mensa incluso. Il numero totale, invece, di chi frequenta le elementari per 30
ore a settimana arriva a 3064 scolari. In tutta la provincia funzionano scuole
pubbliche che per i genitori impegnati full time sono una manna. A Vercelli, ad
esempio, prevedono esclusivamente il tempo pieno le elementari Gozzano e Rodari.
«Negli altri istituti - dice il Provveditore - viene invece adottata la formula
mista». Che significa classi a modulo (con alcuni rientri) oppure con il tempo
lungo (uscita alle 16,30). Per tutti il sabato è a casa. Dall'analisi delle
preiscrizioni alle elementari emergono altre cifre, legate anche ai bambini
stranieri che dopo l'estate entreranno in prima. Alla Carducci saranno dieci
così come alla Galileo Ferraris, nove alla Regina Pacis, otto alla Rosa Stampa,
quattro alla Rodari, 3 alla Gozzano, due alla Bertinetti e, al momento, un solo
bambino straniero alla De Amicis.
( da "Stampa,
La" del 14-03-2009)
Argomenti: Scuola
ISCRITTI IN CALO ALLE PRIMARIE A QUELLA PER L'INFANZIA
Scuole a rischio, è allarme rosso anche a San Giuseppe di Cairo CAIRO M. Per le
scuole di San Giuseppe è allarme rosso. L'amara verità è emersa, tra polemiche
e contestazioni, nell'affollatissima riunione organizzata da Comune e direzione
scolastica cairese, con personale insegnante e genitori. Anche in questo caso
il problema sono i numeri. Dice il sindaco Briano: «Per ora i numeri dicono che
ci sono una quindicina di iscritti alla primaria e 18 alla scuola
dell'infanzia, troppo pochi per non porgere il fianco ai
tagli del decreto Gelmini,
anche se i dati precisi sulle risorse le avremo a metà mese. Certo è una
situazioen diversa da quella di Rocchetta dove l'elastico dei numeri è molto
più ridotto per raggiungere il limite delle 50 presenze e dove, anche grazie al
servizio di scuolabus e alla disponibilità di alcuni genitori cairesi di
iscrivere in quella sede i propri figli, si potrebbe trovare una
soluzione». La verità, per certi versi, è poi anche antipatica: «Nella prima
classe di San Giuseppe ci saranno 4 nuovi iscritti, ed è un dato positivo.
Molto negativo e discutibile invece, quello di ben 11 bambini della frazione i
cui genitori hanno scelto invece di mandarli a scuola a Carcare». Il sindaco
Brian o spera che, alla fine, i ragionamenti e le conclusioni non si trattagono
solo nediante i numeri: «Quella di San Giuseppe è una scuola moderna, molto
importante per l'identità culturale e di appartenenza della frazione, offre
progetti di laboratori interculturali con bambini di diversa nazionalità che
funzionano bene, e, come detto, ha una buona potenzialità visto che alla scuola
dell'infanzia sono 18 gli iscritti».
( da "Giorno,
Il (Como)" del 14-03-2009)
Argomenti: Scuola
COMO E PROVINCIA pag. 4 Politici sul palco per aiutare chi
soffre TEATRO SOCIALE COMO «QUANDO si fanno le cose con il cuore, la gente
risponde con il cuore. E la gente, l'altro ieri sera, ha risposto davvero con
il cuore». Lo afferma Mario Pittorelli, presidente dell'associazione
"Amici di Como" che ha radunato alcuni politici, imprenditori e
sportivi per uno spettacolo benefico che ha riempito il teatro Sociale di
piazza Verdi. Uno spettacolo con la S maiuscola perché è stato centrato appieno
l'obiettivo prefissato ovvero raccogliere fondi per la Cooperativa sociale
"Sim-patia" di Valmorea che si occupa del recupero dei disabili e
anche dell'aggregazione tra i giovani attraverso diverse attività. Una serata
nella quale si è visto il presidente della Provincia di Como, Leonardo Carioni,
interpretare in maniera eccellente "Emozioni in una voce" di Adriano
Celentano, seguito dal coordinatore di Forza Italia Giorgio Pozzi che si è
esibito, pure in modo eccellente in "L''avventura" di Lucio Battisti,
poi l'assessore comunale Sergio Gaddi che, stonato come una campana, si è
invece esibito nella recita di tre poesie classiche, lui che è stato uno dei
primi diplomati alla scuola di recitazione della Compagnia teatrale "Città
di Como". INSOMMA un insieme di artisti improvvisati che hanno deliziato
oltre 500 presenti al Sociale, ai quali si sono aggiunti l' Orchestra Gelmini e altri personaggi del mondo dell'imprenditoria e dello
spettacolo cittadino. «Al di là del grande successo della serata, che ci ha
consentito di donare oltre 10 mila euro a Simpatia - spiega Daniele Brunati,
coordinatore dell'associazione "Amici di Como" - sono molto contento
perché si è trattato di una serata molto familiare ed era proprio quello che
volevo». M.Mag.
( da "Giorno,
Il (Bergamo - Brescia)" del 14-03-2009)
Argomenti: Scuola
BRESCIA pag. 8 Bambini attorno all'Albero della Pace OGGI
ALLE 10 I BAMBINI delle scuole primarie si troveranno attorno all'Albero della
pace nel Parco del Brolo, la nuova area verde nel centro del paese, presenti il sindaco Giuseppe Orizio (nella foto tra Beccalossi e Gelmini) e l'assessore Adriano Orizio ma
soprattutto Tanka Shozo, un sopravvissuto alla bomba di Hiroshima. Si annuncerà
anche la partecipazione alla Marcia della pace che il 22 marzo partirà da
Chiari per arrivare a Rovato, con finale alle 16 sul Monte Orfano.
L'occasione è il 60esimo anniversario della dichiarazione universale dei
Diritti umani. I ragazzi delle scuole sono chiamati a testimoniare questo
messaggio di pace prima dell'inizio della marcia. Image: 20090314/foto/83.jpg
( da "Italia
Oggi" del 14-03-2009)
Argomenti: Scuola
ItaliaOggi sezione: Diritto e Fisco data: 14/03/2009 -
pag: 31 autore: Il
( da "Giorno,
Il (Como)" del 14-03-2009)
Argomenti: Scuola
SARONNO TRADATE VALLE OLONA pag. 13 Osservatorio di
Tradate, un premio per celebrare l'anno dell'astronomia TRADATE NELLA SEDE
Unesco di Parigi si è tenuta la cerimonia di apertura dell'anno internazionale
dell'astronomia con la partecipazione di capi di stato, ministri, scienziati e
premi Nobel. La Fondazione dell'«Osservatorio Astronomico» di Tradate,
consapevole dell'importanza di tale avvenimento, ha elaborato per il 2009 una
serie di progetti, iniziative e manifestazioni che si svolgeranno durante tutto
l'«anno astronomico». Uno dei progetti presentati che ha ottenuto il patrocinio
dell'Unesco, del Comune di Tradate e della Provincia di Varese, oltre ad essere
stato portato all'attenzione della Presidenza della Repubblica, è il Premio
Nazionale di Astronomia sulla «Storia dell'Astronomia» rivolto in particolar
modo ad alunni e studenti delle Scuole Primarie e Secondarie del nostro Paese,
ma anche agli astrofili. IL BANDO del Premio è stato inviato anche al Ministro
dell'Istruzione, Università e Ricerca Mariastella Gelmini, nonché al Dirigente l'Ufficio
Scolastico Provinciale di Varese, professor Claudio Merletti. Il concorso
riguarda un tema libero relativo alla Storia dell'Astronomia e si può
partecipare inviando da oggi sino al 31 ottobre 2009 i lavori direttamente alla
sede dell'Osservatorio Astronomico di Tradate. Non è prevista alcuna
tassa di partecipazione al concorso. La premiazione avverrà domenica 13
dicembre 2009 sempre presso la sede dell'Osservatorio Astronomico di Tradate.
Per ulteriori informazioni: www.foam13.it. R.V.
( da "Eco
di Bergamo, L'" del 14-03-2009)
Argomenti: Scuola
Il ministro: cartellino giallo prima del cinque in condotta --> Sabato 14 Marzo 2009 CRONACA, pagina 14
e-mail print Il Consiglio dei ministri ha approvato il regolamento sulla
valutazione dei voti numerici in tutte le materie e i nuovi criteri di
attribuzione del voto in condotta. Lo ha annunciato il
ministro dell'Istruzione, Mariastella Gelmini, in una conferenza stampa a
palazzo Chigi. Il
( da "Italia
Oggi" del 14-03-2009)
Argomenti: Scuola
ItaliaOggi sezione: lavoro e previdenza data: 14/03/2009 -
pag: 36 autore: di Valfrido Paoli consulente del lavoro valfrido@asspaoli.com
storie di lavoro La scuola che cambia Perché il capo, con tutto quello che ha
da fare in fabbrica, segue con molta attenzione il nuovo cammino della scuola
italiana?Intanto perché è contento, come genitore, che la scuola sia diventata
più severa per quanto riguarda il comportamento dell'alunno e del docente.È per
questo che sulle pagelle dal primo trimestre sono apparsi tanti di quei cinque
in condotta.Però si rende conto che il ministro Gelmini ha ragione quando sostiene che
anche i genitori devono fare la loro parte, soprattutto con l'esempio.Inoltre,
lo preoccupa molto la notizia che ha letto sul Giornale di lunedì 2 marzo
scorso: il cinque in condotta lo hanno soprattutto beccato gli istituti
professionali e il Sud.E in azienda ha tre apprendisti provenienti
proprio dall'Istituto professionale, i quali sembrano restii a non ritenere la
fabbrica un prosieguo della scuola pre-Gelmini.Per cui
dovrà con loro ricominciare tutto daccapo. Gli spiegherà innanzitutto la
puntualità. Ora che a scuola non è ammesso neanche un minuto di ritardo, gli
dirà, non vedo perché non si possa fare altrettanto in ditta.C'è poi il problema
dell'assiduità: vi dico subito che non saranno più accettate giustificazioni
fasulle, la sveglia che non suona, l'improvviso mal di pancia o di testa, la
nonna che è peggiorata, e così via.E infine vi prego: non spingete il vostro
medico a diventare compiacente, perché me ne accorgo subito e so come reagire.
( da "Sole
24 Ore, Il" del 14-03-2009)
Argomenti: Scuola
Il Sole-24 Ore sezione: IN PRIMO PIANO data: 2009-03-14 -
pag: 6 autore: Il regolamento. Via libera del Cdm Scuola, bocciatura con
( da "Nazione,
La (Umbria)" del 14-03-2009)
Argomenti: Scuola
CRONACA PERUGIA pag. 7 di SILVIA ANGELICI PERUGIA L' ANNO
scolastico 2009-201... di SILVIA ANGELICI PERUGIA L' ANNO scolastico 2009-2010
potrebbe essere ricordato come l'anno più nero della storia dell'istruzione.
Elementari e medie dell'Umbria pagheranno il dazio dei tagli governativi con
circa 700 posti di lavoro (500 i docenti, 200 gli Ata). Persone che, dopo anni
di precariato, non avranno diritto nemmeno agli ammortizzatori sociali. Numeri
da brivido che preoccupano Palazzo e sindacati per due ragioni: quella
occupazionale (si allarga la voragine dei senza lavoro e dei precari in una
regione già falciata dalla crisi) e quella didattica. Per quanto riguarda
quest'ultima, i capi d'istituto nei giorni scorsi hanno confermato che decine e
decine di istituti non saranno in grado di garantire la proposta di offerta
formativa, le segreterie funzioneranno a singhiozzo, molte scuole potrebbero
anche non aprire il portone per mancanza di organico. «Accorato l'allarme»
lanciato dall'assessore all'istruzione Maria Prodi (nella foto), durante la
conferenza stampa a più voci, con i sindacati della scuola (Cgil, Cisl, Uil,
Snals, Gilda e Ugr). «I due regolamenti di attuazione dei
provvedimenti del ministro Gelmini ha detto l'assessore regionale disegnano una drammatica perdita
di posti di lavoro e un taglio nei servizi la cui gravità non è stata finora
sufficientemente colta. Tagli pesanti ha aggiunto che intervengono pur in
presenza della forte domanda di scuola che hanno espresso le famiglie umbre,
sia in qualità che in quantità. La grandissima maggioranza, il 90 per
cento, ha chiesto per i propri figli un tempo scuola di 30 ore o 40 ore, ma con
i tagli agli oragnici e alle risorse da parte del Governo, questa domanda
resterà inevasa. Al Governo chiediamo, pertanto, di rimettere in discussione i
suoi provvedimenti, di rispondere alle domande delle famiglie e nello stesso
tempo evitare che centinaia di lavoratori subiscano una drammatica fuoriuscita
dalla scuola, senza alcuna copertura di ammortizzatori sociali». SCURI in volto
anche i sindacati della scuola: «dal prossimo anno scolastico, a causa di
questi tagli indiscriminati ha notato Giambaldo Bianchi, segretario regionale
Snals le scuole non saranno in condizione di funzionare per l'impossibilità di
sostituire docenti o personale non docente assente». E la Cisl: «Gli oltre 500
posti che stimiamo si perderanno nelle scuole elementari e medie si traducono
in una decurtazione del 7-10 per cento di docenti in ogni istituto scolastico
autonomo. Ciò significa la dismissione della proposta di offerta formativa». La
Cgil, con Giuliana Renelli, ha ribadito l'allarme occupazionale, così come
Patrizia Basili della Gilda, ricordando che il 18 il mondo della scuola
scenderà in piazza in segno di protesta. Mentra la Uil, ha detto Giancarlo
Cerafischi, presenterà un documento salva-precari.
( da "Messaggero,
Il (Ancona)" del 14-03-2009)
Argomenti: Scuola
Sabato 14 Marzo 2009 Chiudi di ZENO LEONI Cinque in condotta: all'Ipsia B. Padovano quattro studenti tremano. Ma
a rischio sono molti di più, tutti "bollati" con un sei in pagella. La preside Elena Giommetti fa il punto: «Il voto il condotta ormai è un
parametro che fa media. Abbiamo anche dato dieci a una cinquantina di ragazzi».
Situazione speculare al tecnico-commerciale F. Corinaldesi. Solo qualche sei
all'alberghiero A. Panzini e al liceo classico G. Perticari. Realtà capovolta
allo scientifico E. Medi dove non si scende sotto al sette e non ci sono
sospensioni. Continui ritardi e disturbo delle lezioni all'istituto
professionale Padovano possono costare caro. Ne sanno appunto qualcosa i
quattro studenti che nella pagella del primo
quadrimestre sono stati puniti con un cinque nella valutazione del
comportamento e adesso, in ottemperanza al decreto Gelmini del 16 gennaio scorso, dovranno
fare di tutto per cambiare l'opinione dei propri insegnanti se non vogliono
ripetere l'anno. La preside descrive le circostanze che hanno portato a un
giudizio così severo: «Nel nostro istituto si è optato per fare gli scrutini
subito dopo le vacanze natalizie, quindi i voti sono stati concordati prima
dell'entrata in vigore del decreto. L'insufficienza è stata attribuita a
quattro studenti sospesi per uno o due giorni a causa dei loro ripetuti ritardi
e del disturbo delle lezioni». Il decreto Gelmini però
prevede che la sospensione possa comportare un cinque in condotta
se questa ammonta a 15 giorni. «E' vero - riflette la preside Giommetti - però
quando i docenti hanno effettuato le valutazioni e si è deciso di dare cinque
non sapevamo ancora dei paletti fissati dal decreto sui giorni di sospensione
necessari. In ogni caso per i miei studenti c'è tutto il tempo di rifarsi». Una
situazione analoga a quella dell'Ipsia c'è anche al tecnico-commerciale F.
Corinaldesi diretto da Paolo Lanari. «Anche noi per poter allungare il secondo
quadrimestre ci siamo riuniti prima del 16 gennaio - racconta il dirigente - e
i cinque in condotta si contano su una mano a dispetto
delle 29 classi presenti. Il principio seguito dagli insegnanti è stato quello
di lanciare un segnale agli studenti più irrequieti, che così potranno essere
stimolati a migliorare il comportamento». Tutt'altra musica all'alberghiero
A.Panzini, al liceo classico G. Perticari, dove non è comparso alcun cinque e i
sei sono stati "solo" quattro in entrambi gli istituti. Il premio di
"scuola più disciplinata" però va al liceo scientifico E. Medi. «Il voto sul comportamento più basso comparso nelle pagelle del
primo quadrimestre è il sette - spiega Lucio Mancini - assegnato a chi durante
l'anno ha collezionato note di richiamo sul registro di classe. Prima di dare
un cinque o un sei devono accadere fatti gravi e non è il nostro caso».
( da "Sole
24 Ore, Il" del 14-03-2009)
Argomenti: Scuola
Il Sole-24 Ore sezione: IN PRIMO PIANO data: 2009-03-14 -
pag: 7 autore: Il censimento. Un terzo degli istituti ha bisogno di restauro
L'anagrafe delle scuole aspetta da 13 anni Michele Menichella ROMA Non è più
rinviabile il completamento dell'Anagrafe nazionale dell'edilizia scolastica in
gestazione dal 1996. La denuncia, più volte segnalata da Legambiente, é stata
ribadita ancora una volta ieri in occasione della presentazione del nono
Rapporto "Ecosistema scuola 2009",un'accurata indagine sullo stato di
salute dell'edilizia scolastica, frutto della collaborazione di 95
amministrazioni comunali e 62 provinciali che con autocertificazioni hanno
segnalato a Legambiente non solo la qualità della struttura degli edifici (con
riferimento alla vetustà ed alla idoneità dell'attività scolastica) ma anche i
servizi e le buone pratiche ambientali senza trascurare i rischi ai quali sono
sottoposti gli edifici. Il rinnovato appello a stringere i tempi per completare
l'attesa Anagrafe è stato condiviso da Gianni Bocchieri (consulente per
l'edilizia scolastica del ministero dell'Istruzione, dell'Università e della
Ricerca) per il quale non è possibile attendere ancora, dopo 13 anni, il
completamento di una base informativa così importante. L'esigenza – ha riferito
Bocchieri – si avverte specie dopo il recente via libera del Cipe allo
stanziamento di un miliardo di euro a favore dell'edilizia scolastica,
un'attesa delibera che impegna il ministero a programmare con le Regioni, nuovi
interventi o qualificazioni dando priorità alla sicurezza delle strutture. Bocchieri ha anche ribadito la volontà della titolare del Miur,
Mariastella Gelmini, di
destinare stabilmente risorse all'edilizia scolastica e di diffondere il
fotovoltaico nelle scuole. Il Rapporto di Legambiente (65 pagine ricche di
tabelle) assegna per la quarta volta consecutiva a Prato la palma d'oro per la
sicurezza scolastica. La cittadina toscana si è distinta per la
sicurezza degli immobili e per la qualità dei servizi offerti agli studenti ed
ha preceduto in classifica Biella, Terni, Lecce, Forlì, Livorno, Parma e
Firenze. Ultimi in classifica gli edifici scolastici di Salerno, Treviso e
Messina. Sonoramente bocciati per non aver inviato alcun dato Aosta, Bergamo,
Enna, Mantova, Matera, Savona, Siracusa e Venezia. Agli studenti dell'Itis
"Augusto Righi" di Chioggia, Legambiente ed Edison hanno assegnato un
pannello solare per aver migliorato l'efficienza energetica del proprio
istituto puntando anche sulla bonifica, sulla diffusione delle serre invernali,
sulla coibentazione e sul contenimento dei consumi. Ed ecco i dati più
significativi del Rapporto. Gli edifici risultano troppo vecchi visto che nel
55,62% dei casi la costruzione è antecedente al 1974 e nel 38,14% necessitano
di urgenti manutenzioni. Sono aumentate dal 47,11% al 62,82% le scuole che
nell'ultimo quinquennio hanno goduto di interventi di manutenzione e nell'80%
dei casi gli edifici hanno ottenuto la certificazione igienico-sanitaria nel
2008 (era pari al 61,75% nel 2005) mentre l'agibilità statica (pari al 70,33%
nel 2008) è migliorata rispetto al 2005 quando faceva segnare valori intorno al
63 per cento.% E ancora: nemmeno la metà delle scuole è dotata di
certificazione di prevenzione antincendio e le scale di sicurezza sono presenti
solo nel 56,72% degli edifici. Tra le pesanti negatività si segnalano molte
scuole situate in prossimità di zone inquinate. E non manca la presenza di
amianto che è certificata nell'11,83%delle scuole; un dato allarmante riguarda
la Lombardia dove più di tre edifici su cento hanno strutture con amianto.
Insomma su 42mila edifici almeno 15mila hanno bisogno di interventi urgenti. IL
MINISTERO «Provvederemo al più presto anche perché senza questo strumento non
si può investire il miliardo di euro sbloccato dal Cipe»
( da "Messaggero,
Il" del 14-03-2009)
Argomenti: Scuola
Sabato 14 Marzo 2009 Chiudi
"Cartellino giallo" per i bulli, chi non cambia perde l'anno Gelmini: il
( da "Messaggero,
Il" del 14-03-2009)
Argomenti: Scuola
Sabato 14 Marzo 2009 Chiudi ROMA - Dopo il
"cartellino" giallo, per lo studente indisciplinato arriverà quello
rosso:
( da "Messaggero,
Il (Ostia)" del 14-03-2009)
Argomenti: Scuola
Sabato 14 Marzo 2009 Chiudi ROMA Arrivano le
"regole" sul
( da "Giorno,
Il (Legnano)" del 14-03-2009)
Argomenti: Scuola
PRIMO PIANO pag. 2 Il futuro visto dagli studenti
Ambiente, lotta all'alcolismo e multimedialità: in mostra i progetti nati
nell'Altomilanese di SILVIA VIGNATI LEGNANO «LE SCUOLE fanno scuola». Ieri e
oggi, nel Padiglione 1 di FieraMilanocity, le buone pratiche scolastiche si
fanno conoscere a un pubblico più vasto. La Provincia ha inteso organizzare il
primo salone dedicato ai progetti virtuosi di oltre cento scuole della
Provincia di Milano. Per offrire una visione diversa del mondo della
formazione, svilita dalle "cattive pratiche" di bullismo,
assenteismo, video su YouTube, genitori vendicativi nei confronti di professori
sottopagati. Il nostro territorio è presente attraverso queste scuole: l'Ipsia
"Antonio Bernocchi" di Legnano, il Liceo scientifico Cavalleri di
Parabiago, l'Istituto Maggiolini di Parabiago, l'agrario Mendel di Villa Cortese,
l'Istituto Torno di Castano Primo, l'Istituto Alessandrini di Vittuone. GLI
STAND allestiti ospiteranno i lavori prodotti dalle scuole, riconducibili a
cinque aree tematiche precise: impegno civile e inclusione sociale, la
conoscenza durante tutto l'arco della vita, ambiente ed energie, memoria come
strategia per il futuro, comunicazione e multimedialità. Il Cavalleri ha
presentato il progetto "Ubriachi al volante" (area impegno civile)
volto a sensibilizzare i giovani sull'abuso di alcol (anche recentemente illustrato
in una discoteca della zona). Il Maggiolini si è spinto sul terreno della
comunicazione. «Il progetto ha visto coinvolta la classe prima Erica del Liceo
linguistico, e si svilupperà su tutto l'arco dei cinque anni - spiegano dalla
presidenza -. È stato fatto un percorso che va dagli antichi graffiti alle
nuove tecnologie, ai personal computer, agli sms». La scuola sarà presente
questa mattina al convegno "Quale futuro per l'istruzione tecnica e
professionale?". NELL'ANNO scolastico 2010-2011 le scuole
superiori saranno infatti attraversate dai cambiamenti della legge Gelmini. Il Mendel ha puntato
sull'ambiente e le energie. «Abbiamo presentato un progetto molto calato nel
quotidiano e votato alla praticità: un impianto di pannelli fotovoltaici da installare
sulla nostra scuola - spiega il preside, Giulio Ramolini -. Lo hanno
realizzato i ragazzi delle classi quarte e quinte dell'indirizzo
agroambientale. La Provincia lo ha premiato con un contributo economico:
servirà a coprire una parte delle spese necessarie per renderlo operativo». Il
dirigente scolastico è entusiasta: «La nostra è una scuola all'avanguardia, e
questa partecipazione al Salone delle buone pratiche lo dimostra: i nostri
studenti stanno costruendo concretamente il loro futuro». Infine il Torno di
Castano ha rivolto le sue attenzioni alla comunicazione e multimedialità.
«Abbiamo creato un portale, "Gli ultimi della classe", in cui gli
studenti possano sviluppare una web-tv - afferma Piero Garavaglia, docente di
lettere e storia, collaboratore di vicepresidenza, referente per il progetto
insieme alla collega Paola Baronio -. I ragazzi, inoltre, potranno promuovere i
libri allo stesso modo dei "trailers" cinematografici. E infine
continueremo a pubblicare il nostro giornalino "Asterisco" e lo
faremo diventare anche un telegionale».
( da "Corriere
del Mezzogiorno" del 14-03-2009)
Argomenti: Scuola
Corriere del Mezzogiorno - NAPOLI - sezione: NAPOLI -
data: 2009-03-14 num: - pag: 7 categoria: REDAZIONALE In breve SINDACATI
Presidenza dell'Anp confermato Ciotola Vincenzo Ciotola, presidente uscente del
sindacato Anp (associazione nazionale presidi) è stato riconfermato alla
presidenza dell'organismo regionale per un altro mandato della durata di tre
anni. Ciotola è da molti anni preside dell'istituto Galileo
Ferraris di Scampia, visitato recentemente dalla ministra Gelmini, e noto per il livello di
avanguardia mostrato nella realizzazione di sofisticati progetti informatici. I
meriti del Ferraris e del suo preside, crescono anche in considerazione del
territorio su cui la scuola insiste.
( da "Nazione,
La (Siena)" del 14-03-2009)
Argomenti: Scuola
CRONACA SIENA pag. 4 Trecento lavoratori sono ad alto
rischio 60 dipendenti Ata in meno DENUNCIA CGIL SCUOLA CRISI La Flc Cgil
denuncia che il prossimo anno sono a rischio 300 posti di ANTONELLA LEONCINI
NELLA SCUOLA senese sono a rischio per il prossimo anno trecento posti di
lavoro. Lo denuncia la Flc, la Federazione lavoratori della conoscenza Cgil.
Intanto, mercoledì 18 marzo scenderanno in piazza per
protestare contro le decisioni del ministro Gelmini. Non aderiscono Cisl e Uil, partecipa Gilda. Nel nostro
territorio, ha detto Gabriele Marini Flc Cgil Siena, «Ci sono circa quaranta
scuole, fra istituti dell'infanzia, primarie e secondarie. Già adesso sono in
difficoltà: con la riforma Gelmini, qualche istituto rischia la chiusura». Tanto arrabbiati
Marini e la Cgil da non voler chiamare riforma le nuove disposizioni del
ministro, preferendo parlare di legge. Flc ha monitorato il panorama
scolastico; ha rilevato che saranno tagliati 60 dipendenti dell'organico Ata:
cioè 45 collaboratori tecnici, gli altri personale amministrativo. Queste
riduzioni, ha insistito Marini, «compromettono la normale organizzazione della
scuola, già a forte rischio». Nella zona calda, cioè, a maggiore pericolo, gli
istituti di piccole dimensioni, quelli in aree marginali. Ha scoperto altro la
Cgil: che nessuna famiglia nella nostra provincia per le future classi prime si
è orientata per la scelta delle 24 ore, pochissime per le 27 ore e solo, ha
continuato Marini, «quelle che sperimentavano questo modello. La grande
prevalenza delle famiglie ha preferito le alternative delle trenta ed anche
quaranta ore». Per questo sindacato, sembrerebbe avere grandi problemi il
ministro Gelmini. «L'organico deve rispondere alle
esigenze delle famiglie per le garanzie della tenuta dell'organizzazione
didattica. E' in pericolo, senza compresenza e senza risorse economiche, il
diritto allo studio». Cioè, sarà impossibile sostituire i docenti assenti. Si
potranno avere bambini e ragazzi a spasso, che passeggiano nelle classi senza
poter seguire le lezioni. Gli alti tetti di presenza dei ragazzi nelle classi
determinano per la Cgil un peggioramento della qualità dell'insegnamento. Il
sindacato non accetta la presenza fino a 29-30 alunni nelle scuole
dell'infanzia, 27-28 nelle primarie, fino a 30 nelle secondarie. Esistono casi
di precari da quindici e più anni che, in un futuro più o meno prossimo,
potranno diventare disoccupati. Marini ha rincarato la dose aggiungendo che la
legge Gelmini e la Finanziaria «hanno previsto tagli
insostenibili al sistema dell'istruzione e della formazione. Si tratta di una
grande attacco ai lavoratori». Tanto preoccupata la Cgil da capovolgere i
termini e da imputare al ministro la responsabilità di scommettere
sull'ignoranza. Il 18 marzo si anticipa una manifestazione a Firenze; i
lavoratori della conoscenza di questo sindacato torneranno in piazza il 4
aprile per la protesta nazionale. Image: 20090314/foto/6688.jpg
( da "Giorno,
Il (Milano)" del 14-03-2009)
Argomenti: Scuola
PRIMO PIANO pag. 5 «Prima il
cartellino giallo poi il cinque in condotta» Via alle nuove regole del ministro Gelmini di SILVIA MASTRANTONIO ROMA CARTELLINO giallo per lo studente
che sbaglia, con funzione di avvertimento. Soltanto dopo un primo intervento si
potrà procedere con il
( da "Nazione,
La (Firenze)" del 14-03-2009)
Argomenti: Scuola
PRIMO PIANO pag. 5 «Ma da noi tanti bravi ragazzi. E i 10
fioccano» IL CASO LA PRESIDE DI UN ISTITUTO DI TREVISO SPIEGA COME RAGGIUNGERE
IL MASSIMO VOTO NEL COMPORTAMENTO di DARIO C. NICOLI TREVISO PUNIZIONI agli
studenti indisciplinati, ma premi ai più meritevoli. Se ne fa messaggero il
Duca degli Abruzzi di Treviso, un istituto multietnico ex Magistrali situato
nel cuore della città e che comprende liceo linguistico, scientifico,
pedagogico e liceo delle Scienze Sociali. Ben 165 dei suoi 1.716 studenti hanno
ottenuto un bel
( da "Giorno,
Il (Milano)" del 14-03-2009)
Argomenti: Scuola
POLITICA pag. 10 Bossi al premier: «Mi fido, ma prima il
federalismo» Candidature, fumata nera. E sul partito unico Silvio teme Fini di
ANTONELLA COPPARI ROMA SE C'È UN punto che il dibattito nella maggioranza sta
mettendo in luce è la percezione, nel giro berlusconiano, che Gianfranco Fini
non vada sottovalutato. E che possa imprimere svolte impreviste non solo al
congresso di An ma pure a quello del Pdl, rubando la scena al premier e
mandando in frantumi l'immagine di partito unito. Un timore che nessuno esprime
a voce alta, ripetendo magari gli insulti al presidente della Camera comparsi
ieri nel blog ufficiale di FI, ma la preoccupazione si palpa con mano nei giri
che contano del partito. CIRCOLANO voci, regolarmente false, di uno scontro al
telefono tra i due, di vero c'è che hanno litigato sulle impronte digitali. E
che hanno una visione opposta sulle istituzioni. In questo clima, vanno avanti
i preparativi per il battesimo della nuova creatura: qualche passo avanti c'è
stato, ma la riunione di ieri che pure ha ufficializzato i tre coordinatori (La
Russa, Verdini e Bondi) non è bastata al premier e ai plenipotenziari di An e
FI per sciogliere alcuni nodi. Prima di tutto, l'ufficio politico del Pdl: se 8
posti sono già assegnati (i quattro capigruppo, i tre coordinatori e
Berlusconi) per gli altri 20 è partita la corsa alla poltrona. Ovvio, visto che
è il vero organo di governo del partito. E' probabile che il Cavaliere alla
fine ci metta i ministri non solo per placare gli appetiti, anche perché, da Alfano alla Gelmini, sono le persone di cui si fida di più. Da chiudere la partita
dei coordinatori regionali: tra i sei di An ci saranno quelli di Lazio e
Veneto, mentre la Lombardia, il Piemonte e la Sicilia faranno parte dei 14 di
Forza Italia, ma ballano ancora dieci regioni e bisogna definire i nomi sui quali
Berlusconi vuole l'ultima parola. Si capirà nei prossimi giorni se
verranno designati nel congresso come chiede più d'uno oppure dopo, come i
coordinatori provinciali. Di sicuro in quella sede verrà nominata la direzione
(tra gli 80 e i 130 membri), mentre l'ufficio di presidenza sarà fatto cinque
giorni dopo. Ufficialmente, resta aperto anche il capitolo delle
amministrative: autorevoli fonti azzurre sostengono che il faccia a faccia
Bossi-Berlusconi all'ora di pranzo non sarebbe servito a siglare intese
definitive. MA A SENTIRE esponenti di spicco del Carroccio le cose non
sarebbero proprio così, l'accordo sarebbe praticamente chiuso solo che
Berlusconi avrebbe chiesto di illustrarlo dopo il congresso del Pdl. Chi l'avrà
vinta è da vedere. Perché, però, rimandare? C'è chi sostiene che Bossi vorrebbe
vedere l'esito del voto sul federalismo fiscale e chi al contrario pensa che il
Senatùr abbia ottenuto di più. Che sia, ad esempio, riuscito a strappare la
provincia di Brescia al forzista Romele pur continuando a tenere un'opzione su
quella di Monza. Bossi in effetti è sibillino: «Ci sono problemi da risolvere,
io però mi fido di Berlusconi». Tra questi, gli incarichi nella gestione
dell'Expo 2015 di Milano e in A2A, l'utility nata dalla fusione fra Aem Milano
e Asm Brescia. Arriva al traguardo il caso Firenze: ieri Berlusconi ha
telefonato a Amato e Toccafondi gli altri nomi in pista per chiedergli di
sostenere Galli.
( da "Giorno,
Il (Milano)" del 14-03-2009)
Argomenti: Scuola
POLITICA pag. 10 «Le Europee saranno le primarie del Pdl»
FORMIGONI RILANCIA: «TUTTI IN PISTA, TUTTI IN LISTA. COSI' VEDREMO CHI HA PIU'
CONSENSO» di GIORGIO GUAITI MILANO LE EUROPEE di giugno come primarie del Pdl.
L'idea è di Roberto Formigoni, che oggi interverrà al secondo raduno nazionale
di Rete Italia, in programma fino a domani a Riva del Garda. Il governatore
della Lombardia e vicepresidente nazionale di Forza Italia parlerà del percorso
di avvicinamento di cattolici e laici al progetto del Pdl, ma, proprio in vista
della definizione della dirigenza del partito, ha già espresso chiaramente
quale sia la sua proposta. LE VOTAZIONI europee - le sole "politiche"
che offrono agli elettori la possibilità di esprimere una preferenza -
dovrebbero essere utilizzate per raccogliere le indicazioni della base sulla
struttura di vertice del partito. Berlusconi, nei giorni scorsi, ha ipotizzato
la candidatura alle europee di tutti i ministri e i presidenti regionali del
Pdl e Formigoni ha accolto l'idea con entusiasmo sintetizzato nella battuta:
«Tutti in pista, tutti in lista». «Se Berlusconi confermerà la chiamata a
ministri e presidenti - ha aggiunto - sarà uno splendido bagno di democrazia e
io sarò ovviamente pronto a partecipare». Insomma: posto che il numero uno del
partito è Berlusconi, «dal numero due in poi decidano i cittadini». «Durante il
congresso del Pdl, a fine marzo - ha spiegato più dettagliatamente Formigoni -
si eleggerà il leader, che è Silvio Berlusconi. Un vero congresso però deve
scegliere anche la classe dirigente del partito. Non è previsto che lo sifaccia
durante il congresso, ma è meglio così, perché abbiamo un'occasione splendida,
quella di una vera consultazione di tutto il popolo italiano». «Dunque - ha
proseguito - candidiamoci tutti e si vedrà qual è il livello di consenso di cui
ciascuno di noi gode. Siano i nostri elettori a scegliere, con il loro voto di
preferenza, i dirigenti». Da una parte, quindi, la piena disponibilità alla
candidatura «se il presidente Berlusconi chiamerà», ma un ancor maggiore
interesse a una consultazione che coinvolga tutti i nomi più importanti del
nuovo partito per una sorta di "conta" affidata all'elettorato. Se
non è una sfida, le assomiglia molto. E oggi Formigoni potrebbe riparlarne a
Riva del Garda, dove si ritroveranno alcuni degli aspiranti
a posti di rilievo nel futuro organigramma del Pdl: i ministri Sacconi,
Frattini, Alfano, Fitto e Gelmini, il vicepresidente della Camera, Lupi, il vicepresidente del
Parlamento europe, Mauro, l'onorevole Abelli e i presidenti dei gruppi
parlamentari del Pdl, Cicchitto e Gasparri.
( da "Corriere
della Sera" del 14-03-2009)
Argomenti: Scuola
Corriere della Sera - NAZIONALE - sezione: Scienza - data:
2009-03-14 num: - pag: 30 categoria: REDAZIONALE Intervista sulla ricerca: il
piano per scegliere le aree di investimento, la riforma degli enti e l'assunzione di nuovi addetti «Grande opera per attirare cervelli
stranieri» Il ministro Gelmini: nascerà in Italia sul modello del Cern e rilancerà i nostri
scienziati Ministro Mariastella Gelmini, per alcuni lei ha dimenticato il mondo della ricerca
scientifica che assieme alla pubblica istruzione e all'Università è il suo
terzo compito.... «Stiamo lavorando e per giugno sarà pronto il piano
nazionale della ricerca in occasione del G8» E che cosa prevede? «Stabiliamo
delle priorità per trasformare la situazione di crisi in cui ci troviamo in
un'opportunità di rilancio. Le risorse non sono certo ampie ma il settore,
grazie anche all'intervento del presidente della Repubblica Giorgio Napolitano,
non ha subito tagli». Quali sono le priorità scelte? «Innanzitutto è da
valorizzare il settore agroalimentare e ad esso si affiancano l'ambiente e
l'energia con le cosiddette "tecnologie verdi", la biomedicina e lo
spazio. In quest'ultimo abbiamo maturato alcune competenze da difendere ed
esistono già sulla Penisola realtà internazionali importanti, come il centro dell'agenzia
spaziale europea di Frascati impegnato proprio sulla ricerca ambientale.
Dobbiamo, inoltre, ripensare la programmazione della ricerca adesso
inesistente. Ogni ente ha il suo piano ma la loro somma dimostra solo una
frammentazione improduttiva. Voglio arrivare ad un progetto ricerca Paese in
cui si concentrano gli interessi tenendo conto delle esigenze della realtà
industriale dove i giovani troveranno lavoro». Un'impresa ardua, altre volte
tentata senza grandi risultati. Lei come pensa di materializzare questa
ambizione? «Attraverso una serie di interventi. Ad esempio, dobbiamo realizzare
in Italia una grande infrastruttura di ricerca, come del resto ci chiede
l'Unione. Un centro, per capirci, come il Cern di Ginevra, un modello a cui far
riferimento per diversi motivi». Quali sarebbero? «Prima di tutto perché è un
luogo dove si fa ricerca al top della conoscenza attraendo i cervelli da altri
continenti. Al Cern la costruzione del nuovo acceleratore Lhc, al quale hanno
dato il contributo centinaia di ricercatori italiani attraverso l'Istituto
nazionale di fisica nucleare, si è rivelata la giusta via per alimentare la
ricerca, creare innovazione tecnologica nelle aziende coinvolte e sviluppare
conoscenze applicabili in altri settori della vita quotidiana. Dagli studi al
Cern, oltre all'invenzione del Web è nata anche la nuova macchina adronica con
la quale si curano a Pavia i tumori». Con che risorse, se non ci sono, può
nascere una nuova grande infrastruttura di ricerca? «Recuperando fondi da piccoli
progetti poco utili eliminabili e da mille accordi di programma che rispondono
a necessità lontane dalla scienza. Ma vorrei pure utilizzare a tale scopo i
fondi Fas gestiti dalla Presidenza del Consiglio che magari finiscono in
accordi clientelari. Insomma, eliminando degli sprechi e concentrandoci in una
direzione precisa evitando di moltiplicare inutilmente le iniziative». Ma quali
sono per lei i problemi più gravi della ricerca italiana: i fondi scarsi, il
ridotto numero dei cervelli, le infrastrutture inadeguate.... «Certo, senza
soldi è difficile lavorare, ma già nei finanziamenti attuali esistono margini
in cui si possono effettuare degli interventi e rendere più efficaci le
disponibilità. Ma più necessario ancora è gestire con managerialità. Entro dicembre
completeremo il riordino degli enti di ricerca proprio per arrivare ad una
migliore gestione e valorizzare i buoni cervelli che oggi sono mortificati e
sono numerosi ». I cervelli appunto. Esiste una differenza abissale nel numero
con altri Paesi europei. Che cosa intende fare? «Intanto con il recente decreto
abbiamo creato quattromila nuovi posti per ricercatore che sono slegati dalla
sistemazione dei precari. E non è poco, per cominciare». E i conti con i
precari, come li fa. Lavorare in questa condizione non aiuta certo
l'entusiasmo. E poi è un'esercito ormai? «Infatti, tra università e ricerca,
non sappiamo nemmeno noi quanti siano. Per questo abbiamo avviato un censimento
al fine di avere una fotografia precisa della realtà sulla quale incidere. Certo
è che con la mancata approvazione della "norma dei 40 anni" si è
persa un'importante occasione perché avrebbe consentito, attraverso dei
prepensionamenti, di liberare posti nei quali inserire appunto i precari. Però
bisogna tener presente che non è possibile stabilizzare tutti, è una proposta
demagogica perché non ci sono le risorse necessarie e poi non sarebbe neanche
giusto ». Perché non lo sarebbe? «Anche qui bisogna distinguere. Non tutti sono
precari allo stesso modo. Ed è opportuno valutare qualità e profili tecnici in
base agli indirizzi». Un altro male riconosciuto è la scarsa ricerca privata
nel nostro Paese. Non c'è più la Montecatini capace di sostenere Giulio Natta
al Politecnico di Milano che scopre il Moplen e conquista il Premio Nobel per
la chimica, ultimo Nobel nato nella Penisola. Era il
( da "Resto
del Carlino, Il (Bologna)" del 14-03-2009)
Argomenti: Scuola
BOLOGNA SCUOLA pag. 16 «IN PROVINCIA nel triennio almeno
1.500 precari della scuola perderanno il lavoro e altrettanto... «IN PROVINCIA
nel triennio almeno 1.500 precari della scuola perderanno il lavoro e
altrettanto rischiano di fare quest'anno 3.000 precari impegnati nella
ricerca». L'allarme viene dalla Flc (Federazione lavoratori della
conoscenza)-Cgil che, presentando lo sciopero generale di
mercoledì contro la riforma Gelmini, ha diffuso i dati su scuola e mondo della ricerca. Per le
iscrizioni alla scuola primaria ha rilevato il segretario generale Flc-Cgil Bologna,
Sandra Soster «siamo di fronte al fallimento totale del maestro unico». Su 91
delle 94 scuole della provincia infatti (circa 8.000 bambini), solo lo
0,6% delle famiglie ha scelto il maestro unico (con nessuna sezione
attivabile), il 3,1% ha scelto le 27 ore, il 24,4% le 30 ore e il 71,87% le 40
ore, con un aumento della domanda di tempo pieno del 10%. «Dal momento che il
ministero garantirà per le classi prime soltanto le 27 ore e le 40 solo alle
sezioni attualmente funzionanti a tempo pieno (1.091) ne risulta che per più di
3.200 famiglie bolognesi non ci sarà il tempo scuola richiesto». Si attendono
poi «conseguenze drammatiche per i figli degli immigrati». Si teme infatti che,
a causa dell'allarme sul pacchetto sicurezza, i genitori, se irregolari, non
vaccinino i piccoli nel timore di essere denunciati. Per ricerca e università,
dei 3.000 ricercatori precari che «rischiano entro il 2009 di doversi
reinventare una vita», sono certi di essere licenziati dopo giugno i circa 500
degli enti di ricerca (tra cui il Cnr) per effetto del decreto Brunetta.
( da "Resto
del Carlino, Il (Bologna)" del 14-03-2009)
Argomenti: Scuola
BOLOGNA SCUOLA pag. 16 UNO ATTACCA, l'altro difende.
Oggetto del contendere la riforma della scuola... UNO ATTACCA, l'altro difende.
Oggetto del contendere la riforma della scuola, approvata dal Parlamento
nell'ottobre scorso, ma ancora mal digerita da una parte di docenti e studenti.
Lunedì, a Palazzo Malvezzi, si terrà la conferenza provinciale di coordinamento
(convocati parlamentari, sindaci, assessori, consiglieri provinciali e
sindacati) per fare il punto sull'attuazione della legge. L'assessore
provinciale all'Istruzione Paolo Rebaudengo ha messo nero su bianco le critiche
al provvedimento e la replica dell'onorevole Fabio Garagnani (Pdl-FI), strenue sostenitore della riforma Gelmini, non si è fatta attendere. «Il documento di preparazione
dell'assemblea varato dall'assessore incalza il deputato azzurro è inteso a
esprimere pregiudiziali strumentali sugli aspetti trattati, senza contribuire a
un'effettiva conoscenza del merito delle questioni. Si mira piuttosto a
creare allarmismo sociale». Con l'unico obiettivo di «sostenere le proprie
posizioni politiche. E' il tipico caso del partito che si confonde con le
istituzioni. E' grave». MA QUALI sono i nodi sollevati dall'assessore? In primo
luogo, la riforma degli ordinamenti nelle scuole superiori, rinviata di un
anno. «Non sapere scrive Rebaudengo che cosa succederà nell'anno successivo
condiziona la scelta da subito». Le incognite maggiori riguardano i tecnici e i
professionali: «Paiono abbandonati a un destino di serie z», attacca
l'assessore. «Non è vero ribatte Garagnani e anzi, per i tecnici e i
professionali, il ministro ha confermato la commissione già costituita da
Fioroni. Questa ha concluso i lavori in una logica bipartisan'». C'è, poi, il
capitolo delle iscrizioni per ciascun grado di istruzione, dall'asilo sino alla
secondaria di secondo livello. «Si sono concluse lasciando molti punti
interrogativi che troveranno risposta solo in seguito alla definizione degli
organici», è la denuncia di Rebaudengo. Ma per il parlamentare del Pdl non c'è
nessuna anomalia: «Gli organici vengono sempre definiti successivamente alle
iscrizioni, perché queste ne costituiscono il presupposto». Altro terreno di
scontro la scomparsa delle ore di compresenza dei docenti alle elementari.
Tutto ciò, secondo Rebaudengo, mette in discussione la possibilità di
organizzare «attività di alfabetizzazione per i bambini stranieri, azioni di
aiuto personalizzato allo studio, uscite didattiche». In disaccordo Garagnani
che ricorda come ci sia «la necessità di risparmi nel sistema scolastico in
termini di rapporto insegnante/alunni». Giovanni Panettiere
( da "Giornale.it,
Il" del 14-03-2009)
Argomenti: Scuola
n. 63 del 2009-03-14 pagina 4 Siglato il patto Pdl-Lega
per le amministrative: i candidati a fine mese di Vincenzo La Manna Bossi dopo
l?incontro con Berlusconi: "è andata bene e ci fidiamo ma ci sono ancora
dettagli da risolvere. Servirà un altro vertice". Ad An andrebbero Monza e
Lecco, al Carroccio Sondrio, Bergamo e Cremona Roma - La «quadra» ancora non si
trova. Sarà pure roba di «limature», come spiega un fiducioso onorevole, ma al
momento Pdl e Lega non brindano all?intesa. Attendere, prego, è il ritornello
che lanciano in coro. «Ufficializzeremo l?accordo per le Ammnistrative solo
dopo il Congresso del 27 marzo», è l?unica certezza che si scuce a Roberto Calderoli.
Insomma, road-map di lunga gittata, che trova conferma in uno degli azzurri di
casa a Palazzo Grazioli: «Silvio Berlusconi e Umberto Bossi hanno deciso di
annunciare il via libera a fine mese». Come a dire: non è mai facile trovare
una sintesi sulle candidature in tempo di pace, figuriamoci - si fa per dire -
in tempo di guerra, con Forza Italia e Alleanza nazionale impegnate, anima e
corpo, nel chiudere una partita ancora più importante. E poi, particolare non
da poco, proprio in quei giorni dovrebbe arrivare il via libera di Montecitorio
al federalismo fiscale, storico cavallo di battaglia leghista, che finisce, di
diritto, sul tavolo del risiko. Ma il braccio di ferro (anche sugli incarichi
per la gestione dell?Expo 2015) continua. E solo tra due settimane, quando il
Popolo della libertà verrà tenuto a battesimo, saranno svelati nomi e caselle
di riferimento. Certo, l?accordo generale, per correre insieme a giugno in
tutta la Penisola, non sembra in dubbio. «Ci sono ancora dettagli da risolvere»
e «ci sarà bisogno di un altro incontro», riferisce Bossi, dopo aver guidato la
delegazione del Carroccio - Calderoli, Roberto Cota e Giancarlo Giorgetti - che
si presenta dal premier a ora di pranzo (a seguire sarà il turno di Ignazio La
Russa, il reggente a via della Scrofa). «è andata bene», afferma ai cronisti il
Senatùr, che assicura: «Ci fidiamo di Berlusconi e per me va bene quello che
fa». Data per certa la discesa in campo dell?ex calciatore Giovanni Galli
(Pdl), pronto a contendere al democratico Matteo Renzi la carica di sindaco di
Firenze, in attesa della fumata bianca il puzzle riguarda innanzitutto le
candidature in Lombardia, Piemonte e, in parte, Veneto. Lo schema che circola,
tuttora in stand-by e soggetto a modifiche, non prevede grosse novità sulla
prima regione, anche se il futuro assetto della Fondazione Fiera del capoluogo,
su cui punta Bossi, potrebbe rimescolare un po? le carte. La battaglia, in ogni
caso, è sulle Province. A Milano sembra salda la scelta sull?azzurro Guido
Podestà, che cederebbe però la carica di coordinatore regionale del futuro Pdl
al vice-coordinatore nazionale di Fi, Giancarlo Abelli. La carica di leader
provinciale, stando ai rumors meneghini, andrebbe all?aennino Romano La Russa,
fratello del ministro. A Brescia, nodo cruciale delle trattative tra Pdl e
Lega, chiamata a cedere la propria posizione (vedi però anche l?altra diatriba
su incarichi in A2A, azienda leader nei pubblici servizi), dovrebbe avere la
meglio Giuseppe Romele, vicino al ministro dell?Istruzione, Mariastella Gelmini: si indica in Viviana Beccalossi, di An, la nuova coordinatrice
provinciale del partito unico. Per le Province di Monza e Lecco, invece, si
pronosticano due uomini di An: Dario Allevi e Daniele Nava. Al Carroccio
andrebbero Bergamo (in pole Ettore Pirovano), Sondrio (Fiorello Provera) e
Cremona (Federico Lena). Nodi ancora da sciogliere pure in Piemonte,
dove i dubbi principali riguardano le piazze di Torino e Cuneo, provincia
promessa da Fi nei giorni scorsi al Carroccio. Ma la vera partita si gioca
sulla città della Mole. Da una parte, infatti, il Pdl candida Claudia
Porchietto (leader dell?Associazione piccole imprese), dall?altra la Lega
risponde con Elena Maccanti, deputata e segretaria cittadina. Anche qui, si
vedrà. © SOCIETà EUROPEA DI EDIZIONI SPA - Via G. Negri 4 - 20123 Milano
( da "Panorama.it"
del 14-03-2009)
Argomenti: Scuola
- Italia - http://blog.panorama.it/italia - Dal governo sì
agli aiuti per i precari. E Bossi apre al piano casa Posted By
vasco_pirri_ardizzone On 13/3/2009 @ 16:03 In Headlines, NotiziaHome | No
Comments E dal [1] governo, nella riunione del [2] Consiglio dei ministri di
questa mattina, arriva l'ok al pacchetto di norme in favore dei precari e dei
lavoratori con contratti co.co.pro. Le misure, a quanto si apprende da fonti di
governo, saranno inserite come emendamenti al decreto incentivi (auto, elettrodomestici)
all'esame delle Commissioni della Camera. Le misure prevedono un'indennità di
disoccupazione una tantum per i co.co.pro. raddoppiata (dal 10% al 20%) e la
velocizzazione delle procedure per la concessione e l'erogazione degli
ammortizzatori sociali. Come ha spiegato il [3] ministro del Welfare Maurizio
Sacconi "l'indennità di reinserimento per i collaboratori a progetto
(co.co.pro) con un solo committente è innalzata al 20% di quanto percepito
l'anno precedente in un intervallo che va da
( da "Giornale
di Vicenza.it, Il" del 14-03-2009)
Argomenti: Scuola
VERSO IL VOTO. Inaugurata la sede in piazzetta Garibaldi a
sostegno della ricandidatura Il sindaco uscente punta al bis con incontri e
internet 14/03/2009 rss e-mail print Il sindaco Luigi Dalla Via tenta il bis
con il sostegno di 5 liste F. STELLA E dal cilindro di Luigi Dalla Via salta
fuori la lista del sindaco. Saranno cinque (ma il discorso è ancora aperto) le
componenti della coalizione che sosterrà la ricandidatura del primo cittadino uscente.
A Pd, Italia dei Valori, Lista Civica e Liga Fronte Veneto si aggiunge una per
ora misteriosa ulteriore civica legata al nome di Dalla Via. Non ci saranno
invece i Verdi, anche se qualche loro elemento potrebbe comparire in una delle
cinque liste. Ieri mattina il sindaco ha lanciato la prima fase della campagna
elettorale, aprendo una sede stabile in piazzetta Garibaldi 8, la medesima
utilizzata da Giuseppe Berlato Sella per la sua scalata vincente in Regione. Lo
slogan che lancerà il centro-sinistra verso il 7 giugno è "Schio siamo
noi", con la prima "o" a forma di cuore. Apparirà sin dalla
settimana prossima in calce a quattro poster che raffigurano altrettanti
cittadini scledensi, due anziani e due giovani, a sostegno di tematiche care
alla città, dalla famiglia all'ambiente. Sede aperta agli scledensi ogni sabato
dalle 10 alle 12 e ogni giovedì dalle 18 alle 20: «Li aspetto per avere
stimoli, idee, spunti ed anche critiche. Devono essere loro i veri protagonisti
della campagna elettorale», afferma Dalla Via che apre pure un sito
(www.schiosiamonoi.it). E parte per un tour cittadino che comprende incontri
pubblici, convegni, visite ai quartieri. L'esordio è per martedì sera
all'auditorium delle medie Fusinato con un dibattito sulla
riforma Gelmini. Inoltre, a
tutte le famiglie arriverà una lettera - cartolina per avvisare delle
iniziative e dell'avvio della campagna elettorale. Il programma è in fase di
allestimento e nascerà dal confronto sul campo con l'elettorato. Dalla Via si è
sbottonato sulla possibile futura giunta, aprendo la porta ad un rinnovamento
sostanziale: «C'è chi ha già fatto la sua strada (il riferimento è, fra
gli altri, al vicesindaco Dario Tomasi e ad Emilia Laugelli) e perciò i
cambiamenti saranno sostanziali. Ma è presto per fare nomi». Dipende anche dal
contributo in voti delle liste di appoggio. I venetisti ambiscono ad un
assessorato ma dovranno guadagnarselo. Idem per l'Idv e per la Civica, che non
ha perso uno dei suoi leader, Luciano De Zen, ma sarà quasi completamente rinnovata
rispetto a cinque anni fa. Alcuni degli allora componenti starebbero confluendo
in un'ulteriore civica, equidistante da centrosinistra e centro destra e con un
proprio candidato sindaco. Un panorama politico assai fluido, con novità che
potrebbero arrivare da un momento all'altro, a partire dall'annunciata alleanza
fra Lega, Pdl e "Uniti per Schio". Se l'Udc correrà da sola al primo
turno e la sinistra troverà linfa per mettere in piedi una lista alternativa, i
concorrenti alla poltrona più ambita di palazzo Garbin saranno almeno sei.
Dalla Via non si scompone e guarda avanti, con una campagna pianificata in più
puntate: «La mia è una candidatura nel segno della continuità. Abbiamo lavorato
bene e il percorso è stato positivo, pur con qualche punto debole. Ma siamo qui
per migliorare e confido nel contributo decisivo dei cittadini». Mauro Sartori
Mauro Sartori
( da "Avvenire"
del 14-03-2009)
Argomenti: Scuola
CRONACA 14-03-2009 PUBBLICA ISTRUZIONE Divise le
associazioni degli studenti. I genitori: serve corresponsabilità educativa con
i docenti Condotta, prima del 5 il cartellino giallo Gelmini: ecco i criteri per
l'insufficienza DA MILANO ENRICO LENZI E anche a scuola spunta «il cartellino
giallo» . Sarà la sanzione disciplinare ( ma «basterà anche una nota» scritta o
verbale) inflitta dal collegio docenti allo studente che ha avuto un comportamento
violento o contrario alle norme della convivenza. Un «avvertimento »,
che, se la situazione non dovesse cambiare, si trasformerà in un «5» in condotta sulla pagella. È una delle
norme previste dal nuovo regolamento sulla valutazione emanato ieri dal Consiglio
dei ministri, e illustrato dal ministro della Pubblica Istruzione Mariastella Gelmini. Fissati, dal nuovo testo, anche i casi nei quali
può scattare il «5» in condotta. Infatti
l'insufficienza ( che «comporta la non ammissione all'anno successivo o agli
esami di Stato» ) arriverà per lo studente che «non frequenta regolarmente i
corsi e non assolve assiduamente agli impegni di studio» ; per chi «non ha nei
confronti del capo d'istituto, dei docenti, del personale della scuola e dei
loro compagni lo stesso rispetto che chiede per se stesso» , oppure «non
osserva le disposizioni organizzative e di sicurezza dettate dai regolamenti
dei singoli istituti» . Ma anche per gli alunni che «non utilizzano
correttamente le strutture, i macchinari e i sussidi didattici » o «arrecano
danno al patrimonio della scuola» . «Abbiamo voluto indicare una serie di
comportamenti ha sottolineato il ministro perché vogliamo evitare che la condotta possa essere utilizzata in modo strumentale » e,
nello stesso tempo, «con questo provvedimento si vuole introdurre una
valutazione del comportamento che rappresenta anche un premio per la stragrande
maggioranza dei ragazzi che hanno comportamenti corretti» . Il voto in condotta farà dunque media con quelli delle altre
materie (ad eccezione dell'ora di religione per la quale è mantenuto il
giudizio), compresa educazione fisica e musica ( dove prevista). Nelle
elementari il voto sarà espresso con un giudizio,
mentre sarà numerico alle medie ( «accompagnato da una nota di illustrazione» )
e superiori. Confermato, per quest'ultime, il meccanismo della «sospensione del
giudizio» e «i corsi di recupero» alla fine delle lezioni e prima del nuovo
anno scolastico. Pieno sostegno al provvedimento dalla maggioranza, mentre l'ex
ministro Giuseppe Fioroni del Pd parla di «un'imbiancata superficiale su crepe
profonde». Diviso anche il mondo dell'associazionismo studentesco. Critici i
gruppi di sinistra, Unione degli studenti e la Rete degli studenti, che parlano
di «testo peggiorativo» e «destinato ad aumentare confusione ». Soddisfazione,
invece, da Azione studentesca ( vicino ad An), soprattutto «per il
coinvolgimento del mondo della scuola che vi è stato prima di emanarlo » .
Sulla stessa linea anche Maria Grazia Colombo, presidente dell'Agesc, che, a
nome del Fonags ( il forum delle associazioni dei genitori Agesc, Age, Cgd e
Moige) sottolinea l'importanza della «corresponsabilità educativa dei genitori.
La valutazione del comportamento richiama alla responsabilità prima di tutto
noi genitori, visto il grande valore educativo della valutazione. Ponendoci al
fianco dei docenti e valorizzando iniziative finalizzate alla prevenzione di
atteggiamenti negativi, tenendo conto del patto educa- tivo di
corresponsabilità» . Sanzioni a chi salta le lezioni, è irrispettoso, non
osserva le regole d'istituto o danneggia le strutture
( da "Avvenire"
del 14-03-2009)
Argomenti: Scuola
CRONACA 14-03-2009 Il regolamento Così i criteri stabiliti
dal Ministro Gelmini RISCHIA IL
( da "Virgilio
Notizie" del 14-03-2009)
Argomenti: Scuola
Trieste, 14 mar. (Apcom) - "Dobbiamo dire che la
droga fa male, la droga e' droga, qualunque colore,tipo e composizione
abbia". E' questo il messaggio inviato da Don Pierino Gelmini alla Quinta Conferenza nazionale
sulle politiche antidroga che si conclude oggi a Trieste. Scusandosi con il
sottosegretario Giovanardi per non poter essere presente, Don Gelmini ha aggiunto: "Quando una
persona per star bene deve ricorrere a una sostanza vuol dire che dentro di se'
non ha valori". Gelmini nella sua lettera
ha posto l'accento sulla lotta la consumo di stupefacenti."E' necessario
partire dalla prevenzione e dal volontariato, ma occorre che tutte le realta'
si impegnino a portare avanti i valori della vita. Non droga si' o droga no ma
vita si' o vita no. L'obiettivo - conclude la lettera - e' quello di combattere
e sconfiggere un flagello e non di recriminare su quali sono le terapie
migliori".
( da "Sicilia,
La" del 14-03-2009)
Argomenti: Scuola
Aboliti anche i giudizi, d'ora in poi voto
numerico in tutte le materie Tiziana Caroselli Roma. Studente avvisato mezzo
salvato: una sanzione disciplinare sarà per l'alunno come un «cartellino
giallo» dopo il quale, se il comportamento grave persiste, il collegio dei
docenti sfodererà il «cartellino rosso», cioè il
( da "Gazzettino,
Il" del 14-03-2009)
Argomenti: Scuola
Sabato 14 Marzo 2009, Roma Studente avvisato mezzo
salvato: una sanzione disciplinare sarà per l'alunno come un «cartellino
giallo» dopo il quale, se il comportamento grave persiste, il collegio dei
docenti sfodererà il 'cartellino rosso', cioè il
( da "Mattino,
Il (Benevento)" del 14-03-2009)
Argomenti: Scuola
ELENA ROMANAZZI Roma. Saranno dolori per gli alunni
indisciplinati. Se a gennaio occorreva essere sospesi per quindici giorni
consecutivi per beccarsi il
( da "Gazzettino,
Il (Vicenza)" del 14-03-2009)
Argomenti: Scuola
Scuola: tempo pieno e organici agitano i sindacati Sabato
14 Marzo 2009, Non tutte le domande di tempo pieno avanzate dalle famiglie
potranno essere soddisfatte. La conferma arriva dai sindacati che hanno
partecipato ad un'assemblea - a cui mancavano Cgil e Gilda - ieri al Canova,
impegnati per ridurre l'impatto dei tagli dovuti alla riforma-Gelmini. Spiega il segretario regionale
Snals Leopoldino Lago: «Stiamo portando avanti la battaglia contro la riduzione
degli organici, il Veneto ha alcuni parametri a proprio favore: il calo degli
istituti scolastici sottodimensionati (8%), il forte trand di crescita degli
iscritti (+6712, con una media di 9 mila nell'ultimo quinquennio), e la
presenza di 62 mila alunni stranieri, che rappresentano l'11% della popolazione
scolastica (contro il
( da "Gazzettino,
Il (Rovigo)" del 14-03-2009)
Argomenti: Scuola
«Il cavalcavia va reso più sicuro» Bilancio dell'attività
della Provincia Sabato 14 Marzo 2009, I componenti dell'amministrazione
provinciale hanno incontrato i cittadini di Taglio di Po in una sala consiliare
sorprendentemente piena, a dimostrazione dell'utilità del confronto. Erano
presenti, oltre al sindaco Margaret Crivellari, gli assessori Renato
Pregnolato, Luca Prencisvalle, Alberto Fioravanti, Renzo Padoan e diversi
consiglieri comunali, il presidente della Provincia Federico Saccardin e gli
assessori Laura Negri, Guglielmo Brusco, Giancarlo Chinaglia, Roberto Zanetti e
Lucia Riberto. Saccardin ha ricordato che fin dall'inizio del mandato la giunta
ha detto di considerare la Provincia la casa dei comuni, ma c'è una esigenza
«di fare chiarezza sulle competenze tra la provincia e il comune». Saccardin si
è soffermato sulla viabilità provinciale. A proposito del nuovo cavalcavia ha
detto: «Non siano soddisfatti di come è stato concluso, vi devono essere
interventi per migliorare la viabilità per cui c'è bisogno di fare un'ulteriore
azione congiunta per garantire la sicurezza dei cittadini e in particolare
delle cinque famiglie di via Provinciale». L'assessore alla cultura,
all'istruzione e turismo Negri ha ricordato le tante iniziative organizzate.
«Per noi, fare cultura - ha detto - significa recuperare l'identità, aprire le
coscienze e far crescere le comunità». Per il turismo ha detto che è opportuno
sviluppare itinerari di visitazione e portare avanti progetti di valorizzazione
integrata, percorsi ciclabili e ippovie. Per l'istruzione ha ribadito l'impegno
della Provincia perchè in alcune località la scuola sia
presente e non penalizzata per risparmiare come vorrebbe la riforma Gelmini. L'assessore all'urbanistica
Zanetti ha illustrato il Piano territoriale di coordinamento. Chinaglia ha
relazionato sulla Protezione civile con 40 gruppi in provincia e 3 mila
volontari. Sul problema rifiuti Chinaglia ha ricordato che Rovigo è virtuosa
avendo scelto di non fare termovalorizzatori, ma di scegliere la raccolta
differenziata (60% in Polesine, 70% a Taglio di Po). Brusco ha parlato di
mercato del lavoro, di pari opportunità, di sanità e di case di riposo (i
familiari non devono pagare la differenza delle rette, sono i comuni che devono
farlo con i finanziamenti regionali). Ha concluso l'assessore al bilancio
Riberto soffermandosi sul pagamento di 40 miliardi di vecchie lire per il crack
di Polesine Bus che sta per finire e sul patto di stabilità. Sono intervenuti:
Stefania Benetti, Felice Aguiari e Quirino Pregnolato (problemi viari e di
vivibilità per le famiglie dal cavalcavia), Maria Vittoria Ghinello (futuro
delle nostre scuole), Luca Prencisvalle (servizio bibliotecario provinciale),
Doriano Moschini (posizione della Provincia sulla centrale di Polesine Camerini.
Dopo le esaurienti risposte del presidente Saccardin (per la centrale Enel si
deve rispettare l'art. 30 della Legge istitutiva del Parco come afferma la
Commissione tecnica scientifica dell'Ente Parco) e dell'assessore Negri (per il
mantenimento della scuole ci batteremo perchè siano riconosciute le nostre
esigenze come per le zone di montagna e delle isole), il sindaco Crivellari ha
confermato il proprio impegno a fianco della Provincia per la soluzioni dei
problemi. Giannino Dian
( da "Gazzettino,
Il (Vicenza)" del 14-03-2009)
Argomenti: Scuola
«Dare ancora a Schio la capacità di innovare» Il sindaco
uscente, Luigi Dalla Via, si ricandida e apre la campagna elettorale con questo
obiettivo per uscire dalla crisi Sabato 14 Marzo 2009, Schio Parte dai
cittadini la campagna elettorale di Luigi Dalla Via per le amministrative del 6
e 7 giugno. Per il secondo mandato sarà sostenuto da cinque partiti: Partito
Democratico, Lista Civica Per Schio, Italia Dei Valori, Liga Fronte Veneto e
una lista del candidato sindaco, cioè sua. La macchina elettorale è già pronta
e Dalla Via ha incominciato ieri con una conferenza stampa nella saletta di
piazzetta Garibaldi che sarà il suo fortino fino al giorno delle elezioni. Alle
pareti quattro manifesti nuovi di zecca con i volti di gente comune che dice la
sua su isole ambientali, vigili di quartiere, sportello famiglia e raccolta
differenziata. Il tutto chiuso in una firma: "Schio siamo noi". «Fare
il punto, insieme alla città delle cose fatte e di quelle da fare: questo è il
punto di partenza -ha spiegato Dalla Via - Ai cittadini di Schio voglio dire
chiara una cosa: fatevi sentire, se avete una domanda, un progetto per il
futuro della città, un problema da segnalare. Ditelo con il cuore perchè Schio
siamo noi». Incontri con il sindaco partiranno già dalla prossima settimana
organizzati in tutti i quartieri o su temi specifici. Come sarà per il primo
appuntamento pubblico dedicato alla scuola, promosso per martedì 17 marzo, alle
20.15, all'auditorium delle scuole Fusinato. A confronto sulle
conseguenze della riforma Gelmini interverranno, insieme al sindaco, il dirigente scolastico
Giorolamo Covallero e l'assessore Lina Cocco. «In questi anni ho cercato di
essere davvero, e non solo a parole, sindaco di tutti gli Scledensi. Inizio
questa campagna elettorale con la stessa voglia di parlare e di ascoltare tutti
i cittadini senza distinzioni di appartenenza politica. Voglio dare
continuità al lavoro fatto finora, ma anche raccogliere la sfida di nuovi
progetti». Dalla Via, in questa prima fase, non ha esposto programmi, ma ha
lasciato intendere che salute, famiglia, lavoro e sicurezza saranno alla base
del suo lavoro. Incalzato su quale sia il progetto più importante per Schio ha
così risposto: «Dare a questa città, che ha una lunga storia produttiva, la
capacità di innovare, di saper ancora andare avanti nelle tecnologie e trovare
così una via per uscire dalla crisi attuale». Essere innovativi sembra la cosa
più importante, in questo momento, per Luigi Dalla Via. E, per quanto riguarda
la futura giunta, il sindaco non si è sbilanciato tanto: «Continueremo nel
nostro percorso positivo - ha aggiunto - i tempi cambiano, le problematiche e i
temi sono diversi». Una giunta, è sembrato di capire, che utilizzerà persone
che hanno condiviso con lui il percorso fino ad oggi e persone che interpretino
i nuovi problemi che avanzano. Fiorì Palmeri