PRIVILEGIA
NE
IRROGANTO |
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DOCUMENTI CORRELATI |
Il PuntO n° 383 del 27-1-2020 Lotta al contante.
I piani industriali approntati delle banche per la bisogna.
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Il PuntO n° 388. 5-2-2020
Scoraggiato l’uso del contante, motivato dalla lotta all’evasione. Ma a
guadagnarci saranno solo le banche.
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Documento
inserito: 31-5-2020 Il PuntO n° 402 Sistemi di pagamento diversi dal
contante. Una analisi comparata tra i paesi
di Eurolandia dalla Relazione del governatore di
Bankitalia del 29-5-2020 Lussemburgo sempre più fuori norma. Di Mauro Novelli 31-5-2020 La Relazione sul
2019 prodotta dal governatore di Bankitalia Visco, ci permette di aggiornare
le elaborazioni periodiche sulla frequenza annua pro capite dell’uso di strumenti di
pagamento diversi dal contante nell’ambito di Eurolandia. Alla luce della impossibilità
di chiedere un abbassamento dei costi dei servizi di pagamento offerti dalle
banche, la spinta governativa per scoraggiare l’uso del contante fa
intervenire l’Erario
(maiuscolo) con un 30% di credito d’imposta sui costi bancari
affrontati dagli esercenti nell’adozione di quei servizi. Ad adiuvandum si
è impostata la “Lotteria degli scontrini” per coloro che effettuano pagamenti
con sistemi tracciabbili. Ma le procedure per la
Lotteria sono state interrotte ed ancora non sono presenti sul sito Lotteria degli scontrini - Area riservata.
Curiosamente i
costi delle commissioni bancarie restano alti, nonostante la diffusione dei
POS presso gli esercenti: in Italia (prima per numero) sono attivi oltre
3.171.000 punti vendita, poco meno del doppio di quelli attivi in Francia, il
doppio di quelli spagnoli e quasi tre volte quelli presenti in Germania (si
veda la Tab. n° 2) La pandemia da
coronavirus fa sostenere da Colao che verrà
cancellato definitivamente l’uso del contante come mezzo di pagamento. E’ auspicabile che la tecnologia
migliori la possibilità di scavalcare il passaggio obbligato attraverso il
sistema bancario ed i suoi costosi servizi. In questo settore va considerata
antesignana l’app Satispay,
che permette passaggio di denaro mettendo in comunicazione diretta l’ IBAN dell’acquirente e quello del venditore. Nella tabella
riportiamo, per i paesi di Eurolandia, l’andamento dei primi tre e degli
ultimi tre utilizzatori di sistemi di
pagamento alternativi all’uso del contante: assegni, bonifici, ordini
permanenti. Il triennio considerato va dal 2016 al 2018. Ecco gli ultimi dati
rilevati dalla Banca d’Italia. TAB. N° 1 - Sistemi di pagamento diversi dal contante. Numero di operazioni annue pro capite. Andamento 2016-2018 dei primi e degli ultimi tre paesi di Eurolandia. Fonte: Banca d’Italia, Appendici
alle Relazioni annuali Governatore In parentesi e in rosso il numero di
operazioni con carte di pagamento.
Dalla Tab.N° 1 è possibile ricavare alcune informazioni
interessanti: 1)
Il nostro amore per l’uso dei
contanti e le alte commissioni bancarie imposte per l’uso degli strumenti
alternativi, ci pongono all’ultimo posto tra i paesi di Eurolandia. Nel 2016 inchiodavamo la Grecia
all’ultimo posto in graduatoria con le loro 60 operazioni pro capite, risultando
noi penultimi con 95 operazioni annue pro capite. Nel 2017 le sorti si pareggiarono con 100
operazioni sia in Grecia che in Italia. Nel 2018 il numero delle operazioni
di pagamento greche con sistemi diversi dai contanti superano le nostre: 112
contro 111. 2)
Notevole l’incremento rilevato
dalla Grecia: l’intervento della troika dovrebbe aver fatto il miracolo a
favore del sistema bancario, con un incremento, nel triennio, dell’86,7 % e
del 112 % se si considerano le operazioni effettuate con carte di pagamento. 3)
Anche per il 2018 meraviglia la
capacità, direi la maestria, dei Lussemburghesi nell’uso di questi strumenti.
Sono passati dalle 4.095 operazioni annue pro capite del 2016, alle 5.438 del
2018 con un incremento del 32,8 %. Dovrebbero avere anche molto tempo da dedicare all’uso dei sistemi
alternativi. Ci chiediamo che cosa combinino i 614mila Lussemburghesi con le loro
15 operazioni giornaliere, considerando anche l’iperattività di neonati ed
ultracentenari. Maestri anche nell’uso delle carte di pagamento passato nel triennio
dalle 3.959 operazioni del 2016 alle 5.276 del 2018 (+33,3 %): quasi 14,5
operazioni giornaliere pro capite (neonati ed ultracentenari compresi). A tal proposito si veda: 3-12-2019.
Il Sole 24 Ore. ECONOPOLY. L’Ue delle regole severissime accetta due paradisi
fiscali tra i suoi fondatori. Di Francesco Mercadante il 03 Dicembre
2019 NUMERO DI POS E DI ATM L’Italia è invece al primo posto per
diffusione tra gli esercizi commerciali e i professionisti per numero di
apparecchiature POS attive. E’ invece al quarto
posto per numero di ATM. Ecco i dati: TAB. n* 2- Anno 2018. POS e ATM attivi nei paesi considerati. Fonte Bankitalia Relazione 2020 del Governatore Visco.
Come si diceva, la
notevole diffusione dei POS, dovuta anche all’alto numero dei negozi di
prossimità caratterizzante il nostro sistema di distribuzione, dovrebbe
convincere le banche ad orientarsi verso una adeguata politica di
contenimento delle commissioni. Credo, comunque,
che il problema sia in fase di superamento per via dei nuovi sistemi di
pagamento offerti dalle nuove tecnologie miranti ad utilizzare direttamente
gli smartphone scalzando l’uso materiale anche delle carte di pagamento. |
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