PRIVILEGIA
NE IRROGANTO |
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le riserve auree? E’ la proposta di chi non sa governare.
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Il PuntO n° 174 6-3-2010
Le risate della Casta. Povero Montesquieu!
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Documento inserito: 1-4-2019 Il PuntO n° 372 Liberismo a "modo nostro"?
Non funziona! Di Muro Novelli 1-4-2019 Volenti o nolenti il sistema economico e produttivo italiano opera
nell'alveo planetario di un sistema economico, produttivo, commerciale
mondiale definito come liberista e su base capitalista Alcune definizioni (semplificate). Due sono i punti cardine del liberismo: 1) OFFERTA: tutti devono poter
intraprendere in qualsivoglia settore (non proibito dalla legge) senza che
alcuna forza contraria possa opporsi al loro inserimento in settori
produttivi. 2) DOMANDA: chi consuma deve poter scegliere tra due o più
prodotti, delle cui caratteristiche deve essere correttamente informato. Il brodo di coltura di un sistema che si definisce liberista (in
economia) e liberale (in politica) non può che essere costituito, quindi,
dalla CONCORRENZA che deve permeare ogni forma di MERCATO. Solo in un ambiente dalle caratteristiche appena richiamate l'allocazione
delle risorse (specie quelle pubbliche) privilegerà i settori più produttivi
ed estrometterà quelli non in grado di competere con i concorrenti. Pena il
fallimento. Un sistema liberista non può evolvere nel neoliberismo (Pinochet,
Thatcher, Reagan) se non negando se stesso e rinnegando i suoi principi. Per
prosperare ha bisogno di un mercato regolato dalle leggi che la società impone:
concorrenza appunto, divieto di trust, divieto di monopoli, correttezza nei
rapporti, rispetto delle leggi, informazioni chiare e complete. In altri
termini, un sistema liberista ha bisogno di un mercato "libero",
cioè "regolato", non "brado"; il mercato brado
neoliberista (Pinochet, Reagan, Thatcher, Trump) è la devastazione del
liberismo, perché lascia gestirne le funzionalità al più forte e non al più
capace. Certamente la "politica" dovrà mediare tra
interessi (individuali - collettivi); dovrà provvedere a sostenere settori
ritenuti utili ma gracili e a supportare individui deboli e non in grado di
sussistenza senza sostegno pubblico. Ma nell'italico liberismo alla "volemose bbene" la politica è invece parte in gioco,
la più potente, gestendo legislatori, governo e, in parte, magistratura,
media, operatori economici ecc. Fa il suo interesse e quello delle forze
alleate e impone le sue decisioni al resto del paese. Nell'ultimo mezzo secolo si sono alternate forze di
governo che hanno drogato ogni settore con provvidenze e aiutini
che hanno impedito concorrenza, corretta allocazione delle risorse, primato
della capacità e meritocrazia. · Sono riusciti a sostituire, in politica e non solo,
il sano senso di "opportunità" con il "Sono innocente fino al
terzo grado di giudizio e non mi muovo fino al giudizio della
Cassazione!" · Sono riusciti a trasformare l'"Autodikia" del Parlamento (Unica attivazione:
giudice interno in caso di controversia dell'Amministrazione con i
dipendenti) per "man salva" in ogni campo, specie in quello delle
retribuzioni e del bilancio di Camera e Senato. · Sono riusciti ad inventare una attività politica
sostituendo il finanziamento pubblico agli spontanei finanziamenti di
attivisti e simpatizzanti, interessati alla vita ed alla buona salute del
loro partito. · Sono riusciti ad inventare le false privatizzazioni
sostituendo i monopoli pubblici in privati e in quelli degli
"amici"; le nuove privatizzazioni continuano ad essere finte. · Sono riusciti ad inventare una spesa pubblica
corrente sempre in crescita (le diminuzioni verranno - se verranno - dopo)
continuando a finanziare settori e strutture pubbliche improduttive. Ne
hanno, anzi, inventate di nuove, come le aziende partecipate, portatrici di
voti e soldi per "i nostri" e distruttrici dei soldi dell'Erario.
In molte di queste aziende, ad un nutrito (e ben nutrito) consiglio di
amministrazione risponde un solo dipendente. · Sono riusciti ad inventare un debito pubblico sempre
crescente (mica vorrete eliminare l'attuale welfare!), e sebbene sia ipotesi
criminale, pensano di ridimensionare quel debito vendendo i gioielli di
famiglia senza prima aver ridotto la spesa improduttiva. Figli e nipoti si
arrangeranno senza i gioielli in grado, se non altro, di aumentare il loro
merito di credito. · Sono riusciti ad inventare i lettori virtuali di reali
quotidiani e periodici attraverso i finanziamenti alla stampa, divenuta
curiosamente moderata. · Sono riusciti ad inventare, con l'8 x 1000 ed il suo
meccanismo mascalzonesco (versa a sua insaputa anche chi decide di non versare)
donazioni di fedeli virtuali alle chiese reali operanti in Italia. · Sono riusciti ad inventare finti concorsi per veri
raccomandati. · Sono riusciti ad inventare finte facoltà
universitarie, dotate di tutti gli apparti amministrativi di legge, con meno
di dieci studenti iscritti. · Sono riusciti ad annettere ad ogni classe elementare
ben tre maestri. Quando si dice: “la scuola deve essere pensata per i
ragazzi!" · Sono riusciti ad inventare, in campo occupazionale,
provvidenze su provvidenze per il settore delle assunzioni col risultato che
non si assume (se non a tempo determinato) perché gli imprenditori sperano in
ulteriori provvidenze. · Sono riusciti ad inventare, nel pubblico, le
assunzioni senza concorso. · Sono riusciti ad inventare un formidabile succedaneo
degli investimenti: il reddito di cittadinanza. · Sono riusciti ad inventare semplici soluzioni
legislative in grado, da sole, di abbattere povertà e disoccupazione. · Sono riusciti ad inventare innovazioni giuridiche in
caso di truffa: il truffato non è ristorato dal truffatore, ma dall’Erario,
come nel caso delle banche venete. Bilancio: il truffato va pari, le banche
guadagnano i proventi della truffa e l’Erario ci rimette esattamente la
stessa cifra guadagnata dalle banche. Questo liberismo italico deviante ha trasformato il
mercato non in mercato neoliberista, avendone promosso caratteristiche ben
più deleterie: lo ha trasformato in un "mercato a modo nostro"
incapace di confrontarsi con competitori esteri. Finché la Catena di S. Antonio può contare su una
base (leggi: tasse) sempre crescente il sistema regge. Ma certamente non
possiamo pretendere che il "liberismo a modo nostro" ci permetta di
competere in campo internazionale e nel commercio mondiale: siamo una classe
differenziale tra classi normali. Infatti non cresciamo da decenni. Ma finché l'Erario è alimentato, crescono bene lor
signori! I quali, in questa situazione, sanno che possono "durare"
solo ergendosi a sovranisti, vista l’inaccettabilità e l'inesportabilità
del "liberismo a modo nostro". |
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