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Documento inserito: 1-4-2019

 

Il PuntO n° 372

Liberismo a "modo nostro"? Non funziona!

Di Muro Novelli 1-4-2019

 

 

Volenti o nolenti il sistema economico e produttivo italiano opera nell'alveo planetario di un sistema economico, produttivo, commerciale mondiale definito come liberista e su base capitalista

 

Alcune definizioni (semplificate).

Due sono i punti cardine del liberismo: 1) OFFERTA: tutti devono poter intraprendere in qualsivoglia settore (non proibito dalla legge) senza che alcuna forza contraria possa opporsi al loro inserimento in settori produttivi. 2) DOMANDA: chi consuma deve poter scegliere tra due o più prodotti, delle cui caratteristiche deve essere correttamente informato.

Il brodo di coltura di un sistema che si definisce liberista (in economia) e liberale (in politica) non può che essere costituito, quindi, dalla CONCORRENZA che deve permeare ogni forma di MERCATO.

 

Solo in un ambiente dalle caratteristiche appena richiamate l'allocazione delle risorse (specie quelle pubbliche) privilegerà i settori più produttivi ed estrometterà quelli non in grado di competere con i concorrenti. Pena il fallimento.

 

Un sistema liberista non può evolvere nel neoliberismo (Pinochet, Thatcher, Reagan) se non negando se stesso e rinnegando i suoi principi. Per prosperare ha bisogno di un mercato regolato dalle leggi che la società impone: concorrenza appunto, divieto di trust, divieto di monopoli, correttezza nei rapporti, rispetto delle leggi, informazioni chiare e complete. In altri termini, un sistema liberista ha bisogno di un mercato "libero", cioè "regolato", non "brado"; il mercato brado neoliberista (Pinochet, Reagan, Thatcher, Trump) è la devastazione del liberismo, perché lascia gestirne le funzionalità al più forte e non al più capace.

 

Certamente la "politica" dovrà mediare tra interessi (individuali - collettivi); dovrà provvedere a sostenere settori ritenuti utili ma gracili e a supportare individui deboli e non in grado di sussistenza senza sostegno pubblico.

 

Ma nell'italico liberismo alla "volemose bbene" la politica è invece parte in gioco, la più potente, gestendo legislatori, governo e, in parte, magistratura, media, operatori economici ecc. Fa il suo interesse e quello delle forze alleate e impone le sue decisioni al resto del paese.

Nell'ultimo mezzo secolo si sono alternate forze di governo che hanno drogato ogni settore con provvidenze e aiutini che hanno impedito concorrenza, corretta allocazione delle risorse, primato della capacità e meritocrazia.

 

  

·   Sono riusciti a sostituire, in politica e non solo, il sano senso di "opportunità" con il "Sono innocente fino al terzo grado di giudizio e non mi muovo fino al giudizio della Cassazione!"

·   Sono riusciti a trasformare l'"Autodikia" del Parlamento (Unica attivazione: giudice interno in caso di controversia dell'Amministrazione con i dipendenti) per "man salva" in ogni campo, specie in quello delle retribuzioni e del bilancio di Camera e Senato.

·   Sono riusciti ad inventare una attività politica sostituendo il finanziamento pubblico agli spontanei finanziamenti di attivisti e simpatizzanti, interessati alla vita ed alla buona salute del loro partito.

·   Sono riusciti ad inventare le false privatizzazioni sostituendo i monopoli pubblici in privati e in quelli degli "amici"; le nuove privatizzazioni continuano ad essere finte.

·   Sono riusciti ad inventare una spesa pubblica corrente sempre in crescita (le diminuzioni verranno - se verranno - dopo) continuando a finanziare settori e strutture pubbliche improduttive. Ne hanno, anzi, inventate di nuove, come le aziende partecipate, portatrici di voti e soldi per "i nostri" e distruttrici dei soldi dell'Erario. In molte di queste aziende, ad un nutrito (e ben nutrito) consiglio di amministrazione risponde un solo dipendente.

·   Sono riusciti ad inventare un debito pubblico sempre crescente (mica vorrete eliminare l'attuale welfare!), e sebbene sia ipotesi criminale, pensano di ridimensionare quel debito vendendo i gioielli di famiglia senza prima aver ridotto la spesa improduttiva. Figli e nipoti si arrangeranno senza i gioielli in grado, se non altro, di aumentare il loro merito di credito.

·   Sono riusciti ad inventare i lettori virtuali di reali quotidiani e periodici attraverso i finanziamenti alla stampa, divenuta curiosamente moderata.

·   Sono riusciti ad inventare, con l'8 x 1000 ed il suo meccanismo mascalzonesco (versa a sua insaputa anche chi decide di non versare) donazioni di fedeli virtuali alle chiese reali operanti in Italia.

·   Sono riusciti ad inventare finti concorsi per veri raccomandati.

·   Sono riusciti ad inventare finte facoltà universitarie, dotate di tutti gli apparti amministrativi di legge, con meno di dieci studenti iscritti.

·   Sono riusciti ad annettere ad ogni classe elementare ben tre maestri. Quando si dice: “la scuola deve essere pensata per i ragazzi!"

·   Sono riusciti ad inventare, in campo occupazionale, provvidenze su provvidenze per il settore delle assunzioni col risultato che non si assume (se non a tempo determinato) perché gli imprenditori sperano in ulteriori provvidenze.

·   Sono riusciti ad inventare, nel pubblico, le assunzioni senza concorso.

·   Sono riusciti ad inventare un formidabile succedaneo degli investimenti: il reddito di cittadinanza.

·   Sono riusciti ad inventare semplici soluzioni legislative in grado, da sole, di abbattere povertà e disoccupazione.

·   Sono riusciti ad inventare innovazioni giuridiche in caso di truffa: il truffato non è ristorato dal truffatore, ma dall’Erario, come nel caso delle banche venete. Bilancio: il truffato va pari, le banche guadagnano i proventi della truffa e l’Erario ci rimette esattamente la stessa cifra guadagnata dalle banche.

 

Questo liberismo italico deviante ha trasformato il mercato non in mercato neoliberista, avendone promosso caratteristiche ben più deleterie: lo ha trasformato in un "mercato a modo nostro" incapace di confrontarsi con competitori esteri.

Finché la Catena di S. Antonio può contare su una base (leggi: tasse) sempre crescente il sistema regge. Ma certamente non possiamo pretendere che il "liberismo a modo nostro" ci permetta di competere in campo internazionale e nel commercio mondiale: siamo una classe differenziale tra classi normali.

Infatti non cresciamo da decenni.

Ma finché l'Erario è alimentato, crescono bene lor signori! I quali, in questa situazione, sanno che possono "durare" solo ergendosi a sovranisti, vista l’inaccettabilità e  l'inesportabilità del "liberismo a modo nostro".