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Documento inserito: 12-3-2019 Il PuntO
n° 366 Globalizzazione 2.0: La Via della
Seta di Mauro Novelli 10-3-2019 Alla fine del passato
millennio, l' Occidente, padrone della tecnologia,
della ricchezza, del pensiero, spinto dalla necessità di collocare i suoi
prodotti, ritenne che se avesse
convinto gli altri paesi ad aprirsi ai commerci, alla civiltà ecc. sarebbe
diventato facilmente il padrone del pianeta. Il risultato è lampante: andammo
per globalizzare e fummo globalizzati. Oggi è la Cina a
tentare la sua globalizzazione. Ma, edotti dai nostri fallimenti in materia,
il progetto è diverso da quello 'mmerecano di 30
anni fa: per facilitare la sua penetrazione commerciale, aiuta i paesi occidentali
a migliorare le infrastrutture. Investirà 900 miliardi di dollari.
L'obbiettivo è unire la Cina via mare o via terra all’Asia sud-orientale e
centrale, al Medio Oriente, all’Europa e all’Africa, primo paese dove si
fronteggeranno i metodi cinesi e quelli francesi. E' il progetto della
Nuova Via della seta (Belt & Road), la cui
realizzazione iniziò nel 2013. In alcuni casi decide di costruire
d'iniziativa tunnel, ponti, strade e ferrovie in quei paesi da essa ritenuti
"interessanti". Costruirà tra Tallin ed Helsinky un tunnel
sottomarino di oltre 100 chilometri. Che i Cinesi abbiano
capito che o gli affari si fanno in due, quindi se c'è vantaggio per entrambe le
parti, oppure non si fanno? |
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