PRIVILEGIA
NE IRROGANTO |
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DOCUMENTI CORRELATI |
25-1-2014 Il PuntO 282 Riserve
valutarie in oro: consistenze, gestione, problemi. |
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Documento inserito: 11-02-2019 Il PuntO
n° 363 Liquidiamo le riserve
auree? E’ la proposta di chi
non sa governare. Di Mauro Novelli 11-2-2019 Le riserve auree detenute da Bankitalia ammontavano a
88,364 miliardi di euro (dato dicembre 2018). Periodicamente, il gruzzoletto diventa oggetto
della passione di chi al governo, non sapendo gestire sprechi, eccessi di
spesa corrente, corruzione ecc. si mette in caccia di asset
da liquidare per fare cassa. L'Italia è il terzo paese detentore di riserve
auree: – 1° Stati Uniti (8.133,5 tonnellate) – 2°
Germania (3.371 tonnellate) – 3°
Italia (2.451,8 tonnellate) – 4°
Francia (2.436 tonnellate) Le riserve auree assolvono anche al compito di
essere messi a garanzia nei rapporti finanziari con gli altri paesi. L'intenzione di mettere le mani su uno dei
gioielli del paese, oltre a nascondere una impotente incapacità di fondo, è
un errore madornale. Facciamo un esempio. In una famiglia entrano ha entrate per
1.000 euro ed uscite per 1.200 euro.
Sarebbe gestione corretta quella mirante a ridimensionare le spese o, cosa
più difficile, aumentare le entrate. Se non è in grado di procedere a tali
accomodamenti, quella famiglia si illude di avere un'altra possibilità,
sciagurata: quella di liquidare i "gioielli di famiglia". Vende il
televisore e tampona il bilancio passivo di un mese. Poi vende l'auto e
tampona il bilancio di alcuni mesi. Alla fine della liquidazione dei
gioielli, non avendo provveduto a rivedere quantità e qualità delle uscite,
quella famiglia si ritrova ancora con entrate pari a 1.000 e uscite pari a
1.200. Ma senza più televisore, auto ecc. Insomma non può più contare sui
gioielli di famiglia, perché liquidati per fare cassa, causando
l'impoverimento complessivo del suo patrimonio. Per quanto riguarda le riserve auree, non è
ancora chiaro quante siano immediatamente disponibili perché detenute nei
caveaux di Via Nazionale, quante detenute all'estero (USA, Regno Unito),
quante siano state "prestate" ad altri paesi, quanto tempo occorra
per rientrare nella nostra piena disponibilità. Resta comunque il fatto che,
liquidate quelle riserve, toniamo ad avere bilanci non in equilibrio con
l'aggravante di non poter più procedere a garanzie nei rapporti finanziari
internazionali. Oggi il governo pentastellato
sta ipotizzando la possibilità di attingere al gruzzolo costituito dalla vendita
del nostro oro: questa intenzione è la prova manifesta di impotenza nei
confronti di sprechi, allocazione sbagliata delle risorse, corruzione,
evasione fiscale. L'utilizzo del debito pubblico per "andare
avanti" ha costituito una aggressione ai danni dei redditi delle
prossime generazioni. Liquidare le
riserve auree costituisce una vera e propria rapina. |
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