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PRIVILEGIA
NE IRROGANTO Documento
inserito il: 19-9-2018 |
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DOCUMENTI CORRELATI |
Il PuntO n° 361
13-4-2018 Debito pubblico e governi della Repubblica. A febbraio
2018, alla fine del governo Gentiloni, il debito ammontava a
2.286,451, stabile rispetto ai 2.286,561 di gennaio. Il picco massimo di
oltre 2.301 mld era stato raggiunto a luglio 2017. In aumento (da 72 a 82 miliardi) i depositi
attivi del Tesoro.
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Il
PuntO n° 362 Debito
pubblico e governi della Repubblica. Il
1° giugno 2018, giorno dell’insediamento del governo Conte, il debito
ammontava a 2.327,381. A
fine luglio il debito ha raggiunto i 2.341,686 miliardi, picco massimo di
sempre. In
calo i detentori esteri. Di
Mauro Novelli 19-9-2018
Per valutare la
tendenza di ogni governo all’aumento del debito pubblico, prendiamo in
considerazione il livello del debito alla data delle dimissioni del
governo considerato e lo sottraiamo al
livello di debito alla data del suo insediamento. Dividiamo
quindi questa differenza per la durata del governo espressa in mesi. Ne deriva che l’ultimo governo Prodi, durato
in carica 24 mesi dall’aprile 2006 all’aprile 2008, ha generato un
aumento del debito di 92,587 miliardi (da 1.576,688 a 1.669,275 miliardi),
pari a 3,857 miliardi di aumento medio mensile. Con Prodi, il debito pro capite a fine
mandato era pari a 28.008 euro L’ultimo governo Berlusconi,
durato in carica 42 mesi dal maggio 2008 all’ottobre 2011, ha generato un
aumento del debito di 261,665 miliardi (da 1.654,737 a 1916,402 miliardi),
pari a 6,230 miliardi aumento medio mensile. Con Berlusconi, il debito pro capite a fine
mandato era pari a 32.154 euro. Il governo Monti, in carica da
metà novembre 2011, conclude il suo mandato a fine aprile 2013. La sua azione
ha generato un aumento di 128,904 miliardi in 17 mesi, da fine novembre 2011
(1.912,389 miliardi) ad aprile di quest’anno (2.041,293 miliardi, ultimo
dato fornito da Bankitalia sull’ammontare del debito pubblico), pari a circa 7,5
miliardi di aumento medio mensile, il peggior risultato rispetto a tutti i
governi che l’hanno preceduto dal 1996. Il calcolo preciso
imputabile a Mario Monti è di difficile esecuzione perché non abbiamo il
valore del debito a metà novembre 2011. Con Monti, il debito pro capite a fine
mandato era pari a 34.250 euro. Il governo Letta, partito a
fine aprile 2013 con un debito di 2.041,293 miliardi di euro, conclude il suo
governo, a fine febbraio 2014, con un debito pubblico salito di a 2.107,157,
con un aumento in 10 mesi di oltre 65 miliardi. Con Letta, il debito pro capite a fine
mandato era pari a 35.354 euro. Il governo Renzi, partito a fine febbraio 2014 con un debito di oltre 2.107
miliardi di euro, arriva a fine novembre 2016 (praticamente a fine mandato),
trentatreesimo mese di governo, con il debito a 2.229, 412 miliardi (+122,225 miliardi),
in aumento ( + 6 miliardi) rispetto al
dato di ottobre 2016, ma diminuito di 26 miliardi rispetto al picco massimo
di luglio (2.255.610 miliardi). Con Renzi, il debito pro capite a fine
settembre è passato a 36.670 euro; era di 37.101 a luglio, picco massimo.
(Per il numero di abitanti, vedi nota iniziale). Nel 2016, da inizio gennaio a fine novembre,
il debito pubblico è aumentato dell’1,6%, passando da 2.193,383 a 2.229,412
miliardi (+ 36,029 miliardi). Il governo Gentiloni, partito a metà dicembre 2016 con un debito (a fine
dicembre) di 2.217,693 mld, in calo rispetto al
dato di fine novembre 2016 (2.229 mld), dopo 14
mesi – fine febbraio 2018 - passa a 2.286,451 mld. con un aumento medio mensile di 4,9 mld.
Con
Gentiloni, il debito procapite a fine febbraio
ammontava a 37.796 euro. Il governo Conte parte il primo giugno 2018 con un debito di 2.327,381miliardi. A fine luglio, dopo
due mesi, il debito pubblico passa a 2.341,686 miliardi, con un aumento medio
mensile di 7,15 miliardi. Con Conte, il debito procapite
a fine luglio ammontava a 38.709 euro. DEBITO DELLE AMMINISTRAZIONI LOCALI Col
governo Conte, scende a fine luglio 2018 il debito delle amministrazioni
locali: da 87,846 miliardi del 1° giugno 2018 a 86,251 (-1,8 %). Rispetto
al debito pubblico totale del periodo, il debito delle amministrazioni locali
passa dal 3,8 % (1°/6/2018)
al 3,7 % (7/2018).
__________________________ __________________________ DETENTORI ESTERI Circa la quota di
debito pubblico detenuto da non residenti, col governo Conte è diminuita dal
32,2 % del 1° giugno 2018
(748,633 miliardi su 2.327,381), al 30,5 % di fine giugno 2018
(713,963 miliardi su 2341,686). Per quanto riguarda
i detentori dei soli titoli del debito pubblico, il 1° giugno 2018 (inizio
del governo Conte), su un ammontare complessivo in circolazione di 1.972,729 miliardi,
i non residenti detenevano 698,515 miliardi di titoli, pari al 35,4 percento.
A fine giugno 2018, su un monte titoli di 1.969,454 miliardi, erano detenuti
da non residenti 664,342 miliardi, pari al 33,7 % del totale. Ancora non disponibili i dati di luglio 2018 |
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