PuntO

                                          

                     

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Documento inserito il:  11-2-2016

 

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16-2-2016 Il PuntO 330. Sofferenze: sono 88,994 miliardi e non oltre  200.

Importante aggiornamento  al Punto 328 dopo il c. stampa dell’ABI.

22-4-2013 Il PuntO n° 266. Le sofferenze bancarie negli anni della crisi (2006-2012). Ulteriore impennata per le famiglie consumatrici da dicembre 2012 a febbraio 2013. Aggiornamento 5-2013.

15-9-2012  -  Il PuntO n° 246. Le finanze delle famiglie italiane. L’unico vero baluardo finanziario del paese si va sgretolando.

4-1-2011 Il PuntO n° 194  . Finanza delle famiglie italiane.  Condizioni di vita, Risparmio, Passività finanziarie, Sofferenze.

 

 

Il PuntO n° 328

Le sofferenze bancarie negli anni della crisi (2007-2015).

Il 45,8 per cento di esse è coperto da garanzie reali.

E le sofferenze al valore di realizzo?

Perché svenderle alla bad bank al 17% del valore?

Di Mauro Novelli 11-2-2016

 

 [Vedi l’importante aggiornamento del 16-2-2016 Il PuntO 330]

 

I Bollettini statistici di Bankitalia forniscono, tra gli altri dati, l’andamento delle sofferenze bancarie. Abbiamo analizzato il loro trend negli anni della crisi (2007-2015), disaggregando i dati (nella tabella che segue)  per imputarne i livelli alle aziende (non finanziarie), alle Famiglie produttrici, alle Famiglie consumatrici. Oltre al valore in euro, sono riportati anche il numero di aziende e famiglie con posizione in sofferenza.

In valore assoluto, l’ammontare delle sofferenze è passato dai 41 miliardi di euro del 2007, ai quasi 201 miliardi del dicembre 2015, con un incremento di oltre il 390 per cento.

 

TAB. 1 SOFFERENZE BANCARIE LORDE

ANDAMENTO ANNI 2007/2015.

Soff Geo

 

E’ noto che in molti casi l’andamento delle sofferenze è lievitato per azioni intempestive da parte delle banche, con l’imposizione di rientro dagli affidamenti in termini temporali strettissimi, anche a posizioni il cui andamento economico e finanziario non avrebbe giustificato quel tirare i remi in barca

Aziende: L’importo delle sofferenze è aumentato del 390 percento, passate da 29,212 miliardi del 2007  a 143.135 del 2015

Famiglie produttrici: L’importo delle sofferenze relative è aumentato di oltre il 165  percento, passate da 6,048 miliardi a 16,072 del 2015.

Famiglie consumatrici: L’importo delle sofferenze relative è cresciuto di oltre 249 per cento, passate da 10,698 miliardi a 37,362 del 2015).

 

LE GARANZIE REALI

Dal Bollettino Statistico di Bankitalia IV trimestre 2015 (dati di settembre 2015) ricaviamo i dati delle sofferenze lorde  disaggregati per aree geografiche e comparti di attività economica della clientela. La stessa tabella fornisce il livello di garanzie reali che assistono quelle sofferenze.

 

TAB. 2- SOFFERENZE LORDE E RELATIVE GARANZIE REALI

PER AREA GEOGRAFICA

Soff. Geo.

 

Quindi, quasi il 46 percento delle sofferenze, in essere a settembre 2015 e pari a 206,753 miliardi, era assistito da garanzie reali per 94,637 miliardi. Più garantiti i crediti del Nord-Est (49,7 %), meno quelli dell’Italia Meridionale (42,0 %).

[In altra tabella del Suppl.to del Bollettino statistico n° 7 del 9-2-2016 (forse più aggiornata), per le sofferenze lorde in essere a settembre 2015, Bankitalia fornisce il dato di 200,410 miliardi]

 

I dati forniti dallo stesso Bollettino Statistico di Bankitalia IV trimestre 2015 (dati di settembre 2015), rendono possibile disaggregare i dati relativi alle società non finanziarie per settore di attività e quelli delle Famiglie produttrici (Tab. 3-)

 

TAB. 3- SOFFERENZE LORDE E RELATIVE GARANZIE REALI

PER ATTIVITÀ ECONOMICA Soff. Gar.

[(*) Dato difforme dal totale della tabella 2 (206,753) probabilmente per via di arrotondamenti operati da Bankitalia]

 

La Tab. 3- evidenzia la differenza tra le garanzie richieste dalle banche in funzione delle attività specifiche. I crediti in sofferenza maggiormente garantiti (59,6 %) sono quelli imputabili alle famiglie consumatrici (ipoteche sui mutui in sofferenza); seguono le garanzie richieste all’edilizia (54,8 %) ed  alle società finanziarie (53,5 %). In assoluto più basse sono le garanzie richieste per i prestiti alla Pubblica amministrazione (2,7 %) ed alle società industriali (28,7 %).

 

Tornando ai dati nazionali, i crediti in sofferenza sono coperti per il 46 percento. Pur considerando il lungo periodo di rientro occorrente per acquisire quelle garanzie, periodo che potrebbe comportare a svalutazioni,  non si capisce come si parli di acquisizioni al 17 % per la cessione dei crediti in sofferenza alla bad bank. Soprattutto, perché annettere anche una garanzia dello stato?

 

SOFFERENZE LORDE E AL VALORE DI REALIZZO

Ma ad una parte delle sofferenze lorde le banche hanno già provveduto appostando in bilancio voci correttive. In Appendice metodologica del supplemento n° 7  del 9-2-2016, Bankitalia distingue infatti tra “sofferenze lorde” e sofferenze al valore di realizzo”, definendo così la differenza: “[…] Le sofferenze al valore di realizzo sono ottenute sottraendo alle sofferenze i fondi rettificativi su esposizioni per cassa delle sofferenze, che includono sia i fondi (iscritti nella contabilità generale delle banche segnalanti), che assolvono la funzione di rettificare i valori dei finanziamenti, sia l'ammontare cumulato delle svalutazioni operate in contabilità generale direttamente in conto (svalutazione diretta) […]”.

Ciò vuol dire che, se si annettono alla bad bank gli oltre 200 miliardi di sofferenze lorde, le banche dovrebbero rivedere i bilanci degli anni passati, annullando fondi rettificativi e svalutazioni. O no?

La Tab. 4- riporta le sofferenze e le sofferenze al valore di realizzo dal 2012 al 2015.

 

              TAB. 4- SOFFERENZE E SOFFERENZE AL VALORE DI REALIZZO

Realizzo