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PRIVILEGIA
NE IRROGANTO Documento
inserito il:
11-2-2016 |
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DOCUMENTI
CORRELATI |
16-2-2016 Il PuntO 330.
Sofferenze: sono 88,994 miliardi e non oltre 200. Importante aggiornamento al
Punto 328 dopo il c. stampa dell’ABI. |
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15-9-2012 - Il
PuntO n° 246. Le finanze delle famiglie italiane.
L’unico vero baluardo finanziario del paese si va sgretolando. |
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Il PuntO n° 328 Le
sofferenze bancarie negli anni della crisi (2007-2015). Il 45,8
per cento di esse è coperto da garanzie reali. E le sofferenze
al valore di realizzo? Perché
svenderle alla bad bank
al 17% del valore? Di Mauro
Novelli 11-2-2016 [Vedi l’importante aggiornamento del
16-2-2016 Il PuntO 330] I Bollettini statistici di Bankitalia forniscono, tra gli altri
dati, l’andamento delle sofferenze bancarie. Abbiamo analizzato il loro trend
negli anni della crisi (2007-2015), disaggregando i dati (nella tabella che
segue) per imputarne i livelli alle
aziende (non finanziarie), alle Famiglie produttrici, alle Famiglie
consumatrici. Oltre al valore in euro, sono riportati anche il numero di
aziende e famiglie con posizione in sofferenza. In valore assoluto, l’ammontare delle sofferenze è passato
dai 41 miliardi di euro del 2007, ai quasi 201 miliardi del dicembre 2015,
con un incremento di oltre il 390 per cento. TAB. 1 SOFFERENZE BANCARIE LORDE ANDAMENTO ANNI 2007/2015.
E’ noto che in molti casi l’andamento delle sofferenze è
lievitato per azioni intempestive da parte delle banche, con l’imposizione di
rientro dagli affidamenti in termini temporali strettissimi, anche a
posizioni il cui andamento economico e finanziario non avrebbe giustificato
quel tirare i remi in barca Aziende: L’importo delle sofferenze è
aumentato del 390 percento, passate da 29,212 miliardi del 2007 a 143.135 del 2015 Famiglie produttrici: L’importo delle sofferenze relative è aumentato di oltre il
165 percento, passate da 6,048
miliardi a 16,072 del 2015. Famiglie consumatrici: L’importo delle sofferenze relative è cresciuto di oltre
249 per cento, passate da 10,698 miliardi a 37,362 del 2015). LE GARANZIE REALI Dal Bollettino Statistico di Bankitalia
IV trimestre 2015 (dati di settembre 2015) ricaviamo i dati delle sofferenze
lorde disaggregati per aree
geografiche e comparti di attività economica della clientela. La stessa
tabella fornisce il livello di garanzie reali che assistono quelle sofferenze. TAB. 2- SOFFERENZE LORDE E RELATIVE
GARANZIE REALI PER AREA GEOGRAFICA
Quindi, quasi il 46 percento delle
sofferenze, in essere a settembre 2015 e pari a 206,753 miliardi, era
assistito da garanzie reali per 94,637 miliardi. Più garantiti i crediti del
Nord-Est (49,7 %), meno quelli dell’Italia Meridionale (42,0 %). [In altra tabella del Suppl.to del Bollettino statistico n° 7 del 9-2-2016
(forse più aggiornata), per le sofferenze lorde in essere a settembre 2015,
Bankitalia fornisce il dato di 200,410 miliardi] I dati forniti dallo stesso
Bollettino Statistico di Bankitalia IV trimestre 2015 (dati di settembre
2015), rendono possibile disaggregare i dati relativi alle società non
finanziarie per settore di attività e quelli delle Famiglie produttrici (Tab. 3-) TAB. 3- SOFFERENZE LORDE E RELATIVE
GARANZIE REALI [(*) Dato difforme dal totale della tabella 2 (206,753) probabilmente per via di arrotondamenti operati da Bankitalia] La Tab. 3- evidenzia la differenza tra
le garanzie richieste dalle banche in funzione delle attività specifiche. I
crediti in sofferenza maggiormente garantiti (59,6 %) sono quelli imputabili
alle famiglie consumatrici (ipoteche sui mutui in sofferenza); seguono le
garanzie richieste all’edilizia (54,8 %) ed
alle società finanziarie (53,5 %). In assoluto più basse sono le
garanzie richieste per i prestiti alla Pubblica amministrazione (2,7 %) ed
alle società industriali (28,7 %). Tornando ai dati nazionali, i
crediti in sofferenza sono coperti per il 46 percento. Pur considerando il
lungo periodo di rientro occorrente per acquisire quelle garanzie, periodo
che potrebbe comportare a svalutazioni,
non si capisce come si parli di acquisizioni al 17 % per la cessione
dei crediti in sofferenza alla bad bank. Soprattutto, perché annettere anche una garanzia
dello stato? SOFFERENZE LORDE E AL
VALORE DI REALIZZO Ma ad una parte delle sofferenze
lorde le banche hanno già provveduto appostando in bilancio voci correttive.
In Appendice metodologica del supplemento n° 7 del 9-2-2016, Bankitalia distingue infatti
tra “sofferenze lorde” e sofferenze al valore di realizzo”, definendo così la
differenza: “[…] Le sofferenze al
valore di realizzo sono ottenute sottraendo alle sofferenze i fondi
rettificativi su esposizioni per cassa delle sofferenze, che includono sia i
fondi (iscritti nella contabilità generale delle banche segnalanti), che
assolvono la funzione di rettificare i valori dei finanziamenti, sia
l'ammontare cumulato delle svalutazioni operate in contabilità generale
direttamente in conto (svalutazione diretta) […]”. Ciò vuol dire che, se si annettono
alla bad bank gli oltre
200 miliardi di sofferenze lorde, le banche dovrebbero rivedere i bilanci
degli anni passati, annullando fondi rettificativi e svalutazioni. O no? La Tab.
4- riporta le sofferenze e le sofferenze al valore di realizzo dal 2012 al
2015. TAB. 4- SOFFERENZE E SOFFERENZE
AL VALORE DI REALIZZO |
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