PRIVILEGIA NE IRROGANTO di Mauro
Novelli |
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DOSSIER “SCUOLA” |
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Scrutini più
severi Asti boccia la Gelmini
( da "Stampa, La" del 18-06-2009)
Argomenti: Scuola
Abstract: più severi Asti boccia la Gelmini ASTI Aveva fatto tremare gli
studenti delle scuole medie con qualche debito rimasto in pagella, irritato
qualche insegnante nel bel mezzo degli scrutini: «si passa alla classe
successiva soltanto con la piena sufficienza in tutte le materie» era, in
sintesi, il contenuto degli indirizzi proposti già a settembre dello scorso
anno dal ministro dell'
"Bocciati per
troppe assenze" ( da "Stampa, La" del 18-06-2009)
Argomenti: Scuola
Abstract: entra e neppure la severità richiesta dal ministro Gelmini: gli
studenti bocciati nelle scuole medie di Vercelli dovranno ripetere l'anno
perché hanno collezionato una serie di insufficienze non rimediabili e perché,
in alcuni casi, sono andati poco, anzi pochissimo, a scuola. Qualche dato?
Classe III B, media Ferrari: i non ammessi all'esame sono stati 5.
FRANCO RUSSO
( da "Stampa, La" del 18-06-2009)
Argomenti: Scuola
Abstract: A me la Gelmini è simpatica e condivido le sue affermazioni di
principio. Credo, però, che non goda di buona stampa e che non abbia accanto
geni della comunicazione. Le gioca contro un po' di spirito polemico e di
conservatorismo ideologico, di cui sono intrise molte scuole.
Mi piacerebbe
condividere qualche riflessione dopo la pubblicazione degli scrutini,
particolarmente ... ( da "Stampa, La" del 18-06-2009)
Argomenti: Scuola
Abstract: A me la Gelmini è simpatica e condivido le sue affermazioni di
principio. Credo, però, che non goda di buona stampa e che non abbia accanto
geni della comunicazione. Le gioca contro un po' di spirito polemico e di
conservatorismo ideologico, di cui sono intrise molte scuole.
Al Don Bosco il
primo corso di liceo economico
( da "Stampa, La" del 18-06-2009)
Argomenti: Scuola
Abstract: istituito dalla riforma del ministro Maria Stella Gelmini, comprende
due lingue straniere (inglese e francese), storia, geografia, diritto ed
economia, filosofia, scienze sociali, matematica con informatica e statistica,
fisica, scienze naturali, storia dell'arte, scienze motorie e religione
cattolica.
La bella corsa al
Monte Faudo ( da "Stampa, La" del 18-06-2009)
Argomenti: Scuola
Abstract: Gelmini che tanto ha «predicato» sugli sprechi della scuola pubblica,
non è venuto in mente che «paga» fior di maestri e maestre per stare a casa ad
aspettare che il circo elettorale termini? E anche il problema che «noi» mamme
lavoratrici dobbiamo trovare una sistemazione alternativa alla scuola per i
nostri figli durante le ore di lavoro non lo prende in considerazione nessuno.
Il rapporto
denuncia: Poche e numerose le classi, eccessive le ore di insegnamento
( da "Stampa, La" del 18-06-2009)
Argomenti: Scuola
Abstract: Il trionfalismo del Ministro Gelmini sull'indagine Ocse è del tutto
fuori luogo e infondato. L'Ocse consegna una situazione allarmante della scuola
italiana. Perché la Gelmini gioisca di tutto ciò è un mistero. A meno che il
suo disegno non sia un semplice ritorno al passato e un indebolimento della
scuola pubblica a vantaggio di quella privata».
Serve una scuola
del merito non una scuola buonista L' Ocse dà ragione al governo sulla politica
adottata in Italia ( da "Stampa, La" del 18-06-2009)
Argomenti: Scuola
Abstract: Serve una scuola del merito non una scuola buonista L' Ocse dà ragione
al governo sulla politica adottata in Italia M. Gelmini
Boom di bocciati:
strage alle superiori ( da "Stampa, La" del 18-06-2009)
Argomenti: Scuola
Abstract: Il trionfalismo del Ministro Gelmini sull'indagine Ocse è del tutto
fuori luogo e infondato. L'Ocse consegna una situazione allarmante della scuola
italiana. Perché la Gelmini gioisca di tutto ciò è un mistero. A meno che il
suo disegno non sia un semplice ritorno al passato e un indebolimento della
scuola pubblica a vantaggio di quella privata».
A Oropa torna
"L'Anima dei luoghi" Quando il turismo nasce dalla Fede
( da "Stampa, La" del 18-06-2009)
Argomenti: Scuola
Abstract: agli amministratori del Sacro Monte di parte ecclesiastica con don
Carlo Gelmini e laica con Simone Mainardi, agli assessore regionali che
ricoprono la delega all'Ambiente e ai Parchi Nicola de Ruggiero ed al Turismo
Giuliana Manica, al presidente della Provincia (fresco di elezione) Roberto
Simonetti ed al sindaco di Biella (anche lui appena insediato) Donato Gentile.
Scuola: bocciature
record ( da "Tribuna di Treviso, La" del 18-06-2009)
Argomenti: Scuola
Abstract: 400mila ripetenti tra superiori e maturità Scuola: bocciature record
Gelmini: meritocrazia. Il Pd: si preoccupi, piuttosto di Monica Viviani ROMA.
Boom di bocciati alle superiori. Tra non ammessi alla maturità e respinti delle
altre classi, l'anno scolastico appena concluso ci consegna 400 mila ripetenti,
51 mila in più (1,6%) rispetto al 2008.
POLITICA
( da "Tribuna di Treviso, La" del 18-06-2009)
Argomenti: Scuola
Abstract: ISTRUZIONE La Gelmini riporti a scuola l'educazione civica In questi
giorni si parla dell'ennesima riforma della Scuola, questa volta presentata dal
Ministro Gelmini. Ben vengano le riforme se queste servono a migliorare il
Paese ma, anche questa volta, ci si dimentica che il compito della scuola,
oltre che di fornire le nozioni sulle varie materie scolastiche,
Gelmini
all'attacco: rivalutare il merito, la strada è questa
( da "Unione Sarda, L' (Nazionale)" del 18-06-2009)
Argomenti: Scuola
Abstract: è la Gelmini che deve essere bocciata con il 5». Il ministro è
determinato: il governo andrà avanti con le sue riforme sulla scuola, per avere
quella «scuola del merito e e dell'impegno», che spiega anche l'aumento del
numero dei bocciati. Ma Gelmini ha lanciato anche un appello alla sinistra a
contribuire a migliorare la qualità dell'
L'Ocse boccia la
scuola italiana Costi elevati e istruzione scadente
( da "Unita, L'" del 18-06-2009)
Argomenti: Scuola
Abstract: e presentata ieri dal ministro dell'Istruzione Mariastella Gelmini non
ammette repliche. IL PROBLEMA DEGLI ADOLESCENTI I 15enni italiani risultano tra
i peggiori nei test internazionali (24esimi per capacità di lettura e 26esimi
per la matematica sui 30 maggiori paesi industrializzati), sebbene la spesa per
studente sia relativamente alta.
"effetto
gelmini" le scuole accorciano i rientri pomeridiani
( da "Repubblica, La" del 18-06-2009)
Argomenti: Scuola
Abstract: Pagina VII - Torino IL SERVIZIO A PAGINA VIII L´allarme di Borgogno a
De Sanctis "Così si rischia davvero la giungla" "Effetto
Gelmini" le scuole accorciano i rientri pomeridiani SEGUE A PAGINA
Berlusconi
incontra tutti, gli amministratori e i politici locali a cui comunica di essere
inf... ( da "Unita, L'" del 18-06-2009)
Argomenti: Scuola
Abstract: E la Gelmini?». Se poi alla guida dell'auto c'è una donna il viatico è
il seguente: «Vada anche lei da Papi che le troverà sicuro un posto in qualche
consiglio comunale». Alle cinque del pomeriggio il premier sorvola in
elicottero le aree di Bazzano e Cesa di Preturo, le uniche due su un totale di
venti, dove sono visibili le opere di sbancamento.
le scuole
"accorciano" i rientri - diego longhin
( da "Repubblica, La" del 18-06-2009)
Argomenti: Scuola
Abstract: scolastico regionale pronti ad affrontare i casi concreti degli
effetti della riforma Gelmini per evitare che le scelte degli istituti ricadano
su studenti e famiglie, non solo sul fronte organizzativo, ma toccando il
portafoglio. In vista del prossimo anno scolastico qualche cosa si sta già
muovendo e si profila un sistema patchwork con istituti che non prevedono
rientri al pomeriggio,
L'Ocse boccia gli
studenti italiani
Argomenti: Scuola
Abstract: Gelmini: «Il boom dei respinti? E' giusto che prevalga il merito» ROMA
CLASSI «vuote», troppe ore di insegnamento, docenti pagati a prescindere dal
merito e risultati tra i più scarsi. L'Ocse assesta un duro colpo alla scuola
italiana per la quale si spende, in media, una cifra relativamente alta
rispetto agli altri Paesi.
Argomenti: Scuola
Abstract: il rapporto dell'ocse: il nostro paese è in coda alla classifica
Gelmini: «L'indagine ci dà ragione, andremo avanti con le riforme» Roma. La
scuola italiana è in coda nella classifica dei Paesi Ocse: il nostro sistema
educativo produce risultati «fra i più modesti» dell'area, «nonostante la spesa
per studente sia molto elevata».
L'Ocse: scuola
inadeguata Gelmini: noi la cambieremo
( da "Tempo, Il" del 18-06-2009)
Argomenti: Scuola
Abstract: scuola inadeguata Gelmini: noi la cambieremo È sempre un dispiacere
quando un ragazzo perde un anno, ma la scuola italiana deve ritrovare la via
del merito: in questa direzione va Mariastella Gelmini, forte di quanto emerge
dai nuovi dati messi a disposizione dall'Ocse, che parla di costi elevati e
risultati scadenti per l'istruzione italiana.
finalmente una
vera riforma ( da "Tirreno, Il" del 18-06-2009)
Argomenti: Scuola
Abstract: Mariastella Gelmini è riuscita in una impresa in cui nessuno era mai
riuscito. La Gelmini sta concretizzando quello che è stato il lavoro degli
allora ministri Berlinguer e Moratti. Da apprezzare, quindi, la capacità del
ministro di aver saputo coniugare la tradizione del nostro sistema scolastico
con l'innovazione di cui c'era bisogno per iniziare a parlare di scuola di
qualità.
Dopo la
riforma"strage" di bocciatinelle scuole medie
( da "Secolo XIX, Il" del 18-06-2009)
Argomenti: Scuola
Abstract: Con il ministro dell'Istruzione Mariastella Gelmini sono ritornati i
voti in pagella, l'educazione civica e il voto di condotta assente da dieci
anni (con il cinque si viene bocciati). E i risultati non si sono fatti
attendere. Anche il circondario sanremese si segnala per la strage dei non
ammessi.
Argomenti: Scuola
Abstract: ministro Maria Stella Gelmini, pare abbia scelto la Liguria invece di
un importante posto ministeriale. Dove peraltro l'attende anche un caso
complesso e delicato come il ricorso delle otto scuole al Tar contro il piano
di dimensionamento regionale. Per ora la Dominici ragiona in termini generali e
dice «Non nascondo la vera curiosità con cui guardo alla scuola di questa
regione:
bocciato dalla
gelmini e dai prof ( da "Tirreno, Il" del 18-06-2009)
Argomenti: Scuola
Abstract: LA LETTERA Bocciato dalla Gelmini e dai prof Sono la mamma di uno dei
tanti ragazzi bocciati dalla riforma Gelmini, da lei e dai suoi professori.
Nella classe di mio figlio (3ª C scuola media Mazzini) su 23 alunni, 9 non sono
stati ammessi a sostenere l'esame di licenza media, davvero tanti per una
scuola dell'obbligo.
"l'anno
perso? una disfatta per noi prof" - salvo intravaia
( da "Repubblica, La" del 18-06-2009)
Argomenti: Scuola
Abstract: Per il ministro Gelmini il boom di bocciature sta a significare il
ritorno a una scuola dell´impegno. è d´accordo? «Per niente. Per misurare il
lavoro della scuola non basta mettere dei quattro o cinque in condotta». E cosa
occorre fare? «Più che bocciare, gli insegnanti devono avvicinare i giovani
alla scuola, interessarli,
ma nel rapporto
dell'ocse la bocciatura è per la scuola - mario reggio
( da "Repubblica, La" del 18-06-2009)
Argomenti: Scuola
Abstract: andiamo avanti con le riforme», afferma Maria Stella Gelmini. Per il
momento le riforme hanno prodotto per lo più confusione: bocciati con il 5 in
condotta, il mantenimento del tempo pieno ma con il maestro unico più un paio
di aiutanti, la bocciatura alle medie inferiori con l´insufficienza in una sola
materia.
marco lodoli,
scrittore e docente di lettere in un istituto professionale di roma - (segue
dalla copertina) maria novella de luca
( da "Repubblica, La" del 18-06-2009)
Argomenti: Scuola
Abstract: Per il ministro Gelmini questa è "l´istruzione del merito".
Per anni gli insegnanti hanno evitato le stroncature perché ritenute
controproducenti. Adesso però è suonata la campanella del rigore "Ma non
bisogna spingere fuori chi è in difficoltà Va applicato un altro sistema"
Le mancate promozioni sono spesso dovute all´insufficienza in condotta "
scuola: bocciature
record ( da "Tirreno, Il" del 18-06-2009)
Argomenti: Scuola
Abstract: 400mila ripetenti tra superiori e maturità Scuola: bocciature record
Gelmini: meritocrazia. Il Pd: si preoccupi, piuttosto di Monica Viviani ROMA.
Boom di bocciati alle superiori. Tra non ammessi alla maturità e respinti delle
altre classi, l'anno scolastico appena concluso ci consegna 400 mila ripetenti,
51 mila in più (1,6%) rispetto al 2008.
crescono i
respinti alle medie e alle superiori. e il mondo della scuola si interroga:
perdere l'anno è solo un danno o anche un'opportunità? - maria novella de luca
( da "Repubblica, La" del 18-06-2009)
Argomenti: Scuola
Abstract: ha detto ieri tra le contestazioni il ministro Mariastella Gelmini ?
ma serve una scuola del merito, non una scuola buonista». Replica con ironia
amara un prof di Lettere del liceo Mamiani di Roma: «è come se tra i banchi
delle scuole italiane si fosse nascosto finora un esercito di ignoranti e di
baby teppisti stanati dalla riforma Gelmini.
Argomenti: Scuola
Abstract: Che consiglia: aumenti di stipendio ai professori legati ai risultati
e non a tutti gli insegnanti incondizionatamente, ringiovanimento del corpo
docente. Il ministro Gelmini: è la linea riformista del governo. ALLE PAGINE
10E11 Arachi e Benedetti
L'Ocse: scuola
italiana in coda Costa troppo e ha prof vecchi
( da "Corriere della Sera" del 18-06-2009)
Argomenti: Scuola
Abstract: presentato in anteprima, alla presenza del ministro Gelmini, dal
presidente di «Treellle», Attilio Oliva, insieme ai risultati dell'indagine
internazionale Talis sull'insegnamento. I risultati medi degli studenti
italiani, messi in evidenza dalle indagini internazionali, sono tra i più
insoddisfacenti dell'area Ocse.
Maturità, i non
ammessi aumentano del 40% ( da "Corriere della Sera" del 18-06-2009)
Argomenti: Scuola
Abstract: ex ministro Giuseppe Fioroni e portata avanti da Mariastella Gelmini
non trova ostacoli. Dal Nord al Sud, dalle medie alle superiori sembra che i
prof abbiano cambiato stile di valutazione. Il giugno 2009 ci mostra, forse per
la prima volta dopo decenni, una scuola molto più parsimoniosa nel dispensare
promozioni e ammissioni agli esami.
Argomenti: Scuola
Abstract: amarezza si unisce alla preoccupazione: «La casa è venuta giù, mio
marito grazie ai tagli della Gelmini è finito nella categoria "perdenti
posto", e ho due ragazzi di 13 e 15 anni che vorrei iscrivere
all'Università all'Aquila. Non vorrei andare via come stanno facendo in tanti.
È così che pensano di far volare le aquile: tagliandogli le ali?
Scuola, progetti
di sostegno al personale
Argomenti: Scuola
Abstract: cercando di arginare la pesante situazione determinata dalla legge
Gelmini. Oltre al miglioramento delle competenze in diversi settori, è previsto
un progetto sperimentale che interesserà il personale della scuola, docenti e
Ata, non riconfermato nel prossimo anno scolastico. Circa 700 persone verranno
messe in formazione permanente con misure di sostegno al reddito».
Quanto costa al
sistema il boom di bocciati con la riforma Gelmini
( da "Riformista, Il" del 18-06-2009)
Argomenti: Scuola
Abstract: boom di bocciati con la riforma Gelmini Test PISA. Saranno in 400 mila
a dover rifare l'anno. La scuola italiana è molto cara. 9,6 insegnanti per ogni
100 studenti, contro la media Ocse di 6,5. La severità ministeriale non ha
cambiato le cose. Il ministro Mariastella Gelmini di Fabrizio Goria Per gli
studenti della scuola secondaria si avvicina il momento della prova di
maturità.
La riforma Gelmini
( da "Corriere della Sera" del 18-06-2009)
Argomenti: Scuola
Abstract: Corriere della Sera sezione: Cronaca di Milano data: 18/06/2009 - pag:
5 La riforma Gelmini Tempo pieno e maestro unico Sono i temi «caldi» contestati
da genitori e insegnanti, soprattutto a Milano. «Invito tutti al dialogo dice
Giuseppe Colosio senza avere pregiudizi. Il maestro prevalente? Un modello che
nasce da motivazioni culturali»
Abstract: uomo scelto dal ministro Gelmini per guidare la scuola lombarda. La carriera di Giuseppe Colosio «La scuola cambia, dialoghiamo Gli stranieri? L'obbligo di formarli Il nuovo direttore regionale, Colosio: tempi duri, ma arriveranno le assunzioni Invita al dialogo insegnanti e genitori che contestano la riforma e il maestro unico: «Parliamone,>
Gelmini: penso a
un bonus per chi studia alle private
( da "Corriere della Sera" del
18-06-2009)
Argomenti: Scuola
Abstract: non serve quantità ma qualità Gelmini: penso a un bonus per chi studia
alle private «Il dossier pubblicato dà ragione alle nostre riforme» ROMA
Mariastella Gelmini, ministro dell'Istruzione, il rapporto Ocse sulla scuola
italiana.... «Finalmente». Finalmente? Questo rapporto in realtà dà un voto
veramente brutto alla scuola del nostro Paese.
Con gli scrutini
2009 aumentano i bocciati ( da "Sole 24 Ore, Il" del
18-06-2009)
Argomenti: Scuola
Abstract: ha commentato il ministro dell'Istruzione, Mariastella Gelmini. Il
quadro si completa con i risultati degli scrutini in prima e seconda media
(1.100 scuole su 7mila): le previsioni parlano di circa 70mila bocciati, dei
quali uno su sette per il 5 in condotta. I futuri ripetenti aumenterebbero così
del 55% rispetto all'anno scorso.
Argomenti: Scuola
Abstract: parola di ministro MESSAGGIO DELLA GELMINI IL MINISTRO Mariastella
Gelmini «benedice» la candidatura di Marco Lombardi. Fotografa la situazione
scolastica del Riminese e si dice certa che «l'amico Marco potrà contribuire a
costruire uno scenario diverso, dando forza e slancio alle questioni educative
di competenza dell'ente provinciale».
Obama e l'abilità
di cogliere soluzioni al volo
( da "Trentino" del
18-06-2009)
Argomenti: Scuola
Abstract: speriamo che la Gelmini non legga) e il capoclasse si chiamava
Guerreschi, rapato a zero, due denti di meno, occhietti feroci. Il maestro
provvisorio trovò le quaranta belve accovacciate sui banchi. Nel silenzio che
precede le battaglie, l'alunno Guerreschi gli lanciò a tradimento l'arancia che
stava palleggiando, ma non lo colpì.
Laurea a Gheddafi:
toghe in rivolta ( da "Unione Sarda, L' (Nazionale)" del
18-06-2009)
Argomenti: Scuola
Abstract: e al ministro dell'Istruzione, Maria Grazia Gelmini. Descrivendo
Gheddafi come «un uomo che è salito al potere con un colpo di Stato nel 1969 e
che da allora non ha mai pensato di indire elezioni libere», i trecento
giuristi che hanno sottoscritto il no al colonnello nordafricano si rivolgono
al preside Lobrano.
SCUOLA: GELMINI,
BONUS PER STUDENTI CHE SCELGONO PRIVATE
( da "Virgilio Notizie" del
18-06-2009)
Argomenti: Scuola
Abstract: Sostenere le scuole private con un bonus a chi vuole frequentarle. E'
uno dei prossimi obiettivi cui lavora il ministro dell'Istruzione, Mariastella
Gelmini. In un'intervista al Corriere della Sera, Gelmini dice che
''Costituzione alla mano, voglio che tutti abbiano il diritto di scegliere se
andare alla scuola pubblica o alla scuola paritaria.
Scuola/ Gelmini:
Penso a un bonus per chi studia alle
( da "Virgilio Notizie" del
18-06-2009)
Argomenti: Scuola
Abstract: Il ministro dell'Istruzione, Maria Stella Gelmini, annuncia di voler
istituire un bonus per chi studia alle private. "Siccome le scuole
paritarie costano - dice al 'Corriere della Sera' - sto pensando a una riforma
che dia la possibilità di accedere a un bonus a chi vuole frequentarle.
Gelmini "Una
prova sul modello Invalsi anche alla maturità"
( da "Stampaweb, La" del
18-06-2009)
Argomenti: Scuola
Abstract: ha dichiarato il ministro Mariastella Gelmini. - Sto valutando
l?ipotesi di introdurre per gli esami di Maturità una prova nazionale sul
modello Invalsi, analoga a quella della scuola media. La nuova prova potrebbe
essere introdotta, in aggiunta a quelle già esistenti, con l?avvio della
riforma della scuola superiore.
Berlusconi:
Argomenti: Scuola
Abstract: ma la scuola italiana deve ritrovare la via del merito»: è quanto
sostiene il ministro Mariastella Gelmini, forte di quanto emerge dai nuovi dati
messi a disposizione dall'Ocse, che parla di costi elevati e risultati scadenti
per l'istruzione italiana. «Indagine che - osserva il titolare ministro -
smentisce clamorosamente molte osservazioni di sindacati e opposizione».
Più bocciatinella
scuolaspazio al merito ( da "Sicilia, La" del 18-06-2009)
Argomenti: Scuola
Abstract: secondo le promesse del ministro Mariastella Gelmini, c'è stato più
rigore nella valutazione degli alunni. Ma possiamo parlare di una scuola che ha
invertito la tendenza «lassista» e che ha riportato i suoi allievi su standard
medi europei? Bisogna intendersi su come valutare il nostro sistema scolastico.
SPAZIO: GELMINI,
SARA' PRIORITARIO NEL PROGRAMMA NAZIONALE
( da "Virgilio Notizie" del
18-06-2009)
Argomenti: Scuola
Abstract: Ricerca e Universita', Mariastella Gelmini, in visita allo stand di
Finmeccanica, al salone dell'aeronautica di Le Bourget. ''Lo spazio - ha detto
il ministro - avra' un ruolo da protagonista anche per rendere il Programma
nazionale non un 'libro dei sogni' ma una realta'. Vogliamo assegnarli la
priorita' nel programma.
Scuola/ Santolini
(Udc): Bene Gelmini su bonus a 'non
( da "Virgilio Notizie" del
18-06-2009)
Argomenti: Scuola
Abstract: Ci auguriamo che il ministro Gelmini non si fermi all'annuncio reso
oggi, ma chiarisca quanto prima tutti gli aspetti della sua proposta di
sostenere economicamente chi studia nelle scuole non statali". Lo dichiara
in una nota la deputata dell'Unione di Centro Luisa Capitanio Santolini,
componente della commissione Cultura della Camera.
CONTESTATA A
PRESENTAZIONE LIBRO GIORDANO
( da "TGCom" del
18-06-2009)
Argomenti: Scuola
Abstract: contestata ministro Gelmini Costretta a saltare presentazione libro Al
grido di "Vergogna" e sventolando bandiere con scritto "Vogliono
distruggere la scuola pubblica, io non ci sto", alcuni esponenti
dell'assemblea delle scuole di Milano hanno protestato alla presentazione del
libro di Mario Giordano 5 in condotta.
Scuola, Sedioli
sollecita il Governo sui tagli agli organici degli insegnanti
( da "Sestopotere.com" del
18-06-2009)
Argomenti: Scuola
Abstract: Da ormai un mese il presidente Errani ha chiesto un incontro al
ministro Gelmini per illustrare la situazione e proporre interventi di modifica
alle decisioni assunte, non vi è stata ancora risposta?. ?La situazione è tanto
più critica a fronte del fatto che i provvedimenti del Governo sono oggetto di
ricorso presso la Corte Costituzionale da parte di molte Regioni ?
Scuola/ Anief:
Gelmini sbaglia: presidi non possono
( da "Virgilio Notizie" del
18-06-2009)
Argomenti: Scuola
Abstract: Mariastella Gelmini, di sostenere il ddl sul nuovo stato giuridico dei
docenti. Secondo Pacifico un modello di assunzioni incentrato sulla chiamata
diretta dei docenti da parte di presidi "attiverebbe soltanto un nuovo
contenzioso utile a dividere ancora una volta la classe docente e bloccare le
poche assunzioni autorizzate".
ESAMI MEDIE;
MARIASTELLA GELMINI: Â"INTRODURRE UNA
( da "WindPress.it" del
18-06-2009)
Argomenti: Scuola
Abstract: ha dichiarato il ministro Mariastella Gelmini. Sto valutando l?ipotesi
di introdurre per gli esami di Maturità una prova nazionale sul modello
Invalsi, analoga a quella della scuola media. La nuova prova potrebbe essere
introdotta, in aggiunta a quelle già esistenti, con l?avvio della riforma della
scuola superiore.
Giudizi
inflessibili ( da "Trentino" del 19-06-2009)
Argomenti: Scuola
Abstract: Giudizi inflessibili Più rigore nelle pagelle di fine anno VOTI IN
ROSSO La crescita formativa di uno studente passa anche attraverso la
bocciatura. Inutile, addirittura controproducente, passare alla classe
superiore se non lo si merita o comunque se non si hanno le basi per affrontare
lo step successivo.
bonus per chi
sceglie la scuola privata, no di sindacati e pd
( da "Tirreno, Il" del
19-06-2009)
Argomenti: Scuola
Abstract: L'IDEA DELLA GELMINI Bonus per chi sceglie la scuola privata, no di
sindacati e Pd MILANO. Un bonus per chi studia nelle scuole private: l'ultima
novità annunciata dal ministro Gelmini non piace a sindacati e opposizione:
così - dicono - ci saranno ancora meno risorse per la scuola pubblica.
Nella scuola del
merito aumentano i bocciati
( da "Tempo, Il" del
19-06-2009)
Argomenti: Scuola
Abstract: ha ribadito la Gelmini. Ma questa è la scuola del merito che
sostituirà quella buonista «che tanto piace agli studenti ma che li danneggia».
Il ministro Mariastella Gelmini non ha dubbi in proposito: «Noi dobbiamo invece
formare una generazione di persone preparate ad affrontare le sfide del mercato
del lavoro in una situazione che non è certo facile.
Argomenti: Scuola
Abstract: Istruzione Mariastella Gelmini, in un'intervista al Corriere della
Sera. «Costituzione alla mano - ha spiegato la Gelmini - voglio che tutti
abbiano il diritto di scegliere se andare alla scuola pubblica o alla scuola
paritaria». Per questo, «siccome le scuole paritarie costano, sto pensando a
una riforma che dia la possibilità di accedere a un bonus a chi vuole
frequentarle.
aerospazio, il
cira è pronto a guidare il distretto nazionale - patrizia capua
( da "Repubblica, La" del
19-06-2009)
Argomenti: Scuola
Abstract: Il ministro della Ricerca, Maria Stella Gelmini, ha annunciato, poi,
come prossima, la firma del protocollo d´intesa con le Regioni per assegnare i
fondi europei, 7 miliardi di euro, stanziati a favore del Sud. Lo spazio «avrà
un ruolo da protagonista nel piano nazionale della ricerca», ha detto Gelmini.
scuola, il record
di bocciature in una classe due soli promossi - francesca savino
( da "Repubblica, La" del
19-06-2009)
Argomenti: Scuola
Abstract: Tutti gli studenti dell´ultimo anno sono però stati ammessi agli esami
di maturità. Crescita esponenziale per lo Scacchi, come spiega il preside
Emanuele Stellacci: «Negli ultimi anni siamo passati da 48 respinti a 54 fino
ai 63 su 1608 ragazzi di quest´anno, con due non ammessi agli esami di Stato ma
nessun bocciato per il 5 in condotta».
ferrara: tutti in
campo per il futuro di questa città
( da "Tirreno, Il" del
19-06-2009)
Argomenti: Scuola
Abstract: E spiega perché: «Non più tardi di ieri il ministro Gelmini ha
approvato il bonus per le scuola private. L'idea che il privato è bello -
continua - è proprio della destra ma noi non vogliamo che venga applicata nella
nostra città. Da Prato - aggiunge - partirà un grande progetto per affrontare
la crisi in maniera coesa.
il distretto
dell'aerospazio si allarga anche la lombardia nella squadra - stefano parola
( da "Repubblica, La" del
19-06-2009)
Argomenti: Scuola
Abstract: Torino E la Gelmini promette fondi per favorirne lo sviluppo: «Pure il
Settentrione va aiutato nella ricerca" Il distretto dell´aerospazio si
allarga Anche la Lombardia nella squadra Calderini: entro settembre definita la
missione Bertolone: network che funziona STEFANO PAROLA A Roma si discute di
come creare un metadistretto dell´auto,
gelmini: maturità
con i test servono criteri più oggettivi - mario reggio
( da "Repubblica, La" del
19-06-2009)
Argomenti: Scuola
Abstract: E promette un bonus economico per le private Gelmini: maturità con i
test servono criteri più oggettivi Gelmini: maturità con test servono criteri
oggettivi MARIO REGGIO ROMA - «Ho intenzione di introdurre la prova
dell´Istituto nazionale di valutazione, affrontata dai 570 mila studenti della
terza media, anche all´esame di maturità del prossimo anno».
catilina, marx e
il cavaliere - adriano prosperi
( da "Repubblica, La" del
19-06-2009)
Argomenti: Scuola
Abstract: MARX E IL CAVALIERE Vedrà la Gelmini se la Bergamini ha bisogno degli
esami di riparazione L´onorevole Bergamini evoca la storia romana. Ma le
analogie sono forzate ADRIANO PROSPERI Quousque tandem"... Fino a quando
abuserai della nostra pazienza? La celebre frase di Cicerone ha garantito
l´immortalità scolastica di Catilina offrendo una veste classica a ogni nostra
impazienza.
bonus agli
studenti delle private battaglia legale sul 5 in condotta
( da "Tirreno, Il" del
19-06-2009)
Argomenti: Scuola
Abstract: annunciata dalla Gelmini Bonus agli studenti delle private Battaglia
legale sul 5 in condotta Giudizi positivi sono giunti dal Movimento genitori e
dai cattolici dell'Udc di Roberta Rizzo MILANO. Un bonus per le scuole private,
la prova nazionale dell'Istituto nazionale per la valutazione (Invalsi) estesa
dalle mediee alla maturità e un'ondata di 5 in condotta che porta alla
bocciatura.
MAI AVREBBE
pensato che i suoi voti avrebbero mandato in tilt i computer della sc...
( da "Resto del Carlino, Il (Pesaro)" del
19-06-2009)
Argomenti: Scuola
Abstract: ma più che colpa del Ministro Gelmini la maggiore rigidità è nella
nuova impronta che la scuola ha deciso di darsi da un paio di anni a questa
parte. «In effetti i non ammessi sono in aumento dice il preside delle
commerciali Giuseppe Franchini ma questo perché noi docenti abbiamo voluto
portare una maggiore severità' nell'istituto.
Lo stress test
della terza media ( da "Sole 24 Ore, Il" del
19-06-2009)
Argomenti: Scuola
Abstract: pag: 34 autore: Gelmini promuove la prova unica nazionale Lo «stress
test» della terza media di Francesco Padulano e Andrea Tempestini P er i
ragazzi che affrontano l'esame di terza media una prova a tempo è cosa nuova.
«Non era poi così facile, e se avessi avuto qualche minuto in più, ora sarei
molto più tranquilla »,
Gelmini toglie
soldi alla scuola pubblica per darli alle private. Cgil: È scontro
( da "Unita, L'" del
19-06-2009)
Argomenti: Scuola
Abstract: Gelmini toglie soldi alla scuola pubblica per darli alle private.
Cgil: «È scontro» G.V. La Gelmini non finisce mai nel suo compito di
destrutturare la scuola pubblica. Ieri ha comunicato che se c'è da dare un
sostegno economico va dato alle scuole paritarie.
Argomenti: Scuola
Abstract: SCUOLA IL MINISTRO GELMINI VUOLE LA PROVA INVALSI' ALLE SUPERIORI LA
PROVA nazionale Invalsi per la terza media che i 570mila studenti hanno svolto
ieri potrà essere introdotta anche alla maturità. L'Invalsi, un quizzone a
scelta multipla che prende il nome dalle iniziali dell'Istituto nazionale di
valutazione del sistema educativo,
Bonus a studenti delle
private Battaglia legale sulla condotta
( da "Trentino" del
19-06-2009) + 1 altra fonte
Argomenti: Scuola
Abstract: annunciate dalla Gelmini Bonus a studenti delle private Battaglia
legale sulla condotta Giudizi positivi sono giunti dal Movimento genitori e da
Luisa Santolini dell'Udc di Roberta Rizzo MILANO. Un bonus per le scuole
private, la prova nazionale dell'Istituto nazionale per la valutazione
(Invalsi) estesa dalle mediee alla maturità e un'ondata di 5 in condotta che
porta alla bocciatura.
Argomenti: Scuola
Abstract: La Gelmini: prova per tutti con il metodo Invalsi, come alle medie
ROMA «Sto valutando l'ipotesi di introdurre per gli esami di maturità una prova
nazionale sul modello Invalsi, analoga a quella della scuola media ». Lo ha
dichiarato il ministro dell'Istruzione, Mariastella Gelmini, nel giorno
dell'esame di Stato riservato ai tredicenni.
Abruzzo-Meazza con
i pullman di Inter e Milan
( da "Corriere della Sera" del
19-06-2009)
Argomenti: Scuola
Abstract: Vedranno i luoghi «segreti» di San Siro, quelli in cui ogni giovane
tifoso sogna di entrare almeno una volta. A partire dal pomeriggio assisteranno
al concerto, durante il quale saranno salutati dal ministro Mariastella
Gelmini. Infine la cena. Sempre allo stadio. G. San.
Petrucci alla
Gelmini, lo sport non è mai entrato nelle scuole
( da "Stampaweb, La" del
19-06-2009)
Argomenti: Scuola
Abstract: Mariastella Gelmini, «per rappresentare le richieste, le aspettative e
lo stato d?animo del movimento sportivo nei confronti della scuola». Petrucci
si rivolge al ministro «in maniera non convenzionale, con spirito di grande
collaborazione e disponibilità e allo stesso tempo con rinnovata fiducia e
speranza per quella sfida che costituisce il primo degli obiettivi che gli
organi del Coni -
Test Invalsi anche
per la maturità ( da "Stampa, La" del 19-06-2009)
Argomenti: Scuola
Abstract: Lo sta pensando il ministro Maria Stella Gelmini. «La valutazione
degli studenti deve essere più oggettiva possibile. Sto valutando l'ipotesi di
introdurre per gli esami di maturità una prova nazionale sul modello Invalsi
(l'Istituto Nazionale per la valutazione del sistema educativo), analoga a
quella della scuola media.
Questa scuola
quanto ci costa Sono solidale con lo sfogo del ministro Gelmini e con le con...
( da "Stampa, La" del
19-06-2009)
Argomenti: Scuola
Abstract: ROMA Dalla parte della Gelmini Premetto che l'on. Gelmini non è della
mia parte politica e che non approvo molto di quello che fa e dice. Ma le
ultime polemiche circa l'ammissione o no agli esami con l'insufficienza in
condotta mi hanno davvero stufato. Nel 1968, sì proprio il mitico '68, sostenni
l'esame di maturità da perito elettrotecnico.
L'incubo posidonia
( da "Sicilia, La" del
19-06-2009)
Argomenti: Scuola
Abstract: incontro è preparatorio a quello con il ministro alla Pubblica
istruzione, Maria Stella Gelmini, previsto per martedì a Roma. La giornata
siracusana del sottosegretario Pizza si inizierà alle 9.30, quando con l'on.
Granata presenzierà all'Ipsia alla consegna degli attestati di partecipazione a
un importante corso di educazione ambientale.
Gelmini:
Argomenti: Scuola
Abstract: Gelmini: «Bonus alle private» insorgono i sindacati favorevoli Moige e
genitori Roma. Un «sostegno economico», una sorta di «bonus» per chi studia
nelle scuole paritarie. Lo ipotizza il ministro dell'Istruzione, Mariastella
Gelmini, in un'intervista al Corriere della Sera: una possibilità da
verificare,
SCUOLA: CISL,
LETTERA APERTA A GELMINI SUI LICEI MUSICALI
( da "Virgilio Notizie" del
19-06-2009)
Argomenti: Scuola
Abstract: in una lettera aperta al ministro all'Istruzione, Mariastella Gelmini
circa l'Afam (Alta Formazione Artistica Musicale) e i licei musicali. Nella
missiva la Cisl sottolinea la difficolta' di coniugare le esigenze di bilancio
con le nuove proposte che vanno a ricadere su una classe docente fortemente
penalizzata e su studenti incerti.
Amministrative/
Milano, Penati-Podestà è caccia all'ultimo.
( da "Virgilio Notizie" del
19-06-2009)
Argomenti: Scuola
Abstract: insieme ai ministri Calderoli e Gelmini, ha dato appuntamento ai
propri elettori in piazza Gramsci a Cinisello Balsamo. Per Penati invece la
chiusura è una conferenza stampa per presentare la squadra. Si annuncia dunque
una disputa sul filo di lana che i due avversari si giocheranno fino a un
minuto prima che scatti il silenzio elettorale.
Sisma Abruzzo/
Oltre 40 artiste italiane si esibiranno a
( da "Virgilio Notizie" del
19-06-2009)
Argomenti: Scuola
Abstract: Istruzione Mariastella Gelmini. I proventi andranno in parte alla
Onlus 'Aiutiamoli a vivere' e in parte contribuiranno alla ricostruzione della
scuola Edmondo de Amicis dell'Aquila. Promotrice dell'iniziativa Laura Pausini
che ha chiesto a Gianna Nannini, Fiorella Mannoia, Giorgia ed Elisa di essere
le madrine d'eccezione dell'evento.
Le donne della
musica italiana a San Siro, al via Amiche per l'Abruzzo
( da "Varesenews" del
19-06-2009)
Argomenti: Scuola
Abstract: Istruzione Mariastella Gelmini che si ਠfatta garante dell'attuazione
di un progetto concreto a sostegno dell'Abruzzo. Insieme a loro hanno aderito
un grande numero di artiste. Alcune in forma di partecipazione diretta, altre
solo come sostenitrici. In ordine alfabetico: Alice, Ambra Marie, Alessandra
Amoroso, Ania, Silvia Aprile,
Al sud la scuola è
più facile Studenti trevigiani discriminati
( da "Tribuna di Treviso, La" del
20-06-2009)
Argomenti: Scuola
Abstract: Mazzonetto e Stiffoni alla Gelmini: ispettori negli istituti «Al sud
la scuola è più facile Studenti trevigiani discriminati» Verifiche uguali per
tutti gli studenti superiori d'Italia. Lo scopo? Vedere se è vero che gli
alunni di Reggio Calabria o di Bari sono più bravi di quelli di Treviso o
Milano.
Scuola, saltano
111 posti ( da "Tempo, Il" del 20-06-2009)
Argomenti: Scuola
Abstract: Saranno davanti l'Ufficio regionale scolastico mentre il 15 luglio si
trasferiranno a Roma per partecipare a una grande manifestazione nazionale
contro gli ultimi provvedimenti del ministro Gelmini a cui prenderanno parte
tutti gli operatori scolastici regionali.
studente modello
di giorno, pusher di notte - lorenza pleuteri
( da "Repubblica, La" del
20-06-2009)
Argomenti: Scuola
Abstract: La pagella appena presa, alla fine del quarto anno, dice molto. Nove
in filosofia. Otto in storia e in lingua straniera. Sette in italiano. Lo
stesso voto in condotta, tirato e forse sintomatico. L´operazione lampo che gli
sta facendo conoscere il carcere, da incensurato, è dell´una della notte tra
mercoledì e giovedì.
Primi responsi ai
tecnici, "strage" in prima e seconda
( da "Secolo XIX, Il" del
20-06-2009)
Argomenti: Scuola
Abstract: I promossi sono bruscamente diminuiti nelle prime dove c'è un tasso di
abbandono sempre più alto - spiega il vicepreside Giorgio De Bernardis - Nelle
prime del Gastaldi solo il 21% è stato promosso, il 34% è passato con giudizio
sospeso e il 45%, quasi la metà, si è ritirato o è stato bocciato. Le
percentuali sono un po' migliori al Giorgi, 47% promossi e 18%
"sospesi"».
Cassini e
colombopoche stangatetra i maturandi
( da "Secolo XIX, Il" del
20-06-2009)
Argomenti: Scuola
Abstract: galvanizzati dal nuovo spirito che contraddistingue la riforma
Gelmini, sono stati meno comprensivi rispetto al passato. Al contrario, gli
studenti dell'ultimo anno, tutto sommato, si sono distinti per l'impegno. I
cartelloni con le ammissioni all'esame di maturità sono stati esposti ieri:
sono solo due gli studenti che non potranno affrontarlo.
niente strage di
respinti ma c'è un record al marie curie: passa 1 su 16
( da "Repubblica, La" del
20-06-2009)
Argomenti: Scuola
Abstract: Pagina III - Milano LUCIANA GROSSO A PAGINA VII Escono i primi
risultati a scuola e non c´è l´effetto Gelmini Niente strage di respinti ma c´è
un record al Marie Curie: passa 1 su 16 SEGUE A PAGINA VII
meno bocciati, ma
nelle prime è strage - luciana grosso
( da "Repubblica, La" del
20-06-2009)
Argomenti: Scuola
Abstract: la scuola riformata del ministro Gelmini a Milano non ha fatto strage
di bocciati. Anzi, a giudicare dai primi tabelloni, i non promossi
diminuiscono. Al liceo classico Parini si passa dal 7,2 per cento dell´anno
scorso al 6 per cento. E se allo scientifico Volta nulla cambia rispetto al
2008, vanno meglio anche gli studenti dei tecnici.
Piano scolastico
regionale,"scontro" sull'entroterra
( da "Secolo XIX, Il" del
20-06-2009)
Argomenti: Scuola
Abstract: previsto per mercoledì prossimo col ministro Gelmini. Non ci saranno
invece, assicura il nuovo direttore generale, tagli alla scuola dell'infanzia,
che è stata anzi potenziata dalla Regione con le sezioni Primavera e saranno
soddisfatte tutte le richieste della scuola materna. Quanto alle superiori,
Dominici ha rinnovato il suo augurio agli studenti impegnati negli esami di
maturità.
ateneo, i bilanci
non si ripianano con insegnamenti non retribuiti
( da "Tirreno, Il" del
20-06-2009)
Argomenti: Scuola
Abstract: Peccato che lo stesso ministro Gelmini, col decreto dell'8 luglio
2008, abbia offerto agli atenei una comoda via d'uscita da quest'onere,
formalizzando la possibilità di contratti di insegnamento a titolo gratuito. Il
nuovo regolamento dell'Università di Pisa sugli incarichi didattici, a cui si
richiamano i corsi di laurea in crisi,
piccole scuole, il
governo contro la regione - giuseppe filetto ava zunino
( da "Repubblica, La" del
20-06-2009)
Argomenti: Scuola
Abstract: Le parole di Anna Maria Dominici lasciano intendere di essere stata
inviata in Liguria da Maria Stella Gelmini con un preciso mandato, anche se al
suo posto, a Milano, il ministro ha scelto Giuseppe Colosio, suo concittadino
(di Remedello). Comunque, l´intervento del direttore si interpreta come una
sorta di bocciatura del sofferto piano della Regione.
boom di bocciati
nelle scuole lacoppola: "troppi scioperi" - francesca savino
( da "Repubblica, La" del
20-06-2009)
Argomenti: Scuola
Abstract: scorsi mesi per dire no ai provvedimenti su scuola e università
firmati dai ministri Mariastella Gelmini e Giulio Tremonti. «Avevo già espresso
il mio allarme a novembre, e in cambio ero stato messo al centro di
un´interrogazione parlamentare: gli scioperi hanno fatto male ai ragazzi e sono
all´origine delle migliaia di bocciature e insufficienze registrate nelle
scuole baresi».
Scuola da record
( da "Resto del Carlino, Il (Pesaro)" del
20-06-2009)
Argomenti: Scuola
Abstract: I primi effetti della riforma Gelmini? Forse. Fatto sta che le nostre
scuole stanno adottando criteri di valutazione sempre più rigidi, che premiano
chi se lo merita, ma che non si fanno intenerire in fase di scrutinio. Niente
più regali quindi per gli studenti. Chi dimostra di non essersi impegnato e di
avere gravi lacune ripete l'anno.
Il Pd s'aggrappa
all'isola rossa ( da "Resto del Carlino, Il (Bologna)" del
20-06-2009)
Argomenti: Scuola
Abstract: specie tra le fila del Pdl (i ministri Gelmini e Garfagna, il sindaco
di Roma Alemanno). L'intento di espugnare l'ultimo baluardo del Pd è emerso con
chiarezza anche dalle parole dell'onorevole Giorgetti, ieri sera a Cremona per
chiudere la campagna elettorale di Perri. CORADA, insegnante di lettere,
scrittore, già presidente della Provincia,
Scuola da record.
( da "Resto del Carlino, Il (Pesaro)" del
20-06-2009)
Argomenti: Scuola
Abstract: I primi effetti della riforma Gelmini? Forse. Fatto sta che le nostre
scuole stanno adottando criteri di valutazione sempre più rigidi, che premiano
chi se lo merita, ma che non si fanno intenerire in fase di scrutinio. Niente
più regali quindi per gli studenti. Chi dimostra di non essersi impegnato e di
avere gravi lacune ripete l'anno.
una copia al
giorno L'Unità: una copia al giorno ci toglie Berlusconi di torno. C.Colella...
( da "Unita, L'" del
20-06-2009)
Argomenti: Scuola
Abstract: Cristina LA smemorata gelmini Il ministro Gelmini ha dimenticato di
essere ministro della pubblica Istruzione e non della privata? Il bonus alla
privata e il malus alla pubblica? HANS L'escamotage Praticamente, se un amico
mi paga una puttana e mi becca sul fatto la polizia, io non sono perseguibile
in quanto utilizzatore finale!
Argomenti: Scuola
Abstract: rischia oggettivamente il collasso, soprattutto nelle realtà più
piccole, dove peraltro non ci sono alternative». Il ministro dell'Istruzione,
Mariastella Gelmini, da parte sua ha manifestato impegno affinché non ci siano
tagli per la scuola paritaria nella prossima finanziaria, e ha parlato di un
bonus per la scuola privata.
L'orchestra dei
giovani. Tra i banchi ( da "Corriere della Sera" del
20-06-2009)
Argomenti: Scuola
Abstract: attesa La riforma Gelmini prevede l'istituzione di 40 licei musicali.
In pochi giorni al ministero sono già arrivate oltre cento richieste per
aprirli L'orchestra dei giovani. Tra i banchi Le medie a indirizzo musicale
sono più di mille E ora tutti puntano al nuovo liceo (nel 2010) «È possibile in
Italia studiare musica e vivere felici?
Argomenti: Scuola
Abstract: Gelmini. Garbato il tono della missiva, forti i contenuti. Petrucci ha
ricordato la legge «Daneo», datata 1909, in cui venne stabilita
l'obbligatorietà dell'educazione fisica «in ogni scuola pubblica, primaria o
media, maschile o femminile». «La durata dell'insegnamento si legge, ancora,
nella norma è di mezz'ora al giorno nella scuola elementare e di almeno tre ore
settimanali nelle
Medie, aumentano i
bocciati Un promosso in una classe del Curie
( da "Corriere della Sera" del
20-06-2009)
Argomenti: Scuola
Abstract: il risultato della maggiore severità voluta dal ministro Gelmini»,
spiegano i presidi. Nei licei, a parte il caso del Curie, si è registrato un
aumento dei promossi. «Si è voluto favorire il recupero estivo, e dare
un'ultima possibilità a settembre», dicono i dirigenti scolastici. Dal Parini
al Virgilio.
Meno bocciati, più
rimandati Gli scrutini amari per il 30%
( da "Corriere della Sera" del
20-06-2009)
Argomenti: Scuola
Abstract: Ma il decreto Gelmini non ha influito sulla valutazione» Meno
bocciati, più rimandati Gli scrutini amari per il 30% Buoni risultati al Righi,
Visconti e Giulio Cesare Diminuiscono i bocciati, aumentano i rimandati. Ma, a
conti fatti, tra sospesi e respinti la percentuale degli studenti dei licei
romani che non ce l'hanno fatta a spuntarla già da giugno oscilla tra il 25 e
il 40 %
Argomenti: Scuola
Abstract: Ma la nota positiva è che, con le novità introdotte dalla Gelmini, gli
studenti sono stati molto più disciplinati che negli anni passati. «Hanno preso
sul serio il voto in condotta - conclude Rusconi - tanto che sono molti quelli
che hanno riportato un bel 10». Cla. Sa.
Il rettore etneo: (
da "Sicilia, La" del
20-06-2009)
Argomenti: Scuola
Abstract: Mariastella Gelmini, nell'incontro in programma con Recca martedì 23),
il futuro dei corsi di laurea di Siracusa, Ragusa e Modica sembra essere
segnato. All'insegna del "no money, no party". Con questo scenario:
niente nuovi corsi, né immatricolazioni per l'anno accademico 2009/10 a Ragusa
e Siracusa;
Sisma Abruzzo/ A
concerto di San Siro domani alunni scuola
( da "Virgilio Notizie" del
20-06-2009)
Argomenti: Scuola
Abstract: è stata fortemente voluta dal Ministro Mariastella Gelmini, che sarà
presente allo stadio insieme a loro, e resa possibile dalla generosità delle
squadre milanesi Milan e Inter, che hanno messo a disposizione i pullman per la
trasferta. Proprio alla ricostruzione della scuola De Amicis sono destinati i
fondi raccolti da questo straordinario evento patrocinato dal Ministero dell'
Gli Inca e la
civiltà dell'oro ( da "Tribuna di Treviso, La" del
21-06-2009)
Argomenti: Scuola
Abstract: istruzione e delle ricerca Mariastella Gelmini. E' stata ribadita la
necessità di non replicare il passato, privilegiando la poetica della
conoscenza rispetto a quella dello splendore. Dal 4 dicembre 2009 al 27 giugno
2010, saranno di scena gli Incas al museo di Santa Giulia. La mostra in
cartellone si articolerà in due macrosezioni.
ridateci il tempo
lungo ( da "Tirreno, Il" del 21-06-2009)
Argomenti: Scuola
Abstract: Le novità introdotte dalla Gelmini hanno obbligato i dirigenti a
rivoluzionare l'assetto della proposta educativa, con l'occhio agli organici
ricevuti. Ma se diamo uno sguardo d'insieme, vediamo che a Castagneto chi aveva
scelto le 30 ore (ovvero il modulo con due o tre rientri pomeridiani) otterrà
un tempo scuola dal lunedì al sabato,
mio figlio in una
classe "melting pot" - corrado augias
( da "Repubblica, La" del
21-06-2009)
Argomenti: Scuola
Abstract: perché vorrei che le varie Gelmini di turno e tutti coloro che parlano
dell'immigrazione come di un problema e non come di una ricchezza venissero qui
a costatare con i loro occhi cosa può significare davvero «l'integrazione». Poi
però alla fine mi deprimo quando penso che molti nostri governanti valgono
meno, molto meno, delle due bravissime insegnanti (
Licei, nessun giro
di viteCassini: boom di promossi
( da "Secolo XIX, Il" del
21-06-2009)
Argomenti: Scuola
Abstract: Non c'è"un effetto Gelmini", - un giro di vite sulle
valutazioni (con conseguenti bocciature e "sospensioni dal giudizio")
- almeno non univoco. Alcuni istituti hanno scelto autonomamente di dare un
segnale di maggior rigore, come ad esempio spiega Giovanni Villabona, preside
dell'istituto professionale Gaslini di Bolzaneto.
longhena, 2100
firme per le maestre del 10 politico
( da "Repubblica, La" del
21-06-2009)
Argomenti: Scuola
Abstract: Scuola e Costituzione a sostegno di tre delle maestre delle scuole
primarie Longhena di Bologna coinvolte a febbraio nella protesta anti-Gelmini
del 10 in pagella in tutte le materie, ha già raccolto 2.100 adesioni. Ne ha
dato notizia l´associazione ricordando che le tre insegnanti sono state
convocate per lunedì davanti al Consiglio di disciplina dell´Ufficio scolastico
Provinciale.
scuola, scontro
sulle bocciature - francesca savino
( da "Repubblica, La" del
21-06-2009)
Argomenti: Scuola
Abstract: sempre criticato la fretta con cui il ministro Maria Stella Gelmini ha
"portato all´incasso" il ritorno al voto numerico in pagella, senza
invece discuterne e affrontare la cosa con gli addetti ai lavori» spiega Menga.
«Non è un caso che i tassi maggiori di insufficienze e bocciature siano
concentrati soprattutto nei professionali e nelle aree metropolitane
socialmente a rischio»
la carica delle
donne a san siro "un'emozione aiutare chi soffre" - luigi bolognini
( da "Repubblica, La" del
21-06-2009)
Argomenti: Scuola
Abstract: Sarà presente, assieme al ministro Gelmini, un gruppo di alunni della
scuola elementare De Amicis dell´Aquila, alla cui ricostruzione saranno
destinati i fondi che saranno raccolti col concerto. Per decisione del Comune,
libero accesso alle auto, niente isola pedonale, e musica fino alle 24 e non
fino alle 23.
bocciati, aumento
senza boom ( da "Tirreno, Il" del 21-06-2009)
Argomenti: Scuola
Abstract: Il ministro Gelmini lo sbandiera come il successo della sua campagna
"ordine e disciplina" a colpi di spot sul ritorno dei grambiuli, del
voto in condotta e (alle medie) dei voti in numeri. In realtà, sul
pachiderma-scuola l'effetto è stato molto meno significativo: sul fronte della
scuola media nella nostra città la selezione ha avuto un giro di vite.
Sisma Abruzzo/
Oggi a San Siro un gruppo di alunni
( da "Virgilio Notizie" del
21-06-2009)
Argomenti: Scuola
Abstract: Istruzione Mariastella Gelmini, che sarà presente allo stadio insieme
a loro, e resa possibile dalla generosità delle i Milan e Inter che hanno messo
a disposizione i pullman per la trasferta. Proprio alla ricostruzione della
scuola De Amicis sono destinati i fondi raccolti da questo evento patrocinato
dal Ministero dell'Istruzione,
Scuola/ Sondaggio
Sky: 8 italiani su 10 apprezzano ritorno
( da "Virgilio Notizie" del
21-06-2009)
Argomenti: Scuola
Abstract: anno dal ministro Gelmini che per essere promossi obbliga gli studenti
delle superiori a raggiungere almeno la media del 'sei': l'indicazione giunge
dai risultati di un sondaggio realizzato da Sky TG24, in base al quale solo il
15% di votanti non si sentirebbe d'accordo con il " nuovo rigore nella
scuola" voluto dal nuovo ministro.
( da "Stampa, La" del 18-06-2009)
Argomenti: Scuola
Inchiesta Le scuole medie alla prova delle nuove
norme Il ministro chiede più rigore, ma i respinti non aumentano ELISABETTA
FAGNOLA Scrutini più severi Asti boccia la Gelmini ASTI Aveva fatto tremare gli
studenti delle scuole medie con qualche debito rimasto in pagella, irritato
qualche insegnante nel bel mezzo degli scrutini: «si passa alla classe
successiva soltanto con la piena sufficienza in tutte le materie» era, in
sintesi, il contenuto degli indirizzi proposti già a settembre dello scorso
anno dal ministro dell'Istruzione Mariastella Gelmini.
Un principio ribadito in queste ultime settimane, alla vigilia degli esami di
terza: basta anche con i 6 marcati in rosso, da recuperare l'anno successivo. E
se studenti e genitori temevano un'escalation di bocciature, gli alunni
astigiani (5.305 a inizio anno scolastico) sembrano passati indenni dalla nuova
prassi scolastica, a differenza dei colleghi cuneesi, dove la media di
bocciature in alcuni casi ha superato il 10%. «Noi abbiamo interpretato la
norma come prima, forti del fatto che il titolare della valutazione è sempre il
Consiglio di classe» spiega Alberto Bianchino, dirigente della media
«Goltieri». Qui, i bocciati o non ammessi all'esame di fine corso sono stati in
tutto 13 su 582, una media molto simile a quella dell'anno precedente: «Se si
ritiene che sia più utile per il ragazzo passare alla classe successiva lo si
promuove anche se in una materia non ha la piena sufficienza - aggiunge il
dirigente - la valutazione spetta alla scuola, caso per caso, agli insegnanti e
ai dirigenti. Su circa 560 bambini - precisa Bianchino - più o meno 190 in
prescrutinio avevano preso qualche insufficienza, poi portata al sei». Nei
maggiori centri astigiani, dal capoluogo alle medie di Nizza (con sedi
distaccate anche a Incisa e Mombaruzzo), Canelli e San Damiano (sedi anche a
Baldichieri, Villafranca, Montafia), la media delle bocciature supera di poco
il 6%: mentre la Brofferio («Martiri» compresa) con i suoi 57 bocciati su 877
rimane nella media astigiana, solo alla «Jona» il dato sale e porta i ragazzi
non ammessi alla classe successiva o all'esame al 15,8%. Ma il dato, precisano
i professori, si spiega anche senza le novità in materia di valutazione: «Il
nostro è un caso particolare, buona parte dei ragazzi fermati non potevano
neanche essere scrutinati perché non avevano seguito i tre quarti delle ore di
lezione previsti dalla legge» precisa la vice preside, la professoressa
Mariella Fantini. In tutto, 31 alunni su 85, più di un terzo: «Molti di loro
sono nomadi che prima andavano alla scuola di Portacomaro - aggiunge
l'insegnante - in questi casi, non frequentando la scuola secondo i minimi di
legge, purtroppo non possiamo valutarli, nè promuoverli». Un dato che emerge
anche tra i tabelloni della Brofferio, dove i non ammessi secondo questa legge,
approvata nel 2003, sono 17 su 57: «Con altri istituti abbiamo avviato un
progetto di recupero della dispersione scolastica e i numeri si sono ridotti»
precisa il dirigente Giovanni Borgo. «Ma la percezione - aggiunge - è che
qualche bocciatura in più ci sia, anche se prevale l'esperienza degli
insegnanti sulla classe. Per esempio - aggiunge - nessuno dei nostri ragazzi è
stato bocciato per insufficienze nella condotta». Ma se le circolari arrivate
dal Ministero non hanno scalfito più di tanto il futuro scolastico degli
studenti astigiani, di certo non hanno lasciato indifferenti gli insegnanti.
Non lo nasconde Alberto Bianchino: «Ho notato la tendenza di alcuni a essere
più severi - racconta - molto sta anche al buon senso dei dirigenti
scolastici». Nel frattempo, gli esami di terza media proseguono oggi con la
prova nazionale di italiano e matematica, domani con la seconda lingua
straniera.
( da "Stampa, La" del 18-06-2009)
Argomenti: Scuola
Davanti ai tabelloni delle medie "Bocciati per
troppe assenze" Studenti-Lucignoli? Il voto in condotta
non c'entra e neppure la severità richiesta dal ministro Gelmini: gli studenti bocciati nelle
scuole medie di Vercelli dovranno ripetere l'anno perché hanno collezionato una
serie di insufficienze non rimediabili e perché, in alcuni casi, sono andati
poco, anzi pochissimo, a scuola. Qualche dato? Classe III B, media Ferrari: i
non ammessi all'esame sono stati 5. Stessa scuola, classe I F, 6
bocciati su un totale di 19 alunni. Non sorride neppure la I D, dove i respinti
sono stati 4. Prof. troppo cerberi o allievi non studiosi? La preside Fulvia
Cantone non ha dubbi: «Facciamo il possibile per portare i nostri allievi alla
promozione, ma ci sono casi in cui nemmeno un miracolo può arrivare a tanto. Se
uno studente frequenta pochissimo, che cosa possiamo fare? Avvisiamo le
famiglie, gli assistenti sociali, la Provincia e in alcuni casi pure i
carabinieri, ma spesso non cambia niente». Pure la media Lanino conta i suoi
bocciati. In III B i non ammessi sono stati tre, così come in III C. In II A i
bocciati sono stati 5 su 20 e in II B 4 respinti su 26 alunni. In I E dovranno
ripetere l'anno in cinque (su 21). Le scuole medie in cui si registrano
risultati molto positivi sono la Verga e l'Avogadro dove la percentuale di
ragazzi non ammessi è molto più bassa rispetto alla media: solo una classe su
due istituti conta tre non ammessi. Per quanto riguarda le scuole superiori
tutti gli istituti hanno esposto i tabelloni delle classi quinte segnalando
ammessi e non all'esame di Maturità che si svolgerà da giovedì 25: anche qui si
registra un trend positivo. I risultati finali di tutte le classi invece
verranno pubblicati tra oggi e domani, in orari diversi, da tutti gli istituti.
Fanno eccezione, avendo già pubblicato i tabelloni, il Liceo Classico e
l'Istituto Agrario. Per quanto riguarda la scuola di via Duomo si registrano
due dati molto positivi: il basso numero di bocciati e la media-voto degli studenti, in molti casi superiore al 9.
All'Agrario invece la soddisfazione della preside Giovanna Taverna si concentra
sul provvedimento del 5 in condotta che da quest'anno
porterebbe ad una bocciatura automatica: «Nella nostra scuola non si è
verificato neanche un caso di voto di condotta insufficiente. È sicuramente un dato molto positivo
perché testimonia l'educazione e l'impegno dei nostri ragazzi».\
( da "Stampa, La" del 18-06-2009)
Argomenti: Scuola
OPINIONE FRANCO RUSSO PRESIDE DEL LICEO CLASSICO
SILVIO PELLICO DI CUNEO Mi piacerebbe condividere qualche riflessione dopo la
pubblicazione degli scrutini, particolarmente quelli della Media. A me la Gelmini è simpatica e condivido le sue affermazioni di principio. Credo,
però, che non goda di buona stampa e che non abbia accanto geni della
comunicazione. Le gioca contro un po' di spirito polemico e di conservatorismo
ideologico, di cui sono intrise molte scuole. Infatti dire e scrivere
che con un'insufficienza in una materia non si può essere promossi è una banale
verità: la nostra scuola ha un impianto per cui puoi percorrere il pezzo di
strada successivo solo se hai fatto quello precedente. A questa banale verità
si possono dare almeno due risposte. Quella polemica e ideologica è: «Bene,
bocciamo tutti quelli che hanno un'insufficienza e così le vittime se la
prendono con la ministra». L'altra è il sentire il dovere di attivare tutto il
possibile per eliminare le insufficienze. Prima. Non è il caso di riesumare la
scuola di Barbiana per ricordare che in quella dell'obbligo è normale
promuovere, l'eccezione è bocciare. Una scuola che ha un'alta percentuale di
bocciati, esclusi casi particolari, non ha saputo programmare i percorsi
calibrati sulle potenzialità dei ragazzi. Se ci sono gravi e diffuse carenze,
la scuola ha il dovere di provvedere. Come? Con quali risorse? Per esempio - e
forse a questo pensava il ministro quando ha invitato i presidi a fare le
scelte che loro competono - con il Fondo di istituto. Potrebbe essere,
tranquillamente e prioritariamente, utilizzato per attività di recupero, se
siamo in una scuola in questa emergenza. E se i docenti non fossero d'accordo?
Sarebbe nostro dovere informare le famiglie di questa possibilità e del fatto
che sono i docenti (è un loro diritto) a non volerlo fare. Così come funzionano
le cose ci sono delle scuole che mi sembrano un barbone in mutande, con al
collo la sciarpa di cachemire. Scuole che non si pongono il problema di
recuperare certe carenze di base ma si divertono un mondo a «disegnare la pace»
o a «studiare il ciclo biologico dell'austropotamobius pallipes». Se fossi il
barbone in mutande cambierei la sciarpa di cachemire con un paio di pantaloni.
Il 6 con asterisco, rosso o con qualche fantasioso pittogramma, non risolve
nulla. Credo che molte scuole, accanto all'asterisco, abbiano previsto virtuosi
percorsi di recupero, valutazione su tempi più lunghi, giudizi sospesi,
percorsi differenziati; abbiano, cioè, fatto la loro parte con equilibrio e
reponsabilità. Forse è il caso che tutti comincino a pensare che studenti
negligenti, poco motivati, poco studiosi non sono fenomeni naturali. Un bravo
insegnante recupera, nel possibile, le situazioni difficili e una buona scuola
riesce a mettere in pista le strategie utili per farlo.
( da "Stampa, La" del 18-06-2009)
Argomenti: Scuola
Mi piacerebbe condividere qualche riflessione dopo
la pubblicazione degli scrutini, particolarmente quelli della Media. A me la Gelmini è simpatica e condivido le sue affermazioni di principio. Credo,
però, che non goda di buona stampa e che non abbia accanto geni della
comunicazione. Le gioca contro un po' di spirito polemico e di conservatorismo
ideologico, di cui sono intrise molte scuole. Infatti dire e scrivere
che con un'insufficienza in una materia non si può essere promossi è una banale
verità: la nostra scuola ha un impianto per cui puoi percorrere il pezzo di
strada successivo solo se hai fatto quello precedente. A questa banale verità
si possono dare almeno due risposte. Quella polemica e ideologica è: «Bene,
bocciamo tutti quelli che hanno un'insufficienza e così le vittime se la
prendono con la ministra». L'altra è il sentire il dovere di attivare tutto il
possibile per eliminare le insufficienze. Prima. Non è il caso di riesumare la
scuola di Barbiana per ricordare che in quella dell'obbligo è normale
promuovere, l'eccezione è bocciare. Una scuola che ha un'alta percentuale di
bocciati, esclusi casi particolari, non ha saputo programmare i percorsi
calibrati sulle potenzialità dei ragazzi. Se ci sono gravi e diffuse carenze,
la scuola ha il dovere di provvedere. Come? Con quali risorse? Per esempio - e
forse a questo pensava il ministro quando ha invitato i presidi a fare le
scelte che loro competono - con il Fondo di istituto. Potrebbe essere,
tranquillamente e prioritariamente, utilizzato per attività di recupero, se
siamo in una scuola in questa emergenza. E se i docenti non fossero d'accordo?
Sarebbe nostro dovere informare le famiglie di questa possibilità e del fatto
che sono i docenti (è un loro diritto) a non volerlo fare. Così come funzionano
le cose ci sono delle scuole che mi sembrano un barbone in mutande, con al
collo la sciarpa di cachemire. Scuole che non si pongono il problema di
recuperare certe carenze di base ma si divertono un mondo a «disegnare la pace»
o a «studiare il ciclo biologico dell'austropotamobius pallipes». Se fossi il
barbone in mutande cambierei la sciarpa di cachemire con un paio di pantaloni.
Il 6 con asterisco, rosso o con qualche fantasioso pittogramma, non risolve
nulla. Credo che molte scuole, accanto all'asterisco, abbiano previsto virtuosi
percorsi di recupero, valutazione su tempi più lunghi, giudizi sospesi,
percorsi differenziati; abbiano, cioè, fatto la loro parte con equilibrio e
reponsabilità. Forse è il caso che tutti comincino a pensare che studenti negligenti,
poco motivati, poco studiosi non sono fenomeni naturali. Un bravo insegnante
recupera, nel possibile, le situazioni difficili e una buona scuola riesce a
mettere in pista le strategie utili per farlo.
( da "Stampa, La" del 18-06-2009)
Argomenti: Scuola
ALASSIO Al Don Bosco il primo corso di liceo
economico Il primo liceo salesiano del mondo festeggia il 140° anniversario
della fondazione con un anno d'anticipo, inaugurando a settembre il primo liceo
economico sociale del ponente savonese. Il nuovo corso di studi nell'istituto
alassino Don Bosco prevede ventisette ore di lezione settimanali nei primi due
anni e trenta ore nel triennio conclusivo. Il piano di lezioni, istituito dalla riforma del ministro Maria Stella Gelmini, comprende due lingue straniere (inglese
e francese), storia, geografia, diritto ed economia, filosofia, scienze
sociali, matematica con informatica e statistica, fisica, scienze naturali,
storia dell'arte, scienze motorie e religione cattolica. «A settembre
attiveremo una seconda sezione del liceo linguistico aziendale, che sarà
trasformata in liceo economico sociale quando la legge per la trasformazione
dell'ordinamento scolastico sarà approvata in modo definitivo», annuncia don
Giorgio Colajacomo, direttore del Don Bosco. «Quindi gli studenti interessati a
questa nuova opzione possono ancora iscriversi, chiedendo il nulla osta alla
scuola a cui hanno chiesto di entrare a gennaio, in modo da passare
all'indirizzo economico nei mesi successivi. Naturalmente manterremo gli altri
tre licei tradizionali: linguistico, scientifico e classico», ricorda il
preside della scuola, fondata nel 1870 dai salesiani. \
( da "Stampa, La" del 18-06-2009)
Argomenti: Scuola
La parola ai lettori La bella corsa al Monte Faudo
Lettere ed e-mail vanno inviate a:LA STAMPA REDAZIONE DI IMPERIA via Alfieri,10
- 18100 Imperia Fax: 0183 273.106 - e.mail: imperia@lastampa.it REDAZIONE DI
SANREMO via Roma,176 - 18038 Sanremo Fax: 0184 500.765 - e.mail:
sanremo@lastampa.it Preghiamo i lettori di essere sintetici. I testi privi di
generalità, indirizzo e recapito telefonico non saranno pubblicati.Domenica ero
sulle pendici del Monte Faudo per seguire i partecipanti che hanno gareggiato alla
corsa podistica. Come è tradizione gli spettatori erano presenti soprattutto in
località Santa Brigida, ma forse più degli anni scorsi ha aspettato e incitato
gli atleti anche in altre parti della ripida salita che conduce in vetta. Il
folto pubblico penso sia stato la conferma del fascino di una competizione
sportiva unica nel suo genere nell'Imperiese, che vede al via campioni e
podisti della domenica. Tutti meritano applausi. Li meritano gli atleti, che
domenica hanno dovuti fare i conti anche con il caldo. Li meritano gli
spettatori, che soprattutto da Dolcedo in poi ha incitato e aiutato i podisti
in difficoltà. Mi auguro che la grande giornata di sport di domenica convinca
gli enti e le associazioni a garantire sempre l'appoggio organizzativo (anche quest'anno
lodevole) a questa gara, dotata di un fascino unico. Si tratta infatti di una
competizione-simbolo di cui Imperia può andare orgogliosa e di cui ritengo non
possa fare certamente a meno. LETTERA FIRMATA IMPERIAPonti ed elezioni scuole
sempre chiuse Desidero dare sfogo alla mia indignazione, quando penso a come il
nostro governo abbia effettivamente poco a cuore il problema dell'istruzione
pubblica in Italia. Mi spiego: mia figlia frequenta la seconda classe
Elementare in una scuola pubblica di Imperia e le attività didattiche sono
state interrotte dal 4 al 9 giugno compreso per le elezioni. Sommando il ponte
del 2 giugno, a conti fatti, mia figlia dalll'1 al 12 è andata a scuola solo
quattro giorni. Ora, io mi chiedo: non era davvero possibile posticipare le
elezioni di una settimana? E mi chiedo anche, all'alba del 2009, è possibile
che a nessuno del nostro governo sia venuto in mente di spostare la sede dei
seggi dalle scuole pubbliche ad altri luoghi più idonei, come ad esempio le
sedi delle Circoscrizioni, i centri polivalenti, le questure, le sedi di
partito o qualsiasi altra soluzione si possa trovare in alternativa? E al
ministro all'Istruzione Gelmini
che tanto ha «predicato» sugli sprechi della scuola pubblica, non è venuto in
mente che «paga» fior di maestri e maestre per stare a casa ad aspettare che il
circo elettorale termini? E anche il problema che «noi» mamme lavoratrici
dobbiamo trovare una sistemazione alternativa alla scuola per i nostri figli
durante le ore di lavoro non lo prende in considerazione nessuno. Spero
che qualche candidato, eletto in una qualsiasi lista elettorale, leggendo
questa mia, possa dar voce al mio sfogo nelle sedi più indicate, un disagio
evidenziato non solo da me, ma anche da molte altre famiglie. CRISTINA FARALDI
IMPERIA Nuovo servizio delle Poste Poste Italiane amplia la gamma di servizi a
disposizione di cittadini e aziende: con «Dimmiquando», è possibile scegliere
in quale giorno della settimana ricevere Raccomandate e Assicurate, dal lunedì
al sabato. Un servizio pensato per chi è spesso fuori casa e per gli studi
professionali o gli uffici aperti solo in determinati giorni, che possono così
indicare quando c'è qualcuno per ricevere la corrispondenza. «Dimmiquando»
prevede la consegna, nel giorno richiesto, di raccomandate e assicurate e può
essere attivato per un periodo di 3, 6 o 12 mesi. Lo si può richiedere presso
tutti gli uffici postali oppure sul sito di Poste italiane. Per informazioni,
rivolgersi all'Ufficio postale, consultare www.poste.it oppure chiamare
l'803.160. POSTE ITALIANE GENOVA
( da "Stampa, La" del 18-06-2009)
Argomenti: Scuola
Il rapporto denuncia: «Poche e numerose le classi,
eccessive le ore di insegnamento» [FIRMA]FLAVIA AMABILE ROMA La scuola non va,
e bisogna cambiarla. Pazienza per i bocciati. Sono stati l'1,6% in più i non
ammessi agli esami di maturità e alle altre classi della scuola superiore. Sono
i primi dati pervenuti al Miur e sono abbastanza chiari. «Si tratta di una
prima rilevazione, effettuata su un campione pari al 13% delle scuole per
quanto riguarda l'ammissione alla Maturità e al 6% per le classi precedenti».
In base a questo campione i non ammessi all'esame dovrebbero essere 28 mila
unità, quasi 8 mila in più rispetto ai 20.111 dello scorso anno. I non ammessi
alle altre classi dovrebbero superare i 373 mila, con un aumento di oltre 43
mila, rispetto ai 330 mila del 2008. «Nessuno si compiace dell'aumento delle
bocciature, è sempre un dispiacere quando un ragazzo perde l'anno», ma «serve
una scuola dell'impegno e del merito, non una scuola buonista», avverte il
ministro dell'Istruzione Mariastella Gelmini. E che
qualcosa non funzioni nella scuola lo sostiene anche l'Ocse - l'Organizzazione
per la cooperazione e lo sviluppo economico - che ha presentato una nuova
indagine internazionale sul comparto della scuola, la Teaching and Learning
International Survey (Talis), sulla base di una serie di quesiti sottoposti a
70.000 tra docenti e presidi di scuole di 23 paesi. Studenti, professori e
dirigenti devono poter essere valutati con chiarezza. E bisogna dare maggiore
rilievo al merito, premiando gli istituti virtuosi e cercando di snellire e
ringiovanire una popolazione di insegnanti tra i più numerosi e anziani tra i
paesi industrializzati, avverte l'organizzazione. E' severo il giudizio
dell'Ocse. Sostiene che complessivamente la scuola dell'obbligo in italia,
«produce pochi risultati a livello di scuole secondarie nonostante la spesa
resti alta». Al contrario, sempre a livello internazionale, «la scuola primaria
registra una performance superiore» agli altri paesi. Ci sono scostamenti tra
le regioni, «differenze di performance così grandi tra gli alunni delle diverse
regioni non appaiono nei sistemi educativi nazionali degli altri paesi. Giudizi
negativi su classi (poche e numerose), ore di insegnamento (eccessive) e
docenti (troppo anziani e non pagati in base al merito). Per l'Ocse un taglio
all'alto numero di insegnanti in servizio negli oltre 10 mila istituti sparsi
in Italia inciderebbe molto sui costi della scuola italiana: il rapporto
insegnate-studente nell'area Ocse è di 6,5 docenti ogni 100 allievi, mentre
nella Penisola raggiunge quota 9,6. Gli insegnanti sono anche troppo vecchi, se
è vero che il 52% di loro è ultra 50enne e solo un 3% ha meno di 30 anni,
laddove nella media internazionale questa quota è cinque volte tanto. L'Ocse
però ricorda che sulla scuola il Paese sta affrontando «cambiamenti rilevanti».
Il ministro dell'Istruzione Mariastella Gelmini lo
interpreta come un via libera e lo dice con chiarezza: «Il rapporto Ocse dà
clamorosamente ragione al governo sulla politica scolastica adottata in Italia.
I risultati dell'indagine sono in piena sintonia con le riforme in atto e ci
danno conforto ad andare avanti. Se in questo Paese non si affronta la fatica
delle riforme non si va da nessuna parte. Questi temi andrebbero
spoliticizzati, non è utile difendere la scuola così com'è oggi. Mi auguro che
anche la sinistra voglia contribuire fattivamente e proficuamente a questo
progetto di riforma che comunque noi proseguiremo», ha commentato il ministro Gelmini. Anche Giorgio Rembado, presidente dell'Associazione
Nazionale Presidi è d'accordo: «Solo superando le resistenze che esistono nella
scuola si può colmare il divario con gli altri Paesi». Rembado è d'accordo
anche sulla valutazione dei suoi associati, i dirigenti scolastici italiani.
Del tutto opposti i commenti di altri sindacati e dell'opposizione. «L'indagine
dovrebbe far riflettere il governo sulle conseguenze disastrose di politiche,
in materia di istruzione, fatte solo di tagli», spiega il segretario della Flc
Cgil Domenico Pantaleo. «Come evidenziato dal rapporto la scelta di demolire la
scuola pubblica si muove in direzione opposta rispetto alla necessità di
favorire un offerta formativa di qualità per tutti». Secondo Francesco Scrima
segretario generale della Cisl Scuola è: «Inutile e stonata la sottolineatura
polemica con cui il ministro legge nei dati una generica
"sconfessione" delle posizioni sindacali». Lo sostiene anche
Mariangela Bastico, responsabile scuola del Pd: «Il
trionfalismo del Ministro Gelmini sull'indagine Ocse è del tutto fuori luogo e infondato. L'Ocse
consegna una situazione allarmante della scuola italiana. Perché la Gelmini gioisca di tutto ciò è un
mistero. A meno che il suo disegno non sia un semplice ritorno al passato e un
indebolimento della scuola pubblica a vantaggio di quella privata».www.lastampa.it/amabile
52 per cento Gli insegnanti italiani sono troppo vecchi se è vero che il 52 per
cento di loro è ultracinquantenne e solo il tre per cento non ha ancora
raggiunto i 30 anni 13 per cento Il campione delle scuole utilizzato dal
ministero dell'Istruzione per condurre l'indagine sull'ammissione agli esami
della Maturità70 mila L'indagine dell'Ocse si è basata su una serie di quesiti
che è stata sottoposta a settantamila docenti e presidi che operano in 23 Paesi
( da "Stampa, La" del 18-06-2009)
Argomenti: Scuola
Serve una scuola del merito non una
scuola buonista L' Ocse dà ragione al governo sulla politica adottata in Italia
M. Gelmini
( da "Stampa, La" del 18-06-2009)
Argomenti: Scuola
I numeri ISTRUZIONE Boom di bocciati: strage alle
superiori POLEMICHE IN CLASSE [FIRMA]FLAVIA AMABILE ROMA La scuola non va, e
bisogna cambiarla. Pazienza per i bocciati. Sono stati l'1,6% in più i non
ammessi agli esami di maturità e alle altre classi della scuola superiore. Sono
i primi dati pervenuti al Miur e sono abbastanza chiari. «Si tratta di una
prima rilevazione, effettuata su un campione pari al 13% delle scuole per
quanto riguarda l'ammissione alla Maturità e al 6% per le classi precedenti».
In base a questo campione i non ammessi all'esame dovrebbero essere 28 mila
unità, quasi 8 mila in più rispetto ai 20.111 dello scorso anno. I non ammessi
alle altre classi dovrebbero superare i 373 mila, con un aumento di oltre 43
mila, rispetto ai 330 mila del 2008. «Nessuno si compiace dell'aumento delle
bocciature, è sempre un dispiacere quando un ragazzo perde l'anno», ma «serve
una scuola dell'impegno e del merito, non una scuola buonista», avverte il
ministro dell'Istruzione Mariastella Gelmini. E che
qualcosa non funzioni nella scuola lo sostiene anche l'Ocse - l'Organizzazione
per la cooperazione e lo sviluppo economico - che ha presentato una nuova
indagine internazionale sul comparto della scuola, la Teaching and Learning
International Survey (Talis), sulla base di una serie di quesiti sottoposti a
70.000 tra docenti e presidi di scuole di 23 paesi. Studenti, professori e
dirigenti devono poter essere valutati con chiarezza. E bisogna dare maggiore
rilievo al merito, premiando gli istituti virtuosi e cercando di snellire e
ringiovanire una popolazione di insegnanti tra i più numerosi e anziani tra i
paesi industrializzati, avverte l'organizzazione. E' severo il giudizio
dell'Ocse. Sostiene che complessivamente la scuola dell'obbligo in italia,
«produce pochi risultati a livello di scuole secondarie nonostante la spesa
resti alta». Al contrario, sempre a livello internazionale, «la scuola primaria
registra una performance superiore» agli altri paesi. Ci sono scostamenti tra
le regioni, «differenze di performance così grandi tra gli alunni delle diverse
regioni non appaiono nei sistemi educativi nazionali degli altri paesi. Giudizi
negativi su classi (poche e numerose), ore di insegnamento (eccessive) e
docenti (troppo anziani e non pagati in base al merito). Per l'Ocse un taglio
all'alto numero di insegnanti in servizio negli oltre 10 mila istituti sparsi
in Italia inciderebbe molto sui costi della scuola italiana: il rapporto
insegnate-studente nell'area Ocse è di 6,5 docenti ogni 100 allievi, mentre
nella Penisola raggiunge quota 9,6. Gli insegnanti sono anche troppo vecchi, se
è vero che il 52% di loro è ultra 50enne e solo un 3% ha meno di 30 anni,
laddove nella media internazionale questa quota è cinque volte tanto. L'Ocse
però ricorda che sulla scuola il Paese sta affrontando «cambiamenti rilevanti».
Il ministro dell'Istruzione Mariastella Gelmini lo
interpreta come un via libera e lo dice con chiarezza: «Il rapporto Ocse dà
clamorosamente ragione al governo sulla politica scolastica adottata in Italia.
I risultati dell'indagine sono in piena sintonia con le riforme in atto e ci
danno conforto ad andare avanti. Se in questo Paese non si affronta la fatica
delle riforme non si va da nessuna parte. Questi temi andrebbero
spoliticizzati, non è utile difendere la scuola così com'è oggi. Mi auguro che
anche la sinistra voglia contribuire fattivamente e proficuamente a questo
progetto di riforma che comunque noi proseguiremo», ha commentato il ministro Gelmini. Anche Giorgio Rembado, presidente dell'Associazione
Nazionale Presidi è d'accordo: «Solo superando le resistenze che esistono nella
scuola si può colmare il divario con gli altri Paesi». Rembado è d'accordo
anche sulla valutazione dei suoi associati, i dirigenti scolastici italiani.
Del tutto opposti i commenti di altri sindacati e dell'opposizione. «L'indagine
dovrebbe far riflettere il governo sulle conseguenze disastrose di politiche,
in materia di istruzione, fatte solo di tagli», spiega il segretario della Flc
Cgil Domenico Pantaleo. «Come evidenziato dal rapporto la scelta di demolire la
scuola pubblica si muove in direzione opposta rispetto alla necessità di
favorire un offerta formativa di qualità per tutti». Secondo Francesco Scrima
segretario generale della Cisl Scuola è: «Inutile e stonata la sottolineatura
polemica con cui il ministro legge nei dati una generica
"sconfessione" delle posizioni sindacali». Lo sostiene anche
Mariangela Bastico, responsabile scuola del Pd: «Il
trionfalismo del Ministro Gelmini sull'indagine Ocse è del tutto fuori luogo e infondato. L'Ocse
consegna una situazione allarmante della scuola italiana. Perché la Gelmini gioisca di tutto ciò è un
mistero. A meno che il suo disegno non sia un semplice ritorno al passato e un
indebolimento della scuola pubblica a vantaggio di quella privata».www.lastampa.it/amabile
9,6 professori Il rapporto tra insegnanti e studenti nell'area dei Paesi
dell'Ocse è di 6,5 docenti ogni cento allievi mentre in Italia raggiunge una
quota ben più alta: 9,6
( da "Stampa, La" del 18-06-2009)
Argomenti: Scuola
LA BORSA DEI PERCORSI DEVOZIONALI A Oropa torna
"L'Anima dei luoghi" Quando il turismo nasce dalla Fede La «Borsa dei
percorsi devozionali e culturali - L'anima dei Luoghi, l'anima nei Luoghi»
ritorna ad Oropa da oggi, giovedì 18 giugno a domenica. Si tratta della terza
edizione biennale, sede fissa dell'evento dopo il riconoscimento, avvenuto nel
2003, dell'Unesco (acronimo inglese che indica l'Organizzazione delle Nazioni
Unite per l'Educazione, la Scienza e la Cultura) che ha inserito il santuario
biellese tra i Beni patrimonio dell'umanità (all'interno del sito «Sacri monti
del Piemonte e della Lombardia» con Varallo Sesia, Crea, Orta San Giulio,
Ghiffa, Calvario di Domodossola e Belmonte di Valperga per quanto riguarda il
Piemonte e Varese con Ossuccio Comasco in Lombardia) ed è stata coronata dal
riconoscimento concesso nel febbraio del 2005 a Riserva speciale naturale.
Oropa è stata scelta come sede della manifestazione per la sua valenza storica,
architettonica e religiosa. Ma non solo. Lo è stato anche - e soprattutto - per
la posizione baricentrica ai Sacri Monti stessi e per la sua innegabile
capacità di accoglienza di classe nelle suite e per la disponibilità della sala
multimediale dotata di attrezzature di alto livello tecnico. La Borsa, organizzata
dalla Regione, da Piemonte Parchi, dall'Atl e dall'amministrazione santuariale,
nel concreto riunisce tutti i soggetti che a vario titolo sono coinvolti nella
più importante operazione che dalla fede porta al turismo religioso. Questo,
infatti, muove milioni di persone ogni anno con mete gestite dai tour operator
qualificati verso il Vaticano, Santiago di Compostela (sono circa sei i milioni
di persone che ogni anno si recano al santuario percorrendo il celebre
cammino), Lourdes. E poi Notre Dame, San Patrizio, Fatima e Medjugorrie e,
naturalmente, i luoghi della Terra Santa: da Gerusalemme fino a Betlemme. Ma la
Borsa dei percorsi devozionali sarà anche occasione giusta per lanciare ad una
platea dai contorni internazionali la Passione di Cristo che si svolgerà a
Sordevolo il prossimo anno, un elemento aggiuntivo e trainante che verrà
esaltato dalla proiezione del film di Cecconello domani e della tavola rotonda
di sabato oltre a far conoscere i santuari di Graglia e San Giovanni d'Andorno
e le «Vie della fede» che conducono fino alla Valle di Mosso da un lato e al
Parco protetto del Mont Mars in Valle d'Aosta dall'altro. Protagonista
indiscusso dell'appuntamento sarà anche l'Ostensione della Sindone - che
avverrà a Torino dal 10 aprile al 23 maggio del prossimo anno - avvenimento cui
Oropa ha dedicato una mostra. Di alto livello anche il benvenuto di oggi. È
affidato al rettore Michele Berchi, agli amministratori del
Sacro Monte di parte ecclesiastica con don Carlo Gelmini e laica con Simone Mainardi, agli assessore regionali che
ricoprono la delega all'Ambiente e ai Parchi Nicola de Ruggiero ed al Turismo
Giuliana Manica, al presidente della Provincia (fresco di elezione) Roberto
Simonetti ed al sindaco di Biella (anche lui appena insediato) Donato Gentile.
Interverrà poi il presidente dell'Atl, Alberto Gatti. Sono 27 gli espositori
istituzionali provenienti da tutta Italia, Sardegna compresa, e ben 43 i
compratori in arrivo da 23 paesi di tutto il globo. E per capire la grande
importanza della Borsa «L'anima dei Luoghi, l'Anima nei Luoghi» basta scorrere
l'elenco di questi paesi, per respirare l'ampiezza dell'interesse che suscita -
anche dal punto di vista economico - il fiorente settore del turismo religioso,
che scavalca i confini e annulla le differenze nel nome del trascendente.
Eccoli, dunque. Si tratta di Australia, Austria, Canada, Cina, Danimarca,
Francia, Germania, Giappone, Lituania, Norvegia, Olanda, Polonia, Regno Unito,
Repubblica Ceca, Russia, Slovacchia, Slovenia, Spagna, Stati Uniti, Svezia,
Taiwan, Turchia e Ungheria.
( da "Tribuna di Treviso, La" del
18-06-2009)
Argomenti: Scuola
Le anticipazioni sugli scrutini: 400mila ripetenti tra superiori e maturità Scuola: bocciature
record Gelmini:
meritocrazia. Il Pd: si preoccupi, piuttosto di Monica Viviani ROMA. Boom di
bocciati alle superiori. Tra non ammessi alla maturità e respinti delle altre
classi, l'anno scolastico appena concluso ci consegna 400 mila ripetenti, 51
mila in più (1,6%) rispetto al 2008. «Siamo tornati a una scuola
dell'impegno» ha commentato Gelmini. L'anticipazione
sugli scrutini dell'anno scolastico 2008-2009, arriva dallo stesso ministero
dell'Istruzione che in nota precisa: «Si tratta di una prima rilevazione,
effettuata su un campione pari al 13% delle scuole per quanto riguarda
l'ammissione alla Maturità ed al 6% per le classi precedenti». Dati che fanno
comunque ritenere che il numero complessivo dei non ammessi all'esame di
maturità arriverà a quota 28 mila studenti rispetto ai 20.111 dello scorso
anno. I bocciati nelle altre classi dovrebbero superare invece i 373 mila, con
un aumento di oltre 43 mila ragazzi rispetto ai 330 mila del 2008. «Non è mai
bello che un ragazzo perda l'anno - ha commentato il ministro dell'Istruzione
Mariastella Gelmini - però io credo che questo aumento
delle bocciature stia a significare il ritorno ad una scuola dell'impegno, ad
una scuola del rigore». La scuola meritocratica è una scuola inclusiva, perchè
il merito è la più alta forma di democrazia». Secondo Gelmini
«serve una scuola dell'impegno e del merito, non una scuola buonista che tanto
piace agli studenti ma che li danneggia. Noi dobbiamo formare una generazione
di persone preparate ad affrontare le sfide del mercato del lavoro in una
situazione che non è certo facile. Per questo serve una scuola meritocratica».
Meritocrazia che, secondo il ministro, deve valere anche per il corpo
insegnante: «Bisogna valorizzare - ha aggiunto - la maggior parte dei docenti e
dirigenti che oggi si impegnano nella scuola e che invece vengono livellati
verso il basso perchè la progressione di carriera avviene solo per anzianità e
non attraverso il merito». Ma l'Unione degli studenti commenta i dati sulle
bocciature affermando che l'aumento dei «non promossi dimostra che si sono
irrigiditi i parametri di valutazione, ma non sono aumentate le possibilità per
gli studenti di recuperare, visto che si riducono drasticamente le offerte
didattiche e formative». l'Unione degli studenti chiede al governo di
«aumentare le risorse a disposizione per le scuole mettendo fine alla politica
dei tagli che contribuiscono ad aumentare l'insuccesso scolastico, invece di
sbandierare le maggiori bocciature». Anche per la senatrice del Pd Albertina
Soliani «dovrebbe preoccuparsi anzichè esultare la ministra Gelmini
di fronte alla scarsità dei risultati degli studenti italiani» perchè «se
aumentano le bocciature, se la condotta degli studenti è cattiva, vi è ben
altro da fare che invocare serietà e merito o imporre il 5 in condotta». Di
fronte a questi problemi «Gelmini sembra una maestra
armata solo della penna rossa - ha aggiunto - ma sono a rischio in Italia le
prossime generazioni».
( da "Tribuna di Treviso, La" del
18-06-2009)
Argomenti: Scuola
POLITICA POLITICA Il Pd spaccato in due basta giochi
di potere Ho appreso dalla Tribuna che ci sono in seno al Partito democratico
trevigiano due triplette che si sfidano a regolar tenzone: Bottacin - Damian -
Rubinato da una parte e Quarello - Biagi - Tonella dall'altra. Io non so, né mi
è dato sapere, vivendo in periferia, lontano dai giochi di potere, le ragioni
del contendere: se un drappello, un litigante voglia ricostruire l'Ulivo, se
l'altro preferisce stare da solo, o se un altro sia un seguace di D'Alema, o se
sussistano altre ragioni di diatriba. Sono scelte, ripeto, che non mi è dato di
conoscere, patrimonio del vertice e dall'insaputa della maggioranza degli
elettori, umili portatori di voti. Vorrei dire due parole alla Rubinato e a
Quarello che continuano la loro personale guerra anche nelle more dei
ballottaggi, senza aspettare le verifiche dei congressi. All'onorevole
Rubinato, vorrei contestare la sua affermazione «Questo Pd ha fallito». Gentile
Onorevole non è fallito il Pd, le sue idee, i suoi valori, ma sono falliti gli
uomini. Ci si rammarica per i litigi ai vertici del partito, e ora che questi
si sono sopiti sbocciano alla base. Invece di gioire per il 25% della sua lista
a Roncade pensi alla catastrofe del suo collegio elettorale lasciato allo
sbando (per quanto risulta a me che non sono uno dei dignitari del partito). A
Quarello vorrei dire che invece di essere soddisfatto perché Treviso è una
delle province del Veneto che ha perso di meno, mediti su questa percentuale:
il Pd è sotto il 20% in 80 Comuni, ben sotto la media nazionale, e questo per
un segretario provinciale non penso sia un risultato di cui andare fieri e
menare vanto; non è più il tempo delle invidie né delle vittorie di Pirro, è
essenziale voltar pagina, essere il segretario di tutti. Lungi da me la
presunzione di erigermi a censore, la mia vuole essere soltanto una sferzata,
uno stimolo all'orgoglio di partito per ritrovare quella unità essenziale, per
una prospettiva più radiosa o, se non altro, meno tetra della presente. Mi auguro
che il Pd abbia toccato il fondo, dal quale si può solo risalire, con la
collaborazione e con la buona volontà di tutti. Giustiniano Cunial Possagno
IMPRESE La cultura «contro terzi» e la crisi della Plastal Vi ricordate gli
anni ottanta? E' stato il boom del «conto terzi». Migliaia di artigiani si sono
messi al servizio delle grosse ditte per lavorare a basso costo. Occorrevano
macchinari? Pronto il leasing della Ditta. Ti pagavano a 180 giorni? Pronto il
factoring della Ditta. La Ditta, propio quella, badava a tutto: bastava
produrre per loro. Poi si è scoperto l'estero e la Ditta ha cominciato a
chiudere il rubinetto della produzione in Italia. è finita che la Ditta esiste
ancora ed è sempre più grande, mentre migliaia di artigiani si sono visti portare
via tutto. Qualcuno ha pianto? Tranne quei titolari, proprio nessuno. Quei
dipendenti sono stati assorbiti nel tempo presso altre aziende. Ora, qual'è la
differenza con la Plastal di Oderzo? Nessuna. Neanche la dimensione fa la
differenza perchè il meccanismo è sempre il «conto terzi». Sarà solo una
questione di tempo: ce ne vorrà di più per far assorbire quei dipendenti dal
mercato, cioè da altre aziende. Il problema è nel meccanismo: il conto terzi è
un abuso del mercato. A parità di condizioni (territorio italiano), come si fa
a produrre una qualsiasi cosa ad un costo minore? Non si può per tecnologia,
efficienza, capacità: ove mancano, il terzo supplisce ma è destinato a perire
commercialmente. Il conto terzi è servito a coprire le mancanze che oggi, in
tempi di crisi, si vedono troppo evidenti. Come quella Ditta, anche la Fiat ha
fatto i suoi conti e vedremo. Una cosa è certa. Come tutti quegli artigiani,
anche i dipendenti della Plastal dovrebbero essere inseriti negli organici dei
loro clienti: veri soci occulti che hanno saputo sfruttare la posizione
dominante. Altrimenti, il tempo sarà un galant'uomo: bisogna solo saper
aspettare. Francesco Montagner (Treviso) ISTRUZIONE La Gelmini riporti a scuola l'educazione
civica In questi giorni si parla dell'ennesima riforma della Scuola, questa
volta presentata dal Ministro Gelmini. Ben vengano le riforme se queste servono a migliorare il Paese
ma, anche questa volta, ci si dimentica che il compito della scuola, oltre che
di fornire le nozioni sulle varie materie scolastiche, dovrebbe essere,
principalmente, quello di formare i giovani per farli diventare Cittadini.
Allora perché non cominciare a prevedere, come materia obbligatoria d'esame, l'Educazione
Civica nella scuola secondaria, così come il Diritto all'esame di maturità? Per
quanto tempo ancora i nostri giovani dovranno andare a votare senza conoscere i
principi ispiratori che animano l'azione politica dei vari Partiti? «Qui si fa
l'Italia o si muore» disse Garibaldi a Nino Bixio nel lontano 1860 a
Calatafimi. Più tardi, Massimo D'Azeglio D'Azegli oaffermò: «Abbiamo fatto
l'Italia. Ora si tratta di fare gli italiani». Sono passati centocinquant'anni
ma, l'Italia è rimasta ancora, come disse Metternich, solo «un'espressione
geografica». Walter Bianco Oderzo
( da "Unione Sarda, L' (Nazionale)" del
18-06-2009)
Argomenti: Scuola
Cronaca Italiana Pagina 107 Scuola. Contesta i dati
Ocse Gelmini all'attacco: rivalutare il merito, la
strada è questa Scuola.. Contesta i dati Ocse --> ROMA È sempre un
dispiacere quando un ragazzo perde un anno, ma la scuola italiana deve
ritrovare la via del merito: in questa direzione va Mariastella Gelmini, forte di quanto emerge dai nuovi dati messi a
disposizione dall'Ocse, che parla di costi elevati e risultati scadenti per
l'istruzione italiana. «Indagine che - osserva il titolare di Viale Trastevere
- smentisce clamorosamente molte osservazioni di sindacati e opposizione». Che
però replicano al ministro dell'Istruzione: «altro che smentita, si deve fare
di più» afferma la Cisl, mentre per il Pd, «è la Gelmini che deve essere bocciata con il
5». Il ministro è determinato: il governo andrà avanti con le sue riforme sulla
scuola, per avere quella «scuola del merito e e dell'impegno», che spiega anche
l'aumento del numero dei bocciati. Ma Gelmini ha lanciato anche un appello alla sinistra a contribuire a
migliorare la qualità dell'istruzione. In occasione della presentazione
dei dati Ocse, Gelmini ha sottolineato come ci sono
tanti professori e dirigenti che comprendono che la scuola non funziona: «Mi
auguro che anche la sinistra voglia contribuire fattivamente e proficuamente a
questo progetto di riforma - ha concluso Gelmini - che
comunque noi proseguiremo». «Questa ricerca - ha detto parlando dei dati Ocse -
fotografa una scuola che così com'è non è adeguata alle necessità del paese ed
il confronto con le altre nazioni europee è per molti aspetti impietoso. L'Ocse
auspica una azione riformista e suggerisce provvedimenti urgenti che noi
abbiamo adottato fin dal nostro insediamento un anno fa. Molte delle
osservazioni poste ai sindacati e dall'opposizione vengono smentite
clamorosamente da questa indagine». E la citazione di Gelmini
al Rapporto va al fatto che in Italia ci sono troppi docenti per alunno, che il
numero dei prof è troppo alto, che il numero di ore di insegnamento sono
eccessive, che abbiamo troppi edifici scolastici e ciò significa frammentazione
e molti sprechi. Che i professori e le scuole siano valutate, che gli incentivi
economici devono essere dati ai professori migliori, che l'Italia spende molto
più degli altri paesi Ocse, ma gli standard sono di qualità bassa». Replicano i
sindacati: «Come evidenziato dal rapporto Ocse Talis - ha detto Mimmo Pantaleo,
segretario generale della Flc Cgil - la scelta di demolire la scuola pubblica
si muove in direzione opposta rispetto alla necessità di favorire un offerta
formativa di qualità per tutti».
( da "Unita, L'" del 18-06-2009)
Argomenti: Scuola
L'Ocse boccia la scuola italiana «Costi elevati e
istruzione scadente» GI. V. Costi elevati e risultati scadenti. L'Indagine
Internazionale sull'Insegnamento e l'Apprendimento (Teaching And Learning
International Survey, in acronimo «Talis») promossa dall'Organizzazione per la
Cooperazione e lo Sviluppo Economico (Ocse) su un campione di 24 Paesi ( e presentata ieri dal ministro dell'Istruzione Mariastella Gelmini non ammette repliche. IL
PROBLEMA DEGLI ADOLESCENTI I 15enni italiani risultano tra i peggiori nei test
internazionali (24esimi per capacità di lettura e 26esimi per la matematica sui
30 maggiori paesi industrializzati), sebbene la spesa per studente sia
relativamente alta. In tempi di ristrettezze di bilancio, il governo
italiano fa quindi bene a volere che i suoi soldi siano spesi al meglio,
osserva l'Ocse. Tuttavia, avverte, «è improbabile che severe misure di taglio
dei costi, a meno che non siano accompagnate da cambiamenti complessivi
nell'organizzazione delle scuole e nel loro funzionamento, possano evitare un
peggioramento della performance». Gli esperti dell'organizzazione calcolano che
ci sia una differenza di 2 anni e mezzo in termini di performance scolastica
tra le regioni che vanno meglio e quelle con la performance peggiore. LA RICETTA
OCSE Tra le raccomandazioni dell'organizzazione per la riforma, vi è l'aumento
del numero medio di studenti per classe ma non nelle scuole che hanno risultati
scadenti, una maggiore autonomia di istituti e dirigenti scolastici, ma anche
una più stringente rendicontazione, la valutazione periodica della performance
dei professori, ma al tempo stesso il rafforzamento delle qualifiche richieste
e misure che rendano più attraente la professione di docente sia dal punto di
vista finanziario che dello sviluppo professionale. E nel caso delle scuole con
risultati scadenti, il consiglio dell'Ocse è di trasferire risorse-extra.
L'unica soddisfatta del magro bottino ricevuto dal Paese è il ministro Gelmini perché lo prende come uno sprone alla sua «riforma».
Ribatte la senatrice Mariangela Bastico, responsabile Scuola del Pd: «L'Ocse
consegna una situazione allarmante della scuola italiana: gli studenti hanno
livelli di apprendimento troppo bassi e molto differenziati da regione a
regione; gli abbandoni scolastici sono molto elevati; i docenti e le scuole
operano senza adeguate risorse e riconoscimenti del merito». Entrando nel
dettaglio delle critiche Ocse Mimmo Pantaleo segretario generale della Flc-Cgil
spiega: «A proposito di elevamento dell'obbligo scolastico nell'indagine si
afferma che gli esiti di apprendimento sono positivi laddove la scelta degli
indirizzi è compiuta dopo il quindicesimo anno di età e negativi nei Paesi con
scelte precoci. La riforma per la secondaria e la possibilità di assolvere
l'obbligo scolastico nella formazione professionale rispondono ad una logica
completamente diversa». Anche all'interno del Paese la situazione varia da
regione a regione. Il Nord Est resta agganciato alle migliori performance
europee, il sud e le isole contano risultati assai inferiori rispetto alla
media.
( da "Repubblica, La" del 18-06-2009)
Argomenti: Scuola
Pagina VII - Torino IL SERVIZIO A
PAGINA VIII L´allarme di Borgogno a De Sanctis "Così si rischia davvero la
giungla" "Effetto Gelmini" le scuole accorciano i
rientri pomeridiani SEGUE A PAGINA 8
( da "Unita, L'" del 18-06-2009)
Argomenti: Scuola
CLAUDIA FUSANI Berlusconi incontra tutti, gli
amministratori e i politici locali a cui comunica di essere «infastidito per le
polemiche strumentali sul decreto Abruzzo»; i tecnici con cui fa il punto sulla
ricostruzione; le telecamere. Tutti, ma non i giornalisti tenuti lontani nella
sala stampa della caserma di Coppito. Alla fine, quasi alle otto e mezzo di
sera, il premier sale sull'elicottero e torna a Roma. Non è giornata, quella in
cui Patrizia d'Addario sceglie il Corsera per raccontare le abitudini del
premier e del suo entourage, per ascoltare domande e cercare risposte. Per la
prima volta, nella sua quattordicesima visita all'Aquila, il Presidente del
consiglio resta muto. Immagini senza parole. O meglio, solo quelle che decide
lui e lontane dall'inchiesta di Bari. L'inchiesta che potrebbe mettere in
discussione la sua premiership. Il terremoto cessa così di essere una vetrina e
un volano per far crescere il suo gradimento. In realtà, e anche questa è una
prima volta, sono le contestazioni ad occupare la scena. Nonostante la
militarizzazione del territorio, un centinaio di persone dei comitati che
martedì hanno presidiato piazza Montecitorio, riescono a concentrarsi a circa
un chilometro della caserma di Coppito e ad aprire striscione e cartelli. A
ogni macchina che passa perché autorizzata ad arrivare alla caserma della Guardia
di Finanza, salgono grida del tipo: «È arrivato Papi? C'è anche Noemi? E la
ministra Carfagna? E la Gelmini?». Se poi alla guida dell'auto c'è una donna il viatico è il
seguente: «Vada anche lei da Papi che le troverà sicuro un posto in qualche
consiglio comunale». Alle cinque del pomeriggio il premier sorvola in
elicottero le aree di Bazzano e Cesa di Preturo, le uniche due su un totale di
venti, dove sono visibili le opere di sbancamento. Un ritardo netto
rispetto al programma che prevedeva la consegna delle prime case il 15 di
settembre. Era previsto che Berlusconi scendesse a terra, incontrasse anche
delle persone. Ma la Digos lo ha sconsigliato: impossibile prevedere tutti i
focolai di protesta. TELEFONI ROVENTI La giornata più lunga del premier
comincia come sempre prestissimo. La lettura dell'intervista di Patrizia
D'Addario è un colpo difficile da parare. Il telefono con l'onorevole-avvocato
Niccolò Ghedini e il ministro Guardasigilli Alfano è rovente ma da Bari
arrivano solo conferme. Occorre reagire. La prima, è unica, reazione ufficiale
del premier è affidata a un comunicato di palazzo Chigi dettato intorno alle
undici: «Ancora una volta si riempiono i giornali di spazzatura e di falsità.
Io non mi farò certo condizionare da queste aggressioni e continuerò a
lavorare, come sempre, per il bene del Paese. Nessun passo indietro». Si
riunisce lo stato maggiore del Pdl, Sandro Bondi, Ignazio La Russa, Denis
Verdini e alza le barricate intorno al premier: «È in atto un attacco
scandalistico privo di fondamento». Non parlano dell'indagine nel merito. Si
preferisce invece attaccare D'Alema: «Come faceva a 'immaginare' in anteprima
assoluta i contenuti di una nuova inchiesta?», dicono riferendosi alle «scosse»
di cui aveva parlato domenica intervistato da Lucia Annunziata. Un tentativo
maldestro di rigirare la questione. Che D'Alema spazza via: «Nulla so di vicende
giudiziarie, chi lo dice è un calunniatore contro cui mi riservo di agire in
tutte le sedi». Poi un consiglio al premier: «Faccia quello che non ha fatto
nel caso Noemi, chiarisca e risponda». Berlusconi va a colazione, come da
programma, al Quirinale. Poi riceve Ghedini e Alfano a palazzo Grazioli. Ne
esce una linea di difesa bizzarra, sicuramente non elegante: «Come che sia, non
è il premier l'utilizzatore finale (delle ragazze, ndr) e quindi non sarà lui
quello penalmente punibile». Il sopralluogo all'Aquila era già in agenda. E
l'agenda va sempre rispettata. I giornalisti non li vuole vedere. Si sfoga solo
con alcuni politici locali: «È chiaro che c'è un piano contro di me, una
manovra di una parte della magistratura e dell'editoria. Io questa persona non
so nemmeno chi sia. Non faccio passi indietro. E gli italiani mi sapranno
giudicare». Al ritorno a Roma un nuovo incontro a palazzo Grazioli con Ghedini,
Letta e il ministro Fitto, pugliese e e anche lui fotografato accanto a
Patrizia D'Addario. Anche la notte, dopo la giornata, è lunghissima. Una
situazione imbarazzante anche per lui quella che si è venuta a creare dopo le
rivelazioni di Bari. Ieri Berlusconi a L'Aquila ha evitato i giornalisti. Fino
a notte fonda riunito con i suoi fedelissimi.
( da "Repubblica, La" del 18-06-2009)
Argomenti: Scuola
Pagina XIV - Torino Le scuole "accorciano"
i rientri L´assessore Borgogno a De Sanctis: si rischia la giungla Alla media
Cefalonia niente lezioni al pomeriggio così non dovrà più essere garantita la
mensa DIEGO LONGHIN Mense, tempo pieno, rientri a scuola nel pomeriggio,
edilizia scolastica e attività per l´integrazione degli stranieri. Comune e
Ufficio scolastico regionale pronti ad affrontare i casi
concreti degli effetti della riforma Gelmini per evitare che le scelte degli istituti ricadano su studenti e
famiglie, non solo sul fronte organizzativo, ma toccando il portafoglio. In
vista del prossimo anno scolastico qualche cosa si sta già muovendo e si
profila un sistema patchwork con istituti che non prevedono rientri al
pomeriggio, se non per laboratori o attività extra lezioni, e scuole che
invece ipotizzano ore dopo la pausa pranzo. Non solo. Vi sono istituti a corto
di personale che pensano di chiedere contributi alle famiglie per la
sorveglianza nelle ore di mensa e nel pomeriggio. L´assessore alle Risorse
Educative del Comune, Beppe Borgogno, è preoccupato che si arrivi ad una
giungla: «Non è una questione di giudizio politico sulla riforma - dice
Borgogno - ma di organizzazione, evitando che le famiglie debbano sopportare
gli effetti negativi della riorganizzazione. Non vogliamo che si crei un
sistema a doppia velocità, dove ci sono scuole che riescono a garantire tutto
ed altre, causa difficoltà, dove si scarica sui genitori e si decide di
tagliare». Gli istituti stanno già decidendo. Alla scuola media Caduti di
Cefalonia, ad esempio, si è scelto di non fare lezioni al pomeriggio, non
richiedendo più il servizio mensa a Palazzo Civico. «Una strada imboccata
d´accordo con i genitori - spiega la dirigente Anna Maria Bruno - abbiamo fatto
un sondaggio e l´80 per cento delle famiglie ha preferito un orario secco dalle
8 alle 14 dal lunedì al venerdì». Nessun rientro? «Solo per attività di
laboratorio, ma in questo caso non si può avere la mensa». In altri istituti
invece, come alla scuola media Vico, la decisione di non fare lezioni al
pomeriggio non è stata presa con le famiglie, ma solo consultando il corpo
insegnante. Secondo il direttore dell´Ufficio scolastico regionale, Francesco
De Sactis, i problemi, se ci saranno, «saranno minimi e risolvibili». Ma
aggiunge: «Con l´assessore Borgogno il confronto è stato utile, il tempo mensa
verrà assicurato a tutti gli istituti. Con il Comune c´è l´impegno, aprendo
questo tavolo di confronto, ad affrontare i casi concreti che si presenteranno.
Anche noi non vogliamo che le famiglie abbiano problemi».
( da "Resto del Carlino, Il (Bologna)"
del 18-06-2009)
Argomenti: Scuola
CRONACHE pag. 13 L'Ocse boccia gli studenti italiani
«Bene la riforma, ma non basta» Gelmini: «Il boom dei respinti? E' giusto che prevalga il merito» ROMA
CLASSI «vuote», troppe ore di insegnamento, docenti pagati a prescindere dal
merito e risultati tra i più scarsi. L'Ocse assesta un duro colpo alla scuola
italiana per la quale si spende, in media, una cifra relativamente alta
rispetto agli altri Paesi. Per questi motivi una riforma «è necessaria»
ma in senso «globale». Di qui l'invito al Governo a continuare a muoversi lungo
le linee tracciate ma evitando la parcellizzazione delle iniziative a favore di
un ripensamento generale del sistema di studi. Sono tanti i punti toccati nello
studio Ocse, primo fra tutti l'elevato numero di insegnanti. NELL'AREA Ocse il
rapporto docente-studente è di 6,5 professori ogni 100 studenti. In Italia la
quota passa a 9,6. Tutto questo, peraltro, non frutta risultati soddisfacenti.
I nostri ragazzi di 15 anni sono indietro di 2/3 di anno rispetto alla media
europea e di due anni rispetto ai migliori, i finlandesi. Come se non bastasse,
ci si mette anche la cattiva condotta a rendere più difficile il lavoro in
classe. In cima alla lista, le intimidazioni tra alunni, le aggressioni fisiche
tra giovani e le minacce ai docenti. Ocse rileva, infine, che solo metà della
popolazione ha completato l'istruzione secondaria superiore. Siamo carenti
anche per le valutazioni generali: quelle che ci sono vengono condotte a
campione. Non parliamo delle assunzioni dei professori: sono loro a scegliere
la scuola e non viceversa. Molti docenti avrebbero imboccato questa strada solo
per trovare un posto sicuro. Da parte loro gli insegnanti non vengono mai
valutati in base al merito e, di conseguenza, non hanno prospettive di carriera
se non quelle legate all'anzianità. Ecco perché l'Ocse suggerisce di accelerare
la riforma interagendo con gli istituti, programmare i livelli standard minimi
e sulla base di quelli procedere nel considerare i giovani ma anche i prof e le
intere scuole. Di contro, offrire maggiore autonomia di gestione agli istituti
che dimostrano di funzionare. PER LA GELMINI i risultati dello studio
confermano che il governo si sta muovendo bene e, per continuare nel processo
di innovazione, lancia un appello alla sinistra perché collabori. «Dobbiamo
valorizzare i professori e i dirigenti che si impegnano nella scuola». A
proposito dell'età elevata dei prof, italiani, il ministro ha auspicato «il
ricambio generazionale anche perchè dobbiamo confrontarci con le nuove
tecnologie». La Gelmini ha poi tirato una stoccata ai
sindacati e commentato l'incremento di bocciati e non ammessi di quest'anno.
«Nessuno si compiace per l'aumento delle bocciature, è sempre un dispiacere
quando un ragazzo perde l'anno, ma serve una scuola del merito». SECONDO i
primi dati Miur, il numero dei non ammessi agli esami di maturità ed alle altre
classi della scuola superiore sarebbe aumentato dell'1,6%. La rilevazione è
stata effettuata su un campione pari al 13% delle scuole per quanto riguarda
l'ammissione alla maturità ed al 6% per le classi precedenti. I dati fanno
ritenere che la cifra complessiva dei non ammessi all'esame arriverà alle
28mila unità, rispetto alle 20.111 dello scorso anno. I non ammessi alle altre
classi dovrebbero superare i 373mila, con un aumento di oltre 43mila unità
rispetto ai 330mila del 2008. Silvia Mastrantonio
( da "Secolo XIX, Il" del 18-06-2009)
Argomenti: Scuola
«Scuola italiana da rifarecosti alti, risultati
modesti» il rapporto dell'ocse: il nostro paese è in coda
alla classifica Gelmini:
«L'indagine ci dà ragione, andremo avanti con le riforme» Roma. La scuola
italiana è in coda nella classifica dei Paesi Ocse: il nostro sistema educativo
produce risultati «fra i più modesti» dell'area, «nonostante la spesa per
studente sia molto elevata». Non solo. Esistono «forti differenze
regionali che non possono essere semplicemente spiegate con la diversa quantità
di risorse disponibili» e che rappresentano un fardello per l'intera economia
nazionale. Nel rapporto sull'Italia, l'Ocse riconosce al governo Berlusconi di
aver messo in cantiere una riforma della scuola volta a «razionalizzare le
spese e migliorare il sistema di valutazione e di reclutamento degli
insegnanti». Tuttavia l'organismo di Parigi sottolinea la mancanza di un quadro
complessivo e definitivo. E, in proposito, suggerisce all'esecutivo un
approccio più organico: «Considerando la natura di queste riforme - si legge
nel rapporto - sarebbe preferibile realizzarle con un pacchetto
onnicomprensivo, piuttosto che in modo parcellizzato». L'Ocse parte dalla
constatazione che «l'assenza di chiare informazioni sulla valutazione degli
studenti e dell'intero sistema, dai docenti all'amministrazione centrale, è
stata la causa principale delle cattive performance». E suggerisce il principio
della responsabilità che «va introdotta a diversi livelli, in primo luogo per i
presidi e i direttori scolastici, ma anche per gli insegnanti, in modo tale che
la scelta degli insegnanti, la formazione delle classi e i metodi educativi
abbiano un'adeguata informazione consentendo il giudizio sui risultati
formativi e sul sistema di incentivi». Ma per realizzare questi obiettivi, i presidi
dovranno «ottenere un'adeguata autonomia dei poteri di gestione, al contrario
dell'attuale quasi completa assenza di autonomia». Secondo l'Ocse, «elevare la
performance del sistema educativo è una delle maggiori sfide» per l'Italia. La
riuscita di una riforma complessiva del sistema educativo è anche una chiave
per ridurre le differenze regionali: «Contenere il gap educativo fra Nord e Sud
è una della vie per ridurre le differenze economiche e sociali complessive. Di
conseguenza, andrebbero incoraggiate misure volte a recuperare le scuole e gli
studenti più deboli, specialmente quelli a rischio abbandono». I risultati medi
degli studenti italiani sono tra i più scarsi nell'area Ocse: ad esempio gli
italiani di 15 anni sono indietro di due terzi di anno scolastico nelle scienze
rispetto alla media europea e di due anni rispetto ai migliori, che sono i
finlandesi. Tra le carenze della scuola italiana, l'età molto alta del
personale docente, la mancanza di incentivi per la carriera dei docenti e una
spesa elevata alla quale non corrispondono buoni risultati. Il rapporto spiega
che la spesa elevata per studente è da mettere in relazione con le classi poco
numerose e le tante ore di insegnamento. Infine: per migliorare la qualità
dell'insegnamento serve una maggiore motivazione degli insegnanti, legando gli
aumenti degli stipendi a buone prestazioni piuttosto che aumentare gli stipendi
a tutti. «Il rapporto Ocse ci dà ragione. Molte delle osservazioni poste dai
sindacati e dall'opposizione vengono smentite da questa indagine» ha commentato
il ministro dell'istruzione, Mariastella Gelmini
«L'Ocse auspica un'azione riformista e suggerisce provvedimenti urgenti che
abbiamo adottato. È urgente proseguire con le riforme. Non basta e non è utile
difendere la scuola così come è oggi.Il problema è quello di migliorare la
gestione delle risorse investite attraverso l'introduzione di un sistema di
incentivi basato sul merito». Il ministro ha poi insistito sulla necessità di
rimodulare gli organici, perché«la spesa ha raggiunto livelli altissimi».
Attilio Oliva, presidente dell'associazione Treellle che ha messo in contatto
l'Ocse con il ministero dell'Istruzione, ha voluto, nel suo intervento romano,
citare Obama. «Egli ha detto: "... Troppi nel mio parito si sono opposti
all'idea di compensare con incentivi economici l'eccellenza dell'insegnamento.
Anche se sappiamo bene che questi incentivi potrebbero produrre miglioramenti
sostanziali. E' il momento di cominciare a premiare i bravi insegnanti e
smettere di giustificare i mediocri..."». D.B. 18/06/2009
( da "Tempo, Il" del 18-06-2009)
Argomenti: Scuola
stampa Il ministro dà ragione ai dati
dell'Organizzazione e si dispiace per i troppi bocciati L'Ocse: scuola inadeguata Gelmini: noi la cambieremo È sempre un dispiacere quando un ragazzo
perde un anno, ma la scuola italiana deve ritrovare la via del merito: in
questa direzione va Mariastella Gelmini, forte di quanto emerge dai nuovi dati messi a disposizione
dall'Ocse, che parla di costi elevati e risultati scadenti per l'istruzione
italiana. «Indagine che - osserva la titolare del dicastero di viale
Trastevere - smentisce clamorosamente molte osservazioni di sindacati e
opposizione». Che però replicano al ministro dell'Istruzione: «Altro che
smentita, si deve fare di più», afferma la Cisl. Mentre per il Pd «è la Gelmini che deve essere bocciata con il 5». Il ministro è
determinato: il governo andrà avanti con le sue riforme sulla scuola, per avere
quella «scuola del merito e dell'impegno», che spiega anche l'aumento del
numero dei bocciati. Ma Gelmini ha lanciato anche un
appello alla sinistra a contribuire a migliorare la qualità dell'istruzione. In
occasione della presentazione dei dati Ocse, Gelmini
ha sottolineato come ci sono tanti professori e dirigenti che comprendono che
la scuola non funziona: «Mi auguro che anche la sinistra voglia contribuire
fattivamente e proficuamente a questo progetto di riforma - ha concluso Gelmini - che comunque noi proseguiremo». «Questa ricerca -
ha detto parlando dei dati Ocse - fotografa una scuola che così com'è non è
adeguata alle necessità del Paese ed il confronto con le altre nazioni europee
è per molti aspetti impietoso. L'Ocse auspica una azione riformista e
suggerisce provvedimenti urgenti che noi abbiamo adottato fin dal nostro
insediamento un anno fa. Molte delle osservazioni poste ai sindacati e
dall'opposizione vengono smentite clamorosamente da questa indagine». E la
citazione di Gelmini al Rapporto va al fatto che in
Italia ci sono troppi docenti per alunno, che il numero dei prof è troppo alto,
che il numero di ore di insegnamento sono eccessive, che abbiamo troppi edifici
scolastici e ciò significa frammentazione e molti sprechi. Che i professori e
le scuole siano valutate, che gli incentivi economici devono essere dati ai
professori migliori, che l'Italia spende molto più degli altri Paesi Ocse, ma
gli standard sono di qualità bassa. «Per questi motivi e in linea con quanto
sostenuto dall'Ocse - conclude Gelmini - è urgente
proseguire con le riforme che sono indispensabili per riformare questa scuola.
Non basta e non è utile difendere la scuola così come è oggi».
( da "Tirreno, Il" del 18-06-2009)
Argomenti: Scuola
SCUOLA Finalmente una vera riforma di Jonathan A.
Genua Di recente sulla stampa ho letto molte reazioni seguite alla riforma
ministeriale di riorganizzazione per licei e istituti tecnico-professionali.
Dal mondo della politica e da alcuni sindacati, ma soprattutto dagli studenti,
non sono ancora riuscito a vedere azioni concrete per sviluppare un confronto
costruttivo sul tema. La tendenza è quella di boicottare e strumentalizzare
ogni provvedimento del ministro dell'istruzione. Mi chiedo: a quale scopo? Per
la prima volta con il riordino dei licei, la semplificazione degli indirizzi e
l'ottimizzazione dei quadri orari curricolari, gli studenti potranno ritrovare
l'orientamento da tempo perduto. Il ministro Mariastella Gelmini è riuscita in una impresa in cui
nessuno era mai riuscito. La Gelmini sta concretizzando quello che è stato il lavoro degli allora
ministri Berlinguer e Moratti. Da apprezzare, quindi, la capacità del ministro
di aver saputo coniugare la tradizione del nostro sistema scolastico con
l'innovazione di cui c'era bisogno per iniziare a parlare di scuola di qualità.
(coordinatore Provinciale Alternativa Studentesca Pisa)
( da "Secolo XIX, Il" del 18-06-2009)
Argomenti: Scuola
Dopo la riforma"strage" di bocciatinelle
scuole medie la fine dell'anno scolastico a sanremo Ecatombe soprattutto alla
Calvino e alla PascoliE non si contano i promossi con il "debito"
Sanremo. Con il ministro dell'Istruzione Mariastella Gelmini sono ritornati i voti in pagella, l'educazione civica e il voto di condotta assente da dieci anni (con il cinque si viene bocciati). E i
risultati non si sono fatti attendere. Anche il circondario sanremese si
segnala per la strage dei non ammessi. Più bocciati dell'anno
precedente. Negli istituti italiani gli scrutini di fine anno sono ancora in
corso, ma secondo i primi esiti diffusi dal Ministero dell'Istruzione l'anno
scolastico appena terminato segnerà un aumento dei ragazzi che dovranno
ripetere la classe. Un giro di ricognizione nelle scuole sanremesi ha
perfettamente confermato il trend. Al momento sono stati pubblicati solo i
tabelloni degli ammessi delle scuole medie (per essere precisi secondarie di
primo grado), mentre per le superiori (secondarie di secondo grado) bisognerà
attendere i prossimi giorni. Alle scuole medie Nobel su quattro sezioni di
prima classe sono quattro gli alunni che risultano non ammessi (tra l'altro
tutti in una classe); su quattro seconde classi altri quattro non ammessi; un
po' meglio in terza: tre non ammessi all'esame di licenza su quattro sezioni
considerate. Alle medie Dante Alighieri aumenta il numero dei bocciati: sono
ben sette gli alunni non ammessi alla classe successiva su cinque classi prime;
la situazione migliora per le seconde, dove sono "solo" tre i non
ammessi, sempre considerando le cinque sezioni; in terza classe si alza di
nuovo la media dei bocciati, che sono sei su cinque classi. Alle medie Pascoli,
divise in due istituti, la sede centrale in corso Cavallotti e l'istituto
Calvino in via Volta, la situazione precipita. Presso il Calvino si delinea una
piccola tragedia, con sei non ammessi considerando solamente le sezioni A e B
di prima media. Anche in seconda è una vera ecatombe: undici alunni bocciati su
tre sezioni. In terza classe addirittura dodici non ammessi all'esame su quattro
classi. Stessa "tragedia" presso la sede principale della Pascoli:
nelle prime classi, su cinque sezioni ci sono ben nove bocciati; in seconda
sempre su cinque sezioni sono dodici gli alunni che non passano alla classe
successiva; infine, in terza classe, su cinque sezioni, risultano dieci alunni
che non sono stati ammessi all'esame di licenza. Tanti sono stati comunque
promossi con il sei in pagella, ma con
"debito", ovvero con la dicitura di fianco al voto:
«Non sono stati raggiunti alcuni obiettivi, ma il consiglio di classe si
riserva ugualmente di alzare il voto a sei». Giorgio
Giordano 18/06/2009
( da "Secolo XIX, Il" del 18-06-2009)
Argomenti: Scuola
«La mia scuola, luogo di confronto» arriva da milano
La nuova direttrice regionale dell'Istruzione si è insediata ieri: vanno
aiutati i più deboli GENOVA. Certo il più affettuoso pensiero è per gli
studenti che a giorni affronteranno la maturità. Si rivolge a loro la nuova
direttrice regionale dell'Istruzione Anna Maria Dominici che si è insediata
ieri mattina negli uffici di via Assarotti: «A tutti voi va il mio "in
bocca al lupo!" con l'auspicio che le imminenti prove siano un'occasione
per sperimentare la vostra capacità di organizzare duttilmente e creativamente
il vostro sapere, per misurarvi con situazioni inedite, e, soprattutto, come un
momento da cogliere per affermare le vostre doti....affrontate l'esame con
impegno, certamente, ma con serenità, fiduciosi che le commissioni sapranno
riconoscere e premiare il vostro lavoro; sapranno creare l'occasione perché le
vostre vocazioni trovino modo per riconoscersi e fortificarsi. Soprattutto,
vorrei chiedervi di non dimenticare che il vostro successo giungerà a premiare
non solo il lavoro che voi avete compiuto, ma anche la passione e la competenza
di coloro che vi hanno seguito durante gli anni di scuola: docenti, dirigenti
scolastici, personale, genitori, partner istituzionali». Lungo e articolato il
saluto che il nuovo direttore, proveniente dalla Direzione dell'Istruzione
della Lombardia dove governava da tre anni, ha rivolto ieri a tutti i
protagonisti della scuola ribadendo che «la qualità della scuola si misura non
solo sui livelli culturali degli apprendimenti degli studenti, ma anche nella
capacità di creare benessere, di rafforzare progetti identitari forti e, al
tempo stesso, aperti alla solidarietà, al rispetto, in una dimensione di
convivenza civile e democratica. Credo peraltro che il sistema educativo debba
esercitare la sua forza emancipatoria soprattutto nei confronti dei più deboli,
che l'eccellenza debba ricercare e sperimentare i modi e le occasioni per
espandersi capillarmente, coniugandosi con l'equità». Anna Maria Dominici ha un
curriculum importante. Prima di essere direttore regionale dell'istruzione
della Lombardia ha ricoperto le massime cariche a Varese e Como e ancora prima
a Napoli e in Umbria. Componente del Comitato Nazionale Tecnico Organizzativo
Paritetico Miur-Confindustria, componente del Comitato Nazionale Pari
Opportunità del personale appartenente al Comparto Ministeri, collaboratrice di
numerose riviste specializzate in materia di istruzione e formazione, la
Dominici, sostituita a Milano da un uomo di massima fiducia del ministro Maria Stella Gelmini, pare abbia scelto la Liguria invece di un importante posto
ministeriale. Dove peraltro l'attende anche un caso complesso e delicato come
il ricorso delle otto scuole al Tar contro il piano di dimensionamento
regionale. Per ora la Dominici ragiona in termini generali e dice «Non nascondo
la vera curiosità con cui guardo alla scuola di questa regione: ne
conosco i livelli di qualità, esplicitati da analisi nazionali ed
internazionali, desidero anticipare, fin d'ora, il mio intento di conoscere la
scuola militante, nei suoi tanti volti e nelle sue peculiarità, certa che la
grande serietà del temperamento ligure, la disponibilità a lanciarsi verso
avventure nuove, saprà rendere notevoli anche le iniziative più quotidiane». E
conclude: «La maggior parte del nostro impegno futuro consisterà nel
valorizzare l'esistente, nell'estendere il campo delle tante buone pratiche
elaborate dagli istituti nella loro autonomia, affinché vengano disseminate e
diventino modello cui tendere attraverso progetti e azioni volte a favorire il
percorso di crescita dei nostri ragazzi. Sono loro i protagonisti del sistema
educativo: vanno valorizzate le inclinazioni personali di ciascuno, creando le
condizioni migliori per un apprendimento efficace, sostenendo un processo
relazionale mirato alla formazione globale della persona, sotto il profilo non
solo cognitivo, ma anche relazionale. Un mandato complesso, che la nostra
Scuola potrà svolgere se sarà stata pensata come luogo sociale di confronto, di
partecipazione e democrazia capace di contribuire ad una formazione completa e
moderna della persona». Donata Bonometti bonometti@ilsecoloxix.it 18/06/2009
( da "Tirreno, Il" del 18-06-2009)
Argomenti: Scuola
LA LETTERA Bocciato dalla Gelmini e dai prof Sono la mamma di uno dei tanti ragazzi bocciati dalla
riforma Gelmini, da lei e dai suoi professori.
Nella classe di mio figlio (3ª C scuola media Mazzini) su 23 alunni, 9 non sono
stati ammessi a sostenere l'esame di licenza media, davvero tanti per una
scuola dell'obbligo. Niente aiuti, la Gelmini alla lettera. Così anche i professori che
apparentemente l'hanno contestata con scioperi durante l'anno scolastico a fine
anno l'hanno pienamente condivisa. Punire e far ripetere. Qualche giorno fa,
proprio una lettera sul Tirreno riportava le riflessioni di un insegnante che
immaginava questo scenario catastrofico, una pioggia di bocciati. I ragazzi
messi in discussione, ma i professori non si mettono in discussione per il loro
fallimento di aver formato così pochi meritevoli? è una bella fortuna incontrare
un insegnante che cerca di capire i perché delle difficoltà che un alunno può
incontrare a scuola, intrecciando gli obiettivi didattici con quelli educativi,
magari interrogandosi sulle pulsioni adolescenziali. Nel caso di mio figlio non
c'è stata assenza di rete familiare, la famiglia c'è stata e l'ha seguito. Oggi
Gelmini impera, ma per favore, niente ipocrisia, per
molti docenti questa riforma non è stata poi così disdicevole. Maila Fabbrizi
( da "Repubblica, La" del 18-06-2009)
Argomenti: Scuola
Pagina 41 - Cronaca "L´anno perso? Una disfatta
per noi prof" SALVO INTRAVAIA «Quello delle bocciature non è un dato da
sbandierare. Si tratta piuttosto di un vero e proprio fallimento della scuola».
è il parere di Marco Lodoli, professore di Lettere all´istituto professionale
di Torre Spaccata, alla periferia di Roma, e scrittore. Per
il ministro Gelmini il boom
di bocciature sta a significare il ritorno a una scuola dell´impegno. è
d´accordo? «Per niente. Per misurare il lavoro della scuola non basta mettere
dei quattro o cinque in condotta». E cosa occorre fare? «Più che bocciare, gli
insegnanti devono avvicinare i giovani alla scuola, interessarli,
coinvolgerli. Perché oggi pensano al successo, alla moda, allo spettacolo, allo
sport. In vent´anni la tv ha creato una vera sottocultura e un impoverimento
che oggi paghiamo anche in termini di insuccessi scolastici». Il ministero, per
la prima volta, ha anticipato i dati sulle bocciature. Che ne pensa? «Mi è
sembrato un po´ precipitoso ma l´aumento delle bocciature era nell´aria». Per
le novità negli scrutini? «Non direi. Nel nostro paese i meccanismi della valutazione
cambiano periodicamente e non credo influiscano molto sui docenti.
Semplicemente credo sia cambiato il clima. Fino a qualche anno fa, i presidi
invitavano gli insegnanti a essere clementi. Probabilmente oggi, spinti da
direttive ministeriali, i presidi e gli insegnanti si sono sentiti in dovere di
essere più rigorosi. Ma non si tratta di un successo».
( da "Repubblica, La" del 18-06-2009)
Argomenti: Scuola
Pagina 41 - Cronaca Il caso Le accuse: livelli di
apprendimento fra i più bassi, costi eccessivi e troppi insegnanti Ma nel
rapporto dell´Ocse la bocciatura è per la scuola MARIO REGGIO L´Ocse boccia la
scuola italiana. I livelli di apprendimento degli studenti sono tra i più
bassi, troppi gli insegnanti, demotivati e mai valutati. Le strutture
scolastiche sono vecchie e non dispongono di laboratori moderni. Anche la
valutazione degli studenti lascia a desiderare. L´organismo internazionale
traccia un quadro impietoso, e il ministro della Pubblica Istruzione sembra
compiacersi. «Il rapporto dell´Ocse ci dà ragione. Molte delle osservazioni
poste dai sindacati e dall´opposizione vengono smentite da questa indagine, andiamo avanti con le riforme», afferma Maria Stella Gelmini. Per il momento le riforme hanno
prodotto per lo più confusione: bocciati con il 5 in condotta, il mantenimento
del tempo pieno ma con il maestro unico più un paio di aiutanti, la bocciatura
alle medie inferiori con l´insufficienza in una sola materia. Il voto in
condotta che fa media. Ma anche il taglio di 140 mila tra insegnanti e non
docenti nei prossimi tre anni con un risparmio di 9 miliardi per le casse dello
Stato. I bilanci delle scuole azzerati, con i presidi che chiedono soldi alle
famiglie per comprare la carta igienica. Siamo alle solite: le riforme non si
fanno a costo zero e il disastro annunciato dall´Ocse chiama in ballo anche i
cinque anni della gestione Moratti e non solo del centrosinistra. Pretestuoso
prendere ad esempio la scuola finlandese, prima nelle indagini dell´Ocse,
perché lì i vari governi hanno investito miliardi di euro per una scuola
moderna e attraente per gli studenti. Gli insegnanti sono troppi? Una vecchia e
nota storia: in Italia il rapporto è di 9,6 ogni 100 studenti, rispetto ai 6,5
dell´area Ocse. Ma c´è un particolare spesso ignorato: fuori d´Italia i docenti
lavorano molte più ore a settimana e sono pagati quasi il doppio di quelli
nostrani. La valutazione: tutti ne parlano, molti la invocano. Ma in pochi
ricordano che è stata Letizia Moratti a smantellare l´Istituto nazionale di
valutazione messo in piedi da Luigi Berlinguer. Lo stesso che provò (senza
riuscirvi) ad annunciare un sistema di valutazione e di aumenti di stipendio
per i docenti che s´impegnavano di più. La Gelmini prende
spunto dall´Ocse per accelerare le riforme. «Il trionfalismo del ministro è del
tutto fuori luogo e infondato - replica Mariangela Bastico, responsabile scuola
del Pd - a meno che il suo disegno non sia l´indebolimento della scuola
pubblica rispetto a quella privata». Drastico il commento di Mimmo Pantaleo,
segretario della Cgil: «Come evidenzia l´Ocse la scelta di demolire la scuola
pubblica si muove in direzione opposta alla crescita della qualità. Ma la Gelmini procede senza alcun confronto con i lavoratori e i
genitori».
( da "Repubblica, La" del 18-06-2009)
Argomenti: Scuola
Pagina 40 - Cronaca Marco Lodoli, scrittore e
docente di Lettere in un istituto professionale di Roma Mezzo milione di
studenti italiani saranno respinti o non ammessi agli esami. Per il ministro Gelmini questa è "l´istruzione del merito". Per anni gli
insegnanti hanno evitato le stroncature perché ritenute controproducenti.
Adesso però è suonata la campanella del rigore "Ma non bisogna spingere
fuori chi è in difficoltà Va applicato un altro sistema" Le mancate
promozioni sono spesso dovute all´insufficienza in condotta "La
bocciatura è una sconfitta che di solito mette fine a un percorso già a
ostacoli" (SEGUE DALLA COPERTINA) MARIA NOVELLA DE LUCA «Qui i ragazzi
distruggono le aule e ci minacciano - racconta Marina Caputo, docente di un
istituto professionale di Nola - e chi vuole studiare è penalizzato dalla
violenza di pochi. A lungo abbiamo evitato le bocciature, pensando che fossero
controproducenti. Da due anni a questa parte invece, grazie a un nuovo
dirigente scolastico, la linea è cambiata. Abbiamo iniziato a respingere: i
ragazzi sono cambiati. Alcuni hanno abbandonato, è vero, ma chi è rimasto oggi
studia con profitto». La scuola si divide, si interroga. Ma il risultato sono
valanghe di ripetenti, per troppe assenze, per una cattiva condotta, e soltanto
in parte, ammettono i dirigenti scolastici, per profitto insufficiente. Il
comportamento dunque sullo stesso piano del sapere. Scuote la testa ricordando
Maria Montessori il professor Giacomo Cives, docente emerito di Storia della
Pedagogia all´università La Sapienza di Roma, che parla subito di «sconfitta
della scuola». «Raramente le bocciature spingono a migliorarsi, il merito va
incoraggiato, premiato, ma per chi è in difficoltà bisogna applicare come
diceva la Montessori una "educazione dilatatrice", dare di più,
portare dentro, non spingere fuori, con il rischio che gli espulsi abbandonino
per sempre il percorso scolastico». La verità, dice Cives, è che dietro tutto
questo c´è l´intento di «smantellare la scuola pubblica, che è in crisi, è
vero, così come è vero che i professori hanno perso passione e senza passione è
difficile "contagiare" i ragazzi con l´amore per il sapere, ma le
minacce non hanno mai fatto progredire nessuno». E da studioso Cives cita un
altro studioso, Giuseppe Lombardo Radice, filosofo e pedagogista, e la sua
teoria appunto del "contagio positivo" tra chi insegna e chi
apprende. «Avete notato che quando un docente è appassionato della sua materia
gli studenti affermano di voler diventare fisici se insegna Fisica, storici se
insegna Storia? Questo vuol dire che bisogna investire sui docenti, non
tagliare le ore e i fondi. Con che coraggio si smantella la scuola e poi si
respingono i ragazzi?». Ma che cosa vuol dire essere bocciati a 12, 14, 16
anni, dover ripetere una classe, ritrovarsi tra i più piccoli? Qual è l´impatto
di un 5 in condotta tra i giovanissimi dell´era digitale sottoposti spesso fin
dalle classi elementari ad altissime aspettative da parte dei genitori? Se i primi
dati saranno confermati saranno oltre 70mila i teenager espulsi nel passaggio
tra la prima e la seconda media, di questi circa 10mila a causa del loro
comportamento. E di questi una parte consistente è fatta di figli di immigrati,
alle prese con le difficoltà della lingua e dell´integrazione, come si vede dai
primi scrutini delle scuole medie del Veneto. Matteo Lancini, docente di
Psicologia dell´Adolescenza all´università Bicocca di Milano, avverte che le
conseguenze possono essere serie, anche drammatiche. «La sensazione è che il
mondo adulto stia cercando di riprendere il controllo su una generazione che
sente di non saper governare. Ragazzi abituati al confronto, alla dialettica,
non all´autorità. Più fragili per certi aspetti, più forti per altri. Ma non si
può passare dalla scuola del dialogo e dell´accoglienza, a quella dei divieti e
del 5 in condotta senza conseguenze. Mi spiego: in altre epoche la bocciatura
faceva parte di un percorso educativo, i ragazzi la mettevano in conto,
sapevano sostenerla. Oggi no. La vergogna di essere respinti, la mortificazione
di non essere all´altezza possono compromettere per sempre il percorso di un
adolescente. Forse ci dobbiamo interrogare su questa fragilità, ma di certo la
risposta non può essere quella di tornare da un giorno all´altro alla scuola
della paura e delle sanzioni». Il ministro Gelmini
parla di merito e di fine del buonismo. E una parte dell´istituzione scolastica
la appoggia, chiede anzi che le regole tornino ad essere regole. Ma cosa accade
veramente, in termini di futuro, dopo una bocciatura? Quanti studenti
"dispersi" hanno alle spalle uno, due, tre insuccessi? Alessandra
Vincenti è docente di Politiche sociali all´università di Urbino, e ai ragazzi
dell´abbandono e della dispersione ha dedicato più di una ricerca. «I numeri
degli studenti che "scompaiono" sono assai più alti di quanto non si
sappia, e il nostro paese ha un tasso di dispersione scolastica ancora grave.
La bocciatura è senza dubbio una sconfitta che di solito mette fine ad un percorso
già difficile, ed è una delle cause dell´abbandono del percorso formativo.
Questo bisogna dirlo, deve essere chiaro. I ragazzi che ho incontrato nelle mie
ricerche per fortuna, dopo una o più bocciature e dopo aver deciso di non
tornare più in classe, hanno incontrato operatori e strutture che li hanno
reinseriti in un programma di formazione, verso il lavoro magari, ma cercando
di fornire loro degli strumenti. Questo accade però in pochissime aree
fortunate del Paese. Altrove, dei ragazzi che lasciano - ammette Alessandra
Vincenti - non si sa più nulla. Scompaiono, vengono reclutati nei mestieri
sottopagati, archiviano per sempre la speranza di un diploma, mandando in
frantumi anche i sacrifici dei genitori. Il trauma della bocciatura che porta
all´abbandono è poi trasversale ai ceti sociali, non sempre si tratta di
livelli bassi». Piero Macchi ha 52 anni, insegna Matematica in una bella scuola
media di Ferrara, allievi presenti, famiglie impegnate, professori
appassionati. «Il paradosso della mia vita - confessa - è che non ho mai
bocciato un allievo e invece mia figlia, unica e adorata, è stata respinta in
primo liceo scientifico. Profitto buono, condotta impossibile. Devo dire che
quando ho capito come stava andando a finire ho fatto fuoco e fiamme, ho
minacciato ricorsi, ho detto chiaro e tondo ai miei colleghi che non sapevano
fare il loro mestiere... Mia moglie ed io abbiamo sofferto come cani, mentre
stranamente mia figlia dopo aver fatto finta di nulla, con spavalderia, ha
invece iniziato a riflettere. E noi con lei. Sul perché di tutte quelle
assenze, di quell´impegnarsi al minimo, nonostante un´intelligenza brillante
ogni tipo di sostegno in famiglia... Forse noi eravamo stati troppo
"comprensivi", fidandoci di lei, lasciandola vivere come voleva,
accettando che saltasse le lezioni per andare a suonare con il suo gruppo. Il
risultato è che oggi ha cambiato scuola, ha ripetuto il primo liceo, ed è tra
le prime della classe. Non solo. Ha imparato a gestire il suo tempo e le sue
capacità, tra le sue passioni e lo studio. Mi sono chiesto se la bocciatura sia
stata salutare? Forse sì, ma soltanto perché noi l´abbiamo sostenuta, non
l´abbiamo giudicata... Ma in quante famiglie accade così? No, non ho cambiato
idea. La Gelmini sbaglia. Sono rarissimi i casi in cui
perdere un anno fa maturare uno studente. Certo, se è proprio necessario la
bocciatura è giusta. Ma noi professori - aggiunge Piero Macchi - dobbiamo agire
prima, prevenire. Se un ragazzo rischia, questo si vede già dai primi mesi
dell´anno. è allora che noi dobbiamo metterci in gioco, se bocci un giovane
vuol dire che tu professore hai fallito. è amaro da ammettere, ma è così. è
vero, noi siamo sottopagati e spesso demotivati. Ma il futuro di questi
ragazzini di 12, 14, 15 anni è anche nelle nostre mani. E nella scuola io credo
ancora».
( da "Tirreno, Il" del 18-06-2009)
Argomenti: Scuola
Le anticipazioni sugli scrutini: 400mila ripetenti tra superiori e maturità Scuola: bocciature
record Gelmini:
meritocrazia. Il Pd: si preoccupi, piuttosto di Monica Viviani ROMA. Boom di
bocciati alle superiori. Tra non ammessi alla maturità e respinti delle altre
classi, l'anno scolastico appena concluso ci consegna 400 mila ripetenti, 51
mila in più (1,6%) rispetto al 2008. «Siamo tornati a una scuola
dell'impegno» ha commentato Gelmini. L'anticipazione
sugli scrutini dell'anno scolastico 2008-2009, arriva dallo stesso ministero
dell'Istruzione che in nota precisa: «Si tratta di una prima rilevazione,
effettuata su un campione pari al 13% delle scuole per quanto riguarda
l'ammissione alla Maturità ed al 6% per le classi precedenti». Dati che fanno
comunque ritenere che il numero complessivo dei non ammessi all'esame di
maturità arriverà a quota 28 mila studenti rispetto ai 20.111 dello scorso
anno. I bocciati nelle altre classi dovrebbero superare invece i 373 mila, con
un aumento di oltre 43 mila ragazzi rispetto ai 330 mila del 2008. «Non è mai
bello che un ragazzo perda l'anno - ha commentato il ministro dell'Istruzione
Mariastella Gelmini - però io credo che questo aumento
delle bocciature stia a significare il ritorno ad una scuola dell'impegno, ad
una scuola del rigore». La scuola meritocratica è una scuola inclusiva, perchè
il merito è la più alta forma di democrazia». Secondo Gelmini
«serve una scuola dell'impegno e del merito, non una scuola buonista che tanto
piace agli studenti ma che li danneggia. Noi dobbiamo formare una generazione
di persone preparate ad affrontare le sfide del mercato del lavoro in una
situazione che non è certo facile. Per questo serve una scuola meritocratica».
Meritocrazia che, secondo il ministro, deve valere anche per il corpo
insegnante: «Bisogna valorizzare - ha aggiunto - la maggior parte dei docenti e
dirigenti che oggi si impegnano nella scuola e che invece vengono livellati
verso il basso perchè la progressione di carriera avviene solo per anzianità e
non attraverso il merito». Ma l'Unione degli studenti commenta i dati sulle
bocciature affermando che l'aumento dei «non promossi dimostra che si sono
irrigiditi i parametri di valutazione, ma non sono aumentate le possibilità per
gli studenti di recuperare, visto che si riducono drasticamente le offerte
didattiche e formative». l'Unione degli studenti chiede al governo di
«aumentare le risorse a disposizione per le scuole mettendo fine alla politica
dei tagli che contribuiscono ad aumentare l'insuccesso scolastico, invece di
sbandierare le maggiori bocciature». Anche per la senatrice del Pd Albertina
Soliani «dovrebbe preoccuparsi anzichè esultare la ministra Gelmini
di fronte alla scarsità dei risultati degli studenti italiani» perchè «se
aumentano le bocciature, se la condotta degli studenti è cattiva, vi è ben
altro da fare che invocare serietà e merito o imporre il 5 in condotta». Di
fronte a questi problemi «Gelmini sembra una maestra
armata solo della penna rossa - ha aggiunto - ma sono a rischio in Italia le
prossime generazioni».
( da "Repubblica, La" del 18-06-2009)
Argomenti: Scuola
Pagina 39 - R2 Crescono i respinti alle medie e alle
superiori. E il mondo della scuola si interroga: perdere l´anno è solo un danno
o anche un´opportunità? MARIA NOVELLA DE LUCA Respinti, bocciati, non ammessi.
Sconfitti. Migliaia e migliaia. Saranno in molti a ricordarsi l´anno scolastico
2008/2009, anno primo di una nuova era fatta di alunni ripetenti, di 5 in
condotta, di scuole senza laboratori e senza fondi, senza ore e senza tempo
pieno, ma con licenza di bocciare, con la penna rossa, in nome di rigore,
severità, merito. I dati li ha anticipati il ministero dell´Istruzione, dunque
sono ufficiali: non ammessi alla maturità il 6% degli studenti, quasi 400mila
respinti nelle classi dalla prima alla quarta superiore, e ben 70mila
adolescenti bocciati tra la prima e la seconda media, di cui 10mila con il
famigerato 5 in condotta. «Nessuno si compiace per l´aumento delle bocciature,
è sempre un dispiacere quando un ragazzo perde l´anno ha detto ieri tra le contestazioni
il ministro Mariastella Gelmini ma serve una scuola del merito, non una scuola buonista». Replica con
ironia amara un prof di Lettere del liceo Mamiani di Roma: «è come se tra i
banchi delle scuole italiane si fosse nascosto finora un esercito di ignoranti
e di baby teppisti stanati dalla riforma Gelmini...».
Critiche, ma anche consensi. SEGUE NELLE PAGINE SUCCESSIVE CON UN ARTICOLO DI
MARIO REGGIO SEGUE A PAGINA 40
( da "Corriere della Sera" del 18-06-2009)
Argomenti: Scuola
Corriere della Sera sezione: Prima Pagina data:
18/06/2009 - pag: 1 I dati Ocse L'Italia in fondo alla classifica «Scuola,
spesa alta e risultati modesti» I quindicenni italiani nelle materie
scientifiche sono indietro di due terzi di anno rispetto alla media Ocse e di
ben due anni rispetto agli studenti migliori, i finlandesi. Il tutto a fronte
di una spesa per studente tutt'altro che bassa: la maggior parte dei Paesi
sviluppati spende meno e ottiene risultati migliori. E' quanto si legge nel
capitolo dedicato alla scuola dello «studio economico sull'Italia » messo a
punto dall'Ocse. Che consiglia: aumenti di stipendio ai
professori legati ai risultati e non a tutti gli insegnanti
incondizionatamente, ringiovanimento del corpo docente. Il ministro Gelmini: è la linea riformista del
governo. ALLE PAGINE 10E11 Arachi e Benedetti
( da "Corriere della Sera" del
18-06-2009)
Argomenti: Scuola
Corriere della Sera sezione: Primo Piano data:
18/06/2009 - pag: 10 L'Ocse: scuola italiana in coda Costa troppo e ha prof
vecchi Materie scientifiche, ragazzi indietro di due terzi di anno ROMA «È
preferibile legare gli aumenti di stipendi dei professori a buone prestazioni,
piuttosto che aumentare gli stipendi a tutti gli insegnanti incondizionatamente
». È la terapia d'urto che gli economisti dell'Ocse consigliano al nostro Paese
per migliorare la qualità della scuola. Accompagnata necessariamente
dall'introduzione di un sistema nazionale di valutazione esterno. È tutto
scritto nel capitolo dedicato alla scuola dello «Studio economico sul--
l'Italia », presentato in anteprima, alla presenza del ministro
Gelmini, dal presidente di
«Treellle», Attilio Oliva, insieme ai risultati dell'indagine internazionale
Talis sull'insegnamento. I risultati medi degli studenti italiani, messi in
evidenza dalle indagini internazionali, sono tra i più insoddisfacenti
dell'area Ocse. Un solo esempio: i nostri quindicenni risultano indietro
di due terzi di anno scolastico nelle scienze rispetto alla media europea, e di
due anni rispetto ai migliori, i finlandesi. Ma la spesa per studente non è
affatto tra le più basse. La maggior parte dei Paesi economicamente sviluppati
spende meno ed ottiene piazzamenti migliori nelle «sfide» internazionali tra
studenti. L'apparente contraddizione del nostro sistema può essere riassunta
così: tanti prof malpagati. Quasi sempre avanti negli anni (solo il 3% ha meno
di 30 anni). E soprattutto demotivati. La ragione principale per cui si accede
alla professione sembra infatti essere soltanto l'elevata sicurezza del posto
di lavoro. Sono gli insegnanti a scegliere le scuole e non viceversa, come
avviene nel resto d'Europa. L'avanzamento di carriera avviene solo per
anzianità e non è per merito. Tutto il contrario di ciò che serve ad una scuola
per funzionare al meglio, secondo gli esperti. Tra i contrari alla carriera dei
professori figurano sindacalisti e politici. Attilio Oliva si rivolge a tutti
loro, molto spesso simpatizzanti del presidente degli Stati Uniti, per
ricordare quanto Obama ha detto di recente sull'argomento: «Per decenni
Washington è rimasta intrappolata negli stessi stanchi dibattiti che hanno
penalizzato il progresso e perpetuato il declino educativo. Troppi nel mio
partito si sono opposti all'idea di compensare con incentivi economici
l'eccellenza nell'insegnamento, anche se sappiamo bene che questi incentivi
potrebbero produrre miglioramenti sostanziali ». Entrando nel dettaglio lo
studio dell'Ocse suggerisce al nostro governo di puntare su insegnanti «con una
buona preparazione e ben motivati», di dotarsi di «informazioni affidabili »
sul rendimento di ragazzi, prof e dirigenti, estendendo le rilevazioni
dell'Invalsi, il nostro istituto di valutazione. Se una scuola produce
ripetutamente pessimi risultati, gli esperti suggeriscono l'adozione di piani
che prevedano la nomina di un nuovo dirigente scolastico e il raggiungimento di
standard accettabili. In caso di un ulteriore insuccesso scatterebbero la
chiusura definitiva della scuola e il trasferimento dei ragazzi in altri
istituti. Giulio Benedetti Linea dura Nelle scuole medie il 55 per cento dei
bocciati in più rispetto all'anno scorso (Sintesi)
( da "Corriere della Sera" del
18-06-2009)
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Corriere della Sera sezione: Primo Piano data:
18/06/2009 - pag: 10 La linea dura Maturità, i non ammessi aumentano del 40%
ROMA Più bocciati, ammessi agli esami di Stato in calo. La linea del rigore
inaugurata dall'ex ministro Giuseppe Fioroni e portata avanti
da Mariastella Gelmini non
trova ostacoli. Dal Nord al Sud, dalle medie alle superiori sembra che i prof
abbiano cambiato stile di valutazione. Il giugno 2009 ci mostra, forse per la
prima volta dopo decenni, una scuola molto più parsimoniosa nel dispensare
promozioni e ammissioni agli esami. I dati vengono dal ministero
dell'Istruzione. Sono campioni limitati, ma hanno tutti il medesimo
significato: chi non ha studiato paga. Prendiamo i giudizi di ammissione alla
maturità, reintrodotti nell'ordinamento scolastico da Fioroni ed efficaci dallo
scorso anno. Il servizio statistico di viale Trastevere ha elaborato i
risultati dei giudizi relativi al 10 per cento delle quinte classi. I non
ammessi sono aumentati del 40 per cento (1,6 per cento rispetto al totale). Un
anno fa i ragazzi costretti a ripetere l'anno sono stati 20 mila. Se la
tendenza sarà confermata potrebbero arrivare a 27-28 mila. I consigli di classe
hanno mostrato una maggiore severità anche negli scrutini riguardanti le classi
intermedie. Il ministero ha elaborato i risultati di un 5 per cento di scuole.
I bocciati risultano aumentati sensibilmente. Se non ci saranno cambiamenti
saliranno da 330 (giugno 2008) a 370 mila.
( da "Corriere della Sera" del
18-06-2009)
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Corriere della Sera sezione: Cronache data:
18/06/2009 - pag: 20 Il lavoro Dalla Coop al call center Trascom «Non arrivano
gli aiuti» Mille verso il licenziamento DAL NOSTRO INVIATO L'AQUILA Prima la
scossa, la casa in macerie, poi il licenziamento. La gara di solidarietà per i
terremotati si è fermata sulla porta dell'ufficio. E per gli aquilani in questi
giorni inizia un nuovo incubo: la perdita del posto di lavoro. Ingegneri
superspecializzati, operatori di call center, cassiere, tutti uguali e nei guai,
come la notte del terremoto. Per Alberto Pizzi, 48 anni e due bimbi di 3 e 5
anni, e per sua moglie Paola l'incubo è iniziato l'8 giugno: all'indomani delle
elezioni. «La Trascom, multinazionale che gestisce call center, ci ha convocato
per annunciarci il licenziamento ». Coordinatore di un gruppo di lavoro a 1300
euro al mese, Alberto aveva conosciuto Paola, operatrice del call center a 460
euro al mese in azienda e vivevano a Pettino quartiere costruito, a insaputa
degli abitanti, sulla faglia. «Alla scossa siamo scappati scalzi per le scale
con i bambini in braccio mentre scoppiavano i vetri e venivano giù i muri. Ma
questa "botta" è stata peggiore. Il terremoto comincia adesso ». La
pensavano tutti così ieri i colleghi di Alberto che attendevano l'esito della
mediazione del prefetto con la Trascom. C'era Alessia, 31 anni, un bimbo di 3
anni e uno appena perso per lo stress del terremoto, anche lei sposata con un
collega in licenziamento. C'era Laura al settimo mese di gravidanza. E tanti,
tanti trentenni. La mediazione si è chiusa male. Nessun ritiro dei
licenziamenti, solo la richiesta ai dipendenti di ridursi del 20-40% lo
stipendio, altrimenti, ha spiegato l'ad Boggio, la Trascom che ha subito anche
danni del terremoto, non potrà competere con le altre aziende e la riduzione di
347 dipendenti non potrà essere evitata. Ma la rabbia monta assieme al sospetto
che alcune aziende stiano usando l'alibi del terremoto per risolvere problemi
di mala gestione o addirittura come ricatto per ottenere sostegni. «Ci usano
come scudi umani» dice chiaro Piero Francazio della Uil-com. E riferisce quello
che molti lavoratori non hanno il coraggio di riferire. «I posti di lavoro in
bilico in questi giorni sono più di mille. 90 dipendenti della Coop hanno
ricevuto la lettera di licenziamento perché due supermercati sono stati
danneggiati dal terremoto e l'area individuata per la ricostruzione sembra che
non possa essere utilizzata er problemi burocratici. Tra loro ci sono due
impiegati che la notte del terremoto hanno salvato la figlia mentre la casa
crollava e poi si sono calati con un lenzuolo dalla finestra. C'è chi ha perso
tutto anche l'auto finita sotto la casa crollata». Il caso più assurdo è quello
dei dipendenti di Abruzzo Enjeneering una società partecipata al 60% dalla
Regione e al 10% dalla provincia che, con lungimiranza, aveva formato i
dipendenti per poter intervenire in caso di terremoto. Tecnici in grado di fare
perizie di agibilità mai preziosi come ora, ma ai quali l'azienda sta spiegando
che per loro non c'è lavoro. Luciana Del Beato, 40 anni, docente dell'area
Business Management della Tils, in attesa dell'ufficializzazione della lettera
di licenziamento, già spedita rincara: «Vanno a cercare soldi con le
istituzioni locali, utilizzando i lavoratori ». Ex Reiss Romoli, azienda
Telecom considerata ai vertici dell'eccellenza nella formazione dei manager
delle comunicazioni, con una forte relazione con i centri di ricerca e le
università di Bologna e dell'Aquila, Politecnico Milano, Torino, la Tils negli
ultimi tre anni ha subito un destino inaspettato: «ceduta per un euro da
Tronchetti Provera e diventata al 70% della multinazionale francese Cegos e al
30% della Camporlecchio educational, dopo soli tre mesi l'azionariato si è
capovolto e i vertici aziendali hanno cominciato a parlare di chiusura e a
giocare al rialzo». «Il terremoto gli ha dato l'occasione. Ma noi siamo esperti
di gestione aziendale e sappiamo che serve solo a coprire l'intenzione di
disfarsi dell'Aquila». L'amarezza si unisce alla
preoccupazione: «La casa è venuta giù, mio marito grazie ai tagli della Gelmini è finito nella categoria
"perdenti posto", e ho due ragazzi di 13 e 15 anni che vorrei
iscrivere all'Università all'Aquila. Non vorrei andare via come stanno facendo
in tanti. È così che pensano di far volare le aquile: tagliandogli le ali?».
Virginia Piccolillo Protesta Un gruppo di aquilani protesta nella giornata
della visita del premier Berlusconi, in vista del decreto sugli aiuti alle
popolazioni terremotate dell'Abruzzo. Il nuovo incubo, dopo il sisma e i morti,
sono i licenziamenti. Oltre mille persone stanno per perdere il posto di lavoro
Le storie Alberto Pizzi, della Trascom: siamo scappati mentre crollava tutto,
ma il vero terremoto è la disoccupazione
( da "Resto del Carlino, Il (Fermo)" del
18-06-2009)
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FERMO pag. 5 Scuola, progetti di sostegno al
personale «tagliato» REGIONE NEI GIORNI scorsi la terza commissione
dell'Assemblea legislativa marchigiana, che si occupa di attività produttive,
ha espresso parere favorevole sulla delibera della Giunta regionale riguardante
il programma annuale 2009 per l'occupazione e la qualità del lavoro. Il
provvedimento ha una dotazione complessiva di 89 milioni di euro, di cui 65,6
milioni per politiche difensive' o miste' e riguarda ammortizzatori sociali in
deroga, riferiti in particolare a imprese con meno di 15 addetti, contratti di
solidarietà e interventi per politiche attive del lavoro. Il restante
finanziamento è destinato all'istruzione, alla formazione e a progetti
speciali. «Sul fronte dell'istruzione sottolinea il consigliere Rosalba
Ortenzi, componente della stessa commissione la regione Marche ha compiuto
scelte coraggiose, cercando di arginare la pesante
situazione determinata dalla legge Gelmini. Oltre al miglioramento delle competenze in diversi settori, è previsto
un progetto sperimentale che interesserà il personale della scuola, docenti e
Ata, non riconfermato nel prossimo anno scolastico. Circa 700 persone verranno
messe in formazione permanente con misure di sostegno al reddito».
Importanti anche le novità sul fronte delle politiche attive del lavoro. «La
Giunta ha individuato prosegue la Ortenzi alcuni progetti specifici da attivare
sul territorio. Attraverso l'Arco vengono individuati interventi per il
miglioramento competitivo nei settori dell'artigianato e del commercio e ad
essere interessato direttamente è anche il distretto calzaturiero della nostra
provincia fermana. Il programma Pari', invece, ha come obiettivo il reintegro
dei lavoratori svantaggiati e vengono previste borse-lavoro per favorire l'inserimento
dei giovani».
( da "Riformista, Il" del 18-06-2009)
Argomenti: Scuola
Ocse Sale la spesa scolastica e scende la qualità
della didattica, aumenta il numero dei ripetenti Quanto costa al sistema il boom di bocciati con la riforma Gelmini Test PISA. Saranno in 400 mila a dover rifare l'anno. La scuola
italiana è molto cara. 9,6 insegnanti per ogni 100 studenti, contro la media
Ocse di 6,5. La severità ministeriale non ha cambiato le cose. Il ministro
Mariastella Gelmini di
Fabrizio Goria Per gli studenti della scuola secondaria si avvicina il momento
della prova di maturità. La prima che ha visto ufficializzato il giro di
vite verso la meritocrazia grazie alla riforma del ministro dell'Istruzione,
Mariastella Gelmini. Aumentano i bocciati, diminuisce
la qualità media della didattica e cresce la spesa pubblica per l'istruzione:
la maturità di quest'anno puntava tutto sull'innovazione, ma per
l'Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico (Ocse) la nostra
scuola è in ritardo sulla media Ue. Secondo le stime del ministero, sono oltre
372 mila i ragazzi che ripeteranno l'anno scolastico, il 15,4 per cento del
totale di tutti gli studenti secondari. Inoltre, l'analisi compiuta su un
campione del 10 per cento degli istituti di istruzione superiore italiani, ha
visto aumentare di 1,6 punti, rispetto l'anno precedente, la percentuale di non
ammessi alla maturità. Nel complesso il 6 per cento dei liceali, 28 mila
alunni, non potranno partecipare alle prove finali. A pesare è l'introduzione
di due elementi, il voto di condotta scolastica e la media minima (6 in ogni
materia) per accedere agli esami. I primi commenti del ministro Mariastella Gelmini, al Tg1, sono stati cauti: «Non è mai bello che un
ragazzo perda l'anno però io credo che questo aumento delle bocciature stia a
significare il ritorno ad una scuola dell'impegno, ad una scuola del rigore, ad
una scuola che prepara i ragazzi alla vita». Proprio il rigore è stata una
delle parole d'ordine di quest'anno scolastico ormai alla conclusione. Il corpo
docenti ha aumentato, secondo le direttive ministeriali, la dose di disciplina
verso gli studenti e ora cominciano a vedersi i risultati. Tuttavia, per quello
che potrebbe intendersi come un ritorno al ruolo formativo della scuola -
bocciare dovrebbe essere un elemento del processo di educazione - può rivelarsi
un costo non preventivato per lo stato italiano. I quasi 400 mila ragazzi che
dovranno ripetere l'anno, secondo un'indagine dell'Associazione docenti
italiani, lo faranno all'80 per cento nello stesso istituto che, nel 98 per
cento dei casi, è una scuola statale. Ciò significa, prendendo in esame il
costo medio per studente liceale Ocse, che le bocciature costeranno quasi 3
miliardi di euro allo stato, con un aumento di 300 milioni rispetto all'anno
precedente. Scorrendo l'Oecd Economic Survey of Italy 2009, l'ultimo rapporto
sul nostro paese, emerge uno scenario poco promettente. Gli studenti italiani
sono indietro. Lo ha sancito il test Programme for International Student
Assessment (PISA), riguardante gli adolescenti di 15 anni in tutti i paesi
dell'area Ocse. Guardando l'Italia si scopre che i nostri alunni sono indietro
di due terzi di anno scolastico nei confronti della media Ue e di due anni
rispetto ai primi in classifica, i finlandesi. Nella nostra penisola, più che
in altre realtà territoriali, si sente la differenza fra nord e sud nelle
performance educative. L'allarme riguarda principalmente il metodo di
apprendimento degli studenti, che appare «inadeguato, obsoleto e poco stimolante».
Fra le cause, il sistema di reclutamento e valutazione degli insegnanti: «La
motivazione principale per accedere alla professione - rileva l'Ocse - sembra
essere soltanto l'elevata sicurezza del posto di lavoro». L'unico stimolo per i
professori sembra essere «l'avanzamento di carriera», che avviene «solo per
anzianità e non per effettivi meriti». Sul capitolo della spesa, l'Ocse spiega
che «il costo più elevato dell'istruzione italiana è ampiamente dovuto al
rapporto insegnante per studente, che è del 50 per cento più alto. In Italia,
infatti, vi sono 9,6 insegnanti ogni 100 studenti rispetto ai 6,5 nell'area
Ocse». E per ogni scolaro, lo stato spende quasi 7.500 euro all'anno. Fra le
soluzioni sostenibili per l'Italia, l'Ocse consiglia di «dare maggiore
autonomia di gestione delle scuole ai dirigenti scolastici, anche nella
selezione, valutazione e nello sviluppo delle carriere degli insegnanti».
Questo avviene già da oltre 20 anni nel mondo anglosassone dove, oltre a
parlare di meritocrazia verso i ragazzi, si applica lo stesso concetto al corpo
docenti. Sono abituali le prove per gli insegnanti, come ricorda Riccardo
Gallarà, preside del liceo classico Vittorio Alfieri di Torino: «Non dobbiamo
stupirci se la didattica non è all'altezza degli altri paesi, gli insegnanti
sono demotivati, svogliati, sottopagati e poco gratificati». Non manca, però,
qualche ammissione di colpa quando spiega che «forse farebbe bene al sistema
una scossa, come quella portata negli uffici pubblici, troppi docenti attendono
solo l'arrivo dello stipendio in classe». E nel suo istituto, uno dei più
prestigiosi del capoluogo piemontese, avvisa che «le nostre selezioni, basate
sugli standard internazionali, ci hanno permesso di garantire una didattica
migliore del 50 per cento rispetto alla media nazionale, ma ci è costata sforzi
immani». Ciò che l'Ocse poi aggiunge è che l'Italia non deve dimenticare il
ruolo formativo della scuola, al fine di creare le migliori condizioni di
studio in ambito universitario. Nella classifica degli atenei più virtuosi,
stilata ogni anno dal Times, c'è solo Bologna nei primi 200 posti. L'università
La Sapienza di Roma è al 205esimo posto, il Politecnico di Milano al 291esimo,
l'università di Padova al 296esimo. Secca bocciatura per la Bocconi di Milano,
che non figura tra le prime 400. Maria Pia Garavaglia, ministro ombra del Pd
per l'Istruzione, ha precisato che «qualunque paragone con le università
americane è impossibile, per diversi motivi. Innanzitutto, negli Stati Uniti
gli atenei sono tutti, Harvard in testa, fortemente privatizzati». Ha poi
aggiunto che «l'ordinamento universitario americano è profondamente diverso dal
nostro. Ricordiamo, a titolo di esempio, i professori tutti a contratto e molto
collegati al mondo dell'impresa». E di impresa si deve discutere, dal momento
che il 56 per cento degli studenti della scuola secondaria decidono di non
proseguire gli studi, ma entrare nel mondo del lavoro. Franco Garelli, preside
di Scienze Politiche a Torino, spiega che «l'analisi Ocse ed il numero dei
bocciati fanno allarmare, se consideriamo che tutti questi fattori si
ripercuoteranno sul mondo universitario». Anche lui è concorde che serve un
giro di vite, ma non giustizialista, bensì metodologico. Quindi, parafrasando
il giudizio Ocse, largo all'aumento del numero degli studenti per classe,
raggruppamento dei piccoli istituti e riduzione delle ore di insegnamento,
limitatamente alle materie non obbligatorie. Ma soprattutto, incentivi e premi
solo ed esclusivamente ai docenti più efficienti. Anche se, ricorda l'Ocse,
«per l'Italia il raggiungimento della media Ue si può ipotizzare solo nel
2017». 18/06/2009
( da "Corriere della Sera" del 18-06-2009)
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Corriere della Sera sezione:
Cronaca di Milano data: 18/06/2009 - pag: 5 La riforma Gelmini Tempo pieno e maestro unico Sono i temi «caldi» contestati da
genitori e insegnanti, soprattutto a Milano. «Invito tutti al dialogo dice
Giuseppe Colosio senza avere pregiudizi. Il maestro prevalente? Un modello che
nasce da motivazioni culturali»
(
da "Corriere della Sera"
del 18-06-2009)
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Corriere della Sera sezione: Cronaca di Milano data: 18/06/2009 - pag: 5 Il personaggio Ecco l'>uomo scelto dal ministro
Gelmini per guidare la scuola lombarda. La carriera di Giuseppe Colosio «La scuola cambia, dialoghiamo Gli stranieri? L'obbligo di formarli Il nuovo direttore regionale, Colosio: tempi duri, ma arriveranno le assunzioni Invita al dialogo insegnanti e genitori che contestano la riforma e il maestro unico: «Parliamone, senza ideologie. Confrontiamoci». Vuole coinvolgere le istituzioni sul tema degli stranieri e avviare collaborazioni con Comuni, questure e prefetture: «Per troppo tempo siamo rimasti soli». Ammette che sì, i tagli agli organici comporteranno qualche sacrificio, ma «docenti e bidelli sono persone, e non possiamo dimenticarlo». Quindi annuncia: «Qualche immissione in ruolo arriverà». Giuseppe Colosio da ieri è il direttore scolastico della Lombardia. E ha le idee molto chiare: «Dobbiamo metterci subito al lavoro. La qualità è il nostro primo obiettivo». Nessuna illusione: «La Lombardia è una regione molto complessa che parte da standard elevati». Dunque, per migliorare, è fondamentale rimboccarsi le maniche. Subito. Prima incombenza: «Dovremo mettere mano al personale ausiliario». Bidelli e segretari. Che non saranno risparmiati dalla razionalizzazione. «Ma garantiremo il servizio sui nostri 5.200 plessi». Altra rassicurazione: «L'orario scolastico sarà quello richiesto dalla maggior parte delle famiglie. Tempo pieno compreso». Proposito per l'anno nuovo: «Vogliamo iniziare bene». Il che significa accelerare le nomine dei precari, le operazioni di trasferimento dei docenti, organizzare il calendario. «Siamo in attesa di sapere continua Colosio quante immissioni in ruolo avremo. Le attendiamo al più presto, perché questo significa semplificare la vita degli insegnanti». Prove di distensione in un clima arroventato dalle polemiche, ultima in ordine cronologico quello di lunedì alla Mondadori, con il ministro Mariastella Gelmini «bocciato» dai genitori di Retescuole. Colosio è sereno: «Certo, lo so che alcuni contestano la riforma. Io ho un'opinione diversa, ma per questo è importante parlarne». Apertura a tutti. A sindacati e contestatori: «Ho intenzione di avviare un dibattuto chiaro, senza battaglie tra favorevoli e contrari. Il maestro prevalente? Io continuo a pensare che sia una scelta positiva, che abbia una valenza culturale dettata da un modello pedagogico, non dalla necessità di tagliare gli organici». Non sarà una passeggiata. Soprattutto perché il movimento milanese è battagliero e popoloso: «Capisco che in alcuni insegnanti prevalga un certo spirito conservativo. Ma io dico loro: 'Aprite la mente e guardate in faccia le cose come stanno', senza avere timori. Noi facciamo la nostra parte per venirvi incontro». La scuola che cambia. Dalle elementari alle superiori. «Ora il vero tema è la qualità, ma in Lombardia siamo molto avanti: gli obiettivi di Lisbona sono per la maggior parte raggiunti e la dispersione è quasi del tutto sconfitta ». Quasi. Perché in Lombardia ci sono 122 mila alunni, figli di immigrati, che non sempre ce la fanno a concludere gli studi. «Docenti, presidi, educatori osserva il neodirettore hanno reagito in maniera straordinaria all'immigrazione degli ultimi anni. E lo hanno fatto in maniera del tutto solitaria». L'auspicio: «Serve un rapporto più stretto tra istituzioni per affrontare insieme il problema. Le cose migliorerebbero molto se potessimo collaborare questure e prefetture che rilasciano i permessi di soggiorno ». Una rete interistituzionale. «Fermo restando che la scuola deve fare prima di tutto formazione e istruzione, non assistenzialismo». La classe, il luogo della crescita. Per tutti. Per gli stranieri in primo luogo. E anche su questo tema Colosio cerca un dialogo «senza filtri ideologici ». Magari «con un grande happening ». Quando? Il direttore sorride: «Non lo so con precisione, sono appena arrivato...». Annachiara Sacchi Le richieste dei genitori I tempi sono duri e qualche sacrificio andrà fatto. Ma per quanto riguarda il tempo scuola, le richieste delle famiglie lombarde sono state nella maggior parte dei casi accolte \\ Vorrei aprire un tavolo per discutere della riforma. Ma senza battaglie tra favorevoli e contrari( da "Corriere della Sera" del
18-06-2009)
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( da "Sole 24 Ore, Il" del 18-06-2009)
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( da "Resto del Carlino, Il (Rimini)" del
18-06-2009)
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( da "Unione Sarda, L' (Nazionale)" del
18-06-2009)
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( da "Virgilio Notizie" del 18-06-2009)
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( da "Stampaweb, La" del 18-06-2009)
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del 20-06-2009)
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20-06-2009)
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20-06-2009)
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