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Acta diurna 6-7 settembre 2020

 

 

PRIVILEGIA NE IRROGANTO

Di Mauro Novelli

 

 

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In nero e in grassetto i miei commenti.

 

ACTA DIURNA  6-7 settembre   2020               Mauro Novelli

Più dei tanti che tumultuano, i tiranni temono i pochi che pensano. (Platone)

 

(9) I NUOVI BARBARI. PUNIBILI CON 10-18 ANNI DI GALERA. VEDREMO.

 

7-9-2020 Il Giornale. I nuovi https://img.ilgcdn.com/sites/default/files/styles/large/public/foto/2020/09/07/1599472796-aggressori-willy.jpgbarbari

Due picchiatori si sono accaniti contro un ragazzino indifeso. L'hanno pestato fino a ucciderlo. I volti dei nuovi barbari. Matteo Carnieletto 

Calci, pugni e gomitate. E sangue, tanto sangue. È la notte tra il 5 e il 6 settembre scorso quando a Colleferro, zona dei Castelli Romani, scoppia una lite. Willy Monteiro Duarte, un ragazzo nato a Roma da una famiglia capoverdiana, sta tornando a casa con alcuni amici quando, in lontananza, assiste al diverbio.

 

Tra i volti sfigurati dall'ira riconosce anche quello di un suo amico. Si avvicina, cerca di fare da paciere ("smettetela, così vi fate male"), ma non c'è nulla da fare: la lite si trasforma in rissa. Succede tutto in una frazione di secondo: Willy crolla a terra. Poco alla volta, mentre il branco infierisce su di lui, il sangue comincia ad appicciarsi sui suoi vestiti. Non riesce a reagire: non può fare nulla per salvarsi. I suoi presunti aggressori, infatti, sono campioni di Mma (arti marziali miste): sanno come e dove colpire per fare male. Forse anche per uccidere. Willy non ce la farà: nonostante l'intervento dei carabinieri, morirà poche ore dopo in ospedale.

I presunti colpevoli della morte del giovane sono quattro, tutti di età compresa tra i 20 e i 26 anni: Mario Pincarelli, Francesco Belleggia e, infine, Marco e Gabriele Bianchi. Capelli colorati, tatuaggi, catene e orologi d'oro e un culto per il corpo portato all'estremo. Il tutto condito da espressioni da gangster di periferia: "La vita in ginocchio fatela a l'altri", "Non cambio per nessuno, ma sarò migliore per chi lo merita!", "Essere maledetto mi benedice". Un canone estetico orrendo, figlio di idee peggiori. In una parola: barbaro.

Il nuovo barbaro, scriveva Ortega y Gasset ne La ribellione delle masse (1929), coincide con l'uomo massa: "Si trova circondato da strumenti prodigiosi, da medicinali benefici, da Stati previdenti, da diritti comodi. Ignora, viceversa, quanto sia stato difficile inventare quelle medicine e quegli strumenti e assicurare per l'avvenire la loro produzione; non si rende conto di quanto sia instabile l'organizzazione dello Stato, ed è un miracolo se sente dentro di sé qualche obbligo. Questo squilibrio lo falsifica, lo vizia alla radice del suo essere vivente". Così i "briganti di Artena", come sono stati ribatezzati gli aggressori di Willy. Non sanno che i loro costosi telefoni sono frutto di tecnologie sempre più complesse; non sanno che la luce ha un costo e che il prezzo del carburante dei loro costosi Suv dipende da ciò che avveiene nel mondo. Giovani che, in poche parole, se ne fregano di ciò che accade attorno a loro. Prima i tatuaggi, l'Mma e il divertimento. Il resto si fotta.

Sulla Treccani, Riccardo Chiaberge declina all'attualità il concetto di barbaro espresso da Ortega y Gasset: l'invasione verticale dei barbari non viene da fuori, ma dall'interno della nostra stessa società: i nuovi barbari, infatti, "parlano la nostra stessa lingua, sono figli nostri: figli degeneri, esseri primitivi sbucati all’improvviso dalle viscere stesse della società europea. Uomini-massa privi di cultura e di coscienza individuale, portati ad agire in branco e a cadere facile preda di demagoghi e tiranni". L'articolo, scritto cinque anni fa, descrive con pienezza i presunti aggressori di Willy.

Energumeni che hanno colpito con violenza inaudita un giovane che era la metà di loro. Ragazzi che non sanno, e forse nemmeno possono comprenderlo, che la forza può essere un valore, se ben gestito. È quello che ha fatto l'Occidente nel corso dei secoli, almeno fino a quando non ha deciso di abdicare dal suo ruolo civilizzatore. Da sempre, infatti, all'interno della società ci sono elementi che sognavano la violenza, che desideravano lo scontro e la guerra. Ma si è sempre cercato di gestirli. Ed è così che la violenza fine a stessa è diventata forza. È così che bande distruttrici si sono tramutate in falangi e legioni. È così che si sono costruiti gli imperi. È così che un gruppo di uomini a cavallo si è trasformato nel più formidabile esempio di educazione: la cavalleria.

Tutto iniziò quando tutti coloro che ruotavano attorno ai castelli cominciarono a fidarsi - e spesso anche ad accettare le angherie - di signorotti soddisfatti e arroganti che però avevano dallo loro la forza. Il popolo sapeva che, nel momento del bisgono, sarebbero stati proprio quei signorotti a scendere in campo con lancia, spada e cavallo per difenderli. La nobiltà divenne quindi un dovere prima ancora che un diritto. E doveva esser riconquistata ogni giorno in punta di spada. Scrive Ortega y Gasset: "I privilegi della nobiltà non sono originariamente concessioni o favori, ma, al contrario, sono conquiste. E in principio, il suo mantenimento presuppone che il privilegiato sarebbe capace di riconquistarle a ogni istante, se fosse necessario e se qualcuno gliele contendesse. I diritti privati, e privilegi non sono, dunque, possessione passiva e semplice godimento, ma rappresentano il limite a cui arriva lo sforzo della persona. Invece, i diritti comuni, quali quelli dell’uomo e del cittadino, sono proprietà passiva, puro usufrutto e beneficio, dono generoso del destino con cui ogni uomo s’incontra, e che non corrisponde a nessuno sforzo. Io direi, allora, che il diritto impersonale si possiede, e quello personale si sostiene". L'uomo nobile, prosegue Ortega, si distingueva - e si dovrebbe distinguere ancora oggi - per i doveri: "Per me, nobiltà è sinonimo di vita coraggiosa, posta sempre a superare se stessa, a trascendere ciò che è, verso ciò che si propone come dovere ed esigenza. In questo modo, la vita nobile rimane contrapposta alla vita volgare o inerte, che, staticamente, si reclude in se stessa, condannata a una perpetua immanenza, dato che una forza esteriore non la costringe ad uscire fuori di sé. Da qui la ragione di chiamare 'massa' questo modo d’essere umano, e non tanto perché appartenga alla moltitudine, quanto perché è inerte".

Nobile è stato Willy quando, vedendo un amico in pericolo, è sceso dall'auto per difenderlo con il buon senso ("smettetela, così vi fate male"). La violenza come extrema ratio, tipica dell'Occidente. Una cosa che i suoi aggressori, novelli barbari, non possono nemmeno comprendere.

 

(8) CHIACCHIERICCIO E CHIESA CATTOLICA.

LA NUOVA DIMENSIONE DEL SACRO E LA MANCANZA DI CORAGGIO.

 

6-9-2020 Vaticannews. Il Papa: il chiacchiericcio contro gli altri è una peste più brutta del Covid. La pedagogia del recupero, non l'accusa o la condanna, è quella suggerita da Gesù quando un fratello sbaglia. Così il Papa stamani all’Angelus esorta a pregare per i fratelli e non a andare a raccontare difetti o scivolate. "Il grande chiacchierone è il diavolo" - dice - "che cerca di disunire la Chiesa". Di Debora Donnini –

 

L’apparato curiale è terrorizzato dalla cattiveria vendicativa di Francesco Primo PP.

Anche il papa si esercita nella delegittimazione di chi ha da ridire sulla conduzione attuale del gregge costituito dal popolo di Dio. Quello che il papa vuol far passare per chiacchiericcio altro non è che un bisbigliare critico e intimidito di chi ritiene fallimentare la sua una conduzione come pastore di anime.

Ritengo che Bergoglio non creda a tutte le sovrastrutture pensate ed imposte ai fedeli cattolici in 2000 anni di accomodamenti di una religione che, definendosi rivelata, non ha bisogno di tante costruzioni culturali e pseudo culturali. Dica chiaramente Bergoglio che cosa vuol fare di quelle costruzioni che, poggiate sulla rivelazione, non fanno altro che nasconderla e renderla sempre più irriconoscibile.

Abbia il papa il coraggio di fare chiarezza. Abbia la Curia il coraggio ndi esprimersi serebnamente.  Ma, si sa,  diceva il Manzoni, il coraggio, uno, se non ce l'ha, mica se lo può dare”

 

(7) GALLI DELLA LOGGIA SU CONTE, ANOMALIA ASSURDA. INCAUTO IL PRESIDENTE MATTARELLA.

ARTICOLI DEL 24 E 25 APRILE 2020

Il Fatto Quotidiano

La7, Galli Della Loggia a Delrio: “Conte anomalia assurda, scelta incauta di Mattarella”

La7, Galli Della Loggia a Delrio: “Conte anomalia assurda, scelta incauta di Mattarella”. ... Sergio Mattarella, “accettando” il nome di Giuseppe Conte, ha applicato la Costituzione, ... Su questo non mi sento d'accordo con lei”.

24 apr 2020

 

Blasting News Italia

Conte secondo Galli della Loggia: ‘Non rappresenta nessuno, scelta incauta di Mattarella’

Non usa mezze misure il professor Ernesto Galli Della Loggia, ospite di Omnibus su La7, per bocciare da ogni punto di vista ... contro Giuseppe Conte e Sergio Mattarella durante la puntata del talk show Omnibus, andata in ...

24 apr 2020

La7

Ernesto Galli Della Loggia sul premier Conte: "Non ...

Il prof. Ernesto Galli Della Loggia definisce "incauta" la scelta di Mattarella di affidare il governo a Giuseppe Conte: "E' uno sconosciuto, la sua ...

24 apr 2020

Firenze Post

Galli Della Loggia: Conte un’anomalia tutta italiana, accettata da Mattarella

MILANO – La trasmissione Omnibus, su La7, una rete non certo favorevole ... Ernesto Galli Della Loggia, editorialista del Corriere della Sera, che ha clamorosamente puntato il dito contro Giuseppe Conte e Sergio Mattarella.

25 apr 2020

 

 

(6) CI SIAMO ABITUATI ALLA SPESA ON-LINE. CONSEGUENZE.

 

Costretti dalla pandemia, in tanti hanno fatto ricorso alla spesa online. Adesso è una realtà acquisita, con conseguenze importanti, che andranno a colpire (in negativo) i territori più isolati

 

(5) CAPACITÀ DI GOVERNO: SENZA UNA PROGRAMMAZIONE TRASPARENTE OGNI SCADENZA DIVENTA EMERGENZA

 

https://www.openpolis.it/wp-content/uploads/2020/09/riunione-cts.jpg7-9-2020 Openpolis. Senza una programmazione trasparente ogni scadenza diventa emergenza | Come vengono gestiti i soldi nell’emergenza Covid

 

(4) IL PM MESCOLINI NOMINATO DALLE CORRENTI A REGGIO EMILIA.

“Il Pm Mescolini fu nominato a Reggio grazie ad un accordo tra correnti”, la verità di Antonio Leone6-9-2020 Il Riformista. Il caso Aemilia

“Il Pm Mescolini fu nominato a Reggio grazie ad un accordo tra correnti”, la verità di Antonio Leone. Paolo Comi 

 

(3) NAVE ETIENNE DA UN MESE BLOCCATA DAVANTI ALLE COSTE MALTESI. “SALVÒ” 27 NAUFRAGHI.

 

7-9-2020 Il Manifesto. 03pol2-sotto-petroliera-etienneLa nave Etienne chiede aiuto: «Situazione disperata, autorità facciano loro dovere». Giansandro Merli

Mediterraneo. La petroliera è bloccata da quasi un mese davanti alle coste maltesi. La Valletta rifiuta lo sbarco dei 27 naufraghi salvati il 5 agosto. Dopo 29 giorni la compagnia Maersk ha deciso di rompere il silenzio stampa. Tommy Thomassen, il direttore tecnico, dice al manifesto. «È davvero ingiusto mettere il nostro equipaggio in questa situazione. Sono degli eroi: hanno salvato 27 persone»

 

(2) DE LUCA INDAGATO.

 

NAPOLI, ITALY - 2019/07/01: The President of the Campania Region Vincenzo De Luca during the opening...7-9-2020 HuffPost. Vincenzo De Luca indagato. Per la procura avrebbe favorito i suoi 4 autisti. L'indagine partita dopo un lieve incidente stradale che lo vide coinvolto tre anni fa. By Gianni Del Vecchio

 

PACIFIC PRESS VIA GETTY IMAGES

 

(1) IN ITALIA LAVORATORI TROPPO ISTRUITI. DEMOTIVAZIONI

 

5-9-2020 AGI. Il problema dei lavoratori troppo istruiti in Italia

La Cgia di Mestre ha messo in fila i numeri, in costante aumento da 10 anni e spiega l'importanza del fenomeno: "Attiva meccanismi di demotivazione e di scoramento che condizionano negativamente il livello di produttività"

 

 

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