PRIVILEGIA NE IRROGANTO di
Mauro Novelli “Più
dei tanti che tumultuano, i tiranni temono i pochi che pensano”. (Platone) |
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In nero e in
grassetto i miei commenti
ACTA DIURNA
6 – 7 Febbraio 2022 di
Mauro
Novelli |
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(6) IL
SALTARELLO DI CONTE. L’avvocato
degli Italiani dovrà rifare l’esame di stato? Possibile che non abbia
individuato le magagne insite in quei processi decisionali? Possibile che
credano ancora che quello che decide Grillo supera ogni normativa e la Costituzione? |
(5)
Riflessione n° 20 / 2022 (7-2-2022)
SITUAZIONE NEI
PARTITI
1) Come sta la
destra.
Salvini sostiene che per ricomporre il centro destra
occorrerà un anno. Nel frattempo lui prova a sondare il terreno per capire se
il Grande Centrino (FI e cespugli) può dargli spazio e se avrà un futuro.
Intanto continua ad accusare di tradimento e diserzione quanti hanno fatto
mancare il voto alla Casellati nelle elezioni presidenziali. Dopo una ansimante fuga in avanti, Berlusconi ha capito che, per continuare a gestire da Arcore
l’eventuale Grande Centrino, dovrebbe
impedire alla Lega di convergere su quello che considera un suo
terreno esclusivo. Pena l’irrilevanza di Forza Italia come forza egemonica della nuova
formazione. Ma sia Salvini che Berlusconi commettono un errore: non è
vero che la situazione odierna si limita a spingere gli innervositi elettori
di centro a trovarsi una offerta politica liberal moderata. E’ vero invece
che molti cittadini italiani (il 40% non va a votare) sono alla ricerca
dell’ennesimo percorso politico che sia in grado di prospettare quel
cambiamento radicale politico, partitico, comportamentale che da una decina
d’anni vanno affannosamente esplorando, nella speranza di riconoscersi in nuove offerte politiche,
finora comunque tutte deludenti e fallimentari. Dalla mancata rottamazione di
Renzi e le sue conversioni sulla spending review fino al licenziamento di Cottarelli, al grande
bluff dei 5Stelle i quali, lungi dall’aprire il Parlamento come una
scatoletta di tonno, si sono esercitati in manovre autoimmuni tanto evidenti
quanto foriere di disastri. Oggi a destra è la Meloni ad incarnare la voglia e la
possibilità di un drastico cambio di rotta rispetto allo squalificato andazzo
generale. E la sua proposta politica risulta la più adeguata ad accogliere il cambiamento auspicato da una buona parte di
cittadini. Cambiamento non certo rivoluzionario (Giorgia Meloni sostiene di
essere la più rispettosa delle istituzioni) ma negli atteggiamenti politici; nel tentativo
di imporre una maggiore correttezza e
lealtà nei rapporti interpartitici, appunto, con le istituzioni, con le altre
forze politiche e con i cittadini; nel più fermo e diverso atteggiamento nei confronti di
questa UE. Queste almeno sono le caratteristiche di Fratelli d’Italia
agli occhi di almeno un terzo dei cittadini italiani. Gli altri partiti,
quelli che non sanno fare più politica, hanno da contrapporre solo l’accusa
di fascismo, di estremismo di razzismo alla formazione di Giorgia Meloni, non
essendo in grado di opporre linee e visioni politiche, soluzioni diverse,
diversi metodi operativi nell’affrontare i vari problemi della nostra
società. Sosteneva Leonardo Sciascia che “Il più bell’esemplare di fascista in cui ci si possa
oggi imbattere (e ne raccomandiamo agli esperti la più accurata descrizione e
catalogazione) è quello del sedicente antifascista unicamente dedito a dare
del fascista a chi fascista non è”. (Nero
su nero, Einaudi 1979 - Pag. 73) Salvini e Berlusconi cercheranno di saggiare la
disponibilità di altri forni, ma mentre loro
devono affannosamente prendere tempo per cercar di trovare la strada
più conveniente a loro ed alle loro formazioni, la Meloni può invece più
semplicemente aspettare, approfittando della loro inadeguata e sconclusionata
offerta politica e della conversione di parte di quel 40 % di cittadini che
si astengono. Con le amministrative alle porte, le decisioni rischiano di
essere affette da presciolosità intellettuale. Altri sono i problemi di FdI. 1) Mancanza di una classe politico-amministrativa adeguata
da proporre localmente. Può contare su una esperienza di governo ridotta:
partecipò come Alleanza Nazionale al IV governo Berlusconi
(2008-2011) con 4 ministri e 8 sottosegretari. Dal 2018 partecipa alla
avanzata della destra nelle amministrative, regionali e comunali. 2) Mancanza di canali mediatici di comunicazione
che vadano oltre i social e Il Secolo d’Italia. Certamente Berlusconi
(Silvio) farà mancare quelli di
Mediaset o cercherà di mettere in luce critica – tramite i suoi giornalisti – la
partecipazione di esponenti di FdI. Dovrebbero progettare l’impostazione di alternativi
canali di comunicazione sfruttando le
nuove tecnologie, anche alla luce del fatto che i due anni e passa di
pandemia hanno costretto moti cittadini ad impadronirsi degli strumenti per
accedere alle nuove forme di informazione e partecipazione. Alle elezioni politiche del 2018 il partito si attestò al 4,35 % alla Camera
e al 4,26 % al Senato. Risultati prossimi all’irrilevanza rispetto ad oltre
il 17 % della Lega e al 14 % di Forza Italia. Oggi, grazie all’esposizione
mediatica offerta anche dai canali del Cavaliere, i sondaggi collocano la
Meloni tra il 18 ed il 20 %. C’è da aggiungere che la partecipazione ai talk
show di Giorgia Meloni fa aumentare gli ascolti di quei canali, ripagando in
tal modo quegli stessi canali. 3) Mancanza di presa
di distanza nei fatti e nell’azione di tutti i giorni, non semplicemente in
dichiarazioni formali, da frange violente che si definiscono simpatizzanti di
estrema destra. Oppure da coloro che ridicolizzano il suo partito con
manifestazioni infantili di approccio folkloristico richiamanti il ventennio
fascista. 4) Difficoltà nel promuovere una cultura di destra
adeguata, attraendo in maniera organica forze intellettuali di area e non,
attive e critiche, in grado di
prospettare da qui a dieci, venti anni soluzioni strutturali ai gravi problemi che una società complessa
deve affrontare. 5) Mancata valorizzazione (conseguenza del
punto 2) del ruolo di Meloni nella UE
quale presidente del Partito
dei Conservatori e dei Riformisti Europei.
Per concludere, la
voglia di cambiamento degli Italiani e le posizioni raggiunte nei sondaggi
possono indurre la Meloni a posizioni politco-sociali
dettate da pigrizia operativa. Sbaglierebbe I tre partiti
devono decidere prima delle amministrative di metà anno. |
(4)
MAGISTRATI INFETTANTI. 7-2-2022 Il Giornale. Quei cento giudici che
fanno casta: agli amministrativi è permesso tutto
Il saggio punta i riflettori su un gruppo ristretto di magistrati, dai Tar al Consiglio di Stato. Rizzo: "Sono legati alla politica, spesso sono nei posti chiave dei ministeri e ricevono incarichi extra". Luca Fazzo |
(3) SONDAGGIO UFFICIALE PIÙ RECENTE. Tecnè per Agenzia
Dire. Somministrato il 2-2-2022 http://www.sondaggipoliticoelettorali.it/ Sito gestito dalla Presidenza del
Consiglio. FDI 21,9% PD 21,4% LEGA 17,1% M5S 13,1% FI 8,8% AZIONE/+EUROPA 4,8% IV 2,8% SI 2,4% EUROPA VERDE 2,3% ALTRI 5,4% ASTENSIONE 42,4% |
(2) ANCORA IL
CARBONE 7-2-2022 AGI. In Francia
e Germania aumenta l'uso del carbone A causa delle tensioni geopolitiche, degli investimenti in calo,
della transizione green che sta cambiando l'offerta con la domanda che resta,
però, uguale, la fonte energetica che, almeno per ora esce vittoriosa, è
quella più inquinante
I danni degli ecologisti miopi e poco intelligenti,
tanto per sentirsi vivi. |
(1) INTERMEDIARI. VITA BREVE. 7-2-2022 Linkiesta Nuovo
paradigma Cos’è il Web3, l’internet “libero” del futuro basato sulla
blockchain. Alberto Cantoni. Si parla
sempre più spesso di un’infrastruttura in grado di offrire soluzioni di
business indipendenti che poggiano su applicazioni decentralizzate. Ciò
consentirebbe di creare pressoché qualsiasi cosa in rete, senza dover fare
affidamento su piattaforme esistenti come Google o Facebook
o sul cloud computing
Continua la demolizione degli “intermediari”. Ecco una delle motivazioni del tracollo in
borsa di Meta (FaceBook) |
Mattarella, Meloni, Casalino, Angeli,
BCE, ZEE, Renzi, governo, Di Maio, 5 Stelle, Segre, Boldrini, World Economic
Forum ,Mortati, Basso, Covid, polmonite, terapie intensive, vaccino, Elisabetta
Notaro, Palamara, : clemente mastella giuseppe conte goberno senato bonafede