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PRIVILEGIA NE IRROGANTO

Di Mauro Novelli

A c t a    d i u r n a

29-30       dicembre   2020

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ACTA DIURNA  29-30 dicembre 2020               Mauro Novelli

Più dei tanti che tumultuano, i tiranni temono i pochi che pensano. (Platone)

(1) VACCINO SÌ. VACCINO NO. LA SCELTA NON È UNIVOCA E SENZA CONSEGUENZE.

 

29-12-2020 Gazzetta di Benevento. In materia di vaccinazioni si e' giunti ad una linea di rigore fino al punto di punire i medici che esprimono riserve o si dichiarano contrari.

Occorre reagire a un simile declivio rilanciando la difesa dei diritti fondamentali spettanti ad ognuno, come connotato irretrattabile della nostra identita' costituzionale pluralista e democratica. di Vincenzo Baldini docente Diritto Costituzionale

 

(A) E’ l’epoca della fretta.

Neanche la scienza si salva da questa condanna, tanto comoda quanto fallace. Ormai, anche tra gli scienziati  siamo tornati all’”Ipse dixit”, quello dei pitagorici che, per sostenere la veridicità di una affermazione, la indicavano come detta da Pitagora (ipse); assunto poi come metodo dagli studiosi medievali  quando si riferivano ad affermazioni  di  Aristotele, unico filosofo greco i cui testi per secoli sono stati gli unici conosciuti. Molto comodo per evitare dubbi e difficoltà di dimostrazione. Ma la scienza non è figlia dell’”Ipse dixit”, delle certezze indimostrate e da accettare obbligatoriamente. Come esorta Galileo la scienza progredisce per tentativi. “Provare e riprovare” suggeriva uno dei fondatori della scienza moderna che, in quanto scienza, avrebbe avuto  bisogno di dimostrazioni reali, riproponibili in laboratorio,  e non avrebbe più potuto accampare paternità blasonate per essere qualificata come vera. 

 

 B) Se ad   un cittadino laureato in geologia viene impedito dallo stato l’esercizio della professione di medico, qualcuno può sostenere che siamo in presenza di una violazione della libertà personale e del mancato riconoscimento di un diritto? Certamente No!

Se un’azienda ospedaliera ha il reparto di ginecologia sguarnito di professionisti e non è in grado di effettuare, in tempi congrui, tutti gli interventi di aborto terapeutico. Se questo ospedale assume cinque ginecologi e quattro di questi, dopo aver firmato il contratto, si dichiarano obbiettori di coscienza e non effettueranno aborti terapeutici. Se questo ospedale licenzia i quattro ginecologi perché hanno taciuto la loro inadeguatezza a rivestire quel ruolo in una azienda pubblica che, per legge, deve garantire assistenza a tutti i cittadini e non solo ai timorati di Dio come i quattro professionisti, siamo in presenza di una violazione della libertà personale e del mancato riconoscimento di un diritto? Certamente No!

Se il quinto ginecologo svolge il suo lavoro nei confronti di tutti i cittadini e offre loro la sua professione senza obbiettare alcunché, ma promuove campagne contro la pratica degli aborti anche terapeutici e per questo viene sanzionato dalla direzione sanitaria o dall’Ordine dei medici, siamo in presenza di una violazione della libertà personale e del mancato riconoscimento di un diritto? Certamente Sì!

 

E’ diritto di tutti i cittadini essere curati secondo scienza? Certamente Sì!

La scienza ha dimostrato che i vaccinati contro un morbo pandemico sono meno (meno) infettivi dei non vaccinati? Sì!

La direzione sanitaria di un ospedale ha il dovere di far operare in reparti specifici personale meno (meno) contagiante perché vaccinato? Sì!

 

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