PRIVILEGIA NE IRROGANTO    di    Mauro Novelli

“Più dei tanti che tumultuano, i tiranni temono i pochi che pensano”. (Platone)

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In nero e in grassetto i miei commenti

ACTA DIURNA     29 – 30      Gennaio  2022       di  Mauro Novelli

 

FlashMinigramma FLASH

30-1-2022. Quando a Ciampi fu proposta un secondo mandato (2006) rifiutò inviando un messaggio con questa considerazione: “"il rinnovo di un mandato lungo, quale è quello settennale, mal si confà alle caratteristiche proprie della forma repubblicana del nostro Stato".

L’essere stato membro del Partito d’Azione vorrà pur dir qualcosa.

(4) STA A MELONI RIPROVARE.

30-1-2022 AGI. Il de profundis di Giorgia Meloni per il centrodestra in Parlamento. La leader di Fratelli d'Italia è furiosa per la rielezione di Mattarella al Quirinale e si ripromette di rifondare la coalizione. A partire da subito

Minigramma Ma è cominciata la campagna elettorale: la vedo dura per la destra. Berlusconi è ormai squalificato e con esso tutta FI, compreso il povero Taiani. Può solo sparigliare le carte puntando ad un grande (diciamo così) centro col povero Renzi e i cespugli estromessi dalla Meloni. Salvini dovrà recuperare al suo interno, ma è solo capace di strafare, quindi andrà fuori misura.

 

29-1-2022 Iacchite.blog. Quirinale 2022. Cacciari: “Politici incompetenti, si salva solo la Meloni”

FlashMinigramma FLASH

30-1-2022 Ci vuole talento! Da “Totò cerca casa” a “Totò truffa”  ai danni del povero Decio Cavallo Salvini

(3) Riflessione  n° 16 / 2022  (30-1-2022)

MinigrammaMeloni dovrà fare da sola.

30-1-2022 Il Corriere della Sera. Meloni: «Restiamo maggioranza nel Paese, ricostruiremo il centrodestra» di Paola Di Caro. La leader di FdI: «Con Salvini e Berlusconi oggi non siamo più alleati, hanno preferito l’alleanza con il centrosinistra sia per Draghi che per Mattarella. Potevamo vincere, ci siamo fatti male da soli»

29-1-2022 Iacchite.blog. Quirinale 2022. Cacciari: “Politici incompetenti, si salva solo la Meloni”

Dopo la dimostrazione di inaffidabilità di Letta e relativo cerchio, e al di là delle ideologie, FdI è l’unico partito che ha dimostrato una tempra resistente  e una adeguata coerenza nei fatti. Il partito di Meloni sarà l’unico  ad attrarre  deputati e senatori  perché – nonostante il taglio dei parlamentari - sarà l’unico partito a crescere anche numericamente.  Meloni si rende conto che dovrà fare tutto avendo indisponibili i canali di Mediaset? Sarà obbligata e costruire canali di comunicazione alternativi. Ne sarà capace? Meloni ha due vantaggi. Il primo è costituito dalla esigenza di Berlusconi+cespugli e Renzi di costituire un centro per reggere alla prossima legge elettorale proporzionale: tale urgenza obbligherà gli statisti Renzi e Berlusconi a non andare oltre progetti old style. Oltretutto non sarebbero capaci di procedere ad  innovazioni. .. Per inciso, non so se la Lega mendicherà uno strapuntino.  Tutto verrà appoggiato a Mediaset in una campagna elettorale già cominciata. Il secondo vantaggio le deriva dagli atteggiamenti che  Draghi  assumerà nei confronti degli squalificati partiti della maggioranza ed in quelli dei loro ministri, ancor più squalificati: opererà da decisionista dando luogo ad una continua loro mortificazione.

Meloni avrà la Lega contro.

Mi corre l’obbligo di una correzione al giudizio di Meloni sulla “sinistra” espresso sul Corriere: il comportamento di Letta e della maggioranza del PD non è dettato da complesso di superiorità, ma di inferiorità nei confronti dei competitori: chi è sicuro di sé, delle proprie idee e delle proprie ragioni tratta a viso aperto con tutti ed in ogni frangente, e rifugge da atteggiamenti meschini e sleali come la fregatura rifilata da Letta al povero Salvini circa il presidente donna.

 

è RIFLESSIONI

Minigramma(2) Riflessione  n° 15 / 2022  (30-1-2022)

Mattarella bis? A mio avviso e andata così.

                                                                                                                                                                                                                         La destra riteneva che si dovesse eleggere il nuovo presidente della Repubblica. La sinistra invece mirava al Mattarella bis e cercava di squalificare la destra agli occhi dei cittadini, disseminando di trappole il percorso che avrebbe seguito Scout Salvini. Conte cercava di approfittare della vicenda rendendola un trampolino per la sua posizione di capo statista dei 5Stelle.  

Compulsi verso questi telos, Scout Salvini cercava di proporre una serie di personaggi  degni di essere eletti. Letta, statista sornione, rifiutava ogni nome proposto e, al contempo, cercava il modo di predisporre la trappola finale contro la destra. Conte non ci stava capendo nulla, ma si atteggiava a chi aveva capito tutto. Da lontano Berlusconi affinava la progettazione  della vendetta contro gli alleati (Scout Salvini e Mamy Meloni) dei quali non aveva digerito la quasi-manifesta - pur se sotterranea - disapprovazione della sua auto candidatura e della avvilente campagna acquisti. 

Come ultimo tentativo Scout Salvini gettava nell'agone la Casellati, ritenendo che sarebbe stata votata da tutto il centro destra compatto per poterla riproporre ancora.  Berlusconi pensava bene che fosse giunto il momento di tirare il laccio dove  Scout Salvini aveva infilato un piede. Faceva così mancare una quarantina di voti alla presidente del Senato: candidatura bruciata.

A quel punto Scout Salvini – ormai impotente - si recava nel campo avversario per trattare direttamente con capo Letta e capo Conte.  Capo Letta capiva che era arrivato il momento della trappola finale: offriva allo Scout una rosa di nomi, tra i quali è presente anche  Belloni. Lo Scout riferiva a Mamy Meloni e al povero Taiani la proposta Letta-Conte. Otteneva un loro assenso nei riguardi di Belloni. Tornato nel campo avversario, comunicava il placet per Belloni. Tutto a posto.

Da bravo provinciale, Scout Salvini si precipitava per primo in braccio ai cronisti e comunicava soddisfatto a tutto il mondo: “Sto lavorando perché ci sia un presidente donna…. Se tutti la smettono di mettere veti …. Lavoro perché domani si chiuda”. Da bravo provinciale si era annesso la definizione procedurale e la soluzione  al femminile del problema: avrebbe tutto risolto il giorno dopo.

Usciva anche capo Conte e preannunciava per l’indomani l’elezione di un presidente donna.

Tutto bene?

No!

La mattina successiva, capo Letta ritirava l’indicazione (da lui fatta) della candidata Belloni e tutto precipitava in un vergognoso nulla. A quel punto, affossato Scaut Salvini, i grandi elettori hanno cominciato a premere  per il Mattarella bis. Che, messosi a disposizione, verrà eletto.

 Grande vittoria del furbo capo Letta: rovinato Scout Salvini e la destra. Rovinato, ma era già disastrato di suo,  capo Conte e le varie  tribù dei 5Stelle.  Lo scaltro capo Letta affossa gli avversari e fa  eleggere l’ennesimo presidente di area che gestirà le prossime elezioni e la formazione del nuovo governo.

Dopo questi avvenimenti, Giorgia Meloni dovrà fare da sola, rinunciando ai canali mediatici che il Cavaliere metterà a disposizione della nuova formazione di centro, con i vari cespugli e Matteo Renzi, oltre Forza Italia. Non so ipotizzare la fine di Salvini.

La politica italiana, squalificata agli occhi del mondo, ha dimostrato di aver quasi toccato il fondo. Vedremo come e quando lo toccherà

Tutto è pronto per una legge proporzionale.

Sarà interessante vedere come si distribuiranno i transfughi del 5Stelle, anche alla luce del fatto che l’unica formazione in grado – secondo i sondaggi – di veder crescere i propri eletti è Fratelli d’Italia, pur con il taglio dei parlamentari.

 

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(1) GLI STATISTI

29-1-2022 Linkiesta. Chi vince e chi perde con il bis di Mattarella. Scrive Cazzola. Di Giuliano Cazzola . Dobbiamo ringraziare i “franchi tiratori” che, alla fine, hanno preso il volante del veicolo che i leader avevano mandato fuori strada più volte e che si avviava, a fari spenti, verso il precipizio. Il commento di Giuliano Cazzola

MinigrammaMesso fuori gioco il caporalato dei capibastone.

 

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