(1) ARGENTINA. RISTRUTTURAZIONE DEL DEBITO. “NON
RIDUCETECI ALLA FAME”
25-7-2020 AGI. L'accorato
appello dell'Argentina
ai creditori: "Non riduceteci alla fame". La
proposta di ristrutturazione del debito di 53,5 dollari per ogni 100 di
valore nominale dei bond in scadenza è "il massimo e ultimo sforzo che
il Paese può sostenere". Il termine per il negoziato è il 28 agosto.
Da mezzo
secolo, la casta argentina si rivende quanto il paese riesce a mettere
faticosamente in piedi. Da mezzo secolo gli USA applaudono. E dire che, tra
le due guerre mondiali, l’Argentina era tra i paesi ricchi del pianeta.
E’ stato un
diligente scolaro del FMI: si adeguò ai suoi dettami quando, a fine anni ’90,
fu costretta ad incatenare il peso al dollaro: 1 peso=1 dollaro. Fu un
fallimento!
Allora il FMI
si dimostrò, ancora una volta, maestro incapace. Eppure il fallimento dell’imposizione
di cambi fissi, in ogni circostanza in cui sono stati applicati, avrebbe
dovuto insegnare qualcosa.
Il PuntO n° 106 30-4-2007. Tango Bonds. E bravi gli Argentini! Non compariamo più
neanche nell’elenco dei creditori.
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