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ACTA DIURNA 24 maggio 2020 Mauro Novelli
Più dei tanti che tumultuano, i tiranni temono i
pochi che pensano. (Platone)
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(5) CASO OPEN ARMS (ONG
SPAGNOLA).
PROCESSO A SALVINI:
MARTEDÌ IN GIUNTA, POI IN SENATO.
I NUMERI.
24-ADNKronos. Processo a Salvini, martedì
'fotofinish' in Giunta e poi decide Senato
Martedì la Giunta
per le elezioni e le immunità del Senato torna a votare per una richiesta
di processo nei confronti di Matteo Salvini, per il caso Open Arms, nave di
una Ong spagnola, bloccata in mare lo scorso
agosto, con oltre 150 migranti a bordo. Un voto che, sulla carta, vede in
equilibrio i senatori che dovranno decidere sul processo "per
sequestro di persona plurimo aggravato e rifiuto di atti d' ufficio" a
Salvini, in un conteggio che potrebbe essere deciso al 'fotofinish', all'
ultimo voto. Pallottoliere alla mano, contro il processo, in Giunta,
dovrebbero votare i 5 leghisti (Pillon, Urraro, Augussori, Stefani,
Pellegrini), gli azzurri (Malan, Paroli, Modena e
Gasparri), Balboni di Fdi. Orientato al no al
processo anche l' autonomista Durnwalder
("Come ho fatto - dice all' AdnKronos -
nelle precedenti occasioni"). Di parere opposto i 5 del M5S (D'
Angelo, Crucioli, Evangelista, Gallicchio,
Riccardi), la dem Rossomando,
i tre di Iv (Cucca, Bonifazi, Ginetti),
Grasso di Leu e De Falco del gruppo Misto. Non si sbottona invece l' ex M5S Giarrusso:
"Valuterò in Giunta", risponde all' Adnkronos.
Risultato
virtuale, per ora, 11 a 11, con l' incognita del
senatore catanese, che si riserva la decisione. Un risultato, che - in ogni
caso - porterà, entro un mese, a decidere l' Aula
del Senato, con probabile nuovo voto a maggioranza. In Giunta è la terza
volta, in meno di due anni, che si vota in risposta a una richiesta di
processo dei magistrati nei confronti dell'
ex ministro dell' Interno Salvini. Lo scorso febbraio, il
Senato aveva detto sì al processo per l' analoga
vicenda della nave della Guardia costiera, Gregoretti, con 131 migranti
bloccati a bordo, lo scorso luglio, al largo di Augusta. In quel caso, in
Aula, i voti finali furono 152 a favore del processo, 76 contrari. Un via
libera, che porterà, il prossimo quattro luglio, l'
imputato Matteo Salvini in Tribunale a Catania di fronte al gup. A mandarlo a processo, per la vicenda Gregoretti
furono i senatori dell' attuale maggioranza
giallorossa, dopo una battaglia procedurale scoppiata nella Giunta per il
regolamento e il successivo ritiro dei membri di M5S, Pd e Leu dall' ultima
seduta della Giunta per le immunità. Giunta che vide un voto surreale: con
i 5 leghisti che accolsero l' invito del loro
leader a dire sì al processo, mentre Forza Italia e Fratelli d' Italia (4
azzurri e Balboni di Fdi) appoggiarono la
relazione Gasparri, contraria al processo. Salvini, invece fu salvato dal
processo, tempo addietro - nel febbraio del 2019 - quando ancora era al
governo con i 5Stelle e il premier Conte: alla richiesta di processo per il
caso Diciotti, sempre relativo allo stop di uno
sbarco di migranti in Sicilia, avvenuto nel luglio del 2018, votarono
compattamente i senatori dell' allora maggioranza, non prima di un voto su
Rousseau che vide la base del movimento M5S chiedere, con il 60% dei voti,
di non dare il via libera al giudizio sul leader leghista. RIPRODUZIONE
RISERVATA © Copyright Adnkronos.
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(4) MIGRANTI:
LASCIATI DA NAVE MADRE, 400 SBARCANO NELL'AGRIGENTINO. POLIZIA, CARABINIERI
E MILITARI DELLA CAPITANERIA DI PORTO STANNO SETACCIANDO - FRA STRADE E
CAMPAGNE - TUTTA L'AREA PROSSIMA AL LUOGO DELLO SBARCO.
24-5-2020
ANSA. Migranti: 400 sbarcano nell'Agrigentino. Lasciati da nave madre a
poca distanza dalla riva, ricerche.
(ANSA) - PALMA DI MONTECHIARO,
24 MAG - Circa 400 migranti sono sbarcati sulla battigia di Palma di
Montechiaro, nell'Agrigentino. Una nave madre li avrebbe lasciati a pochi
metri dall'arenile, prima di riprendere il largo. Polizia e carabinieri
stanno rastrellando l'area e un elicottero si è levato in volo. I migranti
sbarcati nella zona sottostante il Castello di Palma di Montechiaro, a
piccoli gruppi, sono in fuga lungo le strade e le campagne. Tanti si sono
riversati sulla statale 115, in direzione Agrigento. Chiedono acqua agli
automobilisti in transito e di salire a bordo delle auto. Almeno tre le
motovedette della Guardia costiera impegnate nella ricerca della nave
madre.
Polizia, carabinieri e militari della Capitaneria di
porto stanno setacciando - fra strade e campagne - tutta l'area prossima al
luogo dello sbarco.
Ormai tutti
sanno che sulle coste italiane puoi fare quello che ti pare.
Se ritrovati, pretendere la quarantena è da fascisti,
razzisti, nazisti, antifrancescoprimisti, antimimmolucanisti, antifindusraketisti.
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(3) FEDRIGA: NON HO PIÙ SOLDI. CHIUDO GLI OSPEDALI.
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(2) MIGRANTI. RETINELLA DI LOREO (RO) 25 ABITANTI.
CENTRO MIGRANTI VICINO AL B&B. NE ARRIVERANNO 40.
Retinella è frazione del comune di Loreo (RO). Ha 25 abitanti e accoglie tre
cittadini stranieri. Ne arriveranno altri 40.
Al solito i politici non sanno
governare il fenomeno dei migranti e, soprattutto, non sanno come gestire l’accoglienza.
Al solito, caricano il problema sui cittadini. Si arrangino!
Mica può fare tutto la Lamorgese!
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(1)
ASSOCIAZIONE
MAGISTRATI. NON REGGE ALLO SNATURAMENTO OPERATO NEGLI ULTIMI LUSTRI. PASSATO L’ORDINE DI DARE LA “NOTIZIOLA” MIMETIZZATA? NUOVE
INTERCETTAZIONI.
TOCCATO ANCHE IL COLLE?
Dal sito della
Associazione Nazionale Magistrati
24-5-2020 Libero. Luca Palamara ricevuto al Quirinale, dubbi sul portavoce di
Mattarella: Csm, ombre anche sul Colle.
24-5-2020 Libero.
Palamara, le intercettazioni clamorose: fuori i nomi dei
giornalisti, qui viene giù Repubblica?
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Claudio Martelli, proposta estrema dopo le chat
togate contro Salvini: "Anm parassita lo
Stato, va sciolta"
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Luca Palamara, gli insulti
a Salvini fanno venire giù l'Anm: si dimettono
presidente e segretario, rischio scioglimento
24-5-2020. Il Giornale. Palamara parlava anche con il
giudice che indagava su di lui
Tra coloro
che comunicavano con Palamara c'era anche il
procuratore di Perugia, Luigi De Ficchy.
Quest'ultimo, fino al giugno 2019, ha condotto un
indagine proprio sullo stesso Palamara. Federico Giuliani –
Secondo
quanto riferito dal quotidiano La Verità, tra coloro
che comunicavano con Palamara, sia tramite
l'applicazione Whatsapp che mediante chiamate
vocali, c'era anche il procuratore di Perugia, Luigi De Ficchy. Quest'ultimo,
fino al giugno 2019, ha tra l'altro condotto un indagine
proprio sul pm Palamara.
24-5-2020
Il
Dubbio. Terremoto nell’Anm dopo il
caso Palamara, si dimettono presidente e
segretario. La decisione presa dagli interi gruppi di Area (di
cui fa parte Poniz) e di Unicost
(di cui fa parte Caputo) di uscire dalla Giunta
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I giornalisti finiti nella rete delle intercettazioni
per aver chiamato Palamara
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Csm e Anm “indagano” sul
caso Perugia. E tra le correnti dilagano i veleni
23-5-2020 ADNKronos. Crisi giunta
Anm, si dimettono presidente e segretario
Crisi ai vertici dell' Associazione nazionale magistrati
. Al termine di una riunione del comitato direttivo centrale andata avanti
per circa 10 ore, che aveva all' ordine del
giorno la mozione di Magistratura indipendente sull' anticipazione delle
elezioni per il rinnovo dei vertici da ottobre a luglio e le modalità del
voto telematico, ma che è stata teatro di una polemica tra i gruppi sulla
questione delle nuove intercettazioni , apparse nei giorni scorsi sulla
stampa, emerse dagli atti dell' inchiesta di Perugia, Area e Unicost hanno lasciato la giunta, e si sono dimessi il
presidente, Luca Poniz, e il segretario, Giuliano
Caputo . Per ora resta in giunta il gruppo di Autonomia e Indipendenza , che ha un solo rappresentante, Cesare Bonamartini, vicesegretario. La riunione, che ha
bocciato la mozione di Mi sull' anticipo delle elezioni, e ha quindi
confermato il voto a ottobre, si è riconvocata per lunedì, per individuare
una nuova composizione che gestisca il governo dell'
Associazione fino alle elezioni. Con le dimissioni dei componenti di
Area e Unicost, le correnti rispettivamente del
presidente Poniz e del segretario Caputo, la
giunta rischia lo scioglimento . I gruppi si sono
dati 48 ore di tempo per tentare una ricomposizione che consenta di
arrivare a ottobre, quando si voterà (il 18, 19 e 20). Magistratura
indipendente, gruppo che aveva lasciato la giunta unitaria lo scorso anno,
aveva chiesto che si votasse prima ritenendo "delegittimata" l'
attuale giunta, già in regime di proroga dopo lo slittamento del voto,
originariamente previsto a marzo, a causa dell' emergenza sanitaria, e
denunciando la mancanza di una presa di posizione netta di quanto emerso
dalle ultime intercettazioni, nelle quali compaiono i nomi di esponenti di
Area, rispetto a quanto accaduto un anno fa, con lo scandalo sulle nomine e
la bufera che ha travolto il Csm. Un' accusa respinta con forza dal
presidente Luca Poniz che ha rivendicato
"una posizione politica chiara" e replicato che "Mi non ci
può incalzare su una presunta contraddizione". La segretaria di
Magistratura Indipendente, Paola D' Ovidio, ha negato che ci sia stato
"lo stesso rigore" e ha invece denunciato "un metodo
diverso" nella gestione delle situazioni, citando a esempio il mancato
coinvolgimento dei probiviri sui fatti recenti, al contrario di quanto
accaduto a maggio dello scorso anno, quando tutti i magistrati coinvolti
furono deferiti davanti al collegio. Da parte sua il segretario, Giuliano
Caputo, ha sottolineato che "quanto emerso ora è molto diverso da
quanto accaduto lo scorso anno, ma sono fatti che noi non ignoriamo".
RIPRODUZIONE RISERVATA © Copyright Adnkronos.
23-5-2020 21:44 Il Riformista. Caso Palamara. Terremoto
Anm, giunta a rischio scioglimento: si dimettono
presidente e segretario. È caos nella giunta dell’Associazione
nazionale magistrati. I componenti della corrente di Area e di Unicost, compresi il presidente Luca […]
La Triplice Alleanza. Collusione
tra magistrati, politici e giornalisti.
Obbligati dalla politica a schierarsi – con enormi
vantaggi reciproci di ritorno – i magistrati “seri” sono imbarazzati e,
quindi, d’impaccio. Quando Palamara dichiara che
Salvini va comunque attaccato, riporta tattiche (neanche strategie) imposte
da figuri politici per obiettivi di corto respiro e di nessuna
intelligenza. Ma adeguarsi è molto conveniente in termini di potere e,
conseguentemente, di vantaggi finanziari e sociali. Reciproci.
I TG passano la notizia tra un ombrellone
distanziato e un aperitivo mancato. Anche i giornalisti sanno quello che devono
fare, scrivere e dire. Soprattutto sanno “come”. A costoro nessuno deve
dire come comportarsi “professionalmente” su questi argomenti: sono autoevangelizzati.
La Triplice Alleanza (Magistratura-Politica-Giornalismo)
ha funzionato finché non è stata utilizzata per strafare: inflazionata,
prima si è sfilacciata e poi si è strappata.
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