(1) RESILIENZA.
22-12-2021 Formiche.net Cos’è la resilienza?
Quella formula magica dalla fisica al Pnrr. Il
libro del prof. Cantaro. Di Antonio Cantaro. Sappiamo davvero cosa vuol dire quella “resilienza” di cui riempiamo
libri, articoli e ora persino atti legislativi? Pubblichiamo un estratto dal
libro “Postpandemia. Pensieri (meta)giuridici” (Giappichelli) di Antonio Cantaro, professore ordinario di
diritto costituzionale all’Università di Urbino “Carlo Bo”
E’ generalizzata la definizione
della resilienza (capacità di reagire ad una influenza esterna per tornare
alle posizioni precedenti all’intervento esterno subito) come caratteristica
data e assoluta concernente un corpo
(in fisica) un individuo (in antropologia), una classe sociale (in
sociologia), un popolo (in geopolitica). Nessuno però mette in evidenza che
quella caratteristica non è assoluta, ma relativa. E’ funzione, cioè, della
potenza del “colpo” che impatta sull’oggetto preso in considerazione e di cui
si vuole evidenziare la resilienza, Ma è altresì funzione di altre variabili,
delle sue dimensioni, ad esempio. Faccio un esempio concreto. Un cubetto di
caucciù è altamente resiliente se subisce un colpo portato da un martelletto
di due etti di peso. Ma se viene colpito da una mazza di venti chili il
cubetto di caucciù probabilmente si frantumerà mostrando così – nel caso
specifico – una resilienza pari a zero. Risulterà quindi altamente resiliente
in occasione del primo colpo sferrato con un martelletto, ma assolutamente
non resiliente in occasione del
secondo colpo sferrato con una pesante mazza. Parallelamente, se prendiamo un
cubo di caucciù di dieci metri di lato, risulterà resiliente anche nel caso
di un colpo sferrato con una mazza di venti chili.
La resilienza è pertanto
funzione diretta - tra l’altro - della potenza del “colpo” e delle sue dimensioni. Non e caratteristica univoca, data e definita
di un “corpo”.
Ciascuno può fare esempi in
campo sociologico, antropologico, geopolitico.
|