(4) CEROTTO CON ALGHE AZZURRE GUARISCE PICCOLE FERITE
19-5-2020 AGI. Un cerotto realizzato
con le 'alghe azzurre' fa guarire le piccole ferite.
Un cerotto che deriva dai cianobatteri, che vengono comunemente chiamati
"alghe azzurre", è in grado di accelerare la guarigione delle
ferite e potrebbe aiutare a gestire le lesioni croniche nei pazienti
diabetici. Lo hanno sviluppato i ricercatori dell'Università di Nanchino,
in Cina, che hanno descritto i loro risultati sulla rivista Science Advances. "Circa un quarto delle persone che
soffrono di diabete sviluppa ferite croniche a causa dei problemi
circolatori e altre complicazioni che rendono più ardua la guarigione da
tagli o graffi. Nei casi più gravi è necessario amputare la parte
interessata", spiega Huanhuan Chen,
dell'Università di Nanchino. "Questo tipo di ferite viene trattato con
ossigeno gassoso, ma il problema principale è che questa sostanza penetra
difficilmente e lentamente attraverso la pelle. Per questo il nostro
cerotto, ricco di cianobatteri noti come Synechococcus elongatus, sfrutta il processo di fotosintesi per il
rilascio di ossigeno, derivante dalla luce solare", prosegue Yuhao Cheng, coautore e
collega di Chen. "Il cerotto contiene
delle microsfere di idrogel che assorbono l'ossigeno prodotto dai
batteri e lo trasportano in profondità nella pelle, filtrando nei dotti del
sudore e nei follicoli piliferi", spiegano i ricercatori, aggiungendo
che il costo di realizzazione di un dispositivo si aggira intorno a un
dollaro. "Abbiamo poi confrontato l'efficacia del cerotto con
l'ossigenoterapia standard nei topi che avevano sintomi simil-diabetici con ferite cutanee di circa un
centimetro di diametro, scoprendo che dopo sei giorni le ferite trattate
con il cerotto erano ridotte del 45 per cento, il doppio rispetto al 20 per
cento riscontrato in quelle che erano state curate con l'ossigeno gassoso”,
afferma Chen. "Le ferite trattate con il cerotto si sono chiuse
inoltre con circa tre giorni di anticipo rispetto al metodo tradizionale e
inoltre non sono stati osservati effetti collaterali", osserva
ancora Cheng, spiegando che il cerotto
sembrava in grado di trasportare ossigeno per circa 100 volte in più
rispetto al metodo tradizionale. "Il prossimo passo è la
sperimentazione su animali più grandi prima di passare agli studi clinici
sull'uomo", concludono gli autori.
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