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PRIVILEGIA NE IRROGANTO |
In nero e in
grassetto i miei commenti
“Più
dei tanti che tumultuano, i tiranni temono i pochi che pensano”. (Platone) |
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(4) SI RIPARLA – GIUSTAMENTE - DI NUCLEARE. 15-12-2021 Formiche.net. Transizione, perché
l’Italia riparla di nucleare. La conferenza Ain.
Di Otto Lanzavecchia. L’Associazione italiana nucleare ha promosso
una conferenza per rilanciare un discorso serio, tecnologicamente neutro e
realistico sull’energia nucleare. Un occhio sulla transizione energetica,
irrealizzabile senza l’atomo, l’altro sulla filiera italiana che nonostante
l’assoluta mancanza di sostegno pubblico vive e compete all’estero
Tutto va rivisto
considerando i progressi tecnologici nel settore dell’energia atomica.
Ragioniamoci con un po’ di intelligenza. Importiamo energia
elettrica dalla Francia perché ne produce in sovrabbondanza tramite le sue
centrali nucleari (19 con 58 reattori). Ricordo che i Francesi usano
l’energia elettrica per il riscaldamento. Domande: 1) alla luce di
quanto sta Per inciso, anche la
Svizzera ha quattro centrali nucleari. |
(3) CLIMA E DIFESA. 15-12-2021 Formiche.net. Bisogna ripensare la Difesa in
chiave climatica. Parola di esercito tedesco. Di Laura Ciarti Durante un seminario presso il Gids, German institute for defence and strategic studies, Arvea Marieni ha spiegato come
gli effetti del cambiamento climatico avranno un impatto sulla sicurezza
nazionale. La Cina ha già predisposto un piano.
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(2)
LIBIA SENZA PACE. 16-12-2021
AGI. Tensione in Libia, milizie armate circondano
il palazzo del governo. La ribellione
è scoppiata dopo che il Consiglio di Presidenza ha licenziato il comandante
del Distretto militare di Tripoli. La "Brigata Al-Samoud"
avverte: "Non ci saranno elezioni presidenziali e saranno chiuse tutte
le istituzioni statali" in città.
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(1) RIFLESSIONE SUL CONTRASTO AL COVID. Riflettevo su una cosa secondo
me irrazionale. I provvedimenti e le restrizioni prese dal governo Draghi per
combattere il covid, non dipendono tanto dalla gravità della pandemia, almeno
in prima battuta. Tutte le iniziative di contrasto dipendono dalla
percentuale di utilizzazione dei posti letto in ospedale e nelle terapie
intensive. Superati - per regione – certe percentuali di occupazione dei posti, si cambia colore e si aumentano
le restrizioni. Domanda: ma se noi avessimo a disposizione non gli attuali
posti letto, ma dieci volte tanti, saremmo tutti in zona super bianca? Non
sarebbero obbligatorie mascherine e distanziamenti? Mi sembra una cosa non
ben pensata. Certamente, se avessimo 2,3,...6
volte i posti letto nelle terapie intensive forse avremmo altri parametri da
utilizzare. Ma se oggi, con i criteri adottati, il Molise ha il doppio o il
sestuplo dei posti letto per 100mila abitanti rispetto del Lazio, sarebbe di
un colore più tendente al bianco di quanto non lo sia il Lazio, a parità di
gravità della pandemia. In altri termini, se oggi una
regione sta per passare dalla zona bianca a quella gialla (con conseguente
aggravamento delle restrizioni come se la pandemia si fosse incattivita), ma
in extremis riesce ad attrezzare 5-10 posti letto in più, non obbligherà i
suoi abitanti a ulteriori restrizioni, pur mantenendo la pandemia le stesse
caratteristiche di gravità. Dove sbaglio? |
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Notaro, Palamara, : clemente mastella giuseppe conte goberno senato bonafede