Il
Sole 24 Ore 25-9-2012
Hai il conto in rosso?
Da lunedì niente commissioni se si sfora di 500 euro per meno di otto
giorni
di Enrico Marro
Novità
per tutti i conti correnti italiani: da lunedì prossimo verranno applicate le
norme del decreto del 30 giugno scorso sulla "remunerazione degli
affidamenti e degli sconfinamenti". Queste regole sono entrate in vigore
dal 1° luglio per i nuovi conti correnti, ma per i conti aperti prima di
luglio la data è il 1° ottobre. E le banche proprio in questi giorni stanno
inviando ai correntisti le comunicazioni con l'indicazione delle nuove spese.
Una
piccola rivoluzione
È una piccola rivoluzione per i risparmiatori, introdotta dopo un lungo
braccio di ferro tra il Governo e le banche italiane. E dopo che gli istituti
di credito avevano in gran parte aggirato (con spese di diverso genere) le
norme del 2009, che avevano messo fuorilegge la commissione di massimo scoperto
in assenza di fido. Le banche hanno però ignorato questa disposizione,
introducendo spese di diverso genere. Ma quali sono le novità?
Commissione
limitata se esiste un fido
Se esiste un fido, cioè la banca ha concesso la possibilità di andare in
rosso per un certo importo, la commissione non può superare lo 0,5% a
trimestre, applicato sull'importo del fido stesso.
Commissione
di "istruttoria veloce" senza un fido
Se invece il correntista va in rosso anche senza avere un fido, la banca può
fargli pagare solo una commissione di "istruttoria veloce". È una
sorta di rimborso spese: è stata introdotta per superare i precedenti oneri
introdotti dalle banche, spesso con costi sproporzionati. «La commissione di
istruttoria veloce non è stata definita dal decreto come importo – spiega
Manfredi Urciuoli, direttore commerciale di
ConfrontaConti.it (gruppo MutuiOnline) – ma nel
decreto si indica che non deve essere di importo superiore ai costi
effettivamente sostenuti per l'istruttoria, che per gran parte delle banche
si aggira sui 30-40 euro». Il decreto inoltre esclude tale commissione per
scoperti pari o inferiori ai 500 euro e che durano al massimo di 7 giorni
consecutivi ogni trimestre.
Le
nuove condizioni introdotte dalle banche
Ma come si sono comportate le banche in vista delle nuove norme? «Gli
istituti di credito si sono uniformati su queste regole – spiega Urciuoli - ma gli istituti hanno dovuto aggiornare le
proprie condizioni, con nuove caratteristiche per i conti. Alcune, la
minoranza, hanno aumentato alcune voci di costo per "compensare" le
limitazioni imposte dal decreto».
L'elasticità
delle banche "territoriali"
Nelle banche online, continua il direttore commerciale di ConfrontaConti.it,
ci sono condizioni spesso migliori ma solitamente nessuna flessibilità
negoziale, a differenza di quanto avviene negli istituti territoriali.
«Questo spiega perché nelle banche territoriali i costi sostenuti dai
correntisti siano spesso inferiori a quelli massimi definiti dal fogli
informativi: in pratica si applicano condizioni quasi sempre più favorevoli».
Gli istituti territoriali inoltre solitamente conoscono bene il correntista e
nelle singole filiali chi va in rosso può essere trattato con l'elasticità
del caso. In ogni caso, a livello nazionale, il tasso medio effettivo sui
fidi di conto corrente, segnalati ai fini dell'usura e quindi comprensivi di
commissioni e oneri, è pari all'11,24% per fidi fino a 5mila euro e al 9,93%
oltre i 5mila.
Cosa
verificare con la propria banca
In vista della mini-rivoluzione di lunedì prossimo, i correntisti dovrebbero
verificare con la propria banca gli oneri applicati dal 1° ottobre. Facendo
attenzione a nuove condizioni penalizzanti, ed eventualmente
"trattando" con il proprio istituto condizioni migliorative.
Altrimenti rischiano brutte sorprese con l'estratto conto del 31 dicembre.
» Costi Conti Correnti
» Condizioni Conti Correnti
» Costi annui del fido
|