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Il PuntO  Documento inserito il 23-2-2007


 

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Il Punto n° 83. L'ineffabile peso delle assicurazioni auto nel paniere Istat

 

 

 

Il PuntO n° 101

Paniere Istat 2007: le “Assicurazioni sui mezzi di trasporto” tornano a pesare meno. Si prevedono aumenti?

Alleggeriti anche “Altri servizi finanziari”

 

Di Mauro Novelli 23-2-2007

 

 

Come ogni anno, l’Istat rivede il paniere per renderlo quanto più aderente alla realtà del paese.

Riportiamo l’andamento dei  “pesi” espressi per macrocategorie di prodotti per i panieri degli ultimi tre anni:

 

PRODOTTO

PESO 2005

PESO 2006

PESO 2007

RAPPORTO 2007/2006

Prodotti alimentari e bevande analcoliche

158.408

154.416

163.998

+ 6,20 %

Bevande alcoliche e tabacchi

28.614

27.331

30.371

+ 11,12 %

Abbigliamento e calzature

99.013

97.571

86.187

- 11,67 %

Abitazione, acqua, elettricità e combustibili

92.663

95.005

97.911

+ 3,06 %

Mobili, articoli e servizi per la casa

100.650

98.914

86.665

- 12,38 %

Servizi sanitari e spese per la salute

75.140

77.237

80.006

+ 3,59 %

Trasporti

135.965

137.785

151.663

+ 10,07 %

Comunicazioni

29.784

31.517

28.178

+ 10,59 %

Ricreazione, spettacoli e cultura

79.394

80.173

77.678

- 3,11 %

Istruzione

10.671

11.138

9.295

- 16,55 %

Servizi ricettivi e di ristorazione

107.873

106.244

108.330

+ 1,96 %

Altri beni e servizi

81.825

82.669

79.718

- 3,57 %

TOTALE

1.000.000

1.000.000

1.000.000

 

 

 

Spicca il calo di peso  del comparto “Istruzione” (- 16,55 %), di “Mobili e servizi per la casa” (-12,38 %) e di “Abbigliamento e calzature” (-11,67%). Aumenta il peso di “Bevande alcoliche e tabacchi” (+11,12 %), di “Trasporti” (-10,07 %), di “Comunicazioni” (+10,59 %) e di “Prodotti alimentari” (+ 6,20 %).

Correttamente, scendono le aree più colpite dalla revisione qualitativa e quantitativa dei consumi dagli Italiani salgono quelle relative ai beni e servizi primari (alimentari, trasporti, comunicazioni), difficilmente comprimibili anche con una capacità di reddito e di spesa in declino.

 

MACROCATEGORIA “ALTRI BENI E SERVIZI”

Fa invece riflettere il calo di peso ( - 3,57 %) di “Altri beni e servizi” di cui riportiamo la specifica 2007:

 

Altri articoli per l'igiene personale

5555

Altri articoli personali

1330

Altri servizi finanziari n.a.c.

8547

Apparecchi elettrici per la cura della persona

574

Articoli da viaggio e valigeria

3933

Articoli per la cura della persona

2151

Assicurazioni sugli infortuni

821

Assicurazioni sui mezzi di trasporto

11079

Certificati

1201

Fotocopie, inserzioni

923

Oreficeria

4477

Orologi

1755

Prodotti di bellezza, profumi, deodoranti

2065

Prodotti per igiene personale

3248

Professioni liberali

7132

Riparazione di articoli personali

10

Servizi per l'igiene personale

14497

Spese di assistenza

7362

Spese per il culto

3058

ALTRI BENI E SERVIZI

79718

 

Non si può non rilevare la minore incidenza di “Assicurazioni sui mezzi di trasporto” (peso 11.079) rispetto a”Servizi per l’igiene  personale” (peso 14.497) e l’ancor minore valenza  di “Altri servizi finanziari” (peso 8.547).

 

Ecco la variazione del peso delle due voci dal 2006 al 2007:

 

Paniere Istat 2006, 2007 (totale pesi: 1.000.000)

 

 

PANIERE 2006

PANIERE

2007

Differenza

2007/2006

Altri servizi finanziari

8.652

8.547

- 1,21 %

Assicurazioni mezzi di trasporto

12.566

11.079

- 11,83 %

 

 

 

“Altri servizi finanziari”

 

MEMO: Altri servizi finanziari n.a.c. rileva:

Servizi di deposito, incasso e pagamento - rilevazione centralizzata mensile

Altri servizi finanziari - rilevazione centralizzata mensile

 

Col Paniere 2006, tale voce accorpò in un unico guazzabuglio due rilevazioni distinte: “Servizi bancari” e “Servizi bancoposta”, ancora distinti nel Paniere 2005, dove pesavano rispettivamente 6.740 e 1. 699. Nel 2006 alla nuova voce fu assegnato il peso di 8.652. Ecco la motivazione fornita dell’Istat per l’accorpamento di servizi bancari e postali: “Anche per questo settore si è operato un ampliamento dei servizi da rilevare procedendo inoltre alla sostituzione delle posizioni rappresentative presenti nel precedente anno nei due gruppi (Carta di credito, Cassetta di sicurezza, Spesa per la tenuta di conto corrente, Custodia titoli, Negoziazione titoli e Servizi bancoposta) con due servizi compositi che permettono di seguire l’andamento di due distinti mercati: Servizi di deposito, incasso e pagamento e Altri servizi finanziari. La rilevazione relativa avverrà al centro”.

Risultato: sparisce la dizione “servizi bancari” dalla rilevazione; viene aumentato il peso ma fortemente ridimensionato dal fatto di essere mediato dai più ridotti aumenti postali; gli aumenti nei costi dei servizi di bancoposta pesano come quelli bancari. Inoltre, poiché la rilevazione è centralizzata, l’Istat si accontenterà dei dati forniti dalle banche.

Col 2007, l’Istat apporta comunque una ritoccatina anche al peso di “Altri servizi finanziari”. Forse l’Istituto  ipotizza che i cittadini faranno diminuire la domanda di servizi bancari e finanziari.

 

 

 “Assicurazioni sui mezzi di trasporto”

 

MEMO: Assicurazioni sui mezzi di trasporto rileva:

Assicurazione moto - rilevazione comunale mensile

Assicurazione auto - rilevazione comunale mensile

Assicurazione ciclomotore - rilevazione comunale mensile

 

Sul peso della voce “Assicurazioni sui mezzi di trasporto”, circa sei mesi fa (Il PuntO n° 83) scrivevamo:

Il 2002 è stato un anno di snodo. Fino ad allora, il peso delle “Assicurazioni sui mezzi di trasporto” era stato fortemente sminuito perché i vertiginosi aumenti dei premi non influissero pesantemente sulle rilevazioni dell’inflazione. Con ripercussione anche sui livelli della cosiddetta “inflazione programmata”: la cresta sulla cresta.

Decisa la moderazione sulle RC Auto, l’Istat provvide a rivedere il loro peso nel paniere 2003, aumentando un po’ (con molta calma)  quel valore ormai insostenibile anche per i talebani del settore assicurativo. Da un peso di 3.113 del 2002, si passò a 4.181 del 2003. …. Con il Paniere 2004, appurata la convenienza per le compagnie  a non mettersi troppo in evidenza con i premi assicurativi (con alcuni propositi di diminuzione), l’Istat – da un anno all’altro - triplica il peso della voce per portarla a 12.074: in caso di diminuzione, il livello d’inflazione ne avrebbe avuto giovamento.

Nel 2006, si è infine passati ad un peso di 12.566, poco più del “Pane” che pesa oggi 11.057.

Per tornare al paragone precedente, nel mese la spesa totale media di 1.000 euro vede le “Assicurazioni per i mezzi di trasporto” collocarsi a 12,566 euro (circa 150,792 euro l’anno), il Pane a 11,057 euro (132,684 euro l’anno).

Incredibile? Vedi nota [1].

 

Col Paniere 2007, il peso di “Assicurazione sui mezzi di trasporto” torna a diminuire: - 11,83 % rispetto al paniere del 2006.

E’ un aiutino per rendere meno influenti gli eventuali aumenti “preventivati” per il 2007 ? Magari in vista degli effetti (ancora tutti da definire) della novità di sistema rappresentata dall’indennizzo diretto?

Staremo a vedere.

 

 

 

 



[1] Ma si fornisce una spiegazione. Non quella dei diffidenti come noi, infilata “alla traditora” e mirante a colpire le amorose attenzioni dell’Istat affinché gli aumenti imposti dalle compagnie non si avvertano sui dati dell’inflazione. Ma una spiegazione ferreamente logica. Eccola.

E’ vero che gli assicurati pagano il premio, ma è anche vero che, se hanno incidenti, avranno dei risarcimenti. Quindi il peso della voce non può non alleggerirsi di conseguenza, perché l’Istat considera un’entrata il risarcimento del danno.

Capito? Paghi il premio, ma, se per fortuna hai un incidente, secondo l’Istat rientri della somma! E se la fortuna è con la C maiuscola ti avanza anche qualche euro.

Non stiamo scherzando.

Ricapitoliamo la spiegazione: il premio assicurativo è (ad esempio) di 1.100 euro l’anno; ho un incidente con danni di 1.500 euro; pago la somma  al carrozziere/meccanico e la compagnia mi rimborsa. Secondo l’Istat, ho recuperato 1.500 euro: l’intero premio di 1.100 euro, più una entrata extra pari a 400 euro.

Al contrario, il portafogli mi dice che  ho sempre il premio di 1.100 euro in uscita.

Ammettiamolo: la comprensione dell’Istat per le gramaglie delle compagnie  è commovente.

Tale logica (accolta solo dai gonzi - di pochezza intellettuale ma di incrollabile famelicità - da noi eletti per legiferare) condurrebbe a dare peso zero al Pane (alimento fondamentale), alle Cure ospedaliere, alle Cure mediche, alla Carne bovina. Tutte voci che contribuiscono a tenerci la vita. Basta monetizzare.

E’ un suggerimento che offriamo all’Istat.