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Il PuntO  Documento inserito il 20-7-2008


 

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Il PuntO n° 140. Puzzle sub prime USA. Mi manca una tessera: ma le garanzie ipotecarie ci sono o no?

 

 

Il PuntO n° 143

 

Sub prime/bis. Mi mancano altre tessere.

Ad esempio, rispetto alla consistenza complessiva dei mutui Usa,

quanto pesano le concessioni azzardate (sub prime)?

 

Di Mauro Novelli  20-7-2008

 

 

Nel PuntO 140, mi chiedevo se a fronte di mutui concessi a cittadini Usa non propriamente finanziabili, il sistema bancario americano avesse acquisito le necessarie garanzie ipotecarie.

Alcuni colleghi – meno diffidenti di me - hanno risposto che certamente le garanzie sono state prese ma che non sono più capienti per via del crollo dei prezzi delle case e che il mercato immobiliare statunitense è praticamente fermo. Portavano a riprova il fatto che in grandi città si assiste ad una corsa agli acquisti di immobili svalutati da parte di mani straniere.

A parte la contraddizione in termini (mercato fermo, corsa agli acquisti), mi son preso la briga di ricercare l’effettivo andamento dei prezzi di mercato. Ecco il più recente ed autorevole:

 

 

-   ANSA del 24 giugno 2008. Usa: indice prezzi case a -15,3%

(ANSA) - ROMA, 24 GIU - L'indice S&P/Case-Shiller, che monitora l'andamento dei prezzi delle case negli Usa, ad aprile  2008 ha segnato -15,3% rispetto ad un anno fa (aprile 2007). Gli economisti si aspettavano un calo del 16%.

-  Di S&P/Case-Shiller riportiamo un grafico del febbraio 2008 con l’andamento storico dei prezzi delle case negli USA

 

Quindi, i prezzi sono cominciati a scendere alla fine del 2004. Dall’agosto 2007 (inizio della risonanza internazionale della vicenda sub-prime) ad oggi i prezzi degli immobili negli Stati Uniti sono diminuiti del 15 per cento.

Insomma, le garanzie ipotecarie non si sono azzerate, soprattutto per la massa di mutui “prime”, erogati cioè a ragion veduta. E’ poi da ritenere che dal 2004, verificata la costanza nella discesa dei valori delle case, le garanzie siano state raccolte con maggiore accortezza da parte delle banche statunitensi. E la corsa agli acquisti stranieri deriva in buona parte dalla rivalutazione dell’euro rispetto al dollaro e dalla sovrabbondanza di petrodollari.

 

Ma per una valutazione seria della situazione, dovremmo poter rispondere ad una serie di interrogativi:

 

1)   Quanto pesano le operazioni sub prime, quindi  “azzardate”, rispetto all’ammontare complessivo dei mutui americani?

 

2)   La cartolarizzazione planetaria ha riguardato solo i mutui azzardati o la massa dei mutui Usa? Nel primo caso la cartolarizzazione sarebbe stata effettuata con destrezza.

 

3)   Come ha potuto pensare la Fed di alimentare la capacità di spesa dei cittadini americani attraverso manovre puramente finanziarie, trascurando completamente l’aspetto economico-produttivo? Dagli anni ’60 ci si è basati sul signoraggio del dollaro e gli americani sono vissuti bene fino all’introduzione dell’euro. Da quel momento il dollaro non basta più ad assicurare capacità di spesa crescente.  La Fed è dovuta ricorrere ad artifici finanziari sempre più pericolosi. Si veda il punto 4).

 

4)    Perché la Fed ha lasciato che si gonfiassero (per poi esplodere) due bolle (quella sulla new economy del 2000 e quella dei sub prime che va afflosciandosi dal 2004) nonostante avesse strumenti e capacità di governo del sistema dimostratisi di buon livello?

Chi aveva l’occhio lungo, già nel 2001 paventava andamenti poi verificatisi.

 

Dal sito umm.it:

[…] A luglio 2001, Paul McCulley, economista del colosso finanziario Pimco, aveva previsto che la Federal Reserve non avrebbe fatto altro che sostituire una bolla speculativa con un'altra. "Qualora dovesse rendersi necessario", scriveva McCulley, "la Fed troverebbe il modo di gonfiare i prezzi degli immobili per sostenere l'edonismo americano. Penso che la Fed sia intenzionata a farlo nonostante si tratti di un'operazione non politically correct e nonostante le aspettative di chi vorrebbe un Greenspan contrario a simili iniziative".

 

5)   Che ruolo ha la Fed nella ennesima bolla, quella delle materie prime (petrolio in testa)?  Come pensa di governarla? Oppure gli sta sfuggendo di mano anche ad opera dell’azione dei fondi sovrani ?

 

6)   Perché fino ad oggi la FED ha compresso il costo del denaro permettendo che le banche americane si finanziassero a tassi irrisori e spingendo gli impieghi anche verso settori di clientela di dubbia affidabilità ? Solo per evitare crisi di liquidità ed assecondare la volontà di spesa degli americani?

 

7)   Perché solo a luglio 2008 (a quattro anni dall’inizio della discesa dei prezzi degli immobili e ad un anno dall’inizio conclamato delle valenze internazionali della vicenda sub prime),  Bernanke ha imposto che le banche Usa non eroghino finanziamenti oltre il valore dell’immobile?

 

Da La Repubblica - Washington, 16:29 14 luglio 2008

MUTUI: ARRIVANO NUOVE REGOLE FED, PIU' DIFFICILI SUBPRIME

Stretta della Fed sui mutui subprime. Arrivano nuove norme per evitare pratiche scorrette nei prestiti immobiliari che prevedono, tra l'altro, il divieto per gli istituti di credito di concedere mutui "a prezzo più alto" senza accertarsi che chi richiede il prestito sia in grado di coprire, col proprio reddito e il proprio patrimonio, il valore della casa. Le nuove norme saranno approvate oggi nel corso della riunione aperta del board della banca centrale.

 

8)   E’ mai possibile che il più potente e consolidato sistema bancario e finanziario del mondo abbia, negli anni passati, adottato d’iniziativa ed in modo generalizzato (al di là di ogni timore dei controlli della Fed) la prassi di  “concedere mutui "a prezzo piu' alto" senza accertarsi che chi richiede il prestito sia in grado di coprire, col proprio reddito e il proprio patrimonio, il valore della casa” ? E perché non ha tenuto in alcuna considerazione le inversioni di tendenza (temporanee ma chiare) intervenute nel 2001 e 2002,  e per buona parte del 2003 ? Perché Greenspain ha cominciato a parlare di situazione preoccupante solo dopo aver abbandonato la Fed (gennaio 2006)?

 

9)   Perché il liberista governo Usa si sente in obbligo di addossare a tutti i cittadini americani il peso dei salvataggi di entità finanziarie e di banche che hanno privatizzato i guadagni passati ed ora socializzano le perdite ? Era nel piano e nei patti che il cerino non restasse in mano di banche e finanziarie, ma al contribuente americano?

 

10)                     La Cina è il maggior detentore di titoli di stato USA. Ci sono stati accordi – in passato -  tra i due paesi per un assorbimento adeguato e benevolo di nuove emissioni di bond Usa da parte dell’amministrazioni cinese? C’è stato al contrario un recente altolà di Pechino, vista la dimensione raggiunta dal debito americano ed alla luce del fatto che, ormai, il 50 per cento dei titoli di stato è in mani straniere ? C’è stato un altolà di Pechino alla politica USA dei bassi rendimenti dei titoli in dollari (con nocumento per i detentori) e/o minacce di mancati ulteriori assorbimenti? L’eliminazione della Cina dall’elenco dei “cattivi” e la partecipazione di Bush alle Olimpiadi sono una gabella che Washington ha dovuto pagare?

 

L’amministrazione USA conosce benissimo itinerari, tappe ed implicazioni di questa vicenda e ne governa l’andamento. (Pensiamola ottimisticamente così). Ci dobbiamo limitare a subire gli eventi gestiti da altri?

 

La BCE ha finora assecondato la Fed ed aiutato il dollaro, trascurando il controllo sull’inflazione in Europa (4,3 per cento a giugno; 4 per cento in Eurolandia; 4 per cento in Italia (dato Eurostat). Non ha aumentato i tassi di riferimento sull’euro ed ha immesso nel sistema massicce dosi di liquidità, contro ogni logica di “controllore delle dinamiche dei prezzi” (a Francoforte, per sterilizzare ogni tentativo di influenza politica dei governi UE, così si definiscono).

La BCE è tornata ad aumentare i tassi di riferimento sull’euro. La Fed comunica che difenderà il dollaro. Sarebbe interessante sapere perché quella politica si è interrotta: c’è stato un altolà della BCE alla Fed ? E’ passata ‘a nuttata ? Si è deciso  che il rapporto euro/dollaro ha raggiunto livelli accettabili per entrambi? Washington ha accettato di dividere con Francoforte i vantaggi di chi gestisce  monete di riserva? E’ passato il periodo di avviamento e  le guerre in Iraq ed Afghanistan cominciano ad essere produttive ? Si sta per cambiare cavallo e puntare sulla bolla delle materie prime, petrolio in testa?

 

Continuano a mancarmi alcune tessere.