HOME PRIVILEGIA NE IRROGANTO di Mauro Novelli (www.mauronovelli.it) Il PuntO Documento
inserito il 20-5-2008 |
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Il PuntO n° 133 Comparazione dei prezzi nei paesi UE. Smantellare i falsi raffronti. Di Mauro Novelli
20-5-2008 Se una mela viene venduta in Italia ed in Germania allo
stesso prezzo in euro, possiamo dire che al consumatore tedesco comprare una
mela “costa” quanto a quello italiano? Nominalmente si, ma forse dovremmo comparare i redditi
(primo accomodamento): se il tedesco guadagna il doppio dell’italiano, il
costo effettivo della mela risulterà per lui dimezzato. Questa valutazione è però “a parità
di altre condizioni”, nell’ipotesi teorica, cioè, che tutti gli altri
beni e servizi abbiano lo stesso prezzo in Italia ed in Germania. Poiché
questa coincidenza è esclusivamente teorica, occorrerebbe reimpostare
(secondo accomodamento) la valutazione pesando i due redditi in funzione dei
due livelli dei prezzi mercato. Si perviene così a calcolare la “capacità
di spesa” della retribuzione in Italia ed in Germania. Questo indice ci permette di comparare meglio la
“penosità” dell’acquisto di una mela nei due paesi. Ricapitolando, nei confronti internazionali in materia di
prezzi, si tende a valutare il dato nominale espresso in euro del prezzo di
un bene o di un paniere di beni. Ma un dato simile è del tutto
inutilizzabile perché non fornisce il peso effettivo sul reddito di un
automobilista del costo di un litro di benzina. Occorre quindi, in prima
battuta, “pesare” il prezzo di un bene in rapporto al reddito medio dei
cittadino dei due paesi presi in considerazione. PRIMA
APPROSSIMAZIONE, COMUNQUE GROSSOLANA (SULLO STIPENDIO NOMINALE) Volendo quindi valutare i prezzi nostrani con quelli dei
partner europei più importanti possiamo porre pari a 100 il nostro
reddito da lavoro dipendente medio e vedere come si colloca rispetto a quello
rilevato negli altri paesi. Elaborando i dati della tabella relativa agli stipendi
medi lordi del 2006 nell’Industria e nei Servizi ricavata da Eurostat, vediamo quindi che, fatto 100 lo stipendio
italico, gli Spagnoli guadagnano 82, i Francesi guadagnano 113, i Tedeschi
134, gli Inglesi 150, i Danesi 162. Ecco i dati UE ai quali si aggiungono quelli della
Norvegia. Stipendi in Europa. Anno 2006 Reddito medio lordo in Euro nell’Industria e nei Servizi Fonte Eurostat (Elaborazioni M.Novelli)
Con questo primo accomodamento, possiamo dire che se un
litro di benzina (per continuare con un esempio teorico) viene venduto allo
stesso prezzo di 1,4 euro in Italia, Germania e Gran Bretagna, per i
cittadini di quei paesi - a parità di altre condizioni - il bene non
“costa” allo stesso modo. Perché si possa comparare la penosità finanziaria
di un litro di benzina tra i cittadini di vari paesi – ripetiamo, a
parità di altre condizioni -, occorre rapportarlo al reddito: se in
Italia (stipendio pari a 100) costa 1,4 euro, in Spagna (stipendio pari a 82)
lo stesso “impegno” si avrebbe ad 1,15 euro; in Francia (stipendio pari a
113) dovrebbe costare 1,58 euro; in Germania (stipendio pari a 134) dovrebbe
costare 1,88; in Gran Bretagna (stipendio apri a 150) dovrebbe essere di 2,1 euro. SECONDA
APPROSSIMAZIONE (più significativa) Ma la prima approssimazione appena illustrata è
solo di scuola: sarebbe “veritiera” se tutte le altre condizioni di mercato (il
livello di prezzi di uno specifico paniere, ad esempio) fossero identiche nei
paesi monitorati. Poiché così non è, occorre un ulteriore
accomodamento che l’espressione del livello di reddito sconti il livello
medio dei prezzi nei singoli paesi. Occorrerebbe, in altri termini,
trasformare lo “stipendio nominale” in
“capacità di spesa” (Purchasing Power Standards, PPS) che sconti
già in sé il livello dei prezzi medi del paese. In soldoni, se lo
stipendio medio del paese X è doppio di quello del paese Y, ed il
livello medio dei prezzi del primo è il doppio di quelli vigenti nel
secondo, la capacità di spesa risulta identica. In effetti, Eurostat procede a questa valutazione
trasformando non lo stipendio nominale, ma il PIL di ciascuna nazione in PPS. E’ comunque un indice indicativo per poter
significativamente paragonare l’impegno finanziario affrontato dei cittadini
di vari paesi per l’acquisto di uno stesso prodotto. Prodotto interno lordo per abitante espresso in Capacità di spesa (Purchasing Power Standard) Indipendente dal livello dei prezzi. Anni 2004-2005-2006 (Fonte
Eurostat (Vedi
NOTA) .
Elaborazioni Novelli) (In
giallo i paesi UE con andamento positivo. In grigio i paesi con andamento
negativo. In
verde la tabella elaborata ponendo l’Italia 2006 pari a 100)
“
: ” = data not available NOTA ALLA TABELLA EUROSTAT APPARSA SU NEWS RELEASE
-179/2007 - 17 DECEMBER 2007 GDP [Prodotto interno
lordo] per inhabitant in Purchasing power standards [Capacità di
spesa] GDP per inhabitant in the Member States ranged from
37% to 280% of the EU27 average in 2006 GDP per inhabitant1 in Luxembourg2, expressed
in terms of purchasing power standards3 (PPS), was more than two-and-a-half
times the EU27 average in 2006, while The The Estonia, Hungary and These data for 2006, 20054 and 2004, published by Eurostat,
the Statistical Office of the European Communities, are based on
revised purchasing power parities5, and the latest GDP and population
figures. They cover the 27 EU Member States, the three candidate countries,
three EFTA countries and four Western Balkan countries. ____ 1. GDP provides a measure of the total economic
activity in a country. Most EU Member States have adapted their national
accounts to comply with methodological improvements agreed upon
internationally concerning the allocation of "financial intermediation
services indirectly measured" (FISIM) to user sectors. The 2. The GDP per inhabitant in 3. The Purchasing Power Standard (PPS) is an
artificial reference currency unit that eliminates price level differences
between countries. Thus one PPS buys the same volume of goods and services in
all countries. This unit allows meaningful volume comparisons of economic
indicators across countries. Aggregates expressed in PPS are derived by
dividing aggregates in current prices and national currency by the respective
Purchasing Power Parity (PPP). The level of uncertainty associated with the
basic price and national accounts data, and the methods used for compiling
PPPs imply that differences between countries that have indexes within a
close range should not be over-interpreted. 4. The PPP data for 2005 have also been integrated
into the International Comparison Program (ICP), which compares price levels
and economic aggregates in real terms for some 150 countries. The worldwide
results will be published at 15:00 CET on 17 December 2007 at www.worldbank.org/data/icp.
The ICP uses GDP data from November 2007, and may differ from the latest data
published by Eurostat. 5. The regular publication schedule of purchasing
power parities includes four estimates for a particular year. The first
estimate for 2006, based on projections, was published in News Release
90/2007 of 28 June 2007. This News Release corresponds to the second
estimate. Issued by: Eurostat Press Office Tim ALLEN Tel: +352-4301-33 444 eurostat-pressoffice@ec.europa.eu Eurostat news releases on the Internet: http://ec.europa.eu/eurostat For further information on the data: Paul KONIJN Tel:
+352-4301-33 438 paulus.konijn@ec.europa.eu Ingo KUHNERT Tel: +352-4301-35 234 ingo.kuhnert@ UN CASO CONCRETO
Riprendendo l’esempio teorico di un litro di benzina
venduto in tutti i paesi a 1,4 euro, per avere lo stesso “impegno finanziario”
affrontato in Italia da un consumatore, in base a questo secondo indice,
dovrebbe essere venduto: in Spagna a 1,43 euro; in Francia a 1,51; in Germania a 1,55; in Gran Bretagna
a 1,60; in Danimarca a 1,71 euro. UN CASO CONCRETO:
COMPARAZIONE DEL GASOLIO AUTO (PREZZI ALLA POMPA DEL 28-4-2008). Consideriamo la più recente rilevazione comparata
riportata dal Ministero dello Sviluppo economico circa i prezzi al consumo
per il gasolio auto: Litro di gasolio alla pompa. Perché un consumatore italiano affronti lo stesso impegno
finanziario del consumatore del paese X, in Italia dovrebbe costare…. Fonte Ministero
Sviluppo Economico Rilevazione
28-5-2008
(Elaborazioni Novelli)
Litro di gasolio alla pompa. Per avere lo stesso impegno finanziario del consumatore
italiano, nel paese X dovrebbe costare... Fonte Ministero
Sviluppo Economico Rilevazione
28-5-2008
(Elaborazioni Novelli)
Per concludere, occorre diffidare dei confronti di prezzi internazionali
che non vengano pesati in “capacità di spesa”. A nostro avviso, al fine di permettere ai cittadini stime
sufficientemente attendibili, le
autorità europee dovrebbero rendere obbligatoria, per chi intende
procedere ad analisi comparate dei costi di beni e servizi, ogni valutazione
in termini di capacità di spesa. Noi procederemo a raffronti tra paesi EU adottando il
seguente indice INDICE
DI VALUTAZIONE PER CAPACITA’ DI SPESA (ANNO 2006)
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