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Il PuntO  Documento inserito il 24-5-2007


 

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Il PuntO n° 108

 

Unione Europea. Ma guarda!  I vantaggi del “cuneo fiscale”

vanno estesi anche a banche ed assicurazioni.

 

Di Mauro Novelli 24-5-2007

 

 

Di grazia: è possibile conoscere i nomi dei componenti degli uffici legislativi che dettero il via libera alla normativa  governativa mirante a ridurre il costo del lavoro (cuneo fiscale) a tutte le imprese “meno che a due” [direbbero a Roma], tranne cioè banche e assicurazioni?

Delle due l’una: o i surricercati componenti mal si rapportano con i principi giuridici a base del diritto comunitario (ma siamo certi che anche in Italia l’iniziativa non sarebbe passata al vaglio eventuale della Corte Costituzionale), oppure questi signori non se la sono sentita di opporsi alla demagogia del politico di turno che ha lucrato mediaticamente, acquisendo meriti immediati tra la plebe, sull’esclusione nominale delle straricche banche  e assicurazioni, ben sapendo che da parte degli interessati sarebbe stata chiamata in causa l’Europa perché quell’esclusione venisse rimossa.

Forse il governo avrebbe potuto chiedere una valutazione preventiva ai nostri deputati europei (magari a quelli di area): col loro stipendio quattro volte superiore a quello dei loro colleghi spagnoli, due volte superiore a quello di francesi, tedeschi, inglesi, i cittadini italiani si sarebbero potuti aspettare una valutazione ragionata sull’iniziativa fiscale.

Il politico di turno, oggi, si dice indaffarato a ricercare la copertura per poter dar seguito alle provvidenze per banche e assicurazioni (“lo impone l’Europa” è la sua maschera). Fortunatamente l’ABI si dice disposta a collaborare per la individuazione delle risorse finanziarie necessarie, sempre tramite pesca sportiva nei laghetti dell’Erario.

Per concludere: occorre aiutare anche il sistema bancario che vanta per il 2006 [fonte ABI] profitti pari a 18 miliardi di euro, pari cioè ad oltre 34.850 miliardi (ripeto: trentaquattromila miliardi)  di vecchie lire (+24% rispetto al 2005). Aspettiamo i dati del settore assicurativo.

Furbacchioni!

Che dire? Le corporazioni sono già di per sé forti, ricche e prepotenti. Da tempo i “signori delle leggi” ed i loro scherani altrettanto famelici (a carico della plebe per circa 4 miliardi di euro) si sono alleati con i “signori dei prezzi”, con i “signori delle notizie”, con  i “signori dei cordoni della borsa”, con i “signori del trascendente”.

Un solo esempio: da tempo stanno cercando di convincere la plebe che la precarietà del figlio dipende dalla pensione del padre e non dai costi che la plebe deve pagare per mantenere tutti i “signori”.

Una proposta: perché non convinciamo gli amici francesi a lanciare un’Opa sull’Italia? Sarebbero ben accolti anche se l’Opa risultasse ostile.