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Il PuntO  Documento inserito il 15-6-2008


 

 

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Il PuntO 137/bis. Comparazioni corrette. Aggiornamento con i dati Erostat 2007 definitivi

 

 

 

Il PuntO n° 137

 

Comparazione dei prezzi nei paesi UE.

Smantellare i falsi raffronti.

 

AGGIORNAMENTO E INTEGRAZIONE DEL PUNTO N° 133

Tre esempi concreti: benzina, costo di un Conto corrente bancario, biglietto della metropolitana

 

Di Mauro Novelli  15-6-2008

 

Se una mela viene venduta in Italia ed in Germania allo stesso prezzo in euro, possiamo dire che al consumatore tedesco comprare una mela “costa” quanto a quello italiano?

Nominalmente si, ma forse dovremmo comparare i redditi (primo accomodamento): se il tedesco guadagna il doppio dell’italiano, il costo effettivo della mela risulterà per lui dimezzato.

Questa valutazione è però “a parità di altre condizioni”, nell’ipotesi teorica, cioè, che tutti gli altri beni e servizi abbiano lo stesso prezzo in Italia ed in Germania. Poiché questa coincidenza è esclusivamente teorica, occorrerebbe reimpostare (secondo accomodamento) la valutazione pesando i due redditi in funzione dei due livelli dei prezzi mercato. Si perviene così a calcolare la “capacità di spesa” della retribuzione in Italia ed in Germania.

Questo indice ci permette di comparare meglio la “penosità” dell’acquisto di una mela nei due paesi.

 

In sintesi, nei confronti internazionali in materia di prezzi, si tende a valutare il dato nominale espresso in euro del prezzo di un bene o di un paniere di beni. Ma un dato simile è del tutto inutilizzabile perché non fornisce il peso effettivo sul reddito di un automobilista del costo di un litro di benzina. Occorre quindi, in prima battuta, “pesare” il prezzo di un bene in rapporto al reddito medio dei cittadino dei due paesi presi in considerazione e, per giungere ad una comparazione congrua, “pesare” anche in funzione del livello dei prezzi vigente nel singolo paese.

 

PRIMA APPROSSIMAZIONE, COMUNQUE GROSSOLANA (SULLO STIPENDIO NOMINALE)

Volendo quindi valutare i prezzi nostrani con quelli dei partner europei più importanti possiamo porre pari a 100 il nostro reddito da lavoro dipendente medio e vedere come si colloca rispetto a quello rilevato negli altri paesi.

Elaborando i dati della tabella relativa agli stipendi medi lordi del 2006 nell’Industria e nei Servizi ricavata da Eurostat,  vediamo quindi che, fatto 100 lo stipendio italico, gli Spagnoli guadagnano 82, i Francesi guadagnano 113, i Tedeschi 134, gli Inglesi 150, i Danesi 162.

Ecco i dati UE ai quali si aggiungono quelli della Norvegia.

 

TAB. 1

Stipendi in Europa. Anno 2006

Reddito medio lordo in Euro nell’Industria e nei Servizi

Fonte Eurostat (Elaborazioni M.Novelli)

 

 

Stipendio medio in euro

Stipendio medio

Italia = 100

NORVEGIA (non UE)

42.475

  165

 

 

 

DANIMARCA

41.736

  162

REGNO UNITO

38.538

  150

LUSSEMBURGO

38.103

  148

GERMANIA

34.622

  134

IRLANDA

32.912

  128

PAESI BASSI

32.434

  126

AUSTRIA

32.434

  126

SVEZIA

32.056

  124

FINLANDIA

30.965

  120

BELGIO

30.694

  119

FRANCIA

29.139

  113

MEDIA UE

28.024

108,6

ITALIA

25.808

  100

CIPRO

22.315

  86

SPAGNA

21.063

  82

GRECIA

18.751

73

PORTOGALLO

13.609

  53

SLOVENIA

11.275

  44

REPUBBL.  CECA

7.212

  28

POLONIA

7.065

  27

UNGHERIA

5.906

  23

SLOVACCHIA

5.708

  22

ESTONIA

4.934

  19

LITUANIA

4.097

16

LETTONIA

3.616

14

ROMANIA

2.321

  9

BULGARIA

1.884

  7

 

 

Con questo primo accomodamento, possiamo dire che se un litro di benzina (per continuare con un esempio teorico) viene venduto allo stesso prezzo di 1,4 euro in Italia, Germania e Gran Bretagna, per i cittadini di quei paesi - a parità di altre condizioni - il bene non “costa” allo stesso modo.

Perché si possa comparare la penosità finanziaria di un litro di benzina tra i cittadini di vari paesi – ripetiamo, a parità di altre condizioni -, occorre rapportarlo al reddito: se in Italia (stipendio pari a 100) costa 1,4 euro, in Spagna (stipendio pari a 82) lo stesso “impegno” si avrebbe ad 1,15 euro; in Francia (stipendio pari a 113) dovrebbe costare 1,58 euro; in Germania (stipendio pari a 134) dovrebbe costare 1,88; in Gran Bretagna (stipendio apri a 150) dovrebbe  essere di 2,1 euro.

 

 

 

SECONDA APPROSSIMAZIONE (più significativa ed utile): LA CAPACITA’ DI SPESA

 

Ma l’approssimazione appena illustrata è solo di scuola: sarebbe “veritiera” e, quindi, utilizzabile se e solo se tutte le altre condizioni di mercato (il livello di prezzi di uno specifico paniere, ad esempio) fossero identiche nei paesi monitorati. Poiché così non è, occorre un ulteriore accomodamento: l’espressione del livello di reddito deve essere accomodata inserendo nella valutazione la variabile relativa al livello medio dei prezzi nei singoli paesi. Occorre, in altri termini, trasformare lo “stipendio nominale”  in “capacità di spesa” (Purchasing Power Standards, PPS) indice che, avendo scontato già in sé il livello dei prezzi medi del paese, è effettivamente commensurabile.

In soldoni, se lo stipendio medio ed il livello medio dei prezzi del paese X sono entrambi doppi rispetto a quelli del paese Y, la capacità di spesa nei due paesi sarà uguale.

In effetti, Eurostat procede a questa valutazione trasformando in PPS non lo stipendio nominale, ma il PIL di ciascuna nazione.

E’ comunque un indice indicativo per poter significativamente paragonare l’impegno finanziario affrontato dei cittadini di vari paesi per l’acquisto di uno stesso prodotto.

 

TAB. 2

GDP per capita in PPS

GDP per capita in Purchasing Power Standards (PPS) (EU-27 = 100)

Fonte Eurostat

 

 

 

1997

1998

1999

2000

2001

2002

2003

2004

2005

2006

2007

2008

Belgium

 

125.9

123.1

123.2

126.2

123.8

125.4

123.3

121.0 (b)

121.0

119.6

119.3  

116.7 (f)

Bulgaria

 

26.5 (e)

27.0 (e)

27.0

27.9

29.3

31.1

32.6

33.8

35.3

36.7

38.1  

39.0 (f)

Czech Republic

 

73.1 (e)

70.6 (e)

69.7

68.6

70.4

70.6

73.6

75.3

76.5

78.5

81.3(f)  

81.9 (f)

Denmark

 

133.5

132.2

131.1

131.9

128.2

128.7

124.5

125.9

126.5

125.6

124.5  

120.9 (f)

Germany

 

124.6

122.7

122.4

118.8

116.9

115.5

116.9

116.6

115.0

114.0

114.4  

112.4 (f)

Estonia

 

41.9 (e)

42.4 (e)

42.4

44.7

46.2

50.0

54.5

56.9

62.8

68.3

71.6   

71.0 (f)

Ireland

 

115.1

121.6

126.6

131.0

132.9

138.3

140.8

141.8

143.6

145.3

146.4(f)  

142.4 (f)

Greece

 

:

:

:

84.3

86.7

91.0

92.2

93.9

96.1

97.2

98.6  

98.0 (f)

Spain

 

93.5

95.6

96.5

97.6

98.4

100.7

101.2

101.2

102.9

104.8

104.5  

101.6 (f)

France

 

114.9

115.3

115.0

115.6

116.0

116.3

112.1

110.3 (b)

112.3

111.8

111.0  

108.1 (f)

Italy

 

119.3

120.0

117.8

117.2

118.1

112.2

111.0

106.9

105.1

103.2

101.7  

98.4 (f)

Cyprus

 

86.0 (e)

86.9 (e)

87.6

89.0

91.1

89.5

89.2

90.5

92.5

91.8

91.9  

90.1 (f)

Latvia

 

34.7 (e)

35.7 (e)

36.1

36.8

38.8

41.3

43.4

45.8

49.9

53.6

58.1  

58.5 (f)

Lithuania

 

38.2 (e)

40.2 (e)

38.8

39.4

41.6

44.1

49.1

50.5

53.1

56.1

60.0  

61.7 (f)

Luxembourg

 

215.1

217.9

237.9

244.3

234.7

240.9

247.3

253.2

264.0

278.9

280.3  

277.4 (f)

Hungary

 

51.6 (e)

52.8 (e)

53.6

56.2

59.0

61.6

63.4

63.3

64.1

64.9

64.5  

63.5 (f)

Malta

 

80.7 (e)

80.7

81.2

83.8

78.1

79.7

78.6

77.1

77.4

76.9

77.7  

76.5 (f)

Netherlands

 

127.3

128.9

131.2

134.6

134.1

133.7

129.7

129.5

131.0

130.4

131.7  

130.1 (f)

Austria

 

132.8

133.0

132.9

133.5

127.4

127.7

128.8

128.8

128.7

127.4

128.2(f)  

125.9 (f)

Poland

 

46.9 (e)

47.9 (e)

48.7

48.4

47.7

48.4

49.0

50.7

51.2

52.4

54.6  

55.4 (f)

Portugal

 

76.3

76.8

78.5

78.2

77.5

77.2

76.9

74.7

75.4

74.4

73.9  

72.2 (f)

Romania

 

:

:

26.0

25.9

27.6

29.4

31.4

34.1

35.4

38.8 (f)

40.4(f)  

41.5 (f)

Slovenia

 

76.9 (e)

77.7 (e)

79.6

78.8

78.9

81.2

82.3

85.3

86.8

87.7

90.5  

90.6 (f)

Slovakia

 

51.4 (e)

52.1 (e)

50.6

50.2

52.4

54.2

55.6

57.2

60.5

63.6

68.6  

70.7 (f)

Finland

 

110.9

114.6

115.4

117.6

116.0

115.5

113.3

116.5

115.1

116.8

118.7  

117.3 (f)

Sweden

 

123.8

122.7

125.6

127.1

121.8

121.4

123.0

125.0

123.6

124.4

123.7  

121.7 (f)

United Kingdom

 

116.5

116.1

116.0

117.2

117.9

118.7

119.8

122.0

119.1

117.8

118.3  

115.5 (f)

Croatia

 

43.4 (e)

44.0 (e)

41.9 (e)

43.2 (e)

43.8 (e)

45.7 (e)

47.5 (e)

48.9 (f)

49.9 (f)

51.5 (f)

53.2(f)  

53.6 (f)

Macedonia,

 

26.7

26.7

26.9

27.0

25.2

25.1

25.7

26.7

27.8

28.3

29.1(f)  

29.3 (f)

Turkey

 

32.1 (e)

42.7 (e)

39.2

40.0

35.6

34.4

34.0

37.4

39.1

41.2 (f)

41.5(f)  

41.2 (f)

Iceland

 

137.9

140.8

139.4

132.0

132.6

130.1

125.9

131.3

134.8

130.5

129.5  

125.0 (f)

Norway

 

147.8

138.7

145.1

165.4

161.5

155.1

156.7

164.7

179.6

186.2

185.7  

182.0 (f)

Switzerland

 

150.5

149.2

146.2

144.7

139.8

139.8

136.1

134.6

133.9

134.7

135.0(f)  

132.2 (f)

United States

 

160.7

160.2

161.6

159.3

154.4

152.1

153.9

155.0

158.2

157.4

155.7(f)  

150.0 (f)

Japan

 

128.1

121.2

118.1

117.2

113.9

112.3

112.4

113.1

114.3

114.2

114.0(f)  

111.2 (f)

EU (27 countries)

 

100.0

100.0

100.0

100.0

100.0

100.0

100.0

100.0

100.0

100.0

100.0  

100.0 (f)

EU (25 countries)

 

104.9

105.0

105.0

105.0

104.8

104.6

104.4

104.2

104.1

103.9

103.8  

103.7 (f)

EU (15 countries)

 

115.5

115.4

115.3

115.2

114.8

114.2

113.7

113.1

112.7

112.1

111.5  

110.9 (f)

Euro area

 

115.9

116.0

115.8

115.3

113.8

112.9

112.1

110.9

110.9

110.4

109.5  

:

Euro area (15 countries)

 

:

:

:

:

:

:

:

110.6

110.7

110.2

:

:

Euro area (13 countries)

 

114.4

114.5

114.4

113.9

113.6

112.7

111.9

110.7

110.8

110.3

109.5  

109.1 (f)

Euro area (12 countries)

 

114.7

114.7

114.6

114.2

113.8

112.9

112.1

110.9

110.9

110.4

109.7  

109.2 (f)

Fonte Eurostat

 

(:)

Not available

(f)

Forecast

(b)

Break in series

(e)

Estimated value

 


 

 

Consideriamo il PPS previsto da Eurostat dei primi 15 paesi della UE, degli USA, del Giappone e della Svizzera.

E’ evidente l’adeguamento ad opera del livello dei prezzi medi nella quantificazione dell’indice rispetto alla semplice comparazione dei redditi.

Ad esempio, nel 2007, la Gran Bretagna dove lo stipendio medio di industria e servizi supera del 50 % quello italiano, ha una capacità di spesa di 118,3 contro il nostro 101,7 cioè del 16,3 per cento più alta. [Infatti, fatto 100 il nostro PPS, in Gran Bretagna è di 116,3. Si vedano le tabelle successive). Evidentemente il livello medio dei prezzi più alto di quello corrente in Italia e tale da mitigare fortemente quel + 50 per cento riscontrato sugli stipendi, tanto da posizionare la Capacità di spesa britannica del 16,3 per cento in più rispetto alla nostra.

 

TAB. 3

PIL PRO CAPITE ESPRESSO IN CAPACITA’ DI SPESA

Primi 15 paesi della UE più USA, Giappone e Svizzera

[Fonte Eurostat Febbraio 2008 – Nostre elaborazioni]

 

 

 

1997

2000

2003

2006

2007

2007 su 1997

2008

1.           Luxembourg

 

215,1

244,3

247,3

278,9

280,3 (f)

+ 30,3 %

277,4 (f)

2.           United States

 

160,7

159,3

153,9

157,4

155,7 (f)

- 3,1 %

150,0 (f)

3.           Ireland

 

115,1

131,0

140,8

145,3

146,4 (f)

+ 27,2 %

142,4 (f)

4.           Switzerland

 

150,5

144,7

136,1

134,7

135,0 (f)

- 10,3 %

132,2 (f)

5.           Netherlands

 

127,3

134,6

129,7

130,4

131,7 (f)

+ 3,5 %

130,1 (f)

6.           Austria

 

132,8

133,5

128,8

127,4

128,2 (f)

- 3,5 %

125,9 (f)

7.           Denmark

 

133,5

131,9

124,5

125,6

124,5 (f)

- 6,7 %

120,9 (f)

8.           Sweden

 

123,8

127,1

123,0

124,4

123,7 (f)

- 0,08 %

121,7 (f)

9.           Belgium

 

125,9

126,2

123,3

119,6

119,3 (f)

 - 5,3 %

116,7 (f)

10.      Finland

 

110,9

117,6

113,3

116,8

118,7 (f)

+ 7,0 %

117,3 (f)

11.      United Kingdom

 

116,5

117,2

119,8

117,8

118,3 (f)

+ 1,5 %

115,5 (f)

12.      Germany

 

124,6

118,8

116,9

114,0

114,4 (f)

- 8,2 %

112,4 (f)

13.      Japan

 

128,1

117,2

112,4

114,2

114,0 (f)

- 11,0 %

111,2 (f)

14.      France

 

114,9

115,6

112,1

111,8

111,0 (f)

- 3,4 %

108,1 (f)

15.      Spain

 

93,5

97,6

101,2

104,8

104,5 (f)

+ 11,8 %

101,6 (f)

16.      Italy

 

119,3

117,2

111,0

103,2

101,7 (f)

- 14,8 %

98,4 (f)

17.      Greece

 

:

84,3

92,2

97,2

98,6 (f)

+ 17,0 %

98,0 (f)

18.      Portugal

 

76,3

78,2

76,9

74,4

73,9 (f)

- 3,1 %

72,2 (f)

 

 

Per concludere, occorre diffidare dei confronti di prezzi internazionali che non vengano filtrati in funzione della  “capacità di spesa”.

A nostro avviso, al fine di permettere ai cittadini stime sufficientemente attendibili,  le autorità europee dovrebbero rendere obbligatoria ogni valutazione in termini di capacità di spesa, per chi intenda procedere ad analisi comparate dei costi di beni e servizi nella UE.

Noi procederemo a raffronti tra paesi EU adottando il seguente indice, fino a quando non siano  definiti i dati 2008. 

Limiteremo le indagini ai primi 15 paesi UE.

In tabella sono riportati anche gli indici di USA, Giappone, Svizzera.

L’ultima  colonna riconduce a 100 la Capacità di spesa dell’Italia e permette una immediata comparazione percentuale con gli altri paesi considerati: la Francia è a +9,1 %, la Germania a + 12,5 %, la Gran Bretagna a 16,3 %.

 

TAB. 4

PIL PRO CAPITE ESPRESSO IN CAPACITA’ DI SPESA

Primi 15 paesi della UE più USA, Giappone e Svizzera

Ultima colonna: riconduzione a 100 della Capacità dell’Italia

 

 

2007

ITALIA=100

1.         LUSSEMBURGO

280,3 (f)

275,6

2.         STATI UNITI

155,7 (f)

153,1

3.         IRLANDA

146,4 (f)

144,0

4.         SVIZZERA

135,0 (f)

132,7

5.         OLANDA

131,7 (f)

129,5

6.         AUSTRIA

128,2 (f)

126,0

7.         DANIMARCA

124,5 (f)

122,4

8.         SVEZIA

123,7 (f)

121,6

9.         BELGIO

119,3 (f)

117,3

10.          FINLANDIA

118,7 (f)

116,7

11.          GR. BRETAGNA

118,3 (f)

116,3

12.          GERMANIA

114,4 (f)

112,5

13.          GIAPPONE

114,0 (f)

112,1

14.          FRANCIA

111,0 (f)

109,1

15.          SPAGNA

104,5 (f)

102,7

16.          ITALIA

101,7 (f)

100,0

17.          GRECIA

98,6 (f)

97,0

18.          PORTOGALLO

73,9 (f)

72,7

 

 

Il Foglio di calcolo elaborato da Mario Giuseppe Varrenti

 

Mario Giuseppe Varrenti, laureando in Scienze politiche (Roma La Sapienza), ha elaborato un modello in grado di ottenere istantaneamente la comparazione dei prezzi. Occorre inserire per i vari paesi sia il PPS per l’anno da elaborare  che il prezzo di un bene specifico .

 


 

PRIMO CASO CONCRETO: COMPARAZIONE DEI PREZZI DELLA BANZINA.

 

Dalla rilevazione del Ministero dello Sviluppo Economico del 9 giugno 2008, ricaviamo i prezzi nei 15 paesi considerati (seconda colonna).

 

Il modello di Mario Varrenti ci permette di pervenire con facilità a due serie di dati:

 

1)     TAB. 5. Quanto dovrebbe costare la benzina nei vari paesi per far sì che gli automobilisti di quei paesi sopportino lo stesso impegno finanziario (definito “penosità”) gravante sull’automobilista italiano che paga 1,503 euro per un litro di carburante.

Ad esempio, in Germania, dove la benzina costa poco meno di mezzo centesimo rispetto al nostro mercato (1,505 contro i nostri 1,503 euro), tanto che – anche in confronti che vorrebbero essere dotti - si tende ad equiparare i due valori,  l’uguaglianza è solo nominale. Infatti, vista la Capacità di spesa maggiore in Germania del 12,5 per cento (114,4 contro la nostra 101,7), il litro alla pompa ha un prezzo che impegna molto meno l’automobilista tedesco. Perché costui avverta la stessa penosità affrontata dal nostro, in Germania la benzina dovrebbe costare 1,69 euro, cioè 19 centesimi oltre il prezzo nominalmente uguale al nostro. Possiamo quindi affermare che (viste le retribuzioni ed il livello dei prezzi in Italia ed in Germania) il prezzo del nostro litro di 1,503 euro è pari a quello del litro tedesco solo se questo costa 1,690 euro.

Allo stesso modo, non possiamo dire che in  Austria un litro costi solo 16 centesimi meno che da noi (1,341 contro 1,503), perché quel paese ha una  Capacità di spesa superiore del 26 per cento rispetto alla nostra (128,2 contro 101,7). Per poter equiparare i due livelli di prezzo, in termini di penosità, il litro austriaco dovrebbe costare 55,3 centesimi in più, cioè 1,894 contro il nominale 1,341. Possiamo quindi affermare che (viste le retribuzioni ed il livello dei prezzi in Italia ed in Austria) il prezzo del nostro litro di 1,503 euro è pari a quello del litro austriaco solo se questo costa 1,690 euro.

Eclatante il dato del Lussemburgo. Il litro costa 1,310 euro, solo 19 centesimi nominali in meno rispetto alle nostre pompe. Valutando però la Capacità di spesa del Lussemburgo, superiore alla nostra del 175,6 per cento  (280,3 contro 101,7), perché un lussemburghese abbia il nostro stesso impegno finanziario nell’acquisto della benzina, le loro pompe dovrebbero portare il litro a ben  4,14 euro. Possiamo quindi affermare che (viste le retribuzioni ed il livello dei prezzi in Italia ed in Lussemburgo) il prezzo del nostro litro di 1,503 euro è pari a quello del litro lussemburghese solo se questo costa 1,690 euro

 

 

 

TAB. 5

Per sopportare la stessa "penosità" affrontata in Italia, l’automobilista del paese X dovrebbe pagare….

 

paese

PIL/capite in PPS 2007

Prezzo della benzina

Ril.9.6.08

Per sopportare la stessa "penosità" affrontata in Italia, l’automobilista del paese X dovrebbe pagare….

 

 

 

Prezzo in euro/litro

..in più euro

In %

Lussemburgo

280,3

1,310

4,14249

+2,64

+216,22

Irlanda

146,4

1,237

2,16361

+0,66

+74,91

Olanda *

131,7

Oltre 1,600

 

 

 

Austria

128,2

1,341

1,89464

+0,40

+41,29

Danimarca

124,5

1,491

1,83996

+0,34

+23,40

Svezia

123,7

1,438

1,82813

+0,33

+27,13

Belgio

119,3

1,534

1,76311

+0,26

+14,94

Finlandia

118,7

1,495

1,75424

+0,25

+17,34

Regno Unito

118,3

1,465

1,74833

+0,25

+19,34

Germania

114,4

1,505

1,69069

+0,19

+12,34

Francia

111,0

1,471

1,64044

+0,14

+11,52

Spagna

104,5

1,237

1,54438

+0,04

+24,85

Italia

101,7

1,503

1,50300

00000

0,00

Grecia

97,0

1,249

1,43354

+0,07

+14,78

Portogallo

73,9

1,490

1,09215

-0,41

-26,70

 

* Olanda: Per la benzina, il diagramma del Ministero dello Sviluppo, ha un limite di 1,600 euro/litro. Il prezzo olandese è superiore a tale tetto, ma non definibile.

 

 

 

2)     TAB. 6. Quanto dovrebbe costare la benzina in Italia per far sì che i nostri automobilisti sopportino lo stesso impegno finanziario (“penosità”) gravante sugli automobilisti degli altri paesi.

Per continuare con gli esempi precedenti,  in Germania la benzina costa poco meno di mezzo centesimo rispetto al nostro mercato (1,505 contro i nostri 1,503 euro. Vista la Capacità di spesa maggiore in Germania del 12,5 per cento (114,4 contro la nostra 101,7), il litro alla pompa ha un prezzo che impegna molto più l’automobilista italiano, pur a parità di prezzo nominale. Perché costui avverta la stessa penosità affrontata dal tedesco, in Italia la benzina dovrebbe costare 1,337 euro, cioè 16,6 centesimi in meno. Possiamo quindi affermare che (viste le retribuzioni ed il livello dei prezzi in Italia ed in Germania) il prezzo del litro tedesco di 1,505 euro è pari a quello del litro italiano solo se le nostre pompe diminuissero il prezzo a 1,337 euro.

Allo stesso modo, non possiamo dire che in  Austria un litro costi solo 16 centesimi meno che da noi (1,341 contro 1,503), perché quel paese ha una  Capacità di spesa superiore del 26 per cento rispetto alla nostra (128,2 contro 101,7). Per poter equiparare i due livelli di prezzo, in termini di penosità, il litro italiano dovrebbe diminuire di  44 centesimi, cioè passare a 1,063 contro il nominale 1,503. Possiamo quindi affermare che (viste le retribuzioni ed il livello dei prezzi in Italia ed in Austria) il prezzo del litro austriaco di 1,341 euro è pari a quello del litro italiano  solo se le nostre pompe diminuissero il prezzo a 1,063 euro.

Eclatante, anche in questo calcolo, il dato del Lussemburgo dove un litro costa 1,310 euro, solo 19 centesimi nominali in meno rispetto alle nostre pompe. Valutando però la Capacità di spesa del Lussemburgo, superiore alla nostra del 175,6 per cento  (280,3 contro 101,7), perché un italiano abbia lo stesso impegno finanziario di un lussemburghese nell’acquisto della benzina, le nostre  pompe dovrebbero diminuire il prezzo di un litro a 0,475, cioè a meno di mezzo euro. Possiamo quindi affermare che (viste le retribuzioni ed il livello dei prezzi in Italia ed in Lussemburgo) il prezzo del litro lussemburghese di 1,310 euro è pari a quello del litro italiano  solo se se le nostre pompe diminuissero il prezzo a 0,475 euro per un litro.

 

TAB. 6

Per sopportare la stessa "penosità" affrontata nel paese X, l’automobilista italiano dovrebbe pagare….

 

paese

PIL/capite in PPS 2007

Prezzo della benzina

Ril.9.6.08

Per sopportare la stessa "penosità" affrontata nel paese X, l’automobilista italiano dovrebbe pagare….

 

 

 

Prezzo in euro/litro

..in meno  euro

In %

Lussemburgo

280,3

1,310

0,47530

-1,03

-68,38

Irlanda

146,4

1,237

0,85931

-0,64

-42,83

Olanda *

131,7

Oltre 1,600

 

 

 

Austria

128,2

1,341

1,06380

-0,44

-29,22

Danimarca

124,5

1,491

1,21795

-0,29

-18,97

Svezia

123,7

1,438

1,18225

-0,32

-21,34

Belgio

119,3

1,534

1,30769

-0,20

-12,99

Finlandia

118,7

1,495

1,28089

-0,22

-14,78

Regno Unito

118,3

1,465

1,25943

-0,24

-16,21

Germania

114,4

1,505

1,33792

-0,17

-10,98

Francia

111,0

1,471

1,34775

-0,16

-10,33

Spagna

104,5

1,237

1,20386

-0,30

-19,90

Italia

101,7

1,503

1,50300

00000

0,00

Grecia

97,0

1,249

1,30952

-0,19

-12,87

Portogallo

73,9

1,490

2,05051

+0,55

+36,43

 

* Olanda: Per la benzina, il diagramma del Ministero dello Sviluppo, ha un limite di 1,600 euro/litro. Il prezzo olandese è superiore a tale tetto, ma non definibile.

 

 

Solo il Portogallo (dei 15 paesi considerati) sta peggio di noi. Per affrontare la stessa penosità di un automobilista italiano, i portoghesi dovrebbero vedersi abbassare il prezzo da 1,490 a 1,092. Mentre per avere lo stesso impegno finanziario di un portoghese in Italia la benzina dovrebbe costare non 1,503 ma lievitare a 2,050 euro.

 

 

 

 

SECONDO CASO CONCRETO: COMPARAZIONE DEI COSTI ANNUI  2006  DI UN CONTO CORRENTE BANCARIO

 

Commentiamo solo il caso più eclatante. In Gran Bretagna un conto corrente costa 16 euro (fonte ABI). Per affrontare la stessa penosità di un correntista italiano, in Gran Bretagna i costi di un C/C dovrebbero essere non 16 euro (quanto paga effettivamente un inglese) ma 151,8 euro. Parallelamente per avere lo stesso impegno finanziario di un correntista  inglese, in Italia un conto corrente dovrebbe costare non 133 (quanto paga effettivamente un cliente bancario nostrano) ma 14 euro.

 

 

 

PIL/capite in PPS 2006

Costo

di un C/C

Dati ABI* 2006

In euro

Per sopportare la stessa

"penosità" affrontata in Italia,

il correntista del paese X

dovrebbe pagare euro….

%

Per sopportare la stessa

"penosità" affrontata nel paese X,

il correntista italiano

dovrebbe pagare euro ….

%

Paesi Bassi

130,4

29

168,1

479,50

23,0

-82,74

Regno Unito

117,8

16

151,8

848,85

14,0

-89,46

Germania

114,0

103

146,9

42,64

93,2

-29,89

Francia

111,8

96

144,1

50,09

88,6

-33,37

Spagna

104,8

93

135,1

45,23

91,6

-31,14

Italia

103,2

133

133,0

0,00

133,0

0,00

 

(*) Dati forniti dall’ABI all’Antitrust per l’indagine effettuata nel 2007 dall’Autorità della concorrenza e del Mercato, che ha invece definito in 182 euro il costo di un conto corrente bancario in Italia.

 

 

TERZO CASO CONCRETO: IL COSTO DI UN BIGLIETTO DELLA METROPOLITANA

 

Quando si dice che a Londra il biglietto del metrò (2,2 euro – 1,50 sterline) costa quasi due  volte e mezzo in più di quello che costa a Roma o Milano (1 euro)  si dice manifestamente il falso. Riportandolo alla reale Capacità di spesa, è come se costasse 1,16 euro (quindi solo il 16 per cento in più). Stesso calcolo quando si dice che a Berlino il metrò  costa il doppio (2,1 euro) rispetto a Roma e Milano: in effetti è come se il biglietto berlinese costasse 1,12 euro (12 per cento in più). 

 

Paese

Costo

PIL

Per sopportare la stessa "penosità"

 

 

Per sopportare la stessa "penosità"

 

 

 

Biglietto

pro capite

affrontata dall’utente del metrò

 

 

affrontata dall’utente del metrò nel paese X,

 

 

 

Metrò

in PPS

a Roma o a Milano, il biglietto

Diff.

Diff.

il biglietto a Roma o Milano

Diff.

Diff.

 

 

 2007

del metrò nella città X dovrebbe costare…

in %

in €

dovrebbe costare….

in %

in €

VIENNA

1,7

128,2

1,26057

-25,85

0,26

1,34860

34,86

0,35

PARIGI

1,4

111

1,09145

-22,04

0,09

1,28270

28,27

0,28

BERLINO

2,1

114,4

1,12488

-46,43

0,12

1,86687

86,69

0,87

ROMA-MILANO

1

101,7

 

 

 

 

 

 

LISBONA

0,75

73,9

0,72665

-3,11

-0,27

1,03214

3,21

0,03

MADRID

1

104,5

1,02753

2,75

0,03

0,97321

-2,68

-0,03

LONDRA

2,2

118,3

1,16323

-47,13

0,16

1,89129

89,13

0,89