HOME PRIVILEGIA NE IRROGANTO di Mauro Novelli Il PuntO
Inserito
15-1-2007
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Ma dove è finita la nostra civiltà? Dove
finiscono i nostri soldi?
Di Mauro Novelli
- 15-1-2007
Il settimo (sesto, ottavo) Paese
di questo mondo deve avere qualche grossa falla nelle casseforti di cui dispone
l’Erario.
-
Questo paese non ha soldi per le pensioni e, anzi, ritiene di risolvere
problemi generali diminuendo le prestazioni previdenziali dei suoi vecchi,
difficilmente in grado di reagire. Con grave nocumento per i cittadini ed
eccellenti vantaggi per banche ed assicurazioni che forniranno servizi privati
sostitutivi.
Si
veda “Il PuntO sulle
pensioni” su questo stesso sito.
-
Questo paese non ha soldi per le case, tanto che l’edilizia pubblica è
praticamente ferma da decenni, anche quando sugli stipendi gravava il balzello
Gescal. Con grave nocumento per i cittadini ed eccellenti vantaggi per i
costruttori che possono approfittare di una domanda costantemente sostenuta
dalla penuria di abitazioni di derivazione pubblica.
-
Questo paese non ha soldi per la sanità ed anzi deve imporre tickets e
limitazioni al servizio sanitario pubblico, tanto che uno dei pericoli maggiori
per la vita e la salute dei cittadini è rappresentato proprio dallo
stato di abbandono delle infrastrutture ospedaliere. Con grave nocumento per i
cittadini ed eccellenti vantaggi per gestori della sanità privata.
-
Questo paese non ha soldi per finanziare le amministrazioni locali (Regioni,
Province, Comuni) che si vedono costrette ad aumentare la pressione fiscale
sugli amministrati. Con grave nocumento per i cittadini ed eccellenti vantaggi
per le società partecipate dalle stesse amministrazioni locali, con le
quali campano bene migliaia di presidenti, decine di migliaia di consiglieri,
sindaci, revisori ecc.
SPESA PER SUSSIDI ALLA
DISOCCUPAZIONE. UE dei 15 Da La Repubblica del 14-1-2007 |
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12,2 % |
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11,9 % |
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10,5 % |
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10,4 % |
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9,7 % |
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8,4 % |
MEDIA
UE DEI 15 |
6,96 % |
|
6,9 % |
|
6,5 % |
|
6,1 % |
|
5,1 % |
|
4,7 % |
|
3,8 % |
|
3,3 % |
|
3,2 % |
|
1,7 % |
-
Questo paese non ha soldi per gli ammortizzatori sociali e scarica le
inefficienze della politica sulla gestione privata delle famiglie italiane. Con
grave nocumento dei cittadini che si trovano in situazioni di precarietà
ed eccellenti vantaggi per i “gestori dei posti di lavoro”, veri e propri
padroni del futuro dei giovani di questo paese. Questi caporali hanno godono di
eccellente prosperità ed hanno nel circondario della politica
politicante uno dei vivai più fertili. Ad essi basta un “pizzino” per
cambiare le sorti di una famiglia.
A
proposito degli ammortizzatori sociali, riportiamo la percentuale di spesa pubblica destinata ai
sussidi per la disoccupazione per la UE dei 15. La tabella a fianco evidenzia
la posizione dell’Italia, saldamente ancorata all’ultimo posto. Il penultimo,
la Gran Bretagna, destina per gli aiuti ai disoccupati quasi il doppio della
nostra spesa; la prima, la Spagna, spende oltre sette volte quello che
spendiamo noi.
-
Questo paese non ha soldi per la scuola pubblica e la ricerca. Con grave
nocumento per i cittadini ed eccellenti vantaggi per i gestori di scuole
private (ben finanziate). Ne approfitterà la ricerca dei paesi in grado
di remunerare adeguatamente i ricercatori formatisi in Italia.
-
Questo paese non ha soldi da destinare ad una seria politica energetica
alternativa che svincoli il Paese del sole dal cappio del petrolio. Con grave
nocumento per i cittadini ed eccellenti vantaggi per i petrolieri, che possono
continuare a mantenerci in situazioni di oliodipendenza.
-
Questo paese non riesce a dare certezza credibile al diritto vigente. Con grave
nocumento per i cittadini ed eccellenti vantaggi per chi delinque.
Ma,
insomma, che fine fanno i nostri soldi? Di che civiltà godiamo?
Che
cosa dobbiamo rivedere nella struttura del nostro apparato di gestione della
cosa pubblica?
Chi
taglieggia le finanze e l’etica degli italiani? Come evitare questa condanna
che sembra insita nell’italico dna?
Governanti,
produttori e commercianti lamentano lo scarso livello e la mancanza di
dinamismo della domanda interna. Forse godono di un eccesso di faccia tosta.
Noi, certamente godiamo di bocca buona.
Affrontare in queste condizioni le sfide della
globalizzazione è francamente imbarazzante.
Dobbiamo riprendere in mano le leve che gestiscono la
nostra vita ed il futuro nostro e dei nostri nipoti: le abbiamo affidate ad
incompetenti o a profittatori? Non so scegliere.
In genere queste critiche sono tacciate di qualunquismo.
Chi è o cerebralmente pigro o dialetticamente a corto di argomenti non
ha altri strumenti di conversazione.