Inserito
il 4-1-2007
Il PuntO n° 95.
Governanti & banche. Fondi dormienti: chi osa
toccarli?
Di Mauro Novelli 4-1-2007
Con
la finanziaria 2006 (ultima del governo Berlusconi), il Ministro Tremonti
rimediò elogi e approvazioni per aver toccato l’argomento tabù dei
fondi dormienti in banca. Il problema dell’accaparramento da parte degli
istituti di credito di somme non loro ma perse di vista (o mai conosciute) dagli
aventi titolo, sembrava in via di soluzione.
Riportiamo
il comma riguardante i fondi dormienti:
Legge 266/2005 (Finanziaria 2006 di Tremonti)
Art. 1 comma 345. Il fondo è alimentato
dall’importo dei conti correnti e dei rapporti bancari definiti come dormienti
all’interno del sistema bancario nonché del comparto assicurativo e
finanziario, definiti con regolamento adottato ai sensi dell’articolo 17 della
legge 23 agosto 1988, n. 400, e successive modificazioni, su proposta del
Ministro dell’economia e delle finanze; con lo stesso regolamento sono
altresì definite le modalità di rilevazione dei predetti conti e
rapporti.
Il
ministro sembrava deciso, tanto che nel marzo 2006 (in piena campagna elettorale)
fece sapere che la palla era passata a Bankitalia per una sua valutazione.
Sul
sito di Giulio Tremonti (www.giuliotremonti.it), la pagina datata 29/03/2006 (www.giuliotremonti.it/dichiarazioni/visualizza.asp?id=192) relativa ad una sua partecipazione alla
trasmissione "28 minuti" su Radio
2 riporta questo resoconto:
[…]
Tremonti:
aspettiamo ok Bankitalia a testo risarcimento vittime crac. Il fondo sara’
enorme. Tutti saranno risarciti
- Il testo del regolamento attuativo della norma della Finanziaria che
istituisce un fondo per il risarcimento dei risparmiatori vittime dei crac
finanziari "e’ adesso alla Banca d’Italia in attesa dell’ok". Lo ha
detto il ministro dell’Economia, Giulio Tremonti, ricordando che il fondo
attingera’ ai cosiddetti conti correnti ’dormienti’ presso le banche, ha precisato Tremonti che in particolare ha
fatto riferimento "ai risparmiatori fregati dalle banche con l’Argentina,
con la Parmalat, con la Cirio".
[…]
Non
eravamo d’accordo sulla destinazione dei fondi tolti dalla gestione privata
delle banche, ma consideravamo un primo passo aver avuto il coraggio di definire
la questione.
Non
volevamo fare i conti con le affermazioni da campagna elettorale.
La
prima finanziaria del governo Prodi torna sull’argomento anche se ne edulcora
gli eventuali effetti: si tocca solo il 20 per cento del monte fondi dormienti.
Legge
298/2006 (Finanziaria 2007 di Padoa Schioppa).
Art.
1
[…]
417.
Al fine di concorrere alla stabilizzazione dei rapporti di lavoro nelle
pubbliche amministrazioni, oltre alle specifiche misure di stabilizzazione
previste dai commi 418 e 419, è istituito un “Fondo per la
stabilizzazione dei rapporti di lavoro pubbici” finalizzato alla realizzazione
di piani straordinari per l’assunzione a tempo indeterminato di personale
già assunto o utilizzato attraverso tipologie contrattuali non a tempo
indeterminato.
[…]
420.
Per il finanziamento del Fondo di cui al comma 417 è autorizzata la
spesa di 5 milioni di euro a decorrere dall’anno 2007. Il medesimo Fondo
può essere, altresì, alimentato da:
a)
una
somma pari al risparmio di interessi derivante dalla riduzione del debito
pubblico, conseguente al versamento, al Fondo di cui all’articolo 2 della legge
27 ottobre 1993, n. 432, e successive modificazioni, di una quota fino al venti
per cento delle somme giacenti sui conti di cui all’articolo 1, comma 345,
della legge 23 dicembre 2005, n.266, a seguito della definizione del regolamento
prevista dal medesimo comma;
[…]
Come
si vede, il testo del comma in questione richiama una normativa a cui non fu
data attuazione e rimanda ad una sua futura concretizzazione. Occorrere attendere.
Non
sappiamo se la pratica “fondi dormienti” giaccia effettivamente sul tavolo di
Draghi. Certamente andrà rivista,
quanto meno per il cambio di destinazione, ma il Governatore ha ormai in pugno
la materia e non tarderà a fornire pareri e valutazioni. È comunque
curioso l’impaccio di legislatore e governo di toccare argomenti che
dispiacciono alle banche.
Restiamo
in attesa (almeno) di sviluppi e ci auguriamo che i nostri suggerimenti circa
il corretto approccio da adottare per la soluzione di uno degli usi bancari
più lucrosi, siano almeno letti.