La Repubblica 29-8-2008
Vendite al dettaglio, crollo del 3,4%
Rallenta l'inflazione ad agosto: 4%
Istat, ancora giù i consumi. Rispetto a
giugno '07 alimentari -2,3%, non alimentari -4,1%
Calo più marcato da aprile '05 (-3,9%). Migliora il carovita grazie a
carburanti e alimentari
Ma secondo i tecnici
per avere il dato reale occorrerà attendere settembre
ROMA - Crollo delle vendite al
dettaglio a giugno e lieve miglioramento dell'inflazione. I dati sono
comunicati dall'Istat.
Il collo delle vendite. L'istituto di statistica fa sapere che c'è una
diminuzione dello 0,5 per cento rispetto a maggio e del 3,4 per cento
rispetto a giugno 2007. Si tratta del calo tendenziale più
significativo da aprile 2005 (-3,9 per cento).
La variazione tendenziale negativa deriva da una riduzione del 2,3 per cento
delle vendite di prodotti alimentari e da un calo del 4,1 per cento dei
prodotti non alimentari. Il dato congiunturale è invece la sintesi
della diminuzione dello 0,2 per cento nel comparto alimentare e dello 0,7 per
cento in quello non alimentare.
La variazione tendenziale negativa del 3,4 per cento relativa al valore del
totale delle vendite, spiega l'Istat, deriva da flessioni sia delle vendite
della grande distribuzione (-1,5 per cento) sia di quelle delle imprese
operanti su piccole superfici (-4,8 per cento): un dato che riguarda sia i
prodotti alimentari (-1,6 per cento contro -5,5 per cento) sia i prodotti non
alimentari (-1,7 per cento contro -4,7 per cento).
Nel primo semestre 2008, il valore del totale delle vendite ha registrato una
variazione tendenziale negativa dello 0,5 per cento. Le vendite della grande
distribuzione sono cresciute dell'1,3 per cento mentre quelle delle imprese
operanti su piccole superfici hanno segnato -1,8 per cento. Con riferimento
allo stesso periodo le vendite di prodotti alimentari sono aumentate dello
0,7 per cento mentre le vendite di prodotti non alimentari sono scese
dell'1,4 per cento.
Le flessioni più marcate nella grande distribuzione hanno riguardato
gli hard discount (-2,3 per cento) e gli ipermercati (-1,7 per cento). Nel confronto
tendenziale relativo al periodo gennaio-giugno aumenta il valore delle
vendite per tutti i tipi di grande distribuzione, con l'eccezione della
componente non alimentare degli ipermercati che ha subito una flessione dello
0,3 per cento. Gli aumenti di maggiore entità hanno riguardato i
grandi magazzini (+1,9 per cento) 'altri
specializzati' (+1,6 per cento) e gli hard discount (+1,5 per cento).
Inflazione. Il costo della vita, segnala sempre l'Istat, è cresciuto
del 4% su base annua e dello 0,1% rispetto a luglio, quando il dato
tendenziale aveva segnato un incremento del 4,1%, massimo da giugno 1996. Il
risultato provvisorio comunicato dall'istituto beneficia di un rallentamento
della corsa dei prezzi alimentari ed energetici.
L'Istat calcola che l'indice armonizzato agli altri paesi europei sia invece
salito dal +4% di luglio al +4,2% di agosto, con una variazione nulla dei
prezzi rispetto al mese precedente. L'istituto di statistica sottolinea che
nei mesi estivi quest'indice, a differenza del Nic, cioè di quello dell'intera
collettività, risente delle turbolenze dovute ai saldi che hanno avuto
un effetto molto forte a luglio, che si è apparentemente attenuato, in
base ai dati provvisori, ad agosto. Si tratta comunque di "fenomeni
stagionali", spiegano i tecnici, aggiungendo che per verificare
l'effettivo andamento dell'indice armonizzato è opportuno aspettare
settembre.
La decelerazione del Nic dal 4,1% al 4% si deve
principalmente al rallentamento congiunturale dei prezzi dell'energia e a
quello tendenziale dei prezzi degli alimentari, cioè dei due capitoli
che finora hanno trascinato l'inflazione al rialzo. Il capitolo energetico ha infatti registrato un calo mensile del 2,4%, mentre il
tasso di inflazione tendenziale è passato dal +16,6% di luglio al
+14,5% di agosto. Per quanto riguarda gli alimentari, il tasso di crescita
tendenziale è invece passato dal 6,3% al 6,2%.
Guardando ai capitoli di spesa, rispetto a luglio i prezzi sono aumentati
soprattutto per ricreazione, spettacoli e cultura (+0,7% dovuto
essenzialmente a dinamiche stagionali), mobili, articoli e servizi per la
casa (+0,2%) e trasporti (+0,2%). Tre capitoli hanno invece registrato
variazioni negative: comunicazioni (-0,7%), abitazione, acqua,
elettricità e combustibili (-0,3%) e abbigliamento e calzature
(-0,1%).
Rispetto ad agosto 2007 gli incrementi più elevati sono stati invece
quelli di abitazione, acqua, elettricità e combustibili (+8,2%),
trasporti (+7,5%) e prodotti alimentari e bevante
analcoliche (+6,2%). L'unica variazione negativa è stata quella del
capitolo comunicazioni (-3,9%).
Pasta. Continua la corsa dei prezzi della pasta.
Ad agosto, secondo l'Istat, si registrano aumenti del 25,6% rispetto allo
stesso mese del 2007, con un ulteriore aumento rispetto al +24,7% registrato
a luglio. Rispetto al mese di luglio, la pasta è cresciuta dell'1,1%. In
particolare, per la semola di grano duro, la crescita registrata è del
35,2% annuo. Resta alto, anche se in flessione, il prezzo del pane: ad agosto
registra un +12,1% contro il 12,9% registrato a luglio.
(29 agosto 2008)
|