HOME    PRIVILEGIA NE IRROGANTO         di Mauro Novelli    

DOSSIER CLASS ACTION

VAI AL DOSSIER

 

VAI ALL’ARCHIVIO DEL DOSSIER    VAI AL NUOVO DOSSIER


 

VAI AL NUOVO DOSSIER

ARTICOLI DAL 29 GENNAIO AL 6 FEBBRAIO 2008

 

 

 

899 nell'occhio del ciclone ( da "Punto Informatico" del 29-01-2008)
Argomenti: Class Action

Abstract: Class action in arrivo? Un fronte caldo, come si legge sul portale Helpconsumatori, che riferisce come Federconsumatori e Adusbef stiano valutando se intraprendere "un'azione inibitoria e quando possibile una class action contro i responsabili".

BOLOGNA - LA CONFLITTUALITÀ tra i gestori di te ( da "Resto del Carlino, Il (Nazionale)" del 29-01-2008)
Argomenti: Class Action

Abstract: attuale stato di vertenzialità singola a quella collettiva prevista dalle norme della 'class action "per ridurre i tempi di attesa dei cittadini vessati dalla Telecom e da altri gestori. Mi sono rivolto all'Ad di Telecom, Franco Bernabè, e al presidente dell'Antitrust, Antonio Catricalà, denunciando i soprusi: mi hanno assicurato il loro impegno ad affrontare i problemi.

I consumatori: Class action contro gli sms-truffa ( da "Nazione, La (Nazionale)" del 29-01-2008) + 2 altre fonti
Argomenti: Class Action

Abstract: Class action contro gli sms-truffa" ? ROMA ? Adusbef e Federconsumatori stanno valutando di intraprendere una class action contro i responsabili delle truffe legate ai numeri con tariffazione aggiuntiva che iniziano per 899. Lo annunciano le stesse associazioni, che "continuano a ricevere centinaia di segnalazioni da parte dei cittadini che ricevono sms da parte di numeri sconosciuti

Gandhi, il non violento che aveva letto Marx ( da "Unita, L'" del 29-01-2008)
Argomenti: Class Action

Abstract: collaborazione) alla stregua di ogni altro strumento d'azione collettiva. L'assolutezza di un metodo che non ha alternative viene di fatto limata se in questo "Machiavelli della nonviolenza", così lo definisce anche Pontara, la stessa nonviolenza entra nel conteggio dei suoi vantaggi operativi riscontrabili in una situazione data.

Sei di Action , aggressione ai varchi del metrò Paolo Vernini, 25 anni, è un lavoratore interinale di Atac. Era vicino ai tornelli quando in cinque o sei, racconta, sono arrivati ( da "Unita, L'" del 29-01-2008)
Argomenti: Class Action

Abstract: Stai consultando l'edizione del "Sei di Action", aggressione ai varchi del metrò Paolo Vernini, 25 anni, è un lavoratore interinale di Atac. Era vicino ai tornelli quando in cinque o sei, racconta, sono arrivati alle spalle e lo hanno preso a botte. Vernini è stato soccorso e medicato, ha 25 giorni di prognosi.

Multe ai semafori? Non pagate e fate ricorso ( da "Arena, L'" del 29-01-2008)
Argomenti: Class Action

Abstract: azione risarcitoria collettiva, o "class action", come oggi viene definita all'americana, cioè il riconoscimento a tutti, anche a chi non avesse fatto ricorso, del diritto di essere risarciti. Sarebbe una delle prime azioni collettive di rimborso tentate in Italia, se non la prima in assoluto, tempi delle indagini e dell'

Il territorio arranca, serve un leader che si accolli la responsabilità ( da "Giornale di Merate" del 29-01-2008)
Argomenti: Class Action

Abstract: piuttosto che collettive. Eppure se vogliamo dare a Lecco un ciclo di "sviluppo oltre lo sviluppo", allora la strada da percorrere è solo quella della collaborazione. Si tratta di un'azione di lungimirante responsabilità che a buon diritto dobbiamo esigere innanzitutto da parte di noi stessi, e di conseguenza da parte di chi è stato scelto per amministrare ciò che è di tutti.

Consumatori valutano class action contro "Sms truffa" ( da "KataWeb News" del 29-01-2008)
Argomenti: Class Action

Abstract: e annunciano che stanno valutando se intraprendere una class action. In una nota, i consumatori rilevano di aver già fatto notare "questi problemi all'Autorità per le Comunicazioni e al Ministero delle Comunicazioni. Abbiamo anche -- affermano -- proposto la disconnessione automatica dei numeri non geografici a tariffazione aggiuntiva affinché, chi vuole,

Militante di Action pestato. Ferrero si rivolge a Amato ( da "Corriere della Sera" del 29-01-2008)
Argomenti: Class Action

Abstract: REDAZIONALE Un proiettile recapitato a Storace Militante di Action pestato. Ferrero si rivolge a Amato Violenza politica e intimidazioni. Un dipendente dell'Atac e militante di Action, V.P., 33 anni, è stato aggredito domenica sera mentre lavorava alla stazione Termini. A colpirlo, secondo il suo racconto, sono stati 5-6 giovani, descritti come estremisti di destra,

I consumatori: T-red, via alla class action ( da "Corriere del Veneto" del 29-01-2008)
Argomenti: Class Action

Abstract: azione legale collettiva I consumatori: T-red, via alla class action VERONA - Per i consumatori ora la parola d'ordine è "class action", azione collettiva. L'inchiesta della magistratura sulle irregolarità dei semafori T-red, quelli che multano automaticamente chi passa col rosso, dislocati in alcuni comuni dell'Est veronese,

I consumatori: <T-red, pronta la class action> ( da "Corriere del Veneto" del 29-01-2008)
Argomenti: Class Action

Abstract: A disposizione per un'azione legale collettiva". Francescon: "Ci siamo anche noi" I consumatori: "T-red, pronta la class action" VERONA - Per i consumatori ora la parola d'ordine è "class action", azione collettiva. L'inchiesta della magistratura sulle irregolarità dei semafori T-red, quelli che multano automaticamente chi passa col rosso,

CONVEGNO SU PIANO DI SVILUPPO RURALE FVG ( da "marketpress.info" del 29-01-2008)
Argomenti: Class Action

Abstract: le azioni collettive, e le domande singole per determinate casistiche. Anche da ciò, si evince la volontà della Regione di privilegiare una coesione forte su territori di produzione omogenei, nonché la capacità di riunirsi dei produttori nelle singole filiere: questo al fine di agevolare la competitività dell'intero sistema agroalimentare del Friuli Venezia Giulia.

CREDITO ALL'ARTIGIANATO, 150 MLN PER 1.350 IMPRESE PRIMA RIUNIONE DEL NUOVO COMITATO TECNICO, PROCEDURE PIU' VELOCI ( da "marketpress.info" del 29-01-2008)
Argomenti: Class Action

Abstract: associazioni artigiane di categoria firmatarie dei Contratti Collettivi Nazionali di lavoro (Confartigianato, Cna, C. A. S. A. E C. L. A. A. I. ), dalla direzione generale Artigianato della Regione e dagli esperti di Finlombarda Spa, la società finanziaria regionale che ha sostituito Artigiancassa nella gestione del Fondo regionale per le agevolazioni finanziarie all'artigianato.

Consumatori contro numeri 899 ( da "Unione Sarda, L' (Nazionale)" del 29-01-2008)
Argomenti: Class Action

Abstract: Adusbef e Federconsumatori stanno valutando di intraprendere una class action contro i responsabili delle truffe legate ai numeri con tariffazione aggiuntiva che iniziano per 899. Lo annunciano le stesse associazioni. E proprio ieri l'Agcom ha effettuato un'ispezione negli uffici di Telecom Italia (Tim), che però non è da ritenersi direttamente responsabile dell'invio.

Numero verde antifrode ( da "Unione Sarda, L' (Nazionale)" del 29-01-2008)
Argomenti: Class Action

Abstract: class action" Numero verde antifrode Dal primo giugno sarà possibile per le associazioni avviare le "class action" Contro le pratiche commerciali scorrette --> Contro le pratiche commerciali scorrette Sono in vigore i regolamenti sulle procedure relative alle pratiche commerciali scorrette e alla pubblicità ingannevole.

<Multe ai semafori? Non pagate e fate ricorso> ( da "Arena.it, L'" del 29-01-2008)
Argomenti: Class Action

Abstract: azione risarcitoria collettiva, o "class action", come oggi viene definita all'americana, cioè il riconoscimento a tutti, anche a chi non avesse fatto ricorso, del diritto di essere risarciti. Sarebbe una delle prime azioni collettive di rimborso tentate in Italia, se non la prima in assoluto, tempi delle indagini e dell'

GAS: CODACONS PREPARA CLASS ACTION IN PROCEDIMENTO SU CONTATORI ( da "Asca" del 29-01-2008)
Argomenti: Class Action

Abstract: Il Codacons prepara una class action contro le societa che saranno considerate responsabili nel procedimento sui contatori del gas dopo la perizia depositata in Procura a Milano dalla quale ''emerge con chiarezza che i clienti pagavano per un gas mai consumato. Ora, si legge in una nota, ''il Codacons dichiara guerra alle societa del gas coinvolte nell'

GAS: CODACONS PREPARA CLASS ACTION IN PROCEDIMENTO SU CONTATORI ( da "Virgilio Notizie" del 29-01-2008)
Argomenti: Class Action

Abstract: Il Codacons prepara una class action contro le societa che saranno considerate responsabili nel procedimento sui contatori del gas dopo la perizia depositata in Procura a Milano dalla quale ''emerge con chiarezza che i clienti pagavano per un gas mai consumato. Ora, si legge in una nota, ''il Codacons dichiara guerra alle societa del gas coinvolte nell'

Sequestrati 120 contatori gas per truffa su consumi "gonfiati" ( da "Reuters Italia" del 29-01-2008)
Argomenti: Class Action

Abstract: class action contro le aziende fornitrici di gas e di volersi costituire parte civile nel processo. CODACONS MINACCIA CLASS ACTION "L'associazione annuncia la costituzione di parte civile nel procedimento per consentire ai consumatori di ottenere il rimborso delle maggiori somme pagate e prepara una class action contro le società che saranno considerate responsabili nel procedimento

LE REGOLE E I MERCATI FINANZIARI a cura di ( da "Lavoce.info" del 29-01-2008)
Argomenti: Class Action

Abstract: class action (link su articolo Mucciarelli) che dovrebbe consentire un rapido e poco costoso accesso alla giustizia per gli investitori colpiti dai grandi default. QUANDO SI VEDRANNO GLI EFFETTI Alcuni effetti già si vedono: ad esempio recentemente la Consob ha emanato il regolamento di attuazione della normativa Mifid che aumenta le informazioni dovute agli investitori e sono già

LA PERSUASIONE ( da "superEva notizie" del 29-01-2008)
Argomenti: Class Action

Abstract: Questi sono solo due esempi di persuasione collettiva esercitata dai mezzi di comunicazione di massa, o dalla politica attraverso di essi. Faccio un esempio pratico: ogni giorno agenzie mondiali battono in media 20.000 notizie di avvenimenti. In Italia le nostre agenzie "lanciano" 2.000 avvenimenti che possono essere considerate notizie.

Gas, si indaga sulle bollette gonfiate ( da "ADN Kronos" del 29-01-2008)
Argomenti: Class Action

Abstract: Sul piede di guerra anche il Codacons che sta preparando una class action contro le società che saranno considerate responsabili nel procedimento penale sui contatori di gas 'truccati. L'associazione si costituirà parte civile nel processo e invita ''fin da ora gli utenti con contatori vecchi, clienti delle società coinvolte nei controlli che hanno dimostrato consumi errati,

Contatori gas, sequestri della procura ( da "Giornale.it, Il" del 29-01-2008)
Argomenti: Class Action

Abstract: è la richiesta delle associazioni dei consumatori, che annunciano una class action a tutela dei diritti e stimano danni forfettari per 120-150 euro a famiglia. Oltre alla class action, il Codacons annuncia la costituzione di parte civile nel procedimento per consentire ai consumatori di ottenere il rimborso delle maggiori somme pagate.

PREZZI. Contatori gas, i Consumatori denunciano rincari fino a 150 euro e minacciano class action ( da "HelpConsumatori" del 29-01-2008)
Argomenti: Class Action

Abstract: chiedono di intervenire attraverso rimborsi e dichiarano di prepararsi a un'eventuale azione di risarcimento collettivo. "Il trucco dei contatori del gas che misurano fino al 15% in più del volume effettivamente erogato deriva non soltanto dai contatori vecchi, ma anche dal fatto che i contatori misurano il volume e non il peso del gas": è quanto commenta l'Unione Nazionale Consumatori,

LE REGOLE E I MERCATI FINANZIARI ( da "Lavoce.info" del 29-01-2008)
Argomenti: Class Action

Abstract: class action ) che dovrebbe consentire un rapido e poco costoso accesso alla giustizia per gli investitori colpiti dai grandi default. QUANDO SI VEDRANNO GLI EFFETTI Alcuni effetti già si vedono: ad esempio recentemente la Consob ha emanato il regolamento di attuazione della normativa Mifid che aumenta le informazioni dovute agli investitori e sono già operanti le novità introdotte

GIUSTIZIA ( da "Lavoce.info" del 29-01-2008)
Argomenti: Class Action

Abstract: Class action si veda: - La class action nasce orfana - La class action all'italiana non aumenta la responsabilità dei produttori 5) Avvio sperimentale della spending review sul settore giustizia - proposta avanzata nel Libro verde di modificare la geografia giudiziaria per aumentare la dimensione dei tribunali (e rendere così più produttivi i giudici)

Sul lato Teramano della vallata del Tronto negli ultimi tre anni sono andati persi circa 1470 posti ( da "Quotidiano.it, Il" del 29-01-2008)
Argomenti: Class Action

Abstract: collettivi, trattenere, qualificandole, le produzioni esistenti, favorire processi di riconversione, attrarre investimenti e nuovi soggetti industriali sono i punti del nostro lavoro”. Poli tecnologici e di ricerca, bonifiche dei siti, logistica integrata, dovrebbero essere gli obiettivi delle future azioni che andranno messe a punto sul tavolo nazionale insieme a Regioni,

Rifiuti: Lazio crocevia traffici illeciti,nel 2008 più controlli ( da "Velino.it, Il" del 29-01-2008)
Argomenti: Class Action

Abstract: di controllo e di repressione dei delitti ambientali rappresentano un'efficace azione di tutela ambientale - sottolinea Zaratti -. Per questo motivo l'assessorato regionale ha inteso rafforzare e incrementare la già efficace azione dei Nuclei Operativi Ecologici dei Carabinieri per la Tutela dell'Ambiente del Lazio con la sottoscrizione di un Protocollo d'intesa triennale”

UBS: AUMENTO CAPITALE, LE RESISTENZE AUMENTANO ( da "ADN Kronos" del 29-01-2008)
Argomenti: Class Action

Abstract: fondazione collettiva per le piccole e medie imprese, che vuole prendevi parte. Profond aveva reso noto che in occasione dell'assemblea in programma il 27 febbraio chiedera che le nuove azioni siano offerte ai vecchi azionisti. In questo modo l'Ubs raccogliera 13 miliardi di franchi e tutti gli azionisti sarebbero trattati allo stesso modo.

Sequestrati 120 contatori gas per truffa consumi ( da "Reuters Italia" del 29-01-2008)
Argomenti: Class Action

Abstract: CLASS ACTION Alla luce dell'inchiesta della procura, il Codacons, associazione di consumatori, ha annunciato oggi la presentazione di una class action contro le aziende fornitrici di gas e di volersi costituire parte civile nel processo. "L'associazione annuncia la costituzione di parte civile nel procedimento per consentire ai consumatori di ottenere il rimborso delle maggiori somme

PREZZI. Contatori gas, i Consumatori denunciano rincari fino a 150 euro e minacciano class action ( da "HelpConsumatori" del 29-01-2008)
Argomenti: Class Action

Abstract: eventuale azione di risarcimento collettivo. Italgas replica: "nessuna truffa a carico dei consumatori finali". "Il trucco dei contatori del gas che misurano fino al 15% in più del volume effettivamente erogato deriva non soltanto dai contatori vecchi, ma anche dal fatto che i contatori misurano il volume e non il peso del gas": è quanto commenta l'

Attenti ai milioni di SMS truffa ( da "Cellulare Magazine.it" del 30-01-2008)
Argomenti: Class Action

Abstract: Nel frattempo Adusbef e Federconsumatori stanno valutando di iniziare una class action contro le truffe legate ai numeri con tariffazione aggiuntiva 899. "Abbiamo denunciato più volte questi problemi all'Autorità e al Ministero delle comunicazioni. Fino ad oggi non abbiamo avuto risposte e le truffe continuano", si legge in una nota.

SI SCALDA il clima al Santa Maria Nuova, con Cisl e Fials che minacciano azioni d ( da "Resto del Carlino, Il (R. Emilia)" del 30-01-2008)
Argomenti: Class Action

Abstract: denunce e lanciano una provocatoria colletta per comprare apparecchi acustici da donare ai vertici aziendali, "sordi" alle lamentele dei lavoratori. "Nonostante la nostre ripetute richieste di assunzione di personale e di ripresa delle trattative sulle problematiche sospese ? scrivono le due sigle in una nota ?

Gas fantasma in bolletta? La class action del contatore Misuratori vecchi . La perizia dei pm scatena i consumatori ( da "Nazione, La (Nazionale)" del 30-01-2008) + 2 altre fonti
Argomenti: Class Action

Abstract: La class action del contatore "Misuratori vecchi". La perizia dei pm scatena i consumatori di ACHILLE PEREGO ? MILANO ? A GONFIARE Le bollette del gas non sarebbe solo il caro-petrolio ma anche il sistema di misurazione. Ovvero milioni di contatori talmente vecchi e malconci da calcolare anche il gas fantasma.

I giovani diventano risorsa da investire nella collettività ( da "Stampa, La" del 30-01-2008)
Argomenti: Class Action

Abstract: azione di supporto consulenziale per dare vita a sperimentazioni locali in ordine alla partecipazione dei giovani alla vita sociale e municipale. "Entro un anno - spiega Sabrina Biscaro, educatore professionale dell'Ufficio minori e politiche giovanili - verificheremo inoltre la possibilità di predisporre un bando di finanziamento per progetti costruiti da gruppi giovanili informali"

Crediti, de cuius, divisione in ragione delle quote, insussistenza ( da "AltaLex" del 30-01-2008)
Argomenti: Class Action

Abstract: ha da un lato utilizzato la contrattazione collettiva del settore Lapidei come parametro di determinazione della retribuzione ex art. 36 Cost.; dall'altro ha "confermato l'obbligo di retribuzione delle ore non lavorate fino alla concorrenza dell'orario contrattuale", mentre risulta che l'azienda ha ricevuto una prestazione di fatto inferiore a quella pattuita.

I soci dipendenti: Bruciato un intero anno di stipendio ( da "Sole 24 Ore, Il" del 30-01-2008)
Argomenti: Class Action

Abstract: prosegue Leclerc noi reclamiamo quella rappresentanza collettiva che ora ci spetta di diritto". La legge è di fine 2006, ma Daniel Bouton, presidente di SocGen, finora l'ha tirata per le lunghe.Leclerc spera che gli avvenimenti di questi giorni convincano la banca ad accelerare i tempi: "Se ci fosse la volontà politica, potremmo farcela in tempo perl'assemblea di maggio ".

Tolstoj, per capire da dove si riparte per cambiare davvero ( da "Corriere del Mezzogiorno" del 30-01-2008)
Argomenti: Class Action

Abstract: necessario che gli altri si uniformino a me per ottenere azioni e procedure corrette. Insomma, la solita storia, grandissimo alibi per evitare di fare una sana autocritica. Improvvisamente mi sono anche reso conto di quanto attuale sia questo modo di pensare rapportadolo alla società civile, specialmente in questo particolare momento storico, e specialmente oggi a Napoli e in Campania.

DELITTI AMBIENTALI 2007: SEQUESTRATI BENI PER OLTRE 26 MILIONI EURO ( da "marketpress.info" del 30-01-2008)
Argomenti: Class Action

Abstract: durante la conferenza stampa che si è svolta alla Regione Lazio- rappresentano un'efficace azione di tutela ambientale. Per questo motivo l'assessorato regionale ha inteso rafforzare e incrementare la già efficace azione dei Nuclei Operativi Ecologici dei Carabinieri per la Tutela dell'Ambiente del Lazio con la sottoscrizione di un Protocollo d'intesa triennale.

Truffa sul gas, sigilli della Procura a 119 contatori ( da "Corriere della Sera" del 30-01-2008)
Argomenti: Class Action

Abstract: Class action", l'azione legale collettiva, contro le aziende fornitrici di gas e che si costituirà "parte civile" nell'eventuale processo per "ottenere il rimborso delle maggiori somme pagate". L'associazione ha anche reso noto di aver presentato un esposto all'Autorità garante del gas affinché i contatori vengano rottamati dopo 20 anni e ha invitato tutti gli utenti con contatori

CONTATORI GAS,INDAGINE PM MILANO SU ERRORI CONTEGGIO CONSUM IL CODACONS PREPARA UNA CLASS ACTION E ANNUNCIA LA COSTITUZIONE DI PARTE CIVILE GLI UTENTI CHIEDANO IL RIMBORSO DELLE MA ( da "marketpress.info" del 30-01-2008)
Argomenti: Class Action

Abstract: class action contro le società che saranno considerate responsabili nel procedimento penale. Il Codacons invita fin da ora gli utenti con contatori vecchi, clienti delle società coinvolte nei controlli che hanno dimostrato consumi errati, a conservare le bollette del gas ed inviare al proprio gestore una raccomandata nella quale si chiede il rimborso delle erogazioni conteggiate

Gas, la rivolta dei consumatori ( da "Repubblica, La" del 30-01-2008)
Argomenti: Class Action

Abstract: Milano Le associazioni studiano la class action. E lo scandalo arriva in Comune: "Assessore e Aem diano spiegazioni" Gas, la rivolta dei consumatori "Chiediamo il risarcimento per i contatori truccati" "Simini e Aem riferiscano in commissione". All'indomani dell'inchiesta di Repubblica sulle bollette gonfiate del gas, il centrosinistra chiede trasparenza all'

Lo scandalo gas arriva in comune il pd: assessore e aem chiariscano - massimo pisa ( da "Repubblica, La" del 30-01-2008)
Argomenti: Class Action

Abstract: Class action per 150mila utenti truffati" Sandro Miano (Movimento consumatori): "La soluzione? Sconto del 25% per un anno" Simini: "Palazzo Marino non c'entra, chiedete ad A2A" MASSIMO PISA Associazioni dei consumatori pronte alla class action, centrosinistra all'attacco con richiesta di convocazione d'urgenza della Commissione bilancio,

Piano per le industrie nella vallata del tronto - antonella formisani ( da "Centro, Il" del 30-01-2008)
Argomenti: Class Action

Abstract: evitare licenziamenti collettivi, trattenere, qualificandole, le produzioni esistenti, favorire processi di riconversione, attrarre investimenti e nuovi soggetti industriali". Al riguardo "sarà decisiva la collaborazione tra ministero dello Sviluppo economico, le Regioni, gli Enti locali, le associazioni di categoria e sindacali".

Una class action da un miliardo di dollari contro Verizon ( da "Vnunet.it" del 30-01-2008)
Argomenti: Class Action

Abstract: Una class action da un miliardo di dollari contro Verizon I costi di rescissione di un contratto sono al centro della maxi azione collettiva contro Verizon Wireless VNUnet.it 30-01-2008 Advertisement Una tariffa di rescissione di un contratto è al centro della più salata class action della telefonia mobile Usa: un'azione collettiva da un miliardo di dollari contro Verizon Wireless.

Truffa del gas, nuovi sequestri consumatori: sarà class action - walter galbiati emilio randacio ( da "Repubblica, La" del 30-01-2008)
Argomenti: Class Action

Abstract: nuovi sequestri consumatori: sarà class action Italgas: "Noi siamo in regola Già avviata la sostituzione dei contatori" WALTER GALBIATI EMILIO RANDACIO MILANO - Nuovi sigilli ai contatori. Il Nucleo di Polizia Tributaria di Milano ha sequestrato ieri circa 120 misuratori del gas nel comune di Bussero, nella provincia di Milano.

Class action: possibili rimborsi da 1.500 euro ( da "Tempo, Il" del 30-01-2008)
Argomenti: Class Action

Abstract: venissero rilevate responsabilità penali e i nostri avvocati stanno predisponendo una class action per il risarcimento degli utenti danneggiati. Nei prossimi giorni predisporremo i moduli della class action sul nostro sito e nelle sedi territoriali. Riteniamo che in media ogni utente dovrebbe essere rimborsato di 1.500 euro, calcolando il 15% di consumo maggiore del dovuto per 5 anni".

CLASS ACTION. Uno studio legale torinese si schiera contro, HC intervista l'avv. Commodo ( da "HelpConsumatori" del 30-01-2008)
Argomenti: Class Action

Abstract: Obiettivo class action: l'azione collettiva risarcitoria" in cui viene proprio posto l'accento sui limiti dell'introduzione della class action nell'ordinamento italiano. D. Oltre alla class action di che cosa si è occupato recentemente lo studio? R. Gli ultimi e più significativi risultati li abbiamo avuti a favore di tanti clienti,

Montepaschi: incauto acquisto, ma non per i poteri forti! pag.3 ( da "Trend-online" del 30-01-2008)
Argomenti: Class Action

Abstract: class action contro il management e il suo entourage per incauto acquisto.Non passa giorno a Siena e dintorni che il numero dei contrari aumenta. Ora che il governo è caduto i DS sono meno forti e quindi.... Il mio blog, con l'intento di valorizzare le idee liberali di mercato libero e di mantenimento e creazione di valore in Italia si propone per la raccolta di nominativi di azionisti

In Lombardia procedure più veloci ( da "Opinione, L'" del 30-01-2008)
Argomenti: Class Action

Abstract: quattro associazioni artigiane di categoria firmatarie dei Contratti Collettivi Nazionali di lavoro (Confartigianato, CNA, C.A.S.A. e C.L.A.A.I.), dalla direzione generale Artigianato della Regione e dagli esperti di Finlombarda SpA, la società finanziaria regionale che ha sostituito Artigiancassa nella gestione del Fondo regionale per le agevolazioni finanziarie all'artigianato.

La via germanica sulla natura delle Regole ( da "Gazzettino, Il (Belluno)" del 30-01-2008)
Argomenti: Class Action

Abstract: Agip di Mattei i giudici decretarono la natura privatistica ma anche collettiva Di sentenze che fanno diritto è piena ormai la letteratura giudiziaria, ma poche hanno avuto sulla montagna una valenza anche di portata storica e culturale, oltre che concreta, come quella che riconobbe, nell'ormai lontano 1964, la natura delle Regole e il loro fondamento dicondominium juris germanici.

Famiglie più povere in attesa di una svolta ( da "Sicilia, La" del 30-01-2008)
Argomenti: Class Action

Abstract: azione collettiva", consiste nell'accoglimento, come richiesto dagli avvocati, della costituzione di parte civile, cioè dei quarantamila risparmiatori, non solo contro i singoli imputati di aggiotaggio, ma pure nei confronti dei colossi bancari, ai cui sportelli avvenne la negoziazione e successivamente l'acquisto dei "bond spazzatura"

CLASS ACTION PER I DANNI AVVOCATI GIà AL LAVORO ( da "Mattino, Il (Circondario Nord)" del 30-01-2008)
Argomenti: Class Action

Abstract: I cittadini potranno chiedere infatti i risarcimenti collettivi per i danni provocati dalla mancata raccolta della spazzatura. L'Associazione italiana giovani avvocati (Aiga) ha organizzato insieme con il "Denaro" un incontro orientativo sull'azione risarcitoria collettiva a tutela dei consumatori, sottolineando prospettive, opportunità ma anche punti oscuri.

Class action: opportunità per giovani legali ( da "Denaro, Il" del 30-01-2008)
Argomenti: Class Action

Abstract: anche dove sono presenti vuoti da parte del legislatore o difficoltà interpretative, come nel caso del rapporto tra azione individuale e azione collettiva. Al di là dei naturali limiti di una norma di recente introduzione, la class action può garantire, in modo particolare ai giovani avvocati, nuove opportunità professionali, come già dimostrato dall'esperienza degli Stati Uniti.

Tre differenze con gli Usa ( da "Denaro, Il" del 30-01-2008)
Argomenti: Class Action

Abstract: è quella che costituisce il Tribunale inserendovi tre avvocati su tre componenti (uno nominato dall'impresa, uno dai promotori dell'azione collettiva, e il terzo con funzione di Presidente è scelto dal Presidente del Tribunale tra gli avvocatori cassazionisti). V'è da dire che il giudice può determinare allo stato degli atti la somma minima da corrispondere a ciascun consumatore.

FERRARA, PROGRAMMAZIONE TURISTICA IN CONSIGLIO PROVINCIALE ( da "Sestopotere.com" del 30-01-2008)
Argomenti: Class Action

Abstract: è un trend di tutto rispetto per il turismo in una città che è entrata nell'immaginario collettivo come città d'arte e cultura mentre la costa è in calo. Occorre tendere verso un turismo sostenibile, naturalistico-culturale. E va fermata la cementificazione. Neda Barbieri (ApF): Dalla conferenza del turismo si è visto che occorre rafforzare la concertazione.

L'INTERVENTO ( da "Sicilia, La" del 30-01-2008)
Argomenti: Class Action

Abstract: introduzione di questo tipo di azione è sempre un fatto positivo. Se l'alternativa era tra il continuare a non avere l'azione collettiva ed averne, invece, una perfettibile, è troppo evidente che la scelta non può non ricadere sulla seconda ipotesi. E sempre meglio una class action all'amatriciana, che il pane ed acqua a cui qualcuno,

Boris Sollazzo ( da "Liberazione" del 30-01-2008)
Argomenti: Class Action

Abstract: Dal G8 ad Atesia, diversi campi d'azione per la stessa risposta dello Stato: mantenere il potere con la repressione. Quindici componenti del nostro collettivo autorganizzato hanno ricevuto denunce per sciopero con presidio del posto di lavoro, slogan contro la precarietà e violenza aggravata.

Fa capire quanto sia vulnerabile il sistema locale della ricerca. Basta un apprezzamento generico ( da "Alto Adige" del 31-01-2008)
Argomenti: Class Action

Abstract: gestione diretta delle strutture della ricerca e più rivolto al supporto istituzionale, organizzativo e finanziario dell'azione di soggetti autonomi. Nei sistemi avanzati la mano pubblica presta specifica attenzione solo a garantire un costante presidio del carattere "pubblico" (in senso di contributo al bene collettivo) dell'azione del sistema locale della ricerca e dell'innovazione.

GENOVA, APPROVATO IL "PIANO DI RIEQUILIBRIO FAUNISTICO DEL CINGHIALE" 2008 STABILE LA PRESENZA DEGLI UNGULATI SUL TERRITORIO: IL PIANO CONFERMA LE AZIONI ATTUATE NEGLI ANNI PRECEDE ( da "marketpress.info" del 31-01-2008)
Argomenti: Class Action

Abstract: attuato tramite interventi di controllo collettivo e recinti fissi di cattura. "Grazie all'attuazione dei piani di riequilibrio precedenti e al continuo monitoraggio del territorio, la situazione è stabile e sotto controllo. - spiega Renata Briano, assessore provinciale al Patrimonio Naturalistico, Caccia e Pesca- Per questo lavoro di monitoraggio e salvaguardia del territorio,

Scuola e Academy ( da "Sole 24 Ore, Il (Nòva24)" del 31-01-2008)
Argomenti: Class Action

Abstract: tecnicamente, " Live action short" – candidati agli Oscar. Turpe dictu, "La sconosciuta" di Tornatore è il grande assente, e "Il supplente" di Andrea, invece, incredibilmente presente. E presente non a caso. Presente perché testardamente convinto di voler fare il regista, sin dagli inizi della professione.

Finalmente possiamo godere di un momento positivo. La ( da "Tempo, Il" del 31-01-2008)
Argomenti: Class Action

Abstract: Class action: possibili rimborsi da 1.500 euro Valle Porcina, i residenti: "Esposto in procura" Nuovo parco Oltre 1400 posti di lavoro Bianchi può e deve crescere, ma la sua presenza è servita anche da stimolo nei confronti di Rocchi. Positiva anche la prova di Muslera.

Scoperta frode da 20 milioni di euro ( da "Tempo, Il" del 31-01-2008)
Argomenti: Class Action

Abstract: spreco inutile di denaro" Class action: possibili rimborsi da 1.500 euro Ex assessore Tirò le orecchie a Antinori, multa di 400 euro MIrella Rampini PICO "Appena una trentina di milioni di ... Cinque le persone denunciate all'autorità giudiziaria di Velletri e di Roma per associazione per delinquere finalizzata alla frode fiscale.

Le prime pagine del Lazio ( da "Velino.it, Il" del 31-01-2008)
Argomenti: Class Action

Abstract: un militante di Action, pestato domenica sera alla stazione. Sono due 21enni, attivisti di estrema destra. A inchiodarli sono state le immagini del circuito di videosorveglianza all'interno dello scalo ferroviario. Da segnalare nelle pagine interne del quotidiano di piazza Colonna, la modifica dei criteri di assegnazioni delle abitazioni della Pisana:

I cittadini hanno effettuato un blocco in via Napoli ( da "TGCom" del 31-01-2008)
Argomenti: Class Action

Abstract: a Napoli prima class action 18/01/2008Rifiuti, presidio al porto Cagliari 17/01/2008Rifiuti, secondo richiamo da Europa 15/01/2008Rifiuti, entra in azione l'esercito 14/01/2008Rifiuti, "serve soluzione radicale" 13/01/2008Rifiuti, proteste in tutta Italia 13/01/2008Rifiuti, chiedono asilo in Svizzera 12/01/2008Prodi:Vergogna i rifiuti all'

Tentano un furto negli uffici del Prama vengono scoperti dai carabinieri ( da "Sicilia, La" del 31-01-2008)
Argomenti: Class Action

Abstract: lavoro che occorre ancora realizzare per rafforzare la nostra azione sociale per il bene comune della collettività svolgendo quel ruolo di sentinelle del territorio. E opportuno avviare un processo di governance locale allo scopo di coinvolgere tutte le parti del nostro sistema, Ciò è possibile attraverso una forte azione condivisa, finalizzata a un'integrazione tra i diversi attori,

CALCESTRUZZI/ CODACONS ANNUNCIA QUERELA E AVVIO CLASS ACTION ( da "Virgilio Notizie" del 31-01-2008)
Argomenti: Class Action

Abstract: avvio di una class action nei confronti degli amministratori della Calcestruzzi, in seguito alla notizia sull'impiego di "cemento depotenziato per la costruzione di importanti opere pubbliche in tutta Italia". Il Codacons denuncerà, inoltre, quanti in concorso abbiano rilasciato pareri, nulla osta, autorizzazioni in violazione della legge,

"Dona un farmaco a chi ne ha bisogno". Al via l'iniziativa per la Giornata nazionale di raccolta ( da "Quotidiano.it, Il" del 31-01-2008)
Argomenti: Class Action

Abstract: I farmaci obiettivo della colletta sono tutti quelli che è possibile acquistare senza ricetta medica (farmaci per la febbre, per il raffreddore e per lo stomaco, medicine per curare influenza e dolori di varia natura, colliri, fermenti lattici e disinfettanti) e il guadagno derivante dalla vendita dei farmaci sarà devoluto al Banco Farmaceutico.

Rivolta contro il pagamento per la ricezione di SMS ( da "Punto Informatico" del 01-02-2008)
Argomenti: Class Action

Abstract: Maria Detwiler ha deciso di adire le vie legali e di intentare una class action contro T-Mobile presso il tribunale distrettuale di Seattle. Nella denuncia spiegano come l'operatore imponga loro l'obbligo di ricevere SMS: sono messaggi che costano 5 centesimi di dollaro, sono messaggi indesiderati. T-Mobile, a differenza di altri operatori che permettono di disattivare l'opzione SMS,

Auto danneggiata dai vandali Atto vigliacco e premeditato Salta il dibattito sulle Foibe con l'Istituto storico della Resistenza ( da "Nazione, La (Firenze)" del 01-02-2008)
Argomenti: Class Action

Abstract: I MILITANTI di Azione giovani hanno parlato anche di episodi di foto scattate, all'uscita di scuola, di fronte ai licei Castelnuovo, Michelangelo e Galileo, ai giovani esponenti di Azione studentesca da parte di studenti universitari e membri dei collettivi.

Palme, interventi in ritardo in cantiere una class action - mario pintagro ( da "Repubblica, La" del 01-02-2008)
Argomenti: Class Action

Abstract: interventi in ritardo in cantiere una class action Il parassita invade Sciacca, Pantelleria e Lampedusa MARIO PINTAGRO La peste delle palme rischia di avere una coda giudiziaria. Cinque palermitani hanno deciso di rivolgersi a un legale per avviare la class action, un'azione collettiva per la richiesta di risarcimento dei danni.

Le palme in tribunale - pintagro a pagina vii ( da "Repubblica, La" del 01-02-2008)
Argomenti: Class Action

Abstract: Pagina III - Palermo Class action sul caso punteruolo Le palme in tribunale PINTAGRO A PAGINA VII SEGUE A PAGINA VII.

Le mani della calcestruzzi sul ponte ( da "Repubblica, La" del 01-02-2008)
Argomenti: Class Action

Abstract: Il Codacons, l'associazione in difesa dei diritti dei consumatori, ha annunciato querela contro la Calcestruzzi ipotizzando una class action. Analoga denuncia verrà presentata contro quanti abbiano rilasciato pareri, nulla osta, autorizzazioni in violazione della legge.

Tra risorse, trappole e cavilli un cammino difficile per i giudici - (segue dalla copertina) francesco vella ( da "Repubblica, La" del 01-02-2008)
Argomenti: Class Action

Abstract: Non è un caso che negli ordinamenti più avanzati l'azione collettiva è da tempo sperimentata, e proprio la sperimentazione ha consentito di introdurre alcuni correttivi per evitare il moltiplicarsi di una patologica litigiosità a tutto vantaggio solo dei grandi studi legali. Il nostro Parlamento ha innanzitutto introdotto un filtro giudiziario;

La storia - (segue dalla copertina) vladimiro polchi ( da "Repubblica, La" del 01-02-2008)
Argomenti: Class Action

Abstract: in termini di capitalizzazione di Borsa (stima "Reset Class Action National Group"). La prima "class action all'italiana" non partirà però prima di fine giugno, una volta trascorsi 180 giorni dall'approvazione della Finanziaria. Nel frattempo, comitati di cittadini e associazioni di consumatori scaldano i motori.

Francesco vella ( da "Repubblica, La" del 01-02-2008)
Argomenti: Class Action

Abstract: troppo presto per valutare gli effetti della class action italiana introdotta con l'ultima finanziaria, ma navigando nella rete si trovano già i siti con le prime raccolte di adesioni per l'avvio di azioni collettive. è, così, naturale domandarsi se il nuovo istituto potrà soddisfare le esigenze di tutela dei risparmiatori emerse con forza in occasione degli ultimi grandi default,

Il nome evoca le battaglie mitiche dei film americani: class action. ora arriva in italia ed è subito boom di ricorsi. contro tutti - autore1 ( da "Repubblica, La" del 01-02-2008)
Argomenti: Class Action

Abstract: R2 Il nome evoca le battaglie mitiche dei film americani: class action. Ora arriva in Italia ed è subito boom di ricorsi. Contro tutti AUTORE1 vladimiro polchi Contro Poste e banche c'è già la fila. Ferrovie e operatori telefonici si preparano all'assalto. Aziende di raccolta dei rifiuti e di distribuzione del gas rinforzano le difese.

PIERO GIORGI, professore dell'Università del Queensland Ritrovare la cultura nonviolenta, smettere di istruire i bambini alle pratiche violente ( da "Libertà" del 01-02-2008)
Argomenti: Class Action

Abstract: le azioni collettive, ecc. I discepoli dei Maestri della nonviolenza (Gandhi e in Italia Danilo Dolci, Lanza del Vasto, Aldo Capitini, Ernesto Balducci, ecc.) naturalmente conoscono questi strumenti, i quali erano parte della vita quotidiana dei cacciatori-raccoglitori contemporanei e molto probabilmente di quelli preistorici"

La tassa Berlusconi ( da "Unita, L'" del 01-02-2008)
Argomenti: Class Action

Abstract: una gigantesca class action di 58 milioni di italiani per chiedere i danni a Silvio Berlusconi. Il quale intanto, se tornerà al governo, sarà chiamato ancora una volta a risolvere ciò che i suoi presunti avversari non hanno mai voluto nemmeno sfiorare. Come diceva Sabina Guzzanti nei panni di Massimo D'Alema,"io a Silvio Berlusconi ho fatto un discorso chiarissimo sul conflitto d'

"Ecco perché è corretto così" ( da "Stampa, La" del 01-02-2008)
Argomenti: Class Action

Abstract: azioni collettive (una fra tutte, quella degli emofiliaci in Usa contro i produttori di emoderivati). Professore, come mai in Italia ci sono tanti sistemi per calcolare il risarcimento del danno? "Nel nostro Paese è il giudice che quantifica il risarcimento del danno e lo fa in totale autonomia, tenendo conto delle situazioni oggettive che hanno portato alla morte e al ferimento,

Azione legale del comitato ( da "Mattino di Padova, Il" del 01-02-2008)
Argomenti: Class Action

Abstract: Proprio in questi giorni il coordinatore del comitato Rotaia Killer, Gino De Pauli, si è recato nello studio dell avvocato Morachiello per valutare la possibilità d'intentare nei confronti del Comune una "class action", una causa collettiva.

GAS: ADOC, ADUSBEF E FEDERCONSUMATORI CHIEDONO VERIFICHE SUI CONTATORI GAS ALLE AZIENDE EROGATRICI ( da "Sestopotere.com" del 01-02-2008)
Argomenti: Class Action

Abstract: inasprimento delle procedure di vertenza e la messa in cantiere di un'azione di Class action, che si renderà eventualmente necessaria. Di tutto ciò, ovviamente, sono stati messi a conoscenza, anche con prese di posizione ufficiali, per quanto riguarda i loro ambiti di responsabilità, sia l'Autorità per l'Energia Elettrica ed il Gas ed il Ministero dello Sviluppo Economico.

LUCI E OMBRE DELL'AZIONE COLLETTIVA ( da "Lavoce.info" del 01-02-2008)
Argomenti: Class Action

Abstract: 2008 La class action italiana è utile perché abbassa i costi di accesso alla giustizia e attenua le conseguenze sociali derivanti da perdite patrimoniali di masse di piccoli investitori. Per il suo effetto preventivo rappresenta un elemento essenziale per il buon funzionamento dei mercati finanziari.

Guidavano ubriachi ( da "Corriere Adriatico" del 01-02-2008)
Argomenti: Class Action

Abstract: I carabinieri hanno dunque dichiarato guerra agli ubriachi al volante e la linea dura non è destinata a placarsi. Un'azione dettata dalla necessità di tutelare la salute individuale e collettiva: da studi scientifici internazionali risulta infatti che l'alcol è la causa di oltre il 40 per cento degli incidenti stradali che si verificano in Italia.

Piero Giorgi, professore dell'Università del Queensland ( da "Libertà" del 01-02-2008)
Argomenti: Class Action

Abstract: le azioni collettive, ecc. I discepoli dei Maestri della nonviolenza (Gandhi e in Italia Danilo Dolci, Lanza del Vasto, Aldo Capitini, Ernesto Balducci, ecc.) naturalmente conoscono questi strumenti, i quali erano parte della vita quotidiana dei cacciatori-raccoglitori contemporanei e molto probabilmente di quelli preistorici"

SCANDALO GAS E BOLLETTE GONFIATE: ADOC, ADUSBEF E FEDERCONSUMATORI CHIEDONO VERIFICHE SUI CONTATORI GAS DI TUTTA ITALIA ( da "Sestopotere.com" del 01-02-2008)
Argomenti: Class Action

Abstract: inasprimento delle procedure di vertenza e la messa in cantiere di un'azione di Class action, che si renderà eventualmente necessaria. Di tutto ciò, ovviamente, sono stati messi a conoscenza, anche con prese di posizione ufficiali, per quanto riguarda i loro ambiti di responsabilità, sia l'Autorità per l'Energia Elettrica ed il Gas ed il Ministero dello Sviluppo Economico.

TOSCANA: VERSO APPROVAZIONE PDL TUTELA CONSUMATORI E UTENTI ( da "Asca" del 01-02-2008)
Argomenti: Class Action

Abstract: Con questo provvedimento, ci si va ad occupare in maniera avanzata di una materia che ha un peso sempre maggiore nella societa, anche in considerazione delle recenti norme approvate dal Governo, penso soprattutto alla Class action. res-muz/mcc/alf (Asca).

"DURANTE IL GOVERNO PRODI FALLIMENTO RECORD DELLE IMPRESE" ( da "Sestopotere.com" del 01-02-2008)
Argomenti: Class Action

Abstract: estero e il processo di delocalizzazione di alcune produzioni continua anche se temperato dal moderato sviluppo di produzioni di qualita. Ci penseranno ora la class action e le nuove disposizioni sanzionatorie in tema di salute e sicurezza a fare il resto. Senza che i sacrosanti diritti dei consumatori e dei lavoratori trovino maggiore soddisfazione".

L'Ipia apre ai tecnici esterni ( da "Sicilia, La" del 01-02-2008)
Argomenti: Class Action

Abstract: Quali interessi pubblici tutela dato che i fondi comunali vanno ad una società per azioni e non ad un'associazione di volontariato no profit? Ci sono sentenze del Cga del 1995 e del 1997 in cui sono dichiarate inammissibili le sponsorizzazioni per finalità agonistiche e sportive in quanto verrebbe meno il principio della neutralità della pubblica amministrazione.

Brevi, schede e richiami 1 ( da "Repubblica, La" del 02-02-2008)
Argomenti: Class Action

Abstract: introduzione della class action questi sarebbero andati avanti chissà quanto. E le società di telecomunicazioni non le controlla nessuno? Ho provato a fare una verifica sulle tariffe della telefonia mobile. Cronometro alla mano mi sono messa a fare alcune chiamate campione avendo cura di annotarmi i crediti residui prima e dopo la chiamata.

Per Malpensa faremo tutti causa Sarà la prima class action promossa da enti locali, imprenditori, categorie ( da "Giorno, Il (Nazionale)" del 02-02-2008)
Argomenti: Class Action

Abstract: Per Malpensa faremo tutti causa "Sarà la prima class action promossa da enti locali, imprenditori, categorie" ? MILANO ? AL PUNTO IN CUI si è arrivati, ragiona Roberto Maroni, c'è "una sola via d'uscita". Che cioè della vendita di Alitalia ad Air France-Klm "si occupi il nuovo governo", dopo le probabili elezioni politiche anticipate in primavera.

Bullismo: triste realtà tra i giovani d'oggi ( da "Libertà" del 02-02-2008)
Argomenti: Class Action

Abstract: " la persistenza: le azioni ostili durano almeno qualche settimana, ma possono prolungarsi per mesi o anni; " lo squilibrio di potere: la vittima difficilmente riesce a difendersi. Le azioni, individuali o collettive, compiute nei confronti della vittima, possono essere: " verbali: insultare, deridere, offendere;

Esposto codacons in 104 procure ( da "Repubblica, La" del 02-02-2008)
Argomenti: Class Action

Abstract: class action in difesa dei cittadini che hanno pagato bollette più salate a causa di conteggi dei consumi errati degli apparecchi vecchi. "Se è vera la circostanza secondo cui i vecchi contatori registrerebbero consumi superiori a quelli effettivi - afferma l'associazione dei consumatori - occorre estendere l'indagine e accertare la situazione anche su tutto il territorio nazionale.

La mamma dei "piccioccus" Nel 1924 Suor Nicoli, appena compiuti 61 anni, fu aggredita da una broncopolmonite che le diede appena il tempo di confessarsi e ricevere l'estrema unzion ( da "Unione Sarda, L' (Nazionale)" del 02-02-2008)
Argomenti: Class Action

Abstract: immaginario collettivo: i "piccioccus de crobi". Erano giovanissimi vagabondi ai margini della comunità, orfani, o scacciati dalla famiglia, o scappati di casa, comunque abbandonati a se stessi. Ragazzetti fra i 10 e i 15 anni, magrolini, scalzi e mal vestiti, smaliziati e vivacissimi, che oziavano fumando o scorrazzavano nella zona del porto,

Un manto di cemento sull'agente arancio ( da "Manifesto, Il" del 02-02-2008)
Argomenti: Class Action

Abstract: provando ad aprire negli Usa una class action contro 37 aziende produttrici (Monsanto e Dow Chemical i nomi di spicco) del defoliante usato a piene mani dall'esercito americano. Bocciata in prima istanza, sulla class action deve pronunciarsi la corte d'appello di New York. Intanto, governo ed aziende americani hanno messo al lavoro "scienziati" compiacenti per sostenere che non c'

RIFIUTI NO PROBLEM ( da "TGCom" del 02-02-2008)
Argomenti: Class Action

Abstract: a Napoli prima class action 18/01/2008Rifiuti, presidio al porto Cagliari 17/01/2008Rifiuti, secondo richiamo da Europa 15/01/2008Rifiuti, entra in azione l'esercito 14/01/2008Rifiuti, "serve soluzione radicale" 13/01/2008Rifiuti, proteste in tutta Italia 13/01/2008Rifiuti, chiedono asilo in Svizzera 12/01/2008Prodi:Vergogna i rifiuti all'

TARSU, Sì ALL'AZIONE LEGALE ( da "Mattino, Il (Avellino)" del 02-02-2008)
Argomenti: Class Action

Abstract: azione collettiva". L'attivazione del numero verde consentirà di mettere insieme le rimostranze dei cittadini dell'intera regione e di avviare una incisiva class action. Secondo il calcolo del Codacons, a ogni famiglia irpina deve essere restituita la somma di 1032 euro, per un totale di 110 milioni di euro (che salgono a 7 miliardi di euro se riferiti a tutta la Campania)

Almeno una multa per quello show in senato - corrado augias ( da "Repubblica, La" del 03-02-2008)
Argomenti: Class Action

Abstract: class action", cioè una causa collettiva per il danno d'immagine che il comportamento buffonesco di alcuni senatori ha provocato a tutti, specie all'estero. Altri chiedono che quanto meno sia consentito poter tornare a scegliere il nome del candidato ponendo fine alle liste bloccate (cioè scelte dalle segreterie dei partiti)

Bollette del cam, parte un'azione di risarcimento ( da "Centro, Il" del 03-02-2008)
Argomenti: Class Action

Abstract: parte un'azione di risarcimento AVEZZANO. L'Arco consumatori annuncia una "class action" (azione civile collettiva risarcitoria) in merito al pagamento del canone di fognatura e depurazione richiesto in queste settimane dal Cam. Il presidente regionale Franco Venni spiega che "per i pagamenti non dovuti incassati dal Cam,

RIFIUTI NO PROBLEM ( da "TGCom" del 03-02-2008)
Argomenti: Class Action

Abstract: a Napoli prima class action 18/01/2008Rifiuti, presidio al porto Cagliari 17/01/2008Rifiuti, secondo richiamo da Europa 15/01/2008Rifiuti, entra in azione l'esercito 14/01/2008Rifiuti, "serve soluzione radicale" 13/01/2008Rifiuti, proteste in tutta Italia 13/01/2008Rifiuti, chiedono asilo in Svizzera 12/01/2008Prodi:Vergogna i rifiuti all'

La Cdl di Mussomeli critica il Pd per ospedale e rifiuti ( da "Sicilia, La" del 03-02-2008)
Argomenti: Class Action

Abstract: dibattito sulla drammatica situazione della gestione rifiuti per trovare insieme delle alternative a tale situazione di disagio collettivo. Il nuovo scenario politico, improvvisamente ha fatto registrare la presa di distanza delle forze di centro sinistra, che pretendono di gestire da sole, chiaramente per fini elettorali, un problema che è frutto della loro incapacità di gestire.

"Nessun pericolo per la salute" ( da "TGCom" del 03-02-2008)
Argomenti: Class Action

Abstract: a Napoli prima class action 18/01/2008Rifiuti, presidio al porto Cagliari 17/01/2008Rifiuti, secondo richiamo da Europa 15/01/2008Rifiuti, entra in azione l'esercito 14/01/2008Rifiuti, "serve soluzione radicale" 13/01/2008Rifiuti, proteste in tutta Italia 13/01/2008Rifiuti, chiedono asilo in Svizzera 12/01/2008Prodi:Vergogna i rifiuti all'

UNIONCASA Azioni collettive di risarcimento per contatori sballati ( da "Resto del Carlino, Il (Rimini)" del 04-02-2008)
Argomenti: Class Action

Abstract: Tra gli argomenti trattati la Class Action, cioè l'azione risarcitoria collettiva, che è stata introdotta per la prima volta dalla Finanziaria del 2008. Ora non sono più solo le associzioni dei consumatori, ma tutte quelle che rappresentano interessi collettivi a poter avanzare richieste di risarcimento.

Città in maschera e festa di folla ai giardini ( da "Trentino" del 04-02-2008)
Argomenti: Class Action

Abstract: Interessante lo "sputacoriandoli" messo in campo sempre da Santa Caterina, e molto curata la maschera collettiva dell'Azione Cattolica, che ha proposto I Cavalieri dell'Acr Rovereto. Ricordavano molto dei crociati, e portavano in giro tanto di torre semovente. Tutto realizzato in cartone riciclato.

Finanziamenti pmi ( da "ItaliaOggi Sette" del 04-02-2008)
Argomenti: Class Action

Abstract: collettiva fidi tra imprese commerciali, i consorzi di garanzia collettiva fidi tra imprese commerciali, costituiti con la partecipazione, in qualità di socio promotore, della finanziaria ligure per lo sviluppo economico - Filse spa. Il contributo viene elargito ed è esclusivamente destinato alla costituzione e all'incremento di uno specifico fondo di garanzia per finanziamenti

Un punto allo spinea la classifica piange ( da "Nuova Venezia, La" del 04-02-2008)
Argomenti: Class Action

Abstract: Allenatore: Colletto. JESOLO: Lucchetta, Boatto, Santin (4 st Donà), Manuel Soncin, Mamprin, Salamin (40 st Buratto), Zocchi, Bona, Bittolo (21 st Bonotto), Cardea, Alessio Soncin. Allenatore: Cravin. ARBITRO: Andrea Boscolo di Chioggia. RETI: pt 2 Bittolo, 35 Salamin;

Porto caos, ultimatum al vte ( da "Repubblica, La" del 04-02-2008)
Argomenti: Class Action

Abstract: class action" recentemente approvata dal Parlamento. E la situazione al Vte avrebbe potuto essere ancora più grave se non fosse intervenuta la Compagnia Unica dei portuali a dare una grossa mano al terminal: "La Culmv ha inviato al Vte un'ottantina di uomini - spiega Novi - che ha garantito l'operatività impedita dal blocco del sistema informatico.

Spedizionieri verso la "class action" batini manda una task force di camalli ( da "Repubblica, La" del 04-02-2008)
Argomenti: Class Action

Abstract: emergenza Spedizionieri verso la "class action" Batini manda una task force di camalli In ballo non ci sono solo i guasti economici ma anche l'immagine del terminal Sottovalutati i danni indiretti che possono causare situazioni come questa Il mondo portuale e marittimo genovese è in rivolta contro il terminal Vte di Voltri.

CREMONA (Diresport) - Dopo la sconfitta contro la Cremonese il tecnico della Tern ( da "Messaggero, Il (Umbria)" del 04-02-2008)
Argomenti: Class Action

Abstract: La prova del collettivo è stata buona, ma paghiamo una sconfitta che premia una Cremonese cinica. Perchè andando a vedere le occasioni, le abbiamo avute noi: basti ricordare il colpo di testa di Rigoni, quell'assist di Rigoni su cui Scandurra è arrivato un attimo in ritardo.

04/02/2008 09:00 Esperti e rappresentanti di importanti organizzazioni sanitarie internazionali proclamano l'urgenza di arrestare la pandemia dell'ipertensione, il silent killer in ( da "ITnews.it" del 04-02-2008)
Argomenti: Class Action

Abstract: Australia e membro del Call to Action Working Group, a nome della Asian-Pacific Society of Hypertension. La quinta e ultima raccomandazione di questa Call to Action invoca il supporto generale da parte dell'ambiente circostante il paziente, quale organizzazioni della comunità o istituzioni locali, per appoggiare le strategie e gli screening di prevenzione necessari.

AL ROGO ( da "TGCom" del 04-02-2008)
Argomenti: Class Action

Abstract: a Napoli prima class action 18/01/2008Rifiuti, presidio al porto Cagliari 17/01/2008Rifiuti, secondo richiamo da Europa 15/01/2008Rifiuti, entra in azione l'esercito 14/01/2008Rifiuti, "serve soluzione radicale" 13/01/2008Rifiuti, proteste in tutta Italia 13/01/2008Rifiuti, chiedono asilo in Svizzera 12/01/2008Prodi:Vergogna i rifiuti all'

A ALA DI STURA Fino al 17 febbraio, gli impianti sciistici del Pian Belfè Karfen ( da "Stampa, La" del 04-02-2008)
Argomenti: Class Action

Abstract: action painting e light show. Nel corso della serata degustazione di ispirazione macrobiotica. Ingresso libero e degustazione facoltativa (il costo è di 6 euro per un piatto tipico e una bevanda a tema). Info 011/972. 42.38. Venerdì 1, in attesa del passaggio delle vetture del Rally Storico di Montecarlo,

Illusi Nemici della Class Action ( da "Finanza e Mercati" del 05-02-2008)
Argomenti: Class Action

Abstract: azione collettiva nella Finanziaria con un colpo di mano estemporaneo, e questo spiegherebbe il carattere approssimato dell'impostazione giuridica, anche nella sua formazione testuale, del nuovo istituto. Però, il colpo di mano ha avuto quantomeno l'effetto di cogliere un po di sorpresa quei poteri cosiddetti forti che si supponeva -

Effetto Clooney sul lago: cemento ovunque Italia Nostra classifica l'agonia dei bacini lombardi. Sul Garda piove poco ( da "Giorno, Il (Nazionale)" del 05-02-2008)
Argomenti: Class Action

Abstract: della legge che ha eliminato il fosforo nei detersivi domestici e grazie all'intensificarsi delle azioni di collettamento e depurazione previste dai piani di tutela e uso delle acque regionali". Dalla ricerca emerge che i laghi stanno migliorando a partire dal Maggiore, da ormai un decennio in buone condizioni trofiche, ma che soffre ancora del problema di contaminazione da Ddt.

Parcheggiano pure le auto a metano ( da "Trentino" del 05-02-2008)
Argomenti: Class Action

Abstract: forma associata con i comuni di Giovo e Faedo di Azione 10-2008, riguardo i cosiddetti "lavori socialmente utili", l'iniziativa di utilità collettiva promossa dagli enti locali - con il sostegno finanziario della Provincia - per l'occupazione temporanea di soggetti deboli. Nel corso della stessa seduta e ad unanimità è stata approvata la deroga al regolamento per la disciplina dell'

La colomba Obama sfida il falco Hillary ( da "Unita, L'" del 05-02-2008)
Argomenti: Class Action

Abstract: azione collettiva. Ma Obama pone l'accento su una politica di "unità" che, letta spietatamente, sembra idolatrare l'intesa bipartisan come un fine in sé. In generale, tuttavia, la posizione di Obama racconta una storia della politica che si distingue tanto da quella raccontata dai devoti degli accordi bipartisan e delle larghe intese quanto da quella degli attivisti progressisti

Il collettivo autonomo rovina un po' la festa ( da "Provincia Pavese, La" del 05-02-2008)
Argomenti: Class Action

Abstract: ingresso principale sventolava invece un lenzuolo di Azione Universitaria con la scritta "Ratzinger è l'unico rettore". Al grido di "Buffoni", "Libertà di conoscenza, basta casta e onnipotenza" e più prosaici richiami a Franco Frattini per la sua proposta di controllare il web, il Collettivo Universitario Autonomo ha fatto sentire la sua voce.

Fiumi di soldi nelle casse comunali ma anziani e disabili restano a secco - antonio fraschilla ( da "Repubblica, La" del 05-02-2008)
Argomenti: Class Action

Abstract: La minaccia di una class action per la perdita dei buoni libro Fiumi di soldi nelle casse comunali ma anziani e disabili restano a secco ANTONIO FRASCHILLA (segue dalla prima di cronaca) Le cooperative che si occupano di 200 minori, rischiano sempre di chiudere perché aspettano di essere pagate da due anni e vantano 26 milioni di euro di crediti.

Neve in appennino impianti riaperti? ( da "Provincia Pavese, La" del 05-02-2008)
Argomenti: Class Action

Abstract: Da ieri mattina sono entrati in azione i mezzi spargisale e spartineve della Provincia per cercare di ripulire le strade. Dal Brallo a Cima Colletta, dal Passo Penice a Pian del Poggio il manto bianco supera i 15-20 centimetri. Da registrare una spolverata di neve anche verso le zone collinari dell'Oltrepo in particolare verso Zavattarello,

Nido aziendale per le lavoratrici ( da "Messaggero Veneto, Il" del 05-02-2008)
Argomenti: Class Action

Abstract: individuali e collettive, anche a partecipazione pubblica, con sede nella provincia di Gorizia, mentre sono escluse le pubbliche amministrazioni. Per ambire al premio le imprese devono presentare la propria candidatura entro il 30 giugno, insieme alla documentazione che attesta il grado di attenzione al tema della conciliazione dei tempi.

Anche domenica è stato tra i migliori ( da "Eco di Bergamo, L'" del 05-02-2008)
Argomenti: Class Action

Abstract: fermo restando il concetto di un calcio modernista quale il nostro collettivo esprime, la svolta (fra il primo e il secondo tempo) è tutta di matrice delneriana. Difatti l'azione offensiva sembrava stretta nelle maglie dei difensori avversari: il tecnico mutava una manovra abbastanza chiusa in un'altra molto più aperta.

"il caos poste frena la raccolta fondi" - paolo berizzi ( da "Repubblica, La" del 05-02-2008)
Argomenti: Class Action

Abstract: e i volontari la stanno valutando, è quella della class action, la causa collettiva risarcitoria contro una società pubblica o privata. In alcune città d'Italia, ultima in ordine di tempo Bari, a gennaio associazioni di consumatori e addirittura quartieri sono ricorsi alla class action contro Poste italiane.

In un mondo alla orwell bin laden ha già vinto - marek halter ( da "Repubblica, La" del 05-02-2008)
Argomenti: Class Action

Abstract: rosse in Italia o Action directe in Francia partivano dal principio che ogni Stato è uno Stato terrorista. Si arrogavano allora il diritto di opporre il terrore al terrore al fine di costringere le democrazie borghesi a rivelare il loro vero volto e lanciare una repressione che, per contraccolpo, avrebbe provocato finalmente quella presa di coscienza popolare così a lungo sperata.

Slot tagliati, la Regione <vola> al Tar con AirOne ( da "Giornale.it, Il" del 05-02-2008)
Argomenti: Class Action

Abstract: ha annunciato che il presidente della Provincia di Varese, Marco Reguzzoni, organizzerà una class action contro Alitalia per i danni causati dalla dimunizione di traffico su Malpensa. L'idea è di mettere insieme tutti coloro, dai taxisti agli albergatori agli artigiani, che si sentono danneggiati dalla diminuzione del traffico aereo su Malpensa.

FS punta alla quotazione in Borsa: si prospetta una nuova Alitalia? ( da "Trend-online" del 05-02-2008)
Argomenti: Class Action

Abstract: dato che nella maggior parte dei casi il treno viene scelto per l'orario, e non per il prezzo o altri "optional".In ogni caso, le ferrovie non dovrebbero operare con logiche di mercato, in quanto si dovrebbe puntare ad ottenere risultati di interesse collettivo che non possono rientrare in un bilancio societario. Ad segue pagina >>.

Danni, già centomila i ricorsi presentati ( da "Denaro, Il" del 05-02-2008)
Argomenti: Class Action

Abstract: Associazione partirà con l'azione di risarcimento collettivo. Le iniziative Noiconsumatori.it - 90mila ricorsi presentati ai giudici di pace per risarcimento dei danni patrimoniali ed esistenziali - azioni di recupero della Tarsu Unione Consumatori - 5mila azioni di recupero della Tarsu C odacons - richiesta di rimborso di 1.

FS IN BORSA? CODACONS: "NUMERI IN LIBERTA'" ( da "Sestopotere.com" del 05-02-2008)
Argomenti: Class Action

Abstract: ad una diminuzione della velocità dei treni Etr deve corrispondere una diminuzione delle tariffe praticate agli utenti per gli stessi treni. In caso contrario inviteremo i passeggeri ad una "autoriduzione" dei biglietti, ed avvieremo una class action contro le Ferrovie".

Adusbef-Federconsumatori: ''137,4 miliardi rubati a 18 milioni famiglie'' ( da "Redattore sociale" del 05-02-2008)
Argomenti: Class Action

Abstract: class action contro i vertici dell'Istat "che anche con il nuovo paniere pieno di buchi, continuano a rappresentare un carovita 'virtuale rispetto ad aumenti reali ed ai continui salassi subiti da milioni di cittadini. Con quale criterio- continuano le associazioni di consumatori- l'Istat ha aumentato il peso di prodotti alimentari e bevande dal 16,

INFLAZIONE/ CONSUMATORI: RAPINA DA 137MLD,CLASS ACTION CONTRO ISTAT ( da "Virgilio Notizie" del 05-02-2008)
Argomenti: Class Action

Abstract: a portare milioni di famiglie alla bancarotta, non escludono (provocatoriamente) una class action contro i vertici dell'Istat, che anche con il nuovo paniere pieno di buchi,continuano a rappresentare un carovita 'virtuale rispetto ad aumenti reali ed ai continui salassi subiti da milioni di cittadini".

Alitalia, l'orario estivo "condanna" Malpensa ( da "Varesenews" del 05-02-2008)
Argomenti: Class Action

Abstract: nel frattempo Roberto Maroni ha lanciato la proposta di class action contro Alitalia, invitando tutti i cittadini e le forze economiche indebolite dalle scelte della compagnia tricolore a procedere insieme alla Provincia di Varese. Intanto filtrano altre indiscrezioni sugli slot abbandonati a Malpensa da Alitalia.

L'Istat ha aggiornato il paniere. I consumatori non ci stanno ( da "Trend-online" del 05-02-2008)
Argomenti: Class Action

Abstract: già pronta a preparare una class action contro l'istituto di statistica. L'aggiornamento annuale della composizione e della ponderazione del paniere ha la finalità di mantenere nel tempo la capacità degli indici dei prezzi di riflettere i cambiamenti nei comportamenti dei consumatori e di adeguare i pesi assegnati ai prodotti alla mutata struttura dei consumi delle famiglie.

INFLAZIONE/ A GENNAIO 2,9%, MASSIMO DA 2001. CONSUMATORI ALLARMATI ( da "Virgilio Notizie" del 05-02-2008)
Argomenti: Class Action

Abstract: Adusbef e Federconsumatori minacciano una class action contro l'Istat, puntando il dito contro le novità introdotte da gennaio in un paniere "pieno di buchi" e accusando l'Istituto di aver contribuito, "con la dinamica dei mancati adeguamenti salariali, a portare milioni di famiglie alla bancarotta".

Trentino spa e Miorelli, la telenovela continua ( da "Trentino" del 06-02-2008)
Argomenti: Class Action

Abstract: contrasto lungo un anno che rallenta bilanci e progetti ROBERTO COLLETTI TRENTO. Accolto il reclamo di Trentino spa contro la sentenza che il 17 dicembre scorso aveva reintegrato nei suoi poteri il direttore generale della società, Claudio Miorelli. Il giudice Giorgio Flaim ha ritenuto sostanzialmemte legittima la decisione del consiglio d'amministrazione - presidente Tiziano Mellarini -

I lavoratori del Cam guadagnano di più Disparità rispetto ad Anconambiente ( da "Resto del Carlino, Il (Ancona)" del 06-02-2008)
Argomenti: Class Action

Abstract: rispetto ai colleghi di Anconambiente con identiche mansioni, disparità che si accentua nel caso dei 'colletti bianchi. Il raffronto, ed il dibattito sindacale che ne deriva, diventa inevitabile man mano che si avvicina la costituzione di un'azienda unica tra Cam e Anconambiente, fusione che comporterà gioco forza un livellamento delle retribuzioni.

Quando il palco del Sociale era degli azionisti ( da "Giorno, Il (Sondrio)" del 06-02-2008)
Argomenti: Class Action

Abstract: immaginario collettivo rimarrà forse sempre "Per chi suona la campana", con la parentesi del Teatro Rivista di Nino Taranto, Conchita Montez e Walter Chiari. Negli anni che seguirono il Pedretti ospitò la Rassegna Teatrale del Comune, concerti e manifestazioni del Cid, le assemblee delle due banche locali e incontri con grandi personaggi della politica e della TV.

Allarme inflazione: più 2,9%. Energia e alimentari infiammano il carovita. I consumatori: ( da "Nazione, La (Nazionale)" del 06-02-2008) + 2 altre fonti
Argomenti: Class Action

Abstract: Adusbef e Federconsumatori minacciano addirittura una class action contro l'Istat accusata di aver contribuito con la dinamica dei mancati adeguamenti salariali a portare milioni di famiglie ("rapinate dal 2002 a oggi di 137 miliardi di euro") alla bancarotta. Nel 2008, secondo le due organizzazioni, i nuovi rincari costeranno a ogni famiglia 1.

NON SI ARRESTA la corsa dei prezzi al consumo. Spinta da energia, alimentari e tr ( da "Nazione, La (Nazionale)" del 06-02-2008) + 2 altre fonti
Argomenti: Class Action

Abstract: Adusbef e Federconsumatori minacciano addirittura una class action contro l'Istat accusata di aver contribuito con la dinamica dei mancati adeguamenti salariali a portare milioni di famiglie ("rapinate dal 2002 a oggi di 137 miliardi di euro") alla bancarotta. Nel 2008, secondo le due organizzazioni, i nuovi rincari costeranno a ogni famiglia 1.

Arriva la class action. Ma i giudici dove sono? ( da "Milano Finanza (MF)" del 06-02-2008)
Argomenti: Class Action

Abstract: avvio di azioni collettive. è così naturale domandarsi se il nuovo istituto potrà soddisfare le esigenze di tutela dei risparmiatori emerse con forza in occasione degli ultimi grandi default, anche perché ci si è subito divisi tra chi lo giudica un'arma spuntata, e chi invece un pericoloso attentato all'integrità di imprese e mercati.

Insalate, navigatori e videogames così cambia la spesa degli italiani - luisa grion ( da "Repubblica, La" del 06-02-2008)
Argomenti: Class Action

Abstract: meno a casa e combustibili Ma i consumatori minacciano la class action: "Modifiche poco credibili" Nel "carrello tipo" dell'istituto 533 prodotti, da seguire in 40 mila punti vendita LUISA GRION ROMA - Non c'è più tempo per cucire e nemmeno per lavare l'insalata, quindi via le treccine di filo colorato (i cosiddetti "cucirini") e porte aperte alla verdura in busta.

Gas, valanga di bollette a zero euro ( da "Repubblica, La" del 06-02-2008)
Argomenti: Class Action

Abstract: Anche il Codacons ha raccolto cinquanta segnalazioni nelle ultime due settimane: denunciate cifre troppo alte rispetto agli effettivi consumi. L'offensiva delle associazioni è affidata alle class action, centinaia le adesioni già raccolte. (lu. car.).

Paniere irrealel'assicurazionepesa come i fiori ( da "Secolo XIX, Il" del 06-02-2008)
Argomenti: Class Action

Abstract: Federconsumatori e Adusbef non escludono una class action contro i vertici dell'Istituto. "Con quale criterio - si chiedono le due associazioni - l'Istat ha aumentato il peso di prodotti alimentari e bevande dal 16,3 al 16,8 per cento, se tantissime famiglie non mangiano più per l'erosione dei redditi, falcidiati dal carovita?

Il cda conferma Israele resta l'ospite di Librolandia ( da "Stampa, La" del 06-02-2008)
Argomenti: Class Action

Abstract: Csa Murazzi e Collettivo universitario autonomo), i vertici della Fiera hanno negato la conferenza stampa, svoltasi poi in strada. Al secondo piano del palazzo è così iniziata la seduta del cda, che ha ribadito la partecipazione di Israele, ma anche il taglio culturale e non politico dell'evento e "la disponibilità al dialogo con tutte le posizioni"

Corte dei conti: allarme tangenti - roberto petrini ( da "Repubblica, La" del 06-02-2008)
Argomenti: Class Action

Abstract: La Corte propone anche una sorta di "alleanza con i cittadini" per difendere le casse dello Stato dalla malversazione: informalmente avanza anche la propria candidatura a giudicare in materia di class action quando la richiesta di risarcimento riguardi una cattiva gestione di servizi pubblici.

Di Irene Soave Oltre alle defezioni illustri e agli anatemi ch ( da "Leggo" del 06-02-2008)
Argomenti: Class Action

Abstract: azioni di disturbo" degli antagonisti torinesi: la prima è stata ieri mattina alle 11, con l'occupazione, da parte di una ventina di appartenenti al collettivo universitario autonomo e ai centri sociali Askatasuna e Murazzi, degli uffici della Fiera presso la fondazione del Libro in via Santa Teresa, annunciando per i giorni fra l'

Inflazione sempre di corsa: 2,9% in gennaio È il livello più alto dal 2001: alimentari, benzina e casa spingono i prezzi. Cambia il paniere ( da "Unita, L'" del 06-02-2008)
Argomenti: Class Action

Abstract: che minacciano (provocatoriamente) una class action contro i vertici dell'Istat, che nonostante il nuovo paniere (comprensivo, tra l'altro di navigatori satellitari ed insalate pronte in busta) "continuano a rappresentare un carovita virtuale rispetto ad aumenti reali ed ai continui salassi subiti dai cittadini".

Ulivisti di lungo corso cerchiamo fuori dal Pd la nuova politica ( da "Unita, L'" del 06-02-2008)
Argomenti: Class Action

Abstract: La riforma dell'ordinamento giudiziario, della class action, della riduzione numerica della composizione del governo. E sono solo esempi". Però poi la vostra critica è stata molto pesante "Non abbiamo mai fatto interdizioni ma un'azione critica e costruttiva su proposte concrete che intercettavano l'esigenza dei cittadini.

La carità resti segreta nella società dei media ( da "Eco di Bergamo, L'" del 06-02-2008)
Argomenti: Class Action

Abstract: A questo mirano le collette speciali a favore dei poveri, che in Quaresima vengono promosse in molte parti del mondo. In tal modo, alla purificazione interiore si aggiunge un gesto di comunione ecclesiale, secondo quanto avveniva già nella Chiesa primitiva. San Paolo ne parla nelle sue Lettere a proposito della colletta a favore della comunità di Gerusalemme (

La Lega: azione risarcitoria per i danni su Malpensa ( da "Stampa, La" del 06-02-2008)
Argomenti: Class Action

Abstract: Progettavano furti le quattro nomadi fermate da polizia Sulla questione Alitalia-Malpensa la Lega Nord proporrà una "class action", un'azione risarcitoria ai sensi dell'articolo 140 bis del Codice del Consumo. "La stanno studiando i nostri legali - dice il vicecapogruppo alla Camera del Carroccio e segretario della Lega Nord piemontese Roberto Cota - e vedrà come capofila le istituzioni.

Consiglio Nazionale Forense, procedimento, natura di sentenza, sussistenza ( da "AltaLex" del 06-02-2008)
Argomenti: Class Action

Abstract: autonomia collettiva, che assumono così, per volontà del legislatore, una funzione integrativa della norma legislativa in bianco, ampiamente studiata e sostenuta dalla dottrina ed applicata nei vari campi del diritto. In particolare tale processo formativo del precetto legislativo è frequente nella disciplina del lavoro e previdenziale:

Botte e soldi, i nuovi balilla a scuola ( da "Manifesto, Il" del 06-02-2008)
Argomenti: Class Action

Abstract: A Roma, dove ha vinto Azione Studentesca (emanazione diretta di Azione giovani) con l'appoggio decisivo del Blocco, si è verificato uno dei "ribaltoni" più significativi, coi collettivi di sinistra che denunciano "brogli elettorali e ritorsioni agli indecisi nel momento del voto".

Tuttitalia E' tempo di tornare in Palestina e Israele con l' Associazione Per la Pace . Un viaggio di conoscenza e solidarietà, per donne e uomini, accompagnat* da Luisa Morgantini ( da "Liberazione" del 06-02-2008)
Argomenti: Class Action

Abstract: Collettivo di Fisica e del Coordinamento dei Collettivi. Cento scooter elettrici gratuiti per cento giorni nell Anniversario del Protocollo di Kyoto : è quello che propongono LifeGate e Vectrix, il primo road show ad emissioni zero. Nelle zone Eur Ostiense, centro e Roma nord una flotta di maxi scooter elettrici viaggiano per divulgare un messaggio di mobilità sostenibile attraverso

Rifiuti, bufera sui superstipendi Procura Napoli accusano Bassolino Duro atto d'accusa della Procura... ( da "TGCom" del 06-02-2008)
Argomenti: Class Action

Abstract: a Napoli prima class action 18/01/2008Rifiuti, presidio al porto Cagliari 17/01/2008Rifiuti, secondo richiamo da Europa 15/01/2008Rifiuti, entra in azione l'esercito 14/01/2008Rifiuti, "serve soluzione radicale" 13/01/2008Rifiuti, proteste in tutta Italia 13/01/2008Rifiuti, chiedono asilo in Svizzera 12/01/2008Prodi:Vergogna i rifiuti all'

Le piccole imprese si aprono alla Cina ( da "Corriere Adriatico" del 06-02-2008)
Argomenti: Class Action

Abstract: vanno nel segno della continuità delle azioni dell'ultimo biennio: accanto alle partecipazioni collettive alle principali fiere internazionali, compaiono numerosi workshop, azioni di incoming missioni all'estero e progetti formativi. "Per il 2008 abbiamo confermato la nostra presenza alla fiera internazionale dell'edilizia Big Five di Dubai",

"La munnezza ci uccide": coppia chiede asilo politico in Svizzera ( da "TGCom" del 06-02-2008)
Argomenti: Class Action

Abstract: a Napoli prima class action 18/01/2008Rifiuti, presidio al porto Cagliari 17/01/2008Rifiuti, secondo richiamo da Europa 15/01/2008Rifiuti, entra in azione l'esercito 14/01/2008Rifiuti, "serve soluzione radicale" 13/01/2008Rifiuti, proteste in tutta Italia 13/01/2008Rifiuti, chiedono asilo in Svizzera 12/01/2008Prodi:Vergogna i rifiuti all'

Montezemolo: sì alla moratoria ( da "Padania, La" del 06-02-2008)
Argomenti: Class Action

Abstract: 5 milioni di addetti) e ha lanciato una minaccia al governo: una class action contro la pubblica amministrazione che non paga i propri fornitori. "Chi di class action ferisce, di class action perisce", ha ironizzato Montezemolo, ricordando gli scontri sul tema con il Governo. I. I. [Data pubblicazione: 05/02/2008].

Il partito che diventa uno spezzatino ( da "Opinione, L'" del 06-02-2008)
Argomenti: Class Action

Abstract: partito di chi chiede calma per coltivare le proprie ambizioni di successo individuale e ritiene la prosperità collettiva condizione indispensabile per questo successo. Nel partito di chi crede che la famiglia sia il cuore della società, nel partito che è contrario all'emancipazione della Società dai valori ed è radicato nei simboli di unità collettiva espressi dalle istituzioni.

SENATO:AL CENTRO DELLA CONTESA NELLA XV LEGISLATURA CON MARINI MEDIATORE ( da "Virgilio Notizie" del 06-02-2008)
Argomenti: Class Action

Abstract: pensare alla battaglia nella finanziaria 2008 sui loro emendamenti sulla class action e per il dimezzamento dei componenti dell'esecutivo. E proprio la finanziaria 2008, e insieme il protocollo sul welfare, che sancisce la frattura con la maggioranza di Lamberto Dini (gia profilatasi con i voti sulla politica estera) a cui si affiancano i senatori Natale D'Amico e Giuseppe Scalera,

SENATO:AL CENTRO DELLA CONTESA NELLA XV LEGISLATURA CON MARINI MEDIATORE ( da "Asca" del 06-02-2008)
Argomenti: Class Action

Abstract: pensare alla battaglia nella finanziaria 2008 sui loro emendamenti sulla class action e per il dimezzamento dei componenti dell'esecutivo. E proprio la finanziaria 2008, e insieme il protocollo sul welfare, che sancisce la frattura con la maggioranza di Lamberto Dini (gia profilatasi con i voti sulla politica estera) a cui si affiancano i senatori Natale D'Amico e Giuseppe Scalera,

Reguzzoni: "Per difendere Malpensa useremo tutti gli strumenti" ( da "Varesenews" del 06-02-2008)
Argomenti: Class Action

Abstract: realtà che promuoverà azioni giudiziarie a tutela degli interessi collettivi. "Noi ? ha affermato Reguzzoni ? supporteremo questo Comitato, anche mettendo a disposizione gli uffici della Provincia a Malpensa. Aderiamo anche a questa iniziativa con lo scopo di promuovere una grande azione di risarcimento danni nei confronti del Governo e di Alitalia,


Articoli

899 nell'occhio del ciclone (sezione: Class action)

( da "Punto Informatico" del 29-01-2008)

Argomenti: Class Action

Roma - Sono l'incubo di molti utenti, che si sono visti recapitare bollette telefoniche astronomiche: sono le numerazioni 899, nate per consentire il pagamento via telefono di servizi "a valore aggiunto" che spesso sono però utilizzate da organizzazioni senza scrupoli, non raramente per finalità truffaldine. E mentre l'Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni indaga, le associazioni di consumatori minacciano una class="term">class class="term">action contro le compagnie telefoniche. C'era già un'Authority che stava (e sta) scavando nel mondo degli 899: è l'Antitrust, che ha aperto un'inchiesta per far luce su alcune presunte televendite mascherate da quiz televisivi, che invitavano gli spettatori a telefonare a numeri con tariffe spropositate (15 euro per chiamate di pochi istanti) in cambio di loghi o suonerie per telefonini. L'Authority TLC si sta invece muovendo intorno ad un'altra piaga, gli SMS che invitano gli utenti a chiamare altre numerazioni, sempre con prefisso 899 e sempre legate all'applicazione di tariffe elevate. Con il supporto della Polizia delle Comunicazioni, l'Authority ha infatti avviato un'ispezione presso un operatore mobile, "al fine di verificare origine e modalità di invio degli SMS truffa". Se saranno rilevate violazioni, l'Agcom ha assicurato che comminerà le relative sanzioni e annuncia novità regolatorie per quanto riguarda la sfera dei servizi TLC a sovrapprezzo, per frenare gli abusi e spingere il Ministero delle Comunicazioni a sospendere l'attività delle numerazioni legate ad attività truffaldine. class="hilite">Class class="term">action in arrivo? Un fronte caldo, come si legge sul portale Helpconsumatori, che riferisce come Federconsumatori e Adusbef stiano valutando se intraprendere "un'azione inibitoria e quando possibile una class="term">class class="term">action contro i responsabili". Quella degli SMS-truffa è solo l'ultima sfaccettatura di una piaga ormai dilagata nel mondo della telefonia mobile: moltissimi sono i consumatori che ricevono quotidianamente messaggi che, con i pretesti più disparati (dagli annunci della vincita di un premio inesistente agli avvisi di un inesistente servizio di segreteria telefonica) inducono gli utenti a chiamare numeri con prefisso 899, con costi variabili, ma sempre tra i 10 e 15 euro. "Abbiamo denunciato più volte questi problemi all'Autorità per le Comunicazioni e al Ministero delle Comunicazioni - spiegano le due associazioni in una nota - Abbiamo anche proposto la disconnessione automatica dei numeri non geografici a tariffazione aggiuntiva affinché, chi vuole, possa connettersi consapevolmente e a proprio rischio a queste numerazioni. Inoltre abbiamo sostenuto l'esigenza di far pervenire agli utenti una tariffazione separata che evidenzi con chiarezza i soldi spesi per il traffico normale da quello a tariffazione aggiuntiva. Fino ad oggi non abbiamo avuto risposte e, purtroppo, le truffe seguitano a colpire i cittadini". Le Associazioni stimano in oltre 700 milioni di euro il volume d'affari delle numerazioni a sovrapprezzo che le compagnie telefoniche registrano ogni anno. Un business che lievita sempre di più a danno degli utenti, al punto che Federconsumatori e Adusbef stanno "valutando con i loro avvocati, in assenza di risposte positive, di intraprendere un'azione inibitoria e quando possibile una class="term">class class="term">action contro i responsabili", senza trascurare eventuali "responsabilità perseguibili giuridicamente nei confronti del Ministero delle comunicazioni e di Agcom." Non tutti plaudono all'iniziativa dell'Authority delle Comunicazioni: "È alla ricerca di consensi facili" commenta ADUC in una nota firmata dal consigliere Domenico Murrone, che osserva: "È da anni che vengono promessi interventi risolutivi sui numeri a pagamento, non solo 899, ma pure 892 e satellitari". Sottolineando la recente impennata delle numerazioni 899 rilasciate dal Ministero della Comunicazioni - 33.700 in più rispetto alle 100mila del 2005 - l'associazione critica l'immobilità delle istituzioni che hanno il compito di sovrintendere il mondo delle comunicazioni nel Paese: "Ministero e Agcom sono da anni consapevoli del problema, purtroppo - come abbiamo più volte documentato - nella sostanza se ne sono disinteressati. Il Ministero delle Comunicazioni destina al controllo dei numeri speciali solo due addetti, limitandosi a concedere le numerazioni speciali a gestori telefonici, che è come consegnare in mani poco nobili l'arma con cui vengono falcidiati milioni di utenti che da anni ricevono bollette gonfiate. Per la specifica truffa degli SMS truffaldini, solo per fare un esempio, una nostra pubblica denuncia risale al giugno 2007, a cui ne è seguita un'altra qualche giorno fa". Dario Bonacina.

Torna all'inizio


BOLOGNA - LA CONFLITTUALITÀ tra i gestori di te (sezione: Class action)

( da "Resto del Carlino, Il (Nazionale)" del 29-01-2008)

Argomenti: Class Action

? BOLOGNA ? LA CONFLITTUALITÀ tra i gestori di telefonia e i clienti ha raggiunto picchi preoccupanti. Bollette con addebiti di servizi mai richiesti, offerte dai call center per cambiare gestore senza che il cliente riceva la documentazione contrattuale e la carta dei servizi. E molto raramente le società accettano di annullare i nuovi contratti fatti a voce, nonostante i dieci giorni che la normativa riconosce agli utenti per il recesso. La denuncia arriva da Confconsumatori dell'Emilia-Romagna: "Ogni anno ? ha spiegato il presidente Secondo Malaguti ? solo per la Telecom riceviamo dagli abbonati non meno di 300 richieste di aiuto. Ma l'azienda accetta di discutere questi disservizi solo nei tavoli delle proprie sedi regionali (con scarsissimi risultati) e non si presenta mai al servizio di conciliazione delle Camere di commercio o al Corecom per risolvere questi casi". Malaguti anticipa che la conflittualità da luglio potrebbe sfociare dall'attuale stato di vertenzialità singola a quella collettiva prevista dalle norme della 'class="term">class class="term">action' "per ridurre i tempi di attesa dei cittadini vessati dalla Telecom e da altri gestori. Mi sono rivolto all'Ad di Telecom, Franco Bernabè, e al presidente dell'Antitrust, Antonio Catricalà, denunciando i soprusi: mi hanno assicurato il loro impegno ad affrontare i problemi. Intanto la magistratura si è già pronunciata a favore di utenti che avevano agito in giudizio contro Telecom". "Ci sono casi allarmanti, già 40 solo dal primo gennaio ?spiega l'avvocato del Codecons, Manes Bernardini ?. Un ottantenne di Reggio si è visto addebitate telefonate a numeri speciali di Telecom, o chiamate satellitare all'estero. Un ingegnere bolognese, 24 ore dopo aver accettato di cambiare gestore (chiamato da un call center), ha scritto alla società per rinunciare all'offerta. Così è rimasto senza telefono per diversi giorni". m. t. - -->.

Torna all'inizio


I consumatori: Class action contro gli sms-truffa (sezione: Class action)

( da "Nazione, La (Nazionale)" del 29-01-2008)
Pubblicato anche in:
(Giorno, Il (Nazionale)) (Resto del Carlino, Il (Nazionale))

Argomenti: Class Action

I consumatori: "class="hilite">Class class="term">action contro gli sms-truffa" ? ROMA ? Adusbef e Federconsumatori stanno valutando di intraprendere una class="term">class class="term">action contro i responsabili delle truffe legate ai numeri con tariffazione aggiuntiva che iniziano per 899. Lo annunciano le stesse associazioni, che "continuano a ricevere centinaia di segnalazioni da parte dei cittadini che ricevono sms da parte di numeri sconosciuti che invitano a chiamare gli 899". Il Garante per le comunicazioni, Antonio Calabrò (nella foto Ansa), ha da tempo avviato accertamenti. - -->.

Torna all'inizio


Gandhi, il non violento che aveva letto Marx (sezione: Class action)

( da "Unita, L'" del 29-01-2008)

Argomenti: Class Action

Stai consultando l'edizione del Gandhi, il non violento che aveva letto Marx di Michele Prospero / Segue dalla prima A lla ormai sconfitta potenza inglese, che però intende imporre la netta separazione etnico-religiosa del territorio indiano tra musulmani e indù, Gandhi oppone le ragioni laiche della convivenza politico-territoriale comune. Proprio a questo apostolo della nonviolenza, ridotto a pesare 45 chili dai suoi lunghi digiuni, toccò però una morte violenta che lo raggiunse nel corso di una pubblica preghiera, il 30 gennaio del 1948. Domani a 60 anni dall'uccisione di Gandhi per mano di un indù ortodosso, l'Unità propone per "Le Chiavi del Tempo" un ampio volume di Giuliano Pontara (L'antibarbarie. La concezione etico-politica di Gandhi e il XXI secolo, pp. 351, euro 7,50, più il prezzo del quotidiano), uno dei maggiori studiosi della nonviolenza. Sul politico indiano, che postula una nonviolenza capace di operare in profondità determinando mutamenti di mentalità tra i carnefici, non si è mai spento l'interesse, rimasto vivo nel tempo anche al di là dell'effettiva robustezza, sistematicità e coerenza concettuale dell'impianto delle sue riflessioni. Ricorda Pontara che "assieme a Lenin, Gandhi è la figura politica del XX secolo sulla quale è stato scritto più copiosamente". E i loro stili politici non potrebbero essere più diversi. Lenin è un campione del realismo politico che scruta nelle condizioni oggettive la possibilità di un grande evento risolutivo. La conquista del potere fa parte della posta in gioco dell'azione politica, ne è anzi la prospettiva più accattivante. Anche la sua "guerra alla guerra" adotta il lessico della violenza, che è pur sempre uno degli strumenti della politica da soppesare e da impiegare sulla base di una valutazione delle opportunità e della effettiva natura dei rapporti di forza. Gandhi, che pure esalta la "levatura spirituale di Lenin" e "il sacrificio più puro" in nome dell'ideale, è l'esemplare invece di un "politico morale" che esclude la guerra dal novero degli strumenti pensabili dell'agire collettivo. L'opposizione alla ribellione armata è in lui totale e non è collegata alla sua utilità, al suo vantaggio, al suo apporto strumentale al fine. La violenza è dichiarata estranea in quanto tale al corredo della politica, rigettata indipendentemente dalla sua storica efficacia. Un simile atteggiamento, basato sul principio vincolante dell'unità del genere umano, è molto ostile alle pratiche di sterminio del Novecento e Pontara trova alquanto singolare che "il secolo che ha generato Hitler e il nazismo abbia però generato anche il suo opposto Gandhi e la nonviolenza del forte". Anche rispetto a un regime totale di annientamento, la strada della disobbedienza civile, del rifiuto nonviolento è quella più adatta per indurre gli oppressori a mitigare la repressione e a pervenire a generalizzate forme di non esecuzione di ordini cruenti entro le stesse fila degli eserciti occupanti. Gandhi (lo stesso farà in seguito anche la Arendt) enfatizza il caso danese di disobbedienza civile all'aggressore nazista come pratica in parte riuscita di umanizzazione del nemico. È evidente che su questo piano, quello cioè che misura anche l'efficacia reale del metodo della nonviolenza, Gandhi è costretto a scendere sul versante della pragmatica e, a rigore, ad accettare di valutare la stessa non violenza (con i suoi tipici ritrovati della non-collaborazione) alla stregua di ogni altro strumento d'azione collettiva. L'assolutezza di un metodo che non ha alternative viene di fatto limata se in questo "Machiavelli della nonviolenza", così lo definisce anche Pontara, la stessa nonviolenza entra nel conteggio dei suoi vantaggi operativi riscontrabili in una situazione data. L'alternativa è molto semplice: se la nonviolenza è una assoluta etica della interiorità e della verità, essa va adottata a prescindere dal suo impatto storico, se invece conta anche l'esito effettuale della pratica nonviolenta, allora anch'essa diventa uno degli strumenti dell'agire che vale non già in assoluto ma in quanto sottoposto a un calcolo politico di opportunità, di vantaggio, di efficacia. In questo caso, il principio di responsabilità dell'azione, che valuta cioè la reale ricaduta della mossa adottata, si impone anche al "politico morale" che non può esimersi dal dare conto dell'efficacia oggettiva della sua azione e delle sue empiriche conseguenze. Anche sotto i regimi democratici la nonviolenza conserva la sua piena rilevanza. Gandhi ritiene anzitutto che proprio la democrazia sia la forma politica più coerente con le ispirazioni della nonviolenza nei rapporti intersoggettivi. Aggiunge inoltre che il principio di maggioranza e la competizione elettorale rendono pacifica la contesa tra le parti, anche se l'adozione del metodo non violento di per sé non cancella del tutto la differenza, l'eccentricità, rispetto alle richieste di obbedienza. Tutti i regimi, anche quelli più tirannici, non si reggono senza una base di consenso. E tutti i governi, anche quelli più democratici, suppongono una più o meno modica quantità di violenza. È evidente che entro società democratiche ben strutturate ogni forma di conflitto non potrà che svolgersi con il corredo delle tecniche nonviolente (voto, disobbedienza civile, scioperi, boicottaggio, evasione delle tasse destinate alle armi, mentre perplesso Gandhi si mostra sui picchettaggi, sui sabotaggi). Entro un regime democratico si rintraccia di sicuro un titolo superiore di legittimità rispetto ad ogni altro meccanismo di potere. Per questo, secondo Gandhi , in una democrazia l'ordinamento non può venire contestato nel suo complesso. È ipotizzabile solo una disobbedienza civile difensiva che si agita dinanzi a singole decisioni adottate peraltro nel rispetto del principio di maggioranza. La separazione dei poteri non cancella per Gandhi il diritto della minoranza ad agire diversamente per motivi di coscienza laica o religiosa (pagando però le conseguenze legali e le sanzioni previste per la disobbedienza e la rottura dell'obbligo politico). Anche rispetto all'autorità legittima è sempre lecita la disobbedienza (parziale, non di sistema, rivolta alla singola legge ritenuta ingiusta non all'ordinamento costituzionale). Diverso è invece il caso di regimi oppressivi nei quali Gandhi contempla la "disobbedienza civile offensiva", una pratica intransigente mirante cioè a demolire un ordinamento illegittimo nelle sue stesse fondamenta. Di sicuro nelle pagine politiche di Gandhi scorre una venatura anarchico-libertaria molto evidente (propugna ad esempio un azzeramento degli istituti repressivi). Sul piano economico invece egli rigetta ogni forma di individualismo accostandosi a forme di socialismo che non prevedono però il conflitto tra capitale e lavoro. Gandhi contesta il principio di Adam Smith per cui il mercato è sovrano con i suoi anonimi automatismi e il fattore umano si presenta sempre come un inaccettabile momento di disturbo. Secondo Gandhi il vero fattore di disturbo da eliminare è proprio il calcolo egocentrico, perché dai congegni del libero mercato in cui operano individui perfettamente razionali si originano sempre oscuri meccanismi di dipendenza. La violenza strutturale insita nell'economia può essere così estirpata solo da elementi di socialismo conditi in una salsa molto indiana e pragmatica. Pontara rammenta a questo proposito che Gandhi ha letto Il Capitale trovando in Marx "vari riscontri a idee che era andato sviluppato, anche in base alla sua diretta esperienza di colonizzato, circa la natura del modo di produzione capitalistico. Egli stesso disse che il suo socialismo era naturale, non era stato imparato su nessun libro". Un anelito di eguaglianza, un bisogno di giustizia sociale più che una critica della proprietà privata dei mezzi di produzione accompagnano la riflessione di Gandhi, che ammette una forma di "proprietà fiduciaria". Nelle sue pagine è presente una critica demolitrice della civiltà delle macchine, della metropoli, del consumo, della proliferazione delle armi di sterminio in nome di rapporti più semplici, di legami più immediati, di valori tradizionali infranti, del disarmo. Cosa resta nel XXI secolo di questo abile maneggiatore dei mezzi di comunicazione e nondimeno ascetico e "sedizioso avvocatuccio", come lo bollò Churchill? Pontara non ha dubbi: una capacità di scovare e contrastare alla radice quella "tendenza nazista", come la chiama, che opera in profondità e coincide in ogni tempo con l'esaltazione della violenza, del capo, della disuguaglianza, del fondamentalismo del mercato, della guerra giusta e dello scontro di civiltà. Pontara vede in circolazione anche nel postmoderno molte immagini del nemico e velleità di costruire un sistema di apartheid globale. In un mondo che riscopre le guerre di civiltà ed esalta la religione come identità differenziante, il messaggio del religiosissimo Gandhi risuona come un pressante invito laico a conservare la religione nella sua dimora solo privata, non pubblica. I modi con i quali salvare l'anima per lui non riguardano lo Stato. Le credenze non possono avere ricadute pubbliche e la religione, ammonisce Gandhi, è solo "una mia faccenda personale. Lo Stato non c'entra. Lo Stato dovrebbe preoccuparsi del benessere temporale, della salute, delle comunicazioni, delle relazioni con l'estero, della circolazione della moneta, ma non della vostra o della mia religione. Questa è affare personale di ciascuno". Per questo Gandhi, che rivendica un'etica del rispetto verso il vivente non umano, si proclama favorevole all'eutanasia per far cessare le forme di inaudita di sofferenza. La sua curiosità non è poi così distante dai temi eticamente sensibili che oggi sono ovunque al centro dell'agenda pubblica. DOMANI CON "L'UNITÀ", a sessant'anni dalla sua uccisione, tutte le idee del "Mahtma" in un libro di Giuliano Pontara. Il ritratto del leader che liberò l'India dal colonialismo con un nuovo pensiero politico di massa: la "non violenza".

Torna all'inizio


Sei di Action , aggressione ai varchi del metrò Paolo Vernini, 25 anni, è un lavoratore interinale di Atac. Era vicino ai tornelli quando in cinque o sei, racconta, sono arrivati (sezione: Class action)

( da "Unita, L'" del 29-01-2008)

Argomenti: Class Action

class="hilite">Stai consultando l'edizione del "Sei di Action", aggressione ai varchi del metrò Paolo Vernini, 25 anni, è un lavoratore interinale di Atac. Era vicino ai tornelli quando in cinque o sei, racconta, sono arrivati alle spalle e lo hanno preso a botte. Vernini è stato soccorso e medicato, ha 25 giorni di prognosi. Poche ore prima la minaccia: "Torniamo fra poco" di Massimiliano Di Dio Solo tre ore prima dell'aggressione, lo avevano avvertito. In mano alcune bandiere di Fiamma Tricolore. "Brutta zecca, sei un militante di Action, ti abbiamo riconosciuto. Ora sappiamo dove sei e torneremo", hanno urlato in cinque o sei contro Paolo Vernini, 25 anni, addetto interinale Atac in servizio domenica sera ai varchi della metropolitana di Termini. Alle 19.30, come promesso, è scattato l'assalto. Dentro una stazione gremita di gente e sotto l'occhio delle telecamere, i cui filmati ora sono al vaglio della Digos di Roma. "Stavo parlando con una signora - racconta Vernini - quando mi hanno colpito da dietro. Prima con alcuni pugni, poi con calci e colpi di cinghia. Mi avevano circondato, così mi sono buttato a terra e ho cercato solo di proteggermi". Pochi minuti dopo il gruppo è in fuga e il venticinquenne è a terra con il volto coperto di sangue. Scatta anche l'intervento dei vigilantes e del 118. Vernini viene portato al pronto soccorso dell'ospedale Umberto I. Per lui la prognosi è di venticinque giorni. "Ora sto abbastanza bene ma poteva andare peggio - conferma -. Ho un occhio nero, una semifrattura al naso e tre punti in testa. È stata una colluttazione vigliacca perché mi hanno aggredito alle spalle mentre lavoravo". Poi precisa: "Poche ore prima un gruppo di fascisti mi aveva minacciato. "Sei un attivista di Action, torniamo più tardi" mi hanno detto. Ho avvertito alcuni miei amici che mi sarebbero venuti così a prendere. Non pensavo che potessero aggredirmi dentro la stazione. Lì è tutto ripreso dalle telecamere. Solo uno stupido lo farebbe, a meno che non abbia delle coperture". Vernini, che oggi sarà interrogato dalla Digos e che avrebbe riconosciuto tra i suoi aggressori attivisti del centro sociale di destra Casa Pound, è al suo quarto contratto. Ieri i militanti di Action hanno riunito associazioni e centri sociali capitolini, tra i quali La Strada di Garbatella frequentato da Vernini. Denunciano un'aggressione avvenuta "davanti a tanta gente e senza che le guardie giurate presenti muovessero un dito" e al primo cittadino di Roma chiedono misure contro i "covi di questa gente". Altrimenti, dicono gli esponenti di Action minacciando una rischiosa escalation, sarà la "società civile, democratica e antifascista a farlo". Solidarietà al venticinquenne è stata espressa anche dall'ex ministro della Solidarietà sociale, Paolo Ferrero, da Rifondazione comunista, dai Comunisti italiani e dalla stessa Atac. Che ha inoltre chiesto che "sia fatta piena luce sull'accaduto e perseguiti i responsabili, sia per la violenza sia per il disagio arrecato al servizio pubblico".m.d.d. VIDEOCAMERE I filmati consegnati alla Digos, gli aggressori a volto scoperto.

Torna all'inizio


Multe ai semafori? Non pagate e fate ricorso (sezione: Class action)

( da "Arena, L'" del 29-01-2008)

Argomenti: Class Action

IL CASO T-RED. L'associazione "Sos consumatore" invita gli automobilisti vittime delle telecamere in Val d'Illasi e a Vago a rivolgersi al prefetto o al giudice di pace "Multe ai semafori? Non pagate e fate ricorso" di Vittorio Zambaldo "Multati dai T-Red unitevi: c'è speranza di non pagare nulla o di essere rimborsati se avete già pagato la sanzione". È il succo di quanto propone Sos consumatore, associazione indipendente e senza scopo di lucro, legalmente riconosciuta per la tutela dei diritti dei consumatori, che si avvale della collaborazione e della consulenza di professionisti volontari. "Ci muoviamo sulla scia degli ultimi provvedimenti della Procura che hanno messo sotto sequestro le apparecchiature per la rilevazione fotografica delle infrazioni ai semafori della Val d'Illasi, ma lo stesso discorso vale anche per quelli di Vago di Lavagno", precisa Roberto Raggi, presidente dell'associazione. La tesi che il difensore dei consumatori sostiene è che, essendoci in atto un provvedimento giudiziario, si può, con buona ragione, chiedere la sospensione del procedimento di riscossione, inviando ricorso al prefetto o al giudice di pace. Fin qui nulla di nuovo perché per ogni sanzione amministrativa la legge prevede i 60 giorni entro i quali opporsi con ricorso, come del resto è riportato su ogni verbale. "Ma in pochi finora lo hanno fatto singolarmente. Invece la grossa novità", ripete Raggi, "è che è intervenuto il fatto nuovo del sequestro dell'attrezzatura ipotizzando dei reati penali. Allora chi non ha ancora pagato è maggiormente motivato a chiedere la sospensione della contravvenzione e chi ha già versato può legittimamente ritenere di esser stato ingiustamente vessato da una strumentazione non idonea o non approvata". L'Unione comuni Verona Est si troverebbe a questo punto stretta fra la necessità di riscuotere e l'impossibilità di farlo per i tanti ricorsi che verrebbero posti in essere dai cittadini con Sos consumatore. "Per portare a buon fine i procedimenti di riscossione, l'Unione comuni sarà costretta a chiedere di celebrare quanto prima il processo ed è allora che si farà forte anche la parte di consumatori che ha già pagato e in caso di condanna per l'utilizzo di apparecchiature non regolamentari potrà chiedere il rimborso delle cifre pagate, essendosi costituita parte civile attraverso l'associazione", spiega il presidente. È in pratica un'azione risarcitoria collettiva, o "class action", come oggi viene definita all'americana, cioè il riconoscimento a tutti, anche a chi non avesse fatto ricorso, del diritto di essere risarciti. Sarebbe una delle prime azioni collettive di rimborso tentate in Italia, se non la prima in assoluto, tempi delle indagini e dell'eventuale rinvio a giudizio permettendo. Raggi porta l'esempio delle contestate contravvenzioni nella Ztl (zona a traffico limitato) del centro storico di Verona per sostenere che il 98 per cento dei ricorsi presentati contro il Comune tramite Sos consumatore sono stati vinti. "Abbiamo obbligato il comune a evidenziare l'inizio della Ztl con ponteggi ad arco sulla strada, schermi luminosi e lampeggianti, quando prima c'erano al massimo dei semplici cartelli a lato e poco visibili", spiega. Per aderire all'invito di Sos consumatore ci si può rivolgere alla sede di via Abba 14 a Verona, dal lunedì al venerdì dalle 15.30 alle 18.30 o avere altre informazioni telefonicamente al numero 045-8302888. Procede per suo conto invece l'azione del consigliere provinciale Mario Zampedri, autore della denuncia in Procura del 30 novembre, che ha avviato le indagini e portato al sequestro dei T-Red di Colognola e Illasi disposto dal pubblico ministero Valeria Ardito ed eseguito dai carabinieri della compagnia di San Bonifacio. Inviando una richiesta all'indirizzo mail (semaforivaldillasi@yahoo.it) fornisce il modulo con il quale richiedere in autotutela all'Unione comuni Verona Est la restituzione dei soldi e dei punti patente e risponde aiutando gratuitamente quanti chiedono di far ricorso.

Torna all'inizio


Il territorio arranca, serve un leader che si accolli la responsabilità (sezione: Class action)

( da "Giornale di Merate" del 29-01-2008)

Argomenti: Class Action

CONTINUA DALLA PRIMA PAGINA Intervento del presidente di Api Lecco, Riccardo Bonaiti IL TERRITORIO ARRANCA, SERVE UN LEADER CHE SI ACCOLLI LA RESPONSABILITÀ Se provate a chiedere a un imprenditore, a un operaio, a un giovane diplomato o laureato, a un pendolare o a un anziano, un parere sulle opportunità offerte dalla propria città o provincia, credo che ci troveremmo di fronte a un contesto più impietoso di qualsiasi rapporto Istat, se non altro perchè quelle percentuali statistiche si colorerebbero della fatica, degli sforzi, dell'impegno quotidiano di ciascuno, sforzi sempre più importanti se commisurati non alle aspettative individuali, ma sempre più spesso ai fabbisogni minimi. Vado oltre: la lista delle esigenze di un territorio come il nostro, inteso prioritariamente come comunità di famiglie, imprese e giovani, ormai è arci nota a tutti i decisori pubblici e a tutte le organizzazioni che abbiano responsabilità collettiva (partiti, sindacati, associazioni imprenditoriali). Dunque, pur in presenza di una diagnosi nota, non riusciamo ad avviare una terapia idonea. Il triste e attuale caso dei rifiuti di Napoli è emblematico, per molti versi, di come oggi si possano presentare con caratteri di emergenza gli effetti di scelte rinviate o di azioni mai compiute. Non vorrei che la medesima logica (pur traslata in altri ambiti) si riproponesse a Lecco attorno a scelte non intraprese oggi a causa della sottovalutazione di alcuni segnali, o per la difficoltà nel dare risposte complesse a problemi complessi. In questa accezione, il solo passar del tempo senza adottare una strategia, è già di per sé una strategia: una strategia perdente. Nel mio mestiere, quello di fare impresa, il primo insegnamento che mi è stato trasmesso e che mi guida tutti i giorni, è che le decisioni vanno prese, e i rischi vanno corsi. E' molto più dannosa una decisione non presa che una decisione sbagliata: la seconda è correggibile, nell'immobilismo non c'è nulla di correggibile. E', quest'ultima, un'affermazione pesante che, per non apparire generica, necessita di un'ulteriore approfondimento. Non è vero infatti, come dichiara superficialmente qualcuno, che a Lecco "non si fa niente". Viceversa, mi pare che esistono parecchie iniziative, parecchie spinte spontanee e sincere in svariate direzioni. Il limite, se mai, è che ciascuna di queste sia scollegata dalle altre. Ciascuna associazione, ciascun Comune, ciascuna Amministrazione ha probabilmente in serbo, quando non sta già conducendo, propri progetti. Esiste inoltre un Tavolo Territoriale che valuta lo stato di attuazione dell' Accordo Quadro sottoscritto dalle principali istituzioni locali su taluni progetti ritenuti importanti. Esistono altri tavoli, diversamente composti, che potrebbero esprimere progettualità originali. Ancora, vi sono esperienze eccellenti nella formazione, nella ricerca e nella presenza sui mercati esteri. Avvertiamo però che manca ancora qualcosa, e che permane quella sensazione che "non si arrivi mai al dunque", manca un filo rosso che tenga la traccia e insieme segni la rotta di tanta laboriosità. A mio modo di vedere, manca innanzitutto un coordinamento. Manca un "master plan" entro cui collocare le iniziative già in essere, valutare quelle urgenti che ancora necessitano di una risposta, ipotizzare itinerari di sviluppo su una luce di 3-5-10 anni. E tracciare questo master plan, lo ribadisco, spetta solo a noi, e a nessun altro. E' assurdo, ma risulta più naturale combattere piuttosto che collaborare, distruggere piuttosto che costruire, muoversi con logiche individuali (che possono apparire più gratificanti) piuttosto che collettive. Eppure se vogliamo dare a Lecco un ciclo di "sviluppo oltre lo sviluppo", allora la strada da percorrere è solo quella della collaborazione. Si tratta di un'azione di lungimirante responsabilità che a buon diritto dobbiamo esigere innanzitutto da parte di noi stessi, e di conseguenza da parte di chi è stato scelto per amministrare ciò che è di tutti. La via della collaborazione, inoltre, esige l'emersione di un gruppo-leader che si faccia carico dell'elaborazione di questo piano di sviluppo e se ne accolli non già i meriti (quelli saranno giustamente a vantaggio di tutti!), ma piuttosto senta la responsabilità ed il coraggio di osare qualcosa di più in un contesto attuale che è invece di oggettiva incertezza. In questa partita, l'Api è disposta a fare la propria parte, ma il successo sta solo nel gioco di squadra. Articolo pubblicato il 29/01/08 Riccardo Bonaiti.

Torna all'inizio


Consumatori valutano class action contro "Sms truffa" (sezione: Class action)

( da "KataWeb News" del 29-01-2008)

Argomenti: Class Action

Alle 20:50 - Fonte: repubblica.it - 0 commenti Le associazioni dei consumatori, Federconsumatori e Adusbef, denunciano la "truffa di massa" degli sms che invitano a chiamare i numeri che cominciano con 899, class="hilite">e annunciano che stanno valutando se intraprendere una class="term">class class="term">action. In una nota, i consumatori rilevano di aver già fatto notare "questi problemi all'Autorità per le Comunicazioni e al Ministero delle Comunicazioni. Abbiamo anche -- affermano -- proposto la disconnessione automatica dei numeri non geografici a tariffazione aggiuntiva affinché, chi vuole, possa connettersi consapevolmente e a proprio rischio a queste numerazioni. E inoltre abbiamo sostenuto l'esigenza di far pervenire agli utenti una tariffazione separata che evidenzi con chiarezza i soldi spesi per il traffico normale da quello a tariffazione aggiuntiva". Fino ad oggi, continuano, "non abbiamo avuto risposte e, purtroppo, le truffe seguitano a colpire i cittadini. Si calcola che il traffico delle numerazioni a tariffazione aggiuntiva ammonti a oltre settecento milioni di euro che Telecom, Eutelia e gli altri OLO si spartiscono ogni anno. Stiamo valutando con i i nostri avvocati, in assenza di risposte positive , di intraprendere un'azione inibitoria e quando possibile una class="term">class class="term">action contro i responsabili, valuteremo anche se esistono responsabilità perseguibili giuridicamente nei confronti del Ministero delle comunicazioni e di Agcom. Nel frattempo -- concludono -- consigliamo tutti i cittadini di rifiutare ogni invito pervenuto da numeri sconosciuti a richiamare 899 e a segnalare alla polizia postale , all'Agcom e alle sedi delle nostre associazioni questi gravissimi episodi". AGI.

Torna all'inizio


Militante di Action pestato. Ferrero si rivolge a Amato (sezione: Class action)

( da "Corriere della Sera" del 29-01-2008)

Argomenti: Class Action

Corriere della Sera - ROMA - sezione: Cronaca di Roma - data: 2008-01-29 num: - pag: 5 categoria: class="hilite">REDAZIONALE Un proiettile recapitato a Storace Militante di Action pestato. Ferrero si rivolge a Amato Violenza politica e intimidazioni. Un dipendente dell'Atac e militante di Action, V.P., 33 anni, è stato aggredito domenica sera mentre lavorava alla stazione Termini. A colpirlo, secondo il suo racconto, sono stati 5-6 giovani, descritti come estremisti di destra, poi fuggiti. La vittima ha riportato la frattura delle ossa nasali e due punti di sutura al capo. Guarirà in 25 giorni. Dalla ricostruzione fatta dal centro sociale "La Strada", alcuni ragazzi avrebbero riconosciuto V.P. come esponente di Action e l'avrebbero minacciato. Un episodio che sarebbe collegato all'aggressione avvenuta tre ore più tardi. Il ministro per la Solidarietà sociale Paolo Ferrero ha chiesto l'intervento del ministro dell'Interno Giuliano Amato. Sempre ieri un proiettile, attaccato con lo scotch a una lettera, è stato recapitato al senatore Francesco Storace, segretario nazionale de "La Destra". La Digos indaga su entrambi gli episodi.

Torna all'inizio


I consumatori: T-red, via alla class action (sezione: Class action)

( da "Corriere del Veneto" del 29-01-2008)

Argomenti: Class Action

Corriere del Veneto - VERONA - sezione: PRIMAPAGINA - data: 2008-01-29 num: - pag: 1 categoria: REDAZIONALE Multe nel mirino Raggi e Francescon: a disposizione per un'azione legale collettiva I consumatori: T-red, via alla class action VERONA - Per i consumatori ora la parola d'ordine è "class action", azione collettiva. L'inchiesta della magistratura sulle irregolarità dei semafori T-red, quelli che multano automaticamente chi passa col rosso, dislocati in alcuni comuni dell'Est veronese, secondo alcune associazioni potrebbe essere il terreno adeguato su cui intentare una causa secondo le nuove possibilità offerte dalla finanziaria, sul modello delle grandi azioni collettive rese famose da più di un film americano. Ne è convinto ad esempio Roberto Raggi, di S.o.s. Consumatore. A PAGINA 8.

Torna all'inizio


I consumatori: <T-red, pronta la class action> (sezione: Class action)

( da "Corriere del Veneto" del 29-01-2008)

Argomenti: Class Action

Corriere del Veneto - VERONA - sezione: CRONACAVERONA - data: 2008-01-29 num: - pag: 8 categoria: REDAZIONALE Multe nel mirino Raggi: "A disposizione per un'azione legale collettiva". Francescon: "Ci siamo anche noi" I consumatori: "T-red, pronta la class action" VERONA - Per i consumatori ora la parola d'ordine è "class action", azione collettiva. L'inchiesta della magistratura sulle irregolarità dei semafori T-red, quelli che multano automaticamente chi passa col rosso, dislocati in alcuni comuni del-l'Est veronese, secondo alcune associazioni potrebbe essere il terreno adeguato su cui intentare una causa secondo le nuove possibilità offerte dalla finanziaria, sul modello delle grandi azioni collettive rese famose da più di un film americano. Ne è convinto ad esempio Roberto Raggi, di S.o.s. Consumatore. "Per chi è stato già multato e avesse già pagato la contravvenzione – spiega Raggi – mettiamo a disposizione i nostri legali per un'azione collettiva". Per chi non ha pagato, la strategia non è molto differente: "Invitiamo tutti a fare ricorso – spiega Raggi – per far sì che sia lo stesso Comune a chiedere di andare a giudizio. Abbiamo già pronti tutti i moduli; chi fa ricorso non dovrà tirar fuori un euro fino al giudizio penale definitivo ". Alla Federconsumatori devono ancora ricevere richieste di assistenza per i ricorsi. "Ma siamo pronti – assicura il presidente Adriano Francescon – anche se ora bisognerà vedere pure gli sviluppi giudiziari della vicenda. Non sappiamo ancora se la perizia (quella che certifica come “insufficiente” il tempo di passaggio dal giallo al rosso, che è costata la multa a moltissimi automobilisti, ndr) sarà sufficiente, ma di sicuro questo può essere il terreno adeguato per una class action". Dopo il sequestro dei semafori "intelligenti" nell'Est veronese, disposto giovedì scorso dalla magistratura, si va costituendo anche un supercomitato che raccoglie i diversi comitati attivi in questi mesi contro i T-red. La procura sta indagando su diverse presunte irregolarità, non solo il tempo ridotto del giallo, ma anche i contratti stipulati tra i Comuni e il gestore degli impianti semaforici, cui andavano 20 euro per ogni multa comminata. Dall'ottobre 2006 ad oggi, sono stati circa 10mila i malcapitati automobilisti pizzicati dagli infrarossi dei semafori. A.C. Incriminato Il semaforo di Cellore d'Illasi.

Torna all'inizio


CONVEGNO SU PIANO DI SVILUPPO RURALE FVG (sezione: Class action)

( da "marketpress.info" del 29-01-2008)

Argomenti: Class Action

Torreano di Martignacco - "Il Piano di sviluppo rurale del Friuli Venezia Giulia per il 2007-2013 è uno strumento avanzato atto a favorire la caratterizzazione del sistema agroalimentare della nostra realtà". Lo ha affermato il 26 gennaio l'assessore regionale alle Risorse Agricole, Naturali, Forestali e Montagna, Enzo Marsilio, intervenendo al convegno "Attuazione del Piano di Sviluppo Rurale". Era organizzato dalla Regione nell'ambito della rassegna "Agriest", per illustrare lo stato di attuazione del principale strumento previsionale del settore agricolo. Secondo l'assessore, l'inserimento dei piani territoriali, e dei progetti di filiera dei prodotti, tra le misure del Piano, evidenzia la volontà dell'Amministrazione di valorizzare l'eccellenza costituita da diversi prodotti specifici della nostra terra, puntando a promuovere l'intera realtà agroalimentare attraverso le sue tipicità. La Regione intende dunque favorire sempre di più i progetti integrati e l'aggregazione di progetti e realtà locali, in quanto, ha affermato Marsilio -"la competitività non si fonda purtroppo più solamente sull'elevata qualità di piccoli sistemi, ma risulta più efficace quando viene proposta per un'area vasta". Ecco dunque che assumono rilevanza in questo contesto anche i progetti transnazionali, che privilegiano i rapporti con l'Austria e la Slovenia. "Si tratta infatti - ha concluso l'assessore - di mettere assieme realtà capaci, di concerto tra loro, di presentarsi con successo sul mercato globale". Ma quali sono le note caratterizzanti del nuovo Piano di Sviluppo Rurale, che avrà valenza fino al 2013? La vera novità, presentata al convegno, è la totale informatizzazione del Psr. Ciò, ha precisato il direttore centrale delle Risorse Agricole, Naturali, Forestali e Montagna, Augusto Viola, "permetterà alle aziende del sistema agroalimentare di verificare in tempo reale la propria consistenza, e di gestire con facilità le proprie strutture amministrative". In pratica, il nuovo Psr attua una reale sburocratizzazione, a vantaggio della riduzione dei costi aziendali e della qualità dei prodotti finali, a supporto dunque anche dei consumatori. Un test riuscito dell'informatizzazione del settore, ha segnalato Viola, si è verificato con l'erogazione degli aiuti messi a disposizione a ristoro dei danni patiti dalle realtà rurali a causa della siccità del 2006. Per quanto riguarda l'erogazione dei finanziamenti, capisaldi del nuovo Piano sono i progetti integrati di territorio e di filiera, le azioni collettive, e le domande singole per determinate casistiche. Anche da ciò, si evince la volontà della Regione di privilegiare una coesione forte su territori di produzione omogenei, nonché la capacità di riunirsi dei produttori nelle singole filiere: questo al fine di agevolare la competitività dell'intero sistema agroalimentare del Friuli Venezia Giulia. Infine, nel convegno si è parlato dello stato di attuazione dei singoli settori del Psr. E' infatti stato detto che si stanno delineando i contenuti per l'attuazione delle singole misure, rivolte agli investimenti per la produzione, la trasformazione e la commercializzazione, all'agroambientale, alle fonti energetiche alternative, e alla montagna attraverso il progetto Leader. Tali strumenti saranno già oggetto della prossima riunione del Tavolo verde, convocata per lunedì 28 gennaio a Udine. Successivamente, essi verranno sottoposti al vaglio del Comitato di sorveglianza previsto dalla Ue, del quale fanno parte rappresentanti della Comunità europea, dello Stato e della Regione. . <<BACK.

Torna all'inizio


CREDITO ALL'ARTIGIANATO, 150 MLN PER 1.350 IMPRESE PRIMA RIUNIONE DEL NUOVO COMITATO TECNICO, PROCEDURE PIU' VELOCI (sezione: Class action)

( da "marketpress.info" del 29-01-2008)

Argomenti: Class Action

Milano, 29 gennaio 2008 - Approvate 1. 350 domande di imprese artigiane per investimenti complessivi superiori a 150 milioni di euro, e finanziamenti dalle banche convenzionate per 135. 376. 000 euro, con un impiego di risorse regionali di 10. 645. 610 euro. In queste cifre sta l'esito della prima riunione del nuovo Comitato Tecnico regionale per il Credito dell'Artigianato, l'organo di valutazione presieduto dal consigliere regionale Giancarlo Serafini e composto dagli esperti delle quattro associazioni artigiane di categoria firmatarie dei Contratti Collettivi Nazionali di lavoro (Confartigianato, Cna, C. A. S. A. E C. L. A. A. I. ), dalla direzione generale Artigianato della Regione e dagli esperti di Finlombarda Spa, la società finanziaria regionale che ha sostituito Artigiancassa nella gestione del Fondo regionale per le agevolazioni finanziarie all'artigianato. Entra dunque a pieno regime l'applicazione della legge regionale 2 febbraio 2007, n. 1 "Strumenti di competitività per le imprese e per il territorio della Lombardia", voluta dal presidente Roberto Formigoni e dall'assessore all'Artigianato Domenico Zambetti, per favorire nuovi strumenti agevolativi a sostegno delle imprese artigiane lombarde. Il nuovo Comitato regionale si riunirà periodicamente per assicurare con tempestività questo sostegno, grazie ad una lungimirante collaborazione tra il mondo bancario, associazioni di categoria e Regione Lombardia, che in tal senso rafforza le sue politiche per lo sviluppo e svolge un ruolo di primo piano come decisore politico. Queste azioni andranno a vantaggio dell'intero e variegato settore delle imprese artigiane. In particolare vi è anche la nuova possibilità di micro-credito per le ditte a dimensione individuale o familiare, grazie agli accordi stipulati con i Confidi artigiani territoriali. Si potranno così agevolare investimenti da un minimo di 10. 000 euro ad un massimo di 500. 000 euro ed erogare contributi grazie ad una copertura finanziaria pubblica che permetterà di far funzionare la nuova procedura 'a sportello': con una semplice richiesta ai normali sportelli bancari, cioè, le aziende potranno pianificare al meglio gli investimenti, senza essere vincolate a presentare domande a scadenze prestabilite. "Questi interventi pensati specificamente per gli artigiani lombardi - afferma l'assessore Zambetti - si inseriscono tra le politiche regionali per la competitività nel settore e, in particolare, favoriranno le fasi di passaggio generazionale, nodo cruciale per il futuro delle nostre imprese artigiane". "Con la gestione del Fondo da parte di Finlombarda - ha aggiunto Marco Nicolai, direttore Generale di Finlombarda Spa - verrà inoltre assicurata alle imprese artigiane continuità nell'erogazione delle agevolazioni e la chiusura delle numerose pratiche in essere ne è un segnale tangibile". . <<BACK.

Torna all'inizio


Consumatori contro numeri 899 (sezione: Class action)

( da "Unione Sarda, L' (Nazionale)" del 29-01-2008)

Argomenti: Class Action

Economia Pagina 213 Consumatori contro numeri 899 --> class="hilite">Adusbef e Federconsumatori stanno valutando di intraprendere una class="term">class class="term">action contro i responsabili delle truffe legate ai numeri con tariffazione aggiuntiva che iniziano per 899. Lo annunciano le stesse associazioni. E proprio ieri l'Agcom ha effettuato un'ispezione negli uffici di Telecom Italia (Tim), che però non è da ritenersi direttamente responsabile dell'invio.

Torna all'inizio


Numero verde antifrode (sezione: Class action)

( da "Unione Sarda, L' (Nazionale)" del 29-01-2008)

Argomenti: Class Action

Lavoro e Opportunità Pagina 11027 Dal primo giugno sarà possibile per le associazioni avviare le "class="term">class class="term">action" Numero verde antifrode Dal primo giugno sarà possibile per le associazioni avviare le "class="term">class class="term">action" Contro le pratiche commerciali scorrette --> Contro le pratiche commerciali scorrette Sono in vigore i regolamenti sulle procedure relative alle pratiche commerciali scorrette e alla pubblicità ingannevole. I consumatori che ritengono di avere subito pressioni telefoniche per proposte commerciali oppure di essere stati ingannati da clausole di un contratto poco chiaro e ambiguo ora possono rivolgersi direttamente all'Autorità garante della concorrenza e del mercato anche chiamando il numero verde 800-166-661. Sulle pratiche commerciali scorrette e i messaggi pubblicitari ingannevoli si è fatto il punto durante il primo convegno sul "Consumo consapevole", promosso dal Centro servizi per le imprese della Camera di commercio di Cagliari in collaborazione con Adiconsum, Adoc e Federconsumatori, nell'ambito di un vasto progetto che prevede azioni a tutela dei consumatori. LE NOVITÀ Tra le principali novità la possibilità di aprire un'istruttoria d'ufficio da parte dell'Antitrust, il rafforzamento dei poteri ispettivi anche con l'ausilio della Guardia di Finanza e l'aumento delle sanzioni, il cui tetto massimo è passato da 100.000 a 500.000 euro. "Sono sempre più frequenti le telefonate insistenti allo scopo di carpire un consenso su un contratto", ha detto Andrea Pusceddu, responsabile della Federconsumatori di Cagliari. Massimo D'Abaldo, della direzione generale "Tutela dei consumatori" del Garante per la concorrenza, ha ricordato che il numero verde gratuito è attivo "dal lunedì al venerdì dalle ore 10 alle ore 14". La difesa del consumatore trova riscontro anche nella possibilità, a partire dal primo giugno, di intentare cause collettive, le cosiddette "class="term">class class="term">action", che potranno essere promosse dalle associazioni dei consumatori. Anche questo tema è stato affrontato nel corso dell'incontro organizzato dal Centro servizi nell'ambito del progetto "Consumo consapevole", avviato di recente. Simone Girau, responsabile territoriale dell'Adiconsum, ha anticipato che "tra le varie fasi del progetto ci sarà anche la creazione di un osservatorio regionale del consumo". MARIANGELA LAMPIS.

Torna all'inizio


<Multe ai semafori? Non pagate e fate ricorso> (sezione: Class action)

( da "Arena.it, L'" del 29-01-2008)

Argomenti: Class Action

IL CASO T-RED. L'associazione "Sos consumatore" invita gli automobilisti vittime delle telecamere in Val d'Illasi e a Vago a rivolgersi al prefetto o al giudice di pace "Multe ai semafori? Non pagate e fate ricorso" Raggi invita a avviare una "class action" cioè un'azione collettiva di risarcimento Zampedri distribuisce moduli via e-mail     Vittorio Zambaldo "Multati dai T-Red unitevi: c'è speranza di non pagare nulla o di essere rimborsati se avete già pagato la sanzione". È il succo di quanto propone Sos consumatore, associazione indipendente e senza scopo di lucro, legalmente riconosciuta per la tutela dei diritti dei consumatori, che si avvale della collaborazione e della consulenza di professionisti volontari. "Ci muoviamo sulla scia degli ultimi provvedimenti della Procura che hanno messo sotto sequestro le apparecchiature per la rilevazione fotografica delle infrazioni ai semafori della Val d'Illasi, ma lo stesso discorso vale anche per quelli di Vago di Lavagno", precisa Roberto Raggi, presidente dell'associazione. La tesi che il difensore dei consumatori sostiene è che, essendoci in atto un provvedimento giudiziario, si può, con buona ragione, chiedere la sospensione del procedimento di riscossione, inviando ricorso al prefetto o al giudice di pace. Fin qui nulla di nuovo perché per ogni sanzione amministrativa la legge prevede i 60 giorni entro i quali opporsi con ricorso, come del resto è riportato su ogni verbale. "Ma in pochi finora lo hanno fatto singolarmente. Invece la grossa novità", ripete Raggi, "è che è intervenuto il fatto nuovo del sequestro dell'attrezzatura ipotizzando dei reati penali. Allora chi non ha ancora pagato è maggiormente motivato a chiedere la sospensione della contravvenzione e chi ha già versato può legittimamente ritenere di esser stato ingiustamente vessato da una strumentazione non idonea o non approvata". L'Unione comuni Verona Est si troverebbe a questo punto stretta fra la necessità di riscuotere e l'impossibilità di farlo per i tanti ricorsi che verrebbero posti in essere dai cittadini con Sos consumatore. "Per portare a buon fine i procedimenti di riscossione, l'Unione comuni sarà costretta a chiedere di celebrare quanto prima il processo ed è allora che si farà forte anche la parte di consumatori che ha già pagato e in caso di condanna per l'utilizzo di apparecchiature non regolamentari potrà chiedere il rimborso delle cifre pagate, essendosi costituita parte civile attraverso l'associazione", spiega il presidente. È in pratica un'azione risarcitoria collettiva, o "class action", come oggi viene definita all'americana, cioè il riconoscimento a tutti, anche a chi non avesse fatto ricorso, del diritto di essere risarciti. Sarebbe una delle prime azioni collettive di rimborso tentate in Italia, se non la prima in assoluto, tempi delle indagini e dell'eventuale rinvio a giudizio permettendo. Raggi porta l'esempio delle contestate contravvenzioni nella Ztl (zona a traffico limitato) del centro storico di Verona per sostenere che il 98 per cento dei ricorsi presentati contro il Comune tramite Sos consumatore sono stati vinti. "Abbiamo obbligato il comune a evidenziare l'inizio della Ztl con ponteggi ad arco sulla strada, schermi luminosi e lampeggianti, quando prima c'erano al massimo dei semplici cartelli a lato e poco visibili", spiega. Per aderire all'invito di Sos consumatore ci si può rivolgere alla sede di via Abba 14 a Verona, dal lunedì al venerdì dalle 15.30 alle 18.30 o avere altre informazioni telefonicamente al numero 045-8302888. Procede per suo conto invece l'azione del consigliere provinciale Mario Zampedri, autore della denuncia in Procura del 30 novembre, che ha avviato le indagini e portato al sequestro dei T-Red di Colognola e Illasi disposto dal pubblico ministero Valeria Ardito ed eseguito dai carabinieri della compagnia di San Bonifacio. Inviando una richiesta all'indirizzo mail (semaforivaldillasi@yahoo.it) fornisce il modulo con il quale richiedere in autotutela all'Unione comuni Verona Est la restituzione dei soldi e dei punti patente e risponde aiutando gratuitamente quanti chiedono di far ricorso.

Torna all'inizio


GAS: CODACONS PREPARA CLASS ACTION IN PROCEDIMENTO SU CONTATORI (sezione: Class action)

( da "Asca" del 29-01-2008)

Argomenti: Class Action

(ASCA) - Roma, 29 gen - Il Codacons prepara una class="term">class class="term">action contro le societa' che saranno considerate responsabili nel procedimento sui contatori del gas dopo la perizia depositata in Procura a Milano dalla quale ''emerge con chiarezza che i clienti pagavano per un gas mai consumato''. Ora, si legge in una nota, ''il Codacons dichiara guerra alle societa' del gas coinvolte nell'indagine e chiede loro la restituzione di quanto indebitamente percepito''. L'associazione annuncia ''la costituzione di parte civile nel procedimento per consentire ai consumatori di ottenere il rimborso delle maggiori somme pagate e prepara una class="term">class class="term">action contro le societa' che saranno considerate responsabili nel procedimento penale''. Per questo il Codacons ''invita fin da ora gli utenti con contatori vecchi, clienti delle societa' coinvolte nei controlli che hanno dimostrato consumi errati, a conservare le bollette del gas ed inviare al proprio gestore una raccomandata nella quale si chiede il rimborso delle erogazioni conteggiate e mai effettuate per gli ultimi 5 anni''. I cittadini interessati a partecipare ad una eventuale class="term">class class="term">action possono contattare le sede Codacons di Milano o scrivere agli indirizzi email codacons.classclass="term">action@libero.it o codacons.milano@libero.it. com-fgl/cam/lv.

Torna all'inizio


GAS: CODACONS PREPARA CLASS ACTION IN PROCEDIMENTO SU CONTATORI (sezione: Class action)

( da "Virgilio Notizie" del 29-01-2008)

Argomenti: Class Action

29-01-2008 12:29 (ASCA) - Roma, 29 gen - Il Codacons prepara una class="term">class class="term">action contro le societa' che saranno considerate responsabili nel procedimento sui contatori del gas dopo la perizia depositata in Procura a Milano dalla quale ''emerge con chiarezza che i clienti pagavano per un gas mai consumato''. Ora, si legge in una nota, ''il Codacons dichiara guerra alle societa' del gas coinvolte nell'indagine e chiede loro la restituzione di quanto indebitamente percepito''. L'associazione annuncia ''la costituzione di parte civile nel procedimento per consentire ai consumatori di ottenere il rimborso delle maggiori somme pagate e prepara una class="term">class class="term">action contro le societa' che saranno considerate responsabili nel procedimento penale''. Per questo il Codacons ''invita fin da ora gli utenti con contatori vecchi, clienti delle societa' coinvolte nei controlli che hanno dimostrato consumi errati, a conservare le bollette del gas ed inviare al proprio gestore una raccomandata nella quale si chiede il rimborso delle erogazioni conteggiate e mai effettuate per gli ultimi 5 anni''. I cittadini interessati a partecipare ad una eventuale class="term">class class="term">action possono contattare le sede Codacons di Milano o scrivere agli indirizzi email codacons.classclass="term">action@libero.it o codacons.milano@libero.it.

Torna all'inizio


Sequestrati 120 contatori gas per truffa su consumi "gonfiati" (sezione: Class action)

( da "Reuters Italia" del 29-01-2008)

Argomenti: Class Action

MILANO (Reuters) - La Guardia di Finanza ha sequestrato questa mattina 119 contatori del gas su ordine della procura meneghina, che sta indagando sull'ipotesi di una truffa ai danni dei consumatori per bollette "gonfiate" da contatori malfunzionanti. Lo riferiscono fonti giudiziarie. I contatori sequestrati appartengono, secondo la fonte, a case situate nel comune di Bussero, in provincia di Milano, e costituiscono un campione giudicato rappresentativo in base a criteri di anno di costruzione, installazione e modello. L'inchiesta, guidata dai pm Sandro Raimondi e Maria Letizia Mannella, è in corso già da più di tre anni, ma i nuovi sviluppi sono stati rivelati oggi dal quotidiano Repubblica. I vecchi contatori con membrane naturali, si legge nell'inchiesta di Repubblica, registrerebbero una media del 10% di consumi in più rispetto a quelli reali con punte che arrivano fino al 15%. E di questi misuratori ce ne sarebbero ancora circa 5 milioni nelle abitazioni italiane. Stando ad una stima citata dal quotidiano, sarebbero circa 500 milioni i metri cubi di gas pagati alle aziende ma mai erogati ai consumatori. Alla luce dell'inchiesta della procura, il Codacons, associazione di consumatori, ha annunciato oggi la presentazione di una class="hilite">class="term">class class="term">action contro le aziende fornitrici di gas e di volersi costituire parte civile nel processo. CODACONS MINACCIA CLASS ACTION "L'associazione annuncia la costituzione di parte civile nel procedimento per consentire ai consumatori di ottenere il rimborso delle maggiori somme pagate e prepara una class="term">class class="term">action contro le società che saranno considerate responsabili nel procedimento penale", si legge in un comunicato diffuso da Codacons. L'associazione di consumatori ha anche annunciato di aver presentato un esposto all'Autorità garante del Gas affinché i contatori vengano rottamati dopo 20 anni e ha invitato tutti gli utenti con contatori vecchi, clienti delle società coinvolte nell'inchiesta, "a conservare le bollette del gas ed inviare al proprio gestore una raccomandata nella quale si chiede il rimborso delle erogazioni conteggiate e mai effettuate per gli ultimi cinque anni". Continua.

Torna all'inizio


LE REGOLE E I MERCATI FINANZIARI a cura di (sezione: Class action)

( da "Lavoce.info" del 29-01-2008)

Argomenti: Class Action

Finanza LE REGOLE E I MERCATI FINANZIARI a cura di di Francesco Vella 29.01.2008 PROVVEDIMENTI Il governo Prodi ha avuto innanzitutto il merito di integrare e correggere alcuni interventi partoriti, in tutta fretta, al termine della passata legislatura. Il riferimento è soprattutto alla legge sul risparmio e alle norme sulla crisi d'impresa. Sono stati interventi correttivi importanti perché hanno cercato di garantire alle nuove regole un efficace funzionamento. Il governo è stato coerente con gli impegni comunitari dando attuazione alle più importanti direttive, ad esempio quella sulla Mifid (link su articoli miei, di Guccione, Cotterli, mi sembra ci sia anche uno speciale sulla  Mifid), sui prospetti e sull'Opa (link su articolo di Mucciarelli ) e addirittura ha presentato un disegno di legge sul credito al consumo che in parte anticipava i contenuti di una direttiva in materia approvata la settimana scorsa. E, sempre sul terreno della tutela dei consumatori, le misure di liberalizzazione hanno contribuito a incrementare la concorrenza tra gli intermediari e a rendere più trasparenti i rapporti con la clientela. Con l'ultima Finanziaria è stata poi approvata la nuova disciplina sulla class="hilite">class="term">class class="term">action (link su articolo Mucciarelli) che dovrebbe consentire un rapido e poco costoso accesso alla giustizia per gli investitori colpiti dai grandi default. QUANDO SI VEDRANNO GLI EFFETTI Alcuni effetti già si vedono: ad esempio recentemente la Consob ha emanato il regolamento di attuazione della normativa Mifid che aumenta le informazioni dovute agli investitori e sono già operanti le novità introdotte con le liberalizzazioni sulla estinzione anticipata e la trasferibilità dei mutui.  La class="term">class class="term">action, invece, deve ancora essere messa alla prova, e molte rimangono le incognite, soprattutto per l'assenza di adeguate misure di organizzazione, di qualificazione e soprattutto di specializzazione di una giustizia in grado di gestire con efficienza procedure così complesse. OCCASIONI MANCATE La più importante è senz'altro il riordino delle Autorità. Rappresentava uno dei punti cardine del programma del centrosinistra e si era tradotto in un ambizioso progetto di legge che semplificava il sistema delle Autorità e cercava di dare coerenza alla vigilanza sui mercati finanziari, concentrando nella Banca d'Italia i controlli di stabilità e nella Consob quelli di trasparenza. Purtroppo, e va detto anche per resistenze interne alla maggioranza che sosteneva il governo, quel progetto si è arenato nel Parlamento. Analoga sorte ha subito il disegno di legge che rivedeva la disciplina delle banche popolari che ormai da tempo immemorabile aspettano, e chissà quanto continueranno ad aspettare, un intervento legislativo in grado di rimuovere i vincoli regolamentari che rendono la loro governance autoreferenziale (link su mio articolo su popolari) e lontana da qualsiasi possibilità di ricambio.

Torna all'inizio


LA PERSUASIONE (sezione: Class action)

( da "superEva notizie" del 29-01-2008)

Argomenti: Class Action

IL VOSTRO GIORNALE LA PERSUASIONE A cura di Aldo Vincent Pubblicato il 29/01/2008 " Invia tramite EMAIL " Versione per la STAMPA " Le vostre opinioni Come ti convinco a scendere in guerra? LA PERSUASIONE Su www.focus.it dello scorso settembre in edicola, c'è un interessante articolo di Giovanna Camardo che riprende alcune considerazioni della Prof. Nicoletta Cavazza docente di psicologia sociale all'Università di Modena-Reggio E. Articolo interessante anche perché dopo i lavori di Mario Silvano (in Italia), Vance Pakard (i persuasori occulti) e pochi altri, ci sono stati pochi aggiornamenti sulla materia che riguarda la pubblicità, le tecniche di vendita e la propaganda politica e di guerra. La riflessione della prof. Cavazza si articolano in tre punti fondamentali. Primo: COME FARSI DIRE SI' che secondo la studiosa è una questione di strategia: 1- scegliere il momento 2- scegliere l'approccio idoneo 3- scegliere il messaggio più persuasivo che puà essere: Poi articola la tecnica di persuasione in alcuni punti secondo lei fondamentali: FARE PER PRIMI UN FAVORE Per sfruttare un principio potentissimo: la reciprocità: "Fare un favore non richiesto genera un obbligo in chi lo riceve". Questa spinta è vincente perché alla base di ogni organizzazione sociale e mette in moto meccanismi automatici atavici. Pensate a coloro che raccolgono fondi tra i passanti: ti regalano una spilla e POI ti chiedono un'offerta? ECCESSO NELLA PRIMA RICHIESTA Si ottiene facendo una richiesta alla quale l'interlocutore certamente risponderà in modo negativo, ma che apre la strada ad una richiesta più consona il cui assenso sarà agevolato dal rimorso di aver negato una prima volta. Per esempio: "Mamma, posso andare via per il fine settimana con gli amici?" "No? Che peccato. Posso almeno uscire con loro sabato prossimo? OFFERTA VANTAGGIOSA?.MA SCADUTA E' sotto gli occhi di tutti in questi giorni: le offerte di varie compagnie aeree per andare in qualsiasi capitale europea per meno di dieci Euro. Attratti dall'offerta probabilmente ci sederemo al desk dell'operatore turistico scoprendo che tra tasse, trasporti extra, ed altri ammennicoli, si scopre che il prezzo è salito attorno ai 150 Euro, il che è molto maggiore della prima offerta, ma sicuramente competitivo con le tariffe correnti, e da qui la scelta. IL PRINCIPIO DELLA COERENZA In tutti noi c'è l'impellente necessità psicologica di essere coerenti con noi stessi e con le persone. Occorre quindi farsi dire un primo sì con una tecnica chiamata "il piede nella porta". In pratica si ottiene un primo assenso su una piccola richiesta per poi avanzarne un'altra più impegnativa. Il principio di coerenza funziona meglio se il comportamento è pubblico. Succede per esempio, quando ci richiedono una firma per un problema sociale e poi si avanza la richiesta di un contributo. PARLARNE A PRANZO Già negli anni '30 lo psicologo Gregory Razran aveva notato che le persone tendono ad essere più "malleabili" verso la fine di una cena o di uno spuntino. Se volete attrarre la sua attenzione su punti controversi, fatelo dopo aver offerto un caffè la caffeina infatti aumenta l'attenzione e le capacità cognitive. VESTITI PER CONVINCERE Pure il McLuhan sottolinea il fatto che l'abbigliamento sia una componente della comunicazione di massa. Vestirsi in modo adeguato potrebbe farci percepire come "integrati" o addirittura esperti nel settore, quindi affidabili. Basti pensare a quanta pubblicità (ora vietata) di dentifrici o assorbenti, è stata veicolata da attori rassicuranti perché recitavano i loro slogan con il camice del medico! Un'ultima tecnica, a mio avviso piuttosto controversa, infatti decisamente sconsigliata nelle tecniche di persuasione elaborate negli anni '60 sarebbe: IL CONTATTO FISICO Sfiorare cioè la persona sul braccio o sulla spalla renderebbe più personale la richiesta con buone probabilità che essa venga accolta. Il metodo Fuller invece (Fuller è il venditore di spazzole porta a porta che contribuì alla rinascita economica degli U.S.A. dopo il crollo del '29) tracciava un immaginario cerchio attorno all'interlocutore dentro il quale era pericoloso entrare per non suscitare reazioni contrarie. LA SCUOLA ITALIANA Negli anni '60 fiorirono molte pubblicazioni sulle tecniche di vendita importate dagli Stati Uniti. Da noi invece si impose Mario Silvano che nei suoi corsi di formazione del personale di vendita, basava tutte le argomentazioni sui sette peccati capitali. Egli infatti asseriva che questi non sono altro che l'eccesso di una tendenza naturale delle persone. L'Avarizia, poteva essere usata nelle argomentazioni riguardante il denaro, gli investimenti il risparmio, l'Ingordigia poteva essere indirizzata per argomentare sul possesso di cose sempre più belle e via così. L'Ufficio Marketing della Rizzoli Editore (erano gli anni delle vendite a tappeto di enciclopedie) editò una pubblicazione interna ad uso dei diplomati che venivano addestrati alle tecniche di vendita, concentrando le argomentazioni su sei e solo sei MOTIVAZIONI REALI D'ACQUISTO Che rispondevano all'acronimo: IL CASO I NEDITO L UCRO C OMODITA' A FFETTIVITA' S ICUREZZA O CCASIONE Premesso che non è una sola motivazione razionale a determinare l'acquisto ma un cocktail di due-tre motivazioni legate insieme, per far comprendere il concetto presentavano un grafico con la casa della signora Maria, il suo macellaio col negozio nella stessa strada, un minimarket poco distante ma nel medesimo rione, ed il supermercato (allora era cosa rara!) distante ma che oggi e solo oggi vendevano VITELLA VERGINE DELL'ARGENTINA. Certamente non si poteva sapere dove la signora Maria sarebbe andata a comprare la carne oggi, anche se la statistica, che è una scienza esatta, avrebbe saputo dire in percentuale quali e quante persone si sarebbero spostate da un punto all'altro. La tecnica invece avrebbe permesso di sapere quali spinte avrebbero agito sulla signora Maria per l'acquisto della carne di quel giorno. COMODITA' l'avrebbe fatta scendere di sotto per comprare la carne dal macellaio abituale, che per il suo rapporto continuativo e personale con la clientela, avrebbe rafforzato pure la sua SICUREZZA sull'acquisto. IL LUCRO le avrebbe fatto risparmiare danaro facendo un poco più di strada per un prezzo migliore al mini market. L'amore per i figli e la famiglia (AFFETTIVITA') le avrebbe fatto decidere dove comprare per aver la miglior qualità. La vitella vergine dell'Argentina era un'OCCASIONE (solo per oggi) per provare la tenerezza di una carne INEDITA, cioè fuori dai canoni della consueta spesa. MANIPOLARE L'OPINIONE PUBBLICA Chi si ricorda dell'antrace? Quando scoppiò il caso in America nel solo Ottobre 2001 vennero contati 1.192 articoli e in Novembre 886. Poi calò il sipario. E l'aviaria? Secondo Naomi Klein, autrice del best-seller SHOCK ECONOMY, l'allarme mondiale venne lanciato dagli USA dove la Gilead Sciences ? che aveva come presidente Donald Rumsfield- era l'usufruttuaria del brevetto Tamiflou, l'unico vaccino (anche) contro l'aviaria. Questi sono solo due esempi di persuasione collettiva esercitata dai mezzi di comunicazione di massa, o dalla politica attraverso di essi. Faccio un esempio pratico: ogni giorno agenzie mondiali battono in media 20.000 notizie di avvenimenti. In Italia le nostre agenzie "lanciano" 2.000 avvenimenti che possono essere considerate notizie. Ora fateci caso: il telegiornale ad ogni edizione ne manda in onda una dozzina che tra le varie edizioni, approfondimenti eccetera possono raggiungere la quantità di una cinquantina di notizie. La domanda è questa: chi dà la priorità alle notizie? In parole semplici, chi decide QUALI sono le notizie degne da essere pubblicate e quali no? Mi pare superfluo sottolineare che il grado di attenzione dato alle notizie ne determina l'importanza che il pubblico dà ai fatti. E' quindi fuorviante sentirsi dire dai direttori delle varie testate che pubblicano quello che vuole il pubblico, perché il pubblico vede quello che gli si propina e non altro. Si parla tanto in questi giorni in Italia dei vergognosi incidenti sul lavoro. Circa tre al giorno, ed abbiamo la percezione che ci sia stato un aumento di questi fenomeni e che ORA vadano fermati. Ma è dal dopoguerra che le statistiche ci segnalano che in media in Italia sono morti 1.400 lavoratori all'anno, ma noi abbiamo la percezione che il fenomeno sia attuale. Anche se non abbiamo la certezza assoluta che i media non siano in grado di influenzare gli atteggiamenti e le opinioni politiche, mi pare ovvio d'altra parte, che se gli argomenti diventano importanti perché i media ne parlano tutti i giorni, allora sarà anche in base a quegli stessi argomenti che le persone formuleranno i loro giudizi sui politici ed i loro partiti. Ho trascorso un paio d'anni a Cuba ed ho avuto modo di seguire quasi ogni giorno il loro telegiornale dal quale MAI ho appreso una notizia luttuosa, una disgrazia, un incidente stradale, un omicidio. La tecnica era uguale a quella fascista delle veline dove erano aborrite le notizie di cronaca nera per dare all'opinione pubblica l'impressione che la criminalità fosse in calo. E' una mia opinione personale ? ripeto personale- ma credo che queste tecniche si rifacciano tutte al famoso manuale di Goebbels, sinistro responsabile della propaganda di Hitler. I mezzi italiani invece, non essendo sottoposti ad eccessive spinte politiche, hanno sottolineato i fatti di micro criminalità quotidiana ma lo hanno fatto in maniera così distorta da indurre l'opinione pubblica a pensare che detti fatti siano tutti a carico della nuova immigrazione, e sollecitando il Parlamento in molte forme, a discutere l'argomento della sicurezza nella nostra società. Se la demagogia secondo Aristotele era la tecnica per governare le masse fingendo di assecondare le loro aspettative, fu Carl Schmitt a perfezionarne le tecniche con il concetto amico-nemico la cui tensione creerebbe la normalità sociale. Non solo, ma fu pure il suo concetto di "nemico fuori dai confini" da indicare alle masse per aggregarne il consenso (e non mostrare le pecche della politica interna). Tutti questi concetti si basano sul riflesso atavico della paura (xenofobia, tensione sociale, perdita del lavoro, timore dei cambiamenti ecc.) e di tutte le soluzioni proposte per affrontarla e vincerla. I moderni pubblicitari sono convinti che nelle loro campagne contro i comportamenti dannosi (fumare, guidare in stato di ebbrezza, andare in moto senza casco ecc.) i migliori risultati si hanno mostrando le conseguenze del comportamento a rischio, con immagini di incidenti, ospedali, sangue eccetera. Secondo loro queste immagini sgradevoli per essere annullate abbisognano della "raccomandazione" inserita al termine del messaggio (mettete il casco, allacciate le cinture, ecc.). Io personalmente dubito di queste affermazioni perché dopo ogni immagine contro il fumo mi viene sempre voglia di accendermi una sigaretta consolatoria? Per i pubblicitari invece saremmo più portati ad evitare una perdita che a cercare un guadagno. Usando le stesse tecniche i leader politici sono oggi in grado di evidenziare, definire e sfruttare gli oggetti della preoccupazione collettiva. Sono recenti i casi negli USA, per esempio, dove ponendo l'accento sui pericoli del comunismo, del terrorismo, sulla minaccia irachena o iraniana, siano riusciti a far accettare scelte politiche mettendo a tacere l'opposizione e facendo leva sulla paura. (Per inciso le stesse tecniche vengono usate da Fidel Castro quando mostra al suo popolo il pericolo di un'invasione americana, ottenendone cos' il più incondizionato consenso). Se è estremamente difficile far cambiare squadra di calcio, marca di sigarette oppure orientamento politico a chi ha già le idee chiare ma anzi va a cercare ogni nuova informazione per cementare le proprie convinzioni (McLuhan diceva che leggere il giornale al mattino è come immergersi in un bagno caldo) orientare la propaganda politica verso gli indecisi e di chi non ha opinioni ben precise è diventata la principale attività della politica, anche perché soprattutto in Italia, le parti politiche sono così ben distribuite che una piccolissima parte dell'elettorato può determinare il successo di una compagine ( L'Unione, che nel 2006 portò al governo Romano Prodi ebbe una maggioranza di 25.000 elettori, pari agli spettatori di un piccolo stadio di calcio domenicale). Gli indecisi quindi, soprattutto quelli che decidono al momento del voto, non sono interessati alle vicende del governo, alla posizione o moralità dei candidati, o peggio alla qualità dei programmi, sono invece influenzati da elementi che facendo da ammortizzatori decisionali rendano loro la scelta rapida e quindi indolore. Le strategie persuasive quindi, si adattano ai tempi rapidi dell'ultima ora e dalle strutture tecnologiche messe a disposizione dei partiti. Si lanciano messaggi semplici e lineari scelti da professionisti pubblicitari. Se i programmi ormai sono omogenei (nelle promesse, ma poi?) i discorsi redatti da scrittori professionisti che conoscono l'arte della retorica, sono sempre identici per scavare una profonda fossa nella memoria della gente, e sempre lunghi, affinché il discorso che è il contenente possa trasportare il contenuto che è l'immagine del leader, i suoi capelli tinti, il taglio dei vestiti, e il colore del cerone che gli dà l'impressione di una persona in perfetta salute. COME TI CONVINCO A SCENDERE IN GUERRA Se siete arrivati a leggere fino qui ( e me lo auguro di cuore) conoscete già la maggior parte delle tecniche usate ANCHE per convincere la gente che scendere in guerra è cosa buona e giusta. La propaganda di guerra, oltre alle tecniche già analizzate, batte sulle coscienze con ritmi sempre più parossistici, anestetizzanti. Le principali linee della manipolazione di massa vertono su dieci punti fondamentali: 1- NOI NON VOGLIAMO LA GUERRA! Vogliamo solo difenderci dalle azioni del nemico 2- IL SOLO RESPONSABILE DELLA GUERRA E' IL NEMICO! Se attacchiamo è perché vogliamo anticipare l'aggressione del nemico (la famigerata guerra preventiva). La decisione della pace o della guerra dipende solo da lui. 3- IL LEADER NEMICO E' UN MOSTRO! L'operazione più semplice è paragonare il leader nemico ad Hitler. Qualunque azione egli faccia, la comunicazione l'accosterà arbitrariamente ad altri avvenimenti che forse non hanno nulla in comune (Saddam e le due torri, per esempio) per favorire correlazioni illusorie a sfavore del nemico 4- LA GUERRA PER NOBILI SCOPI Non emergono mai cause economiche o strategiche (Bush, ha fatto come quei delinquentelli che non avendo i soldi per pagare il benzinaio, lo rapinano). Il militarismo tedesco, la pulizia etnica, esportare la democrazia, abbattere il tiranno, sono tutte nobili motivazioni che nascondono reali e inconfessabili motivazioni economiche o espansionistiche. 5- IL NEMICO COMMETTE ATROCITA', I NOSTRI SONO IN MISSIONE DI PACE Le immagini crude degli attentati suicidi (sbolognati come forma di codardia) fanno da contraltare a quelle dei nostri soldati che aiutano i civili, abbracciano bambini, e se colpiscono le popolazioni inermi sono sempre a causa di effetti collaterali, o involontari. In questa fase si usa molta attenzione ad usare eufemismi invece di termini reali. 6- IL NEMICO USA ARMI PROIBITE Noi usiamo regole certe ed armi cavalleresche mentre il nemico no. Nella prima guerra mondiale si accusava il nemico di usare gas letali (da tutte e due le parti) mentre per attaccare Saddam, Colin Powel si presentò all'ONU con la famigerata fialetta di antrace. 7- IL NEMICO HA SUBITO FORTI PERDITE, NOI SOLO UN PAIO DI FERITI E se è caduto un elicottero, forse è per un guasto tecnico? 8- COMPAIONO ARTICOLI DI SOSTEGNO ALLA GUERRA Vengono messi in campo artisti, intellettuali, star cinematografiche per far loro dire, qualche volta inconsapevolmente, che siamo nel giusto, e che la guerra è crudele ma doverosa. 9- LA NOSTRA CAUSA E' PIU' CHE GIUSTA Gott mit uns Dio lo vuole Gesù Cristo mi consiglia 10- CHI AVANZA DUBBI E' UN TRADITORE DELLA PATRIA! Questa è poi l'azione più pericolosa per il libero pensiero perché il conformismo strisciante limita le critiche per non apparire un disfattista. PER SAPERNE DI PIU': N. Cavazza ? Comunicazione e persuasione ? Il Mulino R. Cialdini ? Le armi della persuasione ? Giunti A. Morelli ? Propaganda di guerra - Ediesse Aldo Vincent http://www.giornalismi.info/aldovincent.

Torna all'inizio


Gas, si indaga sulle bollette gonfiate (sezione: Class action)

( da "ADN Kronos" del 29-01-2008)

Argomenti: Class Action

Sequestrati un centinaio di contatori. Il provvedimento è stato disposto dalla procura di Milano. Fino al 15% in più di consumi pagati e mai erogati. Coinvolti grandi colossi come Snam Rete Gas, Italgas, Aem e Arcalgas ascolta la notizia commenta 0 vota 0 tutte le notizie di CRONACA Milano, 29 gen. - (Adnkronos/Ign) - Sono un centinaio i contatori del gas sequestrati - su campioni mirati per anno, costruzione e modello - dal nucleo di polizia tributaria della guardia di finanza di Milano nell'ambito dell'inchiesta avviata dalla procura del capoluogo lombardo su consumi gonfiati e bollette manomesse. L'indagine, condotta dai pm milanesi Sandro Raimondi e Letizia Mannella e di cui dà notizia oggi il quotidiano 'La Repubblica', riguarda contatori del gas tanto vecchi da segnalare consumi superiori a quelli effettivi e conseguenti rincari 'illeciti' nelle bollette di milioni di famiglie italiane che si aggirerebbero in media attorno al 10%. Un'inchiesta che coinvolge grandi colossi dell'energia, come Snam Rete Gas, Italgas, Aem e Arcalgas, e che, secondo quanto verificato dal perito della procura milanese, riguarderebbe un totale stimato di circa 500 mila metri cubi di gas pagati e mai erogati. Nell'indagine sarebbero coinvolti l'ad di Eni Paolo Scaroni, il numero uno di Snam Rg Carlo Malacarne, Giovanni Locanto dell'Italgas, l'ad di Aem Giuliano Zuccoli e altri sette manager, tutti accusati a vario titolo di associazione per delinquere finalizzata alla truffa. La perizia del tecnico è stata depositata ieri e ha riguardato 55 contatori per uso domestico (alcuni dei quali talmente usurati da non poter essere misurati) con membrane naturali che, con il tempo, perdono di elasticità, falsando i valori di gas effettivamente consumato. Dei 42 passati in rassegna, tutti quelli con membrana naturale, ovvero una trentina, hanno manifestato margini di errore superiori al consentito, raggiungendo il picco del 15,2% di gas non erogato rispetto al pagato. Se le stime fossero veritiere ed estendibili a tutta Italia, sottolinea il quotidiano di Ezio Mauro, le reti di fornitura del gas distribuirebbero mezzo miliardo di metri cubi in meno all'anno rispetto a quello che si farebbero pagare. . E Telefono Blu Sos Consumatori, già pronto a chiedere l'immediato rimborso alle aziende, parla di almeno 5 milioni di contatori del gas difettosi. ''La magistratura di Milano sta indagando e se tutto ciò si avverasse - spiega - significherebbe che da almeno 25 anni le aziende di erogazione del gas, per la maggior parte le cosidette municipalizzate, hanno incassato più del dovuto''. Sul piede di guerra anche il Codacons che sta preparando una class="term">class class="term">action contro le società che saranno considerate responsabili nel procedimento penale sui contatori di gas 'truccati'. L'associazione si costituirà parte civile nel processo e invita ''fin da ora gli utenti con contatori vecchi, clienti delle società coinvolte nei controlli che hanno dimostrato consumi errati, a conservare le bollette del gas ed inviare al proprio gestore una raccomandata nella quale si chiede il rimborso delle erogazioni conteggiate e mai effettuate per gli ultimi 5 anni''. Il Codacons ha deciso anche di presentare un esposto all'Authority per l'energia elettrica ed il gas.

Torna all'inizio


Contatori gas, sequestri della procura (sezione: Class action)

( da "Giornale.it, Il" del 29-01-2008)

Argomenti: Class Action

Di Redazione - martedì 29 gennaio 2008, 14:46 Milano - La guardia di finanza, tra ieri e oggi, sta eseguendo il sequestro di poco meno di 120 contatori di gas di abitazioni private in un comune dell'hinterland milanese nell'ambito dell'inchiesta dei pm Sandro Raimondi e Letizia Mannella, su presunte truffe nell'erogazione del gas che coinvolge due società dell' Eni, oltre alla Italgas e alla Arcalgas. Si tratta di un sequestro a campione sulla base dei criteri dell'anno di costruzione, installazione e modello dei contatori. In una consulenza depositata ieri dalla procura si parlava di differenze tra il gas erogato e quello pagato con punte del 15%. I consumatori "Risarcire gli utenti di quanto pagato ingiustamente per il gas non consumato". class="hilite">è la richiesta delle associazioni dei consumatori, che annunciano una class="term">class class="term">action a tutela dei diritti e stimano danni forfettari per 120-150 euro a famiglia. Oltre alla class="term">class class="term">action, il Codacons annuncia la costituzione di parte civile nel procedimento per consentire ai consumatori di ottenere il rimborso delle maggiori somme pagate. L'associazione guidata da Carlo Rienzi "invita fin da ora gli utenti con contatori vecchi, clienti delle società coinvolte nei controlli che hanno dimostrato consumi errati, a conservare le bollette del gas ed inviare al proprio gestore una raccomandata nella quale si chiede il rimborso delle erogazioni conteggiate e mai effettuate per gli ultimi 5 anni".

Torna all'inizio


PREZZI. Contatori gas, i Consumatori denunciano rincari fino a 150 euro e minacciano class action (sezione: Class action)

( da "HelpConsumatori" del 29-01-2008)

Argomenti: Class Action

News PREZZI. Contatori gas, i Consumatori denunciano rincari fino a 150 euro e minacciano class action 29/01/2008 - 11:41 Gas pagato in bolletta ma non consumato, con rincari in media del 10% e con punte che vanno dal 6% fino al 15%. E una stima complessiva di 500 milioni di metri cubi di gas pagato dai consumatori ma mai erogato. È quanto ha rilevato una perizia condotta per la procura di Milano su un campione di contatori i cui misuratori risultano alterati e resa nota da un'inchiesta del quotidiano "la Repubblica". Ed è levata di scudi da parte delle associazioni di consumatori, che stimano intorno ai 150 euro annui i rincari indebiti per gli utenti, chiedono di intervenire attraverso rimborsi e dichiarano di prepararsi a un'eventuale azione di risarcimento collettivo. "Il trucco dei contatori del gas che misurano fino al 15% in più del volume effettivamente erogato deriva non soltanto dai contatori vecchi, ma anche dal fatto che i contatori misurano il volume e non il peso del gas": è quanto commenta l'Unione Nazionale Consumatori, per il quale a interessare l'utente è "il peso del metano contenuto in un metro cubo". In pratica, un certo volume di gas ha un peso diverso secondo le condizioni di temperatura e pressione "sulle quali - scrive l'associazione - si possono fare trucchi, tanto è vero che l'Autorità del gas ha predisposto da tempo controlli". I contatori di gas domestici hanno una tolleranza di lettura variabile dal 4 al 6%. Per l'UNC "se l'inchiesta confermerà le perizie, gli utenti dovrebbero essere risarciti per la differenza almeno a partire dai 5 anni precedenti, oltre i quali scatta la prescrizione, tenendo presente che su un consumo di 1400 metri cubi annui (riscaldamento individuale) l'indebita maggiorazione potrebbe arrivare a 150 euro l'anno". Il Codacons annuncia in una nota stampa "la costituzione di parte civile nel procedimento per consentire ai consumatori di ottenere il rimborso delle maggiori somme pagate e prepara una class action contro le società che saranno considerate responsabili nel procedimento penale". In particolare, invita "gli utenti con contatori vecchi, clienti delle società coinvolte nei controlli che hanno dimostrato consumi errati, a conservare le bollette del gas ed inviare al proprio gestore una raccomandata nella quale si chiede il rimborso delle erogazioni conteggiate e mai effettuate per gli ultimi 5 anni". L'associazione annuncia inoltre la presentazione di un esposto all'Autorità per l'energia elettrica e il gas. "La perizia del tecnico che è stata depositata ieri mattina all'interno di un'inchiesta condotta dai pubblici ministeri Sandro Raimondi e Letizia Mannella, che riguarda alcune società di spicco dell'industria energetica nazionale, da Snam Rete Gas ad Italgas, da Aem ad Arcalgas, ha accertato che le bollette di milioni di famiglie sono state gonfiate da un minimo del 6% fino ad un massimo del 15%, con una fatturazione gonfiata di 500 milioni di metri cubi, che corrisponde in media ad un importo tra i 250 ed i 320 milioni di euro": è quanto riepilogano in una nota stampa Adusbef e Federconsumatori, che hanno inviato alle aziende una richiesta di risarcimento dei consumatori con un rimborso automatico in bolle, da aggiungersi all'indennizzo previsto dall'Autorità per l'energia elettrica e il gas. In caso contrario minacciano di iniziare "un'azione di risarcimento collettivo". Anche l'Adoc guarda alla class action. "Siamo pronti a costituirci parte civile qualora venissero rilevate responsabilità penali - ha detto il presidente Carlo Pileri - e i nostri avvocati stanno predisponendo una class action per il risarcimento degli utenti danneggiati. Nei prossimi giorni predisporremo i moduli sul nostro sito e nelle sedi territoriali. Riteniamo che in media ogni utente dovrebbe essere rimborsato di 1500 euro, calcolando il 15% di consumo maggiore del dovuto per 5 anni". 2008 - redattore: BS.

Torna all'inizio


LE REGOLE E I MERCATI FINANZIARI (sezione: Class action)

( da "Lavoce.info" del 29-01-2008)

Argomenti: Class Action

Finanza LE REGOLE E I MERCATI FINANZIARI di Francesco Vella 29.01.2008 PROVVEDIMENTI Il governo Prodi ha avuto innanzitutto il merito di integrare e correggere alcuni interventi partoriti, in tutta fretta, al termine della passata legislatura. Il riferimento è soprattutto alla legge sul risparmio e alle norme sulla crisi d'impresa. Sono stati interventi correttivi importanti perché hanno cercato di garantire alle nuove regole un efficace funzionamento. Il governo è stato coerente con gli impegni comunitari dando attuazione alle più importanti direttive, ad esempio quella sulla Mifid, sui prospetti e sull'Opa e addirittura ha presentato un disegno di legge sul credito al consumo che in parte anticipava i contenuti di una direttiva in materia approvata la settimana scorsa. E, sempre sul terreno della tutela dei consumatori, le misure di liberalizzazione hanno contribuito a incrementare la concorrenza tra gli intermediari e a rendere più trasparenti i rapporti con la clientela. Con l'ultima Finanziaria è stata poi approvata la nuova disciplina sulla class="hilite">class="term">class class="term">action ) che dovrebbe consentire un rapido e poco costoso accesso alla giustizia per gli investitori colpiti dai grandi default. QUANDO SI VEDRANNO GLI EFFETTI Alcuni effetti già si vedono: ad esempio recentemente la Consob ha emanato il regolamento di attuazione della normativa Mifid che aumenta le informazioni dovute agli investitori e sono già operanti le novità introdotte con le liberalizzazioni sulla estinzione anticipata e la trasferibilità dei mutui.  La class="term">class class="term">action, invece, deve ancora essere messa alla prova, e molte rimangono le incognite, soprattutto per l'assenza di adeguate misure di organizzazione, di qualificazione e soprattutto di specializzazione di una giustizia in grado di gestire con efficienza procedure così complesse. OCCASIONI MANCATE La più importante è senz'altro il riordino delle Autorità. Rappresentava uno dei punti cardine del programma del centrosinistra e si era tradotto in un ambizioso progetto di legge che semplificava il sistema delle Autorità e cercava di dare coerenza alla vigilanza sui mercati finanziari, concentrando nella Banca d'Italia i controlli di stabilità e nella Consob quelli di trasparenza. Purtroppo, e va detto anche per resistenze interne alla maggioranza che sosteneva il governo, quel progetto si è arenato nel Parlamento. Analoga sorte ha subito il disegno di legge che rivedeva la disciplina delle banche popolari che ormai da tempo immemorabile aspettano, e chissà quanto continueranno ad aspettare, un intervento legislativo in grado di rimuovere i vincoli regolamentari che rendono la loro governance autoreferenziale e lontana da qualsiasi possibilità di ricambio.

Torna all'inizio


GIUSTIZIA (sezione: Class action)

( da "Lavoce.info" del 29-01-2008)

Argomenti: Class Action

Giustizia GIUSTIZIA di La Redazione 29.01.2008 PROVVEDIMENTI 1) Il decreto Bersani: elimina tariffe minime, ammette pubblicità e introduce patto premio - contingency fee - (onorario in proporzione a quanto si è vinto in causa) per i professionisti e quindi anche per gli avvocati. 2) Indulto si veda: - Sette mesi dopo l'indulto - Crimini e misfatti a un anno dall'indulto - L'economia dell'indulto - Le regole dell'indulto 3) Riforma ordinamento giudiziario si veda: - Una riforma in attesa di giudizio - Riforma dell'ordinamento giudiziario, la storia infinita 4) class="hilite">Class class="term">action si veda: - La class="term">class class="term">action nasce orfana - La class="term">class class="term">action all'italiana non aumenta la responsabilità dei produttori 5) Avvio sperimentale della spending review sul settore giustizia - proposta avanzata nel Libro verde di modificare la geografia giudiziaria per aumentare la dimensione dei tribunali (e rendere così più produttivi i giudici). QUANDO SI VEDRANNO GLI EFFETTI Si tratta di riforme nella gran parte dei casi strutturali il cui impatto richiede dai due ai cinque anni per essere misurato. OCCASIONI MANCATE 1) Implementare il Bersani eliminando l'attuale tariffa a prestazione degli avvocati - che favorisce congestione, lunghezza dei processi, e mancanza di trasparenza nel mercato dei servizi legali - con una tariffa a forfait: oltre a incentivare lo sveltimento dei processi, avrebbe reso realmente incisive le altre innovazioni introdotte dal Bersani I sulle professioni (pubblicità, contingency fee, tariffe minime) che così come sono ora rischiano di valere poco. 2) Portare a termine le proposte di revisione della scala dei tribunali. L'unica riforma che nel passato ha inciso, anche se poco, su questo, cioè la riforma del giudice unico, ha prodotto risultati evidenti di recupero di efficienza e abbreviazione dei tempi dei procedimenti.

Torna all'inizio


Sul lato Teramano della vallata del Tronto negli ultimi tre anni sono andati persi circa 1470 posti (sezione: Class action)

( da "Quotidiano.it, Il" del 29-01-2008)

Argomenti: Class Action

Teramo | Il presidente della Provincia di Teramo, D'Agostino "Ministero, Regioni ed Enti locali possono lavorare insieme per attuare gli strumenti di riconversione aziendale". Occorre subito un Governo forte. di Nicola Facciolini Senato della Repubblica Occorre dare subito all'Italia un Governo forte, credibile ed autorevole anche a livello internazionale, politicamente determinato a risolvere le crisi aziendali delle vallate del Vibrata (Teramo) e del Tronto (Ascoli Piceno). Il condizionale è d'obbligo in quanto potrebbero diventare crisi irreversibili di un sistema produttivo se non vengono affrontate subito con un intervento coordinato, tra enti locali e governo nazionale, nell'ottica europea transfrontaliera. C'è ottimismo al tavolo nazionale del lavoro, a Roma, presso il Ministero dello Sviluppo Economico. Dove i rappresentanti del governo dimissionario Prodi, quelli delle Regioni Marche e Abruzzo e delle Province di Teramo e Ascoli, avrebbero concordato un piano di azione per affrontare questa particolare congiuntura. “Un risultato importante – afferma il presidente della Provincia di Teramo, Ernino D'Agostino – frutto dell'impegno e della collaborazione degli enti locali. Ora siamo chiamati a tradurre in azioni concrete gli strumenti di riconversione di politica industriale che vengono messi a disposizione dalla normativa nazionale e regionale”. Secondo Franco Raffaldini, capo della segreteria tecnica del Ministro Bersani, “la strada da perseguire è quella di mettere a sistema gli strumenti di politica industriale ed ambientale del governo e delle regioni così da utilizzare una batteria di strumenti che favoriscono nuove soluzioni di investimento”. L'incontro era stato convocato dalla segreteria del Ministro per affrontare la vicenda specifica della Bluradia di Colonnella e per esaminare la situazione del polo produttivo che interessa le due sponde del Tronto, fra Teramo e Ascoli. Alla riunione hanno partecipato, fra gli altri, oltre alle rappresentanze sindacali, il sottosegretario Pietro Colonnella, il vice presidente della Regione Marche Luciano Agostini, l'assessore regionale al Lavoro della Regione Abruzzo, Fernando Fabbiani e il sindaco di Colonnella, Marco Iustini. Da un'analisi prodotta dal servizio Relazioni industriali della Provincia – elaborata sulla base di dati acquisiti direttamente o stimati – e presentata al Ministero, sul lato teramano del Tronto, negli ultimi tre anni, sono andati persi circa 1470 posti di lavoro. Le ragioni sono diverse, ma riconducibili, sostanzialmente, alla fine degli sgravi contributivi e al conseguente innalzamento del costo del lavoro combinato con le complessità di un mercato sempre più globale. Fra le strade da percorrere, come si legge nel verbale sottoscritto ieri da tutti i presenti e diffuso in una nota della Provincia di Teramo, “occorre combinare misure di contrasto per tamponare le emergenze e misure tese a creare nuove prospettive economiche del territorio. Evitare i licenziamenti collettivi, trattenere, qualificandole, le produzioni esistenti, favorire processi di riconversione, attrarre investimenti e nuovi soggetti industriali sono i punti del nostro lavoro”. Poli tecnologici e di ricerca, bonifiche dei siti, logistica integrata, dovrebbero essere gli obiettivi delle future azioni che andranno messe a punto sul tavolo nazionale insieme a Regioni, Enti Locali, Sindacati e Associazioni di categoria. Ecco, dunque, spiegata l'urgenza di dare al Paese un Governo di legislatura che goda in Parlamento di un'ampia maggioranza politica per governare e risolvere, tra l'altro, la crisi economica nel nostro territorio. 29/01/2008.

Torna all'inizio


Rifiuti: Lazio crocevia traffici illeciti,nel 2008 più controlli (sezione: Class action)

( da "Velino.it, Il" del 29-01-2008)

Argomenti: Class Action

(AMB) Rifiuti: Lazio crocevia traffici illeciti,nel 2008 più controlli Roma, 29 gen (Velino) - La regione Lazio negli ultimi anni è stata, ed è tuttora, un crocevia di traffici illegali di rifiuti e il suo territorio risulta essere coinvolto in molte inchieste. Nell'anno 2007 il Comando Carabinieri Tutela per l'Ambiente nella Regione Lazio ha effettuato 316 controlli nei diversi settori ambientali - di cui 94 (il 30 per cento del totale) sono risultati non conformi - tra cui 128 riguardanti l'inquinamento del suolo e quindi legati al traffico illecito dei rifiuti, 59 l'inquinamento idrico e 32 l'inquinamento atmosferico. Le persone segnalate sono state 102, quelle arrestate 19, mentre sono state effettuate 106 sanzioni penali, 15 quelle amministrative e 43 i sequestri, per un valore totale di ventisei milioni di euro. Questi i risultati complessivi per l'anno 2007 delle indagini del Nucleo Operativo Ecologico dei Carabinieri del Lazio (NOE Roma) presentati oggi nella Sala Aniene della Regione di Via Cristoforo Colombo 212. “Il 30 per cento dei controlli non conformi su scala regionale è una percentuale troppo alta - dice Filiberto Zaratti, assessore all'Ambiente e cooperazione tra i popoli -. è necessario continuare a lavorare sia sul fronte della repressione, che su quello della prevenzione, promuovendo campagne informative verso i cittadini per un corretto utilizzo delle risorse ambientali. Non possiamo tollerare che l'azione criminosa e illegale di alcuni spesso considerata scorciatoia per aggirare regole e norme - continua -, diventi un costo sociale insostenibile per la collettività, sia in termini di danni al patrimonio comune che di risorse pubbliche spese per ripristinare i beni violati”. A rassicurare su controlli più serrati è il tenente colonnello Antonio Menga, comandante del Gruppo Roma del Comando dei Carabinieri per la Tutela dell'Ambiente. “Per il 2008 i controlli raddoppieranno - dice -. Un tempo i flussi dello smaltimento illecito di rifiuti speciali andava dal Nord al Sud, in particolare diretto verso Campania e Calabria, mentre ora il fenomeno è diffuso a livello nazionale, ed anche il Lazio ne è interessato. L'attività investigativa e l'inasprimento delle pene, con l'entrata in vigore del decreto Ronchi - conclude - stanno però dando i suoi frutti, così come il protocollo d'intesa tra Noe Roma e Regione Lazio”. Per incrementare e rendere più efficace il contrasto degli illeciti in materia ambientale nell'anno 2007 infatti il NOE Roma (Nucleo Operativo Ecologico) del Comando Carabinieri Tutela per l'Ambiente in accordo con la Regione Lazio, Direzione Regionale Ambiente e Cooperazione tra i Popoli, ha stipulato un protocollo d'Intesa con lo scopo di sviluppare la collaborazione e controllare l'applicazione delle norme a tutela dell'ambiente. “Le attività di controllo e di repressione dei delitti ambientali rappresentano un'efficace azione di tutela ambientale - sottolinea Zaratti -. Per questo motivo l'assessorato regionale ha inteso rafforzare e incrementare la già efficace azione dei Nuclei Operativi Ecologici dei Carabinieri per la Tutela dell'Ambiente del Lazio con la sottoscrizione di un Protocollo d'intesa triennale”. Il protocollo d'Intesa si sviluppa attraverso lo scambio di informazioni e dei dati non sensibili per migliorare l'attività conoscitiva, prevede il rafforzamento dei livelli di tutela e salvaguardia ambientale con particolare riferimento al miglioramento della qualità delle diverse componenti ambientali (aria, acqua, suolo, sottosuolo) con lo scopo di elevare e ottimizzare il sistema di controllo e prevenzione dei fenomeni di illegalità ambientale, diffondere una più ampia cultura della legalità e del rispetto dell'ambiente come base dello sviluppo sostenibile. Inoltre la convenzione ha l'obiettivo di migliorare la comunicazione tra i cittadini e le istituzioni e tra i vari soggetti istituzionalmente preposti alle attività di prevenzione e repressione degli illeciti ambientali e di prevenire le infiltrazioni da parte della criminalità organizzata nazionale ed internazionale nella Regione Lazio nello specifico settore ambientale. Nello specifico delle province l'azione del NOE ha portato a Frosinone 83 controlli nei diversi settori ambientali di cui 19 non sono risultati conformi (23 per cento), sono state segnalate 12 persone e 3 arrestate, con 9 sequestri per un valore di cinque milioni di euro. A Latina su 37 controlli, 18 (49 per cento) sono risultati non conformi, sono state segnalate 20 persone con nessun arresto. I sequestri nella provincia nel cuore della pianura pontina sono stati 10 per un valore che supera il milione di euro. Migliore la situazione di Rieti in cui il NOE ha effettuato 23 controlli di cui uno risultato non conforme, una sola persona segnalata e un sequestro pari al valore di 50 mila euro. Nella Provincia di Roma invece su 125 controlli il 34 per cento (42) sono risultati non conformi, sono state segnalate 66 persone e arrestate 7. I sequestri registrati sono 14 per un ammontare di 6 milioni di euro. Mentre nella provincia di Viterbo su 48 controlli, il Noe ha riscontrato 14 non conformi (29 per cento), 12 persone sono state segnalate e 9 arrestate, con 9 sequestri pari al valore di oltre 13 milioni di euro. (Federica Martufi) 29 gen 16:01.

Torna all'inizio


UBS: AUMENTO CAPITALE, LE RESISTENZE AUMENTANO (sezione: Class action)

( da "ADN Kronos" del 29-01-2008)

Argomenti: Class Action

Ascolta la notizia commenta 0 vota 0 tutte le notizie di FINANZA Berna, 29 gen.- (Adnkronos/ats) - In attesa dell'assemblea generale straordinaria degli azionisti, aumentano le resistenze alle proposte del consiglio di amministrazione dell'Ubs per ricapitalizzare la banca. Il gruppo di azionisti Actares - l'associazione per un'economia sostenibile creata nel 2000 - ha fatto sapere oggi di appoggiare le proposte di Profond e di respingere quelle dei vertici della banca. In particolare, la decisione dell'Ubs di limitare l'aumento del capitale ai fondi statali GIC di Singapore e ad un anonimo investitore del Medio Oriente non piace a Profond, fondazione collettiva per le piccole e medie imprese, che vuole prendevi parte. Profond aveva reso noto che in occasione dell'assemblea in programma il 27 febbraio chiedera' che le nuove azioni siano offerte ai vecchi azionisti. In questo modo l'Ubs raccogliera' 13 miliardi di franchi e tutti gli azionisti sarebbero trattati allo stesso modo. Il progetto e' stato accolto positivamente da Actares. L'argomento che un normale aumento di capitale non sia possibile a causa dei costi, della complessivita' e del tempo necessario non e' credibile, indica Actares in una nota odierna. La situazione non e' tanto difficile da giustificare un procedimento cosi' radicale.

Torna all'inizio


Sequestrati 120 contatori gas per truffa consumi (sezione: Class action)

( da "Reuters Italia" del 29-01-2008)

Argomenti: Class Action

MILANO (Reuters) - La Guardia di Finanza ha sequestrato questa mattina 119 contatori del gas su ordine della procura meneghina, che sta indagando sull'ipotesi di una truffa ai danni dei consumatori per bollette "gonfiate" da contatori malfunzionanti. Lo riferiscono fonti giudiziarie. I contatori sequestrati appartengono, secondo la fonte, a case situate nel comune di Bussero, in provincia di Milano, e costituiscono un campione giudicato rappresentativo in base a criteri di installazione, anno di costruzione e modello. Prove eseguite in precedenza su un altro gruppo di contatori da consulenti della procura "hanno evidenziato un errore possibile medio pari al 6%, con punte superiori al 10%, a sfavore dell'utente", si legge nel decreto di sequestro. Al fine di verificare l'attendibilità di queste prime prove, ora la procura ha ritenuto necessario sequestrare altri contatori. L'inchiesta, guidata dai pm Sandro Raimondi e Maria Letizia Mannella, è in corso da più di tre anni, ma i nuovi sviluppi sono stati rivelati oggi dal quotidiano Repubblica, che ha stimato che di vecchi contatori malfunzionanti ce ne sarebbero ancora circa 5 milioni sparsi nelle case italiane. Secondo il quotidiano, sarebbero circa 500 milioni i metri cubi di gas pagati alle aziende ma mai erogati ai consumatori. CODACONS MINACCIA class="hilite">CLASS ACTION Alla luce dell'inchiesta della procura, il Codacons, associazione di consumatori, ha annunciato oggi la presentazione di una class="term">class class="term">action contro le aziende fornitrici di gas e di volersi costituire parte civile nel processo. "L'associazione annuncia la costituzione di parte civile nel procedimento per consentire ai consumatori di ottenere il rimborso delle maggiori somme pagate e prepara una class="term">class class="term">action contro le società che saranno considerate responsabili nel procedimento penale", si legge in un comunicato diffuso da Codacons. L'associazione di consumatori ha anche annunciato di aver presentato un esposto all'Autorità garante del Gas affinché i contatori vengano rottamati dopo 20 anni e ha invitato tutti gli utenti con contatori vecchi, clienti delle società coinvolte nell'inchiesta, "a conservare le bollette del gas ed inviare al proprio gestore una raccomandata nella quale si chiede il rimborso delle erogazioni conteggiate e mai effettuate per gli ultimi cinque anni". Continua.

Torna all'inizio


PREZZI. Contatori gas, i Consumatori denunciano rincari fino a 150 euro e minacciano class action (sezione: Class action)

( da "HelpConsumatori" del 29-01-2008)

Argomenti: Class Action

News PREZZI. Contatori gas, i Consumatori denunciano rincari fino a 150 euro e minacciano class action 29/01/2008 - 17:34 Gas pagato in bolletta ma non consumato, con rincari in media del 10% e con punte che vanno dal 6% fino al 15%. E una stima complessiva di 500 milioni di metri cubi di gas pagato dai consumatori ma mai erogato. È quanto ha rilevato una perizia condotta per la procura di Milano su un campione di contatori i cui misuratori risultano alterati e resa nota da un'inchiesta del quotidiano "la Repubblica". Ed è levata di scudi da parte delle associazioni di consumatori, che stimano intorno ai 150 euro annui i rincari indebiti per gli utenti, chiedono di intervenire attraverso rimborsi e dichiarano di prepararsi a un'eventuale azione di risarcimento collettivo. Italgas replica: "nessuna truffa a carico dei consumatori finali". "Il trucco dei contatori del gas che misurano fino al 15% in più del volume effettivamente erogato deriva non soltanto dai contatori vecchi, ma anche dal fatto che i contatori misurano il volume e non il peso del gas": è quanto commenta l'Unione Nazionale Consumatori, per il quale a interessare l'utente è "il peso del metano contenuto in un metro cubo". In pratica, un certo volume di gas ha un peso diverso secondo le condizioni di temperatura e pressione "sulle quali - scrive l'associazione - si possono fare trucchi, tanto è vero che l'Autorità del gas ha predisposto da tempo controlli". I contatori di gas domestici hanno una tolleranza di lettura variabile dal 4 al 6%. Per l'UNC "se l'inchiesta confermerà le perizie, gli utenti dovrebbero essere risarciti per la differenza almeno a partire dai 5 anni precedenti, oltre i quali scatta la prescrizione, tenendo presente che su un consumo di 1400 metri cubi annui (riscaldamento individuale) l'indebita maggiorazione potrebbe arrivare a 150 euro l'anno". Il Codacons annuncia in una nota stampa "la costituzione di parte civile nel procedimento per consentire ai consumatori di ottenere il rimborso delle maggiori somme pagate e prepara una class action contro le società che saranno considerate responsabili nel procedimento penale". In particolare, invita "gli utenti con contatori vecchi, clienti delle società coinvolte nei controlli che hanno dimostrato consumi errati, a conservare le bollette del gas ed inviare al proprio gestore una raccomandata nella quale si chiede il rimborso delle erogazioni conteggiate e mai effettuate per gli ultimi 5 anni". L'associazione annuncia inoltre la presentazione di un esposto all'Autorità per l'energia elettrica e il gas. "La perizia del tecnico che è stata depositata ieri mattina all'interno di un'inchiesta condotta dai pubblici ministeri Sandro Raimondi e Letizia Mannella, che riguarda alcune società di spicco dell'industria energetica nazionale, da Snam Rete Gas ad Italgas, da Aem ad Arcalgas, ha accertato che le bollette di milioni di famiglie sono state gonfiate da un minimo del 6% fino ad un massimo del 15%, con una fatturazione gonfiata di 500 milioni di metri cubi, che corrisponde in media ad un importo tra i 250 ed i 320 milioni di euro": è quanto riepilogano in una nota stampa Adusbef e Federconsumatori, che hanno inviato alle aziende una richiesta di risarcimento dei consumatori con un rimborso automatico in bolle, da aggiungersi all'indennizzo previsto dall'Autorità per l'energia elettrica e il gas. In caso contrario minacciano di iniziare "un'azione di risarcimento collettivo". Anche l'Adoc guarda alla class action. "Siamo pronti a costituirci parte civile qualora venissero rilevate responsabilità penali - ha detto il presidente Carlo Pileri - e i nostri avvocati stanno predisponendo una class action per il risarcimento degli utenti danneggiati. Nei prossimi giorni predisporremo i moduli sul nostro sito e nelle sedi territoriali. Riteniamo che in media ogni utente dovrebbe essere rimborsato di 1500 euro, calcolando il 15% di consumo maggiore del dovuto per 5 anni". "La situazione è dovuta in gran parte da una falla nel sistema normativo italiano che non prevede la sostituzione dei misuratori dopo una certa età di attività, o il controllo di questi ultimi dopo un determinato arco di tempo": è quanto sottolinea CODICI, per la quale la situazione "è configurabile come possibile class action contro le aziende distributrici del gas". "E' inammissibile che per un errore e per la mancata efficienza nell'erogazione del servizio da parte delle case distributrici - ha commentato il segretario nazionale Ivano Giacomelli - debbano pagare i consumatori". "Chiediamo all'Autorità per l'energia che vengano controllati tutti i contatori del gas e che vengano restituiti gli addebiti dovuti ad erronee misurazioni": questa la posizione di Paolo Landi, segretario generale dell'Adiconsum. L'associazione chiede un intervento dell'Autorità per l'energia articolato su tre punti: una verifica della taratura di tutti i contatori del gas metano installati presso gli utenti familiari prima del 1998 da parte di una struttura indipendente, il rimborso degli importi di consumo del gas indebitamente indebitati ed eventuali sanzioni amministrative alle società che si sono rese responsabili di eventuali illeciti. 2008 - redattore: BS.

Torna all'inizio


Attenti ai milioni di SMS truffa (sezione: Class action)

( da "Cellulare Magazine.it" del 30-01-2008)

Argomenti: Class Action

NEWS Mercoledi 30-01-2008 Attenti ai milioni di SMS truffa Ordinata dal Garante un'ispezione della polizia postale nei confronti di uno dei quattro gestori nazionali, forse Tim Il garante per le comunicazioni ha ordinato ieri alla polizia postale di compiere un'ispezione presso un operatore di telefonia mobile sospettato di aver partecipato all'invio di SMS truffa che avvertono l'utente della presenza di finti messaggi in segreteria per convincerlo a chiamare numeri a pagamento. "All'esito degli accertamenti l'Agcom adotterà i provvedimenti sanzionatori di competenza", si legge in un comunicato dell'Autorità, che non ha voluto però rivelare il nome dell'azienda telefonica coinvolta. Secondo le Associazioni consumatori, tuttavia, l'operatore sotto ispezione sarebbe Tim. L'ispezione è stata ordinata dopo che alcune associazioni di consumatori hanno denunciato l'invio di milioni di messaggi di testo studiati per convincere gli utenti a chiamare un numero a pagamento, attraverso il quale i truffatori avrebbero già intascato milioni di euro. "Da qualche settimana ha ripreso piede in Italia la truffa degli sms con finti messaggi in segreteria, che rimandano a numeri 899 il cui costo della chiamata, mediamente, è di 12,40 euro più Iva al minuto", ha dichiarato il Codacons in un comunicato che citava alcuni esempi degli SMS-esca. Alcuni messaggi sono ad esempio: "E' presente un nuovo messaggio. Ore 10.18 del 28.01.08 (1 messaggio). Per ascolto chiama da fisso 899xxxxxx"; oppure "Parts express: abbiamo tentato di recapitarle una spedizione al suo indirizzo. Prego contattarci in orari d'ufficio al numero di telefono 899xxxxxx per nuova consegna". Secondo l'associazione dei consumatori, i messaggi sarebbero stati inviati a circa 3 milioni di utenti per un giro d'affari totale di 20 milioni di euro. Nel tentativo di limitare ulteriori raggiri di questo genere, l'Agcom ha assicurato che presto introdurrà importanti modifiche al sistema di numerazione. class="hilite">Nel frattempo Adusbef e Federconsumatori stanno valutando di iniziare una class="term">class class="term">action contro le truffe legate ai numeri con tariffazione aggiuntiva 899. "Abbiamo denunciato più volte questi problemi all'Autorità e al Ministero delle comunicazioni. Fino ad oggi non abbiamo avuto risposte e le truffe continuano", si legge in una nota.

Torna all'inizio


SI SCALDA il clima al Santa Maria Nuova, con Cisl e Fials che minacciano azioni d (sezione: Class action)

( da "Resto del Carlino, Il (R. Emilia)" del 30-01-2008)

Argomenti: Class Action

I protesta, denunce e lanciano una provocatoria colletta per comprare apparecchi acustici da donare ai vertici aziendali, "sordi" alle lamentele dei lavoratori. "Nonostante la nostre ripetute richieste di assunzione di personale e di ripresa delle trattative sulle problematiche sospese ? scrivono le due sigle in una nota ? è arrivata una convocazione d'incontro con all'ordine del giorno la riorganizzazione dell'Area di chirurgia, il progetto di ristrutturazione del Dipartimento di medicina di laboratorio e il progetto relativo alla distribuzione dei pasti all'Ausl". L'ordine del giorno, prosegue il comunicato, "deciso unilateralmente dall'Azienda, pur toccando temi importanti elude completamente le richieste dei sindacati", per i quali sono altre le priorità. A partire dalla "grave carenza di personale in quanto sussistono situazioni a rischio di collasso con turni illegittimi che generano pesanti conseguenze per la salute dei lavoratori e per la sicurezza degli utenti". - -->.

Torna all'inizio


Gas fantasma in bolletta? La class action del contatore Misuratori vecchi . La perizia dei pm scatena i consumatori (sezione: Class action)

( da "Nazione, La (Nazionale)" del 30-01-2008)
Pubblicato anche in:
(Giorno, Il (Nazionale)) (Resto del Carlino, Il (Nazionale))

Argomenti: Class Action

Gas "fantasma" in bolletta? class="hilite">La class="term">class class="term">action del contatore "Misuratori vecchi". La perizia dei pm scatena i consumatori di ACHILLE PEREGO ? MILANO ? A GONFIARE Le bollette del gas non sarebbe solo il caro-petrolio ma anche il sistema di misurazione. Ovvero milioni di contatori talmente vecchi e malconci da calcolare anche il gas fantasma. Ovvero farci pagare quello che non consumiamo (in media il 10% in più) per un totale di almeno 500 milioni di metri cubi all'anno. E' questo l'esito a cui è giunta la perizia ordinata dai pm milanesi Sandro Raimondi e Letizia Mannella all'interno dell'inchiesta sulla corretta misurazione dei consumi di gas che aveva già portato nel maggio del 2007 ad accusare a vario titolo di associazione a delinquere finalizzata alla truffa i vertici delle principali società del settore come l'Eni e le controllate Snam Rete Gas e Italgas, la milanese Aem e l'Arcalgas. Quindi manager del calibro di Scaroni, Malacarne, Locanto e Zuccoli. Nella scorsa primavera oggetto della denuncia, che aveva fatto accendere i fari anche all'Authority per l'energia elettrica e il gas, era la misurazione del gas trasportato nelle grandi reti. Adesso, dai metanodotti si è passati ai contatori di casa. E il risultato sembra lo stesso: il gas sarebbe misurato col trucco. Un'ipotesi di reato che ha già fatto scendere in campo le associazioni dei consumatori pronte, come Codacons e Adoc (che nei prossimi giorni metterà a disposizione i moduli sul suo sito) ad avviare class="term">class class="term">action contro le aziende per restituire alle famiglie il maltolto, almeno 120-150 euro all'anno. Sempre Codacons e Adoc hanno annunciato l'intenzione di costituirsi parte civile nel procedimento per ottenere il rimborso delle maggiori somme pagate e consigliano ai consumatori danneggiati di conservare le bollette e inviare al proprio gestore una raccomandata nella quale si chiede il rimborso delle erogazioni, rimborso che per l'Unione consumatori ammonterebbe a 150 euro l'anno e varrebbe per gli ultimi cinque anni. RESPONSABILI della presunta truffa del gas, come ricorda l'Adiconsum, sono i contatori vecchi che misurano (sbagliando) i metri cubi. Una denuncia che Adiconsum aveva già fatto (chiedendo all'Authority di intervenire per verificare quelli installati prima del 1998) e ora viene avvalorata dalla perizia che ha dimostrato come su una cinquantina di contatori esaminati (ma ieri la Gdf ne ha sequestrati altri 120 dell'Italgas a Bussero nel Milanese per ampliare il campione) tutti quelli più vetusti (una trentina) con la membrana naturale hanno manifestato margini di errore dal 6 fino al 15%. E calcolando che in Italia sarebbero almeno cinque milioni i contatori con questa membrana (poi sostituita da quella sintetica) si arriva a 500 milioni di metri cubi di gas pagato e mai consumato. Del resto, dopo Milano, anche da Bologna, attraverso l'Uppi, arriva la conferma di almeno cinquanta segnalazioni ma i casi (con anche reclami a Hera) sarebbero oltre mille. Com'era giù successo l'anno scorso è arrivata la difesa delle aziende coinvolte. Snam Rete Gas fa sapere di essere estranea alla perizia non occupandosi di consumatori finali. Italgas conferma l'assoluta correttezza ed esclude qualsiasi truffa ricordando come su 6 milioni di suoi contatori solo 1,8 ha più di 25 anni ma è in atto un piano per sostituirli. L'Aem, di recente convolata a nozze con l'Asm di Brescia, sottolinea il massimo rispetto verso l'inchiesta fiduciosa che non emergerà un danno verso i consumatori. Ma invoca anche leggi più chiare perchè per le aziende non c'è obbligo di sostuire i vecchi contatori la cui membrana, ammette, ispessendosi nel tempo non consente una corretta misurazione. Dura, infine, la replica di Bruno Tani, presidente di Anigas secondo il quale "la stragrande maggioranza dei contatori di gas in Italia è in regola" e i risultati della perizia "non hanno alcuna corrispondenza con quella che è la realtà sul campo da noi conosciuta". - -->.

Torna all'inizio


I giovani diventano risorsa da investire nella collettività (sezione: Class action)

( da "Stampa, La" del 30-01-2008)

Argomenti: Class Action

POLITICHE SOCIALI.IL NUOVO ORIENTAMENTO DI REGIONE E USL I giovani diventano risorsa da investire nella collettività Quando si parla di giovani, spesso si associa una serie infinita di problematiche legate al disagio, alla tossicodipendenza, all'alcolismo, al bullismo. Come se gli adolescenti rappresentassero soltanto un problema sociale da risolvere. Le nuove prospettive promosse dal Servizio famiglia e politiche giovanili dell'assessorato alla Sanità promuovono invece le giovani generazioni quali risorse preziose per lo sviluppo economico e culturale della regione. "L'importanza del progetto - spiega Patrizia Scaglia, responsabile del Servizio famiglia e politiche giovanili, intervenuta alla conferenza "Lo stato dell'arte delle politiche giovanili" - sta nell'ascolto e nel canale comunicativo aperto con gli adolescenti. In soli 9 mesi abbiamo realizzato ben 45 audizioni verbalizzate in tutti i Comuni e le Comunità montane della regione. Non abbiamo parlato dei giovani, ma con i giovani e loro hanno apprezzato molto questa disponibilità delle istituzioni all'ascolto". Nel 2008 il progetto si propone di mettere a disposizione dei Comuni e dei gruppi giovanili, con un accordo tra Regione e Celva, il Consiglio permanente degli enti locali, la possibilità di accedere ad un'azione di supporto consulenziale per dare vita a sperimentazioni locali in ordine alla partecipazione dei giovani alla vita sociale e municipale. "Entro un anno - spiega Sabrina Biscaro, educatore professionale dell'Ufficio minori e politiche giovanili - verificheremo inoltre la possibilità di predisporre un bando di finanziamento per progetti costruiti da gruppi giovanili informali". Nei prossimi due anni, inoltre, sarà realizzato il primo Forum regionale dei giovani, per dare continuità al percorso di ascolto e confronto fra le parti sociali. La conferenza che si è svolta nei giorni scorsi, promossa dall'assessorato Istruzione e cultura in collaborazione con l'Usl, fa parte di un ciclo di 5 incontri dal tema "Adolescenti: mantenere il contatto" che , come precisa Paola Salino, coordinatrice del consultorio per adolescenti "Il Pangolo dell'Usl Valle d'Aosta", permettono un confronto sui progetti esistenti e sulle eventuali proposte future. Il dato emerso da queste indagini è che sono soltanto 20, su un totale di 74, i Comuni che in Valle hanno indicato di aver attivato servizi e iniziative a favore dei giovani. C'è ancora molto da fare.

Torna all'inizio


Crediti, de cuius, divisione in ragione delle quote, insussistenza (sezione: Class action)

( da "AltaLex" del 30-01-2008)

Argomenti: Class Action

Cassazione civile , SS.UU., sentenza 28.11.2007 n° 24657 Stampa Crediti ? de cuius ? divisione in ragione delle quote ? insussistenza ? i crediti entrano a far parte della comunione ereditaria ? sussistenza [art. 1100 c.c.] I crediti del de cuius non si dividono automaticamente tra i coeredi in ragione delle rispettive quote, ma entrano a far parte della comunione ereditaria. Ciascuno dei partecipanti alla comunione ereditaria può agire singolarmente per far valere l'intero credito ereditario comune o anche la sola parte di credito proporzionale alla quota ereditaria senza necessità di integrare il contraddittorio nei confronti di tutti gli altri coeredi. La partecipazione al giudizio di tutti i coeredi può essere richiesta dal convenuto debitore in relazione ad un concreto interesse all'accertamento nei confronti di tutti. (1) (1) Per la formula processuale civile del ricorso per Cassazione, si veda Altalex Formulario Civile diretto da Andrea Ceccobelli. (Fonte: Altalex Massimario 4/2008. Cfr. nota di Mirella Ciarleglio e nota su Altalex Mese) SUPREMA CORTE DI CASSAZIONE SEZIONI UNITE CIVILI Sentenza 28 novembre 2007, n. 24657 Svolgimento del processo Tizia, in qualità di erede del defunto marito Tizio, ha chiesto ed ottenuto dal Tribunale di ... la condanna della s.n.c. Alfa al pagamento di differenze retributive spettanti al dante causa in relazione al pregresso rapporto di lavoro intercorso tra il medesimo e la società. La Corte di Appello di??. con la sentenza oggi denunciata ha riformato la decisione del primo giudice, dichiarando la nullità della statuizione di condanna in favore della minore R. e l'inammissibilità dell'intervento della stessa in grado di appello; ha liquidato le somme dovute alla sig. Tizio nella misura della quota ad essa spettante. Il giudice dell'appello ha escluso l'esistenza di un litisconsorzio necessario tra eredi per i crediti del de cuius. Avverso questa sentenza la soc. Alfa ha proposto ricorso per cassazione con sei motivi, illustrato da memoria. Tizia resiste con controricorso. La causa è stata rimessa all'esame delle Sezioni Unite per l'esame della questione, sollevata con il primo motivo, dell' integrità del contraddittorio per la mancata partecipazione al giudizio di uno dei coeredi; questione su cui si è registrato un contrasto di giurisprudenza in ordine alla configurabilità di un litisconsorzio necessario tra eredi del creditore nell'azione per il recupero delle somme dovute al loro dante causa. Motivi della decisione 1. Con il primo motivo di ricorso si denuncia violazione e falsa applicazione degli artt. 727, 757 e 760 cod. proc. civ. in relazione all'art. 354 cod. proc. civ. e ai principi processuali generali in tema di economia di giudizio e contrasto di giudicati. La parte censura la sentenza impugnata che ha negato la sussistenza di un vizio di integrità del contraddittorio per la mancata partecipazione al giudizio di Roberta , coerede di Tizio, escludendo l'esistenza di un litisconsorzio necessario tra i coeredi nell'azione promossa per l'accertamento del credito del de cuius, ed ha quindi pronunciato sulla domanda riconoscendo la sussistenza del credito azionato nei limiti della quota spettante alla sig.ra Tizia. La società ricorrente afferma invece che la sussistenza del diritto in questione doveva essere accertata nel contraddittorio di tutti gli eredi. D'altro canto, nel caso di specie non poteva ritenersi neppure accertata la quota della successione. Il motivo non merita accoglimento per le seguenti considerazioni. La questione sottoposta all'esame di questa Corte riguarda la configurabilità di un litisconsorzio necessario tra gli eredi del creditore nell'azione per il pagamento di somme dovute al loro dante causa. In materia, si sono registrati orientamenti contrastanti della giurisprudenza, perché secondo un primo, tradizionale indirizzo i debiti e i crediti del de cuius si dividono automaticamente tra i coeredi in ragione delle rispettive quote, operando nel nostro ordinamento il principio del diritto romano in base al quale nomina et debita ipso iure dividuntur. In questa linea, Cass. 5 gennaio 1979 n. 31 ha affermato che i prossimi congiunti di persona deceduta a causa di fatto illecito altrui, ove agiscano iure ereditario, possono chiedere il ristoro del danno ciascuno nei limiti della propria quota, per far valere il diritto al risarcimento già entrato nel patrimonio del defunto; Cass. 28 febbraio 1984 n. 1421 ha escluso, con riguardo alla domanda di risarcimento del danno proposta da un coerede nei confronti di altri coeredi o di un terzo, la necessità di integrazione del contraddittorio nei confronti di tutti i coeredi. Cass. 5 maggio 1999 n. 4501 ha affermato che la prestazione assistenziale o previdenziale può essere richiesta, dopo la morte dell'avente diritto, da ciascun coerede nei limiti della propria quota ereditaria; nello stesso senso si esprimono Cass. 9 agosto 2002 n. 12128, 29 marzo 2004 n. 6237, 5 aprile 2004 n. 6659. Nello stesso ordine di idee Cass. 9 marzo 2006 n. 5100 ha ritenuto che in caso di successione mortis causa di più eredi nel lato passivo del rapporto obbligatorio si determina un frazionamento pro quota dell'originario debito del de cuius fra gli aventi causa, con la conseguenza che il rapporto che ne deriva non è unico ed inscindibile, e non si determina, nell'ipotesi di giudizio instaurato per il pagamento, alcun litisconsorzio necessario tra gli eredi del debitore defunto, né in primo grado, né nella fase di gravame, neppure sotto il profilo della dipendenza di cause. Da tale orientamento si discosta Cass. 13 ottobre 1992 n. 11128, con cui si è affermato, sulla base di una approfondita analisi dei dati normativi (non riscontrabile negli altri precedenti finora citati) che i crediti del de cuius, a differenza dei debiti, non si dividono automaticamente tra i coeredi in ragione delle rispettive quote, ma entrano a far parte della comunione ereditaria. In senso conforme si sono espresse anche Cass. 21 gennaio 2000 n. 640, 5 settembre 2006 n. 19062, le quali però, sul presupposto che il mantenimento della comunione ereditaria dei crediti sino alla divisione soddisfa l'esigenza di conservare l'integrità della massa e di evitare qualsiasi iniziativa individuale idonea a compromettere l'esito della divisione stessa, hanno affermato che i compartecipi assumono le vesti di litisconsorti necessari nei giudizi diretti all'accertamento dei crediti ereditari ed al loro soddisfacimento, mentre Cass. 11128/1992, cit., aveva confermato il rigetto della domanda di un coerede diretta al pagamento della propria quota del credito ereditario. Il collegio condivide l'indirizzo da ultimo richiamato per quanto attiene al regime di comunione dei crediti ereditari; ritiene peraltro che questa soluzione non comporti la necessaria partecipazione di tutti i coeredi all'azione promossa contro il debitore. Come osservato da Cass. n. 11128/92 cit., il principio tradizionale della ripartizione automatica tra i coeredi è stabilito solo per i debiti dall'art. 752 cod. civ. (secondo cui i coeredi contribuiscono tra loro al pagamento dei debiti e dei pesi ereditari in proporzione delle rispettive quote ereditarie); ma una diversa disciplina deve ritenersi dettata per i crediti dagli artt. 727 e 757 cod. civ. La prima disposizione, stabilendo che le porzioni debbono essere formate comprendendo nelle stesse, oltre ai beni immobili e mobili anche i crediti, presuppone evidentemente che gli stessi facciano parte della comunione. La seconda, prevedendo che il coerede al quale siano assegnati tutti i crediti o l'unico credito del de cuius è reputato il solo successore nei crediti dal momento dell'apertura della successione, rivela inequivocabilmente che i crediti non si ripartiscono tra i coeredi in modo automatico, ma ricadono nella comunione ereditaria. Una conferma si trae anche dalla disposizione dell'art. 760 cod. civ., che, escludendo la garanzia per l'insolvenza del debitore di un credito assegnato a uno dei coeredi, presuppone necessariamente che questi siano inclusi nella comunione. L'opinione di chi, per circoscrivere la portata del principio di cui all'art. 727 cod. civ., limita l'operatività della comunione dei crediti a quelli indivisibili, non trova alcun riscontro nel dato normativo, dovendosi del resto escludere, come ha osservato attenta dottrina, che vi sia incompatibilità tra distinzione strutturale dei diritti di credito degli eredi e permanenza degli stessi in comunione. Argomenti in senso contrario alla tesi della comunione non possono essere tratti dall'art. 1295 cod. civ., secondo cui l'obbligazione si divide tra gli eredi di uno dei condebitori o dei creditori in solido, in proporzione delle rispettive quote. La norma, che non riguarda il credito del solo de cuius, ma concerne la diversa ipotesi del credito solidale tra lo stesso ed altri soggetti, si limita a sancire in generale, salvo patto contrario, l'inoperatività del principio della solidarietà tra gli eredi di un concreditore in solido, senza definire l'appartenenza o meno dei crediti alla comunione ereditaria. D'altro canto, l'art. 1314 cod. civ., che riguarda la divisibilità del credito in generale, non risulta formulato per l'ipotesi del credito degli eredi, che l'art. 1204 del codice civile abrogato regolava invece stabilendo che gli eredi del creditore non potevano domandare il credito se non per la porzione loro spettante. In definitiva, in tema di crediti facenti parte di una comunione ereditaria, i singoli coeredi non possono pretendere il pagamento di quella che assumono essere la loro quota, con la conseguenza che la stessa cessa di far parte di tale comunione, per la decisiva considerazione che non sono titolari del relativo diritto, non trovando applicazione il principio nomina et debita ipso iure dividuntur, su questo esatto presupposto quindi Cass. 11128/1992 cit. ha ritenuto corretto il rigetto della domanda. Ciò premesso, ritiene tuttavia il collegio che trova applicazione anche in questa ipotesi il principio generale, affermato dalla costante giurisprudenza di questa Corte, secondo cui ciascun soggetto partecipante alla comunione può esercitare singolarmente le azioni a vantaggio della cosa comune senza necessità di integrare il contraddittorio nei confronti di tutti gli altri partecipanti, perché il diritto di ciascuno di essi investe la cosa comune nella sua interezza (cfr. Cass. 22 ottobre 1998 n. 10478, 17 novembre 1999 n. 12767, 28 giugno 2001 n. 8842, 6 ottobre 2005 n. 19460). In questa prospettiva ogni coerede può agire per ottenere la riscossione dell'intero credito, non ponendosi la necessità della partecipazione al giudizio di tutti gli eredi del creditore, atteso che la pronuncia sul diritto comune fatto valere dallo stesso spiega i propri effetti nei riguardi di tutte le parti interessate, restando peraltro estranei all'ambito della tutela del diritto azionato i rapporti patrimoniali interni tra coeredi, destinati ad essere definiti con la divisione. L'integrazione del contraddittorio nei confronti degli altri coeredi può essere richiesta dal convenuto debitore, se ed in quanto egli abbia interesse ad una pronuncia che faccia stato anche nei confronti di tutti i partecipanti alla comunione. Se il singolo coerede può agire per la riscossione dell'intero credito, a maggior ragione tale legittimazione gli va riconosciuta in relazione alla riscossione della parte di credito proporzionale alla quota ereditaria, fermo restando che il pagamento effettuato dal debitore non ha effetti nei rapporti interni con gli altri coeredi. In conclusione, si deve affermare il principio secondo cui i crediti del de cuius non si dividono automaticamente tra i coeredi in ragione delle rispettive quote, ma entrano a far parte della comunione ereditaria; ciascuno dei partecipanti ad essa può agire singolarmente per far valere l'intero credito ereditario comune o anche la sola parte di credito proporzionale alla quota ereditaria, senza necessità di integrare il contraddittorio nei confronti di tutti gli altri coeredi. La partecipazione al giudizio di costoro può essere richiesta dal convenuto debitore in relazione ad un concreto interesse all'accertamento nei confronti di tutti della sussistenza o meno del credito. Ne consegue che la decisione impugnata appare conforme a diritto, pur dovendo essere corretta la motivazione ai sensi dell'art. 384 cod. proc. civ.; infatti, la necessità di integrazione del contraddittorio con gli altri coeredi è stata esclusa esattamente, ma sull'erroneo presupposto che ogni erede possa agire soltanto nei limiti della propria quota. La statuizione relativa all'ammontare del credito spettante alla sig. Tizio non costituisce d'altro canto oggetto di impugnazione. 2.1. Con il secondo motivo, mediante la denuncia dei vizi di violazione e falsa applicazione dell'art. 414 n. 3 cod. proc. civ. in relazione agli artt. 416 e 429 secondo comma cod. proc. civ., nonché difetto di motivazione, si ripropone l'assunto (disatteso dalla Corte territoriale) della nullità del ricorso introduttivo di primo grado - quanto alla domanda subordinata relativa a differenze retributive connesse alla quantità delle prestazioni lavorative fornite dal exTizio - per la impossibilità di identificare il petium e la causa petendi. In particolare, non risultano indicate le ore mensili, lavorate o pretese: e, contrariamente a quanto sostenuto nella sentenza impugnata, tali indicazioni non sono desumibili dal conteggio prodotti dalla controparte. 2.2. Il motivo è infondato. Nel rito del lavoro la valutazione di nullità del ricorso introduttivo del giudizio di primo grado per omessa determinazione dell'oggetto della domanda o per mancata esposizione degli elementi di fatto e delle ragioni di diritto su cui essa si fonda, ravvisabile solo quando attraverso l'esame complessivo dell'atto risulti impossibile l'individuazione esatta della pretesa del ricorrente ed il resistente non possa apprestare una compiuta difesa, implica un'interpretazione dell'atto introduttivo della controversia riservata al giudice di merito, censurabile in sede di legittimità solo per vizi di motivazione, il che comporta l'esame non del ricorso introduttivo ma delle ragioni esposte nella sentenza impugnata per affermare che il ricorso stesso sia o meno affetto dal vizio denunciato (giurisprudenza costante: v. per tutte Cass. 27 agosto 2004 n. 17076, 16 gennaio 2007 n. 820). Nella specie, il giudice dell'appello ha rilevato che l'interpretazione della domanda consentiva di riferire i conteggi relativi alla retribuzione spettante per un orario di 40 ore settimanali (e di durata rispettivamente inferiore e superiore nel primo e nell'ultimo mese di servizio) anche per il calcolo delle spettanze richieste con la domanda subordinata, secondo criteri specificamente indicati. La motivazione, immune da vizi logici, resiste alle critiche mosse. 3. Con il terzo motivo si denunciano i vizi di violazione degli artt. 36 Cost, 2099 c.c. e "dei principi generali in tema di natura sinallagmatica del rapporto di lavoro", nonché difetto di motivazione. Si osserva che la Corte territoriale, seguendo la consulenza tecnica d'ufficio disposta in primo grado, ha da un lato utilizzato la contrattazione collettiva del settore Lapidei come parametro di determinazione della retribuzione ex art. 36 Cost.; dall'altro ha "confermato l'obbligo di retribuzione delle ore non lavorate fino alla concorrenza dell'orario contrattuale", mentre risulta che l'azienda ha ricevuto una prestazione di fatto inferiore a quella pattuita. 4. Con il quarto motivo si denuncia violazione e falsa applicazione degli artt. 5 e seguenti legge 19 dicembre 1984 n 863, in relazione agli artt. 1206, 2126 e 2967 cod. civ. In relazione alla applicazione, enunciata nella sentenza impugnata, del principio secondo cui la retribuzione matura mensilmente, salvo i casi di interruzione o sospensione del rapporto senza diritto alla retribuzione nelle ipotesi tassativamente contemplate dalla legge o dal contratto di lavoro, la parte osserva che di fatto si è verificata una prestazione oraria inferiore quella contrattuale per le frequenti assenze del dipendente: sul presupposto di fatto di una prestazione inferiore a quella contrattuale sarebbe stato onere del dipendente provare di aver messo a disposizione della azienda le energie lavorative per l'orario non prestato, e che l'azienda per sua scelta non aveva accettato la prestazione offerta. Si richiamano in proposito le prove testimoniali raccolte e una dichiarazione del procuratore della controparte, relativa alla non contestazione delle ore effettivamente lavorate. 5. Con il quinto motivo di ricorso, denunciandosi la violazione dell'art. 1362 cod. civ., si rileva che la Corte territoriale ha erroneamente stabilito che la retribuzione del tempo pieno spettava in base al Ccnl Lapidei Industria. Tale affermazione si pone in contrasto con l'utilizzazione di questa disciplina collettiva, non applicabile direttamente al rapporto di lavoro in questione, solo come parametro di determinazione della retribuzione corrispondente ai criteri dell'art. 36 Cost.; si fonda poi su un'errata interpretazione di tale disciplina negoziale, che non riconosce il diritto alla retribuzione per le ore non lavorate. 6. Con l'ultimo motivo, denunciandosi un vizio di motivazione, si sostiene che la causa non può essere risolta in termini di mancata prova dell'inadempimento parziale del lavoratore, perché, anche a considerare assolto l'onere probatorio a carico del medesimo, il datore di lavoro ha fornito la prova circa la parziale prestazione ricevuta. Si richiamano in proposito le stesse deduzioni già riportate sub 4., e si rileva che la Corte territoriale avrebbe dovuto ricondurre alle cause che non comportano il diritto alla retribuzione le ore non prestate nell'ambito dell'orario normale. 7. La Corte giudica infondati questi quattro motivi, da esaminarsi congiuntamente per la loro connessione logica. Secondo la sentenza impugnata, risulta pacifico in causa che fra le parti era stato stipulato un contratto di lavoro "a tempo pieno" (cioè per la durata normale dell'orario lavorativo stabilito dalla contrattazione collettiva del settore). Sulla base di questo presupposto, non contestato, la Corte territoriale ha richiamato il principio generale secondo cui la retribuzione matura mensilmente, salvo i casi di interruzione o sospensione del rapporto senza diritto alla retribuzione nelle ipotesi tassativamente contemplate dalla legge o dal contratto di lavoro. Seguendo questa impostazione, il giudice di appello ha richiamato le disposizioni della contrattazione collettiva invocata da controparte solo per confutare la tesi secondo cui questa disciplina conterrebbe una regola autonoma di commisurazione della retribuzioni alle sole ore effettivamente lavorate, affermando che questa regolamentazione applica invece il principio generale sopra ricordato, precisando i criteri di riduzione dell'ammontare del corrispettivo in caso di prestazione di lavoro per un orario inferiore a quello pattuito per cause che non comportino il diritto alla retribuzione. In relazione a questa ricostruzione - che come si è detto presuppone la pattuizione di una prestazione lavorativa "a tempo pieno" - sono irrilevanti i riferimenti della società ricorrente alle fattispecie del lavoro a tempo parziale e in particolare al problema di commisurazione della retribuzione alla prestazione lavorativa ridotta in caso di pattuizione priva dei requisiti di cui all'art. 5 della legge n. 863/1984. La sentenza impugnata contiene poi questa enunciazione: "la circostanza che il dipendente, contravvenendo ai suoi doveri (ipotesi, peraltro, mai esplicitamente dedotta dalla Alfa) presti l'attività lavorativa per un tempo inferiore all'orario contrattuale non legittima la unilaterale diminuzione della retribuzione da parte del datore in mancanza di una ipotesi tipica di sospensione dell'obbligo retributivo)." La motivazione sul punto deve essere corretta, dovendo essere qui precisato, in relazione al principio generale di corrispettività delle prestazioni nel rapporto di lavoro, che il diritto alla retribuzione è certamente escluso in caso di mancata prestazione lavorativa per inadempimento del lavoratore. La stessa sentenza, peraltro, considera in proposito la mancanza di specifiche allegazioni da parte della società datrice di lavoro in ordine a questo profilo, e tale rilievo non è confutato dalla parte ricorrente. L'affermazione contenuta nel ricorso, secondo cui è "pacifico che la prestazione di fatto sia stata quella corrispondente alle ore indicate in busta paga, inferiori alle 174 mensili", resta priva di qualsiasi riscontro, e non vengono neppure indicate per questo aspetto, sotto il profilo del denunciato vizio di motivazione, specifiche circostanze di fatto di carattere decisivo di cui sia stato trascurato l'esame. Tali non possono essere considerate la dichiarazione resa in udienza dal procuratore della sig. Tizio, secondo cui "sulla base delle ore effettivamente lavorate non vi sono differenze retributive" (dato cui non può essere assegnato l'univoco significato di riconoscimento della corrispondenza delle ore lavorate a quelle risultanti dalle buste paga), né le deposizioni testimoniali parzialmente richiamate, con riferimenti del tutto generici ad assenze dal lavoro. 8. Il ricorso deve essere quindi respinto. In considerazione della particolarità della questione trattata, oggetto di contrasti giurisprudenziali, si ravvisano giusti motivi per compensare interamente tra le parti le spese del presente giudizio. P.Q.M. La Corte rigetta il ricorso. Compensa tra le parti le spese del presente giudizio.

Torna all'inizio


I soci dipendenti: Bruciato un intero anno di stipendio (sezione: Class action)

( da "Sole 24 Ore, Il" del 30-01-2008)

Argomenti: Class Action

Il Sole-24 Ore sezione: IN PRIMO PIANO data: 2008-01-30 - pag: 10 autore: La polemica. Parla Patrice Leclerc, presidente degli impiegati azionisti I soci dipendenti: "Bruciato un intero anno di stipendio" Andrea Malan PARIGI. Dal nostro inviato "N egli ultimi sei mesi, è come se avessimo perso un anno di stipendio ". Patrice Leclerc, presidente di Assact- l'associazione degli azionisti dipendenti della Société Générale - sintetizza così in un'intervista al Sole 24 Ore il loro malcontento. Quella di Leclerc non è una battuta: i conti sono lì a dimostrarlo. Allora: nei vent'anni dalla privatizzazione, ogni dipendente della SocGen in Francia ha investito una volta l'anno nell'azienda, con aumento di capitale riservato. Ogni anno ha investito in media un mese di stipendio. Quelli che sono in azienda da vent'anni avevano accumulato a fine 2006 un gruzzolo di 80mila euro (in media). E il calo degli ultimi sei mesi ha fatto sì che questo si sia ridotto della metà: i 40mila euro persi sono appunto pari all'incirca a un anno di stipendio. In tutta l'azienda, comprese le filiali estere, sono in 70mila a potersi lamentare (compresi molti degli oltre 2mila dipendenti italiani, che da qualche anno partecipano anch'essi al piano).Il rimbalzo del titolo di ieri, sulle voci di Opa, è per loro una magra consolazione. Tanto più che la maxiperdita è destinata anche ad azzerare la parte variabile dei compensi (che ha raggiunto i 124 milioni di euro l'anno scorso). Quanto all'aumento di capitale in arrivo (sempre che le azioni vengano offerte in opzione a tutti), i dipendenti dovranno investire altri stipendi per non lasciarsi diluire. Quanti lo faranno? Leclerc ammette che"i miei colleghi sono un po' scoraggiati". Per ora la loro rabbia si tradurrà nella presentazione di una denuncia contro ignoti,che verrà depositata dall'Assact proprio stamane. Ma non basta. Al doppio salasso economico si aggiunge la beffa: i dipendenti di SocGen sono infatti diventati nel tempo il maggiore azionista della banca, con una quota che a fine giugno 2007 era del 6,8% del capitale e di quasi l'11% dei diritti di voto; ma non hanno praticamente alcuna voce in capitolo. Il perché lo spiega Leclerc: le azioni sono attualmente depositate presso un fondo - denominato E-fund - i cui amministratori sono nominati dall'azienda e dai sindacati. Se ci fosse un'Opa ostile,per esempio,sarebbero loro a votare per i lavoratori. "Da tempo - prosegue Leclerc noi reclamiamo quella rappresentanza collettiva che ora ci spetta di diritto". La legge è di fine 2006, ma Daniel Bouton, presidente di SocGen, finora l'ha tirata per le lunghe.Leclerc spera che gli avvenimenti di questi giorni convincano la banca ad accelerare i tempi: "Se ci fosse la volontà politica, potremmo farcela in tempo perl'assemblea di maggio ".L'obiettivoè di eleggere una lista in consiglio d'amministrazione con due o tre rappresentanti. Leclerc,che in SocGen si occupa di mezzi di pagamento elettronici, non arriva a chiedere la testa di Bouton: "La prudenza impone di attendere i risultati delle varie inchieste, perché la situazione non è abbastanza chiara ". Ma è significativo che abbia parole di comprensione per Jerome Kerviel. "Non credo gli faremo causa: io, personalmente, sono contrario. In fondo non ha rubato un euro, si è limitato a nascondere degli impegni. La colpa è piuttosto dell'ambiente generale del trading ". Oggi si tiene anche la riunione straordinaria del consiglio d'impresa: i sindacati chiederanno conto a Bouton e a Jean-Pierre Mustier, patron della banca d'investimento, delle defaillances e dei nuovi controlli che la banca intende mettere in atto; oltre a chiedere garanzie sul mantenimento dell'occupazione. LE MOSSE FUTURE In molti avevano sottoscritto aumenti di capitale riservati "Non credo faremo causa al collega. Non ha rubato un euro. La colpa? Del trading".

Torna all'inizio


Tolstoj, per capire da dove si riparte per cambiare davvero (sezione: Class action)

( da "Corriere del Mezzogiorno" del 30-01-2008)

Argomenti: Class Action

Corriere del Mezzogiorno - CASERTA - sezione: OPINIONI - data: 2008-01-30 num: - pag: 15 categoria: REDAZIONALE A PROPOSITO DI DISCONTINUITA' Tolstoj, per capire da dove si riparte per cambiare davvero di MARIO MATTIOLI C aro direttore, nei giorni scorsi, durante la presentazione di un progetto di riorganizzazione aziendale imperniato sulla cultura del cambiamento, è apparsa una slide che riportava la seguente frase di Tolstoj: "Tutti pensano a cambiare l'umanità e nessuno pensa a cambiare se stesso". Ho riflettuto a lungo sul suo significato, specialmente con l'ottica aziendale, che porta a considerare che tutto ciò che non è corretto è fatto dagli altri e non da me, che se gli altri si comportassero come mi comporto io tutto sarebbe corretto, quindi che è necessario che gli altri si uniformino a me per ottenere azioni e procedure corrette. Insomma, la solita storia, grandissimo alibi per evitare di fare una sana autocritica. Improvvisamente mi sono anche reso conto di quanto attuale sia questo modo di pensare rapportadolo alla società civile, specialmente in questo particolare momento storico, e specialmente oggi a Napoli e in Campania. Siamo sommersi dalla munnezza e chiediamo con forza le dimissioni dei vertici istituzionali. I vertici istituzionali rispondono che la maggior parte di chi oggi chiede conto e ragione hanno, a vario titolo, "campato" nel recente passato proprio grazie ai favori di coloro di cui chiedono la testa. Siamo alle solite, inutili, sterili e grottesche polemiche. La politica senza controllo crea il mostro della massimizzazione del profitto di chi la esercita, quasi fosse un'azienda. Invece chi la esercita deve avere l'etica di massimizzare i servizi e le necessità della collettività che lo ha eletto minimizzandone i costi di realizzazione. Deve cioè riparare strade che non si rirompono dopo aver consegnato un cantiere, deve fare i conti di quanta immondizia si produce e prevederne lo smaltimento regolare, attraverso l'adozione di quanto necessario per non intasare il sistema, deve provvedere ad una buona sanità, sia dal punto di vista delle infrastrutture che da quello della qualità del personale medico e paramedico e così via. Se tutto ciò fosse stato fatto correttamente non dovremmo assistere ai numerosi processi giudiziari i cui imputati, vertici delle istituzioni, sono accusati di avere operato in modo personalistico e clientelare, esattamente agli antipodi del comportamento etico che avrebbero dovuto sentire la necessità e l'obbligo di assumere, in quanto pubblici amministratori. La società che non controlla, e che non si indigna se non quando si arriva ben oltre l'umano limite di sopportazione di situazioni ormai patologiche, è anch'essa colpevole. Quando poi, così come asserito da rappresentanti della politica, "campa" grazie ai favoritismi degli stessi politici, è doppiamente colpevole. Allora, per sopravvivere non solo noi, ma specialmente le future generazioni, dobbiamo avere il coraggio di cambiare noi stessi per sperare di cambiare l'umanità. Per cambiare in modo vero dobbiamo creare un corto circuito con il passato, un'azione di discontinuità (termine oggi assai in auge), adottando un comportamento che veda la collettività al centro e non noi stessi come singoli e applicando regole di educazione civica. Ma dobbiamo anche pretendere che chi noi eleggiamo per governarci lo faccia in maniera trasparente, etica, massimizzando il livello di servizi per la collettività, senza immaginare di dover sistemare se stesso e la sua famiglia (magari allargata) e le future generazioni. Siamo noi cittadini che abbiamo il diritto, ma anche il dovere, di chiedere conto e ragione delle azioni della politica. Dobbiamo imparare a denunciare i comportamenti scorretti dei singoli e dei politici per iniziare un ciclo virtuoso. Io sono pronto ad impegnarmi per realizzare qualcosa. Sarei veramente curioso di sapere se sono solo. \\ Cambiare noi stessi per sperare di cambiare l'umanità.

Torna all'inizio


DELITTI AMBIENTALI 2007: SEQUESTRATI BENI PER OLTRE 26 MILIONI EURO (sezione: Class action)

( da "marketpress.info" del 30-01-2008)

Argomenti: Class Action

Roma, 30 gennaio 2008 - Nel 2007 il Comando Carabinieri Tutela per l'Ambiente nella Regione Lazio ha effettuato 316 controlli nei diversi settori ambientali; 94 (il 30% del totale) sono risultati non conformi, le persone segnalate sono state 102, quelle arrestate 19 e i sequestri 43, per un valore totale di ventisei milioni di euro. Lo comunica il Comando Carabinieri per la Tutela dell'Ambiente Nucleo Operativo Ecologico di Roma che questa mattina, insieme all'assessorato all'Ambiente della Regione Lazio, ha presentato i risultati dell'azione di contrasto proprio ai reati ambientali. Per incrementare e rendere più efficace il contrasto degli illeciti in materia ambientale nel 2007 il Noe Roma del Comando Carabinieri Tutela per l'Ambiente in accordo con la Regione Lazio Direzione Regionale Ambiente e Cooperazione tra i Popoli ha stipulato un protocollo d'Intesa al fine di sviluppare la collaborazione e controllare l'applicazione delle norme a tutela dell'ambiente. L'accordo prevede la realizzazione di: scambio di informazioni e di dati non sensibili per migliorare l'attività conoscitiva e l'efficacia complessiva dei controlli e delle attività di vigilanza su tematiche di comune interesse; rafforzamento dei livelli di tutela e salvaguardia ambientale con particolare riferimento al miglioramento della qualità delle diverse componenti ambientali (aria, acqua, suolo, sottosuolo); miglioramento della comunicazione tra i cittadini e le istituzioni e tra i vari soggetti istituzionalmente preposti alle attività di prevenzione e repressione degli illeciti ambientali; prevenzione di infiltrazioni da parte della criminalità organizzata nazionale ed internazionale nella Regione Lazio nello specifico settore ambientale; partecipazione alle iniziative di informazione, formazione e aggiornamento del personale impiegato nelle attività ispettive di competenza. "Le attività di controllo e di repressione dei delitti ambientali -ha affermato Filiberto Zaratti, Assessore all'Ambiente e Cooperazione tra i Popoli, durante la conferenza stampa che si è svolta alla Regione Lazio- rappresentano un'efficace azione di tutela ambientale. Per questo motivo l'assessorato regionale ha inteso rafforzare e incrementare la già efficace azione dei Nuclei Operativi Ecologici dei Carabinieri per la Tutela dell'Ambiente del Lazio con la sottoscrizione di un Protocollo d'intesa triennale. Dai dati che presentiamo oggi, emerge netta la predominanza di due tipologie di delitti ambientali: quelli legati all'inquinamento di acque, suolo e aria, e quelli legati all'abusivismo edilizio". "Analizzando le singole operazioni condotte dal Noe ? ha proseguito Zaratti - emergono chiari i settori nei quali bisogna perseguire nelle azioni di vigilanza. L'operazione "Sabbie mobili", ad esempio, dimostra quanto sia necessario tenere sotto controllo tutti passaggi dello smaltimento dei rifiuti, anche quelli provenienti dal ciclo della depurazione. Dietro il perpetuarsi di reati ambientali spesso si celano organizzazioni criminali, che lucrano sul traffico illecito di rifiuti. È necessario continuare a lavorare sia sul fronte della repressione, che su quello della prevenzione, promuovendo campagne informative verso i cittadini per un corretto utilizzo delle risorse ambientali. Non possiamo tollerare che l'azione criminosa e illegale di alcuni, spesso considerata scorciatoia per aggirare regole e norme, diventi un costo sociale insostenibile per la collettività, sia in termini di danni al patrimonio comune che di risorse pubbliche spese per ripristinare i beni violati". . <<BACK.

Torna all'inizio


Truffa sul gas, sigilli della Procura a 119 contatori (sezione: Class action)

( da "Corriere della Sera" del 30-01-2008)

Argomenti: Class Action

Corriere della Sera - MILANO - sezione: Cronaca di Milano - data: 2008-01-30 num: - pag: 7 categoria: REDAZIONALE I periti: addebitati fino a 500 metri cubi in più di quanto consumato Truffa sul gas, sigilli della Procura a 119 contatori L'ennesimo sequestro di contatori, uno dei tanti degli ultimi mesi, è stato l'ultimo atto di indagine dell'inchiesta sulla presunta maxitruffa ai danni degli utenti del gas avviata dalla Procura di Milano. La Guardia di finanza ha "piombato" lunedì e ieri 119 misuratori (senza interrompere la fornitura del gas) nelle abitazioni di altrettanti utenti di Bussero su ordine dei pm Letizia Mannella e Sandro Raimondi che hanno ricevuto le conclusioni della perizia tecnica disposta d'ufficio. Secondo gli esperti incaricati dai magistrati, i contatori "hanno evidenziato un errore possibile medio pari al 6%, con punte superiori al 10%, a sfavore dell'utente", come si legge nel decreto di sequestro. Nel documento, inoltre, è scritto che la "misura del gas viene fortemente influenzata dalla vetustà del parco contatori, nel senso che più è vetusto l'impianto di misurazione più alta è la percentuale di errore in danno del consumatore finale", al quale viene addebitata "una quantità di prodotto maggiore rispetto a quella effettivamente erogata". I contatori sequestrati rappresentano un campione scelto dagli investigatori in base a criteri di installazione, anno di costruzione e modello. Secondo una stima, ci sarebbero in Italia circa 5 milioni di contatori malfunzionanti le cui misurazioni errate avrebbero fatto pagare ai cittadini circa 500 metri cubi di gas in più rispetto a quello consumato. Per tutelare i consumatori, scende in campo il Codacons che ha annunciato che avvierà una "class="hilite">Class class="term">action", l'azione legale collettiva, contro le aziende fornitrici di gas e che si costituirà "parte civile" nell'eventuale processo per "ottenere il rimborso delle maggiori somme pagate". L'associazione ha anche reso noto di aver presentato un esposto all'Autorità garante del gas affinché i contatori vengano rottamati dopo 20 anni e ha invitato tutti gli utenti con contatori vecchi, clienti delle società coinvolte, "a conservare le bollette del gas ed inviare al proprio gestore una raccomandata nella quale si chiede il rimborso delle erogazioni conteggiate e mai effettuate per gli ultimi cinque anni". Nell'inchiesta sono indagate una decina di persone, tra cui i vertici di Eni, Aem, Snam Rete Gas e Italgas. L'ultima società ha diffuso ieri una nota per confermare "l'assoluta correttezza delle procedure di misurazione" escludendo "qualsiasi truffa a carico dei consumatori finali". Sotto accusa I contatori sequestrati G. Gua.

Torna all'inizio


CONTATORI GAS,INDAGINE PM MILANO SU ERRORI CONTEGGIO CONSUM IL CODACONS PREPARA UNA CLASS ACTION E ANNUNCIA LA COSTITUZIONE DI PARTE CIVILE GLI UTENTI CHIEDANO IL RIMBORSO DELLE MA (sezione: Class action)

( da "marketpress.info" del 30-01-2008)

Argomenti: Class Action

GGIORI SOMME PAGATE Roma, 30 gennaio 2008 - Dall'indagine sui contatori del gas e dalla perizia depositata in Procura a Milano emerge con chiarezza che i clienti pagavano per un gas mai consumato. Ora il Codacons dichiara guerra alle società del gas coinvolte nell'indagine e chiede loro la restituzione di quanto indebitamente percepito. L'associazione annuncia la costituzione di parte civile nel procedimento per consentire ai consumatori di ottenere il rimborso delle maggiori somme pagate e prepara una class="hilite">class="term">class class="term">action contro le società che saranno considerate responsabili nel procedimento penale. Il Codacons invita fin da ora gli utenti con contatori vecchi, clienti delle società coinvolte nei controlli che hanno dimostrato consumi errati, a conservare le bollette del gas ed inviare al proprio gestore una raccomandata nella quale si chiede il rimborso delle erogazioni conteggiate e mai effettuate per gli ultimi 5 anni. I cittadini interessati a partecipare ad una eventuale class="term">class class="term">action possono contattare le sede Codacons di Milano o scrivere agli indirizzi email codacons. Classclass="term">action@libero. It o codacons. Milano@libero. It. Il Codacons ha deciso anche di presentare un esposto all' Authority per l'energia elettrica ed il gas. Considerato che dopo un certo numero di anni i contatori non sono più affidabili, guarda caso a danno dell'utente, il Codacons chiede all'Authority di stabilire che dopo 20 anni di utilizzo i contatori devono essere cambiati. Infine, considerato che i consumi anomali sono di difficile individuazione da parte dell'utente anche per l'incomprensibilità delle bollette, specie se di conguaglio, il Codacons chiede all'Authority di intervenire anche in tal senso. . <<BACK.

Torna all'inizio


Gas, la rivolta dei consumatori (sezione: Class action)

( da "Repubblica, La" del 30-01-2008)

Argomenti: Class Action

Pagina V - class="hilite">Milano Le associazioni studiano la class="term">class class="term">action. E lo scandalo arriva in Comune: "Assessore e Aem diano spiegazioni" Gas, la rivolta dei consumatori "Chiediamo il risarcimento per i contatori truccati" "Simini e Aem riferiscano in commissione". All'indomani dell'inchiesta di Repubblica sulle bollette gonfiate del gas, il centrosinistra chiede trasparenza all'amministrazione comunale: "Fatto gravissimo, incrinato il rapporto di fiducia tra utenti e aziende erogatrici". L'assessore alle infrastrutture Bruno Simini minimizza: "Chiedano ad Aem, la vicenda compete a loro. E sapranno spiegare". Sul piede di guerra le associazioni dei consumatori, pronte a raccogliere adesioni per lanciare una class="term">class class="term">action: "I ricorsi potenziali sono 150mila, possibile un risarcimento di 1500 per utente". Intanto il call center di A2a è stato tempestato per tutta la giornata dalle chiamate di cittadini disorientati. Agli operatori del call center è stato consegnato un decalogo con le domande e le risposte più frequenti: i contatori più a rischio, il calcolo dell'effettivo consumo, la possibilità di sostituire i contatori installati prima del 1990, le responsabilità per gli errori nel conteggio. DE RICCARDIS, MONESTIROLI E PISA ALLE PAGINE II E III.

Torna all'inizio


Lo scandalo gas arriva in comune il pd: assessore e aem chiariscano - massimo pisa (sezione: Class action)

( da "Repubblica, La" del 30-01-2008)

Argomenti: Class Action

Pagina VI - Milano Lo scandalo gas arriva in Comune il Pd: assessore e Aem chiariscano I consumatori: "class="hilite">Class class="term">action per 150mila utenti truffati" Sandro Miano (Movimento consumatori): "La soluzione? Sconto del 25% per un anno" Simini: "Palazzo Marino non c'entra, chiedete ad A2A" MASSIMO PISA Associazioni dei consumatori pronte alla class="term">class class="term">action, centrosinistra all'attacco con richiesta di convocazione d'urgenza della Commissione bilancio, privatizzazioni e aziende partecipate. Lo scandalo bollette gonfiate, all'indomani dell'inchiesta pubblicata da Repubblica, minaccia di avere ripercussioni a cascata in sede politica e giudiziaria. Con almeno quattro associazioni pronte ad agitare lo spettro dell'azione collettiva. Per Adoc è possibile prevedere una richiesta di rimborso di 1500 euro per utente. "Siamo pronti a costituirci parte civile - commenta il presidente Carlo Pileri - nei prossimi giorni predisporremo i moduli sul sito". Anche Codici si propone: "La class="term">class class="term">action è possibile - spiegano dal Centro per i Diritti del cittadino - le aziende distributrici hanno lucrato miliardi di euro a spese dei consumatori". Il Codacons "dichiara guerra alle società del gas coinvolte nell'indagine" e invita gli utenti interessati alla class="term">class class="term">action a contattarli all'indirizzo di posta codacons. Milanolibero. it. Pronti pure al Movimento Consumatori, che riceve adesioni all'indirizzo infoassoconsumatorimilano. it. "A Milano i potenziali ricorrenti - spiega il presidente Sandro Miano - sono 150mila. Tanti? Per Parmalat hanno chiesto il risarcimento in 400mila. Credo che una soluzione sarebbe uno sconto del 25% sul gas per il prossimo anno a chi è stato danneggiato, o una transazione erga omnes per gli ultimi dieci anni". Infine l'Adiconsum chiede una "verifica della taratura di tutti i contatori del gas installati prima del 1998, il rimborso degli importi indebitamente addebitati ed eventuali sanzioni amministrative alle società coinvolte". Fronte compatto e opposizione a Palazzo Marino in subbuglio. "Se le notizie apparse sulla stampa corrispondessero al vero - considera Aldo Ugliano del Pd - si incrinerebbe un rapporto di fiducia tra utenti ed aziende erogatrici, e in tempi come questi ciò non contribuisce alla credibilità delle istituzioni. Sarebbe opportuno che la competente commissione consiliare fosse riunita con urgenza, alla presenza dell'assessore Simini, per far conoscere gli orientamenti dell'amministrazione comunale". Rincara la dose il capogruppo Marilena Adamo: "Urge una presa di posizione di Simini e Zuccoli. Se il fatto è vero, è gravissimo. Scrivano una lettera a tutti gli utenti sulle condizioni di trasparenza del servizio". Il verde Maurizio Baruffi chiede che anche Aem riferisca in commissione: "è bene fare la massima chiarezza possibile, anche perché tra poco ci saranno le nomine al cda di A2A e la vicenda potrebbe pesare". Basilio Rizzo, Lista Fo, ricorda l'interrogazione presentata a settembre: "Risposero che, nonostante le indagini in corso, erano sereni. Personalmente non avevo dubbi sulle irregolarità. è grave per tutti i milanesi ed è una brutta figura per l'amministrazione". L'assessore alle Infrastrutture Bruno Simini respinge la richiesta di presentarsi in commissione: "Chiedano ad Aem, la vicenda dipende da loro. E ho fiducia che sapranno dare spiegazioni adeguate". Attendista anche Giacomo Beretta di Forza Italia: "Prima di una commissione ad hoc aspetterei la posizione di Aem. L'ipotesi, se vera, è inquietante. Ma non penso che ci possa essere stato dolo". Scettico anche il leghista Matteo Salvini: "Anch'io, da utente, se ho pagato in più chiederò un risarcimento. Ma fatico a credere, da consigliere ed estimatore dell'azienda, a un errore di Aem. E finché ci sono indagini in corso è inutile che riferiscano in aula".

Torna all'inizio


Piano per le industrie nella vallata del tronto - antonella formisani (sezione: Class action)

( da "Centro, Il" del 30-01-2008)

Argomenti: Class Action

Teramo Piano per le industrie nella vallata del Tronto Alla Bluradia gli ex dipendenti bocciano l'ipotesi di salvataggio del ministero L'azienda di Colonnella è il primo intoppo nelle strategie elaborate a Roma ANTONELLA FORMISANI COLONNELLA. Sul versante teramano della vallata del Tronto, negli ultimi tre anni, sono stati persi 1.470 posti di lavoro. E' il risultato di una ricerca della Provincia presentata lunedì all'incontro al ministero dello Sviluppo economico sulle crisi aziendali della zona. Incontro in cui la Regione Abruzzo ha proposto un protocollo d'intesa per un intervento nell'area Val Vibrata-Valle del Tronto. L'assessore regionale al lavoro Fernando Fabbiani, ritiene che "occorre combinare misure di contrasto per tamponare le emergenze e misure tese a creare nuove prospettive economiche del territorio". Scopo del protocollo d'intesa proposto, come si legge ancora nel verbale, é quello di "evitare licenziamenti collettivi, trattenere, qualificandole, le produzioni esistenti, favorire processi di riconversione, attrarre investimenti e nuovi soggetti industriali". Al riguardo "sarà decisiva la collaborazione tra ministero dello Sviluppo economico, le Regioni, gli Enti locali, le associazioni di categoria e sindacali". Fabbiani ha precisato che "l'intervento straordinario in Val Vibrata, Valle del Tronto e Piceno, si rende necessario poiché gli indicatori economici di quell'area sono negativi, con numerosi insediamenti produttivi in difficoltà che fanno segnare una controtendenza rispetto alle altre aree dell'Abruzzo". In sostanza i rappresentanti del governo, quelli delle Regioni Marche e Abruzzo e delle Province di Teramo e Ascoli, hanno concordato un piano di azione per affrontare questa particolare congiuntura. "Un risultato importante", afferma il presidente della Provincia di Teramo, Ernino D'Agostino, "frutto dell'impegno e della collaborazione degli enti locali. Ora siamo chiamati a tradurre in azioni concrete gli strumenti di riconversione di politica industriale che vengono messi a disposizione dalla normativa nazionale e regionale". Secondo Franco Raffaldini, capo della segreteria tecnica del ministro Bersani, "la strada da perseguire è quella di mettere a sistema gli strumenti di politica industriale ed ambientale del governo e delle regioni così da utilizzare una batteria di strumenti che favoriscono nuove soluzioni di investimento". Poli tecnologici e di ricerca, bonifiche dei siti, logistica integrata, dovrebbero essere gli obiettivi delle future azioni che andranno messe a punto sul tavolo nazionale insieme a Regioni, enti locali, sindacati e associazioni di categoria. L'incontro era stato convocato dalla segreteria del ministro per affrontare la vicenda specifica della Bluradia di Colonnella e per esaminare la situazione del polo produttivo che interessa le due sponde del Tronto, fra Teramo e Ascoli. Per quanto riguarda in particolare la crisi della Bluradia, azienda di Colonnella che produceva radiatori, "il ministero ha preso atto della disponibilità dell'azienda a stipulare con le organizzazioni sindacali un nuovo accordo che consenta ai lavoratori di optare per la cassa integrazione guadagni in deroga o per la mobilità". Un'ipotesi che proprio ieri mattina, nell'assemblea degli ormai ex dipendenti della Bluradia "è stata ritenuta non percorribile per una serie di ostacoli tecnico-burocratici che adesso esistono, visto che i licenziamenti sono ormai stati già avviati", osserva Giampiero Dozzi, segretario provinciale della Fiom Cgil.

Torna all'inizio


Una class action da un miliardo di dollari contro Verizon (sezione: Class action)

( da "Vnunet.it" del 30-01-2008)

Argomenti: Class Action

Versione stampabile class="hilite">Una class="term">class class="term">action da un miliardo di dollari contro Verizon I costi di rescissione di un contratto sono al centro della maxi azione collettiva contro Verizon Wireless VNUnet.it 30-01-2008 Advertisement Una tariffa di rescissione di un contratto è al centro della più salata class="term">class class="term">action della telefonia mobile Usa: un'azione collettiva da un miliardo di dollari contro Verizon Wireless. La termination fee imposta da Verizon Wireless ai suoi utenti era di 175 dollari ciascuna e si basava su una clausola relativo a un danno di difficile quantificazione. Verizon e Palm sono stati oggetto di un'altra class="term">class class="term">action, appena conclusa, in cui gli utenti hanno chiesto i danni per essere stati costretti a rescindere il contratto con Verizon a causa del malfunzionamento di Treo 650 e Treo 600, che avevano richiesto numerose riparazioni e sostituzioni.

Torna all'inizio


Truffa del gas, nuovi sequestri consumatori: sarà class action - walter galbiati emilio randacio (sezione: Class action)

( da "Repubblica, La" del 30-01-2008)

Argomenti: Class Action

Economia Truffa del gas, class="hilite">nuovi sequestri consumatori: sarà class="term">class class="term">action Italgas: "Noi siamo in regola Già avviata la sostituzione dei contatori" WALTER GALBIATI EMILIO RANDACIO MILANO - Nuovi sigilli ai contatori. Il Nucleo di Polizia Tributaria di Milano ha sequestrato ieri circa 120 misuratori del gas nel comune di Bussero, nella provincia di Milano. Un'operazione svolta nell'ambito dell'inchiesta condotta dai pm Sandro Raimondi e Letizia Mannella sulle anomalie nel conteggio dei consumi del gas. Si tratta di un sequestro a campione sulla base dei criteri dell'anno di costruzione, di installazione e modello dei contatori, che in questo caso riguarda l'azienda Italgas, una controllata dell'Eni coinvolta, insieme con Snam Rete Gas, Aem Milano e Arcalgas nelle indagini. Il reato ipotizzato è truffa. La misura effettuata dai contatori "viene - si legge nel decreto di sequestro - fortemente influenzata dalla vetustà del parco contatori, nel senso che più è vetusto l'impianto di misurazione più alta è la percentuale di errore in danno del consumatore finale che vede calcolata ai fini della fatturazione una quantità di prodotto maggiore rispetto a quella effettivamente erogata". I contatori sono costituiti da decine di componenti "ai quali viene richiesto di funzionare per decenni totalizzando decine di milioni di cicli. Ne consegue che il mantenimento del livello di precisione (...) tende a diminuire". Secondo una perizia della procura, i contatori più obsoleti e comunque tutti quelli che funzionano con una "membrana naturale" tendono a conteggiare in modo sbagliato il passaggio del gas con punte di errore che nel peggiore dei casi si spingono fino al 15%. Italgas ieri ha affermato di "non aver ricevuto alcuna notifica di provvedimento di sequestro", sottolineando peraltro di utilizzare "i propri contatori nel pieno rispetto della normativa vigente". Una lettera interna del gruppo Eni, datata 14 dicembre 2007 e che la Repubblica ha potuto consultare segnala che le sostituzioni dei contatori che alla fine del 2006 avevano oltre 25 anni di età sono partite nel gennaio 2008. "Gestiamo 6 milioni di contatori, rispetto ad un parco nazionale di 20 milioni - afferma dal canto suo Italgas -. Meno di un terzo, 1,8 milioni, superano i 25 anni e sono oggetto di un piano di sostituzione fisiologico iniziato nel 2006 e che si svilupperà nei prossimi 5 anni". "La misurazione del gas è corretta", ha dichiarato sempre ieri Bruno Tani, il presidente dell'Anigas (Associazione nazionale industriali gas), volendo tranquillizzare i clienti delle reti di distribuzione. "Questa non è una difesa d'ufficio - sostiene Tani - ma è basata su riscontri quotidiani su oltre 20 milioni di clienti. I numerosi controlli effettuati dalle aziende rilevano una situazione rassicurante e normale, la misura è entro i limiti di tolleranza previsti dalle normative". Intanto però sono partite le prime contromosse delle associazioni dei consumatori. Il Codacons e L'Adoc hanno annunciato l'avvio di una class="term">class class="term">action contro le società che saranno considerate responsabili. Le associazioni si vogliono costituire parte civile per ottenere il rimborso delle maggiori somme pagate. L'ipotesi è di 150 euro a famiglia. L'Adiconsum, invece, ha chiesto all'Autorità per l'Energia e il Gas la taratura di tutti i contatori.

Torna all'inizio


Class action: possibili rimborsi da 1.500 euro (sezione: Class action)

( da "Tempo, Il" del 30-01-2008)

Argomenti: Class Action

L'Adoc è pronta a una class="term">class class="term">action e ricorda che "già dalla scorsa estate aveva denunciato l'imprecisione della taratura di molti contatori del gas" ed esprime "apprezzamento" per l'indagine in corso. "I difetti di misurazione rilevati - si legge nel comunicato - hanno portato a conteggiare un consumo più elevato fino al 15%". Home Interni Esteri prec succ Contenuti correlati Mammuth Latina battono Napoli e allungano in classifica "Inaccettabile il declassamento dell'aeroporto" Borse, debole la Cina. L'Europa tiene CAMPOBASSO Duecento milioni di euro nella Finanziaria del ... Cala l'antisemitismo in Europa secondo un rapporto dello Stato di Israele Shoah, ricordo indelebile Giornata della memoria Manifestazioni in tutta Italia Oggi a Roma convegno su "Olocausto e negazionismo" Utilizzo fondi europei, Molise primo "Siamo pronti a costituirci parte civile - commenta Carlo Pileri, presidente dell'Adoc - qualora class="hilite">venissero rilevate responsabilità penali e i nostri avvocati stanno predisponendo una class="term">class class="term">action per il risarcimento degli utenti danneggiati. Nei prossimi giorni predisporremo i moduli della class="term">class class="term">action sul nostro sito e nelle sedi territoriali. Riteniamo che in media ogni utente dovrebbe essere rimborsato di 1.500 euro, calcolando il 15% di consumo maggiore del dovuto per 5 anni". Per l'Adoc, d'ora in poi, si potrebbero risparmiare fino a 750 euro l'anno. "Con la riduzione dell'Iva al 10% e con un minore consumo del 15%, le tariffe del gas dovrebbero scendere a 1.550 euro l'anno di media, 750 euro in meno rispetto alle attuali - conclude Pileri - un risparmio ottenuto anche grazie all'impegno dell'Adoc". Vai alla homepage 30/01/2008.

Torna all'inizio


CLASS ACTION. Uno studio legale torinese si schiera contro, HC intervista l'avv. Commodo (sezione: Class action)

( da "HelpConsumatori" del 30-01-2008)

Argomenti: Class Action

News CLASS ACTION. Uno studio legale torinese si schiera contro, HC intervista l'avv. Commodo 30/01/2008 - 11:40 Lo studio legale torinese Ambrosio & Commodo da anni difende i consumatori nelle loro battaglie non proponendo solo soluzioni ai problemi ma servizi completi di consulenza, anche attraverso la rete internazionale www.in-law.net che permette di operare in sinergia con studi in altri paesi. Attualmente è impegnato contro la class action in salsa italiana varata dal governo Prodi. Helpconsumatori ha incontrato uno dei fondatori, l'avvocato Stefano Commodo, per capire perché. D. Avvocato Commodo, come si pone il vostro studio nei confronti della class action? R. Nei confronti in generale dell'istituto della class action ci poniamo in modo molto positivo. Se ci riferiamo invece a come in concreto sia stato introdotto nel nostro ordinamento, in particolare con l'ultima Legge Finanziaria, il nostro giudizio è purtroppo fortemente negativo. Questo capita perché si è voluto introdurre tale istituto senza un'adeguata riflessione sulla realtà culturale del nostro paese, operando invece sotto la spinta emotiva e producendo il classico "topolino" che ben poco potrà correggere le deviazioni del sistema e tutelare i consumatori. Negli Stati Uniti la class action è indirettamente a tutela dei consumatori, ma sostanzialmente mira a correggere gli eccessi del sistema capitalistico: i danneggiati a volte di importi di scarsa rilevanza, ma di grande incidenza se moltiplicati per un'infinita serie di rapporti, come abitualmente avviene in una società capitalistica di massa, sono messi insomma in condizione di "correggere" il sistema. Chi inizia una class action negli Stati Uniti, pertanto, a volte anche per questioni di principio, potrà senza rischio (no win/no fee) ottenere quanto gli spetta, vedendosi riconosciuto una cospicua voce risarcitoria a titolo di "danno punitivo". Tutto questo non è stato considerato dalla normativa italiana, che per di più limita il concreto utilizzo di questo istituto all'iniziativa di associazioni, mentre l'iniziativa dei cittadini dovrebbe essere libera. A conferma della volontà di svolgere un ruolo attivo nel dibattito che si sta sviluppando intorno alle recenti novità legislative, gli avvocati del nostro studio Marco Bona e Paolo Buzzelli, insieme al prof. Claudio Consolo, stanno per pubblicare con l'editore Ipsoa "Obiettivo class action: l'azione collettiva risarcitoria" in cui viene proprio posto l'accento sui limiti dell'introduzione della class action nell'ordinamento italiano. D. Oltre alla class action di che cosa si è occupato recentemente lo studio? R. Gli ultimi e più significativi risultati li abbiamo avuti a favore di tanti clienti, soprattutto emofilici, in materia di danni da trasfusione e/o da farmaco. Tuttora assistiamo clienti contro strutture sanitarie e del Ministero della Salute. Tra le cause collettive più importanti ricordo quella di circa cinquecento emofilici italiani e familiari di emofilici in corso negli Stati Uniti (che nel complesso vede la partecipazione di quasi tremila persone da 25 Nazioni diverse del mondo) nei confronti di grandi case farmaceutiche (Bayer, Baxter, Aventis Behring, Alpha), accusate di aver messo in vendita, tra la fine degli anni '70 e la fine degli anni '80, prodotti infetti dai virus dell'HIV (AIDS) e dell'HCV (Epatite C). Ciò che ci ha dato più soddisfazione è che la massiccia iniziativa giudiziaria è stata una delle spinte per una legislazione più attenta nei confronti del paziente-consumatore e per il riconoscimento del livello sociale di tali danni diffusi, tanto da spingere il precedente e l'attuale governo ad inserire nelle finanziarie lo stanziamento di importanti fondi per le necessarie transazioni risarcitorie. Un altro campo cui recentemente abbiamo dedicato molta attenzione è stata la tutela del risparmio, traumatizzato dall'impatto sui mercati finanziari dell'11 settembre 2001 e mortificato dai grandi defaults come Enron, Argentina, Parmalat e Cirio. Queste drammatiche vicende ai danni dei risparmiatori hanno consentito la nascita di una nuova cultura giuridica, molto più attenta alla tutela del risparmiatore, come confermano le decisioni dei nostri tribunali tra il 2004 ed oggi. D. Quali sono secondo voi attualmente i fronti più caldi del diritto consumeristico? R. Quello della tutela del risparmio sarà senza dubbio uno dei "fronti caldi" della tutela del consumatore/risparmiatore e il nostro studio si è attrezzato per offrire un'adeguata consulenza che consentirà al risparmiatore-investitore di comprendere esattamente la portata e la natura delle diverse operazioni di investimento effettuate o ancora da eseguire. L'esperienza insegna infatti che molte volte l'intermediario finanziario parla al cliente di semplice "investimento", senza specificare le reali caratteristiche del prodotto proposto: le sorprese nascono quindi quando si tratta di andare a raccogliere i frutti, o meglio, come è successo a molti negli ultimi tempi, le perdite. Ricorrendone le condizioni, lo studio ricerca e individua strategie utili a ridurre il danno attraverso azioni risarcitorie, sia stragiudiziali che contenziose, volte a garantire i diritti dei risparmiatori ed i loro risparmi, anche attraverso tavoli di trattative con l'intermediario finanziario stesso al fine di tutelare le legittime aspettative dei propri assistiti. In questa materia ci attendiamo un notevole aumento dei contenziosi relativi ai contratti con oggetto i cosiddetti "derivati" (pensiamo che solo Unicredit ha dichiarato di avere a bilancio crediti per tali contratti per un importo di un miliardo di euro!!), soprattutto sottoscritti da aziende "sollecitate" dagli istituti di credito e ignare del reale contenuto e del rischio finanziario di tali contratti, che ora si stanno dimostrando incredibilmente onerosi, anche per decine di migliaia di euro ogni anno. Ad aggravare la prospettiva va detto che tali contratti sono stati incredibilmente sottoscritti anche da Enti Locali, quali Regioni e Comuni, con un rischio finanziario che si scaricherà su tutti i cittadini nei prossimi anni. 2008 - redattore: FN.

Torna all'inizio


Montepaschi: incauto acquisto, ma non per i poteri forti! pag.3 (sezione: Class action)

( da "Trend-online" del 30-01-2008)

Argomenti: Class Action

Montepaschi: incauto acquisto, ma non per i poteri forti! BLOG, clicca qui per leggere la rassegna di Il punto-borsainvestimenti , 30.01.2008 11:35 Scopri le migliori azioni per fare trading questa settimana!! (anche di peso) che in queste ore stanno valutando una class="hilite">class="term">class class="term">action contro il management e il suo entourage per incauto acquisto.Non passa giorno a Siena e dintorni che il numero dei contrari aumenta. Ora che il governo è caduto i DS sono meno forti e quindi.... Il mio blog, con l'intento di valorizzare le idee liberali di mercato libero e di mantenimento e creazione di valore in Italia si propone per la raccolta di nominativi di azionisti che non vogliono questa operazione. Non voglio regalare 9 miliardi di euro degli italiani agli spagnoli di Botin (venditori di Antonveneta). Spagna che ancora oggi sta ridendo per aver rifilato Endesa a Enel per un prezzo da folli e che ha messo le mani su Telecom Italia per un pezzo di pane, il tutto grazie al bene placet di Prodi e dei DS. Altri 9 miliardi non dobbiamo permettere di regalarli agli spagnoli. Se Draghi avesse del buon senso farebbe bloccare l'operazione. Coraggio, Davide era piccolo, Golia un gigante. Ma con un colpo gobbo eliminò il cattivo. Chissà che da un piccolo blog non riusciamo a lanciare un piccolo sasso che arrivi diretto al cuore del cattivo scialaquatore di denari italiani? E non che Berlusconi sia meglio...non ha neppure avuto il coraggio di lamentarsi. La sua strategia non paga e non avrà neppure lui l'appoggio di mercato libero. Ripeto: Mercato libero non è di destra o di sinistra. E' la destra o la sinistra che deve muoversi verso Mercato Libero. Buona giornata Se siete interessati a saperne di più inviate una mail a mercatiliberi@gmail.com. http://ilpunto-borsainvestimenti.blogspot.com Andate sul sito e contattate il mio Studio di Consulenza via mail. telefono o Skype. Mercato Libero - Consulenza Finanziaria Fee Only - : Mercato Libero.

Torna all'inizio


In Lombardia procedure più veloci (sezione: Class action)

( da "Opinione, L'" del 30-01-2008)

Argomenti: Class Action

Oggi è Mer, 30 Gen 2008 Edizione 20 del 30-01-2008 Aziende artigiane In Lombardia procedure più veloci di Marco Giusti Approvate 1.350 domande di imprese artigiane per investimenti complessivi superiori a 150 milioni di euro, e finanziamenti dalle banche convenzionate per 135.376.000 euro, con un impiego di risorse regionali di 10.645.610 euro. In queste cifre sta l'esito della prima riunione del nuovo Comitato Tecnico regionale per il Credito dell'Artigianato, l'organo di valutazione presieduto dal consigliere regionale Giancarlo Serafini e composto dagli esperti delle quattro associazioni artigiane di categoria firmatarie dei Contratti Collettivi Nazionali di lavoro (Confartigianato, CNA, C.A.S.A. e C.L.A.A.I.), dalla direzione generale Artigianato della Regione e dagli esperti di Finlombarda SpA, la società finanziaria regionale che ha sostituito Artigiancassa nella gestione del Fondo regionale per le agevolazioni finanziarie all'artigianato. Entra dunque a pieno regime l'applicazione della legge regionale 2 febbraio 2007, n. 1 "Strumenti di competitività per le imprese e per il territorio della Lombardia", voluta dal presidente Roberto Formigoni e dall'assessore all'Artigianato Domenico Zambetti, per favorire nuovi strumenti agevolativi a sostegno delle imprese artigiane lombarde. Il nuovo Comitato regionale si riunirà periodicamente per assicurare con tempestività questo sostegno, grazie ad una lungimirante collaborazione tra il mondo bancario, associazioni di categoria e Regione Lombardia, che in tal senso rafforza le sue politiche per lo sviluppo e svolge un ruolo di primo piano come decisore politico. Queste azioni andranno a vantaggio dell'intero e variegato settore delle imprese artigiane. In particolare vi è anche la nuova possibilità di micro-credito per le ditte a dimensione individuale o familiare, grazie agli accordi stipulati con i Confidi artigiani territoriali. Si potranno così agevolare investimenti da un minimo di 10.000 euro ad un massimo di 500.000 euro ed erogare contributi grazie ad una copertura finanziaria pubblica che permetterà di far funzionare la nuova procedura 'a sportello': con una semplice richiesta ai normali sportelli bancari, cioè, le aziende potranno pianificare al meglio gli investimenti, senza essere vincolate a presentare domande a scadenze prestabilite. "Questi interventi pensati specificamente per gli artigiani lombardi - afferma l'assessore Zambetti - si inseriscono tra le politiche regionali per la competitività nel settore e, in particolare, favoriranno le fasi di passaggio generazionale, nodo cruciale per il futuro delle nostre imprese artigiane". "Con la gestione del Fondo da parte di Finlombarda - ha aggiunto Marco Nicolai, direttore Generale di Finlombarda SpA ? verrà inoltre assicurata alle imprese artigiane continuità nell'erogazione delle agevolazioni e la chiusura delle numerose pratiche in essere ne è un segnale tangibile".

Torna all'inizio


La via germanica sulla natura delle Regole (sezione: Class action)

( da "Gazzettino, Il (Belluno)" del 30-01-2008)

Argomenti: Class Action

Pubblicato dall'Istituto bellunese di ricerche sociali e culturali un commento di Cacciavillani alla decisione della Consulta nel 1964 La via germanica sulla natura delle Regole Sul ricorso contro l'Agip di Mattei i giudici decretarono la natura privatistica ma anche collettiva Di sentenze che fanno diritto è piena ormai la letteratura giudiziaria, ma poche hanno avuto sulla montagna una valenza anche di portata storica e culturale, oltre che concreta, come quella che riconobbe, nell'ormai lontano 1964, la natura delle Regole e il loro fondamento dicondominium juris germanici. In quell'anno il Consiglio di Stato accolse il ricorso di due regolieri di Vodo contro l'espropriazione di loro terreni decretata dalla Prefettura sul presupposto che il villaggio vacanze dei dipendenti Eni (400 casette per ferie a turno), voluto dal potentissimo Enrico Mattei nel territorio confinante di Borca, avesse una valenza pubblica perché da considerarsi edilizia economica e popolare in base a una legge del 1938. Peraltro, nelle more della causa iniziata molto prima, pensò la legge 163 del 1963 a modificare la natura di quel tipo di edilizia.Oggi l'Istituto bellunese di ricerche sociali e culturali pubblica un volumetto di una cinquantina di pagine, reperibile in libreria o nella segreteria dell'ente, su quella storica decisione commentate dal un dominus del diritto regoliero come l'avvocato Ivone Cacciavillani. Anche soltanto da un punto di vista umano la vicenda merita di essere ricordata ancora oggi, se si pensa che quella fu una battaglia senza esclusione di colpi fra Davide e Golia, fra Lino e Giacomo Talamini e il colosso dell'Agip.Agirono da soli, non in quanto titolari di un diritto di proprietà privata, ma come appartenenti alla Regola di Vodo, che incredibilmente, secondo l'esperto, non volle immischiarsi nella causa. Ed è proprio dovendo decidere sulla loro legittimità di ricorrenti, messa in discussione dagli avvocati dell'Agip, che la Consulta fu costretta ad affrontare il tema della natura giuridica delle Regole. A disciplinarla, allora, c'era solo il decreto presidenziale 1004 del 1948 che riconosceva gli antichi istituti di Cortina d'Ampezzo e del Comelico.Questa concezione intermedia della proprietà, fondata sul "diritto privato con valenza pubblica", negli anni non restò che materia di pochi eletti, che l'Istituto sottolinea come "particolarmente attuale in un clima di pericolosa omogeneizzazione del diritto, per cui le peculiarità regoliere rischiano di vedere ridotte le caratteristiche". Negli anni seguenti sono intervenute altre legislazioni a definire ancora meglio i risvolti di questa particolarissima istituzione alpina, per la quale i beni sono inalienabili e indivisibili, ma resta sullo sfondo quella decisione illuminata del Consiglio di Stato.Che cosa dissero di così rilevante per la montagna e la sua configurazione socio-economica i giudici? In buona sostanza aggiornarono l'origine del principio regoliero ancorandolo al diritto germanico. Spiega Cacciavillani come Roma avesse riconosciuto la proprietà collettiva, per esempio leterre di villaggio, ma non il fatto che "la titolarità del diritto reale spetta agli appartenenti alla comunità in via solidale tra i soli legittimati (aventi titolo) e non in pro quota né in ragione della mera residenza in quel certo sito".Quindiogni regoliere può agire a nome proprio nell'interesse e a vantaggio dell'intera comunità, un po' come avviene dagli anni Novanta in poi con l'introduzione dell'azione popolare civica, che consente a ogni cittadino di promuovere azioni e vantare diritti che spettano a Comuni e Province e che questi, magari, non esercitano. Si tratta di una terza via della proprietà, intermedia fra quella privata e quella pubblica. Le Regole, cioè, sono un ente privato ma di diritto pubblico.Flavio Olivo.

Torna all'inizio


Famiglie più povere in attesa di una svolta (sezione: Class action)

( da "Sicilia, La" del 30-01-2008)

Argomenti: Class Action

E' stato chiamato e subito rinviato all'udienza del prossimo 7 marzo dinanzi la II sezione penale del Tribunale di Milano, il terzo troncone relativo al crac della Parmalat, il processo così detto dei "bond spazzatura". Quello che occorre sottolineare, senza tentennamenti di sorta, è la probabile incapacità del meccanismo processuale a poter effettivamente assicurare giustizia a migliaia di risparmiatori. Insomma, il processo non ce la può fare. Questo per due ordini di motivi. Anzi tutto il numero mai visto di parti civili, ben quarantamila, assistite da un esercito di avvocati, di cui uno solo ne rappresenta ben ventiduemila. Non è difficile prevedere che è solamente impossibile far procedere speditamente il giudizio con decine di migliaia di parti. Il secondo aspetto, la cui soluzione appare difficile, sia pure in presenza dell'istituto della "class action", cioè a dire "azione collettiva", consiste nell'accoglimento, come richiesto dagli avvocati, della costituzione di parte civile, cioè dei quarantamila risparmiatori, non solo contro i singoli imputati di aggiotaggio, ma pure nei confronti dei colossi bancari, ai cui sportelli avvenne la negoziazione e successivamente l'acquisto dei "bond spazzatura", collegati alla ditta di Collecchio. Si tratta di autentici giganti del credito, le banche chiamate in causa,i cui nomi sono UBS, Citigroup, Morgan ed altre di pari consistenza. Invero, qualche spriraglio alla chiamata in causa degli istituti di credito, e non solo delle persone fisiche, viene offerto dall'ultima finanziaria e dall'istituto giuridico appena creato, chiamato appunto "class action", cioè a dire azione giudiziaria a tutela di una collettività. Infatti, i giudici di merito al riguardo non sono unaninimi e la Corte Suprema di Cassazione, quale Corte regolatrice del diritto, non si è ancora pronunziata. Insomma, un fallimento dalle dimensioni colossali, che ha depauperato le tasche di decine di migliaia di piccoli risparmiatori, finirà per non trovare effettivi responsabili dato che le poche persone fisiche rimaste imputate, da un canto non potranno far fronte alle richieste dei creditori e dall'altro, saranno, come spesso accade, favoriti da una provvida prescrizione. Non a caso i giudici hanno rinviato il processo al 7 marzo per studiare la cosa. E' da aspettarci che, come al solito, il Financial Times e l'Economnist traggano spunto per poter dire che neppure la finanza nel Belpaese è adeguatamente amministrata. Nello Pogliese.

Torna all'inizio


CLASS ACTION PER I DANNI AVVOCATI GIà AL LAVORO (sezione: Class action)

( da "Mattino, Il (Circondario Nord)" del 30-01-2008)

Argomenti: Class Action

LA FORMAZIONE Class action per i danni avvocati già al lavoro MARIAGIOVANNA CAPONE Pratiche commerciali scorrette, atti illeciti extracontrattuali, comportamenti anticoncorrenziali, violazione dei contratti standard. Sono soltanto alcuni esempi in cui consumatori o utenti possono sentirsi lesi nei loro diritti. E se fino a ieri c'era ben poco da fare, dal primo luglio finalmente hanno un'arma giuridica contro truffatori e speculatori: la class action. E a Napoli una importante class action si sta concretizzando proprio in questi giorni: lanciata da Codacons è legata all'emergenza rifiuti. I cittadini potranno chiedere infatti i risarcimenti collettivi per i danni provocati dalla mancata raccolta della spazzatura. L'Associazione italiana giovani avvocati (Aiga) ha organizzato insieme con il "Denaro" un incontro orientativo sull'azione risarcitoria collettiva a tutela dei consumatori, sottolineando prospettive, opportunità ma anche punti oscuri. Oltre duecento giovani avvocati ieri mattina hanno partecipato al convegno - valido anche per la concessione di crediti formativi nell'ambito della formazione obbligatoria permanente - che ha visto intervenire tra gli altri Francesco Caia, consigliere dell'ordine di Napoli, il presidente napoletano Aiga Salvatore Impradice; Immacolata Troianiello, delegato nazionale della Cassa di previdenza e assistenza forense, e i docenti Angelo Scala e Francesco Barra Caracciolo. Quest'ultimo, in particolare, ha posto l'accento sulla class action in quanto "opportunità per i giovani avvocati, che vedono aprirsi nuovi orizzonti professionali".

Torna all'inizio


Class action: opportunità per giovani legali (sezione: Class action)

( da "Denaro, Il" del 30-01-2008)

Argomenti: Class Action

Professioni giustizia Class action: opportunità per giovani legali Gli avvocati del foro di Napoli si preparano per l'entrata in vigore della class action, la nuova procedura di risarcimento collettivo, partendo dalla formazione. La sezione partenopea dell'Aiga, associazione italiana giovani avvocati (guidata da Salvatore Impradice), infatti, ha organizzato ieri al Nuovo Tribunale un seminario di approfondimento e di formazione professionale sulle reali opportunità che offre all'avvocatura questo nuovo strumento giuridico, inedito nel nostro sistema, che entrerà in vigore come stabilito dalla Finanziaria tra sei mesi. Si aprono, quindi, nuove prospettive nella tutela dei diritti collettivi e per il ruolo della classe forense. In Campania, ad esempio, potrebbero avere un giusto risarcimento gli abitanti delle aree inquinate dalle discariche. Nell'incontro di ieri è stata presentata anche la nuova pubblicazione edita da Denaro Libri: la Gazzetta Forense. Eleonora Tedesco Mutuata dal sistema anglosassone, l'azione di class action entra dall'estate prossima anche nell'ordinamento giudiziario italiano. Associazioni di consumatori ed utenti registrate presso gli uffici ministeriali, nonchè comitati o associazioni nate ad hoc, potranno avanzare una richiesta di risarcimento. La legge prevede che questi soggetti siano adeguatamente rappresentativi degli interessi della collettività, ampliando il campo dalla semplice definizione di "consumatori o utenti", a un più ampio panorama di titolarità di diritti. La class action negli Stati Uniti, in Alabama, per citare un esempio, ha consentito a studenti di colore di essere risarciti dalla propria scuola che adottava politiche discriminatorie. Una prospettiva estremamente attuale, in Campania, potrebbe delinearsi in materia di emergenza rifiuti. Molte popolazioni che vivono nelle aree limitrofe alle discariche potrebbero, organizzate in comitati, avanzare tutta una serie di azioni di class action per essere risarcite non solo dalle istituzioni, ma anche e soprattutto dalle imprese. Laddove, ad esempio, fosse dimostrato che aziende abbiano scaricato illegalmente rifiuti tossici, tali da comportare un serio pericolo per la salute degli abitanti, si potrebbe procedere attraverso questo strumento ad un'azione collettiva di risarcimento. Un ulteriore elemento positivo per il mercato della professione forense sarebbe rappresentato dal patto di quota lite (un accordo che prevede come compenso per il professionista una percentuale sul risarcimento ottenuto) che renderebbe possibile anche ai cittadini meno facoltosi di servirsi dei migliori avvocati, anche se su questa prospettiva molti giuristi si dicono critici (vedere qui in basso l'intervento dell'avvocato Francesco Barra Caracciolo - ndr). In Italia la domanda di class action deve anzitutto essere dichiarata ammissibile da un giudice. Tre i criteri fondamentali d'inammissibilità sui quali, però, già i giuristi ravvisano tutta una serie di anomalie: la presenza di un conflitto d'interesse, la reale rappresentatività di un interesse collettivo e la manifesta infondatezza. Il ruolo dell'avvocatura in questo contesto normativo, quindi, assume una nuova centralità. Da qui l'esigenza, da parte dell'Aiga, di approfondire la materia per cercare di capire come poter gestire al meglio la procedura anche dove sono presenti vuoti da parte del legislatore o difficoltà interpretative, come nel caso del rapporto tra azione individuale e azione collettiva. Al di là dei naturali limiti di una norma di recente introduzione, la class action può garantire, in modo particolare ai giovani avvocati, nuove opportunità professionali, come già dimostrato dall'esperienza degli Stati Uniti. Le parole Francesco Caia Segretario del consiglio dell'Ordine degli avvocati di Napoli "Da gennaio è partita la formazione permanente per gli avvocati. Il primo appuntamento formativo è stato così dedicato alle nuove prospettive offerte dalla class action. I giovani avvocati devono avvicinarsi con fiducia alla formazione. E'importante che si affermi il concetto di formazione permanente come un necessario cambiamento di mentalità, per poter rilanciare la professionalità dell'avvocato". Bruno Piacci Avvocato "La class action è uno strumento giuridico che viene da un sistema di cultura giuridica diversa rispetto alla nostra. E', quindi, fondamentale valutarne attentamente l'impatto nel nostro Paese". Immacolata Troianiello Avvocato e delegato alla Cassa forense "Quella della class action è un'occasione che non va perduta, come in parte è accaduto nel caso dei riti alternativi al processo. Il ruolo fondamentale nella gestione di questa nuova proceduta spetta agli avvocati e quindi la normativa va studiata e compresa a fondo". SALVATORE IMPRADICE Presidente dell'Aiga di Napoli "Prima del decreto Bersani la quota lite rappresentava un tabù, oggi, con la possibilità di servirsi di questi nuovi strumenti la questione potrebbe essere ridiscussa. Certo è fondamentale che l'avvocatura sia sempre più formata e aggiornata". FRANCESCO BARRA CARACCIOLO Avvocato "La versione definitiva della legge sulla class action esclude il monopolio delle Associazioni di consumatori, riconosce il ruolo dei comitati e quindi rappresenta un passaggio che restituisce all'avvocatura un po' di quella dignità che negli ultimi tempi è sempre più minata. Rispetto al patto di quota lite credo che non vada confuso l'avvocato con il cliente, nè considerato il lavoro del legale unicamente a prestazione.". ANGELO SCALA Ordinario di Diritto Processuale Civile all'Università Parthenope "Con la class action i cittadini che abitano nell'area occupata da una discarica, ove sia provata una responsabilità, ad esempio di un'azienda che dal Nord ha scaricato i propri rifiuti illegalmente in quel sito, se si costituiscono in un comitato possono chiedere all'impresa un risarcimento dei danni". del 30-01-2008 num.

Torna all'inizio


Tre differenze con gli Usa (sezione: Class action)

( da "Denaro, Il" del 30-01-2008)

Argomenti: Class Action

Professioni Intervento Tre differenze con gli Usa Pubblichiamo alcuni stralci della relazione sulla Class Action presentata al convegno Aiga di ieri dal civilista Francesco Barra Caracciolo. Francesco Barra Caracciolo* Con l'approvazione della legge finanziaria è stato introdotto per la prima volta in Italia un modello di class action che entrerà in vigore a fine giugno che non è ancora quello nordamericano anche se gli si avvicina molto. Ad esempio non vi sono i c.d. danni punitivi che hanno funzione di deterrenza ma stentano ad essere introdotti nel nostro sistema di responsabilità civile. La ratio è favorire i piccoli consumatori che non sono in grado di pagare gli avvocati; nonchè di semplificare il processo. (...) La nostra non è una vera class action e ciò per tre motivi: 1) non v'è sentenza di condanna,ma solo una pronuncia di accertamento e l'indicazione dei criteri di base ai quali liquidare gli importi; 2) l'attore collettivo non è il rappresentante dei soggetti danneggiati (ma rappresentativo); 3) non vi sono i danni punitivi. (...) I legittimati ad agire non sono solo come era previsto in prima lettura le associazioni di cui al 1 comma dell'art. 139 del codice di consumo e quelle identificate con decreto ministeriale ma tutte quelle ritenute dal giudice comunque rappresentative, compresi i comitati. Il che rappresenta un dato altamente positivo per noi avvocati perchè possiamo costituire anche noi comitati di consumatori. Non c'è più il monopolio delle associazioni dei consumatori. Il problema della legittimazione ad agire sarà sciolto dal giudice. (...) Vi è un preliminare vaglio di ammissibilità in prima udienza; tre sono i casi di esclusione: a) conflitto di interessi (...); b) l'interesse collettivo non è suscettibile di adeguata tutela; c) manifesta infondatezza. (...) Ritengo che questo caso sia meno eccezionale di quanto si possa credere: penso ai giudizi sulla manifesta infondatezza della eccezione di costituzionalità delle leggi; oppure ai giudizi cautelari; (...) penso, ancora, al vaglio di ammissibilità del ricorso per Cassazione (...). La seconda ipotesi, e cioè quando l'interesse collettivo non è suscettibile di adeguata tutela, non è chiara anzi è ambigua: è probabile che ci si riferisce al soggetto collettivo cioè alla sua rappresentatività. (...) Chi vuole avvalersi del giudizio ha l'onere di aderire e può farlo sino all'udienza di precisazione delle conclusioni innanzi alla Corte d'Appello. E' anche previsto l'intervento del singolo consumatore che ritengo abbia natura diversa dalla adesione. (...) Per la liquidazione del danno, in caso di mancato accordo con l'impresa, sono previste varie forme di camere di conciliazione. Ma non è escluso il ricorso all'azione giudiziaria individuale (anche se essa è sparita, nel testo approvato). Molto rilevante e positivo per noi avvocati è che la prima forma di camera di conciliazione è quella che costituisce il Tribunale inserendovi tre avvocati su tre componenti (uno nominato dall'impresa, uno dai promotori dell'azione collettiva, e il terzo con funzione di Presidente è scelto dal Presidente del Tribunale tra gli avvocatori cassazionisti). V'è da dire che il giudice può determinare allo stato degli atti la somma minima da corrispondere a ciascun consumatore. Dopo la notificazione della sentenza l'impresa propone il pagamento della somma a ciascun avente diritto. Se è accettata, la proposta diviene titolo esecutivo. Nulla si dice in merito ai compensi per gli avvocati, mentre nella prima stesura vi erano dei limiti. Negli Usa sono stati limitati gli importi dei patti di quota lite che io personalmente avverso, anche se la mia è una battaglia di retroguardia, ma sono sempre dell'avviso che l'avvocato debba fare l'avvocato e non confondersi con il cliente. Ne va del bene suo più prezioso: l'autonomia. E scusate se è poco. * avvocato e docente a contratto di Diritto delle Opere d'Ingegno all'Università del Sannio del 30-01-2008 num.

Torna all'inizio


FERRARA, PROGRAMMAZIONE TURISTICA IN CONSIGLIO PROVINCIALE (sezione: Class action)

( da "Sestopotere.com" del 30-01-2008)

Argomenti: Class Action

(17:16) (30/1/2008 16:40) | FERRARA, PROGRAMMAZIONE TURISTICA IN CONSIGLIO PROVINCIALE (Sesto Potere) - Ferrara - 30 gennaio 2008 - La Provincia di Ferrara informa che le linee strategiche del Programma Turistico di Promozione locale 2009 sono state al centro del dibattito della seduta del Consiglio provinciale. In base alla legge le linee strategiche per l'anno successivo devono essere approvate entro gennaio, per poi essere esaminate dalla Regione ed entro giugno poi deliberate in modo definitivo. "Nel programma provinciale 2009 - ha spiegato nell'illustrazione il presidente della Provincia con delega al Turismo Pier Giorgio Dall'Acqua ? si conferma un indirizzo di continuità rispetto alle azioni più significative svolte negli ultimi anni. Obiettivi strategici della nostra azione saranno consolidare una politica di sistema all'interno della Provincia di Ferrara tra i vari comparti di turismo balneare, culturale e ambientale; sostenere tutti i settori della composita offerta turistica provinciale da quelli più rilevanti a quelli di nicchia come l'enogastronomia, il turismo fluviale e il cicloturismo; migliorare la competitività generale del settore turistico provinciale intervenendo sulla riqualificazione di strutture, infrastrutture e servizi e sostenere lo sviluppo di una efficace politica di commercializzazione dell'offerta turistica in grado di porsi sul mercato in modo concorrenziale per prezzi e prodotti". Tra le azioni che continueranno per tendere a questi obiettivi ci sono il rafforzamento del coordinamento delle attività di comunicazione e promozione a livello provinciale; il sostegno alla realizzazione di progetti sperimentali di promozione del territorio ad alto contenuto innovativo, con utilizzo di strumenti e canali di comunicazione originali e attuali e lo sviluppo di rapporti di cooperazione tra pubblico e privato con attivazione di nuove partnership. "Obiettivo ? ha proseguito Dall'Acqua ? è anche costruire un sistema turistico aggregato con le province di Ravenna e Forlì-Cesena, che adesso è nella sua fase preliminare. Costituiremo il sistema non appena avremo la certezza delle risorse che saranno a nostra disposizione". Si è poi aperto il dibattito. Rossano Scanavini (Udc): Si tratta di un tema su cui si dovrebbe avviare un vero processo politico economico. E' cambiato l'assessore, ma non cambia la linea: le strategie non si capisce dove sono indirizzate, quali sono obiettivi e direttrici e su quali presupposti il settore dovrebbe crescere. Brunella Lugli (Verdi): C'è un trend di tutto rispetto per il turismo in una città che è entrata nell'immaginario collettivo come città d'arte e cultura mentre la costa è in calo. Occorre tendere verso un turismo sostenibile, naturalistico-culturale. E va fermata la cementificazione. Neda Barbieri (ApF): Dalla conferenza del turismo si è visto che occorre rafforzare la concertazione. Ci sono operatori pronti a collaborare. Siamo ancora lontani da città d'arte che fanno milioni di persone. Serve più promozione e non accantoniamo l'idea Mantova-Ravenna-Ferrara. Eugenio Gramolelli (Pd): E' necessario sapere fare sistema. Ad esempio evitando sovrapposizioni di date tra eventi in città e sulla costa. Non si può ragionare a livello settoriale e senza una visione di insieme che deve coinvolgere tutti gli attori che operano nel settore. Ugo Taddeo (Fi): Credo che Ferrara debba riprendere con forza la sinergia con Mantova. Quella è una direttrice di sviluppo ed espansione molto importante. Occorre sapere parlare ai turisti, offrire qualità e tante realtà nel mondo fanno un tipo di promozione che connota i luoghi. Tito Cuoghi (Ds-Sinistra Democratica): Non c'è ancora oggi troppo spesso una completezza del pacchetto dell'offerta. Occorre rafforzare il legame tra cultura e ambiente. Vanno rafforzate le attrazioni per i turisti alternativi legate ad esempio ad applicazioni delle fonti rinnovabili. Fausto Balboni (An): Non si vogliono fare emergere le sofferenze del territorio, le ciclabili sono malmesse, la viabilità ai lidi è al collasso e anche il paragone dell'arredo urbano del nostro litorale con realtà romagnole è impietoso. E mi è stato riferito anche che il Balloons Festival è in vendita? Giovanni Cavicchi (Lega Nord): C'è da augurarsi che si voglia fare qualcosa di innovativo anche se ci sono situazioni che non vanno bene. La Destra Po che era bellissima sta andando in malora, non ci sono infrastrutture per chi la percorre. E occorre evitare delle cementificazioni incontrollate. Vittorio Anselmi (Fi): C'è una nostra forte preoccupazione per la strategia che viene portata avanti. Anche sul versante infrastrutture ci sono problemi. La politica turistica verso la costa ha prodotto danni. Non dimentichiamoci poi i settori convegnistica e fiere. Catullo Nalin (Pdci): La cementificazione purtroppo continua ad interessare parti del nostro territorio e non solo Comacchio ma anche Cento. Occorre anche per fare promozione, coinvolgere le scuole del nostro territorio ed avere maggiore visibilità in rete che è uno strumento fondamentale. Andrea Malano (Fi): L'azienda turismo nella nostra realtà provinciale sta andando verso il fallimento. E' vero che le presenze sono in crescita ma perché non dire che sono su numeri che potrebbero anche essere raddoppiati sia per la città che per la costa. Diamoci obiettivi più alti. Paolo Panizza (Pd): Credo che il fatto che il presidente della Provincia, l'autorità più rappresentativa, abbia preso in mano la delega al Turismo, sia il segnale più importante dell'attenzione che si vuole dare al settore. Credo che sia fondamentale fare squadra. Nella sua replica il presidente della Provincia, Pier Giorgio Dall'Acqua, è tornato su alcune questioni emerse nel dibattito. "Queste sono le linee strategiche ? ha detto ? da qui discendono poi le proposte operative. Siamo impegnati con le altre province a costituire un sistema che dia particolare attenzione al turismo sportivo, a valorizzare le aree di importanza naturalistica e la promozione di grandi eventi naturali e sportivi. Ferrara non abbandona nemmeno altri progetti come quelli con Mantova e Ravenna. Si è realizzata una Guida delle vacanze che è stata presentata in questa sala con 150 operatori: si assiste ad un aumento degli arrivi mentre c'è un calo delle presenze. Se c'è aumento degli arrivi significa che c'è promozione. Io ritengo che poi il privato vada stimolato e coinvolto, si è avviato anche un progetto con la Camera di Commercio ed è fondamentale coinvolgere gli operatori. Se c'è chi non ci vuole stare lo si fa con i volonterosi, avviando un percorso serio con responsabilità e partecipazione a progetti che si condividono. Sul Balloons Festival vorrei chiarire che non è in vendita: siamo reduci da una serie di annate di successo sempre crescente al di fuori da ogni previsione e stima realizzata. Si sta riflettendo se continuare a farci carico di tutta l'organizzazione come Comune e Provincia o se, rimanendo sempre i soggetti istituzionali promotori, vedere se è possibile recepire una manifestazione di interesse di un organizzatore". La delibera è stata approvata: 25 presenti 16 voti favorevoli, 9 astenuti e 0 contrari. Successivamente si è passati alla fase degli Ordini del giorno. Sono approdati alla discussione tre documenti sullo stesso tema, legato al rinnovo del contratto di lavoro dei dipendenti pubblici e presentati rispettivamente, uno dai consiglieri Fausto Balboni (An) e Rossano Scanavini (Udc), un altro da Paolo Panizza (Pd) e dalle forze della maggioranza e un terzo da Ugo Taddeo (Fi). Il documento di Balboni e Scanavini sostiene: "il rinnovo del contratto collettivo nazionale di lavoro dei dipendenti pubblici è scaduto da 25 mesi; il potere d'acquisto degli stipendi negli ultimi cinque anni si è ridotto di circa 2.000 euro su base annuale e considerato che all'evidente disagio dei dipendenti pubblici si aggiunge la beffa e la delusione a fronte del fatto che un governo di centrosinistra che ha chiesto il voto agli elettori presentando un programma a sostegno di lavoratori dipendenti e pensionati (?) non realizza le intenzioni dichiarate in campagna elettorale" il Consiglio sostiene le giuste rivendicazioni dei dipendenti pubblici e chiede al presidente della Provincia di attivarsi nelle sedi opportune per sensibilizzare forze politiche e istituzioni tutte per una rapida soluzione del problema". Il documento di Panizza e delle forze di centrosinistra parte anch'esso sostenendo che il contratto è scaduto da 25 mesi e "considerato che secondo l'ultimo rapporto Eurispes per le famiglie italiane è un'impresa arrivare al 27 del mese, che si allarga l'area della povertà, che da anni il settore pubblico e chi vi lavora è al centro di tagli sempre più consistenti, impegna il presidente della Provincia e la Giunta Provinciale a sensibilizzare le istituzioni superiori e le forze politiche affinché si giunga nei tempi più brevi al rinnovo del contratto di lavoro dei dipendenti pubblici". Il documento di Taddeo ricorda che "il sostegno del reddito dei dipendenti pubblici non può essere rimandato e occorre iniziare dal contratto"; al disagio dei lavoratori si unisce il fatto "che un governo di centrosinistra che ha chiesto il voto agli elettori presentando un programma a sostegno di lavoratori dipendenti e pensionati (?) non realizza le intenzioni dichiarate in campagna elettorale"; chiede "atti concreti a sostegno della giusta rivendicazione dei lavoratori e delle lavoratrici". L'ordine del giorno Balboni-Scanavini è stato respinto: 6 favorevoli, 16 astenuti. L'ordine del giorno Panizza-Centrosinistra è stato approvato: 22 favorevoli. L'ordine del giorno Taddeo è stato respinto: 7 favorevoli e 15 astenuti.

Torna all'inizio


L'INTERVENTO (sezione: Class action)

( da "Sicilia, La" del 30-01-2008)

Argomenti: Class Action

L'anno giudiziario appena iniziato vedrà la nascita della cosiddetta "class action", l'azione di classe in favore dei consumatori, introdotta dalla legge finanziaria 2008, che ha determinato una modifica del Codice del Consumo con l'inserimento dell'art. 140 bis. Viste le vicende di questi giorni, potremmo dire "appena in tempo", anche perché se non fosse stato per l'emendamento approvato, a sorpresa, al Senato, le cose oggi sarebbero diverse in quanto l'argomento, nonostante i proclami bipartisan, si trovava già arenato nelle sabbie mobili delle commissioni parlamentari. Molti hanno criticato la class action italiana, qualcuno è arrivato addirittura a parlare di class action all'amatriciana, ma l'introduzione di questo tipo di azione è sempre un fatto positivo. Se l'alternativa era tra il continuare a non avere l'azione collettiva ed averne, invece, una perfettibile, è troppo evidente che la scelta non può non ricadere sulla seconda ipotesi. E' sempre meglio una class action all'amatriciana, che il pane ed acqua a cui qualcuno, forse, voleva continuare a tenere i consumatori. Certamente, anche nell'immediato, molti sono ancora i dubbi e i problemi interpretativi ed applicativi, ma, in ogni caso, questi dovranno essere affrontati entro il mese di luglio, data a partire dalla quale sarà possibile esperire le azioni. E già, all'orizzonte, sono visibili i tentativi di "paralizzare" la class action, promossi da coloro che sostengono, nel silenzio della legge sul punto, che l'azione non potrà essere proposta per fatti che si sono verificati prima dell'entrata in vigore della norma. Dimenticando, evidentemente, ciò che sostengono non solo le associazioni dei consumatori, e cioè che si tratta di norme processuali, e quindi nulla può escludere la loro applicazione anche a fatti che si sono verificati nel passato. La questione non è puramente accademica perché l'accoglimento dell'una o dell'altra tesi determinerebbe, ad esempio, la possibilità di promuovere una class action contro le banche per tutti quei risparmiatori, che ancora non hanno avuto restituite le somme investite in obbligazioni Parmalat, Cirio e Argentina. Si parte, quindi, e adesso i consumatori, piuttosto che essere costretti ad ingaggiare battaglie personali, potranno sostenere collettivamente le proprie ragioni in tutti quei settori nei quali, quotidianamente, subiscono, soprusi e vessazioni. A titolo di esempio basta ricordare i settori della telefonia, dell'acqua, del gas, dell'energia. Ma anche fatti legati a crac finanziari, come quelli sopra menzionati. Le azioni potranno essere proposte dalle associazioni dei consumatori e ci auguriamo che anche nei vari Tribunali della Sicilia possano avviarsi, appena possibile, diversi giudizi. Importanti saranno, infatti, le cause, che riguarderanno fatti nazionali, ma sarà opportuno promuovere anche azioni collettive a difesa dei consumatori, per fenomeni che, pur avendo una rilevanza territoriale minore, nondimeno, arrecano danni non indifferenti ai cittadini. E, su questo, particolare importanza assumerà il ruolo dei Tribunali e delle associazioni dei consumatori. I primi, chiamati a decidere alla prima udienza sull'ammissibilità della domanda, le seconde a vagliare accuratamente le azioni da promuovere al fine di evitare che le stesse vengano rigettate per infondatezza. Carmelo Calì Presidente Confconsumatori Sicilia.

Torna all'inizio


Boris Sollazzo (sezione: Class action)

( da "Liberazione" del 30-01-2008)

Argomenti: Class Action

Ascanio Celestini e collettivo Atesia: attenti a quei due In "Parole sante" il lavoro precario ha nome e cognome Presentato a Roma il documentario sulla nota vicenda sindacale del più grande call-center italiano Già applaudito alla Festa del cinema, domani sera presentazione a Torino e poi nelle sale dal 1° febbraio Boris Sollazzo LAmbra Jovinelli di Roma è diventata una piazza-palcoscenico. Da lì, spesso il lunedì sera, va in scena l'indignazione. Per una cultura disprezzata o per la questione morale, per il conflitto d'interessi o di poteri, per libertà negate e ignorate. Lunedì sera lo è stato del lavoro precario. Ascanio Celestini con il bellissimo e semplice Parole sante ha rappresentato una delle punte di qualità e gradimento dell'ultima Festa di Roma (neanche a dirlo, nella sezione Extra di Mario Sesti che "ci ha creduto dall'inizio - rivela il regista - anzi da prima"). Ora, grazie alla Fandango, arriva anche in sala. E l'anteprima l'ha tenuta proprio nel teatro romano, concesso gratuitamente per una serata a sottoscrizione per i membri del collettivo Atesia, la loro lotta e le loro denunce, strumento "legale" di repressione della protesta. Il regista e attore di teatro civile ha incontrato il pubblico, insieme al giornalista de il manifesto Francesco Piccioni e ai compagni Christian Bosi e Valerio Alessandro Gentile del collettivo autorganizzato del più grande call center d'Italia. "Il lavoro precario fa fatica a comparire sui giornali - racconta Piccioni -, perché i precari sono tanti, diversi, distinguibili per contratto e non per lavoro. Non basterebbe un giornale, per questo noi scegliemmo una storia esemplare: Atesia. Ricordo che rimanemmo sconvolti da una notizia in particolare: affittavano la postazione. E ammirati da questi compagni, eroici e pieni di iniziativa, anche se abbandonati". Quella di Parole sante (domani sera alle 20,45 un'altra anteprima-incontro è prevista al King Kong Microplex di Torino), è il racconto di un'ignominia. Di un imprenditore, Tripi, legato a uomini di potere del centrosinistra e che ha messo in atto, con sindacati e "governo amico" connivente, uno sfruttamento di migliaia di dipendenti (circa 5000) di stampo ottocentesco ma con strumenti modernissimi: i contratti atipici (e illegali persino per la legge 30). E' la storia di una straordinaria vittoria che diventa sconfitta perché chi deve perdere compra arbitri, tifosi e squadra avversaria. E' la storia di una generazione, di una classe operaia che dalle presse è passata ai call center, completamente sola. E non è finita. "Siamo qua - dice un amareggiato Valerio - anche perché a Genova, Cosenza e qui a Roma si sta attuando la stessa strategia. Dal G8 ad Atesia, diversi campi d'azione per la stessa risposta dello Stato: mantenere il potere con la repressione. Quindici componenti del nostro collettivo autorganizzato hanno ricevuto denunce per sciopero con presidio del posto di lavoro, slogan contro la precarietà e violenza aggravata. Una falsità: su 3000, 30 volevano lavorare e noi abbiamo cercato di persuaderli pacificamente a manifestare con noi. Alla fine sono pure entrati!". E' più affaticato e arrabbiato Valerio, meno sorridente di come lo vediamo nel documentario. "Il problema è che ormai il sindacato e il reclamo presso le istituzioni sono gli unici canali di dissenso consentiti. E noi li abbiamo pure provati, ma ci hanno ignorati, nel migliore dei casi. L'autorganizzazione, come gli scioperi, sono stati delle necessità, non provocazioni. Prima di Atesia, nessuno di noi aveva tessere o esperienze politiche, tutto questo è nato dal basso, dal disagio. Dobbiamo capire che la lotta deve essere partecipata che tutto il lavoro è precario, al di là delle strumentalizzazioni di questi ultimi anni. E' precario il tempo indeterminato che ha carichi di lavoro enormi e un salario bassissimo, lo è il clandestino, il lavoratore in nero, chi rischia di morire sul lavoro, chi neanche entra nelle statistiche. Lo è il metalmeccanico che vede firmare dalla Fiom il rinnovo a 127 euro in più dovendo accettare più ore, un sabato lavorativo e la flessibilità oraria a senso unico". Il precario non ha rappresentanza, lo dice Celestini nel monologo di chiusura del film, alla Gaber, lo dice l'ex sottosegretario al lavoro Rosa Rinaldi, lo dicono, sempre nel documentario, i fischiatissimi sindacalisti Cgil come Walter Schiavella, ormai fuori tempo, fuori contesto, impossibilitati da schemi politici e mentali a capire. "Morti sul lavoro e precari - chiude Christian - ora sono di moda e quindi banalizzati. Un vuoto pietismo in cui si parla delle storie di vita e non delle responsabilità politiche. I media ci hanno prima oscurati e poi hanno mistificato la nostra vicenda, privandoci delle conquiste che vedete nel film. E' il governo di centrosinistra ad aver arginato con la Finanziaria la nostra lotta, abbiamo avuto tutti contro, sinistra radicale, esecutivo, sindacati. Tripi due settimane fa parlava della sua azienda trionfalmente al Sole24ore per poi lamentarsi qualche giorno dopo che senza contratti a progetto e commesse pubbliche non può sopravvivere. Il punto è che dobbiamo uscire dall'isolamento, unirci, perché solo chi lavora può tutelare chi lavora". Un grido di aiuto, ma anche di rabbia. Perché i lavoratori vedono trasformarsi in sconfitte persino le poche vittorie. "Prodi si indigna per la Thyssen Krupp? - chiosa ironico Celestini -. Chi ha privatizzato l'impianto, nel 1994, a capo dell'Iri?". La crisi della sinistra non è solo di governo. 30/01/2008.

Torna all'inizio


Fa capire quanto sia vulnerabile il sistema locale della ricerca. Basta un apprezzamento generico (sezione: Class action)

( da "Alto Adige" del 31-01-2008)

Argomenti: Class Action

Fa capire quanto sia vulnerabile il sistema locale della ricerca. Basta un apprezzamento generico ... fa capire quanto sia vulnerabile il sistema locale della ricerca. Basta un apprezzamento generico (peraltro improntato al buon senso) a margine di una conferenza stampa e si alzano immediatamente gli scudi. Questo è un dato che sconcerta e che deve farci riflettere. Da dove nasce infatti l'immediata preoccupazioni ad autolegittimare la loro opera da parte degli enti di ricerca? La risposta è banale quanto immediata: dal fatto che il loro finanziamento e la designazione di parte dei vertici dipendono proprio dalla Provincia. Si rischia quindi che appaia più importante e che pesi di più il giudizio del decisore politico rispetto a quello della comunità scientifica. Sulla scorta di questa considerazione è quanto mai urgente configurare un nuovo ruolo per il governo locale, meno impegnato nella gestione diretta delle strutture della ricerca e più rivolto al supporto istituzionale, organizzativo e finanziario dell'azione di soggetti autonomi. Nei sistemi avanzati la mano pubblica presta specifica attenzione solo a garantire un costante presidio del carattere "pubblico" (in senso di contributo al bene collettivo) dell'azione del sistema locale della ricerca e dell'innovazione. Il principale nodo da sciogliere su questa via riguarda l'eccessiva dipendenza del sistema della ricerca dal finanziamento pubblico, in particolare di matrice provinciale, una dipendenza che l'introduzione di finanziamenti pubblici su base competitiva rischia di ulteriormente rafforzare invece di scalfire. Sarebbe invece auspicabile che la Provincia si limitasse a perseguire un'intelligente politica di integrazione di soggetti indipendenti e perciò sufficientemente dinamici per i tempi ed i ritmi che la nostra realtà socio-culturale ed economica impone, creando contemporaneamente le migliori condizioni incentivanti alla collaborazione fra di essi. L'esigenza che il Landeshauptmann ha saputo esprimere con la sua proverbiale concretezza è così legittima perché vuole evitare che le (poche) risorse pubbliche per la ricerca siano sprecate, ma al contempo ci espone al rischio di gettare via l'acqua sporca con il bambino. E' infatti evidente che l'esigenza di evitare "doppioni" si può concretizzare solo in due iniziative: si elimina uno dei poli o si fondono gli stessi in un unico soggetto. In ogni caso si ha un impoverimento del sistema locale della ricerca e si disincentiva la creazione di percorsi culturali e scientifici in grado di confrontarsi in piena autonomia. Se in un sistema vi è duplicazione è perché gli attori non dialogano e non riconoscono l'importanza di creare sinergie per ampliare la rispettiva capacità di azione. Se questo dato emerge la preoccupazione del decisore politico deve andare ad individuare i meccanismi che hanno prodotto l'inefficienza di sistema e non a potare arbitrariamente i finanziamenti. Questo anche in un'ottica di lungo periodo. La difficoltà di dialogo tra i soggetti del mondo della ricerca implica infatti anche l'incapacità di supportare gli sforzi di modernizzazione del sistema produttivo locale con gli apporti provenienti dal mondo della ricerca e della conoscenza. Il supporto al sistema produttivo locale rappresenta inoltre, è bene ricordarlo, la ragione principale per cui la Provincia ha titolarità sul tema della ricerca, altrimenti riservato allo Stato. Giuseppe Avolio * presidente di Azienda Energetica SpA.

Torna all'inizio


GENOVA, APPROVATO IL "PIANO DI RIEQUILIBRIO FAUNISTICO DEL CINGHIALE" 2008 STABILE LA PRESENZA DEGLI UNGULATI SUL TERRITORIO: IL PIANO CONFERMA LE AZIONI ATTUATE NEGLI ANNI PRECEDE (sezione: Class action)

( da "marketpress.info" del 31-01-2008)

Argomenti: Class Action

NTI La Giunta Provinciale ha approvato il "Piano di Riequilibrio faunistico del cinghiale" del 2008, lo strumento operativo per il controllo di questa specie selvatica, causa di gravi danni per le attività agricole presenti sul territorio. Il piano annuale conferma gli interventi attuati a partire dal 2001. Si tratta di interventi di controllo indiretto, ovvero l'installazione di reti metalliche e pastori elettrici a salvaguardia dei campi coltivati e l'uso di cani per allontanare i cinghiali, e di controllo diretto, attuato tramite interventi di controllo collettivo e recinti fissi di cattura. "Grazie all'attuazione dei piani di riequilibrio precedenti e al continuo monitoraggio del territorio, la situazione è stabile e sotto controllo. - spiega Renata Briano, assessore provinciale al Patrimonio Naturalistico, Caccia e Pesca- Per questo lavoro di monitoraggio e salvaguardia del territorio, ringraziamo per la collaborazione gli Ambiti Territoriali di Caccia e le associazioni agricole e venatorie L'obiettivo che il piano si pone è quello di difendere il patrimonio agricolo del nostro territorio. Per raggiungere questo scopo, attuiamo azioni che non si basano solo sull'abbattimento dei capi, ma che comportano anche misure preventive". Il piano di riequilibrio faunistico del cinghiale, che coinvolge Ambiti Territoriali di caccia, associazioni venatorie, associazioni agricole ed Enti Locali, prevede la definizione di un programma di interventi di controllo da attuarsi al di fuori della stagione venatoria, che può essere modificato per arginare particolari situazioni di disagio causate dagli ungulati. Prevede, per il periodo invernale e primaverile, interventi selettivi, preferibilmente su giovani capi, finalizzati ad un effettivo contenimento delle popolazioni presenti. Riguardo la fauna selvatica, negli ultimi anni sta emergendo una nuova problematica, costituita dal ritorno dei lupi nell'Appennino Ligure: una specie protetta, la cui caccia è vietata, che rappresenta un importante patrimonio per la biodiversità del territorio genovese e ligure. "Il ritorno del lupo è una notizia positiva- continua Renata Briano- ma le conseguenze negative sull'allevamento non possono essere sostenute dagli allevatori. Per questo stiamo lavorando da alcuni anni, assieme alla Vice Presidente Marina Dondero, per applicare su tutta la provincia le modalità di risarcimento e prevenzione danni adottate nel territorio dell'Aveto, grazie all'istituzione di un apposito fondo gestito in collaborazione con l'Ente Parco". . <<BACK.

Torna all'inizio


Scuola e Academy (sezione: Class action)

( da "Sole 24 Ore, Il (Nòva24)" del 31-01-2008)

Argomenti: Class Action

Nova24 sezione: NOVA24 data: 2008-01-31 - pag: 16 autore: ANDREA JUBLIN CANDIDATO ALL'OSCAR PER I CORTOMETRAGGI Scuola e Academy I l nostro fiore all'occhiello si chiama Andrea Jublin. Un cognome dalle sonorità francesi, e tuttavia italianissimo dalla nascita, Jublin (si legge jublen) è stato selezionato nella cinquina dei migliori cortometraggi – class="hilite">tecnicamente, " Live class="term">action short" – candidati agli Oscar. Turpe dictu, "La sconosciuta" di Tornatore è il grande assente, e "Il supplente" di Andrea, invece, incredibilmente presente. E presente non a caso. Presente perché testardamente convinto di voler fare il regista, sin dagli inizi della professione. Presente perché da 37 anni all'inseguimento di un sogno che si è realizzato attraverso lo studio, la caparbietà e la tenacia dell'impegno, oltre che una committenza – quella di Sky, prima, e della casa di produzione Indiana Production poi – che l'ha capito, e ha creduto in lui. Presente perché intelligente, e non privilegiato. Presente perché dopo aver fatto il giro di più di un centinaio di festival internazionali, il suo cortometraggio ha raccolto una trentina di premi. Tra questi, il riconoscimento consegnatogli da Spike Lee durante la Mostra del Cinema di Venezia. E poi il "Best Comedy" di quest'anno all'Aspen Film Fest, in Colorado. Che gli è stato "fatale" per prima scrematura, e poi la selezione e la candidatura in "cinquina" agli Oscar. La gavetta di Andrea Jublin è cominciata a Genova, nel mondo teatro. Lui dice che "una volta che hai scritto un film, è roba tua. Ti viene naturale anche recitarlo". Fatto sta, che dopo la scuola del Teatro Stabile di Genova, con in tasca una laurea in Scienze Politiche, Andrea Jublin segue le Scuola per Sceneggiatori della Rai a Roma, e poi un corso alla Ucla, in California. Nel frattempo gira due cortometraggi. Il primo, in modo semi-amatoriale, "Coraggio. Coraggio. Coraggio", e il secondo, "Grazie al cielo", qualche anno dopo. In entrambi, come anche per "Il supplente", Andrea ha scritto la sceneggiatura, ha recitato come attore e ha seguito la regia. In una lezione all'Università di Pavia, lo scorso anno, aveva spiegato agli studenti in un'ora e mezza appena come avviene la costruzione di una storia cinematografica: "Ci sono regole dalle quali non si può prescindere – aveva raccontato – e queste regole gli americani sanno usarle splendidamente. Le storie devono essere raccontate con tecnica. Poi, certo, ci vogliono anche le idee, e i contenuti. Ma la tecnica di narrazione è centrale all'interno dello svolgimento del film". E quali sono le idee e le storie che Jublin racconta? Nel corto "Il supplente", la storia è quella di un avvocato che si finge insegnante all'internodi una classe di scalmanati – e poetici – alunni. E che dopo aver rubato la palla con l'autografo di Del Piero, come fosse un ragazzino, a un altro ragazzino, fugge dalla finestra e rientra nei "ranghi". I ranghi e il ruolo di un ufficio con le segretarie, e di un giovane e promettente avvocato in ritardo per una riunione con importanti clienti giapponesi. Una volta entrato nel meeting, uno di questi "clienti" nota la pallina firmata con la quale giocherella l'avvocato, e gliela chiede in dono. L'avvocato risponde seccamente no. E così si chiude il corto. Con una scritta molto esplicita che scorre successivamente alle scene: "dedicato a chi ha problemi di condotta". Spiega lo stesso Jublin: "Quello che mi interessa riprendere nei miei film è quello scollamento tra la vita che abbiamo e quella vorremmo vivere. L'avvocato della pellicola è un simbolo, perché è un giovane con una professione di prestigio della quale non è pienamente soddisfatto. E perché, come per tante persone, oggi, ha lasciato che la società, un lavoro ben retribuito o la realtà decidessero per lui. Ecco, quello che dicono i miei cortometraggi è che la vita è dura, per tutti. Se togli le battute a "Il Supplente" ti trovi di fronte a una vera tragedia. La tragedia di chi è inserito in una vita da adulto ma vorrebbe tornare indietro, a quando si frequentava la scuola e la vita era ancora una promessa. Di chi ha problemi in condotta, in questa società. Perché seguendo le vie che sono state tracciate per noi, anche le migliori, si corre il rischio di ritrovarsi in un luogo che non è il nostro, o che non ci sta bene addosso. Bisogna per forza avere problemi in condotta, in un mondo come questo". Anche in "Coraggio, coraggio, coraggio", il liet motiv era più o meno lo stesso: "bisogna avere più coraggio e trovare percorsi individuali ". La prossima tappa di questo percorso, per Andrea, sarà a Los Angeles. A fine febbraio, agli Oscar, presenzierà con uno smoking tutto nuovo. Insieme a lui, col pensiero, ci sarà un gruppo di persone che in questi anni hanno letto, commentato e discusso insieme a lui le scene dei suoi film. "Sono amici di lunga data, persone che non lavorano nel mondo del cinema e delle arti. La maggior parte impiegati o professionisti. Persone a cui invio i miei testi, e che mi aiutano a capire la veridicità dei personaggi e la costruzione della storia". Sono presenti nei titoli di coda. Una in particolare, Serena Massobrio, è nel cuore di entrambi. Regista, e giornalista che ha steso l'articolo. CRISTINA TAGLIABUE Fiore all'occhiello del cinema italiano (e fuori dal coro) sarà a Los Angeles con "Il Supplente".

Torna all'inizio


Finalmente possiamo godere di un momento positivo. La (sezione: Class action)

( da "Tempo, Il" del 31-01-2008)

Argomenti: Class Action

Finalmente possiamo godere di un momento positivo. La vittoria su un campo difficile come quello di Firenze e le semifinali di Coppa Italia, arrivano dopo gli acquisti di Rolando Bianchi, Radu e Ousmane Dabo. La società è stata brava nel chiudere operazioni intelligenti e importanti e la squadra è riuscita sul campo a raggiungere una vera e propria impresa; due splendide notizie, che servono a risollevare un ambiente che sembrava in preda all'abbattimento più totale e che ora può tornare a sorridere. Home Sport prec succ Contenuti correlati Pirelli, l'arte nel viaggio. Fotografia, grafica e design in mostra a Milano Vincenzo Colandrea POSTA ... Giovanni Esposito Comincia a rimpinguarsi il medagliere ... class="hilite">Class class="term">action: possibili rimborsi da 1.500 euro Valle Porcina, i residenti: "Esposto in procura" Nuovo parco Oltre 1400 posti di lavoro Bianchi può e deve crescere, ma la sua presenza è servita anche da stimolo nei confronti di Rocchi. Positiva anche la prova di Muslera. Radu, dopo un iniziale (e comprensibile) imbarazzo ha dato buoni segnali, dimostrando di poter essere utile nel finale di stagione. Così come Dabo, che darà certamente una mano. La società, che nelle ultime settimane ha lavorato benissimo riuscendo a rinforzare la squadra e dando importanti segnali in vista del futuro, è ora chiamata all'ultimo sforzo. Se dovesse arrivare un altro difensore, la rosa sarebbe al completo e il futuro sembrerebbe più roseo. La classifica è ancora negativa, ma gli acquisti realizzati e la risposta della squadra sul campo, non possono che renderci ottimisti per una pronta ripresa in campionato. Domenica arriverà la Sampdoria di Cassano e servirà un'altra prova di orgoglio. Vai alla homepage 31/01/2008.

Torna all'inizio


Scoperta frode da 20 milioni di euro (sezione: Class action)

( da "Tempo, Il" del 31-01-2008)

Argomenti: Class Action

Michela Galuppo Un anno, tanto sono durate le indagini che hanno portato le Fiamme Gialle di Velletri a scoprire una frode fiscale nel settore del commercio di autoveicoli per oltre 20 milioni di euro. Nella rete della Finanza sono finite società di Velletri, Albano e Roma. Home Roma prec Contenuti correlati La crisi ci porta via un altro po' di energia Dalla Regione 418 milioni per il castello Matarazzo: "80mila euro per un concorso di idee, class="hilite">spreco inutile di denaro" Class class="term">action: possibili rimborsi da 1.500 euro Ex assessore Tirò le orecchie a Antinori, multa di 400 euro MIrella Rampini PICO "Appena una trentina di milioni di ... Cinque le persone denunciate all'autorità giudiziaria di Velletri e di Roma per associazione per delinquere finalizzata alla frode fiscale. Inoltre per due amministratori sono state disposte misure cautelari interdittive: la sospensione dall'esercizio delle imprese e dagli uffici direttivi, ma anche il sequestro preventivo delle quote sociali delle imprese che dirigevano. L'organizzazione si è resa responsabile di una cosiddetta "frode carosello". In pratica utilizzando una società cartiera esistente solo su carta ma non fisicamente, venivano immesse sul mercato auto importate dall'estero a prezzi notevolmente più bassi rispetto alla concorrenza. La frode ruotava intorno ad alcune imprese sia comunitarie, prevalentemente francesi e tedesche, sia italiane. I principali fornitori comunitari cedevano, solo su carta, le auto alla società cartiera ed emettevano false fatture. Tale società, gestita da prestanomi, che poi sparivano nel nulla, fatturava e cedeva, solo su carta, ma applicando l'Iva, che non versava, le auto ad altre società italiane . A loro volta le società italiane, autosaloni plurimarche relamente esistenti, e destinatarie reali delle auto, attraverso quelle false fatture acquisivano il diritto della detrazione dell'Iva. Ciò consentiva di vendere auto sul mercato a prezzi decisamente competitivi. La Finanza di Velletri, diretta dal capitano Giacinto Capone, ha segnalato all'erario per il recupero 12 milioni di euro di ricavi e 10 milioni di costi non deducibili. Sono state accertate, inoltre, fatturazioni false per circa tremilioniduecentocinquanta mila euro in emissione e per diecimilionitrecentomila euro in utilizzo. Vai alla homepage 31/01/2008.

Torna all'inizio


Le prime pagine del Lazio (sezione: Class action)

( da "Velino.it, Il" del 31-01-2008)

Argomenti: Class Action

(POL) Le prime pagine del Lazio Roma, 31 gen (Velino) - Roma. La cattiva gestione economica dell'Umberto I occupa l'apertura del Messaggero: “Policlinico, ecco gli sprechi”. Fra gli sperperi indicati dal quotidiano di via del Tritone, la necessità di attendere in molti casi tre settimane in corsia prima degli interventi a causa dell'errata organizzazione e della carenza degli infermieri per le sale operatorie. Così, dal momento che il costo di un posto letto si aggira in media sugli ottocento euro al giorno anziché trecento, la spesa che l'Umberto I deve affrontare prima di un intervento arriva a quota 16 mila euro invece di fermarsi a tremila. A segnalare le inefficienze, un gruppo di ricoverati nella struttura sanitaria, che si è rivolto al Tribunale per i diritti del malato. Da domani, intanto, gli specializzandi saranno chiamati a gestire da soli i turni di notte e nei giorni festivi senza la supervisione dei medici assunti dell'ospedale. Il primo reparto a essere interessato dal provvedimento sarà quello di Neurologia. L'Amsur (associazione dei medici specializzandi delle università di Roma) ha chiesto l'intervento del rettore della Sapienza, Renato Guarini, per ritirare il provvedimento. Il Corriere della Sera apre con l'evacuazione dell'accampamento di nomadi sotto l'autostrada Roma-Fiumicino: “Sgombero al campo rom”. “L'ultimo dei grandi slum spontanei sorti subito dopo l'ondata di repulisti seguita alla morte di Giovanna Reggiani è stato sbaraccato ieri mattina alle 8 da un intervento congiunto di polizia (60 agenti), vigili urbani (20 del XV gruppo), Ama (20 addetti, con ruspe), operatori della Sala emergenza sociale del Comune”, si legge sul quotidiano. Sono 133 i rom identificati, un terzo dei quali con precedenti penali, 32 minori e 39 nuclei familiari. Sette i fermati, compresi due ricercati. “Gli operatori del Comune, che offrono come sempre ospitalità a donne e bambini in strutture tipo casa-famiglia, ieri hanno di nuovo registrato 'zero' richieste – prosegue il Corriere –. Le famiglie non si separano dagli uomini”. Il Tempo torna sulla denuncia dei tassisti in merito al calo degli introiti a causa delle nuove licenze rilasciate dal Comune di Roma, lanciata ieri dalle colonne del quotidiano: “Perso il 35 per cento dei guadagni”. A tanto secondo la categoria ammonta la riduzione degli incassi a seguito delle duemila autorizzazioni rilasciate dal Campidoglio lo scorso novembre dopo un braccio di ferro durato oltre un anno. Secondo i tassisti, inoltre, il Comune non avrebbe mantenuto la promessa di allontanare dalla Capitale gli ncc (gli autisti di auto a noleggio) che hanno ottenuto la licenza in un altro comune, tanto che alcuni arriverebbero addirittura dalla Calabria e dalla Sicilia. Nel mirino dei conducenti delle auto bianche ci sono però anche alcuni esponenti dei sindacati di categoria, accusati di aver ottenuto le licenze gratuitamente in cambio di un “ammorbidimento” durante le trattative con l'amministrazione comunale. Il restyling che interesserà lo storico mercato di Trastevere è il tema di apertura di Repubblica: “Porta Portese per artigiani doc”. Un angolo dedicato esclusivamente all'artigianato, con l'esposizione a rotazione di oggetti artistici, sarà realizzato nei cinque fine settimana di marzo nell'area di via Portuense 47, dove oltre agli stand saranno istallati anche ombrelloni e punti ristoro. A promuovere l'iniziativa è la Provincia di Roma. il Giornale apre con il rapporto del Cnr sulla condizione economica delle famiglie del Lazio: “Si sente povera una persona su due”. Nella regione, nonostante siano “oggettivamente povere” il 21,8 per cento dei nuclei familiari, la percezione di povertà arriva a interessare il 54 per cento delle famiglie. A essere più colpite sono quelle numerose, con almeno tre figli, casi in cui la povertà oggettiva raggiunge il 42 per cento. “In pratica una persona su cinque vive con uno stipendio medio al di sotto della soglia di povertà”, nota il quotidiano, anche se “a livello locale Roma sta meglio delle altre province”. “Se l'Eurispes parla di un paese in cui la povertà dilaga, l'Istat è più rassicurante (il 14 per cento delle famiglie ha difficoltà a arrivare a fine mese), ma è generale la sensazione che la povertà sfiori la classe media – prosegue il Giornale –. E i barboni non sono scomparsi nel '900. Secondo la Caritas sarebbero diecimila i senza fissa dimora a Roma escludendo i campi nomadi”. “Fiumicino 'ruba' 13 voli a Malpensa”, titola Libero, che elenca tutte le tratte che l'aeroporto Leonardo da Vinci è riuscito a scippare allo scalo milanese per effetto della riorganizzazione della rete di collegamenti intercontinentali di Alitalia. Le rotte debutteranno a fine marzo, con l'entrata in funzione dell'orario estivo. “Usura, 'il 99 per cento è sommerso'”. A lanciare l'allarme è il rapporto annuale della Direzione nazionale antimafia, dal quale emerge che a Roma viene denunciato meno dell'uno per cento dei reati d'usura. La Capitale e il Lazio, secondo la relazione della Dda, sono sempre di più nel mirino delle mafie nostrane e di quelle straniere, pronte ad allearsi, anche solo con accordi a tempo, per gestire affari milionari, come dimostra il caso della “joint venture” fra camorra e clan nigeriani smantellata pochi giorni fa dalla squadra mobile con l'arresto di decine di persone fra boss, trafficanti di droga e corrieri internazionali. Da segnalare anche l'approfondimento che il quotidiano diretto da Paolo Mieli dedica alla regione nell'edizione nazionale: “Lazio, l'ultima sfida”. Un focus che spazia dal deficit della sanità, di dieci miliardi di euro, all'assenteismo nei palazzi di via Cristoforo Colombo, arrivato a 21,2 giorni di malattia l'anno in media per ciascuno dei 3.322 dipendenti, più altri 11,6 giorni di assenza per cause diverse, permessi, congedi. Un problema di tale portata da aver spinto il governatore Marrazzo ad affidarsi a un pool di sei ricercatori dell'Università degli Studi di Milano per cercare di risolvere il problema. Nelle pagine interne di Repubblica si legge: “Veltroni, dimissioni più lontane”. Ieri sera una nota del Viminale ha infatti accolto con favore la proposta dell'Anci, l'associazione dei comuni italiani, di modificare l'attuale regolamento sulle elezioni “per allontanare da Roma e da almeno altri 150 comuni italiani, guidati dal centrosinistra e dal centrodestra, lo spettro di una lunga fase di commissariamento – scrive il quotidiano –. La proposta punta a far dimezzare il termine dei 20 giorni previsti dalla legge perché le dimissioni del primo cittadino diventino efficaci e irrevocabili. Secondo la normativa in vigore, infatti, per votare questa primavera anziché nel 2009 Veltroni dovrebbe cessare dalle funzioni di sindaco entro il 24 febbraio. Termine che sarà possibile rispettare solo se 20 giorni prima comunicherà al consiglio comunale di volersi dimettere dal Campidoglio: quindi tra sabato 2 e lunedì 4 febbraio”. Per quanto riguarda il toto-sindaco, nel taglio alto di prima pagina il Corriere ricorda: “C'è Rutelli, ma è pressing su Bettini”. Fra i “papabili”, però, secondo i giornali ci sarebbe anche il coordinatore regionale del Pd, Nicola Zingaretti. Sempre sul tema, nelle pagine interne Libero dedica un approfondimento al futuro del Campidoglio, con una ricognizione del “domani degli assessori” a seguito delle eventuali dimissioni di Veltroni, fra chi andrà in pensione, chi tornerà in ufficio e chi resterà “disoccupato”. Da segnalare su Repubblica anche: “Rifiuti, il bluff della differenziata”. Nel 2006 Roma ha prodotto un milione e 829.458 tonnellate di rifiuti, ma solo 523.569 sono stati differenziate, meno del 30 per cento. La parte restante è finita nella discarica di Malagrotta senza alcun trattamento né alcuna selezione del materiale. “Appalti & rimozioni, ora anche 'indaga' anche il Comune”, si legge nel taglio alto del Messaggero. Dopo giorni di silenzio, il Campidoglio ha deciso di intervenire sul sistema delle rimozioni delle auto, arrivate a quota 70 mila lo scorso anno. Il segretario generale del Comune, Vincenzo Galliani Caputi, ha infatti chiesto la consegna degli atti sui rapporto fra il Campidoglio e il Consorzio laziale traffico, che ha vinto l'appalto per la gestione del servizio nel 2005, per verificare il rispetto delle clausole contrattuali previste. Oggi, invece, il comandante della polizia municipale, Angelo Giuliani, il delegato del sindaco alle politiche della sosta, Fabrizio Panecaldo e il presidente del Clt, Ezio Di Salvo saranno ascoltati in Commissione trasparenza. Il taglio medio del Tempo è dedicato alla cronaca: “Identificati i picchiatori di Termini”. La Digos ha individuato e denunciato per lesioni aggravate due degli aggressori del controllore dell'Atac, class="hilite">un militante di Action, pestato domenica sera alla stazione. Sono due 21enni, attivisti di estrema destra. A inchiodarli sono state le immagini del circuito di videosorveglianza all'interno dello scalo ferroviario. Da segnalare nelle pagine interne del quotidiano di piazza Colonna, la modifica dei criteri di assegnazioni delle abitazioni della Pisana: “La Regione tagli gli affitti”. Saranno rivisti i contratti e liberate le case occupate abusivamente, circa il dieci per cento del totale. Complessivamente sono 382 gli alloggi della Regione. Di questo, il tre per cento è destinato a un canone di mercato, mentre l'87 per cento è in via di ricontrattualizzazione a favore delle fasce disagiate. “I pagamenti saranno divisi in quattro fasce di reddito”, fa sapere l'assessore al patrimonio, Marco Di Stefano. Nelle pagine interne il Giornale dà spazio alle “superconsulenze legali nelle Asl”. A denunciare l'episodio è il capogruppo regionale dell'Udc, Massimiliano Maselli, che il 25 gennaio ha presentato un'interrogazione all'assessore alla Sanità, Augusto Battaglia e al governatore Piero Marrazzo per chiedere chiarimenti sull'affidamento esterno di consulenze legali da parte dei direttori delle Asl Rm G e Rm E. “Quella contestata da Maselli è una vera e propria prassi, che condurrebbe dal 2005 i direttori generali delle Asl a ricorrere sistematicamente a consulenze legali esterne piuttosto che agli avvocati stipendiati, degradati a gestire pratiche di secondaria importanza – scrive il quotidiano -. Una prassi favorita, sul piano legislativo, dalla delibera 139/2007 che non prevedendo espressamente la qualificazione degli uffici legali delle Asl come strutture indipendenti, non impedisce le decisioni arbitrarie”. Frosinone. “No ai rifiuti dalla Campania” è il titolo principale di oggi del Tempo, in riferimento alle aspre polemiche verificatesi durante i lavori del Consiglio provinciale, tutto incentrato sulla questione dei rifiuti. Il presidente Scalia si difende dagli attacchi della Cdl: “Abbiamo operato nel migliore dei modi”. Secondo il Nucleo operativo ecologico regionale dei Carabinieri a Latina, intanto, su 37 controlli effettuati nel 2007, ben 18 (il 49 per cento) sono risultati non conformi nella gestione e nello smaltimento dei rifiuti. Nella provincia di Frosinone tale percentuale si attesta sul 23 per cento. Visto lo stallo a Frosinone per la realizzazione del nuovo stadio, il presidente del Frosinone Calcio, Maurizio Stirpe si dice “Pronto ad andare a Ferentino”, dichiarazione che è anche il titolo del Messaggero. Troppi ritardi vengono registrati infatti sul project Matusa-Casaleno e così si pensa ad una alternativa al capoluogo e da Ferentino arriva l'invito del sindaco Fioretta: “E' vero, il contatto c'è stato e l'area c'è”. “Lavoro: sciopero generale il 7 marzo”, titola invece nel taglio centrale il quotidiano. I sindacati hanno deciso la data della manifestazione e ad annunciarlo è stato ieri il segretario provinciale della Cgil, Domenico De Santis. I motivi dello sciopero sono la crisi industriale che sta attraversando la provincia di Frosinone e le migliaia di posti di lavoro a rischio. Licenziamenti confermati intanto alle Terme di Fiuggi. “Terme, atto finale. Licenziamenti confermati” leggiamo in un richiamo su Ciociaria Oggi. E davanti ad una situazione di crisi del genere, “Il Cnr conferma: più povertà” è il titolo di apertura del Tempo. Più indebitati, più protestati e perciò destinati a finire nelle grinfie degli usurai, insomma, più poveri. Questo è lo scenario della regione elaborato dal Cnr. Sulla questione interviene anche il capogruppo di Forza Italia alla Regione, Alfredo Pallone che accusa Marrazzo di fare solo annunci e poche realizzazioni. “Il Lazio sta marciando progressivamente verso la povertà”, dice il consigliere. Oltre al problema occupazionale, anche quello della sanità. “Ospedali al collasso, dossier delle associazioni al ministro” è il titolo che riserva alla notizia Il Messaggero. Strutture fatiscenti, servizi sospesi per carenza di macchinari o personale, sovraffollamento e promiscuità nei reparti, lunghi tempi di attesa per le visite e soprattutto nessun intervento volto ad invertire la rotta. Questa la situazione che emerge nella provincia di Frosinone. Un panorama disonorevole, quello redatto dalle associazioni di volontariato e raccolto in un dossier di 25 pagine inviato al Ministro. Spostandoci alla cronaca, “Emiliano Bracaglia non ce l'ha fatta” è il titolo a tutta pagina della Provincia. è morto ieri il giovane operaio frusinate rimasto coinvolto in un incidente stradale a Ceprano. I familiari hanno autorizzato l'espianto degli organi. “Dentista rapinato davanti allo studio” è invece il titolo centrale dello stesso giornale. è accaduto ad Alatri dove un bandito a volto coperto ha anche esploso due colpi di pistola in aria. Latina. Inchiesta su Acqualatina sempre in primo piano nelle aperture dei quotidiani pontini, che riportano oggi a tutta pagina gli interrogatori di due degli arrestati, l'ex presidente Paride Martella e l'amministratore delegato Silvano Morandi. Latina Oggi apre con “Martella prende le distanze”. “Acqualatina, l'ex presidente e Silvano Morandi interrogati in Tribunale dal Gip”, spiega l'occhiello. “Besson e gli altri lo tenevano all'oscuro sul sistema di appalti 'in house'”, aggiunge il catenaccio. La Provincia titola “Acqualatina, le carte in tavola”. “Ieri il Gip Coccoluto ha ascoltato l'ex presidente e l'amministratore delegato. Oggi tocca a Besson”, recita l'occhiello. “Martella: 'I controlli c'erano'. Morandi punta sulle scelte tecniche”, precisa il catenaccio. “Parla Paride: 'La gara c'era'”, è l'apertura del Territorio, che spiega nell'occhiello: “Ascoltato in tribunale l'ex presidente della Provincia su Acqualatina”. “Anche Morandi fornisce la sua versione dei fatti, richiamando la scelta pubblica del socio privato”, si legge nel catenaccio. Tre i sommari: “Adiconsum: Questi i conti della gestione a danno dei cittadini utenti”; “Iniziativa: Guidi raccoglie le firme per parlare con Cusani”; “Sindacale: Claudio Fazzone rassicura i dipendenti della spa”. Apertura a tutta pagina anche sul Tempo: “Appalti, Martella si difende”. “Caso 'Acqualatina', per gli indagati gli affidamenti avvenivano secondo le regole. La vicenda in Consiglio comunale. L'Adiconsum: 'Ci costituiremo parte civile'”, spiega il catenaccio. Sul Messaggero gli interrogatori appaiono nella foto notizia: “Acqualatina, Martella e Morandi parlano”. Il quotidiano di via del Tritone sceglie un'apertura diversa: “Addio al Credito cooperativo pontino”. “Naufraga anche l'ipotesi di istituto locale 'sponsorizzato' da Zappalà, domani il consiglio decisivo”, spiega l'occhiello. “Verso la liquidazione della banca, mai decollata. I soci rivogliono i soldi”, aggiunge il catenaccio. Diversi gli argomenti nei tagli centrali: Latina Oggi lo dedica a “Easy Park, il blitz”. “Ieri le Fiamme Gialle sono tornate in Comune”, spiega l'occhiello, mentre il catenaccio aggiunge: “Nel mirino le soste con gli sms a Terracina”. La Provincia impagina invece “Altro caso di meningite”. “Un 61enne di Sabaudia ricoverato al Goretti”, spiega il catenaccio. Taglio basso sul Tempo (“Caso di meningite a Sabaudia. Un uomo è in gravi condizioni”), e richiami su Latina Oggi (“Meningite, altro caso all'ospedale Goretti”) e sul Territorio (“Meningite, in coma 61enne”). Il Territorio impagina la cronaca sindacale nel taglio centrale: “Mozzarelle, ultimo atto”. “Martedì 5 febbraio in Regione si discuterà delle vertenze Cisternino e Granarolo. Poche le speranze di salvataggio”, secondo l'occhiello. “Sindacati sul piede di guerra: Cgil e Uil stigmatizzano l'atteggiamento del presidente della coop di Cisterna Sandro Fedeli”, aggiunge il catenaccio. Richiamo su Latina Oggi (“Cisternino, oggi il sit-in”), sul Messaggero (“Cisternino: altro che rilancio, dopo 50 si chiude”) e sul Tempo (“Dopo 50 anni chiude la Cisternino”). Nel taglio centrale, Il Messaggero impagina “Turbogas, un sito a rischio”. “Aprilia. Intanto tra il sindaco Santangelo e il presidente della Regione torna il dialogo”, spiega l'occhiello. “Uno studio evidenzia l'incompatibilità con una azienda di pesticidi”, aggiunge il catenaccio. Latina Oggi dedica la spalla ai rifiuti: “Moscardelli: l'inceneritore non serve. Basta servitù”. Spazio anche a richiami sulla situazione politica di Terracina: “Zappalà: 'Nardi segua le indicazioni dei partiti'” (Il Territorio) e “Terracina, ancora fumata nera per la Giunta” (Il Messaggero). Rieti. “Leonessa dice sì alla secessione” è il titolo di apertura del Tempo. Nella tarda serata di ieri, il consiglio comunale leonessano ha approvato la delibera per l'indizione di un referendum di secessione dal Lazio e di adesione all'Umbria. La vicenda prende avvio dalla presentazione del progetto di realizzazione di un comprensorio sciistico sul versante Nord del Terminillo. La proposta è nelle mani della Regione Lazio, ma l'attesa per un'eventuale approvazione ha portato alla “scelta estrema” del piccolo comune in provincia di Rieti. Un aspetto sottolineato nell'articolo è l'unanimità raggiunta nella votazione. Anche l'opposizione di centrosinistra, infatti, si è detta favorevole al referendum. A febbraio gli amministratori leonessani avranno un incontro con la presidente della Regione Umbria, Maria Rita Lorenzetti. Il quotidiano dedica alla vicenda un servizio anche nelle pagine nazionali. Il Messaggero relega, invece, l'articolo sull'argomento in taglio basso, ma anche qui viene sottolineata la unanimità del voto. Il titolo di apertura del quotidiano di via del Tritone è dedicato alla cronaca sindacale: “Ritel, è scattato l'allarme rosso”. I sindacati denunciano una situazione gravissima per la mancata attuazione del piano industriale, ma l'azienda del settore dell'elettronica replica di aver garantito il rilancio grazie anche ad Alcatel. Le rsu chiedono un incontro con il ministero dello Sviluppo economico. Di spalla, torna la vicenda della sentenza della Commissione tributaria provinciale sulle cartelle suppletive di pagamento della tassa sui rifiuti, recapitate ai cittadini nei mesi scorsi. I magistrati hanno dichiarato illegittimo il provvedimento del Comune. Dall'amministrazione comunale fanno sapere di essere pronti al ricorso contro la sentenza, come riporta anche Il Tempo. In taglio centrale del Messaggero spazio alle elezioni per il rinnovo degli organi dell'ordine degli avvocati di Rieti. Presentata una lista unica. In taglio centrale del Tempo viene riportata la notizia della richiesta, da parte della Provincia, di un confronto con l'assessore regionale alla Sanità, Augusto Battaglia. Sul tavolo le criticità delle strutture sanitarie reatine. In seconda pagina torna il caso del commissariamento del Comune di Antrodoco dopo le dimissioni del sindaco e dei consiglieri di maggioranza. Quest'ultimi si sono detti pronti a trovare nuovi accordi per riproporre la loro candidatura alle nuove elezioni comunali. Viterbo. “Nessun mandante dietro di me”: con questo titolo Il Corriere di Viterbo apre in prima pagina, riportando le dichiarazioni di Michele Pellecchia, l'omicida che qualche settimana fa ha ucciso l'imprenditore David Paternollo. L'assassino per due ore ha risposto alle domande degli inquirenti, affermando che non c'è nessun mandante, nessun legame preesistente con la vittima né problemi di natura finanziaria che lo avrebbero portato a conoscere Paternollo in precedenza. “Avevo bisogno di soldi – spiega Pellecchia, che insiste nella tesi della rapina – perché dovevo tornare a Napoli e volevo portare regali ai miei figli”. L'uomo della colluttazione con la vittima ricorda tutto, ma non la taglierina con cui entrambi si sono feriti: i colpi dalla sua pistola, secondo la ricostruzione di Pellecchia, sarebbero partiti accidentalmente, e l'arma non si sarebbe inceppata. “Ha carrellato – continua – perché erano finiti i colpi”. Il 6 marzo, comunque, negli uffici della “Te.Com”, la ditta di Paternollo, verranno masterizzati dagli investigatori tutti i dati contenuti nei computer della vittima. In primo piano, sul Il Corriere di Viterbo un'altra puntata della rubrica “L'isola del tesoro”, col titolo “Quarant'anni scolpiti nella pietra”: la storia della famiglia Sambuci di Bagnaia, che da generazioni si tramanda l'arte della scultura. Nella spalla, “E tra la sporcizia sbuca un Michelangelo”: a Bagnaia, durante i lavori su un'edicola, è uscito fuori un dipinto del '500, che gli studiosi attribuiscono a Michelangelo. L'opera fu realizzata sulla base di un cartone riconducibile al genio toscano, assiduo frequentatore del borgo viterbese. Nel taglio medio, “Truffa, armi e droga: silenzio”: gli arrestati dell'operazione “Il Gatto e la volpe” decidono tutti di non rispondere al giudice. Le indagini, intanto, continuano. Sempre nel taglio medio, “Bordate di Daga sulle nomine Asl”: il consigliere comunale di Tarquinia denuncia la nomina, in pochi giorni, di tre “dirigenti, che si aggiungono ai troppi 'primarietti' di questa amministrazione. E' uno scandalo”. Infine, nel taglio basso, “Viterbese: accordo con Tulli”: ieri in tarda serata il presidente Liberto Maggini ha raggiunto l'accordo con il patron della Cisco Roma, per il suo imminente ingresso nella società di calcio viterbese. Nel pomeriggio, però, la società di via della Palazzina ha diviso i giocatori in buoni e cattivi, impedendo ai secondi di allenarsi: alcuni elementi si sono rivolti all'avvocato Umberto Calcagno dell'Assocalciatori per intentare un'azione legale per mobbing contro la Viterbese. Il Messaggero apre con il titolo “Il carcere raddoppia, gli agenti no”: a Mammagialla sta per aprire una nuova sezione ad alta vigilanza, ma i sindacati scendono sul piede di guerra. Svanito l'effetto indulto, infatti, pesa enormemente ora la carenza di personale. Attivi, infatti, ci sono solo 280 agenti sui 510 previsti: Cgil, Cisl e Uil affermano che “così è impossibile continuare”, e intanto è allarme anche sotto il profilo sanitario. In primo piano, “Aeroporto: adesso Frosinone ricorre al Tar”: il presidente della Provincia ciociara, Francesco Scalia, illustrerà oggi i contenuti di un documento con cui si chiede l'annullamento del provvedimento del ministero dei Trasporti che ha localizzato il terzo scalo del Lazio a Viterbo. Nel taglio medio, “Viterbese, partono le vertenze”: ripresi ieri gli allenamenti della squadra al “Rocchi”, ma qualche giocatore resta fuori dalla rosa senza potersi allenare per scelta della società. All'interno, “La paura per tutti è l'instabilità”: elezioni subito o governo tecnico? Il quotidiano ha sentito l'opinione delle forze sociali, e la priorità per le associazioni sindacali è la situazione economica, su cui bisogna intervenire subito. In molti auspicano infatti un esecutivo a tempo che riesca ad affrontare i problemi più urgenti. Il Tempo apre invece con la cronaca, col titolo “Assalto in banca col taglierino”: ennesima rapina ieri a Monterosi poco dopo le 12 ai danni di un'agenzia del Banco di Brescia. Due i malviventi in azione, fuggiti su una Y10 ritrovata poi a Orte: l'auto era stata già usata per un altro colpo. Il bottino ammonta a 5 mila euro. Nel taglio basso, “Dissesto stradale, urgono interventi”: Antonella Stella, consigliere comunale di An, solleva un problema molto sentito nel quartiere Cappuccini, dove la segnaletica è assente. All'interno, “Bufera sulle residenze sanitarie”: previsti ulteriori aggravi di spese per gli assistiti: pronta una denuncia alla magistratura. Insorge il Comitato dei parenti assistiti nelle Rsa della Tuscia. (red) 31 gen 11:09.

Torna all'inizio


I cittadini hanno effettuato un blocco in via Napoli (sezione: Class action)

( da "TGCom" del 31-01-2008)

Argomenti: Class Action

Rifiuti, blocchi nel Napoletano Tensione sul lungomare a Pozzuoli Non cessano le proteste nel Napoletano per l'emergenza rifiuti. A Pozzuoli, i cittadini sono scesi in strada e hanno effettuato un blocco in via Napoli, sul lungomare. In alcune zone di Pozzuoli, l'immondizia non viene raccolta da giorni. Disagi alla circolazione sulla linea ferroviaria regionale che collega Salerno con Cancello, all'altezza del bivio di Nola, temporaneamente interrotta. Bloccata per un'ora l'autostrada A30 in direzione Caserta. Evidenti i disagi sulla circolazione e in particolare lungo la strada che collega il comune con Napoli. I manifestanti si dividono tra chi chiede un intervento straordinario per raccogliere i rifiuti ancora in strada, e chi si oppone alle varie discariche chieste dal supercommissario De Gennaro. Secondo quanto riferito da Trenitalia, i disagi provocati dai manifestanti sulla linea ferroviaria nel Nolano, si ripresentano quotidianamente da tre giorni. Sono stati danneggiati anche i cavi per il controllo dei sistemi di circolazione, causando ulteriori ritardi dei treni, oltre a quelli registrati a causa del blocco. Sempre nel Nolano, inoltre, è stato bloccato anche l'ingresso principale dell'Iterporto. L'emergenza rifiuti in Campania Tgcom 31/01/2008Rifiuti, secondo avvertimento Ue 31/01/2008Rifiuti, blocchi nel Napoletano 29/01/2008Rifiuti, scontri a Marigliano 28/01/2008Rifiuti, Grillo organizza M-day 28/01/2008Rifiuti, aprono discariche e siti 25/01/2008Rifiuti, nuovo ultimatum della Ue 25/01/2008Rifiuti, nuove proteste a Benevento 23/01/2008Rifiuti, operazione Cc a Napoli 22/01/2008Rifiuti, ancora proteste a Napoli 19/01/2008Rifiuti:class="hilite">a Napoli prima class="term">class class="term">action 18/01/2008Rifiuti, presidio al porto Cagliari 17/01/2008Rifiuti, secondo richiamo da Europa 15/01/2008Rifiuti, entra in azione l'esercito 14/01/2008Rifiuti, "serve soluzione radicale" 13/01/2008Rifiuti, proteste in tutta Italia 13/01/2008Rifiuti, chiedono asilo in Svizzera 12/01/2008Prodi:Vergogna i rifiuti all'estero 11/01/2008Rifiuti, l'esercito entra in azione 10/01/2008Milano, dai rifiuti energia pulita 10/01/2008Rifiuti,squadre intervento a Napoli 09/01/2008Rifiuti,assalto ai vigili del fuoco 08/01/2008Rifiuti,ancora guerriglia a Pianura 07/01/2008Rifiuti, situazione in tempo reale 06/01/2008Rifiuti,continua presidio a Pianura 05/01/2008Rifiuti, a Pianura ancora scontri 04/01/2008Crisi rifiuti, "presidio va avanti" 04/01/2008A Napoli è emergenza rifiuti 03/01/2008Napoli,continua l'emergenza rifiuti 02/01/2008Rifiuti Napoli, protesta a Pianura 28/12/2007Rifiuti, resta emergenza a Napoli 26/12/2007Rifiuti, ridotti i disagi a Napoli 25/12/2007Rifiuti, raccolta record a Napoli 24/12/2007Napoli, piano rifiuti straordinario Invia ad un amico.

Torna all'inizio


Tentano un furto negli uffici del Prama vengono scoperti dai carabinieri (sezione: Class action)

( da "Sicilia, La" del 31-01-2008)

Argomenti: Class Action

Due giovani rinchiusi nel carcere Petrusa Tentano un furto negli uffici del Pra ma vengono scoperti dai carabinieri Importante riunione del consiglio provinciale delle Acli che, all'unanimità, ha affidato a Nicola Perricone, l'incarico di presidente delle Acli della città dei templi. Trentatreenne, sposato con un figlio, residente a Sciacca, laureato in Scienze agrarie, è esperto in consulenza aziendale e tecniche manageriali. Il nuovo presidente ha dichiarato: "Con grande responsabilità assumo questo incarico, consapevole del ruolo che la nostra associazione esercita in tutta la provincia e del grande lavoro che occorre ancora realizzare per rafforzare la nostra azione sociale per il bene comune della collettività svolgendo quel ruolo di sentinelle del territorio. E' opportuno avviare un processo di governance locale allo scopo di coinvolgere tutte le parti del nostro sistema, Ciò è possibile attraverso una forte azione condivisa, finalizzata a un'integrazione tra i diversi attori, in modo tale che le diverse articolazioni siano tra di loro collegate mediante la circolazione delle informazioni, lo scambio di idee, di passioni e di progetti. Credo che, oggi, sia necessario rispondere con dinamismo alla nuova domanda di tutela dei diritti. L'impegno che dobbiamo assumerci è quello di lavorare assiduamente per costruire un futuro di speranza". Il presidente, a conclusione del suo intervento, ha ringraziato l'uscente Angelo Pecoraro per l'impegno profuso e l'attività svolta per le Acli provinciali. A. R.

Torna all'inizio


CALCESTRUZZI/ CODACONS ANNUNCIA QUERELA E AVVIO CLASS ACTION (sezione: Class action)

( da "Virgilio Notizie" del 31-01-2008)

Argomenti: Class Action

31-01-2008 16:36 Preoccupazione per danni uso cemento depotenziato Roma, 31 gen. (Apcom) - Il Codacons annuncia la presentazione di una querela e l'class="hilite">avvio di una class="term">class class="term">action nei confronti degli amministratori della Calcestruzzi, in seguito alla notizia sull'impiego di "cemento depotenziato per la costruzione di importanti opere pubbliche in tutta Italia". Il Codacons denuncerà, inoltre, quanti in concorso abbiano rilasciato pareri, nulla osta, autorizzazioni in violazione della legge, per abuso d'ufficio. Il segretario nazionale del Codacons, Francesco Tanasi esprime il suo plauso ai magistrati della Dda di Caltanissetta per l'opera svolta e la preoccupazione per i danni che l'utilizzo di cemento depotenziato "potrebbe arrecare" a strutture pubbliche di estremo rilievo come la nuova metropolitana di Roma o lo svincolo sulla A20 Pa-Me: "La situazione, così come viene prospettata in questa prima fase di accertamenti, è davvero grave. Se come si teme il cemento depotenziato renderà instabili le costruzioni, i danni materiali ed economici saranno ingenti. Ci costituiremo dunque parte civile in difesa dei cittadini e stiamo già studiando la possibilità di avviare una class="term">class class="term">action per il risarcimento dei danni". Tanasi chiede che le istituzioni "immediatamente si attivino per la creazione di una task force di controllo, per verificare la stabilità e l'affidabilità delle opere costruite con i materiali forniti dall'azienda incriminata".

Torna all'inizio


"Dona un farmaco a chi ne ha bisogno". Al via l'iniziativa per la Giornata nazionale di raccolta (sezione: Class action)

( da "Quotidiano.it, Il" del 31-01-2008)

Argomenti: Class Action

Ascoli Piceno | Grazie alla forte sensibilizzazione, quest'anno tutte le farmacie aderenti all'associazione nel territorio Piceno aderiscono all'iniziativa. Acquistare un farmaco da banco per donarlo a chi non può permettersi di comprarlo è questo l'obiettivo "Dona un farmaco a chi ne ha bisogno". L'iniziativa è del Banco Farmaceutico e della Federfarma di Ascoli con il patrocinio del comune di Ascoli Piceno. Il prossimo sabato 9 febbraio, infatti, si svolgerà l'ottava Giornata nazionale di raccolta del farmaco, che darà la possibilità a chi lo desidera di compiere un gesto semplice, ma ricco di altruismo. A ogni farmacia che aderisce all'iniziativa viene associato un ente assistenziale della stessa provincia e fornito l'elenco dettagliato dei farmaci necessari a tale ente. Il farmacista provvede poi a indirizzare le donazioni dei clienti verso i farmaci segnalati. "Un gesto come la quello di contribuire alla raccolta del farmaco - ha commentato Pasquale D'Avella presidente della Federfarma Ascoli - interpella la libertà di ognuno e chiede di essere vissuto non come generica beneficenza ma con coinvolgimento emotivo in quanto rappresenta un importante aiuto a coloro che necessitano di cure e non possono permettersele". Il Banco Farmaceutico è riuscito in pochi anni di attività a fare partecipe attorno al gesto semplice della raccolta un numero sempre maggiore di persone e di associazioni, con la consapevolezza che si possa costruire una mentalità nuova partendo da azioni concrete. Il progetto di beneficenza, inoltre, edizione dopo edizione riesce a coinvolgere un numero maggiore di farmacie, basti pensare che nella sola provincia di Ascoli lo scorso anno ne erano 23 farmacie e sono state raccolte 2080 confezioni di medicinali o presidi medici comprati e donati dai cittadini. Grazie alla forte sensibilizzazione, quest'anno tutte le farmacie aderenti all'associazione nel territorio Piceno aderiscono all'iniziativa. I farmaci obiettivo della colletta sono tutti quelli che è possibile acquistare senza ricetta medica (farmaci per la febbre, per il raffreddore e per lo stomaco, medicine per curare influenza e dolori di varia natura, colliri, fermenti lattici e disinfettanti) e il guadagno derivante dalla vendita dei farmaci sarà devoluto al Banco Farmaceutico. Saranno i volontari della Compagnia delle Opere, all'interno delle farmacie che aderiscono all'iniziativa, ad invitare i cittadini a donare un farmaco. I farmaci raccolti verranno poi donati alle Caritas operanti sul territorio Piceno che provvederà alla loro distribuzione sulla base delle esigenze della collettività. 31/01/2008.

Torna all'inizio


Rivolta contro il pagamento per la ricezione di SMS (sezione: Class action)

( da "Punto Informatico" del 01-02-2008)

Argomenti: Class Action

Roma - Pagare per ricevere SMS da amici, parenti, conoscenti e spammer? Un gruppo di consumatori americani vi si oppone fermamente: non desiderano ricevere né pagare per ricevere messaggi indesiderati e chiedono a gran voce la disattivazione del servizio SMS, negletto e costoso. Negli Stati Uniti la pratica del messaggino è molto meno comune rispetto ai paesi europei, mentre è pratica condivisa fra gli operatori esigere dagli utenti un corrispettivo anche per la ricezione dei messaggi di testo. Ma un nugolo di abbonati inviperiti non ritiene di dover sottostare al regime tariffario imposto da T-Mobile. Ciascuno di loro ha chiesto all'operatore che il servizio per inviare e ricevere SMS venisse completamente disattivato. Una richiesta alla quale il carrier aveva opposto un netto rifiuto: il text messaging è una funzione che deve essere obbligatoriamente presente sui telefonini poiché su di essa si basano altri servizi offerti dall'operatore. Per questo motivo il gruppo di utenti capitanati da tale class="hilite">Maria Detwiler ha deciso di adire le vie legali e di intentare una class="term">class class="term">action contro T-Mobile presso il tribunale distrettuale di Seattle. Nella denuncia spiegano come l'operatore imponga loro l'obbligo di ricevere SMS: sono messaggi che costano 5 centesimi di dollaro, sono messaggi indesiderati. T-Mobile, a differenza di altri operatori che permettono di disattivare l'opzione SMS, starebbe dunque costringendo gli utenti a fruire di un servizio indebitamente incluso nei piani tariffari: una pratica che violerebbe le leggi federali e le leggi dello stato di Washington, condotta da T-Mobile con l'intento di "sottrarre a un grandissimo numero di consumatori piccole somme di denaro." Nessun dettaglio è trapelato riguardo all'entità del rimborso chiesto dai consumatori. Nessun dettaglio nemmeno riguardo alla strategia difensiva che orchestrerà l'operatore. Gaia Bottà.

Torna all'inizio


Auto danneggiata dai vandali Atto vigliacco e premeditato Salta il dibattito sulle Foibe con l'Istituto storico della Resistenza (sezione: Class action)

( da "Nazione, La (Firenze)" del 01-02-2008)

Argomenti: Class Action

Auto danneggiata dai vandali "Atto vigliacco e premeditato" Salta il dibattito sulle Foibe con l'Istituto storico della Resistenza UN PARABREZZA infranto e un volantino con la firma degli autori dell'atto vandalico. Un episodio che rischia di inasprire il clima politico, già teso, delle ultime settimane. Con due aggravanti: il fatto richiama alla mente un'atmosfera di tensione che si pensava ormai superata; la 'vittima' è un ragazzo di soli 20 anni, militante di Azione giovani e impegnato nel comitato '10 febbraio', che organizza dibattiti e iniziative in ricordo dei martiri delle Foibe. Mercoledì alle 20.30 il ragazzo ha trovato l'auto di famiglia, parcheggiata mezz'ora prima a pochi metri di distanza da casa, con il vetro anteriore infranto. A provocare il danno una pietra o forse un casco da motociclista lanciato in corsa contro il parabrezza. Tra il vetro e il tergicristallo un volantino a colori scritto a computer con il simbolo della falce e martello e la scritta: "Fascista, te le diamo noi le Foibe. Viva Tito. Viva Stalin". Dell'episodio si stanno occupando gli ispettori della Digos, di fronte ai quali il giovane ha presentato denuncia per danneggiamento aggravato, e che stanno indagando anche sull'aggressione subita venerdì scorso in viale Don Minzoni da sette studenti dei licei Pascoli e Michelangelo e sulla bomba carta che ha colpito, sempre venerdì notte, la sede provinciale di An. Nel denunciare l'accaduto il presidente di Azione giovani, Francesco Torselli ha parlato di "atto vigliacco" e "premeditato". "Non è la prima volta ? ha sottolineato ? che in città si verificano episodi simili, ma in questo caso l'aspetto inquietante è che si sia arrivati a individuare un ragazzo e a danneggiare la sua auto a due passi da casa". I MILITANTI di Azione giovani hanno parlato anche di episodi di foto scattate, all'uscita di scuola, di fronte ai licei Castelnuovo, Michelangelo e Galileo, ai giovani esponenti di Azione studentesca da parte di studenti universitari e membri dei collettivi. Per il consigliere comunale di An Stefano Alessandri è tempo di "stemperare i toni del confronto per evitare che la dialettica politica arrivi a un punto in cui qualcuno potrebbe farsi male veramente". E di "pericolosa escalation di violenza" ha parlato anche il senatore di Alleanza nazionale Achille Totaro, che ha aggiunto: "Se qualcuno pensa con questi atti di impedire ai ragazzi di Azione giovani di portare avanti la propria attività all'interno delle scuole, si sbaglia davvero. Non ci lasceremo intimidire e rispediamo al mittente ogni provocazione". Come se non bastasse, la vicenda è stata condita da uno strascico di polemiche. Ieri mattina il ragazzo cui è stata danneggiata l'auto avrebbe dovuto prendere parte a un'assemblea organizzata alla Casa del Popolo delle Vie Nuove dal liceo Galileo: un dibattito al quale avrebbero dovuto partecipare anche tre esponenti dell'Istituto storico della Resistenza. Il giovane, impegnato negli uffici della Digos per regolarizzare la sua denuncia non è intervenuto e Torselli ha inviato una lettera, letta durante l'assemblea da un'altra militante del movimento, nella quale si esprimeva solidarietà all'amico e si spiegavano le ragioni della mancata partecipazione. Ragioni che la delegazione dell'Istituto storico della Resistenza ha giudicato "fragili" e "pretestuose". "Prima che iniziasse l'incontro ? precisa l'insegnante Marta Baiardi ? ho preso la parola per esprimere la mia solidarietà al ragazzo che ha subito l'aggressione e per dire che ogni episodio di violenza è da condannare da qualsiasi parte arrivi. Certo, la strada della democrazia è faticosa e va praticata. Non partecipando al dibattito, Ag ha perso un'occasione di confronto. A quel punto, essendo venuta a mancare la presenza di un interlocutore e per evitare che il dibattito si trasformasse in un monologo ci siamo alzati e abbiamo lasciato il circolo. Non senza aver prima dichiarato la disponibilità dell'Istituto ad organizzare, insieme ai docenti del Galileo, un corso specifico sulla storia del confine orientale delle Foibe, una questione da approfondire con i criteri della ricostruzione storiografica e che deve essere sottratta alla strumentalizzazione politica". Roberta Della Maggesa - -->.

Torna all'inizio


Palme, interventi in ritardo in cantiere una class action - mario pintagro (sezione: Class action)

( da "Repubblica, La" del 01-02-2008)

Argomenti: Class Action

Pagina IX - Palermo Lo studio Macchiarella prepara la causa collettiva dei proprietari di alberi malati IN CASERMA ALLA CATTEDRALE Palme, class="hilite">interventi in ritardo in cantiere una class="term">class class="term">action Il parassita invade Sciacca, Pantelleria e Lampedusa MARIO PINTAGRO La peste delle palme rischia di avere una coda giudiziaria. Cinque palermitani hanno deciso di rivolgersi a un legale per avviare la class="term">class class="term">action, un'azione collettiva per la richiesta di risarcimento dei danni. Tra questi c'è chi ha inutilmente atteso l'arrivo dei tecnici e poi ha deciso di fare da solo, abbattendo a proprie spese le palme uccise dal punteruolo rosso, scucendo fino a 800 euro per un esemplare di venti metri. "Nessuno ci tutela, né ha controllato a dovere l'importazione delle piante malate - dicono - e adesso dobbiamo pure pagare per l'abbattimento?". L'avvocato Francesco Macchiarella conferma di essere stato investito del caso. "Parlare di class="term">class class="term">action però è prematuro. Il provvedimento è stato introdotto con un emendamento alla Finanziaria ma diventerà operativo solo con un successivo disegno di legge - spiega il legale - Tuttavia si può avviare un'azione legale secondo lo stesso principio. Ho chiesto la consulenza di tre periti che siano in grado di accertare l'evento dannoso ma anche il nesso di causalità. Per poter promuovere l'azione occorre dimostrare di avere posseduto una palma aggredita dal coleottero, abbattuta e distrutta secondo il protocollo fitosanitario. Per far questo ogni privato deve quindi fare ricorso a personale specializzato che certifichi i vari passaggi. E tutto questo ha un costo, oltre a quello dell'abbattimento. Buttare giù una palma di venti metri non è uno scherzo, ci vogliono tre operai e una giornata di lavoro. Se aumentano i promotori dell'azione legale, i costi si riducono. è questo il principale vantaggio della class="term">class class="term">action". L'azione collettiva dovrebbe essere intrapresa contro tutti quei soggetti che a vario titolo sono coinvolti nella vicenda. "Si tratta di individuare - prosegue l'avvocato Macchiarella - tutti quei soggetti che non hanno tutelato a dovere il territorio e la sua bellezza, della quale le palme sono un elemento strategico perché indice di esoticità. Ma, si badi bene, non è ravvisabile solo un danno al paesaggio. Se dovessero sparire, come purtroppo è prevedibile, tutte le palme canariensi, il danno diventerebbe maggiore e sarebbe leso anche il diritto alla biodiversità. E in questo caso potrebbe essere lo Stato a chiedere il risarcimento dei danni". Il punteruolo rosso intanto è sbarcato anche ad Agrigento. La conferma ufficiale arriva dopo le tante segnalazioni dei cittadini giunte anche al sito www.palermo.repubblica.it. L'Azienda Foreste conferma la presenza del micidiale coleottero asiatico a Sciacca, Menfi e Ribera, comunicando un prossimo intervento. Le palme abbattute in Sicilia sono finora 1.300, prevalentemente sulle coste delle province di Palermo, Trapani, Catania e Ragusa. Invase anche Pantelleria e Lampedusa, mentre Ustica sembra per il momento immune. Tutte le segnalazioni di infezione devono essere inviate al Servizio fitosanitario regionale di Palermo e Agrigento (091 6852733), Acireale (095 894538), Trapani (0923 828713), Ragusa (0932 988609).

Torna all'inizio


Le palme in tribunale - pintagro a pagina vii (sezione: Class action)

( da "Repubblica, La" del 01-02-2008)

Argomenti: Class Action

class="hilite">Pagina III - Palermo Class class="term">action sul caso punteruolo Le palme in tribunale PINTAGRO A PAGINA VII SEGUE A PAGINA VII.

Torna all'inizio


Le mani della calcestruzzi sul ponte (sezione: Class action)

( da "Repubblica, La" del 01-02-2008)

Argomenti: Class Action

Pagina XI - Palermo Le mani della Calcestruzzi sul Ponte L'inchiesta Se il ponte sullo Stretto fosse stato realizzato, il cemento sarebbe stato quello della Calcestruzzi. E con tutta probabilità quello "taroccato", lo stesso che veniva fornito in Sicilia a tutte le aziende impegnate in lavori pubblici, in modo da mettere da parte quei fondi neri che servivano a pagare Cosa nostra. Così racconta ai magistrati della Dda di Caltanissetta, che l'altro ieri hanno fatto scattare le manette ai polsi dell'amministratore delegato Mario Colombini e disposto il sequestro di tutta l'azienda, il "pentito" dell'inchiesta, l'ex dipendente Salvatore Paterna. "La Calcestruzzi Spa aprì l'impianto di Messina in previsione della costruzione del ponte sulla stretto; del resto Impregilo ex Girola spa ha sempre lavorato con la Calcestruzzi". class="hilite">Il Codacons, l'associazione in difesa dei diritti dei consumatori, ha annunciato querela contro la Calcestruzzi ipotizzando una class="term">class class="term">action. Analoga denuncia verrà presentata contro quanti abbiano rilasciato pareri, nulla osta, autorizzazioni in violazione della legge.

Torna all'inizio


Tra risorse, trappole e cavilli un cammino difficile per i giudici - (segue dalla copertina) francesco vella (sezione: Class action)

( da "Repubblica, La" del 01-02-2008)

Argomenti: Class Action

Cronaca L'analisi Tra risorse, trappole e cavilli un cammino difficile per i giudici (SEGUE DALLA COPERTINA) FRANCESCO VELLA Ma è utile anche per l'effetto preventivo: l'esistenza di un efficace strumento risarcitorio ha un valore di deterrenza che contribuisce a incentivare comportamenti virtuosi, e quindi rappresenta un elemento essenziale per il buon funzionamento dei mercati finanziari. Non è un caso che negli ordinamenti più avanzati l'azione collettiva è da tempo sperimentata, e proprio la sperimentazione ha consentito di introdurre alcuni correttivi per evitare il moltiplicarsi di una patologica litigiosità a tutto vantaggio solo dei grandi studi legali. Il nostro Parlamento ha innanzitutto introdotto un filtro giudiziario; sarà il giudice a valutare l'eventuale inammissibilità della richiesta di risarcimento, se ravvisa l'inesistenza "di un interesse collettivo suscettibile di adeguata tutela". E non è una verifica facile: non tutti i danneggiati, infatti, possono essere considerati alla stessa stregua; già l'ordinamento prevede diversi gradi di protezione a seconda della tipologia di investitore: chi ha la propria piccola liquidazione interamente investita in obbligazioni in default non può essere assimilato a chi possiede, invece, un ricco e diversificato portafoglio. Il secondo filtro riguarda la legittimazione ad agire, riservata alle associazioni dei consumatori e a tutte quelle associazioni e comitati "adeguatamente rappresentativi degli interessi collettivi fatti valere". A prescindere dalle difficoltà di valutazione del grado di rappresentatività del richiedente, la scelta del legislatore italiano è diversa da quella di altri sistemi dove non esistono preclusioni per i soggetti legittimati ad agire; perché un investitore istituzionale non può far sentire la sua "voce" anche utilizzando la tutela risarcitoria collettiva? Il percorso per arrivare al risarcimento è comunque lungo perché il giudice si limita ad accertare i criteri di determinazione della somma da restituire e, se possibile, definisce quantomeno la somma minima per ciascun singolo danneggiato. Successivamente prende avvio una fase di conciliazione tra imprese e consumatori e rimane l'incognita dell'eventuale insuccesso di questa fase, che potrebbe costringere i singoli consumatori ad avviare nuove cause individuali per la liquidazione del danno. Ma l'incognita maggiore è un'altra: sarà la nostra giustizia in grado di governare controversie così complesse e difficili? Qualcuno ricorda le sconsolate parole dei giudici milanesi di fronte alla mole di costituzioni di parte civile nel processo Parmalat? Qualche anno fa si tentò di introdurre nel nostro ordinamento giudiziario il principio della specializzazione: controversie sempre più complicate, che coinvolgono rilevanti interessi hanno bisogno di giudici particolarmente qualificati e in grado di assolvere con professionalità ai nuovi compiti, con mezzi adeguati e la necessaria assistenza organizzativa. Diffuse resistenze, interne all'avvocatura, ma anche alla magistratura, impedirono la realizzazione di quei progetti e c'è da chiedersi se abbia un senso costruire nuove procedure se poi corrono il rischio di non avere le gambe per intraprendere il loro difficile cammino. (l'articolo è su www.lavoce.info).

Torna all'inizio


La storia - (segue dalla copertina) vladimiro polchi (sezione: Class action)

( da "Repubblica, La" del 01-02-2008)

Argomenti: Class Action

Cronaca La storia Finora si conosceva soltanto attraverso i romanzi gialli o i film come Erin Brockovich. Tra pochi mesi l'azione di risarcimento collettiva sarà realtà anche da noi. Le associazioni di consumatori si organizzano, è già boom di richieste di risarcimento. Obiettivi: poste, ferrovie, banche, treni e comuni... Sul web le associazioni hanno preparato i moduli per le adesioni (SEGUE DALLA COPERTINA) VLADIMIRO POLCHI La legge finanziaria 2008 (con l'articolo 2, comma 445) ha "armato" la mano dei cittadini, che potranno ora partecipare a cause collettive contro società fornitrici di beni o servizi. Un'arma importata direttamente dagli Stati Uniti e raccontata in Italia dai romanzi di John Grisham o da film come "Erin Brockovich". Negli ultimi dieci anni negli Usa ha fatto perdere alle aziende una media di 680 miliardi di dollari, class="hilite">in termini di capitalizzazione di Borsa (stima "Reset Class Action National Group"). La prima "class="term">class class="term">action all'italiana" non partirà però prima di fine giugno, una volta trascorsi 180 giorni dall'approvazione della Finanziaria. Nel frattempo, comitati di cittadini e associazioni di consumatori scaldano i motori. L'ultimo annuncio, in ordine di tempo, è contro i contatori del gas truccati. Codacons e Adoc pensano infatti a una class="term">class class="term">action contro le società che saranno considerate responsabili dalla procura di Milano. Rimborso medio previsto per utente: 1.500 euro. Il Codacons ha anche annunciato un'azione collettiva contro la Calcestruzzi spa, rea, secondo le accuse, di aver costruito opere con cemento impoverito. Le aziende più prese di mira saranno comunque Poste, banche e operatori telefonici. A Torremaggiore, entroterra di Foggia, per 20 giorni le lettere non sono arrivate; a Bari vengono recapitate a singhiozzo. "Ho lanciato la proposta della class="term">class class="term">action contro le Poste ? racconta Virgilio Caivano, del Coordinamento nazionale piccoli comuni ? e in pochi giorni mi sono arrivate già cinquemila segnalazioni dalla Lombardia alla Puglia". Contro le banche si lancia l'Adusbef, che raccoglie adesioni per una futura class="term">class class="term">action contro la ricapitalizzazione trimestrale degli interessi, operata illegittimamente da molti istituti. Federconsumatori se la prende invece con le truffe legate a quei numeri telefonici a pagamento, che iniziano con 899. Altro fronte caldo è quello dell'emergenza rifiuti. Un esposto-denuncia è stato presentato alla procura di Napoli dall'associazione "Centro commerciale Vomero Arenella". Mentre il Codacons prepara una class="term">class class="term">action per riavere indietro il miliardo di euro versato dai cittadini campani, quale imposta di smaltimento dei rifiuti negli ultimi due anni. C'è poi il problema del rifornimento d'acqua. Dal 28 dicembre scorso i cittadini di Ascoli Piceno denunciano un guasto in una conduttura dell'acquedotto. E così Confcommercio e Cittadinanza attiva hanno deciso di avvalersi della class="term">class class="term">action. Per il resto, gli obiettivi delle future cause collettive sono i più vari: si va dal comitato cittadino barese che raccoglie adesioni contro il "cratere" aperto da un parcheggio interrato, all'associazione ligure che accusa gli "autovelox impazziti". In tutto, secondo l'Adusbef, sono già 16.500 gli appositi moduli scaricati dai siti delle associazioni. Per ora, comunque, siamo solo agli annunci. "Non sottovalutiamoli ? avverte però Domenico Bacci, segretario del Sindacato italiano per la tutela dell'investimento e del risparmio (Siti) ? perché proprio gli annunci sono il primo passo per raccogliere adesioni alla futura azione risarcitoria e per questo abbiamo aperto un sito (registroclassclass="term">action.it) dove dar conto di tutte le segnalazioni". Ma chi può proporre in concreto una causa collettiva? "Nella prima versione della legge finanziaria ? risponde Bacci ? erano legittimate solo le 16 associazioni iscritte al ministero dello Sviluppo economico. Poi, per fortuna, si è deciso di ammettere tutti i comitati che dimostrino al giudice competente di avere la legittimazione attiva, cioè un'adeguata rappresentatività degli interessi collettivi in gioco". Ecco allora spiegato il rapido moltiplicarsi degli annunci: si dà notizia dell'iniziativa, si raccolgono adesioni, si forma un gruppo di consumatori, si presentano le credenziali al giudice e si avvia la class="term">class class="term">action. Tutto bene, dunque? Non proprio. "Nella legge rimangono limiti criticabili ? sostiene Bacci ? come l'impossibilità di intentare l'azione collettiva contro persone fisiche, per esempio contro un commercialista che ha truffato decine di clienti o un camorrista che ha sparso liquami nelle campagne. E ancora: le class="term">class class="term">action possono essere esercitate solo da utenti o consumatori e non da imprese. Rimangono indifesi, per esempio, piccole aziende di artigiani o ristoratori contro le grandi multinazionali". Non è tutto. Secondo il presidente di Altroconsumo, Paolo Martinello, "un altro limite della class="term">class class="term">action è che vale solo per i consumatori che vi hanno aderito e non (come negli Usa) per tutti coloro che possono comunque vantare i diritti di parte lesa". C'è poi un punto controverso: la retroattività della norma. La finanziaria a tal riguardo non dice nulla, tanto che i consiglieri giuridici della presidenza del consiglio, prima della crisi politica, si stavano preparando a intervenire sul testo. "Allo stato attuale non ci sono però dubbi ? afferma Martinello ? la class="term">class class="term">action entrerà in vigore da luglio, ma in quanto strumento processuale, si applicherà anche ai fatti precedenti, purché i diritti dei consumatori non si siano prescritti". Dunque, per capire, si applicherà anche ai casi Cirio, Parmalat e bond argentini. Non solo. "Altroconsumo ? conclude Martinello ? si prepara a presentare alcune class="term">class class="term">action sui prodotti di consumo, servizi finanziari e messaggi pubblicitari ingannevoli".

Torna all'inizio


Francesco vella (sezione: Class action)

( da "Repubblica, La" del 01-02-2008)

Argomenti: Class Action

R2 FRANCESCO VELLA Sicuramente è class="hilite">troppo presto per valutare gli effetti della class="term">class class="term">action italiana introdotta con l'ultima finanziaria, ma navigando nella rete si trovano già i siti con le prime raccolte di adesioni per l'avvio di azioni collettive. è, così, naturale domandarsi se il nuovo istituto potrà soddisfare le esigenze di tutela dei risparmiatori emerse con forza in occasione degli ultimi grandi default, anche perché ci si è subito divisi tra chi lo giudica un'arma spuntata, e chi invece un pericoloso attentato all'integrità di imprese e mercati. In realtà la class="term">class class="term">action italiana presenta luci ed ombre: è utile perché abbassa i costi di accesso alla giustizia e attenua le conseguenze sociali derivanti da estese e traumatiche perdite patrimoniali di masse di piccoli investitori. SEGUE NELLE PAGINE SUCCESSIVE SEGUE A PAGINA 27.

Torna all'inizio


Il nome evoca le battaglie mitiche dei film americani: class action. ora arriva in italia ed è subito boom di ricorsi. contro tutti - autore1 (sezione: Class action)

( da "Repubblica, La" del 01-02-2008)

Argomenti: Class Action

class="hilite">R2 Il nome evoca le battaglie mitiche dei film americani: class="term">class class="term">action. Ora arriva in Italia ed è subito boom di ricorsi. Contro tutti AUTORE1 vladimiro polchi Contro Poste e banche c'è già la fila. Ferrovie e operatori telefonici si preparano all'assalto. Aziende di raccolta dei rifiuti e di distribuzione del gas rinforzano le difese. La minaccia? Si chiama "azione collettiva risarcitoria" ? meglio nota come class="term">class class="term">action ? e debutterà in Italia il 30 giugno 2008. Ma intanto è boom di annunci: ce n'è per tutti, dalle iniziative contro le grandi multinazionali, a quelle contro le buche sulle strade; da chi se la prende contro le strisce blu, a chi prepara un'azione risarcitoria contro la "malapolitica". Oltre 16mila sono i moduli d'adesione già scaricati dai siti internet delle varie associazioni dei consumatori. SEGUE NELLE PAGINE SUCCESSIVE SEGUE A PAGINA 26.

Torna all'inizio


PIERO GIORGI, professore dell'Università del Queensland Ritrovare la cultura nonviolenta, smettere di istruire i bambini alle pratiche violente (sezione: Class action)

( da "Libertà" del 01-02-2008)

Argomenti: Class Action

Quotidiano partner di Gruppo Espresso LIBERTA' di venerdì 1 febbraio 2008 > Cultura PIERO GIORGI, professore dell'Università del Queensland Ritrovare la cultura nonviolenta, smettere di istruire i bambini alle pratiche violente di FEDERICO FIORETTO Piero P. Giorgi, Adjunct Professor alla Facoltà di Sociologia dell'Università del Queensland, in Australia, e membro del Centro Europeo di Gargnano, è un neurobiologo di origini bolognesi e formazione professionale anglosassone (www.pierogiorgi.org). Ha dedicato gli ultimi anni della sua prestigiosa e varia carriera di studioso alle ricerche nel campo degli studi sulla pace e in particolare sulle origini della violenza e sui modi di prevenirla. E' imminente l'uscita, per Jaca Book, dell'edizione italiana del suo volume sulle origini culturali della violenza: "Violenza Inevitabile - una menzogna moderna"; può sfatare il mito sulla natura violenta dell'essere umano? "Il termine "mito" è usato a proposito: questa idea è stata perpetrata per secoli, così come si credette per secoli che il sole girava attorno alla terra. Ma le conoscenze moderne di neurobiologia (struttura e sviluppo del cervello umano) e antropologia culturale (culture preistoriche e cacciatori-raccoglitori contemporanei) suggeriscono al contrario che siamo stati concepiti dall'evoluzione per vivere in un ambiente sociale nonviolento. Senza entrare in particolari tecnici che richiedono tempo, basti dire che la violenza è un comportamento sociale specifico (non un'emozione generica) e, come tale, non può essere definito dai geni, quindi non può far parte delle nostra natura o essere un istinto. D'altra parte, 40,000 anni di arte rupestre preistorica non rivelano scene di aggressione uomo su uomo, né armi per uccidere altri, né guerrieri, né guerre; queste raffigurazioni cominciano invece con l'agricoltura, la pastorizia e i grandi insediamenti urbani (ca. 8,000 anni fa). Per di più i cacciatori-raccoglitori contemporanei (inizio del XX secolo) erano nonviolenti. Ora sono stati costretti a produrre cibo e diventare violenti. La denuncia del "mito" era già cominciata circa cento anni fa, ma questa letteratura è stata nascosta al grande pubblico e gli studi sulla pace hanno solo una quarantina d'anni". Lei sostiene che c'è differenza tra "conflitto" e "conflitto di interesse": può spiegarcela? "Fin ora c'è stata confusione nella letteratura sulla soluzione dei conflitti a causa dell'uso poco chiaro della parola "conflitto". Da qualche anno ho proposto di usare il termine "conflitto d'interesse" per indicare una situazione di idee, desideri e progetti contrastanti. Se si sceglie la violenza come strategia risolutiva, ci si trova di fronte ad un conflitto (scontro culturale o fisico o militare). Se si sceglie la nonviolenza (caso raro attualmente), si attua una soluzione vantaggiosa per entrambi prevenendo così un conflitto. L'uso della terminologia appropriata contribuisce a chiarire i concetti e a definire due opzioni molto diverse". Se la violenza è acquisita per via puramente culturale dovrebbe essere altrettanto possibile implementare una cultura nonviolenta: è così? "E' vero. Se continuiamo a cullarci nell'idea sbagliata (ma comoda) che siamo violenti per natura, non metteremo mai in atto cambiamenti a breve e lungo termine per ritrovare la cultura nonviolenta per la quale Homo sapiens è stato selezionato durante la propria evoluzione bio-culturale. Durante le ultime migliaia di anni abbiamo vissuto in un ambiente sociale alieno alla nostra natura, cioè violento, che però ha procurato vantaggi pratici. Ora la violenza non conviene più, quindi è tempo di metterla in discussione, allo scopo di diventare più felici, più sani e anche con maggiori risorse materiali". Quali sono gli strumenti già disponibili e quali quelli da creare ex novo? "E' interessante che per trasformare l'attuale cultura strutturalmente violenta in una nonviolenta non occorrono risorse speciali o fondi governativi: basta smettere di istruire i bambini (specialmente i maschi) in pratiche violente, le quali sono molte e raffinate (linguaggio, giocattoli, passatempi, modelli sociali, letteratura, educazione scolastica, ecc.). Alcuni strumenti "nuovi" in realtà esistono già ma non sono messi in pratica: buone pratiche religiose, buone leggi non applicate, tradizioni di solidarietà, pratiche sociali dei piccoli insediamenti (villaggi, cittadine). Alcuni strumenti sono veramente nuovi per l'attuale società violenta: pratica decisionale della consultazione, la condivisione, la gratuità, le azioni collettive, ecc. I discepoli dei Maestri della nonviolenza (Gandhi e in Italia Danilo Dolci, Lanza del Vasto, Aldo Capitini, Ernesto Balducci, ecc.) naturalmente conoscono questi strumenti, i quali erano parte della vita quotidiana dei cacciatori-raccoglitori contemporanei e molto probabilmente di quelli preistorici". Lei afferma che la violenza si è instaurata e poi consolidata circa 8 mila anni fa: quali sono i tempi per ripristinare una società basata sulla risoluzione nonviolenta dei conflitti di interesse? "La rivoluzione nonviolenta, lenta, legale e possibile, alla quale ci siamo riferiti qui sopra, è una grande novità nella storia (non preistoria), che è stata caratterizzata finora da fallite rivoluzioni rapide e violente. Quando dico lenta mi riferisco a due generazioni, il tempo necessario a modificare la cosiddetta cultura profonda. Le possibili soluzioni dei problemi sociali possono essere concepiti per i tempi brevi, medi e lunghi (distinzione mai fatta in politica), ma tutti devono essere messi in campo assieme. Mentre si trasforma l'ambiente sociale dei bambini e il loro comportamento sociale (tempi lunghi), ci si deve impegnare anche in programmi riparativi meno ambiziosi che riducono semplicemente il livello di violenza attuale". [.

Torna all'inizio


La tassa Berlusconi (sezione: Class action)

( da "Unita, L'" del 01-02-2008)

Argomenti: Class Action

Stai consultando l'edizione del La tassa Berlusconi Marco Travaglio Segue dalla Prima Giusto in tempo per il suo probabile ritorno a Palazzo Chigi, dunque, si ripropongono intatti i nobili moventi della sua "discesa in campo" del '94: salvare le sue televisioni da una qualunque legge antitrust e salvare se stesso dai processi (a Milano stanno per chiudersi quelli per i fondi neri Mediaset e per la corruzione del testimone David Mills, a Napoli sta per aprirsi quello per la tentata corruzione di Agostino Saccà e di alcuni senatori). La soluzione ideale sarebbe depenalizzare anche la corruzione e trasferire la Corte europea da Lussemburgo a Brescia, o ad Arcore, per legittimo sospetto. Nell'attesa, va detto che non sarebbe occorso scomodare l'Europa se l'Ulivo prima e l'Unione poi avessero fatto il proprio dovere: tradurre in legge le sentenze della Corte costituzionale del 1994 e del 2002 che fissano per Mediaset un tetto invalicabile di due reti. Ma, nei quasi sette anni in cui ha governato, il centrosinistra - che secondo l'ex senatore Franco Debenedetti, sempre spiritoso, sarebbe affetto da inguaribile antiberlusconismo - le diede tutte vinte al Cainano. Costringendo Francesco Di Stefano a un'estenuante battaglia legale prima al Tar, poi al Consiglio di Stato, infine alla Corte europea. L'anno scorso si arrivò all'incredibile: già regnante l'Unione, l'Avvocatura dello Stato seguitò a difendere la legge Gasparri alla Corte di Lussemburgo contro le legittime richieste di Europa7. Ieri il ministro Paolo Gentiloni l'ha parzialmente ricordato, facendo notare di aver invitato Palazzo Chigi a modificare le regole d'ingaggio all'Avvocatura rispetto a quelle dettate dal governo Berlusconi. Ma la sua missiva al sottosegretario Enrico Letta rimase lettera morta e il governo dell'Unione continuò a schierarsi pro Gasparri e contro Di Stefano. Ora il Consiglio di Stato dovrà risarcire l'editore di Europa7 per i danni subiti dal 1999 a oggi e, possibilmente, levare le frequenze occupate da Rete4 grazie a una serie di proroghe legislative compiacenti, per assegnarle finalmente al legittimo beneficiario e consentirgli di accendere, con nove anni di ritardo, la sua emittente nazionale. Mediaset, in un comunicato spiritoso almeno quanto Debenedetti, sostiene che "Rete4 è pienamente legittimata all' utilizzo delle frequenze su cui opera. Quindi nessun rischio per Rete4". In realtà non spetta a Mediaset, ma al Consiglio di Stato, decidere se assegnare a Di Stefano il solo risarcimento pecuniario, o anche le frequenze finora negate. Intanto l'Europa, che ha aperto una procedura d'infrazione contro l'Italia per l'illegittimità della legge Gasparri, potrebbe presto condannare il nostro Paese a versare una multa di 400 mila euro al giorno. Risarcimento a Di Stefano ed eventuale multa saranno, ovviamente, a spese dei contribuenti. Secondo l'infallibile pratica del "ridi e fotti", per 15 anni il Cavaliere ha imposto al Parlamento gli affari suoi come affari di Stato. Mantenendo Rete4 sull'analogico terrestre, ha incamerato introiti pubblicitari da favola che non avrebbe mai visto se l'emittente fosse finita sul satellite. E ora chi paga i danni? Lo Stato. Cioè, pro quota, ciascun contribuente. Se esistesse un'informazione decente, da oggi tutti i giornali e le tv dovrebbero annunciare agli italiani una nuova tassa: la "tassa Berlusconi". Se esistesse un centrosinistra decente, dovrebbe promuovere class="hilite">una gigantesca class="term">class class="term">action di 58 milioni di italiani per chiedere i danni a Silvio Berlusconi. Il quale intanto, se tornerà al governo, sarà chiamato ancora una volta a risolvere ciò che i suoi presunti avversari non hanno mai voluto nemmeno sfiorare. Come diceva Sabina Guzzanti nei panni di Massimo D'Alema,"io a Silvio Berlusconi ho fatto un discorso chiarissimo sul conflitto d'interessi. Gli ho detto: Silvio Berlusconi, il conflitto d'interessi è tuo? Risolvitelo da te!". Uliwood party.

Torna all'inizio


"Ecco perché è corretto così" (sezione: Class action)

( da "Stampa, La" del 01-02-2008)

Argomenti: Class Action

Domande a Marco Bona consulente "Ecco perché è corretto così" 5 Marco Bona, professore a contratto di Sistemi giuridici comparati all'Università Bocconi di Milano e di "Comparative tort law" all'Università Cattaneo di Castellanza, è uno dei più giovani e preparati esperti in risarcimento del danno, avendo offerto la propria consulenza in varie azioni collettive (una fra tutte, quella degli emofiliaci in Usa contro i produttori di emoderivati). Professore, come mai in Italia ci sono tanti sistemi per calcolare il risarcimento del danno? "Nel nostro Paese è il giudice che quantifica il risarcimento del danno e lo fa in totale autonomia, tenendo conto delle situazioni oggettive che hanno portato alla morte e al ferimento, ma anche personalizzando il singolo caso. A un certo punto, però, si è avvertita la necessità di uniformare maggiormente queste valutazioni". Quando è successo? "I primi a partire sono stati i giudici del tribunale di Milano, nel 1995. Poi altri tribunali hanno creato propri criteri di valutazione. Le tabelle di Milano sono però le più diffuse". Le cifre sono fisse? "No, alcuni tribunali hanno scelto d'indicare una somma attorno alla quale il singolo giudice può oscillare, altre hanno indicato un range. Si tratta di uno strumento che fornisce un orientamento e serve tanto ai magistrati per avere delle indicazioni di massima, tanto agli avvocati per avere una previsione su quanto, eventualmente, potranno ottenere come risarcimento in quel particolare foro". Ma così non si creano morti di serie A e di serie B? "Può sembrare brutto, da una parte, ma dall'altra è anche corretto che sia così. Sono soprattutto le compagnie assicurative a chiedere un'omogeneizzazione dei criteri, perché in questo modo ridurrebbero la loro quota di rischio nell'assicurare certi infortuni. Qualcosa, in ogni caso, si sta già facendo" Per esempio? "Si sono uniformati i risarcimenti per il colpo di frusta e si sta pensando a una maggiore uniformità per i sinistri stradali. Bisogna però calcolare che dietro a ogni incidente grave non c'è solo un numero di pratica: c'è una persona, una famiglia. La personalizzazione non va perduta".\.

Torna all'inizio


Azione legale del comitato (sezione: Class action)

( da "Mattino di Padova, Il" del 01-02-2008)

Argomenti: Class Action

ROTAIA KILLER Azione legale del comitato Rotaia killer: sono già 245 gli incidenti che si sono verificati lungo la rotaia della linea del tram del Sir 1, che va da San Carlo sino al capolinea sud della Guizza. Le ultime due cadute in via Luca Belludi, a pochi metri dalla Basilica del Santo e alla fermata Cavalletto. Proprio in questi giorni il coordinatore del comitato Rotaia Killer, Gino De Pauli, si è recato nello studio dell' avvocato Morachiello per valutare la possibilità d'intentare nei confronti del Comune una "class action", una causa collettiva.

Torna all'inizio


GAS: ADOC, ADUSBEF E FEDERCONSUMATORI CHIEDONO VERIFICHE SUI CONTATORI GAS ALLE AZIENDE EROGATRICI (sezione: Class action)

( da "Sestopotere.com" del 01-02-2008)

Argomenti: Class Action

(10:52) (1/2/2008 09:14) | GAS: ADOC, ADUSBEF E FEDERCONSUMATORI CHIEDONO VERIFICHE SUI CONTATORI GAS ALLE AZIENDE EROGATRICI (Sesto Potere) - Roma - 1 febbraio 2008 - Nel ribadire la nostra preoccupazione per ciò che ha evidenziato la Procura della Repubblica di Milano sui contatori del gas, che potrebbe avere ripercussioni economiche importanti in media di 100-150 euro all'anno a famiglia, si rende necessario continuare ad intervenire operativamente per superare e risolvere questo problema. Innanzitutto abbiamo indicato a tutte le sedi territoriali delle nostre associazioni di richiedere alle aziende erogatrici del gas sul territorio di accordarsi su tre questioni fondamentali: 1. verificare e controllare a campione un certo numero di contatori, soprattutto i più vetusti; 2. concordare sulla gratuità delle verifiche e dei controlli; 3. attuare tale verifica e controllo in presenza di un contraddittorio, cioè con alla presenza di tecnici terzi o indicati dall'associazione dei consumatori. Questa procedura è l'unica che potrà portare ad un percorso ed a un risultato conciliativo, anche attraverso gli eventuali e dovuti rimborsi, pena altrimenti l'class="hilite">inasprimento delle procedure di vertenza e la messa in cantiere di un'azione di Class class="term">action, che si renderà eventualmente necessaria. Di tutto ciò, ovviamente, sono stati messi a conoscenza, anche con prese di posizione ufficiali, per quanto riguarda i loro ambiti di responsabilità, sia l'Autorità per l'Energia Elettrica ed il Gas ed il Ministero dello Sviluppo Economico.

Torna all'inizio


LUCI E OMBRE DELL'AZIONE COLLETTIVA (sezione: Class action)

( da "Lavoce.info" del 01-02-2008)

Argomenti: Class Action

Finanza LUCI E OMBRE DELL'AZIONE COLLETTIVA di Francesco Vella 31.01.class="hilite">2008 La class="term">class class="term">action italiana è utile perché abbassa i costi di accesso alla giustizia e attenua le conseguenze sociali derivanti da perdite patrimoniali di masse di piccoli investitori. Per il suo effetto preventivo rappresenta un elemento essenziale per il buon funzionamento dei mercati finanziari. Opinabile la legittimazione ad agire riservata alle associazioni dei consumatori, mentre il percorso per arrivare al risarcimento è comunque lungo. Ma l'incognita maggiore è se la nostra giustizia sarà in grado di governare controversie così complesse e difficili. Sicuramente è troppo presto per valutare gli effetti della class="term">class class="term">action italiana introdotta con l'ultima Finanziaria, ma navigando nella rete si trovano già i siti con le prime raccolte di adesioni per l'avvio di azioni collettive. E, così, naturale domandarsi se il nuovo istituto potrà soddisfare le esigenze di tutela dei risparmiatori emerse con forza in occasione degli ultimi grandi default, anche perché ci si è subito divisi tra chi lo giudica un'arma spuntata, e chi invece un pericoloso attentato all'integrità di imprese e mercati. DUE FILTRI In realtà, la class="term">class class="term">action italiana presenta luci e ombre: è utile perché abbassa i costi di accesso alla giustizia e attenua le conseguenze sociali derivanti da estese e traumatiche perdite patrimoniali di masse di piccoli investitori. Ma è utile anche per l'effetto preventivo: l'esistenza di un efficace strumento risarcitorio ha un valore di deterrenza che contribuisce a incentivare comportamenti virtuosi, e quindi rappresenta un elemento essenziale per il buon funzionamento dei mercati finanziari. Non è un caso che negli ordinamenti più avanzati l'azione collettiva è da tempo sperimentata, e proprio la sperimentazione ha consentito di introdurre alcuni correttivi per evitare il moltiplicarsi di una patologica litigiosità a tutto vantaggio solo dei grandi studi legali. Il nostro Parlamento ha innanzitutto introdotto un filtro giudiziario: sarà il giudice a valutare l'eventuale inammissibilità della richiesta di risarcimento, se ravvisa l'inesistenza "di un interesse collettivo suscettibile di adeguata tutela". E non è un verifica facile: non tutti i danneggiati, infatti, possono essere considerati alla stessa stregua. Già l'ordinamento prevede diversi gradi di protezione a seconda della tipologia di investitore: chi ha la propria piccola liquidazione interamente investita in obbligazioni in default non può essere assimilato a chi possiede, invece, un ricco e diversificato portafoglio. Il secondo filtro riguarda la legittimazione ad agire, riservata alle associazioni dei consumatori e a tutte quelle associazioni e comitati "adeguatamente rappresentativi degli interessi collettivi fatti valere". A prescindere dalle difficoltà di valutazione del grado di rappresentatività del richiedente, la scelta del legislatore italiano è diversa da quella di altri sistemi dove non esistono preclusioni per i soggetti legittimati ad agire: perché un investitore istituzionale non può far sentire la sua "voce" anche utilizzando la tutela risarcitoria collettiva? Il percorso per arrivare al risarcimento è comunque lungo perché il giudice si limita ad accertare i criteri di determinazione della somma da restituire e, se possibile, definisce quantomeno la somma minima da corrispondere a ciascun singolo danneggiato. Successivamente prende avvio una fase di conciliazione tra imprese e consumatori e rimane l'incognita dell'eventuale insuccesso di questa fase, che potrebbe costringere i singoli consumatori ad avviare nuove cause individuali per la liquidazione del danno. LA SPECIALIZZAZIONE CHEMANCA Ma l'incognita maggiore è un'altra: sarà la nostra giustizia in grado di governare controversie così complesse e difficili? Qualcuno ricorda le sconsolate parole dei giudici milanesi di fronte alla mole di costituzioni di parte civile nel processo Parmalat? Qualche anno fa si tentò di introdurre nel nostro ordinamento giudiziario il principio della specializzazione: controversie sempre più complicate, che coinvolgono rilevanti interessi hanno bisogno di giudici particolarmente qualificati e in grado di assolvere con professionalità ai nuovi compiti, con mezzi adeguati e la necessaria assistenza organizzativa. Diffuse resistenze, interne all'avvocatura, ma anche alla magistratura, impedirono la realizzazione di quei progetti e c'è da chiedersi se abbia un senso costruire nuove procedure se poi corrono il rischio di non avere le gambe per intraprendere il loro difficile cammino.

Torna all'inizio


Guidavano ubriachi (sezione: Class action)

( da "Corriere Adriatico" del 01-02-2008)

Argomenti: Class Action

Ritirate le patenti a due giovani in centro Guidavano ubriachi MACERATA - Due patenti ritirate in centro storico. I controlli dell'Arma sono scattati nella notte tra mercoledì e giovedì, intorno alle 3. In azione i militari del Nucleo operativo e radiomobile di Macerata, guidati dal tenente Maurizio Funari, che hanno fermato alcuni automobilisti che transitavano in via Leopardi. Due di loro sono risultati positivi al test dell'etilometro. Si tratta di un giovane di 22 anni residente a Salerno e di un ventottenne di Loreto. Per entrambi la percentuale di alcol nel sangue era all'incirca di 1,5. Il triplo, dunque, rispetto al limite consentito. Ai due automobilisti è stata ritirata la patente di guida. Da parte dei carabinieri di Macerata ormai da tempo è tolleranza zero al fenomeno della guida in stato di ebbrezza. Tra l'altro i militari dell'Arma, su impulso del comandante provinciale, colonnello Domenico Paterna, hanno incrementato i controlli proprio nel centro cittadino. I carabinieri hanno dunque dichiarato guerra agli ubriachi al volante e la linea dura non è destinata a placarsi. Un'azione dettata dalla necessità di tutelare la salute individuale e collettiva: da studi scientifici internazionali risulta infatti che l'alcol è la causa di oltre il 40 per cento degli incidenti stradali che si verificano in Italia.

Torna all'inizio


Piero Giorgi, professore dell'Università del Queensland (sezione: Class action)

( da "Libertà" del 01-02-2008)

Argomenti: Class Action

Quotidiano partner di Gruppo Espresso LIBERTA' di venerdì 1 febbraio 2008 > Cultura Piero Giorgi, professore dell'Università del Queensland Ritrovare la cultura nonviolenta, smettere di istruire i bambini alle pratiche violente di FEDERICO FIORETTO Piero P. Giorgi, Adjunct Professor alla Facoltà di Sociologia dell'Università del Queensland, in Australia, e membro del Centro Europeo di Gargnano, è un neurobiologo di origini bolognesi e formazione professionale anglosassone (www.pierogiorgi.org). Ha dedicato gli ultimi anni della sua prestigiosa e varia carriera di studioso alle ricerche nel campo degli studi sulla pace e in particolare sulle origini della violenza e sui modi di prevenirla. E' imminente l'uscita, per Jaca Book, dell'edizione italiana del suo volume sulle origini culturali della violenza: "Violenza Inevitabile - una menzogna moderna"; può sfatare il mito sulla natura violenta dell'essere umano? "Il termine "mito" è usato a proposito: questa idea è stata perpetrata per secoli, così come si credette per secoli che il sole girava attorno alla terra. Ma le conoscenze moderne di neurobiologia (struttura e sviluppo del cervello umano) e antropologia culturale (culture preistoriche e cacciatori-raccoglitori contemporanei) suggeriscono al contrario che siamo stati concepiti dall'evoluzione per vivere in un ambiente sociale nonviolento. Senza entrare in particolari tecnici che richiedono tempo, basti dire che la violenza è un comportamento sociale specifico (non un'emozione generica) e, come tale, non può essere definito dai geni, quindi non può far parte delle nostra natura o essere un istinto. D'altra parte, 40,000 anni di arte rupestre preistorica non rivelano scene di aggressione uomo su uomo, né armi per uccidere altri, né guerrieri, né guerre; queste raffigurazioni cominciano invece con l'agricoltura, la pastorizia e i grandi insediamenti urbani (ca. 8,000 anni fa). Per di più i cacciatori-raccoglitori contemporanei (inizio del XX secolo) erano nonviolenti. Ora sono stati costretti a produrre cibo e diventare violenti. La denuncia del "mito" era già cominciata circa cento anni fa, ma questa letteratura è stata nascosta al grande pubblico e gli studi sulla pace hanno solo una quarantina d'anni". Lei sostiene che c'è differenza tra "conflitto" e "conflitto di interesse": può spiegarcela? "Fin ora c'è stata confusione nella letteratura sulla soluzione dei conflitti a causa dell'uso poco chiaro della parola "conflitto". Da qualche anno ho proposto di usare il termine "conflitto d'interesse" per indicare una situazione di idee, desideri e progetti contrastanti. Se si sceglie la violenza come strategia risolutiva, ci si trova di fronte ad un conflitto (scontro culturale o fisico o militare). Se si sceglie la nonviolenza (caso raro attualmente), si attua una soluzione vantaggiosa per entrambi prevenendo così un conflitto. L'uso della terminologia appropriata contribuisce a chiarire i concetti e a definire due opzioni molto diverse". Se la violenza è acquisita per via puramente culturale dovrebbe essere altrettanto possibile implementare una cultura nonviolenta: è così? "E' vero. Se continuiamo a cullarci nell'idea sbagliata (ma comoda) che siamo violenti per natura, non metteremo mai in atto cambiamenti a breve e lungo termine per ritrovare la cultura nonviolenta per la quale Homo sapiens è stato selezionato durante la propria evoluzione bio-culturale. Durante le ultime migliaia di anni abbiamo vissuto in un ambiente sociale alieno alla nostra natura, cioè violento, che però ha procurato vantaggi pratici. Ora la violenza non conviene più, quindi è tempo di metterla in discussione, allo scopo di diventare più felici, più sani e anche con maggiori risorse materiali". Quali sono gli strumenti già disponibili e quali quelli da creare ex novo? "E' interessante che per trasformare l'attuale cultura strutturalmente violenta in una nonviolenta non occorrono risorse speciali o fondi governativi: basta smettere di istruire i bambini (specialmente i maschi) in pratiche violente, le quali sono molte e raffinate (linguaggio, giocattoli, passatempi, modelli sociali, letteratura, educazione scolastica, ecc.). Alcuni strumenti "nuovi" in realtà esistono già ma non sono messi in pratica: buone pratiche religiose, buone leggi non applicate, tradizioni di solidarietà, pratiche sociali dei piccoli insediamenti (villaggi, cittadine). Alcuni strumenti sono veramente nuovi per l'attuale società violenta: pratica decisionale della consultazione, la condivisione, la gratuità, le azioni collettive, ecc. I discepoli dei Maestri della nonviolenza (Gandhi e in Italia Danilo Dolci, Lanza del Vasto, Aldo Capitini, Ernesto Balducci, ecc.) naturalmente conoscono questi strumenti, i quali erano parte della vita quotidiana dei cacciatori-raccoglitori contemporanei e molto probabilmente di quelli preistorici". Lei afferma che la violenza si è instaurata e poi consolidata circa 8 mila anni fa: quali sono i tempi per ripristinare una società basata sulla risoluzione nonviolenta dei conflitti di interesse? "La rivoluzione nonviolenta, lenta, legale e possibile, alla quale ci siamo riferiti qui sopra, è una grande novità nella storia (non preistoria), che è stata caratterizzata finora da fallite rivoluzioni rapide e violente. Quando dico lenta mi riferisco a due generazioni, il tempo necessario a modificare la cosiddetta cultura profonda. Le possibili soluzioni dei problemi sociali possono essere concepiti per i tempi brevi, medi e lunghi (distinzione mai fatta in politica), ma tutti devono essere messi in campo assieme. Mentre si trasforma l'ambiente sociale dei bambini e il loro comportamento sociale (tempi lunghi), ci si deve impegnare anche in programmi riparativi meno ambiziosi che riducono semplicemente il livello di violenza attuale". [.

Torna all'inizio


SCANDALO GAS E BOLLETTE GONFIATE: ADOC, ADUSBEF E FEDERCONSUMATORI CHIEDONO VERIFICHE SUI CONTATORI GAS DI TUTTA ITALIA (sezione: Class action)

( da "Sestopotere.com" del 01-02-2008)

Argomenti: Class Action

(13:10) (1/2/2008 08:33) | SCANDALO GAS E BOLLETTE GONFIATE: ADOC, ADUSBEF E FEDERCONSUMATORI CHIEDONO VERIFICHE SUI CONTATORI GAS DI TUTTA ITALIA (Sesto Potere) - Roma - 1 febbraio 2008 - Adoc, Adusbef e Federconsumatori , nel ribadire la loro preoccupazione per ciò che ha evidenziato la Procura della Repubblica di Milano sui contatori del gas, che potrebbe avere ripercussioni economiche importanti in media di 100-150 euro all'anno a famiglia, ritengono necessario continuare ad intervenire operativamente per superare e risolvere questo problema. "Innanzitutto - scrivono in una nota - abbiamo indicato a tutte le sedi territoriali delle nostre associazioni di richiedere alle aziende erogatrici del gas sul territorio di accordarsi su tre questioni fondamentali: verificare e controllare a campione un certo numero di contatori, soprattutto i più vetusti; concordare sulla gratuità delle verifiche e dei controlli e attuare tale verifica e controllo in presenza di un contraddittorio, cioè con alla presenza di tecnici terzi o indicati dall'associazione dei consumatori". Questa procedura è l'unica che potrà portare ad un percorso ed a un risultato conciliativo, anche attraverso gli eventuali e dovuti rimborsi, pena altrimenti l'class="hilite">inasprimento delle procedure di vertenza e la messa in cantiere di un'azione di Class class="term">action, che si renderà eventualmente necessaria. Di tutto ciò, ovviamente, sono stati messi a conoscenza, anche con prese di posizione ufficiali, per quanto riguarda i loro ambiti di responsabilità, sia l'Autorità per l'Energia Elettrica ed il Gas ed il Ministero dello Sviluppo Economico.

Torna all'inizio


TOSCANA: VERSO APPROVAZIONE PDL TUTELA CONSUMATORI E UTENTI (sezione: Class action)

( da "Asca" del 01-02-2008)

Argomenti: Class Action

(ASCA) - Firenze, 1 feb - Attende ormai solo il via libera dell'Aula la proposta di legge per la tutela dei consumatori e degli utenti toscani. Nel corso della seduta di ieri, infatti, le nuove norme sono state licenziate dalla commissione Attivita' produttive del Consiglio, con il solo voto contrario di Forza Italia-verso il Popolo della Liberta'. Il provvedimento sostituisce integralmente e abroga tre leggi regionali precedenti in materia (le leggi 1/2000; 74/2000; 4/2004) ed e' incentrato sul rapporto stretto con le associazioni dei consumatori. Rapporto che si concretizza in particolare nel ''Comitato regionale dei consumatori e degli utenti'', organo di supporto della Regione, del quale fanno parte l'assessore regionale competente in materia, un rappresentante per ogni associazione iscritta nell'''Elenco regionale dei consumatori e degli utenti'', un rappresentante dell'Unione regionale delle Camere di commercio, industria, artigianato e agricoltura, un consigliere regionale, che non avra' diritto di voto. Sono previste iniziative a favore dei consumatori attraverso le loro associazioni e piani di intervento per l'informazione, la tutela della salute, l'educazione degli interessi di consumatori e utenti, la soluzione delle controversie. Il piano di indirizzo per la tutela e la difesa dei consumatori e degli utenti 2007-2009, approvato dal Consiglio regionale nel marzo 2007, mette a disposizione 750 mila euro per il biennio 2008-09. ''La legge risponde adeguatamente al ruolo che le Regioni hanno in materia - spiega Vittorio Bugli, presidente della commissione Attivita' produttive - tutelando al meglio i consumatori e favorendo il ruolo delle loro associazioni, che risultano centrali nel testo di legge. Con questo provvedimento, ci si va ad occupare in maniera avanzata di una materia che ha un peso sempre maggiore nella societa', anche in considerazione delle recenti norme approvate dal Governo, penso soprattutto alla Class class="term">action''. res-muz/mcc/alf (Asca).

Torna all'inizio


"DURANTE IL GOVERNO PRODI FALLIMENTO RECORD DELLE IMPRESE" (sezione: Class action)

( da "Sestopotere.com" del 01-02-2008)

Argomenti: Class Action

(17:50) (1/2/2008 17:03) | "DURANTE IL GOVERNO PRODI FALLIMENTO RECORD DELLE IMPRESE" (Sesto Potere) - Roma - 1 febbraio 2008 - "I dati Unioncamere sulla natalita' e la mortalita' delle imprese forniscono il peggiore saldo dall'origine della rilevazione nel 1994. Il governo Prodi ha creato il clima piu' sfavorevole per l'impresa sottoponendola ad una pesante pressione fiscale e burocratica". Lo ha affermato il senatore di Forza Italia, Maurizio Sacconi, che ha osservato: "Riflettano a cio' quelle associazioni di impresa che sono state generose con questo governo. La nuova impresa e' stata poi penalizzata sin dalla nascita con una immediata indagine automaticamente connessa all'apertura di una nuova partita Iva, come se cio' possa costituire di per se motivo di frode. Non arrivano investimenti dall'estero e il processo di delocalizzazione di alcune produzioni continua anche se temperato dal moderato sviluppo di produzioni di qualita'. Ci penseranno ora la class="term">class class="term">action e le nuove disposizioni sanzionatorie in tema di salute e sicurezza a fare il resto. Senza che i sacrosanti diritti dei consumatori e dei lavoratori trovino maggiore soddisfazione".

Torna all'inizio


L'Ipia apre ai tecnici esterni (sezione: Class action)

( da "Sicilia, La" del 01-02-2008)

Argomenti: Class Action

Parte a fine febbraio un corso di livello base di programmazione con l'ausilio di computer L'Ipia apre ai tecnici esterni Sulle sponsorizzazioni, la linea seguita dall'amministrazione comunale non è corretta: è quanto sostiene il consigliere comunale Fabio Collorà basandosi sulla Legge Finanziaria del 1998. Quest'ultima stabilisce al primo comma dell'articolo 43 che le attività di sponsorizzazione devono perseguire lo sviluppo dell'innovazione nell'organizzazione amministrativa, la realizzazione di maggiori economie ed il miglioramento della qualità dei servizi prestati all'utenza. Nella Finanziaria del 99 poi le sponsorizzazioni vengono indicate tra le iniziative con cui si possono realizzare maggiori economie di gestione. Ma esse vanno dirette al perseguimento di interessi pubblici e devono escludere forme do conflitto di interesse tra l'attività pubblica e quella privata. "Io ritengo che l'amministrazione comunale ricorra alle sponsorizzazioni in modo non corretto - ha dichiarato Collorà - e porto l'esempio della squadra di calcio, il Gela, che da cinque anni ha una sponsorizzazione. Quale risparmio ha l'amministrazione con questa sponsorizzazione? Quali interessi pubblici tutela dato che i fondi comunali vanno ad una società per azioni e non ad un'associazione di volontariato no profit? Ci sono sentenze del Cga del 1995 e del 1997 in cui sono dichiarate inammissibili le sponsorizzazioni per finalità agonistiche e sportive in quanto verrebbe meno il principio della neutralità della pubblica amministrazione. Quindi quello del Gela non può considerarsi un contratto di sponsorizzazione ma un contributo, un atto di liberalità dell'amministrazione. Soldi che non si danno per un interesse che riguarda la collettività. Questo l'amministrazione deve ammetterlo". Il consigliere che fa parte della maggioranza del sindaco Crocetta ha preparato una mozione perchè in consiglio comunale si dibatta sulle sponsorizzazioni inducendo l'amministrazione a disciplinare la materia fissando il concetto di sponsorizzazioni etiche che vengono fatte in base alla legge. "Perchè il calcio deve avere, forzando la legge, una sponsorizzazione costataci finora 1 milione di euro circa ed invece per trovare i soldi necessari ad acquistare un attrezzatura contro il cancro devono esserci problemi? Che ci guadagna la collettività? Credo sia venuto il momento di fare chiarezza - ha concluso Collorà - porterò in consiglio atti, leggi e sentenze sulla materia delle sponsorizzazioni a sostegno della mia tesi e chiederò gli atti di tutte le sponsorizzazioni del Comune. Il mio obiettivo è che si rivedano tutte le sponsorizzazioni, si escludano quelle non in linea con la legge, si fissino i criteri per il futuro. Se l'amministrazione vuole poi dare dei soldi al Gela calcio, trovi un'altra strada". M.C.G.

Torna all'inizio


Brevi, schede e richiami 1 (sezione: Class action)

( da "Repubblica, La" del 02-02-2008)

Argomenti: Class Action

In classe con una lettera per rateizzare le tasse Vittorio Sereni Taranto Stamani , mia moglie, che lavora in una scuola, mi ha raccontato che è andata da lei un'alunna con una lettera della madre, in cui si chiedeva di poter pagare la tassa di iscrizione in due rate, in quanto la donna, disoccupata da tempo, non poteva permettersi di pagarla in unica soluzione: si tratta di 40 euro (dicasi quaranta). Mi è venuto di pensare a quanto possa interessare a quella donna di essere chiamata di nuovo a votare. Tralasciando, per un attimo, la questione "per chi" dovrebbe votare. Micro-truffe ai danni dei consumatori Vanna Mazzati Piccoli vamazza@tiscali. it Iniziano a saltare fuori tutte le bugie che molte aziende hanno raccontato agli inermi consumatori per far pagare loro di più di quanto dovuto. Poco tempo fa qualcuno ha affermato che le percorrenze chilometriche delle auto sono sovrastimate, ora ci informano che abbiamo pagato per anni più di quello che avremmo dovuto grazie a contatori del gas difettosi. Viene il sospetto che se non fosse stato per l'class="hilite">introduzione della class="term">class class="term">action questi sarebbero andati avanti chissà quanto. E le società di telecomunicazioni non le controlla nessuno? Ho provato a fare una verifica sulle tariffe della telefonia mobile. Cronometro alla mano mi sono messa a fare alcune chiamate campione avendo cura di annotarmi i crediti residui prima e dopo la chiamata. Moltiplicando il numero di secondi per la tariffa dichiarata, aggiungendo lo scatto alla risposta, quello che ottenevo non coincideva mai con quello che l'operatore effettivamente scalava del mio credito. Eppure fare una prova del genere non è così difficile per chi è preposto ai controlli. Mia figlia disabile non ha mai fatto una gita Alessandro Legnani al. legnani@tiscali. it Sono il papà di una bambina disabile che frequenta la seconda media inferiore alla succursale della "J. Pintor" di Roma e vorrei segnalare una situazione di vergognosa discriminazione. Come per tutte le classi delle scuole Italiane, durante l'anno scolastico sono previsti dei giorni da dedicare ai cosiddetti "Campi Scuola", gite della durata di più di un giorno fatte per poter visitare città o luoghi interessanti. Ebbene, da che mia figlia frequenta la scuola, sia elementare che media, la sua classe non ha mai partecipato a nessun campo scuola. E' cosa di questi giorni, che neanche quest'anno la sua classe farà campi scuola, mentre tutte le altre classi della stessa scuola li faranno. La scuola ha dato come giustificazione la mancata richiesta entro il 5 ottobre 2007, ma in verità il motivo è che per poter organizzare una gita con una bambina disabile in carrozzina elettrica, c'è bisogno di buona volontà e determinazione, cosa che purtroppo manca spesso, come ho dovuto constatare negli anni, anche tra coloro che dovrebbero invece fare del tutto per aiutare i meno fortunati a superare le loro difficoltà. Non è vero che la scuola obbligatoria è per tutti, ma solo per i bambini "normali". Perché la bresaola è fatta con bovini brasiliani Paolo De Castro Ministro delle Politiche Agricole Caro direttore, prendo spunto dall'intervento di Carlo Petrini sulla bresaola, per ribadire quanto centrale sia la qualità dei prodotti alimentari nell'azione di governo. Per questo ho voluto la normativa sull'etichettatura dell'olio extravergine e ho difeso a Bruxelles l'etichetta d'origine quale elemento di tutela e garanzia di consumatori e produttori. E questo, ci tengo, è l'unico approccio serio che possiamo seguire: ogni intenzione va presentata e discussa a Bruxelles, bisogna prenderne atto. I miei sforzi sono stati altresì mirati promozione dei prodotti italiani e i risultati dell'export lo confermano. Allo stesso tempo dobbiamo evitare di cadere in inutili contrapposizioni, come sul tema bresaola. La bresaola si fa solo con carne proveniente dal Brasile: è l'unica che consente di raggiungere il risultato come prevede anche il Consorzio di Tutela. Non la importiamo? Fine della bresaola. Del resto, non è certo la bresaola ad arrecare danni per i nostri allevamenti bovini. Diversamente invece per l'economia di Sondrio dove costituisce fonte di ricchezza per tante imprese e tanti lavoratori; e non vedo perché non si debba fare di tutto per tutelarla. Spero di poterci presto godere, insieme a Petrini, un bel piatto di bresaola che, anche se non è possibile farla con carne italiana, è ottima e sicura.

Torna all'inizio


Per Malpensa faremo tutti causa Sarà la prima class action promossa da enti locali, imprenditori, categorie (sezione: Class action)

( da "Giorno, Il (Nazionale)" del 02-02-2008)

Argomenti: Class Action

class="hilite">Per Malpensa faremo tutti causa "Sarà la prima class="term">class class="term">action promossa da enti locali, imprenditori, categorie" ? MILANO ? AL PUNTO IN CUI si è arrivati, ragiona Roberto Maroni, c'è "una sola via d'uscita". Che cioè della vendita di Alitalia ad Air France-Klm "si occupi il nuovo governo", dopo le probabili elezioni politiche anticipate in primavera. Un esecutivo che anzitutto porti a casa quella "moratoria di tre anni" chiamata nelle intenzioni a garantire un futuro come hub all'aeroporto di Malpensa. Il presidente dei deputati leghisti non si mostra stupito alla lettura dei tagli di voli che Alitalia ha deciso ufficialmente dallo scalo in provincia di Varese a partire da fine marzo. E nemmeno si scalda più di tanto alla prospettiva che alla fine sia proprio il colosso franco-olandese a comprarsi la compagnia di bandiera in crisi. A patto, appunto, che ci siano garanzie per Malpensa. "Poi ? taglia corto l'ex ministro del Welfare ? Malpensa può fare a meno di Alitalia, anzi suggerisco che proprio verso Alitalia ci sia la prima grande class="term">class class="term">action italiana". Alitalia ha rilasciato gli slot di Malpensa che non interessano più alla compagnia. E senza moratoria, come chiedeva il partito del nord: siamo arrivati al dunque? "Non è una novità, ma è una decisione che è arrivata puntuale come tutte le disgrazie. E questo perché il governo non ha voluto evitarla pur potendolo fare: si poteva imporre ad Alitalia una moratoria di tre anni, che avrebbe garantito a Malpensa di creare una alternativa. Questo, ripeto, poteva farlo solo il governo". Come si spiega questo atteggiamento? "Per Alitalia, Air France e per il governo Prodi l'aeroporto di Malpensa deve essere frenato se non addirittura chiuso. L'unica via d'uscita oggi è un nuovo governo, che ottenga nella trattativa di vendita con Air France la moratoria". Mi scusi Maroni, ma se nel frattempo Alitalia viene venduta a Parigi come potete pensare che si possa strappare, dopo, questo impegno? "No, no: che un governo dimissionario chiuda la trattativa non è possibile in una democrazia occidentale come l'Italia. Se lo tolgano dalla testa sia a Roma sia a Parigi". La palla deve insomma passare a un nuovo governo, magari guidato dal centrodestra, non vedete alternative... "Sì. Quello che dovrà fare il prossimo governo è appunto costringere Alitalia a mantenere le rotte a Malpensa almeno per tre anni, lasciando il tempo necessario alla Sea di trovare vettori sostitutivi e al governo stesso di rinegoziare gli accordi bilaterali con gli altri Paesi dove è necessario per aprire le rotte. È una cosa che sembra difficile, ma che si può fare". Intanto il presidente della Sea, Giuseppe Bonomi, chiede oltre un miliardo di euro di danni ad Alitalia. "Secondo me Bonomi è stato anche prudente. Quella della Sea è un'iniziativa sacrosanta e che deve essere seguita da altri. Dagli enti locali, a partire dal Comune di Milano, e anche direi dai sindacati, dalle associazioni di categoria e dalle associazioni imprenditoriali: se si mettessero assieme tutti potrebbe essere la prima importante class="term">class class="term">action italiana. D'altra parte è la stessa legge Finanziaria a renderlo possibile...". La Lega manifesterà il 17 gennaio a Malpensa? "Non c'è dubbio. E non c'è dubbio che la questione sarà uno dei temi più importanti della campagna elettorale". Alessandro Franzi - -->.

Torna all'inizio


Bullismo: triste realtà tra i giovani d'oggi (sezione: Class action)

( da "Libertà" del 02-02-2008)

Argomenti: Class Action

Quotidiano partner di Gruppo Espresso LIBERTA' di sabato 2 febbraio 2008 > Attualita Bullismo: triste realtà tra i giovani d'oggi Secondo il 6° Rapporto nazionale almeno il 46% pensa di esserne stato vittima Dal 6° Rapporto nazionale sulla Condizione dell'infanzia e dell'adolescenza emerge che il numero di giovani, tra i 12 e 18 anni, che pensano di essere stati vittime di bullismo si aggira intorno al 46%. Per poter distinguere il 'bullismo' dal 'teppismo', veri e propri atti di violenza dai normali litigi tra coetanei, può essere utile la definizione elaborata da Dan Olweus, psicologo norvegese, un pioniere degli studi sul bullismo: "Un bambino che subisce prepotenze è vittima di bullismo se esposto ripetutamente e per lungo tempo alle azioni ostili di uno o più compagni" e quando queste azioni sono compiute in una situazione di "squilibrio di forze, avendo la vittima difficoltà nel difendersi". Tre sono quindi le caratteristiche essenziali del bullismo: " l'intenzionalità: il bullo 'vuole' provocare un danno alla sua vittima; " la persistenza: le azioni ostili durano almeno qualche settimana, ma possono prolungarsi per mesi o anni; " lo squilibrio di potere: la vittima difficilmente riesce a difendersi. Le azioni, individuali o collettive, compiute nei confronti della vittima, possono essere: " verbali: insultare, deridere, offendere; " fisiche: prendere a pugni e a calci, appropriarsi degli oggetti della vittima e distruggerli (utilizzate soprattutto dai maschi); " indirette: fare pettegolezzi, isolare dal gruppo, guardare maliziosamente (privilegiate dalle femmine). Dalle ricerche condotte in Italia da Ada Fonzi in tema di bullismo maschile e femminile è emerso che le femmine considerate 'prepotenti' raggiungevano percentuali molto alte e maggiori rispetto ai maschi. Inoltre, il bullismo femminile è subdolo, meno vistoso, quindi difficile da individuare. Oltre al disagio psicologico, la vittima di bullismo può incorrere in patologie fisiche, psicosomatiche e psichiatriche. Tra le conseguenze figurano: i disturbi d'ansia, dell'umore, dell'attenzione e della concentrazione, le modificazioni riguardanti l'alimentazione sino ad arrivare ad anoressia e bulimia; dermatosi, psoriasi, eritemi, gastrite, ulcera, abbassamento delle difese immunitarie dell'organismo e quindi maggiore vulnerabilità a tutte le malattie. Va ricordato che il bullismo è frutto di una rete di fattori che interagiscono in forme di reciprocità circolare: la personalità del soggetto, l'ambiente familiare, quello scolastico e quello sociale. Pertanto, qualsiasi tipo di intervento, per essere efficace, non può riguardare un solo ambito. Da qui la proposta di un impegno nel 'curare la salute', in particolare quella 'emotiva' e 'affettiva'. Il primo passo potrebbe essere l'alfabetizzazione, cioè il riconoscimento e la comunicazione del vissuto emotivo e affettivo; un approccio che andrebbe progressivamente approfondito per realizzare una solida e duratura unità mente-cuore. Quali le strade da percorrere? Molte. Prima, fra tutte, quella dell'amore che, come sostiene un proverbio cinese, "è la chiave principale che apre le porte dell'impossibile". Dovendo lavorare sia a livello formativo-educativo che clinico con un soggetto in età evolutiva, ne deriva un'ampia varietà di esiti possibili dello sviluppo, da quello normale a quello patologico. Tale condizione ci spinge verso un impegno costante e senza riserve, soprattutto a livello collaborativo, da parte degli adulti. Una risposta operativa concreta per individuare casi di bullismo nelle classi delle elementari e delle medie, viene proposto agli operatori scolastici da "Aquilone blu", con un test di valutazione psicometria di nuova concezione, che ha già dato risultati positivi. Per avere informazioni sul progetto completo bisogna prendere contatti con infoaquiloneblu.org Anche la Polizia di Stato affronta sul suo sito internet il problema del bullismo nelle scuole con alcuni consigli rivolti ai ragazzi, ai genitori e agli insegnanti. Infine, promossa dal ministero della Pubblica Istruzione, c'è la campagna "Smonta il bullo", con numero verde 800669696 per segnalare atti di aggressione fisici e verbali. Rossella Semplici Psicologa [.

Torna all'inizio


Esposto codacons in 104 procure (sezione: Class action)

( da "Repubblica, La" del 02-02-2008)

Argomenti: Class Action

Pagina V - Milano L'iniziativa Esposto Codacons in 104 procure L'indagine partita dai magistrati milanesi sui contatori del gas rischia di estendersi a tutto il paese. A chiederlo a gran voce è il Codacons che ieri ha proposto l'allargamento dell'inchiesta a tutte le procure d'Italia e ha annunciato di essere pronto per far partire una class="hilite">class="term">class class="term">action in difesa dei cittadini che hanno pagato bollette più salate a causa di conteggi dei consumi errati degli apparecchi vecchi. "Se è vera la circostanza secondo cui i vecchi contatori registrerebbero consumi superiori a quelli effettivi - afferma l'associazione dei consumatori - occorre estendere l'indagine e accertare la situazione anche su tutto il territorio nazionale. Si stimano in circa 5 milioni i contatori in Italia che hanno ancora le membrane naturali, ossia membrane che, a differenza di quelle sintetiche, dopo alcuni anni perdono elasticità e registrano consumi "fantasma"". Il Codacons ha presentato un esposto a 104 procure di tutta Italia, con cui chiede il sequestro cautelativo dei vecchi contatori. Intanto, spiega l'associazione, "stanno arrivando moltissime proteste di consumatori che denunciano consumi anomali".

Torna all'inizio


La mamma dei "piccioccus" Nel 1924 Suor Nicoli, appena compiuti 61 anni, fu aggredita da una broncopolmonite che le diede appena il tempo di confessarsi e ricevere l'estrema unzion (sezione: Class action)

( da "Unione Sarda, L' (Nazionale)" del 02-02-2008)

Argomenti: Class Action

E. Il funerale fu un avvenimento memorabile. Nell'interminabile snodarsi del corteo, dietro i familiari giunti da Voghera, c'era tutta la città. Nel 1932 le spoglie vennero trasferite dal camposanto di Bonaria all'Asilo della Marina, dove sono ancor oggi venerate. --> Suor Nicoli a Cagliari arrivò nel 1914 facendo in breve tempo dell'Asilo della Marina "il centro più ambito per la formazione della gioventù femminile cagliaritana", secondo il giudizio espresso anni dopo da monsignor Giuseppe Lepori. Un centro attorno al quale si estese negli anni una quantità incredibile di iniziative, tali da imporre un'autentica svolta epocale all'intera comunità cittadina. Gli anni cupi della Grande Guerra rallentarono ma non fermarono l'iniziativa di Suor Nicoli, dal 1915 impegnata con le sue suore, senza risparmio di fatiche, nelle opere in favore dei combattenti: dall'assistenza ai feriti alla confezione di generi di sartoria per i soldati, dalla distribuzione di latte al conforto alle famiglie. Ormai apprezzata e amata da tutti, la religiosa entrò nella Manifattura dei Tabacchi, coinvolgendo centinaia di operaie negli esercizi spirituali e conducendo le più giovani alla frequenza delle scuole. Con lei l'arcivescovo Francesco Rossi diede vita all'associazione delle "Dorotee", giovani donne della borghesia impegnate nell'opera di apostolato, vere missionarie laiche che originarono il primo circolo di Azione cattolica femminile, non per caso intitolato a Santa Teresa di Gesù. Oltre che l'attività di cucito per le persone povere, i laboratori esterni all'Asilo, la scuola d'istruzione normale e uella religiosa, Suor Nicoli - nominata anche direttrice dell'associazione delle Figlie di Maria - istituì l'Opera Luisa de Marillac, mandando in giro le volontarie (conosciute come "damine di carità") a fare assistenza domiciliare nei sottani della Marina e degli altri quartieri. Sul fronte maschile raggruppò studenti e operai nella Società Pia Unione dei Figli di Maria. E non trascurò la moltitudine di ragazze che giungevano a Cagliari dall'interno dell'isola per prestare servizio domestico: creò l'associazione delle "Zitine" per insegnare loro a leggere e scrivere, oltre che istruirle nel catechismo. Ancora, portò le suore nella colonia marina del Poetto dove si curavano i bambini aggrediti da malattie tipiche della denutrizione: scrofolosi, rachitismo e linfatismo. E intanto riusciva a occuparsi personalmente dei derelitti che vivevano nelle grotte a Buoncammino a Tuvixeddu, a Tuvumannu, andando a trovarli, sfamarli, assisterli, confortarli. Ma l'opera che ha lasciato la maggiore impronta nella memoria dei cagliaritani riguarda il suo incredibile rapporto con una categoria di ragazzi indomabili e rimasti anch'essi nell'immaginario collettivo: i "piccioccus de crobi". Erano giovanissimi vagabondi ai margini della comunità, orfani, o scacciati dalla famiglia, o scappati di casa, comunque abbandonati a se stessi. Ragazzetti fra i 10 e i 15 anni, magrolini, scalzi e mal vestiti, smaliziati e vivacissimi, che oziavano fumando o scorrazzavano nella zona del porto, nei pressi della stazione ferroviaria e attorno al mercato del largo Carlo Felice; dormivano per strada, rubacchiavano, si sostentavano trasportando bagagli, pacchi o la spesa delle donne, che per pochi centesimi caricavano sulle larghe ceste (corbule) portate sulla testa. Figure caratteristiche di quei decenni, tutt'altro che amate e considerate irrecuperabili. La loro miseria non poteva non richiamare il pietoso interesse di Suor Nicoli, che "sì pura, sì innocente, non si scandalizzava mai di nulla", come anni dopo avrebbe detto l'arcivescovo Ernesto Maria Piovella. Pian piano, senza volerli convincere a lasciare il loro habitat naturale che era la strada, vinse la diffidenza di quei ragazzi e riuscì a portarli alla messa, a far conoscere loro l'Asilo, a istruirli nel catechismo e a insegnar loro a leggere e scrivere, oltre che addestrarsi in un qualche mestiere. Uno dopo l'altro, i "ragazzi della cesta" divennero Marianelli, cioè "monelli di Maria" che si affidavano all'affetto delle suore della Carità. In una gioiosa lettera ai superiori, Giuseppina Nicoli scrisse una volta: "Domenica scorsa hanno fatto la prima comunione 33 di quei poveri monelli, preparati dalle mie compagne... Credo che anche San Vincenzo doveva sorridere dal cielo". Non pochi di quei ragazzi proseguirono negli studi raggiungendo traguardi che a tutti sarebbero parsi per loro impensabili. San Vincenzo sorrideva di fronte a quel miracolo, ma la grande opera delle sue suore aveva da superare il difficile momento del fascismo. Nel 1924 il nuovo presidente del Consiglio d'amministrazione modificò le cose per trasferire l'intera istituzione all'esclusiva competenza del Comune: declassamento delle suore, gestione diretta delle scuole, annessione dei locali. Si scatenarono vivaci polemiche anche sulle pagine dei giornali. Alla fine le suore vinsero la loro battaglia, ma la prova era stata determinante per le risorse fisiche della superiora, umiliata nel profondo dell'anima e indebolita nel fisico già consulto dalla tubercolosi. Quello stesso anno Suor Nicoli, appena compiuti 61 anni, fu aggredita da una broncopolmonite che le diede appena il tempo di confessarsi e ricevere l'estrema unzione. Assistita da due "medici dei poveri" molto amati in città - Edmondo De Magistris ed Efisio Sanjust - lasciò la vita terrena il 31 dicembre 1924 alle 9 di mattina. "Sia reso omaggio all'anima Sua elettissima - scrissero gli amministratori dell'Asilo nel necrologio sul giornale - e resti scolpito nel cuore di tutti incancellabile il Suo venerato ricordo". Ma l'opera che ha lasciato la maggiore impronta nella memoria dei cagliaritani riguarda il suo incredibile rapporto con una categoria di ragazzi indomabili e rimasti anch'essi nell'immaginario collettivo: i "piccioccus de crobi". Erano giovanissimi vagabondi ai margini della comunità, orfani, o scacciati dalla famiglia, o scappati di casa, comunque abbandonati a se stessi. Ragazzetti fra i dieci e i quindici anni, magrolini, scalzi e mal vestiti, smaliziati e vivacissimi, che oziavano fumando o scorrazzavano nella zona del porto, nei pressi della stazione ferroviaria e attorno al mercato del largo Carlo Felice, dormivano per strada, rubacchiavano, si sostentavano soprattutto trasportando bagagli, pacchi o la spesa delle donne, che per pochi centesimi caricavano sulle larghe ceste (corbule) portate sulla testa. Figure caratteristiche di quei decenni, tutt'altro che amati, anzi un po' temuti considerati irrecuperabili. La loro miseria non poteva non richiamare il pietoso interesse di Suor Nicoli, che "sì pura, sì innocente, no si scandalizzava mai di nulla", come dirà poi l'arcivescovo Ernesto Maria Piovella. Pian piano, senza volerli convincere a lasciare il loro habitat naturale che era la strada, vinse la diffidenza di quei ragazzi e riuscì a portarli alla messa, a far conoscere loro l'Asilo, a istruirli nel catechismo e a insegnar loro a leggere e scrivere, oltre che addestrarsi in un qualche mestiere. Uno dopo l'altro, i "ragazzi della cesta" divennero "Marianelli", cioè "monelli di Maria" che si affidavano all'affetto delle suore della Carità. In una gioiosa lettera ai superiori, Giuseppina Nicoli scrisse una volta: "Domenica scorsa hanno fatto la prima comunione trentatrè di quei poveri monelli, preparati dalle mie compagne. Monsignor Arcivescovo era soddisfatto e credo che anche San Vincenzo doveva sorridere dal cielo". Non pochi di quei ragazzi proseguirono negli studi raggiungendo traguardi che a tutti sarebbero parsi per loro impensabili. Certamente San Vincenzo sorrideva di fronte a quel miracolo, ma la grande opera delle sue suore aveva da superare il difficile momento del fascismo. Nel 1924 il nuovo presidente del Consiglio d'amministrazione modificò le cose per trasferire l'intera istituzione all'esclusiva competenza del Comune: declassamento delle suore, gestione diretta delle scuole, riscossione delle rette, annessione dei locali. Si scatenarono vivaci polemiche anche sulle pagine dei giornali. Alla fine le suore vinsero la loro battaglia, ma la prova era stata determinante per le risorse fisiche della superiora, umiliata nel profondo dell'anima e indebolita nel fisico già consulto dalla tubercolosi. Quello stesso anno Suor Nicoli, appena compiuti 61 anni, fu aggredita da una broncopolmonite che le diede appena il tempo di confessarsi e ricevere l'estrema unzione. Assistita da due "medici dei poveri" molto amati in città - Edmondo De Magistris ed Efisio Sanjust - lasciò la vita terrena il 31 dicembre 1924 alle 9 di mattina. Suor Teresa Tambelli, continuatrice della sua opera, dirà che "la sua morte è stata la rivelazione delle virtù praticate in modo eroico. La morte di una santa. Era una santa, infatti, già nella percezione della gente, delle autorità ecclesiastiche e anche delle personalità civili che l'avevano criticata. Sui giornali di allora si ritrova l'eco di questa comune sensazione. Si sottolineava come l'Asilo della Marina fosse "un'oasi di Paradiso fra le brutture del mondo" e quanto fosse intenso il dolore della città per la scomparsa di una donna circondata da grande ammirazione e gratitudine. A Cagliari era la "santa della carità". Il funerale fu un avvenimento memorabile. Nell'interminabile snodarsi del corteo, dietro i familiari giunti da Voghera, c'era tutta la città. Quando la testa della processione era già nel cimitero di Bonaria, ancora davanti all'Asilo della Marina si attendeva di mettersi in fila. Qualcuno notò una coincidenza forse non singolare per un'anima beata: giunta a Cagliari il primo gennaio 1885, Giuseppina Nicoli vi fu sepolta il primo gennaio 1925, esattamente dopo quarant'anni (25 dei quali nel capoluogo). Nel 1932 le spoglie vennero trasferite dal camposanto monumentale all'Asilo della Marina, dove sono ancor oggi venerate non soltanto dalle suore. A Suor Nicoli è intitolata una rinomata scuola nel rione di Villanova, l'Istituto magistrale che fu fondato da suor Tambelli dieci anni dopo la morte della serva di Dio ed è oggi parifgicato. Fu monsignor Ernesto Maria Piovella - convinto come tutti della santità di Giuseppina Vicoli - a promuovere la causa di beatificazione, sviluppatasi lungo l'iter di constatazioni necessarie a verificare le virtù di una serva di Dio, le opere materiali e spirituali, i doni soprannaturali, il carisma dello Spirito Santo. L'istruzione ha accertato le grazie mistiche, la prerogativa di scrutare i cuori, le capacità profetiche, gli episodi di visioni celesti e stati di estasi; ha sottolineato la "fama universale della sua santità" durante la vita e dopo la morte; ed ha scrupolosamente raccolto e legittimato le testimonianze di miracoli, manifestatisi in prodigiose guarigioni, riconosciute dai medici come fatti straordinari accaduti anche questi prima e dopo la morte. Il 28 aprile 2006 il Papa Benedetto XVI ha autorizzato la promulgazione del Decreto di eroicità delle virtù di Suor Nicoli, dichiarandola Venerabile. Quindi ha annunciato la cerimonia di canonizzazione, da celebrarsi eccezionalmente a Cagliari. M . M Suor Nicoli con i ragazzi della Marina raccolti nella scuola del rione. In dialetto cagliaritano erano chiamati "piccioccus de crobi" (ragazzini della cesta che usavano per guadagnarsi qualche soldo).

Torna all'inizio


Un manto di cemento sull'agente arancio (sezione: Class action)

( da "Manifesto, Il" del 02-02-2008)

Argomenti: Class Action

Terraterra Un manto di cemento sull'agente arancio Quarant'anni fa, nella notte tra il 30 e il 31 gennaio, i Vietcong lanciavano l'offensiva del Tet. L'anniversario del "glorioso capitolo della storia del Vietnam" è stato celebrato ieri a Città Ho Chi Min (che tutti continuano a chiamare Saigon). La guerra, finita nel 1975 con la bandiera a stelle e strisce arrotolata sul tetto dell'ambasciata americana, ha una coda avvelenata. Sono gli effetti dell'agente arancio, il defoliante alla diossina irrorato dagli elicotteri e dai C-123 Usa sul suolo del Vietnam. I danni inferti alle persone, trasmessi alle nuove generazioni con terribili malformazioni, sono ampiamente documentati. Meno si sa della contaminazione ancora in atto (il tempo di dimezzamento della diossina è di almeno 15 anni) del terreno. Danang, Phu Cat e Bien Hoa sono le zone più inquinate. Lì la presenza di diossina è "centinaia di volte" superiore al tollerato. A Danang, dal 1966 fino alla fine della guerra, aveva sede la principale base americana. Nel quarantesimo anniversario dell'offensiva del Tet una delegazione congiunta vietnamita-americana ha visitato l'ex aeroporto di Danang. Una colata di cemento, nei mesi scorsi, ha sigillato un'ampia fetta dell'ex base americana. "Così le piogge non trascineranno più la diossina nel lago dove le gente pesca", dichiara Walter Isaacson, membro del Gruppo di dialogo Usa-Vietnam sull'agent orange (un'emanazione della Fondazione Ford). Un sistema di canali, serbatoi di decantazione, filtri al carbone - aggiunge Isaacson - aiuterà a "fermare" la diossina. Più prudente, il ministero della difesa vietnamita non sposa la versione tranquillizzante dei "benefattori" americani. "Finché c'è la diossina il pericolo resta", dichiara il generale Phung Khac Dang. Un muro e delle sentinelle cercheranno d'evitare che la popolazione usi le acque del lago. Non è chiaro quanto questi metodi dissuasivi funzionino davvero. E' lampante, invece, che tra Vietnam e Usa resta aperto un contenzioso sui danni provocati dall'agente arancio. "Finché non troveremo una soluzione ragionevole e pacifica per questo lascito della guerra, non ci sarà una piena normalizzazione dei rapporti tra noi e Washington", dice la signora Ton Nu Thi Ninh, del corpo diplomatico di Hanoi. Il Vietnam, una piccola Cina quanto a crescita del prodotto interno lordo, ha accolto a braccia aperte centinaia di multinazionali americane. Con i salari che crescono in Cina, altre ne arriveranno. Tutto fila liscio tra gli ex nemici sotto il profilo degli affari. L'unico neo resta l'avarizia di Washington negli aiuti per bonificare il terreno, curare i malati, assistere i bambini malformati. I 3 milioni di dollari, stanziati l'anno scorso dal Congresso Usa, ad Hanoi non li hanno ancora visti. Washington ha contributo al sarcofago di cemento steso sulla sua ex base di Danang con 400 mila dollari, elargiti a titolo di "donazione". La querelle politica s'incrocia con un contenzioso giudiziario. Un gruppo di vittime vietnamite sta class="hilite">provando ad aprire negli Usa una class="term">class class="term">action contro 37 aziende produttrici (Monsanto e Dow Chemical i nomi di spicco) del defoliante usato a piene mani dall'esercito americano. Bocciata in prima istanza, sulla class="term">class class="term">action deve pronunciarsi la corte d'appello di New York. Intanto, governo ed aziende americani hanno messo al lavoro "scienziati" compiacenti per sostenere che non c'è "evidenza scientifica" del nesso causale tra agente arancio e i danni subiti da almeno tre milioni di vietnamiti nell'arco di tre generazioni. Una tesi che stride con il fatto che numerosi veterani del Vietnam hanno ottenuto risarcimenti per i danni subiti inalando i diserbanti scaricati in testa ai vietnamiti. Hanno dovuto penare per ottenerli, ma alla fine ce l'hanno fatta. Secondo stime di Hanoi, avvalorate dalla Croce rossa, in una decina d'anni sul Vietnam piovvero 20 milioni di litri di agente arancio. Nel 12% del territorio fu fatta terra bruciata, prima con i defolianti poi con il napalm.

Torna all'inizio


RIFIUTI NO PROBLEM (sezione: Class action)

( da "TGCom" del 02-02-2008)

Argomenti: Class Action

Rifiuti, "Nessun pericolo salute" Ministro Turco: no aumento patologie Il ministro della Salute, Livia Turco, ha rassicurato i cittadini campani sui rischi per l'emergenza rifiuti. "Non sono stati rilevati aumenti di patologie che possono essere legati alla presenza di rifiuti nelle strade di Napoli. Purtroppo si è fatta, e si fa, molta disinformazione sull'argomento. Il pericolo per la salute appare fortunatamente molto ridimensionato se non del tutto smentito", ha spiegato. La Turco ha incontrato a Napoli il commissario Gianni De Gennaro, con il quale ha fatto il punto della situazione. Il ministero della Salute, infatti, è direttamente coinvolto nella gestione dell'emergenza nella città partenopea, con un proprio distaccamento coordinato dal capodipartimento per la prevenzione, Donato Greco. Il compito di questa struttura è quello di coadiuvare De Gennaro proprio nella verifica dell'impatto che i nuovi siti di stoccaggio dei rifiuti avranno sulla salute dei cittadini. Il distaccamento del ministero sta, inoltre, procedendo alla realizzazione di una campagna di comunicazione rivolta ai cittadini per incentivare la raccolta differenziata e per fornire informazioni corrette sui vari rischi per la salute connessi ai rifiuti. "Si tratta quindi di promuovere - ha precisato la Turco - un'intensa attività di informazione ai cittadini, coinvolgendo le autorità sanitarie locali, i medici di famiglia e gli operatori dell'ambiente, per chiarire che la vera emergenza non è la salute, ma quella di rimuovere, presto e bene, i rifiuti dalle strade. I cittadini devono sapere che nessun sito per lo smaltimento sarà aperto senza il nullaosta sanitario del ministero della Salute". L'emergenza rifiuti in Campania Tgcom 31/01/2008Rifiuti, secondo avvertimento Ue 31/01/2008Rifiuti, blocchi nel Napoletano 29/01/2008Rifiuti, scontri a Marigliano 28/01/2008Rifiuti, Grillo organizza M-day 28/01/2008Rifiuti, aprono discariche e siti 25/01/2008Rifiuti, nuovo ultimatum della Ue 25/01/2008Rifiuti, nuove proteste a Benevento 23/01/2008Rifiuti, operazione Cc a Napoli 22/01/2008Rifiuti, ancora proteste a Napoli 19/01/2008Rifiuti:class="hilite">a Napoli prima class="term">class class="term">action 18/01/2008Rifiuti, presidio al porto Cagliari 17/01/2008Rifiuti, secondo richiamo da Europa 15/01/2008Rifiuti, entra in azione l'esercito 14/01/2008Rifiuti, "serve soluzione radicale" 13/01/2008Rifiuti, proteste in tutta Italia 13/01/2008Rifiuti, chiedono asilo in Svizzera 12/01/2008Prodi:Vergogna i rifiuti all'estero 11/01/2008Rifiuti, l'esercito entra in azione 10/01/2008Milano, dai rifiuti energia pulita 10/01/2008Rifiuti,squadre intervento a Napoli 09/01/2008Rifiuti,assalto ai vigili del fuoco 08/01/2008Rifiuti,ancora guerriglia a Pianura 07/01/2008Rifiuti, situazione in tempo reale 06/01/2008Rifiuti,continua presidio a Pianura 05/01/2008Rifiuti, a Pianura ancora scontri 04/01/2008Crisi rifiuti, "presidio va avanti" 04/01/2008A Napoli è emergenza rifiuti 03/01/2008Napoli,continua l'emergenza rifiuti 02/01/2008Rifiuti Napoli, protesta a Pianura 28/12/2007Rifiuti, resta emergenza a Napoli 26/12/2007Rifiuti, ridotti i disagi a Napoli 25/12/2007Rifiuti, raccolta record a Napoli 24/12/2007Napoli, piano rifiuti straordinario Invia ad un amico.

Torna all'inizio


TARSU, Sì ALL'AZIONE LEGALE (sezione: Class action)

( da "Mattino, Il (Avellino)" del 02-02-2008)

Argomenti: Class Action

Tarsu, sì all'azione legale ALESSANDRA MALANGA Passa anche per Avellino la battaglia legale avviata dal Codacons in favore dei cittadini campani che si ritengono danneggiati dall'emergenza rifiuti. Il coordinamento delle associazioni dei consumatori, che ha una sede anche in città, ha infatti attivato un apposito numero verde (800.911.111) per fornire a tutti gli utenti informazioni su come aderire alla class action e ottenere la restituzione della Tarsu pagata negli ultimi cinque anni. Fino al 25 febbraio, dal lunedì al venerdì, dalle ore 15 alle 19, un pool di avvocati sarà dall'altra parte del telefono e spiegherà agli interessati la procedura da seguire per costituirsi parte civile e chiedere i danni alla Regione Campania, al Comune di Avellino e agli enti responsabili dello smaltimento dei rifiuti. Attraverso il sito internet del Codacons, inoltre, è possibile scaricare il modulo da inviare alle istituzioni competenti per richiedere la riduzione del 60% della tassa sui rifiuti per il mancato servizio di raccolta. "Sono già numerosi i cittadini che si sono rivolti a noi per avere una consulenza su come ottenere un adeguato risarcimento dei danni - evidenzia Maria Rosaria Sarcone, responsabile dell'ufficio legale del Codacons di Avellino -. Alcune singole cause sono già state intraprese dal Coordinamento, con una richiesta di indennizzo inviata al Comune e che ci apprestiamo a far recapitare anche alla Commissione Tributaria. In questa fase, stiamo raccogliendo le nuove adesioni per poi passare a un'azione collettiva". L'attivazione del numero verde consentirà di mettere insieme le rimostranze dei cittadini dell'intera regione e di avviare una incisiva class action. Secondo il calcolo del Codacons, a ogni famiglia irpina deve essere restituita la somma di 1032 euro, per un totale di 110 milioni di euro (che salgono a 7 miliardi di euro se riferiti a tutta la Campania), sia a titolo di tassa pagata ingiustamente, sia come risarcimento per i danni alla salute causati dall'emergenza rifiuti. Per ottenere il rimborso di tale somma, il Codacons ha già formalizzato una citazione civile nei confronti della Presidenza del Consiglio dei Ministri.

Torna all'inizio


Almeno una multa per quello show in senato - corrado augias (sezione: Class action)

( da "Repubblica, La" del 03-02-2008)

Argomenti: Class Action

C aro Augias, si dice che i giovani non seguono la politica! Lo spettacolo al Senato, seguito al voto di sfiducia al governo, è stato visto da moltissimi studenti. Temo l'abbiano trovato illuminante. Se mi chiedessero di poter sputare al vicino di banco, qualora desse fastidio, io direi che si può fare. Posso mangiare una fetta di cotechino dopo una interrogazione andata a buon fine? Certamente, direi. Possiamo brindare quando un insegnante è assente per gravi motivi di salute, tanto che tornerà solo fra mesi? Possibile, certo. Se qualcuno mi chiedesse se si può scoreggiare in classe, io risponderei che, sì, si può fare a patto che si tratti di azione goliardica diretta contro il moralismo imperante. Prof. Fulvio Ervas Mestre-Ve fulerv@email. it Gentile Augias, sono una studentessa di 19 anni, sono sconvolta dagli episodi dei quali alcuni senatori sono stati protagonisti. Si parla di crisi di governo, ma penso che la vera crisi a cui tutti noi stiamo assistendo sia molto più grave. Chi stappava champagne, chi mangiava mortadella, chi si prendeva a parolacce, chi sputava. È questo il modo di risolvere i problemi? Questa non si chiama politica, questa è inciviltà. Da chi dovremmo prendere esempio? Sono quelle le persone che ci rappresentano in senato? Che vergogna. Ludovica Favaro fioredes@alice. it C aro Augias, il mio sdegno per lo spettacolo d'inciviltà offerto da molti dei nostri senatori. Per me come per tanti italiani all'estero, le fotografie trasmesse dalla stampa di senatori che fanno scempio delle basilari regole di vita civile, si traducono in cocente vergogna, in un danno inestimabile per la nostra immagine. Le risparmio le osservazioni critico-sarcastiche dei miei colleghi di un liceo e di una Fachhochschule della Svizzera Tedesca dove insegno italiano, gli umilianti sorrisini dei miei studenti. Francesco Mugheddu fmugheddu@vtxmail.ch Non smettono di arrivare lettere sull'indecente spettacolo che, in Senato, ha fatto seguito all'esito del voto finale su Prodi. Molti chiedono se sia possibile una "class="hilite">class="term">class class="term">action", cioè una causa collettiva per il danno d'immagine che il comportamento buffonesco di alcuni senatori ha provocato a tutti, specie all'estero. Altri chiedono che quanto meno sia consentito poter tornare a scegliere il nome del candidato ponendo fine alle liste bloccate (cioè scelte dalle segreterie dei partiti), una delle innovazioni ribalde introdotte dalla legge Calderoli. Altri infine domandano che siano esclusi dalle liste i pregiudicati (sentenza definitiva) o anche solo i condannati in primo grado. Nessuna di questa ragionevoli richieste ha alcuna possibilità d'essere accolta. L'ultima in particolare sembra di grande ingenuità. Il paese non sarebbe ridotto com'è se il Parlamento fosse in grado di approvare richieste del genere. Per quei guitti esagitati di cui il mondo intero ha riso ci si poteva aspettare un provvedimento disciplinare, almeno una multa simbolica. Nemmeno quello.

Torna all'inizio


Bollette del cam, parte un'azione di risarcimento (sezione: Class action)

( da "Centro, Il" del 03-02-2008)

Argomenti: Class Action

Tasse su fogne e depurazione, iniziativa dell'Arco Bollette del Cam, parte un'azione di risarcimento AVEZZANO. L'Arco consumatori annuncia una "class action" (azione civile collettiva risarcitoria) in merito al pagamento del canone di fognatura e depurazione richiesto in queste settimane dal Cam. Il presidente regionale Franco Venni spiega che "per i pagamenti non dovuti incassati dal Cam, non appena i tempi previsti dalla Legge finanziaria lo consentiranno, attiverà un'azione collettiva "class action" e tutti gli utenti interessati con la semplice adesione all'azione promossa da Arco consumatori possono recuperare tutti i soldi pagati". "Per i pagamenti dovuti anche se in assenza della depurazione", precisa, "sta procedendo alla richiesta della documentazione necessaria presso il Cam spa e presso l'Ato marsicano per verificare se i soldi incassati dal Cam sono stati versati, come previsto per legge, nell'apposito conto corrente dell'Ato vincolato per essere spesi solo per opere di fognatura e depurazione". Arco consumatori ribadisce di voler verificare la corretta gestione dei soldi pubblici "per evitare un eccessivo aggravio economico sui consumatori". Per informazioni chiamare il numero 348/8965895 oppure il sito internet dell'Arco.

Torna all'inizio


RIFIUTI NO PROBLEM (sezione: Class action)

( da "TGCom" del 03-02-2008)

Argomenti: Class Action

Rifiuti, prosegue piano De Gennaro Ok a realizzazione sito Marigliano Nonostante le proteste si va avanti con la messa in atto del piano per fronteggiare l'emergenza rifiuti in Campania. Tra le decisioni adottate nel Napoletano dal commissario De Gennaro c'è la realizzazione del sito provvisorio di stoccaggio di ecoballe a Marigliano, il conferimento di 30mila tonnellate di rifiuti organici a Villaricca e i lavori per lo stoccaggio di ecoballe nella ex Manifattura Tabacchi a Napoli. Il commissario di governo per l'emergenza rifiuti, De Gennaro ha ricevuto "gli esiti definitivi degli accertamenti tecnici relativi ai siti interessati dal piano emergenziale di cui sta proseguendo l'attuazione". "Le relazioni tecniche redatte dalle autorità competenti, attentamente vagliate dai rappresentanti del ministero della Salute, del ministero dell'Ambiente e del Dipartimento della Protezione Civile, oltre che dai consulenti tecnici che collaborano con la struttura commissariale, hanno confermato l'idoneità dell'area di Marigliano a essere attrezzata come sito provvisorio di stoccaggio di ecoballe", ha detto De Gennaro. "Hanno dato esito favorevole - aggiunge - le indagini geotecniche, le stratigrafie del terreno e le indagini magnetometriche, che confermano l'utilizzabilità del sito. Analoga conferma è fornita dalla relazione tecnica dell'Arpac che ha, altresì, valutato non pericolosi i materiali ferrosi presenti nell'area". "Sono tuttora in corso gli accertamenti relativi alla eventuale presenza di sostanze inquinanti nella discarica di Difesa Grande, intesi a verificarne la possibile utilizzazione", rende noto il commissario. "Prosegue pertanto - conclude - una parallela attività di individuazione di soluzioni alternative che siano comunque funzionali alla gestione dell'emergenza nella provincia di Avellino". L'emergenza rifiuti in Campania Tgcom 31/01/2008Rifiuti, secondo avvertimento Ue 31/01/2008Rifiuti, blocchi nel Napoletano 29/01/2008Rifiuti, scontri a Marigliano 28/01/2008Rifiuti, Grillo organizza M-day 28/01/2008Rifiuti, aprono discariche e siti 25/01/2008Rifiuti, nuovo ultimatum della Ue 25/01/2008Rifiuti, nuove proteste a Benevento 23/01/2008Rifiuti, operazione Cc a Napoli 22/01/2008Rifiuti, ancora proteste a Napoli 19/01/2008Rifiuti:class="hilite">a Napoli prima class="term">class class="term">action 18/01/2008Rifiuti, presidio al porto Cagliari 17/01/2008Rifiuti, secondo richiamo da Europa 15/01/2008Rifiuti, entra in azione l'esercito 14/01/2008Rifiuti, "serve soluzione radicale" 13/01/2008Rifiuti, proteste in tutta Italia 13/01/2008Rifiuti, chiedono asilo in Svizzera 12/01/2008Prodi:Vergogna i rifiuti all'estero 11/01/2008Rifiuti, l'esercito entra in azione 10/01/2008Milano, dai rifiuti energia pulita 10/01/2008Rifiuti,squadre intervento a Napoli 09/01/2008Rifiuti,assalto ai vigili del fuoco 08/01/2008Rifiuti,ancora guerriglia a Pianura 07/01/2008Rifiuti, situazione in tempo reale 06/01/2008Rifiuti,continua presidio a Pianura 05/01/2008Rifiuti, a Pianura ancora scontri 04/01/2008Crisi rifiuti, "presidio va avanti" 04/01/2008A Napoli è emergenza rifiuti 03/01/2008Napoli,continua l'emergenza rifiuti 02/01/2008Rifiuti Napoli, protesta a Pianura 28/12/2007Rifiuti, resta emergenza a Napoli 26/12/2007Rifiuti, ridotti i disagi a Napoli 25/12/2007Rifiuti, raccolta record a Napoli 24/12/2007Napoli, piano rifiuti straordinario Invia ad un amico.

Torna all'inizio


La Cdl di Mussomeli critica il Pd per ospedale e rifiuti (sezione: Class action)

( da "Sicilia, La" del 03-02-2008)

Argomenti: Class Action

Mussomeli. Il centrodestra compatto, Forza Italia, Alleanza Nazionale, Mpa e Udc ieri hanno diffuso un lungo ed articolato comunicato in replica al Partito democratico in merito a due scottanti problemi che assillano la comunità: ospedale e rifiuti. "Evidentemente ci siamo sbagliati - scrivono - ci siamo illusi che il Partito Democratico volesse dare una mano per la soluzione di alcuni gravi problemi che attanagliano la nostra comunità: Ospedale e Ato rifiuti. Dopo avere lavorato allo stesso tavolo ed essere addivenuti a decisioni comuni sul Piano Sanitario Regionale fino all'approvazione all'unanimità di un odg a difesa dell'ospedale, improvvisamente, dopo lo sconvolgimento del quadro politico con la sfiducia al Governo Prodi, da una parte, e le dimissioni del Presidente Cuffaro dall'altra, l'atteggiamento del Pd è cambiato radicalmente. Le dimissioni del Presidente Cuffaro, di fatto mettevano la delegazione che doveva incontrare a Palermo l'assessore Lagalla, in condizioni di non avere più l'interlocutore diretto a cui rappresentare le istanze dell'intero comprensorio interessato all'ospedale di Mussomeli. A questo punto l'annuncio di una manifestazione da parte del centro-sinistra - Pd in testa -. Le predette forze politiche, dimenticando il percorso unitario intrapreso ritengono di poter invitare il sindaco di Mussomeli a lottare contro i mulini a vento". "Al momento infatti - continua la nota - non esiste un soggetto che possa prendere impegni e dare esecuzione ad alcun Piano Sanitario regionale. Qualora dovesse individuarsi un interlocutore che abbia il potere di assumere decisioni, certamente l'amministrazione comunale e le forze politiche che la sostengono riprenderanno immediatamente l'azione tesa all'autonomia ed al rilancio dell'ospedale di Mussomeli. La sensazione più amara, che rimane nel sentire le esternazioni degli esponenti politici comunali è che la loro azione tende esclusivamente a salvaguardare interessi elettorali e di bandiera a livello locale, mortificando gli sforzi di mantenere l'impegno bipartisan per il bene della collettività". E più avanti: "Lo stesso percorso, se non peggiore, e' stato intrapreso per l'Ato rifiuti. Fino a qualche giorno fa si discuteva con il Pd sull'opportunità di promuovere insieme un dibattito sulla drammatica situazione della gestione rifiuti per trovare insieme delle alternative a tale situazione di disagio collettivo. Il nuovo scenario politico, improvvisamente ha fatto registrare la presa di distanza delle forze di centro sinistra, che pretendono di gestire da sole, chiaramente per fini elettorali, un problema che è frutto della loro incapacità di gestire. Il caso Napoli insegna"! R. M.

Torna all'inizio


"Nessun pericolo per la salute" (sezione: Class action)

( da "TGCom" del 03-02-2008)

Argomenti: Class Action

Rifiuti, "Nessun pericolo salute" Ministro Turco: no aumento patologie Il ministro della Salute, Livia Turco, ha rassicurato i cittadini campani sui rischi per l'emergenza rifiuti. "Non sono stati rilevati aumenti di patologie che possono essere legati alla presenza di rifiuti nelle strade di Napoli. Purtroppo si è fatta, e si fa, molta disinformazione sull'argomento. Il pericolo per la salute appare fortunatamente molto ridimensionato se non del tutto smentito", ha spiegato. La Turco ha incontrato a Napoli il commissario Gianni De Gennaro, con il quale ha fatto il punto della situazione. Il ministero della Salute, infatti, è direttamente coinvolto nella gestione dell'emergenza nella città partenopea, con un proprio distaccamento coordinato dal capodipartimento per la prevenzione, Donato Greco. Il compito di questa struttura è quello di coadiuvare De Gennaro proprio nella verifica dell'impatto che i nuovi siti di stoccaggio dei rifiuti avranno sulla salute dei cittadini. Il distaccamento del ministero sta, inoltre, procedendo alla realizzazione di una campagna di comunicazione rivolta ai cittadini per incentivare la raccolta differenziata e per fornire informazioni corrette sui vari rischi per la salute connessi ai rifiuti. "Si tratta quindi di promuovere - ha precisato la Turco - un'intensa attività di informazione ai cittadini, coinvolgendo le autorità sanitarie locali, i medici di famiglia e gli operatori dell'ambiente, per chiarire che la vera emergenza non è la salute, ma quella di rimuovere, presto e bene, i rifiuti dalle strade. I cittadini devono sapere che nessun sito per lo smaltimento sarà aperto senza il nullaosta sanitario del ministero della Salute". Scontri nel Casertano Momenti di forte tensione e scontri tra manifestanti e forze dell'ordine si sono verificati davanti al sito per la raccolta dei rifiuti di Ferrandelle (Caserta). Si sono verificate cariche della polizia e sassaiole quando un gruppo di persone, tra cui numerose donne, hanno occupato il sito, raggiungendolo dalle campagne. Ci sarebbero diversi contusi, tra cui una bambina. In ospedale anche un poliziotto colpito al volto da una pietra. L'emergenza rifiuti in Campania Tgcom 31/01/2008Rifiuti, secondo avvertimento Ue 31/01/2008Rifiuti, blocchi nel Napoletano 29/01/2008Rifiuti, scontri a Marigliano 28/01/2008Rifiuti, Grillo organizza M-day 28/01/2008Rifiuti, aprono discariche e siti 25/01/2008Rifiuti, nuovo ultimatum della Ue 25/01/2008Rifiuti, nuove proteste a Benevento 23/01/2008Rifiuti, operazione Cc a Napoli 22/01/2008Rifiuti, ancora proteste a Napoli 19/01/2008Rifiuti:class="hilite">a Napoli prima class="term">class class="term">action 18/01/2008Rifiuti, presidio al porto Cagliari 17/01/2008Rifiuti, secondo richiamo da Europa 15/01/2008Rifiuti, entra in azione l'esercito 14/01/2008Rifiuti, "serve soluzione radicale" 13/01/2008Rifiuti, proteste in tutta Italia 13/01/2008Rifiuti, chiedono asilo in Svizzera 12/01/2008Prodi:Vergogna i rifiuti all'estero 11/01/2008Rifiuti, l'esercito entra in azione 10/01/2008Milano, dai rifiuti energia pulita 10/01/2008Rifiuti,squadre intervento a Napoli 09/01/2008Rifiuti,assalto ai vigili del fuoco 08/01/2008Rifiuti,ancora guerriglia a Pianura 07/01/2008Rifiuti, situazione in tempo reale 06/01/2008Rifiuti,continua presidio a Pianura 05/01/2008Rifiuti, a Pianura ancora scontri 04/01/2008Crisi rifiuti, "presidio va avanti" 04/01/2008A Napoli è emergenza rifiuti 03/01/2008Napoli,continua l'emergenza rifiuti 02/01/2008Rifiuti Napoli, protesta a Pianura 28/12/2007Rifiuti, resta emergenza a Napoli 26/12/2007Rifiuti, ridotti i disagi a Napoli 25/12/2007Rifiuti, raccolta record a Napoli 24/12/2007Napoli, piano rifiuti straordinario Invia ad un amico.

Torna all'inizio


UNIONCASA Azioni collettive di risarcimento per contatori sballati (sezione: Class action)

( da "Resto del Carlino, Il (Rimini)" del 04-02-2008)

Argomenti: Class Action

UNIONCASA, associazione che tutela i diritti dei piccoli proprietari immobiliari, ha tenuto la sua assemblea nazionale a Rimini nei giorni scorsi. Tra gli argomenti trattati la Class Action, cioè l'azione risarcitoria collettiva, che è stata introdotta per la prima volta dalla Finanziaria del 2008. Ora non sono più solo le associzioni dei consumatori, ma tutte quelle che rappresentano interessi collettivi a poter avanzare richieste di risarcimento. Nell'assemblea è anche emerso il problema più volte denunciato negli ultimi tempi, dei vecchi contatori del gas che registrano consumi più alti di quelli effettivi. Anche in questo caso si potranno promuovere richieste collettive di risarcimento danni attraverso gli uffici locali di Unioncasa (reponsabili sono gli avvocati Cinzia Pesaresi e Natascia Montanari). Ancora argomento di rilievo sono state le certificazioni del consumo energetico degli immobili, certificazione la cui mancanza in futuro condizionerà compraventite e locazioni. - -->.

Torna all'inizio


Città in maschera e festa di folla ai giardini (sezione: Class action)

( da "Trentino" del 04-02-2008)

Argomenti: Class Action

Cinesi, Pirati, Uva e Bassotti, ma vince il primo premio l'immortale Barone Rosso ROVERETO. L'incognita principale era il tempo. E il Carnevale dei Bambini, che per la seconda volta era stato organizzato completamente all'aperto, è stato fortunato. Condizioni climatiche quasi ideali. E una folla che, come ogni anno, si è riversata festosa per la città esibendo a centinaia costumi e accessori ai quali ha dedicato settimane di fantasia e manualità. La logistica della festa, trasferita dal palazzetto alla piastra dei giardini Perlasca, ha goduto degli spazi più ampli ed anche delle possibilità in più offerte dai giardini. Dove in realtà la turba di bambini - sempre tantissimi, forse più degli anni scorsi - si è presto disinteressata di quanto accadeva sul palcoscenico, malgrado gli sforsi encomiabili di Chilli Peperoncino Rosso. Troppe classifiche per un bambino. Tra gli alberi e sui giochi, sulla collinetta, nei prati, centinaia di maschere si sono inventate il loro carnevale. In giochi semplici e spontanei, quelli di sempre. Unico tasto dolente, dal punto di vista dell'organizzazione, una evidente carenza di servizi, in senso lato. Per esempio, chi non avesse pensato per tempo ai coriandoli, non aveva speranza di trovarne: le tradizionali bancarelle che seguono ogni maccheronata, ieri non c'erano. Senza bar nei dintorni poi, solo gli alpini offrivano il conforto di qualcosa di caldo a chi non ha più l'età per correre vestito da Fatina o Power Ranger: tè o vino caldo. Dal punto di vista delle maschere, un po' deludente l'apporto delle maschere collettive, ma soprattutto perchè alcuni rioni (su tutti, Sacco) avevano abituato gli anni scorsi a maschere da guinnes dei primati. Dopo i 300 e rotti partecipanti di un anno fa, insomma, i 47 che hanno vinto ieri il premio come gruppo più numeroso (la Parrocchia di Santa Caterina, con la sua maschera "Coriandoli") sembravano un po' pochi. Colpa della Pasqua "alta", è la spiegazione che si dava ieri tra addetti ai lavori. C'è stato poco tempo per organizzare, visto che tra il Natale e la fine del Carnevale è passato poco più di un mese. Stessa piegazione per l'assenza di carri: almeno tre o quattro, anche se non certo paragonabili a quelli di Volano o di Arco, e molto spontanei, di regola si vedevano. Interessante lo "sputacoriandoli" messo in campo sempre da Santa Caterina, e molto curata la maschera collettiva dell'Azione Cattolica, che ha proposto I Cavalieri dell'Acr Rovereto. Ricordavano molto dei crociati, e portavano in giro tanto di torre semovente. Tutto realizzato in cartone riciclato.

Torna all'inizio


Finanziamenti pmi (sezione: Class action)

( da "ItaliaOggi Sette" del 04-02-2008)

Argomenti: Class Action

ItaliaOggi Sette     ItaliaOggi Sette Numero 029, pag. 15 del 4/2/2008 Autore: Visualizza la pagina in PDF     Finanziamenti pmi SCADENZARIO RAGIONATO DELLE OPPORTUNITà CONTENUTE NEI BANDI COMUNITARI E REGIONALI Febbraio 2008 Un Eurocalendario al servizio dei lettori di ItaliaOggi sulle agevolazioni comunitarie e regionali. In esso sono contenuti bandi, scadenze e fornite delle anticipazioni utili. Le opportunità sono suddivise in tre categorie: bandi e fondi comunitari; bandi e fondi regionali e strutturali; cooperazione. Settore per settore (turismo, agricoltura, ambiente ecc.) è possibile consultare le scadenze segnalate. In ogni numero dell'inserto sarà dato risalto a una o più delle scadenze, in particolare in base alla rilevanza o al fatto che siano più o meno conosciute in Italia. Si ringrazia fin d'ora chiunque (enti, camere di commercio, regioni, associazioni, società) vorrà inviare eventuali segnalazioni e indicazioni per aumentare i dati in nostro possesso e così anche la completezza informativa per i nostri lettori sulle varie opportunità, bandi, anticipazioni possibili di interesse per le aziende all'e-mail cinziaboschiero@yahoo.it.FORMAZIONE PERMANENTE E AGEVOLAZIONIIn questo inserto molti i bandi relativi al settore del turismo, del risparmio energetico, a progetti di formazione e di intervento per l'immigrazione. Partecipare ai bandi comunitari è sempre abbastanza oneroso: occorre conoscere bene le lingue, saper compilare in maniera corretta la modulistica, trovare partner di minimo tre paesi diversi e saper rendicontare i costi in maniera precisa. Una buona notizia c'è: al fine di evitare incertezze d'interpretazione, accelerare le procedure e ridurre gli oneri amministrativi, è però stata prevista la possibilità per le imprese di dichiarare il proprio status di autonoma, partner o collegata tramite la compilazione di un modello di autocertificazione (model for a self-declaration). Occorre ricordare inoltre che la Direzione generale imprese della Commissione europea ha pubblicato una nuova guida dove è spiegata la nuova definizione delle piccole e medie imprese (pmi). Questa guida presenta le modifiche subite dalla definizione delle pmi e spiega come determinare se un'impresa può essere definita pmi e di conseguenza possa richiedere i finanziamenti europei e partecipare a determinati bandi (rif. http://europa.eu.int/comm/enterprise/enterprise_policy/sme_definition/index_en.htm). Inoltre nell'inserto sono indicati anche alcuni bandi relativi al commercio e alla concorrenza sul mercato del lavoro. A questo proposito in una recente sessione del Parlamento europeo si è discusso sulla direttiva che completa la liberalizzazione dei servizi postali a partire dal 1° gennaio 2011, e che aprirà la concorrenza per gli invii di plichi di peso inferiore a 50 grammi. La direttiva punta ad assicurare la fornitura di un servizio universale a prezzi ragionevoli, per cinque giorni la settimana e con tempi di consegna definiti, assieme a un'adeguata gestione dei reclami per smarrimento o perdita. La direttiva stabilisce norme dettagliate per l'assegnazione dei servizi (rif. relazione eurodeputato Ferber). Inoltre una relazione all'esame della Plenaria esorta gli stati membri a spendere il 3% del pil a favore della ricerca, anche per impedire un'ulteriore fuga di cervelli dall'Unione europea. "Il Parlamento", dice Hans Gert Pottering, presidente del Parlamento europeo, "intende promuovere, anche finanziariamente, una maggiore mobilità dei ricercatori, il miglioramento delle infrastrutture e il coordinamento tra le varie iniziative a livello europeo. è importante favorire la condivisione della conoscenza e va però istituito un brevetto comunitario che stimoli la ricerca nel settore privato (rif. relazione Guidoni). Incentivare l'impostazione di rapporti di buone relazioni internazionali e identificare interessi comuni è fondamentale; sono sicuro che ogni imprenditore condivide con me l'idea che non si può crescere, fare mercato, innovazione se non si hanno principi quali il rispetto, la tutela del consumatore, il valore della qualità, il desiderio di condividere i passi avanti della tecnologia. Inoltre in questo mondo globalizzato, il ruolo delle piccole e medie aziende è un ruolo chiave. Occorre incentivare la loro partecipazione al VII PQ di ricerca e sviluppo tecnologico per dare più rilievo anche nel tessuto europeo allo slancio della cooperazione internazionale. Imprenditori e cittadini europei possono contribuire giorno per giorno alla crescita di una economia eco-sostenibile come punto di crescita per una consapevolezza di impegni per la salvaguardia della qualità della vita". Proprio per migliorare la qualità della vita sono aperti dei bandi sulle fonti di energia alternative. La Commissione europea ha poi lanciato in questi giorni il Patto dei sindaci, l'iniziativa più ambiziosa promossa finora per coinvolgere i cittadini nella lotta contro il riscaldamento del pianeta. L'iniziativa è il frutto di contatti informali con numerose città in tutta Europa, i cui sindaci si uniranno alla Commissione nel lancio del Patto. Le città aderenti al Patto si impegnano formalmente ad andare oltre gli obiettivi Ue di riduzione delle emissioni di Co2 puntando sull'efficienza energetica e su azioni a favore delle fonti energetiche rinnovabili. Quasi 100 città europee, tra cui 15 capitali, hanno già espresso il loro sostegno per il Patto. Il Patto dei sindaci sarà un'iniziativa orientata ai risultati, basata su progetti concreti e mirante a risultati misurabili. Le città e le regioni aderenti si impegnano formalmente a ridurre di oltre il 20% le loro emissioni di Co2 entro il 2020, sviluppando piani di azione per le energie sostenibili. I cittadini saranno informati dei risultati raggiunti dalle rispettive città mediante relazioni periodiche, che potranno essere controllate da terzi. Sempre in questo inserto sono interessanti dei bandi sull'innovazione. Negli ultimi anni, nell'ambito della finanza agevolata, gli strumenti a favore della tecnologia hanno riscosso un notevole successo, anche a seguito della nuova applicazione della legge 46/82, Fit e al primo bando del Pia, Innovazione. è importante quando si risponde a questi bandi saper indicare bene nel dettaglio tutte le voci di costo e, per ognuna, presentare la corretta documentazione e saper tenere in maniera precisa in archivio la documentazione utile in caso di eventuali controlli da parte delle autorità competenti che possono avvenire a distanza anche di cinque anni dall'elargizione dei fondi. Fondamentale è anche tener conto del costo del personale, delle attrezzature, delle consulenze e dei materiali, oltre che sulla corretta predisposizione della relazione tecnica, intermedia e finale. Per aiutare le aziende a partecipare a bandi comunitari soprattutto nel settore della ricerca e dell'innovazione la DG Imprese della Commissione europea cofinanzia un network di 72 Irc-Innovation relay centres, distribuiti su tutto il territorio europeo (paesi Ue, Bulgaria, Repubblica Ceca, Cipro, Estonia, Ungheria, Islanda, Israele, Lettonia, Lituania, Norvegia, Polonia, Romania, Repubblica Slovacca, Slovenia e Svizzera) che rappresenta, senza alcun dubbio, la più ampia rete europea mai esistita dedita alla valorizzazione dei risultati della ricerca e al trasferimento tecnologico transnazionale. Gli interlocutori del network sono, da una parte università o Centri di ricerca che abbiano sviluppato innovazione, vogliano diffonderla o cercare collaborazioni con partner europei; dall'altra piccole e medie imprese o grandi industrie che siano interessate a promuovere la propria tecnologia innovativa all'interno del network (Trasferimento tecnologico in uscita), o a recepire una tecnologia proveniente dallo stesso (Trasferimento tecnologico in entrata). La loro attività punta a diffondere la cultura dell'innovazione promovendo il trasferimento tecnologico transnazionale e a fornire informazioni sulle tecnologie e l'innovazione alle organizzazioni imprenditoriali, specialmente alle piccole e medie imprese. BANDI E FONDI COMUNITARISettoreAMBIENTEanticipazioneGrado di difficoltàL. 2TITOLOLIFE PLUSContenuto: sino ad esaurimento delle risorse è possibile partecipare al programma Life plus in vigore sino al 2013. Punta a contribuire all'attuazione, all'aggiornamento e allo sviluppo della politica e della normativa comunitarie in materia di ambiente, compresa l'integrazione dell'ambiente in altre politiche, cofinanzia progetti di sviluppo sostenibile. Ha un budget totale di 2.143.409.000 euro. Almeno il 78% delle risorse di bilancio per LIFE+ riguarda le sovvenzioni di azioni per progetti di cooperazione, mentre il 50% delle risorse è per progetti mirati alla conservazione della natura e della biodiversità. L'aiuto comunitario può arrivare a coprire il 50% delle spese ammissibili per ogni singolo progetto approvato. Tuttavia, eccezionalmente, la percentuale massima di cofinanziamento per Natura e biodiversità può raggiungere il 75% delle spese. Ecco alcuni esempi di azioni che possono essere cofinanziate: sviluppo e manutenzione di reti, di banche dati e di sistemi informatici direttamente collegati all'attuazione della politica e della normativa comunitarie in materia di ambiente, in particolare se migliorano l'accesso del pubblico all'informazione in materia di ambiente; studi, indagini; attività di monitoraggio dell'ambiente; progetti di formazione, workshop e riunioni, compresa la formazione degli agenti implicati in iniziative di prevenzione degli incendi boschivi; collegamenti in rete e piattaforme per le migliori pratiche; azioni di informazione e comunicazione, comprese campagne di sensibilizzazione e, in particolare, campagne di sensibilizzazione del pubblico sugli incendi boschivi; dimostrazione di approcci strategici, tecnologie, metodi e strumenti innovativi; sviluppo e attuazione di piani d'azione per la conservazione delle specie e degli habitat. Possono beneficiare dei fondi aziende, enti pubblici, enti privati, persone giuridiche e fisiche. Nel caso di progetti transnazionali, le relative proposte devono essere presentate all'autorità nazionale dello stato membro in cui il proponente è registrato. In questo caso, il progetto sarà comunque contabilizzato in capo a tutti gli stati membri interessati in cui sono registrati proponente e partner, in termini proporzionali in base alla loro partecipazione al progetto.A chi rivolgersi: sito internet www.europa.eu - DG ENV.E.4 - Commissione europea SettoreCOOPERAZIONEAnticipazioneGrado di difficoltàL. 4TITOLOPROGRAMMA EspONContenuto: entro il 22 marzo è possibile rispondere a un bando del programma comunitario denominato Espon. è un programma di cooperazione interregionale in vigore sino al 2013, per lo sviluppo e la coesione territoriale europea. Si possono presentare richieste di cofinanziamento per la realizzazione di progetti di ricerca che riguardino città e agglomerati urbani, oppure temi quali lo sviluppo delle opportunità in differenti tipi di aree rurali; i flussi demografici e migratori che interessano le regioni e le città europee; il cambiamento climatico e suoi effetti su regioni e/o economie locali; progetti di ricerca sugli effetti dell'innalzamento dei prezzi dell'energia sulla competitività regionale; valutazione dell'impatto territoriale delle politiche. Inoltre, i fondi vengono elargiti per la realizzazione di analisi mirate e per la creazione di un sistema di supporto della conoscenza e di un database Espon 2013.A chi rivolgersi: www.europa.eu.int - www.espon.eu - (Invito a presentare proposte Ce 26/01/2008, n. 208/21/11, Guue 26/01/2008, n. C 21)SettoreCOOPERAZIONEAnticipazioneGrado di difficoltàL. 1Titolo del bandoIPAContenuto: entro il 17 aprile si può rispondere a un bando del programma comunitario denominato Ipa - Supporto alla promozione di un dibattito pubblico più informato sull'allargamento dell'Ue nei paesi candidati e potenziali (Ref. EuropeAid/126488/C/ACT/Multi). Possono parteciparvi persone giuridiche, aziende, società, dei 27 stati membri dell'Ue, dei paesi beneficiari Ipa, dei paesi beneficiari Enp, dei paesi See. I finanziamenti possono sostenere progetti per accrescere le competenze professionali di giornalisti, giovani del settore multimediale e della comunicazione; progetti di cooperazione per la realizzazione di film-documentari, magazine; attivazione di moduli di scambio di contenuti sui media tra le strutture dei paesi Ue e gli altri stati; sviluppo di siti web; organizzazione di incontri, seminari, azioni di divulgazione della durata di 12 mesi. La cifra totale relativa al presente bando ammonta a 550 mila euro. Il contributo comunitario può variare da un minimo di 30 mila euro ad un massimo di 120 mila euro, e comunque non può essere superiore al 90% dei costi totali eleggibili. Il bando prevede la costituzione di consorzi formati da almeno due partner (compreso il proponente) provenienti da due diversi paesi (di cui almeno uno deve essere un paese candidato, effettivo o potenziale. Inoltre le imprese possono partecipare a un bando della Commissione europea sino a esaurimento delle risorse nell'ambito del programma specifico Capacità del VII programma quadro di ricerca, sviluppo tecnologico e dimostrazione in vigore sino al 2013. Il bando si applica al settore Attività di cooperazione internazionale del programma specifico.A chi rivolgersi: sito internet www.europa.eu.int - Invito Ce 2 ottobre 2007, n. 2007/230/04/Ce (Guue 2 ottobre 2007, n. C 230)SettoreCOOPERAZIONEAnticipazioneGrado di difficoltàL. 3Titolo del bandoMARCO POLO IIContenuto: sino a esaurimento delle risorse si può rispondere a un bando del programma comunitario denominato Marco Polo II e in vigore sino al 2013. Il programma è aperto alla partecipazione dei paesi candidati all'adesione all'Unione europea ed è aperto inoltre alla partecipazione dei paesi dell'Efta e del See e dei paesi terzi vicini. Possono essere elargiti fondi per la realizzazione di azioni catalizzatrici, volte a migliorare le sinergie nei settori ferroviario, delle vie d'acqua interne e del trasporto marittimo a corto raggio, comprese le autostrade del mare, mediante un miglior utilizzo delle infrastrutture esistenti; azioni per le autostrade del mare; azioni di trasferimento fra modi; azioni per la riduzione del traffico; azioni comuni di apprendimento. Il programma si applica ad azioni che riguardano il territorio di almeno due stati membri; o che riguardano il territorio di almeno uno stato membro e quello di un paese terzo vicino. La dotazione finanziaria per l'esecuzione del programma Marco Polo II sino al 31 dicembre 2013 ammonta a 450.000.000 di euro. A chi rivolgersi: Guue L/328 del 24/11/2006 - sito internet www.europa.eu.intSettoreCOOPERAZIONEAnticipazioneGrado di difficoltàL. 5Titolo del bandoALIMENTAZIONEContenuto: sino a esaurimento delle risorse si può rispondere a un bando del programma Cooperazione per il settore dei prodotti alimentari, agricoltura e pesca e biotecnologie (rif. Bando FP7-KBBE-2007-2A). Il budget complessivo previsto per il presente bando ammonta a 110.000.000 euro, di cui 40 milioni per ciascuna azione. Possono essere cofinanziate azioni che riguardino la produzione e gestione sostenibili delle risorse biologiche provenienti dalla terra, dalla silvicoltura e dagli ambienti acquatici; lo sviluppo di sistemi genetici per il miglioramento dei raccolti attraverso un approccio biologico sistemico; lo sviluppo di tecnologie e strumenti per l'utilizzazione del genoma degli animali; l'uso di nuove tecnologie per individuare l'emergere (o il riemergere) di organismi patogeni all'interno delle riserve naturali; la riduzione dell'utilizzo di fertilizzanti minerali rendendo più efficiente l'utilizzo dei raccolti europei; progetti per il miglioramento della salute degli animali, della qualità dei prodotti e della performance dei sistemi animali organici e a basso imput; lo sviluppo o l'applicazione di strumenti epidemiologici migliorati per le zoonosi (applicazione delle informazioni circa la provenienza geografica sugli animali vivi e sui prodotti animali); nei paesi in via di sviluppo progetti per approcci integrati finalizzati ad un maggior controllo negli animali; progetti di ricerca sull'alimentazione e i suoi effetti sullo sviluppo della microflora intestinale e sul sistema immunitario nel corso dell'intero periodo di vita; progetti inerenti la biologia sistemica e strumenti bioanalitici per la ricerca nel campo della nutrizione; le tecnologie alimentari, la sicurezza e la nutrizione attraverso modelli alimentari condivisi; la creazione di reti per facilitare l'implementazione dell'high tech processing su scala industriale; strategie di campionatura in campo alimentare finalizzate all'analisi dei rischi; progetti per la protezione della salute degli uomini e degli animali dai prioni persenti nel cibo e nell'ambiente; per la riduzione della contaminazione da micotossina nella catena alimentare; progetti di ricerca per nuovi enzimi e microrganismi per la conversione delle biomasse in bioetanolo; ricerca di nuovi enzimi e microrganismi per diversi bio-processi; genomica microbica e bio-informatica; biotecnologie per la conversione delle biomasse e dei rifiuti in prodotti a valore aggiunto; approcci biotecnologici innovativi per l'utilizzazione dei rifiuti. Possono presentare domanda e beneficiare dei fondi i Centri di ricerca, le imprese, le persone giuridiche, le università. A chi rivolgersi: Guue C 133/18 del 15/06/2007 - sito internet www.cordis.luSettoreCOOPERAZIONEAnticipazioneGrado di difficoltàL. 1Titolo del bandoICTContenuto: sino a esaurimento delle risorse si può rispondere a un bando del VII Programma quadro per la ricerca e lo sviluppo tecnologico (rif. FP7-ICT-2007-C) all'interno del Programma specifico Cooperazione sul tema delle tecnologie dell'informazione. Possono aderire al bando centri di ricerca, aziende, persone giuridiche, università. Il bando vuole incentivare la ricerca nel settore delle tecnologie future, emergenti. La scadenza per la prima fase intermedia delle proposte è il 5 maggio, con altra successiva al 2 settembre e al 31 dicembre 2008. A chi rivolgersi: Guce/Guue C 316/23 del 22/12/2006SettoreCOOPERAZIONEAnticipazioneGrado di difficoltàL. 2Titolo del bandoSALUTEContenuto: sino ad esaurimento delle risorse si può rispondere al bando del programma sulla sanità e la salute che è aperto alla partecipazione degli stati membri dell'Unione europea; dei paesi dell'Efta/See; dei paesi terzi, in particolare i paesi ai quali si applica la politica europea di vicinato, quelli che hanno presentato domanda di adesione, i candidati all'adesione e i paesi in via di adesione all'Unione, e anche ai Paesi dei Balcani occidentali inclusi nel processo di stabilizzazione e di associazione. Il programma è in vigore sino al 2013 è punta a sostenere la politica degli stati membri in materia di salute, contribuisce a una maggiore solidarietà e prosperità nell'Unione europea, tutela e promuove progetti di salute e sicurezza per l'uomo, cofinanzia progetti innovativi nel settore della sanità pubblica. In particolare il programma persegue tre grandi obiettivi: migliorare la sicurezza sanitaria dei cittadini; promuovere la salute, anche riducendo le disparità sanitarie; generare e diffondere informazioni e conoscenze sulla salute. Vengono cofinanziati progetti per elaborare strategie e meccanismi destinati a prevenire e a combattere le minacce alla salute derivanti dalle malattie trasmissibili e non trasmissibili così come le minacce alla salute di origine fisica, chimica o biologica, tra cui quelle legate ad atti di diffusione deliberata; progetti di cooperazione a livello diagnostico di elevata qualità tra i laboratori degli stati membri; progetti di sostegno alle attività di laboratori esistenti che svolgano attività di rilevanza comunitaria e attività a favore della creazione di una rete di laboratori comunitari di riferimento. Inoltre vengono realizzati progetti per l'elaborazione di politiche di prevenzione, di vaccinazione e di immunizzazione; per migliorare i partenariati, le reti, gli strumenti e i sistemi di notifica relativi alla situazione in materia di immunizzazione e al monitoraggio degli eventi avversi. Fondi sono destinati anche a progetti per la realizzazione di procedure di gestione dei rischi; a progetti di preparazione e pianificazione in caso di emergenze sanitarie, compresa la preparazione di risposte comunitarie e internazionali coordinate; elaborare procedure di comunicazione dei rischi e di consultazione sulle contromisure; progetti di cooperazione e miglioramento della capacità e degli strumenti di risposta esistenti, quali attrezzature di protezione, impianti di isolamento e laboratori mobili da potersi impiegare rapidamente in casi di emergenza; progetti per esecuzione di esercitazioni e prove, valutazione e revisione dei piani di intervento generali e dei piani di intervento specifici in caso di emergenze sanitarie, iniziative di interoperabilità tra gli stati membri. Vengono anche elargiti aiuti a progetti per migliorare la sicurezza e la qualità di organi e sostanze di origine umana, quali il sangue e gli emoderivati e promuoverne la disponibilità, la rintracciabilità e l'accessibilità per fini medici; per promuovere misure per migliorare la sicurezza dei pazienti mediante un'assistenza sanitaria sicura e di alta qualità, anche per quanto riguarda la resistenza agli antibiotici e le infezioni nosocomiali; aiuti sono previsti per iniziative volte ad aumentare il numero di anni di vita in buona salute e a promuovere l'invecchiamento attivo; sostenere provvedimenti volti a favorire e ad analizzare l'impatto della salute sulla produttività e sulla partecipazione al mercato del lavoro per contribuire al conseguimento degli obiettivi di Lisbona; sostenere misure intese a studiare l'impatto di altre politiche sulla salute; progetti per individuare le cause e a combattere e a ridurre le disuguaglianze sanitarie che sussistono tra gli stati membri e al loro interno, comprese quelle legate alle differenze di genere, al fine di contribuire alla prosperità e alla coesione; promuovere gli investimenti nella sanità in connessione con altre politiche e fondi comunitari; migliorare la solidarietà tra sistemi sanitari nazionali favorendo la cooperazione su questioni di cure mediche transfrontaliere, nonché la mobilità dei pazienti e dei professionisti della salute. Possono essere cofinanziati anche progetti per migliorare la salute fisica e mentale, creando ambienti favorevoli a stili di vita sani e prevenendo le malattie; progetti per adottare misure relative a fattori essenziali, quali l'alimentazione, l'attività fisica e la salute sessuale, progetti di lotta alle dipendenze quali il fumo, l'alcol, le droghe illegali e i medicinali usati impropriamente, a progetti di prevenzione delle principali malattie; ricerche sugli effetti sulla salute di determinanti più generali, di tipo ambientale, fra cui la qualità dell'aria negli interni e l'esposizione a sostanze chimiche tossiche; azioni volte a ridurre il numero degli infortuni e delle lesioni. Vengono incentivati anche progetti relativi allo scambio di conoscenze e alla messa in rete delle migliori prassi relative alle problematiche sanitarie. Inoltre fondi sono destinati alla messa a punto di un sistema di sorveglianza sanitaria sostenibile dotato di meccanismi per la raccolta di dati e informazioni comparabili e di indicatori appropriati; progetti di coordinamento ad esempio per le iniziative comunitarie relative al registro sul cancro; strumenti di analisi statistica. Sarà anche realizzato un portale sulla salute, una serie di conferenze per fornire informazioni ai cittadini, ai soggetti interessati e ai responsabili delle politiche sanitarie. La dotazione finanziaria per l'esecuzione del programma è pari a 321.500.000 euro. Il contributo finanziario può arrivare a coprire sino al 60% del costo delle azioni destinate a favorire la realizzazione di un obiettivo del programma, salvo in casi di utilità eccezionale, per i quali il contributo comunitario non supererà l'80% dei costi; e il 60% dei costi di funzionamento di un organismo non governativo o di una rete specializzata, senza scopo di lucro e indipendente, che abbia membri in almeno la metà degli stati membri, con una copertura geografica equilibrata. In casi di utilità eccezionale il contributo comunitario potrà arrivare fino all'80% dei costi.A chi rivolgersi: www.europa.eu.intSettoreCOOPERAZIONEAnticipazioneGrado di difficoltàL. 4Titolo del bandoCULTURAContenuto: sino ad esaurimento delle risorse si può partecipare al programma comunitario dedicato all'anno europeo per il dialogo interculturale e che dura tutto il 2008. Possono essere cofinanziati progetti per promuovere il dialogo interculturale nei diversi stati membri e anche all'interno di ciascuno di essi; progetti di valorizzazione delle diversità; iniziative di sensibilizzazione dei giovani sull'importanza di sviluppare una cittadinanza europea attiva e aperta sul mondo, rispettosa della diversità culturale e fondata sui valori comuni dell'Ue (rif. art. 6 trattato Ue e Carta dei diritti fondamentali dell'Unione europea); progetti per porre in risalto il contributo delle varie culture, espressioni della diversità, al patrimonio culturale e ai modi di vita degli stati membri. Possono essere cofinanziate ad esempio manifestazioni e iniziative di portata europea che mirano a promuovere il dialogo interculturale, coinvolgendo direttamente o raggiungendo in altro modo il maggior numero possibile di persone; progetti che mettano in rilievo le realizzazioni e le esperienze sul tema dell'anno europeo del dialogo interculturale; manifestazioni ed iniziative a livello nazionale e regionale con una forte dimensione europea dirette a promuovere gli obiettivi dell'anno europeo del dialogo interculturale sull'educazione civica e la percezione dell'altro nella sua differenza; campagne d'informazione e di promozione, in particolare in cooperazione con organi d'informazione e organizzazioni della società civile a livello comunitario e nazionale per diffondere i messaggi chiave relativi agli obiettivi dell'anno europeo del dialogo interculturale e al riconoscimento delle migliori prassi, soprattutto tra i giovani e i bambini. Il cofinanziamento di azioni su scala comunitaria avrà un numero limitato per lo sviluppo di progetti emblematici di portata europea miranti alla sensibilizzazione, specie dei giovani, agli obiettivi dell'anno europeo del dialogo interculturale e la copertura finanziaria potrà arrivare a coprire sino all'80% del costo totale di ciascun progetto approvato. A queste viene indirizzato il 30% del budget totale che ammonta a 10 milioni di euro. Mentre per le azioni su scala nazionale, il contributo comunitario può arrivare a coprire sino al 50% del costo totale per ogni singolo progetto approvato. Sono previsti finanziamenti per progetti di cooperazione che coinvolgano il settore privato, gli organi d'informazione, gli istituti di istruzione e altri partner della società civile per diffondere informazioni sull'anno europeo del dialogo interculturale.A chi rivolgersi: www.europa.eu.int - DGCulturaSettoreFORMAZIONEAnticipazioneGrado di difficoltàL. 2Titolo del bandoMOBILITàContenuto: scade il 14 marzo un bando per progetti di mobilità formativa Erasmus da attivarsi anche con il contatto con aziende per stage europei. Mentre sempre entro il 14 marzo è possibile rispondere a un bando del programma comunitario Leonardo da Vinci e chiedere un cofinanziamento per la realizzazione di progetti multilaterali di trasferimento delle innovazioni. I due bandi fanno parte del Programma denominato "Apprendimento permanente" (rif. DG EAC/30/07). Inoltre entro il 28 febbraio scade anche un altro bando per progetti tra istituti di istruzione superiore di provenienza geografica diversa, a seconda delle azioni di riferimento e per la selezione di progetti di almeno tre istituti, di almeno tre paesi per il miglioramento dell'istruzione superiore nell'Ue. A chi rivolgersi: sito internet www.cordis.lu - Invito Ce 2 ottobre 2007, n. 2007/230/05/Ce (Guue 2 ottobre 2007, n. C 230) - Invito Ce 24 febbraio 2007, n. 2007/41/13/Ce, Guue n. C 41 del 24 febbraio 2007SettoreCOOPERAZIONEAnticipazioneGrado di difficoltàL. 1Titolo del bandoANEASContenuto: sino ad esaurimento delle risorse possono beneficiare e richiedere i fondi del programma comunitario denominato Aeneas enti locali, enti pubblici, ong, enti regionali, agenzie di sviluppo, enti regionali, organizzazioni internazionali. Gli aiuti non superano l'80% dei costi di progetto. Sono stati stanziati sino al 31 dicembre 2008 ben 250 milioni di euro. Vengono cofinanziati progetti di cooperazione con i paesi terzi in materia di immigrazione, quali progetti di sensibilizzazione dell'opinione pubblica sui vantaggi della migrazione legale e sulle conseguenze della migrazione clandestina; progetti di sviluppo della normativa e delle prassi nazionali per quanto riguarda la protezione internazionale, al fine di rispettare le disposizioni della Convenzione di Ginevra del 1951 relativa allo status dei rifugiati e del protocollo del 1967 e di altri strumenti internazionali pertinenti, di garantire il rispetto del principio del "non refoulement" e di migliorare la capacità dei paesi terzi interessati che ricevono richiedenti asilo e profughi; progetti di messa a punto nei paesi terzi interessati di una politica efficace e preventiva nella lotta contro la migrazione illegale; progetti di riammissione, nel pieno rispetto delle leggi, e reintegrazione durevole, nel paese terzo interessato, di persone che sono entrate o che sono rimaste illegalmente sul territorio degli stati membri o di persone la cui richiesta d'asilo avviata nell'Unione europea ha avuto esito negativo o che hanno ivi beneficiato di protezione internazionale. Il programma dispone finanziamenti destinati ai paesi terzi ed in particolare a quelli attivamente impegnati nella preparazione o nell'attuazione di un accordo di riammissione siglato, firmato o concluso con la Comunità europea. L'attuazione avverrà attraverso la predisposizione di programmi di lavoro annuali che definiscono priorità, azioni da sostenere, settori, di intervento e geografici) organizzazione di campagne informative, e prestazione di consulenza giuridica, sulle conseguenze dell'immigrazione illegale, la tratta degli esseri umani, il traffico di migranti, e il lavoro clandestino nell'Unione europea; diffusione di informazioni e di consulenza giuridica; agevolazione del dialogo e scambio di informazioni tra le istituzioni del paese terzo e i cittadini di tale paese che considerano la prospettiva di emigrare; progetti di valutazione e miglioramento del quadro istituzionale e amministrativo e delle capacità di effettuare i controlli di frontiera nonché miglioramento della gestione di tali controlli, anche tramite la cooperazione operativa; potenziamento delle capacità in materia di sicurezza dei documenti di viaggio e dei visti, di condizioni di rilascio, di identificazione e di documentazione di migranti clandestini, inclusi i propri cittadini, e dell'individuazione di documenti e visti falsi; introduzione di sistemi per la raccolta di dati; osservazione e analisi dei fenomeni migratori; identificazione delle cause profonde dei movimenti migratori e definizione di misure volte ad affrontarle; agevolazione dello scambio di informazioni sui movimenti migratori, in particolare sui flussi migratori verso l'Unione europea; progetti di sostegno al reinserimento socioeconomico mirato delle persone rimpatriate nei loro paesi d'origine, compresi la formazione e lo sviluppo di capacità intesi a facilitare il loro inserimento nel mercato del lavoro. Possono essere cofinanziati anche studi di fattibilità; progetti di scambio di know-how tecnico ed esperienze tra stati membri, paesi terzi, organizzazioni, enti europei e organizzazioni internazionali; progetti di assistenza tecnica e di formazione; acquisto e/o prestazione di qualsiasi prodotto o attrezzatura, forniture e spese d'investimento strettamente necessari per attuare le azioni, compresi, in circostanze eccezionali e qualora debitamente giustificate, l'acquisto o l'affitto di locali.A chi rivolgersi: sito internet www.europa.eu.int SettoreCOOPERAZIONEAnticipazioneGrado di difficoltàL. 3Titolo del bandoDCIContenuto: sino a esaurimento delle risorse si può partecipare al programma comunitario e alle cosiddette misure di accompagnemnto per i paesi ACP aderenti al protocollo dello zucchero. Il programma è in vigore sino al 2013. Ha come obiettivi: sostenere i paesi ACP aderenti al protocollo dello zucchero interessati dalla riforma del regime comunitario nel loro processo di adeguamento alle nuove condizioni del mercato dovute alla riforma; cofinanziare attività di cooperazione per aumentare la competitività del settore dello zucchero e dello zucchero di canna, laddove questo sia sostenibile, tenendo conto della situazione delle diverse parti in causa della catena; promuovere la diversificazione economica delle zone dipendenti dallo zucchero; affrontare le conseguenze più ampie del processo di adeguamento, eventualmente collegate, ma non esclusivamente, all'occupazione e ai servizi sociali, all'utilizzazione dei terreni e al risanamento ambientale, al settore dell'energia, alla ricerca e all'innovazione e alla stabilità macroeconomica. Il budget totale ammonta a 1.244 milioni di euro. Possono beneficiare dei fondi, imprese, associazioni di categoria, fondazioni, enti pubblici, persone giuridiche, università, agenzie di sviluppo, enti regionali, cooperative. I fondi sono destinati a chi risiede in uno dei 27 stati membri dell'Ue, nei paesi in via d'accesso, nei paesi Enpi, paesi Efta/See, e in regioni specifiche in America latina (Argentina, Bolivia, Brasile, Cile, Colombia, Costa Rica, Cuba, Ecuador, El Salvador, Guatemala, Honduras, Messico, Nicaragua, Panama, Paraguay, PerÚ, Uruguay, Venezuela); Asia (Afghanistan, Bangladesh, Bhutan, Cambogia, Cina, India, Indonesia, Repubblica Popolare Democratica di Corea, Laos, Malaysia, Maldive, Mongolia, Myanmar/Birmania, Nepal, Pakistan, Filippine, Sri Lanka, Tailandia, Vietnam); Asia centrale (Kazakstan, Kirghizistan, Tagikistan, Turkmenistan, Uzbekistan); Medio Oriente (Iran, Iraq, Oman, Arabia Saudita, Yemen); Sud africa (Sud Africa). Il programma Dci punta a eliminare dalla povertà i paesi e le regioni partner nel contesto dello sviluppo sostenibile, a favorire la realizzazione di progetti di cooperazione con i paesi e le regioni partner per consolidare e sostenere la democrazia, lo stato di diritto, i diritti umani e le libertà fondamentali, la parità di genere; avviare progetti per preservare e migliorare la qualità dell'ambiente e la gestione delle risorse naturali; rafforzare le relazioni tra la Comunità, i paesi e le regioni partner. Lo stanziamento finanziario complessivo per l'attuazione del Programma ammonta a 16.897 milioni di euro, così ripartiti: Programmi geografici (totale: 10.057 milioni di euro): America latina, 2.690 milioni di euro; Asia, 5.187 milioni di euro; Asia centrale, 719 milioni di euro; Medio Oriente 481 milioni di euro; Sud Africa 980 milioni di euro; Programmi tematici (5.596 milioni di euro): Investimento nelle persone 1.060 milioni di euro; Ambiente e gestione sostenibile delle risorse naturali 804 milioni di euro; attori non statali e autorità locali nello sviluppo 1.639 milioni di euro; sicurezza alimentare 1.709 milioni di euro; migrazione e asilo 384 milioni di euro; Paesi Acp aderenti al protocollo deSettoreCOOPERAZIONEAnticipazioneGrado di difficoltàL. 4Titolo del bandoUE-CANADAContenuto: entro il giorno 11 aprile è possibile partecipare al programma comunitario di cooperazione Ue-Canada, in materia di istruzione superiore, formazione e gioventù. Possono essere cofinanziati progetti di studio e di formazione, progetti relativi ai partenariati transatlantici (Tep). Possono beneficiare dei fondi gli istituti di formazione superiore e quelli di istruzione e formazione professionali, stabiliti in uno dei 27 stati membri dell'Unione europea. Si possono realizzare progetti di mobilità tra studenti/facoltà, coinvolgendo anche imprese in taluni casi. Gli interessati devono fare riferimento alla Agenzia esecutiva per l'istruzione, gli audiovisivi e la cultura. Sono stati stanziati 1.242 milioni di euro. Si prevede che nel 2008 verranno finanziati circa nove grandi progetti. L'importo massimo del finanziamento da parte dell'Ue sarà di 138.000 euro per un progetto consorziale della durata di tre anni. Le attività dei progetti dovrebbero iniziare nell'ottobre 2008 e durare 36 mesi.A chi rivolgersi: Invito a presentare proposte Ce 18/01/2008, n. 2008/13/07, Guue 18/01/2008, n. C 13 - la modulistica è direttamente scaricabile on-line al sito http://eacea.ec.europa.eu/extcoop/canada/index_en.htm.SettoreCOOPERAZIONEAnticipazioneGrado di difficoltàL. 2Titolo del bandoATLANTISContenuto: entro il 2 aprile si può partecipare ad un bando per il programma Atlantis che cofinanzia l'organizzazione di iniziative di cooperazione Ue-Stati Uniti nei settori dell'istruzione e della formazione professionale, in particolare per attività di collegamento transatlantico e di reti accademiche per la formazione e gli studi integrati. Possono essere cofinanziati tre tipi di attività, ovvero i progetti di consorzi riguardanti le lauree specialistiche, i progetti di mobilità che prediligono l'eccellenza, le misure relative alle politiche. Possono beneficiare degli incentivi gli istituti d'istruzione superiore e quelli di istruzione e formazione professionali, con sede in uno dei paesi dell'Unione europea. Per le misure a orientamento strategico, l'invito è aperto anche ad altre organizzazioni, quali ditte private, gruppi industriali, istituti di ricerca, aziende. Possono essere cofinanziati progetti per favorire la comprensione reciproca fra i popoli della Comunità europea e degli Stati Uniti con una più diffusa conoscenza delle rispettive lingue, culture e istituzioni; progetti per migliorare la qualità dello sviluppo delle risorse umane nella Comunità europea e negli Stati Uniti, compresa l'acquisizione delle competenze necessarie per far fronte alle sfide dell'economia mondiale basata sulla conoscenza; progetti per rafforzare la collaborazione tra Comunità europea e Stati Uniti nei campi dell'istruzione terziaria e della formazione professionale; contribuire allo sviluppo di istituzioni di livello universitario e di formazione professionale; contribuire allo sviluppo personale dei singoli partecipanti, sia a loro vantaggio sia come modo per realizzare gli obiettivi generali del programma; contribuire agli scambi transatlantici tra i cittadini dell'Ue e degli Usa; sostenere la collaborazione tra istituzioni di livello universitario e di formazione professionale al fine di promuovere programmi di studio comuni e di mobilità; migliorare la qualità della mobilità transatlantica degli studenti promuovendo la trasparenza, il riconoscimento reciproco dei periodi di studio e di formazione e, ove appropriato, la trasferibilità dei crediti; sostenere la collaborazione tra organizzazioni pubbliche e private attive nel campo dell'istruzione terziaria e della formazione professionale al fine di favorire la discussione e lo scambio di esperienze sui problemi del settore; sostenere la mobilità transatlantica dei professionisti al fine di migliorare la comprensione reciproca dei temi significativi per le relazioni Ue-Usa. Interessanti sono i progetti di mobilità di eccellenza in cui i partners possono sostenere la mobilità degli studenti finanziando consorzi misti che riuniscano istituzioni di livello universitario e di formazione professionale, le quali abbiano dato prova della loro eccellenza nel realizzare progetti comuni in vari settori. In particolare poi le borse di studio Schuman-Fulbright vengono assegnate a professionisti altamente qualificati (tra cui professionisti della formazione, eventualmente impegnati in studi avanzati presso università e scuole professionali) che desiderino intraprendere degli studi o una formazione nei settori che rivestono una particolare importanza nelle relazioni Ue-Usa, settori da definire di comune accordo dalle parti. A chi rivolgersi: la modulistica è direttamente scaricabile on line al sito http://ec.europa.eu/education/programmes/eu-usa/index_en.html - (Invito a presentare proposte Ce 18/01/2008, n. 2008/13/06, Guue 18/01/2008, n. C 13SettoreCOOPERAZIONEAnticipazioneGrado di difficoltàL. 5Titolo del bandoMEDIA PLUSContenuto: scade il 14 marzo un bando del programma Media Plus della Commissione europea in vigore sino al 2013. Il bando cofinanzia progetti di cooperazione nel settore multimediale a gruppi di società europee con sede in uno dei 27 stati membri Ue, dello Spazio economico europeo partecipanti a Media, in Svizzera, in Croazia. I fondi sono per progetti di formazione audiovisiva, di collegamento in rete e di mobilità dei professionisti europei della formazione. Il sostegno finanziario della Commissione, nella forma di sovvenzione, non può superare il 50% o massimo il 70% dei costi ammissibili. Sono stati stanziati in totale 1.600.000 euro. Inoltre entro il 28 febbraio le società europee indipendenti che svolgono le suddette attività, aventi sede nei 27 paesi Ue, nei paesi Efta e in Svizzera possono richiedere contributi per progetti di sostegno della diffusione televisiva di opere audiovisive europee, prodotte da società di produzione indipendenti, progetti di cooperazione tra emittenti, da un lato, e produttori e distributori, dall'altro.A chi rivolgersi: la modulistica è scaricabile on line al sito internet http//ec.europa.eu/media - (Invito a presentare proposte Commissione Ue 16/01/2008, n. 2008/11/06, Guue 16/01/2008, n. C 11) - Invito Ce 7 novembre 2007, n. 2007/265/10/Ce (Guue 7 novembre 2007, n. C 265).SettoreINNOVAZIONEAnticipazioneGrado di difficoltàL. 2Titolo del bandoe-CONTENTPLUSContenuto: entro il 12 giugno è possibile partecipare al programma comunitario denominato eContentplus della Commissione europea (rif. decisione n. 456/2005/CE del Parlamento europeo e del Consiglio 9 marzo). Si tratta di un programma pluriennale finalizzato a rendere i contenuti digitali europei più accessibili, utilizzabili e sfruttabili. Il programma ha una dotazione di 149 milioni di euro sino al 2008 e i bandi hanno una cadenza annuale. eContentplus si pone tre obiettivi principali, facilitare a livello comunitario l'accesso ai contenuti digitali e il relativo uso e sfruttamento; favorire il miglioramento della qualità e promuovere le migliori pratiche in materia di contenuti digitali sia fra fornitori e utenti sia sul piano transettoriale; rafforzare la cooperazione tra i soggetti attivi nel settore dei contenuti digitali e la sensibilizzazione. eContentplus si articola in tre aree di intervento tematiche che sono informazioni geografiche (Geographic information); contenuti didattici (educational content); contenuti culturali, scientifici e accademici (cultural and scientific/scholarly content). Inoltre realizza una singola rete tematica sulle risorse linguistiche.A chi rivolgersi: http://ec.europa.eu/information_society/activities/econtentplus/calls/index_en.htm SettoreINNOVAZIONEAnticipazioneGrado di difficoltàL. 2Titolo del bandoCIPContenuto: sino a esaurimento delle risorse si può partecipare al programma Cip che contribuisce alla competitività e alla capacità innovativa della Comunità mentre non riguarda le attività di ricerca, sviluppo tecnologico. Il programma è in vigore sino al 2013 e intende promuovere la competitività delle imprese, in particolare delle pmi; promuovere tutte le forme di innovazione, compresa l'ecoinnovazione; accelerare lo sviluppo di una società dell'informazione sostenibile, competitiva, innovativa e capace d'integrazione; promuovere l'efficienza energetica e fonti energetiche nuove e rinnovabili in tutti i settori, compresi i trasporti. Possono aderire imprese, enti, centri di ricerca non solo dei paesi dell'Unione europea ma anche dei paesi dell'Associazione europea di libero scambio (Efta) membri dello Spazio economico europeo (See), conformemente alle condizioni previste dall'accordo See; dei paesi in via di adesione e paesi candidati nei cui confronti si applichi una strategia di preadesione, conformemente ai principi generali e alle condizioni generali per la partecipazione di tali paesi ai programmi comunitari stabiliti nei rispettivi accordi quadro e nelle rispettive decisioni dei consigli di associazione; dei paesi dei Balcani occidentali, conformemente alle disposizioni da definire con detti paesi a seguito della conclusione di accordi quadro relativi alla loro partecipazione a programmi comunitari; di altri paesi terzi qualora consentito dagli accordi e dalle procedure. Riferimenti: www.europa.eu.intBANDI E FONDI regionali e strutturatiSettoreAGRICOLTURARegioneTOSCANAContenuto: sino ad esaurimento delle risorse possono richiedere contributi le imprese agricole e forestali, le imprese di utilizzazione forestale, le cooperative agricole e forestali, tutte in forma singola o associata. In particolare gli aiuti finanziari riguardano la realizzazione di impianti termici pilota/dimostrativi finalizzati alla vendita di calore.Riferimenti: avviso (Bur, parte III, n. 49 del 5 dicembre 2007SettoreAGRICOLTURARegioneSARDEGNAContenuto: sino ad esaurimento delle risorse possono richiedere contributi giovani che non hanno ancora compiuto 40 anni, in possesso della qualifica di imprenditore agricolo professionale (rif. dec. leg. 29 marzo 2004, n. 99 - Disposizioni in materia di soggetti e attività, integrità aziendale e semplificazione amministrativa in agricoltura, legge 7 marzo 2003, n. 38), o di coltivatore diretto, iscritti nei relativi enti previdenziali; giovani che non hanno ancora compiuto 40 anni che intendono esercitare attività agricola, a condizione che acquisiscano, entro 12 mesi dall'assegnazione o dall'ampliamento, la qualifica di imprenditore agricolo professionale o di coltivatore diretto e dimostrino l'avvenuta iscrizione nei relativi enti previdenziali e che abbiano già aperto la partita Iva; giovani agricoltori che non hanno ancora compiuto 40 anni, che siano subentrati per successione alla titolarità di aziende a seguito della liquidazione agli altri aventi diritto delle relative quote (Rif. art. 49 legge 3 maggio 1982, n. 203 - Norme sui contratti agrari); imprenditori agricoli professionali ai sensi del decreto legislativo 99/2004, coltivatori diretti, affittuari e lavoratori manuali della terra fino a 50 anni non compiuti; società agricole che abbia almeno il 50% dei soci con meno di 50 anni ed almeno un soggetto qualificante con meno di 50 anni. Possono essere dati fondi a copertura di spese quali costi legali, amministrativi e tecnici per l'acquisto di terreni; acquisto, assegnazione di terreni per la formazione, l'ampliamento e/o l'accorpamento di efficienti imprese agricole. Riferimenti: Determinazione 14 dicembre 2007, n. 62602, Bur, parti I-II, n. 41 del 27 dicembre 2007SettoreARTIGIANATORegioneTUTTEContenuto: sino ad esaurimento delle risorse possono richiedere un contributo enti pubblici o privati e associazioni, convenzionati con il ministero delle attività produttive che annoverino tra i propri compiti istituzionali una delle seguenti finalità quali la promozione delle esportazioni dei prodotti ceramici; l'incremento dei flussi turistici con particolare riguardo alle zone di antica tradizione ceramica; sviluppo tecnologico, organizzativo e gestionale del settore; la promozione della ricerca e della diffusione di tecnologie applicabili alle produzioni ceramiche; gli studi, pubblicazioni specializzate e concorsi finalizzati alla promozione della qualità dei prodotti. Gli aiuti finanziari sono destinati a progetti di promozione della tutela e dello sviluppo delle produzioni ceramiche artistiche di qualità.Riferimenti: dm 7 novembre 2007 (G.U. 21 novembre 2007, n. 271SettoreARTIGIANATORegionePIEMONTEContenuto: sino ad esaurimento delle risorse possono fare domanda di contributo le imprese artigiane. I fondi rientrano negli stanziamenti per lo sviluppo e la qualificazione dell'artigianato. I bandi fanno leva e riferimento agli articoli 20-21 della legge regionale (rif. legge 9 maggio 1997, n. 21). Riferimenti: Dgr 19 novembre 2007, n. 10-7453, (Bur, parti I-II, n. 49 del 6 dicembre 2007)Determinazione 21 novembre 2007, n. 64 (Bur, parti I-II, n. 49 del 6 dicembre 2007)SettoreARTIGIANATORegioneVENETOContenuto: scade il 30 giugno 2008 un bando relativo al Fondo di rotazione per l'artigianato (rif. Zone Obiettivo 2). L'importo totale stanziato è di 41.001.872 euro. Possono fare domanda imprese artigiane, loro consorzi (rif. lr 67/87) e associazioni temporanee di imprese artigiane con sede nei comuni e aree compresi nell'Obiettivo 2 dei fondi strutturali (rif. Dgr 920 del 21/03/2000 approvata dalla Ce con Decisione C 2000 n. 2327 del 27/07/2000 -A1- zonizzazione). Possono essere concessi finanziamenti agevolati, locazioni finanziarie e prestiti partecipativi attuati con lo strumento del Fondo di rotazione gestito dalla finanziaria regionale Veneto Sviluppo spa. Il Fondo concorre ad abbattere il costo a carico delle operazioni finanziarie intervenendo con una quota compresa tra un minimo del 30% e un massimo del 50% delle operazioni ammesse. Tali percentuali costituiscono l'abbattimento del tasso applicato (tasso applicato corrispondente alla misura massima del tasso di convenzione pari all'Euribor a sei o tre mesi - in base alla periodicità del finanziamento e con divisore 360 giorni - media mese precedente a quello della erogazione aumentato di uno spread massimo di 2 punti annui) sulla operazione di finanziamento. Le iniziative sono finanziabili e agevolabili fino al 100% dell'importo ammissibile, da un minimo di 30 mila euro a un massimo di 150 mila euro. La durata massima delle operazioni di finanziamento è di dieci anni per gli investimenti immobiliari; otto anni per i prestiti partecipativi e cinqueanni per le rimanenti operazioni. La domanda per la richiesta dell'agevolazione, redatta su apposito modello, va presentata a Veneto Sviluppo spa per il tramite della Banca e/o Società di leasing, degli Organismi artigiani di garanzia. Riferimenti: siti internet www.venetosviluppo.it - http://www.regione.veneto.itSettoreARTIGIANATORegioneSICILIAContenuto: sino ad esaurimento delle risorse possono richiedere contributi le imprese artigiane, singole, associate per realizzazione di nuove strutture artigianali; ristrutturazione, ampliamento, riattivazione, riconversione di strutture preesistenti; adeguamento alle vigenti normative in materia di salvaguardia dell'ambiente e tutela della salute; applicazione delle norme sulla sicurezza degli impianti (legge 5 marzo 1990, n. 46 "Norme per la sicurezza degli impianti"); interventi diretti alla dotazione di impianti e macchinari occorrenti; costituzione di scorte di materie prime e/o di prodotti finiti che si rendano necessarie in relazione alle caratteristiche del ciclo di lavorazione ed alla durata della produzione delle imprese; interventi diretti a fornire i mezzi finanziari necessari all'ordinaria gestione ed allo sviluppo dell'attività dell'azienda; interventi a parziale copertura di oneri contrattuali per l'assunzione di lavoratori apprendisti e di oneri contrattuali.Riferimenti: lr Sicilia 1 settembre 1993, n. 25, artt. 38-40, Bur n. 42 del 6 settembre 1993SettoreBIOTECNOLOGIERegioneTUTTEContenuto: sino a esaurimento delle risorse possono richiedere fondi per progetti di ricerca innovativi le piccole e medie imprese, anche in collaborazione con grandi imprese, università e centri di ricerca, in associazione con almeno una piccola e media impresa appartenente a uno dei paesi partecipanti al terzo bando Eurotrans-bio. Si tratta di finanziamenti relativi a progetti transnazionali nel campo delle biotecnologie.Riferimenti: dm 3 dicembre 2007 - sito internet www.europa.eu.intSettoreCOMMERCIORegioneLIGURIAContenuto: sino ad esaurimento delle risorse possono richiedere contributi le cooperative di garanzia collettiva fidi tra imprese commerciali, i consorzi di garanzia collettiva fidi tra imprese commerciali, costituiti con la partecipazione, in qualità di socio promotore, della finanziaria ligure per lo sviluppo economico - Filse spa. Il contributo viene elargito ed è esclusivamente destinato alla costituzione e all'incremento di uno specifico fondo di garanzia per finanziamenti o per operazioni di locazione finanziaria.Riferimenti: lr 13/1/1992, n. 2, Bur n. 2 del 15 gennaio 1992SettoreCOMMERCIORegioneMARCHEContenuto: sino ad esaurimento delle risorse possono richiedere fondi le piccole imprese commerciali, singole , associate, i soggetti distributivi delle imprese del commercio al dettaglio dei prodotti alimentari. Gli aiuti finanziari sono mirati per coprire in parte i costi di progetti quali costruzione, acquisto, ristrutturazione, ampliamento dei locali adibiti o da adibire ad attività commerciali e al deposito delle merci; attrezzature fisse e mobili; arredi; i costi di progettazione, di direzione lavori e di consulenza; esecuzione di lavori in economia (solo manodopera). Riferimenti: lr 6 luglio 1998, n. 21 (Capo II e III), Bur n. 58 del 16 luglio 1998SettoreENERGIARegioneTUTTEContenuto: sino a esaurimento delle risorse persone fisiche, enti e soggetti (rif. art. 5 del Tuir) non titolari di reddito d'impresa che sostengano spese relative all'acquisto e installazione di motori e inverter nuovi, soggetti titolari di reddito d'impresa possono richiedere detrazioni per le spese sostenute per l'acquisto e l'installazione di motori ad elevata efficienza e variatori di velocità (rif. art. 1, commi 358 e 359 legge 296/2006 - legge finanziaria 2007).Riferimenti: dm 19 febbraio 2007, G.U. n. 47 del 26 febbraio 2007)SettoreENERGIARegionePIEMONTEContenuto: sino al 29 febbraio possono fare domanda di contributo soggetti pubblici e privati, che siano proprietari o titolari di diritto reale diverso dalla proprietà o di diritto di godimento rispetto all'intervento. Possono essere elargiti fondi per interventi dimostrativi in campo energetico diretti alla realizzazione di impianti che presentino caratteristiche innovative per aspetti tecnici e/o gestionali, tali da assurgere ad iniziative pilota, potenzialmente replicabili sul territorio regionale; interventi considerati strategici sulla scorta degli indirizzi previsti dal Piano energetico ambientale regionale (rif. dcr 3/02/2004, n. 351-3642); iniziative dirette a ridurre, con interventi di risparmio energetico e di uso razionale dell'energia, i propri fabbisogni energetici e/o di utilizzo delle fonti rinnovabili per la produzione di energia destinata esclusivamente all'autoconsumo; interventi di utilizzo delle fonti rinnovabili e di uso razionale dell'energia aventi caratteristiche tali da determinare, nel corso della loro vita utile, risparmi annuali di Co2 equivalente superiori a 300 tonnellate. Riferimenti: Determinazione 18 settembre 2007, n. 273 (Bur, parti I-II, n. 39 del 27 settembre 2007)-Determinazione18 settembre 2007, n. 273 (Bur, parti I-II, n. 39 del 27 settembre 2007) - Dgr 17 settembre 2007, n. 22-6889 (Bur, parti I-II, n. 41 dell'11 ottobre 2007) - Dgr 17 settembre 2007, n. 23-6890, (Bur, parti I-II, n. 41 dell'11 ottobre 2007SettoreENERGIARegioneTUTTEContenuto: sino ad esaurimento delle risorse sono state approvate dal ministero dello sviluppo economico le procedure per la qualificazione di impianti a fonti rinnovabili e di impianti a idrogeno, celle a combustibile e di cogenerazione abbinata al teleriscaldamento, ai fini del rilascio dei certificati verdi. I finanziamenti e gli incentivi pubblici statali per la produzione di energia elettrica sono concedibili unicamente per la produzione di energia elettrica prodotta da fonti rinnovabili di energia (rif. art. 2 della direttiva Ce 2001/77/Ce).Riferimenti: decreto ministero sviluppo economico 21/12/2007, G.U. 19/01/2008, n. 16, s.o. n. 17SettoreFORMAZIONERegioneFRIULI VENEZIA GIULIAContenuto: entro il 29 febbraio si possono richiedere contributi per poter realizzare progetti formativi a valere sull'asse 4 (capitale umano) del Programma operativo in vigore sino al 2013, e relativo agli interventi, cofinanziati dal Fondo sociale europeo, obiettivo 3. I fondi rientrano nell'obiettivo intitolato Competitività regionale e occupazione dei Fondi strutturali comunitari. Sono ammissibili prototipi formativi da inserire nel Catalogo regionale della formazione permanente. Possono essere elargiti aiuti finanziari per la realizzazione di progetti formativi da parte di organismi con sedi operative accreditate nell'ambito della macrotipologia C (Formazione continua e permanente), con sede operativa in Friuli-Venezia Giulia. Riferimenti: Deliberazione Giunta regionale 21/12/2007, n. 3279, Bur 09/01/2008, n. 2SettoreFORMAZIONERegionePUGLIAContenuto: entro il 28 febbraio le imprese possono richiedere contributi per la realizzazione di progetti sportivi specifici da realizzare in uno o più comuni di una provincia ovvero in più province finalizzati a determinate fasce della popolazione (art. 11, comma 1, lettera A - legge regionale 33/2006), organizzazione di manifestazioni sportive di carattere nazionale o internazionale (Rif. art. 11, comma 1, lettera B, della legge regionale 33/2006).Riferimenti: Dgr 3 agosto 2007, n. 1345 (Bur n. 125 del 7 settembre 2007SettoreFORMAZIONERegioneLOMBARDIAContenuto: entro il 29 febbraio possono richiedere contributi enti pubblici (regioni, province, comuni, unioni di comuni, università degli studi), federazioni sportive nazionali; società , associazioni praticanti attività sportiva senza fini di lucro; enti di promozione sportiva; centri di aggregazione giovanile, purché costituiti sotto forma di associazione anche non riconosciuta; ogni altro ente morale che persegua, in conformità alla normativa che lo concerne e sia pure indirettamente, finalità ricreative e sportive senza fine di lucro (parrocchie ed enti ecclesiastici, enti religiosi vari ecc.). Gli aiuti finanziari sono mirati alla realizzazione di interventi relativi ad impianti sportivi esistenti quali ad esempio progetti di ristrutturazione, ammodernamento, ampliamento, completamento, riconversione, adeguamento tecnologico, manutenzione straordinaria, adeguamento alle normative sulla sicurezza e sull'abbattimento delle barriere architettoniche; interventi di realizzazione di nuovi impianti sportivi. Riferimenti: Dgr 14/9/2007, n. 8/5386, s.s. n. 3 al (Bur n. 40 del 5/10/2007) decreto 1 ottobre 2007, n. 10896, s.s. n. 3 (Bur n. 40 del 5 ottobre 2007)SettoreFORMAZIONERegioneLOMBARDIAContenuto: entro il 29 febbraio 2008 le imprese dei settori industria, artigianato, agricoltura, commercio, turismo e servizi aventi sede e/o unità locale nella provincia di Brescia possono fare domanda di contributo per corsi di formazione e di aggiornamento professionale di imprenditori, dirigenti d'azienda, dipendenti e collaboratori familiari. L'importo totale del bando ammonta a 600 mila euro. Possono essere cofinanziati corsi e/o seminari che devono essere - con apposito provvedimento - autorizzati, organizzati, riconosciuti, patrocinati o finanziati da stato, Cee, regioni, altri enti pubblici, Camera di commercio di Brescia o sistema camerale italiano, enti privati a partecipazione pubblica, università, organizzazioni di categoria, consorzi, cooperative e gruppi associati strettamente collegati alle associazioni di categoria, imprese in possesso di apposito decreto autorizzativo o di accredito regionale o specifico provvedimento dell'amministrazione provinciale. Il contributo per ciascuna impresa è pari al 50% del costo sostenuto al netto di Iva sino ad un massimo di 3 mila euro.Riferimenti: sito internet http://web.telemaco.infocamere.it - www.regione.lombardia.it SettoreFORMAZIONERegioneTRENTINO ALTO ADIGEContenuto: entro il 28 febbraio possono richiedere fondi associazioni del movimento cooperativo, società cooperative non aderenti ad associazioni. Possono essere elargiti fondi per la copertura di spese relative a progetti di assistenza tecnica, legale, amministrativa, azioni di sviluppo e di riorganizzazione, svolte nei confronti delle società cooperative aderenti; attività di revisione ordinaria, effettuata nei confronti delle cooperative aderenti; oppure di revisione ordinaria eseguita da un revisore nominato dalle Commissioni provinciali per le cooperative. Riferimenti: lr Trentino-Alto Adige 14 febbraio 1964, n. 8, Bur n. 7 del 18 febbraio 1964SettoreFORMAZIONERegioneEMILIA ROMAGNAContenuto: sino a esaurimento delle risorse si può far domanda di contributi per la realizzazione di progetti formativi a valere sul Programma operativo in vigore sino al 2013, per gli interventi cofinanziati dal Fondo sociale europeo (Fse). Le domande vanno inoltrate in regione da parte di organismi, enti, società, che abbiano maturato un'esperienza di almeno tre anni nella formazione nell'ambito dello spettacolo dal vivo di figure artistiche ad alta professionalità. I candidati devono avere dei requisiti base che sono l'accreditamento per la formazione superiore, il possesso della certificazione ISO 9001:2000 per l'implementazione di servizi negli ambiti relativi alla formazione, e per i quali siano stati analizzati i processi di progettazione od erogazione di attività formative, o il possesso di eventuali altre certificazioni e/o attestazioni significative che riconoscano la natura specifica dell'ente. Possono essere elargiti fondi per la realizzazione di progetti formativi nel settore dello spettacolo dal vivo di figure artistiche ad alta professionalità.Riferimenti: (deliberazione diunta regionale 20/12/2007, n. 2059, Bur 02/01/2008, n. 1)SettoreINDUSTRIARegioneVALLE D AOSTAContenuto: sino ad esaurimento delle risorse le piccole e medie imprese industriali e artigiane, iscritte al Registro delle imprese od all'Albo degli artigiani, costituite nella forma di società di capitali possono richiedere dei contributi per progetti di creazione di impresa oppure progetti di sviluppo e consolidamento di imprese già esistenti, che possono anche prescindere dall'effettuazione di investimenti. Riferimenti: Avviso (Bur n. 50 del 4 dicembre 2007)SettoreINNOVAZIONERegioneLOMBARDIAContenuto: sino ad esaurimento delle risorse si può fare riferimento alla regione Lombardia per progetti di innovazione. La regione è tra le prime in Italia ad avere avuto l'ok della Commissione europea sul Programma operativo della competitività. Il programma, finanziato, con il fondo europeo di sviluppo regionale Fesr, definisce le attività e gli interventi che la regione intende promuovere per dare nuovo impulso alla economia del suo territorio. In particolare la programmazione si focalizzerà maggiormente sui temi dell'innovazione, della ricerca applicata e del trasferimento tecnologico. La cifra messa a disposizione per il territorio lombardo ammonta a 532 milioni di euro per un arco temporale di sette anni dal 2007 al 2013. Inoltre per le imprese manifatturiere lombarde la regione ha disposto uno strumento per finanziare progetti di ricerca e sviluppo, innovazione e crescita aziendale. Gli interventi del fondo di rotazione consistono in finanziamenti a tasso agevolato (0,50% in sede di prima applicazione per le risorse regionali) fino alla durata di sette anni concessi con le modalità del co-finanziamento, della locazione finanziaria o del prestito partecipativo. Le linee di intervento sono: sviluppo aziendale: programmi di ammodernamento e ampliamento; innovazione di processo e di prodotto: progetti di ricerca industriale anche realizzati con il supporto di Università od enti di ricerca; trasferimento tecnologico; applicazione industriale di risultati della ricerca: industrializzazione dei prototipi; allestimento di nuove linee produttive; installazione di nuove macchine; crescita dimensionale; trasferimento di impresa. I minimi di investimento vanno di 100 mila ai 150 mila euro a seconda della linea di intervento.Riferimenti: www.regione.lombardia.itSettoreINNOVAZIONERegioneTOSCANAContenuto: sino al 31 marzo è possibile richiedere contributi. Il Piano regionale dello sviluppo economico elargisce aiuti finanziari per progetti di sviluppo precompetitivo da realizzarsi entro 18 mesi dalla data di presentazione della domanda. Il contributo è in conto capitale, ed è pari al 35% del progetto, maggiorato del 10% nei casi di collaborazione dell'impresa con enti pubblici di ricerca. I contributi sono riservati alle piccole e medie aziende industriali rientranti nella sezione D (con alcune esclusioni e sezione K solo divisioni 72 e 73 e gruppo 74.3), ubicate su tutto il territorio regionale. Riferimenti: www.regione.toscana.itSettoreINTERNAZIONALIZZAZIONERegionePIEMONTEContenuto: sino a esaurimento delle risorse possono richiedere contributi soggetti pubblici e privati senza fini di lucro con comprovata esperienza in attività di cooperazione internazionale con i paesi in via di sviluppo e/o paesi ad economia di transizione. I fondi sono destinati a progetti e iniziative per la creazione di professionalità e mestieri in Benin, Burkina Faso, Capo Verde, Costa d'Avorio, Mali, Mauritania, Niger, Senegal.Riferimenti: determinazione 30 novembre 2007, n. 68, Bur, parti I-II, n. 1 del 3 gennaio 2008SettoreITTICORegioneSICILIAContenuto: sino ad esaurimento delle risorse possono richiedere dei contributi armatori e/o proprietari, iscritti nei compartimenti marittimi di Trapani, Milazzo, Porto Empedocle e Palermo, che svolgano attività di pesca e siano armatori e/o proprietari dell'imbarcazione a far data dai 12 mesi antecedenti l'istanza, residenti nelle isole Egadi (Favignana, Marettimo, Levanzo), Eolie (Lipari, Salina, Panarea, Vulcano, Stromboli, Filicudi ed Alicudi), Pelagie (Lampedusa, Linosa e Lampione), isola di Pantelleria; isola di Ustica. Si tratta di contributi compensativi dell'incremento al prezzo del carburante derivante dal maggior costo di trasporto nelle isole minori rispetto a quello praticato nell'isola madre.Riferimenti: decreto 19 novembre 2007, Gur, parte I, n. 56 del 30 novembre 2007SettoreOCCUPAZIONERegioneTUTTEContenuto: sino a esaurimento delle risorse aziende, università, enti, istituti di ricerca, altri soggetti con personalità giuridica pubblici o privati possono fare domanda di contributo regionale per poter realizzare progetti relativi al settore dell'occupazione e dell'inserimento nel mondo del lavoro, della formazione. Con due distinti decreti del ministero dell'economia e delle finanze, è stato stabilito e rideterminato il cofinanziamento statale, a carico del Fondo di rotazione della legge 183/87, del programma di iniziativa comunitaria Equal ed è stata disimpegnata una quota di risorse pari a 1.530.766 euro, di cui 1.098.661 euro per il Piemonte, 18.292 euro per l'Umbria e 413.813 euro per il ministero del lavoro e della previdenza sociale. In totale sono stati stanziati 16.693.834 euro.Riferimenti: decreto ministero economia e finanze 09/11/2007, n. 30 e 31, G.U. 18/01/2008, n. 15SettorePESCARegioneVENETOContenuto: sino a esaurimento delle risorse per il fondo europeo della pesca, in Veneto, gli operatori del settore possono fare riferimento in regione. Il Veneto è una delle regione italiane con la migliore performance di utilizzo, con 716 milioni 465 mila euro impegnati e 508 milioni 830 mila euro già pagati. Sino al 2013 la regione del Veneto beneficerà di risorse comunitarie provenienti da Fondi strutturali e da Fondi per la politica rurale e per la pesca, quali il Fesr - Fondo europeo per lo sviluppo regionale, che punta al sostegno allo sviluppo e all'adeguamento strutturale delle economie regionali; il fondo sociale europeo per progetti di formazione e legati alla produttività nei luoghi di lavoro; al Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale che contribuisce alla promozione dello sviluppo rurale sostenibile, punta a migliorare la competitività dei settori agricolo e forestale, l'ambiente e la gestione dello spazio rurale, la qualità della vita e la diversificazione delle attività nelle zone rurali; e infine il Fondo europeo per la pesca che agevola l'applicazione dell'ultima riforma della politica comune della pesca (Pcp) e sostiene le ristrutturazioni necessarie correlate all'evoluzione del settore.Riferimenti: sito internet www.regione.veneto.itSettoreRICERCARegioneTUTTEContenuto: entro il 29 febbraio le imprese possono presentare domanda di contributo nell'ambito del VII Programma quadro di ricerca, sviluppo tecnologico e dimostrazione, di cooperazione. L'invito è lanciato dall'Autorità europea di vigilanza Gnss, sul tema dei trasporti e, nello specifico, a sostegno del Sistema europeo globale di radionavigazione via satellite (Galileo) e del programma Egnos.Riferimenti: invito Ce 15 novembre 2007, n. 2007/272/09/Ce (Guue 15 novembre 2007, n. C 272)SettoreROBOTICA E INFORMATICARegioneTUTTEContenuto: entro il giorno 8/4/2008 si può partecipare ad un bando all'interno del Settimo Programma quadro di ricerca e sviluppo tecnologico della Commissione europea per le Tecnologie per la società dell'informazione (TsiI). Possono richiedere contributi per progetti di ricerca con un minimo di tre partner di tre paesi diversi dell'Unione europea e/o di un paese associato, le piccole, medie, grandi aziende, le associazioni imprenditoriali. I settori possono essere la robotica, lo sviluppo e la creazione di biblioteche digitali; progetti innovativi e applicatici. Beneficiano dei fondi anche centri di ricerca e università in partnership con le aziende. Può essere elargito un contributo a fondo perduto in misura pari al 50% o 75% (per organizzazioni di ricerca e pmi) per attività di ricerca e sviluppo tecnologico; 50% per attività di dimostrazione; 100% per altre attività incluso il management.Riferimenti: sito internet http://cordis.europa.eu/ it/home.htmlSettoreSOCIALERegioneUMBRIAContenuto: sino ad esaurimento delle risorse possono presentare domanda di contributo singole organizzazioni di volontariato; reti di organizzazioni di volontariato; reti di organizzazioni di volontariato e di promozione sociale, nonché altri soggetti pubblici e/o privati, a condizione che il capofila sia un'organizzazione di volontariato. I fondi possono essere elargiti per progetti, programmi, iniziative che, a partire dalla lettura e dall'analisi dei principali bisogni sociali del territorio, giungano alla progettazione di interventi diretti a fornire risposte ai bisogni individuati (rif. protocollo 26/7/2007 regione Umbria, Anci Umbria, Forum regionale del terzo settore dell'Umbria, Co.Ge. Umbria, Cesvol di Perugia e di Terni). I progetti possono riguardare vari settori dall'ambiente, agli anziani; cultura; disabilità; disagio sociale; giovani; immigrati; protezione civile; sanità; volontariato internazionale. Riferimenti: Avviso (Bur, parti I-II, n. 54 del 12/12/2007)SettoreTRASPORTORegioneTUTTEContenuto: sino ad esaurimento delle risorse si può fare riferimento al Fondo per le misure di accompagnamento della riforma dell'autotrasporto di merci e per lo sviluppo della logistica, istituito dall'art. 1, comma 108 della legge 266/2005. Possono essere elargiti contributi alle imprese di autotrasporto, per iniziative quali investimenti in impianti tecnologici, informatici e telematici; investimenti in aree attrezzate e infrastrutture; utilizzo di modalità di trasporto alternative al trasporto stradale e ottimizzazione della catena logistica; acquisto di attrezzature per il miglioramento della sicurezza e dell'impatto ambientale; smaltimento rifiuti prodotti dal trasporto stradale di merci; formazione del personale.Riferimenti: ministero dei trasporti, dipartimento dei trasporti terrestri, Direzione generale per l'autotrasporto di persone e cose, via G. Caraci, 36, 00157 Roma (decreto ministero trasporti e infrastrutture 14/12/2007, G.U. 18/1/2008, n. 15)SettoreTURISMORegioneLAZIOContenuto: sino ad esaurimento delle risorse si può fare riferimento alla regione Lazio che ha emanato la legge regionale 28 dicembre 2007, n. 26 (rif. legge finanziaria regionale per l'esercizio 2008 - art. 11, lr 20 novembre 2001, n. 25). Per favorire la massima partecipazione delle imprese e degli organismi di ricerca ai programmi comunitari in materia di ricerca e sviluppo sperimentale, è stato istituito il Fondo per l'assistenza alla progettazione nell'ambito del settimo programma quadro della ricerca europea 2007-2013 e di altri rilevanti programmi di ricerca a livello internazionale. La regione, mediante il Fondo, concede finanziamenti alle aziende, alle università, agli altri organismi di ricerca, singoli o associati, ad altri soggetti previsti da programmi di ricerca europei e internazionali. Inoltre la regione promuove l'attivazione di forme di garanzia per favorire interventi finanziari nei confronti delle imprese individuate dal Tavolo interassessorile per le emergenze occupazionali costituito con decreto del presidente della regione (rif. Interventi a sostegno della promozione turistica nel territorio regionale).Riferimenti: (legge regionale 28/12/2007, n. 26, Bur 29/12/2007, n. 36, s.o. n. 6)SettoreTURISMORegioneABBRUZZOContenuto: sino al 29 febbraio possono fare domanda di contributi le imprese turistiche che svolgono attività di gestione delle strutture ricettive e degli annessi servizi turistici, o gli enti non profit. Il bando è aperto anche ad altre imprese, con esclusione delle imprese agricole, che gestiscano stabilimenti balneari, rifugi montani, imprese termali e servizi a supporto dell'attività turistica e del tempo libero. Gli aiuti finanziari sono disponibili per la copertura costi per progetti quali realizzazione di nuova ricettività; riconversione e recupero di strutture edilizie per la realizzazione di nuova ricettività; riqualificazione ricettività esistente; interventi finalizzati all'ospitalità per disabili; interventi su strutture turistiche non destinate alla ricettività; acquisto di arredi, macchinari, attrezzature mobili; impianti tecnologici.Riferimenti: Avviso (Bur, spec., n. 102 del 14 dicembre 2007)SettoreTURISMORegionePIEMONTEContenuto: sino ad esaurimento delle risorse possono fare domanda di contributo enti pubblici, enti religiosi, enti senza scopo di lucro che esercitano anche attività nel settore del turismo religioso. Possono essere elargiti fondi per la costruzione, il completamento, il riattivamento, l'ampliamento e l'ammodernamento di impianti e strutture destinati a gestire l'accoglienza dei turisti; l'acquisizione delle attrezzature necessarie per migliorare la funzionalità delle strutture e l'organizzazione dei relativi servizi; l'installazione di impianti innovativi e l'utilizzo di nuove tecnologie allo scopo di aumentare la fruibilità e l'accessibilità, anche da parte di persone con ridotte capacità motorie, di infrastrutture e percorsi che integrino le risorse ambientali con i patrimoni religiosi dislocati sul territorio; la realizzazione, il recupero, il miglioramento ed il potenziamento di strutture ed infrastrutture allo scopo di favorire ed incrementare la diffusione della conoscenza, della conservazione e della valorizzazione delle testimonianze storiche e culturali della vita e delle opere dei Santi sociali e dei missionari del Piemonte. Riferimenti: Dgr 5 novembre 2007, n. 33-7352 (Bur, parti I-II, n. 46 del 15 novembre 2007) - Determinazione 13 novembre 2007, n. 140 (Bur, parti I-II, n. 46 del 15 novembre 2007)EUROAPPUNTAMENTIOgni mese vengono evidenziati alcuni eventi, manifestazioni, iniziative a cui le aziende possono partecipare gratuitamente e che riguardano progetti di ricerca europei o il tema delle agevolazioni finanziarie comunitarie.COOPERAZIONEArea tematica: RicercaData: 27-28 marzo 2008Sede: RomaContenuto: si terrà un corso a Roma organizzato dall'Apre, agenzia per la ricerca europea. è indirizzato a imprenditori, consulenti, quadri, ricercatori, relativo a come presentare le proposte di progetti alla Commissione europea per i bandi del VII Programma quadro di ricerca e sviluppo tecnologico. Il corso si tiene presso il Palazzetto delle Carte Geografiche in via Napoli al 36. Riferimenti: www.apre.it COOPERAZIONEArea tematica: AmministrazioneData: 16-18 aprile 2008Sede: RomaContenuto: si terrà un corso organizzato dall'Apre, agenzia per la ricerca europea. è indirizzato ad amministratori, consulenti, quadri, ricercatori, e approfondisce quali sono gli aspetti amministrativi e contrattuali del VII Programma quadro della Commissione europea e la procedura di audit. è utile per chi vuole come azienda, ente , centro di ricerca partecipare ai bandi del VII Programma quadro di ricerca e sviluppo tecnologico. Il corso si tiene presso il Centro congressi Cavour di Roma.Riferimenti: www.apre.it COOPERAZIONEArea tematica: Legno, MetallurgiaData: 27-28 marzo 2008Sede: Vilnius- LituaniaContenuto: le imprese possono aderire al progetto CrossBo II, il cui obiettivo è rafforzare la competitività delle piccole e medie aziende , favorire il loro accesso ai nuovi mercati. Il progetto si rivolge a circa 1.000 pmi provenienti da Gran Bretagna, Scozia, Germania, Spagna, Svezia, Norvegia, Polonia, Estonia, Lituania, Lettonia, Repubblica Ceca, Romania, Slovacchia, Italia. L'Euro Info Centre IT389 partecipa al progetto CROSSBO II, cofinanziato dalla Commissione europea - Direzione generale imprese e industria. Il progetto, è interamente gestito dalla rete degli Euro Info Centre dei Paesi coinvolti. Il capofila è lo svedese EIC MÄlar Region, gli altri EIC partner sono CENTEK ed EIC Falun (Svezia); EIC Glasgow (Scozia); EIC Kaunas (Lituania); EIC Latgale (Lettonia); EIC Magdeburg (Germania); EIC Oslo (Norvegia); EIC Ostrawa (Repubblica Ceca); EIC Presov (Slovacchia); EIC Warsaw (Polonia); NorthEast EIC (Gran Bretagna); PEMSA (Spagna); Tartu Science Park (Estonia). Il progetto intende incentivare le imprese a sfruttare le nuove opportunità commerciali createsi con l'allargamento dell'Unione europea, favorendo la cooperazione e gli scambi tra vecchi e nuovi stati membri. Sono aperte le iscrizioni per le pmi provenienti da tutta Italia che intendono partecipare il 27 e 28 marzo a Vilnius, in Lituania, a Wood 2008, il terzo degli eventi previsti nell'ambito del progetto della commissione europea Crosso II. Wood 2008 è dedicato alle imprese del settore del legno ed è prevista la partecipazione di imprese provenienti da dodici paesi europei (Svezia, Scozia, Lituania, Lettonia, Germania, Norvegia, Repubblica Ceca, Slovacchia, Polonia, Gran Bretagna, Spagna, Estonia), e da altri Paesi extraeuropei quali Cina, India e Russia. La manifestazione si svolge all'interno di Furniture 2008 (14th International Exhibition of Furniture and New Design Ideas) e di BMTf 2008 (16th International Trade Fair of Materials and Components for the Furniture Industry), due tra le più importanti fiere internazionali del settore. L'evento è per aziende del settore del legname; componenti; macchinari e strumenti per la lavorazione del legno; case in legno; prodotti in legno; imballaggi in legno; arredamento; logistica; servizi a supporto dell'industria. Sono proprio gli incontri bilaterali che consentiranno alle imprese partecipanti a questa manifestazione di conoscere nuove opportunità commerciali, aggiornarsi sulle novità a livello europeo nell'industria metallurgica, fare network con altri professionisti del settore e rafforzare così le loro relazioni commerciali. La rete degli EuroInfoCentre offre attività di formazione per le pmi partecipanti; organizzazione degli incontri e assistenza linguistica ove richiesta; biglietto di ingresso per l'evento e per le fiere Furniture 2008 e BMTf 2008. La rete degli EIC - EuroInfoCentre, promossa dalla Commissione europea, prepara le imprese a confrontarsi con il mercato europeo attraverso l'organizzazione, prima di ciascun evento, di seminari tematici. Una particolare forma di evento b2b, dedicato alle pmi del settore metallurgico, è l'Internet fair, dove gli incontri tra imprenditori avvengono non in un luogo fisico, ma virtuale, attraverso l'utilizzo delle nuove tecnologie informatiche. Gli appuntamenti tra le imprese iscritte all'evento si effettuano infatti attraverso una web cam e un computer collegato ad internet. In questo modo gli imprenditori hanno l'opportunità di fare business con imprese straniere, direttamente dal proprio ufficio, con un evidente vantaggio in termini di riduzione dei tempi e dei costi di viaggio. Le imprese interessate all'Internet Fair, in programma tra febbraio e marzo 2008, possono già richiedere di essere inserite nel database ufficiale.Riferimenti: sito internet www.lazioeuropa.it - http://www.euroinfo.se/CrossBoII/COOPERAZIONEArea tematica: ArteData: gennaio-dicembre 2008Sede: LazioContenuto: Il Modigliani Institut Archives Légales Paris-Rome e BIC Lazio hanno avviato il progetto denominato Imprendilarte. Si tratta di un Programma sperimentale che si realizzerà durante il 2008 nell'arco di sei mesi, volto a incentivare l'autoimprenditorialità dei giovani artisti del Lazio affinché possano orientarsi nel nuovo sistema dell'arte. Imprendilarte si pone anche come modello per quei soggetti, imprese affermate e istituzioni, che ne intravedano le potenzialità e che vogliano investire nell'economia della cultura. Per BIC Lazio questo Programma rappresenta l'opportunità di accompagnare la creazione e lo sviluppo di imprese in quei territori di frontiera (tra creatività e mercato) nei quali è più facile incontrare talenti inespressi che devono essere valorizzati. Imprendilarte si rivolge agli artisti sotto i 30 anni (pittori, scultori, videoartisti, performer, altro), che non abbiano mai esposto nell'ambito di una mostra ufficiale e pubblicato un proprio catalogo, per aiutarli a diventare imprenditori di se stessi, a progettare il proprio futuro per vivere d'arte. Con Imprendilarte i giovani artisti impareranno le regole del gioco, a relazionarsi con gli attori del mercato specifico (galleristi, critici d'arte, collezionisti, musei, case d'asta e stampa specializzata), ad autopromuoversi (come organizzare e gestire una mostra, come progettare e realizzare un catalogo, a familiarizzare con le nuove tecnologie per sperimentare nuovi modi di comunicare e di far fruire e vendere un'opera d'arte), fino alla parte economica e del diritto (come formulare un budget, definire un business plan ragionato, il bilancio, la contrattualistica, la tutela della proprietà intellettuale, il licensing, il fund raising). Il percorso formativo e di orientamento si concluderà per i migliori con la realizzazione di una vera e propria mostra personale e la creazione del catalogo.Riferimenti: sito internet www.lazioeuropa.it COOPERAZIONEArea tematica: America LatinaData: gennaio-dicembre 2008Sede: LazioContenuto: Bic Lazio, insieme con Promofirenze , Azienda Speciale della Camera di Commercio di Firenze, Unioncamere Emilia Romagna e Unioncamere Toscana, e grazie alla partecipazione di Corporazione Inter-Americana per gli Investimenti (IIC), struttura del Gruppo Banca Interamericana per lo Sviluppo (BID) partecipano al progetto America Latina, nell'ambito del Programma Italian Development Program, Building a connection with Latin America. Il progetto intende costruire un ponte tra due realtà, quella delle pmi italiane e quella delle pmi dell'America Latina e dei Caraibi (ALC), al fine di promuovere collaborazioni economiche nel settore privato. Il programma prevede la creazione di un network per promuovere lo sviluppo economico e commerciale dei Paesi delle aree coinvolte, mediante la formazione di un database contenente un numero di imprese intelligenti, ossia dinamicamente orientate all'internazionalizzazione, già operanti nel mercato latino americano e caraibico, o comunque in tal senso determinate; far incontrare le esigenze delle aziende selezionate creando rapporti industriali e commerciali saldi nel tempo; favorire la creazione di joint venture tra aziende laziali e latino americane, attraverso finanziamenti destinati a queste ultime. Saranno finanziate anche operazioni di tipo commerciale o industriale, sempre con forme di supporto alle aziende centro-sud americane; accompagnare la proiezione sui mercati internazionali delle imprese, integrando l'offerta di servizi evoluti e volti al rilancio della competitività, sia a livello commerciale, che industriale, con il supporto indiretto di strumenti finanziari necessari alle pmi per realizzare i progetti di internazionalizzazione; facilitare l'accesso delle imprese alle politiche dell'internazionalizzazione. Bic Lazio, attraverso la propria rete di sportelli presenti nel Lazio, consentirà a tutte le imprese di accedere ai servizi derivanti dal progetto. I Bic, inizialmente avviata dalla Commissione europea, sono 150 centri sparsi in tutta Europa (circa trenta in Italia), creati allo scopo di supportare la nascita di piccole e medie imprese innovative, sostenendo la creazione di nuovi posti di lavoro e il loro mantenimento. Riferimenti: sito internet www.lazioeuropa.it - www.bic-italia.netCOOPERAZIONEArea tematica: BrokerageData: 10-11 marzo 2008Sede: RomaContenuto: si chiama Techa 2008 - Technologies Exploitation for the Cultural Heritage Advancement, è un Forum internazionale e Brokerage eventorganizzato da CNR, ENEA, APRE, Provincia di Roma e Comune di Roma. è la prima edizione , vuole essere un momento di confronto sulle questioni teorico-metodologiche, le innovazioni e le problematiche inerenti il patrimonio. La discussione su tali aspetti rappresentano oggi il necessario punto di partenza e di forza per scelte strategiche sostenibili indirizzate alla tutela e valorizzazione del patrimonio culturale. Lo scopo non è solo quello di entrare nel merito qualitativo delle tecnologie prodotte da laboratori e imprese, ma di far emergere le best practice strategiche e progettuali delle innovazioni e delle tecnologie al fine di studiare e proporre i modelli migliori di Innovation & Technologies for the Cultural Heritage Governance (ITCH) e i metodi più efficaci di valutazione dei risultati. Il Forum internazionale suddiviso in un convegno a sessione plenaria, è rivolto ad affrontare i temi strategici per i beni culturali e le opportunità di finanziamento per lo sviluppo di nuove tecnologie, e vi sono poi quattro workshop paralleli che grazie alla partecipazione di istituzioni, ricercatori e aziende italiani e stranieri illustreranno le problematiche e le tendenze innovative sulle seguenti tematiche: Analisi, diagnostica e monitoraggio; Materiali e tecniche di intervento; ICT per i beni culturali; Energia sostenibile per il patrimonio culturale. Importante è il Brokerage Event dedicato ad incontri bilaterali tra imprese, università, centri di ricerca europei, per facilitare le azioni di trasferimento tecnologico e di cooperazione internazionali su progetti europei. Il brokerage event è organizzato dagli IRC-Innovation Realy Centres CIRCE, IRIDE ed IRENE, in collaborazione con il Gruppo Tematico dell'IRC sull'ambiente (e, in particolare, il sub-group sui beni culturali). Ci sarà anche un expo, uno spazio espositivo dedicato alle imprese italiane e straniere che desiderano esporre i propri prodotti tecnologici. Le imprese che ne faranno richiesta, saranno selezionate da un apposito comitato.Riferimenti: sul sito www.techa2008.innovationrelay.net.

Torna all'inizio


Un punto allo spinea la classifica piange (sezione: Class action)

( da "Nuova Venezia, La" del 04-02-2008)

Argomenti: Class Action

SFIDA MOZZAFIATO Un punto allo Spinea La classifica piange SPINEA. Emozioni tinte tutte gialloblù nel pirotecnico derby tra Spinea e Caltana. Si chiude sul punteggio di 2-2 un incontro bizzarro, in cui gli ospiti, nonostante in campo la prevalenza dell'undici di Badalin fosse evidente, hanno accarezzato con mano per oltre un'ora la possibilità di portare a casa i tre punti. Speranza cancellata in extremis dagli spinetensi, capaci di raggiungere il pari al 92'. Non ha comunque motivo di sorridere lo Spinea, che ieri è incappato nel quinto pareggio consecutivo. Una "pareggite" che finora è costata la vetta della classifica tra l'altro sempre più distante. La cronaca: buon avvio dello Spinea, ma al primo affondo passa il Caltana con una rete di Alessandro Martignon, che al 7' lasciato solo sul secondo palo raccoglie un calcio piazzato e spedisce al volo il pallone in rete. Non si perdono d'animo i padroni di casa, che sfiorano il pari prima con Loris Furlan (15') e poi con Berto (28'). Al riposo il punteggio è di 0-1. Non cambiano le cose nella ripresa, ma, nonostante il forcing dello Spinea, è ancora una volta il Caltana ad andare a segno nei primi minuti, con una grande azione di contropiede di Polesel finalizzata al meglio da Zuin. Al 30' lo Spinea accorcia con Berto, che lanciato da Seghetto è bravo a rubare il tempo al difensore e battere il portiere. L'attaccante si ripete poi in pieno recupero, quando ispirato da Allegramente si sbarazza dell'ultimo uomo per poi infilare la rete che vale il pareggio. (Mattia Parma) MEOLO - JESOLO: 2 - 3 MEOLO: Criveller, Venturato, Targhetta, Simone Fin (8' st Fava), Trentin, Giacomini, Battaggia, Moro, Zago, Schioppalalba (18' st Giabardo), Marcuzzo (2' st Zoggia). Allenatore: Colletto. JESOLO: Lucchetta, Boatto, Santin (4' st Donà), Manuel Soncin, Mamprin, Salamin (40' st Buratto), Zocchi, Bona, Bittolo (21' st Bonotto), Cardea, Alessio Soncin. Allenatore: Cravin. ARBITRO: Andrea Boscolo di Chioggia. RETI: pt 2' Bittolo, 35' Salamin; st 4' Zago, 18' Alessio Soncin, 32' Battaggia. NOTE: terreno pesante. Ammoniti Criveller, Moro, Mamprin, Zocchi, Donà.

Torna all'inizio


Porto caos, ultimatum al vte (sezione: Class action)

( da "Repubblica, La" del 04-02-2008)

Argomenti: Class Action

Pagina III - Genova Un altro lunedì di passione annunciata. E Paride Batini manda una task force di ottanta camalli a Voltri per gestire l'emergenza Porto caos, ultimatum al Vte Traffico ancora a rischio paralisi, Novi minaccia di ritirare la concessione La città attende con il fiato sospeso il "lunedì nero" del traffico causato dal blocco del terminal portuale di Voltri. "Invitiamo di nuovo i camionisti che portino container che devono essere imbarcati al Vte - avverte il prefetto Anna Maria Cancellieri - a non venire a Genova". Ieri mattina un vertice straordinario in Prefettura ha fatto il punto sulla situazione: si spera che il blocco di Voltri non provochi il caos nella circolazione autostradale e cittadina, ma se questo dovesse succedere i responsabili sono pronti a intervenire. Non si sa ancora quando la situazione potrà tornare alla normalità, sicuramente non prima della metà settimana. Nel frattempo il mondo portuale è in rivolta contro la gestione del terminal di Voltri. Il presidente dell'Autorità Portuale, Giovanni Novi, non è mai stato tenero con il Vte e spinge nuovamente l'affondo: "Se nelle prossime ore - tuona - il terminal di Voltri non garantirà la normale operatività, il Comitato Portuale che convocherò nelle prossime ore è chiamato a prendere provvedimenti decisi contro le gestione del Vte. Non esclusa la revoca della concessione alla società a operare nel terminal di Voltri". Una iniziativa giudiziaria clamorosa è quella intrapresa dall'Associazione Spedizionieri, che ha invitato i propri soci a fornire la documentazione per aprire una "azione collettiva", la nota "class="hilite">class="term">class class="term">action" recentemente approvata dal Parlamento. E la situazione al Vte avrebbe potuto essere ancora più grave se non fosse intervenuta la Compagnia Unica dei portuali a dare una grossa mano al terminal: "La Culmv ha inviato al Vte un'ottantina di uomini - spiega Novi - che ha garantito l'operatività impedita dal blocco del sistema informatico. Inoltre il console Paride Batini ha incaricato un giovane e bravissimo tecnico della Compagnia di supportare il Vte nella gestione del sistema terminalistico". COSTANTINO MALATTO A PAGINA III.

Torna all'inizio


Spedizionieri verso la "class action" batini manda una task force di camalli (sezione: Class action)

( da "Repubblica, La" del 04-02-2008)

Argomenti: Class Action

Pagina V - Genova LE INIZIATIVE Piero Lazzeri tira le somme e stima danni enormi. Ottanta uomini della Compagnia per gestire l'class="hilite">emergenza Spedizionieri verso la "class="term">class class="term">action" Batini manda una task force di camalli In ballo non ci sono solo i guasti economici ma anche l'immagine del terminal Sottovalutati i danni indiretti che possono causare situazioni come questa Il mondo portuale e marittimo genovese è in rivolta contro il terminal Vte di Voltri. Il presidente dell'Autorità Portuale Giovanni Novi, come riferiamo in apertura di questa pagina, minaccia addirittura che si potrebbe arrivare alla revoca della concessione al Vte a operare a Voltri. A questo si aggiunge un'altra azione clamorosa, già intrapresa dall'Associazione Spedizionieri. Il presidente Piero Lazzeri ha deciso di intraprendere contro il Vte una "azione collettiva", vale a dire una "class="term">class class="term">action" secondo le norme recentemente approvate dal Parlamento. Per questo ha invitato i soci a fornire "tutta la documentazione che possa essere utilizzata ai fini di una quantificazione dei danni subiti". "Le aziende interessate - spiega Lazzeri - dovrà inviare costi, fatture, pagamenti, contestazioni e pagamenti che si riferiscano direttamente ai disservizi del Voltri Terminal Europa. La documentazione dovrà riguardare tutto quanto accaduto da due settimane a questa parte, fino a quando il Vte non riuscirà a garantire il recupero di una situazione di normalità operativa". Secondo gli spedizionieri i danni provocati dal blocco di Voltri sono enormi. In ballo non ci sono soltanto i guasti economici, ma soprattutto il danneggiamento dell'immagine del porto e del terminal che rischia di pesare gravemente sul futuro delle banchine genovesi. "Mi sembra che come al solito il mondo portuale genovese - commenta Renzo Muratore, presidente vicario di Confindustria Trasporti - sottovaluti i danni indiretti che situazioni come queste possono provocare. D'altra parte, invece di lanciare allarmi tutti da dimostrare su un possibile caos provocato dai Tir, forse si sarebbe potuto cominciare a trovare spazio per il centinaio di camion che sono arrivati nei primi giorni della crisi di Voltri". Il presidente Novi, da parte sua, sottolinea che una grossa mano, soprattutto in questi ultimi giorni, l'ha fornita la Compagnia Unica dei portuali, che ha inviato un'ottantina di uomini per aiutare il Vte a gestire questa emergenza straordinaria. "Senza quei portuali - spiega Novi - la situazione sarebbe molto più drammatica. Senza contare che il console della Culmv, Paride Batini, ha anche fornito un giovane tecnico il quale ha assicurato al Vte importanti chiarimenti sulla gestione del sistema del terminal". Novi convocherà nelle prossime ore una seduta straordinaria del comitato portuale "per esaminare - afferma - la situazione di emergenza che il Vte ha creato in porto. è evidente che di fronte a responsabilità precise che dovessero emergere a carico dei vertici della società che gestisce il terminal di Voltri, dovremo assumere provvedimenti nei loro confronti". Il più grave di questi provvedimenti, minaccia qualcuno, potrebbe essere addirittura la revoca della concessione al Vte. Ma senza arrivare a questo limite estremo ci potrebbe essere una forte richiesta di danni al Vte. (c. mal.).

Torna all'inizio


CREMONA (Diresport) - Dopo la sconfitta contro la Cremonese il tecnico della Tern (sezione: Class action)

( da "Messaggero, Il (Umbria)" del 04-02-2008)

Argomenti: Class Action

Ana Francesco Giorgini non si presenta in sala stampa. A commentare la partita, però, c'è comunque il consulente tecnico della squadra Luigi Cappelletti. "Se devo dire la mia, sono contento", è il suo esordio. "Due settimane fa a Monza ero molto più preoccupato; quella sconfitta mi aveva preoccupato non solo per il risultato, ma per il modo in cui era maturato. Stavolta non fa piacere lo stesso commentare una sconfitta ma ho visto segnali di ripresa, ho visto una buona prestazione e buona volontà da parte di tutti. La prova del collettivo è stata buona, ma paghiamo una sconfitta che premia una Cremonese cinica. Perchè andando a vedere le occasioni, le abbiamo avute noi: basti ricordare il colpo di testa di Rigoni, quell'assist di Rigoni su cui Scandurra è arrivato un attimo in ritardo. La Cremonese ha calciato solo una volta in porta, anche se qualche responsabilità c'è perché abbiamo lasciato da solo un avversario". Per quanto riguarda le proteste per un fuorigioco il consulente tecnico della Ternana afferma: "Dal campo la sensazione è stata quella, ma vorrei rivederlo meglio, non posso giudicare senza moviola". Legnano e Pro Sesto avanzano, dietro tutti fermi per fortuna. "È ancora presto per dire qualcosa di definitivo ma sono certo che il tempo per recuperare e fare la corsa su queste due avversarie c'è. Dobbiamo solo trovare continuità, ci sono giocatori che hanno giocato molto, alcuni meno e occorre avere un collettivo omogeneo anche sotto questo punto di vista". Deluso, ma solo in parte, invece il centrocampista Antonio Cardona: "Anch'io vorrei salvare la prestazione della Ternana. Rispetto a Monza abbiamo perso immeritatamente, perchè abbiamo badato molto al gioco. Sono contento per come ci siamo comportati, meno per la sconfitta. Un pareggio non avrebbe scandalizzato nessuno. Anche io sul gol ho qualche dubbio che ci fosse una posizione irregolare. Peccato che la Cremonese, una volta in vantaggio, si sia chiusa. Abbiamo potuto arrivare meno al tiro però se Scandurra fosse arrivato sul cross di Rigoni le cose forse sarebbero andate in modo diverso, avremmo potuto acciuffare un bel pareggio. Purtroppo siamo qui a parlare di una sconfitta ma se giochiamo sempre così sono convinto di poter raccogliere punti. Abbiamo tredici finali adesso, questa gara può servire da esempio". Il difensore Alì Lolli si complimenta con la Cremonese per la bravura sul rettangolo di gioco ma non nasconde anche la consapevolezza di quel pizzico di fortuna che ha condannato la Ternana. "La Cremonese è stata brava a trovare il gol e a gestire la partita, ma anche fortunata ha avuto una sola palla gol ed è riuscita a trasformata. Abbiamo sofferto l'ingresso di Ferrarese che si è spostato lungo tutto il fronte d'attacco e con la sua velocità ci ha creato grossi problemi. Negli spogliatoi abbiamo commentato il gol e l'impressione è che Viali fosse in fuorigioco. Però non voglio dare giudizi, vorrei rivedere l'azione in televisione. L'unico rammarico è che a fronte di una bella prova abbiamo incassato gol e sconfitta". Lolli, non crede che la propria squadra possa rimproverarsi qualcosa nella gara di ieri a Cremona: "Abbiamo giocato con dignità, senza paura anche se non navighiamo in acque tranquille. Siamo arrivati a Cremona per cercare almeno un punto. Dobbiamo fare bene in casa e cercare di strappare dei risultati anche in trasferta. Eravamo sulla strada buona ieri, poi quel pallone ha veramente cambiato volto alla partita. Abbiamo sbagliato pochissimo. È un vero peccato aver perso". I.Gh.

Torna all'inizio


04/02/2008 09:00 Esperti e rappresentanti di importanti organizzazioni sanitarie internazionali proclamano l'urgenza di arrestare la pandemia dell'ipertensione, il silent killer in (sezione: Class action)

( da "ITnews.it" del 04-02-2008)

Argomenti: Class Action

PARIGI, February 4 /PRNewswire/ -- Un gruppo di lavoro formato da rappresentanti di sette organizzazioni sanitarie internazionali invoca di raggiungere l'obiettivo di valori migliori della pressione sanguigna nei pazienti con ipertensione, la singola causa più importante di mortalità attribuibile in tutto il mondo. Motivati da tale obiettivo, un gruppo di lavoro ha identificato 5 specifiche azioni pratiche, descritte nel numero di Gennaio 2008 della pubblicazione Journal of Human Hypertension(1): Rilevare e prevenire l'alta pressione sanguigna; Accertare il rischio cardiovascolare totale; Formare una partnership attiva col paziente; Curare l'ipertensione secondo l'obiettivo; Creare un ambiente di supporto. Secondo George Bakris, Direttore del Dipartimento di Medicina, Centro Malattie da Ipertensione, University of Chicago School of Medicine, Chicago, USA e membro del comitato direttivo del Call to Action Working Group, "le 5 azioni suddette, se compiute rigorosamente da professionisti sanitari e sistemi sanitari mirati di tutto il mondo, dovrebbero aiutare a colmare il divario fra le nostre capacità terapeutiche e la fornitura dell'assistenza sanitaria, salvando in tal modo milioni di vite." L'ipertensione è un silent killer, che attacca oltre un miliardo di persone in tutto il mondo(2),(3). Detto numero è previsto aumentare a 1,5 miliardi entro il 2025(3), causando la morte prematura di milioni di persone, - la sofferenza di conseguenze irreversibili per la salute, quali attacco cardiaco, infarto miocardico, insufficienza cardiaca o malattia renale, principalmente perché i soggetti non vengono curati per riportare la loro pressione a livelli di sicurezza. Malgrado la disponibilità di terapie efficaci, il 75% di tutti i pazienti ipertesi ed anche il 50% dei pazienti curati non sono al livello raccomandato di 140/90 mm Hg o inferiore(4),(5),(6 ). L'inosservanza da parte dei pazienti alle medicine prescritte è un problema in tutte le situazioni croniche; negli Stati Uniti solo il 50% dei pazienti si conforma alle prescrizioni farmaceutiche e solo circa il 10% cambia il proprio stile di vita(7). "I professionisti sanitari dovrebbero pertanto invitati a tenere a mente che, anche se i pazienti si sentono bene, non è sufficiente portarli vicino al livello di pressione sanguigna ideale, invece che al livello ideale o inferiore", ha detto Ernesto Schiffrin, Primario e Direttore, Dipartimento di Medicina, Sir Mortimer B. Davis-Jewish General Hospital, McGill University, Montréal, Canada e membro del Call to Action Working Group. I cambiamenti dello stile di vita non sono importanti solo per l'impatto positivo che possono avere sulla gestione della pressione sanguigna, ma anche per ragioni economiche relative ai considerevoli risparmi ottenibili quando i pazienti imparano a seguire detti cambiamenti ogni giorno. Questa è un'area specifica dove il rapporto stretto infermieri-pazienti può avere una forte influenza. "Attraverso la nostra collaborazione con i pazienti e le loro famiglie, abbiamo scoperto che possiamo sviluppare una maggiore comprensione dell'importanza dell'attività fisica e di migliori abitudini alimentari sull'evoluzione della malattia, nonché offrire consigli ai pazienti incerti su come possono integrare abitudini migliori nella loro vita di tutti i giorni", ha detto Amy Coenen, International Council of Nurses, University of Wisconsin College of Nursing, Milwaukee, WI, USA. La prima delle azioni fondamentali mira a individuare e a curare un maggior numero di pazienti che hanno valori pericolosi di pressione sanguigna, ma che non sono curati o non sono al livello di pressione ideale (140/90 mm Hg o 130/80 per pazienti con fattori di rischio). Per ogni aumento di 20/10mm Hg nella pressione sanguigna oltre detti livelli, il rischio di morte da problemi cardiovascolari raddoppia(8). Le persone a rischio più alto di evento mortale sono le persone di mezz'età, gli anziani, le persone in sovrappeso, i diabetici. I loro ulteriori fattori di rischio cardiovascolari devono essere accertati interamente e rapidamente, come parte della seconda azione fondamentale, al fine di prevenire gravi danni agli organi obiettivo, quale malattia renale a stadio avanzato o finale. Nella terza azione fondamentale, poiché troppi pazienti non sono al loro livello di pressione sanguigna ideale, il Gruppo ha suggerito la creazione di una partnership con il paziente. L'obiettivo è motivare i pazienti a svolgere un ruolo più attivo nella gestione della loro malattia, e permettere loro di seguire i progressi compiuti. La quarta azione principale riguarda l'obiettivo della cura, forse l'azione più difficile ma anche di massima importanza. Medici e professionisti sanitari sono vivamente invitati a spiegare ai pazienti l'importanza di adottare misure di stile di vita a lungo termine. Se sono insufficienti, gli operatori sanitari devono offrire una terapia a base di farmaci rigorosa e adeguata, per portare rapidamente la loro pressione sanguigna al traguardo di 140/90 mm Hg, o inferiore nei pazienti ad alto rischio. Per i pazienti che sono a un certo cammino dal loro obiettivo desiderato, recenti studi confermano che medicinali in combinazione appropriata possono essere somministrati fin dall'inizio. "Oltre ad una corretta educazione alimentare e sui cambiamenti di stile di vita, terapie a base di farmaci che il paziente può tollerare bene, di cui può permettersi la spesa e può assumere i farmaci una volta al giorno, sono mezzi con i quali i medici possono migliorare l'aderenza del paziente alla terapia globale", ha detto Trefor Morgan, Direttore del Dipartimento di Fisiologia, University of Melbourne, Victoria, class="hilite">Australia e membro del Call to Action Working Group, a nome della Asian-Pacific Society of Hypertension. La quinta e ultima raccomandazione di questa Call to Action invoca il supporto generale da parte dell'ambiente circostante il paziente, quale organizzazioni della comunità o istituzioni locali, per appoggiare le strategie e gli screening di prevenzione necessari. "Non esiste "una ricetta valida per tutti" ed è impossibile ottenere buoni risultati senza il paziente", ha detto Giuseppe Mancia, Direttore del Dipartimento di Medicina Clinica e Prevenzione, Università di Milano-Bicocca, Milano, Italia, e membro del comitato direttivo del Call to Action Working Group. Luis Miguel Ruilope, Presidente della Spanish Society of Hypertension e membro del Call to Action Working Group ha detto: "Incoraggiando i professionisti sanitari a pensare ad una mano e alle sue 5 dita per ognuna delle azioni fondamentali che rappresentano le azioni più importanti dirette a combattere le pressione sanguigna elevata, potremmo esercitare un impatto positivo sulla vita di milioni di persone di tutto il mondo e prevenire meglio le conseguenze dolorose dell'ipertensione non portata sotto controllo." Call to Action Working Group Questo comunicato è sottoscritto dai seguenti esperti: G Bakris, International Society of Nephrology, Department of Medicine, Hypertensive Diseases Center, University of Chicago, Pritzker School of Medicine, Chicago, Il, USA; M Hill, The Johns Hopkins University of School of Nursing, Baltimore, MD, USA; G Mancia, Dipartimento di Medicina Clinica e Prevenzione, Università di Milano-Bicocca, Milano, Italia; K Steyn, Chronic Diseases of Lifestyle Unit, Medical Research Council, Cape Town, Sudafrica; T Pickering, Behavioral Cardiovascular Health and Hypertension Program, Columbia Presbyterian Medical Center, New York, NY, USA; S De Geest, Institute of Nursing Science, University of Basel, Svizzera; L Ruilope, Spanish Society of Hypertension, Department of Medicine, Hypertension Unit, 12 de Octubre Hospital, Madrid, Spagna; T Morgan, Asia Pacific Society of Hypertension, Department of Physiology, University of Melbourne, Victoria, Australia; S Kjeldsen, Department of Cardiology, Ullevaal University Hospital, Oslo, Norvegia; EL Schiffrin, Department of Medicine, Sir Mortimer B. Davis-Jewish General Hospital, McGill University, Montréal, Canada; A Coenen, International Council of Nurses, University of Wisconsin College of Nursing, Milwaukee, WI, USA; P Mulrow, Department of Medicine, Ruppert Health Center, Medical University of Ohio, Toledo, OH, USA; A Loh, WONCA, Department of Family Medicine, College of Medicine Building, Singapore, Singapore; GA Mensah, World Heart Federation, Ginevra, Svizzera. Altri membri del Call to Action Working Group sono: HR Black, Department of Nephrology, New York University School of Medicine, New York, NY, USA; TD Giles, American Society of Hypertension, Department of Medicine, Division of Cardiology, Tulane University School of Medicine, New Orleans, LA, USA. La loro iniziativa ha ricevuto il supporto di una sovvenzione educativa della Bristol Myers-Squibb e di sanofi-aventis. Bibliografia: --------------------------------- (1) Bakris G et al. Achieving blood pressure goals globally: five core class="term">actions for health-care professionals. A worldwide call to class="term">action. J Human Hypertens, 2008; 22: 63-70 (2) Hajjar I et al. Hypertension: trends in prevalence, incidence, and control. Annu Rev Public Health 2006; 27: 465-90 (3) Kearney PM et al. Global burden of hypertension: analysis of worldwide data. Lancet 2005; 365: 217-23 (4) Pavlik VN, Hyman DJ. How well are we managing and monitoring high blood pressure? Curr Opin Nephrol Hypertens 2003; 12: 299-304 (5) Waeber B et al. Compliance with antihypertensive therapy. Clin Exp Hypertens 1999; 21: 973-85 (6) Berlowitz DR et al. Inadequate management of blood pressure in a hypertensive population. N Engl J Med 1998; 339: 1957-63 (7) Haynes RB et al. Helping patients follow prescribed treatment: clinical applications. JAMA 2002; 288: 2880-3 (8) Lewington S, et al. Age-specific relevance of usual blood pressure to vascular mortality. Lancet 2002; 360: 1903-13 Per ulteriori informazioni, contattare: Agency - Burson-Marsteller, Linda Pavy, e-mail: Linda.Pavy@bm.com, Tel: + 33-1-4-1-86-76-26, Mobile: +33-6-07-59-43-95.

Torna all'inizio


AL ROGO (sezione: Class action)

( da "TGCom" del 04-02-2008)

Argomenti: Class Action

Rifiuti, ancora decine di roghi Ripresi i lavori per aprire Ferrandelle Ancora cumuli di rifiuti in fiamme tra Napoli e provincia. I vigili del fuoco sono dovuti intervenire in oltre sessanta occasioni per spegnere gli incendi. Roghi soprattutto a Pozzuoli, ma anche Ercolano, Torre del Greco e nell'area vesuviana e flegrea. Intanto, sono ripresi in località Ferrandelle a Santa Maria la Fossa (Caserta) i lavori per la costruzione dell'invaso, del tutto provvisorio, che dovrà accogliere i primi rifiuti. Il piano straordinario del commissariato di governo prevede in quella zona la realizzazione di un sito di stoccaggio per le ecoballe All'ingresso dell'area, teatro di tensioni e scontri tra cittadini contrari all'apertura del sito e forze dell'ordine, è stato instaurato un presidio di poliziotti, carabinieri e di un gruppo di cittadini ed amministratori di alcuni comuni della zona, tra cui il sindaco di Grazzanise, Enrico Parente. ''Massima collaborazione con il commissariato di governo - ha ribadito Parente - ma cittadini, responsabili di associazioni agricole e zootecniche ed i sindaci di una decina di comuni, auspicano un positivo riscontro alle sollecitazioni espresse a Napoli, al prefetto De Gennaro e a Caserta al prefetto Ezio Monaco ed al questore Carmelo Casabona. Intendiamo dare il nostro contributo alla soluzione della drammatica situazione rifiuti, noi che siamo circondati da discariche, ma che si riducano i quantitativi di immondizia da sversare in località Ferrandelle, limitandosi, poi, a quelli prodotti in provincia di Caserta''. Nei centri, invece, la tensione è alta in particolare a Pozzuoli, alle porte del capoluogo. E' questo infatti il comune tra i più colpiti dal fenomeno dell'immondizia bruciata, che non tende a diminuire nonostante gli appelli a tutela della salute. Solo qui, infatti, secondo quanto confermato dalla centrale operativa dei vigili del fuoco, sono stati oltre trenta gli interventi effettuati nelle ultime ore. L'emergenza rifiuti in Campania Tgcom 02/02/2008Rifiuti, "Nessun pericolo salute" 31/01/2008Rifiuti, secondo avvertimento Ue 31/01/2008Rifiuti, blocchi nel Napoletano 29/01/2008Rifiuti, scontri a Marigliano 28/01/2008Rifiuti, Grillo organizza M-day 28/01/2008Rifiuti, aprono discariche e siti 25/01/2008Rifiuti, nuovo ultimatum della Ue 25/01/2008Rifiuti, nuove proteste a Benevento 23/01/2008Rifiuti, operazione Cc a Napoli 22/01/2008Rifiuti, ancora proteste a Napoli 19/01/2008Rifiuti:class="hilite">a Napoli prima class="term">class class="term">action 18/01/2008Rifiuti, presidio al porto Cagliari 17/01/2008Rifiuti, secondo richiamo da Europa 15/01/2008Rifiuti, entra in azione l'esercito 14/01/2008Rifiuti, "serve soluzione radicale" 13/01/2008Rifiuti, proteste in tutta Italia 13/01/2008Rifiuti, chiedono asilo in Svizzera 12/01/2008Prodi:Vergogna i rifiuti all'estero 11/01/2008Rifiuti, l'esercito entra in azione 10/01/2008Milano, dai rifiuti energia pulita 10/01/2008Rifiuti,squadre intervento a Napoli 09/01/2008Rifiuti,assalto ai vigili del fuoco 08/01/2008Rifiuti,ancora guerriglia a Pianura 07/01/2008Rifiuti, situazione in tempo reale 06/01/2008Rifiuti,continua presidio a Pianura 05/01/2008Rifiuti, a Pianura ancora scontri 04/01/2008Crisi rifiuti, "presidio va avanti" 04/01/2008A Napoli è emergenza rifiuti 03/01/2008Napoli,continua l'emergenza rifiuti 02/01/2008Rifiuti Napoli, protesta a Pianura 28/12/2007Rifiuti, resta emergenza a Napoli 26/12/2007Rifiuti, ridotti i disagi a Napoli 25/12/2007Rifiuti, raccolta record a Napoli 24/12/2007Napoli, piano rifiuti straordinario Invia ad un amico.

Torna all'inizio


A ALA DI STURA Fino al 17 febbraio, gli impianti sciistici del Pian Belfè Karfen (sezione: Class action)

( da "Stampa, La" del 04-02-2008)

Argomenti: Class Action

Sono aperti tutti i giorni, dalle ore 9. Info 334/332.14.89. ALPIGNANO E' in corso la VII edizione del premio letterario "Alberto Tallone". Bando su www.premioalbertotallone.it. Info 011/966.48.47. AZEGLIO Giovedì 7, alle 21, nella sala consigliare del Palazzo del Comune, presentazione del libro sui 35 anni dello storico Carnevale. B BARDONECCHIA Da venerdì 1 a domenica 3, il parco della Rimembranza ospita il concorso dei pupazzi di neve "Pupazzi d'autore". Allestimento e creazione dei pupazzi dalle 9 alle 15; poi, valutazione dei lavori con giuria popolare e di esperti. Info 0122/990.32. Sabato 2, alle 21, fiaccolata dei maestri di sci e spettacolo pirotecnico sulle piste di Campo Smith. Info 0122/99.032. Lunedì 4, alle 14, a Campo Smith, gara di gimkana mascherata. E martedì, alle 21, al Palazzo delle Feste, ballo in maschera del Centenario dello sci club cittadino. Info 0122/990.32. BORGOFRANCO Inizia domenica 3 il carnevale locale, ovvero i tre carnevali che si svolgono contemporaneamente per iniziativa delle "Socie" delle Cascine (che celebra il centenario), del Borgo e dell'Olmetto. In mattinata sfilano i tre gruppi con le loro Mugnaie, Generali e Stati Maggiori (a cavallo). Nel pomeriggio si svolge il rituale "taglio della testa del gallo", quindi il giro dei Balmetti. Lunedì 4 sono previsti incontri e ricevimenti, e alle 21 il ballo in maschera in ciascuno dei saloni delle tre "Socie". Martedì 5, in mattinata, la sfilata a piedi dei tre gruppi; pranzo nei saloni, poi si ripete il rituale "del gallo" e si fa visita ai Balmetti; a sera tutti insieme per poter bruciare la "picarola". BOSCONERO Domenica 3, sfilata mattutina della regina Chinota e del corpo carnevalesco per le vie del paese, messa alle 10,30 e al termine distribuzione di "faseuj e quaiette"; si chiude la giornata di festa con il pranzo al salone "Don Manavello". Domenica 3 alle 16, al teatro comunale, per la rassegna "Famiglie a teatro", la compagna Viartisti presenta "Don e Sancho e il Gran Premio della Montagna". Info 011/319.81.42, 339/823.26.34, Info@piccolamagnolia.it. C CALUSO Sabato 2, alle 20,30, al Maxi Ristorante Mago, Regione Belvedere, si terrà la finalissima regionale di "Miss Padania". Alle selezioni hanno partecipato complessivamente 280 ragazze provenienti dalle più svariate località del Piemonte. L'associazione di frutticoltura biologica Gli Amici del Frutto Antico, con il patrocinio del Comune, organizza il quinto corso di frutticoltura biologica, potatura e innesti di piante da frutto. Gli incontri teorici di orticoltura si tengono nei mercoledì 6, 13 e 20 febbraio, con inizio alle 20,30, nella sala del Consorzio Irriguo in via Comotto 36; lezioni teoriche e pratiche di frutticoltura e potatura avranno invece luogo tra il 27 febbraio e il 20 aprile. Info 333/573.80.54 (ore pasti), www.ilfruttoantico.it. Alla piscina di frazione Arè sono aperte le iscrizioni per conseguire il brevetto di assistente bagnanti per piscina, acque interne e mare. Possono aderire persone di ambo i sessi, a partire dai 16 anni. Info 011/989.50.65. CANDIOLO Grande festa di carnevale sabato 2, ore 14,30, che si apre con la sfilata dei carri accompagnata dalla Filarmonica candiolese. In piazza Sella, alle ore 12, gli Alpini propongono una degustazione di polenta e salsiccia. Alle 14,30 distribuzione di bugie e bevande calde. CARIGNANO Giovedì 7, ore 21, la scrittrice libanese Najwa Barakat presenta il suo romanzo "Ya Salam" (Epochè edizioni). CARMAGNOLA Alla Trattoria della Vigna di via San Francesco di Sales 188, venerdì 1, dalle ore 21, concerto "Peace&Love: la rivoluzione psichedelica quarant'anni dopo" con la vocalist Brunella Boschetti e Carlo Montana, class="hilite">class="term">action painting e light show. Nel corso della serata degustazione di ispirazione macrobiotica. Ingresso libero e degustazione facoltativa (il costo è di 6 euro per un piatto tipico e una bevanda a tema). Info 011/972. 42.38. Venerdì 1, in attesa del passaggio delle vetture del Rally Storico di Montecarlo, in arrivo da Torino, alle ore 21, il Gruppo Moto Auto Storiche propne una sfilata per le vie del centro. Le auto rimarranno esposte in piazza IV Martiri fino al passaggio dell'ultima vettura del rally che proseguirà poi verso Savigliano, Cuneo e il Colle della Maddalena, verso il Principato di Monaco. Info 011/ 972.42.21. CASELLE Domenica 3, alla Casa delle Associazioni di via Madre Teresa di Calcutta 55, pomeriggio danzante per tutti i pensionati della città. CASTELROSSO CHIVASSO Sabato 2, dalle 15 alle 21, nell'Oratorio Casa della Gioventù, in via don Bosco 1, pomeriggio di festa con giochi, balli, pizza e coca cola per i ragazzi del Sabato del Villaggio. CESANA Per tutto il periodo invernale, emozionanti discese per turisti in taxi-bob sulla pista olimpica di 1.435 metri che poche settimane fa ha assegnato il nuovo titolo italiano ad Armin Zoeggler. Info 334/112.59.43. CHIERI Lunedì 4, alle 21, nei locali della biblioteca civica, via Vittorio Emanuele 1, per il ciclo "Bella di notte. Filosofia in Biblioteca", si parla di "Hegel e l'ermeneutica del Novecento". Ingressdo libero. Info 011/942.84.00. L'associazione Carreum Potentia organizza l'VIII corso "Conoscere Chieri" per volontari culturali e per chi è interessato a conoscere arte e storia di Chieri. Il corso inizierà il 28 febbraio, alle 20,30, nella sede dell'associazione in piazza Trieste 1. Info 339/ 233.15.63; 011/942.17.80. CHIVASSO Domenica 3 (e in replica sabato 9) alle 21, al teatro dell'oratorio di Castelrosso, la compagnia teatrale Arcobaleno presenta "Un 48 'n Ca' 40" ("Un quarantotto in casa Quaranta"), regia di Daniela Martini. Prenotazione biglietti alla Tabaccheria Cerato a Castelrosso (011/910.96.94). CLAVIERE Il rifugio Col Saurel immerso tra le piste da sci della Val Gimont organizza, tutte le sere, su prenotazione e nel weekend, delle cene in quota con spettacolo di cabaret musicale a seguire. Info 0122/ 88.01.56. COLLEGNO Lunedì 4, alle 20,45 in sala Cisap, corso Francia 269, per il ciclo d'incontri sull'orticultura biologica conferenza su "Schede dei singoli ortaggi: crucifere, chenopodiacee e cucurbitacee". Per informazioni 011/932.77.150. Martedì 5, nei locali del Fotogruppo L'Incontro, piazza Cav. SS. Annunziata 7, due nuovi soci presentano i loro lavori. COLLERETTO Sono aperti gli impianti della sciovia Santa Elisabetta, sabato 2 e domenica 3 febbraio, dalle ore 9 alle ore 16,30. Informazioni: 0124/69.00.37. CUCEGLIO Sabato 2 si tiene la cena di chiusura del carnevale del paese al ristorante Gallo d'Oro (prenotazioni 0124/49.88.48). CUMIANA Venerdì 1 al centro sportivo Camusso di via San Giuseppe, serata per l'investitura ufficiale delle maschere locali "Frutasè e Frutasera", alle 20,30 cena (prenotazione obbligatoria al numero 338/645.0037, costo 15 euro); alle 21,30 investitura delle maschere. La sfilata di carri e maschere sarà domenica 3, con partenza alle 14 dal centro sportivo. L'arrivo è in piazza Martiri dove si esibiranno gli sbandieratori e i musici Cigno Nero. F FAVRIA Per il carnevale dei tajastrass, venerdì 1, nel salone polivalente, presentazione dei Reali del Carnevale 2008 e serata discoteca. Sabato 2, ore 15, giochi per bambini, alle 21, serata danzante. Domenica 3, ore 14,30, sfilata per le vie del paese; alle 20, cena al Salone San Michele. I IVREA Venerdì 1, alle 20,30 alla Società Canottieri Sirio, cena della "tofeja" (fagioli grassi) a 23 euro, musica con il Planet Group ed elezione di Canottiera e Canottiere 2008. Domenica 3, alle 21,30, veglione di carnevale con l'orchestra di Loris Gallo. Mercoledì 6, alle 20,30, cena della polenta e merluzzo (25 euro). Venerdì 1, alle 21 all'auditorium Mozart di corso Massimo d'Azeglio 69, inizia la rassegna "Teatro popolare piemontese... e...": la compagnia Volti Anonimi di Torino presenta la commedia "Don Fedele Bertone, quanti guai in processione". Info 0125/64.10.81 (dalle 15 alle 18). Il sabato e la domenica è aperto al pubblico il laboratorio-museo Tecnologic@mente, in piazza San Francesco. Visite dalle 15 alle 19. Il biglietto per la visita costa 5 euro, riduzioni per studenti e over 65. Info: www.museotecnologicamente.it. L LEINI' Sabato 2, a Villa Chiosso, piazza I Maggio, ore 10-13, conferenza sul tema "Dislessia la fatica a scrivere e leggere bene per orientarsi nella conoscenza dei disturbi evolutivi specifici dell'apprendimento". LUSERNA SAN GIOVANNI Il Museo del gioco e del giocattolo Il Paese dei Balocchi, via Diaz 21, è visitabile su prenotazione. Info 0121/907.87. M MONCALIERI Venerdì 1, ore 17, alla Biblioteca civica "A. Arduino" di via Cavour 31, nell'ambito del ciclo di incontri "Viaggio nella Musica", la musicologa Elisabetta Lipeti accompagnerà il pubblico all'ascolto guidato del poema sinfonico di Franz Liszt, "Les Préludes" (1848-50). Ingresso libero. Per informazioni 011/640.16.11. Martedì 5, alle ore 17, nella sala conferenze della Biblioteca civica di via Cavour 31, nell'ambito della rassegna "I Martedì dei Ragazzi", organizzata dal Comune e dedicata ai piccoli dai 4 ai 10 anni, proiezione del film "Barby e lo schiaccianoci". I laboratori di lettura e visione di film o manualità proseguono fino al 4 marzo. Info 011/ 640.16.03. Venerdì 8, ore 21, nel salone della Famija Moncalereisa, in via Alfieri 40, si terrà lo spettacolo musicale dal titolo "Una sera con i Cetra", proposto dal gruppo Quarto Eccedente, affermati musicisti dell'area torinese con la passione per le sonorità brillanti degli Anni Cinquanta. L'ingresso al concerto è libero. per informazioni telefonare al numero 011/64.16.01. Il Circolo Culturale Saturnio organizza il "20th European Music Competition Città di Moncalieri", il concorso dedicato ai giovani musicisti di ogni nazionalità. Cinque le sezioni: pianoforte, archi solisti, fiati solisti, formazioni cameristiche e alunni di istituti musicali non pareggiati. In premio borse di studio, concerti e diplomi di riconoscimento. Iscrizioni entro l'1 marzo. Le modalità di partecipazione sono consultabili sul sito www.saturnio.it. Info 011/ 374.03.21. Da lunedì 4 al 25 febbraio il Fotoclub Moncalieri di via Alfieri 40 organizza un ciclo di proiezioni di fotografie e mostre curate dai soci. Un filone tra straordinari panorami e foto a tema libero. Info 011/64.16.01 o www.fotoclubmoncalieri.it. Fino al 23 febbraio, alla biblioteca "A. Arduino" di via Cavour 31, si può visitare la mostra "Body and Soul". Visite dal lunedì al venerdì, dalle ore 14 alle ore 19; sabato dalle 9,30 alle 13,30. Ingresso libero. Per avere informazioni 011/640.16.11 MONTANARO Venerdì 1, alle 21,30 al padiglione allestito sul piazzale della Stazione, serata revival con I Mirage offerta dai coscritti della classe 1989. Sabato 2 alle 19,45, in Municipio, la presentazione del corpo carnevalesco e l'incoronazione della Bela Ciaplera; alle 20,30 la serata prosegue al padiglione con la cena e la serata danzante. Domenica 3 alle 9,30 la fagiolata offerta dai coscritti; alle 10,30 la messa con il corpo carnevalesco e alle 12,30 il pranzo "grasso" al padiglione. Carnevale dei bambini alle 15, e alle 21 il gran gala, con la musica di Gianni dj. El3Men2. Lunedì 4 alle 9,30 la fagiolata in frazione Pogliani; alle 20,30 la sfilata "sotto le stelle", con la partecipazione della banda musicale. Martedì 5 alle 17,30 la bruciatura dello scarlo e alle 19 la cena della polenta. N NOMAGLIO Venerdì 1, alle 19,30 alla trattoria Burnel, si tiene la cena di chiusura del carnevale a base di polenta e merluzzo. O ORBASSANO Fino a sabato 2, nella biblioteca, mostra multimediale (una parte della quale dedicata agli adulti e una parte dedicata ai ragazzi) sulla Shoah, in occasione della Giornata della Memoria (orario: mar. e gio. 9,30-12,30, 14-19; meroledì e venerdì delle1 14 alle 19; sabato dalle 9,30 alle 12,30). Pista di pattinaggio sul ghiaccio nella centrale piazza Umberto I. La pista, che è aperta a tutti, ossderva i seguenti orari: da lunedì a venerdì 15,30-19 e 20,30-22,30; sabato 10,30-12, 15-19,30 e 20,30-23,30; domenica. 10,30-12, 14,30-19,30, 20,30- 23,30. P PECETTO Giovedì 7, alle 21, nella sala incontri della biblioteca comunale, piazza Rimembranza 9, per il ciclo "Incontri con l'autore", Bruno Gambarotta e Renzo Cappelletto presentano il libro "Giallo polenta". PEROSA ARGENTINA Sabato 2, nel salone della Croce verde in via Chiamo, serata di carnevale aperta a tutti organizzata dalla società Fc Perosa. La festa prende il via alle ore 19 con la cena, per poi proseguire con la musica di Max. Costo 15 euro per gli adulti (con un omaggio all'ingresso), 5 euro per ragazzi fino ai 12 anni. Prenotazioni 348/604.33.39, oppure 340/ 605.63.53. PIANEZZA Mercoledì 6 alle 21 nella sala della biblioteca di via Matteotti 2 incontro sul tema "Darfur, quattrocentomila morti nel silenzio". L'ingresso alla serata è libero a tutti. PINASCA Venerdì 1, alle 21,15, nel Salone polivalente, ""Danze occitane e non solo", serata di danze occitane, franco-provenzali, basche e internazionali in genere organizzate dall'associazione Cassandra. Ingresso: 2 euro. Info 0121/51.41.11, 333/105.613.7. PIOSSASCO Venerdì 1 nella Sala Onde del Mulino in via Riva Po, appuntamento con "Pance ninne, pappe ciance", proposto dalla Coop Atypica di Collegno per genitori ed insegnanti, a sostegno della genitorialità. Sarà presentato il libro "Bimba Gegè sua eccellenza, altezza serenissima". Ingresso alla serata è libero a tutti. Info 349/129.92.50. PRALORMO Martedì 5, alle 21, si brucia il Carnevale in piazza Risorgimento, con bugie e vin brulè. R RIVALTA Il gruppo Arridanza organizza un gran ballo folk di carnevale, sabato 2, nel salone del bocciodromo di via Monte Ortigara 32, alle 21,30. E' gradita la partecipazione in maschera. Per partecipare alla serata è necessario avere la tessera dell'Arci. Info 011/909.14.89, e-mail arridanza@libero.it. RIVARA Sabato 2 alle 21, al Teatro Comunale, va in scena lo spettacolo "Tutti insieme appassionatamente" della compagnia I Giovani 28. Info e prenotazioni 347/913.63.98. Al centro d'arte contemporanea del Castello si può ammirare la mostra "Natale con noi-Uomini di buona volontà": sono presentati un presepe brianzolo in carta dell'Ottocento e un presepe contemporaneo di terracotta di Nando Crippa. Apertura dal martedì al venerdì dalle 15 alle 19; sabato e domenica dalle 10,30 alle 12,30 e dalle 15 alle 19 (su prenotazione). Info 0124/311.22. RIVAROLO Sabato 2 alle 18, nei locali di Villa Vallero in corso Indipendenza 68, si inaugura la mostra "Racconto: colori e forme" di Anna Torriero e Elio Torrieri. Apertura fino al 2 marzo, il sabato e la domenica dalle 16 alle 19. Ingresso libero. RIVOLI Il Club des Poetes organizza la XIII edizione del Premio di Poesia e Narrativa Rivoli 2008. Le opere partecipanti, in lingua italiana, dovranno essere inviate entro il 9 febbraio al Club Des Poetes c/o associazione G. Emme, via Savarino 8b, 10098, Rivoli (To). Info 339/439.38.25, e-mail poetes@tin.it S SAN GIORGIO CANAVESE Venerdì 1, alle 20,30 a Palazzo Comunale, vengono presentati la Castellana e il Generale, oltre al "Babacio" di cartapesta, simbolo del carnevale. Segue la serata danzante in compagnia di Katia e le Nuove Idee al salone comunale di frazione Cortereggio. Sabato 2 alle 20 sfilata notturna di personaggi e carri allegorici. Domenica 3, dopo la messa delle 11, distribuzione dei fagioli grassi a San Giorgio e a Cortereggio; alle 13 la "Giostra del biro" con i coscritti della classe 1989, alle 15 il "Carnevale dei bambini" nel salone comunale "Falconieri", che alle 21 ospita il ballo in maschera con l'orchestra Polvere di Stelle. Lunedì 4 alle 19,30 la fiaccolata, il ballo della "coranta" e il rogo del "Babacio" in piazza, dove alle 20,30 inizia la "cena della Castellana", accompagnata dalle note della Magica Atmosfera. SAN MAURO Lunedì 4, alle 15,30, nella Rsa di via Mezzaluna, si terrà un incontro sul tema "L'Anziano a letto. Cosa fare?". Da lunedì 4 al 9 febbraio, nell'ufficio Affari Sociali del comune, in via Martiri della Libertà 150, si possono effettuare le iscrizioni ai corsi di ginnastica dolce per la Terza Età. Info. 011/821.77.62. Martedì 5 e mercoledì 6, dalle 9 alle 11, in Municipio, si può prenotare la gita dedicata alla Terza Età, del 12 febbraio, alla visita alla Reggia di Venaria Reale. Da giovedì 7 al 14 febbraio, al Centro Polivalente di via XXV aprile è allestita una mostra sull'esodo delle popolazioni della Dalmazia e dell'Istria. Una manifestazione, organizzata dall'amministrazione civica, è fissata per martedì 5, alle 21, nella sala del consiglio comunale. SANTENA Sabato 2 si festeggia il carnevale con una grande sfilata, alle 14. I carri allegorici attraverseranno il centro storico con il seguito dei gruppi in maschera a tema. SESTRIERE Giovedì 7, alle 10, apertura della fiera enogastronomica con prodotti tipici a Borgata, nell'ambito di "Piemonte mondiale". Degustazione e vendita di prodotti. Info 0122/75.54.44. Giovedì 7, alle 20,30, fiaccolata di presentazione della pista che ospiterà la prossima settimana la Coppa del mondo della Banchetta con fuochi artificiali a Borgata. Info 0122/75.54.44. SETTIMO TORINESE Venerdì 1, alle 17, alla Casa dei Popoli di vicolo del Portone, "A sip of english, un sorso di inglese", occasione per conoscere la lingua inglese sorseggiando succhi di frutta. Per iscrizioni e informazioni: 011/802.83.49. Sabato 2, alle 10,30, nella biblioteca civica Cesare Gasti di piazza Alpini, "L'ora del racconto", letture per bambini. Ingresso libero per tutti. Per informazioni 011/802.85.82. Sabato 2, alle 20,30, nel salone parrocchiale della Frazione Mezzi Po, serata sulle adozioni a distanza in Brasile. Interviene al dibattito suor Luisa De Grossi. Mercoledì 6, alle 17, alla Casa dei Popoli di vicolo del Portone, "Un pètit peu de thé pour toi.", incontro per approfondire la conoscenza della lingua francese sorseggiando del the. Iscrizioni allo 011/802.83.49. Mercoledì 6, alle ore 21, al palazzetto dello sport (via San Benigno), il Gruppo Fotografico Il Gambero presenta le proiezioni in dissolvenza di Silvia Sales dal titolo "Le riserve naturali della Peninsula Valdez e di Punta Tombo" e di Roberta Rogina dal titolo "Mongolia viaggio nella terra di Gengis Khann". Seguirà il commento delle autrici e il dibattito tra i presenti. L'ingresso alla serata è libero. STRAMBINO Domenica 3 festa del rione Tamboletto: alle 11, in via Somis, presentazione degli Sniurot 'd Tambulaj e distribuzione di polenta e salsiccia. SUSA Domenica 3 alle 14,30 "Carnevale dei bimbi" nel parco di Augusto, con animazione e giochi. In caso di pioggia, la manifestazione viene annullata. T TORRE PELLICE Venerdì 1, alle 21, nella sala consiliare del Comune, con l'incontro "Cittadini e energia" si parlerà di risparmio energetico e fonti rinnovabili, rivolto ai residenti di Torre Pellice e di Angrogna. TROFARELLO Sabato 2, ore 16, nel Centro Polifunzionale Marzanati di via Cesare Battisti 25 musica del gruppo Cartoni in faccia e Pinko Punk. L'ingresso è libero. Info 011/649. 13.91 oppure informagiovani@comune.trofarello.to.it. Sabato 2, alle ore 16, nel centro polifunzionale "G. Marzanati" di via Cesare Battisti 25, festa "Pass15" con musica dal vivo, aperta a tutti i ragazzi nati nel 1993. Ai giovanissimi sarà consegnato il carnet "Pass15" col quale potranno accedere a diverse attività. Seguirà rinfresco. Domenica 3, davanti alle chiese, saranno vendute le "primule della vita nascente", a cura del Centro Aiuto alla Vita. V VALPERGA Lunedì 4 e martedì 5, con inizio alle 21 al cinema Ambra di Valperga, si svolge lo "Zucchino d'oro", rassegna canora organizzata da Pro loco Valperga-Belmonte e Radio Gran Paradiso. Tre le categorie in gara: dai 4 ai 12 anni, dai 13 ai 17 e dai 18 in poi. Info 0124/ 65.06.51, 333/505.33.26, www.zucchinodoro.it. VENARIA REALE Per visitare la Reggia di Venaria Reale: biglietteria in via Mensa 34, martedì, mercoledì, giovedì, sabato e domenica: dalle ore 9 alle 20 (chiusura della biglietteria alle ore 18,30; ultimo biglietto "Reggia + Giardini" entro le ore 15,30); venerdì: dalle ore 9 alle 17 (chiusura biglietteria alle ore 15,30); chiuso il lunedì. Numero verde 800/329.329, www.lavenariareale.it. Per visitare i Giardini della Reggia di Venaria Reale, biglietteria in viale Carlo Emanuele II, da martedì a domenica: dalle ore 9 alle 17 (chiusura biglietteria alle ore 16), chiuso il lunedì. Info 011/459. 85.07; numero verde 800/329. 329, www.lavenariareale.it; Punti vendita della rete Ticket One, piazza Castello 165, Torino, tel. 011/432.56.81. Mercoledì 23, alle 20,45, all'auditorium Don Milani, corso Papa Giovanni XXIII, il Cai organizza l'incontro "Sudafrica. Il mondo in un paese" a cura di Carlo Brizio. Ingresso libero. VICO CANAVESE Inaugurata nelle scorse settimane, la biblioteca comunale della frazione Drusacco è aperta ogni mercoledì e sabato dalle 15. VILLARBASSE Venerdì 1, alle 21 nella sala incontri di via Vitrani alle 21 incontro sulla missione Brazaville-Congo. Sabato 2, alle 16, carnevale nella sede dell'associazioni Anni D'oro. Alle 20 in auditorium festa e ballo in maschera. Domenica 3, alle 15, in piazza delle chiese spettacolo di burattini e carnevale dei bambini. VINOVO Sabato 2, ore 21, al Castello della Rovere, grande ballo in maschera. Domenica 3, ore 11,15, partenza del corteo mascherato da piazza Marconi per la consegna delle chiavi della città a la Bela Pulaiera e al Cucaeuv; ore 14,30 sfilata dei carri allegorici con partenza da piazza San Martino. VISCHE Venerdì 1, alle 21, nel salone pluriuso di via Mazzè, per il ciclo dei "Venerdì culturali" dell'associazione Natura e Paese, l'astronomo Claudio Casacci parla de "La chiave segreta dell'universo", con filmati e slide. VOLPIANO Sabato 2, dalle 19,30, nella Sala Polivalente di via Trieste 1, "Grande fagiolata" e, a seguire, intrattenimento musicale con l'orchestra Liscio Simpatia. Domenica 3, dalle 7 alle 18, in piazza Madonna delle Grazie, "Cercuriosando, mercatino del Gruppo Alba.

Torna all'inizio


Illusi Nemici della Class Action (sezione: Class action)

( da "Finanza e Mercati" del 05-02-2008)

Argomenti: Class Action

Da Finanza&Mercati del 05-02-2008 Proprio mentre la Commissione Attali ha indicato la class action tra le riforme necessarie per ammodernare la Francia, in Italia si registrano i primi distinguo e gli indizi di qualche difficoltà. L'impressione, infatti, è che il governo Prodi abbia inserito l'azione collettiva nella Finanziaria con un colpo di mano estemporaneo, e questo spiegherebbe il carattere approssimato dell'impostazione giuridica, anche nella sua formazione testuale, del nuovo istituto. Però, il colpo di mano ha avuto quantomeno l'effetto di cogliere un po' di sorpresa quei poteri cosiddetti forti che si supponeva - e si suppone - avrebbero più da rimetterci dall'introduzione della azione collettiva. Costoro, soprattutto le Banche, presi con la guardia abbassata non sono stati in grado di reagire con tempestività, mettendo in campo tutta la loro potenza di lobby per impedire, o almeno annacquare, questa novità. E quindi, se il prezzo da pagare perché l'Italia abbia anch'essa la sua class action è stato quello di una certa - peraltro notevole - approssimazione giuridica, forse si tratta di un sacrificio non troppo grave: meglio un'azione collettiva imperfetta, che una perfetta ma confinata nel libro dei sogni, come dicono i giuristi, de iure condendo, e cioè del diritto che si spera ci sia un giorno, ma che intanto adesso non c'è. Però le forze della reazione, seppur prese alla sprovvista, ora stanno serrando le fila. È di questi giorni, infatti, la notizia che le banche, valutando se appostare nei bilanci un qualche fondo a copertura di eventuali rischi da class action, stanno raccogliendo pareri secondo cui il nuovo istituto si applicherebbe solo ai danni che si verificheranno dopo l'entrata in vigore dell'istituto, e cioè da metà di quest'anno in avanti. È chiaro dove si vuole andare così a parare: la class action non si applicherebbe a casi quali i bond argentini, Cirio, Parmalat, Fin.part e così via; non solo, ma le prime azioni, visto che avrebbero per oggetto danni che emergeranno al più presto nella seconda metà 2008, non potrebbero concretamente decollare - per gli ovvi tempi tecnici - prima di un paio di anni. E nel frattempo, forse si riuscirà a ottenere per via legislativa il depotenziamento dell'istituto. Però, sembra davvero che questa impostazione sia più che altro un illusorio frutto della disperazione. La nuova normativa sulla azione collettiva, infatti, è di natura non sostanziale, bensì processuale, in quanto innova su un principio basilare proprio del processo civile (art. 100 del codice di procedura) per cui per agire o resistere in giudizio occorre avervi un interesse. Il che significa che, chi avvia una causa, può farlo in quanto abbia lui un interesse a ottenere per via giudiziaria il risultato che si prefigge, risultato che a sua volta dovrà incidere direttamente sulla sua sfera giuridica. Beninteso, nell'ordinamento non mancano gli esempi di legittimazione conferita a un soggetto perché tuteli interessi di altri: si pensi al procuratore che agisce per conto del rappresentato, oppure al tutore dell'interdetto, o alla potestà genitoriale sul figlio minore. Però, e qui sta il punto, in tali casi tra colui che agisce e il soggetto nel cui patrimonio giuridico si produrranno gli effetti della sentenza, sta un rapporto preciso e individualmente determinato (padre-figlio minore, procuratore-mandante). Con la class action, invece, tutto è diverso: chi avvia l'azione potrebbe anche non avere, e di fatto nella maggior parte dei casi non avrà, la minima idea di chi e quanti siano i soggetti danneggiati che potranno valersi della sentenza, in caso di vittoria. Semplicemente, di quella sentenza potranno valersi, se ne faranno domanda, tutti coloro che a suo tempo avranno dimostrato di appartenere alla class in questione. In altre parole, tra l'attore e questi soggetti non c'è nessun preventivo rapporto formale di mandato, contrattuale o legale che sia. Questa natura processuale dell'innovazione della class action sembra determinante nel contraddire la tesi che valga solo per i danni post-entrata in vigore: è principio istituzionale, infatti, che ogni novità processuale si applica sì a partire da una certa data in avanti, ma con essa si possono difendere diritti sostanziali - quale quello del danneggiato a ottenere il risarcimento - anche sorti in epoca antecedente. Di questo, a quanto si sa, si stanno rendendo conto le stesse banche e i loro consulenti: infatti, c'è l'opinione che, per essere sicuri del risultato, occorrerebbe una presa di posizione formale in sede legislativa, e cioè, l'emanazione di una norma che stabilisca esplicitamente, magari anche solo sotto l'apparenza di interpretazione autentica, la esattezza della auspicata (da loro) conclusione minimalista. Però, a parte la difficoltà di un intervento in tempi brevi con un governo caduto e una legislatura al termine, sembra davvero probabile che una norma del genere sarebbe presto dichiarata incostituzionale: non sembra per nulla ragionevole una differenza di trattamento tra situazioni soggettive sostanziali identiche, ma dovuta solo a una norma di natura processuale che renderebbe possibile la tutela in certi casi e la escluderebbe in altri, solo in funzione di un dato cronologico. Tutto sommato, quindi, almeno per ora, la class action non dovrebbe temere particolari intoppi, se non quelli insiti nella timidezza della sua attuale formulazione. Però, questi movimenti di truppe nel campo dei possibili controinteressati, suggeriscono di non abbassare la guardia. *Docente di Diritto del commercio internazionale all'Università degli Studi di Brescia.

Torna all'inizio


Effetto Clooney sul lago: cemento ovunque Italia Nostra classifica l'agonia dei bacini lombardi. Sul Garda piove poco (sezione: Class action)

( da "Giorno, Il (Nazionale)" del 05-02-2008)

Argomenti: Class Action

Di STEFANO CASSINELLI ? COMO ? LAGHI LOMBARDI osservati speciali. Con l'aumento dei turisti, emergono infatti anche altri problemi come la cementificazione e l'inquinamento. Secondo "Italia nostra" la situazione è grave, tanto che in un dossier dal titolo: "L'agonia dei laghi", l'associazione ambientalista parla di "patrimonio dei laghi italiani sotto assedio". Secondo l'associazione, il Garda se la deve vedere con la siccità e l'inquinamento, mentre il lago di Como soffre di un singolare fenomeno definito "effetto Clooney" secondo cui la presenza della star americana avrebbe determinato una corsa al cemento. Particolarmente delicata sembrerebbe essere la situazione del Garda dove l'elevato numero di turisti nel periodo estivo, circa dieci milioni, ha accentuato il fenomeno dell'inquinamento costringendo alcuni Comuni a vietare la balneazione. Ma i molti turisti, oltre a mettere a dura prova gli impianti di depurazione, utilizzano anche una grande quantità d'acqua e la diminuzione delle risorse idriche aumenta la concentrazione di inquinanti. INSOMMA un cane che si morde la coda. Anche la situazione sul Lario viene definita "molto difficile" a causa del richiamo esercitato dalla presenza della star George Clooney. Il fascino del divo del cinema, unito all'indubbia bellezza del lago di Como, avrebbe fatto partire una vera e propria corsa al cemento con nuove edificazioni e l'arrivo di molta più gente. Tutt'altro che catastrofica invece la situazione secondo una ricerca del Cnr che parla di una stato di "salute dei laghi dal sufficiente al buono". SECONDO GIANNI Tartari, dell'Istituto di ricerca sulle acque del Cnr di Brugherio, ci sono segnali incoraggianti: "Rispetto a 20 anni fa, la situazione è migliorata molto soprattutto grazie all'entrata in vigore della legge che ha eliminato il fosforo nei detersivi domestici e grazie all'intensificarsi delle azioni di collettamento e depurazione previste dai piani di tutela e uso delle acque regionali". Dalla ricerca emerge che i laghi stanno migliorando a partire dal Maggiore, da ormai un decennio in buone condizioni trofiche, ma che soffre ancora del problema di contaminazione da Ddt. Buone anche le condizioni dei laghi di Como e Lugano grazie a 20 anni d'interventi di depurazione. Più critica invece la situazione per il lago di Garda e l'Iseo. IL GARDA ha una "pressione turistica elevata", che causa un leggero peggioramento dello stato di salute del bacino. Mentre l'Iseo ha qualche problema a causa di un grosso bacino di drenaggio concentrato a nord, particolarmente antropizzato e ricco di industrie e a causa di una limitata profondità che non favorisce l'autodepurazione. Insomma i laghi soffrono l'eccessiva presenza umana. Tra vari dubbi resta però una certezza: con i turisti arrivano problemi legati all'inquinamento, ma senza turisti l'economia dei paesi attorno ai laghi sarebbe prossima al collasso. - -->.

Torna all'inizio


Parcheggiano pure le auto a metano (sezione: Class action)

( da "Trentino" del 05-02-2008)

Argomenti: Class Action

Modifiche al Palavis e a quello interrato di Pressano LAVIS. Nel corso dell'ultima riunione, il consiglio comunale di Lavis ha approvato all'unanimità lo schema di convenzione per la gestione in forma associata con i comuni di Giovo e Faedo di Azione 10-2008, riguardo i cosiddetti "lavori socialmente utili", l'iniziativa di utilità collettiva promossa dagli enti locali - con il sostegno finanziario della Provincia - per l'occupazione temporanea di soggetti deboli. Nel corso della stessa seduta e ad unanimità è stata approvata la deroga al regolamento per la disciplina dell'assegnazione e del godimento degli alloggi di proprietà comunale situati nell'edificio dell'ex scuola elementare di Nave San Felice. Pure con parere unanime è stata accolta la proposta di modifiche al regolamento per l'utilizzo del parcheggio interrato di Pressano e per quello a pagamento del Palavis. "Le modifiche - ha spiegato l'assessore Roberto Piffer - permetteranno il parcheggio anche alle macchine alimentate a gas metano purchè dispongano del dispositivo di sicurezza previsto dalla legge". (a.m.).

Torna all'inizio


La colomba Obama sfida il falco Hillary (sezione: Class action)

( da "Unita, L'" del 05-02-2008)

Argomenti: Class Action

Stai consultando l'edizione del La colomba Obama sfida il falco Hillary LA GUERRA è la più ovvia e profonda differenza tra i due candidati democratici alla Casa Bianca: Clinton ha votato e sostenuto la più disastrosa decisione degli Usa dopo il Vietnam, Barack ha parlato contro il conflitto. L'entourage della prima è stato a favore della guerra preventiva. Quello del secondo no N essun candidato auspica che la nazione rinunci alla sua più ultra-decennale ambizione imperiale o che metta fine al complesso carcerario-industriale; nessuno dice che i sobborghi americani e la cultura dell'automobile non sono stili di vita sostenibili in un'era caratterizzata dal prezzo carissimo del petrolio e dal riscaldamento globale. E non di meno questa elezione è assai più incoraggiante di tutte quelle di cui si ha memoria recente. Il programma politico dei due candidati democratici è significativamente più di sinistra sulla guerra, sul cambiamento climatico e sull'assistenza sanitaria rispetto alla piattaforma di John Kerry nel 2004. L'implosione ideologica del conservatorismo, i fallimenti dell'amministrazione Bush e, forse ancor più importante, lo spostamento a sinistra dell'opinione pubblica sulla guerra, sull'economia, sulle libertà civili sono tutti fenomeni che si verificano contemporaneamente e danno ai progressisti l'occasione storica e rara di eleggere un presidente con una maggioranza progressista e con il mandato di cambiare il Paese in senso progressista. L'interrogativo diventa quindi: quale dei due candidati democratici ha più possibilità di coagulare una nuova maggioranza progressista? Io credo con passione, anche se con qualche occasionale dubbio, che la risposta sia ovvia: Barack Obama. Se qualche anno fa mi aveste detto che la sinistra del partito democratico si sarebbe spaccata tra Barack Obama e Hillary Clinton, vi avrei considerato pazzi: Barack Obama è stato un attivista in seno alla sua comunità, un avvocato che si è speso nel campo dei diritti civili, un fedele e affidabile alleato nel senato del suo stato dei gruppi progressisti. Per la sinistra di Chicago, la sua campagna e la successiva elezione al Senato Usa sono state una vittoria collettiva. (Piccola ammissione: mio fratello è uno degli organizzatori della campagna di Obama). Ma, ahimé, le cose non andarono così. Quasi immediatamente Obama - probabilmente già con un occhio a più alti incarichi - si spostò verso il centro. I suoi interventi erano freddi, spesso timidi. La sua esperienza lo colloca al centro dei senatori democratici, appena un pochino più a sinistra di Hillary Clinton sulle questioni di politica interna (ad esempio ha votato contro il disegno di legge sulla bancarotta fraudolenta). Come candidato presidenziale la sua politica interna (con qualche lodevole eccezione sul diritto al voto e sui sistemi di voto) è stata molto vicina a quella dei suoi principali avversari e qualche volta, specialmente sull'assistenza sanitaria, anche un po' meno progressista. Ma mentre la politica interna alla fine dei conti sarà il risultato di una complessa interazione con le assemblee legislative, è nel campo della politica estera che la piattaforma del presidente viene attuata più o meno integralmente. Ed è sul piano internazionale le distinzioni contano di più - ed è qui che Obama è da preferire a Hillary Clinton. La guerra è la più ovvia e profonda differenza tra i due: Hillary Clinton ha votato e sostenuto la più disastrosa decisione di politica estera degli Usa dopo il Vietnam e Barack Obama (in un momento in cui per farlo ci voleva un gran coraggio) ha parlato contro la guerra. In questa campagna le loro proposte sono relativamente simili, ma sul piano retorico e del modo di porsi Hillary Clinton ha fatto il falco rispetto alla colomba Obama attaccandolo da destra praticamente su tutto: dall'ipotesi di un attacco nucleare preventivo ai negoziati con il presidente dell'Iran. La posizione da falco di Hillary Clinton rispetto a Obama è palese se guardiamo i suoi consiglieri. L'entourage dei suoi consiglieri è dominato da persone che credevano e credono che la guerra preventiva contro l'Iraq è stata la scelta giusta. L'entourage di Obama è costituito quasi esclusivamente da persone che hanno giudicato la guerra in Iraq un errore. La concezione sostanzialmente difensiva di Hillary Clinton sul modo in cui tagliare l'erba sotto i piedi dei repubblicani sul tema della sicurezza nazionale (in sostanza sostituendosi da falco ai falchi repubblicani) è un esempio di un problema più grande che affonda le sue radici nel fatto che molti suoi collaboratori hanno fatto parte dell'amministrazione di suo marito. La loro identità politica si è formata nel calor bianco della battaglia politica, dalla avversione feroce di Gingrich all'indagine di Ken Starr. L'imperativo dominante era sopravvivere contro tutto e contro tutti. Come un animale in trappola che si stacca la zampa a morsi per liberarsi, la compagine di Clinton alla fine del mandato non aveva più le gambe su cui avrebbe dovuto marciare la realizzazione del programma presentato agli elettori. L'aspetto positivo di questa esperienza, spesso vantato dai Clinton, è che sanno come lottare e come sopravvivere. Ma il costo è stato altissimo. Sappiamo come sono andati a finire i progressisti sotto il clintonismo: erano le zampe abbandonate nella trappola. E questo ci porta a quello che non sappiamo. Un presidente non può costruire un movimento, ma può essere il suo messaggero come fece Reagan. Ciò che in parte delude e frustra di Obama è che sembra avere le potenzialità per essere un messaggero del genere e poi si rivela riluttante a parlare in termini ideologici. Quando invoca gli organizzatori sindacali per opporsi alle violenze padronali e difendere la settimana lavorativa di 40 ore o quando dice che siamo tutti legati gli uni agli altri "come fratelli... o come sorelle", riporta al centro del dibattito i più profondi valori progressisti: la solidarietà e l'azione collettiva. Ma Obama pone l'accento su una politica di "unità" che, letta spietatamente, sembra idolatrare l'intesa bipartisan come un fine in sé. In generale, tuttavia, la posizione di Obama racconta una storia della politica che si distingue tanto da quella raccontata dai devoti degli accordi bipartisan e delle larghe intese quanto da quella degli attivisti progressisti ancorati tuttora alla mistica dell'incessante battaglia tra le forze del progresso e quelle della reazione. Se differisce da quanto mi piacerebbe sentire, è anche chiaramente diretta a costruire la coalizione che è la raison d'etre della candidatura di Obama. Provate a riflettere su questo passaggio di un discorso di Obama: "Nel corso della vita ho imparato che si può rimanere fedeli ai propri principi pur cercando di arrivare a coloro che potrebbero non essere d'accordo con te. E sebbene i politicanti repubblicani di Washington probabilmente non sono interessati ad ascoltare quanto abbiamo da dire, sono del parere che gli elettori repubblicani e indipendenti, che non stanno a Washington, sono interessati ad ascoltarci. Queste elezioni ci offrono una occasione che capita solo una volta nel corso di una generazione". Obama distingue tra mala fede, implacabili nemici (lobbisti, interessi forti, "politicanti") e oppositori ideologici in buona fede (repubblicani, indipendenti e conservatori per bene). Obama vuole corteggiare i secondi e utilizzare il loro appoggio per sbaragliare i primi. Forse è poco probabile, ma indubbiamente consente agli ex repubblicani di passare dall'altra parte senza vergognarsi. A loro non si chiede di rinunciare, ma solo di unirsi agli altri. L'interrogativo su chi possa meglio costruire un sostegno popolare a un programma di governo progressista è connesso - ma separato - alla questione della probabilità di essere eletti. Attribuendo un certo tetto alla capacità di attrazione di Hillary Clinton la sua campagna sembra finalizzata ad ottenere il 50% + 1, una sorta di replica del 2004 ma con il cambio di campo di uno Stato o due: la Florida, forse, o l'Ohio. Obama punta ad un obiettivo più ambizioso: una elezione che rappresenti un cambiamento profondo con una percentuale e un indice di popolarità in grado di avviare una stagione di riforme e di consentire la realizzazione del programma. Perché dovremmo pensare che ce la può fare? Per farla breve, Obama è uno dei più talentuosi e affascinanti uomini politici che si ricordino, almeno negli ultimi tempi. Forse il primo in assoluto. Sul sito www.pollster.com potete trovare una serie di sondaggi effettuati durante la campagna elettorale democratica. L'andamento del grafico sul piano nazionale e nei primi quattro Stati è assolutamente regolare. Hillary Clinton inizia sempre in lieve vantaggio o, più spesso, in netto vantaggio grazie alla sua maggiore visibilità e al marchio Clinton. In seguito il sostegno di cui gode Hillary Clinton aumenta lievemente, rimane stazionario o diminuisce. Ma non appena si avvicina il giorno delle elezioni e gli elettori cominciano a prestare maggiore attenzione, all'improvviso la percentuale di elettori a favore di Obama comincia ad aumentare in maniera esponenziale. Oltre a convincere quelli che già votano, Obama ha fatto una delle promesse più antiche: portare alle urne nuovi elettori (specialmente tra i giovani). È un fenomeno che, se dovesse proseguire con Obama come candidato del partito democratico, stravolgerebbe completamente l'aritmetica elettorale. I giovani sono di gran lunga gli elettori più progressisti e sono per la quasi totalità a favore di Barack Obama. Chiunque venga eletto a novembre, con ogni probabilità i progressisti si sentiranno frustrati. Tuttavia non conosciamo i futuri giudizi e le future iniziative dei candidati, oscurati come sono dal mantello del tempo. Chi avrebbe potuto prevedere che il Bill Clinton del 1992 che fece campagna elettorale con Nelson Mandela, in seguito avrebbe minacciato sanzioni contro il Sud Africa che aveva approvato una legge che consentiva la produzione di farmaci generici a prezzo basso per la cura dell'Aids o che il George W. Bush del 2000, un affabile "centrista" le cui vacillanti posizioni nel campo della politica estera propendevano per l'isolazionismo, sarebbe diventato un compiaciuto, maniacale, messianico strumento della guerra globale? In questo senso Bill Clinton ha ragione: votare ed eleggere Barack Obama è "come lanciare i dadi". È una affermazione che vale per tutte le elezioni. Ma la candidatura di Barack Obama rappresenta di gran lunga la migliore occasione per la sinistra - per dirla con le parole di Buchanan - di riprendersi la metà più grande del Paese. È una occasione che non possiamo lasciarci sfuggire. © The Nation Traduzione di Carlo Antonio Biscotto di Christopher Hayes/ Segue dalla prima.

Torna all'inizio


Il collettivo autonomo rovina un po' la festa (sezione: Class action)

( da "Provincia Pavese, La" del 05-02-2008)

Argomenti: Class Action

In piazza urlano "Buffoni" e gridano gli slogan della protesta: "Libertà di conoscenza". Qualche tensione con la polizia Il collettivo autonomo rovina un po' la festa Una quarantina di giovani contestano il rettore e il commissario Frattini PAVIA. Una quarantina di persone dietro lo striscione rosso con scritto "L'Università è Cosa Nostra" hanno protestato tutta mattina dietro la porta dell'Aula Magna, con slogan e fischietti. All'ingresso principale sventolava invece un lenzuolo di Azione Universitaria con la scritta "Ratzinger è l'unico rettore". Al grido di "Buffoni", "Libertà di conoscenza, basta casta e onnipotenza" e più prosaici richiami a Franco Frattini per la sua proposta di controllare il web, il Collettivo Universitario Autonomo ha fatto sentire la sua voce. Parla Lorenzo Spairani: "Portiamo avanti un discorso di libertà reale, che viene negata quando mancano gli spazi, i piani di studio flessibili, i tempi degli studenti, e quando si preferisce il nozionismo allo sviluppo di uno spirito critico". Infatti "sugli studenti ricadono solo le briciole delle risorse destinate a un'organizzazione punta al mantenimento di un sistema fatto da baroni da un lato e precari dall'altro". Sull'internazionalizzazione, punto forte del progetto del Rettore per Pavia, commenta: "Eppure vige il caos nella gestione degli stage, che sono ore di lavoro gratis per studi privati e piccole imprese, che spesso forniscono competenze settoriali che muoiono con la fine dell'azienda". Insomma, gli studenti del Collettivo si lamentano che "l'Università dovrebbe essere cosa nostra, invece assomiglia di più a una mafia". Protestano anche per la presenza di Franco Frattini. E così i fischi sono andati spartiti equamente tra il Commissario europeo e il rettore "in quanto simbolo di un problema, della casta che si perpetua sempre uguale a sé stessa" e la polizia, che a mezzogiorno, dopo aver cercato di convincere i ragazzi a sloggiare con le buone ha allontanato gli studenti spingendoli giù dai gradini. Spintoni, mani per lo più alzate, e venticinque poliziotti hanno relegato i manifestanti verso il muro, da cui non si sono mossi fino alla fine delle prolusioni. Anna Ghezzi.

Torna all'inizio


Fiumi di soldi nelle casse comunali ma anziani e disabili restano a secco - antonio fraschilla (sezione: Class action)

( da "Repubblica, La" del 05-02-2008)

Argomenti: Class Action

Pagina IV - Palermo IL CASO Il coordinamento H sul piede di guerra. class="hilite">La minaccia di una class="term">class class="term">action per la perdita dei buoni libro Fiumi di soldi nelle casse comunali ma anziani e disabili restano a secco ANTONIO FRASCHILLA (segue dalla prima di cronaca) Le cooperative che si occupano di 200 minori, rischiano sempre di chiudere perché aspettano di essere pagate da due anni e vantano 26 milioni di euro di crediti. Per non parlare dei progetti scolastici che non si fanno più "per mancanza di fondi", delle due case rifugio per le donne vittime di violenza che non hanno più alcun finanziamento o degli 800 orfani di padre lavoratore, che da quest'anno non riceveranno più l'assegno. "Le tasse sono aumentate a dismisura, ma allo stesso tempo è stata falcidiata la spesa sociale, che per una città come Palermo è vitale", attacca Maurizio Calà, segretario della Camera del lavoro. Una delle principali vittime del taglio alla spesa sociale sono stati gli anziani: se fino al 2006 gli anziani che usufruivano dell'assistenza domiciliare, attraverso le cooperative private, erano 450 per 36 ore mensili, adesso sono appena 200 per 20 ore al mese. "Un disastro se si pensa che i fondi risparmiati sulla pelle dei più deboli sono andati in parte a coprire i buchi di bilancio delle municipalizzate, che a loro volta forniscono un pessimo servizio ai palermitani, basti vedere la raccolta dei rifiuti in città", continua Calà. Per "mancanza di fondi", dal primo gennaio non sono state più rinnovate le convenzioni con le due case di assistenza alle donne vittime di abusi, perché costavano circa 650 mila euro: adesso sono oltre 400 le assistite che non sapranno a chi rivolgersi visto che le due strutture, la Casa delle Moire e Villa Anna, senza i fondi comunali non possono più andare avanti. Sempre nell'ottica del contenimento della spesa, l'amministrazione comunale ha aumentato la richiesta di compartecipazione all'assistenza dei disabili, facendo valere una vecchia circolare dell'assessorato regionale agli Enti locali e cambiando i parametri per richiedere l'assistenza: "Nei giorni scorsi il Comune ha chiesto ai disabili che hanno invocato l'assistenza domiciliare la compartecipazione economica, sulla base però del reddito di tutto il nucleo familiare e non solo su quello della persona con disabilità - attacca il coordinamento H per i disabili siciliani - La richiesta di compartecipazione raggiunge adesso il 50 per cento del costo del servizio. In molti non potranno più permettersela". Da quest'anno inoltre il Comune non erogherà più il contributo agli 800 orfani di padre lavoratore, sempre per il solito motivo: "Mancano i fondi". Altre vittime dei tagli alla spese, nonostante l'aumento delle tasse, sono le 25 mila famiglie palermitane con un reddito inferiore ai 10 mila euro che non riceveranno più il buono per il rimborso dei libri: la spesa di 1,2 milioni di euro è stata tagliata dal bilancio comunale del 2007. Ben cinquecento famiglie minacciano adesso una class="term">class class="term">action e per giovedì hanno indetto un incontro pubblico alla scuola media Franchetti. "D'altronde i fondi per la scuola sono stati praticamente azzerati - dice Alessandra Siragusa, capogruppo del Partito democratico a Palazzo delle Aquile - Finiti i finanziamenti per i progetti sulla dispersione scolastica e sull'ambiente. Peccato però che nel frattempo le spese per i consigli d'amministrazione delle municipalizzate e le consulenze siano rimaste sempre fisse intorno ai 6,7 milioni di euro, così come l'impegno per il gabinetto del sindaco e lo staff del consiglio comunale che riceveranno dal bilancio 21,9 milioni di euro". Ma dove sono finiti allora i soldi derivanti dall'aumento delle entrate tributarie, circa 110 milioni di euro? In parte per finanziare la spesa per le società municipalizzate, salita dai 216 milioni del 2005 ai 262 dello scorso anno. In parte per i debiti fuori bilancio, passati dai 22 milioni del 2005 agli oltre 49 del 2007. Ma non solo: "è cresciuta la spesa per il personale, soprattutto dirigenti - spiega il consigliere del Pd, Rosario Filoramo - e il Comune ha dovuto anche risarcire molti cittadini per espropri fatti in maniera sbagliata. A pagare però sono sempre i più deboli".

Torna all'inizio


Neve in appennino impianti riaperti? (sezione: Class action)

( da "Provincia Pavese, La" del 05-02-2008)

Argomenti: Class Action

Cronaca Neve in Appennino Impianti riaperti? VARZI. Nevica abbondantemente dalla scorsa notte su tutto l'Appennino pavese. E' nevicato anche sulle colline di Salice e Godiasco, qualche fiocco anche a Voghera. Da ieri mattina sono entrati in azione i mezzi spargisale e spartineve della Provincia per cercare di ripulire le strade. Dal Brallo a Cima Colletta, dal Passo Penice a Pian del Poggio il manto bianco supera i 15-20 centimetri. Da registrare una spolverata di neve anche verso le zone collinari dell'Oltrepo in particolare verso Zavattarello, Romagnese sino a Sant'Alberto. "Ma i mezzi spartineve - spiegano i tecnici della Provincia - sono intervenuti solo nella zona montana della Valle Staffora. Si raccomanda comunque l'uso di catene o gomme da neve per raggiungere i Passi Penice, Armà e Giovà. Le basse temperature, nonostante il lavoro ininterrotto dei mezzi spartineve, rendono il fondo ghiacciato". Intanto, per neve, è stata chiusa la strada provinciale che collega il Brallo al Passo del giovà nel tratto compreso tra Cima Colletta ed il Giovà, per evitare qualunque tipo di problema alle vetture ed ai mezzi in transito. Sorridono gli operatori turistici: la copiosa nevicata potrebbe infatti permettere l'apertura degli impianti di risalita. Il prossimo week-end si dovrebbe dunque sciare senza problemi al Passo Penice, a Pian del Poggio ed a Caldirola. A Pian del Poggio, ieri, il manto bianco caduto in giornata variava dai 20 centimetri del paese ai 30 del Monte Chiappo. (a.d.).

Torna all'inizio


Nido aziendale per le lavoratrici (sezione: Class action)

( da "Messaggero Veneto, Il" del 05-02-2008)

Argomenti: Class Action

L'assessore Licia Morsolin ne ha parlato in occasione di un incontro sulle pari opportunità Nido aziendale per le lavoratrici Allo studio della Provincia una sinergia con altri enti pubblici Presentato il bando del premio rivolto alle imprese isontine Un nido aziendale per i figli delle dipendenti di vari enti. È questa l'idea a cui sta lavorando la Provincia, alla ricerca di una soluzione al problema delle mamme lavoratrici. Del progetto si è parlato ieri, in occasione della presentazione del bando per concorrere al premio "Campione in opportunità 2008 - Il buon lavoro di parità", indetto per rendere merito alle aziende isontine che mettono in atto azioni volte alla conciliazione dei tempi di vita e di lavoro, come la flessibilità di orario, la formazione, la stabilizzazione o la sostituzione delle donne con contratti atipici e, appunto, l'attivazione di nidi. "Ci proponiamo di dare un input alle aziende locali, perché mettano in campo interventi di promozione del lavoro al femminile. Uno dei temi su cui intendiamo puntare è la creazione di nidi aziendali", ha spiegato l'assessore provinciale alle pari opportunità, Licia Morsolin, nell'ambito dell'incontro di presentazione del bando. A proposito dei nidi ha aggiunto: "Pensavamo di mettere insieme vari soggetti pubblici, magari coinvolgendo anche qualche realtà privata. Il premio è un modo appunto per monitorare la situazione, cercando una soluzione in grado di dare risposta alle necessità delle lavoratrici. Valuteremo l'eventuale ricorso a baby-sitter, da utilizzare in modo strutturato. Tutto dipenderà anche dalle disponibilità economiche su cui potremo contare". Il bando si rivolge alle aziende di diritto privato, individuali e collettive, anche a partecipazione pubblica, con sede nella provincia di Gorizia, mentre sono escluse le pubbliche amministrazioni. Per ambire al premio le imprese devono presentare la propria candidatura entro il 30 giugno, insieme alla documentazione che attesta il grado di attenzione al tema della conciliazione dei tempi. Si tratta sostanzialmente di segnalare le iniziative che si propongono di garantire il giusto equilibrio nella distribuzione dei compiti tra uomini e donne, in modo da permettere la conciliazione tra gli impegni familiari e quelli lavorativi. Le azioni vanno dalla flessibilità dell'orario ai programmi di formazione per il reinserimento delle dipendenti dopo il congedo, dalla progressione di carriera agli interventi volti a favorire la sostituzione, il reinserimento e l'articolazione delle prestazioni lavorative. Per essere presi in considerazione i progetti devono risalire agli ultimi dodici mesi. L'azienda scelta come campione in opportunità riceverà dalla Provincia un premio di 2.000 euro, e tutte le realtà partecipanti saranno inserite nelle campagne di informazione e comunicazione sull'argomento. "Con questo bando chiediamo azione concrete e ad ampio spettro alle aziende isontine, in quanto intendiamo dare un segnale forte", ha rimarcato l'assessore provinciale Sara Vito. All'incontro sono intervenute anche la consigliera di parità Fulvia Raimo e Paola Tessaris, della commissione pari opportunità di Monfalcone. Quest'ultima ha parlato dell'esperienza del Comune monfalconese, nel cui sito è disponibile un albo di baby-sitter, iniziativa che ha riscosso grande successo. Francesca Santoro.

Torna all'inizio


Anche domenica è stato tra i migliori (sezione: Class action)

( da "Eco di Bergamo, L'" del 05-02-2008)

Argomenti: Class Action

Paolo arzano Malgrado il pareggio interno con la Reggina, scrissi che non si trattava, per valutare il rendimento della squadra nerazzurra, di un bicchiere mezzo vuoto o mezzo pieno, ma colmo. C'è chi mi ha telefonato per rilevare un eccessivo ottimismo: ai cortesi interlocutori risposi che quando un collettivo sa giocare con tanta armonia per un'ora (e si vinceva 2-0) significava che era in grado di ripetersi. A Parma la controprova. Se nella precedente partita si era verificata qualche ispirazione di tipo olandese (giocatori capaci di interpretare con profitto diversi ruoli), stavolta, fermo restando il concetto di un calcio modernista quale il nostro collettivo esprime, la svolta (fra il primo e il secondo tempo) è tutta di matrice delneriana. Difatti l'azione offensiva sembrava stretta nelle maglie dei difensori avversari: il tecnico mutava una manovra abbastanza chiusa in un'altra molto più aperta. Dentro Inzaghi per far movimento, fuori Langella abbastanza avulso nel gioco corale: Floccari spostato sull'esterno a creare una serie di propositivi indirizzi, sino a dividere con Coppola la palma del migliore in campo. L'Atalanta si spiegava a novanta gradi e sostenuta dal grande carattere dei giocatori, dai rapidi movimenti di difensori e centrocampisti, pronti a inserirsi negli spazi, disegnava accattivanti trame: dopo la rete dell'ottimo Pellegrino nei primi 45', impattata da Lucarelli, due gol-modello di Bellini e Floccari davano certezze e offrivano spettacolo sul piano agonistico e tecnico. L'Atalanta ora è settima in classifica, in zona Uefa, con un vantaggio di 11 punti sulla zona retrocessione, ed era dal 1975 che non vinceva in terra emiliana. Altra considerazione: sono ben 11 i giocatori andati a rete, sicché Del Neri ha dimostrato quello che intende per gioco totale ed è il caso, per quanto mi riguarda, di fare autocritica, perché ritenevo che la cessione di Zampagna pesasse in misura maggiore. Unico neo: qualche eccesso di nervosismo. Doni (capitano) non ci sarà con la Fiorentina sabato. Inoltre verranno squalificati Bellini e Guarente. In compenso rientrerà Tissone. Sinora la squadra è riuscita sempre a sopperire ai giocatori indisponibili. Mi auguro si ripeta nel difficile confronto con i viola.

Torna all'inizio


"il caos poste frena la raccolta fondi" - paolo berizzi (sezione: Class action)

( da "Repubblica, La" del 05-02-2008)

Argomenti: Class Action

Pagina XIII - Milano "Il caos Poste frena la raccolta fondi" Airc e Lilt contro l'azienda di Sarmi: abbiamo perso 3 milioni di euro Seicentomila bollettini con le offerte spediti a novembre non sono mai arrivati a soci e sostenitori PAOLO BERIZZI Seicentomila lettere. Con tanto di bollettino di conto corrente. Seicentomila lettere per la raccolta di fondi destinati alla lotta e alla ricerca sul cancro. Buste indirizzate ai soci e anche ai nomi indicati negli elenchi delle mailing. Ma che Poste italiane ha consegnato con due mesi di ritardo, o che addirittura non ha ancora recapitato. E così le lettere, partite a novembre e ai primi di dicembre del 2007 - molte devono essere ancora in viaggio o bloccate in chissà quale deposito centro di smistamento - non hanno potuto svolgere la loro funzione: raccogliere le donazioni dei cittadini. Farle confluire nelle casse del nonprofit. La denuncia arriva dall'Airc (Associazione italiana per la ricerca sul cancro) e dalla Lilt (Lega italiana per la lotta contro i tumori), le due principali associazioni impegnate nella battaglia contro i tumori. A causa della paralisi delle Poste verificatasi a cavallo tra 2007 e 2008 in Lombardia, e in particolare a Milano, i volontari di Airc e Lilt prevedono un mancato afflusso di fondi pari a 3 milioni e 200 mila euro. Una perdita considerevole, che certo potrà essere quantificata con esattezza tra un paio di mesi, quando si conoscerà definitivamente - contattando mano a mano i destinatari - la sorte delle lettere-sottoscrizione (se non di tutte almeno di molte). Ma stando alle prime verifiche, i ritardi lombardi di Poste italiane avrebbero giocato un brutto scherzo. "Abbiamo spedito 250 mila pezzi - spiega Ilaria Malvezzi, direttore generale della Lilt milanese - . Ottantamila dirette ai nostri soci, le altre ai nominativi presenti nel nostro database. è la normale raccolta fondi che facciamo ogni anno a dicembre. La nostra associazione sta in piedi così. Grazie al contributo della gente. E il periodo natalizio è fondamentale. Ma dalle telefonate che abbiamo ricevuto e continuiamo a ricevere, abbiamo capito che ai destinatari non è arrivata la lettera. O l'hanno ricevuta con grande ritardo. Per esempio alla fine di gennaio. Per noi questo rappresenta una perdita notevole". Si calcola che almeno la metà dei soci Lilt (40mila persone) contribuisca alla raccolta fondi (con una media di 20 euro a bollettino). A questi si aggiungono altri 20mila cittadini intercettati con l'invio in database. Facendo due conti, nelle casse della Lilt mancano, ad oggi, 1 milione e 200mila euro. Ancora più consistente il danno economico - "oltre che di immagine" - subito dall'Airc. "Nel 2006 per colpa dei ritardi postali abbiamo perso 1 milione e mezzo, quest'anno il mancato afflusso di fondi sarà decisamente superiore - dice Emanuela Properzi, responsabile relazione esterne dell'associazione - . Dicembre e gennaio è stato un disastro. E questi sono i periodi in cui la gente, normalmente, ci aiuta compilando i bollettini". Un milione e 700 mila soci, 300 mila nella sola Lombardia, la mancata o ritardata consegna delle lettere natalizie (i maggiori disagi si sono verificati nel centro di smistamento postale di Roserio) costerà all'Airc circa due milioni di euro. "Tutti fondi sottratti alla ricerca", aggiunge Properzi, che poi spiega: "Per il recapito della corrispondenza paghiamo a Poste tariffe agevolate, certo, ma comunque paghiamo". Sia Airc che Lilt, una volta quantificati definitivamente i danni subiti dal caos postale, potrebbero rivalersi con l'azienda. Una via da seguire, class="hilite">e i volontari la stanno valutando, è quella della class="term">class class="term">action, la causa collettiva risarcitoria contro una società pubblica o privata. In alcune città d'Italia, ultima in ordine di tempo Bari, a gennaio associazioni di consumatori e addirittura quartieri sono ricorsi alla class="term">class class="term">action contro Poste italiane. Nello stesso periodo ci sono state procure, per esempio quella di Bergamo, che hanno aperto dei fascicoli per interruzione di servizio pubblico. Il motivo, manco a dirlo, è sempre lo stesso. I ritardi, a volte biblici, nella consegna della posta.

Torna all'inizio


In un mondo alla orwell bin laden ha già vinto - marek halter (sezione: Class action)

( da "Repubblica, La" del 05-02-2008)

Argomenti: Class Action

Cultura IN UN MONDO ALLA ORWELL BIN LADEN HA GIà VINTO MAREK HALTER A ciò si aggiunge la detestabile tendenza dei nostri intellettuali e dei nostri giornalisti che, prima di condannare, cercano delle spiegazioni, persino delle scusanti. Niente mi fa adirare quanto la parola "disperazione" usata dopo ciascun cieco attentato, a Baghdad, a Nuova Delhi o a Gerusalemme. Niente m'indigna quanto la frase "Bisogna essere disperati per arrivare a questo" che in televisione accompagna spesso le immagini dei corpi devastati, compresi quelli dei kamikaze. Era un disperato, Robespierre, quando scriveva: "Il terrore non è altro che la giustizia pronta, severa, inflessibile"? Non ho mai potuto ammettere che in nome di un ideale, quale che sia, ci si arroghi il diritto di togliere una vita o di asservire un'esistenza. Pensavo e continuo a pensare che nessuna ideologia, nessun sogno, fosse pure universale, valga una vita umana. Tra i molteplici autori che ho visitato, soltanto Chateaubriand pare condividere così completamente e senza restrizioni la mia ira. In Memorie d'oltretomba scrive: "Mai l'assassinio sarà ai miei occhi un oggetto di ammirazione e un argomento di libertà; non conosco niente di più servile, di più disprezzabile, di più vile, di più ottuso di un terrorista". Il terrorismo moderno vide la luce nel 1869 con Necaev e il suo Catechismo del rivoluzionario, Kropotkin e i nichilisti russi. Il terrorismo contemporaneo invece è nato negli anni Sessanta del novecento tra i rivoluzionari anticolonialisti del Nordafrica. Molto prima della mondializzazione sia degli attentati sia dell'economia: all'epoca, ciascun paese affrontava il proprio terrorismo. In Spagna, l'Eta, pur facendo la guerra contro il fascismo, con i suoi atti terroristici persegui va un obiettivo nazionale. Il terrorismo gauchista o fascista che colpì l'Europa degli anni Settanta segnò un cambiamento di generazione: nato nel dopoguerra, i suoi autori sognavano rivoluzioni o controrivoluzioni sociali. Nella scia degli anarchici dell'ottocento, le organizzazioni quali la Raf in Germania, le Brigate class="hilite">rosse in Italia o Action directe in Francia partivano dal principio che ogni Stato è uno Stato terrorista. Si arrogavano allora il diritto di opporre il terrore al terrore al fine di costringere le democrazie borghesi a rivelare il loro vero volto e lanciare una repressione che, per contraccolpo, avrebbe provocato finalmente quella presa di coscienza popolare così a lungo sperata. Era per loro il primo passo verso la rivoluzione. Non riuscirono tuttavia a sconvolgere i loro Stati né a trascinarsi dietro una frazione rilevante della classe operaia. Soltanto alcuni intellettuali, fra cui Jean-Paul Sartre, mostrarono una compiacente attenzione ai loro discorsi. Il filosofo arrivò fino a fare visita a Andreas Baader, nel dicembre 1974, nella prigione di Stammheim, in compagnia dell'avvocato Klaus Croissant e di Daniel Cohn-Bendit. Il terrorismo usa l'assassinio come mezzo politico o ideologico. Non ho mai gustato queste gioie, nemmeno quando gli ebrei vi fecero direttamente ricorso contro l'occupazione britannica della terra di Israele. Le bombe messe dall'Irgun zwai leumi e dal gruppo Stern, che uccidevano alla rinfusa ufficiali britannici e passanti innocenti, mi rivoltavano. In compenso, ammiravo il sangue freddo dei combattenti dell'Haganah e del Palmach che avvertivano la popolazione e anche le famiglie dei soldati britannici dell'imminenza di un attentato, così come ammiravo i racconti dei nostri resistenti che non hanno mai attaccato le famiglie degli ufficiali della Wehrmacht, peraltro numerose sotto l'Occupazione. Sarebbe la differenza fra il terrorismo e la Resistenza? Questione di morale? Era, ricordo, il parere di Lucie Aubrac. Il terrorismo contemporaneo ha trovato alcuni riferimenti nel Piccolo manuale del guerrigliero urbano del brasiliano Carlos Marighela, forse il primo ad avere capito a che punto il terrorismo potesse servirsi dei media. Régis Debray ha ripreso questa idea in Rivoluzione nella rivoluzione. Quante volte ho visto la sua teoria confermarsi in occasione della prima e della seconda Intifada in Palestina? Ricordo gruppi di giovani armati di pietre che attendevano l 'arrivo dei reporter televisivi, allertati per telefono, per incominciare a molestare i militari israeliani. Si può rimproverare ai giornalisti di fare il loro lavoro? Potrebbero astenersi dal filmare un evento con il pretesto che le loro immagini rischiano di amplificare e di incoraggiare le azioni terroristiche? Vedendoli fare, ho capito perché il terrorismo era impossibile nei paesi totalitari. Non perché i terroristi siano mancati all'appello, ma perché la stampa era controllata. A farmi adirare ancora oggi è il vocabolario di certi giornalisti sulle sconvolgenti immagini delle madri che si graffiano il volto davanti ai corpi dilaniati dei figli. "Risultato di un attacco di ribelli", dicono taluni. Sì, usano spesso la parola "ribelle" e talora anche "combattente" o "resistente". In che cosa gli iracheni che massacrano centinaia di iracheni sono dei ribelli? è uccidendo i loro fratelli che resistono all'esercito americano? Ho sempre detto e ripetuto che la violenza incomincia dove termina la parola, ma le parole non devono mai giustificare la violenza. Con la mondializzazione e la delocalizzazione, il terrorismo ha cambiato ancora volto. è diventato transnazionale. La lotta palestinese per esempio interessa i suoi alleati e i suoi seguaci solo perché serve loro a mobilitare per altre cause. Niente di più. La questione dello Stato palestinese, in compenso, non li mobilita gran che. Il terrorismo moderno non mira a Israele in particolare, ma al mondo. Non si riferisce a tale o talaltra rivendicazione nazionale, ma al Corano. Al Qaeda ha rimpiazzato il Komintern, e Maometto Karl Marx. Gli ex comunisti che ho conosciuto al Cairo o a Alessandria pregano oggi per i Fratelli musulmani, con il rosario in mano. Francis Fukuyama scrive: "Il conflitto attuale è sintomatico di una battaglia di retroguardia condotta da quelli che si sentono minacciati dalla modernizzazione e quindi dalla sua componente morale, il rispetto dei diritti dell'uomo". Osserva inoltre che, per i terroristi islamici, il nemico assoluto è "il carattere laico della concezione occidentale dei diritti". Sono sul punto di vincere? Dipende da noi, non da loro. Infatti, curiosamente, incominciano ad arrivare a quello che gli anarchici e poi i gauchisti non hanno mai ottenuto: "Trasformare la crisi politica in un conflitto armato tramite una serie di azioni violente che forzeranno il potere a trasformare la democrazia in situazione militare", scrive Marighela. Basta prendere l'aereo per accorgersene. Incominciamo dai nostri aeroporti. Il numero di soldati e di poliziotti armati che li pattugliano ci dà già l'impressione di vivere in un paese in stato di guerra. I controlli, le perquisizioni, la tensione che vi regna, la dipendenza dei viaggiatori soggetti all'umore dei servizi di sicurezza privati ci fanno dimenticare i benefici della libera circolazione degli uomini stabilita dalle democrazie occidentali. E, se si aggiungono, sempre per il nostro bene e la nostra sicurezza, i controlli sulle strade, nei negozi, all'ingresso delle discoteche, dei ristoranti e la videosorveglianza, si deve concludere che Bin Laden e i suoi amici, che forse hanno letto Orwell, se la stiano davvero ridendo, in fondo alle loro grotte afgane. Hanno già vinto? Sono furibondo.

Torna all'inizio


Slot tagliati, la Regione <vola> al Tar con AirOne (sezione: Class action)

( da "Giornale.it, Il" del 05-02-2008)

Argomenti: Class Action

Slot tagliati, la Regione "vola" al Tar con AirOne di Sabrina Cottone - martedì 05 febbraio 2008, 07:00 (...) Assoclearance (Coordinatore nazionale degli slot aeroportuali) sarebbe pronto a riassegnare gli slot ceduti alle compagnie che ne hanno fatto richiesta, a partire da Blue Panorama. Ma il sistema economico, politico e istituzionale lombardo sembra molto compatto nell'evitare che la situazione precipiti. Battagliera anche la Lega. Il capogruppo alla Camera, Roberto Maroni, class="hilite">ha annunciato che il presidente della Provincia di Varese, Marco Reguzzoni, organizzerà una class="term">class class="term">action contro Alitalia per i danni causati dalla dimunizione di traffico su Malpensa. L'idea è di mettere insieme tutti coloro, dai taxisti agli albergatori agli artigiani, che si sentono danneggiati dalla diminuzione del traffico aereo su Malpensa. Un'offensiva giudiziaria che si aggiunge a quella della Regione al Tar e al ricorso contro Alitalia annunciato dalla Sea: la richiesta di danni per 1,2 miliardi secondo i legali della società sarà depositata entro venerdì. L'ultima parola, o almeno quella decisiva, tocca alla politica. E la convocazione del tavolo Milano prevista per domani a palazzo Chigi è in grave pericolo, per non dire che uno slittamento è ormai certo. L'evoluzione della crisi non dà eccessive speranze a chi confida in uno scatto finale di Romano Prodi e del suo sottosegretario, Enrico Letta. Insomma, la situazione è difficile nonostante Banca Intesa, Confindustria e un nutrito gruppo di imprenditori lombardi siano scesi apertamente in campo a fianco di Malpensa, Regione e AirOne dicendosi disponibili anche a mettere i capitali sul piatto della partita. Il presidente della Regione, Formigoni, ieri ha convocato una giunta straordinaria per evitare il rilascio immediato degli slot e approvare la discesa in campo a fianco di AirOne nel ricorso al Tar del Lazio. Due delibere presentate dall'assessore alle Infrastrutture, Raffaele Cattaneo, "per difendere gli interessi territoriali". La legge sul trasporto aereo (pur impugnata davanti alla Consulta) è operativa e i decreti attuativi varati ieri dal Pirellone fissano i criteri a cui dovrà attenersi Assoclearance per assegnare i voli. Il parere della Regione non è vincolante ma è obbligatorio e la Regione ha trenta giorni per esprimerlo: un mese che può essere decisivo per indirizzare il corso degli eventi più verso Malpensa che verso Parigi.

Torna all'inizio


FS punta alla quotazione in Borsa: si prospetta una nuova Alitalia? (sezione: Class action)

( da "Trend-online" del 05-02-2008)

Argomenti: Class Action

BLOG, clicca qui per leggere la rassegna di Banche e Risparmio , 05.02.2008 08:41 Scopri le migliori azioni per fare trading questa settimana!! L'Amministratore Delegato delle Ferrovie dello Stato, Mauro Moretti, ha dichiarato in un'intervista che FS punta alla quotazione in borsa entro il 2010, dopo aver completato il risanamento dei conti. Evito considerazioni superficiali, come quelle fatte da alcune associazioni di consumatori che sostengono che sia un modo per passare i soldi dagli utenti agli azionisti. Ma, ricordo, non c'è niente che vieti che gli utenti diventino azionisti: smettiamola di pensare che gli "azionisti" siano una sorta di casta segreta in cui ai comuni mortali non è permesso entrare. Ciononostante, la mia opinione è che la quotazione in borsa difficilmente porterà risultati positivi, e anche se il "modello" che FS dice di voler seguire è quello di Deutsche Bahn, è fin troppo facile immaginare una nuova Alitalia. Le motivazioni sono molteplici: Per quanto si possa sostenere il contrario, le ferrovie non sono un settore in cui vigono le regole del mercato, perché vi sono grossi vincoli sulle infrastrutture (binari), vincoli che sono molto più forti di quelle delle rotte degli aerei. Per quanto si possano fare viaggiare treni di compagnie diverse sugli stessi binari, difficilmente ci sarà concorrenza tra esse, dato che nella maggior parte dei casi il treno viene scelto per l'orario, e non per il prezzo o altri "optional".In ogni caso, le ferrovie non dovrebbero operare con logiche di mercato, in quanto si dovrebbe puntare ad ottenere risultati di interesse collettivo che non possono rientrare in un bilancio societario. Ad segue pagina >>.

Torna all'inizio


Danni, già centomila i ricorsi presentati (sezione: Class action)

( da "Denaro, Il" del 05-02-2008)

Argomenti: Class Action

Campania rifiuti Danni, già centomila i ricorsi presentati Sono circa centomila le azioni di risarcimento per l'emergenza rifiuti avviate in Campania da alcune associazioni a difesa dei consumatori. Un numero che aumenta di giorno in giorno. Oltre ai ricorsi per danni alla salute e patrimoniali, almeno duecentomila persone, annunciano gli organismi ed i comitati di tutela, sono pronte a ricorrere, in sede di commissioni tributarie, per la restituzione della Tarsu. Intanto, il Codacons annuncia una class action se non verranno restituite alle famiglie della regione 7 miliardi di euro di tasse pagate e danni subiti negli ultimi cinque anni. Francesco Bellofatto Sono circa centomila in Campania i ricorsi per risarcimento dei danni provocati dall'emergenza rifiuti. Le richieste di rimborso, presentate da singoli cittadini e da imprese, si riferiscono non solo a problemi di salute derivanti dall'emergenza ambientale, ma riguardano anche i mancati introiti per attività commerciali e turistiche, e rimborsi per le spese sostenute da interventi di bonifica. E' solo la punta di un iceberg che rischia di affondare i già disastrati bilanci degli enti locali. Alle azioni promosse da Noiconsumatori.it e Unione dei consumatori, si affiancano, infatti, almeno duecentomila potenziali richieste, alle commissioni tributarie, di restituzione di Tarsu e Tia. Inoltre sulla Regione Campania, e sui singoli Comuni, pesa la spada di Damocle della class action, promossa dal Codacons, qualora fosse senza esito la restituzione delle tasse per lo smaltimento rifiuti. Quest'ultimo, secondo la previsione dell'Associazione, ammonta a 7 miliardi, ovvero 1.032 euro a famiglia per ognuno degli ultimi cinque anni. Di 1.000 euro è anche il risarcimento determinato dal Giudice di pace di Casoria (Napoli), e dovuto da ministero dell'Ambiente, Regione Campania e Comune di Casoria per "danni esistenziali, all'immagine, turbamento della qualità della vita e lesione della dignità personale": a ricorrere uno degli oltre novantamila cittadini che si sono rivolti a Noiconsumatori.it. "Questa sentenza, con quelle dei Giudici di pace di Napoli - dice Angelo Pisani, legale dell'Associazione - è la prima deglli oltre 90mila ricorsi presentati". A questi si agggingono le ccirca duecentomila persone che hanno contattato l'associazione per il ricorso, davati alle commissioni tributarie, per il rimborso della Tarsu. Circa cinquemila i ricorsi proposti dall'Unione Nazionale Consumatori: "Con il gruppo Avvocati dei diritti' - spiega il coordinatore campano Vincenzo Vitiello - abbiamo diffidato Comune ed Asia a chiedere il pagamento della Tarsu e puntiamo al recupero del 40 per cento dei contributi già versati, oltre ad azioni per i danni derivanti dal disastro ambientale".A questi vanno aggiunti altri 5mila ricorsi dei comitati locali. Punta alla class action il Codacons: "Stiamo raccogliendo le adesioni - spiega Enrico Marchetti, vice presidente nazionale e responsabile della Campania -: abbiamo chiesto 1.032 euro a famiglia per ognuno degli ultimi cinque anni a titolo di pagamento danni e rimborso Tarsu". In totale, secondo Codacons, fanno 7 miliardi. Se non ci sarà una risposta in tal senso, entro giugno l'Associazione partirà con l'azione di risarcimento collettivo. Le iniziative Noiconsumatori.it - 90mila ricorsi presentati ai giudici di pace per risarcimento dei danni patrimoniali ed esistenziali - azioni di recupero della Tarsu Unione Consumatori - 5mila azioni di recupero della Tarsu C odacons - richiesta di rimborso di 1.032 euro a famiglia per ognuno degli ultimi cinque anni di emergenza - Class action A queste iniziative vanno aggiunti i circa 5mila ricorsi dei Comitati locali del 05-02-2008 num.

Torna all'inizio


FS IN BORSA? CODACONS: "NUMERI IN LIBERTA'" (sezione: Class action)

( da "Sestopotere.com" del 05-02-2008)

Argomenti: Class Action

(13:17) (5/2/2008 13:03) | FS IN BORSA? CODACONS: "NUMERI IN LIBERTA'" (Sesto Potere) - Roma - 5 febbraio 2008 - Con una nota il Codacons afferma: "L'intervista al Corriere Economia dell'Amministratore Delegato delle Ferrovie, Mauro Moretti, lascia stupefatti, soprattutto per la mancanza di reazioni". "La denuncia lanciata ieri dai Rappresentanti del lavoratori per la sicurezza (Rsu-Rls) delle Fs - che hanno informato il ministero e l'azienda di aver dato disposizione ai macchinisti di limitare la velocità a 140-160 chilometri orari, a seguito di alcuni guasti accaduti nelle ultime settimane ai treni Etr ? desta enorme preoccupazione e porta di nuovo alla ribalta la questione della sicurezza dei treni italiani": afferma il Codacons. "Abbiamo deciso di porre all'attenzione della magistratura la denuncia dei lavoratori ? afferma il Presidente Codacons, Carlo Rienzi ? presentando un esposto alla Procura della Repubblica di Roma, nel quale si chiede di far luce sui fatti denunciati, accertando eventuali fattispecie penali come quella di attentato alla sicurezza dei trasporti". "Ovviamente ? conclude Rienzi ? class="hilite">ad una diminuzione della velocità dei treni Etr deve corrispondere una diminuzione delle tariffe praticate agli utenti per gli stessi treni. In caso contrario inviteremo i passeggeri ad una "autoriduzione" dei biglietti, ed avvieremo una class="term">class class="term">action contro le Ferrovie".

Torna all'inizio


Adusbef-Federconsumatori: ''137,4 miliardi rubati a 18 milioni famiglie'' (sezione: Class action)

( da "Redattore sociale" del 05-02-2008)

Argomenti: Class Action

CONSUMI 12.5805/02/2008 Adusbef-Federconsumatori: ''137,4 miliardi rubati a 18 milioni famiglie'' Roma - Diciotto milioni di famiglie di lavoratori dipendenti hanno subito una 'rapina' di 137,4 miliardi in tutti i settori della vita produttiva. A denunciarlo sono Adusbef e Federconsumatori, commentando i dati Istat che segnalano un congruo aumento dei prezzi nel primo mese del 2008. La rapina, secondo le due associazioni di consumatori si e' realizzata "soprattutto con il pretesto dell'euro e l'effetto trascinamento,dal 2002 al 2007". Tutti i settori della vita produttiva sono stati coinvolti, "dai servizi bancari a quelli assicurativi, dalla benzina al gas, dai trasporti pubblici alle tariffe ferroviarie, ai rifiuti solidi urbani,per non parlare dei muti a tasso indicizzato a carico del 91% dei richiedenti, ossia 3,2 milioni di famiglie". Adusbef e Federconsumatori non escludono, per provocare, class="term">class class="term">action contro i vertici dell'Istat "che anche con il nuovo paniere pieno di buchi, continuano a rappresentare un carovita 'virtuale' rispetto ad aumenti reali ed ai continui salassi subiti da milioni di cittadini. Con quale criterio- continuano le associazioni di consumatori- l'Istat ha aumentato il peso di prodotti alimentari e bevande dal 16,3 al 16,8%, se tantissime famiglie non mangiano piu' per l'erosione dei redditi, falcidiati dal carovita, anche con il concorso dell'Istituto di statistica?". Adusbef e Federconsumatori si domandano inoltre se "e' possibile incrementare anche i pesi di un paniere pieno di buchi messo alla berlina- conclude la nota delle due associazioni- perfino dall'ultima ricerca di Bankitalia sui redditi, su abbigliamento e calzature, trasporti, istruzione, servizi ricettivi e di ristorazione". (DIRE).

Torna all'inizio


INFLAZIONE/ CONSUMATORI: RAPINA DA 137MLD,CLASS ACTION CONTRO ISTAT (sezione: Class action)

( da "Virgilio Notizie" del 05-02-2008)

Argomenti: Class Action

05-02-2008 14:22 In 2008 ulteriori aumenti per 1.700 euro Roma, 5 feb. (Apcom) - Diciotto milioni di famiglie di lavoratori dipendenti hanno subito - con la complicità dell'Istat una 'rapina' soprattutto con il pretesto dell'euro e l'effetto trascinamento, dal 2002 al 2007, di 137,4 miliardi in tutti i settori della vita produttiva, dai servizi bancari a quelli assicurativi, dalla benzina al gas, dai trasporti pubblici alle tariffe ferroviarie, ai rifiuti solidi urbani, per non parlare dei muti a tasso indicizzato a carico del 91 per cento dei richiedenti, ossia 3,2 milioni di famiglie. È la denuncia, in una nota, arrivata dalle associazioni dei consumatori, Adusbef e Federconsumatori. Secondo le due associazioni per il 2008 le famiglie dei lavoratori dipendenti dovranno prepararsi ad ulteriori rincari per 1.700 euro, con un aumento che dal 2002 al 2008 tocca quota 9.335 euro. Adusbef e Federconsumatori, che "hanno sempre denunciato l'irreale statistica rappresentata dall'Istat che ha contribuito, con la dinamica dei mancati adeguamenti salariali, a portare milioni di famiglie alla bancarotta, non escludono (provocatoriamente) una class="term">class class="term">action contro i vertici dell'Istat, che anche con il nuovo paniere pieno di buchi,continuano a rappresentare un carovita 'virtuale' rispetto ad aumenti reali ed ai continui salassi subiti da milioni di cittadini".

Torna all'inizio


Alitalia, l'orario estivo "condanna" Malpensa (sezione: Class action)

( da "Varesenews" del 05-02-2008)

Argomenti: Class Action

Malpensa - Roma - - La compagnia di bandiera presenta le nuove rotte: Fiumicino hub di riferimento. La Regione rivendica il potere di decidere a chi assegnare i voli lasciati liberi a Malpensa Alitalia, l'orario estivo "condanna" Malpensa La Regione Lombardia alza la voce sugli slot e sfida Alitalia, che intanto presenta il nuovo network per l'estate 2008, in piena linea con il piano industriale 2008-2010 già deliberato lo scorso settembre.   Con una delibera della giunta il Pirellone ha approvato le linee guida sul trasporto aereo, rivendicando con una legge il potere di decidere a chi assegnare i voli lasciati liberi nell'hub milanese. Alitalia nel frattempo ha annunciato che con l'avvio della stagione estiva lascerà la maggior parte dei collegamenti intercontinentali e alcuni altri voli di feederaggio (180 voli in tutto) da e per Malpensa, puntando sullo sviluppo dell'aeroporto di Fiumicino: confermate le indiscrezioni e tutti i timori del mondo politico ed economico del Nord Italia.   Alla vigilia del nuovo tavolo Milano a Palazzo Chigi (mercoledì 6 febbraio) la Regione prova a scompaginare le carte per salvare gli slot dell'aeroporto lombardo prima della rassegnazione di Assoclereance. Il Pirellone ha fissato paletti precisi: i voli dismessi vanno sostituiti con voli omogenei (se sono intercontinentali, con voli intercontinentali, e via di seguito); privilegiare la riassegnazione ad un solo vettore o ad un'alleanza di vettori per evitare la dispersione; favorire il flusso cosiddetto a onde, tipico degli hub, per ottimizzare le coincidenze. Inoltre la Regione si è costituita "ad adiuvandum" nel ricorso presentato da AirOne al Tar del Lazio contro la procedura utilizzata dal ministero dell'Economia per la cessione di Alitalia, fissata al 20 febbraio prossimo. Obiettivo di Roberto Formigoni e della sua squadra, guidata dall'assessore alle Infrastrutture e Trasporti Raffaele Cattaneo, è di consentire alla compagnia di Carlo Toto e alla cordata di imprenditori e banche che si sta formando intorno ad Ap-Holding di presentare una proposta vincolante. Mentre si fa sempre più pressante la richiesta di una moratoria di due o tre anni, nel frattempo Roberto Maroni ha lanciato la proposta di class="term">class class="term">action contro Alitalia, invitando tutti i cittadini e le forze economiche indebolite dalle scelte della compagnia tricolore a procedere insieme alla Provincia di Varese.  Intanto filtrano altre indiscrezioni sugli slot abbandonati a Malpensa da Alitalia. In tutto sarebbero 180 su un totale di 357 (ai quali potrebbero aggiungersi altri 75): Assoclearance (coordinatore nazionale degli slot aeroportuali) sarebbe già pronto a riassegnarli alle compagnie aeree che ne hanno fatto richiesta, da Lufhtansa ad AirOne fino a BluePanorama ed Air Italy. Ma dei voli ai quali la compagnia ha deciso di rinunciare non tutti erano in perdita come invece affermato dal piano Prato: ad esempio il Miami, che sarà abbandonato dal 1 aprile, faceva registrare percentuali di riempimento pari a quasi il 100 per cento, andando anche in overbooking più volte lasciando a terra parecchi passeggeri riprogrammati su altri voli per gli Stati Uniti via New York, Chicago o Boston. Alitalia nel volo in questione nel 2007 è risultata prima anche facendo un confronto con le percentuali di riempimento delle altre compagnie mondiali, sia in classe economy che business. Le previsioni degli esperti dicono che da Fiumicino la percentuale di riempimento non sarà superiore al 70 per cento, ma con la stiva cargo (a Malpensa sempre carica), desolatamente vuota o quasi.   Scelte contenute nel nuovo orario estivo di Alitalia, in linea con quanto stabilito nel Piano Industriale 2008-2010 approvato lo scorso settembre dal cda della compagnia. "Il nuovo disegno del network è la prima indifferibile azione prevista dalle scelte di piano. Al centro del network torna ad esserci l'Italia", si legge nella nota di Alitalia. Un brutto colpo per chi sperava di poter invertire la rotta.   Martedi 5 Febbraio 2008 Tommaso Guidotti.

Torna all'inizio


L'Istat ha aggiornato il paniere. I consumatori non ci stanno (sezione: Class action)

( da "Trend-online" del 05-02-2008)

Argomenti: Class Action

NOTIZIE, clicca qui per leggere la rassegna di Pierpaolo Molinengo , 05.02.2008 14:50 Scopri le migliori azioni per fare trading questa settimana!! Come ogni anno, l'Istat ha aggiornato il paniere per il calcolo dell'inflazione. I nuovi criteri infiammano la associazioni dei consumatori, class="hilite">già pronta a preparare una class="term">class class="term">action contro l'istituto di statistica. L'aggiornamento annuale della composizione e della ponderazione del paniere ha la finalità di mantenere nel tempo la capacità degli indici dei prezzi di riflettere i cambiamenti nei comportamenti dei consumatori e di adeguare i pesi assegnati ai prodotti alla mutata struttura dei consumi delle famiglie. Le principali novità Nel 2008 il paniere dei prodotti utilizzato per il calcolo degli indici è composto da 533 posizioni rappresentative. Rispetto all'anno precedente: ? escono dal paniere le posizioni Hamburger surgelato e Cucirini; ? entrano nel paniere le posizioni Insalata in confezione, Navigatore satellitare, Giochi elettronici per console, Combustibile solido e Pranzo con piatto unico; ? molte altre posizioni hanno subito variazioni conseguenti a scomposizioni o raggruppamenti di posizioni rappresentative già esistenti e a integrazioni con nuovi prodotti, allo scopo di migliorare la copertura dell'insieme dei consumi delle famiglie che rappresentano. ? Nella struttura di ponderazione degli indici, considerando l'indice nazionale dei prezzi al consumo per l'intera collettività (NIC), sei capitoli registrano un incremento del loro peso relativo: Prodotti alimentari e bevande analcoliche, Abbigliamento e calzature, Trasporti, Istruzione, Servizi ricettivi e di ristorazione e Altri beni e servizi. ? I comuni capoluogo di provincia che concorrono al calcolo dell'indice nazionale sono 84. La copertura in termini di popolazione provinciale è dell'87,9%.

Torna all'inizio


INFLAZIONE/ A GENNAIO 2,9%, MASSIMO DA 2001. CONSUMATORI ALLARMATI (sezione: Class action)

( da "Virgilio Notizie" del 05-02-2008)

Argomenti: Class Action

05-02-2008 18:16 Adusbef e Federconsumatori: rincari per 1.700 euro a famiglia Roma, 5 feb. (Apcom) - L'inflazione tocca il livello più alto dal 2001: a gennaio i prezzi sono cresciuti del 2,9% rispetto allo stesso mese del 2007 e dello 0,4% rispetto a dicembre. Il mese scorso erano cresciuti su base annua "solo" del 2,6 per cento. A spingere i prezzi ancora una volta sono gli alimentari, gli energetici e i trasporti: alle stelle pane (+12,5% rispetto a gennaio 2007), pasta (+10%), benzina verde (+12,5%), gasolio (+15,8%), trasporti ferroviari (+6,9%) e aerei (+8,4%). A pesare sulle tasche degli italiani ci sono poi anche le nuove tariffe scattate a gennaio. Rispetto ad appena un mese prima, sottolinea l'Istituto, le tariffe elettriche aumentano del 3,4 per cento. Nonostante i livelli eccezionalmente elevati, le organizzazioni dei consumatori contestano i dati, affermando che sono ancora inferiori alla realtà. class="hilite">Adusbef e Federconsumatori minacciano una class="term">class class="term">action contro l'Istat, puntando il dito contro le novità introdotte da gennaio in un paniere "pieno di buchi" e accusando l'Istituto di aver contribuito, "con la dinamica dei mancati adeguamenti salariali, a portare milioni di famiglie alla bancarotta". Nel 2008, secondo le due organizzazioni, i nuovi rincari costeranno a ogni famiglia italiana 1.700 euro. Meno pessimista il Codacons, secondo cui l'esborso aggiuntivo si fermerà a mille euro. Per Altroconsumo negli ultimi dodici mesi le famiglie hanno dovuto spendere 856 euro in più per mantendere gli stessi consumi dell'anno precedente. Adiconsum chiede intanto al Garante per la sorveglianza sui prezzi "una verifica sul comportamento delle compagnie petrolifere" dal momento che "le recenti riduzioni del petrolio non hanno portato vantaggi agli automobilisti". Secondo gli analisti di Monte Paschi di Siena Finance, nei prossimi due mesi l'inflazione potrebbe ancora salire fino a poco sopra il 3 per cento. Un po' più ottimisti Marco Valli di Unicredit Market Investment Banking e Ilaria Spinelli di Fideuram Investimenti, secondo i quali il picco dell'anno è già stato raggiunto. Per tutti però l'inflazione non scenderà entro il 2,5% prima del secondo semestre e solo alla fine dell'anno il dato potrebbe stabilizzarsi intorno al 2 per cento. Preoccupati i sindacati: per Raffaele Bonanni, segretario generale Cisl, l'inflazione "falcidia i redditi dei lavoratori e dei pensionati" soprattutto perché, come sottolinea Confcommercio, i rincari riguardano in misura maggiore le spese di cui gli italiani non possono fare a meno, come gli alimentari, e le tariffe, sostenute dagli aumenti sui mercati internazionali delle materie prime energetiche. Sul piede di guerra le organizzazioni agricole: mentre Coldiretti denuncia gli eccezionali rincari che subiscono i prodotti dal campo alla tavola (lungo la filiera, dice l'organizzazione, l'ortofrutta e il latte aumentano di quasi tre volte) la Confederazione italiana agricoltori chiede urgentemente l'adozione di osservatori regionali e nazionali sui prezzi, da affiancare al Garante, in grado di segnalare i rincari in tempo reale. Preoccupato anche il ministro delle Politiche agricole, alimentari e forestali Paolo De Castro, che ha convocato per domani un tavolo con produttori e distributori della carne insieme al Garante per la sorveglianza sui prezzi Antonio Lirosi. "L'attività di controllo e antispeculazione messa in campo dal Governo continua - ha spiegato De Castro - dopo le azioni già intraprese in ambito pane, pasta e latte, ora verrà fatto il punto con la collaborazione della filiera carni". Confagricoltura invece getta acqua sul fuoco, segnalando che gli aumenti rappresentano un fenomeno previsto, persino anzi più contenuto rispetto alla media internazionale. A dicembre, infatti, spiega l'organizzazione, l'inflazione alimentare italiana è stata pari al 4,1% contro la media dei paesi Ocse del 4,8 per cento.

Torna all'inizio


Trentino spa e Miorelli, la telenovela continua (sezione: Class action)

( da "Trentino" del 06-02-2008)

Argomenti: Class Action

Il giudice stavolta da ragione al cda: poteva ridimensionare i poteri del direttore Un contrasto lungo un anno che rallenta bilanci e progetti ROBERTO COLLETTI TRENTO. Accolto il reclamo di Trentino spa contro la sentenza che il 17 dicembre scorso aveva reintegrato nei suoi poteri il direttore generale della società, Claudio Miorelli. Il giudice Giorgio Flaim ha ritenuto sostanzialmemte legittima la decisione del consiglio d'amministrazione - presidente Tiziano Mellarini - che aveva ridotto le competenze del direttore generale. Contro ciò che riteneva un ingiusto demansionamento, Miorelli era ricorso al giudice del lavoro. Il cda è convocato per lunedì. La giustizia (per ora) ha fatto il suo corso e la telenovela di Trentino spa continua. La sentenza di secondo grado depositata ieri dal giudice Giorgio Flaim (Dino Erlicher ed Anna Mantovani a latere) chiarisce che, a differenza di quanto aveva ritenuto Miorelli, il cda ha il potere di modificare le sue mansioni, cosa che aveva fatto il 29 giugno 2007. L'elemento più appariscente di quella delibera era la riduzione da 1 milione a 50 mila euro del potere di firma del direttore. Il tribunale tuttavia non ha accolto completamente le argomentazioni della società, ma piuttosto ha individuato la causa prima della complessa situazione nel fatto che Miorelli, nominato nel dicembre 2002 presidente della società, alcuni mesi dopo, nel marzo 2003, era stato nominato direttore generale, figura prevista dallo statuto, ed infine assunto come lavoratore dipendente, seppur con la qualifica massima di dirigente. Insomma, fin dall'inizio la posizione di Miorelli era sia di amministratore, sia di dipendente. LA PARTITA. Posto che i magistrati non sono entrati nel merito del contenzioso, limitandosi a valutare il provvedimento cautelare, il giudice di primo grado Michele Maria Benini ha ravvisato una azione demansionatoria da parte del cda, mentre il tribunale ha ritenuto che la figura del direttore generale, così come configurata in Trentino spa, fosse di fatto assimilabile a quella di amministratore unico. E perciò il cda, tanto più quando viene rinnovato, può modificare deleghe e poteri degli organi societari. Tuttavia, a conferma della complessità del caso, la sentenza sottolinea come il reclamo sia stato accolto "per ragioni di diritto in parte diverse da quelle svolte da Trentino spa", motivo per cui ha disposto "l'integrale compensazione delle spese tra la parti". Calcisticamente è un 1-1 con palla al centro. Sta ora ai contendenti - Trentino spa presieduta dall'assessore Tiziano Mellarini da una parte, il direttore generale dall'altra - decidere cosa fare per restituire alla società di promozione turistica un clima di lavoro normale. IL PARADOSSO. Lunedì prossimo il cda, già convocato, ridimensionerà nuovamente le deleghe di Miorelli, così come aveva deciso nel giugno scorso. Ma la società continuerà a navigare a vista, senza il Piano operativo 2008 illustrato da Mellarini a dicembre, ma non ancora approvato perché i costi delle iniziative eccedono di 2 milioni le disponibilità. Mentre la riorganizzazione interna, anch'essa annunciata agli inizi di dicembre, è entrata in una sorta di limbo che avrà bisogno di un'ulteriore consulenza, dopo quella commissionata ad Axteria e pagata 70 mila euro, per diventare esecutiva. E' una situazione paradossale per un'agenzia pubblica - perché questo di fatto è Trentino spa - che ha il compito di promuovere l'immagine e sostenere l'economia turistica gestendo risorse (30 milioni di euro nel 2007) di tutto rispetto. Dicevamo della telenovela. La tensione esplicita tra cda e direttore generale si può far risalire almeno al 23 marzo 2007, quando la giunta provinciale, azionista di maggioranza, comunicò che la società avrebbe individuato una "soluzione condivisa" per risolvere il rapporto con il dirigente. Con un problema: se risolto prima dei cinque anni (il termine scadrà il 29 febbraio prossimo) il contratto prevede per Miorelli un risarcimento pari a tre anni di retribuzione, circa 600 mila euro. La cifra fece scalpore e si cercò una mediazione che il direttore, in effetti, indicò: avrebbe rinunciato ai tre anni di indennità se la Provincia, a testimonianza che di una risoluzione consensuale si trattava, gli avesse assegnato un ruolo adeguato in una qualche società pubblica. Il cda, invece, gli offrì una indennità di due anni (400 mila euro) accompagnandola però con un provvedimento disciplinare per una supposta "provocazione" contenuta in una lettera del direttore al personale. La questione Miorelli, affidata da Mellarini al vice presidente Marco Zanoni, entrò allora nella fase acuta e muscolare, con le conseguenze sulla serenità dei settanta dipendenti e sull'efficienza del lavoro, che si possono facilmente immaginare. Ora cosa accadrà? Trentino spa può risolvere il contratto. Se attenderà il 1º marzo l'indennità dovuta a Miorelli scenderà a due anni (400 mila euro) anche se dall'annuncio della risoluzione del rapporto, nel marzo 2007, ad oggi un "terzo" anno di stipendio lo ha già pagato. Se il cda preferirà continuare a far finta di nulla, Miorelli potrebbe intentare una causa di danni, stavolta di merito, con le conseguenze immaginabili sull'azione promozionale e sul clima di lavoro. IL SUGGERIMENTO. Comunque la si giudichi la vicenda da paradossale, sta trasfigurandosi in assurda. La magistratura con le due sentenze ha assegnato alle parti una sorta di punteggio di parità, rimettendo, come si diceva, la palla al centro. Ora sta ai contendenti accogliere l'indiretto, ma chiaro suggerimento: rinunciare alle esibizioni muscolari e dar retta al buon senso e ad un po' di stile: a questi livelli istituzionali e professionali se la convivenza non è più possibile, ci si mette d'accordo. Naturalmente lecito continuare a detestarsi. Ma senza piazzate.

Torna all'inizio


I lavoratori del Cam guadagnano di più Disparità rispetto ad Anconambiente (sezione: Class action)

( da "Resto del Carlino, Il (Ancona)" del 06-02-2008)

Argomenti: Class Action

POLEMICA I lavoratori del Cam guadagnano di più Disparità rispetto ad Anconambiente L'ANNO scorso hanno dovuto rinunciare alla retribuzione 'accessoria', come straordinari e ferie non godute, per contribuire in maniera determinante al risanamento dell'azienda. Eppure i dipendenti del Cam sono pagati meglio (in alcuni casi, molto meglio) rispetto ai colleghi di Anconambiente con identiche mansioni, disparità che si accentua nel caso dei 'colletti bianchi'. Il raffronto, ed il dibattito sindacale che ne deriva, diventa inevitabile man mano che si avvicina la costituzione di un'azienda unica tra Cam e Anconambiente, fusione che comporterà gioco forza un livellamento delle retribuzioni. "La questione non è stata ancora posta in modo palese - commenta Stefano Tenenti della Cgil - ma la differenza di trattamento c'è e riguarda soprattutto gli impiegati del settore amministrativo: in alcuni casi quelli del Cam godono di due livelli retributivi superiori rispetto ai colleghi di Anconambiente. SPESSO, però, è l'inquadramento dei lavoratori dell'azienda anconetana che non è adeguatamente collocato all'interno del contratto collettivo di lavoro". "Il discorso è generale - puntualizza Leonardo Agostinelli della Cisl - e riguarda anche gli operatori, anche se in questo caso il trattamento dei lavoratori del Cam è solo lievemente migliore rispetto a quelli di Anconambiente". Come verranno parificate, dunque, le retribuzioni? Saranno i lavoratori del Cam a doversi accontentare di un trattamento economico meno vantaggioso o saranno aumentati gli stipendi dei dipendenti di Anconambiente? "La retribuzione può solo migliorare - è la risposta intransigente di Tenenti - e anzi la fusione potrà rappresentare l'occasione per un adeguamento dei salari". MENO RADICALE Agostinelli, secondo il quale "occorre tener presente che il Cam sta affrontando una forte azione di risanamento. Dovremo concentrarci soprattutto sul mantenimento dei livelli occupazionali, specie nel settore amministrativo: già questo sarebbe un importante obiettivo da raggiungere, dato che la creazione di un soggetto unico potrebbe portare fino a 10-15 esuberi, mentre crescerebbe di contro la necessità di operatori". La questione, come spiega il presidente del Cam Matteo Grifa, dovrà essere approfondita insieme all'advisor, la G.Borromeo di Roma, che progetterà il nuovo soggetto unico: "Il percorso è ancora lungo - spiega il professor Grifa - e la costituzione di un'unica azienda non è prevista prima dell'estate. C'è tutto il tempo per affrontare questa questione, che è solo un aspetto del progetto". Alessandra Pascucci - -->.

Torna all'inizio


Quando il palco del Sociale era degli azionisti (sezione: Class action)

( da "Giorno, Il (Sondrio)" del 06-02-2008)

Argomenti: Class Action

LA STORIA COME LA SCALA DI MILANO Quando il palco del Sociale era degli azionisti ? SONDRIO ? DA TEMPO SONDRIO reclama a gran voce la restituzione del cuore pulsante della sua vitalità artistica, il simbolo stesso della socialità cittadina: il teatro Pedretti che versa nel più totale abbandono, dal maggio del 2002, quando fu chiuso per inagibilità. Il resto è sotto gli occhi di tutti con quella voragine a cielo aperto di un cantiere in piazza Garibaldi di cui non si vede la fine. Eppure, la storia del Teatro Sociale, come si chiamava un tempo il Pedretti, segue di pari passo le vicende storiche della città fino ai giorni nostri. Era il 1820 quando 26 azionisti dell'aristocrazia cittadina, seguendo le direttive dell'Imperial Regio Delegato Gaudenzio De Pagave, decisero la costruzione di un teatro. La progettazione fu affidada a Luigi Canonica che s'ispirò agli stilemi del teatro d'opera italiano di gusto neoclassico. Nasceva così il Teatro Sociale sul modello del Teatro alla Scala di Milano, con una pianta a ferro di cavallo con la platea in basso, i 28 palchi lignei ai lati assegnati per sorteggio agli azionisti, e più in alto il loggione. Il Comune che si accollava gli oneri di gestione ottenne un palco alla destra di quello regio. Il palco era considerato dagli azionisti come un bene personale dove era possibile appartarsi chiudendo le cortine, oppure ricevere amici e parenti o incontrarsi per una partita a carte. Tra un atto e l'altro era possibile affacciarsi per dare una sbirciatina all'opera attraverso gli specchi laterali del palco. ALLA PRESENZA del vicerè austriaco, il 22 gennaio 1824 il Teatro Sociale apre i battenti con "Il barbiere di Siviglia" di Gioacchino Rossini, e da allora tutte le più grandi opere sono state ospitate nel capoluogo accanto alle operette del primo decennio del '900. Poi venne la grande guerra che, oltre a morte e disperazione, portò anche una distaccata acquiescenza della popolazione verso il mondo artistico che ritrovò un temporaneo vigore con la "Boheme" e "Il Ballo in maschera". Ma l'incanto ormai si era spezzato: radio e grammofono da una parte e il cinema dei fratelli Lumières dall'altra, avevano fatto eclissare la grande lirica. Fatto sta che nel 1940 le 70.000 lire necessarie per la ristrutturazione del Teatro Sociale non furono mai sborsate dalla società degli Azionisti che preferì dare forfait vendendo al cavalier Celestino Pedretti l'immobile del valore di 400.000 lire, svendendolo per sole 270.000 lire. Solo nel 1946, finita la guerra, iniziarono i lavori di ristrutturazione, sarebbe meglio dire, di "demolizione" visto che del Sociale non rimase che la facciata. Il 3 aprile del 1940 il Pedretti rinnovato riaprì i battenti con la "Madama Butterfly" e "La Traviata" di Verdi, ma fu solo un fuoco di paglia. Qualcosa si era ormai spento nei cuori di tanti sondriesi. Eppure ci fu chi osannò quest'opera di riassetto, come racconta Antonio Del Felice: "La sala sfavillante di lampadari artistici e stucchi, marmi multicolori e velluti, arredamento modernissimo, suscitarono esclamazioni di stupefatta meraviglia e tutto venne accolto con un vivissimo caloroso applauso, mentre forse melanconicamente stava spegnendosi il ricordo". Il 6 aprile dello stesso anno iniziò così l'avventura cinematografica del Cinema-Teatro Pedretti con la proiezione de "La vita è meravigliosa" di Frank Capra, anche se nell'immaginario collettivo rimarrà forse sempre "Per chi suona la campana", con la parentesi del Teatro Rivista di Nino Taranto, Conchita Montez e Walter Chiari. Negli anni che seguirono il Pedretti ospitò la Rassegna Teatrale del Comune, concerti e manifestazioni del Cid, le assemblee delle due banche locali e incontri con grandi personaggi della politica e della TV. Poi iniziò il momento più buio per il Sociale che oggi versa in un inaccettabile stato di incuria e di abbandono dopo un'altalena incredibile di promesse e di smentite, di dichiarazioni concilianti e bellicose, di attese e speranze mai sopite. "'A da passà a' nuttata!" Nello Colombo - -->.

Torna all'inizio


Allarme inflazione: più 2,9%. Energia e alimentari infiammano il carovita. I consumatori: (sezione: Class action)

( da "Nazione, La (Nazionale)" del 06-02-2008)
Pubblicato anche in:
(Giorno, Il (Nazionale)) (Resto del Carlino, Il (Nazionale))

Argomenti: Class Action

NON SI ARRESTA la corsa dei prezzi al consumo. Spinta da energia, alimentari e trasporti, l'inflazione è balzata a gennaio (con un più 0,4% su base mensile) al 2,9%, il livello più alto da luglio 2001. E in alcune città, secondo la stima dell'Istat, è già arrivata alla barriera del 3% come a Roma, Napoli e Torino (3,2%) e Palermo (3,8%). Certo, l'allarme prezzi non è solo italiano (il nostro 2,9% è inferiore alla media Ocse del 3,3% di dicembre e alla stima preliminare del 3,2% di Eurostat) e se fosse confermata la discesa delle quotazioni del petrolio, secondo l'Isae, quello di gennaio potrebbe rappresentare il picco ma resta il problema di un costo della vita sempre più alto che incide, secondo i consumatori, fino a 1.700 euro in più all'anno sui bilanci familiari. Ma vediamo le rilevazioni dell'Istat. INNANZITUTTO l'indice Ipca che tiene conto di saldi e promozioni ha segnato a gennaio un meno 0,8% (ma è al 3,1% annuo) mentre l'inflazione acquisita per il 2008 è già all'1,7%, dato che conferma "pressioni forti e persistenti". L'aumento più significato di gennaio (mese che ha visto l'ingresso nel paniere del navigatore satellitare e delle insalate confezionate) è stato registrato per abitazione, acqua, elettricità e combustibili (+1,5%) con gli incrementi delle tariffe energetiche (+3,4%) scattati proprio il mese scorso. Crescono anche bevande alcoliche e tabacchi (+1,1%), prodotti alimentari, mobili e articoli per la casa (+0,6%). Variazioni nulle per istruzione, alberghi e ristoranti mentre sono in calo tlc (-0,7%), spettacoli (-0,6%), spese per la salute (-0,1%). Rispetto a gennaio 2007, invece, gli aumenti più consistenti sono stati per i trasporti (+5,4%), alimentari (4,5%), abitazione, acqua, elettricità e combustibili (+4%). In calo le comunicazioni (-8,5%). Quanto alle singole voci, spiccano pane (+12,5%), pasta (10%), latte (8,5%), frutta (5%), benzina (12,5%), gasolio (15,8%), treni (6,9%) e aerei (+8,4%). Nonostante il caro-prezzi fotografato dall'Istat, i consumatori contestano i dati ritenuti inferiori alla realtà e chiedono interventi incisivi da parte di Mister Prezzi e Antitrust. class="hilite">Adusbef e Federconsumatori minacciano addirittura una class="term">class class="term">action contro l'Istat accusata di aver contribuito con la dinamica dei mancati adeguamenti salariali a portare milioni di famiglie ("rapinate dal 2002 a oggi di 137 miliardi di euro") alla bancarotta. Nel 2008, secondo le due organizzazioni, i nuovi rincari costeranno a ogni famiglia 1.700 euro (9.335 dal 2002). Per il Codacons la stangata sarà di 1.000 euro e di 850 per Altroconsumo mentre Adiconsum stima aumenti da 700 euro e chiede a Mister Prezzi una verifica sulle compagnie petrolifere visto che gli automobilisti non si sono accorti del minor costo del greggio. A gettare acqua sul fuoco è invece il vice ministro Vincenzo Visco: "Non mi sembra vada tanto male, rispetto al trend europeo non c'è niente di nuovo". Anche per Confcommercio è inopportuno fare allarmismi e attribuisce i rialzi soprattutto alle spese obbligate e alle tariffe sostenute dai rincari delle materie prime. Aumenti a due cifre che avverte Confesercenti "stanno diventando devastanti" per i costi che scaricano sui commercianti che non possono essere colpevolizzati per i rincari. Achille Perego - -->.

Torna all'inizio


NON SI ARRESTA la corsa dei prezzi al consumo. Spinta da energia, alimentari e tr (sezione: Class action)

( da "Nazione, La (Nazionale)" del 06-02-2008)
Pubblicato anche in:
(Giorno, Il (Nazionale)) (Resto del Carlino, Il (Nazionale))

Argomenti: Class Action

Asporti, l'inflazione è balzata a gennaio (con un più 0,4% su base mensile) al 2,9%, il livello più alto da luglio 2001. E in alcune città, secondo la stima dell'Istat, è già arrivata alla barriera del 3% come a Roma, Napoli e Torino (3,2%) e Palermo (3,8%). Certo, l'allarme prezzi non è solo italiano (il nostro 2,9% è inferiore alla media Ocse del 3,3% di dicembre e alla stima preliminare del 3,2% di Eurostat) e se fosse confermata la discesa delle quotazioni del petrolio, secondo l'Isae, quello di gennaio potrebbe rappresentare il picco ma resta il problema di un costo della vita sempre più alto che incide, secondo i consumatori, fino a 1.700 euro in più all'anno sui bilanci familiari. Ma vediamo le rilevazioni dell'Istat. INNANZITUTTO l'indice Ipca che tiene conto di saldi e promozioni ha segnato a gennaio un meno 0,8% (ma è al 3,1% annuo) mentre l'inflazione acquisita per il 2008 è già all'1,7%, dato che conferma "pressioni forti e persistenti". L'aumento più significato di gennaio (mese che ha visto l'ingresso nel paniere del navigatore satellitare e delle insalate confezionate) è stato registrato per abitazione, acqua, elettricità e combustibili (+1,5%) con gli incrementi delle tariffe energetiche (+3,4%) scattati proprio il mese scorso. Crescono anche bevande alcoliche e tabacchi (+1,1%), prodotti alimentari, mobili e articoli per la casa (+0,6%). Variazioni nulle per istruzione, alberghi e ristoranti mentre sono in calo tlc (-0,7%), spettacoli (-0,6%), spese per la salute (-0,1%). Rispetto a gennaio 2007, invece, gli aumenti più consistenti sono stati per i trasporti (+5,4%), alimentari (4,5%), abitazione, acqua, elettricità e combustibili (+4%). In calo le comunicazioni (-8,5%). Quanto alle singole voci, spiccano pane (+12,5%), pasta (10%), latte (8,5%), frutta (5%), benzina (12,5%), gasolio (15,8%), treni (6,9%) e aerei (+8,4%). Nonostante il caro-prezzi fotografato dall'Istat, i consumatori contestano i dati ritenuti inferiori alla realtà e chiedono interventi incisivi da parte di Mister Prezzi e Antitrust. class="hilite">Adusbef e Federconsumatori minacciano addirittura una class="term">class class="term">action contro l'Istat accusata di aver contribuito con la dinamica dei mancati adeguamenti salariali a portare milioni di famiglie ("rapinate dal 2002 a oggi di 137 miliardi di euro") alla bancarotta. Nel 2008, secondo le due organizzazioni, i nuovi rincari costeranno a ogni famiglia 1.700 euro (9.335 dal 2002). Per il Codacons la stangata sarà di 1.000 euro e di 850 per Altroconsumo mentre Adiconsum stima aumenti da 700 euro e chiede a Mister Prezzi una verifica sulle compagnie petrolifere visto che gli automobilisti non si sono accorti del minor costo del greggio. A gettare acqua sul fuoco è invece il vice ministro Vincenzo Visco: "Non mi sembra vada tanto male, rispetto al trend europeo non c'è niente di nuovo". Anche per Confcommercio è inopportuno fare allarmismi e attribuisce i rialzi soprattutto alle spese obbligate e alle tariffe sostenute dai rincari delle materie prime. Aumenti a due cifre che avverte Confesercenti "stanno diventando devastanti" per i costi che scaricano sui commercianti che non possono essere colpevolizzati per i rincari. Achille Perego - -->.

Torna all'inizio


Arriva la class action. Ma i giudici dove sono? (sezione: Class action)

( da "Milano Finanza (MF)" del 06-02-2008)

Argomenti: Class Action

MF Arriva la class action. Ma i giudici dove sono? Sicuramente è troppo presto per valutare gli effetti della class action italiana introdotta con l'ultima Finanziaria, ma navigando nella rete si trovano già i siti con le prime raccolte di adesioni per l'avvio di azioni collettive. è così naturale domandarsi se il nuovo istituto potrà soddisfare le esigenze di tutela dei risparmiatori emerse con forza in occasione degli ultimi grandi default, anche perché ci si è subito divisi tra chi lo giudica un'arma spuntata, e chi invece un pericoloso attentato all'integrità di imprese e mercati. In realtà, la class action italiana presenta luci e ombre: è utile perché abbassa i costi di accesso alla giustizia e attenua le conseguenze sociali derivanti da estese e traumatiche perdite patrimoniali di masse di piccoli investitori. Ma è utile anche per l'effetto preventivo: l'esistenza di un efficace strumento risarcitorio ha un valore di deterrenza che contribuisce a incentivare comportamenti virtuosi, e quindi rappresenta un elemento essenziale per il buon funzionamento dei mercati finanziari.Non è un caso che negli ordinamenti più avanzati l'azione collettiva è da tempo sperimentata, e proprio la sperimentazione ha consentito di introdurre alcuni correttivi per evitare il moltiplicarsi di una patologica litigiosità a tutto vantaggio solo dei grandi studi legali. Il nostro parlamento ha innanzitutto introdotto un filtro giudiziario: sarà il giudice a valutare l'eventuale inammissibilità della richiesta di risarcimento, se ravvisa l'inesistenza "di un interesse collettivo suscettibile di adeguata tutela". E non è un verifica facile: non tutti i danneggiati, infatti, possono essere considerati alla stessa stregua. Già l'ordinamento prevede diversi gradi di protezione a seconda della tipologia di investitore: chi ha la propria piccola liquidazione interamente investita in obbligazioni in default non può essere assimilato a chi possiede, invece, un ricco e diversificato portafoglio.Il secondo filtro riguarda la legittimazione ad agire, riservata alle associazioni dei consumatori e a tutte quelle associazioni e comitati "adeguatamente rappresentativi degli interessi collettivi fatti valere". A prescindere dalle difficoltà di valutazione del grado di rappresentatività del richiedente, la scelta del legislatore italiano è diversa da quella di altri sistemi dove non esistono preclusioni per i soggetti legittimati ad agire: perché un investitore istituzionale non può far sentire la sua voce anche utilizzando la tutela risarcitoria collettiva? Il percorso per arrivare al risarcimento è comunque lungo perché il giudice si limita ad accertare i criteri di determinazione della somma da restituire e, se possibile, definisce quantomeno la somma minima da corrispondere a ciascun singolo danneggiato. Successivamente prende avvio una fase di conciliazione tra imprese e consumatori e rimane l'incognita dell'eventuale insuccesso di questa fase, che potrebbe costringere i singoli consumatori ad avviare nuove cause individuali per la liquidazione del danno.Ma l'incognita maggiore è un'altra: sarà la nostra giustizia in grado di governare controversie così complesse e difficili? Qualcuno ricorda le sconsolate parole dei giudici milanesi di fronte alla mole di costituzioni di parte civile nel processo Parmalat? Qualche anno fa si tentò di introdurre nel nostro ordinamento giudiziario il principio della specializzazione: controversie sempre più complicate, che coinvolgono rilevanti interessi hanno bisogno di giudici particolarmente qualificati e in grado di assolvere con professionalità ai nuovi compiti, con mezzi adeguati e la necessaria assistenza organizzativa. Diffuse resistenze, interne all'avvocatura, ma anche alla magistratura, impedirono la realizzazione di quei progetti e c'è da chiedersi se abbia un senso costruire nuove procedure se poi corrono il rischio di non avere le gambe per intraprendere il loro difficile cammino. (riproduzione riservata)*www lavoce.info MF  - Commenti & Analisi Numero 026, pag. 7 del 6/2/2008 Autore: Francesco Vella*.

Torna all'inizio


Insalate, navigatori e videogames così cambia la spesa degli italiani - luisa grion (sezione: Class action)

( da "Repubblica, La" del 06-02-2008)

Argomenti: Class Action

Economia L'Istat ridisegna il paniere: tra i nuovi ingressi visite intramoenia e pranzo con piatto unico Insalate, navigatori e videogames così cambia la spesa degli italiani Nell'indice dei prezzi più peso agli alimentari, class="hilite">meno a casa e combustibili Ma i consumatori minacciano la class="term">class class="term">action: "Modifiche poco credibili" Nel "carrello tipo" dell'istituto 533 prodotti, da seguire in 40 mila punti vendita LUISA GRION ROMA - Non c'è più tempo per cucire e nemmeno per lavare l'insalata, quindi via le treccine di filo colorato (i cosiddetti "cucirini") e porte aperte alla verdura in busta. Non c'è più tempo per una pausa pranzo che preveda "primo e secondo": il prezzo da tenere sotto controllo diventa semmai quello del "piatto unico". Non c'è nessuno che abbassi il finestrino per chiedere indicazioni al passante: sembra ormai indispensabile il navigatore satellitare. E non c'è bimbo che non chieda in regalo un gioco elettronico per la Playstation, ed ecco dunque il debutto dei game nel paniere Istat. I consumi cambiano e l'istituto di statistica cerca di star dietro alle tendenze nel tentativo di fornire dati sull'inflazione il più aderenti possibile alla realtà. Così ogni anno stila la lista delle new entry, cancella le rilevazioni su prodotti che vendono poco (il cucirino appunto, ma anche l'hamburger surgelato), ne accorpa alcuni (alle visite mediche specialistiche aggiunge quelle intramoenia), ne scorpora altri (per la voce asili nido tiene sotto controllo sia le tariffe di quelli comunali che dei privati). Fra i prodotti da seguire nelle loro evoluzioni di prezzo entrano allora nel paniere 2008 l'insalata in busta, il piatto unico, il navigatore satellitare, i giochi elettronici e quello che l'Istat chiama "combustibile solido", ovvero i pellets: blocchetti di materiale ecologico da usare per stufe e camini. Alla fine nel "carrello tipo" individuato dall'istituto entrano 533 prodotti, da seguire in 40 mila punti vendita con rilevazioni fatte in 84 capoluoghi di provincia. Nelle grandi città ci pensa direttamente l'Istat, nei centri più piccoli (che pesano sulla definizione del dato per l'80%) ci si affida ai rilevatori comunali e anche qui, come ogni anno, un po' per problemi organizzativi, un po' per questione di budget e un po' per dubbi di affidabilità la lista può cambiare: quest'anno escono infatti dalle rilevazioni Taranto, Sondrio e Foggia, ritorna Avellino e entra per la prima volta Catanzaro. La copertura dei controlli in termini di popolazione provinciale dovrebbe sfiorare l'88%, ma al Sud la media scende al 50. Prodotti a parte cambia però anche il loro peso nel determinare il dato dell'inflazione: un capitolo delicato sul quale da anni si scontrano statistici e consumatori. E così sarà anche per il 2008 perché l'Istat, per i mesi futuri, ha scelto di dare più importanza ad alcuni settori e di diminuire l'influenza di altri. Visto come sono andate le cose nel 2007 è aumentato il peso attribuito ai prodotti alimentari e alla bevande analcoliche (mezzo punto percentuale), all'abbigliamento e calzature, trasporti, istruzione, servizi e ristorazione, ma è diminuito quello di abitazione (che non considera comunque i mutui), acqua, elettricità e combustibili. Una scelta che l'Istat spiega dimostrando che lo scorso anno questi capitoli di spesa sono aumentati sì, però meno di altre voci. Ma che le associazioni di consumatori non condividono affatto il ragionamento. Dura la critica di Adusbef e Federconsumatori: "Il paniere è pieno di buchi - dicono - con quale criterio l'Istat ha aumentato il peso di prodotti alimentari e bevande se tantissime famiglie non mangiano più per l'erosione dei redditi, falcidiati dal carovita? Con quale credibilità l'Istat assegna all'assicurazione sui mezzi di trasporto - che costa ad ogni italiano assicurato almeno 1.000 euro l'anno ed è in continuo aumento - un peso irrealistico, inferiore a quello dei servizi per l'igiene personale e appena maggiore a quello di fiori e piante?". Le due associazioni minacciano una class-class="term">action contro i vertici dell'istituto che "rappresentano un carovita virtuale" e sono seguiti, nelle loro accuse, dal Codacons che si augura dal nuovo governo anche "un paniere vicino alla realtà degli acquisti degli italiani".

Torna all'inizio


Gas, valanga di bollette a zero euro (sezione: Class action)

( da "Repubblica, La" del 06-02-2008)

Argomenti: Class Action

Pagina VI - Napoli IL CASO Misuratori al centro delle polemiche: non registrano le quantità erogate. Decine le autodenunce Gas, valanga di bollette a zero euro Gabriella usa il gas per cucinare ogni sera ma da tre anni la bolletta della "Napoletanagas" indica lo stesso importo: zero euro. Non è un caso isolato, decine di napoletani vivono lo stesso paradosso. Dopo i contatori truffa di Milano, ecco un'altra anomalia legata all'erogazione del gas. Se nel capoluogo lombardo, però, gli utenti sono costretti a pagare una somma superiore alle quantità effettivamente consumate, in alcuni appartamenti del centro e della provincia di Napoli i misuratori restano fermi anche con i fornelli accesi. Oppure funzionano, ma poi le cifre che registrano non vengono riportate in bolletta. Un privilegio che, alla lunga, può trasformarsi in un incubo. E spingere chi gode del servizio gratuitamente a denunciare. "Ho il terrore che all'improvviso arrivi una stangata, un conto spropositato", la preoccupazione di Gabriella: "Vorrei solo poter pagare di volta in volta il gas utilizzato". Dopo aver chiesto spiegazioni all'azienda, ha deciso di denunciare la sua situazione all'associazione Telefono blu. Un tentativo di cautelarsi in caso di future pretese da parte della "Napoletanagas". Fino al 2004 la donna pagava trenta euro al mese, da quel momento solo file di rotondi zeri. "In passato periodicamente venivano dei tecnici a controllare il corretto funzionamento del misuratore, ora sono anni che non si vede più nessuno". Analoghe anomalie sono state denunciate al Vomero, a Chiaia, a Cercola e a Pomigliano d'Arco. Antonio Pariante, presidente di Telefono blu punta il dito contro "l'inaffidabilità del sistema di distribuzione: c'è chi paga troppo e chi nulla". Le segnalazioni alla sua associazione sono decine, ma "è probabile che chi si autodenuncia rappresenta solo una minoranza, molti altri preferiscono tacere. Ora sono necessarie verifiche costanti e precise". class="hilite">Anche il Codacons ha raccolto cinquanta segnalazioni nelle ultime due settimane: denunciate cifre troppo alte rispetto agli effettivi consumi. L'offensiva delle associazioni è affidata alle class="term">class class="term">action, centinaia le adesioni già raccolte. (lu. car.).

Torna all'inizio


Paniere irrealel'assicurazionepesa come i fiori (sezione: Class action)

( da "Secolo XIX, Il" del 06-02-2008)

Argomenti: Class Action

Consumatori nRoma. Le associazioni dei consumatori sparano a zero contro il nuovo paniere rispetto al quale l'Istat calcola l'inflazione: "Irreale", è la sentenza senza appello. class="hilite">Federconsumatori e Adusbef non escludono una class="term">class class="term">action contro i vertici dell'Istituto. "Con quale criterio - si chiedono le due associazioni - l'Istat ha aumentato il peso di prodotti alimentari e bevande dal 16,3 al 16,8 per cento, se tantissime famiglie non mangiano più per l'erosione dei redditi, falcidiati dal carovita?" E ancora: "Con quale credibilità l'Istat assegna all'assicurazione sui mezzi di trasporto, che costa ad ogni italiano assicurato almeno 1.000 euro l'anno ed è in continuo aumento, un peso irrealistico (12.109), meno dei servizi per l'igiene personale (13.849) e poco più di fiori e piante (6.564)?". Se Adusbef e Federconsumatori parlano di paniere "pieno di buchi", "irreale", che "non è in grado di misurare il carovita", critiche dure arrivano anche dal Codacons, associazione che prevede una nuova stangata per le famiglie: "Gli aumenti di trasporti, tariffe energetiche ed alimentari peseranno a fine anno per mille euro a famiglia, se non saranno adottate misure in grado di ridurre drasticamente prezzi e tariffe", sostiene Carlo Rienzi, presidente dell'associazione. "I dati diffusi dall'Istat, seppur sottostimati, appaiono preoccupanti - osserva Rienzi -non potendo i cittadini rinunciare all'alimentazione, ai trasporti e all'energia". Rienzi contesta l'aggiornamento del paniere Istat: "L'insalata in confezione entra perché la gente non può più comprare prodotti freschi, divenuti eccessivamente onerosi - sostiene - L'ingresso dei navigatori satellitari e dei giochi elettronici per consolle non migliorerà certo le rilevazioni dell'Istat, essendo prodotti il cui prezzo scende costantemente grazie alle innovazioni introdotte sul mercato. Bene l'incremento del peso attribuito ad alimentari, abbigliamento, calzature, trasporti e ristorazione, ma si tratta di un miglioramento interamente vanificato dall'assurda diminuzione dei pesi assegnati ai capitoli abitazione, acqua, elettricità e combustibile". 06/02/2008.

Torna all'inizio


Il cda conferma Israele resta l'ospite di Librolandia (sezione: Class action)

( da "Stampa, La" del 06-02-2008)

Argomenti: Class Action

Polemica Autonomi occupano la sede della Fiera Il cda conferma Israele resta l'ospite di Librolandia GIOVANNA FAVRO Hanno suonato il campanello, e giocando sull'effetto sorpresa sono entrati alla Fondazione per il libro, srotolando dalle finestre di via Santa Teresa 15 due bandiere della Palestina: "Siamo qui per protestare contro l'invito ad Israele alla Fiera del Libro. Non danneggeremo nulla, ma vogliamo tenere nel vostro salone una conferenza stampa". Così hanno detto gli autonomi agli sbigottiti vertici della Fiera del Libro che ieri mattina avevano in agenda la riunione del Consiglio d'amministrazione. E' cominciata così, verso le 11, l'occupazione-lampo della Fiera, conclusasi alle 12,30 senza violenze né dagli autonomi né dalla polizia. Ai giovani del "network antagonista" (Askatasuna, Csa Murazzi e Collettivo universitario autonomo), i vertici della Fiera hanno negato la conferenza stampa, svoltasi poi in strada. Al secondo piano del palazzo è così iniziata la seduta del cda, che ha ribadito la partecipazione di Israele, ma anche il taglio culturale e non politico dell'evento e "la disponibilità al dialogo con tutte le posizioni". Poi dal presidente Rolando Picchioni è arrivata una preoccupazione: "Ci rimettiamo al lavoro con il massimo impegno, mirando al successo dell'anno scorso. Speriamo che questo clima non spaventi gli editori e il pubblico". I giovani promettono cortei il 29 marzo e il 10 maggio, "un controsalone con le voci palestinesi e azioni di boicottaggio e di disturbo durante la Fiera". Iniziative portate avanti con il forum per la Palestina: "Esprimiamo amicizia e solidarietà ai palestinesi che stanno patendo un embargo disastroso. Israele commette crimini di guerra, tortura gli oppositori, erige muri. Chi festeggia i 60 anni celebra anche la Nakba, quando 850 mila profughi dovettero fuggire. La Fiera ha scelto da che parte sta: i libri non c'entrano, perché ospitano uno Stato". Rolando Picchioni ed Ernesto Ferrero hanno ribadito "il carattere non politico, celebrativo o propagandistico" della presenza di Israele. "L'episodio di stamane mi ha sorpreso, anche un po' preoccupato - ha detto Picchioni -, anche se siamo disponibili a confrontarci con chiunque". Ernesto Ferrero sospira: "Vorrei una gioventù che comprenda che la realtà è sempre più complessa delle prese di posizioni manicheiste". L'assessore Fiorenzo Alfieri, membro del cda, rivela che "sono stato il primo a suggerire di sostituire l'Egitto come ospite del 2008, perché nel 2009 inaugureremo le scuderie di Venaria con una mostra sull'antico Egitto. Nessuno l'ha cacciato malamente per ospitare Israele, ma si finge di non capire". Ieri un sedicente hacker turco ha preso di mira il sito Internet dell'editrice Lindau, inneggiando contro "i nemici dell'Islam". E, "considerato il clima di questi giorni - hanno detto alla Lindau - non si può che pensare alle polemiche sulla Fiera del Libro". Sulla querelle ha riflettuto anche Alain Elkann al Circolo dei lettori, che alla presentazione di "Essere laico" che firma con Umberto Veronesi ha parlato di "polemica strumentale, alimentata da estremisti. Spero che a breve nasca lo Stato palestinese, e possa essere ospitato alla Fiera".

Torna all'inizio


Corte dei conti: allarme tangenti - roberto petrini (sezione: Class action)

( da "Repubblica, La" del 06-02-2008)

Argomenti: Class Action

Economia Corte dei conti: allarme tangenti "Corruzione diffusa in sanità e grandi opere. Occhio agli sprechi" Conti pubblici in miglioramento ma pesano pensioni e contratti per gli statali ROBERTO PETRINI ROMA - "L'organizzazione della Repubblica vive un momento di diffuso malessere ed incertezza". Con queste parole il presidente della Corte dei Conti, Tullio Lazzaro, ha lanciato ieri un nuovo allarme sul caos della nostra pubblica amministrazione, sulle "sovrapposizioni di competenze", sulla "crescita confusa di strutture", sui "conflitti irrisolti". In una parola su un sistema che fa da cornice allo spreco di denaro pubblico. Un quadro a fosche tinte, illustrato in occasione dell'inaugurazione dell'anno giudiziario, alla presenza del presidente della Repubblica, Napolitano, del ministro dell'Economia Padoa-Schioppa e della maggiori cariche dello Stato. Qualche nota di ottimismo è giunta solo dai conti pubblici giudicati in "netto miglioramento" nel 2007, con il ritorno dell'avanzo primario, ma sui quali continua pesare la spada di Damocle delle pensioni e dei contratti pubblici. A precisare i contorni della situazione del paese, in un momento difficile dal punto di vista economico e nel pieno della crisi politica, è intervenuto anche il procuratore generale della Corte dei Conti, Furio Pasqualucci. "La corruzione è ampiamente diffusa", ha osservato l'alto magistrato definendo il fenomeno come una vera e propria "patologia". L'elenco dei settori dove si annida il malcostume è ampio, e nessuno sembra salvarsi: in prima fila la sanità e i lavori pubblici. L'elenco delle fattispecie è inquietante, segnato da "artifici", furbizie, irregolarità e pagamento di "tangenti": alterazione delle procedure di appalto, collusione con le ditte fornitrici, pagamento da parte della pubblica amministrazione di prezzi superiori alla prestazione o, addirittura, di prestazioni mai rese. Condoni (come quello per chi non risponde ai questionari Istat) e allarme rifiuti, completano il quadro. La Corte dei Conti fa quello che può: tra il 2001 e il 2006 ha inflitto condanne per comportamenti illeciti per circa 487 milioni e ha costretto molti indagati a restituire spontaneamente circa 50 milioni. Nel solo 2007 tra gli illeciti scoperti spicca, su un totale di 1.905 sentenze di condanna, un 11,4 per cento di "reati" per corruzione e tangenti, un 6,8 per consulenze e incarichi e un 16,5 per cento dovuto all'uso di indebito di beni dello Stato. La Corte dei Conti potrebbe fare di più, ma vuole più poteri e prerogative. Il presidente Lazzaro ha chiesto esplicitamente al governo norme che consentano di "bloccare con efficacia immediata le risorse che si stanno sperperando", autonomia di budget e la possibilità di accedere direttamente alle banche dati del Tesoro. Ma anche di fare retromarcia su un emendamento, che attualmente grava sul decreto "milleproroghe", che impedisce alla magistratura contabile di sindacare sulle spa a controllo pubblico. class="hilite">La Corte propone anche una sorta di "alleanza con i cittadini" per difendere le casse dello Stato dalla malversazione: informalmente avanza anche la propria candidatura a giudicare in materia di class="term">class class="term">action quando la richiesta di risarcimento riguardi una cattiva gestione di servizi pubblici.

Torna all'inizio


Di Irene Soave Oltre alle defezioni illustri e agli anatemi ch (sezione: Class action)

( da "Leggo" del 06-02-2008)

Argomenti: Class Action

Chiudi di Irene Soave Oltre alle defezioni illustri e agli anatemi che arrivano ormai a ritmo di uno al giorno da scrittori e intellettuali - l'ultimo a dare buca è stato, ieri, il politologo pakistano Tariq Ali - a boicottare la discussa edizione 2008 della Fiera del Libro ci saranno anche le "azioni di disturbo" degli antagonisti torinesi: la prima è stata ieri mattina alle 11, con l'occupazione, da parte di una ventina di appartenenti al collettivo universitario autonomo e ai centri sociali Askatasuna e Murazzi, degli uffici della Fiera presso la fondazione del Libro in via Santa Teresa, annunciando per i giorni fra l'8 e il 12 maggio un corteo nazionale a Torino, azioni di disturbo e addirittura una "contro-fiera" nei locali dell'Università. I manifestanti sono entrati alla Fondazione senza scontri, suonando il campanello; hanno appeso alle finestre di via Santa Teresa due bandiere palestinesi e uno striscione - "Boicottiamo Israele" -, poi hanno brevemente incontrato il presidente Rolando Picchioni. Dopo meno di un'ora è intervenuta la Digos, che ha identificato il gruppo e fatto sgombrare gli uffici. "La fiera celebra il sessantenario della fondazione di Israele - ha spiegato Davide Grasso, il portavoce dei manifestanti - una catastrofe, la Naqba, che nel 1948 cacciò dalle proprie case 850mila profughi e distrusse 531 villaggi. Per noi non c'è nulla da festeggiare e manifestiamo sostegno al popolo palestinese boicottando la Fiera del Libro". Il boicottaggio è iniziato con l'occupazione di ieri; ma sono previste due manifestazioni, una il 29 marzo ed una, più grande, con un corteo internazionale a Torino il 10 maggio, organizzate dagli autonomi insieme al Forum Palestina. E ci saranno anche imprecisate "azioni di disturbo" nei giorni della kermesse e la contro-fiera con espositori alternativi, convegni e incontri, probabilmente nei locali di Palazzo Nuovo di cui gli autonomi dispongono: un convegno è stato già fissato per il 9 maggio. (ass).

Torna all'inizio


Inflazione sempre di corsa: 2,9% in gennaio È il livello più alto dal 2001: alimentari, benzina e casa spingono i prezzi. Cambia il paniere (sezione: Class action)

( da "Unita, L'" del 06-02-2008)

Argomenti: Class Action

Stai consultando l'edizione del Inflazione sempre di corsa: 2,9% in gennaio È il livello più alto dal 2001: alimentari, benzina e casa spingono i prezzi. Cambia il paniere di Luigina Venturelli/ Milano PREOCCUPAZIONE I ripetuti allarmi sul carovita, dalle speculazioni natalizie a quelle successive al blocco degli autotrasporti, alla fine si sono tradotti in realtà: l'inflazione a gennaio è salita al 2,9% contro il 2,6% di dicembre, registrando così il tasso più alto dal luglio 2001. Un'impennata rilevata dalle stime preliminari dell'Istat, che certificano i peggiori timori dei consumatori italiani: crescono le spese per la casa, l'energia e il cibo. Rispetto a gennaio 2007, infatti, gli aumenti più elevati sono stati per i trasporti (più 5,4%), per i prodotti alimentari (più 4,5%) e per l'abitazione (più 4%). Un quadro nel quale si distingue l'incremento a due cifre messo a segno dalla benzina e dal gasolio: rispetto ad un anno fa, il prezzo della verde è aumentato del 12,5% e quello del gasolio del 15,8%. Inevitabile l'allarme delle parti sociali, con il leader della Cgil Guglielmo Epifani a ricordare che "la redistribuzione di parte delle risorse bisognava farla adesso" e quello della Cisl Raffaele Bonanni a paventare il "rischio di recessione". Preoccupazioni condivise dalle rappresentanze imprenditoriali: secondo la Coldiretti, l'aumento dei carburanti ha fatto impennare i prezzi dei prodotti fuori stagione provenienti da lunghe distanze, ma speculazioni si sono verificate anche nella filiera agroalimentare "con incrementi anche del 300 per cento dal campo alla tavola", e la Confederazione italiana agricoltori ha chiesto "l'urgente adozione di osservatori regionali e nazionali sui prezzi". Sugli stessi toni la Confcommercio, che sottolinea come le tendenze "rialziste" dei prezzi al consumo siano collegate soprattutto a spese obbligate e tariffe, sostenute dalle tensioni sui corsi internazionali delle materie prime energetiche. Ma una raccomandazione è d'obbligo: "La rilevanza del problema, che si innesta in uno scenario di ridotta crescita, rende del tutto inopportuna la diffusione di paure ed allarmismi che generano sfiducia comprimendo i piani di spesa delle famiglie". Tanto più che "in termini di confronti europei l'inflazione italiana si mantiene al di sotto della media dell'eurozona", al 3,1% contro il 3,2% dell'area euro. La pensano diversamente Adusbef e Federconsumatori, class="hilite">che minacciano (provocatoriamente) una class="term">class class="term">action contro i vertici dell'Istat, che nonostante il nuovo paniere (comprensivo, tra l'altro di navigatori satellitari ed insalate pronte in busta) "continuano a rappresentare un carovita virtuale rispetto ad aumenti reali ed ai continui salassi subiti dai cittadini". Vale a dire da diciotto milioni di famiglie di lavoratori dipendenti che, secondo le associazioni dei consumatori, "hanno subito una rapina, dal 2002 al 2007, di 137,4 miliardi di euro in tutti i settori, dai servizi bancari a quelli assicurativi, dalla benzina al gas, dai trasporti pubblici alle tariffe ferroviarie, per non parlare dei mutui". A spegnere l'allarme resta il viceministro all'Economia Vincenzo Visco, secondo il quale "rispetto al trend europeo non c'è niente di nuovo". Il collega delle Politiche agricole Paolo De Castro, invece, ribadisce che "l'attività di controllo e antispeculazione messa in campo dal governo continua. Dopo le azioni già intraprese in ambito pane, pasta e latte, ora verrà fatto il punto con la collaborazione della filiera carni".

Torna all'inizio


Ulivisti di lungo corso cerchiamo fuori dal Pd la nuova politica (sezione: Class action)

( da "Unita, L'" del 06-02-2008)

Argomenti: Class Action

Stai consultando l'edizione del ROBERTO MANZIONE Ma non abbiamo mai fatto mancare a Prodi il voto "Ulivisti di lungo corso cerchiamo fuori dal Pd la nuova politica" di Ella Baffoni / Roma "Pugnalatori noi?". Non è piaciuto, ai senatori Manzione e Bordon, il nostro titolo che li accomuna a Dini e Mastella. Perché, senatore? "Abbiamo sempre sostenuto il governo Prodi, non gli abbiano mai fatto mancare la fiducia. Certo, siamo stati critici, a volte molto. Grazie alle nostre battaglie sono passati almeno tre provvedimenti che ora sono vanto di tutto il centrosinistra. class="hilite">La riforma dell'ordinamento giudiziario, della class="term">class class="term">action, della riduzione numerica della composizione del governo. E sono solo esempi". Però poi la vostra critica è stata molto pesante "Non abbiamo mai fatto interdizioni ma un'azione critica e costruttiva su proposte concrete che intercettavano l'esigenza dei cittadini. Un modo moderno per fare azione politica. Anche se viene da una forza piccola come la nostra". Vi presenterete alle elezioni? "Bordon e io siamo stati vicini agli ulivisti e a Prodi fin quando è nato il Pd. Poi il nuovo partito invece di essere includente di larga parte dell'Unione, è divenuto appannaggio solo di Ds e Dl. Perciò abbiamo deciso di non condividere quel percorso e di continuare invece il nostro. Siamo stati facili profeti: il Pd continua la sua strada, che purtroppo sembra votata alla sconfitta. Dini e Mastella sono stati regalati al centrodestra". Dunque, cosa farete? "Ci siano incontrati con i radicali, con cui condividiamo un percorso di battaglie e concretezza, oltre alla battaglia vana per riconoscere il loro diritto a non essere esclusi dal Senato. E così ragioneremo con tutti quelli che si avvicinano al centrosinistra ma non condividono l'atteggiamento del Pd. I radicali, Tabacci..." Ma Tabacci resta al centro. "Tabacci ha lasciato il centrodestra, e sta ragionando con il Pd. Insomma, bisogna rompere gli schematismi e cominciare a mettere in campo una politica che sia per, non contro. Cominciando da fatti concreti, non solo tasse e salari, ma anche controllo dei prezzi. Per questo insieme al Partito dei consumatori abbiamo dato vita a Unione democratica per i consumatori".

Torna all'inizio


La carità resti segreta nella società dei media (sezione: Class action)

( da "Eco di Bergamo, L'" del 06-02-2008)

Argomenti: Class Action

Il messaggio del Papa per la Quaresima che inizia oggi "L'elemosina educa alla generosità verso i popoli poveri" Pubblichiamo il testo integrale del messaggio di Benedetto XVI per la Quaresima che inizia oggi con il Mercoledì delle ceneri. Il Papa tratta il tema "Cristo si è fatto povero per voi" (2 Corinti 8,9). Cari fratelli e sorelle! 1. Ogni anno, la Quaresima ci offre una provvidenziale occasione per approfondire il senso e il valore del nostro essere cristiani, e ci stimola a riscoprire la misericordia di Dio perché diventiamo, a nostra volta, più misericordiosi verso i fratelli. Nel tempo quaresimale la Chiesa si preoccupa di proporre alcuni specifici impegni che accompagnino concretamente i fedeli in questo processo di rinnovamento interiore: essi sono la preghiera, il digiuno e l'elemosina. Quest'anno, nel consueto Messaggio quaresimale, desidero soffermarmi a riflettere sulla pratica dell'elemosina, che rappresenta un modo concreto di venire in aiuto a chi è nel bisogno e, al tempo stesso, un esercizio ascetico per liberarsi dall'attaccamento ai beni terreni. Quanto sia forte la suggestione delle ricchezze materiali, e quanto netta debba essere la nostra decisione di non idolatrarle, lo afferma Gesù in maniera perentoria: "Non potete servire a Dio e al denaro" (Luca 16,13). L'elemosina ci aiuta a vincere questa costante tentazione, educandoci a venire incontro alle necessità del prossimo e a condividere con gli altri quanto per bontà divina possediamo. A questo mirano le collette speciali a favore dei poveri, che in Quaresima vengono promosse in molte parti del mondo. In tal modo, alla purificazione interiore si aggiunge un gesto di comunione ecclesiale, secondo quanto avveniva già nella Chiesa primitiva. San Paolo ne parla nelle sue Lettere a proposito della colletta a favore della comunità di Gerusalemme (cfr. 2 Corinti 8-9; Romani 15,25-27). 2. Secondo l'insegnamento evangelico, noi non siamo proprietari bensì amministratori dei beni che possediamo: essi quindi non vanno considerati come esclusiva proprietà, ma come mezzi attraverso i quali il Signore chiama ciascuno di noi a farsi tramite della sua provvidenza verso il prossimo. Come ricorda il "Catechismo della Chiesa Cattolica", i beni materiali rivestono una valenza sociale, secondo il principio della loro destinazione universale (cfr. n. 2404). Nel Vangelo è chiaro il monito di Gesù verso chi possiede e utilizza solo per sé le ricchezze terrene. Di fronte alle moltitudini che, carenti di tutto, patiscono la fame, acquistano il tono di un forte rimprovero le parole di San Giovanni: "Se uno ha ricchezze di questo mondo e vedendo il proprio fratello in necessità gli chiude il proprio cuore, come dimora in lui l'amore di Dio?" (1 Giovanni 3,17). Con maggiore eloquenza risuona il richiamo alla condivisione nei Paesi la cui popolazione è composta in maggioranza da cristiani, essendo ancor più grave la loro responsabilità di fronte alle moltitudini che soffrono nell'indigenza e nell'abbandono. Soccorrerle è un dovere di giustizia prima ancora che un atto di carità. 3. Il Vangelo pone in luce una caratteristica tipica dell'elemosina cristiana: deve essere nascosta. "Non sappia la tua sinistra ciò che fa la tua destra", dice Gesù, "perché la tua elemosina resti segreta" (Matteo 6,3-4). E poco prima aveva detto che non ci si deve vantare delle proprie buone azioni, per non rischiare di essere privati della ricompensa celeste (cfr. Matteo 6,1-2). La preoccupazione del discepolo è che tutto vada a maggior gloria di Dio. Gesù ammonisce: "Così risplenda la vostra luce davanti agli uomini, perché vedano le vostre opere buone e rendano gloria al Padre vostro che è nei cieli" (Matteo 5,16). Tutto deve essere dunque compiuto a gloria di Dio e non nostra. Questa consapevolezza accompagni, cari fratelli e sorelle, ogni gesto di aiuto al prossimo evitando che si trasformi in un mezzo per porre in evidenza noi stessi. Se nel compiere una buona azione non abbiamo come fine la gloria di Dio e il vero bene dei fratelli, ma miriamo piuttosto a un ritorno di interesse personale o semplicemente di plauso, ci poniamo fuori dell'ottica evangelica. Nella moderna società dell'immagine occorre vigilare attentamente, poiché questa tentazione è ricorrente. L'elemosina evangelica non è semplice filantropia: è piuttosto un'espressione concreta della carità, virtù teologale che esige l'interiore conversione all'amore di Dio e dei fratelli, ad imitazione di Gesù Cristo, il quale morendo in croce donò tutto se stesso per noi. Come non ringraziare Dio per le tante persone che nel silenzio, lontano dai riflettori della società mediatica, compiono con questo spirito azioni generose di sostegno al prossimo in difficoltà? A ben poco serve donare i propri beni agli altri, se per questo il cuore si gonfia di vanagloria: ecco perché non cerca un riconoscimento umano per le opere di misericordia che compie chi sa che Dio "vede nel segreto" e nel segreto ricompenserà. 4. Invitandoci a considerare l'elemosina con uno sguardo più profondo, che trascenda la dimensione puramente materiale, la Scrittura ci insegna che c'è più gioia nel dare che nel ricevere (cfr. Atti 20,35). Quando agiamo con amore esprimiamo la verità del nostro essere: siamo stati infatti creati non per noi stessi, ma per Dio e per i fratelli (cfr. 2 Corinti 5,15). Ogni volta che per amore di Dio condividiamo i nostri beni con il prossimo bisognoso, sperimentiamo che la pienezza di vita viene dall'amore e tutto ci ritorna come benedizione in forma di pace, di interiore soddisfazione e di gioia. Il Padre celeste ricompensa le nostre elemosine con la sua gioia. E c'è di più: San Pietro cita tra i frutti spirituali dell'elemosina il perdono dei peccati. "La carità ? egli scrive ? copre una moltitudine di peccati" (1 Pietro 4,8). Come spesso ripete la liturgia quaresimale, Iddio offre a noi peccatori la possibilità di essere perdonati. Il fatto di condividere con i poveri ciò che possediamo ci dispone a ricevere tale dono. Penso, in questo momento, a quanti avvertono il peso del male compiuto e, proprio per questo, si sentono lontani da Dio, timorosi e quasi incapaci di ricorrere a Lui. L'elemosina, avvicinandoci agli altri, ci avvicina a Dio e può diventare strumento di autentica conversione e riconciliazione con Lui e con i fratelli. 5. L'elemosina educa alla generosità dell'amore. San Giuseppe Benedetto Cottolengo soleva raccomandare: "Non contate mai le monete che date, perché io dico sempre così: se nel fare l'elemosina la mano sinistra non ha da sapere ciò che fa la destra, anche la destra non ha da sapere ciò che fa essa medesima" ("Detti e pensieri", Edilibri, n. 201). Al riguardo, è quanto mai significativo l'episodio evangelico della vedova che, nella sua miseria, getta nel tesoro del tempio "tutto quanto aveva per vivere" (Marco 12,44). La sua piccola e insignificante moneta diviene un simbolo eloquente: questa vedova dona a Dio non del suo superfluo, non tanto ciò che ha, ma quello che è. Tutta se stessa. Questo episodio commovente si trova inserito nella descrizione dei giorni che precedono immediatamente la passione e morte di Gesù, il quale, come nota San Paolo, si è fatto povero per arricchirci della sua povertà (cfr. 2 Corinti 8,9); ha dato tutto se stesso per noi. La Quaresima, anche attraverso la pratica dell'elemosina ci spinge a seguire il suo esempio. Alla sua scuola possiamo imparare a fare della nostra vita un dono totale; imitandolo riusciamo a renderci disponibili, non tanto a dare qualcosa di ciò che possediamo, bensì noi stessi. L'intero Vangelo non si riassume forse nell'unico comandamento della carità? La pratica quaresimale dell'elemosina diviene pertanto un mezzo per approfondire la nostra vocazione cristiana. Quando gratuitamente offre se stesso, il cristiano testimonia che non è la ricchezza materiale a dettare le leggi dell'esistenza, ma l'amore. Ciò che dà valore all'elemosina è dunque l'amore, che ispira forme diverse di dono, secondo le possibilità e le condizioni di ciascuno. 6. Cari fratelli e sorelle, la Quaresima ci invita ad "allenarci" spiritualmente, anche mediante la pratica dell'elemosina, per crescere nella carità e riconoscere nei poveri Cristo stesso. Negli Atti degli Apostoli si racconta che l'apostolo Pietro allo storpio che chiedeva l'elemosina alla porta del tempio disse: "Non possiedo né argento né oro, ma quello che ho te lo do: nel nome di Gesù Cristo, il Nazareno, cammina" (Atti 3,6). Con l'elemosina regaliamo qualcosa di materiale, segno del dono più grande che possiamo offrire agli altri con l'annuncio e la testimonianza di Cristo, nel cui nome c'è la vita vera. Questo periodo sia pertanto caratterizzato da uno sforzo personale e comunitario di adesione a Cristo per essere testimoni del suo amore. Maria, Madre e Serva fedele del Signore, aiuti i credenti a condurre il "combattimento spirituale" della Quaresima armati della preghiera, del digiuno e della pratica dell'elemosina, per giungere alle celebrazioni delle feste pasquali rinnovati nello spirito. Con questi voti imparto volentieri a tutti l'Apostolica benedizione.

Torna all'inizio


La Lega: azione risarcitoria per i danni su Malpensa (sezione: Class action)

( da "Stampa, La" del 06-02-2008)

Argomenti: Class Action

COTA FARA NOVARA La Lega: azione risarcitoria per i danni su Malpensa Incendio distrugge officina Paura in centro, nessun ferito class="hilite">Progettavano furti le quattro nomadi fermate da polizia Sulla questione Alitalia-Malpensa la Lega Nord proporrà una "class="term">class class="term">action", un'azione risarcitoria ai sensi dell'articolo 140 bis del Codice del Consumo. "La stanno studiando i nostri legali - dice il vicecapogruppo alla Camera del Carroccio e segretario della Lega Nord piemontese Roberto Cota - e vedrà come capofila le istituzioni. Saranno coinvolte le categorie produttive e, sul territorio della provincia di Novara, si partirà naturalmente dal Comitato in difesa di Malpensa, promosso dalla Camera di Commercio". Incendio nel pomeriggio di ieri a Fara Novarese in via Quintino Sella nell'officina della società idrotermica dei fratelli Pagnoni. I periti sono al lavoro per stabilire la dinamica.Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco del comando di Novara e i carabinieri di Fara. Anche un'ambulanza è giunta nella strada traversa alla provinciale della Valsesia, anche se non c'è stato nessun ferito. Nel giro di un paio d'ore i vigili del fuoco hanno concluso il loro intervento. Sono state fermate dagli agenti della squadra Volante con arnesi da scasso e denaro contante quattro giovanissime nomadi in centro città. Non imputabili, sono state affidate a una comunità ma poco dopo sono scappate.

Torna all'inizio


Consiglio Nazionale Forense, procedimento, natura di sentenza, sussistenza (sezione: Class action)

( da "AltaLex" del 06-02-2008)

Argomenti: Class Action

Cassazione civile , SS.UU., sentenza 20.12.2007 n° 26810 Stampa Consiglio Nazionale Forense ? procedimento ? natura di sentenza ? sussistenza ? impugnabilità ? sussistenza ? limiti [R.D. 22 gennaio 1934, n. 37, art. 64] Quello che si svolge davanti al Consiglio Nazionale Forense è un giudizio di carattere giurisdizionale e si conclude con sentenza, pronunciata in nome del Popolo Italiano, impugnabile davanti alle Sezioni Unite. (Fonte: Altalex Massimario 5/2008) SUPREMA CORTE DI CASSAZIONE SEZIONI UNITE CIVILI Sentenza 20 dicembre 2007, n. 26810 Svolgimento del processo Il Consiglio dell'Ordine degli avvocati di Trani ha inflitto all'avv. S.M., la sanzione disciplinare della censura, per i seguenti comportamenti: a) avere intimato al debitore sig. D.M.A. 10 precetti cambiari, aventi tutti la medesima data del 5 luglio 2001 e notificati tutti nell'arco di pochissimi giorni (alcuni anche il medesimo giorno), così violando l'art. 49 del Codice deontologico forense, per avere aggravato la posizione debitoria della controparte; b) avere richiesto onorari non dovuti, ovvero sproporzionati rispetto al valore della controversia, al medesimo D.M., cosi violando l'art. 6 del Codice deontologico forense, per avere tenuto un atteggiamento difensivo vessatorio nei confronti della controparte. In *** il 5 luglio 2001 ed in *** il 1 ottobre 2001. Il ricorso dello S. è stato respinto dal Consiglio nazionale forense con decisione 23 settembre - 15 dicembre 2006 n. 165. In relazione al primo motivo di ricorso, con cui lo S. aveva lamentato errata ricostruzione e valutazione dei fatti, il Consiglio nazionale forense ha rilevato che è documentato che il professionista, sebbene potesse azionare il credito portato dai titoli con unico atto di precetto, evitando così di aggravare inutilmente di spese il debitore, ha intimato nell'arco di pochissimi giorni, in forza di singole cambiali, già tutte scadute prima della notifica del primo atto, singoli atti di precetto con il relativo carico di spese. Ha valutato che tale condotta è contraria ai canoni di proibita e correttezza, cui l'esercizio della professione forense deve ispirarsi. Quanto al preteso difetto di motivazione in relazione al capo 2) dell'incolpazione, il Consiglio ha rilevato che, rispetto ad un credito capitale di circa 20 milioni, lo S. ha richiesto una parcella di L. 14.784.080. Egli sottolinea, a riprova della correttezza della pretesa, che tale parcella gli è stata liquidata dal magistrato, ma il Consiglio ha valutato che la esosità delle sue pretese risulta anche dal comportamento del cliente, che lo aveva estromesso dalla pratica, e definito il contenzioso direttamente con il proprio debitore. In conclusione il Consiglio nazionale forense ha ritenuto che, valutate globalmente le due incolpazioni, la sanzione della semplice censura fosse congrua. Avverso tale decisione lo S. ha proposto ricorso per Cassazione, con cinque motivi, con atto notificato il 28 aprile 2007. Il Consiglio nazionale forense non si è costituito. Motivi della decisione Si deve esaminare per primo il quinto motivo di ricorso, in quanto involge una questione di diritto, di carattere potenzialmente assorbente. Con esso il ricorrente, deducendo violazione e falsa applicazione dell'art. 49 Codice deontologico forense, con riferimento agli artt. 480 e 491 c.p.c., sostiene che gli atti di precetto, non costituendo atti processuali non rientrano nella previsione dell'art. 49 applicato dal Consiglio nazionale forense. Detta norma, intitolata "Pluralità di azioni nei confronti della controparte", vieta all'avvocato di aggravare la situazione debitoria della controparte con onerose e plurime iniziative giudiziarie quando ciò non corrisponda ad effettive ragioni di tutela della parte assistita. Poichè, a norma dell'art. 491 c.p.c., l'espropriazione forzata inizia con il pignoramento, i plurimi precetti azionati dall'avv. S. non rientrerebbero nella previsione disciplinare dell'art. 49, in quanto non costituiscono iniziative giudiziarie. L'esame del motivo implica un problema metodologico circa i criteri da seguire nella interpretazione della norma denunciata, se quelli dell'art. 12 preleggi, propri della norma di legge, o quelli previsti all'art. 1362 c.c., e segg., per la interpretazione dei contratti. Nella giurisprudenza di questa Corte è possibile rinvenire due orientamenti. Secondo il primo, tradizionale, orientamento, le disposizioni dei codici deontologici predisposti dagli ordini (o dai collegi) professionali, se non recepite direttamente dal legislatore, non hanno nè la natura nè le caratteristiche di norme di legge, come tali assoggettabili al criterio interpretativo di cui all'art. 12 preleggi, ma sono espressione di poteri di auto organizzazione degli ordini (o dei collegi), si da ripetere la loro autorità, oltre che da consuetudini professionali, anche da norme che i suddetti ordini (o collegi) emanano per fissare gli obblighi di correttezza cui i propri iscritti devono attenersi e per regolare la propria funzione disciplinare. Ne discende che le suddette disposizioni vanno interpretate nel rispetto dei canoni ermeneutici fissati all'art. 1362 c.c., e segg.. Ne discende ancora che con il ricorso per cassazione è denunciabile, ex art. 360 c.p.c., n. 3, non solo la violazione o falsa applicazione dei suddetti canoni della interpretazione dei contratti, ma altresì, ex art. 360 c.p.c., n. 5, il vizio di motivazione (da ultimo Cass. Sez. un. 10 luglio 2003 n. 10482). L'esposto orientamento è contrastato da Cass. 23 marzo 2004 n. 5776 e Cass. 14 luglio 2004 n. 13078. Mentre la prima delle due sentenze si limita a dare atto che si va delineando nella giurisprudenza di questa Corte un indirizzo secondo cui, nell'ambito della violazione di legge, va compresa anche la violazione delle norme dei codici deontologici degli ordini professionali, trattandosi di norme giuridiche obbligatorie valevoli per gli iscritti all'albo che integrano il diritto oggettivo ai fini della configurazione dell'illecito disciplinare, la seconda (Cass. 13078/2004) sviluppa un ampio ed articolato esame critico del primo orientamento, i cui argomenti fondamentali si possono così riassumere: 1 I consigli nazionali degli ordini professionali previsti dal D.Lgs.Lgt. 23 novembre 1944, n. 382, costituiscono organi speciali di giurisdizione nella materia disciplinare per i rispettivi iscritti, previsti dalla sesta disposizione transitoria della costituzione; 2. Ne consegue che i ricorsi per cassazione avverso tali decisioni sono proposti ai sensi dell'art. 111 Cost., ammessi soltanto per violazione di legge, per cui non è consentita la deduzione di vizi di motivazione previsti dall'art. 360 c.p.c., n. 5; 3. L'interpretazione delle clausole contrattuali costituisce una quaestio facti perchè ha per oggetto "la comune intenzione delle parti" (art. 1362 c.c.,), e cioè la loro volontà, la cui indagine rientra nel merito della causa. Il codice deontologico contiene, invece, norme giuridiche, sia pure (normalmente) rilevanti nel solo ordinamento interno dell'ordine professionale che le ha approvate. Rispetto alle norme giuridiche non rileva l'indagine sulla volontà di chi le ha emanate, ma valgono i diversi criteri elaborati per 1"interpretazione delle norme giuridiche, e cioè per la soluzione delle questioni di diritto. 4. L'interpretazione diretta della norma del codice deontologico, da parte della Corte di legittimità, non viola l'autonomia dell'ordine professionale. Questa autonomia si estrinseca nell'approvazione del codice deontologico (consentita dall'ordinamento generale in modo espresso od implicito), codice che, una volta emanato, costituisce una autoregolamentazione vincolante nell'ambito dell' ordinamento di categoria (Cass. 6 giugno 2002 n. 8225), e quindi sia per i singoli professionisti che per gli organi dell'ordine. 5. L'orientamento tradizionale che qualifica in ogni caso l'interpretazione del codice deontologico come quaestio facti non permette un sindacato di questa Corte su detta interpretazione se non sotto l'aspetto della mera esistenza di una motivazione a suo sostegno. Viene così a mancare una effettiva garanzia dell'incolpato che ritenga di avere rispettato la norma del codice deontologico e non si realizza la funzione del codice deontologico di autoregolamentazione vincolante non solo per il singolo professionista, ma anche per lo stesso ordine professionale. 6. Una conferma indiretta dell'assetto insoddisfacente, sotto l'aspetto della tutela giurisdizionale del professionista, derivante dall'orientamento tradizionale può trarsi proprio dalla sentenza delle Sez. un. 10 luglio 2003 n. 10842, perchè detta sentenza ha analiticamente considerato l'art. 15 del codice deontologico forense sulla ed. tassa parere per la liquidazione degli onorari da parte del consiglio dell'ordine (3.4 e 3.5 della motivazione) in modo ben più ampio di quanto richiesto dalla mera constatazione che l'interpretazione datane dalla decisione impugnata era motivata in modo rispettoso dell'art. 1363 c.c., e segg., finendo in effetti con il convalidare con la propria diretta interpretazione della norma deontologica la interpretazione datane dal Consiglio nazionale forense, ai fini della sussistenza del (confermato) illecito disciplinare del professionista, che contestava detta interpretazione. Il secondo orientamento sopra riassunto, all'esito di un'attenta verifica da parte di queste Sezioni Unite, risulta ancorato a dati ordinamentali e perciò preferibile, per i seguenti motivi: 1. Mentre i Consigli dell'Ordine territoriali esercitano funzioni amministrative, anche quando operano in materia disciplinare, il Consiglio Nazionale Forense, allorchè pronunzia in materia disciplinare, è un organo giurisdizionale (ex pluribus, da ultimo, SS.UU. 23 1 aprile 2004 n. 6406, 23 gennaio 2004 n. 1229, 22 luglio 2002 n. 10688, 11 febbraio 2002 n. 1904 e, nello stesso senso, Corte cost. 12 luglio 1967 n. 110, 6 luglio 1970 n. 114 in motivazione, 2 marzo 1990 n. 113). 2. Il D.Lgs.Lgt. 23 novembre 1944, n. 382, che detta norme sulle funzioni dei consigli degli ordini professionali in materia disciplinare, si applica anche (artt. 18 e segg.) alle professioni di avvocato (e prima di procuratore), ed al Consiglio nazionale forense contestualmente istituito dal D.Lgs.Lgt. 23 novembre 1944, n. 382, art. 21. 3. La sesta disposizione transitoria della Costituzione prevede la revisione degli organi speciali di giurisdizione al momento esistenti. Tale norma è stata interpretata dal giudice delle leggi (Corte Cost. sent. 19 dicembre 1986 n. 284) nel senso che il termine di revisione non è perentorio; pertanto, mentre per gli ordinamenti professionali posteriori alla Costituzione (entrata in vigore il 1 gennaio 1948) vige il divieto posto dall'art. 102 Cost., comma 2, di istituire nuove giurisdizioni non solo straordinarie ma anche speciali, per quelli anteriori all'emanazione della carta costituzionale (tra i quali rientra il Consiglio nazionale forense, di cui al precedente D.Lgs.Lgt. 23 novembre 1944, n. 382) continua a trovare applicazione la sesta disposizione transitoria, secondo cui gli organi di giurisdizione speciale già esistenti nel nostro ordinamento continuano ad essere operanti. 4. Pertanto il Consiglio nazionale forense, allorchè pronuncia in materia disciplinare, è un giudice speciale istituito con D.Lgs.Lgt. 23 novembre 1944, n. 382, e tuttora legittimamente operante. Le norme che lo concernono, nel disciplinare rispettivamente la nomina dei componenti del Consiglio nazionale ed il procedimento che davanti al medesimo si svolge, assicurano per il metodo elettivo della prima e per la prescrizione, quanto al secondo, dell'osservanza delle comuni regole processuali e dell'intervento del P.M. il corretto esercizio della funzione giurisdizionale affidata al suddetto organo in tale materia, con riguardo all'indipendenza del giudice, all'imparzialità dei giudizi e alla garanzia del diritto di difesa. (Cass. Sez. un. 23 marzo 2005 n. 6213). Quello che si svolge davanti al Consiglio Nazionale Forense è un giudizio di carattere giurisdizionale e si conclude con sentenza, pronunciata in nome del Popolo Italiano (R.D. 22 gennaio 1934, n. 37, art. 64, come successivamente modificato), impugnabile davanti alle Sezioni Unite: del citato R.D. n. 1578 del 1933, art. 56, comma 3, (Sezioni Unite: sent. 10 maggio 2001, n. 187, 2 aprile 2003 n. 5072). 5. Le norme del codice deontologico forense in materia di responsabilità disciplinare degli avvocati, elencanti i comportamenti che il professionista deve tenere con i colleghi, con la parte assistita, con la controparte, con i magistrati ed i terzi, costituiscono esplicitazioni dei principi generali, contenuti nella legge professionale forense (Sezioni Unite 6 giugno 2002 n. 8225). 6. L'indiscusso carattere giurisdizionaie del processo avanti al Consiglio nazionale forense in sede disciplinare non implica di per se che tutti i criteri decisori del giudice speciale siano costituiti da norme di legge. Detto carattere deriva alle norme del codice disciplinare dalla delega loro effettuata dalla legge statale (nella specie R.D.L. 27 novembre 1933, n. 1578 e D.Lgs.Lgt. 23 novembre 1944, n. 382) e dalla loro funzione di parametro normativo generale alla stregua del quale valutare la condotta dei professionisti iscritti. Trattasi di un processo di formazione legislativa, attraverso il rinvio alle determinazioni dell'autonomia collettiva, che assumono così, per volontà del legislatore, una funzione integrativa della norma legislativa in bianco, ampiamente studiata e sostenuta dalla dottrina ed applicata nei vari campi del diritto. In particolare tale processo formativo del precetto legislativo è frequente nella disciplina del lavoro e previdenziale: ad esempio in tema di minimi contributivi (D.L. 9 ottobre 1989, n. 338, art. 1, convertito, con modificazioni, nella L. 7 dicembre 1989, n. 389); in tema di deroga alla tutela della professionalità prevista dall'art. 2103 c.c., comma 2, (per la quale il comma 3, sancisce la sanzione di nullità di qualsiasi accordo contrario), consentita viceversa agli accordi collettivi, indipendentemente dal consenso del lavoratore affetto, e dalla stessa iscrizione al sindacato stipulante, in caso di crisi aziendale, dallA L. 23 luglio 1991, n. 223, art. 4, comma 11. In tali casi, ed altri numerosi consimili, la Corte di legittimità procede all'esame diretto dell'intero precetto legislativo, quale risulta dalla norma di rinvio e dalla fonte collettiva che lo integra, la quale, nel caso citato, non avrebbe di per sè nessun altro titolo per essere vincolante nei confronti del destinatario (per la prima fattispecie: Cass. 7 marzo 2002 n. 3311; Cass. 7 novembre 2003 n, 16762; Cass. 26 settembre 2005 n. 18761; per la seconda: Cass. 7 settembre 2000 n. 11806). La fonte pattizia, nel momento in cui assume valore di legge, entra in questa categoria normativa e ne segue i criteri interpretativi, Una diversa opinione, che demandasse al giudice del merito l'esame della fonte contrattuale che integra il precetto di legge, priverebbe la Corte di legittimità della sua funzione monofilattica ed esporrebbe i cittadini alla possibilità di esiti giurisprudenziali contrastanti, ove si segua quella giurisprudenza diffusa, la quale sostiene che i criteri logici che presiedono al vaglio della correttezza interpretativa ai sensi degli articoli 1362 e seguenti codice civile, possono legittimamente lasciar filtrare interpretazioni dei giudici del merito contrastanti ed opposte della medesima clausola contrattuale. Tale esito non sembra ammissibile in presenza di un codice deontologico che può incidere, come ad esempio con la sanzione disciplinare della radiazione dall'albo, su diritti soggettivi sorti sulla base di norme di legge. D'altra parte, poichè il controllo di legittimità è limitato alla constatazione della assenza di motivazione o alla presenza di una motivazione puramente apparente (ex pluribus Cass. Sez. un. 2 aprile 2003 n. 5072) e non può estendersi all'apprezzamento della rilevanza del fatto assunto nel capo di incorporazione (Cass. 11 marzo 2004 n. 5038), la negazione di un potere di interpretazione diretta della norma incriminatrice priverebbe il controllo di legittimità di qualsiasi contenuto. Si deve pertanto enunciare il seguente principio di diritto, in applicazione dell'art. 384 c.p.c., come sostituito dal D.Lgs. 2 febbraio 2006, n. 40, art. 12: "le norme del codice disciplinare forense costituiscono fonti normative integrative di precetto legislativo, che attribuisce al Consiglio nazionale forense il potere disciplinare, con funzione di giurisdizione speciale appartenente all'ordinamento generale dello Stato, come tali interpretabili direttamente dalla corte di legittimità". Alla luce di tale principio va esaminato l'art. 49. Mentre il corpo della norma parla di iniziative giudiziarie, la sua intitolazione parla di pluralità di azioni nei confronti della controparte. Questa discrasia terminologica va superata con il criterio ermeneutico funzionale. Poichè, come cennato supra, le norme del codice deontologico forense costituiscono l'esplicitazione esemplificativa dei principi generali contenuti nella legge professionale forense (Cass. 5038/2004 cit.), l'art. 49 in esame va interpretato nel senso che l'espressione iniziative giudiziali va riferita a tutti gli atti, anche aventi carattere propedeutico al giudizio esecutivo, suscettibili, per il loro carattere plurimo non necessario, di aggravare la posizione debitoria della controparte. Pertanto in tale previsione normativa rientrano anche gli atti di precetto, i quali, per giurisprudenza costante, non costituiscono un atto di carattere processuale (Cass. 19 dicembre 2003 n. 199512, Cass. 24 febbraio 1996 n. 1471). La interpretazione data dalla sentenza impugnata dell'art. 49 del codice disciplinare forense è pertanto corretta. Tutti gli altri motivi di ricorso sono egualmente infondati, alla luce del principio più volte ricordato (Cass. 11 marzo 2004 n. 5038) secondo cui in tema di procedimento disciplinare a carico degli avvocati, non compete alla Corte di cassazione, nell'esercizio del proprio potere di controllo di legittimità, sindacare l'apprezzamento della rilevanza del fatto assunto nel capo di incolpazione, essendo questo di competenza degli organi disciplinari forensi. Esaminando comunque i singoli motivi, in quanto intitolati a violazione di legge, con il primo il ricorrente, deducendo violazione e falsa applicazione degli artt. 3, 24, 111 Cost., art. 112 c.p.c., L. 7 agosto 1990, n. 241, art. 3, (art. 360 c.p.c., n. 3), assume che la valutazione unitaria dei due addebiti, compiuta dalla sentenza impugnata, comporta una modifica dei fatti ascritti e dimostra l'insufficienza dei singoli addebiti ad integrare gli estremi di un illecito disciplinare. Nessun argomento il ricorrente adduce per suffragare la tesi della modifica dei fatti ascritti. Quanto alla salutazione globale questa corrisponde ad un principio generale codificato in materia penale (art. 81 c.p.), spesso preteso dallo stesso incolpato perchè ad esso più favorevole (Cass. sez. un. 9 marzo 2005 n. 5079), ammesso dalla giurisprudenza di legittimità in materia disciplinare (Cass. 11 novembre 1998 n. 11392, Cass. 28 agosto 1996 n. 7889), e sicuramente legittimo e necessario, perchè diretto ad una valutazione complessiva dei comportamenti. Con il secondo motivo il ricorrente, deducendo violazione e falsa applicazione dell'art. 360 c.p.c., nn. 3 e 5), e della L. 7 agosto 1990, n. 241, art. 3, censura la sentenza impugnata perchè non avrebbe indicato con precisione i documenti da cui ha tratto il convincimento che il professionista potesse azionare un unico atto di precetto. Il motivo è inammissibile, per difetto di autosufficienza. A fronte di un preciso riferimento della decisione impugnata ai plurimi titoli cambiari ad unica scadenza, che l'avv. S. ha azionato separatamente anzichè unitariamente, il ricorrente si dilunga in una serie di argomentazioni prive del benchè minimo elemento di concretezza, atto a scalfire il riferimento documentale della decisione che impugna. Con il terzo motivo il ricorrente, deducendo violazione del principio di corrispondenza tra chiesto e pronunciato e del principio del contraddittorio, nonchè della L. 7 agosto 1990, n. 241, art. 3, (art. 360 c.p.c., n. 3) lamenta che la sentenza impugnata avrebbe fatto confusione tra esecuzione intesa come posizione processuale e posizione debitoria intesa in senso sostanziale. Il motivo è infondato. La decisione del Consiglio nazionale forense, nell'analizzare compiutamente le singole censure dello S. alla decisione di primo grado, ha esaminato anche l'argomento, qualificato formale, secondo cui nella motivazione della decisione impugnata si fa riferimento all'aggravamento processuale, mentre nella rubrica si fa riferimento all'aggravamento della posizione debitoria. Ha spiegato che, aggravando la posizione processuale passiva, si aggravano anche e soprattutto gli oneri debitori. L'odierna censura nulla aggiunge o sottrae alla razionale motivazione della decisione impugnata sopra riportata. Con il quarto motivo il ricorrente, deducendo ancora violazione della L. 7 agosto 1990, n. 241, art. 3, e contraddittoria motivazione, censura la sentenza impugnata sotto due profili: a) perchè, nonostante la diversa conclusione del Procuratore Generale, ha escluso ogni rilievo alla circostanza che nella procedura esecutiva il magistrato abbia liquidato come onorari una somma addirittura maggiore di quella richiesta dal ricorrente; b) perchè ha assegnato valore alla circostanza della revoca del mandato da parte del proprio cliente a causa delle sue richieste esose, non risultante da alcun documento. Trattasi ancora una volta di censure che attengono ad aspetti motivazionali sottratti al controllo di legittimità. Il ricorso va pertanto respinto. Nulla per le spese processuali, attesa la contumacia. P.Q.M. Rigetta il ricorso. Nulla per le spese del presente giudizio. Così deciso in Roma, nella Camera di consiglio delle sezioni unite Civili, il 13 novembre 2007. Depositato in Cancelleria il 20 dicembre 2007.

Torna all'inizio


Botte e soldi, i nuovi balilla a scuola (sezione: Class action)

( da "Manifesto, Il" del 06-02-2008)

Argomenti: Class Action

Estrema destra Da Lotta studentesca al Blocco studentesco, piccoli fascisti crescono Botte e soldi, i nuovi balilla a scuola Negli istituti superiori avanzano le due liste dell'estrema destra. Si ispirano al ventennio, si definiscono "rivoluzionari". Ora in molte città hanno in pugno i fondi degli organi studenteschi. Mentre si moltiplicano le denunce di spedizioni squadristiche contro i ragazzi di sinistra Giacomo Russo Spena "Sono gruppi ribelli e non conformi", dice un giovane infatuato. Sono i più "duri", aggiunge un secondo attratto dal loro "cameratismo" e machismo. "Sono tornati", ribatte chi ha memoria storica. Nelle scuole italiane si torna a parlare di fascismo. O meglio tornano le liste che si ispirano esplicitamente al ventennio e ai suoi valori. L'avanzata a livello elettorale e sociale dell'estrema destra nei licei è un fenomeno dilagante. A nord come a sud. Dalle periferie metropolitane più degradate alle "zone borghesi": "Cresciamo ovunque", dicono. "Gli studenti hanno bisogno di nuove proposte - spiega un giovane fascista milanese - e noi abbiamo un intento rivoluzionario. Combatti per le tue idee, lotta per la tua patria e ribellati al sistema, sono le nostre parole d'ordine". "Mai più antifascismo" o "Sveglia bastardi, la ricreazione è finita", sono i manifesti che vanno per la maggiore nelle scuole. Con il cartoon Bart Simpson che impersonifica il loro ribellismo. Si torna a fare i conti con chi fa apologia del fascismo: "Benito Mussolini ha creato lo stato sociale in Italia" si legge sui loro siti. E la costituzione antifascista? "Me ne frego. Su alcuni punti è carta straccia. Parla invano anche di diritto alla casa e al lavoro, non è la mia costituzione", spiegano. Si rifanno direttamente a sigle maggiori: Blocco studentesco a Fiamma Tricolore, Lotta Studentesca a Forza Nuova, malgrado la consulta vieti la rappresentanza di giovani iscritti a partiti. Gruppi giovanili che, pur avendo tra loro attriti politici e culturali, hanno deciso in molte città di allearsi elettoralmente: "Anche con i badogliani di An - dicono - pur di arrestare i comunisti". Hanno trovato un'intesa programmatica su precisi punti: lotta contro il caro libri, finanziamenti per l'edilizia scolastica e soprattutto l'anticomunismo. Per il resto non hanno molto da spartire, se non "pratiche squadristiche" che loro stessi rivendicano. La composizione delle consulte provinciali studentesche, piccoli parlamenti biennali che gestiscono in modo indipendente ben 80 mila euro, evidenziano questa escalation. A macchia di leopardo. "Esiste un problema reale sull'espansione dell'estrema destra a livello giovanile", spiega Valentina Giorda dell'Unione degli studenti, che segnala però una "falsità sostenuta dai media": "Le elezioni non sono state vinte dalla destra ma da noi". I dati ufficiali del ministero dell'Istruzione confermano. Ma evidenziano anche i successi dell'estrema destra in consulte prima "rosse". A Roma, dove ha vinto Azione Studentesca (emanazione diretta di Azione giovani) con l'appoggio decisivo del Blocco, si è verificato uno dei "ribaltoni" più significativi, coi collettivi di sinistra che denunciano "brogli elettorali e ritorsioni agli indecisi nel momento del voto". E se qualcuno si è appellato a Fioroni per "l'annullamento del voto e lo scioglimento della consulta perché illegittima", il "cartello nero" ha risposto alzando il livello dello scontro: "Se il ministro cederà alle pressioni della sinistra, sconcertata dalla clamorosa sconfitta, si ritroverà tutte le scuole in agitazione. Se solo si azzarderanno a mettere in discussione l'esito del voto, sarà il caos". La capitale in questi giorni è un fronte caldo: l'8 febbraio mentre Blocco scenderà in piazza per "ricordare i martiri delle foibe", la Consulta studentesca (gestita dalla "cosa nera") ha organizzato, spendendo quasi 5 mila euro, un convegno nel teatro Brancaccio dal nome "Istria, Slovenia, Dalmazia, anche le pietre parlano italiano". "Una convention autoreferenziale che tenterà di trasformare la storia in propaganda, presso cui convergerà una sfilata di vessilli e slogan fascisti", denuncia la rete di studenti autorganizzati che per quel giorno lancia una serie di incontri per "affrontare sul serio la vicenda triestina in tutte le sue implicazioni, senza lasciare spazio a chi elogia il ventennio e vuole riproporne mentalità e cultura di prevaricazione". Oltre al caso capitolino, su come vengono spesi i fondi pubblici c'è il problema della scarsa trasparenza e dell'arbitrarietà. Lo ammette anche Cesare Giordina, esponente di As: "Quando governava la sinistra i soldi andavano per iniziative sulla Resistenza, adesso la musica è cambiata". A Verona, dove il presidente della consulta è di Lotta studentesca, verranno stanziate risorse per la sicurezza e contro "le azioni violente degli immigrati nei confronti degli studenti". Stessa pratica in molte altre città del nord: "Clandestini attenti", sostengono sui loro blog con tanto di firma, "giovinezza al potere". Ma la "cosa nera" non è unita in tutto. "Il nostro movimento è laico e lotta contro le ingerenze del Vaticano", afferma il portavoce di Blocco Studentesco Francesco Polacchi, che ritiene degli "idioti" quelli che professano l'integralismo cattolico. Chiaro riferimento ai "camerati forzanovisti" che si rifanno a un passato lefebvriano con la famiglia perno centrale della società. Entrambi i gruppi però condividono un sistema valoriale e culturale che va dall'esplicito richiamo al fascismo ("Un marmo contro la palude della storia italiana" per dirla alla Gianluca Iannone, leader di Fiamma Tricolore) all'arresto dell'immigrazione (con qualche distinguo) e di "tutte le droghe". Per non parlare delle crociate comuni contro i libri di storia, accusati di "propaganda antifascista", per la promozione di "escursioni naturalistiche di tipo futurista" e l'aumento delle ore di educazione fisica ("Mens sana in corpore sano"). "Preferisco rimanere a letto piuttosto che fare il guerriero in giro", scherza Giordina che appartiene, come quasi tutto il suo movimento, alla destra sociale di An. "A me - aggiunge - interessa parlare alla società non solo ai fascisti, ci vuole modernità nei contenuti. Certo molti nostri militanti non rinnegano il ventennio mettendosi la celtica al collo. Non ci dimentichiamo del nostro passato". Il loro leader Gianni Alemanno dà l'esempio. Chi fa della "militanza fascista a tempo pieno" nelle scuole una parola d'ordine è Lotta studentesca. "Abbiamo attecchito in un mondo giovanile in cerca di riferimenti forti, estremi e stanco di un mondo politicamente corretto", spiega Daniele Pinti che, dati alla mano, si gongola dei risultati: "Abbiamo ottenuto rappresentanti scolastici in istituti storicamente di sinistra, a Roma più di 6 mila voti e vari presidenti per l'Italia. Attrae il nostro stile e il fatto che diamo ai ragazzi delle risposte non solo sulle problematiche scolastiche, ma anche su quello che li aspetta fuori. Su questo abbiamo in cantiere delle azioni divertenti e clamorose". Stesso spirito "guerriero" è presente in Blocco studentesco che, come Fiamma, si maschera dietro il politically correct. Sono loro la vera sorpresa delle elezioni scolastiche. "Abbiamo quintuplicato i voti in tutta Italia, nella capitale siamo arrivati a 10 mila voti", afferma Polacchi. E la crescita è stata più o meno omogenea. La vittoria è stata dettata da un programma molto "materiale" e "prossimo" agli studenti: battaglia contro le carenze strutturali delle scuole, in primis. Rivendicazioni che troppo spesso la sinistra abbandona bollandole di "populismo" per dare spazio a lotte più generali. Ma la capacità di Blocco è quella di essere un "animale strano": fa proprie rivendicazioni storicamente di sinistra (in linea con il passato movimento d'estrema destra "Terza Posizione") come la campagna contro i fondi alle scuole private e lo sviluppo dell'energia solare ("Fratello Sole" è il nome del loro progetto di intervento sul fotovoltaico). Assente, visti i numeri dei loro cortei, quella capacità di mobilitazione presente nei collettivi di sinistra: tra voto e militanza c'è una differenza. "I fascisti, per fare un'occupazione al liceo Farnesina di Roma, hanno dovuto sudare mille camicie e si sono fatti aiutare dagli esponenti di Fiamma e Casa Pound (centro sociale legato al partito, ndr)", denuncia un ragazzo che preferisce rimanere nell'anonimato per paura. Qui è il punto. La crescita elettorale dell'estrema destra è collegata ad un aumento di azioni "squadristiche" contro ragazzi "sinistrorsi": Bari, Genova, Roma e l'ultima solo qualche giorno fa a Treviso. Un clima di crescente tensione denunciato dai collettivi autorganizzati che dichiarano di essere "minacciati" quotidianamente da "giovani riconducibili a queste liste fasciste". "Lungo è l'elenco di attacchi ai danni di studenti alternativi, omosessuali e rom", ricorda infatti l'Uds. E capita spesso, a sentire le denunce dei collettivi autorganizzati, che Blocco si faccia aiutare dai "fratelli maggiori": è facile veder volantinare nelle scuole militanti trentenni. In fondo, come dicono, la militanza fascista è a tempo pieno. Tutto fa pensare a una chiara operazione di "intervento" nelle scuole dell'estrema destra, con l'organizzazione militarizzata, da vero partito, delle loro liste studentesche. Per stracciare la concorrenza di sinistra. E ora i "nuovi balilla" potranno anche usare i fondi pubblici delle consulte provinciali.

Torna all'inizio


Tuttitalia E' tempo di tornare in Palestina e Israele con l' Associazione Per la Pace . Un viaggio di conoscenza e solidarietà, per donne e uomini, accompagnat* da Luisa Morgantini (sezione: Class action)

( da "Liberazione" del 06-02-2008)

Argomenti: Class Action

Tuttitalia E' tempo di tornare in Palestina e Israele con l' Associazione Per la Pace Tuttitalia E' tempo di tornare in Palestina e Israele con l' Associazione Per la Pace . Un viaggio di conoscenza e solidarietà, per donne e uomini, accompagnat* da Luisa Morgantini vicepresidente del Parlamento europeo. Dal 19 al 26 marzo 2008 incontri e visite con organizzazioni della società civile israeliana e palestinese, ong, rappresentanti politici a Gerusalemme, Haifa, Tel Aviv, Ramallah, Hebron, Betlemme. Il programma si costruisce giorno per giorno a seconda della situazione, cercando di includere Gaza. Il costo complessivo del viaggio (incluso biglietto aereo a/r, camera doppia in hotel a Gerusalemme per 7 notti con colazione e pranzo, trasporti) si aggira tra i 1100 e i 1200 euro. Info: 0669950217 - 69200975. Palermo Cena sociale, dibattito sul corteo nazionale No Vat di sabato prossimo e proiezione di La sconosciuta di Tornatore. Alle 20 Ask 191 viale Strasburgo 191. Molfetta (Ba) Per Il Giorno della Memoria , alle 19 alla Fabbrica di S. Domenico "1938 - 2008 L'applicazione delle leggi razziali in Italia: tra rimozioni e testimonianze a 70 anni dalla loro introduzione". Con Enrico Modigliani di Progetto memoria e Fondazione Cdec, Vito leuzzi dell'Istituto pugliese per la Storia dell'Antifascismo e dell'Italia Contemporanea e "Shemà" reading di brani tratti da testi di Anna Frank e Primo Levi a cura del Carro dei Comici. Inoltre l'inaugurazione della mostra 1938-1945. La persecuzione degli ebrei in Italia . S. Maria a V. (Ce) Inizia nella sede della Melagrana Donna: libera, autonoma, autodeterminata , il percorso di incontri per i cento anni dalla tragica giornata dell'8 marzo 1908. Il primo appuntamento, alle 18 in via Migliori, Mai più violenza sulle donne con la sottosegretaria Donatella Linguiti, l'assessora Adriana d'Amico, spot contro la violenza e un film amatorial girato il 24 novembre scorso. Tutt* possono portare le loro riflessioni perchè insieme possiamo creare adult* migliori. Frascati (Rm) Marco Travaglio presenta il suo libro Mani sporche alle 18.30 Scuderie Aldobrandini in piazza Marconi 6. A cura di Ennio del Vescovo, associazione culturale Alternativ@Mente. Roma Dopo la rinuncia del Papa alla Sapienza e la militarizzazione della città universitaria in occasione dell'inaugurazione dell'anno accademico il tema della laicità fra conoscenza e religione , stato laico ed istituzioni religiose, libertà di espressione ed oscurantismo. Diritto di dissenso! Alle 11 nell'Aula Calasso della Facoltà di Giurisprudenza a La Sapienza con Angelo D'Orsi docente di Storia del pensiero politico all'Università di Torino e presidente di Historia Magistra, Carlo Cosmelli fisico dell'Università La Sapienza e firmatario della lettera dei 67 docenti, Cinzia Arruzza storica di Sinistra critica e Giorgio Sestili del Collettivo di Fisica e del Coordinamento dei Collettivi. Cento scooter elettrici gratuiti per cento giorni nell' Anniversario del Protocollo di Kyoto : è quello che propongono LifeGate e Vectrix, il primo road show ad emissioni zero. Nelle zone Eur Ostiense, centro e Roma nord una flotta di maxi scooter elettrici viaggiano per divulgare un messaggio di mobilità sostenibile attraverso l'utilizzo di mezzi a basso impatto ambientale. Info: 800257257 oppure clicca www.vectrix.com. La Libreria Rinascita di via Prospero Alpino 48 ospita il dibattito Giustizia in Italia con il giornalista Peter Gomez, Vincenzo Greco docente di Filosofia del diritto alla Luiss, il regista Alessandro Rubinetti, Francesco di Stefano proprietario di Europa 7 Tv, lo scrittore Vladimiro Polchi e Pancho Pardi; e poi la presentazione del libro Mani Sporche Destra e Sinistra si sono mangiati la II Repubblica (Chiarelettere) di Gianni Barbacetto, Peter Gomez e Marco Travaglio. Un pezzo di storia italiana recente visto in soggettiva, nel quale sono ancora forti le tracce di una volontà di riscatto e di cambiamento per il sud e la Lucania in particolare: presentazione del libro di Rocco Falciano Il treno d'argento (Avagliano) alle 18 Bibli via dei Fienaroli 28. Fino al 10 febbraio la Coppa d'Africa la puoi seguire sul grande schermo del Villaggio globale. Teatro al Rialto S. Ambrogio con Mara'Samort in Antò le momò. Avanspettacolo della crudeltà di e con Andrea Cosentino. Cinema al Grauco di via Perugia 34 con Agenda 6.02.1893: nascita di Vsevolod Pudovkin e la proiezione di due film del grande regista: "La madre" alle 19 e alle 21 "La fine di San Pietroburgo". Come ancora ci sembra lontanissimo il Kossovo, una vera polveriera: Nema problema di Laura Forti da oggi a venerdì alle 21 al Cometa Off in via Luca della Robbia 47; quanto tempo deve passare per tornare al vivere civile? Questa storia è una storia vera, purtroppo. E l'individuo plurale che si offre in tutta la sua fragilità e si mostra alla fine nella sua straordinaria normalità, è Il folle da un testo di Piras e Costantini portato in scena dalla compagnia Costellazione da oggi al 10 al Teatro Sala Uno in piazza di Porta San Giovanni 10. Suoni e danze dal sud d'Italia con A3 in concerto Locanda Atlantide via dei Lucani 22. Grande punk inglese con Uk Subs Init via della Stazione Tuscolana. Animati e divertenti: Clive "Armonica" Riche Cotton Club. Reggae, Roots, Bashments, Dancehall... Gramigna & BigBamboo Mads via dei Sabelli 2. Tra le più energiche cover band con radici blues contaminate da funky, jazz, rock e latin: Mississippi Mood Big Mama vicolo San Francesco a Ripa 18. Parte dalla Casa del Jazz in viale di Porta Ardeatina 55 il tour di John De Leo il cantante e autore romagnolo che propone il suo album "Vago svanendo". Poggibonsi (Si) Prodotto da Nanni Moretti Meduse il film di Shira Geffen & Etgar Keret oggi e domani alle 21 cinema Garibaldi via Repubblica 158. Firenze Presidio davanti alla prefettura alle 17 a due mesi dalla strage della Thyssen Krupp organizzato dall'Assemblea 20 Gennaio e convocato dai delegati Rsu e Rls e da vari lavoratri dei settori pubblici e privati per dire Basta morti sul lavoro , basta allo stillicidio di morti quotidiane (è di ieri la notizia di una vittima a Ferrara e due feriti a Collegno, ndr). Medici per lo Sviluppo, in occasione della mostra fotografica "Donne in Burkina Faso", presenta L'acqua bene comune . Alle 18.30 Il Giardino dei Ciliegi in via dell'Agnolo 5 con Tommaso Fattori del Contratto mondiale dell'Acqua e Laura Guarnieri di Ingegneri Senza Frontiere Firenze. Aperitivo a seguire. Il ciclo di incontri "Un Mercoledì da leoni. 24 incontri conviviali per incazzarsi in compagnia", serate di approfondimento culturale, sociale e politico a ingresso gratuito in quel della Cabina Teatrale in via Romagnosi 13a, propone la serata dedicata a Guerre e pace. Dall'Afghanistan all'Iran (e altre 26 nel mondo . Alle 21 con Nancy Bailey di Statunitensi contro la guerra, l'insegnante Salvatore Tassinari di Fermiamo la Guerra. Gradito e incentivato il tuo intervento e vino e cioccolatini (equi e solidali) per tutti e tutte. Dal romanzo omonimo di Benito Pèrez Galdòs, Tristana il film di Luis Buñuel alle 20 Cineteca di via Reginaldo Giuliani 374; alle 21.30 Il paese incantato di Alejandro Jodorowsky. Bologna Piazza Grande raccoglie coperte e sacchi a pelo dalle 16 alle 18 in via Libia 69. Perché i senza dimora continuano ad essere tanti... Freak è un movimento di pensiero atipico. Freak è reale, e sappiamo che spesso la realtà supera la fantasia. Freak è storia recente della Repubblica Italiana. Freak si stupirà di come saprà stupirvi. Freak è Freak. Roberto Antoni , fondatore del complesso Skiantos e esponente di punta del rock demenziale, ironico e dissacrante, ritorna nel fumetto Freak (Sie). Tutto quello che avreste voluto sapere sul demenziale e non avete mai chiesto, anche perché nessuno ve l'avrebbe spiegato. Chiediamolo direttamente Roberto Freak Antoni alle 18 La Feltrinelli di via Zamboni 7b. Con anche Stefano Ianne. Penultima lezione del Corso introduttivo al Pensiero di Gramsci a cura dell'associazione marxista Politica e Classe: I "Quaderni dal carcere" fra politica e storia . Alle 21 via Barbieri 95. Infopoint Emergency Arena del Sole, spettacolo di Neri Marcorè "Un certo Signor G.". Fino a domenica. Corso di lingua italiana per donne migranti il lunedì e il mercoledì dalle 9 alle 11.30 Ya Basta in via Casarini 17/4. Taneto (Re) Pionieri dell'acid jazz in arrivo dall'Inghilterra: Incognito live Fuori Orario. Venezia Quale futuro per Venezia tra Mose, inquinamento da polveri sottili, erosione delle rive e sviluppo del porto? Presentazione del nuovo dvd Venezia e le grandi navi alle 17.30 nella Sala San Leonardo, strada Nuova a Cannaregio. Padova Presentazione della manifestazione No Vat di sabato a Roma alle 20.30 Sherwood Open Live v.lo Pontecorvo 1a; alle 21.30 La ricotta il film di Pasolini processato per vilipendio alla religione dello Stato. Vicenza "Chi poco attacca perde, chi troppo attacca perde". Se questa frase vi è oscura il corso di Tai-ji al presidio No Dal Molin è quello che fa per voi! Una meditazione in movimento per tutte le età. Lezioni il mercoledì alle 21. Silea (Tv) Purtroppo i fatti di Napoli hanno ridato un po' di fiato ai maniaci dell'incenerimento, dobbiamo riprendere iniziative, rafforzare la raccolta differenziata e puntare alla riduzione drastica dei rifiuti alla fonte. Assemblea generale di Rifiuti Zero (di Treviso e Venezia) alle 21 al Patronato. Pergine (Tn) l Baco invita alla visione del film La vita e altri cantieri alle 20.45 Sala Cantiere comunale. E poi parliamo di Comunità Sinti e Rom: oltre i campi verso la partecipazione con l'operatore David Knith, Mirko Gabrielli di Nevodrom e l'antropologo Jacopo Zannini. Varese Il massacro degli ebrei sul lago Maggiore nel film di Carlo Lizzani Hotel Meina oggi e domani alle 21 Filmstudio via de Cristoforis 5. Milano I testi delle intercettazioni tra Guzzanti e Scaramella nel libro di Sandro Orlando La Repubblica del ricatto presentato dall'autore alle 18 La Feltrinelli Duomo. Con Daniele Protti dell'Europeo, Marco Gregoretti di Class, Fabio Ghioni ex Telecom Italia, Basilio Ricco di Uniti per Fo. Giorgio S. Frankel del Centro Luigi Einaudi di Torino presenta il saggio Palestina Quale futuro? La fine della soluzione dei due stati alle 20.30 Centro culturale Concetto Marchesi via Spallanzani 6. Con Franca Balsamo, Alfredo Tradardi, Jamil Hilal e Gabriella Bernieri. Segrate (Mi) Emozionante: Edwood live + F Punto al Magnolia. Torino Nazionalismi e fondamentalismi. Riflessioni e azioni di donne : alle 20.30 nel Salone dell'Antico Macello in via Pescatore 7 con Stasa Zajovic delle Donne in Nero di Belgrado e Marième Hélie Lucas di Women Living Under Muslim Laws. Pianezza (To) Quattrocento mila morti nel silenzio... Darfur : parliamone con Stefano Capello alle 21 in Biblioteca comunale via Matteotti 3. Genova La cattura, il trasporto, la prigionia, i Kapò, il ritorno: l'universo dei campi di sterminio raccontato attraverso una testimonianza corale. Per la Giornata della Memoria, Alberto Piccini ci parla del suo libro I confini del lager (Mursia) alle 18 nel locale comune in piazza Truogoli di Santa Brigida. La guerra non va in crisi,il finanziamento della missione in Afghanistan neanche... 297° ora in silenzio per la pace alle 18 gradini del Palazzo ducale con la Rete controG8. 06/02/2008.

Torna all'inizio


Rifiuti, bufera sui superstipendi Procura Napoli accusano Bassolino Duro atto d'accusa della Procura... (sezione: Class action)

( da "TGCom" del 06-02-2008)

Argomenti: Class Action

Rifiuti, bufera sui superstipendi Procura Napoli accusano Bassolino Duro atto d'accusa della Procura di Napoli nei confronti del governatore della Campania, Antonio Bassolino, e altre 28 persone di cui è stato chiesto il rinvio a giudizio per l'inchiesta sulle presunte irregolarità nello smaltimento dei rifiuti. Secondo i pm Giuseppe Noviello e Paolo Sirleo, l'emergenza rifiuti in Campania è stata sfruttata per elargire superstipendi e "guadagni inimmaginabili" per altri settori della Pubblica Amministrazione. Dall'impianto accusatorio emerge l'equazione per cui il perdurare dell'emergenza, lunga 14 anni, è servita a tenere in piedi un sistema di consulenze milionarie. Per chi lavorava nel commissariato "più durava l'emergenza, più guadagnava". Davanti al gip Marcello Piscopo, i pm hanno ribadito le accuse contro la gestione commissariale che avrebbe avuto interesse nel mantenimento della situazione di emergenza. I magistrati hanno citato, come esempio, i casi di compensi annui di un milione e 50mila euro annui per il subcommissario Vanoli e cifre tra 800-900mila euro per i subcommissari Paolucci e Facchi. I pm durante l'udienza preliminare hanno riferito casi di ingenti compensi e rilevanti rimborsi spese per i vertici del commissariato. I magistrati hanno poi affrontato il tema dei vantaggi che avrebbero avuto amministratori e titolari delle aziende, in primo luogo l'Impregilo, che non avrebbero rispettato i termini del contratto producendo, tra l'altro, negli impianti Cdr un materiale inutilizzabile come combustibile nel costruendo inceneritore di Acerra. Se le discariche in Campania sono sature - emerge dall'accusa - la responsabilità è da individuare nella cattiva gestione, risalente agli anni scorsi, dell'emergenza da parte della struttura commissariale. Delineato anche il ruolo del governatore Antonio Bassolino che - per i pm - come commissario per l'emergenza rifiuti era amministrativo e non politico, per cui il presidente della Regione era al corrente, ad esempio, delle inadempienze riguardanti gli impianti Cdr. Secondo i magistrati, Bassolino inoltre "sapeva" e nei suoi confronti non viene applicato il teorema del "non poteva non sapere". Bassolino era venuto a conoscenza delle inadempienze riguardanti gli impianti Cdr, e si sarebbe dovuto attivare in quanto aveva "giuridicamente l'obbligo di controllare". Ancora rifiuti per le strade A Napoli sono circa 900 le tonnellate di spazzatura che giacciono nelle strade, mentre procede la raccolta straordinaria disposta dall'Asia. La raccolta dei rifiuti a Napoli è assicurata grazie allo sversamento negli impianti Cdr di Giugliano e Caivano e allo stoccaggio in alcuni siti, oltre al trasferimento all'estero. Non mancano le iniziative di protesta, sia pure in forma goliardica: sacchetti di immondizia in miniatura sono esposti in bella mostra tra collane e orologi nella vetrina di una gioielleria a San Giorgio a Cremano, mentre nel quartiere napoletano di Gianturco è andata in scena una festa di carnevale 'antimunnezza', con tanto di bambini che indossavano maschere antigas e fiocchi ricavati dalla plastica nera dei sacchetti della spazzatura. Lavori ultimati nel sito casertano di Ferrandelle, dove domani sono attesi i primi camion. L'emergenza rifiuti in Campania Tgcom 04/02/2008Ryanair, spot sui rifiuti 04/02/2008Rifiuti, ancora decine di roghi 02/02/2008Rifiuti, "Nessun pericolo salute" 31/01/2008Rifiuti, secondo avvertimento Ue 31/01/2008Rifiuti, blocchi nel Napoletano 29/01/2008Rifiuti, scontri a Marigliano 28/01/2008Rifiuti, Grillo organizza M-day 28/01/2008Rifiuti, aprono discariche e siti 25/01/2008Rifiuti, nuovo ultimatum della Ue 25/01/2008Rifiuti, nuove proteste a Benevento 23/01/2008Rifiuti, operazione Cc a Napoli 22/01/2008Rifiuti, ancora proteste a Napoli 19/01/2008Rifiuti:class="hilite">a Napoli prima class="term">class class="term">action 18/01/2008Rifiuti, presidio al porto Cagliari 17/01/2008Rifiuti, secondo richiamo da Europa 15/01/2008Rifiuti, entra in azione l'esercito 14/01/2008Rifiuti, "serve soluzione radicale" 13/01/2008Rifiuti, proteste in tutta Italia 13/01/2008Rifiuti, chiedono asilo in Svizzera 12/01/2008Prodi:Vergogna i rifiuti all'estero 11/01/2008Rifiuti, l'esercito entra in azione 10/01/2008Milano, dai rifiuti energia pulita 10/01/2008Rifiuti,squadre intervento a Napoli 09/01/2008Rifiuti,assalto ai vigili del fuoco 08/01/2008Rifiuti,ancora guerriglia a Pianura 07/01/2008Rifiuti, situazione in tempo reale 06/01/2008Rifiuti,continua presidio a Pianura 05/01/2008Rifiuti, a Pianura ancora scontri 04/01/2008Crisi rifiuti, "presidio va avanti" 04/01/2008A Napoli è emergenza rifiuti 03/01/2008Napoli,continua l'emergenza rifiuti 02/01/2008Rifiuti Napoli, protesta a Pianura 28/12/2007Rifiuti, resta emergenza a Napoli 26/12/2007Rifiuti, ridotti i disagi a Napoli 25/12/2007Rifiuti, raccolta record a Napoli 24/12/2007Napoli, piano rifiuti straordinario Invia ad un amico.

Torna all'inizio


Le piccole imprese si aprono alla Cina (sezione: Class action)

( da "Corriere Adriatico" del 06-02-2008)

Argomenti: Class Action

Presentato il programma di Ancona Promuove. Chiesto alla Regione un ruolo di regia Le piccole imprese si aprono alla Cina ANCONA - Obiettivo sulle micro-imprese e sul ruolo della Regione in cabina di regia. Ecco le priorità del programma promozionale 2008 di Ancona Promuove, Azienda Speciale della Camera di Commercio per l'internazionalizzazione delle piccole e medie imprese, che investe i settori portanti dell'economia provinciale: meccanica e stampi, agroalimentare, moda, edilizia, strumenti musicali e cantieristica navale. Come riferisce Giorgio Cataldi, presidente di Ancona Promuove (nella foto con Michele De Vita e Gordana Gnesutta), "anche quest'anno ci adopereremo per allargare il numero delle imprese operanti sui mercati esteri informandole sulle iniziative, sulle opportunità dei mercati, creando l'ambiente favorevole alla presenza all'estero". L'obiettivo è "favorire le aggregazioni tra imprese e la creazione di reti commerciali, in modo che all'estero vengano svolte azioni congiunte di promozione, servizi, produzione, commercializzazione e approvvigionamento. L'Azienda Speciale deve favorire i processi di aggregazione per distretti o per filiere, sfruttando i punti di forza delle imprese nei settori dell'eccellenza". Si punta anche a rafforzare relazioni con i soggetti locali che operano nel campo dell'internazionalizzazione per ottimizzare le risorse finanziarie e per realizzare una programmazione efficace che risponda ai bisogni reali. Ancona Promuove può svolgere un ruolo operativo di primo piano. Il programma, in collaborazione con le associazioni di categoria (Confartigianato, Confcommercio, CNA e Assindustria) e Consorzi Export, si rifà alle linee di indirizzo triennale del Ministero del Commercio Internazionale. Gli obiettivi, come ha sottolineato Michele De Vita, direttore di Ancona Promuove e segretario generale della Camera di Commercio di Ancona, vanno nel segno della continuità delle azioni dell'ultimo biennio: accanto alle partecipazioni collettive alle principali fiere internazionali, compaiono numerosi workshop, azioni di incoming missioni all'estero e progetti formativi. "Per il 2008 abbiamo confermato la nostra presenza alla fiera internazionale dell'edilizia Big Five di Dubai", ha rimarcato la dottoressa Gordana Gnesutta, responsabile operativo di Ancona Promuove. "Ormai da anni, come richiesto dalle imprese locali, partecipiamo a questa manifestazione offrendo alle Pmi di tutta la regione la possibilità di essere presenti nel mercato degli emirati arabi, in pieno sviluppo, dove vengono realizzati progetti multimilionari". Nel mirino in particolare il mercato brasiliano con una Giornata Paese Brasile durante la quale verranno presentate la realtà economica del Paese e le opportunità di investimento, l'accoglienza ad operatori brasiliani del settore della meccanica che andranno in visita ai siti produttivi delle PMI locali, la partecipazione collettiva alla Expo music di San Paolo, salone internazionale specializzato nel settore delle attrezzature e tecnologie per l'industria degli strumenti musicali e dello spettacolo. Si sta attivando in via sperimentale il nuovo desk Cina, con le due sedi nello Yunnan e nel Fujian aree ancora poco presidiate, ma in rapido sviluppo, che possono garantire interessanti opportunità per il nostro sistema imprenditoriale. Le Pmi locali interessate al mercato cinese potranno cogliere importanti opportunità.

Torna all'inizio


"La munnezza ci uccide": coppia chiede asilo politico in Svizzera (sezione: Class action)

( da "TGCom" del 06-02-2008)

Argomenti: Class Action

Rifiuti, in fuga verso la Svizzera Coppia napoletana chiede asilo politico Disposti a tutto pur di non vivere con la spazzatura. Una coppia napoletana, 30 anni lei e 34 lui, residenti a Cimitile, a pochi passi da Marigliano (Napoli), ha chiesto asilo politico in Svizzera per fuggire lontano dall'emergenza rifiuti. La domanda è stata inoltrata al governo elvetico tramite consolato. "I rifiuti tossici sono tutti qui. Il pericolo esiste. Aspettiamo una risposta", dicono i due. Sergio Sedia è consulente finanziario, specialista in informatica e maestro di arti marziali. La moglie Giulia, incinta, è ricercatrice presso l'Istituto per lo studio dei tumori. Rivendicano il diritto alla salute, sancito dalla Costituzione. "Un'eventuale risposta positiva da parte della Svizzera creerebbe un precedente unico. Certo - osserva Sedia - si creerebbe un precedente pericoloso se si accetta una persona che non scappa da casa per una guerra ma per un caso unico al mondo, ossia perché costretto a vivere in un territorio contaminato e perciò prima di morire scappa". Di rifiuti a Napoli si muore. "Lo sostengono i dati dell'Organizzazione mondiale della sanità - precisa - ma anche oncologi indipendenti che nel nostro territorio c'è stato un innalzamento delle patologie tumorali del 350% rispetto alla media europea e del 180% rispetto alla media nazionale". Diritto alla salute "Tutti abbiamo diritto alla salute, anche mio figlio che sta per nascere ne ha diritto - spiega Sedia. E so che qui questo diritto non gli può essere garantito. Per questo chiedo asilo. E' tecnicamente impossibile ormai bonificare un territorio con centinaia di discariche illegali nascoste, soltanto qualcuna è stata trovata, ma la maggior parte resterà nascosta per sempre. E, anche se per assurdo queste discariche venissero trovate, ormai non è più possibile modificare un territorio così grande: i danni alle falde acquifere sono stati fatti". La scelta è ricaduta sulla Svizzera perché "ho sempre creduto che fosse una nazione dotata di un alto senso civico e alta responsabilità. In particolare, la nostra richiesta di asilo riguarda il Canton Ticino, perché si parla l'italiano". L'emergenza rifiuti in Campania Tgcom 04/02/2008Ryanair, spot sui rifiuti 04/02/2008Rifiuti, ancora decine di roghi 02/02/2008Rifiuti, "Nessun pericolo salute" 31/01/2008Rifiuti, secondo avvertimento Ue 31/01/2008Rifiuti, blocchi nel Napoletano 29/01/2008Rifiuti, scontri a Marigliano 28/01/2008Rifiuti, Grillo organizza M-day 28/01/2008Rifiuti, aprono discariche e siti 25/01/2008Rifiuti, nuovo ultimatum della Ue 25/01/2008Rifiuti, nuove proteste a Benevento 23/01/2008Rifiuti, operazione Cc a Napoli 22/01/2008Rifiuti, ancora proteste a Napoli 19/01/2008Rifiuti:class="hilite">a Napoli prima class="term">class class="term">action 18/01/2008Rifiuti, presidio al porto Cagliari 17/01/2008Rifiuti, secondo richiamo da Europa 15/01/2008Rifiuti, entra in azione l'esercito 14/01/2008Rifiuti, "serve soluzione radicale" 13/01/2008Rifiuti, proteste in tutta Italia 13/01/2008Rifiuti, chiedono asilo in Svizzera 12/01/2008Prodi:Vergogna i rifiuti all'estero 11/01/2008Rifiuti, l'esercito entra in azione 10/01/2008Milano, dai rifiuti energia pulita 10/01/2008Rifiuti,squadre intervento a Napoli 09/01/2008Rifiuti,assalto ai vigili del fuoco 08/01/2008Rifiuti,ancora guerriglia a Pianura 07/01/2008Rifiuti, situazione in tempo reale 06/01/2008Rifiuti,continua presidio a Pianura 05/01/2008Rifiuti, a Pianura ancora scontri 04/01/2008Crisi rifiuti, "presidio va avanti" 04/01/2008A Napoli è emergenza rifiuti 03/01/2008Napoli,continua l'emergenza rifiuti 02/01/2008Rifiuti Napoli, protesta a Pianura 28/12/2007Rifiuti, resta emergenza a Napoli 26/12/2007Rifiuti, ridotti i disagi a Napoli 25/12/2007Rifiuti, raccolta record a Napoli 24/12/2007Napoli, piano rifiuti straordinario Invia ad un amico.

Torna all'inizio


Montezemolo: sì alla moratoria (sezione: Class action)

( da "Padania, La" del 06-02-2008)

Argomenti: Class Action

E si pensa a una class="term">class class="term">action Montezemolo: sì alla moratoria Anche Confindustria e il suo presidente si schierano con Malpensa dopo che in questa direzione si erano già espresse la totalità degli imprenditori lombardi e delle associazioni di categoria locali. Luca Cordero di Montezemolo, lasciate per un attimo da parte le tentazioni politiche, ha trattato il tema che interessa buona parte degli associati al suo sodalizio chiedendo una moratoria di due anni per lo scalo lombardo nell ambito della trattativa tra Alitalia e Air France. "Ribadiamo con chiarezza, con forza, quella che è la nostra posizione e che del resto il vicepresidente per le infrastrutture Emma Marcegaglia ha detto, - ha spiegato Montezemolo - dobbiamo guardare all area del paese che rappresenta la punta di diamante dell economia italiana, della produzione, del commercio e dell internazionalizzazione che è il Nord Italia. Chiediamo una moratoria di almeno due anni per Malpensa perchè sarebbe inaccettabile qualsiasi ipotesi diversa". Il leader degli industriali ha parlato a margine dei lavori della Prima Conferenza Nazionale dei Servizi Innovativi e Tecnologici, tenutasi nell affollato auditorium dell Assolombarda a Milano. All incontro (il tema era incentrato sull "Italia che fa correre l Italia") sono intervenuti il sindaco di Milano Letizia Moratti con un intervento registrato, il Ministro Bersani, Diana Bracco, leader di Assolombarda, il presidente dell Antitrust Antonio Catricalà, il governatore Formigoni, Nando Pagnoncelli e l economista Nicola Rossi. Durante la conferenza si è tenuta una tavola rotonda, moderata da Enrico Cisnetto, a cui hanno partecipato alcuni rappresentanti delle federazioni dei servizi. "Chi ha responsabilità di governo deve confrontarsi con la priorità nazionale della crescita economica - ha spiegato Alberto Tripi, presidente di Confindustria Servizi Innovativi e Tecnologici - ma essendo consapevole che è strettamente legata all innovazione". Tripi ha poi elencato i numeri di un settore in espansione (un milione di imprese e 2,class="hilite">5 milioni di addetti) e ha lanciato una minaccia al governo: una class="term">class class="term">action contro la pubblica amministrazione che non paga i propri fornitori. "Chi di class="term">class class="term">action ferisce, di class="term">class class="term">action perisce", ha ironizzato Montezemolo, ricordando gli scontri sul tema con il Governo. I. I. [Data pubblicazione: 05/02/2008].

Torna all'inizio


Il partito che diventa uno spezzatino (sezione: Class action)

( da "Opinione, L'" del 06-02-2008)

Argomenti: Class Action

Oggi è Mer, 06 Feb 2008 Edizione 25 del 06-02-2008 Udc Il partito che diventa uno spezzatino di Il Centrista Molti dubitavano che l'impresa sarebbe riuscita. Invece la segreteria Cesa si ritrova, in meno di un anno, con un Udc uno spezzatino. Dopo Baccini e Tabacci anche Giovanardi si congeda. Alla base di ambedue queste scelte stanno, per la seconda, gli strappi dalla CdL, dall'altro il rifiuto del disegno congressuale per un centro moderato nel centrodestra ma capace di sedurre quanti nel PD non sono disposti all'inchino cinese alla politica del sì ma anche di Veltroni. Alla segreteria politica è così riuscito di vaporizzare un partito uscito rafforzato dalle elezioni. Un partito con il 5% dei voti ed un trend verso l'8 %, grazie anche all'azione di governo dei suoi ministri, dei quali, due su tre, erano, guarda caso, Baccini e Giovanardi. Queste scissioni non sottendono politiche contrapposte. Baccini non lascia per andare a sinistra, ancorché qualcuno abbia interesse a farlo credere. E ci sarebbe da stupirsi se Giovanardi avesse lasciato per andare tout court in Forza Italia. No, queste scissioni manifestano l'insofferenza del 50% dell'Udc per una gestione mandarina della linea politica. Per la richiesta di adesione fideistica al messianismo politico del suo vertice. Questa doppia scissione riempie di amarezza e rimpianto. Amarezza per un divorzio che si tenta di addebitare a chi meno lo voleva, ma è atto di dignità politica per l'ondivaga imperscrutabilità del disegno politico del partito. Fino al congresso, e nel congresso, gli slogan erano stati: pari dignità nell'alleanza di centrodestra, concorso nella scelta del leader per le prossime elezioni; necessità di una grande forza moderata di centro. Ma è bastato che all'orizzonte si intravedesse la competizione elettorale per far vacillare ogni convinzione su questi concetti-programma. Sarebbe bastato convocare gli organi consigliari, meglio il congresso, per confrontarsi. Perché la discussione induce all'uso dell'opposto nella interpretazione degli altri, costringendo chi parla a pensare a se stesso con il Lui anziché con l'Io. E' il dialogo che è mancato nell'Udc. E l'opzione è stata il leaderismo e, per il dissenso, l'accusa di abbandono per presunto interesse politico personale. Ma queste scissioni riempiono anche rimpianto per l'occasione sprecata. Quella di muovere l'Udc a superarsi, senza negarsi, in un partito di avanguardia politica, sociale ed economica. Nel partito dei moderati, coscienza critica del centrodestra. Nel partito di chi chiede calma per coltivare le proprie ambizioni di successo individuale e ritiene la prosperità collettiva condizione indispensabile per questo successo. Nel partito di chi crede che la famiglia sia il cuore della società, nel partito che è contrario all'emancipazione della Società dai valori ed è radicato nei simboli di unità collettiva espressi dalle istituzioni. Ironia della sorte con questa doppia scissione il vertice Udc da corpo al peggiore incubo. Quello accreditato, a torto, tra le mire del suo alleato più grande: la consunzione dell'Udc in forza Italia. E' stato anche peggio e forse ci vorrebbe un bagno di umiltà collettiva.

Torna all'inizio


SENATO:AL CENTRO DELLA CONTESA NELLA XV LEGISLATURA CON MARINI MEDIATORE (sezione: Class action)

( da "Virgilio Notizie" del 06-02-2008)

Argomenti: Class Action

06-02-2008 15:06 (ASCA) - Roma, 6 feb - Strano destino, quello di Franco Marini, a Palazzo Madama. Eletto presidente del Senato il 29 aprile 2006 tra l'infuriare delle polemiche contro la sinistra che faceva man bassa di tutte le alte cariche dello Stato (la spunto' alla terza votazione, battendo per 165 voti a 156, Giulio Andreotti, candidato sostenuto dall'opposizione), termina il suo percorso come ''uomo del dialogo e della mediazione'', addirittura indicato dalla stessa Cdl come papabile per la presidenza del Senato anche in una legislatura a prevalenza di centrodestra. Un riconoscimento, quest'ultimo, del ruolo di grande mediatore e tessitore del dialogo, giocato lungo tutto il percorso del suo mandato, con realismo e in perfetto ossequio a quanto promesso nel suo discorso di insediamento: ''Sono stato eletto dalla maggioranza politica che ha vinto le elezioni - disse allora - ma saro' il presidente di tutto il Senato, con grande attenzione e rispetto delle prerogative della maggioranza e dell'opposizione, in rispetto della democrazia popolare''. ''Non voglio evocare intese che non ci sono - aggiunse anche - ma richiamare un grande senso di responsabilita' e la ricerca di un impegno comune alla risoluzione dei problemi. Dobbiamo operare insieme per il bene comune della nostra Patria''. Marini ha mantenuto la sua promessa, assicurando sempre il massimo ascolto. E ha dovuto dare dimostrazione delle sue doti non solo nel gestire e fronteggiare la naturale contrapposizione politica tra maggioranza ed opposizione, ma anche nel dipanare le complesse situazioni di strappo all'interno della coalizione di governo. Nata con il ''peccato originale'' di una maggioranza numericamente sul filo - quella del Senato -, dove anche lo spostamento di un solo voto poteva fare la differenza, ha dovuto subito confontarsi con situazioni complesse. Come quella del ruolo dei senatori a vita, molto spesso (troppo spesso per la Cdl) dirimenti nei voti anche di fiducia al governo e non solo per i provvedimenti piu' importanti, come ad esempio la finanziaria. Un vero e proprio 'stillicidio' di polemiche e di 'conta' delle teste, con contorno di proteste plateali dalla Cdl, dai fischi a Carlo Azeglio Ciampi, alle offese a Rita Levi Montalcini. D'altra parte le profonde divisioni nella maggioranza sono immediatamente emerse deflagranti, proprio per l'esiguita' del margine della maggioranza a Palazzo Madama, segnando di fatto tutto il percorso del lavoro al Senato, che si e' caratterizzato da subito come luogo topico per la legislatura e per il governo. Gli sbandamenti non tardano certo ad evidenziarsi, basti ricordare la nomina a presidente della commissione Difesa del Senato di Sergio De Gregorio, grazie al voto dei senatori Cdl. Eletto nelle fila dell'Idv, De Gregorio 'sfila' del tutto a sopresa la poltrona al vertice dell'importante commissione alla senatrice Prc, Lidia Menapace e si aggiudica il primato assoluto nei numerosi 'distinguo' politici che seguirono. Dapprima rivendicando la propria indipendenza, infine schierandosi apertamente con la Cdl. Nella topografia delle divisioni all'interno dell'Unione al Senato non si puo' non ricordare il primo strappo dei teodem, sui Dico. La miccia si accende con la finanziaria 2007. Un emendamento allarga la detassazione sull'eredita' per i familiari e include anche i conviventi. Un modo surrettizio per introdurre l'istituto dell'unione civile (di piu', magari anche i matrimoni gay, sulla scia di Zapatero in Spagna) nel nostro ordinamento, tuona l'area cattolica della maggioranza. Inutile ogni tentativo di aggiustamento, poi, dopo una verifica con Prodi, l'intesa: via la norma in finanziaria e impegno per presentare in ''tempi strettissimi'', entro gennaio 2007, un ddl sulle unioni civili, comprese quelle tra omosessuali. Come andra' a finire e' noto. Il consiglio dei ministri l'8 febbraio 2007 vara i Dico (diritti e doveri delle persone stabilmente conviventi) redatti dai ministri della Famiglia, Rosy Bindi e delle Pari opportunita', Barbara Pollastrini. Il ddl approdato in commissione Giustizia del Senato viene ''bersagliato'' da ogni lato (dal centro come dalla sinistra, per non parlare del centrodestra) e il 10 luglio i Dico cedono mestamente il passo ai Cus (contratti di unione solidale, a firma di Cesare Salvi di Sinistra Democratica), molto piu' ''soft'' dei precedenti e giuridicamente meno attaccabili. Il ddl viene approvato dalla commissione alla fine di novembre, senza riuscire pero' ad arrivare alla discussione in Aula. Ma la polemica e le divisioni piu' forti esplodono in politica estera. E' su questo campo che lo stesso governo inciampa, prima andando 'sotto' con il si' alla mozione Cdl sull'allargamento della base Usa di Vicenza, poi con lo smacco a D'Alema, la cui comunicazione al Senato viene bocciata (158 si', 136 no e 24 astenuti, che qui valgono voto contrario) costringendo Prodi a recarsi da Napolitano. E' la fine di febbraio 2007 e il Capo dello Stato - trattandosi di una bocciatura si' ma di una mozione -, invita Prodi a ripresentarsi in Parlamento per la fiducia, che il premier ottiene. Nei voti per il rifinanziamento delle missioni in Afghanistan si evidenziano i dissensi della sinistra massimalista, in particolare dei senatori Franco Turigliatto e Fosco Giannini (Prc), Fernando Rossi (Pdci), dei Verdi Paolo Bulgarelli e Giampaolo Silvestri, come pure della senatrice Idv, Franca Rame. Nel marzo 2007 lo strappo si consuma: Turigliatto e Rossi a differenza degli altri non 'rientrano nei ranghi' e confluiscono (sanzionati dai rispettivi partiti) nel gruppo Misto. Restera' Sinistra critica il primo, Movimento politico dei consumatori il secondo. Entrambi ancora nell'Unione pero' con 'mani libere' nei confronti del governo. Altro teatro di forte dialettica (per non dire apertamente di scontro e di confronto) e' la riforma dell'ordinamento giudiziario del ministro Mastella, approvata a fine luglio 2006 e che abroga la riforma Castelli. E' in questa occasione che si distinguono per la prima volta le posizioni di Roberto Manzione e Willer Bordon che successivamente si consolideranno al momento della costituzione del Pd. I due rianimeranno Unione democratica, formazione che inizialmente resta nell'Ulivo ma in posizione critica al nascente Partito democratico. I loro voti resteranno tra quelli sempre in predicato di verifica. Basti pensare alla battaglia nella finanziaria 2008 sui loro emendamenti sulla class="term">class class="term">action e per il dimezzamento dei componenti dell'esecutivo. E' proprio la finanziaria 2008, e insieme il protocollo sul welfare, che sancisce la frattura con la maggioranza di Lamberto Dini (gia' profilatasi con i voti sulla politica estera) a cui si affiancano i senatori Natale D'Amico e Giuseppe Scalera, che insieme costituiscono Ld, il movimento dei liberaldemocratici, il primo ottobre 2007. Dal momento della sua fondazione la formazione liberaldemocratica si tira fuori dal governo e si dichiara libera di votare, decidendo ''di volta in volta''. Dini votera' la finanziaria, ma annunciando che ''e' l'ultima volta''; elenca i 7 punti che ritiene fondamentali tanto per la ripresa del Paese quanto per l'appoggio al governo Prodi e si rivelera' determinante per la caduta del governo, sebbene al momento della fiducia a Prodi al Senato Ld registrera' il 'no' di Dini, l'astensione di Scalera e il voto favorevole di D'Amico. Nuovamente protagonista delle lacerazioni interne alla maggioranza e in particolare al Pd, la guerra mossa dai teodem, affiancati peraltro da molti cattolici, l'Udeur Mastella in testa, al decreto legge sulla sicurezza, varato dal consiglio dei ministri in seguito alla barbara uccisione a Roma di una donna, Giovanna Reggiani, ad opera di un clandestino romeno, denunciato peraltro da una nomade conterranea all'omicida. Siamo ai primi di dicembre (il decreto viene approvato il 6) ed il 'nodo' che scatena la senatrice Paola Binetti, e' l'introduzione nel dl di una norma anti-omofobica e contro le discriminazioni non solo razziali ma anche sessuali, fortemente voluta dalla sinistra. Solo grazie all'impegno formale del governo di modificare il decreto nel passaggio alla Camera il provvedimento sara' approvato dal Senato con un voto di fiducia. Ma la Binetti, dopo aver invocato la discesa dello Spirito Santo in Aula, vota contro la fiducia (insieme a lei ancora Turigliatto e il senatore a vita Giulio Andreotti) ed a favore del decreto (Turigliatto insiste invece con il no, astenuto Andreotti). Il decreto 'morira'' pochi giorni dopo, alla Camera, che decide di lasciarlo semplicemente decadere per un incredibile quanto macroscopico errore proprio nella norma anti-omofobica, nel riferimento corretto al Trattato di Amsterdam, ma sbagliato nell'articolo, il 13 invece che il 2 comma 7. Gli ultimi atti, relativi alla vicenda Mastella che annuncia l'appoggio esterno al governo e subito dopo il ritiro dalla maggioranza, sono insomma solo gli ultimi strascichi delle lacerazioni e degli sfrangiamenti precedenti. Nel corso della legislatura il governo chiedera' al Senato 9 volte la fiducia su altrettanti provvedimenti, a cominciare dalla conversione del decreto per lo spacchettamento dei ministeri, approvato il 4 luglio 2006. La fiducia venne votata quindi per due decreti fiscali (adeguamento alle disposizioni Ue e quello che introdusse il bonus per le pensioni basse), sulla partecipazione italiana alle missioni internazionali, sul decreto liberalizzazioni, sul decreto sicurezza, sul protocollo welfare e per il via libera della finanziaria 2007, oltre a quello definitivo della finanziaria 2008.

Torna all'inizio


SENATO:AL CENTRO DELLA CONTESA NELLA XV LEGISLATURA CON MARINI MEDIATORE (sezione: Class action)

( da "Asca" del 06-02-2008)

Argomenti: Class Action

(ASCA) - Roma, 6 feb - Strano destino, quello di Franco Marini, a Palazzo Madama. Eletto presidente del Senato il 29 aprile 2006 tra l'infuriare delle polemiche contro la sinistra che faceva man bassa di tutte le alte cariche dello Stato (la spunto' alla terza votazione, battendo per 165 voti a 156, Giulio Andreotti, candidato sostenuto dall'opposizione), termina il suo percorso come ''uomo del dialogo e della mediazione'', addirittura indicato dalla stessa Cdl come papabile per la presidenza del Senato anche in una legislatura a prevalenza di centrodestra. Un riconoscimento, quest'ultimo, del ruolo di grande mediatore e tessitore del dialogo, giocato lungo tutto il percorso del suo mandato, con realismo e in perfetto ossequio a quanto promesso nel suo discorso di insediamento: ''Sono stato eletto dalla maggioranza politica che ha vinto le elezioni - disse allora - ma saro' il presidente di tutto il Senato, con grande attenzione e rispetto delle prerogative della maggioranza e dell'opposizione, in rispetto della democrazia popolare''. ''Non voglio evocare intese che non ci sono - aggiunse anche - ma richiamare un grande senso di responsabilita' e la ricerca di un impegno comune alla risoluzione dei problemi. Dobbiamo operare insieme per il bene comune della nostra Patria''. Marini ha mantenuto la sua promessa, assicurando sempre il massimo ascolto. E ha dovuto dare dimostrazione delle sue doti non solo nel gestire e fronteggiare la naturale contrapposizione politica tra maggioranza ed opposizione, ma anche nel dipanare le complesse situazioni di strappo all'interno della coalizione di governo. Nata con il ''peccato originale'' di una maggioranza numericamente sul filo - quella del Senato -, dove anche lo spostamento di un solo voto poteva fare la differenza, ha dovuto subito confontarsi con situazioni complesse. Come quella del ruolo dei senatori a vita, molto spesso (troppo spesso per la Cdl) dirimenti nei voti anche di fiducia al governo e non solo per i provvedimenti piu' importanti, come ad esempio la finanziaria. Un vero e proprio 'stillicidio' di polemiche e di 'conta' delle teste, con contorno di proteste plateali dalla Cdl, dai fischi a Carlo Azeglio Ciampi, alle offese a Rita Levi Montalcini. D'altra parte le profonde divisioni nella maggioranza sono immediatamente emerse deflagranti, proprio per l'esiguita' del margine della maggioranza a Palazzo Madama, segnando di fatto tutto il percorso del lavoro al Senato, che si e' caratterizzato da subito come luogo topico per la legislatura e per il governo. Gli sbandamenti non tardano certo ad evidenziarsi, basti ricordare la nomina a presidente della commissione Difesa del Senato di Sergio De Gregorio, grazie al voto dei senatori Cdl. Eletto nelle fila dell'Idv, De Gregorio 'sfila' del tutto a sopresa la poltrona al vertice dell'importante commissione alla senatrice Prc, Lidia Menapace e si aggiudica il primato assoluto nei numerosi 'distinguo' politici che seguirono. Dapprima rivendicando la propria indipendenza, infine schierandosi apertamente con la Cdl. Nella topografia delle divisioni all'interno dell'Unione al Senato non si puo' non ricordare il primo strappo dei teodem, sui Dico. La miccia si accende con la finanziaria 2007. Un emendamento allarga la detassazione sull'eredita' per i familiari e include anche i conviventi. Un modo surrettizio per introdurre l'istituto dell'unione civile (di piu', magari anche i matrimoni gay, sulla scia di Zapatero in Spagna) nel nostro ordinamento, tuona l'area cattolica della maggioranza. Inutile ogni tentativo di aggiustamento, poi, dopo una verifica con Prodi, l'intesa: via la norma in finanziaria e impegno per presentare in ''tempi strettissimi'', entro gennaio 2007, un ddl sulle unioni civili, comprese quelle tra omosessuali. Come andra' a finire e' noto. Il consiglio dei ministri l'8 febbraio 2007 vara i Dico (diritti e doveri delle persone stabilmente conviventi) redatti dai ministri della Famiglia, Rosy Bindi e delle Pari opportunita', Barbara Pollastrini. Il ddl approdato in commissione Giustizia del Senato viene ''bersagliato'' da ogni lato (dal centro come dalla sinistra, per non parlare del centrodestra) e il 10 luglio i Dico cedono mestamente il passo ai Cus (contratti di unione solidale, a firma di Cesare Salvi di Sinistra Democratica), molto piu' ''soft'' dei precedenti e giuridicamente meno attaccabili. Il ddl viene approvato dalla commissione alla fine di novembre, senza riuscire pero' ad arrivare alla discussione in Aula. Ma la polemica e le divisioni piu' forti esplodono in politica estera. E' su questo campo che lo stesso governo inciampa, prima andando 'sotto' con il si' alla mozione Cdl sull'allargamento della base Usa di Vicenza, poi con lo smacco a D'Alema, la cui comunicazione al Senato viene bocciata (158 si', 136 no e 24 astenuti, che qui valgono voto contrario) costringendo Prodi a recarsi da Napolitano. E' la fine di febbraio 2007 e il Capo dello Stato - trattandosi di una bocciatura si' ma di una mozione -, invita Prodi a ripresentarsi in Parlamento per la fiducia, che il premier ottiene. Nei voti per il rifinanziamento delle missioni in Afghanistan si evidenziano i dissensi della sinistra massimalista, in particolare dei senatori Franco Turigliatto e Fosco Giannini (Prc), Fernando Rossi (Pdci), dei Verdi Paolo Bulgarelli e Giampaolo Silvestri, come pure della senatrice Idv, Franca Rame. Nel marzo 2007 lo strappo si consuma: Turigliatto e Rossi a differenza degli altri non 'rientrano nei ranghi' e confluiscono (sanzionati dai rispettivi partiti) nel gruppo Misto. Restera' Sinistra critica il primo, Movimento politico dei consumatori il secondo. Entrambi ancora nell'Unione pero' con 'mani libere' nei confronti del governo. Altro teatro di forte dialettica (per non dire apertamente di scontro e di confronto) e' la riforma dell'ordinamento giudiziario del ministro Mastella, approvata a fine luglio 2006 e che abroga la riforma Castelli. E' in questa occasione che si distinguono per la prima volta le posizioni di Roberto Manzione e Willer Bordon che successivamente si consolideranno al momento della costituzione del Pd. I due rianimeranno Unione democratica, formazione che inizialmente resta nell'Ulivo ma in posizione critica al nascente Partito democratico. I loro voti resteranno tra quelli sempre in predicato di verifica. Basti pensare alla battaglia nella finanziaria 2008 sui loro emendamenti sulla class="term">class class="term">action e per il dimezzamento dei componenti dell'esecutivo. E' proprio la finanziaria 2008, e insieme il protocollo sul welfare, che sancisce la frattura con la maggioranza di Lamberto Dini (gia' profilatasi con i voti sulla politica estera) a cui si affiancano i senatori Natale D'Amico e Giuseppe Scalera, che insieme costituiscono Ld, il movimento dei liberaldemocratici, il primo ottobre 2007. Dal momento della sua fondazione la formazione liberaldemocratica si tira fuori dal governo e si dichiara libera di votare, decidendo ''di volta in volta''. Dini votera' la finanziaria, ma annunciando che ''e' l'ultima volta''; elenca i 7 punti che ritiene fondamentali tanto per la ripresa del Paese quanto per l'appoggio al governo Prodi e si rivelera' determinante per la caduta del governo, sebbene al momento della fiducia a Prodi al Senato Ld registrera' il 'no' di Dini, l'astensione di Scalera e il voto favorevole di D'Amico. Nuovamente protagonista delle lacerazioni interne alla maggioranza e in particolare al Pd, la guerra mossa dai teodem, affiancati peraltro da molti cattolici, l'Udeur Mastella in testa, al decreto legge sulla sicurezza, varato dal consiglio dei ministri in seguito alla barbara uccisione a Roma di una donna, Giovanna Reggiani, ad opera di un clandestino romeno, denunciato peraltro da una nomade conterranea all'omicida. Siamo ai primi di dicembre (il decreto viene approvato il 6) ed il 'nodo' che scatena la senatrice Paola Binetti, e' l'introduzione nel dl di una norma anti-omofobica e contro le discriminazioni non solo razziali ma anche sessuali, fortemente voluta dalla sinistra. Solo grazie all'impegno formale del governo di modificare il decreto nel passaggio alla Camera il provvedimento sara' approvato dal Senato con un voto di fiducia. Ma la Binetti, dopo aver invocato la discesa dello Spirito Santo in Aula, vota contro la fiducia (insieme a lei ancora Turigliatto e il senatore a vita Giulio Andreotti) ed a favore del decreto (Turigliatto insiste invece con il no, astenuto Andreotti). Il decreto 'morira'' pochi giorni dopo, alla Camera, che decide di lasciarlo semplicemente decadere per un incredibile quanto macroscopico errore proprio nella norma anti-omofobica, nel riferimento corretto al Trattato di Amsterdam, ma sbagliato nell'articolo, il 13 invece che il 2 comma 7. Gli ultimi atti, relativi alla vicenda Mastella che annuncia l'appoggio esterno al governo e subito dopo il ritiro dalla maggioranza, sono insomma solo gli ultimi strascichi delle lacerazioni e degli sfrangiamenti precedenti. Nel corso della legislatura il governo chiedera' al Senato 9 volte la fiducia su altrettanti provvedimenti, a cominciare dalla conversione del decreto per lo spacchettamento dei ministeri, approvato il 4 luglio 2006. La fiducia venne votata quindi per due decreti fiscali (adeguamento alle disposizioni Ue e quello che introdusse il bonus per le pensioni basse), sulla partecipazione italiana alle missioni internazionali, sul decreto liberalizzazioni, sul decreto sicurezza, sul protocollo welfare e per il via libera della finanziaria 2007, oltre a quello definitivo della finanziaria 2008. njb/Gas/alf.

Torna all'inizio


Reguzzoni: "Per difendere Malpensa useremo tutti gli strumenti" (sezione: Class action)

( da "Varesenews" del 06-02-2008)

Argomenti: Class Action

Malpensa - Doppia mossa di Villa Recalcati: appoggio al ricorso presentato da AirOne e pieno sostegno al nascente comitato "Viva Malpensa viva" Reguzzoni: "Per difendere Malpensa useremo tutti gli strumenti" Doppia mossa di Villa Recalcati sullo scacchiere Malpensa: ieri la giunta provinciale ha deliberato l'adesione della Provincia di Varese al ricorso presentato da Air One e il pieno sostegno al comitato "Viva Malpensa viva", che promuoverà azioni giudiziarie nei confronti del Governo e in difesa dello scalo.  "Noi utilizzeremo tutti gli strumenti legali e tutti gli strumenti di pressione possibili nell'ambito delle leggi vigenti per difendere il nostro aeroporto e gli interessi della nostra provincia. Non importa ? ha dichiarato il Presidente della Provincia Marco Reguzzoni ? se perderemo 99 battaglie in 99 sedi diverse; vinceremo la centesima. Tutto questo per far capire al Governo che è lotta su tutti i fronti. Dal 1° aprile Malpensa sarà un aeroporto morto. Noi però non ci rassegneremo".  È proprio Reguzzoni a spiegare l'adesione della Provincia all'azione legale intrapresa da Air One: "Non significa che giudico la proposta migliore delle altre. Abbiamo però valutato che questo è uno strumento tecnico per far saltare l'accordo con i francesi". La giunta si è poi dichiarata favorevole riguardo l'adesione al nascente comitato "Viva Malpensa viva", realtà che promuoverà azioni giudiziarie a tutela degli interessi collettivi. "Noi ? ha affermato Reguzzoni ? supporteremo questo Comitato, anche mettendo a disposizione gli uffici della Provincia a Malpensa. Aderiamo anche a questa iniziativa con lo scopo di promuovere una grande azione di risarcimento danni nei confronti del Governo e di Alitalia, nei confronti della quale, il pur importante risarcimento chiesto da Sea (1,25 milioni di euro), potrà apparire poca cosa. Nei prossimi giorni, insieme ai promotori, valuteremo una serie di azioni concrete da mettere in campo". Mercoledi 6 Febbraio 2008.

Torna all'inizio