HOME PRIVILEGIA NE IRROGANTO
di
DOSSIER CLASS ACTION
VAI ALL’ARCHIVIO
DEL DOSSIER VAI AL NUOVO DOSSIER
ARTICOLI DAL 29 GENNAIO AL 6 FEBBRAIO 2008
899 nell'occhio del ciclone ( da "Punto Informatico" del
29-01-2008)
Argomenti:
Class Action
Abstract: Class
action in arrivo? Un fronte caldo, come si legge sul portale
Helpconsumatori, che riferisce come Federconsumatori e Adusbef stiano valutando
se intraprendere "un'azione inibitoria e quando possibile una class action
contro i responsabili".
BOLOGNA - LA CONFLITTUALITÀ tra i gestori di te ( da "Resto del Carlino, Il
(Nazionale)" del 29-01-2008)
Argomenti:
Class Action
Abstract: attuale
stato di vertenzialità singola a quella collettiva prevista dalle norme della
'class action "per ridurre i tempi di attesa dei cittadini vessati dalla
Telecom e da altri gestori. Mi sono rivolto all'Ad di Telecom, Franco Bernabè,
e al presidente dell'Antitrust, Antonio Catricalà, denunciando i soprusi: mi
hanno assicurato il loro impegno ad affrontare i problemi.
I consumatori: Class action contro gli sms-truffa ( da "Nazione, La
(Nazionale)" del 29-01-2008) + 2 altre fonti
Argomenti:
Class Action
Abstract: Class
action contro gli sms-truffa" ? ROMA ? Adusbef e Federconsumatori
stanno valutando di intraprendere una class action contro i responsabili delle
truffe legate ai numeri con tariffazione aggiuntiva che iniziano per 899. Lo
annunciano le stesse associazioni, che "continuano a ricevere centinaia di
segnalazioni da parte dei cittadini che ricevono sms da parte di numeri
sconosciuti
Gandhi, il non violento che aveva letto Marx ( da "Unita, L'" del
29-01-2008)
Argomenti:
Class Action
Abstract: collaborazione)
alla stregua di ogni altro strumento d'azione collettiva. L'assolutezza di un
metodo che non ha alternative viene di fatto limata se in questo
"Machiavelli della nonviolenza", così lo definisce anche Pontara, la
stessa nonviolenza entra nel conteggio dei suoi vantaggi operativi
riscontrabili in una situazione data.
Sei di Action , aggressione ai varchi del metrò Paolo
Vernini, 25 anni, è un lavoratore interinale di Atac. Era vicino ai tornelli
quando in cinque o sei, racconta, sono arrivati ( da "Unita, L'" del
29-01-2008)
Argomenti:
Class Action
Abstract: Stai
consultando l'edizione del "Sei di Action", aggressione ai varchi del
metrò Paolo Vernini, 25 anni, è un lavoratore interinale di Atac. Era vicino ai
tornelli quando in cinque o sei, racconta, sono arrivati alle spalle e lo hanno
preso a botte. Vernini è stato soccorso e medicato, ha 25 giorni di prognosi.
Multe ai semafori? Non pagate e fate ricorso ( da "Arena, L'" del
29-01-2008)
Argomenti:
Class Action
Abstract: azione
risarcitoria collettiva, o "class action", come oggi viene definita
all'americana, cioè il riconoscimento a tutti, anche a chi non avesse fatto
ricorso, del diritto di essere risarciti. Sarebbe una delle prime azioni
collettive di rimborso tentate in Italia, se non la prima in assoluto, tempi
delle indagini e dell'
Il territorio arranca, serve un leader che si accolli la
responsabilità ( da "Giornale di Merate" del
29-01-2008)
Argomenti:
Class Action
Abstract: piuttosto
che collettive. Eppure se vogliamo dare a Lecco un ciclo di "sviluppo
oltre lo sviluppo", allora la strada da percorrere è solo quella della
collaborazione. Si tratta di un'azione di lungimirante responsabilità che a
buon diritto dobbiamo esigere innanzitutto da parte di noi stessi, e di
conseguenza da parte di chi è stato scelto per amministrare ciò che è di tutti.
Consumatori valutano class action contro "Sms
truffa" ( da "KataWeb News" del 29-01-2008)
Argomenti:
Class Action
Abstract: e
annunciano che stanno valutando se intraprendere una class action. In una nota,
i consumatori rilevano di aver già fatto notare "questi problemi
all'Autorità per le Comunicazioni e al Ministero delle Comunicazioni. Abbiamo
anche -- affermano -- proposto la disconnessione automatica dei numeri non
geografici a tariffazione aggiuntiva affinché, chi vuole,
Militante di Action pestato. Ferrero si rivolge a Amato ( da "Corriere della Sera" del
29-01-2008)
Argomenti:
Class Action
Abstract: REDAZIONALE
Un proiettile recapitato a Storace Militante di Action pestato. Ferrero si
rivolge a Amato Violenza politica e intimidazioni. Un dipendente dell'Atac e
militante di Action, V.P., 33 anni, è stato aggredito domenica sera mentre
lavorava alla stazione Termini. A colpirlo, secondo il suo racconto, sono stati
5-6 giovani, descritti come estremisti di destra,
I consumatori: T-red, via alla class action ( da "Corriere del Veneto" del
29-01-2008)
Argomenti:
Class Action
Abstract: azione
legale collettiva I consumatori: T-red, via alla class action VERONA - Per i
consumatori ora la parola d'ordine è "class action", azione
collettiva. L'inchiesta della magistratura sulle irregolarità dei semafori
T-red, quelli che multano automaticamente chi passa col rosso, dislocati in
alcuni comuni dell'Est veronese,
I consumatori: <T-red, pronta la class action> ( da "Corriere del Veneto" del
29-01-2008)
Argomenti:
Class Action
Abstract: A
disposizione per un'azione legale collettiva". Francescon: "Ci siamo
anche noi" I consumatori: "T-red, pronta la class action" VERONA
- Per i consumatori ora la parola d'ordine è "class action", azione
collettiva. L'inchiesta della magistratura sulle irregolarità dei semafori
T-red, quelli che multano automaticamente chi passa col rosso,
CONVEGNO SU PIANO DI SVILUPPO RURALE FVG ( da "marketpress.info" del
29-01-2008)
Argomenti:
Class Action
Abstract: le
azioni collettive, e le domande singole per determinate casistiche. Anche da
ciò, si evince la volontà della Regione di privilegiare una coesione forte su
territori di produzione omogenei, nonché la capacità di riunirsi dei produttori
nelle singole filiere: questo al fine di agevolare la competitività dell'intero
sistema agroalimentare del Friuli Venezia Giulia.
CREDITO ALL'ARTIGIANATO, 150 MLN PER 1.350 IMPRESE PRIMA
RIUNIONE DEL NUOVO COMITATO TECNICO, PROCEDURE PIU' VELOCI ( da "marketpress.info" del
29-01-2008)
Argomenti:
Class Action
Abstract: associazioni
artigiane di categoria firmatarie dei Contratti Collettivi Nazionali di lavoro
(Confartigianato, Cna, C. A. S. A. E C. L. A. A. I. ), dalla direzione generale
Artigianato della Regione e dagli esperti di Finlombarda Spa, la società
finanziaria regionale che ha sostituito Artigiancassa nella gestione del Fondo
regionale per le agevolazioni finanziarie all'artigianato.
Consumatori contro numeri 899 ( da "Unione Sarda, L'
(Nazionale)" del 29-01-2008)
Argomenti:
Class Action
Abstract: Adusbef
e Federconsumatori stanno valutando di intraprendere una class action contro i
responsabili delle truffe legate ai numeri con tariffazione aggiuntiva che
iniziano per 899. Lo annunciano le stesse associazioni. E proprio ieri l'Agcom
ha effettuato un'ispezione negli uffici di Telecom Italia (Tim), che però non è
da ritenersi direttamente responsabile dell'invio.
Numero verde antifrode ( da "Unione Sarda, L'
(Nazionale)" del 29-01-2008)
Argomenti:
Class Action
Abstract: class
action" Numero verde antifrode Dal primo giugno sarà possibile per le
associazioni avviare le "class action" Contro le pratiche commerciali
scorrette --> Contro le pratiche commerciali scorrette Sono in vigore i
regolamenti sulle procedure relative alle pratiche commerciali scorrette e alla
pubblicità ingannevole.
<Multe ai semafori? Non pagate e fate ricorso> ( da "Arena.it, L'" del
29-01-2008)
Argomenti:
Class Action
Abstract: azione
risarcitoria collettiva, o "class action", come oggi viene definita
all'americana, cioè il riconoscimento a tutti, anche a chi non avesse fatto
ricorso, del diritto di essere risarciti. Sarebbe una delle prime azioni
collettive di rimborso tentate in Italia, se non la prima in assoluto, tempi
delle indagini e dell'
GAS: CODACONS PREPARA CLASS ACTION IN PROCEDIMENTO SU
CONTATORI ( da "Asca" del
29-01-2008)
Argomenti:
Class Action
Abstract: Il
Codacons prepara una class action contro le societa che saranno considerate
responsabili nel procedimento sui contatori del gas dopo la perizia depositata
in Procura a Milano dalla quale ''emerge con chiarezza che i clienti pagavano
per un gas mai consumato. Ora, si legge in una nota, ''il Codacons dichiara
guerra alle societa del gas coinvolte nell'
GAS: CODACONS PREPARA CLASS ACTION IN PROCEDIMENTO SU
CONTATORI ( da "Virgilio Notizie" del
29-01-2008)
Argomenti:
Class Action
Abstract: Il
Codacons prepara una class action contro le societa che saranno considerate
responsabili nel procedimento sui contatori del gas dopo la perizia depositata
in Procura a Milano dalla quale ''emerge con chiarezza che i clienti pagavano
per un gas mai consumato. Ora, si legge in una nota, ''il Codacons dichiara
guerra alle societa del gas coinvolte nell'
Sequestrati 120 contatori gas per truffa su consumi
"gonfiati" ( da "Reuters Italia" del
29-01-2008)
Argomenti:
Class Action
Abstract: class
action contro le aziende fornitrici di gas e di volersi costituire parte civile
nel processo. CODACONS MINACCIA CLASS ACTION "L'associazione annuncia la
costituzione di parte civile nel procedimento per consentire ai consumatori di
ottenere il rimborso delle maggiori somme pagate e prepara una class action
contro le società che saranno considerate responsabili nel procedimento
LE REGOLE E I MERCATI FINANZIARI a cura di ( da "Lavoce.info" del
29-01-2008)
Argomenti:
Class Action
Abstract: class
action (link su articolo Mucciarelli) che dovrebbe consentire un rapido e poco
costoso accesso alla giustizia per gli investitori colpiti dai grandi default.
QUANDO SI VEDRANNO GLI EFFETTI Alcuni effetti già si vedono: ad esempio
recentemente la Consob ha emanato il regolamento di attuazione della normativa
Mifid che aumenta le informazioni dovute agli investitori e sono già
LA PERSUASIONE ( da "superEva notizie" del
29-01-2008)
Argomenti:
Class Action
Abstract: Questi
sono solo due esempi di persuasione collettiva esercitata dai mezzi di
comunicazione di massa, o dalla politica attraverso di essi. Faccio un esempio
pratico: ogni giorno agenzie mondiali battono in media 20.000 notizie di
avvenimenti. In Italia le nostre agenzie "lanciano" 2.000 avvenimenti
che possono essere considerate notizie.
Gas, si indaga sulle bollette gonfiate ( da "ADN Kronos" del
29-01-2008)
Argomenti:
Class Action
Abstract: Sul
piede di guerra anche il Codacons che sta preparando una class action contro le
società che saranno considerate responsabili nel procedimento penale sui
contatori di gas 'truccati. L'associazione si costituirà parte civile nel
processo e invita ''fin da ora gli utenti con contatori vecchi, clienti delle
società coinvolte nei controlli che hanno dimostrato consumi errati,
Contatori gas, sequestri della procura ( da "Giornale.it, Il" del
29-01-2008)
Argomenti:
Class Action
Abstract: è la
richiesta delle associazioni dei consumatori, che annunciano una class action a
tutela dei diritti e stimano danni forfettari per 120-150 euro a famiglia.
Oltre alla class action, il Codacons annuncia la costituzione di parte civile
nel procedimento per consentire ai consumatori di ottenere il rimborso delle
maggiori somme pagate.
PREZZI. Contatori gas, i Consumatori denunciano rincari
fino a 150 euro e minacciano class action ( da "HelpConsumatori" del
29-01-2008)
Argomenti:
Class Action
Abstract: chiedono
di intervenire attraverso rimborsi e dichiarano di prepararsi a un'eventuale
azione di risarcimento collettivo. "Il trucco dei contatori del gas che
misurano fino al 15% in più del volume effettivamente erogato deriva non
soltanto dai contatori vecchi, ma anche dal fatto che i contatori misurano il
volume e non il peso del gas": è quanto commenta l'Unione Nazionale
Consumatori,
LE REGOLE E I MERCATI FINANZIARI ( da "Lavoce.info" del
29-01-2008)
Argomenti:
Class Action
Abstract: class
action ) che dovrebbe consentire un rapido e poco costoso accesso alla
giustizia per gli investitori colpiti dai grandi default. QUANDO SI VEDRANNO
GLI EFFETTI Alcuni effetti già si vedono: ad esempio recentemente la Consob ha
emanato il regolamento di attuazione della normativa Mifid che aumenta le
informazioni dovute agli investitori e sono già operanti le novità introdotte
GIUSTIZIA ( da "Lavoce.info" del
29-01-2008)
Argomenti:
Class Action
Abstract: Class
action si veda: - La class action nasce orfana - La class action all'italiana non
aumenta la responsabilità dei produttori 5) Avvio sperimentale della spending
review sul settore giustizia - proposta avanzata nel Libro verde di modificare
la geografia giudiziaria per aumentare la dimensione dei tribunali (e rendere
così più produttivi i giudici)
Sul lato Teramano della vallata del Tronto negli ultimi
tre anni sono andati persi circa 1470 posti ( da "Quotidiano.it, Il" del
29-01-2008)
Argomenti:
Class Action
Abstract: collettivi,
trattenere, qualificandole, le produzioni esistenti, favorire processi di
riconversione, attrarre investimenti e nuovi soggetti industriali sono i punti
del nostro lavoro”. Poli tecnologici e di ricerca, bonifiche dei siti,
logistica integrata, dovrebbero essere gli obiettivi delle future azioni che
andranno messe a punto sul tavolo nazionale insieme a Regioni,
Rifiuti: Lazio crocevia traffici illeciti,nel 2008 più
controlli ( da "Velino.it, Il" del
29-01-2008)
Argomenti:
Class Action
Abstract: di
controllo e di repressione dei delitti ambientali rappresentano un'efficace
azione di tutela ambientale - sottolinea Zaratti -. Per questo motivo
l'assessorato regionale ha inteso rafforzare e incrementare la già efficace
azione dei Nuclei Operativi Ecologici dei Carabinieri per la Tutela
dell'Ambiente del Lazio con la sottoscrizione di un Protocollo d'intesa
triennale”
UBS: AUMENTO CAPITALE, LE RESISTENZE AUMENTANO ( da "ADN Kronos" del
29-01-2008)
Argomenti:
Class Action
Abstract: fondazione
collettiva per le piccole e medie imprese, che vuole prendevi parte. Profond
aveva reso noto che in occasione dell'assemblea in programma il 27 febbraio
chiedera che le nuove azioni siano offerte ai vecchi azionisti. In questo modo
l'Ubs raccogliera 13 miliardi di franchi e tutti gli azionisti sarebbero
trattati allo stesso modo.
Sequestrati 120 contatori gas per truffa consumi ( da "Reuters Italia" del
29-01-2008)
Argomenti:
Class Action
Abstract: CLASS
ACTION Alla luce dell'inchiesta della procura, il Codacons, associazione di
consumatori, ha annunciato oggi la presentazione di una class action contro le
aziende fornitrici di gas e di volersi costituire parte civile nel processo.
"L'associazione annuncia la costituzione di parte civile nel procedimento
per consentire ai consumatori di ottenere il rimborso delle maggiori somme
PREZZI. Contatori gas, i Consumatori denunciano rincari
fino a 150 euro e minacciano class action ( da "HelpConsumatori" del
29-01-2008)
Argomenti:
Class Action
Abstract: eventuale
azione di risarcimento collettivo. Italgas replica: "nessuna truffa a
carico dei consumatori finali". "Il trucco dei contatori del gas che
misurano fino al 15% in più del volume effettivamente erogato deriva non
soltanto dai contatori vecchi, ma anche dal fatto che i contatori misurano il
volume e non il peso del gas": è quanto commenta l'
Attenti ai milioni di SMS truffa ( da "Cellulare Magazine.it" del
30-01-2008)
Argomenti:
Class Action
Abstract: Nel
frattempo Adusbef e Federconsumatori stanno valutando di iniziare una class
action contro le truffe legate ai numeri con tariffazione aggiuntiva 899.
"Abbiamo denunciato più volte questi problemi all'Autorità e al Ministero
delle comunicazioni. Fino ad oggi non abbiamo avuto risposte e le truffe
continuano", si legge in una nota.
SI SCALDA il clima al Santa Maria Nuova, con Cisl e Fials
che minacciano azioni d ( da "Resto del Carlino, Il
(R. Emilia)" del 30-01-2008)
Argomenti:
Class Action
Abstract: denunce
e lanciano una provocatoria colletta per comprare apparecchi acustici da donare
ai vertici aziendali, "sordi" alle lamentele dei lavoratori.
"Nonostante la nostre ripetute richieste di assunzione di personale e di
ripresa delle trattative sulle problematiche sospese ? scrivono le due sigle in
una nota ?
Gas fantasma in bolletta? La class action del contatore
Misuratori vecchi . La perizia dei pm scatena i consumatori ( da "Nazione, La
(Nazionale)" del 30-01-2008) + 2 altre fonti
Argomenti:
Class Action
Abstract: La
class action del contatore "Misuratori vecchi". La perizia dei pm
scatena i consumatori di ACHILLE PEREGO ? MILANO ? A GONFIARE Le bollette del
gas non sarebbe solo il caro-petrolio ma anche il sistema di misurazione.
Ovvero milioni di contatori talmente vecchi e malconci da calcolare anche il
gas fantasma.
I giovani diventano risorsa da investire nella
collettività ( da "Stampa, La" del
30-01-2008)
Argomenti:
Class Action
Abstract: azione
di supporto consulenziale per dare vita a sperimentazioni locali in ordine alla
partecipazione dei giovani alla vita sociale e municipale. "Entro un anno
- spiega Sabrina Biscaro, educatore professionale dell'Ufficio minori e
politiche giovanili - verificheremo inoltre la possibilità di predisporre un
bando di finanziamento per progetti costruiti da gruppi giovanili informali"
Crediti, de cuius, divisione in ragione delle quote,
insussistenza ( da "AltaLex" del
30-01-2008)
Argomenti:
Class Action
Abstract: ha
da un lato utilizzato la contrattazione collettiva del settore Lapidei come parametro
di determinazione della retribuzione ex art. 36 Cost.; dall'altro ha
"confermato l'obbligo di retribuzione delle ore non lavorate fino alla
concorrenza dell'orario contrattuale", mentre risulta che l'azienda ha
ricevuto una prestazione di fatto inferiore a quella pattuita.
I soci dipendenti: Bruciato un intero anno di stipendio ( da "Sole 24 Ore, Il" del
30-01-2008)
Argomenti:
Class Action
Abstract: prosegue
Leclerc noi reclamiamo quella rappresentanza collettiva che ora ci spetta di
diritto". La legge è di fine 2006, ma Daniel Bouton, presidente di SocGen,
finora l'ha tirata per le lunghe.Leclerc spera che gli avvenimenti di questi
giorni convincano la banca ad accelerare i tempi: "Se ci fosse la volontà
politica, potremmo farcela in tempo perl'assemblea di maggio ".
Tolstoj, per capire da dove si riparte per cambiare
davvero ( da "Corriere del
Mezzogiorno" del 30-01-2008)
Argomenti:
Class Action
Abstract: necessario
che gli altri si uniformino a me per ottenere azioni e procedure corrette.
Insomma, la solita storia, grandissimo alibi per evitare di fare una sana
autocritica. Improvvisamente mi sono anche reso conto di quanto attuale sia
questo modo di pensare rapportadolo alla società civile, specialmente in questo
particolare momento storico, e specialmente oggi a Napoli e in Campania.
DELITTI AMBIENTALI 2007: SEQUESTRATI BENI PER OLTRE 26
MILIONI EURO ( da "marketpress.info" del
30-01-2008)
Argomenti:
Class Action
Abstract: durante
la conferenza stampa che si è svolta alla Regione Lazio- rappresentano
un'efficace azione di tutela ambientale. Per questo motivo l'assessorato
regionale ha inteso rafforzare e incrementare la già efficace azione dei Nuclei
Operativi Ecologici dei Carabinieri per la Tutela dell'Ambiente del Lazio con
la sottoscrizione di un Protocollo d'intesa triennale.
Truffa sul gas, sigilli della Procura a 119 contatori ( da "Corriere della Sera" del
30-01-2008)
Argomenti:
Class Action
Abstract: Class
action", l'azione legale collettiva, contro le aziende fornitrici di gas e
che si costituirà "parte civile" nell'eventuale processo per
"ottenere il rimborso delle maggiori somme pagate". L'associazione ha
anche reso noto di aver presentato un esposto all'Autorità garante del gas
affinché i contatori vengano rottamati dopo 20 anni e ha invitato tutti gli
utenti con contatori
CONTATORI GAS,INDAGINE PM MILANO SU ERRORI CONTEGGIO
CONSUM IL CODACONS PREPARA UNA CLASS ACTION E ANNUNCIA LA COSTITUZIONE DI PARTE
CIVILE GLI UTENTI CHIEDANO IL RIMBORSO DELLE MA ( da "marketpress.info" del
30-01-2008)
Argomenti:
Class Action
Abstract: class
action contro le società che saranno considerate responsabili nel procedimento
penale. Il Codacons invita fin da ora gli utenti con contatori vecchi, clienti
delle società coinvolte nei controlli che hanno dimostrato consumi errati, a
conservare le bollette del gas ed inviare al proprio gestore una raccomandata
nella quale si chiede il rimborso delle erogazioni conteggiate
Gas, la rivolta dei consumatori ( da "Repubblica, La" del
30-01-2008)
Argomenti:
Class Action
Abstract: Milano
Le associazioni studiano la class action. E lo scandalo arriva in Comune:
"Assessore e Aem diano spiegazioni" Gas, la rivolta dei consumatori
"Chiediamo il risarcimento per i contatori truccati" "Simini e
Aem riferiscano in commissione". All'indomani dell'inchiesta di Repubblica
sulle bollette gonfiate del gas, il centrosinistra chiede trasparenza all'
Lo scandalo gas arriva in comune il pd: assessore e aem
chiariscano - massimo pisa ( da "Repubblica, La" del
30-01-2008)
Argomenti:
Class Action
Abstract: Class
action per 150mila utenti truffati" Sandro Miano (Movimento consumatori):
"La soluzione? Sconto del 25% per un anno" Simini: "Palazzo
Marino non c'entra, chiedete ad A2A" MASSIMO PISA Associazioni dei
consumatori pronte alla class action, centrosinistra all'attacco con richiesta
di convocazione d'urgenza della Commissione bilancio,
Piano per le industrie nella vallata del tronto -
antonella formisani ( da "Centro, Il" del
30-01-2008)
Argomenti:
Class Action
Abstract: evitare
licenziamenti collettivi, trattenere, qualificandole, le produzioni esistenti,
favorire processi di riconversione, attrarre investimenti e nuovi soggetti
industriali". Al riguardo "sarà decisiva la collaborazione tra
ministero dello Sviluppo economico, le Regioni, gli Enti locali, le
associazioni di categoria e sindacali".
Una class action da un miliardo di dollari contro Verizon ( da "Vnunet.it" del
30-01-2008)
Argomenti:
Class Action
Abstract: Una
class action da un miliardo di dollari contro Verizon I costi di rescissione di
un contratto sono al centro della maxi azione collettiva contro Verizon
Wireless VNUnet.it 30-01-2008 Advertisement Una tariffa di rescissione di un
contratto è al centro della più salata class action della telefonia mobile Usa:
un'azione collettiva da un miliardo di dollari contro Verizon Wireless.
Truffa del gas, nuovi sequestri consumatori: sarà class
action - walter galbiati emilio randacio ( da "Repubblica, La" del
30-01-2008)
Argomenti:
Class Action
Abstract: nuovi
sequestri consumatori: sarà class action Italgas: "Noi siamo in regola Già
avviata la sostituzione dei contatori" WALTER GALBIATI EMILIO RANDACIO
MILANO - Nuovi sigilli ai contatori. Il Nucleo di Polizia Tributaria di Milano
ha sequestrato ieri circa 120 misuratori del gas nel comune di Bussero, nella
provincia di Milano.
Class action: possibili rimborsi da 1.500 euro ( da "Tempo, Il" del
30-01-2008)
Argomenti:
Class Action
Abstract: venissero
rilevate responsabilità penali e i nostri avvocati stanno predisponendo una
class action per il risarcimento degli utenti danneggiati. Nei prossimi giorni
predisporremo i moduli della class action sul nostro sito e nelle sedi
territoriali. Riteniamo che in media ogni utente dovrebbe essere rimborsato di
1.500 euro, calcolando il 15% di consumo maggiore del dovuto per 5 anni".
CLASS ACTION. Uno studio legale torinese si schiera
contro, HC intervista l'avv. Commodo ( da "HelpConsumatori" del
30-01-2008)
Argomenti:
Class Action
Abstract: Obiettivo
class action: l'azione collettiva risarcitoria" in cui viene proprio posto
l'accento sui limiti dell'introduzione della class action nell'ordinamento
italiano. D. Oltre alla class action di che cosa si è occupato recentemente lo
studio? R. Gli ultimi e più significativi risultati li abbiamo avuti a favore
di tanti clienti,
Montepaschi: incauto acquisto, ma non per i poteri forti!
pag.3 ( da "Trend-online" del
30-01-2008)
Argomenti:
Class Action
Abstract: class
action contro il management e il suo entourage per incauto acquisto.Non passa
giorno a Siena e dintorni che il numero dei contrari aumenta. Ora che il
governo è caduto i DS sono meno forti e quindi.... Il mio blog, con l'intento
di valorizzare le idee liberali di mercato libero e di mantenimento e creazione
di valore in Italia si propone per la raccolta di nominativi di azionisti
In Lombardia procedure più veloci ( da "Opinione, L'" del
30-01-2008)
Argomenti:
Class Action
Abstract: quattro
associazioni artigiane di categoria firmatarie dei Contratti Collettivi
Nazionali di lavoro (Confartigianato, CNA, C.A.S.A. e C.L.A.A.I.), dalla
direzione generale Artigianato della Regione e dagli esperti di Finlombarda
SpA, la società finanziaria regionale che ha sostituito Artigiancassa nella
gestione del Fondo regionale per le agevolazioni finanziarie all'artigianato.
La via germanica sulla natura delle Regole ( da "Gazzettino, Il
(Belluno)" del 30-01-2008)
Argomenti:
Class Action
Abstract: Agip
di Mattei i giudici decretarono la natura privatistica ma anche collettiva Di
sentenze che fanno diritto è piena ormai la letteratura giudiziaria, ma poche
hanno avuto sulla montagna una valenza anche di portata storica e culturale,
oltre che concreta, come quella che riconobbe, nell'ormai lontano 1964, la
natura delle Regole e il loro fondamento dicondominium juris germanici.
Famiglie più povere in attesa di una svolta ( da "Sicilia, La" del
30-01-2008)
Argomenti:
Class Action
Abstract: azione
collettiva", consiste nell'accoglimento, come richiesto dagli avvocati,
della costituzione di parte civile, cioè dei quarantamila risparmiatori, non
solo contro i singoli imputati di aggiotaggio, ma pure nei confronti dei
colossi bancari, ai cui sportelli avvenne la negoziazione e successivamente
l'acquisto dei "bond spazzatura"
CLASS ACTION PER I DANNI AVVOCATI GIà AL LAVORO ( da "Mattino, Il
(Circondario Nord)" del 30-01-2008)
Argomenti:
Class Action
Abstract: I
cittadini potranno chiedere infatti i risarcimenti collettivi per i danni
provocati dalla mancata raccolta della spazzatura. L'Associazione italiana
giovani avvocati (Aiga) ha organizzato insieme con il "Denaro" un
incontro orientativo sull'azione risarcitoria collettiva a tutela dei
consumatori, sottolineando prospettive, opportunità ma anche punti oscuri.
Class action: opportunità per giovani legali ( da "Denaro, Il" del
30-01-2008)
Argomenti:
Class Action
Abstract: anche
dove sono presenti vuoti da parte del legislatore o difficoltà interpretative,
come nel caso del rapporto tra azione individuale e azione collettiva. Al di là
dei naturali limiti di una norma di recente introduzione, la class action può
garantire, in modo particolare ai giovani avvocati, nuove opportunità professionali,
come già dimostrato dall'esperienza degli Stati Uniti.
Tre differenze con gli Usa ( da "Denaro, Il" del
30-01-2008)
Argomenti:
Class Action
Abstract: è
quella che costituisce il Tribunale inserendovi tre avvocati su tre componenti
(uno nominato dall'impresa, uno dai promotori dell'azione collettiva, e il
terzo con funzione di Presidente è scelto dal Presidente del Tribunale tra gli
avvocatori cassazionisti). V'è da dire che il giudice può determinare allo stato
degli atti la somma minima da corrispondere a ciascun consumatore.
FERRARA, PROGRAMMAZIONE TURISTICA IN CONSIGLIO
PROVINCIALE ( da "Sestopotere.com" del
30-01-2008)
Argomenti:
Class Action
Abstract: è un
trend di tutto rispetto per il turismo in una città che è entrata
nell'immaginario collettivo come città d'arte e cultura mentre la costa è in
calo. Occorre tendere verso un turismo sostenibile, naturalistico-culturale. E
va fermata la cementificazione. Neda Barbieri (ApF): Dalla conferenza del
turismo si è visto che occorre rafforzare la concertazione.
L'INTERVENTO ( da "Sicilia, La" del
30-01-2008)
Argomenti:
Class Action
Abstract: introduzione
di questo tipo di azione è sempre un fatto positivo. Se l'alternativa era tra
il continuare a non avere l'azione collettiva ed averne, invece, una
perfettibile, è troppo evidente che la scelta non può non ricadere sulla
seconda ipotesi. E sempre meglio una class action all'amatriciana, che il pane
ed acqua a cui qualcuno,
Boris Sollazzo ( da "Liberazione" del
30-01-2008)
Argomenti:
Class Action
Abstract: Dal
G8 ad Atesia, diversi campi d'azione per la stessa risposta dello Stato:
mantenere il potere con la repressione. Quindici componenti del nostro
collettivo autorganizzato hanno ricevuto denunce per sciopero con presidio del
posto di lavoro, slogan contro la precarietà e violenza aggravata.
Fa capire quanto sia vulnerabile il sistema locale della
ricerca. Basta un apprezzamento generico ( da "Alto Adige" del
31-01-2008)
Argomenti:
Class Action
Abstract: gestione
diretta delle strutture della ricerca e più rivolto al supporto istituzionale,
organizzativo e finanziario dell'azione di soggetti autonomi. Nei sistemi
avanzati la mano pubblica presta specifica attenzione solo a garantire un
costante presidio del carattere "pubblico" (in senso di contributo al
bene collettivo) dell'azione del sistema locale della ricerca e dell'innovazione.
GENOVA, APPROVATO IL "PIANO DI RIEQUILIBRIO
FAUNISTICO DEL CINGHIALE" 2008 STABILE LA PRESENZA DEGLI UNGULATI SUL
TERRITORIO: IL PIANO CONFERMA LE AZIONI ATTUATE NEGLI ANNI PRECEDE ( da "marketpress.info" del
31-01-2008)
Argomenti:
Class Action
Abstract: attuato
tramite interventi di controllo collettivo e recinti fissi di cattura.
"Grazie all'attuazione dei piani di riequilibrio precedenti e al continuo
monitoraggio del territorio, la situazione è stabile e sotto controllo. -
spiega Renata Briano, assessore provinciale al Patrimonio Naturalistico, Caccia
e Pesca- Per questo lavoro di monitoraggio e salvaguardia del territorio,
Scuola e Academy ( da "Sole 24 Ore, Il
(Nòva24)" del 31-01-2008)
Argomenti:
Class Action
Abstract: tecnicamente,
" Live action short" – candidati agli Oscar. Turpe dictu, "La
sconosciuta" di Tornatore è il grande assente, e "Il supplente"
di Andrea, invece, incredibilmente presente. E presente non a caso. Presente
perché testardamente convinto di voler fare il regista, sin dagli inizi della
professione.
Finalmente possiamo godere di un momento positivo. La ( da "Tempo, Il" del
31-01-2008)
Argomenti:
Class Action
Abstract: Class
action: possibili rimborsi da 1.500 euro Valle Porcina, i residenti:
"Esposto in procura" Nuovo parco Oltre 1400 posti di lavoro Bianchi
può e deve crescere, ma la sua presenza è servita anche da stimolo nei
confronti di Rocchi. Positiva anche la prova di Muslera.
Scoperta frode da 20 milioni di euro ( da "Tempo, Il" del
31-01-2008)
Argomenti:
Class Action
Abstract: spreco
inutile di denaro" Class action: possibili rimborsi da 1.500 euro Ex
assessore Tirò le orecchie a Antinori, multa di 400 euro MIrella Rampini PICO
"Appena una trentina di milioni di ... Cinque le persone denunciate
all'autorità giudiziaria di Velletri e di Roma per associazione per delinquere
finalizzata alla frode fiscale.
Le prime pagine del Lazio ( da "Velino.it, Il" del
31-01-2008)
Argomenti:
Class Action
Abstract: un
militante di Action, pestato domenica sera alla stazione. Sono due 21enni,
attivisti di estrema destra. A inchiodarli sono state le immagini del circuito
di videosorveglianza all'interno dello scalo ferroviario. Da segnalare nelle
pagine interne del quotidiano di piazza Colonna, la modifica dei criteri di
assegnazioni delle abitazioni della Pisana:
I cittadini hanno effettuato un blocco in via Napoli ( da "TGCom" del
31-01-2008)
Argomenti:
Class Action
Abstract: a
Napoli prima class action 18/01/2008Rifiuti, presidio al porto Cagliari
17/01/2008Rifiuti, secondo richiamo da Europa 15/01/2008Rifiuti, entra in
azione l'esercito 14/01/2008Rifiuti, "serve soluzione radicale"
13/01/2008Rifiuti, proteste in tutta Italia 13/01/2008Rifiuti, chiedono asilo
in Svizzera 12/01/2008Prodi:Vergogna i rifiuti all'
Tentano un furto negli uffici del Prama vengono scoperti
dai carabinieri ( da "Sicilia, La" del
31-01-2008)
Argomenti:
Class Action
Abstract: lavoro
che occorre ancora realizzare per rafforzare la nostra azione sociale per il
bene comune della collettività svolgendo quel ruolo di sentinelle del
territorio. E opportuno avviare un processo di governance locale allo scopo di
coinvolgere tutte le parti del nostro sistema, Ciò è possibile attraverso una
forte azione condivisa, finalizzata a un'integrazione tra i diversi attori,
CALCESTRUZZI/ CODACONS ANNUNCIA QUERELA E AVVIO CLASS
ACTION ( da "Virgilio Notizie" del
31-01-2008)
Argomenti:
Class Action
Abstract: avvio
di una class action nei confronti degli amministratori della Calcestruzzi, in seguito
alla notizia sull'impiego di "cemento depotenziato per la costruzione di
importanti opere pubbliche in tutta Italia". Il Codacons denuncerà,
inoltre, quanti in concorso abbiano rilasciato pareri, nulla osta,
autorizzazioni in violazione della legge,
"Dona un farmaco a chi ne ha bisogno". Al via
l'iniziativa per la Giornata nazionale di raccolta ( da "Quotidiano.it, Il" del
31-01-2008)
Argomenti:
Class Action
Abstract: I
farmaci obiettivo della colletta sono tutti quelli che è possibile acquistare
senza ricetta medica (farmaci per la febbre, per il raffreddore e per lo
stomaco, medicine per curare influenza e dolori di varia natura, colliri,
fermenti lattici e disinfettanti) e il guadagno derivante dalla vendita dei
farmaci sarà devoluto al Banco Farmaceutico.
Rivolta contro il pagamento per la ricezione di SMS ( da "Punto Informatico" del
01-02-2008)
Argomenti:
Class Action
Abstract: Maria
Detwiler ha deciso di adire le vie legali e di intentare una class action
contro T-Mobile presso il tribunale distrettuale di Seattle. Nella denuncia
spiegano come l'operatore imponga loro l'obbligo di ricevere SMS: sono messaggi
che costano 5 centesimi di dollaro, sono messaggi indesiderati. T-Mobile, a
differenza di altri operatori che permettono di disattivare l'opzione SMS,
Auto danneggiata dai vandali Atto vigliacco e premeditato
Salta il dibattito sulle Foibe con l'Istituto storico della Resistenza ( da "Nazione, La (Firenze)" del
01-02-2008)
Argomenti:
Class Action
Abstract: I
MILITANTI di Azione giovani hanno parlato anche di episodi di foto scattate,
all'uscita di scuola, di fronte ai licei Castelnuovo, Michelangelo e Galileo,
ai giovani esponenti di Azione studentesca da parte di studenti universitari e
membri dei collettivi.
Palme, interventi in ritardo in cantiere una class action
- mario pintagro ( da "Repubblica, La" del
01-02-2008)
Argomenti:
Class Action
Abstract: interventi
in ritardo in cantiere una class action Il parassita invade Sciacca,
Pantelleria e Lampedusa MARIO PINTAGRO La peste delle palme rischia di avere
una coda giudiziaria. Cinque palermitani hanno deciso di rivolgersi a un legale
per avviare la class action, un'azione collettiva per la richiesta di
risarcimento dei danni.
Le palme in tribunale - pintagro a pagina vii ( da "Repubblica, La" del
01-02-2008)
Argomenti:
Class Action
Abstract: Pagina
III - Palermo Class action sul caso punteruolo Le palme in tribunale PINTAGRO A
PAGINA VII SEGUE A PAGINA VII.
Le mani della calcestruzzi sul ponte ( da "Repubblica, La" del
01-02-2008)
Argomenti:
Class Action
Abstract: Il
Codacons, l'associazione in difesa dei diritti dei consumatori, ha annunciato
querela contro la Calcestruzzi ipotizzando una class action. Analoga denuncia
verrà presentata contro quanti abbiano rilasciato pareri, nulla osta,
autorizzazioni in violazione della legge.
Tra risorse, trappole e cavilli un cammino difficile per
i giudici - (segue dalla copertina) francesco vella ( da "Repubblica, La" del
01-02-2008)
Argomenti:
Class Action
Abstract: Non
è un caso che negli ordinamenti più avanzati l'azione collettiva è da tempo
sperimentata, e proprio la sperimentazione ha consentito di introdurre alcuni
correttivi per evitare il moltiplicarsi di una patologica litigiosità a tutto
vantaggio solo dei grandi studi legali. Il nostro Parlamento ha innanzitutto
introdotto un filtro giudiziario;
La storia - (segue dalla copertina) vladimiro polchi ( da "Repubblica, La" del
01-02-2008)
Argomenti:
Class Action
Abstract: in
termini di capitalizzazione di Borsa (stima "Reset Class Action National
Group"). La prima "class action all'italiana" non partirà però
prima di fine giugno, una volta trascorsi 180 giorni dall'approvazione della
Finanziaria. Nel frattempo, comitati di cittadini e associazioni di consumatori
scaldano i motori.
Francesco vella ( da "Repubblica, La" del
01-02-2008)
Argomenti:
Class Action
Abstract: troppo
presto per valutare gli effetti della class action italiana introdotta con
l'ultima finanziaria, ma navigando nella rete si trovano già i siti con le
prime raccolte di adesioni per l'avvio di azioni collettive. è, così, naturale
domandarsi se il nuovo istituto potrà soddisfare le esigenze di tutela dei
risparmiatori emerse con forza in occasione degli ultimi grandi default,
Il nome evoca le battaglie mitiche dei film americani:
class action. ora arriva in italia ed è subito boom di ricorsi. contro tutti -
autore1 ( da "Repubblica, La" del
01-02-2008)
Argomenti:
Class Action
Abstract: R2
Il nome evoca le battaglie mitiche dei film americani: class action. Ora arriva
in Italia ed è subito boom di ricorsi. Contro tutti AUTORE1 vladimiro polchi
Contro Poste e banche c'è già la fila. Ferrovie e operatori telefonici si
preparano all'assalto. Aziende di raccolta dei rifiuti e di distribuzione del
gas rinforzano le difese.
PIERO GIORGI, professore dell'Università del Queensland
Ritrovare la cultura nonviolenta, smettere di istruire i bambini alle pratiche
violente ( da "Libertà" del
01-02-2008)
Argomenti:
Class Action
Abstract: le
azioni collettive, ecc. I discepoli dei Maestri della nonviolenza (Gandhi e in
Italia Danilo Dolci, Lanza del Vasto, Aldo Capitini, Ernesto Balducci, ecc.)
naturalmente conoscono questi strumenti, i quali erano parte della vita
quotidiana dei cacciatori-raccoglitori contemporanei e molto probabilmente di
quelli preistorici"
La tassa Berlusconi ( da "Unita, L'" del
01-02-2008)
Argomenti:
Class Action
Abstract: una
gigantesca class action di 58 milioni di italiani per chiedere i danni a Silvio
Berlusconi. Il quale intanto, se tornerà al governo, sarà chiamato ancora una
volta a risolvere ciò che i suoi presunti avversari non hanno mai voluto
nemmeno sfiorare. Come diceva Sabina Guzzanti nei panni di Massimo
D'Alema,"io a Silvio Berlusconi ho fatto un discorso chiarissimo sul
conflitto d'
"Ecco perché è corretto così" ( da "Stampa, La" del
01-02-2008)
Argomenti:
Class Action
Abstract: azioni
collettive (una fra tutte, quella degli emofiliaci in Usa contro i produttori
di emoderivati). Professore, come mai in Italia ci sono tanti sistemi per
calcolare il risarcimento del danno? "Nel nostro Paese è il giudice che
quantifica il risarcimento del danno e lo fa in totale autonomia, tenendo conto
delle situazioni oggettive che hanno portato alla morte e al ferimento,
Azione legale del comitato ( da "Mattino di Padova, Il" del 01-02-2008)
Argomenti:
Class Action
Abstract: Proprio
in questi giorni il coordinatore del comitato Rotaia Killer, Gino De Pauli, si
è recato nello studio dell avvocato Morachiello per valutare la possibilità
d'intentare nei confronti del Comune una "class action", una causa
collettiva.
GAS: ADOC, ADUSBEF E FEDERCONSUMATORI CHIEDONO VERIFICHE
SUI CONTATORI GAS ALLE AZIENDE EROGATRICI ( da "Sestopotere.com" del
01-02-2008)
Argomenti:
Class Action
Abstract: inasprimento
delle procedure di vertenza e la messa in cantiere di un'azione di Class
action, che si renderà eventualmente necessaria. Di tutto ciò, ovviamente, sono
stati messi a conoscenza, anche con prese di posizione ufficiali, per quanto
riguarda i loro ambiti di responsabilità, sia l'Autorità per l'Energia
Elettrica ed il Gas ed il Ministero dello Sviluppo Economico.
LUCI E OMBRE DELL'AZIONE COLLETTIVA ( da "Lavoce.info" del
01-02-2008)
Argomenti:
Class Action
Abstract: 2008
La class action italiana è utile perché abbassa i costi di accesso alla
giustizia e attenua le conseguenze sociali derivanti da perdite patrimoniali di
masse di piccoli investitori. Per il suo effetto preventivo rappresenta un
elemento essenziale per il buon funzionamento dei mercati finanziari.
Guidavano ubriachi ( da "Corriere Adriatico" del
01-02-2008)
Argomenti:
Class Action
Abstract: I
carabinieri hanno dunque dichiarato guerra agli ubriachi al volante e la linea
dura non è destinata a placarsi. Un'azione dettata dalla necessità di tutelare
la salute individuale e collettiva: da studi scientifici internazionali risulta
infatti che l'alcol è la causa di oltre il 40 per cento degli incidenti
stradali che si verificano in Italia.
Piero Giorgi, professore dell'Università del Queensland ( da "Libertà" del
01-02-2008)
Argomenti:
Class Action
Abstract: le
azioni collettive, ecc. I discepoli dei Maestri della nonviolenza (Gandhi e in
Italia Danilo Dolci, Lanza del Vasto, Aldo Capitini, Ernesto Balducci, ecc.)
naturalmente conoscono questi strumenti, i quali erano parte della vita
quotidiana dei cacciatori-raccoglitori contemporanei e molto probabilmente di
quelli preistorici"
SCANDALO GAS E BOLLETTE GONFIATE: ADOC, ADUSBEF E
FEDERCONSUMATORI CHIEDONO VERIFICHE SUI CONTATORI GAS DI TUTTA ITALIA ( da "Sestopotere.com" del
01-02-2008)
Argomenti:
Class Action
Abstract: inasprimento
delle procedure di vertenza e la messa in cantiere di un'azione di Class
action, che si renderà eventualmente necessaria. Di tutto ciò, ovviamente, sono
stati messi a conoscenza, anche con prese di posizione ufficiali, per quanto
riguarda i loro ambiti di responsabilità, sia l'Autorità per l'Energia
Elettrica ed il Gas ed il Ministero dello Sviluppo Economico.
TOSCANA: VERSO APPROVAZIONE PDL TUTELA CONSUMATORI E
UTENTI ( da "Asca" del
01-02-2008)
Argomenti:
Class Action
Abstract: Con
questo provvedimento, ci si va ad occupare in maniera avanzata di una materia
che ha un peso sempre maggiore nella societa, anche in considerazione delle
recenti norme approvate dal Governo, penso soprattutto alla Class action.
res-muz/mcc/alf (Asca).
"DURANTE IL GOVERNO PRODI FALLIMENTO RECORD DELLE
IMPRESE" ( da "Sestopotere.com" del
01-02-2008)
Argomenti:
Class Action
Abstract: estero
e il processo di delocalizzazione di alcune produzioni continua anche se
temperato dal moderato sviluppo di produzioni di qualita. Ci penseranno ora la
class action e le nuove disposizioni sanzionatorie in tema di salute e
sicurezza a fare il resto. Senza che i sacrosanti diritti dei consumatori e dei
lavoratori trovino maggiore soddisfazione".
L'Ipia apre ai tecnici esterni ( da "Sicilia, La" del
01-02-2008)
Argomenti:
Class Action
Abstract: Quali
interessi pubblici tutela dato che i fondi comunali vanno ad una società per
azioni e non ad un'associazione di volontariato no profit? Ci sono sentenze del
Cga del 1995 e del
Brevi, schede e richiami 1 ( da "Repubblica, La" del
02-02-2008)
Argomenti:
Class Action
Abstract: introduzione
della class action questi sarebbero andati avanti chissà quanto. E le società
di telecomunicazioni non le controlla nessuno? Ho provato a fare una verifica
sulle tariffe della telefonia mobile. Cronometro alla mano mi sono messa a fare
alcune chiamate campione avendo cura di annotarmi i crediti residui prima e
dopo la chiamata.
Per Malpensa faremo tutti causa Sarà la prima class
action promossa da enti locali, imprenditori, categorie ( da "Giorno, Il
(Nazionale)" del 02-02-2008)
Argomenti:
Class Action
Abstract: Per
Malpensa faremo tutti causa "Sarà la prima class action promossa da enti
locali, imprenditori, categorie" ? MILANO ? AL PUNTO IN CUI si è arrivati,
ragiona Roberto Maroni, c'è "una sola via d'uscita". Che cioè della
vendita di Alitalia ad Air France-Klm "si occupi il nuovo governo",
dopo le probabili elezioni politiche anticipate in primavera.
Bullismo: triste realtà tra i giovani d'oggi ( da "Libertà" del
02-02-2008)
Argomenti:
Class Action
Abstract: "
la persistenza: le azioni ostili durano almeno qualche settimana, ma possono
prolungarsi per mesi o anni; " lo squilibrio di potere: la vittima
difficilmente riesce a difendersi. Le azioni, individuali o collettive,
compiute nei confronti della vittima, possono essere: " verbali:
insultare, deridere, offendere;
Esposto codacons in 104 procure ( da "Repubblica, La" del
02-02-2008)
Argomenti:
Class Action
Abstract: class
action in difesa dei cittadini che hanno pagato bollette più salate a causa di
conteggi dei consumi errati degli apparecchi vecchi. "Se è vera la circostanza
secondo cui i vecchi contatori registrerebbero consumi superiori a quelli
effettivi - afferma l'associazione dei consumatori - occorre estendere
l'indagine e accertare la situazione anche su tutto il territorio nazionale.
La mamma dei "piccioccus" Nel 1924 Suor Nicoli,
appena compiuti 61 anni, fu aggredita da una broncopolmonite che le diede
appena il tempo di confessarsi e ricevere l'estrema unzion ( da "Unione Sarda, L'
(Nazionale)" del 02-02-2008)
Argomenti:
Class Action
Abstract: immaginario
collettivo: i "piccioccus de crobi". Erano giovanissimi vagabondi ai
margini della comunità, orfani, o scacciati dalla famiglia, o scappati di casa,
comunque abbandonati a se stessi. Ragazzetti fra i 10 e i 15 anni, magrolini,
scalzi e mal vestiti, smaliziati e vivacissimi, che oziavano fumando o
scorrazzavano nella zona del porto,
Un manto di cemento sull'agente arancio ( da "Manifesto, Il" del
02-02-2008)
Argomenti:
Class Action
Abstract: provando
ad aprire negli Usa una class action contro 37 aziende produttrici (Monsanto e
Dow Chemical i nomi di spicco) del defoliante usato a piene mani dall'esercito
americano. Bocciata in prima istanza, sulla class action deve pronunciarsi la
corte d'appello di New York. Intanto, governo ed aziende americani hanno messo
al lavoro "scienziati" compiacenti per sostenere che non c'
RIFIUTI NO PROBLEM ( da "TGCom" del
02-02-2008)
Argomenti:
Class Action
Abstract: a Napoli
prima class action 18/01/2008Rifiuti, presidio al porto Cagliari
17/01/2008Rifiuti, secondo richiamo da Europa 15/01/2008Rifiuti, entra in
azione l'esercito 14/01/2008Rifiuti, "serve soluzione radicale"
13/01/2008Rifiuti, proteste in tutta Italia 13/01/2008Rifiuti, chiedono asilo
in Svizzera 12/01/2008Prodi:Vergogna i rifiuti all'
TARSU, Sì ALL'AZIONE LEGALE ( da "Mattino, Il
(Avellino)" del 02-02-2008)
Argomenti:
Class Action
Abstract: azione
collettiva". L'attivazione del numero verde consentirà di mettere insieme
le rimostranze dei cittadini dell'intera regione e di avviare una incisiva
class action. Secondo il calcolo del Codacons, a ogni famiglia irpina deve
essere restituita la somma di 1032 euro, per un totale di 110 milioni di euro
(che salgono a 7 miliardi di euro se riferiti a tutta la Campania)
Almeno una multa per quello show in senato - corrado
augias ( da "Repubblica, La" del
03-02-2008)
Argomenti:
Class Action
Abstract: class
action", cioè una causa collettiva per il danno d'immagine che il
comportamento buffonesco di alcuni senatori ha provocato a tutti, specie
all'estero. Altri chiedono che quanto meno sia consentito poter tornare a
scegliere il nome del candidato ponendo fine alle liste bloccate (cioè scelte
dalle segreterie dei partiti)
Bollette del cam, parte un'azione di risarcimento ( da "Centro, Il" del
03-02-2008)
Argomenti:
Class Action
Abstract: parte
un'azione di risarcimento AVEZZANO. L'Arco consumatori annuncia una "class
action" (azione civile collettiva risarcitoria) in merito al pagamento del
canone di fognatura e depurazione richiesto in queste settimane dal Cam. Il
presidente regionale Franco Venni spiega che "per i pagamenti non dovuti
incassati dal Cam,
RIFIUTI NO PROBLEM ( da "TGCom" del
03-02-2008)
Argomenti:
Class Action
Abstract: a
Napoli prima class action 18/01/2008Rifiuti, presidio al porto Cagliari
17/01/2008Rifiuti, secondo richiamo da Europa 15/01/2008Rifiuti, entra in
azione l'esercito 14/01/2008Rifiuti, "serve soluzione radicale"
13/01/2008Rifiuti, proteste in tutta Italia 13/01/2008Rifiuti, chiedono asilo
in Svizzera 12/01/2008Prodi:Vergogna i rifiuti all'
La Cdl di Mussomeli critica il Pd per ospedale e rifiuti ( da "Sicilia, La" del
03-02-2008)
Argomenti:
Class Action
Abstract: dibattito
sulla drammatica situazione della gestione rifiuti per trovare insieme delle
alternative a tale situazione di disagio collettivo. Il nuovo scenario
politico, improvvisamente ha fatto registrare la presa di distanza delle forze
di centro sinistra, che pretendono di gestire da sole, chiaramente per fini
elettorali, un problema che è frutto della loro incapacità di gestire.
"Nessun pericolo per la salute" ( da "TGCom" del
03-02-2008)
Argomenti:
Class Action
Abstract: a
Napoli prima class action 18/01/2008Rifiuti, presidio al porto Cagliari
17/01/2008Rifiuti, secondo richiamo da Europa 15/01/2008Rifiuti, entra in
azione l'esercito 14/01/2008Rifiuti, "serve soluzione radicale"
13/01/2008Rifiuti, proteste in tutta Italia 13/01/2008Rifiuti, chiedono asilo
in Svizzera 12/01/2008Prodi:Vergogna i rifiuti all'
UNIONCASA Azioni collettive di risarcimento per contatori
sballati ( da "Resto del Carlino, Il
(Rimini)" del 04-02-2008)
Argomenti:
Class Action
Abstract: Tra
gli argomenti trattati la Class Action, cioè l'azione risarcitoria collettiva,
che è stata introdotta per la prima volta dalla Finanziaria del 2008. Ora non
sono più solo le associzioni dei consumatori, ma tutte quelle che rappresentano
interessi collettivi a poter avanzare richieste di risarcimento.
Città in maschera e festa di folla ai giardini ( da "Trentino" del
04-02-2008)
Argomenti:
Class Action
Abstract: Interessante
lo "sputacoriandoli" messo in campo sempre da Santa Caterina, e molto
curata la maschera collettiva dell'Azione Cattolica, che ha proposto I
Cavalieri dell'Acr Rovereto. Ricordavano molto dei crociati, e portavano in
giro tanto di torre semovente. Tutto realizzato in cartone riciclato.
Finanziamenti pmi ( da "ItaliaOggi Sette" del
04-02-2008)
Argomenti:
Class Action
Abstract: collettiva
fidi tra imprese commerciali, i consorzi di garanzia collettiva fidi tra
imprese commerciali, costituiti con la partecipazione, in qualità di socio
promotore, della finanziaria ligure per lo sviluppo economico - Filse spa. Il
contributo viene elargito ed è esclusivamente destinato alla costituzione e
all'incremento di uno specifico fondo di garanzia per finanziamenti
Un punto allo spinea la classifica piange ( da "Nuova Venezia, La" del
04-02-2008)
Argomenti:
Class Action
Abstract: Allenatore:
Colletto. JESOLO: Lucchetta, Boatto, Santin (
Porto caos, ultimatum al vte ( da "Repubblica, La" del
04-02-2008)
Argomenti:
Class Action
Abstract: class
action" recentemente approvata dal Parlamento. E la situazione al Vte
avrebbe potuto essere ancora più grave se non fosse intervenuta la Compagnia
Unica dei portuali a dare una grossa mano al terminal: "La Culmv ha
inviato al Vte un'ottantina di uomini - spiega Novi - che ha garantito l'operatività
impedita dal blocco del sistema informatico.
Spedizionieri verso la "class action" batini
manda una task force di camalli ( da "Repubblica, La" del
04-02-2008)
Argomenti:
Class Action
Abstract: emergenza
Spedizionieri verso la "class action" Batini manda una task force di
camalli In ballo non ci sono solo i guasti economici ma anche l'immagine del
terminal Sottovalutati i danni indiretti che possono causare situazioni come
questa Il mondo portuale e marittimo genovese è in rivolta contro il terminal
Vte di Voltri.
CREMONA (Diresport) - Dopo la sconfitta contro la
Cremonese il tecnico della Tern ( da "Messaggero, Il
(Umbria)" del 04-02-2008)
Argomenti:
Class Action
Abstract: La
prova del collettivo è stata buona, ma paghiamo una sconfitta che premia una
Cremonese cinica. Perchè andando a vedere le occasioni, le abbiamo avute noi:
basti ricordare il colpo di testa di Rigoni, quell'assist di Rigoni su cui
Scandurra è arrivato un attimo in ritardo.
04/02/2008 09:00 Esperti e rappresentanti di importanti
organizzazioni sanitarie internazionali proclamano l'urgenza di arrestare la
pandemia dell'ipertensione, il silent killer in ( da "ITnews.it" del
04-02-2008)
Argomenti:
Class Action
Abstract:
AL ROGO ( da "TGCom" del
04-02-2008)
Argomenti:
Class Action
Abstract: a
Napoli prima class action 18/01/2008Rifiuti, presidio al porto Cagliari
17/01/2008Rifiuti, secondo richiamo da Europa 15/01/2008Rifiuti, entra in
azione l'esercito 14/01/2008Rifiuti, "serve soluzione radicale"
13/01/2008Rifiuti, proteste in tutta Italia 13/01/2008Rifiuti, chiedono asilo
in Svizzera 12/01/2008Prodi:Vergogna i rifiuti all'
A ALA DI STURA Fino al 17 febbraio, gli impianti
sciistici del Pian Belfè Karfen ( da "Stampa, La" del
04-02-2008)
Argomenti:
Class Action
Abstract: action
painting e light show. Nel corso della serata degustazione di
ispirazione macrobiotica. Ingresso libero e degustazione facoltativa (il costo
è di 6 euro per un piatto tipico e una bevanda a tema). Info 011/972. 42.38. Venerdì
Illusi Nemici della Class Action ( da "Finanza e Mercati" del
05-02-2008)
Argomenti:
Class Action
Abstract: azione
collettiva nella Finanziaria con un colpo di mano estemporaneo, e questo
spiegherebbe il carattere approssimato dell'impostazione giuridica, anche nella
sua formazione testuale, del nuovo istituto. Però, il colpo di mano ha avuto
quantomeno l'effetto di cogliere un po di sorpresa quei poteri cosiddetti forti
che si supponeva -
Effetto Clooney sul lago: cemento ovunque Italia Nostra
classifica l'agonia dei bacini lombardi. Sul Garda piove poco ( da "Giorno, Il
(Nazionale)" del 05-02-2008)
Argomenti:
Class Action
Abstract: della
legge che ha eliminato il fosforo nei detersivi domestici e grazie
all'intensificarsi delle azioni di collettamento e depurazione previste dai
piani di tutela e uso delle acque regionali". Dalla ricerca emerge che i
laghi stanno migliorando a partire dal Maggiore, da ormai un decennio in buone
condizioni trofiche, ma che soffre ancora del problema di contaminazione da
Ddt.
Parcheggiano pure le auto a metano ( da "Trentino" del
05-02-2008)
Argomenti:
Class Action
Abstract: forma
associata con i comuni di Giovo e Faedo di Azione 10-2008, riguardo i
cosiddetti "lavori socialmente utili", l'iniziativa di utilità
collettiva promossa dagli enti locali - con il sostegno finanziario della Provincia
- per l'occupazione temporanea di soggetti deboli. Nel corso della stessa
seduta e ad unanimità è stata approvata la deroga al regolamento per la
disciplina dell'
La colomba Obama sfida il falco Hillary ( da "Unita, L'" del
05-02-2008)
Argomenti:
Class Action
Abstract: azione
collettiva. Ma Obama pone l'accento su una politica di "unità" che,
letta spietatamente, sembra idolatrare l'intesa bipartisan come un fine in sé.
In generale, tuttavia, la posizione di Obama racconta una storia della politica
che si distingue tanto da quella raccontata dai devoti degli accordi bipartisan
e delle larghe intese quanto da quella degli attivisti progressisti
Il collettivo autonomo rovina un po' la festa ( da "Provincia Pavese, La" del
05-02-2008)
Argomenti:
Class Action
Abstract: ingresso
principale sventolava invece un lenzuolo di Azione Universitaria con la scritta
"Ratzinger è l'unico rettore". Al grido di "Buffoni",
"Libertà di conoscenza, basta casta e onnipotenza" e più prosaici
richiami a Franco Frattini per la sua proposta di controllare il web, il
Collettivo Universitario Autonomo ha fatto sentire la sua voce.
Fiumi di soldi nelle casse comunali ma anziani e disabili
restano a secco - antonio fraschilla ( da "Repubblica, La" del
05-02-2008)
Argomenti:
Class Action
Abstract: La
minaccia di una class action per la perdita dei buoni libro Fiumi di soldi
nelle casse comunali ma anziani e disabili restano a secco ANTONIO FRASCHILLA
(segue dalla prima di cronaca) Le cooperative che si occupano di 200 minori,
rischiano sempre di chiudere perché aspettano di essere pagate da due anni e
vantano 26 milioni di euro di crediti.
Neve in appennino impianti riaperti? ( da "Provincia Pavese, La" del
05-02-2008)
Argomenti:
Class Action
Abstract: Da
ieri mattina sono entrati in azione i mezzi spargisale e spartineve della
Provincia per cercare di ripulire le strade. Dal Brallo a Cima Colletta, dal
Passo Penice a Pian del Poggio il manto bianco supera i 15-
Nido aziendale per le lavoratrici ( da "Messaggero Veneto, Il" del
05-02-2008)
Argomenti:
Class Action
Abstract: individuali
e collettive, anche a partecipazione pubblica, con sede nella provincia di
Gorizia, mentre sono escluse le pubbliche amministrazioni. Per ambire al premio
le imprese devono presentare la propria candidatura entro il 30 giugno, insieme
alla documentazione che attesta il grado di attenzione al tema della
conciliazione dei tempi.
Anche domenica è stato tra i migliori ( da "Eco di Bergamo, L'" del
05-02-2008)
Argomenti:
Class Action
Abstract: fermo
restando il concetto di un calcio modernista quale il nostro collettivo
esprime, la svolta (fra il primo e il secondo tempo) è tutta di matrice
delneriana. Difatti l'azione offensiva sembrava stretta nelle maglie dei
difensori avversari: il tecnico mutava una manovra abbastanza chiusa in
un'altra molto più aperta.
"il caos poste frena la raccolta fondi" - paolo
berizzi ( da "Repubblica, La" del
05-02-2008)
Argomenti:
Class Action
Abstract: e i
volontari la stanno valutando, è quella della class action, la causa collettiva
risarcitoria contro una società pubblica o privata. In alcune città d'Italia,
ultima in ordine di tempo Bari, a gennaio associazioni di consumatori e
addirittura quartieri sono ricorsi alla class action contro Poste italiane.
In un mondo alla orwell bin laden ha già vinto - marek
halter ( da "Repubblica, La" del
05-02-2008)
Argomenti:
Class Action
Abstract: rosse
in Italia o Action directe in Francia partivano dal principio che ogni Stato è
uno Stato terrorista. Si arrogavano allora il diritto di opporre il terrore al
terrore al fine di costringere le democrazie borghesi a rivelare il loro vero
volto e lanciare una repressione che, per contraccolpo, avrebbe provocato
finalmente quella presa di coscienza popolare così a lungo sperata.
Slot tagliati, la Regione <vola> al Tar con AirOne ( da "Giornale.it, Il" del
05-02-2008)
Argomenti:
Class Action
Abstract: ha
annunciato che il presidente della Provincia di Varese, Marco Reguzzoni,
organizzerà una class action contro Alitalia per i danni causati dalla
dimunizione di traffico su Malpensa. L'idea è di mettere insieme tutti coloro,
dai taxisti agli albergatori agli artigiani, che si sentono danneggiati dalla
diminuzione del traffico aereo su Malpensa.
FS punta alla quotazione in Borsa: si prospetta una nuova
Alitalia? ( da "Trend-online" del
05-02-2008)
Argomenti:
Class Action
Abstract: dato
che nella maggior parte dei casi il treno viene scelto per l'orario, e non per
il prezzo o altri "optional".In ogni caso, le ferrovie non dovrebbero
operare con logiche di mercato, in quanto si dovrebbe puntare ad ottenere
risultati di interesse collettivo che non possono rientrare in un bilancio
societario. Ad segue pagina >>.
Danni, già centomila i ricorsi presentati ( da "Denaro, Il" del
05-02-2008)
Argomenti:
Class Action
Abstract: Associazione
partirà con l'azione di risarcimento collettivo. Le iniziative
Noiconsumatori.it - 90mila ricorsi presentati ai giudici di pace per
risarcimento dei danni patrimoniali ed esistenziali - azioni di recupero della
Tarsu Unione Consumatori - 5mila azioni di recupero della Tarsu C odacons -
richiesta di rimborso di 1.
FS IN BORSA? CODACONS: "NUMERI IN LIBERTA'" ( da "Sestopotere.com" del
05-02-2008)
Argomenti:
Class Action
Abstract: ad
una diminuzione della velocità dei treni Etr deve corrispondere una diminuzione
delle tariffe praticate agli utenti per gli stessi treni. In caso contrario
inviteremo i passeggeri ad una "autoriduzione" dei biglietti, ed
avvieremo una class action contro le Ferrovie".
Adusbef-Federconsumatori: ''137,4 miliardi rubati a 18
milioni famiglie'' ( da "Redattore sociale" del
05-02-2008)
Argomenti:
Class Action
Abstract: class
action contro i vertici dell'Istat "che anche con il nuovo paniere pieno
di buchi, continuano a rappresentare un carovita 'virtuale rispetto ad aumenti
reali ed ai continui salassi subiti da milioni di cittadini. Con quale
criterio- continuano le associazioni di consumatori- l'Istat ha aumentato il peso
di prodotti alimentari e bevande dal 16,
INFLAZIONE/ CONSUMATORI: RAPINA DA 137MLD,CLASS ACTION
CONTRO ISTAT ( da "Virgilio Notizie" del
05-02-2008)
Argomenti:
Class Action
Abstract: a
portare milioni di famiglie alla bancarotta, non escludono (provocatoriamente)
una class action contro i vertici dell'Istat, che anche con il nuovo paniere
pieno di buchi,continuano a rappresentare un carovita 'virtuale rispetto ad
aumenti reali ed ai continui salassi subiti da milioni di cittadini".
Alitalia, l'orario estivo "condanna" Malpensa ( da "Varesenews" del
05-02-2008)
Argomenti:
Class Action
Abstract: nel
frattempo Roberto Maroni ha lanciato la proposta di class action contro
Alitalia, invitando tutti i cittadini e le forze economiche indebolite dalle
scelte della compagnia tricolore a procedere insieme alla Provincia di Varese.
Intanto filtrano altre indiscrezioni sugli slot abbandonati a Malpensa da
Alitalia.
L'Istat ha aggiornato il paniere. I consumatori non ci
stanno ( da "Trend-online" del
05-02-2008)
Argomenti:
Class Action
Abstract: già
pronta a preparare una class action contro l'istituto di statistica.
L'aggiornamento annuale della composizione e della ponderazione del paniere ha
la finalità di mantenere nel tempo la capacità degli indici dei prezzi di
riflettere i cambiamenti nei comportamenti dei consumatori e di adeguare i pesi
assegnati ai prodotti alla mutata struttura dei consumi delle famiglie.
INFLAZIONE/ A GENNAIO 2,9%, MASSIMO DA 2001. CONSUMATORI
ALLARMATI ( da "Virgilio Notizie" del
05-02-2008)
Argomenti:
Class Action
Abstract: Adusbef
e Federconsumatori minacciano una class action contro l'Istat, puntando il dito
contro le novità introdotte da gennaio in un paniere "pieno di buchi"
e accusando l'Istituto di aver contribuito, "con la dinamica dei mancati
adeguamenti salariali, a portare milioni di famiglie alla bancarotta".
Trentino spa e Miorelli, la telenovela continua ( da "Trentino" del
06-02-2008)
Argomenti:
Class Action
Abstract: contrasto
lungo un anno che rallenta bilanci e progetti ROBERTO COLLETTI TRENTO. Accolto
il reclamo di Trentino spa contro la sentenza che il 17 dicembre scorso aveva
reintegrato nei suoi poteri il direttore generale della società, Claudio
Miorelli. Il giudice Giorgio Flaim ha ritenuto sostanzialmemte legittima la
decisione del consiglio d'amministrazione - presidente Tiziano Mellarini -
I lavoratori del Cam guadagnano di più Disparità rispetto
ad Anconambiente ( da "Resto del Carlino, Il
(Ancona)" del 06-02-2008)
Argomenti:
Class Action
Abstract: rispetto
ai colleghi di Anconambiente con identiche mansioni, disparità che si accentua
nel caso dei 'colletti bianchi. Il raffronto, ed il dibattito sindacale che ne
deriva, diventa inevitabile man mano che si avvicina la costituzione di
un'azienda unica tra Cam e Anconambiente, fusione che comporterà gioco forza un
livellamento delle retribuzioni.
Quando il palco del Sociale era degli azionisti ( da "Giorno, Il (Sondrio)" del
06-02-2008)
Argomenti:
Class Action
Abstract: immaginario
collettivo rimarrà forse sempre "Per chi suona la campana", con la
parentesi del Teatro Rivista di Nino Taranto, Conchita Montez e Walter Chiari.
Negli anni che seguirono il Pedretti ospitò la Rassegna Teatrale del Comune,
concerti e manifestazioni del Cid, le assemblee delle due banche locali e
incontri con grandi personaggi della politica e della TV.
Allarme inflazione: più 2,9%. Energia e alimentari
infiammano il carovita. I consumatori: ( da "Nazione, La
(Nazionale)" del 06-02-2008) + 2 altre fonti
Argomenti:
Class Action
Abstract: Adusbef
e Federconsumatori minacciano addirittura una class action contro l'Istat
accusata di aver contribuito con la dinamica dei mancati adeguamenti salariali
a portare milioni di famiglie ("rapinate dal
NON SI ARRESTA la corsa dei prezzi al consumo. Spinta da
energia, alimentari e tr ( da "Nazione, La
(Nazionale)" del 06-02-2008) + 2 altre fonti
Argomenti:
Class Action
Abstract: Adusbef
e Federconsumatori minacciano addirittura una class action contro l'Istat
accusata di aver contribuito con la dinamica dei mancati adeguamenti salariali
a portare milioni di famiglie ("rapinate dal
Arriva la class action. Ma i giudici dove sono? ( da "Milano Finanza (MF)" del
06-02-2008)
Argomenti:
Class Action
Abstract: avvio
di azioni collettive. è così naturale domandarsi se il nuovo istituto potrà
soddisfare le esigenze di tutela dei risparmiatori emerse con forza in
occasione degli ultimi grandi default, anche perché ci si è subito divisi tra
chi lo giudica un'arma spuntata, e chi invece un pericoloso attentato
all'integrità di imprese e mercati.
Insalate, navigatori e videogames così cambia la spesa
degli italiani - luisa grion ( da "Repubblica, La" del
06-02-2008)
Argomenti:
Class Action
Abstract: meno
a casa e combustibili Ma i consumatori minacciano la class action:
"Modifiche poco credibili" Nel "carrello tipo"
dell'istituto 533 prodotti, da seguire in 40 mila punti vendita LUISA GRION
ROMA - Non c'è più tempo per cucire e nemmeno per lavare l'insalata, quindi via
le treccine di filo colorato (i cosiddetti "cucirini") e porte aperte
alla verdura in busta.
Gas, valanga di bollette a zero euro ( da "Repubblica, La" del
06-02-2008)
Argomenti:
Class Action
Abstract: Anche
il Codacons ha raccolto cinquanta segnalazioni nelle ultime due settimane:
denunciate cifre troppo alte rispetto agli effettivi consumi. L'offensiva delle
associazioni è affidata alle class action, centinaia le adesioni già raccolte.
(lu. car.).
Paniere irrealel'assicurazionepesa come i fiori ( da "Secolo XIX, Il" del
06-02-2008)
Argomenti:
Class Action
Abstract: Federconsumatori
e Adusbef non escludono una class action contro i vertici dell'Istituto.
"Con quale criterio - si chiedono le due associazioni - l'Istat ha
aumentato il peso di prodotti alimentari e bevande dal 16,3 al 16,8 per cento,
se tantissime famiglie non mangiano più per l'erosione dei redditi, falcidiati
dal carovita?
Il cda conferma Israele resta l'ospite di Librolandia ( da "Stampa, La" del
06-02-2008)
Argomenti:
Class Action
Abstract: Csa
Murazzi e Collettivo universitario autonomo), i vertici della Fiera hanno
negato la conferenza stampa, svoltasi poi in strada. Al secondo piano del
palazzo è così iniziata la seduta del cda, che ha ribadito la partecipazione di
Israele, ma anche il taglio culturale e non politico dell'evento e "la
disponibilità al dialogo con tutte le posizioni"
Corte dei conti: allarme tangenti - roberto petrini ( da "Repubblica, La" del
06-02-2008)
Argomenti:
Class Action
Abstract: La
Corte propone anche una sorta di "alleanza con i cittadini" per
difendere le casse dello Stato dalla malversazione: informalmente avanza anche
la propria candidatura a giudicare in materia di class action quando la
richiesta di risarcimento riguardi una cattiva gestione di servizi pubblici.
Di Irene Soave Oltre alle defezioni illustri e agli
anatemi ch ( da "Leggo" del
06-02-2008)
Argomenti:
Class Action
Abstract: azioni
di disturbo" degli antagonisti torinesi: la prima è stata ieri mattina alle
11, con l'occupazione, da parte di una ventina di appartenenti al collettivo
universitario autonomo e ai centri sociali Askatasuna e Murazzi, degli uffici
della Fiera presso la fondazione del Libro in via Santa Teresa, annunciando per
i giorni fra l'
Inflazione sempre di corsa: 2,9% in gennaio È il livello
più alto dal 2001: alimentari, benzina e casa spingono i prezzi. Cambia il
paniere ( da "Unita, L'" del
06-02-2008)
Argomenti:
Class Action
Abstract: che
minacciano (provocatoriamente) una class action contro i vertici dell'Istat,
che nonostante il nuovo paniere (comprensivo, tra l'altro di navigatori
satellitari ed insalate pronte in busta) "continuano a rappresentare un
carovita virtuale rispetto ad aumenti reali ed ai continui salassi subiti dai
cittadini".
Ulivisti di lungo corso cerchiamo fuori dal Pd la nuova
politica ( da "Unita, L'" del
06-02-2008)
Argomenti:
Class Action
Abstract: La
riforma dell'ordinamento giudiziario, della class action, della riduzione
numerica della composizione del governo. E sono solo esempi". Però poi la
vostra critica è stata molto pesante "Non abbiamo mai fatto interdizioni
ma un'azione critica e costruttiva su proposte concrete che intercettavano
l'esigenza dei cittadini.
La carità resti segreta nella società dei media ( da "Eco di Bergamo, L'" del
06-02-2008)
Argomenti:
Class Action
Abstract: A
questo mirano le collette speciali a favore dei poveri, che in Quaresima
vengono promosse in molte parti del mondo. In tal modo, alla purificazione
interiore si aggiunge un gesto di comunione ecclesiale, secondo quanto avveniva
già nella Chiesa primitiva. San Paolo ne parla nelle sue Lettere a proposito
della colletta a favore della comunità di Gerusalemme (
La Lega: azione risarcitoria per i danni su Malpensa ( da "Stampa, La" del
06-02-2008)
Argomenti:
Class Action
Abstract: Progettavano
furti le quattro nomadi fermate da polizia Sulla questione Alitalia-Malpensa la
Lega Nord proporrà una "class action", un'azione risarcitoria ai
sensi dell'articolo 140 bis del Codice del Consumo. "La stanno studiando i
nostri legali - dice il vicecapogruppo alla Camera del Carroccio e segretario
della Lega Nord piemontese Roberto Cota - e vedrà come capofila le istituzioni.
Consiglio Nazionale Forense, procedimento, natura di
sentenza, sussistenza ( da "AltaLex" del
06-02-2008)
Argomenti:
Class Action
Abstract: autonomia
collettiva, che assumono così, per volontà del legislatore, una funzione
integrativa della norma legislativa in bianco, ampiamente studiata e sostenuta
dalla dottrina ed applicata nei vari campi del diritto. In particolare tale
processo formativo del precetto legislativo è frequente nella disciplina del
lavoro e previdenziale:
Botte e soldi, i nuovi balilla a scuola ( da "Manifesto, Il" del
06-02-2008)
Argomenti:
Class Action
Abstract: A
Roma, dove ha vinto Azione Studentesca (emanazione diretta di Azione giovani)
con l'appoggio decisivo del Blocco, si è verificato uno dei
"ribaltoni" più significativi, coi collettivi di sinistra che
denunciano "brogli elettorali e ritorsioni agli indecisi nel momento del
voto".
Tuttitalia E' tempo di tornare in Palestina e Israele con
l' Associazione Per la Pace . Un viaggio di conoscenza e solidarietà, per donne
e uomini, accompagnat* da Luisa Morgantini ( da "Liberazione" del
06-02-2008)
Argomenti:
Class Action
Abstract: Collettivo
di Fisica e del Coordinamento dei Collettivi. Cento scooter elettrici gratuiti
per cento giorni nell Anniversario del Protocollo di Kyoto : è quello che
propongono LifeGate e Vectrix, il primo road show ad emissioni zero. Nelle zone
Eur Ostiense, centro e Roma nord una flotta di maxi scooter elettrici viaggiano
per divulgare un messaggio di mobilità sostenibile attraverso
Rifiuti, bufera sui superstipendi Procura Napoli accusano
Bassolino Duro atto d'accusa della Procura... ( da "TGCom" del
06-02-2008)
Argomenti:
Class Action
Abstract: a
Napoli prima class action 18/01/2008Rifiuti, presidio al porto Cagliari
17/01/2008Rifiuti, secondo richiamo da Europa 15/01/2008Rifiuti, entra in azione
l'esercito 14/01/2008Rifiuti, "serve soluzione radicale"
13/01/2008Rifiuti, proteste in tutta Italia 13/01/2008Rifiuti, chiedono asilo
in Svizzera 12/01/2008Prodi:Vergogna i rifiuti all'
Le piccole imprese si aprono alla Cina ( da "Corriere Adriatico" del
06-02-2008)
Argomenti:
Class Action
Abstract: vanno
nel segno della continuità delle azioni dell'ultimo biennio: accanto alle
partecipazioni collettive alle principali fiere internazionali, compaiono
numerosi workshop, azioni di incoming missioni all'estero e progetti formativi.
"Per il 2008 abbiamo confermato la nostra presenza alla fiera
internazionale dell'edilizia Big Five di Dubai",
"La munnezza ci uccide": coppia chiede asilo
politico in Svizzera ( da "TGCom" del
06-02-2008)
Argomenti:
Class Action
Abstract: a
Napoli prima class action 18/01/2008Rifiuti, presidio al porto Cagliari
17/01/2008Rifiuti, secondo richiamo da Europa 15/01/2008Rifiuti, entra in
azione l'esercito 14/01/2008Rifiuti, "serve soluzione radicale"
13/01/2008Rifiuti, proteste in tutta Italia 13/01/2008Rifiuti, chiedono asilo
in Svizzera 12/01/2008Prodi:Vergogna i rifiuti all'
Montezemolo: sì alla moratoria ( da "Padania, La" del
06-02-2008)
Argomenti:
Class Action
Abstract: 5
milioni di addetti) e ha lanciato una minaccia al governo: una class action
contro la pubblica amministrazione che non paga i propri fornitori. "Chi
di class action ferisce, di class action perisce", ha ironizzato
Montezemolo, ricordando gli scontri sul tema con il Governo. I. I. [Data
pubblicazione: 05/02/2008].
Il partito che diventa uno spezzatino ( da "Opinione, L'" del
06-02-2008)
Argomenti:
Class Action
Abstract: partito
di chi chiede calma per coltivare le proprie ambizioni di successo individuale
e ritiene la prosperità collettiva condizione indispensabile per questo
successo. Nel partito di chi crede che la famiglia sia il cuore della società,
nel partito che è contrario all'emancipazione della Società dai valori ed è
radicato nei simboli di unità collettiva espressi dalle istituzioni.
SENATO:AL CENTRO DELLA CONTESA NELLA XV LEGISLATURA CON
MARINI MEDIATORE ( da "Virgilio Notizie" del
06-02-2008)
Argomenti:
Class Action
Abstract: pensare
alla battaglia nella finanziaria 2008 sui loro emendamenti sulla class action e
per il dimezzamento dei componenti dell'esecutivo. E proprio la finanziaria
2008, e insieme il protocollo sul welfare, che sancisce la frattura con la
maggioranza di Lamberto Dini (gia profilatasi con i voti sulla politica estera)
a cui si affiancano i senatori Natale D'Amico e Giuseppe Scalera,
SENATO:AL CENTRO DELLA CONTESA NELLA XV LEGISLATURA CON
MARINI MEDIATORE ( da "Asca" del
06-02-2008)
Argomenti:
Class Action
Abstract: pensare
alla battaglia nella finanziaria 2008 sui loro emendamenti sulla class action e
per il dimezzamento dei componenti dell'esecutivo. E proprio la finanziaria
2008, e insieme il protocollo sul welfare, che sancisce la frattura con la
maggioranza di Lamberto Dini (gia profilatasi con i voti sulla politica estera)
a cui si affiancano i senatori Natale D'Amico e Giuseppe Scalera,
Reguzzoni: "Per difendere Malpensa useremo tutti gli
strumenti" ( da "Varesenews" del
06-02-2008)
Argomenti:
Class Action
Abstract: realtà
che promuoverà azioni giudiziarie a tutela degli interessi collettivi.
"Noi ? ha affermato Reguzzoni ? supporteremo questo Comitato, anche
mettendo a disposizione gli uffici della Provincia a Malpensa. Aderiamo anche a
questa iniziativa con lo scopo di promuovere una grande azione di risarcimento
danni nei confronti del Governo e di Alitalia,
( da "Punto Informatico" del
29-01-2008)
Argomenti: Class Action
Roma - Sono l'incubo di molti utenti, che si sono visti
recapitare bollette telefoniche astronomiche: sono le numerazioni 899, nate per
consentire il pagamento via telefono di servizi "a valore aggiunto"
che spesso sono però utilizzate da organizzazioni senza scrupoli, non raramente
per finalità truffaldine. E mentre l'Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni
indaga, le associazioni di consumatori minacciano una class="term">class class="term">action
contro le compagnie telefoniche. C'era già un'Authority che stava (e sta)
scavando nel mondo degli 899: è l'Antitrust, che ha aperto un'inchiesta per far
luce su alcune presunte televendite mascherate da quiz televisivi, che
invitavano gli spettatori a telefonare a numeri con tariffe spropositate (15
euro per chiamate di pochi istanti) in cambio di loghi o suonerie per
telefonini. L'Authority TLC si sta invece muovendo intorno ad un'altra piaga,
gli SMS che invitano gli utenti a chiamare altre numerazioni, sempre con
prefisso 899 e sempre legate all'applicazione di tariffe elevate. Con il
supporto della Polizia delle Comunicazioni, l'Authority ha infatti avviato un'ispezione
presso un operatore mobile, "al fine di verificare origine e modalità di
invio degli SMS truffa". Se saranno rilevate violazioni, l'Agcom ha
assicurato che comminerà le relative sanzioni e annuncia novità regolatorie per
quanto riguarda la sfera dei servizi TLC a sovrapprezzo, per frenare gli abusi
e spingere il Ministero delle Comunicazioni a sospendere l'attività delle
numerazioni legate ad attività truffaldine. class="hilite">Class
class="term">action in arrivo? Un fronte
caldo, come si legge sul portale Helpconsumatori, che riferisce come
Federconsumatori e Adusbef stiano valutando se intraprendere "un'azione
inibitoria e quando possibile una class="term">class class="term">action
contro i responsabili". Quella degli SMS-truffa è solo l'ultima sfaccettatura
di una piaga ormai dilagata nel mondo della telefonia mobile: moltissimi sono i
consumatori che ricevono quotidianamente messaggi che, con i pretesti più
disparati (dagli annunci della vincita di un premio inesistente agli avvisi di
un inesistente servizio di segreteria telefonica) inducono gli utenti a
chiamare numeri con prefisso 899, con costi variabili, ma sempre tra i 10 e 15
euro. "Abbiamo denunciato più volte questi problemi all'Autorità per le
Comunicazioni e al Ministero delle Comunicazioni - spiegano le due associazioni
in una nota - Abbiamo anche proposto la disconnessione automatica dei numeri
non geografici a tariffazione aggiuntiva affinché, chi vuole, possa connettersi
consapevolmente e a proprio rischio a queste numerazioni. Inoltre abbiamo
sostenuto l'esigenza di far pervenire agli utenti una tariffazione separata che
evidenzi con chiarezza i soldi spesi per il traffico normale da quello a
tariffazione aggiuntiva. Fino ad oggi non abbiamo avuto risposte e, purtroppo,
le truffe seguitano a colpire i cittadini". Le Associazioni stimano in
oltre 700 milioni di euro il volume d'affari delle numerazioni a sovrapprezzo
che le compagnie telefoniche registrano ogni anno. Un business che lievita
sempre di più a danno degli utenti, al punto che Federconsumatori e Adusbef
stanno "valutando con i loro avvocati, in assenza di risposte positive, di
intraprendere un'azione inibitoria e quando possibile una class="term">class class="term">action
contro i responsabili", senza trascurare eventuali "responsabilità
perseguibili giuridicamente nei confronti del Ministero delle comunicazioni e
di Agcom." Non tutti plaudono all'iniziativa dell'Authority delle
Comunicazioni: "È alla ricerca di consensi facili" commenta ADUC in
una nota firmata dal consigliere Domenico Murrone, che osserva: "È da anni
che vengono promessi interventi risolutivi sui numeri a pagamento, non solo
899, ma pure 892 e satellitari". Sottolineando la recente impennata delle
numerazioni 899 rilasciate dal Ministero della Comunicazioni -
( da "Resto del Carlino,
Il (Nazionale)" del 29-01-2008)
Argomenti: Class Action
? BOLOGNA ? LA CONFLITTUALITÀ tra i gestori di telefonia
e i clienti ha raggiunto picchi preoccupanti. Bollette con addebiti di servizi
mai richiesti, offerte dai call center per cambiare gestore senza che il
cliente riceva la documentazione contrattuale e la carta dei servizi. E molto
raramente le società accettano di annullare i nuovi contratti fatti a voce,
nonostante i dieci giorni che la normativa riconosce agli utenti per il
recesso. La denuncia arriva da Confconsumatori dell'Emilia-Romagna: "Ogni
anno ? ha spiegato il presidente Secondo Malaguti ? solo per la Telecom
riceviamo dagli abbonati non meno di 300 richieste di aiuto. Ma l'azienda
accetta di discutere questi disservizi solo nei tavoli delle proprie sedi
regionali (con scarsissimi risultati) e non si presenta mai al servizio di
conciliazione delle Camere di commercio o al Corecom per risolvere questi
casi". Malaguti anticipa che la conflittualità da luglio potrebbe sfociare
dall'attuale stato di vertenzialità singola a quella collettiva prevista dalle
norme della 'class="term">class class="term">action'
"per ridurre i tempi di attesa dei cittadini vessati dalla Telecom e da
altri gestori. Mi sono rivolto all'Ad di Telecom, Franco Bernabè, e al
presidente dell'Antitrust, Antonio Catricalà, denunciando i soprusi: mi hanno
assicurato il loro impegno ad affrontare i problemi. Intanto la magistratura si
è già pronunciata a favore di utenti che avevano agito in giudizio contro
Telecom". "Ci sono casi allarmanti, già 40 solo dal primo gennaio
?spiega l'avvocato del Codecons, Manes Bernardini ?. Un ottantenne di Reggio si
è visto addebitate telefonate a numeri speciali di Telecom, o chiamate
satellitare all'estero. Un ingegnere bolognese, 24 ore dopo aver accettato di
cambiare gestore (chiamato da un call center), ha scritto alla società per
rinunciare all'offerta. Così è rimasto senza telefono per diversi giorni".
m. t. - -->.
( da "Nazione, La
(Nazionale)" del 29-01-2008)
Pubblicato anche in: (Giorno, Il (Nazionale)) (Resto del
Carlino, Il (Nazionale))
Argomenti: Class Action
I consumatori:
"class="hilite">Class class="term">action contro gli sms-truffa"
? ROMA ? Adusbef e Federconsumatori stanno valutando di
intraprendere una class="term">class class="term">action
contro i responsabili delle truffe legate ai numeri con tariffazione aggiuntiva
che iniziano per 899. Lo annunciano le stesse associazioni, che
"continuano a ricevere centinaia di segnalazioni da parte dei cittadini
che ricevono sms da parte di numeri sconosciuti che invitano a chiamare gli
899". Il Garante per le comunicazioni, Antonio Calabrò (nella foto Ansa),
ha da tempo avviato accertamenti. - -->.
( da "Unita, L'" del
29-01-2008)
Argomenti: Class Action
Stai consultando l'edizione del Gandhi, il non violento
che aveva letto Marx di Michele Prospero / Segue dalla prima A lla ormai
sconfitta potenza inglese, che però intende imporre la netta separazione
etnico-religiosa del territorio indiano tra musulmani e indù, Gandhi oppone le
ragioni laiche della convivenza politico-territoriale comune. Proprio a questo
apostolo della nonviolenza, ridotto a pesare 45 chili dai suoi lunghi digiuni,
toccò però una morte violenta che lo raggiunse nel corso di una pubblica
preghiera, il 30 gennaio del 1948. Domani a 60 anni dall'uccisione di Gandhi
per mano di un indù ortodosso, l'Unità propone per "Le Chiavi del
Tempo" un ampio volume di Giuliano Pontara (L'antibarbarie. La concezione
etico-politica di Gandhi e il XXI secolo, pp. 351, euro 7,50, più il prezzo del
quotidiano), uno dei maggiori studiosi della nonviolenza. Sul politico indiano,
che postula una nonviolenza capace di operare in profondità determinando
mutamenti di mentalità tra i carnefici, non si è mai spento l'interesse,
rimasto vivo nel tempo anche al di là dell'effettiva robustezza, sistematicità
e coerenza concettuale dell'impianto delle sue riflessioni. Ricorda Pontara che
"assieme a Lenin, Gandhi è la figura politica del XX secolo sulla quale è
stato scritto più copiosamente". E i loro stili politici non potrebbero
essere più diversi. Lenin è un campione del realismo politico che scruta nelle
condizioni oggettive la possibilità di un grande evento risolutivo. La
conquista del potere fa parte della posta in gioco dell'azione politica, ne è anzi
la prospettiva più accattivante. Anche la sua "guerra alla guerra"
adotta il lessico della violenza, che è pur sempre uno degli strumenti della
politica da soppesare e da impiegare sulla base di una valutazione delle
opportunità e della effettiva natura dei rapporti di forza. Gandhi, che pure
esalta la "levatura spirituale di Lenin" e "il sacrificio più
puro" in nome dell'ideale, è l'esemplare invece di un "politico
morale" che esclude la guerra dal novero degli strumenti pensabili
dell'agire collettivo. L'opposizione alla ribellione armata è in lui totale e
non è collegata alla sua utilità, al suo vantaggio, al suo apporto strumentale
al fine. La violenza è dichiarata estranea in quanto tale al corredo della
politica, rigettata indipendentemente dalla sua storica efficacia. Un simile
atteggiamento, basato sul principio vincolante dell'unità del genere umano, è
molto ostile alle pratiche di sterminio del Novecento e Pontara trova alquanto
singolare che "il secolo che ha generato Hitler e il nazismo abbia però
generato anche il suo opposto Gandhi e la nonviolenza del forte". Anche
rispetto a un regime totale di annientamento, la strada della disobbedienza
civile, del rifiuto nonviolento è quella più adatta per indurre gli oppressori
a mitigare la repressione e a pervenire a generalizzate forme di non esecuzione
di ordini cruenti entro le stesse fila degli eserciti occupanti. Gandhi (lo
stesso farà in seguito anche la Arendt) enfatizza il caso danese di
disobbedienza civile all'aggressore nazista come pratica in parte riuscita di
umanizzazione del nemico. È evidente che su questo piano, quello cioè che
misura anche l'efficacia reale del metodo della nonviolenza, Gandhi è costretto
a scendere sul versante della pragmatica e, a rigore, ad accettare di valutare
la stessa non violenza (con i suoi tipici ritrovati della non-collaborazione) alla stregua di ogni altro strumento d'azione collettiva. L'assolutezza di un metodo che non ha alternative viene di
fatto limata se in questo "Machiavelli della nonviolenza", così lo
definisce anche Pontara, la stessa nonviolenza entra nel conteggio dei suoi
vantaggi operativi riscontrabili in una situazione data. L'alternativa è
molto semplice: se la nonviolenza è una assoluta etica della interiorità e
della verità, essa va adottata a prescindere dal suo impatto storico, se invece
conta anche l'esito effettuale della pratica nonviolenta, allora anch'essa
diventa uno degli strumenti dell'agire che vale non già in assoluto ma in
quanto sottoposto a un calcolo politico di opportunità, di vantaggio, di
efficacia. In questo caso, il principio di responsabilità dell'azione, che
valuta cioè la reale ricaduta della mossa adottata, si impone anche al
"politico morale" che non può esimersi dal dare conto dell'efficacia
oggettiva della sua azione e delle sue empiriche conseguenze. Anche sotto i
regimi democratici la nonviolenza conserva la sua piena rilevanza. Gandhi
ritiene anzitutto che proprio la democrazia sia la forma politica più coerente
con le ispirazioni della nonviolenza nei rapporti intersoggettivi. Aggiunge
inoltre che il principio di maggioranza e la competizione elettorale rendono
pacifica la contesa tra le parti, anche se l'adozione del metodo non violento
di per sé non cancella del tutto la differenza, l'eccentricità, rispetto alle
richieste di obbedienza. Tutti i regimi, anche quelli più tirannici, non si
reggono senza una base di consenso. E tutti i governi, anche quelli più
democratici, suppongono una più o meno modica quantità di violenza. È evidente
che entro società democratiche ben strutturate ogni forma di conflitto non
potrà che svolgersi con il corredo delle tecniche nonviolente (voto,
disobbedienza civile, scioperi, boicottaggio, evasione delle tasse destinate
alle armi, mentre perplesso Gandhi si mostra sui picchettaggi, sui sabotaggi).
Entro un regime democratico si rintraccia di sicuro un titolo superiore di
legittimità rispetto ad ogni altro meccanismo di potere. Per questo, secondo
Gandhi , in una democrazia l'ordinamento non può venire contestato nel suo
complesso. È ipotizzabile solo una disobbedienza civile difensiva che si agita
dinanzi a singole decisioni adottate peraltro nel rispetto del principio di
maggioranza. La separazione dei poteri non cancella per Gandhi il diritto della
minoranza ad agire diversamente per motivi di coscienza laica o religiosa
(pagando però le conseguenze legali e le sanzioni previste per la disobbedienza
e la rottura dell'obbligo politico). Anche rispetto all'autorità legittima è
sempre lecita la disobbedienza (parziale, non di sistema, rivolta alla singola
legge ritenuta ingiusta non all'ordinamento costituzionale). Diverso è invece
il caso di regimi oppressivi nei quali Gandhi contempla la "disobbedienza
civile offensiva", una pratica intransigente mirante cioè a demolire un
ordinamento illegittimo nelle sue stesse fondamenta. Di sicuro nelle pagine
politiche di Gandhi scorre una venatura anarchico-libertaria molto evidente
(propugna ad esempio un azzeramento degli istituti repressivi). Sul piano
economico invece egli rigetta ogni forma di individualismo accostandosi a forme
di socialismo che non prevedono però il conflitto tra capitale e lavoro. Gandhi
contesta il principio di Adam Smith per cui il mercato è sovrano con i suoi
anonimi automatismi e il fattore umano si presenta sempre come un inaccettabile
momento di disturbo. Secondo Gandhi il vero fattore di disturbo da eliminare è
proprio il calcolo egocentrico, perché dai congegni del libero mercato in cui
operano individui perfettamente razionali si originano sempre oscuri meccanismi
di dipendenza. La violenza strutturale insita nell'economia può essere così
estirpata solo da elementi di socialismo conditi in una salsa molto indiana e
pragmatica. Pontara rammenta a questo proposito che Gandhi ha letto Il Capitale
trovando in Marx "vari riscontri a idee che era andato sviluppato, anche
in base alla sua diretta esperienza di colonizzato, circa la natura del modo di
produzione capitalistico. Egli stesso disse che il suo socialismo era naturale,
non era stato imparato su nessun libro". Un anelito di eguaglianza, un
bisogno di giustizia sociale più che una critica della proprietà privata dei
mezzi di produzione accompagnano la riflessione di Gandhi, che ammette una
forma di "proprietà fiduciaria". Nelle sue pagine è presente una critica
demolitrice della civiltà delle macchine, della metropoli, del consumo, della
proliferazione delle armi di sterminio in nome di rapporti più semplici, di
legami più immediati, di valori tradizionali infranti, del disarmo. Cosa resta
nel XXI secolo di questo abile maneggiatore dei mezzi di comunicazione e
nondimeno ascetico e "sedizioso avvocatuccio", come lo bollò
Churchill? Pontara non ha dubbi: una capacità di scovare e contrastare alla
radice quella "tendenza nazista", come la chiama, che opera in
profondità e coincide in ogni tempo con l'esaltazione della violenza, del capo,
della disuguaglianza, del fondamentalismo del mercato, della guerra giusta e
dello scontro di civiltà. Pontara vede in circolazione anche nel postmoderno
molte immagini del nemico e velleità di costruire un sistema di apartheid
globale. In un mondo che riscopre le guerre di civiltà ed esalta la religione
come identità differenziante, il messaggio del religiosissimo Gandhi risuona
come un pressante invito laico a conservare la religione nella sua dimora solo
privata, non pubblica. I modi con i quali salvare l'anima per lui non
riguardano lo Stato. Le credenze non possono avere ricadute pubbliche e la
religione, ammonisce Gandhi, è solo "una mia faccenda personale. Lo Stato
non c'entra. Lo Stato dovrebbe preoccuparsi del benessere temporale, della
salute, delle comunicazioni, delle relazioni con l'estero, della circolazione
della moneta, ma non della vostra o della mia religione. Questa è affare
personale di ciascuno". Per questo Gandhi, che rivendica un'etica del
rispetto verso il vivente non umano, si proclama favorevole all'eutanasia per
far cessare le forme di inaudita di sofferenza. La sua curiosità non è poi così
distante dai temi eticamente sensibili che oggi sono ovunque al centro dell'agenda
pubblica. DOMANI CON "L'UNITÀ", a sessant'anni dalla sua uccisione,
tutte le idee del "Mahtma" in un libro di Giuliano Pontara. Il
ritratto del leader che liberò l'India dal colonialismo con un nuovo pensiero
politico di massa: la "non violenza".
( da "Unita, L'" del
29-01-2008)
Argomenti: Class Action
class="hilite">Stai
consultando l'edizione del "Sei di Action", aggressione ai varchi del
metrò Paolo Vernini, 25 anni, è un lavoratore interinale di Atac. Era vicino ai
tornelli quando in cinque o sei, racconta, sono arrivati alle spalle e lo hanno
preso a botte. Vernini è stato soccorso e medicato, ha 25 giorni di prognosi.
Poche ore prima la minaccia: "Torniamo fra poco" di Massimiliano Di
Dio Solo tre ore prima dell'aggressione, lo avevano avvertito. In mano alcune
bandiere di Fiamma Tricolore. "Brutta zecca, sei un militante di Action,
ti abbiamo riconosciuto. Ora sappiamo dove sei e torneremo", hanno urlato
in cinque o sei contro Paolo Vernini, 25 anni, addetto interinale Atac in
servizio domenica sera ai varchi della metropolitana di Termini. Alle 19.30,
come promesso, è scattato l'assalto. Dentro una stazione gremita di gente e
sotto l'occhio delle telecamere, i cui filmati ora sono al vaglio della Digos
di Roma. "Stavo parlando con una signora - racconta Vernini - quando mi
hanno colpito da dietro. Prima con alcuni pugni, poi con calci e colpi di
cinghia. Mi avevano circondato, così mi sono buttato a terra e ho cercato solo
di proteggermi". Pochi minuti dopo il gruppo è in fuga e il venticinquenne
è a terra con il volto coperto di sangue. Scatta anche l'intervento dei
vigilantes e del 118. Vernini viene portato al pronto soccorso dell'ospedale
Umberto I. Per lui la prognosi è di venticinque giorni. "Ora sto
abbastanza bene ma poteva andare peggio - conferma -. Ho un occhio nero, una
semifrattura al naso e tre punti in testa. È stata una colluttazione vigliacca
perché mi hanno aggredito alle spalle mentre lavoravo". Poi precisa:
"Poche ore prima un gruppo di fascisti mi aveva minacciato. "Sei un
attivista di Action, torniamo più tardi" mi hanno detto. Ho avvertito
alcuni miei amici che mi sarebbero venuti così a prendere. Non pensavo che
potessero aggredirmi dentro la stazione. Lì è tutto ripreso dalle telecamere.
Solo uno stupido lo farebbe, a meno che non abbia delle coperture".
Vernini, che oggi sarà interrogato dalla Digos e che avrebbe riconosciuto tra i
suoi aggressori attivisti del centro sociale di destra Casa Pound, è al suo
quarto contratto. Ieri i militanti di Action hanno riunito associazioni e
centri sociali capitolini, tra i quali La Strada di Garbatella frequentato da
Vernini. Denunciano un'aggressione avvenuta "davanti a tanta gente e senza
che le guardie giurate presenti muovessero un dito" e al primo cittadino
di Roma chiedono misure contro i "covi di questa gente". Altrimenti,
dicono gli esponenti di Action minacciando una rischiosa escalation, sarà la
"società civile, democratica e antifascista a farlo". Solidarietà al
venticinquenne è stata espressa anche dall'ex ministro della Solidarietà
sociale, Paolo Ferrero, da Rifondazione comunista, dai Comunisti italiani e
dalla stessa Atac. Che ha inoltre chiesto che "sia fatta piena luce
sull'accaduto e perseguiti i responsabili, sia per la violenza sia per il disagio
arrecato al servizio pubblico".m.d.d. VIDEOCAMERE I filmati consegnati
alla Digos, gli aggressori a volto scoperto.
( da "Arena, L'" del
29-01-2008)
Argomenti: Class Action
IL CASO T-RED. L'associazione "Sos
consumatore" invita gli automobilisti vittime delle telecamere in Val
d'Illasi e a Vago a rivolgersi al prefetto o al giudice di pace "Multe ai
semafori? Non pagate e fate ricorso" di Vittorio Zambaldo "Multati
dai T-Red unitevi: c'è speranza di non pagare nulla o di essere rimborsati se
avete già pagato la sanzione". È il succo di quanto propone Sos
consumatore, associazione indipendente e senza scopo di lucro, legalmente
riconosciuta per la tutela dei diritti dei consumatori, che si avvale della
collaborazione e della consulenza di professionisti volontari. "Ci
muoviamo sulla scia degli ultimi provvedimenti della Procura che hanno messo
sotto sequestro le apparecchiature per la rilevazione fotografica delle
infrazioni ai semafori della Val d'Illasi, ma lo stesso discorso vale anche per
quelli di Vago di Lavagno", precisa Roberto Raggi, presidente
dell'associazione. La tesi che il difensore dei consumatori sostiene è che,
essendoci in atto un provvedimento giudiziario, si può, con buona ragione,
chiedere la sospensione del procedimento di riscossione, inviando ricorso al
prefetto o al giudice di pace. Fin qui nulla di nuovo perché per ogni sanzione
amministrativa la legge prevede i 60 giorni entro i quali opporsi con ricorso,
come del resto è riportato su ogni verbale. "Ma in pochi finora lo hanno
fatto singolarmente. Invece la grossa novità", ripete Raggi, "è che è
intervenuto il fatto nuovo del sequestro dell'attrezzatura ipotizzando dei
reati penali. Allora chi non ha ancora pagato è maggiormente motivato a
chiedere la sospensione della contravvenzione e chi ha già versato può
legittimamente ritenere di esser stato ingiustamente vessato da una
strumentazione non idonea o non approvata". L'Unione comuni Verona Est si
troverebbe a questo punto stretta fra la necessità di riscuotere e
l'impossibilità di farlo per i tanti ricorsi che verrebbero posti in essere dai
cittadini con Sos consumatore. "Per portare a buon fine i procedimenti di
riscossione, l'Unione comuni sarà costretta a chiedere di celebrare quanto
prima il processo ed è allora che si farà forte anche la parte di consumatori
che ha già pagato e in caso di condanna per l'utilizzo di apparecchiature non
regolamentari potrà chiedere il rimborso delle cifre pagate, essendosi
costituita parte civile attraverso l'associazione", spiega il presidente.
È in pratica un'azione risarcitoria collettiva, o "class action", come oggi viene definita
all'americana, cioè il riconoscimento a tutti, anche a chi non avesse fatto
ricorso, del diritto di essere risarciti. Sarebbe una delle prime azioni
collettive di rimborso tentate in Italia, se non la prima in assoluto, tempi
delle indagini e dell'eventuale rinvio a giudizio permettendo. Raggi
porta l'esempio delle contestate contravvenzioni nella Ztl (zona a traffico
limitato) del centro storico di Verona per sostenere che il 98 per cento dei
ricorsi presentati contro il Comune tramite Sos consumatore sono stati vinti.
"Abbiamo obbligato il comune a evidenziare l'inizio della Ztl con ponteggi
ad arco sulla strada, schermi luminosi e lampeggianti, quando prima c'erano al
massimo dei semplici cartelli a lato e poco visibili", spiega. Per aderire
all'invito di Sos consumatore ci si può rivolgere alla sede di via Abba
( da "Giornale di Merate" del
29-01-2008)
Argomenti: Class Action
CONTINUA DALLA PRIMA PAGINA Intervento del presidente di
Api Lecco, Riccardo Bonaiti IL TERRITORIO ARRANCA, SERVE UN LEADER CHE SI
ACCOLLI LA RESPONSABILITÀ Se provate a chiedere a un imprenditore, a un
operaio, a un giovane diplomato o laureato, a un pendolare o a un anziano, un
parere sulle opportunità offerte dalla propria città o provincia, credo che ci
troveremmo di fronte a un contesto più impietoso di qualsiasi rapporto Istat,
se non altro perchè quelle percentuali statistiche si colorerebbero della
fatica, degli sforzi, dell'impegno quotidiano di ciascuno, sforzi sempre più
importanti se commisurati non alle aspettative individuali, ma sempre più
spesso ai fabbisogni minimi. Vado oltre: la lista delle esigenze di un
territorio come il nostro, inteso prioritariamente come comunità di famiglie,
imprese e giovani, ormai è arci nota a tutti i decisori pubblici e a tutte le
organizzazioni che abbiano responsabilità collettiva
(partiti, sindacati, associazioni imprenditoriali). Dunque, pur in presenza di
una diagnosi nota, non riusciamo ad avviare una terapia idonea. Il triste e
attuale caso dei rifiuti di Napoli è emblematico, per molti versi, di come oggi
si possano presentare con caratteri di emergenza gli effetti di scelte rinviate
o di azioni mai compiute. Non vorrei che la medesima logica (pur traslata in
altri ambiti) si riproponesse a Lecco attorno a scelte non intraprese oggi a
causa della sottovalutazione di alcuni segnali, o per la difficoltà nel dare
risposte complesse a problemi complessi. In questa accezione, il solo passar
del tempo senza adottare una strategia, è già di per sé una strategia: una
strategia perdente. Nel mio mestiere, quello di fare impresa, il primo
insegnamento che mi è stato trasmesso e che mi guida tutti i giorni, è che le
decisioni vanno prese, e i rischi vanno corsi. E' molto più dannosa una
decisione non presa che una decisione sbagliata: la seconda è correggibile,
nell'immobilismo non c'è nulla di correggibile. E', quest'ultima,
un'affermazione pesante che, per non apparire generica, necessita di
un'ulteriore approfondimento. Non è vero infatti, come dichiara
superficialmente qualcuno, che a Lecco "non si fa niente". Viceversa,
mi pare che esistono parecchie iniziative, parecchie spinte spontanee e sincere
in svariate direzioni. Il limite, se mai, è che ciascuna di queste sia
scollegata dalle altre. Ciascuna associazione, ciascun Comune, ciascuna
Amministrazione ha probabilmente in serbo, quando non sta già conducendo,
propri progetti. Esiste inoltre un Tavolo Territoriale che valuta lo stato di
attuazione dell' Accordo Quadro sottoscritto dalle principali istituzioni
locali su taluni progetti ritenuti importanti. Esistono altri tavoli,
diversamente composti, che potrebbero esprimere progettualità originali.
Ancora, vi sono esperienze eccellenti nella formazione, nella ricerca e nella
presenza sui mercati esteri. Avvertiamo però che manca ancora qualcosa, e che
permane quella sensazione che "non si arrivi mai al dunque", manca un
filo rosso che tenga la traccia e insieme segni la rotta di tanta laboriosità.
A mio modo di vedere, manca innanzitutto un coordinamento. Manca un
"master plan" entro cui collocare le iniziative già in essere,
valutare quelle urgenti che ancora necessitano di una risposta, ipotizzare
itinerari di sviluppo su una luce di 3-5-10 anni. E tracciare questo master
plan, lo ribadisco, spetta solo a noi, e a nessun altro. E' assurdo, ma risulta
più naturale combattere piuttosto che collaborare, distruggere piuttosto che
costruire, muoversi con logiche individuali (che possono apparire più
gratificanti) piuttosto che collettive. Eppure se vogliamo
dare a Lecco un ciclo di "sviluppo oltre lo sviluppo", allora la
strada da percorrere è solo quella della collaborazione. Si tratta di un'azione
di lungimirante responsabilità che a buon diritto dobbiamo esigere innanzitutto
da parte di noi stessi, e di conseguenza da parte di chi è stato scelto per
amministrare ciò che è di tutti. La via della collaborazione, inoltre,
esige l'emersione di un gruppo-leader che si faccia carico dell'elaborazione di
questo piano di sviluppo e se ne accolli non già i meriti (quelli saranno
giustamente a vantaggio di tutti!), ma piuttosto senta la responsabilità ed il
coraggio di osare qualcosa di più in un contesto attuale che è invece di
oggettiva incertezza. In questa partita, l'Api è disposta a fare la propria
parte, ma il successo sta solo nel gioco di squadra. Articolo pubblicato il
29/01/08 Riccardo Bonaiti.
( da "KataWeb News" del
29-01-2008)
Argomenti: Class Action
Alle 20:50 - Fonte: repubblica.it - 0 commenti Le
associazioni dei consumatori, Federconsumatori e Adusbef, denunciano la
"truffa di massa" degli sms che invitano a chiamare i numeri che
cominciano con 899, class="hilite">e
annunciano che stanno valutando se intraprendere una class="term">class class="term">action.
In una nota, i consumatori rilevano di aver già fatto notare "questi
problemi all'Autorità per le Comunicazioni e al Ministero delle Comunicazioni.
Abbiamo anche -- affermano -- proposto la disconnessione automatica dei numeri
non geografici a tariffazione aggiuntiva affinché, chi vuole, possa connettersi
consapevolmente e a proprio rischio a queste numerazioni. E inoltre abbiamo
sostenuto l'esigenza di far pervenire agli utenti una tariffazione separata che
evidenzi con chiarezza i soldi spesi per il traffico normale da quello a
tariffazione aggiuntiva". Fino ad oggi, continuano, "non abbiamo avuto
risposte e, purtroppo, le truffe seguitano a colpire i cittadini. Si calcola
che il traffico delle numerazioni a tariffazione aggiuntiva ammonti a oltre
settecento milioni di euro che Telecom, Eutelia e gli altri OLO si spartiscono
ogni anno. Stiamo valutando con i i nostri avvocati, in assenza di risposte
positive , di intraprendere un'azione inibitoria e quando possibile una class="term">class class="term">action contro i responsabili,
valuteremo anche se esistono responsabilità perseguibili giuridicamente nei confronti
del Ministero delle comunicazioni e di Agcom. Nel frattempo -- concludono --
consigliamo tutti i cittadini di rifiutare ogni invito pervenuto da numeri
sconosciuti a richiamare 899 e a segnalare alla polizia postale , all'Agcom e
alle sedi delle nostre associazioni questi gravissimi episodi". AGI.
( da "Corriere della
Sera" del 29-01-2008)
Argomenti: Class Action
Corriere della Sera - ROMA - sezione: Cronaca di Roma -
data: 2008-01-29 num: - pag: 5 categoria: class="hilite">REDAZIONALE
Un proiettile recapitato a Storace Militante di Action pestato. Ferrero si
rivolge a Amato Violenza politica e intimidazioni. Un dipendente dell'Atac e
militante di Action, V.P., 33 anni, è stato aggredito domenica sera mentre
lavorava alla stazione Termini. A colpirlo, secondo il suo racconto, sono stati
5-6 giovani, descritti come estremisti di destra, poi fuggiti. La vittima ha
riportato la frattura delle ossa nasali e due punti di sutura al capo. Guarirà
in 25 giorni. Dalla ricostruzione fatta dal centro sociale "La
Strada", alcuni ragazzi avrebbero riconosciuto V.P. come esponente di
Action e l'avrebbero minacciato. Un episodio che sarebbe collegato
all'aggressione avvenuta tre ore più tardi. Il ministro per la Solidarietà
sociale Paolo Ferrero ha chiesto l'intervento del ministro dell'Interno
Giuliano Amato. Sempre ieri un proiettile, attaccato con lo scotch a una lettera,
è stato recapitato al senatore Francesco Storace, segretario nazionale de
"La Destra". La Digos indaga su entrambi gli episodi.
( da "Corriere del
Veneto" del 29-01-2008)
Argomenti: Class Action
Corriere del Veneto - VERONA - sezione: PRIMAPAGINA -
data: 2008-01-29 num: - pag: 1 categoria: REDAZIONALE Multe nel mirino Raggi e
Francescon: a disposizione per un'azione legale collettiva I consumatori: T-red, via alla class action VERONA - Per i
consumatori ora la parola d'ordine è "class action", azione collettiva. L'inchiesta della magistratura sulle irregolarità dei semafori
T-red, quelli che multano automaticamente chi passa col rosso, dislocati in
alcuni comuni dell'Est veronese, secondo alcune associazioni potrebbe
essere il terreno adeguato su cui intentare una causa secondo le nuove
possibilità offerte dalla finanziaria, sul modello delle grandi azioni collettive
rese famose da più di un film americano. Ne è convinto ad esempio Roberto
Raggi, di S.o.s. Consumatore. A PAGINA 8.
( da "Corriere del
Veneto" del 29-01-2008)
Argomenti: Class Action
Corriere del Veneto - VERONA - sezione: CRONACAVERONA -
data: 2008-01-29 num: - pag: 8 categoria: REDAZIONALE Multe nel mirino Raggi:
"A disposizione per un'azione legale collettiva". Francescon: "Ci siamo anche noi" I consumatori:
"T-red, pronta la class action" VERONA - Per i consumatori ora la
parola d'ordine è "class action", azione collettiva.
L'inchiesta della magistratura sulle irregolarità dei semafori T-red, quelli
che multano automaticamente chi passa col rosso, dislocati in alcuni
comuni del-l'Est veronese, secondo alcune associazioni potrebbe essere il
terreno adeguato su cui intentare una causa secondo le nuove possibilità
offerte dalla finanziaria, sul modello delle grandi azioni collettive rese
famose da più di un film americano. Ne è convinto ad esempio Roberto Raggi, di
S.o.s. Consumatore. "Per chi è stato già multato e avesse già pagato la
contravvenzione – spiega Raggi – mettiamo a disposizione i nostri legali per
un'azione collettiva". Per chi non ha pagato, la
strategia non è molto differente: "Invitiamo tutti a fare ricorso – spiega
Raggi – per far sì che sia lo stesso Comune a chiedere di andare a giudizio.
Abbiamo già pronti tutti i moduli; chi fa ricorso non dovrà tirar fuori un euro
fino al giudizio penale definitivo ". Alla Federconsumatori devono ancora
ricevere richieste di assistenza per i ricorsi. "Ma siamo pronti –
assicura il presidente Adriano Francescon – anche se ora bisognerà vedere pure
gli sviluppi giudiziari della vicenda. Non sappiamo ancora se la perizia
(quella che certifica come “insufficiente” il tempo di passaggio dal giallo al
rosso, che è costata la multa a moltissimi automobilisti, ndr) sarà
sufficiente, ma di sicuro questo può essere il terreno adeguato per una class
action". Dopo il sequestro dei semafori "intelligenti" nell'Est
veronese, disposto giovedì scorso dalla magistratura, si va costituendo anche
un supercomitato che raccoglie i diversi comitati attivi in questi mesi contro
i T-red. La procura sta indagando su diverse presunte irregolarità, non solo il
tempo ridotto del giallo, ma anche i contratti stipulati tra i Comuni e il
gestore degli impianti semaforici, cui andavano 20 euro per ogni multa
comminata. Dall'ottobre 2006 ad oggi, sono stati circa 10mila i malcapitati
automobilisti pizzicati dagli infrarossi dei semafori. A.C. Incriminato Il
semaforo di Cellore d'Illasi.
( da "marketpress.info" del
29-01-2008)
Argomenti: Class Action
Torreano di Martignacco - "Il Piano di sviluppo
rurale del Friuli Venezia Giulia per il 2007-2013 è uno strumento avanzato atto
a favorire la caratterizzazione del sistema agroalimentare della nostra
realtà". Lo ha affermato il 26 gennaio l'assessore regionale alle Risorse
Agricole, Naturali, Forestali e Montagna, Enzo Marsilio, intervenendo al
convegno "Attuazione del Piano di Sviluppo Rurale". Era organizzato dalla
Regione nell'ambito della rassegna "Agriest", per illustrare lo stato
di attuazione del principale strumento previsionale del settore agricolo.
Secondo l'assessore, l'inserimento dei piani territoriali, e dei progetti di
filiera dei prodotti, tra le misure del Piano, evidenzia la volontà
dell'Amministrazione di valorizzare l'eccellenza costituita da diversi prodotti
specifici della nostra terra, puntando a promuovere l'intera realtà
agroalimentare attraverso le sue tipicità. La Regione intende dunque favorire
sempre di più i progetti integrati e l'aggregazione di progetti e realtà
locali, in quanto, ha affermato Marsilio -"la competitività non si fonda
purtroppo più solamente sull'elevata qualità di piccoli sistemi, ma risulta più
efficace quando viene proposta per un'area vasta". Ecco dunque che
assumono rilevanza in questo contesto anche i progetti transnazionali, che
privilegiano i rapporti con l'Austria e la Slovenia. "Si tratta infatti -
ha concluso l'assessore - di mettere assieme realtà capaci, di concerto tra
loro, di presentarsi con successo sul mercato globale". Ma quali sono le
note caratterizzanti del nuovo Piano di Sviluppo Rurale, che avrà valenza fino
al 2013? La vera novità, presentata al convegno, è la totale informatizzazione
del Psr. Ciò, ha precisato il direttore centrale delle Risorse Agricole,
Naturali, Forestali e Montagna, Augusto Viola, "permetterà alle aziende
del sistema agroalimentare di verificare in tempo reale la propria consistenza,
e di gestire con facilità le proprie strutture amministrative". In
pratica, il nuovo Psr attua una reale sburocratizzazione, a vantaggio della
riduzione dei costi aziendali e della qualità dei prodotti finali, a supporto
dunque anche dei consumatori. Un test riuscito dell'informatizzazione del settore,
ha segnalato Viola, si è verificato con l'erogazione degli aiuti messi a
disposizione a ristoro dei danni patiti dalle realtà rurali a causa della
siccità del 2006. Per quanto riguarda l'erogazione dei finanziamenti, capisaldi
del nuovo Piano sono i progetti integrati di territorio e di filiera, le azioni collettive, e le domande singole per determinate
casistiche. Anche da ciò, si evince la volontà della Regione di privilegiare
una coesione forte su territori di produzione omogenei, nonché la capacità di
riunirsi dei produttori nelle singole filiere: questo al fine di agevolare la
competitività dell'intero sistema agroalimentare del Friuli Venezia Giulia.
Infine, nel convegno si è parlato dello stato di attuazione dei singoli settori
del Psr. E' infatti stato detto che si stanno delineando i contenuti per
l'attuazione delle singole misure, rivolte agli investimenti per la produzione,
la trasformazione e la commercializzazione, all'agroambientale, alle fonti
energetiche alternative, e alla montagna attraverso il progetto Leader. Tali
strumenti saranno già oggetto della prossima riunione del Tavolo verde,
convocata per lunedì 28 gennaio a Udine. Successivamente, essi verranno
sottoposti al vaglio del Comitato di sorveglianza previsto dalla Ue, del quale
fanno parte rappresentanti della Comunità europea, dello Stato e della Regione.
. <<BACK.
( da "marketpress.info" del
29-01-2008)
Argomenti: Class Action
Milano, 29 gennaio 2008 - Approvate 1. 350 domande di
imprese artigiane per investimenti complessivi superiori a 150 milioni di euro,
e finanziamenti dalle banche convenzionate per 135. 376. 000 euro, con un
impiego di risorse regionali di 10. 645. 610 euro. In queste cifre sta l'esito
della prima riunione del nuovo Comitato Tecnico regionale per il Credito
dell'Artigianato, l'organo di valutazione presieduto dal consigliere regionale
Giancarlo Serafini e composto dagli esperti delle quattro associazioni
artigiane di categoria firmatarie dei Contratti Collettivi Nazionali di lavoro
(Confartigianato, Cna, C. A. S. A. E C. L. A. A. I. ), dalla direzione generale
Artigianato della Regione e dagli esperti di Finlombarda Spa, la società
finanziaria regionale che ha sostituito Artigiancassa nella gestione del Fondo
regionale per le agevolazioni finanziarie all'artigianato. Entra dunque
a pieno regime l'applicazione della legge regionale 2 febbraio 2007, n. 1
"Strumenti di competitività per le imprese e per il territorio della
Lombardia", voluta dal presidente Roberto Formigoni e dall'assessore
all'Artigianato Domenico Zambetti, per favorire nuovi strumenti agevolativi a
sostegno delle imprese artigiane lombarde. Il nuovo Comitato regionale si
riunirà periodicamente per assicurare con tempestività questo sostegno, grazie
ad una lungimirante collaborazione tra il mondo bancario, associazioni di
categoria e Regione Lombardia, che in tal senso rafforza le sue politiche per
lo sviluppo e svolge un ruolo di primo piano come decisore politico. Queste
azioni andranno a vantaggio dell'intero e variegato settore delle imprese
artigiane. In particolare vi è anche la nuova possibilità di micro-credito per
le ditte a dimensione individuale o familiare, grazie agli accordi stipulati
con i Confidi artigiani territoriali. Si potranno così agevolare investimenti
da un minimo di 10. 000 euro ad un massimo di 500. 000 euro ed erogare
contributi grazie ad una copertura finanziaria pubblica che permetterà di far
funzionare la nuova procedura 'a sportello': con una semplice richiesta ai
normali sportelli bancari, cioè, le aziende potranno pianificare al meglio gli
investimenti, senza essere vincolate a presentare domande a scadenze
prestabilite. "Questi interventi pensati specificamente per gli artigiani
lombardi - afferma l'assessore Zambetti - si inseriscono tra le politiche
regionali per la competitività nel settore e, in particolare, favoriranno le
fasi di passaggio generazionale, nodo cruciale per il futuro delle nostre
imprese artigiane". "Con la gestione del Fondo da parte di
Finlombarda - ha aggiunto Marco Nicolai, direttore Generale di Finlombarda Spa
- verrà inoltre assicurata alle imprese artigiane continuità nell'erogazione
delle agevolazioni e la chiusura delle numerose pratiche in essere ne è un
segnale tangibile". . <<BACK.
( da "Unione Sarda, L'
(Nazionale)" del 29-01-2008)
Argomenti: Class Action
Economia Pagina 213 Consumatori contro numeri 899 -->
class="hilite">Adusbef e Federconsumatori
stanno valutando di intraprendere una class="term">class class="term">action
contro i responsabili delle truffe legate ai numeri con tariffazione aggiuntiva
che iniziano per 899. Lo annunciano le stesse associazioni. E proprio ieri
l'Agcom ha effettuato un'ispezione negli uffici di Telecom Italia (Tim), che però
non è da ritenersi direttamente responsabile dell'invio.
( da "Unione Sarda, L'
(Nazionale)" del 29-01-2008)
Argomenti: Class Action
Lavoro e Opportunità Pagina 11027 Dal primo giugno sarà
possibile per le associazioni avviare le "class="term">class class="term">action"
Numero verde antifrode Dal primo giugno sarà possibile per le associazioni
avviare le "class="term">class class="term">action"
Contro le pratiche commerciali scorrette --> Contro le pratiche commerciali
scorrette Sono in vigore i regolamenti sulle procedure relative alle pratiche
commerciali scorrette e alla pubblicità ingannevole. I consumatori che ritengono
di avere subito pressioni telefoniche per proposte commerciali oppure di essere
stati ingannati da clausole di un contratto poco chiaro e ambiguo ora possono
rivolgersi direttamente all'Autorità garante della concorrenza e del mercato
anche chiamando il numero verde 800-166-661. Sulle pratiche commerciali
scorrette e i messaggi pubblicitari ingannevoli si è fatto il punto durante il
primo convegno sul "Consumo consapevole", promosso dal Centro servizi
per le imprese della Camera di commercio di Cagliari in collaborazione con
Adiconsum, Adoc e Federconsumatori, nell'ambito di un vasto progetto che
prevede azioni a tutela dei consumatori. LE NOVITÀ Tra le principali novità la
possibilità di aprire un'istruttoria d'ufficio da parte dell'Antitrust, il
rafforzamento dei poteri ispettivi anche con l'ausilio della Guardia di Finanza
e l'aumento delle sanzioni, il cui tetto massimo è passato da
( da "Arena.it, L'" del
29-01-2008)
Argomenti: Class Action
IL CASO T-RED. L'associazione "Sos
consumatore" invita gli automobilisti vittime delle telecamere in Val
d'Illasi e a Vago a rivolgersi al prefetto o al giudice di pace "Multe ai
semafori? Non pagate e fate ricorso" Raggi invita a avviare una
"class action" cioè un'azione collettiva di
risarcimento Zampedri distribuisce moduli via e-mail Vittorio
Zambaldo "Multati dai T-Red unitevi: c'è speranza di non pagare nulla o di
essere rimborsati se avete già pagato la sanzione". È il succo di quanto
propone Sos consumatore, associazione indipendente e senza scopo di lucro,
legalmente riconosciuta per la tutela dei diritti dei consumatori, che si
avvale della collaborazione e della consulenza di professionisti volontari.
"Ci muoviamo sulla scia degli ultimi provvedimenti della Procura che hanno
messo sotto sequestro le apparecchiature per la rilevazione fotografica delle
infrazioni ai semafori della Val d'Illasi, ma lo stesso discorso vale anche per
quelli di Vago di Lavagno", precisa Roberto Raggi, presidente
dell'associazione. La tesi che il difensore dei consumatori sostiene è che,
essendoci in atto un provvedimento giudiziario, si può, con buona ragione,
chiedere la sospensione del procedimento di riscossione, inviando ricorso al
prefetto o al giudice di pace. Fin qui nulla di nuovo perché per ogni sanzione
amministrativa la legge prevede i 60 giorni entro i quali opporsi con ricorso,
come del resto è riportato su ogni verbale. "Ma in pochi finora lo hanno
fatto singolarmente. Invece la grossa novità", ripete Raggi, "è che è
intervenuto il fatto nuovo del sequestro dell'attrezzatura ipotizzando dei
reati penali. Allora chi non ha ancora pagato è maggiormente motivato a
chiedere la sospensione della contravvenzione e chi ha già versato può
legittimamente ritenere di esser stato ingiustamente vessato da una
strumentazione non idonea o non approvata". L'Unione comuni Verona Est si
troverebbe a questo punto stretta fra la necessità di riscuotere e l'impossibilità
di farlo per i tanti ricorsi che verrebbero posti in essere dai cittadini con
Sos consumatore. "Per portare a buon fine i procedimenti di riscossione,
l'Unione comuni sarà costretta a chiedere di celebrare quanto prima il processo
ed è allora che si farà forte anche la parte di consumatori che ha già pagato e
in caso di condanna per l'utilizzo di apparecchiature non regolamentari potrà
chiedere il rimborso delle cifre pagate, essendosi costituita parte civile
attraverso l'associazione", spiega il presidente. È in pratica un'azione risarcitoria collettiva, o
"class action", come oggi viene definita all'americana, cioè il
riconoscimento a tutti, anche a chi non avesse fatto ricorso, del diritto di
essere risarciti. Sarebbe una delle prime azioni collettive di rimborso tentate
in Italia, se non la prima in assoluto, tempi delle indagini e dell'eventuale
rinvio a giudizio permettendo. Raggi porta l'esempio delle contestate
contravvenzioni nella Ztl (zona a traffico limitato) del centro storico di
Verona per sostenere che il 98 per cento dei ricorsi presentati contro il
Comune tramite Sos consumatore sono stati vinti. "Abbiamo obbligato il
comune a evidenziare l'inizio della Ztl con ponteggi ad arco sulla strada,
schermi luminosi e lampeggianti, quando prima c'erano al massimo dei semplici
cartelli a lato e poco visibili", spiega. Per aderire all'invito di Sos
consumatore ci si può rivolgere alla sede di via Abba
( da "Asca" del
29-01-2008)
Argomenti: Class Action
(ASCA) - Roma, 29 gen - Il Codacons prepara una class="term">class class="term">action contro le societa' che
saranno considerate responsabili nel procedimento sui contatori del gas dopo la
perizia depositata in Procura a Milano dalla quale ''emerge con chiarezza che i
clienti pagavano per un gas mai consumato''. Ora, si legge in una nota, ''il
Codacons dichiara guerra alle societa' del gas coinvolte nell'indagine e chiede
loro la restituzione di quanto indebitamente percepito''. L'associazione
annuncia ''la costituzione di parte civile nel procedimento per consentire ai
consumatori di ottenere il rimborso delle maggiori somme pagate e prepara una class="term">class class="term">action contro le societa' che
saranno considerate responsabili nel procedimento penale''. Per questo il
Codacons ''invita fin da ora gli utenti con contatori vecchi, clienti delle
societa' coinvolte nei controlli che hanno dimostrato consumi errati, a
conservare le bollette del gas ed inviare al proprio gestore una raccomandata
nella quale si chiede il rimborso delle erogazioni conteggiate e mai effettuate
per gli ultimi 5 anni''. I cittadini interessati a partecipare ad una eventuale
class="term">class
class="term">action possono contattare le
sede Codacons di Milano o scrivere agli indirizzi email codacons.classclass="term">action@libero.it o
codacons.milano@libero.it. com-fgl/cam/lv.
( da "Virgilio Notizie" del
29-01-2008)
Argomenti: Class Action
29-01-2008 12:29 (ASCA) - Roma, 29 gen - Il Codacons
prepara una class="term">class class="term">action
contro le societa' che saranno considerate responsabili nel procedimento sui
contatori del gas dopo la perizia depositata in Procura a Milano dalla quale
''emerge con chiarezza che i clienti pagavano per un gas mai consumato''. Ora,
si legge in una nota, ''il Codacons dichiara guerra alle societa' del gas
coinvolte nell'indagine e chiede loro la restituzione di quanto indebitamente
percepito''. L'associazione annuncia ''la costituzione di parte civile nel
procedimento per consentire ai consumatori di ottenere il rimborso delle maggiori
somme pagate e prepara una class="term">class class="term">action
contro le societa' che saranno considerate responsabili nel procedimento
penale''. Per questo il Codacons ''invita fin da ora gli utenti con contatori
vecchi, clienti delle societa' coinvolte nei controlli che hanno dimostrato
consumi errati, a conservare le bollette del gas ed inviare al proprio gestore
una raccomandata nella quale si chiede il rimborso delle erogazioni conteggiate
e mai effettuate per gli ultimi 5 anni''. I cittadini interessati a partecipare
ad una eventuale class="term">class class="term">action
possono contattare le sede Codacons di Milano o scrivere agli indirizzi email
codacons.classclass="term">action@libero.it
o codacons.milano@libero.it.
( da "Reuters Italia" del
29-01-2008)
Argomenti: Class Action
MILANO (Reuters) - La Guardia di Finanza ha sequestrato
questa mattina 119 contatori del gas su ordine della procura meneghina, che sta
indagando sull'ipotesi di una truffa ai danni dei consumatori per bollette
"gonfiate" da contatori malfunzionanti. Lo riferiscono fonti
giudiziarie. I contatori sequestrati appartengono, secondo la fonte, a case
situate nel comune di Bussero, in provincia di Milano, e costituiscono un
campione giudicato rappresentativo in base a criteri di anno di costruzione,
installazione e modello. L'inchiesta, guidata dai pm Sandro Raimondi e Maria
Letizia Mannella, è in corso già da più di tre anni, ma i nuovi sviluppi sono
stati rivelati oggi dal quotidiano Repubblica. I vecchi contatori con membrane
naturali, si legge nell'inchiesta di Repubblica, registrerebbero una media del
10% di consumi in più rispetto a quelli reali con punte che arrivano fino al
15%. E di questi misuratori ce ne sarebbero ancora circa 5 milioni nelle
abitazioni italiane. Stando ad una stima citata dal quotidiano, sarebbero circa
500 milioni i metri cubi di gas pagati alle aziende ma mai erogati ai
consumatori. Alla luce dell'inchiesta della procura, il Codacons, associazione
di consumatori, ha annunciato oggi la presentazione di una class="hilite">class="term">class class="term">action contro le aziende
fornitrici di gas e di volersi costituire parte civile nel processo. CODACONS
MINACCIA CLASS ACTION "L'associazione annuncia la costituzione di parte
civile nel procedimento per consentire ai consumatori di ottenere il rimborso
delle maggiori somme pagate e prepara una class="term">class class="term">action
contro le società che saranno considerate responsabili nel procedimento
penale", si legge in un comunicato diffuso da Codacons. L'associazione di
consumatori ha anche annunciato di aver presentato un esposto all'Autorità
garante del Gas affinché i contatori vengano rottamati dopo 20 anni e ha
invitato tutti gli utenti con contatori vecchi, clienti delle società coinvolte
nell'inchiesta, "a conservare le bollette del gas ed inviare al proprio
gestore una raccomandata nella quale si chiede il rimborso delle erogazioni
conteggiate e mai effettuate per gli ultimi cinque anni". Continua.
( da "Lavoce.info" del
29-01-2008)
Argomenti: Class Action
Finanza LE REGOLE E I MERCATI FINANZIARI a cura di di
Francesco Vella 29.01.2008 PROVVEDIMENTI Il governo Prodi ha avuto innanzitutto
il merito di integrare e correggere alcuni interventi partoriti, in tutta
fretta, al termine della passata legislatura. Il riferimento è soprattutto alla
legge sul risparmio e alle norme sulla crisi d'impresa. Sono stati interventi
correttivi importanti perché hanno cercato di garantire alle nuove regole un
efficace funzionamento. Il governo è stato coerente con gli impegni comunitari
dando attuazione alle più importanti direttive, ad esempio quella sulla Mifid
(link su articoli miei, di Guccione, Cotterli, mi sembra ci sia anche uno
speciale sulla Mifid), sui prospetti e sull'Opa (link su articolo di
Mucciarelli ) e addirittura ha presentato un disegno di legge sul credito al
consumo che in parte anticipava i contenuti di una direttiva in materia
approvata la settimana scorsa. E, sempre sul terreno della tutela dei
consumatori, le misure di liberalizzazione hanno contribuito a incrementare la
concorrenza tra gli intermediari e a rendere più trasparenti i rapporti con la
clientela. Con l'ultima Finanziaria è stata poi approvata la nuova disciplina
sulla class="hilite">class="term">class class="term">action
(link su articolo Mucciarelli) che dovrebbe consentire un rapido e poco costoso
accesso alla giustizia per gli investitori colpiti dai grandi default. QUANDO
SI VEDRANNO GLI EFFETTI Alcuni effetti già si vedono: ad esempio recentemente
la Consob ha emanato il regolamento di attuazione della normativa Mifid che
aumenta le informazioni dovute agli investitori e sono già operanti le novità
introdotte con le liberalizzazioni sulla estinzione anticipata e la trasferibilità
dei mutui. La class="term">class class="term">action,
invece, deve ancora essere messa alla prova, e molte rimangono le incognite,
soprattutto per l'assenza di adeguate misure di organizzazione, di
qualificazione e soprattutto di specializzazione di una giustizia in grado di
gestire con efficienza procedure così complesse. OCCASIONI MANCATE La più
importante è senz'altro il riordino delle Autorità. Rappresentava uno dei punti
cardine del programma del centrosinistra e si era tradotto in un ambizioso progetto
di legge che semplificava il sistema delle Autorità e cercava di dare coerenza
alla vigilanza sui mercati finanziari, concentrando nella Banca d'Italia i
controlli di stabilità e nella Consob quelli di trasparenza. Purtroppo, e va
detto anche per resistenze interne alla maggioranza che sosteneva il governo,
quel progetto si è arenato nel Parlamento. Analoga sorte ha subito il disegno
di legge che rivedeva la disciplina delle banche popolari che ormai da tempo
immemorabile aspettano, e chissà quanto continueranno ad aspettare, un
intervento legislativo in grado di rimuovere i vincoli regolamentari che
rendono la loro governance autoreferenziale (link su mio articolo su popolari)
e lontana da qualsiasi possibilità di ricambio.
( da "superEva notizie" del
29-01-2008)
Argomenti: Class Action
IL VOSTRO GIORNALE LA PERSUASIONE A cura di Aldo Vincent
Pubblicato il 29/01/2008 " Invia tramite EMAIL " Versione per la
STAMPA " Le vostre opinioni Come ti convinco a scendere in guerra? LA
PERSUASIONE Su www.focus.it dello scorso settembre in edicola, c'è un
interessante articolo di Giovanna Camardo che riprende alcune considerazioni
della Prof. Nicoletta Cavazza docente di psicologia sociale all'Università di
Modena-Reggio E. Articolo interessante anche perché dopo i lavori di Mario
Silvano (in Italia), Vance Pakard (i persuasori occulti) e pochi altri, ci sono
stati pochi aggiornamenti sulla materia che riguarda la pubblicità, le tecniche
di vendita e la propaganda politica e di guerra. La riflessione della prof.
Cavazza si articolano in tre punti fondamentali. Primo: COME FARSI DIRE SI' che
secondo la studiosa è una questione di strategia: 1- scegliere il momento 2-
scegliere l'approccio idoneo 3- scegliere il messaggio più persuasivo che puà
essere: Poi articola la tecnica di persuasione in alcuni punti secondo lei
fondamentali: FARE PER PRIMI UN FAVORE Per sfruttare un principio potentissimo:
la reciprocità: "Fare un favore non richiesto genera un obbligo in chi lo
riceve". Questa spinta è vincente perché alla base di ogni organizzazione
sociale e mette in moto meccanismi automatici atavici. Pensate a coloro che
raccolgono fondi tra i passanti: ti regalano una spilla e POI ti chiedono
un'offerta? ECCESSO NELLA PRIMA RICHIESTA Si ottiene facendo una richiesta alla
quale l'interlocutore certamente risponderà in modo negativo, ma che apre la
strada ad una richiesta più consona il cui assenso sarà agevolato dal rimorso
di aver negato una prima volta. Per esempio: "Mamma, posso andare via per
il fine settimana con gli amici?" "No? Che peccato. Posso almeno
uscire con loro sabato prossimo? OFFERTA VANTAGGIOSA?.MA SCADUTA E' sotto gli
occhi di tutti in questi giorni: le offerte di varie compagnie aeree per andare
in qualsiasi capitale europea per meno di dieci Euro. Attratti dall'offerta
probabilmente ci sederemo al desk dell'operatore turistico scoprendo che tra
tasse, trasporti extra, ed altri ammennicoli, si scopre che il prezzo è salito
attorno ai 150 Euro, il che è molto maggiore della prima offerta, ma
sicuramente competitivo con le tariffe correnti, e da qui la scelta. IL
PRINCIPIO DELLA COERENZA In tutti noi c'è l'impellente necessità psicologica di
essere coerenti con noi stessi e con le persone. Occorre quindi farsi dire un
primo sì con una tecnica chiamata "il piede nella porta". In pratica
si ottiene un primo assenso su una piccola richiesta per poi avanzarne un'altra
più impegnativa. Il principio di coerenza funziona meglio se il comportamento è
pubblico. Succede per esempio, quando ci richiedono una firma per un problema
sociale e poi si avanza la richiesta di un contributo. PARLARNE A PRANZO Già
negli anni '30 lo psicologo Gregory Razran aveva notato che le persone tendono
ad essere più "malleabili" verso la fine di una cena o di uno
spuntino. Se volete attrarre la sua attenzione su punti controversi, fatelo
dopo aver offerto un caffè la caffeina infatti aumenta l'attenzione e le
capacità cognitive. VESTITI PER CONVINCERE Pure il McLuhan sottolinea il fatto
che l'abbigliamento sia una componente della comunicazione di massa. Vestirsi
in modo adeguato potrebbe farci percepire come "integrati" o
addirittura esperti nel settore, quindi affidabili. Basti pensare a quanta
pubblicità (ora vietata) di dentifrici o assorbenti, è stata veicolata da
attori rassicuranti perché recitavano i loro slogan con il camice del medico!
Un'ultima tecnica, a mio avviso piuttosto controversa, infatti decisamente
sconsigliata nelle tecniche di persuasione elaborate negli anni '60 sarebbe: IL
CONTATTO FISICO Sfiorare cioè la persona sul braccio o sulla spalla renderebbe
più personale la richiesta con buone probabilità che essa venga accolta. Il
metodo Fuller invece (Fuller è il venditore di spazzole porta a porta che
contribuì alla rinascita economica degli U.S.A. dopo il crollo del '29)
tracciava un immaginario cerchio attorno all'interlocutore dentro il quale era
pericoloso entrare per non suscitare reazioni contrarie. LA SCUOLA ITALIANA
Negli anni '60 fiorirono molte pubblicazioni sulle tecniche di vendita
importate dagli Stati Uniti. Da noi invece si impose Mario Silvano che nei suoi
corsi di formazione del personale di vendita, basava tutte le argomentazioni
sui sette peccati capitali. Egli infatti asseriva che questi non sono altro che
l'eccesso di una tendenza naturale delle persone. L'Avarizia, poteva essere
usata nelle argomentazioni riguardante il denaro, gli investimenti il
risparmio, l'Ingordigia poteva essere indirizzata per argomentare sul possesso
di cose sempre più belle e via così. L'Ufficio Marketing della Rizzoli Editore
(erano gli anni delle vendite a tappeto di enciclopedie) editò una
pubblicazione interna ad uso dei diplomati che venivano addestrati alle tecniche
di vendita, concentrando le argomentazioni su sei e solo sei MOTIVAZIONI REALI
D'ACQUISTO Che rispondevano all'acronimo: IL CASO I NEDITO L UCRO C OMODITA' A
FFETTIVITA' S ICUREZZA O CCASIONE Premesso che non è una sola motivazione
razionale a determinare l'acquisto ma un cocktail di due-tre motivazioni legate
insieme, per far comprendere il concetto presentavano un grafico con la casa
della signora Maria, il suo macellaio col negozio nella stessa strada, un
minimarket poco distante ma nel medesimo rione, ed il supermercato (allora era
cosa rara!) distante ma che oggi e solo oggi vendevano VITELLA VERGINE
DELL'ARGENTINA. Certamente non si poteva sapere dove la signora Maria sarebbe
andata a comprare la carne oggi, anche se la statistica, che è una scienza esatta,
avrebbe saputo dire in percentuale quali e quante persone si sarebbero spostate
da un punto all'altro. La tecnica invece avrebbe permesso di sapere quali
spinte avrebbero agito sulla signora Maria per l'acquisto della carne di quel
giorno. COMODITA' l'avrebbe fatta scendere di sotto per comprare la carne dal
macellaio abituale, che per il suo rapporto continuativo e personale con la
clientela, avrebbe rafforzato pure la sua SICUREZZA sull'acquisto. IL LUCRO le
avrebbe fatto risparmiare danaro facendo un poco più di strada per un prezzo
migliore al mini market. L'amore per i figli e la famiglia (AFFETTIVITA') le
avrebbe fatto decidere dove comprare per aver la miglior qualità. La vitella
vergine dell'Argentina era un'OCCASIONE (solo per oggi) per provare la
tenerezza di una carne INEDITA, cioè fuori dai canoni della consueta spesa.
MANIPOLARE L'OPINIONE PUBBLICA Chi si ricorda dell'antrace? Quando scoppiò il
caso in America nel solo Ottobre 2001 vennero contati 1.192 articoli e in
Novembre 886. Poi calò il sipario. E l'aviaria? Secondo Naomi Klein, autrice
del best-seller SHOCK ECONOMY, l'allarme mondiale venne lanciato dagli USA dove
la Gilead Sciences ? che aveva come presidente Donald Rumsfield- era
l'usufruttuaria del brevetto Tamiflou, l'unico vaccino (anche) contro
l'aviaria. Questi sono solo due esempi di persuasione collettiva esercitata dai mezzi di comunicazione di massa, o dalla politica
attraverso di essi. Faccio un esempio pratico: ogni giorno agenzie mondiali
battono in media 20.000 notizie di avvenimenti. In Italia le nostre agenzie
"lanciano" 2.000 avvenimenti che possono essere considerate notizie.
Ora fateci caso: il telegiornale ad ogni edizione ne manda in onda una dozzina
che tra le varie edizioni, approfondimenti eccetera possono raggiungere la
quantità di una cinquantina di notizie. La domanda è questa: chi dà la priorità
alle notizie? In parole semplici, chi decide QUALI sono le notizie degne da
essere pubblicate e quali no? Mi pare superfluo sottolineare che il grado di
attenzione dato alle notizie ne determina l'importanza che il pubblico dà ai
fatti. E' quindi fuorviante sentirsi dire dai direttori delle varie testate che
pubblicano quello che vuole il pubblico, perché il pubblico vede quello che gli
si propina e non altro. Si parla tanto in questi giorni in Italia dei
vergognosi incidenti sul lavoro. Circa tre al giorno, ed abbiamo la percezione
che ci sia stato un aumento di questi fenomeni e che ORA vadano fermati. Ma è
dal dopoguerra che le statistiche ci segnalano che in media in Italia sono
morti 1.400 lavoratori all'anno, ma noi abbiamo la percezione che il fenomeno
sia attuale. Anche se non abbiamo la certezza assoluta che i media non siano in
grado di influenzare gli atteggiamenti e le opinioni politiche, mi pare ovvio
d'altra parte, che se gli argomenti diventano importanti perché i media ne
parlano tutti i giorni, allora sarà anche in base a quegli stessi argomenti che
le persone formuleranno i loro giudizi sui politici ed i loro partiti. Ho
trascorso un paio d'anni a Cuba ed ho avuto modo di seguire quasi ogni giorno
il loro telegiornale dal quale MAI ho appreso una notizia luttuosa, una
disgrazia, un incidente stradale, un omicidio. La tecnica era uguale a quella
fascista delle veline dove erano aborrite le notizie di cronaca nera per dare
all'opinione pubblica l'impressione che la criminalità fosse in calo. E' una
mia opinione personale ? ripeto personale- ma credo che queste tecniche si
rifacciano tutte al famoso manuale di Goebbels, sinistro responsabile della
propaganda di Hitler. I mezzi italiani invece, non essendo sottoposti ad
eccessive spinte politiche, hanno sottolineato i fatti di micro criminalità
quotidiana ma lo hanno fatto in maniera così distorta da indurre l'opinione
pubblica a pensare che detti fatti siano tutti a carico della nuova
immigrazione, e sollecitando il Parlamento in molte forme, a discutere
l'argomento della sicurezza nella nostra società. Se la demagogia secondo
Aristotele era la tecnica per governare le masse fingendo di assecondare le
loro aspettative, fu Carl Schmitt a perfezionarne le tecniche con il concetto
amico-nemico la cui tensione creerebbe la normalità sociale. Non solo, ma fu
pure il suo concetto di "nemico fuori dai confini" da indicare alle
masse per aggregarne il consenso (e non mostrare le pecche della politica
interna). Tutti questi concetti si basano sul riflesso atavico della paura
(xenofobia, tensione sociale, perdita del lavoro, timore dei cambiamenti ecc.)
e di tutte le soluzioni proposte per affrontarla e vincerla. I moderni
pubblicitari sono convinti che nelle loro campagne contro i comportamenti
dannosi (fumare, guidare in stato di ebbrezza, andare in moto senza casco ecc.)
i migliori risultati si hanno mostrando le conseguenze del comportamento a
rischio, con immagini di incidenti, ospedali, sangue eccetera. Secondo loro
queste immagini sgradevoli per essere annullate abbisognano della
"raccomandazione" inserita al termine del messaggio (mettete il
casco, allacciate le cinture, ecc.). Io personalmente dubito di queste affermazioni
perché dopo ogni immagine contro il fumo mi viene sempre voglia di accendermi
una sigaretta consolatoria? Per i pubblicitari invece saremmo più portati ad
evitare una perdita che a cercare un guadagno. Usando le stesse tecniche i
leader politici sono oggi in grado di evidenziare, definire e sfruttare gli
oggetti della preoccupazione collettiva. Sono recenti
i casi negli USA, per esempio, dove ponendo l'accento sui pericoli del
comunismo, del terrorismo, sulla minaccia irachena o iraniana, siano riusciti a
far accettare scelte politiche mettendo a tacere l'opposizione e facendo leva
sulla paura. (Per inciso le stesse tecniche vengono usate da Fidel Castro
quando mostra al suo popolo il pericolo di un'invasione americana, ottenendone
cos' il più incondizionato consenso). Se è estremamente difficile far cambiare
squadra di calcio, marca di sigarette oppure orientamento politico a chi ha già
le idee chiare ma anzi va a cercare ogni nuova informazione per cementare le
proprie convinzioni (McLuhan diceva che leggere il giornale al mattino è come
immergersi in un bagno caldo) orientare la propaganda politica verso gli
indecisi e di chi non ha opinioni ben precise è diventata la principale
attività della politica, anche perché soprattutto in Italia, le parti politiche
sono così ben distribuite che una piccolissima parte dell'elettorato può
determinare il successo di una compagine ( L'Unione, che nel 2006 portò al
governo Romano Prodi ebbe una maggioranza di 25.000 elettori, pari agli
spettatori di un piccolo stadio di calcio domenicale). Gli indecisi quindi,
soprattutto quelli che decidono al momento del voto, non sono interessati alle
vicende del governo, alla posizione o moralità dei candidati, o peggio alla
qualità dei programmi, sono invece influenzati da elementi che facendo da
ammortizzatori decisionali rendano loro la scelta rapida e quindi indolore. Le
strategie persuasive quindi, si adattano ai tempi rapidi dell'ultima ora e
dalle strutture tecnologiche messe a disposizione dei partiti. Si lanciano messaggi
semplici e lineari scelti da professionisti pubblicitari. Se i programmi ormai
sono omogenei (nelle promesse, ma poi?) i discorsi redatti da scrittori
professionisti che conoscono l'arte della retorica, sono sempre identici per
scavare una profonda fossa nella memoria della gente, e sempre lunghi, affinché
il discorso che è il contenente possa trasportare il contenuto che è l'immagine
del leader, i suoi capelli tinti, il taglio dei vestiti, e il colore del cerone
che gli dà l'impressione di una persona in perfetta salute. COME TI CONVINCO A
SCENDERE IN GUERRA Se siete arrivati a leggere fino qui ( e me lo auguro di
cuore) conoscete già la maggior parte delle tecniche usate ANCHE per convincere
la gente che scendere in guerra è cosa buona e giusta. La propaganda di guerra,
oltre alle tecniche già analizzate, batte sulle coscienze con ritmi sempre più
parossistici, anestetizzanti. Le principali linee della manipolazione di massa
vertono su dieci punti fondamentali: 1- NOI NON VOGLIAMO LA GUERRA! Vogliamo solo
difenderci dalle azioni del nemico 2- IL SOLO RESPONSABILE DELLA GUERRA E' IL
NEMICO! Se attacchiamo è perché vogliamo anticipare l'aggressione del nemico
(la famigerata guerra preventiva). La decisione della pace o della guerra
dipende solo da lui. 3- IL LEADER NEMICO E' UN MOSTRO! L'operazione più
semplice è paragonare il leader nemico ad Hitler. Qualunque azione egli faccia,
la comunicazione l'accosterà arbitrariamente ad altri avvenimenti che forse non
hanno nulla in comune (Saddam e le due torri, per esempio) per favorire
correlazioni illusorie a sfavore del nemico 4- LA GUERRA PER NOBILI SCOPI Non
emergono mai cause economiche o strategiche (Bush, ha fatto come quei
delinquentelli che non avendo i soldi per pagare il benzinaio, lo rapinano). Il
militarismo tedesco, la pulizia etnica, esportare la democrazia, abbattere il
tiranno, sono tutte nobili motivazioni che nascondono reali e inconfessabili
motivazioni economiche o espansionistiche. 5- IL NEMICO COMMETTE ATROCITA', I
NOSTRI SONO IN MISSIONE DI PACE Le immagini crude degli attentati suicidi
(sbolognati come forma di codardia) fanno da contraltare a quelle dei nostri
soldati che aiutano i civili, abbracciano bambini, e se colpiscono le
popolazioni inermi sono sempre a causa di effetti collaterali, o involontari.
In questa fase si usa molta attenzione ad usare eufemismi invece di termini
reali. 6- IL NEMICO USA ARMI PROIBITE Noi usiamo regole certe ed armi
cavalleresche mentre il nemico no. Nella prima guerra mondiale si accusava il
nemico di usare gas letali (da tutte e due le parti) mentre per attaccare
Saddam, Colin Powel si presentò all'ONU con la famigerata fialetta di antrace.
7- IL NEMICO HA SUBITO FORTI PERDITE, NOI SOLO UN PAIO DI FERITI E se è caduto
un elicottero, forse è per un guasto tecnico? 8- COMPAIONO ARTICOLI DI SOSTEGNO
ALLA GUERRA Vengono messi in campo artisti, intellettuali, star
cinematografiche per far loro dire, qualche volta inconsapevolmente, che siamo
nel giusto, e che la guerra è crudele ma doverosa. 9- LA NOSTRA CAUSA E' PIU'
CHE GIUSTA Gott mit uns Dio lo vuole Gesù Cristo mi consiglia 10- CHI AVANZA
DUBBI E' UN TRADITORE DELLA PATRIA! Questa è poi l'azione più pericolosa per il
libero pensiero perché il conformismo strisciante limita le critiche per non
apparire un disfattista. PER SAPERNE DI PIU': N. Cavazza ? Comunicazione e
persuasione ? Il Mulino R. Cialdini ? Le armi della persuasione ? Giunti A.
Morelli ? Propaganda di guerra - Ediesse Aldo Vincent
http://www.giornalismi.info/aldovincent.
( da "ADN Kronos" del
29-01-2008)
Argomenti: Class Action
Sequestrati un centinaio di contatori. Il provvedimento
è stato disposto dalla procura di Milano. Fino al 15% in più di consumi pagati
e mai erogati. Coinvolti grandi colossi come Snam Rete Gas, Italgas, Aem e
Arcalgas ascolta la notizia commenta 0 vota 0 tutte le notizie di CRONACA
Milano, 29 gen. - (Adnkronos/Ign) - Sono un centinaio i contatori del gas
sequestrati - su campioni mirati per anno, costruzione e modello - dal nucleo
di polizia tributaria della guardia di finanza di Milano nell'ambito
dell'inchiesta avviata dalla procura del capoluogo lombardo su consumi gonfiati
e bollette manomesse. L'indagine, condotta dai pm milanesi Sandro Raimondi e
Letizia Mannella e di cui dà notizia oggi il quotidiano 'La Repubblica',
riguarda contatori del gas tanto vecchi da segnalare consumi superiori a quelli
effettivi e conseguenti rincari 'illeciti' nelle bollette di milioni di
famiglie italiane che si aggirerebbero in media attorno al 10%. Un'inchiesta
che coinvolge grandi colossi dell'energia, come Snam Rete Gas, Italgas, Aem e
Arcalgas, e che, secondo quanto verificato dal perito della procura milanese,
riguarderebbe un totale stimato di circa 500 mila metri cubi di gas pagati e
mai erogati. Nell'indagine sarebbero coinvolti l'ad di Eni Paolo Scaroni, il
numero uno di Snam Rg Carlo Malacarne, Giovanni Locanto dell'Italgas, l'ad di
Aem Giuliano Zuccoli e altri sette manager, tutti accusati a vario titolo di
associazione per delinquere finalizzata alla truffa. La perizia del tecnico è
stata depositata ieri e ha riguardato 55 contatori per uso domestico (alcuni
dei quali talmente usurati da non poter essere misurati) con membrane naturali
che, con il tempo, perdono di elasticità, falsando i valori di gas
effettivamente consumato. Dei 42 passati in rassegna, tutti quelli con membrana
naturale, ovvero una trentina, hanno manifestato margini di errore superiori al
consentito, raggiungendo il picco del 15,2% di gas non erogato rispetto al
pagato. Se le stime fossero veritiere ed estendibili a tutta Italia, sottolinea
il quotidiano di Ezio Mauro, le reti di fornitura del gas distribuirebbero
mezzo miliardo di metri cubi in meno all'anno rispetto a quello che si
farebbero pagare. . E Telefono Blu Sos Consumatori, già pronto a chiedere
l'immediato rimborso alle aziende, parla di almeno 5 milioni di contatori del
gas difettosi. ''La magistratura di Milano sta indagando e se tutto ciò si
avverasse - spiega - significherebbe che da almeno 25 anni le aziende di
erogazione del gas, per la maggior parte le cosidette municipalizzate, hanno
incassato più del dovuto''. Sul piede di guerra anche il Codacons che sta preparando
una class="term">class
class="term">action contro le società che
saranno considerate responsabili nel procedimento penale sui contatori di gas
'truccati'. L'associazione si costituirà parte civile nel processo e invita
''fin da ora gli utenti con contatori vecchi, clienti delle società coinvolte
nei controlli che hanno dimostrato consumi errati, a conservare le bollette del
gas ed inviare al proprio gestore una raccomandata nella quale si chiede il
rimborso delle erogazioni conteggiate e mai effettuate per gli ultimi 5 anni''.
Il Codacons ha deciso anche di presentare un esposto all'Authority per
l'energia elettrica ed il gas.
( da "Giornale.it, Il" del
29-01-2008)
Argomenti: Class Action
Di Redazione - martedì 29 gennaio 2008, 14:46 Milano -
La guardia di finanza, tra ieri e oggi, sta eseguendo il sequestro di poco meno
di 120 contatori di gas di abitazioni private in un comune dell'hinterland
milanese nell'ambito dell'inchiesta dei pm Sandro Raimondi e Letizia Mannella,
su presunte truffe nell'erogazione del gas che coinvolge due società dell' Eni,
oltre alla Italgas e alla Arcalgas. Si tratta di un sequestro a campione sulla
base dei criteri dell'anno di costruzione, installazione e modello dei
contatori. In una consulenza depositata ieri dalla procura si parlava di
differenze tra il gas erogato e quello pagato con punte del 15%. I consumatori
"Risarcire gli utenti di quanto pagato ingiustamente per il gas non
consumato". class="hilite">è la
richiesta delle associazioni dei consumatori, che annunciano una class="term">class class="term">action a tutela dei diritti e
stimano danni forfettari per 120-150 euro a famiglia. Oltre alla class="term">class class="term">action, il Codacons annuncia la
costituzione di parte civile nel procedimento per consentire ai consumatori di
ottenere il rimborso delle maggiori somme pagate. L'associazione guidata da
Carlo Rienzi "invita fin da ora gli utenti con contatori vecchi, clienti
delle società coinvolte nei controlli che hanno dimostrato consumi errati, a
conservare le bollette del gas ed inviare al proprio gestore una raccomandata
nella quale si chiede il rimborso delle erogazioni conteggiate e mai effettuate
per gli ultimi 5 anni".
( da "HelpConsumatori" del
29-01-2008)
Argomenti: Class Action
News PREZZI. Contatori gas, i Consumatori denunciano
rincari fino a 150 euro e minacciano class action 29/01/2008 - 11:41 Gas pagato
in bolletta ma non consumato, con rincari in media del 10% e con punte che
vanno dal 6% fino al 15%. E una stima complessiva di 500 milioni di metri cubi
di gas pagato dai consumatori ma mai erogato. È quanto ha rilevato una perizia
condotta per la procura di Milano su un campione di contatori i cui misuratori
risultano alterati e resa nota da un'inchiesta del quotidiano "la
Repubblica". Ed è levata di scudi da parte delle associazioni di
consumatori, che stimano intorno ai 150 euro annui i rincari indebiti per gli
utenti, chiedono di intervenire attraverso rimborsi e
dichiarano di prepararsi a un'eventuale azione di risarcimento collettivo.
"Il trucco dei contatori del gas che misurano fino al 15% in più del
volume effettivamente erogato deriva non soltanto dai contatori vecchi, ma
anche dal fatto che i contatori misurano il volume e non il peso del gas":
è quanto commenta l'Unione Nazionale Consumatori, per il quale a
interessare l'utente è "il peso del metano contenuto in un metro
cubo". In pratica, un certo volume di gas ha un peso diverso secondo le
condizioni di temperatura e pressione "sulle quali - scrive l'associazione
- si possono fare trucchi, tanto è vero che l'Autorità del gas ha predisposto
da tempo controlli". I contatori di gas domestici hanno una tolleranza di
lettura variabile dal 4 al 6%. Per l'UNC "se l'inchiesta confermerà le
perizie, gli utenti dovrebbero essere risarciti per la differenza almeno a
partire dai 5 anni precedenti, oltre i quali scatta la prescrizione, tenendo
presente che su un consumo di
( da "Lavoce.info" del
29-01-2008)
Argomenti: Class Action
Finanza LE REGOLE E I MERCATI FINANZIARI di Francesco
Vella 29.01.2008 PROVVEDIMENTI Il governo Prodi ha avuto innanzitutto il merito
di integrare e correggere alcuni interventi partoriti, in tutta fretta, al
termine della passata legislatura. Il riferimento è soprattutto alla legge sul
risparmio e alle norme sulla crisi d'impresa. Sono stati interventi correttivi
importanti perché hanno cercato di garantire alle nuove regole un efficace
funzionamento. Il governo è stato coerente con gli impegni comunitari dando
attuazione alle più importanti direttive, ad esempio quella sulla Mifid, sui
prospetti e sull'Opa e addirittura ha presentato un disegno di legge sul
credito al consumo che in parte anticipava i contenuti di una direttiva in
materia approvata la settimana scorsa. E, sempre sul terreno della tutela dei
consumatori, le misure di liberalizzazione hanno contribuito a incrementare la
concorrenza tra gli intermediari e a rendere più trasparenti i rapporti con la
clientela. Con l'ultima Finanziaria è stata poi approvata la nuova disciplina
sulla class="hilite">class="term">class class="term">action
) che dovrebbe consentire un rapido e poco costoso accesso alla giustizia per
gli investitori colpiti dai grandi default. QUANDO SI VEDRANNO GLI EFFETTI
Alcuni effetti già si vedono: ad esempio recentemente la Consob ha emanato il
regolamento di attuazione della normativa Mifid che aumenta le informazioni
dovute agli investitori e sono già operanti le novità introdotte con le
liberalizzazioni sulla estinzione anticipata e la trasferibilità dei
mutui. La class="term">class class="term">action,
invece, deve ancora essere messa alla prova, e molte rimangono le incognite,
soprattutto per l'assenza di adeguate misure di organizzazione, di
qualificazione e soprattutto di specializzazione di una giustizia in grado di
gestire con efficienza procedure così complesse. OCCASIONI MANCATE La più
importante è senz'altro il riordino delle Autorità. Rappresentava uno dei punti
cardine del programma del centrosinistra e si era tradotto in un ambizioso
progetto di legge che semplificava il sistema delle Autorità e cercava di dare
coerenza alla vigilanza sui mercati finanziari, concentrando nella Banca
d'Italia i controlli di stabilità e nella Consob quelli di trasparenza.
Purtroppo, e va detto anche per resistenze interne alla maggioranza che
sosteneva il governo, quel progetto si è arenato nel Parlamento. Analoga sorte
ha subito il disegno di legge che rivedeva la disciplina delle banche popolari
che ormai da tempo immemorabile aspettano, e chissà quanto continueranno ad
aspettare, un intervento legislativo in grado di rimuovere i vincoli
regolamentari che rendono la loro governance autoreferenziale e lontana da
qualsiasi possibilità di ricambio.
( da "Lavoce.info" del
29-01-2008)
Argomenti: Class Action
Giustizia GIUSTIZIA di La Redazione 29.01.2008
PROVVEDIMENTI 1) Il decreto Bersani: elimina tariffe minime, ammette pubblicità
e introduce patto premio - contingency fee - (onorario in proporzione a quanto
si è vinto in causa) per i professionisti e quindi anche per gli avvocati. 2)
Indulto si veda: - Sette mesi dopo l'indulto - Crimini e misfatti a un anno
dall'indulto - L'economia dell'indulto - Le regole dell'indulto 3) Riforma
ordinamento giudiziario si veda: - Una riforma in attesa di giudizio - Riforma
dell'ordinamento giudiziario, la storia infinita 4) class="hilite">Class
class="term">action si veda: - La class="term">class class="term">action nasce orfana - La class="term">class class="term">action all'italiana non aumenta la
responsabilità dei produttori 5) Avvio sperimentale della spending review sul
settore giustizia - proposta avanzata nel Libro verde di modificare la
geografia giudiziaria per aumentare la dimensione dei tribunali (e rendere così
più produttivi i giudici). QUANDO SI VEDRANNO GLI EFFETTI Si tratta di riforme
nella gran parte dei casi strutturali il cui impatto richiede dai due ai cinque
anni per essere misurato. OCCASIONI MANCATE 1) Implementare il Bersani
eliminando l'attuale tariffa a prestazione degli avvocati - che favorisce
congestione, lunghezza dei processi, e mancanza di trasparenza nel mercato dei
servizi legali - con una tariffa a forfait: oltre a incentivare lo sveltimento
dei processi, avrebbe reso realmente incisive le altre innovazioni introdotte
dal Bersani I sulle professioni (pubblicità, contingency fee, tariffe minime)
che così come sono ora rischiano di valere poco. 2) Portare a termine le
proposte di revisione della scala dei tribunali. L'unica riforma che nel
passato ha inciso, anche se poco, su questo, cioè la riforma del giudice unico,
ha prodotto risultati evidenti di recupero di efficienza e abbreviazione dei
tempi dei procedimenti.
( da "Quotidiano.it, Il" del
29-01-2008)
Argomenti: Class Action
Teramo | Il presidente della Provincia di Teramo,
D'Agostino "Ministero, Regioni ed Enti locali possono lavorare insieme per
attuare gli strumenti di riconversione aziendale". Occorre subito un
Governo forte. di Nicola Facciolini Senato della Repubblica Occorre dare subito
all'Italia un Governo forte, credibile ed autorevole anche a livello
internazionale, politicamente determinato a risolvere le crisi aziendali delle
vallate del Vibrata (Teramo) e del Tronto (Ascoli Piceno). Il condizionale è
d'obbligo in quanto potrebbero diventare crisi irreversibili di un sistema
produttivo se non vengono affrontate subito con un intervento coordinato, tra
enti locali e governo nazionale, nell'ottica europea transfrontaliera. C'è
ottimismo al tavolo nazionale del lavoro, a Roma, presso il Ministero dello
Sviluppo Economico. Dove i rappresentanti del governo dimissionario Prodi,
quelli delle Regioni Marche e Abruzzo e delle Province di Teramo e Ascoli, avrebbero
concordato un piano di azione per affrontare questa particolare congiuntura.
“Un risultato importante – afferma il presidente della Provincia di Teramo,
Ernino D'Agostino – frutto dell'impegno e della collaborazione degli enti
locali. Ora siamo chiamati a tradurre in azioni concrete gli strumenti di
riconversione di politica industriale che vengono messi a disposizione dalla
normativa nazionale e regionale”. Secondo Franco Raffaldini, capo della
segreteria tecnica del Ministro Bersani, “la strada da perseguire è quella di
mettere a sistema gli strumenti di politica industriale ed ambientale del
governo e delle regioni così da utilizzare una batteria di strumenti che
favoriscono nuove soluzioni di investimento”. L'incontro era stato convocato
dalla segreteria del Ministro per affrontare la vicenda specifica della
Bluradia di Colonnella e per esaminare la situazione del polo produttivo che
interessa le due sponde del Tronto, fra Teramo e Ascoli. Alla riunione hanno
partecipato, fra gli altri, oltre alle rappresentanze sindacali, il
sottosegretario Pietro Colonnella, il vice presidente della Regione Marche
Luciano Agostini, l'assessore regionale al Lavoro della Regione Abruzzo,
Fernando Fabbiani e il sindaco di Colonnella, Marco Iustini. Da un'analisi prodotta
dal servizio Relazioni industriali della Provincia – elaborata sulla base di
dati acquisiti direttamente o stimati – e presentata al Ministero, sul lato
teramano del Tronto, negli ultimi tre anni, sono andati persi circa 1470 posti
di lavoro. Le ragioni sono diverse, ma riconducibili, sostanzialmente, alla
fine degli sgravi contributivi e al conseguente innalzamento del costo del
lavoro combinato con le complessità di un mercato sempre più globale. Fra le
strade da percorrere, come si legge nel verbale sottoscritto ieri da tutti i
presenti e diffuso in una nota della Provincia di Teramo, “occorre combinare
misure di contrasto per tamponare le emergenze e misure tese a creare nuove
prospettive economiche del territorio. Evitare i licenziamenti collettivi, trattenere, qualificandole, le produzioni esistenti,
favorire processi di riconversione, attrarre investimenti e nuovi soggetti
industriali sono i punti del nostro lavoro”. Poli tecnologici e di ricerca,
bonifiche dei siti, logistica integrata, dovrebbero essere gli obiettivi delle
future azioni che andranno messe a punto sul tavolo nazionale insieme a
Regioni, Enti Locali, Sindacati e Associazioni di categoria. Ecco,
dunque, spiegata l'urgenza di dare al Paese un Governo di legislatura che goda
in Parlamento di un'ampia maggioranza politica per governare e risolvere, tra
l'altro, la crisi economica nel nostro territorio. 29/01/2008.
( da "Velino.it, Il" del
29-01-2008)
Argomenti: Class Action
(AMB) Rifiuti: Lazio crocevia traffici illeciti,nel 2008
più controlli Roma, 29 gen (Velino) - La regione Lazio negli ultimi anni è
stata, ed è tuttora, un crocevia di traffici illegali di rifiuti e il suo
territorio risulta essere coinvolto in molte inchieste. Nell'anno 2007 il
Comando Carabinieri Tutela per l'Ambiente nella Regione Lazio ha effettuato 316
controlli nei diversi settori ambientali - di cui 94 (il 30 per cento del
totale) sono risultati non conformi - tra cui 128 riguardanti l'inquinamento
del suolo e quindi legati al traffico illecito dei rifiuti,
( da "ADN Kronos" del
29-01-2008)
Argomenti: Class Action
Ascolta la notizia commenta 0 vota 0 tutte le notizie di
FINANZA Berna, 29 gen.- (Adnkronos/ats) - In attesa dell'assemblea generale
straordinaria degli azionisti, aumentano le resistenze alle proposte del
consiglio di amministrazione dell'Ubs per ricapitalizzare la banca. Il gruppo
di azionisti Actares - l'associazione per un'economia sostenibile creata nel
2000 - ha fatto sapere oggi di appoggiare le proposte di Profond e di
respingere quelle dei vertici della banca. In particolare, la decisione
dell'Ubs di limitare l'aumento del capitale ai fondi statali GIC di Singapore e
ad un anonimo investitore del Medio Oriente non piace a Profond, fondazione collettiva per le piccole e medie imprese, che vuole
prendevi parte. Profond aveva reso noto che in occasione dell'assemblea in
programma il 27 febbraio chiedera' che le nuove azioni siano offerte ai vecchi
azionisti. In questo modo l'Ubs raccogliera' 13 miliardi di franchi e tutti gli
azionisti sarebbero trattati allo stesso modo. Il progetto e' stato accolto
positivamente da Actares. L'argomento che un normale aumento di capitale non
sia possibile a causa dei costi, della complessivita' e del tempo necessario
non e' credibile, indica Actares in una nota odierna. La situazione non e'
tanto difficile da giustificare un procedimento cosi' radicale.
( da "Reuters Italia" del
29-01-2008)
Argomenti: Class Action
MILANO (Reuters) - La Guardia di Finanza ha sequestrato
questa mattina 119 contatori del gas su ordine della procura meneghina, che sta
indagando sull'ipotesi di una truffa ai danni dei consumatori per bollette
"gonfiate" da contatori malfunzionanti. Lo riferiscono fonti
giudiziarie. I contatori sequestrati appartengono, secondo la fonte, a case
situate nel comune di Bussero, in provincia di Milano, e costituiscono un
campione giudicato rappresentativo in base a criteri di installazione, anno di
costruzione e modello. Prove eseguite in precedenza su un altro gruppo di
contatori da consulenti della procura "hanno evidenziato un errore
possibile medio pari al 6%, con punte superiori al 10%, a sfavore
dell'utente", si legge nel decreto di sequestro. Al fine di verificare
l'attendibilità di queste prime prove, ora la procura ha ritenuto necessario
sequestrare altri contatori. L'inchiesta, guidata dai pm Sandro Raimondi e
Maria Letizia Mannella, è in corso da più di tre anni, ma i nuovi sviluppi sono
stati rivelati oggi dal quotidiano Repubblica, che ha stimato che di vecchi
contatori malfunzionanti ce ne sarebbero ancora circa 5 milioni sparsi nelle
case italiane. Secondo il quotidiano, sarebbero circa 500 milioni i metri cubi
di gas pagati alle aziende ma mai erogati ai consumatori. CODACONS MINACCIA class="hilite">CLASS ACTION Alla luce
dell'inchiesta della procura, il Codacons, associazione di consumatori, ha
annunciato oggi la presentazione di una class="term">class class="term">action
contro le aziende fornitrici di gas e di volersi costituire parte civile nel
processo. "L'associazione annuncia la costituzione di parte civile nel
procedimento per consentire ai consumatori di ottenere il rimborso delle
maggiori somme pagate e prepara una class="term">class class="term">action
contro le società che saranno considerate responsabili nel procedimento
penale", si legge in un comunicato diffuso da Codacons. L'associazione di
consumatori ha anche annunciato di aver presentato un esposto all'Autorità
garante del Gas affinché i contatori vengano rottamati dopo 20 anni e ha
invitato tutti gli utenti con contatori vecchi, clienti delle società coinvolte
nell'inchiesta, "a conservare le bollette del gas ed inviare al proprio
gestore una raccomandata nella quale si chiede il rimborso delle erogazioni
conteggiate e mai effettuate per gli ultimi cinque anni". Continua.
( da "HelpConsumatori" del
29-01-2008)
Argomenti: Class Action
News PREZZI. Contatori gas, i Consumatori denunciano
rincari fino a 150 euro e minacciano class action 29/01/2008 - 17:34 Gas pagato
in bolletta ma non consumato, con rincari in media del 10% e con punte che
vanno dal 6% fino al 15%. E una stima complessiva di 500 milioni di metri cubi
di gas pagato dai consumatori ma mai erogato. È quanto ha rilevato una perizia
condotta per la procura di Milano su un campione di contatori i cui misuratori
risultano alterati e resa nota da un'inchiesta del quotidiano "la
Repubblica". Ed è levata di scudi da parte delle associazioni di
consumatori, che stimano intorno ai 150 euro annui i rincari indebiti per gli
utenti, chiedono di intervenire attraverso rimborsi e dichiarano di prepararsi
a un'eventuale azione di risarcimento collettivo. Italgas
replica: "nessuna truffa a carico dei consumatori finali". "Il
trucco dei contatori del gas che misurano fino al 15% in più del volume
effettivamente erogato deriva non soltanto dai contatori vecchi, ma anche dal
fatto che i contatori misurano il volume e non il peso del gas": è quanto
commenta l'Unione Nazionale Consumatori, per il quale a interessare
l'utente è "il peso del metano contenuto in un metro cubo". In
pratica, un certo volume di gas ha un peso diverso secondo le condizioni di
temperatura e pressione "sulle quali - scrive l'associazione - si possono
fare trucchi, tanto è vero che l'Autorità del gas ha predisposto da tempo
controlli". I contatori di gas domestici hanno una tolleranza di lettura
variabile dal 4 al 6%. Per l'UNC "se l'inchiesta confermerà le perizie,
gli utenti dovrebbero essere risarciti per la differenza almeno a partire dai 5
anni precedenti, oltre i quali scatta la prescrizione, tenendo presente che su
un consumo di
( da "Cellulare
Magazine.it" del 30-01-2008)
Argomenti: Class Action
NEWS Mercoledi 30-01-2008 Attenti ai milioni di SMS
truffa Ordinata dal Garante un'ispezione della polizia postale nei confronti di
uno dei quattro gestori nazionali, forse Tim Il garante per le comunicazioni ha
ordinato ieri alla polizia postale di compiere un'ispezione presso un operatore
di telefonia mobile sospettato di aver partecipato all'invio di SMS truffa che
avvertono l'utente della presenza di finti messaggi in segreteria per
convincerlo a chiamare numeri a pagamento. "All'esito degli accertamenti
l'Agcom adotterà i provvedimenti sanzionatori di competenza", si legge in
un comunicato dell'Autorità, che non ha voluto però rivelare il nome dell'azienda
telefonica coinvolta. Secondo le Associazioni consumatori, tuttavia,
l'operatore sotto ispezione sarebbe Tim. L'ispezione è stata ordinata dopo che
alcune associazioni di consumatori hanno denunciato l'invio di milioni di
messaggi di testo studiati per convincere gli utenti a chiamare un numero a
pagamento, attraverso il quale i truffatori avrebbero già intascato milioni di
euro. "Da qualche settimana ha ripreso piede in Italia la truffa degli sms
con finti messaggi in segreteria, che rimandano a numeri 899 il cui costo della
chiamata, mediamente, è di 12,40 euro più Iva al minuto", ha dichiarato il
Codacons in un comunicato che citava alcuni esempi degli SMS-esca. Alcuni
messaggi sono ad esempio: "E' presente un nuovo messaggio. Ore 10.18 del
28.01.08 (1 messaggio). Per ascolto chiama da fisso 899xxxxxx"; oppure
"Parts express: abbiamo tentato di recapitarle una spedizione al suo
indirizzo. Prego contattarci in orari d'ufficio al numero di telefono 899xxxxxx
per nuova consegna". Secondo l'associazione dei consumatori, i messaggi
sarebbero stati inviati a circa 3 milioni di utenti per un giro d'affari totale
di 20 milioni di euro. Nel tentativo di limitare ulteriori raggiri di questo
genere, l'Agcom ha assicurato che presto introdurrà importanti modifiche al
sistema di numerazione. class="hilite">Nel
frattempo Adusbef e Federconsumatori stanno valutando di iniziare una class="term">class class="term">action contro le truffe legate ai
numeri con tariffazione aggiuntiva 899. "Abbiamo denunciato più volte questi
problemi all'Autorità e al Ministero delle comunicazioni. Fino ad oggi non
abbiamo avuto risposte e le truffe continuano", si legge in una nota.
( da "Resto del Carlino,
Il (R. Emilia)" del 30-01-2008)
Argomenti: Class Action
I protesta, denunce e lanciano una
provocatoria colletta per comprare apparecchi acustici da donare ai vertici
aziendali, "sordi" alle lamentele dei lavoratori. "Nonostante la
nostre ripetute richieste di assunzione di personale e di ripresa delle
trattative sulle problematiche sospese ? scrivono le due sigle in una nota ?
è arrivata una convocazione d'incontro con all'ordine del giorno la
riorganizzazione dell'Area di chirurgia, il progetto di ristrutturazione del
Dipartimento di medicina di laboratorio e il progetto relativo alla
distribuzione dei pasti all'Ausl". L'ordine del giorno, prosegue il comunicato,
"deciso unilateralmente dall'Azienda, pur toccando temi importanti elude
completamente le richieste dei sindacati", per i quali sono altre le
priorità. A partire dalla "grave carenza di personale in quanto sussistono
situazioni a rischio di collasso con turni illegittimi che generano pesanti
conseguenze per la salute dei lavoratori e per la sicurezza degli utenti".
- -->.
( da "Nazione, La
(Nazionale)" del 30-01-2008)
Pubblicato anche in: (Giorno, Il (Nazionale)) (Resto del
Carlino, Il (Nazionale))
Argomenti: Class Action
Gas "fantasma" in bolletta? class="hilite">La
class="term">class
class="term">action del contatore
"Misuratori vecchi". La perizia dei pm scatena i consumatori di
ACHILLE PEREGO ? MILANO ? A GONFIARE Le bollette del gas non sarebbe solo il
caro-petrolio ma anche il sistema di misurazione. Ovvero milioni di contatori
talmente vecchi e malconci da calcolare anche il gas fantasma. Ovvero farci
pagare quello che non consumiamo (in media il 10% in più) per un totale di
almeno 500 milioni di metri cubi all'anno. E' questo l'esito a cui è giunta la
perizia ordinata dai pm milanesi Sandro Raimondi e Letizia Mannella all'interno
dell'inchiesta sulla corretta misurazione dei consumi di gas che aveva già
portato nel maggio del 2007 ad accusare a vario titolo di associazione a
delinquere finalizzata alla truffa i vertici delle principali società del
settore come l'Eni e le controllate Snam Rete Gas e Italgas, la milanese Aem e
l'Arcalgas. Quindi manager del calibro di Scaroni, Malacarne, Locanto e
Zuccoli. Nella scorsa primavera oggetto della denuncia, che aveva fatto
accendere i fari anche all'Authority per l'energia elettrica e il gas, era la
misurazione del gas trasportato nelle grandi reti. Adesso, dai metanodotti si è
passati ai contatori di casa. E il risultato sembra lo stesso: il gas sarebbe
misurato col trucco. Un'ipotesi di reato che ha già fatto scendere in campo le
associazioni dei consumatori pronte, come Codacons e Adoc (che nei prossimi
giorni metterà a disposizione i moduli sul suo sito) ad avviare class="term">class class="term">action contro le aziende per
restituire alle famiglie il maltolto, almeno 120-150 euro all'anno. Sempre
Codacons e Adoc hanno annunciato l'intenzione di costituirsi parte civile nel
procedimento per ottenere il rimborso delle maggiori somme pagate e consigliano
ai consumatori danneggiati di conservare le bollette e inviare al proprio
gestore una raccomandata nella quale si chiede il rimborso delle erogazioni,
rimborso che per l'Unione consumatori ammonterebbe a 150 euro l'anno e varrebbe
per gli ultimi cinque anni. RESPONSABILI della presunta truffa del gas, come
ricorda l'Adiconsum, sono i contatori vecchi che misurano (sbagliando) i metri
cubi. Una denuncia che Adiconsum aveva già fatto (chiedendo all'Authority di
intervenire per verificare quelli installati prima del 1998) e ora viene
avvalorata dalla perizia che ha dimostrato come su una cinquantina di contatori
esaminati (ma ieri la Gdf ne ha sequestrati altri 120 dell'Italgas a Bussero
nel Milanese per ampliare il campione) tutti quelli più vetusti (una trentina)
con la membrana naturale hanno manifestato margini di errore dal 6 fino al 15%.
E calcolando che in Italia sarebbero almeno cinque milioni i contatori con
questa membrana (poi sostituita da quella sintetica) si arriva a 500 milioni di
metri cubi di gas pagato e mai consumato. Del resto, dopo Milano, anche da
Bologna, attraverso l'Uppi, arriva la conferma di almeno cinquanta segnalazioni
ma i casi (con anche reclami a Hera) sarebbero oltre mille. Com'era giù
successo l'anno scorso è arrivata la difesa delle aziende coinvolte. Snam Rete
Gas fa sapere di essere estranea alla perizia non occupandosi di consumatori
finali. Italgas conferma l'assoluta correttezza ed esclude qualsiasi truffa
ricordando come su 6 milioni di suoi contatori solo
( da "Stampa, La" del
30-01-2008)
Argomenti: Class Action
POLITICHE SOCIALI.IL NUOVO ORIENTAMENTO DI REGIONE E USL
I giovani diventano risorsa da investire nella collettività Quando si parla di
giovani, spesso si associa una serie infinita di problematiche legate al
disagio, alla tossicodipendenza, all'alcolismo, al bullismo. Come se gli
adolescenti rappresentassero soltanto un problema sociale da risolvere. Le
nuove prospettive promosse dal Servizio famiglia e politiche giovanili
dell'assessorato alla Sanità promuovono invece le giovani generazioni quali
risorse preziose per lo sviluppo economico e culturale della regione.
"L'importanza del progetto - spiega Patrizia Scaglia, responsabile del
Servizio famiglia e politiche giovanili, intervenuta alla conferenza "Lo
stato dell'arte delle politiche giovanili" - sta nell'ascolto e nel canale
comunicativo aperto con gli adolescenti. In soli 9 mesi abbiamo realizzato ben
45 audizioni verbalizzate in tutti i Comuni e le Comunità montane della
regione. Non abbiamo parlato dei giovani, ma con i giovani e loro hanno
apprezzato molto questa disponibilità delle istituzioni all'ascolto". Nel
2008 il progetto si propone di mettere a disposizione dei Comuni e dei gruppi
giovanili, con un accordo tra Regione e Celva, il Consiglio permanente degli
enti locali, la possibilità di accedere ad un'azione di
supporto consulenziale per dare vita a sperimentazioni locali in ordine alla
partecipazione dei giovani alla vita sociale e municipale. "Entro un anno
- spiega Sabrina Biscaro, educatore professionale dell'Ufficio minori e
politiche giovanili - verificheremo inoltre la possibilità di predisporre un
bando di finanziamento per progetti costruiti da gruppi giovanili
informali". Nei prossimi due anni, inoltre, sarà realizzato il
primo Forum regionale dei giovani, per dare continuità al percorso di ascolto e
confronto fra le parti sociali. La conferenza che si è svolta nei giorni
scorsi, promossa dall'assessorato Istruzione e cultura in collaborazione con
l'Usl, fa parte di un ciclo di 5 incontri dal tema "Adolescenti: mantenere
il contatto" che , come precisa Paola Salino, coordinatrice del
consultorio per adolescenti "Il Pangolo dell'Usl Valle d'Aosta",
permettono un confronto sui progetti esistenti e sulle eventuali proposte
future. Il dato emerso da queste indagini è che sono soltanto 20, su un totale
di 74, i Comuni che in Valle hanno indicato di aver attivato servizi e
iniziative a favore dei giovani. C'è ancora molto da fare.
( da "AltaLex" del
30-01-2008)
Argomenti: Class Action
Cassazione civile , SS.UU., sentenza 28.11.2007 n° 24657
Stampa Crediti ? de cuius ? divisione in ragione delle quote ? insussistenza ?
i crediti entrano a far parte della comunione ereditaria ? sussistenza [art.
1100 c.c.] I crediti del de cuius non si dividono automaticamente tra i coeredi
in ragione delle rispettive quote, ma entrano a far parte della comunione
ereditaria. Ciascuno dei partecipanti alla comunione ereditaria può agire
singolarmente per far valere l'intero credito ereditario comune o anche la sola
parte di credito proporzionale alla quota ereditaria senza necessità di
integrare il contraddittorio nei confronti di tutti gli altri coeredi. La
partecipazione al giudizio di tutti i coeredi può essere richiesta dal
convenuto debitore in relazione ad un concreto interesse all'accertamento nei
confronti di tutti. (1) (1) Per la formula processuale civile del ricorso per
Cassazione, si veda Altalex Formulario Civile diretto da Andrea Ceccobelli.
(Fonte: Altalex Massimario 4/2008. Cfr. nota di Mirella Ciarleglio e nota su
Altalex Mese) SUPREMA CORTE DI CASSAZIONE SEZIONI UNITE CIVILI Sentenza 28
novembre 2007, n. 24657 Svolgimento del processo Tizia, in qualità di erede del
defunto marito Tizio, ha chiesto ed ottenuto dal Tribunale di ... la condanna
della s.n.c. Alfa al pagamento di differenze retributive spettanti al dante
causa in relazione al pregresso rapporto di lavoro intercorso tra il medesimo e
la società. La Corte di Appello di??. con la sentenza oggi denunciata ha
riformato la decisione del primo giudice, dichiarando la nullità della
statuizione di condanna in favore della minore R. e l'inammissibilità
dell'intervento della stessa in grado di appello; ha liquidato le somme dovute
alla sig. Tizio nella misura della quota ad essa spettante. Il giudice
dell'appello ha escluso l'esistenza di un litisconsorzio necessario tra eredi
per i crediti del de cuius. Avverso questa sentenza la soc. Alfa ha proposto
ricorso per cassazione con sei motivi, illustrato da memoria. Tizia resiste con
controricorso. La causa è stata rimessa all'esame delle Sezioni Unite per
l'esame della questione, sollevata con il primo motivo, dell' integrità del
contraddittorio per la mancata partecipazione al giudizio di uno dei coeredi;
questione su cui si è registrato un contrasto di giurisprudenza in ordine alla
configurabilità di un litisconsorzio necessario tra eredi del creditore
nell'azione per il recupero delle somme dovute al loro dante causa. Motivi
della decisione 1. Con il primo motivo di ricorso si denuncia violazione e
falsa applicazione degli artt. 727, 757 e 760 cod. proc. civ. in relazione
all'art. 354 cod. proc. civ. e ai principi processuali generali in tema di
economia di giudizio e contrasto di giudicati. La parte censura la sentenza
impugnata che ha negato la sussistenza di un vizio di integrità del
contraddittorio per la mancata partecipazione al giudizio di Roberta , coerede
di Tizio, escludendo l'esistenza di un litisconsorzio necessario tra i coeredi
nell'azione promossa per l'accertamento del credito del de cuius, ed ha quindi
pronunciato sulla domanda riconoscendo la sussistenza del credito azionato nei
limiti della quota spettante alla sig.ra Tizia. La società ricorrente afferma
invece che la sussistenza del diritto in questione doveva essere accertata nel
contraddittorio di tutti gli eredi. D'altro canto, nel caso di specie non
poteva ritenersi neppure accertata la quota della successione. Il motivo non
merita accoglimento per le seguenti considerazioni. La questione sottoposta
all'esame di questa Corte riguarda la configurabilità di un litisconsorzio
necessario tra gli eredi del creditore nell'azione per il pagamento di somme
dovute al loro dante causa. In materia, si sono registrati orientamenti
contrastanti della giurisprudenza, perché secondo un primo, tradizionale indirizzo
i debiti e i crediti del de cuius si dividono automaticamente tra i coeredi in
ragione delle rispettive quote, operando nel nostro ordinamento il principio
del diritto romano in base al quale nomina et debita ipso iure dividuntur. In
questa linea, Cass. 5 gennaio 1979 n.
( da "Sole 24 Ore, Il" del
30-01-2008)
Argomenti: Class Action
Il Sole-24 Ore sezione: IN PRIMO PIANO data: 2008-01-30
- pag: 10 autore: La polemica. Parla Patrice Leclerc, presidente degli
impiegati azionisti I soci dipendenti: "Bruciato un intero anno di
stipendio" Andrea Malan PARIGI. Dal nostro inviato "N egli ultimi sei
mesi, è come se avessimo perso un anno di stipendio ". Patrice Leclerc,
presidente di Assact- l'associazione degli azionisti dipendenti della Société
Générale - sintetizza così in un'intervista al Sole 24 Ore il loro malcontento.
Quella di Leclerc non è una battuta: i conti sono lì a dimostrarlo. Allora: nei
vent'anni dalla privatizzazione, ogni dipendente della SocGen in Francia ha
investito una volta l'anno nell'azienda, con aumento di capitale riservato.
Ogni anno ha investito in media un mese di stipendio. Quelli che sono in
azienda da vent'anni avevano accumulato a fine 2006 un gruzzolo di 80mila euro
(in media). E il calo degli ultimi sei mesi ha fatto sì che questo si sia
ridotto della metà: i 40mila euro persi sono appunto pari all'incirca a un anno
di stipendio. In tutta l'azienda, comprese le filiali estere, sono in 70mila a
potersi lamentare (compresi molti degli oltre 2mila dipendenti italiani, che da
qualche anno partecipano anch'essi al piano).Il rimbalzo del titolo di ieri,
sulle voci di Opa, è per loro una magra consolazione. Tanto più che la
maxiperdita è destinata anche ad azzerare la parte variabile dei compensi (che
ha raggiunto i 124 milioni di euro l'anno scorso). Quanto all'aumento di
capitale in arrivo (sempre che le azioni vengano offerte in opzione a tutti), i
dipendenti dovranno investire altri stipendi per non lasciarsi diluire. Quanti
lo faranno? Leclerc ammette che"i miei colleghi sono un po'
scoraggiati". Per ora la loro rabbia si tradurrà nella presentazione di
una denuncia contro ignoti,che verrà depositata dall'Assact proprio stamane. Ma
non basta. Al doppio salasso economico si aggiunge la beffa: i dipendenti di
SocGen sono infatti diventati nel tempo il maggiore azionista della banca, con
una quota che a fine giugno 2007 era del 6,8% del capitale e di quasi l'11% dei
diritti di voto; ma non hanno praticamente alcuna voce in capitolo. Il perché
lo spiega Leclerc: le azioni sono attualmente depositate presso un fondo -
denominato E-fund - i cui amministratori sono nominati dall'azienda e dai
sindacati. Se ci fosse un'Opa ostile,per esempio,sarebbero loro a votare per i
lavoratori. "Da tempo - prosegue Leclerc noi
reclamiamo quella rappresentanza collettiva che ora
ci spetta di diritto". La legge è di fine 2006, ma Daniel Bouton,
presidente di SocGen, finora l'ha tirata per le lunghe.Leclerc spera che gli avvenimenti
di questi giorni convincano la banca ad accelerare i tempi: "Se ci fosse
la volontà politica, potremmo farcela in tempo perl'assemblea di maggio ".L'obiettivoè
di eleggere una lista in consiglio d'amministrazione con due o tre
rappresentanti. Leclerc,che in SocGen si occupa di mezzi di pagamento
elettronici, non arriva a chiedere la testa di Bouton: "La prudenza impone
di attendere i risultati delle varie inchieste, perché la situazione non è
abbastanza chiara ". Ma è significativo che abbia parole di comprensione
per Jerome Kerviel. "Non credo gli faremo causa: io, personalmente, sono
contrario. In fondo non ha rubato un euro, si è limitato a nascondere degli
impegni. La colpa è piuttosto dell'ambiente generale del trading ". Oggi
si tiene anche la riunione straordinaria del consiglio d'impresa: i sindacati
chiederanno conto a Bouton e a Jean-Pierre Mustier, patron della banca
d'investimento, delle defaillances e dei nuovi controlli che la banca intende
mettere in atto; oltre a chiedere garanzie sul mantenimento dell'occupazione.
LE MOSSE FUTURE In molti avevano sottoscritto aumenti di capitale riservati
"Non credo faremo causa al collega. Non ha rubato un euro. La colpa? Del
trading".
( da "Corriere del
Mezzogiorno" del 30-01-2008)
Argomenti: Class Action
Corriere del Mezzogiorno - CASERTA - sezione: OPINIONI -
data: 2008-01-30 num: - pag: 15 categoria: REDAZIONALE A PROPOSITO DI
DISCONTINUITA' Tolstoj, per capire da dove si riparte per cambiare davvero di
MARIO MATTIOLI C aro direttore, nei giorni scorsi, durante la presentazione di
un progetto di riorganizzazione aziendale imperniato sulla cultura del
cambiamento, è apparsa una slide che riportava la seguente frase di Tolstoj:
"Tutti pensano a cambiare l'umanità e nessuno pensa a cambiare se
stesso". Ho riflettuto a lungo sul suo significato, specialmente con
l'ottica aziendale, che porta a considerare che tutto ciò che non è corretto è
fatto dagli altri e non da me, che se gli altri si comportassero come mi
comporto io tutto sarebbe corretto, quindi che è necessario
che gli altri si uniformino a me per ottenere azioni e procedure corrette. Insomma,
la solita storia, grandissimo alibi per evitare di fare una sana autocritica.
Improvvisamente mi sono anche reso conto di quanto attuale sia questo modo di
pensare rapportadolo alla società civile, specialmente in questo particolare
momento storico, e specialmente oggi a Napoli e in Campania. Siamo
sommersi dalla munnezza e chiediamo con forza le dimissioni dei vertici
istituzionali. I vertici istituzionali rispondono che la maggior parte di chi
oggi chiede conto e ragione hanno, a vario titolo, "campato" nel
recente passato proprio grazie ai favori di coloro di cui chiedono la testa.
Siamo alle solite, inutili, sterili e grottesche polemiche. La politica senza
controllo crea il mostro della massimizzazione del profitto di chi la esercita,
quasi fosse un'azienda. Invece chi la esercita deve avere l'etica di
massimizzare i servizi e le necessità della collettività che lo ha eletto
minimizzandone i costi di realizzazione. Deve cioè riparare strade che non si
rirompono dopo aver consegnato un cantiere, deve fare i conti di quanta
immondizia si produce e prevederne lo smaltimento regolare, attraverso
l'adozione di quanto necessario per non intasare il sistema, deve provvedere ad
una buona sanità, sia dal punto di vista delle infrastrutture che da quello della
qualità del personale medico e paramedico e così via. Se tutto ciò fosse stato
fatto correttamente non dovremmo assistere ai numerosi processi giudiziari i
cui imputati, vertici delle istituzioni, sono accusati di avere operato in modo
personalistico e clientelare, esattamente agli antipodi del comportamento etico
che avrebbero dovuto sentire la necessità e l'obbligo di assumere, in quanto
pubblici amministratori. La società che non controlla, e che non si indigna se
non quando si arriva ben oltre l'umano limite di sopportazione di situazioni
ormai patologiche, è anch'essa colpevole. Quando poi, così come asserito da
rappresentanti della politica, "campa" grazie ai favoritismi degli
stessi politici, è doppiamente colpevole. Allora, per sopravvivere non solo
noi, ma specialmente le future generazioni, dobbiamo avere il coraggio di
cambiare noi stessi per sperare di cambiare l'umanità. Per cambiare in modo
vero dobbiamo creare un corto circuito con il passato, un'azione di
discontinuità (termine oggi assai in auge), adottando un comportamento che veda
la collettività al centro e non noi stessi come singoli e applicando regole di
educazione civica. Ma dobbiamo anche pretendere che chi noi eleggiamo per
governarci lo faccia in maniera trasparente, etica, massimizzando il livello di
servizi per la collettività, senza immaginare di dover sistemare se stesso e la
sua famiglia (magari allargata) e le future generazioni. Siamo noi cittadini
che abbiamo il diritto, ma anche il dovere, di chiedere conto e ragione delle
azioni della politica. Dobbiamo imparare a denunciare i comportamenti scorretti
dei singoli e dei politici per iniziare un ciclo virtuoso. Io sono pronto ad
impegnarmi per realizzare qualcosa. Sarei veramente curioso di sapere se sono
solo. \\ Cambiare noi stessi per sperare di cambiare l'umanità.
( da "marketpress.info" del
30-01-2008)
Argomenti: Class Action
Roma, 30 gennaio 2008 - Nel 2007 il Comando Carabinieri
Tutela per l'Ambiente nella Regione Lazio ha effettuato 316 controlli nei
diversi settori ambientali; 94 (il 30% del totale) sono risultati non conformi,
le persone segnalate sono state 102, quelle arrestate 19 e i sequestri 43, per
un valore totale di ventisei milioni di euro. Lo comunica il Comando
Carabinieri per la Tutela dell'Ambiente Nucleo Operativo Ecologico di Roma che
questa mattina, insieme all'assessorato all'Ambiente della Regione Lazio, ha
presentato i risultati dell'azione di contrasto proprio ai reati ambientali.
Per incrementare e rendere più efficace il contrasto degli illeciti in materia
ambientale nel 2007 il Noe Roma del Comando Carabinieri Tutela per l'Ambiente in
accordo con la Regione Lazio Direzione Regionale Ambiente e Cooperazione tra i
Popoli ha stipulato un protocollo d'Intesa al fine di sviluppare la
collaborazione e controllare l'applicazione delle norme a tutela dell'ambiente.
L'accordo prevede la realizzazione di: scambio di informazioni e di dati non
sensibili per migliorare l'attività conoscitiva e l'efficacia complessiva dei
controlli e delle attività di vigilanza su tematiche di comune interesse;
rafforzamento dei livelli di tutela e salvaguardia ambientale con particolare
riferimento al miglioramento della qualità delle diverse componenti ambientali
(aria, acqua, suolo, sottosuolo); miglioramento della comunicazione tra i
cittadini e le istituzioni e tra i vari soggetti istituzionalmente preposti alle
attività di prevenzione e repressione degli illeciti ambientali; prevenzione di
infiltrazioni da parte della criminalità organizzata nazionale ed
internazionale nella Regione Lazio nello specifico settore ambientale;
partecipazione alle iniziative di informazione, formazione e aggiornamento del
personale impiegato nelle attività ispettive di competenza. "Le attività
di controllo e di repressione dei delitti ambientali -ha affermato Filiberto
Zaratti, Assessore all'Ambiente e Cooperazione tra i Popoli, durante la conferenza stampa che si è svolta alla Regione Lazio-
rappresentano un'efficace azione di tutela ambientale. Per questo motivo
l'assessorato regionale ha inteso rafforzare e incrementare la già efficace
azione dei Nuclei Operativi Ecologici dei Carabinieri per la Tutela
dell'Ambiente del Lazio con la sottoscrizione di un Protocollo d'intesa
triennale. Dai dati che presentiamo oggi, emerge netta la predominanza
di due tipologie di delitti ambientali: quelli legati all'inquinamento di
acque, suolo e aria, e quelli legati all'abusivismo edilizio".
"Analizzando le singole operazioni condotte dal Noe ? ha proseguito
Zaratti - emergono chiari i settori nei quali bisogna perseguire nelle azioni
di vigilanza. L'operazione "Sabbie mobili", ad esempio, dimostra
quanto sia necessario tenere sotto controllo tutti passaggi dello smaltimento
dei rifiuti, anche quelli provenienti dal ciclo della depurazione. Dietro il
perpetuarsi di reati ambientali spesso si celano organizzazioni criminali, che
lucrano sul traffico illecito di rifiuti. È necessario continuare a lavorare
sia sul fronte della repressione, che su quello della prevenzione, promuovendo
campagne informative verso i cittadini per un corretto utilizzo delle risorse
ambientali. Non possiamo tollerare che l'azione criminosa e illegale di alcuni,
spesso considerata scorciatoia per aggirare regole e norme, diventi un costo
sociale insostenibile per la collettività, sia in termini di danni al
patrimonio comune che di risorse pubbliche spese per ripristinare i beni
violati". . <<BACK.
( da "Corriere della
Sera" del 30-01-2008)
Argomenti: Class Action
Corriere della Sera - MILANO - sezione: Cronaca di
Milano - data: 2008-01-30 num: - pag: 7 categoria: REDAZIONALE I periti:
addebitati fino a
( da "marketpress.info" del
30-01-2008)
Argomenti: Class Action
GGIORI SOMME PAGATE Roma, 30 gennaio 2008 -
Dall'indagine sui contatori del gas e dalla perizia depositata in Procura a
Milano emerge con chiarezza che i clienti pagavano per un gas mai consumato.
Ora il Codacons dichiara guerra alle società del gas coinvolte nell'indagine e
chiede loro la restituzione di quanto indebitamente percepito. L'associazione
annuncia la costituzione di parte civile nel procedimento per consentire ai
consumatori di ottenere il rimborso delle maggiori somme pagate e prepara una class="hilite">class="term">class class="term">action
contro le società che saranno considerate responsabili nel procedimento penale.
Il Codacons invita fin da ora gli utenti con contatori vecchi, clienti delle
società coinvolte nei controlli che hanno dimostrato consumi errati, a conservare
le bollette del gas ed inviare al proprio gestore una raccomandata nella quale
si chiede il rimborso delle erogazioni conteggiate e mai effettuate per gli
ultimi 5 anni. I cittadini interessati a partecipare ad una eventuale class="term">class class="term">action possono contattare le sede
Codacons di Milano o scrivere agli indirizzi email codacons. Classclass="term">action@libero. It o codacons.
Milano@libero. It. Il Codacons ha deciso anche di presentare un esposto all'
Authority per l'energia elettrica ed il gas. Considerato che dopo un certo
numero di anni i contatori non sono più affidabili, guarda caso a danno
dell'utente, il Codacons chiede all'Authority di stabilire che dopo 20 anni di
utilizzo i contatori devono essere cambiati. Infine, considerato che i consumi
anomali sono di difficile individuazione da parte dell'utente anche per
l'incomprensibilità delle bollette, specie se di conguaglio, il Codacons chiede
all'Authority di intervenire anche in tal senso. . <<BACK.
( da "Repubblica, La" del
30-01-2008)
Argomenti: Class Action
Pagina V - class="hilite">Milano
Le associazioni studiano la class="term">class class="term">action.
E lo scandalo arriva in Comune: "Assessore e Aem diano spiegazioni"
Gas, la rivolta dei consumatori "Chiediamo il risarcimento per i contatori
truccati" "Simini e Aem riferiscano in commissione".
All'indomani dell'inchiesta di Repubblica sulle bollette gonfiate del gas, il
centrosinistra chiede trasparenza all'amministrazione comunale: "Fatto
gravissimo, incrinato il rapporto di fiducia tra utenti e aziende
erogatrici". L'assessore alle infrastrutture Bruno Simini minimizza:
"Chiedano ad Aem, la vicenda compete a loro. E sapranno spiegare".
Sul piede di guerra le associazioni dei consumatori, pronte a raccogliere
adesioni per lanciare una class="term">class class="term">action:
"I ricorsi potenziali sono 150mila, possibile un risarcimento di 1500 per
utente". Intanto il call center di A2a è stato tempestato per tutta la
giornata dalle chiamate di cittadini disorientati. Agli operatori del call
center è stato consegnato un decalogo con le domande e le risposte più
frequenti: i contatori più a rischio, il calcolo dell'effettivo consumo, la
possibilità di sostituire i contatori installati prima del 1990, le
responsabilità per gli errori nel conteggio. DE RICCARDIS, MONESTIROLI E PISA
ALLE PAGINE II E III.
( da "Repubblica, La" del
30-01-2008)
Argomenti: Class Action
Pagina VI - Milano Lo scandalo gas arriva in
Comune il Pd: assessore e Aem chiariscano I consumatori: "class="hilite">Class class="term">action
per 150mila utenti truffati" Sandro Miano (Movimento consumatori):
"La soluzione? Sconto del 25% per un anno" Simini: "Palazzo
Marino non c'entra, chiedete ad A2A" MASSIMO PISA Associazioni dei
consumatori pronte alla class="term">class class="term">action,
centrosinistra all'attacco con richiesta di convocazione d'urgenza della
Commissione bilancio, privatizzazioni e aziende partecipate. Lo scandalo
bollette gonfiate, all'indomani dell'inchiesta pubblicata da Repubblica,
minaccia di avere ripercussioni a cascata in sede politica e giudiziaria. Con
almeno quattro associazioni pronte ad agitare lo spettro dell'azione
collettiva. Per Adoc è possibile prevedere una richiesta di rimborso di 1500
euro per utente. "Siamo pronti a costituirci parte civile - commenta il
presidente Carlo Pileri - nei prossimi giorni predisporremo i moduli sul
sito". Anche Codici si propone: "La class="term">class class="term">action
è possibile - spiegano dal Centro per i Diritti del cittadino - le aziende
distributrici hanno lucrato miliardi di euro a spese dei consumatori". Il
Codacons "dichiara guerra alle società del gas coinvolte
nell'indagine" e invita gli utenti interessati alla class="term">class class="term">action
a contattarli all'indirizzo di posta codacons. Milanolibero. it. Pronti pure al
Movimento Consumatori, che riceve adesioni all'indirizzo
infoassoconsumatorimilano. it. "A Milano i potenziali ricorrenti - spiega
il presidente Sandro Miano - sono 150mila. Tanti? Per Parmalat hanno chiesto il
risarcimento in 400mila. Credo che una soluzione sarebbe uno sconto del 25% sul
gas per il prossimo anno a chi è stato danneggiato, o una transazione erga
omnes per gli ultimi dieci anni". Infine l'Adiconsum chiede una
"verifica della taratura di tutti i contatori del gas installati prima del
1998, il rimborso degli importi indebitamente addebitati ed eventuali sanzioni
amministrative alle società coinvolte". Fronte compatto e opposizione a
Palazzo Marino in subbuglio. "Se le notizie apparse sulla stampa
corrispondessero al vero - considera Aldo Ugliano del Pd - si incrinerebbe un
rapporto di fiducia tra utenti ed aziende erogatrici, e in tempi come questi
ciò non contribuisce alla credibilità delle istituzioni. Sarebbe opportuno che
la competente commissione consiliare fosse riunita con urgenza, alla presenza
dell'assessore Simini, per far conoscere gli orientamenti dell'amministrazione
comunale". Rincara la dose il capogruppo Marilena Adamo: "Urge una
presa di posizione di Simini e Zuccoli. Se il fatto è vero, è gravissimo.
Scrivano una lettera a tutti gli utenti sulle condizioni di trasparenza del
servizio". Il verde Maurizio Baruffi chiede che anche Aem riferisca in
commissione: "è bene fare la massima chiarezza possibile, anche perché tra
poco ci saranno le nomine al cda di A2A e la vicenda potrebbe pesare".
Basilio Rizzo, Lista Fo, ricorda l'interrogazione presentata a settembre:
"Risposero che, nonostante le indagini in corso, erano sereni. Personalmente
non avevo dubbi sulle irregolarità. è grave per tutti i milanesi ed è una
brutta figura per l'amministrazione". L'assessore alle Infrastrutture
Bruno Simini respinge la richiesta di presentarsi in commissione:
"Chiedano ad Aem, la vicenda dipende da loro. E ho fiducia che sapranno
dare spiegazioni adeguate". Attendista anche Giacomo Beretta di Forza
Italia: "Prima di una commissione ad hoc aspetterei la posizione di Aem.
L'ipotesi, se vera, è inquietante. Ma non penso che ci possa essere stato dolo".
Scettico anche il leghista Matteo Salvini: "Anch'io, da utente, se ho
pagato in più chiederò un risarcimento. Ma fatico a credere, da consigliere ed
estimatore dell'azienda, a un errore di Aem. E finché ci sono indagini in corso
è inutile che riferiscano in aula".
( da "Centro, Il" del
30-01-2008)
Argomenti: Class Action
Teramo Piano per le industrie nella vallata
del Tronto Alla Bluradia gli ex dipendenti bocciano l'ipotesi di salvataggio
del ministero L'azienda di Colonnella è il primo intoppo nelle strategie
elaborate a Roma ANTONELLA FORMISANI COLONNELLA. Sul versante teramano della
vallata del Tronto, negli ultimi tre anni, sono stati persi 1.470 posti di
lavoro. E' il risultato di una ricerca della Provincia presentata lunedì
all'incontro al ministero dello Sviluppo economico sulle crisi aziendali della
zona. Incontro in cui la Regione Abruzzo ha proposto un protocollo d'intesa per
un intervento nell'area Val Vibrata-Valle del Tronto. L'assessore regionale al
lavoro Fernando Fabbiani, ritiene che "occorre combinare misure di
contrasto per tamponare le emergenze e misure tese a creare nuove prospettive
economiche del territorio". Scopo del protocollo d'intesa proposto, come
si legge ancora nel verbale, é quello di "evitare
licenziamenti collettivi, trattenere, qualificandole, le produzioni esistenti,
favorire processi di riconversione, attrarre investimenti e nuovi soggetti
industriali". Al riguardo "sarà decisiva la collaborazione tra
ministero dello Sviluppo economico, le Regioni, gli Enti locali, le
associazioni di categoria e sindacali". Fabbiani ha precisato che
"l'intervento straordinario in Val Vibrata, Valle del Tronto e Piceno, si
rende necessario poiché gli indicatori economici di quell'area sono negativi,
con numerosi insediamenti produttivi in difficoltà che fanno segnare una
controtendenza rispetto alle altre aree dell'Abruzzo". In sostanza i
rappresentanti del governo, quelli delle Regioni Marche e Abruzzo e delle
Province di Teramo e Ascoli, hanno concordato un piano di azione per affrontare
questa particolare congiuntura. "Un risultato importante", afferma il
presidente della Provincia di Teramo, Ernino D'Agostino, "frutto
dell'impegno e della collaborazione degli enti locali. Ora siamo chiamati a
tradurre in azioni concrete gli strumenti di riconversione di politica
industriale che vengono messi a disposizione dalla normativa nazionale e
regionale". Secondo Franco Raffaldini, capo della segreteria tecnica del
ministro Bersani, "la strada da perseguire è quella di mettere a sistema
gli strumenti di politica industriale ed ambientale del governo e delle regioni
così da utilizzare una batteria di strumenti che favoriscono nuove soluzioni di
investimento". Poli tecnologici e di ricerca, bonifiche dei siti,
logistica integrata, dovrebbero essere gli obiettivi delle future azioni che
andranno messe a punto sul tavolo nazionale insieme a Regioni, enti locali,
sindacati e associazioni di categoria. L'incontro era stato convocato dalla
segreteria del ministro per affrontare la vicenda specifica della Bluradia di
Colonnella e per esaminare la situazione del polo produttivo che interessa le
due sponde del Tronto, fra Teramo e Ascoli. Per quanto riguarda in particolare
la crisi della Bluradia, azienda di Colonnella che produceva radiatori,
"il ministero ha preso atto della disponibilità dell'azienda a stipulare
con le organizzazioni sindacali un nuovo accordo che consenta ai lavoratori di
optare per la cassa integrazione guadagni in deroga o per la mobilità".
Un'ipotesi che proprio ieri mattina, nell'assemblea degli ormai ex dipendenti
della Bluradia "è stata ritenuta non percorribile per una serie di
ostacoli tecnico-burocratici che adesso esistono, visto che i licenziamenti
sono ormai stati già avviati", osserva Giampiero Dozzi, segretario
provinciale della Fiom Cgil.
( da "Vnunet.it" del
30-01-2008)
Argomenti: Class Action
Versione stampabile class="hilite">Una
class="term">class
class="term">action da un miliardo di
dollari contro Verizon I costi di rescissione di un contratto sono al centro
della maxi azione collettiva contro Verizon Wireless
VNUnet.it 30-01-2008 Advertisement Una tariffa di rescissione di un contratto è
al centro della più salata class="term">class class="term">action
della telefonia mobile Usa: un'azione collettiva da un
miliardo di dollari contro Verizon Wireless. La termination fee imposta da
Verizon Wireless ai suoi utenti era di 175 dollari ciascuna e si basava su una
clausola relativo a un danno di difficile quantificazione. Verizon e Palm sono
stati oggetto di un'altra class="term">class class="term">action,
appena conclusa, in cui gli utenti hanno chiesto i danni per essere stati
costretti a rescindere il contratto con Verizon a causa del malfunzionamento di
Treo 650 e Treo 600, che avevano richiesto numerose riparazioni e sostituzioni.
( da "Repubblica, La" del
30-01-2008)
Argomenti: Class Action
Economia Truffa del gas, class="hilite">nuovi
sequestri consumatori: sarà class="term">class class="term">action
Italgas: "Noi siamo in regola Già avviata la sostituzione dei
contatori" WALTER GALBIATI EMILIO RANDACIO MILANO - Nuovi sigilli ai
contatori. Il Nucleo di Polizia Tributaria di Milano ha sequestrato ieri circa
120 misuratori del gas nel comune di Bussero, nella provincia di Milano.
Un'operazione svolta nell'ambito dell'inchiesta condotta dai pm Sandro Raimondi
e Letizia Mannella sulle anomalie nel conteggio dei consumi del gas. Si tratta
di un sequestro a campione sulla base dei criteri dell'anno di costruzione, di
installazione e modello dei contatori, che in questo caso riguarda l'azienda
Italgas, una controllata dell'Eni coinvolta, insieme con Snam Rete Gas, Aem
Milano e Arcalgas nelle indagini. Il reato ipotizzato è truffa. La misura
effettuata dai contatori "viene - si legge nel decreto di sequestro -
fortemente influenzata dalla vetustà del parco contatori, nel senso che più è
vetusto l'impianto di misurazione più alta è la percentuale di errore in danno
del consumatore finale che vede calcolata ai fini della fatturazione una
quantità di prodotto maggiore rispetto a quella effettivamente erogata". I
contatori sono costituiti da decine di componenti "ai quali viene
richiesto di funzionare per decenni totalizzando decine di milioni di cicli. Ne
consegue che il mantenimento del livello di precisione (...) tende a
diminuire". Secondo una perizia della procura, i contatori più obsoleti e
comunque tutti quelli che funzionano con una "membrana naturale"
tendono a conteggiare in modo sbagliato il passaggio del gas con punte di
errore che nel peggiore dei casi si spingono fino al 15%. Italgas ieri ha
affermato di "non aver ricevuto alcuna notifica di provvedimento di
sequestro", sottolineando peraltro di utilizzare "i propri contatori
nel pieno rispetto della normativa vigente". Una lettera interna del
gruppo Eni, datata 14 dicembre 2007 e che la Repubblica ha potuto consultare
segnala che le sostituzioni dei contatori che alla fine del 2006 avevano oltre
25 anni di età sono partite nel gennaio 2008. "Gestiamo 6 milioni di contatori,
rispetto ad un parco nazionale di 20 milioni - afferma dal canto suo Italgas -.
Meno di un terzo, 1,8 milioni, superano i 25 anni e sono oggetto di un piano di
sostituzione fisiologico iniziato nel 2006 e che si svilupperà nei prossimi 5
anni". "La misurazione del gas è corretta", ha dichiarato sempre
ieri Bruno Tani, il presidente dell'Anigas (Associazione nazionale industriali
gas), volendo tranquillizzare i clienti delle reti di distribuzione.
"Questa non è una difesa d'ufficio - sostiene Tani - ma è basata su
riscontri quotidiani su oltre 20 milioni di clienti. I numerosi controlli
effettuati dalle aziende rilevano una situazione rassicurante e normale, la
misura è entro i limiti di tolleranza previsti dalle normative". Intanto
però sono partite le prime contromosse delle associazioni dei consumatori. Il
Codacons e L'Adoc hanno annunciato l'avvio di una class="term">class class="term">action
contro le società che saranno considerate responsabili. Le associazioni si
vogliono costituire parte civile per ottenere il rimborso delle maggiori somme
pagate. L'ipotesi è di 150 euro a famiglia. L'Adiconsum, invece, ha chiesto
all'Autorità per l'Energia e il Gas la taratura di tutti i contatori.
( da "Tempo, Il" del
30-01-2008)
Argomenti: Class Action
L'Adoc è pronta a una class="term">class class="term">action
e ricorda che "già dalla scorsa estate aveva denunciato l'imprecisione
della taratura di molti contatori del gas" ed esprime
"apprezzamento" per l'indagine in corso. "I difetti di
misurazione rilevati - si legge nel comunicato - hanno portato a conteggiare un
consumo più elevato fino al 15%". Home Interni Esteri prec succ Contenuti
correlati Mammuth Latina battono Napoli e allungano in classifica
"Inaccettabile il declassamento
dell'aeroporto" Borse, debole la Cina. L'Europa tiene CAMPOBASSO Duecento milioni
di euro nella Finanziaria del ... Cala l'antisemitismo in Europa secondo un
rapporto dello Stato di Israele Shoah, ricordo indelebile Giornata della
memoria Manifestazioni in tutta Italia Oggi a Roma convegno su "Olocausto
e negazionismo" Utilizzo fondi europei, Molise primo "Siamo pronti a
costituirci parte civile - commenta Carlo Pileri, presidente dell'Adoc -
qualora class="hilite">venissero rilevate
responsabilità penali e i nostri avvocati stanno predisponendo una class="term">class class="term">action per il risarcimento degli
utenti danneggiati. Nei prossimi giorni predisporremo i moduli della class="term">class class="term">action sul nostro sito e nelle
sedi territoriali. Riteniamo che in media ogni utente dovrebbe essere
rimborsato di 1.500 euro, calcolando il 15% di consumo maggiore del dovuto per
5 anni". Per l'Adoc, d'ora in poi, si potrebbero risparmiare fino a 750
euro l'anno. "Con la riduzione dell'Iva al 10% e con un minore consumo del
15%, le tariffe del gas dovrebbero scendere a 1.550 euro l'anno di media, 750
euro in meno rispetto alle attuali - conclude Pileri - un risparmio ottenuto
anche grazie all'impegno dell'Adoc". Vai alla homepage 30/01/2008.
( da "HelpConsumatori" del 30-01-2008)
Argomenti: Class Action
News CLASS
ACTION. Uno studio legale torinese si schiera contro, HC intervista l'avv.
Commodo 30/01/2008 - 11:40 Lo studio legale torinese Ambrosio & Commodo da
anni difende i consumatori nelle loro battaglie non proponendo solo soluzioni
ai problemi ma servizi completi di consulenza, anche attraverso la rete
internazionale www.in-law.net che permette di operare in sinergia con studi in
altri paesi. Attualmente è impegnato contro la class action in salsa italiana
varata dal governo Prodi. Helpconsumatori ha incontrato uno dei fondatori,
l'avvocato Stefano Commodo, per capire perché. D. Avvocato Commodo, come si
pone il vostro studio nei confronti della class action? R. Nei confronti in
generale dell'istituto della class action ci poniamo in modo molto positivo. Se
ci riferiamo invece a come in concreto sia stato introdotto nel nostro ordinamento,
in particolare con l'ultima Legge Finanziaria, il nostro giudizio è purtroppo
fortemente negativo. Questo capita perché si è voluto introdurre tale istituto
senza un'adeguata riflessione sulla realtà culturale del nostro paese, operando
invece sotto la spinta emotiva e producendo il classico "topolino"
che ben poco potrà correggere le deviazioni del sistema e tutelare i
consumatori. Negli Stati Uniti la class action è indirettamente a tutela dei
consumatori, ma sostanzialmente mira a correggere gli eccessi del sistema
capitalistico: i danneggiati a volte di importi di scarsa rilevanza, ma di
grande incidenza se moltiplicati per un'infinita serie di rapporti, come
abitualmente avviene in una società capitalistica di massa, sono messi insomma
in condizione di "correggere" il sistema. Chi inizia una class action
negli Stati Uniti, pertanto, a volte anche per questioni di principio, potrà
senza rischio (no win/no fee) ottenere quanto gli spetta, vedendosi
riconosciuto una cospicua voce risarcitoria a titolo di "danno
punitivo". Tutto questo non è stato considerato dalla normativa italiana,
che per di più limita il concreto utilizzo di questo istituto all'iniziativa di
associazioni, mentre l'iniziativa dei cittadini dovrebbe essere libera. A
conferma della volontà di svolgere un ruolo attivo nel dibattito che si sta
sviluppando intorno alle recenti novità legislative, gli avvocati del nostro
studio Marco Bona e Paolo Buzzelli, insieme al prof. Claudio Consolo, stanno
per pubblicare con l'editore Ipsoa "Obiettivo class
action: l'azione collettiva risarcitoria" in cui viene proprio posto l'accento sui
limiti dell'introduzione della class action nell'ordinamento italiano. D. Oltre
alla class action di che cosa si è occupato recentemente lo studio? R. Gli ultimi
e più significativi risultati li abbiamo avuti a favore di tanti clienti,
soprattutto emofilici, in materia di danni da trasfusione e/o da farmaco.
Tuttora assistiamo clienti contro strutture sanitarie e del Ministero della
Salute. Tra le cause collettive più importanti ricordo quella di circa
cinquecento emofilici italiani e familiari di emofilici in corso negli Stati
Uniti (che nel complesso vede la partecipazione di quasi tremila persone da 25
Nazioni diverse del mondo) nei confronti di grandi case farmaceutiche (Bayer,
Baxter, Aventis Behring, Alpha), accusate di aver messo in vendita, tra la fine
degli anni '70 e la fine degli anni '80, prodotti infetti dai virus dell'HIV
(AIDS) e dell'HCV (Epatite C). Ciò che ci ha dato più soddisfazione è che la massiccia
iniziativa giudiziaria è stata una delle spinte per una legislazione più
attenta nei confronti del paziente-consumatore e per il riconoscimento del
livello sociale di tali danni diffusi, tanto da spingere il precedente e
l'attuale governo ad inserire nelle finanziarie lo stanziamento di importanti
fondi per le necessarie transazioni risarcitorie. Un altro campo cui
recentemente abbiamo dedicato molta attenzione è stata la tutela del risparmio,
traumatizzato dall'impatto sui mercati finanziari dell'11 settembre 2001 e
mortificato dai grandi defaults come Enron, Argentina, Parmalat e Cirio. Queste
drammatiche vicende ai danni dei risparmiatori hanno consentito la nascita di
una nuova cultura giuridica, molto più attenta alla tutela del risparmiatore, come
confermano le decisioni dei nostri tribunali tra il 2004 ed oggi. D. Quali sono
secondo voi attualmente i fronti più caldi del diritto consumeristico? R.
Quello della tutela del risparmio sarà senza dubbio uno dei "fronti
caldi" della tutela del consumatore/risparmiatore e il nostro studio si è
attrezzato per offrire un'adeguata consulenza che consentirà al
risparmiatore-investitore di comprendere esattamente la portata e la natura
delle diverse operazioni di investimento effettuate o ancora da eseguire.
L'esperienza insegna infatti che molte volte l'intermediario finanziario parla
al cliente di semplice "investimento", senza specificare le reali
caratteristiche del prodotto proposto: le sorprese nascono quindi quando si
tratta di andare a raccogliere i frutti, o meglio, come è successo a molti
negli ultimi tempi, le perdite. Ricorrendone le condizioni, lo studio ricerca e
individua strategie utili a ridurre il danno attraverso azioni risarcitorie,
sia stragiudiziali che contenziose, volte a garantire i diritti dei
risparmiatori ed i loro risparmi, anche attraverso tavoli di trattative con
l'intermediario finanziario stesso al fine di tutelare le legittime aspettative
dei propri assistiti. In questa materia ci attendiamo un notevole aumento dei
contenziosi relativi ai contratti con oggetto i cosiddetti "derivati"
(pensiamo che solo Unicredit ha dichiarato di avere a bilancio crediti per tali
contratti per un importo di un miliardo di euro!!), soprattutto sottoscritti da
aziende "sollecitate" dagli istituti di credito e ignare del reale
contenuto e del rischio finanziario di tali contratti, che ora si stanno
dimostrando incredibilmente onerosi, anche per decine di migliaia di euro ogni
anno. Ad aggravare la prospettiva va detto che tali contratti sono stati incredibilmente
sottoscritti anche da Enti Locali, quali Regioni e Comuni, con un rischio
finanziario che si scaricherà su tutti i cittadini nei prossimi anni. 2008 -
redattore: FN.
( da "Trend-online" del
30-01-2008)
Argomenti: Class Action
Montepaschi: incauto acquisto, ma non per i poteri
forti! BLOG, clicca qui per leggere la rassegna di Il punto-borsainvestimenti ,
30.01.2008 11:35 Scopri le migliori azioni per fare trading questa settimana!!
(anche di peso) che in queste ore stanno valutando una class="hilite">class="term">class class="term">action contro il management e il
suo entourage per incauto acquisto.Non passa giorno a Siena e dintorni che il
numero dei contrari aumenta. Ora che il governo è caduto i DS sono meno forti e
quindi.... Il mio blog, con l'intento di valorizzare le idee liberali di
mercato libero e di mantenimento e creazione di valore in Italia si propone per
la raccolta di nominativi di azionisti che non vogliono questa operazione. Non
voglio regalare 9 miliardi di euro degli italiani agli spagnoli di Botin (venditori
di Antonveneta). Spagna che ancora oggi sta ridendo per aver rifilato Endesa a
Enel per un prezzo da folli e che ha messo le mani su Telecom Italia per un
pezzo di pane, il tutto grazie al bene placet di Prodi e dei DS. Altri 9
miliardi non dobbiamo permettere di regalarli agli spagnoli. Se Draghi avesse
del buon senso farebbe bloccare l'operazione. Coraggio, Davide era piccolo,
Golia un gigante. Ma con un colpo gobbo eliminò il cattivo. Chissà che da un
piccolo blog non riusciamo a lanciare un piccolo sasso che arrivi diretto al
cuore del cattivo scialaquatore di denari italiani? E non che Berlusconi sia
meglio...non ha neppure avuto il coraggio di lamentarsi. La sua strategia non
paga e non avrà neppure lui l'appoggio di mercato libero. Ripeto: Mercato
libero non è di destra o di sinistra. E' la destra o la sinistra che deve
muoversi verso Mercato Libero. Buona giornata Se siete interessati a saperne di
più inviate una mail a mercatiliberi@gmail.com.
http://ilpunto-borsainvestimenti.blogspot.com Andate sul sito e contattate il
mio Studio di Consulenza via mail. telefono o Skype. Mercato Libero -
Consulenza Finanziaria Fee Only - : Mercato Libero.
( da "Opinione, L'" del
30-01-2008)
Argomenti: Class Action
Oggi è Mer, 30 Gen 2008 Edizione 20 del
30-01-2008 Aziende artigiane In Lombardia procedure più veloci di Marco Giusti
Approvate 1.350 domande di imprese artigiane per investimenti complessivi
superiori a 150 milioni di euro, e finanziamenti dalle banche convenzionate per
135.376.000 euro, con un impiego di risorse regionali di 10.645.610 euro. In
queste cifre sta l'esito della prima riunione del nuovo Comitato Tecnico regionale
per il Credito dell'Artigianato, l'organo di valutazione presieduto dal
consigliere regionale Giancarlo Serafini e composto dagli esperti delle quattro associazioni artigiane di categoria firmatarie dei
Contratti Collettivi Nazionali di lavoro (Confartigianato, CNA, C.A.S.A. e
C.L.A.A.I.), dalla direzione generale Artigianato della Regione e dagli esperti
di Finlombarda SpA, la società finanziaria regionale che ha sostituito
Artigiancassa nella gestione del Fondo regionale per le agevolazioni finanziarie
all'artigianato. Entra dunque a pieno regime l'applicazione della legge
regionale 2 febbraio 2007, n. 1 "Strumenti di competitività per le imprese
e per il territorio della Lombardia", voluta dal presidente Roberto
Formigoni e dall'assessore all'Artigianato Domenico Zambetti, per favorire
nuovi strumenti agevolativi a sostegno delle imprese artigiane lombarde. Il
nuovo Comitato regionale si riunirà periodicamente per assicurare con
tempestività questo sostegno, grazie ad una lungimirante collaborazione tra il
mondo bancario, associazioni di categoria e Regione Lombardia, che in tal senso
rafforza le sue politiche per lo sviluppo e svolge un ruolo di primo piano come
decisore politico. Queste azioni andranno a vantaggio dell'intero e variegato
settore delle imprese artigiane. In particolare vi è anche la nuova possibilità
di micro-credito per le ditte a dimensione individuale o familiare, grazie agli
accordi stipulati con i Confidi artigiani territoriali. Si potranno così
agevolare investimenti da un minimo di 10.000 euro ad un massimo di 500.000
euro ed erogare contributi grazie ad una copertura finanziaria pubblica che
permetterà di far funzionare la nuova procedura 'a sportello': con una semplice
richiesta ai normali sportelli bancari, cioè, le aziende potranno pianificare
al meglio gli investimenti, senza essere vincolate a presentare domande a
scadenze prestabilite. "Questi interventi pensati specificamente per gli
artigiani lombardi - afferma l'assessore Zambetti - si inseriscono tra le
politiche regionali per la competitività nel settore e, in particolare,
favoriranno le fasi di passaggio generazionale, nodo cruciale per il futuro
delle nostre imprese artigiane". "Con la gestione del Fondo da parte
di Finlombarda - ha aggiunto Marco Nicolai, direttore Generale di Finlombarda
SpA ? verrà inoltre assicurata alle imprese artigiane continuità
nell'erogazione delle agevolazioni e la chiusura delle numerose pratiche in
essere ne è un segnale tangibile".
( da "Gazzettino, Il
(Belluno)" del 30-01-2008)
Argomenti: Class Action
Pubblicato dall'Istituto bellunese di
ricerche sociali e culturali un commento di Cacciavillani alla decisione della
Consulta nel 1964 La via germanica sulla natura delle Regole Sul ricorso contro
l'Agip di Mattei i giudici decretarono la natura
privatistica ma anche collettiva Di sentenze che fanno diritto è piena ormai la letteratura
giudiziaria, ma poche hanno avuto sulla montagna una valenza anche di portata
storica e culturale, oltre che concreta, come quella che riconobbe, nell'ormai
lontano 1964, la natura delle Regole e il loro fondamento dicondominium juris
germanici. In quell'anno il Consiglio di Stato accolse il ricorso di due
regolieri di Vodo contro l'espropriazione di loro terreni decretata dalla
Prefettura sul presupposto che il villaggio vacanze dei dipendenti Eni (400
casette per ferie a turno), voluto dal potentissimo Enrico Mattei nel
territorio confinante di Borca, avesse una valenza pubblica perché da
considerarsi edilizia economica e popolare in base a una legge del 1938.
Peraltro, nelle more della causa iniziata molto prima, pensò la legge 163 del
( da "Sicilia, La" del
30-01-2008)
Argomenti: Class Action
E' stato chiamato e subito rinviato
all'udienza del prossimo 7 marzo dinanzi la II sezione penale del Tribunale di
Milano, il terzo troncone relativo al crac della Parmalat, il processo così
detto dei "bond spazzatura". Quello che occorre sottolineare, senza
tentennamenti di sorta, è la probabile incapacità del meccanismo processuale a
poter effettivamente assicurare giustizia a migliaia di risparmiatori. Insomma,
il processo non ce la può fare. Questo per due ordini di motivi. Anzi tutto il
numero mai visto di parti civili, ben quarantamila, assistite da un esercito di
avvocati, di cui uno solo ne rappresenta ben ventiduemila. Non è difficile
prevedere che è solamente impossibile far procedere speditamente il giudizio
con decine di migliaia di parti. Il secondo aspetto, la cui soluzione appare
difficile, sia pure in presenza dell'istituto della "class action",
cioè a dire "azione collettiva",
consiste nell'accoglimento, come richiesto dagli avvocati, della costituzione
di parte civile, cioè dei quarantamila risparmiatori, non solo contro i singoli
imputati di aggiotaggio, ma pure nei confronti dei colossi bancari, ai cui
sportelli avvenne la negoziazione e successivamente l'acquisto dei "bond
spazzatura", collegati alla ditta di Collecchio. Si tratta di
autentici giganti del credito, le banche chiamate in causa,i cui nomi sono UBS,
Citigroup, Morgan ed altre di pari consistenza. Invero, qualche spriraglio alla
chiamata in causa degli istituti di credito, e non solo delle persone fisiche,
viene offerto dall'ultima finanziaria e dall'istituto giuridico appena creato,
chiamato appunto "class action", cioè a dire azione giudiziaria a
tutela di una collettività. Infatti, i giudici di merito al riguardo non sono
unaninimi e la Corte Suprema di Cassazione, quale Corte regolatrice del
diritto, non si è ancora pronunziata. Insomma, un fallimento dalle dimensioni
colossali, che ha depauperato le tasche di decine di migliaia di piccoli
risparmiatori, finirà per non trovare effettivi responsabili dato che le poche
persone fisiche rimaste imputate, da un canto non potranno far fronte alle
richieste dei creditori e dall'altro, saranno, come spesso accade, favoriti da
una provvida prescrizione. Non a caso i giudici hanno rinviato il processo al 7
marzo per studiare la cosa. E' da aspettarci che, come al solito, il Financial
Times e l'Economnist traggano spunto per poter dire che neppure la finanza nel
Belpaese è adeguatamente amministrata. Nello Pogliese.
( da "Mattino, Il
(Circondario Nord)" del 30-01-2008)
Argomenti: Class Action
LA FORMAZIONE Class action per i danni
avvocati già al lavoro MARIAGIOVANNA CAPONE Pratiche commerciali scorrette,
atti illeciti extracontrattuali, comportamenti anticoncorrenziali, violazione
dei contratti standard. Sono soltanto alcuni esempi in cui consumatori o utenti
possono sentirsi lesi nei loro diritti. E se fino a ieri c'era ben poco da
fare, dal primo luglio finalmente hanno un'arma giuridica contro truffatori e
speculatori: la class action. E a Napoli una importante class action si sta
concretizzando proprio in questi giorni: lanciata da Codacons è legata
all'emergenza rifiuti. I cittadini potranno chiedere
infatti i risarcimenti collettivi per i danni provocati dalla mancata raccolta
della spazzatura. L'Associazione italiana giovani avvocati (Aiga) ha
organizzato insieme con il "Denaro" un incontro orientativo
sull'azione risarcitoria collettiva a tutela dei consumatori, sottolineando prospettive, opportunità
ma anche punti oscuri. Oltre duecento giovani avvocati ieri mattina
hanno partecipato al convegno - valido anche per la concessione di crediti
formativi nell'ambito della formazione obbligatoria permanente - che ha visto
intervenire tra gli altri Francesco Caia, consigliere dell'ordine di Napoli, il
presidente napoletano Aiga Salvatore Impradice; Immacolata Troianiello,
delegato nazionale della Cassa di previdenza e assistenza forense, e i docenti
Angelo Scala e Francesco Barra Caracciolo. Quest'ultimo, in particolare, ha
posto l'accento sulla class action in quanto "opportunità per i giovani
avvocati, che vedono aprirsi nuovi orizzonti professionali".
( da "Denaro, Il" del
30-01-2008)
Argomenti: Class Action
Professioni giustizia Class action:
opportunità per giovani legali Gli avvocati del foro di Napoli si preparano per
l'entrata in vigore della class action, la nuova procedura di risarcimento
collettivo, partendo dalla formazione. La sezione partenopea dell'Aiga,
associazione italiana giovani avvocati (guidata da Salvatore Impradice),
infatti, ha organizzato ieri al Nuovo Tribunale un seminario di approfondimento
e di formazione professionale sulle reali opportunità che offre all'avvocatura
questo nuovo strumento giuridico, inedito nel nostro sistema, che entrerà in
vigore come stabilito dalla Finanziaria tra sei mesi. Si aprono, quindi, nuove
prospettive nella tutela dei diritti collettivi e per il ruolo della classe
forense. In Campania, ad esempio, potrebbero avere un giusto risarcimento gli
abitanti delle aree inquinate dalle discariche. Nell'incontro di ieri è stata
presentata anche la nuova pubblicazione edita da Denaro Libri: la Gazzetta
Forense. Eleonora Tedesco Mutuata dal sistema anglosassone, l'azione di class
action entra dall'estate prossima anche nell'ordinamento giudiziario italiano.
Associazioni di consumatori ed utenti registrate presso gli uffici
ministeriali, nonchè comitati o associazioni nate ad hoc, potranno avanzare una
richiesta di risarcimento. La legge prevede che questi soggetti siano
adeguatamente rappresentativi degli interessi della collettività, ampliando il
campo dalla semplice definizione di "consumatori o utenti", a un più
ampio panorama di titolarità di diritti. La class action negli Stati Uniti, in
Alabama, per citare un esempio, ha consentito a studenti di colore di essere
risarciti dalla propria scuola che adottava politiche discriminatorie. Una
prospettiva estremamente attuale, in Campania, potrebbe delinearsi in materia
di emergenza rifiuti. Molte popolazioni che vivono nelle aree limitrofe alle
discariche potrebbero, organizzate in comitati, avanzare tutta una serie di
azioni di class action per essere risarcite non solo dalle istituzioni, ma
anche e soprattutto dalle imprese. Laddove, ad esempio, fosse dimostrato che
aziende abbiano scaricato illegalmente rifiuti tossici, tali da comportare un
serio pericolo per la salute degli abitanti, si potrebbe procedere attraverso questo
strumento ad un'azione collettiva di risarcimento. Un
ulteriore elemento positivo per il mercato della professione forense sarebbe
rappresentato dal patto di quota lite (un accordo che prevede come compenso per
il professionista una percentuale sul risarcimento ottenuto) che renderebbe
possibile anche ai cittadini meno facoltosi di servirsi dei migliori avvocati,
anche se su questa prospettiva molti giuristi si dicono critici (vedere qui in
basso l'intervento dell'avvocato Francesco Barra Caracciolo - ndr). In Italia
la domanda di class action deve anzitutto essere dichiarata ammissibile da un
giudice. Tre i criteri fondamentali d'inammissibilità sui quali, però, già i
giuristi ravvisano tutta una serie di anomalie: la presenza di un conflitto
d'interesse, la reale rappresentatività di un interesse collettivo e la
manifesta infondatezza. Il ruolo dell'avvocatura in questo contesto normativo,
quindi, assume una nuova centralità. Da qui l'esigenza, da parte dell'Aiga, di
approfondire la materia per cercare di capire come poter gestire al meglio la
procedura anche dove sono presenti vuoti da parte del
legislatore o difficoltà interpretative, come nel caso del rapporto tra azione
individuale e azione collettiva. Al di là dei naturali limiti di una norma di recente
introduzione, la class action può garantire, in modo particolare ai giovani
avvocati, nuove opportunità professionali, come già dimostrato dall'esperienza
degli Stati Uniti. Le parole Francesco Caia Segretario del consiglio
dell'Ordine degli avvocati di Napoli "Da gennaio è partita la formazione
permanente per gli avvocati. Il primo appuntamento formativo è stato così
dedicato alle nuove prospettive offerte dalla class action. I giovani avvocati
devono avvicinarsi con fiducia alla formazione. E'importante che si affermi il
concetto di formazione permanente come un necessario cambiamento di mentalità,
per poter rilanciare la professionalità dell'avvocato". Bruno Piacci
Avvocato "La class action è uno strumento giuridico che viene da un sistema
di cultura giuridica diversa rispetto alla nostra. E', quindi, fondamentale
valutarne attentamente l'impatto nel nostro Paese". Immacolata Troianiello
Avvocato e delegato alla Cassa forense "Quella della class action è
un'occasione che non va perduta, come in parte è accaduto nel caso dei riti
alternativi al processo. Il ruolo fondamentale nella gestione di questa nuova
proceduta spetta agli avvocati e quindi la normativa va studiata e compresa a
fondo". SALVATORE IMPRADICE Presidente dell'Aiga di Napoli "Prima del
decreto Bersani la quota lite rappresentava un tabù, oggi, con la possibilità
di servirsi di questi nuovi strumenti la questione potrebbe essere ridiscussa.
Certo è fondamentale che l'avvocatura sia sempre più formata e
aggiornata". FRANCESCO BARRA CARACCIOLO Avvocato "La versione
definitiva della legge sulla class action esclude il monopolio delle
Associazioni di consumatori, riconosce il ruolo dei comitati e quindi
rappresenta un passaggio che restituisce all'avvocatura un po' di quella
dignità che negli ultimi tempi è sempre più minata. Rispetto al patto di quota
lite credo che non vada confuso l'avvocato con il cliente, nè considerato il
lavoro del legale unicamente a prestazione.". ANGELO SCALA Ordinario di
Diritto Processuale Civile all'Università Parthenope "Con la class action
i cittadini che abitano nell'area occupata da una discarica, ove sia provata
una responsabilità, ad esempio di un'azienda che dal Nord ha scaricato i propri
rifiuti illegalmente in quel sito, se si costituiscono in un comitato possono
chiedere all'impresa un risarcimento dei danni". del 30-01-2008 num.
( da "Denaro, Il" del
30-01-2008)
Argomenti: Class Action
Professioni Intervento Tre differenze con
gli Usa Pubblichiamo alcuni stralci della relazione sulla Class Action
presentata al convegno Aiga di ieri dal civilista Francesco Barra Caracciolo.
Francesco Barra Caracciolo* Con l'approvazione della legge finanziaria è stato
introdotto per la prima volta in Italia un modello di class action che entrerà
in vigore a fine giugno che non è ancora quello nordamericano anche se gli si
avvicina molto. Ad esempio non vi sono i c.d. danni punitivi che hanno funzione
di deterrenza ma stentano ad essere introdotti nel nostro sistema di
responsabilità civile. La ratio è favorire i piccoli consumatori che non sono
in grado di pagare gli avvocati; nonchè di semplificare il processo. (...) La
nostra non è una vera class action e ciò per tre motivi: 1) non v'è sentenza di
condanna,ma solo una pronuncia di accertamento e l'indicazione dei criteri di
base ai quali liquidare gli importi; 2) l'attore collettivo non è il
rappresentante dei soggetti danneggiati (ma rappresentativo); 3) non vi sono i
danni punitivi. (...) I legittimati ad agire non sono solo come era previsto in
prima lettura le associazioni di cui al 1 comma dell'art. 139 del codice di
consumo e quelle identificate con decreto ministeriale ma tutte quelle ritenute
dal giudice comunque rappresentative, compresi i comitati. Il che rappresenta
un dato altamente positivo per noi avvocati perchè possiamo costituire anche
noi comitati di consumatori. Non c'è più il monopolio delle associazioni dei
consumatori. Il problema della legittimazione ad agire sarà sciolto dal
giudice. (...) Vi è un preliminare vaglio di ammissibilità in prima udienza;
tre sono i casi di esclusione: a) conflitto di interessi (...); b) l'interesse
collettivo non è suscettibile di adeguata tutela; c) manifesta infondatezza.
(...) Ritengo che questo caso sia meno eccezionale di quanto si possa credere:
penso ai giudizi sulla manifesta infondatezza della eccezione di
costituzionalità delle leggi; oppure ai giudizi cautelari; (...) penso, ancora,
al vaglio di ammissibilità del ricorso per Cassazione (...). La seconda
ipotesi, e cioè quando l'interesse collettivo non è suscettibile di adeguata
tutela, non è chiara anzi è ambigua: è probabile che ci si riferisce al
soggetto collettivo cioè alla sua rappresentatività. (...) Chi vuole avvalersi
del giudizio ha l'onere di aderire e può farlo sino all'udienza di precisazione
delle conclusioni innanzi alla Corte d'Appello. E' anche previsto l'intervento
del singolo consumatore che ritengo abbia natura diversa dalla adesione. (...)
Per la liquidazione del danno, in caso di mancato accordo con l'impresa, sono
previste varie forme di camere di conciliazione. Ma non è escluso il ricorso
all'azione giudiziaria individuale (anche se essa è sparita, nel testo approvato).
Molto rilevante e positivo per noi avvocati è che la prima forma di camera di
conciliazione è quella che costituisce il Tribunale
inserendovi tre avvocati su tre componenti (uno nominato dall'impresa, uno dai
promotori dell'azione collettiva, e il terzo con funzione di Presidente è scelto dal Presidente
del Tribunale tra gli avvocatori cassazionisti). V'è da dire che il giudice può
determinare allo stato degli atti la somma minima da corrispondere a ciascun
consumatore. Dopo la notificazione della sentenza l'impresa propone il
pagamento della somma a ciascun avente diritto. Se è accettata, la proposta
diviene titolo esecutivo. Nulla si dice in merito ai compensi per gli avvocati,
mentre nella prima stesura vi erano dei limiti. Negli Usa sono stati limitati
gli importi dei patti di quota lite che io personalmente avverso, anche se la
mia è una battaglia di retroguardia, ma sono sempre dell'avviso che l'avvocato
debba fare l'avvocato e non confondersi con il cliente. Ne va del bene suo più
prezioso: l'autonomia. E scusate se è poco. * avvocato e docente a contratto di
Diritto delle Opere d'Ingegno all'Università del Sannio del 30-01-2008 num.
( da "Sestopotere.com" del
30-01-2008)
Argomenti: Class Action
(17:16) (30/1/2008 16:40) | FERRARA,
PROGRAMMAZIONE TURISTICA IN CONSIGLIO PROVINCIALE (Sesto Potere) - Ferrara - 30
gennaio 2008 - La Provincia di Ferrara informa che le linee strategiche del
Programma Turistico di Promozione locale 2009 sono state al centro del
dibattito della seduta del Consiglio provinciale. In base alla legge le linee
strategiche per l'anno successivo devono essere approvate entro gennaio, per
poi essere esaminate dalla Regione ed entro giugno poi deliberate in modo
definitivo. "Nel programma provinciale 2009 - ha spiegato
nell'illustrazione il presidente della Provincia con delega al Turismo Pier Giorgio
Dall'Acqua ? si conferma un indirizzo di continuità rispetto alle azioni più
significative svolte negli ultimi anni. Obiettivi strategici della nostra
azione saranno consolidare una politica di sistema all'interno della Provincia
di Ferrara tra i vari comparti di turismo balneare, culturale e ambientale;
sostenere tutti i settori della composita offerta turistica provinciale da
quelli più rilevanti a quelli di nicchia come l'enogastronomia, il turismo
fluviale e il cicloturismo; migliorare la competitività generale del settore
turistico provinciale intervenendo sulla riqualificazione di strutture,
infrastrutture e servizi e sostenere lo sviluppo di una efficace politica di
commercializzazione dell'offerta turistica in grado di porsi sul mercato in modo
concorrenziale per prezzi e prodotti". Tra le azioni che continueranno per
tendere a questi obiettivi ci sono il rafforzamento del coordinamento delle
attività di comunicazione e promozione a livello provinciale; il sostegno alla
realizzazione di progetti sperimentali di promozione del territorio ad alto
contenuto innovativo, con utilizzo di strumenti e canali di comunicazione
originali e attuali e lo sviluppo di rapporti di cooperazione tra pubblico e
privato con attivazione di nuove partnership. "Obiettivo ? ha proseguito
Dall'Acqua ? è anche costruire un sistema turistico aggregato con le province
di Ravenna e Forlì-Cesena, che adesso è nella sua fase preliminare.
Costituiremo il sistema non appena avremo la certezza delle risorse che saranno
a nostra disposizione". Si è poi aperto il dibattito. Rossano Scanavini
(Udc): Si tratta di un tema su cui si dovrebbe avviare un vero processo
politico economico. E' cambiato l'assessore, ma non cambia la linea: le
strategie non si capisce dove sono indirizzate, quali sono obiettivi e
direttrici e su quali presupposti il settore dovrebbe crescere. Brunella Lugli
(Verdi): C'è un trend di tutto rispetto per il turismo in
una città che è entrata nell'immaginario collettivo come città d'arte e cultura
mentre la costa è in calo. Occorre tendere verso un turismo sostenibile,
naturalistico-culturale. E va fermata la cementificazione. Neda Barbieri (ApF):
Dalla conferenza del turismo si è visto che occorre rafforzare la
concertazione. Ci sono operatori pronti a collaborare. Siamo ancora
lontani da città d'arte che fanno milioni di persone. Serve più promozione e
non accantoniamo l'idea Mantova-Ravenna-Ferrara. Eugenio Gramolelli (Pd): E'
necessario sapere fare sistema. Ad esempio evitando sovrapposizioni di date tra
eventi in città e sulla costa. Non si può ragionare a livello settoriale e
senza una visione di insieme che deve coinvolgere tutti gli attori che operano
nel settore. Ugo Taddeo (Fi): Credo che Ferrara debba riprendere con forza la
sinergia con Mantova. Quella è una direttrice di sviluppo ed espansione molto
importante. Occorre sapere parlare ai turisti, offrire qualità e tante realtà
nel mondo fanno un tipo di promozione che connota i luoghi. Tito Cuoghi
(Ds-Sinistra Democratica): Non c'è ancora oggi troppo spesso una completezza
del pacchetto dell'offerta. Occorre rafforzare il legame tra cultura e
ambiente. Vanno rafforzate le attrazioni per i turisti alternativi legate ad
esempio ad applicazioni delle fonti rinnovabili. Fausto Balboni (An): Non si
vogliono fare emergere le sofferenze del territorio, le ciclabili sono
malmesse, la viabilità ai lidi è al collasso e anche il paragone dell'arredo
urbano del nostro litorale con realtà romagnole è impietoso. E mi è stato
riferito anche che il Balloons Festival è in vendita? Giovanni Cavicchi (Lega
Nord): C'è da augurarsi che si voglia fare qualcosa di innovativo anche se ci
sono situazioni che non vanno bene. La Destra Po che era bellissima sta andando
in malora, non ci sono infrastrutture per chi la percorre. E occorre evitare
delle cementificazioni incontrollate. Vittorio Anselmi (Fi): C'è una nostra
forte preoccupazione per la strategia che viene portata avanti. Anche sul
versante infrastrutture ci sono problemi. La politica turistica verso la costa
ha prodotto danni. Non dimentichiamoci poi i settori convegnistica e fiere.
Catullo Nalin (Pdci): La cementificazione purtroppo continua ad interessare
parti del nostro territorio e non solo Comacchio ma anche Cento. Occorre anche
per fare promozione, coinvolgere le scuole del nostro territorio ed avere
maggiore visibilità in rete che è uno strumento fondamentale. Andrea Malano
(Fi): L'azienda turismo nella nostra realtà provinciale sta andando verso il
fallimento. E' vero che le presenze sono in crescita ma perché non dire che
sono su numeri che potrebbero anche essere raddoppiati sia per la città che per
la costa. Diamoci obiettivi più alti. Paolo Panizza (Pd): Credo che il fatto
che il presidente della Provincia, l'autorità più rappresentativa, abbia preso
in mano la delega al Turismo, sia il segnale più importante dell'attenzione che
si vuole dare al settore. Credo che sia fondamentale fare squadra. Nella sua
replica il presidente della Provincia, Pier Giorgio Dall'Acqua, è tornato su
alcune questioni emerse nel dibattito. "Queste sono le linee strategiche ?
ha detto ? da qui discendono poi le proposte operative. Siamo impegnati con le
altre province a costituire un sistema che dia particolare attenzione al
turismo sportivo, a valorizzare le aree di importanza naturalistica e la
promozione di grandi eventi naturali e sportivi. Ferrara non abbandona nemmeno
altri progetti come quelli con Mantova e Ravenna. Si è realizzata una Guida
delle vacanze che è stata presentata in questa sala con 150 operatori: si
assiste ad un aumento degli arrivi mentre c'è un calo delle presenze. Se c'è
aumento degli arrivi significa che c'è promozione. Io ritengo che poi il
privato vada stimolato e coinvolto, si è avviato anche un progetto con la
Camera di Commercio ed è fondamentale coinvolgere gli operatori. Se c'è chi non
ci vuole stare lo si fa con i volonterosi, avviando un percorso serio con
responsabilità e partecipazione a progetti che si condividono. Sul Balloons
Festival vorrei chiarire che non è in vendita: siamo reduci da una serie di annate
di successo sempre crescente al di fuori da ogni previsione e stima realizzata.
Si sta riflettendo se continuare a farci carico di tutta l'organizzazione come
Comune e Provincia o se, rimanendo sempre i soggetti istituzionali promotori,
vedere se è possibile recepire una manifestazione di interesse di un
organizzatore". La delibera è stata approvata: 25 presenti 16 voti
favorevoli, 9 astenuti e 0 contrari. Successivamente si è passati alla fase
degli Ordini del giorno. Sono approdati alla discussione tre documenti sullo
stesso tema, legato al rinnovo del contratto di lavoro dei dipendenti pubblici
e presentati rispettivamente, uno dai consiglieri Fausto Balboni (An) e Rossano
Scanavini (Udc), un altro da Paolo Panizza (Pd) e dalle forze della maggioranza
e un terzo da Ugo Taddeo (Fi). Il documento di Balboni e Scanavini sostiene:
"il rinnovo del contratto collettivo nazionale di lavoro dei dipendenti
pubblici è scaduto da 25 mesi; il potere d'acquisto degli stipendi negli ultimi
cinque anni si è ridotto di circa 2.000 euro su base annuale e considerato che
all'evidente disagio dei dipendenti pubblici si aggiunge la beffa e la
delusione a fronte del fatto che un governo di centrosinistra che ha chiesto il
voto agli elettori presentando un programma a sostegno di lavoratori dipendenti
e pensionati (?) non realizza le intenzioni dichiarate in campagna
elettorale" il Consiglio sostiene le giuste rivendicazioni dei dipendenti
pubblici e chiede al presidente della Provincia di attivarsi nelle sedi
opportune per sensibilizzare forze politiche e istituzioni tutte per una rapida
soluzione del problema". Il documento di Panizza e delle forze di
centrosinistra parte anch'esso sostenendo che il contratto è scaduto da 25 mesi
e "considerato che secondo l'ultimo rapporto Eurispes per le famiglie
italiane è un'impresa arrivare al 27 del mese, che si allarga l'area della
povertà, che da anni il settore pubblico e chi vi lavora è al centro di tagli
sempre più consistenti, impegna il presidente della Provincia e la Giunta Provinciale
a sensibilizzare le istituzioni superiori e le forze politiche affinché si
giunga nei tempi più brevi al rinnovo del contratto di lavoro dei dipendenti
pubblici". Il documento di Taddeo ricorda che "il sostegno del
reddito dei dipendenti pubblici non può essere rimandato e occorre iniziare dal
contratto"; al disagio dei lavoratori si unisce il fatto "che un
governo di centrosinistra che ha chiesto il voto agli elettori presentando un
programma a sostegno di lavoratori dipendenti e pensionati (?) non realizza le
intenzioni dichiarate in campagna elettorale"; chiede "atti concreti
a sostegno della giusta rivendicazione dei lavoratori e delle
lavoratrici". L'ordine del giorno Balboni-Scanavini è stato respinto: 6
favorevoli, 16 astenuti. L'ordine del giorno Panizza-Centrosinistra è stato
approvato: 22 favorevoli. L'ordine del giorno Taddeo è stato respinto: 7
favorevoli e 15 astenuti.
( da "Sicilia, La" del
30-01-2008)
Argomenti: Class Action
L'anno giudiziario appena iniziato vedrà la
nascita della cosiddetta "class action", l'azione di classe in favore
dei consumatori, introdotta dalla legge finanziaria 2008, che ha determinato
una modifica del Codice del Consumo con l'inserimento dell'art. 140 bis. Viste
le vicende di questi giorni, potremmo dire "appena in tempo", anche
perché se non fosse stato per l'emendamento approvato, a sorpresa, al Senato,
le cose oggi sarebbero diverse in quanto l'argomento, nonostante i proclami
bipartisan, si trovava già arenato nelle sabbie mobili delle commissioni
parlamentari. Molti hanno criticato la class action italiana, qualcuno è
arrivato addirittura a parlare di class action all'amatriciana, ma l'introduzione
di questo tipo di azione è sempre un fatto positivo. Se l'alternativa era tra
il continuare a non avere l'azione collettiva ed
averne, invece, una perfettibile, è troppo evidente che la scelta non può non
ricadere sulla seconda ipotesi. E' sempre meglio una class action
all'amatriciana, che il pane ed acqua a cui qualcuno, forse, voleva continuare
a tenere i consumatori. Certamente, anche nell'immediato, molti sono ancora i
dubbi e i problemi interpretativi ed applicativi, ma, in ogni caso, questi dovranno
essere affrontati entro il mese di luglio, data a partire dalla quale sarà
possibile esperire le azioni. E già, all'orizzonte, sono visibili i tentativi
di "paralizzare" la class action, promossi da coloro che sostengono,
nel silenzio della legge sul punto, che l'azione non potrà essere proposta per
fatti che si sono verificati prima dell'entrata in vigore della norma.
Dimenticando, evidentemente, ciò che sostengono non solo le associazioni dei
consumatori, e cioè che si tratta di norme processuali, e quindi nulla può
escludere la loro applicazione anche a fatti che si sono verificati nel
passato. La questione non è puramente accademica perché l'accoglimento dell'una
o dell'altra tesi determinerebbe, ad esempio, la possibilità di promuovere una
class action contro le banche per tutti quei risparmiatori, che ancora non
hanno avuto restituite le somme investite in obbligazioni Parmalat, Cirio e
Argentina. Si parte, quindi, e adesso i consumatori, piuttosto che essere
costretti ad ingaggiare battaglie personali, potranno sostenere collettivamente le proprie ragioni in tutti quei settori nei
quali, quotidianamente, subiscono, soprusi e vessazioni. A titolo di esempio
basta ricordare i settori della telefonia, dell'acqua, del gas, dell'energia.
Ma anche fatti legati a crac finanziari, come quelli sopra menzionati. Le
azioni potranno essere proposte dalle associazioni dei consumatori e ci
auguriamo che anche nei vari Tribunali della Sicilia possano avviarsi, appena
possibile, diversi giudizi. Importanti saranno, infatti, le cause, che
riguarderanno fatti nazionali, ma sarà opportuno promuovere anche azioni
collettive a difesa dei consumatori, per fenomeni che, pur avendo una rilevanza
territoriale minore, nondimeno, arrecano danni non indifferenti ai cittadini. E,
su questo, particolare importanza assumerà il ruolo dei Tribunali e delle
associazioni dei consumatori. I primi, chiamati a decidere alla prima udienza
sull'ammissibilità della domanda, le seconde a vagliare accuratamente le azioni
da promuovere al fine di evitare che le stesse vengano rigettate per
infondatezza. Carmelo Calì Presidente Confconsumatori Sicilia.
( da "Liberazione" del
30-01-2008)
Argomenti: Class Action
Ascanio Celestini e collettivo Atesia:
attenti a quei due In "Parole sante" il lavoro precario ha nome e
cognome Presentato a Roma il documentario sulla nota vicenda sindacale del più
grande call-center italiano Già applaudito alla Festa del cinema, domani sera
presentazione a Torino e poi nelle sale dal 1° febbraio Boris Sollazzo LAmbra
Jovinelli di Roma è diventata una piazza-palcoscenico. Da lì, spesso il lunedì
sera, va in scena l'indignazione. Per una cultura disprezzata o per la
questione morale, per il conflitto d'interessi o di poteri, per libertà negate
e ignorate. Lunedì sera lo è stato del lavoro precario. Ascanio Celestini con
il bellissimo e semplice Parole sante ha rappresentato una delle punte di
qualità e gradimento dell'ultima Festa di Roma (neanche a dirlo, nella sezione
Extra di Mario Sesti che "ci ha creduto dall'inizio - rivela il regista -
anzi da prima"). Ora, grazie alla Fandango, arriva anche in sala. E
l'anteprima l'ha tenuta proprio nel teatro romano, concesso gratuitamente per
una serata a sottoscrizione per i membri del collettivo Atesia, la loro lotta e
le loro denunce, strumento "legale" di repressione della protesta. Il
regista e attore di teatro civile ha incontrato il pubblico, insieme al giornalista
de il manifesto Francesco Piccioni e ai compagni Christian Bosi e Valerio
Alessandro Gentile del collettivo autorganizzato del più grande call center
d'Italia. "Il lavoro precario fa fatica a comparire sui giornali -
racconta Piccioni -, perché i precari sono tanti, diversi, distinguibili per
contratto e non per lavoro. Non basterebbe un giornale, per questo noi
scegliemmo una storia esemplare: Atesia. Ricordo che rimanemmo sconvolti da una
notizia in particolare: affittavano la postazione. E ammirati da questi
compagni, eroici e pieni di iniziativa, anche se abbandonati". Quella di
Parole sante (domani sera alle 20,45 un'altra anteprima-incontro è prevista al
King Kong Microplex di Torino), è il racconto di un'ignominia. Di un
imprenditore, Tripi, legato a uomini di potere del centrosinistra e che ha
messo in atto, con sindacati e "governo amico" connivente, uno
sfruttamento di migliaia di dipendenti (circa 5000) di stampo ottocentesco ma
con strumenti modernissimi: i contratti atipici (e illegali persino per la
legge 30). E' la storia di una straordinaria vittoria che diventa sconfitta
perché chi deve perdere compra arbitri, tifosi e squadra avversaria. E' la
storia di una generazione, di una classe operaia che dalle presse è passata ai
call center, completamente sola. E non è finita. "Siamo qua - dice un
amareggiato Valerio - anche perché a Genova, Cosenza e qui a Roma si sta
attuando la stessa strategia. Dal G8 ad Atesia, diversi
campi d'azione per la stessa risposta dello Stato: mantenere il potere con la repressione.
Quindici componenti del nostro collettivo autorganizzato hanno ricevuto denunce
per sciopero con presidio del posto di lavoro, slogan contro la precarietà e
violenza aggravata. Una falsità: su 3000, 30 volevano lavorare e noi
abbiamo cercato di persuaderli pacificamente a manifestare con noi. Alla fine
sono pure entrati!". E' più affaticato e arrabbiato Valerio, meno
sorridente di come lo vediamo nel documentario. "Il problema è che ormai
il sindacato e il reclamo presso le istituzioni sono gli unici canali di
dissenso consentiti. E noi li abbiamo pure provati, ma ci hanno ignorati, nel
migliore dei casi. L'autorganizzazione, come gli scioperi, sono stati delle
necessità, non provocazioni. Prima di Atesia, nessuno di noi aveva tessere o
esperienze politiche, tutto questo è nato dal basso, dal disagio. Dobbiamo
capire che la lotta deve essere partecipata che tutto il lavoro è precario, al
di là delle strumentalizzazioni di questi ultimi anni. E' precario il tempo
indeterminato che ha carichi di lavoro enormi e un salario bassissimo, lo è il
clandestino, il lavoratore in nero, chi rischia di morire sul lavoro, chi
neanche entra nelle statistiche. Lo è il metalmeccanico che vede firmare dalla
Fiom il rinnovo a 127 euro in più dovendo accettare più ore, un sabato
lavorativo e la flessibilità oraria a senso unico". Il precario non ha
rappresentanza, lo dice Celestini nel monologo di chiusura del film, alla
Gaber, lo dice l'ex sottosegretario al lavoro Rosa Rinaldi, lo dicono, sempre
nel documentario, i fischiatissimi sindacalisti Cgil come Walter Schiavella,
ormai fuori tempo, fuori contesto, impossibilitati da schemi politici e mentali
a capire. "Morti sul lavoro e precari - chiude Christian - ora sono di
moda e quindi banalizzati. Un vuoto pietismo in cui si parla delle storie di
vita e non delle responsabilità politiche. I media ci hanno prima oscurati e
poi hanno mistificato la nostra vicenda, privandoci delle conquiste che vedete
nel film. E' il governo di centrosinistra ad aver arginato con la Finanziaria
la nostra lotta, abbiamo avuto tutti contro, sinistra radicale, esecutivo,
sindacati. Tripi due settimane fa parlava della sua azienda trionfalmente al
Sole24ore per poi lamentarsi qualche giorno dopo che senza contratti a progetto
e commesse pubbliche non può sopravvivere. Il punto è che dobbiamo uscire
dall'isolamento, unirci, perché solo chi lavora può tutelare chi lavora".
Un grido di aiuto, ma anche di rabbia. Perché i lavoratori vedono trasformarsi
in sconfitte persino le poche vittorie. "Prodi si indigna per la Thyssen
Krupp? - chiosa ironico Celestini -. Chi ha privatizzato l'impianto, nel
( da "Alto Adige" del
31-01-2008)
Argomenti: Class Action
Fa capire quanto sia vulnerabile il sistema locale
della ricerca. Basta un apprezzamento generico ... fa capire quanto sia
vulnerabile il sistema locale della ricerca. Basta un apprezzamento generico
(peraltro improntato al buon senso) a margine di una conferenza stampa e si
alzano immediatamente gli scudi. Questo è un dato che sconcerta e che deve
farci riflettere. Da dove nasce infatti l'immediata preoccupazioni ad
autolegittimare la loro opera da parte degli enti di ricerca? La risposta è
banale quanto immediata: dal fatto che il loro finanziamento e la designazione
di parte dei vertici dipendono proprio dalla Provincia. Si rischia quindi che
appaia più importante e che pesi di più il giudizio del decisore politico
rispetto a quello della comunità scientifica. Sulla scorta di questa
considerazione è quanto mai urgente configurare un nuovo ruolo per il governo
locale, meno impegnato nella gestione diretta delle
strutture della ricerca e più rivolto al supporto istituzionale, organizzativo
e finanziario dell'azione di soggetti autonomi. Nei sistemi avanzati la mano
pubblica presta specifica attenzione solo a garantire un costante presidio del
carattere "pubblico" (in senso di contributo al bene collettivo)
dell'azione del sistema locale della ricerca e dell'innovazione. Il
principale nodo da sciogliere su questa via riguarda l'eccessiva dipendenza del
sistema della ricerca dal finanziamento pubblico, in particolare di matrice
provinciale, una dipendenza che l'introduzione di finanziamenti pubblici su
base competitiva rischia di ulteriormente rafforzare invece di scalfire.
Sarebbe invece auspicabile che la Provincia si limitasse a perseguire
un'intelligente politica di integrazione di soggetti indipendenti e perciò
sufficientemente dinamici per i tempi ed i ritmi che la nostra realtà
socio-culturale ed economica impone, creando contemporaneamente le migliori
condizioni incentivanti alla collaborazione fra di essi. L'esigenza che il
Landeshauptmann ha saputo esprimere con la sua proverbiale concretezza è così
legittima perché vuole evitare che le (poche) risorse pubbliche per la ricerca
siano sprecate, ma al contempo ci espone al rischio di gettare via l'acqua
sporca con il bambino. E' infatti evidente che l'esigenza di evitare
"doppioni" si può concretizzare solo in due iniziative: si elimina uno
dei poli o si fondono gli stessi in un unico soggetto. In ogni caso si ha un
impoverimento del sistema locale della ricerca e si disincentiva la creazione
di percorsi culturali e scientifici in grado di confrontarsi in piena
autonomia. Se in un sistema vi è duplicazione è perché gli attori non dialogano
e non riconoscono l'importanza di creare sinergie per ampliare la rispettiva
capacità di azione. Se questo dato emerge la preoccupazione del decisore
politico deve andare ad individuare i meccanismi che hanno prodotto
l'inefficienza di sistema e non a potare arbitrariamente i finanziamenti.
Questo anche in un'ottica di lungo periodo. La difficoltà di dialogo tra i
soggetti del mondo della ricerca implica infatti anche l'incapacità di
supportare gli sforzi di modernizzazione del sistema produttivo locale con gli
apporti provenienti dal mondo della ricerca e della conoscenza. Il supporto al
sistema produttivo locale rappresenta inoltre, è bene ricordarlo, la ragione
principale per cui la Provincia ha titolarità sul tema della ricerca,
altrimenti riservato allo Stato. Giuseppe Avolio * presidente di Azienda
Energetica SpA.
( da "marketpress.info" del
31-01-2008)
Argomenti: Class Action
NTI La Giunta Provinciale ha approvato il
"Piano di Riequilibrio faunistico del cinghiale" del 2008, lo
strumento operativo per il controllo di questa specie selvatica, causa di gravi
danni per le attività agricole presenti sul territorio. Il piano annuale
conferma gli interventi attuati a partire dal 2001. Si tratta di interventi di
controllo indiretto, ovvero l'installazione di reti metalliche e pastori
elettrici a salvaguardia dei campi coltivati e l'uso di cani per allontanare i
cinghiali, e di controllo diretto, attuato tramite
interventi di controllo collettivo e recinti fissi di cattura. "Grazie
all'attuazione dei piani di riequilibrio precedenti e al continuo monitoraggio
del territorio, la situazione è stabile e sotto controllo. - spiega Renata
Briano, assessore provinciale al Patrimonio Naturalistico, Caccia e Pesca- Per
questo lavoro di monitoraggio e salvaguardia del territorio, ringraziamo
per la collaborazione gli Ambiti Territoriali di Caccia e le associazioni
agricole e venatorie L'obiettivo che il piano si pone è quello di difendere il
patrimonio agricolo del nostro territorio. Per raggiungere questo scopo,
attuiamo azioni che non si basano solo sull'abbattimento dei capi, ma che
comportano anche misure preventive". Il piano di riequilibrio faunistico
del cinghiale, che coinvolge Ambiti Territoriali di caccia, associazioni
venatorie, associazioni agricole ed Enti Locali, prevede la definizione di un
programma di interventi di controllo da attuarsi al di fuori della stagione
venatoria, che può essere modificato per arginare particolari situazioni di
disagio causate dagli ungulati. Prevede, per il periodo invernale e
primaverile, interventi selettivi, preferibilmente su giovani capi, finalizzati
ad un effettivo contenimento delle popolazioni presenti. Riguardo la fauna
selvatica, negli ultimi anni sta emergendo una nuova problematica, costituita
dal ritorno dei lupi nell'Appennino Ligure: una specie protetta, la cui caccia
è vietata, che rappresenta un importante patrimonio per la biodiversità del
territorio genovese e ligure. "Il ritorno del lupo è una notizia positiva-
continua Renata Briano- ma le conseguenze negative sull'allevamento non possono
essere sostenute dagli allevatori. Per questo stiamo lavorando da alcuni anni,
assieme alla Vice Presidente Marina Dondero, per applicare su tutta la
provincia le modalità di risarcimento e prevenzione danni adottate nel
territorio dell'Aveto, grazie all'istituzione di un apposito fondo gestito in
collaborazione con l'Ente Parco". . <<BACK.
( da "Sole 24 Ore, Il
(Nòva24)" del 31-01-2008)
Argomenti: Class Action
Nova24 sezione: NOVA24 data: 2008-01-31 -
pag: 16 autore: ANDREA JUBLIN CANDIDATO ALL'OSCAR PER I CORTOMETRAGGI Scuola e Academy
I l nostro fiore all'occhiello si chiama Andrea Jublin. Un cognome dalle
sonorità francesi, e tuttavia italianissimo dalla nascita, Jublin (si legge
jublen) è stato selezionato nella cinquina dei migliori cortometraggi – class="hilite">tecnicamente, " Live class="term">action short" – candidati
agli Oscar. Turpe dictu, "La sconosciuta" di Tornatore è il grande
assente, e "Il supplente" di Andrea, invece, incredibilmente
presente. E presente non a caso. Presente perché testardamente convinto di
voler fare il regista, sin dagli inizi della professione. Presente perché da 37
anni all'inseguimento di un sogno che si è realizzato attraverso lo studio, la
caparbietà e la tenacia dell'impegno, oltre che una committenza – quella di
Sky, prima, e della casa di produzione Indiana Production poi – che l'ha
capito, e ha creduto in lui. Presente perché intelligente, e non privilegiato.
Presente perché dopo aver fatto il giro di più di un centinaio di festival
internazionali, il suo cortometraggio ha raccolto una trentina di premi. Tra
questi, il riconoscimento consegnatogli da Spike Lee durante la Mostra del
Cinema di Venezia. E poi il "Best Comedy" di quest'anno all'Aspen
Film Fest, in Colorado. Che gli è stato "fatale" per prima
scrematura, e poi la selezione e la candidatura in "cinquina" agli
Oscar. La gavetta di Andrea Jublin è cominciata a Genova, nel mondo teatro. Lui
dice che "una volta che hai scritto un film, è roba tua. Ti viene naturale
anche recitarlo". Fatto sta, che dopo la scuola del Teatro Stabile di
Genova, con in tasca una laurea in Scienze Politiche, Andrea Jublin segue le
Scuola per Sceneggiatori della Rai a Roma, e poi un corso alla Ucla, in
California. Nel frattempo gira due cortometraggi. Il primo, in modo
semi-amatoriale, "Coraggio. Coraggio. Coraggio", e il secondo,
"Grazie al cielo", qualche anno dopo. In entrambi, come anche per
"Il supplente", Andrea ha scritto la sceneggiatura, ha recitato come
attore e ha seguito la regia. In una lezione all'Università di Pavia, lo scorso
anno, aveva spiegato agli studenti in un'ora e mezza appena come avviene la
costruzione di una storia cinematografica: "Ci sono regole dalle quali non
si può prescindere – aveva raccontato – e queste regole gli americani sanno
usarle splendidamente. Le storie devono essere raccontate con tecnica. Poi,
certo, ci vogliono anche le idee, e i contenuti. Ma la tecnica di narrazione è
centrale all'interno dello svolgimento del film". E quali sono le idee e
le storie che Jublin racconta? Nel corto "Il supplente", la storia è
quella di un avvocato che si finge insegnante all'internodi una classe di scalmanati – e poetici – alunni. E che dopo aver
rubato la palla con l'autografo di Del Piero, come fosse un ragazzino, a un
altro ragazzino, fugge dalla finestra e rientra nei "ranghi". I
ranghi e il ruolo di un ufficio con le segretarie, e di un giovane e
promettente avvocato in ritardo per una riunione con importanti clienti
giapponesi. Una volta entrato nel meeting, uno di questi "clienti"
nota la pallina firmata con la quale giocherella l'avvocato, e gliela chiede in
dono. L'avvocato risponde seccamente no. E così si chiude il corto. Con una
scritta molto esplicita che scorre successivamente alle scene: "dedicato a
chi ha problemi di condotta". Spiega lo stesso Jublin: "Quello che mi
interessa riprendere nei miei film è quello scollamento tra la vita che abbiamo
e quella vorremmo vivere. L'avvocato della pellicola è un simbolo, perché è un
giovane con una professione di prestigio della quale non è pienamente
soddisfatto. E perché, come per tante persone, oggi, ha lasciato che la
società, un lavoro ben retribuito o la realtà decidessero per lui. Ecco, quello
che dicono i miei cortometraggi è che la vita è dura, per tutti. Se togli le
battute a "Il Supplente" ti trovi di fronte a una vera tragedia. La
tragedia di chi è inserito in una vita da adulto ma vorrebbe tornare indietro,
a quando si frequentava la scuola e la vita era ancora una promessa. Di chi ha
problemi in condotta, in questa società. Perché seguendo le vie che sono state
tracciate per noi, anche le migliori, si corre il rischio di ritrovarsi in un
luogo che non è il nostro, o che non ci sta bene addosso. Bisogna per forza
avere problemi in condotta, in un mondo come questo". Anche in
"Coraggio, coraggio, coraggio", il liet motiv era più o meno lo
stesso: "bisogna avere più coraggio e trovare percorsi individuali ".
La prossima tappa di questo percorso, per Andrea, sarà a Los Angeles. A fine
febbraio, agli Oscar, presenzierà con uno smoking tutto nuovo. Insieme a lui,
col pensiero, ci sarà un gruppo di persone che in questi anni hanno letto,
commentato e discusso insieme a lui le scene dei suoi film. "Sono amici di
lunga data, persone che non lavorano nel mondo del cinema e delle arti. La
maggior parte impiegati o professionisti. Persone a cui invio i miei testi, e
che mi aiutano a capire la veridicità dei personaggi e la costruzione della
storia". Sono presenti nei titoli di coda. Una in particolare, Serena
Massobrio, è nel cuore di entrambi. Regista, e giornalista che ha steso l'articolo.
CRISTINA TAGLIABUE Fiore all'occhiello del cinema italiano (e fuori dal coro)
sarà a Los Angeles con "Il Supplente".
( da "Tempo, Il" del
31-01-2008)
Argomenti: Class Action
Finalmente possiamo godere di un momento
positivo. La vittoria su un campo difficile come quello di Firenze e le
semifinali di Coppa Italia, arrivano dopo gli acquisti di Rolando Bianchi, Radu
e Ousmane Dabo. La società è stata brava nel chiudere operazioni intelligenti e
importanti e la squadra è riuscita sul campo a raggiungere una vera e propria
impresa; due splendide notizie, che servono a risollevare un ambiente che sembrava
in preda all'abbattimento più totale e che ora può tornare a sorridere. Home
Sport prec succ Contenuti correlati Pirelli, l'arte nel viaggio. Fotografia,
grafica e design in mostra a Milano Vincenzo Colandrea POSTA ... Giovanni
Esposito Comincia a rimpinguarsi il medagliere ... class="hilite">Class
class="term">action: possibili rimborsi
da 1.500 euro Valle Porcina, i residenti: "Esposto in procura" Nuovo
parco Oltre 1400 posti di lavoro Bianchi può e deve crescere, ma la sua
presenza è servita anche da stimolo nei confronti di Rocchi. Positiva anche la
prova di Muslera. Radu, dopo un iniziale (e comprensibile) imbarazzo ha dato
buoni segnali, dimostrando di poter essere utile nel finale di stagione. Così
come Dabo, che darà certamente una mano. La società, che nelle ultime settimane
ha lavorato benissimo riuscendo a rinforzare la squadra e dando importanti
segnali in vista del futuro, è ora chiamata all'ultimo sforzo. Se dovesse
arrivare un altro difensore, la rosa sarebbe al completo e il futuro sembrerebbe
più roseo. La classifica è ancora negativa, ma gli
acquisti realizzati e la risposta della squadra sul campo, non possono che
renderci ottimisti per una pronta ripresa in campionato. Domenica arriverà la
Sampdoria di Cassano e servirà un'altra prova di orgoglio. Vai alla homepage
31/01/2008.
( da "Tempo, Il" del
31-01-2008)
Argomenti: Class Action
Michela Galuppo Un anno, tanto sono durate
le indagini che hanno portato le Fiamme Gialle di Velletri a scoprire una frode
fiscale nel settore del commercio di autoveicoli per oltre 20 milioni di euro.
Nella rete della Finanza sono finite società di Velletri, Albano e Roma. Home
Roma prec Contenuti correlati La crisi ci porta via un altro po' di energia
Dalla Regione 418 milioni per il castello Matarazzo: "80mila euro per un
concorso di idee, class="hilite">spreco
inutile di denaro" Class class="term">action:
possibili rimborsi da 1.500 euro Ex assessore Tirò le orecchie a Antinori,
multa di 400 euro MIrella Rampini PICO "Appena una trentina di milioni di
... Cinque le persone denunciate all'autorità giudiziaria di Velletri e di Roma
per associazione per delinquere finalizzata alla frode fiscale. Inoltre per due
amministratori sono state disposte misure cautelari interdittive: la
sospensione dall'esercizio delle imprese e dagli uffici direttivi, ma anche il
sequestro preventivo delle quote sociali delle imprese che dirigevano.
L'organizzazione si è resa responsabile di una cosiddetta "frode
carosello". In pratica utilizzando una società cartiera esistente solo su
carta ma non fisicamente, venivano immesse sul mercato auto importate
dall'estero a prezzi notevolmente più bassi rispetto alla concorrenza. La frode
ruotava intorno ad alcune imprese sia comunitarie, prevalentemente francesi e
tedesche, sia italiane. I principali fornitori comunitari cedevano, solo su
carta, le auto alla società cartiera ed emettevano false fatture. Tale società,
gestita da prestanomi, che poi sparivano nel nulla, fatturava e cedeva, solo su
carta, ma applicando l'Iva, che non versava, le auto ad altre società italiane
. A loro volta le società italiane, autosaloni plurimarche relamente esistenti,
e destinatarie reali delle auto, attraverso quelle false fatture acquisivano il
diritto della detrazione dell'Iva. Ciò consentiva di vendere auto sul mercato a
prezzi decisamente competitivi. La Finanza di Velletri, diretta dal capitano
Giacinto Capone, ha segnalato all'erario per il recupero 12 milioni di euro di
ricavi e 10 milioni di costi non deducibili. Sono state accertate, inoltre,
fatturazioni false per circa tremilioniduecentocinquanta mila euro in emissione
e per diecimilionitrecentomila euro in utilizzo. Vai alla homepage 31/01/2008.
( da "Velino.it, Il" del
31-01-2008)
Argomenti: Class Action
(POL) Le prime pagine del Lazio Roma, 31 gen
(Velino) - Roma. La cattiva gestione economica dell'Umberto I occupa l'apertura
del Messaggero: “Policlinico, ecco gli sprechi”. Fra gli sperperi indicati dal
quotidiano di via del Tritone, la necessità di attendere in molti casi tre
settimane in corsia prima degli interventi a causa dell'errata organizzazione e
della carenza degli infermieri per le sale operatorie. Così, dal momento che il
costo di un posto letto si aggira in media sugli ottocento euro al giorno
anziché trecento, la spesa che l'Umberto I deve affrontare prima di un
intervento arriva a quota 16 mila euro invece di fermarsi a tremila. A
segnalare le inefficienze, un gruppo di ricoverati nella struttura sanitaria,
che si è rivolto al Tribunale per i diritti del malato. Da domani, intanto, gli
specializzandi saranno chiamati a gestire da soli i turni di notte e nei giorni
festivi senza la supervisione dei medici assunti dell'ospedale. Il primo
reparto a essere interessato dal provvedimento sarà quello di Neurologia.
L'Amsur (associazione dei medici specializzandi delle università di Roma) ha
chiesto l'intervento del rettore della Sapienza, Renato Guarini, per ritirare
il provvedimento. Il Corriere della Sera apre con l'evacuazione
dell'accampamento di nomadi sotto l'autostrada Roma-Fiumicino: “Sgombero al
campo rom”. “L'ultimo dei grandi slum spontanei sorti subito dopo l'ondata di
repulisti seguita alla morte di Giovanna Reggiani è stato sbaraccato ieri
mattina alle 8 da un intervento congiunto di polizia (60 agenti), vigili urbani
(20 del XV gruppo), Ama (20 addetti, con ruspe), operatori della Sala emergenza
sociale del Comune”, si legge sul quotidiano. Sono 133 i rom identificati, un
terzo dei quali con precedenti penali, 32 minori e 39 nuclei familiari. Sette i
fermati, compresi due ricercati. “Gli operatori del Comune, che offrono come
sempre ospitalità a donne e bambini in strutture tipo casa-famiglia, ieri hanno
di nuovo registrato 'zero' richieste – prosegue il Corriere –. Le famiglie non
si separano dagli uomini”. Il Tempo torna sulla denuncia dei tassisti in merito
al calo degli introiti a causa delle nuove licenze rilasciate dal Comune di
Roma, lanciata ieri dalle colonne del quotidiano: “Perso il 35 per cento dei
guadagni”. A tanto secondo la categoria ammonta la riduzione degli incassi a
seguito delle duemila autorizzazioni rilasciate dal Campidoglio lo scorso
novembre dopo un braccio di ferro durato oltre un anno. Secondo i tassisti,
inoltre, il Comune non avrebbe mantenuto la promessa di allontanare dalla
Capitale gli ncc (gli autisti di auto a noleggio) che hanno ottenuto la licenza
in un altro comune, tanto che alcuni arriverebbero addirittura dalla Calabria e
dalla Sicilia. Nel mirino dei conducenti delle auto bianche ci sono però anche alcuni
esponenti dei sindacati di categoria, accusati di aver ottenuto le licenze
gratuitamente in cambio di un “ammorbidimento” durante le trattative con
l'amministrazione comunale. Il restyling che interesserà lo storico mercato di
Trastevere è il tema di apertura di Repubblica: “Porta Portese per artigiani
doc”. Un angolo dedicato esclusivamente all'artigianato, con l'esposizione a
rotazione di oggetti artistici, sarà realizzato nei cinque fine settimana di
marzo nell'area di via Portuense 47, dove oltre agli stand saranno istallati
anche ombrelloni e punti ristoro. A promuovere l'iniziativa è la Provincia di
Roma. il Giornale apre con il rapporto del Cnr sulla condizione economica delle
famiglie del Lazio: “Si sente povera una persona su due”. Nella regione,
nonostante siano “oggettivamente povere” il 21,8 per cento dei nuclei
familiari, la percezione di povertà arriva a interessare il 54 per cento delle
famiglie. A essere più colpite sono quelle numerose, con almeno tre figli, casi
in cui la povertà oggettiva raggiunge il 42 per cento. “In pratica una persona
su cinque vive con uno stipendio medio al di sotto della soglia di povertà”,
nota il quotidiano, anche se “a livello locale Roma sta meglio delle altre
province”. “Se l'Eurispes parla di un paese in cui la povertà dilaga, l'Istat è
più rassicurante (il 14 per cento delle famiglie ha difficoltà a arrivare a
fine mese), ma è generale la sensazione che la povertà sfiori la classe media – prosegue il Giornale –. E i barboni non sono
scomparsi nel '900. Secondo la Caritas sarebbero diecimila i senza fissa dimora
a Roma escludendo i campi nomadi”. “Fiumicino 'ruba' 13 voli a Malpensa”,
titola Libero, che elenca tutte le tratte che l'aeroporto Leonardo da Vinci è
riuscito a scippare allo scalo milanese per effetto della riorganizzazione
della rete di collegamenti intercontinentali di Alitalia. Le rotte debutteranno
a fine marzo, con l'entrata in funzione dell'orario estivo. “Usura, 'il 99 per
cento è sommerso'”. A lanciare l'allarme è il rapporto annuale della Direzione
nazionale antimafia, dal quale emerge che a Roma viene denunciato meno dell'uno
per cento dei reati d'usura. La Capitale e il Lazio, secondo la relazione della
Dda, sono sempre di più nel mirino delle mafie nostrane e di quelle straniere,
pronte ad allearsi, anche solo con accordi a tempo, per gestire affari
milionari, come dimostra il caso della “joint venture” fra camorra e clan
nigeriani smantellata pochi giorni fa dalla squadra mobile con l'arresto di
decine di persone fra boss, trafficanti di droga e corrieri internazionali. Da
segnalare anche l'approfondimento che il quotidiano diretto da Paolo Mieli
dedica alla regione nell'edizione nazionale: “Lazio, l'ultima sfida”. Un focus
che spazia dal deficit della sanità, di dieci miliardi di euro, all'assenteismo
nei palazzi di via Cristoforo Colombo, arrivato a 21,2 giorni di malattia
l'anno in media per ciascuno dei 3.322 dipendenti, più altri 11,6 giorni di
assenza per cause diverse, permessi, congedi. Un problema di tale portata da
aver spinto il governatore Marrazzo ad affidarsi a un pool di sei ricercatori
dell'Università degli Studi di Milano per cercare di risolvere il problema.
Nelle pagine interne di Repubblica si legge: “Veltroni, dimissioni più
lontane”. Ieri sera una nota del Viminale ha infatti accolto con favore la
proposta dell'Anci, l'associazione dei comuni italiani, di modificare l'attuale
regolamento sulle elezioni “per allontanare da Roma e da almeno altri 150
comuni italiani, guidati dal centrosinistra e dal centrodestra, lo spettro di
una lunga fase di commissariamento – scrive il quotidiano –. La proposta punta
a far dimezzare il termine dei 20 giorni previsti dalla legge perché le
dimissioni del primo cittadino diventino efficaci e irrevocabili. Secondo la
normativa in vigore, infatti, per votare questa primavera anziché nel 2009
Veltroni dovrebbe cessare dalle funzioni di sindaco entro il 24 febbraio.
Termine che sarà possibile rispettare solo se 20 giorni prima comunicherà al
consiglio comunale di volersi dimettere dal Campidoglio: quindi tra sabato 2 e
lunedì 4 febbraio”. Per quanto riguarda il toto-sindaco, nel taglio alto di
prima pagina il Corriere ricorda: “C'è Rutelli, ma è pressing su Bettini”. Fra
i “papabili”, però, secondo i giornali ci sarebbe anche il coordinatore regionale
del Pd, Nicola Zingaretti. Sempre sul tema, nelle pagine interne Libero dedica
un approfondimento al futuro del Campidoglio, con una ricognizione del “domani
degli assessori” a seguito delle eventuali dimissioni di Veltroni, fra chi
andrà in pensione, chi tornerà in ufficio e chi resterà “disoccupato”. Da
segnalare su Repubblica anche: “Rifiuti, il bluff della differenziata”. Nel
2006 Roma ha prodotto un milione e 829.458 tonnellate di rifiuti, ma solo
523.569 sono stati differenziate, meno del 30 per cento. La parte restante è
finita nella discarica di Malagrotta senza alcun trattamento né alcuna
selezione del materiale. “Appalti & rimozioni, ora anche 'indaga' anche il
Comune”, si legge nel taglio alto del Messaggero. Dopo giorni di silenzio, il
Campidoglio ha deciso di intervenire sul sistema delle rimozioni delle auto,
arrivate a quota 70 mila lo scorso anno. Il segretario generale del Comune,
Vincenzo Galliani Caputi, ha infatti chiesto la consegna degli atti sui
rapporto fra il Campidoglio e il Consorzio laziale traffico, che ha vinto
l'appalto per la gestione del servizio nel 2005, per verificare il rispetto
delle clausole contrattuali previste. Oggi, invece, il comandante della polizia
municipale, Angelo Giuliani, il delegato del sindaco alle politiche della
sosta, Fabrizio Panecaldo e il presidente del Clt, Ezio Di Salvo saranno
ascoltati in Commissione trasparenza. Il taglio medio del Tempo è dedicato alla
cronaca: “Identificati i picchiatori di Termini”. La Digos ha individuato e
denunciato per lesioni aggravate due degli aggressori del controllore
dell'Atac, class="hilite">un militante di
Action, pestato domenica sera alla stazione. Sono due 21enni, attivisti di
estrema destra. A inchiodarli sono state le immagini del circuito di
videosorveglianza all'interno dello scalo ferroviario. Da segnalare nelle
pagine interne del quotidiano di piazza Colonna, la modifica dei criteri di
assegnazioni delle abitazioni della Pisana: “La Regione tagli gli affitti”.
Saranno rivisti i contratti e liberate le case occupate abusivamente, circa il
dieci per cento del totale. Complessivamente sono 382 gli alloggi della
Regione. Di questo, il tre per cento è destinato a un canone di mercato, mentre
l'87 per cento è in via di ricontrattualizzazione a favore delle fasce
disagiate. “I pagamenti saranno divisi in quattro fasce di reddito”, fa sapere
l'assessore al patrimonio, Marco Di Stefano. Nelle pagine interne il Giornale
dà spazio alle “superconsulenze legali nelle Asl”. A denunciare l'episodio è il
capogruppo regionale dell'Udc, Massimiliano Maselli, che il 25 gennaio ha
presentato un'interrogazione all'assessore alla Sanità, Augusto Battaglia e al
governatore Piero Marrazzo per chiedere chiarimenti sull'affidamento esterno di
consulenze legali da parte dei direttori delle Asl Rm G e Rm E. “Quella
contestata da Maselli è una vera e propria prassi, che condurrebbe dal 2005 i
direttori generali delle Asl a ricorrere sistematicamente a consulenze legali
esterne piuttosto che agli avvocati stipendiati, degradati a gestire pratiche
di secondaria importanza – scrive il quotidiano -. Una prassi favorita, sul
piano legislativo, dalla delibera 139/2007 che non prevedendo espressamente la
qualificazione degli uffici legali delle Asl come strutture indipendenti, non
impedisce le decisioni arbitrarie”. Frosinone. “No ai rifiuti dalla Campania” è
il titolo principale di oggi del Tempo, in riferimento alle aspre polemiche
verificatesi durante i lavori del Consiglio provinciale, tutto incentrato sulla
questione dei rifiuti. Il presidente Scalia si difende dagli attacchi della
Cdl: “Abbiamo operato nel migliore dei modi”. Secondo il Nucleo operativo
ecologico regionale dei Carabinieri a Latina, intanto, su 37 controlli
effettuati nel 2007, ben 18 (il 49 per cento) sono risultati non conformi nella
gestione e nello smaltimento dei rifiuti. Nella provincia di Frosinone tale
percentuale si attesta sul 23 per cento. Visto lo stallo a Frosinone per la
realizzazione del nuovo stadio, il presidente del Frosinone Calcio, Maurizio
Stirpe si dice “Pronto ad andare a Ferentino”, dichiarazione che è anche il
titolo del Messaggero. Troppi ritardi vengono registrati infatti sul project
Matusa-Casaleno e così si pensa ad una alternativa al capoluogo e da Ferentino
arriva l'invito del sindaco Fioretta: “E' vero, il contatto c'è stato e l'area
c'è”. “Lavoro: sciopero generale il 7 marzo”, titola invece nel taglio centrale
il quotidiano. I sindacati hanno deciso la data della manifestazione e ad
annunciarlo è stato ieri il segretario provinciale della Cgil, Domenico De
Santis. I motivi dello sciopero sono la crisi industriale che sta attraversando
la provincia di Frosinone e le migliaia di posti di lavoro a rischio.
Licenziamenti confermati intanto alle Terme di Fiuggi. “Terme, atto finale.
Licenziamenti confermati” leggiamo in un richiamo su Ciociaria Oggi. E davanti
ad una situazione di crisi del genere, “Il Cnr conferma: più povertà” è il
titolo di apertura del Tempo. Più indebitati, più protestati e perciò destinati
a finire nelle grinfie degli usurai, insomma, più poveri. Questo è lo scenario
della regione elaborato dal Cnr. Sulla questione interviene anche il capogruppo
di Forza Italia alla Regione, Alfredo Pallone che accusa Marrazzo di fare solo
annunci e poche realizzazioni. “Il Lazio sta marciando progressivamente verso
la povertà”, dice il consigliere. Oltre al problema occupazionale, anche quello
della sanità. “Ospedali al collasso, dossier delle associazioni al ministro” è
il titolo che riserva alla notizia Il Messaggero. Strutture fatiscenti, servizi
sospesi per carenza di macchinari o personale, sovraffollamento e promiscuità
nei reparti, lunghi tempi di attesa per le visite e soprattutto nessun
intervento volto ad invertire la rotta. Questa la situazione che emerge nella
provincia di Frosinone. Un panorama disonorevole, quello redatto dalle
associazioni di volontariato e raccolto in un dossier di 25 pagine inviato al
Ministro. Spostandoci alla cronaca, “Emiliano Bracaglia non ce l'ha fatta” è il
titolo a tutta pagina della Provincia. è morto ieri il giovane operaio
frusinate rimasto coinvolto in un incidente stradale a Ceprano. I familiari
hanno autorizzato l'espianto degli organi. “Dentista rapinato davanti allo
studio” è invece il titolo centrale dello stesso giornale. è accaduto ad Alatri
dove un bandito a volto coperto ha anche esploso due colpi di pistola in aria.
Latina. Inchiesta su Acqualatina sempre in primo piano nelle aperture dei
quotidiani pontini, che riportano oggi a tutta pagina gli interrogatori di due
degli arrestati, l'ex presidente Paride Martella e l'amministratore delegato
Silvano Morandi. Latina Oggi apre con “Martella prende le distanze”.
“Acqualatina, l'ex presidente e Silvano Morandi interrogati in Tribunale dal
Gip”, spiega l'occhiello. “Besson e gli altri lo tenevano all'oscuro sul
sistema di appalti 'in house'”, aggiunge il catenaccio. La Provincia titola
“Acqualatina, le carte in tavola”. “Ieri il Gip Coccoluto ha ascoltato l'ex
presidente e l'amministratore delegato. Oggi tocca a Besson”, recita
l'occhiello. “Martella: 'I controlli c'erano'. Morandi punta sulle scelte
tecniche”, precisa il catenaccio. “Parla Paride: 'La gara c'era'”, è l'apertura
del Territorio, che spiega nell'occhiello: “Ascoltato in tribunale l'ex
presidente della Provincia su Acqualatina”. “Anche Morandi fornisce la sua
versione dei fatti, richiamando la scelta pubblica del socio privato”, si legge
nel catenaccio. Tre i sommari: “Adiconsum: Questi i conti della gestione a
danno dei cittadini utenti”; “Iniziativa: Guidi raccoglie le firme per parlare
con Cusani”; “Sindacale: Claudio Fazzone rassicura i dipendenti della spa”.
Apertura a tutta pagina anche sul Tempo: “Appalti, Martella si difende”. “Caso
'Acqualatina', per gli indagati gli affidamenti avvenivano secondo le regole.
La vicenda in Consiglio comunale. L'Adiconsum: 'Ci costituiremo parte civile'”,
spiega il catenaccio. Sul Messaggero gli interrogatori appaiono nella foto
notizia: “Acqualatina, Martella e Morandi parlano”. Il quotidiano di via del
Tritone sceglie un'apertura diversa: “Addio al Credito cooperativo pontino”.
“Naufraga anche l'ipotesi di istituto locale 'sponsorizzato' da Zappalà, domani
il consiglio decisivo”, spiega l'occhiello. “Verso la liquidazione della banca,
mai decollata. I soci rivogliono i soldi”, aggiunge il catenaccio. Diversi gli
argomenti nei tagli centrali: Latina Oggi lo dedica a “Easy Park, il blitz”.
“Ieri le Fiamme Gialle sono tornate in Comune”, spiega l'occhiello, mentre il
catenaccio aggiunge: “Nel mirino le soste con gli sms a Terracina”. La
Provincia impagina invece “Altro caso di meningite”. “Un 61enne di Sabaudia
ricoverato al Goretti”, spiega il catenaccio. Taglio basso sul Tempo (“Caso di
meningite a Sabaudia. Un uomo è in gravi condizioni”), e richiami su Latina
Oggi (“Meningite, altro caso all'ospedale Goretti”) e sul Territorio
(“Meningite, in coma 61enne”). Il Territorio impagina la cronaca sindacale nel
taglio centrale: “Mozzarelle, ultimo atto”. “Martedì 5 febbraio in Regione si
discuterà delle vertenze Cisternino e Granarolo. Poche le speranze di salvataggio”,
secondo l'occhiello. “Sindacati sul piede di guerra: Cgil e Uil stigmatizzano
l'atteggiamento del presidente della coop di Cisterna Sandro Fedeli”, aggiunge
il catenaccio. Richiamo su Latina Oggi (“Cisternino, oggi il sit-in”), sul
Messaggero (“Cisternino: altro che rilancio, dopo 50 si chiude”) e sul Tempo
(“Dopo 50 anni chiude la Cisternino”). Nel taglio centrale, Il Messaggero
impagina “Turbogas, un sito a rischio”. “Aprilia. Intanto tra il sindaco
Santangelo e il presidente della Regione torna il dialogo”, spiega l'occhiello.
“Uno studio evidenzia l'incompatibilità con una azienda di pesticidi”, aggiunge
il catenaccio. Latina Oggi dedica la spalla ai rifiuti: “Moscardelli:
l'inceneritore non serve. Basta servitù”. Spazio anche a richiami sulla
situazione politica di Terracina: “Zappalà: 'Nardi segua le indicazioni dei
partiti'” (Il Territorio) e “Terracina, ancora fumata nera per la Giunta” (Il
Messaggero). Rieti. “Leonessa dice sì alla secessione” è il titolo di apertura
del Tempo. Nella tarda serata di ieri, il consiglio comunale leonessano ha
approvato la delibera per l'indizione di un referendum di secessione dal Lazio
e di adesione all'Umbria. La vicenda prende avvio dalla presentazione del
progetto di realizzazione di un comprensorio sciistico sul versante Nord del
Terminillo. La proposta è nelle mani della Regione Lazio, ma l'attesa per
un'eventuale approvazione ha portato alla “scelta estrema” del piccolo comune
in provincia di Rieti. Un aspetto sottolineato nell'articolo è l'unanimità raggiunta
nella votazione. Anche l'opposizione di centrosinistra, infatti, si è detta
favorevole al referendum. A febbraio gli amministratori leonessani avranno un
incontro con la presidente della Regione Umbria, Maria Rita Lorenzetti. Il
quotidiano dedica alla vicenda un servizio anche nelle pagine nazionali. Il
Messaggero relega, invece, l'articolo sull'argomento in taglio basso, ma anche
qui viene sottolineata la unanimità del voto. Il titolo di apertura del
quotidiano di via del Tritone è dedicato alla cronaca sindacale: “Ritel, è
scattato l'allarme rosso”. I sindacati denunciano una situazione gravissima per
la mancata attuazione del piano industriale, ma l'azienda del settore
dell'elettronica replica di aver garantito il rilancio grazie anche ad Alcatel.
Le rsu chiedono un incontro con il ministero dello Sviluppo economico. Di
spalla, torna la vicenda della sentenza della Commissione tributaria
provinciale sulle cartelle suppletive di pagamento della tassa sui rifiuti,
recapitate ai cittadini nei mesi scorsi. I magistrati hanno dichiarato
illegittimo il provvedimento del Comune. Dall'amministrazione comunale fanno
sapere di essere pronti al ricorso contro la sentenza, come riporta anche Il
Tempo. In taglio centrale del Messaggero spazio alle elezioni per il rinnovo
degli organi dell'ordine degli avvocati di Rieti. Presentata una lista unica.
In taglio centrale del Tempo viene riportata la notizia della richiesta, da
parte della Provincia, di un confronto con l'assessore regionale alla Sanità,
Augusto Battaglia. Sul tavolo le criticità delle strutture sanitarie reatine.
In seconda pagina torna il caso del commissariamento del Comune di Antrodoco
dopo le dimissioni del sindaco e dei consiglieri di maggioranza. Quest'ultimi
si sono detti pronti a trovare nuovi accordi per riproporre la loro candidatura
alle nuove elezioni comunali. Viterbo. “Nessun mandante dietro di me”: con
questo titolo Il Corriere di Viterbo apre in prima pagina, riportando le
dichiarazioni di Michele Pellecchia, l'omicida che qualche settimana fa ha
ucciso l'imprenditore David Paternollo. L'assassino per due ore ha risposto
alle domande degli inquirenti, affermando che non c'è nessun mandante, nessun
legame preesistente con la vittima né problemi di natura finanziaria che lo
avrebbero portato a conoscere Paternollo in precedenza. “Avevo bisogno di soldi
– spiega Pellecchia, che insiste nella tesi della rapina – perché dovevo
tornare a Napoli e volevo portare regali ai miei figli”. L'uomo della
colluttazione con la vittima ricorda tutto, ma non la taglierina con cui
entrambi si sono feriti: i colpi dalla sua pistola, secondo la ricostruzione di
Pellecchia, sarebbero partiti accidentalmente, e l'arma non si sarebbe
inceppata. “Ha carrellato – continua – perché erano finiti i colpi”. Il 6 marzo,
comunque, negli uffici della “Te.Com”, la ditta di Paternollo, verranno
masterizzati dagli investigatori tutti i dati contenuti nei computer della
vittima. In primo piano, sul Il Corriere di Viterbo un'altra puntata della
rubrica “L'isola del tesoro”, col titolo “Quarant'anni scolpiti nella pietra”:
la storia della famiglia Sambuci di Bagnaia, che da generazioni si tramanda
l'arte della scultura. Nella spalla, “E tra la sporcizia sbuca un
Michelangelo”: a Bagnaia, durante i lavori su un'edicola, è uscito fuori un
dipinto del '500, che gli studiosi attribuiscono a Michelangelo. L'opera fu
realizzata sulla base di un cartone riconducibile al genio toscano, assiduo
frequentatore del borgo viterbese. Nel taglio medio, “Truffa, armi e droga:
silenzio”: gli arrestati dell'operazione “Il Gatto e la volpe” decidono tutti
di non rispondere al giudice. Le indagini, intanto, continuano. Sempre nel
taglio medio, “Bordate di Daga sulle nomine Asl”: il consigliere comunale di
Tarquinia denuncia la nomina, in pochi giorni, di tre “dirigenti, che si
aggiungono ai troppi 'primarietti' di questa amministrazione. E' uno scandalo”.
Infine, nel taglio basso, “Viterbese: accordo con Tulli”: ieri in tarda serata
il presidente Liberto Maggini ha raggiunto l'accordo con il patron della Cisco
Roma, per il suo imminente ingresso nella società di calcio viterbese. Nel
pomeriggio, però, la società di via della Palazzina ha diviso i giocatori in
buoni e cattivi, impedendo ai secondi di allenarsi: alcuni elementi si sono
rivolti all'avvocato Umberto Calcagno dell'Assocalciatori per intentare
un'azione legale per mobbing contro la Viterbese. Il Messaggero apre con il
titolo “Il carcere raddoppia, gli agenti no”: a Mammagialla sta per aprire una
nuova sezione ad alta vigilanza, ma i sindacati scendono sul piede di guerra.
Svanito l'effetto indulto, infatti, pesa enormemente ora la carenza di
personale. Attivi, infatti, ci sono solo 280 agenti sui 510 previsti: Cgil,
Cisl e Uil affermano che “così è impossibile continuare”, e intanto è allarme anche
sotto il profilo sanitario. In primo piano, “Aeroporto: adesso Frosinone
ricorre al Tar”: il presidente della Provincia ciociara, Francesco Scalia,
illustrerà oggi i contenuti di un documento con cui si chiede l'annullamento
del provvedimento del ministero dei Trasporti che ha localizzato il terzo scalo
del Lazio a Viterbo. Nel taglio medio, “Viterbese, partono le vertenze”:
ripresi ieri gli allenamenti della squadra al “Rocchi”, ma qualche giocatore
resta fuori dalla rosa senza potersi allenare per scelta della società.
All'interno, “La paura per tutti è l'instabilità”: elezioni subito o governo
tecnico? Il quotidiano ha sentito l'opinione delle forze sociali, e la priorità
per le associazioni sindacali è la situazione economica, su cui bisogna intervenire
subito. In molti auspicano infatti un esecutivo a tempo che riesca ad
affrontare i problemi più urgenti. Il Tempo apre invece con la cronaca, col
titolo “Assalto in banca col taglierino”: ennesima rapina ieri a Monterosi poco
dopo le 12 ai danni di un'agenzia del Banco di Brescia. Due i malviventi in
azione, fuggiti su una Y10 ritrovata poi a Orte: l'auto era stata già usata per
un altro colpo. Il bottino ammonta a 5 mila euro. Nel taglio basso, “Dissesto
stradale, urgono interventi”: Antonella Stella, consigliere comunale di An,
solleva un problema molto sentito nel quartiere Cappuccini, dove la segnaletica
è assente. All'interno, “Bufera sulle residenze sanitarie”: previsti ulteriori
aggravi di spese per gli assistiti: pronta una denuncia alla magistratura.
Insorge il Comitato dei parenti assistiti nelle Rsa della Tuscia. (red) 31 gen
11:09.
( da "TGCom" del
31-01-2008)
Argomenti: Class Action
Rifiuti, blocchi nel Napoletano Tensione sul
lungomare a Pozzuoli Non cessano le proteste nel Napoletano per l'emergenza
rifiuti. A Pozzuoli, i cittadini sono scesi in strada e hanno effettuato un blocco
in via Napoli, sul lungomare. In alcune zone di Pozzuoli, l'immondizia non
viene raccolta da giorni. Disagi alla circolazione sulla linea ferroviaria
regionale che collega Salerno con Cancello, all'altezza del bivio di Nola,
temporaneamente interrotta. Bloccata per un'ora l'autostrada A30 in direzione
Caserta. Evidenti i disagi sulla circolazione e in particolare lungo la strada
che collega il comune con Napoli. I manifestanti si dividono tra chi chiede un
intervento straordinario per raccogliere i rifiuti ancora in strada, e chi si
oppone alle varie discariche chieste dal supercommissario De Gennaro. Secondo
quanto riferito da Trenitalia, i disagi provocati dai manifestanti sulla linea
ferroviaria nel Nolano, si ripresentano quotidianamente da tre giorni. Sono
stati danneggiati anche i cavi per il controllo dei sistemi di circolazione,
causando ulteriori ritardi dei treni, oltre a quelli registrati a causa del
blocco. Sempre nel Nolano, inoltre, è stato bloccato anche l'ingresso
principale dell'Iterporto. L'emergenza rifiuti in Campania Tgcom
31/01/2008Rifiuti, secondo avvertimento Ue 31/01/2008Rifiuti, blocchi nel
Napoletano 29/01/2008Rifiuti, scontri a Marigliano 28/01/2008Rifiuti, Grillo
organizza M-day 28/01/2008Rifiuti, aprono discariche e siti 25/01/2008Rifiuti,
nuovo ultimatum della Ue 25/01/2008Rifiuti, nuove proteste a Benevento
23/01/2008Rifiuti, operazione Cc a Napoli 22/01/2008Rifiuti, ancora proteste a
Napoli 19/01/2008Rifiuti:class="hilite">a
Napoli prima class="term">class class="term">action
18/01/2008Rifiuti, presidio al porto Cagliari 17/01/2008Rifiuti, secondo
richiamo da Europa 15/01/2008Rifiuti, entra in azione l'esercito
14/01/2008Rifiuti, "serve soluzione radicale" 13/01/2008Rifiuti,
proteste in tutta Italia 13/01/2008Rifiuti, chiedono asilo in Svizzera
12/01/2008Prodi:Vergogna i rifiuti all'estero 11/01/2008Rifiuti, l'esercito
entra in azione 10/01/2008Milano, dai rifiuti energia pulita
10/01/2008Rifiuti,squadre intervento a Napoli 09/01/2008Rifiuti,assalto ai
vigili del fuoco 08/01/2008Rifiuti,ancora guerriglia a Pianura
07/01/2008Rifiuti, situazione in tempo reale 06/01/2008Rifiuti,continua
presidio a Pianura 05/01/2008Rifiuti, a Pianura ancora scontri 04/01/2008Crisi
rifiuti, "presidio va avanti" 04/01/2008A Napoli è emergenza rifiuti
03/01/2008Napoli,continua l'emergenza rifiuti 02/01/2008Rifiuti Napoli,
protesta a Pianura 28/12/2007Rifiuti, resta emergenza a Napoli
26/12/2007Rifiuti, ridotti i disagi a Napoli 25/12/2007Rifiuti, raccolta record
a Napoli 24/12/2007Napoli, piano rifiuti straordinario Invia ad un amico.
( da "Sicilia, La" del
31-01-2008)
Argomenti: Class Action
Due giovani rinchiusi nel carcere Petrusa
Tentano un furto negli uffici del Pra ma vengono scoperti dai carabinieri
Importante riunione del consiglio provinciale delle Acli che, all'unanimità, ha
affidato a Nicola Perricone, l'incarico di presidente delle Acli della città
dei templi. Trentatreenne, sposato con un figlio, residente a Sciacca, laureato
in Scienze agrarie, è esperto in consulenza aziendale e tecniche manageriali.
Il nuovo presidente ha dichiarato: "Con grande responsabilità assumo
questo incarico, consapevole del ruolo che la nostra associazione esercita in
tutta la provincia e del grande lavoro che occorre ancora realizzare per
rafforzare la nostra azione sociale per il bene comune della collettività
svolgendo quel ruolo di sentinelle del territorio. E' opportuno avviare un
processo di governance locale allo scopo di coinvolgere tutte le parti del
nostro sistema, Ciò è possibile attraverso una forte azione condivisa,
finalizzata a un'integrazione tra i diversi attori, in modo tale che le diverse
articolazioni siano tra di loro collegate mediante la circolazione delle
informazioni, lo scambio di idee, di passioni e di progetti. Credo che, oggi,
sia necessario rispondere con dinamismo alla nuova domanda di tutela dei
diritti. L'impegno che dobbiamo assumerci è quello di lavorare assiduamente per
costruire un futuro di speranza". Il presidente, a conclusione del suo
intervento, ha ringraziato l'uscente Angelo Pecoraro per l'impegno profuso e
l'attività svolta per le Acli provinciali. A. R.
( da "Virgilio Notizie" del
31-01-2008)
Argomenti: Class Action
31-01-2008 16:36 Preoccupazione per danni
uso cemento depotenziato Roma, 31 gen. (Apcom) - Il Codacons annuncia la
presentazione di una querela e l'class="hilite">avvio
di una class="term">class
class="term">action nei confronti degli
amministratori della Calcestruzzi, in seguito alla notizia sull'impiego di
"cemento depotenziato per la costruzione di importanti opere pubbliche in
tutta Italia". Il Codacons denuncerà, inoltre, quanti in concorso abbiano
rilasciato pareri, nulla osta, autorizzazioni in violazione della legge, per
abuso d'ufficio. Il segretario nazionale del Codacons, Francesco Tanasi esprime
il suo plauso ai magistrati della Dda di Caltanissetta per l'opera svolta e la
preoccupazione per i danni che l'utilizzo di cemento depotenziato
"potrebbe arrecare" a strutture pubbliche di estremo rilievo come la
nuova metropolitana di Roma o lo svincolo sulla A20 Pa-Me: "La situazione,
così come viene prospettata in questa prima fase di accertamenti, è davvero
grave. Se come si teme il cemento depotenziato renderà instabili le costruzioni,
i danni materiali ed economici saranno ingenti. Ci costituiremo dunque parte
civile in difesa dei cittadini e stiamo già studiando la possibilità di avviare
una class="term">class
class="term">action per il risarcimento
dei danni". Tanasi chiede che le istituzioni "immediatamente si
attivino per la creazione di una task force di controllo, per verificare la
stabilità e l'affidabilità delle opere costruite con i materiali forniti
dall'azienda incriminata".
( da "Quotidiano.it, Il" del
31-01-2008)
Argomenti: Class Action
Ascoli Piceno | Grazie alla forte
sensibilizzazione, quest'anno tutte le farmacie aderenti all'associazione nel
territorio Piceno aderiscono all'iniziativa. Acquistare un farmaco da banco per
donarlo a chi non può permettersi di comprarlo è questo l'obiettivo "Dona
un farmaco a chi ne ha bisogno". L'iniziativa è del Banco Farmaceutico e
della Federfarma di Ascoli con il patrocinio del comune di Ascoli Piceno. Il
prossimo sabato 9 febbraio, infatti, si svolgerà l'ottava Giornata nazionale di
raccolta del farmaco, che darà la possibilità a chi lo desidera di compiere un
gesto semplice, ma ricco di altruismo. A ogni farmacia che aderisce
all'iniziativa viene associato un ente assistenziale della stessa provincia e
fornito l'elenco dettagliato dei farmaci necessari a tale ente. Il farmacista
provvede poi a indirizzare le donazioni dei clienti verso i farmaci segnalati.
"Un gesto come la quello di contribuire alla raccolta del farmaco - ha
commentato Pasquale D'Avella presidente della Federfarma Ascoli - interpella la
libertà di ognuno e chiede di essere vissuto non come generica beneficenza ma
con coinvolgimento emotivo in quanto rappresenta un importante aiuto a coloro
che necessitano di cure e non possono permettersele". Il Banco
Farmaceutico è riuscito in pochi anni di attività a fare partecipe attorno al
gesto semplice della raccolta un numero sempre maggiore di persone e di
associazioni, con la consapevolezza che si possa costruire una mentalità nuova
partendo da azioni concrete. Il progetto di beneficenza, inoltre, edizione dopo
edizione riesce a coinvolgere un numero maggiore di farmacie, basti pensare che
nella sola provincia di Ascoli lo scorso anno ne erano 23 farmacie e sono state
raccolte 2080 confezioni di medicinali o presidi medici comprati e donati dai
cittadini. Grazie alla forte sensibilizzazione, quest'anno tutte le farmacie
aderenti all'associazione nel territorio Piceno aderiscono all'iniziativa. I farmaci obiettivo della colletta sono tutti quelli che è
possibile acquistare senza ricetta medica (farmaci per la febbre, per il
raffreddore e per lo stomaco, medicine per curare influenza e dolori di varia
natura, colliri, fermenti lattici e disinfettanti) e il guadagno derivante
dalla vendita dei farmaci sarà devoluto al Banco Farmaceutico. Saranno i
volontari della Compagnia delle Opere, all'interno delle farmacie che
aderiscono all'iniziativa, ad invitare i cittadini a donare un farmaco. I
farmaci raccolti verranno poi donati alle Caritas operanti sul territorio
Piceno che provvederà alla loro distribuzione sulla base delle esigenze della
collettività. 31/01/2008.
( da "Punto Informatico" del
01-02-2008)
Argomenti: Class Action
Roma - Pagare per ricevere SMS da amici,
parenti, conoscenti e spammer? Un gruppo di consumatori americani vi si oppone
fermamente: non desiderano ricevere né pagare per ricevere messaggi
indesiderati e chiedono a gran voce la disattivazione del servizio SMS,
negletto e costoso. Negli Stati Uniti la pratica del messaggino è molto meno
comune rispetto ai paesi europei, mentre è pratica condivisa fra gli operatori
esigere dagli utenti un corrispettivo anche per la ricezione dei messaggi di
testo. Ma un nugolo di abbonati inviperiti non ritiene di dover sottostare al
regime tariffario imposto da T-Mobile. Ciascuno di loro ha chiesto
all'operatore che il servizio per inviare e ricevere SMS venisse completamente
disattivato. Una richiesta alla quale il carrier aveva opposto un netto
rifiuto: il text messaging è una funzione che deve essere obbligatoriamente
presente sui telefonini poiché su di essa si basano altri servizi offerti
dall'operatore. Per questo motivo il gruppo di utenti capitanati da tale class="hilite">Maria Detwiler ha deciso di
adire le vie legali e di intentare una class="term">class class="term">action
contro T-Mobile presso il tribunale distrettuale di Seattle. Nella denuncia
spiegano come l'operatore imponga loro l'obbligo di ricevere SMS: sono messaggi
che costano 5 centesimi di dollaro, sono messaggi indesiderati. T-Mobile, a
differenza di altri operatori che permettono di disattivare l'opzione SMS,
starebbe dunque costringendo gli utenti a fruire di un servizio indebitamente
incluso nei piani tariffari: una pratica che violerebbe le leggi federali e le
leggi dello stato di Washington, condotta da T-Mobile con l'intento di
"sottrarre a un grandissimo numero di consumatori piccole somme di
denaro." Nessun dettaglio è trapelato riguardo all'entità del rimborso
chiesto dai consumatori. Nessun dettaglio nemmeno riguardo alla strategia
difensiva che orchestrerà l'operatore. Gaia Bottà.
( da "Nazione, La
(Firenze)" del 01-02-2008)
Argomenti: Class Action
Auto danneggiata dai vandali "Atto
vigliacco e premeditato" Salta il dibattito sulle Foibe con l'Istituto
storico della Resistenza UN PARABREZZA infranto e un volantino con la firma
degli autori dell'atto vandalico. Un episodio che rischia di inasprire il clima
politico, già teso, delle ultime settimane. Con due aggravanti: il fatto
richiama alla mente un'atmosfera di tensione che si pensava ormai superata; la
'vittima' è un ragazzo di soli 20 anni, militante di Azione
giovani e impegnato nel comitato '10 febbraio', che organizza dibattiti e
iniziative in ricordo dei martiri delle Foibe. Mercoledì alle 20.30 il ragazzo
ha trovato l'auto di famiglia, parcheggiata mezz'ora prima a pochi metri di
distanza da casa, con il vetro anteriore infranto. A provocare il danno una
pietra o forse un casco da motociclista lanciato in corsa contro il parabrezza.
Tra il vetro e il tergicristallo un volantino a colori scritto a computer con
il simbolo della falce e martello e la scritta: "Fascista, te le diamo noi
le Foibe. Viva Tito. Viva Stalin". Dell'episodio si stanno occupando gli
ispettori della Digos, di fronte ai quali il giovane ha presentato denuncia per
danneggiamento aggravato, e che stanno indagando anche sull'aggressione subita
venerdì scorso in viale Don Minzoni da sette studenti dei licei Pascoli e
Michelangelo e sulla bomba carta che ha colpito, sempre venerdì notte, la sede
provinciale di An. Nel denunciare l'accaduto il presidente di Azione giovani, Francesco Torselli ha parlato di "atto
vigliacco" e "premeditato". "Non è la prima volta ? ha
sottolineato ? che in città si verificano episodi simili, ma in questo caso
l'aspetto inquietante è che si sia arrivati a individuare un ragazzo e a
danneggiare la sua auto a due passi da casa". I
MILITANTI di Azione giovani hanno parlato anche di episodi di foto scattate,
all'uscita di scuola, di fronte ai licei Castelnuovo, Michelangelo e Galileo,
ai giovani esponenti di Azione studentesca da parte di studenti universitari e membri dei
collettivi. Per il consigliere comunale di An Stefano Alessandri è tempo
di "stemperare i toni del confronto per evitare che la dialettica politica
arrivi a un punto in cui qualcuno potrebbe farsi male veramente". E di
"pericolosa escalation di violenza" ha parlato anche il senatore di Alleanza
nazionale Achille Totaro, che ha aggiunto: "Se qualcuno pensa con questi
atti di impedire ai ragazzi di Azione giovani di
portare avanti la propria attività all'interno delle scuole, si sbaglia
davvero. Non ci lasceremo intimidire e rispediamo al mittente ogni
provocazione". Come se non bastasse, la vicenda è stata condita da uno
strascico di polemiche. Ieri mattina il ragazzo cui è stata danneggiata l'auto
avrebbe dovuto prendere parte a un'assemblea organizzata alla Casa del Popolo
delle Vie Nuove dal liceo Galileo: un dibattito al quale avrebbero dovuto
partecipare anche tre esponenti dell'Istituto storico della Resistenza. Il
giovane, impegnato negli uffici della Digos per regolarizzare la sua denuncia
non è intervenuto e Torselli ha inviato una lettera, letta durante l'assemblea
da un'altra militante del movimento, nella quale si esprimeva solidarietà
all'amico e si spiegavano le ragioni della mancata partecipazione. Ragioni che
la delegazione dell'Istituto storico della Resistenza ha giudicato "fragili"
e "pretestuose". "Prima che iniziasse l'incontro ? precisa
l'insegnante Marta Baiardi ? ho preso la parola per esprimere la mia
solidarietà al ragazzo che ha subito l'aggressione e per dire che ogni episodio
di violenza è da condannare da qualsiasi parte arrivi. Certo, la strada della
democrazia è faticosa e va praticata. Non partecipando al dibattito, Ag ha
perso un'occasione di confronto. A quel punto, essendo venuta a mancare la
presenza di un interlocutore e per evitare che il dibattito si trasformasse in
un monologo ci siamo alzati e abbiamo lasciato il circolo. Non senza aver prima
dichiarato la disponibilità dell'Istituto ad organizzare, insieme ai docenti
del Galileo, un corso specifico sulla storia del confine orientale delle Foibe,
una questione da approfondire con i criteri della ricostruzione storiografica e
che deve essere sottratta alla strumentalizzazione politica". Roberta
Della Maggesa - -->.
( da "Repubblica, La" del
01-02-2008)
Argomenti: Class Action
Pagina IX - Palermo Lo studio Macchiarella
prepara la causa collettiva dei proprietari di alberi malati
IN CASERMA ALLA CATTEDRALE Palme, class="hilite">interventi
in ritardo in cantiere una class="term">class class="term">action
Il parassita invade Sciacca, Pantelleria e Lampedusa MARIO PINTAGRO La peste
delle palme rischia di avere una coda giudiziaria. Cinque palermitani hanno
deciso di rivolgersi a un legale per avviare la class="term">class class="term">action,
un'azione collettiva per la richiesta di risarcimento
dei danni. Tra questi c'è chi ha inutilmente atteso l'arrivo dei tecnici e poi
ha deciso di fare da solo, abbattendo a proprie spese le palme uccise dal
punteruolo rosso, scucendo fino a 800 euro per un esemplare di venti metri.
"Nessuno ci tutela, né ha controllato a dovere l'importazione delle piante
malate - dicono - e adesso dobbiamo pure pagare per l'abbattimento?".
L'avvocato Francesco Macchiarella conferma di essere stato investito del caso. "Parlare di class="term">class class="term">action
però è prematuro. Il provvedimento è stato introdotto con un
emendamento alla Finanziaria ma diventerà operativo solo con un successivo
disegno di legge - spiega il legale - Tuttavia si può avviare un'azione legale
secondo lo stesso principio. Ho chiesto la consulenza di tre periti che siano
in grado di accertare l'evento dannoso ma anche il nesso di causalità. Per
poter promuovere l'azione occorre dimostrare di avere posseduto una palma
aggredita dal coleottero, abbattuta e distrutta secondo il protocollo
fitosanitario. Per far questo ogni privato deve quindi fare ricorso a personale
specializzato che certifichi i vari passaggi. E tutto questo ha un costo, oltre
a quello dell'abbattimento. Buttare giù una palma di venti metri non è uno
scherzo, ci vogliono tre operai e una giornata di lavoro. Se aumentano i
promotori dell'azione legale, i costi si riducono. è questo il principale
vantaggio della class="term">class class="term">action".
L'azione collettiva dovrebbe essere intrapresa contro
tutti quei soggetti che a vario titolo sono coinvolti nella vicenda. "Si
tratta di individuare - prosegue l'avvocato Macchiarella - tutti quei soggetti
che non hanno tutelato a dovere il territorio e la sua bellezza, della quale le
palme sono un elemento strategico perché indice di esoticità. Ma, si badi bene,
non è ravvisabile solo un danno al paesaggio. Se dovessero sparire, come
purtroppo è prevedibile, tutte le palme canariensi, il danno diventerebbe
maggiore e sarebbe leso anche il diritto alla biodiversità. E in questo caso
potrebbe essere lo Stato a chiedere il risarcimento dei danni". Il
punteruolo rosso intanto è sbarcato anche ad Agrigento. La conferma ufficiale
arriva dopo le tante segnalazioni dei cittadini giunte anche al sito
www.palermo.repubblica.it. L'Azienda Foreste conferma la presenza del micidiale
coleottero asiatico a Sciacca, Menfi e Ribera, comunicando un prossimo
intervento. Le palme abbattute in Sicilia sono finora 1.300, prevalentemente
sulle coste delle province di Palermo, Trapani, Catania e Ragusa. Invase anche
Pantelleria e Lampedusa, mentre Ustica sembra per il momento immune. Tutte le segnalazioni
di infezione devono essere inviate al Servizio fitosanitario regionale di
Palermo e Agrigento (091 6852733), Acireale (095 894538), Trapani (0923
828713), Ragusa (0932 988609).
( da "Repubblica, La" del
01-02-2008)
Argomenti: Class Action
class="hilite">Pagina
III - Palermo Class class="term">action sul
caso punteruolo Le palme in tribunale PINTAGRO A PAGINA VII SEGUE A PAGINA VII.
( da "Repubblica, La" del
01-02-2008)
Argomenti: Class Action
Pagina XI - Palermo Le mani della
Calcestruzzi sul Ponte L'inchiesta Se il ponte sullo Stretto fosse stato
realizzato, il cemento sarebbe stato quello della Calcestruzzi. E con tutta
probabilità quello "taroccato", lo stesso che veniva fornito in
Sicilia a tutte le aziende impegnate in lavori pubblici, in modo da mettere da
parte quei fondi neri che servivano a pagare Cosa nostra. Così racconta ai
magistrati della Dda di Caltanissetta, che l'altro ieri hanno fatto scattare le
manette ai polsi dell'amministratore delegato Mario Colombini e disposto il
sequestro di tutta l'azienda, il "pentito" dell'inchiesta, l'ex
dipendente Salvatore Paterna. "La Calcestruzzi Spa aprì l'impianto di
Messina in previsione della costruzione del ponte sulla stretto; del resto
Impregilo ex Girola spa ha sempre lavorato con la Calcestruzzi". class="hilite">Il Codacons, l'associazione in
difesa dei diritti dei consumatori, ha annunciato querela contro la
Calcestruzzi ipotizzando una class="term">class class="term">action.
Analoga denuncia verrà presentata contro quanti abbiano rilasciato pareri,
nulla osta, autorizzazioni in violazione della legge.
( da "Repubblica, La" del
01-02-2008)
Argomenti: Class Action
Cronaca L'analisi Tra risorse, trappole e
cavilli un cammino difficile per i giudici (SEGUE DALLA COPERTINA) FRANCESCO
VELLA Ma è utile anche per l'effetto preventivo: l'esistenza di un efficace
strumento risarcitorio ha un valore di deterrenza che contribuisce a
incentivare comportamenti virtuosi, e quindi rappresenta un elemento essenziale
per il buon funzionamento dei mercati finanziari. Non è un
caso che negli ordinamenti più avanzati l'azione collettiva è da
tempo sperimentata, e proprio la sperimentazione ha consentito di introdurre
alcuni correttivi per evitare il moltiplicarsi di una patologica litigiosità a
tutto vantaggio solo dei grandi studi legali. Il nostro Parlamento ha
innanzitutto introdotto un filtro giudiziario; sarà il giudice a
valutare l'eventuale inammissibilità della richiesta di risarcimento, se
ravvisa l'inesistenza "di un interesse collettivo suscettibile di adeguata
tutela". E non è una verifica facile: non tutti i danneggiati, infatti,
possono essere considerati alla stessa stregua; già l'ordinamento prevede
diversi gradi di protezione a seconda della tipologia di investitore: chi ha la
propria piccola liquidazione interamente investita in obbligazioni in default
non può essere assimilato a chi possiede, invece, un ricco e diversificato
portafoglio. Il secondo filtro riguarda la legittimazione ad agire, riservata
alle associazioni dei consumatori e a tutte quelle associazioni e comitati
"adeguatamente rappresentativi degli interessi collettivi fatti
valere". A prescindere dalle difficoltà di valutazione del grado di
rappresentatività del richiedente, la scelta del legislatore italiano è diversa
da quella di altri sistemi dove non esistono preclusioni per i soggetti
legittimati ad agire; perché un investitore istituzionale non può far sentire
la sua "voce" anche utilizzando la tutela risarcitoria collettiva? Il percorso per arrivare al risarcimento è
comunque lungo perché il giudice si limita ad accertare i criteri di
determinazione della somma da restituire e, se possibile, definisce quantomeno
la somma minima per ciascun singolo danneggiato. Successivamente prende avvio
una fase di conciliazione tra imprese e consumatori e rimane l'incognita
dell'eventuale insuccesso di questa fase, che potrebbe costringere i singoli
consumatori ad avviare nuove cause individuali per la liquidazione del danno.
Ma l'incognita maggiore è un'altra: sarà la nostra giustizia in grado di
governare controversie così complesse e difficili? Qualcuno ricorda le
sconsolate parole dei giudici milanesi di fronte alla mole di costituzioni di
parte civile nel processo Parmalat? Qualche anno fa si tentò di introdurre nel
nostro ordinamento giudiziario il principio della specializzazione:
controversie sempre più complicate, che coinvolgono rilevanti interessi hanno
bisogno di giudici particolarmente qualificati e in grado di assolvere con professionalità
ai nuovi compiti, con mezzi adeguati e la necessaria assistenza organizzativa.
Diffuse resistenze, interne all'avvocatura, ma anche alla magistratura,
impedirono la realizzazione di quei progetti e c'è da chiedersi se abbia un
senso costruire nuove procedure se poi corrono il rischio di non avere le gambe
per intraprendere il loro difficile cammino. (l'articolo è su www.lavoce.info).
( da "Repubblica, La" del
01-02-2008)
Argomenti: Class Action
Cronaca La storia Finora si conosceva
soltanto attraverso i romanzi gialli o i film come Erin Brockovich. Tra pochi
mesi l'azione di risarcimento collettiva sarà realtà
anche da noi. Le associazioni di consumatori si organizzano, è già boom di
richieste di risarcimento. Obiettivi: poste, ferrovie, banche, treni e
comuni... Sul web le associazioni hanno preparato i moduli per le adesioni
(SEGUE DALLA COPERTINA) VLADIMIRO POLCHI La legge finanziaria 2008 (con
l'articolo 2, comma 445) ha "armato" la mano dei cittadini, che
potranno ora partecipare a cause collettive contro società fornitrici di beni o
servizi. Un'arma importata direttamente dagli Stati Uniti e raccontata in
Italia dai romanzi di John Grisham o da film come "Erin Brockovich".
Negli ultimi dieci anni negli Usa ha fatto perdere alle aziende una media di
680 miliardi di dollari, class="hilite">in
termini di capitalizzazione di Borsa (stima "Reset Class Action National
Group"). La prima "class="term">class class="term">action
all'italiana" non partirà però prima di fine giugno, una volta trascorsi
180 giorni dall'approvazione della Finanziaria. Nel frattempo, comitati di
cittadini e associazioni di consumatori scaldano i motori. L'ultimo annuncio,
in ordine di tempo, è contro i contatori del gas truccati. Codacons e Adoc
pensano infatti a una class="term">class class="term">action
contro le società che saranno considerate responsabili dalla procura di Milano.
Rimborso medio previsto per utente: 1.500 euro. Il Codacons ha anche annunciato
un'azione collettiva contro la Calcestruzzi spa, rea,
secondo le accuse, di aver costruito opere con cemento impoverito. Le aziende
più prese di mira saranno comunque Poste, banche e operatori telefonici. A
Torremaggiore, entroterra di Foggia, per 20 giorni le lettere non sono
arrivate; a Bari vengono recapitate a singhiozzo. "Ho lanciato la proposta
della class="term">class
class="term">action contro le Poste ? racconta
Virgilio Caivano, del Coordinamento nazionale piccoli comuni ? e in pochi
giorni mi sono arrivate già cinquemila segnalazioni dalla Lombardia alla
Puglia". Contro le banche si lancia l'Adusbef, che raccoglie adesioni per
una futura class="term">class class="term">action
contro la ricapitalizzazione trimestrale degli interessi, operata
illegittimamente da molti istituti. Federconsumatori se la prende invece con le
truffe legate a quei numeri telefonici a pagamento, che iniziano con 899. Altro
fronte caldo è quello dell'emergenza rifiuti. Un esposto-denuncia è stato
presentato alla procura di Napoli dall'associazione "Centro commerciale
Vomero Arenella". Mentre il Codacons prepara una class="term">class class="term">action
per riavere indietro il miliardo di euro versato dai cittadini campani, quale
imposta di smaltimento dei rifiuti negli ultimi due anni. C'è poi il problema
del rifornimento d'acqua. Dal 28 dicembre scorso i cittadini di Ascoli Piceno
denunciano un guasto in una conduttura dell'acquedotto. E così Confcommercio e
Cittadinanza attiva hanno deciso di avvalersi della class="term">class class="term">action.
Per il resto, gli obiettivi delle future cause collettive sono i più vari: si
va dal comitato cittadino barese che raccoglie adesioni contro il
"cratere" aperto da un parcheggio interrato, all'associazione ligure
che accusa gli "autovelox impazziti". In tutto, secondo l'Adusbef,
sono già 16.500 gli appositi moduli scaricati dai siti delle associazioni. Per
ora, comunque, siamo solo agli annunci. "Non sottovalutiamoli ? avverte
però Domenico Bacci, segretario del Sindacato italiano per la tutela
dell'investimento e del risparmio (Siti) ? perché proprio gli annunci sono il
primo passo per raccogliere adesioni alla futura azione risarcitoria e per
questo abbiamo aperto un sito (registroclassclass="term">action.it)
dove dar conto di tutte le segnalazioni". Ma chi può proporre in concreto
una causa collettiva? "Nella prima versione della
legge finanziaria ? risponde Bacci ? erano legittimate solo le 16 associazioni
iscritte al ministero dello Sviluppo economico. Poi, per fortuna, si è deciso
di ammettere tutti i comitati che dimostrino al giudice competente di avere la
legittimazione attiva, cioè un'adeguata rappresentatività degli interessi collettivi
in gioco". Ecco allora spiegato il rapido moltiplicarsi degli annunci: si
dà notizia dell'iniziativa, si raccolgono adesioni, si forma un gruppo di
consumatori, si presentano le credenziali al giudice e si avvia la class="term">class class="term">action. Tutto bene, dunque? Non
proprio. "Nella legge rimangono limiti criticabili ? sostiene Bacci ? come
l'impossibilità di intentare l'azione collettiva
contro persone fisiche, per esempio contro un commercialista che ha truffato
decine di clienti o un camorrista che ha sparso liquami nelle campagne. E
ancora: le class="term">class class="term">action
possono essere esercitate solo da utenti o consumatori e non da imprese.
Rimangono indifesi, per esempio, piccole aziende di artigiani o ristoratori
contro le grandi multinazionali". Non è tutto. Secondo il presidente di
Altroconsumo, Paolo Martinello, "un altro limite della class="term">class class="term">action
è che vale solo per i consumatori che vi hanno aderito e non (come negli Usa)
per tutti coloro che possono comunque vantare i diritti di parte lesa".
C'è poi un punto controverso: la retroattività della norma. La finanziaria a
tal riguardo non dice nulla, tanto che i consiglieri giuridici della presidenza
del consiglio, prima della crisi politica, si stavano preparando a intervenire
sul testo. "Allo stato attuale non ci sono però dubbi ? afferma Martinello
? la class="term">class
class="term">action entrerà in vigore da
luglio, ma in quanto strumento processuale, si applicherà anche ai fatti
precedenti, purché i diritti dei consumatori non si siano prescritti".
Dunque, per capire, si applicherà anche ai casi Cirio, Parmalat e bond
argentini. Non solo. "Altroconsumo ? conclude Martinello ? si prepara a
presentare alcune class="term">class class="term">action
sui prodotti di consumo, servizi finanziari e messaggi pubblicitari
ingannevoli".
( da "Repubblica, La" del
01-02-2008)
Argomenti: Class Action
R2 FRANCESCO VELLA Sicuramente è class="hilite">troppo presto per valutare gli
effetti della class="term">class class="term">action
italiana introdotta con l'ultima finanziaria, ma navigando nella rete si
trovano già i siti con le prime raccolte di adesioni per l'avvio di azioni
collettive. è, così, naturale domandarsi se il nuovo istituto potrà soddisfare
le esigenze di tutela dei risparmiatori emerse con forza in occasione degli
ultimi grandi default, anche perché ci si è subito divisi tra chi lo giudica
un'arma spuntata, e chi invece un pericoloso attentato all'integrità di imprese
e mercati. In realtà la class="term">class class="term">action
italiana presenta luci ed ombre: è utile perché abbassa i costi di accesso alla
giustizia e attenua le conseguenze sociali derivanti da estese e traumatiche
perdite patrimoniali di masse di piccoli investitori. SEGUE NELLE PAGINE
SUCCESSIVE SEGUE A PAGINA 27.
( da "Repubblica, La" del
01-02-2008)
Argomenti: Class Action
class="hilite">R2
Il nome evoca le battaglie mitiche dei film americani: class="term">class class="term">action.
Ora arriva in Italia ed è subito boom di ricorsi. Contro tutti AUTORE1
vladimiro polchi Contro Poste e banche c'è già la fila. Ferrovie e operatori
telefonici si preparano all'assalto. Aziende di raccolta dei rifiuti e di
distribuzione del gas rinforzano le difese. La minaccia? Si chiama "azione
collettiva risarcitoria" ? meglio nota come class="term">class class="term">action ? e debutterà in Italia il
30 giugno 2008. Ma intanto è boom di annunci: ce n'è per tutti, dalle
iniziative contro le grandi multinazionali, a quelle contro le buche sulle
strade; da chi se la prende contro le strisce blu, a chi prepara un'azione
risarcitoria contro la "malapolitica". Oltre 16mila sono i moduli
d'adesione già scaricati dai siti internet delle varie associazioni dei
consumatori. SEGUE NELLE PAGINE SUCCESSIVE SEGUE A PAGINA 26.
( da "Libertà" del
01-02-2008)
Argomenti: Class Action
Quotidiano partner di Gruppo Espresso
LIBERTA' di venerdì 1 febbraio 2008 > Cultura PIERO GIORGI, professore
dell'Università del Queensland Ritrovare la cultura nonviolenta, smettere di
istruire i bambini alle pratiche violente di FEDERICO FIORETTO Piero P. Giorgi,
Adjunct Professor alla Facoltà di Sociologia dell'Università del Queensland, in
Australia, e membro del Centro Europeo di Gargnano, è un neurobiologo di
origini bolognesi e formazione professionale anglosassone
(www.pierogiorgi.org). Ha dedicato gli ultimi anni della sua prestigiosa e
varia carriera di studioso alle ricerche nel campo degli studi sulla pace e in
particolare sulle origini della violenza e sui modi di prevenirla. E' imminente
l'uscita, per Jaca Book, dell'edizione italiana del suo volume sulle origini
culturali della violenza: "Violenza Inevitabile - una menzogna
moderna"; può sfatare il mito sulla natura violenta dell'essere umano?
"Il termine "mito" è usato a proposito: questa idea è stata
perpetrata per secoli, così come si credette per secoli che il sole girava
attorno alla terra. Ma le conoscenze moderne di neurobiologia (struttura e
sviluppo del cervello umano) e antropologia culturale (culture preistoriche e
cacciatori-raccoglitori contemporanei) suggeriscono al contrario che siamo
stati concepiti dall'evoluzione per vivere in un ambiente sociale nonviolento.
Senza entrare in particolari tecnici che richiedono tempo, basti dire che la
violenza è un comportamento sociale specifico (non un'emozione generica) e,
come tale, non può essere definito dai geni, quindi non può far parte delle
nostra natura o essere un istinto. D'altra parte, 40,000 anni di arte rupestre
preistorica non rivelano scene di aggressione uomo su uomo, né armi per
uccidere altri, né guerrieri, né guerre; queste raffigurazioni cominciano
invece con l'agricoltura, la pastorizia e i grandi insediamenti urbani (ca.
8,000 anni fa). Per di più i cacciatori-raccoglitori contemporanei (inizio del
XX secolo) erano nonviolenti. Ora sono stati costretti a produrre cibo e diventare
violenti. La denuncia del "mito" era già cominciata circa cento anni
fa, ma questa letteratura è stata nascosta al grande pubblico e gli studi sulla
pace hanno solo una quarantina d'anni". Lei sostiene che c'è differenza
tra "conflitto" e "conflitto di interesse": può
spiegarcela? "Fin ora c'è stata confusione nella letteratura sulla
soluzione dei conflitti a causa dell'uso poco chiaro della parola
"conflitto". Da qualche anno ho proposto di usare il termine
"conflitto d'interesse" per indicare una situazione di idee, desideri
e progetti contrastanti. Se si sceglie la violenza come strategia risolutiva,
ci si trova di fronte ad un conflitto (scontro culturale o fisico o militare).
Se si sceglie la nonviolenza (caso raro attualmente), si attua una soluzione
vantaggiosa per entrambi prevenendo così un conflitto. L'uso della terminologia
appropriata contribuisce a chiarire i concetti e a definire due opzioni molto
diverse". Se la violenza è acquisita per via puramente culturale dovrebbe
essere altrettanto possibile implementare una cultura nonviolenta: è così?
"E' vero. Se continuiamo a cullarci nell'idea sbagliata (ma comoda) che
siamo violenti per natura, non metteremo mai in atto cambiamenti a breve e
lungo termine per ritrovare la cultura nonviolenta per la quale Homo sapiens è
stato selezionato durante la propria evoluzione bio-culturale. Durante le
ultime migliaia di anni abbiamo vissuto in un ambiente sociale alieno alla
nostra natura, cioè violento, che però ha procurato vantaggi pratici. Ora la
violenza non conviene più, quindi è tempo di metterla in discussione, allo
scopo di diventare più felici, più sani e anche con maggiori risorse
materiali". Quali sono gli strumenti già disponibili e quali quelli da
creare ex novo? "E' interessante che per trasformare l'attuale cultura
strutturalmente violenta in una nonviolenta non occorrono risorse speciali o
fondi governativi: basta smettere di istruire i bambini (specialmente i maschi)
in pratiche violente, le quali sono molte e raffinate (linguaggio, giocattoli,
passatempi, modelli sociali, letteratura, educazione scolastica, ecc.). Alcuni
strumenti "nuovi" in realtà esistono già ma non sono messi in
pratica: buone pratiche religiose, buone leggi non applicate, tradizioni di
solidarietà, pratiche sociali dei piccoli insediamenti (villaggi, cittadine).
Alcuni strumenti sono veramente nuovi per l'attuale società violenta: pratica
decisionale della consultazione, la condivisione, la gratuità, le azioni collettive, ecc. I discepoli dei Maestri della
nonviolenza (Gandhi e in Italia Danilo Dolci, Lanza del Vasto, Aldo Capitini,
Ernesto Balducci, ecc.) naturalmente conoscono questi strumenti, i quali erano
parte della vita quotidiana dei cacciatori-raccoglitori contemporanei e molto
probabilmente di quelli preistorici". Lei afferma che la violenza
si è instaurata e poi consolidata circa 8 mila anni fa: quali sono i tempi per
ripristinare una società basata sulla risoluzione nonviolenta dei conflitti di
interesse? "La rivoluzione nonviolenta, lenta, legale e possibile, alla
quale ci siamo riferiti qui sopra, è una grande novità nella storia (non
preistoria), che è stata caratterizzata finora da fallite rivoluzioni rapide e
violente. Quando dico lenta mi riferisco a due generazioni, il tempo necessario
a modificare la cosiddetta cultura profonda. Le possibili soluzioni dei
problemi sociali possono essere concepiti per i tempi brevi, medi e lunghi
(distinzione mai fatta in politica), ma tutti devono essere messi in campo
assieme. Mentre si trasforma l'ambiente sociale dei bambini e il loro
comportamento sociale (tempi lunghi), ci si deve impegnare anche in programmi
riparativi meno ambiziosi che riducono semplicemente il livello di violenza
attuale". [.
( da "Unita, L'" del
01-02-2008)
Argomenti: Class Action
Stai consultando l'edizione del La tassa
Berlusconi Marco Travaglio Segue dalla Prima Giusto in tempo per il suo
probabile ritorno a Palazzo Chigi, dunque, si ripropongono intatti i nobili
moventi della sua "discesa in campo" del '94: salvare le sue
televisioni da una qualunque legge antitrust e salvare se stesso dai processi
(a Milano stanno per chiudersi quelli per i fondi neri Mediaset e per la
corruzione del testimone David Mills, a Napoli sta per aprirsi quello per la
tentata corruzione di Agostino Saccà e di alcuni senatori). La soluzione ideale
sarebbe depenalizzare anche la corruzione e trasferire la Corte europea da
Lussemburgo a Brescia, o ad Arcore, per legittimo sospetto. Nell'attesa, va
detto che non sarebbe occorso scomodare l'Europa se l'Ulivo prima e l'Unione
poi avessero fatto il proprio dovere: tradurre in legge le sentenze della Corte
costituzionale del 1994 e del 2002 che fissano per Mediaset un tetto
invalicabile di due reti. Ma, nei quasi sette anni in cui ha governato, il
centrosinistra - che secondo l'ex senatore Franco Debenedetti, sempre
spiritoso, sarebbe affetto da inguaribile antiberlusconismo - le diede tutte
vinte al Cainano. Costringendo Francesco Di Stefano a un'estenuante battaglia
legale prima al Tar, poi al Consiglio di Stato, infine alla Corte europea.
L'anno scorso si arrivò all'incredibile: già regnante l'Unione, l'Avvocatura
dello Stato seguitò a difendere la legge Gasparri alla Corte di Lussemburgo
contro le legittime richieste di Europa7. Ieri il ministro Paolo Gentiloni l'ha
parzialmente ricordato, facendo notare di aver invitato Palazzo Chigi a
modificare le regole d'ingaggio all'Avvocatura rispetto a quelle dettate dal
governo Berlusconi. Ma la sua missiva al sottosegretario Enrico Letta rimase
lettera morta e il governo dell'Unione continuò a schierarsi pro Gasparri e
contro Di Stefano. Ora il Consiglio di Stato dovrà risarcire l'editore di
Europa7 per i danni subiti dal
( da "Stampa, La" del
01-02-2008)
Argomenti: Class Action
Domande a Marco Bona consulente "Ecco
perché è corretto così" 5 Marco Bona, professore a contratto di Sistemi
giuridici comparati all'Università Bocconi di Milano e di "Comparative
tort law" all'Università Cattaneo di Castellanza, è uno dei più giovani e
preparati esperti in risarcimento del danno, avendo offerto la propria
consulenza in varie azioni collettive (una fra tutte,
quella degli emofiliaci in Usa contro i produttori di emoderivati). Professore,
come mai in Italia ci sono tanti sistemi per calcolare il risarcimento del
danno? "Nel nostro Paese è il giudice che quantifica il risarcimento del
danno e lo fa in totale autonomia, tenendo conto delle situazioni oggettive che
hanno portato alla morte e al ferimento, ma anche personalizzando il
singolo caso. A un certo punto, però, si è avvertita la necessità di uniformare
maggiormente queste valutazioni". Quando è successo? "I primi a
partire sono stati i giudici del tribunale di Milano, nel 1995. Poi altri
tribunali hanno creato propri criteri di valutazione. Le tabelle di Milano sono
però le più diffuse". Le cifre sono fisse? "No, alcuni tribunali
hanno scelto d'indicare una somma attorno alla quale il singolo giudice può
oscillare, altre hanno indicato un range. Si tratta di uno strumento che
fornisce un orientamento e serve tanto ai magistrati per avere delle indicazioni
di massima, tanto agli avvocati per avere una previsione su quanto,
eventualmente, potranno ottenere come risarcimento in quel particolare
foro". Ma così non si creano morti di serie A e di serie B? "Può
sembrare brutto, da una parte, ma dall'altra è anche corretto che sia così.
Sono soprattutto le compagnie assicurative a chiedere un'omogeneizzazione dei
criteri, perché in questo modo ridurrebbero la loro quota di rischio
nell'assicurare certi infortuni. Qualcosa, in ogni caso, si sta già facendo"
Per esempio? "Si sono uniformati i risarcimenti per il colpo di frusta e
si sta pensando a una maggiore uniformità per i sinistri stradali. Bisogna però
calcolare che dietro a ogni incidente grave non c'è solo un numero di pratica:
c'è una persona, una famiglia. La personalizzazione non va perduta".\.
( da "Mattino di Padova,
Il"
del 01-02-2008)
Argomenti: Class Action
ROTAIA KILLER Azione
legale del comitato Rotaia killer: sono già 245 gli incidenti che si sono
verificati lungo la rotaia della linea del tram del Sir 1, che va da San Carlo
sino al capolinea sud della Guizza. Le ultime due cadute in via Luca Belludi, a
pochi metri dalla Basilica del Santo e alla fermata Cavalletto. Proprio in
questi giorni il coordinatore del comitato Rotaia Killer, Gino De Pauli, si è
recato nello studio dell' avvocato Morachiello per valutare la possibilità
d'intentare nei confronti del Comune una "class action", una causa collettiva.
( da "Sestopotere.com" del
01-02-2008)
Argomenti: Class Action
(10:52) (1/2/2008 09:14) | GAS: ADOC,
ADUSBEF E FEDERCONSUMATORI CHIEDONO VERIFICHE SUI CONTATORI GAS ALLE AZIENDE
EROGATRICI (Sesto Potere) - Roma - 1 febbraio 2008 - Nel ribadire la nostra
preoccupazione per ciò che ha evidenziato la Procura della Repubblica di Milano
sui contatori del gas, che potrebbe avere ripercussioni economiche importanti
in media di 100-150 euro all'anno a famiglia, si rende necessario continuare ad
intervenire operativamente per superare e risolvere questo problema.
Innanzitutto abbiamo indicato a tutte le sedi territoriali delle nostre
associazioni di richiedere alle aziende erogatrici del gas sul territorio di
accordarsi su tre questioni fondamentali: 1. verificare e controllare a
campione un certo numero di contatori, soprattutto i più vetusti; 2. concordare
sulla gratuità delle verifiche e dei controlli; 3. attuare tale verifica e
controllo in presenza di un contraddittorio, cioè con alla presenza di tecnici
terzi o indicati dall'associazione dei consumatori. Questa procedura è l'unica
che potrà portare ad un percorso ed a un risultato conciliativo, anche
attraverso gli eventuali e dovuti rimborsi, pena altrimenti l'class="hilite">inasprimento delle procedure di
vertenza e la messa in cantiere di un'azione di Class class="term">action,
che si renderà eventualmente necessaria. Di tutto ciò, ovviamente, sono stati
messi a conoscenza, anche con prese di posizione ufficiali, per quanto riguarda
i loro ambiti di responsabilità, sia l'Autorità per l'Energia Elettrica ed il
Gas ed il Ministero dello Sviluppo Economico.
( da "Lavoce.info" del 01-02-2008)
Argomenti: Class Action
Finanza LUCI E OMBRE DELL'AZIONE COLLETTIVA
di Francesco Vella 31.01.class="hilite">2008
La class="term">class
class="term">action italiana è utile
perché abbassa i costi di accesso alla giustizia e attenua le conseguenze
sociali derivanti da perdite patrimoniali di masse di piccoli investitori. Per
il suo effetto preventivo rappresenta un elemento essenziale per il buon
funzionamento dei mercati finanziari. Opinabile la legittimazione ad agire
riservata alle associazioni dei consumatori, mentre il percorso per arrivare al
risarcimento è comunque lungo. Ma l'incognita maggiore è se la nostra giustizia
sarà in grado di governare controversie così complesse e difficili. Sicuramente
è troppo presto per valutare gli effetti della class="term">class class="term">action
italiana introdotta con l'ultima Finanziaria, ma navigando nella rete si
trovano già i siti con le prime raccolte di adesioni per l'avvio di azioni
collettive. E, così, naturale domandarsi se il nuovo istituto potrà soddisfare
le esigenze di tutela dei risparmiatori emerse con forza in occasione degli
ultimi grandi default, anche perché ci si è subito divisi tra chi lo giudica
un'arma spuntata, e chi invece un pericoloso attentato all'integrità di imprese
e mercati. DUE FILTRI In realtà, la class="term">class class="term">action
italiana presenta luci e ombre: è utile perché abbassa i costi di accesso alla
giustizia e attenua le conseguenze sociali derivanti da estese e traumatiche
perdite patrimoniali di masse di piccoli investitori. Ma è utile anche per
l'effetto preventivo: l'esistenza di un efficace strumento risarcitorio ha un
valore di deterrenza che contribuisce a incentivare comportamenti virtuosi, e
quindi rappresenta un elemento essenziale per il buon funzionamento dei mercati
finanziari. Non è un caso che negli ordinamenti più avanzati l'azione collettiva è da tempo sperimentata, e proprio la
sperimentazione ha consentito di introdurre alcuni correttivi per evitare il
moltiplicarsi di una patologica litigiosità a tutto vantaggio solo dei grandi
studi legali. Il nostro Parlamento ha innanzitutto introdotto un filtro
giudiziario: sarà il giudice a valutare l'eventuale inammissibilità della
richiesta di risarcimento, se ravvisa l'inesistenza "di un interesse collettivo
suscettibile di adeguata tutela". E non è un verifica facile: non tutti i
danneggiati, infatti, possono essere considerati alla stessa stregua. Già
l'ordinamento prevede diversi gradi di protezione a seconda della tipologia di
investitore: chi ha la propria piccola liquidazione interamente investita in
obbligazioni in default non può essere assimilato a chi possiede, invece, un
ricco e diversificato portafoglio. Il secondo filtro riguarda la legittimazione
ad agire, riservata alle associazioni dei consumatori e a tutte quelle
associazioni e comitati "adeguatamente rappresentativi degli interessi
collettivi fatti valere". A prescindere dalle difficoltà di valutazione
del grado di rappresentatività del richiedente, la scelta del legislatore
italiano è diversa da quella di altri sistemi dove non esistono preclusioni per
i soggetti legittimati ad agire: perché un investitore istituzionale non può
far sentire la sua "voce" anche utilizzando la tutela risarcitoria collettiva? Il percorso per arrivare al risarcimento è
comunque lungo perché il giudice si limita ad accertare i criteri di
determinazione della somma da restituire e, se possibile, definisce quantomeno
la somma minima da corrispondere a ciascun singolo danneggiato. Successivamente
prende avvio una fase di conciliazione tra imprese e consumatori e rimane
l'incognita dell'eventuale insuccesso di questa fase, che potrebbe costringere
i singoli consumatori ad avviare nuove cause individuali per la liquidazione
del danno. LA SPECIALIZZAZIONE CHEMANCA Ma l'incognita maggiore è un'altra:
sarà la nostra giustizia in grado di governare controversie così complesse e
difficili? Qualcuno ricorda le sconsolate parole dei giudici milanesi di fronte
alla mole di costituzioni di parte civile nel processo Parmalat? Qualche anno
fa si tentò di introdurre nel nostro ordinamento giudiziario il principio della
specializzazione: controversie sempre più complicate, che coinvolgono rilevanti
interessi hanno bisogno di giudici particolarmente qualificati e in grado di assolvere
con professionalità ai nuovi compiti, con mezzi adeguati e la necessaria
assistenza organizzativa. Diffuse resistenze, interne all'avvocatura, ma anche
alla magistratura, impedirono la realizzazione di quei progetti e c'è da
chiedersi se abbia un senso costruire nuove procedure se poi corrono il rischio
di non avere le gambe per intraprendere il loro difficile cammino.
( da "Corriere Adriatico" del
01-02-2008)
Argomenti: Class Action
Ritirate le patenti a due giovani in centro
Guidavano ubriachi MACERATA - Due patenti ritirate in centro storico. I
controlli dell'Arma sono scattati nella notte tra mercoledì e giovedì, intorno alle
( da "Libertà" del
01-02-2008)
Argomenti: Class Action
Quotidiano partner di Gruppo Espresso
LIBERTA' di venerdì 1 febbraio 2008 > Cultura Piero Giorgi, professore
dell'Università del Queensland Ritrovare la cultura nonviolenta, smettere di
istruire i bambini alle pratiche violente di FEDERICO FIORETTO Piero P. Giorgi,
Adjunct Professor alla Facoltà di Sociologia dell'Università del Queensland, in
Australia, e membro del Centro Europeo di Gargnano, è un neurobiologo di
origini bolognesi e formazione professionale anglosassone
(www.pierogiorgi.org). Ha dedicato gli ultimi anni della sua prestigiosa e
varia carriera di studioso alle ricerche nel campo degli studi sulla pace e in
particolare sulle origini della violenza e sui modi di prevenirla. E' imminente
l'uscita, per Jaca Book, dell'edizione italiana del suo volume sulle origini
culturali della violenza: "Violenza Inevitabile - una menzogna
moderna"; può sfatare il mito sulla natura violenta dell'essere umano?
"Il termine "mito" è usato a proposito: questa idea è stata
perpetrata per secoli, così come si credette per secoli che il sole girava
attorno alla terra. Ma le conoscenze moderne di neurobiologia (struttura e
sviluppo del cervello umano) e antropologia culturale (culture preistoriche e
cacciatori-raccoglitori contemporanei) suggeriscono al contrario che siamo
stati concepiti dall'evoluzione per vivere in un ambiente sociale nonviolento.
Senza entrare in particolari tecnici che richiedono tempo, basti dire che la
violenza è un comportamento sociale specifico (non un'emozione generica) e,
come tale, non può essere definito dai geni, quindi non può far parte delle
nostra natura o essere un istinto. D'altra parte, 40,000 anni di arte rupestre
preistorica non rivelano scene di aggressione uomo su uomo, né armi per
uccidere altri, né guerrieri, né guerre; queste raffigurazioni cominciano
invece con l'agricoltura, la pastorizia e i grandi insediamenti urbani (ca.
8,000 anni fa). Per di più i cacciatori-raccoglitori contemporanei (inizio del
XX secolo) erano nonviolenti. Ora sono stati costretti a produrre cibo e
diventare violenti. La denuncia del "mito" era già cominciata circa
cento anni fa, ma questa letteratura è stata nascosta al grande pubblico e gli
studi sulla pace hanno solo una quarantina d'anni". Lei sostiene che c'è
differenza tra "conflitto" e "conflitto di interesse": può
spiegarcela? "Fin ora c'è stata confusione nella letteratura sulla
soluzione dei conflitti a causa dell'uso poco chiaro della parola
"conflitto". Da qualche anno ho proposto di usare il termine
"conflitto d'interesse" per indicare una situazione di idee, desideri
e progetti contrastanti. Se si sceglie la violenza come strategia risolutiva,
ci si trova di fronte ad un conflitto (scontro culturale o fisico o militare).
Se si sceglie la nonviolenza (caso raro attualmente), si attua una soluzione
vantaggiosa per entrambi prevenendo così un conflitto. L'uso della terminologia
appropriata contribuisce a chiarire i concetti e a definire due opzioni molto
diverse". Se la violenza è acquisita per via puramente culturale dovrebbe
essere altrettanto possibile implementare una cultura nonviolenta: è così?
"E' vero. Se continuiamo a cullarci nell'idea sbagliata (ma comoda) che
siamo violenti per natura, non metteremo mai in atto cambiamenti a breve e
lungo termine per ritrovare la cultura nonviolenta per la quale Homo sapiens è
stato selezionato durante la propria evoluzione bio-culturale. Durante le
ultime migliaia di anni abbiamo vissuto in un ambiente sociale alieno alla
nostra natura, cioè violento, che però ha procurato vantaggi pratici. Ora la
violenza non conviene più, quindi è tempo di metterla in discussione, allo
scopo di diventare più felici, più sani e anche con maggiori risorse
materiali". Quali sono gli strumenti già disponibili e quali quelli da
creare ex novo? "E' interessante che per trasformare l'attuale cultura
strutturalmente violenta in una nonviolenta non occorrono risorse speciali o
fondi governativi: basta smettere di istruire i bambini (specialmente i maschi)
in pratiche violente, le quali sono molte e raffinate (linguaggio, giocattoli,
passatempi, modelli sociali, letteratura, educazione scolastica, ecc.). Alcuni
strumenti "nuovi" in realtà esistono già ma non sono messi in
pratica: buone pratiche religiose, buone leggi non applicate, tradizioni di
solidarietà, pratiche sociali dei piccoli insediamenti (villaggi, cittadine).
Alcuni strumenti sono veramente nuovi per l'attuale società violenta: pratica
decisionale della consultazione, la condivisione, la gratuità, le azioni collettive, ecc. I discepoli dei Maestri della
nonviolenza (Gandhi e in Italia Danilo Dolci, Lanza del Vasto, Aldo Capitini,
Ernesto Balducci, ecc.) naturalmente conoscono questi strumenti, i quali erano
parte della vita quotidiana dei cacciatori-raccoglitori contemporanei e molto
probabilmente di quelli preistorici". Lei afferma che la violenza
si è instaurata e poi consolidata circa 8 mila anni fa: quali sono i tempi per
ripristinare una società basata sulla risoluzione nonviolenta dei conflitti di
interesse? "La rivoluzione nonviolenta, lenta, legale e possibile, alla
quale ci siamo riferiti qui sopra, è una grande novità nella storia (non
preistoria), che è stata caratterizzata finora da fallite rivoluzioni rapide e
violente. Quando dico lenta mi riferisco a due generazioni, il tempo necessario
a modificare la cosiddetta cultura profonda. Le possibili soluzioni dei
problemi sociali possono essere concepiti per i tempi brevi, medi e lunghi
(distinzione mai fatta in politica), ma tutti devono essere messi in campo
assieme. Mentre si trasforma l'ambiente sociale dei bambini e il loro
comportamento sociale (tempi lunghi), ci si deve impegnare anche in programmi
riparativi meno ambiziosi che riducono semplicemente il livello di violenza
attuale". [.
( da "Sestopotere.com" del 01-02-2008)
Argomenti: Class Action
(13:10) (1/2/2008 08:33) | SCANDALO GAS E
BOLLETTE GONFIATE: ADOC, ADUSBEF E FEDERCONSUMATORI CHIEDONO VERIFICHE SUI
CONTATORI GAS DI TUTTA ITALIA (Sesto Potere) - Roma - 1 febbraio 2008 - Adoc, Adusbef
e Federconsumatori , nel ribadire la loro preoccupazione per ciò che ha
evidenziato la Procura della Repubblica di Milano sui contatori del gas, che
potrebbe avere ripercussioni economiche importanti in media di 100-150 euro
all'anno a famiglia, ritengono necessario continuare ad intervenire
operativamente per superare e risolvere questo problema. "Innanzitutto -
scrivono in una nota - abbiamo indicato a tutte le sedi territoriali delle
nostre associazioni di richiedere alle aziende erogatrici del gas sul
territorio di accordarsi su tre questioni fondamentali: verificare e
controllare a campione un certo numero di contatori, soprattutto i più vetusti;
concordare sulla gratuità delle verifiche e dei controlli e attuare tale
verifica e controllo in presenza di un contraddittorio, cioè con alla presenza
di tecnici terzi o indicati dall'associazione dei consumatori". Questa
procedura è l'unica che potrà portare ad un percorso ed a un risultato
conciliativo, anche attraverso gli eventuali e dovuti rimborsi, pena altrimenti
l'class="hilite">inasprimento delle
procedure di vertenza e la messa in cantiere di un'azione di Class class="term">action, che si renderà
eventualmente necessaria. Di tutto ciò, ovviamente, sono stati messi a
conoscenza, anche con prese di posizione ufficiali, per quanto riguarda i loro
ambiti di responsabilità, sia l'Autorità per l'Energia Elettrica ed il Gas ed
il Ministero dello Sviluppo Economico.
( da "Asca" del
01-02-2008)
Argomenti: Class Action
(ASCA) - Firenze, 1 feb - Attende ormai solo
il via libera dell'Aula la proposta di legge per la tutela dei consumatori e degli
utenti toscani. Nel corso della seduta di ieri, infatti, le nuove norme sono
state licenziate dalla commissione Attivita' produttive del Consiglio, con il
solo voto contrario di Forza Italia-verso il Popolo della Liberta'. Il
provvedimento sostituisce integralmente e abroga tre leggi regionali precedenti
in materia (le leggi 1/2000; 74/2000; 4/2004) ed e' incentrato sul rapporto
stretto con le associazioni dei consumatori. Rapporto che si concretizza in
particolare nel ''Comitato regionale dei consumatori e degli utenti'', organo
di supporto della Regione, del quale fanno parte l'assessore regionale
competente in materia, un rappresentante per ogni associazione iscritta
nell'''Elenco regionale dei consumatori e degli utenti'', un rappresentante
dell'Unione regionale delle Camere di commercio, industria, artigianato e
agricoltura, un consigliere regionale, che non avra' diritto di voto. Sono
previste iniziative a favore dei consumatori attraverso le loro associazioni e
piani di intervento per l'informazione, la tutela della salute, l'educazione
degli interessi di consumatori e utenti, la soluzione delle controversie. Il
piano di indirizzo per la tutela e la difesa dei consumatori e degli utenti
2007-2009, approvato dal Consiglio regionale nel marzo 2007, mette a
disposizione 750 mila euro per il biennio 2008-09. ''La legge risponde
adeguatamente al ruolo che le Regioni hanno in materia - spiega Vittorio Bugli,
presidente della commissione Attivita' produttive - tutelando al meglio i
consumatori e favorendo il ruolo delle loro associazioni, che risultano
centrali nel testo di legge. Con questo provvedimento, ci si va ad occupare in
maniera avanzata di una materia che ha un peso sempre maggiore nella societa',
anche in considerazione delle recenti norme approvate dal Governo, penso
soprattutto alla Class class="term">action''.
res-muz/mcc/alf (Asca).
( da "Sestopotere.com" del
01-02-2008)
Argomenti: Class Action
(17:50) (1/2/2008 17:03) | "DURANTE IL
GOVERNO PRODI FALLIMENTO RECORD DELLE IMPRESE" (Sesto Potere) - Roma - 1
febbraio 2008 - "I dati Unioncamere sulla natalita' e la mortalita' delle
imprese forniscono il peggiore saldo dall'origine della rilevazione nel 1994.
Il governo Prodi ha creato il clima piu' sfavorevole per l'impresa
sottoponendola ad una pesante pressione fiscale e burocratica". Lo ha
affermato il senatore di Forza Italia, Maurizio Sacconi, che ha osservato:
"Riflettano a cio' quelle associazioni di impresa che sono state generose
con questo governo. La nuova impresa e' stata poi penalizzata sin dalla nascita
con una immediata indagine automaticamente connessa all'apertura di una nuova
partita Iva, come se cio' possa costituire di per se motivo di frode. Non
arrivano investimenti dall'estero e il processo di delocalizzazione di alcune
produzioni continua anche se temperato dal moderato sviluppo di produzioni di
qualita'. Ci penseranno ora la class="term">class class="term">action
e le nuove disposizioni sanzionatorie in tema di salute e sicurezza a fare il
resto. Senza che i sacrosanti diritti dei consumatori e dei lavoratori trovino
maggiore soddisfazione".
( da "Sicilia, La" del
01-02-2008)
Argomenti: Class Action
Parte a fine febbraio un corso di livello base
di programmazione con l'ausilio di computer L'Ipia apre ai tecnici esterni
Sulle sponsorizzazioni, la linea seguita dall'amministrazione comunale non è
corretta: è quanto sostiene il consigliere comunale Fabio Collorà basandosi
sulla Legge Finanziaria del 1998. Quest'ultima stabilisce al primo comma
dell'articolo 43 che le attività di sponsorizzazione devono perseguire lo
sviluppo dell'innovazione nell'organizzazione amministrativa, la realizzazione
di maggiori economie ed il miglioramento della qualità dei servizi prestati
all'utenza. Nella Finanziaria del 99 poi le sponsorizzazioni vengono indicate
tra le iniziative con cui si possono realizzare maggiori economie di gestione.
Ma esse vanno dirette al perseguimento di interessi pubblici e devono escludere
forme do conflitto di interesse tra l'attività pubblica e quella privata.
"Io ritengo che l'amministrazione comunale ricorra alle sponsorizzazioni
in modo non corretto - ha dichiarato Collorà - e porto l'esempio della squadra
di calcio, il Gela, che da cinque anni ha una sponsorizzazione. Quale risparmio
ha l'amministrazione con questa sponsorizzazione? Quali
interessi pubblici tutela dato che i fondi comunali vanno ad una società per
azioni e non ad un'associazione di volontariato no profit? Ci sono sentenze del
Cga del 1995 e del
( da "Repubblica, La" del
02-02-2008)
Argomenti: Class Action
In classe con una
lettera per rateizzare le tasse Vittorio Sereni Taranto Stamani , mia moglie, che
lavora in una scuola, mi ha raccontato che è andata da lei un'alunna con una
lettera della madre, in cui si chiedeva di poter pagare la tassa di iscrizione
in due rate, in quanto la donna, disoccupata da tempo, non poteva permettersi
di pagarla in unica soluzione: si tratta di 40 euro (dicasi quaranta). Mi è
venuto di pensare a quanto possa interessare a quella donna di essere chiamata
di nuovo a votare. Tralasciando, per un attimo, la questione "per
chi" dovrebbe votare. Micro-truffe ai danni dei consumatori Vanna Mazzati
Piccoli vamazza@tiscali. it Iniziano a saltare fuori tutte le bugie che molte
aziende hanno raccontato agli inermi consumatori per far pagare loro di più di
quanto dovuto. Poco tempo fa qualcuno ha affermato che le percorrenze chilometriche
delle auto sono sovrastimate, ora ci informano che abbiamo pagato per anni più
di quello che avremmo dovuto grazie a contatori del gas difettosi. Viene il
sospetto che se non fosse stato per l'class="hilite">introduzione
della class="term">class
class="term">action questi sarebbero
andati avanti chissà quanto. E le società di telecomunicazioni non le controlla
nessuno? Ho provato a fare una verifica sulle tariffe della telefonia mobile.
Cronometro alla mano mi sono messa a fare alcune chiamate campione avendo cura
di annotarmi i crediti residui prima e dopo la chiamata. Moltiplicando il
numero di secondi per la tariffa dichiarata, aggiungendo lo scatto alla
risposta, quello che ottenevo non coincideva mai con quello che l'operatore
effettivamente scalava del mio credito. Eppure fare una prova del genere non è
così difficile per chi è preposto ai controlli. Mia figlia disabile non ha mai
fatto una gita Alessandro Legnani al. legnani@tiscali. it Sono il papà di una
bambina disabile che frequenta la seconda media inferiore alla succursale della
"J. Pintor" di Roma e vorrei segnalare una situazione di vergognosa
discriminazione. Come per tutte le classi delle scuole
Italiane, durante l'anno scolastico sono previsti dei giorni da dedicare ai
cosiddetti "Campi Scuola", gite della durata di più di un giorno
fatte per poter visitare città o luoghi interessanti. Ebbene, da che mia figlia
frequenta la scuola, sia elementare che media, la sua classe
non ha mai partecipato a nessun campo scuola. E' cosa di questi giorni, che
neanche quest'anno la sua classe farà campi scuola,
mentre tutte le altre classi della stessa scuola li
faranno. La scuola ha dato come giustificazione la mancata richiesta entro il 5
ottobre 2007, ma in verità il motivo è che per poter organizzare una gita con
una bambina disabile in carrozzina elettrica, c'è bisogno di buona volontà e
determinazione, cosa che purtroppo manca spesso, come ho dovuto constatare
negli anni, anche tra coloro che dovrebbero invece fare del tutto per aiutare i
meno fortunati a superare le loro difficoltà. Non è vero che la scuola
obbligatoria è per tutti, ma solo per i bambini "normali". Perché la
bresaola è fatta con bovini brasiliani Paolo De Castro Ministro delle Politiche
Agricole Caro direttore, prendo spunto dall'intervento di Carlo Petrini sulla
bresaola, per ribadire quanto centrale sia la qualità dei prodotti alimentari
nell'azione di governo. Per questo ho voluto la normativa sull'etichettatura
dell'olio extravergine e ho difeso a Bruxelles l'etichetta d'origine quale
elemento di tutela e garanzia di consumatori e produttori. E questo, ci tengo,
è l'unico approccio serio che possiamo seguire: ogni intenzione va presentata e
discussa a Bruxelles, bisogna prenderne atto. I miei sforzi sono stati altresì
mirati promozione dei prodotti italiani e i risultati dell'export lo
confermano. Allo stesso tempo dobbiamo evitare di cadere in inutili
contrapposizioni, come sul tema bresaola. La bresaola si fa solo con carne
proveniente dal Brasile: è l'unica che consente di raggiungere il risultato
come prevede anche il Consorzio di Tutela. Non la importiamo? Fine della
bresaola. Del resto, non è certo la bresaola ad arrecare danni per i nostri
allevamenti bovini. Diversamente invece per l'economia di Sondrio dove
costituisce fonte di ricchezza per tante imprese e tanti lavoratori; e non vedo
perché non si debba fare di tutto per tutelarla. Spero di poterci presto
godere, insieme a Petrini, un bel piatto di bresaola che, anche se non è
possibile farla con carne italiana, è ottima e sicura.
( da "Giorno, Il
(Nazionale)" del 02-02-2008)
Argomenti: Class Action
class="hilite">Per
Malpensa faremo tutti causa "Sarà la prima class="term">class class="term">action
promossa da enti locali, imprenditori, categorie" ? MILANO ? AL PUNTO IN
CUI si è arrivati, ragiona Roberto Maroni, c'è "una sola via
d'uscita". Che cioè della vendita di Alitalia ad Air France-Klm "si
occupi il nuovo governo", dopo le probabili elezioni politiche anticipate
in primavera. Un esecutivo che anzitutto porti a casa quella "moratoria di
tre anni" chiamata nelle intenzioni a garantire un futuro come hub
all'aeroporto di Malpensa. Il presidente dei deputati leghisti non si mostra
stupito alla lettura dei tagli di voli che Alitalia ha deciso ufficialmente
dallo scalo in provincia di Varese a partire da fine marzo. E nemmeno si scalda
più di tanto alla prospettiva che alla fine sia proprio il colosso
franco-olandese a comprarsi la compagnia di bandiera in crisi. A patto,
appunto, che ci siano garanzie per Malpensa. "Poi ? taglia corto l'ex
ministro del Welfare ? Malpensa può fare a meno di Alitalia, anzi suggerisco
che proprio verso Alitalia ci sia la prima grande class="term">class class="term">action
italiana". Alitalia ha rilasciato gli slot di Malpensa che non interessano
più alla compagnia. E senza moratoria, come chiedeva il partito del nord: siamo
arrivati al dunque? "Non è una novità, ma è una decisione che è arrivata
puntuale come tutte le disgrazie. E questo perché il governo non ha voluto
evitarla pur potendolo fare: si poteva imporre ad Alitalia una moratoria di tre
anni, che avrebbe garantito a Malpensa di creare una alternativa. Questo,
ripeto, poteva farlo solo il governo". Come si spiega questo
atteggiamento? "Per Alitalia, Air France e per il governo Prodi l'aeroporto
di Malpensa deve essere frenato se non addirittura chiuso. L'unica via d'uscita
oggi è un nuovo governo, che ottenga nella trattativa di vendita con Air France
la moratoria". Mi scusi Maroni, ma se nel frattempo Alitalia viene venduta
a Parigi come potete pensare che si possa strappare, dopo, questo impegno?
"No, no: che un governo dimissionario chiuda la trattativa non è possibile
in una democrazia occidentale come l'Italia. Se lo tolgano dalla testa sia a
Roma sia a Parigi". La palla deve insomma passare a un nuovo governo,
magari guidato dal centrodestra, non vedete alternative... "Sì. Quello che
dovrà fare il prossimo governo è appunto costringere Alitalia a mantenere le
rotte a Malpensa almeno per tre anni, lasciando il tempo necessario alla Sea di
trovare vettori sostitutivi e al governo stesso di rinegoziare gli accordi
bilaterali con gli altri Paesi dove è necessario per aprire le rotte. È una
cosa che sembra difficile, ma che si può fare". Intanto il presidente
della Sea, Giuseppe Bonomi, chiede oltre un miliardo di euro di danni ad
Alitalia. "Secondo me Bonomi è stato anche prudente. Quella della Sea è
un'iniziativa sacrosanta e che deve essere seguita da altri. Dagli enti locali,
a partire dal Comune di Milano, e anche direi dai sindacati, dalle associazioni
di categoria e dalle associazioni imprenditoriali: se si mettessero assieme
tutti potrebbe essere la prima importante class="term">class class="term">action
italiana. D'altra parte è la stessa legge Finanziaria a renderlo
possibile...". La Lega manifesterà il 17 gennaio a Malpensa? "Non c'è
dubbio. E non c'è dubbio che la questione sarà uno dei temi più importanti
della campagna elettorale". Alessandro Franzi - -->.
( da "Libertà" del
02-02-2008)
Argomenti: Class Action
Quotidiano partner di Gruppo Espresso
LIBERTA' di sabato 2 febbraio 2008 > Attualita Bullismo: triste realtà tra i
giovani d'oggi Secondo il 6° Rapporto nazionale almeno il 46% pensa di esserne
stato vittima Dal 6° Rapporto nazionale sulla Condizione dell'infanzia e
dell'adolescenza emerge che il numero di giovani, tra i 12 e 18 anni, che
pensano di essere stati vittime di bullismo si aggira intorno al 46%. Per poter
distinguere il 'bullismo' dal 'teppismo', veri e propri atti di violenza dai
normali litigi tra coetanei, può essere utile la definizione elaborata da Dan
Olweus, psicologo norvegese, un pioniere degli studi sul bullismo: "Un
bambino che subisce prepotenze è vittima di bullismo se esposto ripetutamente e
per lungo tempo alle azioni ostili di uno o più compagni" e quando queste
azioni sono compiute in una situazione di "squilibrio di forze, avendo la
vittima difficoltà nel difendersi". Tre sono quindi le caratteristiche
essenziali del bullismo: " l'intenzionalità: il bullo 'vuole' provocare un
danno alla sua vittima; " la persistenza: le azioni
ostili durano almeno qualche settimana, ma possono prolungarsi per mesi o anni;
" lo squilibrio di potere: la vittima difficilmente riesce a difendersi.
Le azioni, individuali o collettive, compiute nei confronti della vittima,
possono essere: " verbali: insultare, deridere, offendere; "
fisiche: prendere a pugni e a calci, appropriarsi degli oggetti della vittima e
distruggerli (utilizzate soprattutto dai maschi); " indirette: fare
pettegolezzi, isolare dal gruppo, guardare maliziosamente (privilegiate dalle
femmine). Dalle ricerche condotte in Italia da Ada Fonzi in tema di bullismo
maschile e femminile è emerso che le femmine considerate 'prepotenti'
raggiungevano percentuali molto alte e maggiori rispetto ai maschi. Inoltre, il
bullismo femminile è subdolo, meno vistoso, quindi difficile da individuare.
Oltre al disagio psicologico, la vittima di bullismo può incorrere in patologie
fisiche, psicosomatiche e psichiatriche. Tra le conseguenze figurano: i
disturbi d'ansia, dell'umore, dell'attenzione e della concentrazione, le
modificazioni riguardanti l'alimentazione sino ad arrivare ad anoressia e
bulimia; dermatosi, psoriasi, eritemi, gastrite, ulcera, abbassamento delle
difese immunitarie dell'organismo e quindi maggiore vulnerabilità a tutte le
malattie. Va ricordato che il bullismo è frutto di una rete di fattori che
interagiscono in forme di reciprocità circolare: la personalità del soggetto,
l'ambiente familiare, quello scolastico e quello sociale. Pertanto, qualsiasi
tipo di intervento, per essere efficace, non può riguardare un solo ambito. Da
qui la proposta di un impegno nel 'curare la salute', in particolare quella
'emotiva' e 'affettiva'. Il primo passo potrebbe essere l'alfabetizzazione,
cioè il riconoscimento e la comunicazione del vissuto emotivo e affettivo; un
approccio che andrebbe progressivamente approfondito per realizzare una solida
e duratura unità mente-cuore. Quali le strade da percorrere? Molte. Prima, fra
tutte, quella dell'amore che, come sostiene un proverbio cinese, "è la
chiave principale che apre le porte dell'impossibile". Dovendo lavorare
sia a livello formativo-educativo che clinico con un soggetto in età evolutiva,
ne deriva un'ampia varietà di esiti possibili dello sviluppo, da quello normale
a quello patologico. Tale condizione ci spinge verso un impegno costante e
senza riserve, soprattutto a livello collaborativo, da parte degli adulti. Una
risposta operativa concreta per individuare casi di bullismo nelle classi delle
elementari e delle medie, viene proposto agli operatori scolastici da
"Aquilone blu", con un test di valutazione psicometria di nuova concezione,
che ha già dato risultati positivi. Per avere informazioni sul progetto
completo bisogna prendere contatti con infoaquiloneblu.org Anche la Polizia di
Stato affronta sul suo sito internet il problema del bullismo nelle scuole con
alcuni consigli rivolti ai ragazzi, ai genitori e agli insegnanti. Infine,
promossa dal ministero della Pubblica Istruzione, c'è la campagna "Smonta
il bullo", con numero verde 800669696 per segnalare atti di aggressione
fisici e verbali. Rossella Semplici Psicologa [.
( da "Repubblica, La" del
02-02-2008)
Argomenti: Class Action
Pagina V - Milano L'iniziativa Esposto Codacons
in 104 procure L'indagine partita dai magistrati milanesi sui contatori del gas
rischia di estendersi a tutto il paese. A chiederlo a gran voce è il Codacons
che ieri ha proposto l'allargamento dell'inchiesta a tutte le procure d'Italia
e ha annunciato di essere pronto per far partire una class="hilite">class="term">class class="term">action in difesa dei cittadini che
hanno pagato bollette più salate a causa di conteggi dei consumi errati degli
apparecchi vecchi. "Se è vera la circostanza secondo cui i vecchi
contatori registrerebbero consumi superiori a quelli effettivi - afferma
l'associazione dei consumatori - occorre estendere l'indagine e accertare la
situazione anche su tutto il territorio nazionale. Si stimano in circa 5
milioni i contatori in Italia che hanno ancora le membrane naturali, ossia
membrane che, a differenza di quelle sintetiche, dopo alcuni anni perdono
elasticità e registrano consumi "fantasma"". Il Codacons ha
presentato un esposto a 104 procure di tutta Italia, con cui chiede il
sequestro cautelativo dei vecchi contatori. Intanto, spiega l'associazione,
"stanno arrivando moltissime proteste di consumatori che denunciano
consumi anomali".
( da "Unione Sarda, L'
(Nazionale)" del 02-02-2008)
Argomenti: Class Action
E. Il funerale fu un avvenimento memorabile.
Nell'interminabile snodarsi del corteo, dietro i familiari giunti da Voghera,
c'era tutta la città. Nel 1932 le spoglie vennero trasferite dal camposanto di Bonaria
all'Asilo della Marina, dove sono ancor oggi venerate. --> Suor Nicoli a
Cagliari arrivò nel 1914 facendo in breve tempo dell'Asilo della Marina
"il centro più ambito per la formazione della gioventù femminile
cagliaritana", secondo il giudizio espresso anni dopo da monsignor
Giuseppe Lepori. Un centro attorno al quale si estese negli anni una quantità
incredibile di iniziative, tali da imporre un'autentica svolta epocale
all'intera comunità cittadina. Gli anni cupi della Grande Guerra rallentarono ma
non fermarono l'iniziativa di Suor Nicoli, dal 1915 impegnata con le sue suore,
senza risparmio di fatiche, nelle opere in favore dei combattenti:
dall'assistenza ai feriti alla confezione di generi di sartoria per i soldati,
dalla distribuzione di latte al conforto alle famiglie. Ormai apprezzata e
amata da tutti, la religiosa entrò nella Manifattura dei Tabacchi, coinvolgendo
centinaia di operaie negli esercizi spirituali e conducendo le più giovani alla
frequenza delle scuole. Con lei l'arcivescovo Francesco Rossi diede vita
all'associazione delle "Dorotee", giovani donne della borghesia
impegnate nell'opera di apostolato, vere missionarie laiche che originarono il
primo circolo di Azione cattolica femminile, non per
caso intitolato a Santa Teresa di Gesù. Oltre che l'attività di cucito per le
persone povere, i laboratori esterni all'Asilo, la scuola d'istruzione normale
e uella religiosa, Suor Nicoli - nominata anche direttrice dell'associazione
delle Figlie di Maria - istituì l'Opera Luisa de Marillac, mandando in giro le
volontarie (conosciute come "damine di carità") a fare assistenza
domiciliare nei sottani della Marina e degli altri quartieri. Sul fronte
maschile raggruppò studenti e operai nella Società Pia Unione dei Figli di
Maria. E non trascurò la moltitudine di ragazze che giungevano a Cagliari
dall'interno dell'isola per prestare servizio domestico: creò l'associazione
delle "Zitine" per insegnare loro a leggere e scrivere, oltre che
istruirle nel catechismo. Ancora, portò le suore nella colonia marina del
Poetto dove si curavano i bambini aggrediti da malattie tipiche della
denutrizione: scrofolosi, rachitismo e linfatismo. E intanto riusciva a
occuparsi personalmente dei derelitti che vivevano nelle grotte a Buoncammino a
Tuvixeddu, a Tuvumannu, andando a trovarli, sfamarli, assisterli, confortarli.
Ma l'opera che ha lasciato la maggiore impronta nella memoria dei cagliaritani
riguarda il suo incredibile rapporto con una categoria di ragazzi indomabili e
rimasti anch'essi nell'immaginario collettivo: i
"piccioccus de crobi". Erano giovanissimi vagabondi ai margini della
comunità, orfani, o scacciati dalla famiglia, o scappati di casa, comunque
abbandonati a se stessi. Ragazzetti fra i 10 e i 15 anni, magrolini, scalzi e
mal vestiti, smaliziati e vivacissimi, che oziavano fumando o scorrazzavano
nella zona del porto, nei pressi della stazione ferroviaria e attorno al
mercato del largo Carlo Felice; dormivano per strada, rubacchiavano, si
sostentavano trasportando bagagli, pacchi o la spesa delle donne, che per pochi
centesimi caricavano sulle larghe ceste (corbule) portate sulla testa. Figure
caratteristiche di quei decenni, tutt'altro che amate e considerate
irrecuperabili. La loro miseria non poteva non richiamare il pietoso interesse
di Suor Nicoli, che "sì pura, sì innocente, non si scandalizzava mai di
nulla", come anni dopo avrebbe detto l'arcivescovo Ernesto Maria Piovella.
Pian piano, senza volerli convincere a lasciare il loro habitat naturale che
era la strada, vinse la diffidenza di quei ragazzi e riuscì a portarli alla
messa, a far conoscere loro l'Asilo, a istruirli nel catechismo e a insegnar
loro a leggere e scrivere, oltre che addestrarsi in un qualche mestiere. Uno
dopo l'altro, i "ragazzi della cesta" divennero Marianelli, cioè
"monelli di Maria" che si affidavano all'affetto delle suore della
Carità. In una gioiosa lettera ai superiori, Giuseppina Nicoli scrisse una
volta: "Domenica scorsa hanno fatto la prima comunione 33 di quei poveri
monelli, preparati dalle mie compagne... Credo che anche San Vincenzo doveva
sorridere dal cielo". Non pochi di quei ragazzi proseguirono negli studi
raggiungendo traguardi che a tutti sarebbero parsi per loro impensabili. San
Vincenzo sorrideva di fronte a quel miracolo, ma la grande opera delle sue
suore aveva da superare il difficile momento del fascismo. Nel 1924 il nuovo
presidente del Consiglio d'amministrazione modificò le cose per trasferire
l'intera istituzione all'esclusiva competenza del Comune: declassamento delle
suore, gestione diretta delle scuole, annessione dei locali. Si scatenarono
vivaci polemiche anche sulle pagine dei giornali. Alla fine le suore vinsero la
loro battaglia, ma la prova era stata determinante per le risorse fisiche della
superiora, umiliata nel profondo dell'anima e indebolita nel fisico già
consulto dalla tubercolosi. Quello stesso anno Suor Nicoli, appena compiuti 61
anni, fu aggredita da una broncopolmonite che le diede appena il tempo di
confessarsi e ricevere l'estrema unzione. Assistita da due "medici dei poveri"
molto amati in città - Edmondo De Magistris ed Efisio Sanjust - lasciò la vita
terrena il 31 dicembre 1924 alle 9 di mattina. "Sia reso omaggio all'anima
Sua elettissima - scrissero gli amministratori dell'Asilo nel necrologio sul
giornale - e resti scolpito nel cuore di tutti incancellabile il Suo venerato
ricordo". Ma l'opera che ha lasciato la maggiore impronta nella memoria
dei cagliaritani riguarda il suo incredibile rapporto con una categoria di
ragazzi indomabili e rimasti anch'essi nell'immaginario collettivo: i
"piccioccus de crobi". Erano giovanissimi vagabondi ai margini della
comunità, orfani, o scacciati dalla famiglia, o scappati di casa, comunque
abbandonati a se stessi. Ragazzetti fra i dieci e i quindici anni, magrolini,
scalzi e mal vestiti, smaliziati e vivacissimi, che oziavano fumando o
scorrazzavano nella zona del porto, nei pressi della stazione ferroviaria e
attorno al mercato del largo Carlo Felice, dormivano per strada, rubacchiavano,
si sostentavano soprattutto trasportando bagagli, pacchi o la spesa delle
donne, che per pochi centesimi caricavano sulle larghe ceste (corbule) portate
sulla testa. Figure caratteristiche di quei decenni, tutt'altro che amati, anzi
un po' temuti considerati irrecuperabili. La loro miseria non poteva non
richiamare il pietoso interesse di Suor Nicoli, che "sì pura, sì
innocente, no si scandalizzava mai di nulla", come dirà poi l'arcivescovo
Ernesto Maria Piovella. Pian piano, senza volerli convincere a lasciare il loro
habitat naturale che era la strada, vinse la diffidenza di quei ragazzi e
riuscì a portarli alla messa, a far conoscere loro l'Asilo, a istruirli nel
catechismo e a insegnar loro a leggere e scrivere, oltre che addestrarsi in un
qualche mestiere. Uno dopo l'altro, i "ragazzi della cesta" divennero
"Marianelli", cioè "monelli di Maria" che si affidavano
all'affetto delle suore della Carità. In una gioiosa lettera ai superiori,
Giuseppina Nicoli scrisse una volta: "Domenica scorsa hanno fatto la prima
comunione trentatrè di quei poveri monelli, preparati dalle mie compagne.
Monsignor Arcivescovo era soddisfatto e credo che anche San Vincenzo doveva
sorridere dal cielo". Non pochi di quei ragazzi proseguirono negli studi
raggiungendo traguardi che a tutti sarebbero parsi per loro impensabili.
Certamente San Vincenzo sorrideva di fronte a quel miracolo, ma la grande opera
delle sue suore aveva da superare il difficile momento del fascismo. Nel 1924
il nuovo presidente del Consiglio d'amministrazione modificò le cose per
trasferire l'intera istituzione all'esclusiva competenza del Comune:
declassamento delle suore, gestione diretta delle scuole, riscossione delle
rette, annessione dei locali. Si scatenarono vivaci polemiche anche sulle
pagine dei giornali. Alla fine le suore vinsero la loro battaglia, ma la prova
era stata determinante per le risorse fisiche della superiora, umiliata nel
profondo dell'anima e indebolita nel fisico già consulto dalla tubercolosi.
Quello stesso anno Suor Nicoli, appena compiuti 61 anni, fu aggredita da una
broncopolmonite che le diede appena il tempo di confessarsi e ricevere
l'estrema unzione. Assistita da due "medici dei poveri" molto amati
in città - Edmondo De Magistris ed Efisio Sanjust - lasciò la vita terrena il
31 dicembre 1924 alle 9 di mattina. Suor Teresa Tambelli, continuatrice della
sua opera, dirà che "la sua morte è stata la rivelazione delle virtù
praticate in modo eroico. La morte di una santa. Era una santa, infatti, già
nella percezione della gente, delle autorità ecclesiastiche e anche delle personalità
civili che l'avevano criticata. Sui giornali di allora si ritrova l'eco di
questa comune sensazione. Si sottolineava come l'Asilo della Marina fosse
"un'oasi di Paradiso fra le brutture del mondo" e quanto fosse
intenso il dolore della città per la scomparsa di una donna circondata da
grande ammirazione e gratitudine. A Cagliari era la "santa della
carità". Il funerale fu un avvenimento memorabile. Nell'interminabile
snodarsi del corteo, dietro i familiari giunti da Voghera, c'era tutta la
città. Quando la testa della processione era già nel cimitero di Bonaria,
ancora davanti all'Asilo della Marina si attendeva di mettersi in fila.
Qualcuno notò una coincidenza forse non singolare per un'anima beata: giunta a
Cagliari il primo gennaio 1885, Giuseppina Nicoli vi fu sepolta il primo
gennaio 1925, esattamente dopo quarant'anni (25 dei quali nel capoluogo). Nel
1932 le spoglie vennero trasferite dal camposanto monumentale all'Asilo della
Marina, dove sono ancor oggi venerate non soltanto dalle suore. A Suor Nicoli è
intitolata una rinomata scuola nel rione di Villanova, l'Istituto magistrale
che fu fondato da suor Tambelli dieci anni dopo la morte della serva di Dio ed
è oggi parifgicato. Fu monsignor Ernesto Maria Piovella - convinto come tutti
della santità di Giuseppina Vicoli - a promuovere la causa di beatificazione,
sviluppatasi lungo l'iter di constatazioni necessarie a verificare le virtù di
una serva di Dio, le opere materiali e spirituali, i doni soprannaturali, il
carisma dello Spirito Santo. L'istruzione ha accertato le grazie mistiche, la
prerogativa di scrutare i cuori, le capacità profetiche, gli episodi di visioni
celesti e stati di estasi; ha sottolineato la "fama universale della sua
santità" durante la vita e dopo la morte; ed ha scrupolosamente raccolto e
legittimato le testimonianze di miracoli, manifestatisi in prodigiose
guarigioni, riconosciute dai medici come fatti straordinari accaduti anche
questi prima e dopo la morte. Il 28 aprile 2006 il Papa Benedetto XVI ha
autorizzato la promulgazione del Decreto di eroicità delle virtù di Suor
Nicoli, dichiarandola Venerabile. Quindi ha annunciato la cerimonia di
canonizzazione, da celebrarsi eccezionalmente a Cagliari. M . M Suor Nicoli con
i ragazzi della Marina raccolti nella scuola del rione. In dialetto
cagliaritano erano chiamati "piccioccus de crobi" (ragazzini della
cesta che usavano per guadagnarsi qualche soldo).
( da "Manifesto, Il" del
02-02-2008)
Argomenti: Class Action
Terraterra Un manto di cemento sull'agente
arancio Quarant'anni fa, nella notte tra il 30 e il 31 gennaio, i Vietcong
lanciavano l'offensiva del Tet. L'anniversario del "glorioso capitolo
della storia del Vietnam" è stato celebrato ieri a Città Ho Chi Min (che
tutti continuano a chiamare Saigon). La guerra, finita nel 1975 con la bandiera
a stelle e strisce arrotolata sul tetto dell'ambasciata americana, ha una coda
avvelenata. Sono gli effetti dell'agente arancio, il defoliante alla diossina
irrorato dagli elicotteri e dai C-123 Usa sul suolo del Vietnam. I danni
inferti alle persone, trasmessi alle nuove generazioni con terribili
malformazioni, sono ampiamente documentati. Meno si sa della contaminazione
ancora in atto (il tempo di dimezzamento della diossina è di almeno 15 anni)
del terreno. Danang, Phu Cat e Bien Hoa sono le zone più inquinate. Lì la
presenza di diossina è "centinaia di volte" superiore al tollerato. A
Danang, dal 1966 fino alla fine della guerra, aveva sede la principale base
americana. Nel quarantesimo anniversario dell'offensiva del Tet una delegazione
congiunta vietnamita-americana ha visitato l'ex aeroporto di Danang. Una colata
di cemento, nei mesi scorsi, ha sigillato un'ampia fetta dell'ex base
americana. "Così le piogge non trascineranno più la diossina nel lago dove
le gente pesca", dichiara Walter Isaacson, membro del Gruppo di dialogo
Usa-Vietnam sull'agent orange (un'emanazione della Fondazione Ford). Un sistema
di canali, serbatoi di decantazione, filtri al carbone - aggiunge Isaacson -
aiuterà a "fermare" la diossina. Più prudente, il ministero della
difesa vietnamita non sposa la versione tranquillizzante dei
"benefattori" americani. "Finché c'è la diossina il pericolo
resta", dichiara il generale Phung Khac Dang. Un muro e delle sentinelle
cercheranno d'evitare che la popolazione usi le acque del lago. Non è chiaro
quanto questi metodi dissuasivi funzionino davvero. E' lampante, invece, che tra
Vietnam e Usa resta aperto un contenzioso sui danni provocati dall'agente
arancio. "Finché non troveremo una soluzione ragionevole e pacifica per
questo lascito della guerra, non ci sarà una piena normalizzazione dei rapporti
tra noi e Washington", dice la signora Ton Nu Thi Ninh, del corpo
diplomatico di Hanoi. Il Vietnam, una piccola Cina quanto a crescita del
prodotto interno lordo, ha accolto a braccia aperte centinaia di multinazionali
americane. Con i salari che crescono in Cina, altre ne arriveranno. Tutto fila
liscio tra gli ex nemici sotto il profilo degli affari. L'unico neo resta
l'avarizia di Washington negli aiuti per bonificare il terreno, curare i
malati, assistere i bambini malformati. I 3 milioni di dollari, stanziati
l'anno scorso dal Congresso Usa, ad Hanoi non li hanno ancora visti. Washington
ha contributo al sarcofago di cemento steso sulla sua ex base di Danang con 400
mila dollari, elargiti a titolo di "donazione". La querelle politica
s'incrocia con un contenzioso giudiziario. Un gruppo di vittime vietnamite sta class="hilite">provando ad aprire negli Usa una
class="term">class
class="term">action contro 37 aziende
produttrici (Monsanto e Dow Chemical i nomi di spicco) del defoliante usato a
piene mani dall'esercito americano. Bocciata in prima istanza, sulla class="term">class class="term">action deve pronunciarsi la corte
d'appello di New York. Intanto, governo ed aziende americani hanno messo al
lavoro "scienziati" compiacenti per sostenere che non c'è
"evidenza scientifica" del nesso causale tra agente arancio e i danni
subiti da almeno tre milioni di vietnamiti nell'arco di tre generazioni. Una
tesi che stride con il fatto che numerosi veterani del Vietnam hanno ottenuto
risarcimenti per i danni subiti inalando i diserbanti scaricati in testa ai
vietnamiti. Hanno dovuto penare per ottenerli, ma alla fine ce l'hanno fatta.
Secondo stime di Hanoi, avvalorate dalla Croce rossa, in una decina d'anni sul
Vietnam piovvero 20 milioni di litri di agente arancio. Nel 12% del territorio
fu fatta terra bruciata, prima con i defolianti poi con il napalm.
( da "TGCom" del
02-02-2008)
Argomenti: Class Action
Rifiuti, "Nessun pericolo salute"
Ministro Turco: no aumento patologie Il ministro della Salute, Livia Turco, ha
rassicurato i cittadini campani sui rischi per l'emergenza rifiuti. "Non
sono stati rilevati aumenti di patologie che possono essere legati alla presenza
di rifiuti nelle strade di Napoli. Purtroppo si è fatta, e si fa, molta
disinformazione sull'argomento. Il pericolo per la salute appare fortunatamente
molto ridimensionato se non del tutto smentito", ha spiegato. La Turco ha
incontrato a Napoli il commissario Gianni De Gennaro, con il quale ha fatto il
punto della situazione. Il ministero della Salute, infatti, è direttamente
coinvolto nella gestione dell'emergenza nella città partenopea, con un proprio
distaccamento coordinato dal capodipartimento per la prevenzione, Donato Greco.
Il compito di questa struttura è quello di coadiuvare De Gennaro proprio nella
verifica dell'impatto che i nuovi siti di stoccaggio dei rifiuti avranno sulla
salute dei cittadini. Il distaccamento del ministero sta, inoltre, procedendo alla
realizzazione di una campagna di comunicazione rivolta ai cittadini per
incentivare la raccolta differenziata e per fornire informazioni corrette sui
vari rischi per la salute connessi ai rifiuti. "Si tratta quindi di
promuovere - ha precisato la Turco - un'intensa attività di informazione ai
cittadini, coinvolgendo le autorità sanitarie locali, i medici di famiglia e
gli operatori dell'ambiente, per chiarire che la vera emergenza non è la
salute, ma quella di rimuovere, presto e bene, i rifiuti dalle strade. I
cittadini devono sapere che nessun sito per lo smaltimento sarà aperto senza il
nullaosta sanitario del ministero della Salute". L'emergenza rifiuti in
Campania Tgcom 31/01/2008Rifiuti, secondo avvertimento Ue 31/01/2008Rifiuti,
blocchi nel Napoletano 29/01/2008Rifiuti, scontri a Marigliano
28/01/2008Rifiuti, Grillo organizza M-day 28/01/2008Rifiuti, aprono discariche
e siti 25/01/2008Rifiuti, nuovo ultimatum della Ue 25/01/2008Rifiuti, nuove
proteste a Benevento 23/01/2008Rifiuti, operazione Cc a Napoli
22/01/2008Rifiuti, ancora proteste a Napoli 19/01/2008Rifiuti:class="hilite">a Napoli prima class="term">class class="term">action 18/01/2008Rifiuti, presidio
al porto Cagliari 17/01/2008Rifiuti, secondo richiamo da Europa
15/01/2008Rifiuti, entra in azione l'esercito 14/01/2008Rifiuti, "serve
soluzione radicale" 13/01/2008Rifiuti, proteste in tutta Italia
13/01/2008Rifiuti, chiedono asilo in Svizzera 12/01/2008Prodi:Vergogna i
rifiuti all'estero 11/01/2008Rifiuti, l'esercito entra in azione 10/01/2008Milano,
dai rifiuti energia pulita 10/01/2008Rifiuti,squadre intervento a Napoli
09/01/2008Rifiuti,assalto ai vigili del fuoco 08/01/2008Rifiuti,ancora
guerriglia a Pianura 07/01/2008Rifiuti, situazione in tempo reale
06/01/2008Rifiuti,continua presidio a Pianura 05/01/2008Rifiuti, a Pianura
ancora scontri 04/01/2008Crisi rifiuti, "presidio va avanti"
04/01/2008A Napoli è emergenza rifiuti 03/01/2008Napoli,continua l'emergenza
rifiuti 02/01/2008Rifiuti Napoli, protesta a Pianura 28/12/2007Rifiuti, resta emergenza
a Napoli 26/12/2007Rifiuti, ridotti i disagi a Napoli 25/12/2007Rifiuti,
raccolta record a Napoli 24/12/2007Napoli, piano rifiuti straordinario Invia ad
un amico.
( da "Mattino, Il
(Avellino)" del 02-02-2008)
Argomenti: Class Action
Tarsu, sì all'azione legale ALESSANDRA
MALANGA Passa anche per Avellino la battaglia legale avviata dal Codacons in favore
dei cittadini campani che si ritengono danneggiati dall'emergenza rifiuti. Il
coordinamento delle associazioni dei consumatori, che ha una sede anche in
città, ha infatti attivato un apposito numero verde (800.911.111) per fornire a
tutti gli utenti informazioni su come aderire alla class action e ottenere la
restituzione della Tarsu pagata negli ultimi cinque anni. Fino al 25 febbraio,
dal lunedì al venerdì, dalle ore 15 alle 19, un pool di avvocati sarà
dall'altra parte del telefono e spiegherà agli interessati la procedura da
seguire per costituirsi parte civile e chiedere i danni alla Regione Campania,
al Comune di Avellino e agli enti responsabili dello smaltimento dei rifiuti.
Attraverso il sito internet del Codacons, inoltre, è possibile scaricare il
modulo da inviare alle istituzioni competenti per richiedere la riduzione del
60% della tassa sui rifiuti per il mancato servizio di raccolta. "Sono già
numerosi i cittadini che si sono rivolti a noi per avere una consulenza su come
ottenere un adeguato risarcimento dei danni - evidenzia Maria Rosaria Sarcone,
responsabile dell'ufficio legale del Codacons di Avellino -. Alcune singole
cause sono già state intraprese dal Coordinamento, con una richiesta di
indennizzo inviata al Comune e che ci apprestiamo a far recapitare anche alla
Commissione Tributaria. In questa fase, stiamo raccogliendo le nuove adesioni
per poi passare a un'azione collettiva".
L'attivazione del numero verde consentirà di mettere insieme le rimostranze dei
cittadini dell'intera regione e di avviare una incisiva class action. Secondo
il calcolo del Codacons, a ogni famiglia irpina deve essere restituita la somma
di 1032 euro, per un totale di 110 milioni di euro (che salgono a 7 miliardi di
euro se riferiti a tutta la Campania), sia a titolo di tassa pagata
ingiustamente, sia come risarcimento per i danni alla salute causati
dall'emergenza rifiuti. Per ottenere il rimborso di tale somma, il Codacons ha
già formalizzato una citazione civile nei confronti della Presidenza del
Consiglio dei Ministri.
( da "Repubblica, La" del
03-02-2008)
Argomenti: Class Action
C aro Augias, si dice che i giovani non
seguono la politica! Lo spettacolo al Senato, seguito al voto di sfiducia al
governo, è stato visto da moltissimi studenti. Temo l'abbiano trovato
illuminante. Se mi chiedessero di poter sputare al vicino di banco, qualora
desse fastidio, io direi che si può fare. Posso mangiare una fetta di cotechino
dopo una interrogazione andata a buon fine? Certamente, direi. Possiamo
brindare quando un insegnante è assente per gravi motivi di salute, tanto che
tornerà solo fra mesi? Possibile, certo. Se qualcuno mi chiedesse se si può
scoreggiare in classe, io risponderei che, sì, si può
fare a patto che si tratti di azione goliardica diretta contro il moralismo
imperante. Prof. Fulvio Ervas Mestre-Ve fulerv@email. it Gentile Augias, sono
una studentessa di 19 anni, sono sconvolta dagli episodi dei quali alcuni
senatori sono stati protagonisti. Si parla di crisi di governo, ma penso che la
vera crisi a cui tutti noi stiamo assistendo sia molto più grave. Chi stappava
champagne, chi mangiava mortadella, chi si prendeva a parolacce, chi sputava. È
questo il modo di risolvere i problemi? Questa non si chiama politica, questa è
inciviltà. Da chi dovremmo prendere esempio? Sono quelle le persone che ci
rappresentano in senato? Che vergogna. Ludovica Favaro fioredes@alice. it C aro
Augias, il mio sdegno per lo spettacolo d'inciviltà offerto da molti dei nostri
senatori. Per me come per tanti italiani all'estero, le fotografie trasmesse
dalla stampa di senatori che fanno scempio delle basilari regole di vita
civile, si traducono in cocente vergogna, in un danno inestimabile per la
nostra immagine. Le risparmio le osservazioni critico-sarcastiche dei miei
colleghi di un liceo e di una Fachhochschule della Svizzera Tedesca dove
insegno italiano, gli umilianti sorrisini dei miei studenti. Francesco Mugheddu
fmugheddu@vtxmail.ch Non smettono di arrivare lettere sull'indecente spettacolo
che, in Senato, ha fatto seguito all'esito del voto finale su Prodi. Molti
chiedono se sia possibile una "class="hilite">class="term">class class="term">action", cioè una causa
collettiva per il danno d'immagine che il comportamento buffonesco di alcuni
senatori ha provocato a tutti, specie all'estero. Altri chiedono che quanto
meno sia consentito poter tornare a scegliere il nome del candidato ponendo
fine alle liste bloccate (cioè scelte dalle segreterie dei partiti), una delle
innovazioni ribalde introdotte dalla legge Calderoli. Altri infine domandano
che siano esclusi dalle liste i pregiudicati (sentenza definitiva) o anche solo
i condannati in primo grado. Nessuna di questa ragionevoli richieste ha alcuna
possibilità d'essere accolta. L'ultima in particolare sembra di grande
ingenuità. Il paese non sarebbe ridotto com'è se il Parlamento fosse in grado
di approvare richieste del genere. Per quei guitti esagitati di cui il mondo
intero ha riso ci si poteva aspettare un provvedimento disciplinare, almeno una
multa simbolica. Nemmeno quello.
( da "Centro, Il" del
03-02-2008)
Argomenti: Class Action
Tasse su fogne e depurazione, iniziativa
dell'Arco Bollette del Cam, parte un'azione di risarcimento
AVEZZANO. L'Arco consumatori annuncia una "class action" (azione
civile collettiva risarcitoria) in merito al pagamento del canone di fognatura e
depurazione richiesto in queste settimane dal Cam. Il presidente regionale
Franco Venni spiega che "per i pagamenti non dovuti incassati dal Cam,
non appena i tempi previsti dalla Legge finanziaria lo consentiranno, attiverà
un'azione collettiva "class action" e tutti
gli utenti interessati con la semplice adesione all'azione promossa da Arco
consumatori possono recuperare tutti i soldi pagati". "Per i
pagamenti dovuti anche se in assenza della depurazione", precisa,
"sta procedendo alla richiesta della documentazione necessaria presso il
Cam spa e presso l'Ato marsicano per verificare se i soldi incassati dal Cam
sono stati versati, come previsto per legge, nell'apposito conto corrente
dell'Ato vincolato per essere spesi solo per opere di fognatura e
depurazione". Arco consumatori ribadisce di voler verificare la corretta
gestione dei soldi pubblici "per evitare un eccessivo aggravio economico
sui consumatori". Per informazioni chiamare il numero 348/8965895 oppure
il sito internet dell'Arco.
( da "TGCom" del
03-02-2008)
Argomenti: Class Action
Rifiuti, prosegue piano De Gennaro Ok a
realizzazione sito Marigliano Nonostante le proteste si va avanti con la messa
in atto del piano per fronteggiare l'emergenza rifiuti in Campania. Tra le
decisioni adottate nel Napoletano dal commissario De Gennaro c'è la
realizzazione del sito provvisorio di stoccaggio di ecoballe a Marigliano, il
conferimento di 30mila tonnellate di rifiuti organici a Villaricca e i lavori
per lo stoccaggio di ecoballe nella ex Manifattura Tabacchi a Napoli. Il
commissario di governo per l'emergenza rifiuti, De Gennaro ha ricevuto
"gli esiti definitivi degli accertamenti tecnici relativi ai siti
interessati dal piano emergenziale di cui sta proseguendo l'attuazione". "Le
relazioni tecniche redatte dalle autorità competenti, attentamente vagliate dai
rappresentanti del ministero della Salute, del ministero dell'Ambiente e del
Dipartimento della Protezione Civile, oltre che dai consulenti tecnici che
collaborano con la struttura commissariale, hanno confermato l'idoneità
dell'area di Marigliano a essere attrezzata come sito provvisorio di stoccaggio
di ecoballe", ha detto De Gennaro. "Hanno dato esito favorevole -
aggiunge - le indagini geotecniche, le stratigrafie del terreno e le indagini
magnetometriche, che confermano l'utilizzabilità del sito. Analoga conferma è
fornita dalla relazione tecnica dell'Arpac che ha, altresì, valutato non
pericolosi i materiali ferrosi presenti nell'area". "Sono tuttora in
corso gli accertamenti relativi alla eventuale presenza di sostanze inquinanti
nella discarica di Difesa Grande, intesi a verificarne la possibile
utilizzazione", rende noto il commissario. "Prosegue pertanto -
conclude - una parallela attività di individuazione di soluzioni alternative
che siano comunque funzionali alla gestione dell'emergenza nella provincia di
Avellino". L'emergenza rifiuti in Campania Tgcom 31/01/2008Rifiuti,
secondo avvertimento Ue 31/01/2008Rifiuti, blocchi nel Napoletano
29/01/2008Rifiuti, scontri a Marigliano 28/01/2008Rifiuti, Grillo organizza
M-day 28/01/2008Rifiuti, aprono discariche e siti 25/01/2008Rifiuti, nuovo
ultimatum della Ue 25/01/2008Rifiuti, nuove proteste a Benevento
23/01/2008Rifiuti, operazione Cc a Napoli 22/01/2008Rifiuti, ancora proteste a Napoli
19/01/2008Rifiuti:class="hilite">a Napoli
prima class="term">class
class="term">action 18/01/2008Rifiuti,
presidio al porto Cagliari 17/01/2008Rifiuti, secondo richiamo da Europa
15/01/2008Rifiuti, entra in azione l'esercito 14/01/2008Rifiuti, "serve
soluzione radicale" 13/01/2008Rifiuti, proteste in tutta Italia
13/01/2008Rifiuti, chiedono asilo in Svizzera 12/01/2008Prodi:Vergogna i
rifiuti all'estero 11/01/2008Rifiuti, l'esercito entra in azione
10/01/2008Milano, dai rifiuti energia pulita 10/01/2008Rifiuti,squadre
intervento a Napoli 09/01/2008Rifiuti,assalto ai vigili del fuoco
08/01/2008Rifiuti,ancora guerriglia a Pianura 07/01/2008Rifiuti, situazione in
tempo reale 06/01/2008Rifiuti,continua presidio a Pianura 05/01/2008Rifiuti, a
Pianura ancora scontri 04/01/2008Crisi rifiuti, "presidio va avanti"
04/01/2008A Napoli è emergenza rifiuti 03/01/2008Napoli,continua l'emergenza
rifiuti 02/01/2008Rifiuti Napoli, protesta a Pianura 28/12/2007Rifiuti, resta
emergenza a Napoli 26/12/2007Rifiuti, ridotti i disagi a Napoli
25/12/2007Rifiuti, raccolta record a Napoli 24/12/2007Napoli, piano rifiuti
straordinario Invia ad un amico.
( da "Sicilia, La" del
03-02-2008)
Argomenti: Class Action
Mussomeli. Il centrodestra compatto, Forza
Italia, Alleanza Nazionale, Mpa e Udc ieri hanno diffuso un lungo ed articolato
comunicato in replica al Partito democratico in merito a due scottanti problemi
che assillano la comunità: ospedale e rifiuti. "Evidentemente ci siamo
sbagliati - scrivono - ci siamo illusi che il Partito Democratico volesse dare
una mano per la soluzione di alcuni gravi problemi che attanagliano la nostra
comunità: Ospedale e Ato rifiuti. Dopo avere lavorato allo stesso tavolo ed
essere addivenuti a decisioni comuni sul Piano Sanitario Regionale fino
all'approvazione all'unanimità di un odg a difesa dell'ospedale,
improvvisamente, dopo lo sconvolgimento del quadro politico con la sfiducia al
Governo Prodi, da una parte, e le dimissioni del Presidente Cuffaro dall'altra,
l'atteggiamento del Pd è cambiato radicalmente. Le dimissioni del Presidente
Cuffaro, di fatto mettevano la delegazione che doveva incontrare a Palermo
l'assessore Lagalla, in condizioni di non avere più l'interlocutore diretto a
cui rappresentare le istanze dell'intero comprensorio interessato all'ospedale
di Mussomeli. A questo punto l'annuncio di una manifestazione da parte del centro-sinistra
- Pd in testa -. Le predette forze politiche, dimenticando il percorso unitario
intrapreso ritengono di poter invitare il sindaco di Mussomeli a lottare contro
i mulini a vento". "Al momento infatti - continua la nota - non
esiste un soggetto che possa prendere impegni e dare esecuzione ad alcun Piano
Sanitario regionale. Qualora dovesse individuarsi un interlocutore che abbia il
potere di assumere decisioni, certamente l'amministrazione comunale e le forze
politiche che la sostengono riprenderanno immediatamente l'azione tesa
all'autonomia ed al rilancio dell'ospedale di Mussomeli. La sensazione più
amara, che rimane nel sentire le esternazioni degli esponenti politici comunali
è che la loro azione tende esclusivamente a salvaguardare interessi elettorali
e di bandiera a livello locale, mortificando gli sforzi di mantenere l'impegno
bipartisan per il bene della collettività". E più avanti: "Lo stesso
percorso, se non peggiore, e' stato intrapreso per l'Ato rifiuti. Fino a
qualche giorno fa si discuteva con il Pd sull'opportunità di promuovere insieme
un dibattito sulla drammatica situazione della gestione
rifiuti per trovare insieme delle alternative a tale situazione di disagio
collettivo. Il nuovo scenario politico, improvvisamente ha fatto registrare la
presa di distanza delle forze di centro sinistra, che pretendono di gestire da
sole, chiaramente per fini elettorali, un problema che è frutto della loro
incapacità di gestire. Il caso Napoli insegna"! R. M.
( da "TGCom" del
03-02-2008)
Argomenti: Class Action
Rifiuti, "Nessun pericolo salute"
Ministro Turco: no aumento patologie Il ministro della Salute, Livia Turco, ha
rassicurato i cittadini campani sui rischi per l'emergenza rifiuti. "Non
sono stati rilevati aumenti di patologie che possono essere legati alla
presenza di rifiuti nelle strade di Napoli. Purtroppo si è fatta, e si fa,
molta disinformazione sull'argomento. Il pericolo per la salute appare
fortunatamente molto ridimensionato se non del tutto smentito", ha
spiegato. La Turco ha incontrato a Napoli il commissario Gianni De Gennaro, con
il quale ha fatto il punto della situazione. Il ministero della Salute, infatti,
è direttamente coinvolto nella gestione dell'emergenza nella città partenopea,
con un proprio distaccamento coordinato dal capodipartimento per la
prevenzione, Donato Greco. Il compito di questa struttura è quello di
coadiuvare De Gennaro proprio nella verifica dell'impatto che i nuovi siti di
stoccaggio dei rifiuti avranno sulla salute dei cittadini. Il distaccamento del
ministero sta, inoltre, procedendo alla realizzazione di una campagna di
comunicazione rivolta ai cittadini per incentivare la raccolta differenziata e
per fornire informazioni corrette sui vari rischi per la salute connessi ai
rifiuti. "Si tratta quindi di promuovere - ha precisato la Turco -
un'intensa attività di informazione ai cittadini, coinvolgendo le autorità
sanitarie locali, i medici di famiglia e gli operatori dell'ambiente, per
chiarire che la vera emergenza non è la salute, ma quella di rimuovere, presto
e bene, i rifiuti dalle strade. I cittadini devono sapere che nessun sito per
lo smaltimento sarà aperto senza il nullaosta sanitario del ministero della
Salute". Scontri nel Casertano Momenti di forte tensione e scontri tra
manifestanti e forze dell'ordine si sono verificati davanti al sito per la
raccolta dei rifiuti di Ferrandelle (Caserta). Si sono verificate cariche della
polizia e sassaiole quando un gruppo di persone, tra cui numerose donne, hanno
occupato il sito, raggiungendolo dalle campagne. Ci sarebbero diversi contusi,
tra cui una bambina. In ospedale anche un poliziotto colpito al volto da una
pietra. L'emergenza rifiuti in Campania Tgcom 31/01/2008Rifiuti, secondo
avvertimento Ue 31/01/2008Rifiuti, blocchi nel Napoletano 29/01/2008Rifiuti,
scontri a Marigliano 28/01/2008Rifiuti, Grillo organizza M-day
28/01/2008Rifiuti, aprono discariche e siti 25/01/2008Rifiuti, nuovo ultimatum
della Ue 25/01/2008Rifiuti, nuove proteste a Benevento 23/01/2008Rifiuti,
operazione Cc a Napoli 22/01/2008Rifiuti, ancora proteste a Napoli
19/01/2008Rifiuti:class="hilite">a Napoli
prima class="term">class
class="term">action 18/01/2008Rifiuti,
presidio al porto Cagliari 17/01/2008Rifiuti, secondo richiamo da Europa
15/01/2008Rifiuti, entra in azione l'esercito 14/01/2008Rifiuti, "serve
soluzione radicale" 13/01/2008Rifiuti, proteste in tutta Italia
13/01/2008Rifiuti, chiedono asilo in Svizzera 12/01/2008Prodi:Vergogna i
rifiuti all'estero 11/01/2008Rifiuti, l'esercito entra in azione
10/01/2008Milano, dai rifiuti energia pulita 10/01/2008Rifiuti,squadre
intervento a Napoli 09/01/2008Rifiuti,assalto ai vigili del fuoco
08/01/2008Rifiuti,ancora guerriglia a Pianura 07/01/2008Rifiuti, situazione in
tempo reale 06/01/2008Rifiuti,continua presidio a Pianura 05/01/2008Rifiuti, a
Pianura ancora scontri 04/01/2008Crisi rifiuti, "presidio va avanti"
04/01/2008A Napoli è emergenza rifiuti 03/01/2008Napoli,continua l'emergenza
rifiuti 02/01/2008Rifiuti Napoli, protesta a Pianura 28/12/2007Rifiuti, resta
emergenza a Napoli 26/12/2007Rifiuti, ridotti i disagi a Napoli
25/12/2007Rifiuti, raccolta record a Napoli 24/12/2007Napoli, piano rifiuti
straordinario Invia ad un amico.
( da "Resto del Carlino,
Il (Rimini)" del 04-02-2008)
Argomenti: Class Action
UNIONCASA, associazione che tutela i diritti
dei piccoli proprietari immobiliari, ha tenuto la sua assemblea nazionale a
Rimini nei giorni scorsi. Tra gli argomenti trattati la
Class Action, cioè l'azione risarcitoria collettiva, che è stata
introdotta per la prima volta dalla Finanziaria del 2008. Ora non sono più solo
le associzioni dei consumatori, ma tutte quelle che rappresentano interessi
collettivi a poter avanzare richieste di risarcimento. Nell'assemblea è
anche emerso il problema più volte denunciato negli ultimi tempi, dei vecchi
contatori del gas che registrano consumi più alti di quelli effettivi. Anche in
questo caso si potranno promuovere richieste collettive di risarcimento danni
attraverso gli uffici locali di Unioncasa (reponsabili sono gli avvocati Cinzia
Pesaresi e Natascia Montanari). Ancora argomento di rilievo sono state le
certificazioni del consumo energetico degli immobili, certificazione la cui
mancanza in futuro condizionerà compraventite e locazioni. - -->.
( da "Trentino" del
04-02-2008)
Argomenti: Class Action
Cinesi, Pirati, Uva e Bassotti, ma vince il
primo premio l'immortale Barone Rosso ROVERETO. L'incognita principale era il
tempo. E il Carnevale dei Bambini, che per la seconda volta era stato
organizzato completamente all'aperto, è stato fortunato. Condizioni climatiche
quasi ideali. E una folla che, come ogni anno, si è riversata festosa per la
città esibendo a centinaia costumi e accessori ai quali ha dedicato settimane
di fantasia e manualità. La logistica della festa, trasferita dal palazzetto
alla piastra dei giardini Perlasca, ha goduto degli spazi più ampli ed anche
delle possibilità in più offerte dai giardini. Dove in realtà la turba di
bambini - sempre tantissimi, forse più degli anni scorsi - si è presto
disinteressata di quanto accadeva sul palcoscenico, malgrado gli sforsi
encomiabili di Chilli Peperoncino Rosso. Troppe classifiche per un bambino. Tra
gli alberi e sui giochi, sulla collinetta, nei prati, centinaia di maschere si
sono inventate il loro carnevale. In giochi semplici e spontanei, quelli di
sempre. Unico tasto dolente, dal punto di vista dell'organizzazione, una
evidente carenza di servizi, in senso lato. Per esempio, chi non avesse pensato
per tempo ai coriandoli, non aveva speranza di trovarne: le tradizionali
bancarelle che seguono ogni maccheronata, ieri non c'erano. Senza bar nei dintorni
poi, solo gli alpini offrivano il conforto di qualcosa di caldo a chi non ha
più l'età per correre vestito da Fatina o Power Ranger: tè o vino caldo. Dal
punto di vista delle maschere, un po' deludente l'apporto delle maschere
collettive, ma soprattutto perchè alcuni rioni (su tutti, Sacco) avevano
abituato gli anni scorsi a maschere da guinnes dei primati. Dopo i 300 e rotti
partecipanti di un anno fa, insomma, i 47 che hanno vinto ieri il premio come
gruppo più numeroso (la Parrocchia di Santa Caterina, con la sua maschera
"Coriandoli") sembravano un po' pochi. Colpa della Pasqua
"alta", è la spiegazione che si dava ieri tra addetti ai lavori. C'è
stato poco tempo per organizzare, visto che tra il Natale e la fine del
Carnevale è passato poco più di un mese. Stessa piegazione per l'assenza di
carri: almeno tre o quattro, anche se non certo paragonabili a quelli di Volano
o di Arco, e molto spontanei, di regola si vedevano. Interessante
lo "sputacoriandoli" messo in campo sempre da Santa Caterina, e molto
curata la maschera collettiva dell'Azione Cattolica, che ha proposto I Cavalieri dell'Acr Rovereto.
Ricordavano molto dei crociati, e portavano in giro tanto di torre semovente.
Tutto realizzato in cartone riciclato.
( da "ItaliaOggi Sette" del
04-02-2008)
Argomenti: Class Action
ItaliaOggi Sette ItaliaOggi
Sette Numero 029, pag. 15 del 4/2/2008 Autore: Visualizza la pagina in PDF
Finanziamenti pmi SCADENZARIO RAGIONATO DELLE OPPORTUNITà
CONTENUTE NEI BANDI COMUNITARI E REGIONALI Febbraio 2008 Un Eurocalendario al
servizio dei lettori di ItaliaOggi sulle agevolazioni comunitarie e regionali.
In esso sono contenuti bandi, scadenze e fornite delle anticipazioni utili. Le
opportunità sono suddivise in tre categorie: bandi e fondi comunitari; bandi e
fondi regionali e strutturali; cooperazione. Settore per settore (turismo,
agricoltura, ambiente ecc.) è possibile consultare le scadenze segnalate. In
ogni numero dell'inserto sarà dato risalto a una o più delle scadenze, in
particolare in base alla rilevanza o al fatto che siano più o meno conosciute
in Italia. Si ringrazia fin d'ora chiunque (enti, camere di commercio, regioni,
associazioni, società) vorrà inviare eventuali segnalazioni e indicazioni per
aumentare i dati in nostro possesso e così anche la completezza informativa per
i nostri lettori sulle varie opportunità, bandi, anticipazioni possibili di
interesse per le aziende all'e-mail cinziaboschiero@yahoo.it.FORMAZIONE
PERMANENTE E AGEVOLAZIONIIn questo inserto molti i bandi relativi al settore
del turismo, del risparmio energetico, a progetti di formazione e di intervento
per l'immigrazione. Partecipare ai bandi comunitari è sempre abbastanza
oneroso: occorre conoscere bene le lingue, saper compilare in maniera corretta
la modulistica, trovare partner di minimo tre paesi diversi e saper
rendicontare i costi in maniera precisa. Una buona notizia c'è: al fine di
evitare incertezze d'interpretazione, accelerare le procedure e ridurre gli
oneri amministrativi, è però stata prevista la possibilità per le imprese di
dichiarare il proprio status di autonoma, partner o collegata tramite la
compilazione di un modello di autocertificazione (model for a
self-declaration). Occorre ricordare inoltre che la Direzione generale imprese
della Commissione europea ha pubblicato una nuova guida dove è spiegata la
nuova definizione delle piccole e medie imprese (pmi). Questa guida presenta le
modifiche subite dalla definizione delle pmi e spiega come determinare se
un'impresa può essere definita pmi e di conseguenza possa richiedere i
finanziamenti europei e partecipare a determinati bandi (rif.
http://europa.eu.int/comm/enterprise/enterprise_policy/sme_definition/index_en.htm).
Inoltre nell'inserto sono indicati anche alcuni bandi relativi al commercio e
alla concorrenza sul mercato del lavoro. A questo proposito in una recente
sessione del Parlamento europeo si è discusso sulla direttiva che completa la
liberalizzazione dei servizi postali a partire dal 1° gennaio 2011, e che
aprirà la concorrenza per gli invii di plichi di peso inferiore a
( da "Nuova Venezia, La" del
04-02-2008)
Argomenti: Class Action
SFIDA MOZZAFIATO Un punto allo Spinea La classifica
piange SPINEA. Emozioni tinte tutte gialloblù nel pirotecnico derby tra Spinea
e Caltana. Si chiude sul punteggio di 2-2 un incontro bizzarro, in cui gli
ospiti, nonostante in campo la prevalenza dell'undici di Badalin fosse
evidente, hanno accarezzato con mano per oltre un'ora la possibilità di portare
a casa i tre punti. Speranza cancellata in extremis dagli spinetensi, capaci di
raggiungere il pari al 92'. Non ha comunque motivo di sorridere lo Spinea, che
ieri è incappato nel quinto pareggio consecutivo. Una "pareggite" che
finora è costata la vetta della classifica tra l'altro sempre più distante. La
cronaca: buon avvio dello Spinea, ma al primo affondo passa il Caltana con una
rete di Alessandro Martignon, che al 7' lasciato solo sul secondo palo
raccoglie un calcio piazzato e spedisce al volo il pallone in rete. Non si
perdono d'animo i padroni di casa, che sfiorano il pari prima con Loris Furlan
(15') e poi con Berto (28'). Al riposo il punteggio è di 0-1. Non cambiano le
cose nella ripresa, ma, nonostante il forcing dello Spinea, è ancora una volta
il Caltana ad andare a segno nei primi minuti, con una grande azione di
contropiede di Polesel finalizzata al meglio da Zuin. Al 30' lo Spinea accorcia
con Berto, che lanciato da Seghetto è bravo a rubare il tempo al difensore e
battere il portiere. L'attaccante si ripete poi in pieno recupero, quando
ispirato da Allegramente si sbarazza dell'ultimo uomo per poi infilare la rete
che vale il pareggio. (Mattia Parma) MEOLO - JESOLO: 2 - 3 MEOLO: Criveller,
Venturato, Targhetta, Simone Fin (8' st Fava), Trentin, Giacomini, Battaggia,
Moro, Zago, Schioppalalba (18' st Giabardo), Marcuzzo (2' st Zoggia).
Allenatore: Colletto. JESOLO: Lucchetta, Boatto, Santin (4' st Donà), Manuel
Soncin, Mamprin, Salamin (40' st Buratto), Zocchi, Bona, Bittolo (21' st
Bonotto), Cardea, Alessio Soncin. Allenatore: Cravin. ARBITRO: Andrea Boscolo
di Chioggia. RETI: pt 2' Bittolo, 35' Salamin; st 4' Zago, 18' Alessio Soncin,
32' Battaggia. NOTE: terreno pesante. Ammoniti Criveller, Moro, Mamprin,
Zocchi, Donà.
( da "Repubblica, La" del
04-02-2008)
Argomenti: Class Action
Pagina III - Genova Un altro lunedì di
passione annunciata. E Paride Batini manda una task force di ottanta camalli a
Voltri per gestire l'emergenza Porto caos, ultimatum al Vte Traffico ancora a
rischio paralisi, Novi minaccia di ritirare la concessione La città attende con
il fiato sospeso il "lunedì nero" del traffico causato dal blocco del
terminal portuale di Voltri. "Invitiamo di nuovo i camionisti che portino
container che devono essere imbarcati al Vte - avverte il prefetto Anna Maria
Cancellieri - a non venire a Genova". Ieri mattina un vertice
straordinario in Prefettura ha fatto il punto sulla situazione: si spera che il
blocco di Voltri non provochi il caos nella circolazione autostradale e
cittadina, ma se questo dovesse succedere i responsabili sono pronti a
intervenire. Non si sa ancora quando la situazione potrà tornare alla
normalità, sicuramente non prima della metà settimana. Nel frattempo il mondo
portuale è in rivolta contro la gestione del terminal di Voltri. Il presidente
dell'Autorità Portuale, Giovanni Novi, non è mai stato tenero con il Vte e
spinge nuovamente l'affondo: "Se nelle prossime ore - tuona - il terminal
di Voltri non garantirà la normale operatività, il Comitato Portuale che
convocherò nelle prossime ore è chiamato a prendere provvedimenti decisi contro
le gestione del Vte. Non esclusa la revoca della concessione alla società a
operare nel terminal di Voltri". Una iniziativa giudiziaria clamorosa è
quella intrapresa dall'Associazione Spedizionieri, che ha invitato i propri soci
a fornire la documentazione per aprire una "azione collettiva",
la nota "class="hilite">class="term">class class="term">action" recentemente
approvata dal Parlamento. E la situazione al Vte avrebbe potuto essere ancora
più grave se non fosse intervenuta la Compagnia Unica dei portuali a dare una
grossa mano al terminal: "La Culmv ha inviato al Vte un'ottantina di
uomini - spiega Novi - che ha garantito l'operatività impedita dal blocco del
sistema informatico. Inoltre il console Paride Batini ha incaricato un giovane
e bravissimo tecnico della Compagnia di supportare il Vte nella gestione del
sistema terminalistico". COSTANTINO MALATTO A PAGINA III.
( da "Repubblica, La" del
04-02-2008)
Argomenti: Class Action
Pagina V - Genova LE INIZIATIVE Piero
Lazzeri tira le somme e stima danni enormi. Ottanta uomini della Compagnia per
gestire l'class="hilite">emergenza
Spedizionieri verso la "class="term">class class="term">action"
Batini manda una task force di camalli In ballo non ci sono solo i guasti
economici ma anche l'immagine del terminal Sottovalutati i danni indiretti che
possono causare situazioni come questa Il mondo portuale e marittimo genovese è
in rivolta contro il terminal Vte di Voltri. Il presidente dell'Autorità
Portuale Giovanni Novi, come riferiamo in apertura di questa pagina, minaccia
addirittura che si potrebbe arrivare alla revoca della concessione al Vte a
operare a Voltri. A questo si aggiunge un'altra azione clamorosa, già
intrapresa dall'Associazione Spedizionieri. Il presidente Piero Lazzeri ha
deciso di intraprendere contro il Vte una "azione collettiva",
vale a dire una "class="term">class class="term">action"
secondo le norme recentemente approvate dal Parlamento. Per questo ha invitato
i soci a fornire "tutta la documentazione che possa essere utilizzata ai
fini di una quantificazione dei danni subiti". "Le aziende
interessate - spiega Lazzeri - dovrà inviare costi, fatture, pagamenti,
contestazioni e pagamenti che si riferiscano direttamente ai disservizi del
Voltri Terminal Europa. La documentazione dovrà riguardare tutto quanto
accaduto da due settimane a questa parte, fino a quando il Vte non riuscirà a
garantire il recupero di una situazione di normalità operativa". Secondo
gli spedizionieri i danni provocati dal blocco di Voltri sono enormi. In ballo
non ci sono soltanto i guasti economici, ma soprattutto il danneggiamento
dell'immagine del porto e del terminal che rischia di pesare gravemente sul
futuro delle banchine genovesi. "Mi sembra che come al solito il mondo
portuale genovese - commenta Renzo Muratore, presidente vicario di
Confindustria Trasporti - sottovaluti i danni indiretti che situazioni come
queste possono provocare. D'altra parte, invece di lanciare allarmi tutti da
dimostrare su un possibile caos provocato dai Tir, forse si sarebbe potuto
cominciare a trovare spazio per il centinaio di camion che sono arrivati nei
primi giorni della crisi di Voltri". Il presidente Novi, da parte sua,
sottolinea che una grossa mano, soprattutto in questi ultimi giorni, l'ha
fornita la Compagnia Unica dei portuali, che ha inviato un'ottantina di uomini
per aiutare il Vte a gestire questa emergenza straordinaria. "Senza quei
portuali - spiega Novi - la situazione sarebbe molto più drammatica. Senza
contare che il console della Culmv, Paride Batini, ha anche fornito un giovane
tecnico il quale ha assicurato al Vte importanti chiarimenti sulla gestione del
sistema del terminal". Novi convocherà nelle prossime ore una seduta
straordinaria del comitato portuale "per esaminare - afferma - la
situazione di emergenza che il Vte ha creato in porto. è evidente che di fronte
a responsabilità precise che dovessero emergere a carico dei vertici della
società che gestisce il terminal di Voltri, dovremo assumere provvedimenti nei
loro confronti". Il più grave di questi provvedimenti, minaccia qualcuno,
potrebbe essere addirittura la revoca della concessione al Vte. Ma senza
arrivare a questo limite estremo ci potrebbe essere una forte richiesta di
danni al Vte. (c. mal.).
( da "Messaggero, Il
(Umbria)" del 04-02-2008)
Argomenti: Class Action
Ana Francesco Giorgini non si presenta in sala
stampa. A commentare la partita, però, c'è comunque il consulente tecnico della
squadra Luigi Cappelletti. "Se devo dire la mia, sono contento", è il
suo esordio. "Due settimane fa a Monza ero molto più preoccupato; quella
sconfitta mi aveva preoccupato non solo per il risultato, ma per il modo in cui
era maturato. Stavolta non fa piacere lo stesso commentare una sconfitta ma ho
visto segnali di ripresa, ho visto una buona prestazione e buona volontà da
parte di tutti. La prova del collettivo è stata buona, ma
paghiamo una sconfitta che premia una Cremonese cinica. Perchè andando a vedere
le occasioni, le abbiamo avute noi: basti ricordare il colpo di testa di
Rigoni, quell'assist di Rigoni su cui Scandurra è arrivato un attimo in
ritardo. La Cremonese ha calciato solo una volta in porta, anche se
qualche responsabilità c'è perché abbiamo lasciato da solo un avversario".
Per quanto riguarda le proteste per un fuorigioco il consulente tecnico della
Ternana afferma: "Dal campo la sensazione è stata quella, ma vorrei
rivederlo meglio, non posso giudicare senza moviola". Legnano e Pro Sesto
avanzano, dietro tutti fermi per fortuna. "È ancora presto per dire
qualcosa di definitivo ma sono certo che il tempo per recuperare e fare la
corsa su queste due avversarie c'è. Dobbiamo solo trovare continuità, ci sono
giocatori che hanno giocato molto, alcuni meno e occorre avere un collettivo
omogeneo anche sotto questo punto di vista". Deluso, ma solo in parte,
invece il centrocampista Antonio Cardona: "Anch'io vorrei salvare la
prestazione della Ternana. Rispetto a Monza abbiamo perso immeritatamente,
perchè abbiamo badato molto al gioco. Sono contento per come ci siamo
comportati, meno per la sconfitta. Un pareggio non avrebbe scandalizzato
nessuno. Anche io sul gol ho qualche dubbio che ci fosse una posizione
irregolare. Peccato che la Cremonese, una volta in vantaggio, si sia chiusa.
Abbiamo potuto arrivare meno al tiro però se Scandurra fosse arrivato sul cross
di Rigoni le cose forse sarebbero andate in modo diverso, avremmo potuto
acciuffare un bel pareggio. Purtroppo siamo qui a parlare di una sconfitta ma
se giochiamo sempre così sono convinto di poter raccogliere punti. Abbiamo
tredici finali adesso, questa gara può servire da esempio". Il difensore
Alì Lolli si complimenta con la Cremonese per la bravura sul rettangolo di
gioco ma non nasconde anche la consapevolezza di quel pizzico di fortuna che ha
condannato la Ternana. "La Cremonese è stata brava a trovare il gol e a
gestire la partita, ma anche fortunata ha avuto una sola palla gol ed è
riuscita a trasformata. Abbiamo sofferto l'ingresso di Ferrarese che si è
spostato lungo tutto il fronte d'attacco e con la sua velocità ci ha creato
grossi problemi. Negli spogliatoi abbiamo commentato il gol e l'impressione è
che Viali fosse in fuorigioco. Però non voglio dare giudizi, vorrei rivedere
l'azione in televisione. L'unico rammarico è che a fronte di una bella prova
abbiamo incassato gol e sconfitta". Lolli, non crede che la propria
squadra possa rimproverarsi qualcosa nella gara di ieri a Cremona:
"Abbiamo giocato con dignità, senza paura anche se non navighiamo in acque
tranquille. Siamo arrivati a Cremona per cercare almeno un punto. Dobbiamo fare
bene in casa e cercare di strappare dei risultati anche in trasferta. Eravamo
sulla strada buona ieri, poi quel pallone ha veramente cambiato volto alla
partita. Abbiamo sbagliato pochissimo. È un vero peccato aver perso".
I.Gh.
( da "ITnews.it" del
04-02-2008)
Argomenti: Class Action
PARIGI, February 4 /PRNewswire/ -- Un gruppo
di lavoro formato da rappresentanti di sette organizzazioni sanitarie
internazionali invoca di raggiungere l'obiettivo di valori migliori della
pressione sanguigna nei pazienti con ipertensione, la singola causa più importante
di mortalità attribuibile in tutto il mondo. Motivati da tale obiettivo, un
gruppo di lavoro ha identificato 5 specifiche azioni pratiche, descritte nel
numero di Gennaio 2008 della pubblicazione Journal of Human Hypertension(1):
Rilevare e prevenire l'alta pressione sanguigna; Accertare il rischio
cardiovascolare totale; Formare una partnership attiva col paziente; Curare
l'ipertensione secondo l'obiettivo; Creare un ambiente di supporto. Secondo
George Bakris, Direttore del Dipartimento di Medicina, Centro Malattie da
Ipertensione, University of Chicago School of Medicine, Chicago, USA e membro
del comitato direttivo del Call to Action Working Group, "le 5 azioni
suddette, se compiute rigorosamente da professionisti sanitari e sistemi
sanitari mirati di tutto il mondo, dovrebbero aiutare a colmare il divario fra
le nostre capacità terapeutiche e la fornitura dell'assistenza sanitaria,
salvando in tal modo milioni di vite." L'ipertensione è un silent killer,
che attacca oltre un miliardo di persone in tutto il mondo(2),(3). Detto numero
è previsto aumentare a 1,5 miliardi entro il 2025(3), causando la morte
prematura di milioni di persone, - la sofferenza di conseguenze irreversibili
per la salute, quali attacco cardiaco, infarto miocardico, insufficienza cardiaca
o malattia renale, principalmente perché i soggetti non vengono curati per
riportare la loro pressione a livelli di sicurezza. Malgrado la disponibilità
di terapie efficaci, il 75% di tutti i pazienti ipertesi ed anche il 50% dei
pazienti curati non sono al livello raccomandato di 140/90 mm Hg o
inferiore(4),(5),(6 ). L'inosservanza da parte dei pazienti alle medicine
prescritte è un problema in tutte le situazioni croniche; negli Stati Uniti
solo il 50% dei pazienti si conforma alle prescrizioni farmaceutiche e solo
circa il 10% cambia il proprio stile di vita(7). "I professionisti
sanitari dovrebbero pertanto invitati a tenere a mente che, anche se i pazienti
si sentono bene, non è sufficiente portarli vicino al livello di pressione
sanguigna ideale, invece che al livello ideale o inferiore", ha detto
Ernesto Schiffrin, Primario e Direttore, Dipartimento di Medicina, Sir Mortimer
B. Davis-Jewish General Hospital, McGill University, Montréal, Canada e membro
del Call to Action Working Group. I cambiamenti dello stile di vita non sono
importanti solo per l'impatto positivo che possono avere sulla gestione della
pressione sanguigna, ma anche per ragioni economiche relative ai considerevoli
risparmi ottenibili quando i pazienti imparano a seguire detti cambiamenti ogni
giorno. Questa è un'area specifica dove il rapporto stretto infermieri-pazienti
può avere una forte influenza. "Attraverso la nostra collaborazione con i
pazienti e le loro famiglie, abbiamo scoperto che possiamo sviluppare una maggiore
comprensione dell'importanza dell'attività fisica e di migliori abitudini
alimentari sull'evoluzione della malattia, nonché offrire consigli ai pazienti
incerti su come possono integrare abitudini migliori nella loro vita di tutti i
giorni", ha detto Amy Coenen, International Council of Nurses, University
of Wisconsin College of Nursing, Milwaukee, WI, USA. La prima delle azioni
fondamentali mira a individuare e a curare un maggior numero di pazienti che
hanno valori pericolosi di pressione sanguigna, ma che non sono curati o non
sono al livello di pressione ideale (140/90 mm Hg o 130/80 per pazienti con
fattori di rischio). Per ogni aumento di 20/10mm Hg nella pressione sanguigna
oltre detti livelli, il rischio di morte da problemi cardiovascolari raddoppia(8).
Le persone a rischio più alto di evento mortale sono le persone di mezz'età,
gli anziani, le persone in sovrappeso, i diabetici. I loro ulteriori fattori di
rischio cardiovascolari devono essere accertati interamente e rapidamente, come
parte della seconda azione fondamentale, al fine di prevenire gravi danni agli
organi obiettivo, quale malattia renale a stadio avanzato o finale. Nella terza
azione fondamentale, poiché troppi pazienti non sono al loro livello di
pressione sanguigna ideale, il Gruppo ha suggerito la creazione di una
partnership con il paziente. L'obiettivo è motivare i pazienti a svolgere un
ruolo più attivo nella gestione della loro malattia, e permettere loro di
seguire i progressi compiuti. La quarta azione principale riguarda l'obiettivo
della cura, forse l'azione più difficile ma anche di massima importanza. Medici
e professionisti sanitari sono vivamente invitati a spiegare ai pazienti
l'importanza di adottare misure di stile di vita a lungo termine. Se sono
insufficienti, gli operatori sanitari devono offrire una terapia a base di
farmaci rigorosa e adeguata, per portare rapidamente la loro pressione
sanguigna al traguardo di 140/90 mm Hg, o inferiore nei pazienti ad alto
rischio. Per i pazienti che sono a un certo cammino dal loro obiettivo
desiderato, recenti studi confermano che medicinali in combinazione appropriata
possono essere somministrati fin dall'inizio. "Oltre ad una corretta
educazione alimentare e sui cambiamenti di stile di vita, terapie a base di
farmaci che il paziente può tollerare bene, di cui può permettersi la spesa e
può assumere i farmaci una volta al giorno, sono mezzi con i quali i medici
possono migliorare l'aderenza del paziente alla terapia globale", ha detto
Trefor Morgan, Direttore del Dipartimento di Fisiologia, University of
Melbourne, Victoria, class="hilite">Australia
e membro del Call to Action Working Group, a nome della Asian-Pacific Society
of Hypertension. La quinta e ultima raccomandazione di questa Call to Action
invoca il supporto generale da parte dell'ambiente circostante il paziente,
quale organizzazioni della comunità o istituzioni locali, per appoggiare le
strategie e gli screening di prevenzione necessari. "Non esiste "una
ricetta valida per tutti" ed è impossibile ottenere buoni risultati senza
il paziente", ha detto Giuseppe Mancia, Direttore del Dipartimento di
Medicina Clinica e Prevenzione, Università di Milano-Bicocca, Milano, Italia, e
membro del comitato direttivo del Call to Action Working Group. Luis Miguel
Ruilope, Presidente della Spanish Society of Hypertension e membro del Call to
Action Working Group ha detto: "Incoraggiando i professionisti sanitari a
pensare ad una mano e alle sue 5 dita per ognuna delle azioni fondamentali che
rappresentano le azioni più importanti dirette a combattere le pressione
sanguigna elevata, potremmo esercitare un impatto positivo sulla vita di
milioni di persone di tutto il mondo e prevenire meglio le conseguenze dolorose
dell'ipertensione non portata sotto controllo." Call to Action Working Group Questo comunicato è
sottoscritto dai seguenti esperti: G Bakris, International Society of
Nephrology, Department of Medicine, Hypertensive Diseases Center, University of
Chicago, Pritzker School of Medicine, Chicago, Il, USA; M Hill, The Johns
Hopkins University of School of Nursing, Baltimore, MD, USA; G Mancia,
Dipartimento di Medicina Clinica e Prevenzione, Università di Milano-Bicocca,
Milano, Italia; K Steyn, Chronic Diseases of Lifestyle Unit, Medical Research
Council, Cape Town, Sudafrica; T Pickering, Behavioral Cardiovascular Health
and Hypertension Program, Columbia Presbyterian Medical Center, New York, NY,
USA; S De Geest, Institute of Nursing Science, University of Basel, Svizzera; L
Ruilope, Spanish Society of Hypertension, Department of Medicine, Hypertension
Unit, 12 de Octubre Hospital, Madrid, Spagna; T Morgan, Asia Pacific Society of
Hypertension, Department of Physiology, University of Melbourne, Victoria,
Australia; S Kjeldsen, Department of Cardiology, Ullevaal University Hospital,
Oslo, Norvegia; EL Schiffrin, Department of Medicine, Sir Mortimer B.
Davis-Jewish General Hospital, McGill University, Montréal, Canada; A Coenen,
International Council of Nurses, University of Wisconsin College of Nursing,
Milwaukee, WI, USA; P Mulrow, Department of Medicine, Ruppert Health Center,
Medical University of Ohio, Toledo, OH, USA; A Loh, WONCA, Department of Family
Medicine, College of Medicine Building, Singapore, Singapore; GA Mensah, World
Heart Federation, Ginevra, Svizzera. Altri membri del Call to Action Working
Group sono: HR Black, Department of Nephrology, New York University School of
Medicine, New York, NY, USA; TD Giles, American Society of Hypertension,
Department of Medicine, Division of Cardiology, Tulane University School of
Medicine, New Orleans, LA, USA. La loro iniziativa ha ricevuto il
supporto di una sovvenzione educativa della Bristol Myers-Squibb e di
sanofi-aventis. Bibliografia:
--------------------------------- (1) Bakris G et al. Achieving blood pressure goals
globally: five core class="term">actions
for health-care professionals. A worldwide call to class="term">action.
J Human Hypertens, 2008; 22: 63-70 (2) Hajjar I et al. Hypertension: trends in
prevalence, incidence, and control. Annu Rev Public Health 2006; 27: 465-90 (3)
Kearney PM et al. Global burden of hypertension: analysis of worldwide data.
Lancet 2005; 365: 217-23 (4) Pavlik VN, Hyman DJ. How well are we managing and
monitoring high blood pressure? Curr Opin Nephrol Hypertens 2003; 12: 299-304 (5)
Waeber B et al. Compliance with antihypertensive therapy. Clin Exp Hypertens
1999; 21: 973-85 (6) Berlowitz DR et al. Inadequate management of blood
pressure in a hypertensive population. N Engl J Med 1998; 339: 1957-63 (7)
Haynes RB et al. Helping patients follow prescribed treatment: clinical
applications. JAMA 2002; 288: 2880-3 (8) Lewington S, et al. Age-specific
relevance of usual blood pressure to vascular mortality. Lancet
2002; 360: 1903-13 Per ulteriori informazioni, contattare: Agency - Burson-Marsteller,
Linda Pavy, e-mail: Linda.Pavy@bm.com, Tel: + 33-1-4-1-86-76-26, Mobile:
+33-6-07-59-43-95.
( da "TGCom" del
04-02-2008)
Argomenti: Class Action
Rifiuti, ancora decine di roghi Ripresi i
lavori per aprire Ferrandelle Ancora cumuli di rifiuti in fiamme tra Napoli e
provincia. I vigili del fuoco sono dovuti intervenire in oltre sessanta
occasioni per spegnere gli incendi. Roghi soprattutto a Pozzuoli, ma anche
Ercolano, Torre del Greco e nell'area vesuviana e flegrea. Intanto, sono
ripresi in località Ferrandelle a Santa Maria la Fossa (Caserta) i lavori per
la costruzione dell'invaso, del tutto provvisorio, che dovrà accogliere i primi
rifiuti. Il piano straordinario del commissariato di governo prevede in quella
zona la realizzazione di un sito di stoccaggio per le ecoballe All'ingresso
dell'area, teatro di tensioni e scontri tra cittadini contrari all'apertura del
sito e forze dell'ordine, è stato instaurato un presidio di poliziotti,
carabinieri e di un gruppo di cittadini ed amministratori di alcuni comuni
della zona, tra cui il sindaco di Grazzanise, Enrico Parente. ''Massima
collaborazione con il commissariato di governo - ha ribadito Parente - ma
cittadini, responsabili di associazioni agricole e zootecniche ed i sindaci di
una decina di comuni, auspicano un positivo riscontro alle sollecitazioni
espresse a Napoli, al prefetto De Gennaro e a Caserta al prefetto Ezio Monaco
ed al questore Carmelo Casabona. Intendiamo dare il nostro contributo alla
soluzione della drammatica situazione rifiuti, noi che siamo circondati da
discariche, ma che si riducano i quantitativi di immondizia da sversare in
località Ferrandelle, limitandosi, poi, a quelli prodotti in provincia di
Caserta''. Nei centri, invece, la tensione è alta in particolare a Pozzuoli,
alle porte del capoluogo. E' questo infatti il comune tra i più colpiti dal
fenomeno dell'immondizia bruciata, che non tende a diminuire nonostante gli
appelli a tutela della salute. Solo qui, infatti, secondo quanto confermato
dalla centrale operativa dei vigili del fuoco, sono stati oltre trenta gli
interventi effettuati nelle ultime ore. L'emergenza rifiuti in Campania Tgcom
02/02/2008Rifiuti, "Nessun pericolo salute" 31/01/2008Rifiuti,
secondo avvertimento Ue 31/01/2008Rifiuti, blocchi nel Napoletano
29/01/2008Rifiuti, scontri a Marigliano 28/01/2008Rifiuti, Grillo organizza
M-day 28/01/2008Rifiuti, aprono discariche e siti 25/01/2008Rifiuti, nuovo
ultimatum della Ue 25/01/2008Rifiuti, nuove proteste a Benevento
23/01/2008Rifiuti, operazione Cc a Napoli 22/01/2008Rifiuti, ancora proteste a
Napoli 19/01/2008Rifiuti:class="hilite">a
Napoli prima class="term">class class="term">action
18/01/2008Rifiuti, presidio al porto Cagliari 17/01/2008Rifiuti, secondo
richiamo da Europa 15/01/2008Rifiuti, entra in azione l'esercito
14/01/2008Rifiuti, "serve soluzione radicale" 13/01/2008Rifiuti,
proteste in tutta Italia 13/01/2008Rifiuti, chiedono asilo in Svizzera
12/01/2008Prodi:Vergogna i rifiuti all'estero 11/01/2008Rifiuti, l'esercito
entra in azione 10/01/2008Milano, dai rifiuti energia pulita
10/01/2008Rifiuti,squadre intervento a Napoli 09/01/2008Rifiuti,assalto ai
vigili del fuoco 08/01/2008Rifiuti,ancora guerriglia a Pianura
07/01/2008Rifiuti, situazione in tempo reale 06/01/2008Rifiuti,continua
presidio a Pianura 05/01/2008Rifiuti, a Pianura ancora scontri 04/01/2008Crisi
rifiuti, "presidio va avanti" 04/01/2008A Napoli è emergenza rifiuti
03/01/2008Napoli,continua l'emergenza rifiuti 02/01/2008Rifiuti Napoli,
protesta a Pianura 28/12/2007Rifiuti, resta emergenza a Napoli
26/12/2007Rifiuti, ridotti i disagi a Napoli 25/12/2007Rifiuti, raccolta record
a Napoli 24/12/2007Napoli, piano rifiuti straordinario Invia ad un amico.
( da "Stampa, La" del
04-02-2008)
Argomenti: Class Action
Sono aperti tutti i giorni, dalle ore 9.
Info 334/332.14.89. ALPIGNANO E' in corso la VII edizione del premio letterario
"Alberto Tallone". Bando su www.premioalbertotallone.it. Info
011/966.48.47. AZEGLIO Giovedì 7, alle 21, nella sala consigliare del Palazzo
del Comune, presentazione del libro sui 35 anni dello storico Carnevale. B
BARDONECCHIA Da venerdì
( da "Finanza e Mercati" del
05-02-2008)
Argomenti: Class Action
Da Finanza&Mercati del 05-02-2008 Proprio
mentre la Commissione Attali ha indicato la class action tra le riforme
necessarie per ammodernare la Francia, in Italia si registrano i primi
distinguo e gli indizi di qualche difficoltà. L'impressione, infatti, è che il
governo Prodi abbia inserito l'azione collettiva nella
Finanziaria con un colpo di mano estemporaneo, e questo spiegherebbe il
carattere approssimato dell'impostazione giuridica, anche nella sua formazione
testuale, del nuovo istituto. Però, il colpo di mano ha avuto quantomeno l'effetto
di cogliere un po' di sorpresa quei poteri cosiddetti forti che si supponeva -
e si suppone - avrebbero più da rimetterci dall'introduzione della azione collettiva. Costoro, soprattutto le Banche, presi con la
guardia abbassata non sono stati in grado di reagire con tempestività, mettendo
in campo tutta la loro potenza di lobby per impedire, o almeno annacquare,
questa novità. E quindi, se il prezzo da pagare perché l'Italia abbia anch'essa
la sua class action è stato quello di una certa - peraltro notevole -
approssimazione giuridica, forse si tratta di un sacrificio non troppo grave:
meglio un'azione collettiva imperfetta, che una
perfetta ma confinata nel libro dei sogni, come dicono i giuristi, de iure
condendo, e cioè del diritto che si spera ci sia un giorno, ma che intanto
adesso non c'è. Però le forze della reazione, seppur prese alla sprovvista, ora
stanno serrando le fila. È di questi giorni, infatti, la notizia che le banche,
valutando se appostare nei bilanci un qualche fondo a copertura di eventuali
rischi da class action, stanno raccogliendo pareri secondo cui il nuovo
istituto si applicherebbe solo ai danni che si verificheranno dopo l'entrata in
vigore dell'istituto, e cioè da metà di quest'anno in avanti. È chiaro dove si
vuole andare così a parare: la class action non si applicherebbe a casi quali i
bond argentini, Cirio, Parmalat, Fin.part e così via; non solo, ma le prime
azioni, visto che avrebbero per oggetto danni che emergeranno al più presto
nella seconda metà 2008, non potrebbero concretamente decollare - per gli ovvi
tempi tecnici - prima di un paio di anni. E nel frattempo, forse si riuscirà a
ottenere per via legislativa il depotenziamento dell'istituto. Però, sembra
davvero che questa impostazione sia più che altro un illusorio frutto della
disperazione. La nuova normativa sulla azione collettiva,
infatti, è di natura non sostanziale, bensì processuale, in quanto innova su un
principio basilare proprio del processo civile (art. 100 del codice di
procedura) per cui per agire o resistere in giudizio occorre avervi un
interesse. Il che significa che, chi avvia una causa, può farlo in quanto abbia
lui un interesse a ottenere per via giudiziaria il risultato che si prefigge,
risultato che a sua volta dovrà incidere direttamente sulla sua sfera
giuridica. Beninteso, nell'ordinamento non mancano gli esempi di legittimazione
conferita a un soggetto perché tuteli interessi di altri: si pensi al
procuratore che agisce per conto del rappresentato, oppure al tutore
dell'interdetto, o alla potestà genitoriale sul figlio minore. Però, e qui sta
il punto, in tali casi tra colui che agisce e il soggetto nel cui patrimonio
giuridico si produrranno gli effetti della sentenza, sta un rapporto preciso e
individualmente determinato (padre-figlio minore, procuratore-mandante). Con la
class action, invece, tutto è diverso: chi avvia l'azione potrebbe anche non
avere, e di fatto nella maggior parte dei casi non avrà, la minima idea di chi
e quanti siano i soggetti danneggiati che potranno valersi della sentenza, in
caso di vittoria. Semplicemente, di quella sentenza potranno valersi, se ne
faranno domanda, tutti coloro che a suo tempo avranno dimostrato di appartenere
alla class in questione. In altre parole, tra l'attore e questi soggetti non
c'è nessun preventivo rapporto formale di mandato, contrattuale o legale che
sia. Questa natura processuale dell'innovazione della class action sembra
determinante nel contraddire la tesi che valga solo per i danni post-entrata in
vigore: è principio istituzionale, infatti, che ogni novità processuale si
applica sì a partire da una certa data in avanti, ma con essa si possono
difendere diritti sostanziali - quale quello del danneggiato a ottenere il
risarcimento - anche sorti in epoca antecedente. Di questo, a quanto si sa, si
stanno rendendo conto le stesse banche e i loro consulenti: infatti, c'è
l'opinione che, per essere sicuri del risultato, occorrerebbe una presa di
posizione formale in sede legislativa, e cioè, l'emanazione di una norma che
stabilisca esplicitamente, magari anche solo sotto l'apparenza di
interpretazione autentica, la esattezza della auspicata (da loro) conclusione
minimalista. Però, a parte la difficoltà di un intervento in tempi brevi con un
governo caduto e una legislatura al termine, sembra davvero probabile che una
norma del genere sarebbe presto dichiarata incostituzionale: non sembra per
nulla ragionevole una differenza di trattamento tra situazioni soggettive
sostanziali identiche, ma dovuta solo a una norma di natura processuale che renderebbe
possibile la tutela in certi casi e la escluderebbe in altri, solo in funzione
di un dato cronologico. Tutto sommato, quindi, almeno per ora, la class action
non dovrebbe temere particolari intoppi, se non quelli insiti nella timidezza
della sua attuale formulazione. Però, questi movimenti di truppe nel campo dei
possibili controinteressati, suggeriscono di non abbassare la guardia. *Docente
di Diritto del commercio internazionale all'Università degli Studi di Brescia.
( da "Giorno, Il
(Nazionale)" del 05-02-2008)
Argomenti: Class Action
Di STEFANO CASSINELLI ? COMO ? LAGHI
LOMBARDI osservati speciali. Con l'aumento dei turisti, emergono infatti anche
altri problemi come la cementificazione e l'inquinamento. Secondo "Italia
nostra" la situazione è grave, tanto che in un dossier dal titolo: "L'agonia
dei laghi", l'associazione ambientalista parla di "patrimonio dei
laghi italiani sotto assedio". Secondo l'associazione, il Garda se la deve
vedere con la siccità e l'inquinamento, mentre il lago di Como soffre di un
singolare fenomeno definito "effetto Clooney" secondo cui la presenza
della star americana avrebbe determinato una corsa al cemento. Particolarmente
delicata sembrerebbe essere la situazione del Garda dove l'elevato numero di
turisti nel periodo estivo, circa dieci milioni, ha accentuato il fenomeno
dell'inquinamento costringendo alcuni Comuni a vietare la balneazione. Ma i
molti turisti, oltre a mettere a dura prova gli impianti di depurazione,
utilizzano anche una grande quantità d'acqua e la diminuzione delle risorse
idriche aumenta la concentrazione di inquinanti. INSOMMA un cane che si morde
la coda. Anche la situazione sul Lario viene definita "molto
difficile" a causa del richiamo esercitato dalla presenza della star
George Clooney. Il fascino del divo del cinema, unito all'indubbia bellezza del
lago di Como, avrebbe fatto partire una vera e propria corsa al cemento con
nuove edificazioni e l'arrivo di molta più gente. Tutt'altro che catastrofica
invece la situazione secondo una ricerca del Cnr che parla di una stato di
"salute dei laghi dal sufficiente al buono". SECONDO GIANNI Tartari,
dell'Istituto di ricerca sulle acque del Cnr di Brugherio, ci sono segnali
incoraggianti: "Rispetto a 20 anni fa, la situazione è migliorata molto
soprattutto grazie all'entrata in vigore della legge che ha
eliminato il fosforo nei detersivi domestici e grazie all'intensificarsi delle
azioni di collettamento e depurazione previste dai piani di tutela e uso delle
acque regionali". Dalla ricerca emerge che i laghi stanno migliorando a
partire dal Maggiore, da ormai un decennio in buone condizioni trofiche, ma che
soffre ancora del problema di contaminazione da Ddt. Buone anche le
condizioni dei laghi di Como e Lugano grazie a 20 anni d'interventi di
depurazione. Più critica invece la situazione per il lago di Garda e l'Iseo. IL
GARDA ha una "pressione turistica elevata", che causa un leggero
peggioramento dello stato di salute del bacino. Mentre l'Iseo ha qualche problema
a causa di un grosso bacino di drenaggio concentrato a nord, particolarmente
antropizzato e ricco di industrie e a causa di una limitata profondità che non
favorisce l'autodepurazione. Insomma i laghi soffrono l'eccessiva presenza
umana. Tra vari dubbi resta però una certezza: con i turisti arrivano problemi
legati all'inquinamento, ma senza turisti l'economia dei paesi attorno ai laghi
sarebbe prossima al collasso. - -->.
( da "Trentino" del
05-02-2008)
Argomenti: Class Action
Modifiche al Palavis e a quello interrato di
Pressano LAVIS. Nel corso dell'ultima riunione, il consiglio comunale di Lavis ha
approvato all'unanimità lo schema di convenzione per la gestione in forma associata con i comuni di Giovo e Faedo di Azione 10-2008, riguardo i cosiddetti "lavori socialmente
utili", l'iniziativa di utilità collettiva
promossa dagli enti locali - con il sostegno finanziario della Provincia - per
l'occupazione temporanea di soggetti deboli. Nel corso della stessa seduta e ad
unanimità è stata approvata la deroga al regolamento per la disciplina dell'assegnazione
e del godimento degli alloggi di proprietà comunale situati nell'edificio
dell'ex scuola elementare di Nave San Felice. Pure con parere unanime è stata
accolta la proposta di modifiche al regolamento per l'utilizzo del parcheggio
interrato di Pressano e per quello a pagamento del Palavis. "Le modifiche
- ha spiegato l'assessore Roberto Piffer - permetteranno il parcheggio anche
alle macchine alimentate a gas metano purchè dispongano del dispositivo di
sicurezza previsto dalla legge". (a.m.).
( da "Unita, L'" del
05-02-2008)
Argomenti: Class Action
Stai consultando l'edizione del La colomba
Obama sfida il falco Hillary LA GUERRA è la più ovvia e profonda differenza tra
i due candidati democratici alla Casa Bianca: Clinton ha votato e sostenuto la
più disastrosa decisione degli Usa dopo il Vietnam, Barack ha parlato contro il
conflitto. L'entourage della prima è stato a favore della guerra preventiva. Quello
del secondo no N essun candidato auspica che la nazione rinunci alla sua più
ultra-decennale ambizione imperiale o che metta fine al complesso
carcerario-industriale; nessuno dice che i sobborghi americani e la cultura
dell'automobile non sono stili di vita sostenibili in un'era caratterizzata dal
prezzo carissimo del petrolio e dal riscaldamento globale. E non di meno questa
elezione è assai più incoraggiante di tutte quelle di cui si ha memoria
recente. Il programma politico dei due candidati democratici è
significativamente più di sinistra sulla guerra, sul cambiamento climatico e
sull'assistenza sanitaria rispetto alla piattaforma di John Kerry nel
( da "Provincia Pavese,
La"
del 05-02-2008)
Argomenti: Class Action
In piazza urlano "Buffoni" e
gridano gli slogan della protesta: "Libertà di conoscenza". Qualche
tensione con la polizia Il collettivo autonomo rovina un po' la festa Una
quarantina di giovani contestano il rettore e il commissario Frattini PAVIA.
Una quarantina di persone dietro lo striscione rosso con scritto
"L'Università è Cosa Nostra" hanno protestato tutta mattina dietro la
porta dell'Aula Magna, con slogan e fischietti. All'ingresso
principale sventolava invece un lenzuolo di Azione
Universitaria con la scritta "Ratzinger è l'unico rettore". Al grido
di "Buffoni", "Libertà di conoscenza, basta casta e
onnipotenza" e più prosaici richiami a Franco Frattini per la sua proposta
di controllare il web, il Collettivo Universitario Autonomo ha fatto sentire la
sua voce. Parla Lorenzo Spairani: "Portiamo avanti un discorso di
libertà reale, che viene negata quando mancano gli spazi, i piani di studio
flessibili, i tempi degli studenti, e quando si preferisce il nozionismo allo
sviluppo di uno spirito critico". Infatti "sugli studenti ricadono
solo le briciole delle risorse destinate a un'organizzazione punta al
mantenimento di un sistema fatto da baroni da un lato e precari
dall'altro". Sull'internazionalizzazione, punto forte del progetto del
Rettore per Pavia, commenta: "Eppure vige il caos nella gestione degli
stage, che sono ore di lavoro gratis per studi privati e piccole imprese, che
spesso forniscono competenze settoriali che muoiono con la fine
dell'azienda". Insomma, gli studenti del Collettivo si lamentano che
"l'Università dovrebbe essere cosa nostra, invece assomiglia di più a una
mafia". Protestano anche per la presenza di Franco Frattini. E così i
fischi sono andati spartiti equamente tra il Commissario europeo e il rettore
"in quanto simbolo di un problema, della casta che si perpetua sempre
uguale a sé stessa" e la polizia, che a mezzogiorno, dopo aver cercato di
convincere i ragazzi a sloggiare con le buone ha allontanato gli studenti
spingendoli giù dai gradini. Spintoni, mani per lo più alzate, e venticinque
poliziotti hanno relegato i manifestanti verso il muro, da cui non si sono mossi
fino alla fine delle prolusioni. Anna Ghezzi.
( da "Repubblica, La" del
05-02-2008)
Argomenti: Class Action
Pagina IV - Palermo IL CASO Il coordinamento
H sul piede di guerra. class="hilite">La
minaccia di una class="term">class class="term">action
per la perdita dei buoni libro Fiumi di soldi nelle casse comunali ma anziani e
disabili restano a secco ANTONIO FRASCHILLA (segue dalla prima di cronaca) Le
cooperative che si occupano di 200 minori, rischiano sempre di chiudere perché
aspettano di essere pagate da due anni e vantano 26 milioni di euro di crediti.
Per non parlare dei progetti scolastici che non si fanno più "per mancanza
di fondi", delle due case rifugio per le donne vittime di violenza che non
hanno più alcun finanziamento o degli 800 orfani di padre lavoratore, che da
quest'anno non riceveranno più l'assegno. "Le tasse sono aumentate a
dismisura, ma allo stesso tempo è stata falcidiata la spesa sociale, che per
una città come Palermo è vitale", attacca Maurizio Calà, segretario della
Camera del lavoro. Una delle principali vittime del taglio alla spesa sociale
sono stati gli anziani: se fino al 2006 gli anziani che usufruivano
dell'assistenza domiciliare, attraverso le cooperative private, erano 450 per
36 ore mensili, adesso sono appena 200 per 20 ore al mese. "Un disastro se
si pensa che i fondi risparmiati sulla pelle dei più deboli sono andati in
parte a coprire i buchi di bilancio delle municipalizzate, che a loro volta
forniscono un pessimo servizio ai palermitani, basti vedere la raccolta dei
rifiuti in città", continua Calà. Per "mancanza di fondi", dal
primo gennaio non sono state più rinnovate le convenzioni con le due case di
assistenza alle donne vittime di abusi, perché costavano circa 650 mila euro:
adesso sono oltre 400 le assistite che non sapranno a chi rivolgersi visto che le
due strutture, la Casa delle Moire e Villa Anna, senza i fondi comunali non
possono più andare avanti. Sempre nell'ottica del contenimento della spesa,
l'amministrazione comunale ha aumentato la richiesta di compartecipazione
all'assistenza dei disabili, facendo valere una vecchia circolare
dell'assessorato regionale agli Enti locali e cambiando i parametri per
richiedere l'assistenza: "Nei giorni scorsi il Comune ha chiesto ai
disabili che hanno invocato l'assistenza domiciliare la compartecipazione economica,
sulla base però del reddito di tutto il nucleo familiare e non solo su quello
della persona con disabilità - attacca il coordinamento H per i disabili
siciliani - La richiesta di compartecipazione raggiunge adesso il 50 per cento
del costo del servizio. In molti non potranno più permettersela". Da
quest'anno inoltre il Comune non erogherà più il contributo agli 800 orfani di
padre lavoratore, sempre per il solito motivo: "Mancano i fondi".
Altre vittime dei tagli alla spese, nonostante l'aumento delle tasse, sono le
25 mila famiglie palermitane con un reddito inferiore ai 10 mila euro che non
riceveranno più il buono per il rimborso dei libri: la spesa di 1,2 milioni di
euro è stata tagliata dal bilancio comunale del 2007. Ben cinquecento famiglie
minacciano adesso una class="term">class class="term">action
e per giovedì hanno indetto un incontro pubblico alla scuola media Franchetti.
"D'altronde i fondi per la scuola sono stati praticamente azzerati - dice
Alessandra Siragusa, capogruppo del Partito democratico a Palazzo delle Aquile
- Finiti i finanziamenti per i progetti sulla dispersione scolastica e
sull'ambiente. Peccato però che nel frattempo le spese per i consigli
d'amministrazione delle municipalizzate e le consulenze siano rimaste sempre
fisse intorno ai 6,7 milioni di euro, così come l'impegno per il gabinetto del
sindaco e lo staff del consiglio comunale che riceveranno dal bilancio 21,9
milioni di euro". Ma dove sono finiti allora i soldi derivanti
dall'aumento delle entrate tributarie, circa 110 milioni di euro? In parte per
finanziare la spesa per le società municipalizzate, salita dai 216 milioni del
2005 ai 262 dello scorso anno. In parte per i debiti fuori bilancio, passati
dai 22 milioni del 2005 agli oltre 49 del 2007. Ma non solo: "è cresciuta
la spesa per il personale, soprattutto dirigenti - spiega il consigliere del
Pd, Rosario Filoramo - e il Comune ha dovuto anche risarcire molti cittadini
per espropri fatti in maniera sbagliata. A pagare però sono sempre i più
deboli".
( da "Provincia Pavese,
La"
del 05-02-2008)
Argomenti: Class Action
Cronaca Neve in Appennino Impianti riaperti?
VARZI. Nevica abbondantemente dalla scorsa notte su tutto l'Appennino pavese.
E' nevicato anche sulle colline di Salice e Godiasco, qualche fiocco anche a
Voghera. Da ieri mattina sono entrati in azione i mezzi
spargisale e spartineve della Provincia per cercare di ripulire le strade. Dal
Brallo a Cima Colletta, dal Passo Penice a Pian del Poggio il manto bianco
supera i 15-
( da "Messaggero Veneto,
Il"
del 05-02-2008)
Argomenti: Class Action
L'assessore Licia Morsolin ne ha parlato in
occasione di un incontro sulle pari opportunità Nido aziendale per le
lavoratrici Allo studio della Provincia una sinergia con altri enti pubblici
Presentato il bando del premio rivolto alle imprese isontine Un nido aziendale
per i figli delle dipendenti di vari enti. È questa l'idea a cui sta lavorando
la Provincia, alla ricerca di una soluzione al problema delle mamme
lavoratrici. Del progetto si è parlato ieri, in occasione della presentazione
del bando per concorrere al premio "Campione in opportunità 2008 - Il buon
lavoro di parità", indetto per rendere merito alle aziende isontine che
mettono in atto azioni volte alla conciliazione dei tempi di vita e di lavoro,
come la flessibilità di orario, la formazione, la stabilizzazione o la
sostituzione delle donne con contratti atipici e, appunto, l'attivazione di nidi.
"Ci proponiamo di dare un input alle aziende locali, perché mettano in
campo interventi di promozione del lavoro al femminile. Uno dei temi su cui
intendiamo puntare è la creazione di nidi aziendali", ha spiegato
l'assessore provinciale alle pari opportunità, Licia Morsolin, nell'ambito
dell'incontro di presentazione del bando. A proposito dei nidi ha aggiunto:
"Pensavamo di mettere insieme vari soggetti pubblici, magari coinvolgendo
anche qualche realtà privata. Il premio è un modo appunto per monitorare la
situazione, cercando una soluzione in grado di dare risposta alle necessità
delle lavoratrici. Valuteremo l'eventuale ricorso a baby-sitter, da utilizzare
in modo strutturato. Tutto dipenderà anche dalle disponibilità economiche su
cui potremo contare". Il bando si rivolge alle aziende di diritto privato,
individuali e collettive, anche a partecipazione pubblica,
con sede nella provincia di Gorizia, mentre sono escluse le pubbliche
amministrazioni. Per ambire al premio le imprese devono presentare la propria
candidatura entro il 30 giugno, insieme alla documentazione che attesta il
grado di attenzione al tema della conciliazione dei tempi. Si tratta
sostanzialmente di segnalare le iniziative che si propongono di garantire il
giusto equilibrio nella distribuzione dei compiti tra uomini e donne, in modo
da permettere la conciliazione tra gli impegni familiari e quelli lavorativi.
Le azioni vanno dalla flessibilità dell'orario ai programmi di formazione per
il reinserimento delle dipendenti dopo il congedo, dalla progressione di
carriera agli interventi volti a favorire la sostituzione, il reinserimento e
l'articolazione delle prestazioni lavorative. Per essere presi in
considerazione i progetti devono risalire agli ultimi dodici mesi. L'azienda
scelta come campione in opportunità riceverà dalla Provincia un premio di 2.000
euro, e tutte le realtà partecipanti saranno inserite nelle campagne di
informazione e comunicazione sull'argomento. "Con questo bando chiediamo
azione concrete e ad ampio spettro alle aziende isontine, in quanto intendiamo
dare un segnale forte", ha rimarcato l'assessore provinciale Sara Vito.
All'incontro sono intervenute anche la consigliera di parità Fulvia Raimo e
Paola Tessaris, della commissione pari opportunità di Monfalcone. Quest'ultima
ha parlato dell'esperienza del Comune monfalconese, nel cui sito è disponibile
un albo di baby-sitter, iniziativa che ha riscosso grande successo. Francesca
Santoro.
( da "Eco di Bergamo, L'" del
05-02-2008)
Argomenti: Class Action
Paolo arzano Malgrado il pareggio interno
con la Reggina, scrissi che non si trattava, per valutare il rendimento della squadra
nerazzurra, di un bicchiere mezzo vuoto o mezzo pieno, ma colmo. C'è chi mi ha
telefonato per rilevare un eccessivo ottimismo: ai cortesi interlocutori
risposi che quando un collettivo sa giocare con tanta armonia per un'ora (e si
vinceva 2-0) significava che era in grado di ripetersi. A Parma la controprova.
Se nella precedente partita si era verificata qualche ispirazione di tipo
olandese (giocatori capaci di interpretare con profitto diversi ruoli),
stavolta, fermo restando il concetto di un calcio
modernista quale il nostro collettivo esprime, la svolta (fra il primo e il
secondo tempo) è tutta di matrice delneriana. Difatti l'azione offensiva
sembrava stretta nelle maglie dei difensori avversari: il tecnico mutava una
manovra abbastanza chiusa in un'altra molto più aperta. Dentro Inzaghi
per far movimento, fuori Langella abbastanza avulso nel gioco corale: Floccari
spostato sull'esterno a creare una serie di propositivi indirizzi, sino a
dividere con Coppola la palma del migliore in campo. L'Atalanta si spiegava a
novanta gradi e sostenuta dal grande carattere dei giocatori, dai rapidi
movimenti di difensori e centrocampisti, pronti a inserirsi negli spazi,
disegnava accattivanti trame: dopo la rete dell'ottimo Pellegrino nei primi
45', impattata da Lucarelli, due gol-modello di Bellini e Floccari davano
certezze e offrivano spettacolo sul piano agonistico e tecnico. L'Atalanta ora
è settima in classifica, in zona Uefa, con un vantaggio di 11 punti sulla zona
retrocessione, ed era dal 1975 che non vinceva in terra emiliana. Altra
considerazione: sono ben 11 i giocatori andati a rete, sicché Del Neri ha
dimostrato quello che intende per gioco totale ed è il caso, per quanto mi
riguarda, di fare autocritica, perché ritenevo che la cessione di Zampagna
pesasse in misura maggiore. Unico neo: qualche eccesso di nervosismo. Doni
(capitano) non ci sarà con la Fiorentina sabato. Inoltre verranno squalificati
Bellini e Guarente. In compenso rientrerà Tissone. Sinora la squadra è riuscita
sempre a sopperire ai giocatori indisponibili. Mi auguro si ripeta nel
difficile confronto con i viola.
( da "Repubblica, La" del
05-02-2008)
Argomenti: Class Action
Pagina XIII - Milano "Il caos Poste
frena la raccolta fondi" Airc e Lilt contro l'azienda di Sarmi: abbiamo
perso 3 milioni di euro Seicentomila bollettini con le offerte spediti a
novembre non sono mai arrivati a soci e sostenitori PAOLO BERIZZI Seicentomila
lettere. Con tanto di bollettino di conto corrente. Seicentomila lettere per la
raccolta di fondi destinati alla lotta e alla ricerca sul cancro. Buste
indirizzate ai soci e anche ai nomi indicati negli elenchi delle mailing. Ma
che Poste italiane ha consegnato con due mesi di ritardo, o che addirittura non
ha ancora recapitato. E così le lettere, partite a novembre e ai primi di
dicembre del 2007 - molte devono essere ancora in viaggio o bloccate in chissà
quale deposito centro di smistamento - non hanno potuto svolgere la loro
funzione: raccogliere le donazioni dei cittadini. Farle confluire nelle casse
del nonprofit. La denuncia arriva dall'Airc (Associazione italiana per la
ricerca sul cancro) e dalla Lilt (Lega italiana per la lotta contro i tumori),
le due principali associazioni impegnate nella battaglia contro i tumori. A
causa della paralisi delle Poste verificatasi a cavallo tra 2007 e
( da "Repubblica, La" del
05-02-2008)
Argomenti: Class Action
Cultura IN UN MONDO ALLA ORWELL BIN LADEN HA
GIà VINTO MAREK HALTER A ciò si aggiunge la detestabile tendenza dei nostri
intellettuali e dei nostri giornalisti che, prima di condannare, cercano delle
spiegazioni, persino delle scusanti. Niente mi fa adirare quanto la parola
"disperazione" usata dopo ciascun cieco attentato, a Baghdad, a Nuova
Delhi o a Gerusalemme. Niente m'indigna quanto la frase "Bisogna essere
disperati per arrivare a questo" che in televisione accompagna spesso le
immagini dei corpi devastati, compresi quelli dei kamikaze. Era un disperato,
Robespierre, quando scriveva: "Il terrore non è altro che la giustizia
pronta, severa, inflessibile"? Non ho mai potuto ammettere che in nome di
un ideale, quale che sia, ci si arroghi il diritto di togliere una vita o di
asservire un'esistenza. Pensavo e continuo a pensare che nessuna ideologia, nessun
sogno, fosse pure universale, valga una vita umana. Tra i molteplici autori che
ho visitato, soltanto Chateaubriand pare condividere così completamente e senza
restrizioni la mia ira. In Memorie d'oltretomba scrive: "Mai l'assassinio
sarà ai miei occhi un oggetto di ammirazione e un argomento di libertà; non
conosco niente di più servile, di più disprezzabile, di più vile, di più ottuso
di un terrorista". Il terrorismo moderno vide la luce nel 1869 con Necaev
e il suo Catechismo del rivoluzionario, Kropotkin e i nichilisti russi. Il
terrorismo contemporaneo invece è nato negli anni Sessanta del novecento tra i
rivoluzionari anticolonialisti del Nordafrica. Molto prima della
mondializzazione sia degli attentati sia dell'economia: all'epoca, ciascun paese
affrontava il proprio terrorismo. In Spagna, l'Eta, pur facendo la guerra
contro il fascismo, con i suoi atti terroristici persegui va un obiettivo
nazionale. Il terrorismo gauchista o fascista che colpì l'Europa degli anni
Settanta segnò un cambiamento di generazione: nato nel dopoguerra, i suoi
autori sognavano rivoluzioni o controrivoluzioni sociali. Nella scia degli
anarchici dell'ottocento, le organizzazioni quali la Raf in Germania, le
Brigate class="hilite">rosse in Italia o
Action directe in Francia partivano dal principio che ogni Stato è uno Stato
terrorista. Si arrogavano allora il diritto di opporre il terrore al terrore al
fine di costringere le democrazie borghesi a rivelare il loro vero volto e
lanciare una repressione che, per contraccolpo, avrebbe provocato finalmente
quella presa di coscienza popolare così a lungo sperata. Era per loro il primo
passo verso la rivoluzione. Non riuscirono tuttavia a sconvolgere i loro Stati
né a trascinarsi dietro una frazione rilevante della classe
operaia. Soltanto alcuni intellettuali, fra cui Jean-Paul Sartre, mostrarono
una compiacente attenzione ai loro discorsi. Il filosofo arrivò fino a fare
visita a Andreas Baader, nel dicembre 1974, nella prigione di Stammheim, in
compagnia dell'avvocato Klaus Croissant e di Daniel Cohn-Bendit. Il terrorismo
usa l'assassinio come mezzo politico o ideologico. Non ho mai gustato queste
gioie, nemmeno quando gli ebrei vi fecero direttamente ricorso contro
l'occupazione britannica della terra di Israele. Le bombe messe dall'Irgun zwai
leumi e dal gruppo Stern, che uccidevano alla rinfusa ufficiali britannici e
passanti innocenti, mi rivoltavano. In compenso, ammiravo il sangue freddo dei
combattenti dell'Haganah e del Palmach che avvertivano la popolazione e anche
le famiglie dei soldati britannici dell'imminenza di un attentato, così come
ammiravo i racconti dei nostri resistenti che non hanno mai attaccato le
famiglie degli ufficiali della Wehrmacht, peraltro numerose sotto
l'Occupazione. Sarebbe la differenza fra il terrorismo e la Resistenza?
Questione di morale? Era, ricordo, il parere di Lucie Aubrac. Il terrorismo
contemporaneo ha trovato alcuni riferimenti nel Piccolo manuale del
guerrigliero urbano del brasiliano Carlos Marighela, forse il primo ad avere
capito a che punto il terrorismo potesse servirsi dei media. Régis Debray ha
ripreso questa idea in Rivoluzione nella rivoluzione. Quante volte ho visto la
sua teoria confermarsi in occasione della prima e della seconda Intifada in
Palestina? Ricordo gruppi di giovani armati di pietre che attendevano l 'arrivo
dei reporter televisivi, allertati per telefono, per incominciare a molestare i
militari israeliani. Si può rimproverare ai giornalisti di fare il loro lavoro?
Potrebbero astenersi dal filmare un evento con il pretesto che le loro immagini
rischiano di amplificare e di incoraggiare le azioni terroristiche? Vedendoli
fare, ho capito perché il terrorismo era impossibile nei paesi totalitari. Non
perché i terroristi siano mancati all'appello, ma perché la stampa era
controllata. A farmi adirare ancora oggi è il vocabolario di certi giornalisti
sulle sconvolgenti immagini delle madri che si graffiano il volto davanti ai
corpi dilaniati dei figli. "Risultato di un attacco di ribelli",
dicono taluni. Sì, usano spesso la parola "ribelle" e talora anche
"combattente" o "resistente". In che cosa gli iracheni che
massacrano centinaia di iracheni sono dei ribelli? è uccidendo i loro fratelli
che resistono all'esercito americano? Ho sempre detto e ripetuto che la
violenza incomincia dove termina la parola, ma le parole non devono mai
giustificare la violenza. Con la mondializzazione e la delocalizzazione, il
terrorismo ha cambiato ancora volto. è diventato transnazionale. La lotta
palestinese per esempio interessa i suoi alleati e i suoi seguaci solo perché
serve loro a mobilitare per altre cause. Niente di più. La questione dello
Stato palestinese, in compenso, non li mobilita gran che. Il terrorismo moderno
non mira a Israele in particolare, ma al mondo. Non si riferisce a tale o
talaltra rivendicazione nazionale, ma al Corano. Al Qaeda ha rimpiazzato il
Komintern, e Maometto Karl Marx. Gli ex comunisti che ho conosciuto al Cairo o
a Alessandria pregano oggi per i Fratelli musulmani, con il rosario in mano.
Francis Fukuyama scrive: "Il conflitto attuale è sintomatico di una
battaglia di retroguardia condotta da quelli che si sentono minacciati dalla
modernizzazione e quindi dalla sua componente morale, il rispetto dei diritti
dell'uomo". Osserva inoltre che, per i terroristi islamici, il nemico
assoluto è "il carattere laico della concezione occidentale dei
diritti". Sono sul punto di vincere? Dipende da noi, non da loro. Infatti,
curiosamente, incominciano ad arrivare a quello che gli anarchici e poi i
gauchisti non hanno mai ottenuto: "Trasformare la crisi politica in un
conflitto armato tramite una serie di azioni violente che forzeranno il potere
a trasformare la democrazia in situazione militare", scrive Marighela.
Basta prendere l'aereo per accorgersene. Incominciamo dai nostri aeroporti. Il
numero di soldati e di poliziotti armati che li pattugliano ci dà già
l'impressione di vivere in un paese in stato di guerra. I controlli, le
perquisizioni, la tensione che vi regna, la dipendenza dei viaggiatori soggetti
all'umore dei servizi di sicurezza privati ci fanno dimenticare i benefici
della libera circolazione degli uomini stabilita dalle democrazie occidentali.
E, se si aggiungono, sempre per il nostro bene e la nostra sicurezza, i
controlli sulle strade, nei negozi, all'ingresso delle discoteche, dei
ristoranti e la videosorveglianza, si deve concludere che Bin Laden e i suoi
amici, che forse hanno letto Orwell, se la stiano davvero ridendo, in fondo
alle loro grotte afgane. Hanno già vinto? Sono furibondo.
( da "Giornale.it, Il" del
05-02-2008)
Argomenti: Class Action
Slot tagliati, la Regione "vola" al
Tar con AirOne di Sabrina Cottone - martedì 05 febbraio 2008, 07:00 (...)
Assoclearance (Coordinatore nazionale degli slot aeroportuali) sarebbe pronto a
riassegnare gli slot ceduti alle compagnie che ne hanno fatto richiesta, a
partire da Blue Panorama. Ma il sistema economico, politico e istituzionale
lombardo sembra molto compatto nell'evitare che la situazione precipiti.
Battagliera anche la Lega. Il capogruppo alla Camera, Roberto Maroni, class="hilite">ha annunciato che il presidente
della Provincia di Varese, Marco Reguzzoni, organizzerà una class="term">class class="term">action
contro Alitalia per i danni causati dalla dimunizione di traffico su Malpensa.
L'idea è di mettere insieme tutti coloro, dai taxisti agli albergatori agli
artigiani, che si sentono danneggiati dalla diminuzione del traffico aereo su
Malpensa. Un'offensiva giudiziaria che si aggiunge a quella della Regione al
Tar e al ricorso contro Alitalia annunciato dalla Sea: la richiesta di danni
per 1,2 miliardi secondo i legali della società sarà depositata entro venerdì.
L'ultima parola, o almeno quella decisiva, tocca alla politica. E la
convocazione del tavolo Milano prevista per domani a palazzo Chigi è in grave
pericolo, per non dire che uno slittamento è ormai certo. L'evoluzione della
crisi non dà eccessive speranze a chi confida in uno scatto finale di Romano
Prodi e del suo sottosegretario, Enrico Letta. Insomma, la situazione è
difficile nonostante Banca Intesa, Confindustria e un nutrito gruppo di
imprenditori lombardi siano scesi apertamente in campo a fianco di Malpensa,
Regione e AirOne dicendosi disponibili anche a mettere i capitali sul piatto
della partita. Il presidente della Regione, Formigoni, ieri ha convocato una
giunta straordinaria per evitare il rilascio immediato degli slot e approvare
la discesa in campo a fianco di AirOne nel ricorso al Tar del Lazio. Due
delibere presentate dall'assessore alle Infrastrutture, Raffaele Cattaneo,
"per difendere gli interessi territoriali". La legge sul trasporto
aereo (pur impugnata davanti alla Consulta) è operativa e i decreti attuativi
varati ieri dal Pirellone fissano i criteri a cui dovrà attenersi Assoclearance
per assegnare i voli. Il parere della Regione non è vincolante ma è
obbligatorio e la Regione ha trenta giorni per esprimerlo: un mese che può
essere decisivo per indirizzare il corso degli eventi più verso Malpensa che
verso Parigi.
( da "Trend-online" del
05-02-2008)
Argomenti: Class Action
BLOG, clicca qui per leggere la rassegna di
Banche e Risparmio , 05.02.2008 08:41 Scopri le migliori azioni per fare
trading questa settimana!! L'Amministratore Delegato delle Ferrovie dello
Stato, Mauro Moretti, ha dichiarato in un'intervista che FS punta alla
quotazione in borsa entro il 2010, dopo aver completato il risanamento dei
conti. Evito considerazioni superficiali, come quelle fatte da alcune
associazioni di consumatori che sostengono che sia un modo per passare i soldi
dagli utenti agli azionisti. Ma, ricordo, non c'è niente che vieti che gli
utenti diventino azionisti: smettiamola di pensare che gli
"azionisti" siano una sorta di casta segreta in cui ai comuni mortali
non è permesso entrare. Ciononostante, la mia opinione è che la quotazione in
borsa difficilmente porterà risultati positivi, e anche se il
"modello" che FS dice di voler seguire è quello di Deutsche Bahn, è
fin troppo facile immaginare una nuova Alitalia. Le motivazioni sono
molteplici: Per quanto si possa sostenere il contrario, le ferrovie non sono un
settore in cui vigono le regole del mercato, perché vi sono grossi vincoli
sulle infrastrutture (binari), vincoli che sono molto più forti di quelle delle
rotte degli aerei. Per quanto si possano fare viaggiare treni di compagnie
diverse sugli stessi binari, difficilmente ci sarà concorrenza tra esse, dato
che nella maggior parte dei casi il treno viene scelto per l'orario, e non per
il prezzo o altri "optional".In ogni caso, le ferrovie non dovrebbero
operare con logiche di mercato, in quanto si dovrebbe puntare ad ottenere
risultati di interesse collettivo che non possono rientrare in un bilancio
societario. Ad segue pagina >>.
( da "Denaro, Il" del
05-02-2008)
Argomenti: Class Action
Campania rifiuti Danni, già centomila i ricorsi
presentati Sono circa centomila le azioni di risarcimento per l'emergenza
rifiuti avviate in Campania da alcune associazioni a difesa dei consumatori. Un
numero che aumenta di giorno in giorno. Oltre ai ricorsi per danni alla salute
e patrimoniali, almeno duecentomila persone, annunciano gli organismi ed i
comitati di tutela, sono pronte a ricorrere, in sede di commissioni tributarie,
per la restituzione della Tarsu. Intanto, il Codacons annuncia una class action
se non verranno restituite alle famiglie della regione 7 miliardi di euro di
tasse pagate e danni subiti negli ultimi cinque anni. Francesco Bellofatto Sono
circa centomila in Campania i ricorsi per risarcimento dei danni provocati
dall'emergenza rifiuti. Le richieste di rimborso, presentate da singoli
cittadini e da imprese, si riferiscono non solo a problemi di salute derivanti
dall'emergenza ambientale, ma riguardano anche i mancati introiti per attività
commerciali e turistiche, e rimborsi per le spese sostenute da interventi di
bonifica. E' solo la punta di un iceberg che rischia di affondare i già
disastrati bilanci degli enti locali. Alle azioni promosse da Noiconsumatori.it
e Unione dei consumatori, si affiancano, infatti, almeno duecentomila
potenziali richieste, alle commissioni tributarie, di restituzione di Tarsu e
Tia. Inoltre sulla Regione Campania, e sui singoli Comuni, pesa la spada di
Damocle della class action, promossa dal Codacons, qualora fosse senza esito la
restituzione delle tasse per lo smaltimento rifiuti. Quest'ultimo, secondo la
previsione dell'Associazione, ammonta a 7 miliardi, ovvero 1.032 euro a
famiglia per ognuno degli ultimi cinque anni. Di 1.000 euro è anche il
risarcimento determinato dal Giudice di pace di Casoria (Napoli), e dovuto da
ministero dell'Ambiente, Regione Campania e Comune di Casoria per "danni
esistenziali, all'immagine, turbamento della qualità della vita e lesione della
dignità personale": a ricorrere uno degli oltre novantamila cittadini che
si sono rivolti a Noiconsumatori.it. "Questa sentenza, con quelle dei
Giudici di pace di Napoli - dice Angelo Pisani, legale dell'Associazione - è la
prima deglli oltre 90mila ricorsi presentati". A questi si agggingono le
ccirca duecentomila persone che hanno contattato l'associazione per il ricorso,
davati alle commissioni tributarie, per il rimborso della Tarsu. Circa
cinquemila i ricorsi proposti dall'Unione Nazionale Consumatori: "Con il
gruppo Avvocati dei diritti' - spiega il coordinatore campano Vincenzo Vitiello
- abbiamo diffidato Comune ed Asia a chiedere il pagamento della Tarsu e
puntiamo al recupero del 40 per cento dei contributi già versati, oltre ad
azioni per i danni derivanti dal disastro ambientale".A questi vanno
aggiunti altri 5mila ricorsi dei comitati locali. Punta alla class action il
Codacons: "Stiamo raccogliendo le adesioni - spiega Enrico Marchetti, vice
presidente nazionale e responsabile della Campania -: abbiamo chiesto 1.032
euro a famiglia per ognuno degli ultimi cinque anni a titolo di pagamento danni
e rimborso Tarsu". In totale, secondo Codacons, fanno 7 miliardi. Se non
ci sarà una risposta in tal senso, entro giugno l'Associazione
partirà con l'azione di risarcimento collettivo. Le iniziative
Noiconsumatori.it - 90mila ricorsi presentati ai giudici di pace per
risarcimento dei danni patrimoniali ed esistenziali - azioni di recupero della
Tarsu Unione Consumatori - 5mila azioni di recupero della Tarsu C odacons -
richiesta di rimborso di 1.032 euro a famiglia per ognuno degli ultimi
cinque anni di emergenza - Class action A queste iniziative vanno aggiunti i
circa 5mila ricorsi dei Comitati locali del 05-02-2008 num.
( da "Sestopotere.com" del
05-02-2008)
Argomenti: Class Action
(13:17) (5/2/2008 13:03) | FS IN BORSA?
CODACONS: "NUMERI IN LIBERTA'" (Sesto Potere) - Roma - 5 febbraio
2008 - Con una nota il Codacons afferma: "L'intervista al Corriere
Economia dell'Amministratore Delegato delle Ferrovie, Mauro Moretti, lascia
stupefatti, soprattutto per la mancanza di reazioni". "La denuncia
lanciata ieri dai Rappresentanti del lavoratori per la sicurezza (Rsu-Rls)
delle Fs - che hanno informato il ministero e l'azienda di aver dato disposizione
ai macchinisti di limitare la velocità a 140-
( da "Redattore sociale" del
05-02-2008)
Argomenti: Class Action
CONSUMI 12.5805/02/2008
Adusbef-Federconsumatori: ''137,4 miliardi rubati a 18 milioni famiglie'' Roma
- Diciotto milioni di famiglie di lavoratori dipendenti hanno subito una
'rapina' di 137,4 miliardi in tutti i settori della vita produttiva. A
denunciarlo sono Adusbef e Federconsumatori, commentando i dati Istat che
segnalano un congruo aumento dei prezzi nel primo mese del 2008. La rapina,
secondo le due associazioni di consumatori si e' realizzata "soprattutto
con il pretesto dell'euro e l'effetto trascinamento,dal 2002 al 2007".
Tutti i settori della vita produttiva sono stati coinvolti, "dai servizi
bancari a quelli assicurativi, dalla benzina al gas, dai trasporti pubblici
alle tariffe ferroviarie, ai rifiuti solidi urbani,per non parlare dei muti a
tasso indicizzato a carico del 91% dei richiedenti, ossia 3,2 milioni di
famiglie". Adusbef e Federconsumatori non escludono, per provocare, class="term">class class="term">action contro i vertici dell'Istat
"che anche con il nuovo paniere pieno di buchi, continuano a rappresentare
un carovita 'virtuale' rispetto ad aumenti reali ed ai continui salassi subiti
da milioni di cittadini. Con quale criterio- continuano le associazioni di
consumatori- l'Istat ha aumentato il peso di prodotti alimentari e bevande dal
16,3 al 16,8%, se tantissime famiglie non mangiano piu' per l'erosione dei
redditi, falcidiati dal carovita, anche con il concorso dell'Istituto di
statistica?". Adusbef e Federconsumatori si domandano inoltre se "e'
possibile incrementare anche i pesi di un paniere pieno di buchi messo alla
berlina- conclude la nota delle due associazioni- perfino dall'ultima ricerca
di Bankitalia sui redditi, su abbigliamento e calzature, trasporti, istruzione,
servizi ricettivi e di ristorazione". (DIRE).
( da "Virgilio Notizie" del
05-02-2008)
Argomenti: Class Action
05-02-2008 14:22 In 2008 ulteriori aumenti per
1.700 euro Roma, 5 feb. (Apcom) - Diciotto milioni di famiglie di lavoratori
dipendenti hanno subito - con la complicità dell'Istat una 'rapina' soprattutto
con il pretesto dell'euro e l'effetto trascinamento, dal 2002 al 2007, di 137,4
miliardi in tutti i settori della vita produttiva, dai servizi bancari a quelli
assicurativi, dalla benzina al gas, dai trasporti pubblici alle tariffe
ferroviarie, ai rifiuti solidi urbani, per non parlare dei muti a tasso
indicizzato a carico del 91 per cento dei richiedenti, ossia 3,2 milioni di
famiglie. È la denuncia, in una nota, arrivata dalle associazioni dei
consumatori, Adusbef e Federconsumatori. Secondo le due associazioni per il
2008 le famiglie dei lavoratori dipendenti dovranno prepararsi ad ulteriori rincari
per 1.700 euro, con un aumento che dal 2002 al 2008 tocca quota 9.335 euro.
Adusbef e Federconsumatori, che "hanno sempre denunciato l'irreale
statistica rappresentata dall'Istat che ha contribuito, con la dinamica dei
mancati adeguamenti salariali, a portare milioni di famiglie alla bancarotta,
non escludono (provocatoriamente) una class="term">class class="term">action
contro i vertici dell'Istat, che anche con il nuovo paniere pieno di
buchi,continuano a rappresentare un carovita 'virtuale' rispetto ad aumenti
reali ed ai continui salassi subiti da milioni di cittadini".
( da "Varesenews" del
05-02-2008)
Argomenti: Class Action
Malpensa - Roma - - La compagnia di bandiera
presenta le nuove rotte: Fiumicino hub di riferimento. La Regione rivendica il
potere di decidere a chi assegnare i voli lasciati liberi a Malpensa Alitalia,
l'orario estivo "condanna" Malpensa La Regione Lombardia alza la voce
sugli slot e sfida Alitalia, che intanto presenta il nuovo network per l'estate
( da "Trend-online" del
05-02-2008)
Argomenti: Class Action
NOTIZIE, clicca qui per leggere la rassegna
di Pierpaolo Molinengo , 05.02.2008 14:50 Scopri le migliori azioni per fare
trading questa settimana!! Come ogni anno, l'Istat ha aggiornato il paniere per
il calcolo dell'inflazione. I nuovi criteri infiammano la associazioni dei
consumatori, class="hilite">già pronta a preparare
una class="term">class
class="term">action contro l'istituto di
statistica. L'aggiornamento annuale della composizione e della ponderazione del
paniere ha la finalità di mantenere nel tempo la capacità degli indici dei
prezzi di riflettere i cambiamenti nei comportamenti dei consumatori e di
adeguare i pesi assegnati ai prodotti alla mutata struttura dei consumi delle
famiglie. Le principali novità Nel 2008 il paniere dei prodotti utilizzato per
il calcolo degli indici è composto da 533 posizioni rappresentative. Rispetto
all'anno precedente: ? escono dal paniere le posizioni Hamburger surgelato e
Cucirini; ? entrano nel paniere le posizioni Insalata in confezione, Navigatore
satellitare, Giochi elettronici per console, Combustibile solido e Pranzo con
piatto unico; ? molte altre posizioni hanno subito variazioni conseguenti a
scomposizioni o raggruppamenti di posizioni rappresentative già esistenti e a
integrazioni con nuovi prodotti, allo scopo di migliorare la copertura
dell'insieme dei consumi delle famiglie che rappresentano. ? Nella struttura di
ponderazione degli indici, considerando l'indice nazionale dei prezzi al
consumo per l'intera collettività (NIC), sei capitoli registrano un incremento
del loro peso relativo: Prodotti alimentari e bevande analcoliche,
Abbigliamento e calzature, Trasporti, Istruzione, Servizi ricettivi e di
ristorazione e Altri beni e servizi. ? I comuni capoluogo di provincia che
concorrono al calcolo dell'indice nazionale sono 84. La copertura in termini di
popolazione provinciale è dell'87,9%.
( da "Virgilio Notizie" del
05-02-2008)
Argomenti: Class Action
05-02-2008 18:16 Adusbef e Federconsumatori:
rincari per 1.700 euro a famiglia Roma, 5 feb. (Apcom) - L'inflazione tocca il
livello più alto dal 2001: a gennaio i prezzi sono cresciuti del 2,9% rispetto
allo stesso mese del 2007 e dello 0,4% rispetto a dicembre. Il mese scorso
erano cresciuti su base annua "solo" del 2,6 per cento. A spingere i
prezzi ancora una volta sono gli alimentari, gli energetici e i trasporti: alle
stelle pane (+12,5% rispetto a gennaio 2007), pasta (+10%), benzina verde
(+12,5%), gasolio (+15,8%), trasporti ferroviari (+6,9%) e aerei (+8,4%). A
pesare sulle tasche degli italiani ci sono poi anche le nuove tariffe scattate
a gennaio. Rispetto ad appena un mese prima, sottolinea l'Istituto, le tariffe
elettriche aumentano del 3,4 per cento. Nonostante i livelli eccezionalmente
elevati, le organizzazioni dei consumatori contestano i dati, affermando che
sono ancora inferiori alla realtà. class="hilite">Adusbef
e Federconsumatori minacciano una class="term">class class="term">action
contro l'Istat, puntando il dito contro le novità introdotte da gennaio in un
paniere "pieno di buchi" e accusando l'Istituto di aver contribuito,
"con la dinamica dei mancati adeguamenti salariali, a portare milioni di
famiglie alla bancarotta". Nel 2008, secondo le due organizzazioni, i
nuovi rincari costeranno a ogni famiglia italiana 1.700 euro. Meno pessimista
il Codacons, secondo cui l'esborso aggiuntivo si fermerà a mille euro. Per
Altroconsumo negli ultimi dodici mesi le famiglie hanno dovuto spendere 856
euro in più per mantendere gli stessi consumi dell'anno precedente. Adiconsum
chiede intanto al Garante per la sorveglianza sui prezzi "una verifica sul
comportamento delle compagnie petrolifere" dal momento che "le
recenti riduzioni del petrolio non hanno portato vantaggi agli
automobilisti". Secondo gli analisti di Monte Paschi di Siena Finance, nei
prossimi due mesi l'inflazione potrebbe ancora salire fino a poco sopra il 3
per cento. Un po' più ottimisti Marco Valli di Unicredit Market Investment Banking
e Ilaria Spinelli di Fideuram Investimenti, secondo i quali il picco dell'anno
è già stato raggiunto. Per tutti però l'inflazione non scenderà entro il 2,5%
prima del secondo semestre e solo alla fine dell'anno il dato potrebbe
stabilizzarsi intorno al 2 per cento. Preoccupati i sindacati: per Raffaele
Bonanni, segretario generale Cisl, l'inflazione "falcidia i redditi dei
lavoratori e dei pensionati" soprattutto perché, come sottolinea
Confcommercio, i rincari riguardano in misura maggiore le spese di cui gli
italiani non possono fare a meno, come gli alimentari, e le tariffe, sostenute
dagli aumenti sui mercati internazionali delle materie prime energetiche. Sul
piede di guerra le organizzazioni agricole: mentre Coldiretti denuncia gli
eccezionali rincari che subiscono i prodotti dal campo alla tavola (lungo la
filiera, dice l'organizzazione, l'ortofrutta e il latte aumentano di quasi tre
volte) la Confederazione italiana agricoltori chiede urgentemente l'adozione di
osservatori regionali e nazionali sui prezzi, da affiancare al Garante, in
grado di segnalare i rincari in tempo reale. Preoccupato anche il ministro
delle Politiche agricole, alimentari e forestali Paolo De Castro, che ha
convocato per domani un tavolo con produttori e distributori della carne
insieme al Garante per la sorveglianza sui prezzi Antonio Lirosi.
"L'attività di controllo e antispeculazione messa in campo dal Governo
continua - ha spiegato De Castro - dopo le azioni già intraprese in ambito
pane, pasta e latte, ora verrà fatto il punto con la collaborazione della
filiera carni". Confagricoltura invece getta acqua sul fuoco, segnalando
che gli aumenti rappresentano un fenomeno previsto, persino anzi più contenuto
rispetto alla media internazionale. A dicembre, infatti, spiega l'organizzazione,
l'inflazione alimentare italiana è stata pari al 4,1% contro la media dei paesi
Ocse del 4,8 per cento.
( da "Trentino" del
06-02-2008)
Argomenti: Class Action
Il giudice stavolta da ragione al cda:
poteva ridimensionare i poteri del direttore Un contrasto
lungo un anno che rallenta bilanci e progetti ROBERTO COLLETTI TRENTO. Accolto
il reclamo di Trentino spa contro la sentenza che il 17 dicembre scorso aveva
reintegrato nei suoi poteri il direttore generale della società, Claudio
Miorelli. Il giudice Giorgio Flaim ha ritenuto sostanzialmemte legittima la
decisione del consiglio d'amministrazione - presidente Tiziano Mellarini -
che aveva ridotto le competenze del direttore generale. Contro ciò che riteneva
un ingiusto demansionamento, Miorelli era ricorso al giudice del lavoro. Il cda
è convocato per lunedì. La giustizia (per ora) ha fatto il suo corso e la
telenovela di Trentino spa continua. La sentenza di secondo grado depositata
ieri dal giudice Giorgio Flaim (Dino Erlicher ed Anna Mantovani a latere)
chiarisce che, a differenza di quanto aveva ritenuto Miorelli, il cda ha il
potere di modificare le sue mansioni, cosa che aveva fatto il 29 giugno
( da "Resto del Carlino,
Il (Ancona)" del 06-02-2008)
Argomenti: Class Action
POLEMICA I lavoratori del Cam guadagnano di
più Disparità rispetto ad Anconambiente L'ANNO scorso hanno dovuto rinunciare
alla retribuzione 'accessoria', come straordinari e ferie non godute, per
contribuire in maniera determinante al risanamento dell'azienda. Eppure i
dipendenti del Cam sono pagati meglio (in alcuni casi, molto meglio) rispetto
ai colleghi di Anconambiente con identiche mansioni, disparità che si accentua
nel caso dei 'colletti bianchi'. Il raffronto, ed il dibattito sindacale che ne
deriva, diventa inevitabile man mano che si avvicina la costituzione di
un'azienda unica tra Cam e Anconambiente, fusione che comporterà gioco forza un
livellamento delle retribuzioni. "La questione non è stata ancora posta in
modo palese - commenta Stefano Tenenti della Cgil - ma la differenza di
trattamento c'è e riguarda soprattutto gli impiegati del settore
amministrativo: in alcuni casi quelli del Cam godono di due livelli retributivi
superiori rispetto ai colleghi di Anconambiente. SPESSO, però, è l'inquadramento
dei lavoratori dell'azienda anconetana che non è adeguatamente collocato
all'interno del contratto collettivo di lavoro". "Il discorso è
generale - puntualizza Leonardo Agostinelli della Cisl - e riguarda anche gli
operatori, anche se in questo caso il trattamento dei lavoratori del Cam è solo
lievemente migliore rispetto a quelli di Anconambiente". Come verranno
parificate, dunque, le retribuzioni? Saranno i lavoratori del Cam a doversi
accontentare di un trattamento economico meno vantaggioso o saranno aumentati
gli stipendi dei dipendenti di Anconambiente? "La retribuzione può solo
migliorare - è la risposta intransigente di Tenenti - e anzi la fusione potrà
rappresentare l'occasione per un adeguamento dei salari". MENO RADICALE
Agostinelli, secondo il quale "occorre tener presente che il Cam sta
affrontando una forte azione di risanamento. Dovremo concentrarci soprattutto
sul mantenimento dei livelli occupazionali, specie nel settore amministrativo:
già questo sarebbe un importante obiettivo da raggiungere, dato che la
creazione di un soggetto unico potrebbe portare fino a 10-15 esuberi, mentre
crescerebbe di contro la necessità di operatori". La questione, come
spiega il presidente del Cam Matteo Grifa, dovrà essere approfondita insieme
all'advisor, la G.Borromeo di Roma, che progetterà il nuovo soggetto unico:
"Il percorso è ancora lungo - spiega il professor Grifa - e la
costituzione di un'unica azienda non è prevista prima dell'estate. C'è tutto il
tempo per affrontare questa questione, che è solo un aspetto del
progetto". Alessandra Pascucci - -->.
( da "Giorno, Il
(Sondrio)" del 06-02-2008)
Argomenti: Class Action
LA STORIA COME LA SCALA DI MILANO Quando il
palco del Sociale era degli azionisti ? SONDRIO ? DA TEMPO SONDRIO reclama a
gran voce la restituzione del cuore pulsante della sua vitalità artistica, il
simbolo stesso della socialità cittadina: il teatro Pedretti che versa nel più
totale abbandono, dal maggio del 2002, quando fu chiuso per inagibilità. Il
resto è sotto gli occhi di tutti con quella voragine a cielo aperto di un
cantiere in piazza Garibaldi di cui non si vede la fine. Eppure, la storia del
Teatro Sociale, come si chiamava un tempo il Pedretti, segue di pari passo le
vicende storiche della città fino ai giorni nostri. Era il 1820 quando 26
azionisti dell'aristocrazia cittadina, seguendo le direttive dell'Imperial
Regio Delegato Gaudenzio De Pagave, decisero la costruzione di un teatro. La
progettazione fu affidada a Luigi Canonica che s'ispirò agli stilemi del teatro
d'opera italiano di gusto neoclassico. Nasceva così il Teatro Sociale sul
modello del Teatro alla Scala di Milano, con una pianta a ferro di cavallo con
la platea in basso, i 28 palchi lignei ai lati assegnati per sorteggio agli
azionisti, e più in alto il loggione. Il Comune che si accollava gli oneri di
gestione ottenne un palco alla destra di quello regio. Il palco era considerato
dagli azionisti come un bene personale dove era possibile appartarsi chiudendo
le cortine, oppure ricevere amici e parenti o incontrarsi per una partita a
carte. Tra un atto e l'altro era possibile affacciarsi per dare una sbirciatina
all'opera attraverso gli specchi laterali del palco. ALLA PRESENZA del vicerè
austriaco, il 22 gennaio 1824 il Teatro Sociale apre i battenti con "Il
barbiere di Siviglia" di Gioacchino Rossini, e da allora tutte le più
grandi opere sono state ospitate nel capoluogo accanto alle operette del primo
decennio del '900. Poi venne la grande guerra che, oltre a morte e
disperazione, portò anche una distaccata acquiescenza della popolazione verso
il mondo artistico che ritrovò un temporaneo vigore con la "Boheme" e
"Il Ballo in maschera". Ma l'incanto ormai si era spezzato: radio e
grammofono da una parte e il cinema dei fratelli Lumières dall'altra, avevano
fatto eclissare la grande lirica. Fatto sta che nel 1940 le 70.000 lire
necessarie per la ristrutturazione del Teatro Sociale non furono mai sborsate
dalla società degli Azionisti che preferì dare forfait vendendo al cavalier
Celestino Pedretti l'immobile del valore di 400.000 lire, svendendolo per sole
270.000 lire. Solo nel 1946, finita la guerra, iniziarono i lavori di
ristrutturazione, sarebbe meglio dire, di "demolizione" visto che del
Sociale non rimase che la facciata. Il 3 aprile del 1940 il Pedretti rinnovato
riaprì i battenti con la "Madama Butterfly" e "La Traviata"
di Verdi, ma fu solo un fuoco di paglia. Qualcosa si era ormai spento nei cuori
di tanti sondriesi. Eppure ci fu chi osannò quest'opera di riassetto, come
racconta Antonio Del Felice: "La sala sfavillante di lampadari artistici e
stucchi, marmi multicolori e velluti, arredamento modernissimo, suscitarono
esclamazioni di stupefatta meraviglia e tutto venne accolto con un vivissimo
caloroso applauso, mentre forse melanconicamente stava spegnendosi il
ricordo". Il 6 aprile dello stesso anno iniziò così l'avventura
cinematografica del Cinema-Teatro Pedretti con la proiezione de "La vita è
meravigliosa" di Frank Capra, anche se nell'immaginario
collettivo rimarrà forse sempre "Per chi suona la campana", con la
parentesi del Teatro Rivista di Nino Taranto, Conchita Montez e Walter Chiari.
Negli anni che seguirono il Pedretti ospitò la Rassegna Teatrale del Comune,
concerti e manifestazioni del Cid, le assemblee delle due banche locali e
incontri con grandi personaggi della politica e della TV. Poi iniziò il
momento più buio per il Sociale che oggi versa in un inaccettabile stato di
incuria e di abbandono dopo un'altalena incredibile di promesse e di smentite,
di dichiarazioni concilianti e bellicose, di attese e speranze mai sopite.
"'A da passà a' nuttata!" Nello Colombo - -->.
( da "Nazione, La
(Nazionale)" del 06-02-2008)
Pubblicato anche in: (Giorno, Il (Nazionale)) (Resto del
Carlino, Il (Nazionale))
Argomenti: Class Action
NON SI ARRESTA la corsa dei prezzi al
consumo. Spinta da energia, alimentari e trasporti, l'inflazione è balzata a
gennaio (con un più 0,4% su base mensile) al 2,9%, il livello più alto da luglio
2001. E in alcune città, secondo la stima dell'Istat, è già arrivata alla
barriera del 3% come a Roma, Napoli e Torino (3,2%) e Palermo (3,8%). Certo,
l'allarme prezzi non è solo italiano (il nostro 2,9% è inferiore alla media
Ocse del 3,3% di dicembre e alla stima preliminare del 3,2% di Eurostat) e se
fosse confermata la discesa delle quotazioni del petrolio, secondo l'Isae,
quello di gennaio potrebbe rappresentare il picco ma resta il problema di un
costo della vita sempre più alto che incide, secondo i consumatori, fino a
1.700 euro in più all'anno sui bilanci familiari. Ma vediamo le rilevazioni
dell'Istat. INNANZITUTTO l'indice Ipca che tiene conto di saldi e promozioni ha
segnato a gennaio un meno 0,8% (ma è al 3,1% annuo) mentre l'inflazione acquisita
per il 2008 è già all'1,7%, dato che conferma "pressioni forti e
persistenti". L'aumento più significato di gennaio (mese che ha visto
l'ingresso nel paniere del navigatore satellitare e delle insalate
confezionate) è stato registrato per abitazione, acqua, elettricità e
combustibili (+1,5%) con gli incrementi delle tariffe energetiche (+3,4%)
scattati proprio il mese scorso. Crescono anche bevande alcoliche e tabacchi
(+1,1%), prodotti alimentari, mobili e articoli per la casa (+0,6%). Variazioni
nulle per istruzione, alberghi e ristoranti mentre sono in calo tlc (-0,7%),
spettacoli (-0,6%), spese per la salute (-0,1%). Rispetto a gennaio 2007,
invece, gli aumenti più consistenti sono stati per i trasporti (+5,4%),
alimentari (4,5%), abitazione, acqua, elettricità e combustibili (+4%). In calo
le comunicazioni (-8,5%). Quanto alle singole voci, spiccano pane (+12,5%),
pasta (10%), latte (8,5%), frutta (5%), benzina (12,5%), gasolio (15,8%), treni
(6,9%) e aerei (+8,4%). Nonostante il caro-prezzi fotografato dall'Istat, i
consumatori contestano i dati ritenuti inferiori alla realtà e chiedono
interventi incisivi da parte di Mister Prezzi e Antitrust. class="hilite">Adusbef
e Federconsumatori minacciano addirittura una class="term">class class="term">action
contro l'Istat accusata di aver contribuito con la dinamica dei mancati
adeguamenti salariali a portare milioni di famiglie ("rapinate dal
( da "Nazione, La
(Nazionale)" del 06-02-2008)
Pubblicato anche in: (Giorno, Il (Nazionale)) (Resto del
Carlino, Il (Nazionale))
Argomenti: Class Action
Asporti, l'inflazione è balzata a gennaio
(con un più 0,4% su base mensile) al 2,9%, il livello più alto da luglio 2001.
E in alcune città, secondo la stima dell'Istat, è già arrivata alla barriera
del 3% come a Roma, Napoli e Torino (3,2%) e Palermo (3,8%). Certo, l'allarme
prezzi non è solo italiano (il nostro 2,9% è inferiore alla media Ocse del 3,3%
di dicembre e alla stima preliminare del 3,2% di Eurostat) e se fosse
confermata la discesa delle quotazioni del petrolio, secondo l'Isae, quello di
gennaio potrebbe rappresentare il picco ma resta il problema di un costo della
vita sempre più alto che incide, secondo i consumatori, fino a 1.700 euro in
più all'anno sui bilanci familiari. Ma vediamo le rilevazioni dell'Istat.
INNANZITUTTO l'indice Ipca che tiene conto di saldi e promozioni ha segnato a
gennaio un meno 0,8% (ma è al 3,1% annuo) mentre l'inflazione acquisita per il
2008 è già all'1,7%, dato che conferma "pressioni forti e
persistenti". L'aumento più significato di gennaio (mese che ha visto
l'ingresso nel paniere del navigatore satellitare e delle insalate
confezionate) è stato registrato per abitazione, acqua, elettricità e
combustibili (+1,5%) con gli incrementi delle tariffe energetiche (+3,4%)
scattati proprio il mese scorso. Crescono anche bevande alcoliche e tabacchi
(+1,1%), prodotti alimentari, mobili e articoli per la casa (+0,6%). Variazioni
nulle per istruzione, alberghi e ristoranti mentre sono in calo tlc (-0,7%),
spettacoli (-0,6%), spese per la salute (-0,1%). Rispetto a gennaio 2007,
invece, gli aumenti più consistenti sono stati per i trasporti (+5,4%),
alimentari (4,5%), abitazione, acqua, elettricità e combustibili (+4%). In calo
le comunicazioni (-8,5%). Quanto alle singole voci, spiccano pane (+12,5%),
pasta (10%), latte (8,5%), frutta (5%), benzina (12,5%), gasolio (15,8%), treni
(6,9%) e aerei (+8,4%). Nonostante il caro-prezzi fotografato dall'Istat, i
consumatori contestano i dati ritenuti inferiori alla realtà e chiedono
interventi incisivi da parte di Mister Prezzi e Antitrust. class="hilite">Adusbef
e Federconsumatori minacciano addirittura una class="term">class class="term">action
contro l'Istat accusata di aver contribuito con la dinamica dei mancati
adeguamenti salariali a portare milioni di famiglie ("rapinate dal
( da "Milano Finanza
(MF)" del 06-02-2008)
Argomenti: Class Action
MF Arriva la
class action. Ma i giudici dove sono? Sicuramente è troppo presto per
valutare gli effetti della class action italiana introdotta con l'ultima
Finanziaria, ma navigando nella rete si trovano già i siti con le prime raccolte
di adesioni per l'avvio di azioni collettive. è così
naturale domandarsi se il nuovo istituto potrà soddisfare le esigenze di tutela
dei risparmiatori emerse con forza in occasione degli ultimi grandi default,
anche perché ci si è subito divisi tra chi lo giudica un'arma spuntata, e chi
invece un pericoloso attentato all'integrità di imprese e mercati. In
realtà, la class action italiana presenta luci e ombre: è utile perché abbassa
i costi di accesso alla giustizia e attenua le conseguenze sociali derivanti da
estese e traumatiche perdite patrimoniali di masse di piccoli investitori. Ma è
utile anche per l'effetto preventivo: l'esistenza di un efficace strumento
risarcitorio ha un valore di deterrenza che contribuisce a incentivare
comportamenti virtuosi, e quindi rappresenta un elemento essenziale per il buon
funzionamento dei mercati finanziari.Non è un caso che negli ordinamenti più
avanzati l'azione collettiva è da tempo sperimentata,
e proprio la sperimentazione ha consentito di introdurre alcuni correttivi per
evitare il moltiplicarsi di una patologica litigiosità a tutto vantaggio solo
dei grandi studi legali. Il nostro parlamento ha innanzitutto introdotto un
filtro giudiziario: sarà il giudice a valutare l'eventuale inammissibilità
della richiesta di risarcimento, se ravvisa l'inesistenza "di un interesse
collettivo suscettibile di adeguata tutela". E non è un verifica facile:
non tutti i danneggiati, infatti, possono essere considerati alla stessa
stregua. Già l'ordinamento prevede diversi gradi di protezione a seconda della
tipologia di investitore: chi ha la propria piccola liquidazione interamente
investita in obbligazioni in default non può essere assimilato a chi possiede,
invece, un ricco e diversificato portafoglio.Il secondo filtro riguarda la
legittimazione ad agire, riservata alle associazioni dei consumatori e a tutte
quelle associazioni e comitati "adeguatamente rappresentativi degli
interessi collettivi fatti valere". A prescindere dalle difficoltà di
valutazione del grado di rappresentatività del richiedente, la scelta del
legislatore italiano è diversa da quella di altri sistemi dove non esistono
preclusioni per i soggetti legittimati ad agire: perché un investitore
istituzionale non può far sentire la sua voce anche utilizzando la tutela
risarcitoria collettiva? Il percorso per arrivare al
risarcimento è comunque lungo perché il giudice si limita ad accertare i
criteri di determinazione della somma da restituire e, se possibile, definisce
quantomeno la somma minima da corrispondere a ciascun singolo danneggiato.
Successivamente prende avvio una fase di conciliazione tra imprese e
consumatori e rimane l'incognita dell'eventuale insuccesso di questa fase, che
potrebbe costringere i singoli consumatori ad avviare nuove cause individuali
per la liquidazione del danno.Ma l'incognita maggiore è un'altra: sarà la
nostra giustizia in grado di governare controversie così complesse e difficili?
Qualcuno ricorda le sconsolate parole dei giudici milanesi di fronte alla mole
di costituzioni di parte civile nel processo Parmalat? Qualche anno fa si tentò
di introdurre nel nostro ordinamento giudiziario il principio della
specializzazione: controversie sempre più complicate, che coinvolgono rilevanti
interessi hanno bisogno di giudici particolarmente qualificati e in grado di
assolvere con professionalità ai nuovi compiti, con mezzi adeguati e la
necessaria assistenza organizzativa. Diffuse resistenze, interne
all'avvocatura, ma anche alla magistratura, impedirono la realizzazione di quei
progetti e c'è da chiedersi se abbia un senso costruire nuove procedure se poi
corrono il rischio di non avere le gambe per intraprendere il loro difficile
cammino. (riproduzione riservata)*www lavoce.info MF - Commenti
& Analisi Numero 026, pag. 7 del 6/2/2008 Autore: Francesco Vella*.
( da "Repubblica, La" del
06-02-2008)
Argomenti: Class Action
Economia L'Istat ridisegna il paniere: tra i
nuovi ingressi visite intramoenia e pranzo con piatto unico Insalate,
navigatori e videogames così cambia la spesa degli italiani Nell'indice dei
prezzi più peso agli alimentari, class="hilite">meno
a casa e combustibili Ma i consumatori minacciano la class="term">class class="term">action:
"Modifiche poco credibili" Nel "carrello tipo"
dell'istituto 533 prodotti, da seguire in 40 mila punti vendita LUISA GRION
ROMA - Non c'è più tempo per cucire e nemmeno per lavare l'insalata, quindi via
le treccine di filo colorato (i cosiddetti "cucirini") e porte aperte
alla verdura in busta. Non c'è più tempo per una pausa pranzo che preveda
"primo e secondo": il prezzo da tenere sotto controllo diventa semmai
quello del "piatto unico". Non c'è nessuno che abbassi il finestrino
per chiedere indicazioni al passante: sembra ormai indispensabile il navigatore
satellitare. E non c'è bimbo che non chieda in regalo un gioco elettronico per
la Playstation, ed ecco dunque il debutto dei game nel paniere Istat. I consumi
cambiano e l'istituto di statistica cerca di star dietro alle tendenze nel
tentativo di fornire dati sull'inflazione il più aderenti possibile alla
realtà. Così ogni anno stila la lista delle new entry, cancella le rilevazioni
su prodotti che vendono poco (il cucirino appunto, ma anche l'hamburger
surgelato), ne accorpa alcuni (alle visite mediche specialistiche aggiunge
quelle intramoenia), ne scorpora altri (per la voce asili nido tiene sotto
controllo sia le tariffe di quelli comunali che dei privati). Fra i prodotti da
seguire nelle loro evoluzioni di prezzo entrano allora nel paniere
( da "Repubblica, La" del
06-02-2008)
Argomenti: Class Action
Pagina VI - Napoli IL CASO Misuratori al centro
delle polemiche: non registrano le quantità erogate. Decine le autodenunce Gas,
valanga di bollette a zero euro Gabriella usa il gas per cucinare ogni sera ma
da tre anni la bolletta della "Napoletanagas" indica lo stesso
importo: zero euro. Non è un caso isolato, decine di napoletani vivono lo
stesso paradosso. Dopo i contatori truffa di Milano, ecco un'altra anomalia
legata all'erogazione del gas. Se nel capoluogo lombardo, però, gli utenti sono
costretti a pagare una somma superiore alle quantità effettivamente consumate,
in alcuni appartamenti del centro e della provincia di Napoli i misuratori
restano fermi anche con i fornelli accesi. Oppure funzionano, ma poi le cifre
che registrano non vengono riportate in bolletta. Un privilegio che, alla lunga,
può trasformarsi in un incubo. E spingere chi gode del servizio gratuitamente a
denunciare. "Ho il terrore che all'improvviso arrivi una stangata, un
conto spropositato", la preoccupazione di Gabriella: "Vorrei solo
poter pagare di volta in volta il gas utilizzato". Dopo aver chiesto
spiegazioni all'azienda, ha deciso di denunciare la sua situazione
all'associazione Telefono blu. Un tentativo di cautelarsi in caso di future
pretese da parte della "Napoletanagas". Fino al 2004 la donna pagava
trenta euro al mese, da quel momento solo file di rotondi zeri. "In
passato periodicamente venivano dei tecnici a controllare il corretto
funzionamento del misuratore, ora sono anni che non si vede più nessuno".
Analoghe anomalie sono state denunciate al Vomero, a Chiaia, a Cercola e a
Pomigliano d'Arco. Antonio Pariante, presidente di Telefono blu punta il dito
contro "l'inaffidabilità del sistema di distribuzione: c'è chi paga troppo
e chi nulla". Le segnalazioni alla sua associazione sono decine, ma "è
probabile che chi si autodenuncia rappresenta solo una minoranza, molti altri
preferiscono tacere. Ora sono necessarie verifiche costanti e precise". class="hilite">Anche il Codacons ha raccolto
cinquanta segnalazioni nelle ultime due settimane: denunciate cifre troppo alte
rispetto agli effettivi consumi. L'offensiva delle associazioni è affidata alle
class="term">class
class="term">action, centinaia le
adesioni già raccolte. (lu. car.).
( da "Secolo XIX, Il" del
06-02-2008)
Argomenti: Class Action
Consumatori nRoma. Le associazioni dei
consumatori sparano a zero contro il nuovo paniere rispetto al quale l'Istat
calcola l'inflazione: "Irreale", è la sentenza senza appello. class="hilite">Federconsumatori e Adusbef non
escludono una class="term">class class="term">action
contro i vertici dell'Istituto. "Con quale criterio - si chiedono le due
associazioni - l'Istat ha aumentato il peso di prodotti alimentari e bevande
dal 16,3 al 16,8 per cento, se tantissime famiglie non mangiano più per
l'erosione dei redditi, falcidiati dal carovita?" E ancora: "Con
quale credibilità l'Istat assegna all'assicurazione sui mezzi di trasporto, che
costa ad ogni italiano assicurato almeno 1.000 euro l'anno ed è in continuo
aumento, un peso irrealistico (12.109), meno dei servizi per l'igiene personale
(13.849) e poco più di fiori e piante (6.564)?". Se Adusbef e
Federconsumatori parlano di paniere "pieno di buchi",
"irreale", che "non è in grado di misurare il carovita",
critiche dure arrivano anche dal Codacons, associazione che prevede una nuova
stangata per le famiglie: "Gli aumenti di trasporti, tariffe energetiche
ed alimentari peseranno a fine anno per mille euro a famiglia, se non saranno
adottate misure in grado di ridurre drasticamente prezzi e tariffe",
sostiene Carlo Rienzi, presidente dell'associazione. "I dati diffusi
dall'Istat, seppur sottostimati, appaiono preoccupanti - osserva Rienzi -non
potendo i cittadini rinunciare all'alimentazione, ai trasporti e
all'energia". Rienzi contesta l'aggiornamento del paniere Istat:
"L'insalata in confezione entra perché la gente non può più comprare prodotti
freschi, divenuti eccessivamente onerosi - sostiene - L'ingresso dei navigatori
satellitari e dei giochi elettronici per consolle non migliorerà certo le
rilevazioni dell'Istat, essendo prodotti il cui prezzo scende costantemente
grazie alle innovazioni introdotte sul mercato. Bene l'incremento del peso
attribuito ad alimentari, abbigliamento, calzature, trasporti e ristorazione,
ma si tratta di un miglioramento interamente vanificato dall'assurda
diminuzione dei pesi assegnati ai capitoli abitazione, acqua, elettricità e
combustibile". 06/02/2008.
( da "Stampa, La" del
06-02-2008)
Argomenti: Class Action
Polemica Autonomi occupano la sede della
Fiera Il cda conferma Israele resta l'ospite di Librolandia GIOVANNA FAVRO
Hanno suonato il campanello, e giocando sull'effetto sorpresa sono entrati alla
Fondazione per il libro, srotolando dalle finestre di via Santa Teresa 15 due
bandiere della Palestina: "Siamo qui per protestare contro l'invito ad
Israele alla Fiera del Libro. Non danneggeremo nulla, ma vogliamo tenere nel
vostro salone una conferenza stampa". Così hanno detto gli autonomi agli
sbigottiti vertici della Fiera del Libro che ieri mattina avevano in agenda la
riunione del Consiglio d'amministrazione. E' cominciata così, verso le
( da "Repubblica, La" del
06-02-2008)
Argomenti: Class Action
Economia Corte dei conti: allarme tangenti
"Corruzione diffusa in sanità e grandi opere. Occhio agli sprechi"
Conti pubblici in miglioramento ma pesano pensioni e contratti per gli statali
ROBERTO PETRINI ROMA - "L'organizzazione della Repubblica vive un momento
di diffuso malessere ed incertezza". Con queste parole il presidente della
Corte dei Conti, Tullio Lazzaro, ha lanciato ieri un nuovo allarme sul caos
della nostra pubblica amministrazione, sulle "sovrapposizioni di
competenze", sulla "crescita confusa di strutture", sui
"conflitti irrisolti". In una parola su un sistema che fa da cornice
allo spreco di denaro pubblico. Un quadro a fosche tinte, illustrato in
occasione dell'inaugurazione dell'anno giudiziario, alla presenza del
presidente della Repubblica, Napolitano, del ministro dell'Economia
Padoa-Schioppa e della maggiori cariche dello Stato. Qualche nota di ottimismo
è giunta solo dai conti pubblici giudicati in "netto miglioramento"
nel 2007, con il ritorno dell'avanzo primario, ma sui quali continua pesare la
spada di Damocle delle pensioni e dei contratti pubblici. A precisare i
contorni della situazione del paese, in un momento difficile dal punto di vista
economico e nel pieno della crisi politica, è intervenuto anche il procuratore
generale della Corte dei Conti, Furio Pasqualucci. "La corruzione è
ampiamente diffusa", ha osservato l'alto magistrato definendo il fenomeno
come una vera e propria "patologia". L'elenco dei settori dove si
annida il malcostume è ampio, e nessuno sembra salvarsi: in prima fila la
sanità e i lavori pubblici. L'elenco delle fattispecie è inquietante, segnato
da "artifici", furbizie, irregolarità e pagamento di
"tangenti": alterazione delle procedure di appalto, collusione con le
ditte fornitrici, pagamento da parte della pubblica amministrazione di prezzi
superiori alla prestazione o, addirittura, di prestazioni mai rese. Condoni
(come quello per chi non risponde ai questionari Istat) e allarme rifiuti,
completano il quadro. La Corte dei Conti fa quello che può: tra il 2001 e il
( da "Leggo" del 06-02-2008)
Argomenti: Class Action
Chiudi di Irene Soave Oltre alle defezioni
illustri e agli anatemi che arrivano ormai a ritmo di uno al giorno da
scrittori e intellettuali - l'ultimo a dare buca è stato, ieri, il politologo
pakistano Tariq Ali - a boicottare la discussa edizione 2008 della Fiera del
Libro ci saranno anche le "azioni di disturbo"
degli antagonisti torinesi: la prima è stata ieri mattina alle 11, con
l'occupazione, da parte di una ventina di appartenenti al collettivo
universitario autonomo e ai centri sociali Askatasuna e Murazzi, degli uffici
della Fiera presso la fondazione del Libro in via Santa Teresa, annunciando per
i giorni fra l'8 e il 12 maggio un corteo nazionale a Torino, azioni di
disturbo e addirittura una "contro-fiera" nei locali dell'Università.
I manifestanti sono entrati alla Fondazione senza scontri, suonando il
campanello; hanno appeso alle finestre di via Santa Teresa due bandiere
palestinesi e uno striscione - "Boicottiamo Israele" -, poi hanno
brevemente incontrato il presidente Rolando Picchioni. Dopo meno di un'ora è
intervenuta la Digos, che ha identificato il gruppo e fatto sgombrare gli
uffici. "La fiera celebra il sessantenario della fondazione di Israele -
ha spiegato Davide Grasso, il portavoce dei manifestanti - una catastrofe, la
Naqba, che nel 1948 cacciò dalle proprie case 850mila profughi e distrusse 531
villaggi. Per noi non c'è nulla da festeggiare e manifestiamo sostegno al
popolo palestinese boicottando la Fiera del Libro". Il boicottaggio è iniziato
con l'occupazione di ieri; ma sono previste due manifestazioni, una il 29 marzo
ed una, più grande, con un corteo internazionale a Torino il 10 maggio,
organizzate dagli autonomi insieme al Forum Palestina. E ci saranno anche
imprecisate "azioni di disturbo" nei giorni della kermesse e la
contro-fiera con espositori alternativi, convegni e incontri, probabilmente nei
locali di Palazzo Nuovo di cui gli autonomi dispongono: un convegno è stato già
fissato per il 9 maggio. (ass).
( da "Unita, L'" del
06-02-2008)
Argomenti: Class Action
Stai consultando l'edizione del Inflazione
sempre di corsa: 2,9% in gennaio È il livello più alto dal 2001: alimentari,
benzina e casa spingono i prezzi. Cambia il paniere di Luigina Venturelli/
Milano PREOCCUPAZIONE I ripetuti allarmi sul carovita, dalle speculazioni
natalizie a quelle successive al blocco degli autotrasporti, alla fine si sono
tradotti in realtà: l'inflazione a gennaio è salita al 2,9% contro il 2,6% di
dicembre, registrando così il tasso più alto dal luglio 2001. Un'impennata
rilevata dalle stime preliminari dell'Istat, che certificano i peggiori timori
dei consumatori italiani: crescono le spese per la casa, l'energia e il cibo.
Rispetto a gennaio 2007, infatti, gli aumenti più elevati sono stati per i
trasporti (più 5,4%), per i prodotti alimentari (più 4,5%) e per l'abitazione
(più 4%). Un quadro nel quale si distingue l'incremento a due cifre messo a
segno dalla benzina e dal gasolio: rispetto ad un anno fa, il prezzo della
verde è aumentato del 12,5% e quello del gasolio del 15,8%. Inevitabile
l'allarme delle parti sociali, con il leader della Cgil Guglielmo Epifani a
ricordare che "la redistribuzione di parte delle risorse bisognava farla
adesso" e quello della Cisl Raffaele Bonanni a paventare il "rischio
di recessione". Preoccupazioni condivise dalle rappresentanze
imprenditoriali: secondo la Coldiretti, l'aumento dei carburanti ha fatto
impennare i prezzi dei prodotti fuori stagione provenienti da lunghe distanze,
ma speculazioni si sono verificate anche nella filiera agroalimentare "con
incrementi anche del 300 per cento dal campo alla tavola", e la
Confederazione italiana agricoltori ha chiesto "l'urgente adozione di
osservatori regionali e nazionali sui prezzi". Sugli stessi toni la
Confcommercio, che sottolinea come le tendenze "rialziste" dei prezzi
al consumo siano collegate soprattutto a spese obbligate e tariffe, sostenute
dalle tensioni sui corsi internazionali delle materie prime energetiche. Ma una
raccomandazione è d'obbligo: "La rilevanza del problema, che si innesta in
uno scenario di ridotta crescita, rende del tutto inopportuna la diffusione di
paure ed allarmismi che generano sfiducia comprimendo i piani di spesa delle
famiglie". Tanto più che "in termini di confronti europei
l'inflazione italiana si mantiene al di sotto della media dell'eurozona",
al 3,1% contro il 3,2% dell'area euro. La pensano diversamente Adusbef e
Federconsumatori, class="hilite">che
minacciano (provocatoriamente) una class="term">class class="term">action
contro i vertici dell'Istat, che nonostante il nuovo paniere (comprensivo, tra
l'altro di navigatori satellitari ed insalate pronte in busta) "continuano
a rappresentare un carovita virtuale rispetto ad aumenti reali ed ai continui
salassi subiti dai cittadini". Vale a dire da diciotto milioni di famiglie
di lavoratori dipendenti che, secondo le associazioni dei consumatori,
"hanno subito una rapina, dal 2002 al 2007, di 137,4 miliardi di euro in
tutti i settori, dai servizi bancari a quelli assicurativi, dalla benzina al
gas, dai trasporti pubblici alle tariffe ferroviarie, per non parlare dei
mutui". A spegnere l'allarme resta il viceministro all'Economia Vincenzo
Visco, secondo il quale "rispetto al trend europeo non c'è niente di
nuovo". Il collega delle Politiche agricole Paolo De Castro, invece,
ribadisce che "l'attività di controllo e antispeculazione messa in campo
dal governo continua. Dopo le azioni già intraprese in ambito pane, pasta e
latte, ora verrà fatto il punto con la collaborazione della filiera
carni".
( da "Unita, L'" del
06-02-2008)
Argomenti: Class Action
Stai consultando l'edizione del ROBERTO
MANZIONE Ma non abbiamo mai fatto mancare a Prodi il voto "Ulivisti di
lungo corso cerchiamo fuori dal Pd la nuova politica" di Ella Baffoni /
Roma "Pugnalatori noi?". Non è piaciuto, ai senatori Manzione e
Bordon, il nostro titolo che li accomuna a Dini e Mastella. Perché, senatore?
"Abbiamo sempre sostenuto il governo Prodi, non gli abbiano mai fatto
mancare la fiducia. Certo, siamo stati critici, a volte molto. Grazie alle
nostre battaglie sono passati almeno tre provvedimenti che ora sono vanto di
tutto il centrosinistra. class="hilite">La
riforma dell'ordinamento giudiziario, della class="term">class class="term">action,
della riduzione numerica della composizione del governo. E sono solo
esempi". Però poi la vostra critica è stata molto pesante "Non
abbiamo mai fatto interdizioni ma un'azione critica e costruttiva su proposte
concrete che intercettavano l'esigenza dei cittadini. Un modo moderno per fare
azione politica. Anche se viene da una forza piccola come la nostra". Vi
presenterete alle elezioni? "Bordon e io siamo stati vicini agli ulivisti
e a Prodi fin quando è nato il Pd. Poi il nuovo partito invece di essere
includente di larga parte dell'Unione, è divenuto appannaggio solo di Ds e Dl.
Perciò abbiamo deciso di non condividere quel percorso e di continuare invece
il nostro. Siamo stati facili profeti: il Pd continua la sua strada, che
purtroppo sembra votata alla sconfitta. Dini e Mastella sono stati regalati al
centrodestra". Dunque, cosa farete? "Ci siano incontrati con i radicali,
con cui condividiamo un percorso di battaglie e concretezza, oltre alla
battaglia vana per riconoscere il loro diritto a non essere esclusi dal Senato.
E così ragioneremo con tutti quelli che si avvicinano al centrosinistra ma non
condividono l'atteggiamento del Pd. I radicali, Tabacci..." Ma Tabacci
resta al centro. "Tabacci ha lasciato il centrodestra, e sta ragionando
con il Pd. Insomma, bisogna rompere gli schematismi e cominciare a mettere in
campo una politica che sia per, non contro. Cominciando da fatti concreti, non
solo tasse e salari, ma anche controllo dei prezzi. Per questo insieme al
Partito dei consumatori abbiamo dato vita a Unione democratica per i
consumatori".
( da "Eco di Bergamo, L'" del
06-02-2008)
Argomenti: Class Action
Il messaggio del Papa per la Quaresima che
inizia oggi "L'elemosina educa alla generosità verso i popoli poveri"
Pubblichiamo il testo integrale del messaggio di Benedetto XVI per la Quaresima
che inizia oggi con il Mercoledì delle ceneri. Il Papa tratta il tema
"Cristo si è fatto povero per voi" (2 Corinti 8,9). Cari fratelli e
sorelle! 1. Ogni anno, la Quaresima ci offre una provvidenziale occasione per
approfondire il senso e il valore del nostro essere cristiani, e ci stimola a
riscoprire la misericordia di Dio perché diventiamo, a nostra volta, più
misericordiosi verso i fratelli. Nel tempo quaresimale la Chiesa si preoccupa
di proporre alcuni specifici impegni che accompagnino concretamente i fedeli in
questo processo di rinnovamento interiore: essi sono la preghiera, il digiuno e
l'elemosina. Quest'anno, nel consueto Messaggio quaresimale, desidero
soffermarmi a riflettere sulla pratica dell'elemosina, che rappresenta un modo
concreto di venire in aiuto a chi è nel bisogno e, al tempo stesso, un
esercizio ascetico per liberarsi dall'attaccamento ai beni terreni. Quanto sia
forte la suggestione delle ricchezze materiali, e quanto netta debba essere la
nostra decisione di non idolatrarle, lo afferma Gesù in maniera perentoria:
"Non potete servire a Dio e al denaro" (Luca 16,13). L'elemosina ci
aiuta a vincere questa costante tentazione, educandoci a venire incontro alle
necessità del prossimo e a condividere con gli altri quanto per bontà divina
possediamo. A questo mirano le collette speciali a favore
dei poveri, che in Quaresima vengono promosse in molte parti del mondo. In tal
modo, alla purificazione interiore si aggiunge un gesto di comunione
ecclesiale, secondo quanto avveniva già nella Chiesa primitiva. San Paolo ne
parla nelle sue Lettere a proposito della colletta a favore della comunità di
Gerusalemme (cfr. 2 Corinti 8-9; Romani 15,25-27). 2. Secondo
l'insegnamento evangelico, noi non siamo proprietari bensì amministratori dei
beni che possediamo: essi quindi non vanno considerati come esclusiva
proprietà, ma come mezzi attraverso i quali il Signore chiama ciascuno di noi a
farsi tramite della sua provvidenza verso il prossimo. Come ricorda il
"Catechismo della Chiesa Cattolica", i beni materiali rivestono una
valenza sociale, secondo il principio della loro destinazione universale (cfr.
n. 2404). Nel Vangelo è chiaro il monito di Gesù verso chi possiede e utilizza
solo per sé le ricchezze terrene. Di fronte alle moltitudini che, carenti di
tutto, patiscono la fame, acquistano il tono di un forte rimprovero le parole
di San Giovanni: "Se uno ha ricchezze di questo mondo e vedendo il proprio
fratello in necessità gli chiude il proprio cuore, come dimora in lui l'amore
di Dio?" (1 Giovanni 3,17). Con maggiore eloquenza risuona il richiamo
alla condivisione nei Paesi la cui popolazione è composta in maggioranza da
cristiani, essendo ancor più grave la loro responsabilità di fronte alle
moltitudini che soffrono nell'indigenza e nell'abbandono. Soccorrerle è un
dovere di giustizia prima ancora che un atto di carità. 3. Il Vangelo pone in
luce una caratteristica tipica dell'elemosina cristiana: deve essere nascosta.
"Non sappia la tua sinistra ciò che fa la tua destra", dice Gesù,
"perché la tua elemosina resti segreta" (Matteo 6,3-4). E poco prima
aveva detto che non ci si deve vantare delle proprie buone azioni, per non rischiare
di essere privati della ricompensa celeste (cfr. Matteo 6,1-2). La
preoccupazione del discepolo è che tutto vada a maggior gloria di Dio. Gesù
ammonisce: "Così risplenda la vostra luce davanti agli uomini, perché
vedano le vostre opere buone e rendano gloria al Padre vostro che è nei
cieli" (Matteo 5,16). Tutto deve essere dunque compiuto a gloria di Dio e
non nostra. Questa consapevolezza accompagni, cari fratelli e sorelle, ogni
gesto di aiuto al prossimo evitando che si trasformi in un mezzo per porre in
evidenza noi stessi. Se nel compiere una buona azione non abbiamo come fine la
gloria di Dio e il vero bene dei fratelli, ma miriamo piuttosto a un ritorno di
interesse personale o semplicemente di plauso, ci poniamo fuori dell'ottica
evangelica. Nella moderna società dell'immagine occorre vigilare attentamente,
poiché questa tentazione è ricorrente. L'elemosina evangelica non è semplice
filantropia: è piuttosto un'espressione concreta della carità, virtù teologale
che esige l'interiore conversione all'amore di Dio e dei fratelli, ad
imitazione di Gesù Cristo, il quale morendo in croce donò tutto se stesso per
noi. Come non ringraziare Dio per le tante persone che nel silenzio, lontano
dai riflettori della società mediatica, compiono con questo spirito azioni
generose di sostegno al prossimo in difficoltà? A ben poco serve donare i
propri beni agli altri, se per questo il cuore si gonfia di vanagloria: ecco
perché non cerca un riconoscimento umano per le opere di misericordia che
compie chi sa che Dio "vede nel segreto" e nel segreto ricompenserà.
4. Invitandoci a considerare l'elemosina con uno sguardo più profondo, che
trascenda la dimensione puramente materiale, la Scrittura ci insegna che c'è
più gioia nel dare che nel ricevere (cfr. Atti 20,35). Quando agiamo con amore
esprimiamo la verità del nostro essere: siamo stati infatti creati non per noi
stessi, ma per Dio e per i fratelli (cfr. 2 Corinti 5,15). Ogni volta che per
amore di Dio condividiamo i nostri beni con il prossimo bisognoso,
sperimentiamo che la pienezza di vita viene dall'amore e tutto ci ritorna come
benedizione in forma di pace, di interiore soddisfazione e di gioia. Il Padre
celeste ricompensa le nostre elemosine con la sua gioia. E c'è di più: San
Pietro cita tra i frutti spirituali dell'elemosina il perdono dei peccati.
"La carità ? egli scrive ? copre una moltitudine di peccati" (1
Pietro 4,8). Come spesso ripete la liturgia quaresimale, Iddio offre a noi
peccatori la possibilità di essere perdonati. Il fatto di condividere con i
poveri ciò che possediamo ci dispone a ricevere tale dono. Penso, in questo
momento, a quanti avvertono il peso del male compiuto e, proprio per questo, si
sentono lontani da Dio, timorosi e quasi incapaci di ricorrere a Lui.
L'elemosina, avvicinandoci agli altri, ci avvicina a Dio e può diventare
strumento di autentica conversione e riconciliazione con Lui e con i fratelli.
( da "Stampa, La" del 06-02-2008)
Argomenti: Class Action
COTA FARA NOVARA La Lega: azione
risarcitoria per i danni su Malpensa Incendio distrugge officina Paura in
centro, nessun ferito class="hilite">Progettavano
furti le quattro nomadi fermate da polizia Sulla questione Alitalia-Malpensa la
Lega Nord proporrà una "class="term">class class="term">action",
un'azione risarcitoria ai sensi dell'articolo 140 bis del Codice del Consumo.
"La stanno studiando i nostri legali - dice il vicecapogruppo alla Camera
del Carroccio e segretario della Lega Nord piemontese Roberto Cota - e vedrà
come capofila le istituzioni. Saranno coinvolte le categorie produttive e, sul
territorio della provincia di Novara, si partirà naturalmente dal Comitato in
difesa di Malpensa, promosso dalla Camera di Commercio". Incendio nel
pomeriggio di ieri a Fara Novarese in via Quintino Sella nell'officina della
società idrotermica dei fratelli Pagnoni. I periti sono al lavoro per stabilire
la dinamica.Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco del comando di Novara
e i carabinieri di Fara. Anche un'ambulanza è giunta nella strada traversa alla
provinciale della Valsesia, anche se non c'è stato nessun ferito. Nel giro di
un paio d'ore i vigili del fuoco hanno concluso il loro intervento. Sono state
fermate dagli agenti della squadra Volante con arnesi da scasso e denaro
contante quattro giovanissime nomadi in centro città. Non imputabili, sono
state affidate a una comunità ma poco dopo sono scappate.
( da "AltaLex" del
06-02-2008)
Argomenti: Class Action
Cassazione civile , SS.UU., sentenza
20.12.2007 n° 26810 Stampa Consiglio Nazionale Forense ? procedimento ? natura
di sentenza ? sussistenza ? impugnabilità ? sussistenza ? limiti [R.D. 22
gennaio 1934, n. 37, art. 64] Quello che si svolge davanti al Consiglio
Nazionale Forense è un giudizio di carattere giurisdizionale e si conclude con
sentenza, pronunciata in nome del Popolo Italiano, impugnabile davanti alle
Sezioni Unite. (Fonte: Altalex Massimario 5/2008) SUPREMA CORTE DI CASSAZIONE
SEZIONI UNITE CIVILI Sentenza 20 dicembre 2007, n. 26810 Svolgimento del
processo Il Consiglio dell'Ordine degli avvocati di Trani ha inflitto all'avv.
S.M., la sanzione disciplinare della censura, per i seguenti comportamenti: a)
avere intimato al debitore sig. D.M.A. 10 precetti cambiari, aventi tutti la
medesima data del 5 luglio 2001 e notificati tutti nell'arco di pochissimi
giorni (alcuni anche il medesimo giorno), così violando l'art. 49 del Codice
deontologico forense, per avere aggravato la posizione debitoria della
controparte; b) avere richiesto onorari non dovuti, ovvero sproporzionati
rispetto al valore della controversia, al medesimo D.M., cosi violando l'art. 6
del Codice deontologico forense, per avere tenuto un atteggiamento difensivo
vessatorio nei confronti della controparte. In *** il 5 luglio 2001 ed in ***
il 1 ottobre 2001. Il ricorso dello S. è stato respinto dal Consiglio nazionale
forense con decisione 23 settembre - 15 dicembre 2006 n.
( da "Manifesto, Il" del
06-02-2008)
Argomenti: Class Action
Estrema destra Da Lotta studentesca al
Blocco studentesco, piccoli fascisti crescono Botte e soldi, i nuovi balilla a
scuola Negli istituti superiori avanzano le due liste dell'estrema destra. Si
ispirano al ventennio, si definiscono "rivoluzionari". Ora in molte
città hanno in pugno i fondi degli organi studenteschi. Mentre si moltiplicano
le denunce di spedizioni squadristiche contro i ragazzi di sinistra Giacomo
Russo Spena "Sono gruppi ribelli e non conformi", dice un giovane
infatuato. Sono i più "duri", aggiunge un secondo attratto dal loro
"cameratismo" e machismo. "Sono tornati", ribatte chi ha
memoria storica. Nelle scuole italiane si torna a parlare di fascismo. O meglio
tornano le liste che si ispirano esplicitamente al ventennio e ai suoi valori.
L'avanzata a livello elettorale e sociale dell'estrema destra nei licei è un
fenomeno dilagante. A nord come a sud. Dalle periferie metropolitane più
degradate alle "zone borghesi": "Cresciamo ovunque",
dicono. "Gli studenti hanno bisogno di nuove proposte - spiega un giovane
fascista milanese - e noi abbiamo un intento rivoluzionario. Combatti per le
tue idee, lotta per la tua patria e ribellati al sistema, sono le nostre parole
d'ordine". "Mai più antifascismo" o "Sveglia bastardi, la
ricreazione è finita", sono i manifesti che vanno per la maggiore nelle
scuole. Con il cartoon Bart Simpson che impersonifica il loro ribellismo. Si
torna a fare i conti con chi fa apologia del fascismo: "Benito Mussolini
ha creato lo stato sociale in Italia" si legge sui loro siti. E la
costituzione antifascista? "Me ne frego. Su alcuni punti è carta straccia.
Parla invano anche di diritto alla casa e al lavoro, non è la mia
costituzione", spiegano. Si rifanno direttamente a sigle maggiori: Blocco
studentesco a Fiamma Tricolore, Lotta Studentesca a Forza Nuova, malgrado la
consulta vieti la rappresentanza di giovani iscritti a partiti. Gruppi
giovanili che, pur avendo tra loro attriti politici e culturali, hanno deciso
in molte città di allearsi elettoralmente: "Anche con i badogliani di An -
dicono - pur di arrestare i comunisti". Hanno trovato un'intesa programmatica
su precisi punti: lotta contro il caro libri, finanziamenti per l'edilizia
scolastica e soprattutto l'anticomunismo. Per il resto non hanno molto da
spartire, se non "pratiche squadristiche" che loro stessi
rivendicano. La composizione delle consulte provinciali studentesche, piccoli
parlamenti biennali che gestiscono in modo indipendente ben 80 mila euro,
evidenziano questa escalation. A macchia di leopardo. "Esiste un problema
reale sull'espansione dell'estrema destra a livello giovanile", spiega Valentina
Giorda dell'Unione degli studenti, che segnala però una "falsità sostenuta
dai media": "Le elezioni non sono state vinte dalla destra ma da
noi". I dati ufficiali del ministero dell'Istruzione confermano. Ma
evidenziano anche i successi dell'estrema destra in consulte prima
"rosse". A Roma, dove ha vinto Azione Studentesca (emanazione diretta di Azione giovani)
con l'appoggio decisivo del Blocco, si è verificato uno dei
"ribaltoni" più significativi, coi collettivi di sinistra che
denunciano "brogli elettorali e ritorsioni agli indecisi nel momento del
voto". E se qualcuno si è appellato a Fioroni per
"l'annullamento del voto e lo scioglimento della consulta perché
illegittima", il "cartello nero" ha risposto alzando il livello
dello scontro: "Se il ministro cederà alle pressioni della sinistra,
sconcertata dalla clamorosa sconfitta, si ritroverà tutte le scuole in
agitazione. Se solo si azzarderanno a mettere in discussione l'esito del voto,
sarà il caos". La capitale in questi giorni è un fronte caldo: l'8
febbraio mentre Blocco scenderà in piazza per "ricordare i martiri delle
foibe", la Consulta studentesca (gestita dalla "cosa nera") ha
organizzato, spendendo quasi 5 mila euro, un convegno nel teatro Brancaccio dal
nome "Istria, Slovenia, Dalmazia, anche le pietre parlano italiano".
"Una convention autoreferenziale che tenterà di trasformare la storia in
propaganda, presso cui convergerà una sfilata di vessilli e slogan
fascisti", denuncia la rete di studenti autorganizzati che per quel giorno
lancia una serie di incontri per "affrontare sul serio la vicenda
triestina in tutte le sue implicazioni, senza lasciare spazio a chi elogia il
ventennio e vuole riproporne mentalità e cultura di prevaricazione". Oltre
al caso capitolino, su come vengono spesi i fondi pubblici c'è il problema
della scarsa trasparenza e dell'arbitrarietà. Lo ammette anche Cesare Giordina,
esponente di As: "Quando governava la sinistra i soldi andavano per
iniziative sulla Resistenza, adesso la musica è cambiata". A Verona, dove
il presidente della consulta è di Lotta studentesca, verranno stanziate risorse
per la sicurezza e contro "le azioni violente degli immigrati nei
confronti degli studenti". Stessa pratica in molte altre città del nord:
"Clandestini attenti", sostengono sui loro blog con tanto di firma,
"giovinezza al potere". Ma la "cosa nera" non è unita in
tutto. "Il nostro movimento è laico e lotta contro le ingerenze del
Vaticano", afferma il portavoce di Blocco Studentesco Francesco Polacchi,
che ritiene degli "idioti" quelli che professano l'integralismo
cattolico. Chiaro riferimento ai "camerati forzanovisti" che si
rifanno a un passato lefebvriano con la famiglia perno centrale della società.
Entrambi i gruppi però condividono un sistema valoriale e culturale che va
dall'esplicito richiamo al fascismo ("Un marmo contro la palude della
storia italiana" per dirla alla Gianluca Iannone, leader di Fiamma
Tricolore) all'arresto dell'immigrazione (con qualche distinguo) e di
"tutte le droghe". Per non parlare delle crociate comuni contro i
libri di storia, accusati di "propaganda antifascista", per la
promozione di "escursioni naturalistiche di tipo futurista" e
l'aumento delle ore di educazione fisica ("Mens sana in corpore
sano"). "Preferisco rimanere a letto piuttosto che fare il guerriero
in giro", scherza Giordina che appartiene, come quasi tutto il suo
movimento, alla destra sociale di An. "A me - aggiunge - interessa parlare
alla società non solo ai fascisti, ci vuole modernità nei contenuti. Certo molti
nostri militanti non rinnegano il ventennio mettendosi la celtica al collo. Non
ci dimentichiamo del nostro passato". Il loro leader Gianni Alemanno dà
l'esempio. Chi fa della "militanza fascista a tempo pieno" nelle
scuole una parola d'ordine è Lotta studentesca. "Abbiamo attecchito in un
mondo giovanile in cerca di riferimenti forti, estremi e stanco di un mondo
politicamente corretto", spiega Daniele Pinti che, dati alla mano, si
gongola dei risultati: "Abbiamo ottenuto rappresentanti scolastici in
istituti storicamente di sinistra, a Roma più di 6 mila voti e vari presidenti
per l'Italia. Attrae il nostro stile e il fatto che diamo ai ragazzi delle
risposte non solo sulle problematiche scolastiche, ma anche su quello che li
aspetta fuori. Su questo abbiamo in cantiere delle azioni divertenti e
clamorose". Stesso spirito "guerriero" è presente in Blocco
studentesco che, come Fiamma, si maschera dietro il politically correct. Sono
loro la vera sorpresa delle elezioni scolastiche. "Abbiamo quintuplicato i
voti in tutta Italia, nella capitale siamo arrivati a 10 mila voti",
afferma Polacchi. E la crescita è stata più o meno omogenea. La vittoria è
stata dettata da un programma molto "materiale" e
"prossimo" agli studenti: battaglia contro le carenze strutturali
delle scuole, in primis. Rivendicazioni che troppo spesso la sinistra abbandona
bollandole di "populismo" per dare spazio a lotte più generali. Ma la
capacità di Blocco è quella di essere un "animale strano": fa proprie
rivendicazioni storicamente di sinistra (in linea con il passato movimento
d'estrema destra "Terza Posizione") come la campagna contro i fondi
alle scuole private e lo sviluppo dell'energia solare ("Fratello
Sole" è il nome del loro progetto di intervento sul fotovoltaico). Assente,
visti i numeri dei loro cortei, quella capacità di mobilitazione presente nei
collettivi di sinistra: tra voto e militanza c'è una differenza. "I
fascisti, per fare un'occupazione al liceo Farnesina di Roma, hanno dovuto
sudare mille camicie e si sono fatti aiutare dagli esponenti di Fiamma e Casa
Pound (centro sociale legato al partito, ndr)", denuncia un ragazzo che
preferisce rimanere nell'anonimato per paura. Qui è il punto. La crescita
elettorale dell'estrema destra è collegata ad un aumento di azioni "squadristiche"
contro ragazzi "sinistrorsi": Bari, Genova, Roma e l'ultima solo
qualche giorno fa a Treviso. Un clima di crescente tensione denunciato dai
collettivi autorganizzati che dichiarano di essere "minacciati"
quotidianamente da "giovani riconducibili a queste liste fasciste".
"Lungo è l'elenco di attacchi ai danni di studenti alternativi,
omosessuali e rom", ricorda infatti l'Uds. E capita spesso, a sentire le
denunce dei collettivi autorganizzati, che Blocco si faccia aiutare dai
"fratelli maggiori": è facile veder volantinare nelle scuole
militanti trentenni. In fondo, come dicono, la militanza fascista è a tempo
pieno. Tutto fa pensare a una chiara operazione di "intervento" nelle
scuole dell'estrema destra, con l'organizzazione militarizzata, da vero partito,
delle loro liste studentesche. Per stracciare la concorrenza di sinistra. E ora
i "nuovi balilla" potranno anche usare i fondi pubblici delle
consulte provinciali.
( da "Liberazione" del
06-02-2008)
Argomenti: Class Action
Tuttitalia E' tempo di tornare in Palestina
e Israele con l' Associazione Per la Pace Tuttitalia E' tempo di tornare in
Palestina e Israele con l' Associazione Per la Pace . Un viaggio di conoscenza
e solidarietà, per donne e uomini, accompagnat* da Luisa Morgantini
vicepresidente del Parlamento europeo. Dal 19 al 26 marzo 2008 incontri e
visite con organizzazioni della società civile israeliana e palestinese, ong,
rappresentanti politici a Gerusalemme, Haifa, Tel Aviv, Ramallah, Hebron,
Betlemme. Il programma si costruisce giorno per giorno a seconda della
situazione, cercando di includere Gaza. Il costo complessivo del viaggio
(incluso biglietto aereo a/r, camera doppia in hotel a Gerusalemme per 7 notti
con colazione e pranzo, trasporti) si aggira tra i 1100 e i 1200 euro. Info:
0669950217 - 69200975. Palermo Cena sociale, dibattito sul corteo nazionale No
Vat di sabato prossimo e proiezione di La sconosciuta di Tornatore. Alle 20 Ask
191 viale Strasburgo 191. Molfetta (Ba) Per Il Giorno della Memoria , alle 19 alla
Fabbrica di S. Domenico "1938 -
( da "TGCom" del
06-02-2008)
Argomenti: Class Action
Rifiuti, bufera sui superstipendi Procura
Napoli accusano Bassolino Duro atto d'accusa della Procura di Napoli nei
confronti del governatore della Campania, Antonio Bassolino, e altre 28 persone
di cui è stato chiesto il rinvio a giudizio per l'inchiesta sulle presunte
irregolarità nello smaltimento dei rifiuti. Secondo i pm Giuseppe Noviello e
Paolo Sirleo, l'emergenza rifiuti in Campania è stata sfruttata per elargire
superstipendi e "guadagni inimmaginabili" per altri settori della
Pubblica Amministrazione. Dall'impianto accusatorio emerge l'equazione per cui
il perdurare dell'emergenza, lunga 14 anni, è servita a tenere in piedi un
sistema di consulenze milionarie. Per chi lavorava nel commissariato "più
durava l'emergenza, più guadagnava". Davanti al gip Marcello Piscopo, i pm
hanno ribadito le accuse contro la gestione commissariale che avrebbe avuto
interesse nel mantenimento della situazione di emergenza. I magistrati hanno
citato, come esempio, i casi di compensi annui di un milione e 50mila euro
annui per il subcommissario Vanoli e cifre tra 800-900mila euro per i
subcommissari Paolucci e Facchi. I pm durante l'udienza preliminare hanno
riferito casi di ingenti compensi e rilevanti rimborsi spese per i vertici del
commissariato. I magistrati hanno poi affrontato il tema dei vantaggi che
avrebbero avuto amministratori e titolari delle aziende, in primo luogo
l'Impregilo, che non avrebbero rispettato i termini del contratto producendo,
tra l'altro, negli impianti Cdr un materiale inutilizzabile come combustibile
nel costruendo inceneritore di Acerra. Se le discariche in Campania sono sature
- emerge dall'accusa - la responsabilità è da individuare nella cattiva
gestione, risalente agli anni scorsi, dell'emergenza da parte della struttura
commissariale. Delineato anche il ruolo del governatore Antonio Bassolino che -
per i pm - come commissario per l'emergenza rifiuti era amministrativo e non
politico, per cui il presidente della Regione era al corrente, ad esempio,
delle inadempienze riguardanti gli impianti Cdr. Secondo i magistrati,
Bassolino inoltre "sapeva" e nei suoi confronti non viene applicato
il teorema del "non poteva non sapere". Bassolino era venuto a conoscenza
delle inadempienze riguardanti gli impianti Cdr, e si sarebbe dovuto attivare
in quanto aveva "giuridicamente l'obbligo di controllare". Ancora
rifiuti per le strade A Napoli sono circa 900 le tonnellate di spazzatura che
giacciono nelle strade, mentre procede la raccolta straordinaria disposta
dall'Asia. La raccolta dei rifiuti a Napoli è assicurata grazie allo
sversamento negli impianti Cdr di Giugliano e Caivano e allo stoccaggio in
alcuni siti, oltre al trasferimento all'estero. Non mancano le iniziative di
protesta, sia pure in forma goliardica: sacchetti di immondizia in miniatura
sono esposti in bella mostra tra collane e orologi nella vetrina di una
gioielleria a San Giorgio a Cremano, mentre nel quartiere napoletano di
Gianturco è andata in scena una festa di carnevale 'antimunnezza', con tanto di
bambini che indossavano maschere antigas e fiocchi ricavati dalla plastica nera
dei sacchetti della spazzatura. Lavori ultimati nel sito casertano di
Ferrandelle, dove domani sono attesi i primi camion. L'emergenza rifiuti in
Campania Tgcom 04/02/2008Ryanair, spot sui rifiuti 04/02/2008Rifiuti, ancora
decine di roghi 02/02/2008Rifiuti, "Nessun pericolo salute"
31/01/2008Rifiuti, secondo avvertimento Ue 31/01/2008Rifiuti, blocchi nel
Napoletano 29/01/2008Rifiuti, scontri a Marigliano 28/01/2008Rifiuti, Grillo
organizza M-day 28/01/2008Rifiuti, aprono discariche e siti 25/01/2008Rifiuti,
nuovo ultimatum della Ue 25/01/2008Rifiuti, nuove proteste a Benevento
23/01/2008Rifiuti, operazione Cc a Napoli 22/01/2008Rifiuti, ancora proteste a
Napoli 19/01/2008Rifiuti:class="hilite">a
Napoli prima class="term">class class="term">action
18/01/2008Rifiuti, presidio al porto Cagliari 17/01/2008Rifiuti, secondo
richiamo da Europa 15/01/2008Rifiuti, entra in azione l'esercito 14/01/2008Rifiuti,
"serve soluzione radicale" 13/01/2008Rifiuti, proteste in tutta
Italia 13/01/2008Rifiuti, chiedono asilo in Svizzera 12/01/2008Prodi:Vergogna i
rifiuti all'estero 11/01/2008Rifiuti, l'esercito entra in azione
10/01/2008Milano, dai rifiuti energia pulita 10/01/2008Rifiuti,squadre
intervento a Napoli 09/01/2008Rifiuti,assalto ai vigili del fuoco
08/01/2008Rifiuti,ancora guerriglia a Pianura 07/01/2008Rifiuti, situazione in
tempo reale 06/01/2008Rifiuti,continua presidio a Pianura 05/01/2008Rifiuti, a Pianura
ancora scontri 04/01/2008Crisi rifiuti, "presidio va avanti"
04/01/2008A Napoli è emergenza rifiuti 03/01/2008Napoli,continua l'emergenza
rifiuti 02/01/2008Rifiuti Napoli, protesta a Pianura 28/12/2007Rifiuti, resta
emergenza a Napoli 26/12/2007Rifiuti, ridotti i disagi a Napoli
25/12/2007Rifiuti, raccolta record a Napoli 24/12/2007Napoli, piano rifiuti
straordinario Invia ad un amico.
( da "Corriere Adriatico" del
06-02-2008)
Argomenti: Class Action
Presentato il programma di Ancona Promuove.
Chiesto alla Regione un ruolo di regia Le piccole imprese si aprono alla Cina
ANCONA - Obiettivo sulle micro-imprese e sul ruolo della Regione in cabina di
regia. Ecco le priorità del programma promozionale 2008 di Ancona Promuove,
Azienda Speciale della Camera di Commercio per l'internazionalizzazione delle
piccole e medie imprese, che investe i settori portanti dell'economia provinciale:
meccanica e stampi, agroalimentare, moda, edilizia, strumenti musicali e
cantieristica navale. Come riferisce Giorgio Cataldi, presidente di Ancona
Promuove (nella foto con Michele De Vita e Gordana Gnesutta), "anche
quest'anno ci adopereremo per allargare il numero delle imprese operanti sui
mercati esteri informandole sulle iniziative, sulle opportunità dei mercati,
creando l'ambiente favorevole alla presenza all'estero". L'obiettivo è
"favorire le aggregazioni tra imprese e la creazione di reti commerciali,
in modo che all'estero vengano svolte azioni congiunte di promozione, servizi,
produzione, commercializzazione e approvvigionamento. L'Azienda Speciale deve
favorire i processi di aggregazione per distretti o per filiere, sfruttando i
punti di forza delle imprese nei settori dell'eccellenza". Si punta anche
a rafforzare relazioni con i soggetti locali che operano nel campo
dell'internazionalizzazione per ottimizzare le risorse finanziarie e per
realizzare una programmazione efficace che risponda ai bisogni reali. Ancona
Promuove può svolgere un ruolo operativo di primo piano. Il programma, in
collaborazione con le associazioni di categoria (Confartigianato,
Confcommercio, CNA e Assindustria) e Consorzi Export, si rifà alle linee di
indirizzo triennale del Ministero del Commercio Internazionale. Gli obiettivi,
come ha sottolineato Michele De Vita, direttore di Ancona Promuove e segretario
generale della Camera di Commercio di Ancona, vanno nel
segno della continuità delle azioni dell'ultimo biennio: accanto alle
partecipazioni collettive alle principali fiere internazionali, compaiono
numerosi workshop, azioni di incoming missioni all'estero e progetti formativi.
"Per il 2008 abbiamo confermato la nostra presenza alla fiera
internazionale dell'edilizia Big Five di Dubai", ha rimarcato la
dottoressa Gordana Gnesutta, responsabile operativo di Ancona Promuove.
"Ormai da anni, come richiesto dalle imprese locali, partecipiamo a questa
manifestazione offrendo alle Pmi di tutta la regione la possibilità di essere
presenti nel mercato degli emirati arabi, in pieno sviluppo, dove vengono
realizzati progetti multimilionari". Nel mirino in particolare il mercato
brasiliano con una Giornata Paese Brasile durante la quale verranno presentate
la realtà economica del Paese e le opportunità di investimento, l'accoglienza
ad operatori brasiliani del settore della meccanica che andranno in visita ai
siti produttivi delle PMI locali, la partecipazione collettiva
alla Expo music di San Paolo, salone internazionale specializzato nel settore
delle attrezzature e tecnologie per l'industria degli strumenti musicali e
dello spettacolo. Si sta attivando in via sperimentale il nuovo desk Cina, con
le due sedi nello Yunnan e nel Fujian aree ancora poco presidiate, ma in rapido
sviluppo, che possono garantire interessanti opportunità per il nostro sistema
imprenditoriale. Le Pmi locali interessate al mercato cinese potranno cogliere
importanti opportunità.
( da "TGCom" del
06-02-2008)
Argomenti: Class Action
Rifiuti, in fuga verso la Svizzera Coppia
napoletana chiede asilo politico Disposti a tutto pur di non vivere con la
spazzatura. Una coppia napoletana, 30 anni lei e 34 lui, residenti a Cimitile,
a pochi passi da Marigliano (Napoli), ha chiesto asilo politico in Svizzera per
fuggire lontano dall'emergenza rifiuti. La domanda è stata inoltrata al governo
elvetico tramite consolato. "I rifiuti tossici sono tutti qui. Il pericolo
esiste. Aspettiamo una risposta", dicono i due. Sergio Sedia è consulente
finanziario, specialista in informatica e maestro di arti marziali. La moglie
Giulia, incinta, è ricercatrice presso l'Istituto per lo studio dei tumori.
Rivendicano il diritto alla salute, sancito dalla Costituzione.
"Un'eventuale risposta positiva da parte della Svizzera creerebbe un
precedente unico. Certo - osserva Sedia - si creerebbe un precedente pericoloso
se si accetta una persona che non scappa da casa per una guerra ma per un caso
unico al mondo, ossia perché costretto a vivere in un territorio contaminato e
perciò prima di morire scappa". Di rifiuti a Napoli si muore. "Lo
sostengono i dati dell'Organizzazione mondiale della sanità - precisa - ma
anche oncologi indipendenti che nel nostro territorio c'è stato un innalzamento
delle patologie tumorali del 350% rispetto alla media europea e del 180% rispetto
alla media nazionale". Diritto alla salute "Tutti abbiamo diritto
alla salute, anche mio figlio che sta per nascere ne ha diritto - spiega Sedia.
E so che qui questo diritto non gli può essere garantito. Per questo chiedo
asilo. E' tecnicamente impossibile ormai bonificare un territorio con centinaia
di discariche illegali nascoste, soltanto qualcuna è stata trovata, ma la
maggior parte resterà nascosta per sempre. E, anche se per assurdo queste
discariche venissero trovate, ormai non è più possibile modificare un
territorio così grande: i danni alle falde acquifere sono stati fatti". La
scelta è ricaduta sulla Svizzera perché "ho sempre creduto che fosse una
nazione dotata di un alto senso civico e alta responsabilità. In particolare,
la nostra richiesta di asilo riguarda il Canton Ticino, perché si parla
l'italiano". L'emergenza rifiuti in Campania Tgcom 04/02/2008Ryanair, spot
sui rifiuti 04/02/2008Rifiuti, ancora decine di roghi 02/02/2008Rifiuti,
"Nessun pericolo salute" 31/01/2008Rifiuti, secondo avvertimento Ue
31/01/2008Rifiuti, blocchi nel Napoletano 29/01/2008Rifiuti, scontri a
Marigliano 28/01/2008Rifiuti, Grillo organizza M-day 28/01/2008Rifiuti, aprono
discariche e siti 25/01/2008Rifiuti, nuovo ultimatum della Ue
25/01/2008Rifiuti, nuove proteste a Benevento 23/01/2008Rifiuti, operazione Cc
a Napoli 22/01/2008Rifiuti, ancora proteste a Napoli 19/01/2008Rifiuti:class="hilite">a Napoli prima class="term">class class="term">action 18/01/2008Rifiuti, presidio
al porto Cagliari 17/01/2008Rifiuti, secondo richiamo da Europa
15/01/2008Rifiuti, entra in azione l'esercito 14/01/2008Rifiuti, "serve
soluzione radicale" 13/01/2008Rifiuti, proteste in tutta Italia
13/01/2008Rifiuti, chiedono asilo in Svizzera 12/01/2008Prodi:Vergogna i
rifiuti all'estero 11/01/2008Rifiuti, l'esercito entra in azione
10/01/2008Milano, dai rifiuti energia pulita 10/01/2008Rifiuti,squadre
intervento a Napoli 09/01/2008Rifiuti,assalto ai vigili del fuoco
08/01/2008Rifiuti,ancora guerriglia a Pianura 07/01/2008Rifiuti, situazione in
tempo reale 06/01/2008Rifiuti,continua presidio a Pianura 05/01/2008Rifiuti, a
Pianura ancora scontri 04/01/2008Crisi rifiuti, "presidio va avanti"
04/01/2008A Napoli è emergenza rifiuti 03/01/2008Napoli,continua l'emergenza
rifiuti 02/01/2008Rifiuti Napoli, protesta a Pianura 28/12/2007Rifiuti, resta
emergenza a Napoli 26/12/2007Rifiuti, ridotti i disagi a Napoli
25/12/2007Rifiuti, raccolta record a Napoli 24/12/2007Napoli, piano rifiuti
straordinario Invia ad un amico.
( da "Padania, La" del
06-02-2008)
Argomenti: Class Action
E si pensa a una class="term">class class="term">action
Montezemolo: sì alla moratoria Anche Confindustria e il suo presidente si
schierano con Malpensa dopo che in questa direzione si erano già espresse la
totalità degli imprenditori lombardi e delle associazioni di categoria locali.
Luca Cordero di Montezemolo, lasciate per un attimo da parte le tentazioni
politiche, ha trattato il tema che interessa buona parte degli associati al suo
sodalizio chiedendo una moratoria di due anni per lo scalo lombardo nell ambito
della trattativa tra Alitalia e Air France. "Ribadiamo con chiarezza, con
forza, quella che è la nostra posizione e che del resto il vicepresidente per
le infrastrutture Emma Marcegaglia ha detto, - ha spiegato Montezemolo -
dobbiamo guardare all area del paese che rappresenta la punta di diamante dell
economia italiana, della produzione, del commercio e dell
internazionalizzazione che è il Nord Italia. Chiediamo una moratoria di almeno
due anni per Malpensa perchè sarebbe inaccettabile qualsiasi ipotesi
diversa". Il leader degli industriali ha parlato a margine dei lavori
della Prima Conferenza Nazionale dei Servizi Innovativi e Tecnologici, tenutasi
nell affollato auditorium dell Assolombarda a Milano. All incontro (il tema era
incentrato sull "Italia che fa correre l Italia") sono intervenuti il
sindaco di Milano Letizia Moratti con un intervento registrato, il Ministro
Bersani, Diana Bracco, leader di Assolombarda, il presidente dell Antitrust
Antonio Catricalà, il governatore Formigoni, Nando Pagnoncelli e l economista
Nicola Rossi. Durante la conferenza si è tenuta una tavola rotonda, moderata da
Enrico Cisnetto, a cui hanno partecipato alcuni rappresentanti delle
federazioni dei servizi. "Chi ha responsabilità di governo deve
confrontarsi con la priorità nazionale della crescita economica - ha spiegato
Alberto Tripi, presidente di Confindustria Servizi Innovativi e Tecnologici -
ma essendo consapevole che è strettamente legata all innovazione". Tripi
ha poi elencato i numeri di un settore in espansione (un milione di imprese e
2,class="hilite">5 milioni di addetti) e
ha lanciato una minaccia al governo: una class="term">class class="term">action
contro la pubblica amministrazione che non paga i propri fornitori. "Chi
di class="term">class
class="term">action ferisce, di class="term">class class="term">action perisce", ha
ironizzato Montezemolo, ricordando gli scontri sul tema con il Governo. I. I.
[Data pubblicazione: 05/02/2008].
( da "Opinione, L'" del
06-02-2008)
Argomenti: Class Action
Oggi è Mer, 06 Feb 2008 Edizione 25 del
06-02-2008 Udc Il partito che diventa uno spezzatino di Il Centrista Molti
dubitavano che l'impresa sarebbe riuscita. Invece la segreteria Cesa si
ritrova, in meno di un anno, con un Udc uno spezzatino. Dopo Baccini e Tabacci
anche Giovanardi si congeda. Alla base di ambedue queste scelte stanno, per la
seconda, gli strappi dalla CdL, dall'altro il rifiuto del disegno congressuale
per un centro moderato nel centrodestra ma capace di sedurre quanti nel PD non
sono disposti all'inchino cinese alla politica del sì ma anche di Veltroni.
Alla segreteria politica è così riuscito di vaporizzare un partito uscito
rafforzato dalle elezioni. Un partito con il 5% dei voti ed un trend verso l'8
%, grazie anche all'azione di governo dei suoi ministri, dei quali, due su tre,
erano, guarda caso, Baccini e Giovanardi. Queste scissioni non sottendono
politiche contrapposte. Baccini non lascia per andare a sinistra, ancorché
qualcuno abbia interesse a farlo credere. E ci sarebbe da stupirsi se
Giovanardi avesse lasciato per andare tout court in Forza Italia. No, queste
scissioni manifestano l'insofferenza del 50% dell'Udc per una gestione
mandarina della linea politica. Per la richiesta di adesione fideistica al
messianismo politico del suo vertice. Questa doppia scissione riempie di
amarezza e rimpianto. Amarezza per un divorzio che si tenta di addebitare a chi
meno lo voleva, ma è atto di dignità politica per l'ondivaga imperscrutabilità
del disegno politico del partito. Fino al congresso, e nel congresso, gli
slogan erano stati: pari dignità nell'alleanza di centrodestra, concorso nella
scelta del leader per le prossime elezioni; necessità di una grande forza moderata
di centro. Ma è bastato che all'orizzonte si intravedesse la competizione
elettorale per far vacillare ogni convinzione su questi concetti-programma.
Sarebbe bastato convocare gli organi consigliari, meglio il congresso, per
confrontarsi. Perché la discussione induce all'uso dell'opposto nella
interpretazione degli altri, costringendo chi parla a pensare a se stesso con
il Lui anziché con l'Io. E' il dialogo che è mancato nell'Udc. E l'opzione è
stata il leaderismo e, per il dissenso, l'accusa di abbandono per presunto
interesse politico personale. Ma queste scissioni riempiono anche rimpianto per
l'occasione sprecata. Quella di muovere l'Udc a superarsi, senza negarsi, in un
partito di avanguardia politica, sociale ed economica. Nel partito dei moderati,
coscienza critica del centrodestra. Nel partito di chi
chiede calma per coltivare le proprie ambizioni di successo individuale e
ritiene la prosperità collettiva condizione indispensabile per questo successo. Nel partito di
chi crede che la famiglia sia il cuore della società, nel partito che è
contrario all'emancipazione della Società dai valori ed è radicato nei simboli
di unità collettiva espressi dalle istituzioni. Ironia della sorte con questa
doppia scissione il vertice Udc da corpo al peggiore incubo. Quello
accreditato, a torto, tra le mire del suo alleato più grande: la consunzione
dell'Udc in forza Italia. E' stato anche peggio e forse ci vorrebbe un bagno di
umiltà collettiva.
( da "Virgilio Notizie" del
06-02-2008)
Argomenti: Class Action
06-02-2008 15:06 (ASCA) - Roma, 6 feb - Strano
destino, quello di Franco Marini, a Palazzo Madama. Eletto presidente del
Senato il 29 aprile 2006 tra l'infuriare delle polemiche contro la sinistra che
faceva man bassa di tutte le alte cariche dello Stato (la spunto' alla terza
votazione, battendo per 165 voti a 156, Giulio Andreotti, candidato sostenuto
dall'opposizione), termina il suo percorso come ''uomo del dialogo e della
mediazione'', addirittura indicato dalla stessa Cdl come papabile per la
presidenza del Senato anche in una legislatura a prevalenza di centrodestra. Un
riconoscimento, quest'ultimo, del ruolo di grande mediatore e tessitore del
dialogo, giocato lungo tutto il percorso del suo mandato, con realismo e in
perfetto ossequio a quanto promesso nel suo discorso di insediamento: ''Sono
stato eletto dalla maggioranza politica che ha vinto le elezioni - disse allora
- ma saro' il presidente di tutto il Senato, con grande attenzione e rispetto
delle prerogative della maggioranza e dell'opposizione, in rispetto della
democrazia popolare''. ''Non voglio evocare intese che non ci sono - aggiunse
anche - ma richiamare un grande senso di responsabilita' e la ricerca di un
impegno comune alla risoluzione dei problemi. Dobbiamo operare insieme per il
bene comune della nostra Patria''. Marini ha mantenuto la sua promessa,
assicurando sempre il massimo ascolto. E ha dovuto dare dimostrazione delle sue
doti non solo nel gestire e fronteggiare la naturale contrapposizione politica
tra maggioranza ed opposizione, ma anche nel dipanare le complesse situazioni
di strappo all'interno della coalizione di governo. Nata con il ''peccato
originale'' di una maggioranza numericamente sul filo - quella del Senato -,
dove anche lo spostamento di un solo voto poteva fare la differenza, ha dovuto
subito confontarsi con situazioni complesse. Come quella del ruolo dei senatori
a vita, molto spesso (troppo spesso per la Cdl) dirimenti nei voti anche di
fiducia al governo e non solo per i provvedimenti piu' importanti, come ad
esempio la finanziaria. Un vero e proprio 'stillicidio' di polemiche e di
'conta' delle teste, con contorno di proteste plateali dalla Cdl, dai fischi a
Carlo Azeglio Ciampi, alle offese a Rita Levi Montalcini. D'altra parte le
profonde divisioni nella maggioranza sono immediatamente emerse deflagranti,
proprio per l'esiguita' del margine della maggioranza a Palazzo Madama,
segnando di fatto tutto il percorso del lavoro al Senato, che si e'
caratterizzato da subito come luogo topico per la legislatura e per il governo.
Gli sbandamenti non tardano certo ad evidenziarsi, basti ricordare la nomina a
presidente della commissione Difesa del Senato di Sergio De Gregorio, grazie al
voto dei senatori Cdl. Eletto nelle fila dell'Idv, De Gregorio 'sfila' del
tutto a sopresa la poltrona al vertice dell'importante commissione alla
senatrice Prc, Lidia Menapace e si aggiudica il primato assoluto nei numerosi
'distinguo' politici che seguirono. Dapprima rivendicando la propria
indipendenza, infine schierandosi apertamente con la Cdl. Nella topografia
delle divisioni all'interno dell'Unione al Senato non si puo' non ricordare il
primo strappo dei teodem, sui Dico. La miccia si accende con la finanziaria
2007. Un emendamento allarga la detassazione sull'eredita' per i familiari e
include anche i conviventi. Un modo surrettizio per introdurre l'istituto
dell'unione civile (di piu', magari anche i matrimoni gay, sulla scia di
Zapatero in Spagna) nel nostro ordinamento, tuona l'area cattolica della
maggioranza. Inutile ogni tentativo di aggiustamento, poi, dopo una verifica
con Prodi, l'intesa: via la norma in finanziaria e impegno per presentare in
''tempi strettissimi'', entro gennaio 2007, un ddl sulle unioni civili,
comprese quelle tra omosessuali. Come andra' a finire e' noto. Il consiglio dei
ministri l'8 febbraio 2007 vara i Dico (diritti e doveri delle persone
stabilmente conviventi) redatti dai ministri della Famiglia, Rosy Bindi e delle
Pari opportunita', Barbara Pollastrini. Il ddl approdato in commissione
Giustizia del Senato viene ''bersagliato'' da ogni lato (dal centro come dalla
sinistra, per non parlare del centrodestra) e il 10 luglio i Dico cedono
mestamente il passo ai Cus (contratti di unione solidale, a firma di Cesare
Salvi di Sinistra Democratica), molto piu' ''soft'' dei precedenti e
giuridicamente meno attaccabili. Il ddl viene approvato dalla commissione alla
fine di novembre, senza riuscire pero' ad arrivare alla discussione in Aula. Ma
la polemica e le divisioni piu' forti esplodono in politica estera. E' su
questo campo che lo stesso governo inciampa, prima andando 'sotto' con il si'
alla mozione Cdl sull'allargamento della base Usa di Vicenza, poi con lo smacco
a D'Alema, la cui comunicazione al Senato viene bocciata (158 si', 136 no e 24
astenuti, che qui valgono voto contrario) costringendo Prodi a recarsi da
Napolitano. E' la fine di febbraio 2007 e il Capo dello Stato - trattandosi di
una bocciatura si' ma di una mozione -, invita Prodi a ripresentarsi in
Parlamento per la fiducia, che il premier ottiene. Nei voti per il
rifinanziamento delle missioni in Afghanistan si evidenziano i dissensi della
sinistra massimalista, in particolare dei senatori Franco Turigliatto e Fosco
Giannini (Prc), Fernando Rossi (Pdci), dei Verdi Paolo Bulgarelli e Giampaolo
Silvestri, come pure della senatrice Idv, Franca Rame. Nel marzo 2007 lo
strappo si consuma: Turigliatto e Rossi a differenza degli altri non 'rientrano
nei ranghi' e confluiscono (sanzionati dai rispettivi partiti) nel gruppo
Misto. Restera' Sinistra critica il primo, Movimento politico dei consumatori
il secondo. Entrambi ancora nell'Unione pero' con 'mani libere' nei confronti
del governo. Altro teatro di forte dialettica (per non dire apertamente di
scontro e di confronto) e' la riforma dell'ordinamento giudiziario del ministro
Mastella, approvata a fine luglio 2006 e che abroga la riforma Castelli. E' in
questa occasione che si distinguono per la prima volta le posizioni di Roberto
Manzione e Willer Bordon che successivamente si consolideranno al momento della
costituzione del Pd. I due rianimeranno Unione democratica, formazione che
inizialmente resta nell'Ulivo ma in posizione critica al nascente Partito
democratico. I loro voti resteranno tra quelli sempre in predicato di verifica.
Basti pensare alla battaglia nella finanziaria 2008 sui loro emendamenti sulla class="term">class class="term">action e per il dimezzamento dei
componenti dell'esecutivo. E' proprio la finanziaria 2008, e insieme il
protocollo sul welfare, che sancisce la frattura con la maggioranza di Lamberto
Dini (gia' profilatasi con i voti sulla politica estera) a cui si affiancano i
senatori Natale D'Amico e Giuseppe Scalera, che insieme costituiscono Ld, il
movimento dei liberaldemocratici, il primo ottobre 2007. Dal momento della sua
fondazione la formazione liberaldemocratica si tira fuori dal governo e si
dichiara libera di votare, decidendo ''di volta in volta''. Dini votera' la
finanziaria, ma annunciando che ''e' l'ultima volta''; elenca i 7 punti che
ritiene fondamentali tanto per la ripresa del Paese quanto per l'appoggio al
governo Prodi e si rivelera' determinante per la caduta del governo, sebbene al
momento della fiducia a Prodi al Senato Ld registrera' il 'no' di Dini,
l'astensione di Scalera e il voto favorevole di D'Amico. Nuovamente
protagonista delle lacerazioni interne alla maggioranza e in particolare al Pd,
la guerra mossa dai teodem, affiancati peraltro da molti cattolici, l'Udeur
Mastella in testa, al decreto legge sulla sicurezza, varato dal consiglio dei
ministri in seguito alla barbara uccisione a Roma di una donna, Giovanna
Reggiani, ad opera di un clandestino romeno, denunciato peraltro da una nomade
conterranea all'omicida. Siamo ai primi di dicembre (il decreto viene approvato
il 6) ed il 'nodo' che scatena la senatrice Paola Binetti, e' l'introduzione
nel dl di una norma anti-omofobica e contro le discriminazioni non solo
razziali ma anche sessuali, fortemente voluta dalla sinistra. Solo grazie
all'impegno formale del governo di modificare il decreto nel passaggio alla
Camera il provvedimento sara' approvato dal Senato con un voto di fiducia. Ma
la Binetti, dopo aver invocato la discesa dello Spirito Santo in Aula, vota
contro la fiducia (insieme a lei ancora Turigliatto e il senatore a vita Giulio
Andreotti) ed a favore del decreto (Turigliatto insiste invece con il no,
astenuto Andreotti). Il decreto 'morira'' pochi giorni dopo, alla Camera, che
decide di lasciarlo semplicemente decadere per un incredibile quanto
macroscopico errore proprio nella norma anti-omofobica, nel riferimento
corretto al Trattato di Amsterdam, ma sbagliato nell'articolo, il 13 invece che
il 2 comma 7. Gli ultimi atti, relativi alla vicenda Mastella che annuncia
l'appoggio esterno al governo e subito dopo il ritiro dalla maggioranza, sono
insomma solo gli ultimi strascichi delle lacerazioni e degli sfrangiamenti
precedenti. Nel corso della legislatura il governo chiedera' al Senato 9 volte
la fiducia su altrettanti provvedimenti, a cominciare dalla conversione del
decreto per lo spacchettamento dei ministeri, approvato il 4 luglio 2006. La
fiducia venne votata quindi per due decreti fiscali (adeguamento alle
disposizioni Ue e quello che introdusse il bonus per le pensioni basse), sulla
partecipazione italiana alle missioni internazionali, sul decreto
liberalizzazioni, sul decreto sicurezza, sul protocollo welfare e per il via
libera della finanziaria 2007, oltre a quello definitivo della finanziaria
2008.
( da "Asca" del
06-02-2008)
Argomenti: Class Action
(ASCA) - Roma, 6 feb - Strano destino,
quello di Franco Marini, a Palazzo Madama. Eletto presidente del Senato il 29 aprile
2006 tra l'infuriare delle polemiche contro la sinistra che faceva man bassa di
tutte le alte cariche dello Stato (la spunto' alla terza votazione, battendo
per 165 voti a 156, Giulio Andreotti, candidato sostenuto dall'opposizione),
termina il suo percorso come ''uomo del dialogo e della mediazione'',
addirittura indicato dalla stessa Cdl come papabile per la presidenza del
Senato anche in una legislatura a prevalenza di centrodestra. Un
riconoscimento, quest'ultimo, del ruolo di grande mediatore e tessitore del
dialogo, giocato lungo tutto il percorso del suo mandato, con realismo e in
perfetto ossequio a quanto promesso nel suo discorso di insediamento: ''Sono
stato eletto dalla maggioranza politica che ha vinto le elezioni - disse allora
- ma saro' il presidente di tutto il Senato, con grande attenzione e rispetto
delle prerogative della maggioranza e dell'opposizione, in rispetto della
democrazia popolare''. ''Non voglio evocare intese che non ci sono - aggiunse
anche - ma richiamare un grande senso di responsabilita' e la ricerca di un
impegno comune alla risoluzione dei problemi. Dobbiamo operare insieme per il
bene comune della nostra Patria''. Marini ha mantenuto la sua promessa,
assicurando sempre il massimo ascolto. E ha dovuto dare dimostrazione delle sue
doti non solo nel gestire e fronteggiare la naturale contrapposizione politica
tra maggioranza ed opposizione, ma anche nel dipanare le complesse situazioni
di strappo all'interno della coalizione di governo. Nata con il ''peccato
originale'' di una maggioranza numericamente sul filo - quella del Senato -,
dove anche lo spostamento di un solo voto poteva fare la differenza, ha dovuto
subito confontarsi con situazioni complesse. Come quella del ruolo dei senatori
a vita, molto spesso (troppo spesso per la Cdl) dirimenti nei voti anche di
fiducia al governo e non solo per i provvedimenti piu' importanti, come ad
esempio la finanziaria. Un vero e proprio 'stillicidio' di polemiche e di
'conta' delle teste, con contorno di proteste plateali dalla Cdl, dai fischi a
Carlo Azeglio Ciampi, alle offese a Rita Levi Montalcini. D'altra parte le
profonde divisioni nella maggioranza sono immediatamente emerse deflagranti,
proprio per l'esiguita' del margine della maggioranza a Palazzo Madama,
segnando di fatto tutto il percorso del lavoro al Senato, che si e'
caratterizzato da subito come luogo topico per la legislatura e per il governo.
Gli sbandamenti non tardano certo ad evidenziarsi, basti ricordare la nomina a
presidente della commissione Difesa del Senato di Sergio De Gregorio, grazie al
voto dei senatori Cdl. Eletto nelle fila dell'Idv, De Gregorio 'sfila' del
tutto a sopresa la poltrona al vertice dell'importante commissione alla
senatrice Prc, Lidia Menapace e si aggiudica il primato assoluto nei numerosi
'distinguo' politici che seguirono. Dapprima rivendicando la propria
indipendenza, infine schierandosi apertamente con la Cdl. Nella topografia
delle divisioni all'interno dell'Unione al Senato non si puo' non ricordare il
primo strappo dei teodem, sui Dico. La miccia si accende con la finanziaria
2007. Un emendamento allarga la detassazione sull'eredita' per i familiari e
include anche i conviventi. Un modo surrettizio per introdurre l'istituto
dell'unione civile (di piu', magari anche i matrimoni gay, sulla scia di
Zapatero in Spagna) nel nostro ordinamento, tuona l'area cattolica della
maggioranza. Inutile ogni tentativo di aggiustamento, poi, dopo una verifica
con Prodi, l'intesa: via la norma in finanziaria e impegno per presentare in
''tempi strettissimi'', entro gennaio 2007, un ddl sulle unioni civili,
comprese quelle tra omosessuali. Come andra' a finire e' noto. Il consiglio dei
ministri l'8 febbraio 2007 vara i Dico (diritti e doveri delle persone
stabilmente conviventi) redatti dai ministri della Famiglia, Rosy Bindi e delle
Pari opportunita', Barbara Pollastrini. Il ddl approdato in commissione
Giustizia del Senato viene ''bersagliato'' da ogni lato (dal centro come dalla
sinistra, per non parlare del centrodestra) e il 10 luglio i Dico cedono
mestamente il passo ai Cus (contratti di unione solidale, a firma di Cesare
Salvi di Sinistra Democratica), molto piu' ''soft'' dei precedenti e
giuridicamente meno attaccabili. Il ddl viene approvato dalla commissione alla
fine di novembre, senza riuscire pero' ad arrivare alla discussione in Aula. Ma
la polemica e le divisioni piu' forti esplodono in politica estera. E' su
questo campo che lo stesso governo inciampa, prima andando 'sotto' con il si'
alla mozione Cdl sull'allargamento della base Usa di Vicenza, poi con lo smacco
a D'Alema, la cui comunicazione al Senato viene bocciata (158 si', 136 no e 24
astenuti, che qui valgono voto contrario) costringendo Prodi a recarsi da
Napolitano. E' la fine di febbraio 2007 e il Capo dello Stato - trattandosi di
una bocciatura si' ma di una mozione -, invita Prodi a ripresentarsi in
Parlamento per la fiducia, che il premier ottiene. Nei voti per il
rifinanziamento delle missioni in Afghanistan si evidenziano i dissensi della
sinistra massimalista, in particolare dei senatori Franco Turigliatto e Fosco
Giannini (Prc), Fernando Rossi (Pdci), dei Verdi Paolo Bulgarelli e Giampaolo
Silvestri, come pure della senatrice Idv, Franca Rame. Nel marzo 2007 lo
strappo si consuma: Turigliatto e Rossi a differenza degli altri non 'rientrano
nei ranghi' e confluiscono (sanzionati dai rispettivi partiti) nel gruppo
Misto. Restera' Sinistra critica il primo, Movimento politico dei consumatori
il secondo. Entrambi ancora nell'Unione pero' con 'mani libere' nei confronti
del governo. Altro teatro di forte dialettica (per non dire apertamente di
scontro e di confronto) e' la riforma dell'ordinamento giudiziario del ministro
Mastella, approvata a fine luglio 2006 e che abroga la riforma Castelli. E' in
questa occasione che si distinguono per la prima volta le posizioni di Roberto
Manzione e Willer Bordon che successivamente si consolideranno al momento della
costituzione del Pd. I due rianimeranno Unione democratica, formazione che
inizialmente resta nell'Ulivo ma in posizione critica al nascente Partito
democratico. I loro voti resteranno tra quelli sempre in predicato di verifica.
Basti pensare alla battaglia nella finanziaria 2008 sui loro emendamenti sulla class="term">class class="term">action e per il dimezzamento dei
componenti dell'esecutivo. E' proprio la finanziaria 2008, e insieme il
protocollo sul welfare, che sancisce la frattura con la maggioranza di Lamberto
Dini (gia' profilatasi con i voti sulla politica estera) a cui si affiancano i
senatori Natale D'Amico e Giuseppe Scalera, che insieme costituiscono Ld, il
movimento dei liberaldemocratici, il primo ottobre 2007. Dal momento della sua
fondazione la formazione liberaldemocratica si tira fuori dal governo e si
dichiara libera di votare, decidendo ''di volta in volta''. Dini votera' la
finanziaria, ma annunciando che ''e' l'ultima volta''; elenca i 7 punti che
ritiene fondamentali tanto per la ripresa del Paese quanto per l'appoggio al
governo Prodi e si rivelera' determinante per la caduta del governo, sebbene al
momento della fiducia a Prodi al Senato Ld registrera' il 'no' di Dini,
l'astensione di Scalera e il voto favorevole di D'Amico. Nuovamente
protagonista delle lacerazioni interne alla maggioranza e in particolare al Pd,
la guerra mossa dai teodem, affiancati peraltro da molti cattolici, l'Udeur
Mastella in testa, al decreto legge sulla sicurezza, varato dal consiglio dei
ministri in seguito alla barbara uccisione a Roma di una donna, Giovanna
Reggiani, ad opera di un clandestino romeno, denunciato peraltro da una nomade
conterranea all'omicida. Siamo ai primi di dicembre (il decreto viene approvato
il 6) ed il 'nodo' che scatena la senatrice Paola Binetti, e' l'introduzione
nel dl di una norma anti-omofobica e contro le discriminazioni non solo
razziali ma anche sessuali, fortemente voluta dalla sinistra. Solo grazie
all'impegno formale del governo di modificare il decreto nel passaggio alla
Camera il provvedimento sara' approvato dal Senato con un voto di fiducia. Ma
la Binetti, dopo aver invocato la discesa dello Spirito Santo in Aula, vota
contro la fiducia (insieme a lei ancora Turigliatto e il senatore a vita Giulio
Andreotti) ed a favore del decreto (Turigliatto insiste invece con il no,
astenuto Andreotti). Il decreto 'morira'' pochi giorni dopo, alla Camera, che
decide di lasciarlo semplicemente decadere per un incredibile quanto
macroscopico errore proprio nella norma anti-omofobica, nel riferimento
corretto al Trattato di Amsterdam, ma sbagliato nell'articolo, il 13 invece che
il 2 comma 7. Gli ultimi atti, relativi alla vicenda Mastella che annuncia
l'appoggio esterno al governo e subito dopo il ritiro dalla maggioranza, sono
insomma solo gli ultimi strascichi delle lacerazioni e degli sfrangiamenti
precedenti. Nel corso della legislatura il governo chiedera' al Senato 9 volte
la fiducia su altrettanti provvedimenti, a cominciare dalla conversione del
decreto per lo spacchettamento dei ministeri, approvato il 4 luglio 2006. La
fiducia venne votata quindi per due decreti fiscali (adeguamento alle
disposizioni Ue e quello che introdusse il bonus per le pensioni basse), sulla
partecipazione italiana alle missioni internazionali, sul decreto
liberalizzazioni, sul decreto sicurezza, sul protocollo welfare e per il via
libera della finanziaria 2007, oltre a quello definitivo della finanziaria
2008. njb/Gas/alf.
( da "Varesenews" del
06-02-2008)
Argomenti: Class Action
Malpensa - Doppia mossa di Villa Recalcati:
appoggio al ricorso presentato da AirOne e pieno sostegno al nascente comitato
"Viva Malpensa viva" Reguzzoni: "Per difendere Malpensa useremo
tutti gli strumenti" Doppia mossa di Villa Recalcati sullo scacchiere
Malpensa: ieri la giunta provinciale ha deliberato l'adesione della Provincia
di Varese al ricorso presentato da Air One e il pieno sostegno al comitato
"Viva Malpensa viva", che promuoverà azioni giudiziarie nei confronti
del Governo e in difesa dello scalo. "Noi utilizzeremo tutti gli
strumenti legali e tutti gli strumenti di pressione possibili nell'ambito delle
leggi vigenti per difendere il nostro aeroporto e gli interessi della nostra
provincia. Non importa ? ha dichiarato il Presidente della Provincia Marco
Reguzzoni ? se perderemo 99 battaglie in 99 sedi diverse; vinceremo la
centesima. Tutto questo per far capire al Governo che è lotta su tutti i
fronti. Dal 1° aprile Malpensa sarà un aeroporto morto. Noi però non ci
rassegneremo". È proprio Reguzzoni a spiegare l'adesione della
Provincia all'azione legale intrapresa da Air One: "Non significa che
giudico la proposta migliore delle altre. Abbiamo però valutato che questo è
uno strumento tecnico per far saltare l'accordo con i francesi". La giunta
si è poi dichiarata favorevole riguardo l'adesione al nascente comitato
"Viva Malpensa viva", realtà che promuoverà
azioni giudiziarie a tutela degli interessi collettivi. "Noi ? ha
affermato Reguzzoni ? supporteremo questo Comitato, anche mettendo a
disposizione gli uffici della Provincia a Malpensa. Aderiamo anche a questa
iniziativa con lo scopo di promuovere una grande azione di risarcimento danni
nei confronti del Governo e di Alitalia, nei confronti della quale, il
pur importante risarcimento chiesto da Sea (1,25 milioni di euro), potrà
apparire poca cosa. Nei prossimi giorni, insieme ai promotori, valuteremo una
serie di azioni concrete da mettere in campo". Mercoledi 6 Febbraio 2008.