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Il ConsigliO Data Inserimento: 16-11-2006

 

CORRELAZIONI  AL PRESENTE  DOCUMENTO

Il ConsigliO 36. Accendere un mutuo fondiario. Attenzione!

 

 


 

Il ConsigliO 45.

 

Le banche fanno il pieno: a chi chiede un mutuo cercano di imporre

la sottoscrizione di un contratto derivato sui tassi.

 

Di Mauro Novelli – 16-11-2006

 

 

Nel ConsigliO 36 del 14.7.2005 (Accendere un mutuo fondiario. Attenzione!), scrivevamo:


“Le informazioni fornite sui mutui fondiari dal presidente dell’Abi, Maurizio Sella, nella relazione annuale, sono preziose: “Le condizioni molto favorevoli del mercato spingono le famiglie italiane a preferire contratti a tasso variabile: i 4/5 di quelli in essere. Questa quota è ancora più elevata per i nuovi flussi, il 90 per cento dei quali è stato acceso ad un tasso indicizzato a parametri di mercato monetario….. Va da sé che ai vantaggi derivanti dal pagamento di rate di importo contenuto si contrappongono i rischi connessi alla possibile futura risalita dei tassi; di ciò le nostre banche rendono consapevoli i mutuatari”.
Due le informazioni:
1) Almeno l’82 - 85 per cento dei mutui in essere è a tasso variabile, la cui entità della rata è cioè soggetta all’andamento di mercato del parametro sottostante (in genere l’euribor).
2) Le banche hanno avvisato del fatto che se i tassi si muovono nel senso di una crescita, i mutuatari con contratti a tasso variabile dovranno sopportare rate crescenti.”

 

Speravamo che l’uscita di Sella ed la parallela sottolineatura di Fazio (Relazione del governatore del 31-5-2005) sullo stesso dato quantitativo dei mutui avrebbero reso edotte le banche circa i pericoli, per la clientela, di continuare ad erogare mutui fondiari suggerendo l’opzione del tasso variabile. 

Non solo tale “conversione” non c’è stata, ma ad aggravare la situazione si stanno suggerendo mutui a tasso variabile con annesso contratto derivato, contrabbandato per operazione di protezione contro il rischio di aumento del tasso.

 

Il consiglio. Poiché i tassi dovrebbero permanere in tensione per qualche tempo, è opportuno non decidere per il tasso variabile. Si opti, piuttosto, per quei contratti a tassi rivedibili dopo alcuni anni, per poter decidere a ragion veduta quando l’andamento dei mercato è tornato a dinamiche meglio definite.

La raccomandazione. Le banche che dimostrano una inclinazione di bancarelle, tendono a fare il pieno di servizi: “…ti do il mutuo se apri il conto…” era il ricatto classico fino a qualche tempo fa. Ora il gioco si fa più duro: “Ti do il mutuo, che consiglio a tasso variabile…. Ad esso affianchiamo una garanzia contro la crescita dei tassi (il derivato) … così sta in una botte di ferro”.

Non accettate assolutamente di sottoscrivere tali tipi di contratto che, per altro, non vengono proposti per mutui a tassi rivedibili o fissi. Fatevi fornire, però, il testo del contratto derivato che intendono farci firmare e fate presente all’addetto bancario che denuncerete il fatto scrivendo una lettera a:

-        Presidente della banca, all’indirizzo della sede legale, al quale chiedere se è a conoscenza della proposta che un loro impiegato fa a

clientela privata che richiede un mutuo fondiario.

-        All’Ufficio vigilanza Bankitalia – Via Nazionale, 91 – 00184 Roma (per conoscenza)

-        Al Ministero dell’Economia/CICR – Via XX Settembre, 97 – 00187 Roma (per conoscenza)

-        All’Adusbef – Via Farini, 62 – 00185 Roma (per conoscenza)

 

ATTENZIONE. E’ chiaro che, con tale nostra iniziativa,  la vicenda va a complicarsi. Per questo è opportuno informarsi sempre prima di inoltrare la domanda di mutuo, se l’erogazione è subordinata all’apertura di un conto, alla sottoscrizione di polizze vita, alla accettazione di sottoscrivere contratti derivati su tassi ecc.