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DAL  29-12-2007 AL 3-1-2008


 

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ARCHIVIO  DEL DOSSIER DAL 29 DICEMBRE 2007 AL 3 GENNAIO 2008

 

 

Articoli dal 1° al 3 gennaio 2008

Articoli del 31 dicembre 2007

Articoli del 30 dicembre 2007

Articoli del 29 dicembre 2007

 

 

ARTICOLI DAL 1° AL 3 GENNAIO 2007

 

Alitalia perde 3% dopo rialzo fine anno su scelta Air France ( da "Reuters Italia" del 02-01-2008)

Alitalia, Sircana: la decisione ultima spetta al governo ( da "AudioNews.it" del 02-01-2008)

ALITALIA: V.CAPOGRUPPO CAMERA LEGA E SINDACO NOVARA A GAZEBO MALPENSA ( da "Asca" del 02-01-2008)

Alitalia, governo per ricorso contro legge Lombardia su Malpensa ( da "Reuters Italia" del 02-01-2008)

ALITALIA: FORMIGONI, DA GOVERNO VOLONTA' DISTRUTTIVA CONTRO IL NORD ( da "ADN Kronos" del 02-01-2008)

ALITALIA: FORMIGONI, RICORSO GOVERNO? PROVA DI TOTALE OSTILITA' ( da "Asca" del 02-01-2008)

ALITALIA: RIELLO, IL NORDEST NON SI BATTERA' PER MALPENSA (LIBERO) ( da "Asca" del 03-01-2008)

ALITALIA: PESANTE A PIAZZA AFFARI, -1,10% ( da "ADN Kronos" del 03-01-2008)

ALITALIA: VERTICE ENAC IL 9/01 PER TRASFERIMENTO VOLI MALPENSA ( da "Asca" del 03-01-2008)

ALITALIA: PDCI, ALTOLA' ALLA LEGGE FORMIGONI ( da "ADN Kronos" del 03-01-2008)

Alitalia, dal 9 gennaio incontri su cancellazione voli Malpensa ( da "Reuters Italia" del 03-01-2008)

ALITALIA: DA LUNEDI' BIANCHI INZIERA' ESAME RICORSO LEGGE LOMBARDIA ( da "Asca" del 03-01-2008)

ALITALIA: UP, AIR FRANCE PUO' ESSERE SVOLTA MA SERVE RILANCIO ( da "ADN Kronos" del 03-01-2008)


Articoli

Alitalia perde 3% dopo rialzo fine anno su scelta Air France (sezione: Alitalia 2)

( da "Reuters Italia" del 02-01-2008)

 

MILANO (Reuters) - Alitalia perde il 3% dopo il balzo della scorsa settimana sul via libera alle trattative in esclusiva con AirFrance. Il titolo ha recuperato in modo deciso gli ultimi giorni dello scorso anno, nonostante fosse su quotazioni di gran lunga più elevate rispetto alla valutazione fatta dal potenziale acquirente di 0,35 euro per azione. Il titolo ha andamento volatile. Il giorno delle indiscrezioni sul valore delle offerte, l'azione ha perso quota ma rimanendo ben oltre il livello dei valori indicati. Alle 9,25 il titolo perde il 3,4% a 0,7735 euro.


Alitalia, Sircana: la decisione ultima spetta al governo (sezione: Alitalia 2)

( da "AudioNews.it" del 02-01-2008)

 

12.51 Cronaca il servizio di Nicola De Muro Alitalia, Sircana: la decisione ultima spetta al governo 19.02: La decisione su Alitalia verra' presa sulla base del raffronto dei piani industriali. Lo ha precisato il portavoce di Palazzo Chigi Sircana dopo le polemiche suscitate dalla decisione del Cda di privilegiare Air France nelle trattative per la privatizzazione della compagnia. La parola ultima sulla vendita spetta al governo che decidera' a gennaio.


ALITALIA: V.CAPOGRUPPO CAMERA LEGA E SINDACO NOVARA A GAZEBO MALPENSA (sezione: Alitalia 2)

( da "Asca" del 02-01-2008)

 

(ASCA) - Roma, 2 gen - Il segretario nazionale della Lega Nord Piemonte e vicecapogruppo del Carroccio alla Camera Roberto Cota hanno manifestato questa mattina, insieme al sindaco di Novara Massimo Giordano e al segretario del Carroccio novarese Mauro Franzinelli, al gazebo del quotidiano 'laPadania' allestito all'aeroporto internazionale della Malpensa. ''E' iniziata la battaglia - spiega Cota - oggi e' il nostro quotidiano ad aver cominciato il presidio delll'aeroporto, con una distribuzione straordinaria di copie''. ''Naturalmente - tiene a precisare il segretario del Carroccio piemontese - sono allo studio da parte del Movimento diverse iniziative e, sul fronte piemontese, stiamo lavorando per fare a stretto giro una riunione del Comitato per la difesa di Malpensa''. Red-Cer/sam/lv (Asca).


Alitalia, governo per ricorso contro legge Lombardia su Malpensa (sezione: Alitalia 2

)

( da "Reuters Italia" del 02-01-2008)

ROMA (Reuters) - Il governo sta studiando la possibilità di ricorrere alla Corte costituzionale contro una legge della Lombardia che consente alla Regione di avere un rappresentante nel comitato di coordinamento aeroportuale (Assoclearance), deputato a definire l'assegnazione degli slot aerei. Tale normativa regionale consentirebbe una tutela dell'aeroporto di Malpensa a fronte della decisione di Alitalia di sopprimere a breve la maggior parte delle rotte intercontinentali dall'aeroporto milanese a vantaggio dello scalo romano di Fiumicino. "C'è questa ipotesi, anche se i tempi non sono brevi", ha detto una fonte del ministero dei Trasporti riferendosi alla possibilità del ricorso governativo. Fra le motivazioni, quella di impedire un proliferare di normative locali sulla materia, e una legata al fatto che la normativa europea non prevede la presenza delle Regioni in Assoclearance. Sia il governo sia Alitalia hanno aperto un canale preferenziale con Air France-Klm per la cessione del 49,9% della compagnia aerea in mano al Tesoro. La scelta per il gruppo franco-olandese non è gradita dalla Regione Lombardia poiché prevede un ridimensionamento della Malpensa a vantaggio di Fiumicino.

 

ALITALIA: FORMIGONI, DA GOVERNO VOLONTA' DISTRUTTIVA CONTRO IL NORD (sezione: Alitalia 2)

( da "ADN Kronos" del 02-01-2008)

Ascolta la notizia commenta 0 vota 0 tutte le notizie di ECONOMIA Milano, 2 gen. - (Adnkronos) - "Il Governo vuole impugnare la nostra legge bipartisan sul sistema aeroportuale? E' l'ennesima dimostrazione di una volonta' preconcetta e distruttiva contro la Lombardia e contro il Nord". Lo affermano il presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni, e l'assessore alle Infrastrutture e Mobilita', Raffaele Cattaneo, alla notizia trapelata dal ministero dei Trasporti. "La nostra legge - insistono Formigoni e Cattaneo - attua quanto prevede il Titolo quinto della Costituzione, per il quale porti e aeroporti civili costituiscono materia concorrente, in cui cioe' devono avere voce in capitolo sia lo Stato che le Regioni. La legge lombarda e' rispettosissima delle prerogative di ciascuna di queste istituzioni e quindi non c'e' alcun motivo di contesa davanti alla Corte".

 

ALITALIA: FORMIGONI, RICORSO GOVERNO? PROVA DI TOTALE OSTILITA' (sezione: Alitalia 2)

( da "Asca" del 02-01-2008)

(ASCA) - Milano, 2 gen - ''Il Governo vuole impugnare la nostra legge bipartisan sul sistema aeroportuale? E' l'ennesima dimostrazione di una volonta' preconcetta e distruttiva contro la Lombardia e contro il Nord''. Secca la dichiarazione congiunta del presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni e dell'assessore alle Infrastrutture e Mobilita', Raffaele Cattaneo, in merito alle indiscrezioni di stampa secondo le quali il governo starebbe studiando la possibilita' di fare ricorso contro la legge regionale sul trasporto aereo approvata dalla Lombardia. ''La nostra legge - insistono Formigoni e Cattaneo - attua quanto prevede il Titolo V della Costituzione, per il quale porti e aeroporti civili costituiscono materia concorrente, in cui cioe' devono avere voce in capitolo sia lo Stato che le Regioni. La legge lombarda e' rispettosissima delle prerogative di ciascuna di queste istituzioni e quindi non c'e' alcun motivo di contesa davanti alla Corte. Se il Governo la impugnera' si mostrera' nemico della stessa Costituzione. Sara' solo una volonta' di dilazionare i tempi per impedire che la Lombardia legiferi e intervenga nel momento crucialissimo in cui Air France vuole prendere possesso dell'Italia e distruggere Malpensa''. E non e' affatto vero che le normative europee escludano le Regioni dalle decisioni sugli slot. ''Le norme europee - continua la dichiarazione - sono espressamente rivolte agli Stati membri, questo e' ovvio, per disciplinare i criteri con cui slot e diritti aeroportuali devono essere decisi. Tocca a ogni Stato membro organizzare il processo decisionale di sua competenza. Dopo il varo di quelle norme europee l'Italia, nel 2001, ha riformato la Costituzione ed ha legittimato le Regioni ad avere un ruolo in questa materia. Le Regioni non possono non essere coinvolte. La verita' e' che il Governo ha preso decisioni disastrose per Malpensa e vuole addirittura impedirci di intervenire a difesa dei nostri aeroporti''. res-muz/mcc/ss (Asca).

 

ALITALIA: RIELLO, IL NORDEST NON SI BATTERA' PER MALPENSA (LIBERO) (sezione: Alitalia 2)

( da "Asca" del 03-01-2008)

(ASCA) - Roma, 3 gen - ''Il Nordest non si battera' per Malpensa''. Andrea Riello, titola oggi LiberoMercato, pubblicando un'intervista del presidente della Confindustria del Veneto, ''gela i 'cugini' lombardi'' sulla difesa dello scalo milanese dopo la decisione del Governo di avviare trattative in esclusiva con Air France per la privatizzazione dell'Alitalia. ''Gli imprenditori veneti - specifica Riello - non si mobiliteranno in difesa di Malpensa. Alitalia e il ridimensionamento dello scalo sono certamente temi che ci preoccupano, ma il nodo Malpensa credo sia soltanto una questione territoriale. Una battaglia giusta ma anche una questione su cui gli imprenditori veneti, gia' presi dai loro problemi, non debbano intervenire''. sen/cam/lv.

 

ALITALIA: PESANTE A PIAZZA AFFARI, -1,10% (sezione: Alitalia 2)

( da "ADN Kronos" del 03-01-2008)

Ascolta la notizia commenta 0 vota 0 tutte le notizie di FINANZA Milano, 3 gen. - (Adnkronos) - Avvio di seduta in territorio negativo per Alitalia. Il titolo dell'ex compagnia di bandiera, dopo la seduta altalenante di ieri, perde l'1,10% a 0,79 euro. Nella media gli scambi: i titoli finora passati di mano sono 2,3 milioni contro una media giornaliera di 18,8 mln.

 

ALITALIA: VERTICE ENAC IL 9/01 PER TRASFERIMENTO VOLI MALPENSA (sezione: Alitalia 2)

( da "Asca" del 03-01-2008)

(ASCA) - Roma, 3 gen - L'Enac, il 9 gennaio prossimo dara' il via al primo di una serie di incontri per discutere in merito alle problematiche che verranno originate ''dal previsto trasferimento di un cospicuo numero di voli dall'aeroporto di Malpensa a quello di Fiumicino''. Lo comunica l'ente, specificando che alla riunione sono stati convocati i vertici di Adr, Sea, Alitalia ed altri vettori. ''L'incontro - prosegue la nota - e' il primo di un ciclo che si concludera' affrontando le questioni inerenti la programmazione del traffico aereo nella stagione estiva; cio' per garantire la massima efficienza del settore nel periodo di maggior traffico''. Le conclusioni della serie di riunioni verranno rese note a tutti gli operatori del trasporto aereo in un incontro che verra' successivamente programmato. com-sen/sam/lv.

 

ALITALIA: PDCI, ALTOLA' ALLA LEGGE FORMIGONI (sezione: Alitalia 2)

( da "ADN Kronos" del 03-01-2008)

DA GOVERNO ATTO OPPORTUNO ascolta la notizia leggi i commenti commenta 1 vota 1 tutte le notizie di ECONOMIA Roma, 3 gen.(Adnkronos) - ''Quello del Governo e' un atto inevitabile ed opportuno. Intanto stiamo pagando tutti il fallimento della politica di Formigoni e della Lega su Malpensa''. Lo dichiara la senatrice Maria Pellegatta del Gruppo Verdi-Pdci, commentando la notizia secondo la quale l'esecutivo si appresterebbe ad avanzare ricorso alla Corte costituzionale per chiedere l'annullamento della legge recentemente approvata dalla Regione Lombardia sul trasporto aereo. ''Essa - prosegue l'esponente del Pdci- introduce una giungla di competenze ed e' in aperto contrasto con la normativa nazionale ed europea. Inoltre non accresce le competenze della Regione in materia di programmazione aeroportuale. Lo scopo di Formigoni e' di accentuare i conflitti tra Stato e Regione, determinando sprechi, perdite di tempo e accentuando i localismi. Tutti motivi che sono all'origine dell'attuale crisi di Malpensa''.

 

Alitalia, dal 9 gennaio incontri su cancellazione voli Malpensa (sezione: Alitalia 2)

( da "Reuters Italia" del 03-01-2008)

ROMA (Reuters) - A partire da mercoledì prossimo, 9 gennaio, l'Enac (Ente nazionale perl'aviazione civile) avvierà una serie di incontri per discutere le questioni legate al previsto trasferimento di alcuni voli dall'aeroporto di Malpensa a quello di Fiumicino. Lo rende noto un comunicato Enac spiegando che alla riunione sono stati convocati i vertici di Adr, Sea, Alitalia ed altri vettori. Alitalia ha programmato, a partire da marzo, il trasferimento della maggior parte dei voli intercontinentali dell'aeroporto milanese, a quello romano. A tutela di Malpensa è intervenuta anche la Regione Lombardia con una normativa regionale che le consente di avere un proprio rappresentante nel che assegna gli slot. Il governo ha intenzione di ricorrere alla Corte costituzionale contro tale norma. "L'incontro è il primo di un ciclo che si concluderà affrontando le questioni inerenti la programmazione del traffico aereo nella stagione estiva; ciò per garantire la massima efficienza del settore nel periodo di maggior traffico", spiega la nota.

 

ALITALIA: DA LUNEDI' BIANCHI INZIERA' ESAME RICORSO LEGGE LOMBARDIA (sezione: Alitalia 2)

( da "Asca" del 03-01-2008)

(ASCA) - Roma, 3 gen - La possibilita' di un ricorso alla Corte costituzionale contro la legge della regione Lombardia che consente all'ente locale di avere un proprio rappresentante in Assoclearence, il comitato di coordinamento aeroportuale che definisce l'assegnazione degli slot, verra' studiata dal ministro dei Trasporti, Alessandro Bianchi, alla ripresa dei lavori istituzionali, ovvero da lunedi' prossimo. Lo specificano fonti vicine alla situazione, definendo come ''molto probabile'' la possibilita' del ricorso. Il ministero, secondo indiscrezioni trapelate ieri e non smentite, sarebbe intenzionato a contestare alla legge regionale, approvata nel novembre scorso dalla Lombardia per salavaguardare Malpensa nell'ottica della riduzione dei voli decisa dall'Alitalia, la presenza di soggetti legati agli enti locali in Assoclearence prendendo spunto dalla normativa europea. sen/mcc/alf.

 

ALITALIA: UP, AIR FRANCE PUO' ESSERE SVOLTA MA SERVE RILANCIO (sezione: Alitalia 2)

( da "ADN Kronos" del 03-01-2008)

E' GIUNTA L'ORA DEL CONFRONTO DIRETTO E DELLA TRATTATIVA FINALE ascolta la notizia commenta 0 vota 0 tutte le notizie di ECONOMIA Roma, 3 gen. - (Adnkronos) - La soluzione Air France puo' essere "una svolta storica" per Alitalia. A patto pero' che la compagnia francese punti ad "un effettivo rilancio". E' questa la posizione dell'Unione Piloti che chiede chiarezza all'interlocutore transalpino. "Non vi e' dubbio che la soluzione Air France nella annosa crisi di Alitalia potrebbe essere una svolta storica. La Compagnia francese ha le conoscenze, le capacita' industriali e tecniche per rilanciare Alitalia, ma vuole farlo oppure si profila per l'Azienda italiana, e quindi per la parte che ci interessa, cioe' i piloti, un ridimensionamento storico?", si chiede Up.

ALITALIA: PADOA-SCHIOPPA, NESSUN IMPRENDITORE DEL NORD DISPONIBILE ( da "Asca" del 31-12-2007)

ALITALIA: MORATTI, GRAVE CHE GOVERNO SNOBBI IL NORD (IL GIORNALE) ( da "Asca" del 31-12-2007)

ALITALIA: MORATTI, GRAVE CHE GOVERNO SNOBBI IL NORD (IL GIORNALE) ( da "Asca" del 31-12-2007)

Alitalia vittima della politica, dice Padoa a Corriere ( da "Reuters Italia" del 31-12-2007)

LA LEGA PRONTA A SCENDERE IN PIAZZA PER MALPENSA ( da "Agi" del 31-12-2007)

19:02 ALITALIA: REGIONE LOMBARDIA A DI SALVO, NON ABBIAMO AZIONI SEA ( da "Agi" del 31-12-2007)

19:08 ALITALIA: CATTANEO, PROPOSTA MOBILITAZIONE NON CADRA' NEL VUOTO ( da "Agi" del 31-12-2007)

ALITALIA: MARONI CHIEDE A BERTINOTTI DIBATTITO URGENTE A CAMERA ( da "Asca" del 31-12-2007)

COMPIACIMENTO PER LÂ'ORIENTAMENTO SCELTO DAL GOVERN ( da "Windpress" del 31-12-2007)

 

Articoli

ALITALIA: PADOA-SCHIOPPA, NESSUN IMPRENDITORE DEL NORD DISPONIBILE (sezione: Alitalia 2)

( da "Asca" del 31-12-2007)

(ASCA) - Roma, 31 dic - ''Ho sperato che Alitalia venisse acquistata da un consorzio di imprenditori del Nord, soluzione che ho molto caldeggiato. Il fondo Tpg ha cercato un partner del Nord ma senza trovarlo. E' stata una delusione''. Cosi' il ministro dell'Economia, Tommaso Padoa-Schioppa, in una intervista al Corriere della Sera, sottolineando che il problema di Malpensa ''non e' ne' Alitalia ne' Air France: nasce da insufficienti infrastrutture di accesso e proliferazione di aeroporti vicini''. Dopo la decisione del governo che ha dato il via libera alle trattative in esclusiva con Air France, Padoa-Schioppa difende le scelte fatte. ''Abbiamo compiuto un passo importante per risolvere un problema che si trascinava da vent'anni. Troppo a lungo la politica ha sfruttato la situazione dell'Alitalia per il proprio tornaconto. Ora non poteva piu' continuare''. did/mcc/ss.

 

ALITALIA: MORATTI, GRAVE CHE GOVERNO SNOBBI IL NORD (IL GIORNALE) (sezione: Alitalia 2)

( da "Asca" del 31-12-2007)

(ASCA) - Roma, 31 dic - ''Nel Governo c'e' una gravissima sottovalutazione complessiva dei problemi del Nord''. L'accusa e' del sindaco di Milano, Letizia Moratti, che in un'intervista al Giornale, parte dalla vicenda Alitalia per spiegare che l'esecutivo sta snobbando il Nord. ''Il piano di Alitalia - ha detto Moratti - e' assurdo, ridimensiona l'aeroporto che e' collocato li' dove c'e' il mercato, le merci, i biglietti venduti. Malpensa e' l'unico vero hub d'Italia''. Secondo il sindaco, il Governo ''ha la responsabilita' di porre, al potenziale acquirente, vincoli coerenti con la propria politica economica, finanziaria, passeggeri, merci, dei trasporti, del turismo''. Quella di Malpensa, ha sottolineato, ''non e' una questione del Nord, ma un problema politico nazionale''. Moratti va piu' in la', poi, spiegando che si apre una questione settentrionale. ''Basta guardare alla difficolta' di ottenere le infrastrutture necessarie alla nostra economia. Abbiamo avuto 150 milioni di euro solo grazie alla particolare sensibilita' di un ministro come Antonio Di Pietro - ha proseguito - Roma di milioni ne ha avuti 500 e oltre a cio' la deroga del patto di stabilita' per le infrastrutture''. E poi la questione Ici. ''Siamo un Comune virtuoso, eppure il Governo ci penalizza. Nel taglio dell'Ici previsto dal Governo si aumentano le detrazioni ai Comuni che hanno le tasse piu' alte, penalizzando invece quelli che le hanno abbassate''. Anche sulla questione sicurezza Moratti e' critica nei confronti dell'esecutivo. La Finanziaria, ha detto, e' ''deludente. Nessuna risposta al tema della sicurezza, nessun aiuto ai sindaci per opporsi alla criminalita'. Oggi e' questo il vero problema dei cittadini che si sentono insicuri, abbandonati. Ci sono flussi migratori non regolati, prostituzione, grande diffusione di groga per colpa della confusione tra spaccio e consumo - ha sottolineato - E con le idee di ministri come Paolo Ferrero sara' sempre peggio''. Guardando al 2008, il sindaco di Milano chiede al presidente del Consiglio, Romano Prodi, ''un decreto legge sulla sicurezza e poi Malpensa valorizzata, un piano infrastrutture che colmi il deficit del Nord rispetto al centro Sud e un raddoppiato impegno per vincere l'Expo universale del 2015. Una grande occasione per Milano e per l'Italia''. res-muz/mcc/alf (Asca).

 

ALITALIA: MORATTI, GRAVE CHE GOVERNO SNOBBI IL NORD (IL GIORNALE) (sezione: Alitalia 2)

( da "Asca" del 31-12-2007)

(ASCA) - Roma, 31 dic - ''Nel Governo c'e' una gravissima sottovalutazione complessiva dei problemi del Nord''. L'accusa e' del sindaco di Milano, Letizia Moratti, che in un'intervista al Giornale, parte dalla vicenda Alitalia per spiegare che l'esecutivo sta snobbando il Nord. ''Il piano di Alitalia - ha detto Moratti - e' assurdo, ridimensiona l'aeroporto che e' collocato li' dove c'e' il mercato, le merci, i biglietti venduti. Malpensa e' l'unico vero hub d'Italia''. Secondo il sindaco, il Governo ''ha la responsabilita' di porre, al potenziale acquirente, vincoli coerenti con la propria politica economica, finanziaria, passeggeri, merci, dei trasporti, del turismo''. Quella di Malpensa, ha sottolineato, ''non e' una questione del Nord, ma un problema politico nazionale''. Moratti va piu' in la', poi, spiegando che si apre una questione settentrionale. ''Basta guardare alla difficolta' di ottenere le infrastrutture necessarie alla nostra economia. Abbiamo avuto 150 milioni di euro solo grazie alla particolare sensibilita' di un ministro come Antonio Di Pietro - ha proseguito - Roma di milioni ne ha avuti 500 e oltre a cio' la deroga del patto di stabilita' per le infrastrutture''. E poi la questione Ici. ''Siamo un Comune virtuoso, eppure il Governo ci penalizza. Nel taglio dell'Ici previsto dal Governo si aumentano le detrazioni ai Comuni che hanno le tasse piu' alte, penalizzando invece quelli che le hanno abbassate''. Anche sulla questione sicurezza Moratti e' critica nei confronti dell'esecutivo. La Finanziaria, ha detto, e' ''deludente. Nessuna risposta al tema della sicurezza, nessun aiuto ai sindaci per opporsi alla criminalita'. Oggi e' questo il vero problema dei cittadini che si sentono insicuri, abbandonati. Ci sono flussi migratori non regolati, prostituzione, grande diffusione di groga per colpa della confusione tra spaccio e consumo - ha sottolineato - E con le idee di ministri come Paolo Ferrero sara' sempre peggio''. Guardando al 2008, il sindaco di Milano chiede al presidente del Consiglio, Romano Prodi, ''un decreto legge sulla sicurezza e poi Malpensa valorizzata, un piano infrastrutture che colmi il deficit del Nord rispetto al centro Sud e un raddoppiato impegno per vincere l'Expo universale del 2015. Una grande occasione per Milano e per l'Italia''. res-muz/mcc/alf.

 

Alitalia vittima della politica, dice Padoa a Corriere (sezione: Alitalia 2)

( da "Reuters Italia" del 31-12-2007)

ROMA (Reuters) - Alitalia è stata sfruttata dai politici per troppo tempo, ha detto il ministro dell'Economia Tommaso Padoa Schioppa, difendendo la decisione di aprire all'accordo con Air France-KLM. Il governo, che possiede il 49,9% della compagnia di bandiera, ha approvato la scorsa settimana la trattativa esclusiva di Alitalia con Air France-KLM. La decisione ha suscitato le forti proteste dei sindacati e di alcuni politici, soprattutto la Lega Nord, che vogliono che la compagnia rimanga in mani italiane, preferendo all'offerta francese quella di Air One. "Troppo a lungo la politica ha sfruttato la situazione di Alitalia per il proprio tornaconto", ha detto Padoa Schioppa al Corriere della Sera. "Non poteva più continuare". Le proteste di amministratori e politici del Nord non aiutano ad affrontare la vicenda, ha aggiunto il ministro. Padoa Schioppa ha detto di avere sperato che Alitalia fosse comprata da un consorzio di imprenditori del Nord, ma il fondo di private equity TPG -- uno dei primi a farsi avanti per Alitalia -- non ha trovato partner nella regione. "E' stata una delusione", ha aggiunto.

 

LA LEGA PRONTA A SCENDERE IN PIAZZA PER MALPENSA (sezione: Alitalia 2)

( da "Agi" del 31-12-2007)

Agenzia Italia | chi siamo | Contattaci lunedì 31 dicembre 2007 h. 13:34 direttore responsabile: Giuliano De Risi 13:13 > ECOPASS: RUBATI IN EDICOLA MILANO TAGLIANDI ACCESSO IN CENTRO 13:04 > TENTA DI IMPICCARSI PER AMORE: SALVATO DA DUE AMICI A MILANO 13:01 > NASCITE: NEL 2007 A PRATO NATI 3MILA BIMBI, 29, 4% CINESI 12:51 > INCIDENTI: SU FIRENZE-PISA-LIVORNO RIDOTTI QUELLI MORTALI 12:48 > BOTTI: SEQUESTRATI 75 KG NEL MILANESE, DENUNCIATA EDICOLANTE 12:42 > IMPRESE: NEL 2007 BOOM DI 'NASCITE', ROMA E MILANO IN TESTA 12:42 > SALDI: AL VIA A FIRENZE IL 7 GENNAIO 12:12 > ECOPASS: DA MERCOLEDI' AL VIA LA SPERIMENTAZIONE A MILANO 12:12 > ECOPASS: DA MERCOLEDI' AL VIA LA SPERIMENTAZIONE A MILANO (2) 12:04 > QUATTRO INTOSSICATI DA MONOSSIDO RICOVERATI A PADOVA 11:24 > GUIDA IN STATO DI EBBREZZA: 129 DENUNCE NEL 2007 NEL TIGULLIO 11:18 > CAPODANNO: VENEZIA, TUTTO PRONTO PER BACIO DEI SESSANTAMILA 11:15 > CASA: NASCONO A MILANO OSSERVATORIO E AGENZIA PER L'AFFITTO (2) 11:15 > CASA: NASCONO A MILANO OSSERVATORIO E AGENZIA PER L'AFFITTO 10:59 > INQUINAMENTO: ANCORA SUPERATI LIMITI DEL PM10 A PALERMO Rss Feed ALITALIA LA LEGA PRONTA A SCENDERE IN PIAZZA PER MALPENSA >.

 

19:02 ALITALIA: REGIONE LOMBARDIA A DI SALVO, NON ABBIAMO AZIONI SEA (sezione: Alitalia 2)

( da "Agi" del 31-12-2007)

Agenzia Italia | chi siamo | Contattaci lunedì 31 dicembre 2007 h. 13:36 direttore responsabile: Giuliano De Risi 13:35 > CON CIBO PROPRIO IN BAR MILANO: RIPRESO SCATENA RISSA, ARRESTATO 13:13 > ECOPASS: RUBATI IN EDICOLA MILANO TAGLIANDI ACCESSO IN CENTRO 13:04 > TENTA DI IMPICCARSI PER AMORE: SALVATO DA DUE AMICI A MILANO 13:01 > NASCITE: NEL 2007 A PRATO NATI 3MILA BIMBI, 29, 4% CINESI 12:51 > INCIDENTI: SU FIRENZE-PISA-LIVORNO RIDOTTI QUELLI MORTALI 12:48 > BOTTI: SEQUESTRATI 75 KG NEL MILANESE, DENUNCIATA EDICOLANTE 12:42 > IMPRESE: NEL 2007 BOOM DI 'NASCITE', ROMA E MILANO IN TESTA 12:42 > SALDI: AL VIA A FIRENZE IL 7 GENNAIO 12:12 > ECOPASS: DA MERCOLEDI' AL VIA LA SPERIMENTAZIONE A MILANO 12:12 > ECOPASS: DA MERCOLEDI' AL VIA LA SPERIMENTAZIONE A MILANO (2) 12:04 > QUATTRO INTOSSICATI DA MONOSSIDO RICOVERATI A PADOVA 11:24 > GUIDA IN STATO DI EBBREZZA: 129 DENUNCE NEL 2007 NEL TIGULLIO 11:18 > CAPODANNO: VENEZIA, TUTTO PRONTO PER BACIO DEI SESSANTAMILA 11:15 > CASA: NASCONO A MILANO OSSERVATORIO E AGENZIA PER L'AFFITTO (2) 11:15 > CASA: NASCONO A MILANO OSSERVATORIO E AGENZIA PER L'AFFITTO Rss Feed Milano ALITALIA: REGIONE LOMBARDIA A DI SALVO, NON ABBIAMO AZIONI SEA >.

 

19:08 ALITALIA: CATTANEO, PROPOSTA MOBILITAZIONE NON CADRA' NEL VUOTO (sezione: Alitalia 2)

( da "Agi" del 31-12-2007)

Agenzia Italia | chi siamo | Contattaci lunedì 31 dicembre 2007 h. 13:36 direttore responsabile: Giuliano De Risi 13:35 > CON CIBO PROPRIO IN BAR MILANO: RIPRESO SCATENA RISSA, ARRESTATO 13:13 > ECOPASS: RUBATI IN EDICOLA MILANO TAGLIANDI ACCESSO IN CENTRO 13:04 > TENTA DI IMPICCARSI PER AMORE: SALVATO DA DUE AMICI A MILANO 13:01 > NASCITE: NEL 2007 A PRATO NATI 3MILA BIMBI, 29, 4% CINESI 12:51 > INCIDENTI: SU FIRENZE-PISA-LIVORNO RIDOTTI QUELLI MORTALI 12:48 > BOTTI: SEQUESTRATI 75 KG NEL MILANESE, DENUNCIATA EDICOLANTE 12:42 > IMPRESE: NEL 2007 BOOM DI 'NASCITE', ROMA E MILANO IN TESTA 12:42 > SALDI: AL VIA A FIRENZE IL 7 GENNAIO 12:12 > ECOPASS: DA MERCOLEDI' AL VIA LA SPERIMENTAZIONE A MILANO 12:12 > ECOPASS: DA MERCOLEDI' AL VIA LA SPERIMENTAZIONE A MILANO (2) 12:04 > QUATTRO INTOSSICATI DA MONOSSIDO RICOVERATI A PADOVA 11:24 > GUIDA IN STATO DI EBBREZZA: 129 DENUNCE NEL 2007 NEL TIGULLIO 11:18 > CAPODANNO: VENEZIA, TUTTO PRONTO PER BACIO DEI SESSANTAMILA 11:15 > CASA: NASCONO A MILANO OSSERVATORIO E AGENZIA PER L'AFFITTO (2) 11:15 > CASA: NASCONO A MILANO OSSERVATORIO E AGENZIA PER L'AFFITTO Rss Feed Milano ALITALIA: CATTANEO, PROPOSTA MOBILITAZIONE NON CADRA' NEL VUOTO >.

 

ALITALIA: MARONI CHIEDE A BERTINOTTI DIBATTITO URGENTE A CAMERA (sezione: Alitalia 2)

( da "Asca" del 31-12-2007)

(ASCA) - Roma, 31 dic - Il capogruppo della Lega Nord alla Camera, Roberto Maroni, ha inviato una lettera al presidente della Camera, Fausto Bertinotti, nella quale chiede ''di fissare un dibattito urgente alla Camera'' sulla questione Alitalia. ''Caro Presidente - scrive Maroni -, la vendita di Alitalia alla compagnia aerea Air-France (ipotizzata dal Governo) e la conseguente grave penalizzazione dell'aeroporto di Malpensa sono questioni di assoluta rilevanza istituzionale, economica e politica che non possono essere decise in qualche ufficio del Ministero dell'Economia ma richiedono un vero dibattito parlamentare che dia al Governo gli indirizzi necessari e utili per ottenere il risultato voluto (il risanamento di Alitalia) senza correre il rischio di un danno grave e irreparabile all'economia padana''. ''Per questi motivi - prosegue Maroni - Ti chiedo di fissare un dibattito urgente alla Camera (previa conferenza dei Capigruppo) all'immediata riapertura dei lavori, vale a dire a partire dal 7 gennaio. L'urgenza del dibattito e' motivata dall'intenzione del Governo di assumere la decisione definitiva entro il 15 gennaio''. ''Nei prossimi giorni - annuncia Maroni - il Gruppo Lega Nord Padania depositera' una mozione di indirizzo sulla vicenda''. red-leo/leo/lv.

 

COMPIACIMENTO PER LÂ'ORIENTAMENTO SCELTO DAL GOVERN (sezione: Alitalia 2)

( da "Windpress" del 31-12-2007)

29-12-2007 Il Presidente dell'ENAC, Vito Riggio, esprime viva soddisfazione per l'orientamento espresso dal Governo rispetto all'avvio da parte di Alitalia di una trattativa in esclusiva con Air France ? KLM.Si tratta, infatti, di un gruppo industriale di primario rilievo internazionale che certamente contribuirà a favorire il rilancio e lo sviluppo del settore del trasporto aereo. Settore, peraltro, i cui trend di crescita, anche in Italia, sono molto elevati e potrà essere ulteriormente favorito dalla nascita di questo soggetto.

 

Malpensa? Soffocata dal solito campanilismo ( da "Gazzetta di Parma, La" del 30-12-2007)

Economia ( da "Gazzetta di Parma, La" del 30-12-2007)

L'italià resignat ( da "Avui" del 30-12-2007)

COL FIATO SOSPESO ( da "Piccolo di Trieste, Il" del 30-12-2007)

IL CORAGGIO DEL NO ( da "Piccolo di Trieste, Il" del 30-12-2007)

Rosato: opportunità per Ronchi supportare lo scalo di Lubiana ( da "Piccolo di Trieste, Il" del 30-12-2007)

Bossi: in piazza per salvare Malpensa Di fatto sono già stati cancellati i voli con destinazioni a lungo raggio ( da "Piccolo di Trieste, Il" del 30-12-2007)

Lavoro ci fa un paese da Terzo Mondo. Si aggiunga un particolare ignominioso: l'acciaieria ( da "Alto Adige" del 30-12-2007)

Bossi: Per Malpensa faremo le barricate ( da "Giorno, Il (Varese)" del 30-12-2007)

Air France ora accelera ( da "Giornale di Brescia" del 30-12-2007)

Malpensa a rischio La rivolta dei sindaci Fontana: Stati Generali degli enti locali ( da "Giorno, Il (Varese)" del 30-12-2007)

Prodi: Faccio, diversamente sarei già caduto ( da "Giornale di Brescia" del 30-12-2007)

In piazza per Malpensa ( da "Centro, Il" del 30-12-2007) + 3 altre fonti

Bossi: Barricate per la Malpensa La Lega scatenata in difesa dello scalo lombardo e contro il passaggio della compagnia di bandiera a Air France: Siamo pronti a scendere in piazza ( da "Giorno, Il (Sondrio)" del 30-12-2007) + 1 altra fonte

Bossi: Scendiamo in Il leader leghista va all'attacco su Alitalia ( da "Resto del Carlino, Il (Nazionale)" del 30-12-2007)

L'INTERVISTA CLAUDIO BURLANDO, L'EX MINISTRO DEI TRASPORTI CHE INAUGURO' LO SCALO: NON POSSIAMO ABBANDONARLO. 0 Credo ancora nel grande hub del Nord, ma abbiamo ( da "Resto del Carlino, Il (Nazionale)" del 30-12-2007)

L'italianità non è un criterio di mercato: non si può scegliere un partner per A ( da "Resto del Carlino, Il (Nazionale)" del 30-12-2007)

Umberto Bossi attacca duramente il Governo sulla vicenda Alitalia-AirFrance: Siamo pronti a sc ( da "Resto del Carlino, Il (Nazionale)" del 30-12-2007)

IN PIAZZA, COME ai tempi d'oro. Anzi, in aeroporto: è a Malpensa che Um ( da "Resto del Carlino, Il (Nazionale)" del 30-12-2007)

Chiederemo stipendi uguali a quelli francesi ( da "Resto del Carlino, Il (Nazionale)" del 30-12-2007)

RISIKO Le aggregazioni in Italia non sono finite, ma punteremo solo su alleanze. Hera? Non c'è nulla in campo ( da "Resto del Carlino, Il (Nazionale)" del 30-12-2007)

A2A è pronta alla sfida nucleare Il nuovo colosso debutta in Borsa il 2 gennaio. Parla il numero uno, Zuccoli ( da "Resto del Carlino, Il (Nazionale)" del 30-12-2007)

Bossi contro Air France: in piazza per Malpensa ( da "Arena, L'" del 30-12-2007) + 1 altra fonte

Romano e i botti di fine anno ( da "Provincia di Cremona, La" del 30-12-2007)

Bossi: Lega in piazza per Malpensa ( da "Provincia di Cremona, La" del 30-12-2007)

Nuove tariffe Volano i prezzi spinti dal caro-petrolio ( da "Libertà" del 30-12-2007)

Alitalia-Air France, è bufera ( da "AudioNews.it" del 30-12-2007)

ALITALIA: BERSANI, PER NODO MALPENSA RIFLETTERE SU SISTEMA AEROPORTI NORD ( da "ADN Kronos" del 30-12-2007)

 

Articoli DEL 30-12-2007

Malpensa? Soffocata dal solito campanilismo (sezione: Alitalia 2)

( da "Gazzetta di Parma, La" del 30-12-2007)

Opinione Malpensa? Soffocata dal solito campanilismo Quella che dovrebbe essere una seria discussione tecnica sul destino di Alitalia si sta isterilendo in una polemica campanilistica su Malpensa, che naturalmente non tiene in alcun conto i dati elementari del problema. Innanzi tutto, qualunque compagnia aerea concentra la propria attività su un solo hub (persino Iberia non ha tenuto in alcun conto Barcellona), cioè su un solo aeroporto, che funziona da centro di raccolta e smistamento dei passeggeri, non essendo realizzabili collegamenti punto a punto generalizzati, del tipo Brindisi-Amburgo, né duplicazioni dei servizi di terra, come la manutenzione. Ciò è ancor più vero per Alitalia, che da tempo ha ridotto la sua operatività nazionale e internazionale e quindi ha necessità di concentrare tutto il proprio traffico in un solo aeroporto per poter raggiungere coefficienti accettabili di occupazione degli aerei. continua... Per leggere il testo completo dell'articolo, registrati al nuovo "sfogliatore" online.

 

Economia (sezione: Alitalia 2)

( da "Gazzetta di Parma, La" del 30-12-2007)

Economia PRIVATIZZAZIONE L'ANNUNCIO DI PADOA-SCHIOPPA CONTESTATO DA TOTO E FORMIGONI Anche il governo dice sì ad Alitalia-Air France Otto settimane per negoziare. Il titolo fa un balzo dell'8% ROMA Antonio Pennacchioni II Si stringono i tempi delle nozze tra Air France-Klm ed Alitalia. Secondo le attese, il governo ha dato ieri il via libera alla trattativa in esclusiva con il gruppo franco-olandese che durerà otto settimane confermando l'indicazione uscita dal Consiglio d'amministrazione della compagnia di bandiera venerdì scorso. "Siamo convinti che questa valutazione sia corretta" ha annunciato Tommaso Padoa Schioppa al termine del Consiglio dei ministri che ha impresso un'accelerazione alla procedura di vendita. Se il negoziato andrà in porto, Alitalia si integrerà con un leader mondiale del trasporto aereo in una sistema a tre hub (Roma, Parigi e Amsterdam). continua... Per leggere il testo completo dell'articolo, registrati al nuovo "sfogliatore" online.

 

L'italià resignat (sezione: Alitalia 2)

( da "Avui" del 30-12-2007)

LA ITÀLIA D'AVUI NO TÉ L'EMPENTA DELS ANYS 60 L'italià resignat Santi Nolla / Periodista MONTESOL Un article del New York Times sobre Itàlia ha aixecat una gran polseguera entre la premsa italiana. Els italians s'han sentit ferits en el seu orgull quan se'ls ha descrit com a tristos o depressius i s'ha acusat el seu país d'estar en decadència. "No hi ha un Federico Fellini ni un Roberto Rossellini, cap Sofia Loren", va diagnosticar el prestigiós diari nord-americà, que a més va informar sobre la pobresa, l'envelliment i l'estancament de la població i el país. 'IL CORRIERE DELLA SERA' ES VA LAMENTAR: "S'està sometent a judici Itàlia". També La Repubblica, el diari de la capital, proper al govern del primer ministre Romano Prodi, va replicar, parlant dels Estats Units: "Hi ha un país tan retrògrad al món, amb el malson de la immigració i ponts d'autopistes que cauen, en el qual els nens arriben amb un deute nacional de 30.000 dòlars, sense tenir mai la seguretat que seran vacunats". La resposta dirigida als nord-americans mostra la profunda indignació dels italians. Els més vells segurament recorden encara l'enrenou que va provocar als anys 70 una portada del setmanari alemany Der Spiegel en què es veia a sobre d'Itàlia un plat d'espaguetis i la pasta estava decorada amb una pistola de la màfia. HI HA MOLTS ITALIANS, PERÒ, QUE NO ESTAN indignats sinó resignats, i altres que creuen que el New York Times té raó. "El que es va escriure està fonamentat. Tenim por de les coses noves", va comentar Walter Veltroni, alcalde de Roma, sobre el polèmic article. "EL GRAN PROBLEMA D'ITÀLIA és que no és optimista", comenta Pier, un italià que treballa a Catalunya ajudant en les inversions a empreses italianes. La Itàlia d'avui no té l'empenta dels anys 60, dècada en la qual la marca Made in Italy era forta i potent. Amb el pas dels anys, res no s'ha fet amb la marca i aquesta, tot i seguir existint, fa la sensació que té necessitat que algú l'empenyi. LA CRISI D'ALITALIA ÉS UN BON EXEMPLE de com el sistema no funciona. Els dirigents de la companyia no han pres les decisions que s'havien de prendre, entre altres coses perquè per no fer descontent ningú han acabat fent descontent tothom. "Ni canvia res, ni hi ha recanvi", és una de les frases utilitzades per definir la política italiana. FA CINC ANYS QUE S'ESTÀ PROJECTAT L'AVE entre Torí i Lió i encara no està decidit el seu traçat perquè a cada poble per on ha de passar els responsables i la gent no accepten que hi passi i així, per no tenir descontent ningú, es té descontent tothom. Pier no creu en l'italià emprenyat ni en l'indignat, creu que l'italià avui ja s'ha resignat. "EL SISTEMA FUNCIONA INDIVIDUALMENT", diu Pier. "L'italià és individualista. Si s'agafa deu italians, un per un, acabes convençut que poden conquerir el món. Si els agafes de cop a tots deu, pots pensar que poden destruir el món", afegeix aquest italià partidari de l'optimisme i la necessitat de trobar un motor que impulsi l'economia italiana. "Tenim moltes multinacionals de butxaca, petites de mida però líders en els seus sectors, i n'hi ha moltes, més d'una cinquantena, però falta un motor". EL NEW YORK TIMES INCIDEIX en el seu article que a Itàlia hi ha una població estancada, un país estancat i envellit. En la darrera cimera entre Sarkozy, Zapatero i Prodi algú va destacar que el president francès té 52 anys, l'espanyol, 47 i l'italià, 68. EN EL CLUB DEL G-8, DELS PAÏSOS més industrialitzats del món, Itàlia és descrita com una nació amb poca tecnologia punta desenvolupada, baixes taxes de natalitat i poques inversions estrangeres. Els dos llibres més venuts en els últims anys són: La Casta, com els polítics italians es van convertir en intocables, de dos periodistes del Corriere della Sera, que han venut milions d'exemplars, i Gomorrha, sobre el paralitzant poder de la màfia a Itàlia i la seva influència política, que també s'ha convertit en un best seller. "ITÀLIA TÉ UNES POSSIBILITATS IMMENSES de creixement, és un gran país, però necessita un motor, un impuls i més optimisme. No ens podem estar devaluant cada dia nosaltres mateixos", reflexionava Pier, citant que el motor de l'economia és el consum i posant l'exemple de la regió del Vèneto i del Trentino, que han estat des dels anys 80 fins al 2000 els grans motors de l'economia. És d'on va sortir Benetton i on es fabriquen el 50% de les ulleres del món, però necessita infraestructures i fa deu anys que es parla de fer una altra autopista. LA REALITAT, PERÒ, ÉS QUE NINGÚ NO LA FA, i encara que en aquesta regió hi hagi el 25% del PIB italià. Per no tenir descontent ningú, es té descontent tothom.

 

COL FIATO SOSPESO (sezione: Alitalia 2)

( da "Piccolo di Trieste, Il" del 30-12-2007)

Si aggiunga un particolare ignominioso: l'acciaieria dove i sei sventurati operai sono morti bruciati è una multinazionale tedesca, però in Germania e altrove i sistemi di sicurezza li ha impiantati tutti, qui da noi no: se non li ha impiantati, c'è da fare giustizia o no? I lavoratori bruciati vivi guadagnavano mille euro al mese: se ne avessero guadagnato seimila, giustizia l'avrebbero già. A marzo i talebani hanno sequestrato il giornalista Mastrogiacomo in Afghanistan, lui e l'autista e l'interprete, uno l'hanno steso sulla sabbia e l'hanno sgozzato come un capretto. Mastrogiacomo può dirsi un redivivo. Non lo vedo più scrivere, ho paura che il trauma gli abbia tagliato i nervi e il pensiero. Nella scuola monta il fenomeno del bullismo, e il ministero ha una reazione di desolante debolezza: praticamente, lascia fare. Una scuola così non può funzionare. In una scuola si insegna e si impara se c'è rispetto. In aprile si annuncia il Partito democratico: l'Italia vuol mettersi al passo con le grandi democrazie europee, che hanno un grande partito a destra e uno a sinistra, ma in Italia è solo la sinistra che si unifica, e neanche tutta. La destra non risponde. Il Partito Democratico ha avuto una gestazione lunga, segnata da conflitti e scontri fra le due anime, quella diessina e quella cattolica di sinistra. Ma infine il partito è nato, adesso c'è. A destra non c'è stata nessuna gestazione, ma un autoproclamatosi partito unico dei moderati è nato in un giorno, e si chiama Popolo della Libertà. L'impressione è che rappresenti una mutazione di Forza Italia, e non possa diventare un'alleanza con AN e Udc. La destra unita insomma è ancora da fare. Da aprile a dicembre monta la polemica sulle regioni a statuto speciale, Cortina fa un passo verso l'annessione all'Alto Adige, e le regioni normali, soprattutto il Veneto, si allarmano: la non-equità nel rapporto fra regioni speciali e regioni normali, invece di ridursi, si allarga. A Roma s'è svolto il Family Day, un richiamo alla famiglia come valore forte, contro tutte le innovazioni che la minano, specialmente le unioni di fatto. A Padova hanno sfilato le Lucciole: ma le lucciole presenti erano pochissime, mancavano le tossiche, le minorenni, le schiave senza documenti, e anche loro, anzi soprattutto loro, sono il problema. Se la sfilata voleva mostrare l'Orgoglio delle Lucciole, è un orgoglio che si vergogna. Il Partito democratico ha scelto il suo presidente, è Veltroni, sindaco di Roma: si pesca al di fuori dei politici in carica, per mostrare che la politica si rigenera. Berlusconi obietta che come politico lui è più giovane di Veltroni, e dunque Veltroni è il vecchio camuffato. Riappare in video Bin Laden: è il simbolo della sconfitta di Bush, finché Bin Laden lancia proclami, l'11 settembre resta invendicato, e la guerra al terrorismo è tutt'altro che vinta. In agosto, a Gorgo nel trevigiano due coniugi, custodi di una villa, vengono assassinati con una ferocia da animali da una banda di tre immigrati, due albanesi e un rumeno. Uno degli albanesi s'impicca in carcere poco prima di Natale: ci ha messo da agosto a dicembre per capire cos'aveva fatto. Il rumeno aveva casa, lavoro e stipendio, eppure ha partecipato al massacro: ma allora, cosa vogliono? Il sospetto è che venendo qua, da paesi dove non hanno nulla, alcuni impazziscano. A settembre esce la seconda sentenza sullo spionaggio degli inglesi della McLaren: hanno rubato alla Ferrari non un particolare, una valvola, uno scarico, ma tutta la vettura, 780 pagine di progetti segreti, eppure viene punita la scuderia (niente punti in classifica costruttori), ma non i piloti, come se avessero corso con un'altra marca. Beppe Grillo lancia il suo movimento, che si riassume nel "Vaffa" indirizzato a tutti i partiti: incarna l'antipolitica, i politici sono sentiti come parassiti, profittatori, che mirano al loro interesse personale o familiare. Girano per l'Italia due libri che non possiamo leggere senza vergogna: "La Casta" di Gian Antonio Stella e Sergio Rizzo, catalogo dei privilegi scandalosi di cui godono molti nostri governanti dello Stato e delle regioni, e "Gomorra" di Roberto Saviano, ricognizione dell'impero della Mafia. Due denunce epocali. Il mondo le ascolta allibito. Ma nei domini della Casta e della Mafia non cambia nulla, se quelle sono le malattie mortali del nostro passato, le trasmettiamo intatte al nostro futuro. A Roma sfila (ottobre) la Cosa Rossa: non è un partitino, è un partitone, sul fianco sinistro del Partito Democratico non sarà uno spillo ma un coltello. Com'era giusto, la Ferrari vince il titolo mondiale piloti: stranamente, in pista, mentre è ben piazzato col titolo mondiale in tasca, il primo pilota della McLaren tocca un tasto sbagliato, rallenta, si fa sfilare da numerosi concorrenti e si piazza ottavo, giusto per perdere il titolo per un punto. Era un ordine della Federazione? Faceva parte della sentenza? Il governo, rimasto indifferente ai due coniugi sgozzati dai rapinatori nel trevigiano, si scuote per una donna, moglie di un ammiraglio della marina, stuprata e ammazzata a Roma: parte un'ordinanza che dovrebbe espellere cinquemila romeni, ma si ferma a un centinaio, e qualcuno è già rientrato in Italia. Non sappiamo governare l'immigrazione. E' un problema che passa intatto al 2008. Sul finire dell'anno, crollano altri confini nella vecchia Europa: anche tra Italia e Slovenia si va e si viene senza controlli, siamo fratelli. L'Europa fa un poderoso passo avanti. L'Italia fa un poderoso passo indietro: prima il "New York Times" poi il britannico "Times" pubblicano analisi dettagliate per mostrare che siamo in declino, come ricchezza pro capite la Spagna ci ha superato e la Grecia ci sta raggiungendo. Noi siamo fermi. C'è qualcosa che non va. E poiché noi popolo lavoriamo, guadagniamo, risparmiamo, paghiamo tasse più alte che nel resto del mondo, comincia a farsi strada il sospetto che quel che non va sia la classe governante: non si tratta di sostituire la sinistra con la destra o viceversa, qui c'è da rifare sia la sinistra che la destra. Da Natale si combatte la battaglia per la nostra compagnia di bandiera, l'Alitalia: facciamo fatica a venderla, circola il sospetto che chi non la vende abbia interesse a non venderla, alla fine la battaglia si restringe sul dilemma sì o no all'Air France. Sui voli Air France che partono da Venezia o da Roma, ti parlano in francese e inglese, ignorano l'italiano: siamo stranieri in casa nostra. E' così che un paese declina. Usciamo dal 2007 precipitando, entriamo nel 2008 col fiato sospeso. Non solo noi italiani: il 27 dicembre viene uccisa Benazir Bhutto, candidata al governo del Pakistan, e Al Qaeda rivendica l'attentato. Al Qaeda subisce pesanti sconfitte in Afghanistan e in Iraq, e cerca nuovi fronti. Uno è il Pakistan: 180 milioni di abitanti, potenza nucleare. Se qui scoppia una guerra civile, il timore è che poi esca dai confini. Per l'umanità, un nuovo incubo. Ferdinando Camon (fercamon@alice.it).

 

IL CORAGGIO DEL NO (sezione: Alitalia 2)

( da "Piccolo di Trieste, Il" del 30-12-2007)

E che si tratti della cosa giusta nel merito e nel metodo, noi e voi che di trasporti, logistica, hub e slots non capiamo un tubo ma fortunatamente manteniamo un briciolo di buon senso, l'abbiamo subito colto dall'inedita alleanza che si è creata contro la vendita di Alitalia a Air France. Da una parte dunque Padoa-Schioppa, il governo e la silenziosa - in questo caso - maggioranza che lo sostiene, dall'altra in ordine sparso le confederazioni sindacali (Cgil, Cisl e Uil), il governatore della Lombardia Formigoni, la Lega Nord, Alleanza nazionale, alcuni importanti banchieri e altri che - potete scommetterci - si uniranno nei prossimi giorni. Marciando naturalmente divisi, per colpire uniti! Dunque come è giusto che sia, ciascun portatore di interesse, nobile, nobilissimo ma "particolare", si schiera contro il ministro del Tesoro e la sua decisione di procedere con Air France piuttosto che AirOne. Interessi "particolari" dicevamo: quelli dei sindacati che rappresentano i lavoratori di Alitalia sacrosanti ma dal sapore leggermente corporativo considerando che le retribuzioni medie (piloti e personale di volo) sono spesso superiori del 30, del 40 o del 50% a quelle europee; interessi territoriali (Formigoni e Lega) che temono fortemente un ulteriore ridimensionamento di Malpensa; interessi politici in senso stretto: Alleanza nazionale appare fortemente legata al carattere italiano della società; interessi finanziari delle banche che avrebbero sostenuto la proposta di AirOne, etc.etc. Insomma una sorta di 'presnitz' che una volta impastato - e l'impasto risale a parecchi anni fa - si è rivelato nel tempo sempre più costoso al punto di arrivare sulla tavola degli italiani ad un prezzo proibitivo: più o meno (credo più che meno) un milione di euro di perdita al giorno e quindi una piccola 'tassa' pagata dalle famiglie italiane! Il ministro ha ritenuto che così non si potesse più andare avanti, ha deciso che a prevalere fossero gli interessi generali, e - sentito il cda della compagnia - si è avviato a venderla ai francesi. Nel metodo quindi, Tommaso ancora una volta si è rivelato un vero Patriota! E veniamo al merito. Noi come voi, di strategie aziendali, acquisizioni e vendita di grandi gruppi, ne capiamo come sopra, ma questa non è una ragione sufficiente per starcene zitti perché nuovamente ci viene in soccorso una residua dose di buon senso. Sostengono dunque i suddetti portatori di interessi 'particolari', che il governo e il ministro del Tesoro avrebbero dovuto prendere in considerazione l'offerta di AirOne. Bene vi invito a riflettere solo su questi tre elementi: Air France rappresenta la più grande compagnia aerea del mondo e fattura più o meno 23.000 milioni di euro, Alitalia ne fattura 4.800 circa, Air One ne fattura 600....avete capito bene sì, proprio seicento. Ebbene la più piccolina voleva comprare quella otto volte più grande di lei e Tommaso ha ritenuto che fosse preferibile che a comprare fosse quella grande, cinque volte più grande di Alitalia. Probabilmente gli sarà sembrata più affidabile, più in grado di garantire sviluppo, di mantenere occupazione, di onorare gli impegni, chissà forse di essere libera da interessi particolari. Possiamo dargli torto? Ha scontentato qualcuno? Pazienza. Questo Paese deve vederne ancora delle belle, perché dopo Alitalia, sarà la volta di Tirrenia e chissà prima o poi della stessa Rai e di tante altre ancora. Ma l'importante è aver mostrato che esiste un metodo: serve molto coraggio, una buona dose di patriottismo e un sereno sprezzo per gli interessi particolari. Roberto Weber.

 

Rosato: opportunità per Ronchi supportare lo scalo di Lubiana (sezione: Alitalia 2)

( da "Piccolo di Trieste, Il" del 30-12-2007)

TRIESTE L'opportunità più immediata che l'aeroporto del Friuli Venezia Giulia può cogliere è quella del semestre di presidenza europea della Slovenia: perché il governo della vicina Repubblica "ha già manifestato l'interesse a utilizzare lo scalo di Ronchi come supporto di quello di Lubiana". Lo ha detto ieri il sottosegretario agli Interni Ettore Rosato nel corso di una conferenza stampa dedicata al bilancio del 2007 e alle opportunità che per il Nordest si aprono nel 2008 con la caduta dei confini. Rispondendo a una domanda su Alitalia, Rosato ha detto che "ai cittadini della nostra regione interessa che funzioni Linate e che da Ronchi si vada a Milano". Il sottosegretario ha invece insistito sulla necessità di attuare le sinergie anche tra aeroporti del Nordest, citando in particolare quelli di Venezia Tessera e di Ronchi anche a proposito dell'intesa fra i due Comuni di Trieste e Venezia che sta per essere siglata. Salutando con favore l'accordo tra i due sindaci, Rosato ha sottolineato che "con la linea ad alta velocità ci vorranno 35 minuti da un aeroporto all'altro". E parlando dell'ipotesi di realizzare una seconda pista nello scalo lagunare, "credo che a Venezia si sceglierà invece di avviare alleanze", ha aggiunto il sottosegretario sottolineando l'opportunità di creare sinergie fra i due aeroporti con "collegamenti veloci, collaborazione sugli orari e sui voli charter".

 

Bossi: in piazza per salvare Malpensa Di fatto sono già stati cancellati i voli con destinazioni a lungo raggio (sezione: Alitalia 2)

( da "Piccolo di Trieste, Il" del 30-12-2007)

Diventa incandescente lo scontro sulla cessione di Alitalia ai francesi. La Lega organizzerà una manifestazione Bossi: in piazza per salvare Malpensa Di fatto sono già stati cancellati i voli con destinazioni a lungo raggio MILANO Lo scontro su Alitalia diventa incandescente. Il governo ha deciso di intavolare trattative, per 8 settimane, con Air France ma l'opposizione si fa sentire e chiede che la questione venga discussa in Parlamento. La confusione sale con il passare dei giorni e la Lega - ieri ha parlato Bossi - organizza una manifestazione a Malpensa, l'aeroporto che potrebbe essere penalizzato se Alitalia finirà ai francesi. E proprio dallo scalo di Malpensa, Alitalia ha (di fatto) già cancellato i voli per le destinazioni a lungo raggio che saranno sacrificate. Ad oggi, Alitalia collega con voli diretti l'aeroporto lombardo con Toronto, Boston, Newark (periferia di New York), Chicago, Miami, Caracas, Buenos Aires, Osaka, Delhi, Bombay, Shangai, Dubai, Dakar (o Accra, in Senegal), Tokio, San Paolo e New York (aeroporto Kennedy). L'ultimo piano per il salvataggio della compagnia prevede il taglio di tutte queste destinazioni per lasciare attive solo le ultime tre (New York, Tokio, San Paolo). Il piano dovrebbe scattare a marzo e Air France, se l'affare andrà in porto, ha semplicemente detto che intende rispettare quel piano. Dunque, le altre 14 destinazioni sono destinate a sparire. In effetti è quanto è già successo in questi giorni: Alitalia non emette più biglietti per quei voli e chi si rivolge alla biglietteria si sente rispondere che quei voli sono stati "cancellati". Ieri sera sono filtrate indiscrezioni sulla possibile futura struttura di Alitalia. I francesi starebbero pensando a un italiano come vicepresidente e una rappresentanza italiana verrebbe garantita anche nel consiglio di amministrazione. Per cercare di arrivare a un accordo, nei prossimi giorni il numero uno di Air France potrebbe venire in Italia per incontrare i sindacati (vero ostacolo alla trattativa). Air France potrebbe potenziare il settore della manutenzione (dove la Cgil è forte) portando in Italia l'assistenza anche ai suoi aerei. Anche gli esuberi (dicono a Parigi) non sarebbero elevati (1.000 in Alitalia Fly dove sono previste assunzioni dal 2010) mentre a piloti e assistenti di volo, che potrebbero circolare nelle tre compagnie, verrebbe applicato il contratto di lavoro francese. L'opposizione, comunque, è sul piede di guerra. "Da queste parti la gente è incazzata, perchè ha pagato per mantenere in piedi Alitalia e come ricompensa ci portano via Malpensa", dice Bossi. Che aggiunge: "Scenderemo in piazza, ci faremo sentire". Ai leghisti risponde Maurizio Zipponi (Rifondazione comunista): "Invece di abbaiare alla luna bisognerebbe arrivare a una cordata AirOne (supportata da Banca Intesa) con il colosso tedesco Lufthansa. Se è vero che la trattativa con i francesi non è conclusa, questa potrebbe essere un'ipotesi alternativa". Non si pronuncia, invece, Antonio Di Pietro. "È una società quotata - dice - e voglio evitare speculazioni". Cgil e Cisl, contrarie alle decisioni dell'esecutivo, ora alzano la voce. "È un errore grave cederla al miglior concorrente nel settore del turismo - dice Bonanni - e al momento non si conoscono i criteri, le modalità, non si conosce nulla, nulla è trasparente. Alitalia è un bene pubblico. Prima di alienarlo bisogna avere piena legittimità nel farlo e, secondo me, i presupposti non sono legittimi".

 

Lavoro ci fa un paese da Terzo Mondo. Si aggiunga un particolare ignominioso: l'acciaieria (sezione: Alitalia 2)

( da "Alto Adige" del 30-12-2007)

Lavoro ci fa un paese da Terzo Mondo. Si aggiunga un particolare ignominioso: l'acciaieria ... lavoro ci fa un paese da Terzo Mondo. Si aggiunga un particolare ignominioso: l'acciaieria dove i sei sventurati operai sono morti bruciati è una multinazionale tedesca, però in Germania e altrove i sistemi di sicurezza li ha impiantati tutti, qui da noi no: se non li ha impiantati, c'è da fare giustizia o no? I lavoratori bruciati vivi guadagnavano mille euro al mese: se ne avessero guadagnato seimila, giustizia l'avrebbero già. A marzo i talebani hanno sequestrato il giornalista Mastrogiacomo in Afghanistan, lui e l'autista e l'interprete, uno l'hanno steso sulla sabbia e l'hanno sgozzato come un capretto. Mastrogiacomo può dirsi un redivivo. Non lo vedo più scrivere, ho paura che il trauma gli abbia tagliato i nervi e il pensiero. Nella scuola monta il fenomeno del bullismo, e il ministero ha una reazione di desolante debolezza: praticamente, lascia fare. Una scuola così non può funzionare. In una scuola si insegna e si impara se c'è rispetto. In aprile si annuncia il Partito Democratico: l'Italia vuol mettersi al passo con le grandi democrazie europee, che hanno un grande partito a destra e uno a sinistra, ma in Italia è solo la sinistra che si unifica, e neanche tutta. La destra non risponde. Il Partito Democratico ha avuto una gestazione lunga, segnata da conflitti e scontri fra le due anime, quella diessina e quella cattolica di sinistra. Ma infine il partito è nato, adesso c'è. A destra non c'è stata nessuna gestazione, ma un autoproclamatosi partito unico dei moderati è nato in un giorno, e si chiama Popolo della Libertà. L'impressione è che rappresenti una mutazione di Forza Italia, e non possa diventare un'alleanza con AN e Udc. La destra unita insomma è ancora da fare. Da aprile a dicembre monta la polemica sulle regioni a statuto speciale, Cortina fa un passo verso l'annessione all'Alto Adige, e le regioni normali, soprattutto il Veneto, si allarmano: la non-equità nel rapporto fra regioni speciali e regioni normali, invece di ridursi, si allarga. A Roma s'è svolto il Family Day, un richiamo alla famiglia come valore forte, contro tutte le innovazioni che la minano, specialmente le unioni di fatto. A Padova hanno sfilato le Lucciole: ma le lucciole presenti erano pochissime, mancavano le tossiche, le minorenni, le schiave senza documenti, e anche loro, anzi soprattutto loro, sono il problema. Se la sfilata voleva mostrare l'Orgoglio delle Lucciole, è un orgoglio che si vergogna. Il Partito Democratico ha scelto il suo presidente, è Veltroni, sindaco di Roma: si pesca al di fuori dei politici in carica, per mostrare che la politica si rigenera. Berlusconi obietta che come politico lui è più giovane di Veltroni, e dunque Veltroni è il vecchio camuffato. Riappare in video Bin Laden: è il simbolo della sconfitta di Bush, finché Bin Laden lancia proclami, l'11 settembre resta invendicato, e la guerra al terrorismo è tutt'altro che vinta. In agosto, a Gorgo nel trevigiano due coniugi, custodi di una villa, vengono assassinati con una ferocia da animali da una banda di tre immigrati, due albanesi e un rumeno. Uno degli albanesi s'impicca in carcere poco prima di Natale: ci ha messo da agosto a dicembre per capire cos'aveva fatto. Il rumeno aveva casa, lavoro e stipendio, eppure ha partecipato al massacro: ma allora, cosa vogliono? Il sospetto è che venendo qua, da paesi dove non hanno nulla, alcuni impazziscano. A settembre esce la seconda sentenza sullo spionaggio degli inglesi della McLaren: hanno rubato alla Ferrari non un particolare, una valvola, uno scarico, ma tutta la vettura, 780 pagine di progetti segreti, eppure viene punita la scuderia (niente punti in classifica costruttori), ma non i piloti, come se avessero corso con un'altra marca. Beppe Grillo lancia il suo movimento, che si riassume nel "Vaffa" indirizzato a tutti i partiti: incarna l'antipolitica, i politici sono sentiti come parassiti, profittatori, che mirano al loro interesse personale o familiare. Girano per l'Italia due libri che non possiamo leggere senza vergogna: "La Casta" di Gian Antonio Stella e Sergio Rizzo, catalogo dei privilegi scandalosi di cui godono molti nostri governanti dello Stato e delle regioni, e "Gomorra" di Roberto Saviano, ricognizione dell'impero della Mafia. Due denunce epocali. Il mondo le ascolta allibito. Ma nei domini della Casta e della Mafia non cambia nulla, se quelle sono le malattie mortali del nostro passato, le trasmettiamo intatte al nostro futuro. A Roma sfila (ottobre) la Cosa Rossa: non è un partitino, è un partitone, sul fianco sinistro del Partito Democratico non sarà uno spillo ma un coltello. Com'era giusto, la Ferrari vince il titolo mondiale piloti: stranamente, in pista, mentre è ben piazzato col titolo mondiale in tasca, il primo pilota della McLaren tocca un tasto sbagliato, rallenta, si fa sfilare da numerosi concorrenti e si piazza ottavo, giusto per perdere il titolo per un punto. Era un ordine della Federazione? Faceva parte della sentenza? Il governo, rimasto indifferente ai due coniugi sgozzati dai rapinatori nel trevigiano, si scuote per una donna, moglie di un ammiraglio della marina, stuprata e ammazzata a Roma: parte un'ordinanza che dovrebbe espellere cinquemila romeni, ma si ferma a un centinaio, e qualcuno è già rientrato in Italia. Non sappiamo governare l'immigrazione. E' un problema che passa intatto al 2008. Sul finire dell'anno, crollano altri confini nella vecchia Europa: anche tra Italia e Slovenia si va e si viene senza controlli, siamo fratelli. L'Europa fa un poderoso passo avanti. L'Italia fa un poderoso passo indietro: prima il "New York Times" poi il britannico "Times" pubblicano analisi dettagliate per mostrare che siamo in declino, come ricchezza pro capite la Spagna ci ha superato e la Grecia ci sta raggiungendo. Noi siamo fermi. C'è qualcosa che non va. E poiché noi popolo lavoriamo, guadagniamo, risparmiamo, paghiamo tasse più alte che nel resto del mondo, comincia a farsi strada il sospetto che quel che non va sia la classe governante: non si tratta di sostituire la sinistra con la destra o viceversa, qui c'è da rifare sia la sinistra che la destra. Da Natale si combatte la battaglia per la nostra compagnia di bandiera, l'Alitalia: facciamo fatica a venderla, circola il sospetto che chi non la vende abbia interesse a non venderla, alla fine la battaglia si restringe sul dilemma sì o no all'Air France. Sui voli Air France che partono da Venezia o da Roma, ti parlano in francese e inglese, ignorano l'italiano: siamo stranieri in casa nostra. E' così che un paese declina. Usciamo dal 2007 precipitando, entriamo nel 2008 col fiato sospeso. Non solo noi italiani: il 27 dicembre viene uccisa Benazir Bhutto, candidata al governo del Pakistan, e Al Qaeda rivendica l'attentato. Al Qaeda subisce pesanti sconfitte in Afghanistan e in Iraq, e cerca nuovi fronti. Uno è il Pakistan: 180 milioni di abitanti, potenza nucleare. Se qui scoppia una guerra civile, il timore è che poi esca dai confini. Per l'umanità, un nuovo incubo. Ferdinando Camon fercamonWalice.it.

 

Bossi: Per Malpensa faremo le barricate (sezione: Alitalia 2)

( da "Giorno, Il (Varese)" del 30-12-2007)

VICENDA ALITALIA Il leader della Lega va all'attacco in difesa dello scalo Bossi: "Per Malpensa faremo le barricate" - -->.

 

Air France ora accelera (sezione: Alitalia 2)

( da "Giornale di Brescia" del 30-12-2007)

Edizione: 30/12/2007 testata: Giornale di Brescia sezione:ECONOMIA Nel cammino verso l'integrazione con Alitalia spunta l'ipotesi di un vicepresidente italiano per la holding con Klm Air France ora accelera Ma Formigoni e Bossi insistono: "Ci portano via Malpensa" ROMA Alitalia e Air France sono determinate a raggiungere in fretta l'integrazione, impiegando anche meno delle otto settimane indicate dal ministro dell'Economia, Tommaso Padoa Schioppa. E spunta anche l'ipotesi di un vice presidente italiano per la holding Air France-Klm. Fra le garanzie che il gruppo franco-olandese vuole dare all'Italia, per assicurarle pari dignità e forte identità nella holding, infatti, si starebbe pensando di costituire una seconda vice presidenza per un italiano, affiancandolo all'olandese Leo van Wijk. Italiano resterebbe il management di Alitalia e una rappresentanza italiana sarebbe garantita anche nel cda della holding. Per arrivare all'offerta vincolante, il nodo più spinoso sembra il confronto con i sindacati. Ma per Air France il faccia a faccia, in particolare su Alitalia Servizi (manutenzione, handling, IT, amministrazione e call center) potrebbe rivelarsi più semplice del previsto anche perché, il settore della manutenzione (dove la Cgil domina) non solo verrebbe mantenuto ma potenziato con l'assistenza anche a suoi aerei, soprattutto durante i picchi di attività a Parigi. Anche gli esuberi non sarebbero elevati (1.000 in Alitalia Fly dove sono previste nuove assunzioni dal 2010 e in cui entrerebbero 800 dipendenti di Alitalia Servizi, dove non sono previsti esuberi). A piloti e assistenti di volo, che potrebbero circolare nelle tre compagnie, verrebbe applicato il contratto di lavoro francese. Resta però il nodo Malpensa. Subito dopo l'Epifania, il numero uno di Air France-Klm, Jean Cyril Spinetta, verrà in Italia per una serie di incontri politici, istituzionali, e anche con il sindacato per rassicurare sulla volontà di risanare e rilanciare Alitalia. Ieri però il leader della Lega, Umberto Bossi, ha avvertito che "la gente è infuriata perché ci portano via Malpensa. Scenderemo in piazza e ci faremo sentire con una manifestazione, il 12 o il 19 gennaio". Secondo Bossi, "Prodi di nascosto, a casa sua, ha deciso di vendere ad Air France, non si sa in cambio di cosa. I francesi comperano Alitalia solo per avere le rotte. Ma il Governo italiano non può pretendere che il Nord, dopo che è servito per tenere in piedi Alitalia, adesso se ne stia buono e zitto". Ma Air France potrebbe lasciare aperta la porta ad una futura crescita di Malpensa. Alle istituzioni della Lombardia, Spinetta potrebbe spiegare che per risanare Alitalia è necessario tagliare i 200 milioni di perdite all'anno su Malpensa. Taglio che potrà essere fatto mantenendo solo i voli intercontinentali sempre pieni (New York, San Paolo e Tokyo). Lo scalo varesino non avrebbe più lo status di hub ma vedrà potenziati i collegamenti internazionali point to point soprattutto per la clientela business.

 

Malpensa a rischio La rivolta dei sindaci Fontana: Stati Generali degli enti locali (sezione: Alitalia 2)

( da "Giorno, Il (Varese)" del 30-12-2007)

? MALPENSA ? SEMBRA UNA BEFFA: nel momento in cui l'aeroporto di Malpensa, dati alla mano, si prepara a raggiungere il record dei 24 milioni di passeggeri, il nuovo anno si annuncia con la prospettiva del taglio dei voli di Alitalia sottoposta alla "cura" di Air France e di migliaia di esuberi, circa 7.000, tra dipendenti aeroportuali e dell'indotto. ATTILIO FONTANA, sindaco leghista di Varese, guida la rivolta dei sindaci. "Occorre convocare nei prossimi giorni dei veri e propri Stati Generali a Malpensa - ha detto ieri Fontana - coinvolgendo tutte le istituzioni: i sindaci e i consigli comunali dei paesi confinanti dell'hub, i rappresentanti della Provincia di Varese, della Regione Lombardia, e i parlamentari del Varesotto. Tutti uniti per salvaguardare il futuro di Malpensa e del Nord". Di Stti Generali, più o meno con gli stessi toni, hanno parlato anche l'assessore regionale Davide Boni e il vicesindaco di Milano Riccardo De Corato, segno che la battaglia è condivisa. Ma in provincia di Varese i dubbi sul futuro di Malpensa sono più forti, non foss'altro che per le ricadute occupazionali e le occasioni mancate che rischaino di marginalizzare il territorio. "SI RISCHIA DI creare una situazione drammatica - dice Nicola Mucci, sindaco di Gallarate - è stata presa in fretta e furia una decisione a Roma, senza neppure poter conoscere il piano di Air France, senza concertazione, come hanno fatto rilevare anche le forze sindacali, una decisione che proietta ombre sinistre su Malpensa e su tutto il nostro territorio, in un'area che sarà penalizzata dalla mancanza di collegamenti intercontinentali. Così i manager di tante imprese del Nord saranno costretti a raggiungere Parigi per quei collegamenti, una trasferta che si rivelerà come una nuova tassa imposta alle aziende, penalizzate dal ridimensionamento di Malpensa. Assurdo e pazzesco". AMARO È anche il commento alla vicenda Alitalia - Air France di Guido Colombo, sindaco di Somma Lombardo. "Questo territorio - commenta il primo cittadino sommese a proposito della trattativa con Air France - non può pagare per Alitalia: qui, nei nostri comuni, dove risiedono tanti lavoratori aeroportuali, ci saranno costi sociali altissimi, quando ci si troverà a fare i conti con i tagli occupazionali. Già c'è una società di catering che ha annunciato con chiarezza che se passerà il piano per ridimensionare la presenza di Alitalia a Malpensa sarà costretta a mettere in mobilità 200 dipendenti. È un segnale grave". CONFIDA NELLA risposta del mercato il sindaco di Lonate Pozzolo, Piergiulio Gelosa. "La scelta del Governo è scellerata, una decisione suicida per Alitalia - ha sostenuto - ma a salvare Malpensa sarà il mercato: qui con il completamento delle infrastrutture già in cantiere arriverà il triplo delle persone che arrivano oggi, pertanto l'aeroporto resterà tra i più importanti scali internazionali. Ma certo è scandaloso quanto deciso dal Governo". A.F.-R.F. - -->.

 

Prodi: Faccio, diversamente sarei già caduto (sezione: Alitalia 2)

( da "Giornale di Brescia" del 30-12-2007)

Edizione: 30/12/2007 testata: Giornale di Brescia sezione:IN PRIMO PIANO Prodi: "Faccio, diversamente sarei già caduto" In partenza per le vacanze il premier spiega che resiste perché il suo esecutivo fa e realizza i programmi Romano Prodi in una foto dei giorni scorsi ROMA "Duro perché faccio". Romano Prodi, giacca a vento e casco da neve nuovi, parte per la montagna e si mostra ottimista. Il premier sembra riuscito a stringere la maggioranza attorno al Governo, tanto che Lamberto Dini (ed è di ieri l'ennesimo ultimatum), appare piuttosto isolato. Ormai tutti, nell'Unione, avvertono: se cade il Professore c'è solo il voto anticipato. In un'intervista il ministro dell'Interno Giuliano Amato ribadisce il concetto: "Si parla di Governi istituzionali, ma come si possono fare Governi sostenuti in modo bipartisan dagli uni e dagli altri, se questi passano il tempo a mordersi i polpacci?". Per il dottor Sottile, in caso di crisi, ci sarebbero le urne. Stessa posizione dalle parti della sinistra radicale e anche Antonio Di Pietro concorda: "Non c'è un altro Governo alle porte, ci sono solo le elezioni". Il leader dell'Italia dei Valori chiede allora che "chi vuole tramare venga allo scoperto". Un po' il refrain lanciato da Prodi nella conferenza stampa di fine anno: si va a casa solo con un voto di sfiducia, chi vuole far cadere il Governo deve avere il coraggio di alzarsi in aula e votare contro. Per ora sembra rimasto solo Dini a fare la voce grossa. E allora Piero Fassino prova a dialogare: "Mi sorprendono i suoi giudizi. Ha annunciato che presenterà delle proposte, quindi ben vengano. Saranno esaminate". Il fatto che il "senatore ribelle" abbia detto di voler presentare un proprio programma non fa stare tranquilli gli alleati dell'Unione, ma è altrettanto vero, ragionano alcuni ministri, che Dini ha aperto le porte a un confronto sui contenuti, un campo nel quale si può sempre trattare. Compito che probabilmente il premier si assumerà in prima persona. Il centrosinistra sembra fiducioso che Dini possa essere riportato all'ordine, anche perché sembra al momento piuttosto isolato. D'Amico (anche lui liberaldemocratico) sembra avere posizioni più morbide e Manzione, un altro dei senatori che minacciavano la crisi, si smarca: "Dini corre un po' troppo, quel che pensa lo sa solo lui e quel che dice vale per sè". Prodi, dopo il Capodanno in montagna, tornerà al lavoro ai primi di gennaio, per preparare la verifica di maggioranza. Il vertice con i segretari dell'Unione è previsto per il 10, ma potrebbe anche essere rimandato in attesa che la Consulta decida sui referendum elettorali (probabilmente entro il 18). Prima di partire per il Passo di Campolongo, sulle Dolomiti, il premier si mostra tranquillo: "Io faccio, duro perché faccio. Non è che faccio perchè duro, se no sarei già caduto mille volte. Nessun Governo che vuole durare, dura. Un Governo dura se fa". E agli italiani, per il 2008, augura "molta serenità" e anche "un minimo di capacità di stare insieme". Parole che non piacciono all'opposizione. Il segretario dell'Udc Lorenzo Cesa invita il premier ad essere meno presuntuoso, "visto che si regge in piedi sono perché gestisce abilmente il potere". Anche dalle parti di An si dicono certi che Prodi non può durare. Per Forza Italia, sarebbe necessario un nuovo Governo che porti il Paese a elezioni anticipate, ma il leghista Roberto Calderoli stoppa gli alleati: andato via Prodi, "non può esserci altra strada del ritorno al voto perchè qualunque altra soluzione sarebbe un colpo di Stato". Ma il più duro di tutti, è stato il leader del Carroccio. Umberto Bossi parla di un governo di "fannulloni" e chiama in causa Giorgio Napolitano: "Non fanno nulla, nemmeno la legge elettorale. E il capo dello Stato sta fermo...". Il Senatur torna sulla vicenda Alitalia, in difesa dell'hub della Lombardia. E avverte minaccioso: "La gente è arrabbiata, molto arrabbiata. Scenderemo in piazza e faremo una manifestazione a Malpensa la prima data utile di gennaio".

 

In piazza per Malpensa (sezione: Alitalia 2)

( da "Centro, Il" del 30-12-2007)
Pubblicato anche in:
(Alto Adige) (Citta' di Salerno, La) (Gazzetta di Reggio)

Bossi chiama il Nord alla rivolta contro la scelta che penalizza l'aeroporto milanese "In piazza per Malpensa" Air France: vicepresidente italiano ed esuberi limitati MILANO. Lo scontro su Alitalia diventa incandescente. Il governo ha deciso di intavolare trattative, per 8 settimane, con Air France ma l'opposizione si fa sentire e chiede che la questione venga discussa in Parlamento. La confusione sale con il passare dei giorni e la Lega - ieri ha parlato Bossi - organizza una manifestazione a Malpensa, l'aeroporto che potrebbe essere penalizzato se Alitalia finirà ai francesi. E proprio dallo scalo di Malpensa, Alitalia ha (di fatto) già cancellato i voli per le destinazioni a lungo raggio che saranno sacrificate. Ad oggi, Alitalia collega con voli diretti l'aeroporto lombardo con Toronto, Boston, Newark (periferia di New York), Chicago, Miami, Caracas, Buenos Aires, Osaka, Delhi, Bombay, Shangai, Dubai, Dakar (o Accra, in Senegal), Tokio, San Paolo e New York (aeroporto Kennedy). L'ultimo piano per il salvataggio della compagnia prevede il taglio di tutte queste destinazioni per lasciare attive solo le ultime tre (New York, Tokio, San Paolo). Il piano dovrebbe scattare a marzo e Air France, se l'affare andrà in porto, ha semplicemente detto che intende rispettarlo. Dunque, le altre 14 destinazioni sono destinate a sparire. In effetti è quanto è già successo in questi giorni: Alitalia non emette più biglietti per quei voli. I francesi starebbero pensando a un italiano come vicepresidente e una rappresentanza italiana verrebbe garantita anche nel consiglio di amministrazione. Per cercare di arrivare a un accordo, nei prossimi giorni il numero uno di Air France potrebbe venire in Italia per incontrare i sindacati (vero ostacolo alla trattativa). Air France potrebbe potenziare il settore della manutenzione (dove la Cgil è forte) portando in Italia l'assistenza anche ai suoi aerei. Gli esuberi (dicono a Parigi) non sarebbero elevati (1.000 in Alitalia Fly dove sono previste assunzioni dal 2010) mentre a piloti e assistenti di volo, che circolerebbero nelle tre compagnie, verrebbe applicato il contratto di lavoro francese. L'opposizione, comunque, è sul piede di guerra. "Da queste parti la gente è incazzata, perchè ha pagato per mantenere in piedi Alitalia e come ricompensa ci portano via Malpensa", dice Bossi. Che aggiunge: "Scenderemo in piazza, ci faremo sentire". Ai leghisti risponde Maurizio Zipponi (Rifondazione comunista): "Invece di abbaiare alla luna bisognerebbe arrivare a una cordata Air One (supportata da Banca Intesa) con il colosso tedesco Lufthansa. Se è vero che la trattativa con i francesi non è conclusa, questa potrebbe essere un'ipotesi alternativa". Non si pronuncia, invece, Antonio Di Pietro. "E' una società quotata - dice - e voglio evitare speculazioni". Cgil e Cisl, contrarie alle decisioni dell'esecutivo, ora alzano la voce. "E' un errore grave cederla al miglior concorrente nel settore del turismo - dice Bonanni - e al momento non si conoscono i criteri, le modalità, nulla è trasparente. Prima di alienarla bisogna avere piena legittimità nel farlo e, secondo me, i presupposti non sono legittimi". Il giornale francese "Le Figaro" è uscito ieri con un'inquietante domanda: "E se Air France facesse un'offerta a ribasso"? "La società - scrive il quotidiano - ha vinto la prima tappa e potrebbe provare a fare un'offerta meno elevata. Bisogna vede se il governo italiano l'accetterà". E' noto, Air France offre 35 centesimi per azione Alitalia, contro 1 centesimo offerto da Air One. Gigi Furini.

 

Bossi: Barricate per la Malpensa La Lega scatenata in difesa dello scalo lombardo e contro il passaggio della compagnia di bandiera a Air France: Siamo pronti a scendere in piazza (sezione: Alitalia 2)

( da "Giorno, Il (Sondrio)" del 30-12-2007)
Pubblicato anche in:
(Giorno, Il (Varese))

ALITALIA Bossi: "Barricate per la Malpensa" La Lega scatenata in difesa dello scalo lombardo e contro il passaggio della compagnia di bandiera a Air France: "Siamo pronti a scendere in piazza". Le ragioni dei piloti - -->.

 

Bossi: Scendiamo in Il leader leghista va all'attacco su Alitalia (sezione: Alitalia 2)

( da "Resto del Carlino, Il (Nazionale)" del 30-12-2007)

Bossi: "Scendiamo in Il leader leghista va all'attacco su Alitalia. IN PIAZZA, COME ai tempi d'oro. Anzi, in aeroporto: è a Malpensa che Umberto Bossi ha deciso di mobilitare la Lega contro la decisione di vendere Alitalia ad Air France e di avallare così il ridimensionamento dell'hub lombardo. "La gente da queste parti è molto incazzata ? ha attaccato il segretario federale del Carroccio ?. Scenderemo in piazza, a Malpensa faremo una manifestazione, nella prima data utile di gennaio, il 12 o il 19". Lo scalo della provincia di Varese è ancheluogo simbolico di questo duello fra Milano e Roma che nel popolo leghista non smette mai di accendere gli animi. "Prodi, di nascosto, a casa sua, dopo una cena ha deciso di vendere ad Air France, non si sa in cambio di che cosa. I francesi comperano Alitalia solo per avere le rotte ? ha aggiunto Bossi ?. Ma il governo italiano non può pretendere che il Nord, dopo che è servito per tenere in piedi Alitalia, adesso se ne stia buono e zitto". Non si sa se in prima fila alla manifestazione padana in aeroporto ci sarà anche Roberto Formigoni. Il Governatore lombardo ieri ha comunque attaccato di nuovo il Governo chiedendo che "fornisca al più presto i dettagli del piano presentato da Air France-Klm: quello che è certo ? ha concluso ? è che senza garanzie per Malpensa la nostra opposizione sarà molto dura". MA NON SONO solo i politici del nord a chiedere un ripensamento su Air France. Prodi e Padoa-Schioppa devono fare i conti anche con i malumori dei sindacati. Sia il segretario della Cisl, Raffaele Bonanni, sia quello della Uil, Luigi Angeletti, hanno ribadito che così non va. "Il governo ci ignora ma non la passerà liscia ? ha avvertito Angeletti ?. Abbiamo il diritto di conoscere a quali condizioni viene ceduta un'azienda pubblica, pagata con le tasse dei cittadini, e come si intende tutelare gli interessi del Paese. Il timore che abbiamo è che la compagnia venga ridotta a vettore regionale in un Paese che vive di turismo e di esportazioni, il governo però sembra non capirlo". Accanto al dibattito aleggiano i numeri, quelli su cui poi si va a incidere concretamente. I sindacati parlando di almeno 7mila esuberi su Malpensa se si dovesse attuare il piano di ridimensionamento di Alitalia. Con l'indotto da queste parti si arriva oggi a 25mila occupati "Diverse aziende informalmente ci hanno già comunicato, se la situazione non cambierà, che con il nuovo anno ci saranno licenziamenti", dicono i rappresentanti dei lavoratori. I sindaci della zona sono pronti a mobilitarsi. TRA LE IPOTESI sul tavolo delle trattative spunta intanto quella di un vice presidente italiano per la holding Air France-Klm. affiancandolo all'olandese Leo van Wijk. Italiano resterebbe il management di Alitalia e una rappresentanza italiana sarebbe garantita anche nel cda della holding, per via dell'offerta pubblica di scambio che farebbe sedere nel board rappresentanti del Tesoro. Alessandro Franzi - -->.

 

L'INTERVISTA CLAUDIO BURLANDO, L'EX MINISTRO DEI TRASPORTI CHE INAUGURO' LO SCALO: NON POSSIAMO ABBANDONARLO. 0 Credo ancora nel grande hub del Nord, ma abbiamo (sezione: Alitalia 2)

( da "Resto del Carlino, Il (Nazionale)" del 30-12-2007)

L'INTERVISTA CLAUDIO BURLANDO, L'EX MINISTRO DEI TRASPORTI CHE INAUGURO' LO SCALO: "NON POSSIAMO ABBANDONARLO. "Credo ancora nel grande hub del Nord, ma abbiamo di ALESSANDRO FRANZI ? MILANO ? OTTOBRE 1998, INAUGURAZIONE della grande Malpensa. Romano Prodi è presidente del Consiglio, Roberto Formigoni guida la Regione Lombardia, Giuseppe Bonomi è il numero uno di Sea, la società di gestione degli aeroporti milanesi. Tutto esattamente come adesso. L'unico a mancare in questa partita per lo sviluppo di Malpensa nove anni dopo è Claudio Burlando, all'epoca ministro diessino dei Trasporti e oggi presidente (Pd) della Regione Liguria. Burlando non entra nel merito dell'opzione Air France-Klm, ma ha ben chiaro quali errori hanno contribuito a mettere nell'angolo lo scalo di Malpensa: occorreva anzitutto "svuotare" Linate. Presidente Burlando, che cosa ha impedito prima e impedisce oggi a Malpensa di vedere riconosciuto definitivamente il ruolo di hub? "Da ministro dei Trasporti ho trovato il progetto della nuova Malpensa già avviato. Io comunque continuo a pensare, come allora, che la scelta di creare un grande hub del Nord fosse e sia ancora giusta, perché siamo un Paese allungato, con una capitale politica che non coincide con la capitale economica che ha attorno a sè un grande bacino produttivo. E Malpensa doveva attirare traffico dagli altri hub europei, come Parigi e Francoforte. Il problema è che il Paese non ha saputo reggere questa sfida". Dal punto di vista gestionale che cos'è mancato? "Porto un esempio: quando a Parigi si fece il Charles De Gaulle ci furono le stesse discussioni, perché quando si crea un nuovo grande hub lo si colloca lontano dal vecchio city-airport, che in quel caso era Orly. Per Malpensa occorreva svuotare del tutto o quasi il vecchio city-airport di Milano, cioè Linate, ma per diversi motivi, anche legittimi, non lo si è fatto preferendo la comodità. Eppure per fare andare bene un hub nuovo e scomodo all'inizio devi fare un'operazione forzosa". Invece Linate è rimasto come allora. Adesso nel futuro prossimo di Alitalia si affaccia Air France-Klm. "Io non conosco i due piani industriali presentati. Certamente il tema di un rilancio di Malpensa è ancora un tema giusto. Però è inutile accapigliarsi: il traffico aereo è destinato a crescere comunque. Il governo ha dato mandato di trattare in esclusiva con Air France e quindi molto dipenderà da questa trattativa, da ciò che si riuscirà ad ottenere. Dobbiamo giocarci bene questa partita di Alitalia, sapendo anche che aver costruito Malpensa e non puntarci più non sarebbe una gran cosa per il Paese". Lei oggi è presidente di una regione del nord. Alitalia sembra destinata a portare molti voli, soprattutto gli intercontinentali, su Roma Fiumicino. Come pensa che si possa sopperire a questo deficit? "Serve una scelta politica, una scelta del Paese. Che qualcuno venga a sviluppare qualcosa su Malpensa se non lo facciamo noi è impensabile". Nemmeno una nuova Compagnia del Nord, come ripete Formigoni? "Mah, guardi, il settore aereo è liberalizzato, quindi se qualcuno ci vuole entrare faccia pure. Le esperienze degli ultimi anni dimostrano tuttavia che le nuove compagnie faticano a decollare. E sinceramente ritengo sia difficile che possa nascere un grande player del Nord". - -->.

 

L'italianità non è un criterio di mercato: non si può scegliere un partner per A (sezione: Alitalia 2)

( da "Resto del Carlino, Il (Nazionale)" del 30-12-2007)

Litalia, solo perché sventola la bandiera tricolore. Ma l'italianità non può neanche essere una colpa. Eppure nell'intricata vicenda Alitalia, in volo verso Parigi con la benedizione del Governo, sta passando semplicemente un'equazione fastidiosa: chi tifa Air France viene automaticamente iscritto al partito del mercato e, dunque, sta dalla parte dei buoni. Al contrario, chi tifa AirOne viene iscritto al partito dell'italianità e, dunque, si fa capire, non sta col mercato ma con i cattivi. Strano, ci era sembrato che Carlo Toto fosse un signore che sul mercato ha dimostrato di saperci stare conquistandone una bella fetta in barba al vecchio monopolio Alitalia. - -->.

 

Umberto Bossi attacca duramente il Governo sulla vicenda Alitalia-AirFrance: Siamo pronti a sc (sezione: Alitalia 2)

( da "Resto del Carlino, Il (Nazionale)" del 30-12-2007)

Umberto Bossi attacca duramente il Governo sulla vicenda Alitalia-AirFrance: "Siamo pronti a scendere in piazza per Malpensa" - -->.

 

IN PIAZZA, COME ai tempi d'oro. Anzi, in aeroporto: è a Malpensa che Um (sezione: Alitalia 2)

( da "Resto del Carlino, Il (Nazionale)" del 30-12-2007)

Berto Bossi ha deciso di mobilitare la Lega contro la decisione di vendere Alitalia ad Air France e di avallare così il ridimensionamento dell'hub lombardo. "La gente da queste parti è molto incazzata ? ha attaccato il segretario federale del Carroccio ?. Scenderemo in piazza, a Malpensa faremo una manifestazione, nella prima data utile di gennaio, il 12 o il 19". Lo scalo della provincia di Varese è ancheluogo simbolico di questo duello fra Milano e Roma che nel popolo leghista non smette mai di accendere gli animi. "Prodi, di nascosto, a casa sua, dopo una cena ha deciso di vendere ad Air France, non si sa in cambio di che cosa. I francesi comperano Alitalia solo per avere le rotte ? ha aggiunto Bossi ?. Ma il governo italiano non può pretendere che il Nord, dopo che è servito per tenere in piedi Alitalia, adesso se ne stia buono e zitto". Non si sa se in prima fila alla manifestazione padana in aeroporto ci sarà anche Roberto Formigoni. Il Governatore lombardo ieri ha comunque attaccato di nuovo il Governo chiedendo che "fornisca al più presto i dettagli del piano presentato da Air France-Klm: quello che è certo ? ha concluso ? è che senza garanzie per Malpensa la nostra opposizione sarà molto dura". MA NON SONO solo i politici del nord a chiedere un ripensamento su Air France. Prodi e Padoa-Schioppa devono fare i conti anche con i malumori dei sindacati. Sia il segretario della Cisl, Raffaele Bonanni, sia quello della Uil, Luigi Angeletti, hanno ribadito che così non va. "Il governo ci ignora ma non la passerà liscia ? ha avvertito Angeletti ?. Abbiamo il diritto di conoscere a quali condizioni viene ceduta un'azienda pubblica, pagata con le tasse dei cittadini, e come si intende tutelare gli interessi del Paese. Il timore che abbiamo è che la compagnia venga ridotta a vettore regionale in un Paese che vive di turismo e di esportazioni, il governo però sembra non capirlo". Accanto al dibattito aleggiano i numeri, quelli su cui poi si va a incidere concretamente. I sindacati parlando di almeno 7mila esuberi su Malpensa se si dovesse attuare il piano di ridimensionamento di Alitalia. Con l'indotto da queste parti si arriva oggi a 25mila occupati "Diverse aziende informalmente ci hanno già comunicato, se la situazione non cambierà, che con il nuovo anno ci saranno licenziamenti", dicono i rappresentanti dei lavoratori. I sindaci della zona sono pronti a mobilitarsi. TRA LE IPOTESI sul tavolo delle trattative spunta intanto quella di un vice presidente italiano per la holding Air France-Klm. affiancandolo all'olandese Leo van Wijk. Italiano resterebbe il management di Alitalia e una rappresentanza italiana sarebbe garantita anche nel cda della holding, per via dell'offerta pubblica di scambio che farebbe sedere nel board rappresentanti del Tesoro. Alessandro Franzi - -->.

 

Chiederemo stipendi uguali a quelli francesi (sezione: Alitalia 2)

( da "Resto del Carlino, Il (Nazionale)" del 30-12-2007)

SPINAZZOLA (UNIONE PILOTI) "Chiederemo stipendi uguali a quelli francesi" di MARCO TAVASANI ? ROMA ? SECONDO L'UNIONE PILOTI (il sindacato che rappresenta circa 1.400 iscritti di tutte le realtà del trasporto aereo) "sarebbe incomprensibile e dannoso continuare a non coinvolgere i piloti nella discussione del piano industriale presentato da Air France per acquistare Alitalia". E la conferma arriva da Roberto Spinazzola, comandante di B767 della compagnia che potrebbe entrare nell'orbita del vettore transalpino, nonché segretario generale del sindacato. Come spiega questa chiusura? "Non ce lo spieghiamo. Gli accordi presi oltre un anno fa con il premier Romano Prodi prevedevano il coinvolgimento diretto dei sindacati nella scelta e nella condivisione del futuro partner di Alitalia". Vi attendete una convocazione? "Sì, diversamente la strada diventerebbe irta di ostacoli". Ritiene che la trattativa a questo punto sia già chiusa? "Noi non abbiamo nessun preconcetto per Air France che, indiscutibilmente, è una grande compagnia mondiale molto solida finanziariamente e industrialmente. Però dobbiamo basarci sui fatti: ancora non conosciamo cosa vuole fare Air France di Alitalia". Intanto si parla di un pesante ridimensionamento della flotta. "Questo è il vero nodo. Come è pensabile parlare di rilancio quando Air France vorrebbe tenere a terra il doppio dei jet previsti dal piano di sopravvivenza? Per non parlare della cancellazione di alcuni collegamenti intercontinentali molto importanti". Par di capire che Unione Piloti è scettica. "Non siamo scettici, ma visto che dobbiamo tutelare la categoria dobbiamo stare ai fatti, ai numeri che emergeranno dalla volontà di Air France. E questo inciderà pesantemente sui livelli occupazionali". Chiederete un trattamento allineato a quello di Air France? "Se questa fosse la soluzione definitiva, certamente rivendicheremo un rinnovo contrattuale allineato a quello dei colleghi transalpini". Perché molti sindacati di categoria erano contrari al piano AirOne? "Io posso parlare per il mio sindacato. E' vero che tuttora non abbiamo dati sufficienti per esprimere un giudizio di merito: Air One ha comunque il pregio di aver giocato a carte scoperte, coinvolgendo il sindacato". Malpensa con Air France o con un eventuale altro player diventerà un vero hub? "Finché il traffico di Malpensa sarà drenato da quello di Linate, chiunque investirà sullo scalo varesino difficilmente avrà degli utili. Malpensa ha indubbiamente un bacino di traffico importante, ma lo scenario attuale non consente il suo effettivo decollo". - -->.

 

RISIKO Le aggregazioni in Italia non sono finite, ma punteremo solo su alleanze. Hera? Non c'è nulla in campo (sezione: Alitalia 2)

( da "Resto del Carlino, Il (Nazionale)" del 30-12-2007)

H RISIKO H ALITALIA Le aggregazioni in Italia non sono finite, ma punteremo solo su alleanze. Hera? Non c'è nulla in campo "Condivido tutte le preoccupazioni della Lombardia e del Nord: un'occasione sprecata" - -->.

 

A2A è pronta alla sfida nucleare Il nuovo colosso debutta in Borsa il 2 gennaio. Parla il numero uno, Zuccoli (sezione: Alitalia 2)

( da "Resto del Carlino, Il (Nazionale)" del 30-12-2007)

"A2A è pronta alla sfida nucleare" Il nuovo colosso debutta in Borsa il 2 gennaio. Parla il numero uno, Zuccoli di PAOLO GIACOMIN ? MILANO ? MENTRE ALITALIA vola verso Air France, al Nord diventa operativa una grande multiutility italiana che si propone di sfidare i grandi colossi europei. Si chiama A2A, è la società nata dalla fusione tra la Aem e Asm Brescia. Il due gennaio, alla riapertura di Piazza Affari dopo la pausa di San Silvestro, debutterà sul mercato. Ingegner Zuccoli, cosa si aspetta per il 2008? "Aem ha chiuso il 2007 portando a casa un rialzo del 20% ? risponde Giuliano Zuccoli, numero uno di Aem e della nuova A2A ?. Un risultato che mi sembra un buon trampolino di lancio per replicare nel 2008 e generare valore per gli azionisti". Qual è la condizione indispensabile perché i suoi auspici si traducano in realtà? "Una forte concentrazione del management sulle scelte strategiche dei prossimi cinque anni su due fronti: il territorio e la competizione internazionale". Cominciamo dal territorio. Il processo di aggregazione non è finito? "Tutt'altro, è appena iniziato. A2A si sta guardando attorno soprattutto in Lombardia, penso a Monza, Lecco...., ma nell'ottica di fare alleanze non nuove aggregazioni o fusioni". E con altre forti realtà tipo Hera? "Non c'è nulla. Consideriamo Hera una buona società e gli uomini di Hera degli amici, ma abbiamo business e strategie diverse" Il secondo fronte da lei indicato è quello della competizione internazionale. Che obbiettivi si dà? "Lo sviluppo internazionale sul libero mercato dell'energia è il capitolo più rilevante delle nostre strategie: in cinque anni siamo pronti a investire sulla produzione di gas ed energia elettrica e diventare il terzo operatore nazionale entro tre anni". Ambizioni forti per un gruppo italiano che ha forti rapporti con i francesi. Cosa ne pensa di Alitalia-AirFrance? "Per storia personale e tradizione non posso che essere vicino alla preoccupazione dei lombardi. Se noi siamo riusciti a creare un grande gruppo come A2A sfidando le logiche di campanile, si poteva fare altrettanto per creare una forte compagnia italiana. L'operazione di salvataggio di Alitalia andava fatta qualche anno fa creando un grande gruppo italiano. Invece finirà che saremo l'unico grande paese occidentale senza una compagnia di bandiera". Lei è da sempre un sostenitore convinto del nucleare italiano. Perché? "Perché è l'unica opzione seria sia dal punto di vista degli approvigionamenti che dell'impatto sull'ambiente. Sarebbe bene che il Paese battesse un colpo di serietà. Non dimentichiamo che in Edison c'è Edf ? Electricitè de France ? che è senza ombra di dubbio il più forte ed esperto produttore di energia nucleare in Europa. Insomma, avremmo tutte le carte in regola per giocare un ruolo di primo piano". Ma gli italiani non sembrano molto convinti dell'opzione nucleare. "No, secondo me l'opinione pubblica sarebbe favorevole, semmai è la classe politica che continua a porre dei paletti, ad obbedire a logiche di parte non valutando veramente i bisogni del Paese: da quelli energetici alle ricadute occupazionali e agli incentivi allo sviluppo". Se domattina il Parlamento approvasse una legge sul nucleare A2A cosa sarebbe pronta a investire? "Dal due gennaio saremo un gruppo con 9 miliardi di euro di capitalizzazione di Borsa, abbiamo la forza per investire molto. Non dimentichi, inoltre, che sul gas la nostra Edison nel 2008 metterà in funzione il rigassificatore a Rovigo". Grandi strategie industriali e finanziarie non sembrano riuscire ad alleggerire le bollette degli italiani. Colpa solo del rialzo delle materie prima o anche un po' dell'avidità dei gestori? "Guardi, la colpa è fondamentalmente del costo delle materie prime: abbiamo avuto rialzi che non sono certo compensabili limando i margini di intermediazione. E qui si torna al discorso del nucleare: è l'unica via per uscire dall'emergenza energetica". Dica la verità, le privatizzazioni stanno portando a ricerare su scala macroregionale dei piccoli monopoli. "Assolutamente no. Chi pensa sia meglio avere tanti piccoli attori locali anziché forti società commette un errore strategico enorme perché si è preda dei concorrenti forti". - -->.

 

Bossi contro Air France: in piazza per Malpensa (sezione: Alitalia 2)

( da "Arena, L'" del 30-12-2007)
Pubblicato anche in:
(Giornale di Vicenza, Il)

IL CASO ALITALIA. La compagnia franco-olandese accelera i tempi e pensa a una vicepresidenza italiana della holding Bossi contro Air France: in piazza per Malpensa ROMA La Lega scende in campo a difesa di Malpensa mentre Alitalia e Air France-Klm sono determinate a raggiungere in fretta l'integrazione, impiegando meno delle otto settimane indicate da Tommaso Padoa Schioppa, ministro dell'Economia. E spunta l'ipotesi di un vice presidente italiano per la holding Air France-Klm. Fra le garanzie che il gruppo franco-olandese vuole dare all'Italia, per assicurare pari dignità e forte identità nella holding, si starebbe pensando a una seconda vicepresidenza per un italiano a fianco dell'olandese Leo van Wijk. Italiano resterebbe il management di Alitalia e una rappresentanza italiana sarebbe garantita nel cda della holding, per via dell'offerta pubblica di scambio che farebbe sedere nel board rappresentanti del Tesoro. Per arrivare all'offerta vincolante il nodo più spinoso sembra il confronto con i sindacati. Ma potrebbe rivelarsi più semplice del previsto perché il settore della manutenzione, dove la Cgil domina, sarebbe potenziato con l'assistenza a suoi aerei, soprattutto nei picchi di attività a Parigi e vista l'omogeneità di flotta Airbus e Boeing. Anche gli esuberi non sarebbero elevati (1.000 in Alitalia Fly dove sono previste nuove assunzioni dal 2010 e in cui entrerebbero 800 dipendenti di Alitalia Servizi, dove non sono previsti esuberi). A piloti e assistenti di volo, che potrebbero circolare nelle tre compagnie, sarebbe applicato il contratto di lavoro francese. Resta il nodo Malpensa. Subito dopo l'Epifania, Jean Cyril Spinetta, presidente di Air France-Klm, sarà in Italia per incontri politici, istituzionali e con il sindacato. Ma ieri Umberto Bossi, segretario federale della Lega, ha avvertito che "la gente è molto incazzata perché ci portano via Malpensa. Scenderemo in piazza e ci faremo sentire con una manifestazione, il 12 o il 19 gennaio". Per Bossi, "Prodi di nascosto, a casa sua, ha deciso di vendere ad Air France, non si sa in cambio di cosa. I francesi comperano Alitalia solo per avere le rotte. Ma il governo italiano non può pretendere che il Nord, dopo che è servito per tenere in piedi Alitalia, se ne stia buono e zitto". Mario Baccini, Udc, esorta a "evitare una contrapposizione Nord-Sud che non aiuta l'azienda" perché "la politica deve assicurare ai maggior qualità di servizi a minor costo". Per Baccini "il doppio armamento degli aerei Roma-Milano era solo un prezzo pagato ai campanilismi politici". Antonio Martino, Fi, giudica valida la scelta del governo, anche perché ha i pregi di "non avere ceduto al mito malevolo dell'italianità, al nazionalismo economico" e di "non aver consultato i sindacati. Non si vede perché avrebbe dovuto farlo". Per Martino, "la prova dell'economicità di Malpensa può venire solo dalla sua privatizzazione". Air France potrebbe lasciare aperta la porta alla crescita di Malpensa. Alle istituzioni lombarde, Spinetta potrebbe spiegare che per risanare Alitalia è necessario tagliare i 200 milioni di perdite annue su Malpensa mantenendo solo i voli intercontinentali sempre pieni (New York, San Paolo e Tokyo). Con prospettive di un alto coefficiente di riempimento degli aerei, Alitalia potrà aggiungere nuove tratte. Lo scalo non sarebbe più un hub, ma vedrà potenziati i collegamenti internazionali soprattutto per la clientela business.

 

Romano e i botti di fine anno (sezione: Alitalia 2)

( da "Provincia di Cremona, La" del 30-12-2007)

Edizione di Domenica 30 dicembre 2007 Benvenuto P.Review srl Romano e i botti di fine anno IL PUNTO di Enrico Pirondini I botti di fine anno del premier Prodi sembrano più il canto del cigno che la soluzione attesa di annosi problemi. Per carità, il Professore è molto fiero dei suoi risultati tanto che ieri, prima di partire per la montagna, ha consegnato (orgoglioso) ai taccuini la frase che aveva studiato di notte: "Io duro perché faccio". Ora su come tiri avanti, ovvero indietro, il signor Prodi è sotto gli occhi degli italiani e della stampa estera più autorevole. Non serve aggiungere altro. Tuttavia gli ultimi due botti (tralasciamo la rottamazione, cioccolatino per la Fiat) meritano una riflessione a parte. Alitalia. Il via libera del governo alla trattativa in esclusiva con Air France-Klm (gruppo la cui solidità è fuori discussione) è un colpo di mano di Romanone. Una decisione autoritaria. L'avesse fatta Berlusconi, Ballarò e Annozero avrebbero fatto edizioni speciali contro "il regime, la fine della democrazia". L'ha fatta il Professore ed allora va (quasi) tutto bene, madama la marchesa, almeno sul fronte mancino: strilla un po' il sindacato, Bianchi e Ferrero fingono di essere perplessi ma come sempre ingoiano il rospo. Ora ci sono otto settimane per negoziare su rotte ed esuberi ma la società franco-olandese, vedrete, sistemerà ogni cosa. Quelli hanno i danè e sanno fare i conti. Unica incognita è la protesta del Nord, svenduto da Palazzo Chigi senza aver consultato né gli imprenditori né i sindacati. Guida la levata di scudi, a sostegno di Malpensa, Roberto Formigoni il quale, essendo un volpino, aveva capito da tempo che tutto era già stato deciso. Lo aveva capito fin dai tempi della prima pseudo gara (un'asta internazionale andata deserta). Ed allora sorge spontanea una domanda, a lui e agli attuali leader della opposizione: perché, presidente Berlusconi, on. Fini, on. Casini, on. Bossi, on. Tremonti, in sessanta mesi di governo, non avete affrontato e risolto voi il dossier Alitalia? Cosa ve lo ha impedito, voi che avevate in Parlamento ben altra maggioranza? Sicurezza. Il primo cittadino romeno espulso dopo l'uccisione della signora Reggiani è già tornato. Le nostre norme sulla sicurezza non fanno paura a nessuno: né quelle di prima, né quelle varate ora e firmate (naturalmente) dalla sinistra radicale che ha chiesto in cambio una corsia preferenziale per la nuova legge sulla immigrazione. Pur di stare incollati alla poltrona se ne inventano di tutti i colori. L'ultimo botto, in materia, del Professore è un buco nell'acqua. Per noi. Per il clandestino, eventualmente pizzicato, significa invece un viaggio gratis (cioè a nostre spese) per andare a trovare i parenti a casa; poi, via, di nuovo in Italia dove il rientro è un gioco da ragazzi e la pena massima prevista sono tre anni di carcere (ma con l'incertezza della pena che ci ritroviamo è un nano-rischio). Le espulsioni ora dovranno essere convalidate dal giudice monocratico: le procure andranno in tilt e la giustizia ordinaria peggiorerà. La conclusione è una soltanto: noi non abbiamo un governo, abbiamo una compagnia di gamberi. l.

 

Bossi: Lega in piazza per Malpensa (sezione: Alitalia 2)

( da "Provincia di Cremona, La" del 30-12-2007)

Edizione di Domenica 30 dicembre 2007 Benvenuto P.Review srl Il caso Alitalia. Subito dopo l'Epifania, Spinetta incontrerà istituzioni e sindacati. Non tutta la Cdl critica con il governo Bossi: Lega in piazza per Malpensa Air France accelera sull'integrazione Probabile un vice presidente italiano di Stefania De Francesco ROMA ? La Lega scende in campo a difesa di Malpensa mentre Alitalia e Air France-Klm sono determinate a raggiungere in fretta l'integrazione, impiegando anche meno delle otto settimane indicate dal ministro dell'Economia, Tommaso Padoa Schioppa. E spunta l'ipotesi di un vice presidente italiano per la holding Air France-Klm. Fra le garanzie che il gruppo franco-olandese vuole dare all'Italia, per assicurarle pari dignità e forte identità nella holding, si starebbe pensando di costituire una seconda vice presidenza per un italiano affiancandolo all'olandese Leo van Wijk. Italiano resterebbe il management di Alitalia e una rappresentanza italiana sarebbe garantita anche nel cda della holding, per via dell'offerta pubblica di scambio che farebbe sedere nel board rappresentanti del Tesoro. Per arrivare all'offerta vincolante il nodo più spinoso sembra il confronto con i sindacati. Ma per Air France il faccia a faccia, in particolare su Alitalia Servizi (manutenzione, handling, IT, amministrazione e call center) potrebbe rivelarsi più semplice del previsto anche perchè il settore della manutenzione (dove la Cgil domina) non solo verrebbe mantenuto, ma potenziato. Anche gli esuberi non sarebbero elevati (1.000 in Alitalia Fly dove sono previste nuove assunzioni dal 2010 e in cui entrerebbero 800 dipendenti di Alitalia Servizi, dove non sono previsti esuberi). A piloti e assistenti di volo, che potrebbero circolare nelle tre compagnie, verrebbe applicato il contratto di lavoro francese. Resta però il nodo Malpensa. Subito dopo l'Epifania, il numero uno di Air France-Klm, Jean Cyril Spinetta, verrà in Italia per una serie di incontri politici, istituzionali, e anche con il sindacato per rassicurare sulla volontà di risanare e rilanciare Alitalia. Proprio ieri però il leader della Lega Umberto Bossi ha avvertito che "la gente è molto incazzata perchè ci portano via Malpensa. Scenderemo in piazza e ci faremo sentire con una manifestazione, il 12 o il 19 gennaio". Secondo Bossi, "Prodi di nascosto, a casa sua, ha deciso di vendere ad Air France, non si sa in cambio di cosa. I francesi comperano Alitalia solo per avere le rotte. Ma il governo italiano non può pretendere che il Nord, dopo che è servito per tenere in piedi Alitalia, adesso se ne stia buono e zitto". Ma per il senatore Udc Mario Baccini bisogna "evitare una contrapposizione Nord-Sud che non aiuta l'azienda" perchè "la politica deve assicurare ai cittadini-utenti maggior qualità dei servizi e a minor costo". L'ex ministro della Difesa Antonio Martino giudica valida la scelta del governo su Air France anche perchè ha i pregi di "non avere ceduto al mito malevolo dell'italianità, al nazionalismo economico" e di "non aver consultato i sindacati". Air France, comunque, potrebbe anche lasciare aperta la porta ad una futura crescita di Malpensa.

 

Nuove tariffe Volano i prezzi spinti dal caro-petrolio (sezione: Alitalia 2)

( da "Libertà" del 30-12-2007)

Quotidiano partner di Gruppo Espresso LIBERTA' di domenica 30 dicembre 2007 > Prima Pagina nuove tariffe Volano i prezzi spinti dal caro-petrolio Aumenti a gennaio Più 48 euro a famiglia: luce +3,8, gas +3,4 Bossi: "Sull'Alitalia pronti a scendere in piazza" ROMA - Nuova stangata da gennaio per le famiglie italiane che pagheranno 48 euro in più l'anno per le bollette della luce e del gas. Colpa del caro-petrolio: le quotazioni dell'oro nero, che viaggiano da tempo sopra i 90 dollari al barile con punte vicinissime a quota 100, hanno surriscaldato anche i prezzi dell'elettricità e del metano. Con il risultato che dal prossimo trimestre le bollette della luce saliranno - ha reso noto l'Autorità - del 3,8% e quelle del gas del 3,4%, 48 euro a famiglia. Intanto lo scontro su Alitalia diventa incandescente. Il governo ha deciso di intavolare trattative, per 8 settimane, con Air France ma l'opposizione si fa sentire e chiede che la questione venga discussa in Parlamento. La confusione sale con il passare dei giorni e la Lega - ieri ha parlatoUmberto Bossi - organizza una manifestazione a Malpensa, l'aeroporto che potrebbe essere penalizzato se Alitalia finirà ai francesi. E proprio dallo scalo di Malpensa, Alitalia ha (di fatto) già cancellato i voli per le destinazioni a lungo raggio che saranno sacrificate. ALLE PAGINE 2 e 5 [.

 

Alitalia-Air France, è bufera (sezione: Alitalia 2)

( da "AudioNews.it" del 30-12-2007)

09.14 Politica Il servizio di Loredana Marinaccio Alitalia-Air France, è bufera 07.39: Su Alitalia infuria la polemica. All'indomani della decisione del Governo di avviare la trattativa in esclusiva con Air France-Klm, il fronte del no scende in campo a difesa dello scalo di Malpensa. Il leader leghista Bossi annuncia una dura mobilitazione di piazza. Il presidente della regione Lombardia Formigoni denuncia: "compromessa la competitività del Paese". In fibrillazione anche i sindacati con Bonanni della cisl che parla di scelta sbagliata.

 

ALITALIA: BERSANI, PER NODO MALPENSA RIFLETTERE SU SISTEMA AEROPORTI NORD (sezione: Alitalia 2)

( da "ADN Kronos" del 30-12-2007)

OCCORRE GUARDARE REALTA' SENZA FANTASIE E DEMAGOGIE ascolta la notizia commenta 0 vota 0 tutte le notizie di ECONOMIA Roma, 30 dic. (Adnkronos) - "Al nord si e' aperta una discussione che, al di la' delle asprezze, puo' rivelarsi utile. A questo punto, siamo tutti costretti a guardare in faccia la realta' senza fantasie e demagogie". E' quanto afferma il ministro dello Sviluppo economico Pierluigi Bersani. Che aggiunge: "il governo sa bene di non doversi occupare solo delle azioni di una societa' pubblica ma anche dell'occupazione e delle prospettive del sistema aeroportuale. Anche nelle prossime settimane il governo si occupera' di tutto questo, pur nei limiti di un passaggio critico e nel rispetto di procedure che devono corrispondere pienamente agli standard internazionali".

Indice degli articoli DEL 29-12-2007

El Gobierno italiano asegura que Alitalia negociará en exclusiva con Air France ( da "Cinco Dìas" del 29-12-2007)

Italy gives green light for talks between Alitalia and Air France-KLM ( da "International Herald Tribune" del 29-12-2007)

Alitalia tra due mesi sarà di Air France ( da "Finanza e Mercati" del 29-12-2007)

TPS dice sì alla TRATTATIVA tra alitalia e AIR FRANCE. Ieri il ministro ( da "Foglio, Il" del 29-12-2007)

Air France à deux doigts d'emporter Alitalia ( da "Figaro, Le" del 29-12-2007)

Alitalia tra due mesi sarà di Air France ( da "Finanza e Mercati" del 29-12-2007)

Alitalia ( da "Finanza e Mercati" del 29-12-2007)

Ma il leader del Partito democratico Veltroni fa quadrato attorno al premier: <Arriverà alla fine della legislatura> ( da "Cittadino, Il" del 29-12-2007)

Ma la deliberazione formale arriverà solo dopo un passaggio formale in Consiglio probabilmente tra otto settimane ( da "Cittadino, Il" del 29-12-2007)

Alitalia, il Cda sceglie AirFrance-Klm ( da "AudioNews.it" del 29-12-2007)

Alitalia: la protesta del nord, i dubbi di Bianchi ( da "AudioNews.it" del 29-12-2007)

Alitalia, Sircana: la decisione ultima spetta al governo ( da "AudioNews.it" del 29-12-2007)

Alitalia, sindacati minacciano scioperi a Natale ( da "AudioNews.it" del 29-12-2007)

Vola Bioera, cade Landi ( da "Gazzetta di Reggio" del 29-12-2007)

Alitalia, si tratta solo con Air France ( da "Piccolo di Trieste, Il" del 29-12-2007)

Alitalia, ma dove eravate? ( da "Gazzetta di Mantova, La" del 29-12-2007)

) SMOG Via Guasco è un camera a gas La decisione assunta dall ( da "Resto del Carlino, Il (R. Emilia)" del 29-12-2007)

Alitalia tratterà in esclusiva con Air France ( da "Giornale di Brescia" del 29-12-2007)

Il Governo ha scelto: Alitalia con Air France ( da "Giornale di Brescia" del 29-12-2007)

Un'alleanza tra AirOne e Lufthansa ( da "Giornale di Brescia" del 29-12-2007)

Per Formigoni una decisione scandalosa e forse irregolare ( da "Giornale di Brescia" del 29-12-2007)

Dini lancia l'ultimatum a Prodi ( da "Giornale di Brescia" del 29-12-2007)

Alitalia-10 cv 7,5%96,93 Arkimedica 2012 CV5%101,00 Azimut 09 Cv 3,15%138,52<BR ( da "Giornale di Brescia" del 29-12-2007)

Sì ad Air Francee il nord si ribella ( da "Secolo XIX, Il" del 29-12-2007)

Omicidiovolontarioper Thyssen ( da "Secolo XIX, Il" del 29-12-2007)

Debutta il decreto legge La Scala ( da "Italia Oggi" del 29-12-2007)

Aeroporti, il Marco Polo di Venezia supera i 7 milioni di passeggeri ( da "Italia Oggi" del 29-12-2007)

Un anno di oscillazioni in borsa ( da "Italia Oggi" del 29-12-2007)

Ultima seduta positiva ( da "Italia Oggi" del 29-12-2007)

Dal governo sì a Air France-Klm ( da "Italia Oggi" del 29-12-2007)

Padoa-Schioppa paré pour livrer Alitalia à Air France ( da "Liberation" del 29-12-2007)

Alitalia, via alla trattativa solo con air france ( da "Nuova Sardegna, La" del 29-12-2007)

L'ultima seduta chiude bene ( da "Secolo XIX, Il" del 29-12-2007)

Via libera alla trattativa con air france ( da "Nuova Sardegna, La" del 29-12-2007)

Milano. il governo dà il via libera alla "trattativa in esclusiva" ... - gigi furini ( da "Nuova Sardegna, La" del 29-12-2007)

Si ricompatta il fronte del Nord<Il governo non tocchi Malpensa> ( da "Secolo XIX, Il" del 29-12-2007)

BORSA ( da "Citta' di Salerno, La" del 29-12-2007)

Numeri utili ( da "Nuova Sardegna, La" del 29-12-2007)

Alitalia, dal governo sì a air france ( da "Repubblica, La" del 29-12-2007)

Caccia agli aeroporti italiani alleanze per non diventare prede ( da "Repubblica, La" del 29-12-2007)

Il governo sceglie air france "alitalia, due mesi per trattare" - luca iezzi ( da "Repubblica, La" del 29-12-2007)

Quando vince il partito del mercato - (segue dalla prima pagina) ( da "Repubblica, La" del 29-12-2007)

Alitalia-air france via libera del governo ( da "Tirreno, Il" del 29-12-2007)

Tar, alpieagles vince e ritorna a sperare ( da "Messaggero Veneto, Il" del 29-12-2007)

"è una svendita nascosta ma malpensa non si tocca" - ettore livini ( da "Repubblica, La" del 29-12-2007)

Il pd (anche il fvg): tutelate malpensa ( da "Messaggero Veneto, Il" del 29-12-2007)

Per chi viaggia ( da "Nuova Sardegna, La" del 29-12-2007)

Alitalia-Air France: l'ok del governo ( da "Arena, L'" del 29-12-2007) + 1 altra fonte

Il governo: sì ad AirFrance ( da "Arena, L'" del 29-12-2007)

Alitalia - Air France: ok ( da "Giornale di Vicenza, Il" del 29-12-2007)

Formigoni: uno scandalo ( da "Provincia di Cremona, La" del 29-12-2007)

Alpieagles, boccata d'ossigeno ( da "Provincia di Cremona, La" del 29-12-2007)

Sì del governo a Air France ( da "Provincia di Cremona, La" del 29-12-2007)

Cessione Alitalia Il governo: trattiamo solo con Air France ( da "Provincia di Cremona, La" del 29-12-2007)

Il governo apre a AirFrance ( da "Bresciaoggi(Abbonati)" del 29-12-2007)

L'Unione 'isola' Dini Veltroni: riforme solo con il governo Prodi ( da "Provincia di Cremona, La" del 29-12-2007)

Scelta dolorosa ma le sfide non ci fanno paura ( da "Bresciaoggi(Abbonati)" del 29-12-2007)

O SI VENDE O SI MUORE ( da "Stampa, La" del 29-12-2007)

Alitalia, via libera del governo ( da "Stampa, La" del 29-12-2007)

Luigi Grassia ( da "Stampa, La" del 29-12-2007)

Cv Alital 1096,934<TD class ( da "Stampa, La" del 29-12-2007)

Prodi non teme l'ultimatum di Dini ( da "Gazzetta del Sud" del 29-12-2007)

Alitalia, ok del governo ad Air France ( da "Gazzetta del Sud" del 29-12-2007)

Sinigaglia annuncia: vendo e me ne vado ( da "Mattino di Padova, Il" del 29-12-2007)

E il tar boccia l'enac: sospeso lo stop della licenza ( da "Mattino di Padova, Il" del 29-12-2007)

Caso alitalia, il pd reclama un network aereo del nord ( da "Mattino di Padova, Il" del 29-12-2007)

Cassa depositi e prestiti, allarme degli enti locali sulla riforma ( da "Gazzetta del Sud" del 29-12-2007)

Un 2007 a picco per piazza affari - andrea greco ( da "Repubblica, La" del 29-12-2007)

Bene aem-asm, stona finmeccanica ( da "Repubblica, La" del 29-12-2007)

Numero uno mondiale del trasporto aereo ( da "Stampa, La" del 29-12-2007)

Investimenti da rivedere, rotte da reinventare, con un obiettivo, forse un sogno: ritrovarsi entro p ( da "Stampa, La" del 29-12-2007)

Alitalia, il governo ( da "Stampa, La" del 29-12-2007)

Via libera alla trattativa con air france - gigi furini ( da "Tirreno, Il" del 29-12-2007) + 1 altra fonte

Air France, adesso c'è il sì del governo ( da "Unione Sarda, L' (Nazionale)" del 29-12-2007)

E la Lega dichiara guerra a Roma ( da "Unione Sarda, L' (Nazionale)" del 29-12-2007)

Via libera alla trattativa con air france - gigi furini ( da "Provincia Pavese, La" del 29-12-2007)

Alitalia, Formigoni contrario a Air France ( da "AudioNews.it" del 29-12-2007)

E An con La Russa manifesta fra i passeggeri: No ai francesi, sì a una compagnia del nord ( da "Giorno, Il (Varese)" del 29-12-2007)

Nessuno ci ha consultati Nossa (Cgil): alcune aziende annunciano licenziamenti ( da "Giorno, Il (Varese)" del 29-12-2007)

Il governo ha scelto Air France ( da "Unione Sarda, L' (Nazionale)" del 29-12-2007)

E il Tar boccia l'Enac: sospeso lo stop della licenza ( da "Nuova Venezia, La" del 29-12-2007) + 1 altra fonte

Caso Alitalia, il Pd reclama un network aereo del Nord ( da "Nuova Venezia, La" del 29-12-2007) + 1 altra fonte

Sinigaglia annuncia: Vendo e me ne vado ( da "Nuova Venezia, La" del 29-12-2007) + 1 altra fonte

Vendita alitalia Padoa Schioppa: <Trattativa in otto settimane> ( da "Libertà" del 29-12-2007)

Il Tar del Lazio: sì ai voli Alpieagles ( da "Eco di Bergamo, L'" del 29-12-2007)

I francesi non avranno riguardi Malpensa specchio della crisi ( da "Eco di Bergamo, L'" del 29-12-2007)

La trincea del premier e la pistola scarica dei centristi di Lamberto ( da "Eco di Bergamo, L'" del 29-12-2007)

Alitalia-Air France Disco verde dal governo ( da "Eco di Bergamo, L'" del 29-12-2007)

Sorpresa, c'è la rottamazione auto ( da "Eco di Bergamo, L'" del 29-12-2007)

NESSUNO AVRA' IL MONOPOLIO ( da "Resto del Carlino, Il (Nazionale)" del 29-12-2007) + 2 altre fonti

ROMA - IL GOVERNO dice sì alla trattativa in esclusiva fra Al ( da "Resto del Carlino, Il (Nazionale)" del 29-12-2007) + 2 altre fonti

BLUE PANORAMA PECCI: POTREMMO COPRIRE MOLTE ROTTE. CONTATTI CON PARTNER 0 Pronti per Malpensa entro aprile ( da "Resto del Carlino, Il (Nazionale)" del 29-12-2007) + 2 altre fonti

Alitalia, il Tesoro vuole Il Governo sceglie Parigi. Toto: L'Italia ( da "Resto del Carlino, Il (Nazionale)" del 29-12-2007) + 2 altre fonti

PRIMA DI CANTARE vittoria pensi bene a quello che l'aspetta! È certo, caro preside ( da "Resto del Carlino, Il (Nazionale)" del 29-12-2007) + 2 altre fonti

Formigoni a muso duro Uno scandalo, una vergogna ( da "Resto del Carlino, Il (Nazionale)" del 29-12-2007) + 2 altre fonti

Mibtel a +0,58% ( da "Libertà" del 29-12-2007)

Il governatore Formigoni protesta: decisione irregolare e vergognosa. Calderoli invita alla rivolta: si vendano il Colosseo ( da "Libertà" del 29-12-2007)

Di fine anno ( da "Giornale.it, Il" del 29-12-2007)

Brillano Saipem e Prysmian ( da "Giornale.it, Il" del 29-12-2007)

Piazza Affari non brinda Maglia nera d'Europa Il peso dei bancari amplifica l'effetto subprime ( da "Resto del Carlino, Il (Nazionale)" del 29-12-2007) + 2 altre fonti

Colombo Clerici: <Per lo scalo serve un nuovo vettore> ( da "Giornale.it, Il" del 29-12-2007)

Saldi al via con buoni affari in vista Cominciano sabato 5 gennaio, per durare due mesi. Negozi aperti domenica 6 ( da "Giorno, Il (Sondrio)" del 29-12-2007) + 8 altre fonti

Il governo ha scelto Air France Padoa-Schioppa: è la soluzione migliore per Alitalia. La trattativa durerà due mesi Via libera alla rottamazione delle auto, al bonus luce e al decr ( da "Unita, L'" del 29-12-2007)

Alitalia, il governo sceglie Air France Sì di Padoa-Schioppa alla trattativa: È la soluzione migliore per salvare la compagnia ( da "Unita, L'" del 29-12-2007)

I FRANCESI Alitalia vola verso la Francia. Il governo ha rotto gli indugi e deciso che tratter&# ( da "Unita, L'" del 29-12-2007)

EGREGIO DIRETTORE, dopo tanti tentativi falliti per aiutare l'Alitalia il nostro governo sta pe ( da "Nazione, La (Pistoia)" del 29-12-2007) + 12 altre fonti

COME provocazione non è davvero male anche perché interpreta un malessere diffuso, non tan ( da "Nazione, La (Pistoia)" del 29-12-2007) + 11 altre fonti

Alitalia, il governo sceglie Air France ( da "Adige, L'" del 29-12-2007)

P iazza Affari chiude bene l'ultima seduta dell'anno, staccando le altre Borse del Vecchio Continente, piuttosto deboli, e recuperando parte di quel terreno perduto nel 2007 che ne ( da "Adige, L'" del 29-12-2007)

Prima di Alitalia, Tps sorvola la Bce ( da "Borsa e Finanza" del 29-12-2007)

Potins de politique ( da "Liberation" del 29-12-2007)

Alpi Eagles vince al tar La vendita va avanti ( da "Corriere del Veneto" del 29-12-2007)

LE NOTIZIE TASCABILI ( da "Gazzetta dello Sport, La (Abbonati)" del 29-12-2007)

Economia ( da "Gazzetta di Parma (abbonati)" del 29-12-2007)

Malpensa? Soffocata dal solito campanilismo ( da "Gazzetta di Parma (abbonati)" del 29-12-2007)

Air France, sì del governo ( da "Gazzetta di Parma (abbonati)" del 29-12-2007)

Penati: stavolta il governo non ci ha consultato ( da "Corriere della Sera" del 29-12-2007)

134 17 ( da "Corriere della Sera" del 29-12-2007)

<Il Malpensa-Boston? Già cancellato>. È protesta ( da "Corriere della Sera" del 29-12-2007)

CALL CENTER ( da "Corriere della Sera" del 29-12-2007)

VIA LIBERA ( da "Corriere della Sera" del 29-12-2007)

Malpensa, Alitalia cancella già i voli 2008 ( da "Corriere della Sera" del 29-12-2007)

Alitalia-Air France, sì del governo ( da "Corriere della Sera" del 29-12-2007)

<Nessun pregiudizio Ho sperato in AirOne> ( da "Corriere della Sera" del 29-12-2007)

Bonanni: scelta sbagliata. E senza consultarci ( da "Corriere della Sera" del 29-12-2007)

Passaggi ( da "Corriere della Sera" del 29-12-2007)

49,9% ( da "Corriere della Sera" del 29-12-2007)

Sì a Air France, 8 settimane per chiudere ( da "Corriere della Sera" del 29-12-2007)

Il blitz, la mossa di D'Alema I paletti di Rutelli ( da "Corriere della Sera" del 29-12-2007)

Lettere al direttore ( da "Gazzetta di Parma (abbonati)" del 29-12-2007)

Il bis della rottamazione fa volare Fiat ( da "Corriere della Sera" del 29-12-2007)

Via libera alla trattativa con Air France ( da "Corriere delle Alpi" del 29-12-2007) + 9 altre fonti

Notizie in 2 minuti ( da "Corriere della Sera" del 29-12-2007)

Alitalia vola verso Air France ( da "Messaggero, Il" del 29-12-2007)

CHIETI - Se l'Italia rinuncia al nostro progetto, spreca una grande opportunità, oltre ch ( da "Messaggero, Il (Abruzzo)" del 29-12-2007)

VENEZIA - Ad un passo dal crack Alpieagles si risolleva e davanti al Tar del Lazio vince il round co ( da "Messaggero, Il (Ostia)" del 29-12-2007) + 1 altra fonte

VENEZIA - Ad un passo dal crack Alpieagles si risolleva e davanti al Tar del Lazio vince il round co ( da "Messaggero, Il (Pesaro)" del 29-12-2007) + 6 altre fonti

ROMA - Sorpresa. Il governo ha giocato d'anticipo su Alitalia. E senza aspettare metà genn ( da "Messaggero, Il (Pesaro)" del 29-12-2007) + 9 altre fonti

ROMA - Se l'Italia rinuncia al nostro progetto, spreca una grande opportunità, oltre che ( da "Messaggero, Il (Pesaro)" del 29-12-2007) + 9 altre fonti

Alitalia, avanti con Air France. La protesta del Nord ( da "Messaggero, Il (Pesaro)" del 29-12-2007) + 9 altre fonti

ROMA - Non possiamo perdere tempo, Alitalia ha liquidità per tre mesi ( da "Messaggero, Il (Pesaro)" del 29-12-2007) + 9 altre fonti

Il consiglio di amministrazione di Alitalia sceglie Air France-Klm giudicando l'offerta frances ( da "Messaggero, Il (Pesaro)" del 29-12-2007) + 9 altre fonti

ROMA - Sono circa le 11,30 del mattino quando l'Alitalia inverte la tendenza in Borsa. Le azion ( da "Messaggero, Il (Pesaro)" del 29-12-2007) + 9 altre fonti

Prato avvia una nuova ricerca di acquirenti. L'8 ottobre il Cda di Alitalia delibera di verific ( da "Messaggero, Il (Pesaro)" del 29-12-2007) + 9 altre fonti

Alitalia vola verso Air France ( da "Messaggero, Il (Pesaro)" del 29-12-2007) + 9 altre fonti

ROMA Il governo stringe i tempi su Alitalia. Il Consiglio dei ministri ha dato ieri il via ( da "Messaggero, Il (Pesaro)" del 29-12-2007) + 9 altre fonti

ROMA - Non possiamo perdere tempo, Alitalia ha liquidità per tre mesi ( da "Messaggero, Il (Ostia)" del 29-12-2007) + 1 altra fonte

ROMA - Sorpresa. Il governo ha giocato d'anticipo su Alitalia. E senza aspettare metà genn ( da "Messaggero, Il (Ostia)" del 29-12-2007) + 1 altra fonte

ROMA - Sono circa le 11,30 del mattino quando l'Alitalia inverte la tendenza in Borsa. Le azion ( da "Messaggero, Il (Ostia)" del 29-12-2007) + 1 altra fonte

ROMA - Se l'Italia rinuncia al nostro progetto, spreca una grande opportunità, oltre che ( da "Messaggero, Il (Ostia)" del 29-12-2007) + 1 altra fonte

Alitalia, avanti con Air France. La protesta del Nord ( da "Messaggero, Il (Ostia)" del 29-12-2007) + 1 altra fonte

Il consiglio di amministrazione di Alitalia sceglie Air France-Klm giudicando l'offerta frances ( da "Messaggero, Il (Ostia)" del 29-12-2007) + 1 altra fonte

Prato avvia una nuova ricerca di acquirenti. L'8 ottobre il Cda di Alitalia delibera di verific ( da "Messaggero, Il (Ostia)" del 29-12-2007) + 1 altra fonte

Alitalia vola verso Air France ( da "Messaggero, Il (Ostia)" del 29-12-2007) + 1 altra fonte

ROMA Il governo stringe i tempi su Alitalia. Il Consiglio dei ministri ha dato ieri il via ( da "Messaggero, Il (Ostia)" del 29-12-2007) + 1 altra fonte

Alitalia, il governo sceglie air france ( da "Messaggero Veneto, Il" del 29-12-2007)

Alitalia, il governo dà il via libera ad air france ( da "Messaggero Veneto, Il" del 29-12-2007)

Blitz di Prodi e Tps, Alitalia ad Air France ( da "Milano Finanza" del 29-12-2007)

PARLA BORGHESI Per il banchiere le borse non hanno ancora scontato la reale portata dello shock del credito. Ci sarà instabilità finché non si conosceranno i bilanci delle banche ( da "Milano Finanza" del 29-12-2007)

La peggiore d'Europa ( da "Milano Finanza" del 29-12-2007)

Gli avvenimenti dell'anno ( da "Milano Finanza" del 29-12-2007)

Air France a Step Closer to Buying Alitalia ( da "New York Times" del 29-12-2007)

Il governo rottama anche Malpensa ( da "Giornale.it, Il" del 29-12-2007)

Il governo rottama anche Malpensa di Paolo Stefanato - sabato 29 dicembre 2007, 07:22 da Milano Anti... ( da "Giornale.it, Il" del 29-12-2007)

Viva Carla Magna Ma saranno guai ( da "Libero" del 29-12-2007)

VENDUTI ALLA FRANCIA ( da "Libero" del 29-12-2007)

La Lega: <Su Malpensa il Comune chieda i danni> ( da "Libero" del 29-12-2007)

Alitalia / 1 ( da "Riformista, Il" del 29-12-2007)

Alitalia / 2 ( da "Riformista, Il" del 29-12-2007)

Anche i sindacati attaccano Prodi <Una decisione autoritaria> ( da "Libero" del 29-12-2007)

VENDUTI Padoa-Schioppa dice oui Alitalia andrà ai francesi ( da "Libero" del 29-12-2007)

FI e Lega scatenate: <Decisione irregolare> ( da "Libero" del 29-12-2007)

BUSINESS BRIEFING ( da "Washington Post, The" del 29-12-2007)

Anche i piloti vogliono Air France ( da "Tempo, Il" del 29-12-2007)

Bordon: "Sì, la maggioranza è morta" ( da "Tempo, Il" del 29-12-2007)

Toto Malpensa, il gioco del 2008 ( da "Manifesto, Il" del 29-12-2007)

Toto (AirOne): L'Italia rinuncia a competere in serie A Alitalia alla francese: il governo approva ( da "Manifesto, Il" del 29-12-2007)

Anticipazioni ( da "Manifesto, Il" del 29-12-2007)

Via libera del governo alla trattativa esclusiva di Alitalia con Air-France ( da "Rai News 24" del 29-12-2007)

ALITALIA/ MARONI: SVENDITA NASCOSTA, MALPENSA NON SI TOCCA (REP) ( da "Virgilio Notizie" del 29-12-2007)

Il Nord può benissimo avere un suo vettore ( da "Padania, La" del 29-12-2007)

FORMIGONI: SCANDALOSA LA DECISIONE DEL GOVERNO ( da "Padania, La" del 29-12-2007)

<La Padania deve fare sentire la sua voce> ( da "Padania, La" del 29-12-2007)

Un comitato di resistenza contro i... saldi di Stato ( da "Padania, La" del 29-12-2007)

Malpensa, leva per lo sviluppo ( da "Padania, La" del 29-12-2007)

LO SVENDITORE AMBULANTE ( da "Padania, La" del 29-12-2007)

MALPENSA, DA ROMA GUERRA AL NORD ( da "Padania, La" del 29-12-2007)

Il governo rottama anche Malpensa di Paolo Stefanato - sabato 29 dicembre 2007, 10:28 da Milano Anti... ( da "Giornale.it, Il" del 29-12-2007)

Palazzo Marino denunci Roma chiedendo i danni ( da "Padania, La" del 29-12-2007)

<Questo Governo vuole la guerra e l avrà> ( da "Padania, La" del 29-12-2007)

I TITOLI DEI GIORNALI: ECONOMIA E FINANZA ( da "Asca" del 29-12-2007)

Il governo: sì ad AirFrance ( da "Arena.it, L'" del 29-12-2007)

CIELI TRICOLORI. Il ministro dell'Economia dà parere favorevole, da Sarkozy garanzie a Prodi ( da "Arena.it, L'" del 29-12-2007)

L'opposizione: un'accelerazione insensata, in questo modo si penalizza Malpensa ( da "Arena.it, L'" del 29-12-2007)

ALITALIA, ANCHE IL GOVERNO PER AIR FRANCE ( da "Mattino, Il (Salerno)" del 29-12-2007) + 1 altra fonte

BORSA: ULTIMA OTTAVA DEL 2007 POSITIVA, MIBTEL +0,91% ( da "ADN Kronos" del 29-12-2007)

ALITALIA: UNIONE PILOTI, DANNOSO NON COINVOLGERCI SU PIANO INDUSTRIALE AIR FRANCE ( da "ADN Kronos" del 29-12-2007)

Toto (AirOne): <L'Italia rinuncia a competere in serie A> Alitalia alla francese: il governo approva ( da "Manifesto, Il" del 29-12-2007)

Buon Natale da ITnews ( da "ITnews.it" del 29-12-2007)

ALITALIA: PADOA-SCHIOPPA IN CDM, SERVE DECIDERE, INUTILE ATTENDERE ANCORA ( da "ITnews.it" del 29-12-2007)

ALITALIA: PADOA-SCHIOPPA, OK A TRATTATIVA IN ESCLUSIVA CON AIR FRANCE ( da "ITnews.it" del 29-12-2007)

ALITALIA: AIR FRANCE-KLM, IMPEGNATI A RAGGIUNGERE ACCORDO RAPIDO ( da "ITnews.it" del 29-12-2007)

ALITALIA: ANPAC, ANPAV ED AVIA, DECISIONE GOVERNO LEGATA A LOGICHE MERCATO ( da "ITnews.it" del 29-12-2007)

ALITALIA: TOTO, ITALIA RINUNCIA A COMPETERE IN SERIE 'A' ( da "ITnews.it" del 29-12-2007)

ALITALIA: UNIONE PILOTI, DANNOSO NON COINVOLGERCI SU PIANO INDUSTRIALE AIR FRANCE ( da "ITnews.it" del 29-12-2007)

ALITALIA: RUTELLI, ORA VERIFICARE CREDIBILITA' OFFERTA AIR FRANCE ( da "ITnews.it" del 29-12-2007)

Economia ( da "Gazzetta di Parma, La" del 29-12-2007)

Heathrow ( da "Gazzetta di Parma, La" del 29-12-2007)

Il governo benedice Alifrance. Il titolo vola in borsa ( da "EUROPA.it" del 29-12-2007)

ALITALIA/ CALDEROLI: LEGA DIFENDERA' MALPENSA CON I SUOI UOMINI ( da "Virgilio Notizie" del 29-12-2007)

I TITOLI DEI GIORNALI: ECONOMIA E FINANZA ( da "Virgilio Notizie" del 29-12-2007)

Decreto sicurezza e "milleproroghe" all'ultimo Cdm ( da "AudioNews.it" del 29-12-2007)

Alitalia, dopo il via libera ad Air France insorge il Nord ( da "AudioNews.it" del 29-12-2007)

ALITALIA: CALDEROLI, LEGA IN PISTA PER DIFENDERE MALPENSA ( da "ADN Kronos" del 29-12-2007)

LA CESSIONE. Il governo ha detto sì. La scelta fa insorgere il Nord Alitalia - Air France: ok   ... ( da "Giornale di Vicenza.it, Il" del 29-12-2007)

Alitalia-Air France: l'ok del governo ( da "Brescia Oggi" del 29-12-2007)

Il governo apre a AirFrance ( da "Brescia Oggi" del 29-12-2007)

Alitalia-Air France: l'ok del governo ( da "Giornale di Vicenza.it, Il" del 29-12-2007)

<Scelta dolorosa ma le sfide non ci fanno paura> ( da "Brescia Oggi" del 29-12-2007)

ALITALIA: ROSATO, AL FRIULI INTERESSA SOLO COLLEGAMENTO CON LINATE ( da "Asca" del 29-12-2007)

LAMBERTOW è SOLO, I SUOI NON LO SEGUIRANNO ( da "Mattino, Il (Benevento)" del 29-12-2007)

IL TAR RIAMMETTE ALPIEAGLES MA A BARI BLOCCANO UN AEREO ( da "Mattino, Il (Benevento)" del 29-12-2007)

ALESSANDRA CHELLO Sì. ALITALIA E AIR FRANCE-KLM ALLA FINE INCASSANO LA BENEDIZIONE DEL GOVER ( da "Mattino, Il (Benevento)" del 29-12-2007)

SVENDANO IL COLOSSEO MA NON TOCCHINO MALPENSA ( da "Mattino, Il (Benevento)" del 29-12-2007)

Alitalia: Air France forse ribassa ( da "Virgilio Notizie" del 29-12-2007)

ALITALIA/ PILOTI: CONTRATTI SIANO IN LINEA CON QUELLI AIR FRANCE ( da "Virgilio Notizie" del 29-12-2007)

Alitalia in volo verso la Francia naccio ( da "Sicilia, La" del 29-12-2007)

La famiglia Bin Laden tentò anni fa ( da "Sicilia, La" del 29-12-2007)

Allora fu Ciampi a bloccare l'operazione per <opportunità politica> ( da "Sicilia, La" del 29-12-2007)

Il Lotto ( da "Sicilia, La" del 29-12-2007)

Roma Il governo dice sì alla ( da "Gazzettino, Il" del 29-12-2007)

<Ho molte offerte e già in passato potevo cedere agli stranieri> ( da "Gazzettino, Il" del 29-12-2007)

La Borsa brinda ai francesi. Toto (Air One), accusa ( da "Gazzettino, Il" del 29-12-2007)

Alpi Eagles, Sinigaglia getta la spugna: <Vendo> ( da "Gazzettino, Il" del 29-12-2007)

Alitalia, il governo dice sì ad Air France ( da "Gazzettino, Il" del 29-12-2007) + 1 altra fonte

ALITALIA: RIGGIO(ENAC), VIVA SODDISFAZIONE PER ORIENTAMENTO GOVERNO ( da "Asca" del 29-12-2007)

ALITALIA: ENAC, AIR FRANCE-KLM CONTRIBUIRA'A RILANCIO TRASPORTO AEREO ( da "ITnews.it" del 29-12-2007)

ALITALIA: CALDEROLI, LEGA IN PISTA PER DIFENDERE MALPENSA ( da "ITnews.it" del 29-12-2007)

ALITALIA: BONANNI, DA GOVERNO DECISIONE GRAVE E SBAGLIATA ( da "ADN Kronos" del 29-12-2007)

ALITALIA: ENAC, AIR FRANCE-KLM CONTRIBUIRA'A RILANCIO TRASPORTO AEREO ( da "ADN Kronos" del 29-12-2007)

Alitalia, Riggio (Enac) soddisfatto per orientamento governo ( da "Reuters Italia" del 29-12-2007)

ALITALIA/ SGOBIO (PDCI): LO STATO PARTECIPI ALLA GESTIONE ( da "Virgilio Notizie" del 29-12-2007)

ALITALIA/ ENAC: AIR FRANCE CONTRIBUIRA' A RILANCIO SETTORE AEREO ( da "Virgilio Notizie" del 29-12-2007)

ALITALIA/ LE FIGARO: POSSIBILE OFFERTA AL RIBASSO DA AIR FRANCE ( da "Virgilio Notizie" del 29-12-2007)

ALITALIA/ BONANNI: GRAVE ERRORE CEDERLA A PRINCIPALE CONCORRENTE ( da "Virgilio Notizie" del 29-12-2007)

ALITALIA: RIGGIO(ENAC), VIVA SODDISFAZIONE PER ORIENTAMENTO GOVERNO ( da "Virgilio Notizie" del 29-12-2007)

ALITALIA/ SACCONI: DIRITTO-DOVERE PARLAMENTO ESPRIMERE PARERE ( da "Virgilio Notizie" del 29-12-2007)

ALITALIA/ CATONE(DCA): COMPORTAMENTO GOVERNO MOLTO DISCUTIBILE ( da "Virgilio Notizie" del 29-12-2007)

Andrea Milluzzi ( da "Liberazione" del 29-12-2007)

<Con Londra per crescere ancora> naccio ( da "Sicilia, La" del 29-12-2007)

Milano. Bossi: pronti a scendere in piazza per Malpensa ( da "AudioNews.it" del 29-12-2007)

ALITALIA/ DI SALVO: SCONCERTANTI AFFERMAZIONI FORMIGONI E MORATTI ( da "Virgilio Notizie" del 29-12-2007)

ALITALIA/ BACCINI: EVITARE CONTRAPPOSIZIONE NORD-SUD ( da "Virgilio Notizie" del 29-12-2007)

ALITALIA/ CENTO: GOVERNO E' IMPEGNATO CON MOLTA RESPONSABILITA' ( da "Virgilio Notizie" del 29-12-2007)

ALITALIA/ ANGELETTI: GOVERNO NON CI CONVOCHERA', VUOL FARE DA SOLO ( da "Virgilio Notizie" del 29-12-2007)

ALITALIA: BOSSI, A GENNAIO SCENDEREMO IN PIAZZA PER MALPENSA ( da "ADN Kronos" del 29-12-2007)

Due mesi per chiudere la trattativa ( da "Liberazione" del 29-12-2007)

Romina Velchi ( da "Liberazione" del 29-12-2007)

Sarà possibile rottamare auto ed elettrodomestici ( da "Liberazione" del 29-12-2007)

Il Consiglio dei ministri (presente anche Mastella, che prima di Natale aveva annunciato che non vi avrebbe più partecipato) ha varato all'unanimità il nuovo decreto sicurezza dest ( da "Liberazione" del 29-12-2007)

Alitalia, Bossi: "A gennaio scenderemo in piazza per Malpensa" ( da "ADN Kronos" del 29-12-2007)

Via libera del governo Sì ai francesi per Alitalia: rivolta Malpensa La protesta del Nord per i timori di declassamento dello scalo ( da "Provincia di Sondrio, La" del 29-12-2007)

Mortale a Berbenno ed è l'inferno Nel terribile scontro ha perso la vita un imprenditore sondriese che viaggiava sulla sua auto Il traffico sulla statale è rimasto paralizzato per ( da "Provincia di Sondrio, La" del 29-12-2007)

Ora il Nord sappia volare con il mercato Carlo Lottieri ( da "Provincia di Como, La" del 29-12-2007)

Il territorio - 1 La Lega sollecita la Moratti <Ora chieda un miliardo di danni> ( da "Provincia di Como, La" del 29-12-2007)

Il territorio - 2 L'appello del sindaco di Varese <Il Nord deve farsi sentire> ( da "Provincia di Como, La" del 29-12-2007)

Ad Alitalia costa 2.300 euro la valigia andata smarrita ( da "Provincia di Como, La" del 29-12-2007)

Alpieagles, rivincita sul Tar Il fallimento ora si allontana ( da "Provincia di Como, La" del 29-12-2007)

Sit-in di protesta <Salvate Malpensa> Ieri nuova iniziativa di An ai banconi milanesi dell'Alitalia La Russa: <Prodi sta svendendo un altro grande patrimonio> ( da "Provincia di Como, La" del 29-12-2007)

L'analisi L'ex ministro: <Andava ridotto Linate> ( da "Provincia di Como, La" del 29-12-2007)

Alitalia, Bossi: "A gennaio in piazza per Malpensa" ( da "ADN Kronos" del 29-12-2007)

 

Articoli

El Gobierno italiano asegura que Alitalia negociará en exclusiva con Air France (sezione: Alitalia 2)

( da "Cinco Dìas" del 29-12-2007)

Compártalo: Ayuda ¿le interesa? Agencias / ROMA (29-12-2007) El ministro de Economía italiano, Tommaso Padoa Schioppa, confirmó el viernes su preferencia para que se inicien negociaciones en exclusiva con Air France-KLM en el proceso de privatización de Alitalia. De esta forma, el grupo franco-holandés formulará una propuesta vinculante para la integración de ambas aerolíneas . Padoa Schioppa ya se mostró a favor de la opción de Air France-KLM (frente a la oferta no vinculante de la aerolínea italiana AirOne), indicando que 'la empresa francesa es la solución más apropiada para salvar a la deficitaria aerolínea italiana'. La negociación con Air France se desarrollará con 'total transparencia y en estrecha coordinación con la Comisión Nacional para las Sociedades y la Bolsa de Italia (CONSOB) a fin de garantizar el cumplimiento de las compañías cotizadas'. El Ejecutivo italiano apuntó que tomará la decisión final 'sin tener en cuenta ni protestas ni presiones ni corporativismos'.

 

Italy gives green light for talks between Alitalia and Air France-KLM (sezione: Alitalia 2)

( da "International Herald Tribune" del 29-12-2007)

ROME: The Italian economics minister said Friday that he supported Air France-KLM's bid for the troubled national carrier Alitalia and that the two groups would open exclusive talks immediately. Speaking after a cabinet meeting, the economics minister, Tommaso Padoa-Schioppa, said the talks would last eight weeks and be conducted by the management of the two airlines. The Economics Ministry holds a 49.9 percent stake in Alitalia. "I expressed a favorable opinion that Alitalia hold exclusive talks with Air France-KLM," Padoa-Schioppa said. "A phase of about eight weeks of exclusive talks conducted by Alitalia begins now." Alitalia shares - which had been briefly suspended pending a ministry statement - rose 5.7 percent to 78.2 cents at the Milan Stock exchange shortly after reopening. The shares closed at 80 cents, or $1.76. Air France-KLM, one of the world's largest carriers, had been seen as a top contender for the Italian airline, which has been losing money for years. On Dec. 21, the board of Alitalia also chose Air France-KLM over a competing offer by the Italian carrier Air One, which is much smaller. Multimedia Special Coverage: Aviation and Transportation " View Related Articles As other airlines suffer, Emirate Airlines prospers Today in Business The worst of the European airports Berkshire Hathaway to buy ING reinsurance unit for ¬300 million Bhutto death won't derail regional fund flows "We are convinced that the indication given by Alitalia's board is the right one," Padoa-Schioppa said. Air France-KLM has said its letter of interest was in line with an aggressive turnaround program drawn up in August by Alitalia's chairman, Maurizio Prato. That plan involves eliminating unprofitable routes, cutting sharply the number of passenger flights out of Milan and slashing an unspecified number of jobs. The Economics Ministry received a mandate from the cabinet to monitor the talks on behalf of the government, said a ministry statement. After these talks are over, Air France-KLM is expected to make a binding offer which must be voted on by the Italian government. Padoa-Schioppa said he expected a positive outcome, but added that the situation for Alitalia remained "extremely delicate." The government has been trying to off-load the Alitalia since December 2006. It was forced to scrap a tender last summer after all potential buyers pulled out, saying the terms were too stringent.

 

Alitalia tra due mesi sarà di Air France (sezione: Alitalia 2)

( da "Finanza e Mercati" del 29-12-2007)

Da Finanza&Mercati del 29-12-2007 Minaccia di una cassa già vuota per Alitalia e aut aut posto da Air France-Klm per un'immediata chiusura delle trattative. Sono questi i due motivi che hanno spinto il Governo a mettere l'acceleratore all'avvio della trattativa in esclusiva con la compagnia francese per la vendita di Alitalia e a mettere fine alla farsa della scelta politica per tenere a bada Air One. È toccato al ministro dell'Economia, Tommaso Padoa-Schioppa, rompere gli indugi con il placet del premier, Romano Prodi, e convincere i ministri che ancora mostravano qualche preferenza per la soluzione italiana che anche un paio di settimane in più avrebbero compromesso la sopravvivenza di Alitalia, con Parigi che ha fretta di lanciare l'Ops. Argomentazioni che evidentemente sono state molto convincenti visto che sul caso Alitalia non ci sarebbe stata tensione in CdM. A eccezione del ministro della Solidarietà sociale, Paolo Ferrero, che ha manifestato le proprie perplessità sull'opportunità di una trattativa unica. Il terreno era stato, comunque, già preparato al vertice ristretto di giovedì sera a Palazzo Chigi con Prodi, presenti i due vicepremier, Francesco Rutelli e Massimo D'Alema, e i ministri dell'Economia, Tommaso Padoa-Schioppa, dei Trasporti, Alessandro Bianchi, e dello Sviluppo economico, Pierluigi Bersani. Lo stesso Padoa-Schioppa ha provveduto a informare la Conosb sulla decisione che sarebbe scaturita dal consiglio dei ministri e il titolo Alitalia è stato sospeso in Borsa per poco più di un'ora. Il mercato ha apprezzato la mossa del Governo e, subito dopo essere state riammesse, le azioni della compagnia sono schizzate. Hanno chiuso con un progresso dell'8,26% a 0,80 euro mentre a Parigi i titoli di Air France-Klm hanno chiuso in rialzo dell'1,66% a 23,86 euro. La procedura di vendita di Alitalia, ha spiegato Padoa-Schioppa, prevede un periodo di trattativa in esclusiva di otto settimane con Air France-Klm che sarà compiuta dal numero uno di Alitalia, Maurizio Prato, e che "sarà condotta in piena trasparenza e in stretto coordinamento con la Consob". Il ministro ha ribadito che "l'entità della cessione della quota del Tesoro (pari al 49,9%, ndr) non è stata definita in questa fase della trattativa. Nella proposta comunque si parla di uno scambio di azioni, quindi il Tesoro resterebbe proprietaria di azioni del nuovo soggetto". Jean-Cyril Spinetta, numero uno di Air France-Klm, ha auspicato "un accordo solido che apra la strada a una crescita redditizia per Alitalia".

 

TPS dice sì alla TRATTATIVA tra alitalia e AIR FRANCE. Ieri il ministro (sezione: Alitalia 2)

( da "Foglio, Il" del 29-12-2007)

Dell'Economia Tommaso Padoa-Schioppa ha fatto sapere, al termine del Consiglio dei ministri, di avere espresso "orientamento favorevole a che Alitalia avvii una trattativa esclusiva di otto settimane con Air France". Il ministro ha aggiunto che "la deliberazione formale del governo, probabilmente con un passaggio in Consiglio dei ministri, ci sarà quando saranno note le conclusioni di questa trattativa che ora entra nella fase cruciale". Critico il ministro della Solidarietà sociale, Paolo Ferrero, che si è detto "perplesso: sarebbe stato meglio approfondire diverse ipotesi". Ieri il Consiglio dei ministri ha approvato il decreto "milleproroghe" prevedendo, tra l'altro, incentivi per la rottamazione delle auto. Approvato anche il decreto sicurezza che disciplina le espulsioni dei cittadini comunitari.

 

Air France à deux doigts d'emporter Alitalia (sezione: Alitalia 2)

( da "Figaro, Le" del 29-12-2007)

Fabrice Amedeo et Richard Heuzé 28/12/2007 | Mise à jour : 22:50 | . Rome a donné son feu vert pour que la compagnie française entre en négociations exclusives avec l'entreprise italienne. L'acquisition d'Alitalia par le groupe Air France-KLM semble de plus en plus probable. Comme le conseil d'administration de la compagnie italienne la semaine dernière, le gouvernement italien s'est prononcé en faveur du plan de reprise d'Air France-KLM. Le ministre de l'Économie, Tommaso Padoa-Scioppa, l'a annoncé à la sortie d'un Conseil des ministres en présentant cette décision comme "la plus appropriée" pour sauver la compagnie aérienne nationale de la faillite. Il a également rappelé qu'Air France "a une vaste expérience en matière d'intégration comme l'a démontré son plan de relance de KLM et de l'aéroport d'Amsterdam". L'entreprise française va donc débuter huit semaines de négociations exclusives avec Alitalia. À l'issue de cette période, elle devra adresser une offre, cette fois-ci ferme, pour mettre la main sur sa cible. Le gouvernement italien devra alors donner son feu vert à l'issue d'un Conseil des ministres. "Nous sommes convaincus que la consigne donnée par le conseil d'administration d'Alitalia est la bonne, a indiqué Tommaso Padoa-Schioppa. La délibération formelle du gouvernement aura lieu quand nous connaîtrons les conclusions de ces négociations." Certains ministres italiens ont néanmoins exprimé leur contrariété. Le communiste Paolo Ferrero (Solidarité sociale) aurait ainsi préféré que des négociations soient menées en parallèle avec le consortium conduit par l'avionneur privé Air One avec l'appui de quatre banques italiennes. "Tout n'est pas joué, rappelle un analyste parisien. Air France a gagné une première étape et pourrait tenter une offre moins élevée que celle qu'elle vient de faire. Il faudra que le gouvernement italien l'accepte." Pressions en faveur de Milan L'offre non contraignante formulée mi-décembre par le groupe présidé par Jean-Cyril Spinetta a davantage séduit que celle de l'italien Air One. Pourtant, le patronat italien et les principales villes de Lombardie ont fait pression et se sont inquiétés à plusieurs reprises du plan d'Air France prévoyant une réorganisation du trafic d'Alitalia autour du "hub" de Rome au détriment de celui de Milan. À l'inverse, les syndicats de pilotes de la compagnie ont menacé de faire grève si l'option française était écartée. Air France a notamment fait la différence grâce au prix de son offre. D'après les rumeurs de marché, l'entreprise aurait proposé 485 millions d'euros contre 138 millions pour Air One. Le plan d'Air France prévoit également un échange d'actions qui permettra aux actionnaires d'Alitalia d'entrer dans son capital ainsi qu'un plan d'investissements de 6,5 milliards d'euros à long terme . En prenant directement pied sur le quatrième marché européen, Air France renforcerait son statut de plus grande compagnie aérienne mondiale, trois ans après son mariage avec KLM. Aujourd'hui, le groupe emploie 103 000 personnes, dispose de 582 avions et réalise un chiffre d'affaires de 23 milliards d'euros. Demain, avec Alitalia dans son giron, le vaste ensemble disposerait de 759 avions, de 120 000 salariés et pourrait réaliser 27 milliards d'euros de chiffre d'affaires.

 

Alitalia tra due mesi sarà di Air France (sezione: Alitalia 2)

( da "Finanza e Mercati" del 29-12-2007)

Di Sibilla Di Renzo del 29-12-2007 da Finanza&Mercati del 29-12-2007 [Nr. 255 pagina 5] Tesoro avvia trattativa in esclusiva con Spinetta: due diligence di 8 settimane e Via XX Settembre nel capitale CdM prende atto della decisione. Air One è tagliata definitivamente fuori. Il tititolo decolla in Borsa (+8,3%) Minaccia di una cassa già vuota per Alitalia e aut aut posto da Air France-Klm per un'immediata chiusura delle trattative. Sono questi i due motivi che hanno spinto il Governo a mettere l'acceleratore all'avvio della trattativa in esclusiva con la compagnia francese per la vendita di Alitalia e a mettere fine alla farsa della scelta politica per tenere a bada Air One. È toccato al ministro dell'Economia, Tommaso Padoa-Schioppa, rompere gli indugi con il placet del premier, Romano Prodi, e convincere i ministri che ancora mostravano qualche preferenza per la soluzione italiana che anche un paio di settimane in più avrebbero compromesso la sopravvivenza di Alitalia, con Parigi che ha fretta di lanciare l'Ops. Argomentazioni che evidentemente sono state molto convincenti visto che sul caso Alitalia non ci sarebbe stata tensione in CdM. A eccezione del ministro della Solidarietà sociale, Paolo Ferrero, che ha manifestato le proprie perplessità sull'opportunità di una trattativa unica. Il terreno era stato, comunque, già preparato al vertice ristretto di giovedì sera a Palazzo Chigi con Prodi, presenti i due vicepremier, Francesco Rutelli e Massimo D'Alema, e i ministri dell'Economia, Tommaso Padoa-Schioppa, dei Trasporti, Alessandro Bianchi, e dello Sviluppo economico, Pierluigi Bersani. Lo stesso Padoa-Schioppa ha provveduto a informare la Conosb sulla decisione che sarebbe scaturita dal consiglio dei ministri e il titolo Alitalia è stato sospeso in Borsa per poco più di un'ora. Il mercato ha apprezzato la mossa del Governo e, subito dopo essere state riammesse, le azioni della compagnia sono schizzate. Hanno chiuso con un progresso dell'8,26% a 0,80 euro mentre a Parigi i titoli di Air France-Klm hanno chiuso in rialzo dell'1,66% a 23,86 euro. La procedura di vendita di Alitalia, ha spiegato Padoa-Schioppa, prevede un periodo di trattativa in esclusiva di otto settimane con Air France-Klm che sarà compiuta dal numero uno di Alitalia, Maurizio Prato, e che "sarà condotta in piena trasparenza e in stretto coordinamento con la Consob". Il ministro ha ribadito che "l'entità della cessione della quota del Tesoro (pari al 49,9%, ndr) non è stata definita in questa fase della trattativa. Nella proposta comunque si parla di uno scambio di azioni, quindi il Tesoro resterebbe proprietaria di azioni del nuovo soggetto". Jean-Cyril Spinetta, numero uno di Air France-Klm, ha auspicato "un accordo solido che apra la strada a una crescita redditizia per Alitalia".

 

Alitalia (sezione: Alitalia 2)

( da "Finanza e Mercati" del 29-12-2007)

Di Redazione del 29-12-2007 da Finanza&Mercati del 29-12-2007 [Nr. 255 pagina 2] I toni pacati con cui Carlo Toto, il bellicoso proprietario di Air One, ha incassato la sconfitta nella partita Alitalia, ha suscitato qualche interrogativo negli osservatori più malevoli. Vuoi che i più miti consigli di Toto si leghino a qualche altro calcolo dietro le quinte? Per esempio, Toto avrà comunque grandi concessioni da parte del Governo. A partire da Volare, fino a rotte molto redditizie su Linate e Malpensa. Ma quello di cui avrà più bisogno è il sostegno finanziario di Intesa Sanpaolo. Il rischio che Corrado Passera, dopo essersi tanto esposto al fianco di Toto, possa tirarsi indietro, c'è. Ma se sarà il Governo a chiedergli di sostenere i piani di Air One? E Prodi non potrà negare l'appoggio al Toto che ha fatto un passo indietro su Alitalia. Monti Ascensori Monti Ascensori ha ieri deliberato la costituzione di un "patrimonio destinato a uno specifico affare". Lo strumento finanziario ibrido introdotto dalla riforma Vietti, che finora ha avuto scarsa fortuna presso le quotate in Piazza Affari, permette di blindare una parte del patrimonio rispetto alle azioni dei creditori sociali. Lode al coraggio nell'innovare. Tuttavia, la società ha tralasciato di fornire dettagli sul fatidico "specifico affare", limitandosi a spiegare che la delibera "è finalizzata a sviluppare l'attività di manutenzione degli impianti elevatori nelle Provincie di Ancona e Perugia e comuni limitrofi", motivando la scelta con un generico riferimento al positivo mercato di quelle aree. Per i dettagli sul rischio che corre il patrimonio blindato-extra-moenia, occorre attendere il ritorno in sede dello staff della piccola società bolognese. Il prossimo anno. Intesa Sanpaolo Intesa Sanpaolo rileva il 4,75% di Acotel Group. Con l'operazione di ieri la banca di Corrado Passera rafforza la sua posizione nelle tlc dato che Acotel Group fornisce servizi e applicazioni a valore aggiunto, come le piattaforme di messaggistica, a operatori di telefonia in tutto il mondo. Prima della partecipazione nella società dello Star, Intesa aveva già in portafoglio il 10,6% di Telco, che a sua volta controlla il 23,6% di Telecom Italia e una quota superiore all'1% in Tiscali. Senza dimenticare che il 13 settembre l'istituto milanese, insieme a Jp Morgan, ha erogato un finanziamento da 600 milioni a favore del gruppo fondato da Renato Soru. Se non può volare Passera può sempre consolarsi con una telefonata.

 

Ma il leader del Partito democratico Veltroni fa quadrato attorno al premier: <Arriverà alla fine della legislatura> (sezione: Alitalia 2)

( da "Cittadino, Il" del 29-12-2007)

Sul governo anche la minaccia di Dini "L'esecutivo di Prodi cadrà se non accetterà il nostro programma" ROMA Walter Veltroni esce allo scoperto e blinda Romano Prodi: per fare le riforme, dice il leader del Partito democratico, non c'é nessuna alternativa a questo governo. Nello stesso tempo, sebbene Lamberto Dini si faccia sempre più minaccioso e lanci un vero e proprio ultimatum al premier, l'Unione fa quadrato e isola il "senatore ribelle". Per il Professore, e per un esecutivo dato ogni giorno in bilico, sembra dunque una giornata positiva, in vista della complicata verifica di gennaio.L'ultimo Consiglio dei ministri del 2007 produce una prima, pesante mossa sul caso Alitalia, vara il nuovo decreto sicurezza e licenzia il "milleproroghe" con il via libera alla rottamazione delle auto. Provvedimenti che passeranno all'esame del Parlamento a gennaio. Prodi ha ripetuto che lui esce di scena solo con un voto di sfiducia e dunque va avanti per la sua strada. Di fronte ha la verifica: il vertice del 10 gennaio (anche se non è escluso che possa essere rimandato o sostituito da incontri bilaterali del premier con i partiti della maggioranza) e la sentenza della Consulta sul referendum elettorale, attesa tra il 16 e il 18 del mese.Se il tema delle riforme è quello che ha agitato di più la maggioranza negli ultimi mesi, con il Professore costretto a fare i conti con il fantasma di una crisi e l'ipotesi di un governo tecnico o istituzionale, il segretario Pd si schiera con Palazzo Chigi e dice che non appoggerà quel tipo di soluzione. Veltroni rompe gli indugi: "Il Pd è perché il governo arrivi alla fine della legislatura. La permanenza del governo Prodi è la condizione migliore per affrontare la necessità di dare al Paese la riforma elettorale, quella delle istituzioni e dei regolamenti parlamentari. Per il Pd non esistono alternative a questo obiettivo".Insomma, il sindaco di Roma assicura lealtà piena. E allora la minaccia di Dini, in vista della verifica, si fa più debole. "Presenteremo un programma alternativo - avverte l'ex ministro degli Esteri - che dovrebbe essere accettato nella sua interezza. Se così non fosse il nostro voto sarebbe contrario". Tuttavia uno dei diniani, Natale D'Amico, sembra meno categorico: per il senatore liberaldemocratico, Prodi è la persona più indicata per fare le riforme, e quindi il problema non è il premier quanto piuttosto il programma. Insomma, la verifica è necessaria, ma non per abbattere il governo.L'Unione isola di fatto Dini. Tacciono Bordon e Manzione, gli altri due senatori che minacciavano Palazzo Chigi, reagiscono gli alleati. Per Antonio Di Pietro, Dini è solo "un personaggio in cerca d'autore"; mentre Mauro Fabris, dell'Udeur, lo avverte: "Non s'illuda, non ci sarà un governo Marini e lui non farà il presidente del Senato". E nel centrosinistra la parola d'ordine è una sola: se cade Prodi si va subito al voto anticipato.Fabrizio Nicotra.

 

Ma la deliberazione formale arriverà solo dopo un passaggio formale in Consiglio probabilmente tra otto settimane (sezione: Alitalia 2)

( da "Cittadino, Il" del 29-12-2007)

Il ministro dà via libera ad Air France La benedizione di Padoa-Schioppa alla trattativa per Alitalia Roma "Ho espresso un orientamento favorevole a che l'Alitalia avvii una trattativa in esclusiva con Air France". Dopo quello del cda della compagnia italiana, arriva anche il sì del Tesoro. A dare l'annuncio è stato lo stesso ministro dell'Economia, Tommaso Padoa-Schioppa al termine del consiglio dei ministri di ieri."Oggi è solo stato dato il via libera alla trattativa con Air France. E io ho espresso un orientamento favorevole - ha detto il titolare di via XX settembre -. La deliberazione formale del governo, probabilmente con un passaggio in Cdm, ci sarà quando saranno note le conclusioni di questa trattativa (che durerà circa otto settimane) che ora entra nella fase cruciale".Certo, ha aggiunto, "è stato compiuto un passo molto importante" ma "non è l'ultimo". L'esito della trattativa, avverte il ministro, non è scontato. Anzi "può concludersi positivamente o negativamente". Quanto alla quota detenuta dal ministero dell'Economia, pari al 49,9%, il "Tesoro è aperto sia ad una vendita di tutta la quota oppure a mantenere una parte". In questo caso, ha precisato, "sarebbe titolare di azioni del nuovo gruppo".Dopo il ringraziamento "per il lavoro svolto" al presidente e ad di Alitalia Maurizio Prato e la convinzione che la "valutazione del Cda sia quella corretta", Padoa-Schioppa si è detto "fiducioso che si trovi la soluzione più positiva della vicenda", assicurando che saranno valutati con la "massima attenzione tutti gli aspetti" della vicenda, a cominciare dal nodo Malpensa. "La trattativa - ha concluso - sarà condotta da Alitalia stessa. Io sono in stretto contatto con Prodi, Bianchi, Bersani e i vicepresidenti del Consiglio. La competenza fa comunque capo al ministero di cui sono titolare"."Perplesso" il ministro della Solidarietà, Paolo Ferrero. "C'è stata un'informativa, solo un'informativa ha detto il ministro di Rifondazione -. Nessuna decisione è stata presa da parte del Consiglio dei ministri". Ferrero ha sottolineato di avere ribadito nel corso del Cdm tutte le "perplessità sull'opportunità di una trattativa unica con una compagnia. Sarebbe stato meglio percorrere un'altra strada, quella di approfondire varie ipotesi sul tappeto".Netto il no di Forza Italia e Lega. Con il Governatore della Lombardia Roberto Formigoni che non esita a parlare di "decisione vergognosa contro l'interesse del Paese". Per Formigoni "c'è stata prima una pseudo gara che è fallita e poi c'è stata una svendita in cui tutto era già stato deciso prima, per questo altre compagnie si sono ritirate, probabilmente avevano percepito che il vincitore era già designato".Sul piede di guerra anche il Carroccio. Davanti al ridimensionamento di Malpensa, la Lega è pronta a farne "la madre di tutte le grandi battaglie che il nord si accingerà a combattere". Il senatore Roberto Calderoli accusa il Governo di volere "svendere il Paese e cancellare la Padania". "Alea iacta est! Il dado è tratto! Se vogliono cancellare Malpensa ha aggiunto - allora vogliono cancellare il simbolo di un popolo e i popoli, prima di farsi cancellare, si rivoltano. Si svendano il Colosseo, la fontana di Trevi, l'Eni e gli ultimi carrozzoni dello Stato, ma la Padania non la tocchino". Da Oltralpe, al contrario, arriva la soddisfazione del presidente e direttore generale di Air France Klm, Jean-Cyril Spinetta: "Siamo molto soddisfatti di questa decisione che rappresenta un importante passo avanti del processo e siamo impegnati a raggiungere rapidamente un accordo solido che apra la strada a una crescita proficua di Alitalia". Al vetriolo il commento di AirOne, l'altro concorrente in lizza. Per il numero uno Carlo Toto "se l'Italia rinuncia al nostro progetto, spreca una grande opportunità, oltre che la capacità di competere in "serie A". Siamo un Paese che sta semplicemente scegliendo di autodeclassarsi, svendendo un asset strategico nazionale e così contribuendo ad un grave indebolimento strutturale".(AdnKronos).

 

Alitalia, il Cda sceglie AirFrance-Klm (sezione: Alitalia 2)

( da "AudioNews.it" del 29-12-2007)

04.06 Politica Alitalia, il Cda sceglie AirFrance-Klm 06.04: Con un voto all'unanimità il Cda di Alitalia ha scelto Air France-Klm. L'ultima parola spetta ora al Governo, che deciderà entro gennaio. Il piano franco-olandese prevede un finanziamento di 750 milioni di euro; un solo scalo centrale, Fiumicino, anche se Malpensa viene comunque considerato fondamentale. e più di 1000 esuberi.

 

Alitalia: la protesta del nord, i dubbi di Bianchi (sezione: Alitalia 2)

( da "AudioNews.it" del 29-12-2007)

04.06 Cronaca Alitalia: la protesta del nord, i dubbi di Bianchi 11.55: Giochi ancora aperti su Alitalia. Molti settori del nord Italia contestano il possibile ridimensionamento di Malpensa. Perplessità sul progetto franco-olandese anche da parte del ministro dei trasporti Bianchi. La scelta di Air France-Klm come partner per la privatizzazione, quindi, potrebbe essere rimessa in discussione. Già a partire dal consiglio dei ministri del 28 dicembre.

 

Alitalia, Sircana: la decisione ultima spetta al governo (sezione: Alitalia 2)

( da "AudioNews.it" del 29-12-2007)

04.06 Cronaca Alitalia, Sircana: la decisione ultima spetta al governo 16.59: La decisione su Alitalia verra' presa sulla base del raffronto dei piani industriali. Lo ha precisato il portavoce di Palazzo Chigi Sircana dopo le polemiche suscitate dalla decisione del Cda di privilegiare Air France nelle trattative per la privatizzazione della compagnia. La parola ultima sulla vendita spetta al governo che decidera' a gennaio.

 

Alitalia, sindacati minacciano scioperi a Natale (sezione: Alitalia 2)

( da "AudioNews.it" del 29-12-2007)

04.06 Economia Alitalia, sindacati minacciano scioperi a Natale 17.37: Natale a rischio se non saremo convocati al più presto dal governo. E'l'ultimatum lanciato dai sindacati in attesa della decisione del Cda dell'azienda, chiamato martedì, ad indicare il partner con cui trattare la vendita. Un'incertezza che ha portato alla sospensione del titolo in borsa per eccesso di ribasso. A pesare, sarebbero, anche le ultime indiscrezioni che riguardano l'esiguità delle offerte di Air France e Air One.

 

Vola Bioera, cade Landi (sezione: Alitalia 2)

( da "Gazzetta di Reggio" del 29-12-2007)

Mentre nelle sale operative è ancora la vicenda Alitalia a scatenare i movimenti più marcati Piazza Affari archivia l'ultima seduta del 2007 con un discreto progresso, accumulato gradualmente nel corso della giornata grazie al rafforzarsi di alcuni temi specifici come Prysmian, Fiat e Saipem. Tanti rialzi anche per le società reggiane del listino. Il supporto dei 15 euro offre al Banco Popolare l'opportunità di tentare il rilancio di un movimento rialzista e così il bilancio a fine sessione segna +1,51%. Bene ma con variazioni più contente, anche MontePaschi e la Pop.Emilia, finalmente ritornata sui 16 euro. Chiude invece incamerando una leggera flessione Credito Emiliano che ferma la quotazione sui 9,44 euro, tra volumi di scambio non esaltanti. Chiusura d'anno col botto per Bioera: la società del gruppo Burani incassa un ottimo +6,80% meritandosi la maglia rosa tra gli industriali. Forti progressi per RCF, Antichi Pellettieri e Ricchetti, perde quota Landi Renzo costretta a lasciare sul terreno oltre due punti.

 

Alitalia, si tratta solo con Air France (sezione: Alitalia 2)

( da "Piccolo di Trieste, Il" del 29-12-2007)

La scelta del Consiglio dei ministri irrita l'opposizione. Il presidente della Lombardia Formigoni: "Decisione vergognosa" Alitalia, si tratta solo con Air France Padoa-Schioppa annuncia il dialogo in esclusiva con i francesi per la cessione MILANO Il governo dà il via libera alla "trattativa in esclusiva" con Air France. Con questa decisione la vendita di Alitalia fa un altro passo avanti ma le reazioni, soprattutto da parte del "fronte del Nord", sono furenti. Il presidente della Regione Lombardia, Formigoni, parla di "decisione irregolare e vergognosa". Il leghista Calderoli invita alla rivolta contro Roma. "Si vendano il Colosseo", dice. In Borsa la reazione è positiva: Alitalia sale dell'8,3% fra scambi molto intensi. Bene anche Air France (+1,66% a 23,86 euro) mentre i vertici della società sperano "in un accordo rapido". Il ministro dell'Economia, Padoa-Schioppa, ha dato il suo "via libera" alla trattativa con Air France, spiegando che la deliberazione formale arriverà da un successivo Consiglio dei ministri. La "vendita", poi, sarà un atto del ministero dell'Economia che, ufficialmente, è il possessore delle azioni. Anche di titoli ha parlato il ministro, quando ha aggiunto che "il Tesoro sarebbe titolare di azioni del nuovo gruppo". Stando alla valutazione che Air France dà di Alitalia, il 49,9% dei titoli ora in possesso dello Stato italiano si trasformerebbero nel 3% del colosso Air France-Klm-Alitalia e, stando alle indiscrezioni, il governo italiano avrebbe diritto a un posto nel consiglio di amministrazione. "La trattativa - dice il ministro - sarà condotta in piena trasparenza, in stretto coordinamento con la Consob e durerà otto settimane". Immediata la risposta di Parigi. Il presidente di Air France, Jean Cyril Spinetta "si augura di arrivare rapidamente a un accordo solido che apra la via a una crescita profittevole di Alitalia". Invece la protesta cresce a Milano e in tutto il Nord dove si teme un forte ridimensionamento delle attività all'aeroporto di Malpensa. Formigoni ricorda che il governo si prenderà fino al 15 gennaio per decidere l'acquirente di Alitalia e poi aggiunge: "Speriamo che a nessuno venga in mente di fare un colpo di mano e che l'esame della situazione vanga fatto pubblicamente. Quanto deciso dal governo, finora, è vergognoso. Air France succhierà tutto il traffico e i passeggeri di Alitalia, lasciando come contentino agli italiani l'aeroporto di Roma per cui non vedo vita facile". La lega parla di "inciuci romano-napoleonici". "Malpensa - dice il Carroccio - sarà la madre di tutte le battaglie". E Calderoli aggiunge: "Scegliendo Air France si cancella la Padania. Si svendano il Colosseo, la fontana di Trevi e gli ultimi carrozzoni di Stato, ma la Padania non la tocchino. Il 10 genanio ci sarà la crisi di governo? Hanno deciso di svendere anche l'ultima cassa al ricettatore francese". Alemanno (An) parla di "ennesima forzatura" ma si fanno sentire anche politici del centrosinistra. Penati (presidente della Provincia di Milano) chiede un incontro al governo su Malpensa e spiega: "Air France deve mantenere le 17 rotte intercontinentali servite adesso da Alitalia. Se così non fosse l'aeroporto di Malpensa deve essere lasciato libero di operare con altre compagnie". Critici i sindacati. "Il governo ci coinvolga nella trattativa", dice l'Unione piloti. "Il metodo del governo è autoritario", aggiunge il sindacato dei lavoratori. Gigi Furini.

 

Alitalia, ma dove eravate? (sezione: Alitalia 2)

( da "Gazzetta di Mantova, La" del 29-12-2007)

Siamo sommersi da una repellente ipocrisia sul "salvataggio Alitalia". Dove si trovavano questi personaggi pubblici e privati in tutti questi anni durante i quali l'Alitalia ha maciullato patrimoni con perdite per centinaia di milioni di euro? Dove erano i responsabili di tutte le sigle sindacali (decine) che all'annuncio che l'Alitalia era in condizioni di portare i libri in tribunale per fallimento perchè "stracotta", invece di contenere i costi dell'azienda organizzavano una catena infinita di scioperi selvaggi con centinaia di voli cancellati con perdite milionarie, disagi per i passeggeri e notevoli danni per l'immagine del Paese e della stessa Alitalia? Come mai in questi anni sono stati messi ai posti dirigenziali di questa società personaggi di nomina politica ora di questo, ora di quel partito, senza mai scegliere manager capaci di amministrarla? Si pensi che è stata creata una flotta di aerei di tutte le marche solo per incassare tangenti dai diversi costruttori. Così facendo hanno creato una flotta con problemi per l'avvicendamento dei piloti e dei meccanici che dovevano essere specializzati per la manutenzione dei diversi modelli di aerei, sia per i pezzi di ricambio. Il tutto con costi insostenibili. E cosa dire dell'esagerata assunzione di personale per accontentare i sindacati, i partiti politici e gli amici degli amici? Ora ci si strappa le vesti per salvare Malpensa. Chiunque ha avuto bisogno di partire da quell'aeroporto ha un ricordo da incubo, sia per i collegamenti stradali, sia per il disservizio. E' nato vecchio e non ha mai avuto alcun intervento per essere modernizzato. Chi ha visto gli aeroporti di Parigi, Monaco di Baviera o Francoforte può fare i paragoni. Il Formigoni che si agita per difendere Malpensa non conosce i disagi dei passeggeri, dato che lui quando deve andare a prendere un aereo sia privato che pubblico viene accompagnato con l'auto blu fin sotto alla scaletta dell'aereo. E che dire dell'organizzazione a delinquere per rubare dentro ai bagagli? Un vero scandalo insabbiato. I ladri dei bagagli non sono stati puniti e sono tuttora a lavorare alla Malpensa, naturalmente per ordine dei sindacati. Sono anch'io per la difesa dell'italianità delle imprese, ma quando si è incapaci di amministrare bisogna avere il coraggio di passare la mano. L'ha fatto persino l'Olanda che ha venduto la sua compagnia aerea alla Francia. Purtroppo, con tutto questo battage giornalistico e televisivo, vedrete che il governo opterà per la soluzione italiana dando l'Alitalia al AirOne, società con pochi aerei in dotazione quasi tutti in leasing che già ora, nel suo piccolo, non fa che sfornare disservizi. Si dice che l'operazione italiana è appoggiata da istituti bancari importanti... non vorrei che questi appoggiassero l'operazione per rientrare dalle loro rischiose esposizioni creditizie. Peccato che un popolo come l'italiano, laborioso, geniale e risparmiatore sia amministrato da questi quaraquaquà! Italo Marchetti Consigliere comunale An.

 

) SMOG Via Guasco è un camera a gas La decisione assunta dall (sezione: Alitalia 2)

( da "Resto del Carlino, Il (R. Emilia)" del 29-12-2007)

) SMOG Via Guasco è un camera a gas La decisione assunta dall'Amministrazione comunale di Reggio di consentire l'accesso a via Guasco alle automobili provenienti da Piazza Gioberti, e a quelle che, provenienti da viale Timavo, svoltano in viale Magenta, ha trasformato la zona in una camera a gas. Ai residenti, che chiedono la pedonalizzazione di via Guasco, più verde (a seguito del promesso trasferimento del Palazzetto dello sport) e meno traffico, l'Amministrazione comunale risponde aumentando il traffico e lasciando inalterati i volumi di cemento nella zona. La situazione è peggiorata dopo la decisione di creare nuovi parcheggi lungo la stessa via Guasco. Si dovrebbero rifare i marciapiedi, prevedere parcheggi solo per i residenti ed annullare l'inversione di marcia prevista per le auto dirette in viale Magenta; invece l'Amministrazione comunale non fa nulla, nonostante le proteste dei cittadini. Anche viale Timavo è fortemente penalizzata da un inquinamento elevatissimo prodotto da centinaia di migliaia di autoveicoli, anche pesanti, che ogni giorno transito su quella "tangenziale anomala" rappresentata dai viali cittadini. Giuseppe Bianchi, Associazione liberi cittadini dell'Orologio ) ALITALIA Stop a Malpensa? Danno alle imprese reggiane Nell'eventualità la scelta di cedere Alitalia ad AirFrance dovesse completarsi e prevedere la conseguente riduzione dello scalo aeroportuale di Malpensa sarebbe una jattura anche per Reggio e per le aziende della sua provincia. Questo Governo da tempo sembra indovinare tutte le scelte sbagliate anche per il nostro territorio locale. Il cuore economico e pulsante dell'Italia verrebbe gravemente compromesso dalla promozione dello scalo di Fiumicino a totale danno della parte più produttiva della nazione, il nord. Reggio e le sue imprese abbisognano dei veloci collegamenti aeroportuali con tutto il mondo, considerato l'enorme mole di prodotti esportati dalla nostra terra. Il Governo guidato dal nostro poco illustre concittadino Romano Prodi, poco prima di cadere, sta per creare l'ennesimo danno alla nostra realtà produttiva. Tutte le autorità reggiane e del nord Italia devono sollevarsi per evitare questo rischio gravissimo per l'economia locale. Giuseppe Pagliani, consigliere provinciale An - -->.

 

Alitalia tratterà in esclusiva con Air France (sezione: Alitalia 2)

( da "Giornale di Brescia" del 29-12-2007)

Edizione: 29/12/2007 testata: Giornale di Brescia sezione:PRIMA Via libera da Palazzo Chigi. A Piazza Affari il titolo sospeso al rialzo chiude in crescita dell'8% Alitalia tratterà in esclusiva con Air France ROMA Piazza Affari promuove il via libera del Governo italiano alle trattative esclusive tra Alitalia e Air France-Klm. Il titolo della compagnia di bandiera ha chiuso la seduta con un maxi-rialzo dell'8,26% a 0,8 euro. Alitalia era stata sospesa nel primo pomeriggio in attesa che il ministro dell'Economia, Tommaso Padoa-Schioppa, comunicasse la decisione presa dal Consiglio dei ministri di dare l'ok alla trattativa con il vettore franco-olandese, già sostenuta all'unanimità dal consiglio di amministrazione di Alitalia. Al rientro agli scambi il titolo è subito schizzato all'insù arrivando a toccare anche un massimo di +8,56%. La trattativa in esclusiva dovrà concludersi entro due mesi. Negative le reazioni del presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni, per il quale la decisione del Governo è "scandalosa e forse irregolare". Secondo Maurizio Zipponi, responsabile per l'industria del Prc, l'unica alternativa ad Air France passa da un accordo fra la cordata italiana interessata (AirOne) e i tedeschi della Lufthansa. / A PAGINA 27.

 

Il Governo ha scelto: Alitalia con Air France (sezione: Alitalia 2)

( da "Giornale di Brescia" del 29-12-2007)

Edizione: 29/12/2007 testata: Giornale di Brescia sezione:ECONOMIA Via libera alla trattativa in esclusiva con la compagnia francese. A Malpensa prime agitazioni Il Governo ha scelto: Alitalia con Air France La definizione dell'accordo entro due mesi. Piazza Affari approva con un sonoro +8% ROMA Il Governo sceglie la soluzione francese e dà il suo ok all'Alitalia per una trattativa in esclusiva con Air France. A conclusione del Consiglio dei ministri l'annuncio è arrivato dal ministro dell'Economia, Tommaso Padoa-Schioppa, che ha avuto dal Cdm il mandato per seguire il negoziato. "Siamo convinti che la valutazione data dal Cda di Alitalia sia corretta. La trattativa in esclusiva - ha affermato il ministro - durerà circa otto settimane. Seguirò la trattativa come azionista e come Governo". Il via libera del Governo arriva mentre a Malpensa divampa la protesta di chi non vuole la soluzione francese. L'altroieri il presidente del Consiglio Romano Prodi aveva detto che la decisione su chi sarà l'acquirente sarà presa "senza ascoltare le proteste". E proprio ieri al terminal 1 nell'hub milanese è iniziato un presidio di Alleanza Nazionale per dire no a "scelte affrettate" e "giù le mani da Malpensa". Presente il capogruppo di An alla Camera dei deputati, Ignazio La Russa, che ha ricordato il favore del partito per una scelta dell'acquirente "soprattutto italiano" e ha senza mezzi termini parlato di "colpo di mano" del Governo per Alitalia. "Non prendiamoci in giro. Non credo sia possibile rovesciare una indicazione del Cda di Alitalia presa all'unanimità" aveva detto prima di entrare al Consiglio dei ministri il ministro dell'Ambiente, Alfonso Pecoraro Scanio. "È difficile - ha anche aggiunto il ministro - sostenere la questione dell'italianità con una compagnia che fa parte della Ue. Lo Stato francese detiene solo il 15% di Air France. Se ci fosse uno scambio azionario lo Stato italiano potrebbe mantenere una sua quota di capitale...". Intanto per salvare Malpensa si continua a cavalcare l'ipotesi di una compagnia del Nord. In un documento firmato dai segretari regionali del Pd Maurizio Martina, della Lombardia; Paolo Giaretta, Veneto; Gianfranco Morgando, Piemonte, e Bruno Zvech, Friuli Venezia Giulia si chiede un piano di investimenti per il network aereo di Lombardia, Veneto, Piemonte e Friuli. "In questi anni - si legge nel documento - l'accessibilità aerea è diventata uno dei fattori essenziali per lo sviluppo e la competitività delle economie territoriali. L'aeroporto di Malpensa costituisce un patrimonio competitivo utile all'intero sistema economico del Nord. Un patrimonio importante ma di certo non ancora pienamente sfruttato". Intanto i sindacati esprimo a caldo "disappunto" per una scelta del Governo definita, senza mezzi termini "autoritaria". Ma la scelta del Governo sembra piacere alla Borsa. Piazza Affari ha infatti promosso il via libera del Governo italiano alle trattative esclusive tra Alitalia e Air France-Klm. Il titolo della compagnia di bandiera ha chiuso la seduta con un maxi-rialzo dell'8,26% a 0,8 euro. Alitalia era stata sospesa nel primo pomeriggio in attesa che il ministro dell'Economia, Tommaso Padoa-Schioppa, comunicasse la decisione presa dal Consiglio dei ministri di dare l'ok alla trattativa con il vettore franco-olandese. Al rientro agli scambi il titolo è subito schizzato all'insù arrivando a toccare anche un +8,56%. Gli scambi si sono fatti massicci una volta che il titolo è stato riammesso alle 16.25: in un'ora è passato di mano circa l'1,7% del capitale portando il saldo complessivo delle azioni scambiate a 37,5 milioni.

 

Un'alleanza tra AirOne e Lufthansa (sezione: Alitalia 2)

( da "Giornale di Brescia" del 29-12-2007)

Edizione: 29/12/2007 testata: Giornale di Brescia sezione:ECONOMIA E' L'UNICA ALTERNATIVA SECONDO MAURIZIO ZIPPONI (PRC) "Un'alleanza tra AirOne e Lufthansa" ROMA - L'alternativa ad Air France? Passa per l'alleanza internazionale tra la cordata italiana ed il colosso tedesco Lufthansa: il resto, sono chiacchiere, propaganda. È questa la tesi su Alitalia del responsabile problemi del Lavoro di Rifondazione Comunista, Maurizio Zipponi per il quale, "al punto in cui sono le cose o c'è uno scatto d'orgoglio delle eccellenze italiane, gruppi e manager industriali, di assumere la direzione delle operazioni alleandosi con Lufthansa oppure i giochi sono proprio chiusi". Inutile, pertanto, parlare di "compagnie del nord". Insomma, tutto potrebbe riaprirsi solo a fronte di un'alleanza tra la cordata italiana e la Lufthansa: "Altrimenti i giochi - spiega Zipponi - sono chiusi e questo dell'alleanza internazionale con Lufthansa è l'unico modo per fare dei problemi di Malpensa, che ci sono e riguardano un buco di 200 milioni di euro, una concreta occasione".

 

Per Formigoni una decisione scandalosa e forse irregolare (sezione: Alitalia 2)

( da "Giornale di Brescia" del 29-12-2007)

Edizione: 29/12/2007 testata: Giornale di Brescia sezione:ECONOMIA IL PRESIDENTE DELLA LOMBARDIA Per Formigoni una decisione "scandalosa e forse irregolare" Roberto Formigoni MILANO - Per il presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni, la scelta comunicata nel pomeriggio dal ministro dell'Economia, Tommaso Padoa-Schioppa, di avviare la trattativa in via esclusiva per la cessione di Alitalia con Air France è "scandalosa". "È una vergogna - ha detto Formigoni - è una decisione presa contro l'intero Paese da un Governo fuggitivo, che scappa dal confronto. Da un Governo che a quanto pare non ha neanche preso in considerazione altre proposte". "Evidentemente - ha fatto notare Formigoni - quello che è successo in questi mesi è stata una sceneggiata: avevano già deciso di andare contro l'interesse nazionale. Di più, secondo il governatore lombardo, la scelta inaspettatamente raggiunta ieri potrebbe essere stata assunta con "procedure forse irregolari". A farlo ipotizzare, secondo Formigoni, le contraddittorie dichiarazioni rilasciate dai membri dell'Esecutivo che non avevano univocamente riferito di quanto accaduto all'interno del Consiglio dei ministri. La possibilità di riscontrare illegittimità nelle procedure adottate, è anche suggerita a Formigoni dalle recenti vicende che hanno coinvolto il ministro Padoa-Schioppa: il governatore ha, infatti, fatto riferimento a tutte le volte in cui "Padoa-Schioppa è stato "cecchinato" dal Tar", ovvero nei casi del consigliere Rai Petroni e dell'ex comandante della Finanza, Speciale, in cui il Tar ha sconfessato le decisioni assunte dal ministro dell'Economia.

 

Dini lancia l'ultimatum a Prodi (sezione: Alitalia 2)

( da "Giornale di Brescia" del 29-12-2007)

Edizione: 29/12/2007 testata: Giornale di Brescia sezione:IN PRIMO PIANO "Accettate il nostro programma o in Senato votiamo no". Veltroni replica: non c'è alternativa al premier Dini lancia l'ultimatum a Prodi Il leader dei Liberaldemocratici Lamberto Dini ROMA Walter Veltroni esce allo scoperto e blinda Romano Prodi: per fare le riforme, dice il leader del Partito democratico, non c'è nessuna alternativa a questo governo. Nello stesso tempo, sebbene Lamberto Dini si faccia sempre più minaccioso e lanci un vero e proprio ultimatum al premier, l'Unione fa quadrato e isola il "senatore ribelle". Per il Professore, e per un esecutivo dato ogni giorno in bilico, sembra dunque una giornata positiva, in vista della complicata verifica di gennaio. L'ultimo Consiglio dei ministri del 2007 produce una prima, pesante mossa sul caso Alitalia (accettando la trattativa con Air France), vara il nuovo decreto sicurezza e licenzia il "milleproroghe" con il via libera alla rottamazione delle auto. Provvedimenti che passeranno all'esame del Parlamento a gennaio. Prodi ha ripetuto ieri che lui esce di scena solo con un voto di sfiducia e dunque va avanti per la sua strada. Di fronte ha la verifica: il vertice del 10 gennaio (anche se non è escluso che possa essere rimandato o sostituito da incontri bilaterali del premier con i partiti della maggioranza) e la sentenza della Consulta sul referendum elettorale, attesa tra il 16 e il 18 del mese. Se il tema delle riforme è quello che ha agitato di più la maggioranza negli ultimi mesi, con il Professore costretto a fare i conti con il fantasma di una crisi e l'ipotesi di un governo tecnico o istituzionale, il segretario Pd si schiera con Palazzo Chigi e dice che non appoggerà quel tipo di soluzione. Veltroni (da molti nell'Unione accusato di volersi accordare con Silvio Berlusconi sulla legge elettorale, facendo fuori i piccoli) rompe gli indugi: "Il Pd è perché il governo arrivi alla fine della legislatura. La permanenza del governo Prodi è la condizione migliore per affrontare la necessità di dare al Paese la riforma elettorale, quella delle istituzioni e dei regolamenti parlamentari. Per il Pd non esistono alternative a questo obiettivo". E allora la minaccia di Dini, in vista della verifica, si fa più debole. "Presenteremo un programma alternativo - avverte l'ex ministro degli Esteri - che dovrebbe essere accettato nella sua interezza. Se così non fosse il nostro voto sarebbe contrario". Tuttavia uno dei diniani, Natale D'Amico, sembra meno categorico: per il senatore liberaldemocratico, Prodi è la persona più indicata per fare le riforme, e quindi il problema non è il premier quanto piuttosto il programma. Insomma, la verifica è necessaria, ma non per abbattere il governo. L'Unione isola Dini. Tacciono Bordon e Manzione, gli altri due senatori che minacciavano Palazzo Chigi, reagiscono gli alleati. Per Di Pietro, Dini è solo "un personaggio in cerca d'autore"; mentre Fabris, dell'Udeur, lo avverte: "Non s'illuda, non ci sarà un governo Marini e lui non farà il presidente del Senato". E dal Pd al Pdci al Verde Pecoraro Scanio, nel centrosinistra la parola d'ordine è una sola: se cade Prodi si va subito al voto anticipato. Detto che il portavoce di Palazzo Chigi, Silvio Sircana, smentisce le indiscrezioni di stampa che vogliono il premier pronto a ricandidarsi in caso di elezioni anticipate, Prodi sembra poter affrontare la verifica di gennaio con qualche carta in più. La sinistra radicale ha infatti apprezzato le priorità indicate dal Professore per il 2008.

 

Alitalia-10 cv 7,5%96,93 Arkimedica 2012 CV5%101,00 Azimut 09 Cv 3,15%138,52<BR (sezione: Alitalia 2)

( da "Giornale di Brescia" del 29-12-2007)

Edizione: 29/12/2007 testata: Giornale di Brescia sezione:BORSA ITALIANA L'articolo selezionato è disponibile in formato grafico. Clicca qui [0.05 MB] per vederne l'immagine. In alternativa puoi consultare il pdf della pagina [0MB]. Se non possiedi Acrobat Reader scaricalo qui.

 

Sì ad Air Francee il nord si ribella (sezione: Alitalia 2)

( da "Secolo XIX, Il" del 29-12-2007)

Vendita alitalia, il tesoro punta su parigi Rottamazione auto, ok del governo agli incentivi in primo piano2 attualità4 dal mondo5 cronache8 liguria11 economia13 marittimo15 cultura e spettacoli17 spettacoli18 lettere e rubriche20 commenti21 genova23 lettere e città29 album30 agenda31 spettacoli32 cinema & teatri33 televisione35 salute36 sport37 affari42 meteo - lotto43 29/12/2007.

 

Omicidiovolontarioper Thyssen (sezione: Alitalia 2)

( da "Secolo XIX, Il" del 29-12-2007)

Per il rogo di Torino la procura valuta anche l'eventualità di una contestazione più pesante di quelle già mosse 29/12/2007 Roma. Via libera ad Air France: il ministro del Tesoro Tommaso Padoa-Schioppa ha annunciato l'apertura di una trattativa esclusiva (da concludere entro due mesi) per la cessione di Alitalia alla compagnia francese. Il Tesoro possiede attualmente il 49,9% della compagnia aerea e potrebbe cederla tutta o in parte. Nel Consiglio dei ministri il solo Paolo Ferrero ha espresso alcune perplessità. Decisamente negativa invece la reazione dell'opposizione e in particolare quella degli amministratori della Lombardia e di Milano che temono il ridimensionamento dello scalo di Malpensa. Per Roberto Formigoni, presidente della Regione, la decisione è"irregolare e forse illegittima" mentre i parlamentari della Lega insorgono: "Difendiamo Malpensa dalla nuova arroganza napoleonica". Entusiasta, invece, la reazione della Borsa di Milano, dove il titolo Alitalia ha registrato un balzo di oltre l'8%. Il governo ha intanto varato un decreto omnibus che comprende anche incentivi alla rottamazione delle vecchie auto e un bonus per alleggerire la bolletta della luce dei meno abbienti. f. ferrari, lombardi e un commento di massimo baldini >> 2, 3 e 21 29/12/2007 Il valore degli strumenti è di circa 250 mila euro. E l'unità ha fame di spazio, mentre foniatria occupa il doppio della superficie ma ha le stanze quasi tutte vuote 29/12/2007 MARCO MENDUNI e FERRUCCIO SANSA Genova. Duecentocinquantamila euro di strumenti chiusi nei sottofondi. Coperti da un lenzuolo. In attesa che siano vecchi, superati e vadano buttati via. Tutto perché a San Martino, reparto di Otorinolaringoiatria, manca lo spazio: l'unità operativa è divisa in tre e occupa meno di 500 metri quadrati. E pensare che nel palazzo accanto c'è Foniatria: 900 metri quadrati, decine di stanze, quasi tutte vuote. SEGUE >> 4 29/12/2007.

 

Debutta il decreto legge La Scala (sezione: Alitalia 2)

( da "Italia Oggi" del 29-12-2007)

ItaliaOggi     ItaliaOggi  - Primo Piano Numero 307, pag. 3 del 29/12/2007 Autore: di Alessandra Ricciardi Visualizza la pagina in PDF       Sicurezza, Milleproroghe e Alitalia al cdm di ieri. E al Nord avanza l'idea del vettore alternativo Debutta il decreto legge La Scala Anche Napolitano in campo per gli aumenti alle maestranze La Scala è sempre la Scala. Hanno un bel protestare i sovrintendenti degli altri teatri lirici italiani, che si tratti del Regio di Torino o del Maggio musicale fiorentino il confronto non regge. Al Piermarini è infatti bastata la minaccia di far saltare la prima del 7 dicembre scorso, che ha visto in scena il Tristan und Isolde di Richard Wagner e sui palchi lo sfoggio delle serate che contano (5 i soli capi di stato presenti), per far capitolare il governo. E ottenere così il decreto che consentirà alle maestranze scaligere di intascare, probabilmente già a gennaio, gli aumenti concordati con il sovrintendente, Stéphane Lissner, senza dover aspettare che si faccia il contratto nazionale di comparto, bloccato da tempo. Un intervento d'urgenza, questo condotto in porto ieri a sorpresa (gli altri due decreti riguardano la sicurezza e il milleproroghe) dal consiglio dei ministri, che sarebbe stato sollecitato tra gli altri anche dal presidente della repubblica, Giorgio Napolitano. A sensibilizzare il capo dello stato sui rischi di un eventuale blocco delle attività della Scala, rischi di rilievo non solo artistico, avrebbe contribuito, proprio in occasione della prima del 7, il sindaco Letizia Moratti, in gran daffare per far scegliere la città per l'Expo 2015. A lavorare all'intesa ci si è messo anche il vicepremier e ministro per i beni culturali, Francesco Rutelli: in attesa del rinnovo del contratto di settore, gli orchestrali chiedevano di poter trattare direttamente con la Scala per il contratto aziendale, a partire dalla fine di dicembre. In pratica di aggirare la legge Asciutti, che impedisce le contrattazioni aziendali prima della chiusura delle nazionali. Alla fine, il dl che sancisce la pax scaligera è stato approvato ieri, in un ricco consiglio dei ministri di fine anno. In attesa di stipulare gli accordi integrativi, le fondazioni lirico-sinfoniche, in condizioni di "equilibrio economico-finanziario", potranno concedere "anticipazioni economiche" ai dipendenti, anticipazioni che dovranno poi essere riassorbite in sede contrattuale. "Con il dl si supera lo stallo del contratto nazionale e si consente alla Scala di andare avanti", spiega Franco Asciutti, senatore di Forza Italia e autore della legge n. 43/2005 che oggi il decreto riscrive. "La legge che porta il mio nome ha contribuito a rimettere in sesto i bilanci delle fondazioni liriche. Oggi però", ammette Asciutti, "non basta più, va fatto qualcosa di diverso per aumentarne la produttività". Nessuna sorpresa, invece, per il varo di un decreto legge e di un decreto legislativo che recuperano il pacchetto sicurezza di Amato, lasciato decadere dopo il pasticcio politico-giuridico della norma sull'omofobia, inserita al senato, e la contrarietà del Quirinale a promulgare la legge senza correttivi. Scontato pure il sì del cdm al decreto di proroga termini e recupero di alcuni desiderata rimasti insoddisfatti, tra questi quelli dei ministro delle infrastrutture, Antonio Di Pietro, per gli aiuti alle zone terremotate del Molise. L'ultimo pensiero 2007 del governo non poteva non riguardare anche Alitalia: "Il Tesoro è favorevole alla scelta del cda Alitalia di avviare trattative in esclusiva con la compagnia francese Air France-Klm". A dirlo il ministro dell'economia, Tommaso Padoa-Schioppa. Ma il fronte contrario, capitanato tra gli altri dal govenratore lombardo, Roberto Formigoni, prende sempre più piede. Ieri il presidente Assoedilizia, Achille Colombo Clerici, è giunto a proporre una tassa di scopo a livello regionale per finanziare il progetto di una compagnia alternativa all'Alitalia.

 

Aeroporti, il Marco Polo di Venezia supera i 7 milioni di passeggeri (sezione: Alitalia 2)

( da "Italia Oggi" del 29-12-2007)

ItaliaOggi     ItaliaOggi  - Aziende e Affari Numero 307, pag. 12 del 29/12/2007 Autore: di Paolo Busetto Visualizza la pagina in PDF       Lo scalo al 4° posto nella classifica nazionale dopo Fiumicino, Malpensa, Linate Aeroporti, il Marco Polo di Venezia supera i 7 milioni di passeggeri L'aeroporto Marco Polo di Venezia, superando il traguardo dei 7 milioni di passeggeri, registrato in questi giorni, si conferma saldamente al quarto posto nella classifica nazionale degli aeroporti dopo Fiumicino, Malpensa e Linate. Lo sviluppo dello scalo veneziano è stato contraddistinto durante tutto il 2007 dall'introduzione di nuovi collegamenti e dall'incremento delle frequenze. La scorsa estate, in particolare, ha registrato l'avvio dei voli su Dubai (Emirates) e Casablanca (Royal air Maroc) mentre con il low cost si sono rafforzate le direttrici verso la Francia (Bordeaux, Lille e Marsiglia con Myair) e verso il Marocco (Casablanca e Marrakech sempre con Myair). A questi si sono aggiunti i voli su MÜnster di TuiFly (già Hapag lloyd), su Berlino di Easyjet e per Madrid e Parigi di Vueling. Lo sviluppo dello scalo veneziano è proseguito anche in autunno con l'incremento dei voli settimanali su Istanbul di Turkish airlines (quattro frequenze) e su Budapest con Malev, che è passata a un totale di 12 voli a settimana. Myair ha invece avviato nuovi collegamenti per Catania, Palermo e Cagliari, Vueling per Siviglia ed Easyjet per Belfast. Uno sviluppo quindi che si traduce anche nei numeri con una crescita (gennaio-novembre) del 12%, rispetto allo stesso periodo del 2006, mentre il dato nazionale registra una crescita del 10,2% (fonte: Assaeroporti) con Milano e Roma in crescita del 9,4% e gli scali di medie dimensioni (tra cui Venezia) sulla media del 9,2%. Gli scali specialisti nel low cost (Bergamo, Pisa, Treviso) sono cresciuti del 13,4%. Il Marco Polo, con il suo 12%, si sta avvicinando a questo trend, dimostrando la bontà delle scelte effettuate da Save (la società di gestione dello scalo lagunare) che puntano su di un mix di voli di linea e low cost. Questi ultimi rappresentano oggi oltre un quarto del traffico totale. "Un risultato", ha detto Enrico Marchi, presidente di Save, "che conferma la vivacità del Marco Polo in un momento di difficoltà e incertezza per il sistema del trasporto aereo nazionale". Il riferimento ad Alitalia è evidente anche se, in modo più diretto, a Venezia hanno pesato molto anche le difficoltà di Alpi eagles che però, per quanto riguarda i collegamenti, hanno trovato adeguate alternative. Per il 2008 le novità inizieranno a febbraio con Easyjet che conterà su Parigi ben nove voli settimanali e, da aprile, uno giornaliero su Lione. Da marzo Vueling scenderà tre volte a settimana a Malaga e a maggio debutterà al Marco Polo un nuovo vettore: la SasNorway, una sussidiaria della Sas, con tre voli settimanali su Oslo.

 

Un anno di oscillazioni in borsa (sezione: Alitalia 2)

( da "Italia Oggi" del 29-12-2007)

ItaliaOggi     ItaliaOggi  - Mercati e Finanza Numero 307, pag. 48 del 29/12/2007 Autore: di Carlo Aloisio Visualizza la pagina in PDF       Forti ribassi per i finanziari. A piazza Affari bene i titoli dell'energia e le utilities Un anno di oscillazioni in borsa Petrolio, tassi e crisi subprime rallentano tutti i mercati è stato un 2007 all'insegna delle oscillazioni e della volatilità sui mercati finanziari. Da un lato, le materie prime hanno visto l'ascesa dei prezzi, con il petrolio che ha sfiorato la barriera dei 100 dollari, spinto da fattori di crisi internazionale e dall'indebolimento del dollaro. Dall'altro lato, i tassi d'interesse sono rapidamente cresciuti e a partire dal secondo semestre hanno fortemente condizionato l'andamento dei principali listini. La sostanziale differenza, rispetto alla chiusura degli ultimi quattro anni, è che i principali indici chiudono a un livello inferiore rispetto al mese di gennaio. Tuttavia l'andamento generale non può essere considerato del tutto negativo, visto che fino all'inizio di luglio i listini hanno toccato in alcuni casi il nuovo massimo storico. A piazza Affari l'S&P/Mib, partito a inizio anno da 42.200, ha toccato a fine maggio il massimo a 43.900 per poi chiudere in questi giorni intorno a 38.500. Il punto di svolta, in luglio, è stato provocato dallo scoppio della questione dei mutui subprime Usa, che ha alimentato la speculazione e la volatilità, colpendo soprattutto settori come quello del credito, che hanno tendenzialmente un forte peso nella composizione dei listini. A differenza però di altre situazioni, come lo scoppio della bolla speculativa nel 2000, non ci sono state situazioni generali di panic selling e questo ha permesso ai listini di mantenere i prezzi all'interno dei principali indicatori tecnici, quali supporti e resistenze. Nel paniere principale di Milano, in territorio positivo il settore energetico, dove la capofila Eni ha chiuso con un ribasso contenuto a 25,1 euro, ma con target per il 2008 verso i massimi a 28 euro. La controllata Saipem ha registrato la migliore performance in assoluto, con un balzo del 37%. Tra le utilities, Aem è salita del 20%. Un altro titolo che ha evidenziato forti supporti nei momenti peggiori è stato Atlantia (+17,9%), mentre nell'ultimo periodo dell'anno molta liquidità si è spostata verso Finmeccanica (+6,7%). Fiat è terminata debole, ma pur sempre con una performance positiva del 20,9%. Con la sola eccezione di Generali, per il settore finanziario si è trattato di un anno da dimenticare. Male Montepaschi (-25,2%) e Popolare Milano (-29,5%). Altro settore colpito dalle vendite è quello dell'editoria e dei media, con Mediaset in calo del 23,5%, l'Espresso del 27%, Mondadori del 29,1%. Fanalino di coda Seat, che ha ceduto il 40,1%. Infine, Alitalia ha lasciato sul terreno il 25,4%.

 

Ultima seduta positiva (sezione: Alitalia 2)

( da "Italia Oggi" del 29-12-2007)

ItaliaOggi     ItaliaOggi  - Mercati e Finanza Numero 307, pag. 48 del 29/12/2007 Autore: Visualizza la pagina in PDF       mibtel +0,58% Ultima seduta positiva Ultima seduta del 2007 positiva, con l'eccezione di Londra, per le principali borse europee. Gli indici hanno terminato le contrattazioni al di sotto dei massimi di giornata, in scia a Wall Street che ha risentito dei deludenti dati americani sulle vendite di nuove unità abitative in novembre (-9%), mentre è risultato oltre le attese l'indice Napm di Chicago per dicembre. A Milano il Mibtel ha guadagnato lo 0,58% a 29.402 punti, l'S&P/Mib lo 0,55% a 38.554, il Midex lo 0,75% a 36.079, l'All Stars lo 0,81% a 14.369. In Europa, positiva Francoforte (+0,36%); invariata Parigi, mentre Londra ha ceduto lo 0,32%. A New York, a metà seduta, il Dow Jones era in ribasso dello 0,35% e il Nasdaq dello 0,34%. A piazza Affari, migliore performance dell'S&P/Mib per Alitalia (+8,26%). Pomeriggio di acquisti per Fiat (+2,45%), complice l'estensione al 2008 degli incentivi alla rottamazione. In flessione Finmeccanica (-1,21%). Su di giri Saipem (+2,2%). Sempre oggetto di acquisti Parmalat (+1,49%). Bene Prysmian (+3,11%). Accelerazione nel finale per Aem (+3,12%), che dal 2 gennaio cambierà nome in A2A con contemporaneo delisting di Asm (+2,55%). Nel comparto cemento, in evidenza Italcementi (+1,46%) e Cementir (+2,01%). Debole Mediolanum (-0,78%); ben comprate, invece, Milano ass. (+2,16%) e FonSai (+1,44%). Nel settore tlc, positive Telecom Italia (+0,24%) e Tiscali (+0,5%). Tra le società a piccola e media capitalizzazione, nuovo rally per Pininfarina (+21,11%) e Trevisan C. (+6%). In luce anche Uni Land (+8,02%), Retelit (+8,86%), Bastogi (+6,13%), Bioera (+6,8%), Buongiorno (+6,43%), Caleffi (+5,5%) e Arena spa (+6,38%). Nei cambi, i deludenti dati immobiliari Usa hanno fatto volare l'euro spingendolo di nuovo sopra 1,47 dollari: la moneta unica si è spinta fino a un massimo di 1,4727 per poi ripiegare, fermandosi appena sopra la soglia di 1,47. Euro-yen a 166,32. Per le materie prime, il petrolio ha raggiunto 97,85 dollari, il nuovo massimo da un mese a questa parte.

 

Dal governo sì a Air France-Klm (sezione: Alitalia 2)

( da "Italia Oggi" del 29-12-2007)

ItaliaOggi     ItaliaOggi  - Mercati e Finanza Numero 307, pag. 47 del 29/12/2007 Autore: Visualizza la pagina in PDF       Padoa-Schioppa seguirà la trattativa e prenderà la decisione finale dopo un nuovo cdm Dal governo sì a Air France-Klm Otto settimane per chiudere la vendita dell'Alitalia Il governo ha deciso: la trattativa in esclusiva per la vendita di Alitalia sarà fatta con Air France. Il sì unanime è venuto dal consiglio dei ministri di ieri mattina. L'esecutivo ha dato mandato al ministro dell'economia, Tommaso Padoa-Schioppa, di seguire da vicino le fasi della trattativa finale. Lo stesso ministro ha però avvertito che questa decisione non è esaustiva e che molti punti dovranno essere approfonditi tra i vertici di Alitalia e di Air France-Klm. Se qualcosa andasse storto, tutto potrebbe tornare punto e a capo. In ogni caso, il via libera definitivo verrà da un secondo passaggio in cdm, nelle prossime settimane. "Siamo convinti che la valutazione data dal cda di Alitalia sia corretta. La trattativa in esclusiva", ha detto Padoa-Schioppa a fine consiglio dei ministri, durerà circa otto settimane. Seguirò la trattativa come azionista e come governo". Il ministro ha anche sottolineato che "il Tesoro è aperto sia a una vendita di tutta la quota oppure a mantenerne una parte e ha ribadito che l'atto formale della vendita lo compie il ministro dell'economia: questo vale per tutte le privatizzazioni fatte dal 1992 a oggi. Il titolare della vendita è il ministro dell'economia". Per il ministro, Alitalia è "in una situazione estremamente delicata: chiude da molti anni in perdita. C'e' una chiara manifestazione di interesse da parte di un soggetto che ha rilanciato Klm e l'aeroporto di Amsterdam. Questo è un motivo di fiducia. C'è da sperare che la parte finale della trattativa non riservi sorprese negative. La trattativa", ha proseguito, "sarà condotta da Alitalia stessa. Io sono in stretto contatto con Prodi, Bianchi, Bersani e i vicepresidenti del consiglio". Padoa-Schioppa ha escluso che i vincoli presenti nel primo bando siano ancora validi. "è iniziata una seconda procedura ed è stata data maggiore flessibilità alla società. I vincoli continuano a essere presenti nella mente del governo, ma in questa fase non si opera secondo le regole di quel bando". Il nuovo passaggio definito dall'esecutivo e l'affermazione di Prodi che aveva detto che la decisione su chi sarà l'acquirente sarà presa "senza ascoltare le proteste" hanno fatto scatenare nuovamente le proteste dei fautori della "italianità" della compagnia. Così, ieri, a Malpensa, al Terminal 1 nell'hub milanese è iniziato un presidio di Alleanza Nazionale per dire no a "scelte affrettate". Era presente il capogruppo di An alla camera dei deputati, Ignazio La Russa, che ha ricordato il favore del partito per una scelta dell'acquirente "soprattutto italiano" che e ha parlato senza mezzi termini di "colpo di mano" del governo per Alitalia. Per salvare Malpensa si continua a cavalcare l'ipotesi di una compagnia del Nord. In un documento firmato dai segretari regionali del Pd, Maurizio Martina, della Lombardia; Paolo Giaretta, Veneto; Gianfranco Morgando, Piemonte, e Bruno Zvech, Friuli Venezia Giulia, si chiede un piano di investimenti per il network aereo di queste regioni. A tuonare ancora contro questa scelta "vergognosa" è tornato ieri il governatore della Lombardia, Roberto Formigoni, secondo cui la decisione "è uno scandalo, presenta alcuni aspetti di irregolarità e forse di illegittimità". Secondo Formigoni la scelta di Air France è stata fatta da "un governo fuggitivo che scappa da tutti e dal confronto, da un governo che, a quanto pare, non ha neppure preso in considerazione altre proposte d'acquisto. Ciò a cui abbiamo assistito negli ultimi mesi è stata una sceneggiata: avevano già deciso di andare contro l'interesse nazionale e di svendere un patrimonio nazionale al principale concorrente. è una scelta fatta a priori, era già deciso tutto". Ma, come contrappunto, i sindacati del personale di volo sono tornati a ribadire il loro sì a Air France-Klm. Secondo Claudio Bonito, numero due dell'Anpav (assistenti di volo) su Alitalia serve una decisione rapida nell'interesse della compagnia. Secondo Bonito, "Alitalia deve essere inserita in un contesto europeo al fianco di una grande compagnia europea". Nel frattempo, ha ribadito, "stiamo valutando nella categoria degli assistenti di volo e dei naviganti in generale l'idea di fare un referendum o una raccolta di firme a sostegno della decisione del consiglio di amministrazione". Giovedì, i piloti avevano minacciato di bloccare i voli a lungo, se il governo avesse ribaltato la decisione del cda Alitalia. Intanto ieri la borsa ha brindato all'annuncio fatto dal governo. Il titolo è stato sospeso per un certo periodo, in attesa della nota dell'esecutivo; subito dopo, il titolo, che già aveva segnato una, seppur modesta crescita, ha iniziato a correre e ha chiuso con un balzo dell'8,26% sopra 0,8 euro.

 

Padoa-Schioppa paré pour livrer Alitalia à Air France (sezione: Alitalia 2)

( da "Liberation" del 29-12-2007)

Les gens Padoa-Schioppa paré pour livrer Alitalia à Air France É.J. (à Rome) Photo andreas solaro.afp QUOTIDIEN : samedi 29 décembre 2007 Divisé sur la question, le gouvernement italien avait prévu de prendre son temps et de ne se prononcer qu'à mi-janvier sur le rachat éventuel d'Alitalia par Air-France KLM. Le ministre de l'Economie Tommaso Padoa-Schioppa, lui, n'a pas attendu pour prendre son billet. Vendredi en Conseil des ministres, il a mis le dossier sur la table rappelant que "la situation de la compagnie - qui perd plus d'un million d'euros par jour - est critique" et a emporté l'adhésion pour négocier la privatisation avec la compagnie franco-néerlandaise. "La perspective d'une intégration d'Alitalia dans le premier groupe mondial, qui a déjà relancé KLM et l'aéroport d'Amsterdam, est un motif de confiance", a-t-il expliqué., ajoutant: "La négociation exclusive avec Air France durera huit semaines.". Au terme de cette période, le cabinet Prodi tranchera définitivement. "Nous avons démontré notre capacité à décider", s'est félicité Padoa-Schioppa alors que certains de ses collègues favorables à l'autre option - celle d'Air One, la première compagnie privée italienne - préféraient faire traîner les choses. Pris de court par le blitz de Padoa-Schioppa qui s'était entre autres assuré le soutien de Prodi, seul le ministre communiste du Travail Paolo Ferrero a osé exprimer sa "perplexité" devant le Conseil. L'opposition de droite qui soutient une "solution italienne" dénonce, en revanche, "l'arrogance" du ministre de l'Economie.

 

Alitalia, via alla trattativa solo con air france (sezione: Alitalia 2)

( da "Nuova Sardegna, La" del 29-12-2007)

Prima Pagina Alitalia, via alla trattativa solo con Air France ROMA. Importante passo in avanti per la vendita di Alitalia: il governo ha dato il via libera alla trattativa in esclusiva con Air France. Il ministro dell'Economia Tommaso Padoa-Schioppa ha concesso otto settimane alle parti per chiudere la trattativa. E ieri il titolo Alitalia ha preso il volo guadagnando l'8%. a pagina 6.

 

L'ultima seduta chiude bene (sezione: Alitalia 2)

( da "Secolo XIX, Il" del 29-12-2007)

Commento MILANO. Piazza Affari chiude bene l'ultima seduta dell'anno, staccando le altre Borse del Vecchio Continente, piuttosto deboli, e recuperando parte di quel terreno perduto nel 2007 che ne ha fatto una delle peggiori borse mondiali e la peggiore in Europa. L'indice Mibtel ha terminato in rialzo dello 0,58%, lo S&P/Mib a +0,55%. Alitalia saluta il 2007 con un mega rialzo (+8,26%, a 0,80 euro), corre Fiat con gli incentivi. Bene anche i bancari. 29/12/2007.

 

Via libera alla trattativa con air france (sezione: Alitalia 2)

( da "Nuova Sardegna, La" del 29-12-2007)

Attualità Via libera alla trattativa con Air France Padoa-Schioppa su Alitalia: 8 settimane per chiudere. Dubbi solo da Ferrero.

 

Milano. il governo dà il via libera alla "trattativa in esclusiva" ... - gigi furini (sezione: Alitalia 2)

( da "Nuova Sardegna, La" del 29-12-2007)

Attualità MILANO. Il governo dà il via libera alla "trattativa in esclusiva" ... Il titolo vola: +8% Per Toto (AirOne) sprecata una grande opportunità GIGI FURINI MILANO. Il governo dà il via libera alla "trattativa in esclusiva" con Air France. Solo il ministro Ferrero - ha fatto sapere - ha espresso dubbi.Con questa decisione la vendita di Alitalia fa un altro passo avanti ma le reazioni, soprattutto da parte del "fronte del Nord", sono furenti. Il presidente della Regione Lombardia, Formigoni, parla di "decisione irregolare e vergognosa". In Borsa la reazione è positiva: Alitalia sale dell'8,3% fra scambi molto intensi. Bene anche Air France (+1,66% a 23,86 euro) mentre i vertici della società sperano "in un accordo rapido". Il ministro dell'economia, Padoa Schioppa, ha dato il suo "via libera" alla trattativa con Air France, spiegando che la deliberazione formale arriverà da un successivo consiglio dei ministri. La "vendita", poi, sarà un atto del ministero dell'Economia che, ufficialmente, è il possessore delle azioni. Anche di titoli ha parlato il ministro, quando ha aggiunto che "il Tesoro sarebbe titolare di azioni del nuovo gruppo". Stando alla valutazione che Air France dà di Alitalia, il 49,9% dei titoli ora in possesso dello Stato italiano si trasformerebbero nel 3% del colosso Air France-Klm-Alitalia e, stando alle indiscrezioni, il governo italiano avrebbe diritto a un posto nel consiglio di amministrazione. "La trattativa - dice il ministro - sarà condotta in piena trasparenza, in stretto coordinamento con la Consob e durerà otto settimane". Immediata la risposta di Parigi. Il presidente di Air France, Jean Cyril Spinetta "si augura di arrivare rapidamente a un accordo solido che apra la via a una crescita profittevole di Alitalia". Secca la reazione del grande escluso. Il patron di AirOne Carlo Toto si è detto sorpreso, amareggiato: così si spreca una grande opportunità per l'Italia. Intanto la protesta cresce a Milano e in tutto il Nord dove si teme un forte ridimensionamento delle attività all'aeroporto di Malpensa. Formigoni ricorda che il governo si prenderà fino al 15 gennaio per decidere l'acquirente di Alitalia e poi aggiunge: "Speriamo che a nessuno venga in mente di fare un colpo di mano e che l'esame della situazione vanga fatto pubblicamente. Quanto deciso dal governo, finora, è vergognoso. Air France succhierà tutto il traffico e i passeggeri di Alitalia, lasciando come contentino agli italiani l'aeroporto di Roma per cui non vedo vita facile". La Lega parla di "inciuci romano-napoleonici". "Malpensa - dice il Carroccio - sarà la madre di tutte le battaglie". Alemanno (An) parla di "ennesima forzatura" ma si fanno sentire anche politici del centro-sinistra. Penati (presidente della Provincia di Milano) chiede un incontro al governo su Malpensa e spiega: "Air France deve mantenere le 17 rotte intercontinentali servite adesso da Alitalia. Se così non fosse l'aeroporto di Malpensa deve essere lasciato libero di operare con altre compagnie". Critici i sindacati. "Il governo ci coinvolga nella trattativa", dice l'Unione Piloti. "Il metodo del governo è autoritario", aggiunge il Sindacato dei lavoratori.

 

Si ricompatta il fronte del Nord<Il governo non tocchi Malpensa> (sezione: Alitalia 2)

( da "Secolo XIX, Il" del 29-12-2007)

Si ricompatta il fronte del Nord"Il governo non tocchi Malpensa" la reazioni Calderoli (Lega): "Meglio svendere il Colosseo". Formigoni: "Scandaloso". Ma anche nel centrosinistra non mancano le critiche 29/12/2007 roma. Quello usato dal governo è un "metodo autoritario", sentenzia a metà pomeriggio il Sindacato dei lavoratori (Sdl). Ma, nella ridda di voci critiche che accolgono l'annuncio del ministro Padoa-Schioppa, c'è chi si spinge oltre: "Il governo - tuona Roberto Calderoli, senatore leghista - ha scelto Air France: ha scelto, quindi, di svendere il Paese e di cancellare la Padania. Benissimo, se volevano la guerra l'avranno. E se ci sarà ancora qualche cortigiano, anche all'interno del centrodestra o di casa nostra, che verrà a dirci che bisogna dialogare con questo governo, mi premurerò personalmente di prenderlo a calci nel sedere". Non è un caso che proprio dalla Lega Nord partano gli attacchi più forti al ministro dell'Economia. Sempre Calderoli: "Se vogliono cancellare Malpensa, allora vogliono cancellare il simbolo di un popolo e i popoli, prima di farsi cancellare, si rivoltano. Si svendano il Colosseo, la fontana di Trevi, l'Eni e gli ultimi carrozzoni dello Stato, ma la Padania non la tocchino". Folklore leghista a parte, la scelta del governo di trattare rapidamente con Air France suscita perplessità anche nel centrosinistra. "I partiti prima hanno lottizzato Alitalia, e il risultato è sotto gli occhi di tutti. Ora la svendono come nulla fosse. Così non va: il ministro dell'Economia venga in Parlamento a spiegare come intende procedere per salvaguardare gli interessi del Paese Italia, dei cittadini e dei lavoratori", dice Egidio Pedrini, Italia dei valori, segretario della Commissione trasporti della Camera. "Questa vicenda va trattata con cautela. La quota che teoricamente dovrebbe essere mantenuta dallo Stato - aggiunge il parlamentare - dovrebbe essere del 10-15 % o comunque tale da garantirgli una rappresentanza nel Cda della compagnia. La soluzione Air France, da un punto di vista economico, finanziario e industriale, presenta forti punti di criticità. Tutti sono capaci a liquidare, ma senza una visione di espansione si rischia di non compiere la valutazione necessaria. Andrebbero valutate tutte le ipotesi in campo". "Devo constatare negativamente che la decisione del governo arriva senza aver consultato le istituzioni milanesi e lombarde, che da tempo sollecitano un incontro su Alitalia e sul futuro di Malpensa", è il laconico commento del presidente della Provincia di Milano Filippo Penati. E di "decisione scandalosa e vergognosa" parla Roberto Formigoni, presidente della Regione Lombardia: "Siamo in presenza di una scelta irregolare e illegittima. A dimostrarlo ci sono i commenti dei ministri all'uscita della seduta del consiglio che rappresentano tutte le maschere di carnevale. C'è chi ha parlato di una presa d'atto, qualcuno di una informativa". Secondo Formigoni, la veritàè che "Air France come una idrovora succhierà tutto il traffico e i passeggeri di Alitalia lasciando come contentino agli italianuzzi l'aeroporto di Roma per cui non vedo vita facile, perché non si parla di uno sviluppo come hub, ma soprattutto un piano per cancellare Malpensa". Critico anche il mondo sindacale. "Prendiamo atto della decisione del governo su Alitalia - dice Roberto Panella, Ugl - ma a questo punto l'esecutivo ci convochi: il presidente del Consiglio o il ministro dell'Economia, ci spieghino a breve come si concretizzerà nelle prossime otto settimane la vendita di Alitalia, soprattutto se avverrà in parte o in tutto, aspetto questo di non poco conto". E, da parte dell'Unione piloti (Up), arriva un nuovo invito al governo: "Voglia essere finalmente trasparente e convocarci per illustrarci i dettagli del piano Air France". f. fe. 29/12/2007.

 

BORSA (sezione: Alitalia 2)

( da "Citta' di Salerno, La" del 29-12-2007)

A 9028 " A.s. Roma " 0,650 " 0,644 " -1,634 " 0,578 " 1,085 9512 " Acea " 14,187 " 14,230 " +0,516 " 12,090 " 16,983 9357 " Acegas-aps " 6,680 " 6,670 " -0,995 " 6,660 " 9,583 9094 " Acotel Group " 83,420 " 83,250 " +1,290 " 18,557 " 100,180 9080 " Acq Potabili " 3,410 " 3,416 " +0,147 " 3,200 " 6,920 9566 " Acsm " 1,797 " 1,782 " -0,447 " 1,792 " 2,695 9124 " Actelios " 6,383 " 6,470 " +4,237 " 5,292 " 9,454 9060 " Adf " 18,029 " 18,000 " +1,695 " 17,403 " 20,830 9005 " Aedes " 3,360 " 3,490 " +5,502 " 3,275 " 7,059 9836 " Aeffe " 2,665 " 2,650 " +0,151 " 2,644 " 3,935 9621 " Aem " 3,115 " 3,138 " +3,122 " 2,306 " 3,115 9105 " Aicon " 2,088 " 2,067 " +3,661 " 1,995 " 4,763 9434 " Alerion " 0,702 " 0,711 " +0,480 " 0,466 " 0,820 9009 " Alitalia " 0,773 " 0,800 " +8,260 " 0,705 " 1,132 9012 " Alleanza " 8,850 " 8,890 " +0,452 " 8,672 " 10,740 9049 " Amplifon " 3,454 " 3,469 " +0,902 " 3,440 " 7,225 9059 " Anima " 2,145 " 2,121 " -1,257 " 2,004 " 4,150 9212 " Ansaldo Sts " 8,618 " 8,685 " +2,092 " 8,222 " 10,710 9528 " Arena " 0,118 " 0,120 " +6,377 " 0,105 " 0,234 9035 " Ascopiave " 1,665 " 1,670 " -1,765 " 1,646 " 2,207 9157 " Asm " 4,960 " 4,990 " +2,549 " 3,635 " 4,991 9146 " Astaldi " 5,116 " 5,195 " +6,717 " 4,866 " 7,712 9338 " Atlantia " 25,770 " 25,930 " +0,504 " 21,760 " 27,210 9020 " Auto To Mi " 14,995 " 14,950 " -0,519 " 14,995 " 19,728 9574 " Autogrill " 11,600 " 11,652 " -0,171 " 11,162 " 16,677 9398 " Azimut " 8,824 " 8,865 " +0,716 " 8,800 " 13,440 B 9065 " Banca Cr Firenze " 6,595 " 6,600 " +0,076 " 4,250 " 6,640 9197 " Banca Generali " 6,871 " 6,875 " +0,438 " 6,871 " 11,870 9268 " Banca Ifis " 8,967 " 9,009 " +1,304 " 8,746 " 11,004 9050 " Banca Italease " 9,542 " 9,567 " +0,886 " 9,264 " 49,285 9143 " Banco Popolare " 15,069 " 15,160 " +1,507 " 13,808 " 24,660 9582 " Basicnet " 1,992 " 2,001 " +0,654 " 0,930 " 2,565 9033 " Bastogi " 0,322 " 0,324 " +6,125 " 0,228 " 0,327 9325 " Bb Biotech " 51,410 " 51,710 " +0,740 " 50,490 " 63,820 9506 " Bca Carige " 3,485 " 3,497 " +0,836 " 3,165 " 4,007 9280 " Bca Carige R " 3,464 " 3,480 " +0,870 " 3,301 " 4,204 9292 " Bca Finnat " 0,869 " 0,874 " +0,563 " 0,835 " 1,116 9263 " Bca Ifis W08 " 2,695 " 2,745 " +5,172 " 2,493 " 4,990 9397 " Bca Intermobiliare " 7,088 " 7,150 " +1,852 " 6,628 " 8,649 9474 " Bca Pop.etruria E " 9,331 " 9,337 " +0,268 " 9,032 " 16,944 9593 " Bca Pop.intra " 11,385 " 11,263 " -0,767 " 10,188 " 14,486 9472 " Bca Pop.milano " 9,268 " 9,320 " +1,260 " 9,144 " 13,895 9548 " Bca Pop.spoleto " 9,072 " 9,166 " -0,261 " 8,252 " 12,291 9533 " Bca Profilo " 1,865 " 1,874 " +1,627 " 1,764 " 2,773 9542 " Bco Bilbao Vizcaya " 16,608 " 16,700 " -0,120 " 15,563 " 20,100 9514 " Bco Desio-brianza " 7,084 " 7,105 " +0,509 " 6,942 " 9,599 9349 " Bco Desio-brianza " 6,938 " 7,000 " 6,907 " 8,875 9616 " Bco Popolare W10 " 0,665 " 0,665 " -1,292 " 0,645 " 2,843 9537 " Bco Santander " 14,749 " 14,780 " -0,068 " 12,449 " 15,005 9029 " Bco Sardegna Rnc " 16,629 " 16,570 " +0,424 " 16,222 " 22,080 9610 " Beghelli " 1,107 " 1,110 " +0,271 " 0,536 " 1,922 9037 " Benetton " 12,157 " 12,290 " +2,161 " 10,810 " 14,792 9569 " Beni Stabili " 0,738 " 0,743 " +2,284 " 0,735 " 1,424 9874 " Bialetti Industrie " 1,581 " 1,579 " -1,374 " 1,553 " 2,641 9048 " Biesse " 12,860 " 12,965 " +1,990 " 12,493 " 23,686 9040 " Boero " 25,580 " 25,600 " +0,392 " 15,700 " 25,600 9092 " Bolzoni " 3,869 " 3,892 " -0,815 " 3,831 " 5,744 9041 " Bon Ferraresi " 35,610 " 35,400 " -1,503 " 34,610 " 43,790 9516 " Brembo " 10,879 " 10,760 " -1,726 " 9,053 " 12,210 9045 " Brioschi " 0,472 " 0,474 " +5,398 " 0,350 " 0,645 9518 " Bulgari " 9,602 " 9,560 " +0,105 " 9,440 " 11,923 9102 " Buongiorno " 1,991 " 2,036 " +6,430 " 1,722 " 4,010 9068 " Burani F.g " 18,556 " 18,790 " +1,458 " 18,097 " 26,920 9557 " Buzzi Unic R " 12,613 " 12,510 " +0,216 " 11,982 " 18,909 9556 " Buzzi Unicem " 18,842 " 18,930 " +1,556 " 17,455 " 26,260 C 9329 " C Latte To " 3,915 " 3,910 " +1,034 " 3,745 " 4,915 9327 " Cad It " 10,191 " 10,289 " +1,170 " 9,127 " 13,316 9066 " Cairo Communicat " 42,970 " 43,140 " +0,326 " 35,440 " 50,560 9058 " Caltag Edit " 4,444 " 4,473 " +2,123 " 4,204 " 6,599 9306 " Caltagirone " 6,086 " 6,223 " +0,193 " 5,843 " 9,636 9056 " Camfin " 1,347 " 1,362 " +0,221 " 1,347 " 1,921 9061 " Campari " 6,516 " 6,555 " +0,107 " 6,516 " 8,399 9617 " Cape Live " 0,911 " 0,911 " -0,978 " 0,822 " 1,035 9527 " Carraro " 6,793 " 6,830 " -1,486 " 4,130 " 9,449 9333 " Cattolica As " 34,610 " 34,700 " +0,029 " 33,310 " 48,070 9053 " Cdc " 3,392 " 3,388 " -0,236 " 3,389 " 6,813 9312 " Cell Therap " 1,365 " 1,355 " -0,514 " 1,365 " 5,540 9580 " Cembre " 6,242 " 6,242 " +0,402 " 5,687 " 10,328 9067 " Cementir " 5,942 " 6,034 " +2,012 " 5,853 " 11,462 9042 " Chl " 0,549 " 0,550 " +3,382 " 0,492 " 1,195 9087 " Ciccolella " 2,853 " 2,847 " -0,628 " 2,211 " 7,889 9070 " Cir " 2,538 " 2,543 " +0,474 " 2,401 " 3,215 9317 " Class Editori " 1,408 " 1,437 " +2,643 " 1,298 " 2,550 9027 " Cobra " 6,324 " 6,380 " +1,592 " 6,046 " 9,852 9073 " Cofide " 1,097 " 1,095 " +0,922 " 1,057 " 1,410 9508 " Cr Artigiano " 3,609 " 3,643 " +1,618 " 3,531 " 4,726 9452 " Cr Bergamasco " 29,290 " 29,300 " -0,980 " 27,520 " 41,020 9834 " Cr Valtel W08 " 1,602 " 1,614 " +0,436 " 1,582 " 2,368 9835 " Cr Valtel W09 " 1,693 " 1,700 " -1,620 " 1,680 " 2,616 9454 " Cr Valtellinese " 8,972 " 9,002 " +0,469 " 8,646 " 11,975 9100 " Credem " 9,484 " 9,440 " -0,380 " 8,178 " 12,382 9478 " Cremonini " 2,447 " 2,465 " +4,228 " 2,043 " 2,833 9522 " Crespi " 0,970 " 0,970 " -0,848 " 0,908 " 1,412 9570 " Csp " 1,861 " 1,863 " +5,792 " 1,328 " 2,904 D 9355 " D'amico " 2,754 " 2,750 " 2,594 " 4,100 9047 " Dada " 16,501 " 16,433 " +4,669 " 15,345 " 24,110 9676 " Damiani " 3,748 " 3,766 " -0,659 " 3,748 " 3,984 9089 " Danieli " 21,330 " 21,480 " +1,560 " 13,237 " 27,080 9090 " Danieli Rnc " 16,176 " 16,290 " +1,306 " 8,446 " 20,150 9103 " Data Service " 4,446 " 4,400 " -2,179 " 3,335 " 7,789 9018 " Datalogic " 5,891 " 5,995 " +1,370 " 5,855 " 6,944 9072 " De'longhi " 3,778 " 3,790 " +0,132 " 3,778 " 5,318 9003 " Dea Capital " 2,090 " 2,113 " +1,440 " 1,966 " 3,581 9598 " Diasorin " 13,168 " 13,200 " +0,786 " 10,938 " 14,129 9326 " Digital Bros " 5,075 " 5,060 " +0,198 " 3,963 " 7,290 9351 " Dmail Group " 9,429 " 9,420 " +0,673 " 8,277 " 13,681 9359 " Dmt " 35,510 " 36,000 " +3,866 " 34,780 " 76,500 9232 " Ducati " 1,412 " 1,434 " +1,128 " 0,849 " 2,202 E 9274 " Edison " 2,155 " 2,155 " -1,283 " 2,026 " 2,535 9275 " Edison R " 2,002 " 2,010 " -0,248 " 1,920 " 2,549 9138 " Eems " 3,969 " 4,013 " +0,956 " 3,712 " 6,480 9346 " El.en " 26,630 " 26,710 " +0,792 " 26,360 " 35,940 9188 " Elica " 3,415 " 3,430 " +0,675 " 2,613 " 6,634 9613 " Emak " 5,284 " 5,300 " -0,207 " 4,803 " 6,922 9575 " Enel " 8,127 " 8,135 " +0,432 " 7,200 " 8,536 9057 " Enertad " 3,009 " 3,060 " +0,460 " 3,009 " 4,891 9347 " Engineering " 28,060 " 27,500 " -1,821 " 27,350 " 38,890 9525 " Eni " 25,120 " 25,050 " +0,200 " 22,940 " 28,530 9128 " Enia " 11,782 " 11,775 " +1,343 " 10,066 " 11,980 9576 " Erg " 12,878 " 12,878 " -1,030 " 12,606 " 21,430 9619 " Ergo Previde " 3,990 " 3,985 " +0,861 " 3,476 " 6,285 9099 " Espresso " 3,026 " 3,050 " +1,363 " 3,001 " 4,251 9104 " Esprinet " 8,363 " 8,290 " -0,754 " 7,585 " 16,624 9084 " Eurofly " 2,482 " 2,481 " +0,486 " 2,089 " 4,725 9088 " Eurotech " 5,055 " 5,049 " -1,961 " 3,696 " 9,356 9011 " Eutelia " 3,412 " 3,383 " -0,646 " 3,394 " 6,639 9530 " Everel Group " 0,384 " 0,383 " -0,442 " 0,367 " 0,783 9081 " Exprivia " 1,779 " 1,822 " +2,822 " 0,878 " 3,463 F 9004 " Fastweb " 24,970 " 25,110 " 24,700 " 48,004 9112 " Fiat " 17,498 " 17,695 " +2,449 " 14,444 " 23,770 9113 " Fiat Priv " 14,459 " 14,640 " +3,353 " 12,111 " 20,800 9114 " Fiat Rnc " 14,436 " 14,655 " +3,175 " 13,876 " 21,260 9335 " Fidia " 7,600 " 7,584 " -1,506 " 5,443 " 19,463 9211 " Fiera Milano " 4,850 " 4,754 " -0,896 " 4,680 " 9,952 9503 " Fil Pollone " 0,733 " 0,744 " +2,407 " 0,619 " 1,476 9377 " Finarte Aste " 0,521 " 0,525 " +0,575 " 0,508 " 0,864 9259 " Finmeccanica " 21,910 " 21,970 " -1,214 " 18,767 " 23,760 9038 " Fmr Art'e' " 8,047 " 7,980 " -6,492 " 7,863 " 11,700 9243 " Fond-sai " 28,110 " 28,200 " +1,439 " 27,970 " 39,980 9244 " Fond-sai R " 19,224 " 19,330 " +2,340 " 19,147 " 31,050 9218 " Fond-sai W08 " 6,466 " 6,445 " +1,146 " 6,070 " 9,222 9077 " Fullsix " 6,347 " 6,229 " -2,793 " 6,238 " 9,930 G 9369 " Gabetti " 2,252 " 2,261 " +0,177 " 2,198 " 4,130 9332 " Gas Plus " 7,035 " 7,094 " -0,014 " 6,859 " 9,246 9607 " Gefran " 5,118 " 5,165 " +0,604 " 4,472 " 5,723 9129 " Gemina " 1,185 " 1,200 " +2,041 " 1,147 " 2,033 9130 " Gemina Rnc " 1,110 " 1,110 " 0,979 " 1,480 9131 " Generali " 30,870 " 31,000 " -0,032 " 27,536 " 33,360 9006 " Geox " 13,707 " 13,775 " +0,687 " 11,853 " 16,450 9330 " Gewiss " 4,589 " 4,583 " +1,619 " 4,317 " 6,865 9622 " Grandi Viaggi " 1,566 " 1,549 " -2,271 " 1,446 " 3,024 9025 " Granitifiandre " 8,653 " 8,690 " +1,000 " 8,161 " 10,085 9510 " Gruppo Coin " 5,572 " 5,488 " +2,849 " 4,340 " 6,843 9055 " Guala Cl " 4,277 " 4,174 " -1,371 " 3,514 " 6,027 H 9251 " Hera " 3,055 " 3,083 " +1,649 " 2,758 " 3,458 I 9010 " I.net " 50,330 " 52,490 " +6,579 " 45,080 " 54,900 9139 " Ifi Priv " 22,810 " 23,300 " +3,189 " 22,420 " 31,380 9140 " Ifil " 6,392 " 6,453 " +1,144 " 6,215 " 8,499 9141 " Ifil Rnc " 5,762 " 5,900 " +2,787 " 5,718 " 7,908 9036 " Igd " 2,041 " 2,035 " +0,494 " 1,991 " 4,364 9126 " Im Lombarda " 0,128 " 0,126 " +0,159 " 0,115 " 0,238 9515 " Ima " 13,946 " 13,880 " -1,567 " 11,138 " 17,337 9001 " Immsi " 1,286 " 1,299 " +1,643 " 1,230 " 2,545 9075 " Impregilo " 4,578 " 4,621 " +1,739 " 3,864 " 6,984 9076 " Impregilo R " 9,440 " 9,440 " +4,889 " 5,852 " 12,630 9174 " Indesit Com " 10,578 " 10,613 " -0,478 " 10,421 " 18,462 9336 " Indesit Com Rnc " 13,000 " 13,000 " 12,520 " 25,950 9290 " Intek " 0,689 " 0,688 " +0,175 " 0,684 " 0,998 9122 " Intek R " 1,013 " 1,025 " -0,485 " 0,980 " 1,268 9554 " Interpump " 7,011 " 7,039 " +0,442 " 6,498 " 8,558 9186 " Intesa Sanpaolo " 5,397 " 5,410 " +0,651 " 5,101 " 6,239 9187 " Intesa Sanpaolo Rn " 4,973 " 4,998 " +0,563 " 4,760 " 6,029 9852 " Invest E Svil W09 " 0,035 " 0,035 " -2,241 " 0,032 " 0,076 9361 " Invest E Sviluppo " 0,175 " 0,174 " -1,412 " 0,165 " 0,335 9017 " Ipi " 3,799 " 3,730 " -4,847 " 2,764 " 8,087 9555 " Irce " 2,609 " 2,600 " -1,178 " 2,589 " 3,984 9339 " Iride " 2,536 " 2,552 " +1,391 " 2,322 " 2,855 9293 " Iride War 08 " 0,763 " 0,766 " +2,434 " 0,700 " 0,926 9301 " Isagro " 4,780 " 4,928 " +3,183 " 4,225 " 8,634 9578 " It Holding " 1,091 " 1,078 " +2,180 " 1,024 " 2,203 9054 " It Way " 7,155 " 7,155 " -1,365 " 6,382 " 8,553 9149 " Italcement R " 10,783 " 10,700 " -0,659 " 9,548 " 15,792 9148 " Italcementi " 14,578 " 14,630 " +1,456 " 12,547 " 24,640 9152 " Italmobil " 62,730 " 62,930 " +0,335 " 57,950 " 106,640 9153 " Italmobil R " 48,130 " 48,240 " -0,228 " 41,610 " 83,150 J 9154 " Jolly Hotels " 25,360 " 25,360 " -0,039 " 23,630 " 26,400 9116 " Juventus Fc " 0,972 " 0,976 " -0,031 " 0,918 " 1,770 K 9358 " Kaitech " 0,378 " 0,375 " -3,276 " 0,356 " 0,509 9269 " Kme Group " 1,499 " 1,490 " -0,334 " 1,473 " 2,283 9270 " Kme Group Risp " 1,536 " 1,552 " +0,194 " 1,473 " 2,324 9334 " Kme Group W09 " 0,259 " 0,264 " +2,724 " 0,241 " 0,443 L 9524 " La Doria " 1,674 " 1,688 " -0,059 " 1,674 " 2,586 9430 " Landi Renzo " 2,280 " 2,260 " -2,921 " 2,186 " 4,304 9062 " Lavorwash " 1,717 " 1,723 " -0,749 " 1,528 " 3,346 9594 " Lazio " 0,285 " 0,285 " +1,786 " 0,276 " 0,416 9159 " Linificio " 2,896 " 2,872 " +0,420 " 2,750 " 3,318 9207 " Lottomatica " 24,790 " 25,080 " +0,763 " 21,310 " 33,780 9344 " Luxottica " 21,640 " 21,750 " -0,184 " 21,380 " 28,900 M 9163 " Maffei " 2,632 " 2,610 " -3,154 " 2,508 " 3,493 9821 " Maire Tecnimont " 3,517 " 3,570 " -1,190 " 2,820 " 3,631 9245 " Management E C " 0,744 " 0,740 " -1,333 " 0,643 " 0,954 9096 " Marazzi Group " 6,625 " 6,594 " +0,887 " 6,442 " 11,888 9513 " Marcolin " 1,893 " 1,905 " +1,384 " 1,806 " 3,297 9019 " Marr " 6,953 " 6,998 " +0,503 " 6,953 " 8,581 9052 " Mediacontech " 8,070 " 8,390 " +4,224 " 7,095 " 11,057 9543 " Mediaset " 6,891 " 6,905 " -0,289 " 6,419 " 9,501 9173 " Mediobanca " 14,063 " 14,120 " +0,857 " 14,019 " 18,357 9539 " Mediolanum " 5,489 " 5,486 " -0,778 " 4,636 " 6,769 9458 " Mediterranea A 4,265 " 4,260 " -0,630 " 3,816 " 6,537 9348 " Meliorbanca " 3,574 " 3,565 " -0,834 " 3,228 " 4,879 9429 " Mid Ind Cap W10 " 0,986 " 0,986 " 0,822 " 1,358 9039 " Mid Industry Cap " 22,500 " 22,500 " +2,273 " 20,660 " 25,260 9175 " Milano Ass " 5,312 " 5,347 " +2,159 " 4,658 " 7,356 9176 " Milano Ass R " 5,313 " 5,326 " +0,776 " 4,949 " 7,331 9494 " Mirato " 8,348 " 8,370 " -0,119 " 7,449 " 9,429 9178 " Mittel " 5,043 " 5,101 " +1,070 " 4,803 " 6,927 9014 " Mondadori " 5,590 " 5,620 " +1,719 " 5,430 " 8,652 9046 " Mondo Tv " 11,550 " 11,432 " +0,963 " 11,435 " 23,080 9095 " Monrif " 0,903 " 0,909 " 0,864 " 1,296 9500 " Monte Paschi " 3,670 " 3,683 " +0,656 " 3,628 " 5,252 9184 " Montefibre " 0,584 " 0,576 " -1,757 " 0,462 " 1,021 9185 " Montefibre R " 0,566 " 0,569 " -0,175 " 0,481 " 0,937 9451 " Mutuionline " 4,375 " 4,395 " +0,091 " 4,375 " 6,328 N 9354 " Nav Montanari " 2,684 " 2,720 " +1,949 " 2,554 " 4,414 9111 " Negri Bossi " 0,814 " 0,810 " -3,798 " 0,661 " 1,131 9316 " Negri Bossi W10 " 0,258 " 0,250 " -3,400 " 0,237 " 0,699 9236 " Nice " 3,588 " 3,680 " +6,113 " 3,314 " 6,772 O 9529 " Olidata " 0,978 " 0,980 " +0,854 " 0,900 " 3,307 9147 " Omnia Network " 2,113 " 2,130 " +2,305 " 1,852 " 5,353 P 9013 " Panariagroup " 4,354 " 4,364 " -0,433 " 4,354 " 7,591 9110 " Parmalat " 2,647 " 2,660 " +1,488 " 2,392 " 3,449 9109 " Parmalat W15 " 1,639 " 1,652 " +0,855 " 1,429 " 2,464 9534 " Permasteelisa " 13,522 " 13,547 " +1,468 " 12,696 " 23,480 9180 " Piaggio " 2,309 " 2,328 " +1,837 " 2,241 " 3,920 9206 " Pininfarina " 11,010 " 11,713 " +21,115 " 7,388 " 26,850 9151 " Pirelli Real " 24,940 " 25,130 " +1,412 " 24,850 " 60,280 9208 " Pirelli&co " 0,747 " 0,753 " +1,826 " 0,736 " 0,925 9209 " Pirelli&co R " 0,776 " 0,788 " +1,206 " 0,716 " 0,891 9213 " Pol Editoriale " 1,116 " 1,116 " -0,357 " 1,108 " 1,719 9567 " Poligraf S F " 16,107 " 16,000 " -1,174 " 14,180 " 30,100 9183 " Poltrona Frau " 2,151 " 2,150 " -1,104 " 2,149 " 3,172 9219 " Polynt " 3,505 " 3,499 " -0,455 " 2,195 " 3,551 9350 " Premafin " 1,945 " 1,950 " +1,881 " 1,869 " 2,741 9465 " Premuda " 1,622 " 1,617 " -0,798 " 1,383 " 1,683 9558 " Prima Industrie " 28,770 " 28,700 " +1,990 " 22,300 " 42,570 9353 " Prysmian " 16,630 " 16,890 " +3,107 " 15,368 " 21,110 R 9238 " R Demedici " 0,573 " 0,585 " +0,240 " 0,524 " 0,717 9342 " Ratti " 0,523 " 0,522 " -0,666 " 0,523 " 1,020 9565 " Rcs Medgr R " 2,282 " 2,300 " +1,725 " 2,166 " 3,371 9564 " Rcs Mediagr " 2,980 " 2,979 " -0,567 " 2,978 " 4,332 9461 " Rdb " 3,234 " 3,188 " -1,908 " 3,207 " 5,375 9221 " Recordati " 6,103 " 6,109 " -0,343 " 5,539 " 6,899 9345 " Reply " 21,830 " 21,680 " -2,254 " 19,759 " 28,070 9085 " Retelit " 0,258 " 0,261 " +8,864 " 0,241 " 0,459 9549 " Ricchetti " 1,698 " 1,692 " +1,561 " 1,409 " 1,872 9447 " Rich Ginori " 0,400 " 0,412 " 0,400 " 0,400 9228 " Risanamento " 3,628 " 3,695 " +0,027 " 3,500 " 8,808 S 9590 " Sabaf " 22,290 " 22,200 " +0,817 " 21,450 " 30,640 9579 " Sadi Servizi Indus " 2,002 " 1,990 " +0,556 " 1,885 " 3,479 9505 " Saes Gett Rnc " 17,430 " 17,338 " -0,596 " 17,259 " 26,629 9481 " Saes Getters " 20,630 " 20,570 " +0,049 " 18,747 " 31,674 9091 " Safilo Group " 2,300 " 2,290 " +2,187 " 2,255 " 4,894 9247 " Saipem " 27,300 " 27,410 " +2,200 " 18,317 " 31,560 9248 " Saipem Ris " 28,500 " 28,500 " -0,697 " 19,100 " 41,500 9222 " Saras " 3,951 " 3,975 " +0,940 " 3,885 " 4,871 9837 " Sat " 12,510 " 12,532 " +1,886 " 11,064 " 15,235 9008 " Save " 10,811 " 10,700 " -1,672 " 10,755 " 15,210 9253 " Schiapparelli " 0,047 " 0,047 " +0,426 " 0,041 " 0,087 9256 " Seat Pg " 0,269 " 0,270 " -0,037 " 0,266 " 0,490 9257 " Seat Pg R " 0,268 " 0,264 " -1,636 " 0,262 " 0,448 9123 " Sias " 10,319 " 10,380 " +0,019 " 9,411 " 12,653 9273 " Sirti " 2,620 " 2,624 " +0,076 " 2,129 " 2,776 9267 " Smurfit Sisa " 2,593 " 2,600 " +4,839 " 2,208 " 2,650 9297 " Snai " 5,149 " 5,150 " -1,473 " 5,149 " 8,665 9115 " Snam Gas " 4,346 " 4,370 " +0,807 " 3,994 " 4,891 9271 " Snia " 0,723 " 0,721 " -0,304 " 0,632 " 1,443 9272 " Snia W10 " 0,036 " 0,035 " -2,778 " 0,033 " 0,084 9190 " Socotherm " 6,311 " 6,300 " -0,143 " 5,916 " 12,721 9276 " Sogefi " 5,505 " 5,509 " -0,036 " 5,381 " 7,438 9618 " Sol " 4,788 " 4,890 " +1,875 " 4,609 " 6,097 9032 " Sole 24 Ore " 5,739 " 5,721 " -0,262 " 5,428 " 5,740 9278 " Sopaf " 0,443 " 0,452 " +2,399 " 0,419 " 0,749 9315 " Sorin " 1,341 " 1,343 " +1,130 " 1,272 " 1,995 9283 " Stefanel " 2,019 " 2,023 " -0,833 " 2,019 " 3,794 9550 " Stefanel Rnc " 4,950 " 4,950 " 4,000 " 5,400 9596 " Stmicroel " 9,856 " 9,859 " -0,182 " 9,856 " 15,260 T 9031 " Tas " 20,910 " 20,980 " +0,479 " 18,432 " 27,240 9193 " Telecom It " 2,126 " 2,125 " +0,236 " 1,900 " 2,430 9260 " Telecom It R " 1,615 " 1,626 " +1,182 " 1,509 " 2,023 9647 " Telecom Me " 0,235 " 0,237 " +1,152 " 0,233 " 0,363 9648 " Telecom Me R " 0,221 " 0,221 " 0,221 " 0,346 9194 " Tenaris " 15,261 " 15,280 " -0,157 " 15,069 " 19,270 9360 " Terna " 2,742 " 2,758 " +0,474 " 2,411 " 2,853 9553 " Tiscali " 2,002 " 2,000 " +0,503 " 1,975 " 2,836 9331 " Tod's " 48,080 " 47,830 " -1,605 " 47,150 " 71,040 9511 " Trevi Finanz " 12,128 " 12,226 " +0,825 " 9,258 " 14,689 9302 " Trevisan Com " 3,042 " 3,058 " +5,997 " 2,534 " 8,407 9063 " Txt " 12,868 " 12,730 " -0,157 " 12,719 " 20,930 U 9287 " Ubi Banca " 18,734 " 18,810 " +0,696 " 17,903 " 22,560 9201 " Uni Land " 0,318 " 0,332 " +8,019 " 0,267 " 0,626 9082 " Unicredit " 5,659 " 5,679 " +0,602 " 5,131 " 7,646 9083 " Unicredit R " 5,858 " 5,904 " +0,854 " 5,427 " 7,639 9352 " Unipol " 2,338 " 2,355 " +1,247 " 2,278 " 3,083 9303 " Unipol P " 2,156 " 2,168 " +0,278 " 2,126 " 2,769 V 9024 " V Ventaglio " 0,463 " 0,470 " +2,463 " 0,399 " 0,978 9308 " Vianini Indus " 3,376 " 3,400 " +3,187 " 3,160 " 3,980 9309 " Vianini Lavori " 11,433 " 11,490 " +2,133 " 9,362 " 14,193 9310 " Vittoria Ass " 12,105 " 12,500 " +6,022 " 11,085 " 14,938 W 9133 " Warr Intek 08 " 0,131 " 0,130 " +6,311 " 0,101 " 0,302 Z 9239 " Zignago Vetro " 4,603 " 4,606 " -0,540 " 4,603 " 5,924 9314 " Zucchi " 3,279 " 3,280 " -0,546 " 3,001 " 3,934 9340 " Zucchi Rnc " 3,500 " 3,500 " +3,002 " 3,257 " 4,113A 9028 " A.s. Roma " 0,650 " 0,644 " -1,634 " 0,578 " 1,085 9512 " Acea " 14,187 " 14,230 " +0,516 " 12,090 " 16,983 9357 " Acegas-aps " 6,680 " 6,670 " -0,995 " 6,660 " 9,583 9094 " Acotel Group " 83,420 " 83,250 " +1,290 " 18,557 " 100,180 9080 " Acq Potabili " 3,410 " 3,416 " +0,147 " 3,200 " 6,920 9566 " Acsm " 1,797 " 1,782 " -0,447 " 1,792 " 2,695 9124 " Actelios " 6,383 " 6,470 " +4,237 " 5,292 " 9,454 9060 " Adf " 18,029 " 18,000 " +1,695 " 17,403 " 20,830 9005 " Aedes " 3,360 " 3,490 " +5,502 " 3,275 " 7,059 9836 " Aeffe " 2,665 " 2,650 " +0,151 " 2,644 " 3,935 9621 " Aem " 3,115 " 3,138 " +3,122 " 2,306 " 3,115 9105 " Aicon " 2,088 " 2,067 " +3,661 " 1,995 " 4,763 9434 " Alerion " 0,702 " 0,711 " +0,480 " 0,466 " 0,820 9009 " Alitalia " 0,773 " 0,800 " +8,260 " 0,705 " 1,132 9012 " Alleanza " 8,850 " 8,890 " +0,452 " 8,672 " 10,740 9049 " Amplifon " 3,454 " 3,469 " +0,902 " 3,440 " 7,225 9059 " Anima " 2,145 " 2,121 " -1,257 " 2,004 " 4,150 9212 " Ansaldo Sts " 8,618 " 8,685 " +2,092 " 8,222 " 10,710 9528 " Arena " 0,118 " 0,120 " +6,377 " 0,105 " 0,234 9035 " Ascopiave " 1,665 " 1,670 " -1,765 " 1,646 " 2,207 9157 " Asm " 4,960 " 4,990 " +2,549 " 3,635 " 4,991 9146 " Astaldi " 5,116 " 5,195 " +6,717 " 4,866 " 7,712 9338 " Atlantia " 25,770 " 25,930 " +0,504 " 21,760 " 27,210 9020 " Auto To Mi " 14,995 " 14,950 " -0,519 " 14,995 " 19,728 9574 " Autogrill " 11,600 " 11,652 " -0,171 " 11,162 " 16,677 9398 " Azimut " 8,824 " 8,865 " +0,716 " 8,800 " 13,440 B 9065 " Banca Cr Firenze " 6,595 " 6,600 " +0,076 " 4,250 " 6,640 9197 " Banca Generali " 6,871 " 6,875 " +0,438 " 6,871 " 11,870 9268 " Banca Ifis " 8,967 " 9,009 " +1,304 " 8,746 " 11,004 9050 " Banca Italease " 9,542 " 9,567 " +0,886 " 9,264 " 49,285 9143 " Banco Popolare " 15,069 " 15,160 " +1,507 " 13,808 " 24,660 9582 " Basicnet " 1,992 " 2,001 " +0,654 " 0,930 " 2,565 9033 " Bastogi " 0,322 " 0,324 " +6,125 " 0,228 " 0,327 9325 " Bb Biotech " 51,410 " 51,710 " +0,740 " 50,490 " 63,820 9506 " Bca Carige " 3,485 " 3,497 " +0,836 " 3,165 " 4,007 9280 " Bca Carige R " 3,464 " 3,480 " +0,870 " 3,301 " 4,204 9292 " Bca Finnat " 0,869 " 0,874 " +0,563 " 0,835 " 1,116 9263 " Bca Ifis W08 " 2,695 " 2,745 " +5,172 " 2,493 " 4,990 9397 " Bca Intermobiliare " 7,088 " 7,150 " +1,852 " 6,628 " 8,649 9474 " Bca Pop.etruria E " 9,331 " 9,337 " +0,268 " 9,032 " 16,944 9593 " Bca Pop.intra " 11,385 " 11,263 " -0,767 " 10,188 " 14,486 9472 " Bca Pop.milano " 9,268 " 9,320 " +1,260 " 9,144 " 13,895 9548 " Bca Pop.spoleto " 9,072 " 9,166 " -0,261 " 8,252 " 12,291 9533 " Bca Profilo " 1,865 " 1,874 " +1,627 " 1,764 " 2,773 9542 " Bco Bilbao Vizcaya " 16,608 " 16,700 " -0,120 " 15,563 " 20,100 9514 " Bco Desio-brianza " 7,084 " 7,105 " +0,509 " 6,942 " 9,599 9349 " Bco Desio-brianza " 6,938 " 7,000 " 6,907 " 8,875 9616 " Bco Popolare W10 " 0,665 " 0,665 " -1,292 " 0,645 " 2,843 9537 " Bco Santander " 14,749 " 14,780 " -0,068 " 12,449 " 15,005 9029 " Bco Sardegna Rnc " 16,629 " 16,570 " +0,424 " 16,222 " 22,080 9610 " Beghelli " 1,107 " 1,110 " +0,271 " 0,536 " 1,922 9037 " Benetton " 12,157 " 12,290 " +2,161 " 10,810 " 14,792 9569 " Beni Stabili " 0,738 " 0,743 " +2,284 " 0,735 " 1,424 9874 " Bialetti Industrie " 1,581 " 1,579 " -1,374 " 1,553 " 2,641 9048 " Biesse " 12,860 " 12,965 " +1,990 " 12,493 " 23,686 9040 " Boero " 25,580 " 25,600 " +0,392 " 15,700 " 25,600 9092 " Bolzoni " 3,869 " 3,892 " -0,815 " 3,831 " 5,744 9041 " Bon Ferraresi " 35,610 " 35,400 " -1,503 " 34,610 " 43,790 9516 " Brembo " 10,879 " 10,760 " -1,726 " 9,053 " 12,210 9045 " Brioschi " 0,472 " 0,474 " +5,398 " 0,350 " 0,645 9518 " Bulgari " 9,602 " 9,560 " +0,105 " 9,440 " 11,923 9102 " Buongiorno " 1,991 " 2,036 " +6,430 " 1,722 " 4,010 9068 " Burani F.g " 18,556 " 18,790 " +1,458 " 18,097 " 26,920 9557 " Buzzi Unic R " 12,613 " 12,510 " +0,216 " 11,982 " 18,909 9556 " Buzzi Unicem " 18,842 " 18,930 " +1,556 " 17,455 " 26,260 C 9329 " C Latte To " 3,915 " 3,910 " +1,034 " 3,745 " 4,915 9327 " Cad It " 10,191 " 10,289 " +1,170 " 9,127 " 13,316 9066 " Cairo Communicat " 42,970 " 43,140 " +0,326 " 35,440 " 50,560 9058 " Caltag Edit " 4,444 " 4,473 " +2,123 " 4,204 " 6,599 9306 " Caltagirone " 6,086 " 6,223 " +0,193 " 5,843 " 9,636 9056 " Camfin " 1,347 " 1,362 " +0,221 " 1,347 " 1,921 9061 " Campari " 6,516 " 6,555 " +0,107 " 6,516 " 8,399 9617 " Cape Live " 0,911 " 0,911 " -0,978 " 0,822 " 1,035 9527 " Carraro " 6,793 " 6,830 " -1,486 " 4,130 " 9,449 9333 " Cattolica As " 34,610 " 34,700 " +0,029 " 33,310 " 48,070 9053 " Cdc " 3,392 " 3,388 " -0,236 " 3,389 " 6,813 9312 " Cell Therap " 1,365 " 1,355 " -0,514 " 1,365 " 5,540 9580 " Cembre " 6,242 " 6,242 " +0,402 " 5,687 " 10,328 9067 " Cementir " 5,942 " 6,034 " +2,012 " 5,853 " 11,462 9042 " Chl " 0,549 " 0,550 " +3,382 " 0,492 " 1,195 9087 " Ciccolella " 2,853 " 2,847 " -0,628 " 2,211 " 7,889 9070 " Cir " 2,538 " 2,543 " +0,474 " 2,401 " 3,215 9317 " Class Editori " 1,408 " 1,437 " +2,643 " 1,298 " 2,550 9027 " Cobra " 6,324 " 6,380 " +1,592 " 6,046 " 9,852 9073 " Cofide " 1,097 " 1,095 " +0,922 " 1,057 " 1,410 9508 " Cr Artigiano " 3,609 " 3,643 " +1,618 " 3,531 " 4,726 9452 " Cr Bergamasco " 29,290 " 29,300 " -0,980 " 27,520 " 41,020 9834 " Cr Valtel W08 " 1,602 " 1,614 " +0,436 " 1,582 " 2,368 9835 " Cr Valtel W09 " 1,693 " 1,700 " -1,620 " 1,680 " 2,616 9454 " Cr Valtellinese " 8,972 " 9,002 " +0,469 " 8,646 " 11,975 9100 " Credem " 9,484 " 9,440 " -0,380 " 8,178 " 12,382 9478 " Cremonini " 2,447 " 2,465 " +4,228 " 2,043 " 2,833 9522 " Crespi " 0,970 " 0,970 " -0,848 " 0,908 " 1,412 9570 " Csp " 1,861 " 1,863 " +5,792 " 1,328 " 2,904 D 9355 " D'amico " 2,754 " 2,750 " 2,594 " 4,100 9047 " Dada " 16,501 " 16,433 " +4,669 " 15,345 " 24,110 9676 " Damiani " 3,748 " 3,766 " -0,659 " 3,748 " 3,984 9089 " Danieli " 21,330 " 21,480 " +1,560 " 13,237 " 27,080 9090 " Danieli Rnc " 16,176 " 16,290 " +1,306 " 8,446 " 20,150 9103 " Data Service " 4,446 " 4,400 " -2,179 " 3,335 " 7,789 9018 " Datalogic " 5,891 " 5,995 " +1,370 " 5,855 " 6,944 9072 " De'longhi " 3,778 " 3,790 " +0,132 " 3,778 " 5,318 9003 " Dea Capital " 2,090 " 2,113 " +1,440 " 1,966 " 3,581 9598 " Diasorin " 13,168 " 13,200 " +0,786 " 10,938 " 14,129 9326 " Digital Bros " 5,075 " 5,060 " +0,198 " 3,963 " 7,290 9351 " Dmail Group " 9,429 " 9,420 " +0,673 " 8,277 " 13,681 9359 " Dmt " 35,510 " 36,000 " +3,866 " 34,780 " 76,500 9232 " Ducati " 1,412 " 1,434 " +1,128 " 0,849 " 2,202 E 9274 " Edison " 2,155 " 2,155 " -1,283 " 2,026 " 2,535 9275 " Edison R " 2,002 " 2,010 " -0,248 " 1,920 " 2,549 9138 " Eems " 3,969 " 4,013 " +0,956 " 3,712 " 6,480 9346 " El.en " 26,630 " 26,710 " +0,792 " 26,360 " 35,940 9188 " Elica " 3,415 " 3,430 " +0,675 " 2,613 " 6,634 9613 " Emak " 5,284 " 5,300 " -0,207 " 4,803 " 6,922 9575 " Enel " 8,127 " 8,135 " +0,432 " 7,200 " 8,536 9057 " Enertad " 3,009 " 3,060 " +0,460 " 3,009 " 4,891 9347 " Engineering " 28,060 " 27,500 " -1,821 " 27,350 " 38,890 9525 " Eni " 25,120 " 25,050 " +0,200 " 22,940 " 28,530 9128 " Enia " 11,782 " 11,775 " +1,343 " 10,066 " 11,980 9576 " Erg " 12,878 " 12,878 " -1,030 " 12,606 " 21,430 9619 " Ergo Previde " 3,990 " 3,985 " +0,861 " 3,476 " 6,285 9099 " Espresso " 3,026 " 3,050 " +1,363 " 3,001 " 4,251 9104 " Esprinet " 8,363 " 8,290 " -0,754 " 7,585 " 16,624 9084 " Eurofly " 2,482 " 2,481 " +0,486 " 2,089 " 4,725 9088 " Eurotech " 5,055 " 5,049 " -1,961 " 3,696 " 9,356 9011 " Eutelia " 3,412 " 3,383 " -0,646 " 3,394 " 6,639 9530 " Everel Group " 0,384 " 0,383 " -0,442 " 0,367 " 0,783 9081 " Exprivia " 1,779 " 1,822 " +2,822 " 0,878 " 3,463 F 9004 " Fastweb " 24,970 " 25,110 " 24,700 " 48,004 9112 " Fiat " 17,498 " 17,695 " +2,449 " 14,444 " 23,770 9113 " Fiat Priv " 14,459 " 14,640 " +3,353 " 12,111 " 20,800 9114 " Fiat Rnc " 14,436 " 14,655 " +3,175 " 13,876 " 21,260 9335 " Fidia " 7,600 " 7,584 " -1,506 " 5,443 " 19,463 9211 " Fiera Milano " 4,850 " 4,754 " -0,896 " 4,680 " 9,952 9503 " Fil Pollone " 0,733 " 0,744 " +2,407 " 0,619 " 1,476 9377 " Finarte Aste " 0,521 " 0,525 " +0,575 " 0,508 " 0,864 9259 " Finmeccanica " 21,910 " 21,970 " -1,214 " 18,767 " 23,760 9038 " Fmr Art'e' " 8,047 " 7,980 " -6,492 " 7,863 " 11,700 9243 " Fond-sai " 28,110 " 28,200 " +1,439 " 27,970 " 39,980 9244 " Fond-sai R " 19,224 " 19,330 " +2,340 " 19,147 " 31,050 9218 " Fond-sai W08 " 6,466 " 6,445 " +1,146 " 6,070 " 9,222 9077 " Fullsix " 6,347 " 6,229 " -2,793 " 6,238 " 9,930 G 9369 " Gabetti " 2,252 " 2,261 " +0,177 " 2,198 " 4,130 9332 " Gas Plus " 7,035 " 7,094 " -0,014 " 6,859 " 9,246 9607 " Gefran " 5,118 " 5,165 " +0,604 " 4,472 " 5,723 9129 " Gemina " 1,185 " 1,200 " +2,041 " 1,147 " 2,033 9130 " Gemina Rnc " 1,110 " 1,110 " 0,979 " 1,480 9131 " Generali " 30,870 " 31,000 " -0,032 " 27,536 " 33,360 9006 " Geox " 13,707 " 13,775 " +0,687 " 11,853 " 16,450 9330 " Gewiss " 4,589 " 4,583 " +1,619 " 4,317 " 6,865 9622 " Grandi Viaggi " 1,566 " 1,549 " -2,271 " 1,446 " 3,024 9025 " Granitifiandre " 8,653 " 8,690 " +1,000 " 8,161 " 10,085 9510 " Gruppo Coin " 5,572 " 5,488 " +2,849 " 4,340 " 6,843 9055 " Guala Cl " 4,277 " 4,174 " -1,371 " 3,514 " 6,027 H 9251 " Hera " 3,055 " 3,083 " +1,649 " 2,758 " 3,458 I 9010 " I.net " 50,330 " 52,490 " +6,579 " 45,080 " 54,900 9139 " Ifi Priv " 22,810 " 23,300 " +3,189 " 22,420 " 31,380 9140 " Ifil " 6,392 " 6,453 " +1,144 " 6,215 " 8,499 9141 " Ifil Rnc " 5,762 " 5,900 " +2,787 " 5,718 " 7,908 9036 " Igd " 2,041 " 2,035 " +0,494 " 1,991 " 4,364 9126 " Im Lombarda " 0,128 " 0,126 " +0,159 " 0,115 " 0,238 9515 " Ima " 13,946 " 13,880 " -1,567 " 11,138 " 17,337 9001 " Immsi " 1,286 " 1,299 " +1,643 " 1,230 " 2,545 9075 " Impregilo " 4,578 " 4,621 " +1,739 " 3,864 " 6,984 9076 " Impregilo R " 9,440 " 9,440 " +4,889 " 5,852 " 12,630 9174 " Indesit Com " 10,578 " 10,613 " -0,478 " 10,421 " 18,462 9336 " Indesit Com Rnc " 13,000 " 13,000 " 12,520 " 25,950 9290 " Intek " 0,689 " 0,688 " +0,175 " 0,684 " 0,998 9122 " Intek R " 1,013 " 1,025 " -0,485 " 0,980 " 1,268 9554 " Interpump " 7,011 " 7,039 " +0,442 " 6,498 " 8,558 9186 " Intesa Sanpaolo " 5,397 " 5,410 " +0,651 " 5,101 " 6,239 9187 " Intesa Sanpaolo Rn " 4,973 " 4,998 " +0,563 " 4,760 " 6,029 9852 " Invest E Svil W09 " 0,035 " 0,035 " -2,241 " 0,032 " 0,076 9361 " Invest E Sviluppo " 0,175 " 0,174 " -1,412 " 0,165 " 0,335 9017 " Ipi " 3,799 " 3,730 " -4,847 " 2,764 " 8,087 9555 " Irce " 2,609 " 2,600 " -1,178 " 2,589 " 3,984 9339 " Iride " 2,536 " 2,552 " +1,391 " 2,322 " 2,855 9293 " Iride War 08 " 0,763 " 0,766 " +2,434 " 0,700 " 0,926 9301 " Isagro " 4,780 " 4,928 " +3,183 " 4,225 " 8,634 9578 " It Holding " 1,091 " 1,078 " +2,180 " 1,024 " 2,203 9054 " It Way " 7,155 " 7,155 " -1,365 " 6,382 " 8,553 9149 " Italcement R " 10,783 " 10,700 " -0,659 " 9,548 " 15,792 9148 " Italcementi " 14,578 " 14,630 " +1,456 " 12,547 " 24,640 9152 " Italmobil " 62,730 " 62,930 " +0,335 " 57,950 " 106,640 9153 " Italmobil R " 48,130 " 48,240 " -0,228 " 41,610 " 83,150 J 9154 " Jolly Hotels " 25,360 " 25,360 " -0,039 " 23,630 " 26,400 9116 " Juventus Fc " 0,972 " 0,976 " -0,031 " 0,918 " 1,770 K 9358 " Kaitech " 0,378 " 0,375 " -3,276 " 0,356 " 0,509 9269 " Kme Group " 1,499 " 1,490 " -0,334 " 1,473 " 2,283 9270 " Kme Group Risp " 1,536 " 1,552 " +0,194 " 1,473 " 2,324 9334 " Kme Group W09 " 0,259 " 0,264 " +2,724 " 0,241 " 0,443 L 9524 " La Doria " 1,674 " 1,688 " -0,059 " 1,674 " 2,586 9430 " Landi Renzo " 2,280 " 2,260 " -2,921 " 2,186 " 4,304 9062 " Lavorwash " 1,717 " 1,723 " -0,749 " 1,528 " 3,346 9594 " Lazio " 0,285 " 0,285 " +1,786 " 0,276 " 0,416 9159 " Linificio " 2,896 " 2,872 " +0,420 " 2,750 " 3,318 9207 " Lottomatica " 24,790 " 25,080 " +0,763 " 21,310 " 33,780 9344 " Luxottica " 21,640 " 21,750 " -0,184 " 21,380 " 28,900 M 9163 " Maffei " 2,632 " 2,610 " -3,154 " 2,508 " 3,493 9821 " Maire Tecnimont " 3,517 " 3,570 " -1,190 " 2,820 " 3,631 9245 " Management E C " 0,744 " 0,740 " -1,333 " 0,643 " 0,954 9096 " Marazzi Group " 6,625 " 6,594 " +0,887 " 6,442 " 11,888 9513 " Marcolin " 1,893 " 1,905 " +1,384 " 1,806 " 3,297 9019 " Marr " 6,953 " 6,998 " +0,503 " 6,953 " 8,581 9052 " Mediacontech " 8,070 " 8,390 " +4,224 " 7,095 " 11,057 9543 " Mediaset " 6,891 " 6,905 " -0,289 " 6,419 " 9,501 9173 " Mediobanca " 14,063 " 14,120 " +0,857 " 14,019 " 18,357 9539 " Mediolanum " 5,489 " 5,486 " -0,778 " 4,636 " 6,769 9458 " Mediterranea A 4,265 " 4,260 " -0,630 " 3,816 " 6,537 9348 " Meliorbanca " 3,574 " 3,565 " -0,834 " 3,228 " 4,879 9429 " Mid Ind Cap W10 " 0,986 " 0,986 " 0,822 " 1,358 9039 " Mid Industry Cap " 22,500 " 22,500 " +2,273 " 20,660 " 25,260 9175 " Milano Ass " 5,312 " 5,347 " +2,159 " 4,658 " 7,356 9176 " Milano Ass R " 5,313 " 5,326 " +0,776 " 4,949 " 7,331 9494 " Mirato " 8,348 " 8,370 " -0,119 " 7,449 " 9,429 9178 " Mittel " 5,043 " 5,101 " +1,070 " 4,803 " 6,927 9014 " Mondadori " 5,590 " 5,620 " +1,719 " 5,430 " 8,652 9046 " Mondo Tv " 11,550 " 11,432 " +0,963 " 11,435 " 23,080 9095 " Monrif " 0,903 " 0,909 " 0,864 " 1,296 9500 " Monte Paschi " 3,670 " 3,683 " +0,656 " 3,628 " 5,252 9184 " Montefibre " 0,584 " 0,576 " -1,757 " 0,462 " 1,021 9185 " Montefibre R " 0,566 " 0,569 " -0,175 " 0,481 " 0,937 9451 " Mutuionline " 4,375 " 4,395 " +0,091 " 4,375 " 6,328 N 9354 " Nav Montanari " 2,684 " 2,720 " +1,949 " 2,554 " 4,414 9111 " Negri Bossi " 0,814 " 0,810 " -3,798 " 0,661 " 1,131 9316 " Negri Bossi W10 " 0,258 " 0,250 " -3,400 " 0,237 " 0,699 9236 " Nice " 3,588 " 3,680 " +6,113 " 3,314 " 6,772 O 9529 " Olidata " 0,978 " 0,980 " +0,854 " 0,900 " 3,307 9147 " Omnia Network " 2,113 " 2,130 " +2,305 " 1,852 " 5,353 P 9013 " Panariagroup " 4,354 " 4,364 " -0,433 " 4,354 " 7,591 9110 " Parmalat " 2,647 " 2,660 " +1,488 " 2,392 " 3,449 9109 " Parmalat W15 " 1,639 " 1,652 " +0,855 " 1,429 " 2,464 9534 " Permasteelisa " 13,522 " 13,547 " +1,468 " 12,696 " 23,480 9180 " Piaggio " 2,309 " 2,328 " +1,837 " 2,241 " 3,920 9206 " Pininfarina " 11,010 " 11,713 " +21,115 " 7,388 " 26,850 9151 " Pirelli Real " 24,940 " 25,130 " +1,412 " 24,850 " 60,280 9208 " Pirelli&co " 0,747 " 0,753 " +1,826 " 0,736 " 0,925 9209 " Pirelli&co R " 0,776 " 0,788 " +1,206 " 0,716 " 0,891 9213 " Pol Editoriale " 1,116 " 1,116 " -0,357 " 1,108 " 1,719 9567 " Poligraf S F " 16,107 " 16,000 " -1,174 " 14,180 " 30,100 9183 " Poltrona Frau " 2,151 " 2,150 " -1,104 " 2,149 " 3,172 9219 " Polynt " 3,505 " 3,499 " -0,455 " 2,195 " 3,551 9350 " Premafin " 1,945 " 1,950 " +1,881 " 1,869 " 2,741 9465 " Premuda " 1,622 " 1,617 " -0,798 " 1,383 " 1,683 9558 " Prima Industrie " 28,770 " 28,700 " +1,990 " 22,300 " 42,570 9353 " Prysmian " 16,630 " 16,890 " +3,107 " 15,368 " 21,110 R 9238 " R Demedici " 0,573 " 0,585 " +0,240 " 0,524 " 0,717 9342 " Ratti " 0,523 " 0,522 " -0,666 " 0,523 " 1,020 9565 " Rcs Medgr R " 2,282 " 2,300 " +1,725 " 2,166 " 3,371 9564 " Rcs Mediagr " 2,980 " 2,979 " -0,567 " 2,978 " 4,332 9461 " Rdb " 3,234 " 3,188 " -1,908 " 3,207 " 5,375 9221 " Recordati " 6,103 " 6,109 " -0,343 " 5,539 " 6,899 9345 " Reply " 21,830 " 21,680 " -2,254 " 19,759 " 28,070 9085 " Retelit " 0,258 " 0,261 " +8,864 " 0,241 " 0,459 9549 " Ricchetti " 1,698 " 1,692 " +1,561 " 1,409 " 1,872 9447 " Rich Ginori " 0,400 " 0,412 " 0,400 " 0,400 9228 " Risanamento " 3,628 " 3,695 " +0,027 " 3,500 " 8,808 S 9590 " Sabaf " 22,290 " 22,200 " +0,817 " 21,450 " 30,640 9579 " Sadi Servizi Indus " 2,002 " 1,990 " +0,556 " 1,885 " 3,479 9505 " Saes Gett Rnc " 17,430 " 17,338 " -0,596 " 17,259 " 26,629 9481 " Saes Getters " 20,630 " 20,570 " +0,049 " 18,747 " 31,674 9091 " Safilo Group " 2,300 " 2,290 " +2,187 " 2,255 " 4,894 9247 " Saipem " 27,300 " 27,410 " +2,200 " 18,317 " 31,560 9248 " Saipem Ris " 28,500 " 28,500 " -0,697 " 19,100 " 41,500 9222 " Saras " 3,951 " 3,975 " +0,940 " 3,885 " 4,871 9837 " Sat " 12,510 " 12,532 " +1,886 " 11,064 " 15,235 9008 " Save " 10,811 " 10,700 " -1,672 " 10,755 " 15,210 9253 " Schiapparelli " 0,047 " 0,047 " +0,426 " 0,041 " 0,087 9256 " Seat Pg " 0,269 " 0,270 " -0,037 " 0,266 " 0,490 9257 " Seat Pg R " 0,268 " 0,264 " -1,636 " 0,262 " 0,448 9123 " Sias " 10,319 " 10,380 " +0,019 " 9,411 " 12,653 9273 " Sirti " 2,620 " 2,624 " +0,076 " 2,129 " 2,776 9267 " Smurfit Sisa " 2,593 " 2,600 " +4,839 " 2,208 " 2,650 9297 " Snai " 5,149 " 5,150 " -1,473 " 5,149 " 8,665 9115 " Snam Gas " 4,346 " 4,370 " +0,807 " 3,994 " 4,891 9271 " Snia " 0,723 " 0,721 " -0,304 " 0,632 " 1,443 9272 " Snia W10 " 0,036 " 0,035 " -2,778 " 0,033 " 0,084 9190 " Socotherm " 6,311 " 6,300 " -0,143 " 5,916 " 12,721 9276 " Sogefi " 5,505 " 5,509 " -0,036 " 5,381 " 7,438 9618 " Sol " 4,788 " 4,890 " +1,875 " 4,609 " 6,097 9032 " Sole 24 Ore " 5,739 " 5,721 " -0,262 " 5,428 " 5,740 9278 " Sopaf " 0,443 " 0,452 " +2,399 " 0,419 " 0,749 9315 " Sorin " 1,341 " 1,343 " +1,130 " 1,272 " 1,995 9283 " Stefanel " 2,019 " 2,023 " -0,833 " 2,019 " 3,794 9550 " Stefanel Rnc " 4,950 " 4,950 " 4,000 " 5,400 9596 " Stmicroel " 9,856 " 9,859 " -0,182 " 9,856 " 15,260 T 9031 " Tas " 20,910 " 20,980 " +0,479 " 18,432 " 27,240 9193 " Telecom It " 2,126 " 2,125 " +0,236 " 1,900 " 2,430 9260 " Telecom It R " 1,615 " 1,626 " +1,182 " 1,509 " 2,023 9647 " Telecom Me " 0,235 " 0,237 " +1,152 " 0,233 " 0,363 9648 " Telecom Me R " 0,221 " 0,221 " 0,221 " 0,346 9194 " Tenaris " 15,261 " 15,280 " -0,157 " 15,069 " 19,270 9360 " Terna " 2,742 " 2,758 " +0,474 " 2,411 " 2,853 9553 " Tiscali " 2,002 " 2,000 " +0,503 " 1,975 " 2,836 9331 " Tod's " 48,080 " 47,830 " -1,605 " 47,150 " 71,040 9511 " Trevi Finanz " 12,128 " 12,226 " +0,825 " 9,258 " 14,689 9302 " Trevisan Com " 3,042 " 3,058 " +5,997 " 2,534 " 8,407 9063 " Txt " 12,868 " 12,730 " -0,157 " 12,719 " 20,930 U 9287 " Ubi Banca " 18,734 " 18,810 " +0,696 " 17,903 " 22,560 9201 " Uni Land " 0,318 " 0,332 " +8,019 " 0,267 " 0,626 9082 " Unicredit " 5,659 " 5,679 " +0,602 " 5,131 " 7,646 9083 " Unicredit R " 5,858 " 5,904 " +0,854 " 5,427 " 7,639 9352 " Unipol " 2,338 " 2,355 " +1,247 " 2,278 " 3,083 9303 " Unipol P " 2,156 " 2,168 " +0,278 " 2,126 " 2,769 V 9024 " V Ventaglio " 0,463 " 0,470 " +2,463 " 0,399 " 0,978 9308 " Vianini Indus " 3,376 " 3,400 " +3,187 " 3,160 " 3,980 9309 " Vianini Lavori " 11,433 " 11,490 " +2,133 " 9,362 " 14,193 9310 " Vittoria Ass " 12,105 " 12,500 " +6,022 " 11,085 " 14,938 W 9133 " Warr Intek 08 " 0,131 " 0,130 " +6,311 " 0,101 " 0,302 Z 9239 " Zignago Vetro " 4,603 " 4,606 " -0,540 " 4,603 " 5,924 9314 " Zucchi " 3,279 " 3,280 " -0,546 " 3,001 " 3,934 9340 " Zucchi Rnc " 3,500 " 3,500 " +3,002 " 3,257 " 4,113A 9028 " A.s. Roma " 0,650 " 0,644 " -1,634 " 0,578 " 1,085 9512 " Acea " 14,187 " 14,230 " +0,516 " 12,090 " 16,983 9357 " Acegas-aps " 6,680 " 6,670 " -0,995 " 6,660 " 9,583 9094 " Acotel Group " 83,420 " 83,250 " +1,290 " 18,557 " 100,180 9080 " Acq Potabili " 3,410 " 3,416 " +0,147 " 3,200 " 6,920 9566 " Acsm " 1,797 " 1,782 " -0,447 " 1,792 " 2,695 9124 " Actelios " 6,383 " 6,470 " +4,237 " 5,292 " 9,454 9060 " Adf " 18,029 " 18,000 " +1,695 " 17,403 " 20,830 9005 " Aedes " 3,360 " 3,490 " +5,502 " 3,275 " 7,059 9836 " Aeffe " 2,665 " 2,650 " +0,151 " 2,644 " 3,935 9621 " Aem " 3,115 " 3,138 " +3,122 " 2,306 " 3,115 9105 " Aicon " 2,088 " 2,067 " +3,661 " 1,995 " 4,763 9434 " Alerion " 0,702 " 0,711 " +0,480 " 0,466 " 0,820 9009 " Alitalia " 0,773 " 0,800 " +8,260 " 0,705 " 1,132 9012 " Alleanza " 8,850 " 8,890 " +0,452 " 8,672 " 10,740 9049 " Amplifon " 3,454 " 3,469 " +0,902 " 3,440 " 7,225 9059 " Anima " 2,145 " 2,121 " -1,257 " 2,004 " 4,150 9212 " Ansaldo Sts " 8,618 " 8,685 " +2,092 " 8,222 " 10,710 9528 " Arena " 0,118 " 0,120 " +6,377 " 0,105 " 0,234 9035 " Ascopiave " 1,665 " 1,670 " -1,765 " 1,646 " 2,207 9157 " Asm " 4,960 " 4,990 " +2,549 " 3,635 " 4,991 9146 " Astaldi " 5,116 " 5,195 " +6,717 " 4,866 " 7,712 9338 " Atlantia " 25,770 " 25,930 " +0,504 " 21,760 " 27,210 9020 " Auto To Mi " 14,995 " 14,950 " -0,519 " 14,995 " 19,728 9574 " Autogrill " 11,600 " 11,652 " -0,171 " 11,162 " 16,677 9398 " Azimut " 8,824 " 8,865 " +0,716 " 8,800 " 13,440 B 9065 " Banca Cr Firenze " 6,595 " 6,600 " +0,076 " 4,250 " 6,640 9197 " Banca Generali " 6,871 " 6,875 " +0,438 " 6,871 " 11,870 9268 " Banca Ifis " 8,967 " 9,009 " +1,304 " 8,746 " 11,004 9050 " Banca Italease " 9,542 " 9,567 " +0,886 " 9,264 " 49,285 9143 " Banco Popolare " 15,069 " 15,160 " +1,507 " 13,808 " 24,660 9582 " Basicnet " 1,992 " 2,001 " +0,654 " 0,930 " 2,565 9033 " Bastogi " 0,322 " 0,324 " +6,125 " 0,228 " 0,327 9325 " Bb Biotech " 51,410 " 51,710 " +0,740 " 50,490 " 63,820 9506 " Bca Carige " 3,485 " 3,497 " +0,836 " 3,165 " 4,007 9280 " Bca Carige R " 3,464 " 3,480 " +0,870 " 3,301 " 4,204 9292 " Bca Finnat " 0,869 " 0,874 " +0,563 " 0,835 " 1,116 9263 " Bca Ifis W08 " 2,695 " 2,745 " +5,172 " 2,493 " 4,990 9397 " Bca Intermobiliare " 7,088 " 7,150 " +1,852 " 6,628 " 8,649 9474 " Bca Pop.etruria E " 9,331 " 9,337 " +0,268 " 9,032 " 16,944 9593 " Bca Pop.intra " 11,385 " 11,263 " -0,767 " 10,188 " 14,486 9472 " Bca Pop.milano " 9,268 " 9,320 " +1,260 " 9,144 " 13,895 9548 " Bca Pop.spoleto " 9,072 " 9,166 " -0,261 " 8,252 " 12,291 9533 " Bca Profilo " 1,865 " 1,874 " +1,627 " 1,764 " 2,773 9542 " Bco Bilbao Vizcaya " 16,608 " 16,700 " -0,120 " 15,563 " 20,100 9514 " Bco Desio-brianza " 7,084 " 7,105 " +0,509 " 6,942 " 9,599 9349 " Bco Desio-brianza " 6,938 " 7,000 " 6,907 " 8,875 9616 " Bco Popolare W10 " 0,665 " 0,665 " -1,292 " 0,645 " 2,843 9537 " Bco Santander " 14,749 " 14,780 " -0,068 " 12,449 " 15,005 9029 " Bco Sardegna Rnc " 16,629 " 16,570 " +0,424 " 16,222 " 22,080 9610 " Beghelli " 1,107 " 1,110 " +0,271 " 0,536 " 1,922 9037 " Benetton " 12,157 " 12,290 " +2,161 " 10,810 " 14,792 9569 " Beni Stabili " 0,738 " 0,743 " +2,284 " 0,735 " 1,424 9874 " Bialetti Industrie " 1,581 " 1,579 " -1,374 " 1,553 " 2,641 9048 " Biesse " 12,860 " 12,965 " +1,990 " 12,493 " 23,686 9040 " Boero " 25,580 " 25,600 " +0,392 " 15,700 " 25,600 9092 " Bolzoni " 3,869 " 3,892 " -0,815 " 3,831 " 5,744 9041 " Bon Ferraresi " 35,610 " 35,400 " -1,503 " 34,610 " 43,790 9516 " Brembo " 10,879 " 10,760 " -1,726 " 9,053 " 12,210 9045 " Brioschi " 0,472 " 0,474 " +5,398 " 0,350 " 0,645 9518 " Bulgari " 9,602 " 9,560 " +0,105 " 9,440 " 11,923 9102 " Buongiorno " 1,991 " 2,036 " +6,430 " 1,722 " 4,010 9068 " Burani F.g " 18,556 " 18,790 " +1,458 " 18,097 " 26,920 9557 " Buzzi Unic R " 12,613 " 12,510 " +0,216 " 11,982 " 18,909 9556 " Buzzi Unicem " 18,842 " 18,930 " +1,556 " 17,455 " 26,260 C 9329 " C Latte To " 3,915 " 3,910 " +1,034 " 3,745 " 4,915 9327 " Cad It " 10,191 " 10,289 " +1,170 " 9,127 " 13,316 9066 " Cairo Communicat " 42,970 " 43,140 " +0,326 " 35,440 " 50,560 9058 " Caltag Edit " 4,444 " 4,473 " +2,123 " 4,204 " 6,599 9306 " Caltagirone " 6,086 " 6,223 " +0,193 " 5,843 " 9,636 9056 " Camfin " 1,347 " 1,362 " +0,221 " 1,347 " 1,921 9061 " Campari " 6,516 " 6,555 " +0,107 " 6,516 " 8,399 9617 " Cape Live " 0,911 " 0,911 " -0,978 " 0,822 " 1,035 9527 " Carraro " 6,793 " 6,830 " -1,486 " 4,130 " 9,449 9333 " Cattolica As " 34,610 " 34,700 " +0,029 " 33,310 " 48,070 9053 " Cdc " 3,392 " 3,388 " -0,236 " 3,389 " 6,813 9312 " Cell Therap " 1,365 " 1,355 " -0,514 " 1,365 " 5,540 9580 " Cembre " 6,242 " 6,242 " +0,402 " 5,687 " 10,328 9067 " Cementir " 5,942 " 6,034 " +2,012 " 5,853 " 11,462 9042 " Chl " 0,549 " 0,550 " +3,382 " 0,492 " 1,195 9087 " Ciccolella " 2,853 " 2,847 " -0,628 " 2,211 " 7,889 9070 " Cir " 2,538 " 2,543 " +0,474 " 2,401 " 3,215 9317 " Class Editori " 1,408 " 1,437 " +2,643 " 1,298 " 2,550 9027 " Cobra " 6,324 " 6,380 " +1,592 " 6,046 " 9,852 9073 " Cofide " 1,097 " 1,095 " +0,922 " 1,057 " 1,410 9508 " Cr Artigiano " 3,609 " 3,643 " +1,618 " 3,531 " 4,726 9452 " Cr Bergamasco " 29,290 " 29,300 " -0,980 " 27,520 " 41,020 9834 " Cr Valtel W08 " 1,602 " 1,614 " +0,436 " 1,582 " 2,368 9835 " Cr Valtel W09 " 1,693 " 1,700 " -1,620 " 1,680 " 2,616 9454 " Cr Valtellinese " 8,972 " 9,002 " +0,469 " 8,646 " 11,975 9100 " Credem " 9,484 " 9,440 " -0,380 " 8,178 " 12,382 9478 " Cremonini " 2,447 " 2,465 " +4,228 " 2,043 " 2,833 9522 " Crespi " 0,970 " 0,970 " -0,848 " 0,908 " 1,412 9570 " Csp " 1,861 " 1,863 " +5,792 " 1,328 " 2,904 D 9355 " D'amico " 2,754 " 2,750 " 2,594 " 4,100 9047 " Dada " 16,501 " 16,433 " +4,669 " 15,345 " 24,110 9676 " Damiani " 3,748 " 3,766 " -0,659 " 3,748 " 3,984 9089 " Danieli " 21,330 " 21,480 " +1,560 " 13,237 " 27,080 9090 " Danieli Rnc " 16,176 " 16,290 " +1,306 " 8,446 " 20,150 9103 " Data Service " 4,446 " 4,400 " -2,179 " 3,335 " 7,789 9018 " Datalogic " 5,891 " 5,995 " +1,370 " 5,855 " 6,944 9072 " De'longhi " 3,778 " 3,790 " +0,132 " 3,778 " 5,318 9003 " Dea Capital " 2,090 " 2,113 " +1,440 " 1,966 " 3,581 9598 " Diasorin " 13,168 " 13,200 " +0,786 " 10,938 " 14,129 9326 " Digital Bros " 5,075 " 5,060 " +0,198 " 3,963 " 7,290 9351 " Dmail Group " 9,429 " 9,420 " +0,673 " 8,277 " 13,681 9359 " Dmt " 35,510 " 36,000 " +3,866 " 34,780 " 76,500 9232 " Ducati " 1,412 " 1,434 " +1,128 " 0,849 " 2,202 E 9274 " Edison " 2,155 " 2,155 " -1,283 " 2,026 " 2,535 9275 " Edison R " 2,002 " 2,010 " -0,248 " 1,920 " 2,549 9138 " Eems " 3,969 " 4,013 " +0,956 " 3,712 " 6,480 9346 " El.en " 26,630 " 26,710 " +0,792 " 26,360 " 35,940 9188 " Elica " 3,415 " 3,430 " +0,675 " 2,613 " 6,634 9613 " Emak " 5,284 " 5,300 " -0,207 " 4,803 " 6,922 9575 " Enel " 8,127 " 8,135 " +0,432 " 7,200 " 8,536 9057 " Enertad " 3,009 " 3,060 " +0,460 " 3,009 " 4,891 9347 " Engineering " 28,060 " 27,500 " -1,821 " 27,350 " 38,890 9525 " Eni " 25,120 " 25,050 " +0,200 " 22,940 " 28,530 9128 " Enia " 11,782 " 11,775 " +1,343 " 10,066 " 11,980 9576 " Erg " 12,878 " 12,878 " -1,030 " 12,606 " 21,430 9619 " Ergo Previde " 3,990 " 3,985 " +0,861 " 3,476 " 6,285 9099 " Espresso " 3,026 " 3,050 " +1,363 " 3,001 " 4,251 9104 " Esprinet " 8,363 " 8,290 " -0,754 " 7,585 " 16,624 9084 " Eurofly " 2,482 " 2,481 " +0,486 " 2,089 " 4,725 9088 " Eurotech " 5,055 " 5,049 " -1,961 " 3,696 " 9,356 9011 " Eutelia " 3,412 " 3,383 " -0,646 " 3,394 " 6,639 9530 " Everel Group " 0,384 " 0,383 " -0,442 " 0,367 " 0,783 9081 " Exprivia " 1,779 " 1,822 " +2,822 " 0,878 " 3,463 F 9004 " Fastweb " 24,970 " 25,110 " 24,700 " 48,004 9112 " Fiat " 17,498 " 17,695 " +2,449 " 14,444 " 23,770 9113 " Fiat Priv " 14,459 " 14,640 " +3,353 " 12,111 " 20,800 9114 " Fiat Rnc " 14,436 " 14,655 " +3,175 " 13,876 " 21,260 9335 " Fidia " 7,600 " 7,584 " -1,506 " 5,443 " 19,463 9211 " Fiera Milano " 4,850 " 4,754 " -0,896 " 4,680 " 9,952 9503 " Fil Pollone " 0,733 " 0,744 " +2,407 " 0,619 " 1,476 9377 " Finarte Aste " 0,521 " 0,525 " +0,575 " 0,508 " 0,864 9259 " Finmeccanica " 21,910 " 21,970 " -1,214 " 18,767 " 23,760 9038 " Fmr Art'e' " 8,047 " 7,980 " -6,492 " 7,863 " 11,700 9243 " Fond-sai " 28,110 " 28,200 " +1,439 " 27,970 " 39,980 9244 " Fond-sai R " 19,224 " 19,330 " +2,340 " 19,147 " 31,050 9218 " Fond-sai W08 " 6,466 " 6,445 " +1,146 " 6,070 " 9,222 9077 " Fullsix " 6,347 " 6,229 " -2,793 " 6,238 " 9,930 G 9369 " Gabetti " 2,252 " 2,261 " +0,177 " 2,198 " 4,130 9332 " Gas Plus " 7,035 " 7,094 " -0,014 " 6,859 " 9,246 9607 " Gefran " 5,118 " 5,165 " +0,604 " 4,472 " 5,723 9129 " Gemina " 1,185 " 1,200 " +2,041 " 1,147 " 2,033 9130 " Gemina Rnc " 1,110 " 1,110 " 0,979 " 1,480 9131 " Generali " 30,870 " 31,000 " -0,032 " 27,536 " 33,360 9006 " Geox " 13,707 " 13,775 " +0,687 " 11,853 " 16,450 9330 " Gewiss " 4,589 " 4,583 " +1,619 " 4,317 " 6,865 9622 " Grandi Viaggi " 1,566 " 1,549 " -2,271 " 1,446 " 3,024 9025 " Granitifiandre " 8,653 " 8,690 " +1,000 " 8,161 " 10,085 9510 " Gruppo Coin " 5,572 " 5,488 " +2,849 " 4,340 " 6,843 9055 " Guala Cl " 4,277 " 4,174 " -1,371 " 3,514 " 6,027 H 9251 " Hera " 3,055 " 3,083 " +1,649 " 2,758 " 3,458 I 9010 " I.net " 50,330 " 52,490 " +6,579 " 45,080 " 54,900 9139 " Ifi Priv " 22,810 " 23,300 " +3,189 " 22,420 " 31,380 9140 " Ifil " 6,392 " 6,453 " +1,144 " 6,215 " 8,499 9141 " Ifil Rnc " 5,762 " 5,900 " +2,787 " 5,718 " 7,908 9036 " Igd " 2,041 " 2,035 " +0,494 " 1,991 " 4,364 9126 " Im Lombarda " 0,128 " 0,126 " +0,159 " 0,115 " 0,238 9515 " Ima " 13,946 " 13,880 " -1,567 " 11,138 " 17,337 9001 " Immsi " 1,286 " 1,299 " +1,643 " 1,230 " 2,545 9075 " Impregilo " 4,578 " 4,621 " +1,739 " 3,864 " 6,984 9076 " Impregilo R " 9,440 " 9,440 " +4,889 " 5,852 " 12,630 9174 " Indesit Com " 10,578 " 10,613 " -0,478 " 10,421 " 18,462 9336 " Indesit Com Rnc " 13,000 " 13,000 " 12,520 " 25,950 9290 " Intek " 0,689 " 0,688 " +0,175 " 0,684 " 0,998 9122 " Intek R " 1,013 " 1,025 " -0,485 " 0,980 " 1,268 9554 " Interpump " 7,011 " 7,039 " +0,442 " 6,498 " 8,558 9186 " Intesa Sanpaolo " 5,397 " 5,410 " +0,651 " 5,101 " 6,239 9187 " Intesa Sanpaolo Rn " 4,973 " 4,998 " +0,563 " 4,760 " 6,029 9852 " Invest E Svil W09 " 0,035 " 0,035 " -2,241 " 0,032 " 0,076 9361 " Invest E Sviluppo " 0,175 " 0,174 " -1,412 " 0,165 " 0,335 9017 " Ipi " 3,799 " 3,730 " -4,847 " 2,764 " 8,087 9555 " Irce " 2,609 " 2,600 " -1,178 " 2,589 " 3,984 9339 " Iride " 2,536 " 2,552 " +1,391 " 2,322 " 2,855 9293 " Iride War 08 " 0,763 " 0,766 " +2,434 " 0,700 " 0,926 9301 " Isagro " 4,780 " 4,928 " +3,183 " 4,225 " 8,634 9578 " It Holding " 1,091 " 1,078 " +2,180 " 1,024 " 2,203 9054 " It Way " 7,155 " 7,155 " -1,365 " 6,382 " 8,553 9149 " Italcement R " 10,783 " 10,700 " -0,659 " 9,548 " 15,792 9148 " Italcementi " 14,578 " 14,630 " +1,456 " 12,547 " 24,640 9152 " Italmobil " 62,730 " 62,930 " +0,335 " 57,950 " 106,640 9153 " Italmobil R " 48,130 " 48,240 " -0,228 " 41,610 " 83,150 J 9154 " Jolly Hotels " 25,360 " 25,360 " -0,039 " 23,630 " 26,400 9116 " Juventus Fc " 0,972 " 0,976 " -0,031 " 0,918 " 1,770 K 9358 " Kaitech " 0,378 " 0,375 " -3,276 " 0,356 " 0,509 9269 " Kme Group " 1,499 " 1,490 " -0,334 " 1,473 " 2,283 9270 " Kme Group Risp " 1,536 " 1,552 " +0,194 " 1,473 " 2,324 9334 " Kme Group W09 " 0,259 " 0,264 " +2,724 " 0,241 " 0,443 L 9524 " La Doria " 1,674 " 1,688 " -0,059 " 1,674 " 2,586 9430 " Landi Renzo " 2,280 " 2,260 " -2,921 " 2,186 " 4,304 9062 " Lavorwash " 1,717 " 1,723 " -0,749 " 1,528 " 3,346 9594 " Lazio " 0,285 " 0,285 " +1,786 " 0,276 " 0,416 9159 " Linificio " 2,896 " 2,872 " +0,420 " 2,750 " 3,318 9207 " Lottomatica " 24,790 " 25,080 " +0,763 " 21,310 " 33,780 9344 " Luxottica " 21,640 " 21,750 " -0,184 " 21,380 " 28,900 M 9163 " Maffei " 2,632 " 2,610 " -3,154 " 2,508 " 3,493 9821 " Maire Tecnimont " 3,517 " 3,570 " -1,190 " 2,820 " 3,631 9245 " Management E C " 0,744 " 0,740 " -1,333 " 0,643 " 0,954 9096 " Marazzi Group " 6,625 " 6,594 " +0,887 " 6,442 " 11,888 9513 " Marcolin " 1,893 " 1,905 " +1,384 " 1,806 " 3,297 9019 " Marr " 6,953 " 6,998 " +0,503 " 6,953 " 8,581 9052 " Mediacontech " 8,070 " 8,390 " +4,224 " 7,095 " 11,057 9543 " Mediaset " 6,891 " 6,905 " -0,289 " 6,419 " 9,501 9173 " Mediobanca " 14,063 " 14,120 " +0,857 " 14,019 " 18,357 9539 " Mediolanum " 5,489 " 5,486 " -0,778 " 4,636 " 6,769 9458 " Mediterranea A 4,265 " 4,260 " -0,630 " 3,816 " 6,537 9348 " Meliorbanca " 3,574 " 3,565 " -0,834 " 3,228 " 4,879 9429 " Mid Ind Cap W10 " 0,986 " 0,986 " 0,822 " 1,358 9039 " Mid Industry Cap " 22,500 " 22,500 " +2,273 " 20,660 " 25,260 9175 " Milano Ass " 5,312 " 5,347 " +2,159 " 4,658 " 7,356 9176 " Milano Ass R " 5,313 " 5,326 " +0,776 " 4,949 " 7,331 9494 " Mirato " 8,348 " 8,370 " -0,119 " 7,449 " 9,429 9178 " Mittel " 5,043 " 5,101 " +1,070 " 4,803 " 6,927 9014 " Mondadori " 5,590 " 5,620 " +1,719 " 5,430 " 8,652 9046 " Mondo Tv " 11,550 " 11,432 " +0,963 " 11,435 " 23,080 9095 " Monrif " 0,903 " 0,909 " 0,864 " 1,296 9500 " Monte Paschi " 3,670 " 3,683 " +0,656 " 3,628 " 5,252 9184 " Montefibre " 0,584 " 0,576 " -1,757 " 0,462 " 1,021 9185 " Montefibre R " 0,566 " 0,569 " -0,175 " 0,481 " 0,937 9451 " Mutuionline " 4,375 " 4,395 " +0,091 " 4,375 " 6,328 N 9354 " Nav Montanari " 2,684 " 2,720 " +1,949 " 2,554 " 4,414 9111 " Negri Bossi " 0,814 " 0,810 " -3,798 " 0,661 " 1,131 9316 " Negri Bossi W10 " 0,258 " 0,250 " -3,400 " 0,237 " 0,699 9236 " Nice " 3,588 " 3,680 " +6,113 " 3,314 " 6,772 O 9529 " Olidata " 0,978 " 0,980 " +0,854 " 0,900 " 3,307 9147 " Omnia Network " 2,113 " 2,130 " +2,305 " 1,852 " 5,353 P 9013 " Panariagroup " 4,354 " 4,364 " -0,433 " 4,354 " 7,591 9110 " Parmalat " 2,647 " 2,660 " +1,488 " 2,392 " 3,449 9109 " Parmalat W15 " 1,639 " 1,652 " +0,855 " 1,429 " 2,464 9534 " Permasteelisa " 13,522 " 13,547 " +1,468 " 12,696 " 23,480 9180 " Piaggio " 2,309 " 2,328 " +1,837 " 2,241 " 3,920 9206 " Pininfarina " 11,010 " 11,713 " +21,115 " 7,388 " 26,850 9151 " Pirelli Real " 24,940 " 25,130 " +1,412 " 24,850 " 60,280 9208 " Pirelli&co " 0,747 " 0,753 " +1,826 " 0,736 " 0,925 9209 " Pirelli&co R " 0,776 " 0,788 " +1,206 " 0,716 " 0,891 9213 " Pol Editoriale " 1,116 " 1,116 " -0,357 " 1,108 " 1,719 9567 " Poligraf S F " 16,107 " 16,000 " -1,174 " 14,180 " 30,100 9183 " Poltrona Frau " 2,151 " 2,150 " -1,104 " 2,149 " 3,172 9219 " Polynt " 3,505 " 3,499 " -0,455 " 2,195 " 3,551 9350 " Premafin " 1,945 " 1,950 " +1,881 " 1,869 " 2,741 9465 " Premuda " 1,622 " 1,617 " -0,798 " 1,383 " 1,683 9558 " Prima Industrie " 28,770 " 28,700 " +1,990 " 22,300 " 42,570 9353 " Prysmian " 16,630 " 16,890 " +3,107 " 15,368 " 21,110 R 9238 " R Demedici " 0,573 " 0,585 " +0,240 " 0,524 " 0,717 9342 " Ratti " 0,523 " 0,522 " -0,666 " 0,523 " 1,020 9565 " Rcs Medgr R " 2,282 " 2,300 " +1,725 " 2,166 " 3,371 9564 " Rcs Mediagr " 2,980 " 2,979 " -0,567 " 2,978 " 4,332 9461 " Rdb " 3,234 " 3,188 " -1,908 " 3,207 " 5,375 9221 " Recordati " 6,103 " 6,109 " -0,343 " 5,539 " 6,899 9345 " Reply " 21,830 " 21,680 " -2,254 " 19,759 " 28,070 9085 " Retelit " 0,258 " 0,261 " +8,864 " 0,241 " 0,459 9549 " Ricchetti " 1,698 " 1,692 " +1,561 " 1,409 " 1,872 9447 " Rich Ginori " 0,400 " 0,412 " 0,400 " 0,400 9228 " Risanamento " 3,628 " 3,695 " +0,027 " 3,500 " 8,808 S 9590 " Sabaf " 22,290 " 22,200 " +0,817 " 21,450 " 30,640 9579 " Sadi Servizi Indus " 2,002 " 1,990 " +0,556 " 1,885 " 3,479 9505 " Saes Gett Rnc " 17,430 " 17,338 " -0,596 " 17,259 " 26,629 9481 " Saes Getters " 20,630 " 20,570 " +0,049 " 18,747 " 31,674 9091 " Safilo Group " 2,300 " 2,290 " +2,187 " 2,255 " 4,894 9247 " Saipem " 27,300 " 27,410 " +2,200 " 18,317 " 31,560 9248 " Saipem Ris " 28,500 " 28,500 " -0,697 " 19,100 " 41,500 9222 " Saras " 3,951 " 3,975 " +0,940 " 3,885 " 4,871 9837 " Sat " 12,510 " 12,532 " +1,886 " 11,064 " 15,235 9008 " Save " 10,811 " 10,700 " -1,672 " 10,755 " 15,210 9253 " Schiapparelli " 0,047 " 0,047 " +0,426 " 0,041 " 0,087 9256 " Seat Pg " 0,269 " 0,270 " -0,037 " 0,266 " 0,490 9257 " Seat Pg R " 0,268 " 0,264 " -1,636 " 0,262 " 0,448 9123 " Sias " 10,319 " 10,380 " +0,019 " 9,411 " 12,653 9273 " Sirti " 2,620 " 2,624 " +0,076 " 2,129 " 2,776 9267 " Smurfit Sisa " 2,593 " 2,600 " +4,839 " 2,208 " 2,650 9297 " Snai " 5,149 " 5,150 " -1,473 " 5,149 " 8,665 9115 " Snam Gas " 4,346 " 4,370 " +0,807 " 3,994 " 4,891 9271 " Snia " 0,723 " 0,721 " -0,304 " 0,632 " 1,443 9272 " Snia W10 " 0,036 " 0,035 " -2,778 " 0,033 " 0,084 9190 " Socotherm " 6,311 " 6,300 " -0,143 " 5,916 " 12,721 9276 " Sogefi " 5,505 " 5,509 " -0,036 " 5,381 " 7,438 9618 " Sol " 4,788 " 4,890 " +1,875 " 4,609 " 6,097 9032 " Sole 24 Ore " 5,739 " 5,721 " -0,262 " 5,428 " 5,740 9278 " Sopaf " 0,443 " 0,452 " +2,399 " 0,419 " 0,749 9315 " Sorin " 1,341 " 1,343 " +1,130 " 1,272 " 1,995 9283 " Stefanel " 2,019 " 2,023 " -0,833 " 2,019 " 3,794 9550 " Stefanel Rnc " 4,950 " 4,950 " 4,000 " 5,400 9596 " Stmicroel " 9,856 " 9,859 " -0,182 " 9,856 " 15,260 T 9031 " Tas " 20,910 " 20,980 " +0,479 " 18,432 " 27,240 9193 " Telecom It " 2,126 " 2,125 " +0,236 " 1,900 " 2,430 9260 " Telecom It R " 1,615 " 1,626 " +1,182 " 1,509 " 2,023 9647 " Telecom Me " 0,235 " 0,237 " +1,152 " 0,233 " 0,363 9648 " Telecom Me R " 0,221 " 0,221 " 0,221 " 0,346 9194 " Tenaris " 15,261 " 15,280 " -0,157 " 15,069 " 19,270 9360 " Terna " 2,742 " 2,758 " +0,474 " 2,411 " 2,853 9553 " Tiscali " 2,002 " 2,000 " +0,503 " 1,975 " 2,836 9331 " Tod's " 48,080 " 47,830 " -1,605 " 47,150 " 71,040 9511 " Trevi Finanz " 12,128 " 12,226 " +0,825 " 9,258 " 14,689 9302 " Trevisan Com " 3,042 " 3,058 " +5,997 " 2,534 " 8,407 9063 " Txt " 12,868 " 12,730 " -0,157 " 12,719 " 20,930 U 9287 " Ubi Banca " 18,734 " 18,810 " +0,696 " 17,903 " 22,560 9201 " Uni Land " 0,318 " 0,332 " +8,019 " 0,267 " 0,626 9082 " Unicredit " 5,659 " 5,679 " +0,602 " 5,131 " 7,646 9083 " Unicredit R " 5,858 " 5,904 " +0,854 " 5,427 " 7,639 9352 " Unipol " 2,338 " 2,355 " +1,247 " 2,278 " 3,083 9303 " Unipol P " 2,156 " 2,168 " +0,278 " 2,126 " 2,769 V 9024 " V Ventaglio " 0,463 " 0,470 " +2,463 " 0,399 " 0,978 9308 " Vianini Indus " 3,376 " 3,400 " +3,187 " 3,160 " 3,980 9309 " Vianini Lavori " 11,433 " 11,490 " +2,133 " 9,362 " 14,193 9310 " Vittoria Ass " 12,105 " 12,500 " +6,022 " 11,085 " 14,938 W 9133 " Warr Intek 08 " 0,131 " 0,130 " +6,311 " 0,101 " 0,302 Z 9239 " Zignago Vetro " 4,603 " 4,606 " -0,540 " 4,603 " 5,924 9314 " Zucchi " 3,279 " 3,280 " -0,546 " 3,001 " 3,934 9340 " Zucchi Rnc " 3,500 " 3,500 " +3,002 " 3,257 " 4,113A 9028 " A.s. Roma " 0,650 " 0,644 " -1,634 " 0,578 " 1,085 9512 " Acea " 14,187 " 14,230 " +0,516 " 12,090 " 16,983 9357 " Acegas-aps " 6,680 " 6,670 " -0,995 " 6,660 " 9,583 9094 " Acotel Group " 83,420 " 83,250 " +1,290 " 18,557 " 100,180 9080 " Acq Potabili " 3,410 " 3,416 " +0,147 " 3,200 " 6,920 9566 " Acsm " 1,797 " 1,782 " -0,447 " 1,792 " 2,695 9124 " Actelios " 6,383 " 6,470 " +4,237 " 5,292 " 9,454 9060 " Adf " 18,029 " 18,000 " +1,695 " 17,403 " 20,830 9005 " Aedes " 3,360 " 3,490 " +5,502 " 3,275 " 7,059 9836 " Aeffe " 2,665 " 2,650 " +0,151 " 2,644 " 3,935 9621 " Aem " 3,115 " 3,138 " +3,122 " 2,306 " 3,115 9105 " Aicon " 2,088 " 2,067 " +3,661 " 1,995 " 4,763 9434 " Alerion " 0,702 " 0,711 " +0,480 " 0,466 " 0,820 9009 " Alitalia " 0,773 " 0,800 " +8,260 " 0,705 " 1,132 9012 " Alleanza " 8,850 " 8,890 " +0,452 " 8,672 " 10,740 9049 " Amplifon " 3,454 " 3,469 " +0,902 " 3,440 " 7,225 9059 " Anima " 2,145 " 2,121 " -1,257 " 2,004 " 4,150 9212 " Ansaldo Sts " 8,618 " 8,685 " +2,092 " 8,222 " 10,710 9528 " Arena " 0,118 " 0,120 " +6,377 " 0,105 " 0,234 9035 " Ascopiave " 1,665 " 1,670 " -1,765 " 1,646 " 2,207 9157 " Asm " 4,960 " 4,990 " +2,549 " 3,635 " 4,991 9146 " Astaldi " 5,116 " 5,195 " +6,717 " 4,866 " 7,712 9338 " Atlantia " 25,770 " 25,930 " +0,504 " 21,760 " 27,210 9020 " Auto To Mi " 14,995 " 14,950 " -0,519 " 14,995 " 19,728 9574 " Autogrill " 11,600 " 11,652 " -0,171 " 11,162 " 16,677 9398 " Azimut " 8,824 " 8,865 " +0,716 " 8,800 " 13,440 B 9065 " Banca Cr Firenze " 6,595 " 6,600 " +0,076 " 4,250 " 6,640 9197 " Banca Generali " 6,871 " 6,875 " +0,438 " 6,871 " 11,870 9268 " Banca Ifis " 8,967 " 9,009 " +1,304 " 8,746 " 11,004 9050 " Banca Italease " 9,542 " 9,567 " +0,886 " 9,264 " 49,285 9143 " Banco Popolare " 15,069 " 15,160 " +1,507 " 13,808 " 24,660 9582 " Basicnet " 1,992 " 2,001 " +0,654 " 0,930 " 2,565 9033 " Bastogi " 0,322 " 0,324 " +6,125 " 0,228 " 0,327 9325 " Bb Biotech " 51,410 " 51,710 " +0,740 " 50,490 " 63,820 9506 " Bca Carige " 3,485 " 3,497 " +0,836 " 3,165 " 4,007 9280 " Bca Carige R " 3,464 " 3,480 " +0,870 " 3,301 " 4,204 9292 " Bca Finnat " 0,869 " 0,874 " +0,563 " 0,835 " 1,116 9263 " Bca Ifis W08 " 2,695 " 2,745 " +5,172 " 2,493 " 4,990 9397 " Bca Intermobiliare " 7,088 " 7,150 " +1,852 " 6,628 " 8,649 9474 " Bca Pop.etruria E " 9,331 " 9,337 " +0,268 " 9,032 " 16,944 9593 " Bca Pop.intra " 11,385 " 11,263 " -0,767 " 10,188 " 14,486 9472 " Bca Pop.milano " 9,268 " 9,320 " +1,260 " 9,144 " 13,895 9548 " Bca Pop.spoleto " 9,072 " 9,166 " -0,261 " 8,252 " 12,291 9533 " Bca Profilo " 1,865 " 1,874 " +1,627 " 1,764 " 2,773 9542 " Bco Bilbao Vizcaya " 16,608 " 16,700 " -0,120 " 15,563 " 20,100 9514 " Bco Desio-brianza " 7,084 " 7,105 " +0,509 " 6,942 " 9,599 9349 " Bco Desio-brianza " 6,938 " 7,000 " 6,907 " 8,875 9616 " Bco Popolare W10 " 0,665 " 0,665 " -1,292 " 0,645 " 2,843 9537 " Bco Santander " 14,749 " 14,780 " -0,068 " 12,449 " 15,005 9029 " Bco Sardegna Rnc " 16,629 " 16,570 " +0,424 " 16,222 " 22,080 9610 " Beghelli " 1,107 " 1,110 " +0,271 " 0,536 " 1,922 9037 " Benetton " 12,157 " 12,290 " +2,161 " 10,810 " 14,792 9569 " Beni Stabili " 0,738 " 0,743 " +2,284 " 0,735 " 1,424 9874 " Bialetti Industrie " 1,581 " 1,579 " -1,374 " 1,553 " 2,641 9048 " Biesse " 12,860 " 12,965 " +1,990 " 12,493 " 23,686 9040 " Boero " 25,580 " 25,600 " +0,392 " 15,700 " 25,600 9092 " Bolzoni " 3,869 " 3,892 " -0,815 " 3,831 " 5,744 9041 " Bon Ferraresi " 35,610 " 35,400 " -1,503 " 34,610 " 43,790 9516 " Brembo " 10,879 " 10,760 " -1,726 " 9,053 " 12,210 9045 " Brioschi " 0,472 " 0,474 " +5,398 " 0,350 " 0,645 9518 " Bulgari " 9,602 " 9,560 " +0,105 " 9,440 " 11,923 9102 " Buongiorno " 1,991 " 2,036 " +6,430 " 1,722 " 4,010 9068 " Burani F.g " 18,556 " 18,790 " +1,458 " 18,097 " 26,920 9557 " Buzzi Unic R " 12,613 " 12,510 " +0,216 " 11,982 " 18,909 9556 " Buzzi Unicem " 18,842 " 18,930 " +1,556 " 17,455 " 26,260 C 9329 " C Latte To " 3,915 " 3,910 " +1,034 " 3,745 " 4,915 9327 " Cad It " 10,191 " 10,289 " +1,170 " 9,127 " 13,316 9066 " Cairo Communicat " 42,970 " 43,140 " +0,326 " 35,440 " 50,560 9058 " Caltag Edit " 4,444 " 4,473 " +2,123 " 4,204 " 6,599 9306 " Caltagirone " 6,086 " 6,223 " +0,193 " 5,843 " 9,636 9056 " Camfin " 1,347 " 1,362 " +0,221 " 1,347 " 1,921 9061 " Campari " 6,516 " 6,555 " +0,107 " 6,516 " 8,399 9617 " Cape Live " 0,911 " 0,911 " -0,978 " 0,822 " 1,035 9527 " Carraro " 6,793 " 6,830 " -1,486 " 4,130 " 9,449 9333 " Cattolica As " 34,610 " 34,700 " +0,029 " 33,310 " 48,070 9053 " Cdc " 3,392 " 3,388 " -0,236 " 3,389 " 6,813 9312 " Cell Therap " 1,365 " 1,355 " -0,514 " 1,365 " 5,540 9580 " Cembre " 6,242 " 6,242 " +0,402 " 5,687 " 10,328 9067 " Cementir " 5,942 " 6,034 " +2,012 " 5,853 " 11,462 9042 " Chl " 0,549 " 0,550 " +3,382 " 0,492 " 1,195 9087 " Ciccolella " 2,853 " 2,847 " -0,628 " 2,211 " 7,889 9070 " Cir " 2,538 " 2,543 " +0,474 " 2,401 " 3,215 9317 " Class Editori " 1,408 " 1,437 " +2,643 " 1,298 " 2,550 9027 " Cobra " 6,324 " 6,380 " +1,592 " 6,046 " 9,852 9073 " Cofide " 1,097 " 1,095 " +0,922 " 1,057 " 1,410 9508 " Cr Artigiano " 3,609 " 3,643 " +1,618 " 3,531 " 4,726 9452 " Cr Bergamasco " 29,290 " 29,300 " -0,980 " 27,520 " 41,020 9834 " Cr Valtel W08 " 1,602 " 1,614 " +0,436 " 1,582 " 2,368 9835 " Cr Valtel W09 " 1,693 " 1,700 " -1,620 " 1,680 " 2,616 9454 " Cr Valtellinese " 8,972 " 9,002 " +0,469 " 8,646 " 11,975 9100 " Credem " 9,484 " 9,440 " -0,380 " 8,178 " 12,382 9478 " Cremonini " 2,447 " 2,465 " +4,228 " 2,043 " 2,833 9522 " Crespi " 0,970 " 0,970 " -0,848 " 0,908 " 1,412 9570 " Csp " 1,861 " 1,863 " +5,792 " 1,328 " 2,904 D 9355 " D'amico " 2,754 " 2,750 " 2,594 " 4,100 9047 " Dada " 16,501 " 16,433 " +4,669 " 15,345 " 24,110 9676 " Damiani " 3,748 " 3,766 " -0,659 " 3,748 " 3,984 9089 " Danieli " 21,330 " 21,480 " +1,560 " 13,237 " 27,080 9090 " Danieli Rnc " 16,176 " 16,290 " +1,306 " 8,446 " 20,150 9103 " Data Service " 4,446 " 4,400 " -2,179 " 3,335 " 7,789 9018 " Datalogic " 5,891 " 5,995 " +1,370 " 5,855 " 6,944 9072 " De'longhi " 3,778 " 3,790 " +0,132 " 3,778 " 5,318 9003 " Dea Capital " 2,090 " 2,113 " +1,440 " 1,966 " 3,581 9598 " Diasorin " 13,168 " 13,200 " +0,786 " 10,938 " 14,129 9326 " Digital Bros " 5,075 " 5,060 " +0,198 " 3,963 " 7,290 9351 " Dmail Group " 9,429 " 9,420 " +0,673 " 8,277 " 13,681 9359 " Dmt " 35,510 " 36,000 " +3,866 " 34,780 " 76,500 9232 " Ducati " 1,412 " 1,434 " +1,128 " 0,849 " 2,202 E 9274 " Edison " 2,155 " 2,155 " -1,283 " 2,026 " 2,535 9275 " Edison R " 2,002 " 2,010 " -0,248 " 1,920 " 2,549 9138 " Eems " 3,969 " 4,013 " +0,956 " 3,712 " 6,480 9346 " El.en " 26,630 " 26,710 " +0,792 " 26,360 " 35,940 9188 " Elica " 3,415 " 3,430 " +0,675 " 2,613 " 6,634 9613 " Emak " 5,284 " 5,300 " -0,207 " 4,803 " 6,922 9575 " Enel " 8,127 " 8,135 " +0,432 " 7,200 " 8,536 9057 " Enertad " 3,009 " 3,060 " +0,460 " 3,009 " 4,891 9347 " Engineering " 28,060 " 27,500 " -1,821 " 27,350 " 38,890 9525 " Eni " 25,120 " 25,050 " +0,200 " 22,940 " 28,530 9128 " Enia " 11,782 " 11,775 " +1,343 " 10,066 " 11,980 9576 " Erg " 12,878 " 12,878 " -1,030 " 12,606 " 21,430 9619 " Ergo Previde " 3,990 " 3,985 " +0,861 " 3,476 " 6,285 9099 " Espresso " 3,026 " 3,050 " +1,363 " 3,001 " 4,251 9104 " Esprinet " 8,363 " 8,290 " -0,754 " 7,585 " 16,624 9084 " Eurofly " 2,482 " 2,481 " +0,486 " 2,089 " 4,725 9088 " Eurotech " 5,055 " 5,049 " -1,961 " 3,696 " 9,356 9011 " Eutelia " 3,412 " 3,383 " -0,646 " 3,394 " 6,639 9530 " Everel Group " 0,384 " 0,383 " -0,442 " 0,367 " 0,783 9081 " Exprivia " 1,779 " 1,822 " +2,822 " 0,878 " 3,463 F 9004 " Fastweb " 24,970 " 25,110 " 24,700 " 48,004 9112 " Fiat " 17,498 " 17,695 " +2,449 " 14,444 " 23,770 9113 " Fiat Priv " 14,459 " 14,640 " +3,353 " 12,111 " 20,800 9114 " Fiat Rnc " 14,436 " 14,655 " +3,175 " 13,876 " 21,260 9335 " Fidia " 7,600 " 7,584 " -1,506 " 5,443 " 19,463 9211 " Fiera Milano " 4,850 " 4,754 " -0,896 " 4,680 " 9,952 9503 " Fil Pollone " 0,733 " 0,744 " +2,407 " 0,619 " 1,476 9377 " Finarte Aste " 0,521 " 0,525 " +0,575 " 0,508 " 0,864 9259 " Finmeccanica " 21,910 " 21,970 " -1,214 " 18,767 " 23,760 9038 " Fmr Art'e' " 8,047 " 7,980 " -6,492 " 7,863 " 11,700 9243 " Fond-sai " 28,110 " 28,200 " +1,439 " 27,970 " 39,980 9244 " Fond-sai R " 19,224 " 19,330 " +2,340 " 19,147 " 31,050 9218 " Fond-sai W08 " 6,466 " 6,445 " +1,146 " 6,070 " 9,222 9077 " Fullsix " 6,347 " 6,229 " -2,793 " 6,238 " 9,930 G 9369 " Gabetti " 2,252 " 2,261 " +0,177 " 2,198 " 4,130 9332 " Gas Plus " 7,035 " 7,094 " -0,014 " 6,859 " 9,246 9607 " Gefran " 5,118 " 5,165 " +0,604 " 4,472 " 5,723 9129 " Gemina " 1,185 " 1,200 " +2,041 " 1,147 " 2,033 9130 " Gemina Rnc " 1,110 " 1,110 " 0,979 " 1,480 9131 " Generali " 30,870 " 31,000 " -0,032 " 27,536 " 33,360 9006 " Geox " 13,707 " 13,775 " +0,687 " 11,853 " 16,450 9330 " Gewiss " 4,589 " 4,583 " +1,619 " 4,317 " 6,865 9622 " Grandi Viaggi " 1,566 " 1,549 " -2,271 " 1,446 " 3,024 9025 " Granitifiandre " 8,653 " 8,690 " +1,000 " 8,161 " 10,085 9510 " Gruppo Coin " 5,572 " 5,488 " +2,849 " 4,340 " 6,843 9055 " Guala Cl " 4,277 " 4,174 " -1,371 " 3,514 " 6,027 H 9251 " Hera " 3,055 " 3,083 " +1,649 " 2,758 " 3,458 I 9010 " I.net " 50,330 " 52,490 " +6,579 " 45,080 " 54,900 9139 " Ifi Priv " 22,810 " 23,300 " +3,189 " 22,420 " 31,380 9140 " Ifil " 6,392 " 6,453 " +1,144 " 6,215 " 8,499 9141 " Ifil Rnc " 5,762 " 5,900 " +2,787 " 5,718 " 7,908 9036 " Igd " 2,041 " 2,035 " +0,494 " 1,991 " 4,364 9126 " Im Lombarda " 0,128 " 0,126 " +0,159 " 0,115 " 0,238 9515 " Ima " 13,946 " 13,880 " -1,567 " 11,138 " 17,337 9001 " Immsi " 1,286 " 1,299 " +1,643 " 1,230 " 2,545 9075 " Impregilo " 4,578 " 4,621 " +1,739 " 3,864 " 6,984 9076 " Impregilo R " 9,440 " 9,440 " +4,889 " 5,852 " 12,630 9174 " Indesit Com " 10,578 " 10,613 " -0,478 " 10,421 " 18,462 9336 " Indesit Com Rnc " 13,000 " 13,000 " 12,520 " 25,950 9290 " Intek " 0,689 " 0,688 " +0,175 " 0,684 " 0,998 9122 " Intek R " 1,013 " 1,025 " -0,485 " 0,980 " 1,268 9554 " Interpump " 7,011 " 7,039 " +0,442 " 6,498 " 8,558 9186 " Intesa Sanpaolo " 5,397 " 5,410 " +0,651 " 5,101 " 6,239 9187 " Intesa Sanpaolo Rn " 4,973 " 4,998 " +0,563 " 4,760 " 6,029 9852 " Invest E Svil W09 " 0,035 " 0,035 " -2,241 " 0,032 " 0,076 9361 " Invest E Sviluppo " 0,175 " 0,174 " -1,412 " 0,165 " 0,335 9017 " Ipi " 3,799 " 3,730 " -4,847 " 2,764 " 8,087 9555 " Irce " 2,609 " 2,600 " -1,178 " 2,589 " 3,984 9339 " Iride " 2,536 " 2,552 " +1,391 " 2,322 " 2,855 9293 " Iride War 08 " 0,763 " 0,766 " +2,434 " 0,700 " 0,926 9301 " Isagro " 4,780 " 4,928 " +3,183 " 4,225 " 8,634 9578 " It Holding " 1,091 " 1,078 " +2,180 " 1,024 " 2,203 9054 " It Way " 7,155 " 7,155 " -1,365 " 6,382 " 8,553 9149 " Italcement R " 10,783 " 10,700 " -0,659 " 9,548 " 15,792 9148 " Italcementi " 14,578 " 14,630 " +1,456 " 12,547 " 24,640 9152 " Italmobil " 62,730 " 62,930 " +0,335 " 57,950 " 106,640 9153 " Italmobil R " 48,130 " 48,240 " -0,228 " 41,610 " 83,150 J 9154 " Jolly Hotels " 25,360 " 25,360 " -0,039 " 23,630 " 26,400 9116 " Juventus Fc " 0,972 " 0,976 " -0,031 " 0,918 " 1,770 K 9358 " Kaitech " 0,378 " 0,375 " -3,276 " 0,356 " 0,509 9269 " Kme Group " 1,499 " 1,490 " -0,334 " 1,473 " 2,283 9270 " Kme Group Risp " 1,536 " 1,552 " +0,194 " 1,473 " 2,324 9334 " Kme Group W09 " 0,259 " 0,264 " +2,724 " 0,241 " 0,443 L 9524 " La Doria " 1,674 " 1,688 " -0,059 " 1,674 " 2,586 9430 " Landi Renzo " 2,280 " 2,260 " -2,921 " 2,186 " 4,304 9062 " Lavorwash " 1,717 " 1,723 " -0,749 " 1,528 " 3,346 9594 " Lazio " 0,285 " 0,285 " +1,786 " 0,276 " 0,416 9159 " Linificio " 2,896 " 2,872 " +0,420 " 2,750 " 3,318 9207 " Lottomatica " 24,790 " 25,080 " +0,763 " 21,310 " 33,780 9344 " Luxottica " 21,640 " 21,750 " -0,184 " 21,380 " 28,900 M 9163 " Maffei " 2,632 " 2,610 " -3,154 " 2,508 " 3,493 9821 " Maire Tecnimont " 3,517 " 3,570 " -1,190 " 2,820 " 3,631 9245 " Management E C " 0,744 " 0,740 " -1,333 " 0,643 " 0,954 9096 " Marazzi Group " 6,625 " 6,594 " +0,887 " 6,442 " 11,888 9513 " Marcolin " 1,893 " 1,905 " +1,384 " 1,806 " 3,297 9019 " Marr " 6,953 " 6,998 " +0,503 " 6,953 " 8,581 9052 " Mediacontech " 8,070 " 8,390 " +4,224 " 7,095 " 11,057 9543 " Mediaset " 6,891 " 6,905 " -0,289 " 6,419 " 9,501 9173 " Mediobanca " 14,063 " 14,120 " +0,857 " 14,019 " 18,357 9539 " Mediolanum " 5,489 " 5,486 " -0,778 " 4,636 " 6,769 9458 " Mediterranea A 4,265 " 4,260 " -0,630 " 3,816 " 6,537 9348 " Meliorbanca " 3,574 " 3,565 " -0,834 " 3,228 " 4,879 9429 " Mid Ind Cap W10 " 0,986 " 0,986 " 0,822 " 1,358 9039 " Mid Industry Cap " 22,500 " 22,500 " +2,273 " 20,660 " 25,260 9175 " Milano Ass " 5,312 " 5,347 " +2,159 " 4,658 " 7,356 9176 " Milano Ass R " 5,313 " 5,326 " +0,776 " 4,949 " 7,331 9494 " Mirato " 8,348 " 8,370 " -0,119 " 7,449 " 9,429 9178 " Mittel " 5,043 " 5,101 " +1,070 " 4,803 " 6,927 9014 " Mondadori " 5,590 " 5,620 " +1,719 " 5,430 " 8,652 9046 " Mondo Tv " 11,550 " 11,432 " +0,963 " 11,435 " 23,080 9095 " Monrif " 0,903 " 0,909 " 0,864 " 1,296 9500 " Monte Paschi " 3,670 " 3,683 " +0,656 " 3,628 " 5,252 9184 " Montefibre " 0,584 " 0,576 " -1,757 " 0,462 " 1,021 9185 " Montefibre R " 0,566 " 0,569 " -0,175 " 0,481 " 0,937 9451 " Mutuionline " 4,375 " 4,395 " +0,091 " 4,375 " 6,328 N 9354 " Nav Montanari " 2,684 " 2,720 " +1,949 " 2,554 " 4,414 9111 " Negri Bossi " 0,814 " 0,810 " -3,798 " 0,661 " 1,131 9316 " Negri Bossi W10 " 0,258 " 0,250 " -3,400 " 0,237 " 0,699 9236 " Nice " 3,588 " 3,680 " +6,113 " 3,314 " 6,772 O 9529 " Olidata " 0,978 " 0,980 " +0,854 " 0,900 " 3,307 9147 " Omnia Network " 2,113 " 2,130 " +2,305 " 1,852 " 5,353 P 9013 " Panariagroup " 4,354 " 4,364 " -0,433 " 4,354 " 7,591 9110 " Parmalat " 2,647 " 2,660 " +1,488 " 2,392 " 3,449 9109 " Parmalat W15 " 1,639 " 1,652 " +0,855 " 1,429 " 2,464 9534 " Permasteelisa " 13,522 " 13,547 " +1,468 " 12,696 " 23,480 9180 " Piaggio " 2,309 " 2,328 " +1,837 " 2,241 " 3,920 9206 " Pininfarina " 11,010 " 11,713 " +21,115 " 7,388 " 26,850 9151 " Pirelli Real " 24,940 " 25,130 " +1,412 " 24,850 " 60,280 9208 " Pirelli&co " 0,747 " 0,753 " +1,826 " 0,736 " 0,925 9209 " Pirelli&co R " 0,776 " 0,788 " +1,206 " 0,716 " 0,891 9213 " Pol Editoriale " 1,116 " 1,116 " -0,357 " 1,108 " 1,719 9567 " Poligraf S F " 16,107 " 16,000 " -1,174 " 14,180 " 30,100 9183 " Poltrona Frau " 2,151 " 2,150 " -1,104 " 2,149 " 3,172 9219 " Polynt " 3,505 " 3,499 " -0,455 " 2,195 " 3,551 9350 " Premafin " 1,945 " 1,950 " +1,881 " 1,869 " 2,741 9465 " Premuda " 1,622 " 1,617 " -0,798 " 1,383 " 1,683 9558 " Prima Industrie " 28,770 " 28,700 " +1,990 " 22,300 " 42,570 9353 " Prysmian " 16,630 " 16,890 " +3,107 " 15,368 " 21,110 R 9238 " R Demedici " 0,573 " 0,585 " +0,240 " 0,524 " 0,717 9342 " Ratti " 0,523 " 0,522 " -0,666 " 0,523 " 1,020 9565 " Rcs Medgr R " 2,282 " 2,300 " +1,725 " 2,166 " 3,371 9564 " Rcs Mediagr " 2,980 " 2,979 " -0,567 " 2,978 " 4,332 9461 " Rdb " 3,234 " 3,188 " -1,908 " 3,207 " 5,375 9221 " Recordati " 6,103 " 6,109 " -0,343 " 5,539 " 6,899 9345 " Reply " 21,830 " 21,680 " -2,254 " 19,759 " 28,070 9085 " Retelit " 0,258 " 0,261 " +8,864 " 0,241 " 0,459 9549 " Ricchetti " 1,698 " 1,692 " +1,561 " 1,409 " 1,872 9447 " Rich Ginori " 0,400 " 0,412 " 0,400 " 0,400 9228 " Risanamento " 3,628 " 3,695 " +0,027 " 3,500 " 8,808 S 9590 " Sabaf " 22,290 " 22,200 " +0,817 " 21,450 " 30,640 9579 " Sadi Servizi Indus " 2,002 " 1,990 " +0,556 " 1,885 " 3,479 9505 " Saes Gett Rnc " 17,430 " 17,338 " -0,596 " 17,259 " 26,629 9481 " Saes Getters " 20,630 " 20,570 " +0,049 " 18,747 " 31,674 9091 " Safilo Group " 2,300 " 2,290 " +2,187 " 2,255 " 4,894 9247 " Saipem " 27,300 " 27,410 " +2,200 " 18,317 " 31,560 9248 " Saipem Ris " 28,500 " 28,500 " -0,697 " 19,100 " 41,500 9222 " Saras " 3,951 " 3,975 " +0,940 " 3,885 " 4,871 9837 " Sat " 12,510 " 12,532 " +1,886 " 11,064 " 15,235 9008 " Save " 10,811 " 10,700 " -1,672 " 10,755 " 15,210 9253 " Schiapparelli " 0,047 " 0,047 " +0,426 " 0,041 " 0,087 9256 " Seat Pg " 0,269 " 0,270 " -0,037 " 0,266 " 0,490 9257 " Seat Pg R " 0,268 " 0,264 " -1,636 " 0,262 " 0,448 9123 " Sias " 10,319 " 10,380 " +0,019 " 9,411 " 12,653 9273 " Sirti " 2,620 " 2,624 " +0,076 " 2,129 " 2,776 9267 " Smurfit Sisa " 2,593 " 2,600 " +4,839 " 2,208 " 2,650 9297 " Snai " 5,149 " 5,150 " -1,473 " 5,149 " 8,665 9115 " Snam Gas " 4,346 " 4,370 " +0,807 " 3,994 " 4,891 9271 " Snia " 0,723 " 0,721 " -0,304 " 0,632 " 1,443 9272 " Snia W10 " 0,036 " 0,035 " -2,778 " 0,033 " 0,084 9190 " Socotherm " 6,311 " 6,300 " -0,143 " 5,916 " 12,721 9276 " Sogefi " 5,505 " 5,509 " -0,036 " 5,381 " 7,438 9618 " Sol " 4,788 " 4,890 " +1,875 " 4,609 " 6,097 9032 " Sole 24 Ore " 5,739 " 5,721 " -0,262 " 5,428 " 5,740 9278 " Sopaf " 0,443 " 0,452 " +2,399 " 0,419 " 0,749 9315 " Sorin " 1,341 " 1,343 " +1,130 " 1,272 " 1,995 9283 " Stefanel " 2,019 " 2,023 " -0,833 " 2,019 " 3,794 9550 " Stefanel Rnc " 4,950 " 4,950 " 4,000 " 5,400 9596 " Stmicroel " 9,856 " 9,859 " -0,182 " 9,856 " 15,260 T 9031 " Tas " 20,910 " 20,980 " +0,479 " 18,432 " 27,240 9193 " Telecom It " 2,126 " 2,125 " +0,236 " 1,900 " 2,430 9260 " Telecom It R " 1,615 " 1,626 " +1,182 " 1,509 " 2,023 9647 " Telecom Me " 0,235 " 0,237 " +1,152 " 0,233 " 0,363 9648 " Telecom Me R " 0,221 " 0,221 " 0,221 " 0,346 9194 " Tenaris " 15,261 " 15,280 " -0,157 " 15,069 " 19,270 9360 " Terna " 2,742 " 2,758 " +0,474 " 2,411 " 2,853 9553 " Tiscali " 2,002 " 2,000 " +0,503 " 1,975 " 2,836 9331 " Tod's " 48,080 " 47,830 " -1,605 " 47,150 " 71,040 9511 " Trevi Finanz " 12,128 " 12,226 " +0,825 " 9,258 " 14,689 9302 " Trevisan Com " 3,042 " 3,058 " +5,997 " 2,534 " 8,407 9063 " Txt " 12,868 " 12,730 " -0,157 " 12,719 " 20,930 U 9287 " Ubi Banca " 18,734 " 18,810 " +0,696 " 17,903 " 22,560 9201 " Uni Land " 0,318 " 0,332 " +8,019 " 0,267 " 0,626 9082 " Unicredit " 5,659 " 5,679 " +0,602 " 5,131 " 7,646 9083 " Unicredit R " 5,858 " 5,904 " +0,854 " 5,427 " 7,639 9352 " Unipol " 2,338 " 2,355 " +1,247 " 2,278 " 3,083 9303 " Unipol P " 2,156 " 2,168 " +0,278 " 2,126 " 2,769 V 9024 " V Ventaglio " 0,463 " 0,470 " +2,463 " 0,399 " 0,978 9308 " Vianini Indus " 3,376 " 3,400 " +3,187 " 3,160 " 3,980 9309 " Vianini Lavori " 11,433 " 11,490 " +2,133 " 9,362 " 14,193 9310 " Vittoria Ass " 12,105 " 12,500 " +6,022 " 11,085 " 14,938 W 9133 " Warr Intek 08 " 0,131 " 0,130 " +6,311 " 0,101 " 0,302 Z 9239 " Zignago Vetro " 4,603 " 4,606 " -0,540 " 4,603 " 5,924 9314 " Zucchi " 3,279 " 3,280 " -0,546 " 3,001 " 3,934 9340 " Zucchi Rnc " 3,500 " 3,500 " +3,002 " 3,257 " 4,113.

 

Numeri utili (sezione: Alitalia 2)

( da "Nuova Sardegna, La" del 29-12-2007)

Cagliari NUMERI UTILI NUMERI UTILI Cagliari UFFICI E ENTI: Comune, 070 6771, 800 016058; Acquedotto 800 761929; Enel 800 900800; Gas di Città, 070 560075; Poste, 070 658257; Prefettura, 070 6006; Provincia, 070 42212; Emergenza fognature, 070 6778536. TAXI: Taxi 24 ore stazione ferroviaria 070 650633; Radiotaxi 070 400101. TRASPORTI: Aci soccorso stradale 803.116; Trenitalia-Ferrovie dello Stato 892021; Ctm 070 20911; Arst 800 865042; Aeroporto Elmas 070 211211; AirOne 800 900966; Alitalia 848 865641/2; Meridiana 199 111333; Volare 800 454000; Tirrenia 070 666065-199; Moby Lines 02 865231; Linea dei Golfi 070 658413-056 5222300. Sulcis Iglesiente CARBONIA Uffici e enti: Municipio, sede centrale, piazza Roma, 0781 6941 Enel via Roma, 800900800 (segnalazione guasti 803500); Ufficio del lavoro sez. di Carbonia via Dalmazia, 0781 671235/671238; Pretura: via XVIII Dicembre, 0781 61009/671284; Inail via Trieste, 0781 66991; Inps via Lubiana, tel. 0781 66911; Musei. Museo Villa Sulcis, tel. 0781 64044; Museo speleologico/paleontologico Martel, tel. 0781 64382; Santadi: Grotte Is Zuddas, tel. 0781 955741. IGLESIAS Trasporti. Ferrovie Meridionali Sarde, tel. 0781 32800 Ferrovie dello Stato, telefono 0781 42401. Taxi. Diurno telefono 0333-828445, notturno telefono 0781 24573. Uffici e enti: Comune: Centro direzionale via Isonzo, tel. 0781 2741; Palazzo piazza Municipio, tel. 0781 274400; Uff. relazioni con il pubblico, tel. num. verde 800257490; Informagionani, tel. 0781 274510; Polizia municipale, tel. 0781 1274350; Pretura, tel. 0781 22212; Poste e Telegrafi tel. 0781 22855; Enel, tel. 0781 31422; Ufficio del Lavoro, tel. 0781 30326; Inps, tel. 0781 4901; Esattoria comunale, tel. 0781 22255; Comitato circoscrizionale di controllo, tel. 0781 30034; Ispettorato agricoltura, tel. 0781 23221; Comunità montana n. 19, tel. 0781 22881. Musei. Archivio storico, tel. 0781 24030; Biblioteca comunale/Centro culturale, tel. 0781 22570.

 

Alitalia, dal governo sì a air france (sezione: Alitalia 2)

( da "Repubblica, La" del 29-12-2007)

Trattativa affidata a Padoa-Schioppa: "Sono fiducioso". Protesta AirOne, Formigoni: scelta scandalosa Alitalia, dal governo sì a Air France ROMA - Il governo sceglie Air France. Il Consiglio dei ministri ha infatti dato mandato al ministro dell'Economia, Tommaso Padoa-Schioppa, di confermare la scelta già fatta dal Cda dell'Alitalia. "Il Consiglio ha esaminato la documentazione ? ha spiegato il ministro ? siamo convinti che la valutazione data sia corretta. La trattativa in esclusiva durerà circa otto settimane. Sono fiducioso". Protesta AirOne, Formigoni: scelta scandalosa. IEZZI E LIVINI ALLE PAGINE 8 E 9.

 

Caccia agli aeroporti italiani alleanze per non diventare prede (sezione: Alitalia 2)

( da "Repubblica, La" del 29-12-2007)

Economia Caccia agli aeroporti italiani alleanze per non diventare prede In pianura padana uno scalo ogni 50 km, ma gli enti locali snobbano le aggregazioni MILANO - Alitalia sembra aver ormai imboccato il cammino, in apparenza irreversibile, verso la Francia. Ma dopo aver dato l'addio (tra le polemiche) alla sua compagnia di bandiera, l'Italia dei mille campanili rischia di trovarsi presto a salutare l'emigrazione all'estero di un altro pezzo della sua filiera dei cieli: gli aeroporti. Il copione, fatte le debite proporzioni, è lo stesso andato in onda con la telenovela Alitalia. Oltrefrontiera governi e capitali privati hanno puntato su pochi grandi scali, investendo, facendoli crescere, trasformandoli in un business che ormai genera ben più del 50% delle sue entrate dalle attività commerciali. Il Belpaese ha seguito la strada opposta. Gli scali si sono moltiplicati (in Pianura Padana c'è un aeroporto ogni 50 km.) secondo l'ottica del cortile e non della redditività. E i risultati si vedono. Molti sono rimasti in mano agli enti locali, che in qualche caso gli hanno usati come bancomat per coprire i loro buchi. La stessa Malpensa ? prima di diventare la madre di tutte le battaglie leghiste ? è stata spolpata di 200 milioni in contanti di riserve dalla giunta Albertini per far tornare i conti del Comune di Milano. Altri, come Fiumicino e Capodichino, sono finiti in mano ai privati, spesso senza maggior fortuna. L'aeroporto di Napoli, oggi ristrutturato e redditizio, è già stato posto in vendita dall'inglese Baa. Adr ? passata di recente nell'orbita dei Benetton ? è uscita malconcia dagli gestione Romiti-Falck-Sensi quando sono stati investiti metà dei soldi promessi in sede di privatizzazione e sono stati pompati generosi dividendi verso i soci, che per ricambiare hanno scaricato sull'azienda i debiti contratti con l'acquisizione, con il risultato che ben sanno le migliaia di passeggeri che hanno visto i loro bagagli sparire la scorsa estate nei sotterranei di Fiumicino. Il rischio ora è che il risiko degli aeroporti continentali, come successo per il consolidamento dei vettori, ci veda partire ancora una volta nel ruolo già scritto di "prede". I sintomi ci sono tutti. "Il sistema Italia deve muoversi ora ? dice Stefano Paleari, direttore scientifico dell'Iccsai, il centro studi internazionale per la competitività del trasporto aereo ? . Altrimenti se tra pochi mesi arriverà un'offerta dell'aeroporto di Parigi o di quello di Francoforte per la Sea o per Orio al Serio ci accorgeremo di esserci svegliati troppo tardi". I privati, in verità, stanno provando a fare qualcosa. I Benetton ? che hanno già un piede nell'aeroporto di Firenze e a Torino ? hanno giocato le loro carte su Roma e guardano a Capodichino. La veneta Save (un centauro pubblico-privato) , dopo aver tentato un accordo con Adr, sta provando a crescere partecipando a gare per la gestione di scali esteri. Nel mondo degli enti pubblici, invece, regna per ora l'immobilismo. Si parla da tempo di mettere "a rete" gli scali del Nord, ma le buone intenzioni, per ora si sono arenate nella palude dei localismi. "Servono due colpi di reni ? dice Palerai ?. Il governo dovrebbe rinnovare subito i contratti di programma con gli scali. Gli enti locali dovrebbero invece favorire le aggregazioni come è successo nelle municipalizzate tra Aem e Asm. Così un passo alla volta si potrebbero creare realtà abbastanza grandi per avere forza contrattuale con le grandi compagnie e per giocare da cacciatori nel consolidamento europeo". Qualche timido passo in questa direzione ? sottotraccia e sempre al Nord ? lo si sta forse iniziando solo ora a fare. E la vicenda Malpensa, a suo modo, potrebbe essere il catalizzatore per ridisegnare del tutto il sistema aeroportuale italiano evitando, almeno in questo campo, il rischio di svendite o di colonizzazioni. (e.l.).

 

Il governo sceglie air france "alitalia, due mesi per trattare" - luca iezzi (sezione: Alitalia 2)

( da "Repubblica, La" del 29-12-2007)

Economia Il governo sceglie Air France "Alitalia, due mesi per trattare" Nord in rivolta. AirOne: ha perso il Paese Padoa-Schioppa ottimista sull'esito del negoziato. E in Borsa il titolo guadagna l'8,26% LUCA IEZZI ROMA - Il governo accelera e sceglie Air France. Il Consiglio dei ministri ha dato mandato al ministro dell'Economia, Tommaso Padoa-Schioppa, di confermare la scelta già fatta dal Cda della Alitalia: "Il consiglio ha esaminato la documentazione - ha spiegato lo stesso ministro - siamo convinti che la valutazione data sia corretta. La trattativa in esclusiva durerà circa otto settimane. Sono fiducioso in un esito positivo". Padoa-Schioppa ha spiegato che non è stato deciso se l'intero 49,9% di Alitalia sarà ceduto o verrà mantenuta una quota. Un vero e proprio blitz, visto che solo il giorno prima il premier Romano Prodi aveva confermato la scadenza di metà gennaio, che ha fatto infuriare i sostenitori della cordata italiana guidata da Air One. Amarezza dagli sconfitti: "Ha perso l'Italia, i cittadini, l'industria del turismo, le nostre imprese che concorrono con sempre maggiori pressioni sui mercati esteri - è il commento del patron della compagnia Carlo Toto - non c'è stata data la possibilità di presentare il nostro progetto al governo, come invece aveva annunciato il cda. In questo modo il paese decide di autodeclassarsi. Spreca una grande opportunità, oltre che la capacità di competere in serie A". Feroci critiche dalle istituzioni e dai politici del Nord Italia, allarmati dal probabile declassamento dello scalo di Malpensa. Per il governatore della Lombardia, Roberto Formigoni si tratta di "una scelta scandalosa". "è una vergogna - ha insistito - è una decisione presa contro l'intero Paese da un governo che scappa dal confronto". Per l'ex ministro leghista Roberto Calderoli: "Il governo ha scelto di svendere il Paese e di cancellare la Padania. Benissimo, se volevano la guerra l'avranno". Il sindaco di Milano, Letizia Moratti ammonisce: "Il Governo ora si assuma le sue responsabilità, che sono tutte politiche. Ci auguriamo perciò che le trattative dirette con Air France siano fatte nell'interesse del Paese". Il presidente della Provincia Filippo Penati chiede garanzie per Malpensa. Nel Cdm è di fatto è scomparso "il partito" favorevole ad una soluzione italiana e i ministri si sono allineati alla valutazione della compagnia e di Padoa-Schioppa. "La scelta è formalmente ineccepibile: gli advisor e il cda hanno espresso un giudizio nettamente a favore di Air France, - spiegava il vicepresidente del Consiglio Francesco Rutelli, l'unico ancora perplesso - il governo dovrà verificare la credibilità per il sistema Paese della proposta. Ho posto cinque questioni di merito da chiarire nella trattativa. Le somme si tireranno alla fine". Invece l'ottimismo del ministro dell'Economia si rispecchia nella reazione di Air France: "Siamo molto soddisfatti della decisione che costituisce un importante passo avanti ed esprimiamo l'auspicio di arrivare rapidamente a un accordo solido che apra la strada a una crescita redditizia per Alitalia". Va ricordato che i francesi hanno già apprezzato il piano industriale messo a punto dal presidente Maurizio Prato e i punti controversi della trattativa sono minimi. Uno di questi potrebbe essere la questione sindacale, chi era perplesso sulla scelta straniera, come la Cgil e la Cisl, conferma le proprie critiche all'improvviso decisionismo del governo: "è la riprova dell'inaffidabilità di questo governo che annuncia una cosa e ne pratica un'altra" commenta Claudio Genovesi, segretario Fit Cisl. La Uil Trasporti chiede maggiori dettagli, mentre entusiasmo per i sindacati indipendenti di piloti e hostess (Anpac, Avia e Anpav) sostenitori di Air France dalla prima ora. Euforia in Borsa con il titolo a +8,26%.

 

Quando vince il partito del mercato - (segue dalla prima pagina) (sezione: Alitalia 2)

( da "Repubblica, La" del 29-12-2007)

Economia QUANDO VINCE IL PARTITO DEL MERCATO Il ministro dell'Economia in due giorni ha chiuso due importanti partite (SEGUE DALLA PRIMA PAGINA) Piaccia o no, il 2007 si chiude all'insegna di un doppio colpo del ministro dell'Economia. Un "impolitico" freddo, alla Thomas Mann, che suo malgrado si ritrova in prima linea a gestire le questioni più scottanti di questa legislatura rissosa come una curva, precaria come un co. co. co. Il primo colpo riguarda l'Alitalia. Il via libera del consiglio dei ministri alla vendita ad Air France nasce dal blitz con cui Padoa-Schioppa è riuscito a convincere il premier ad anticipare i tempi della decisione politica, dopo la delibera "tecnica" già compiuta dall'azienda. Non avrebbe avuto alcun senso rinviare ancora la scelta, lasciando la nostra compagnia di bandiera in un limbo pericoloso fino a metà gennaio. Prevale il "partito del mercato" e soccombe il "partito dell'italianità". Un epilogo non scontato, visto che a sostenere la cordata di Air One c'era un folto schieramento bipartisan. Ma è la scelta più sensata, che massimizza il risultato per l'azionista Tesoro, rispetta l'autonomia del cda e tiene conto dei pareri degli advisor. Nessuno si straccerà le vesti se Alitalia esce dall'asfittico giardinetto tricolore, per finire nel network del più grande vettore mondiale. Ci perderà qualche leader di partito, che non potrà più pretendere una rotta dedicata al proprio collegio, e magari dovrà rinunciare a piazzare l'amico boiardo o il cognato steward. Ci guadagneranno i passeggeri, che potranno volare con tariffe più basse sulle tratte dove crescerà la concorrenza. E se Alitalia cederà gli slot su Malpensa, anche il malessere del Grande Nord (strumentalmente cavalcato da Forza Italia e Lega) sarà sostanzialmente guarito. Il secondo colpo di Padoa-Schioppa riguarda i conti pubblici. E questo era anche meno scontato. In un anno e mezzo l'Italia ha risanato il suo bilancio. Si può continuare a storcere il naso sulla qualità di alcune misure adottate, sulla carenza di tagli definitivi nei grandi capitoli strutturali della spesa pubblica, sull'insostenibile pesantezza del "saio fiscale" imposto ai contribuenti. Si può ripetere che la Finanziaria dell'anno scorso è stata troppo vessatoria, e che quella di quest'anno è stata troppo rinunciataria. Ma quello che oggi conta, al di là della debolezza permanente del messaggio mediatico, è la forza sorprendente del risultato aritmetico. Nel 2007 il deficit pubblico scende sotto al 2% del Pil, contro una stima iniziale del 2,8%: partiva dal 3,3%, ereditato dal governo Berlusconi. Il debito pubblico cala al 104,6% dal 106,8% della precedente legislatura, quando aveva raggiunto quota 1.575 miliardi, quasi 27 mila euro per ogni cittadino. L'avanzo primario cresce al 3%, contro lo 0 degli ultimi lasciti tremontiani. La spesa pubblica scende al 49,2%, e quella primaria cala addirittura al 44,4%. Persino la pressione fiscale si riduce dal 43,1 al 42,9%. E poco, ma è meglio di niente. In meno di due anni, il governo è riuscito a correggere i conti dello Stato di 1,3 punti percentuali di Pil, più di 20 miliardi di euro. Il "tesoretto" non nasce per caso. L'esecutivo ha fatto molti errori, e persino alcuni danni. La sfida della modernizzazione, a partire dalle lenzuolate liberalizzatrici di Bersani, è stata parzialmente perduta. La partita vera, quella della crescita, è ancora tutta da giocare. Lo snodo cruciale del 2008 per rilanciare la domanda interna, attraverso la crescita congiunta dei salari e della produttività, è uno solo: rivedere il modello contrattuale, abbattendo il totem del "doppio livello". Per riuscirci serve un governo coeso e capace di coordinare il tavolo tra Confindustria e Cgil-Cisl-Uil. Questo, fuori dalle generiche fumisterie delle conferenze stampa, è il vero "patto sociale" che serve all'Italia. Non riuscì a Prodi e Ciampi nel '98, forti del clamoroso successo del traguardo di Maastricht. Difficile che riesca oggi a Prodi e Padoa-Schioppa, fiaccati da una maggioranza politica tenuta in ostaggio costante da una minoranza ideologica. Ma se anche cadesse domattina, le cifre del risanamento basterebbero a dimostrare che sulla politica economica Padoa-Schioppa ha fatto quello che doveva, pur giocando nell'unica "squadra" d'Europa che schiera non uno ma addirittura due partiti comunisti. E basterebbero a dimostrare che Prodi non ha governato inutilmente. Ha galleggiato, ma nel galleggiamento ha reso comunque un servizio utile al Paese, rimettendo in ordine la sua contabilità. A Dini che da falso profeta del rigore grida "le sue sono promesse di un disperato" bisognerebbe squadernare questi numeri, che in un Paese normale sarebbero la base di partenza per qualunque verifica di maggioranza. A Berlusconi che da vero esteta del rancore urla "questo è il peggiore governo della storia" bisognerebbe ricordare cosa ha fatto lui, quand'era a Palazzo Chigi. Ma va capito, il "povero Silvio" in stile Cornacchione. Era troppo impegnato a fare la guerra alle toghe rosse, per potersi avventurare nella guerra agli evasori fiscali. Era troppo occupato a privatizzare le istituzioni repubblicane, per potersi preoccupare della privatizzazione di Alitalia. Il prodismo da combattimento non esalta i cervelli, il padoa-schioppismo di complemento non riscalda i cuori. Ma se l'unica alternativa resta il berlusconismo, conviene pensarci due volte prima di sciogliere la ditta.

 

Alitalia-air france via libera del governo (sezione: Alitalia 2)

( da "Tirreno, Il" del 29-12-2007)

Prima Pagina Alitalia-Air France via libera del governo ROMA. Il governo dà il via libera alla "trattativa in esclusiva" con Air France. Con questa decisione la vendita di Alitalia fa un altro passo avanti ma le reazioni del "fronte del Nord" sono sempre più furenti. Formigoni parla di "decisione irregolare e vergognosa", la Borsa invece ha accolto positivamente la notizia. FURINI a pagina 2.

 

Tar, alpieagles vince e ritorna a sperare (sezione: Alitalia 2)

( da "Messaggero Veneto, Il" del 29-12-2007)

Attualità Tar, Alpieagles vince e ritorna a sperare IL VETTORE VENETO VENEZIA. A un passo dal crac Alpieagles si risolleva in aria e davanti al Tar del Lazio vince il round con l'Enac che le consente di tornare a sperare. Il vettore veneto presieduto da Paolo Sinigaglia sembrava avere i giorni contati: ne restavano esattamente tre, dato che l'Enac, viste le perduranti difficoltà finanziarie, aveva fissato al primo gennaio 2008 lo stop alla licenza. Alpieagles sta già pagando da settimane questo provvedimento, con una progressiva emorragia di passeggeri e cancellazioni di voli. Ma a sorpresa, mentre anche la Regione Veneto ha iniziato a muoversi per salvare la compagnia e trovare un compratore, è arrivata la sentenza del Tar del Lazio: il tribunale amministrativo ha accolto il ricorso di Alpieagles per la sospensione del provvedimento con cui Enac negava la proroga della licenza, fermandola al 31 dicembre prossimo. Il Tar - ha spiegato l'avvocato Paolo Pettinelli, che ha firmato il ricorso - ha ritenuto fondata l'istanza di Alpieagles e ha fissato al 17 gennaio 2008 l'udienza per la discussione di merito del provvedimento Enac. "Fino a quella data perlomeno - ha aggiunto Sinigaglia - gli aerei della compagnia potranno continuare a volare". Certo, potrebbe essere solo un prolungamento dell'agonia. Perchè nelle stesse ore da Bari giungeva notizia che un Fokker 100 della compagnia veneta era stato bloccato allo scalo di Palese dalla società Aeroporti di Puglia, la quale vanta nei confronti di Alpieagles crediti per quasi due milioni di euro (1,6 con quello di Bari e 400 con quello di Brindisi). Insomma altri debitori che si aggiungono a quelli che da mesi battono alla porta di Sinigaglia: la Save di Venezia , la Gesac di Napoli, la stessa Alitalia (per soli 300 mila euro), alla quale tuttavia il patron di Alpiegles era riuscito a far pignorare con successo 3 milioni 499 mila euro di crediti.

 

"è una svendita nascosta ma malpensa non si tocca" - ettore livini (sezione: Alitalia 2)

( da "Repubblica, La" del 29-12-2007)

Economia Maroni: serve un dibattito in Parlamento, Padoa-Schioppa non è il padrone di Alitalia "è una svendita nascosta ma Malpensa non si tocca" Così si rischia di danneggiare l'economia del Nord, come me la pensano il sindacato e i segretari del Pd sopra il Po ETTORE LIVINI MILANO - "Il padrone di Alitalia non è Tommaso Padoa-Schioppa ma il popolo italiano che ha pagato le tasse per anni per tenere in piedi la compagnia. Per questo la vendita non può essere decisa in uno scantinato del Tesoro, ma va discussa in Parlamento". Roberto Maroni è la punta di diamante della nuova "madre di tutte le battaglie" della Lega: quella per il salvataggio di Malpensa. E pochi minuti dopo l'ok del governo alle trattative in esclusiva con Air France ? come ogni erede di Alberto di Giussano che si rispetti ? è già sul piede di guerra. "Ho già scritto a Bertinotti chiedendo la convocazione immediata dopo il 7 gennaio di un dibattito". E da quel giorno il Carroccio "farà sentire la sua voce come solo la Lega sa fare". Perché un altro dibattito onorevole Maroni? L'asta Alitalia va avanti da più di un anno. C'è stata una procedura trasparente. E per dirla con Padoa-Schioppa, è il momento delle assunzioni di responsabilità... "Io sono allibito. Mi sembra il copione di "Iri2: la svendita di Alitalia". Stiamo cedendo un pezzo del paese in segreto. Non conosciamo i progetti Air France. Abbiamo chiesto al governo di renderli pubblici ma non l'ha fatto. Dicono solo di non considerare Malpensa strategica. Non si può vendere la compagnia di nascosto dal Parlamento. Non succede nemmeno in Sud America". La scelta è stata fatta da advisor e cda tra due proposte alternative. Cosa vuole di più? "Ci sono in ballo migliaia di posti di lavoro, si rischia di danneggiare l'economia del Nord. Se non si discutono queste cose in aula non so cosa ci stia a fare il Parlamento. Come me la pensano il sindacato, pezzi di maggioranza, le istituzioni lombarde, comprese quelle di centrosinistra e i segretari del Pd sopra il Po". Lei che garanzie vuole da Air France? "L'italianità non mi interessa. Al compratore chiedo solo una cosa: che investa su Malpensa. Qui c'è il traffico business italiano. Il mio timore è che Spinetta pensi di spennare il pollo. Ci prende il traffico d'affari del Nord e lo porta sulla Senna. è un metodo che conosciamo da decenni. Non vogliamo che Parigi si sostituisca a Roma". Malpensa è uno dei cardini delle trattative. Non le basta come garanzia? "Tutt'altro. Anzi. Queste otto settimane mi fanno venire un sospetto. Che in realtà non ci sia mai stato un piano Air France. E che da un anno si stia lavorando per vendere Alitalia con una sorta di trattativa privata mascherata. La Corte dei conti dovrebbe metterci il naso...". Se si allungano ancora i tempi, però, il destino Alitalia sarebbe segnato. "Tengo separati il futuro della compagnia da quello di Malpensa. Chiedo solo quali sono i piani dei due compratori. Sia Air France che Air One. Parigi non vuole Malpensa? Lasci libere le rotte e arriveranno tutte le compagnie del mondo". Qualcuno sogna una compagnia aerea del Nord. Anche lei? "In teoria potrebbe essere Air One. Altrimenti non vedo industriali in grado di assumersi questa responsabilità. Gestire un'aerolinea significa essere grandi imprenditori e oggi questa figura latita". Siete stati cinque anni al governo. Non potevate vendere voi Alitalia? "Con il senno di poi sarebbe stato meglio. Ora però non serve guardare al passato ma lavorare tutti assieme per salvare Malpensa".

 

Il pd (anche il fvg): tutelate malpensa (sezione: Alitalia 2)

( da "Messaggero Veneto, Il" del 29-12-2007)

Attualità Il Pd (anche il Fvg): tutelate Malpensa PROTESTA DEL NORD ROMA. "Malpensa costituisce un patrimonio competitivo utile all'intero Paese": è questo uno dei nodi essenziali di un documento firmato dai segretari regionali del Pd di Lombardia, Veneto, Piemonte e Friuli per chiedere un tavolo di lavoro sul sistema aeroportuale. "Noi sosteniamo - scrivono nel documento gli esponenti del partito democratico - che il destino di Malpensa, così come quello degli altri scali principali dei nostri territori, non può essere legato in modo subalterno a quello che è rimasto della nostra compagnia di bandiera". Quindi a prescindere dal via libera alle trattative con Air France che ha previsto un taglio dei voli intercontinentali dallo scalo milanese, secondo Maurizio Martina (Lombardia), Paolo Giaretta (Veneto), Gianfranco Morgando (Piemonte) e Bruno Zvech (Friuli Venezia Giulia) serve "la definizione di una forte strategia in grado di collocale Malpensa e gli altri scali dentro un solido progetto di sistema aeroportuale per l'intero Nord". Per questo motivo, i segretari del Pd sperano si apra un tavolo di lavoro con Governo, Regioni e società che gestiscono gli aeroporti. "Proprio al governo - concludono - chiediamo un impegno esplicito affinchè quest'idea di sviluppo si concretizzi con investimenti mirati e capacità di coordinamento strategico". Al Nord, questa volta dell'Europa, è alla finestra anche Lufthansa che, tiratasi fuori dalla gara per Alitalia potrebbe rientrare - secondo recenti indiscrezioni - su Malpensa. Per ora però dalla Germania arrivano solo i sin troppo franchi commenti della Frankfurter Allgemeine: "Se fosse per Romano Prodi il passaggio di Alitalia alla Air France sarebbe cosa fatta, ma il presidente del Consiglio è politicamente troppo debole per imporre questa sua scelta al governo".

 

Per chi viaggia (sezione: Alitalia 2)

( da "Nuova Sardegna, La" del 29-12-2007)

Oristano PER CHI VIAGGIA PER CHI VIAGGIA TAXI Piazza Roma, tel.0783/70280; piazza Ungheria (stazione), 0783/74328. AGENZIE DI VIAGGI Elitaria, via Cagliari 440, 0783/71069; Ichnos, via Tirso 78, tel. 0783/300800; Traffic, via Brunelleschi 12, tel. 0783/216369; Sinisviaggi, via V.Veneto, 0783/763030; Tharros, via Cagliari, tel. 0783/73389; Ageoviaggi, via Canepa, 0783/211275; Alerica, via De Castro, tel.73381; Oltrefrontiera, via Deledda, tel. 0783/772033; Luna Lughente, via Mazzini, tel. 0783/779085;. Ales: Weddel, via IV Novembre, tel. 0783/91983. Terralba: Alerica, via Porcella, tel. 0783/82666. TRASPORTI PUBBLICI E URBANI Ferrovie dello Stato, piazza Ungheria, tel. 89.20.21. Arst, partenze da via Cagliari, tel. 0783/71185; Essemme, 0783/763022. ASSOCIAZIONI Assessorato prov. al turismo: piazza Eleonora 19, tel. 0783/36831. Pro loco: via Vittorio Emanuele, 0783/70621. VOLI IN PARTENZA DA CAGLIARI Roma (Alitalia): 6.15 (a. 7,30) no sab.; 7.10 (a. 8.20); 10.50 (a. 12,05); 15.15 (a. 16,30); 18.55 (a. 20,10); 20,40 (a. 21,50). Roma (Meridiana): ore 7.30 (a. 8.40); 14.30 (a. 15.40); 17.00 (a. 18.10); 20.40 (a. 21.50). Roma (AirOne): ore 9.05 (a. 10.15); 17.25 (a. 18.35). Milano Linate (Alitalia): ore 15.10 (a. 16,35) no lun.; 14,30 (a. 15.55) lun. Milano Linate (AirOne): ore 7.15 (a. 8.35) no dom.; 8.00 (a. 9.20) dom.; 13.15 (a. 14,35); 21,35 (a. 22,55). Milano Linate (Meridiana): ore 7.10 (a. 8.30); 14.10 (a. 15.30) volo suppl.; 18.05 (19.25). VOLI IN PARTENZA DA ALGHERO Milano Lin. (AirOne): ore 6.30 (a. 7,30); 20,30 (a. 21,30). Roma Fiumicino (AirOne): ore 7,00 (a. 8,00); ore 10,40 (a. 11,40); ore 13,00 (a. 14,00); ore 20,00 (a. 21,00). Roma Ciampino (Ryanair): ore 18,45 (a. 19,45).

 

Alitalia-Air France: l'ok del governo (sezione: Alitalia 2)

( da "Arena, L'" del 29-12-2007)
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CIELI TRICOLORI. Il ministro dell'Economia dà parere favorevole, da Sarkozy garanzie a Prodi Alitalia-Air France: l'ok del governo ROMA Il governo dice sì alla trattativa in esclusiva fra Alitalia e Air France-Klm. E a Piazza Affari il titolo chiude con un maxi-rialzo dell'8,26% a 0,8 euro. Con una mossa inattesa, anticipando la scadenza indicata entro metà gennaio, il Consiglio dei ministri ha dato semaforo verde alle negoziazioni, che dureranno otto settimane, per una proposta vincolante di integrazione fra i due gruppi. A giocare in favore dell'accelerazione delle trattative hanno giocato più fattori: da un titolo azionario troppo altalenante al rischio che l'iniziale scadenza di metà gennaio potesse ulteriormente logorare la compagnia. Secondo alcuni, poi, Prodi ha anche avuto dal presidente francese Sarkozy garanzie sulla pari dignità della compagnia italiana nella futura fusione. Soddisfatto il numero uno di Air France-Klm Jean Cyril Spinetta che si augura di arrivare "rapidamente a un accordo solido che apra la via a una crescita profittevole di Alitalia". Ad annunciare il via libera del governo è stato il ministro dell'Economia Tommaso Padoa Schioppa, che ha espresso il suo "orientamento favorevole" alla trattativa, "la soluzione più appropriata per la salvezza" dell'Alitalia. Padoa Schioppa giudica "corretta la valutazione del cda", osservando che "è motivo di fiducia la prospettiva di integrazione con il primo gruppo mondiale" nel trasporto aereo. "È un passo di grandissima importanza anche se non è l'ultimo", dice, e auspica che "la fase finale della trattativa non riservi sorprese negative". Sarà durante la negoziazione che il Tesoro deciderà se cedere tutta o parte della propria quota del 49,9%; comunque, "nel nuovo gruppo sarebbe titolare di azioni" visto che Air France-Klm ha proposto un'offerta pubblica di scambio. Come per tutte le altre privatizzazioni, l'atto formale di vendita sarà fatto dall'azionista anche se, visto che il Consiglio dei ministri non ha deliberato ma solo esaminato il dossier, ci potrebbe essere un ulteriore passaggio in consiglio "visto che si tratta di una vendita importante". Il governo, garantisce poi Padoa Schioppa, "ha la massima attenzione per il trasporto aereo e il futuro di Malpensa". Mentre Rutelli fa sapere di avere rivolto all'azionista Tesoro "cinque questioni di merito che restano irrisolte o da chiarire nella trattativa con Air France", La Russa di An definisce la decisione del governo "un vero colpo di mano" che "penalizza Malpensa e non migliora le condizioni di Fiumicino"; Alemanno (An) sostiene che è una scelta "contro gli interessi nazionali". Il presidente lombardo Formigoni parla di "scandalo", "forse di una decisione illegittima" e promette che valuterà "tutte le azioni possibili". Il leghista Calderoli dice: "Il governo ha scelto di svendere il Paese e di cancellare la Padania; se volevano la guerra l'avranno". Fonti Cgil esprimono "grande stupore per l'accelerazione improvvisa". Fit-Cisl, Ugl, Sdl, Uiltrasporti e Unione piloti ribadiscono la richiesta di un confronto con il governo per conoscere i dettagli del piano di Air France-Klm ed essere coinvolti nella trattativa.

 

Il governo: sì ad AirFrance (sezione: Alitalia 2)

( da "Arena, L'" del 29-12-2007)

LE DECISIONI. La scelta a favore della compagnia transalpina fa insorgere il Nord Il governo: sì ad AirFrance Padoa: ok ai negoziati. Torna la rottamazione, bonus luce ai disagiati Avvallando la decisione assunta la scorsa settimana dal Consiglio di amministrazione di Alitalia, il ministro dell'Economia, Padoa-Schioppa, che segue il caso per il governo, ha dato il via libera alla trattativa con AirFrance-Klm per la trattativa finale in esclusiva per privatizzare la nostra compagnia: "valutazione corretta" quella del Cda. Otto le settimane per negoziare l'integrazione tra le due compagnie. Soddisfatto Spinetta (AirFrance). Di "opportunità sprecata" parla Toto (AirOne). E il governatore lombardo Formigoni guida la rivolta del Nord che puntava sulla Malpensa: "Decisione vergognosa". In Borsa il titolo Alitalia ha guadagnato l'8%. LE ALTRE DECISIONI. L'ultimo Consiglio dei ministri dell'anno ha varato ieri il cosiddetto decreto "milleproroghe" che prevede, tra l'altro, l'estensione della rottamazione auto al 2008 con incentivi anche per chi non acquista un'altra vettura. Un altro decreto prevede invece bonus sull'elettricità per le famiglie disagiate, 5 milioni i nuclei potenzialmente beneficiari. 2 e 3.

 

Alitalia - Air France: ok (sezione: Alitalia 2)

( da "Giornale di Vicenza, Il" del 29-12-2007)

LA CESSIONE. Il governo ha detto sì. La scelta fa insorgere il Nord Alitalia - Air France: ok Il governo dice sì alla trattativa in esclusiva fra Alitalia e Air France-Klm. E a Piazza Affari il titolo chiude con un maxi-rialzo dell'8,26% a 0,8 euro. Con una mossa inattesa, anticipando la scadenza indicata entro metà gennaio, il Consiglio dei ministri ha dato semaforo verde alle negoziazioni, che dureranno otto settimane, per una proposta vincolante di integrazione fra i due gruppi. Mentre il ministro Rutelli avverte di aver inviato al tesoro "cinque quesiti che restano irrisolti", dal Nord arrivano bordate contro il governo. Ignazio La Russa di An definisce la decisione del governo "un vero colpo di mano" che "penalizza Malpensa e non migliora le condizioni di Fiumicino"; Alemanno (sempre di An) sostiene che è una scelta "contro gli interessi nazionali". Il presidente lombardo Formigoni parla di "scandalo", "forse di una decisione illegittima" e promette che valuterà "tutte le azioni possibili". Il leghista Calderoli dice: "Il governo ha scelto di svendere il Paese e di cancellare la Padania; se volevano la guerra l'avranno".3.

 

Formigoni: uno scandalo (sezione: Alitalia 2)

( da "Provincia di Cremona, La" del 29-12-2007)

Edizione di Sabato 29 dicembre 2007 Benvenuto P.Review srl Formigoni: uno scandalo MILANO ? "È una vergogna, uno scandalo" l'annuncio del via libera da parte del governo alla trattativa esclusiva con Air France per la vendita di Alitalia, secondo il presidente della Lombardia Roberto Formigoni, che ipotizza si tratti di una "decisione irregolare, forse illegittima". "A dimostrarlo ? ha spiegato il governatore ? ci sono i commenti dei ministri all'uscita della seduta del Consiglio che rappresentano tutte le maschere di carnevale. C'è chi ha parlato di una presa d'atto, qualcuno di una informativa". Già in passato, ha aggiunto il presidente, alcune decisioni del ministro dell'Economia Tommaso Padoa-Schioppa sono state "cecchinate dal Tar, come nel caso del consigliere Rai Petroni o del generale della Guardia di finanza Speciale". Secondo Formigoni, la verità è che "Air France come una idrovora succhierà tutto il traffico e i passeggeri di Alitalia lasciando come contentino agli italianuzzi l'aeroporto di Roma per cui non vedo vita facile, perchè non si parla di uno sviluppo come hub, ma soprattutto un piano per cancellare Malpensa".

 

Alpieagles, boccata d'ossigeno (sezione: Alitalia 2)

( da "Provincia di Cremona, La" del 29-12-2007)

Edizione di Sabato 29 dicembre 2007 Benvenuto P.Review srl Sull'orlo del crack vince un round contro l'Enac al Tar del Lazio Alpieagles, boccata d'ossigeno VENEZIA ? A un passo dal crack, Alpieagles si risolleva in aria e davanti al Tar del Lazio vince il round con l'Enac che le consente di tornare a sperare. Il vettore veneto presieduto da Paolo Sinigaglia sembrava avere i giorni contati: ne restavano esattamente tre, dato che l'Enac, viste le perduranti difficoltà finanziarie, aveva fissato al primo gennaio 2008 lo stop alla licenza. Alpieagles sta già pagando da settimane questo provvedimento, con una progressiva emorragia di passeggeri e cancellazioni di voli. Ma a sorpresa, mentre anche la Regione Veneto ha iniziato a muoversi per salvare la compagnia e trovare un compratore, è arrivata la sentenza del Tar del Lazio: il tribunale amministrativo ha accolto il ricorso di Alpieagles per la sospensione del provvedimento con cui Enac negava la proroga della licenza, fermandola al 31 dicembre prossimo. Il Tar ? ha spiegato l'avvocato Paolo Pettinelli, che ha firmato il ricorso ? ha ritenuto fondata l'istanza di Alpieagles e ha fissato al 17 gennaio 2008 l'udienza per la discussione di merito del provvedimento Enac. "Fino a quella data perlomeno ? ha aggiunto Sinigaglia ? gli aerei della compagnia potranno continuare a volare". Certo, potrebbe essere solo un prolungamento dell'agonia. Perchè nelle stesse ore da Bari giungeva notizia che un Fokker 100 della compagnia veneta era stato bloccato allo scalo di Palese dalla società Aeroporti di Puglia, la quale vanta nei confronti di Alpieagles crediti per quasi due milioni di euro (1,6 con quello di Bari e 400 con quello di Brindisi). Insomma altri debitori che si aggiungono a quelli che da mesi battono alla porta di Sinigaglia: la Save di Venezia (poco meno di 4 milioni, ma Sinigaglia dice 1,8 milioni), la Gesac di Napoli, la stessa Alitalia (per soli 300 mila euro), alla quale tuttavia il patron di Alpiegles era riuscito a far pignorare con successo 3 milioni 499 mila euro di crediti. Sinigaglia, pur rimanendo combattivo e minacciando cause penali contro chi ha voluto portare la società sull'orlo del fallimento, sembra voler abbandonare il campo. "Me ne voglio andare ? ha detto ieri ? perchè prendo atto che questa è la volontà generale".

 

Sì del governo a Air France (sezione: Alitalia 2)

( da "Provincia di Cremona, La" del 29-12-2007)

Edizione di Sabato 29 dicembre 2007 Benvenuto P.Review srl Sì del governo a Air France Il Nord e l'opposizione si ribellano. Calderoli (Lega): sarà guerra di Stefania De Francesco ROMA ? Il governo dice sì alla trattativa in esclusiva fra Alitalia e Air France-Klm. E in Piazza Affari il titolo chiude con un maxi-rialzo dell'8,26% a 0,8 euro. Con una mossa inattesa, anticipando la scadenza indicata entro metà gennaio, il Consiglio dei ministri ha dato semaforo verde alle negoziazioni, che dureranno otto settimane, per una proposta vincolante di integrazione fra i due gruppi. A giocare in favore dell'accelerazione delle trattative avrebbero giocato più fattori: da un titolo azionario troppo altalenante al rischio che l'iniziale scadenza di metà gennaio avrebbe potuto logorare ulteriormente sia la compagnia che la scena politica che le ruota intorno. Senza dimenticare, secondo alcune indiscrezioni, il fatto che il premier Prodi avrebbe avuto le necessarie assicurazioni e garanzie dal presidente francese Sarkozy per la pari dignità della compagnia italiana nella futura fusione. Soddisfatto il numero uno di Air France-Klm, Jean Cyril Spinetta che si augura di arrivare "rapidamente a un accordo solido che apra la via a una crescita profittevole di Alitalia". Ad annunciare il via libera del governo è stato il ministro dell'Economia, Tommaso Padoa-Schioppa, che ha espresso il proprio "orientamento favorevole" alla trattativa, "la soluzione più appropriata per la salvezza" dell'Alitalia. Padoa-Schioppa ha quindi giudicato "corretta la valutazione del cda", osservando che "è motivo di fiducia la prospettiva di integrazione con il primo gruppo mondiale" nel trasporto aereo. Peraltro, ha rilevato, Air France "ha ampia esperienza in integrazioni avendolo fatto con Klm e ha rilanciato l'aeroporto di Amsterdam". Quello di oggi "è un passo di grandissima importanza anche se non è l'ultimo" ha rilevato il ministro, auspicando che "la fase finale della trattativa non riservi sorprese negative". Sarà durante la negoziazione che il Tesoro deciderà se cedere tutta o parte della propria quota del 49,9%, comunque, "nel nuovo gruppo sarebbe titolare di azioni" visto che Air France-Klm ha proposto una offerta pubblica di scambio, ha ricordato il titolare di via XX Settembre. Come per tutte le altre privatizzazioni, l'atto formale di vendita sarà fatto dall'azionista anche se, visto che ieri il Cdm non ha deliberato ma solo esaminato il dossier, ci potrebbe essere un ulteriore passaggio in Consiglio "visto che si tratta di una vendita importante". A sostegno della scelta, il ministro ha sottolineato la consapevolezza "dei molteplici problemi dell'Alitalia" che "non ha un monopolio, da anni ha bilanci in perdita e non può essere trattata come altre società quotate". Il governo, ha aggiunto, "ha la massima attenzione per il trasporto aereo e il futuro di Malpensa" ed "è fiducioso che il processo iniziato un anno fa". I 'paletti', fra cui la garanzia di italianità, che avevano limitato la gara non hanno più peso nella nuova procedura, anche se continuano ad essere presenti nella mente del Governo. Immediata la levata di scudi da mondo politico e sindacale, mentre il vicepremier Francesco Rutelli parla di "scelta formalmente ineccepibile" e fa sapere di avere rivolto all'azionista Tesoro "cinque questioni di merito che restano irrisolte o da chiarire nella trattativa con Air France". Per l'opposizione La Russa di An definisce la decisione del governo "un vero colpo di mano" che "salta la verifica del piano industriale, penalizza Malpensa e non migliora le condizioni di Fiumicino"; Alemanno (An) sostiene che quella di Padoa-Schioppa è una scelta "contro gli interessi nazionali che non tiene conto del parere di Confindustria, dei sindacati, delle regioni del nord, e senza confrontare i piani industriali". Il presidente lombardo Roberto Formigoni parla di "scandalo", "forse di una decisione illegittima" e promette che valuterà "tutte le azioni possibili". Battagliera come sempre in questi giorni la Lega con Calderoli che avverte: "Il governo ha scelto di svendere il Paese e di cancellare la Padania; se volevano la guerra l'avranno". Per la parte sindacale fonti vicine al segretario generale della Cgil esprimono "grande stupore per l'accelerazione improvvisa" e ribadiscono "perplessità" per la scelta fatta che presenta criticità sia nel metodo che nel merito perchè dell'offerta francese ancora non si conoscono i contenuti. Fit-Cisl, Ugl, Sdl, Uiltrasporti e Unione piloti ribadiscono la richiesta di un confronto con il governo per conoscere i dettagli del piano di Air France-Klm ed essere coinvolti nella trattativa.

 

Cessione Alitalia Il governo: trattiamo solo con Air France (sezione: Alitalia 2)

( da "Provincia di Cremona, La" del 29-12-2007)

Edizione di Sabato 29 dicembre 2007 Benvenuto P.Review srl Cessione Alitalia Il governo: trattiamo solo con Air France Sarà il ministro Padoa Schioppa (nella foto) a seguire il negoziato. Formigoni: una scelta scandalosa. Il Consiglio dei ministri si è occupato anche di sicurezza ed espulsioni dei sospettati di terrorismo (Pagine 3 e 6).

 

Il governo apre a AirFrance (sezione: Alitalia 2)

( da "Bresciaoggi(Abbonati)" del 29-12-2007)

LE DECISIONI. Caso Alitalia: la scelta a favore dei transalpini fa insorgere il Nord Il governo apre a AirFrance Padoa: sì ai negoziati. Torna la rottamazione, bonus luce per i disagiati Avallando la decisione assunta la scorsa settimana dal Consiglio di amministrazione di Alitalia, il ministro dell'Economia, Padoa-Schioppa, che segue il caso per il governo, ha dato il via libera alla trattativa con AirFrance-Klm per l'apertura di un negoziato in esclusiva per privatizzare la nostra compagnia di bandiera, considerando una "valutazione corretta" quella del Cda. Otto le settimane per negoziare l'integrazione tra le due compagnie. Soddisfatto Spinetta (AirFrance). Di "opportunità sprecata" parla Toto (AirOne). E il governatore lombardo Formigoni guida la rivolta del Nord che puntava sulla Malpensa: "Decisione vergognosa". In Borsa il titolo Alitalia ha guadagnato l'8%. Ieri l'ultimo Consiglio dei ministri dell'anno ha anche varato il cosiddetto decreto "milleproroghe" che prevede, tra l'altro, l'estensione della rottamazione auto al 2008 con incentivi anche per chi non acquista un'altra vettura. Un altro decreto prevede bonus sull'elettricità per le famiglie disagiate: 5 milioni i nuclei potenzialmente beneficiari.2 e 3.

 

L'Unione 'isola' Dini Veltroni: riforme solo con il governo Prodi (sezione: Alitalia 2)

( da "Provincia di Cremona, La" del 29-12-2007)

Edizione di Sabato 29 dicembre 2007 Benvenuto P.Review srl L'Unione 'isola' Dini Veltroni: riforme solo con il governo Prodi ROMA ? Walter Veltroni esce allo scoperto e blinda Romano Prodi: per fare le riforme, dice il leader del Partito democratico, non c'è nessuna alternativa a questo governo. Nello stesso tempo, sebbene Lamberto Dini si faccia sempre più minaccioso e lanci un vero e proprio ultimatum al premier, l'Unione fa quadrato e isola il 'senatore ribelle'. Per il Professore, e per un esecutivo dato ogni giorno in bilico, sembra dunque una giornata positiva, in vista della complicata verifica di gennaio. L'ultimo Consiglio dei ministri del 2007 produce una prima, pesante mossa sul caso Alitalia (accettando la trattativa con Air France), vara il nuovo decreto sicurezza e licenzia il 'milleproroghe' con il via libera alla rottamazione delle auto. Prodi ha ripetuto giovedì che lui esce di scena solo con un voto di sfiducia e dunque va avanti per la sua strada. Di fronte ha la verifica: il vertice del 10 gennaio (anche se non è escluso che possa essere rimandato o sostituito da incontri bilaterali del premier con i partiti della maggioranza) e la sentenza della Consulta sul referendum elettorale, attesa tra il 16 e il 18 del mese. Se il tema delle riforme è quello che ha agitato di più la maggioranza negli ultimi mesi, con il Professore costretto a fare i conti con il fantasma di una crisi e l'ipotesi di un governo tecnico o istituzionale, il segretario Pd si schiera con Palazzo Chigi e dice che non appoggerà quel tipo di soluzione.

 

Scelta dolorosa ma le sfide non ci fanno paura (sezione: Alitalia 2)

( da "Bresciaoggi(Abbonati)" del 29-12-2007)

RENZO CAPRA "Scelta dolorosa ma le sfide non ci fanno paura" Quarantatrè anni fa Renzo Capra arrivò a Brescia alla guida di una Giardinetta targata Caltanissetta. Aveva lasciato la corrazzata Eni, il petrolchimico di Gela, per venire a installare la centrale di Salionze per conto dell'Asm. I "Servizi" allora avevano sede nella vecchia palazzina di piazzale Cremona, e tutte le sere un anziano contabile, in bicicletta, portava in banca i soldi versati dai bresciani per pagare le bollette. Asm era una piccola municipalizzata di provincia, che "valeva" un dodicesimo rispetto ad Aem. Oggi il presidente Capra è un guru dell'energia a livello nazionale, che potrebbe diventare presidente dell'Authority. L'Asm è un'azienda quotata in Borsa e ha trattato con Aem da pari a pari una fusione da cui nascerà il terzo gruppo energetico nazionale. Perchè questo accada però è stato necessario mandare in soffitta un marchio (e una storia aziendale) che nel 2008 avrebbe compiuto cento anni. Presidente, in un momento come questo prevale la malinconia, o l'ebbrezza per le nuove sfide? Certamente la malinconia, anche perchè ci vorrà qualche mese per vedere il "nuovo". Il sistema duale è particolarmente lungo e laborioso per le nomine. Bisognerà attendere le designazioni dei sindaci per il consiglio di sorveglianza, poi andrà convocata un'assemblea per ratificare queste indicazioni. Nel frattempo ci sarà un interregno in cui governerà la vecchia Aem. Il consiglio di sorveglianza dovrebbe insediarsi intorno al 7-8 febbraio, poi ci vorrà un paio di sedute per arrivare a nominare il consiglio di gestione. Solo a metà febbraio i nuovi organismi saranno insomma insediati nel pieno delle loro funzioni. Nell'incontro con i dipendenti lei stesso ha fatto riferimento al tormento che ha comportato la decisione di fondersi con Aem. Cosa l'ha fatta propendere, alla fine, per il sì? È stata la constatazione che la nostra crescita, pur importante, stava rallentando. Nel 2002, al momento di entrare in Borsa, avevo dichiarato che tempo quattro anni avremmo dovuto raggiungere i 5miliardi di fatturato per essere tranquilli. Invece mi sono accorto che i tempi per raggiungere quell'obiettivo si stavano dilatando, e i 5 miliardi non erano più sufficienti per metterci al riparo. Prendete il caso di San Paolo e Cab: quando si sono fusi, non pensavano certo che si sarebbero dovuti fondere poi con Bergamo. Un problema di opportunità? Intendiamoci: avremmo potuto andare avanti ancora diversi anni, io avrei potuto farmi un altro triennio tranquillamente. Ma calando la forza propulsiva sarebbe calato anche l'appeal. Sono intuizioni, sono ragionamenti che si fanno. Certo, la controprova non c'è. Ma se Alitalia fosse stata venduta due anni fa, sarebbe stata venduta molto meglio. È il ragionamento che faccio alla vicina Cogeme, ma lei non faccia il nome: "Non aspettate fino a svenderla" ripeto. Pensi alla drogheria che c'era una volta all'angolo fra corso Magenta e via Mazzini. Per venderla al meglio, i proprietari avrebbero dovuto venderla prima che di fronte aprisse, insieme a Coin, il primo supermercato cittadino. Se hanno aspettato troppo, hanno venduto il negozio a rottame, senza ripagare neanche l'avviamento. Per noi è valso questo semplicissimo ragionamento. Quando ha maturato la convinzione? Nella primavera-estate del 2006, dopo che era fallita la fusione con un'altra grande municipalizzata del Nord. Questo era il momento per noi in cui potevamo trattare in una situazione di forza. Non dimentichiamo che avevamo anche accarezzato, a un certo punto, la speranza di acquistare il controllo assoluto di Endesa Italia. Le banche erano pronte a sostenerci. Fosse andata in porto quell'operazione, non ci saremmo fusi con Aem. Invece l'accordo a tre fra i governi di Italia, Spagna e Germania è andato in un'altra direzione, ha assegnato la maggioranza di Endesa Italia ai tedeschi di Eon. Perchè non fondersi con società piccole, come è stato fatto con Bas? Asm e Aem insieme fanno il 75% delle aziende municipalizzate della Lombardia. Ma il restante 25% è fatto da 100 aziende, e alcune sono già in affanno. Lei è ottimista sul matrimonio con Milano? Devo esserlo. Le due realtà sono molto diverse... Aem ha un'organizzazione molto più gerarchica, più complessa. I miei sono abituati a essere più liberi. In Aem si dice ci sia molta più ingerenza politica... Io sto a quello che si vede. Loro sono molto concentrati sulla città di Milano, hanno l'elettricità e il gas ma non l'acqua, i rifiuti e il teleriscaldamento che noi abbiamo, e ci hanno legato al territorio. Se noi avessimo trattato solo con il Comune di Brescia saremmo stati molto più naturalmente alla mercè dei politici locali. Invece è dal 1970 che abbiamo superato i confini municipali e oggi trattiamo con 200 comuni di diversa colorazione politica. È ovvio che siamo naturalmente fuori da ingerenze. Chi ha vinto nella partita degli equilibri interni, nei rapporti di forza aziendali in a2a? I due direttori sono alla pari. Il nostro Rossetti ha un po' di dipendenti in più rispetto a Ravanelli, che è milanese. Nell'organizzazione dei vertici aziendali i bresciani sono molto forti nell'area tecnico-industriale, i milanesi nell'area finanziaria. A Rossetti fanno capo produzione, distribuzione elettrica, nettezza urbana e acqua. A Ravanelli fanno capo l'area aministrativa, contabile, finanziaria e commerciale. Ma l'equilibrio fra le due anime va visto soprattuto nei rapporti fra consiglio di sorveglianza e consiglio di gestione. Insomma fra lei e Zuccoli... Il modus vivendi dovrebbe essere quello che c'è fra Bazoli e Salsa. Si vedrà se io sono capace di fare il sorvegliante. Ho molti poteri in un posto che non è di gestione diretta ma di controllo, e però può fare la strategia. Individuando mancanze di strategia e di efficienza può esigerle. Come sarà il governo duale di a2a? Per ora è difficile dirlo. In Italia il dualistico non c'è stato fino a pochi anni fa, e le principali esperienze sono in ambito finanziario, da Intesa San Paolo a Mediobanca e Ubi Banca. Nel settore industriale c'è solo l'esperienza di Microelectronics. Lei delineando l'"anima" di Asm ha insistito sullo spirito di innovazione: dal metano al teleriscaldamento, dai trasporti alla termovalorizzazione dei rifiuti. Dovrete insomma ancora una volta fare da apripista. Ma quali sono i "numi tutelari", gli uomini simbolo di questa tradizione? Indicherei il nome di Giarratana, presidente dal '27 al '42, del direttore Rossi, del presidente Dordoni, di Boni. Perchè l'Asm è diventata l'Asm mentre municipalizzate di città più importanti sono rimaste al palo? La differenza è che noi siamo usciti dai confini cittadini. Ci siamo usciti con le centrali di Cassano e Salionze, grazie alle intuizioni di Boni, e ci siamo usciti portando servizi nei comuni della provincia, quando l'azienda era guidata dal binomio Trebeschi-Silveri. La svolta è stata tutta lì.

 

O SI VENDE O SI MUORE (sezione: Alitalia 2)

( da "Stampa, La" del 29-12-2007)

Carlo Bastasin O SI VENDE O SI MUORE E'una clessidra sconvolgente quella che scandisce i tempi di Alitalia. Ogni giorno che passa, come è noto, comporta due milioni di euro di perdita in più per i contribuenti italiani. Ma otto settimane da investire in una trattativa per la cessione ad Air France, come annunciato ieri dal ministro Padoa-Schioppa, sono probabilmente i soldi meglio sprecati da molto tempo. L'epoca della fallimentare compagnia di bandiera è finita, la clessidra sta svuotandosi e nessuno la girerà di nuovo. O almeno si spera. Anche se i consiglieri tecnici sono stati unanimi nel favorire l'opzione francese su quella di AirOne, in queste otto settimane il governo dovrà far valere nel negoziato le perplessità di chi vede finire in secondo rango il traffico intercontinentale della Malpensa. L'ipotesi che, con il disimpegno di Alitalia dallo scalo prealpino, l'aeroporto italiano per il business diventi Roma e quello per il turismo si sposti a Milano, offre un tocco di comicità alla tragedia di Alitalia. I dettagli del piano Air France purtroppo non sono pubblici e le controproposte di AirOne, apparentemente ambiziose, serviranno ancora al governo per porre condizioni affinché gli interessi francesi non prevalgano su quelli dei consumatori italiani. Alle critiche dei giorni scorsi, Air France ha già mostrato di voler rispondere. La fusione con l'olandese Klm ha funzionato bene, Amsterdam ha trovato una sua vocazione e il gruppo si è rafforzato. Non c'è ragione perché un governo cui fa capo un mercato più importante di quello olandese non possa farne valere i diritti. Dovrà però dimostrarlo. Ma in queste stesse otto settimane la società francese svolgerà un'approfondita due diligence, guarderà cioè dentro gli armadi di una società che ha vegetato per un decennio in un torbido stato terminale e infine incontrerà sindacati e parti interessate, notoriamente abituati a trattare con arroganza con manager collusi e azionisti compiacenti. Nel corso dei giorni passati, inoltre, la dialettica paesana tra Nord e Sud è servita almeno a far emergere pubblicamente sia le inefficienze di Malpensa sia quelle di Fiumicino. Moratti ha ricordato la catastrofe dei bagagli di quest'estate a Roma, ma le inefficienze di Malpensa sono emerse con le cifre sulla scarsa domanda dei viaggiatori italiani ormai adattatisi a scegliere linee aeree straniere e aeroporti minori e periferici. Il cielo non voglia dunque che alla fine delle otto settimane anche Air France come Lufthansa concluda che l'operazione è troppo rischiosa. Com'era prevedibile, sulla disputa degli aeroporti è calata la nebbia demagogica degli interessi di parte. Un deputato di Forza Italia invoca i magistrati contro Padoa-Schioppa, mentre un presidio di An a Malpensa definisce la cessione addirittura "affrettata". Alemanno denuncia la ferita agli interessi nazionali. La Lega intravede a pochi chilometri da Gemonio la madre di tutte le battaglie in nome dei sacrifici del Nord per le inefficienze romane. Tutto ciò è retorica sorpassata dalla realtà. Ben altri sarebbero i motivi di critica al governo e a chi gestisce l'industria aeroportuale italiana, a cominciare dall'inefficienza della regolazione del settore: l'autorizzazione degli scali è feudale e incomprensibile, la loro gestione è quasi sempre opaca, il sistema tariffario è misterioso e un'Authority indipendente deve ancora essere messa in grado di sanzionare gli sprechi di denari delle amministrazioni centrali e locali. Infine, in ritardo con lo stato moribondo di Alitalia sono anche le proteste dei sindacati, riprese anche ieri dalla sinistra radicale. Interessi politici e sindacali, scarsa cultura dei controlli e poco rispetto del mercato hanno portato Alitalia al fallimento, e non è certo la retorica di questa politica che ne migliorerà la situazione. In un certo senso la bandiera va ammainata per salvare la compagnia, perché c'è una cosa sola peggiore di dover vendere Alitalia. Non riuscire a venderla.CONTINUA A PAGINA 35.

 

Alitalia, via libera del governo (sezione: Alitalia 2)

( da "Stampa, La" del 29-12-2007)

Il ministro: "Conclusione in otto settimane, cederemo l'intera quota o una parte". Balzo del titolo in Borsa Alitalia, via libera del governo Padoa-Schioppa: trattativa esclusiva con Air France. Formigoni: vergogna Disco verde del governo per Alitalia. Il ministro dell'Economia Padoa-Schioppa ha annunciato una "trattativa in esclusiva" con Air France, che si concluderà in otto settimane. Il Tesoro potrà vendere l'intera quota o solo una parte. Dura la reazione del presidente della Lombardia, Formigoni: "Sceneggiata vergognosa". Balzo del titolo in Borsa.ALLE PAG. 2 E 3.

 

Luigi Grassia (sezione: Alitalia 2)

( da "Stampa, La" del 29-12-2007)

Il punto Luigi Grassia bene le banche e l'industria in calo finmeccanica E' stata una chiusura positiva quella di ieri a Piazza Affari: nell'ultima seduta di un anno difficile l'indice Mibtel ha fatto +0,58% a 29.402 punti, l'S&P/Mib +0,55% a 38.554 e l'All Stars +0,81% a quota 14.369. Gran decollo di Alitalia che ha fatto +8,26% a 0,80 euro. Accelera Fiat (+2,45% a 17,69) anche grazie alla proroga al 2008 degli incentivi per la rottamazione delle auto; bene pure Ifil (+1,14% a 6,45 euro) e Ifi (+3,19% a 23,30 euro). Buone notizie, sia pure senza exploit, dai bancari dove si segnalano Banco Popolare (+1,51% a 15,16 euro) e Bpm (+1,26% a 9,32 euro). Avanzano Mediobanca (+0,86% a 14,12 euro), Intesa Sanpaolo (+0,65% a 5,41 euro) e Unicredit (+0,60% a 5,67 euro). Nel comparto dell'energia chiudono senza infamia né lode Eni (+0,20% a 25,05 euro) e Enel (+0,43% a 8,13 euro). In evidenza la milanese Aem (+3,12% a 3,13 euro) che dall'anno prossimo cambierà denominazione in A2A, a seguito della fusione con la bresciana Asm (+2,55% a 4,99), che ieri si è congedata dalla Borsa. Chiusura d'anno al rialzo per Saipem (+2,20% a 27,41 euro) e Acotel (+1,29% a 83,25 euro), migliori titoli 2007, rispettivamente, dello S&P/Mib e di tutto il listino. Bene gli editoriali Mondadori (+1,72% a 5,62 euro) e L'Espresso (+1,36% a 3,05 euro) e i cementieri Buzzi Unicem (+1,56% a 18,93 euro) e Italcementi (+1,46% a 14,63 euro) con il costruttore Impregilo (+1,74% a 4,62 euro) e Pirelli (+1,83% a 0,75 euro). Benino Telecom Italia (+0,24% a 2,12 euro). Fra i pochi segni meno Finmeccanica (-1,21% a 21,97 euro), Mediolanum (-0,78% a 5,48 euro) e Generali (-0,03% a 31 euro tondi).

 

Cv Alital 1096,934<TD class (sezione: Alitalia 2)

( da "Stampa, La" del 29-12-2007)

Cv Alital 10 96,934 96,287 cv Azimut 09 138,522 137,203 cv B Ifis 09 101,566 101,579 cv Bco Popol 10 100,581 100,625 cv Beni Sta 11 91,960 91,945 cv BIM 15 100,154 100,298 cv Carige 13 155,010 150,010 cv Mi-Aem 09 143,148 141,249 cv SIAS 17 103,623 104,235 cv Snia 10 107,207 107,207 cv Vitt Ass 280,000 280,000 Telecom IT CV 10 117,765 118,307.

 

Prodi non teme l'ultimatum di Dini (sezione: Alitalia 2)

( da "Gazzetta del Sud" del 29-12-2007)

L'accelerazione del consiglio dei ministri spinge l'Unione a fare quadrato e isolare il "senatore ribelle". Parola d'ordine: se cade il governo si va subito al voto Prodi non teme l'ultimatum di Dini Veltroni esce allo scoperto: per fare le riforme non c'è alcuna alternativa a questo governo Fabrizio Nicotra ROMA Walter Veltroni esce allo scoperto e blinda Romano Prodi: per fare le riforme, dice il leader del Partito democratico, non c'è nessuna alternativa a questo governo. Nello stesso tempo, sebbene Lamberto Dini si faccia sempre più minaccioso e lanci un vero e proprio ultimatum al premier, l'Unione fa quadrato e isola il "senatore ribelle". Per il Professore, e per un esecutivo dato ogni giorno in bilico, sembra dunque una giornata positiva, in vista della complicata verifica di gennaio. L'ultimo Consiglio dei ministri del 2007 produce una prima, pesante mossa sul caso Alitalia (accettando la trattativa con Air France), vara il nuovo decreto sicurezza e licenzia il "milleproroghe" con il via libera alla rottamazione delle auto. Provvedimenti che passeranno all'esame del Parlamento a gennaio. Prodi ha ripetuto avant'ieri che lui esce di scena solo con un voto di sfiducia e dunque va avanti per la sua strada. Di fronte ha la verifica: il vertice del 10 gennaio (anche se non è escluso che possa essere rimandato o sostituito da incontri bilaterali del premier con i partiti della maggioranza) e la sentenza della Consulta sul referendum elettorale, attesa tra il 16 e il 18 del mese. Se il tema delle riforme è quello che ha agitato di più la maggioranza negli ultimi mesi, con il Professore costretto a fare i conti con il fantasma di una crisi e l'ipotesi di un governo tecnico o istituzionale, il segretario Pd si schiera con Palazzo Chigi e dice che non appoggerà quel tipo di soluzione. Veltroni (da molti nell'Unione accusato di volersi accordare con Silvio Berlusconi sulla legge elettorale, facendo fuori i "piccoli") rompe gli indugi: "Il Pd è perchè il governo arrivi alla fine della legislatura. La permanenza del governo Prodi è la condizione migliore per affrontare la necessità di dare al Paese la riforma elettorale, quella delle istituzioni e dei regolamenti parlamentari. Per il Pd non esistono alternative a questo obiettivo". Insomma, il sindaco di Roma assicura lealtà piena. E allora la minaccia di Dini, in vista della verifica, si fa più debole. "Presenteremo un programma alternativo avverte l'ex ministro degli Esteri che dovrebbe essere accettato nella sua interezza. Se così non fosse il nostro voto sarebbe contrario". Tuttavia uno dei diniani, Natale D'Amico, sembra meno categorico: per il senatore liberaldemocratico, Prodi è la persona più indicata per fare le riforme, e quindi il problema non è il premier quanto piuttosto il programma. Insomma, la verifica è necessaria, ma non per abbattere il governo. L'Unione isola di fatto Dini. Tacciono Bordon e Manzione, gli altri due senatori che minacciavano Palazzo Chigi, reagiscono gli alleati. Per Antonio Di Pietro, Dini è solo "un personaggio in cerca d'autore"; mentre Mauro Fabris, dell'Udeur, lo avverte: "Non s'illuda, non ci sarà un governo Marini e lui non farà il presidente del Senato". E dal Pd al Pdci al Verde Alfonso Pecoraro Scanio, nel centrosinistra la parola d'ordine è una sola: se cade Prodi si va subito al voto anticipato. Detto che il portavoce di Palazzo Chigi, Silvio Sircana, smentisce le indiscrezioni di stampa che vogliono il premier pronto a ricandidarsi in caso di elezioni anticipate, Prodi sembra poter affrontare la verifica di gennaio con qualche carta in più. La sinistra radicale ha infatti apprezzato le priorità indicate dal Professore per il 2008 (meno tasse per i lavoratori con redditi bassi e recupero del potere d'acquisto dei salari). E il presidente della Camera Fausto Bertinotti fa professione di fiducia: "Il governo ha una chance, quella di andare a un adeguamento programmatico in grado di affrontare i grandi problemi del Paese, a partire dalla questione salariale". "Dini ha detto che presenterà delle proposte. Questo vuol dire che avanzerà proposte accettabili, perchè, se non fosse così, tradirebbe il mandato con gli elettori. E non penso proprio che voglia tradirlo. In questa fase il programma del governo è lo stesso che ho firmato io e hanno sottoscritto Bertinotti, Veltroni e Dini". Lo ha detto il ministro dell'Ambiente, Alfonso Pecoraro Scanio, che conversando con i giornalisti alla Camera aggiunge: "Ci possono essere delle richieste per migliorare il programma. Se Dini avanzerà proposte accettabili, credo che il presidente del Consiglio le accetti. Altrimenti ha concluso si va al voto, non c'è altra via". (sabato 29 dicembre 2007).

 

Alitalia, ok del governo ad Air France (sezione: Alitalia 2)

( da "Gazzetta del Sud" del 29-12-2007)

Via libera del Consiglio dei ministri alla trattativa in esclusiva tra la nostra compagnia di bandiera e quella d'oltralpe. Soddisfatto l'ad Jean Cyril Spinetta Alitalia, ok del governo ad Air France Le trattative dureranno 8 settimane. Il titolo chiude in Borsa con un maxi-rialzo dell'8,26% Stefania De Francesco ROMA Il governo dice sì alla trattativa in esclusiva fra Alitalia e Air France-Klm. E in Piazza Affari il titolo chiude con un maxi-rialzo dell'8,26% a 0,8 euro. Con una mossa inattesa, anticipando la scadenza indicata entro metà gennaio, il consiglio dei ministri ha dato semaforo verde alle negoziazioni, che dureranno otto settimane, per una proposta vincolante di integrazione fra i due gruppi. A giocare in favore dell'accelerazione delle trattative avrebbero giocato più fattori: da un titolo azionario troppo altalenante al rischio che l'iniziale scadenza di metà gennaio avrebbe potuto logorare ulteriormente sia la compagnia che la scena politica che le ruota intorno. Senza dimenticare, secondo alcune indiscrezioni, il fatto che il premier Prodi avrebbe avuto le necessarie assicurazioni e garanzie dal presidente francese Sarkozy per la pari dignità della compagnia italiana nella futura fusione. Soddisfatto il numero uno di Air France-Klm, Jean Cyril Spinetta che si augura di arrivare "rapidamente a un accordo solido che apra la via a una crescita profittevole di Alitalia". Ad annunciare il via libera del governo è stato il ministro dell'Economia, Tommaso Padoa-Schioppa, che ha espresso il proprio "orientamento favorevole" alla trattativa, "la soluzione più appropriata per la salvezza" dell'Alitalia. Padoa-Schioppa ha quindi giudicato "corretta la valutazione del cda", osservando che "è motivo di fiducia la prospettiva di integrazione con il primo gruppo mondiale" nel trasporto aereo. Peraltro, ha rilevato, Air France "ha ampia esperienza in integrazioni avendolo fatto con Klm e ha rilanciato l'aeroporto di Amsterdam". Quello di ieri "è un passo di grandissima importanza anche se non è l'ultimo" ha rilevato il ministro, auspicando che "la fase finale della trattativa non riservi sorprese negative". Sarà durante la negoziazione che il Tesoro deciderà se cedere tutta o parte della propria quota del 49,9%, comunque, "nel nuovo gruppo sarebbe titolare di azioni" visto che Air France-Klm ha proposto una offerta pubblica di scambio ha ricordato il titolare di via XX Settembre. Come per tutte le altre privatizzazioni, l'atto formale di vendita sarà fatto dall'azionista anche se, visto che oggi il cdm non ha deliberato ma solo esaminato il dossier, ci potrebbe essere un ulteriore passaggio in consiglio "visto che si tratta di una vendita importante". A sostegno della scelta, il ministro ha sottolineato la consapevolezza "dei molteplici problemi dell'Alitalia" che "non ha un monopolio, da anni ha bilanci in perdita e non può essere trattata come altre società quotate". Il governo, ha aggiunto, "ha la massima attenzione per il trasporto aereo e il futuro di Malpensa" ed "è fiducioso che il processo iniziato un anno fa". I "paletti", fra cui la garanzia di italianità, che avevano limitato la gara non hanno più peso nella nuova procedura, anche se continuano ad essere presenti nella mente del Governo. Immediata la levata di scudi da mondo politico e sindacale, mentre il vicepremier Francesco Rutelli parla di "scelta formalmente ineccepibile" e fa sapere di avere rivolto all'azionista Tesoro "5 questioni di merito che restano irrisolte o da chiarire nella trattativa con Air France". (sabato 29 dicembre 2007).

 

Sinigaglia annuncia: vendo e me ne vado (sezione: Alitalia 2)

( da "Mattino di Padova, Il" del 29-12-2007)

Di Alessandra Carini Sinigaglia annuncia: "Vendo e me ne vado" Un fondo finanziario interessato alla trattativa Ieri Gava ha incontrato i potenziali acquirenti Tra le ipotesi, che il patron mantenga una partecipazione nella compagnia che gli consentirebbe di riacquistarla una volta rimessa in sesto VENEZIA. Paolo Sinigaglia passa la mano e dice che vende Alpieagles: "Me ne vado, perché questa è la volontà generale" dice. E non accetta la soluzione dell'affitto dell'azienda, proposta da My Air. Ma il fondo finanziario che si è detto disposto ad andare avanti nelle trattative per l'acquisto, cominciando a controllare i conti, potrebbe anche lasciare una partecipazione di minoranza al patron di oggi dell'Alpieagles per consentirgli di venderla o magari di riacquistarla in un secondo momento una volta salvata la compagnia. Ma sono per ora tutte ipotesi. Finché non sarà completata la "due diligence" della situazione di Alpieagles nulla di certo c'è ancora sul futuro della compagnia. L'unica tagliola, che è venuta meno ieri, è quella del tempo dato che la sospensione della revoca della licenza consente alla compagnia di poter tornare a riemettere i biglietti oltre il primo gennaio, anche se la situazione è ormai molto compromessa. Ma questo lasso di tempo permette di dare una svolta ad una soluzione di qualche tipo, cioè a quella che appare oggi come l'unica possibile ovvero la vendita della compagnia. Ieri in Regione l'assessore Fabio Gava ha incontrato i rappresentanti della finora tenuta riservatissima istituzione finanziaria che si è detta disposta ad andare avanti nel possibile acquisto della compagnia. Per non compromettere una vicenda già ingarbugliata si è deciso di procedere andando avanti nell'analisi dei conti e nella redazione, alla fine, di un memorandum di impegno per l'eventuale acquisto della compagnia. La riunione ufficiale di tutti gli interessati a questa vicenda, dalla Save all'Enac, è perciò slittata. "L'incontro è stato positivo - dice Gava - perché l'investitore si è detto disponibile ad andare avanti nell'acquisto di una quota di maggioranza della compagnia, sempre dopo avere visto i conti, e nell'assumersi il ruolo di gestire con un proprio management della fase del risanamento e del rilancio". Finora, questa, è l'unica ipotesi che si conosca, anche se Sinigaglia afferma che molti hanno bussato alla sua porta per avere Alpieagles e gli stessi avvocati sostengono che alcune proposte sono arrivate sui loro tavoli ma hanno bisogno di essere esaminate. Fra le tante voci che girano in un settore aereo in turbolenza come quello italiano c'è anche quella di una cordata romana o della stessa Meridiana. Tutto è condizionato dalla due diligence, cioè dall'accertamento del reale stato economico e finanziario della compagnia, cosa finora avvolta dal mistero. A stare ai fatti, e agli aerei messi a terra dalle richieste avanzate dai singoli aeroporti, la situazione certo non è rosea. Bari e Brindisi, aeroporti del sud, principali scali di destinazione di Alpieagles vantano circa due milioni di crediti (e hanno fermato gli aerei della compagnia), il Marco Polo ne vanta 4 - anche se Sinigaglia contesta fermamente la cifra - poi ci sono la Gesac di Napoli e l'Alitalia verso cui Sinigaglia era però riuscito ad ottenere il pignoramento di 3 milioni di crediti. Non si capisce più quanto di questo accumulo finanziario dipenda dalla situazione difficile di questi ultimi mesi e quanto sia invece retaggio di una gestione passata. E' certo però che per salvare la compagnia ci vorrà una cifra consistente, tra i 30 e i 40 milioni di euro, e anche un accordo con i debitori per la rinuncia ai loro crediti prima che scatti la tagliola del fallimento.

 

E il tar boccia l'enac: sospeso lo stop della licenza (sezione: Alitalia 2)

( da "Mattino di Padova, Il" del 29-12-2007)

Fissata al 17 gennaio l'udienza per la discussione di merito, fino ad allora la compagnia veneta continua a volare E il Tar boccia l'Enac: sospeso lo stop della licenza VENEZIA. Boccata d'aria per Alpieagles che, a un passo dal crack, torna a sperare. A tre giorni dallo stop alla licenza di volo fissato dall'Enac, la compagnia di Paolo Sinigaglia la spunta davanti al Tar del Lazio: il Tribunale amministrativo ha accolto infatti il ricorso del vettore veneto per la sospensione del provvedimento con cui Enac negava la proroga della licenza, fermandola, appunto, al 31 dicembre. Il Tar - ha spiegato l'avvocato Paolo Pettinelli, che ha firmato il ricorso - ha ritenuto fondata l'istanza di Alpieagles e ha fissato al 17 gennaio 2008 l'udienza per la discussione di merito del provvedimento. Nessun commento dal presidente dell'Ente Vitto Riggio anche se - precisa tuttavia l'Enac - si tratta di una sentenza accolta in via cautelativa. Sospiro di sollievo invece da parte dei sindacati: "In una fase così delicata la sospensione può rilanciare la vendita" conferma Umberto Tronchin della Cgil "E' evidente che l'Enac ha esagerato, sposando posizioni di parte". Soddisfatto anche Giancarlo Galan: "A questo punto ho buoni motivi per dire che avevamo ragione nel dubitare dell'atteggiamento assunto dall'Enac. Di qui l'evidente opportunità di poter garantire finalmente uno sbocco positivo alla crisi". Determinato ad andare fino in fondo invece il consigliere regionale di An Raffaele Zanon che alla ripresa dei lavori chiederà l'istituzione di una commissione d'inchiesta "Che appuri se siano avvenute discriminazioni economico-finanziarie, attivate dai gestori aeroportuali". Secondo Zanon la commissione consiliare dovrebbe fare luce sulle "commistioni pubblico-privato". "Mi sembra che per l'Ente nazionale per l'aviazione civile esistano due pesi e due misure se il caso Alpieagles viene rapportato alla disastrosa situazione in cui versa Alitalia" sostiene. Intanto ieri un Fokker 100 della compagnia veneta è stato bloccato allo scalo di Palese dalla società Aeroporti di Puglia tra i creditori di Alpieagles. Quattro le aziende che hanno chiesto finora il fallimento della compagnia: la Save, la Gesac di Napoli, l'Alitalia e Il Sole-24 Ore. Se ne riparla il 12 febbraio, alla prima udienza. (s.zan.).

 

Caso alitalia, il pd reclama un network aereo del nord (sezione: Alitalia 2)

( da "Mattino di Padova, Il" del 29-12-2007)

Economia Caso Alitalia, il Pd reclama un network aereo del Nord Chiesta la creazione di una rete aeroportuale tra Lombardia, Veneto, Piemonte e Friuli MILANO. Un piano di investimenti per il network aereo di Lombardia, Veneto, Piemonte e Friuli. E' la sintesi di un documento firmato dai segretari regionali del Pd Maurizio Martina (Lombardia) Paolo Giaretta (Veneto), Gianfranco Morgando (Piemonte) e Bruno Zvech (Friuli-Venezia Giulia). "In questi anni - sostengono - l'accessibilità aerea è diventata uno dei fattori essenziali per lo sviluppo e la competitività delle economie territoriali. L'aeroporto di Malpensa costituisce un patrimonio competitivo utile all'intero sistema economico del Nord. Un patrimonio importante ma di certo non ancora pienamente sfruttato. Parlare del futuro di Malpensa significa affrontare un nodo rilevante per lo sviluppo di un bacino di riferimento decisivo per il paese. Noi sosteniamo che il destino di Malpensa, così come quello degli altri scali principali, non può essere legato in modo subalterno a quello che è rimasto della compagnia di bandiera. Per questo, quale che sia la scelta sul futuro di Alitalia, ciò che ci interessa è la definizione di una forte strategia in grado di collocare Malpensa e gli altri scali, dentro un solido progetto di sistema aeroportuale per l'intero Nord. Riteniamo che il potenziamento di Malpensa passi da un investimento serio sulla sua naturale vocazione di piattaforma di "commercio e incontro" con le nuove aree dello sviluppo mondiale come la Cina, la Russia e l'India. Sappiamo che per questo sono indispensabili alcune scelte fra cui la rapida accessibilità degli slot lasciati eventualmente liberi dalle compagnie aeree". "Per essere forti e competitivi è necessaria un'idea di sviluppo di sistema dei nostri aeroporti in grado di esplicitare sinergie e nuove vocazioni specifiche delle diverse realtà presenti lungo quell'asse di riferimento che da Torino e Milano si estende verso Est toccando realtà come Bergamo-Orio al Serio, Brescia-Montichiari, Verona, Venezia e Trieste. A nostro avviso sarebbe di estrema utilità la rapida attivazione di un tavolo in grado di coinvolgere, accanto al governo, le Regioni, gli enti locali competenti e le società aeroportuali coinvolte. Proprio al governo, chiediamo un impegno esplicito affinchè quest'idea di sviluppo si concretizzi con investimenti mirati e capacità di coordinamento strategico".

 

Cassa depositi e prestiti, allarme degli enti locali sulla riforma (sezione: Alitalia 2)

( da "Gazzetta del Sud" del 29-12-2007)

Sarà di nuovo finanziatrice di Comuni ed ex municipalizzate Cassa depositi e prestiti, allarme degli enti locali sulla riforma Teresa Munari Roma Sulla Cassa depositi e prestiti (Cdp), Regioni ed enti locali lanciano un sos al ministro del tesoro Tommaso Padoa-Schioppa per sollecitare un confronto sul progetto di riforma che sta interessando la Cassa. È' infatti già in fase avanzata il progetto che farebbe tornare la Cdp alla sua vocazione originale, quella di ente finanziatore di Comuni ed ex municipalizzate. Su incarico del Tesoro che controlla la Cassa al 70%, se ne sta occupando in qualità di advisor, la Barn & Company , la stessa società di consulenza internazionale che sta accompagnando il processo di privatizzazione dell'Alitalia. Dimenticati i depositi del risparmio postale, la nuova stagione della Cassa depositi e prestiti inizierebbe da uno spin-off per far transitare la gestione separata, attualmente preposta al finanziamento degli enti locali, in un vero e proprio istituto di credito. Anche se tutto dovrebbe essere pronto entro gennaio, non sempre le ipotesi che circolano trovano conferma, come quella che immagina la nuova banca un unicum fra gestione separata e gli asset della gestione ordinaria, comprese quindi le partecipazioni azionarie. Ma l'Anci ha già sbarrato il passo a questa soluzione, annunciando un suo documento su questo tema per il 24 gennaio prossimo. Il segretario generale dell'Anci, Angelo Rughetti spera infatti che la riforma comporti un salto di qualità e per questo - spiega - i due ambiti andrebbero tenuti distinti consentendo ai comuni di ottenere congrue agevolazioni per non cadere nelle trappole degli istituti privati che, molto più presenti sul territorio di quanto non lo sia la Cassa, spesso offrono condizioni di finanziamento più vantaggiose, ma troppo spesso ricche di insidie. Insomma Regioni ed Autonomie auspicano di poter avere "un ruolo da interlocutori qualificati" nella fase di elaborazione della riforma della Cassa Depositi e Prestiti, che dovrebbe rilanciare gli investimenti degli Enti Locali, in forte calo per rispettare i vincoli imposti dal patto di stabilità: esigenza che per esempio in Calabria è soddisfatta spesso con la contrazione delle spese, piuttosto che con il ricorso alla leva fiscale. Con questo intento quindi i Presidenti della Conferenza delle Regioni, di Anci ed Upi - rispettivamente Vasco Errani, Leonardo Domenici e Fabio Melilli, hanno scritto una lettera al Ministro dell'Economia Tommaso Padoa-Schioppa per chiedere di "poter discutere e approfondire insieme i contenuti della proposta di riforma, anche per verificare possibili sinergie che potremo realizzare fra gli enti, il Governo e la Cassa Depositi e Prestiti". Nel ricordare che "si discute da tempo di un progetto di riforma della Cassa che sia in grado di rilanciare il ruolo della stessa, sviluppandone nuove capacità di intervento", Errani, Domenici e Melilli si dicono "molto interessati a comprendere lo stato di attuazione di tale progetto e i suoi futuri sviluppi, visto che coinvolge direttamente le funzioni e le competenze" di cui sono titolari. Dai toni della lettera si evince chiaramente che la riforma deve procedere in un clima di "condivisione non formale" con quegli enti che sono a pieno titolo "gli attori principali delle politiche di sviluppo del Paese". (sabato 29 dicembre 2007).

 

Un 2007 a picco per piazza affari - andrea greco (sezione: Alitalia 2)

( da "Repubblica, La" del 29-12-2007)

Economia Un 2007 a picco per Piazza Affari Milano maglia nera in Europa: -8%. Ma salgono scambi e collocamenti La frenata dei bancari dopo tre anni affossa gli indici, i peggiori insieme a Tokio ANDREA GRECO MILANO - Le banche danno, le banche tolgono. Per un triennio Piazza Affari aveva messo il turbo, spinta dalla concentrazione di istituti quotati che l'avevano resa uno dei listini più promettenti in Occidente. Ma il 2007, complice la fine del risiko bancario e l'esplosione planetaria della crisi dei mutui subprime, è stato un anno di ribassi, più acuti che altrove proprio per il bancocentrismo del mercato domestico. Così il Mibtel ha ceduto il 7,8% da gennaio, l'S&P/Mib il 7%, il Midex delle società di media taglia il 13,8%. I ribassi più pesanti hanno colpito il comparto finanziario delle banche e assicurazioni, ma anche i telefonici, Alitalia e i tecnologici come Fastweb e Stm. Di conseguenza, il valore totale del listino è sceso a 731 miliardi da 779 di fine 2006, pari a un misero 47,8% del Pil nazionale. Ciò non toglie che l'esercizio chiuso sia stato positivo per la Borsa spa: è arrivata ? dopo una serie di mosse non sempre sinuose ? l'integrazione con London Stock Exchange che da gennaio la porrà ai vertici mondiali delle società mercato; ha eguagliato il record di matricole quotate (49, come nel 2000 quando la situazione appariva molto diversa e migliore) e ritoccato il primato di scambi sulle azioni, pari a 1.572 miliardi di euro (+39% sull'anno prima). Dato che il gestore del mercato trae profitto dai volumi e dalle quantità, più che dalle performance, dovrebbero esserci i presupposti per incrementare, quindi, anche i risultati del bilancio 2006, che chiuse con ricavi di 278 milioni e utile netto di 63 milioni, due voci in crescita di oltre il 20%. "Il 2007 è stato un anno di forte crescita degli scambi sui mercati e di numerose nuove imprese che si sono quotate trovando nella Borsa un alleato strategico ? ha detto Massimo Capuano, amministratore delegato ? i risultati confermano l'efficacia delle azioni poste in essere: il 2007 chiude con 344 società quotate (311 un anno fa), 32 nuovi collocamenti, il miglior dato dal 2000, e 30 riguardano imprese di piccole e medie dimensioni". Le 32 matricole hanno raccolto 4,4 miliardi, di cui però solo 1,4 affluiti nelle casse delle aziende per lo sviluppo. Altro denaro, 4 miliardi, è stato versato per 13 aumenti di capitale, mentre 5,6 miliardi sono tornati agli investitori tramite 22 Opa. Sulle nozze con Londra, che faranno integrare le piattaforme l'anno prossimo e garantiranno la leadership continentale con 3.432 miliardi di euro di capitalizzazione ? quasi un terzo di tutti i listini europei ? Capuano ha detto: "Per il sistema finanziario italiano si apre un periodo privilegiato di accelerazione della sua esposizione internazionale". Rimane, però, la discrasia tra la buona salute di Piazza Affari e l'annata malvagia di chi vi ha investito. "Il mercato italiano ha sofferto più di altri a causa della forte concentrazione nel settore bancario ? ha commentato il presidente Angelo Tantazzi ? è stato un anno alterno per i mercati finanziari, la capillare diffusione degli strumenti di trasferimento del rischio ha giocato un ruolo di volano. Gli impatti sui mercati azionari sono stati significativi, rendendo i prezzi particolarmente volatili". Poco importa che le banche italiane siano notoriamente prudenti, quindi meno esposte di altre alla crisi dei subprime. Il calo dei loro corsi si è sentito ugualmente, anche come effetto della fine del periodo di fusioni che aveva acceso la speculazione nel settore. Nelle tabelle in pagina si può leggere parte della mole di dati pubblicati ieri dalla Borsa Italiana. Altri dati riguardano gli scambi e le attività collaterali ai titoli azionari. Le azioni più scambiate sono, nell'ordine, Unicredit (236,24 miliardi di controvalore totale), Eni (195,73 miliardi), Fiat (178,55 miliardi), Intesa Sanpaolo (125,35 miliardi), Enel (95,58 miliardi). Tutti insieme, i titoli azionari hanno registrato 72 milioni di contratti (+27%) del valore di 1.572 miliardi di euro (+39%). La buona dinamica dei volumi ha interessato anche i fondi sintetici Etf, il comparto Idem dei derivati, il Sedex dei covered warrant e gli scambi serali, tutti artefici di nuovi record di contrattazione.

 

Bene aem-asm, stona finmeccanica (sezione: Alitalia 2)

( da "Repubblica, La" del 29-12-2007)

Economia Bene Aem-Asm, stona Finmeccanica MILANO - Piazza Affari chiude in rialzo l'ultima seduta dell'anno, mentre le altre borse europee sono più deboli. Scambi esigui, circa 2,5 miliardi di euro, e movimenti legati quasi solo alla sistemazione dei portafogli. L'indice S&P/Mib guadagna lo 0,55%, il Mibtel sale dello 0,58%. Tra i pochi temi, Fiat beneficia del rinnovo degli incentivi per la rottamazione auto e prende il 2,45%, Alitalia (+8,26%) è la migliore dopo il via libera del governo alla trattativa con Air France. Positivi gli energetici, in modo lieve Eni, più ispirata la controllata Saipem, + 2,2% contro un settore piatto. Sugli stessi livelli anche Asm e Aem, dal 2 gennaio fuse in A2a. Ben impostata anche Parmalat, che conferma la buona intonazione di dicembre. Qualche acquisto sui bancari, ma ci sono realizzi su Mediolanum, e anche su Finmeccanica. Tra i minori, ancora in volo Pininfarina, +21% ufficialmente, per l'accordo sull'auto elettrica. Trevisan sale del 6% dopo aver toccato i minimi dell'anno.

 

Numero uno mondiale del trasporto aereo (sezione: Alitalia 2)

( da "Stampa, La" del 29-12-2007)

Il vincitore designato Numero uno mondiale del trasporto aereo Il gruppo Air France-Klm verso cui si sta dirigendo Alitalia è il numero uno mondiale del trasporto aereo e inglobando la compagnia di Maurizio Prato rafforzerebbe tale sua posizione. Fattura 23 miliardi di euro all'anno e dispone di una flotta di 569 velivoli. Trasporta 73,5 milioni di passeggeri servendo 237 scali con 111 collegamenti a lungo raggio e 126 a raggio corto o medio. Ha 103 mila dipendenti. Al timone c'è Jean-Cyril Spinetta. Le azioni fanno capo per il 17,9% allo Stato francese; la fusione con Alitalia avverrebbe tramite scambio azionario, e alla fine il Tesoro italiano sarebbe azionista del super-gruppo con circa il 3 per cento.

 

Investimenti da rivedere, rotte da reinventare, con un obiettivo, forse un sogno: ritrovarsi entro p (sezione: Alitalia 2)

( da "Stampa, La" del 29-12-2007)

Ochi mesi con una compagnia del Nord che rimpiazzi per quanto possibile i buchi, o meglio le voragini, che la nuova Alitalia francesizzata lascerà nelle tratte intercontinentali. Insomma, Malpensa prova a far partire il piano B. Se per il momento sul fronte della compagnia del Nord c'è pochissima visibilità - si è fatta avanti Blue Panorama, ma chiede il sostegno da imprenditori e istituzioni per almeno 150 milioni di euro -, qualcosa comincia a farsi largo tra le compagnie estere. Dal due maggio, ad esempio, debutterà un volo Malpensa-New York operato dalla American Airlines, mentre la Singapore Airlines ha già programmato di aumentare da 3 a 7 giorni su 7 il collegamento con l'omonimo snodo del Sud Est asiatico. Troppo poco per dire che Malpensa reagisce alla grande, ma sufficiente per dare ai sindacati qualche speranza a che le trattative delle prossime otto settimane con Air France tengano conto anche di Malpensa e della sua appetibilità. L'allarme più urgente è però quello occupazionale. Non solo la prima società di catering dello scalo ha reso noto ai sindacati di essere pronta a lasciare a casa 200 dipendenti. Ora gli stessi rappresentanti dei lavoratori si attendono che nei primi mesi del prossimo anno tocchi alla Sea prendere provvedimenti simili. La società di gestione degli scali milanesi nel frattempo fa i conti. Tema, gli investimenti: l'ultimo piano ne prevede per oltre 1 miliardo entro il 2012. L'80% di quei soldi, circa 800 milioni, sarebbero stati diretti proprio su Malpensa e in buona misura dedicati all'ex compagnia di bandiera. Senza Alitalia i numeri saranno da rivedere. Se ne riparlerà dalla prossima settimana, quando Air France potrà forse offrire qualche concessione in più in cambio di una tregua dal fronte del Nord. Sullo sfondo resta il sogno. Quello di una nuova compagnia che possa attutire il colpo da declassamento per il quasi ex hub lombardo. "Quanto ci servirebbe per trasformarci nella compagnia del Nord che tutti vorrebbero per la Malpensa? Tra i 150 e i 200 milioni di euro". A fare i conti è il fiorentino Franco Pecci, presidente e padrone (è sua dal 2001 quando, poco prima del crollo delle Torri Gemelle, ha rilevato le quote degli altri due soci) della romana Blue Panorama. Appena due giorni fa ha nuovamente fatto recapitare al governatore lombardo Roberto Formigoni e al sindaco di Milano Letizia Moratti la sua candidatura per i voli intercontinentali per Malpensa. Nessuno dei due l'ha richiamato. In compenso "una quindicina di giorni fa abbiamo incontrato il presidente di Sea Giuseppe Bonomi e chief operating officier Giulio De Metrio per buttar giù una bozza di possibili piani operativi...". Se tra i sindacalisti qualcuno alza più di un sopracciglio sulla possibilità che un vettore specializzato nei viaggi vacanza e nel low cost con Blue Express possa fornire una soluzione a Malpensa, Pecci ha le idee chiare. "Non vogliamo fare un "copia e incolla" di quello che fino ad oggi ha fatto l'Alitalia. Piuttosto ci interessano le rotte che sono forte emanazione del mercato del Nord Italia e che per essere profittevoli non necessitano di voli di alimentazione dal Sud del Paese, come quelli per il Centro-Sud America e l'Estremo Oriente". Blue Panorama (capitale versato da 5,5 milioni, fatturato sui 235 milioni, debiti inferiori al 10% dei ricavi e con un utile da 750 mila euro) punta sull'arrivo nel 2009 di 4 nuovissimi Boeing 787 che si aggiungeranno ai 5 aeromobili attuali per il lungo raggio. "Dal punto di vista tecnico non avremmo alcun problema, ci mancano i capitali per sostenere la start up delle 15/18 rotte settimanali che potremmo stabilire a Malpensa. Capitali che potremmo ottenere con il sostegno di alcuni imprenditori, delle istituzioni lombarde o con l'alleanza con un'altra compagnia. Noi aspettiamo...".

 

Alitalia, il governo (sezione: Alitalia 2)

( da "Stampa, La" del 29-12-2007)

[FIRMA]LUIGI GRASSIA Il tempo di decidere su Alitalia è arrivato: dal Consiglio dei ministri di ieri è emerso un "sì" alle trattative in esclusiva con Air France-Klm, e questo sembra equivalere (quasi) a un'avvenuta cessione della nostra ex compagnia di bandiera, in linea con l'indicazione "tecnica" del cda di Maurizio Prato. Però il governo si è riservato otto settimane per dire l'ultima parola, quindi al termine di due mesi la decisione politica su Alitalia potrebbe anche divergere da quella attesa; il piccolo margine di incertezza concede all'esecutivo di Romano Prodi un po' di tempo per strappare qualche altra concessione al gruppo di Jean-Cyril Spinetta. Inoltre, con questo espediente della "quasi" decisione viene rinviato a dopo le Feste il possibile scontro con quelle forze sindacali che non sono convinte dall'opzione Air France. Il ministro del Lavoro Damiano assicura che "quando sarà il momento il governo farà la sua parte" per attivare gli ammortizzatori sociali che si rendessero necessari per Az Servizi. La Borsa ha festeggiato la novità di ieri con un maxi-rialzo dell'8,26% a 0,80 euro per il titolo Alitalia. Invece Carlo Toto reagisce molto male: "Se l'Italia rinuncia al nostro progetto spreca una grande opportunità, oltre che la capacità di competere nella serie A del trasporto aereo". Il patron di AirOne dice che "siamo un Paese che sta scegliendo di autodeclassarsi e di svendere un asset strategico nazionale. Oggi non ha vinto il mercato, perché in quel caso ci sarebbero stati trasparenza nella decisione un confronto chiaro fra i due piani". Da parte del governo la scelta di anticipare a ieri una decisione che invece era attesa per il 15 gennaio è dipesa da vari fattori. La situazione di Alitalia, che continua a perdere quasi 2 milioni di euro al giorno, appariva troppo precaria per continuare a tergiversare. Oltretutto corre voce che Prodi abbia avuto rassicurazioni dal presidente francese Sarkozy (Parigi ha il 18% di Air France) riguardo alla tutela degli interessi nazionali italiani da parte del nuovo gruppo Air France-Klm-Alitalia. Soddisfatto della decisione di ieri il top manager francese Spinetta, che a questo punto si augura di "arrivare rapidamente a un accordo solido che apra la via a una crescita profittevole di Alitalia". Ad annunciare il via libera del governo è stato il ministro dell'Economia, Tommaso Padoa-Schioppa, che giudica "corretta la valutazione del cda" e definisce "motivo di fiducia la prospettiva di integrazione con il primo gruppo mondiale nel trasporto aereo". Inoltre, nota Padoa-Schioppa, Air France "ha ampia esperienza in integrazioni, avendone già fatta una con Klm". Quello di ieri è stato "un passo di grandissima importanza, anche se non è l'ultimo" ha rilevato il ministro, auspicando che "la fase finale della trattativa non riservi sorprese negative". Il governo, ha aggiunto, "ha la massima attenzione per il futuro di Malpensa". Nel mondo politico sono in molti a opporsi, con vari accenti, alla cessione a Air France. Si è fatto sentire il vicepremier Francesco Rutelli, che ha rivolto all'azionista Tesoro "5 questioni di merito che restano irrisolte o da chiarire nella trattativa". Per l'opposizione Alemanno (An) sostiene che quella di Padoa-Schioppa è una scelta "contro gli interessi nazionali che non tiene conto del parere di Confindustria, dei sindacati e delle regioni del Nord". A nome di tutto il"fronte del Nord" il governatore della Lombardia Formigoni parla di "scandalo" e "forse di una decisione illegittima" e promette che valuterà "tutte le azioni possibili". La Lega con Calderoli avverte: "Il governo ha scelto di svendere il Paese e di cancellare la Padania; se volevano la guerra l'avranno". Per la parte sindacale fonti vicine al segretario generale della Cgil Epifani esprimono "grande stupore per l'accelerazione improvvisa" e ribadiscono "perplessità" per la scelta, perché "dell'offerta francese ancora non si conoscono i contenuti".

 

Via libera alla trattativa con air france - gigi furini (sezione: Alitalia 2)

( da "Tirreno, Il" del 29-12-2007)
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(Mattino di Padova, Il)

Attualità Via libera alla trattativa con Air France Alitalia. Padoa-Schioppa: 8 settimane per chiudere. Dubbi solo da Ferrero Il titolo vola: +8% Per Toto (AirOne) sprecata una grande opportunità GIGI FURINI MILANO. Il governo dà il via libera alla "trattativa in esclusiva" con Air France. Solo il ministro Ferrero - ha fatto sapere - ha espresso dubbi.Con questa decisione la vendita di Alitalia fa un altro passo avanti ma le reazioni, soprattutto da parte del "fronte del Nord", sono furenti. Il presidente della Regione Lombardia, Formigoni, parla di "decisione irregolare e vergognosa". In Borsa la reazione è positiva: Alitalia sale dell'8,3% fra scambi molto intensi. Bene anche Air France (+1,66% a 23,86 euro) mentre i vertici della società sperano "in un accordo rapido". Il ministro dell'economia, Padoa Schioppa, ha dato il suo "via libera" alla trattativa con Air France, spiegando che la deliberazione formale arriverà da un successivo consiglio dei ministri. La "vendita", poi, sarà un atto del ministero dell'Economia che, ufficialmente, è il possessore delle azioni. Anche di titoli ha parlato il ministro, quando ha aggiunto che "il Tesoro sarebbe titolare di azioni del nuovo gruppo". Stando alla valutazione che Air France dà di Alitalia, il 49,9% dei titoli ora in possesso dello Stato italiano si trasformerebbero nel 3% del colosso Air France-Klm-Alitalia e, stando alle indiscrezioni, il governo italiano avrebbe diritto a un posto nel consiglio di amministrazione. "La trattativa - dice il ministro - sarà condotta in piena trasparenza, in stretto coordinamento con la Consob e durerà otto settimane". Immediata la risposta di Parigi. Il presidente di Air France, Jean Cyril Spinetta "si augura di arrivare rapidamente a un accordo solido che apra la via a una crescita profittevole di Alitalia". Secca la reazione del grande escluso. Il patron di AirOne Carlo Toto si è detto sorpreso, amareggiato: così si spreca una grande opportunità per l'Italia. Intanto la protesta cresce a Milano e in tutto il Nord dove si teme un forte ridimensionamento delle attività all'aeroporto di Malpensa. Formigoni ricorda che il governo si prenderà fino al 15 gennaio per decidere l'acquirente di Alitalia e poi aggiunge: "Speriamo che a nessuno venga in mente di fare un colpo di mano e che l'esame della situazione vanga fatto pubblicamente. Quanto deciso dal governo, finora, è vergognoso. Air France succhierà tutto il traffico e i passeggeri di Alitalia, lasciando come contentino agli italiani l'aeroporto di Roma per cui non vedo vita facile". La Lega parla di "inciuci romano-napoleonici". "Malpensa - dice il Carroccio - sarà la madre di tutte le battaglie". Alemanno (An) parla di "ennesima forzatura" ma si fanno sentire anche politici del centro-sinistra. Penati (presidente della Provincia di Milano) chiede un incontro al governo su Malpensa e spiega: "Air France deve mantenere le 17 rotte intercontinentali servite adesso da Alitalia. Se così non fosse l'aeroporto di Malpensa deve essere lasciato libero di operare con altre compagnie". Critici i sindacati. "Il governo ci coinvolga nella trattativa", dice l'Unione Piloti. "Il metodo del governo è autoritario", aggiunge il Sindacato dei lavoratori.

 

Air France, adesso c'è il sì del governo (sezione: Alitalia 2)

( da "Unione Sarda, L' (Nazionale)" del 29-12-2007)

Primo Piano Pagina 102 Air France, adesso c'è il sì del governo Ok alle trattative per la vendita di Alitalia al gruppo francese --> Ok alle trattative per la vendita di Alitalia al gruppo francese Le azioni Alitalia decollano, dopo il via libera del governo Prodi alle trattative con AirFrance-Klm. ROMA Il governo dice sì alla trattativa in esclusiva fra Alitalia e Air France-Klm. E in Piazza Affari il titolo chiude con un maxi-rialzo dell'8,26% a 0,8 euro. Con una mossa inattesa, anticipando la scadenza indicata entro metà gennaio, il Consiglio dei ministri ha dato semaforo verde alle negoziazioni, che dureranno otto settimane, per una proposta vincolante di integrazione fra i due gruppi. A giocare in favore dell'accelerazione delle trattative sarebbero stati più fattori: da un titolo azionario troppo altalenante al rischio che l'iniziale scadenza di metà gennaio avrebbe potuto logorare ulteriormente sia la compagnia che la scena politica che le ruota intorno. Senza dimenticare il fatto che il premier Prodi avrebbe avuto le necessarie assicurazioni e garanzie dal presidente francese Sarkozy per la pari dignità della compagnia italiana nella futura fusione. Il numero uno di Air France-Klm, Jean Cyril Spinetta, si augura di arrivare "rapidamente a un accordo solido che apra la via a una crescita profittevole di Alitalia". IL GOVERNO Ad annunciare il via libera del governo è stato il ministro dell'Economia, Tommaso Padoa-Schioppa, che ha espresso il proprio "orientamento favorevole" alla trattativa, "la soluzione più appropriata per la salvezza" dell'Alitalia. Padoa-Schioppa ha quindi giudicato "corretta la valutazione del cda", osservando che "è motivo di fiducia la prospettiva di integrazione con il primo gruppo mondiale" nel trasporto aereo. Peraltro, ha rilevato, "Air France ha ampia esperienza in integrazioni avendolo fatto con Klm e ha rilanciato l'aeroporto di Amsterdam". Questo "è un passo di grandissima importanza anche se non è l'ultimo" ha rilevato il ministro, auspicando che "la fase finale della trattativa non riservi sorprese negative". LA PARTECIPAZIONE Sarà durante la negoziazione che il Tesoro deciderà se cedere tutta o parte della propria quota del 49,9%, comunque, "nel nuovo gruppo sarebbe titolare di azioni" visto che Air France-Klm ha proposto una offerta pubblica di scambio. L'atto formale di vendita sarà fatto dall'azionista anche se, visto che ieri il cdm non ha deliberato ma solo esaminato il dossier, ci potrebbe essere un ulteriore passaggio in consiglio. A sostegno della scelta, il ministro ha sottolineato la consapevolezza "dei molteplici problemi dell'Alitalia" che "non ha un monopolio, da anni ha bilanci in perdita e non può essere trattata come altre società quotate". Il governo, ha aggiunto, "ha la massima attenzione per il trasporto aereo e il futuro di Malpensa". LE REAZIONI Immediata la levata di scudi da mondo politico e sindacale. La Russa di An definisce la decisione del governo "un vero colpo di mano" che "penalizza Malpensa e non migliora le condizioni di Fiumicino"; Alemanno (An) sostiene che quella di Padoa-Schioppa è una scelta "contro gli interessi nazionali che non tiene conto del parere di Confindustria, dei sindacati, delle regioni del Nord". Il presidente lombardo Formigoni parla di "scandalo", "forse di una decisione illegittima" e promette che valuterà "tutte le azioni possibili". I SINDACATI Per la parte sindacale fonti vicine al segretario generale della Cgil esprimono "grande stupore per l'accelerazione improvvisa" e ribadiscono "perplessita" per la scelta fatta che presenta criticità sia nel metodo che nel merito perchè dell'offerta francese ancora non si conoscono i contenuti. Fit-Cisl, Ugl, Sdl, Uiltrasporti e Unione piloti ribadiscono la richiesta di un confronto con il governo per conoscere i dettagli del piano di Air France-Klm ed essere coinvolti nella trattativa.

 

E la Lega dichiara guerra a Roma (sezione: Alitalia 2)

( da "Unione Sarda, L' (Nazionale)" del 29-12-2007)

Primo Piano Pagina 102 Calderoli guida la rivolta del Nord: "Con Malpensa vogliono cancellare il popolo della Padania, ma i popoli non si fanno cancellare" E la Lega dichiara guerra a Roma Calderoli guida la rivolta del Nord: "Con Malpensa vogliono cancellare il popolo della Padania, ma i popoli non si fanno cancellare" --> ROMA "Il governo ha scelto Air France e ha quindi scelto di svendere il Paese e di cancellare la Padania. Benissimo, se volevano la guerra l'avranno e se ci sarà ancora qualche cortigiano, anche all'interno del centrodestra o di casa nostra, che verrà a dirci che bisogna dialogare con questo governo, mi premurerò personalmente di prenderlo a calci nel sedere". Roberto Calderoli commenta così il via libera del Consiglio dei ministri alla trattativa con Air France per la vendita di Alitalia. "Alea iacta est! Il dado è tratto! - prosegue il senatore leghista - Se vogliono cancellare Malpensa allora vogliono cancellare il simbolo di un popolo e i popoli, prima di farsi cancellare, si rivoltano. Si svendano il Colosseo, la fontana di Trevi, l'Eni e gli ultimi carrozzoni dello Stato, ma la Padania non la tocchino. Visto che la verifica del 10 gennaio si sta trasformando in crisi del 10 gennaio - conclude il vicepresidente del Senato - hanno deciso di svendere anche l'ultima cassa al ricettatore francese, ma se lo voci politiche del Nord non hanno avuto ascolto ora dovrà venire la politica della Val Trompia!". Accuse al governo anche da Osvaldo Napoli di Forza Italia: "Mi auguro che magistrati di solito solerti e solleciti nel guardare dal buco della serrature o lesti a incollare l'orecchio ai telefoni, si muovano questa volta per un sospetto reato commesso alla luce del sole. Il Consiglio dei ministri ha preso atto delle decisioni del CdA di Alitalia di avviare una trattativa in esclusiva con Air France. Il ministro dell'Economia Padoa-Schioppa, abituato a consumare gaffe e violazioni gravissime alle procedure, ha comunicato, a mercati aperti, le decisioni del governo". "Voglio sperare che la Consob, non sorpresa dal clima soporifero di fine anno - aggiunge Napoli - abbia vigilato sui movimenti intorno al titolo Alitalia, sospeso a ridosso del Consiglio dei ministri e riammesso alle quotazioni alle 16:25. Sarà appena il caso di verificare se sono stati registrati movimenti anomali prima della sospensione del titolo. Il sospetto che qualcuno sapesse prima di altri le decisioni del governo è forte, molto forte come sempre in questi casi. Dopo le volgari forzature di Padoa-Schioppa sulla vicenda Speciale e sulla Rai - conclude Napoli - perchè sorprendersi di qualche altra fregnaccia del ministro?". Gianni Alemanno di An critica duramente Padoa Schioppa. "Il ministro ha compiuto l'ennesima forzatura decidendo di trattare la privatizzazione di Alitalia in esclusiva con Air France. È una scelta contro gli interessi nazionali che non tiene conto del parere di Confindustria, dei sindacati, delle regioni del nord, ma soprattutto una scelta fatta senza confrontare i piani industriali". "Dopo aver perso la faccia sul caso Petroni e sul caso Speciale - aggiunge - il ministro dell'Economia, questa volta, consentendo la svendita di Alitalia, dimostra di esser contro gli interessi del paese. Alla riapertura dei lavori in Parlamento chiederemo che Padoa Schioppa venga in aula a riferire sulle procedure e sui contenuti di questa trattativa che rischia di incrementare la marginalità del Sistema Italia". Sconcerto anche a sinistra. "Un ventennio di scelte sbagliate non può ricadere sulle spalle di utenti e lavoratori Alitalia", afferma Marco Rizzo del Pdci. "Si tratta di un ventennio di sprechi da parte dei manager che hanno gestito assieme alla politica la compagnia di bandiera senza curarsi nè degli effetti strategici nè dei diritti degli utenti e dei lavoratori. Le scelte che stanno per essere compiute, dopo che i buoi sono scappati dalla stalla - conclude Rizzo - abbiano almeno la dignità di riconoscere l'evidente fallimento evitando dichiarazioni in pompa magna fatte solo per coprire le miserie dell' azienda e della cattiva politica".

 

Via libera alla trattativa con air france - gigi furini (sezione: Alitalia 2)

( da "Provincia Pavese, La" del 29-12-2007)

Attualità Via libera alla trattativa con Air France Alitalia. Padoa-Schioppa: 8 settimane per chiudere. Dubbi solo da Ferrero Il titolo vola: +8% Per Toto (AirOne) sprecata una grande opportunità GIGI FURINI MILANO. Il governo dà il via libera alla "trattativa in esclusiva" con Air France. Solo il ministro Ferrero - ha fatto sapere - ha espresso dubbi.Con questa decisione la vendita di Alitalia fa un altro passo avanti ma le reazioni, soprattutto da parte del "fronte del Nord", sono furenti. Il presidente della Regione Lombardia, Formigoni, parla di "decisione irregolare e vergognosa". In Borsa la reazione è positiva: Alitalia sale dell'8,3% fra scambi molto intensi. Bene anche Air France (+1,66% a 23,86 euro) mentre i vertici della società sperano "in un accordo rapido". Il ministro dell'economia, Padoa Schioppa, ha dato il suo "via libera" alla trattativa con Air France, spiegando che la deliberazione formale arriverà da un successivo consiglio dei ministri. La "vendita", poi, sarà un atto del ministero dell'Economia che, ufficialmente, è il possessore delle azioni. Anche di titoli ha parlato il ministro, quando ha aggiunto che "il Tesoro sarebbe titolare di azioni del nuovo gruppo". Stando alla valutazione che Air France dà di Alitalia, il 49,9% dei titoli ora in possesso dello Stato italiano si trasformerebbero nel 3% del colosso Air France-Klm-Alitalia e, stando alle indiscrezioni, il governo italiano avrebbe diritto a un posto nel consiglio di amministrazione. "La trattativa - dice il ministro - sarà condotta in piena trasparenza, in stretto coordinamento con la Consob e durerà otto settimane". Immediata la risposta di Parigi. Il presidente di Air France, Jean Cyril Spinetta "si augura di arrivare rapidamente a un accordo solido che apra la via a una crescita profittevole di Alitalia". Secca la reazione del grande escluso. Il patron di AirOne Carlo Toto si è detto sorpreso, amareggiato: così si spreca una grande opportunità per l'Italia. Intanto la protesta cresce a Milano e in tutto il Nord dove si teme un forte ridimensionamento delle attività all'aeroporto di Malpensa. Formigoni ricorda che il governo si prenderà fino al 15 gennaio per decidere l'acquirente di Alitalia e poi aggiunge: "Speriamo che a nessuno venga in mente di fare un colpo di mano e che l'esame della situazione vanga fatto pubblicamente. Quanto deciso dal governo, finora, è vergognoso. Air France succhierà tutto il traffico e i passeggeri di Alitalia, lasciando come contentino agli italiani l'aeroporto di Roma per cui non vedo vita facile". La Lega parla di "inciuci romano-napoleonici". "Malpensa - dice il Carroccio - sarà la madre di tutte le battaglie". Alemanno (An) parla di "ennesima forzatura" ma si fanno sentire anche politici del centro-sinistra. Penati (presidente della Provincia di Milano) chiede un incontro al governo su Malpensa e spiega: "Air France deve mantenere le 17 rotte intercontinentali servite adesso da Alitalia. Se così non fosse l'aeroporto di Malpensa deve essere lasciato libero di operare con altre compagnie". Critici i sindacati. "Il governo ci coinvolga nella trattativa", dice l'Unione Piloti. "Il metodo del governo è autoritario", aggiunge il Sindacato dei lavoratori.

 

Alitalia, Formigoni contrario a Air France (sezione: Alitalia 2)

( da "AudioNews.it" del 29-12-2007)

06.54 Politica Alitalia, Formigoni contrario a Air France 05.58: Via libera da parte del Governo alla trattativa esclusiva con Air France per la vendita di Alitalia. Insorge il governatore della Lombardia, Formigoni, parlando di decisione scandalosa. "Molto soddisfatti" si dicono dalla compagnia francese, auspicando il "rapido raggiungimento di un solido accordo". E ieri il Consiglio dei ministri ha anche varato il cosiddetto decreto milleproroghe: ritornano gli incentivi alla rottamazione auto. Decisi sconti sulle tariffe elettriche per cinque milioni di famiglie disagiate o che usano apparecchiature mediche in casa. Disco verde, inoltre, per il nuovo decreto sicurezza.

 

E An con La Russa manifesta fra i passeggeri: No ai francesi, sì a una compagnia del nord (sezione: Alitalia 2)

( da "Giorno, Il (Varese)" del 29-12-2007)

E An con La Russa manifesta fra i passeggeri: "No ai francesi, sì a una compagnia del nord" ? MALPENSA ? MENTRE A ROMA IL GOVERNO dava il via libera alla trattativa con Air France-Klm per la vendita di Alitalia, a Malpensa una trentina fra dirigenti e militanti di Alleanza Nazionale hanno manifestato (foto a sinistra) fra i passeggeri in partenza per difendere il futuro della scalo varesotto messo in dubbio dal piano di rilancio della compagnia di bandiera. A capo del corteo, che è passato fra i banchi check-in con bandiere e megafono, il presidente dei deputati di An, Ignazio La Russa. "Non si può abbandonare Malpensa - ha detto La Russa -. La scelta di Air France è un danno per l'Italia. Una compagnia del nord? Se si farà noi la sosterremo e faremo la nostra parte". A.F. - -->.

 

Nessuno ci ha consultati Nossa (Cgil): alcune aziende annunciano licenziamenti (sezione: Alitalia 2)

( da "Giorno, Il (Varese)" del 29-12-2007)

MALPENSA / IL CASO AIR FRANCE "Nessuno ci ha consultati" Nossa (Cgil): alcune aziende annunciano licenziamenti di ALESSANDRO FRANZI ? MALPENSA ? AI PASSEGGERI in attesa sembra importare poco. Si deve partire. Per le vacenze o per lavoro. Quando in mezzo a loro passa il piccolo ma rumoroso corteo di Alleanza Nazionale che chiede al governo di non "far morire" Malpensa si nota più indifferenza che curiosità. Eppure ieri per lo scalo della provincia di Varese è stata una giornata cruciale: il governo ha dato il via libera alla trattativa per la vendita di Alitalia ad Air France-Klm, già indicata come interlocutore unico dal consiglio di amministrazione della compagnia di bandiera. E se questa operazione dovesse andare in porto (il ministro Padoa-Schioppa ha dato otto settimane di tempi) il futuro dello scalo di Malpensa dovrà essere ripensato, perchè nei piani di Parigi ci sono sotanziali conferme del piano di risanamento del presidente Maurizio Prato: si punta a Roma Fiumicino come unico hub e si ridimensiona di conseguenza Malpensa, che perderebbe quasi tutte le rottercontinentali di Alitalia a partire da maggio. Ciò significa che si perderanno posti di lavoro, dicono da tempo i sindacati dei lavoratori. Attualmente, secondo la Cgil, a Malpensa ci sono circa 18mila occupati. Se si comprende anche l'indotto in provincia di Varese si arriva anche a 25mila, cifra a cui vanno aggiunti anche lavoratori che operano nelle province di Milano e di Novara. "QUANTI POSTI si perderanno con il piano Air France? Non lo so, è azzardato dirlo ora", premette Flavio Nossa, sindacalista della segreteria generale Cgil di Varese, che si occupa della questione. Ma un dato c'è già su cui riflettere. "è infatti certo - rivela - che ci sono aziende, non una sola, che ci hanno già comunicato informalmente che a partire da gennaio si potrebbe procedere a licenziamenti". Qualcuno sembra insomma mettere già le mani avanti. D'altra parte però già in queste settimane un altro sindacato, la Cisl, ha affermato in un convegno pubblico che coi tagli previsti da Alitalia a Malpensa si perderanno almeno 3mila posti di lavoro. "Appena ho appreso della notizia del via libera del governo - osserva Nossa - ho inviato una lettera a tutte le strutture della Cgil perchè dobbiamo fare il punto. Il governo non ci ha consultati e c'è disorientamento. è chiaro che da sindacalista come prima cosa a me interessa che a Malpensa siano mantenuto i livelli occupazionali, chiunque acquisti Alitalia. Ma qui - conclude l'esponente della Cgil - c'è un problema più ampio: quale strategia ha l'Italia rispetto a un settore strategico come quello del trasporto aereo?". IL SINDACO di Varese, il leghista Attilio Fontana, sintetizza il malessere politico, che insolitamente è bipartisan. "La decisione del governo di vendere Alitalia ad Air France è gravissima per tutto il nord e per i servizi offerti ai passeggeri: adesso il nord dovrà far sentire a propria voce non solo a parole", ha affermato Fontana. E la politica come il sindacato lamenta la stessa cosa: "Non siamo stati ascoltati, non siamo stati consultati dal governo", è l'attacco di Fontana. - -->.

 

Il governo ha scelto Air France (sezione: Alitalia 2)

( da "Unione Sarda, L' (Nazionale)" del 29-12-2007)

Prima Pagina Pagina 2 Alitalia Il governo ha scelto Air France Alitalia --> Padoa Schioppa C'è il via libera del governo alle trattative in esclusiva per la cessione di Alitalia. Il ministro dell'Economia Padoa Schioppa ha annunciato che "la soluzione migliore per risolvere la crisi della compagnia" è il passaggio al gruppo francese Air France - Klm. Durissime critiche del centrodestra al passaggio di proprietà, soprattutto dalla Lega: il governo vuole uccidere Malpensa, la Padania si rivolterà. A PAGINA 2.

 

E il Tar boccia l'Enac: sospeso lo stop della licenza (sezione: Alitalia 2)

( da "Nuova Venezia, La" del 29-12-2007)
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(Tribuna di Treviso, La)

Fissata al 17 gennaio l'udienza per la discussione di merito, fino ad allora la compagnia veneta continua a volare E il Tar boccia l'Enac: sospeso lo stop della licenza VENEZIA. Boccata d'aria per Alpieagles che, a un passo dal crack, torna a sperare. A tre giorni dallo stop alla licenza di volo fissato dall'Enac, la compagnia di Paolo Sinigaglia la spunta davanti al Tar del Lazio: il Tribunale amministrativo ha accolto infatti il ricorso del vettore veneto per la sospensione del provvedimento con cui Enac negava la proroga della licenza, fermandola, appunto, al 31 dicembre. Il Tar - ha spiegato l'avvocato Paolo Pettinelli, che ha firmato il ricorso - ha ritenuto fondata l'istanza di Alpieagles e ha fissato al 17 gennaio 2008 l'udienza per la discussione di merito del provvedimento. Nessun commento dal presidente dell'Ente Vitto Riggio anche se - precisa tuttavia l'Enac - si tratta di una sentenza accolta in via cautelativa. Sospiro di sollievo invece da parte dei sindacati: "In una fase così delicata la sospensione può rilanciare la vendita" conferma Umberto Tronchin della Cgil "E' evidente che l'Enac ha esagerato, sposando posizioni di parte". Soddisfatto anche Giancarlo Galan: "A questo punto ho buoni motivi per dire che avevamo ragione nel dubitare dell'atteggiamento assunto dall'Enac. Di qui l'evidente opportunità di poter garantire finalmente uno sbocco positivo alla crisi". Determinato ad andare fino in fondo invece il consigliere regionale di An Raffaele Zanon che alla ripresa dei lavori chiederà l'istituzione di una commissione d'inchiesta "Che appuri se siano avvenute discriminazioni economico-finanziarie, attivate dai gestori aeroportuali". Secondo Zanon la commissione consiliare dovrebbe fare luce sulle "commistioni pubblico-privato". "Mi sembra che per l'Ente nazionale per l'aviazione civile esistano due pesi e due misure se il caso Alpieagles viene rapportato alla disastrosa situazione in cui versa Alitalia" sostiene. Intanto ieri un Fokker 100 della compagnia veneta è stato bloccato allo scalo di Palese dalla società Aeroporti di Puglia tra i creditori di Alpieagles. Quattro le aziende che hanno chiesto finora il fallimento della compagnia: la Save, la Gesac di Napoli, l'Alitalia e Il Sole-24 Ore. Se ne riparla il 12 febbraio, alla prima udienza. (s.zan.).

 

Caso Alitalia, il Pd reclama un network aereo del Nord (sezione: Alitalia 2)

( da "Nuova Venezia, La" del 29-12-2007)
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(Tribuna di Treviso, La)

Chiesta la creazione di una rete aeroportuale tra Lombardia, Veneto, Piemonte e Friuli MILANO. Un piano di investimenti per il network aereo di Lombardia, Veneto, Piemonte e Friuli. E' la sintesi di un documento firmato dai segretari regionali del Pd Maurizio Martina (Lombardia) Paolo Giaretta (Veneto), Gianfranco Morgando (Piemonte) e Bruno Zvech (Friuli-Venezia Giulia). "In questi anni - sostengono - l'accessibilità aerea è diventata uno dei fattori essenziali per lo sviluppo e la competitività delle economie territoriali. L'aeroporto di Malpensa costituisce un patrimonio competitivo utile all'intero sistema economico del Nord. Un patrimonio importante ma di certo non ancora pienamente sfruttato. Parlare del futuro di Malpensa significa affrontare un nodo rilevante per lo sviluppo di un bacino di riferimento decisivo per il paese. Noi sosteniamo che il destino di Malpensa, così come quello degli altri scali principali, non può essere legato in modo subalterno a quello che è rimasto della compagnia di bandiera. Per questo, quale che sia la scelta sul futuro di Alitalia, ciò che ci interessa è la definizione di una forte strategia in grado di collocare Malpensa e gli altri scali, dentro un solido progetto di sistema aeroportuale per l'intero Nord. Riteniamo che il potenziamento di Malpensa passi da un investimento serio sulla sua naturale vocazione di piattaforma di "commercio e incontro" con le nuove aree dello sviluppo mondiale come la Cina, la Russia e l'India. Sappiamo che per questo sono indispensabili alcune scelte fra cui la rapida accessibilità degli slot lasciati eventualmente liberi dalle compagnie aeree". "Per essere forti e competitivi è necessaria un'idea di sviluppo di sistema dei nostri aeroporti in grado di esplicitare sinergie e nuove vocazioni specifiche delle diverse realtà presenti lungo quell'asse di riferimento che da Torino e Milano si estende verso Est toccando realtà come Bergamo-Orio al Serio, Brescia-Montichiari, Verona, Venezia e Trieste. A nostro avviso sarebbe di estrema utilità la rapida attivazione di un tavolo in grado di coinvolgere, accanto al governo, le Regioni, gli enti locali competenti e le società aeroportuali coinvolte. Proprio al governo, chiediamo un impegno esplicito affinchè quest'idea di sviluppo si concretizzi con investimenti mirati e capacità di coordinamento strategico".

 

Sinigaglia annuncia: Vendo e me ne vado (sezione: Alitalia 2)

( da "Nuova Venezia, La" del 29-12-2007)
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(Tribuna di Treviso, La)

Di Alessandra Carini Sinigaglia annuncia: "Vendo e me ne vado" Un fondo finanziario interessato alla trattativa Ieri Gava ha incontrato i potenziali acquirenti Tra le ipotesi, che il patron mantenga una partecipazione nella compagnia che gli consentirebbe di riacquistarla una volta rimessa in sesto VENEZIA. Paolo Sinigaglia passa la mano e dice che vende Alpieagles: "Me ne vado, perché questa è la volontà generale" dice. E non accetta la soluzione dell'affitto dell'azienda, proposta da My Air. Ma il fondo finanziario che si è detto disposto ad andare avanti nelle trattative per l'acquisto, cominciando a controllare i conti, potrebbe anche lasciare una partecipazione di minoranza al patron di oggi dell'Alpieagles per consentirgli di venderla o magari di riacquistarla in un secondo momento una volta salvata la compagnia. Ma sono per ora tutte ipotesi. Finché non sarà completata la "due diligence" della situazione di Alpieagles nulla di certo c'è ancora sul futuro della compagnia. L'unica tagliola, che è venuta meno ieri, è quella del tempo dato che la sospensione della revoca della licenza consente alla compagnia di poter tornare a riemettere i biglietti oltre il primo gennaio, anche se la situazione è ormai molto compromessa. Ma questo lasso di tempo permette di dare una svolta ad una soluzione di qualche tipo, cioè a quella che appare oggi come l'unica possibile ovvero la vendita della compagnia. Ieri in Regione l'assessore Fabio Gava ha incontrato i rappresentanti della finora tenuta riservatissima istituzione finanziaria che si è detta disposta ad andare avanti nel possibile acquisto della compagnia. Per non compromettere una vicenda già ingarbugliata si è deciso di procedere andando avanti nell'analisi dei conti e nella redazione, alla fine, di un memorandum di impegno per l'eventuale acquisto della compagnia. La riunione ufficiale di tutti gli interessati a questa vicenda, dalla Save all'Enac, è perciò slittata. "L'incontro è stato positivo - dice Gava - perché l'investitore si è detto disponibile ad andare avanti nell'acquisto di una quota di maggioranza della compagnia, sempre dopo avere visto i conti, e nell'assumersi il ruolo di gestire con un proprio management della fase del risanamento e del rilancio". Finora, questa, è l'unica ipotesi che si conosca, anche se Sinigaglia afferma che molti hanno bussato alla sua porta per avere Alpieagles e gli stessi avvocati sostengono che alcune proposte sono arrivate sui loro tavoli ma hanno bisogno di essere esaminate. Fra le tante voci che girano in un settore aereo in turbolenza come quello italiano c'è anche quella di una cordata romana o della stessa Meridiana. Tutto è condizionato dalla due diligence, cioè dall'accertamento del reale stato economico e finanziario della compagnia, cosa finora avvolta dal mistero. A stare ai fatti, e agli aerei messi a terra dalle richieste avanzate dai singoli aeroporti, la situazione certo non è rosea. Bari e Brindisi, aeroporti del sud, principali scali di destinazione di Alpieagles vantano circa due milioni di crediti (e hanno fermato gli aerei della compagnia), il Marco Polo ne vanta 4 - anche se Sinigaglia contesta fermamente la cifra - poi ci sono la Gesac di Napoli e l'Alitalia verso cui Sinigaglia era però riuscito ad ottenere il pignoramento di 3 milioni di crediti. Non si capisce più quanto di questo accumulo finanziario dipenda dalla situazione difficile di questi ultimi mesi e quanto sia invece retaggio di una gestione passata. E' certo però che per salvare la compagnia ci vorrà una cifra consistente, tra i 30 e i 40 milioni di euro, e anche un accordo con i debitori per la rinuncia ai loro crediti prima che scatti la tagliola del fallimento.

 

Vendita alitalia Padoa Schioppa: <Trattativa in otto settimane> (sezione: Alitalia 2)

( da "Libertà" del 29-12-2007)

Quotidiano partner di Gruppo Espresso LIBERTA' di sabato 29 dicembre 2007 > Prima Pagina vendita alitalia Padoa Schioppa: "Trattativa in otto settimane" Air France, via libera Il governo ha scelto. L'ira di Formigoni Ok per la rottamazione. Luce, sconti ai disagiati ROMA - Il governo dà il via libera alla "trattativa in esclusiva" con Air France. Con questa decisione la vendita di Alitalia fa un altro passo avanti ma le reazioni al Nord sono furenti. Il presidente della Regione Lombardia, Formigoni, parla di "decisione irregolare e vergognosa". Il ministro Padoa Schioppa si augura una trattativa rapida, così come Air France. Intanto è arrivato l'ok: la rottamazione continua nel 2008 e si amplia alle euro 2. Varato anche un bonus-luce per 5 milioni di famiglie disagiate. FURINI a pagina 2, D'APRILE a pagina 7 [.

 

Il Tar del Lazio: sì ai voli Alpieagles (sezione: Alitalia 2)

( da "Eco di Bergamo, L'" del 29-12-2007)

VENEZIA A un passo dal crac Alpieagles si risolleva in aria e davanti al Tar del Lazio vince il round con l'Enac che le consente di tornare a sperare. Il vettore veneto presieduto da Paolo Sinigaglia sembrava avere i giorni contati: ne restavano esattamente tre, dato che l'Enac, viste le perduranti difficoltà finanziarie, aveva fissato al primo gennaio 2008 lo stop alla licenza. Alpieagles sta già pagando da settimane questo provvedimento, con una progressiva emorragia di passeggeri e cancellazioni di voli. Ma a sorpresa, mentre anche la Regione Veneto ha iniziato a muoversi per salvare la compagnia e trovare un compratore, è arrivata la sentenza del Tar del Lazio: il tribunale amministrativo ha accolto ieri il ricorso di Alpieagles per la sospensione del provvedimento con cui Enac negava la proroga della licenza, fermandola al 31 dicembre. Il Tar ? ha spiegato l'avvocato Paolo Pettinelli, che ha firmato il ricorso ? ha ritenuto fondata l'istanza di Alpieagles e ha fissato al 17 gennaio 2008 l'udienza per la discussione di merito del provvedimento Enac. "Fino a quella data perlomeno ? ha aggiunto Sinigaglia ? gli aerei della compagnia potranno continuare a volare". Certo, potrebbe essere solo un prolungamento dell'agonia. Perché nelle stesse ore da Bari giungeva notizia che un Fokker 100 della compagnia veneta era stato bloccato allo scalo di Palese dalla società Aeroporti di Puglia, la quale vanta nei confronti di Alpieagles crediti per quasi due milioni di euro. Insomma altri debitori che si aggiungono a quelli che da mesi battono alla porta di Sinigaglia: la Save di Venezia (poco meno di 4 milioni, ma Sinigaglia dice 1,8 milioni), la Gesac di Napoli, la stessa Alitalia (per soli 300 mila euro), alla quale tuttavia il patron di Alpieagles era riuscito a far pignorare con successo 3 milioni 499 mila euro di crediti. Sinigaglia, pur rimanendo combattivo e minacciando cause penali contro chi ha voluto portare la società sull'orlo del fallimento, sembra voler abbandonare il campo. "Me ne voglio andare ? ha affermato ieri ? perché prendo atto che questa è la volontà generale". Ma ancora alla guida di Alpieagles, l'imprenditore calzaturiero, proprietario della Simod, ha detto di ritenere "impraticabile" l'affitto dell'attività ad un'altra compagnia, al quale potrebbe essere interessata la MyAir di Carlo Bernini. "La strada per il salvataggio ? ha spiegato Sinigaglia ? è la cessione dell'azienda".

 

I francesi non avranno riguardi Malpensa specchio della crisi (sezione: Alitalia 2)

( da "Eco di Bergamo, L'" del 29-12-2007)

Malpensa? Una delle tante facce del deficit infrastrutturale italiano. Air France? Non è un invasore ma tratterà l'Italia alla stregua di uno dei tanti mercati dove opera. Ma una volta persa la compagnia di bandiera l'Italia deve recuperare competitività puntando sull'aggregazione delle società di gestione degli scali. Ne è convinto Stefano Paleari, professore di Analisi dei sistemi economici alla facoltà d'Ingegneria di Dalmine e direttore scientifico dell'Iccsai, il Centro internazionale di studi sulla competitività del settore aereo, con base a Orio al Serio. Professore, arrivano i galli? "Immagine simpatica, ma penso che chi appartenga alla nostra generazione non debba fare una riflessione di tipo nazionalista. Io mi sento cittadino europeo, però...". Però? "Però capisco che in sistemi tradizionalmente evoluti ? che quando va bene, crescono dell'1-1,5 per cento l'anno ? le competizioni fra i territori sono notevolmente accentuate. È qui che i guadagni di uno rischiano di diventare sottrazione di sviluppo per gli altri. Diciamo così: non temo i galli, ma la scelta di Air France è la ratifica della dismissione non solo di un vettore, quanto di un sistema completo". Non solo Alitalia, insomma... "No, la verità è che un'operazione di questo genere ha altre valenze e ripercussioni, ma è pur vero che per difenderci non possiamo tenere in piedi una compagnia che perde 600 milioni di euro l'anno. E per anni ci siamo fatti scudo così...". Ma Air France è davvero una scelta negativa? "Siamo realisti: non temo Air France, ma sono sicuro che nella sua politica l'Italia sarà uno dei tanti mercati in cui opera. Tutto qua. Diventeremo una regione dell'Europa dove sui tabelloni ci sarà scritto che il volo Air France è operato da Alitalia, così come oggi quelli di Lufthansa li fa Swissair, ma il mondo non si ferma tra Francia e Italia". Chiaro però che con Air France Malpensa rischia grosso... "Malpensa è un aeroporto costruito per essere un hub e ha una struttura di costi coerenti con questo obiettivo. Chiaro che se il fine viene modificato ci sono dei problemi. Certo, ci sono grandi aeroporti che non sono hub, penso a Londra Stansted, ma se strada facendo la prospettiva si modifica bisogna cambiare le cose. E, secondo me, a discontinuità bisogna rispondere con discontinuità". In che modo? "Il trasporto aereo è una filiera e le compagnie ne sono una parte, non tutto l'insieme. In Italia, per ragioni storiche e per l'effetto trascinamento di Alitalia, abbiamo per anni assimilato la filiera aerea con il trasporto, ma non è così. E se ora rischiamo di non essere rappresentati a livello nazionale da una compagnia, dobbiamo provare ad attivare un protagonismo nelle società di gestione degli scali, perché quelle che ci sono oggi sono dei nani in mezzo al nano Alitalia". Quindi non possono dettare le condizioni? "Assolutamente no. Un conto è gestire uno scalo e trattare con Ryanair, un conto è averne in mano quattro: le condizioni cambiano, eccome. Dobbiamo favorire le aggregazioni tra società di gestione, perché se tra dieci anni Aéroports de Paris fa un offerta per gestire Malpensa, che succede? Per anni la questione Alitalia ha di fatto bloccato il mondo italiano, ora se si va fino in fondo un elemento di discontinuità da cui ripartire comunque c'è". E può essere positivo? "Credo che quando si risolve il problema di una società che per dieci anni di fila va in perdita ci possano essere elementi positivi: e a volte i problemi rivelano opportunità". Professore, Malpensa ha i costi di un hub, ma è stato fatto tutto per farlo davvero diventare tale? "Se le dicessi sì, finirei nel guinness delle bugie... Malpensa è un tipico esempio del deficit infrastrutturale di questo Paese, e senza infrastrutture non si cresce come gli altri partner europei. Se volevamo davvero un hub servivano interventi di conseguenza". Scusi la provocazione: oggi uno da Malpensa ha una ventina di destinazioni intercontinentali, per il resto da qui vola su Francoforte, Vienna, Londra o Amsterdam e da qui nel mondo ma con altre compagnie straniere. Non era meglio farli volare su Fiumicino e così provare a salvare, per quanto possibile, Alitalia? "Magari ha ragione, ma c'è chi le risponderebbe che l'Italia è il Paese più lungo d'Europa dove Fiumicino non è l'area più industrializzata". Ma potevamo permetterci due hub? Nessuno in Spagna mette in discussione Barcellona, ma lo scalo si appoggia su Madrid Barajas per gli intercontinentali: si possono avere un grosso scalo e un hub, più difficile due hub con i nostri numeri... "Vero, ma lo è pure il fatto che se ci fosse l'alta velocità ferroviaria da una decina d'anni il treno sarebbe una valida alternativa all'aereo sulla Milano-Roma. E invece, per come sono strutturati i collegamenti ferroviari, ora come ora l'alta velocità non è una valida alternativa all'aereo per uno che da Monza deve andare a Roma. Il problema vero è che questo Paese soffre di un grave deficit infrastrutturale, e Malpensa ne è solo una parte". Dino Nikpalj.

 

La trincea del premier e la pistola scarica dei centristi di Lamberto (sezione: Alitalia 2)

( da "Eco di Bergamo, L'" del 29-12-2007)

Andrea Ferrari Nel giorno in cui l'ultimo Consiglio dei ministri del 2007 presenta per la seconda volta il faticato decreto sulle espulsioni rapide dei criminali anche comunitari; proroga gli incentivi per la rottamazione delle vecchie auto e decide che l'azionista di Alitalia, e cioè il Tesoro, appoggerà la trattativa "esclusiva" con Air France per la vendita della compagnia di bandiera, Prodi va scavando la trincea ove attestarsi in vista del "redde rationem" di gennaio. Pare di capire che la linea difensiva in vista della verifica del 10 e del voto su Padoa-Schioppa in Senato del 22, si poggerà su due bastioni. In primo luogo, Prodi avverte: chi mi vuole abbattere mi deve votare contro presentando una mozione di sfiducia in Parlamento, e lì vedremo. È chiaro che il Professore non ha alcuna intenzione di togliere il disturbo spontaneamente: del resto, basta conoscerlo un po' per sapere che nulla potrebbe essere più lontano dalla sua mentalità tignosa e combattente. Secondo, il premier ricorda che un eventuale governo tecnico-istituzionale dovrebbe avere la maggioranza in entrambe le Camere. L'affermazione pare banale, ma vuol dire una cosa molto minacciosa: e cioè che al Senato il governo può anche cadere perché non ha una maggioranza, ma il il suo successore dovrà passare anche alla Camera dove viceversa il centrosinistra ha una maggioranza "agevole" e non è affatto detto che i deputati dell'Unione siano disposti a votare un esecutivo Dini o Draghi o Marini. Il risultato di questa doppia linea difensiva è che Prodi indica le elezioni anticipate come l'unico sbocco possibile di una caduta del suo governo."Ve la sentite?" pare chiedere il Professore ai complottardi, aggiungendo: e lo sapete che se cade all'improvviso il mio governo non farete in tempo a fare una nuova legge elettorale e così andate a votare col "Porcellum", una legge che più sballata non c'è per chi vince le elezioni, chiunque sia? Da questa trincea, Prodi sembra certo di poter affrontare meglio la prova di gennaio. Anche perché la sinistra estrema pare rassicurata da alcune cose che Prodi ha detto soprattutto sul fronte dell'aumento dei salari e della diminuzione del carico fiscale sui redditi medio bassi (Bertinotti ha indirettamente approvato queste intenzioni del premier, anche se le ha definite "l'ultima occasione" del Professore per rimanere a cavallo). Certo, Dini rumoreggia ancora. Annuncia che presenterà un proprio programma di stampo liberaldemocratico e che voterà al Senato a favore dell'esecutivo soltanto se Prodi dichiarerà di condividerlo "integralmente". Richiesta abbastanza inusuale, anche perché il governo ha un programma a suo tempo firmato anche da Dini: difficile che il presidente del Consiglio possa ora, d'improvviso, aderire alle richieste dei senatori centristi dissidenti che si radunano intorno all'ex premier. È possibile, invece, che questi ultimi si contentino di qualche apertura parziale per poter fare marcia indietro. Dini in questo caso farebbe una pessima figura: per la seconda volta dimostrerebbe che la sua è una pistola scarica e che lui, per usare le parole di Di Pietro, è soltanto "un personaggio in cerca d'autore". In ogni caso Veltroni è sceso in campo a fianco di Prodi, dichiarando che il Partito democratico lavora perché il governo vada avanti fino alla fine della legislatura e che anzi Prodi è il miglior garante di una prosecuzione del lavoro riformatore che si incentra non soltanto sulla riforma elettorale ma anche su altre modifiche istituzionali e regolamentari. Un modo, quello del sindaco Veltroni, per allontanare da sé il sospetto di essere il capo occulto dei congiurati antiprodiani.

 

Alitalia-Air France Disco verde dal governo (sezione: Alitalia 2)

( da "Eco di Bergamo, L'" del 29-12-2007)

Parte la trattativa in esclusiva. Padoa-Schioppa: inutile attendere Formigoni: decisione scandalosa. Toto: confronto non trasparente ROMA Via libera alla trattativa in esclusiva con Air France-Klm per la cessione di Alitalia. Il governo stringe i tempi "ratificando" la decisione presa lo scorso 21 dicembre dal consiglio di amministrazione della compagnia e autorizzando il presidente Maurizio Prato a condurre la trattativa che durerà otto settimane. Al termine dell'ultimo Consiglio dei ministri del 2007, il ministro dell'Economia Tommaso Padoa-Schioppa ha confermato l'indicazione, emersa le scorse settimane, dando un'accelerazione alla tempistica che lo stesso governo aveva stabilito fissando al 15 gennaio la data entro la quale si sarebbe espresso sulle decisioni del cda. Un'accelerazione di cui sì è giovato il titolo che ha chiuso le contrattazioni con un balzo dell'8,29% a 80 centesimi. E proprio le fibrillazioni del titolo in Borsa, spiegano fonti di governo, sarebbero all'origine dell'accelerazione decisa ieri. "Non aveva senso aspettare ancora, l'orientamento era ormai chiaro, la decisione del Cda di Alitalia era netta, meglio togliersi subito il dente", spiegano dal Tesoro. Del resto al governo solo il ministro per la Solidarietà sociale ha manifestato le sue "perplessità" durante il Consiglio dei ministri "sul fatto che si avviasse una fase di trattativa unica con una compagnia. Sarebbe stato meglio avere un'altra strada di approfondimento di diverse ipotesi sul tappeto" ha specificato Ferrero. Chiarendo che se ci fosse stata una decisione formale con un voto in Cdm, il suo sarebbe stato un voto contrario. Intanto insorgono le Regioni del Nord che, sullo scalo di Malpensa, in pericolo, fanno quadrato. Torna all'attacco il governatore lombardo Formigoni: "Una decisione scandalosa e vergognosa, presa contro l'intero Paese, da un governo che scappa, che si sottrae a ogni tipo di confronto". E anche Carlo Toto, il patron di AirOne leader della cordata perdente, non va per il sottile: "L'Italia rinuncia a competere in serie A. Il governo non vuole un confronto trasparente". "OTTO SETTIMANE DI TRATTATIVA" "Ho espresso l'orientamento favorevole a che la società avvii una fase di trattativa in esclusiva con Air France-Klm, finalizzata alla formulazione di una proposta vincolante di integrazione tra i due Gruppi" ha detto il ministro nel corso della conferenza stampa a palazzo Chigi aggiungendo che "in tale ambito il ministero dell'Economia valuterà la cessione della propria quota di partecipazione in Alitalia. Inizia ora una fase, di circa 8 settimane, di trattativa in esclusiva, che sarà compiuta dall'Alitalia e che", ha successivamente puntualizzato una nota del ministero, "sarà condotta in piena trasparenza ed in stretto coordinamento con la Consob per garantire il rispetto della disciplina delle società quotate". Il ministro ha poi ribadito che "l'entità della cessione (della quota che è pari al 49,9% ndr) non è stata definita in questa fase della trattativa, verrà definita in seguito. Nella proposta comunque ? ha ricordato ? si parla di uno scambio di azioni con Air France, quindi il Tesoro resterebbe proprietaria di azioni del nuovo soggetto". Si apre ora una "fase cruciale" ha osservato il ministro e "c'è da sperare che non ci siano sorprese". A tale proposito Padoa-Schioppa si è detto "fiducioso" che la trattativa esclusiva con Air France-Klm si possa concludere "nella maniera più positiva per la società". Quello di oggi (ieri, ndr), ha evidenziato, "è un passo grandissima importanza, naturalmente non è l'ultimo, perché sappiamo che una trattativa può concludersi positivamente o negativamente" tuttavia, ha rimarcato, "la prospettiva di integrazione nel primo gruppo mondiale che è Air France-Klm, e che ha una grande esperienza in questo tipo di operazioni avendo rilanciato sia il vettore olandese sia l'aeroporto di Schipol, è motivo di fiducia". Il ministro ha quindi puntualizzato che la gestione della trattativa sarà "condotta da Alitalia e non al Tesoro: ovviamente ? ha precisato ? ci sono aspetti che potranno incidere sulle modalità della vendita e che saranno di pertinenza del governo, ma la trattativa la conduce Alitalia". Ma sulla decisione finale, il titolare di via XX settembre ha ricordato che l'ultima parola spetta proprio all'azionista di riferimento e cioè il Tesoro: la "decisione formale" sulla vendita ? ha osservato ? spetta al ministro dell'Economia, ma su una questione così importante, prima della vendita è inevitabile un altro passaggio in consiglio dei ministri". Il ministro si è poi soffermato sulla riunione odierna del Consiglio: "Quella di oggi (ieri, ndr) ? ha detto ? è stata sostanzialmente un'informativa. Abbiamo esaminato ampiamente tutta la documentazione, che era stata recapitata in via riservata a ogni ministro. Avevo naturalmente conferito a lungo con il premier e il vicepremier e siamo convinti che la valutazione data dal cda di Alitalia sia quella corretta" ha detto. "L'ENNESIMA FORZATURA" Immediate le reazioni del fronte politico e sindacale. Per l'ex ministro Gianni Alemanno, Padoa Schioppa "ha compiuto l'ennesima forzatura", mentre il segretario della Democrazia cristiana per le Autonomie, Gianfranco Rotondi ha parlato di "atto di protervia che non ha eguali". Il capogruppo del Pdci alla Camera Pino Sgobio, ha chiesto che "lo Stato mantenga una quota considerevole in Alitalia". L'Sdl ha definito quella di Padoa-Schioppa una "decisione autoritaria" e che a questo punto "è difficile quindi prevedere che la scelta definitiva si discosti da quella fatta dal governo". Il leader Ugl Trasporti Panella, perplesso per il colpo d'accelerazione dell'esecutivo, ha chiesto la convocazione da parte del governo.

 

Sorpresa, c'è la rottamazione auto (sezione: Alitalia 2)

( da "Eco di Bergamo, L'" del 29-12-2007)

Aiuti per sostituire euro 2 e moto. Incentivi 2x1 a chi cambia due vetture vecchie per una nuova Tariffe luce, bonus per 5 milioni di famiglie. Alitalia, sì del governo alla trattativa con Air France Alla fine la rottamazione è stata estesa al 2008 grazie al decreto "Milleproroghe". Gli aiuti riguardano anche le vetture euro 2 ? minimo 700 euro ? e le moto. Per chi cambia due auto vecchie per una nuova, bonus di 1.200 euro. Nel decreto di fine anno del governo aiuti anche a cinque milioni di famiglie in difficoltà a pagare la bolletta della luce per la quale sono previsti rincari. Il governo, nell'ultima riunione del 2007, ha preso un'altra importante decisione: via libera alla trattativa per cedere Alitalia ad Air France-Klm. alle pagine 2 e 4.

 

NESSUNO AVRA' IL MONOPOLIO (sezione: Alitalia 2)

( da "Resto del Carlino, Il (Nazionale)" del 29-12-2007)
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IL COMMENTO NESSUNO AVRA' IL MONOPOLIO COMUNQUE si concluda la vicenda della vendita di Alitalia, nessuno avrà il monopolio del traffico aereo in Italia. Infatti, innanzitutto le liberalizzazioni delle linee aeree, già molto cresciute in Europa (e che ancora potranno ampiamente svilupparsi), hanno molto aperto il mercato nazionale che è già diventato quanto mai competitivo fra vettori italiani e stranieri, anche con le decisive innovazioni delle compagnie a basso costo. La concorrenza è sia fra compagnie aeree, sia fra aeroporti, soprattutto in Italia, anche per la particolare conformazione geografica, dove le distanze sono frequentemente rilevanti e dove i collegamenti stradali e ferroviari spesso non favoriscono il facile avvicinamento perfino ai principali aeroporti. Infatti, il congestionamento anche estremo, soprattutto nelle lunghe ore di punta, delle autostrade e delle tangenziali italiane rende frequentemente arduo, per chi non vi vive nei pressi, l'avvicinamento ai principali aeroporti in tempi limitati e sempre prevedibili. Anche le ferrovie non favoriscono l'accesso agli aeroporti italiani: le reti (salvo le poche ad alta velocità) sono antiche, con poche innovazioni, e quasi mai ben connesse agli aeroporti (il caso di Pisa, dove una stazione delle Fs è interna all'aeroporto, è quasi una lodevole eccezione). Anche queste ragioni oggettive, oltretutto nell'Italia delle "cento città", favoriscono la crescita di un sistema aeroportuale policentrico dove la competizione fra le aree geografiche ed economiche si integra con la concorrenza di aeroporti e linee aeree. Nessuno può, quindi, costringere alcuno ad organizzare i viaggi secondo schemi decisi da altri a livello nazionale o locale: uno o due "hub" in Italia non coaguleranno mai tutto il traffico di più lunga distanza anche perché ad ampie zone del Paese è spesso più comodo cambiare aereo, a seconda dei casi, a Francoforte, Monaco di Baviera, Vienna o Parigi, per esempio. Inoltre vari aeroporti italiani stanno crescendo in modo rilevante proprio in concorrenza con i sistemi aeroportuali di Milano e Roma: per esempio Venezia, al centro di un'area molto sviluppata, ha anche voli intercontinentali, mentre scali di medie dimensioni, come Bologna, Pisa ed in parte anche Firenze, sono collegati intensamente con molte città europee, quando perfino aeroporti di piccole città hanno pure voli di non breve distanza, come è il caso di Forlì che è collegata anche con Mosca e con Kiev. Insomma, i passeggeri delle città e delle province italiane sono pienamente liberi di scegliere le compagnie aeree e gli aeroporti di partenza e di arrivo secondo una molteplicità di fattori dinamici e competitivi, qualsiasi sia, appunto, la conclusione della vendita dell'Alitalia. - -->.

 

ROMA - IL GOVERNO dice sì alla trattativa in esclusiva fra Al (sezione: Alitalia 2)

( da "Resto del Carlino, Il (Nazionale)" del 29-12-2007)
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? ROMA ? IL GOVERNO dice sì alla trattativa in esclusiva fra Alitalia e Air France-Klm. E in Piazza Affari il titolo chiude con un maxi-rialzo dell'8,26% a 0,8 euro. Con una mossa inattesa, anticipando la scadenza indicata entro metà gennaio, il consiglio dei ministri ha dato semaforo verde alle negoziazioni, che dureranno otto settimane, per una proposta vincolante di integrazione fra i due gruppi. A favore dell'accelerazione delle trattative avrebbero giocato più fattori: da un titolo azionario troppo altalenante al rischio che l'iniziale scadenza di metà gennaio avrebbe potuto logorare ulteriormente sia la compagnia sia la scena politica che le ruota intorno. Senza dimenticare, secondo alcune indiscrezioni, il fatto che il premier Prodi avrebbe avuto le necessarie assicurazioni e garanzie dal presidente francese Sarkozy per la pari dignità della compagnia italiana nella futura fusione. SODDISFATTO il numero uno di Air France-Klm, Jean Cyril Spinetta che si augura di arrivare "rapidamente a un accordo solido che apra la via a una crescita profittevole di Alitalia". Durissima, invece, la replica del patron di AirOne, Carlo Toto: "Se l'Italia rinuncia al nostro progetto, spreca una grande opportunità, oltre che la capacità di competere in serie A. Oggi non ha vinto il mercato, perché in quel caso ci sarebbe stata trasparenza nella decisione e ci sarebbe stato un confronto serio e chiaro tra i due piani". Quella del Governo ? continua Toto ? è una decisione sorprendente che smentisce quanto dichiarato pochi giorni fa dal cda di Alitalia, ovvero che il Governo avrebbe esaminato in modo approfondito le due proposte e che conferma la non disponibilità ad un confronto trasparente tra i due progetti". AD ANNUNCIARE il via libera del Governo è stato il ministro dell'Economia, Tommaso Padoa-Schioppa, che ha espresso il proprio "orientamento favorevole" alla trattativa, "la soluzione più appropriata per la salvezza" dell'Alitalia. Padoa-Schioppa ha quindi giudicato "corretta la valutazione del cda", osservando che "è motivo di fiducia la prospettiva di integrazione con il primo gruppo mondiale" nel trasporto aereo. Peraltro, ha rilevato, Air France "ha ampia esperienza in integrazioni avendolo fatto con Klm e ha rilanciato l'aeroporto di Amsterdam". Quello di oggi "è un passo di grandissima importanza anche se non è l'ultimo" ha rilevato il ministro, auspicando che "la fase finale della trattativa non riservi sorprese negative". Sarà durante la negoziazione che il Tesoro deciderà se cedere tutta o parte della propria quota del 49,9%, comunque, "nel nuovo gruppo sarebbe titolare di azioni" visto che Air France-Klm ha proposto una offerta pubblica di scambio ha ricordato il titolare di via XX Settembre. Come per tutte le altre privatizzazioni, l'atto formale di vendita sarà fatto dall'azionista anche se, visto che ieri il cdm non ha deliberato ma solo esaminato il dossier, ci potrebbe essere un ulteriore passaggio in consiglio "visto che si tratta di una vendita importante". - -->.

 

BLUE PANORAMA PECCI: POTREMMO COPRIRE MOLTE ROTTE. CONTATTI CON PARTNER 0 Pronti per Malpensa entro aprile (sezione: Alitalia 2)

( da "Resto del Carlino, Il (Nazionale)" del 29-12-2007)
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BLUE PANORAMA PECCI: "POTREMMO COPRIRE MOLTE ROTTE. CONTATTI CON PARTNER" "Pronti per Malpensa entro aprile" di MARCO TAVASANI ? ROMA ? FRANCO PECCI (nella foto), 62 anni, fondatore e presidente di Blue Panorama, già ai primi di settembre aveva lanciato la proposta: "Siamo disponibili a diventare il vettore di lungo raggio di riferimento per l'attività intercontinentale e internazionale da Malpensa". Blue Panorama ha una flotta di 11 aerei tra cui tre Boeing 767-300 Er e due B757, la base per l'attività di lungo raggio è a Malpensa ma la compagnia opera voli intercontinentali anche da Roma e Bologna. Presidente Pecci, come si articola il suo piano industriale per il rilancio di Malpensa? "Abbiamo esaminato le rotte che teoricamente saranno dismesse da Alitalia. Ne possiamo operare almeno 8 di lungo raggio, tra Oriente e centro-sud America oltre a 3-4 rotte sull'Africa, come Nigeria e Senegal, ma anche sui Paesi dell'Africa settentrionale. Stiamo già esplorando i potenziali partner finanziari e industriali che ci aiuteranno nello start up e contiamo sul supporto delle istituzioni lombarde. Intanto ho già contatti avanzati con grossi nomi europei". Quanto tempo ci vorrà per essere a regime? "Ragionevolmente fra 4 mesi la nuova realtà potrebbe decollare. Utilizzeremmo inizialmente almeno 4 aerei di lungo raggio aggiungendone altri 2 dal novembre 2008, in attesa del primo di quattro B787 che arriverà a fine 2009, e a regime avremo 11 jet intercontinentali, anche per i voli leisure. Il piano industriale è flessibile e potrà modificarsi se emergeranno le condizioni di un possibile accordo di cooperazione, che auspico, con il gruppo Air France-Klm/Alitalia". Questa è una novità. "E' un'operazione di sinergia industriale. Perché farsi la guerra?". Oggi Malpensa si può definire un hub? "Posso dire soltanto che è stato voluta e creata come un hub, e che è nel mirino di molte compagnie straniere di lungo raggio. Tuttavia oggi la tendenza privilegia, sulle grandi distanze, i voli point-to-point". Esiste il rischio di entrare in rotta di collisione con i giganti del cielo europei? "Vedo più concorrenza da vettori nordamericani e del Medio Oriente. Ma sono convinto che sull'asse Linate-Malpensa i vettori europei continueranno a drenare traffico verso i loro hub e gli scali principali". E i diritti di traffico per le nuove destinazioni ? "Da Malpensa, se non vengono esercitati per circa un anno, automaticamente vengono concessi alla compagnia nazionale che li ha richiesti. E noi siamo pronti. Non ci sono, invece, problemi di accordi bilaterali in quanto Blue Panorama è una compagnia nazionale". - -->.

 

Alitalia, il Tesoro vuole Il Governo sceglie Parigi. Toto: L'Italia (sezione: Alitalia 2)

( da "Resto del Carlino, Il (Nazionale)" del 29-12-2007)
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Alitalia, il Tesoro vuole Il Governo sceglie Parigi. Toto: "L'Italia ? ROMA ? IL GOVERNO dice sì alla trattativa in esclusiva fra Alitalia e Air France-Klm. E in Piazza Affari il titolo chiude con un maxi-rialzo dell'8,26% a 0,8 euro. Con una mossa inattesa, anticipando la scadenza indicata entro metà gennaio, il consiglio dei ministri ha dato semaforo verde alle negoziazioni, che dureranno otto settimane, per una proposta vincolante di integrazione fra i due gruppi. A favore dell'accelerazione delle trattative avrebbero giocato più fattori: da un titolo azionario troppo altalenante al rischio che l'iniziale scadenza di metà gennaio avrebbe potuto logorare ulteriormente sia la compagnia sia la scena politica che le ruota intorno. Senza dimenticare, secondo alcune indiscrezioni, il fatto che il premier Prodi avrebbe avuto le necessarie assicurazioni e garanzie dal presidente francese Sarkozy per la pari dignità della compagnia italiana nella futura fusione. SODDISFATTO il numero uno di Air France-Klm, Jean Cyril Spinetta che si augura di arrivare "rapidamente a un accordo solido che apra la via a una crescita profittevole di Alitalia". Durissima, invece, la replica del patron di AirOne, Carlo Toto: "Se l'Italia rinuncia al nostro progetto, spreca una grande opportunità, oltre che la capacità di competere in serie A. Oggi non ha vinto il mercato, perché in quel caso ci sarebbe stata trasparenza nella decisione e ci sarebbe stato un confronto serio e chiaro tra i due piani". Quella del Governo ? continua Toto ? è una decisione sorprendente che smentisce quanto dichiarato pochi giorni fa dal cda di Alitalia, ovvero che il Governo avrebbe esaminato in modo approfondito le due proposte e che conferma la non disponibilità ad un confronto trasparente tra i due progetti". AD ANNUNCIARE il via libera del Governo è stato il ministro dell'Economia, Tommaso Padoa-Schioppa, che ha espresso il proprio "orientamento favorevole" alla trattativa, "la soluzione più appropriata per la salvezza" dell'Alitalia. Padoa-Schioppa ha quindi giudicato "corretta la valutazione del cda", osservando che "è motivo di fiducia la prospettiva di integrazione con il primo gruppo mondiale" nel trasporto aereo. Peraltro, ha rilevato, Air France "ha ampia esperienza in integrazioni avendolo fatto con Klm e ha rilanciato l'aeroporto di Amsterdam". Quello di oggi "è un passo di grandissima importanza anche se non è l'ultimo" ha rilevato il ministro, auspicando che "la fase finale della trattativa non riservi sorprese negative". Sarà durante la negoziazione che il Tesoro deciderà se cedere tutta o parte della propria quota del 49,9%, comunque, "nel nuovo gruppo sarebbe titolare di azioni" visto che Air France-Klm ha proposto una offerta pubblica di scambio ha ricordato il titolare di via XX Settembre. Come per tutte le altre privatizzazioni, l'atto formale di vendita sarà fatto dall'azionista anche se, visto che ieri il cdm non ha deliberato ma solo esaminato il dossier, ci potrebbe essere un ulteriore passaggio in consiglio "visto che si tratta di una vendita importante". - -->.

 

PRIMA DI CANTARE vittoria pensi bene a quello che l'aspetta! È certo, caro preside (sezione: Alitalia 2)

( da "Resto del Carlino, Il (Nazionale)" del 29-12-2007)
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Nte di Air France-Klm, che i soliti italiani non le stiano rifilando una "sola"? Sta per acquistare un'auto usata col motore fuso e la carrozzeria corrosa dalla ruggine. Ne vale la pena? Del resto, i Suoi conti li avrà fatti: Lei conosce bene Alitalia, essendo stato nel Consiglio d'amministrazione dal 2002 al febbraio 2007. Conosce bene i piloti, le hostess, gli steward, il personale di terra e i loro modesti indici di produttività. Conosce bene i miliardi di miliardi che è costata ai contribuenti italiani la compagnia di bandiera, fallita di fatto parecchi anni fa e tenuta in vita surrettiziamente grazie alla continua iniezione di soldi (i nostri). Non dimentichi, però, che la trippa per i gatti è finita e che, se non li userà, dovrà lasciare liberi gli slot di Malpensa: la fila dei pretendenti è già lunga. - -->.

 

Formigoni a muso duro Uno scandalo, una vergogna (sezione: Alitalia 2)

( da "Resto del Carlino, Il (Nazionale)" del 29-12-2007)
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IL FRONTE DEL NORD Formigoni a muso duro "Uno scandalo, una vergogna" ? MALPENSA (Varese) ? ALITALIA AI FRANCESI "è una vergogna, uno scandalo", attacca il governatore lombardo Roberto Formigoni. Quello che a Milano si temeva, che cioè il Governo desse via libera alla trattativa con Air France, è successo. Addirittura prima di quanto previsto, il 15 gennaio. E Formigoni attacca a muso duro: "Questa decisione è irregolare e forse illegittima. Air France come un'idrovora succhierà tutto il traffico e i passeggeri di Alitalia lasciando come contentino agli italianuzzi l'aeroporto di Roma per cui non vedo vita facile, ma soprattutto un piano per cancellare Malpensa: a questo punto daremo battaglia, faremo tutte le azioni possibili a difesa dei cittadini che volano". "Il Governo ora si assuma le sue responsabilità ? scandisce Letizia Moratti, sindaco di Milano ?, che sono tutte politiche perché si tratta di scelte che toccano direttamente le politiche industriali, economiche e di relazioni internazionali del nostro Paese. Ci auguriamo che le trattative dirette con Air France siano fatte nell'interesse del Paese, perché quella sul destino Alitalia non è una scelta tecnica". Annuncia battaglia dura la Lega: "Noi stiamo preparando fuochi d'artificio ? anticipa Giancarlo Giorgetti, segretario della Lega Lombarda ?. E' l'ennesimo atto di colonialismo romano: l'unica ricchezza che oggi Alitalia porta in dote sono le rotte redditizie che partono da Milano". Quanto a una Compagnia del Nord, Giorgetti appare scettico: "Si può fare, ma l'ho già sentito dire più volte e non si è mai fatto nulla. Una grande banca del nord, Intesa, si era già fatta avanti ed è stata respinta dal Governo: devo dare atto del grande coraggio che ha avuto Corrado Passera". E se l'altro partito di centrodestra, Alleanza Nazionale, ieri ha addirittura sfilato con in testa Ignazio La Russa, bandiere e megafono, a Malpensa ("Alitalia resti in mani italiane"), Filippo Penati, presidente di sinistra della Provincia di Milano, getta acqua sul fuoco. Ha criticato il Governo per "non aver coinvolto le istituzioni locali", chiedendo ora l'apertura di un confronto. Ma ha anche detto che il piano Air France-Klm è quello che dà "più garanzie". Alessandro Franzi - -->.

 

Mibtel a +0,58% (sezione: Alitalia 2)

( da "Libertà" del 29-12-2007)

Quotidiano partner di Gruppo Espresso LIBERTA' di sabato 29 dicembre 2007 > Economia Mibtel a +0,58% Piazza Affari bene con Fiat Alitalia e Pininfarina MILANO - Piazza Affari chiude bene l'ultima seduta dell'anno, staccando le altre Borse del Vecchio Continente, piuttosto deboli, e recuperando parte di quel terreno perduto nel 2007 che ne ha fatto una delle peggiori borse mondiali e la peggiore in Europa. L'indice Mibtel ha terminato le contrattazioni in rialzo dello 0,58% a 29.402 punti, lo S&P/Mib ha segnato un progresso dello 0,55% a 38.554 punti mentre l'All Stars è avanzato dello 0,81% a 14.369 punti. VOLA ALITALIA CON SÌ GOVERNO AD AIR FRANCEAlitalia saluta il 2007 con un mega rialzo che fa della compagnia di bandiera il miglior titolo dello S&P/Mib. Il mercato ha infatti festeggiato con un balzo dell'8,26%, a 0,80 euro, la decisione del governo di scegliere Air France-Klm per avviare una trattativa in esclusiva in vista della cessione di Alitalia, preferendo i francesi alla cordata italiana rappresentata da Air One-Intesa Sanpaolo. CORRE FIAT CON INCENTIVI ROTTAMAZIONE, OK PRYSMIAN E AEMBrilla il Lingotto (+2,45% a 17,69) a Piazza Affari grazie alla proroga al 2008 degli incentivi per la rottamazione auto. Bene anche le casseforti di casa Agnelli, Ifil (+1,14% a 6,45 euro) e Ifi (+3,19% a 23,30 euro), scaldata quest'ultima anche dalla notizia dell'arrotondamento, da parte del fondo Amber, della quota al 10% circa del capitale e dall'ingresso di Deutsche Bank con una partecipazione di poco superiore al 2%. In evidenza sul listino Aem (+3,12% a 3,13 euro) che dall'anno prossimo cambierà denominazione in A2A, a seguito della fusione con Asm (+2,55% a 4,99), oggi all'ultima seduta di Borsa. Brillante anche Prysmian (+3,11% a 16,89). BENE SAIPEM E ACOTEL, BANCARI POSITIVI CON BANCO POPOLAREChiusura d'anno al rialzo per Saipem (+2,20% a 27,41) e Acotel (+1,29% a 83,25), migliori titoli 2007, rispettivamente, dello S&P/Mib e di tutto il listino. Positivi i bancari dove si segnalano i guizzi del Banco Popolare (+1,51% a 15,16) e della Bpm (+1,26% a 9,32). Avanzano Mediobanca (+0,86% a 14,12), Intesa Sanpaolo (+0,65% a 5,41) e Unicredit (+0,60% a 5,67). Bene gli editoriali Mondadori (+1,72% a 5,62) e L'Espresso (+1,36% a 3,05) e i cementieri Buzzi Unicem (+1,56% a 18,93) e Italcementi (+1,46% a 14,63) con il costruttore Impregilo (+1,74% a 4,62) e Pirelli (+1,83% a 0,75). GIÙ FINMECCANICA CON M&C, PROSEGUE VOLO PININFARINAPochi i segni meno del listino. Nello S&P/Mib si segnala di Finmeccanica (-1,21% a 21,97), mentre tiene Mediolanum (-0,78% a 5,48) dopo il balzo di oltre otto punti messo a segno ieri. Praticamente immobile a 31 euro (-0,03%) Generali. L'accordo con Vincent Bollorè per la produzione di un auto elettrica continua a spingere Pininfarina (+21,11% a 11,71) che in tre sedute è salita del 60% (pur restando uno dei titoli peggiori del 2007). CHI SALE, CHI SCENDEMale tra gli immobiliari Ipi (-4,85% 3,73) mentre vola Aedes (+5,50% a 3,49), giù i Grandi Viaggi (-2,27% a 1,54), Save (-1,67% a 10,70) e Tod's (-1,60% a 47,83). Balzano Astaldi (+6,72% a 5,19) e Bastogi (+6,13% a 0,32). [.

 

Il governatore Formigoni protesta: decisione irregolare e vergognosa. Calderoli invita alla rivolta: si vendano il Colosseo (sezione: Alitalia 2)

( da "Libertà" del 29-12-2007)

Quotidiano partner di Gruppo Espresso LIBERTA' di sabato 29 dicembre 2007 > In Italia Il governatore Formigoni protesta: decisione irregolare e vergognosa. Calderoli invita alla rivolta: si vendano il Colosseo Alitalia-Air France, via libera del governo Il ministro Padoa Schioppa seguirà la trattativa per conto dell'esecutivo MILANO - Il governo dà il via libera alla "trattativa in esclusiva" con Air France. Con questa decisione la vendita di Alitalia fa un altro passo avanti ma le reazioni, soprattutto da parte del "fronte del Nord", sono furenti. Il presidente della Regione Lombardia, Formigoni, parla di "decisione irregolare e vergognosa". Il leghista Calderoli invita alla rivolta contro Roma. "Si vendano il Colosseo", dice. In Borsa la reazione è positiva: Alitalia sale dell'8,3% fra scambi molto intensi. Bene anche Air France (+1,66% a 23,86 euro) mentre i vertici della società sperano "in un accordo rapido". Il ministro dell'economia, Tommaso Padoa Schioppa, ha dato il suo "via libera" alla trattativa con Air France, spiegando che la deliberazione formale arriverà da un successivo consiglio dei ministri. La vendita, poi, sarà un atto del ministero dell'Economia che, ufficialmente, è il possessore delle azioni. Anche di titoli ha parlato il ministro, quando ha aggiunto che "il Tesoro sarebbe titolare di azioni del nuovo gruppo". Stando alla valutazione che Air France dà di Alitalia, il 49,9% dei titoli ora in possesso dello Stato italiano si trasformerebbero nel 3% del colosso Air France-Klm-Alitalia e, stando alle indiscrezioni, il governo italiano avrebbe diritto a un posto nel consiglio di amministrazione. "La trattativa - dice il ministro - sarà condotta in piena trasparenza, in stretto coordinamento con la Consob e durerà otto settimane". Immediata la risposta di Parigi. Il presidente di Air France, Jean Cyril Spinetta "si augura di arrivare rapidamente a un accordo solido che apra la via a una crescita profittevole di Alitalia". Invece la protesta cresce a Milano e in tutto il Nord dove si teme un forte ridimensionamento delle attività all'aeroporto di Malpensa. Formigoni ricorda che il governo si prenderà fino al 15 gennaio per decidere l'acquirente di Alitalia e poi aggiunge: "Speriamo che a nessuno venga in mente di fare un colpo di mano e che l'esame della situazione vanga fatto pubblicamente. Quanto deciso dal governo, finora, è vergognoso. Air France succhierà tutto il traffico e i passeggeri di Alitalia, lasciando come contentino agli italiani l'aeroporto di Roma per cui non vedo vita facile". La Lega parla di "inciuci romano-napoleonici". "Malpensa - dice il Carroccio - sarà la madre di tutte le battaglie". E Calderoli aggiunge: "Scegliendo Air France si cancella la Padania. Si svendano il Colosseo, la fontna di Trevi e gli ultimi carrozzoni di Stato, ma la Padania non la tocchino. Il 10 genanio ci sarà la crisi di governo? Hanno deciso di svendere anche l'ultima cassa al ricettatore francese". Alemanno (An) parla di "ennesima forzatura" ma si fanno sentire anche politici del centro-sinistra. Penati (presidente della Provincia di Milano) chiede un incontro al governo su Malpensa e spiega: "Air France deve mantenere le 17 rotte intercontinentali servite adesso da Alitalia. Se così non fosse l'aeroporto di Malpensa deve essere lasciato libero di operare con altre compagnie". Critici i sindacati. "Il governo ci coinvolga nella trattativa", dice l'Unione Piloti. "Il metodo del governo è autoritario", aggiunge il Sindacato dei lavoratori. Nella mattinata di ieri al terminal 1 nell'hub milanese, si è svolto un presidio di Alleanza Nazionale per dire no a "scelte affrettate" e per dire "giù le mai da Malpensa". Gigi Furini [.

 

Di fine anno (sezione: Alitalia 2)

( da "Giornale.it, Il" del 29-12-2007)

Di fine anno di Redazione - sabato 29 dicembre 2007, 07:00 Alitalia e la rottamazione; l'abolizione delle tasse sui contratti di Borsa e anche un accenno al rifinanziamento delle missioni militari. Per non parlare delle nuove norme sulle espulsioni dei cittadini comunitari. Una fine d'anno da non dimenticare per il governo di Romano Prodi. Dopo mesi di rinvii e gialli, ieri sono stati chiusi diversi provvedimenti importanti per la vita del Paese. Temi che l'esecutivo si è trascinato fino all'ultimo. E così il pronunciamento del governo sulla cessione di Alitalia ad Air France ha trovato spazio nel Consiglio dei ministri piazzato tra Natale e San Silvestro. Stesso destino per il decreto sulla sicurezza. Quello vecchio fu approvato dopo la barbara uccisione di Giovanna Reggiani e accompagnato dal clamore dei media. Poi fu fatto decadere e ieri il governo ne ha approvato uno nuovo. Alla riedizione, anche questa con modifiche sostanziali, degli incentivi all'acquisto di auto è toccata una sorte peggiore: il decreto milleproroghe. Un provvedimento che generalmente serve a rinviare qualche scadenza, ma che da ieri è diventato uno strumento di politica industriale.

 

Brillano Saipem e Prysmian (sezione: Alitalia 2)

( da "Giornale.it, Il" del 29-12-2007)

Di Redazione - sabato 29 dicembre 2007, 07:00 Piazza Affari chiude bene l'ultima seduta dell'anno, recuperando parte di quel terreno perduto nel 2007 che ne ha fatto una delle peggiori borse mondiali e la peggiore in Europa. L'indice Mibtel ha terminato in rialzo dello 0,58% a 29.402 punti, lo S&P/Mib ha segnato un progresso dello 0,55% a 38.554 punti mentre l'All Stars è avanzato dello 0,81% a 14.369 punti. Alitalia ha salutato il 2007 con un balzo dell'8,26%, miglior titolo dello S&P/Mib. Bene Fiat (+2,45% a 17,69) grazie alla proroga degli incentivi auto. In evidenza Aem (+3,12% a 3,13 euro) e Asm (+2,55% a 4,99), all'ultima seduta di Borsa. Brillante anche Prysmian (+3,11% a 16,89). Rialzo per Saipem (+2,20% a 27,41) e Acotel (+1,29% a 83,25), migliori titoli 2007, rispettivamente, dello S&P/Mib e di tutto il listino. Positivi i bancari con Banco Popolare (+1,51% a 15,16) e Bpm (+1,26% a 9,32). L'accordo con Bollorè continua a spingere Pininfarina (+21,11% a 11,71) che in tre sedute è salita del 60% (pur restando uno dei titoli peggiori del 2007). Le piazze europee hanno chiuso contrastate. Bene il Dax (+0,36%), piatta Parigi, in calo Londra (Ftse100 -0,3%). A Parigi bene Air France (+1,6%). Denaro anche su Accor (+2,3%), in lettera Cap Gemini (-1,4%) e Lagardere (-1,4%). A Londra rialzi per i titoli energetici con Cairn Energy (+3%) e British Energy (+1,3%), mentre hanno registrato una flessione i finanziari con Schroders (-2,5%) e Barclays (-1%). Sul Dax rialzi per Man (+2,9%), Altana (+2%) e Adidas (+1,9%). Infine ecco Wall Street, che dopo una partenza positiva, è girata in negativo sulle notizie delle compravendite di case nuove.

 

Piazza Affari non brinda Maglia nera d'Europa Il peso dei bancari amplifica l'effetto subprime (sezione: Alitalia 2)

( da "Resto del Carlino, Il (Nazionale)" del 29-12-2007)
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Di VITTORIO DALLAGLIO ? MILANO ? MUTUI, caro petrolio, dollaro debole, inflazione in risalita: in Piazza Affari non si brinda. Dopo quattro anni di festa ininterrotta, il 2007 rompe l'incantesimo e chiude in rosso con l'indice Mibtel che arretra del 7,8% rispetto al dicembre del 2006. L'indice Midex, che raccoglie i titoli a media capitalizzazione, ha perduto addirittura il 14%. E non basta certo a consolarci il mini recupero dell'ultima seduta (+0,58% ieri). La nostra Borsa è stata in assoluto la peggiore d'Europa e nel mondo soltanto Tokyo ha fatto peggio con un calo dell'11,3%. Per avere un confronto immediato la Borsa tedesca ha guadagnato il 22%, Londra il 4%, Madrid il 6%. Per non parlare di Wall Street dove, a dispetto del terremoto dei mutui subprime che negli Usa ha il suo epicentro, l'indice Dow Jones archivia gli ultimi dodici mesi con un progresso dell'8,5% (il Nasdaq ha fatto ancor meglio con un +12%). "Se la Borsa italiana ha sofferto più di altre la causa è nella forte concentrazione di titoli nel settore bancario" commenta Angelo Tantazzi, presidente di Borsa Italiana. "L'economia italiana e anche quella europea hanno continuato a crescere anche nel 2007 ? aggiunge Tantazzi ? ma l'economia è stata colpita da una crisi finanziaria che ha avuto il suo epicentro nel segmento subprime dei mutui ipotecari statunitensi. La diffusione degli strumenti di trasferimento del rischio ha giocato un ruolo di volano e gli impatti sui mercati azionari sono stati significativi, rendendo i prezzi particolarmente volatili". La debacle è cominciata a metà estate con l'esplodere della bolla dei mutui e si è poi via via allargata fino a toccare i minimi di novembre (il giorno peggiore è stato giovedi 22 novembre). Un pianto generale che ha travolto non soltanto i titoli bancari e finanziari (dai big Unicredit e Monte Paschi ad Italease, regina del leasing, che ha perso il 74%) ma un po' tutto il listino e che si specchia nella crisi del risparmio gestito dove anche a novembre è proseguita la fuga dai fondi di investimento e in particolare dai fondi azionari. In maglia nera, insieme ad Italease, Pininfarina ( -62%) e Cell Therapeutics (-74%). Palma d'oro invece per Acotel del segmento Star che vanta una performance del 341%. Fra i titoli maggiori invece bene Saipem (+ 38,5%), Fiat e Aem, male Fastweb, Seat (con perdite intorno al 40%) e Italcementi. Nettamente negativo anche il bilancio dei telefonici e naturalmente di Alitalia che, nonostante il rally di ieri per il via libera ad Air France, ha lasciato sul campo il 25%. Per il 2008 che si apre la prudenza è d'obbligo e lo scenario è all'insegna dell'incertezza. Ma molti analisti delle grandi banche d'affari non sono così preoccupati: c'è un cauto ottimismo per Wall Street e le locomotive asiatiche di India e Cina mentre la volatilità resterà alta nel Vecchio Continente e a Milano. TUTTAVIA nel bilancio di fine anno di piazza Affari non tutto è nero come sembra. Innanzitutto proprio il 2007 è stato l'anno della fusione fra la Borsa italiana il London Stock Exchange, "un'alleanza di portata storica per la finanza italiana" ricorda l'amministratore delegato Massimo Capuano. Il 2007 ? aggiunge Capuano ? ha segnato anche un nuovo record storico di scambi con una media giornaliera salita da 4,5 a 6,3 miliardi di euro. Il controvalore totale degli scambi sulle azioni ha superato i 1.572 miliardi di euro. Sale leggermente anche il numero delle società quotate che sono arrivate a 344 (compresi però i titoli esteri). E anche il numero delle nuove quotazioni al listino ? 32 collocamenti ? testimonia la vitalità del mercato. E' il numero più alto dal Duemila ad oggi e ha riguardato principalmente società di piccole e medie dimensioni ma anche con marchi molto noti come Piquadro, Bialetti o Il Sole 24ore. In totale queste operazioni hanno raccolto 4,4 miliardi di euro di cui 1,4 sono andati direttamente a finanziare lo sviluppo delle imprese. Nella somma dei movimenti di capitale occorre poi aggiungere altri 4 miliardi raccolti in 13 operazioni di aumento di capitale. A fronte di questo sono arrivate sul mercato 22 Opa, con in testa quella miliardaria di Swisscom su Fastweb. E con queste cifre la nostra Borsa si avvia a festeggiare fra pochi giorni i suoi 200 anni di vita, essendo stata costituita il 16 gennaio del 1808. - -->.

 

Colombo Clerici: <Per lo scalo serve un nuovo vettore> (sezione: Alitalia 2)

( da "Giornale.it, Il" del 29-12-2007)

Colombo Clerici: "Per lo scalo serve un nuovo vettore" di Redazione - sabato 29 dicembre 2007, 07:00 Il presidente della Regione, Roberto Formigoni, "ha ragione" nel ritenere che l'aeroporto di Malpensa dovrà puntare su un'altra compagnia se Alitalia sarà acquisita da Air France. È il parere di Achille Colombo Clerici, presidente di Assoedilizia. "Per conservare lo scalo di Varese alla sua funzione di hub - continua Colombo Clerici -, nel caso in cui il governo dovesse privilegiare la semplice salvezza economica della compagnia di bandiera, è opportuno pensare di potenziare un diverso vettore". Per Colombo Clerici "è triste constatare che questa soluzione passa attraverso una concorrenza in casa che sarebbe meglio evitare, che in nessun'altra nazione sussiste, e che potrebbe portare a un'alleanza fra compagnie diversa da quella di cui è attualmente parte l'Italia".

 

Saldi al via con buoni affari in vista Cominciano sabato 5 gennaio, per durare due mesi. Negozi aperti domenica 6 (sezione: Alitalia 2)

( da "Giorno, Il (Sondrio)" del 29-12-2007)
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CONSUMI Saldi al via con buoni affari in vista Cominciano sabato 5 gennaio, per durare due mesi. Negozi aperti domenica 6 di ALBINA OLIVATI ? MILANO ? VIA AI SALDI sabato 5 gennaio, giorno in cui mancheranno all'appello i milanesi non ancora rientrati dalle vacanze. I negozi saranno aperti anche domenica 6. I ribassi dureranno due mesi. Le previsioni di vendita sono "moderatamente soddisfacenti", come dice Attilio Orsi, vicepresidente Ascomoda Milano, l'associazione che fa capo all'Unione del Commercio. "Le vendite nel periodo natalizio e precedente sono state scarse, inutile prenderci in giro. Scarse anche sui piccoli pezzi di pelletteria. Perfino le grandi griffe non sono così contente. La loro forza sono proprio gli accessori-status symbol e la richiesta si è mantenuta bassa". Risultato di questa situazione, una partenza con sconti del 40%. Per trovare un anno così malandato, bisogna tornare al 1993. ECCO PERCHÉ vediamo già negozi con "ribassi", "sconti speciali", "vendite promozionali". Ma non è sleale? "Un po' sì ? commenta Orsi ? ma abbiamo grandi catene che ingaggiano campagne forsennate tutto l'anno e poi quelle vendite indicano la necessità di fare cassa". Abbiamo assistito a un'euforia fittizia?: "Sì. Poi, a sentire parlare di difficoltà in ogni momento, non predispone agli acquisti. Contemporaneamente però, le banche sono piene di soldi. È un fatto anomalo, vuol dire che anche chi può, non ha voglia di spendere". Dal punto di vista dei consumatori la situazione va meglio. A parte il freddo di questi ultimi giorni, i capi spalla venduti non fanno la differenza, per cui la scelta nell'abbigliamento sarà notevole. Ma i saldi hanno ancora ragione di esistere?: "No. Nei miei quattro negozi, ad esempio, non li faccio. Mi sembra sbagliato far pagare 50 quello che un cliente ha già pagato 100. Poi, ci sono gli outlet, sono ormai talmente tanti che si stanno cannibalizzando". Ma gli outlet non vendono le rimanenze dei negozi: "Negli Stati Uniti erano nati per questo, da noi vengono realizzate linee speciali per loro". Bisogna fidarsi di chi non salda?: "Non bisogna fidarsi delle cose sparate". Si comincia il 5, ma c'è chi aspetta i propri clienti e riapre l'8: "Sì, "Walter" in corso Italia, un esempio di rispetto verso chi compra". Ottimista con moderazione anche Pietro Rosa Gastaldo, direttore della Confesercenti: "A livello nazionale si suppone un incremento di vendite del 2%, a Milano la forbice andrà dal 3 al 5% in più ? aggiunge ? Dopo la contrazione delle vendite a novembre e una buona ripresa a dicembre, coi saldi dovrebbe esserci il pieno". FINO A NON MOLTO tempo fa c'era un turismo legato esclusivamente agli acquisti. "Venivano da Osaka ? precisa ? Orsi ? Ci sono ancora, ma quelli che dovrebbero arrivare sono i cinesi. Purtroppo viaggiano Air France e Lufthansa che fanno scalo a Parigi e Francoforte, quindi...la vicenda Malpensa e Alitalia si ripercuote anche su questo". Ricordiamo, a chi si metterà in pista già il primo giorno, milanesi e no, la collaudata iniziativa "saldi chiari". I negozianti iscritti all'Unione del Commercio che aderiscono, espongono un adesivo raffigurante uno scontrino sorridente, impegnandosi così ad accettare una serie di regole. Un paio: sì alla carta di credito e al cambio della merce, se difettosa. - -->.

 

Il governo ha scelto Air France Padoa-Schioppa: è la soluzione migliore per Alitalia. La trattativa durerà due mesi Via libera alla rottamazione delle auto, al bonus luce e al decr (sezione: Alitalia 2)

( da "Unita, L'" del 29-12-2007)

Stai consultando l'edizione del Il governo ha scelto Air France Padoa-Schioppa: è la soluzione migliore per Alitalia. La trattativa durerà due mesi Via libera alla rottamazione delle auto, al "bonus luce" e al decreto sulle espulsioni Il governo ha deciso che tratterà in esclusiva con AirFrance-Klm per privatizzare l'Alitalia. La riserva è stata sciolta ieri, accelerando sulla tabella di marcia. A darne notizia lo stesso ministro del Tesoro Padoa-Schioppa. Ora ci sono due mesi per trattare. La notizia ha dato slancio al titolo in Borsa, che ha chiuso a + 8,3%. Nel decreto "milleproroghe" varato ieri, importanti novità.Tornano gli incentivi per la rottamazione: sconto di 700 euro e un anno di bollo gratis per chi si disfa della vecchia auto (anche Euro 2). Tre anni di abbonamento ai mezzi pubblici più 150 euro a chi rottama la vecchia auto senza comprarne una nuova. Sconto sulla bolletta della luce per le famiglie bisognose. Sì al decreto sulle espulsioni. Masocco, Di Giovanni Carugati a pag. 5, 6 e 9.

 

Alitalia, il governo sceglie Air France Sì di Padoa-Schioppa alla trattativa: È la soluzione migliore per salvare la compagnia (sezione: Alitalia 2)

( da "Unita, L'" del 29-12-2007)

Stai consultando l'edizione del Alitalia, il governo sceglie Air France Sì di Padoa-Schioppa alla trattativa: "È la soluzione migliore per salvare la compagnia".

 

I FRANCESI Alitalia vola verso la Francia. Il governo ha rotto gli indugi e deciso che tratter&# (sezione: Alitalia 2)

( da "Unita, L'" del 29-12-2007)

Stai consultando l'edizione del di Felicia Masocco / Roma I FRANCESI Alitalia vola verso la Francia. Il governo ha rotto gli indugi e deciso che tratterà in esclusiva con AirFrance-Klm per privatizzare la compagnia aerea. La riserva è stata sciolta ieri, accelerando sulla tabella di marcia, dal Tesoro azionista di controllo dell'aviolinea. A darne notizia il ministro Tommaso Padoa-Schioppa che tuttavia non dà per scontato l'esito. Non solo dice che potrebbe essere tanto positivo quanto negativo, ma apre alla possibilità che non tutta la quota in suo possesso (il 49,9%) possa essere ceduta. La notizia ha dato slancio al titolo in Borsa, avvisata dal ministro la Consob aveva sospeso le contrattazioni, alla ripresa il titolo ha spiccato il volo chiudendo a + 8,3%. La Borsa ha molto apprezzato e lo stesso ha fatto AirFrance-Klm che in una nota diffusa in serata parla di "passaggio chiave" e aggiunge di essere "molto motivata a raggiungere rapidamente un accordo solido". Negativo, e non poteva essere diversamente, il commento di Carlo Toto, patron di Airone capocordata di Hp Holding, la concorrente esclusa. "L'Italia spreca una grande opportunità, oltre che la capacità di competere in "serie A"". Ancora: "Siamo un Paese che sta semplicemente scegliendo di autodeclassarsi - attacca Toto - svendendo un asset strategico nazionale". Nonostante il pressing da ogni dove, il governo ha confermato le attese, la soluzione francese si leggeva in filigrana nelle parole pronunciate dal premier nella conferenza stampa di fine anno, ma nessuno si sbilanciava. Fino a ieri. Il dossier è stato al centro del consiglio dei ministri, l'iniziativa a imprimere un'accelerazione l'ha presa Padoa-Schioppa d'intesa con Prodi convinti dell'inutilità di perdere ulteriormente tempo e aspettare metà gennaio per dire che l'orientamento del governo era lo stesso del consiglio di amministrazione di Alitalia e cioè che l'offerta francese è migliore di quella presentata dalla Hp Holding. Ora ci sono due mesi per trattare e a farlo a fianco del vertice dell'azienda, sarà il ministro dell'Economia in quanto azionista e perché delegato dal governo. Sarà una trattativa vera, a sentire Padoa-Schioppa per il quale "può concludersi positivamente o negativamente", né è deciso se il Tesoro uscirà definitivamente dalla scena della compagnia aerea: "Siamo aperti sia ad una vendita di tutta la quota oppure a mantenerne una parte. Il Cda propone uno scambio di azioni, quindi il Tesoro rimarrebbe proprietario di una quota del nuovo gruppo". AirFrance è solida e ha al suo attivo l'aver risanato Klm, "ha grande esperienza di integrazioni" questo dà fiducia per il salvataggio di Alitalia. Ora, conclude il ministro, "c'è da sperare che la parte finale della trattativa non riservi sorprese negative". Nel governo mantiene le proprie perplessità il ministro di Prc Paolo Ferrero per nulla convinto che una trattativa esclusiva con una sola compagnia sia la strada migliore. Sempre a sinistra, il Pdci con Pino Sgobio insiste perché il Tesoro mantenga una "quota significativa" di Alitalia e vigili sui nuovi assetti a cominciare dai livelli occupazionali. A destra è insurrezione, Forza Italia, Lega, An, si schierano contro la scelta. Fanno lo stesso gli amministratori del Nord e sono parole di fuoco. "Il governo si assuma le sue responsabilità", afferma il sindaco di Milano Letizia Moratti pensando alla sorte dello scalo di Malpensa che il piano AirFrance ridimensiona. "È una decisione irregolare e vergognosa" tuona il governatore Roberto Formigoni. Tra i sindacati c'è chi approva, come le associazioni di piloti e hostess, e chi no come la Cgil. Fonti vicine al segretario Guglielmo Epifani non solo esprimono "stupore per l'improvvisa accelerazione", ma ribadiscono "gli argomenti di contrarietà a questa scelta. Argomenti di merito e di metodo", gli stessi che Epifani ha elencato alcuni giorni fa "a cominciare dal fatto che del piano di AirFrance si sa poco e niente". Contraria la Cisl, "è la riprova dell'inaffidabilità di questo governo che annuncia una cosa e ne pratica un'altra" per Claudio Genovesi di Fit-Cisl; per l'Sdl si tratta di una "decisione autoritaria"; Uiltrasporti e Ugl chiedono una convocazione urgente.

 

EGREGIO DIRETTORE, dopo tanti tentativi falliti per aiutare l'Alitalia il nostro governo sta pe (sezione: Alitalia 2)

( da "Nazione, La (Pistoia)" del 29-12-2007)
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R cedere la compagnia aerea all' Air France. Non è giusto per più di un motivo! Noi siamo decisi a fare il possibile perché l'Alitalia rimanga agli italiani, così abbiamo lanciato una prima offerta sul sito della compagnia aerea per comprarla tutta o almeno pezzo per pezzo. La nostra prima offerta è di diecimila euro, siamo in quattro ragazzi, ognuno offre duemilacinquecento euro a testa lanciando un Opa: offerta pubblica di acquisto. Chi vuole aderire deve pagare una quota di duemilacinquecento euro. Al momento, con la nostra prima offerta ci siamo già assicurati una ruota del veivolo MD80 con rotta Pisa-Roma. Con questa nostra provocatoria ma non impossibile impresa, vogliamo riflettere insieme a voi perché anno dopo anno, il nostro Paese sta perdendo tutto; sembra quasi che siamo in mano a nessuno. Preciso che sono originario del Costa Rica ma che sono e mi sento orgogliosamente italiano. Luciano Mangiavilla, La Spezia - -->.

 

COME provocazione non è davvero male anche perché interpreta un malessere diffuso, non tan (sezione: Alitalia 2)

( da "Nazione, La (Pistoia)" del 29-12-2007)
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To però per una questione di bandiera in un mondo nel quale le alleanze strategiche sono non solo opportune ma necessarie. Il problema è come si fanno queste alleanze. E quando si parte da una posizione di sudditanza non c'è molto da sperare. La crisi di Alitalia ha d'altronde molti responsabili. E nessuno ha mai pagato. Più che di azionariati diffusi e tardivi bisogna ancora parlare di colpe diffuse, cioè di colpe senza colpevoli. Il risultato è comunque che oggi le mancate scelte che altre compagnie hanno saputo fare nei tempi dovuti hanno ridotto al bevi o annega. - -->.

 

Alitalia, il governo sceglie Air France (sezione: Alitalia 2)

( da "Adige, L'" del 29-12-2007)

"Saremo partner alla pari" Formigoni: è uno scandalo ROMA - Il governo dice sì alla trattativa in esclusiva fra Alitalia e Air France-Klm. E in Piazza Affari il titolo chiude con un maxi-rialzo dell'8,26% a 0,8 euro. Con una mossa inattesa, anticipando la scadenza indicata entro metà gennaio, il consiglio dei ministri ha dato semaforo verde alle negoziazioni, che dureranno otto settimane, per una proposta vincolante di integrazione fra i due gruppi. A giocare in favore dell'accelerazione delle trattative avrebbero giocato più fattori: da un titolo azionario troppo altalenante al rischio che l'iniziale scadenza di metà gennaio avrebbe potuto logorare ulteriormente sia la compagnia sia la scena politica che le ruota intorno. Senza dimenticare, secondo alcune indiscrezioni, il fatto che il premier Prodi avrebbe avuto le necessarie assicurazioni e garanzie dal presidente francese Sarkozy per la pari dignità della compagnia italiana nella futura fusione. Soddisfatto il numero uno di Air France-Klm, Jean Cyril Spinetta che si augura di arrivare "rapidamente a un accordo solido che apra la via a una crescita profittevole di Alitalia". Ad annunciare il via libera del governo è stato il ministro dell'Economia, Tommaso Padoa-Schioppa, che ha espresso il proprio "orientamento favorevole" alla trattativa, "la soluzione più appropriata per la salvezza" dell'Alitalia. Padoa-Schioppa ha quindi giudicato "corretta la valutazione del cda", osservando che "è motivo di fiducia la prospettiva di integrazione con il primo gruppo mondiale" nel trasporto aereo. Peraltro, ha rilevato, Air France "ha ampia esperienza in integrazioni avendolo fatto con Klm e ha rilanciato l'aeroporto di Amsterdam". Sarà durante la negoziazione che il Tesoro deciderà se cedere tutta o parte della propria quota del 49,9%, comunque, "nel nuovo gruppo sarebbe titolare di azioni" visto che Air France-Klm ha proposto una offerta pubblica di scambio ha ricordato il titolare di via XX Settembre. Come per tutte le altre privatizzazioni, l'atto formale di vendita sarà fatto dall'azionista anche se, visto che il cdm non ha deliberato ma solo esaminato il dossier, ci potrebbe essere un ulteriore passaggio in consiglio "visto che si tratta di una vendita importante". A sostegno della scelta, il ministro ha sottolineato la consapevolezza "dei molteplici problemi dell'Alitalia" che "non ha un monopolio, da anni ha bilanci in perdita e non può essere trattata come altre società quotate". Il governo, ha aggiunto, "ha la massima attenzione per il trasporto aereo e il futuro di Malpensa". I "paletti", fra cui la garanzia di italianità, che avevano limitato la gara non hanno più peso nella nuova procedura, anche se continuano ad essere presenti nella mente del governo. Immediata la levata di scudi da mondo politico e sindacale. Per l'opposizione La Russa di An definisce la decisione del governo "un vero colpo di mano" che "salta la verifica del piano industriale, penalizza Malpensa e non migliora le condizioni di Fiumicino"; Alemanno (An) sostiene che quella di Padoa-Schioppa è una scelta "contro gli interessi nazionali che non tiene conto del parere di Confindustria, dei sindacati, delle regioni del nord, e senza confrontare i piani industriali". Il presidente lombardo Formigoni parla di "scandalo", "forse di una decisione illegittima" e promette che valuterà "tutte le azioni possibili". Battagliera come sempre in questi giorni la Lega con Calderoli che avverte: "il governo ha scelto di svendere il Paese e di cancellare la Padania; se volevano la guerra l'avranno". Per la parte sindacale la Cgil esprime "grande stupore per l'accelerazione improvvisa" e ribadisce "perplessita" per la scelta fatta che presenta criticità sia nel metodo che nel merito perchè dell'offerta francese ancora non si conoscono i contenuti. Fit-Cisl, Ugl, Sdl, Uiltrasporti e Unione piloti ribadiscono la richiesta di un confronto con il governo per conoscere i dettagli del piano di Air France-Klm ed essere coinvolti nella trattativa. 29/12/2007.

 

P iazza Affari chiude bene l'ultima seduta dell'anno, staccando le altre Borse del Vecchio Continente, piuttosto deboli, e recuperando parte di quel terreno perduto nel 2007 che ne (sezione: Alitalia 2)

( da "Adige, L'" del 29-12-2007)

Ha fatto una delle peggiori borse mondiali e la peggiore in Europa P iazza Affari chiude bene l'ultima seduta dell'anno, staccando le altre Borse del Vecchio Continente, piuttosto deboli, e recuperando parte di quel terreno perduto nel 2007 che ne ha fatto una delle peggiori borse mondiali e la peggiore in Europa. L'indice Mibtel ha terminato le contrattazioni in rialzo dello 0,58% a 29.402 punti, lo S&P/Mib ha segnato un progresso dello 0,55% a 38.554 punti mentre l'All Stars è avanzato dello 0,81% a 14.369 punti. Alitalia saluta il 2007 con un mega rialzo che fa della compagnia di bandiera il miglior titolo dello S&P/Mib. Il mercato ha infatti festeggiato con un balzo dell'8,26%, a 0,80 euro, la decisione del governo di scegliere Air France-Klm per avviare una trattativa in esclusiva in vista della cessione di Alitalia, preferendo i francesi alla cordata italiana rappresentata da Air One-Intesa Sanpaolo. Brilla la Fiat (+2,45% a 17,69) grazie alla proroga al 2008 degli incentivi per la rottamazione auto. Bene anche le casseforti di casa Agnelli, Ifil (+1,14% a 6,45 euro) e Ifi (+3,19% a 23,30 euro). In evidenza sul listino Aem (+3,12% a 3,13 euro) che dall'anno prossimo cambierà denominazione in A2A, a seguito della fusione con Asm (+2,55% a 4,99), oggi all'ultima seduta di Borsa. Chiusura d'anno al rialzo per Saipem (+2,20% a 27,41) e Acotel (+1,29% a 83,25), migliori titoli 2007, rispettivamente, dello S&P/Mib e di tutto il listino. Positivi i bancari dove si segnalano i guizzi del Banco Popolare (+1,51% a 15,16) e della Bpm (+1,26% a 9,32). Avanzano Mediobanca (+0,86% a 14,12), Intesa Sanpaolo (+0,65% a 5,41) e Unicredit (+0,60% a 5,67). 29/12/2007.

 

Prima di Alitalia, Tps sorvola la Bce (sezione: Alitalia 2)

( da "Borsa e Finanza" del 29-12-2007)

UP & DOWN Prima di Alitalia, Tps sorvola la Bce di Redazione - 29-12-2007 Tommaso Padoa Schioppa, si legge nelle note a lui dedicate su Wikipedia, è considerato il padre nobile dell'euro. Titolo meritato, se si tiene conto del fatto che dal rapporto Delors in poi non c'è stato passo, nel tribolato cammino verso la moneta unica, che non abbia visto il ministro dell'Economia tra i grandi protagonisti dell'Europa della moneta. Perciò, tutto era lecito attendersi, durante la permanenza di Tps in via XX Settembre, salvo un contenzioso diplomatico tra Roma e Francoforte. Ma l'incredibile, talvolta, diventa reale. Ricapitoliamo i fatti, seppelliti sotto un velo di pudore dai giornali d'opinione, così solleciti a rivelare i "retroscena", purché privi di spessore politico. L'ultima stesura della Finanziaria si occupa in più punti di Banca d'Italia. Vengono introdotte novità in materia di fisco e di trattamento del conto della tesoreria. Temi delicati, squisitamente tecnici che, a detta dei più, invadono un terreno che è anche competenza della Bce. Lasciamo il caso ai giuristi, senza voler invadere un terreno così ostico. Ma Tps si è spinto più in là, colpendo Mario Draghi, governatore della Banca d'Italia, sul lato più debole: lo stipendio. Sia al comma 44 sia al comma 46 dell'articolo 144 della legge, infatti, si fa esplicito riferimento a un tetto per il trattamento economico complessivo "della Banca d'Italia e delle altre autorità indipendenti". Oddio, non è il caso di piangere sul reddito del governatore, sensibilmente superiore (pare) a quello dello stesso Jean-Claude Trichet. Draghi non corre il rischio di guadagnare "non più del doppio del primo presidente della Corte di Cassazione" come prevede la legge. Primo, perché a lui sarà comunque applicata con ogni probabilità la deroga prevista per 25 personalità eccellenti. Poi, perché il testo, al solito, si presta a una lettura ambigua: non è escluso che il "tetto" valga solo per i nuovi incarichi, non per quelli già in corso. Ma la questione di principio resta. Anzi, le questioni. Primo, perché per la prima volta nella storia più che centenaria l'esecutivo ha messo il naso negli stipendi della Banca centrale che, fino a prova contraria, non è di proprietà dello Stato. Secondo, perché il testo equipara la banca alle "altre autorità indipendenti". Ma Banca d'Italia non è l'Antitrust o la Covip, con tutto il rispetto. Bensì un organismo che partecipa, con le sue riserve, a garantire assieme alle altre banche il valore della moneta comune. Non a caso, il trattato istitutivo della Bce prevede, per una serie di materie (ivi comprese quelle oggetto della Finanziaria), il parere preventivo, anche se non vincolante, di Francoforte. È stato seguito l'iter normale? Pare di no. L'europeista per eccellenza, cioè Tps, ha probabilmente "snobbato" quel direttorio dell'Eurotower di cui è stato per anni indiscutibile protagonista. La replica della Bce, probabilmente, non si farà attendere. Anche perché, a voler lasciar correre una lettura troppo "romacentrica" degli impegni verso la Banca centrale, si potrebbero rischiare brutte sorprese un domani. Sull'uso delle riserve d'oro, per esempio. Si apre così un piccolo caso diplomatico. Per carità. Sarebbe troppo chiedere a Tps di badar più di troppo a queste piccole bagarre mentre la patria gli chiede l'onere di sistemare la madre di tutti i pasticci del pantano tricolore, cioè l'Alitalia. Ma l'affaire dei cieli, dicono i più maligni, si è così ingarbugliato nel corso di 12 mesi (destinati a diventare almeno 14, se tutto va bene...) di trattative proprio perché Tps ha voluto tagliar fuori il team del ministero, colpevole di tremontismo diffuso. Poi sono venute le bacchettate del ministro a Draghi dopo il suo giudizio sulla manovra "poco coraggiosa". Nel mezzo, intanto, il direttore generale Enzo Grilli ha dovuto passare la sua bella quarantena, il ragioniere dello Stato Mario Canzo sottoporsi al terzo grado per rivelare i "buchi" al bilancio. Altro che sgarro voluto. L'incidente con la Bce sembra più l'ennesima gaffe di uno staff sotto stress, al punto che Luciano Violante ha suggerito, dopo tanti infortuni (non solo dell'Economia, agli Interno non scherzano...), che il governo si trovi di fronte un sabotaggio ben organizzato. Per carità, non è il caso di addentrarsi in materie degne del Kgb, argomento in cui Violante è senz'altro più competente, ma questa lettura sembra troppo cervellotica. Sarebbe sufficiente un briciolo d'umiltà, necessario per evitare il naufragio nei cieli. Perché alla gaffe con la Bce si può rimediare. A un "buco" nella trattativa con Air France, visto il coro dei nemici, probabilmente no. Un Tps troppo gagliardo, insomma, rischia di regalare nuovo lavoro agli avvocati, dopo i precedenti in Rai e alla Guardia di Finanza. Ma tant'è. C'è chi si piega alla forza degli eventi. E chi sente di poter piegare gli eventi al proprio volere in senso kantiano. Infine, c'è il granitico ottimismo della volontà di Romano Prodi (più Pangloss che Gramsci). Lui, il premier, non ha dubbi: l'Italia, nel 2008, crescerà dell'1,5%, in barba alle possibili crisi della domanda per il nostro export "leggero" o alle bombe che dal Pakistan gettano luci sinistre sul prezzo del petrolio. Una visione in rosa, buona per arrivare in primavera, stagione delle nomine in Eni, Enel e Finmeccanica. Che farà Prodi? "Non vedo problemi nell'identificazione delle persone che noi dovremo mettere ai vertici di queste aziende proprio perché ne conosco le caratteristiche e conosco i vantaggi che le aziende traggono dall'agire nell'ambito di un sistema internazionale che funzioni e di un sistema Paese che funzioni". Non è una prosa molto chiara, ma una cosa la si capisce: deciderà lui. Una buona ragione per restare a palazzo Chigi. Assieme a Padoa Schioppa s'intende, che la sua previsione l'ha già fatta: "Noi restereno qui fino al 2011". Alla faccia di Dini.

 

Potins de politique (sezione: Alitalia 2)

( da "Liberation" del 29-12-2007)

Je vous écris de Rome Potins de politique Stefano Benni Traduit de l'italien par Marguerite Pozzoli QUOTIDIEN : samedi 29 décembre 2007 Sarkozy est arrivé à Rome, mais comme il n'est pas venu en compagnie de Carla Bruni, ça n'a intéressé personne. Pour les journaux italiens, le potin ne sert pas à pimenter l'actualité politique : désormais, c'est la politique qui nourrit le potin. Sarko a tout fait au pas de course, il a rencontré le pape pendant vingt-trois minutes et a réussi à lui dire que la France est laïque et catholique ; si le souverain pontife l'avait voulu, il lui aurait même dit qu'elle est allemande. Puis, toujours au pas de course, il a vu Giorgio Napolitano, Romano Prodi et José Luis Zapatero et a déjeuné dans un restaurant qui n'est même pas des meilleurs. La prochaine fois, il a intérêt à changer d'agence de voyages. Gag télévisé.En ce moment, l'Italie raffole des potins d'espionnage, je veux parler des écoutes téléphoniques. Une conversation entre Berlusconi et le directeur de la RAI - Agostino Saccà, qui se met à plat ventre devant un Berlusconi qui se compare au pape - a d'abord été publiée dans les journaux, puis diffusée sur Internet, sur fond de rap et de musiques variées. Personne ne s'est étonné du contenu du coup de fil, dans lequel Silvio Berlusconi parle de la RAI comme d'un bordel. Désormais, c'est une habitude nauséabonde : on achète, on vend et on publie le contenu de ces écoutes comme de la marchandise pour spectacle, et non comme des preuves juridiques à manier avec précaution. Tout est show-biz, et ceux qui se lamentent le plus sont justement ceux qui ont réduit la politique à un gag télévisé. Heureusement, l'ingéniosité nationale se rattrape dans d'autres domaines. A Naples et ailleurs, on vend des téléphones portables avec dispositif d'écoute incorporé. Vous l'offrez à votre fiancé(e) et vous pourrez surveiller tout ce qu'il dit. De la vieille jalousie dramatique à la moderne jalousie technologique. Si, dans plusieurs domaines, nous avons des bribes de vérité grâce aux écoutes, sur certains sujets, c'est le silence total. La réforme électorale n'est pas discutée au Parlement ou au grand jour, mais en grand secret, entre Walter Veltroni et Berlusconi. Veltroni est maire de Rome, nouveau leader du Parti démocrate et surtout organisateur de méga-festivals. Il a abandonné toute idéologie pour la cinématographie : ce qui l'intéresse, ce n'est plus la différence entre droite et gauche, mais entre balcon et parterre. Il est donc l'homme idéal pour dialoguer avec Berlusconi. Mais sur ces entretiens qui concernent le droit de vote des citoyens, motus et bouche cousue. Jérémiades. De même, on ne sait rien des manÅ"uvres autour de la vente d'Alitalia. C'est peut-être vous, les Français, qui finirez par l'acheter, si ce ne sont pas les Néerlandais de KLM. Toutefois, disent les conseillers Alitalia, les avions devront "conserver une certaine italianité". Quelle forme prendra-t-elle ? Une figure de proue à l'effigie de Sofia Loren ? Un plateau-repas proposant des doses équitables d'edam, de roquefort et de mozzarella ? Pour finir, quelques informations sur les dépenses de Noël. En Italie, beaucoup se plaignent de ne pas boucler leurs fins de mois. Pour certains, c'est une réalité, pour d'autres, ce ne sont que jérémiades. Les magasins sont toujours pleins d'acheteurs, les voyages vers les îles tropicales tous réservés d'avance, on boira cent trente millions de bouteilles de mousseux, mais surtout, quinze millions de voitures partent en vacances, avec des réservoirs remplis de l'essence la plus chère d'Europe. "Au secours". La vérité, c'est qu'en Italie les vrais pauvres ne se lamentent pas, mais se décarcassent. Les autres confient, depuis les Maldives, leurs conditions de vie déplorables. Quel passe-temps pour les fêtes ? Eh bien, en Italie, il y a le film incontournable, car deux ou trois films de Noël (presque toujours des supernavets) occupent 90 % des salles, et jouissent de plusieurs heures de promotion sur les chaînes télé. Ensuite il y a le ski. On a modernisé les remontées mécanique ; aujourd'hui presque toutes peuvent transporter sur les cimes deux mille personnes à l'heure. Le problème est de les faire redescendre toutes ensemble : pour cela, il faudra, tôt ou tard, moderniser les services de traumatologie, dans les hôpitaux. Les cadeaux les plus chers ? Vous pouvez acheter une chaussette à 200 euros via Condotti à Rome, remplie, pourquoi pas, de 1 000 euros de truffes. Ou un sac antivol à l'arraché qui hurle "au secours" en trois langues. Mais le plus coûteux est inutile : c'est un téléphone portable et bijou en or, gravé à vos initiales, réalisé sur commande. Il vous en coûtera 50 000 euros. L'ennui, c'est que ses touches sont si petites que pour appuyer dessus il faut une souris dressée, qui en coûte 200 000. Bonnes fêtes.

 

Alpi Eagles vince al tar La vendita va avanti (sezione: Alitalia 2)

( da "Corriere del Veneto" del 29-12-2007)

Corriere del Veneto - PADOVA - sezione: ECOVUOTA - data: 2007-12-29 num: - pag: 14 categoria: REDAZIONALE Alpi Eagles vince al tar La vendita va avanti Il tribunale "proroga" la licenza al 17 gennaio Gava: "Seri i piani di chi vuole il rilancio" VENEZIA - C'è ancora vita per Alpi Eagles. A un passo dallo stop ai voli imposto dall'Enac dal 1. gennaio 2008, il vettore di Paolo Sinigaglia incassa due successi: il Tar del Lazio ha sospeso in via d'urgenza il provvedimento Enac, consentendo di volare fino al 17 gennaio, quando il Tar discuterà la sospensiva vera e propria. "Fino ad allora gli aerei potranno volare ", ha detto soddisfatto Sinigaglia. E ieri in Regione sono state avviate le trattative per l'acquisto della società da parte di un fondo di investimento internazionale. Sospeso lo stop Prima novità di ieri al Tar del Lazio, che ha accolto il ricorso dell'avvocato Paolo Pettinelli, disponendo con un decreto la sospensione interinale da un lato delle parole "fino al 31 dicembre 2007" nell'atto che ha dato alla compagnia la possibilità di volare a tempo determinato, dall'altro del no alla proroga disposto il 21 dicembre. "Estrema gravità e urgenza", i motivi, anche se il presidente della terza sezione, Italo Riggio, non è entrato nel merito. Il presidente del Veneto, Giancarlo Galan, ha comunque bacchettato l'Enac: "La sentenza (sic) del Tar che accoglie il ricorso di Alpi Eagles non ha bisogno di essere commentata. Ho buoni motivi per dire che avevamo ragione nel dubitare dell'atteggiamento assunto. Di qui l'evidente opportunità di poter garantire uno sbocco positivo alla crisi ". Ieri pomeriggio, sul sito internet del vettore erano già stati messi in vendita biglietti fino al 7 gennaio. Aumento di capitale La notizia è arrivata poche ore dopo l'incontro in Regione tra l'assessore all'Economia, Fabio Gava, e i potenziali acquirenti. Per alcune voci il fondo interessato sarebbe collegato a Meridiana, la compagnia aerea sarda fondata dal principe Karim Aga Khan. "Non commentiamo, non confermiamo, né smentiamo", è la replica ufficiale di Meridiana. Gava ha trovato "molto seri" i piani dei compratori, che da settimane stanno visionando i conti al 31 ottobre e a breve avranno anche quelli di fine anno. Entro un paio di settimane verrà presentato un memorandum più preciso sull'offerta (un aumento di capitale tra i 20 e i 30 milioni di euro); poi partirà la due diligence, che durerà circa un mese. Sinigaglia resterebbe come socio di minoranza senza cariche, anche se ieri ha dichiarato di volersene "andare, perché prendo atto che questa è la volontà generale", dopo aver bocciato come "impraticabile " l'ipotesi di affitto a Myair. Ai prossimi incontri anche il sindacato ha chiesto di essere convocato. "Vogliamo conoscere i progetti su servizi e personale – spiega Umberto Tronchin (Cgil) – Abbiamo chiesto che con i 3,5 milioni pignorati ad Alitalia si paghino gli stipendi ai dipendenti". Sinigaglia versus Riggio Nessun commento da Enac, ma i rapporti restano tesi. L'Ente ha bloccato tre giorni fa un Fokker di Alpi Eagles a Bari: Seap vanterebbe un credito di 2 milioni. "Mi dicono che sono molti meno – commenta Gava – qualche eccesso di zelo di Enac c'è stato". E il consigliere regionale di An, Raffaele Zanon, ha chiesto ieri l'istituzione di una commissione d'inchiesta. Ieri Sinigaglia e il presidente Enac, Vito Riggio, si sono punzecchiati: "Mi ha detto che scarpe e aerei non sono la stessa cosa – ha attaccato l'inmprenditore di Simod e Alpi Eagles – Meno male, gli ho risposto, perché le scarpe hanno contribuito al boom dell'export, mentre non mi pare che con la sua dirigenza all'Enac il settore aereo abbia fatto altrettanto". "Non vedo che relazione ci sia tra il dissesto finanziario di una compagnia e il ruolo dell'ente regolatore ", è stata la gelida replica. Alberto Zorzi La giornata Sinigaglia: me ne vado, vogliono così. Galan accusa l'Enac. Riggio: non c'entriamo con il dissesto La trattativa è stata avviata in Regione: 20 milioni di euro per ripartire. Meridiana nella partita? No comment del vettore Tregua Paolo Sinigaglia, patron di Alpi Eagles: primo successo al tar.

 

LE NOTIZIE TASCABILI (sezione: Alitalia 2)

( da "Gazzetta dello Sport, La (Abbonati)" del 29-12-2007)

 

Economia (sezione: Alitalia 2)

( da "Gazzetta di Parma (abbonati)" del 29-12-2007)

ECONOMIA 29-12-2007 Economia PRIVATIZZAZIONE L'ANNUNCIO DI PADOA-SCHIOPPA CONTESTATO DA TOTO E FORMIGONI Anche il governo dice sì ad Alitalia-Air France Otto settimane per negoziare. Il titolo fa un balzo dell'8% ROMA Antonio Pennacchioni II Si stringono i tempi delle nozze tra Air France-Klm ed Alitalia. Secondo le attese, il governo ha dato ieri il via libera alla trattativa in esclusiva con il gruppo franco-olandese che durerà otto settimane confermando l'indicazione uscita dal Consiglio d'amministrazione della compagnia di bandiera venerdì scorso. "Siamo convinti che questa valutazione sia corretta" ha annunciato Tommaso Padoa Schioppa al termine del Consiglio dei ministri che ha impresso un'accelerazione alla procedura di vendita. Se il negoziato andrà in porto, Alitalia si integrerà con un leader mondiale del trasporto aereo in una sistema a tre hub (Roma, Parigi e Amsterdam). "Una prospettiva degna di fiducia " ha aggiunto il ministro dell'Economia citando il precedente olandese. Positiva la risposta della Borsa. Dopo essere stato sospeso dalle contrattazioni, il titolo Alitalia ha guadagnato l'8,26% a quota 0,8 euro. A Piazza Affari è passato di mano il 2,7% del capitale. Anche l'azione Air France- Klm ha chiuso in rialzo (+1,66% a quota 23,86 euro) a Parigi. In serata è arrivato il commento del numero uno Jean Cyril Spinetta. "Siamo molto soddisfatti e formuliamo l'augurio di arrivare rapidamente a un accordo solido che apra la via a una crescita profittevole per Alitalia ". La svolta è il frutto di una decisione collegiale, discussa dal premier Romano Prodi con il vicepremier Francesco Rutelli e i ministri Pierluigi Bersani (Sviluppo) e Alessandro Bianchi (Trasporti), che di fatto anticipa la scadenza della scelta fissata al 15 gennaio mettendo fuori gioco la cordata guidata da AirOne. Il cui patron Carlo Toto denuncia la svendita di un asset strategico. "Se l'Italia rinuncia al nostro progetto, spreca una grande opportunità, oltre che la capacità di competere in serie A". Ora si apre la fase cruciale della trattativa che avrà bisogno di un nuovo esame da parte del governo prima del sì definitivo. In questa prospettiva Padoa Schioppa rivendica il diritto di decidere perché "l'atto formale della vendita lo compie il ministro dell'Economia" in base alla procedura delle liberalizzazioni avviata nel '92. Dunque potrà essere venduta l'intera quota del 49,9% ancora nelle mani del Tesoro o soltanto una parte partecipando all'offerta pubblica di scambio lanciata dai francesi. La scelta è stata duramente contestata dal fronte del Nord che teme il ridimensionamento di Malpensa. Il governatore della Lombardia, Roberto Formigoni, la giudica "una vergogna" tanto da ipotizzare "una decisione irregolare". Il sindaco di Milano Letizia Moratti incalza il governo "ad assumersi le sue responsabilità che sono tutte politiche ". Il leghista Roberto Calderoli non usa invece mezzi termini. "Se volevano la guerra l'avranno". Ieri un gruppo di parlamentari di An ha organizzato un sit-in di protesta al terminal 1 dello scalo varesino. Critici anche i sindacati. Partner Anche il governo ha scelto Air France per Alitalia.

 

Malpensa? Soffocata dal solito campanilismo (sezione: Alitalia 2)

( da "Gazzetta di Parma (abbonati)" del 29-12-2007)

ECONOMIA 29-12-2007 Opinione Malpensa? Soffocata dal solito campanilismo Quella che dovrebbe essere una seria discussione tecnica sul destino di Alitalia si sta isterilendo in una polemica campanilistica su Malpensa, che naturalmente non tiene in alcun conto i dati elementari del problema. Innanzi tutto, qualunque compagnia aerea concentra la propria attività su un solo hub (persino Iberia non ha tenuto in alcun conto Barcellona), cioè su un solo aeroporto, che funziona da centro di raccolta e smistamento dei passeggeri, non essendo realizzabili collegamenti punto a punto generalizzati, del tipo Brindisi-Amburgo, né duplicazioni dei servizi di terra, come la manutenzione. Ciò è ancor più vero per Alitalia, che da tempo ha ridotto la sua operatività nazionale e internazionale e quindi ha necessità di concentrare tutto il proprio traffico in un solo aeroporto per poter raggiungere coefficienti accettabili di occupazione degli aerei. Con una delle tante dissennate decisioni politiche, derivanti dalla cronica incapacità di scegliere e di dire no, fu deciso anni fa di creare un sub-hub di Alitalia a Malpensa, senza trarne le conseguenze concrete, ad esempio senza trasferire il personale a Malpensa, con i conseguenti inconvenienti e costi. In braccio ad Air France, Alitalia è destinata a sparire come entità autonoma (come del resto la ben più sana ed efficiente KLM) e con essa il suo hub. Roma può mantenere una funzione di sub-hub, per la sua rilevanza politica internazionale e per la sua proiezione geografica verso il Mediterraneo meridionale e orientale, l'oceano Indiano e i Balcani, mentre Malpensa (come Amsterdam) è oltretutto troppo vicina a Parigi. Ma il vero problema di Malpensa non è quello di non essere l'hub di Alitalia, cioè di una compagnia in declino, ma il non aver saputo attrarre adeguato traffico delle altre compagnie, di linea e charter, anche perché Milano non è né Parigi, né Londra. Malpensa non soffre perché non ha traffico elevato da Alitalia, ma perché, a loro volta, i politici lombardi non hanno voluto scegliere. Sono essi che dovrebbero prima di tutto fare una radicale autocritica, perché hanno voluto mantenere elevato il traffico a Linate, consentendo alle compagnie straniere di operare sulla doppia destinazione Malpensa/ Linate, con ciò contribuendo ad isterilire l'attività dell'odiata Alitalia "romana", ma anche di Malpensa; sono essi che hanno favorito la crescita di Bergamo. Per molti, milanesi e non, è assai più comodo partire da Linate o Bergamo con una compagnia straniera per il suo hub e di lì proseguire per la destinazione finale. Il popolo del nord est, tanto evocato in questi giorni, non anela affatto partire né con Alitalia, né da Malpensa, ma con l'altrettanto consueta piaga esterofila, preferisce partire da Treviso e transitare da Monaco di Baviera o Vienna. E' quindi il consueto campanilismo che uccide l'Italia, che si ritorce contro Malpensa. Dopo avere preteso un'università per ogni provincia, si pretende ora un aeroporto internazionale. Ecco che Verona e Treviso diventano centri di transito dei passeggeri da Catania e Napoli per Mauritius o Timisoara. A Malpensa non resta che il tentativo di strappare Ryanair a Bergamo, per lavorare in perdita. L'alternativa AirOne? La solita soluzione italiana: uso a sproposito della "bandiera" e invenzione di un'alternativa italiana: gli ingredienti già visti per AntonVeneta e Bnl. Sullo sfondo, il solito cambiare tutto per non cambiare niente, cioè gli aiuti statali, in forma più o meno palese. Eduardo Spano.

 

Air France, sì del governo (sezione: Alitalia 2)

( da "Gazzetta di Parma (abbonati)" del 29-12-2007)

PRIMA PAGINA 29-12-2007 CONSIGLIO DEI MINISTRI VARATO IL NUOVO DECRETO LEGGE SULLA SICUREZZA Air France, sì del governo Rottamazione delle auto: spunta anche la formula "2X1" ROMA II Il governo dice sì alla trattativa in esclusiva fra Alitalia e Air France-Klm. E in Piazza Affari il titolo chiude con un maxi-rialzo dell'8,26%. Con una mossa inattesa, anticipando la scadenza indicata entro metà gennaio, il Consiglio dei ministri ha dato semaforo verde alle negoziazioni, che dureranno otto settimane, per una proposta vincolante di integrazione fra i due gruppi. Il presidente lombardo Formigoni parla di "scandalo", "forse di una decisione illegittima " e promette che valuterà "tutte le azioni possibili". Battagliera come sempre in questi giorni la Lega con Calderoli che avverte: "Il governo ha scelto di svendere il Paese e di cancellare la Padania; se volevano la guerra l'avranno". L'ultimo Consiglio dei ministri del 2007 ha ieri varato il nuovo decreto sicurezza e licenziato il "milleproroghe" con il via libera alla rottamazione delle auto. Il provvedimento elaborato dal ministro Amato prevede l'espulsione anche di cittadini europei sospettati di agevolare organizzazioni o attività terroristiche. E dopo vari stop il governo è riuscito a prorogare gli incentivi a favore della rottamazione delle auto e delle moto. La norma istituisce anche una sorta di offerta "2X1". PAG. 2-29.

 

Penati: stavolta il governo non ci ha consultato (sezione: Alitalia 2)

( da "Corriere della Sera" del 29-12-2007)

Corriere della Sera - MILANO - sezione: Cronaca di Milano - data: 2007-12-29 num: - pag: 3 categoria: REDAZIONALE Le reazioni Accuse bipartisan sul futuro dello scalo. Formigoni: scelte scandalose Penati: stavolta il governo non ci ha consultato Problema: come far comprendere a un Nord già non particolarmente affezionato a questo governo, che l'affare Alitalia-Malpensa non sia un altro schiaffo alla Lombardia? L'accelerazione nella trattativa con Air France, i voli subito cancellati a Malpensa stanno imbarazzando prima di tutto gli esponenti del centrosinistra di Milano e della Lombardia che speravano comunque in una modifica del piano Alitalia. Filippo Penati, ad esempio, aveva espresso tre giorni fa parere positivo alla scelta di Air France come nuovo padrone della compagnia. Ma quanto successo ieri ha lasciato perplesso pure lui. "Il governo non ha consultato le istituzioni milanesi e lombarde - dice - nonostante l'incontro fosse stato chiesto. Per nessuna ragione può passare in secondo piano un impegno del governo a salvare Malpensa". "Se la trattativa finisse qui - ribatte il deputato diessino Daniele Marantelli, che ieri aveva chiesto misure di salvaguardia per l'hub - salterebbero 3.000 posti di lavoro. A qualcuno, al Nord potrebbe venire in mente che il governo ha appena stabilizzato 3 mila precari del Comune di Palermo". "Ora Prodi si assuma le sue responsabilità - attacca il sindaco Letizia Moratti - perché si tratta di scelte che toccano la politica economica del Paese". "E sono scelte scandalose - aveva già fatto sapere Roberto Formigoni - che vanno a danneggiare direttamente l'economia del Nord e di tutto il Paese". Addirittura di un "colpo di mano" da parte del governo parla il deputato di an Ignazio La Russa. In mattinata esponenti del suo partito avevano manifestato a Malpensa. "E' una decisione sbagliata e affrettata - specifica perché presa senza alcuna analisi del piano industriale". "Il governo ha scelto di cancellare la Padania - tuona invece il leghista Roberto Calderoli - e se il governo ha deciso che vuole la guerra, ce l'avrà. L'argomento è destinato ora ad approdare a Palazzo Marino. Manfredi Palmieri (Forza Italia) ha chiesto un consiglio comunale sull'argomento. Claudio Del Frate cdelfrate@corriere.it Roberto Calderoli "Il governo ha scelto di cancellare la Padania: se da Roma è stato deciso che si vuole la guerra, ce l'avrà" Ignazio La Russa "Il sì ad Air France è una decisione sbagliata e affrettata perché presa senza alcuna analisi del piano industriale".

 

134 17 (sezione: Alitalia 2)

( da "Corriere della Sera" del 29-12-2007)

Corriere della Sera - MILANO - sezione: Cronaca di Milano - data: 2007-12-29 num: - pag: 3 categoria: BREVI 134 17 che Alitalia intende cancellare da Malpensa. Si tratta soprattutto di collegamenti con l'estero I collegamenti intercontinentali Alitalia da Malpensa. Di questi ne resterebbero in servizio solo tre.

 

<Il Malpensa-Boston? Già cancellato>. È protesta (sezione: Alitalia 2)

( da "Corriere della Sera" del 29-12-2007)

Corriere della Sera - MILANO - sezione: Cronaca di Milano - data: 2007-12-29 num: - pag: 3 categoria: REDAZIONALE "Il Malpensa-Boston? Già cancellato". è protesta Dal 2008 Alitalia elimina i collegamenti intercontinentali. Resistono solo New York, San Paolo e Tokyo MI # La compagnia italiana anticipa il piano Air France. Per i voli internazionali si dovrà transitare da Fiumicino "www.Alitalia.com. Scegli il tuo volo tra le offerte della settimana. Prenota adesso!" Ore 12.30 di ieri. Mouse puntato per prenotare un Milano Malpensa-Boston Logan, l'AZ 618 del 31 marzo 2008 (partenza alle 10.40, arrivo alle 14.30). Ma, dopo il clic, ecco la sorpresa: il volo diretto non c'è più, al suo posto compare un Milano-Fiumicino che parte alle 7.05 e arriva a Roma alle 8.25 da dove il nuovo Az 614 decolla alla volta di Boston a mezzogiorno. Niente più volo diretto. E' la fine, già decretata, dell'hub. Proprio come nei piani Air France-Klm che da ieri, con il via libera del governo, sono oggetto di trattativa esclusiva tra la compagnia italiana e il gruppo franco- olandese. Un errore? No. L'operatrice del call center Alitalia conferma al telefono, senza dare spiegazioni: "Il volo AZ 618 dal 31 marzo è cancellato". è la prima di una serie di scoperte che si possono fare viaggiando sul sito della compagnia di bandiera. Nessuno lo dice, ma da gennaio 2008 non esiste più, in realtà, un orario certo per i voli a lungo raggio in partenza dalla Malpensa. Anzi, gli impiegati di un ufficio della compagnia stanno già cercando di rintracciare chi ha acquistato biglietti per rotte che verranno cancellate. E le proteste dei viaggiatori, costretti a passare da Roma, non si sono fatte attendere. A Malpensa (secondo il piano Air France-Klm) dovrebbero restare i voli verso New York JFK, San Paolo, Tokyo. Sparirebbero invece i collegamenti con Toronto, Boston, Newark, Chicago, Miami, Caracas, Buenos Aires, Osaka, Delhi, Bombay, Shangai, Dubai e Accra o Dakar. Ecco allora un altro tentativo sul sito per vedere se c'è un Milano Malpensa-Shangai operativo in una data a caso del 2008, il 7 aprile. Dopo il clic appare una scritta in rosso: "Attenzione. Non siamo in grado di offrirti voli corrispondenti alla tua richiesta. Modifica la tua richiesta e riprova". Inutile riprovare, niente. Nuova telefonata al call center. "A me - sentenzia l'operatrice - il volo AZ 790 risulta operativo sino al 29 marzo, ma provi a chiamare le prenotazioni ". Fatto. La nuova operatrice è molto gentile, digita i dati sul suo computer poi dice: "Il 7 è tutto completo. Provo un altro giono?" Dopo aver tentato in tutte le date del mese trovando sempre completo ("Ma c'è qualche fiera?") si accorge che qualcosa non va. "La metto in attesa un attimo". Torna dopo due minuti: "Mi scusi per l'attesa, in effetti molti voli da Malpensa nel 2008 sono stati cancellati. Per Shangai l'ultimo è il 15 gennaio". Altra prova (questa volta al telefono) con un Malpensa- Osaka, il 1Ë? aprile. Il volo AZ 786 risulta ancora operativo. Non è così - questa volta sul computer - per l'AZ 772, destinazione Delhi, il 4 aprile. Interpellando il call center, rispondono: "Vedo che è completo, anche in altre date, ma può significare che non sono state aperte ancora le vendite ". Poi, dopo un ulteriore ricerca, ecco la sorpresa: si può partire con volo diretto solo sino al 28 marzo. Un'altra operatrice, più tardi, ammetterà: "E' stata una supposizione della collega associare il "completo" alle vendite non ancora iniziate. In realtà da marzo la maggior parte dei voli a lungo raggio è stata cancellata perché è in atto una riorganizzazione". Inutile cercare di saperne di più. La fine dell'hub, a Malpensa, è già iniziata. Luigi Corvi lcorvi@corriere.it.

 

CALL CENTER (sezione: Alitalia 2)

( da "Corriere della Sera" del 29-12-2007)

Corriere della Sera - MILANO - sezione: Cronaca di Milano - data: 2007-12-29 num: - pag: 3 categoria: BREVI CALL CENTER I centralini di Alitalia confermano che da gennaio 2008 non esiste più un orario certo dei voli in partenza da Malpensa. Molti dei collegamenti intercontinentali sono stati cancellati.

 

VIA LIBERA (sezione: Alitalia 2)

( da "Corriere della Sera" del 29-12-2007)

Corriere della Sera - MILANO - sezione: Cronaca di Milano - data: 2007-12-29 num: - pag: 3 categoria: BREVI VIA LIBERA Dure le reazioni delle istituzioni del Nord al via libera del governo all'accordo tra Alitalia e Air France. L'hub di Malpensa perde voli e quindi molti posti di lavoro sono a rischio.

 

Malpensa, Alitalia cancella già i voli 2008 (sezione: Alitalia 2)

( da "Corriere della Sera" del 29-12-2007)

Corriere della Sera - MILANO - sezione: PRIMA PAGINA - data: 2007-12-29 num: - pag: 1 categoria: REDAZIONALE Proteste dei passeggeri. La compagnia di bandiera anticipa la scelta del governo e fa sparire l'hub del Nord Malpensa, Alitalia cancella già i voli 2008 Saltate a sorpresa le rotte a lungo raggio. Formigoni: uno scandalo Il volo di Alitalia Malpensa- Boston? Ieri era già sparito. In simultanea con l'annuncio dell'accordo con Air France, Alitalia ha già sospeso le prenotazioni su tutte le tratte destinate a scomparire dai tabelloni dell'hub. Lo smantellamento di Malpensa, insomma, è già cominciato, creando sconcerto tra i viaggiatori. Anche il mondo politico non ha fatto attendere le sue reazioni. Per Formigoni la decisione presa dal governo è "scandalosa e vergognosa e forse anche illegittima". Imbarazzo palpabile nel centrosinistra, già alle prese con la "questione settentrionale ". "Non siamo stati consultati dal governo, come ci era stato promesso; adesso ci aspettiamo che il ruolo di Malpensa venga salvaguardato nell'interesse del Nord e del paese". A PAGINA 3 Corvi e Del Frate.

 

Alitalia-Air France, sì del governo (sezione: Alitalia 2)

( da "Corriere della Sera" del 29-12-2007)

Corriere della Sera - NAZIONALE - sezione: Prima Pagina - data: 2007-12-29 num: - pag: 1 categoria: REDAZIONALE Vendita Padoa-Schioppa: 8 settimane per trattare. Formigoni: irregolare. Balzo del titolo Alitalia-Air France, sì del governo Insorgono centrodestra e Nord. Bonanni (Cisl): grave errore IL TABù INFRANTO buona notizia: bisogna dare atto al governo, e al ministro dell'Economia in primis, di aver deciso con coraggio di sostenere subito, e non aspettando la metà di gennaio, la scelta del cda Alitalia. Mettendo fine ad attese che rischiavano di essere interminabili. Rifiutando la logica dell'estenuante rinvio per la soluzione di una vicenda diventata un'emergenza nazionale. Infrangendo il tabù paralizzante dell'"italianità" e accettando l'idea che solo l'apertura al mercato è la condizione per lo sviluppo. Una buona notizia, dunque. E solo un timore: che nelle 8 settimane indicate come orizzonte temporale per la trattativa in esclusiva con Air France riemerga il partito non domato dell'"impantanamento" che auspica la solita marcia indietro. Ma la decisione di ieri, stavolta, autorizza la fiducia. U na ROMA - Via libera del governo alla "trattativa esclusiva" di Alitalia con Air France-Klm. Il Consiglio dei ministri di ieri ha "preso atto", con anticipo, della preferenza espressa dal Tesoro e dal consiglio d'amministrazione della compagnia rispetto all'offerta di AirOne. Ora - ha spiegato il ministro Tommaso Padoa-Schioppa - ci saranno 8 settimane di trattativa, poi la decisione finale tornerà al governo. In Borsa il titolo è salito dell'8,26%. Insorge il centrodestra, molto duri i toni del governatore Roberto Formigoni e del leghista Roberto Calderoli. Cgil negativa. Raffaele Bonanni (Cisl) al Corriere: "E' un errore". A PAGINA 6.

 

<Nessun pregiudizio Ho sperato in AirOne> (sezione: Alitalia 2)

( da "Corriere della Sera" del 29-12-2007)

Corriere della Sera - NAZIONALE - sezione: Primo Piano - data: 2007-12-29 num: - pag: 6 categoria: REDAZIONALE Padoa-Schioppa La scelta e il confronto nell'esecutivo "Nessun pregiudizio Ho sperato in AirOne" ROMA - In questa partita c'era chi aveva una sola incrollabile certezza: che Tommaso Padoa-Schioppa tifasse apertamente per la Francia. Accusa che il diretto interessato non esita a rigettare: "Non ho mai avuto un candidato preferito in questa vicenda. Nella scorsa estate, quando AirOne era rimasto l'unico candidato in lizza per rilevare Alitalia, ho sperato fermamente che si potesse chiudere con loro ". Chiudere. Purché il tormentone avesse una fine. E non è un caso che il premier Romano Prodi e il ministro dell'Economia abbiano insistito per mettere un punto fermo a questa storia prima della fine di un anno particolare. "Questo anno ha insegnato molte cose. Molti hanno preso coscienza che era un'illusione continuare a pensare all'Alitalia come a un grande vettore in grado di competere da solo in un mercato dove è quella l'unica alternativa alle compagnie low cost", racconta Padoa-Schioppa. Senza nascondere il rimpianto per il fatto che la compagnia di bandiera non sia più quella "che si è sperato a lungo potesse restare". Rimpianto che ha pure Prodi. In queste settimane il presidente del Consiglio ha ripetuto spesso che quando era presidente dell'Iri, vent'anni fa, la prima ipotesi di alleanza che aveva studiato per l'Alitalia era una concentrazione alla pari, cioè con un rapporto di uno a uno, con British Airways. Lo ha ricordato per far capire a tutti, anche a quelli che continuavano a remare contro le decisioni dei vertici della compagnia, quanto le cose fossero cambiate. Dieci anni fa la soluzione si sarebbe trovata grazie alla fusione con la Klm. Anche quell'accordo era nato con Prodi a palazzo Chigi. Poi il professore bolognese dovette fare le valigie e un anno dopo gli olandesi si sfilarono accusando la politica di non saper decidere. E si ricominciò da capo. Amministratori delegati che venivano e andavano. Piani industriali fatti e disfatti. Ipotesi di alleanze formulate e smontate subito dopo. Mentre le perdite si accumulavano sulle perdite e la compagnia di bandiera cedeva inesorabilmente quote di mercato, anche in Italia. E tutti, politici, sindacalisti, talvolta anche imprenditori, facevano a chi la sparava più grossa. Fino all'ultimo, quando letteralmente sono fioccate sui giornali le interviste di chi si dichiarava contro la scelta, ormai inevitabile, di Air France: salvo poi, rigorosamente in privato, manifestare opinioni opposte alle dichiarazioni pubbliche. Spesso Padoa-Schioppa ironizza: "L'Alitalia è come la Nazionale di calcio. Ogni italiano ha la sua formazione". Ma non siamo a Berlino e questa volta hanno vinto i francesi. Sergio Rizzo Tommaso Padoa-Schioppa.

 

Bonanni: scelta sbagliata. E senza consultarci (sezione: Alitalia 2)

( da "Corriere della Sera" del 29-12-2007)

Corriere della Sera - NAZIONALE - sezione: Primo Piano - data: 2007-12-29 num: - pag: 6 categoria: REDAZIONALE Il sindacato L'ira del leader Cisl: il gruppo di Parigi compromette un'infrastruttura del Paese Bonanni: scelta sbagliata. E senza consultarci ROMA - "Neanche in Cina si fa così. Neanche in Cina". Raffaele Bonanni, leader della Cisl, è furioso contro il via libera del governo alla trattativa di Air France deliberato senza consultare i sindacati. E annuncia: "Non tratteremo con i francesi senza aver visto prima Prodi". Come mai siete stati tagliati fuori dalla decisione? "Perché da due anni alcuni ambienti bipartisan, fuori dalla politica, hanno deciso di dare Alitalia ai francesi. Magari in cambio della Legion d'onore... ". A chi si riferisce? "A chi ha nominato amministratore Prato e lo ha messo lì apposta per vendere a Air France". Il ministro Padoa-Schioppa? "Ha fatto esattamente come i suoi predecessori negli ultimi 15 anni: ha finto di scegliere un manager per fargli fare quello che voleva lui". Come si spiega che in Consiglio dei ministri Rutelli e D'Alema non si siano opposti alla decisione? "Avranno avuto la loro ragione, la loro convenienza. Oppure sanno cose che noi non sappiamo". Cioè? "E cosa ne so? Negli ultimi 15 giorni con Epifani e Angeletti abbiamo chiesto in tutti i modi di conoscere il piano francese. Niente. Silenzio assoluto. Non era mai successo prima". Ma adesso Air France vi convocherà per illustrarvi il piano. "E chi è Air France? Alitalia è un bene pubblico e le risposte le vogliamo dal governo. Ci devono dire con che criterio hanno scelto Air France". Ma quali sono le vostre obiezioni? "Sono enormi: qui si sta smantellando il sistema delle rotte interne mentre Air France si porta via i nostri slot internazionali migliori e destruttura la manutenzione. Un danno peggiore di quello dei furti d'arte di Napoleone". Come è possibile che la proposta di AirOne non abbia coinvolto imprenditori italiani? "Intanto c'è una grossa banca che la sostiene. E poi perché non ci ha pensato il governo a entrare nel capitale con Enel, Eni o Finmeccanica? La Spagna ha fatto di tutto per tenersi Iberia e noi svendiamo? Alla Francia poi, con cui non si è mai fatto un affare". Che farete adesso? Lo sciopero nelle feste è vietato. "Mi appello al Parlamento, alle forze democratiche del Paese perché sovvertano questa decisione spericolata". A. Bac. Raffaele Bonanni (Cisl) \\ Prima di trattare, vogliamo un chiarimento con il premier. La Spagna Iberia se l'è tenuta.

 

Passaggi (sezione: Alitalia 2)

( da "Corriere della Sera" del 29-12-2007)

Corriere della Sera - NAZIONALE - sezione: Primo Piano - data: 2007-12-29 num: - pag: 6 autore: di BEPPE SEVERGNINI categoria: BREVI Passaggi Air France e Alitalia come Sarkozy e Bruni: uno paga, l'altro segue. www.corriere.it/italians.

 

49,9% (sezione: Alitalia 2)

( da "Corriere della Sera" del 29-12-2007)

Corriere della Sera - NAZIONALE - sezione: Primo Piano - data: 2007-12-29 num: - pag: 6 categoria: REDAZIONALE Alitalia La vendita La quota del Tesoro in vendita 49,9% Otto settimane per la cessione del 49,9% Alitalia. Il Tesoro deciderà se cederlo per intero e avrà una quota nel futuro gruppo visto che Air France ha proposto uno scambio di titoli.

 

Sì a Air France, 8 settimane per chiudere (sezione: Alitalia 2)

( da "Corriere della Sera" del 29-12-2007)

Corriere della Sera - NAZIONALE - sezione: Primo Piano - data: 2007-12-29 num: - pag: 6 categoria: REDAZIONALE Sì a Air France, 8 settimane per chiudere Via dal governo alla trattativa in esclusiva, insorgono Lega e An. Il titolo su dell'8% Sinistra radicale e sindacati chiedono il mantenimento di una quota del Tesoro nel nuovo gruppo. Formigoni: è una decisione irregolare, forse illegittima. Servono garanzie per Malpensa. Calderoli: così cancellano il Nord ROMA - Via libera del governo alla trattativa esclusiva di Alitalia con Air France- Klm. Con un blitz il Consiglio dei ministri di ieri ha "preso atto", con anticipo rispetto al 15 gennaio, dell'orientamento espresso dal Tesoro e prima ancora dal consiglio d'amministrazione della compagnia che boccia l'offerta di AirOne. Ora ci saranno due mesi di trattativa, poi la decisione finale tornerà al governo. Il titolo ha chiuso con un rialzo dell'8,26% Il ministro dell'Economia, Tommaso Padoa-Schioppa, è apparso quasi emozionato: "Questo è un passo di grandissima importanza anche se non è l'ultimo" ha rilevato, auspicando che "la fase finale della trattativa non riservi sorprese negative". Il ministro ha spiegato che si deciderà durante la negoziazione se cedere tutto il 49,9%. Tra le soluzioni che la sinistra comunista e i sindacati propongono c'è il mantenimento di una quota. In ogni caso il Tesoro diventerebbe "titolare di azioni nel nuovo gruppo", visto che Air France-Klm ha proposto una offerta pubblica di scambio. Formalmente, ha ricordato Padoa- Schioppa, il Tesoro potrebbe deliberare da solo la vendita a Alitalia ma, per l'importanza della decisione, è prevedibile un passaggio al governo. Soddisfatto il numero uno di Air France-Klm, Jean Cyril Spinetta, che si augura di arrivare "rapidamente a un accordo solido". Durissima la replica del presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni: "è una vergogna, uno scandalo" attacca. E ipotizza si tratti di una "decisione irregolare, forse illegittima". Già nelle prossime ore Formigoni contatterà il governo: "Chiederò se ora ci faranno l'onore di lasciarci conoscere il piano di Air France". Una delle richieste del "governatore" è che per cinque anni si mantengano i voli adesso garantiti da Alitalia, come è accaduto nel 2003 a Klm. Ma intanto si prepara al peggio e ipotizza l'arrivo di una compagnia che "salvi " Malpensa. Sul fronte sindacale esultano Anpac, Anpav e Avia, schierati con Air France-Klm. Mentre da ambienti vicini al segretario della Cgil, Guglielmo Epifani, si fa sapere che il giudizio nel merito resta negativo e che c'è "sorpresa" per l'accelerazione del governo. Per Gianni Alemanno (An) il governo sta "svendendo" Alitalia. E il leghista Roberto Calderoli: "Cancellano la Padania: se volevano la guerra l'avranno". A. Bac.

 

Il blitz, la mossa di D'Alema I paletti di Rutelli (sezione: Alitalia 2)

( da "Corriere della Sera" del 29-12-2007)

Corriere della Sera - NAZIONALE - sezione: Primo Piano - data: 2007-12-29 num: - pag: 6 categoria: REDAZIONALE Il retroscena Via libera. Il vicepremier Francesco Rutelli Il blitz, la mossa di D'Alema I paletti di Rutelli ROMA - La decisione di sparigliare è stata presa nella riunione ristretta di giovedì sera a palazzo Chigi e comunicata subito dopo agli sconfitti: il patròn di AirOne, Carlo Toto e l'amministratore delegato di Intesa- Sanpaolo, Corrado Passera. La stretta è stata voluta da Prodi, sostenuto da Padoa-Schioppa e Bersani, per sottrarre il caso Alitalia alla difficile verifica politica di gennaio e approfittare (perché no?) della tregua natalizia degli scioperi. Ma alla buona riuscita del blitz ha contribuito il venir meno improvviso, a sentire i sindacati, dell'opposizione del vicepremier Massimo D'Alema, che qualcuno maliziosamente fa coincidere con la visita del presidente francese Nicolas Sarkozy a Roma e la partita aperta per il posto di ministro degli Esteri dell'Ue. In questo modo per il vicepremier Francesco Rutelli, rimasto solo con il responsabile dei Trasporti, Alessandro Bianchi, a osteggiare Air France, resistere è diventato difficile. Per questo, e per non indebolire il già traballante governo, avrebbe deciso di rinviare la resa dei conti. "Le somme si tireranno alla fine" ha detto ieri, riferendosi al non scontato esito della trattativa. Rutelli, che ha definito la scelta di ieri "formalmente ineccepibile ", avrebbe già posto cinque condizioni a Air France che, non a caso, corrispondono ai cinque punti forti della proposta di AirOne: il destino di Malpensa, di Fiumicino e di Az Servizi, l'assetto azionario e gli investimenti. Se Air France non darà sufficienti garanzie, si tornerà a AirOne. "Il Consiglio non ha preso alcuna decisione - ha precisato il ministro delle Politiche sociali, Paolo Ferrero - siamo in una fase interlocutoria". Ma la mossa di ieri mette una seria ipoteca sul futuro di Alitalia che finanziariamente ha solo tre mesi di vita. Bene lo sa Carlo Toto che però non mostra di arrendersi: "Vigileremo con grande attenzione affinché nelle prossime settimane vengano resi noti gli aspetti qualificanti della proposta selezionata, ad oggi in buona parte sconosciuti " ha detto ieri, facendo balenare la temuta arma dei ricorsi. Le possibilità di Toto si riducono a un ipotetico fallimento della trattativa con Air France che ora dovrà affrontare il duro confronto con i sindacati. O allo spuntare di un'alleanza con Lufthansa, che per ora non ha mostrato interesse. Ma non è tutto qui. Nella strategia di Toto c'è comunque l'intenzione di diventare "la compagnia nazionale" al posto di Alitalia e per riuscirci non mancherà, in caso di sconfitta, di ottenere cospicue compensazioni soprattutto sulle rotte dell'Est. E il fronte del Nord? Ieri il sindaco di Milano, Letizia Moratti, ha detto di aspettarsi opportune garanzie per Malpensa. Potrà chiederle direttamente a Air France, visto che la compagnia ha scelto di trattare con lei e non con l'agguerrito "governatore" lombardo Roberto Formigoni. Antonella Baccaro.

 

Lettere al direttore (sezione: Alitalia 2)

( da "Gazzetta di Parma (abbonati)" del 29-12-2007)

LETTERE AL DIRETTORE 29-12-2007 Lettere al direttore La ricetta dell'anolino Caro direttore, complimenti e grazie per le belle pagine dedicate all'anolino "per - fetto" che il tuo giornale ha pubblicato qualche giorno fa. Certo, Baldassarre Molossi ha ragione quando sostiene che gli anolini buoni si mangiano solo a casa propria, tuttavia, credo che tutti (o quasi) siano d'accordo con me: nella nostra Bassa (Fidenza e Salsomaggiore comprese) il ripieno è solo di pan grattato e Parmigiano-Reggiano nelle giuste proporzioni. Invece, a Parma, nel ripieno, assolutamente la fa da padrone il sugo dello stracotto e non la carne, buona solo per deliziose polpette il giorno dopo. Ecco perché ho creduto opportuno codificare, depositare e pubblicare una plaquette dedicata ai nostri tipici piatti tra cui, ovviamente, gli anolini. Infatti nel libro "Dieci verità di cucina parmigiana", ora tradotto in inglese, ho così fissato preparazioni culinarie che tanto ci rappresentano: anolini, tortelli d'erbetta, tortelli di zucca, tortelli di castagne, tortelli di patate, bomba di riso, trippa alla parmigiana, stracotto, punta di petto, torta fritta. Ringrazio per la fiducia Maurizio Azzali che incornicia ed espone, nel suo negozio di pasta fresca, la mia ricetta degli anolini: fiducia ben riposta se, tra gli altri, Baldassarre Molossi garantiva l'esattez - za di dosi e metodi di preparazione che canonicamente ricostruivo e descrivevo affinché ne resti memoria e a difesa e tutela del nostro patrimonio gastronomico. Ma anche per evitare che, negli anolini, come mi è capitato, dentro ci finisca pure la mortadella! Antonio Battei Parma, 24 dicembre Una festa del passato Signor direttore, il 5 gennaio una volta si festeggiava Fasagna, una divinità pagana dalle origini sconosciute che forse traeva le proprie origini dalle feste romane in onore di Cerere e Pomona. Un tempo cioè c'era un volta una cascina in cui tutti mettevano il proprio impegno per festeggiare la ricorrenza nel migliore dei modi. Dopo la cena, i grandi uscivano di casa con in mano i resti dei tizzoni del camino ed aiutandosi con fiaccole di foglie di granoturco predisposte allo scopo, spargevano un fioca luce in quello che sarebbe stato il teatro della festa, in genere un filare di viti o un albero da frutto imponente. I numerosi bambini saltellavano per alleviare il freddo (i pantaloni lunghi erano pura utopia). Ad un certo punto si levava il coro che cantava (se ricordo bene) : "Fasagna, Fasagna ogni broc 'na cavagna, Fasagna, Fasagnon ogni ram un cavagnon, Fasagna, Fasagna...". Poi tutti a nanna, la legna e la luce costavano... mentre per qualche bambino c'era la speranza di trovare nella calza rattoppata il segno del passaggio cella Befana. Di questa festa oggi non rimane più nulla cancellato dalle tenebre dei tempo e tra la nostra popolazione rurale è pressoché impossibile trovare chi ricordi qualcosa. Proprio per questo mi farebbe molto piacere che qualche "giovane ", con parecchi "anta" sulle spalle e una buona memoria, oppure qualche studioso attraverso le colonne della Gazzetta, contribuisse a rinverdire i miei ricordi che di giorno in giorno diventano sempre più labili. G. Montagna Parma, 28 dicembre La formazione del Parma Signor direttore, approfitto della sosta del campionato e del tempo a disposizione per fare alcune considerazioni sul sistema di gioco fin qui utilizzato dall'allenatore del Parma. Premesso che ho visto tutte le partite del Tardini, mi pare che, specialmente in trasferta, il Parma non possa permettersi tre mezze punte dalle caratteristiche di Gasparroni, Pisanu e Reginaldo; il risultato del loro impiego è l'affaticamento inevitabile dei poveri due mediani che hanno praticamente tutto il campo da gestire (non sarà il motivo delle prestazioni alterne di Cigarini? peraltro il giocatore più tecnico e più interessante del Parma degli ultimi anni). Questa mancanza di copertura non consente un filtro alla difesa che, fino a questo momento, risulta essere delle peggiori del campionato (almeno a giudicare dai gol subiti). Almeno in trasferta (visto che poi per la maggior parte dei casi il Parma si difende) giocherei con quattro difensori tre mediani (perchè non provare maggiormente Mariga che a Roma ha ben debuttato?) due mezze punte (che potrebbero essere Gasparroni e Pisanu visto che le prestazioni di Reginaldo - specie in trasfertalasciano molto a desiderare) con la possibilità di cambiare una mezza punta durante la partita facendo uscire il giocatore più stanco o meno affidabile. Un'altra considerazione è questa: con il ritorno di Budan, molto probabilmente il modulo di gioco dovrà cambiare perché non potremo di certo rinunciare a Corradi, per cui dovremo ricorrere al 4-4-2: è quindi inevitabile l'abbandono del modulo delle tre mezze punte. Erano solo considerazioni di un tifoso che sono cinquanta anni che s'interessa di calcio e del Parma in particolare, in ogni caso piena fiducia a Di Carlo che osservando con continuità i giocatori li saprà senz'altro utilizzare nel modo migliore (lo spettatore vede la squadra in campo solo la domenica, non conosce i retroscena e la preparazione). Dopo aver ringraziato il presidente Ghirardi per la sua competenza, simpatia e coraggio (i tifosi gli dovrebbero fare un monumento, perché senza di lui non avremmo potuto continuare l'avventura), auguro a tutta la squadra e ai tifosi un anno pieno di soddisfazioni anche nella speranza di una salvezza senza i patemi degli scorsi anni. Lettera firmata Parma, 26 dicembre Quei pupazzetti al cimitero Egregio direttore, vorrei ringraziare, tramite il suo giornale, l'Ade e il suo presidente Carletto Nesti per tutto quello che fanno per il nostro cimitero e particolarmente per il campo dei bambini. Già è stato bello vedere, nei giorni dei Defunti, che avevano messo un vasetto di fiori per ogni bambino e in questi giorni mi sono commossa nel vedere che hanno posato, su ogni piccola tomba, un tenero pupazzetto. E' dolce per noi vedere queste vostre attenzioni per i nostri Angioletti. Bianca Collecchi Parma, 27 dicembre Furti nelle abitazioni Gentile direttore, negli ultimi giorni la Gazzetta e anche i telegiornali nazionali hanno dato ampio spazio agli episodi di furti in abitazioni nella nostra città. Anche noi, un anno fa, proprio in occasione delle festività di Natale e fine anno, abbiamo subìto un furto in casa, con conseguente "alleggerimento" di parecchi preziosi di valore, oltre che materiale, anche affettivo. Vorrei solo aggiungere che, come è capitato a noi, questi episodi possono avere risvolti più avvilenti per le vittime del furto stesso. Oltre alla brutta sorpresa del fatto in sé, ne abbiamo avuta anche un'altra, forse peggiore della prima: la società di vigilanza con cui avevamo collegato il nostro antifurto (con chiamata immediata e automatica al centralino della società stessa) non era affatto intervenuta sul posto (ho chiamato io personalmente, dopo la scoperta del fatto, polizia e ditta medesima), ma era al corrente che il proprio sistema di trasmissione era guasto dal giorno precedente, anche se si era ben guardata dal comunicarlo ai numerosi clienti (a loro dire più di 400), ignari di essere senza copertura. Abbiamo fatto le ovvie contestazioni alla ditta ed abbiamo avuto molte promesse (la compagnia, di livello nazionale, è ovviamente assicurata) ma nessun riscontro, in quanto queste ditte non sottoscrivono nessun genere di contratto, ma un impegno generico a intervenire in caso di allarme (dietro pagamento di un canone mensile). L'impegno non è stato affatto mantenuto, evidentemente il fatto non è giudicato rilevante da questi signori. Quante volte si sente suonare un allarme per strada. e non si vede nessuno che interviene? Bene, adesso sapete anche perché. Lettera firmata Parma, 27 dicembre Una ricetta per l'Italia Signor direttore, il nostro Premier durante la conferenza stampa di fine anno ha dichiarato che l'Italia è migliorata, la mafia è alle corde, i conti vanno a gonfie vele Peccato che la criminalità è spaventosamente aumentata, che tanti Comuni sono in mano alla malavita, che operai e impiegati percepiscono uno stipendio assolutamente insufficiente per affrontare il costo della vita, che città come Roma hanno accumulato 104 campi nomadi, che le attese nei Tribunali e nella Sanità siano vergognose, che il costo della politica sia imbarazzante e impronunciabile, così come i disastri di Alitalia o delle Ferrovie, ecc. Io credo che, per sistemate veramente le cose, il nostro Paese abbia bisogno di una breve dittatura, non di quelle alla Fidel Castro o simili alla Birmania, ma di un uomo forte, con poteri assoluti esclusivamente finalizzati al bene della nazione; insomma un autoritarismo d'emergenza a tempo determinato. Sogno un presidente che prenda il microfono a reti unificate e dica: "Da oggi i parlamentari dovranno lavorare 40 anni per avere diritto alla pensione, e non più due anni e mezzo. Anzi il provvedimento è retroattivo, togliamo questa assurda agevolazione ai deputati delle ultime 4-5 legislature. Da domattina i "sindacati penseranno solo a svolgere il loro compito e non a fare politica, stessa cosa per le banche; chi viene condannato dovrà scontare la pena, senza sconti, punto. Le settantamila prostitute schedate pagheranno quindicimila euro all'anno di tasse a testa (fate voi il totale). A Napoli le montagne di rifiuti nelle strade saranno rimosse manualmente dagli amministratori locali entro 24 ore. Le auto blu sono eliminate da subito; i deputati che litigano in Parlamento verranno licenziati in tronco; i bilanci delle società non saranno più di decine di pagine che nessuno legge, ma di sole tre voci: entrate, uscite e utile netto. Da domani ogni quartiere della nazione avrà due poliziotti a disposizione; non è vero che non ci sono i soldi, basta prendere quelli delle pensioni ai parlamentari, delle auto blu, delle tasse delle prostitute, degli sprechi enormi negli enti pubblici. I cinquantamila detenuti saranno utilizzati per lavori di pubblica utilità alleggerendo i costi del personale statale di oltre un miliardo e mezzo di euro all'anno". Potrei andare avanti a dare consigli al dittatore che mai verrà. Pura fantasia? Follia? Ricordate Blaise Pascal: ". gli uomini sono così necessariamente pazzi, che il non essere pazzo, equivarrebbe ad esser soggetto ad un altro genere di pazzia". Marco Chierici Parma, 28 dicembre.

 

Il bis della rottamazione fa volare Fiat (sezione: Alitalia 2)

( da "Corriere della Sera" del 29-12-2007)

Corriere della Sera - NAZIONALE - sezione: Economia Mercati Finanziari - data: 2007-12-29 num: - pag: 33 categoria: REDAZIONALE La Giornata in Borsa di Giacomo Ferrari Il bis della rottamazione fa volare Fiat Gli input principali per Piazza Affari (dove l'S&P-Mib è salito dello 0,55% e il Mibtel dello 0,58%) ieri sono arrivati da Roma. Il governo, infatti, da un lato ha dato un sostanziale via libera all'intesa tra Alitalia e Air France e dall'altro ha rinnovato gli incentivi alla rottamazione delle auto. Così le migliori performance dell'S&P-Mib hanno riguardato Alitalia e Fiat. Il titolo della compagnia aerea è rimbalzato, dopo una sospensione tecnica, dell'8,26%; quello del Lingotto è cresciuto del 2,45%. Bene anche Ifi, la "cassaforte" di casa Agnelli, balzata del 3,19% a 23,30 euro, grazie anche alla notizia che il fondo Amber ha portato al 10% la propria partecipazione nel capitale. Ma le variazioni positive, a livello di blue-chips, non si fermano qui. Aem, per esempio, ha dato l'addio al listino di Piazza Affari con un rialzo del 3,12%. Con la seduta del 2 gennaio, infatti, il titolo della utility milanese lascerà il posto ad A2A, nuova società frutto della fusione con l'Asm di Brescia (cresciuta a sua volta, al netto dello stacco del dividendo, del 2,55%). Inoltre ha ricominciato a correre Prysmian (+3,11%), mentre Saipem ha messo a segno un rialzo del 2,20% in seguito al balzo fatto registrare giovedì dal prezzo del greggio, salito sopra i 97 dollari al barile dopo l'assassinio in Pakistan di Benazir Bhutto. Pochi e di scarso rilievo i segni negativi, soprattutto fra i titoli principali. L'unico arretramento degno di nota è stato quello di Finmeccanica (-1,21% la quotazione di riferimento), colpita dai realizzi. Il titolo riesce comunque a mantenere un buon vantaggio rispetto ai prezzi di inizio d'anno. Aem L'utility milanese sale del 3,12% nell'ultima seduta prima della fusione con Asm.

 

Via libera alla trattativa con Air France (sezione: Alitalia 2)

( da "Corriere delle Alpi" del 29-12-2007)
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(Trentino) (Nuova Venezia, La) (Nuova Ferrara, La) (Gazzetta di Modena,La) (Citta' di Salerno, La) (Alto Adige) (Centro, Il) (Gazzetta di Mantova, La) (Gazzetta di Reggio)

Alitalia. Padoa-Schioppa: 8 settimane per chiudere. Dubbi solo da Ferrero Il titolo vola: +8% Per Toto (AirOne) sprecata una grande opportunità GIGI FURINI MILANO. Il governo dà il via libera alla "trattativa in esclusiva" con Air France. Solo il ministro Ferrero - ha fatto sapere - ha espresso dubbi.Con questa decisione la vendita di Alitalia fa un altro passo avanti ma le reazioni, soprattutto da parte del "fronte del Nord", sono furenti. Il presidente della Regione Lombardia, Formigoni, parla di "decisione irregolare e vergognosa". In Borsa la reazione è positiva: Alitalia sale dell'8,3% fra scambi molto intensi. Bene anche Air France (+1,66% a 23,86 euro) mentre i vertici della società sperano "in un accordo rapido". Il ministro dell'economia, Padoa Schioppa, ha dato il suo "via libera" alla trattativa con Air France, spiegando che la deliberazione formale arriverà da un successivo consiglio dei ministri. La "vendita", poi, sarà un atto del ministero dell'Economia che, ufficialmente, è il possessore delle azioni. Anche di titoli ha parlato il ministro, quando ha aggiunto che "il Tesoro sarebbe titolare di azioni del nuovo gruppo". Stando alla valutazione che Air France dà di Alitalia, il 49,9% dei titoli ora in possesso dello Stato italiano si trasformerebbero nel 3% del colosso Air France-Klm-Alitalia e, stando alle indiscrezioni, il governo italiano avrebbe diritto a un posto nel consiglio di amministrazione. "La trattativa - dice il ministro - sarà condotta in piena trasparenza, in stretto coordinamento con la Consob e durerà otto settimane". Immediata la risposta di Parigi. Il presidente di Air France, Jean Cyril Spinetta "si augura di arrivare rapidamente a un accordo solido che apra la via a una crescita profittevole di Alitalia". Secca la reazione del grande escluso. Il patron di AirOne Carlo Toto si è detto sorpreso, amareggiato: così si spreca una grande opportunità per l'Italia. Intanto la protesta cresce a Milano e in tutto il Nord dove si teme un forte ridimensionamento delle attività all'aeroporto di Malpensa. Formigoni ricorda che il governo si prenderà fino al 15 gennaio per decidere l'acquirente di Alitalia e poi aggiunge: "Speriamo che a nessuno venga in mente di fare un colpo di mano e che l'esame della situazione vanga fatto pubblicamente. Quanto deciso dal governo, finora, è vergognoso. Air France succhierà tutto il traffico e i passeggeri di Alitalia, lasciando come contentino agli italiani l'aeroporto di Roma per cui non vedo vita facile". La Lega parla di "inciuci romano-napoleonici". "Malpensa - dice il Carroccio - sarà la madre di tutte le battaglie". Alemanno (An) parla di "ennesima forzatura" ma si fanno sentire anche politici del centro-sinistra. Penati (presidente della Provincia di Milano) chiede un incontro al governo su Malpensa e spiega: "Air France deve mantenere le 17 rotte intercontinentali servite adesso da Alitalia. Se così non fosse l'aeroporto di Malpensa deve essere lasciato libero di operare con altre compagnie". Critici i sindacati. "Il governo ci coinvolga nella trattativa", dice l'Unione Piloti. "Il metodo del governo è autoritario", aggiunge il Sindacato dei lavoratori.

 

Notizie in 2 minuti (sezione: Alitalia 2)

( da "Corriere della Sera" del 29-12-2007)

Corriere della Sera - NAZIONALE - sezione: Due Minuti - data: 2007-12-29 num: - pag: 56 categoria: BREVI Notizie in 2 minuti Primo piano I funerali della Bhutto Benazir Bhutto è stata sepolta nel mausoleo di famiglia a Garhi Kuda Bakhsh, il suo villaggio natio nella provincia meridionale pakistana del Sindh. Il corpo della leader politica, uccisa da un kamikaze giovedì a Rawalpindi, è stato trasportato lungo un percorso di 5 chilometri tra due ali di folla in lacrime. "Alitalia tratti con Air France " Il governo ha dato il suo ok all'Alitalia per una trattativa in esclusiva con Air France. Il ministro dell'Economia, Tommaso Padoa-Schioppa, sostiene: "Siamo convinti che la valutazione data dal Cda di Alitalia sia corretta. La trattativa in esclusiva durerà circa otto settimane. Seguirò la trattativa come azionista e come governo". Politica Varato il decreto sicurezza Il Consiglio dei ministri ha approvato il nuovo decreto sulla sicurezza che riguarda le espulsioni dei cittadini comunitari. Il decreto stabilisce tra l'altro l'espulsione immediata anche per i cittadini dell'Ue sospettati di terrorismo. Dini minaccia ancora Nuovo attacco di Lamberto Dini al governo Prodi. "Prodi sfoggia un ottimismo fuori luogo. Presenteremo un programma alternativo che dovrebbe essere accettato nella sua interezza. Se così non fosse, il nostro voto sarà negativo ". Bertinotti: più attenzione ai salari. Esteri Betlemme contro l'artista I palestinesi contro l'arte sovversiva di Banksy. Gli abitanti di Betlemme non hanno apprezzato l'incursione dell'artista britannico, che ha dipinto i muri delle case e il muro attorno alla città. Tra i molti, il murale dove un soldato israeliano chiede i documenti a un mulo è stato coperto di nero perché considerato offensivo: "Non siamo asini". Cronache Riecco la rottamazione Entrati e usciti dalla Finanziaria, gli incentivi per la rottamazione delle auto inquinanti per il 2008 arriva in zona Cesarini nel decreto legge di fine anno. Sarà una rottamazione più "ecologica" rispetto a quelle degli anni passati. Gli incentivi riguarderanno la rottamazione delle auto di categoria Euro 0, Euro 1 e, per la prima volta, anche le auto Euro 2 immatricolate dopo il 31 dicembre '97, nonché motorini e motocicli. Scienze L'orto botanico di Padova Raddoppia estensione l'Hortus Botanicus Patavinus, fondato nel 1545, e si creeranno cinque aree distinte riproducenti tutti gli ambienti del pianeta, dall'Equatore alle aree sub-artiche, mostrando le diversità vegetali esistenti e rapporti con l'uomo. Cultura Piperno e i militi ebrei Lo scrittore Alessandro Piperno si interroga sulla distratta accoglienza riservata a un romanzo dedicato alla guerra israeliana in Libano, vista attraverso gli occhi di un giovane ufficiale: "Tredici soldati" di Ron Leshem. Una storia d'innocenza perduta. Spettacoli Cassel pericolo numero uno L'attore Vincent Cassel protagonista di un film dedicato al "pericolo numero uno" nella Francia degli anni Sessanta, Jacques Mesrine. Somiglianza fisica e comprimari importanti nel cast. Sport Denise Karbon vince ancora Terzo successo stagionale per l'azzurra Denise Karbon, che ha vinto il gigante di Lienz, in Austria, valido per la Coppa del Mondo femminile di sci alpino. L'azzurra, al comando già dopo la prima manche, ha chiuso precedendo la statunitense Julia Mancuso. Terza un'altra azzurra, Nicole Gius.

 

Alitalia vola verso Air France (sezione: Alitalia 2)

( da "Messaggero, Il" del 29-12-2007)

Otto settimane per negoziare su rotte ed esuberi. La protesta del Nord Alitalia vola verso Air France Via libera del governo alla trattativa in esclusiva.

 

CHIETI - Se l'Italia rinuncia al nostro progetto, spreca una grande opportunità, oltre ch (sezione: Alitalia 2)

( da "Messaggero, Il (Abruzzo)" del 29-12-2007)

CHIETI - "Se l'Italia rinuncia al nostro progetto, spreca una grande opportunità, oltre che la capacità di competere in serie A": così il patron di AirOne, Carlo Toto, dopo il sì del governo alla trattativa in esclusiva fra Alitalia e Air France-Klm. In Nazionale.

 

VENEZIA - Ad un passo dal crack Alpieagles si risolleva e davanti al Tar del Lazio vince il round co (sezione: Alitalia 2)

( da "Messaggero, Il (Ostia)" del 29-12-2007)
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(Messaggero, Il (Metropolitana))

Chiudi VENEZIA - Ad un passo dal crack Alpieagles si risolleva e davanti al Tar del Lazio vince il round con l'Enac che le consente di tornare a sperare. Il vettore veneto sembrava avere i giorni contati: ne restavano esattamente tre, dato che l'Enac, viste le perduranti difficoltà finanziarie, aveva fissato al primo gennaio 2008 lo stop alla licenza. Alpieagles sta già pagando da settimane questo provvedimento, con una progressiva emorragia di passeggeri e cancellazioni di voli. Ma a sorpresa, mentre anche la Regione Veneto ha iniziato a muoversi per salvare la compagnia e trovare un compratore, è arrivata la sentenza del Tar del Lazio: il tribunale amministrativo ha accolto il ricorso di Alpieagles per la sospensione del provvedimento con cui Enac negava la proroga della licenza, fermandola al 31 dicembre prossimo. Il Tar ha ritenuto fondata l'istanza di Alpieagles e ha fissato al 17 gennaio 2008 l'udienza per la discussione di merito del provvedimento Enac. Fino a quella data perlomeno gli aerei della compagnia potranno continuare a volare. Certo, potrebbe essere solo un prolungamento dell'agonia. Perchè nelle stesse ore da Bari giungeva notizia che un Fokker 100 della compagnia veneta era stato bloccato allo scalo di Palese dalla società Aeroporti di Puglia, la quale vanta nei confronti di Alpieagles crediti per quasi due milioni di euro (1,6 con quello di Bari e 400 con quello di Brindisi). Insomma altri debitori che si aggiungono a quelli che da mesi battono alla porta: la Save di Venezia (poco meno di 4 milioni), la Gesac di Napoli, la stessa Alitalia (per soli 300 mila euro), alla quale tuttavia Alpieagles ha fatto pignorare con successo 3 milioni 499 mila euro di crediti.

 

VENEZIA - Ad un passo dal crack Alpieagles si risolleva e davanti al Tar del Lazio vince il round co (sezione: Alitalia 2)

( da "Messaggero, Il (Pesaro)" del 29-12-2007)
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N l'Enac che le consente di tornare a sperare. Il vettore veneto sembrava avere i giorni contati: ne restavano esattamente tre, dato che l'Enac, viste le perduranti difficoltà finanziarie, aveva fissato al primo gennaio 2008 lo stop alla licenza. Alpieagles sta già pagando da settimane questo provvedimento, con una progressiva emorragia di passeggeri e cancellazioni di voli. Ma a sorpresa, mentre anche la Regione Veneto ha iniziato a muoversi per salvare la compagnia e trovare un compratore, è arrivata la sentenza del Tar del Lazio: il tribunale amministrativo ha accolto il ricorso di Alpieagles per la sospensione del provvedimento con cui Enac negava la proroga della licenza, fermandola al 31 dicembre prossimo. Il Tar ha ritenuto fondata l'istanza di Alpieagles e ha fissato al 17 gennaio 2008 l'udienza per la discussione di merito del provvedimento Enac. Fino a quella data perlomeno gli aerei della compagnia potranno continuare a volare. Certo, potrebbe essere solo un prolungamento dell'agonia. Perchè nelle stesse ore da Bari giungeva notizia che un Fokker 100 della compagnia veneta era stato bloccato allo scalo di Palese dalla società Aeroporti di Puglia, la quale vanta nei confronti di Alpieagles crediti per quasi due milioni di euro (1,6 con quello di Bari e 400 con quello di Brindisi). Insomma altri debitori che si aggiungono a quelli che da mesi battono alla porta: la Save di Venezia (poco meno di 4 milioni), la Gesac di Napoli, la stessa Alitalia (per soli 300 mila euro), alla quale tuttavia Alpieagles ha fatto pignorare con successo 3 milioni 499 mila euro di crediti.

 

ROMA - Sorpresa. Il governo ha giocato d'anticipo su Alitalia. E senza aspettare metà genn (sezione: Alitalia 2)

( da "Messaggero, Il (Pesaro)" del 29-12-2007)
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Di BARBARA CORRAO ROMA - Sorpresa. Il governo ha giocato d'anticipo su Alitalia. E senza aspettare metà gennaio ha dato via libera alla trattativa in esclusiva con Air France-Klm. La durata? Otto settimane, inclusa la due diligence. Che qualcosa di importante stesse per accadere si è capito subito quando, in pieno svolgimento del consiglio dei ministri a Roma, la Consob ha deciso di sospendere le contrattazioni su Alitalia "in attesa di comunicazioni" sulla società. Un'ora dopo è stato il ministro Padoa-Schioppa ha spiegarne la portata. "È una notizia importante sono state le sue parole che segna un passo molto significativo, una capacità di decisione che, ancora oggi, qualcuno riteneva che non avessimo". Il ministro del Tesoro, cui il consiglio dei ministri ha affidato il compito di seguire l'evolversi della trattativa in veste di azionista di controllo dell'Alitalia, non ha fatto tanti giri di parole. "La criticità della situazione di Alitalia ha detto Padoa-Schioppa è sotto gli occhi di tutti". Air France-Klm, ha aggiunto, "è il primo gruppo mondiale nel campo del trasporto aereo, con un'ampia esperienza di integrazioni, che ha rilanciato Klm e l'aeroporto di Amsterdam". E tutto questo "è motivo di fiducia. C'è solo da sperare che la fase cruciale della trattativa che è iniziata adesso non riservi soprese negative". Padoa-Schioppa ha sottolineato la prospettiva di un completo risanamento per Alitalia. Prospettiva che si aprirà attraverso l'integrazione con Air France-Klm, ma ha evitato di dare i giochi per conclusi. "Spero che vada in porto ha concluso ma ci sono avanti due mesi di trattative e quindi ci sono delle incognite". Il Tesoro sa di dover affrontare un sentiero esposto a pericoli. Glielo ha ricordato ieri il vice premier Rutelli che giudica la decisione su Air France "formalmente ineccepibile", ma precisa: "Ora l'azionista, cioè il governo dovrà verificare la credibilità strategica per il sistema Paese della proposta di Air France". Per cui "le somme si tireranno alla fine". E il ministro Paolo Ferrero (Prci) ridimensiona la scelta del governo ad una "informativa" su Alitalia, ma confessa di essere "stato l'unico ad avere manifestato perplessità" in consiglio dei ministri. Prevista era la levata di scudi da parte dell'opposizione; così come la reazione di sindaci e governatori del Nord che contestano la scelta di Air France per le ripercussioni che avrà su Malpensa. "E' un colpo di mano del governo", sentenzia Ignazio La Russa di An. "Il governo svende la compagnia", gli fa eco Gianni Alemanno. La Lega parte lancia in resta contro "l'arroganza napoleonica" e teme che la compagnia francese volgia "mandare a casa 5.000 persone". Roberto Calderoli esagera: il governo ha scelto "di cancellare la Padania. Si svendano il Colosseo, piuttosto. Se volevano la guerra, l'avranno". Il governatore della Lombardia, Formigoni, giudica "una vergogna, uno scandalo" il via libera del governo alla trattativa con Air France. Più pacata, Letizia Moratti si augura che "le trattative siano fatte nell'interesse del Paese". Un appello ripreso anche da Penati, presidente della provincia di Milano che conta su un recupero nel corso della trattativa, a beneficio del "ruolo strategico di malpensa". Anche i segretari del Pd del Nord prendono le distanze. Pronti a dar battaglia ci sono anche i sindacati. Sdl contesta "il metodo autoritario" del governo, Up chiede una convocazione per conoscere il piano Air France, critica anche Ugl. Uil-Trasporti e Fit Cisl ccusano il governo di essere "inaffidabile". E l'entourage di Epifani, alla Cgil, fa capire che il segretario ribadisce il suo dissenso "sul metodo e sul merito" con cui è stata gestita l'operazione. Oltre "all'estremo stupore" per l'accelerazione del governo. Ma piloti e hostess (Anpac, Anpav e Avia) apprezzano una decisione legata "a logiche di mercato". E il mercato ha brindato con un balzo dell'8,3% sulle azioni Alitalia, mentre a Parigi Air France ha guadagnato l'1,66%.

 

ROMA - Se l'Italia rinuncia al nostro progetto, spreca una grande opportunità, oltre che (sezione: Alitalia 2)

( da "Messaggero, Il (Pesaro)" del 29-12-2007)
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ROMA - "Se l'Italia rinuncia al nostro progetto, spreca una grande opportunità, oltre che la capacità di competere in serie A". Così, il patron di AirOne, Carlo Toto, dopo il sì del governo alla trattativa in esclusiva fra Alitalia e Air France-Klm. "Siamo un Paese che sta semplicemente scegliendo di autodeclassarsi - rileva Toto - svendendo un asset strategico nazionale e così contribuendo ad un grave indebolimento strutturale". Oggi, aggiunge, "non ha vinto il mercato, perchè in quel caso ci sarebbe stata trasparenza nella decisione e ci sarebbe stato un confronto serio e chiaro tra i due piani" e "vigileremo con grande attenzione affinchè nelle prossime settimane vengano resi noti gli aspetti qualificanti della proposta selezionata, ad oggi in buona parte sconosciuti". Il progetto di Air France, afferma Toto, "come riferito anche dai media, penalizza Alitalia, i suoi lavoratori ed il Paese". Quella del Cdm è "una decisione sorprendente che smentisce quanto dichiarato pochi giorni fa dal CdA di Alitalia, - ovvero che il Governo avrebbe esaminato in modo approfondito le due proposte - e che conferma la non disponibilità ad un confronto trasparente tra i due progetti". Secondo l'imprenditore abruzzese, "è stata assunta una scelta senza che sia stata data la possibilità di illustrare ed approfondire il nostro progetto, presentato lo scorso 6 dicembre, nè con gli advisor di Alitalia, nè con l'azionista di controllo, nè con il Governo".

 

Alitalia, avanti con Air France. La protesta del Nord (sezione: Alitalia 2)

( da "Messaggero, Il (Pesaro)" del 29-12-2007)
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Via libera del governo alla trattativa in esclusiva. Formigoni: "E' una vergogna". Calderoli: sarà guerra.

 

ROMA - Non possiamo perdere tempo, Alitalia ha liquidità per tre mesi (sezione: Alitalia 2)

( da "Messaggero, Il (Pesaro)" del 29-12-2007)
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Di MARCO CONTI ROMA - "Non possiamo perdere tempo, Alitalia ha liquidità per tre mesi al massimo. Se non si decide sarà costretta a portare i libri in tribunale". Con lo spettro del fallimento, giovedì sera Tommaso Padoa-Schioppa ha vinto le resistenze dei ministri Bianchi e Rutelli i quali non volevano si discutesse nel consiglio dei ministri di ieri della proposta Air-France. Per la verità nel corso della riunione di ieri mattina a palazzo Chigi, di dibattito c'è ne è stato poco. Anche perchè prima di avviare la discussione un funzionario del Tesoro ha distribuito ai ministri presenti un appunto nel quale si metteva in guardia dai reati (aggiotaggio in testa) nei quali potevano incorrere qualora fossero trapelate indiscrezioni "riguardanti una società quotata in borsa", il cui titolo ieri è rimasto a lungo sospeso. Vinta l'iniziale perplessità in pochi si sono poi lasciati intimorire e la discussione si è avviata con i ministri della sinistra Ferrero e Bianchi molto perplessi sulla decisione considerata "affrettata" e sulla mancanza di informazioni esaurienti da parte di Air-France. Il nodo Malpensa e il numero di esuberi inseriti nel piano di Air France, sono stati gli argomenti che i ministri Ferrero e Mussi hanno sollevato, riservandosi una valutazione ulteriore nel corso della trattativa. "Conosciamo bene la proposta di Air One - ha attaccato Bianchi - mentre di Air France sappiamo poco o nulla e dobbiamo stare a quanto assicurato dall'advisor". Il Pdci, partito del ministro Bianchi, è tra coloro che più resistono all'idea che il Tesoro perda completamente il controllo dell'azienda e anche ieri ha sollecitato il governo a fissare una quota di partecipazione dello Stato nella nuova società che controllerà Alitalia, Air France e Klm. Perplessità sull'accelerazione le ha espresse anche il ministro Mastella e alla fine a sbloccare l'empasse ci ha pensato il vicepremier Massimo D'Alema che ha invitato tutti "a non creare problemi ulteriori". In un intervento tutto teso a sostenere la fretta del ministro dell'Economia, il titolare della Farnesina ha spiegato che "oggi non dobbiamo dare nessun via libera ma soltanto prendere atto della scelta del cda di Alitalia". Anche Rutelli ha condiviso la scelta ma ha subordinato il suo sì "a cinque condizioni". Primo fra tutti la "scelta strategica per l'Italia" della nuova società che gestirà Air France, Alitalia e Klm, il mantenimento di Malpensa e il contenimento degli esuberi. Il voto decisivo e finale si sarà quindi al termine delle otto settimane di trattativa, ma a quel punto, e con una situazione economica dell'azienda sempre più precaria, sarà difficile mettersi a caccia di ulteriori acquirenti o pensare di rispolverare la soluzione Air One. E così sull'"ultima spiaggia" indicata nei giorni scorsi dal presidente dell'Alitalia Maurizio Prato, anche il consiglio dei ministri è approdato, seppur con le riserve di più di un ministro. Prodi nella mezzora di colloquio faccia a faccia con il presidente francese Sarkozy della scorsa settimane potrebbe avere avuto rassicurazioni sulla pari dignità con Air France, ma sindacati e sinistra radicale sono sul piede di guerra, mentre il partito tutto nordista in difesa di Malpensa rischia di spaccare anche il Pd.

 

Il consiglio di amministrazione di Alitalia sceglie Air France-Klm giudicando l'offerta frances (sezione: Alitalia 2)

( da "Messaggero, Il (Pesaro)" del 29-12-2007)
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E quella che garantisce migliori prospettive per la compagnia italiana. La parola passa al Tesoro, principale azionista di Alitalia.

 

ROMA - Sono circa le 11,30 del mattino quando l'Alitalia inverte la tendenza in Borsa. Le azion (sezione: Alitalia 2)

( da "Messaggero, Il (Pesaro)" del 29-12-2007)
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I, che avevano aperto in calo, sono in rialzo dello 0,96%, in recupero dopo la perdita del 2,45% registrata il giorno prima. A Malpensa è in programma un presidio di Alleanza nazionale mentre a Roma è in corso la riunione del Consiglio dei ministri. "Abbiamo il timore che il governo stia cercando di anticipare i tempi", dichiara Ignazio La Russa, mentre Formigoni avverte Roma: no a blitz. Alle tre del pomeriggio, l'Alitalia cresce del 2,4%. Sono le tre e un quarto e il titolo viene sospeso in Borsa in attesa di comunicazioni, come recita un comunicato. Le comunicazioni le dà il ministro dell'Economia Tommaso Padoa-Schioppa annunciando il via libera del governo alla trattativa diretta e in esclusiva con Air France. Un'ora dopo il titolo rientra in contrattazione e inizia a volare: +3,8% poi +5,6% fino a raggiungere +8,3% in chiusura. Air France era arrivata a +2,47% poi scende e si ferma a quota +1,66%. R.e.f.

 

Prato avvia una nuova ricerca di acquirenti. L'8 ottobre il Cda di Alitalia delibera di verific (sezione: Alitalia 2)

( da "Messaggero, Il (Pesaro)" del 29-12-2007)
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Are l'interesse di Aeroflot, Air France-Klm, Ap Holding di Toto, cordata Baldassarre, Lufthansa e Tpg.

 

Alitalia vola verso Air France (sezione: Alitalia 2)

( da "Messaggero, Il (Pesaro)" del 29-12-2007)
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Otto settimane per negoziare su rotte ed esuberi. Nord in rivolta Alitalia vola verso Air France Via libera del governo alla trattativa in esclusiva.

 

ROMA Il governo stringe i tempi su Alitalia. Il Consiglio dei ministri ha dato ieri il via (sezione: Alitalia 2)

( da "Messaggero, Il (Pesaro)" del 29-12-2007)
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Libera al Cda della compagnia di bandiera a trattare in esclusiva con Air France-Klm. Il negoziato potrà durare fino a 8 settimane, durante le quali la società franco-olandese punta a convincere politici e sindacati sulla validità della sua offerta. In gioco rotte ed esuberi. Il ministro Padoa-Schioppa: "Mi auguro che il negoziato vada in porto". Perplessità di Bianchi e Ferrero. Ma l'opposizione grida allo scandalo e il Nord promette guerra su Malpensa.

 

ROMA - Non possiamo perdere tempo, Alitalia ha liquidità per tre mesi (sezione: Alitalia 2)

( da "Messaggero, Il (Ostia)" del 29-12-2007)
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Chiudi di MARCO CONTI ROMA - "Non possiamo perdere tempo, Alitalia ha liquidità per tre mesi al massimo. Se non si decide sarà costretta a portare i libri in tribunale". Con lo spettro del fallimento, giovedì sera Tommaso Padoa-Schioppa ha vinto le resistenze dei ministri Bianchi e Rutelli i quali non volevano si discutesse nel consiglio dei ministri di ieri della proposta Air-France. Per la verità nel corso della riunione di ieri mattina a palazzo Chigi, di dibattito c'è ne è stato poco. Anche perchè prima di avviare la discussione un funzionario del Tesoro ha distribuito ai ministri presenti un appunto nel quale si metteva in guardia dai reati (aggiotaggio in testa) nei quali potevano incorrere qualora fossero trapelate indiscrezioni "riguardanti una società quotata in borsa", il cui titolo ieri è rimasto a lungo sospeso. Vinta l'iniziale perplessità in pochi si sono poi lasciati intimorire e la discussione si è avviata con i ministri della sinistra Ferrero e Bianchi molto perplessi sulla decisione considerata "affrettata" e sulla mancanza di informazioni esaurienti da parte di Air-France. Il nodo Malpensa e il numero di esuberi inseriti nel piano di Air France, sono stati gli argomenti che i ministri Ferrero e Mussi hanno sollevato, riservandosi una valutazione ulteriore nel corso della trattativa. "Conosciamo bene la proposta di Air One - ha attaccato Bianchi - mentre di Air France sappiamo poco o nulla e dobbiamo stare a quanto assicurato dall'advisor". Il Pdci, partito del ministro Bianchi, è tra coloro che più resistono all'idea che il Tesoro perda completamente il controllo dell'azienda e anche ieri ha sollecitato il governo a fissare una quota di partecipazione dello Stato nella nuova società che controllerà Alitalia, Air France e Klm. Perplessità sull'accelerazione le ha espresse anche il ministro Mastella e alla fine a sbloccare l'empasse ci ha pensato il vicepremier Massimo D'Alema che ha invitato tutti "a non creare problemi ulteriori". In un intervento tutto teso a sostenere la fretta del ministro dell'Economia, il titolare della Farnesina ha spiegato che "oggi non dobbiamo dare nessun via libera ma soltanto prendere atto della scelta del cda di Alitalia". Anche Rutelli ha condiviso la scelta ma ha subordinato il suo sì "a cinque condizioni". Primo fra tutti la "scelta strategica per l'Italia" della nuova società che gestirà Air France, Alitalia e Klm, il mantenimento di Malpensa e il contenimento degli esuberi. Il voto decisivo e finale si sarà quindi al termine delle otto settimane di trattativa, ma a quel punto, e con una situazione economica dell'azienda sempre più precaria, sarà difficile mettersi a caccia di ulteriori acquirenti o pensare di rispolverare la soluzione Air One. E così sull'"ultima spiaggia" indicata nei giorni scorsi dal presidente dell'Alitalia Maurizio Prato, anche il consiglio dei ministri è approdato, seppur con le riserve di più di un ministro. Prodi nella mezzora di colloquio faccia a faccia con il presidente francese Sarkozy della scorsa settimane potrebbe avere avuto rassicurazioni sulla pari dignità con Air France, ma sindacati e sinistra radicale sono sul piede di guerra, mentre il partito tutto nordista in difesa di Malpensa rischia di spaccare anche il Pd.

 

ROMA - Sorpresa. Il governo ha giocato d'anticipo su Alitalia. E senza aspettare metà genn (sezione: Alitalia 2)

( da "Messaggero, Il (Ostia)" del 29-12-2007)
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Chiudi di BARBARA CORRAO ROMA - Sorpresa. Il governo ha giocato d'anticipo su Alitalia. E senza aspettare metà gennaio ha dato via libera alla trattativa in esclusiva con Air France-Klm. La durata? Otto settimane, inclusa la due diligence. Che qualcosa di importante stesse per accadere si è capito subito quando, in pieno svolgimento del consiglio dei ministri a Roma, la Consob ha deciso di sospendere le contrattazioni su Alitalia "in attesa di comunicazioni" sulla società. Un'ora dopo è stato il ministro Padoa-Schioppa ha spiegarne la portata. "È una notizia importante sono state le sue parole che segna un passo molto significativo, una capacità di decisione che, ancora oggi, qualcuno riteneva che non avessimo". Il ministro del Tesoro, cui il consiglio dei ministri ha affidato il compito di seguire l'evolversi della trattativa in veste di azionista di controllo dell'Alitalia, non ha fatto tanti giri di parole. "La criticità della situazione di Alitalia ha detto Padoa-Schioppa è sotto gli occhi di tutti". Air France-Klm, ha aggiunto, "è il primo gruppo mondiale nel campo del trasporto aereo, con un'ampia esperienza di integrazioni, che ha rilanciato Klm e l'aeroporto di Amsterdam". E tutto questo "è motivo di fiducia. C'è solo da sperare che la fase cruciale della trattativa che è iniziata adesso non riservi soprese negative". Padoa-Schioppa ha sottolineato la prospettiva di un completo risanamento per Alitalia. Prospettiva che si aprirà attraverso l'integrazione con Air France-Klm, ma ha evitato di dare i giochi per conclusi. "Spero che vada in porto ha concluso ma ci sono avanti due mesi di trattative e quindi ci sono delle incognite". Il Tesoro sa di dover affrontare un sentiero esposto a pericoli. Glielo ha ricordato ieri il vice premier Rutelli che giudica la decisione su Air France "formalmente ineccepibile", ma precisa: "Ora l'azionista, cioè il governo dovrà verificare la credibilità strategica per il sistema Paese della proposta di Air France". Per cui "le somme si tireranno alla fine". E il ministro Paolo Ferrero (Prci) ridimensiona la scelta del governo ad una "informativa" su Alitalia, ma confessa di essere "stato l'unico ad avere manifestato perplessità" in consiglio dei ministri. Prevista era la levata di scudi da parte dell'opposizione; così come la reazione di sindaci e governatori del Nord che contestano la scelta di Air France per le ripercussioni che avrà su Malpensa. "E' un colpo di mano del governo", sentenzia Ignazio La Russa di An. "Il governo svende la compagnia", gli fa eco Gianni Alemanno. La Lega parte lancia in resta contro "l'arroganza napoleonica" e teme che la compagnia francese volgia "mandare a casa 5.000 persone". Roberto Calderoli esagera: il governo ha scelto "di cancellare la Padania. Si svendano il Colosseo, piuttosto. Se volevano la guerra, l'avranno". Il governatore della Lombardia, Formigoni, giudica "una vergogna, uno scandalo" il via libera del governo alla trattativa con Air France. Più pacata, Letizia Moratti si augura che "le trattative siano fatte nell'interesse del Paese". Un appello ripreso anche da Penati, presidente della provincia di Milano che conta su un recupero nel corso della trattativa, a beneficio del "ruolo strategico di malpensa". Anche i segretari del Pd del Nord prendono le distanze. Pronti a dar battaglia ci sono anche i sindacati. Sdl contesta "il metodo autoritario" del governo, Up chiede una convocazione per conoscere il piano Air France, critica anche Ugl. Uil-Trasporti e Fit Cisl ccusano il governo di essere "inaffidabile". E l'entourage di Epifani, alla Cgil, fa capire che il segretario ribadisce il suo dissenso "sul metodo e sul merito" con cui è stata gestita l'operazione. Oltre "all'estremo stupore" per l'accelerazione del governo. Ma piloti e hostess (Anpac, Anpav e Avia) apprezzano una decisione legata "a logiche di mercato". E il mercato ha brindato con un balzo dell'8,3% sulle azioni Alitalia, mentre a Parigi Air France ha guadagnato l'1,66%.

 

ROMA - Sono circa le 11,30 del mattino quando l'Alitalia inverte la tendenza in Borsa. Le azion (sezione: Alitalia 2)

( da "Messaggero, Il (Ostia)" del 29-12-2007)
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Chiudi ROMA - Sono circa le 11,30 del mattino quando l'Alitalia inverte la tendenza in Borsa. Le azioni, che avevano aperto in calo, sono in rialzo dello 0,96%, in recupero dopo la perdita del 2,45% registrata il giorno prima. A Malpensa è in programma un presidio di Alleanza nazionale mentre a Roma è in corso la riunione del Consiglio dei ministri. "Abbiamo il timore che il governo stia cercando di anticipare i tempi", dichiara Ignazio La Russa, mentre Formigoni avverte Roma: no a blitz. Alle tre del pomeriggio, l'Alitalia cresce del 2,4%. Sono le tre e un quarto e il titolo viene sospeso in Borsa in attesa di comunicazioni, come recita un comunicato. Le comunicazioni le dà il ministro dell'Economia Tommaso Padoa-Schioppa annunciando il via libera del governo alla trattativa diretta e in esclusiva con Air France. Un'ora dopo il titolo rientra in contrattazione e inizia a volare: +3,8% poi +5,6% fino a raggiungere +8,3% in chiusura. Air France era arrivata a +2,47% poi scende e si ferma a quota +1,66%. R.e.f.

 

ROMA - Se l'Italia rinuncia al nostro progetto, spreca una grande opportunità, oltre che (sezione: Alitalia 2)

( da "Messaggero, Il (Ostia)" del 29-12-2007)
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Chiudi ROMA - "Se l'Italia rinuncia al nostro progetto, spreca una grande opportunità, oltre che la capacità di competere in serie A". Così, il patron di AirOne, Carlo Toto, dopo il sì del governo alla trattativa in esclusiva fra Alitalia e Air France-Klm. "Siamo un Paese che sta semplicemente scegliendo di autodeclassarsi - rileva Toto - svendendo un asset strategico nazionale e così contribuendo ad un grave indebolimento strutturale". Oggi, aggiunge, "non ha vinto il mercato, perchè in quel caso ci sarebbe stata trasparenza nella decisione e ci sarebbe stato un confronto serio e chiaro tra i due piani" e "vigileremo con grande attenzione affinchè nelle prossime settimane vengano resi noti gli aspetti qualificanti della proposta selezionata, ad oggi in buona parte sconosciuti". Il progetto di Air France, afferma Toto, "come riferito anche dai media, penalizza Alitalia, i suoi lavoratori ed il Paese". Quella del Cdm è "una decisione sorprendente che smentisce quanto dichiarato pochi giorni fa dal CdA di Alitalia, - ovvero che il Governo avrebbe esaminato in modo approfondito le due proposte - e che conferma la non disponibilità ad un confronto trasparente tra i due progetti". Secondo l'imprenditore abruzzese, "è stata assunta una scelta senza che sia stata data la possibilità di illustrare ed approfondire il nostro progetto, presentato lo scorso 6 dicembre, nè con gli advisor di Alitalia, nè con l'azionista di controllo, nè con il Governo".

 

Alitalia, avanti con Air France. La protesta del Nord (sezione: Alitalia 2)

( da "Messaggero, Il (Ostia)" del 29-12-2007)
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Chiudi Alitalia, avanti con Air France. La protesta del Nord Via libera del governo alla trattativa in esclusiva. Formigoni: "E' una vergogna". Calderoli: sarà guerra.

 

Il consiglio di amministrazione di Alitalia sceglie Air France-Klm giudicando l'offerta frances (sezione: Alitalia 2)

( da "Messaggero, Il (Ostia)" del 29-12-2007)
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Chiudi Il consiglio di amministrazione di Alitalia sceglie Air France-Klm giudicando l'offerta francese quella che garantisce migliori prospettive per la compagnia italiana. La parola passa al Tesoro, principale azionista di Alitalia.

 

Prato avvia una nuova ricerca di acquirenti. L'8 ottobre il Cda di Alitalia delibera di verific (sezione: Alitalia 2)

( da "Messaggero, Il (Ostia)" del 29-12-2007)
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Chiudi Prato avvia una nuova ricerca di acquirenti. L'8 ottobre il Cda di Alitalia delibera di verificare l'interesse di Aeroflot, Air France-Klm, Ap Holding di Toto, cordata Baldassarre, Lufthansa e Tpg.

 

Alitalia vola verso Air France (sezione: Alitalia 2)

( da "Messaggero, Il (Ostia)" del 29-12-2007)
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ROMA Il governo stringe i tempi su Alitalia. Il Consiglio dei ministri ha dato ieri il via (sezione: Alitalia 2)

( da "Messaggero, Il (Ostia)" del 29-12-2007)
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Chiudi ROMA Il governo stringe i tempi su Alitalia. Il Consiglio dei ministri ha dato ieri il via libera al Cda della compagnia di bandiera a trattare in esclusiva con Air France-Klm. Il negoziato potrà durare fino a 8 settimane, durante le quali la società franco-olandese punta a convincere politici e sindacati sulla validità della sua offerta. In gioco rotte ed esuberi. Il ministro Padoa-Schioppa: "Mi auguro che il negoziato vada in porto". Perplessità di Bianchi e Ferrero. Ma l'opposizione grida allo scandalo e il Nord promette guerra su Malpensa.

 

Alitalia, il governo sceglie air france (sezione: Alitalia 2)

( da "Messaggero Veneto, Il" del 29-12-2007)

Il patron di AirOne Carlo Toto: disatteso l'impegno a esaminare anche le mie proposte Alitalia, il governo sceglie Air France Padoa Schioppa: è la soluzione migliore. Formigoni: è una vergogna IL CONSIGLIO DEI MINISTRI Si tratterà con i francesi per la cessione di tutta o parte della quota del Tesoro Il titolo sale in Borsa dell'8,3%. Protesta la Lega Nord: si vendano il Colosseo MILANO. Il governo dà il via libera alla "trattativa in esclusiva" con Air France. Con questa decisione la vendita di Alitalia fa un altro passo avanti ma le reazioni, soprattutto da parte del "fronte del Nord", sono furenti. Il presidente della Regione Lombardia, Formigoni, parla di "decisione irregolare e vergognosa". Il leghista Calderoli invita alla rivolta contro Roma. "Si vendano il Colosseo", dice. In Borsa la reazione è positiva: Alitalia sale dell'8,3% fra scambi molto intensi. Bene anche Air France (+1,66% a 23,86 euro) mentre i vertici della società sperano "in un accordo rapido". Il ministro dell'economia, Padoa Schioppa, ha dato il suo "via libera" alla trattativa con Air France, spiegando che la deliberazione formale arriverà da un successivo consiglio dei ministri. La "vendita", poi, sarà un atto del ministero dell'Economia che, ufficialmente, è il possessore delle azioni. Anche di titoli ha parlato il ministro, quando ha aggiunto che "il Tesoro sarebbe titolare di azioni del nuovo gruppo". Stando alla valutazione che Air France dà di Alitalia, il 49,9% dei titoli ora in possesso dello Stato italiano si trasformerebbero nel 3% del colosso Air France-Klm-Alitalia e, stando alle indiscrezioni, il governo italiano avrebbe diritto a un posto nel consiglio di amministrazione. "La trattativa - dice il ministro - sarà condotta in piena trasparenza, in stretto coordinamento con la Consob e durerà otto settimane". Immediata la risposta di Parigi. Il presidente di Air France, Jean Cyril Spinetta "si augura di arrivare rapidamente a un accordo solido che apra la via a una crescita profittevole di Alitalia". Invece la protesta cresce a Milano e in tutto il Nord dove si teme un forte ridimensionamento delle attività all'aeroporto di Malpensa. Formigoni ricorda che il governo si prenderà fino al 15 gennaio per decidere l'acquirente di Alitalia e poi aggiunge: "Speriamo che a nessuno venga in mente di fare un colpo di mano e che l'esame della situazione venga fatto pubblicamente. Quanto deciso dal governo, finora, è vergognoso. Air France succhierà tutto il traffico e i passeggeri di Alitalia, lasciando come contentino agli italiani l'aeroporto di Roma, per cui non vedo vita facile". La Lega parla di "inciuci romano-napoleonici". "Malpensa - dice il Carroccio - sarà la madre di tutte le battaglie". E Calderoli aggiunge: "Scegliendo Air France si cancella la Padania. Si svendano il Colosseo, la fontna di Trevi e gli ultimi carrozzoni di Stato, ma la Padania non la tocchino. Il 10 genanio ci sarà la crisi di governo? Hanno deciso di svendere anche l'ultima cassa al ricettatore francese". Alemanno (An) parla di "ennesima forzatura". Ma si fanno sentire anche politici del centro-sinistra. Penati (presidente della Provincia di Milano) chiede un incontro al governo su Malpensa e spiega: "Air France deve mantenere le 17 rotte intercontinentali servite adesso da Alitalia. Se così non fosse l'aeroporto di Malpensa deve essere lasciato libero di operare con altre compagnie". Critici i sindacati. "Il governo ci coinvolga nella trattativa", dice l'Unione piloti. "Il metodo del governo è autoritario", aggiunge il Sindacato dei lavoratori. L'annuncio del governo è giudicato "sorprendente" dal "patron" dell'Air One, Carlo Toto. Il concorrente del gruppo franco olandese per l'acquisizione dell'ex compagnia di bandiera, critica l'esecutivo sostenendo che non ha rispettato gli impegni assunti di esaminare in modo approfondito le due proposte in campo. "Apprendiamo dai media - si legge in una nota firmata dall'imprenditore abruzzese - che il ministro dell'Economia e delle Finanze (Tommaso Padoa Schioppa) ha espresso orientamento favorevole affinchè Alitalia avvii una fase di trattativa in esclusiva con Air France KLM, con un progetto che, come riferito anche dai media, penalizza Alitalia, i suoi lavoratori e il Paese. Una decisione sorprendente che smentisce quanto dichiarato pochi giorni fa dal Cda di Alitalia, - ovvero che il governo avrebbe esaminato in modo approfondito le due proposte - e che conferma la non disponibilità a un confronto trasparente tra i due progetti".

 

Alitalia, il governo dà il via libera ad air france (sezione: Alitalia 2)

( da "Messaggero Veneto, Il" del 29-12-2007)

MAXI-RIALZO IN BORSA Alitalia, il governo dà il via libera ad Air France ROMA. Il governo dice sì alla trattativa in esclusiva fra Alitalia e Air France-Klm. E in piazza Affari il titolo chiude con un maxi-rialzo. Una mossa inattesa, che anticipa la scadenza indicata entro metà gennaio. I SERVIZI A PAGINA 2.

 

Blitz di Prodi e Tps, Alitalia ad Air France (sezione: Alitalia 2)

( da "Milano Finanza" del 29-12-2007)

Milano Finanza Blitz di Prodi e Tps, Alitalia ad Air France Titolo sospeso in borsa, poi l'annuncio del ministro del Tesoro. Altro che esami supplementari e decisione entro metà gennaio. Chi pensava che il governo avrebbe approfittato dell'ultimo consiglio dei ministri dell'anno, quello del 28 dicembre, per dare il definitivo via libera ad Air France-Klm è stato buon profeta. Da Palazzo Chigi è arrivata la presa d'atto della scelta del cda Alitalia di trattare in esclusiva con i francesi, un atto poco più che formale rafforzato però dall'attribuzione del mandato al ministro del Tesoro, Tommaso Padoa-Schioppa, "di seguire per conto del governo gli sviluppi di tale trattativa. Detta attività sarà condotta in piena trasparenza e in stretto coordinamento con la Consob per garantire il rispetto della disciplina delle società quotate". Proprio dall'azionista pubblico è arrivato infatti l'avallo ufficiale ad andare avanti con Air France-Klm. "L'atto formale di vendita dell'Alitalia è compito del ministero dell'economia", ha chiarito Padoa-Schioppa, "e ciò vale per tutte le privatizzazioni". Poche parole anche per motivare la decisione di affidare a Parigi il risanamento della Magliana: "Questa è la scelta più appropriata per la salvezza della compagnia di bandiera". Il consiglio dei ministri aveva appena approvato l'inserimento nel decreto Milleproroghe delle agevolazioni per la rottamazione delle auto inquinanti, e da Malpensa arrivava l'eco delle proteste contro la retrocessione dell'hub lombardo prevista dai francesi, quando ha iniziato a girare l'informativa sull'offerta di Jean-Cyril Spinetta. Ma la decisione in realtà era già stata presa dopo il mini-vertice di giovedì sera a Palazzo Chigi al quale, oltre a Prodi e Padoa- Schioppa, avevano partecipato anche i ministri dello sviluppo economico, Pier Luigi Bersani, e dei trasporti, Alessandro Bianchi. Il comunicato del Tesoro è arrivato pochi minuti dopo la sospensione del titolo Alitalia, che in quel momento aveva iniziato a risalire la china e guadagnava il 2,4% (per poi superare il 5%). "Dopo aver approfondito la documentazione", ha detto il ministro del Tesoro, "ho espresso orientamento favorevole a che Alitalia avvii una fase di trattativa in esclusiva con Air France-Klm finalizzata alla formulazione di una proposta vincolante di integrazione tra i due gruppi. Siamo aperti sia a cedere l'intera quota detenuta dal ministero dell'economia (il 49,9%, ndr) sia a mantenere una partecipazione". Il meccanismo dell'offerta pubblica di scambio a 35 centesimi per azione proposta dai francesi prevede che Via XX Settembre possa detenere fino al 3% del nuovo gruppo. La stessa quota spetterebbe agli azionisti di minoranza nel caso che tutto il flottante aderisca all'offerta. La trattativa in esclusiva andrà avanti per otto settimane, si concluderà perciò a fine febbraio, e a quel punto dal governo arriverà una deliberazione formale. Il presidente dell'Alitalia, Maurizio Prato, ha già ottenuto pieno mandato a gestire il negoziato. Il mercato, però, non esclude contromosse di Ap Holding-Intesa Sanpaolo, che non si è rassegnata a uscire di scena. L'ipotesi più clamorosa sostenuta dai rumor è l'alleanza internazionale con Lufthansa e il lancio di un'opa prima dell'ops francese. Ma restano solo voci che per ora hanno avuto l'unico effetto di allertare gli advisor di Spinetta, Lazard France e Lehman Brothers. (riproduzione riservata)Angela Zoppo Milano Finanza Numero 257, pag. 11 del 29/12/2007 Autore: Angela Zoppo.

 

PARLA BORGHESI Per il banchiere le borse non hanno ancora scontato la reale portata dello shock del credito. Ci sarà instabilità finché non si conosceranno i bilanci delle banche (sezione: Alitalia 2)

( da "Milano Finanza" del 29-12-2007)

Milano Finanza PARLA BORGHESI Per il banchiere le borse non hanno ancora scontato la reale portata dello shock del credito. Ci sarà instabilità finché non si conosceranno i bilanci delle banche. Piazza Affari paga anche la debolezza del sistema-paese Fino a marzo sarà bagarre "Niente panico, ma i debiti dei private equity e delle aziende preoccupano". Era il 9 agosto e la crisi subprime era scoppiata da pochi giorni. Molti esperti ritenevano che i mercati sarebbero stati ancora una volta invulnerabili e che avrebbero trovato negli enormi flussi di liquidità in circolazione la forza per uscire dal guado. Ma Arnaldo Borghesi, banchiere di lungo corso, ex ceo di Lazard Italia, fondatore e partner della Borghesi&Colombo e docente di economia e finanza aziendale presso l'Università Ca' Foscari di Venezia, aveva intuito che il giochino del credito facile rischiava di incepparsi. A metà novembre, quando le cose sembravano tornate in equilibrio grazie agli interventi della Fed (sui tassi) e della Bce (tramite iniezioni di liquidità sui mercati), Borghesi non aveva abbassato la guardia e, in un'intervista a Class Cnbc riportata da Milano Finanza, rigettava i proclami di scampato pericolo: "Quello che si è visto finora è solo la punta dell'iceberg. Forse neppure le banche sanno effettivamente quanto rischiano di perdere", sosteneva Borghesi. E adesso a che punto siamo? "Siamo in piena bagarre. Da un lato c'è un sistema bancario-finanziario molto instabile, dall'altro un mercato azionario che percepisce il pericolo ma non lo ha ancora tradotto in un significativo calo delle quotazioni. Questa divaricazione è sostenibile nel breve ma non nel lungo", spiega ora il banchiere-economista in questa nuova intervista a Milano Finanza. E aggiunge: "Chi avrà ragione? La borsa che scommette su perdite una tantum e quindi superabili oppure chi, come me, teme uno shock serio sul fronte del credito? Di certo è finita la gara a chi offre di più scontando multipli eccessivi, mentre l'accesso al credito è tornato più selettivo". Domanda. Professor Borghesi, proviamo a tirare le somme di un 2007 a due facce. I primi sei mesi caratterizzati da mercati ancora toro e gli ultimi due trimestri con più ombre che luci.Risposta. Il fatto più eclatante di questa fase di mercato è che arriviamo da tre-quattro mesi nel corso dei quali le banche non hanno fatto altro che esibire svalutazioni e perdite, ma oggi non siamo ancora in grado di fare punto e a capo. Da una parte, le autorità monetarie hanno gettato le prime scialuppe di salvataggio, dall'altra l'intervento massiccio dei grandi fondi sovrani arabi e asiatici ha avuto un ruolo di stabilizzatore permettendo a chi era in bilico di conquistare liquidità e mezzi propri.D. Allora la liquidità non è un problema_R. Invece sì. Perché le banche non si fidano una dell'altra, come dimostrano le tensioni sui tassi interbancari, solo parzialmente rientrate negli ultimi giorni. Il tema critico non sono solo i subprime, ma l'eccesso di leva e il credito troppo facile.D. Il suo è un attacco, nemmeno troppo velato, ai fondi di private equity.R. Questi fondi hanno snaturato il mercato, prospettando rendimenti altissimi e sottraendo denaro ad attività solide. In questi ultimi anni le banche hanno spostato impieghi dall'industria vera verso società che operano soltanto a leva. Agendo in questo modo, prima o poi il capitale si esaurisce. Adesso è necessario un cambiamento di rotta che passa da una crescita economica più lenta ma più sana e da un'attività di m&a di stampo classico, guidata da logiche industriali e strategiche.D. Veniamo alle banche centrali, da più parti si invita la Bce ad adottare una politica monetaria più espansiva. Che cosa ne pensa?R. Non è corretto e né educativo tagliare i tassi per favorire i mercati. Anzi, i tassi troppo bassi sono stati la causa principale dei guai di quest'anno perché livellano verso il basso, appunto, l'accesso al credito. Credo dunque che la Bce starà ferma ancora per un po' in attesa di capire come evolverà la situazione. Del resto, Bce e Fed hanno già fatto il loro dovere iniettando liquidità nel mercato per evitare che la preoccupazione si potesse trasformare in panico.D. Un altro protagonista del 2007, peraltro atteso, è stato l'euro, arrivato a un passo da quota 1,50 dollari. Il trend continuerà?R. Molto dipenderà dai tassi e dall'andamento dell'economia. Ma sembra di capire che sono le stesse banche centrali e le autorità politiche a spingere affinché la moneta europea resti forte sul dollaro. O, quantomeno, non si indebolisca.D. La borsa di Milano è stata la peggiore dopo Tokyo. La composizione di Piazza Affari è molto sbilanciata verso i titoli finanziari, ma le banche italiane sono quasi immuni da subprime e finanza strutturata. Come spiega, dunque, un andamento così negativo?R. Il vantaggio competitivo di banche con bilanci solidi rispetto alla media è cancellato dalla mancanza di prospettive del sistema-paese. La pantomima su Alitalia è l'emblema di questa situazione. Il processo di privatizzazione è partito nel 2006, si è protratto per tutto il 2007 e si chiuderà soltanto nel 2008. In quasi 18 mesi di tira-e-molla la privatizzazione si è trasformata in un salvataggio e adesso, se vincerà Air France, diventerà una rinazionalizzazione, ma questa volta a favore dello stato francese. Di fronte a questo affresco perché un investitore internazionale dovrebbe decidere di puntare sull'Italia, dove la politica di crescita, a prescindere dal colore di chi governa, è inesistente?D. Qual è l'operazione che più l'ha colpita, in positivo o in negativo, nel corso dell'anno per quanto riguarda le imprese italiane?R. In positivo, la conquista di Endesa da parte di Enel. Ma preferisco guardare a storie industriali di crescita come quelle di Luxottica e Autogrill. Aziende che vanno avanti con successo grazie a una proprietà forte, a un management altrettanto qualificato e che hanno raggiunto una dimensione internazionale davvero ragguardevole. In negativo, direi le due vicende che hanno riempito le cronache per tutto l'anno: la già citata Alitalia e Telecom Italia. La società di tlc era all'avanguardia nell'innovazione tecnologica solo un paio di anni fa e oggi, a causa di una serie di giochi di potere, ha avuto bisogno di chiamare nel capitale gli spagnoli di Telefonica per tornare ad avere prospettive di crescita in Europa.D. Che cosa ci dobbiamo dunque aspettare per i prossimi mesi? R. Temo ancora grande instabilità, almeno fino a quando le banche non avranno approvato i bilanci del 2007. Dopodiché, dai numeri che emergeranno si potrà capire da che parte tirerà il vento. Quanto ai settori, starei lontano dal comparto finanziario e dall'immobiliare, che vive sulle operazioni a leva. Punterei sulle utility, titoli difensivi per eccellenza, e sui tecnologici, ma solo dopo un'attenta selezione. Meritano inoltre di essere seguiti con attenzione i gruppi produttori di energie rinnovabili, i quali nei prossimi anni potrebbero rappresentare quello che è stato internet nel recente passato: hanno tutti i plus e i limiti di un comparto in fase di start-up, ma sono l'alternativa obbligata a un petrolio che costa tanto, è destinato a esaurirsi e inquina troppo. In Italia, infine, non perderei di vista tutto ciò che è legato alle infrastrutture. (riproduzione riservata) Milano Finanza Numero 257, pag. 11 del 29/12/2007 Autore: Filippo Buraschi.

 

La peggiore d'Europa (sezione: Alitalia 2)

( da "Milano Finanza" del 29-12-2007)

Milano Finanza La peggiore d'Europa SCENARI GLOBALI/3 Con un ribasso dell'8% Piazza Affari ha registrato la performance più deludente tra le borse del Vecchio continente. Ma ha anche rivisto il record del controvalore degli scambi L'anno è stato caratterizzato dallo spartiacque della crisi dei mutui subprime e dal risiko bancario. Le banche sono state le protagoniste di quest'anno a Piazza Affari, prima in positivo, poi in negativo. Insieme con Fiat, che nel 2007 è tornata a essere un elemento trainante dell'economia italiana. Accanto alla storia di successo del gruppo torinese, è inevitabile sottolineare l'anno difficile di Telecom Italia, con l'uscita di scena dall'azionariato di Marco Tronchetti Provera e l'arrivo di un socio forte, la spagnola Telefonica, mentre il nuovo management, insediatosi da poco e guidato da Franco Bernabè, comincerà a misurarsi col mercato a partire dal 2008. Disastroso è stato poi l'anno di Alitalia, che ha rischiato seriamente il fallimento per chiudere l'anno con il via libera del governo alle trattative in esclusiva con Air France, mentre il titolo ha ceduto il 25%. Per gli altri due big della borsa, Eni ed Enel, è stato invece un anno positivo, che li ha visti muoversi con abilità all'estero. L'anno di Piazza Affari, come quello delle altre borse mondiali, è diviso in due. Lo spartiacque è la crisi dei mutui subprime, esplosa in tutta la sua virulenza ad agosto. Prima di allora i mercati azionari erano andati bene. E a Milano l'anno si era aperto con la nascita di Intesa Sanpaolo, un colosso che ha rilanciato a un livello più alto il risiko bancario. Niente di meglio per le performance dei titoli del settore. Tutti hanno subito guardato a UniCredit che dopo la vittoriosa conquista della tedesca Hvb, che le aveva assicurato soprattutto una forte presenza nei mercati dell'Europa orientale, rischiava di trovarsi in difficoltà in Italia. Dopo aver tentato inutilmente di trasformarsi nella prima vera banca europea della storia con l'acquisizione di Société Générale (le trattative si sono presto arenate per il classico sciovinismo francese e la pretesa di avere il quartier generale a Parigi), Piazza Cordusio ha deciso di rispondere alla sfida di Intesa Sanpaolo rafforzandosi in Italia. Nella sua strategia quasi napoleonica di espansione all'estero, Piazza Cordusio rischiava di trovarsi sguarnita in casa e così a giugno è stata fatta la scelta, oggettivamente inevitabile: la fusione con Capitalia. Scelta gravida di conseguenze perché ha portato a nuovi equilibri in Mediobanca, con l'arrivo a Milano di Cesare Geronzi in qualità di presidente del consiglio di sorveglianza di piazzetta Cuccia. Scosse telluriche che hanno investito anche Generali, il cui management è stato clamorosamente messo in discussione dall'hedge fund Algebris, guidato dal trentenne Davide Serra, cosa che fino a poco tempo fa sarebbe stata considerata un atto di lesa maestà. L'attacco parte dalla considerazione che il titolo Generali langue da troppo tempo (nel 2007 ha guadagnato appena il 2,5%). Di certo il Leone di Trieste sarà protagonista anche nel 2008. Il risiko bancario ha visto anche la fusione tra Banco Popolare Verona e Novara e la Popolare di Lodi, che in questo modo ha lasciato definitivamente dietro di sé la pesante eredità della gestione di Giampiero Fiorani, che ha avuto un sorprendente ritorno di fiamma come protagonista delle cronache mondane di mezza estate grazie alle sue esibizioni in Sardegna al fianco dell'agente di spettacolo Lele Mora. Altre fusioni non sono invece andate in porto, come quella tra la Popolare di Milano e Bper e tra la Popolare di Vicenza e Veneto Banca. Nell'ultima parte dell'anno c'è stata infine la mossa a sorpresa di Mps, che ha acquistato Antonveneta dal Banco Santander. Un'operazione giudicata molto costosa da diversi osservatori e che ha confermato il trend di valorizzazione degli sportelli bancari a livelli mai visti sul mercato italiano. In questo modo Siena ha però aumentato le sue dimensioni in misura tale da diventare una preda difficile per chiunque. Ma l'operazione è avvenuta quando ormai la crisi dei mutui subprime era in pieno svolgimento e non è certo bastata a invertire la tendenza del titolo, che in un anno ha ceduto il 25,3%, e di tutta Piazza Affari, che alla fine ha registrato la peggiore performance tra le piazze europee, con il Mibtel in ribasso dell'8%. Inevitabile, visto che il comparto finanziario è quello più pesante sul listino milanese, dove il titolo che ha accusato il ribasso più forte è stato Banca Italease (-74%). Anche l'immobiliare ha risentito pesantemente della crisi partita dagli Stati Uniti, con Risanamento che ha perso il 54,6%, Pirelli Re il 52,3% e Aedes il 46,1%. Il computo finale non rende giustizia a Fiat. Nell'anno in cui la cura Marchionne ha dispiegato tutti i suoi benefici effetti, ha guadagnato un ragguardevole 19,2%, attestandosi poco sopra 17 euro. Ma a luglio aveva toccato un massimo a 23,85 euro. Nella seconda parte dell'anno i timori di un rallentamento dell'economia hanno pesato sul comparto automobilistico e così il titolo ha invertito la marcia. Un altro comparto che ha avuto un anno difficile a livello globale, nonostante il clamoroso acquisto della Dow Jones, la casa editrice del Wall Street Journal, da parte di Rupert Murdoch, è stato quello dei media: Mondadori, per citare qualche esempio, ha lasciato sul terreno il 30,2%, l'Espresso il 26,9% e Mediaset il 23%. Il titolo peggiore dello S&P/Mib è stato Seat Pagine Gialle, con un ribasso del 40%. Il migliore è stato invece Saipem con un guadagno del 35,8%: la società del gruppo Eni ha beneficiato dell'impennata dei prezzi del petrolio e della raffica di contratti che ha conquistato in ogni parte del globo. Eni ha invece ceduto l'1,9%, penalizzata dalle incertezze sullo sfruttamento dei giacimenti di Kashagan. A un certo punto si era temuta l'estromissione dal Kazakhstan, il cui governo è poi venuto a più miti consigli. La situazione sembra ormai risolta e questo fa ben sperare per il 2008. Enel si è mantenuta invece in territorio positivo, con un rialzo del 3,7% nell'anno dell'acquisto della spagnola Endesa, un'operazione da manuale. La seconda migliore performance sull'S&P/Mib è stata poi realizzata da Aem (+19,2%) nell'anno in cui è stata decisa la fusione con Asm Brescia. Un iter piuttosto sofferto che però ha già dato i suoi frutti in borsa. L'altro titolo che ha avuto una crescita a due cifre è stato Atlantia (+18,4%) che non ha risentito del fallito matrimonio con gli spagnoli di Abertis. Al quinto posto si è poi collocata Finmeccanica (+8,3%) che ha visto rafforzarsi la sua posizione negli Stati Uniti. Il bilancio complessivo di Piazza Affari vede un 2007 record per controvalore degli scambi pari a 1.572 miliardi di euro, mentre la capitalizzazione è scesa a 731 miliardi, pari al 47,8% del pil (era il 52,8% nel 2006). Record degli scambi anche sui mercati derivati, mentre cinque titoli hanno registrato una performance superiore al 100%. Il 2007 ha poi visto l'arrivo di una folta squadra di matricole: 29 titoli più le tre società collocate nel nuovo segmento del Mercato alternativo di capitale (Mac). Nel complesso, le operazioni dei collocamenti hanno raccolto 4,4 miliardi di euro. Ad aumentare la capitalizzazione hanno concorso anche le Offerte pubbliche di acquisto il cui valore, secondo i dati ufficiali di Borsa italiana, è stato di 5,6 miliardi euro. Il bilancio delle performance, però, è stato deludente per gli investitori. Se si considera, infatti, la differenza tra il prezzo di fine anno e il prezzo di collocamento, solo cinque matricole hanno chiuso in terreno positivo: Maire Tecnimont, Enia, Prysmian, Diasorin e Zignago Vetro. Gli scambi di azioni a Piazza Affari, nell'anno della fusione con la borsa londinese Lse, hanno raggiunto una media giornaliera di 307.300 contratti e 6,5 miliardi di euro (+24% e +37% sul corrispondente periodo dello scorso anno). Nuovi record anche degli Etf (con medie giornaliere di 5.000 contratti e 109 milioni di euro di controvalore) e dai securitised derivatives, cioè opzioni e future (con medie giornaliere di 22.000 contratti e 375 milioni di euro). In particolare i derivati azionari hanno toccato nuovi massimi, con una media giornaliera di 158.400 contratti standard (+19% sul corrispondente periodo dell'anno precedente).Adesso non resta che aspettare il 2008. La crisi subprime non è ancora passata, anche se proprio venerdì 28 dicembre è arrivato un segnale positivo dall'Euribor a un mese il cui tasso è sceso al 4,294% dal 4,438% del giorno precedente, accelerando il passo sulla strada del ritorno a livelli fisiologici. Se tornerà alla normalità, visto che ormai i prezzi di moltissimi titoli sono considerati bassi, l'anno che verrà potrà riservare gradite sorprese. (riproduzione riservata) Milano Finanza Numero 257, pag. 8 del 29/12/2007 Autore: Marcello Bussi e Salvatore Licciardello.

 

Gli avvenimenti dell'anno (sezione: Alitalia 2)

( da "Milano Finanza" del 29-12-2007)

Milano Finanza Gli avvenimenti dell'anno GENNAIO1 Scattano i sei mesi di tempo per scegliere la destinazione del trattamento di fine rapporto, una riforma previdenziale fortemente voluta dal premier Romano Prodi e dal ministro del Lavoro, Cesare Damiano. Gli oltre 11 milioni di lavoratori interessati dalla riforma potranno far confluire il proprio tfr nei fondi di previdenza complementare oppure lasciarlo nelle casse del datore di lavoro.13 Parmalat chiude le controversie con Deloitte con una transazione che porta nelle casse di Collecchio 149 milioni di dollari. L'accordo riguarda tutte le cause pendenti con Deloitte & Touche spa e Dianthus spa.20 Il tribunale civile di Roma dichiara il fallimento della Magiste International, la società lussemburghese a cui fa capo il gruppo immobiliare e finanziario di Stefano Ricucci.23 Muore Leopoldo Pirelli all'età di 81 anni. Con lui scompare l'ultimo simbolo del capitalismo italiano della seconda metà del ventesimo secolo.FEBBRAIO6 Il cda di Rcs dà il via libera all'offerta da 1,1 miliardi di euro per il gruppo spagnolo Recoletos, che edita tra l'altro Marca, il primo quotidiano sportivo iberico.13 Cinque pretendenti per la gara Alitalia. Dopo la prima selezione sono rimaste in pista la Ap holding di Carlo Toto (al fianco di Intesa Sanpaolo), il fondo di Carlo De Benedetti M&C, Unicredit, Texas Pacific Group Europe e Matlin Patterson.20 La maggioranza va sotto per due voti al Senato sulla missione in Afghanistan. Romano Prodi si dimette da presidente del consiglio e si apre una crisi di governo.21Dopo un lungo scontro con il presidente di Capitalia Cesare Geronzi, l'ad Matteo Arpe rende pubblica una dichiarazione di scuse, resta momentaneamente al suo posto e conserva le deleghe. Ma l'armistizio durerà poco ed Arpe in maggio lascerà l'istituto romano. MARZO1 L'immobiliarista Danilo Coppola viene arrestato con alcuni complici dalla guardia di finanza con l'accusa di bancarotta, riciclaggio e appropriazione indebita. 8 La Banca centrale europea alza i tassi di un quarto di punto, al 3,75%, riportandoli così ai livelli del settembre 2001 quando, dopo l'attacco alle Torri Gemelle, li aveva tagliati di 50 punti dal 4,25 al 3,75%. 13 Il mercato Usa subisce una pesante correzione a causa dell'allarme–default del settore dei mutui immobiliari. Sono i primi segnali del terremoto che colpirà le borse mondiali in estate.31 Il dipartimento del Commercio Usa introduce dazi sulle importazioni cinesi di carta, per punire gli aiuti pubblici versati dal governo di Pechino alle imprese.APRILE2 Enel vince la battaglia di Spagna per Endesa. Alla vigilia del termine dell'opa dei tedeschi di E.On, l'ad Fulvio Conti e il partner Acciona raggiungono un accordo con i concorrenti, che prevede il ritiro dell'offerta, in cambio di asset per 10 miliardi di euro. Il cda del 9 marzo darà il via libera all'offerta che metterà sul piatto 41,3 euro per azione al lordo dei dividendi. 11 Le deleghe sulle strategie di Capitalia tornano di competenza esclusiva del presidente Cesare Geronzi. L'ad Matteo Arpe vota a favore della decisione.16 Il gruppo americano At&t abbandona la partita Telecom. In una lettera inviata a Marco Tronchetti Provera il management motiva la scelta spiegando che ci sono "incertezze regolatorie e conseguenti dubbi sul business". Tre giorni dopo, il 19 aprile, Silvio Berlusconi, fondatore di Mediaset, si candida a entrare nella compagnia telefonica.25 Il consorzio formato da Royal Bank of Scotland, Santander e Fortis mette sul piatto 39 euro per ciascun titolo della banca olandese Abn Amro (di cui il 70% sarà pagato in contanti e il 30% in titoli dell'istituto scozzese). L'offerta supera i 36,25 euro offerti da Barclays.MAGGIO2 La News Corp, il gruppo del magnate dei media Rupert Murdoch, lancia a sorpresa un'offerta da 5 miliardi di dollari per acquisire Dow Jones, la società che edita il Wall Street Journal. La famiglia Bancroft, che controlla più del 50% dei diritti di voto di Dow Jones, inizialmente rigetta l'offerta. Dopo lunghe trattative, il closing dell'operazione avverrà il 31 luglio.14 Mediaset, al termine di un lungo corteggiamento, vince la gara per Endemol, la casa casa di produzione televisiva olandese, famosa per format di grande successo come Il Grande Fratello. Il consorzio vincente, formato appunto dal gruppo del Biscione, da Goldman Sachs e dal fondatore di Endemol, John De Mol, offre a Telefonica 2,63 miliardi di euro per comprare il 75% della società di produzione. 15 Thompson, il colosso dell'informazione canadese, acquista l'agenzia di stampa e di informazione finanziaria Reuters per 8,7 miliardi di sterline.21 Dalla fusione tra Unicredit e Capitalia nasce il nuovo Unicredit Group. L'obiettivo indicato al mercato da Alessandro Profumo e Cesare Geronzi è un utile netto da 10 miliardi di euro già prima del 2010. Un target che sarà perseguito senza trascurare eventuali opportunità di crescita per linee esterne. 29 Il fondo di private equity Tpg, assieme ai suoi partner Matlin Patterson e Mediobanca, abbandona la gara per l'acquisto di Alitalia. Restano in corsa l'Ap Holding di Carlo Toto, in tandem con Intesa Sanpaolo, e la cordata Aeroflot-Unicredit.GIUGNO4 L'amministratore delegato di Banca Italease Massimo Faenza dà le dimissioni dopo il ciclone derivati che ha colpito l'istituto causando perdite per circa 700 milioni.6 Sconfiggendo la tedesca E.On, Enel conquista la società russa Ogk-5, messa all'asta dal Cremlino. L'ex monopolista italiano si aggiudica il 25% per 1,1 miliardi.11Cesare Geronzi viene designato all'unanimità dai grandi soci di Mediobanca per guidare il consiglio di sorveglianza e il patto di sindacato.26 Il cda della Popolare di Milano, presieduto da Roberto Mazzotta, boccia la proposta di fusione con il gruppo Banca Popolare dell'Emilia Romagna.27 Il vettore russo Aeroflot si ritira dalla gara Alitalia, denunciando la mancanza di informazioni sulla compagnia di bandiera e condizioni di vendita ritenute insoddisfacenti.LUGLIO2 Varato il primo consiglio di gestione di Mediobanca. Renato Pagliaro va alla presidenza, mentre Alberto Nagel diventa consigliere delegato. 4 Grande show al Lingotto di Torino per la presentazione della nuova Cinquecento. Il lancio in pompa magna del prodotto simbolo della Fiat targata Sergio Marchionne spinge il titolo della casa automobilistica oltre il tetto dei 23 euro.9 Nella relazione annuale di fronte alla comunità finanziaria, il presidente della Consob Lamberto Cardia attacca l'abuso nella vendita di strumenti derivati e prodotti strutturati e l'ambiguità della governance duale.13 Banca Italease vara le prime misure di rafforzamento patrimoniale dopo lo scoppio della mina-derivati. Il cda dell'istituto dà mandato al presidente Lucio Rondelli e all'ad Massimo Mazzega di studiare le modalità per l'aumento di capitale. Il giorno 24 Bankitalia imporrà l'azzeramento del cda e del collegio sindacale della banca17 Con il ritiro di Air One e del fondo americano Matlin Patterson, fallisce la gara per la privatizzazione di Alitalia. Alla base del forfait della compagnia guidata da Carlo Toto ci sono le condizioni di vendita poste dal governo che non consentirebbero la realizzazione di un forte piano di risanamento. A fine luglio Berardino Libonati si dimette dalla presidenza della compagnia; al suo posto arriva Maurizio Prato che avvia la procedura di trattativa diretta.AGOSTO8 Le assemblee del London Stock Exchange e della Borsa Italiana approvano le modifiche statutarie necessarie per procedere alla fusione tra le due società.13 Romain Zaleski annuncia di voler salire fino all'8% nel capitale di Intesa Sanpaolo. Il finanziere, per il momento fermo al 5,9%, diventerebbe così il primo azionista davanti alla Compagnia di San Paolo. 16 Moody's lancia un nuovo allarme dopo lo scoppio della crisi dei mutui subprime in Usa. La crisi di liquidità rischierebbe di causare il fallimento di un grosso hedge fund, provocando danni non diversi da quelli causati da Lctm nel 1998.20 Si chiude con un maxi-assegno da 672 milioni di euro la vicenda dell'eredità di Luca Fossati, il 44enne imprenditore brianzolo (gruppo Star) morto nel 2001 a Linate nello scontro del suo aereo con un jet di linea. E' questa la somma che andrà alla vedova, Patrizia Montagni, dopo una battaglia legale durata tre anni con il cognato Marco.27 Il governo del Kazakhstan decide di bloccare per tre mesi i lavori nel giacimento Eni di Kashagan. Ufficialmente lo stop è motivato da problemi ambientali ma il vero obiettivo dell'ex-repubblica sovietica sarebbe quello di ottenere maggiori quote di profitto dallo sfruttamento del giacimento.30 Il cda di Alitalia vara le linee guida del piano di risanamento. L'obiettivo è la ricapitalizzazione attraverso la quale si procederà alla vendita di Alitalia. Nel piano è previsto anche il ridimensionamento dello scalo di Malpensa a favore di quello di Fiumicino.SETTEMBRE4 Lo stilista Valentino Garavani lascia la guida stilistica della maison che porta il suo nome. Al suo posto viene designata Alessandra Facchinetti. Intanto, il fondo di private equity Permira chiude l'opa su Valentino Fashion Group superando il 97% del capitale.7 Il cda di Banca Italease approva la relazione semestrale chiusa con una perdita netta di 479 milioni di euro. Per coprire il rosso e rafforzare il patrimonio l'assemblea dell'8 settembre dà il via libera a un aumento di capitale da 700 milioni.11 Il presidente della Bce, Jean-Claude Trichet, critica il conflitto di interesse delle agenzie di rating. Le banche, secondo Trichet, non devono limitarsi a seguire i consigli delle agenzie, ma tornare a valutare autonomamente il rischio degli investimenti.29 Le Generali presentano al mercato l'aggiornamento al 2009 del piano industriale, che prevede tra l'altro la ripresa del programma di acquisto di azioni proprie e la nuova organizzazione interna con l'istituzione del cfo, individuato in Raffaele Agrusti. Intanto, il finanziere bretone Vincent Bolloré candida Cesare Geronzi per la vicepresidenza della compagnia.OTTOBRE4 Dopo 17 mesi di scontri viene raggiunta l'intesa tra Atlantia e il ministro delle infrastrutture, Antonio Di Pietro, sulla nuova convenzione unica in materia di concessioni autostradali. Nel frattempo è però tramontato il progetto di fusione tra la società italiana e la spagnola Abertis.6 Si chiude con successo l'opa congiunta lanciata da Enel e Acciona su Endesa. In base agli accordi, alla società guidata da Fulvio Conti va il 42% di Endesa, portando così la quota complessiva dell'ex monopolista italiano al 67%. Gli spagnoli avranno invece il 25%. L'8% circa resterà flottante sul mercato.8 Il consorzio formato da Royal Bank of Scotland, Santander e Fortis conquista il controllo di Abn Amro. All'opa promossa dalle tre istituti bancari aderisce l'86% del capitale del gruppo olandese. Il consorzio valutava il 100% di Abn Amro 70,2 miliardi di euro.17 Palladio Finanziaria, la società vicentina guidata da Giorgio Drago e Roberto Meneguzzo, raggiunge l'accordo con Emilio Gnutti e i suoi soci bresciani per rilevare la maggioranza di Hopa. La società di Corso Zanardelli sarà controllata da una newco in cui Palladio avrà il 55% e i bresciani di Fingruppo il 45%.23 Parte l'attacco di Algebris Investments alle Assicurazioni Generali. L'hedge fund londinese, guidato da Davide Serra, invia una lettera al cda della compagnia triestina chiedendo una profonda revisione della corporate governance della società. Dure le critiche al presidente del gruppo assicurativo triestino, Antoine Berheim.25 Si chiude l'avventura della Pirelli di Marco Tronchetti Provera in Telecom Italia. Dopo il via libera dell'Anatel, l'autorità brasiliana per le tlc, viene finalizzato il passaggio del 100% di Olimpia dalla Bicocca alla cordata formata da Telefonica, Assicurazioni Generali, Mediobanca, Intesa Sanpaolo e Benetton. Pirelli incassa un assegno di 3,3 miliardi di euro. 30 Il board di Merrill Lynch sceglie l'italiano Alberto Cribiore per guidare la banca dopo le dimissioni del ceo Stanley O'Neal. Cribiore diventa non-executive chairman con il compito di guidare il comitato che cercherà il successore di O'Neal.NOVEMBRE8 A sorpresa il Monte dei Paschi di Siena, presieduto da Giuseppe Mussari, annuncia di aver raggiunto un accordo con il Banco Santander per rilevare il 100% di Banca Antonveneta per 9 miliardi di euro. Dall'accordo resta esclusa la merchant Interbanca.10 Pirelli&C. annuncia che utilizzerà parte dei 3,3 miliardi di euro incassati dalla cessione di Olimpia al servizio di un dividendo straordinario. Ai soci della Bicocca vanno 827 milioni di euro.12 Il finanziere Romain Zaleski acquista a sorpresa il 2,2% di Mediobanca. Una partecipazione del valore di circa 300 milioni. Nel capitale di Piazzetta Cuccia entra anche la Fondazione Monte dei Paschi di Siena con una quota dell'1,9%.17 Management&Capitali entra in Tiscali. L'investment company fondata da Carlo de Benedetti si è impegnata a sottoscrivere un bond convertibile da 60 milioni, che corrisponde a circa il 5% del capitale dell'Internet service provider sardo.21 Il Monte dei Paschi di Siena esce dal capitale del London Stock Exchange, vendendo il suo 2,9% con una plusvalenza pari a 170 milioni di euro. Svanisce così il progetto di costituire un nocciolo duro italiano nel capitale della superborsa Londra-Milano.27 L'agenzia per gli investimenti del governo di Abu Dhabi (Adia) acquista il 4,9% di Citigroup per 7,5 miliardi di dollari. Gli arabi diventano uno dei principali soci della banca americana colpita dalla crisi dei mutui subprime.29 L'imprenditore Giuseppe Rotelli diventa il terzo azionista di Rcs MediaGroup dietro a Mediobanca e Fiat. Il re della sanità lombarda può contare su una quota del 10% della società editrice di via Rizzoli.DICEMBRE3 Si conclude la telenovela sui vertici di Telecom Italia. Dopo un lungo confronto tra Mediobanca e Intesa Sanpaolo, culminato con un vertice a due tra Cesare Geronzi e Giovanni Bazoli, lasciano la guida della società telefonica il presidente Pasquale Pistorio, il vicepresidente esecutivo Carlo Buora e l'ad Riccardo Ruggiero. Al loro posto sono nominati Gabriele Galateri, che assume il ruolo di presidente, e Franco Bernabè, che rientra in Telecom come amministratore delegato.5 Divo Gronchi lascia la carica di presidente del consiglio di gestione del Banco Popolare per tornare alla Popolare di Vicenza. Il manager toscano viene nominato direttore generale. Diventerà amministratore delegato con l'assemblea di primavera.8 Unicredit esce dal capitale della Fiat. L'istituto guidato da Alessandro Profumo, l'ultima delle grandi banche del prestito convertendo ad essere rimasta nel capitale del Lingotto, decide di vendere il suo 4,87%.10 La crisi dei subprime si abbatte anche su Ubs. L'istituto svizzero annuncia svalutazioni per 10 miliardi di dollari e un amento di capitale di 13 miliardi di franchi svizzeri.13 Unipol esce dal risiko bancario e decide di restituire ai propri soci liquidità per un miliardo di euro. A due anni dal tentativo di conquista della Bnl e dopo il fallimento della trattativa con Bpm, dunque, la compagnia bolognese guidata da Carlo Salvatori punta ora sulla strategia stand-alone.15 Si allarga il patto di sindacato di Mediobanca. Con la cessione del 9,37% di Piazzetta Cuccia messo in vendita da Unicredit entrano nell'accordo di blocco Fininvest (1%), Benetton (2,17%), Sal Oppenheim (1,17%). La parte restante delle azioni cedute da Piazza Cordusio viene acquistata da Mediolanum e dai socie esteri riuniti attorno a Vincent Bolloré. 19 Morgan Stanley annuncia perdite per 3,56 miliardi di dollari a causa delle svalutazioni legate alla crisi dei subprime. In soccorso dell'istituto Usa arriva il fondo sovrano Chinese investment corporation, che investe 5 miliardi di dollari con la possibilità di salire fino al 9,9%.22 Raggiunta l'intesa tra il governo del Kazakhstan e il consorzio guidato dall'Eni per lo sfruttamento del giacimento di Kashagan. L'accordo riguarda la suddivisione delle quote del progetto tra l'Eni e le altre società del consorzio, tra cui la kazaka KuzMunaiGas, che potrebbe aumentare la propria quota.23 Intesa Sanpaolo esce da tutte le cause avviate nei suoi confronti dall'ex-commissario straordinario della Parmalat, Enrico Bondi. Con una transazione tombale l'istituto guidato da Corrado Passera si è impegnato a versare a Collecchio 327 milioni a fronte della rinuncia da parte di Bondi a tutte le azioni risarcitorie e revocatorie. Milano Finanza  - Visto & Previsto Numero 257, pag. 4 del 29/12/2007 Autore:.

 

Air France a Step Closer to Buying Alitalia (sezione: Alitalia 2)

( da "New York Times" del 29-12-2007)

December 29, 2007 Air France a Step Closer to Buying Alitalia By REUTERS ROME, (Reuters) ? The Italian government on Friday approved exclusive talks between Alitalia and Air France-KLM, paving the way for the sale of the troubled national carrier. The move is the most decisive signal yet that Alitalia will end up in French hands, causing an outcry from politicians in affected areas. Unions previously threatened to paralyze the country in response, but they reserved judgment after being caught off guard by the decision over the holiday break. Talks on the sale of the airline ? a symbol of Italy's postwar economic boom in the 1950s and 1960s ? are expected to last eight weeks. Air France-KLM welcomed the Italian government's decision and said it was committed to reaching a deal quickly to return Alitalia to profitability. Alitalia's board had already chosen Air France as its preferred buyer over a small Italian rival, Air One, but had been awaiting approval from the government, which holds a 49.9 percent stake in the airline and has the final say. The surprise decision came despite a barrage of lobbying by unions and regional politicians intent on keeping Alitalia in Italian hands, leaving the country's fragile government sharply divided on which bidder to pick. "Today the green light was given to talks with Air France," the Italian finance minister, Tommaso Padoa-Schioppa, said at news conference. Analysts have long said the French carrier's financial strength and track record made it a better choice than Air One, which was backed by Italy's biggest bank, Intesa Sanpaolo. The Italian treasury is expected to remain a shareholder in the combined group, but Mr. Padoa-Schioppa said Rome had not yet decided whether to give up its whole stake in Alitalia. Alitalia did not comment on the government's decision, which had not been expected until mid-January. Air France has not disclosed details of its bid, but said its plan to reorganize Alitalia was in line with the airline's own survival plan introduced this year. A big part of that plan is to develop Alitalia's Rome hub at the expense of Milan's main international airport, Malpensa, which had angered politicians in Italy's north and unions that fear job losses. The head of Air One, Carlo Toto, complained that the government had made the choice without properly evaluating his offer and said that Italy was selling off a strategic asset in a fire sale.

 

Il governo rottama anche Malpensa (sezione: Alitalia 2)

( da "Giornale.it, Il" del 29-12-2007)

Di Paolo Stefanato - sabato 29 dicembre 2007, 07:22 da Milano Anticipando le previsioni e gli impegni presi pubblicamente, il governo ha dato ieri il via libera alla trattativa in esclusiva con Air France per la cessione di Alitalia, suscitando immediate proteste al Nord e negli schieramenti di opposizione. L'avallo alla soluzione indicata dal cda della compagnia doveva venire entro il 15 gennaio. Tecnicamente, il consiglio ha delegato il ministro del Tesoro, Tommaso Padoa- Schioppa, che seguirà la trattativa "come azionista e come governo". "La trattativa - ha detto il ministro - sarà condotta da Alitalia stessa. Io sono in stretto contatto con Prodi, Bianchi, Bersani e i vicepresidenti del Consiglio. La competenza fa comunque capo al ministero di cui sono titolare ". Una procedura che il presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni, indica come "irregolare, forse illegittima" ("valuteremo ogni iniziativa possibile"). Il Tesoro, ricordiamo, possiede il 49,9% di Alitalia. La compagnia "è in una situazione estremamente delicata - ha detto il ministro-azionista - C'è una chiara manifestazione di interesse da parte di un soggetto che ha rilanciato Klm e l'aeroporto di Amsterdam. Questo è un motivo di fiducia. C'è da sperare che la parte finale della trattativa non riservi sorprese negative". Gli ulteriori colloqui, che prevedono l'accesso ai dati riservati, dureranno otto settimane: la stessa Air France, ieri sera, ha espresso l'auspicio di arrivare "rapidamente" a un "accordo solido". I tempi sono cadenzati anche sulla situazione di cassa di Alitalia, che - in assenza di interventi - potrebbe giungere a rottura proprio alla fine dell'inverno (la liquidità, che altro non è se non il residuo dell'aumento di capitale di due anni fa, subisce una costante e inesorabile erosione, e i prossimi due mesi costituiscono per il trasporto aereo la stagionalità peggiore dell'anno). Padoa-Schioppa ha assicurato che la nuova fase avverrà "in piena trasparenza e in stretto coordinamento con la Consob". L'atto di cessione "formale" - ha detto - spetta al ministro dell'Economia, ma "su una questione così importante, prima della vendita è inevitabile un altro passaggio al Consiglio dei ministri ". Non è nemmeno stabilito ancora se il Tesoro cederà l'intera quota o parte di essa. All'annuncio della decisione del governo, il Nord - penalizzato dai piani di Air France che intende ridimensionare il ruolo e l'attività di Malpensa - e l'opposizione hanno subito cominciato a tuonare. Roberto Calderoli (Lega) ha parlato di "svendita del Paese" e, riferendosi a una Malpensa non più scalo "hub", di "cancellazione della Padania ". "Se il governo voleva la guerra - ha dichiarato furiosamente proprio nel giorno in cui An ha cominciato il proprio presidio a Malpensa 1 - l'avrà". La stessa Lega chiede al Comune di Milano di avviare contro lo Stato una causa per danni morali e materiali: un miliardo il risarcimento suggerito. Il presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni, parla di decisione "scandalosa" e di "una vergogna ", mentre il suo assessore alle Infrastrutture, Raffaele Cattaneo, confida nell'Antitrust europeo. "Un carnevale - ha aggiunto Formigoni - lo spettacolo penoso di un Consiglio dei ministri che non si assume le proprie responsabilità ". Per Ignazio La Russa (An) è "un colpo di mano", per Gianfranco Rotondi (Dc) si è trattato "di un atto di protervia", giudizio condiviso dal sindacato Sdl (mentre Cisl e Uil sono apparse più caute; favorevoli invece ad Air France piloti e hostess di Anpac, Anpav e Avia). Il sindaco di Milano, Letizia Moratti, ha detto: "Il governo ora si assuma le sue responsabilità, che sono tutte politiche. è grave che ancora una volta, dopo le ennesime promesse di convocazione di un tavolo con le istituzioni locali, il governo abbia preso una decisione che non tiene conto della voce del territorio". Il presidente della Provincia, Filippo Penati, ha chiesto un immediato incontro sul destino di Malpensa. Carlo Toto, che con la sua Air One è il candidato al quale è stata preferita Air France, denuncia che l'Italia "sceglie di declassarsi " e accusa la mancanza "di un confronto trasparente tra i due progetti", lasciando intendere nuove iniziative. In Borsa il titolo Alitalia ha fatto faville: più 8%. Bene anche Air France a Parigi, più 1,66%.

 

Il governo rottama anche Malpensa di Paolo Stefanato - sabato 29 dicembre 2007, 07:22 da Milano Anti... (sezione: Alitalia 2)

( da "Giornale.it, Il" del 29-12-2007)

Il governo rottama anche Malpensa di Paolo Stefanato - sabato 29 dicembre 2007, 07:22 da Milano Anticipando le previsioni e gli impegni presi pubblicamente, il governo ha dato ieri il via libera alla trattativa in esclusiva con Air France per la cessione di Alitalia, suscitando immediate proteste al Nord e negli schieramenti di opposizione. L'avallo alla soluzione indicata dal cda della compagnia doveva venire entro il 15 gennaio. Tecnicamente, il consiglio ha delegato il ministro del Tesoro, Tommaso Padoa- Schioppa, che seguirà la trattativa "come azionista e come governo". "La trattativa - ha detto il ministro - sarà condotta da Alitalia stessa. Io sono in stretto contatto con Prodi, Bianchi, Bersani e i vicepresidenti del Consiglio. La competenza fa comunque capo al ministero di cui sono titolare ". Una procedura che il presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni, indica come "irregolare, forse illegittima" ("valuteremo ogni iniziativa possibile"). Il Tesoro, ricordiamo, possiede il 49,9% di Alitalia. La compagnia "è in una situazione estremamente delicata - ha detto il ministro-azionista - C'è una chiara manifestazione di interesse da parte di un soggetto che ha rilanciato Klm e l'aeroporto di Amsterdam. Questo è un motivo di fiducia. C'è da sperare che la parte finale della trattativa non riservi sorprese negative". Gli ulteriori colloqui, che prevedono l'accesso ai dati riservati, dureranno otto settimane: la stessa Air France, ieri sera, ha espresso l'auspicio di arrivare "rapidamente" a un "accordo solido". I tempi sono cadenzati anche sulla situazione di cassa di Alitalia, che - in assenza di interventi - potrebbe giungere a rottura proprio alla fine dell'inverno (la liquidità, che altro non è se non il residuo dell'aumento di capitale di due anni fa, subisce una costante e inesorabile erosione, e i prossimi due mesi costituiscono per il trasporto aereo la stagionalità peggiore dell'anno). Padoa-Schioppa ha assicurato che la nuova fase avverrà "in piena trasparenza e in stretto coordinamento con la Consob". L'atto di cessione "formale" - ha detto - spetta al ministro dell'Economia, ma "su una questione così importante, prima della vendita è inevitabile un altro passaggio al Consiglio dei ministri ". Non è nemmeno stabilito ancora se il Tesoro cederà l'intera quota o parte di essa. All'annuncio della decisione del governo, il Nord - penalizzato dai piani di Air France che intende ridimensionare il ruolo e l'attività di Malpensa - e l'opposizione hanno subito cominciato a tuonare. Roberto Calderoli (Lega) ha parlato di "svendita del Paese" e, riferendosi a una Malpensa non più scalo "hub", di "cancellazione della Padania ". "Se il governo voleva la guerra - ha dichiarato furiosamente proprio nel giorno in cui An ha cominciato il proprio presidio a Malpensa 1 - l'avrà". La stessa Lega chiede al Comune di Milano di avviare contro lo Stato una causa per danni morali e materiali: un miliardo il risarcimento suggerito. Il presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni, parla di decisione "scandalosa" e di "una vergogna ", mentre il suo assessore alle Infrastrutture, Raffaele Cattaneo, confida nell'Antitrust europeo. "Un carnevale - ha aggiunto Formigoni - lo spettacolo penoso di un Consiglio dei ministri che non si assume le proprie responsabilità ". Per Ignazio La Russa (An) è "un colpo di mano", per Gianfranco Rotondi (Dc) si è trattato "di un atto di protervia", giudizio condiviso dal sindacato Sdl (mentre Cisl e Uil sono apparse più caute; favorevoli invece ad Air France piloti e hostess di Anpac, Anpav e Avia). Il sindaco di Milano, Letizia Moratti, ha detto: "Il governo ora si assuma le sue responsabilità, che sono tutte politiche. è grave che ancora una volta, dopo le ennesime promesse di convocazione di un tavolo con le istituzioni locali, il governo abbia preso una decisione che non tiene conto della voce del territorio". Il presidente della Provincia, Filippo Penati, ha chiesto un immediato incontro sul destino di Malpensa. Carlo Toto, che con la sua Air One è il candidato al quale è stata preferita Air France, denuncia che l'Italia "sceglie di declassarsi " e accusa la mancanza "di un confronto trasparente tra i due progetti", lasciando intendere nuove iniziative. In Borsa il titolo Alitalia ha fatto faville: più 8%. Bene anche Air France a Parigi, più 1,66%.

 

Viva Carla Magna Ma saranno guai (sezione: Alitalia 2)

( da "Libero" del 29-12-2007)

Prima pagina 29-12-2007 Viva Carla Magna Ma saranno guai... di MARCELLO VENEZIANI Vi immaginate Romano Prodi che si fidanza con Carla Bruni? No, non ve lo immaginate. E soprattutto non immaginate Carla Bruni che si fidanza con Romano Prodi. È come accoppiare una persona con una pianta grassa. Potrei sbrigarmela dicendo: ecco perché l'Italia non sarà mai la Francia, non ha la sua grandeur, non ha alle spalle grandi Re soli, Marie Antoniette e Pompadour, (...) (...) non ha il senso dell'eleganza e della magnificenza, preferisce donne banali e bruttine o mogli trucide e insipide, salvo rifarsi con amanti procaci e bagasce usa e getta. E invece merita un trattato l'incontro al vertice fra la seduzione del potere e il potere della seduzione, almeno sotto tre punti di vista. Innanzitutto dal punto di vista presidenziale. L'entrata di Carla Bruni ha incrinato l'atmosfera devota che era sorta intorno a Sarkozy. Erano tutti sarkotrafficanti, da sinistra a destra in Italia, dal sarkofago Veltroni al sarkiapone Fini. I giornali di sinistra dicevano: ah, finalmente una destra civile, moderna, positi- va. Poi un coupe de foudre, e in Egitto è caduto il mito di Nicolas, declassato da statista a marpione, da De Gaulle a Berlusconi. Per cominciare, il paragone con Berlusconi è fuorviante, perché a Silvio piacciono giunoniche, tettoniche, maggiorate; Carla Bruni è troppo esile per i suoi gusti. Poi Berlusconi è galante e casanova, non cerca spose. Preferisce lo stoccaggio, gli spiedini misti, le turnazioni. Sarkozy invece è un francese figlio d'emigrati, e conquistare la top è una rivincita sul gap d'origine. Poi Sarkozy è stato anche in questo caso un gollista vero, perché è stato un decisore e un gallo; nel giro di un mese è passato da una conoscenza a un fidanzamento, bruciando sul tempo i si dice; non ha fatto in tempo il gossip a ricamare sopra che lui si è mo- strato subito con lei, in viaggio prenuziale, suocera inclusa, persino nella banalissima Sharm e a Luxor, a farsi riprendere e fotografare, come due piccioncini fighetti. Non l'ha messa in cinta, come capita invece ai nostri sarkofini, né ha fatto chiassate coniugali, anzi si è lasciato con tempismo elegante con la sua ex moglie, che civilmente ha aspettato l'esito delle votazioni prima di rinunziare al trono (che classe). Seconda questione, dal punto di vista patriottico. C'è chi ha visto il fidanzamento con Carla Bruni una vittoria del made in Italy, quasi una rivincita di Alitalia su Airfrance. Panorama titola Fabriquèes in Italy, sventolando orgogliosamente il marchio di fabbrica della Bruni. Che è nata a Torino, ma si è subito francesizzata. Lì è cresciuta, lì ha avuto successo, lì ha inciso due dischi con una voce seducente che non vi dico. Come cantante lasciamo perdere, ma come richiamo erotico, ammazza che sex appeal...Nicolas ha tutta la nostra solidarietà militante. Abbiamo ammirato la sua passeggiata luxuriosa a Luxor, con quei jeans attillati e quelle riprese alle spalle che hanno scatenato la die-trologia... Come l'auto che pubblicizza, Carla Bruni "ha l'anteriore seducente e raffinato, ma è il disegno del posteriore che la distingue da tutte le altre". Mai spot pubblicitario fu fatto così su misura per la sua testimonial. Però lasciamo stare i discorsi di rivincita nazionale: il made in Italy purtroppo non c'entra. Sarebbe bello poter dire che l'Italia conquista finalmente un ruolo di prestigio mondiale grazie al fascino femminile, entra addirittura all'Eliseo. Ma Carla Bruni non è la tipica italiana, tantomeno mediterranea. È una top model globale, ha il fascino francese, misto-italiano e nordico. Di italiano ha solo l'auto, facendo la pubblicità alla Lancia. Ed ha un nome e cognome da massaia italiana, meridionale, o da impiegata delle poste, ramo pacchi assicurati. Il resto è internazionale. Il terzo discorso da fare è invece il più delicato: è bene portarsi una top model al potere, farla diventare Carla Magna, regina dei franchi? Non faccio un discorso moralistico e non arrivo alla conclusione che le belle gnocche vanno amate di nascosto e di passaggio, tra passioni calde, brevi e semiclandestine, e devono restare movimento senza mai farsi istituzione o peggio regime. No, faccio un discorso più delicato: quanta energia sottrae a un capo dello Stato una donna così, quanti corteggiamenti, spupazzamenti, coccole esige e sottrae alla cosa pubblica? È questo il vero danno erariale, statale, politico che può fare la scelta di Sarkozy. Quante volte per essere all'altezza della fidanzata, per compiacerla o sedurla, Nicolas deve fare il figo anziché lo statista, come si notava in Egitto, con le lenti scure, l'abbraccio malandrino, la falcata rimorchiona e la faccia da belmondo? E domanda aggiuntiva: se una top model al top della sua bellezza è già un bel problema, come sarà una ex top model, con lo sfiorire degli anni, e la frustrazione della bellezza mangiata dal tempo? Come vivono la menopausa e l'anzianità le top model? Diventano tipacci, streghe, acide o fondamentaliste, isteriche e fanatiche di qualche crociata animalista, ecologista, salutista, spiritista? È già difficile amministrare una top model sulla cresta dell'onda, figuriamoci gestire il suo disarmo. Non è elegante ricordarlo, ma Carla ne ha 40. Sarko dovrà ripudiarla, come l'Ermengarda di un suo antico e magno predecessore, rottamarla alla Napoleone, eclissarla alla Mitterrand? Mistero di Stato. Bravo Nicolas ma attento: del suo programma di governo, il menage con Carla Bruni è il punto di più difficile attuazione. Intanto godi fanciullo mio, che età soave è codesta... Salvo per uso personale è vietato qualunque tipo di riproduzione delle notizie senza autorizzazione.

 

VENDUTI ALLA FRANCIA (sezione: Alitalia 2)

( da "Libero" del 29-12-2007)

Prima pagina 29-12-2007 VENDUTI ALLA FRANCIA A Sarkozy non basta la Bruni e si pappa anche Alitalia. E Padoa-Schioppa è ben lieto di offrirgliela su un piatto d'argento. Il Nord grida: ci vendicheremo Salvo per uso personale è vietato qualunque tipo di riproduzione delle notizie senza autorizzazione.

 

La Lega: <Su Malpensa il Comune chieda i danni> (sezione: Alitalia 2)

( da "Libero" del 29-12-2007)

Attualità 29-12-2007 La Lega: "Su Malpensa il Comune chieda i danni" di MASSIMO COSTA "Chiediamo al sindaco Letizia Moratti che il Comune, proprietario dell'aeroporto, faccia causa allo stato e ad Alitalia per danni morali e materiali. Se Malpensa verrà abbandonata vogliamo 1 miliardo di euro come risarcimento per i lavori fatti". Con queste parole Matteo Salvini, capogruppo della Lega in consiglio comunale, ha guidato ieri la protesta del fronte del Nord, nel giorno in cui il ministro dell'Economia Tommaso Padoa Schioppa ha avviato la trattativa con Air France per la vendita di Alitalia. In mattinata era stata la volta del presidio organizzato da An: quaranta militanti hanno sfilato al Terminal 1 dell'aeroporto dietro lo striscione "Giù le mani da Malpensa". Al piccolo corteo hanno partecipato anche il presidente dei deputati di An Ignazio la Russa e il vicesindaco di Milano Riccardo De Corato. "Se Prodi continuerà a perseguire la linea della scarsa trasparenza ha detto De Corato -, suggerirò al Sindaco la convocazione congiunta dei consigli comunale, provinciale e regionale". Nel pomeriggio anche il presidente della Lombardia Roberto Formigoni ha attaccato il governo, definendo "scandalosa e irregolare" la decisione di trattare con i francesi. "È una scelta illegittima di un governo fuggitivo che non si è confrontato con le istituzioni del Nord - ha affermato Formigoni -. Padoa Schioppa non è nuovo a decisioni cassate dal Tar: l'atteggiamento degli altri ministri suggerisce che anche questa volta ci siano delle irregolarità". La "compagnia del Nord" si farà "soltanto se il governo concederà gli slot di Alitalia, altrimenti nessuno sarà disposto a investire". L'assessore regionale alle Infrastrutture Raffaele Cattaneo, invece, teme un ricorso all'Anti trust Europeo: "Sarebbe gravissimo se l'autorità confermasse le irregolarità perché durante i sei mesi dell'inchiesta la vendita resterà bloccata. Mi pare che Airone, British o Lufthansa abbiano però fondate motivazioni per segnalare problemi all'Ue". Salvo per uso personale è vietato qualunque tipo di riproduzione delle notizie senza autorizzazione.

 

Alitalia / 1 (sezione: Alitalia 2)

( da "Riformista, Il" del 29-12-2007)

Alitalia / 1 Anche Tps sceglie Air France E per ora vince il mercato E dunque il giorno della "trattativa riservata" è finalmente arrivato. Un po' a sorpresa, un poco in anticipo rispetto a quanto previsto, il governo ha deliberato: le otto settimane riservate a uno solo tra i potenziali acquirenti arrivati alla fase finale per trattare con la società spetteranno ai francesi di Air France. Il governo avalla e ritiene di approvare, quindi, la scelta già deliberata dal consiglio di amministrazione di Alitalia, che la scorsa settimana aveva valutato l'offerta francese migliore di quella italiana di Airone. A dare l'annuncio, ieri, è stato Tommaso Padoa-Schioppa, mentre solo il ministro della Solidarietà sociale Ferrero, a sua detta, avrebbe espresso perplessità sulla decisione governativa. Il partito di Air One, o dell'italianità veicolata da Carlo Toto e Corrado Passera, si sarebbe dunque sciolto di fronte alla determinazione di Romano Prodi, all'oggettiva maggior forza delle spalle larghe francesi, alle necessità di salvaguardare quel po' di credibilità internazionale che ancora il Bel Paese può vantare. Una scelta italiana a qualunque costo, in cui la bandiera di appartenenza contasse più di ogni elemento economico e industriale, non avrebbe certo giovato a un sistema-paese che, soprattutto quando si tratta di privatizzazioni, non gode certo di buona fama internazionale. E così, ad oggi, seppur resti vero - come ha precisato il ministro dell'Economia - che la trattativa può concludersi anche negativamente, e che quindi la strada segnata può rivelarsi non definitiva, pare legittimo affermare che, assieme alla decisione da tempo cullata da Romano Prodi e da Maurizio Prato, il vero vincitore di questa fine d'anno, per una volta, risulta essere il mercato. Torniamo per un attimo solo alla comparazione tra forze e proposte in campo: da un lato una piccola compagnia regionale (Airone), con bilanci non sempre floridi, e un partner finanziario dalle spalle solide (Intesa-Sanpaolo) che tuttavia mai prima s'è cimentato sul campo dell'avionica. Dall'altro un grande vettore internazionale, azienda leader in Europa e big player nel mondo, che già una volta ha risanato e rilanciato una compagnia e un hub (inglobando Klm e restituendo un ruolo all'aeroporto di Amsterdam). Da una parte stava l'offerta di 0,01 euro per azione, dall'altra, almeno inizialmente, quella di 0,35 fatta appunto dai francesi. Da una parte sta, insomma, un sistema-Italia che si ricorda dei suoi gioielli solo quando sono in svendita non essendo più tali (a proposito: bene ha fatto Maurizio Prato a chiedere pubblicamente dove fossero le banche negli anni scorsi), dall'altra un esempio di integrazione europea che passa anche attraverso logiche aggregazioni di mercato. E a poco vale la (corretta) affermazione secondo cui mai nella storia sarebbe possibile assistere al processo inverso (una grande azienda italiana che va a scalare una grande azienda pubblica francese), perché il protezionismo francese è un lusso che bisogna potersi permettere: e l'Italia, nel caso della compagnia di bandiera, non può proprio lasciarsi andare a veroniche nazionaliste di sorta. Un'ultima osservazione, arrivati a questo punto della vicenda, la merita l'azione di Romano Prodi. La sua conclamata debolezza al Senato sembra fare inatteso pendant con la sua forza quando ci sono decisioni importanti da prendere in materia industriale. Voleva Air France perché migliore delle concorrenti e, per quanto di sua competenza, l'ha per ora ottenuta. Quanto alla nomea di "banca prodiana" che Intesa-Sanpaolo si porta cucita addosso fin dalla sua nascita, e senza dimenticare il rapporto che lega Romano Prodi a Bazoli, la vicenda in corso sembra dire che, quando si possiede la ragion di Stato e si conosce l'industria, allora i legami, i rapporti, le amicizie e la stima contano meno, molto meno, del resto. 29/12/2007.

 

Alitalia / 2 (sezione: Alitalia 2)

( da "Riformista, Il" del 29-12-2007)

Alitalia / 2 Malpensa è un'altra storia Proprio nel giorno in cui il governo scopre le carte, anche il Partito democratico del nord batte un colpo. Ed è un colpo che, per merito, metodo e tempismo, pare ben assestato. I quattro segretari regionali di Lombardia, Veneto, Piemonte e Friuli Venezia Giulia, vale a dire Maurizio Martina, Paolo Giaretta, Gianfranco Morgando e Bruno Zvech, in un comunicato diramato ieri hanno espresso una posizione chiara e unitaria sulla querelle riguardante l'aeroporto di Malpensa ed esplosa alla vigilia di Natale. Una posizione che condividiamo appieno e che merita di essere qui brevemente riportata. Staccandosi da un immaginario "fronte del Nord" (che vedeva in realtà agitarsi soprattutto il potere lombardo di Roberto Formigoni e Letizia Moratti, Diana Bracco e Carlo Sangalli) il Partito democratico che sta sopra il Po ha infatti voluto ribadire alcuni principi basilari. Uno su tutti: la crescita e il potenziamento di Malpensa, per definizione, non possono essere subordinati alla scelta che il governo è chiamato a compiere, in qualità di azionista di riferimento, sul futuro di Alitalia, e sulla sua cessione a Air France o Air One. Il tutto, proprio nel giorno in cui il governo sceglie la pista francese, e quindi indicativamente avvia la compagnia verso il piano "mono-hub", con Fiumicino in posizione pivotale. Dopo settimane di un piagnisteo che affermava di voler rappresentare tutto il nord, dunque, la prima linea del pd dei territori ha esplicitamente rotto il fronte, chiedendo - certo - al governo attenzione per lo sviluppo di Malpensa, ma senza che tale attenzione debba interferire con le scelte sul futuro di Alitalia. E così, nel richiedere investimenti e garanzie per l'aeroporto varesino, hanno chiesto quel che poi serve davvero a farlo diventare un punto di riferimento reale per tutto il nord: infrastrutture stradali e ferroviarie, la soluzione del nodo-Linate, competitor in casa di Malpensa, su cui la politica lombarda che oggi sbraita ha molte colpe), la liberazione degli slot eventualmente lasciati liberi da Alitalia, la tensione di Malpensa verso il mercato del domani che sta nell'estremo Oriente. Resta difficile, invero, pensare a Malpensa come alla porta sul mondo del lontano Friuli (e per certi versi anche del vicino Veneto), ed è probabile che sempre di più il nordest sarà attratto da altre "porte sul mondo" aperte oltre confine e meglio collegate. Ma ciò che è probabile sarà semplicemente certo, qualora non si proceda, finalmente e una volta per tutte, a sciogliere i nodi che da sempre strozzano Malpensa e - come ben ricorda il documento firmato dai segretari - non sono di competenza e responsabilità esclusiva di Alitalia. Ben vengano, quindi, prese di posizione come questa. Perché assumono sui territori del nord e sui loro referenti politici una parete di responsabilità che si tende sempre, con troppa leggerezza, ad addossare tutta a Roma. Perché, al presente, smontano il meccanismo politico-mediatico che va costruendo un'enorme confusione sul tema Alitalia-Malpensa. E perché impegnano chi li ha firmati, per il futuro, ad operare in modo diverso. 29/12/2007.

 

Anche i sindacati attaccano Prodi <Una decisione autoritaria> (sezione: Alitalia 2)

( da "Libero" del 29-12-2007)

Anzitutto 29-12-2007 Anche i sindacati attaccano Prodi "Una decisione autoritaria" Una scelta autoritaria: così i sindacati bollano la decisione presa dal governo su Alitalia. "Il sindacato - ha detto Roberto Panella, segretario nazionale Ugl - non può essere usato come un'ambulanza chiamata in soccorso solo quando si parla di esuberi o di livelli occupazionali. Abbiamo il diritto di partecipare a tutte le fasi del processo e pretendiamo di dare il nostro contributo almeno adesso. Prima che sia troppo tardi". Contraria alla vendita ai francesi resta la Cgil. "Il piano industriale presentato da Maurizio Prato - ha spiegato Nino Cortorillo, Filt Cgil Lombardia - era la premessa alla vendita ad Air France. Ma per tre mesi in pochi hanno sollevato critiche e ora è troppo facile fare polemiche. Occorre ammettere la responsabilità di tutti: dalla politica, alle imprese, perfino del sindacato". Salvo per uso personale è vietato qualunque tipo di riproduzione delle notizie senza autorizzazione.

 

VENDUTI Padoa-Schioppa dice oui Alitalia andrà ai francesi (sezione: Alitalia 2)

( da "Libero" del 29-12-2007)

Anzitutto 29-12-2007 VENDUTI Padoa-Schioppa dice oui Alitalia andrà ai francesi di BENEDETTA VITETTA MILANO Il governo Prodi benedice Alitalia-Air France. Ieri, con un blitz a sorpresa, l'esecutivo ha dato il suo ok all'Alitalia per una trattativa in esclusiva col vettore francese. Ad annunciarlo è stato il ministro dell'Economia, Tommaso Padoa-Schioppa. Pare che la decisione di dare il via libera alla proposta francese sia maturata dopo un vertice tenutosi giovedì sera a Palazzo Chigi tra il premier Prodi, i vicepremier, Francesco Rutelli e Massimo D'Alema, e i ministri dell'Economia, dei Trasporti e dello Sviluppo economico. "Siamo convinti - ha affermato nella conferenza seguita all'ultimo consiglio dei Ministri del 2007 - che la valutazione data dal cda di Alitalia sia corretta. La trattativa in esclusiva durerà circa 8 settimane e io la seguirò come azionista e come governo". Secondo il ministro, per la privatizzazione della compagnia di bandiera ora si apre una fase cruciale e quello compiuto ieri è "un passo di grandissima importanza. Naturalmente non è l'ultimo perché sappiamo che una trattativa può concludersi positivamente o negativamente. Siamo consapevoli - ha aggiunto il numero uno dell'Economia - dei molteplici problemi di Alitalia, del trasporto aereo e in particolare di Malpensa: ci sono molti aspetti oltre a quello specifico delle azioni in mano al governo che porremo in vendita". LA FIDUCIA DEL GOVERNO Il ministro ha ammesso di essere fiducioso sulla positiva conclusione della trattativa: "C'è una chiara manifestazione d'interesse da parte di un soggetto che ha rilanciato Klm e lo scalo di Amsterdam - ha detto - Questo è motivo di fiducia. C'è da sperare che ora non ci siano sorprese negative". Ieri, comunque, nel Cdm, non non c'è stato nessun voto né alcuna discussione sulla vicenda viste anche le riserve sollevate dal ministro per la solidarietà sociale, Paolo Ferrero, che ha ribadito le perplessità di Rifondazione Comunista. Il capo di via XX Settembre ha anche annunciato che quello di ieri non sarà l'ultimo consiglio dei Ministri ad occuparsi del caso Alitalia: "Vista l'impor tanza della vicenda è inevitabile un altro passaggio in Cdm". Nonostante l'ok alla trattativa in esclusiva coi cugini d'Oltralpe - in serata il numero uno di Air France, Jean-Cyril Spinetta, ha spiegato di essere soddisfatto della decisione presa - il governo non ha ancora deciso se vendere l'intera quota di Alitalia o solo una parte. "L'entità della cessione non è stata ancora definita, verrà stabilita in seguito. Già in una prima fase - ha stigmatizzato il ministro il Tesoro si era detto aperto alla vendita di tutta la quota o solo di una parte, non si può escludere nulla. Nella proposta comunque - ha ricordato PadoaSchioppa - si parla di uno scambio d'azioni con Air France, quindi il Tesoro resterebbe proprietaria di azioni". Stizzata la reazione dell'altro competitor in gara, AirOne. "È una decisione sorprendente - ha tuonato Carlo Toto che conferma la non disponibilità a un confronto trasparente tra i progetti". IN BORSA IL TITOLO DECOLLA E, a Piazza Affari, il titolo ha festeggiato alla notizia presa dall'esecutivo. La quotazione - sospesa dalle contrattazioni in attesa della nota ufficiale del ministero del Tesoro - è arrivata a guadagnare oltre sette punti percentuali chiudendo poi a 17,69 euro (+2,45%). Da segnalare che il rialzo di ieri è avvenuto in presenza di scambi elevati a dispetto dei volumi sottili della seduta pre-festiva. Passati di mano 28,4 milioni di pezzi contro una media mensile di 17 milioni. Ben comprato, a Parigi, anche Air France che archivia la giornata in rialzo dell'1,62% a 23,85 euro. Sempre ieri, intanto, l'Ente nazionale per l'assistenza al volo (Enav) ha diffuso i dati 2007 relativi al traffico passeggeri. Numeri che evidenziano un forte recupero del traffico nei cieli italiani: negli ultimi dodici mesi i passeggeri sono cresciuti del 7%, più sia della media dei 38 paesi aderenti ad Eurocontrol (+6,3%) sia di quella di altri importanti provider europei come Germania (+5,8%) e Gran Bretagna (+5,2%). Si inverte, quindi, la tendenza del 2003 quando negli stessi Paesi il traffico aereo cresceva (Germania 9%, Gran Bretagna 5%), mentre in Italia arretrava. Tra gli scali che fanno segnare le performance migliori, secondo Assoaeroporti, spicca Malpensa con un incremento dell'8,1% del numero dei voli e un totale passeggeri di oltre 22 milioni di persone (+9,5% sul 2006). Ancora una volta, quindi, lo scalo varesino surclassa Fiumicino i cui voli sono cresciuti solo del 6% con un traffico passeggeri che a 30,5 milioni (+9,3%). LE TAPPE LA PRIVATIZZAZIONE Il governo vara la privatizzazione della compagnia di bandiera nel dicembre 2006. Nel mese successivo si presentano 11 cordate, poi ridotte a tre: AirOne-Intesa, TpgMediobanca, Aeroflot-Unicredit IL CAMBIO Tra primavera ed estate 2007 i vertici di Alitalia cambiano tre vole: da Cimoli si passa a Libonati, quindi a Prato. È quest'ultimo, nell'agosto 2007, a presentare un nuovo piano di privatizzazione con sei candidati, poi ridotti a tre FRANCIA AL COMANDO La sfida tra Airfrance e AirOne viene vinta dal primo: il CdA Alitalia sceglie il piano del concorrente francese. Ieri, l'ok del governo per bocca di Padoa-Schioppa Salvo per uso personale è vietato qualunque tipo di riproduzione delle notizie senza autorizzazione.

 

FI e Lega scatenate: <Decisione irregolare> (sezione: Alitalia 2)

( da "Libero" del 29-12-2007)

Anzitutto 29-12-2007 FI e Lega scatenate: "Decisione irregolare" ROMA "Vergognoso e irregolare" sono solo i due aggettivi più morbidi con i quali l'opposizio ne ieri ha stroncato il sì del ministro dell'Economia, Tommaso Padoa-Schioppa, all'ingresso di Air France in Alitalia. La levata di scudi, però, questa volta non è partita da Roma. A guidarla è la Regione Lombardia di Roberto Formigoni che, senza mezzi termini, ha accusato Palazzo Chigi di "aver svenduto il nord, di aver preso una decisione contro l'in teresse del Paese, senza ascoltare nessuno, né gli imprenditori né i sindacati". L'accusa principale è chiara: "C'è stata prima una pseudo gara che è fallita, alla quale ha fatto seguito una svendita in cui tutto era già stato deciso prima", ha tuonato Formigoni, argomentando che "per questo altre compagnie si sono ritirate, probabilmente avevano percepito che il vincitore era già designato". La posizione del centrodestra, del resto, era già palese molto prima che, da Roma, PadoaSchioppa desse il via libera ai francesi. In mattinata Alleanza nazionale ha presidiato il Terminal 1 di Malpensa "per difendere lo scalo milanese, a sostegno di una compagnia italiana", ha spiegato il deputato Ignazio La Russa, alla guida della protesta. Non si è fatta attendere, come era plausibile, neanche la risposta della Lega alle scelte del governo. Dal Senato, ma anche dalla Camera, il Carroccio ha accusato Air France, "connivente con il governo, di voler fare di Malpensa un grande-piccolo aeroporto e basta. Cancella l'hub e manda a casa 5 mila persone. Questa è la verità". Ricordando poi le parole di Umberto Bossi, la Lega, con in prima linea il vicepresidente del Senato Roberto Calderoli, ha promesso che "Malpensa sarà la madre di tutte le battaglie: se il governo vuole il muro contro muro lo avrà". Ogni mezzo è lecito. Anche quello legale. Come invocato dai consiglieri leghisti del Comune di Milano - proprietario dello scalo lombardo - che hanno chiesto al sindaco, Letizia Moratti, di "valutare la strada del contenzioso legale contro lo Stato se il destino dello scalo non sarà debitamente tutelato". Forza Italia, dal canto suo, non è rimasta a guardare. E per bocca di Giorgio Jannone, del direttivo forzista alla Camera, ha sostenuto che "il prezzo eccessivamente basso, l'avere accettato tutte le condizioni poste dall'acquirente, l'assenza di un piano industriale soddisfacente, l'assoluta mancanza di trasparenza e il costante svilimento del ruolo del Parlamento, rendono la svendita di Alitalia ad Air France davvero inquietante agli occhi di tutti italiani". Agli attacchi del centrodestra si sono aggiunte le preoccupazioni dell'estrema sinistra, non allineata alla maggioranza della quale fa parte. Contrario all'in gresso dei francesi, Pino Sgobio, capogruppo del Pdci alla Camera, ha chiesto al governo di "mantenere una quota considerevole in Alitalia. In un settore strategico come questo", ha precisato, "sarebbe opportuno che lo Stato partecipasse attivamente al rilancio e alla gestione della compagnia di bandiera". P. LIB. Salvo per uso personale è vietato qualunque tipo di riproduzione delle notizie senza autorizzazione.

 

BUSINESS BRIEFING (sezione: Alitalia 2)

( da "Washington Post, The" del 29-12-2007)

Saturday, December 29, 2007; D02 INVESTING Legg Mason Bails Out Funds Legg Mason pumped $1.12 billion into two non-U.S. cash funds to prevent losses, the biggest bailout by a money manager tied to asset-backed debt sold by structured investment vehicles. The move, along with an earlier cash infusion, will reduce earnings per share by 15 cents in the quarter ending Monday, the Baltimore company said. SIVs now account for 3.2 percent of Legg Mason's $164 billion in cash funds, compared with 6.4 percent on Oct. 31. Sallie Mae Raises $3 Billion Sallie Mae, the biggest U.S. educational lender, raised at least $3 billion after increasing the size of stock sales, allowing the company to pay off buyback contracts and shore up its finances. The Reston company obtained at least $1 billion from selling preferred shares and $2 billion from common stock, according to regulatory filings. It will use $2 billion of proceeds to settle a contract to buy back 44 million common shares, at $45.25 each. Separately, Sallie Mae said in a filing that June M. McCormack, the departing executive vice president of servicing, technology and sales marketing, will receive a separation payment of $3 million and a bonus of $300,000. She will also provide a year of consulting services to Sallie Mae at $16,500 a month. TECHNOLOGY AOL's Netscape Nears Demise Netscape Navigator, the world's first commercial Web browser, will be pulled off life support Feb. 1 after a 13-year run. Its current caretaker, Dulles-based AOL, decided to kill further development and technical support to focus on growing the company as an advertising business. Netscape's usage dwindled with Microsoft's entry into the browser business, and Netscape all but faded away after the birth of its open-source cousin, Firefox. People will still be able to download and use the Netscape browser indefinitely, but AOL will stop releasing security and other updates Feb. 1. LEGAL Merrill Lynch Sued Former shareholders of First Republic Bank sued Merrill Lynch, alleging the company hid billions of dollars in subprime mortgage-related losses while the two companies' combination was pending. Merrill agreed in January to buy First Republic for about $1.8 billion in cash and stock. Top Merrill executives, including former chief executive E. Stanley O'Neal, were also named as defendants. Ruling on UPS Policy Reversed United Parcel Service won reversal of a ruling that it improperly barred hearing-impaired employees from driving smaller trucks. The U.S. Court of Appeals for the 9th Circuit said a lower court used the wrong legal standard in determining that UPS failed to prove that its policy of barring deaf drivers for the trucks was a business necessity to ensure safety. The appeals court sent the case back to the lower court. RETAIL Macy's to Close 9 Stores Macy's said it will shut nine underperforming stores, which collectively employ 899 people. The stores are in Indiana, Louisiana, Ohio, Oklahoma, Texas and Utah and were acquired when Macy's bought May Co. in 2005. Employees will be offered positions in nearby stores where possible, Macy's said, or receive severance and outplacement assistance. Wal-Mart Stops Movie Downloads Wal-Mart has closed the online movie download service it launched less than a year ago. Wal-Mart said it closed the service after Hewlett-Packard, which provided the software that ran the site, "made a business decision to discontinue its video download-only merchant store service." ITALY Air France-KLM Bid Favored Tommaso Padoa-Schioppa, Italy's economics minister, said he supported Air France-KLM's bid for the troubled national carrier Alitalia and announced the companies would open exclusive talks immediately. Padoa-Schioppa said the talks would last eight weeks and be conducted by the company's management. MERGERS & ACQUISITIONS ACS Gets a Piece of a Candymaker The buyout firm American Capital Strategies said it helped fund the acquisition of New England Confectionery Co., or Necco, maker of Necco wafers, Sweethearts, Clark bars and other candies. American Capital, of Bethesda, partnered with Clear Creek Capital and Necco's chief executive, Domenic Antonellis. UBS Abandons Deal UBS, shaken by the mortgage crisis, said it was walking away from a proposed takeover of India's Standard Chartered Bank. After a sale and purchase agreement for $128 million made last year had expired, UBS said a decision was reached not to pursue further negotiations. Visicu Shareholders for Deal A group of Visicu shareholders said it has agreed to vote in favor of Royal Philips Electronics' $12-a-share offer for Visicu, a Baltimore health care information technology company. The shareholders include Sterling Venture Partners, which owns a 9.9 percent stake, Cardinal Health Partners, which owns a 10.1 percent stake, and Partech U.S. Partners IV, which owns a 9.5 percent stake. Compiled from reports by Washington Post staff writers, the Associated Press and Bloomberg News. Post a Comment Comments that include profanity or personal attacks or other inappropriate comments or material will be removed from the site. Additionally, entries that are unsigned or contain "signatures" by someone other than the actual author will be removed. Finally, we will take steps to block users who violate any of our posting standards, terms of use or privacy policies or any other policies governing this site. Please review the full rules governing commentaries and discussions. You are fully responsible for the content that you post. © 2007 The Washington Post Company.

 

Anche i piloti vogliono Air France (sezione: Alitalia 2)

( da "Tempo, Il" del 29-12-2007)

Il dossier è già sul tavolo. Ma il Consiglio dei ministri è più che mai diviso sull'offerta di Air France. A conti fatti, sarebbe indubbiamente la soluzione migliore per rilanciare Alitalia. O l'ultima spiaggia [...] Home Politica prec succ Contenuti correlati Gli italiani vogliono solo quattro partiti e bocciano i piccoli Gli italiani vogliono solo quattro partiti e bocciano i piccoli Alitalia ha deciso. Parlerà francese Alitalia, il Nord si ribella ai francesi ALITALIA Malpensa, non si sa chi debba rientrare ... ALITALIA Siamo Europa Unita allora ok a ... [...] come sottolineato dal presidente di Alitalia Maurizio Prato. Il cda della compagnia di bandiera ha già dato il nulla osta, il mercato ha premiato il titolo in borsa ma le barriere alzate dal partito del Nord, teso a difendere Malpensa, e dai sindacati stanno generando confusione. E in borsa le azioni Alitalia sono tornate a scendere temendo una paralisi delle trattative. Eppure Air France ha più volte ribadito che Malpensa non sarà penalizzata, nonostante resti la centralità operativa dello scalo romano di Fiumicino, e ha invitato i riottosi sindacati a sedersi intorno a un tavolo per chiarire ogni impatto sul fronte lavorativo. Gli interessi in gioco sono molteplici: AirOne non molla e sponsorizza la sua offerta come alternativa a quella francese; le banche sono pronte a fare la loro parte per sostenere "l'italianità" del vettore; alcuni ministri, Bianchi e Di Pietro in testa, promettono lotta dura a Prodi se dovesse cedere alle lusinghe d'oltralpe. In questo scenario i piloti e gli assistenti di volo del gruppo Alitalia rompono gli indugi e, in coordinamento con gruppi organizzati che spontaneamente stanno nascendo tra i dipendenti di terra e tra la dirigenza, sono pronti a paralizzare il paese per giorni, qualora il governo sconfessasse "la scelta a favore di Air France-klm" e "cedesse quindi alle improprie pressioni messe in atto da alcuni esponenti del mondo politico, istituzionale e sindacale" a favore di Air one. In una nota congiunta i piloti dell'Anpac e gli assistenti di volo di Anpav e Avia criticano la campagna a favore di Malpensa che arriva dal nord: "I politici dell'area milanese - affermano le organizzazioni - dovrebbero spiegare ai loro stessi concittadini come mai in tutti questi anni non hanno messo in atto le dovute azioni necessarie a salvaguardare Malpensa. Le carenti infrastrutture e le mancate decisioni su Linate hanno comportato il grave stato che oggi tutti conoscono". Senza questi interventi non è possibile, secondo le tre sigle, far diventare un hub profittevole lo scalo di Malpensa. Anpac, Anpav e Avia rivolgono infine un appello al presidente del Consiglio e all'intero governo perchè "agiscano con tempestività nell'esclusivo interesse del Paese, di Alitalia e dei suoi dipendent". La prima valutazione spetta al Consiglio dei ministri e ieri Prodi ha incontrato Padoa Schioppa, Bersani e Bianchi per tastare il polso della situazione anche se la scelta finale non arriverà prima della metà di gennaio. è singolare come in Italia non si riesca mai a dare pieno ascolto al mercato ma la politica debba sempre inquinare ogni trattativa. Certo, la quota del 49,9% di Alitalia è in mano al Tesoro ed è giusto vagliare con attenzione tutti gli aspetti del piano industriale francese. Ma se l'offerta è la migliore di quelle presentate dopo il fallimento del "beaty contest" voluto da Padoa Schioppa, il cda l'ha avallata e anche piloti e hostess sono sul piede di guerra se non dovesse andare in porto, la soluzione è tanto scontata quanto legittima. Intanto Blue Panorama Airlines ha rinnovato al sindaco di Milano, Letizia Moratti, ed al presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni, la propria disponibilità "a divenire il vettore di lungo raggio di riferimento per l'attività intercontinentale e internazionale da Malpensa". In un Paese "normale" si chiamerebbe libero mercato. Alessandro Usai 28/12/2007.

 

Bordon: "Sì, la maggioranza è morta" (sezione: Alitalia 2)

( da "Tempo, Il" del 29-12-2007)

La maggioranza non c'è più. Da mesi è venuta a mancare quella politica. Dal 20 dicembre, con lo "strappo" di Domenico Fisichella [...] Home prec succ Contenuti correlati Sarkozy 'pizzicato' a Disneyland con Carla Bruni Perugia - Rudy: "Meredith non sopportava Amanda" per poter lavorare, essere inserita, nei programmi della ... grazie agli antibiotici, terminò anche l'emergenza sanitaria ... Alitalia "francese" mette Prodi all'angolo Venti giorni al mese per battere il carovita l ... [...] a Palazzo Madama è sfumata anche quella numerica. A redigere il necrologio del governo di centrosinistra è il senatore dell'Unione Democratica Willer Bordon, che da tempo ha annunciato le sue dimissioni per il 16 gennaio e ha anticipato la "sentenza" emessa poco prima di Natale da Lamberto Dini. Per Bordon è necessario un governo che, grazie a una "momentanea sospensione della competizione bipolare", vari la riforma elettorale, il regolamento parlamentare e la modifica della Costituzione garantendo un premierato più robusto e stabile. Dopo di che, tutti alle urne. Quindi, senatore, condivide la "denuncia" di Dini? "Credo di essere stato il primo a vedere il re nudo e a dirlo a voce alta. La maggioranza politica non c'è più da un bel po'. In Senato è stata fin dall'inizio fragilissima, ma da qualche mese non esiste più una condivisione piena della responsabilità di governo. Dini ha ragione a dire che ormai non c'è neppure quella numerica, poiché non si può contare più su Turigliatto e Fisichella. D'altra parte, la distanza fra uno come Diliberto e uno come Dini è diventata incolmabile...". Ma era una distanza che c'era fin dall'inizio... "Questo è vero. Come c'era nel centrodestra tra Bossi e Fini. Il bipolarismo malato ha creato coalizioni che non riescono a governare ed è sfumata pure l'illusione che l'amalgama potesse essere un accordo programmatico di 280 pagine. Prodi, nelle condizioni date, ha governato bene. Ma così non si può andare avanti. E come me la pensa la gran parte dei senatori della maggioranza". E allora? "E allora si va a votare. Come sarebbe normale in un Paese normale. Da noi, invece, sembra il giudizio universale, una sorta di atto eversivo". Lei è per tornare alle urne con questo sistema di voto? "No. Sarebbe logico cambiare la legge elettorale e i regolamenti parlamentari. E sarebbe auspicabile modificare la Costituzione per dare al premier il potere di nominare e revocare i suoi ministri. Altrimenti, i rischi di domani sarebbero identici a quelli di oggi anche se a parti invertite". E la verifica del 10 gennaio? "Non voglio manomettere il vertice, ma anche se si concludesse con un miracolo passando dagli insulti a un'intesa, resterebbe il vertice di una cospicua minoranza perché, come dicevo, senza Fisichella e Turigliatto al Senato la maggioranza non c'è. Prima del 10 gennaio, comunque, noi e i diniani tenteremo di vedere che cosa è possibile fare...". Che cosa pensa della proposta di Dini per un governo di larghe intese? "Le larghe intese possono rappresentare unicamente un'eccezione, non sono una condizione di normalità. Da noi "grandi intese" si declina "grande inciucio". E il Paese non se lo merita". Immagina un governo tecnico per fare quelle modifiche di cui parlava e poi andare a votare? "No, penso a una sorta di breve accordo di garanzia bipolare. Un accordo fra opposizione e maggioranza di sei-otto mesi, nel corso dei quali Prodi potrebbe anche continuare a stare a Palazzo Chigi, per poi poter fare le elezioni con nuove regole. L'obiettivo è un bipolarismo maturo, con due blocchi che si confrontano, perdono o vincono. Il risultato sarebbe l'alternanza. In Italia non c'è. Ed è un fatto molto grave". Maurizio Gallo 27/12/2007.

 

Toto Malpensa, il gioco del 2008 (sezione: Alitalia 2)

( da "Manifesto, Il" del 29-12-2007)

Alitalia Toto Malpensa, il gioco del 2008 Malpensa che fine farà, visto che l'hub milanese non interessa a Air France? Escluso che vedermo mai volare Air Padania (d'altra parte la Lega ha già fatto una esperienza disperata nel settore bancario) circola con insistenza la voce che sull'hub di Malpensa avrebbe fatto più di un pensierino AirOne: Carlo Toto sarebbe ancora spalleggiato da Banca Intesa, ma anche dalla Lufthansa. Una bella notizia: la concorrenza, a volte, fa bene.

 

Toto (AirOne): L'Italia rinuncia a competere in serie A Alitalia alla francese: il governo approva (sezione: Alitalia 2)

( da "Manifesto, Il" del 29-12-2007)

Padoa Schioppa strapazza ogni resistenza e dà il placet Toto (AirOne): "L'Italia rinuncia a competere in serie A" Toto (AirOne): "L'Italia rinuncia a competere in serie A" Alitalia alla francese: il governo approva Francesco Piccioni Se l'azionista (il governo) fosse stato in contrasto con il management (il cda di Alitalia) sarebbe stata una notizia. Ma ieri Tommaso Padoa Schioppa, al termine di un consiglio dei ministri dominato dalle sue decisioni, ha reso noto il placet definitivo dell'esecutivo alla scelta di Air France come unico interlocutore nella trattativa per la cessione del 49,9% di azioni ancora in mano al ministero dell'economia. Ora ci saranno due mesi di trattativa per definire i termini concreti della vendita (la cosiddetta "proposta vincolante"); poi - come annunciato dal ministro - si terrà un nuovo consiglio dei ministri per l'approvazione formale. Lo stesso Padoa Schioppa seguirà questa fase per conto del governo, disponendo di un margine particolarmente ampio ("siamo aperti a cedere l'intera quota"), anche se già si sa che il Tesoro "sarebbe titolare di una quota del nuovo gruppo". La decisione di ieri chiude un percorso e segna la vittoria dei "liberisti tecnici" sui "politici", che avrebbero preferito una "soluzione italiana" (AirOne sostenuta da IntesaSanPaolo). Spazzata via ogni resistenza della sinistra (all'uscita della rinione di ieri il ministro Pecoraro Scanio cercava ancora di spiegare che "il governo non interferirà fino alla proposta finale", mentre Paolo Ferrero giurava che "c'è stata solo un'informativa, nessuna decisione"). Così come ogni residuo di concertazione con i sindacati (mai convocati in un anno e mezzo). Orecchie chiuse anche davanti alle proteste "nordiste" (ieri si sono aggiunti al coro i segretari del Partito democratico di Lombardia, Veneto, Piemonte e Friuli) in difesa di Malpensa, decisamente snobbata da Air France ("paesi come Francia e Italia non possono avere due hub", ha tagliato corto Jean Cyril Spinetta. a.d. francese). Gli unici ad apprezzare la scelta sono stati i mercati, con i titoli di entrambe le compagnie a guadagnare in borsa (Alitalia addiritturaq il 7%). Dal fronte sindacale arrivano invece considerazioni più di merito, anche se le uniche notizie sui contenuti del piano industriale di Air France per Alitalia provengono dall'attuale a.d. della compagnia italiana, Maurizio Prato (è comunque in programma una convocazione da parte francese per inizio anno). Poche informazioni, dunque, ma suffucienti a far capire che per i lavoratori sarà un dramma. Ufficialmente previsti 1.700 "esuberi" in Alitalia Fly (non si parla della società Servizi, "dove la logica sembra quella di scaricare il compito di licenziare alle società che dovranno gestire i vari settori", come handling, check-in, manutenzione, ecc). Ma anche questo calcolo sembra per difetto. "Se si parla di fermare 34 aerei su 181 già dal 2008 - spiega Fabrizio Tomaselli dell'SdL - oltre un migliaio di persone perderanno lavoro solo tra il personale di volo". Appare quindi strano che, in proporzione, possano esser previsti "solo" 5-600 esuberi nel personale di terra; la sensazione è che i contrattisti a termine non vengano neppure conteggiati. Sul piano industriale, poi, appare poco credibile il mantenimento di una struttura da "compagnia di bandiera" per una società la cui missione strategica viene ridotta a quella di vettore "concentrato sul medio raggio", dove è più forte la concorrenza delle società low cost, decisamente più "snelle". Un giudizio simile arriva anche dal patron di AirOne, Carlo Toto: " Se l'Italia rinuncia al nostro progetto, spreca una grande opportunità, oltre che la capacità di competere in serie À. Siamo un Paese che sta semplicemente scegliendo di autodeclassarsi svendendo un asset strategico".

 

Anticipazioni (sezione: Alitalia 2)

( da "Manifesto, Il" del 29-12-2007)

Commento Pakistan, visione distorta a Occidente contrada Ricovero in ospedale Ma tornerà in carcere alitalia Da Padoa Schioppa via libera a Air France.

 

Via libera del governo alla trattativa esclusiva di Alitalia con Air-France (sezione: Alitalia 2)

( da "Rai News 24" del 29-12-2007)

Roma | 29 dicembre 2007 Via libera del governo alla trattativa esclusiva di Alitalia con Air-France Tommaso Padoa Schioppa Tecnicamente, il consiglio ha delegato il ministro del Tesoro, Tommaso Padoa- Schioppa, che seguira' la trattativa come azionista e come governo (il Tesoro possiede il 49,9% di Alitalia). La trattativa - ha detto il ministro - sara' condotta da Alitalia stessa. Una procedura che il presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni, indica come 'irregolare, forse illegittima' ('valuteremo ogni iniziativa possibile'). "La compagnia 'e' in una situazione estremamente delicata - ha detto il ministro-azionista - C'e' una chiara manifestazione di interesse da parte di un soggetto che ha rilanciato Klm e l'aeroporto di Amsterdam. Questo e' un motivo di fiducia. C'e' da sperare che la parte finale della trattativa non riservi sorprese negative". Gli ulteriori colloqui, che prevedono l'accesso ai dati riservati, dureranno otto settimane: la stessa Air France, ieri sera, ha espresso l'auspicio di arrivare 'rapidamente' a un 'accordo solido'. I tempi sono cadenzati anche sulla situazione di cassa di Alitalia, che - in assenza di interventi - potrebbe giungere a rottura proprio alla fine dell'inverno (la liquidita', che altro non e' se non il residuo dell'aumento di capitale di due anni fa, subisce una costante e inesorabile erosione, e i prossimi due mesi costituiscono per il trasporto aereo la stagionalita' peggiore dell'anno). Padoa-Schioppa ha assicurato che la nuova fase avverra' 'in piena trasparenza e in stretto coordinamento con la Consob'. L'atto di cessione 'formale' - ha detto - spetta al ministro dell'Economia, ma 'su una questione cosi' importante, prima della vendita e' inevitabile un altro passaggio al Consiglio dei ministri '. Roberto Calderoli (Lega) ha parlato di 'svendita del Paese' e, riferendosi a una Malpensa non piu' scalo 'hub', di 'cancellazione della Padania '. 'Se il governo voleva la guerra - ha dichiarato furiosamente proprio nel giorno in cui An ha cominciato il proprio presidio a Malpensa 1 - l'avra".

 

ALITALIA/ MARONI: SVENDITA NASCOSTA, MALPENSA NON SI TOCCA (REP) (sezione: Alitalia 2)

( da "Virgilio Notizie" del 29-12-2007)

29-12-2007 09:41 Serve un dibattito in Parlamento Milano, 29 dic. (Apcom) - La vendita di Alitalia "non può essere decisa in uno scantinato del Tesoro, ma va discussa in Parlamento". E' quanto sottolinea Roberto Maroni, intervistato da 'Repubblica'. "Sono allibito. Mi sembra - aggiunge - il copione di 'Iri 2: la svendita di Alitalia'. Stiamo cedendo un pezzo di Paese in segreto". Parlando di Air France, dopo che ieri il governo ha dato via libera a trattative in esclusiva, afferma: "l'italianità non mi interessa. Al compratore chiedo solo una cosa: che investa su Malpensa".

 

Il Nord può benissimo avere un suo vettore (sezione: Alitalia 2)

( da "Padania, La" del 29-12-2007)

Colombo Clerici: l Esecutivo ci costringe ad una assurda concorrenza in casa Il Nord può benissimo avere un suo vettore ACHILLE COLOMBO CLERICI Ha ragione il presidente Formigoni: per conservare l'aeroporto di Malpensa alla sua funzione di hub, essenziale sul piano strategico ai fini del mantenimento della competitività del sistema-Italia nel campo del trasporto aereo civile, nel caso in cui il Governo dovesse privilegiare la semplice salvezza economica della compagnia di bandiera, è opportuno pensare ad una via operativa autonoma, potenziando un diverso vettore. È triste constatare, tuttavia, che questa soluzione ( che risulterebbe inevitabile di fronte ad una miope presa di posizione del nostro Esecutivo che assecondasse la scelta già assunta da Alitalia ) passa attraverso una "concorrenza in casa" che sarebbe meglio fosse evitata, che in nessun'altra nazione sussiste e che potrebbe portare a confluire in una Alleanza tra compagnie diversa da quella in cui è attualmente parte l'Italia. Ma, come extrema ratio, a chi si è sempre fatto carico degli interessi nazionali, qual è il popolo delle regioni del Nord, finanziando, con il gettito fiscale in primis, l'intero Paese, non rimarrebbe che il ricorso a questa alternativa. E magari le regioni in questione dovrebbero istituire apposite tasse di scopo per finanziare il progetto. presidente Assoedilizia [Data pubblicazione: 29/12/2007].

 

FORMIGONI: SCANDALOSA LA DECISIONE DEL GOVERNO (sezione: Alitalia 2)

( da "Padania, La" del 29-12-2007)

"E' una decisione vergognosa, davvero scandalosa e contro l interesse del Paese, fatta da un Governo fuggitivo che rifiuta il confronto con noi, con i sindacati, con gli imprenditori, con tutti". Lo afferma il governatore lombardo, Roberto Formigoni a proposito delle scelte dell Esecutivo su Alitalia "Constato negativamente che la decisione del Governo arriva senza aver consultato le istituzioni milanesi e lombarde, che da tempo sollecitano un incontro su Alitalia e sul futuro di Malpensa". Così il presidente della Provincia di Milano Filippo Penati interviene sulla questione della vendita di Alitalia [Data pubblicazione: 29/12/2007].

 

<La Padania deve fare sentire la sua voce> (sezione: Alitalia 2)

( da "Padania, La" del 29-12-2007)

"La Padania deve fare sentire la sua voce" attilio fontana La decisione del Governo sulla vendita di Alitalia ad AirFrance è gravissima, per il Nord e per i servizi offerti ai passeggeri di Malpensa e di tutti gli scali del Nord. Ci eravamo illusi che il Governo potesse ascoltare le nostre buone ragioni, ma così non è stato. Evidentemente sono intervenuti poteri esterni, forti, che hanno deciso per conto dello stesso Governo. Ora il Nord dovrà far sentire la propria voce e non solo a parole. Non ci possiamo piegare agli interessi di Roma: le ripercussioni, anche per la nostra economia, saranno troppo pesanti. Questa comunque è l'ultima - e l'ennesima - dimostrazione che Roma e il Governo centrale vogliono affossare il Nord e la sua economia. [Data pubblicazione: 29/12/2007].

 

Un comitato di resistenza contro i... saldi di Stato (sezione: Alitalia 2)

( da "Padania, La" del 29-12-2007)

Padoa Schioppa dice sì alla svendita di Alitalia ed è pronto a chiudere Malpensa Alla fine è arrivata la più scontata delle decisioni: il ministro dell Economia Tommaso Padoa Schioppa, sentito il Presidente del Consiglio dei Ministri, dopo avere esaminato la documentazione trasmessa dal Consiglio di amministrazione di Alitalia, ha espresso l orientamento favorevole a che la società avvii una fase di trattativa in esclusiva con Air France-Klm, finalizzata alla formulazione di una proposta vincolante di integrazione tra i due Gruppi, nell ambito della quale il Ministero dell economia valuterà la cessione della propria quota di partecipazione in Alitalia. Con grande gioia del vettore transalpino: "Siamo molto soddisfatti - ha commentato il presidente e ad di Air France Jean-Cyril Spinetta - di questa decisione che rappresenta un importante passo avanti del processo e siamo impegnati a raggiungere rapidamente un accordo solido che apra la strada a una crescita proficua di Alitalia". Ma non di Malpensa. Per questo la Lega Nord chiede che il Comune di Milano, in qualità di proprietario dello scalo di Malpensa, istruisca una causa civile contro lo Stato italiano, azionista di riferimento di Alitalia, per chiedere un risarcimento di 1 miliardo di euro, nel caso l aeroporto varesino sia ridimensionato. "Chiediamo formalmente - ha detto Matteo Salvini, capogruppo del Carroccio al Comune di Milano e vicesegretario nazionale della Lega Lombarda - la convocazione di un Consiglio comunale straordinario su Malpensa nella settimana dal 6 al 13, l ultima settimana utile prima dell ufficializzazione di ogni decisione. La stessa richiesta sarà avanzata dalla Lega anche in Consiglio provinciale e regionale". "Air France vuole Malpensa un grande-piccolo aeroporto e basta. Cancella l hub e manda a casa 5 mila persone. Questa è la verità!", sostengono i senatori della Lega Giuseppe Leoni, Sergio Divina, Massimo Polledri e Michelino Davico. "Come ha detto Bossi - sottolineano i parlamentari del Carroccio - Malpensa sarà la madre di tutte le grandi battaglie che il nord si accingerà a combattere". [Data pubblicazione: 29/12/2007].

 

Malpensa, leva per lo sviluppo (sezione: Alitalia 2)

( da "Padania, La" del 29-12-2007)

L amministratore delegato di Fiera Milano difende l hub milanese Simone Boiocchi "Penalizzare Malpensa vuol dire muoversi in una direzione che va contro la logica del mercato". Claudio Artusi, Amministratore Delegato di Fiera Milano SpA, non usa mezzi termini e interviene con decisione sul dibattito aperto in questi giorni circa il futuro della compagnia di bandiera e dell Hub milanese. Dottor Artusi, sul tavolo è aperta la discussione legata al futuro di Alitalia e di Malpensa. Che scenario si sente di delineare? "Personalmente tenderei a scindere le due cose. C è una partita Alitalia che purtroppo sta evolvendo secondo gli scenari che avevamo delineato nel luglio scorso indicandoli come i più dannosi per l economia italiana, e cioè verso un player assolutamente rispettabile e serio come Air France, ma che ha degli interessi conflittuali rispetto a quelli del corridoio 5. Alitalia sembra navigare vero la soluzione più negativa per l economia italiana e per il territorio - non soltanto lombardo -, ma di tuta la Padania. Di certo però la partita non è chiusa e fino all ultima smazzata è giusto tentare di ribaltare il risultato". C è poi il tema Malpensa. "Esattamente. Non dimentichiamo però, e questo non lo diciamo solo noi di Fiera Milano, che dobbiamo separare le sorti di Alitalia da quelle dell aeroporto milanese. Malpensa è un infrastruttura, Alitalia un vettore. Ora è chiaro che l infrastruttura Malpensa sorge nel baricentro di una delle regioni più ricche d Europa e del Mondo. Non c è dubbio che se Malpensa venisse penalizzata si sarebbe davanti a un decisione che va contro la logica del mercato. Se il vettore che prenderà gli asset e il ramo d azienda Alitalia non valorizzerà le potenzialità di mercato di Malpensa è giusto che ci siano altri a farlo". Dividere insomma il futuro di Alitalia da quello di Malpensa? "Credo che sia quello a cui dobbiamo puntare. A tal fine è giusto che il Governo italiano e quello europeo lascino spazi normativi e accordi Paese-Paese, per quello che riguarda i territori extraUe, affinché il vettore che ha interesse a sviluppare Malpensa come baricentro del mercato possa svolgere il proprio ruolo. Dobbiamo fare in modo che Malpensa abbia quello che le spetta e quello che le spetta non è un fatto politico o istituzionale, ma il risultato della logica del mercato". Con la cessione di Alitalia ai francesi e il declassamento di Malpensa non è messa in crisi la candidatura meneghina per Expo 2015? Se, insomma, Malpensa facesse un passo indietro rischiamo di perdere due volte? "Per quello che ci riguarda, come Fiera, possiamo contare su un grande polo fieristico, su un brand di tutto rispetto e su una formidabile accessibilità. Siamo nel cuore del corridoio 5, anzi, siamo la Fiera del corridoio 5. Non è un caso se abbiamo deciso di realizzare il nuovo polo fieristico lungo l asse del Sempione verso Malpensa. È indubbio che un grande centro fieristico ha bisogno di un grande aeroporto. La battaglia per Malpensa non la facciamo solo come italiani, ma perché sappiamo che Malpensa è una leva fondamentale per lo sviluppo". Che cosa chiedete dunque? "Di fondo che il vettore che acquisisce Alitalia sia coerente con questo disegno. Non possiamo permettere che un imprenditore di Shangai o di Bombay debba necessariamente fare scalo a Parigi o a Francoforte per venire a Milano. Il Governo che ha scelto di intraprendere la strada francese? Lo faccia, ma allo stesso modo deve rivedere tutti gli accordi bilaterali in essere per concedere a Malpensa gli slot che le servono. Sarà poi lei stessa a trovare i vettori più adatti per gestirli". Insomma, secondo lei Malpensa è in grado di sopravvivere da sola? "Sempre che gli aspetti normativi che sono nelle mani del Governo non siano impeditivi a una logica di mercato. Ecco perché oggi la partita si gioca sul Governo e a tal fine mi spiace dovere constatare che mentre c è una forte sensibilità da parte di attori privati e pubblici del mondo lombardo, su questa partita si registra un silenzio assordante da parte del versante veneto e piemontese. Silenzio che rappresenta una visione campanilistica su una partita che, invece, non deve avere cittadinanza". [Data pubblicazione: 29/12/2007].

 

LO SVENDITORE AMBULANTE (sezione: Alitalia 2)

( da "Padania, La" del 29-12-2007)

ALESSANDRO MONTANARI Cosa pensi l uomo della strada del presidente del Consiglio è sufficientemente chiaro a tutti, meno che a Palazzo Chigi. Chiacchierando con i lavoratori a rischio di Malpensa, però, un tassista è riuscito a riassumere la figura politica di Romano Prodi con due pennellate che suonano come una sentenza da Tribunale del Popolo. Il Professore per Filippo, 56 anni, tassista tartassato, è lo svenditore ambulante . Nemmeno Forattini nelle sue illuminanti vignette avrebbe saputo descriverlo meglio. Sì, perché mentre il premier si accinge a consegnare la zavorra Alitalia ad AirFrance sa benissimo, ma si guarda bene dal dirlo, che il bene realmente messo in vendita dallo Stato italiano in questa trattativa è l hub milanese, che i francesi ridurranno a una sorta di tapis roulant volante tra Milano e Parigi a tutto vantaggio del Charles De Gaulle. L interesse della Padania, che una volta tanto coincideva con l interesse nazionale, viene dunque serenamente ignorato dal Capo del Governo, Costituzione alla mano suo principale tutore. Ma se persone come il tassista Filippo vedono Prodi come lo svenditore ambulante del patrimonio nazionale non è tanto per la comprensibile ostilità che può covare in chi nella vendita di Alitalia rischia di bruciarsi le penne, quanto piuttosto per la memoria delle precedenti imprese del Grande Privatizzatore. La carriera politica e para-politica del Prof., infatti, è caratterizzata da una straordinaria scia di dismissioni. È innegabile, in effetti, che dovunque sia stato messo ad operare per conto dello Stato, Prodi abbia messo all incanto beni pubblici, coltivando così una invidiabile rete di conoscenze e riconoscenze personali e consolidando l aura da uomo di potere. Da timoniere dell Iri cedette ai privati ventinove aziende, liquidò Finsider, Italsider ed Italstat, fece scambi tra Stet e Finmeccanica e provò a vendere a prezzi di saldo la Sme che comprendeva marchi storici come Motta, Alemagna, Star e Cirio. Alcune di queste operazioni furono severamente giudicate dagli esperti di mercato. Di Alfa Romeo, ad esempio, si disse che fu ceduta a Fiat malgrado Ford avesse avanzato un offerta più alta mentre di Italgel, che aveva un fatturato di 900 miliardi, si rimarcò che fu consegnata alla Nestlé per 703. Prodi perfezionò anche la vendita del Credito Italiano e della Banca Commerciale Italiana. Ancora oggi lo rivendica con orgoglio nella biografia messa a disposizione sul sito del Governo. Le cose, però, non andarono propriamente secondo i suoi piani. Prodi, infatti, vendette le due banche ai piccoli risparmiatori per creare un "azionariato diffuso" facendo imbestialire Cuccia che invece voleva un "nocciolo duro" di un gruppo scelto di azionisti. Finì che Cuccia acquisì in tempi rapidi il controllo dei due istituti, ma senza versare all Iri, cioè allo Stato, le enormi somme che aveva promesso all inizio delle trattative. Sono queste storie ad aver costruito nella mente del tassista a rischio Filippo l immagine dello svenditore ambulante e sono queste stesse storie ad aver fatto di Prodi il formidabile tessitore di trame che conosciamo, quello che appena rimesso piede a Palazzo Chigi ha dovuto spiegare, davanti ad entrambe le Camere, di non aver mai voluto pilotare la vendita di Telecom malgrado il piano confezionato dal suo consigliere Angelo Rovati. Il Governo Prodi, però, si è distinto anche per altre operazioni di forza come le rimozioni dal Cda Rai del consigliere Petroni e dal vertice della Guardia di Finanza del Generale Speciale. Entrambe sono state annullate dagli organismi competenti. Nella conferenza stampa di fine anno, giovedì, Prodi ha annunciato che la marcia delle privatizzazioni continuerà. Si procederà con la vendita di Alitalia, ha precisato il premier, "senza tener conto di proteste e corporativismi". Ma poi si proseguirà con le Poste e con le Ferrovie, settore in cui, guardacaso, Luca Cordero di Montezemolo e Diego Della Valle si sono appena affacciati. Dopodiché, se non altro, non resterà più niente da svendere. Anzi no, ci sono ancora Eni, Enel e Finmeccanica. [Data pubblicazione: 29/12/2007].

 

MALPENSA, DA ROMA GUERRA AL NORD (sezione: Alitalia 2)

( da "Padania, La" del 29-12-2007)

Palazzo Chigi sceglie Air France. Lega all attacco: "In Padania parte il Comitato di resistenza" MALPENSA, DA ROMA GUERRA AL NORD Igor Iezzi Un "comitato di resistenza" che si opponga ai "saldi di Natale" del Governo. L Esecutivo sta sacrificando Malpensa sull altare di un accordo con Air France per salvare Alitalia privilegiando l aeroporto romano di Fiumicino. Andrea Gibelli, membro leghista della commissione Trasporti alla Camera, invita la società civile a muoversi. La trattativa, spiega il deputato che segue da tempo le vicende legate allo scalo del Nord e alla compagnia di bandiera, si può ancora fermare, anche se è un impresa improba, o almeno condizionare. Onorevole Gibelli, alla fine, come da facili previsioni, Padoa Schioppa ha concesso il suo sì alla trattativa in esclusiva tra Alitalia e Air France. Come valuta questo via libera? "L esito era scontato, la prima gara era pilotata proprio per impedire ai concorrenti di vincere. Non è casuale che Air France non abbia partecipato, c era un accordo sottobanco". Chi ci rimette è però solo la Padania "Il nostro Paese sotto la guida di Prodi è stato svenduto alla Francia. Si pensi anche alle questioni energetiche. Ancora una volta il Nord paga tutte le conseguenze della politica romanocentrica". È Nord contro Roma? "Questa, come ha detto Bossi, è la madre di tutte le battaglie. Ciò è dimostrato dal fatto che non è più solo la Lega a protestare ma si sono mossi tutti coloro che hanno fatto investimenti, rappresentanti del mondo imprenditoriale, culturale, dello spettacolo. L intera società civile ha alzato la voce". Qualcosa inizia a muoversi, secondo lei? "Mi sembra evidente. C è la Lega, come sempre. Si è aggiunta la società civile. Si sono mosse le istituzioni: sindaci, presidenti di provincia, le Regioni. E giunto il momento che nasca un comitato di resistenza". Quali obiettivi dovrebbe avere? "Si parte da Malpensa, ma occorre poi allargare l orizzonte e occuparsi di tutte le questioni del Nord ancora in sospeso". Ma secondo lei è ancora possibile bloccare o almeno influenzare la trattativa? "E sicuramente difficile, ma la trattativa si può anche interrompere. L importante è che in questo momento il Nord faccia sentire la propria voce, il proprio giudizio critico su quanto sta succedendo. Serve impegno e determinazione". Non crede alle rassicurazioni di Air France sul mantenimento di Malpensa? "I proclami di Air France fanno ridere. Il suo unico obiettivo è cancellare Malpensa, diretto concorrente di Parigi, e acquistare una ricca fetta di mercato". Onorevole Gibelli, quale giudizio dare del Governo? "Più negativo di così è impossibile. Bersani, che doveva essere uno dei ministri del Nord, è stato imbarazzante. Padoa Schioppa di una pochezza unica. Dobbiamo impedire questi saldi di Natale". [Data pubblicazione: 29/12/2007].

 

Il governo rottama anche Malpensa di Paolo Stefanato - sabato 29 dicembre 2007, 10:28 da Milano Anti... (sezione: Alitalia 2)

( da "Giornale.it, Il" del 29-12-2007)

Il governo rottama anche Malpensa di Paolo Stefanato - sabato 29 dicembre 2007, 10:28 da Milano Anticipando le previsioni e gli impegni presi pubblicamente, il governo ha dato ieri il via libera alla trattativa in esclusiva con Air France per la cessione di Alitalia, suscitando immediate proteste al Nord e negli schieramenti di opposizione. L'avallo alla soluzione indicata dal cda della compagnia doveva venire entro il 15 gennaio. Tecnicamente, il consiglio ha delegato il ministro del Tesoro, Tommaso Padoa- Schioppa, che seguirà la trattativa "come azionista e come governo". "La trattativa - ha detto il ministro - sarà condotta da Alitalia stessa. Io sono in stretto contatto con Prodi, Bianchi, Bersani e i vicepresidenti del Consiglio. La competenza fa comunque capo al ministero di cui sono titolare ". Una procedura che il presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni, indica come "irregolare, forse illegittima" ("valuteremo ogni iniziativa possibile"). Il Tesoro, ricordiamo, possiede il 49,9% di Alitalia. La compagnia "è in una situazione estremamente delicata - ha detto il ministro-azionista - C'è una chiara manifestazione di interesse da parte di un soggetto che ha rilanciato Klm e l'aeroporto di Amsterdam. Questo è un motivo di fiducia. C'è da sperare che la parte finale della trattativa non riservi sorprese negative". Gli ulteriori colloqui, che prevedono l'accesso ai dati riservati, dureranno otto settimane: la stessa Air France, ieri sera, ha espresso l'auspicio di arrivare "rapidamente" a un "accordo solido". I tempi sono cadenzati anche sulla situazione di cassa di Alitalia, che - in assenza di interventi - potrebbe giungere a rottura proprio alla fine dell'inverno (la liquidità, che altro non è se non il residuo dell'aumento di capitale di due anni fa, subisce una costante e inesorabile erosione, e i prossimi due mesi costituiscono per il trasporto aereo la stagionalità peggiore dell'anno). Padoa-Schioppa ha assicurato che la nuova fase avverrà "in piena trasparenza e in stretto coordinamento con la Consob". L'atto di cessione "formale" - ha detto - spetta al ministro dell'Economia, ma "su una questione così importante, prima della vendita è inevitabile un altro passaggio al Consiglio dei ministri ". Non è nemmeno stabilito ancora se il Tesoro cederà l'intera quota o parte di essa. All'annuncio della decisione del governo, il Nord - penalizzato dai piani di Air France che intende ridimensionare il ruolo e l'attività di Malpensa - e l'opposizione hanno subito cominciato a tuonare. Roberto Calderoli (Lega) ha parlato di "svendita del Paese" e, riferendosi a una Malpensa non più scalo "hub", di "cancellazione della Padania ". "Se il governo voleva la guerra - ha dichiarato furiosamente proprio nel giorno in cui An ha cominciato il proprio presidio a Malpensa 1 - l'avrà". La stessa Lega chiede al Comune di Milano di avviare contro lo Stato una causa per danni morali e materiali: un miliardo il risarcimento suggerito. Il presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni, parla di decisione "scandalosa" e di "una vergogna ", mentre il suo assessore alle Infrastrutture, Raffaele Cattaneo, confida nell'Antitrust europeo. "Un carnevale - ha aggiunto Formigoni - lo spettacolo penoso di un Consiglio dei ministri che non si assume le proprie responsabilità ". Per Ignazio La Russa (An) è "un colpo di mano", per Gianfranco Rotondi (Dc) si è trattato "di un atto di protervia", giudizio condiviso dal sindacato Sdl (mentre Cisl e Uil sono apparse più caute; favorevoli invece ad Air France piloti e hostess di Anpac, Anpav e Avia). Il sindaco di Milano, Letizia Moratti, ha detto: "Il governo ora si assuma le sue responsabilità, che sono tutte politiche. è grave che ancora una volta, dopo le ennesime promesse di convocazione di un tavolo con le istituzioni locali, il governo abbia preso una decisione che non tiene conto della voce del territorio". Il presidente della Provincia, Filippo Penati, ha chiesto un immediato incontro sul destino di Malpensa. Carlo Toto, che con la sua Air One è il candidato al quale è stata preferita Air France, denuncia che l'Italia "sceglie di declassarsi " e accusa la mancanza "di un confronto trasparente tra i due progetti", lasciando intendere nuove iniziative. In Borsa il titolo Alitalia ha fatto faville: più 8%. Bene anche Air France a Parigi, più 1,66%.

 

Palazzo Marino denunci Roma chiedendo i danni (sezione: Alitalia 2)

( da "Padania, La" del 29-12-2007)

Iniziativa leghista Palazzo Marino denunci Roma chiedendo i danni matteo salvini Un Consiglio Comunale di Milano straordinario da tenersi entro il 10 gennaio, con un unico punto all'ordine del giorno: difesa del futuro di Milano e della Lombardia, che passa da Malpensa, e contestuale richiesta di risarcimento danni per 1 miliardo di euro nei confronti di Alitalia e del suo azionista, lo Stato italiano. Consigli comunali e provinciali straordinari in tutti capoluoghi con identici odg, così come una seduta di consiglio straordinaria al Pirellone. E' chiedere troppo alle forze politiche lombarde, sia di destra che di sinistra? E se questo non bastasse una grande manifestazione di popolo da tenersi proprio a Malpensa, nella prima metà di gennaio. E se neanche questo bastasse, totale libertà di iniziativa alla fantasia (e all'incazzatura) di decine di migliaia di lavoratori, operai, impiegati e imprenditori. Quella in difesa di Malpensa non è la battaglia per permettere a qualche sciura di partire per le Maldive o per New York da un aeroporto più vicino a casa, è una battaglia per il futuro del Nord. I numeri? dicono che Alitaglia è un colabrodo, e più vola più perde, soprattutto perchè il 95% dei suoi 20mila dipendenti stanno a Roma, da là si muovono e soprattutto vengono pagati, là ritornano qualunque cosa accada e dovunque volino. Indi, Alitaglia perde 1 milione di euro ogni giorno che il buon Dio manda sulla terra, a prescindere da quanto vola. Malpensa invece nel 2006 ha fatto volare 21.600.000 persone, quasi l'11% in più dell'anno precedente, e ha trasportato 400mila tonnellate di merce, il 10% in più rispetto al 2005. Ritmi di crescita da primato europeo, cui vanno aggiunti gli ottimi risultati della Sea, che nel 2006 ha registrato un utile netto di 35 milioni di euro "nonostante" abbia solo 5.600 dipendenti. Basta questo? Molti parlano (e straparlano) di "mercato": tutti sanno che il 70% dei biglietti aerei in Italia si vende in Padania? Se qualcuno insisterà sulla via del taglio di Malpensa, ne vedremo delle belle. Chissà che la causa dell'autonomia del Nord non debba un giorno ringraziare la miopia Alitagliana... [Data pubblicazione: 29/12/2007].

 

<Questo Governo vuole la guerra e l avrà> (sezione: Alitalia 2)

( da "Padania, La" del 29-12-2007)

"Questo Governo vuole la guerra e l avrà" Fabrizio Carcano "Questo Governo ha dimostrato di essere nemico del Nord. E i nemici vanno affrontati da nemici. Basta con il dialogo, basta con le mediazioni. Ora la misura è colma". Roberto Calderoli non ha dubbi, la scelta del Governo di avallare la trattativa esclusiva di Alitalia con AirFrance rappresenta l ultimo, e inaccettabile, schiaffo contro la Padania. "Hanno tolto tutto alla gente del Nord. Hanno tolto la sicurezza liberando i criminali con l indulto e facendo venire milioni di immigrati. Hanno tolto i soldi nelle buste paga, il tfr, le tredicesime con imposte e rincari. Non ci hanno fatto avere le strade e le ferrovie e adesso pensano addirittura di chiuderci anche il nostro aeroporto più importante. Ma cosa credono? Che la nostra pazienza sia infinita? Ci hanno sempre trattato come dei barbari, e passi, perché siamo orgogliosi di esserlo, ma non ci prendano per stupidi. Il Nord questa volta è veramente incazzato. Se vogliono cancellare Malpensa allora vogliono cancellare il simbolo di un popolo e i popoli, prima di farsi cancellare, si rivoltano". I cittadini del Nord si mobiliteranno? "Non ho dubbi. A Roma non hanno capito nulla di quello che stanno facendo. E se prima è stata una protesta con il fioretto, ora sarà con la spada. La Lega in tutti questi anni ha svolto un opera di mediazione, ha incanalato il malcontento della gente nelle vie della democrazia. Ma adesso la protesta rischia di tracimare. Ci pensino, a Roma. Si svendano il Colosseo, la fontana di Trevi, l Eni e gli ultimi carrozzoni dello Stato, ma la Padania non la tocchino. Visto che la verifica del 10 gennaio si sta trasformando in crisi, hanno deciso di svendere anche l ultima cassa al ricettatore francese, ma se lo voci politiche del Nord non hanno avuto ascolto ora dovrà venire la... politica della Val Trompia!". Quale sarà l atteggiamento politico della Lega? "È chiaro che tutto questo ha confermato quello che già sapevamo: questo è un Governo nemico del Nord. Ci regoleremo di conseguenza. Basta con il dialogo: è inutile ascoltare chi da una parte ti parla di Senato federale e poi nei fatti prende decisioni contro di te. Da sempre la nostra filosofia è stata quella per cui per il Federalismo siamo pronti a trattare anche con il diavolo, ma trattare con chi ti vuole cancellare è impossibile". Sarà muro contro muro, quindi? "È inevitabile. E lo scontro lo hanno voluto loro. Se volevano la guerra l avranno e se ci sarà ancora qualche cortigiano, anche all interno del centrodestra o di casa nostra, che verrà a dirci che bisogna dialogare con questo Governo, mi premurerò di prenderlo a calci nel sedere. Dobbiamo tornare a fare l opposizione frontale che faceva la Lega delle origini, contro i Governi della Prima Repubblica, contro gli Andreotti, i Craxi, i Forlani. Perché Prodi e i suoi sono come questi, anzi peggiori". Il dialogo sulla legge elettorale verrà meno? "A questo punto spazi per realizzare la riforma della legge elettorale non penso ve ne siano più. E poi alla fine tutti i partiti in piazza massacrano il porcellum ma privatamente, ve lo garantisco, lo santificano in quanto ritenuto la miglior legge possibile. È la legge del Palazzo ed è per quello che io, dopo che altri l avevano modificata in questo modo, l ho disconosciuta e l ho ribattezzata porcellum . È una legge che il Palazzo non vuole cambiare". La battaglia per il Federalismo come proseguirà senza trattare con Roma? "Suggerirò ad Umberto Bossi se non valga la pena tornare a far votare il Nord, come nel 96 e nel 97. Prendiamo in mano il nostro destino. E poi oggi, forse, ci sono anche condizioni politiche e storiche diverse e più favorevoli rispetto ad un decennio fa. Visto quello che in questi anni è accaduto in Spagna, Belgio, Scozia e in altri Paesi, credo che nel mondo occidentale le nostre istanze di autonomia potrebbero essere recepite in maniera diversa. Di fronte ad un Governo che si comporta così nei confronti del Nord, nessuno dovrebbe eccepire nulla se un popolo dichiara di non sentirsi più legittimamente rappresentato da un Esecutivo formato da dittatorelli improvvisati e da mezze figure, personaggi che anche nell America latina verrebbero presi a calci nel sedere. Tutti si preoccupano della questione del Kosovo ma non capiscono che la vera bomba ad orologeria è la Padania". Come si può mandare a casa questo Governo? "Potevamo mandarlo a casa, anzi a quest ora potevamo averlo già mandato a casa. Votando la mozione di sfiducia al ministro Padoa Schioppa per i casi Petroni e Speciale. E una volta caduto Padoa Schioppa automaticamente sarebbe caduto anche Prodi. La Lega aveva chiesto che la mozione di sfiducia si discutesse in Senato in questi giorni, precisamente il 27 e il 28 dicembre. E avremmo avuto i voti per farla passare. Perché i diniani mi avevano assicurato personalmente che l avrebbero votata se si fosse discussa entro dicembre". Invece la mozione si discuterà il 22 gennaio& "Infatti. Perché le altre forze dell opposizione non hanno voluto che si tenesse il dibattito durante le vacanze natalizie. Alla ragion di Stato hanno fatto prevalere la ragion del panettone o degli sci" Per Malpensa potrebbe essere tardi. "Possiamo anche fare a meno di Alitalia. Ora i governatori delle due più grandi regioni del Nord, Lombardia e Veneto, prendano il coraggio e mandino definitivamente a quel Paese Alitalia, che diventerà di fatto Alifrance. Facciamoci AliPadania. Loro, i governatori, hanno le risorse e penso che tutti gli imprenditori del Nord ci metterebbero volentieri qualcosa e insieme avremmo la forza per avere una nostra compagnia". A parole in tanti sono pronti a unirsi alla Lega in questa battaglia per il Nord& "Di chiacchieroni, purtroppo, ne abbiamo visti tanti, ma poi nei fatti sono sempre pronti a piegarsi davanti alle ragioni dei poteri forti. Ma le battaglie per liberare il Nord e ridare dignità e diritti al cittadino padano non possono passare dai venditori di padelle o dalle autoreggenti delle rosse di turno. Purtroppo questa battaglia passerà attraverso il rosso del sangue". [Data pubblicazione: 29/12/2007].

 

I TITOLI DEI GIORNALI: ECONOMIA E FINANZA (sezione: Alitalia 2)

( da "Asca" del 29-12-2007)

(ASCA) - Roma, 29 dic - Ecco i principali titoli sui giornali di stamani: Avvenire - Agricoltura, accelera l'export Borsa&Finanza - Prima di Alitalia, Tps sorvola la Bce Corriere della Sera - Bonanni: scelta sbagliata. E senza consultarci - Consumatori fantasma - E con la ''class action'' arrivano i grandi affari - Il blitz, la mossa di D'Alema I paletti di Rutelli - Patrizio Bianchi ''Un piccolo numero ma segna la svolta'' Europa - Alitalia, dove sono gli imprenditori italiani'? Il Sole 24 Ore - C'e' spazio anche per Air One - Con i contratti di Borsa imposta a misura fi'ssa - Concertazione, il tavolo sui salari solo dopo la verifica - Dirigenti, fallisce il contratto su misura - Formigoni: una vergogna Decisione contro il Paese - I tassi soglia salgono ancora - II leasing perde il rimborso Iva - Il Cnr si rilancia con le imprese - Ilori Luxottica, la gioielleria degli occhiali - Incarichi direttivi al Tar il 23 gennaio - L'Italia incerta e la sfida globale - L'Olanda investe a Malpensa - Obbligo di testimonianza per chi ha patteggiato - Operazione salvataggio per Alpi Eagles - Rendite dei terreni aggiornate - Rinviata di sei mesi la fine degli arbitrati - Rottamazione-bis per auto e moto - Sono operativi i ''farmer market'' - Un cioccolato da sogno - ''Esclusiva con Air France'' - ''Perche' non denunciamo'' - ''Piattaforma con Londra operative da settembre'' - ''Politica agricola Ue, dialogo su nuove basi'' - ''Prodi irrealista, sara' costretto alla manovra bis'' Il Sole 24 Ore, Finanza & Mercati - Prospetti, la Consob fi'ssa tempi piu' certi Italia Oggi - Cosi' il Friuli finanzia le imprese - Meno banche ma piu' sportelli La Repubblica - ''E' una svendita nascosta ma Malpensa non si tocca'' - Angeletti: ''Subito sgravi per i lavoratori dipendenti'' - Caccia agli aeroporti italiani alleanze per non diventare prede - Cosa compriamo quando compriamo cinese - I giornalisti sotto inchiesta e il diritto di cronaca - Il governo sceglie AirFrance ''Alitalia, due mesi per trattare'' - Il partito del mercato - L'inflazione schiaccia gli stipendi e arrivano i rincari per luce e gas - Rottamazione, allargati gli incentivi La Stampa - ''Patto-salari anche senza la Fiom'' - Piu' fondi, meno sicurezza - Thyssen e' omicidio doloso - Thyssen, l'ipotesi della strade dolosa LiberoMercato - Tutti contenti'? Noi non troppo Milano Finanza - Fino a marzo sara' bagarre Per leggere gli articoli abbonati a www.ascachannel.it red/.

 

Il governo: sì ad AirFrance (sezione: Alitalia 2)

( da "Arena.it, L'" del 29-12-2007)

LE DECISIONI. La scelta a favore della compagnia transalpina fa insorgere il Nord Il governo: sì ad AirFrance Padoa: ok ai negoziati. Torna la rottamazione, bonus luce ai disagiati Scontro politico Ultimatum a Prodi, Dini rilancia con un programma "intoccabile"2 Il nodo sicurezza Varato il nuovo decreto Amato che prevede le espulsioni4 &nbsp Avvallando la decisione assunta la scorsa settimana dal Consiglio di amministrazione di Alitalia, il ministro dell'Economia, Padoa-Schioppa, che segue il caso per il governo, ha dato il via libera alla trattativa con AirFrance-Klm per la trattativa finale in esclusiva per privatizzare la nostra compagnia: "valutazione corretta" quella del Cda. Otto le settimane per negoziare l'integrazione tra le due compagnie. Soddisfatto Spinetta (AirFrance). Di "opportunità sprecata" parla Toto (AirOne). E il governatore lombardo Formigoni guida la rivolta del Nord che puntava sulla Malpensa: "Decisione vergognosa". In Borsa il titolo Alitalia ha guadagnato l'8%. LE ALTRE DECISIONI. L'ultimo Consiglio dei ministri dell'anno ha varato ieri il cosiddetto decreto "milleproroghe" che prevede, tra l'altro, l'estensione della rottamazione auto al 2008 con incentivi anche per chi non acquista un'altra vettura. Un altro decreto prevede invece bonus sull'elettricità per le famiglie disagiate, 5 milioni i nuclei potenzialmente beneficiari. 2 e 3  .

 

CIELI TRICOLORI. Il ministro dell'Economia dà parere favorevole, da Sarkozy garanzie a Prodi (sezione: Alitalia 2)

( da "Arena.it, L'" del 29-12-2007)

Alitalia-Air France: l'ok del governo L'opposizione: un'accelerazione insensata, in questo modo si penalizza Malpensa Il leghista Calderoli: "Se vogliono la guerra in questo modo l'avranno" Padoa Schioppa approva la trattativa e avverte: "Le negoziazioni dureranno otto settimane"   ROMA Il governo dice sì alla trattativa in esclusiva fra Alitalia e Air France-Klm. E a Piazza Affari il titolo chiude con un maxi-rialzo dell'8,26% a 0,8 euro. Con una mossa inattesa, anticipando la scadenza indicata entro metà gennaio, il Consiglio dei ministri ha dato semaforo verde alle negoziazioni, che dureranno otto settimane, per una proposta vincolante di integrazione fra i due gruppi. A giocare in favore dell'accelerazione delle trattative hanno giocato più fattori: da un titolo azionario troppo altalenante al rischio che l'iniziale scadenza di metà gennaio potesse ulteriormente logorare la compagnia. Secondo alcuni, poi, Prodi ha anche avuto dal presidente francese Sarkozy garanzie sulla pari dignità della compagnia italiana nella futura fusione. Soddisfatto il numero uno di Air France-Klm Jean Cyril Spinetta che si augura di arrivare "rapidamente a un accordo solido che apra la via a una crescita profittevole di Alitalia". Ad annunciare il via libera del governo è stato il ministro dell'Economia Tommaso Padoa Schioppa, che ha espresso il suo "orientamento favorevole" alla trattativa, "la soluzione più appropriata per la salvezza" dell'Alitalia. Padoa Schioppa giudica "corretta la valutazione del cda", osservando che "è motivo di fiducia la prospettiva di integrazione con il primo gruppo mondiale" nel trasporto aereo. "È un passo di grandissima importanza anche se non è l'ultimo", dice, e auspica che "la fase finale della trattativa non riservi sorprese negative". Sarà durante la negoziazione che il Tesoro deciderà se cedere tutta o parte della propria quota del 49,9%; comunque, "nel nuovo gruppo sarebbe titolare di azioni" visto che Air France-Klm ha proposto un'offerta pubblica di scambio. Come per tutte le altre privatizzazioni, l'atto formale di vendita sarà fatto dall'azionista anche se, visto che il Consiglio dei ministri non ha deliberato ma solo esaminato il dossier, ci potrebbe essere un ulteriore passaggio in consiglio "visto che si tratta di una vendita importante". Il governo, garantisce poi Padoa Schioppa, "ha la massima attenzione per il trasporto aereo e il futuro di Malpensa". Mentre Rutelli fa sapere di avere rivolto all'azionista Tesoro "cinque questioni di merito che restano irrisolte o da chiarire nella trattativa con Air France", La Russa di An definisce la decisione del governo "un vero colpo di mano" che "penalizza Malpensa e non migliora le condizioni di Fiumicino"; Alemanno (An) sostiene che è una scelta "contro gli interessi nazionali". Il presidente lombardo Formigoni parla di "scandalo", "forse di una decisione illegittima" e promette che valuterà "tutte le azioni possibili". Il leghista Calderoli dice: "Il governo ha scelto di svendere il Paese e di cancellare la Padania; se volevano la guerra l'avranno". Fonti Cgil esprimono "grande stupore per l'accelerazione improvvisa". Fit-Cisl, Ugl, Sdl, Uiltrasporti e Unione piloti ribadiscono la richiesta di un confronto con il governo per conoscere i dettagli del piano di Air France-Klm ed essere coinvolti nella trattativa.  .

 

L'opposizione: un'accelerazione insensata, in questo modo si penalizza Malpensa (sezione: Alitalia 2)

( da "Arena.it, L'" del 29-12-2007)

CIELI TRICOLORI. Il ministro dell'Economia dà parere favorevole, da Sarkozy garanzie a Prodi Alitalia-Air France: l'ok del governo L'opposizione: un'accelerazione insensata, in questo modo si penalizza Malpensa Il leghista Calderoli: "Se vogliono la guerra in questo modo l'avranno" Padoa Schioppa approva la trattativa e avverte: "Le negoziazioni dureranno otto settimane"   ROMA Il governo dice sì alla trattativa in esclusiva fra Alitalia e Air France-Klm. E a Piazza Affari il titolo chiude con un maxi-rialzo dell'8,26% a 0,8 euro. Con una mossa inattesa, anticipando la scadenza indicata entro metà gennaio, il Consiglio dei ministri ha dato semaforo verde alle negoziazioni, che dureranno otto settimane, per una proposta vincolante di integrazione fra i due gruppi. A giocare in favore dell'accelerazione delle trattative hanno giocato più fattori: da un titolo azionario troppo altalenante al rischio che l'iniziale scadenza di metà gennaio potesse ulteriormente logorare la compagnia. Secondo alcuni, poi, Prodi ha anche avuto dal presidente francese Sarkozy garanzie sulla pari dignità della compagnia italiana nella futura fusione. Soddisfatto il numero uno di Air France-Klm Jean Cyril Spinetta che si augura di arrivare "rapidamente a un accordo solido che apra la via a una crescita profittevole di Alitalia". Ad annunciare il via libera del governo è stato il ministro dell'Economia Tommaso Padoa Schioppa, che ha espresso il suo "orientamento favorevole" alla trattativa, "la soluzione più appropriata per la salvezza" dell'Alitalia. Padoa Schioppa giudica "corretta la valutazione del cda", osservando che "è motivo di fiducia la prospettiva di integrazione con il primo gruppo mondiale" nel trasporto aereo. "È un passo di grandissima importanza anche se non è l'ultimo", dice, e auspica che "la fase finale della trattativa non riservi sorprese negative". Sarà durante la negoziazione che il Tesoro deciderà se cedere tutta o parte della propria quota del 49,9%; comunque, "nel nuovo gruppo sarebbe titolare di azioni" visto che Air France-Klm ha proposto un'offerta pubblica di scambio. Come per tutte le altre privatizzazioni, l'atto formale di vendita sarà fatto dall'azionista anche se, visto che il Consiglio dei ministri non ha deliberato ma solo esaminato il dossier, ci potrebbe essere un ulteriore passaggio in consiglio "visto che si tratta di una vendita importante". Il governo, garantisce poi Padoa Schioppa, "ha la massima attenzione per il trasporto aereo e il futuro di Malpensa". Mentre Rutelli fa sapere di avere rivolto all'azionista Tesoro "cinque questioni di merito che restano irrisolte o da chiarire nella trattativa con Air France", La Russa di An definisce la decisione del governo "un vero colpo di mano" che "penalizza Malpensa e non migliora le condizioni di Fiumicino"; Alemanno (An) sostiene che è una scelta "contro gli interessi nazionali". Il presidente lombardo Formigoni parla di "scandalo", "forse di una decisione illegittima" e promette che valuterà "tutte le azioni possibili". Il leghista Calderoli dice: "Il governo ha scelto di svendere il Paese e di cancellare la Padania; se volevano la guerra l'avranno". Fonti Cgil esprimono "grande stupore per l'accelerazione improvvisa". Fit-Cisl, Ugl, Sdl, Uiltrasporti e Unione piloti ribadiscono la richiesta di un confronto con il governo per conoscere i dettagli del piano di Air France-Klm ed essere coinvolti nella trattativa.  .

 

ALITALIA, ANCHE IL GOVERNO PER AIR FRANCE (sezione: Alitalia 2)

( da "Mattino, Il (Salerno)" del 29-12-2007)
Pubblicato anche in:
(Mattino, Il (Circondario Nord))

Via libera alla trattativa in esclusiva. Otto settimane per decidere. La Lega: "Svendono il Paese" Alitalia, anche il governo per Air France Padoa-Schioppa: "È la soluzione più appropriata". Malpensa, l'ira di Formigoni A sorpresa e con più di due settimane di anticipo, il governo dice sì alla trattativa tra Alitalia e Air France-Klm. E in Piazza Affari il titolo chiude con un maxi-rialzo dell'8,26% a 0,8 euro. Il Consiglio dei ministri ha dato ieri semaforo verde alle negoziazioni esclusive, che dureranno otto settimane, per una proposta vincolante di integrazione fra i due gruppi. L'annuncio lo ha dato il ministro Padoa-Schioppa: "È la soluzione più appropriata". Soddisfatto il numero uno di Air France-Klm, Jean Cyril Spinetta che si augura di arrivare "rapidamente a un accordo solido che apra la via a una crescita profittevole di Alitalia". Infuriato il governatore della Lombardia, Formigoni, che annuncia azioni a difesa di Malpensa: scelta sbagliata e illegale. Calderoli (Lega Nord) al Mattino: "Svendano il Colosseo ma lascino stare Malpensa". CHELLO E FANUZZI A PAG. 5.

 

BORSA: ULTIMA OTTAVA DEL 2007 POSITIVA, MIBTEL +0,91% (sezione: Alitalia 2)

( da "ADN Kronos" del 29-12-2007)

Ascolta la notizia commenta 0 vota 0 tutte le notizie di FINANZA Milano, 29 dic. (Adnkronos) - Chiusura d'anno in progresso per Piazza Affari, che archivia la mini-ottava tra Natale e Capodanno con gli indici in rialzo. La piazza milanese, nel 2007 la peggiore tra le principali Borse europee, ha chiuso con il Mibtel a +0,91%, l'SPmib a +0,93%, il Midex a +0,62% e l'All Stars a +1,03%. Scambi sottili in entrambe le sedute, complice il clima prefestivo. Positive anche le consorelle europee: Francoforte +0,67%, Parigi +0,35%, Londra +0,51%, Amsterdam +0,39%, Zurigo +0,17%. Negativa Madrid, a -0,69%. Negli Usa, con una seduta in piu' (il giorno di Santo Stefano), il Dow cede lo 0,68% e il Nasdaq lo 0,54%, piu' sensibili dell'Europa all'uccisione di Benazir Bhutto in Pakistan. Sul listino milanese maglia rosa per Pininfarina, che su base settimanale guadagna il 30,84%. La casa piemontese ha messo il turbo da quando ha annunciato un'intesa con il gruppo francese Bollore' per sviluppare un'auto elettrica di nuova concezione. Limita i danni Alitalia (-1,89%), in ribasso alla vigilia del Consiglio dei ministri che ha confermato la decisione del cda di trattare in esclusiva con Air France-Klm. Dopo la riunione, il titolo ha spiccato il volo, chiudendo la settimana a 0,8 euro, livello che resta ampiamente superiore al prezzo offerto dai francesi. In gran spolvero Trevisan Cometal (+20,22%), in risalita dai minimi dell'anno.

 

ALITALIA: UNIONE PILOTI, DANNOSO NON COINVOLGERCI SU PIANO INDUSTRIALE AIR FRANCE (sezione: Alitalia 2)

( da "ADN Kronos" del 29-12-2007)

Ascolta la notizia commenta 0 vota 0 tutte le notizie di ECONOMIA Roma, 29 dic. - (Adnkronos) - L'Unione Piloti prende atto della scelta operata dal CdA. di Alitalia e dal Governo, di iniziare una trattativa diretta ed esclusiva con Air France ma segnala come "sarebbe incomprensibile e dannoso continuare a non coinvolgere i Piloti nella discussione sul Piano Industriale presentato da Air France per la Compagnia italiana". E' quanto si legge in una nota.

 

Toto (AirOne): <L'Italia rinuncia a competere in serie A> Alitalia alla francese: il governo approva (sezione: Alitalia 2)

( da "Manifesto, Il" del 29-12-2007)

Toto (AirOne): "L'Italia rinuncia a competere in serie A" Alitalia alla francese: il governo approva Padoa Schioppa strapazza ogni resistenza e dà il placet Toto (AirOne): "L'Italia rinuncia a competere in serie A" Francesco Piccioni Se l'azionista (il governo) fosse stato in contrasto con il management (il cda di Alitalia) sarebbe stata una notizia. Ma ieri Tommaso Padoa Schioppa, al termine di un consiglio dei ministri dominato dalle sue decisioni, ha reso noto il placet definitivo dell'esecutivo alla scelta di Air France come unico interlocutore nella trattativa per la cessione del 49,9% di azioni ancora in mano al ministero dell'economia. Ora ci saranno due mesi di trattativa per definire i termini concreti della vendita (la cosiddetta "proposta vincolante"); poi - come annunciato dal ministro - si terrà un nuovo consiglio dei ministri per l'approvazione formale. Lo stesso Padoa Schioppa seguirà questa fase per conto del governo, disponendo di un margine particolarmente ampio ("siamo aperti a cedere l'intera quota"), anche se già si sa che il Tesoro "sarebbe titolare di una quota del nuovo gruppo". La decisione di ieri chiude un percorso e segna la vittoria dei "liberisti tecnici" sui "politici", che avrebbero preferito una "soluzione italiana" (AirOne sostenuta da IntesaSanPaolo). Spazzata via ogni resistenza della sinistra (all'uscita della rinione di ieri il ministro Pecoraro Scanio cercava ancora di spiegare che "il governo non interferirà fino alla proposta finale", mentre Paolo Ferrero giurava che "c'è stata solo un'informativa, nessuna decisione"). Così come ogni residuo di concertazione con i sindacati (mai convocati in un anno e mezzo). Orecchie chiuse anche davanti alle proteste "nordiste" (ieri si sono aggiunti al coro i segretari del Partito democratico di Lombardia, Veneto, Piemonte e Friuli) in difesa di Malpensa, decisamente snobbata da Air France ("paesi come Francia e Italia non possono avere due hub", ha tagliato corto Jean Cyril Spinetta. a.d. francese). Gli unici ad apprezzare la scelta sono stati i mercati, con i titoli di entrambe le compagnie a guadagnare in borsa (Alitalia addiritturaq il 7%). Dal fronte sindacale arrivano invece considerazioni più di merito, anche se le uniche notizie sui contenuti del piano industriale di Air France per Alitalia provengono dall'attuale a.d. della compagnia italiana, Maurizio Prato (è comunque in programma una convocazione da parte francese per inizio anno). Poche informazioni, dunque, ma suffucienti a far capire che per i lavoratori sarà un dramma. Ufficialmente previsti 1.700 "esuberi" in Alitalia Fly (non si parla della società Servizi, "dove la logica sembra quella di scaricare il compito di licenziare alle società che dovranno gestire i vari settori", come handling, check-in, manutenzione, ecc). Ma anche questo calcolo sembra per difetto. "Se si parla di fermare 34 aerei su 181 già dal 2008 - spiega Fabrizio Tomaselli dell'SdL - oltre un migliaio di persone perderanno lavoro solo tra il personale di volo". Appare quindi strano che, in proporzione, possano esser previsti "solo" 5-600 esuberi nel personale di terra; la sensazione è che i contrattisti a termine non vengano neppure conteggiati. Sul piano industriale, poi, appare poco credibile il mantenimento di una struttura da "compagnia di bandiera" per una società la cui missione strategica viene ridotta a quella di vettore "concentrato sul medio raggio", dove è più forte la concorrenza delle società low cost, decisamente più "snelle". Un giudizio simile arriva anche dal patron di AirOne, Carlo Toto: " Se l'Italia rinuncia al nostro progetto, spreca una grande opportunità, oltre che la capacità di competere in serie À. Siamo un Paese che sta semplicemente scegliendo di autodeclassarsi svendendo un asset strategico".

 

Buon Natale da ITnews (sezione: Alitalia 2)

( da "ITnews.it" del 29-12-2007)

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ALITALIA: PADOA-SCHIOPPA IN CDM, SERVE DECIDERE, INUTILE ATTENDERE ANCORA (sezione: Alitalia 2)

( da "ITnews.it" del 29-12-2007)

Roma, 28 dic. (Adnkronos) - A quanto apprende l'ADNKRONOS il caso Alitalia ha tenuto banco nel Consiglio dei ministri di oggi. Raccontano che sarebbe stato il ministro dell'Economia, Tommaso Padoa-Schioppa, a rompere gli indugi con il placet del premier Romano Prodi, e ad accelerare sulla vendita della compagnia di bandiera. E' inutile prendere ancora tempo e aspettare meta' gennaio per decidere, sarebbe stato in sostanza il ragionamento del titolare di via XX settembre, convinto della necessita' di dare in tempi brevi un segnale al mercato e ai consumatori. Da qui l'idea di scendere in sala stampa a palazzo Chigi per comunicare il parere favorevole del Tesoro ad una trattativa in esclusiva con Air France-Klm per circa 8 settimane. Prima, pero', il ministro ha avvisato personalmente la Consob, chiedendo la sospensione del titolo Alitalia per una ventina di minuti.

 

ALITALIA: PADOA-SCHIOPPA, OK A TRATTATIVA IN ESCLUSIVA CON AIR FRANCE (sezione: Alitalia 2)

( da "ITnews.it" del 29-12-2007)

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ALITALIA: AIR FRANCE-KLM, IMPEGNATI A RAGGIUNGERE ACCORDO RAPIDO (sezione: Alitalia 2)

( da "ITnews.it" del 29-12-2007)

Roma, 28 dic. (Adnkronos) - "Siamo molto soddisfatti di questa decisione che rappresenta un importante passo avanti del processo e siamo impegnati a raggiungere rapidamente un accordo solido che apra la strada a una crescita proficua di Alitalia". Lo afferma il presidente e direttore generale di Air France Klm Jean-Cyril Spinetta a commento della dichiarazione del ministro dell'Economia Tommaso Padoa-Schioppa che ha dato la sua approvazione all'apertura della trattativa in esclusiva tra Air France-Klm e Alitalia.

 

ALITALIA: ANPAC, ANPAV ED AVIA, DECISIONE GOVERNO LEGATA A LOGICHE MERCATO (sezione: Alitalia 2)

( da "ITnews.it" del 29-12-2007)

Roma, 28 dic. (Adnkronos) - Anpac, Anpav ed Avia ritengono "estremamente positiva la decisione presa oggi dal Governo nel confermare la scelta unanime del Consiglio di Amministrazione di Alitalia che prevede ora l'inizio di una trattativa in forma esclusiva con Air France -KLM". Lo comunicano in una nota le tre associazioni a commento della presa di posizione del Consiglio dei Ministri, "che ha delegato il Ministro Padoa Schioppa a seguire la trattativa" in quanto spiegano in una nota "indica la ferma volonta' del Governo di procedere verso una soluzione pragmatica fermamente legata a logiche di mercato".

 

ALITALIA: TOTO, ITALIA RINUNCIA A COMPETERE IN SERIE 'A' (sezione: Alitalia 2)

( da "ITnews.it" del 29-12-2007)

Roma, 28 dic. (Adnkronos) - "Se l'Italia rinuncia al nostro progetto, spreca una grande opportunita', oltre che la capacita' di competere in 'serie A'. Siamo un Paese che sta semplicemente scegliendo di autodeclassarsi, svendendo un asset strategico nazionale e cosi' contribuendo ad un grave indebolimento strutturale". E' quanto afferma il numero uno di AirOne Carlo Toto commentando l'orientamento favorevole espresso oggi dal ministro dell'Economia Tommaso Padoa-Schioppa per l'avvio di una trattativa in esclusiva di Alitalia con Air France-Klm.

 

ALITALIA: UNIONE PILOTI, DANNOSO NON COINVOLGERCI SU PIANO INDUSTRIALE AIR FRANCE (sezione: Alitalia 2)

( da "ITnews.it" del 29-12-2007)

Roma, 29 dic. - (Adnkronos) - L'Unione Piloti prende atto della scelta operata dal CdA. di Alitalia e dal Governo, di iniziare una trattativa diretta ed esclusiva con Air France ma segnala come "sarebbe incomprensibile e dannoso continuare a non coinvolgere i Piloti nella discussione sul Piano Industriale presentato da Air France per la Compagnia italiana". E' quanto si legge in una nota.

 

ALITALIA: RUTELLI, ORA VERIFICARE CREDIBILITA' OFFERTA AIR FRANCE (sezione: Alitalia 2)

( da "ITnews.it" del 29-12-2007)

Roma, 28 dic. - (Adnkronos) - "La scelta e' formalmente ineccepibile, poiche' gli advisor hanno espresso un giudizio nettamente a favore di Air France. E cosi' ha deciso all'unanimita' il cda Alitalia". Cosi' il vicepremier Francesco Rutelli avrebbe commentato la decisione del Consiglio dei ministri odierno che ha affidato al titolare di via XX Settembre, Tommaso Padoa-Schioppa, il mandato a seguire per conto del governo la trattativa in esclusiva tra Alitalia Air France-Klm per la vendita della compagnia di bandiera.

 

Economia (sezione: Alitalia 2)

( da "Gazzetta di Parma, La" del 29-12-2007)

Economia PRIVATIZZAZIONE IL PREMIER HA ASSICURATO: VERRA' TROVATA UNA SOLUZIONE NELL'INTERESSE DEL PAESE Alitalia, il titolo precipita Prodi: "Decisione entro metà gennaio, senza badare a rivolte e proteste" Prato: "Ultima spiaggia". I piloti: "Paralisi se non andrà ad Air France" ROMA II Sul futuro di Alitalia il governo deciderà entro metà gennaio, senza badare a rivolte e proteste, nè a pressioni delle categorie, nè a corporativismi. E' deciso su questa linea il premier Romano Prodi, che ha assicurato verrà trovata "una soluzione efficace, che venga incontro agli interessi del Paese". Intanto ieri a Piazza Affari è stata un'altra seduta pesante: il titolo ha chiuso con un -2,45% a 0,74 euro. A sollecitare una decisione rapida, in un'intervista al "Sole 24 ore", è il numero uno della compagnia, Maurizio Prato, perchè "è l'ultimissima spiaggia. continua... Per leggere il testo completo dell'articolo, registrati al nuovo "sfogliatore" online.

 

Heathrow (sezione: Alitalia 2)

( da "Gazzetta di Parma, La" del 29-12-2007)

Heathrow Venduto un quarto degli slot a 92 mln Alitalia ha venduto circa un quarto dei suoi "slot" (diritti di atterraggio... continua... Per leggere il testo completo dell'articolo, registrati al nuovo "sfogliatore" online.

 

Il governo benedice Alifrance. Il titolo vola in borsa (sezione: Alitalia 2)

( da "EUROPA.it" del 29-12-2007)

ALITALIA   TPS ACCELERA. TOTO PROTESTA. AN FA I PICCHETTI. IL PD DEL NORD SI STRINGE ATTORNO A MALPENSA Il governo benedice Alifrance. Il titolo vola in borsa Via libera alla trattativa in esclusiva con Air France-Klm per la cessione di Alitalia. Il governo stringe i tempi ratificando la decisione presa il 21 dicembre dal consiglio di amministrazione della compagnia e autorizzando il presidente Maurizio Prato a condurre la trattativa che durerà otto settimane. "L'esito non è scontato" ha precisato il ministro Tommaso Padoa-Schioppa al termine dell'ultimo consiglio dei ministri del 2007. Il colpo d'acceleratore dell'esecutivo mette le ali al titolo che ha chiuso le contrattazioni con un balzo dell'8,29% a 80 centesimi. Il patron di AirOne Carlo Toto protesta contro una decisione "sorprendente ", mentre il governatore della Lombardia Formigoni parla addirittura di "scelta scandalosa". Esponenti di An hanno presidiato per tutta la giornata lo scalo di Malpensa. Intanto per salvare l'aeroporto varesino si continua a cavalcare l'ipotesi di una compagnia del Nord. In un documento firmato dai segretari regionali del Pd delle regioni settentrionali, Maurizio Martina (Lombardia), Paolo Giaretta (Veneto), Gianfranco Morgando (Piemonte) e Bruno Zvech (Friuli) chiedono un piano di investimenti per il network aereo di Lombardia, Veneto, Piemonte e Friuli.

 

ALITALIA/ CALDEROLI: LEGA DIFENDERA' MALPENSA CON I SUOI UOMINI (sezione: Alitalia 2)

( da "Virgilio Notizie" del 29-12-2007)

29-12-2007 12:08 "Privare la Padania del suo hub è mettere in ginocchio paese" Roma, 29 dic. (Apcom) - "Privare la Padania, ovvero la parte produttiva del Paese, del suo hub internazionale, Malpensa, in un momento di economia globale, significa privarla della possibilità di svilupparsi e mettere così in ginocchio tutto il Paese": lo sostiene il senatore della Lega Roberto Calderoli. "Per impedire tutto questo - prosegue in un comunicato - la Lega metterà in pista tutti i suoi uomini, chiamando all'appello la società civile, i sindaci, gli amministratori locali e i cittadini a difesa delle indispensabili infrastrutture a cui il Nord non può rinunciare". "Ma se così non dovesse essere temo che le istanze separatiste, così presenti anche nel resto d'Europa, non potranno più essere fermate".

 

I TITOLI DEI GIORNALI: ECONOMIA E FINANZA (sezione: Alitalia 2)

( da "Virgilio Notizie" del 29-12-2007)

29-12-2007 11:36 (ASCA) - Roma, 29 dic - Ecco i principali titoli sui giornali di stamani: Avvenire - Agricoltura, accelera l'export Borsa&Finanza - Prima di Alitalia, Tps sorvola la Bce Corriere della Sera - Bonanni: scelta sbagliata. E senza consultarci - Consumatori fantasma - E con la ''class action'' arrivano i grandi affari - Il blitz, la mossa di D'Alema I paletti di Rutelli - Patrizio Bianchi ''Un piccolo numero ma segna la svolta'' Europa - Alitalia, dove sono gli imprenditori italiani'? Il Sole 24 Ore - C'e' spazio anche per Air One - Con i contratti di Borsa imposta a misura fi'ssa - Concertazione, il tavolo sui salari solo dopo la verifica - Dirigenti, fallisce il contratto su misura - Formigoni: una vergogna Decisione contro il Paese - I tassi soglia salgono ancora - II leasing perde il rimborso Iva - Il Cnr si rilancia con le imprese - Ilori Luxottica, la gioielleria degli occhiali - Incarichi direttivi al Tar il 23 gennaio - L'Italia incerta e la sfida globale - L'Olanda investe a Malpensa - Obbligo di testimonianza per chi ha patteggiato - Operazione salvataggio per Alpi Eagles - Rendite dei terreni aggiornate - Rinviata di sei mesi la fine degli arbitrati - Rottamazione-bis per auto e moto - Sono operativi i ''farmer market'' - Un cioccolato da sogno - ''Esclusiva con Air France'' - ''Perche' non denunciamo'' - ''Piattaforma con Londra operative da settembre'' - ''Politica agricola Ue, dialogo su nuove basi'' - ''Prodi irrealista, sara' costretto alla manovra bis'' Il Sole 24 Ore, Finanza & Mercati - Prospetti, la Consob fi'ssa tempi piu' certi Italia Oggi - Cosi' il Friuli finanzia le imprese - Meno banche ma piu' sportelli La Repubblica - ''E' una svendita nascosta ma Malpensa non si tocca'' - Angeletti: ''Subito sgravi per i lavoratori dipendenti'' - Caccia agli aeroporti italiani alleanze per non diventare prede - Cosa compriamo quando compriamo cinese - I giornalisti sotto inchiesta e il diritto di cronaca - Il governo sceglie AirFrance ''Alitalia, due mesi per trattare'' - Il partito del mercato - L'inflazione schiaccia gli stipendi e arrivano i rincari per luce e gas - Rottamazione, allargati gli incentivi La Stampa - ''Patto-salari anche senza la Fiom'' - Piu' fondi, meno sicurezza - Thyssen e' omicidio doloso - Thyssen, l'ipotesi della strade dolosa LiberoMercato - Tutti contenti'? Noi non troppo Milano Finanza - Fino a marzo sara' bagarre Per leggere gli articoli abbonati a www.ascachannel.it.

 

Decreto sicurezza e "milleproroghe" all'ultimo Cdm (sezione: Alitalia 2)

( da "AudioNews.it" del 29-12-2007)

13.00 Politica Il servizio di Angelo Costanzo Decreto sicurezza e "milleproroghe" all'ultimo Cdm 12.30: Fine d'anno operosa per il governo, che ieri, nell'ultimo Consiglio dei ministri del 2007, ha varato numerosi provvedimenti, tra cui il nuovo decreto sulle espulsioni. Via libera anche alla trattativa con Air France per la cessione di Alitalia.

 

Alitalia, dopo il via libera ad Air France insorge il Nord (sezione: Alitalia 2)

( da "AudioNews.it" del 29-12-2007)

13.00 Politica Alitalia, dopo il via libera ad Air France insorge il Nord 11.00: Via libera da parte del governo alla trattativa esclusiva con Air France per la vendita di Alitalia. Insorge il governatore della Lombardia, Formigoni, parlando di decisione scandalosa. "Molto soddisfatti" si dicono dalla compagnia francese, auspicando il "rapido raggiungimento di un solido accordo".

 

ALITALIA: CALDEROLI, LEGA IN PISTA PER DIFENDERE MALPENSA (sezione: Alitalia 2)

( da "ADN Kronos" del 29-12-2007)

SVILUPPO PADANO A RISCHIO - ISTANZE SEPARATISTE NON POTRANNO FERMARSI ascolta la notizia commenta 0 vota 0 tutte le notizie di ECONOMIA Roma, 29 dic. (Adnkronos) - ''Privare la Padania , ovvero la parte produttiva del Paese, del suo hub internazionale, Malpensa, in un momento di economia globale, significa privarla della possibilita' di svilupparsi e mettere cosi' in ginocchio tutto il Paese. Per impedire tutto questo la Lega mettera' in pista tutti i suoi uomini, chiamando all'appello la societa' civile, i sindaci, gli amministratori locali e i cittadini a difesa delle indispensabili infrastrutture a cui il Nord non puo' rinunciare. Ma se cosi' non dovesse essere temo che le istanze separatiste, cosi' presenti anche nel resto d'Europa, non potranno piu' essere fermate''. Lo afferma Roberto Calderoli, vice presidente del Senato e coordinatore delle segreterie della Lega.

 

LA CESSIONE. Il governo ha detto sì. La scelta fa insorgere il Nord Alitalia - Air France: ok   ... (sezione: Alitalia 2)

( da "Giornale di Vicenza.it, Il" del 29-12-2007)

LA CESSIONE. Il governo ha detto sì. La scelta fa insorgere il Nord Alitalia - Air France: ok   Il governo dice sì alla trattativa in esclusiva fra Alitalia e Air France-Klm. E a Piazza Affari il titolo chiude con un maxi-rialzo dell'8,26% a 0,8 euro. Con una mossa inattesa, anticipando la scadenza indicata entro metà gennaio, il Consiglio dei ministri ha dato semaforo verde alle negoziazioni, che dureranno otto settimane, per una proposta vincolante di integrazione fra i due gruppi. Mentre il ministro Rutelli avverte di aver inviato al tesoro "cinque quesiti che restano irrisolti", dal Nord arrivano bordate contro il governo. Ignazio La Russa di An definisce la decisione del governo "un vero colpo di mano" che "penalizza Malpensa e non migliora le condizioni di Fiumicino"; Alemanno (sempre di An) sostiene che è una scelta "contro gli interessi nazionali". Il presidente lombardo Formigoni parla di "scandalo", "forse di una decisione illegittima" e promette che valuterà "tutte le azioni possibili". Il leghista Calderoli dice: "Il governo ha scelto di svendere il Paese e di cancellare la Padania; se volevano la guerra l'avranno".3  .

 

Alitalia-Air France: l'ok del governo (sezione: Alitalia 2)

( da "Brescia Oggi" del 29-12-2007)

CIELI TRICOLORI. Il ministro dell'Economia dà parere favorevole, da Sarkozy garanzie a Prodi Alitalia-Air France: l'ok del governo L'opposizione: un'accelerazione insensata, in questo modo si penalizza Malpensa Il leghista Calderoli: "Se vogliono la guerra in questo modo l'avranno" Padoa Schioppa approva la trattativa e avverte: "Le negoziazioni dureranno otto settimane"   ROMA Il governo dice sì alla trattativa in esclusiva fra Alitalia e Air France-Klm. E a Piazza Affari il titolo chiude con un maxi-rialzo dell'8,26% a 0,8 euro. Con una mossa inattesa, anticipando la scadenza indicata entro metà gennaio, il Consiglio dei ministri ha dato semaforo verde alle negoziazioni, che dureranno otto settimane, per una proposta vincolante di integrazione fra i due gruppi. A giocare in favore dell'accelerazione delle trattative hanno giocato più fattori: da un titolo azionario troppo altalenante al rischio che l'iniziale scadenza di metà gennaio potesse ulteriormente logorare la compagnia. Secondo alcuni, poi, Prodi ha anche avuto dal presidente francese Sarkozy garanzie sulla pari dignità della compagnia italiana nella futura fusione. Soddisfatto il numero uno di Air France-Klm Jean Cyril Spinetta che si augura di arrivare "rapidamente a un accordo solido che apra la via a una crescita profittevole di Alitalia". Ad annunciare il via libera del governo è stato il ministro dell'Economia Tommaso Padoa Schioppa, che ha espresso il suo "orientamento favorevole" alla trattativa, "la soluzione più appropriata per la salvezza" dell'Alitalia. Padoa Schioppa giudica "corretta la valutazione del cda", osservando che "è motivo di fiducia la prospettiva di integrazione con il primo gruppo mondiale" nel trasporto aereo. "È un passo di grandissima importanza anche se non è l'ultimo", dice, e auspica che "la fase finale della trattativa non riservi sorprese negative". Sarà durante la negoziazione che il Tesoro deciderà se cedere tutta o parte della propria quota del 49,9%; comunque, "nel nuovo gruppo sarebbe titolare di azioni" visto che Air France-Klm ha proposto un'offerta pubblica di scambio. Come per tutte le altre privatizzazioni, l'atto formale di vendita sarà fatto dall'azionista anche se, visto che il Consiglio dei ministri non ha deliberato ma solo esaminato il dossier, ci potrebbe essere un ulteriore passaggio in consiglio "visto che si tratta di una vendita importante". Il governo, garantisce poi Padoa Schioppa, "ha la massima attenzione per il trasporto aereo e il futuro di Malpensa". Mentre Rutelli fa sapere di avere rivolto all'azionista Tesoro "cinque questioni di merito che restano irrisolte o da chiarire nella trattativa con Air France", La Russa di An definisce la decisione del governo "un vero colpo di mano" che "penalizza Malpensa e non migliora le condizioni di Fiumicino"; Alemanno (An) sostiene che è una scelta "contro gli interessi nazionali". Il presidente lombardo Formigoni parla di "scandalo", "forse di una decisione illegittima" e promette che valuterà "tutte le azioni possibili". Il leghista Calderoli dice: "Il governo ha scelto di svendere il Paese e di cancellare la Padania; se volevano la guerra l'avranno". Fonti Cgil esprimono "grande stupore per l'accelerazione improvvisa". Fit-Cisl, Ugl, Sdl, Uiltrasporti e Unione piloti ribadiscono la richiesta di un confronto con il governo per conoscere i dettagli del piano di Air France-Klm ed essere coinvolti nella trattativa.

 

Il governo apre a AirFrance (sezione: Alitalia 2)

( da "Brescia Oggi" del 29-12-2007)

LE DECISIONI. Caso Alitalia: la scelta a favore dei transalpini fa insorgere il Nord Il governo apre a AirFrance Padoa: sì ai negoziati. Torna la rottamazione, bonus luce per i disagiati Il nodo sicurezza Varato il nuovo decreto Amato che prevede anche le espulsioni 4 Dall'anno prossimo Università: la dote delle superiori aiuterà nei test d'ingresso 2   Avallando la decisione assunta la scorsa settimana dal Consiglio di amministrazione di Alitalia, il ministro dell'Economia, Padoa-Schioppa, che segue il caso per il governo, ha dato il via libera alla trattativa con AirFrance-Klm per l'apertura di un negoziato in esclusiva per privatizzare la nostra compagnia di bandiera, considerando una "valutazione corretta" quella del Cda. Otto le settimane per negoziare l'integrazione tra le due compagnie. Soddisfatto Spinetta (AirFrance). Di "opportunità sprecata" parla Toto (AirOne). E il governatore lombardo Formigoni guida la rivolta del Nord che puntava sulla Malpensa: "Decisione vergognosa". In Borsa il titolo Alitalia ha guadagnato l'8%. Ieri l'ultimo Consiglio dei ministri dell'anno ha anche varato il cosiddetto decreto "milleproroghe" che prevede, tra l'altro, l'estensione della rottamazione auto al 2008 con incentivi anche per chi non acquista un'altra vettura. Un altro decreto prevede bonus sull'elettricità per le famiglie disagiate: 5 milioni i nuclei potenzialmente beneficiari.2 e 3.

 

Alitalia-Air France: l'ok del governo (sezione: Alitalia 2)

( da "Giornale di Vicenza.it, Il" del 29-12-2007)

CIELI TRICOLORI. Il ministro dell'Economia dà parere favorevole, da Sarkozy garanzie a Prodi Alitalia-Air France: l'ok del governo L'opposizione: un'accelerazione insensata, in questo modo si penalizza Malpensa Il leghista Calderoli: "Se vogliono la guerra in questo modo l'avranno" Padoa Schioppa approva la trattativa e avverte: "Le negoziazioni dureranno otto settimane"   ROMA Il governo dice sì alla trattativa in esclusiva fra Alitalia e Air France-Klm. E a Piazza Affari il titolo chiude con un maxi-rialzo dell'8,26% a 0,8 euro. Con una mossa inattesa, anticipando la scadenza indicata entro metà gennaio, il Consiglio dei ministri ha dato semaforo verde alle negoziazioni, che dureranno otto settimane, per una proposta vincolante di integrazione fra i due gruppi. A giocare in favore dell'accelerazione delle trattative hanno giocato più fattori: da un titolo azionario troppo altalenante al rischio che l'iniziale scadenza di metà gennaio potesse ulteriormente logorare la compagnia. Secondo alcuni, poi, Prodi ha anche avuto dal presidente francese Sarkozy garanzie sulla pari dignità della compagnia italiana nella futura fusione. Soddisfatto il numero uno di Air France-Klm Jean Cyril Spinetta che si augura di arrivare "rapidamente a un accordo solido che apra la via a una crescita profittevole di Alitalia". Ad annunciare il via libera del governo è stato il ministro dell'Economia Tommaso Padoa Schioppa, che ha espresso il suo "orientamento favorevole" alla trattativa, "la soluzione più appropriata per la salvezza" dell'Alitalia. Padoa Schioppa giudica "corretta la valutazione del cda", osservando che "è motivo di fiducia la prospettiva di integrazione con il primo gruppo mondiale" nel trasporto aereo. "È un passo di grandissima importanza anche se non è l'ultimo", dice, e auspica che "la fase finale della trattativa non riservi sorprese negative". Sarà durante la negoziazione che il Tesoro deciderà se cedere tutta o parte della propria quota del 49,9%; comunque, "nel nuovo gruppo sarebbe titolare di azioni" visto che Air France-Klm ha proposto un'offerta pubblica di scambio. Come per tutte le altre privatizzazioni, l'atto formale di vendita sarà fatto dall'azionista anche se, visto che il Consiglio dei ministri non ha deliberato ma solo esaminato il dossier, ci potrebbe essere un ulteriore passaggio in consiglio "visto che si tratta di una vendita importante". Il governo, garantisce poi Padoa Schioppa, "ha la massima attenzione per il trasporto aereo e il futuro di Malpensa". Mentre Rutelli fa sapere di avere rivolto all'azionista Tesoro "cinque questioni di merito che restano irrisolte o da chiarire nella trattativa con Air France", La Russa di An definisce la decisione del governo "un vero colpo di mano" che "penalizza Malpensa e non migliora le condizioni di Fiumicino"; Alemanno (An) sostiene che è una scelta "contro gli interessi nazionali". Il presidente lombardo Formigoni parla di "scandalo", "forse di una decisione illegittima" e promette che valuterà "tutte le azioni possibili". Il leghista Calderoli dice: "Il governo ha scelto di svendere il Paese e di cancellare la Padania; se volevano la guerra l'avranno". Fonti Cgil esprimono "grande stupore per l'accelerazione improvvisa". Fit-Cisl, Ugl, Sdl, Uiltrasporti e Unione piloti ribadiscono la richiesta di un confronto con il governo per conoscere i dettagli del piano di Air France-Klm ed essere coinvolti nella trattativa.  .

 

<Scelta dolorosa ma le sfide non ci fanno paura> (sezione: Alitalia 2)

( da "Brescia Oggi" del 29-12-2007)

RENZO CAPRA "Scelta dolorosa ma le sfide non ci fanno paura" Asm cresciuta uscendo dai confini comunali con le centrali e portando i servizi in provincia Gli uomini che hanno fatto grande Asm? Giarratana e Rossi, Dordoni, Boni e Trebeschi   Quarantatrè anni fa Renzo Capra arrivò a Brescia alla guida di una Giardinetta targata Caltanissetta. Aveva lasciato la corrazzata Eni, il petrolchimico di Gela, per venire a installare la centrale di Salionze per conto dell'Asm. I "Servizi" allora avevano sede nella vecchia palazzina di piazzale Cremona, e tutte le sere un anziano contabile, in bicicletta, portava in banca i soldi versati dai bresciani per pagare le bollette. Asm era una piccola municipalizzata di provincia, che "valeva" un dodicesimo rispetto ad Aem. Oggi il presidente Capra è un guru dell'energia a livello nazionale, che potrebbe diventare presidente dell'Authority. L'Asm è un'azienda quotata in Borsa e ha trattato con Aem da pari a pari una fusione da cui nascerà il terzo gruppo energetico nazionale. Perchè questo accada però è stato necessario mandare in soffitta un marchio (e una storia aziendale) che nel 2008 avrebbe compiuto cento anni. Presidente, in un momento come questo prevale la malinconia, o l'ebbrezza per le nuove sfide? Certamente la malinconia, anche perchè ci vorrà qualche mese per vedere il "nuovo". Il sistema duale è particolarmente lungo e laborioso per le nomine. Bisognerà attendere le designazioni dei sindaci per il consiglio di sorveglianza, poi andrà convocata un'assemblea per ratificare queste indicazioni. Nel frattempo ci sarà un interregno in cui governerà la vecchia Aem. Il consiglio di sorveglianza dovrebbe insediarsi intorno al 7-8 febbraio, poi ci vorrà un paio di sedute per arrivare a nominare il consiglio di gestione. Solo a metà febbraio i nuovi organismi saranno insomma insediati nel pieno delle loro funzioni. Nell'incontro con i dipendenti lei stesso ha fatto riferimento al tormento che ha comportato la decisione di fondersi con Aem. Cosa l'ha fatta propendere, alla fine, per il sì? È stata la constatazione che la nostra crescita, pur importante, stava rallentando. Nel 2002, al momento di entrare in Borsa, avevo dichiarato che tempo quattro anni avremmo dovuto raggiungere i 5miliardi di fatturato per essere tranquilli. Invece mi sono accorto che i tempi per raggiungere quell'obiettivo si stavano dilatando, e i 5 miliardi non erano più sufficienti per metterci al riparo. Prendete il caso di San Paolo e Cab: quando si sono fusi, non pensavano certo che si sarebbero dovuti fondere poi con Bergamo. Un problema di opportunità? Intendiamoci: avremmo potuto andare avanti ancora diversi anni, io avrei potuto farmi un altro triennio tranquillamente. Ma calando la forza propulsiva sarebbe calato anche l'appeal. Sono intuizioni, sono ragionamenti che si fanno. Certo, la controprova non c'è. Ma se Alitalia fosse stata venduta due anni fa, sarebbe stata venduta molto meglio. È il ragionamento che faccio alla vicina Cogeme, ma lei non faccia il nome: "Non aspettate fino a svenderla" ripeto. Pensi alla drogheria che c'era una volta all'angolo fra corso Magenta e via Mazzini. Per venderla al meglio, i proprietari avrebbero dovuto venderla prima che di fronte aprisse, insieme a Coin, il primo supermercato cittadino. Se hanno aspettato troppo, hanno venduto il negozio a rottame, senza ripagare neanche l'avviamento. Per noi è valso questo semplicissimo ragionamento. Quando ha maturato la convinzione? Nella primavera-estate del 2006, dopo che era fallita la fusione con un'altra grande municipalizzata del Nord. Questo era il momento per noi in cui potevamo trattare in una situazione di forza. Non dimentichiamo che avevamo anche accarezzato, a un certo punto, la speranza di acquistare il controllo assoluto di Endesa Italia. Le banche erano pronte a sostenerci. Fosse andata in porto quell'operazione, non ci saremmo fusi con Aem. Invece l'accordo a tre fra i governi di Italia, Spagna e Germania è andato in un'altra direzione, ha assegnato la maggioranza di Endesa Italia ai tedeschi di Eon. Perchè non fondersi con società piccole, come è stato fatto con Bas? Asm e Aem insieme fanno il 75% delle aziende municipalizzate della Lombardia. Ma il restante 25% è fatto da 100 aziende, e alcune sono già in affanno. Lei è ottimista sul matrimonio con Milano? Devo esserlo. Le due realtà sono molto diverse... Aem ha un'organizzazione molto più gerarchica, più complessa. I miei sono abituati a essere più liberi. In Aem si dice ci sia molta più ingerenza politica... Io sto a quello che si vede. Loro sono molto concentrati sulla città di Milano, hanno l'elettricità e il gas ma non l'acqua, i rifiuti e il teleriscaldamento che noi abbiamo, e ci hanno legato al territorio. Se noi avessimo trattato solo con il Comune di Brescia saremmo stati molto più naturalmente alla mercè dei politici locali. Invece è dal 1970 che abbiamo superato i confini municipali e oggi trattiamo con 200 comuni di diversa colorazione politica. È ovvio che siamo naturalmente fuori da ingerenze. Chi ha vinto nella partita degli equilibri interni, nei rapporti di forza aziendali in a2a? I due direttori sono alla pari. Il nostro Rossetti ha un po' di dipendenti in più rispetto a Ravanelli, che è milanese. Nell'organizzazione dei vertici aziendali i bresciani sono molto forti nell'area tecnico-industriale, i milanesi nell'area finanziaria. A Rossetti fanno capo produzione, distribuzione elettrica, nettezza urbana e acqua. A Ravanelli fanno capo l'area aministrativa, contabile, finanziaria e commerciale. Ma l'equilibrio fra le due anime va visto soprattuto nei rapporti fra consiglio di sorveglianza e consiglio di gestione. Insomma fra lei e Zuccoli... Il modus vivendi dovrebbe essere quello che c'è fra Bazoli e Salsa. Si vedrà se io sono capace di fare il sorvegliante. Ho molti poteri in un posto che non è di gestione diretta ma di controllo, e però può fare la strategia. Individuando mancanze di strategia e di efficienza può esigerle. Come sarà il governo duale di a2a? Per ora è difficile dirlo. In Italia il dualistico non c'è stato fino a pochi anni fa, e le principali esperienze sono in ambito finanziario, da Intesa San Paolo a Mediobanca e Ubi Banca. Nel settore industriale c'è solo l'esperienza di Microelectronics. Lei delineando l'"anima" di Asm ha insistito sullo spirito di innovazione: dal metano al teleriscaldamento, dai trasporti alla termovalorizzazione dei rifiuti. Dovrete insomma ancora una volta fare da apripista. Ma quali sono i "numi tutelari", gli uomini simbolo di questa tradizione? Indicherei il nome di Giarratana, presidente dal '27 al '42, del direttore Rossi, del presidente Dordoni, di Boni. Perchè l'Asm è diventata l'Asm mentre municipalizzate di città più importanti sono rimaste al palo? La differenza è che noi siamo usciti dai confini cittadini. Ci siamo usciti con le centrali di Cassano e Salionze, grazie alle intuizioni di Boni, e ci siamo usciti portando servizi nei comuni della provincia, quando l'azienda era guidata dal binomio Trebeschi-Silveri. La svolta è stata tutta lì.

 

ALITALIA: ROSATO, AL FRIULI INTERESSA SOLO COLLEGAMENTO CON LINATE (sezione: Alitalia 2)

( da "Asca" del 29-12-2007)

(ASCA) - Trieste, 29 dic - Il Friuli Venezia Giulia non partecipa alla ''rivolta del Nord'' contro il Governo per Alitalia. Lo ha detto il sottosegretario agli interni, Ettore Rosato, nella conferenza stampa di fine anno a Trieste. ''Ai cittadini della nostra regione - ha affermato - interessa esclusivamente che i voli da Ronchi dei Legionari si fermino a Linate. Per i voli intercontinentali cambia poso se debbono andare a Roma, piuttosto che a Parigi o a Monaco''. Per Rosato, dunque, all'aeroporto di Ronchi interessa che siano assicurate le ''piccole sinergie'' e in particolare la collaborazione con l'aeroporto di Tessera (Venezia), ''il che non significa essere comprati o comprare noi quello scalo''. Il rappresentante del Governo si rivolge direttamente agli amministratori della ave, la societa' di gestione dell'aeroporto veneziano, osservando che ''anziche' pensare alla doppia pista'' venga meglio adoperato, da parte loro, lo scalo di Ronchi, ''che, fra l'altro, e' piu' vicino in termini di tempo che quello di Treviso, oltre che meglio attrezzato''. Rosato ha ricordato che il governo sloveno ha gia' fatto intendere che durante il semestre di presidenza dell'Ue lo scalo di Ronchi dei Legionari sara' utilizzato come supporto a quello di Lubiana. Lo stesso porto di Venezia, oltre a quello di Trieste, deve maggiormente puntare su Ronchi dei legionari - ha auspicato il sottosegretario - per l'arrivo e la partenza dei croceristi. ''Positivo'', in questo senso, l'accordo che i sindaci di Trieste e di Venezia sottoscriveranno il prossimo 10 gennaio. fdm/uda/ss (Asca).

 

LAMBERTOW è SOLO, I SUOI NON LO SEGUIRANNO (sezione: Alitalia 2)

( da "Mattino, Il (Benevento)" del 29-12-2007)

Il premier accelera: sente Walter e prepara il piano del rilancio Pecoraro: "I ribelli si sono incartati e ora cercano solo un modo per rientrare" TERESA BARTOLI Roma. "Le parole di Dini? Ci piace commentarle con quelle del senatore Natale D'Amico. O quelle di Roberto Manzione": sorridono a palazzo Chigi, convinti di chiudere l'anno politico con "una buona giornata" che segnala l'isolamento del combattivo Lambertow proprio ad opera di chi dovrebbe aiutarlo a dare la spallata all'esecutivo. "Chiudiamo - dice un collaboratore del premier - con una giornata di atti e fatti positivi, dal sì unanime al decreto sicurezza che ci piacerebbe fosse sottolineato come lo furono le divisioni su di esso al via libera alla trattativa su Alitalia passando per il milleproroghe che non ha creato problemi". Fatti e atti - aggiungono alla presidenza del Consiglio che "sono molto importanti e ci consentiranno, alla ripresa, di confrontarci con la maggioranza, ed anche suoi singoli esponenti parlando di cose concrete". "Dini proprio non si capisce cosa voglia": era questo il tenore dello scambio di idee tra ministri che ha preceduto l'ultima seduta di governo a palazzo Chigi. Nel crocchio Clemente Mastella, Massimo D'Alema, Giuseppe Fioroni, Arturo Parisi. "Se ponesse problemi concreti, saremmo pronti a discutere" spiega Mastella. "Ma non si capisce cosa voglia... e a cosa punti perché non credo potrebbe portare a casa molto" ripete il Guardasigilli riferendosi con tutta evidenza al "possibile tornaconto" dell'apertura di una crisi per l'ex premier. "Forse - maligna - qualcuno gli ha detto che se Marini andasse a guidare un governo istituzionale a lui toccherebbe la presidenza del Senato. Ma ce lo vedete qualcuno dell'Unione pronto a premiarlo per aver aperto la crisi?". "È rimasto isolato" dice anche il verde Alfonso Pecoraro Scanio convinto che lo stesso Dini ora stia cercando di uscirne: "Il fatto che prima chiedesse un cambio di quadro ed ora annunci proposte programmatiche - dice il ministro dell'Ambiente - mi fa pensare che stia cercando una onorevole via d'uscita. Se farà proposte accettabili, ben vengano. Se no, si assumerà la responsabilità di tradire il mandato elettorale". È anche per questo che ieri l'Unione con il segretario del partito di maggioranza relativa, Walter Veltroni, ha blindato l'esecutivo: "Deve andare avanti, accompagnare le riforme" ha detto il segretario del Pd a chiarire ancora una volta che non sarà mai il suo partito a mettere in crisi l'esecutivo. Altro - è il ragionamento che si fa nella sede dei democratici - è pretendere che non si ragioni sul futuro della legislatura nel caso la crisi si aprisse malgrado noi. E allora si ragiona di un governo snello e tecnico - no alle larghe intese o a esperienze istituzionali - che garantisca quanto meno il varo della legge elettorale. L'idea di una ricandidatura del Professore nel caso di elezioni anticipate - per altro emersa da un titolo che non rispecchiava il contenuto dell'articolo e smentita da palazzo Chigi - viene archiviata al Pd come una battuta e con una battuta: "Se si votasse tanto presto, sarebbe una corsa a perdere e allora tanto varrebbe che la faccia ce la mettesse qualcun altro". A Prodi tanto basta per lavorare per la ripresa. I prossimi saranno giorni di lavoro proprio per rinsaldare il vincolo programmatico con gli alleati, per isolare politicamente Dini, metterlo davanti "ai tanti fatti realizzati" e alla fissazione - per il 2008 - di obiettivi che partiranno dal risanamento per affrontare i temi di giustizia sociale tanto cari alla sinistra radicale. Lamberto Dini con uno dei senatori del gruppo dei liberal- democratici, Natale D'Amico, nell'aula del Senato.

 

IL TAR RIAMMETTE ALPIEAGLES MA A BARI BLOCCANO UN AEREO (sezione: Alitalia 2)

( da "Mattino, Il (Benevento)" del 29-12-2007)

IL CASO A un passo dal crack Alpieagles si risolleva in aria e davanti al Tar del Lazio vince il round con l'Enac che le consente di tornare a sperare. Il vettore veneto presieduto da Paolo Sinigaglia sembrava avere i giorni contati, dato che l'Enac, viste le perduranti difficoltà finanziarie, aveva fissato al primo gennaio 2008 lo stop alla licenza. Non bastasse, il 26 dicembre un Fokker 100 proveniente da Venezia è stato bloccato nell'aeroporto di Bari-Palese dalla società Aeroporti di Puglia che vanta crediti per quasi 2 milioni di euro tra Bari e Brindisi. Altri debitori che si aggiungono a quelli che da mesi battono alla porta di Sinigaglia: la Save di Venezia, la Gesac di Napoli, la stessa Alitalia, alla quale tuttavia il patron di Alpiegles era riuscito a far pignorare con successo 3,499 milioni di euro di crediti. A sorpresa, però, mentre anche la Regione Veneto iniziava a muoversi per salvare il vettore e trovare un compratore, è arrivata la sentenza del Tar del Lazio: il tribunale amministrativo ha accolto il ricorso di Alpieagles per la sospensione del provvedimento con cui Enac negava la proroga della licenza, fermandola al 31 dicembre prossimo. Il Tar - ha spiegato l'avvocato Paolo Pettinelli, firmatario del ricorso - ha ritenuto fondata l'istanza di Alpieagles e ha fissato al 17 gennaio 2008 l'udienza per la discussione di merito del provvedimento Enac. "Fino a quella data - ha aggiunto Sinigaglia - gli aerei della compagnia potranno continuare a volare". Tuttavia, l'imprenditore calzaturiero, proprietario della Simod, pare ancora deciso a vendere: "Me ne voglio andare - ha ribadito ancora ieri - perché prendo atto che questa è la volontà generale".

 

ALESSANDRA CHELLO Sì. ALITALIA E AIR FRANCE-KLM ALLA FINE INCASSANO LA BENEDIZIONE DEL GOVER (sezione: Alitalia 2)

( da "Mattino, Il (Benevento)" del 29-12-2007)

ALESSANDRA CHELLO Sì. Alitalia e Air France-Klm alla fine incassano la benedizione del governo. La trattativa va avanti. In termini di assoluta esclusiva. Il verdetto - uscito fuori ieri dall'ultimo Consiglio dei ministri del 2007 - è piaciuto anche al mercato. Tanto che il titolo della compagnia della Magliana ha letteralmente messo le ali. E ha chiuso con un maxi-rialzo dell'8,26%. Così, con una mossa a sorpresa che ha anticipato la scadenza indicata entro metà gennaio, Palazzo Chigi ha dato l'ok alle negoziazioni. Dureranno otto settimane. Obiettivo: una proposta vincolante di integrazione fra i due gruppi. A premere sul pedale dell'acceleratore sono stati più fattori: da un titolo azionario troppo altalenante al rischio che l'iniziale scadenza di metà gennaio avrebbe potuto logorare ulteriormente sia la compagnia che la scena politica che le ruota intorno. Senza dimenticare - come raccontano alcune indiscrezioni - il fatto che il premier Prodi avrebbe avuto le necessarie assicurazioni e garanzie dal presidente francese Sarkozy per la pari dignità della compagnia italiana nella futura fusione. Soddisfatto il numero uno di Air France-Klm, Jean Cyril Spinetta che si augura di arrivare "rapidamente a un accordo solido che apra la via a una crescita profittevole di Alitalia". Ad annunciare il via libera del governo è stato il ministro dell'Economia, Tommaso Padoa-Schioppa, che ha espresso il proprio "orientamento favorevole" alla trattativa, "la soluzione più appropriata per la salvezza" dell'Alitalia. Padoa-Schioppa ha quindi giudicato "corretta la valutazione del cda", osservando che "è motivo di fiducia la prospettiva di integrazione con il primo gruppo mondiale" nel trasporto aereo. Peraltro, ha rilevato, Air France "ha ampia esperienza in integrazioni avendolo fatto con Klm e ha rilanciato l'aeroporto di Amsterdam". Questo "è un passo di grandissima importanza anche se non è l'ultimo" ha rilevato il ministro, auspicando che "la fase finale della trattativa non riservi sorprese negative". Sarà durante la negoziazione che il Tesoro deciderà se cedere tutta o parte della propria quota del 49,9%, comunque, "nel nuovo gruppo sarebbe titolare di azioni" visto che Air France-Klm ha proposto un'offerta pubblica di scambio ha ricordato il titolare di via XX Settembre. Come per tutte le altre privatizzazioni, l'atto formale di vendita sarà fatto dall'azionista anche se, visto che il cdm ha solo esaminato il dossier, ci potrebbe essere un ulteriore passaggio in Consiglio "visto che si tratta di una vendita importante". A sostegno della scelta, il ministro ha sottolineato la consapevolezza "dei molteplici problemi dell'Alitalia che non ha un monopolio, da anni ha bilanci in perdita e non può essere trattata come altre società". Il governo, ha aggiunto, "ha la massima attenzione per il trasporto aereo e il futuro di Malpensa". I paletti, fra cui la garanzia di italianità che avevano limitato la gara non hanno più peso nella nuova procedura, anche se continuano ad essere presenti nella mente del governo. E mentre il patron di AirOne Carlo Toto commenta: "L'Italia spreca l'opportunità di competere in serie A" e il governatore lombardo Formigoni definisce il verdetto "una vergogna", il vicepremier Rutelli fa sapere di avere rivolto al Tesoro "cinque questioni di merito che restano da chiarire nella trattativa con Air France". Per l'opposizione La Russa di An definisce la decisione "un vero colpo di mano".

 

SVENDANO IL COLOSSEO MA NON TOCCHINO MALPENSA (sezione: Alitalia 2)

( da "Mattino, Il (Benevento)" del 29-12-2007)

"Svendano il Colosseo ma non tocchino Malpensa" ALESSIO FANUZZI "Si svendano il Colosseo, la fontana di Trevi, l'Eni e gli ultimi carrozzoni dello Stato, ma non tocchino la Padania". Colorito come sempre, Roberto Calderoli, vicepresidente del Senato e coordinatore delle segreterie nazionali della Lega Nord, carica a testa bassa contro il governo e il ministro dell'Economia Padoa-Schioppa colpevoli di avere ratificato il matrimonio Alitalia-Air France autorizzando la trattativa esclusiva per cedere la compagnia di bandiera ai francesi. Il governo ha scelto Air France. Lei che ne pensa? "Vogliono svendere il Paese e cancellare la Padania? Benissimo, se volevano la guerra l'avranno e se ci sarà ancora qualche cortigiano, anche all'interno del centrodestra, che verrà a dirci che bisogna dialogare con questo esecutivo mi premurerò personalmente di prenderlo a calci nel sedere". Perché tanto astio? "Sono dei traditori, hanno tradito tutto e tutti e ne pagheranno le conseguenze in maniera pesante. Questo è l'ultimo atto di un governo sull'orlo del suicidio". Il fronte del Nord protesta per il ridimensionamento di Malpensa. Eppure Air France ha assicurato che lo scalo varesotto garantirà ancora collegamenti con Asia, Stati Uniti e America Latina. "Ma la realtà è un'altra. Perché Malpensa sarà completamente dismessa e le sue rotte principali saranno spostate un po' su Parigi e un po' su Amsterdam. Un'operazione allucinante alla vigilia della designazione della città che dovrà ospitare l'Expo del 2015". Teme che Milano possa perdere la gara per colpa del ricollocamento di Malpensa? "Togliendo i collegamenti transcontinentali, si toglie a Milano la possibilità di ospitare l'Expo, che poi è il vero motivo per cui dieci anni fa fu ampliato l'aeroporto. Senza hub, Milano è naturalmente esclusa. E poi Malpensa è un simbolo: svendendola ai francesi togli al Nord la possibilità di mantenere l'economia che ha oggi". Formigoni ha parlato di una cordata del Nord pronta a rilevare Alitalia: esiste davvero? "Certo che esiste. Tempo fa si vociferava di Air Padania, oggi si vocifera della cordata delle due regioni. Il Piemonte non è ancora sceso in pista, ma Lombardia e Veneto sono già schierati e sono convinto ci siano imprenditori pronti a offrire più di quanto non offra Air France". Già nei giorni scorsi i sindaci della Lega hanno preannunciato dure manifestazioni di protesta, tipo il blocco delle autostrade. Vi spingerete davvero fino a questo punto? "Faremo anche peggio. Ne abbiamo i c... veramente pieni, scriva proprio così. Mandare a casa questo governo sarà la gioa più grande perché nessuno prima di loro ha fatto peggio di così. Per fare un paragone bisogna tornare al ventennio. Faremo cose da fuochi d'artificio".

 

Alitalia: Air France forse ribassa (sezione: Alitalia 2)

( da "Virgilio Notizie" del 29-12-2007)

29-12-2007 13:53 Avrebbe presentato 485 mln euro rispetto ai 138 di AirOne (ANSA) - PARIGI, 29 DIC - 'Air France ha vinto una prima tappa e potrebbe provare a fare un'offerta meno elevata di quella che ha appena presentato'. Lo sostiene un analista citato oggi da Le Figaro in merito alla possibile acquisizione di Alitalia. Per il giornale 'Air France ha fatto la differenza soprattutto grazie al prezzo della sua offerta' mettendo sul piatto 'secondo voci di mercato, 485 milioni di euro contro i 138 milioni di Air One'.

 

ALITALIA/ PILOTI: CONTRATTI SIANO IN LINEA CON QUELLI AIR FRANCE (sezione: Alitalia 2)

( da "Virgilio Notizie" del 29-12-2007)

29-12-2007 13:54 "Compagnia francese ha capacità industriali per invertire rotta" Roma, 29 dic. (Apcom) - L'Unione piloti prende atto della scelta operata dal Cda Alitalia e dal Governo di iniziare una trattativa diretta ed esclusiva con Air France. E chiede che i contratti e le carriere dei piloti di Alitalia siano in linea con quelli di Air France-Klm. "E' indubbio e indiscutibile che la compagnia francese abbia capacità industriali e finanziarie che potrebbero rapidamente invertire le negative tendenze di Alitalia - spiega in un comunicato - ma una nota negativa merita la totale mancanza di coinvolgimento, come invece era ampiamente previsto da parte del Governo, nella valutazione e nella condivisione della scelta operata". Allo stato dei fatti "l'Unione piloti riterrebbe incomprensibile e dannoso continuare a non coinvolgere i piloti nella discussione sul piano industriale presentato da Air France per la compagnia italiana. A tal proposito evidenziamo che, se Alitalia deve essere rilanciata e non regionalizzata, non comprendiamo le decine di aeroplani che Air France vorrebbe mettere a terra e le rotte intercontinentali cancellate. Come mai, se si parla di rilancio, si mettono a terra il doppio degli aeroplani previsti da un piano industriale già denominato di sopravvivenza?". "Crediamo fermamente che i piloti debbano riprendere un ruolo centrale in una azienda di trasporto aereo - conclude la nota - senza il contributo dei quali ogni prospettiva di rilancio sarebbe a rischio. Unione piloti è determinata nel tutelare la categoria sia come livelli occupazionali sia come carriere e rinnovo contrattuale che dovrà essere aderente e in linea con quello dei colleghi Air France".

 

Alitalia in volo verso la Francia naccio (sezione: Alitalia 2)

( da "Sicilia, La" del 29-12-2007)

@@Il Consiglio dei ministri apre la strada ad Air France. Otto settimane per negoziare l'integrazione. Il 15% potrebbe restare allo Stato Roma. Alitalia avvierà una fase di trattativa esclusiva con Air France. L'orientamento è stato manifestato dal ministro dell'Economia, Padoa-Schioppa, al termine del Consiglio dei ministri. Non ci sono stati né dibattito né voto. L'unico ministro che si è detto contrario, a seduta chiusa, è stato Paolo Ferrero, titolare della Solidarietà sociale. Padoa-Schioppa ha ricevuto dal CdM il mandato di seguire per conto del governo gli sviluppi della trattativa. Questa sarà condotta da Alitalia, ma l'ultima parola spetterà al ministro dell'Economia che controlla il pacchetto di maggioranza e che rimarrà in stretto contatto con il presidente del Consiglio e con i ministri Bianchi e Bersani. In una nota del Tesoro si precisa che il negoziato avrà la durata di otto settimane. Tra le questioni in sospeso, la quota del Tesoro, attualmente del 49,9%. Non è certo che sarà ceduta del tutto ad Air France. Un 15% potrebbe restare allo Stato, come del resto è accaduto in Francia dove lo Stato francese mantiene una quota di controllo del 15%. Ha suscitato perplessità una dichiarazione del ministro, secondo cui "c'è da sperare che la parte finale della trattativa non riservi sorprese negative". Quali sorprese? Da Palazzo Chigi non sono uscite indiscrezioni preoccupanti. Ma nelle edicole del centro, chi conosce il tedesco poteva leggere un lungo articolo sulla Frankfurter Allgemeine Zeitung secondo cui il presidente del Consiglio è politicamente troppo debole per imporre al suo governo la scelta di Air France. Nella sinistra e nei sindacati, molti sognano di tornare alla vecchia compagnia di Stato, grazie ad una alleanza tra Alitalia ed AirOne, con l'appoggio di una grande banca, come Intesa San Paolo. E in Italia, Rifondazione comunista ipotizza un'alleanza tra gruppi industriali italiani e Lufthansa, che salverebbe anche l'aeroporto di Malpensa. Sono queste le sorprese che teme Padoa-Schioppa? Nessuno può dirlo. Certo, il partito trasversale della Malpensa sta facendo molto rumore. Non solo Lega Nord, ma Alleanza Nazionale e i lombardi insorgono. Il presidente dei deputati di An, La Russa, ha dichiarato di temere "un colpo di mano" del governo a favore della vendita ad Air France. E il presidente della Regione Lombardia, Formigoni, ammonisce: "Il governo, per bocca del presidente del Consiglio, ha detto che si prenderà fino al 15 gennaio per decidere l'acquirente di Alitalia e mi auguro che a nessuno venga in mente di fare un colpo di mano anzitempo". Paolo R. Andreoli.

 

La famiglia Bin Laden tentò anni fa (sezione: Alitalia 2)

( da "Sicilia, La" del 29-12-2007)

L'Italia perde pezzi. Ecco perché vendiamo gli impianti di etilene e l'Alitalia La famiglia Bin Laden tentò anni fa L'occupazione (s.m.) A Priolo Polimeri Europa occupa circa 650 addetti diretti e quasi un'altra metà indiretti (per servizi e manutenzioni). Syndial occupa circa 180 addetti diretti e quasi metà indiretti. Sasol Italy, in territorio di Augusta, occupa 500 dipendenti e più di un'altra metà indiretti. Air liquide ha una cinquantina di dipendenti, mentre un'altra ventina lavora nelle imprese di servizi e manutenzioni. A Ragusa restano una settantina di addetti per il polietilene di Polimeri Europa e poco più di un'altra metà nelle imprese. A Gela infine per il polietilene di Polimeri Europa e pochi lavoratori delle imprese. A Gela c'è poi la raffineria, che occupa un migliaio di addetti. Ma è vecchia. E ha bisogno di buone cure. A Priolo-Augusta vanno forti invece i settori raffinazione e produzione di energia. E con questi settori la chimica è strettamente integrata attraverso un sistema di interconnessioni. La raffineria Esso occupa quasi 700 dipendenti, con la solita percentuale aggiuntiva dell'indotto. Ergmed, che ha accorpato ex Isab ed ex Agip, occupa più di 1400 dipendenti, oltre l'indotto. Quasi 200 ne occupa Isab Energy. Più di un centinaio sono i dipendenti della cementeria Buzzi Unicem. E c'è sempre da aggiungere l'indotto. Ci sono poi le centrali Enel: la termoelettrica di Priolo e la idroelettrica di Solarino. Ancora c'è Edison gas che gestisce la piattaforma petrolifera al largo di Donnalucata. Sta per esser in cantiere il progetto "Archimede" di Rubbia-Enel. E in predicato c'è il rigassificatore Ionio gas (Erg-Shell). Nel solo polo siracusano, nonostante i tagli lavorano più di diecimila persone.

 

Allora fu Ciampi a bloccare l'operazione per <opportunità politica> (sezione: Alitalia 2)

( da "Sicilia, La" del 29-12-2007)

Allora fu Ciampi a bloccare l'operazione per "opportunità politica" Tony Zermo Otto anni fa la società saudita "Sabic" fece un'offerta per l'acquisto della Chimica italiana. Era una proposta interessante, le trattative tra l'Eni e la "Sabic" stavano procedendo celermente, quando scoprimmo casualmente che la "Sabic" apparteneva alla ricchissima famiglia di Osama Bin Laden, l'inafferrabile capo del terrorismo internazionale. Sparammo la notizia con grande evidenza in prima pagina chiedendo nel contempo se era il caso di vendere ai Bin Laden la nostra Chimica. La "Sabic" in realtà era gestita da uno dei tanti fratelli del capo di Al Qaeda, e la società saudita che faceva parte di una holding di famiglia (il capofamiglia, pur essendo originario dello Yemen, era diventato il più grande imprenditore di opere pubbliche in tutta l'Arabia Saudita) fece presente che non c'erano legami né con Osama e né con il terrorismo. All'epoca ministro del Tesoro era Carlo Azelio Ciampi, che qualche mese dopo sarebbe stato eletto presidente della Repubblica. Ciampi riflettè sull' "affare" e alla fine molto prudentemente disse di no, che non era il caso di condurlo in porto per questione di "opportunità politica". Così l'Eni, che voleva cedere a qualcuno la Chimica, anche per togliersi di dosso il sospetto di inquinamento ambientale, dovette fare marcia indietro. Della "Sabic" non si seppe più nulla. Ora è la volta dei russi in joint venture con gli americani. Difficile capire perché in Italia si vogliano vendere gli impianti di etilene - derivazione della lavorazione del greggio, da cui a sua volta deriva la produzione delle materie plastiche -, mentre società straniere sono fortemente interessate a questa produzione. La verità è che il nostro è un Paese in declino che ha perso per strada la spinta vitale e dove operare è difficile per via della mancanza decisionale, per via dei sindacati, degli scioperi, delle resistenze locali. E così l'Eni preferisce fare cassa e dedicarsi al "core business", cioè al petrolio, al gas e all'elettricità. La produzione di etilene verrebbe scorporata e questa è una decisione che riguarda migliaia di operai siciliani, oltre a quelli del resto d'Italia. E' in sostanza lo stesso motivo per cui stiamo per cedere Alitalia ad Air France-Klm. La compagnia di bandiera (fino a quando si fregerà di questo titolo?) perde un milione al giorno, è un pozzo senza fondo, mentre Air France-Klm ricava profitti e rappresenta il più grosso gruppo europeo del trasporto aereo. Dispiace che l'Italia perda pezzi, ma dobbiamo ringraziare che facciamo parte dell'Unione europea e che ci siano società straniere pronte a comprare. E' il prezzo amaro che paghiamo per le nostre insufficienze e per il male oscuro del "non fare".

 

Il Lotto (sezione: Alitalia 2)

( da "Sicilia, La" del 29-12-2007)

SICUREZZA, MILLEPROROGHE E ALITALIA IN ULTIMO CDM L'ultimo Consiglio dei ministri del 2007 ha approvato una serie di misure, tra cui il decreto legge sulla sicurezza, che prevede l'espulsione immediata di cittadini comunitari accusati di terrorismo; e il decreto "milleproroghe", che tra l'altro conferma per il 2008 i benefici per la rottamazione auto, estesa alle Euro 2. È stato poi preso atto della decisione del cda dell'Alitalia e dato il via libera alla trattativa con Air France-Klm, che il ministro dell'Economia Padoa-Schioppa seguirà per il governo. FRIULI, UCCIDE LA MOGLIE E POI SI SPARA Omicidio-suicidio nell'abitazione di una coppia ad Attimis. Un uomo di 52 anni, disoccupato da sei mesi, ha ucciso la moglie di 63 e poi si è tolto la vita. Secondo il sindaco della cittadina friulana, i coniugi non erano in ristrettezze economiche e nulla poteva far presagire il dramma.

 

Roma Il governo dice sì alla (sezione: Alitalia 2)

( da "Gazzettino, Il" del 29-12-2007)

RomaIl governo dice sì alla trattativa in esclusiva fra Alitalia e Air France-Klm. E in Piazza Affari il titolo chiude con un maxi-rialzo dell'8,26\% a 0,8 euro.Con una mossa inattesa, anticipando la scadenza indicata entro metà gennaio, il consiglio dei ministri ha dato semaforo verde alle negoziazioni, che dureranno otto settimane, per una proposta vincolante di integrazione fra i due gruppi. A giocare in favore dell'accelerazione delle trattative avrebbero giocato più fattori: da un titolo azionario troppo altalenante al rischio che l'iniziale scadenza di metà gennaio avrebbe potuto logorare ulteriormente sia la compagnia che la scena politica che le ruota intorno. Senza dimenticare, secondo alcune indiscrezioni, il fatto che il premier Prodi avrebbe avuto le necessarie assicurazioni e garanzie dal presidente francese Sarkozy per la pari dignità della compagnia italiana nella futura fusione. Soddisfatto il numero uno di Air France-Klm, Jean Cyril Spinetta che si augura di arrivare "rapidamente a un accordo solido che apra la via a una crescita profittevole di Alitalia". Ad annunciare il via libera del governo è stato il ministro dell'Economia, Tommaso Padoa-Schioppa, che ha espresso il proprio "orientamento favorevole" alla trattativa, "la soluzione più appropriata per la salvezza" dell'Alitalia. Padoa-Schioppa ha quindi giudicato "corretta la valutazione del cda", osservando che "è motivo di fiducia la prospettiva di integrazione con il primo gruppo mondiale" nel trasporto aereo. Air France ha ampia esperienza in integrazioni avendolo fatto con Klm e ha rilanciato l'aeroporto di Amsterdam. Auspico che la fase finale della trattativa non riservi sorprese negative". Sarà durante la negoziazione che il Tesoro deciderà se cedere tutta o parte della propria quota del 49,9\%, comunque, "nel nuovo gruppo sarebbe titolare di azioni" visto che Air France-Klm ha proposto una offerta pubblica di scambio. In cdm ci potrebbe essere un ulteriore passaggio in consiglio "visto che si tratta di una vendita importante". Il governo, ha aggiunto, "ha la massima attenzione per il trasporto aereo e il futuro di Malpensa" ed "è fiducioso che il processo iniziato un anno fa".Immediata la levata di scudi da mondo politico e sindacale, mentre il vicepremier Francesco Rutelli parla di "scelta formalmente ineccepibile" e fa sapere di avere rivolto all'azionista Tesoro "5 questioni di merito che restano irrisolte o da chiarire nella trattativa con Air France". Per l'opposizione La Russa di An definisce la decisione del governo "un vero colpo di mano" che "salta la verifica del piano industriale, penalizza Malpensa e non migliora le condizioni di Fiumicino"; Alemanno (An) sostiene che quella di Padoa-Schioppa è una scelta "contro gli interessi nazionali che non tiene conto del parere di Confindustria, dei sindacati, delle regioni del nord, e senza confrontare i piani industriali". Il presidente lombardo Formigoni parla di "scandalo", "forse di una decisione illegittima" e promette che valuterà "tutte le azioni possibili". Battagliera come sempre in questi giorni la Lega con Calderoli che avverte: "Il governo ha scelto di svendere il Paese e di cancellare la Padania; se volevano la guerra l'avranno". Per la parte sindacale fonti vicine al segretario generale della Cgil esprimono "grande stupore per l'accelerazione improvvisa" e ribadiscono "perplessità" per la scelta fatta che presenta criticità sia nel metodo che nel merito perché dell'offerta francese ancora non si conoscono i contenuti. Fit-Cisl, Ugl, Sdl, Uiltrasporti e Unione piloti ribadiscono la richiesta di un confronto con il governo.

 

<Ho molte offerte e già in passato potevo cedere agli stranieri> (sezione: Alitalia 2)

( da "Gazzettino, Il" del 29-12-2007)

IL PRESIDENTE "Ho molte offerte e già in passato potevo cedere agli stranieri" Alla fine getta la spugna: "Me ne voglio andare, perché prendo atto che questa è la volontà generale". Il patron di Alpi Eagles, Paolo Sinigaglia, però non demorde e avverte di ritenere "impraticabile" l'affitto dell'attività a un altra compagnia, che alcuni hanno avanzato facendo il nome di My Air. "La strada per il salvataggio - spiega l'imprenditore padovano - è la cessione dell'azienda, e io sono determinatissimo. Ho molte offerte, e già in passato potevo alienarla a grosse imprese straniere. Ma per queste cose ora mi affido ai miei legali".Sinigaglia, alle prese con problemi di salute, non ha partecipato personalmente al tavolo istituzionale per il futuro di Alpieglaes convocato dalla Regione Veneto, facendosi delegare dall'avvocato Mauro Pizzigati mentre sarebbe uscito di scena l'altro legale, Stefano Campoccia.Sui passaggi che hanno portato l'Enac a sospendergli la licenza, causa i problemi finanziari della compagnia, Sinigaglia ribadisce che intende difendersi in sede legale. "Il presidente di Enac, Riggio - sottolinea Sinigaglia, nato come imprenditore calzaturiero - mi ha detto che scarpe e aerei non sono la stessa cosa. Meno male, gli ho risposto, perché le scarpe hanno contribuito in questi anni al boom del nostro export. Non mi pare che durante la sua dirigenza all'Enac il settore aereo abbia fatto altrettanto, ma ha contato invece una serie di fallimenti, arrivando oggi allo stato comatoso di Alitalia".

 

La Borsa brinda ai francesi. Toto (Air One), accusa (sezione: Alitalia 2)

( da "Gazzettino, Il" del 29-12-2007)

LE REAZIONI La Borsa brinda ai francesi. Toto (Air One), accusa MilanoPiazza Affari promuove il via libera del governo italiano alle trattative esclusive tra Alitalia e Air France-Klm. Il titolo della compagnia di bandiera ha chiuso la seduta con un maxi-rialzo dell'8,26\% a 0,8 euro. Alitalia era stata sospesa nel primo pomeriggio in attesa che il ministro dell'Economia, Tommaso Padoa-Schioppa, comunicasse la decisione presa dal consiglio dei ministri di dare l'ok alla trattativa con il vettore franco-olandese, già sostenuta all'unanimità dal consiglio di amministrazione di Alitalia. Al rientro agli scambi il titolo è subito schizzato all'insù arrivando a toccare anche un massimo di +8,56\%. Sono passati di mano 37,5 milioni di azioni, pari al 2,7\% del capitale. Nonostante il rimbalzo il titolo Alitalia archivia un 2007 pesante con un calo del 25,4\%. Il 29 dicembre del 2006 valeva 1,037 euro contro i 0,7734 euro, prezzo ufficiale di ieri sera.Il rialzo è collegato anche alla immdiata disponibilità a chiudere l'operazione espressa da Air France. "Siamo molto soddisfatti di questa decisione che rappresenta un importante passo avanti del processo e siamo impegnati a raggiungere rapidamente un accordo solido che apra la strada a una crescita proficua di Alitalia" - ha affermato a caldo il presidente e direttore generale di Air France Klm Jean-Cyril Spinetta. Molto critici invece i commenti che arrivano dal fronte opposto. "Se l'Italia rinuncia al nostro progetto, spreca una grande opportunità, oltre che la capacità di competere in 'serie A'" - ha accusato il patron di AirOne, Carlo Toto."Siamo un Paese che sta semplicemente scegliendo di autodeclassarsi - rileva in una nota - svendendo un asset strategico nazionale e così contribuendo ad un grave indebolimento strutturale. Non ha vinto il mercato, perché in quel caso ci sarebbe stata trasparenza nella decisione e ci sarebbe stato un confronto serio e chiaro tra i due piani" e "vigileremo con grande attenzione affinché nelle prossime settimane vengano resi noti gli aspetti qualificanti della proposta selezionata, ad oggi in buona parte sconosciuti".Il progetto di Air France, afferma il costruttore presidente della compagnia aerea, "come riferito anche dai media, penalizza Alitalia, i suoi lavoratori ed il Paese". Quella del Cdm è "una decisione sorprendente che smentisce quanto dichiarato pochi giorni fa dal CdA di Alitalia, - ovvero che il Governo avrebbe esaminato in modo approfondito le due proposte - e che conferma la non disponibilità ad un confronto trasparente tra i due progetti". Secondo l'imprenditore abruzzese, "è stata assunta una scelta senza che sia stata data la possibilità di illustrare ed approfondire il nostro progetto, presentato lo scorso 6 dicembre, né con gli advisor di Alitalia, né con l'azionista di controllo, né con il Governo"."Il nostro piano - spiega - prevede non solo la ristrutturazione, ma anche il rilancio di Alitalia, sia per la parte volo, che per la parte di servizi a terra. È un piano che assicura 5,3 miliardi di euro di investimenti, sostituzione ed integrazione della flotta in tempi brevi con l'ingresso di 130 nuovi aerei di ultima generazione, incremento di 29 rotte nazionali, consolidamento di quelle internazionali, sviluppo dell'offerta intercontinentale di oltre il 30\% con rafforzamento sia di Malpensa che di Fiumicino, costituzione di un grande polo di eccellenza nella manutenzione. L'integrazione con Air One permetterebbe ad Alitalia di tornare ad essere un grande player europeo e, dall'altra parte, all'Italia di mantenere la propria compagnia di bandiera. Di tutto questo non parrebbe esserci alcuna traccia nel piano concorrente che è una proposta di contenimento di Alitalia, di riduzione della flotta, delle rotte, di penalizzazione del Nord Italia, un piano che addirittura propone di far volare ancora per 10 anni aerei già vecchi".

 

Alpi Eagles, Sinigaglia getta la spugna: <Vendo> (sezione: Alitalia 2)

( da "Gazzettino, Il" del 29-12-2007)

Alpi Eagles, Sinigaglia getta la spugna: "Vendo" Il Tar del Lazio gli dà ragione: annullato lo stop dell'Enac, la compagnia potrà volare fino al 17 gennaio. Il fondo di investimento incontra i legali in Regione Alpi Eagles, virata a un passo dal crack. Il Tar del Lazio sconfessa l'Enac e dà altre due settimane di ossigeno operativo alla compagnia veneta. Il padre-padrone Paolo Sinigaglia si dice pronto a uscire di scena se nel capitale entrerà il misterioso fondo di investimento di matrice italiana e capitali internazionali. E sullo sfondo si profila il possibile ingresso di un altro partner, una cordata romana che forse potrebbe ricollegarsi a quella che aveva tentato la scalata ad Alitalia. Il sindacato ora comunque spera che possa arrivare il cavaliere bianco e gli stipendi arretrati. E in ogni caso chiede di partecipare alle trattative. Ma un altro aereo è stato fermato due giorni fa a Bari.La giornata di ieri ha visto una serie di colpi di scena. Il Tar del Lazio ha accolto il ricorso di Alpieagles per la sospensione del provvedimento con cui Enac negava la proroga della licenza alla compagnia aerea, facendola cessare il 1. gennaio 2008. Il Tar - ha spiegato l'avvocato Paolo Pettinelli, che ha firmato il ricorso - ha ritenuto fondata l'istanza di Alpieagles, fissando al 17 gennaio 2008 l'udienza per la discussione di merito del provvedimento dell'Enac. "Fino a quella data perlomeno - ha aggiunto Sinigaglia - gli aerei della compagnia potranno continuare a volare"."La sentenza del Tar del Lazio che accoglie il ricorso di Alpi Eagles non ha bisogno di essere commentata. A questo punto ho buoni motivi per dire che avevamo ragione nel dubitare dell'atteggiamento assunto dall'Enac. Di qui l'evidente opportunità di poter garantire finalmente uno sbocco positivo alla crisi di Alpi Eagles", ha commentato il presidente della Regione Giancarlo Galan.In mattinata proprio nella sede della Regione Veneto i rappresentanti del fondo di investimento internazionale hanno incontrato l'assessore all'economia Fabio Gava e il legale di Alpieagles Mauro Pizzigati. Non si sarebbe invece presentato l'altro avvocato di Sinigaglia, Stefano Campoccia. "Alla luce degli esiti dell'incontro - ha detto Gava - abbiamo ritenuto opportuno revocare il tavolo di trattativa previsto per il pomeriggio, che verrà riconvocato non appena l'investitore avrà avuto modo di presentare il suo memorandum con tempi e scadenze precise".Il tempo in più concesso dal Tar del Lazio servirà al fondo d'investimento a completare l'analisi dei bilanci della compagnia a fine anno. Si parla di un investimento possibile di almeno 20-30 milioni per la maggioranza del capitale con Sinigaglia che rimarrebbe socio per poi uscire completamente una volta decollato il risanamento. Rimane lo stretto riserbo: "In questa fase è essenziale per garantire il potenziale investitore - ha sottolineato Gava - anche perché in casi simili in passato l'ufficializzazione ha comportato un affidamento nei suoi confronti". In pratica, potrebbe essere costretto a pagare in caso di future insolvenze di Alpieagles, eventualità questa che potrebbe rendere nulli anche i pagamenti effettuati dalla compagnia nei confronti della Save, la società di gestione dell'aeroporto di Venezia.Esclusa nettamente da Sinigaglia la pista My Air, si parla comunque di un'altra cordata possibile in pista. In ogni caso il consigliere regionale di An Raffaele Zanon chiede l'istituzione di una commissione d'inchiesta del Consiglio veneto "che appuri se siano avvenute discriminazioni, attivate dai gestori aeroportuali" che abbiano portato alla chiusura della compagnia. Secondo Zanon, che attacca anche l'Enac, la commissione consiliare dovrebbe fare luce sulle "commistioni pubblico-privato" che stanno producendo una grave crisi occupazionale in Veneto (350 posti a rischio).Maurizio Crema.

 

Alitalia, il governo dice sì ad Air France (sezione: Alitalia 2)

( da "Gazzettino, Il" del 29-12-2007)
Pubblicato anche in:
(Gazzettino, Il (NordEst))

Via libera di Padoa Schioppa ad un confronto in esclusiva di otto settimane. Formigoni: uno scandalo. La Lega promette battaglia Alitalia, il governo dice sì ad Air France Alpi Eagles, Sinigaglia s'arrende: "Vendo". Trattative aperte con un fondo italo-estero Il governo sceglie Air France per Alitalia, il Tar del Lazio concede altre due settimane di volo ad Alpi Eagles e il patron Paolo Sinigaglia è pronto a lasciare la proprietà della compagnia veneta.L'esecutivo con una decisione a sorpresa ha deciso di dare il via libera alla negoziazione diretta tra Alitalia e Air France che dovrebbe durare 8 settimane. "È l'unica strada per salvare la compagnia, lo Stato rimarrà azionista", il commento del, ministro Padoa Schioppa. Insorge l'opposizione, Calderoli: "Il governo ha scelto di cancellare la Padania e ora avrà la guerra". Critica anche la Cgil, mentre gli altri sindacati vogliono vedere il piano francese.Alpi Eagles, ieri incontro in Regione tra il fondo di investimento che sarebbe pronto a rilevare la compagnia veneta in grossa crisi. Si parla di un investimento di almeno 20-30 milioni.Crema a pagina 14.

 

ALITALIA: RIGGIO(ENAC), VIVA SODDISFAZIONE PER ORIENTAMENTO GOVERNO (sezione: Alitalia 2)

( da "Asca" del 29-12-2007)

(ASCA) - Roma, 29 dic - Il Presidente dell'ENAC, Vito Riggio, esprime ''viva soddisfazione'' per la decisione del Governo rispetto di avviare una trattativa in esclusiva con Air France-KLM per Alitalia. ''Si tratta infatti - dichiara Riggio in una nota - di un gruppo industriale di primario rilievo internazionale che certamente contribuira' a favorire il rilancio e lo sviluppo del settore del trasporto aereo. Settore, peraltro, i cui trend di crescita, anche in Italia, sono molto elevati e potra' essere ulteriormente favorito dalla nascita di questo soggetto''. fgl/uda/ss.

 

ALITALIA: ENAC, AIR FRANCE-KLM CONTRIBUIRA'A RILANCIO TRASPORTO AEREO (sezione: Alitalia 2)

( da "ITnews.it" del 29-12-2007)

Roma, 29 dic. - (Adnkronos) - Il presidente dell'Enac, Vito Riggio, esprime "viva soddisfazione per l'orientamento espresso dal Governo rispetto all'avvio da parte di Alitalia di una trattativa in esclusiva con Air France-KLM". Lo comunica l'Enac in una nota.

 

ALITALIA: CALDEROLI, LEGA IN PISTA PER DIFENDERE MALPENSA (sezione: Alitalia 2)

( da "ITnews.it" del 29-12-2007)

Roma, 29 dic. (Adnkronos) - ''Privare la Padania , ovvero la parte produttiva del Paese, del suo hub internazionale, Malpensa, in un momento di economia globale, significa privarla della possibilita' di svilupparsi e mettere cosi' in ginocchio tutto il Paese. Per impedire tutto questo la Lega mettera' in pista tutti i suoi uomini, chiamando all'appello la societa' civile, i sindaci, gli amministratori locali e i cittadini a difesa delle indispensabili infrastrutture a cui il Nord non puo' rinunciare. Ma se cosi' non dovesse essere temo che le istanze separatiste, cosi' presenti anche nel resto d'Europa, non potranno piu' essere fermate''. Lo afferma Roberto Calderoli, vice presidente del Senato e coordinatore delle segreterie della Lega.

 

ALITALIA: BONANNI, DA GOVERNO DECISIONE GRAVE E SBAGLIATA (sezione: Alitalia 2)

( da "ADN Kronos" del 29-12-2007)

Ascolta la notizia commenta 0 vota 0 tutte le notizie di ECONOMIA Roma, 29 dic. - (Adnkronos) - La decisione di avviare una trattativa in esclusiva con Air France-Klm e' ''sbagliata'' e ''poco chiara''. E' il segretario generale della Cisl, Raffaele Bonanni, a stigmatizzare cosi' il via libera dell'esecutivo al negoziato con il gruppo franco-olandese. ''Il governo -ha detto Bonanni in un'intervista al Tg2- sbaglia perche' non si affida cosi' la compagnia di bandiera al migliore concorrente'' e perche' ''l'Italia non deve lasciare la sua compagnia, cosi' come hanno fatto gli altri Paesi come la Francia''. Insomma, l'esecutivo commette ''un errore grave'', denuncia il leader della confederazione di Via Po.

 

ALITALIA: ENAC, AIR FRANCE-KLM CONTRIBUIRA'A RILANCIO TRASPORTO AEREO (sezione: Alitalia 2)

( da "ADN Kronos" del 29-12-2007)

Ascolta la notizia commenta 0 vota 0 tutte le notizie di ECONOMIA Roma, 29 dic. - (Adnkronos) - Il presidente dell'Enac, Vito Riggio, esprime "viva soddisfazione per l'orientamento espresso dal Governo rispetto all'avvio da parte di Alitalia di una trattativa in esclusiva con Air France-KLM". Lo comunica l'Enac in una nota.

 

Alitalia, Riggio (Enac) soddisfatto per orientamento governo (sezione: Alitalia 2)

( da "Reuters Italia" del 29-12-2007)

ROMA (Reuters) - Il presidente dell'Ente nazionale per l'aviazione civile (Enac), Vito Riggio, "ha espresso viva soddisfazione" per l'orientamento del Tesoro che ieri si è detto favorevole all'avvio da parte di Alitalia di una trattativa in esclusiva con Air France-Klm. "(Quanto ad Air France-Klm) Si tratta di un gruppo industriale di primario rilievo internazionale che certamente contribuirà a favorire il rilancio e lo sviluppo del settore del trasporto aereo. Settore, peraltro, i cui trend di crescita, anche in Italia, sono molto elevati e potrà essere ulteriormente favorito dalla nascita di questo soggetto", ha precisato Riggio in una nota diffusa oggi. Ieri il ministro dell'Economia Tommaso Padoa Schioppa con una mossa a sorpresa ha espresso parere favorevole alla scelta del consiglio di amministrazione di Alitalia -- della scorsa settimana -- di avviare trattative in esclusiva con Air France-Klm per la cessione del 49,9% in mano pubblica. La decisione ha spiazzato i sindacati e irritato i politici del Nord, come i vertici della Lega e il presidente della Regione Lombardia Roberto Formigoni, che temono un ridimensionamento dello scalo di Malpensa, il secondo hub italiano dopo Fiumicino che i francesi intendono abbandonare.

 

ALITALIA/ SGOBIO (PDCI): LO STATO PARTECIPI ALLA GESTIONE (sezione: Alitalia 2)

( da "Virgilio Notizie" del 29-12-2007)

29-12-2007 16:43 Preservare posti di lavoro, su questo governo non faccia sconti Roma, 29 dic. (Apcom) - "La logica delle privatizzazioni ha fallito. Le esperienze, al riguardo, sono tante. Se lo Stato conservasse una quota importante in Alitalia, cioè in un settore che è strategico per il nostro Paese, sarebbe un bene, non solo per la compagnia ma anche per i lavoratori". E' quanto afferma in una nota Pino Sgobio, capogruppo del Pdci alla Camera. "Questo - aggiunge - è un punto fondamentale. Sui lavoratori, soprattutto, non devono assolutamente ricadere gli errori dei 'manager' che hanno ridotto Alitalia in queste disastrose condizioni. Non un posto di lavoro va perduto. Su questo il governo non deve fare sconti a nessuno".

 

ALITALIA/ ENAC: AIR FRANCE CONTRIBUIRA' A RILANCIO SETTORE AEREO (sezione: Alitalia 2)

( da "Virgilio Notizie" del 29-12-2007)

29-12-2007 15:24 "E' gruppo industriale di primario rilievo internazionale" Roma, 29 dic. (Apcom) - Il presidente dell'Enac, Vito Riggio, esprime "viva soddisfazione" per l'orientamento espresso dal Governo rispetto all'avvio da parte di Alitalia di una trattativa in esclusiva con Air France-Klm. "Si tratta, infatti, di un gruppo industriale di primario rilievo internazionale - dice Riggio - che certamente contribuirà a favorire il rilancio e lo sviluppo del settore del trasporto aereo. Settore, peraltro, i cui trend di crescita, anche in Italia, sono molto elevati e potrà essere ulteriormente favorito dalla nascita di questo soggetto".

 

ALITALIA/ LE FIGARO: POSSIBILE OFFERTA AL RIBASSO DA AIR FRANCE (sezione: Alitalia 2)

( da "Virgilio Notizie" del 29-12-2007)

29-12-2007 15:03 Per analista citato da giornale "tutto ancora da giocare" Roma, 29 dic. (Apcom) - Air France è a un soffio da Alitalia: così titola oggi il quotidiano transalpino 'Le Figaro' commentando il via libera del Governo italiano a negoziati esclusivi tra Alitalia e il gruppo Air France-Klm. "L'acquisizione di Alitalia sembra sempre più probabile", scrive 'Le Figaro', anche se per un analista citato dal giornale francese è "tutto ancora da giocare". "Air France - spiega - ha vinto una prima tappa e ora potrebbe provare ad abbassare l'offerta. Bisogna vedere se il governo italiano l'accetterà". Nell'articolo viene sottolineato che la compagnia francese "ha fatto la differenza" proprio grazie al prezzo della sua offerta. Air France, scrive 'Le Figaro', avrebbe proposto 485 milioni di euro contro i 138 di Air One. Il giornale aggiunge anche che "se l'offerta non vincolante presentata a metà dicembre dal gruppo guidato da Jean-Cyril Spinetta ha sedotto più di quella di Air One", ha però preoccupato la Confindustra italiana e le principali città della Lombardia per la vicenda dell'hub di Malpensa.

 

ALITALIA/ BONANNI: GRAVE ERRORE CEDERLA A PRINCIPALE CONCORRENTE (sezione: Alitalia 2)

( da "Virgilio Notizie" del 29-12-2007)

29-12-2007 14:54 "Nulla trasparente, criteri economici sballati.Parlamento vigili" Roma, 29 dic. (Apcom) - E' stato un "errore grave" cedere Alitalia al gruppo Air France-Klm, perchè è il "nostro principale concorrente" nel turismo. Lo sostiene il segretario generale della Cisl, Raffaele Bonanni, secondo cui i criteri e le modalità con le quali la compagnia di bandiera è stata venduta non sono trasparenti. "Non si conoscono i criteri, le modalità usate, non si conosce nulla - ha detto Bonanni al Tg2 - nulla è trasparente. E' la prima volta che accade che un'azienda di 20mila persona, di proprietà del Governo, non si incontra con il sindacato. Neanche in Cina accade questo". Il leader sindacale ha aggiunto: "Faremo di tutto per mobilitarci e chiederemo al Parlamento di vigilare. Quello è un bene pubblico, non privato. Prima di alienarlo bisogna avere piena legittimità nel farlo e secondo me i presupposti non sono legittimi, oltre che sballati i criteri economici".

 

ALITALIA: RIGGIO(ENAC), VIVA SODDISFAZIONE PER ORIENTAMENTO GOVERNO (sezione: Alitalia 2)

( da "Virgilio Notizie" del 29-12-2007)

29-12-2007 15:27 (ASCA) - Roma, 29 dic - Il Presidente dell'ENAC, Vito Riggio, esprime ''viva soddisfazione'' per la decisione del Governo rispetto di avviare una trattativa in esclusiva con Air France-KLM per Alitalia. ''Si tratta infatti - dichiara Riggio in una nota - di un gruppo industriale di primario rilievo internazionale che certamente contribuira' a favorire il rilancio e lo sviluppo del settore del trasporto aereo. Settore, peraltro, i cui trend di crescita, anche in Italia, sono molto elevati e potra' essere ulteriormente favorito dalla nascita di questo soggetto''.

 

ALITALIA/ SACCONI: DIRITTO-DOVERE PARLAMENTO ESPRIMERE PARERE (sezione: Alitalia 2)

( da "Virgilio Notizie" del 29-12-2007)

29-12-2007 16:10 Governo Prodi sfoggia determinazione solo sui grandi affari Roma, 29 dic. (Apcom) - "Il governo Prodi appare determinato solo sui grandi affari in nome dei quali sa superare a pie' pari tanto il dialogo sociale quanto il confronto parlamentare. E invece l'auspicabile conclusione della lunga agonia di Alitalia impone l'attento esame dei piani industriali proposti e delle loro ricadute sul sistema aeroportuale italiano, sia da parte delle parti sociali che del Parlamento il quale ha il diritto e il dovere di esprimere un giudizio". Lo afferma il parlamentare Fi Maurizio Sacconi.

 

ALITALIA/ CATONE(DCA): COMPORTAMENTO GOVERNO MOLTO DISCUTIBILE (sezione: Alitalia 2)

( da "Virgilio Notizie" del 29-12-2007)

29-12-2007 16:06 Decisioni senza parti sociali e discussione in Parlamento Roma, 29 dic. (Apcom) - "Il comportamento che il governo sta adottando in merito alla vicenda Alitalia è molto discutibile sia nel merito che nella forma. Si prendono decisioni senza alcuna consultazione con le parti sociali e soprattutto tenendo fuori dalla discussione il Parlamento". Lo afferma in una nota il capogruppo della Dc per le Autonomie alla commissione Trasporti della Camera, Giampiero Catone.

 

Andrea Milluzzi (sezione: Alitalia 2)

( da "Liberazione" del 29-12-2007)

Bruciando i tempi annunciati il ministro dell'Economia da il via libera Alitalia, Tps scende in campo: Sì alla trattativa con Air France Andrea Milluzzi Doveva essere un punto secondario all'ordine del giorno, alla fine la "bomba" del Consiglio dei ministri di ieri è stata quella che meno si aspettava: il governo sta con il cda di Alitalia e ha deciso di avvallare la vendita della compagnia di bandiera a Air France-Klm. Altro che metà gennaio, Padoa Schioppa si dà 8 settimane di tempo da subito per concludere la trattativa. C'è da dire che la volontà di dimostrare di "avere ancora capacità di decisione" espressa a chiare lettere dal titolare del Tesoro è stata più che rispettata. I classici tre indizi si erano palesati già in mattinata, quando Formigoni prima e La Russa poi avevano paventato i timori per un "colpo di mano" da parte del governo. Poi, la sospensione del titolo in Borsa in attesa di un comunicato ufficiale. Infine, il fatto: Tommaso Padoa Schioppa che esce dalla riunione del governo e dice che sì, effettivamente i ministri stanno con i francesi. Perché "è la scelta migliore", perché "la prospettiva di integrazione con il primo gruppo mondiale del trasporto aereo è motivo di fiducia", perché Air France è "un soggetto che ha ampia esperienza in integrazioni" che è stato capace di "rivitalizzare" l'olandese Klm e l'aeroporto di Amsterdam. Il passaggio di ieri non è stato, e non sarà l'ultimo, della vicenda Alitalia. Era "inevitabile" che il governo, in quanto maggior azionista di Alitalia, esprimesse una sua indicazione. A sorprendere è stata la tempistica. Ma ci sarà ancora modo di discutere. Tanto che ai microfoni dei giornalisti tutti i ministri si sono limitati a dire di "aver preso atto del parere favorevole del governo su Air France", in attesa che i giochi entrino nel vivo. Per adesso chi ha stappato sicuramente la bottiglia di spumante - anzi, di champagne - è Air France che non a caso non ha aspettato nemmeno mezza giornata per rassicurare tutti quanti: "Siamo molto soddisfatti di questa decisione che rappresenta un importante passo avanti del processo e siamo impegnati a raggiungere rapidamente un accordo solido che apra la strada a una crescita proficua di Alitalia" ha prontamente detto il presidente e direttore generale di Air France-Klm Jean-Cyril Spinetta. Loro adesso hanno l'esclusiva e due mesi di tempo per comprarsi Alitalia. Padoa Schioppa e il governo hanno l'esclusiva della responsabilità di placare le molteplici ire che sono state rivolte loro e molto meno tempo per farlo. segue a pagina 7 29/12/2007.

 

<Con Londra per crescere ancora> naccio (sezione: Alitalia 2)

( da "Sicilia, La" del 29-12-2007)

"Con Londra per crescere ancora" naccio @@Presidente e ad di Borsa Italiana sottolineano la solidità del mercato e l'importanza dell'accordo con il London Stock Exchange Rino Lodato Dieci agosto 2007: scoppia la crisi dei mutui subprime negli Stati Uniti e affonda le Borse. In due sole sedute vengono bruciati 430 miliardi di euro in capitalizzazione. Poi si verifica una buona ripresa che, però, non riesce a coinvolgere Piazza Affari, una delle poche Borse a chiudere in perdita. Andiamo con ordine. E' il 2007: sale il prezzo del petrolio (vicino ai 100 dollari al barile), i tassi scendono negli Stati Uniti (4,25%), salgono in Eurolandia (4%), si deprezza il dollaro e per l'euro (ormai vale un dollaro e mezzo) inizia una serie di record che faranno soffrire le nostre esportazioni. Per le Borse è un anno vissuto sulle montagne russe. Ma Francoforte, ad esempio, è riuscita a chiudere con un bel bilancio positivo (+22%). Milano, dopo il poker (quattro anni in crescita) si è fermata e ha iniziato la parabola discendente. E, colmo dei colmi, a dispetto della crisi sui mutui subprime, anche le principali Borse statunitensi hanno concluso l'anno in rialzo. Piazza Affari Per Milano è davvero un'occasione perduta. Perché i ribassi dei titoli azionari (come quelli delle obbligazioni) coinvolgono i fondi d'investimento che hanno investito nelle aziende italiane, acquistando le loro azioni. Naturalmente il bilancio finale della Borsa intacca il valore della quota del fondo.E così anche chi non ha investito in capitale di rischio in maniera diretta, oggi si trova a dover fare i conti con un capitale ridotto. Borsa Italiana e Lse Ma andiamo ai numeri. Intanto ricordiamo che dal primo ottobre 2007 Borsa Italiana e London Stock Exchange hanno dato vita al principale gruppo borsistico europeo. Quest'operazione, di portata storica per la finanza italiana, integra due modelli di business altamente efficienti e complementari, quello del London Stock Exchange negli strumenti azionari del Regno Unito e internazionali, e il primato di Borsa Italiana nelle azioni italiane, negli Etf e securitised derivatives, nei derivati e nel reddito fisso, nonché nell'offerta di servizi di post-trading più efficiente d'Europa. Società quotate Il 2007 si chiude con 344 società quotate sui mercati di Borsa Italiana, nuovo massimo storico per il mercato italiano, 33 in più di quelle di fine 2006. Al netto delle 37 società del segmento MTA International, il numero di società quotate è di 307 (17 in più rispetto alla fine del 2006). La capitalizzazione La capitalizzazione complessiva delle società nazionali quotate si è attestata a fine anno a 731,0 miliardi di euro, pari al 47,8% del Prodotto Interno Lordo (era il 52,8% a fine 2006). Nel dettaglio la capitalizzazione è risultata pari a 672,7 miliardi di euro per le società del segmento blue chip (711,9 a fine 2006), a 21,8 per quelle del segmento Star (24,0), a 25,2 per quelle del segmento Standard (31,7), 539,3 milioni di euro per le investment companies (496,4 milioni di euro), 10,7 miliardi di euro per quelle di Mercato Expandi (10,3) e a 98,0 milioni di euro per il MAC. ? All'interno del Mta il ranking di capitalizzazione tra i macro-settori ha visto Finanziari confermarsi al primo posto (scendendo al 43,7%), davanti a Industriali (saliti al 30,9%) e a Servizi. New entry Le 35 ammissioni del mercato azionario sono avvenute in 18 casi a seguito di initial pubblic offering, in 1 caso a seguito di fusione (Banco Popolare derivante dalla fusione tra Banco Popolare Verona e Novara e Banca Popolare Italiana, contestualmente revocate) e in 16 casi a seguito di admissions to trading su Mta International. Sul Mercato Expandi tutte le 11 ammissioni sono avvenute a seguito di IPO. Sul Mac ci sono state 3 ammissioni, precedute da un collocamento istituzionale. Le revoche Le 14 revoche di società quotate sul mercato azionario sono state determinate in 6 casi dalla conclusione di offerte pubbliche di acquisto (Banca Fideuram, Datamat, Garboli, Marzotto, Targetti Sankey, Valentino Fashion Group), in 7 casi a seguito di fusione (Banca Lombarda in Ubi Banca, Banca Popolare Italiana e Banco Popolare Verona e Novara in Banco Popolare, Capitalia in Unicredit, Gim in Intek, La Gaiana in Gabetti Property, SanPaolo Imi in Intesa SanPaolo) e in 1 caso per messa in liquidazione della società (Pagnossin). Le 2 revoche di società quotate sul Mercato Expandi sono avvenute per dichiarato stato di insolvenza (CIT) e per scadenza dei presupposti della revoca del provvedimento di sospensione (Spoleto Credito e Servizi). Gli scambi Gli scambi complessivi sul sistema telematico di strumenti azionari, Etf, Etc e securitised derivatives hanno raggiunto i 79,4 milioni di contratti e 1.696 miliardi di euro di controvalore. La media giornaliera è stata di 316.375 contratti (+25,4% sul 2006) e di 6,8 miliardi di euro (+38,7%), nuovo massimo storico del mercato italiano. La seduta di ieri Positiva l'ultima sedita dell'anno con il Mibtel in rialzo dello 0,58% a 29402, S&P/Mib a 38554 (+0,55%), Midex a 36079 (+0,75%), All Stars a 14369 (+0,81%). Miglior titolo del giorno nell'S&P/Mib: Alitalia (+8,15%), il peggiore: Finmeccanica (-1,30%).

 

Milano. Bossi: pronti a scendere in piazza per Malpensa (sezione: Alitalia 2)

( da "AudioNews.it" del 29-12-2007)

19.03 Politica Milano. Bossi: pronti a scendere in piazza per Malpensa 18.27: E sulla vicenda Alitalia la lega si dice pronta a scendere in piazza a gennaio. "Il nord è arrabbiato, ha detto il leader Bossi, ha pagato per mantenere la compagnia e ora ci portano via Malpensa". Il governo ha dichiarato ieri che la trattativa avrà un interlocutore unico: Air France-Klm.

 

ALITALIA/ DI SALVO: SCONCERTANTI AFFERMAZIONI FORMIGONI E MORATTI (sezione: Alitalia 2)

( da "Virgilio Notizie" del 29-12-2007)

29-12-2007 18:27 Parlamento ha già votato due mozioni.Loro curano solo loro affari Roma, 29 dic. (Apcom) - "Il giudizio definitivo sulla scelta del Consiglio dei Ministri può essere dato quando si conoscerà il piano industriale e l'andamento della trattativa. Ma due cose si possono dire subito sulla polemica che riguarda Malpensa. Il Parlamento ha votato due mozioni per dire che in Italia, così come in qualunque altro paese europeo, non ci possono essere due hub. E sono sconcertanti le affermazioni di Formigoni e della Moratti, che dicono che milioni di euro di perdita per Alitalia sono sopportabili, tutto per portare affari alla Sea di cui sono azionisti. Nè va dimenticato che il Nord Italia è servito da otto grandi aeroporti". Lo dice la capogruppo Sd alla Camera Titti Di Salvo. "Non c'è dubbio - sottolinea in una nota- che fosse urgente una scelta sul futuro di Alitalia. Così come non c'è dubbio che il Governo avrebbe dovuto aprire un confronto con i sindacati: le lavoratrici ed i lavoratori hanno subito e non provocato gli errori che hanno portato al dissesto di Alitalia. Sarebbe bene ed utile per tutti che tornassero ad essere protagonisti".

 

ALITALIA/ BACCINI: EVITARE CONTRAPPOSIZIONE NORD-SUD (sezione: Alitalia 2)

( da "Virgilio Notizie" del 29-12-2007)

29-12-2007 18:43 Cercare migliori condizioni per cittadini utenti Roma, 29 dic. (Apcom) - Nella vicenda Alitalia "si deve evitare una contrapposizione Nord-Sud che non aiuta a risolvere i problemi dell'azienda". Lo afferma in una nota il vice presidente del Senato Mario Baccini (Udc). "Lo scopo primario della politica - aggiunge - deve essere in questo, come in altro casi, quello di assicurare ai cittadini utenti maggior qualità dei servizi e a minor costo. Per il resto, il Parlamento già si è espresso sul piano industriale di Alitalia. E, soprattutto, ha preso atto che lo stesso piano prevedesse l'aeroporto Leonardo da Vinci come hub principale tenuto conto che il doppio armamento degli aerei Roma Milano era soltanto un prezzo pagato ai campanilismi politici. Ora si faccia presto. E alle migliori condizioni per i cittadini utenti".

 

ALITALIA/ CENTO: GOVERNO E' IMPEGNATO CON MOLTA RESPONSABILITA' (sezione: Alitalia 2)

( da "Virgilio Notizie" del 29-12-2007)

29-12-2007 18:49 Rilancio e risanamento sono una questione nazionale Roma, 29 dic. (Apcom) - 'Il rilancio e il risanamento di Alitalia e' una grande questione nazionale su cui il governo e' impegnato con decisione e responsabilita'. Individuando nella trattativa con Air France un punto fondamentale per una possibile soluzione di questa vicenda. Sbaglia chi continua a farne una questione regionale o di campanilismo locale mettendo in contrapposizione presunti interessi del Nord rispetto a quelli nazionali'. Lo afferma Paolo Cento, deputato dei Verdi e sottosegretario all'Economia. 'Semmai - aggiunge - tutto il Paese e le forze politiche devono essere impegnate affinche' il confronto su Alitalia abbia alcuni punti fermi da rivendicare nel piano industriale di rilancio tra cui quello fondamentale della tutela di tutti i posti di lavoro'.

 

ALITALIA/ ANGELETTI: GOVERNO NON CI CONVOCHERA', VUOL FARE DA SOLO (sezione: Alitalia 2)

( da "Virgilio Notizie" del 29-12-2007)

29-12-2007 18:25 "Padoa-Schioppa si comporti con decenza e spieghi questa scelta" Roma, 29 dic. (Apcom) - Il Governo non ha ancora spiegato a nessuno perchè ha anticipato i tempi su Alitalia, dando il via libera al Cda della compagnia di bandiera di avviare una trattativa esclusiva con il gruppo Air France-Klm. E sarebbe ora che lo facesse. E' questa la richiesta del segretario generale della Uil, Luigi Angeletti, che tuttavia nutre molti dubbi in proposito. "Il ministro Padoa-Schioppa non ha spiegato a nessuno i motivi per i quali ha preso una decisione - ha detto - sarebbe auspicabile che si comportasse in una maniera decente e, quindi, che spiegasse a noi e al paese le ragioni che hanno sostenuto questa scelta". Angeletti ha ricordato che "il Governo aveva detto per bocca del presidente del Consiglio che non si sarebbero prese decisioni affrettate prima del 15 gennaio. Invece, siamo alle solite". Secondo il leader sindacale, in questa vicenda c'è stata mancanza di trasparenza. "Certo", ha osservato. Angeletti è anche convinto che il Governo non convocherà i sindacati "perchè ha deciso di fare tutto da solo. Aveva deciso da tempo. Quindi, è tutto una manfrina. Sarebbe corretto convocarci, però comincio a pensare che non lo farà". Se questa convocazione non dovesse mai arrivare, la reazione del sindacato non si farebbe attendere. Anche se Angeletti è attento a non pronunciare la parola sciopero. "Ne riparliamo un altro giorno - si è limitato a dire il numero uno della Uil - una domanda per volta".

 

ALITALIA: BOSSI, A GENNAIO SCENDEREMO IN PIAZZA PER MALPENSA (sezione: Alitalia 2)

( da "ADN Kronos" del 29-12-2007)

Ascolta la notizia commenta 0 vota 0 tutte le notizie di ECONOMIA Milano, 29 dic. - (Adnkronos) - "Scenderemo in piazza: a Malpensa faremo una manifestazione, nella prima data utile di gennaio, il 12 o il 19, la macchina operativa si e' gia' messa in moto". Lo ha detto Umberto Bossi, leader della Lega Nord, dopo la decisione del Governo per una trattativa in esclusiva con Air France-Klm per la cessione di Alitalia.

 

Due mesi per chiudere la trattativa (sezione: Alitalia 2)

( da "Liberazione" del 29-12-2007)

Alitalia, Tps gioca d'anticipo e dà l'ok ad Air France-Klm Andrea Milluzzi Diciamo che anche i possessori di azioni Alitalia hanno di che festeggiare, visto che il titolo, tornato nelle trattative dopo la sospensione, ha chiuso la giornata in Borsa con un luccicante +8,6% dopo giorni di magra e di ribassi. Diciamo poi che anche i rappresentanti dei piloti e delle hostess saranno contenti, visto che da giorni si erano dichiaratamente schierati dalla parte del vettore franco-olandese. Un po' meno contente lo sono sicuramente le altre sigle sindacali che sin dall'inizio della gara si erano schierati con l'altra concorrente, la Air One dell'imprenditore italiano Carlo Toto. E se da una parte Fit Cisl e la Uil Trasporti chiedono di essere convocati dal governo, dall'altra Sdl va giù duro e definisce "autoritario" il comportamento tenuto da Padoa Schioppa e colleghi: "Registriamo con estremo disappunto il comportamento del governo che per oltre un anno ha evitato accuratamente il confronto con il sindacato, ha fatto perdere ad azienda e lavoratori un anno e mezzo di tempo con una gara fantasma fallita prima di nascere ed ora decide prima del termine da esso stesso fissato, senza aver ascoltato il parere e le riflessioni del sindacato ed aver fornito chiarimenti sui criteri che sono stati alla base di tale opzione" ha detto il coordinatore nazionale della sigla, Fabrizio Tomaselli. Proprio il fatto di essere stati esclusi dalla fase decisionale ha fatto infuriare tutti i sindacati che adesso promettono, come fa il rappresentante dell'Ugl Roberto Panella di "non fare la stampella del governo. Il sindacato non può essere usato come un'ambulanza chiamata in soccorso solo quando si parla di esuberi o si toccano i livelli occupazionali". Il grande "trombato" della vicenda, Carlo Toto si rifugia nel sarcasmo: "Se l'Italia rinuncia al nostro progetto, spreca una grande opportunità, oltre che la capacità di competere in serie A. Siamo un Paese che sta semplicemente scegliendo di autodeclassarsi, svendendo un asset strategico nazionale e così contribuendo ad un grave indebolimento strutturale. Oggi (ieri, Ndr) ha perso l'Italia, i cittadini, l'industria del turismo, le nostre imprese che concorrono con sempre maggiori pressioni sui mercati esteri". Tutti quindi stanno aspettando di capire cosa contenga nel dettaglio questo fantomatico piano industriale di Air France che tanto è piaciuto a Padoa Schioppa, piloti e hostess e così poco a sindacati e imprenditori italiani (tutta la Confindustria infatti stava con Toto). Ciò che sicuramente sta già provocando la più grossa crisi è il nodo Malpensa. Lo scalo milanese dovrebbe - il condizionale è d'obbligo - non rientrare nei piani della compagnia francese e, nonostante il condizionale, tutto il Nord si sta infuriando. Dalla Lega Nord che per bocca di Calderoli promette guerra al governo, al Presidente della Regione Lombardia Roberto Formigoni, a quello della provincia di Milano Filippo Penati alla sindaca Moratti è tutto un coro di proteste contro il "colpo di mano" di Tps. E le urla arrivano sia da destra che da sinistra, tant'è che tutti i segretari settentrionali del Pd invitano i "colleghi" romani a valutare bene il da farsi. Quindi, vedremo se sarà vero che con questa scelta Alitalia sarà risanata, se addirittura il governo potrà mantenere il 49,9% del pacchetto azionario che già ha e se i livelli occupazionali saranno salvaguardati. Questi sono tutti auspici di Padoa Schioppa. Lui ha scelto, lui sarà il titolare unico della trattativa. Se poi sarà stato meglio fare come ha detto ieri il ministro Ferrero, ossia "non limitarsi a una trattativa esclusiva" sarà il tempo a dirlo. Quel poco che ne è rimasto. 29/12/2007.

 

Romina Velchi (sezione: Alitalia 2)

( da "Liberazione" del 29-12-2007)

Il ministro: salari, precarietà, immigrati. Le risorse ci sono. Dini? Venga in parlamento Ferrero: "La verifica? Ecco tre cose da fare" Romina Velchi In consiglio dei ministri, Paolo Ferrero si è presentato con un regalo speciale per i suoi colleghi: un calendario di Vip. Da non confondersi con "very important people". Si tratta, invece, di "very invisible people": gli invisibili. Quelle persone che vivono ai margini della società; donne, uomini, bambini che non hanno nulla, che non chiedono nulla e perciò non ricevono nulla. Eppure esistono, sono tra noi, come le foto del calendario sono lì a dimostrare. Il ministro ha voluto così offrire un momento di riflessione, tra un decreto e l'altro, e ricordare che la politica dovrebbe essere soprattutto migliorare le condizioni di vita delle persone. Ancorché invisibili. Giusto una pausa, perché poi il consiglio dei ministri si è dovuto rimettere al lavoro. Sono sufficienti le modifiche contenute nel nuovo decreto sulla sicurezza per giudicarlo positivo? Del vecchio decreto sicurezza, una parte non va come decreto ma sotto forma di un provvedimento con iter legislativo normale, e questo è già positivo, perché permette la discussione parlamentare. Nel decreto vero e proprio c'è la parte che sorregge le espulsioni urgenti, che riprende le modifiche apportate al Senato, lievemente migliorate. Cioè? Per esempio, il numero di anni per cui vale l'espulsione: erano dieci, vengono riportati a cinque. Per quanto riguarda le persone sospettate di terrorismo, norma già contenuta nel pacchetto Pisanu e che è stata ripresa, l'elemento positivo sta nel fatto che il provvedimento viene riportato dentro le procedure ordinarie. Cioè ci deve essere la validazione della magistratura. Nella versione Pisanu, invece, era lo stesso ministro che poteva espellere e basta. Alla fine del consiglio dei ministri hai parlato di "tre pilastri", per spiegare che il tuo sì al provvedimento era condizionato. Sì, perché al di là del testo del decreto, segnalo che ci è stata una lunghissima discussione, anche molto accesa, dopo che io ho chiesto che altri due provvedimenti camminino di pari passo con quello sulla sicurezza: le norme sul razzismo e l'omofobia, che devono avere un percorso contestuale, e quelle sul superamento della legge Bossi-Fini. E hai ottenuto garanzie su questo? Sì, c'è la richiesta del governo al presidente della Camera di incardinare presto i provvedimenti, già a gennaio. Ovviamente, non è un elemento risolutivo al cento per cento, ma c'è l'impegno politico di tenere insieme queste tre questioni. Che mi sembra il minimo: riuscire finalmente a rendere chiare e coerenti le norme sull'immigrazione e sul razzismo. Ma perché ripetere il decreto? E' evidente che noi non condividiamo la forma del decreto. Si tenga presente però che metà del vecchio decreto non esiste più. Ed è ovvio che il ministero dell'interno si sarebbe trovato a gestire le espulsioni già attuate senza più la copertura legislativa. Inoltre, nel merito, il provvedimento è stato riportato nell'alveo costituzionale. Il punto era proprio legare quel decreto alla modifica complessiva della legge sull'immigrazione e giudico un risultato positivo il fatto che ci sia l'impegno di tutto il consiglio dei ministri affinché passi la Amato-Ferrero. Ora che anche il Fmi dà un giudizio positivo, ci sono le condizioni perché il 2008 sia l'anno della redistribuzione sociale? Io penso senz'altro di sì. Le risorse ci sono. Lo abbiamo detto anche quest'anno, che si poteva fare di più. Un po' di redistribuzione si è fatta già nel 2007: circa quattro miliardi di euro, tra manovra e decreto fiscale. Credo che si dovrebbe fare un'operazione che sia doppia come ordine di grandezza e rivolta al lavoro dipendente, da decidere nella verifica di gennaio e da fare nei prossimi mesi. A proposito di verifica, c'è un nuovo aut aut del senatore Dini. Se ha un nuovo programma lo presenti in parlamento e si vedrà. Per quanto ci riguarda, finché c'è questo governo e questa maggioranza si va avanti. Chiediamo la verifica sulle cose da fare. Dini decida pure se far cascare il governo, sono fatti suoi. Quali sono le priorità della verifica? Il tema della verifica è scegliere che cosa fare in questo 2008. Primo problema: la redistribuzione del reddito rispetto al lavoro, anche al fine di difendere i contratti nazionali di lavoro. In altre parole, il tema è: come lo stato interviene, anche con soldi ma non solo, per favorire l'azione dei contratti di lavoro e aumentare i redditi dei lavoratori. Legato a questo c'è il nodo della precarietà e della sicurezza nei luoghi di lavoro. Terzo, la partita immigrazione e diritti. Ci sono le condizioni, economiche e politiche, perché la verifica sia positiva? Le risorse economiche ci sono. Quelle politiche vanno costruite. Penso che, di fronte ad una richiesta come quella di intervenire sui salari (che è una richiesta socialmente sentita), non vedo come Dini potrebbe dire di no; persino la destra (per esempio An) avrebbe difficoltà a dire di no. Credo, perciò, che su questo bisogna decidere e andare avanti. Se Dini vuole far cadere il governo sul fatto che si redistribuisce reddito verso i salari, se ne assume la responsabilità, anche se non capisco come farebbe a spiegarlo. Cosa pensi della proposta di Prodi di avviare un tavolo con sindacati e industriali su salari e produttività? Penso che prima bisogna discuterne dentro la maggioranza per decidere un orientamento e poi si va a trattare con le parti sociali. Altrimenti sarebbe una riedizione della discussione di luglio; ho posto la questione in modo molto netto. Il Cdm ha affrontato anche la questione Alitalia. Il Cdm, in realtà, non ha deciso nulla; ha solo preso atto che la compagnia ha deciso di trattare con un solo concorrente. Io ho espresso la mia contrarietà, per quanto il governo ha sempre la possibilità di bloccare l'operazione. Avrei giudicato più appropriato andare avanti con una trattativa a 360 gradi. Ma la maggioranza del consiglio dei ministri non la pensa come me. 29/12/2007.

 

Sarà possibile rottamare auto ed elettrodomestici (sezione: Alitalia 2)

( da "Liberazione" del 29-12-2007)

Via libera dal governo ai decreti sicurezza e "milleproroghe" Il Consiglio dei ministri (presente anche Mastella, che prima di Natale aveva annunciato che non vi avrebbe più partecipato) ha varato all'unanimità il nuovo decreto sicurezza destinato a regolamentare le espulsioni dall'Italia di cittadini appartenenti a paesi Ue. Tra le novità, nel nuovo testo - che sostituisce, modificandolo, quello lasciato decadere lo scorso 19 dicembre perché contenente una norma sbagliata - è prevista anche l'espulsione immediata per i sospettati di terrorismo: una sorta di "proroga" delle disposizioni previste dal pacchetto-Pisanu varato nel luglio del 2005, ma destinato a scadere il 31 dicembre prossimo. Rispetto alla prima versione (che il Cdm varò in tutta fretta dopo l'omicidio a Roma di Giovanna Reggiani da parte di un cittadino romeno), il nuovo decreto definisce in maniera più rigorosa i criteri che potranno indurre il giudice monocratico (e non più il giudice di pace, come previsto inizialmente) a disporre la convalida delle espulsioni per "motivi di pubblica sicurezza". Ma nonostante la modifica, a sinistra il decreto non riscuote troppi consensi, mentre, com'è ovvio, piovono a valanga le critiche dell'opposizione. Se Maurizio Gasparri annuncia che Alleanza Nazionale presenterà una proposta di "norme chiare contro i clandestini, tra cui comunitari senza mezzi legali di sostentamento", Giampiero Catone (Dca) avvisa che il decreto sulla sicurezza "rischia di essere anticostituzionale, per il fatto di riprodurre il contenuto di un decreto-legge non convertito, senza introdurre variazioni sostanziali, come conferma l'ormai consolidata giurisprudenza costituzionale, stabilendo il principio del divieto di reiterazione del decreto". Un'obiezione cui risponde direttamente il ministro Amato: questo nuovo dl è "formalmente e sostanzialmente diverso" dal precedente. Il dl sicurezza è stato votato anche dal ministro Ferrero, il quale però ha legato il suo sì alla riforma, "in tempi possibilmente brevi" della legge Bossi-Fini sull'immigrazione, chiedendo al governo il massimo impegno per una celere approvazione del nuovo testo firmato insieme col ministro dell'Interno, e il cui esame inizierà a gennaio. Anzi, "il decreto sicurezza, le norme per l'estinzione della legge Mancino su razzismo e omofobia e la legge Amato-Ferrero procederanno parallelamente". E nella maggioranza, il nuovo decreto sulle espulsioni continua a generare perplessità, in particolare proprio per lo strumento utilizzato. "Continuiamo a pensare - afferma il capogruppo del Prc al Senato Russo Spena, trovando d'accordo quello del Pdci Palermi - che il decreto sia uno strumento sbagliato e inutilmente emergenziale per affrontare i problemi della sicurezza. Mi sembra che gli ultimi due mesi abbiano dimostrato molto chiaramente che le reali emergenze del paese sono ben altre. Sarebbe stato quindi molto più saggio procedere con un disegno di legge invece di insistere con lo strumento del decreto in nome di esigenze puramente propagandistiche, col rischio di diffondere ulteriormente nel Paese sentimenti di razzismo e xenofobia già sin troppo presenti". Oltre al decreto sicurezza, il consiglio dei ministri ha preso altre importanti decisioni. Ha dato il via libera al cosiddetto decreto milleproroghe, introducendo, tra l'altro, la rottamazione di auto ed elettrodomestici. Ci sarà un bonus da circa 700 euro per chi rottama una vecchia auto Euro2 e un maxibonus da 1.200 euro per chi ne rottama due. Il ministro dell'Ambiente Alfonso Pecoraro Scanio, al termine del Cdm, ha spiegato che l'esecutivo ha inoltre previsto un bonus speciale per chi rottama la vecchia auto senza acquistarne una nuova: "In questo caso avrà un abbonamento per tre anni ai mezzi pubblici o facilitazioni per il "car sharing"". Il provvedimento, però, non riguarda i veicoli commerciali Euro2 e le auto, sempre Euro2, immatricolate dopo il 1 gennaio 1997. Inoltre, a sorpresa, il Cdm ha trattato anche della vicenda Alitalia e ha ratificato la Convenzione dell'Onu per i diritti delle persone con disabilità, firmata lo scorso anno dal ministro Ferrero. Infine, ha prorogato fino al 31 gennaio 2008 alcune spese per le missioni militari all'estero. Ro.Ve. 29/12/2007.

 

Il Consiglio dei ministri (presente anche Mastella, che prima di Natale aveva annunciato che non vi avrebbe più partecipato) ha varato all'unanimità il nuovo decreto sicurezza dest (sezione: Alitalia 2)

( da "Liberazione" del 29-12-2007)

Sarà possibile rottamare auto ed elettrodomestici Via libera dal governo ai decreti sicurezza e "milleproroghe" Il Consiglio dei ministri (presente anche Mastella, che prima di Natale aveva annunciato che non vi avrebbe più partecipato) ha varato all'unanimità il nuovo decreto sicurezza destinato a regolamentare le espulsioni dall'Italia di cittadini appartenenti a paesi Ue. Tra le novità, nel nuovo testo - che sostituisce, modificandolo, quello lasciato decadere lo scorso 19 dicembre perché contenente una norma sbagliata - è prevista anche l'espulsione immediata per i sospettati di terrorismo: una sorta di "proroga" delle disposizioni previste dal pacchetto-Pisanu varato nel luglio del 2005, ma destinato a scadere il 31 dicembre prossimo. Rispetto alla prima versione (che il Cdm varò in tutta fretta dopo l'omicidio a Roma di Giovanna Reggiani da parte di un cittadino romeno), il nuovo decreto definisce in maniera più rigorosa i criteri che potranno indurre il giudice monocratico (e non più il giudice di pace, come previsto inizialmente) a disporre la convalida delle espulsioni per "motivi di pubblica sicurezza". Ma nonostante la modifica, a sinistra il decreto non riscuote troppi consensi, mentre, com'è ovvio, piovono a valanga le critiche dell'opposizione. Se Maurizio Gasparri annuncia che Alleanza Nazionale presenterà una proposta di "norme chiare contro i clandestini, tra cui comunitari senza mezzi legali di sostentamento", Giampiero Catone (Dca) avvisa che il decreto sulla sicurezza "rischia di essere anticostituzionale, per il fatto di riprodurre il contenuto di un decreto-legge non convertito, senza introdurre variazioni sostanziali, come conferma l'ormai consolidata giurisprudenza costituzionale, stabilendo il principio del divieto di reiterazione del decreto". Un'obiezione cui risponde direttamente il ministro Amato: questo nuovo dl è "formalmente e sostanzialmente diverso" dal precedente. Il dl sicurezza è stato votato anche dal ministro Ferrero, il quale però ha legato il suo sì alla riforma, "in tempi possibilmente brevi" della legge Bossi-Fini sull'immigrazione, chiedendo al governo il massimo impegno per una celere approvazione del nuovo testo firmato insieme col ministro dell'Interno, e il cui esame inizierà a gennaio. Anzi, "il decreto sicurezza, le norme per l'estinzione della legge Mancino su razzismo e omofobia e la legge Amato-Ferrero procederanno parallelamente". E nella maggioranza, il nuovo decreto sulle espulsioni continua a generare perplessità, in particolare proprio per lo strumento utilizzato. "Continuiamo a pensare - afferma il capogruppo del Prc al Senato Russo Spena, trovando d'accordo quello del Pdci Palermi - che il decreto sia uno strumento sbagliato e inutilmente emergenziale per affrontare i problemi della sicurezza. Mi sembra che gli ultimi due mesi abbiano dimostrato molto chiaramente che le reali emergenze del paese sono ben altre. Sarebbe stato quindi molto più saggio procedere con un disegno di legge invece di insistere con lo strumento del decreto in nome di esigenze puramente propagandistiche, col rischio di diffondere ulteriormente nel Paese sentimenti di razzismo e xenofobia già sin troppo presenti". Oltre al decreto sicurezza, il consiglio dei ministri ha preso altre importanti decisioni. Ha dato il via libera al cosiddetto decreto milleproroghe, introducendo, tra l'altro, la rottamazione di auto ed elettrodomestici. Ci sarà un bonus da circa 700 euro per chi rottama una vecchia auto Euro2 e un maxibonus da 1.200 euro per chi ne rottama due. Il ministro dell'Ambiente Alfonso Pecoraro Scanio, al termine del Cdm, ha spiegato che l'esecutivo ha inoltre previsto un bonus speciale per chi rottama la vecchia auto senza acquistarne una nuova: "In questo caso avrà un abbonamento per tre anni ai mezzi pubblici o facilitazioni per il "car sharing"". Il provvedimento, però, non riguarda i veicoli commerciali Euro2 e le auto, sempre Euro2, immatricolate dopo il 1 gennaio 1997. Inoltre, a sorpresa, il Cdm ha trattato anche della vicenda Alitalia e ha ratificato la Convenzione dell'Onu per i diritti delle persone con disabilità, firmata lo scorso anno dal ministro Ferrero. Infine, ha prorogato fino al 31 gennaio 2008 alcune spese per le missioni militari all'estero. Ro.Ve. 29/12/2007.

 

Alitalia, Bossi: "A gennaio scenderemo in piazza per Malpensa" (sezione: Alitalia 2)

( da "ADN Kronos" del 29-12-2007)

La decisione del governo di vendere ad Air France-Klm non va giù al leder leghista: "La gente è incaz..., ha pagato per mantenere in piedi la compagnia e ora ci portano via Malpensa". Formigoni chiede garanzie, altrimenti: "Sarà dura opposizione". Bonanni: "Il governo sbaglia" ascolta la notizia commenta 0 vota 0 tutte le notizie di ECONOMIA Milano, 29 dic. - (Adnkronos/Ign) - La decisione del governo di vendere Alitalia ad Air France-Klm sta provocando una bufera. "Scenderemo in piazza: a Malpensa faremo una manifestazione, nella prima data utile di gennaio, il 12 o il 19, la macchina operativa si è già messa in moto", ha annunciato oggi il leader della Lega Nord Umberto Bossi. "La gente è incazzata -ha continuato Bossi- da queste parti è molto incazzata, perché ha pagato per mantenere in piedi Alitalia e come ricompensa ci portano via Malpensa". Secondo Bossi, "il governo italiano non può pretendere che il Nord, dopo che è servito per tenere in piedi Alitalia, adesso se ne stia buono e zitto. Scenderemo in piazza e ci faremo sentire". Al centrodestra, come ai sindacati Cisl e Uil, all'Unione Piloti ma soprattutto alla Regione Lombardia non va proprio giù la decisione del governo di condurre la trattativa diretta ed esclusiva con il Gruppo franco-olandese. E mentre i sindacati sono sul piede di guerra anche perché si sentono esclusi dal negoziato, il Nord teme per le sorti di Malpensa. "Ho chiesto e continuerò a chiedere che il governo fornisca al più presto i dettagli del piano presentato da AirFrance-Klm -ha detto il presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni-, per capire fino a che punto sarà compromessa la competitività del Paese e in che misura sarà ridotta la mobilità dei cittadini volatori. Quello che è certo è che senza garanzie per Malpensa la nostra opposizione sarà molto dura". Formigoni quindi ha fatto osservare: "Poiché Alitalia non è di proprietà di Padoa-Schioppa ma di milioni di cittadini italiani che per anni hanno visto impiegati i loro soldi per mantenere in vita un'azienda ormai fallita, chiediamo al ministro e al governo di rispondere a due semplici domande: è loro intenzione porre qualche condizione a difesa di Malpensa oppure, come sembra, si tratta di un problema che non li riguarda?" Da parte sua, il segretario generale della Cisl, Raffaele Bonanni, ha sottolineato come la decisione del governo sia ''sbagliata'' e ''poco chiara''. "Non si affida così la compagnia al miglior concorrente", ha spiegato il sindacalista in un'intervista al Tg2. Infatti, "l'Italia non deve lasciare la sua compagnia, così come hanno fatto gli altri Paesi come la Francia''. Insomma, l'esecutivo commette ''un errore grave'', ha denunciato il leader della confederazione di Via Po. A tutto questo poi si deve aggiungere la mancanza di chiarezza su questa operazione. ''Non si conoscono i criteri, le modalità usate -ha detto Bonanni- non si conosce nulla, nulla è trasparente. Questo non accade neanche in Cina''. Per questi motivi il sindacato non resterà a guardare. ''Faremo di tutto per mobilitarci e per chiedere anche al Parlamento di vigilare''. Prendendo atto della scelta operata dal cda di Alitalia, anche l'Unione Piloti, in una nota, ha fatto notare come "sarebbe incomprensibile e dannoso continuare a non coinvolgere i Piloti nella discussione sul Piano Industriale presentato da Air France per la Compagnia italiana". Per ora, a raccogliere il consenso positivo della decisione del governo c'è l'Enac, il cui presidente, Vito Riggio, ha espresso "viva soddisfazione per l'orientamento espresso dal Governo rispetto all'avvio da parte di Alitalia di una trattativa in esclusiva con Air France-KLM". Secondo l'Enac il gruppo franco-olandese "contribuirà a favorire il rilancio e lo sviluppo del settore del trasporto aereo".

 

Via libera del governo Sì ai francesi per Alitalia: rivolta Malpensa La protesta del Nord per i timori di declassamento dello scalo (sezione: Alitalia 2)

( da "Provincia di Sondrio, La" del 29-12-2007)

Via libera del governo Sì ai francesi per Alitalia: rivolta Malpensa La protesta del Nord per i timori di declassamento dello scalo MILANOIl Consiglio dei ministri ieri ha dato il via libera informale all'Alitalia per le trattative con Air France-Klm per la vendita della società. Il "sì" ai francesi è stato quasi unanime perché solo il ministro Ferrero ha espresso perplessità. Il ministro dell'Economia e del Tesoro (azionista di Alitalia) Padoa-Schioppa ha spiegato che si dà mandato al cda di Alitalia di avviare la trattativa con Air France e di concluderla entro otto settimane. L'annuncio ha scatenato la protesta del Nord con il presidente regionale Formigoni e il sindaco di Milano, Moratti. I timori riguardano il possibile declassamento dello scalo. servizi alle pagine 2-3.

 

Mortale a Berbenno ed è l'inferno Nel terribile scontro ha perso la vita un imprenditore sondriese che viaggiava sulla sua auto Il traffico sulla statale è rimasto paralizzato per (sezione: Alitalia 2)

( da "Provincia di Sondrio, La" del 29-12-2007)

Oltre quattro ore con code chilometriche La scena del terribile incidente mortale di ieri mattina a Berbenno e la vittima, Gino Piasini Foto Gianatti Dinanzi alla privatizzazione di Alitalia, numerosi politici settentrionali sono scesi in campo contro la decisione del governo di confermare la scelta del cda della compagnia di bandiera di puntare su Air France - Klm e scartare l'ipotesi "tutta italiana" avanzata da Air One. Molti parlamentari e amministratori locali lamentano che questa decisione sacrificherebbe Malpensa, dato che i francesi intendono privilegiare l'aeroporto romano di Fiumicino, destinato a diventare l'hub italiano del gruppo. Le reazioni politiche contro la candidatura di Air France sono ingiustificabili, anche se è ragionevole la richiesta di mantenere ancora per due o tre anni i più importanti collegamenti internazionali dell'aeroporto della brughiera. Per giunta, se Malpensa è un aeroporto interessante non c'è il minimo dubbio che vi saranno presto molte compagnie aeree (europee e no, tradizionali e low cost) che si faranno avanti per utilizzare gli slot - i diritti a volare - lasciati liberi dalla decisione di Air France. Non sta comunque al sindaco di una città o al presidente di una regione il compito di gestire il traffico aereo. Il Nord ha perfettamente ragione quando punta il dito contro l'assistenzialismo a favore dei forestali calabresi, ma proprio per tale ragione non può pretendere scelte contrarie alle logiche di mercato. D'altra parte, se il piano avanzato dai francesi non prevede un doppio hub è perché tale soluzione sarebbe economicamente indifendibile, e solo un'azienda politicizzata come Alitalia - che perde più di un milione di euro ogni giorno! - poteva organizzare in tal modo la propria struttura. Quello che si dovrebbe fare, invece, è garantire le migliori condizioni istituzionali perché vi sia concorrenza. A tal fine sarebbe però indispensabile che l'amministrazione del capoluogo lombardo approntasse un piano per la privatizzazione della Sea. Palazzo Marino controlla infatti tutti e tre gli aeroporti milanesi: Malpensa, Linate e perfino Orio al Serio. Per questo motivo non ci sono imprenditori alla guida di queste realtà, ma uomini scelti dai partiti: e in tal modo abbiamo tre aeroporti che tendono ad evitare una vera competizione. I politici settentrionali non devono difendere un assistenzialismo in salsa padana, ma invece pretendere che Alitalia sia venduta al più presto, e che sia ceduta ai francesi (più lontani di Air One dal potere politico italiano e quindi meno in condizione di avvantaggiarsi con aiuti e protezioni). Devono anche privatizzare e liberalizzare le strutture aeroportuali, facendo affluire negli aeroporti del Nord quelle compagnie low cost che sono la vera novità del trasporto aereo contemporaneo. Se invece la classe politica settentrionale sceglie di accodarsi alle posizioni difese dai sindacati confederali e dal ministro Alessandro Bianchi (dei Comunisti italiani), favorevoli alla soluzione Air One perché modificherebbe il meno possibile la realtà presente, la Lombardia e le altre regioni del Nord rischiano di conoscere un declino inarrestabile. Dopo il sorpasso della Spagna (dove il reddito pro capite ha superato il nostro), la Grecia è già pronta a guardarci dall'alto in basso.

 

Ora il Nord sappia volare con il mercato Carlo Lottieri (sezione: Alitalia 2)

( da "Provincia di Como, La" del 29-12-2007)

Dinanzi alla privatizzazione di Alitalia, numerosi politici settentrionali sono scesi in campo contro la decisione del governo di confermare la scelta del cda della compagnia di bandiera di puntare su Air France - Klm e scartare l'ipotesi "tutta italiana" avanzata da Air One. Molti parlamentari e amministratori locali lamentano che questa decisione sacrificherebbe Malpensa, dato che i francesi intendono privilegiare l'aeroporto romano di Fiumicino, destinato a diventare l'hub italiano del gruppo. Le reazioni politiche contro la candidatura di Air France sono ingiustificabili, anche se è ragionevole la richiesta di mantenere ancora per due o tre anni i più importanti collegamenti internazionali dell'aeroporto della brughiera. Per giunta, se Malpensa è un aeroporto interessante non c'è il minimo dubbio che vi saranno presto molte compagnie aeree (europee e no, tradizionali e low cost) che si faranno avanti per utilizzare gli slot - i diritti a volare - lasciati liberi dalla decisione di Air France. Non sta comunque al sindaco di una città o al presidente di una regione il compito di gestire il traffico aereo. Il Nord ha perfettamente ragione quando punta il dito contro l'assistenzialismo a favore dei forestali calabresi, ma proprio per tale ragione non può pretendere scelte contrarie alle logiche di mercato. D'altra parte, se il piano avanzato dai francesi non prevede un doppio hub è perché tale soluzione sarebbe economicamente indifendibile, e solo un'azienda politicizzata come Alitalia - che perde più di un milione di euro ogni giorno! - poteva organizzare in tal modo la propria struttura. Quello che si dovrebbe fare, invece, è garantire le migliori condizioni istituzionali perché vi sia concorrenza. A tal fine sarebbe però indispensabile che l'amministrazione del capoluogo lombardo approntasse un piano per la privatizzazione della Sea. Palazzo Marino controlla infatti tutti e tre gli aeroporti milanesi: Malpensa, Linate e perfino Orio al Serio. Per questo motivo non ci sono imprenditori alla guida di queste realtà, ma uomini scelti dai partiti: e in tal modo abbiamo tre aeroporti che tendono ad evitare una vera competizione. I politici settentrionali non devono difendere un assistenzialismo in salsa padana, ma invece pretendere che Alitalia sia venduta al più presto, e che sia ceduta ai francesi (più lontani di Air One dal potere politico italiano e quindi meno in condizione di avvantaggiarsi con aiuti e protezioni). Devono anche privatizzare e liberalizzare le strutture aeroportuali, facendo affluire negli aeroporti del Nord quelle compagnie low cost che sono la vera novità del trasporto aereo contemporaneo. Se invece la classe politica settentrionale sceglie di accodarsi alle posizioni difese dai sindacati confederali e dal ministro Alessandro Bianchi (dei Comunisti italiani), favorevoli alla soluzione Air One perché modificherebbe il meno possibile la realtà presente, la Lombardia e le altre regioni del Nord rischiano di conoscere un declino inarrestabile. Dopo il sorpasso della Spagna (dove il reddito pro capite ha superato il nostro), la Grecia è già pronta a guardarci dall'alto in basso.

 

Il territorio - 1 La Lega sollecita la Moratti <Ora chieda un miliardo di danni> (sezione: Alitalia 2)

( da "Provincia di Como, La" del 29-12-2007)

Il territorio - 1 La Lega sollecita la Moratti "Ora chieda un miliardo di danni" MILANO - La Lega Nord chiede che il Comune di Milano, in qualità di proprietario dello scalo di Malpensa, istruisca una causa civile contro lo Stato italiano, azionista di riferimento di Alitalia, per chiedere un risarcimento di un miliardo di euro, nel caso l'aeroporto varesino sia ridimensionato. "Chiediamo formalmente - ha detto Matteo Salvini, capogruppo del Carroccio al Comune di Milano - la convocazione di un Consiglio comunale straordinario su Malpensa nella settimana dal 6 al 13, l'ultima settimana utile prima dell'ufficializzazione di ogni decisione". "Nel caso sciagurato di un taglio di Malpensa - ha quindi concluso Salvini -, chiediamo che l'avvocatura del Comune di Milano, proprietario dello scalo, prepari una causa civile contro l'azionista di Alitalia, e quindi contro lo Stato, per chiedere un miliardo di danni, morali ma soprattutto materiali". E in serata la Moratti ha commentato: "Il governo ora si assuma le sue responsabilità, che sono tutte politiche perchè si tratta di scelte che toccano direttamente le politiche industriali, economiche e di relazioni internazionali del nostro Paese. Ci auguriamo che le trattative dirette con Air France siano fatte nell'interesse del Paese, perché quella sul destino Alitalia non è una scelta tecnica".

 

Il territorio - 2 L'appello del sindaco di Varese <Il Nord deve farsi sentire> (sezione: Alitalia 2)

( da "Provincia di Como, La" del 29-12-2007)

Il territorio - 2 L'appello del sindaco di Varese "Il Nord deve farsi sentire" VARESE - "La decisione del governo di vendere Alitalia ad Air France è gravissima per tutto il Nord e per i servizi offerti ai passeggeri": adesso "il Nord dovrà far sentire a propria voce non solo a parole" ha commentato il sindaco leghista di Varese, Attilio Fontana. "Ci eravamo illusi che il governo ascoltasse le nostre buone ragioni, ma cosi non è stato", ha aggiunto Fontana riferendosi al futuro di Malpensa. "Evidentemente - ha aggiunto il primo cittadino - sono intervenuti poteri esterni che hanno deciso per conto del governo. Ora il Nord dovrà fare sentire la propria voce, e non solo a parole, le ripercussioni sono troppo gravi anche per l'economia". Il sindaco di Varese ha poi detto che la scelta del governo "è un'ulteriore prova che Roma ha tutte le intenzioni di affossare il nord e la sua economia". Sulla stessa posizione Roberto Calderoli, coordinatore delle segreterie leghiste: "Il governo ha scelto Air France e ha quindi scelto di svendere il Paese e di cancellare la Padania. Benissimo, se volevano la guerra l'avranno e se ci sarà ancora qualche cortigiano, anche all'interno del centrodestra o di casa nostra, che verrà a dirci che bisogna dialogare con questo governo, mi premurerò personalmente di prenderlo a calci nel sedere".

 

Ad Alitalia costa 2.300 euro la valigia andata smarrita (sezione: Alitalia 2)

( da "Provincia di Como, La" del 29-12-2007)

MALPENSA (s.ca.) Loro in viaggio verso Eurodisney Paris, la loro valigia, invece, in volo verso il Brasile. E lo smarrimento costa 2.300 euro ad Alitalia; la compagnia di bandiera, di fatto, è stata condannata a pagare dal giudice di pace di Gallarate con sentenza depositata pochi giorni fa. Protagonisti due coniugi del Varesotto in viaggio di piacere con amici. La coppia altro non voleva che far trascorrere un week-end di puro divertimento ai due figli: una bimba di 5 anni e l'ultimo nato di casa di appena 19 mesi. E così, subito dopo la Pasqua 2006, la famigliola più amici parte da Malpensa alla volta di Eurodisney. Alle 13.15 del 21 aprile il volo Alitalia prenotato e regolarmente saldato, decolla. Alle 15 i quattro malcapitati atterrano. La famigliola si avvia verso la consegna bagagli: due le valigie attese. Una grande, contenente gli indumenti di tutta la famiglia (si sarebbero fermati soltanto sino al 24 aprile) oltre al necessario per le cure del piccolo, l'altra, mini, contenente scarpe ed effetti personali. Ed è la seconda sacca soltanto a giungere a destinazione. La coppia si preoccupa, poi si informa. Il consiglio è di attendere l'arrivo del prossimo volo Alitalia per Parigi: forse la valigia smarrita è lì. Mamma, papà, bimba e piccolo di 19 mesi, attendono in aeroporto per 3 ore: alle 18, atterrato il famoso volo successivo, viene loro comunicato che no, la loro valigia non è nemmeno lì. Stanchi, preoccupati ed esasperati, i coiniugi compilano il modulo per la mancata consegna bagaglio, poi spendono 619 euro per acquistare il minimo indispensabile per loro e per i bambini: 3 giorni senza potersi mai cambiare sono troppi per chiunque. La vacanza, rovinata e mutilata di un giorno, passa; tornati a casa, i due chiamano, ripetutamente, l'ufficio "bagagli smarriti" di Malpensa. Della valigia nessuna notizia sino al 9 maggio; quando la coppia viene informata del ritrovamento della borsa, finita in Brasile. I due chiedono ad Alitalia il risarcimento. "Alitalia respinge l'accordo e noi citiamo in giudizio nel gennaio 2007 - spiega il legale Roberto Porrello -. Chiedendo il risarcimento dei 619 euro spesi, oltre a 1.000 euro di danni per la vacanza rovinata e ridotta di un giorno". Alitalia non cede, respinge ogni richiesta. "La sentenza è chiara - dice Porrello -. La compagnia è stata condannata con celerità a pagare oltre ai 1.619 euro richiesti, anche le spese legali. In tutto 2.300 euro circa, oltre alla parcella del loro avvocato".

 

Alpieagles, rivincita sul Tar Il fallimento ora si allontana (sezione: Alitalia 2)

( da "Provincia di Como, La" del 29-12-2007)

VENEZIA Ad un passo dal crack Alpieagles si risolleva in aria e davanti al Tar del Lazio vince il round con l'Enac che le consente di tornare a sperare. Il vettore veneto presieduto da Paolo Sinigaglia sembrava avere i giorni contati: ne restavano esattamente tre, dato che l'Enac, viste le perduranti difficoltà finanziarie, aveva fissato al primo gennaio 2008 lo stop alla licenza. Alpieagles sta già pagando da settimane questo provvedimento, con una progressiva emorragia di passeggeri e cancellazioni di voli. Ma a sorpresa, mentre anche la Regione Veneto ha iniziato a muoversi per salvare la compagnia e trovare un compratore, è arrivata la sentenza del Tar del Lazio: il tribunale amministrativo ha accolto il ricorso di Alpieagles per la sospensione del provvedimento con cui Enac negava la proroga della licenza, fermandola al 31 dicembre prossimo. Il Tar - ha spiegato l'avvocato Paolo Pettinelli, che ha firmato il ricorso - ha ritenuto fondata l'istanza di Alpieagles e ha fissato al 17 gennaio 2008 l'udienza per la discussione di merito del provvedimento Enac. "Fino a quella data perlomeno - ha aggiunto Sinigaglia - gli aerei della compagnia potranno continuare a volare". Certo, potrebbe essere solo un prolungamento dell'agonia. Perché nelle stesse ore da Bari giungeva notizia che un Fokker 100 della compagnia veneta era stato bloccato allo scalo di Palese dalla società Aeroporti di Puglia, la quale vanta nei confronti di Alpieagles crediti per quasi due milioni di euro (1,6 con quello di Bari e 400 con quello di Brindisi). Insomma altri debitori che si aggiungono a quelli che da mesi battono alla porta di Sinigaglia: la Save di Venezia (poco meno di 4 milioni, ma Sinigaglia dice 1,8 milioni), la Gesac di Napoli, la stessa Alitalia (per soli 300 mila euro), alla quale tuttavia il patron di Alpieagles era riuscito a far pignorare con successo 3 milioni 499 mila euro di crediti. Sinigaglia, pur rimanendo combattivo e minacciando cause penali, sembra voler abbandonare il campo. "Me ne voglio andare - ha detto ieri -, perché prendo atto che questa è la volontà generale". Ma ancora alla guida di Alpieagles, l'imprenditore calzaturiero, proprietario della Simod, ha detto di ritenere "impraticabile" l'affitto dell'attività ad un'altra compagnia, al quale potrebbe essere interessata la MyAir di Carlo Bernini. "La strada per il salvataggio - ha spiegato Sinigaglia - è la cessione dell'azienda, e io sono determinatissimo".

 

Sit-in di protesta <Salvate Malpensa> Ieri nuova iniziativa di An ai banconi milanesi dell'Alitalia La Russa: <Prodi sta svendendo un altro grande patrimonio> (sezione: Alitalia 2)

( da "Provincia di Como, La" del 29-12-2007)

Sit-in di protesta "Salvate Malpensa" Ieri nuova iniziativa di An ai banconi milanesi dell'Alitalia La Russa: "Prodi sta svendendo un altro grande patrimonio" MALPENSA A settembre era stato un sit-in davanti ai banchi di Alitalia, ieri una nuova ?discesa? in quel di Malpensa per far risuonare la voce di Alleanza Nazionale dentro e fuori lo scalo. A capeggiarla Ignazio La Russa e, con lui, tutti i dirigenti di partito, il senatore Alfredo Mantica, l'onorevole Paola Frassinetti, i capigruppo dei consigli regionali e provinciali, assessori, rappresentanti delle province di Milano, Varese, Novara e, non ultimo, il segretario cittadino di AN del capoluogo di regione Umberto Maerna che, altoparlante alla mano, ha guidato il corteo al ritmo di "giù le mani da Malpensa". Dietro alle bandiere di partito e al tricolore, una cinquantina e passa di attivisti hanno sfilato tra i banchi del check-in all'Area Partenze del terminal 1 e attirato l'attenzione dei passeggeri per urlare tutta la loro rabbia contro Romano Prodi, ?reo?, secondo AN, di voler svendere la ex compagnia di bandiera ai francesi. "La nostra contrarierà è totale", ha attaccato La Russa, "Alitalia deve mantenere la propria italianità, non per un fatto di bandiera o una questione sentimentale, ma perché il piano di Air France penalizza Malpensa e in tal modo il sistema Italia. Non si tratta di una guerra tra nord e sud, ma la scelta che viene avanti dal governo Prodi non porta acqua al mulino dei nostri scali, neanche a Fiumicino. Abbiamo organizzato questa manifestazione di protesta, ma altre ce ne saranno a Milano e Roma". Nessun dubbio, secondo La Russa: "A parità di condizioni, è la proposta di Air One e della cordata che la sostiene che andrebbe avvantaggiata e scelta. E poi dove sono tutti quei capitani coraggiosi che hanno in mano le redini dell'imprenditoria non solo del nord? Il governo non è neanche riuscito a far crescere il numero di imprenditori che potessero formare una cordata in difesa dell'italianità di Alitalia". Ancora di più severo il senatore Mantica: "non è stato neanche condotto un confronto serio tra le due offerte, non considerate in maniera paritetica. E' di giovedì la vendita di slot di Alitalia a Londra per 92milioni di euro, a dimostrazione che nel prezzo di Air France ci sono anche gli slot". Insomma, come già rivendicato da altri "che Alitalia ceda almeno gli slot a Malpensa in modo da non penalizzare oltremodo questo aeroporto", ha tuonato La Russa, "i francesi faranno prima diventare marginale Malpensa per chiudere poi Linate? Attenzione che sarà la guerra". Durissimo anche Piergianni Prosperini, assessore regionale allo Sport e al Turismo: "il nostro è un atto di guerra", ha detto, " Prodi ha già ucciso l'economia della Cirio e dell'Alfaromeo e ora lo farà anche con Alitalia". Il microfono è passato di mano in mano. Dalla provincia di Novara alla realtà milanese senza dimenticare il varesotto, sul cui territorio l'hub ha casa, An ha ricordato di non voler accettare senza batter ciglio le decisioni che verranno. "Sarà un colpo di mano tra Natale e Capodanno, senza alcuna discussione sui due piani per l'acquisizione di Alitalia. E questo è un grave errore", ha dichiarato La Russa. E dopo poche ore era già noto il via libera del Consiglio dei ministri per la trattativa con Air France. "Siamo pronti a dare battaglia", il coro di AN. "Il Nord faccia sentire la propria voce", ha esortato l'onorevole varesino Marco Airaghi. Alessandra Pedroni.

 

L'analisi L'ex ministro: <Andava ridotto Linate> (sezione: Alitalia 2)

( da "Provincia di Como, La" del 29-12-2007)

L'analisi L'ex ministro: "Andava ridotto Linate" GENOVA "Quando si fece l'operazione Malpensa l'idea era quella di avere un grande hub che drenasse la perdita di traffico che avevamo a vantaggio di altri hub europei. Per fare forte Malpensa vi si doveva dirottare molto traffico e si doveva tenere Linate molto piccola per alcuni anni, come hanno fatto in Francia con Orly all'apertura del De Gaulle. Però il Paese non ne ha avuto la forza": così il presidente della Regione Liguria Claudio Burlando, all'epoca ministro dei Trasporti, spiega perché non nacque la "grande Malpensa". Come anticipato ieri dal Foglio, Burlando spiega di come "i milanesi hanno trovato comodo tenersi Linate il più possibile; il sud ha trovato comodo andare a Linate e Roma, ha difeso Fiumicino. La somma di questi tre elementi ha fatto sì che Malpensa non abbia avuto la forza che forse si meritava". L'ex ministro dei Trasporti definisce inoltre "bizzarra" la decisione di non aver voluto attivare una navetta Linate-Ciampino: "Sarebbe stata utile per superare le obiezioni della Ue. Ma ci fu un consiglio comunale che si schierò contro in modo unanime, da Fini a Rutelli. Dissero che il traffico sarebbe stato troppo, ma poi a Ciampino sono arrivati i low cost e cinque milioni di passeggeri". Burlando infine invita a non aggrapparsi troppo al concetto di "italianità" nella privatizzazione di Alitalia: "Leggo di intenzioni di costruire nuove compagnie del Nord. Faccio i miei auguri ai promotori dell'iniziativa, non credo però che avrà successo. Serve molto tempo e lo scenario è consolidato". Il presidente della Regione Liguria infine svela una mossa possibile per risollevare il destino di Malpensa, ispirata a quanto accaduto agli scali parigini: "Bisogna rivedere le quote di voli tra Malpensa e Linate. Quando a Parigi nacque lo Charles De Gaulle, al vecchio scalo di Orly rimasero pochissimi voli. Poi, quando il De Gaulle si affermò, Orly riprese a crescere. La fase iniziale però deve essere drastica per almeno 4-5 anni. Per arrivare in vetta serve faticare, se si vuole avere successo è meglio indirizzarsi su specializzazioni richieste dal mercato, anche se più impegnative. Ma questo, purtroppo, è un Paese che fa fatica a faticare. Intanto sulla questione si è espresso anche l'assessore lombardo alle Infrastrutture, Raffaele Cattaneo: "L'Antitrust europeo avrà molto da dire" sulla procedura di vendita di Alitalia ad Air France. Cattaneo ne è praticamente certi anche perché nelle scorse settimane, proprio in vista della vendita della compagnia di bandiera, ha avuto contatti con diverse società interessate. "Mi pare che Airone - ha aggiunto - abbia tutto l'interesse, abbia fondate motivazioni per segnalare problemi all'Antitrust. Ma anche British o Lufthansa potrebbero farlo". Se la struttura dell'Unione Europea non avrà nulla da dire, la procedura durerà 30 giorni. Se invece riterrà necessari degli accertamenti potrà durare sei mesi durante i quali la vendita resterà bloccata.

 

Alitalia, Bossi: "A gennaio in piazza per Malpensa" (sezione: Alitalia 2)

( da "ADN Kronos" del 29-12-2007)

La decisione del governo di vendere ad Air France-Klm non va giù al leder leghista: "La gente è incaz..., ha pagato per mantenere in piedi la compagnia e ora ci portano via Malpensa". Formigoni chiede garanzie, altrimenti: "Sarà dura opposizione". Bonanni: "Il governo sbaglia" ascolta la notizia commenta 0 vota 1 tutte le notizie di ECONOMIA Milano, 29 dic. - (Adnkronos/Ign) - La decisione del governo di vendere Alitalia ad Air France-Klm sta provocando una bufera. "Scenderemo in piazza: a Malpensa faremo una manifestazione, nella prima data utile di gennaio, il 12 o il 19, la macchina operativa si è già messa in moto", ha annunciato oggi il leader della Lega Nord Umberto Bossi. "La gente è incazzata -ha continuato Bossi- da queste parti è molto incazzata, perché ha pagato per mantenere in piedi Alitalia e come ricompensa ci portano via Malpensa". Secondo Bossi, "il governo italiano non può pretendere che il Nord, dopo che è servito per tenere in piedi Alitalia, adesso se ne stia buono e zitto. Scenderemo in piazza e ci faremo sentire". Al centrodestra, come ai sindacati Cisl e Uil, all'Unione Piloti ma soprattutto alla Regione Lombardia non va proprio giù la decisione del governo di condurre la trattativa diretta ed esclusiva con il Gruppo franco-olandese. E mentre i sindacati sono sul piede di guerra anche perché si sentono esclusi dal negoziato, il Nord teme per le sorti di Malpensa. "Ho chiesto e continuerò a chiedere che il governo fornisca al più presto i dettagli del piano presentato da AirFrance-Klm -ha detto il presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni-, per capire fino a che punto sarà compromessa la competitività del Paese e in che misura sarà ridotta la mobilità dei cittadini volatori. Quello che è certo è che senza garanzie per Malpensa la nostra opposizione sarà molto dura". Formigoni quindi ha fatto osservare: "Poiché Alitalia non è di proprietà di Padoa-Schioppa ma di milioni di cittadini italiani che per anni hanno visto impiegati i loro soldi per mantenere in vita un'azienda ormai fallita, chiediamo al ministro e al governo di rispondere a due semplici domande: è loro intenzione porre qualche condizione a difesa di Malpensa oppure, come sembra, si tratta di un problema che non li riguarda?" Da parte sua, il segretario generale della Cisl, Raffaele Bonanni, ha sottolineato come la decisione del governo sia ''sbagliata'' e ''poco chiara''. "Non si affida così la compagnia al miglior concorrente", ha spiegato il sindacalista in un'intervista al Tg2. Infatti, "l'Italia non deve lasciare la sua compagnia, così come hanno fatto gli altri Paesi come la Francia''. Insomma, l'esecutivo commette ''un errore grave'', ha denunciato il leader della confederazione di Via Po. A tutto questo poi si deve aggiungere la mancanza di chiarezza su questa operazione. ''Non si conoscono i criteri, le modalità usate -ha detto Bonanni- non si conosce nulla, nulla è trasparente. Questo non accade neanche in Cina''. Per questi motivi il sindacato non resterà a guardare. ''Faremo di tutto per mobilitarci e per chiedere anche al Parlamento di vigilare''. Prendendo atto della scelta operata dal cda di Alitalia, anche l'Unione Piloti, in una nota, ha fatto notare come "sarebbe incomprensibile e dannoso continuare a non coinvolgere i Piloti nella discussione sul Piano Industriale presentato da Air France per la Compagnia italiana". Per ora, a raccogliere il consenso positivo della decisione del governo c'è l'Enac, il cui presidente, Vito Riggio, ha espresso "viva soddisfazione per l'orientamento espresso dal Governo rispetto all'avvio da parte di Alitalia di una trattativa in esclusiva con Air France-KLM". Secondo l'Enac il gruppo franco-olandese "contribuirà a favorire il rilancio e lo sviluppo del settore del trasporto aereo".