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Report "Globalizzazione"  1-2 maggio 2009


Indice degli articoli

Sezione principale: Globalizzazione

Oggi il lavoro è atipico come quello della p.r. da discoteca, interinale come quello dell... ( da "Stampa, La" del 01-05-2009)
Argomenti: Cina Usa

Abstract: tutte casalinghe globali o globalizzate. Passando da una all'altra, l'attrice interpreta una catena di montaggio di prodotti che alla fine confluiscono in un unico prodotto sfinito: la lavoratrice atipica. L'attrice, con una formazione al Dams Spettacolo e la sperimentazione in teatri gestuali, ha scoperto la sua verve comica e si è dedicata al cabaret,

Economia di comunità, come fare impresa etica ( da "Alto Adige" del 01-05-2009)
Argomenti: Cina Usa

Abstract: Di fronte al fenomeno della globalizzazione della finanza e dell'economia che da un lato apre nuove prospettive, ma dall'altra attua un modello di sviluppo che provoca un sempre crescente divario tra ricchi e poveri, è avvertita sempre più l'urgenza di un profondo cambiamento nella cultura e nell'agire economico.

Allegro e Spiritoso con Carmignola ( da "Gazzetta di Mantova, La" del 01-05-2009)
Argomenti: Cina Usa

Abstract: La globalizzazione ha creato rinnovamento anche nella musica. E le influenze ora sono vicendevoli». La Carisbo, Cassa di Risparmio di Bologna, le ha affidato uno Stradivari a tempo indeterminato... «è un privilegio, certamente. I violini sono come le voci umane: vanno conosciute per gradi, ed ognuna di esse possiede qualcosa di originale.

Pama raddoppia i ricavi malgrado la crisi ( da "Trentino" del 01-05-2009)
Argomenti: Cina Usa

Abstract: Pama Machine Tools Co, Ltd, Shanghai, Cina (società commerciale e di assistenza tecnica), Pama Shanghai (ufficio di rappresentanza), Pama Machine Tools (Ningbo) Co, Ltd, Ningbo, Cina (società che svolge attività di assemblaggio) e Pama Inc, Elgin, Illinois, USA (società commerciale e di assistenza tecnica).

FESTA DELLA LIBERTÀ NELLA LIBERTÀ, SOPPRESSA DALLE DITTATURE E RIPRISTINATA A SUGGELLARE ... ( da "Corriere delle Alpi" del 01-05-2009)
Argomenti: Cina Usa

Abstract: informazione e della globalizzazione, hanno successivamente comportato una profonda trasformazione del lavoro e delle condizioni della sua distribuzione. Così ad esempio il lavoro industriale - in passato il soggetto principale delle ricerche e delle teorizzazioni - ha perso la sua centralità, come sostiene Giorgio Perizio,

La cultura della globalizzazione ha imposto una promiscuità inedita, ma ha generato nuove tensioni. In un periodo di crisi si cerca sempre un colpevole esterno a noi, così gli stra ( da "Libertà" del 01-05-2009)
Argomenti: Cina Usa

Abstract: La cultura della globalizzazione ha imposto una promiscuità inedita, ma ha generato nuove tensioni. In un periodo di crisi si cerca sempre un colpevole esterno a noi, così gli stranieri, gli altri, gli alieni sono i capri espiatori più indicati

il valore del nostro lavoro - franca porto ( da "Nuova Venezia, La" del 01-05-2009)
Argomenti: Cina Usa

Abstract: Pagina 1 - Prima Pagina Il valore del nostro lavoro FRANCA PORTO La crisi e le sue chiare ed irrefutabili cause hanno ricordato a tutti che il benessere ed il progresso di ogni paese, e nell'era della globalizzazione, del mondo, dipendono innanzitutto e ancora oggi dal lavoro. SEGUE A PAGINA 22

Nazionale, Travica tra i 19 convocati in vista della World League ( da "Resto del Carlino, Il (Modena)" del 01-05-2009)
Argomenti: Cina Usa

Abstract: e dalla quali il tecnico azzurro Andrea Anastasi attingerà per affrontare Cina, Usa ed Olanda. La Nazionale si ritroverà domenica prossima a Mantova, per un collegiale: da lunedì, invece, collegiale per la nazionale Juniores a Vigna di Valle (RM), in preparazione del torneo di qualificazione ai Mondiali a La Spezia dal 15 al 17 maggio.

Via al Misen, Motorshow' delle sagre ( da "Resto del Carlino, Il (Ferrara)" del 01-05-2009)
Argomenti: Cina Usa

Abstract: Nel mondo della globalizzazione c'è bisogno e voglia di riscoprire il nostro territorio, le tradizioni, la cultura, le persone. L'alto ferrarese non è solo un distretto economico ha aggiunto Verri ma un angolo straordinario di bellezze naturalistiche, con i percorsi cicloturistici, dove le sagre richiamano persone e valorizzano i prodotti e mostrano l'

il valore del nostro lavoro - franca porto ( da "Mattino di Padova, Il" del 01-05-2009)
Argomenti: Cina Usa

Abstract: era della globalizzazione, del mondo, dipendono innanzitutto e ancora oggi dal lavoro. E' il lavoro l'unico vero strumento che può permettere alle persone di vivere, nel suo significato più completo, e di vivere progressivamente meglio e di più. Considerazione che valgono anche per la nostra regione, passata da luogo di miseria ad area economica di primo rango nel contesto europeo,

GIOVANI E DIRITTI: PROVIAMO A CAMBIAR MUSICA ( da "Unita, L'" del 01-05-2009)
Argomenti: Cina Usa

Abstract: Euro e per sopportare la competizione del mondo globalizzato sono stati caricati tutti sulle spalle delle persone che sono entrate nel mondo del lavoro dopo il 1995: non è giusto. Le riforme non sono nemmeno servite ad aumentare gli occupati: infatti i giovani italiani che si considerano lavoratori attivi, sono diminuiti, non aumentati, dalla metà degli anni novanta.

INTEGRAZIONE LA GRANDE SCOMMESSA DEL PD ( da "Unita, L'" del 01-05-2009)
Argomenti: Cina Usa

Abstract: che sa passare a quell'iniziativa politica che spesso è sinonimo di presenza e di partecipazione al livello locale (localissimo!) della propria città e del proprio quartiere. Perché è lì che la globalizzazione precipita ed è lì che è "scomparsa" la società. Chi di tutto questo si deve occupare se non il Pd?

Detroit-Torino ostacoli e occasioni della nuova auto Una certezza (i miliardi di Obama) e molte incertezze a cominciare dalla crisi internazionale e dalle reazioni del mercato amer ( da "Unita, L'" del 01-05-2009)
Argomenti: Cina Usa

Abstract: e sta costruendo rapporti di collaborazione in Cina e in India: cioè si è insediata in alcuni mercati in probabile espansione, tra i più interessanti per il futuro. L'altro stabilimento importante è quello polacco, anche questo al centro di un'area emergente. Sono scommesse giocate tra molti calcoli e su alcune certezze.

Dignità al lavoro contro la crisi BRUNO DORIGATTI ( da "Adige, L'" del 01-05-2009)
Argomenti: Cina Usa

Abstract: La profonda crisi che attraversa l'intero sistema globalizzato ha messo in ginocchio le banche, le aziende, l'intera struttura produttiva: alcune imprese hanno chiuso i battenti, altre sono state costrette a chiedere l'intervento degli ammortizzatori sociali. La situazione sta creando timori e precarietà.

È Roma la capitale dell'agricoltura ( da "Tempo, Il" del 01-05-2009)
Argomenti: Cina Usa

Abstract: Nel 2010 il Mediterraneo sarà un'area di libero scambio e un evento che leghi Roma Capitale a un momento di eccellenza del made in Italy dell' dell'agroalimentare di una filiera tutta italiana, può oggettivamente costituire una forte risposta locale a quelli che sono le tematiche anche negative che la globalizzazione planetaria ha creato». Cin.Tra.

Come sconfiggere A/H1N1 ( da "Unione Sarda, L' (Nazionale)" del 01-05-2009)
Argomenti: Cina Usa

Abstract: giocata rapidamente per riuscire ad arginare la prima pandemia dell'era globalizzata. Con il suo gruppo del Laboratorio di riferimento di Fao e Oie sull'aviaria, che dirige presso l'Istituto Zooprofilattico delle Venezie, Capua è costantemente in contatto con gli altri ricercatori internazionali che studiano il virus: «Stiamo lavorando per verificare mutazioni e profili genetici».

Contro la crisi ridiamo dignità al lavoro BRUNO DORIGATTI ( da "Adige, L'" del 01-05-2009)
Argomenti: Cina Usa

Abstract: prosegue con vigore specie in questo mondo globalizzato e rappresenta la risposta più giusta all'internazionalizzazione dell'economia e alla piaga dello sfruttamento e della povertà di tante persone. Festeggiamo questa festa del lavoro con la consapevolezza che la battaglia continua per la riaffermazione dei diritti e l'emancipazione dei lavoratori,

Agenda religioni ( da "Stampa, La" del 01-05-2009)
Argomenti: Cina Usa

Abstract: Presente e futuro del cristianesimo nel mondo globalizzato» al Centro Congressi del Santo Volto (via Nole angolo via Borgaro) a partire dalle 20,45. L'ingresso è libero. CONVEGNI MARIA CRISTINA DI SAVOIA. La chiesa di San Domenico (via San Domenico 0) lunedì 4 maggio alle 17,30 ospita una conferenza di padre Franceschini su «La giustizia scaturisce dalla fede in Cristo,

ANTONIO GIAIMO Entra nel vivo Pensieri in Piazza, la manifestazione culturale che rientra nell'am... ( da "Stampa, La" del 01-05-2009)
Argomenti: Cina Usa

Abstract: il confronto sarà su Globalizzazione e crisi, relatore Mario Deaglio, (Università di Torino). Ancora a Pinerolo giovedì 7 alle 18 nel teatro del lavoro in via Chiappero 12, Economia in pillole, relatore Franco Becchis, (Università di Torino). A seguire conferenza di Elvio Fassone su Una piccola grammatica per una grande crisi.

Pensieri in piazza, con Gallino e Nesi a discutere di Olivetti ( da "Stampa, La" del 01-05-2009)
Argomenti: Cina Usa

Abstract: PINEROLO, ANGROGNA, BARGE, FROSSASCO, PRAROSTINO, SAN SECONDO, TORRE PELLICE E VIGONE Pensieri in piazza, con Gallino e Nesi a discutere di Olivetti Altro tema scottante: agricoltura ed ecologia Mario Deaglio parla di globalizzazione e crisi

La crisi rovina anche la Festadei lavoratori ( da "Giorno, Il (Brianza)" del 01-05-2009)
Argomenti: Cina Usa

Abstract: Con la globalizzazione, la manodopera è diventata una merce. Pari alla altre. E brucia. Il Vimercatese è al centro di un girone infernale con redditi traballanti, dimezzati o cancellati. Insieme ai sogni e ai ricordi delle manifestazioni di un tempo.

( da "Nazione, La (Firenze)" del 01-05-2009) + 2 altre fonti
Argomenti: Cina Usa

Abstract: non potrebbe sopravvivere da sola in questo mercato globalizzato, l'ha detto anche Marchionne... «E' chiaro che anche per la Fiat, sul lungo periodo, è una questione di sopravvivenza: soffre di una dimensione troppo piccola per il mercato mondiale e non potrebbe continuare in questa direzione a lungo.

di ELENA COMELLI MILANO ORA BISOGNA fare in fretta. E per l&#... ( da "Nazione, La (Firenze)" del 01-05-2009) + 2 altre fonti
Argomenti: Cina Usa

Abstract: non potrebbe sopravvivere da sola in questo mercato globalizzato, l'ha detto anche Marchionne... «E' chiaro che anche per la Fiat, sul lungo periodo, è una questione di sopravvivenza: soffre di una dimensione troppo piccola per il mercato mondiale e non potrebbe continuare in questa direzione a lungo.

Diciassette storie scritte da altrettanti autori saranno presentate domani, nei giardini del municip... ( da "Messaggero, Il (Latina)" del 01-05-2009)
Argomenti: Cina Usa

Abstract: ancora una volta il suo lato più alto della globalizzazione, sottolineando e amplificando i concetti della fratellanza e dell'uguaglianza». Storie da bar: un progetto vincente che, nato seguendo le orme dei famosi Caffé letterari italiani, è riuscito ad aprire la strada verso un percorso culturale e d'intrattenimento, volto al raggiungimento di una crescita intellettuale e personale.

Il nucleo industriale di Rieti-Cittaducale è un esempio tangibile di come si può cre... ( da "Messaggero, Il (Rieti)" del 01-05-2009)
Argomenti: Cina Usa

Abstract: non ancora contagiati dalla globalizzazione. Il difficile futuro che dobbiamo affrontare insieme richiede coraggio, forza, innovazione, creatività, abnegazione, solidarietà, onestà morale e intellettuale e soprattutto la consapevolezza che i problemi di questa comunità potranno essere superati solo con la collaborazione di tutti: maggioranza ed opposizione.

tremonti e padoa-schioppa lite su reagan e la thatcher - roberto mania ( da "Repubblica, La" del 01-05-2009)
Argomenti: Cina Usa

Abstract: attribuire la cause della crisi alla globalizzazione. Io credo che l´inversione di tendenza in materia economica avvenga con l´elezione della Thatcher nel '79 e poi con quella di Reagan nell´'80. Io non prenderei il 1989 come l´anno chiave». A Tremonti interessa replicare: «Abbiamo due modi diversi di concepire la storia.

( da "Resto del Carlino, Il (Pesaro)" del 01-05-2009)
Argomenti: Cina Usa

Abstract: globalizzato e anche il nostro Paese. Integrazione e rispetto non possono però essere confuse con un provincialismo miope e un relativismo culturale che ha prodotto solo danni in tutta Europa. Il foulard che portavano in testa le italiane fino a 60 anni fa è cosa ben diversa dal burqa o dal niqab, indumenti che coprono integralmente le donne islamiche di Paesi estremisti come l'

I pavoni del G-20 ( da "Manifesto, Il" del 01-05-2009)
Argomenti: Cina Usa

Abstract: PAGINA 12 Scopo del G-20 - per gli Usa, per la Francia e la Germania, per la Cina - era dimostrare all'opinione pubblica nazionale che questi paesi stanno «facendo qualcosa» riguardo alla disastrosa situazione economica mondiale, quando in realtà non stanno facendo niente di significativo per salvare la nave che affonda.

PRENDERÀ il via il 4 maggio la terza edizione di ( da "Nazione, La (Pistoia)" del 01-05-2009)
Argomenti: Cina Usa

Abstract: Gli ultimi due appuntamenti si svolgeranno il 4 dicembre, "I processi di globalizzazione: il diritto internazionale e le nuove guerre" con Danilo Zolo, professore di filosofia del diritto e del diritto internazionale all'Università di Firenze e, in data ancora da decidere, con l'intellettuale Serge Latouche, esperto di antropologia economica.

Euromayday2009, rotta verso il futuro... ( da "Manifesto, Il" del 01-05-2009)
Argomenti: Cina Usa

Abstract: economia globalizzata. La direzione in cui si muovono i governi europei è chiara: proteggere con miliardi di euro le banche e le imprese che la crisi l'hanno provocata. In questi anni la finanziarizzazione dell'economia ha definitivamente trasformato il profitto in rendita e saccheggio è quindi ancora più urgente una battaglia europea,

L'uomo al centro degli affari ( da "Corriere Alto Adige" del 01-05-2009)
Argomenti: Cina Usa

Abstract: Di fronte al fenomeno della globalizzazione della finanza e dell'economia, che da un lato apre nuove prospettive, ma dall'altra rischia di provocare profondi squilibri tra ricchi e poveri, l'Economia di Comunione cerca di coniugare efficienza e solidarietà, dando vita ad originali distretti industriali, che tentano di mutare la cultura imprenditoriale,

Maiali E CAPITALE ( da "Manifesto, Il" del 01-05-2009)
Argomenti: Cina Usa

Abstract: hanno a lungo ritenuto che il sistema agricolo intensivo della Cina meridionale - un'ecologia immensamente produttiva di riso, pesci, maiali e uccelli selvatici e domestici - sia il motore principale delle mutazioni influenzali: sia degli «spostamenti» stagionali sia dei «cambiamenti» episodici del genoma (più raramente può verificarsi un passaggio diretto dagli uccelli ai maiali e/

La montagna vive con l'autonomia ( da "Sole 24 Ore, Il (Nord Est)" del 01-05-2009)
Argomenti: Cina Usa

Abstract: Francia, Germania, Romania, Cina e show room fino alla 5th Avenue di New York. Oggi alla guida – sempre rimasta nelle mani della famiglia – c'è Callisto Fedon, 57 anni, due figli, presidente e amministratore ma anche co founder ( nipote del fondatore), come recita il biglietto da visita.

Dai distretti alle reti d'impresa ( da "Sole 24 Ore, Il" del 01-05-2009)
Argomenti: Cina Usa

Abstract: Tuttavia la globalizzazione e le nuove tecnologie hanno messo in crisi questo modello, spingendo verso forme più sofisticate di aggregazioni, come le reti, non necessariamente collegate a uno stesso territorio. Di questo si è parlato ieri nella capitale in un incontro organizzato dalla Piccola industria di Roma.

Il carbone negli Usa macina profitti ( da "Sole 24 Ore, Il" del 01-05-2009)
Argomenti: Cina Usa

Abstract: è Pechino: in Cina il carbone termico spunta prezzi di 7-10$ superiori ai 53-57$ del mercato internazionale e la più grande azienda locale, Shenhua Group, sta varando un piano di espansione da 2,3 miliardi di dollari d'investimento per costruire nello Shaanxi una centrale elettrica e una miniera che la alimenti.

QUESTO ironizza Giuliano Amato, in veste di padrone di casa è un confronto fra Giul... ( da "Messaggero, Il" del 01-05-2009)
Argomenti: Cina Usa

Abstract: economia diventa globalizzata e questa globalizzazione repentina, accelerata, parossistica e forsennatamente ideologica ha prodotto i rischi e i disastri che vediamo». Tps, più che nella globalizzazione e nella sua velocità mozza fiato, vede la radice della crisi nel debito non utilizzato per investire ma per consumare.

TV ACURADI LUIGIPAINI Da non perdere SKY CINEMA 1 21,00 Non pensarci, ( da "Sole 24 Ore, Il" del 01-05-2009)
Argomenti: Cina Usa

Abstract: Usa 1981 (103'). Anche questo al confine tra i generi: cinque episodi un po' horror e un po' commedia. RAITRE 1,55 Fuori orario. Immagini dalla Cina: in onda il fluviale (240 minuti!) documentario "Il distretto di Tiexi", realizzato nel 2003 da Wang Bing e dedicato alla fine di un gigantesco complesso industriale.

Il mio nome è Mr. Marriott, patriarca dei grandi hotel ( da "Sole 24 Ore, Il" del 01-05-2009)
Argomenti: Cina Usa

Abstract: dalla Turchia alla Cina. «Non abbiamo problemi di liquidità e intendiamo continuare a crescere nonostante la recessione – ha detto Marriott.- Abbiamo ancora 1,5 miliardi di dollari da spendere per la nostra espansione. I nostri piani di sviluppo restano forti e ci consentono di prepararci alla ripresa.

MADRID La primavera accende i colori, entra nelle piazzette senza traffico, abbraccia il retico... ( da "Messaggero, Il" del 01-05-2009)
Argomenti: Cina Usa

Abstract: umanità mediterranea globalizzata, in particolare di certa Italia arrangiona, televisiva, amorale e perduta dalla quale dovremmo proprio star lontani. S'è accorta di tutto, al contrario, Madrid. Che chiede alla compagnia, in loco dalla metà di marzo per rappresentare in spagnolo il testo, di prolungare le recite oltre la data fissata per il the end.

Mezzo milione di schiavi nella Ue ( da "Corriere della Sera" del 01-05-2009)
Argomenti: Cina Usa

Abstract: Il maggior volume diretto in Cina. Rutelli riferisce le preoccupazioni Usa di una connessione tra la tratta e il terrorismo di matrice integralista. E chiede di istituire un organismo ad hoc e di introdurre il reato di danneggiamento, soppressione, occultamento di documenti di identità e viaggio.

La veduta corta . ( da "Sole 24 Ore, Il" del 01-05-2009)
Argomenti: Cina Usa

Abstract: la crisi ha radici nella globalizzazione. Ma se per Tremonti il problema va individuato soprattutto nella velocità con la quale si è passati dal vecchio al nuovo sistema (la crisi «non è casuale ma causale»), per Padoa-Schioppa è entrato in crisi il modello di economia fondato sul consumo a debito, «utilizzato non per investire ma per consumare»

Faccia a faccia ( da "Sole 24 Ore, Il" del 01-05-2009)
Argomenti: Cina Usa

Abstract: La fiaba della globalizzazione, la "cornucopia" del XXI secolo. Il tempo che sta arrivando è un tempo di ferro». Così Giulio Tremonti, nel suo ultimo libro "La paura e la speranza". Il ministro dell'Economia in carica è natoa Sondrio 62 anni fa. Giurista, professore universitario dal 1974e visiting professor a Oxford,

E Tremonti adotta l' di Pechino: una moneta globale ( da "Corriere della Sera" del 01-05-2009)
Argomenti: Cina Usa

Abstract: Che per Tremonti nasce con la caduta del muro di Berlino nell'89 e la successiva globalizzazione, che è stata troppo veloce, e per Padoa-Schioppa, che ne data la nascita 10 anni prima, nel '79, con l'elezione di Reagan e della Thatcher, dalla «crescita trainata dal consumo a debito». E divergenze sono apparse chiare anche sul 'rischio democratico'.

Festa danese con conflitto freudiano ( da "Corriere della Sera" del 01-05-2009)
Argomenti: Cina Usa

Abstract: Vinterberg dirige molto bene il duetto tra Thomas Bo Larsen e Oliver Moller Knauer, attorniato da fanciulle più o meno in fiore, impegnate a fare in modo che un po' di sesso possa scalfire l'indifferenza globalizzata. Riunione di famiglia di Thomas Vinterberg con Thomas Bo Larsen e Oliver Moller Knauer Abbraccio Una scena del film di Vinterberg

da ford a gm il "sogno" degli agnelli ( da "Messaggero Veneto, Il" del 01-05-2009)
Argomenti: Cina Usa

Abstract: Consapevole dei limiti della Fiat in un mercato sempre più globalizzato, l'Avvocato Agnelli sceglie la carta americana ma l'integrazione con la Chrysler, nel frattempo finita in nozze con i tedeschi della Daimler (Mercedes), seppure più interessante dal punto di vista industriale, gli è preclusa a causa dell'intransigenza della componente tedesca nei rapporti di governance.

Tremonti allarga il G8 La città per due giorni capitale dell'economia ( da "Corriere del Mezzogiorno" del 01-05-2009)
Argomenti: Cina Usa

Abstract: Cina, India, Indonesia, Messico, Arabia Saudita, Sud Africa, Corea del sud, Turchia. Poi ci saranno gli invitati speciali: Egitto e Libia. Insomma davvero tutto il mondo che conta. E così Lecce si sta attrezzando. A cominciare dalla ripavimentazione delle strade, dalla rifacitura dei marciapiedi, la «lustrazione » del castello di Carlo V ecc,

tornano le riflessioni sul presente di ricercatori, scrittori e politici ( da "Tirreno, Il" del 01-05-2009)
Argomenti: Cina Usa

Abstract: Gli ultimi due appuntamenti si svolgeranno il 4 dicembre, "I processi di globalizzazione: il diritto internazionale e le nuove guerre" con Danilo Zolo, professore di filosofia del diritto e del diritto internazionale all'Università di Firenze e, in data ancora da decidere, con l'intellettuale Serge Latouche, esperto di antropologia economica.

Ora per Marchionne è... ( da "Giornale.it, Il" del 01-05-2009)
Argomenti: Cina Usa

Abstract: In Cina, anello debole nella catena di alleanze del gruppo automobilistico torinese, Fiat sarebbe a un passo dal chiudere una joint venture con il partner Guangzhou. Resta da vedere, adesso, come evolveranno i rapporti, piuttosto turbolenti e tuttora «congelati», con il colosso Chery.

Influenza suina. Panico nel mondo per 7 morti ( da "Giornale.it, Il" del 01-05-2009)
Argomenti: Cina Usa

Abstract: 16 Votes Primarie Usa, truccata la vittoria di Hillary? - 15 Votes Immigrazione: e se avesse ragione Maroni? - 15 Votes Recent Posts Stipendi record, la casta dei banchieri Usa vince ancora Influenza suina. Panico nel mondo per 7 morti E la Cina diventa sempre più influente nel mondo Influenza suina, una psicosi molto sospetta.

CACCIA AL TESORO ( da "Borsa e Finanza" del 01-05-2009)
Argomenti: Cina Usa

Abstract: INCHIESTA CACCIA AL TESORO Brasile, India e Cina: il nuovo acronimo vincente è il Bic La «road map» per un buon Toro 2009 parte dagli Emerging Poi Nasdaq e S&P/Mib di Fabrizio Guidoni - 01-05-2009 Caccia al tesoro. La «mappa» dei mercati azionari parla chiaro: le maggiori soddisfazioni vanno cercate adesso in Cina e Brasile.

Caccia al tesoro. La mappa dei mercati azionari parla chiaro: le maggiori soddisfazioni ... ( da "Borsa e Finanza" del 01-05-2009)
Argomenti: Cina Usa

Abstract: le maggiori soddisfazioni vanno cercate adesso in Cina e Brasile. E anche in India. Tre emergenti doc, che permettono di coniare un nuovo acronimo: il Bic (perchè la Russia sta maluccio). Armandosi, ovviamente, della dovuta pazienza. Perchè l'uscita dalla crisi non è poi così scontata, almeno a breve termine, nonostante la cavalcata dei listini azionari dal 9 marzo scorso.

Sì a Usa, sottopeso per Uk e Sol Levante. Ma con cautela ( da "Borsa e Finanza" del 01-05-2009)
Argomenti: Cina Usa

Abstract: sono molto confortanti i segnali provenienti dalla Cina. Per quanto riguarda le aree cosiddette core, invece, in questo momento stiamo sovrappesando l'America, mentre abbiamo un sottopeso relativo su Regno Unito e Giappone. Ma allora con che timing entrare sull'equity? Sicuramente è consigliabile un ingresso graduale sui mercati azionari, magari con uno strumento tipo il Pac che,

Usa a gestione attiva, gli indici sugli Emerging ( da "Borsa e Finanza" del 01-05-2009)
Argomenti: Cina Usa

Abstract: Il consiglio è di scommettere sui singoli Paesi e in ordine di preferenza metterei in cima la Cina, seguita da India e Brasile». Tra gli strumenti prezzati a Piazza Affari si annoverano il Lyxor Etf China, il Lyxor Etf India, il Db x-trackers Msci Brazil e l'iShares Msci Brazil, con commissioni annue che oscillano tra lo 0,65% e lo 0,85%.

Il barile ha un grande futuro ( da "Borsa e Finanza" del 01-05-2009)
Argomenti: Cina Usa

Abstract: Per la Cina quest'anno stimiamo un tasso di crescita economico del 7,2%, con la conseguenza di un aumento della richiesta di oil. Inoltre, nel primo trimestre del 2009 Pechino ha fatto abbondante uso delle scorte nazionali per soddisfare la domanda interna.

La febbre suina abbatte carni e cereali ( da "Borsa e Finanza" del 01-05-2009)
Argomenti: Cina Usa

Abstract: Nel frattempo Cina e Russia, rispettivamente secondo e quarto Paese con il maggior tasso di consumo di carne americana, hanno già vietato l'import di suini da cinque stati Usa. Il potenziale minor consumo di carne si poi riflesso anche in una correzione delle quotazioni dei cereali, come grano, granoturco e soia, utilizzati nella produzioni di mangini.

La testa nel forno ( da "Borsa e Finanza" del 01-05-2009)
Argomenti: Cina Usa

Abstract: regolatori» inbambolati dagli animal spirits della globalizzazione. Ma ora come uscirne? Le ricette dei G7-G8-G20, nonchè dei maggiori organismi internazionali, insistono su una sola corda: spesa pubblica e ancora spesa pubblica. Cioè debito e ancora debito (pubblico) per uscire da una crisi di eccesso di debito (privato).

e l'europa? balbetta - sergio landi ( da "Tirreno, Il" del 01-05-2009)
Argomenti: Cina Usa

Abstract: il confronto è tra il capitalismo democratico americano e quello autoritario di una Cina che vede accrescere il divario tra ricchezze e povertà. Per entrambi i paesi si pone in modo pressante il problema delle diseguaglianze in contesti assai diversi: gli Usa del debito e dello scarso risparmio, la Cina del risparmio senza consumo.

Muova influenza. La virologa Ilaria Capua: dobbiamo scoprire la carte del virus ( da "AmericaOggi Online" del 01-05-2009)
Argomenti: Cina Usa

Abstract: giocata rapidamente per riuscire ad arginare la prima pandemia dell'era globalizzata. Con il suo gruppo del Laboratorio di riferimento di Fao e Oie sull'aviaria, che dirige presso l'Istituto Zooprofilattico delle Venezie, Capua è costantemente in contatto con gli altri ricercatori internazionali che studiano il virus: "stiamo lavorando per verificare mutazioni e profili genetici".

ANTONIO TROISE ERA STATO IL GRANDE SOGNO, ACCAREZZATO MA MAI REALIZZATO, DELL'AVVOCATO PER A... ( da "Mattino, Il (Nazionale)" del 01-05-2009) + 5 altre fonti
Argomenti: Cina Usa

Abstract: A rendere ancora più straordinaria questa storia italiana c'è anche un altro paradosso: l'espansione globale del Lingotto avviene proprio nel momento in cui il mito della «globalizzazione» crolla sotto i colpi della più grave crisi finanziaria dal 1929. SEGUE A PAGINA

Il falso alimentare vale 60 miliardi ( da "Avvenire" del 01-05-2009)
Argomenti: Cina Usa

Abstract: state registrate in alcuni Paesi emergenti come la Cina dove il falso agroalimentare italiano è arrivato prima di quello originale e rischia di comprometterne la crescita. Nel lungo elenco dei prodotti taroccati c'è di tutto. Ad iniziare dalle imitazioni del parmigiano reggiano e del grano padano, ma c'è anche il Romano prodotto nell'Illinois con latte di mucca anziché di pecora,

Domenica in piazza Brin "Orto in città: dal produttore al consumatore" ( da "Cittàdellaspezia.com" del 01-05-2009)
Argomenti: Cina Usa

Abstract: subiscono le conseguenze inique di questo modello di sviluppo e soccombono di fronte ai meccanismi della globalizzazione. Attualmente in Italia sono censiti più di cinquecento gruppi collegati fra di loro in una rete che serve ad aiutarli e a diffondere questa esperienza attraverso lo scambio di informazioni. (www.retegas.org)

1 MAGGIO/ BINDI: RITROVIAMO LA DIGNITÀ DEL LAVORO ( da "Wall Street Italia" del 01-05-2009)
Argomenti: Cina Usa

Abstract: Prediche pronunciate da chi fino a poco tempo fa esaltava la globalizzazione senza regole, la finanza creativa, la forza del denaro che produce denaro". "La verità è che governo e maggioranza stanno semplicemente aspettando di acchiappare un refolo della ripresa mondiale, quando ci sarà, per ricominciare come se nulla fosse.

RAPPORTO USA: LIBERTÀ RELIGIONE SEMPRE PIÙ A RISCHIO NEL MONDO ( da "Wall Street Italia" del 01-05-2009)
Argomenti: Cina Usa

Abstract: la Nigeria si è aggiunta alla Birmania, Cina, Eritrea, Iran, Iraq, Corea del Nord, Pakistan, Arabia Saudita, Sudan, Turkmenistan, Uzbekistan e Vietnam. La Nigeria è stata inserita nella lista perchè la sua risposta alle violazioni della libertà di religione e ai conflitti interconfessionali è stata "inadeguata e inefficiente".

LAVORO/ SACCONI: TROPPE REGOLE, DANNEGGIANO IMPRESE E LAVORATORI ( da "Wall Street Italia" del 01-05-2009)
Argomenti: Cina Usa

Abstract: imposta dalla globalizzazione e dalla crisi economica in atto". "È nostra convinzione - ha detto Sacconi intervenendo al Quirinale alla cerimonia di consegna delle onorificenze del lavoro per il 1 Maggio- che il superamento di tutte le criticità del mercato del lavoro, vere e proprie ingiustizie sociali per il valore che attribuiamo al lavoro come sede di sviluppo della persona,

Crisi, il tarlo della finanza ( da "Denaro, Il" del 01-05-2009)
Argomenti: Cina Usa

Abstract: altra e ha mosso le ruote della globalizzazione, portandoli tutti direttamente nella trappola che loro stessi hanno creato.Con la crescita dell'ego, il sistema finanziario è diventato sempre più ostile alle leggi che definiscono i rapporti corretti in Natura. Così come la cellula di un corpo vivente che comincia a preoccuparsi solo di se stessa,

ROMA. IL SISTEMA ITALIA TIENE IN UN QUADRO CONGIUNTURALE NON FAVOREVOLE , ANCHE SE IL RIS... ( da "Mattino, Il (Nazionale)" del 01-05-2009)
Argomenti: Cina Usa

Abstract: globalizzazione. Il confronto fra i due va avanti. E se Tremonti torna a parlare di globalizzazione e di Cina, Padoa-Schioppa dice che la visione dell'economia nel mondo si è invertita con le elezioni della Thatcher prima e di Reagan poi. «La crisi è globale - sottolinea il ministro - perché ha origine nella globalizzazione.

PRIMO MAGGIO, IL SINDACATO SI RICOMPATTA. ALMENO A BENEVENTO, DA DOVE QUESTA MATTINA I SEGRETARI GEN... ( da "Mattino, Il (Avellino)" del 01-05-2009) + 1 altra fonte
Argomenti: Cina Usa

Abstract: contingenza economica mondiale e dai processi di globalizzazione in atto, viene oggi negato a larghe masse giovanili, specialmente nel Mezzogiorno, e cancellato a chi lo già aveva ottenuto. Assumono, allora, assoluta priorità la vigilanza, l'attenzione e l'intervento delle istituzioni pubbliche e democratiche sulla necessità inderogabile di dare risposte e contrastare quella che,

Primo maggio: Sacconi, meno morti bianche ( da "Trend-online" del 01-05-2009)
Argomenti: Cina Usa

Abstract: attuale quadro legale inadeguato alla sfida competitiva imposta dalla globalizzazione e dalla crisi economica in atto''. Anche dopo la Legge Biagi, ha aggiunto Sacconi, ''e' palese l'insofferenza verso un corpo normativo sovrabbondante che, pur senza dare vere sicurezze a chi lavora, intralcia inutilmente il dinamismo dei processi produttivi e l'innovazione.

Settimana in "quarantena" per chi torna dal Messico ( da "Gazzettino, Il" del 01-05-2009)
Argomenti: Cina Usa

Abstract: H1N1 va giocata rapidamente per riuscire ad arginare la prima pandemia dell'era globalizzata». Con il suo gruppo del Laboratorio di riferimento di Fao e Oie sull'aviaria, che dirige presso l'Istituto Zooprofilattico delle Venezie, Ilaria Capua è in contatto con gli altri ricercatori internazionali che studiano il virus: «stiamo lavorando per verificare mutazioni e profili genetici».

Martignacco È la globalizzazione, bellezza. E tu non ci puoi fare niente. Niente»... ( da "Gazzettino, Il (Udine)" del 01-05-2009) + 1 altra fonte
Argomenti: Cina Usa

Abstract: Martignacco «È la globalizzazione, bellezza. E tu non ci puoi fare niente. Niente»: avrebbe aggiornato così la sua celebre battuta Humphrey Bogart (da L'ultima minaccia, 1952) commentando i risultati della prima selezione di Mister Friuli-Venezia Giulia 2009 tenuta l'altra sera alla Festa della Birra alla Fiera di Udine.

1 Maggio/ Bindi: Ritroviamo la dignità del lavoro ( da "Virgilio Notizie" del 01-05-2009)
Argomenti: Cina Usa

Abstract: Prediche pronunciate da chi fino a poco tempo fa esaltava la globalizzazione senza regole, la finanza creativa, la forza del denaro che produce denaro". "La verità è che governo e maggioranza stanno semplicemente aspettando di acchiappare un refolo della ripresa mondiale, quando ci sarà, per ricominciare come se nulla fosse.

Rapporto Usa: libertà religione sempre più a rischio nel ( da "Virgilio Notizie" del 01-05-2009)
Argomenti: Cina Usa

Abstract: la Nigeria si è aggiunta alla Birmania, Cina, Eritrea, Iran, Iraq, Corea del Nord, Pakistan, Arabia Saudita, Sudan, Turkmenistan, Uzbekistan e Vietnam. La Nigeria è stata inserita nella lista perchè la sua risposta alle violazioni della libertà di religione e ai conflitti interconfessionali è stata "inadeguata e inefficiente".

PRIMO MAGGIO: SACCONI, MENO MORTI BIANCHE ( da "Wall Street Italia" del 01-05-2009)
Argomenti: Cina Usa

Abstract: attuale quadro legale inadeguato alla sfida competitiva imposta dalla globalizzazione e dalla crisi economica in atto''. Anche dopo la Legge Biagi, ha aggiunto Sacconi, ''e' palese l'insofferenza verso un corpo normativo sovrabbondante che, pur senza dare vere sicurezze a chi lavora, intralcia inutilmente il dinamismo dei processi produttivi e l'innovazione.

Usa/ Clinton "inquieta" per avanzata Cina e Iran in America... ( da "Virgilio Notizie" del 01-05-2009)
Argomenti: Cina Usa

Abstract: I successi diplomatici di Cina e Iran in America Latina preoccupano gli Stati uniti. "Se si osservano i passi avanti realizzati da Cina e Iran in America Latina, questo è molto inquietante", ha affermato il segretario di stato Hillary Clinton, nel corso di un incontro con un gruppo di diplomatici americani in pensione.

USA/CLINTON INQUIETA PER AVANZATA CINA E IRAN IN AMERICA LATINA ( da "Wall Street Italia" del 01-05-2009)
Argomenti: Cina Usa

Abstract: Usa/Clinton "inquieta" per avanzata Cina e Iran in America latina di Apcom Questo timore spiega nuovo approccio amministrazione Obama -->Washington, 1 mag. (Apcom) - I successi diplomatici di Cina e Iran in America Latina preoccupano gli Stati uniti.

USA/OBAMA IN ANSIA PER 3 GIORNALISTE DETENUTE IN IRAN E NORDCOREA ( da "Wall Street Italia" del 01-05-2009)
Argomenti: Cina Usa

Abstract: Obama punta il dito anche verso altri Paesi, come la Cina. "Ovunque nel mondo, i giornalisti sono detenuti o perseguitati: dall'Azerbaidjan allo Zimbabwe, dalla Birmania all'Uzbekistan, da Cuba all'Eritrea", ha affermato Obama. "J.S. Tissainayagam nello Sri Lanka, o Shi Tao e Hu Jia in Cina sono esempi emblematici di questa terribile realtà".

Il mio 1 Maggio a Berlino. Festa di popolo e scontri con la polizia (programmati?) ( da "Blogosfere" del 02-05-2009)
Argomenti: Cina Usa

Abstract: lo scontro tra i manifestanti contro la globalizzazione e le forze della polizia. Ho girato un po' di filmati della polizia e della festa, li caricherò nei prossimi giorni. Alcuni amici di Berlino, nei giorni scorsi, mi avevano anticipato il verificarsi degli scontri, supponendo il fatto che in realtà siano simulati e concordati.

Crisi economica. Per la Bindi chi controlla i media la nasconde col gossip ( da "AmericaOggi Online" del 02-05-2009)
Argomenti: Cina Usa

Abstract: Prediche pronunciate da chi fino a poco tempo fa esaltava la globalizzazione senza regole, la finanza creativa, la forza del denaro che produce denaro". "La verità è che governo e maggioranza stanno semplicemente aspettando di acchiappare un refolo della ripresa mondiale, quando ci sarà, per ricominciare come se nulla fosse.

Il virus sbarca anche in Asia: due casi Gb, colpita famosa cantante Hip-hop ( da "Quotidiano.net" del 02-05-2009)
Argomenti: Cina Usa

Abstract: La Cina sospende i voli col Messico. In Usa chiuse oltre 430 scuole. Bologna, bloccati i charter con Cancun. Perugia, ricoverata turista Usa Seul, 2 maggio 2009 - La febbre suina è arrivata anche in Asia. Dopo il primo caso accertato a Hong Kong, un altro caso è stato individuato in Corea del Sud.

Hong Kong, un albergo in quarantena per l' influenza messicana ( da "Panorama.it" del 02-05-2009)
Argomenti: Cina Usa

Abstract: La Cina ha annunciato che rimpatrierà i suoi cittadini che si trovino in Messico con un volo statale. Nel paese centroamericano le strade sono deserte, effetto della raccomandazione del presidente Calderòn che ha invitato tutti i messicani a trascorrere i cinque giorni di ponte in casa con la famiglia per ridurre al minimo i rischi.

USA: CLINTON, INSIEME AL SUDAMERICA PER CONTRASTARE INFLUENZA CINA E IRAN ( da "Adnkronos" del 02-05-2009)
Argomenti: Cina Usa

Abstract: USA: CLINTON, INSIEME AL SUDAMERICA PER CONTRASTARE INFLUENZA CINA E IRAN POLITICHE PRECEDENTE AMMINISTRAZIONE CON LEADER AMERICA LATINA NON HANNO FUNZIONATO commenta 0 vota 0 tutte le notizie di ESTERI ultimo aggiornamento: 02 maggio, ore 11:43

FINMECCANICA: URSO, IN AUSTRALIA IL PIU' GRANDE TELESCOPIO DEL MONDO. ( da "Asca" del 02-05-2009)
Argomenti: Cina Usa

Abstract: partita la seconda fase della globalizzazione e per questo le imprese italiane guardano con favore ad aeree lontane geograficamente, come l'Oceania, ma dalle enormi opportunita' commerciali. Basta pensare agli accordi di libero scambio sottoscritti di recente dalla Nuova Zelanda e dall'Australia con i paesi Asean e con la Cina.

Virus, primo caso accertato in Italia Gb, colpita famosa cantante Hip-hop Oms: "Malati raddoppiati in 24 ore" ( da "Quotidiano.net" del 02-05-2009)
Argomenti: Cina Usa

Abstract: Cina: stop ai voli col Messico. Usa: chiuse oltre 430 scuole. Bologna, bloccati i charter con Cancun. Perugia, ricoverata turista Usa Seul, 2 maggio 2009 - Primo caso di febbre suina accertata in Italia: l?Asl di Massa conferma che il paziente ricoverato nell?

USA: CLINTON, INSIEME AL SUDAMERICA PER CONTRASTARE INFLUENZA CINA E IRAN ( da "ITnews.it" del 02-05-2009)
Argomenti: Cina Usa

Abstract: Stati Uniti confermano la loro intenzione di virare le loro politiche nei confronti dei Paesi sudamericani, Cuba e Venezuela compresi oltre a Ecuador, Nicaragua e Bolivia, per contrastare la crescente influenza di Iran e Cina nella regione. Lo ha affermato il segretario di Stato, Hillary Clinton, definendo ''di disturbo'' il ruolo che Teheran e Pechino stanno cercando di assumere.

Febbre suina, un caso in Italia: guarito Fazio: "Inevitabile diffusione del virus" ( da "Giornale.it, Il" del 02-05-2009)
Argomenti: Cina Usa

Abstract: quello di un messicano arrivato a Hong Kong via Shangai - che ha portato la Cina ad annunciare l?interruzione dei voli tra Shangai e il Messico. "La data della ripresa dei voli dipenderà dal quadro di controllo della pandemia", ha annunciato l?agenzia ufficiale Nuova Cina. Il primo caso di contagio da H1N1 a Hong Kong è stato confermato ieri dal capo dell?

Primo caso in Italia: paziente guarito Gb, colpita famosa cantante Hip-hop Oms: "Malati raddoppiati in 24 ore" ( da "Quotidiano.net" del 02-05-2009)
Argomenti: Cina Usa

Abstract: Cina: stop ai voli col Messico. Usa: chiuse oltre 430 scuole. Bologna, bloccati i charter con Cancun. Perugia, ricoverata turista Usa Seul, 2 maggio 2009 - Primo caso di febbre suina accertata in Italia: l?Asl di Massa conferma che il paziente ricoverato nell?

INFLUENZA SUINA, IL VIRUS IN ITALIA USA, OBAMA PREPARA NUOVI FONDI ( da "Wall Street Italia" del 02-05-2009)
Argomenti: Cina Usa

Abstract: Influenza suina, il virus in Italia Usa, Obama prepara nuovi fondi -->Il contagio si espande ancora, e la Cina sospende i voli per il Messico. Oms: vaccino pronto in 4-6 mesi, i morti sono sedici. Massa, primo caso confermato dall'Asl. Panico a Hong Kong: intero albergo in quarantena.

L'influenza suina è sbarcata in Asia La Casa Bianca prepara nuovi fondi ( da "Stampaweb, La" del 02-05-2009)
Argomenti: Cina Usa

Abstract: Cina e Danimarca. Allerma massima anche in Asia. Circa 300 perone sono state messe in quarantena nel grande albergo di Hong Kong dove un cliente di 25 anni arrivato dal Messico è risultato positivo al test del virus A/H1N1. Circa 200 clienti e un centinaio di dipendenti del Metropark Hotel non potranno lasciare l?

L'influenza suina è sbarcata in Asia L'Oms: "Gravità ancora da stabilire" ( da "Stampaweb, La" del 02-05-2009)
Argomenti: Cina Usa

Abstract: Cina e Danimarca. Allerma massima anche in Asia. Circa 300 perone sono state messe in quarantena nel grande albergo di Hong Kong dove un cliente di 25 anni arrivato dal Messico è risultato positivo al test del virus A/H1N1. Circa 200 clienti e un centinaio di dipendenti del Metropark Hotel non potranno lasciare l?

Primo caso in Italia: paziente guarito "Progressiva diffusione fino all'estate" ( da "Quotidiano.net" del 02-05-2009)
Argomenti: Cina Usa

Abstract: Cina: stop ai voli col Messico. Usa: chiuse oltre 430 scuole. Gb, colpita famosa cantante Hip-hop. Oms: "Malati raddoppiati in 24 ore"

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Febbre suina in Italia, "nulla di preoccupante" ( da "Dire" del 02-05-2009)
Argomenti: Cina Usa

Abstract: oggi siamo in un mondo globalizzato e l'effetto pandemico è implicito alla globalizzazione". Sacconi aggiunge che il caso di Massa è anche l'occasione "per fare il punto sui modi con cui l'Italia" affronta l'emergenza "nel contesto dell'Unione europea in raccordo con l'Organizzazione mondiale della sanità e con gli altri paesi del G8".

Marc Augé a Roma per "Sensibilia" ( da "superEva notizie" del 02-05-2009)
Argomenti: Cina Usa

Abstract: sarà ospite proprio per Sensibilia con una conferenza dal titolo La globalizzazione e le trasformazioni del paesaggio urbano. L'appuntamento si terrà presso la Società Geografica Italiana (Villa Celimontana, Via della Navicella, 12 - 00184 Roma), sarà introdotto dai saluti del Preside della Facoltà di Lettere e Filosofia dell'Università "Tor Vergata" prof.


Articoli

Oggi il lavoro è atipico come quello della p.r. da discoteca, interinale come quello dell... (sezione: Globalizzazione)

( da "Stampa, La" del 01-05-2009)

Argomenti: Cina Usa

«Oggi il lavoro è atipico come quello della p.r. da discoteca, interinale come quello della commessa, temporaneo come lo è quello di una tele cartomante, ma anche tipico come la suora, o intermittente come la lucciola, l'ultima delle prostitute made in Italy». Così tra part time, three time, full time, Tita Ruggeri racconta come le donne siano diventate straordinariamente flessibili, nello spettacolo teatrale «Atipica», proposto oggi alle 18 nell'auditorium di Pont-Saint-Martin. Unica protagonista, Ruggeri interpreta sul palco dieci donne: in un'atmosfera di luci e controluci, l'attrice bolognese riesce a dare vita a personaggi divertenti, in un trasformismo degno di Arturo Brachetti. «Non lascio mai il palcoscenico perché io stessa sono atipica e un altro potrebbe rubarmi la scena, siglando un contratto più flessibile» commenta con ironia la Ruggeri. Lo spettacolo, nato dalla collaborazione con Corinna Rinaldi, che riveste il ruolo di «creativa», si avvale della regia di Francesco Freyrie e Marco Barbieri. «L'idea è scaturita qualche anno fa e ho cominciato a presentare alcuni personaggi, a Bologna e dintorni - dice la Ruggeri -. Poi, vedendo che il tipo di comicità piaceva, ho esteso la gamma delle figure femminili ed è nata la carrellata di Atipica, in tour in tutta Italia». Surreali, svagate, invasate, sempre indaffarate alla ricerca di un nuovo lavoro, le figure femminili interpretate dalla Ruggeri attraversano la tipica crisi di identità di un mondo sempre più atipico. Chi inventa nuovi lavori, chi rinnova lavori antichi: suore pacifiste, operatrici di call-center fantasma, lucciole in via di estinzione, postine via internet, tutte insieme a fare la spesa nel nuovo mercato del lavoro e, in ogni modo, tutte casalinghe globali o globalizzate. Passando da una all'altra, l'attrice interpreta una catena di montaggio di prodotti che alla fine confluiscono in un unico prodotto sfinito: la lavoratrice atipica. L'attrice, con una formazione al Dams Spettacolo e la sperimentazione in teatri gestuali, ha scoperto la sua verve comica e si è dedicata al cabaret, arte in cui riesce a dare il meglio di sé. Lo dimostra lo spettacolo, ironico e irriverente, organizzato dalla Consulta regionale femminile, in occasione della Festa del Lavoro, in collaborazione con le organizzazioni sindacali Cgil, Cisl, Savt e Uil e la Consigliera regionale di parità, che vuole proporre un modo diverso di festeggiare il 1° maggio. Non solo corteo, ma anche un'attenzione particolare al lavoro femminile che, come recita il motto scelto per caratterizzare la ricorrenza, chiede «legalità, dignità, sicurezza, ambiente, diritti e solidarietà» per tutti i lavoratori. «Con un occhio di riguardo per le donne lavoratrici, soprattutto atipiche» direbbe la Ruggeri. \

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Economia di comunità, come fare impresa etica (sezione: Globalizzazione)

( da "Alto Adige" del 01-05-2009)

Argomenti: Cina Usa

Partecipato convegno dell'Ucid alla Kolping Economia di comunità, come fare impresa «etica» BOLZANO. Gli obiettivi dell'Economia di Comunione sono la lotta alla povertà e un modo etico di fare impresa, che non solo è possibile ma anche conveniente. Dentro il mercato, ma non avendo come fine il profitto. Questi i temi di fondo discussi ieri sera nel corso del convegno organizzato dall'Ucid, Unione cristiana imprenditori dirigenti tenutasi presso la Kolping di Bolzano. Il progetto di "Economia di Comunione" (EdC) è stato presetato da Alfred e Ottilia Pineider, insegnanti di Brunico, Ilaria Pedrini, sociologa di Trento e Armando Bon, libero professionista di Bolzano. Di fronte al fenomeno della globalizzazione della finanza e dell'economia che da un lato apre nuove prospettive, ma dall'altra attua un modello di sviluppo che provoca un sempre crescente divario tra ricchi e poveri, è avvertita sempre più l'urgenza di un profondo cambiamento nella cultura e nell'agire economico. E' durante un viaggio in Brasile nel 1991 che, per iniziativa della trentina Chiara Lubich, fondatrice del Movimento dei Focolari, nasce il progetto dell' "Economia di comunione": per offrire, seppure in germe, una risposta al dramma dell'estrema povertà di quelle popolazioni, private dei più fondamentali diritti umani. L'obiettivo è un futuro senza più indigenti, la lotta alla povertà. Oggi l'Economia di Comunione (EdC) è un progetto che coinvolge centinaia di imprese dei cinque continenti. Il proegtto nasce nel 1991, attraversando la città di San Paolo, Chiara Lubich era stata colpita nel vedere di persona, accanto ad una delle maggiori concentrazioni di grattacieli del mondo, grandi estensioni di "favelas". Oggi gli imprenditori che aderiscono all'economia di comunione, nel contesto di una più ampia "cultura del dare", col loro operare dimostrano la possibilità, nel mercato, di un agire alternativo a quello comunemente inteso. Essa non si presenta quindi come una nuova forma di impresa, ma come una proposta di agire economico che rinnova dal di dentro le usuali forme di imprese, siano esse SPA, cooperative o altre. Nell'economia di comunione gli utili condivisi devono essere prodotti rispettando le leggi, i diritti dei lavoratori, dei consumatori, delle aziende concorrenti, della comunità e dell'ambiente. Le aziende di economia di comunione vi riescono grazie alla tensione all'unità dei loro imprenditori e lavoratori, che rende possibile il crearsi di rapporti interpersonali particolarmente positivi sia nell'azienda che con in suoi interlocutori. La tensione ad investire nella qualità dei rapporti interpersonali induce una diffusa creatività e di conseguenza una notevole capacità di innovare sistemi e tipi di produzione. La stessa esistenza e lo sviluppo delle imprese di EdC mostra che le motivazioni possono tradursi in comportamenti che consentono di ridurre i costi aziendali e di conseguire migliori risultati economici. Di fatto l' EdC è un'esperienza che diventa teoria economica.

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Allegro e Spiritoso con Carmignola (sezione: Globalizzazione)

( da "Gazzetta di Mantova, La" del 01-05-2009)

Argomenti: Cina Usa

Allegro e Spiritoso con Carmignola Domani il violinista suonerà Haydn e Mozart al Bibiena per Ensemble Zefiro I fratelli Michael e Joseph Haydn, con Mozart, presteranno le musiche del prossimo concerto del ciclo "L'Armonia e l'Invenzione", atteso domani (ore 21) al teatro del Bibiena. Sette gli strumentisti chiamati a dargli voce, sotto l'eloquente titolo "Allegro e Spiritoso". A guidarli, il violinista Giuliano Carmignola, nome di spicco, ben noto anche per le frequenti apparizioni sulle scene mantovane. La sua prima volta a Mantova - qualcuno potrà ricordarlo - è stata nel 1974 al Sociale con l'Orchestra del Teatro alla Scala diretta da Claudio Abbado. «L'anno prima - ci ha rammentato Carmignola, che abbiamo incontrato ieri in una pausa tra le prove - avevo vinto il Concorso Paganini di Genova, ero giovanissimo e questa opportunità di suonare con Abbado, che allora era già celebre, mi sembrò eccezionale. Un contatto che si è riallacciato pochi anni fa attraverso l'Orchestra Mozart, e che ora è maturato anche su un piano umano, oltre che musicale». Lei all'inizio della carriera ha partecipato alle attività dei Virtuosi di Roma di Renato Fasano, noto divulgatore di musica barocca italiana. Com'è cambiato l'approccio a questo repertorio? «Fra i primi nel nostro paese ad eseguire il barocco ci fu anche Angelo Ephrikian, con l'Orchestra d'archi Italiana. Vivaldi era relativamente conosciuto, lo si eseguiva nelle revisioni di Maderna, Malipiero, Prato, Fanna. Oggi la prassi è più consapevole, più attenta all'articolazione, alla trasparenza, alla leggerezza, e si fonda sulla conoscenza di una documentazione storica riportata alla luce». Ma è vero che l'avvento dei cosiddetti specialisti si è nutrito di qualche integralismo di troppo? «Si, può essere. Ma al di là dei recinti della specializzazione è cambiato il senso estetico. La globalizzazione ha creato rinnovamento anche nella musica. E le influenze ora sono vicendevoli». La Carisbo, Cassa di Risparmio di Bologna, le ha affidato uno Stradivari a tempo indeterminato... «è un privilegio, certamente. I violini sono come le voci umane: vanno conosciute per gradi, ed ognuna di esse possiede qualcosa di originale. Lo Stradivari "Baillot" che suono, l'ho scelto personalmente fra tre disponibili, ed è uno strumento meraviglioso. Ma le emozioni a volte provengono anche da strumenti più modesti. Poco tempo fa la direttrice del Museo Mozart, a Salisburgo, in occasione di un concerto in duo con Robert Levin, mi ha messo nelle mani il violino di Mozart. Sono rimasto a studiare nella casa del compositore, con il suo strumento Klotz, dal suono lievemente nasale, ma sotto l'effetto di una suggestione indicibile». Sabato che concerto ci attende? «Musica d'intrattenimento ma di gran valore, bellissima, che eseguiremo con tutta la cura possibile». (a.z.)

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Pama raddoppia i ricavi malgrado la crisi (sezione: Globalizzazione)

( da "Trentino" del 01-05-2009)

Argomenti: Cina Usa

L'azienda roveretana ha fatto registrare un ottimo bilancio 2008: incassati 121 milioni Pama raddoppia i ricavi malgrado la crisi ROVERETO. Per la Pama il 2008 va in archivio con un ottimo risultato: i ricavi sono stati di 121,8 milioni di euro, con un incremento del 48% rispetto all'anno precedente (l'incasso 2007 fu di 82,4 milioni di euro). Le esportazioni, punto di forza dell'azienda roveretana, sono state pari al 75% del giro di affari, e il futuro prossimo è roseo, dato che il portafoglio ordini (al 31 dicembre scorso) garantisce la produzione sino al 2010 inoltrato. l'utile netto è risultato di poco superiore ai sei milioni di di euro, con un incremento del 62% rispetto all'esercizio precedente (tre milioni e 766 mila euro). Il gruppo Pama è composto da Pama Spa, società capogruppo, Pama Werkzeugmaschinen GmbH, a Mainz, in Germania (società commerciale e di assistenza tecnica), Pama Machine Tools Co, Ltd, Shanghai, Cina (società commerciale e di assistenza tecnica), Pama Shanghai (ufficio di rappresentanza), Pama Machine Tools (Ningbo) Co, Ltd, Ningbo, Cina (società che svolge attività di assemblaggio) e Pama Inc, Elgin, Illinois, USA (società commerciale e di assistenza tecnica). Pama è leader nel segmento di mercato delle alesatrici/fresatrici a mandrino orizzontale atte alla lavorazione di componenti meccanici di grande dimensione. I settori: movimento terra, energia, grandi motori diesel, navale, ferroviario, aerospaziale, meccanica. Al dicembre 2008 contava 311 addetti (contro i 254 del 2007).

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FESTA DELLA LIBERTÀ NELLA LIBERTÀ, SOPPRESSA DALLE DITTATURE E RIPRISTINATA A SUGGELLARE ... (sezione: Globalizzazione)

( da "Corriere delle Alpi" del 01-05-2009)

Argomenti: Cina Usa

FESTA DELLA LIBERTà NELLA LIBERTà, SOPPRESSA DALLE DITTATURE E RIPRISTINATA A SUGGELLARE ... festa della libertà nella libertà, soppressa dalle dittature e ripristinata a suggellare l'avvento della democrazia; per noi, dopo quel '45, una festa dell'antifascismo, con le bandiere rosse a sventolare sulle preoccupazioni e sui fastidi degli eterni filistei. Vennero così anni di intensa mobilitazione politica e di ampie riflessioni sui significati e gli obiettivi del lavoro, momento cardine del processo mediante il quale l'individuo s'introduce nella dialettica della vita sociale; si capì come esso, al di là dell'impegno quotidiano, tenda a investire un'area di comportamenti, un complesso di azioni capaci d'incidere largamente sulla formazione dell'identità sociale e individuale. Ha scritto una volta Joseph Conrad: "il lavoro non mi piace - non piace a nessuno - ma mi piace quello che c'è nel lavoro: la possibilità di trovare se stessi, la propria realtà, per se stesso e non per gli altri, ciò che nessun altro potrà mai conoscere": un'interpretazione che, sia pure in una chiave romantico-intimista, anticipava certe conclusioni più aggiornate, raggiunte in particolare sul piano sociologico. D'altra parte ricordiamo che Marx nel suo "Capitale" definisce il lavoro come una trasformazione operata dall'uomo sulla natura per mezzo della tecnica e nel corso della quale l'uomo trasforma contemporaneamente se stesso: un processo messo in moto dalla necessità di sopravvivenza nella società, sul quale si sono incentrati gli studi della cosiddetta fenomenologia ergonomica. Ebbene, proprio per quella necessità, oggi si dice, il lavoro comporta estese implicazioni sociali, magari istituzionalizzate, tra cui resta fondamentale la cosiddetta "divisione del lavoro", evolutasi dalla primitiva distinzione tra artigianato e industria alla specializzazione professionale e alla divisione tecnica più recente, nella quale il lavoratore è impegnato in un'unica fase del processo produttivo. I mutamenti dell'economia mondiale nell'ultimo ventennio, dovuti all'avvento della società dell'informazione e della globalizzazione, hanno successivamente comportato una profonda trasformazione del lavoro e delle condizioni della sua distribuzione. Così ad esempio il lavoro industriale - in passato il soggetto principale delle ricerche e delle teorizzazioni - ha perso la sua centralità, come sostiene Giorgio Perizio, "sia perché non è più la principale modalità occupazionale, sia perché non mostra più caratteristiche omogenee e lascia invece spazio all'articolarsi di una pluralità di rapporti in cui le relazioni interpersonali, le culture, le percezioni soggettive assumono connotazioni molto diversificate". Oggi il lavoro stabile a professionalità costante tende a contrarsi, di conseguenza la sua tutela, rappresentata dal sindacato, e lo stesso diritto del lavoro mirano a modificarsi, mentre le attuali polemiche su questi temi contribuiscono a rendere più acuta la sensibilità del cittadino a problemi che toccano così da vicino i suoi interessi e le sue prospettive. Nella situazione travagliata di oggi - nella quale l'assenteismo è diventato la formula, e la forma, della nuova conflittualità ed è andato affermandosi il rifiuto dell'"etica del dovere" - ha ancora senso festeggiare il Primo Maggio, che ha o sembra avere il significato e il suono di un rintocco funebre sulle illusioni dei fiduciosi popolani di Pellizza da Volpedo? Oggi che il clima eroico delle battaglie sindacali, di quando la lotta di classe era il presupposto e lo strumento dell'avanzata proletaria, appare finito per sempre? Nuovi fantasmi sono intanto entrati ad agitare l'universo produttivo, come la precarietà, il part-time, la recessione, la globalizzazione, lo specialismo esasperato, ossia l'eccessiva parcellizzazione delle competenze: oggi ci si accapiglia su aspetti specifici e concreti, non sulle idee e sui principi, sulla pratica e non sulla politica. Una regressione rispetto alle lotte ideali del risorgimento operaio? Sì e no, perché si è nel contempo interrotta la tradizionale distribuzione del tempo della vita e si è affermata la ricerca di una più larga libertà individuale. In ogni caso, malgrado le trasformazioni dell'economia e le derive psicologiche, il lavoro resta al centro dell'attività dell'uomo: creatore di ricchezza, strumento primario per la soddisfazione dei bisogni, esso è stato pretesto e protagonista insieme di una storia importante, che ha visto la nascita e l'affermazione di un grande movimento e di una nuova dignità dei lavoratori. Tutto questo va ricordato: il Primo Maggio è dunque anch'esso un "giorno della memoria", ma non per una commemorazione, piuttosto per un avvertimento: perché le conquiste dei lavoratori non vengano tradite in nome di una libertà che ne è in realtà la negazione, in nome di quel liberismo senza regole e senza tutele che è quanto meno nelle tentazioni di certi governanti. Ennio Rossignoli

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La cultura della globalizzazione ha imposto una promiscuità inedita, ma ha generato nuove tensioni. In un periodo di crisi si cerca sempre un colpevole esterno a noi, così gli stra (sezione: Globalizzazione)

( da "Libertà" del 01-05-2009)

Argomenti: Cina Usa

La cultura della globalizzazione ha imposto una promiscuità inedita, ma ha generato nuove tensioni. In un periodo di crisi si cerca sempre un colpevole esterno a noi, così gli stranieri, gli altri, gli alieni sono i capri espiatori più indicati

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il valore del nostro lavoro - franca porto (sezione: Globalizzazione)

( da "Nuova Venezia, La" del 01-05-2009)

Argomenti: Cina Usa

Pagina 1 - Prima Pagina Il valore del nostro lavoro FRANCA PORTO La crisi e le sue chiare ed irrefutabili cause hanno ricordato a tutti che il benessere ed il progresso di ogni paese, e nell'era della globalizzazione, del mondo, dipendono innanzitutto e ancora oggi dal lavoro. SEGUE A PAGINA 22

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Nazionale, Travica tra i 19 convocati in vista della World League (sezione: Globalizzazione)

( da "Resto del Carlino, Il (Modena)" del 01-05-2009)

Argomenti: Cina Usa

MODENA SPORT pag. 8 Nazionale, Travica tra i 19 convocati in vista della World League La lista di Anastasi E' UFFICIALE la partecipazione del palleggiatore della Trenkwalder Dragan Travica alla prossima World League, che scatterà a Verona il 12 e 13 giugno: il regista della formazione gialloblù è nella lista dei 19 giocatori che la Federazione Italiana ha inoltrato alla Fivb, e dalla quali il tecnico azzurro Andrea Anastasi attingerà per affrontare Cina, Usa ed Olanda. La Nazionale si ritroverà domenica prossima a Mantova, per un collegiale: da lunedì, invece, collegiale per la nazionale Juniores a Vigna di Valle (RM), in preparazione del torneo di qualificazione ai Mondiali a La Spezia dal 15 al 17 maggio. Tra i convocati, il libero della Trenkwalder Edoardo Ciabattini, agli ordini dei tecnici Schiavon e Cantagalli. r.c.

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Via al Misen, Motorshow' delle sagre (sezione: Globalizzazione)

( da "Resto del Carlino, Il (Ferrara)" del 01-05-2009)

Argomenti: Cina Usa

SAGRE pag. 12 Via al Misen, Motorshow' delle sagre Sono 64 quelle riunite da ieri a Bondeno, di 3 regioni e ben 5 province ESTATE A TAVOLA Claudia Fortini Bondeno Cibo e salute. Sfilano a Misen i sapori, le tradizioni, la cultura dei territori. Sessantaquattro sagre, di tre regioni e cinque province, si incontrano a Bondeno, al Centro fiere di viale Matteotti, per tre giorni che uniscono saperi e sapori delle piccole località. La Mostra internazionale delle sagre enogastronomiche ha aperto ieri i battenti ad un pubblico numeroso. Incontri, dibattiti, assaggi, piccole e grandi aziende agroalimentare e tante curiosità. E' "L'informazione" il tema scelta quest'anno, per la sesta edizione, e per la prima volta le ricette che caratterizzano le tante sagre delle piccole comunità entrano in libri, pubblicazioni, riviste. Perché la tradizione possa essere tramandata. La sagra come strumento di sviluppo e di promozione del territorio. "Ognuna ha spiegato Adriano Facchini - ha un patrimonio di ricette, diffonderle significa divulgare la conoscenza del prodotto, dalla zucca alla patata, dal cappellaccio all'asparago". Misen apre la stagione delle sagre che iniziano i primi di maggio e finiscono a novembre: "In questi tre giorni di vetrina enogastronomia ha detto il sindaco Davide Verri in occasione dell'incontro di presentazione dell'iniziativa alla Cava Sei di Settepolesini Misen riesce a dimostrare che il piccolo' ha molte cose da dire. Nel mondo della globalizzazione c'è bisogno e voglia di riscoprire il nostro territorio, le tradizioni, la cultura, le persone. L'alto ferrarese non è solo un distretto economico ha aggiunto Verri ma un angolo straordinario di bellezze naturalistiche, con i percorsi cicloturistici, dove le sagre richiamano persone e valorizzano i prodotti e mostrano l'anima del volontariato, con iniziative che sostengono le realtà dei paesi". Adriano Facchini ne è certo: "Non c'è guerra tra i piccoli e i grandi ha detto perché il piccolo può creare e il grande, che crede nel territorio (il riferimento è ovviamente alle aziende ndr.) può sviluppare". Conoscenza, incontro, creatività: sono questi alcuni degli elementi caratterizzanti di questa vetrina dei territori e dell'agroalimentare. "Noi crediamo nel territorio ha detto Ivan Damiano, direttore generale della Cassa di Risparmio di Cento - rappresentiamo quella parte delle finanza che è attenta ai valori del localismo accanto ai valori dell'impresa per poter coniugare la forza della banca, alle cose importanti, come le sagre, che rilanciano i valori. E alle sagre non faremo mancare il nostro aiuto". Cultura e storia:"Gigantismo e localismo combinano ha detto Vincenzo Tassinari, presidente di Coop Italia , la coesione e la collaborazione con i produttori sono fondamentali. Dobbiamo partire dal campo e arrivare al consumatore. Le sagre valorizzano le eccellenze della produzione". Image: 20090501/foto/3096.jpg

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il valore del nostro lavoro - franca porto (sezione: Globalizzazione)

( da "Mattino di Padova, Il" del 01-05-2009)

Argomenti: Cina Usa

Pagina 15 - Altre Il valore del nostro lavoro FRANCA PORTO La crisi e le sue chiare ed irrefutabili cause hanno ricordato a tutti che il benessere ed il progresso di ogni paese, e nell'era della globalizzazione, del mondo, dipendono innanzitutto e ancora oggi dal lavoro. E' il lavoro l'unico vero strumento che può permettere alle persone di vivere, nel suo significato più completo, e di vivere progressivamente meglio e di più. Considerazione che valgono anche per la nostra regione, passata da luogo di miseria ad area economica di primo rango nel contesto europeo, grazie al lavoro delle genti che l'hanno abitata e che oggi la abitano. Oggi questo bene-lavoro per mantenersi tale, per continuare ad essere motore della crescita abbisogna di cure ed attenzioni per non deperire. Il problema non è solo quantitativo anche se non si può derogare dalla regola di una persona = un lavoro. La persona senza un lavoro infatti ha, spesso, un vivere limitato in molti aspetti. La crisi segna per il Veneto numeri negativi sotto questo aspetto: riduzione degli occupati, aumento di chi è rimasto senza lavoro, riduzione delle assunzioni. Non cifre catastrofiche ma certamente preoccupanti. Più problematico e meno edificante è invece l'aspetto della qualità del lavoro le cui debolezze croniche emergono in tutta la loro negatività in questa fase di crisi. Troppo diversificato è lavoro sotto il profilo delle sue tutele e protezioni. Si va dai settori in cui la perdita del posto è situazione sconosciuta a quelli invece dove è ordinaria amministrazione. La rete della protezione sociale è ancora inversamente proporzionata alla fragilità della occupazione: dove il lavoro è più in pericolo la coperta della tutela è più fine se non inesistente. E questo vale non solo nella disponibilità degli ammortizzatori sociali ma anche nella previdenza, nella sicurezza, nella retribuzione. La perseveranza con cui specialmente la Cisl veneta ha sostenuto la sua pragmatica iniziativa finalizzata ad allargare la rete della protezione sociale del lavoro ha dato i suoi buoni frutti e anche l'impegno comune nella lotta per la sicurezza del lavoro sta raccogliendo risultati (alla fine di questo mese abbiamo registrato 8 morti sul lavoro, esclusi gli incidenti stradali mentre lo scorso anno la lista arrivava a 21). Questi risultati però non ci appagano. Piuttosto ci confermano che si può fare meglio, mettono in evidenza che qualcuno è ancora fuori dall'ombrello della protezione sociale e spesso è proprio colui che ha perso il lavoro, che altri sono ai margini di una adeguata tutela previdenziale, che per alcuni lavoratori le conquiste del e nel lavoro vengono avvilite dalla carenza dei diritti sociali e civili (gli immigrati), che morire sul lavoro ha sempre meno giustificazioni. Per la Cisl veneta il Primo Maggio 2009 è una giornata nella quale si conferma, accanto alla grande solidarietà con le popolazione terremotate dell'Abruzzo, l'impegno per portare a compimento quelle indispensabili riforme delle tutele sociali e previdenziali del lavoro confidando in una interessata e sincera condivisione di obiettivi con le Parti Sociali e le istituzioni locali. segretario regionale della Cisl del Veneto

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GIOVANI E DIRITTI: PROVIAMO A CAMBIAR MUSICA (sezione: Globalizzazione)

( da "Unita, L'" del 01-05-2009)

Argomenti: Cina Usa

GIOVANI E DIRITTI: PROVIAMO A CAMBIAR MUSICA SINDACATO E PRIMO MAGGIO Lancio una provocazione: i sindacati dovrebbero abolire il concertone del Primo Maggio. Ho infatti il sospetto che l'iniziativa abbia perso ogni valenza politica trasformandosi, sempre di più, come una gigantesca foglia di fico davanti alla mancanza di una strategia di tutela e promozione dei lavoratori più giovani. Vorrei dire invece ai sindacati: usate le stesse energie mediatiche, finanziarie, politiche per la vita dei giovani lavoratori italiani. La flessibilità del lavoro fu negoziata dai sindacati perché riguardasse solo gli outsider, i nuovi assunti. La riforma delle pensioni concordata coi sindacati ha penalizzato i lavoratori giovani in maniera sproporzionata rispetto agli altri. Questo ha peggiorato un dato già esistente: il nostro Paese è quello in Europa che spende meno per i giovani e più per gli anziani. Gli aggiustamenti economici che sono stati necessari per entrare nell'Euro e per sopportare la competizione del mondo globalizzato sono stati caricati tutti sulle spalle delle persone che sono entrate nel mondo del lavoro dopo il 1995: non è giusto. Le riforme non sono nemmeno servite ad aumentare gli occupati: infatti i giovani italiani che si considerano lavoratori attivi, sono diminuiti, non aumentati, dalla metà degli anni novanta. Non si tratta di recriminare per scelte fatte nel passato, e non si discutono le ottime intenzioni di un sindacato che ha spesso dovuto supplire alla debolezza della politica. Si tratta, tuttavia, di scegliere ora da che parte stare, e che iniziative prendere. Ora. Continuare a organizzare il concertone per suggerire un'immagine di vicinanza ai più giovani non serve a nulla senza iniziative politiche adeguate, anzi, è controproducente: nessuno ci crede, alla vicinanza. Lo dicono i dati sulla sindacalizzazione. Solo il 19% dei lavoratori sotto i 34 anni è iscritto ad un sindacato: è chiaro cosa significhi questo in prospettiva, una lenta, inesorabile, condanna. Il sindacato dovrebbe emanciparsi dall'idea di doversi solo difendere da un destino avverso, già deciso: tutto può cambiare. Bisogna però passare all'attacco: essere consapevoli che oggi, ancora più di ieri, i lavoratori rispondono con fiducia solo a politiche serie e riconoscibili. A battaglie a largo spettro che abbiano l'obiettivo di allargare le opportunità di tutti. A politiche aperte e non concentrate su obiettivi di corto respiro a vantaggio soltanto di lavoratori ultra-cinquantenni, e soltanto in alcuni settori. Abolire il concertone, allora, per promuovere tanti piccoli concerti sostenibili nei luoghi dove vivono i lavoratori, e per promuovere un credibile sindacalismo per gli anni a venire.

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INTEGRAZIONE LA GRANDE SCOMMESSA DEL PD (sezione: Globalizzazione)

( da "Unita, L'" del 01-05-2009)

Argomenti: Cina Usa

INTEGRAZIONE LA GRANDE SCOMMESSA DEL PD IMMIGRAZIONE E SOCIETÀ Per non parlar d'altro e affrontare i problemi veri, a tu per tu con i cittadini e con la società che vogliamo rappresentare, è decisivo il confronto con il tema dell'immigrazione, dell'integrazione e della sicurezza. Ne scrivono Luigi Manconi («Un'anima per il Pd», Nutrimenti), Livia Turco («Il muretto», Donzelli), Jacopo Tondelli («Sceriffi democratici», Marsilio) e Gianfranco Bettin, nel suo drammatico «Gorgo» (Feltrinelli). Libri usciti negli stessi giorni, che s'interrogano rispetto alla possibilità che la sinistra sappia offrire una propria risposta al tema, che tutti definiscono "epocale", della convivenza tra italiani e stranieri. Bettin è tranchant: «la sinistra italiana ha fallito sul versante dei diritti da promuovere e su quello delle regole da far rispettare». Eppure, l'immigrazione non dovrebbe essere «una questione periferica e marginale nell'impianto teorico e programmatico della sinistra», ma «un banco di prova decisivo della capacità di governo nelle società contemporanee». Come anche Turco, Tondelli attraversa diversi modelli o, meglio, tentativi di risposta politica e amministrativa che la sinistra ha offerto in questi anni, da Cioni a Penati, da Zanonato a Chiamparino (con una preferenza per le parole e le azioni di quest'ultimo). In alcuni casi coraggiosi e concreti, capaci di intervenire e di dare risposta e, per questo, vincenti: nella lotta al degrado, nel confronto con la "paura", all'insegna di una politica della sicurezza sì, ma con gli immigrati, come vuole Zanonato. In gioco ci sono regole e diritti insieme: «tanto più noi inseriamo gli stranieri nella nazione, e allarghiamo il diritto di voto, tanto più disinneschiamo la carica esplosiva di queste problematiche», dice Chiamparino. E Tondelli commenta: «serve uno sforzo di elaborazione teorico-pratica particolarmente acuto, profondo, efficace» e di «un patto sociale rinnovato quanto accurato, da proporre a chi c'era e a chi arrivava», con la «pazienza di trasformare in azione l'intelligenza» quale unica «possibilità di radicamento nel futuro del Paese» attraverso «risposte innovative, originali ed effettive». Senza passare «dall'anoressia alla bulimia», dice ancora Chiamparino, in quella «vertiginosa e fallimentare oscillazione», per dirla con Bettin, dalla minimizzazione buonista alla drammatizzazione del più realista del re (sindrome tipica di un'intera generazione politica). «Per mettere in pratica tutto questo, serve naturalmente un partito radicato, strutturato, organizzato e consapevole, che parla alla gente», dice Zanonato. Un partito che non si sottrae, che si "pensa" in relazione a questo tema, che sa passare a quell'iniziativa politica che spesso è sinonimo di presenza e di partecipazione al livello locale (localissimo!) della propria città e del proprio quartiere. Perché è lì che la globalizzazione precipita ed è lì che è "scomparsa" la società. Chi di tutto questo si deve occupare se non il Pd?

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Detroit-Torino ostacoli e occasioni della nuova auto Una certezza (i miliardi di Obama) e molte incertezze a cominciare dalla crisi internazionale e dalle reazioni del mercato amer (sezione: Globalizzazione)

( da "Unita, L'" del 01-05-2009)

Argomenti: Cina Usa

Detroit-Torino ostacoli e occasioni della nuova auto Una certezza (i miliardi di Obama) e molte incertezze a cominciare dalla crisi internazionale e dalle reazioni del mercato americano. Ma è nato il sesto gruppo mondiale ORESTE PIVETTA Già ci provò Cristoforo Colombo e s'è visto con quali risultati. Riuscirà Marchionne a conquistare l'America? Anche il grande timoniere di via Nizza dovrà far rotta nella tempesta e tra molte incognite. La prima si chiama ovviamente "mercato americano": come reagirà in generale e come reagirà in particolare di fronte all'offerta "italiana", quanto vorranno spendere gli americani per rinnovare il loro parco macchine e, poi, continuerà la corsa alla vettura "risparmiosa" (dopo che il prezzo della benzina s'è ridotto)? Sullo sfondo dura la crisi universale e nessuno sa dire se le "sensazioni" di ripresa (per citare il presidente della nostra Confindustria) sono fondate o sono chiacchiere preelettorali. Marchionne, apprezzatissimo negli Usa e da Obama per il suo "stile", mentre pensa a Opel, raggiungerà l'obiettivo che ci aveva indicato mesi fa, considerandolo indispensabile alla difesa e allo sviluppo della Fiat: creare il famoso gruppo da cinque milioni d'auto all'anno. Sommando i risultati 2008 (due milioni e duecentomila vetture la Fiat, poco meno la Chrysler) si avvicinerà al traguardo: quattro milioni e mezzo, classificandosi al sesto posto (dietro Toyota, Gm se sopravviverà, Volkswagen, Renault-Nissan e Ford, davanti di poco a Hyundai). Insomma è un bel salto nella geografia mondiale, con un margine di progresso, sempre che la crisi si volga in ripresa, perchè Fiat è ben sistemata in Sudamerica (Argentina e Brasile) e sta costruendo rapporti di collaborazione in Cina e in India: cioè si è insediata in alcuni mercati in probabile espansione, tra i più interessanti per il futuro. L'altro stabilimento importante è quello polacco, anche questo al centro di un'area emergente. Sono scommesse giocate tra molti calcoli e su alcune certezze. La prima viene dalla soluzione delle cosiddette grane sindacali: la Chrysler ha raggiunto l'intesa con i sindacati per fondo pensione e sanità. Poi c'è la partita dei debiti, ancora aperta, ma il ricorso al Chapter 11, cioè alla bancarotta controllata, dovrebbe spianare la strada ad una soluzione che non cambierà i termini dell'intesa. Terza certezza sono i sei miliardi che l'amministrazione Obama metterà a disposizione: ci sarà di che alimentare la rivoluzione americana delle tecnologie e dei prodotti, cioè dei consumi (anche grazie a due reti commerciali che si dovranno integrare). Punto, Brava e Cinquecento saranno le prime offerte del Lingotto, che dovrà rilanciare anche Alfa Romeo: auto più piccole e motori più ecologici ed economici, compreso il nuovissimo MultiAir, presentato al Salone di Ginevra (tra le novità anche il cambio automatico a doppia frizione). L'operazione non costerà un euro alla Fiat, che non può spendere dovendosi curare una ferita da sei miliardi, debiti a fine marzo. Finora, dal punto di vista italiano, è andato tutto bene. Ora comincia il lavoro duro per Marchionne, che imporrà il cambio del management americano. C'è chi ha già ricordato come le alleanze nell'industria automobilistica non funzionino mai troppo bene. Con Chrysler aveva già provato Romiti, rinunciando dopo una lunga trattativa. Con Chrysler ha tentato Daimler con perdite crescenti (che pesarono anche sulle fortune della casa madre). L'analisi

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Dignità al lavoro contro la crisi BRUNO DORIGATTI (sezione: Globalizzazione)

( da "Adige, L'" del 01-05-2009)

Argomenti: Cina Usa

Primo maggio Dignità al lavoro contro la crisi BRUNO DORIGATTI Q uesto primo maggio sarà ricordato per i tristi avvenimenti che si sono abbattuti sui lavoratori, sui pensionati, nonché per le molte ansie e preoccupazioni che coinvolgono il mondo del lavoro, le popolazioni dell'Abruzzo, ma anche le imprese. Sarà una festa del lavoro all'insegna della speranza per un futuro che possa riportare pace, prosperità, occupazione e sviluppo. La profonda crisi che attraversa l'intero sistema globalizzato ha messo in ginocchio le banche, le aziende, l'intera struttura produttiva: alcune imprese hanno chiuso i battenti, altre sono state costrette a chiedere l'intervento degli ammortizzatori sociali. La situazione sta creando timori e precarietà. In queste difficili giornate la memoria scorre immediatamente alla crisi del 1929, nella quale molta gente perse ogni avere, la miseria si diffuse e milioni di persone si trovarono senza un lavoro. La situazione oggi è diversa rispetto a quel tragico evento del ‘29 in cui la borsa crollò. CONTINUA A PAGINA 63 01/05/2009

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È Roma la capitale dell'agricoltura (sezione: Globalizzazione)

( da "Tempo, Il" del 01-05-2009)

Argomenti: Cina Usa

stampa Alla convention di Coldiretti il sindaco annuncia i farmer market dal 15 maggio e una grande manifestazione fieristica È Roma la capitale dell'agricoltura Alemanno: «Così si crea l'alternativa a una economia di carta e di imbrogli» Il sindaco rilancia i farmer market annunciando l'apertura dal 15 maggio di un nuovo spazio dedicato alla vendita diretta delle imprese agricole presso il mercato del pesce e promuove una grande manifestazione fieristica nella città, che è primo comune agricolo d'Europa. L'occasione è stata la convention al Palalottomatica voluta da Coldiretti, alla quale hanno partecipato Berlusconi con i ministri Scajola e Zaia e il sindaco Alemanno, per l'istituzione di una filiera dell'agroalimentare tutta italiana, in grado di offrire prodotti certificati di qualità, così da contribuire al reddito delle imprese agricole e di assicurare ai consumatori il giusto prezzo. Tra le proposte al centro dell'assise nazionale anche i farmer market di Campagna Amica, in grado di promuovere la vendita diretta dal campo alla tavola e avvicinare i cittadini a una migliore conoscenza della stagionalità dei prodotti e del territorio che li esprime. «Sono orgoglioso di annunciare che il 15 maggio partiranno i farmer market - ha detto il sindaco Alemanno presente alla convention - i mercati in cui l'agricoltura italiana e quella dell'Agro Romano potrà mostrare la faccia ed entrare in rapporto con le migliaia di persone che vengono ogni anno nella nostra città». Da qui anche l'opportunità di immaginare una grande manifestazione fieristica per raccontare le tante eccellenze agroalimentari di cui l'Italia è ricchissima. A cominciare dalle nostre produzioni locali e regionali. «Mi auguro che, grazie alla collaborazione con Coldiretti - ha proseguito il sindaco - il prossimo anno possa nascere alla Fiera di Roma un grande evento, una manifestazione agricola in cui la filiera italiana possa mostrare le sue produzioni». Alemanno ha inoltre sottolineato il ruolo che dovrà giocare la capitale soprattutto in occasione del prossimo vertice Fao, «una sfida per trasmettere i grandi messaggi dell'agricoltura italiana che hanno carattere identitario e universale». Il progetto di una filiera agricola italiana, per Alemanno rappresenta infatti «una sorta di sintesi delle tante battaglie fatte in questi anni per la qualità, per la tracciabilità del prodotto, per la dignità dell'agricoltura». Secondo il sindaco, «con questa idea si crea una sorta di alternativa alla crisi finanziaria: una economia di carta e di imbrogli è crollata ed è il momento giusto perché, una economia reale e radicata nel territorio e nei valori della persona umana si faccia avanti per chiedere il giusto protagonismo». Accolte con favore le proposte del sindaco dai vertici romani di Coldiretti, che si dichiarano «entusiasti di realizzare i mercati di Campagna Amica in un luogo simbolo di identità, tradizioni e cultura, che esalta un'attività oggi di nuovo al centro dell'attenzione dell'ecomonia - dice il presidente romano Massimo Gargano - Nel 2010 il Mediterraneo sarà un'area di libero scambio e un evento che leghi Roma Capitale a un momento di eccellenza del made in Italy dell' dell'agroalimentare di una filiera tutta italiana, può oggettivamente costituire una forte risposta locale a quelli che sono le tematiche anche negative che la globalizzazione planetaria ha creato». Cin.Tra.

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Come sconfiggere A/H1N1 (sezione: Globalizzazione)

( da "Unione Sarda, L' (Nazionale)" del 01-05-2009)

Argomenti: Cina Usa

Attualita Pagina 109 L'esperto. Il virus va studiato subito per capirne il profilo genetico Come sconfiggere A/H1N1 L'esperto.. Il virus va studiato subito per capirne il profilo genetico --> ROMA «Ora dobbiamo scoprire le sue carte», solo così potremo sapere se e quanto il virus della nuova influenza sarà aggressivo: per la virologa Ilaria Capua la partita contro il virus A/H1N1 va giocata rapidamente per riuscire ad arginare la prima pandemia dell'era globalizzata. Con il suo gruppo del Laboratorio di riferimento di Fao e Oie sull'aviaria, che dirige presso l'Istituto Zooprofilattico delle Venezie, Capua è costantemente in contatto con gli altri ricercatori internazionali che studiano il virus: «Stiamo lavorando per verificare mutazioni e profili genetici». A mano a mano che il virus A/H1N1 viene isolato nelle persone colpite dalla nuova influenza, ogni sequenza genetica viene depositata nella banca ad accesso libero voluta dalla stessa Capua, la Gisaid (Global initiative for sharing avian influenza data). SULLE TRACCE DEL VIRUS Quando le sequenze sono depositate nella banca, vengono confrontate con le altre già presenti in questo archivio globale dell'influenza. Questo la settimana scorsa ha permesso di ricostruire l'albero genealogico del nuovo virus, mostrando che è un puzzle di virus suini, aviari e umani. «Il nuovo passo - dice Capua - è tracciare l'itinerario dell'epidemia, capire come il virus si muove e come cambia». COME UN MAZZO DI CARTE Lo si può immaginare così il virus, come un giocatore al quale siano state distribuite carte rosse e blu. Ma per sapere se ha in mano degli assi o dei due vanno scoperte le carte. I virologi lo fanno sequenziando il materiale genetico del virus. È come srotolare dei nastri e disporli ordinati uno accanto all'altro per osservare somiglianze e differenze. «Al momento - osserva - i virus isolati finora sono molto simili fra loro, ma il virus può cambiare facilmente». INCOGNITA DELLA POVERTÀ Ci si comincia a chiedere che cosa potrebbe succedere nel momento in cui, viaggiando in tutto il mondo, il virus della nuova influenza arriverà nei Paesi in via di sviluppo dove è già diffuso il virus H5N1 dell'influenza aviaria. «Non si può affatto escludere che avvenga un riassortimento, come non si può non considerare che, in piena globalizzazione, quello che succede nei Paesi in via di sviluppo finirà per riguardare tutto il mondo», rileva la ricercatrice. ANTIVIRALI CON PRUDENZA Le corse ad accaparrarli per usarli in modo indiscriminato potrebbero diventare un boomerang molto pericoloso: «Sono farmaci da usare con il contagocce e solo se il medico lo ritiene, altrimenti di rischia che il virus diventi resistente».

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Contro la crisi ridiamo dignità al lavoro BRUNO DORIGATTI (sezione: Globalizzazione)

( da "Adige, L'" del 01-05-2009)

Argomenti: Cina Usa

Il Primo Maggio Contro la crisi ridiamo dignità al lavoro BRUNO DORIGATTI (segue dalla prima pagina) Gli esperti dicono che noi sentiremo i suoi morsi nei prossimi mesi poiché il ciclo, in Europa, è sfalsato di sei mesi rispetto all'America. I suoi effetti nefasti che si vedono negli Stati Uniti, da noi devono ancora arrivare nella loro profondità. Quello che già si nota maggiormente è la mancanza di lavoro, che negli anni passati non si era mai registrata con questa intensità ed estensione del fenomeno. Sottovalutarne la gravità sarebbe un grosso errore che si pagherebbe molto caro. Occorre, quindi, attrezzarci per rispondere nel modo migliore affinché la crisi possa diventare un'opportunità per una nuova stagione di sviluppo con regole, etica e valori diversi del lavoro. La crisi, quindi, è una grande sfida per disegnare un futuro migliore, per dare dignità ai lavoratori, ai tanti giovani precari e per conquistare più diritti di cittadinanza. In questo primo maggio il tema è quello della pace e del lavoro. È indispensabile, dunque lavorare per rafforzare gli interventi di politica del lavoro accompagnati da misure di sostegno all'economia, come recentemente abbiamo cercato di fare con l'approvazione in Consiglio provinciale della legge finanziaria. Efficace è stato innovare i vecchi e nuovi strumenti di sostegno al reddito, che devono diventare strutturali per consentire a lavoratori a tempo determinato, disoccupati, atipici e a molte famiglie di sbarcare il lunario. Quello che non possiamo tollerare è che le imprese approfittino della precaria situazione per scaricare la crisi sui lavoratori con la riduzione dei diritti, o cogliere la palla al balzo per «ripulire» le aziende da soggetti «scomodi» che magari hanno avuto problemi di salute o sindacalizzati. L'uscita dalla crisi dovrà cambiare molte cose, iniziando da un diverso modello di consumi. Il mercato non sarà più il centro motore che regola i rapporti sociali. Ritengo, dunque, che la centralità debba diventare l'uomo e il lavoro, intesi come valori portanti del nuovo sviluppo. Penso che questa festa di tutti i lavoratori, nata come momento di lotta internazionale per conquistare nuovi diritti e la dignità delle persone rappresenti ancora oggi, con sfumature diverse, la sua grande attualità. Fu in quel sabato lavorativo a Chicago che partì la lotta che costò la morte di molti lavoratori per ottenere la riduzione della giornata lavorativa a otto ore. In seguito nelle piazze di tutto il mondo si rivendicarono diritti uguali per tutti. Il tempo tende a scolorire il valore della storia, ma in quel lontano 1 maggio 1886 i lavoratori incrociarono le braccia e la polizia sparò sulla folla di manifestanti, uccidendo molte persone e ferendone altre. Fu scritta anche nel nostro Paese una pagina di sangue, il primo maggio del 1947 con l'eccidio di Portella della Ginestra dove cinquemila persone del movimento contadino si erano date appuntamento per festeggiare la fine della dittatura e il ripristino della libertà. La banda Giuliano fece fuoco sulla folla provocando morti e feriti. Il sindacato proclamò lo sciopero generale. I responsabili del massacro furono gli agrari e i latifondisti con lo scopo di soffocare nel sangue la rinascita delle organizzazioni dei lavoratori. La storia del primo maggio sicuramente rappresenta anche il segno delle trasformazioni che hanno caratterizzato i flussi politici e sociali all'interno del movimento operaio in questi anni. Quella storia, iniziata tanti anni fa, prosegue con vigore specie in questo mondo globalizzato e rappresenta la risposta più giusta all'internazionalizzazione dell'economia e alla piaga dello sfruttamento e della povertà di tante persone. Festeggiamo questa festa del lavoro con la consapevolezza che la battaglia continua per la riaffermazione dei diritti e l'emancipazione dei lavoratori, per conquistare un futuro di pace, di lavoro e di prosperità per tutti i popoli. Bruno Dorigatti È consigliere provinciale del Partito Democratico 01/05/2009

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Agenda religioni (sezione: Globalizzazione)

( da "Stampa, La" del 01-05-2009)

Argomenti: Cina Usa

APPUNTAMENTI, INCONTRI, CELEBRAZIONI Agenda religioni A CURA DI DANIELE SILVA CENT'ANNI DI MISSIONARI. La Casa Madre dei Missionari della Consolata fa cento: nata nel 1909, venerdì 1 maggio celebra il secolo di vita con l'ordinazione dei primi due seminaristi coreani (alle 17 in corso Ferrucci 14) e con un incontro sabato 2 nella sala congressi Beato Allamano su «Il ricordo storico di questi cento anni» (ore 10), con messa di ringraziamento a seguire (ore 12). TESTIMONI DI GEOVA. Sabato 2 maggio nella Sala delle Assemblee di Leinì (via De Gasperi 26) assemblea speciale dei testimoni di Geova di Torino e provincia: relaziona Gabriele Semeraro della filiale di Roma sulla lettera di San Paolo ai Colossesi «Continua a vigilare sul ministero... affinché tu lo compia». www.jw-media.org. PREGHIERA ECUMENICA. Quarto incontro ecumenico di preghiera nel primo sabato del mese: il 2 maggio alle ore 21 appuntamento nella parrocchia di Sant'Anna di via Brione 40. FESTA DI CRISTO RISORTO A LANZO. Domenica 3 maggio festa di «Cristo risorto» a Lanzo Torinese. La messa delle 10 sarà allietata dal coro «Le mille e una nota». Info 0123/294.77. CACCIARI AL SANTO VOLTO. Lunedì 4 maggio secondo appuntamento con «I Lunedì Culturali»: l'ospite è Massimo Cacciari, sindaco di Venezia e professore di filosofia, nonchè fondatore dell'Università Vita-Salute San Raffaele di Milano. Cacciari parla di «Presente e futuro del cristianesimo nel mondo globalizzato» al Centro Congressi del Santo Volto (via Nole angolo via Borgaro) a partire dalle 20,45. L'ingresso è libero. CONVEGNI MARIA CRISTINA DI SAVOIA. La chiesa di San Domenico (via San Domenico 0) lunedì 4 maggio alle 17,30 ospita una conferenza di padre Franceschini su «La giustizia scaturisce dalla fede in Cristo, che è l'obiettivo finale della legge». AL CENTRO FRASSATI. Martedì 5 maggio, ore 21,15, alla Gam, corso Galileo Ferraris 30, si terrà l'incontro organizzato dal Centro Culturale Frassati, dal titolo «Dalla terra alle genti. San Paolo fondatore del Cristianesimo o apostolo di Gesù?». MEDITAZIONI SU MARIA. Il gruppo Maria Consolatrice prepara un ciclo di meditazioni dal titolo «Il volto di Maria» per tutti i giovedì del mese di maggio. L'appuntamento d'apertura è giovedì 7 alle 21 all'interno della chiesa Maria Consolatrice, in via Petitti 24. RIFLESSIONI. Fari (Fermiamoci a riflettere insieme), gruppo della parrocchia Natività di Maria Vergine, presenta «Verità e responsabilità», ciclo di tre incontri che si svolgeranno al liceo Cattaneo, via Sostegno 41/10, alle 20,45. Il primo sarà giovedì 7 maggio, con il tema «La verità della scienza»: interverrà il docente universitario Stefano Sciuto, modera il teologo don Ferruccio Ceragioli.

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ANTONIO GIAIMO Entra nel vivo Pensieri in Piazza, la manifestazione culturale che rientra nell'am... (sezione: Globalizzazione)

( da "Stampa, La" del 01-05-2009)

Argomenti: Cina Usa

ANTONIO GIAIMO Entra nel vivo Pensieri in Piazza, la manifestazione culturale che rientra nell'ambito delle iniziative di Maggiolibri, e che coinvolge, oltre a Pinerolo, i comuni di Angrogna, Barge, Frossasco, Prarostino, San Secondo, Torre Pellice e Vigone. Si tratta di una serie di incontri che si snodano lungo un percorso di piazze, chiese, teatri, dove i partecipanti possono esprimere i loro pensieri in un dibattito pubblico, che ogni anno verte su tematiche differenti. Per questa quinta edizione, che si concluderà nel periodo autunnale, ci si confronterà sul rapporto tra economia e società. Molte le discipline che verranno coinvolte nella discussione, dalla sociologia, all'antropologia, alla psicologia, alla filosofia. E a completare conferenze e dibattiti si svilupperanno anche altre iniziative, come mostre, proiezioni di filmati, concerti e rappresentazioni teatrali. Il calendario degli appuntamenti di maggio s'inizia martedì 5 a San Secondo, quando alle 17 nel castello in frazione Miradolo si parlerà di Olivetti, un'economia e una politica comunitarie, relatori Nerio Nesi, presidente dell'associazione culturale Lombardi e Luciano Gallino (Università di Torino). Seguirà l'inaugurazione della mostra con foto e video. Sempre martedì alle 21 nella sala della comunità montana in corso Lombardini 2 a Torre Pellice sarà proiettato il video «Agricoltura ed ecologia nel Pinerolese», dei documentaristi Andrea Fenoglio e Diego Mometti, che verrà riproposto mercoledì 6 a Barge alle 21 nella biblioteca comunale Geymonat. A Pinerolo invece mercoledì alle 17 nell'aula magna della Sumi, la scuola universitaria di management in via Cesare Battisti, il confronto sarà su Globalizzazione e crisi, relatore Mario Deaglio, (Università di Torino). Ancora a Pinerolo giovedì 7 alle 18 nel teatro del lavoro in via Chiappero 12, Economia in pillole, relatore Franco Becchis, (Università di Torino). A seguire conferenza di Elvio Fassone su Una piccola grammatica per una grande crisi. Gli appuntamenti di maggio continueranno fino a domenica 17 per poi riprendere a settembre. Info: 0121/37.88.59.

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Pensieri in piazza, con Gallino e Nesi a discutere di Olivetti (sezione: Globalizzazione)

( da "Stampa, La" del 01-05-2009)

Argomenti: Cina Usa

PINEROLO, ANGROGNA, BARGE, FROSSASCO, PRAROSTINO, SAN SECONDO, TORRE PELLICE E VIGONE Pensieri in piazza, con Gallino e Nesi a discutere di Olivetti Altro tema scottante: agricoltura ed ecologia Mario Deaglio parla di globalizzazione e crisi

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La crisi rovina anche la Festadei lavoratori (sezione: Globalizzazione)

( da "Giorno, Il (Brianza)" del 01-05-2009)

Argomenti: Cina Usa

PRIMO PIANO pag. 2 La crisi rovina anche la Festadei lavoratori C'è molta delusione per la valanga di cassa integrazioni e licenziamenti PRIMO MAGGIO IN BRIANZA di BARBARA CALDEROLA VIMERCATE IL 1° MAGGIO PIÙ difficile. Quello all'ombra della crisi. Nel cuore della Silicon Valley brianzola si contano i danni. Tanti, troppi. Quasi 5.400 su 10.000 i metalmeccanici in cassa integrazione, mobilità o licenziati in tronco. Un'ecatombe. Non si vedeva niente del genere dalla depressione dei primi anni '90. Ma allora il tessuto industriale cominciava a cambiare pelle. Con la globalizzazione, la manodopera è diventata una merce. Pari alla altre. E brucia. Il Vimercatese è al centro di un girone infernale con redditi traballanti, dimezzati o cancellati. Insieme ai sogni e ai ricordi delle manifestazioni di un tempo. Quando la «classe operaia andava in paradiso». Adesso, invece, è frammentata e va presa per mano. Il significato della Festa del Lavoro, però, è intatto. Più necessario che mai. «Oggi la Carlo Colombo, l'ex fonderia di Agrate dove ho lavorato una vita, chiude, se ne va un pezzo di storia del territorio quasi nel silenzio», dice Saverio Bellezza, delegato del colosso italiano che produce cavi in rame. «Il funerale' coincide con il 1° Maggio. Saremo in piazza, a Milano, per gridare ancora più forte il dramma degli operai di quest'epoca aggiunge spremuti fino all'ultimo e poi gettati via». C'È ANCHE chi ha sudato sette camice per prendersi una laurea in ingegneria, facoltà scientifica per eccellenza, e si ritrova a parlare di politica dell'occupazione che fa acqua da tutte le parti. «Lo Stato investe 400.000 euro per farci diventare dottori, e poi per trovare un posto, siamo costretti a emigrare all'estero», aggiunge Daniele Privato, super tecnico della Accent di Vimercate. Con lui la collega Vincenza Ferrara, anche lei ingegnere elettronico arrivata in Brianza dalla Puglia, con il mito del «posto sicuro». «Ho sempre festeggiato il 1° Maggio racconta quest'anno però ha un significato particolare. Senza l'aiuto del sindacato non avremmo fatto molta strada. Quando l'azienda ci ha annunciato i tagli (19 in Brianza), non sapevamo dove sbattere la testa». Il problema dei diritti sempre «più ristretti» e di una consapevolezza che scema, è al centro di tutti gli interventi. «Il 1° Maggio richiama valori di unità dei lavoratori che non sono più attuali dice Daniele Perego, giovane delegato della Agnati di Vimercate è un giorno che ha un sapore nostalgico. Guardo con grande ammirazione alle mobilitazioni di piazza degli anni '70. Ma mi rattristano. Le prospettive sono nere. E senza "fronte comune" non si va lontano». Più tranchant la visione di Samuel Acca, dell'rsu della Morse Tec di Arcore. «Gli operai sono così demoralizzati che non protestano più, qualsiasi cosa gli facciano dice . Il 1° Maggio è il giorno in cui torniamo ad alzare la testa con orgoglio». A Marco Stanzani, fisico della Accent di Vimercate, la giornata del lavoro «fa tristezza. E' una ricorrenza importante, ma fuori dalla retorica, dovrebbe durare tutto l'anno. Altrimenti rischia di trasformarsi nella festa del panda». Anniversario sofferto per i sindacalisti. «Mai come quest'anno - dice Antonio Castagnoli della Fiom Cgil con i redditi delle famiglie all'osso e i sogni finiti alle ortiche». «Un dramma che rischia di trasformarsi in un'emergenza sociale senza precedenti», per Luigi Colognesi, segretario della Fim Cisl Brianza.

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(sezione: Globalizzazione)

( da "Nazione, La (Firenze)" del 01-05-2009)
Pubblicato anche in: (Resto del Carlino, Il (Bologna)) (Giorno, Il (Milano))

Argomenti: Cina Usa

PRIMO PIANO pag. 6 «Sfruttare il fattore M: L'INTERVISTA L'ECONOMISTA MARIO DEAGLIO: di ELENA COMELLI MILANO ORA BISOGNA fare in fretta. E per l'economista Mario Deaglio (nella foto), il «fattore M» sarà importantissimo nella costruzione di un nuovo soggetto industriale a partire da Fiat e da Chrysler. «Sergio Marchionne ha tre mesi al massimo». Tre mesi per fare cosa? «Dovrà affrontare subito il problema degli organigrammi di Chrysler: c'è bisogno di una riorganizzazione radicale, così come ha fatto appena arrivato in Fiat. Ci si aspetta che faccia molto in fretta. Ma qui non si tratta di una singola casa automobilistica da rimettere in piedi. Si tratta di far nascere un soggetto nuovo, più fluido». In che senso più fludio? «La configurazione che sembra delinearsi come vincente non vede più identità aziendali così marcatamente delineate, ma vede piuttosto delle coalizioni che possono avere confini abbastanza imprecisati. Per esempio, Renault si è presa il 30% di una grossa casa giapponese portandola all'utile, ma non abbiamo visto, almeno sul piano delle vendite in Europa, un'identità Renault+Giappone. Quello che abbiamo visto è che le identità a livello di consumo possono rimanere quello che sono, ma poi ci devono essere delle intese trasversali a livello produttivo, che sono poi quelle dove si risparmiano i soldi». Come le vede queste intese tra Fiat e Chrysler? «La Chrysler non produce auto piccole, mentre la Fiat sì. I punti di forza tradizionali della Fiat sono i motori relativamente piccoli, dal modesto consumo, dalla lunga durata e dal basso prezzo. Molto adatti per questo momento di difficoltà dei consumatori, che non vogliono più uno status symbol ma un veicolo che costi poco e consumi meno. La Chrysler, da parte sua, ha la potenza produttiva e la rete di vendita. Anche a me che non sono un tecnico sembra abbastanza evidente che le due aziende possano lavorare bene insieme». D'altra parte la Fiat, così com'è oggi, non potrebbe sopravvivere da sola in questo mercato globalizzato, l'ha detto anche Marchionne... «E' chiaro che anche per la Fiat, sul lungo periodo, è una questione di sopravvivenza: soffre di una dimensione troppo piccola per il mercato mondiale e non potrebbe continuare in questa direzione a lungo. Credo che Marchionne abbia ragione quando sostiene che la dimensione minima di un produttore oggi è di 6-7 milioni di auto all'anno. Solo così si possono avere tutte le sinergie dalle diverse piattaforme per gli elementi comuni delle auto. Un'azienda piccola come Fiat, invece, ha un potenziale produttivo limitato che inevitabilmente la porta ad avere costi più alti dei rivali più grandi». Non a caso ha rischiato di essere divorata da diversi concorrenti, prima di tutto General Motors... «Esatto. Inizialmente Fiat doveva essere venduta a GM e sembrava destinata a uscire dal settore auto, rimanendo legata solo al settore dei veicoli industriali. Ora non solo non esce, ma si garantisce una prospettiva forte di medio-lungo termine. Un ribaltamento straordinario, avvenuto in soli tre anni».

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di ELENA COMELLI MILANO ORA BISOGNA fare in fretta. E per l&#... (sezione: Globalizzazione)

( da "Nazione, La (Firenze)" del 01-05-2009)
Pubblicato anche in: (Resto del Carlino, Il (Bologna)) (Giorno, Il (Milano))

Argomenti: Cina Usa

PRIMO PIANO pag. 7 di ELENA COMELLI MILANO ORA BISOGNA fare in fretta. E per l&#... di ELENA COMELLI MILANO ORA BISOGNA fare in fretta. E per l'economista Mario Deaglio (nella foto), il «fattore M» sarà importantissimo nella costruzione di un nuovo soggetto industriale a partire da Fiat e da Chrysler. «Sergio Marchionne ha tre mesi al massimo». Tre mesi per fare cosa? «Dovrà affrontare subito il problema degli organigrammi di Chrysler: c'è bisogno di una riorganizzazione radicale, così come ha fatto appena arrivato in Fiat. Ci si aspetta che faccia molto in fretta. Ma qui non si tratta di una singola casa automobilistica da rimettere in piedi. Si tratta di far nascere un soggetto nuovo, più fluido». In che senso più fludio? «La configurazione che sembra delinearsi come vincente non vede più identità aziendali così marcatamente delineate, ma vede piuttosto delle coalizioni che possono avere confini abbastanza imprecisati. Per esempio, Renault si è presa il 30% di una grossa casa giapponese portandola all'utile, ma non abbiamo visto, almeno sul piano delle vendite in Europa, un'identità Renault+Giappone. Quello che abbiamo visto è che le identità a livello di consumo possono rimanere quello che sono, ma poi ci devono essere delle intese trasversali a livello produttivo, che sono poi quelle dove si risparmiano i soldi». Come le vede queste intese tra Fiat e Chrysler? «La Chrysler non produce auto piccole, mentre la Fiat sì. I punti di forza tradizionali della Fiat sono i motori relativamente piccoli, dal modesto consumo, dalla lunga durata e dal basso prezzo. Molto adatti per questo momento di difficoltà dei consumatori, che non vogliono più uno status symbol ma un veicolo che costi poco e consumi meno. La Chrysler, da parte sua, ha la potenza produttiva e la rete di vendita. Anche a me che non sono un tecnico sembra abbastanza evidente che le due aziende possano lavorare bene insieme». D'altra parte la Fiat, così com'è oggi, non potrebbe sopravvivere da sola in questo mercato globalizzato, l'ha detto anche Marchionne... «E' chiaro che anche per la Fiat, sul lungo periodo, è una questione di sopravvivenza: soffre di una dimensione troppo piccola per il mercato mondiale e non potrebbe continuare in questa direzione a lungo. Credo che Marchionne abbia ragione quando sostiene che la dimensione minima di un produttore oggi è di 6-7 milioni di auto all'anno. Solo così si possono avere tutte le sinergie dalle diverse piattaforme per gli elementi comuni delle auto. Un'azienda piccola come Fiat, invece, ha un potenziale produttivo limitato che inevitabilmente la porta ad avere costi più alti dei rivali più grandi». Non a caso ha rischiato di essere divorata da diversi concorrenti, prima di tutto General Motors... «Esatto. Inizialmente Fiat doveva essere venduta a GM e sembrava destinata a uscire dal settore auto, rimanendo legata solo al settore dei veicoli industriali. Ora non solo non esce, ma si garantisce una prospettiva forte di medio-lungo termine. Un ribaltamento straordinario, avvenuto in soli tre anni».

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Diciassette storie scritte da altrettanti autori saranno presentate domani, nei giardini del municip... (sezione: Globalizzazione)

( da "Messaggero, Il (Latina)" del 01-05-2009)

Argomenti: Cina Usa

Venerdì 01 Maggio 2009 Chiudi Diciassette storie scritte da altrettanti autori saranno presentate domani, nei giardini del municipio di Latina, in occasione della premiazione del concorso letterario "Storie da bar". Un premio indetto dalla "Ego Edizioni", giunto alla sua terza edizione, che ha visto come protagonisti i giovani studenti di Latina, amanti della scrittura, che si sono cimentati su un unico tema: l'altro, inteso sia dal punto di vista degli studenti italiani sia da quelli stranieri. L'obiettivo di quest'anno infatti era quello di cercare, attraverso la scrittura, di superare i pregiudizi con l'interscambio tra i ragazzi. Tante le storie, autobiografiche e non, pervenute alla redazione della casa editrice. Il che dimostra, ancora una volta, il sempre maggiore coinvolgimento e interesse da parte dei giovani verso le iniziative culturali organizzate nel capoluogo pontino. A consegnare ai vincitori i riconoscimenti sarà Stefano Galetto, assessore comunale alle Politiche sociali che ha spiegato: «Latina si dimostra ancora una volta città dell'accoglienza. Nata dal nulla meno di un secolo fa, mostra ancora una volta il suo lato più alto della globalizzazione, sottolineando e amplificando i concetti della fratellanza e dell'uguaglianza». Storie da bar: un progetto vincente che, nato seguendo le orme dei famosi Caffé letterari italiani, è riuscito ad aprire la strada verso un percorso culturale e d'intrattenimento, volto al raggiungimento di una crescita intellettuale e personale. «Fra i nostri obiettivi - dice Gian Luca Campagna della Ego Edizioni - quello di far diventare un giorno Latina, una delle città più giovani d'Italia, fulcro della cultura e della narrativa». V.Don.

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Il nucleo industriale di Rieti-Cittaducale è un esempio tangibile di come si può cre... (sezione: Globalizzazione)

( da "Messaggero, Il (Rieti)" del 01-05-2009)

Argomenti: Cina Usa

Venerdì 01 Maggio 2009 Chiudi «Il nucleo industriale di Rieti-Cittaducale è un esempio tangibile di come si può creare qualcosa di bello dal nulla e come nel giro degli ultimi quindici anni il tutto possa ritornare nel nulla». Chi scrive è Mario Fortini, ingegnere elettronico, che a Rieti arrivò per caso nel giugno del '69 in cerca di un sito ottimale dove impiantare la Texas Instruments e qui rimase finché quel gioiello di stabilimento che ancora oggi domina Colle Puzzaro non iniziò a produrre. Ed è anche per questo che, in cerca di una sede per la sua azienda che produce coperture in alluminio per grandi serbatoi, è voluto tornare dove tutto cominciò. «Ho deciso di mettere a disposizione di questa nostra comunità la mia esperienza professionale che mi ha messo a confronto con situazioni di carattere eccezionale, mai di "routine", in cui è stato necessario ricorrere a creatività, innovazione e all'aiuto di colleghi e collaboratori animati dallo stesso spirito (Fortini è candidato alle provinciali con la lista Civitas XXI secolo). Le mie parole d'ordine sono sempre state: fare e sinergia. La situazione in cui versa il reatino mi forza a dire che occorre dare un colpo di frusta al sistema. E' ora di "risettare" il sistema come quotidianamente fanno i nostri computer. I problemi vanno affrontati analizzando lo stato di fatto, confrontandolo con le quotidiane varianti provenienti dal mondo esterno e sviluppando soluzioni condivise appropriate all'attualità. E per poter fare ciò occorre valutare quali siano le vere e sicure risorse che abbiamo a disposizione. Risorse che sono un meraviglioso territorio, una comunità ricca di quella unica e preziosa risorsa quale è la famiglia con i suoi giovani, non ancora contagiati dalla globalizzazione. Il difficile futuro che dobbiamo affrontare insieme richiede coraggio, forza, innovazione, creatività, abnegazione, solidarietà, onestà morale e intellettuale e soprattutto la consapevolezza che i problemi di questa comunità potranno essere superati solo con la collaborazione di tutti: maggioranza ed opposizione. La nostra provincia è la nostra azienda! Il nucleo industriale può rinascere con attività orientate alla difesa dell'ambiente, allo sviluppo delle energie rinnovabili, alla ricerca applicata in collaborazione con le Università. I giovani che rappresentano la vera energia rinnovabile dovranno essere il fulcro dello sviluppo. E Rieti potrebbe diventare il più bel campus universitario d'Europa».

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tremonti e padoa-schioppa lite su reagan e la thatcher - roberto mania (sezione: Globalizzazione)

( da "Repubblica, La" del 01-05-2009)

Argomenti: Cina Usa

Pagina 22 - Economia Il ministro: "Io vedo la Storia come un marxista" Tremonti e Padoa-Schioppa lite su Reagan e la Thatcher ROBERTO MANIA ROMA - «Se uno non capisce questo, non ha capito un tubo»: a metà della discussione Giulio Tremonti - l´ammette - rompe il felpato linguaggio diplomatico. E dice che la crisi non nasce con l´arrivo al potere dei due alfieri della deregulation, prima Margaret Thatcher e poi Ronald Reagan tra la fine degli anni 70 e l´inizio degli anni 80. La crisi, semmai, comincia con il crollo del Muro di Berlino nel 1989 e la solitaria e incontrastata galoppata del "mercatismo", come lo ha da tempo ribattezzato. Peccato che nell´austera sala dell´Istituto dell´Enciclopedia italiana, da poco presieduto da Giuliano Amato, si stia presentando l´ultimo libro di Tommaso Padoa-Schioppa ("La veduta corta", una conversazione con Beda Romano edita dal Mulino) e che proprio l´autore, suo predecessore al ministero di Via XX settembre, non sia d´accordo. «Troppo facile - dice l´ex banchiere europeo - attribuire la cause della crisi alla globalizzazione. Io credo che l´inversione di tendenza in materia economica avvenga con l´elezione della Thatcher nel ´79 e poi con quella di Reagan nell´´80. Io non prenderei il 1989 come l´anno chiave». A Tremonti interessa replicare: «Abbiamo due modi diversi di concepire la storia. Padoa-Schioppa è crociano, vede la storia con i personaggi, con le figure. Io sono marxista, braudeliano. Potrei anche dire che la crisi comincia con l´elezione di Papa Wojtyla... Ma è il mondo che è cambiato». Tremonti e Padoa-Schioppa per la prima volta a confronto dopo il passaggio del testimone dell´Economia. Pubblicamente li divide la lettura della globalizzazione, perché entrambi evitano di parlare della propria attività al governo. è vero che Padoa-Schioppa attribuisce a Tremonti la tesi di aver voluto continuare l´azione di risanamento delle finanze pubbliche, ma l´attuale ministro sfugge all´assist. E, forse per ripicca, l´ex ministro lo punzecchia sull´"ordoliberismo" e la sua via all´economia sociale di mercato: «è il filone nazionalista del liberismo. Niente a che vedere con Einaudi», dice. E poi: «Il liberismo in un solo Paese non funziona, come il socialismo in un solo Paese». Ma Tremonti sceglie di parlare della crisi.

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(sezione: Globalizzazione)

( da "Resto del Carlino, Il (Pesaro)" del 01-05-2009)

Argomenti: Cina Usa

URBINO pag. 16 «Provincialismo e relativismo creano danni» L'ONOREVOLE SOUAD SBAI TORNA SUL «CASO BURQA» di SOUAD SBAI * LA QUESTIONE dell'integrazione e del rispetto tra le diverse culture caratterizza il nostro mondo globalizzato e anche il nostro Paese. Integrazione e rispetto non possono però essere confuse con un provincialismo miope e un relativismo culturale che ha prodotto solo danni in tutta Europa. Il foulard che portavano in testa le italiane fino a 60 anni fa è cosa ben diversa dal burqa o dal niqab, indumenti che coprono integralmente le donne islamiche di Paesi estremisti come l'Afghanistan o il Pakistan. Mia nonna, in Marocco, il velo non lo ha mai portato e ha combattuto per i diritti delle donne! Non ho mai conosciuto alcuna donna felice di indossarlo e di essere relegata in una prigione di tessuto, perché di questo si tratta. Affermare il contrario significa essere ostaggio di ideologie antiche e deformate che, nel nome del rispetto di tutte le culture, coprono di un silenzio vergognoso e colpevole quella che rappresenta una grave violazione delle libertà e della dignità delle donne. COME ho più volte potuto constatare, soprattutto attraverso il numero verde antiviolenza attivato presso ACMID Donna Onlus, molte immigrate islamiche, una volta in Italia, vengono costrette dai propri mariti a forme di relegazione sociale che passano anche dall'abbigliamento, quando invece, nel proprio Paese di origine, non si sarebbero mai sognate di indossare certi indumenti. Si tratta di costumi importati e anomali che nulla hanno a che vedere con l'Islam. Ho ricevuto diverse telefonate da donne marocchine di Fermignano che condividono la mia posizione e mi chiedono di andare avanti. Io non mi fermerò e continuerò a lavorare con le donne del Pdl e le altre che appartengono alla società civile di buona volontà per una battaglia che, troppo spesso, viene combattuta dietro trincee ideologiche da parte di una certa sinistra miope e buonista. MI SPIACE molto che l'assessore Romagna abbia interpretato il mio intervento come una posizione poco condivisibile: si tratta, invece di una battaglia trasversale, da giocare con tutte le donne e per tutte le donne. Spero che il sindaco di Fermignano apra uno sportello informativo per informarle musulmane e immigrate sui loro diritti e appoggiarle nei casi dove sia necessario denunciare soprusi, maltrattamenti e violenze. Additare la mia iniziativa come un'uscita elettorale significa non riconoscere il lungo lavoro che con impegno da dieci anni porto avanti con la mia associazione. Non credo inoltre che sia il caso di dare adito ad ulteriori polemiche: alcune, come Giuliana Sgrena che è scesa da un certo scalino ideologico, scrivendo un libro che racconta la realtà delle donne musulmane in Italia o Monica Lanfranco che dopo un acceso dibattito, ha voluto condividere questa battaglia, hanno capito. Sarà con loro che condividerò il mio impegno. Perché combattere contro queste forme di violenza non significa aggiungere altra violenza, ma liberare le tante che, ancora oggi, sono schiave del sistema patriarcale, estremista e machista cui devono sottostare. Altro che radici! IO CON LE DONNE ci vivo quotidianamente: coloro che indossano il burqa vengono in associazione per sfogarsi, chiamare a casa, dato che non è loro permesso dal marito, o addirittura chiedere un biglietto aereo di ritorno per il proprio Paese. Chi parla di donne oppresse dal burqa e dal niqab come di coloro che vogliono conservare le proprie radici culturali lo fa spesso con snobismo: perché con loro non uscirebbero nemmeno a prendere un caffè. Non c'è cosa peggiore che dare adito a forme di estremismo e nichilismo che bloccano l'integrazione. I modelli europei di integrazione fallita non ci devono fare commettere gli stessi errori: il nostro Paese deve diventare un esempio per tutta l'Europa. Ecco perché, in ultima analisi il mio appello vuole raggiungere e toccare tutte coloro che trasversalmente sappiano lasciare da parte le ideologie, vogliano aprire gli occhi su questo fenomeno e bloccare l'avanzata estremista. * parlamentare del Pdl Image: 20090501/foto/7218.jpg

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I pavoni del G-20 (sezione: Globalizzazione)

( da "Manifesto, Il" del 01-05-2009)

Argomenti: Cina Usa

COMMENTO I pavoni del G-20 Immanuel Wallerstein Quasi tutti hanno preso troppo sul serio il meeting del G-20 che si è tenuto a Londra lo scorso 2 aprile. Esperti e commentatori l'hanno analizzato come se gli stati partecipanti lo avessero pensato per modificare in qualche modo le loro politiche. In realtà tutti coloro che ci sono andati già sapevano che il meeting non avrebbe prodotto alcun cambiamento significativo e che le poche, piccole novità introdotte potevano tranquillamente essere decise anche senza quel meeting. CONTINUA | PAGINA 12 Scopo del G-20 - per gli Usa, per la Francia e la Germania, per la Cina - era dimostrare all'opinione pubblica nazionale che questi paesi stanno «facendo qualcosa» riguardo alla disastrosa situazione economica mondiale, quando in realtà non stanno facendo niente di significativo per salvare la nave che affonda. Il meeting era forse importante soprattutto per il Presidente Obama, che partecipando ha voluto dimostrare tre cose: che gode di popolarità in tutto il mondo, che il suo stile diplomatico è radicalmente diverso da quello di Gorge W. Bush, e che le due cose insieme fanno la differenza. Obama ha certamente dimostrato le prime due cose. È stato acclamato dalle folle ovunque si trovasse - a Londra, Parigi e Strasburgo, in Germania, a Praga e in Turchia - nonché dai soldati americani in Iraq. E così anche Michelle Obama. E lo stile diplomatico adottato dal presidente Usa è certamente diverso. Tutti i suoi interlocutori hanno riferito che Obama li ha presi sul serio, li ha ascoltati con attenzione, ha ammesso gli errori e i limiti degli Stati uniti in passato, ed è apparso aperto a soluzioni di compromesso nelle dispute diplomatiche - non i comportamenti che avrebbero potuto rimproverare a George W. Bush. Ma tutto questo ha prodotto qualche differenza per il raggiungimento degli obiettivi diplomatici degli Usa? È difficile vederla in questo modo. La diatriba su come rilanciare l'economia mondiale, tra l'approccio Usa - sostenuto dalla Gran Bretagna e dal Giappone - da una parte (più «stimolo»), e l'approccio franco-tedesco dall'altra (più «regolazione» internazionale delle istituzioni finanziarie), non è stata minimanente risolta. A prescindere dal merito dei due argomenti, entrambe le parti sono rimaste sulle proprie posizioni, e il comunicato ha nascosto le differenze. È vero che il gruppo del G-20 ha deciso di mettere insieme un pacchetto di millecento miliardi di dollari da destinare al Fmi per l'emissione dei cosiddetti «diritti speciali di prelievo» nell'ambito di un «piano globale per la ripresa le cui dimensioni sono senza precedenti». Ma, come molti commentatori hanno osservato, le dimensioni della manovra sono molto più piccole di quanto non si lasci intendere. Prima di tutto, una parte di questo denaro non è nuovo. In secondo luogo, si tratta di financing e non necessariamente di spesa. In terzo luogo, il 60% dei diritti speciali di prelievo andrà agli Usa, all'Europa e alla Cina, che non ne hanno bisogno. Infine, 1.100 miliardi di dollari non sono poi così tanti, se raffrontati ai 5mila miliardi già previsti dai piani di stimolo economico in tutto il globo. Tutti si sono espressi contro il protezionismo e hanno proposto di fare qualcosa, ma senza adottare misure concrete. Inoltre sono in gioco tre diversi tipi di protezionismo. Il primo attiene alla protezione delle industrie nazionali, cosa che praticamente tutti i membri del G-20 stanno già facendo e che con ogni probabilità continueranno a fare. Il secondo attiene alla regolamentazione degli hedge funds e delle agenzie di rating. I cinesi plaudono a quest'idea, mentre gli Usa e l'Europa occidentale sono esitanti. Il terzo attiene alla regolamentazione dei paradisi fiscali. Gli europei stanno spingendo in tal senso, i cinesi sono molto freddi a riguardo, e gli Usa si collocano nel mezzo. A Londra non è cambiato nulla. I francesi e i tedeschi hanno usato il vertice di Londra - così è sembrato - più per dimostrare che anche con Obama continueranno a rifiutare gli impegni geopolitici che avevano già rifiutato con Bush. Il giornale tedesco Der Spiegel ha espresso un giudizio aspro. La causa del disastro finanziario, ha scritto, è che George W. Bush è stato un «coltivatore di oppio» che ha «inondato il mondo intero ... creando una crescita artificiosa e causando una bolla speculativa...». Ancor peggio, «il cambio di governo a Washington non ha prodotto un ritorno all'auto-moderazione e alla solidità. Al contrario, ha portato a una ulteriore dissipazione». La sua conclusione: «La cancelliera Merkel ha ragione. È possibilissimo che l'Occidente si stia auto-somministrando una overdose fatale». In campo geopolitico, l'atteggiamento della Francia e della Germania nei confronti dell'Aghanistan è immutato: sostegno verbale agli obiettivi Usa, ma niente più truppe. Sono disposte ad accogliere i prigionieri rilasciati da Guantanamo? La Germania continua a dire: assolutamente no. La Francia, magnanimamente, ha accettato di accoglierne uno - sì, uno. Obama ha tenuto un importante discorso a Praga, rilanciando il disarmo nucleare: presumibilmente un grande cambiamento rispetto alla posizione di Bush. Il giornale francese conservatore Le Figaro riferisce che gli ambienti diplomatici interni al circolo ristretto di Sarkozy hanno dato una lettura del discorso molto «caustica». Solo pubbliche relazioni, hanno detto, per mascherare il fatto che i negoziati tra Usa e Russia su questa questione non stanno andando da nessuna parte. Inoltre la Francia non è disposta a prendere lezioni di morale dagli americani. Questo, per quanto riguarda il nuovo stile diplomatico che dovrebbe appagare l'Europa occidentale. Con l'Europa orientale non sembra che le cose abbiano funzionato molto meglio. Il primo ministro della Repubblica Ceca, Mirek Topolanek, ha definito le proposte di stimolo economico di Obama «una strada per l'inferno». Il discorso di Obama al parlamento turco gli è valso grandi applausi da tutte le fazioni (eccetto la destra protofascista) per il suo atteggiamento concreto e sfumato sulle questioni turche. Ma gli osservatori hanno notato che sulle questioni mediorientali il linguaggio era tradizionalista e vago. Quello che la Cina sembrava volere dal G-20, era il fatto stesso che il G-20 si facesse: voleva essere inclusa nel circolo ristretto dei decisori mondiali. Il G-20 serviva a esibire questa nuova realtà. Decidendo di riunirsi ancora, il G-20 ha confermato il posto della Cina. Il G-8 si riunirà mai di nuovo? Detto questo, la Cina ha mostrato in molti modi le sue riserve riguardo alle decisioni prese. Ha contribuito in misura irrisoria al nuovo pacchetto per il Fondo monetario internazionale. Dopo tutto, non ha ottenuto garanzie che la governance dell'Fmi sarà realmente riformata, cosa questa che potrebbe farle avere un ruolo adeguato. In sintesi, possiamo dire che gli attori principali si sono pavoneggiati sulla scena mondiale. Hanno mai avuto intenzione di fare qualcosa di più? Probabilmente no. La crisi economica mondiale continua a procedere per la sua strada, come se il G-20 non ci fosse mai stato. * Con questo articolo avviamo una collaborazione con Immanuel Wallerstein: ogni quindici giorni ne pubblicheremo i commenti visibili anche sul sito del Fernand Braduel Center for the Study of Economics, Historical Systems and Civilizations, Binghamton University, New York. (Copyright Immanuel Wallerstein, distribuito da Agence Global- Traduzione Marina Impallomeni)

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PRENDERÀ il via il 4 maggio la terza edizione di (sezione: Globalizzazione)

( da "Nazione, La (Pistoia)" del 01-05-2009)

Argomenti: Cina Usa

AGENDA PISTOIA pag. 11 PRENDERÀ il via il 4 maggio la terza edizione di «Riflessioni sul prese... PRENDERÀ il via il 4 maggio la terza edizione di «Riflessioni sul presente», l'iniziativa organizzata dal Comune di Pistoia con il contributo determinante della Fondazione Cassa di Risparmio di Pistoia e Pescia. All'edizione di quest'anno, che si concluderà a dicembre e ha per titolo «Il presente tra emergenze e integrazione», parteciperanno studiosi, ricercatori, medici, scrittori e politici tra cui Massimo Cacciari. Gli eventi, tutti ad ingresso gratuito, si svolgeranno alle 21 (tranne quello del 12 settembre in programma alle 18) nella Sala Sinodale di Palazzo dei Vescovi a Pistoia. Gli appuntamenti cercheranno di approfondire vari argomenti: dalle guerre etniche e di intolleranza religiosa alle condanne arbitrarie e torture, dalla violenza su donne e bambini alle storie di miseria, sfruttamento e disperazione. Il ciclo di incontri partirà il 4 maggio con Chiara Ingrao, parlamentare, interprete, sindacalista che interverrà su "Paura dello stupro, paura dell'Altro: quando la politica ci colonizza l'anima", poi il 28 maggio il sociologo Alberto L'Abate parlerà di "La storia dell'uomo è necessariamente una storia di guerre?". Seguirà l'11 giugno l'incontro "Medici senza frontiere. L'azione umanitaria nelle società che domandano sicurezza" con il medico Gianfranco De Maio. Il 12 settembre toccherà allo storico Adriano Prosperi affrontare il tema "Le radici cristiane dell'antisemitismo", quindi sarà la volta di Tiziana Villani, scrittrice e saggista, il 2 ottobre, illustrare "L'esplosione urbana, identità e diritti della nuova polis". Proseguirà il 15 ottobre Adel Jabbar, sociologo e ricercatore, con l'argomento "Società della migrazione e intercultura. Temi e interpreti". Si discuterà su "Politiche della vita: responsabilità e azzardo nell'età del rischio" con Salvatore Natoli, filosofo, il 26 ottobre. Toccherà al politico, accademico e attuale sindaco di Venezia Massimo Cacciari parlare di "Capitalismo e crisi" il 6 novembre, mentre il 20 novembre si terrà "Dall'identità al razzismo" con Marco Aime, insegnante di antropologia culturale all'Università di Genova. Gli ultimi due appuntamenti si svolgeranno il 4 dicembre, "I processi di globalizzazione: il diritto internazionale e le nuove guerre" con Danilo Zolo, professore di filosofia del diritto e del diritto internazionale all'Università di Firenze e, in data ancora da decidere, con l'intellettuale Serge Latouche, esperto di antropologia economica. Tutti gli incontri saranno introdotti da Alessandro Pagnini dell'Università di Firenze. Il programma completo di "Riflessioni sul presente" è consultabile sul sito www.comune.pistoia.it. Per ulteriori informazioni telefonare all'ufficio cultura allo 0573-371690 dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 14, martedì e giovedì anche dalle 15 alle 18. Sul depliant dell'iniziativa è riportato un brano dal libro "Lettere contro la guerra" di Tiziano Terzani. "L'occasione è di capire una volta per tutte che il mondo è uno, che ogni parte ha il suo senso, che è possibile rimpiazzare la logica della competitività con l'etica della coesistenza, che nessuno ha il monopolio di nulla, che l'idea di una civiltà superiore a un'altra è solo frutto di ignoranza, che l'armonia, come la bellezza, sta nell'equilibrio degli opposti e che l'idea di eliminare uno dei due è semplicemente sacrilega"

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Euromayday2009, rotta verso il futuro... (sezione: Globalizzazione)

( da "Manifesto, Il" del 01-05-2009)

Argomenti: Cina Usa

PRIMO MAGGIO · In Porta Ticinese, alle 15, parte la super parata precaria al tempo della crisi globale Euromayday2009, rotta verso il futuro... L'Euromayday 2009 oggi sbarca a Milano, Roma, Palermo, Berlino, Brema, Den Bosch, Gent, Gornja, Radgona, Amburgo, Hanau, Helsinki, Liegi, Lisbona, Malaga, Porto Terrassa, Tubingen e Vienna. A Milano, appuntamento alle 15 in Porta Ticinese. Torna il 1° maggio precario che in 9 anni ha portato in piazza decine di migliaia di precari e non solo diventando di fatto «la» manifestazione del 1° maggio. Dalle strade di Roma, Milano e Palermo, la Mayday lancerà un percorso di analisi, di agitazione, di critica a un modello di sviluppo insostenibile che non si fermerà alla giornata della festa dei lavoratori. Il 1° Maggio MayDay torna puntuale nelle strade di Milano, Palermo, Roma e di molte città europee dove precari e migranti festeggiano un Primo Maggio di gioia e rabbia. Dai carri che attraverseranno le città i precari chiedono che dalla crisi si esca con nuovi diritti e non con l'abbattimento delle tutele e delle garanzie già esistenti. In questo 2009 italiano, all'orizzonte si scorge più precarietà, più vessazioni contro i migranti, più paura del futuro, più intolleranza sociale. La sicurezza che i precari Mayday vogliono si chiama reddito, diritti alla casa, alla scuola, alla sanità pubblica e di qualità, cittadinanza per i migranti, trasporti gratuiti, conoscenza e formazione libere e condivise, tutela della salute sui luoghi di lavoro... La crisi viene vissuta come se i precari non contassero nell'economia globalizzata. La direzione in cui si muovono i governi europei è chiara: proteggere con miliardi di euro le banche e le imprese che la crisi l'hanno provocata. In questi anni la finanziarizzazione dell'economia ha definitivamente trasformato il profitto in rendita e saccheggio è quindi ancora più urgente una battaglia europea, oltre che italiana, per l'accesso a un reddito sociale incondizionato, sotto forma di denaro, l'accesso a un pacchetto di servizi e beni comuni essenziali. Il governo ha attaccato il contratto nazionale, limitando il diritto di sciopero; le imprese ristrutturano, precarizzano, licenziano e non rinnovano i contratti precari, non investono ma cercano solo di salvare i profitti. Il «Piano casa» del governo è un regalo alla speculazione e non offre risposte alla crisi abitativa. Il centrodestra propone meno diritti e qualche aggiustamento degli ammortizzatori sociali; il centrosinistra ne propone l'allargamento, ma sono ammortizzatori che si applicheranno solo a una piccola percentuale dei lavoratori e servono più alla propaganda confindustriale che ai precari. Noi precari e precarie, nativi o migranti, viviamo tutti i giorni la precarietà sulla nostra pelle. Vogliamo cittadinanza e un welfare che sposti i diritti dal contratto alla persona. Chiediamo la garanzia del reddito per poter rifiutare i lavori a più alto tasso di sfruttamento e sfuggire ai ricatti che ci impediscono di generare conflitto, lottare per i nostri diritti e per la riappropriazione dei beni comuni: casa, conoscenza, formazione e informazione, mobilità, socialità, spazi pubblici. La rete Mayday dell'Aquila ha camminato con noi per tanti anni e ora, sommersa dal terremoto, sta lottando per una ricostruzione trasparente, partecipata, dal basso. Siamo dalla vostra parte. (EuroMayday2009)

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L'uomo al centro degli affari (sezione: Globalizzazione)

( da "Corriere Alto Adige" del 01-05-2009)

Argomenti: Cina Usa

Corriere dell'Alto Adige sezione: 1AECONOMIA data: 01/05/2009 - pag: 11 Il convegno Economia di Comunione alla Casa Kolping «La via etica di fare impresa» L'uomo al centro degli affari BOLZANO Produrre per condividere. Anche e soprattutto in un periodo di forte crisi su tutti i mercati mondiali, Economia di Comunione, un progetto di imprenditori, lavoratori, dirigenti e consumatori, lanciato da Chiara Lubich nel Maggio del 1991 a San Paolo in Brasile, allo scopo di costruire e mostrare una società umana distante dalla povertà, prosegue nella sua politica. Con un incontro organizzato al Kolping di Bolzano, gli insegnanti Alfred e Ottilia Pineider, assieme alla sociologa Ilaria Pedrini e all'imprenditore Armando Bon, hanno presentato i punti cardini di tale iniziativa, basata sul sostegno delle persone in difficoltà, sulla diffusione della cultura del dare e della reciprocità, e sullo sviluppo d'impresa. Di fronte al fenomeno della globalizzazione della finanza e dell'economia, che da un lato apre nuove prospettive, ma dall'altra rischia di provocare profondi squilibri tra ricchi e poveri, l'Economia di Comunione cerca di coniugare efficienza e solidarietà, dando vita ad originali distretti industriali, che tentano di mutare la cultura imprenditoriale, proponendo la reciprocità e la prossimità. Un'esperienza diretta L'esperienza L'imprenditore Bon: «Rapportarsi in maniera più attenta con le persone porta benefici» viene offerta da Armando Bon, imprenditore cittadino che ha intrapreso tale progetto. «Si tratta spiega Armando Bon di un percorso che dura da diversi anni e che coinvolge diverse realtà commerciali del territorio. Esaminando i lati umani dell'economia, si sono aperte, per me e per chi come me fa parte di tale progetto, visuali molto grandi, che rappresentano un aiuto per l'uomo stesso. Il fatto di rapportarsi in maniera più attenta con le altre persone porta dei benefici sostanziali e, anche in un periodo di crisi generale, la mia attività non ha risentito di alcun problema: un'economia legata all'aspetto umano può agevolare dei ritorni sostanziali nel lavoro stesso». P. G.

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Maiali E CAPITALE (sezione: Globalizzazione)

( da "Manifesto, Il" del 01-05-2009)

Argomenti: Cina Usa

I VERI PORCI SONO QUELLI CON GIACCA E CRAVATTA Maiali E CAPITALE La chimera genetica detta «influenza suina» non è una sorpresa, Science l'aveva prevista da anni. È nata in allevamenti-industrie, ha travolto la Maginot chimica dei grandi paesi, ha beffato l'Oms. In nome del profitto Mike Davis Le orde di turisti primaverili sono tornate quest'anno da Cancún con un invisibile ma sinistro souvenir. L'influenza suina messicana, chimera genetica probabilmente concepita in qualche pantano fecale di un industria di maiali, all'improvviso minaccia di portare la sua febbre in giro per il mondo. Il suo rapido propagarsi nel continente nord americano rivela una velocità di trasmissione superiore all'ultima varietà pandemica ufficialmente riconosciuta, la febbre di Hong Kong del 1968. Rubando la scena all'assassino ufficialmente designato, l'H5N1 altrimenti conosciuto come influenza aviaria - che oltretutto ha dimostrato di mutare vigorosamente - questo virus suino costituisce una minaccia di sconosciuta magnitudo. Sicuramente, sembra meno letale della Sars del 2003 ma, essendo un'influenza, potrebbe durare molto più di questa ed essere meno incline a tornare nelle segrete caverne da cui è saltata fuori. Dato che una normale influenza stagionale di tipo A uccide un milione di persone ogni anno, un suo anche modesto incremento di virulenza, specialmente se accoppiato con un'alta incidenza, potrebbe produrre una carneficina pari a un grande conflitto bellico. Intanto, una delle sue prime vittime sembra essere la consolante fiducia, per lungo tempo predicata dagli spalti dell'Organizzazione mondiale della sanità (Oms), che la pandemia potesse essere contenuta tramite una rapida risposta della burocrazia medica, indipendentemente dalla qualità dello stato di salute della popolazione locale. Sin dalle prime morti causate dall'H5N1 a Hong Kong nel 1997, l'Oms, con il sostegno della maggior parte dei servizi sanitari nazionali, ha promosso una strategia concentrata sull'identificazione e l'isolamento del ceppo pandemico e della sua area di contagio, cui segue la distribuzione alla popolazione di medicinali antivirali e, se disponibili, di vaccini. Un esercito di scettici ha giustamente contestato questo metodo di risposta all'insorgere di nuove minacce virali, sostenendo che i microbi sono ormai in grado di volare intorno al mondo (letteralmente, per quanto riguarda l'aviaria) più velocemente rispetto ai tempi di reazione dell'Oms o dei servizi sanitari nazionali. Sono finite sotto accuse anche le primitive, spesso inesistenti misure di sorveglianza del rapporto tra le malattie animali e umane. Ma il mito dell'audace, preventivo ed economico intervento contro l'aviaria non è stato valutabile per colpa dei paesi ricchi, come Stati uniti e Gran Bretagna, che preferiscono investire in una loro linea Maginot biologica piuttosto che incrementare fortemente gli aiuti alle frontiere delle epidemie fuori dai loro confini. Allo stesso modo agiscono le multinazionali farmaceutiche, che combattono la domanda dei paesi del Terzo mondo di fabbricazione pubblica di antivirali generici come il Tamiflu della Roche. Ad ogni modo, è probabile che l'influenza suina dimostri che la versione Oms/Ccd (Centro di controllo sulle malattie) della preparazione contro una pandemia - senza nuovi corposi investimenti in sorveglianza, infrastrutture scientifiche e regolatorie, salute pubblica generale e accesso globale a medicinali di base - appartenga alla stessa classe di rischio del truffaldino management piramidale dei derivati della Aig o dei titoli di Madoff. Non si tratta tanto di un fallimento del sistema di allarme della pandemia, quanto della sua completa inesistenza, persino negli Stati uniti e in Europa. Forse non sorprende che il Messico non abbia né la capacità né la volontà politica di monitorare le malattie del bestiame e il loro impatto sulla salute pubblica, ma la situazione è quasi la stessa a nord del confine, dove la sorveglianza è un fallimentare mosaico di giurisdizioni statali e le corporazioni dei commercianti di bestiame trattano la salute con lo stesso atteggiamento con cui sono soliti trattare lavoratori e animali. Allo stesso modo, una decade di avvisi urgenti da parte di scienziati sul campo non è riuscita ad assicurare il trasferimento di sofisticate tecnologie virali al paese sulla strada diretta di probabili pandemie. Il Messico conta esperti di fama mondiale ma ha dovuto mandare i tamponi ai laboratori di Winnipeg (che ha meno del 3% ella popolazione di Città del Messico), per poter identificare il genoma del virus. Motivo per il quale si è persa quasi una settimana. Ma nessuno era meno in allerta dei leggendari controllori di Atlanta. Stando al Washington Post, il Cdc è rimasto all'oscuro dello scoppio della pandemia fino a sei giorni dopo che il governo messicano aveva iniziato ad impartire misure di sicurezza. Infatti il Post scrive: «A distanza di due settimane dal riconoscimento dell'epidemia in Messico, i funzionari dei servizi sanitari americani non hanno ancora valide informazioni a riguardo». Non ci sono scuse. Non si tratta di un evento straordinario. Di fatto, il vero paradosso di questo panico da virus suino è che, sebbene del tutto inaspettato, era stato previsto con precisione. Sei anni fa Science aveva dedicato un lungo articolo (mirabilmente scritto da Bernice Wuetrich) per dimostrare che «dopo anni di stabilità, il virus nord-americano dell'influenza suina è entrato in una fase di rapida evoluzione». Dalla sua identificazione all'inizio della Depressione, il virus H1N1 aveva solo leggermente deviato dal suo genoma originario. Poi, nel 1998, si è scatenato l'inferno. Una varietà altamente patogena ha cominciato a decimare le scrofe di un allevamento di maiali nella Carolina del Nord, e nuove virulente versioni hanno iniziato ad apparire quasi ogni anno, inclusa un'insolita variante dell' H1N1 che conteneva geni interni di H3N2 (l'altro tipo di influenza A che circolava tra gli umani). Ricercatori da Wuethrich, intervistati, espressero la preoccupazione che uno di questi ibridi potesse diventare un'influenza che colpiva gli umani (si ritiene che le pandemie del del 1957 e del 1958 siano state originate da una mescolanza di virus aviari e umani nei maiali) e sollecitarono la creazione di un sistema ufficiale di sorveglianza per l'influenza suina. Quell'ammonimento, naturalmente, passò inosservato in una Washington che si preparava a gettare miliardi in fantasie bioterroriste e trascurava i pericoli più ovvii. Ma cosa ha provocato l'accelerazione di questa evoluzione dell'influenza suina? Probabilmente la stessa cosa che ha favorito la riproduzione dell'influenza aviaria. I virologi hanno a lungo ritenuto che il sistema agricolo intensivo della Cina meridionale - un'ecologia immensamente produttiva di riso, pesci, maiali e uccelli selvatici e domestici - sia il motore principale delle mutazioni influenzali: sia degli «spostamenti» stagionali sia dei «cambiamenti» episodici del genoma (più raramente può verificarsi un passaggio diretto dagli uccelli ai maiali e/o agli umani, come con l'H5N1 nel 1997). Ma l'industrializzazione indotta dalle corporation della produzione da allevamenti ha rotto il monopolio naturale della Cina sull'evoluzione dell'influenza. Come molti autori hanno evidenziato, nei recenti decenni la zootecnia è stata trasformata in qualcosa che somiglia più all'industria petrolchimica che all'allegra famiglia contadina raffigurata nei libri di scuola. Nel 1965, ad esempio, c'erano in America 53 milioni di maiali per più di un milione di fattorie. Oggi, 65 milioni di maiali sono concentrati in 65mila strutture - la metà delle quali con più di 500mila animali. In sostanza è avvenuta una transizione dai vecchi porcili a enormi inferni di escrementi, mai visti in natura, contenenti decine, persino centinaia di migliaia di animali con sistemi immunitari indeboliti, che soffocavano nel caldo e nel letame, mentre si scambiavano agenti patogeni a velocità accecante con i loro compagni di sventura e con la loro patetica progenie. Chiunque passi per Tar Heel, North Carolina o Milford, Utah - dove ogni partecipata di Smithfield Foods produce annualmente più di un milione di maiali, oltre che centinaia di pozze piene di merda tossica - capirebbe in modo intuitivo quanto profondamente l'agrobusiness ha interferito con le leggi della natura. Lo scorso anno una rispettata commissione convocata dal Pew Research Center ha rilasciato un clamoroso rapporto sul tema «produzione animale in allevamenti industriali», sottolineando il grosso rischio che «i continui cicli di virus in larghe mandrie aumenteranno le possibilità di generazione di nuovi virus attraverso mutazioni o ricombinazioni che potrebbero risultare in una più efficiente trasmissione uomo-uomo». La commissione ha anche avvertito che l'uso promiscuo di diversi antibiotici negli allevamenti suini (alternativa meno costosa di un sistema di drenaggio o di ambienti più umani) stava causando l'aumento di resistenti infezioni da stafilococco, mentre le perdite fognarie producevano esplosioni da incubo di Escherichia Coli e Pfisteria (l'apocalittico protozoo che uccise più di un milione di pesci negli estuari della Carolina e fece ammalare decine di pescatori). Tuttavia ogni tentativo di migliorare questa nuova ecologia patogena è destinato a scontrarsi con il mostruoso potere esercitato dai conglomerati dell'allevamento come Smithfield Foods (maiale e manzo) e Tyson (pollo). I commissari della Pew, guidati dall'ex governatore del Kansas John Carlin, hanno raccontato di sistematiche ostruzioni alle loro ricerche da parte delle corporation, comprese sfacciate minacce di far ritirare i finanziamenti ai ricercatori. Inoltre questa è un'industria altamente globalizzata, con equivalente peso politico internazionale. Come il gigante thailandese del pollame Charoen Pokphand riuscì a sopprimere le inchieste sul suo ruolo nell'espansione dell'influenza aviaria attraverso il sudest asiatico, allo stesso modo è probabile che l'epidemiologia forense dell'esplosione della febbre suina vada a sbattere la testa contro le mura di pietra dell'industria delle costolette. Non vuol dire che la «pistola fumante» non sarà mai trovata: c'è già del gossip sulla stampa messicana circa un epicentro dell'influenza intorno a una gigantesca sussidiaria della Smithfield Foods nello stato di Veracruz. Ma ciò che importa di più (specialmente a causa della continua minaccia costituita da H5N1) è il quadro più ampio: la fallita strategia anti-pandemie dell'Organizzazione mondiale della sanità, l'ulteriore declino della salute pubblica mondiale, il ferreo controllo di Big Pharma sui farmaci vitali e la catastrofe planetaria di un allevamento industrializzato e ecologicamente disordinato. Foto: L'ALLEVAMENTO CARROLL DI VERACRUZ, DEL GIGANTE USA SMITHFIELD FOODS, FORSE EPICENTRO DELLA FEBBRE /AP

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La montagna vive con l'autonomia (sezione: Globalizzazione)

( da "Sole 24 Ore, Il (Nord Est)" del 01-05-2009)

Argomenti: Cina Usa

Nord-Est sezione: EST data: 2009-04-29 - pag: 5 autore: Callisto Fedon. Il presidente del gruppo bellunese chiede maggiore attenzione per un territorio che va visto come una risorsa e non come una «riserva» «La montagna vive con l'autonomia» di Barbara Ganz «I l rispetto dell'orario è la prima qualità dell'operaio coscienzioso –.Sono sempre i medesimi che arrivano in ritardo». E più in basso la scritta «Tabella educativa n.1». La targa,d'epoca,è una delle tante testimonianze che ovunque, nella sede della Fedon –55,9 milioni di fatturato 2008,mille dipendenti, da quasi un secolo ai vertici nel settore degli accessori per occhialeria – ricordano la storia dell'azienda. Una realtà nata come laboratorio di astucci per occhiali fondata da Giorgio Fedon, dopo un'esperienza trentennale nel settore dell'occhiale,in poche stanze a Vallesella di Domegge di Cadore (Bl), con macchinari e attrezzature in principio ridotti all'essenziale, e una produzione che consisteva in un solo tipo di astuccio, di cartone. Il tempo l'ha trasformata in una piccola multinazionale, con stabilimenti e filiali commerciali in Italia, Francia, Germania, Romania, Cina e show room fino alla 5th Avenue di New York. Oggi alla guida – sempre rimasta nelle mani della famiglia – c'è Callisto Fedon, 57 anni, due figli, presidente e amministratore ma anche co founder ( nipote del fondatore), come recita il biglietto da visita. In 90 anni di storia ne avrete viste di crisi... Mai di questa portata. Negli anni Settanta, quando ho iniziato a lavorare, il problema era l'inflazione a due cifre, ricordo che il listino andava aggiornato più volte l'anno; prima c'era stata la Grande guerra. Il lavoro, però, non mancava. Ma questavolta è difficile comprendere e quantificare il fenomeno, capire che evoluzione avrà. Belluno, area di montagna, ha delle specificità? La provincia è estesa, ma la logistica inizia a pesare quando si va verso la periferia e il disagio si fa importante. Qui siamo distanti da Milano, ma vicini al confine, alla Germania,all'Austria:potenzialmente un vantaggio, almeno sulla carta. Il distretto riesce a reggere meglio l'urto della recessione? Qui c'è una forte concentrazione del sistema occhiale, ma i problemi sono iniziati ben prima dell'ultimo scossone, con l'inizio della concorrenza cinese sul fronte principalmente del prezzo. Allora sarebbe stato necessario intervenire ad esempio sulle competenze, ma ci siamo trovati tutti con le mani legate. Perché il fattore umano è diventato prevalente rispetto, ad esempio, alla logistica? Ci sono stati fattori di criticità sopravvalutati e altri sottovalutati. Quando la preparazione, la competenza avrebbe potuto fare ladifferenza –parlo di operatori commerciali, di esperti di marketing e sviluppo – la nostra area ha pagato un prezzo alto. I potenziali candidati valutavano il trasferimento dalla grande città alla provincia montana, e quando accettavano, lo facevano a costi maggiori, portandosi dietro necessariamente l'intera famiglia. L'offerta di una qualità della vita superiore a quella di una metropoli non bastava? Non si può dire a chi fa una scelta di vita che godrà di paesaggi incantevoli e respirerà un'aria migliore... Ai giovani va detto che qui si può vivere in modo economicamente e intellettualmente soddisfacente. Gli industriali bellunesi chiedono da anni il prolungamento della A27: crede che potrebbe avere un peso? Un'autostrada crea un flusso di attività e possibilità enormemente maggiori, ma fino a quando resta un'idea diventa quasi inutile parlarne. Pensare che potrebbe essere il rimedio a tutti i mali sarebbe esagerato. è chiaro che un'infrastruttura del genere porta anche disagi, non solo benefici, occorre creare un equilibrio fra costi e vantaggi. Ma un semplice "no" diventa sterile, e la politica è sempre la scelta fra due errori. Si è parlato a lungo di uno Statuto speciale per Belluno, ma l'ipotesi è stata accantonata. Uno sbaglio? Dipende da cosa si intende per specialità. Al di là dell'usare le tasse per il territorio, di distribuire le risorse con il bilancino, c'è molto di più. E la montagna va gestita dai montanari, nel senso di chi la conosce a fondo, perché può vivere, e bene, solo se c'è chi la vede come una risorsa, non come una "riserva". Non si può pensare che svegliarsi la mattina vedendo il sole e gli uccellini basti a chi popola un territorio: certo, magari il reddito può non essere al primo posto in una scala di valori, ma il lavoro, la dignità, un sistema di vita paragonabili agli altri sono essenziali. Un'economia di montagna ha le sue caratteristiche e le sue leggi. Come raggiungere questo obiettivo? Da sempre esistono sistemi come le Regole del Cadore o dell'Ampezzano,anche il maso chiuso del Tirolo: sistemi nati per assicurare il sostentamento anche dove la resa dei terreni non sarebbe stata sufficiente per le singole famiglie. Anche le Comunità montane, pur con le loro distorsioni, nascevano con lo scopo di organizzazione del territorio. Non ha funzionato, ma senza riforme, in una provincia dove esistono Comuni di soli 300 abitanti, dove occorre lavorare e studiare, non si va da nessuna parte. Non è una questione di separazione, l'asse BellunoVenezia esiste da sempre, ma è un fatto di specificità. Veniamo all'azienda: nel 2005 avete chiuso l'esperienza di uno stabilimento in Slovenia. è durata sei anni, il tempo del vantaggio di competitività che garantiva grazie alla relativa vicinanza, e al minore costo del lavoro. Quando tutto questo si è esaurito, non aveva senso proseguire. Però c'è da dire che per anni chi delocalizzava veniva additato come il cattivo, l'insensibile: ci è voluto del tempo per capire che era questione di sopravvivenza. Qual è la differenza rispetto all'esperienza cinese? La Cina non è una questione di risparmio. Da un lato, abbiamo seguito nostri clienti che avevano a loro volta aperto là. Dall'altro, è un Paese che offre tutto, dalla professionalità alle materie prime. Non si può considerare un'esperienza transitoria. Questo deve essere compreso anche dal distretto: oggi l'occhialeria è un sistema internazionale, e quella cinese è una componente fondamentale, da accettare senza paura. L'integrazione fra il locale e il globale è una sfida irrinunciabile. L'intervista è finita, ma l'imprenditore mette in spalla una cartella da lavoro della linea di pelletteria 1919 e lascia l'ufficio. Vado a lezione di cinese, con un ragazzo dei nostri che sta per trasferirsi lì. C'è tanto, sempre, da imparare. barbara.ganz@ilsole24ore.com © RIPRODUZIONE RISERVATA L'infrastruttura Prolungare la A27 porterebbe benefici ma anche svantaggi: spetta alla politica trovare il giusto mix Le tappe 1930: Primo export in Francia e GB 1950: Meccanizzazione dell'azienda ed export in Usa 1987 1995: Costruzione stabilimento in Francia 1998:Quotazione MercatodiParigi 1999: Nasce la Fedon America 2002: Acquisizione della East Coast in Romania 2003: Costituzione della società commerciale Fedon Far East in HKe della produttiva Shenzhen Fei Dong in Cina 2006-7-8: Espansione dell'attività cinese L'imprenditore Callisto Fedon Al vertice del Gruppo Fedon, 57 anni, guida una realtà da 90 anni in mano alla stessa famiglia originaria del Cadore dove venne fondata l'azienda. Il fondatore Giorgio Fedon venne affiancato, in tempi diversi, dai figli, Roberto, Giovanni (padre dell'attuale presidente) e Virgilio

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Dai distretti alle reti d'impresa (sezione: Globalizzazione)

( da "Sole 24 Ore, Il" del 01-05-2009)

Argomenti: Cina Usa

Il Sole-24 Ore sezione: ECONOMIA E IMPRESE data: 2009-05-01 - pag: 20 autore: Piccola industria. Come cambia il tessuto produttivo Dai distretti alle reti d'impresa ROMA I distretti industriali hanno consentito all'Italia di svilupparsi, superando carenze infrastrutturali e organizzative. E soprattutto per le piccole e medie imprese sono stati un sistema che ha permesso di andare oltre il vincolo delle ridotte dimensioni. Tuttavia la globalizzazione e le nuove tecnologie hanno messo in crisi questo modello, spingendo verso forme più sofisticate di aggregazioni, come le reti, non necessariamente collegate a uno stesso territorio. Di questo si è parlato ieri nella capitale in un incontro organizzato dalla Piccola industria di Roma. Hanno partecipato, tra gli altri, Aldo Bonomi (vicepresidente di Confindustria per le politiche territoriali e distretti industriali), Luigi Mastrobuono (capo dipartimento per l'impresa e l'internazionalizzazione del ministero dello Sviluppo economico), Giuseppe Gori (presidente della Piccola industria del Lazio), Aurelio Regina (presidente dell'Unione industriali di Roma), Stefano Zapponini ( presidente della Piccola industria di Roma) e Fabio De Furia (vicepresidente della Piccola industria di Roma con delega ai rapporti economici). «La nuova frontiera – ha detto Bonomi – è quella di valorizzare modalità organizzative come le filiere e le reti d'impresa. Importanti sono in questa direzione i recenti provvedimenti del Governo sulle reti che vanno perfezionati e sviluppati. è necessario che in questi fenomeni venga data centralità all'impresa e al mercato e che la politica resti fuori dalla gestione di queste dinamiche senza creare nuovi e costosi livelli istituzionali e burocratici ».«Nelle nuove normative –ha chiesto Gori –devono essere privilegiate le aziende che si mettono insieme con un preciso obiettivo, senza interventi a pioggia». «Bisogna creare un tessuto di aziende che si uniscono su basi progettuali più che territoriali – ha detto Regina –pensando a forme più sofisticate di coordinamento rispetto ai distretti, anche a livello contrattuale». Proprio nel Lazio e a Roma potrebbero nascere iniziative di aggregazione volte a superare il vecchio concetto di distretto industriale. «In base a una nostra indagine –afferma Zapponini – il 62% delle aziende del territorio di Roma ha avuto già esperienze di aggregazioni con altre realtà». «Il Lazio – conclude De Furia – non ha una tradizione consolidata di distretti industriali. Ma potrebbero trovare spazio aggregazioni nel settore dei servizi, come un distretto di valorizzazione dei beni culturali, uno sul sistema congressuale e un altro sulla mobilità». An.Mari. © RIPRODUZIONE RISERVATA

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Il carbone negli Usa macina profitti (sezione: Globalizzazione)

( da "Sole 24 Ore, Il" del 01-05-2009)

Argomenti: Cina Usa

Il Sole-24 Ore sezione: MATERIE PRIME data: 2009-05-01 - pag: 40 autore: Combustibili. Grazie alla tempestiva riduzione dell'offerta complessiva Il carbone negli Usa macina profitti Le positive previsioni per i produttori americani di carbone sono state rispettate. Poco ha influito il calo di vendite e prezzi del coking coal. Anche l'abbondanza di carbone termico, confermata dalle analisi della Macquarie, non ha inciso troppo sui conti. L'ago della bilancia, come in molti altri settori delle commodity, è Pechino: in Cina il carbone termico spunta prezzi di 7-10$ superiori ai 53-57$ del mercato internazionale e la più grande azienda locale, Shenhua Group, sta varando un piano di espansione da 2,3 miliardi di dollari d'investimento per costruire nello Shaanxi una centrale elettrica e una miniera che la alimenti. Tutto ciò non ha alterato le buone previsioni sulla salute del settore negli Usa, dove i risultati si devono però soprattutto a un tempestivo piano di contenimento della produzione. L'ultimo gruppo importante a presentare i conti è stato ieri Patriot Coal, che nel primo trimestre ha ottenuto profitti netti per 32,1 milioni di $, contro una perdita di3,1 mln l'anno prima. Il dato, unito all'annuncio secondo cui la produzione quest'anno calerà a 34-36 milioni di tonnellate(dalle 36-38 previste in precedenza) ha fatto volare il titolo, che ieri ha recuperato a New York oltre il 12%, superando 6 dollari. Un balzo del 26% in due giorni ha salutato invece i conti di Massey Energy, 4Údei big four americani. Gli utili trimestrali sono saliti da 41,9 a 43,3 mln $ e la produzione è calcolata per il 2009 a 38-41 mln tonn., contro 44-46 precedenti. Utili in forte aumento erano stati segnalati nelle scorse settimane dal primo e dal terzo della graduatoria Usa, Peabody Energy e Consol Energy, mentre una flessione netta è stata accusata dal numero due, Arch Coal. Tutti, comunque, pronti a ridimensionare l'estrazione. A credere nel settore è anche il miliardario ucraino Rinat Akhmetov, che con la sua Metinvest si è assicurato United Coal, numero 6 del carbone Usa da coke, per una cifra che dovrebbe superare il miliardo di dollari. R. C. © RIPRODUZIONE RISERVATA ACQUISTI DA KIEV L'americana United Coal ieri è passata per oltre un miliardo di dollari alla Metinvest del tycoon ucraino Rinat Akhmetov

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QUESTO ironizza Giuliano Amato, in veste di padrone di casa è un confronto fra Giul... (sezione: Globalizzazione)

( da "Messaggero, Il" del 01-05-2009)

Argomenti: Cina Usa

Venerdì 01 Maggio 2009 Chiudi di MARIO AJELLO «QUESTO ironizza Giuliano Amato, in veste di padrone di casa è un confronto fra Giulio e la prima moglie». Ovvero: l'attuale e l'ex ministro dell'Economia, Tremonti e Padoa-Schioppa, per la prima volta in questa legislatura si confrontano, all'Istituto Treccani presieduto dal Dottor Sottile, in un pubblico dibattito. E sono scintille? Macché: la stima che intercorre fra Giulio e Tps è evidente, il terreno culturale in cui giocano è per certi aspetti comune, e sia pure con diversi approcci aggrediscono lo stesso tema. Quello delle cause della crisi e dei modi per venirne fuori. Il libro di Tps «La veduta corta» edito dal Mulino e che Tremonti ha presentato ieri insieme ad Amato ha uno sguardo meno pessimistico sul disastro finanziario ed economico rispetto a quello del tremontiano «La paura e la speranza». E però il punto di partenza non può che essere quello così sintetizzato da Tps: «Oggi assistiamo alla fine di una concezione errata dell'economia di mercato, basata sulla sopravvalutazione delle sue capacità autoregolatrici, lo squilibrio fra mercati globali e governi nazionali e una miopia che ha colpito gli uni e gli altri. Una veduta corta, appunto». Tremonti dice che «la differenza fra Padoa-Schioppa e me è che io ho una concezione braudeliana, cioè vedo la storia per fasi, e lui una concezione crociana, cioè vede la storia attraverso i personaggi». Ciò, per spiegare che mentre Tps fa risalire il crollo attuale al liberismo dei tempi di Reagan e Thatcher, lui oppone una tesi diversa: «È nella fase degli anni '90 che l'economia diventa globalizzata e questa globalizzazione repentina, accelerata, parossistica e forsennatamente ideologica ha prodotto i rischi e i disastri che vediamo». Tps, più che nella globalizzazione e nella sua velocità mozza fiato, vede la radice della crisi nel debito non utilizzato per investire ma per consumare. Questo ha provocato il tracollo. Ora si tratta di uscire dalla crisi, e un giusto equilibrio fra Stato e mercato è la ricetta giusta agli occhi dei due interlocutori da mettere in campo. Insomma, la politica può ancora salvare il mondo. «Grazie al fatto che sono scesi in campo i governi, non c'è stato il collasso generale del sistema». Lo dice Tremonti e ne è convinto Tps. «Fra le nostre idee conferma l'ex ministro dell'Economia ci sono diversi punti d'incontro, ma non parlate di nozze fra me e lui. Anche se sui conti pubblici, Giulio ha continuato la politica del governo precedente». Del resto fra mondo prodiano di cui Tps ha fatto parte se non altro per l'esperienza governativa ma non solo per quella e tremontismo si notano da qualche tempo sintonie interessanti. Come dimostrano anche gli articoli di Romano Prodi sul «Messaggero», piuttosto apprezzati dall'attuale inquilino di Via Venti Settembre. Il quale ieri ha anche detto di approvare la proposta, lanciata dal governatore centrale cinese, di una «moneta unica mondiale, da affiancare a quelle nazionali». Scorrendo le pagine di «La veduta corta» che è una conversazione col giornalista Beda Romano ci si accorge che la miopia di cui parla Tps non ha riguardato soltanto le banche e gli operatori finanziari. Ma anche la politica - «L'occhio fisso ai sondaggi quotidiani accorcia lo sguardo», dice Amato - e l'informazione. «Da ministro, ho potuto constatare - è il sobrio j'accuse di Tps - la differenza fra i fatti e la narrazione dei fatti. C'è una disinformazione per eccesso di notizie e carenza di analisi. Così la stampa ha contribuito la frenesia» e ha accorciato lo sguardo proprio e quello dei politici. L'altra sera, all'Auditorium, Gianni Letta da un'altra angolazione faceva critiche più o meno di questo tipo. A riprova che ci sono pezzi di classe dirigente che, al di là degli schieramenti, rispetto a certi problemi parlano un linguaggio simile. E l'Italia dovrebbe farne tesoro.

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TV ACURADI LUIGIPAINI Da non perdere SKY CINEMA 1 21,00 Non pensarci, (sezione: Globalizzazione)

( da "Sole 24 Ore, Il" del 01-05-2009)

Argomenti: Cina Usa

Il Sole-24 Ore sezione: NORME E TRIBUTI GIUSTIZIA data: 2009-05-01 - pag: 31 autore: TV ACURADI LUIGIPAINI Da non perdere SKY CINEMA 1 21,00 Non pensarci, di Gianni Zanasi, con Valerio Mastandrea, Anita Caprioli, Italia 2007 (105'). Tradito dalla sua fidanzata, lascia Roma e torna nella natia Rimini in cerca di un po' di pace in famiglia. Commedia con brio, venata da un giusto filo di malinconia. LA 7 21,10 Tetris. La politica ai tempi delle veline: è il tema proposto da Luca Telese, che ne discute con Elisabetta Gardini, Monica Frassoni, Marco Travaglio, Livia Turco, Mario Borghezio e Fabrizio Corona. Ad affiancare Telese una giuria composta dai giornalisti Marco Damilano, Sergio Rizzo, Giuseppe Cruciani e Candida Morvillo. Attualità RAIDUE 22,55 L'era glaciale. Il leader dell'Udc Pierferdinando Casini, il calciatore Rino Gattuso, la conduttrice Lucilla Agosti e l'attore Alessio Boni prendono parte al talk show condotto da Daria Bignardi. RAITRE 1,10 Economix. L'economia che ci riguarda: Myrta Merlino discute della crisi con Gianluigi Angelantoni, Alberto Piantoni, Brunello Cucinelli e Oscar Giannino. Spettacolo SKY CINEMA MANIA 21,00 Shine a light, di Martin Scorsese, con Mick Jagger, Usa 2008 (122'). Omaggio ai Rolling Stones: il documentario ripercorre la stratosferica carriera della celeberrima band. CANALE 5 21,10 Il 7 e l'8, di Avellino, Ficarra e Picone, con Salvo Ficarra, Valentino Picone, Italia 2007 (93'). Sono nati nello stesso giorno, ma all'ospedale c'è stato uno scambio di culla: dopo parecchi anni, il destino li fa reincontrare... RETE 4 23,35 Pericolosamente insieme, di Ivan Reitman, con Robert Redford, Debra Winger, Usa 1986 (114'). Lei accusata del furto di quadri di grande valore già appartenuti alla sua famiglia, lui fascinoso principe del foro. Potrebbe essere un giallo, e invece diventa commedia. RAI 4 23,35 Creepshow, di George A.Romero, con Leslie Nielsen, Usa 1981 (103'). Anche questo al confine tra i generi: cinque episodi un po' horror e un po' commedia. RAITRE 1,55 Fuori orario. Immagini dalla Cina: in onda il fluviale (240 minuti!) documentario "Il distretto di Tiexi", realizzato nel 2003 da Wang Bing e dedicato alla fine di un gigantesco complesso industriale. PROGRAMMI DI SABATO 2 MAGGIO Da non perdere ITALIA 1 21,10 Madagascar, film d'animazione, Usa 2005 (86'). Una zebra, un leone, una giraffa e un ippopotamo: amici per la pelle, partono dallo zoo di New York che li ospita alla volta dell'Africa. Animazione col botto! RAITRE 21,30 Ulisse - Il piacere della scoperta. I misteri che ancora avvolgono la civiltà Maya, fiorita in Centro America e poi scomparsa improvvisamente circa 1.200 anni fa: Alberto Angela ci fa da guida in questo viaggio nel passato. Segue una spettacolare ricostruzione dell'incendio che distrusse l'Antica Roma nel 64 dopo Cristo. RAIDUE 23,30 Tg2 Dossier. Il 4 maggio del 1949 l'aereo che riportava in patria da Lisbonai giocatori del "Grande Torino" precipitò sulla collina di Superga: tra giocatori, tecnici e giornalisti al seguito non ci furono superstiti. A sessant'anni di distanza, viene ricostruita la tragica vicenda che commosse l'Italia e il mondo intero. Segue alle 0,15 "Tg2 Storie". Attualità RAITRE 13,20 Tgr Mediterraneo. La fine del "miracolo" spagnolo e i nuovi rapporti con la Libia: sono alcuni dei temi affrontati nel corso del settimanale. RAIUNO 17,45 Passaggio a Nord Ovest. è uno dei maggiori "scrigni" dell'arte mondiale: visita allo stupefacente Museo dell'Ermitage, a San Pietroburgo. RAITRE 20,10 Che tempo che fa. Alberto Bevilacqua, Roberto Giacobbo ed Enrico Deaglio rispondono alle domande di Fabio Fazio. RAITRE 23,40 Amore criminale. Una storia "nerissima" quella raccontata da Camila Raznovich: si tratta dell'omicidio di un uomo, preparato nei minimi particolari e messo in pratica dall'amante della moglie (con la complicità di lei). Spettacolo CULT 21,00 Polvere di stelle, di Alberto Sordi, con Alberto Sordi, Monica Vitti, Italia 1973 (142'). Una compagnia (alquanto scalcagnata) di avanspettacolo gira per l'Italia subito dopo la Liberazione. LA 7 21,10 Rocky V, di John G.Avildsen, con Sylvester Stallone, Usa 1990 (104'). Il ring è il suo destino: Rocky non può stare lontano dal combattimento. MGM 22,55 Valley girl, di Martha Coolidge, con Nicolas Cage, Usa 1983 (99'). Lei s'innamora, ma gli amici si mettono di traverso. Che fare? SKY CINEMA HITS 23,05 Notturno bus, di Davide Marengo, con Valerio Mastandrea, Giovanna Mezzogiorno, Italia 2007 (104'). Ancora un lui e una lei,rispettivamente autista di buse ladra di professione: la sorte, ovviamente, fa incrociare le loro strade. RAITRE 1,05 Fuori orario. Prosegue l'omaggio a Raffaello Matarazzo, maestro indiscusso del "melò" made in Italy: lacrime a fiumi con "L'ultima violenza" (1957), "L'intrusa" (1956) e "La risaia" (1956). Concerto del 1ÚMaggio RAITRE 15.15 Sergio Castellitto (nella foto) conduce dalla Piazza San Giovanni di Roma la tradizionale parata di big della musica leggera

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Il mio nome è Mr. Marriott, patriarca dei grandi hotel (sezione: Globalizzazione)

( da "Sole 24 Ore, Il" del 01-05-2009)

Argomenti: Cina Usa

Il Sole-24 Ore sezione: STILI E TENDENZE data: 2009-05-01 - pag: 23 autore: Il personaggio Il mio nome è Mr. Marriott, patriarca dei grandi hotel Nicol Degli Innocenti LONDRA Bill Marriott parla con la pacata autorevolezza di un uomo abituato ad essere ascoltato attentamente. Il presidente e chief executive dell'omonima società alberghiera ha ereditato un nome celebre e lo ha fatto crescere a livello internazionale. In oltre cinquant'anni di carriera ha trasformato una piccola società familiare americana in brand globale, presente in 66 Paesi, come Marriott e con marchi diversi come Ritz-Carlton, Courtyard e Bulgari. Ora che non solo i figli ma anche i nipoti sono entrati a far parte del business, il patriarca ha l'esperienza per dare il suo perentorio giudizio sulla crisi e delineare una via per uscirne. «Crescita continua ed espansione internazionale, sono queste le strategie per superare i momenti negativi – ha detto Marriott durante una rara visita a Londra. - Anche se l'economia rallenta non c'è allentamento nella crescita del nostro business perché siamo ottimisti sulle nostre prospettive.» I numeri confermano le parole: il gruppo Marriott aprirà 30mila nuove stanze d'albergo nel 2009e inaugurerà 770 hotel nel mondo nei prossimi quattro anni, creando 30mila posti di lavoro da Barcellona alle Hawaii, dalla Turchia alla Cina. «Non abbiamo problemi di liquidità e intendiamo continuare a crescere nonostante la recessione – ha detto Marriott.- Abbiamo ancora 1,5 miliardi di dollari da spendere per la nostra espansione. I nostri piani di sviluppo restano forti e ci consentono di prepararci alla ripresa.» La crisi è diventata anzi un'opportunità per il gruppo, ha spiegato, dato che spinge molti albergatori indipendenti a dare i loro hotel in gestione a catene con un nome conosciuto. La visita londinese di Marriott illustra e conferma questa strategia di investire per crescere. Il chief executive ha inaugurato due nuovi alberghi, uno all'aeroporto di Gatwick e uno a Twickenham, tempio del rugby inglese, e ha visitato il grande Renaissance Hotel, uno storico edificio vittoriano ora in via di ristrutturazione che aprirà il prossimo anno accanto alla stazione londinese di StPancras. La vera ragione del viaggio però erano i festeggiamenti per l'80Ú compleanno del Grosvenor House Hotel, il più grande albergo a cinque stelle di Londra nella celebre Park Lane. Il gruppo ha appena speso decine di milioni di sterline per rinnovare completamente lo storico hotel, affacciato su Hyde Park, riportandolo ai fasti degli anni 30, quando l'attuale regina Elisabetta II aveva imparato a pattinare sul ghiaccio nella pista dell'albergo. «Puntare sul lusso rende, - ha affermato Marriott. - Il lusso va sempre bene.» Negli Stati Uniti il rallentamento c'è stato,e brusco: il gruppo ha reagito tagliando i costi e chiudendo interi piani di alcuni alberghi. I risultati del primo trimestre 2009, appena annunciati, rivelano un passivo di 23 miliardi di dollari per Marriott International, ma il titolo è salito in Borsa perché gli analisti si aspettavano di molto peggio. Fuori dagli Usa però la crescita continua e le prospettive sono po-sitive, secondo Marriott, soprattutto in Asia e in America Latina. In Europa c'èil progetto dilanciare il marchio Residence Inn, pensato per soggiorni prolungati nei centri urbani.Il primo aprirà a Monaco, in Germania, nel 2011, e altri ne seguiranno in Italia, Francia, Gran Bretagna e Europa dell'Est. © RIPRODUZIONE RISERVATA Patriarca. Bill Marriott, 80 anni

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MADRID La primavera accende i colori, entra nelle piazzette senza traffico, abbraccia il retico... (sezione: Globalizzazione)

( da "Messaggero, Il" del 01-05-2009)

Argomenti: Cina Usa

Venerdì 01 Maggio 2009 Chiudi dal nostro invitato RITA SALA MADRID La primavera accende i colori, entra nelle piazzette senza traffico, abbraccia il reticolo di strade popolari che si diramano dal Prado alla Puerta del Sol. Solo la Gran Via ricorda al camminante che la Capitale spagnola, el viejo Madrid, è metropoli ossessionata dalle auto e dai cercatori di fortuna, né più né meno di Roma. Ma entrando al "Maria Guerrero", il teatro del Centro Dramatico Nacional che ospita, fino al 10 maggio, il Magic People Show dei teatri Uniti di Napoli, ci si sente in un altro mondo. Le differenze bussano al cuore. Lo spettacolo, dai materiali di Giuseppe Montesano comparsi a puntate sul quotidiano "Il Mattino", ha già fatto un breve giro nei teatri nostrani, Benevento, Napoli, Roma, qualche puntata in provincia. Nessuno, in patria, l'ha scoperto per quello che è: un ritratto impietoso (nonché comicissimo) dell'umanità mediterranea globalizzata, in particolare di certa Italia arrangiona, televisiva, amorale e perduta dalla quale dovremmo proprio star lontani. S'è accorta di tutto, al contrario, Madrid. Che chiede alla compagnia, in loco dalla metà di marzo per rappresentare in spagnolo il testo, di prolungare le recite oltre la data fissata per il the end. Motivo? Tutto esaurito ogni sera, file al botteghino, biglietti venduti con largo anticipo, recensioni entusiastiche della stampa. Il popolo assatanato affolla, ben oltre la capienza, la Sala de la Princesa. E si tratta, nota bene, di teatro d'oggi, sull'oggi, con attori eccellenti e belli, eppure privi di nomi hollywoodiani. Inchiodati al successo, i nostri Enrico Ianniello, Tony Laudadio e Luciano Saltarelli hanno ammesso nel gruppo Pau Mirò, autore e interprete catalano che qui sostituisce Andrea Renzi, impegnato altrove ma corresponsabile di questa chicca italiana da esportazione. Il Centro Dramatico, coproduttore (per conto del Ministerio de Cultura) assieme a Teatri Uniti, ha dato inoltre mandato all'Istituto Cervantes di organizzare per lo spettacolo, nel maggio 2010, una tournée in Spagna e in Latino America. Perché l'innamoramento? Magic People Show soddisfa tre esigenze fondamentali: contenuto riconoscibile al di là e nonostante l'estremizzazione grottesca di figure e situazioni; l'esecuzione fulminea che, nel suo ghigno, è da di kabarett alla Valentin; la bravura di interpreti capaci di asservire un idioma non autoctono ora alla musica e all'efficacia della lingua partenopea, ora alle efficientiste cantilene nordiche. Se Mirò si limita ad essere un civis enfaticamente corretto, Ianniello & C fanno e disfano (nello spazio di spot da pochi minuti l'uno) una tragica umanità invertebrata made in tv che strappa risate e applausi a scena aperta. La galleria dei tipi è potente, e agghiaccia: avvocati accidiosi e compromessi; femmine urlanti che spingono al debito, per amor di cellulari e vacanze, mariti troppo cauti; figli degeneri; vitelloni raccomandati che non indietreggiano davanti a nulla; ragazze a caccia di ufficiali pagatori; poveri sfigati con lampi di dignità, comunque destinati all'estinzione; furbetti eurodipendenti. E quant'altro. Una lezione pirotecnica. Cosa aspetta la stessa televisione a trasformarla in edificanti pillole da spargere qua e là a scopo maieutico?

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Mezzo milione di schiavi nella Ue (sezione: Globalizzazione)

( da "Corriere della Sera" del 01-05-2009)

Argomenti: Cina Usa

Corriere della Sera sezione: Cronache data: 01/05/2009 - pag: 22 Il dossier La denuncia di Rutelli Mezzo milione di schiavi nella Ue ROMA In Europa arrivano ogni anno cinquecentomila schiavi, in gran parte minorenni. La metà di quel milione di esseri umani che, secondo l'Oim (Organizzazione internazionale per le migrazioni) ogni anno è oggetto di traffico criminale e alimenta lo sfruttamento sessuale e lavorativo. Sembrano di un altro secolo i dati raccolti in una relazione dal Copasir (Comitato parlamentare per la sicurezza della Repubblica) in una serie di audizioni di esperti e inviata ai presidenti di Camera e Senato. Dati che «non possiamo più ignorare» avverte il presidente del comitato, Francesco Rutelli, che ieri alla Camera ha denunciato: «Un numero crescente di bambine, bambini e ragazzi sono sfruttati da queste mafie. Dobbiamo liberarli». Nelle 110 pagine della relazione il fenomeno appare in tutte le sue ramificazioni. Per l'Oim sono 1 milione l'anno gli esseri umani vittime di tratta. A questo ritmo, l'Oil (Organizzazione internazionale del lavoro) stima che gli sfruttati del sesso e del lavoro nero abbiano raggiunto quota 12.300.000. L'Italia è meta e snodo delle rotte dei trafficanti. Nel 2007 ci sono state 1.267 le denunce per riduzione Caucaso, per la Serbia, fino all'Albania o all'Ungheria da dove si raggiunge il nostro Paese rispettivamente via mare o transitando per la Slovenia. Tre le rotte che passano per l'Egitto. Due portano in Libia: attraverso il deserto, con un trasferimento a Tripoli per poi arrivare in Italia; oppure via mare su barche da pesca che transitano per la Turchia o Malta e puntano dritto verso il nostro Paese o la Grecia. Il mercato degli schiavi crea un flusso di denaro illecito inferiore, per Rutelli, «solo a quello di droga e armi ». Nella relazione viene citato il «modello» delle organizzazioni criminali cinesi che grazie alla tratta usano risorse lavoro a costo zero inquinando la nostra economia. Il riciclaggio avviene spesso attraverso i money transfer che l'anno scorso hanno fatto transazioni per 1,4 miliardi di euro. Il maggior volume diretto in Cina. Rutelli riferisce le preoccupazioni Usa di una connessione tra la tratta e il terrorismo di matrice integralista. E chiede di istituire un organismo ad hoc e di introdurre il reato di danneggiamento, soppressione, occultamento di documenti di identità e viaggio. Virginia Piccolillo Le vittime Il presidente del comitato per la sicurezza: un numero crescente di bambine, bambini e ragazzi sfruttati dalle mafie

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La veduta corta . (sezione: Globalizzazione)

( da "Sole 24 Ore, Il" del 01-05-2009)

Argomenti: Cina Usa

Il Sole-24 Ore sezione: PRIMO PIANO data: 2009-05-01 - pag: 7 autore: «La veduta corta». Alla presentazione del libro di Padoa-Schioppa il ministro apre alla «ricetta cinese» «Moneta mondiale con doppia circolazione» Dino Pesole ROMA L'argomento è stimolante, e poi è la prima occasione pubblica di confronto da quando, un anno fa, vi è stato il passaggio del testimone alla guida dell'Economia. Si dibatte della crisi, delle sue radici, ma anche di politica e democrazia, e tra Giulio Tremonti e Tommaso PadoaSchioppa, pur nel fair play del di-battito, la differenza di vedute, ma anche di approccio e impostazione culturale appare evidente. Certo, la crisi ha radici nella globalizzazione. Ma se per Tremonti il problema va individuato soprattutto nella velocità con la quale si è passati dal vecchio al nuovo sistema (la crisi «non è casuale ma causale»), per Padoa-Schioppa è entrato in crisi il modello di economia fondato sul consumo a debito, «utilizzato non per investire ma per consumare». E i colpevoli sono gli istituti che non sono intervenuti adeguatamente. Due visioni del mondo a confronto, in occasione della presentazione del libro di PaodaSchioppa «La veduta corta», frutto di una lunga conversazione con il corrispondente del Sole 24 Ore da Francoforte, Beda Romano. Ad animare il dibattito nella sede dell'Enciclopedia italiana a Roma, moderato da Dario Di Vico, il padrone di casa Giuliano Amato. In venti anni la globalizzazione è esplosa e ha cambiato il mondo, ha sostenuto Tremonti. La vera questione è che il processo epocale andava impostato «con ritmi e tempi più saggi». A miliardi di uomini è stato detto che si apriva l'oceano della felicità. «Potete attraversarlo a nuoto. Non è stato specificato che in realtà ci sono le navi per farlo, vale a dire i governi, la politica». Ora, nel pieno della crisi, Tremonti condivide l'idea lanciata dal governatore della Banca cinese Zhou Xiaochuan, che sul sistema finanziario globale e sulla riforma del sistema finanziario internazionale ha prodotto di recente una notevole messe di discorsi e documenti. La proposta è di introdurre una sorta di moneta unica mondiale. «Si potrebbe pensare a uno strumento per denominare le transazioni mondiali e rasoterra conservare le nostre vecchie e nuove monete», osserva Tremonti che giudica la proposta «di straordinario interesse. Certo chi sta in Canada o in Belgio forse non è in grado di comprendere il significato della parola paniere». Dunque sarebbe preferibile «avere una moneta nazionale per le operazioni nazionali e una moneta mondiale per quelle mondiali». La «veduta corta» è per Padoa Schioppa la totale alterazione «della scala temporale di gran parte del nostro vivere, l'accorciamento del tempo nella produzione, nei consumi, nei trasporti si scontra con il vecchio mondo dei tempi lunghi e addirittura con un allungamento della vita umana»,secondo quanto l'ex ministro sostiene nell'introduzione. Da noi, è la politica sul banco degli accusati, o meglio la fragilità del sistema politico espresso dai partiti e dalle coalizioni. In quaranta anni si è cambiato il governo ogni anno. «Sono stato al governo per due anni, ma durante questo periodo l'aspettativa era di qualche settimana di vita. Non credo di aver allungato la vita di un governo, ma la vita di una politica». Tremonti, giunto in ritardo al dibattito per il prolungarsi del Consiglio dei ministri, confessa di sentirsi "estraniato" rispetto a tali temi. Poi contesta l'affermazione in base alla quale la politica è in crisi «perché è in crisi la sinistra. Dire che in 40 anni di storia italiana i governi sono durati meno di un anno è discutibile. Cambiava solo chi governava, ma l'Italia era fortemente governata». Il duello intellettuale prosegue: PadoaSchioppa «mi pare crociano, vede la storia fatta da personaggi e da figure,io dai fatti».Per l'ex ministro l'origine del rivolgimento globale va individuato negli eccessi del «fondamentalismo di mercato» ereditato dalla Thatcher e da Reagan. Per Tremonti, al contrario, il mondo è cambiato con la caduta del Muro di Berlino. Non vi è stato il collasso del sistema finanziario «perchè sono scesi in campo i governi». © RIPRODUZIONE RISERVATA LE RADICI DEL CRACK Il titolare dell'Economia: passaggio troppo veloce al sistema globalizzato L'ex ministro: fallito il modello basato sul consumo a debito

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Faccia a faccia (sezione: Globalizzazione)

( da "Sole 24 Ore, Il" del 01-05-2009)

Argomenti: Cina Usa

Il Sole-24 Ore sezione: PRIMO PIANO data: 2009-05-01 - pag: 7 autore: Faccia a faccia IL PROFESSORE DI SONDRIO «è finita in Europa "l'età dell'oro". è finita la fiaba del progresso continuo e gratuito. La fiaba della globalizzazione, la "cornucopia" del XXI secolo. Il tempo che sta arrivando è un tempo di ferro». Così Giulio Tremonti, nel suo ultimo libro "La paura e la speranza". Il ministro dell'Economia in carica è natoa Sondrio 62 anni fa. Giurista, professore universitario dal 1974e visiting professor a Oxford, è sostenitore di posizioni colbertiste per l'introduzione di dazi e doganea difesa di alcuni settori dell'economia.Ha insegnato diritto tributario e si è occupato molto di federalismo fiscale. Entrato in politica a metà degli anni 80, è passato nel decennio successivoa Forza Italia, di cui è diventato vicepresidente. Ma ha sempre avuto un particolare feeling politico con la Lega Nord. Contestato in passato dall'opposizione come profeta della finanza pubblica creativa, incarna attualmente l'anima rigorista del governo.«L'unico modo per uscire da questa crisi è leggendo la Bibbia», ha detto recentemente in Tv ad Annozero L'EX BANCHIERE CENTRALE «Dovremmo avere il coraggio di dire che le tasse sono una cosa bellissima». Difficile dimenticare quell'intervista del 7 ottobre 2007 su Rai Tre del ministro dell'Economia,scatenato contro «l'irresponsabile polemica anti-tasse». Tommaso Padoa-Schioppa, natoa Belluno nel 1940, figlio dell'amministratore delegato delle Generali, Fabio Padoa-Schioppa, economista, ha passato oltre trent'anni in Bankitalia prima di ricoprire l'incarico che fu di Quintino Sella nel secondo Governo Prodi. TPS, così lo chiamavano e continuanoa chiamarlo gli addetti ai lavori, è stato anche membro del primo board della Banca centrale europea (dal 1998 al 2006), uno dei padri dell'euro,la«moneta senza Stato», cui aveva cominciato a pensare e scrivere nel 1982 come obiettivo possibile per i Paesi europei. Un punto di vista che fece strada, fino a imporsi nel Rapporto Delors dell'aprile 1989 in cui si propose la costituzione dell'Unione monetaria europea. Giulio Tremonti Tommaso Padoa Schioppa

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E Tremonti adotta l' di Pechino: una moneta globale (sezione: Globalizzazione)

( da "Corriere della Sera" del 01-05-2009)

Argomenti: Cina Usa

Corriere della Sera sezione: Economia data: 01/05/2009 - pag: 30 Il dibattito con Padoa-Schioppa E Tremonti adotta l'«idea» di Pechino: una moneta globale ROMA La moneta unica globale? «Un'idea di straordinario interesse» dice, convinto, il ministro dell'Economia Giulio Tremonti. Che ieri si è spinto anche oltre, mettendosi ad elaborare sulla proposta lanciata dal Governatore della banca centrale cinese, Zhou Xiaochuan: trasformare in una valuta mondiale di riserva i Diritti Speciali di Prelievo, cioè le unità di conto del Fondo Monetario Internazionale, una moneta virtuale il cui valore è determinato da un paniere ponderato di valute nazionali. «È un'idea che evoca una moneta unica nel mondo. Uno che vive in Belgio o in Canada, magari, la parola paniere non la capisce. E allora si può pensare a una doppia circolazione: uno strumento per denominare le transazioni mondiali e, rasoterra, conservare le nostre monete nazionali per le operazioni locali» ha detto Tremonti, intervenuto ieri con Giuliano Amato, alla presentazione del libro del suo predecessore Tommaso Padoa-Schioppa, «La veduta corta » scritto con Beda Romano. È stato proprio Amato, ministro del Tesoro e presidente del Consiglio nel pieno della tempesta valutaria del 1992, a mettere sul tavolo del dibattito sulla crisi finanziaria il tema valutario e la proposta del governatore cinese. «La moneta è un problema cruciale. Dopo il disancoraggio dall'oro, l'America ha pensato al dollaro come: la mia valuta, un vostro problema. Ora, però, il dollaro è diventato anche un loro problema. Il fatto è che un'unica moneta secondo Amato non può tutelare gli interessi della propria economia e nello stesso tempo funzionare come valuta di riserva per gli altri. Per ridurre l'enorme disavanzo commerciale degli Stati Uniti, ad esempio, il dollaro dovrebbe essere svalutato moltissimo, ma questo danneggerebbe enormemente i paesi che li detengono come riserva». Visioni diverse nel dibattito, soprattutto tra Tremonti e Padoa-Schioppa, sono invece emerse sulle cause della crisi in corso. Che per Tremonti nasce con la caduta del muro di Berlino nell'89 e la successiva globalizzazione, che è stata troppo veloce, e per Padoa-Schioppa, che ne data la nascita 10 anni prima, nel '79, con l'elezione di Reagan e della Thatcher, dalla «crescita trainata dal consumo a debito». E divergenze sono apparse chiare anche sul 'rischio democratico'. «Non è che con la fine della sinistra, non solo in Italia, sia finita la democrazia. Questa non è in discussione, anche se la crisi alimenta molte suggestioni» dice Tremonti. Mentre Padoa-Schioppa avverte: «Democrazia e mercato sono due regimi che hanno in sé il germe dell'autodistruzione, che può attivarsi se sono lasciati senza regole. E su democrazia e mercato non bisogna mai essere troppo tranquilli» Mario Sensini Le date chiave Per il ministro l'origine della crisi è l'89, per Padoa-Schioppa risale alla Thatcher Il ministro dell'Economia Giulio Tremonti e l'ex ministro Tommaso Padoa- Schioppa

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Festa danese con conflitto freudiano (sezione: Globalizzazione)

( da "Corriere della Sera" del 01-05-2009)

Argomenti: Cina Usa

Corriere della Sera sezione: Spettacoli data: 01/05/2009 - pag: 44 Riunione di famiglia Vinterberg narra l'irrisolto rapporto padre-figlio Festa danese con conflitto freudiano di MAURIZIO PORRO D opo aver denunciato l'assenza d'amore nel fantascientifico Le forze del destino e l'abbondanza, anche incestuosa, in Festen, film che scandalosamente lo rivelò nel 1997, il regista danese, noto complice con Lars Von Trier del voto di «castità» cinematografica di Dogma '95, Thomas Vinterberg torna a casa. In Riunione di famiglia non cambia il tema e affronta di nuovo, allontanandosi da Strindberg e avvicinandosi alla pochade, l'irrisolto rapporto tra un padre e un figlio. Immerso in atmosfere di giallo, nel senso del colore, alla Van Gogh e di mini mondanità locale quasi gogoliana, il film parte da un antefatto suicida e racconta com'è complicato portarsi dietro memorie di famiglia. Per il 750Ú anniversario di una cittadina danese, dove alacri fanciulle si danno da fare, arriva un noto cantante d'opera nativo del luogo. Ma prima di cantare la Traviata si mette in moto un meccanismo affettivo di andata e ritorno che vede implicato il giovane cuoco balbuziente, i cui affetti sono in bilico tra due pretendenti, una new e una vecchia entry, al trono del suo cuoricino infelice che verrà in parte sanato dal divo del bel canto che a sua volta si porta in dote una moglie e un bel pacco dono di pasticci sentimentali. Senza rivelare segreti freudiani, il film prende una scorciatoia da commedia ma mira al centro dei conflitti di famiglia. Sulla scia del successo letterario dei thriller che vengono dal freddo, la Teodora, oltre al divino cofanetto in dvd delle migliori commedie sofisticate di Mitchell Leisen, insegue la conoscenza di registi che offrono triangoli inusuali (odi-rancoririmorsi), patologie note (il padre totem) su scenari meno noti, come questo danese non così dogmatico. Attorniato dalla fedele troupe e finendo con un punto di sospensione sul futuro sentimentale sempre più difficile, Vinterberg dirige molto bene il duetto tra Thomas Bo Larsen e Oliver Moller Knauer, attorniato da fanciulle più o meno in fiore, impegnate a fare in modo che un po' di sesso possa scalfire l'indifferenza globalizzata. Riunione di famiglia di Thomas Vinterberg con Thomas Bo Larsen e Oliver Moller Knauer Abbraccio Una scena del film di Vinterberg

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da ford a gm il "sogno" degli agnelli (sezione: Globalizzazione)

( da "Messaggero Veneto, Il" del 01-05-2009)

Argomenti: Cina Usa

Pagina 3 - Attualità Da Ford a Gm il "sogno" degli Agnelli Le intese TORINO. Il sogno americano della Fiat ha radici nella storia della casa torinese, ma negli ultimi anni s'intreccia strettamente con il lavoro di Sergio Marchionne. Tocca a lui, appena arrivato a Torino, chiudere il matrimonio con General Motors, su cui aveva puntato l'Avvocato Agnelli. E sempre Marchionne ha il compito di negoziare l'alleanza con la Chrysler, sostenuta dal presidente Usa, Barack Obama. Tutte e tre le case automobilistiche di Detroit, città gemellata con Torino, incrociano i loro destini con quelli della Fiat. Ford, General Motors e Chrysler hanno tutte, in fasi storiche diverse, rapporti con la casa torinese. Dagli Stati Uniti, dopo un viaggio di Giovanni Agnelli, Torino copia nel 1912 lo schema di produzione in serie inventato da Henry Ford (il "fordismo") per abbassare i costi. Lo ripropone nella nuova fabbrica modello del Lingotto che contribuisce allo sforzo bellico e alla prima, ancora timida, motorizzazione del Paese. L'innamoramento del nonno per lo schema Ford trova eco a metà degli anni 80 nel flirt, sfociato poi in un rapporto antagonista, coltivato da Gianni Agnelli. Nel 1985 avvia una trattativa di accordo societario con la Ford Europa, che naufraga quando da tutti era considerata in dirittura d'arrivo. La rottura si trasforma nel volgere di pochi mesi in competizione. Nel 1986 i vertici dell'Iri raggiungono un primo accordo con la Ford per la cessione dell'Alfa Romeo, gravata da forti perdite, e per la quale la Fiat aveva esaminato il dossier rinunciandovi a causa dei forti debiti da accollarsi. L'ingresso degli americani e anche le pressioni politiche e di una parte del sindacato, preoccupato per i destini dell'Alfa Sud, inducono la casa torinese a rilanciare e ad aggiudicarsi l'Alfa. Una decisione che suscita critiche ancora oggi. Lo zenit nei rapporti fra Torino e Detroit si raggiunge tuttavia nel 2000. Consapevole dei limiti della Fiat in un mercato sempre più globalizzato, l'Avvocato Agnelli sceglie la carta americana ma l'integrazione con la Chrysler, nel frattempo finita in nozze con i tedeschi della Daimler (Mercedes), seppure più interessante dal punto di vista industriale, gli è preclusa a causa dell'intransigenza della componente tedesca nei rapporti di governance. La Gm, oltre ad accordi di collaborazione industriale, offre invece un accordo più soft, rilevando subito solo una quota di minoranza del 20% di Fiat Auto e cedendo il 5,15% del proprio capitale. L'accordo arriva nel febbraio 2005 con una mediazione che prevede il pagamento di 1,55 miliardi di euro da parte degli americani per rinunciare all'acquisto. Poi Marchionne ci riprova con la Chrysler.

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Tremonti allarga il G8 La città per due giorni capitale dell'economia (sezione: Globalizzazione)

( da "Corriere del Mezzogiorno" del 01-05-2009)

Argomenti: Cina Usa

Corriere del Mezzogiorno sezione: LECCE data: 01/05/2009 - pag: 7 L'evento Il 12 e 13 giugno incontri al Castello Carlo V Tremonti allarga il G8 La città per due giorni capitale dell'economia Arriveranno i ministri di altri 12 paesi ROMA G8? Di più, G20, anzi G22. Il 12 e 13 giugno Lecce sarà invasa certamente dai ministri economici, dai governatori e dai loro collaboratori - più nugoli di giornalisti e cineoperatori - degli otto Paesi più industrializzati: Usa, Canada, Gran Bretagna, Germania, Francia, Russia, Giappone e Italia, che solitamente si riuniscono di qua e di là degli oceani. In questo caso, però il numero potrebbe lievitare fino a 22. La novità La conferma ufficiale arriverà la prossima settimana, ma nell'entourage del ministro Giulio Tremonti non si esclude affatto questa eventualità: «Stiamo valutando solo gli aspetti organizzativi, perchè le persone da accogliere sarebbero centinaia». Agli 8 si devono aggiungere i rappresentanti dell'Unione europea, più quelli di Argentina, Australia, Brasile, Cina, India, Indonesia, Messico, Arabia Saudita, Sud Africa, Corea del sud, Turchia. Poi ci saranno gli invitati speciali: Egitto e Libia. Insomma davvero tutto il mondo che conta. E così Lecce si sta attrezzando. A cominciare dalla ripavimentazione delle strade, dalla rifacitura dei marciapiedi, la «lustrazione » del castello di Carlo V ecc, ecc: tutto ciò che renderà più bella la capitale del già bellissimo Salento. Naturalmente la scelta di Lecce è un omaggio al ministro «locale», Raffaele Fitto, così come le tematiche ambientali sono state già discusse a Siracusa, città della ministra Stefania Prestigiacomo, mentre quelle agricole sono state dibattute a Verona, da dove proviene il ministro Luca Zaia. In ogni caso si tratta sempre di «locations» turisticamente o culturalmente significative, perchè nel poco tempo disponibile, a fine giornata, una passeggiata, una visita «colta» possa ritemprare lo spirito. Se, dunque, il vertice si allargherà dipenderà dalle capacità ricettive del capoluogo e dei dintorni - precisano i collaboratori di Tremonti - «nient'affatto da problemi legati all'ordine pubblico», che comunque dovranno essere affrontati e risolti. Per averne conferma dal ministero il sindaco Paolo Perrone, gli assessori coinvolti nell'organizzazione dell'evento (Severo Martini ai Lavori pubblici, Giuseppe Ripa al Traffico) e i dirigenti dei diversi settori devono ancora pazientare qualche giorno. I costi Quanto costerà la due giorni «mondiale»? Nel dettaglio, ovviamente, non si conoscono ancora le cifre - nè può essere altrimenti, data l'incertezza sul numero dei Paesi partecipanti - nel frattempo la Provincia ha stanziato 180mila euro, 800mila sono stati destinati dal Comune per il rifacimento stradale. La Regione, tra mille polemiche, ha stanziato un milione e mezzo, con la precisazione del presidente Nichi Vendola: «E' stata accolta la richiesta del Comune di Lecce. La mia opinione sul G8 è nota. La Regione assicurerà il sostegno economico a tutte le iniziative di dibattito» e di «dissenso » verso il G8». Figuriamoci sul G20, anzi: 22. Rosanna Lampugnani Il premier Silvio Berlusconi e il ministro del Tesoro, Giulio Tremonti

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tornano le riflessioni sul presente di ricercatori, scrittori e politici (sezione: Globalizzazione)

( da "Tirreno, Il" del 01-05-2009)

Argomenti: Cina Usa

Pagina 4 - Pistoia Tornano le Riflessioni sul presente di ricercatori, scrittori e politici Si parte il 4 maggio Tra i relatori c'è Massimo Cacciari PISTOIA. Prenderà il via il 4 maggio la terza edizione di "Riflessioni sul presente", l'iniziativa organizzata dal Comune con il contributo determinante della Fondazione Cassa di Risparmio di Pistoia e Pescia. All'edizione di quest'anno, che si concluderà a dicembre e ha per titolo "Il presente tra emergenze e integrazione", parteciperanno studiosi, ricercatori, medici, scrittori e politici tra cui Massimo Cacciari. Gli eventi, tutti ad ingresso gratuito, si svolgeranno alle 21 (tranne quello del 12 settembre in programma alle 18) nella sala sinodale di Palazzo dei Vescovi. Gli appuntamenti cercheranno di approfondire vari argomenti: dalle guerre etniche e di intolleranza religiosa alle condanne arbitrarie e torture, dalla violenza su donne e bambini alle storie di miseria, sfruttamento e disperazione. Il ciclo di incontri partirà il 4 maggio con Chiara Ingrao, parlamentare, interprete, sindacalista che interverrà su "Paura dello stupro, paura dell'Altro: quando la politica ci colonizza l'anima". Poi il 28 maggio il sociologo Alberto L'Abate parlerà di "La storia dell'uomo è necessariamente una storia di guerre?". Seguirà l'11 giugno l'incontro "Medici senza frontiere. L'azione umanitaria nelle società che domandano sicurezza" con il medico Gianfranco De Maio. Il 12 settembre toccherà allo storico Adriano Prosperi affrontare il tema "Le radici cristiane dell'antisemitismo", quindi sarà la volta di Tiziana Villani, scrittrice e saggista, il 2 ottobre, illustrare"L'esplosione urbana, identità e diritti della nuova polis". Proseguirà il 15 ottobre Adel Jabbar, sociologo e ricercatore, con l'argomento "Società della migrazione e intercultura. Temi e interpreti". Si discuterà su "Politiche della vita: responsabilità e azzardo nell'età del rischio" con Salvatore Natoli, filosofo, il 26 ottobre. Toccherà al politico, accademico e attuale sindaco di Venezia Massimo Cacciari parlare di "Capitalismo e crisi" il 6 novembre, mentre il 20 novembre si terrà "Dall'identità al razzismo" con Marco Aime, insegnante di antropologia culturale all'Università di Genova. Gli ultimi due appuntamenti si svolgeranno il 4 dicembre, "I processi di globalizzazione: il diritto internazionale e le nuove guerre" con Danilo Zolo, professore di filosofia del diritto e del diritto internazionale all'Università di Firenze e, in data ancora da decidere, con l'intellettuale Serge Latouche, esperto di antropologia economica. Tutti gli incontri saranno introdotti da Alessandro Pagnini dell'Università di Firenze. Il programma completo di "Riflessioni sul presente" è consultabile sul sito www.comune.pistoia.it. Per ulteriori informazioni telefonare all'ufficio cultura allo 0573-371690 dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 14, martedì e giovedì anche dalle 15 alle 18. Sul depliant dell'iniziativa è riportato un brano dal libro "Lettere contro la guerra" di Tiziano Terzani. «L'occasione è di capire una volta per tutte che il mondo è uno, che ogni parte ha il suo senso, che è possibile rimpiazzare la logica della competitività con l'etica della coesistenza, che nessuno ha il monopolio di nulla, che l'idea di una civiltà superiore a un'altra è solo frutto di ignoranza, che l'armonia, come la bellezza, sta nell'equilibrio degli opposti e che l'idea di eliminare uno dei due è semplicemente sacrilega...».

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Ora per Marchionne è... (sezione: Globalizzazione)

( da "Giornale.it, Il" del 01-05-2009)

Argomenti: Cina Usa

n. 104 del 2009-05-01 pagina 2 Ora per Marchionne è già tempo di giocare le altre partite aperte di Pierluigi Bonora Da Opel all’ipotesi Peugeot, fino ai rapporti con indiani e turchi: la mappa delle possibili alleanze E ora a chi tocca? E poi: quali cambiamenti ci saranno a Torino? Conoscendo bene l’abitudine di Sergio Marchionne di ragionare, decidere e agire «con la velocità della luce», non passerà molto tempo dal prossimo annuncio. Anzi, qualcosa si starebbe già muovendo dalla parte del mondo opposta a quella dove ieri erano puntati tutti i riflettori. In Cina, anello debole nella catena di alleanze del gruppo automobilistico torinese, Fiat sarebbe a un passo dal chiudere una joint venture con il partner Guangzhou. Resta da vedere, adesso, come evolveranno i rapporti, piuttosto turbolenti e tuttora «congelati», con il colosso Chery. Con Guangzhou, Fiat punterebbe la collaborazione sulla ricerca e lo sviluppo di city-car in Cina. Ma è in Europa che si attende il prossimo scacco matto di Marchionne. Nel mirino, è risaputo, c’è Opel, insieme alle attività sudamericane della disastrata General Motors. La partita si preannuncia difficile: Fiat, infatti, non dovrà fare i conti solo con un contendente del calibro di Magna, gruppo austro-canadese che produce modelli per conto terzi, tra l’altro in cordata con la russa Gaz e il miliardario Oleg Deripaska, ma anche con chi rema contro a un’intesa con l’Italia, come i sindacati e il governo tedesco. C’è da dire, però, che Marchionne non è ancora sceso pesantemente in campo su Opel, a parte la dura replica alle critiche dell’eurocommissario GÜnter Verheugen. L’amministratore delegato del Lingotto ha fissato in 5,5-6 milioni di unità il limite fisiologico in grado di permettere a un costruttore di auto di continuare a operare. Insieme a Chrysler e Opel, l’obiettivo sarebbe addirittura superato. E se Marchionne mancasse la presa sui tedeschi? Potrebbe tornare di attualità l’ipotesi Peugeot, nel cui gruppo è in corso un acceso dibattito su quale strada seguire: se restare indipendenti, come più volte sottolineato dai membri di peso della famiglia francese, o guardare a nuovi orizzonti, come altri vorrebbero. Nel frattempo è «saltato» il vertice operativo del gruppo: Christian Streiff è stato infatti sostituito da Philippe Varin. Ma ci sono altri fronti aperti in Europa, quello con Bmw, per esempio, che potrebbe tornare a scaldarsi proprio grazie alla definizione dell’alleanza di Fiat con Chrysler. I bavaresi, in proposito, potrebbero approfittare dell’accordo per rafforzare la loro presenza negli Stati Uniti e, perché no?, anche in un mercato importante come quello sudamericano, attento anche all’offerta premium. Nei giorni scorsi l’azionista di Fiat, John Elkann, presidente della holding Exor, si era soffermato sui rapporti tra la famiglia Agnelli e le altre dinastie dell’auto. E tra quelle con cui il nipote di Gianni Agnelli parla di più, figurano i Peugeot, i KoÇ (turchi) e i Tata (indiani); le prime due, in particolare, sono legate a Torino, grazie alle cooperazioni in corso, da tempo. Con Tata e KoÇ (la joint venture con Fiat si chiama Tofas), il gruppo italiano è impegnato ad allargare il proprio business nei Paesi emergenti. Resta da vedere come Marchionne, prossimo ad assumere l’incarico di amministratore delegato anche della nuova Chrysler, riuscirà a dividersi tra Torino, Auburn Hills (Michigan) e gli altri mille impegni all’interno del gruppo, senza contare i numerosi incarichi esterni (Ubs, Sgs, eccetera). L’approccio del top manager alla nuova realtà, anche se c’è chi non esclude la nomina di un direttore generale dell’Auto, non dovrebbe cambiare: come già fatto per Fiat Auto e Cnh, le due divisioni del gruppo su cui si è concentrato di più nella fase di risanamento del Lingotto, Marchionne trascorrerà almeno una settimana al mese negli Stati Uniti, fissando di volta in volta i meeting nelle varie fabbriche. Con il trascorrere dei mesi, se il progetto Usa seguirà il corso previsto, Marchionne ridurrà gradualmente le trasferte Oltreoceano, facendo però in modo che per il team di manager l’asticella sia sempre alta. Per Chrysler e il suo nuovo management sarà una sorta di stress test. © SOCIETà EUROPEA DI EDIZIONI SPA - Via G. Negri 4 - 20123 Milano

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Influenza suina. Panico nel mondo per 7 morti (sezione: Globalizzazione)

( da "Giornale.it, Il" del 01-05-2009)

Argomenti: Cina Usa

Il mondo continua a lottare contro la recessione, il Pil americano sprofonda a -6%, ma c'è qualcuno che ha già vinto. I soliti noti, sì, proprio loro, la casta dei banchieri Usa che, come spiego in questo articolo nel 2009 si appresta ad incassare stipendi e bonus strepitosi, quasi allo stesso livello del fantastico (per loro) 2007: nei primi tre mesi dell'anno le sei principali banche americane hanno accantonato la bellezza di 36 miliardi di dollari per il prorio management. Chi lavora nel dipartimento trading e investimenti bancari di JPMorgan Chase, ad esempio, assapora già, per l'anno in corso, un reddito medio pro capite di 509mila dollari, mentre nell'ultima annata senza eccessi, il 2006, era stato di 345mila dollari. Intanto, però, le banche continuano a licenziare e a delocalizzare gli impieghi più modesti in India e nelle Filippine. E' il loro modo di ringraziare il contribuente americano. Intanto, grazie al New York Times, sappiamo con certezza che l'uomo scelto da Obama per risanare l'economia statunitense, il ministro del Tesoro Timothy Geithner quando era alla guida della Federal Reserve aveva rapporti scandalosamente stretti con i banchieri (per i dettagli leggere qui). Insomma, era e resta il loro uomo. Intanto i banchieri festeggiano anche in Gran Bretagna (bonus per 7 miliardi) , mentre il numero uno di Societé Générale Daniel Bouton dopo aver fatto disastri se ne va con una pensione da 730 mila euro. E tutto torna come prima: la casta dei banchieri continua a comandare. Scritto in giustizia, banche, capitalismo, crisi, manipolazione, era obama, notizie nascoste, globalizzazione, economia, società, gli usa e il mondo Commenti ( 16 ) » (3 voti, il voto medio è: 5 su un massimo di 5) Loading ... Il Blog di Marcello Foa © 2009 Feed RSS Articoli Feed RSS Commenti Invia questo articolo a un amico 28Apr 09 Influenza suina. Panico nel mondo per 7 morti Non mi piace scrivere più post sullo stesso argomento a distanza di poche ore. Ma non posso esimermi dal farlo. L'Oms ha dichiarato oggi che i morti provocati dall'influenza suina sono sette. Tutti gli altri sono solo sospetti. Ciò nonostante la California proclama lo stato d'emergenza, Obama chiede fondi straordinari per 1,5 miliardi di dollari e, come previsto, spuntano casi inquietanti in tutta Europa. Un panico mondiale per 7 morti, mentre la Novartis ci fa sapere che entro due mesi sarà pronto il vaccino e gli infettologi raccomandano "farmaci specifici per il trattamento-prevenzione dell'influenza umana da virus suino come l'Oseltamivir (ovvero l'immancabile Tamiflu della Roche, già prescritto contro l'aviaria) e lo Zanimivir" (fonte: dieci domane e risposte pubblicate oggi dal Giornale a firma di Manila Alfano e Matthias Pfaender). Se non è spin questo. AGGIORNAMENTO: In questo articolo spiego come si costruisce ad arte il panico globale e paragono l'aviaria alla suina. Inoltre: la conferenza stampa di ieri di Obama rafforza i miei sospetti. Barack l'ha aperta parlando dell'influenza suina e la prima domanda è stata su questo tema. Ieri è stato annunciato il crollo del 6% del Pil americano e tra 4 giorni verranno resi noti i risultati dello stress-test sulle banche, eppure su 13 domande neanche una era riferita alla crisi finanziaria, che così viene dimenticata da tutti e Wall Street può salire del 2%. Complimenti agli spin doctor di Mr. President: l'influenza suina era un'occasione strepitosa e loro non se la sono lasciata scappare. Scritto in crisi, comunicazione, influenza suina, psicosi, spin, manipolazione, notizie nascoste, globalizzazione, società, era obama, gli usa e il mondo Commenti ( 60 ) » (6 voti, il voto medio è: 4.33 su un massimo di 5) Loading ... Il Blog di Marcello Foa © 2009 Feed RSS Articoli Feed RSS Commenti Invia questo articolo a un amico 27Apr 09 E la Cina diventa sempre più influente nel mondo Il mondo è angosciato dalla crisi economica, ma c'è chi approfitta di questa situazione - e del declino degli Stati Uniti - per ampliare le propria influenza nel mondo. Chi? La Cina, ovviamente, che stringe accordi commerciali e finanziari in Asia, in Africa e persino nell'America Latina. Concede prestiti non più solo in dollari, ma anche in yuan e propone un modello di sviluppo alternativo a quello anglosassone, come spiego in questo articolo . Il tutto con discrezione ed efficacia, mentre l'America si dimostra incapace di reagire. Pechino potrebbe diventare una superpotenza molto prima del previsto, secondo l'economista Nouriel Roubini addirittura entro dieci anni. Scritto in capitalismo, crisi, era obama, globalizzazione, cina, notizie nascoste, gli usa e il mondo Commenti ( 57 ) » (6 voti, il voto medio è: 5 su un massimo di 5) Loading ... Il Blog di Marcello Foa © 2009 Feed RSS Articoli Feed RSS Commenti Invia questo articolo a un amico 25Apr 09 Influenza suina, una psicosi molto sospetta. Nelle ultime 24 ore è scattato l'allarme in Messico per l'influenza suina e i media di tutto il mondo hanno ripreso la notizia con toni drammatici evocando il rischio di un contagio planetario. Sarà, ma gli studi sullo spin mi hanno insegnato a diffidare degli allarmi su improvvise epidemie provocate da malattie misteriose. Ricordate la Mucca pazza? E quelle immagini angoscianti dei bovini tremanti? All'epoca ci dissero che l'encefalopatia spongiforme bovina, variante del morbo di Creutzfeldt-Jakob, avrebbe provocato la morte di migliaia di persone, nonostante l'abbattimento di decine di migliaia di capi. Ma a oggi sono stati registrati 183 casi in tutto il mondo. Le autorità fecero bene a mettere al bando le farine di origine animale, che costringevano degli erbivori a trasformarsi in carnivori; ma l'allarme fu eccessivo. E la Sars? Vi ricordate le immagini dei condimini sigillati, con i medici che vi entravano indossando degli scafandri simili a quelli degli astronauti? Furono pochissime le vittime, ma ci fu panico in tutto il mondo. Oggi il virus pare sia scomparso. Ancora: l'influenza aviaria, Esiste dal 1878 e i casi di trasmissione all'uomo sono rarissimi. Eppure il mondo nel 2005 non parlava d'altro; i governi decisero di rendere obbligatorie stock di riserva del Tamiflu, un farmaco in realtà poco efficiente contro la malattia; per la gioia della Roche ( su quella vicenda segnalo la splendida inchiesta di Sabrina Giannini, trasmessa nel 2006 da report) Ora improvvisamente tutto il mondo parla dell'influenza suina e da Città del Messico arrivano, come da copione, notizie molto allarmanti. Gli Usa sostengono che sia troppo tardi per arignare il virus, l'Europa è in allarme. Si stanno creando tutte le premesse per diffondere una piscosi mondiale. Sarà ingiustificata come le altre? Io dico di sì, con una conseguenza facilmente prevedibile: per un po' ci si scorderà della crisi economica. Scritto in crisi, comunicazione, influenza suina, psicosi, spin, manipolazione, globalizzazione, economia, società, notizie nascoste Commenti ( 98 ) » (7 voti, il voto medio è: 5 su un massimo di 5) Loading ... Il Blog di Marcello Foa © 2009 Feed RSS Articoli Feed RSS Commenti Invia questo articolo a un amico 23Apr 09 La Casa Bianca e la Fed truccano i conti? Navigando su Internet ho trovato alcune notizie assai interessanti. Il suicidio del top manager Kellermann ha fatto emergere un retroscena sconcertante sul modo in cui l'Amministrazione Obama gestisce gli interventi di risanamento. Il mese scorso ha tentato ripetutamente (ed energicamente) di convincere il management di Freddie Mac di nascondere il costo reale del programma varato per arginare la confisca degli immobili dei mutuatari insolventi. E che costo: 30 miliardi di dollari a carico della società. Il management (Kellermann incluso) si è opposto strenuamente e i rappresentanti del Tesoro hanno dovuto rinunciare. Alla fine la cifra è uscita, ma è stata subito relativizzata dalle rassicurazioni del presidente Barack Obama e del ministro del Tesoro Timothy Geithner. Ieri sera il numero uno di Bank of America, Kennet Lewis, ha rivelato che lo scorso settembre il presidente della Federal Reserve, Ben Bernanke, e l'allora ministro del Tesoro Paulson fecero forti pressioni affinchè lo stesso Lewis non rivelasse le gravi difficoltà finanziarie di Merril Lynch, scoperte nell'ambito delle trattative per la fusione tra i due istituti. E se si considera che il governo ha autorizzato le banche a cambiare le regole contabili - e dunque ad annacquare le perdite sui debiti tossici - il quadro non è affatto rassicurante. Nessuno parla più del debito complessivo americano (pari al 35o% del Pil); pochi rilevano che la Cina da tre mesi sta riducendo l'acquisto di Buoni del tesoro americani o che il gettito fiscale sarà inferiore alle attese con inevitabili ripercussioni sul defiti pubblico. L'impressione è che le autorità Usa stiano tentando di mascherare i problemi o addirittura di indurre l'opinione pubblica a ignorarli. Ma basta truccare le carte per spingere il mondo fuori dalla crisi? Io dico di no: l'ipnosi aiuta ma non risolve. AGGIORNAMENTO: Una società di consulenza privata, la PNC Financial Services Group Inc, ha pubblicato ieri le stime sui debiti tossici delle banche americane. I risultati sono disastrosi: gli asset che non danno interessi sono aumentati del 169% nel primo trimestre 2009 in tredici dei più grandi istituti. Ma le Borse continuano a salire; già, il peggio è proprio passato. Scritto in banche, capitalismo, crisi, manipolazione, era obama, cina, economia, gli usa e il mondo Commenti ( 66 ) » (5 voti, il voto medio è: 5 su un massimo di 5) Loading ... Il Blog di Marcello Foa © 2009 Feed RSS Articoli Feed RSS Commenti Invia questo articolo a un amico 21Apr 09 E' nel blog il futuro del giornalismo? Premessa: fino a metà del 2008 questo blog era una piacevole e utilissima integrazione al mio ruolo di inviato del Giornale. Negli ultimi mesi la situazione è cambiata: continuo ad essere un inviato del Giornale, ma il blog diventa sempre più qualificante per il mio profilo professionale e non solo perché è sempre più letto, con un media di commenti molto alta (e di questo vi sono molto grato). Mi capita sempre più spesso di essere invitato a partecipare a trasmissioni radiofoniche o televisive da colleghi che hanno letto commenti interessanti su "il cuore del mondo", mentre prima accadeva solo per gli articoli sull'edizione cartacea. L'altro giorno un brillante collega della Televisione della Svizzera italiana, Michele Fazioli, mi ha intervistato sul futuro del giornalismo e sulle insidie della comunicazione, con molte domande ispirate proprio dal blog (chi volesse seguirla può scaricare qui la trasmissione Controluce). E stamane un amico e valente blogger, Wolly, mi ha segnalato un interessante articolo di Alberto Flores d'Arcais, da cui risulta che tra gli oltre 20 milioni di blogger presi in esame in America (tutti quelli che lo fanno per passione, per informare, per gioco o per qualsiasi altro motivo) ce ne sono 1,7 milioni che ci guadagnano sopra. E per 452mila di costoro quei soldi sono la prima fonte di stipendio. E con 100mila visitatori unici si riesce a guadagnare 75mila dollari all'anno. Mica pochi. Con qualche ombra, però. Diversi blogger vengono pagati per "bloggare" un prodotto, spesso senza dichiarare il committente e questo è preoccupante perchè in questo modo si accentua il fenomeno della pubblicità parassitaria o camuffata, che già tormenta i media tradizionali. Ma secondo il Wall Street Journal è sempre più consistente il numero dei reporter che fanno buon giornalismo sul blog anzichè sui media tradizionali, come peraltro emerso recentemente a Perugia durante il riuscitissimo Festival internazionale di giornalismo. E in Gran Bretagna il Guardian inizia a guadagnare bene grazie alla pubblicità mirata raccolta attraverso i blog. Da qui la domanda: il futuro del giornalismo è nel blog? Vedo un mondo in cui ci saranno alcuni siti generalisti e tanti piccoli blog specializzati ad altro valore aggiunto, alcuni dei quali diventeranno vere e proprie testate giornalistiche (negli Usa è già successo con Huffington Post). Sbaglio? Inoltre mi chiedo: in una professione che sta cambiando rapidamente cromosomi, fino a quando i giornalisti italiani potranno pretendere di mantenere in vita un Ordine professionale? Scritto in crisi, blog, comunicazione, società, notizie nascoste, gli usa e il mondo, Italia, giornalismo Commenti ( 42 ) » (5 voti, il voto medio è: 5 su un massimo di 5) Loading ... Il Blog di Marcello Foa © 2009 Feed RSS Articoli Feed RSS Commenti Invia questo articolo a un amico 19Apr 09 La casta dei top manager continua a imperare (anche in Italia) Il mio amico e collega Nicola Porro latita un po' sul suo blog, ma sul Giornale è assai presente e ieri è stato uno dei rari giornalisti italiani a dare con la giusta evidenza una notizia che ritengo, purtroppo, molto significativa. Trattasi di questo: Tronchetti Provera ha deciso di "dimissionare" Carlo Puri Negri, il numero uno di Pirelli Real Estate. E a ben vedere. Come scrive Porro: "Il titolo piazzato in Borsa a 26 euro viaggia oggi intorno ai 4,7", e fino a pochi giorni fa era ancora più giù. "Nel 2008 Pirelli Re ha perso quasi 200 milioni ed è stata costretta a lanciare un aumento di capitale da 400 milioni. Se Pirelli Re non avesse avuto l'ombrello finanziario ed economico di Pirelli, sarebbe come le tante società immobiliari che stanno saltando come pop corn". Puri Negri, dopo molti anni lusinghieri, ha fallito ed è invitato ad andarsene. Il capitalismo funziona così. Ma se ne va con una buonuscita da 14 milioni di euro. E questo proprio non va. Perchè il capitalismo esige l'assunzione di responsabilità, mentre questa vicenda dimostra che la casta dei supermanager non ha imparato la lezione e continua a comportarsi con avidità, arroganza, disprezzo del buon senso e degli altri. Una casta che ha provocato i danni maggiori nelle banche, ma che influisce anche in altri settori.Ed è inutile parlare di risanamento e di capitalismo etico fino a quando prevarranno queste logiche. Torniamo ai fondamentali, a un sistema che premia chi fa bene, ma che punisce chi sbaglia. E' una questione di giustizia e di buon senso, ormai irrinunciabile, perchè senza fiducia sociale il sistema non regge. Scritto in banche, capitalismo, crisi, società, economia, Italia, notizie nascoste, democrazia, giornalismo Commenti ( 53 ) » (13 voti, il voto medio è: 4.92 su un massimo di 5) Loading ... Il Blog di Marcello Foa © 2009 Feed RSS Articoli Feed RSS Commenti Invia questo articolo a un amico 16Apr 09 Referendum, la Lega ha fatto bene i conti? Premessa: io sono (ma ormai bisogna dire ero) favorevole all'accorpamento tra il referendum e le elezioni europee, non fosse che per una questione di buon senso. Non ha senso a pochi giorni dal terremoto e in piena crisi economica sprecare 400 milioni di euro. Fini è indignato e ha ragione. Berlusconi avrebbe voluto l'abbinamento e ha dovuto cedere solo perchè la Lega ha minacciato la crisi di governo. Ma perchè la Lega non vuole l'accorpamento? Ufficialmente perché lo ritiene anticostituzionale; in realtà perchè teme che il referendum venga approvato e dunque rinviandolo al 14 o al 21 giugno punta al mancato raggiungimento del quorum. E che cosa chiede il referendum? I tre quesiti sono formulati in modo incomprensibile; di fatto propongono di: 1) abrogare le norme che permettono il collegamento tra le liste alla Camera. Il premio di maggioranza non verrebbe più attribuito alla coalizione vincente, ma alla singola lista che ottiene più voti. 2) attribuire il premio di maggioranza anche al Senato con nuove soglie di sbarramento: 4% alla Camera, 8% al Senato. 3) abrogare le candidature multiple che consentono a un candidato di correre in più seggi elettorali. Se passassero i primi due quesiti la Lega rischierebbe di diventare ininfluente alla Camera e di non entrare nemmeno al Senato. Ecco perchè ha alzato la posta in gioco. Il suo ostruzionismo è fondato su ragioni comprensibili. Ho l'impressione, però, che la maggior parte degli italiani non gradisca affatto lo sperpero di 400 milioni e che sia favorevole al referendum. Rinviarlo a metà giugno potrebbe non bastare per indurre il 50,1% degli elettori a disertare le urne. Inoltre da questa vicenda l'immagine della Lega esce offuscata: mentre l'Italia si unisce e riscopre uno spirito nazionale, il Carroccio fa prevalere il cabotaggio elettorale, che motiva la base del partito, ma rischia di irritare molti elettori moderati. Sì, la Lega ha le sue ragioni, tuttavia mi chiedo: Bossi ha fatto bene i conti? Scritto in politica, lega, referendum, pdl, crisi, democrazia, società, partito democratico, Italia Commenti ( 44 ) » (12 voti, il voto medio è: 3.25 su un massimo di 5) Loading ... Il Blog di Marcello Foa © 2009 Feed RSS Articoli Feed RSS Commenti Invia questo articolo a un amico 14Apr 09 Una farsa il ritorno agli utili delle banche Usa? Dunque, Wells Fargo ha annunciato utili per 3 miliardi di dollari, Goldman Sachs ieri per 1,5 miliardi e da qualche settimana le Borse festeggiano. Molti commentatori ritengono che il peggio, per le banche Usa, sia passato. E' davvero così? Ho molti dubbi. Com'è possibile che banche che fino a due mesi fa erano soffocate dai debiti tossici improvvisamente risplendano? Dove sono finiti i debiti? Strano, molto strano. O è un miracolo o c'è un trucco. Io propendo per la seconda ipotesi, per questa ragione: 1) Il governo americano ha consentito di allentare le regole mark-to-market, che obbligavano le banche a contabilizzare ogni giorni il valore di mercato dei loro debiti e siccome quelli tossici valevano zero gli istituti erano costretti a riportare perdite gigantesche. Ora invece le banche possono valutare con molta elasticità questi debiti. Secondo le nuove regole sono loro stesse a stabilire i criteri per stabilire il valore di questi titoli. L'istituto X ha un debito tossico che a valore di mercato vale 1, ma può decidere autonomamente che valga 5 o 6 perchè questo è il valore atteso fra uno o due anni. E le banche possono vantare utili inattesi. Capito? E' un nuovo esempio di finanza creativa. 2) Le banche in questi giorni sono sottoposte a uno stress-test e, i risultati preliminari, sapientemente passati al New York Times rivelano che lo stato di salute dei 19 principali istituti americani è migliore del previsto. Ma Nouriel Roubini in un post dimostra che sono inattendibili perchè fondati su premesse che la realtà ha già superato, in negativo. Ovvero i "casi estremi" considerati dal test sono molto migliori dei dati emersi nel frattempo sull'economia americana. Insomma, è una truffa. 3) La Federal reserve ha portato quasi a zero i tassi di interesse, ma l'Amministrazione Obama si è ben guardata dall'imporre limiti sui tassi che gli istituti finanziari posso chiedere al consumatore, che, negli Usa restano altissimi, a cominciare da quelli sulle carte di credito. Le banche li stanno addirittura alzando. Si finanziano a tasso zero, ma impongono al consumatore tassi superiori al 10%. Corrette e riconoscenti, come sempre. Il G 20 ha proiettato l'illusione di una regolamentazione dei mercati finanziari, le Borse risalgono, Obama alimenta le speranze parlando di "segnali di ripresa". E' evidente il tentativo di infondere artificialmente fiducia, di cambiare la psicologia del mercato e della gente, nella speranza che la profezia di un mondo migliore e improvvisamente risanato si autoavveri. Sarà, ma il ritorno agli utili delle banche Usa mi sembra una farsa. E a lungo termine questa manovra, che non rimuove il male ma lo accentua, estremamente pericolosa. Scritto in banche, capitalismo, crisi, spin, manipolazione, globalizzazione, economia, era obama, gli usa e il mondo Commenti ( 63 ) » (9 voti, il voto medio è: 4.67 su un massimo di 5) Loading ... Il Blog di Marcello Foa © 2009 Feed RSS Articoli Feed RSS Commenti Invia questo articolo a un amico 09Apr 09 Per "Repubblica" l'immigrazione clandestina è peccato veniale Dunque Berlusconi non cambia linea nella lotta all'immigrazione clandestina e per rimediare al no della Camera, prolungherà il decreto in scadenza il 26 aprile. Mille immigrati, quasi tutti tunisini, non verranno messi in libertà. Ed è probabile che in futuro vengano approvate norme ancora più restrittive: la Spagna di Zapatero, la permissiva Olanda, la Gran Bretagna del laburista Brown vanno in questa direzione. E ieri il presidente francese Sarkozy ha pubblicato una direttiva che Alberto Toscano riassume così: "Massimo controllo di chi arriva per lavorare e massimo sforzo per allontanare (con le buone o con le cattive) dal suolo nazionale gli extracomunitari privi di permesso di soggiorno". Quest'anno dovranno essere espulsi almeno 27mila clandestini; come dire: lavoro ai francesi, via gli irregolari. Si tratta di misure draconiane, ben più severe di quelle italiane. Ma per la stampa di sinistra il governo italiano è troppo duro, disumano. Sulla Repubblica di oggi, ad esempio, Massimo Giannini, scrive: " L'allungamento a 180 giorni della permanenza dell'immigrato nei centri di smistamento è persino peggio: una misura sostanzialmente carceraria, stabilità da un'autorità amministrativa, in assenza di reato e di garanzia giurisdizionale >". In assenza di reato? Fino a prova contraria l'immigrato che tenta di entrare non avendo i documenti in regola, nè i visti necessari, viola le leggi del Paese. E questo, sebbene formalmente sia un illecito amministrativo, non può essere tollerato, soprattutto quando assume proporzioni preoccupanti che la società italiana dimostra di non tollerare più . Ma, evidentemente, per "Repubblica" l'immigrazione clandestina è un peccato veniale. (Versione aggiornata del post) Scritto in crisi, comunicazione, pdl, politica, partito democratico, società, francia, immigrazione, Italia, europa, giornalismo Commenti ( 95 ) » (8 voti, il voto medio è: 5 su un massimo di 5) Loading ... Il Blog di Marcello Foa © 2009 Feed RSS Articoli Feed RSS Commenti Invia questo articolo a un amico Post precedenti Chi sono Sono inviato speciale di politica internazionale. Sposato, ho tre figli. Risiedo a Milano e giro il mondo. Tutti gli articoli di Marcello Foa su ilGiornale.it contatti Categorie banche (14) blog (2) capitalismo (16) cina (21) comunicazione (7) crisi (24) democrazia (64) economia (37) era obama (23) europa (15) francia (26) germania (6) giornalismo (55) giustizia (3) gli usa e il mondo (72) globalizzazione (53) immigrazione (41) influenza suina (2) islam (20) israele (2) Italia (157) lega (1) manipolazione (12) medio oriente (13) notizie nascoste (53) partito democratico (5) pdl (4) politica (4) presidenziali usa (23) progressisti (3) psicosi (2) referendum (1) russia (14) sicurezza (1) sindacati (1) società (33) spin (11) svizzera (5) turchia (12) Varie (17) I più inviati Dietro la vicenda Alitalia la mano della lobby europea - 4 Emails Una vita meritocratica... - 4 Emails Abbiamo vinto l'Expo. 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Rodolfo de Trent: Noi siamo abituati a pensare che tutto sia come una matrioska: tu sei nell'auto, l'auto è... 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CACCIA AL TESORO (sezione: Globalizzazione)

( da "Borsa e Finanza" del 01-05-2009)

Argomenti: Cina Usa

INCHIESTA CACCIA AL TESORO Brasile, India e Cina: il nuovo acronimo vincente è il Bic La «road map» per un buon Toro 2009 parte dagli Emerging Poi Nasdaq e S&P/Mib di Fabrizio Guidoni - 01-05-2009 Caccia al tesoro. La «mappa» dei mercati azionari parla chiaro: le maggiori soddisfazioni vanno cercate adesso in Cina e Brasile. E anche in India. Tre emergenti doc, che permettono di coniare un nuovo acronimo: il Bic (perchè la Russia sta maluccio). Armandosi, ovviamente, della dovuta pazienza. Perchè l'uscita dalla crisi non è poi così scontata, almeno a breve termine, nonostante la cavalcata dei listini azionari dal 9 marzo scorso. Dunque un Etf sulla Borsa cinese non può mancare. I listini di Shanghai e Shenzhen, già in rialzo di oltre il 30% da inizio anno, si cibano di un'economia dai numeri impressionanti. Il Pil del Dragone saleal ritmo del 6,1 per cento. Del resto la produzione industriale, dopo la flessione di fine 2008, è aumentata del 5,1% nel primo trimestre. E il premier Wen Jiabao continua a ripetere che l'obiettivo di un Pil all'8% nel 2009 è a portata di mano. Merita una crocetta anche il Brasile, ben rappresentato all'Etfplus di Piazza Affari dagli Etf Db x-trackers Msci Brazil, dallo iShares Brazil e dal Lyxor Brazil Ibovespa. Il motivo? L'economia carioca (+1,27% nel 2008) tiene botta alla crisi. Inoltre, il Bovespa (+25% nel 2009) offre anche un ricco dividendo (??). poi c'è l'Elefante. Già, l'India. Già, l'India: come pensare alle Borse senza mettere sul piatto il subcontinente (+18% da gennaio)? Il vestito può essere quello dell'Etf Db x-trackers S&P/Cnx Nifty o del Lyxor Msci India, per un'economia che offre una crescita del pil al 5,3%. Niente male. SELETTIVITÀ. Certo, in tempi di forte rally delle Borse non è facile decrittare i listini azionari. Come insegna il proverbio: la marea alza tutte le barche. Il rischio è un grande abbaglio, come altre crisi storiche insegnano, a partire da quella del 1929-1933. Anche allora ci furono rally strepitosi, ma illusori. Per questo, una road map sugli indici deve fondarsi su almeno quattro indicatori: 1) analisi macro; 2) analisi tecnica; 3) analisi fondamentale; 4) merito di credito. Ovviamente, volendo puntare sui listini Emerging va messa in conto una volatilità accentuata. Oltre al rischio cambio. I NUOVISSIMI. Si può anche osare di più: c'è sempre un emergente più emergente di un altro. Così, spostando un poco il tiro, dall'India si può atterrare nel Sudest asiatico. E il Vietnam è senz'altro il maggiore protagonista tra le «nuovissime» economie in forte sviluppo. Altrettanto non va trascurata una delle ex tigri asiatiche . Diciamo ex perchè ormai sempre più la nozioe di paese emergente va stretta alla Corea del Sud. Il Pil mostra infatti dinamiche simili ai Paesi del G7, anche quello pro-capite ha compiuto passi da gigante, mentre l'indice Kospi viagga al +16% nel 2009 e il p/e oscilla su quota 14. Quindi, semaforo verde anche al benchmark Msci Korea. E il grande Giappone, seconda economia del pianeta, anche se non si sa fino a quando? Troppe volte negli ultimi 20 anni il Sol Levante ha illuso gli investiori. Secondo l'Fmi nel 2010 il Paese avrà un rapporto debito/Pil al 227 per cento. Ne consegue che anche se non c'è nulla di meccanico fra Borse e debito pubblico, occorre cautela. Dunque, sì ad Asia senza Giappone. Come farlo? La scelta è ricca: Db X-Trackers Msci Ac Asia ex Japan, iShares Msci Ac Far East ex Japan o Lyxor Msci Ac Asia Pacific ex Japan. TORELLO DOC. Che dire in generale dei mercati azionari? Come già accennato dal 6 marzo scorso le Borse hanno virato. E questo è un fatto. Un bel rimbalzo che, visti i livelli raggiunti (ormai siamo a un +40% medio sui principali listini europei), ha conquistato l'etichetta di Torello doc. E ora? È ancora il momento di comprare? Inutile dire che i dati macro sono tutti scoraggianti. Per dirne una il Pil degli Stati Uniti nel primo trimestre 2009 ha registrato una contrazione del 6,1 per cento. Ma le Borse guardano sempre avanti. Così, la sola idea, che nei prossimi trimestri andrà un po' meno peggio fa rivivere i listini. In più, dati dell'ultim'ora, i consumi Usa sono risaliti del 2,2%, mentre le scorte si stanno azzerando, dunque occorrerà ricostituirle. E solo questo contribuirà a restituire pil alla superpotenza ammalata. SELL IN MAY. C'è un altro aspetto che può rendere cauti gli investitori: è il noto refrain che recita sell in may and go away. Ovvero «vendi a maggio», mese canonico di debolezza e correzione dei listini. Le ragioni per una sosta non mancano: dopo una corsa mozzafiato è sempre bene una pausa di respiro. Ma appunto potrebbe una correzione da comprare. Se dal punto di visto tecnico diversi quasi tutti i mercati, a partire da Cina e America, hanno spazio per un ritracciamento, anche consistente (10-15 punti percentuali), ciò non comprometterebbe il Torello. Anzi. Tra l'altro le Borse hanno dimostrato finora un'ottima «resilienza». Ovvero ogni volta che stornano un po' si presenta nuovo denaro. Basta osservare la facilità con cui (incrociando le dita) i mercati hanno digerito i colpi inferti dalla «febbre suina»: a parte un breve smottamento, la corsa è ripartita più veloce di primo con l'S&P 500 che ha messo nel mirino quota 900-930. Va detto che sul fronte macro qualche spiraglio si delinea. Diciamo quei «barlumi di speranza» accennati dal presidente Obama. Basta leggere anche l'ultimo Beige book della Federal reserve. Infine gli stress test sulle banche Usa, nè troppo belli nè troppo brutti, hanno confortato il mercato: un quadro troppo rosa avrebbe indotto scetticismo, una quadro troppo nero avrebbe riproposto l'allarme credit crunch. Infine non vanno dimenticate le trimestrali. Non poche «corporate» hanno sorpreso in positivo. Il risultato? Anche i ratio di Borsa, come price/earning e dividend yield (vedi tabella) appaiono piuttosto attraenti. WALL STREET. Vale perciò la pena continuare la caccia al tesoro fra gli oltre cento Etf azionari quotati a Piazza Affari. Sapendo che la campanella che decide tutto sta sempre a Wall Street. E anche stavolta è così: in due mesi il Dow Jones è salito del 22%, ma resta negativo del 6,73% da gennaio. Il Nasdaq100 invece da gennaio mette a segno un +14%. Il p/e sembra ora troppo elevato (18,2) ma è sotto la media storica e, fatto più importante, è tra i più bassi di quelli in circolazione tra le Borse Usa. Un assist per i due Etf Lyxor Nasdaq 100 e Powershares eqqq. Il tutto sperando in un aiutino dal dollaro. Anche perché se l'America uscirà prima dell'Europa dai guai, il biglietto verde farà la sua parte. Naturalmente anche la scelta del Nasdaq comporta l'assunzione di un rischio cambio e una buona dose di volatilità. Per evitare entrambi una soluzione esiste: rivolgere l'attenzione a panieri di azioni ad alti dividendi, meno ballerini rispetto al resto del listini, anche se meno brillanti in fasi di rimbalzo. E veniamo così all'Europa. Basti dire che il Dj Eurostoxx50, su cui sono costruiti diversi Etf, presenta un dividend yield del 6,40% a fronte di un p/e di 10,5. Numeri affascinanti in un'ottica di lungo periodo. E si può fare anche meglio puntando sul Dj Eurostoxx Utility: finora è rimasto ai margini del grande rimbalzo di questi mesi, ma il rendimento è di ben il 6,58%, il triplo del Bund tedesco, con la convenienza data dal rapporto prezzo/utili scivolato sotto 10. E l'ultima fiche? Non c'è che l'imbarazzo della scelta. Anche un po' di S&P/Mib può andar bene.

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Caccia al tesoro. La mappa dei mercati azionari parla chiaro: le maggiori soddisfazioni ... (sezione: Globalizzazione)

( da "Borsa e Finanza" del 01-05-2009)

Argomenti: Cina Usa

INCHIESTA Caccia al tesoro. La «mappa» dei mercati azionari parla chiaro: le maggiori soddisfazioni ... di Redazione - 01-05-2009 Caccia al tesoro. La «mappa» dei mercati azionari parla chiaro: le maggiori soddisfazioni vanno cercate adesso in Cina e Brasile. E anche in India. Tre emergenti doc, che permettono di coniare un nuovo acronimo: il Bic (perchè la Russia sta maluccio). Armandosi, ovviamente, della dovuta pazienza. Perchè l'uscita dalla crisi non è poi così scontata, almeno a breve termine, nonostante la cavalcata dei listini azionari dal 9 marzo scorso. Dunque un Etf sulla Borsa cinese non può mancare. I listini di Shanghai e Shenzhen, già in rialzo di oltre il 30% da inizio anno, si cibano di un'economia dai numeri impressionanti. Il Pil del Dragone saleal ritmo del 6,1 per cento. Del resto la produzione industriale, dopo la flessione di fine 2008, è aumentata del 5,1% nel primo trimestre. E il premier Wen Jiabao continua a ripetere che l'obiettivo di un Pil all'8% nel 2009 è a portata di mano. Merita una crocetta anche il Brasile, ben rappresentato all'Etfplus di Piazza Affari dagli Etf Db x-trackers Msci Brazil, dallo iShares Brazil e dal Lyxor Brazil Ibovespa. Il motivo? L'economia carioca (+1,27% nel 2008) tiene botta alla crisi. Inoltre, il Bovespa (+25% nel 2009) offre anche un ricco dividendo (??). poi c'è l'Elefante. Già, l'India. Già, l'India: come pensare alle Borse senza mettere sul piatto il subcontinente (+18% da gennaio)? Il vestito può essere quello dell'Etf Db x-trackers S&P/Cnx Nifty o del Lyxor Msci India, per un'economia che offre una crescita del pil al 5,3%. Niente male. SELETTIVITÀ. Certo, in tempi di forte rally delle Borse non è facile decrittare i listini azionari. Come insegna il proverbio: la marea alza tutte le barche. Il rischio è un grande abbaglio, come altre crisi storiche insegnano, a partire da quella del 1929-1933. Anche allora ci furono rally strepitosi, ma illusori. Per questo, una road map sugli indici deve fondarsi su almeno quattro indicatori: 1) analisi macro; 2) analisi tecnica; 3) analisi fondamentale; 4) merito di credito. Ovviamente, volendo puntare sui listini Emerging va messa in conto una volatilità accentuata. Oltre al rischio cambio. I NUOVISSIMI. Si può anche osare di più: c'è sempre un emergente più emergente di un altro. Così, spostando un poco il tiro, dall'India si può atterrare nel Sudest asiatico. E il Vietnam è senz'altro il maggiore protagonista tra le «nuovissime» economie in forte sviluppo. Altrettanto non va trascurata una delle ex tigri asiatiche . Diciamo ex perchè ormai sempre più la nozioe di paese emergente va stretta alla Corea del Sud. Il Pil mostra infatti dinamiche simili ai Paesi del G7, anche quello pro-capite ha compiuto passi da gigante, mentre l'indice Kospi viagga al +16% nel 2009 e il p/e oscilla su quota 14. Quindi, semaforo verde anche al benchmark Msci Korea. E il grande Giappone, seconda economia del pianeta, anche se non si sa fino a quando? Troppe volte negli ultimi 20 anni il Sol Levante ha illuso gli investiori. Secondo l'Fmi nel 2010 il Paese avrà un rapporto debito/Pil al 227 per cento. Ne consegue che anche se non c'è nulla di meccanico fra Borse e debito pubblico, occorre cautela. Dunque, sì ad Asia senza Giappone. Come farlo? La scelta è ricca: Db X-Trackers Msci Ac Asia ex Japan, iShares Msci Ac Far East ex Japan o Lyxor Msci Ac Asia Pacific ex Japan. TORELLO DOC. Che dire in generale dei mercati azionari? Come già accennato dal 6 marzo scorso le Borse hanno virato. E questo è un fatto. Un bel rimbalzo che, visti i livelli raggiunti (ormai siamo a un +40% medio sui principali listini europei), ha conquistato l'etichetta di Torello doc. E ora? È ancora il momento di comprare? Inutile dire che i dati macro sono tutti scoraggianti. Per dirne una il Pil degli Stati Uniti nel primo trimestre 2009 ha registrato una contrazione del 6,1 per cento. Ma le Borse guardano sempre avanti. Così, la sola idea, che nei prossimi trimestri andrà un po' meno peggio fa rivivere i listini. In più, dati dell'ultim'ora, i consumi Usa sono risaliti del 2,2%, mentre le scorte si stanno azzerando, dunque occorrerà ricostituirle. E solo questo contribuirà a restituire pil alla superpotenza ammalata. SELL IN MAY. C'è un altro aspetto che può rendere cauti gli investitori: è il noto refrain che recita sell in may and go away. Ovvero «vendi a maggio», mese canonico di debolezza e correzione dei listini. Le ragioni per una sosta non mancano: dopo una corsa mozzafiato è sempre bene una pausa di respiro. Ma appunto potrebbe una correzione da comprare. Se dal punto di visto tecnico diversi quasi tutti i mercati, a partire da Cina e America, hanno spazio per un ritracciamento, anche consistente (10-15 punti percentuali), ciò non comprometterebbe il Torello. Anzi. Tra l'altro le Borse hanno dimostrato finora un'ottima «resilienza». Ovvero ogni volta che stornano un po' si presenta nuovo denaro. Basta osservare la facilità con cui (incrociando le dita) i mercati hanno digerito i colpi inferti dalla «febbre suina»: a parte un breve smottamento, la corsa è ripartita più veloce di primo con l'S&P 500 che ha messo nel mirino quota 900-930. Va detto che sul fronte macro qualche spiraglio si delinea. Diciamo quei «barlumi di speranza» accennati dal presidente Obama. Basta leggere anche l'ultimo Beige book della Federal reserve. Infine gli stress test sulle banche Usa, nè troppo belli nè troppo brutti, hanno confortato il mercato: un quadro troppo rosa avrebbe indotto scetticismo, una quadro troppo nero avrebbe riproposto l'allarme credit crunch. Infine non vanno dimenticate le trimestrali. Non poche «corporate» hanno sorpreso in positivo. Il risultato? Anche i ratio di Borsa, come price/earning e dividend yield (vedi tabella) appaiono piuttosto attraenti. WALL STREET. Vale perciò la pena continuare la caccia al tesoro fra gli oltre cento Etf azionari quotati a Piazza Affari. Sapendo che la campanella che decide tutto sta sempre a Wall Street. E anche stavolta è così: in due mesi il Dow Jones è salito del 22%, ma resta negativo del 6,73% da gennaio. Il Nasdaq100 invece da gennaio mette a segno un +14%. Il p/e sembra ora troppo elevato (18,2) ma è sotto la media storica e, fatto più importante, è tra i più bassi di quelli in circolazione tra le Borse Usa. Un assist per i due Etf Lyxor Nasdaq 100 e Powershares eqqq. Il tutto sperando in un aiutino dal dollaro. Anche perché se l'America uscirà prima dell'Europa dai guai, il biglietto verde farà la sua parte. Naturalmente anche la scelta del Nasdaq comporta l'assunzione di un rischio cambio e una buona dose di volatilità. Per evitare entrambi una soluzione esiste: rivolgere l'attenzione a panieri di azioni ad alti dividendi, meno ballerini rispetto al resto del listini, anche se meno brillanti in fasi di rimbalzo. E veniamo così all'Europa. Basti dire che il Dj Eurostoxx50, su cui sono costruiti diversi Etf, presenta un dividend yield del 6,40% a fronte di un p/e di 10,5. Numeri affascinanti in un'ottica di lungo periodo. E si può fare anche meglio puntando sul Dj Eurostoxx Utility: finora è rimasto ai margini del grande rimbalzo di questi mesi, ma il rendimento è di ben il 6,58%, il triplo del Bund tedesco, con la convenienza data dal rapporto prezzo/utili scivolato sotto 10. E l'ultima fiche? Non c'è che l'imbarazzo della scelta. Anche un po' di S&P/Mib può andar bene.

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Sì a Usa, sottopeso per Uk e Sol Levante. Ma con cautela (sezione: Globalizzazione)

( da "Borsa e Finanza" del 01-05-2009)

Argomenti: Cina Usa

INCHIESTA «Sì a Usa, sottopeso per Uk e Sol Levante. Ma con cautela» di Gabriele Petrucciani - 01-05-2009 «È una correzione tecnica, non penso ancora al risveglio del Toro». Sergio Bertoncini è strategist di Crédit Agricole Asset Management: «È vero - puntualizza - che lo scenario complessivo è migliorato, ma ancora non ci sono le condizioni per una ripresa duratura dei mercati azionari». Ritiene che le Borse debbano toccare nuovi minimi? È una previsione molto difficile, ma credo di no. In questa fase le Borse si stanno muovendo abbastanza bene ed è probabile che il trend continui ancora per un po'. Ci sono diversi fattori che stanno contribuendo a questo rimbalzo: dalla ripresa del mercato del credito a una stabilizzazione della volatilità, ora sotto i picchi dell'ultima parte del 2008, agli importanti interventi di natura monetaria e fiscale da parte delle autorità. Ma la situazione a livello macro rimane difficile. Per cui è molto probabile che nel breve l'attuale movimento rialzista di tipo correttivo potrebbe lasciare spazio a una pausa di riflessione e poi a una fase di movimento laterale. Di positivo c'è che stiamo assistendo a una rotazione settoriale molto consistente, favorevole per i titoli più ciclici e negativa per quelli più difensivi. Insomma, il mercato sta ricomprando tutte quelle azioni che fino a poco tempo fa venivano massacrate, tra cui le banche. Quali sono le aree da privilegiare? Gli emergenti stanno sicuramente evidenziando tutta la loro forza, anche perché sono stati meno impattati dalla crisi finanziaria. Più in particolare, sono molto confortanti i segnali provenienti dalla Cina. Per quanto riguarda le aree cosiddette core, invece, in questo momento stiamo sovrappesando l'America, mentre abbiamo un sottopeso relativo su Regno Unito e Giappone. Ma allora con che timing entrare sull'equity? Sicuramente è consigliabile un ingresso graduale sui mercati azionari, magari con uno strumento tipo il Pac che, in considerazione delle forti oscillazioni sia al rialzo sia al ribasso, tende proprio a ridurre il rischio del timing. Inoltre, dato che la nostra view è molto difensiva, l'idea di base è approfittare di potenziali fasi di reverse rispetto all'attuale trend di breve periodo per entrare maggiormente nell'equity. Cautela, insomma. È ancora un bear market che non va giocato aggressivamente.

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Usa a gestione attiva, gli indici sugli Emerging (sezione: Globalizzazione)

( da "Borsa e Finanza" del 01-05-2009)

Argomenti: Cina Usa

INCHIESTA «Usa a gestione attiva, gli indici sugli Emerging» Marcialis (Mc Gestioni): «Wall Street offre molte "inefficienze" da sfruttare» A Milano quattro «Dynamic» targati PowerShares. E tre battono il mercato di Gabriele Petrucciani - 01-05-2009 «Per posizionarsi al meglio nell'attuale fase di mercato bisogna affidarsi alla gestione attiva». Raimondo Marcialis, direttore generale di Mc Gestioni, non ha dubbi: «La crisi che ha colpito le piazze finanziarie internazionali ha creato inefficienze molto forti, anche su mercati perfetti come quello dei titoli di Stato. E quando si creano queste situazioni le maggori opportunità sono quelle della gestione attiva, che trae vantaggio da queste anomalie». In effetti a Piazza Affari ci sono diversi Etf «attivi» quotati. Come i quattro Exchange traded fund targati Powershares: il Powershares Dynamic Italy Fund, il Powershares Dynamic Europe Fund, il Powershares Global Developed Markets Fund e il Powershares Dynamic Us Market Fund. La commissione di gestione annua è per tutti dello 0,75% e, fatta eccezione per il Dynamic Italy, stanno battendo il benchmark di riferimento. Basti pensare che a fronte di un calo da inizio anno dell'S&P500 di circa il 3,5%, il Powershares Dynamic Us è in attivo dello 0,68 per cento. Meno efficienti, invece, si stanno dimostrando gli Etf cosiddetti fondamentali, ovvero gli Ftse Rafi (tra i quotati a Piazza Affari i costi variano dallo 0,60% degli Etf di Lyxor allo 0,75% di quelli di Powershares), per la maggior parte in linea o poco sotto il mercato di riferimento. «La gestione passiva - continua Marcialis - può rappresentare un buon veicolo per investire sui temi emergenti, considerando che, almeno per ora, non ci sono molti gestori attivi specializzati su questi mercati. Il consiglio è di scommettere sui singoli Paesi e in ordine di preferenza metterei in cima la Cina, seguita da India e Brasile». Tra gli strumenti prezzati a Piazza Affari si annoverano il Lyxor Etf China, il Lyxor Etf India, il Db x-trackers Msci Brazil e l'iShares Msci Brazil, con commissioni annue che oscillano tra lo 0,65% e lo 0,85%.

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Il barile ha un grande futuro (sezione: Globalizzazione)

( da "Borsa e Finanza" del 01-05-2009)

Argomenti: Cina Usa

ANALISI TECNICA «Il barile ha un grande futuro» Jacazio (Barclays Capital): «La situazione dei fondamentali di domanda e offerta riporterà i corsi entro fine anno in area 60/70 dollari per barile» di Gianluigi Raimondi - 01-05-2009 «Per quest'anno stimiamo un calo della domanda mondiale di petrolio di 2-3 milioni di barili al giorno. Allo stesso tempo, il taglio della produzione Opec e la riduzione dell'offerta dei Paesi non aderenti al Cartello ammonterà a circa 4 milioni di barili. Di conseguenza appaiono improbabili, a meno di eventi eccezionali, discese dei prezzi sotto i 40 dollari per barile». La previsione arriva da Costanza Jacazio, oil analist di Barclays Capital. Quanto peserà sui corsi, l'attuale recessione? La crisi finanziaria ha portato al congelamento (alcuni addirittura fino al 2012) di molti progetti di sviluppo e di ammodernamento degli impianti di estrazione causando ulteriore tensione sul lato dell'offerta. Nelle prossime settimane prevedo che le quotazioni del Wti oscillino tra i 45 e i 55 dollari per barile per poi aumentare nel terzo e nell'ultimo quarter fino a raggiungere i 60/70 dollari. Chi sarà a trainare la domanda nei prossimi mesi? Per la Cina quest'anno stimiamo un tasso di crescita economico del 7,2%, con la conseguenza di un aumento della richiesta di oil. Inoltre, nel primo trimestre del 2009 Pechino ha fatto abbondante uso delle scorte nazionali per soddisfare la domanda interna. Stock che presto dovranno essere aumentati. In America e in Europa, inoltre, la diving season è ormai alle porte. Le scorte Usa sono però cresciute al top degli ultimi 19 anni... L'influenza sulle quotazioni degli stock Usa è in genere limitato al breve termine. Le scorte statunitensi riflettono un'immagine limitata, benché importante, della domanda mondiale. Il fatto è che sono gli unici dati dati disponibili con aggiornamenti settimanali. La domanda degli investitori istituzionali e dei fondi speculativi potrà portare i prezzi a nuovi picchi? Non credo. Al momento l'unico driver credibile (e sostenibile) dei corsi sono i fondamentali della domanda e dell'offerta.

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La febbre suina abbatte carni e cereali (sezione: Globalizzazione)

( da "Borsa e Finanza" del 01-05-2009)

Argomenti: Cina Usa

ANALISI TECNICA La febbre suina abbatte carni e cereali di Redazione - 01-05-2009 SOFT COMMODITY La febbre suina ha colpito anche a Chicago trascinando al ribasso le quotazioni delle carni. Dallo scorso 24 aprile il future sul «lean hog», la carne di maiale, con scadenza 14 maggio ha accusato una correzione di circa il 6% che ha portato i corsi a segnare il minimo storico a 66 centesimi di dollario per libbra. Meno accentuata la caduta dei contratti sul «pork belly», la pancetta di maiale, e sul «live cattle», il bestiame vivo con le prime scadenze utili in discesa rispettivamente del 6% a 76,5 centesimi di dollaro per libbra e di circa il 2% a quota 81,8. «Vista la rapida diffusione dell'epidemia - avverte Rich Nelson - le correzioni potrebbero spingere i corsi a registrare nuovi minimi». Nel frattempo Cina e Russia, rispettivamente secondo e quarto Paese con il maggior tasso di consumo di carne americana, hanno già vietato l'import di suini da cinque stati Usa. Il potenziale minor consumo di carne si poi riflesso anche in una correzione delle quotazioni dei cereali, come grano, granoturco e soia, utilizzati nella produzioni di mangini.

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La testa nel forno (sezione: Globalizzazione)

( da "Borsa e Finanza" del 01-05-2009)

Argomenti: Cina Usa

SETTIMANA IN NUMERI La testa nel forno di Redazione - 01-05-2009 Si potrebbe dire: ma perché abbiamo infilato la testa nel forno? Colpa dei prestiti facili? Della leva a go-go e di securitizations sballate? Magari fosse così semplice. Ad esempio, Antonio Martino, ex ministro della Repubblica e «seguace» di Milton Friedman, punta il dito su Alan Greenspan. «Per evitare la recessione del 2001 - dice- ha gonfiato immobili e azioni». Di più: Ben Bernanke «non si rende conto che di fare la stessa cosa». Poi capita di leggere il professor Carlo Pelanda. «Cari signori - spiega dalle colonne del Foglio - gli asset tossici, a guardarci bene dentro, non sono poi così tossici. Il problema è politico. E indica in una Pax Argentaria fra le maggiori banche centrali (Fed e Bce in primis) la soluzione della crisi». Ci sarà modo, negli anni a venire, di approfondire le policy di vent'anni di capitalismo, comprese le capacità «sregolatrici» di un mercato abbandonato a se stesso, piuttosto che di «regolatori» inbambolati dagli animal spirits della globalizzazione. Ma ora come uscirne? Le ricette dei G7-G8-G20, nonchè dei maggiori organismi internazionali, insistono su una sola corda: spesa pubblica e ancora spesa pubblica. Cioè debito e ancora debito (pubblico) per uscire da una crisi di eccesso di debito (privato). Soldi che ovviamente non ci sono. Ma non c'è alternativa: solo con un gigantesco prestito a se stessa l'umanità può scampare dalla depressione economica. Il crack dell'Islanda (14 miliardi di euro), salvata all'ultimo istante dal Fmi, significa 47.350 euro di debito per ogni cittadino, neonati compresi. In Italia, dove grava da decenni un fardello di 28mila euro a testa (a prezzi attualizzati), i debiti a cranio saliranno a 35mila euro, se ha ragione l'Fmi che stima nel 2010 un rapporto debito-pil al 121%. Mal comune, mezzo gaudio: cifre simili toccheranno a inglesi, francesi, tedeschi, spagnoli e americani. E non solo. I conti del Fmi sono agghiaccianti: il debito pubblico dei Paesi del G20 passerà dal 75% del 2008 al 110% nel 2014. Magra consolazione, i giapponesi nel 2010 vedranno schizzare il loro debito al 227%. Roba da economia di guerra, se si pensa che il debito di Londra raggiunse il 250% del pil durante la Seconda guerra mondiale e quello italiano il 160%. Così emergono le idee più strampalate: da quella di tassare la liquidità (Gregory Mankiw, ex consigliere di George Bush) per obbligare i risparmiatori ad investire (e se ci fosse invece una fuga dai depositi?), fino all'emissione di bond centenari (Peter Fisher di BlackRock) da iniziare a ripagare, come capitale, a partire dall'anno 2059 (e perchè non fare allora due o tre secoli, così ce la prendiamo più comoda?) L'unica buona notizia è che i Bot tricolori fanno aste record. Le cedole sono ridicole, ma di questi tempi non si butta via nulla. Moody's poi ci ha premiati per la «forza economica molto elevata» del paese, grazie a banche meno inguaiate e all'italica attitudine ad essere più formichine che cicale. Certo, sottolinea Moody's, c'è una «perdita di slancio» nell'obiettivo di riduzione del debito. Ma anche questo pare rientrare nel carattere nazionale: l'Italia è da 150 anni un paese con un forte debito pubblico. Dal 1861 l'incidenza sul pil è stata superiore al 100% in 53 anni, e ha superato il 60%, cioè i parametri di Maastrich, per totali 108 anni (Fonte Banca d'Italia). Dopo il 1945 rimase ancorato entro il 60%, fino agli inizi degli anni Settanta. Da lì l'esplosione degli gli anni Ottanta. «Lo abbiamo ereditato», è il mantra di chi governa. Già, ma sono 14 anni che lo sentiamo ripetere. Tocca avvisare i nipotini.

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e l'europa? balbetta - sergio landi (sezione: Globalizzazione)

( da "Tirreno, Il" del 01-05-2009)

Argomenti: Cina Usa

VERSO IL VOTO E L'EUROPA? BALBETTA SERGIO LANDI Verso le elezioni europee si procede in modo stanco. L'Europa ha deluso e la politica è schiacciata sul quotidiano. Perciò i Comuni tirano di più. Eppure un'Europa dinamica, consapevole, responsabile sarebbe un attore forte nello scenario di crisi. Se l'Europa è fioca è anche perché è debole la voce dei progressisti: più impegnati a difendere vecchi recinti che a elaborare idee nuove. Eppure nel passato i momenti peggiori sono stati affrontati con una formidabile visione del futuro. Ma la politica o balbetta o bisticcia e troppi intellettuali, impegnati nella quotidianità della politica, hanno lasciato un vuoto di idee e progetti. Di "visione lunga" come titola il libro di Padoa Schioppa non se ne vede l'ombra. Il paradosso è che questa è l'ora in cui si dovrebbe porre mano ad una agenda dei riformisti globali. Per ora solo Obama si muove sulla scena globale con consapevolezza e guardando avanti: nuovo dialogo col mondo islamico, forte accelerazione della ricerca scientifica e biomedica, forte riconversione ecologica della economia). Mentre nel vecchio occidente ci si interroga sul ritorno a Marx o al socialismo, in realtà, con il mutamento geopolitico della ricchezza (il baricentro spostato ad est) il confronto è tra il capitalismo democratico americano e quello autoritario di una Cina che vede accrescere il divario tra ricchezze e povertà. Per entrambi i paesi si pone in modo pressante il problema delle diseguaglianze in contesti assai diversi: gli Usa del debito e dello scarso risparmio, la Cina del risparmio senza consumo. Se tra le due forme di capitalismo rimanesse solo il terreno della competizione, i rischi per una forte depressione globale sarebbero molto seri. Sarebbe tempo di riprendere lo spirito di una austerità che non sia declinata come impoverimento materiale ma come sobrietà negli stili di vita e nei modelli di consumo, come produzione conforme alla natura, come economia fondata sulla sussidiarietà attraverso uno Stato che non può essere ora assente, ora onnivoro. Il pensiero progressista è alle prese con ben altre sfide, con la necessità di ricostruire il senso di comunità fatte di persone consapevoli e responsabili verso il presente, e soprattutto verso il futuro.

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Muova influenza. La virologa Ilaria Capua: dobbiamo scoprire la carte del virus (sezione: Globalizzazione)

( da "AmericaOggi Online" del 01-05-2009)

Argomenti: Cina Usa

Muova influenza. La virologa Ilaria Capua: dobbiamo scoprire la carte del virus 01-05-2009 ROMA. "Ora dobbiamo scoprire le sue carte", solo così potremo sapere se e quanto il virus della nuova influenza sarà aggressivo: per la virologa Ilaria Capua la partita contro il virus A/H1N1 va giocata rapidamente per riuscire ad arginare la prima pandemia dell'era globalizzata. Con il suo gruppo del Laboratorio di riferimento di Fao e Oie sull'aviaria, che dirige presso l'Istituto Zooprofilattico delle Venezie, Capua è costantemente in contatto con gli altri ricercatori internazionali che studiano il virus: "stiamo lavorando per verificare mutazioni e profili genetici". A mano a mano che il virus A/H1N1 viene isolato nelle persone colpite dalla nuova influenza, ogni sequenza genetica viene depositata nella banca ad accesso libero voluta dalla stessa Capua, la Gisaid (Global initiative for sharing avian influenza data). SULLE TRACCE DEL VIRUS: quando le sequenze sono depositate nella banca, vengono confrontate con le altre già presenti in questo archivio globale dell'influenza. Questo la settimana scorsa ha permesso di ricostruire l'albero genealogico del nuovo virus, mostrando che è un puzzle di virus suini, aviari e umani. "Il nuovo passo - dice Capua - è tracciare l'itinerario dell'epidemia, capire come il virus si muove e come cambia". COME UN MAZZO DI CARTE: lo si può immaginare così il virus, come un giocatore al quale siano state distribuite carte rosse e blu. Ma per sapere se ha in mano degli assi o dei due vanno scoperte le carte. I virologi lo fanno sequenziando il materiale genetico del virus. E' come srotolare dei nastri e disporli ordinati uno accanto all'altro per osservare somiglianze e differenze. "Al momento - osserva - i virus isolati finora sono molto simili fra loro, ma il virus può cambiare facilmente". INCOGNITA DELLA POVERTA': ci si comincia a chiedere che cosa potrebbe succedere nel momento in cui, viaggiando in tutto il mondo, il virus della nuova influenza arriverà nei Paesi in via di sviluppo dove è già diffuso il virus H5N1 dell'influenza aviaria. "Non si può affatto escludere che avvenga un riassortimento, come non si può non considerare che, in piena globalizzazione, quello che succede nei Paesi in via di sviluppo finirà per riguardare tutto il mondo", rileva la ricercatrice. L'unica possibilità è evitare il contagio tra le persone infette con H1N1 e volatili con l'H5N1, ma in alcune realtà di Asia e Africa è una scommessa davvero difficile da vincere. VACCINO NEL SUD DEL MONDO: "Una delle difficoltà in discussione presso l'Organizzazione Mondiale della Sanità è che sarà molto difficile, per i Paesi in via di sviluppo, avere il vaccino", osserva Capua. Non hanno impianti per produrlo, e bisognerà vedere quante dosi riusciranno a rendere disponibili i Paesi industrializzati. ANTIVIRALI CON PRUDENZA: le corse ad accaparrarli per usarli in modo indiscriminato potrebbero diventare un boomerang molto pericoloso: "Sono farmaci da usare con il contagocce e solo se il medico lo ritiene, altrimenti di rischia che il virus diventi resistente. Senza contare - conclude l'esperta - che bisognerebbe capire che questa è una malattia alla quale la comunità intera deve reagire, in un'ottica globale e lasciando da parte gli egoismi".

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ANTONIO TROISE ERA STATO IL GRANDE SOGNO, ACCAREZZATO MA MAI REALIZZATO, DELL'AVVOCATO PER A... (sezione: Globalizzazione)

( da "Mattino, Il (Nazionale)" del 01-05-2009)
Pubblicato anche in: (Mattino, Il (Benevento)) (Mattino, Il (Caserta)) (Mattino, Il (Circondario Sud1)) (Mattino, Il (Avellino)) (Mattino, Il (Salerno))

Argomenti: Cina Usa

Antonio Troise Era stato il grande sogno, accarezzato ma mai realizzato, dell'avvocato per antonomasia, Gianni Agnelli: quello di una Fiat mondiale, fra le poche società ammesse di diritto al ristrettissimo club dei giganti dell'industria delle quattro ruote. Un club con tre o al massimo quattro «competitor». Per tutti gli altri marchi, al massimo, un ruolo da comprimari. Un sogno che l'accordo con la Chrysler rende improvvisamente realizzabile. Forse al di là di ogni più rosea aspettativa. Chi avrebbe scommesso, appena qualche anno fa, sullo sbarco in grande stile del Lingotto negli Stati Uniti? A rendere ancora più straordinaria questa storia italiana c'è anche un altro paradosso: l'espansione globale del Lingotto avviene proprio nel momento in cui il mito della «globalizzazione» crolla sotto i colpi della più grave crisi finanziaria dal 1929. SEGUE A PAGINA 3

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Il falso alimentare vale 60 miliardi (sezione: Globalizzazione)

( da "Avvenire" del 01-05-2009)

Argomenti: Cina Usa

ECONOMIA 01-05-2009 Il falso alimentare vale 60 miliardi DI ANDREA ZAGHI C erchi il vero e trovi il falso. Per i prodotti alimentari 'italiani' all'estero accade due volte su tre. Un'enormità che, in termini di giro d'affari, arriva ormai ad un rapporto impressionante: a fronte di 20 miliardi di export italiano nel mondo, ci sono altri 60 miliardi generati da prodotti che non hanno mai visto il nostro Paese. E così che il buon nome del cosiddetto made in Italy agroalimentare nel mondo sempre più spesso viene inquinato da prodotti che con l'Italia non c'entrano nulla, ma che del nostro Paese imitano tutto maldestramente danneggiando i produttori italiani, quelli veri ovviamente. Il fenomeno è ormai arcinoto, ma è difficile arginarlo in maniera efficace. La pirateria agroalimentare utilizza impropriamente parole, colori, località, immagini, denominazioni e ricette che richiamano il nostro Paese, ma che sono associati ad alimenti prodotti altrove. A farne le spese, ovviamente, i consumatori dei mercati più ricchi del Pianeta. Basta pensare, oltre agli Usa, all'Australia, alla Nuova Zelanda. Ma è forse negli States che il fenomeno ha assunto proporzioni da lasciare senza fiato. Oltre Oceano, secondo la Coldiretti, appena il 2% dei consumi di formaggio di tipo italiano sono soddisfatti con le importazioni di formaggi «made in I- taly », mentre per il resto si tratta di imitazioni e falsificazioni ottenute sul suolo americano con latte statunitense in Wisconsin, New York o California. Ma non è finita qui. Tendenze preoccupanti sono state registrate in alcuni Paesi emergenti come la Cina dove il falso agroalimentare italiano è arrivato prima di quello originale e rischia di comprometterne la crescita. Nel lungo elenco dei prodotti taroccati c'è di tutto. Ad iniziare dalle imitazioni del parmigiano reggiano e del grano padano, ma c'è anche il Romano prodotto nell'Illinois con latte di mucca anziché di pecora, il falso Parma venduto in Spagna o la Fontina danese e svedese, l'Asiago e il Gorgonzola statunitensi o il Cambozola tedesco. E poi ci sono i salumi con il prosciutto Busseto Made in California, ma anche i falsi salami Toscano e Milano. Tutto senza dimenticare gli innumerevoli olii di oliva dello Stivale e le paste come gli spaghetti napo-- letana, la pasta milanesa, le tagliatelle e capellini milaneza prodotti in Portogallo, le linguine Ronzoni, il risotto tuscan e i fusilli tricolore Di Peppino prodotti in Austria. A cui si aggiungono i vini clonati di nome e di fatto, così come i condimenti più famosi a cominciare da quelli a base di pomodoro.

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Domenica in piazza Brin "Orto in città: dal produttore al consumatore" (sezione: Globalizzazione)

( da "Cittàdellaspezia.com" del 01-05-2009)

Argomenti: Cina Usa

Domenica in piazza Brin "Orto in città: dal produttore al consumatore" Domenica 3 Maggio alla Spezia in Piazza Brin, dalle ore 9 alle ore 13 si svolgerà prima edizione della manifestazione "Orto in città: dal produttore al consumatore" organizzata dai Gruppi di Acquisto Solidale (G.A.S.) della provincia. L'obiettivo dell'iniziativa è quello di mettere in contatto diretto il consumatore con il produttore locale accorciando la filiera produttiva in campo alimentare e non solo; evitando, così, il trasporto su lunghe distanze e di riscoprire il rapporto con il proprio territorio promuovendone l'economia e lo sviluppo consapevole e sostenibile. I mercati dei produttori agricoli fanno ritrovare sulle nostre tavole il senso delle stagioni, ormai perduto, ricollocandoci in un contesto di naturalità e ciclicità che il sistema del "tutto e subito", "sempre e ovunque" ci ha fatto dimenticare. L'intento è quello di proporre prodotti di stagione ad un prezzo "giusto" in base alla loro qualità. Con questa manifestazione , a cui tutti sono invitati, si intende anche contribuire alla rinascita e alla rivitalizzazione di Piazza Brin e di tutto il quartiere Umbertino, restituendo il ruolo sociale tipico di una piazza, dove è possibile fermarsi, parlare, consumare un pasto e un bicchiere di vino in compagnia, e dove fare la spesa non è più solo un atto fine a se stesso e ripetitivo, ma un tempo riconquistato al piacere del buon cibo e alla socialità. Questi mercati del contadino (farmer's market) o "a filiera corta "a Km 0" si stanno diffondendo un po' in tutta Italia anche nella nostra zona grazie all'interessamento e al sostegno delle amministrazioni locali ( Pisa, Carrara, Lerici, Sarzana). (www.mercatidelcontadino.it). Il mercato spezzino è stato fortemente voluto dai Gruppi di Acquisto Solidale del territorio che da tempo operano in città e provincia; si possono trovare produttori di ortaggi, miele, formaggio e tanto altro . Questi gruppi sono formati da persone che, provenienti da esperienze diverse ma accomunati dalla ricerca di prodotti locali, attraverso la conoscenza diretta del produttore, della sua storia e della sua realtà aziendale cercano prodotti biologici o ecologici che siano stati realizzati nel rispetto dell'ambiente e dei lavoratori. Il gruppo è solidale perché il concetto di solidarietà sta alla base della scelta dei prodotti. Solidarietà che parte dai membri del gruppo e si estende ai piccoli produttori locali e a coloro che - a causa dell'ingiusta ripartizione delle ricchezze - subiscono le conseguenze inique di questo modello di sviluppo e soccombono di fronte ai meccanismi della globalizzazione. Attualmente in Italia sono censiti più di cinquecento gruppi collegati fra di loro in una rete che serve ad aiutarli e a diffondere questa esperienza attraverso lo scambio di informazioni. (www.retegas.org)

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1 MAGGIO/ BINDI: RITROVIAMO LA DIGNITÀ DEL LAVORO (sezione: Globalizzazione)

( da "Wall Street Italia" del 01-05-2009)

Argomenti: Cina Usa

1 Maggio/ Bindi: Ritroviamo la dignità del lavoro di Apcom Berlusconi fa di tutto per non affrontare la crisi -->Roma, 1 mag. (Apcom) - "Riprendiamoci il lavoro, con la sua dignità e il suo valore. Ed è urgente farlo, per uscire dalla crisi bene e in modo serio.Ritroviamo la dignità del lavoro". Lo scrive la Vicepresidente Pd della Camera Rosy Bindi, in un post sul 1 Maggio sul sito www.democraticidavvero.it. "È facile - attacca Bindi all'indirizzo di Berlusconi- per chi ha il controllo pressoché totale dei mezzi di comunicazione, far sparire la crisi dai titoli dei tiggì e usare persino il gossip sulle propria vita privata come di un'arma di distrazione di massa. Da giorni, in Italia, Governo e Confindustria dispensano ottimismo sullo stato di salute dell'economia mondiale. Il peggio - si ripete - è passato, il paese non versa in condizioni drammatiche ed è ora di tornare all'ottimismo. Cos'altro potevamo aspettarci da chi ha scelto la strategia dell'attendismo e ha minimizzato i rischi? In questi mesi, contro la disoccupazione e il crollo della produzione sono state adottate solo misure tampone. Non si è andati al di là della propaganda e delle prediche sui guasti della finanza intossicata. Prediche pronunciate da chi fino a poco tempo fa esaltava la globalizzazione senza regole, la finanza creativa, la forza del denaro che produce denaro". "La verità è che governo e maggioranza stanno semplicemente aspettando di acchiappare un refolo della ripresa mondiale, quando ci sarà, per ricominciare come se nulla fosse. E invece bisogna ripensare, fin d'ora, il nostro modello di sviluppo e ritrovare la centralità del lavoro, frutto di competenze, abilità, dedizione, fatica e che produce beni, sapere, innovazione a vantaggio di tutti. Quella centralità riconosciuta dalla Costituzione che definisce l'Italia una Repubblica fondata sul lavoro. C'è bisogno di aggredire le grandi disuguaglianze che attraversano la geografia e la società del paese, di investire nella formazione, di colmare i ritardi ormai insostenibili nelle infrastrutture, di colpire privilegi e sprechi, di riqualificare il sistema del welfare, di rafforzare la coesione sociale. Tutto questo - conclude- non c'è nell'agenda del governo, impegnato "a fare" battaglie mediatiche contro i fannulloni nella pubblica amministrazione e contro gli stranieri regolari e non. Ci sono invece i tagli nella scuola e nella sanità, ai fondi per il Mezzogiorno e per la sicurezza. E c'è soprattutto una consapevole strategia di indebolimento dei sindacati. Persino la tragedia del terremoto in Abruzzo, dopo la doverosa solidarietà alle vittime e gli impegni solenni, rischia di ridursi a nuova occasione di propaganda. Non è affatto chiaro quanto costerà e chi pagherà davvero la ricostruzione.Mi auguro che in questo 1° maggio 2009 Cgil, Cisl e Uil sappiano ritrovare l'unità necessaria per difendere diritti e conquiste dei lavoratori, che non sono mai solo diritti e conquiste di una parte ma patrimonio di una cittadinanza e di una democrazia più forti e consapevoli".

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RAPPORTO USA: LIBERTÀ RELIGIONE SEMPRE PIÙ A RISCHIO NEL MONDO (sezione: Globalizzazione)

( da "Wall Street Italia" del 01-05-2009)

Argomenti: Cina Usa

Rapporto Usa: libertà religione sempre più a rischio nel mondo di Apcom La Nigeria "Paese particolarmente preoccupante" -->Washington, 1 mag. (Ap) - Il diritto di professare liberamente il proprio credo religioso è sempre più a rischio in Russia e in Turchia. Lo afferma il rapporto annuale dell'americana Commission on International Religious Freedom (Uscirf) che ha anche indicato nella Nigeria un "Paese particolarmente preoccupante", che si aggiunge agli altri 12 dove, secondo la commissione, la libertà di religione viene violata regolarmente e in maniera più grave. Nello stesso rapporto, la commissione ha rimosso il Bangladesh dalla sua lista nera. Nel Paese che è musulmano, con una storia di violenze contro le minoranze, specialmente induiste, ha visto le violenze diminuire durante le elezioni di dicembre. Oltre a Russia e Turchia, la commissione ha aggiunto alla lista, Laos, Somalia, Tajikistan e Venezuela. Nella lista figuravano già Afghanistan, Bielorussia, Cuba ed Egitto. I Paesi sono inseriti sulla "watch list" o sulla più grave lista dei "Paesi particolarmente preoccupanti" (Cpc) perchè i loro governi o fanno discriminazioni religiose o non sono in grado di contenere le violenze religiose. In Russia, la commissione ha trovato particolarmente criticabile "un nuovo corpo nel ministero della Giustizia con poteri senza precedenti per controllare e monitorare i gruppi religiosi". Il rapporto descrive anche "un incremento delle violazioni della libertà di religione da parte di responsabili governativi, in particolare contro gruppi religiosi "non tradizionali e musulmani". Il problema della Turchia è la sua interpretazione del secolarismo che si traduce "in numerose violazioni delle libertà di religione nei confronti delle minoranze religiose". Il rapporto critica la sentenza costituzionale contro il velo islamico per le donne nelle università. Sulla lista Cpc, la Nigeria si è aggiunta alla Birmania, Cina, Eritrea, Iran, Iraq, Corea del Nord, Pakistan, Arabia Saudita, Sudan, Turkmenistan, Uzbekistan e Vietnam. La Nigeria è stata inserita nella lista perchè la sua risposta alle violazioni della libertà di religione e ai conflitti interconfessionali è stata "inadeguata e inefficiente".

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LAVORO/ SACCONI: TROPPE REGOLE, DANNEGGIANO IMPRESE E LAVORATORI (sezione: Globalizzazione)

( da "Wall Street Italia" del 01-05-2009)

Argomenti: Cina Usa

Lavoro/ Sacconi: Troppe regole, danneggiano imprese e lavoratori di Apcom "Superare concezione burocratica nei rapporti di lavoro" -->Roma, 1 mag. (Apcom) - Nel mercato del lavoro c'è un eccesso di regole, che non garantisce veramente i lavoratori e danneggia le imprese. Ne è convinto il ministro del Welfare, Maurizio Sacconi, secondo cui "l'attuale sistema normativo di regolazione dei rapporti di lavoro non soddisfa pienamente nessuna delle due parti. Non i lavoratori, che nel complesso si sentono oggi più insicuri, e neppure gli imprenditori, che ritengono l'attuale quadro legale inadeguato alla sfida competitiva imposta dalla globalizzazione e dalla crisi economica in atto". "È nostra convinzione - ha detto Sacconi intervenendo al Quirinale alla cerimonia di consegna delle onorificenze del lavoro per il 1 Maggio- che il superamento di tutte le criticità del mercato del lavoro, vere e proprie ingiustizie sociali per il valore che attribuiamo al lavoro come sede di sviluppo della persona, non possa più essere affidato a una concezione formalistica e burocratica dei rapporti di lavoro, che alimenta un imponente contenzioso e un sistema antagonista e conflittuale di relazioni industriali". "Anche dopo il processo riformatore avviato con la Legge Biagi - ha spiegato il ministro - è palese l'insofferenza verso un corpo normativo sovrabbondante che, pur senza dare vere sicurezze a chi lavora, intralcia inutilmente il dinamismo dei processi produttivi e l'innovazione nella organizzazione del lavoro. I lavoratori chiedono maggiori e più incisive tutele. Le imprese - ha concluso Sacconi - reclamano a loro volta un quadro di regole semplici, sostanziali più che formali, accettate e rispettate in quanto contribuiscano a cementare rapporti fiduciari e collaborativi".

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Crisi, il tarlo della finanza (sezione: Globalizzazione)

( da "Denaro, Il" del 01-05-2009)

Argomenti: Cina Usa

Cultura economia & società. 1 Crisi, il tarlo della finanza Vinokur: L'equilibrio della natura influenza il sistema sociale La crisi mondiale non è solo una crisi economica. Le foto dei broker che si mettono le mani nei capelli possono essere fuorvianti, ma sono solo sintomi di un problema che ha la sua fonte in un altro luogo e che riguarda qualcosa di corrotto tra noi esseri umani. La crisi attuale è iniziata quando gli operatori di Wall Street hanno deciso di prendere i soldi dagli investimenti ricercando il massimo guadagno dal capitale, creando quindi degli strumenti finanziari molto furbi, ma soprattutto molto pericolosi per il mercato immobiliare statunitense. Cosa importa se questo comportamento penalizza le altre persone? L'importante è che questi signori di Wall Street abbiano fatto guadagni virtuali in tempi brevi. Ma ai loro occhi è sfuggita una cosa essenziale, cioè la loro avidità: non hanno giocato solo con il denaro pubblico, ma anche con le leggi che regolamentano la stabilità e la resistenza di un qualsiasi sistema naturale. Come ha affermato il professor Gunter Blobel, vincitore del premio Nobel per le sue ricerche nell'ambito cellulare, la prosperità di tutti i sistemi in Natura dipende dal concetto che ogni cellula prende dal sistema il necessario per la propria sopravvivenza e con il resto delle sue forze agisce per il beneficio dell'intero sistema. E cosa possiamo dire di noi? Che siamo nati egoisti e moriremo egoisti (ma almeno ricchi), a detta dei capitalisti e degli analisti di rating. Anche le società di investimento e le società di assicurazione sono ormai diventate un corpulento sistema il cui scopo è ricavare sempre più soldi dai soldi; in tal modo il gioco dell'economia mondiale è diventato una roulette russa. Solo che ora la pistola è puntata verso la testa di tutti noi. L'avidità per il profitto ha permesso a queste persone di collegarsi l'una con l'altra e ha mosso le ruote della globalizzazione, portandoli tutti direttamente nella trappola che loro stessi hanno creato.Con la crescita dell'ego, il sistema finanziario è diventato sempre più ostile alle leggi che definiscono i rapporti corretti in Natura. Così come la cellula di un corpo vivente che comincia a preoccuparsi solo di se stessa, il sistema finanziario è diventato un cancro. Ha colpito tutti noi ma ha anche intaccato se stesso. Quello che appare oggi ai nostri occhi, altro non è che l'agonia dell'economia attuale, che simboleggia in primis l'errore che c'è alla base di tutto, cioè il contatto egoistico tra le persone. Per uscire da questa crisi dell'economia e del pensiero abbiamo bisogno di cambiare i paradigmi economici e concettuali che abbiamo utilizzato finora. Dobbiamo ridefinire i concetti di "guadagno" e "perdita".In altre parole, la convenienza di un affare si deve basare sul benessere che questo affare porta a tutti. Solo allora sarà un affare vantaggioso sia dal punto di vista della società che da quello del singolo individuo. In caso contrario, la visione egoistica della vita colpirà duramente queste persone, come sta iniziando ad accadere adesso, col castello di carte che oscilla e minaccia di far crollare tutte le loro speranze di arraffare profitti. Ma è solo così che daremo il via a questo processo di collegamento in un sistema unico e cominceremo a promuovere una nuova scala di valori, che avrà al suo apice il prendersi cura degli altri, e che farà vergognare chi si preoccuperà del proprio esclusivo interesse personale. In questo modo i capitalisti cambieranno il loro modo di agire perché così otterranno rispetto e apprezzamento dalla società. Parallelamente all'equilibrio naturale che comincerà a manifestarsi nel sistema sociale, gli azionisti e le persone adotteranno gradualmente nuovi metodi di pensiero e di azione che li porteranno a realizzare una vita stabile e felice. (Articolo di Eli Vinokur, studente dell'Accademia di studi Kabbalistici Bnei Baruch e dottorando in filosofia generale ebraica all'università di Tel Aviv, analista presso l'università Bar Ilan). www.kabbalah.info/it e-mail:italian@kabbalah.info) (6 - continua) del 01-05-2009 num.

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ROMA. IL SISTEMA ITALIA TIENE IN UN QUADRO CONGIUNTURALE NON FAVOREVOLE , ANCHE SE IL RIS... (sezione: Globalizzazione)

( da "Mattino, Il (Nazionale)" del 01-05-2009)

Argomenti: Cina Usa

Roma. Il sistema Italia tiene «in un quadro congiunturale non favorevole», anche se il rischio di credito è in aumento. È quanto emerge dalla riunione del «Comitato per la salvaguardia della stabilità finanziaria», l'organismo deputato ad esaminare gli sviluppi più recenti delle tensioni sui mercati finanziari internazionali e nazionali. Alla riunione, presieduta dal ministro dell'Economia Giulio Tremonti, hanno partecipato il direttore generale della Banca d'Italia Fabrizio Saccomanni, il direttore generale del Tesoro Vittorio Grilli, i presidenti dell'Isvap Giancarlo Giannini, e della Consob, Lamberto Cardia. E dall'osservatorio di Palazzo Koch si evidenzia «l'esigenza di mantenere sotto attento monitoraggio la qualità del credito», confermando allo stesso tempo la sostanziale solidità del sistema finanziario italiano. Il titolare del dicastero di via XX Settembre, in una giornata che prevede il Consiglio dei ministri, trova il tempo per partecipare anche alla presentazione de «La veduta corta», il saggio di cui è autore il suo predecessore, Tommaso Padoa-Schioppa. Ne scaturisce un duetto piuttosto acceso sulle cause della crisi e sulla concezione stessa della democrazia, su cui invita a riflettere un arbitro come Giuliano Amato che evidenzia quanto ci sia da ragionare intorno al ruolo della politica. Tremonti liquida con una battuta il tema del deficit di democrazia che scaturirebbe dalla crisi dell'opposizione: «Se è caduta la sinistra - afferma - non è caduta la democrazia. Si tende all'equazione che, siccome la sinistra è in crisi, è in crisi anche la politica. Niente affatto». Non la pensa così Padoa-Schioppa: «È elemento proprio della democrazia che ci sia una cadenza che stabilisce quando la gente sceglie se vuole ancora un governo. Se questa cadenza viene sconvolta da tempi nuovi, come i sondaggi, si inserisce un elemento di difficoltà nel sistema democratico». Per Tremonti poi le riflessioni che si stanno tenendo a livello internazionale, in particolare da parte del governatore della banca della Cina e che evocano l'idea di una moneta unica nel mondo, «sono di straordinario interesse». Quanto all'idea di una doppia circolazione, «considerato che per esempio in Belgio o in Canada è possibile che la parola paniere non viene capita - afferma Tremonti, riferendosi ai meccanismi tecnici relativi all'ipotesi di moneta unica - sarebbe meglio avere una moneta mondiale per le operazioni mondiali e una moneta nazionale per quelle nazionali. Si può pensare ad una doppia circolazione, è un'idea che mi viene qui in questo momento». Si tratterebbe di «uno strumento per denominare le transazioni mondiali e rasoterra consentire l'utilizzo delle nostre vecchie e nuove monete». Crisi economica, ruolo della politica, contesto internazionale, globalizzazione. Il confronto fra i due va avanti. E se Tremonti torna a parlare di globalizzazione e di Cina, Padoa-Schioppa dice che la visione dell'economia nel mondo si è invertita con le elezioni della Thatcher prima e di Reagan poi. «La crisi è globale - sottolinea il ministro - perché ha origine nella globalizzazione. Il meccanismo non è casuale ma causale». L'ex ministro Padoa-Schioppa rileva invece che un ruolo nella crisi lo ha avuto proprio «la veduta corta», quella dei mercati, delle imprese, dei governi ma un po' di tutti che hanno ragionato solo nel breve periodo. g.cav.

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PRIMO MAGGIO, IL SINDACATO SI RICOMPATTA. ALMENO A BENEVENTO, DA DOVE QUESTA MATTINA I SEGRETARI GEN... (sezione: Globalizzazione)

( da "Mattino, Il (Avellino)" del 01-05-2009)
Pubblicato anche in: (Mattino, Il (Benevento))

Argomenti: Cina Usa

Primo maggio, il sindacato si ricompatta. Almeno a Benevento, da dove questa mattina i segretari generali di Cgil, Cisl e Uil - Antonio Aprea, Attilio Petrillo e Fioravante Bosco - partiranno insieme alla volta dell'Aquila, per partecipare alla manifestazione nazionale. Per poi ritrovarsi a piazza Roma, alle 18.30, per ragionare insieme ai cittadini sul tema "Il Lavoro unisce - legalità, dignità, sicurezza, ambiente, diritti, solidarietà e Mezzogiorno per uscire dalla crisi". Sul palco saliranno tre figure emblematiche del pianeta lavoro in questo 2009 di crisi: un pensionato aderente alla Cisl, un precario della scuola della Uil, e un giovane operaio del polo tessile di Airola aderente alla Cgil. A seguire un concerto con Enzo Gragnaniello e Tea Reali; a patrocinare la manifestazione, anche Comune, Camera di Commercio e Provincia di Benevento. E il numero un della Rocca dei Rettori, Aniello Cimitile, interviene sulla ricorrenza odierna dichiarando: «Il 1° maggio, festa dei lavoratori, è occasione per richiamare l'attenzione sul principio fondante la nostra Carta Costituzionale e cioè che l'Italia è una repubblica fondata sul lavoro. Ebbene, questo che i Padri Costituenti vollero come tratto distintivo del nostro Paese, a causa della pesante contingenza economica mondiale e dai processi di globalizzazione in atto, viene oggi negato a larghe masse giovanili, specialmente nel Mezzogiorno, e cancellato a chi lo già aveva ottenuto. Assumono, allora, assoluta priorità la vigilanza, l'attenzione e l'intervento delle istituzioni pubbliche e democratiche sulla necessità inderogabile di dare risposte e contrastare quella che, per tante energie giovanili, si configura come una drammatica ricerca di un posto di lavoro; di superare, per tantissimi altri, una condizione di precarietà che sempre di più umilia l'essere umano; di impedire la chiusura di fabbriche e centri produttivi; di contrastare la tragedia delle morti sul lavoro». Cimitile si sofferma anche su quella che definisce «l'emorragia di cervelli e di competenze dal Sud al Nord e verso l'estero», e sottolinea: «È indispensabile che istituzioni, partiti, sindacati e forze imprenditoriali perseverino nella via intrapresa da qualche tempo circa la ricerca di soluzioni socio-economiche condivise, nella consapevolezza che, in un momento così difficile per una così larga fetta della società civile locale, debbono prevalere gli interessi supremi della collettività». Sulla stessa lunghezza d'onda il consigliere regionale dell'Udeur Fernando Errico, che dice: «La Festa dei lavoratori coincide quest'anno con una fase economica particolarmente critica, che ha colpito duramente il mercato del lavoro. Esprimo piena solidarietà a tutte quelle lavoratrici e lavoratori che stanno vivendo condizioni di precariato economico e sociale. L'auspicio è che il I° Maggio rappresenti simbolicamente la giornata della conferma dell'impegno istituzionale e delle parti sociali per la difesa dell'occupazione e nel contempo l'augurio è che l'economia possa superare, in tempi brevi, il trend negativo assicurando ai lavoratori ed alle loro famiglie fiducia e serenità, ma soprattutto certezze e dignità». m.s.p.

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Primo maggio: Sacconi, meno morti bianche (sezione: Globalizzazione)

( da "Trend-online" del 01-05-2009)

Argomenti: Cina Usa

Primo maggio: Sacconi, meno morti bianche ANSA NEWS, clicca qui per leggere la rassegna di Ansa , 01.05.2009 14:01 Scopri le migliori azioni per fare trading questa settimana!! (ANSA) - ROMA, 1 MAG - Per la prima volta dal dopoguerra, secondo l'Inail, il bilancio delle morti bianche e' sceso ''sotto la soglia dei 1.200 casi l'anno''.Cosi' il ministro del Lavoro Sacconi intervenendo alle celebrazioni della festa del lavoro al Quirinale. ''E' un segnale positivo,- aggiunge -ma non ancora sufficiente''. Per Sacconi serve ''uno sforzo straordinario per rilanciare con determinazione, anche con una piu' intensa collaborazione tra imprese e lavoratori, una nuova cultura della sicurezza''.Secondo il ministro il superamento delle criticita' del mercato del lavoro non puo' ''piu' essere affidato a una concezione formalistica e burocratica dei rapporti di lavoro che alimenta un imponente contenzioso e un sistema antagonista e conflittuale di relazioni industriali''. L'attuale sistema normativo, infatti, ''non soddisfa nessuna delle due parti. Non i lavoratori che si sentono oggi piu' insicuri. Neppure gli imprenditori che ritengono l'attuale quadro legale inadeguato alla sfida competitiva imposta dalla globalizzazione e dalla crisi economica in atto''. Anche dopo la Legge Biagi, ha aggiunto Sacconi, ''e' palese l'insofferenza verso un corpo normativo sovrabbondante che, pur senza dare vere sicurezze a chi lavora, intralcia inutilmente il dinamismo dei processi produttivi e l'innovazione. (ANSA).

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Settimana in "quarantena" per chi torna dal Messico (sezione: Globalizzazione)

( da "Gazzettino, Il" del 01-05-2009)

Argomenti: Cina Usa

Settimana in "quarantena" per chi torna dal Messico Misura senza precedenti: il virus è insidioso e manca ancora un vaccino. Facile contrarlo da starnuti o attraverso le mani Venerdì 1 Maggio 2009, Quarantena. La parola evoca apocalittici scenari, ma non sono certo quelli che si aspetta il sottosegretario al Welfare Ferruccio Fazio quando chiede a quanti tornano da un viaggio in Messico di rimanere per prudenza in casa per sette giorni e di rivolgersi al medico qualora si manifestassero sintomi sospetti. E' un passo quasi obbligato dopo la decisione dell'Oms di passare all'allerta "5", il penultimo grado prima dell'allarme totale. Non era mai accaduto prima, neppure per la Sars. Il professor Ferruccio Fazio ricorda che questo virus è altamente trasmissibile, proprio come quello di una influenza invernale, anche se il decorso clinico alla luce dei fatti sembra essere piuttosto benigno, con sintomi non più gravi di una normale influenza stagionale. Ma allora perchè tante precauzioni se in Italia non c'è ancora nessun caso confermato? Diversi i motivi che spingono a tanta prudenza, il primo è certamente legato all'elevata trasmissibilità, seguito dall'assenza totale di immunità da parte della popolazione. A questi si aggiunge la scarsa conoscenza del virus con il quale la popolazione non si è ancora confrontata. In attesa che arrivi il vaccino, nei prossimi giorni ci sarà l'incontro a Roma con le aziende che producono i vaccini per verificare i tempi di preparazione, l'unica arma di difesa dalla nuova influenza, che è stata chiamata "influenza A", è una corretta igiene personale. La Società italiana di igiene, medicina preventiva e sanità pubblica (Siti) sottolinea che la via di trasmissione è aerea, quindi sono a rischio tosse, starnuti e contatti stretti soprattutto in luoghi affollati ad alta concentrazione di persone. Le misure per evitare il contagio sono semplici: corretta igiene personale e frequente lavaggio delle mani; un metro di distanza è solitamente sufficiente per evitare la trasmissione di un virus per via aerea. Continuano intanto gli interventi da parte del mondo scientifico sulla necessità di poter disporre in tempi brevi del virus. «Ora dobbiamo scoprire le sue carte, solo così potremo sapere se e quanto il virus della nuova influenza sarà aggressivo - sottolinea la virologa Ilaria Capua dell'Istituto Zooprofilattico delle Venezie - La partita contro il virus A/H1N1 va giocata rapidamente per riuscire ad arginare la prima pandemia dell'era globalizzata». Con il suo gruppo del Laboratorio di riferimento di Fao e Oie sull'aviaria, che dirige presso l'Istituto Zooprofilattico delle Venezie, Ilaria Capua è in contatto con gli altri ricercatori internazionali che studiano il virus: «stiamo lavorando per verificare mutazioni e profili genetici». A mano a mano che il virus A/H1N1 viene isolato nelle persone colpite dalla nuova influenza, ogni sequenza genetica viene depositata nella banca ad accesso libero voluta dalla stessa Capua, la Gisaid. «Al momento - osserva la scienziata - i virus isolati finora sono molto simili fra loro, ma il virus può cambiare facilmente». Intanto la Regione Veneto ha convocato l'Unità di crisi che si è costituita immediatamente dopo l'annuncio dei primi casi in Messico. Al momento sono sei le persone che si sono recate in ospedale perchè affette da sintomatologie sospette dopo essere rientrate da viaggi nei paesi a rischio. L'Unità, coordinata dal Segretario Regionale per la Sanità ed il Sociale Giancarlo Ruscitti per seguire l'evolversi della nuova influenza, ha rivisto le procedure da mettere in atto qualora dovesse verificarsi una pandemia, coinvolgendo la Protezione Civile Regionale per le attività di supporto eventualmente necessarie. Non dovrebbero esistere problemi per quanto riguarda l'approvvigionamento di antivirali, in quanto la Regione ha richiesto al Ministero del Welfare 500 mila dosi che verranno stoccate nelle farmacie ospedaliere delle Aziende di Padova e Verona, alle quali potranno rivolgersi i reparti di malattie infettive che hanno pazienti infettati dal nuovo virus. «Nonostante, al momento, la situazione in Veneto sia tranquilla, lo stato di attenzione è stato portato ai massimi livelli - spiega la Regione - Verrà anche convocata una riunione di Protezione Civile per condividere con l'intero sistema territoriale le procedure concordate in caso di emergenza, anche se per il momento non ci sono preoccupazioni». Per quanto riguarda la situazione delle scorte di antivirali nel nostro Paese si sottolinea che a disposizione della popolazione ci sono quaranta milioni di dosi di farmaci antivirali. Daniela Boresi

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Martignacco È la globalizzazione, bellezza. E tu non ci puoi fare niente. Niente»... (sezione: Globalizzazione)

( da "Gazzettino, Il (Udine)" del 01-05-2009)
Pubblicato anche in: (Gazzettino, Il (Pordenone))

Argomenti: Cina Usa

Venerdì 1 Maggio 2009, Martignacco «È la globalizzazione, bellezza. E tu non ci puoi fare niente. Niente»: avrebbe aggiornato così la sua celebre battuta Humphrey Bogart (da L'ultima minaccia, 1952) commentando i risultati della prima selezione di Mister Friuli-Venezia Giulia 2009 tenuta l'altra sera alla Festa della Birra alla Fiera di Udine. Tra i 14 ragazzi saliti in passerella - sotto la regia dell'agenzia di moda Astol Models di Udine - dapprima con l'abito elegante e successivamente in costume da bagno, la giuria, presideduta dalla tronista udinese Antonella Perini - ha infatti assegnato la fascia di mister Friuli-Venezia Giulia al cubano Dainier Castillo, residente a Latisana, 21 anni, studente in ragioneria. Il secondo posto, con la fascia di Mister Pashagroup.it, è andato a Swan Stanciu, romeno di Pordenone, 20 anni, che lavora come venditore. Terzo si è classificato il carnico Andrea Zuliani, 20 anni, di Raveo, al quale è andata la fascia Mister Optex. Per la cronaca, al quarto posto si è classificato Davide Botter di Oderzo e al quinto Simone Caldato di Conegliano. I ragazzi italiani e di origine straniera che volessero partecipare alle prossime selezioni e hanno dai 16 ai 30 anni possono contattare l'agenzia di moda Astol Models al numero 329.7185333 www.astolmodels.it

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1 Maggio/ Bindi: Ritroviamo la dignità del lavoro (sezione: Globalizzazione)

( da "Virgilio Notizie" del 01-05-2009)

Argomenti: Cina Usa

"Riprendiamoci il lavoro, con la sua dignità e il suo valore. Ed è urgente farlo, per uscire dalla crisi bene e in modo serio.Ritroviamo la dignità del lavoro". Lo scrive la Vicepresidente Pd della Camera Rosy Bindi, in un post sul 1 Maggio sul sito www.democraticidavvero.it. "È facile - attacca Bindi all'indirizzo di Berlusconi- per chi ha il controllo pressoché totale dei mezzi di comunicazione, far sparire la crisi dai titoli dei tiggì e usare persino il gossip sulle propria vita privata come di un'arma di distrazione di massa. Da giorni, in Italia, Governo e Confindustria dispensano ottimismo sullo stato di salute dell'economia mondiale. Il peggio - si ripete - è passato, il paese non versa in condizioni drammatiche ed è ora di tornare all'ottimismo. Cos'altro potevamo aspettarci da chi ha scelto la strategia dell'attendismo e ha minimizzato i rischi? In questi mesi, contro la disoccupazione e il crollo della produzione sono state adottate solo misure tampone. Non si è andati al di là della propaganda e delle prediche sui guasti della finanza intossicata. Prediche pronunciate da chi fino a poco tempo fa esaltava la globalizzazione senza regole, la finanza creativa, la forza del denaro che produce denaro". "La verità è che governo e maggioranza stanno semplicemente aspettando di acchiappare un refolo della ripresa mondiale, quando ci sarà, per ricominciare come se nulla fosse. E invece bisogna ripensare, fin d'ora, il nostro modello di sviluppo e ritrovare la centralità del lavoro, frutto di competenze, abilità, dedizione, fatica e che produce beni, sapere, innovazione a vantaggio di tutti. Quella centralità riconosciuta dalla Costituzione che definisce l'Italia una Repubblica fondata sul lavoro. C'è bisogno di aggredire le grandi disuguaglianze che attraversano la geografia e la società del paese, di investire nella formazione, di colmare i ritardi ormai insostenibili nelle infrastrutture, di colpire privilegi e sprechi, di riqualificare il sistema del welfare, di rafforzare la coesione sociale. Tutto questo - conclude- non c'è nell'agenda del governo, impegnato "a fare" battaglie mediatiche contro i fannulloni nella pubblica amministrazione e contro gli stranieri regolari e non. Ci sono invece i tagli nella scuola e nella sanità, ai fondi per il Mezzogiorno e per la sicurezza. E c'è soprattutto una consapevole strategia di indebolimento dei sindacati. Persino la tragedia del terremoto in Abruzzo, dopo la doverosa solidarietà alle vittime e gli impegni solenni, rischia di ridursi a nuova occasione di propaganda. Non è affatto chiaro quanto costerà e chi pagherà davvero la ricostruzione.Mi auguro che in questo 1° maggio 2009 Cgil, Cisl e Uil sappiano ritrovare l'unità necessaria per difendere diritti e conquiste dei lavoratori, che non sono mai solo diritti e conquiste di una parte ma patrimonio di una cittadinanza e di una democrazia più forti e consapevoli".

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Rapporto Usa: libertà religione sempre più a rischio nel (sezione: Globalizzazione)

( da "Virgilio Notizie" del 01-05-2009)

Argomenti: Cina Usa

Il diritto di professare liberamente il proprio credo religioso è sempre più a rischio in Russia e in Turchia. Lo afferma il rapporto annuale dell'americana Commission on International Religious Freedom (Uscirf) che ha anche indicato nella Nigeria un "Paese particolarmente preoccupante", che si aggiunge agli altri 12 dove, secondo la commissione, la libertà di religione viene violata regolarmente e in maniera più grave. Nello stesso rapporto, la commissione ha rimosso il Bangladesh dalla sua lista nera. Nel Paese che è musulmano, con una storia di violenze contro le minoranze, specialmente induiste, ha visto le violenze diminuire durante le elezioni di dicembre. Oltre a Russia e Turchia, la commissione ha aggiunto alla lista, Laos, Somalia, Tajikistan e Venezuela. Nella lista figuravano già Afghanistan, Bielorussia, Cuba ed Egitto. I Paesi sono inseriti sulla "watch list" o sulla più grave lista dei "Paesi particolarmente preoccupanti" (Cpc) perchè i loro governi o fanno discriminazioni religiose o non sono in grado di contenere le violenze religiose. In Russia, la commissione ha trovato particolarmente criticabile "un nuovo corpo nel ministero della Giustizia con poteri senza precedenti per controllare e monitorare i gruppi religiosi". Il rapporto descrive anche "un incremento delle violazioni della libertà di religione da parte di responsabili governativi, in particolare contro gruppi religiosi "non tradizionali e musulmani". Il problema della Turchia è la sua interpretazione del secolarismo che si traduce "in numerose violazioni delle libertà di religione nei confronti delle minoranze religiose". Il rapporto critica la sentenza costituzionale contro il velo islamico per le donne nelle università. Sulla lista Cpc, la Nigeria si è aggiunta alla Birmania, Cina, Eritrea, Iran, Iraq, Corea del Nord, Pakistan, Arabia Saudita, Sudan, Turkmenistan, Uzbekistan e Vietnam. La Nigeria è stata inserita nella lista perchè la sua risposta alle violazioni della libertà di religione e ai conflitti interconfessionali è stata "inadeguata e inefficiente".

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PRIMO MAGGIO: SACCONI, MENO MORTI BIANCHE (sezione: Globalizzazione)

( da "Wall Street Italia" del 01-05-2009)

Argomenti: Cina Usa

Primo maggio: Sacconi, meno morti bianche di ANSA Segnale positivo, dice il ministro, ma insufficiente -->(ANSA) - ROMA, 1 MAG - Per la prima volta dal dopoguerra, secondo l'Inail, il bilancio delle morti bianche e' sceso ''sotto la soglia dei 1.200 casi l'anno''.Cosi' il ministro del Lavoro Sacconi intervenendo alle celebrazioni della festa del lavoro al Quirinale. ''E' un segnale positivo,- aggiunge -ma non ancora sufficiente''. Per Sacconi serve ''uno sforzo straordinario per rilanciare con determinazione, anche con una piu' intensa collaborazione tra imprese e lavoratori, una nuova cultura della sicurezza''.Secondo il ministro il superamento delle criticita' del mercato del lavoro non puo' ''piu' essere affidato a una concezione formalistica e burocratica dei rapporti di lavoro che alimenta un imponente contenzioso e un sistema antagonista e conflittuale di relazioni industriali''. L'attuale sistema normativo, infatti, ''non soddisfa nessuna delle due parti. Non i lavoratori che si sentono oggi piu' insicuri. Neppure gli imprenditori che ritengono l'attuale quadro legale inadeguato alla sfida competitiva imposta dalla globalizzazione e dalla crisi economica in atto''. Anche dopo la Legge Biagi, ha aggiunto Sacconi, ''e' palese l'insofferenza verso un corpo normativo sovrabbondante che, pur senza dare vere sicurezze a chi lavora, intralcia inutilmente il dinamismo dei processi produttivi e l'innovazione. (ANSA).

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Usa/ Clinton "inquieta" per avanzata Cina e Iran in America... (sezione: Globalizzazione)

( da "Virgilio Notizie" del 01-05-2009)

Argomenti: Cina Usa

I successi diplomatici di Cina e Iran in America Latina preoccupano gli Stati uniti. "Se si osservano i passi avanti realizzati da Cina e Iran in America Latina, questo è molto inquietante", ha affermato il segretario di stato Hillary Clinton, nel corso di un incontro con un gruppo di diplomatici americani in pensione. Sarebbe questa la ragione, ha detto Clinton, che spiega il nuovo approccio dell'amministrazione Obama verso il presidente venezuelano Hugo Chavez; per lo stesso motivo, il Dipartimento di stato intende aprire al dialogo anche verso altri Paesi che finora hanno avuto relazioni tese con gli Stati uniti, come il Nicaragua di Daniel Ortega. "L'Iran sta costruendo un'enorme ambasciata a Managua", ha sottolineato Clinton. Cina e Iran "stanno costruendo relazioni politiche ed economiche molto forti con questi leader e non credo che questo sia nel nostro interesse".

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USA/CLINTON INQUIETA PER AVANZATA CINA E IRAN IN AMERICA LATINA (sezione: Globalizzazione)

( da "Wall Street Italia" del 01-05-2009)

Argomenti: Cina Usa

Usa/Clinton "inquieta" per avanzata Cina e Iran in America latina di Apcom Questo timore spiega nuovo approccio amministrazione Obama -->Washington, 1 mag. (Apcom) - I successi diplomatici di Cina e Iran in America Latina preoccupano gli Stati uniti. "Se si osservano i passi avanti realizzati da Cina e Iran in America Latina, questo è molto inquietante", ha affermato il segretario di stato Hillary Clinton, nel corso di un incontro con un gruppo di diplomatici americani in pensione. Sarebbe questa la ragione, ha detto Clinton, che spiega il nuovo approccio dell'amministrazione Obama verso il presidente venezuelano Hugo Chavez; per lo stesso motivo, il Dipartimento di stato intende aprire al dialogo anche verso altri Paesi che finora hanno avuto relazioni tese con gli Stati uniti, come il Nicaragua di Daniel Ortega. "L'Iran sta costruendo un'enorme ambasciata a Managua", ha sottolineato Clinton. Cina e Iran "stanno costruendo relazioni politiche ed economiche molto forti con questi leader e non credo che questo sia nel nostro interesse".

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USA/OBAMA IN ANSIA PER 3 GIORNALISTE DETENUTE IN IRAN E NORDCOREA (sezione: Globalizzazione)

( da "Wall Street Italia" del 01-05-2009)

Argomenti: Cina Usa

Usa/Obama in ansia per 3 giornaliste detenute in Iran e Nordcorea di Apcom Messaggio in occasione di Giornata mondiale libertà di stampa -->Washington, 1 mag. (Apcom) - Il presidente Barack Obama si è detto preoccupato per le tre giornaliste americane detenute in Iran e in Corea del Nord. In un comunicato diffuso dalla Casa Bianca per la Giornata mondiale della libertà in stampa, domenica prossima, Obama punta il dito anche verso altri Paesi, come la Cina. "Ovunque nel mondo, i giornalisti sono detenuti o perseguitati: dall'Azerbaidjan allo Zimbabwe, dalla Birmania all'Uzbekistan, da Cuba all'Eritrea", ha affermato Obama. "J.S. Tissainayagam nello Sri Lanka, o Shi Tao e Hu Jia in Cina sono esempi emblematici di questa terribile realtà". "Siamo particolarmente preoccupati - ha continuato il presidente degli Stati uniti, per le sorti di alcune nostre compatriote detenute all'estero: persone come Roxana Saberi in Iran, Euna Lee e Laura Ling in Corea del Nord". (fonte afp)

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Il mio 1 Maggio a Berlino. Festa di popolo e scontri con la polizia (programmati?) (sezione: Globalizzazione)

( da "Blogosfere" del 02-05-2009)

Argomenti: Cina Usa

Mag 09 2 Il mio 1 Maggio a Berlino. Festa di popolo e scontri con la polizia (programmati?) Pubblicato da Tiziano Scolari alle 03:20 in Robe mie In questi giorni mi trovo a Berlino e ovviamente ho passato il primo Maggio a Kreuzberg, in quella che penso di poter definire come una delle più grandi feste di quartiere mai viste. Non ho assistito agli scontri dei manifestanti con la polizia perchè in quel momento mi trovavo in un'altra parte del quartiere, in Oranienstraße. Quello che però mi ha colpito è stata l'incredibile presenza di forze di polizia. Decine e decine di camionette per quello che, a detta dei Berlinesi, è ormai un appuntamento fisso del primo Maggio Berlinese: lo scontro tra i manifestanti contro la globalizzazione e le forze della polizia. Ho girato un po' di filmati della polizia e della festa, li caricherò nei prossimi giorni. Alcuni amici di Berlino, nei giorni scorsi, mi avevano anticipato il verificarsi degli scontri, supponendo il fatto che in realtà siano simulati e concordati. Sembra che si picchino, ma in realtà fanno finta. Ieri sera sono stati bruciati alcuni cassonetti e il luogo dello scontro era molto circoscritto; in tutto il resto del quartiere la festa è continuata come se nulla fosse. L'unico indizio che fosse successo qualcosa era l'altissimo numero di forze dell'ordine presenti. Quello che volevo segnalare, però, e di cui parlerò anche nei prossimi giorni, è proprio la festa. Un evento incredibile che penso non abbia eguali. Una festa a cui erano presenti anche tante famiglie con bambini; una festa di musica, in cui ogni 50 m c'era un altro concerto, un dj che metteva musica, un evento. Certo, poi bastano i soliti 50 violenti per cancellare tutto.

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Crisi economica. Per la Bindi chi controlla i media la nasconde col gossip (sezione: Globalizzazione)

( da "AmericaOggi Online" del 02-05-2009)

Argomenti: Cina Usa

Crisi economica. Per la Bindi chi controlla i media la nasconde col gossip 02-05-2009 ROMA. "E' facile, per chi ha il controllo pressoché totale dei mezzi di comunicazione, far sparire la crisi dai titoli dei Tg e usare persino il gossip sulle propria vita privata come un'arma di distrazione di massa", afferma il vicepresidente della Camera Rosy Bindi (Pd) sul sito di 'Democratici davvero'. "Da giorni, in Italia, governo e Confindustria dispensano ottimismo sullo stato di salute dell'economia mondiale. Il peggio, si ripete, è passato, il Paese non versa in condizioni drammatiche ed è ora di tornare all'ottimismo. Cos'altro potevamo aspettarci - osserva Bindi - da chi ha scelto la strategia dell'attendismo e ha minimizzato i rischi?". "In questi mesi - aggiunge - contro la disoccupazione e il crollo della produzione sono state adottate solo misure tampone. Non si è andati al di là della propaganda e delle prediche sui guasti della finanza intossicata. Prediche pronunciate da chi fino a poco tempo fa esaltava la globalizzazione senza regole, la finanza creativa, la forza del denaro che produce denaro". "La verità è che governo e maggioranza stanno semplicemente aspettando di acchiappare un refolo della ripresa mondiale, quando ci sarà, per ricominciare come se nulla fosse. E invece bisogna ripensare, fin d'ora, il nostro modello di sviluppo e ritrovare la centralità del lavoro. Mi auguro - conclude - che in questo primo maggio Cgil, Cisl e Uil sappiano ritrovare l'unità necessaria per difendere diritti e conquiste dei lavoratori".

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Il virus sbarca anche in Asia: due casi Gb, colpita famosa cantante Hip-hop (sezione: Globalizzazione)

( da "Quotidiano.net" del 02-05-2009)

Argomenti: Cina Usa

Un malato a Hong Kopng e una in Corea del Sud: manca solo l'Africa. La Cina sospende i voli col Messico. In Usa chiuse oltre 430 scuole. Bologna, bloccati i charter con Cancun. Leggi il giornale Nome utente: Password: Prova GRATUITA Esteri TV FOTO E VIDEO MOTORI BLOG SERVIZI LAVORO ANNUNCI Cronaca Politica Esteri Ecquo New York Libri Arte Musica Spettacolo Gossip Pazzo Mondo Salute Tecnologia Meteo Scommesse Casa Dieta FEBBRE SUINA Il virus sbarca anche in Asia: due casi Gb, colpita famosa cantante Hip-hop Un malato a Hong Kopng e una in Corea del Sud: manca solo l'Africa. La Cina sospende i voli col Messico. In Usa chiuse oltre 430 scuole. Bologna, bloccati i charter con Cancun. Perugia, ricoverata turista Usa Seul, 2 maggio 2009 - La febbre suina è arrivata anche in Asia. Dopo il primo caso accertato a Hong Kong, un altro caso è stato individuato in Corea del Sud. Le autorità sanitarie dell’ex colonia britannica hanno rivolto un appello alla calma alla popolazione, sostenendo che si tratta di «un caso importato e non ci sono indizi di una diffusione di massa dell’influenza a Hong Kong». Ma intanto l’hotel in cui alloggiava il paziente con il virus A/H1N1 -un messicano di 25 anni arrivato il 30 aprile via Shanghai, ora in condizioni stabili- è stato messo in quarantena, insieme ai clienti e ai dipendenti. In Corea del Sud si è invece ammalata una donna di 53 anni, di recente tornata dal Messico. Al momento, dunque, manca solo l’Africa perchè si possa dire che l’epidemia che ha colpito ovunque. La Cina ha sospeso i voli con il Messico e deciso che invierà un aereo per rimpatriare i cittadini attualmente nel Paese. Intanto altri due Paesi hanno fatto sapere di aver registrato casi di contagio in persone che non erano state in Messico: Gran Bretagna e Germania (entrambi comunque ancora non confermati dall’Oms). Nel Regno Unito si tratta di un lavoratore del servizio sanitario residente in Scozia, Graeme Pacitti (24 ani) che ha contratto il virus dopo esser entrato in contatto con due amici, la coppia che si era ammalata durante la luna di miele in Messico. MESSICO, ECONOMIA IN CRISI Mentre la sua economia affonda (le stime parlano di un calo del Pil annuale del 5,5%), il Messico intanto affronta l’emergenza sanitaria: il governo ha reso noto che la cifra dei decessi confermati per il micidiale virus è salito a 16, mentre i pazienti contagiati sono 381 (ma l’aumento dei morti non è dovuto a nuovi decessi, ma agli esami necroscopici sulle persone morte nelle ultime due settimane). Le autorità hanno anche ridotto (da 176 a 101) il numero dei decessi probabili. Secondo il governo, il tasso di mortalità per l’influenza A/H1N1 è dell’1,2 per cento. Intanto l’Organizzazione Mondiale della Sanità si è messa in contatto con l’industria farmaceutica perchè produca un vaccino che sarà disponibile in 4/6 mesi. NEGLI USA CHIUSE OLTRE 430 SCUOLE Cresce la paura per la febbre suina negli Stati Uniti. Più di 430 scuole sono state chiuse in 18 Stati per prevenire il diffondersi dell’epidemia, mentre nelle ultime ore sono stati registrati una ventina di nuovi contagi nel Paese. Il governo Usa ha intanto emanato un nuova direttiva per le scuole dove sono stati riscontrati casi di contagio, che impone la chiusura degli istituti interessati per almeno 14 giorni. Gli studenti ammalati possono infatti trasmettere il virus per un periodo compreso dai sette ai dieci giorni dal momento in cui lo hanno contratto. Gli esperti hanno comunque sostenuto che il virus dell’influenza suina è meno pericoloso di quanto si temesse in un primo momento. RICOVERATA CANTANTE DI FAMOSO GRUPPO HIP HOP La febbre ‘suina’ colpisce anche i vip. La cantante di un gruppo hip hop molto celebre fra i teenager del Regno Unito, gli ‘N-Dubz’, è stata ricoverata con i sintomi della nuova influenza A-H1N1. Lo scrive il Sun di Londra, che ha pubblicato le foto in ospedale della 20enne Tulisa Contostavlos, leader della band di Camden Town insignita recentemente del prestigioso Mobo award. Giovedì sera, Contostavlos aveva preso un aereo diretto ad Atene per fare visita ai genitori al termine di un’impegnativa tournee in Inghilterra premiata da migliaia di fan. Ma già durante il volo ha accusato i primi disturbi, via via degenerati: dopo il ricovero in ospedale, i medici le hanno diagnosticato la nuova influenza potenzialmente letale. Stanotte, scrive il tabloid, Tulisa era sotto osservazione in una stanza isolata dell’ospedale di Pendeli, in Grecia, mentre i medici attendevano i risultati delle analisi. Una fonte vicina al gruppo - attualmente al numero uno della classifica dei singoli più venduti in Gb con ‘Number One’ - ha fatto notare che “Tulisa ha avuto una sorte davvero infelice. E’ passata dal successo delle vendite e del tour al panico per la sua salute. La sua famiglia - ha raccontato - è stata costretta a indossare mascherine per avere appena un minimo contatto con lei. E’ un momento terribile”. LA STORIA La febbre suina non ferma l'amore. "Mi trasferirò in Messico da Monica" - Equipaggio Air France rifiuta volo per il MessicoHai paura che anche in Italia si possa diffondere la febbre suina?FOTO Un'emergenza globale Segnala ad un amico Tuo nome: Tua email: Nome amico: Email amico: Testo dell'email: Invia una copia anche al tuo indirizzo di posta Riscrivi il codice che compare qui sopra: Se il codice risultasse illeggibile CLICCA QUI per generarne un altro Cerca su Quotidiano.Net nel Web Più commentati Commenti Sondaggi Berlusconi: "Sia la festa di tutti" E' polemica sul cambio del nome (74 commenti) Il premier: "Mia moglie manipolata dalla sinistra: ha creduto ai giornali" Gli inglesi: Veronica recitava in topless (48 commenti) Scatta la rivolta delle Silvio's Girls "Macché veline, siamo brave e capaci" Emanuele Filiberto in corsa con l'Udc (31 commenti) Il tribunale condanna Cofferati "Offesa la libertà di sciopero" Il sindaco: "E' stato un gesto di lealtà" (21 commenti) Bambole non c'è una lira Anche i teledivi piangono (18 commenti) La Sozzani: "Veline volgari" "E le tue modelle anoressiche" (13 commenti) Fondiaria vorrebbe 'sfrattare' Gilli e Paszkowski (10 commenti) Assalto a Mutu, atto primo: il Wolfsburg chiama Firenze (9 commenti) 00:28:21 - E' finita 6-3 6-4 però...[...] Djokovic e il tennis ritrovato00:24:01 - La Pironkova ha battuto Venus nel 1 turno dell'Australian Open 2006... Non vedo cosa possa contare [...] Buon sorteggio per le azzurre23:50:58 - Brava Flavia, ora la vittoria del torneo è alla portata. Più forte della Jankovic ancora in gara c'è[...] Grande Flavia, Jankovic ko23:37:49 - Spunti interessanti e condivisibili. Pensavo anch'io al succo di questo articolo. C'è qualcosa di mi[...] Verdasco batte Seppi, non Nadal23:33:20 - Ormai siamo alle prese per il c...o da parte di Gianni Clerici(e faceva bene), il quale si e' divert[...] Verdasco batte Seppi, non Nadal22:10:16 - Roberto, su genitori e figli avevo espresso un giudizio molto positivo sulla Moroni, la vidi giocare[...] Delude Oprandi, sorprende Moroni22:07:16 - Ormai le uniche soddisfazione per il tennis italiano arrivano dalle donne. A leggere i risultati del[...] Pennetta batte Jankovic, è in semifinale a Stoccarda Lippi ha dichiarato che non tornerà alla Juve, ci credi?Donne e politica, chi ha ragione: Silvio Berlusconi o Veronica Lario?Ore riservate in piscina per le donne islamiche, è giusto?Caso Hamilton, la McLaren doveva essere squalificata?Elezioni europee, le donne candidate da Berlusconi hanno credibilità politica?Mancini allenatore della Juve, un'idea che ti piace?Giusto ridurre l'Iva ai ristoranti per rilanciare i consumi, come ha fatto Sarkozy?Il Milan può vincere lo scudetto?Chi arriverà secondo tra Juventus e Milan?Giusto che tutti i Paesi Ue si facciano carico dei clandestini?Il Papa in Israele: è un viaggio a rischio?Hai paura che anche in Italia si possa diffondere la febbre suina?L'Inter può fare a meno di Ibrahimovic in futuro?Berlusconi vuole spostare il G8 a L'Aquila: ti pare un'idea sensata?In Giappone Rossi può prendersi la rivincita su Stoner? La foto del giorno Doppio uso Ingegnoso mezzo di trasporto a tre ruoto. Il lavoro è tanto e gli sforzi non mancano, l'importante è essere attrezzati. RICERCA ANNUNCI Archivio Notizie Anno: 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 Ricerca libera: pubblicità contattaci guadagna con Quotidiano.net fai di Quotidiano.net la tua Homepage aggiungi ai preferiti le news sul tuo pc rss archivio HOME - Copyright © 2008 MONRIF NET S.r.l. P.Iva 12741650159, a company of MONRIF GROUP - Informativa al trattamento dei dati personali - Powered by Softec div>

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Hong Kong, un albergo in quarantena per l' influenza messicana (sezione: Globalizzazione)

( da "Panorama.it" del 02-05-2009)

Argomenti: Cina Usa

- Mondo - http://blog.panorama.it/mondo - Hong Kong, un albergo in quarantena per l' influenza messicana Posted By emanuele rossi On 2/5/2009 @ 10:52 In Headlines, NotiziaHome | 1 Comment Il virus della "Nuova influenza A/H1N13 ormai noto impropriamente come "influenza suina" è arrivato nelle terre da cui era partita l'emergenza aviaria. L'Asia teme il contagio. I primi due casi si sono registrati in Corea del Sud e a Hong Kong. In un hotel dell'ex colonia inglese un ragazzo arrivato dal Messico ha dato positivo ai test e l'intero albergo, il [1] Metropark Hotel è stato messo in quarantena, con i suoi 200 ospiti e il personale di servizio (altre 100 persone circa). La Cina ha annunciato che rimpatrierà i suoi cittadini che si trovino in Messico con un volo statale. Nel paese centroamericano le strade sono deserte, effetto della raccomandazione del presidente Calderòn che ha invitato tutti i messicani a trascorrere i cinque giorni di ponte in casa con la famiglia per ridurre al minimo i rischi. Intanto le cifre ufficiali del governo messicano sulla mortalità del virus fanno tirare un sospiro di sollievo (pur dietro le mascherine): solo sedici sono le morti accertate a causa del AH1N1, cifra ben lontana dalle 150 morti che venivano considerate fino a 3-4 giorni fa. L'organizzazione mondiale della Sanità (Oms) conferma che i casi finora accertati di influenza suina sono 367, distribuiti in 13 diversi paesi. Solo dieci le morti confermate secondo l'Oms. Dati che non contribuiscono per ora a far scemare la psicosi: negli Usa sono state chiuse 430 scuole. Mentre c'è chi prova a sfruttarla a proprio vantaggio in campo sportivo: nella partita di calcio (Coppa Libertadores, la Champions sudamericana) tra il Chivas Guadalajara (squadra messicana) e l'Everton di Vina del Mar, in Cile, il difensore messicano Hector Reinoso ha tossito e sputato all'attaccante avversario, urlandogli "beccati l'influenza".

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USA: CLINTON, INSIEME AL SUDAMERICA PER CONTRASTARE INFLUENZA CINA E IRAN (sezione: Globalizzazione)

( da "Adnkronos" del 02-05-2009)

Argomenti: Cina Usa

USA: CLINTON, INSIEME AL SUDAMERICA PER CONTRASTARE INFLUENZA CINA E IRAN POLITICHE PRECEDENTE AMMINISTRAZIONE CON LEADER AMERICA LATINA NON HANNO FUNZIONATO commenta 0 vota 0 tutte le notizie di ESTERI ultimo aggiornamento: 02 maggio, ore 11:43

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FINMECCANICA: URSO, IN AUSTRALIA IL PIU' GRANDE TELESCOPIO DEL MONDO. (sezione: Globalizzazione)

( da "Asca" del 02-05-2009)

Argomenti: Cina Usa

FINMECCANICA: URSO, IN AUSTRALIA IL PIU' GRANDE TELESCOPIO DEL MONDO (ASCA) - Roma, 2 mag - ''L'Australia si candida ad ospitare il piu' grande radiotelescopio al mondo. Un'opera del valore di oltre 2 miliardi di euro complessivi che vede l'Italia protagonista sia attraverso la partecipazione scientifica, guidata dall'Istituto Nazionale di Astrofisica, sia nella competizione industriale, con l'impegno del gruppo Finmeccanica''. E' quanto ha annunciato Adolfo Urso, sottosegretario allo Sviluppo Economico, che oggi a Sydney ha sottoscritto un memorandum d'intesa finalizzato al progetto SKA con il ministro dell'Industria australiano, il senatore Kim Carr. L'iniziativa SKA (Square Kilometre Array) rappresenta, per dimensioni fisiche, investimenti, ricadute scientifiche e industriali, uno dei piu' ambiziosi progetti della storia della ricerca astronomica e sicuramente il piu' grande nella radioastronomia. ''Si tratta - ha spiegato il ministro Carr - di un'infrastruttura estremamente complessa, che sara' costituita da oltre 2000 antenne del diametro di circa 15 metri, distribuite per un diametro di 3000 Km, il cui nucleo centrale sara' istallato su un territorio desertico e consentira' di effettuare osservazioni astronomiche in tutta la banda delle radiofrequenze, con una risoluzione 50 volte maggiore dei piu' moderni array attualmente in funzione. Siamo soddisfatti della partnership industriale raggiunta con il governo italiano''. Il progetto SKA, la cui costruzione iniziera' nel 2012 per terminare nel 2022, portera' a un notevole balzo in avanti nella capacita' di osservazione dell'universo profondo e lontano nel tempo, quindi della conoscenza delle leggi che regolano l'universo, ma indurra' anche un notevole trasferimento tecnologico all'industria poiche' la sua realizzazione richiedera' lo sviluppo di soluzioni tecniche innovative. Tutto cio' rappresenta un notevole potenziale di ricaduta industriale in considerazione del costo, che si aggirera' sui 2 miliardi di euro. ''Siamo certi che ci saranno benefici - ha spiegato il sottosegretario Urso - sia per la ricerca scientifica sia per le imprese italiane, che saranno in prima linea nella realizzazione di questa opera che non ha precedenti nella storia dell'astrofisica, a testimonianza del know how industriale italiano che fa scuola nel mondo''. Il sottosegretario sta guidando insieme al presidente della Simest, Giancarlo Lanna e al direttore dell'Ice, Massimo Mamberti, una delegazione di 50 imprese italiane che hanno fatto tappa prima in Nuova Zelanda e da mercoledi' anche in Australia. Durante la missione sono stati organizzati circa 500 incontri business to business e firmati accordi per l'attrazione degli investimenti, per facilitare le importazioni della lana in Italia (l'Australia e' tra i piu' grandi produttori al mondo) e per definire delle missioni settoriali del Made in Italy che si svolgeranno entro il 2009 per il comparto energia e infrastrutture. ''Se nella prima fase dell'internazionalizzazione - ha spiegato Urso, che e' anche il primo esponente del governo Berlusconi ad aver visitato la Nuova Zelanda e l'Australia - le imprese italiane hanno guardato alla vicinanza geografica e sono cresciute soprattutto nell'Est Europa e nei Balcani, oggi con la recessione economica e' partita la seconda fase della globalizzazione e per questo le imprese italiane guardano con favore ad aeree lontane geograficamente, come l'Oceania, ma dalle enormi opportunita' commerciali. Basta pensare agli accordi di libero scambio sottoscritti di recente dalla Nuova Zelanda e dall'Australia con i paesi Asean e con la Cina. Quest'area del mondo, ricchissima di materie prime e dove e' presente una forte comunita' italiana, puo' diventare una piattaforma logistica per le imprese italiane che vogliono puntare anche a crescere nei mercati del Sud-Est asiatico, ovvero laddove si sta sviluppando la nuova fase dell'internazionalizzazione''. red/mcc/ss

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Virus, primo caso accertato in Italia Gb, colpita famosa cantante Hip-hop Oms: "Malati raddoppiati in 24 ore" (sezione: Globalizzazione)

( da "Quotidiano.net" del 02-05-2009)

Argomenti: Cina Usa

L'influenza sbarca in Asia, un malato a Hong Kong e una in Corea del Sud: manca solo l'Africa. Cina: stop ai voli col Messico. Usa: chiuse oltre 430 scuole. Bologna, bloccati i charter con Cancun. Leggi il giornale Nome utente: Password: Prova GRATUITA Esteri TV FOTO E VIDEO MOTORI BLOG SERVIZI LAVORO ANNUNCI Cronaca Politica Esteri Ecquo New York Libri Arte Musica Spettacolo Gossip Pazzo Mondo Salute Tecnologia Meteo Scommesse Casa Dieta FEBBRE SUINA Virus, primo caso accertato in Italia Gb, colpita famosa cantante Hip-hop Oms: "Malati raddoppiati in 24 ore" L'influenza sbarca in Asia, un malato a Hong Kong e una in Corea del Sud: manca solo l'Africa. Cina: stop ai voli col Messico. Usa: chiuse oltre 430 scuole. Bologna, bloccati i charter con Cancun. Perugia, ricoverata turista Usa Seul, 2 maggio 2009 - Primo caso di febbre suina accertata in Italia: l’Asl di Massa conferma che il paziente ricoverato nell’ospedale locale e’ affetto da Nuova Infuenza. ’’E’ stato telefonicamente confermato dall’Istituto superiore di sanita’ la positivita’ del paziente ricoverato a Massa all’influenza di tipo A, ceppo H1n1’’, ha spiegato il responsabile dell'ospedale. L’uomo, cinquantenne, era tornato da un viaggio in Messico: un primo tampone aveva dato esito negativo, un secondo, con un alta metodologia esito dubbio, per questo erano stati inviati campioni biologici a Roma al laboratorio di virologia dell’Istituto Superiore della Sanità. E da questi è arrivata la conferma della presenza del virus. Le condizioni dell’uomo sono comunque buone, già due giorni non presentava più febbre. L'INFLUENZA SBARCA IN ASIA La febbre suina è arrivata anche in Asia. Dopo il primo caso accertato a Hong Kong, un altro caso è stato individuato in Corea del Sud. Le autorità sanitarie dell’ex colonia britannica hanno rivolto un appello alla calma alla popolazione, sostenendo che si tratta di «un caso importato e non ci sono indizi di una diffusione di massa dell’influenza a Hong Kong». Ma intanto l’hotel in cui alloggiava il paziente con il virus A/H1N1 -un messicano di 25 anni arrivato il 30 aprile via Shanghai, ora in condizioni stabili- è stato messo in quarantena, insieme ai clienti e ai dipendenti. In Corea del Sud si è invece ammalata una donna di 53 anni, di recente tornata dal Messico. Al momento, dunque, manca solo l’Africa perchè si possa dire che l’epidemia che ha colpito ovunque. La Cina ha sospeso i voli con il Messico e deciso che invierà un aereo per rimpatriare i cittadini attualmente nel Paese. Intanto altri due Paesi hanno fatto sapere di aver registrato casi di contagio in persone che non erano state in Messico: Gran Bretagna e Germania (entrambi comunque ancora non confermati dall’Oms). Nel Regno Unito si tratta di un lavoratore del servizio sanitario residente in Scozia, Graeme Pacitti (24 ani) che ha contratto il virus dopo esser entrato in contatto con due amici, la coppia che si era ammalata durante la luna di miele in Messico. OMS: CASI RADDOPPIATI Il numero dei casi di influenza suina confermati dall’Organizzazione Mondiale della Sanità si è praticamete raddoppiato nelle ultime 24 ore, salendo a quota 615 (tra cui 17 decessi, tutti in Messico, tranne un bimbo di 23 mesi messicano ma morto in Usa) distribuiti in 15 Paesi diversi. Il Messico ha riportato 397 casi di contagio confermati per il nuovo ceppo virale. L’aumento di 241 casi, rispetto alle cifre divulgate poche ore prima sul Messico, è dovuto al fatto che stanno arrivano all’Oms i risultati dei campioni che erano stati inviati ai laboratori per le analisi. Negli Stati Uniti, 141 i casi, tra cui il bimbo messicano di 23 mesi, deceduto mentre era in vacanza in Texas. I casi confermati, ma senza decessi sono in Austria (1), Canada (34), Cina (Hong Kong: 1), Danamarca (1), Francia (1), Germania (4), Israele (2), Olanda (1), Nuova Zelanda (4), Corea del Sud (1), Spagna (13), Svizzera (1) e Regno Unito (13). Mel suo sito web, l’organizzazione sanitaria ripete che non raccomanda di limitare i viaggi, nè la chiusura delle frontiere, ma consiglia che «le persone malate ritardino i viaggi internazionali e che quelli che hanno sintomi dopo un viagggio inetrnazionale si rivolgano a sanitari». Allo stesso modo l’Oms «assicura che non c’è rischio di infezione nel mangiare maiale ben cotto o prodotti derivati»; e ripete i suoi appelli perchè la gente rafforzi le misure di igiene abituali, in modo particolare il lavarsi frequentemente le mani con il sapone. MESSICO, ECONOMIA IN CRISI Mentre la sua economia affonda (le stime parlano di un calo del Pil annuale del 5,5%), il Messico intanto affronta l’emergenza sanitaria: il governo ha reso noto che la cifra dei decessi confermati per il micidiale virus è salito a 16, mentre i pazienti contagiati sono 381 (ma l’aumento dei morti non è dovuto a nuovi decessi, ma agli esami necroscopici sulle persone morte nelle ultime due settimane). Le autorità hanno anche ridotto (da 176 a 101) il numero dei decessi probabili. Secondo il governo, il tasso di mortalità per l’influenza A/H1N1 è dell’1,2 per cento. Intanto l’Organizzazione Mondiale della Sanità si è messa in contatto con l’industria farmaceutica perchè produca un vaccino che sarà disponibile in 4/6 mesi. NEGLI USA CHIUSE OLTRE 430 SCUOLE Cresce la paura per la febbre suina negli Stati Uniti. Più di 430 scuole sono state chiuse in 18 Stati per prevenire il diffondersi dell’epidemia, mentre nelle ultime ore sono stati registrati una ventina di nuovi contagi nel Paese. Il governo Usa ha intanto emanato un nuova direttiva per le scuole dove sono stati riscontrati casi di contagio, che impone la chiusura degli istituti interessati per almeno 14 giorni. Gli studenti ammalati possono infatti trasmettere il virus per un periodo compreso dai sette ai dieci giorni dal momento in cui lo hanno contratto. Gli esperti hanno comunque sostenuto che il virus dell’influenza suina è meno pericoloso di quanto si temesse in un primo momento. RICOVERATA CANTANTE DI FAMOSO GRUPPO HIP HOP La febbre ‘suina’ colpisce anche i vip. La cantante di un gruppo hip hop molto celebre fra i teenager del Regno Unito, gli ‘N-Dubz’, è stata ricoverata con i sintomi della nuova influenza A-H1N1. Lo scrive il Sun di Londra, che ha pubblicato le foto in ospedale della 20enne Tulisa Contostavlos, leader della band di Camden Town insignita recentemente del prestigioso Mobo award. Giovedì sera, Contostavlos aveva preso un aereo diretto ad Atene per fare visita ai genitori al termine di un’impegnativa tournee in Inghilterra premiata da migliaia di fan. Ma già durante il volo ha accusato i primi disturbi, via via degenerati: dopo il ricovero in ospedale, i medici le hanno diagnosticato la nuova influenza potenzialmente letale. Stanotte, scrive il tabloid, Tulisa era sotto osservazione in una stanza isolata dell’ospedale di Pendeli, in Grecia, mentre i medici attendevano i risultati delle analisi. Una fonte vicina al gruppo - attualmente al numero uno della classifica dei singoli più venduti in Gb con ‘Number One’ - ha fatto notare che “Tulisa ha avuto una sorte davvero infelice. E’ passata dal successo delle vendite e del tour al panico per la sua salute. La sua famiglia - ha raccontato - è stata costretta a indossare mascherine per avere appena un minimo contatto con lei. E’ un momento terribile”. LA STORIA La febbre suina non ferma l'amore. "Mi trasferirò in Messico da Monica" - Equipaggio Air France rifiuta volo per il MessicoHai paura che anche in Italia si possa diffondere la febbre suina?FOTO Un'emergenza globale Segnala ad un amico Tuo nome: Tua email: Nome amico: Email amico: Testo dell'email: Invia una copia anche al tuo indirizzo di posta Riscrivi il codice che compare qui sopra: Se il codice risultasse illeggibile CLICCA QUI per generarne un altro Cerca su Quotidiano.Net nel Web Più commentati Commenti Sondaggi Berlusconi: "Sia la festa di tutti" E' polemica sul cambio del nome (74 commenti) Il premier: "Mia moglie manipolata dalla sinistra: ha creduto ai giornali" Gli inglesi: Veronica recitava in topless (48 commenti) Scatta la rivolta delle Silvio's Girls "Macché veline, siamo brave e capaci" Emanuele Filiberto in corsa con l'Udc (31 commenti) Il tribunale condanna Cofferati "Offesa la libertà di sciopero" Il sindaco: "E' stato un gesto di lealtà" (21 commenti) Bambole non c'è una lira Anche i teledivi piangono (18 commenti) La Sozzani: "Veline volgari" "E le tue modelle anoressiche" (13 commenti) Assalto a Mutu, atto primo: il Wolfsburg chiama Firenze (11 commenti) Fondiaria vorrebbe 'sfrattare' Gilli e Paszkowski (10 commenti) 10:35:43 - ciao ciao ciao ciaoooooooooo mutu...... vai a giocare in germania che noi ci teniamo jojo.... almeno[...] Assalto a Mutu, atto primo: il Wolfsburg chiama Firenze10:13:28 - e' con grande soddisfAZIONE LEGGERE CHE SI INIZIA A FARE QUALCOSA PER UNA MOLTIDUDINE DI PERSONE E D[...] Blitz da record contro l'industria di Chinatown00:28:21 - E' finita 6-3 6-4 però...[...] Djokovic e il tennis ritrovato00:24:01 - La Pironkova ha battuto Venus nel 1 turno dell'Australian Open 2006... Non vedo cosa possa contare [...] Buon sorteggio per le azzurre23:50:58 - Brava Flavia, ora la vittoria del torneo è alla portata. Più forte della Jankovic ancora in gara c'è[...] Vai Pennetta Jankovic ko23:37:49 - Spunti interessanti e condivisibili. Pensavo anch'io al succo di questo articolo. C'è qualcosa di mi[...] Verdasco batte Seppi, non Nadal23:33:20 - Ormai siamo alle prese per il c...o da parte di Gianni Clerici(e faceva bene), il quale si e' divert[...] Verdasco batte Seppi, non Nadal Lippi ha dichiarato che non tornerà alla Juve, ci credi?Donne e politica, chi ha ragione: Silvio Berlusconi o Veronica Lario?Ore riservate in piscina per le donne islamiche, è giusto?Caso Hamilton, la McLaren doveva essere squalificata?Elezioni europee, le donne candidate da Berlusconi hanno credibilità politica?Mancini allenatore della Juve, un'idea che ti piace?Giusto ridurre l'Iva ai ristoranti per rilanciare i consumi, come ha fatto Sarkozy?Il Milan può vincere lo scudetto?Chi arriverà secondo tra Juventus e Milan?Giusto che tutti i Paesi Ue si facciano carico dei clandestini?Il Papa in Israele: è un viaggio a rischio?Hai paura che anche in Italia si possa diffondere la febbre suina?L'Inter può fare a meno di Ibrahimovic in futuro?Berlusconi vuole spostare il G8 a L'Aquila: ti pare un'idea sensata?In Giappone Rossi può prendersi la rivincita su Stoner? La foto del giorno Doppio uso Ingegnoso mezzo di trasporto a tre ruoto. Il lavoro è tanto e gli sforzi non mancano, l'importante è essere attrezzati. RICERCA ANNUNCI Archivio Notizie Anno: 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 Ricerca libera: pubblicità contattaci guadagna con Quotidiano.net fai di Quotidiano.net la tua Homepage aggiungi ai preferiti le news sul tuo pc rss archivio HOME - Copyright © 2008 MONRIF NET S.r.l. P.Iva 12741650159, a company of MONRIF GROUP - Informativa al trattamento dei dati personali - Powered by Softec iv>

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USA: CLINTON, INSIEME AL SUDAMERICA PER CONTRASTARE INFLUENZA CINA E IRAN (sezione: Globalizzazione)

( da "ITnews.it" del 02-05-2009)

Argomenti: Cina Usa

Washington, 2 mag. (Adnkronos/Dpa) - Gli Stati Uniti confermano la loro intenzione di virare le loro politiche nei confronti dei Paesi sudamericani, Cuba e Venezuela compresi oltre a Ecuador, Nicaragua e Bolivia, per contrastare la crescente influenza di Iran e Cina nella regione. Lo ha affermato il segretario di Stato, Hillary Clinton, definendo ''di disturbo'' il ruolo che Teheran e Pechino stanno cercando di assumere.

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Febbre suina, un caso in Italia: guarito Fazio: "Inevitabile diffusione del virus" (sezione: Globalizzazione)

( da "Giornale.it, Il" del 02-05-2009)

Argomenti: Cina Usa

n. 105 del 2009-05-02 pagina 0 Febbre suina, un caso in Italia: guarito Fazio: "Inevitabile diffusione del virus" di Redazione La febbre suina sbarca in Italia: un paziente ricoverato all'ospedale di Massa sarebbe già guarito. Il contagio arriva anche in Asia: a Hong Kong un hotel è stato messo in quarantena. Primi due casi sospetti in India. Negli Stati Uniti chiuse 430 scuole. L'Oms: il virus in 15 Paesi Il contagio non si arresta. Dilaga. Da un capo all'altro del mondo. La febbre suina è ufficialmente comparsa in Asia e in Italia. Così, mentre a Hong Kong, un intero hotel è stato messo in quarantena isolando circa 300 persone, l'Organizzazione mondiale della sanità ha confermato che i casi finora accertati di influenza suina sono 615, distribuiti in 15 diversi Paesi, di cui 16 quelli mortali. Il primo caso in Italia L’Asl di Massa ha confermato che il paziente ricoverato nell’ospedale locale è affetto da Nuova Infuenza. è il primo caso in Italia. "è stato telefonicamente confermato dall’Istituto superiore di sanità la positività del paziente ricoverato a Massa all’influenza di tipo A, ceppo H1n1", ha spiegato il direttore generale dell’Asl 1 di Massa Antonio Delvino che però ha spiegato che "il paziente non presenta più nessuna sintomatologia, è guarito". Il direttore generale ha spiegato che "sono stati sottoposti a profilassi antivirale i suoi parenti più stretti e le persone che hanno avuto contatto con lui". "Il paziente è guarito, non rischia più niente". Il paziente è un cinquantenne della provincia di Massa arrivato dal Messico il 23 di aprile e poi ricoverato nel reparto di malattie infettive dell’ospedale di Massa. Il contagio sbarca in Asia Una religiosa di 51 anni, rientrata domenica dal Messico e messa in quarantena martedì scorso, ha contratto il virus, ha confermato oggi all’agenzia di stampa sud-coreana Yonhap un funzionario del ministero della Sanità, dietro garanzia di anonimato. è il primo caso di influenza A - come è stata battezzata la malattia da virus H1N1 - ufficializzato in Corea del Sud. E giunge poche ore dopo la conferma di un primo caso in Asia - quello di un messicano arrivato a Hong Kong via Shangai - che ha portato la Cina ad annunciare l’interruzione dei voli tra Shangai e il Messico. "La data della ripresa dei voli dipenderà dal quadro di controllo della pandemia", ha annunciato l’agenzia ufficiale Nuova Cina. Il primo caso di contagio da H1N1 a Hong Kong è stato confermato ieri dal capo dell’esecutivo Donald Tsang, che ha deciso un immediato innalzamento dello stato di allerta. Si tratta di un giovane di 25 anni, giunto nella megalopoli cinese a bordo di un volto China Eastern Airlines e ricoverato in serata con febbre alta e sintomi che lasciavano pochi dubbi. La conferma del contagio ha fatto scattare l’allarme: 300 clienti e dipendenti dell’hotel dove l’uomo ha brevemente alloggiato sono stati messi in quarantena per sette giorni, mentre le autorità hanno annunciato misure "draconiane" per stoppare la diffusione del virus. Oggi il ministero cinese della Sanità indica sul suo sito di avere chiesto alle autorità competenti a Pechino, Shangai e Canton di mettere in immediata quarantena tutti i passeggeri del volo AM098 su cui è giunto il malato dal Messico. Intanto in Corea del Sud è stato segnalato un caso "probabile" dopo quello della religiosa rientrata dal Paese sud-americano. Il ministero della Sanità ha precisato che altre 23 persone sono state sottoposte a test di controllo. Due casi anche in India Due persone sono stati infatti ricoverati sotto osservazione presso un ospedale di Nuova Delhi, secondo quanto hanno riferito oggi i responsabili sanitari locali. I due pazienti si trovano ora in isolamento nell’ospedale Ram Manohar Lohia, ha precisato ai giornalisti il capo dello staff medico, il dottor N.K. Chaturvedi. "Tutti e due sono in osservazione in una stanza isolata. Abbiamo effettuato tutti i test e dei campioni sono stati inviati all’Istituto nazionale delle malattie contagiose", ha detto. Uno dei due pazienti è giunto la scorsa notte a Nuova Delhi da Londra. Il secondo, che si era recato in Texas il 19 aprile scorso, è stato ricoverato ieri sera. Se confermati, saranno i primi casi di virus A (H1N1) in India. L'America chiude le scuole In America più di 430 scuole sono state chiuse in 18 Stati per prevenire il diffondersi dell’epidemia, mentre nelle ultime ore sono stati registrati una ventina di nuovi contagi nel Paese. Il governo Usa ha intanto emanato un nuova direttiva per le scuole dove sono stati riscontrati casi di contagio, che impone la chiusura degli istituti interessati per almeno 14 giorni. Gli studenti ammalati possono infatti trasmettere il virus per un periodo compreso dai sette ai dieci giorni dal momento in cui lo hanno contratto. Gli esperti hanno comunque sostenuto che il virus dell’influenza suina è meno pericoloso di quanto si temesse in un primo momento. Nancy Cox, responsabile del settore influenza del Centro di controllo e prevenzione delle malattie di Atlanta, in Usa, ha detto che il virus H1N1 non ha caratteristiche genetiche e "forza" paragonabili, ad esempio, alla pandemia della "Spagnola" che si diffuse nel mondo dal 1918. © SOCIETà EUROPEA DI EDIZIONI SPA - Via G. Negri 4 - 20123 Milano

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Primo caso in Italia: paziente guarito Gb, colpita famosa cantante Hip-hop Oms: "Malati raddoppiati in 24 ore" (sezione: Globalizzazione)

( da "Quotidiano.net" del 02-05-2009)

Argomenti: Cina Usa

L'influenza sbarca in Asia, un malato a Hong Kong e una in Corea del Sud: manca solo l'Africa. Cina: stop ai voli col Messico. Usa: chiuse oltre 430 scuole. Bologna, bloccati i charter con Cancun. Leggi il giornale Nome utente: Password: Prova GRATUITA Esteri TV FOTO E VIDEO MOTORI BLOG SERVIZI LAVORO ANNUNCI Cronaca Politica Esteri Ecquo New York Libri Arte Musica Spettacolo Gossip Pazzo Mondo Salute Tecnologia Meteo Scommesse Casa Dieta FEBBRE SUINA Primo caso in Italia: paziente guarito Gb, colpita famosa cantante Hip-hop Oms: "Malati raddoppiati in 24 ore" L'influenza sbarca in Asia, un malato a Hong Kong e una in Corea del Sud: manca solo l'Africa. Cina: stop ai voli col Messico. Usa: chiuse oltre 430 scuole. Bologna, bloccati i charter con Cancun. Perugia, ricoverata turista Usa Seul, 2 maggio 2009 - Primo caso di febbre suina accertata in Italia: l’Asl di Massa conferma che il paziente ricoverato nell’ospedale locale e’ affetto da Nuova Infuenza. L’uomo, cinquantenne, era tornato da un viaggio in Messico: un primo tampone aveva dato esito negativo, un secondo, con un alta metodologia esito dubbio, per questo erano stati inviati campioni biologici a Roma al laboratorio di virologia dell’Istituto Superiore della Sanità. E da questi è arrivata la conferma della presenza del virus. "è guarito e non rischia niente. Non ha nessun sintomo. Le sue buone condizioni fisiche generali hanno contribuito alla sua guarigione. Sta bene e lo teniamo in ospedale solo per proteggerlo dai media", assicura il direttore dell’Asl di Massa Carrara, Antonio Delvino. L’uomo, un cinquantenne di Aulla, era tornato da Città del Messico il 23 aprile dove era rimasto per circa 6 mesi, e aveva manifestato i sintomi classici della nuova influenza: febbre alta e problemi alle vie respiratorie. L’uomo è ora ricoverato nel reparto di malattie infettive dell’Ospedale di Massa mentre la sua famiglia ed alcuni parenti stretti con cui è venuto a contatto «sono tenuti alcuni in profilassi antivirale, e alcuni sotto monitoraggio», ha dichiarato Delvino. Temendo il panico l’Asl di Massa Carrara ha già potenziato il servizio di pronto soccorso ma al momento «la situazione - ha rassicurato - è tranquilla, e non ci sono state psicosi dopo avere avuto la notizia del caso». L'INFLUENZA SBARCA IN ASIA La febbre suina è arrivata anche in Asia. Dopo il primo caso accertato a Hong Kong, un altro caso è stato individuato in Corea del Sud. Le autorità sanitarie dell’ex colonia britannica hanno rivolto un appello alla calma alla popolazione, sostenendo che si tratta di «un caso importato e non ci sono indizi di una diffusione di massa dell’influenza a Hong Kong». Ma intanto l’hotel in cui alloggiava il paziente con il virus A/H1N1 -un messicano di 25 anni arrivato il 30 aprile via Shanghai, ora in condizioni stabili- è stato messo in quarantena, insieme ai clienti e ai dipendenti. In Corea del Sud si è invece ammalata una donna di 53 anni, di recente tornata dal Messico. Al momento, dunque, manca solo l’Africa perchè si possa dire che l’epidemia che ha colpito ovunque. La Cina ha sospeso i voli con il Messico e deciso che invierà un aereo per rimpatriare i cittadini attualmente nel Paese. Intanto altri due Paesi hanno fatto sapere di aver registrato casi di contagio in persone che non erano state in Messico: Gran Bretagna e Germania (entrambi comunque ancora non confermati dall’Oms). Nel Regno Unito si tratta di un lavoratore del servizio sanitario residente in Scozia, Graeme Pacitti (24 ani) che ha contratto il virus dopo esser entrato in contatto con due amici, la coppia che si era ammalata durante la luna di miele in Messico. OMS: CASI RADDOPPIATI Il numero dei casi di influenza suina confermati dall’Organizzazione Mondiale della Sanità si è praticamete raddoppiato nelle ultime 24 ore, salendo a quota 615 (tra cui 17 decessi, tutti in Messico, tranne un bimbo di 23 mesi messicano ma morto in Usa) distribuiti in 15 Paesi diversi. Il Messico ha riportato 397 casi di contagio confermati per il nuovo ceppo virale. L’aumento di 241 casi, rispetto alle cifre divulgate poche ore prima sul Messico, è dovuto al fatto che stanno arrivano all’Oms i risultati dei campioni che erano stati inviati ai laboratori per le analisi. Negli Stati Uniti, 141 i casi, tra cui il bimbo messicano di 23 mesi, deceduto mentre era in vacanza in Texas. I casi confermati, ma senza decessi sono in Austria (1), Canada (34), Cina (Hong Kong: 1), Danamarca (1), Francia (1), Germania (4), Israele (2), Olanda (1), Nuova Zelanda (4), Corea del Sud (1), Spagna (13), Svizzera (1) e Regno Unito (13). Mel suo sito web, l’organizzazione sanitaria ripete che non raccomanda di limitare i viaggi, nè la chiusura delle frontiere, ma consiglia che «le persone malate ritardino i viaggi internazionali e che quelli che hanno sintomi dopo un viagggio inetrnazionale si rivolgano a sanitari». Allo stesso modo l’Oms «assicura che non c’è rischio di infezione nel mangiare maiale ben cotto o prodotti derivati»; e ripete i suoi appelli perchè la gente rafforzi le misure di igiene abituali, in modo particolare il lavarsi frequentemente le mani con il sapone. MESSICO, ECONOMIA IN CRISI Mentre la sua economia affonda (le stime parlano di un calo del Pil annuale del 5,5%), il Messico intanto affronta l’emergenza sanitaria: il governo ha reso noto che la cifra dei decessi confermati per il micidiale virus è salito a 16, mentre i pazienti contagiati sono 381 (ma l’aumento dei morti non è dovuto a nuovi decessi, ma agli esami necroscopici sulle persone morte nelle ultime due settimane). Le autorità hanno anche ridotto (da 176 a 101) il numero dei decessi probabili. Secondo il governo, il tasso di mortalità per l’influenza A/H1N1 è dell’1,2 per cento. Intanto l’Organizzazione Mondiale della Sanità si è messa in contatto con l’industria farmaceutica perchè produca un vaccino che sarà disponibile in 4/6 mesi. NEGLI USA CHIUSE OLTRE 430 SCUOLE Cresce la paura per la febbre suina negli Stati Uniti. Più di 430 scuole sono state chiuse in 18 Stati per prevenire il diffondersi dell’epidemia, mentre nelle ultime ore sono stati registrati una ventina di nuovi contagi nel Paese. Il governo Usa ha intanto emanato un nuova direttiva per le scuole dove sono stati riscontrati casi di contagio, che impone la chiusura degli istituti interessati per almeno 14 giorni. Gli studenti ammalati possono infatti trasmettere il virus per un periodo compreso dai sette ai dieci giorni dal momento in cui lo hanno contratto. Gli esperti hanno comunque sostenuto che il virus dell’influenza suina è meno pericoloso di quanto si temesse in un primo momento. RICOVERATA CANTANTE DI FAMOSO GRUPPO HIP HOP La febbre ‘suina’ colpisce anche i vip. La cantante di un gruppo hip hop molto celebre fra i teenager del Regno Unito, gli ‘N-Dubz’, è stata ricoverata con i sintomi della nuova influenza A-H1N1. Lo scrive il Sun di Londra, che ha pubblicato le foto in ospedale della 20enne Tulisa Contostavlos, leader della band di Camden Town insignita recentemente del prestigioso Mobo award. Giovedì sera, Contostavlos aveva preso un aereo diretto ad Atene per fare visita ai genitori al termine di un’impegnativa tournee in Inghilterra premiata da migliaia di fan. Ma già durante il volo ha accusato i primi disturbi, via via degenerati: dopo il ricovero in ospedale, i medici le hanno diagnosticato la nuova influenza potenzialmente letale. Stanotte, scrive il tabloid, Tulisa era sotto osservazione in una stanza isolata dell’ospedale di Pendeli, in Grecia, mentre i medici attendevano i risultati delle analisi. Una fonte vicina al gruppo - attualmente al numero uno della classifica dei singoli più venduti in Gb con ‘Number One’ - ha fatto notare che “Tulisa ha avuto una sorte davvero infelice. E’ passata dal successo delle vendite e del tour al panico per la sua salute. La sua famiglia - ha raccontato - è stata costretta a indossare mascherine per avere appena un minimo contatto con lei. E’ un momento terribile”. LA STORIA La febbre suina non ferma l'amore. "Mi trasferirò in Messico da Monica" - Equipaggio Air France rifiuta volo per il MessicoHai paura che anche in Italia si possa diffondere la febbre suina?FOTO Un'emergenza globale Segnala ad un amico Tuo nome: Tua email: Nome amico: Email amico: Testo dell'email: Invia una copia anche al tuo indirizzo di posta Riscrivi il codice che compare qui sopra: Se il codice risultasse illeggibile CLICCA QUI per generarne un altro Cerca su Quotidiano.Net nel Web Più commentati Commenti Sondaggi Berlusconi: "Sia la festa di tutti" E' polemica sul cambio del nome (74 commenti) Il premier: "Mia moglie manipolata dalla sinistra: ha creduto ai giornali" Gli inglesi: Veronica recitava in topless (48 commenti) Scatta la rivolta delle Silvio's Girls "Macché veline, siamo brave e capaci" Emanuele Filiberto in corsa con l'Udc (31 commenti) Il tribunale condanna Cofferati "Offesa la libertà di sciopero" Il sindaco: "E' stato un gesto di lealtà" (21 commenti) Bambole non c'è una lira Anche i teledivi piangono (18 commenti) La Sozzani: "Veline volgari" "E le tue modelle anoressiche" (13 commenti) Assalto a Mutu, atto primo: il Wolfsburg chiama Firenze (11 commenti) Fondiaria vorrebbe 'sfrattare' Gilli e Paszkowski (10 commenti) 13:37:35 - Flavia ieri ha giocato un grandissimo match. Ha "spinto" molto più della Jankovic che dopo aver gioc[...] Vai Pennetta Jankovic ko13:31:14 - non riesco proprio a capire il perche' Tommasi e Clerici non sopportino Nadal. Su di lui hanno sempr[...] Verdasco batte Seppi, non Nadal12:34:07 - @Agostino,proprio per questo ammiro tantissimo Nadal ma il cuore mi batte per Roger.Lo sai, anche io[...] Verdasco batte Seppi, non Nadal11:50:52 - Se Flavia giocasse sempre come nel 2 e nel 3 set di ieri, sarebbe Top 5 stabile. Purtroppo tra il [...] Vai Pennetta Jankovic ko10:47:29 - Ieri ho visto giocare Burnett e Dentoni e confermo le impressioni di Commentucci. La Burnett ha pers[...] Delude Oprandi, sorprende Moroni10:35:43 - ciao ciao ciao ciaoooooooooo mutu...... vai a giocare in germania che noi ci teniamo jojo.... almeno[...] Assalto a Mutu, atto primo: il Wolfsburg chiama Firenze10:29:15 - Adesso è una certezza. Dopo aver disseminato ogni articolo del blog con accuse a Nadal di doping, ad[...] Djokovic, Federer e Rafael ok Lippi ha dichiarato che non tornerà alla Juve, ci credi?Donne e politica, chi ha ragione: Silvio Berlusconi o Veronica Lario?Ore riservate in piscina per le donne islamiche, è giusto?Caso Hamilton, la McLaren doveva essere squalificata?Elezioni europee, le donne candidate da Berlusconi hanno credibilità politica?Mancini allenatore della Juve, un'idea che ti piace?Giusto ridurre l'Iva ai ristoranti per rilanciare i consumi, come ha fatto Sarkozy?Il Milan può vincere lo scudetto?Chi arriverà secondo tra Juventus e Milan?Giusto che tutti i Paesi Ue si facciano carico dei clandestini?Il Papa in Israele: è un viaggio a rischio?Hai paura che anche in Italia si possa diffondere la febbre suina?L'Inter può fare a meno di Ibrahimovic in futuro?Berlusconi vuole spostare il G8 a L'Aquila: ti pare un'idea sensata?In Giappone Rossi può prendersi la rivincita su Stoner? La foto del giorno Doppio uso Ingegnoso mezzo di trasporto a tre ruoto. Il lavoro è tanto e gli sforzi non mancano, l'importante è essere attrezzati. RICERCA ANNUNCI Archivio Notizie Anno: 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 Ricerca libera: pubblicità contattaci guadagna con Quotidiano.net fai di Quotidiano.net la tua Homepage aggiungi ai preferiti le news sul tuo pc rss archivio HOME - Copyright © 2008 MONRIF NET S.r.l. P.Iva 12741650159, a company of MONRIF GROUP - Informativa al trattamento dei dati personali - Powered by Softec

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INFLUENZA SUINA, IL VIRUS IN ITALIA USA, OBAMA PREPARA NUOVI FONDI (sezione: Globalizzazione)

( da "Wall Street Italia" del 02-05-2009)

Argomenti: Cina Usa

Influenza suina, il virus in Italia Usa, Obama prepara nuovi fondi -->Il contagio si espande ancora, e la Cina sospende i voli per il Messico. Oms: vaccino pronto in 4-6 mesi, i morti sono sedici. Massa, primo caso confermato dall'Asl. Panico a Hong Kong: intero albergo in quarantena. VOTA Cambierete le vostre abitudini per il virus? / FOTO Berlusconi mangia la mortadella

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L'influenza suina è sbarcata in Asia La Casa Bianca prepara nuovi fondi (sezione: Globalizzazione)

( da "Stampaweb, La" del 02-05-2009)

Argomenti: Cina Usa

WASHINGTON Cresce l’allarme in Europa e Usa per la nuova influenza A H1N1. I casi registrati nel Vecchio Continente, sospetti o accertati, non sono ancora in numero particolarmente elevato rispetto all’America, ma i contagi crescono di giorno in giorno. Il presidente Obama ha detto oggi che gli Stati Uniti stanno rispondendo «aggressivamente» all’epidemia di nuova influenza. «A differenza delle varie forme di influenza animale del passato, questa si sta diffondendo da uomo a uomo. Ciò crea le condizioni per una pandemia, ecco perchè stiamo agendo rapidamente ed aggressivamente», ha detto Obama nel consueto messaggio radiofonico settimanale del sabato. Il presidente Usa ha precisato che gli Usa dispongono di 50 milioni di dosi di antivirale, e di aver chiesto al Congresso lo stanziamento di 1,5 miliardi di dollari per comprare ulteriori farmaci. «Gli Stati ed il governo federale dispongono di piani operativi per fronteggiare un’emergenza di questo tipo, sono preparati meglio di quanto non siano mai stati», ha aggiunto. Intanto salgono a 615 (17 i morti) i casi confermati dall’Organizzazione mondiale per la sanità (OMS). L’ultimo bilancio parlava di 367 casi. Attualmente il virus si è diffuso in 15 Paesi: in Messico le persone contagiate sono 397, con 16 morti accertati. Negli Stati Uniti 141 (1 morto), in Canada 34, in Spagna 13, in Nuova Zelanda 4, in Gran Bretagna 8, in Germania 4, in Israele 2. Almeno un caso è stato accertato in Austria, Olanda, Svizzera, Cina e Danimarca. Allerma massima anche in Asia. Circa 300 perone sono state messe in quarantena nel grande albergo di Hong Kong dove un cliente di 25 anni arrivato dal Messico è risultato positivo al test del virus A/H1N1. Circa 200 clienti e un centinaio di dipendenti del Metropark Hotel non potranno lasciare l’edificio prima di una settimana e solo dopo essere stati sottoposti a un trattamento con l’antivirale. La berre suina non risparmia neanche i vip. La cantante del gruppo inglese hip hop N-Dubz, Tulisa Contostavlos, è stata ricoverata per i sintomi sospetti della nuova influenza, informa l’edizione online del tabloid britannico The Sun. La ragazza, 20 anni, è stata ricoverata al suo arrivo in Grecia, dove si era recata per passare qualche giorno con la famiglia, dopo aver concluso un tour con 23 date in Gran Bretagna. Durante il volo, racconta il giornale popolare, la cantante è dovuta ricorrere all’aiuto del medico, che ne ha poi disposto il ricovero sospettando un possibile contagio da A/H1N1. Gli N-Dubz sono attualmente al primo posto nella classifica britannica. Le principali compagnie aree mondiali hanno deciso ieri di limitare i voli verso il Messico a causa dell’emergenza legata alla nuova influenza.

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L'influenza suina è sbarcata in Asia L'Oms: "Gravità ancora da stabilire" (sezione: Globalizzazione)

( da "Stampaweb, La" del 02-05-2009)

Argomenti: Cina Usa

WASHINGTON Cresce l’allarme in Europa e Usa per la nuova influenza A H1N1. I casi registrati nel Vecchio Continente, sospetti o accertati, non sono ancora in numero particolarmente elevato rispetto all’America, ma i contagi crescono di giorno in giorno. L’Organizzazione mondiale della Sanità si mantiene cauta e non dà giudizi sulla gravità del virus. Un responsabile dell'Oms spiega di «non sapere a che punto la pandemia da influenza A possa essere grave» ma l’evoluzione della situazione nei «prossimi giorni in Europa» sarà determinante. L’Oms ha dichiarato la fase di allerta 5 per un pandemia «imminente» mentre non si passa ancora alla fase 6. Fase che «stabilisce lo stato di pandemia, ma non il suo grado di gravità», ha sottolineato il dottor Michael Ryan, direttore all’Oms della rete mondiale di allarme e azione in caso di epidemia. Notizie rassicuranti arrivano però dal Messico, epicentro del contagio. Il ministro della Sanita ha affermato che l’epidemia è «in fase di stabilizzazione». «Sarei frettoloso nel dire - ha aggiunto - che il momento più difficile è passato, ma credo di avere sufficienti elementi per dire che siamo in una fase di stabilizzazione». Il presidente Obama ha detto oggi che gli Stati Uniti stanno rispondendo «aggressivamente» all’epidemia di nuova influenza. «A differenza delle varie forme di influenza animale del passato, questa si sta diffondendo da uomo a uomo. Ciò crea le condizioni per una pandemia, ecco perchè stiamo agendo rapidamente ed aggressivamente», ha detto Obama nel consueto messaggio radiofonico settimanale del sabato. Il presidente Usa ha precisato che gli Usa dispongono di 50 milioni di dosi di antivirale, e di aver chiesto al Congresso lo stanziamento di 1,5 miliardi di dollari per comprare ulteriori farmaci. «Gli Stati ed il governo federale dispongono di piani operativi per fronteggiare un’emergenza di questo tipo, sono preparati meglio di quanto non siano mai stati», ha aggiunto. Intanto salgono a 615 (17 i morti) i casi confermati dall’Organizzazione mondiale per la sanità (OMS). L’ultimo bilancio parlava di 367 casi. Attualmente il virus si è diffuso in 15 Paesi: in Messico le persone contagiate sono 397, con 16 morti accertati. Negli Stati Uniti 141 (1 morto), in Canada 34, in Spagna 13, in Nuova Zelanda 4, in Gran Bretagna 8, in Germania 4, in Israele 2. Almeno un caso è stato accertato in Austria, Olanda, Svizzera, Cina e Danimarca. Allerma massima anche in Asia. Circa 300 perone sono state messe in quarantena nel grande albergo di Hong Kong dove un cliente di 25 anni arrivato dal Messico è risultato positivo al test del virus A/H1N1. Circa 200 clienti e un centinaio di dipendenti del Metropark Hotel non potranno lasciare l’edificio prima di una settimana e solo dopo essere stati sottoposti a un trattamento con l’antivirale. La berre suina non risparmia neanche i vip. La cantante del gruppo inglese hip hop N-Dubz, Tulisa Contostavlos, è stata ricoverata per i sintomi sospetti della nuova influenza, informa l’edizione online del tabloid britannico The Sun. La ragazza, 20 anni, è stata ricoverata al suo arrivo in Grecia, dove si era recata per passare qualche giorno con la famiglia, dopo aver concluso un tour con 23 date in Gran Bretagna. Durante il volo, racconta il giornale popolare, la cantante è dovuta ricorrere allaiuto del medico, che ne ha poi disposto il ricovero sospettando un possibile contagio da A/H1N1. Gli N-Dubz sono attualmente al primo posto nella classifica britannica. Le principali compagnie aree mondiali hanno deciso ieri di limitare i voli verso il Messico a causa dell’emergenza legata alla nuova influenza.

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Primo caso in Italia: paziente guarito "Progressiva diffusione fino all'estate" (sezione: Globalizzazione)

( da "Quotidiano.net" del 02-05-2009)

Argomenti: Cina Usa

Il sottosegretario Fazio: "Il numero dei contagi può crescere". Il virus sbarca in Asia, un malato a Hong Kong e una in Corea del Sud. Cina: stop ai voli col Messico. Usa: chiuse oltre 430 scuole. Gb, colpita famosa cantante Hip-hop. Oms: "Malati raddoppiati in 24 ore"

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"L’aggressività dell’H1N1 potrebbe essere in calo" ha detto oggi il sottosegretario alla Salute Ferruccio Fazio commentando il primo ‘caso' accertato italiano a Massa Carrara di un uomo di 50 anni tornato dal Messico di recente e ricoverato con una sintomatologia sospetta nell’ospedale locale. Esito positivo per l’H1N1, ma il paziente ha reagito molto bene alle cure e ne è già stata confermata la guarigione. "Nei casi" occidentali "si presentano sintomi talmente blandi da far ipotizzare una riduzione di aggressività rispetto al ceppo originario messicano" ha detto Fazio aggiugendo anche però che la diffusione del virus è "inevitabile" e che "il numero dei contagi può crescere", fattore che però "non desta preoccupazione". Notizie rassicuranti sono arrivate anche dal Messico, epicentro del contagio. Il ministro della Sanita, Jose Angel Cordova, ha affermato che l’epidemia è "in fase di stabilizzazione". "Sarei frettoloso nel dire - ha aggiunto - che il momento più difficile è passato, ma credo di avere sufficienti elementi per dire che siamo in una fase di stabilizzazione". Puntualmente oggi l’Organizzazione mondiale della Sanità ha rifatto ‘i contì del contagio: il numero totale sale a 615 casi in 15 paesi, delineando una dinamica dell’epidemia praticamente raddoppiata nelle ultime 24 ore. Il Messico ha riportato 397 casi confermati per il nuovo ceppo virale. Negli Stati Uniti, gli ultimi aggiornamenti parlano di 141 casi, tra cui il bimbo messicano di 23 mesi, deceduto mentre era in vacanza in Texas. I casi confermati, ma senza decessi sono in Austria (1), Canada (51), Danimarca (1), Francia (1), Germania (4), Israele (2), Olanda (1), Nuova Zelanda (4), Corea del Sud (1), Spagna (13), Svizzera (1) e Regno Unito (13). E primi allerta arrivano anche dall’Asia con un caso a Hong Kong e uno in Corea del Sud. Una situazione che l’Oms anche oggi ha definito "grave" anche se non si sa ancora fino a che punto possa espandersi la pandemia. "La gravità della situazione non è stata ancora stabilita" ha affermato oggi a Ginevra Michael Ryan, direttore del Global Alert and response, secondo cui sarà "determinante per l’Europa" vedere gli sviluppi dei prossimi giorni. Per quanto riguarda l’America il direttore dell’Oms ha spiegato che "non c’e ancora evidenza di quanto il virus si sia diffuso al di fuori del Nord America. In ogni caso il livello di rischio resta a 5 sulla scala di 6 dell’organizzazione". Nel suo sito web l’organizzazione sanitaria ha ribadito i suoi consigli: "le persone malate ritardino i viaggi internazionali e che quelli che hanno sintomi dopo un viaggio internazionale si rivolgano a sanitari". "Non c’è comunque alcun rischio di infezione nel mangiare maiale ben cotto o prodotti derivati". Fonte Agi LA STORIA La febbre suina non ferma l'amore. "Mi trasferirò in Messico da Monica" - Equipaggio Air France rifiuta volo per il MessicoHai paura che anche in Italia si possa diffondere la febbre suina?FOTO Un'emergenza globale Segnala ad un amico Tuo nome: Tua email: Nome amico: Email amico: Testo dell'email: Invia una copia anche al tuo indirizzo di posta Riscrivi il codice che compare qui sopra: Se il codice risultasse illeggibile CLICCA QUI per generarne un altro Cerca su Quotidiano.Net nel Web Più commentati Commenti Sondaggi Berlusconi: "Sia la festa di tutti" E' polemica sul cambio del nome (74 commenti) Il premier: "Mia moglie manipolata dalla sinistra: ha creduto ai giornali" Gli inglesi: Veronica recitava in topless (54 commenti) Scatta la rivolta delle Silvio's Girls "Macché veline, siamo brave e capaci" Emanuele Filiberto in corsa con l'Udc (32 commenti) Il tribunale condanna Cofferati "Offesa la libertà di sciopero" Il sindaco: "E' stato un gesto di lealtà" (23 commenti) Bambole non c'è una lira Anche i teledivi piangono (19 commenti) La Sozzani: "Veline volgari" "E le tue modelle anoressiche" (14 commenti) Assalto a Mutu, atto primo: il Wolfsburg chiama Firenze (12 commenti) Fondiaria vorrebbe 'sfrattare' Gilli e Paszkowski (10 commenti) 19:53:28 - Leggere i commenti dei sudditi del re dei quattro cantoni in questo momento (l'ennesimo) di melodram[...] Djokovic e la pioggia battono Psycho Federer Nadal in finale19:35:40 - Senza offendere nessuno; chi pensa che un giocatore perda opposta per non incontrarne un altro in fi[...] Djokovic e la pioggia battono Psycho Federer Nadal in finale19:32:13 - caro kingking hai ragione.. da federiano ti dico che tra la'ltro i due commentatori se ci fosse stat[...] Djokovic e la pioggia battono Psycho Federer Nadal in finale19:21:33 - ma giocava contro Djokovic Federer o contro il computer come nei videogiochi!? Quello è l unico caso[...] Djokovic e la pioggia battono Psycho Federer Nadal in finale19:18:40 - Dio salvi Federer dai suoi stessi tifosi. E' tanto difficile capire che il naturale declino dello sv[...] Djokovic e la pioggia battono Psycho Federer Nadal in finale18:58:01 - ANGELO:sei imbarazzante,dire che federer si deve vergognare a giocare a tennis è come dire che shuma[...] Djokovic e la pioggia battono Psycho Federer Nadal in finale18:35:43 - @ Roberto. "La smetti" é scorretto. Meglio "smettila".[...] Djokovic, Federer e Rafael ok Stampa: Freedom House declassa l'Italia da 'libera' a 'parzialmente libera'. Cosa ne pensi?Motomondiale, come finirà la 'lotta in famiglia' fra Valentino Rossi e Lorenzo?Lippi ha dichiarato che non tornerà alla Juve, ci credi?Donne e politica, chi ha ragione: Silvio Berlusconi o Veronica Lario?Ore riservate in piscina per le donne islamiche, è giusto?Caso Hamilton, la McLaren doveva essere squalificata?Elezioni europee, le donne candidate da Berlusconi hanno credibilità politica?Mancini allenatore della Juve, un'idea che ti piace?Giusto ridurre l'Iva ai ristoranti per rilanciare i consumi, come ha fatto Sarkozy?Il Milan può vincere lo scudetto?Chi arriverà secondo tra Juventus e Milan?Giusto che tutti i Paesi Ue si facciano carico dei clandestini?Il Papa in Israele: è un viaggio a rischio?Hai paura che anche in Italia si possa diffondere la febbre suina?L'Inter può fare a meno di Ibrahimovic in futuro? La foto del giorno Doppio uso Ingegnoso mezzo di trasporto a tre ruoto. Il lavoro è tanto e gli sforzi non mancano, l'importante è essere attrezzati. 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Febbre suina in Italia, "nulla di preoccupante" (sezione: Globalizzazione)

( da "Dire" del 02-05-2009)

Argomenti: Cina Usa

Febbre suina in Italia, "nulla di preoccupante" ROMA - Un malato di febbre suina a Massa, ma la persona è giù guarita. Un caso su cui "daremo tutte le informazioni", spiega il ministro del Welfare, Maurizio Sacconi, in conferenza stampa, con il sottosegretario e coordinatore dell'emergenza, Ferrucio Fazio, che conferma appunto l'arrivo nel nostro Paese della nuova influenza. "Più volte Fazio aveva dato probabile un caso in Italia. Quindi la novità non è tanto questa". SACCONI: "NESSUNA PREOCCUPAZIONE" - Sacconi sottolinea che "il dato positivo" di nuova influenza individuato a Massa "è in fondo la dimostrazione del buon funzionamento delle reti di monitoraggio e prevenzione attivate dall'unità di crisi" sotto la supervisione di Fazio. Il ministro specifica che "il monitoraggio è rigoroso" perché la febbre suina "è una novità" e determina una pandemia visto che "oggi siamo in un mondo globalizzato e l'effetto pandemico è implicito alla globalizzazione". Sacconi aggiunge che il caso di Massa è anche l'occasione "per fare il punto sui modi con cui l'Italia" affronta l'emergenza "nel contesto dell'Unione europea in raccordo con l'Organizzazione mondiale della sanità e con gli altri paesi del G8". Questo episodio, aggiunge, "era ovviamente atteso, più volte Fazio aveva dato per inesorabile la possibilità che in Italia si rivelasse un caso positivo". Infine il ministro coglie l'occasione per ribadire la sufficienza delle scorte di antivirali italiane a fronte delle polemiche che si sono innescate nei giorni scorsi: "Nelle scorse ore- dice- mi hanno colpito in particolare le dichiarazioni di Obama che, proprio oggi, ha detto alla sua popolazione di essere tranquillo perché negli Stati uniti ci sono 50 milioni di dosi di antivirali. Se paragoniamo i 40 milioni di dosi di antivirali italiane ai 50 milioni degli Stati uniti, questo ci aiuta a far emergere, considerando la relatività" dei numeri della popolazione italiana rispetto a quella statunitense, "a far emergere le sciocchezze quando si parla di insufficienza delle dosi in Italia". FAZIO: "21 CASI SOSPETTI, 13 SOTTO OSSERVAZIONE" - Si sta lavorando, con protocolli e attengiamenti ad hoc, "per ridurre l'inevitabile diffusione" del virus della febbre suina. Così Fazio, che prosegue: "Ci sarà un numero che andrà a crescere di cittadini italiani che si ammaleranno". Ma, tiene a sottolineare il sottosegretario, che giudica blandamente aggressivo questo virus, "noi non siamo preoccupati per gli italiani". Si sta comunque lavorando "per ridurre l'inevitabile diffusione del virus fino all'estate e alla chiusura delle scuole". In Italia "abbiamo avuto 21 casi sospetti", sottolinea Fazio. Che in conferenza stampa ricorda come attualmente "tredici casi dei 21, sono ancora sotto osservazione" e cioe' "devono rimanere sette giorni a casa". 2 maggio 2009

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Marc Augé a Roma per "Sensibilia" (sezione: Globalizzazione)

( da "superEva notizie" del 02-05-2009)

Argomenti: Cina Usa

Marc Augé a Roma per "Sensibilia" Di Sensibilia abbiamo già parlato qualche tempo fa, annunciando l'importante appuntamento di cui torniamo a parlare in questa occasione. Il prossimo mercoledi 6 maggio, alle 14.00, Marc Augé,[...] Di Sensibilia abbiamo già parlato qualche tempo fa, annunciando l'importante appuntamento di cui torniamo a parlare in questa occasione. Il prossimo mercoledi 6 maggio, alle 14.00, Marc Augé, sociologo e antropologo di fama mondiale, sarà ospite proprio per Sensibilia con una conferenza dal titolo La globalizzazione e le trasformazioni del paesaggio urbano. L'appuntamento si terrà presso la Società Geografica Italiana (Villa Celimontana, Via della Navicella, 12 - 00184 Roma), sarà introdotto dai saluti del Preside della Facoltà di Lettere e Filosofia dell'Università "Tor Vergata" prof. L. Rino Caputo e presieduto dal prof. Franco Salvatori (presidente Società Geografica Italiana). Interverranno, fra gli altri, Michele di Monte (Iconografia e Iconologia; Università Ca' Foscari, Università "Tor Vergata"), Tonino Griffero (Estetica; Università "Tor Vergata"), Marcello Massenzio (Storia delle Religioni; Università "Tor Vergata"), Massimo Rosati (Sociologia; Università "Tor Vergata"), Massimo Venturi Ferriolo (Estetica; Politecnica Milano) Marc Augé è divenuto celebre fin dagli anni '90 per la teorizzazione dei "non-luoghi"e della "surmodernità". I principi della sua riflessione sono presenti nel suo bestseller Nonluoghi, e nella sua grande bibliografia di testi che spaziano dall'etnologia alle scienze sociali, dalla filosofia agli studi sul costume contemporaneo. Augé è un autore certamente in linea con le tematiche che il ciclo di incontri dell'edizione di quest'anno di Sensibilia si è prefissato, ovvero Spazio fisico - spazio vissuto. Link all'appuntamento Locandina dell'appuntamento PUBBLICITà PUBBLICITà Invia tramite EMAIL | Versione per la STAMPA |-->Le vostre opinioni Questo Speciale sulle Galassie è stato ospitato sul sito di ScienzaOnLine del Comune di Roma--> Pubblicato il 2 maggio 2009 in: Appuntamenti con la Filosofia » Invia tramite EMAIL » Versione per la STAMPA--> » Le vostre opinioni

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