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Report "Cultura"   30 – 31 marzo 2009


Indice degli articoli

Sezione principale: Cultura

Africa, la crisi picchia i giovani partono ( da "Manifesto, Il" del 30-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: docente di Immigrazione internazionale all'università di Helsinki ed ex senior expert al Consiglio d'Europa. Tanner descrive alcune delle situazioni in cui la crisi sta avendo gli effetti più drammatici, come in Somalia, dove il prezzo dei cereali è raddoppiato e il valore dello scellino si è dimezzato negli ultimi mesi,

Il divenire tortuoso della rivoluzione ( da "Manifesto, Il" del 30-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Docente all'Université libre de Bruxelles, Pierre Verstraeten non è soltanto uno studioso dell'opera di Sartre, ma anche, a partire degli anni '60, uno tra i suoi più importanti collaboratori. Ha diretto la collana filosofica di Galllimard, prima insieme a Sartre, per poi proseguire da solo fino al 1992.

Questa sera il primo consiglio dopo la cacciata di Lamagni ( da "Gazzetta di Mantova, La" del 30-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: parlerà poi del servizio pubblico di igiene ambientale: gestione per mezzo di società pubblico-privata, procedure per la scelta del socio, affidamento del servizio. Infine, l'approvazione definitiva del piano regolatore dell'illuminazione comunale; l'adozione delle modifiche al regolamento edilizio relative alla commissione comunale di edilizia ed alla commissione per il paesaggio;

... oggi alle 15 sarà presentato in aula Nievo del palazzo del Bo, il volume "Dopo la ... ( da "Leggo" del 30-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: oggi alle 15 sarà presentato in aula Nievo del palazzo del Bo, il volume "Dopo la famiglia, la famiglia. Indagine sui giovani tra presente e futuro" a cura di Carla Xodo docente dell'Università di Padova. Con Giuseppe Vico e Mario Ferracuti.

Il debito alto frena i prestiti delle banche ( da "Tribuna di Treviso, La" del 30-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: del sistema finanziario a discapito del settore privato. Secondo i due ricercatori, il credito bancario è spesso «positivamente legato alla capitalizzazione di Borsa e al reddito pro-capite». Non particolarmente significativi invece sono altre variabili di «repressione finanziaria», come l'inflazione e la sua volatilità e i coefficienti di riserve obbligatorie richiesti.

Discorso di chiusura del Presidente Silvio Berlusconi al Congresso del Popolo della Libertà - 29 marzo 2009 Grazie per la vostra fiducia, amicizia, affetto. ( da "Tempo, Il" del 30-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Saranno premiate solo le università con gli standard migliori nell'offerta formativa e nella ricerca scientifica. La selezione del corpo docente non sarà più una riserva privata per parenti e amici. Grazie alla governance manageriale, con la maggioranza di membri esterni del Consiglio di amministrazione, saranno garantite la terzietà e la responsabilità economica.

Docenti a lezione di storia palestinese ( da "Bresciaoggi(Abbonati)" del 30-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: si susseguiranno interventi e percorsi a cura di docenti universitari e ricercatori: Wasim Dahmash (professore di Lingua e Letteratura Araba all'Università degli Studi di Cagliari), Iyas Ashkar (membro dell'associazione di Amicizia Italia-Palestina), Jacopo Folchetta (laureato in Comunicazione interculturale), Francesca Mazzei (archivista e avvocato,

stasera conferenza su "l'autogoverno del territorio" ( da "Messaggero Veneto, Il" del 30-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: 30, nell'auditorium della Regione di Pordenone. Tema "L'autogoverno del territorio: istituzioni, economie, conflittualità (secoli XV-XIX)". Interverrà Furio Bianco, storico e docente dell'università di Udine, con prospettiva teorica di Carlo Lottieri (università di Siena).

gli antichi parlamenti sardi affascinano i giovani liceali - luciano piras ( da "Nuova Sardegna, La" del 30-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Maria Sofia Corciulo, docente all'università di Roma, e Fabrizio Marongiu Bonaiuti, nipote di Antonio Marongiu e anche lui dell'università di Roma. La parola poi è passata a Maria Rosa Cardia, università di Cagliari, e a Federico Francioni, docente di Storia e filosofia.

l'italia secondo gli italiani il politologo ilvo diamanti al centro culturale altinate ( da "Mattino di Padova, Il" del 30-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Ilvo Diamanti, 56 anni, docente di Scienza politica all'università di Urbino ed editorialista del quotidiano La Repubblica, ieri dalle 19 era al centro culturale Altinate a raccontare quale Paese abbiamo intorno e che percezione noi italiani abbiamo dell'identità nazionale.

il debito alto raffredda il credito ( da "Nuova Sardegna, La" del 30-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: finanziario a discapito del settore privato. Infine, secondo i due ricercatori, il credito bancario è spesso «positivamente legato alla capitalizzazione di Borsa e al reddito pro-capite». Non particolarmente significativi invece sono altre variabili di «repressione finanziaria», come per esempio l'inflazione e la sua volatilità e i coefficienti di riserve obbligatorie richiesti.

La Comunità filosofica Diotima e il pensiero femminile ( da "Unita, L'" del 30-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: università Cattolica di Milano. Dal 1976 è docente di Filosofia teoretica presso l'Università di Verona. È una delle fondatrici della Comunità filosofica Diotima, la comunità di pensiero fondata all'Università di Verona e attiva da 20 anni, diventata un punto di riferimento e un modello per gli studi sul pensiero femminile in tutto il mondo.

il debito alto frena i prestiti delle banche ( da "Mattino di Padova, Il" del 30-03-2009) + 1 altra fonte
Argomenti: Cultura

Abstract: del sistema finanziario a discapito del settore privato. Secondo i due ricercatori, il credito bancario è spesso «positivamente legato alla capitalizzazione di Borsa e al reddito pro-capite». Non particolarmente significativi invece sono altre variabili di «repressione finanziaria», come l'inflazione e la sua volatilità e i coefficienti di riserve obbligatorie richiesti.

ConvegniDa Leonardo a Leonardo dall'idea al progetto All'Istituto Tecnico Commerciale e Turistico Statale , via Lussana 2, apertura della XIX Settimana Nazion ( da "Eco di Bergamo, L'" del 30-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: coordina Silvio Troilo, docente all'Università di Bergamo, con interventi del giudice Angelo Tibaldi e don Enzo Caseri, docente in Seminario. I lunedì di San Bartolomeo Ore 18 e 21, al Centro Culturale S. Bartolomeo, Largo Belotti, 1, chiusura del ciclo sul tema «Incursioni spirituali - La mistica Sufi».

Diritto d'autore da aggiornare ( da "Sole 24 Ore, Il" del 30-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: per quanto sgradevole possa suonare quel titolo negli Stati Uniti, in fondo contiene istanze di progresso e anche proposte di buon senso. Credo che il governo, i governi, debbano prenderle in considerazione seriamente. Sarebbe un bel passo nella direzione del progresso». AFP Copyright da salvare. Lawrence Lessig, docente all'università di Stanford

Urbino, processo penale URBINO Oggi pomeriggio alle 16 la Facolt&#... ( da "Messaggero, Il (Pesaro)" del 30-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: partecipano i magistrati Daniele Paci, giudice penale al Tribunale di Pesaro, Valeria Cigliola, pubblico ministero alla Procura di Pesaro e l'avvocato Gianluca Sposito in qualità di docente di argomentazione giuridica e retorica forense. La partecipazione al seminario odierno consentirà il riconoscimento di un Cfu.

FANO, CONFRONTO FRA CANDIDATI FANONuovo confronto a tre fra i candidati sinda... ( da "Messaggero, Il (Pesaro)" del 30-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: funzionario europeo e docente universitario, e del sindaco di Pesaro Luca Ceriscioli. Lunedì 6 aprile alle 21 è attesa la conferenza dedicata all' "Europa motore di integrazione fra i popoli" con il professor Mike Esohe Elamé, docente all'Università Ca' Foscari di Venezia, e Palmiro Ucchielli, presidente della Provincia e candidato al Parlamento europeo.

SAN BENEDETTO - Questa mattina il presidente della Regione Gian Mario Spacca è atteso in Munici... ( da "Messaggero, Il (Marche)" del 30-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: docente presso l'Università Politecnica delle Marche. L'Amministrazione ha affidato all'ateneo dorico l'incarico di redigere l'elaborato dell'infrastruttura, finanziato con 100 mila euro dalla Fondazione Carisap. Il prof. Canestrari ha presentato tre differenti tipologie progettuali, di importi variabili dai 20 ai 60 milioni di euro.

Università, rettori a tempo e stop ai concorsi pilotati ( da "Messaggero, Il (Pesaro)" del 30-03-2009) + 6 altre fonti
Argomenti: Cultura

Abstract: Lunedì 30 Marzo 2009 Chiudi La riforma/Pronto il ddl della Gelmini: liste nazionali per reclutare i docenti Università, rettori a tempo e stop ai concorsi pilotati

ORVIETO UNA PAURA diffusissima: quella di assistere al lento e i... ( da "Nazione, La (Umbria)" del 30-03-2009)
Argomenti: Cervelli

Abstract: degli orvietani è quello della fuga dei cervelli. Lo rileva il Censis al termine di un'approfondita analisi sulla realtà socio-economica locale, presentata al Palacongressi. I ricercatori hanno posto a un campione significativo di residenti la domanda su quali fossero, a loro giudizio, i problemi destinati ad aggravarsi in futuro.

ROMA - Mai più concorsi locali, banditi dai singoli atenei, per posti destinati ai racc... ( da "Messaggero, Il" del 30-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: e il sistema di reclutamento dei ricercatori e dei docenti. Sarà anche rivista la normativa dell'autonomia universitaria perché «non risponda più a logiche corporative e autoreferenziali». Il ministro Mariastella Gelmini presenterà a Palazzo Chigi il testo prima di Pasqua. L'obiettivo è quello di superare i conflitti di interesse con una «netta attribuzione delle responsabilità»

INTERNET: LA SICUREZZA NON LEDA LIBERTÀ DI ESPRESSIONE E PRIVACY ( da "marketpress.info" del 30-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: da parte di soggetti privati e pubblici» e che il web può anche essere utilizzato per incitare al terrorismo e commettere cybercrimini. Chiede quindi di combattere questi fenomeni «con efficacia e determinazione», ma sottolinea che il diritto che gli Stati membri si arrogano di intercettare e controllare il traffico su Internet «non può essere giustificato dalla lotta al crimine»

( da "Gazzetta di Parma (abbonati)" del 30-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Come lei la pensano gli oltre 150 docenti di scuola media e superiore, arrivati da tutta Italia. Tra i relatori si avvicendano Paolo Balboni dell'Università Cà Foscari di Venezia, Anna Piperno del Miur, Graziella Favaro del centro specializzato «Come» di Milano e Gabriele Ferrari, assessore alle Politiche scolastiche della Provincia di Parma,

La famiglia per i giovani? Una palestra di vita ( da "Gazzetta di Parma (abbonati)" del 30-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: docente di Sociologia generale all'Università di Parma, e Michele Moiso, psicanalista e sociologo. «Nei vari ambiti sociali - dice Moiso - stiamo vivendo una crisi dei 'tirocini formativi', intesi proprio come mix tra insegnare ed apprendere, a vantaggio di un acritico primato del procedere per prove ed errori.

PROGETTO START: UN DISTRETTO TOSCANO PER IL PATRIMONIO CULTURALE DALLA SINERGIA PUBBLICO-PRIVATO INNOVAZIONE E NUOVA OCCUPAZIONE INTERVENTO DI RESTAURO IN CORSO PER LA TORRE ROGNOS ( da "marketpress.info" del 30-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: rotonda e dello stand con i quali la Regione Toscana e tutti i partner pubblici e privati del progetto, portano il loro contributo all´importante appuntamento della sedicesima edizione del Salone del restauro, a Ferrara. «La Toscana ? spiega l´assessore all´Università e alla ricerca Eugenio Baronti ? è terra di grandi tradizioni, di un sapere antico che ha contribuito a costruire,

LAPIS LUDICA PER SAVE THE CHILDREN: QUINDICI ARTISTI INTERPRETANO LA MATITA E AIUTANO I BAMBINI SOSTENENDO IL PROGETTO RISCRIVIAMO IL FUTURO ( da "marketpress.info" del 30-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Il catalogo ha una introduzione del professor Stefano Zecchi, docente di estetica presso l?Università degli Studi di Milano. Fila - Fabbrica Italiana Lapis e Affini aderendo alla proposta di Sblu_spazioalbello, lo spazio espositivo che a Milano si dedica alla ricerca della bellezza nella contemporaneità, offre un?

( da "Resto del Carlino, Il (Bologna)" del 30-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Università, battezzando il nuovo spazio Bartleby', da un racconto di Melville. Con loro si sono schierati pubblicamente 18 docenti dell'Alma Mater. «Cari vicini scrive Rizzi , il gruppo chiamato Bartleby' si è presentato con un volantino in cui parla di iniziative come seminari autogestiti dagli studenti e riconosciuti dall'

La scuola che sa farsi comunità non sarà più dimenticata ( da "Corriere della Sera" del 30-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Prima Pagina - data: 2009-03-30 num: - pag: 1 categoria: REDAZIONALE Pubblico&Privato di Francesco Alberoni La scuola che sa farsi comunità non sarà più dimenticata H o un ricordo del primo anno di scuola media. Il mio professore si chiamava Murabito, era una brava persona, preparato, coscienzioso, ma non era popolare.

Santiago laurea Cesare Segre ( da "Corriere della Sera" del 30-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Università di Santiago de Compostela, in Spagna, ha insignito Cesare Segre (nella foto) di una laurea honoris causa. La cerimonia, presieduta dal rettore Senén Barro, si è tenuta nel Salone Nobre do Colexio de Fonseca. Segre, filologo, semiologo, critico letterario del «Corriere della Sera», è docente di Filologia romanza a Pavia.

cambia pelle ( da "Corriere della Sera" del 30-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: affidata a un progetto d'imminente varo, è di uno spazio aperto al pubblico privo di barriere di sicurezza, un piccolo Museo della Camera. Ridotto lo spazio per gadget. «Ma non andavamo male - spiegano alla Fondazione della Camera - . In tre anni abbiamo incassato royalties per 100 mila euro». A PAGINA 5 Paolo Brogi

Gli ulivi secolari fanno scuola ( da "Unione Sarda, L' (Nazionale)" del 30-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Di questo progetto ma anche del futuro degli ulivi ad Ussaramanna si parlerà nel convegno di sabato a casa Zedda con inizio alle 9,30. Previsti gli interventi di Ignazio Camarda, docente di botanica dell'Università di Sassari, di Falqui, dell'assessore provinciale all'ambiente Giuseppe de Fanti e di alcuni tecnici dell'Agenzia Laore. ANTONIO PINTORI

Nelle università saranno tagliati più di 1.100 titoli ( da "Sole 24 Ore, Il (Del Lunedi)" del 30-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: non statali o telematici c'è tempo fino al 2012) una serie di «requisiti necessari » per esistere: un numero minimo di docenti, trasparenza sugli obiettivi e sui risultati e, appunto, un numero minimo di matricole, da 10 a 50 a seconda della classe di laurea. Servizi u pagina 5 l'articolo prosegue in altra pagina

Parte la cura dimagrante per i corsi di laurea ( da "Sole 24 Ore, Il (Del Lunedi)" del 30-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: una serie di «requisiti necessari » per esistere: un numero minimo di docenti, trasparenza sugli obiettivi e sui risultati e, appunto, un numero minimo di ma-tricole, da 10 a 50 a seconda della classe di laurea perché 10 immatricolati sono sufficienti a biotecnologie o matematica ma non a economia o scienze della comunicazione.

Esame nazionale contro le combine ( da "Sole 24 Ore, Il (Del Lunedi)" del 30-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: tratti dal libro «Università al futuro» appena edito da Giuffré con una radiografia dettagliata degli ultimi sviluppi dell'accademia - mostrano in tutta la sua evidenza il peso dell'anzianità fra i criteri di selezione della classe docente. Ora, mentre si tenta faticosamente il cambio di rotta dopo anni di moltiplicazione dei corsi,

Più investimenti sostenibili e aiuti alle famiglie deboli ( da "Sole 24 Ore, Il (Del Lunedi)" del 30-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: private equity e della ricerca industriale: TTVenture (trasferimento tecnologico), PPP Italia (partenariato pubblico privato)e SinLoc, finanziaria di partecipazione e consulenza per le iniziative di rilancio territoriale. «Sono progetti di frontiera - conferma Falco - , ma proprio la crisi dei mercati e le difficoltà crescenti di fare sussidiarietà facendo leva sui flussi finanziari

e-dem 2.0. Istituzioni, cittadini, nuove reti: un lessico possibile ( da "Comunicatori Pubblici" del 30-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Università di York e Condirettore di SIRUS (Social Informatics Research Unit); Laura Sartori, ricercatrice e docente di Sociologia dell?Università di Bologna; Wainer Lusoli del Centro di ricerca JRC-Commissione Europea e IPTS; Sabrina Franceschini, responsabile dei progetti Partecipa.

Made in Italy il solare di nuova generazione ( da "Affari e Finanza (La Repubblica)" del 30-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: a conferma del rapporto virtuoso che può instaurarsi tra ricerca pubblica e imprese private al fine di investimenti produttivi. Il progetto si chiama Archimede: l?ha realizzato l?Enea e ora acquista una dimensione industriale con l?acquisto della Siemens del 28% del produttore che lo sta realizzando costruendo i "tubi ricevitori a sali fusi" per centrali solari termodinamiche,

LOTTA CONTRO I TUMORI, SERRAVEZZA: "E' ORA DI AGIRE" ( da "LeccePrima.it" del 30-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: docente di geografia economica e del territorio presso la facoltà di beni culturali dell?Università del Salento e al sindaco di Spongano Luigi Zacheo. Èd è proprio il primo cittadino ad aprire l?incontro, sottolineando come l?amministrazione comunale guardi con favore ai fenomeni di associazionismo che riguardano le tematiche ambientali,

La Scienza si fa vedere al cinema ( da "Blogosfere" del 30-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: case di produzione maggiori e produttori indipendenti, musei scientifici e non, scuole, accademie, università ed istituti di ricerca pubblici o privati, aziende ed agenzie. Sono previste cinque categorie a seconda della tipologia del video e del soggetto proponente. Per ciascuna categoria la giuria internazionale assegnerà un premio.

L'Università che laurea in Facebook ( da "Stampaweb, La" del 30-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: «Durante il corso- prosegue il docente- prenderemo in considerazione ciò che la gente può fare usando Facebook e Twitter, e come questo possa essere usato nella comunicazione e nel marketing». I puristi dello stile inglese, ovviamente, storcono il naso. Ma il professor Hickman gongola.

Studiare più a lungo fa bene al cervello ( da "Stampaweb, La" del 30-03-2009)
Argomenti: Cervelli

Abstract: ROMA Sudare su libri e quaderni più a lungo fa bene al cervello. Sembra addirittura che l?aumentata frequenza scolastica obbligatoria negli ultimi 50 anni potrebbe ridurre i tassi di demenza fra gli anziani. Un team di ricercatori britannici ha confrontato le abilità mentali di un gruppo di oltre 14 mila “

Il sistema scolastico piacentino al vaglio di 38 docenti russi ( da "Libertà" del 30-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: docente della facoltà di scienze della Formazione dell'Università Cattolica di Piacenza. Molte le domande, in particolare per conoscere le opportunità di istruzione e formazione che nel nostro Paese vengono offerte agli adulti, per capire il sostegno economico e finanziario garantito alle scuole dagli enti locali e per conoscere la struttura e i percorsi di studio.

Arte ed economia all'Orientale ( da "Napoli.com" del 30-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Orientale Amedeo Di Maio e vedrà la partecipazione della docente di Economia dei beni e delle attività culturali dell'Università L?Orientale Elina De Simone e di Eugenio Tibaldi, artista piemontese da quasi dieci anni a Napoli, attento alle evoluzioni estetiche e economiche delle periferie delle grandi metropoli.

PIù INGLESE NEI PROGRAMMI DEGLI ISTITUTI TECNICI E LO STUDIO DI UNA SECONDA LINGUA STRANIERA AL... ( da "Mattino, Il (Nazionale)" del 30-03-2009) + 2 altre fonti
Argomenti: Cultura

Abstract: a vantaggio di parenti e amici» che ottengono «incarichi dei docenti e ricercatori». Saranno premiate, è la promessa, le università con l'offerta formativa migliore e a garantire la terzietà della gestione, entreranno in campo a manager «che abbiano la responsabilità economica» degli atenei da trasformare in vere e proprie aziende.

CLAUDIO QUINTANO* UNO DEGLI OBIETTIVI DELLA FORMAZIONE GIà A PARTIRE, ADDIRITTURA DA QUELLA ... ( da "Mattino, Il (Nazionale)" del 30-03-2009) + 2 altre fonti
Argomenti: Cultura

Abstract: docenti ed altri studenti, aprendo anche sessioni di lavoro progettuale e fruendo di materiali di auto-valutazione ed auto-apprendimento. È importantissimo che l'Università usi la leva di far percepire tangibilmente il vantaggio dell'uso delle ICT agli studenti una via che alleggerisca la crisi che la sta martoriando creando le condizioni di superamento del ritardo di competenze

Mira nell'asse metropolitano Politici e docenti a confronto ( da "Gazzettino, Il (Venezia)" del 30-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: docente Università di Trieste, il prof. Pier Francesco Ghetti, rettore Università di Ca' Foscari e Vendemiano Sartor, assessore regionale alle Attività produttive. Ad introdurre i lavori ci penserà il sindaco di Mira Michele Carpinetti mentre sono previsti interventi delle rappresentanze imprenditoriali e sindacali;

Troina, un corso alla per animazione diretto ai giovani ( da "Sicilia, La" del 30-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Il progetto, di cui è docente referente Carmela Benvenuto, ha coinvolto due livelli di scolarità, ossia la categoria "Benjamin", che ha visto la partecipazione di 28 alunni iscritti al primo e secondo anno della scuola secondaria di primo grado e la "Cadet", con 22 allievi frequentanti l'ultimo anno.

Tasse universitarie, il termine scade oggi ( da "Sicilia, La" del 30-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Università, prescelta al momento della richiesta; ai docenti e al personale tecnico-amministrativo sarà, invece, consegnata direttamente nella sede di servizio. Oltre a poter pagare in modo semplice ed economico le tasse universitarie, si potrà ad esempio ricevere l'accredito automatico di importi riconosciuti dall'Ateneo (

( da "Sicilia, La" del 30-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: in collaborazione con la facoltà di Lettere e Filosofia dell'Università di Catania e con il dipartimento di Filologia moderna. Gli incontri dell'Adi-Sd, coordinati dal prof. Andrea Manganaro (docente dell'Università di Catania e membro del direttivo nazionale dell'Adi-Sd), sono dedicati quest'anno alla poesia, il prossimo seminario del ciclo sarà tenuto dal prof.

Filosofia e arte da Farahzadart ( da "Affari Italiani (Online)" del 30-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: che coordinerà gli interventi di Alessandro Ghisalberti e Roberto Radice, docenti all'Università Cattolica di Milano. A introdurre l'incontro sarà Elisabetta Saura. L'idea alla base dell'incontro è quella di una discussione alla quale si associno performance, video, installazioni e opere. I disegni, dunque, saranno a firma di Behnam Ali Farahzad.

Eventi, la vita e la morte... ( da "Affari Italiani (Online)" del 30-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Durante la serata sarà possibile assistere a riflessioni e a un successivo dibattito filosofico di Alessandro Ghisalberti e Roberto Radice, docenti all'universita cattolica di Milano. In veste di moderatore sarà presente il direttore di Affaritaliani.it. urante la serata verranno esposti disegni e proiettati video di Benham Ali Farahzad. L'incontro è introdotto da Elisabetta Saura.

Bologna, gli studenti a lezione di Costituzione ( da "Sestopotere.com" del 30-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Sei interventi tenuti da illustri docenti universitari, Francesco Galgano, Luciano Vandelli, Andrea Morrone, Giuseppe De Vergottini dell?Università di Bologna, Roberto Bin dell?Università di Ferrara, Alessandro Pace dell?Università La Sapienza di Roma. “La riflessione di quest?

Piacenza. il 3 aprile terzo seminario sul Lavoro ( da "Sestopotere.com" del 30-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Università degli Studi di Urbino “Carlo Bo”, dal titolo “Stage e lavoro: la disciplina dei tirocini formativi e di orientamento”, e di Pier Giovanni Bresciani, docente dell'Università di Genova, Bologna e Trento, sui fattori di qualità nell'attuazione dei tirocin.

''Voci di strada' di migranti del mondo ( da "Sestopotere.com" del 30-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Usp Ferrara come attività di aggiornamento per i docenti. Questo il programma delle due giornate Venerdì 3 aprile – alle 9 Centro di promozione sociale “Il Quadrifoglio” - V.Savonuzzi, 54 – Pontelagoscuro (FE) Apertura e saluto delle Autorità: assessore comunale Massimo Maisto, assessore provinciale Sergio Golinelli Interventi: Kossi Komla-Ebri,

Banda larga: il 2 e 3 aprile l'Europa si dà appuntamento a Torino ( da "Stampaweb, La" del 30-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: nuove logiche di partnership pubblico-privato e su piani per la riduzione del digital divide. L?appuntamento torinese sarà la prima occasione ufficiale per illustrare la decisione della Presidenza del Consiglio europeo, su proposta della Commissione, di destinare circa 1 miliardo di euro per estendere e migliorare le connessioni a Internet ad alta velocità nelle comunità rurali dell?

Iraq, Dgcs-Diaf: al via programma gestione zone umide Dhi Qar ( da "Velino.it, Il" del 30-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Per quanto riguarda i docenti, saranno due professori italiani, o interni o esterni all?Università di Firenze (a seconda delle esigenze). A ottobre del 2009, poi, si terrà nel nostro paese un corso sulla gestione dell?ambiente palustre, al quale è prevista la partecipazione di dieci iracheni.

TLC. L'Ue prepara una nuova strategia contro i cyberattacchi ( da "HelpConsumatori" del 30-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: interno di un forum europeo e stabilire un partenariato pubblico privato che incoraggi le imprese a condividere le esperienze; sostenere lo sviluppo di un sistema di condivisione degli allarmi; stabilire dei criteri comuni alle infrastrutture critiche nel settore delle tecnologie delle informazioni e della comunicazione.

( da "Gazzetta di Parma Online, La" del 30-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Come lei la pensano gli oltre 150 docenti di scuola media e superiore, arrivati da tutta Italia. Tra i relatori si avvicendano Paolo Balboni dell?Università Cà Foscari di Venezia, Anna Piperno del Miur, Graziella Favaro del centro specializzato «Come» di Milano e Gabriele Ferrari, assessore alle Politiche scolastiche della Provincia di Parma,

Eventi, la morte (e la vita)... ( da "Affari Italiani (Online)" del 30-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: possibile assistere a riflessioni e a un successivo dibattito filosofico di Alessandro Ghisalberti e Roberto Radice, docenti all'universita cattolica di Milano. In veste di moderatore sarà presente il direttore di Affaritaliani.it Angelo Maria Perrino. Durante la serata verranno esposti disegni e proiettati video di Benham Ali Farahzad. L'incontro è introdotto da Elisabetta Saura.

Donne, lavoro e parità: 100 anni di conquiste, ma non basta ( da "Targatocn.it" del 30-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: docente di Diritto del Lavoro all'Università di Torino, che ha ripercorso tutto il cammino della storia della legislazione italiana e delle evoluzioni e cambiamenti della posizione della donna nel mondo del lavoro negli utlimi 100 anni. Un delicato cammino sulla questione della parità tra uomini e donne che ha messo in evidenza le preziose conquiste effettuate,

All'università di Ferrara workshop "La medicina di genere: per una politica della salute attenta alle differenze" ( da "Sestopotere.com" del 30-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: docente di Comunicazione, Economia sanitaria ed Economia e Politica sanitaria all'Università di Lugano e Losanna, le relazioni scientifiche di Fiorenza Taricone, docente di Storia delle dottrine politiche all'Università di Cassino e presidente dell'Associazione UniCPO, di Flavia Franconi, docente di Farmacologia cellulare all'

Meldola: lunedì 6 aprile una serata per costruire una città "bio" ( da "RomagnaOggi.it" del 30-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: gli enti locali a presentare i progetti in collaborazione con i privati, le società di capitale misto pubblico privato, le Università, i Centri di ricerca e le fondazioni". Le tematiche che la regione finanzia riguardano progetti tesi a qualificare lo sviluppo e l'innovazione di imprese di specifici ambiti territoriali (in questo caso le imprese meldolesi o anche della vallata);

G20/ PAESI IN VIA DI SVILUPPO CHIEDONO DI ESSERE ASCOLTATI ( da "Wall Street Italia" del 30-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: docente alla Judge Business School dell'Università di Cambridge. Questi Paesi chiedono che venga subito deciso un incremento dei fondi per i Paesi in via di sviluppo, che vengano rilanciati i negoziati di Doha sul commercio internazionale e che si adottino misure contro i paradisi fiscali e le iniziative di carattere protezionistico che stanno facendo defluire i fondi verso i Paesi

"I reattori nucleari diminuiranno ma lasceranno scorie alle prossime 5mila generazioni" ( da "e-gazette" del 30-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Osserva in merito il docente: ?Forse non riusciranno a risolvere nemmeno in Usa il problema dei rifiuti tossici, figuriamoci in Italia dove abbiamo problemi per il pattume. Nessuno - conclude Balzani - può essere in grado di garantire a priori la sicurezza di un deposito permanente per 10mila anni?

La ricerca: "Per l'ambiente decidano gli esperti. Ma vogliamo essere informati" ( da "e-gazette" del 30-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: docente di Metodologia della ricerca all?università di Milano (e che per l?Ipsos ha curato l?indagine), ?gli intervistati mostrano a volte una lucidità che manca agli stessi politici, impegnati più in conflitti ideologici che alla risoluzione dei reali conflitti urbani negli ambiti maggiormente controversi.

G20/ Paesi in via di sviluppo chiedono di essere ascoltati ( da "Virgilio Notizie" del 30-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: docente alla Judge Business School dell'Università di Cambridge. Questi Paesi chiedono che venga subito deciso un incremento dei fondi per i Paesi in via di sviluppo, che vengano rilanciati i negoziati di Doha sul commercio internazionale e che si adottino misure contro i paradisi fiscali e le iniziative di carattere protezionistico che stanno facendo defluire i fondi verso i Paesi

Università e mondo virtuale ( da "superEva notizie" del 30-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Tutto questo grazie alla collaborazione tra l'Università Telematica Internazionale UniNettuno e il noto gioco di realtà virtuale Second Life. L'Università Telematica Internazionale UniNettuno è un unico grande ateneo in cui prestigiosi docenti di importanti Università del mondo insegnano in diverse lingue negli spazi reali e virtuali di Internet.

D'Aquaro: "Alt alla fuga dei cervelli da Imperia" ( da "Stampa, La" del 31-03-2009)
Argomenti: Cervelli

Abstract: IL SEGRETARIO CISL D'Aquaro: "Alt alla fuga dei cervelli da Imperia" Sono molti i giovani della provincia di Imperia costretti a cercare lavoro e fortuna altrove. E' questo il senso dell'intervento di Remigio D'Aquaro, segretario generale della Cisl che pone l'accento sul problema del lavoro giovanile.

Siamo uno strumento moderno che crea lavoro reinvestendo nel territorio ( da "Stampa, La" del 31-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: IL PRESENTE IL FUTURO Siamo uno strumento moderno che crea lavoro reinvestendo nel territorio Occorre attivare maggiori sinergie pubblico-privato sociale

Gabriele Paolini, dal Tribunale all'Università (con la complicità di Format) ( da "Blogosfere" del 31-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: università di Genova, la tesi di laurea in Scienze della Comunicazione dal titolo "L'audience performativa: il caso di Gabriele Paolini". Avete letto bene: è tutto vero! Relatore è stato il professor Felice Rossello, docente universitario della disciplina di "Laboratorio di cinema, musica, spettacolo" ma anche autore televisivo di "

La crisi della finanza: la fine di un mondo? ( da "Gazzetta di Reggio" del 31-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: chief economist di Banca Albertini Syz e Guido Corbetta, docente di strategia aziendale dell'Università Bocconi cercheranno di spiegare dove stiamo andando, quali sono i rischi e i punti fermi e se è meglio privilegiare scelte attendiste o la ricerca di nuove opportunità. «A che ora è la fine del mondo?

Università, 5 corsi in meno per mancanza di iscritti ( da "Gazzetta di Modena,La" del 31-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: le lauree triennali e il numero dei docenti: il 50 % deve essere di ruolo. Inoltre si è optato per questa scelta per andare incontro alle neccesstà degli studenti, ma in particolare per continuare a garantire un'offerta formativa di qualità. Quest'ultima è stata rimodellata sia in base sia al numero degli studenti iscritti, che per il numero dei docenti disponibili perogni corso.

Lub, a rischio tre corsi di laurea ( da "Alto Adige" del 31-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: la direzione giusta anche per quanto riguarda i docenti, che da noi sono più giovani e internazionali rispetto all'età avanzata e l'abitudine sedimentata di alcune realtà italiane». I paletti però sono chiari e obbligano tutti a riflettere nell'ottica dello sviluppo della Lub che il rettore Lorenz vorrebbe, almeno per i primi anni, stabile.

IN LIBRERIA Incontro con l'autore - Alla libreria Coop Ambascator... ( da "Leggo" del 31-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Marino Bosinelli è docente di psicologia all'università. INCONTRI Musica e memoria - Alla libreria Modo Infoshop (via Mascarella 24, ore 21; infoline: tel. 051 5871012) Alberto Sebastiani, docente all'università di Bologna, presenta il libro di Oscar Marchisio La memoria del futuro (Editore Socialmente).

Disco verde dal Consiglio al piano di zona Sì dalla maggioranza, astenuti Pd e socialisti Maione: Fare rete per un welfare moderno ( da "Giornale di Brescia" del 31-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: gli enti locali vengano tirati per la giacchetta dal singolo ente accademico o dal singolo docente». I consiglieri del Partito democratico hanno chiesto inoltre la convocazione al più presto di una commissione congiunta (Pubblica istruzione e Enti e aziende partecipate) per discutere del destino dell'Eulo. Destino che in ogni caso non potrà prescindere da quanto scritto nell'art.

Una lezione concerto all'Università ( da "Arena, L'" del 31-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: violoncello e pianoforte) e Franz Schubert (Trio in si bemolle maggiore D898 op 99). Presentano la professoressa Elisa Grossato, docente di Storia della musica dell'Università di Verona e Padova e Michele Bongiovanni, dell'Università di Verona. Ingresso libero. Altre informazioni sul sito www.univalpo.itG.G.

Mussolini, un marxista più famoso di Lenin ( da "Arena, L'" del 31-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Secondo il docente tedesco 86enne, la «moderazione che si vedeva nel fascismo italiano» a differenza del nazismo era conseguenza del fatto che Adolt Hitler non proveniva invece dal marxismo. «Le polemiche possono avere un livello alto oppure basso: in Germania è basso, ci sono abituato, ma credo che quelle italiane siano migliori»,

una giornata a biotecnologia ( da "Messaggero Veneto, Il" del 31-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: docente di biotecnologie presso l'Università degli studi di Udine. L'esercitazione ha avuto come tema la "Reazione a catena della polimerasi", comunemente nota come "Polymerase chain reaction" e identificata con l'acronimo Pcr. Quest'ultima è una tecnica di biologia molecolare che consente, in tempi rapidi,

Via all'operazione-verità L'Opus Dei si racconta ( da "Arena, L'" del 31-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: docente di letteratura alla Pontificia Università Santa Croce di Roma. Modera Francesca Martini, giornalista di Telepace. Patrice de Plunkett, scrittore e giornalista, con all'attivo diversi saggi, è autore del libroinchiesta Opus Dei. Tutta la verità (Lindau), in cui racconta origini, storia e attualità dell'istituzione fondata da San Josemaría Escrivá.

Mussolini, un marxista più famoso di Lenin ( da "Bresciaoggi(Abbonati)" del 31-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Secondo il docente tedesco 86enne, la «moderazione che si vedeva nel fascismo italiano» a differenza del nazismo era conseguenza del fatto che Adolt Hitler non proveniva invece dal marxismo. «Le polemiche possono avere un livello alto oppure basso: in Germania è basso, ci sono abituato, ma credo che quelle italiane siano migliori»,

albuzio candidato in provincia. e' ufficiale: antonio albuzio sarà il candidato presidente ... ( da "Mattino di Padova, Il" del 31-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: istituto Calvi in via Santa Chiara 10 gli incontri dell'Upel (l'università dell'età libera) vedranno la relazione di Ugo Baldini sul tema delle origini della globalizzazione. Baldini è docente di storia moderna e contemporanea al Bo'. La conferenza ha il patrocinio del Comune e il sostegno dell'amministrazione provinciale.

il piano casa è un saccheggio oggi convegno ( da "Nuova Venezia, La" del 31-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: che già si può leggere anche nel Piano territoriale e nel Ptcp, i nuovi strumenti urbanistici della Regione. Al convegno sull'emergenza ambientale che potrebbe derivare dal Piano casa, partecipano il docente dell' Università di Padova Tiziano Tempesta, l'avvocato Matteo Ceruti, Gianni Sandon, ingegnere e ambientalista. (a.v.)

antifascismo, il collettivo invita i docenti al dibattito ( da "Repubblica, La" del 31-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: il collettivo invita i docenti al dibattito Il Collettivo autonomo riporta a Palazzo Nuovo il dibattito sull´antifascismo e invita tutti gli studenti, docenti e rappresentanti del mondo del lavoro e della politica a partecipare a una discussione giovedì pomeriggio (ore 17) nella sede delle facoltà umanistiche.

meno fondi? noi puntiamo sull'eccellenza - silvia sanna ( da "Nuova Sardegna, La" del 31-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: guidato dal docente di Economia Marco Vannini, chiede ai due candidati di assumere una posizione forte contro i tagli previsti dal governo nazionale. Secondo Davide Bassi, rettore dell'università di Trento, per prima cosa gli atenei devono interrogarsi sulla loro missione: didattica o nulla più, oppure didattice a ricerca?

un anno fa la morte di milella: oggi tavola rotonda in aula magna ( da "Nuova Sardegna, La" del 31-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Alla discussione interverranno molti docenti del settore dell'arboricoltura giunti dagli atenei di Torino, Piacenza, Padova, Firenze, Viterbo, Pisa, Perugia, Bari, Foggia,Palermo e Catania. Durante il convegno verrà ufficialmente inaugurata la Sala riunioni - realizzata al piano terra del palazzo centrale dell'Ateneo - che il Senato accademico ha intitolato al professor Milella.

VAL DI SOLE - Nel luglio scorso Denis Bertolini , presidente di Valli Unite ed allora consigliere provinciale, presentava un'interrogazione in merito alla crisi della società Funiv ( da "Adige, L'" del 31-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: dei Comuni per arrivare alla costituzione di una nuova società impiantistica mista pubblico-privato a partecipazione diffusa, basandosi sull'esempio della Carosello Tonale spa. Un modo, scriveva Bertolini, per far sì che «la val di Sole si possa sentire compartecipe nella gestione del proprio territorio con conseguenti ricadute positive su tutti i comparti economici della valle».

aquileia e alessandria nel segno di san marco ( da "Messaggero Veneto, Il" del 31-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: hanno parlato Aldo Magris, docente di filosofia teoretica all'università di Trieste e Renato Iacumin, autore di numerosi scritti storici ed esegetici sui documenti del primo cristianesimo aquileiese. Diverse, nei contenuti, le posizioni dei due studiosi, rispetto a un'eventuale presenza dello gnosticismo ad Aquileia.

La Gelmini taglia un corso di laurea ( da "Adige, L'" del 31-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Tra i 221 corsi di laurea a rischio uno riguarda anche l'Università di Trento. Le nuove regole volute dal ministero infatti dal prossimo anno obbligheranno gli atenei ad avere un numero minimo di studenti per attivare un corso di laurea. Non solo. Servono anche numero minimo di docenti, trasparenza sugli obiettivi e sui risultati.

"tre mesi per trovare i fondi prima della fuga degli scienziati" - daniele autieri ( da "Repubblica, La" del 31-03-2009)
Argomenti: Cervelli

Abstract: Devo crederlo perché se così non fosse assisteremo alla fuga dei cervelli e la struttura sarà dismessa». C´è stato un intervento delle istituzioni? «La Regione ha annunciato che la sua finanziaria Filas potrà entrare in un´eventuale cordata di compratori con una quota, ma a noi interessa coprire i costi vivi per i prossimi quattro anni, 25 milioni di euro ogni anno».

Le onde del sole ( da "Adige, L'" del 31-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: dimostra una ricerca internazionale pubblicata su Science, sono un particolare tipo di onde, la cui esistenza era stata prevista nel 1942 dal fisico Hannes Alfven e che adesso sono state osservate in azione nel Sole. Tutti gli studiosi del Sole concordano sul fatto che il riscaldamento della corona dipende dal trasporto di energia dall'

avanti con il museo del vino ( da "Tirreno, Il" del 31-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: presenteremo il progetto per la valutazione degli organi competenti e della città e ciascuno potrà dire la sua sulla base di un progetto completo ed organico, con i relativi costi e tempi tecnici di realizzazione. Tutto il resto è folklore, ricerca di pubblicità, da parte di chi cerca visibilità attraverso la confusione».

Università, tagli in vista a Savona e Imperia ( da "Secolo XIX, Il" del 31-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: una serie di requisiti minimi per esistere: un numero minimo di docenti, trasparenza sugli obiettivi e sui risultati e, soprattutto, un numero minimo di matricole, da 10 a 50 a seconda della classe di laurea perché 10 immatricolati sono sufficienti a fisica o matematica ma non a giurisprudenza o economia.

scattano i master per i neolaureati lavoro assicurato ai migliori cento - ava zunino ( da "Repubblica, La" del 31-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Università. Abbiamo rinunciato a quell´abitudine forse anche brutta che negli anni passati vedeva qualche docente entrare nella stanza dell´assessore e uscirne con il master». Concetto ripreso dal prorettore Martelli: «è una delle occasioni rilevanti del nuovo rapporto tra Università e Regione: i temi dei master sono stati scelti con la Regione e sono legati ai settori ritenuti strategici»

tagli ai corsi, pisa vuole trattare - giovanni parlato ( da "Tirreno, Il" del 31-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Occorre un numero minimo di docenti così come un numero minimo di matricole che può variare da 10 a 50 oltre ad una chiarezza degli obbiettivi da raggiungere. Il Sole 24 Ore, ieri, ha pubblicato, ateneo per ateneo, una tabella con i corsi di laurea e i curricula a rischio.

atenei specchio del paese dove il merito non conta - davide guadagni ( da "Tirreno, Il" del 31-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: pubblicato nel maggio scorso dal Sole 24 ore, ha prodotto una sollevazione dei docenti che, in un documento indignato che ha raccolto 240 firme (gli ordinari italiani sono circa 20 mila), scrivevano che quel dato nulla ha a che fare con il reale stato delle cose. Già, ma qual è il "reale stato delle cose". Malcostume. Capitolo cospicuo.

il binomio vincente? massoneria e parenti eccellenti ( da "Tirreno, Il" del 31-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Università di Genova). Criteri di scelta. «Tra i criteri, quello assolutamente privilegiato è il favoritismo di tipo parentale» (Giuseppe De Benedictis, giudice, ordinanza d'arresto di docenti). Talis pater. «Sfogliando l'annuario accademico, sembra di leggere le tavole di Mendel, tale è la regolarità con cui si succedono i nomi dei padri e dei figli»

"l'utilizzo al femminile fa ancora troppo scalpore" - loredana lipperini ( da "Repubblica, La" del 31-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: «Invece - dice la semiologa Giovanna Cosenza, docente di Semiotica dei nuovi media all´Università di Bologna - fa ancora scandalo. Forse perché è ancora radicato l´antico presupposto per il quale la sessualità maschile sarebbe basata sulla visione, e quella femminile sarebbe più complessa.

ConvegniDa Leonardo a Leonardo dall'idea al progetto All'Istituto tecnico commerciale e turistico statale , via Lussana 2, continua la XIX Settimana nazionale ( da "Eco di Bergamo, L'" del 31-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: dedicata alla fotografia di ricerca del milanese Maurizio Montagna (Milano 1964), docente del master di fotografia della nuova Accademia delle Belle Arti di Milano; fino al 4 aprile. Orario: 10-13 e 15-19. Capolavori a Palazzo della Ragione Palazzo della Ragione in Città Alta, esposizione della mostra «L'Accademia Carrara nel cuore della città.

LIVORNO UN CORSO di educazione all'ascolto della music... ( da "Nazione, La (Livorno)" del 31-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Tenuto dal professor Paolo Rognini, musicista e docente all'Università di Pisa, questo ciclo di lezioni si articolerà in 4 incontri da venerdì e con cadenza settimanale. Costo 25 euro, per le iscrizioni alla biglietteria il lunedì ed il giovedì dalle 16,30 alle 19,30. Info: 0586-204206.

Insubria, record di iscrizioni ( da "Giorno, Il (Como)" del 31-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: per renderla sempre più a misura di studente e di docente, magari anche facendo riferimento al reclutamento di docenti di altri Paesi per dare un'immagine ancor più specialistica al nostro Ateneo. Altro obiettivo che dobbiamo proporci è quello di riuscire a far conoscere l'eccellenza dei nostri corsi anche all'esterno del nostro bacino d'utenza.

Concorsi docenti, cambiano le regole ( da "Italia Oggi" del 31-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: università Concorsi docenti, cambiano le regole Pronte le regole per formare le commissioni dei concorsi universitari. Il ministro dell'istruzione e dell'università Mariastella Gelmini ha, infatti, firmato il decreto ministeriale che fissa i criteri per le elezioni e il sorteggio dei componenti delle commissioni giudicatrici.

DOMANI ALLE 18 ai Concordi, gli Amici del Sociale hanno invitato a presentare l&#... ( da "Resto del Carlino, Il (Rovigo)" del 31-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: sarà Piero Mioli docente di Storia ed Estetica Musicale al Conservatorio di Bologna ma anche all'Università P. Levi e all'Istituto Tincani della stessa città, , saggista, collaboratore di teatri, consulente musicale e autore di numerosi e importanti volumi. Piero Mioli fa parte di quella compagine di musicologi e studiosi che si sono formati all'

Sul sostegno formazione esclusiva ( da "Italia Oggi" del 31-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: docenti di sostegno.A questa potestà esclusiva, precisa la sentenza, «si riconnette il quadro normativo delineato dai decreti presidenziali n. 470 e 471 del 31 luglio 1996 che hanno demandato in via esclusiva alle università degli studi la competenza circa l'attivazione dei corsi di specializzazione concernenti la formazione specialistica degli insegnanti di istruzione primaria

Università, scattano i pensionamenti ( da "Nazione, La (Pisa)" del 31-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Stessa cosa accade per i docenti, ma in questo caso si tratta di un obbligo di legge, introdotto fin da quando il ministro era Mussi. Anche per loro, comunque, sono diversi i pensionamenti scattati in queste settimane». IN TUTTO L'ATENEO lavorano circa 1.800 tra docenti e ricercatori e 1.

MASSA SABATO 4 aprile all'auditorium di San Sebastiano incontro organizzato da... ( da "Nazione, La (Massa - Carrara)" del 31-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Poi una tavola rotonda con i professori Alberto Vannucci (docente di Scienza politica all'Università di Pisa) e Luca Gori (istituto superiore Sant'Anna di Pisa). Coordina il professor Alessandro Volpi, docente di Storia Contemporanea all'Università di Pisa. Conclusioni di Stefano Lorenzelli, presidente provinciale Acli.

URBINO - Lo sfoltimento dei corsi di laurea interessa anche l'Università di Urbino... ( da "Messaggero, Il (Ancona)" del 31-03-2009) + 1 altra fonte
Argomenti: Cultura

Abstract: facoltà delle Università italiane. Riguardo al requisito del numero minimo dei docenti, la politica interna adottata dalla "Carlo Bo" prevede che «il corso venga chiuso solo se per due o tre anni si va sotto la soglia», ha spiegato Magnani. Il candidato a Rettore ha affermato che la sua politica sarà incentrata a prestare la massima attenzione alle prescrizioni del decreto 270 «

Vorrei essere io il primo studente di questo progetto, che dà la possibilità... ( da "Messaggero, Il (Marche)" del 31-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Università di Betlemme, di iscriversi, a titolo gratuito, ai corsi di laurea, laurea magistrale e post lauream, attivati dall'ateneo maceratese e di godere dell'erogazione dei servizi di alloggio e ristorazione, effettuare lo scambio di docenti e studenti tra le istituzioni, progettare e organizzare congiuntamente corsi universitari,

L'UNIVERSITA', LA CONVENTION ( da "Messaggero, Il (Ancona)" del 31-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Martedì 31 Marzo 2009 Chiudi L'UNIVERSITA', LA CONVENTION Con lei tanti docenti pronti a sottoporre progetti. Giovedì convention pubblica «I primi cento giorni? Le strade dissestate»

( da "Corriere Alto Adige" del 31-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: sarebbe stata fatta valutando soprattutto numero degli iscritti, numero dei docenti di ruolo, trasparenza negli obiettivi e nei risultati. La vicepresidente della Lub, Gabriella Kustatscher, è tranquilla: «Noi per quanto riguarda Bolzano abbiamo un piano di rientro, c'è stato proprio un accordo con il ministero —

QUESTA SERA alle 21 alla sala Cacciaguerra della Banca di Cesena in viale Bovio 7... ( da "Resto del Carlino, Il (Cesena)" del 31-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: docente di Lingua e letteratura araba dell'Università di Cagliari, responsabile dell'associazione Gazzella per i bambini palestinesi vittime della guerra. Il relatore interverrà su «Gaza e Medio Oriente. L'emergenza continua». Promotori Centro per la pace «Balducci» e Comitato di solidarietà con il popolo palestinese.

RICERCA, ACCORDO DA 12 MILIONI CON LE UNIVERSITA' LOMBARDE FORMIGONI: ATTIRERA' CERVELLI E SVILUPPERA' LA COMPETITIVITA' ( da "marketpress.info" del 31-03-2009)
Argomenti: Cervelli

Abstract: Martedì 31 Marzo 2009 RICERCA, ACCORDO DA 12 MILIONI CON LE UNIVERSITA´ LOMBARDE FORMIGONI: ATTIRERA´ CERVELLI E SVILUPPERA´ LA COMPETITIVITA´ Milano, 31 marzo 2009 - Il presidente di Regione Lombardia, Roberto Formigoni, sottoscriverà con i rettori delle 12 Università lombarde un "accordo quadro di collaborazione per realizzare iniziative finalizzate ad incrementare l´

ARTE ED ECONOMIA A CONFRONTO MARTEDÌ 31 MARZO A NAPOLI ALL'UNIVERSITÀ L'ORIENTALE ( da "marketpress.info" del 31-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: orientale Amedeo Di Maio e vedrà la partecipazione della docente di Economia dei beni e delle attività culturali dell´Università L?orientale Elina De Simone e di Eugenio Tibaldi, artista piemontese in scuderia Exposito, da quasi dieci anni a Napoli, attento alle evoluzioni estetiche e economiche delle periferie delle grandi metropoli.

BOLZANO: VII EDIZIONE DE "LA BOTTEGA DEL MATEMATICO" ( da "marketpress.info" del 31-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: di indicazioni didattiche per i docenti, di stimoli per gli studenti e di materiali e metodi per la divulgazione della matematica. La Bottega è una delle esperienze condotte negli ultimi anni in collaborazione con le Università di Milano e Trento e con il Centro Matematita, il Centro Interuniversitario di Ricerca per la Comunicazione e l´Apprendimento Informale della Matematica,

Una riorganizzazione senza traumi ( da "Nuova Ferrara, La" del 31-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Nessun cambiamento quindi nè per l'offerta formativa, nè per i docenti che rimarranno ai loro posti. «Per il prossimo anno scolastico - commenta il rettore Bianchi dell'Università di Ferrara - è previsto solo qualche aggiustamento». Aggiustamenti che non andranno a ridurre per il rettore l'offerta formativa, nè a colpire i posti di lavoro.

Maroni: sicurezza, esporteremo il modello-Milano ( da "Corriere della Sera" del 31-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Università Cattolica, i docenti presentano i primi risultati dell'indagine «Processi migratori e integrazione nelle periferie urbane» commissionata proprio dal Viminale «per evitare rivolte come quelle delle banlieue di Parigi nel 2005». Si parla di clandestini e di strategie di accoglienza, di incubatori di razzismo (le periferie)

Università: a rischio cinque corsi di laurea ( da "Gazzetta di Parma (abbonati)" del 31-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: richiedono ai corsi un numero minimo di docenti, trasparenza sugli obiettivi e sui risultati e un numero minimo di matricole, che va da 10 a 50 in base alla classe di laurea. Secondo le previsioni nazionali de Il Sole 24Ore - basate però solo sul criterio del numero di immatricolazioni - sono 221 i titoli a rischio su 2283, 1150 su 3378 se si considerano anche i curricula.

Il museo di anatomia a portata di mouse ( da "Gazzetta di Parma (abbonati)" del 31-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: compresa nella XIX Settimana della cultura scientifica, hanno partecipato Aldo Gerbino dell'Università di Palermo, studioso di antropologia culturale e critico d'arte, Alessandro Porro, docente di Storia della medicina all'Università di Brescia e Pier Luigi Baima Ballone, ordinario di Medicina legale all'Università di Torino.

La giunta sfugge al confronto ( da "Nuova Ferrara, La" del 31-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: pubblico-privato, ha concluso il dibattito Paolo Calvano. Per il segretario provinciale, il Pd non si scaglia contro ad un piano che prevede la riqualificazione della città, ma contro il metodo utilizzato dalla giunta. "A Tuzet - ha detto Calvano - vorrei ricordare che la struttura democratica e la Costituzione italiana prevedono che in ogni contesto vi sia una maggioranza ed un'

Priorità scuola e autostazione ( da "Nuova Ferrara, La" del 31-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: il Pd propone la realizzazione di un polo intermodale che raccolga un mix di attività, che potenzi il core businnes dell'autotrasporto con maggiore funzionalità del terminal, attività commerciali, parcheggio scambiatore, verde attrezzato, per stimolare investimenti pubblico-privato e ricucire il rapporto centro-periferia. (b.b.)

Dislessia, conoscerla per poter essere di aiuto ( da "Gazzetta di Parma (abbonati)" del 31-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: docente di Psicopatologia dello sviluppo, Università di Modena e Reggio Emilia, Scienze della formazione, presidente comitato tecnico Aid. Sono intervenuti, anche, il direttore generale del comune di Fidenza, il responsabile della Neuropsichiatria infantile di Fidenza, dottor Silvano Rosani, il dirigente della direzione didattica Adriano Grossi e la dirigente scolastica della media

( da "Resto del Carlino, Il (Modena)" del 31-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: nessuno l'ha cacciato, anzi l'università ha sempre manifestato grande stima nei confronti del professore e del suo lavoro». STANDO a ciò che emerso dal colloquio, dunque, i docenti si riuniranno domani nel consiglio convocato dal decano della Scuola Luigi Enrico Golzio per eleggere il nuovo direttore.

25 Aprile: protagonista sarà la Costituzione ( da "Gazzetta di Parma (abbonati)" del 31-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: docente di Letteratura contemporanea all'Università di Bologna, e commentate da Renato Lori, che porterà la propria testimonianza di partigiano nella brigata protagonista del libro. Un film-documentario La «Quarantasettesima» sarà oggetto anche di un film documentario, girato da Primo Giroldini, di cui verranno proiettate alcune tra le sequenze più significative.

E' una delle massime autorità nelle questioni di diritto sportivo ( da "Resto del Carlino, Il (R. Emilia)" del 31-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: massime autorità nelle questioni di diritto sportivo La scheda Mattia Grassani MATTIA GRASSANI, avvocato bolognese, è uno dei massimi esperti italiani di diritto sportivo. Docente presso le università di Bologna, Firenze, Milano e Cagliari, è consulente di numerosi club. Ha seguito tutti i principali processi legati allo sport, da Calciopoli in avanti. Image: 20090331/foto/9218.jpg

Gelmini: in arrivo i fondi Ue per la ricerca ( da "Corriere del Mezzogiorno" del 31-03-2009)
Argomenti: Cultura , Cervelli

Abstract: pag: 5 categoria: REDAZIONALE Gelmini: in arrivo i fondi Ue per la ricerca Università, la ministra risponde a Mazzocca e rassicura i parlamentari del Pdl NAPOLI — Le Università della Campania sono in allarme: rettori e docenti attendono con evidente preoccupazione che il ministero comunichi quanto e cosa taglierà.

S.CATERINA Carlo Flamigni parla del testamento biologico ( da "Resto del Carlino, Il (Forlì)" del 31-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Caterina di via Romanello 2 l'Associazione per la sinistra organizza una serata dedicata al tema del testamento biologico. Interverrà il prof. Carlo Flamigni, docente di ostetricia e ginecologia all'Università di Bologna e componente della Commissione nazionale di bioetica.

Gli urbanisti sollecitano regole più semplici ( da "Corriere del Mezzogiorno" del 31-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: docente di Legislazione urbanistica all'università Federico II, nel corso dell'incontro moderato dal direttore del Corriere del Mezzogiorno, Marco Demarco, ha posto l'accento sulle «norme del piano regolatore incomprensibili ed enormemente restrittive», parlando di un «centro storico eccessivamente esteso,

Ai clandestini piace Bologna ( da "Resto del Carlino, Il (Bologna)" del 31-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: docente di Demografia all'Università Bicocca Milano, unico straniero' rispetto al team di ricercatori della Cattolica , con quello relativo agli stranieri irregolari». Il numero dei clandestini è difficile da quantificare, ma gli esperti l'hanno dedotto considerando il numero di domande di regolarizzazione,

Donatella Barbetta Bologna è i... ( da "Nazione, La (La Spezia)" del 31-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: intento di favorire un rapporto positivo tra gli studenti della classi quarte e quinte superiori e l'Università. Dalla prima edizione l'iniziativa è migliorata e si arricchita molto perché l'esperimento ha funzionato bene. Anche i docenti delle scuole superiori si impegnano nella riuscita del progetto, affinchè i loro studenti proseguano gli studi.

Il gruppo d'opinione: ( da "Nazione, La (Umbria)" del 31-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: associazione «L'Università per l'Umbria», formata da decine di docenti e funzionari d'ateneo. In tempi di campagna elettorale si penserebbe a un gruppo di opinione. «Non sosteniamo nessuna parte politica precisa il coordinatore Elmo Mannarino, professore di medicina interna e direttore della relativa scuola di specializzazione .

PERUGIA IL MINISTRO dell'Università Maria Stella Gelmini (... ( da "Nazione, La (Umbria)" del 31-03-2009)
Argomenti: Cervelli

Abstract: criteri di valutazione di didattica e ricerca in base ai quali sarebbero distribuiti i finanziamenti. Mancherebbero iniziative volte a scoraggiare la fuga dei cervelli, oltre che favorirne il rientro». E si rivendica più chiarezza sulle ore di docenza». Infine, evidenziano, non ci sono tracce della ripartizione del 7% del fondo finanziamento ordianario promessa dopo i tagli al sistema.

La scure di Ca' Foscari sui docenti a contratto Economia: a rischio 1 su 5 ( da "Corriere del Veneto" del 31-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: REDAZIONALE Università A Lingue tremano collaboratori e esperti linguistici La scure di Ca' Foscari sui docenti a contratto Economia: a rischio 1 su 5 VENEZIA - Un esempio per tutti: il corso di laurea in Economia del Turismo, fiore all'occhiello dell'offerta formativa di Ca' Foscari, rischia di essere «assorbito» da un altro corso di laurea venendo,

Università, elezioni a giugno ( da "Corriere del Veneto" del 31-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Il docente, in una lettera inviata a Vincenzo Milanesi lo scorso 6 marzo, aveva suggerito tale ipotesi anche per «evitare scomode sovrapposizioni con le elezioni amministrative». «Tale indicazione non è ricevibile - ha però dichiarato il preside di Giurisprudenza Gherardo Bergonzini, prendendo per per primo la parola in aula -

Donatella Barbetta Bologna ( da "Mattino di Padova, Il" del 31-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: San Paolo che punta tutto sul parternariato pubblico-privato, presieduta da Fabio Alberto Roversi Monaco, ex rettore dell'università di Bologna, con all'interno del cda anche Antonio Finotti, il presidente della fondazione Cariparo. Per i lavori di ristrutturazione sarà coinvolta l'impresa vicentina Maltauro, società che ha realizzato a Padova la «torre Archimede»

narcisse praz a chieti ( da "Centro, Il" del 31-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Lo guideranno fra le pietanze e i luoghi più suggestivi del Chietino alcuni docenti dell'istituto tecnico commerciale Galiani: Roberta Dell'Elice, Leonetta Caramanico, Giuseppina Cifani, Lina Nanni e Tamara Cipriani. Praz, affermato romanziere, satirico e penna di teatro, è stato invitato dal docente di Pescara Gabrielaldo Bertozzi.

Liceo Farnesina Per cinque giorni gli studenti fanno i delegati Onu ( da "Giornale.it, Il" del 31-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Coinvolge un gruppetto di docenti ed universitari e 450 studenti: 180 romani e 180 stranieri (di Paesi come Arabia Saudita, Germania, Marocco, Ungheria, Spagna) come delegati e il resto per lo staff organizzativo. Partecipano anche studenti dei licei romani Tasso e Massimo e del Redi di Squinzano.

Gestione dei rifiuti: il Veneto esporta know how in Romania ( da "e-gazette" del 31-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: ambito di una partnership pubblico-privata che mira a individuare gli interessi reciproci e le possibilità concrete di collaborazione tra Veneto e Romania nell?ambito della gestione rifiuti. I progetti finanziati copriranno il periodo 2009-2012. ?Ci lusinga che la Confservizi abbia pensato a noi - sottolinea il presidente della Savno,

Una diagnosi più accurata per il melanoma ( da "Scienze.it, Le" del 31-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: docente di dermatologia e direttore della Clinica del melanoma della UCSF, che ha coordinato lo studio. "Lo schema di attività tra lo strato più superficiale e quello più profondo del tessuto era assai differente nel caso del melanoma rispetto a quello del nevo benigno: ciò rappresenta un tratto di grande importanza ai fini diagnostici"

Il silicone contro le rughe e... la cellulite ( da "Affari Italiani (Online)" del 31-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Docente di Flebologia e Chirurgia Estetica all'Università di Siena. "Le microsfere, fatte scorrere sulle aree affette dalla cellulite, erogano una serie di vibrazioni e di impulsi che stimolano, negli strati più profondi del derma, particolari recettori in grado di riattivare i processi metabolici, favorendo la disgregazione delle cellule di grasso e dei tralci fibrosi tipici della

''Cervelli in fuga'' , torna l'astrofisica ( da "Metronews" del 31-03-2009)
Argomenti: Cervelli

Abstract: Cervelli in fuga'' , torna l'astrofisica uscito su Metro il 31/03/2009 Lascia il tuo commento! Una volta tanto un cervello è in fuga dall?Europa per rientrare in Italia. Una bella storia, quella di Gabriella De Lucia, astrofisica, di appena 33 anni, che dopo la laurea da Cicciano, ultima provincia di Napoli prima delle terre avellinesi,

Pollenzo: studenti e genitori invitati a visitare l'UNSG ( da "Targatocn.it" del 31-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Università accoglierà i visitatori dalle ore 10 alle 14. Alle 11 si terrà la Conferenza di presentazione dell?UNISG cui interverranno i docenti, i responsabili della Segreteria Studenti, dell?ufficio Tutor e dell?ufficio Comunicazione. Le visite alla struttura saranno suddivise per gruppi parlanti italiano e inglese ed effettuate a seconda delle richieste del pubblico presente.

Le richieste di Fiavet Lazio per far fronte alla crisi ( da "GuidaViaggi.it" del 31-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Osservatorio regionale dei dati sul Turismo, allargamento della base associativa alle imprese del segmento Congressi ed Eventi, lotta all?abusivismo ed infine rilancio del settore tramite campagne pubblicitarie sostenuto da un mix pubblico-privato.

YouTube EDU: videolezioni libere dalle università americane ( da "Blogosfere" del 31-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: YouTube EDU aggrega inoltre i canali YouTube delle università americane presenti sul portale. Un'altra (semplice ed efficace) iniziativa, quindi, per rendere più accessibile e fruibile la cultura, per di più proveniente dalle migliori università al mondo. Con docenti che sanno rendere accattivanti le lezioni, come in questo caso:

( da "Arena.it, L'" del 31-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Secondo il docente tedesco 86enne, la «moderazione che si vedeva nel fascismo italiano» a differenza del nazismo era conseguenza del fatto che Adolt Hitler non proveniva invece dal marxismo. «Le polemiche possono avere un livello alto oppure basso: in Germania è basso, ci sono abituato, ma credo che quelle italiane siano migliori»,

( da "Giornale di Vicenza.it, Il" del 31-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Secondo il docente tedesco 86enne, la «moderazione che si vedeva nel fascismo italiano» a differenza del nazismo era conseguenza del fatto che Adolt Hitler non proveniva invece dal marxismo. «Le polemiche possono avere un livello alto oppure basso: in Germania è basso, ci sono abituato, ma credo che quelle italiane siano migliori»,

Seminario sull'ambiente da domani a sabato ( da "Unione Sarda, L' (Nazionale)" del 31-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: come previsto dal programma di orientamento organizzato dall'università, dieci alunni dell'ultimo anno delle scuole superiori che potranno sperimentare dal vivo lezioni e ricerca sul campo insieme a docenti e studenti universitari. L'organizzazione scientifica e didattica è curata da Sergio Vacca, Chiara Rosnati e Roberto Scotti.

Cgil: Attori e docenti con noi a Roma il 4 aprile ( da "Denaro, Il" del 31-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Attori e docenti con noi a Roma il 4 aprile Luca De Filippo, Isa Danieli, Mario Martone, Nino D'Angelo, Sal Da Vinci e Valentina Stella sono tra i firmatari dell'appello lanciato dalla Cgil per la manifestazione nazionale del 4 aprile a Roma. Tra le adesioni raccolte dalla confederazione nel mondo dello spettacolo e dell'informazione,

Il marketing 2.0 parla salernitano ( da "Denaro, Il" del 31-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Docenti di marketing innovativo allo Iadas (International academy of digital arts & sciences) di New York e all'Università La Sapienza di Roma, Giordano e Pallera godono del successo ottenuto con le loro intuizioni innovative che vedono nell'utilizzo strategico dei nuovi media una risposta concreta alla crisi del momento.

Nanotec2009 a sostegno di innovazione e competitività ( da "Villaggio Globale.it" del 31-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Sono attesi interventi di relatori di alto livello e numerosi delegati da imprese, università, centri di ricerca pubblici e privati. Il Convegno Nanotec2009.it illustrerà per tre giorni le applicazioni delle nanotecnologie nei settori chiave per l'innovazione del Paese, in parte inserite nell'agenda di «Industria 2015»: Governance; Sviluppo sostenibile;

Primo confronto Rondoni-Balzani all'hotel della città | DIRETTA ( da "RomagnaOggi.it" del 31-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Finanziamenti alle scuole, anche quelle private Balzani: "Bisogna continuare sul sostegno congiunto tra pubblico a privato, come già si sta facendo in città". Rondoni: "Qualità della scuola pubblica così come di quella di origine privata, il sistema di integrazione tra questi due mondi deve essere ancora più forte a Forlì".

Conetti: ( da "Corriere Di Como, Il" del 31-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: università comasca sembra cambiato. In meglio. «Alcuni docenti dell'Insubria di Como si sono fatti avanti per proporre una vera collaborazione tra università e impresa. Può forse esser vero che, in passato, i fondi sono stati destinati più a Varese che a Como, ma può dipendere anche da un dialogo non sempre lineare tra ateneo e impresa.

LA LEGGENDA DELL'ARTISTA . È QUESTO IL TITOLO DELLA MANIFESTAZIONE TEATRALE, AP... ( da "Mattino, Il (Salerno)" del 31-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: musica ed arte - proposto anche in diverse Università, italiane e straniere, e negli Istituti di Cultura all'estero. Ad aprire la manifestazione saranno i docenti dell'Università di Roma Pelletti, Lazzaro, Campailla, Pierangeli. Lo spettacolo tra arte, musica e danza prevede anche l'intervento straordinario di Bruno Venturini.

MOZZARELLA CHE NON è VERA MOZZARELLA, CIOCCOLATO CHE NON è PURO CIOCCOLATO. LA SECONDA NOT... ( da "Mattino, Il (Benevento)" del 31-03-2009) + 1 altra fonte
Argomenti: Cultura

Abstract: E infatti la cosa veramente utile sarebbe che ai nostri ricercatori, le migliori menti giovani di questo Paese, venisse data la possibilità di fare ricerca. Attualmente quella sugli Ogm è bloccata da una assurda moratoria voluta dall'ex ministro Pecoraro Scanio. La nostra ricerca pubblica era riuscita, con pochi soldi, a produrre Ogm davvero utili: un esempio su tutti,

I Verdi contestano il Piano casa: Un nuovo saccheggio del territorio ( da "Gazzettino, Il (Venezia)" del 31-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: degli immobili ad uso residenziale in vendita, le compravendite sono calate del 20,5% e i prezzi del 2,1%». Al convegno parteciperanno Tiziano Tempesta, docente Università di Padova; Matteo Ceruti, avvocato esperto problematiche ambientali; Gianni Sandon, ingegnere e ambientalista; Gianfranco Bettin, consigliere regionale dei Verdi.

Nuovo look per l'area artigianale di Bergantino. Sarà presentata oggi alla cittadinanza la ... ( da "Gazzettino, Il (Rovigo)" del 31-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: vede nascere una moderna collaborazione tra pubblico-privato nel reperire risorse da indirizzare allo sviluppo, utili oltretutto a contrastare la crisi che avanza. L'iniziativa è stata presentata ieri a palazzo Celio dall'assessore Laura Negri e dai rappresentanti del Comune bergantinese, l'assessore Alessandro Marangoni e il consigliere Luca Lugaresi.

MARIA PIRRO LE BARELLE SONO IN DOPPIA FILA, I REPARTI SCOPPIANO. AL CARDARELLI PROTESTANO GLI INF... ( da "Mattino, Il (Benevento)" del 31-03-2009) + 4 altre fonti
Argomenti: Cultura

Abstract: Franco Biancardi, docente dell'università Suor Orsola Benincasa, si gira e rigira su un letto di fortuna, uno dei tanti sistemati in corridoio. Il paziente ironizza: «Ho fatto il servizio militare, posso adattarmi anche a questo». Ma più si guarda intorno e più il suo sorriso si stempera.

Il Pat è incompleto, manca un piano di monitoraggio acustico ( da "Gazzettino, Il (Treviso)" del 31-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Lamberto Tronchin, docente di Fisica Tecnica Ambientale ed acustica applicata all'Università di Bologna. Secondo il prof.Tronchin il Pat è da ritenersi incompleto, e perciò da rivedere, in mancanza del monitoraggio acutico previsto dalla Vas (Valutazione Ambientale Strategica).

Classici in mediateca, percorsi didattici ( da "Gazzettino, Il (Venezia)" del 31-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: docente di Semiologia del cinema e degli audiovisivi all'Università di Padova aiuterà i partecipanti a scoprirne i "segreti". Un film è composto da fotogrammi, immagini, suoni, musica, inquadrature, montaggio e molti altri elementi tecnico-narrativi necessari a realizzare un'opera d'arte destinata a lasciare un segno nella storia del cinema.

Oggi alle 17 sarà presentato nella sala capitolare della Scuola Grande di San Teodoro il volume... ( da "Gazzettino, Il (Venezia)" del 31-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Università degli Studi di Udine), Donatella Calabi (Iuav di Venezia) e Fabio Tonizzi (Istituto Superiore di Scienze Religiose San Lorenzo Giustiniani di Venezia), con l'intervento di Natalino Bonazza (parroco di San Salvador, docente presso l'Istituto Superiore di Scienze Religiose San Lorenzo Giustiniani di Venezia) e di Gianmario Guidarelli (

I.C. De Filippo impegnato nel Progetto Scuolambiente ( da "Caserta News" del 31-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: i ragazzi ed i docenti dell'Istituto Comprensivo Statale "Eduardo De Filippo" di Brusciano, diretto dal professore Aniello Alfano, sono tornati attivamente sul campo a curare l'area di verde pubblico su Viale Pertini che venne loro assegnata in adozione un anno fa ed inaugurata con piantumazione di alberi, piante e fiori.

I Lunedì di Villa San Luigi con Vitale e Righetti ( da "Caserta News" del 31-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: è consulente di importanti imprenditori e multinazionali e docente Formaper (azienda di formazione degli imprenditori della Camera di Commercio di Milano). L'incontro del 6 aprile rientra nell'ambito de "I Lunedì di Villa San Luigi", serate di conversazione su temi di attualità incentrate, per questo settimo ciclo di programmazione, sul tema «Crisi, mutamenti,

Seminari giornalismo ed etica nella comunicazione ( da "Caserta News" del 31-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: 30), docente di Estetica e Scienze della Comunicazione presso l'Università Federico II di Napoli. La giornata di studi apre una riflessione ad ampio spettro sul tema della comunicazione e dei linguaggi, attraverso una riconsiderazione "etica" degli stessi.

Primo confronto Rondoni-Balzani all'hotel della città ( da "RomagnaOggi.it" del 31-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Finanziamenti alle scuole, anche quelle private Balzani: "Bisogna continuare sul sostegno congiunto tra pubblico a privato, come già si sta facendo in città". Rondoni: "Qualità della scuola pubblica così come di quella di origine privata, il sistema di integrazione tra questi due mondi deve essere ancora più forte a Forlì".

Emigrazione giovani in cerca di lavoro intervento della Cisl ( da "Sanremo news" del 31-03-2009)
Argomenti: Cervelli

Abstract: Ancor più grave è la 'fuga dei cervelli', dei giovani altamente scolarizzati che portano via con sé il loro bagaglio di conoscenze, di competenze e di professionalità non trovando le condizioni per poterle mettere in opera, e privando la provincia di potenziali risorse.

"Voglio andare all'Università": orientamento alla Spezia ( da "Cittàdellaspezia.com" del 31-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Subito dopo i ragazzi potranno avvicinarsi ai numerosi stand nei quali troveranno rappresentanti delle segreterie di alcune Università, disponibili a informarli sui corsi presenti, sulle pubblicazioni, docenti, materiale didattico. Saranno ovviamente presenti i rappresentanti del Polo Universitario della Spezia.

Melanoma, nuovo test per la diagnosi ( da "Corriere.it" del 31-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: LO STUDIO AMERICANO Nella ricerca pubblicata sulla rivista Proceedings of the National Academy of Sciences , gli studiosi Usa spiegano di aver messo a punto il test osservando il profilo di espressione di circa 1000 geni presenti in tessuti umani prelevati da pazienti con melanoma e con nei benigni.

In un volumela figura di Saetta ( da "Sicilia, La" del 31-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: la docente di storia contemporanea dell'università di Palermo Gabriella Portalone, il parroco della chiesa dell'Immacolata di Agrigento don Angelo Chillura e il docente del polo universitario Mario Gaziano. L'autore del libro Carmelo Sciascia Cannizzaro da tempo si dedica alla promozione di svariate iniziative di carattere culturale e sociale.

Riflessioni sulla qualitàdell'impegno politico oggi ( da "Sicilia, La" del 31-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Ugo De Siervo, giurista dell'Università di Firenze e membro della Corte Costituzionale, il prof. Franco Monaco, docente di Comunicazione all'Università Cattolica di Milano e politologo. Modererà don Giuseppe Bellia, biblista della Facoltà Teologica di Sicilia, anche lui studioso di La Pira.

Pochi conoscono i rischi della rete ( da "Gazzettino, Il" del 31-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: ) Docente di informatica all'università di Mestre in via Torino, esperto dei sistemi di sicurezza nelle comunicazioni, prorettore per l'innovazione all'Università di Ca' Foscari Agostino Cortesi non nasconde che anche lui ha avuto guai con internet.

Antonio Carreca ( da "Sicilia, La" del 31-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: in carica dal 2006 e già preside di Ingegneria dal 1999 al 2005, e quello di Zaira Dato Toscano, docente ordinario di Composizione archittettonica e urbana ad Architettura e già vicepreside della stessa facoltà, il cui nome come possibile candidato era già circolato nei giorni scorsi. Come detto, restano ancora tre giorni per potere depositare la candidatura.

Bertolini: sulle Funivie avevo ragione io ( da "Trentino" del 31-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: nella quale si auspicava la creazione di una società mista pubblico-privato che prevedesse una diffusa partecipazione degli operatori economici locali e dei comuni, «in modo che la Val di Sole si possa sentire compartecipe nella gestione del proprio territorio con conseguenti ricadute positive su tutti i comparti economici della valle».

AL VIA IL FESTIVAL INTERNAZIONALE DEL GIORNALISMO ( da "AgoPress" del 31-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Agnese Moro sociopsicologa e Ferdinando Treggiari docente Storia del diritto medievale e moderno. Modera Enzo Quaratino ANSA. Antonio G. Calafati docente di Economia Urbana, Università delle Marche, Nicholas Jones BBC, Sergio Rizzo Corriere della Sera e David Sassoli vicedirettore TG1 cercheranno di rispondere alla domanda Il giornalismo è al servizio dei cittadini?

Il tema del nucleare al centro di un incontro alla Casa dello Studente di Cagliari ( da "SardegnaIndustriale.it" del 31-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: iniziativa vedrà la partecipazione di Salvatore Carai, sindaco di Montalto di Castro, Michele Saba, docente del dipartimento di Fisica dell?Università di Cagliari, Vincenzo Migaleddu dell?Isde (International society of doctors for the environment). Moderatore il giornalista Andrea Mameli.

Inizia domani, a Tiana, un seminario ambientale promosso dall'Enas ( da "SardegnaIndustriale.it" del 31-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Università di Sassari. Saranno presenti anche alcuni alunni degli istituti superiori F.Ciusa di Nuoro, G.M.Angioy di Bono e del Liceo Pedagogico di Nuoro. A tenere le lezioni saranno, oltre a docenti delle Università di Sassari ed esperti dell'Enas, anche professori ed esperti di altre Università ed Istituti di ricerca italiani.

UNIVERSITÀ/ TORINO, ASSEMBLEA CITTADINA IN ATENEO CONTRO FASCISMO ( da "Wall Street Italia" del 31-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: oltre a quella di diversi docenti e dei sindacati di base. "Questa università - scrivono gli studenti in un appello - ha dato i natali intellettuali a personaggi del calibro di Gramsci, Gobetti, Galante Garrone, Norberto Bobbio. Questi pensatori ce li fate studiare, fanno parte dei curricula studiorum di molti di noi studenti.

RINNOVABILI/ FRANCIA, CASSA DEPOSITI SOSTERRÀ ECONOMIA VERDE ( da "Wall Street Italia" del 31-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: arco di tempo tra il 2008 e il 2010 la Cassa depositi francese investirà 30 milioni di euro in piattaforme di ricerca pubblico-private e altri 150 milioni di euro in un fondo per le imprese che producono energia rinnovabile. Questa convenzione mira a "fare emergere in Francia i campioni dello sviluppo verde", ha sottolineato Jean-Louis Borloo, il ministro dell'Ecologia.

Primo confronto Rondoni-Balzani ( da "RomagnaOggi.it" del 31-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Finanziamenti alle scuole, anche quelle private Balzani: "Bisogna continuare sul sostegno congiunto tra pubblico a privato, come già si sta facendo in città". Rondoni: "Qualità della scuola pubblica così come di quella di origine privata, il sistema di integrazione tra questi due mondi deve essere ancora più forte a Forlì".


Articoli

Africa, la crisi picchia i giovani partono (sezione: Cultura)

( da "Manifesto, Il" del 30-03-2009)

Argomenti: Cultura

FORTEZZA SCHENGEN Africa, la crisi picchia i giovani partono Dall'Egitto alla Somalia, il peggioramento delle condizioni economiche e l'aumento dei prezzi causerà nuove fughe. E nuovi arrivi in un'Europa sempre più chiusa Rifugiati figli della recessione mondiale. Uno studio prevede un aumento dei flussi migratori nei prossimi mesi Vittorio Longhi Mentre il governo italiano adotta politiche sempre più restrittive e repressive nei confronti degli immigrati, gli esperti internazionali avvertono che bisogna prepararsi a nuovi, inevitabili esodi dal continente africano, il più colpito dalla recessione economica, e che bisogna riconsiderare le politiche di accoglienza. «La crisi mondiale sta incidendo pesantemente sull'economia africana e sulle risorse alimentari, con forti aumenti dei prezzi, calo delle esportazioni, difficoltà a trovare investimenti e finanziamenti dall'estero, crollo del mercato del lavoro. Tutto questo, vista l'instabilità sociale e politica in Africa, darà vita a ulteriori conflitti e violazioni dei diritti umani, perciò produrrà nuovi flussi di migranti e di rifugiati». È la premessa di uno studio appena pubblicato dall'Harvard international review, a firma di Arno Tanner, docente di Immigrazione internazionale all'università di Helsinki ed ex senior expert al Consiglio d'Europa. Tanner descrive alcune delle situazioni in cui la crisi sta avendo gli effetti più drammatici, come in Somalia, dove il prezzo dei cereali è raddoppiato e il valore dello scellino si è dimezzato negli ultimi mesi, rendendo quasi impossibile accedere ai generi di prima necessità per vasti strati di una popolazione già stremata dalla guerra. O come in Egitto, dove il governo ha mandato la polizia con i manganelli e i gas lacrimogeni per fermare le manifestazioni contro il rincaro della farina e impedire gli assalti ai granai. È ovvio che, in mancanza di cibo e lavoro, le tensioni sono destinate ad aumentare, aggravando le condizioni di povertà ed esasperando i conflitti interni. Perciò l'unica alternativa è scappare, verso nord, per quei migranti che Tanner descrive come «i rifugiati della crisi economica» e che in Europa non dovrebbero essere trattati indistintamente da irregolari, da «clandestini», ma trovare le stesse forme di protezione riservate ai rifugiati e alle vittime delle crisi umanitarie. «I programmi europei di accoglienza vanno riconsiderati e ampliati per prepararsi alla possibilità di crisi migratorie dall'Africa - spiega -, così come le politiche europee di asilo devono essere pronte a ulteriori flussi, assicurando almeno tutele temporanee». Tra le proposte del professore c'è «l'estensione del mandato dell'Alto commissariato dell'Onu per i rifugiati (Unhcr) o l'istituzione di un'organizzazione mondiale sulla Convenzione di Ginevra, che decida sui diritti dei rifugiati e coordini un sistema adeguato di suddivisione dell'onere, nell'attribuzione delle quote di reinsediamento, basate anche sugli indicatori di ricchezza, come il Pil, dei potenziali paesi di destinazione». Inoltre, Tanner invita a non tagliare gli aiuti e i fondi destinati alla cooperazione internazionale, come invece sta facendo il governo Berlusconi: «Una scelta miope quella dei paesi europei che riducono gli aiuti a causa delle crisi finanziarie interne, perché a lungo andare questo produrrà flussi di migrazione ancora più elevati verso quegli stessi paesi». Le previsioni e le osservazioni del docente di Helsinki concordano con quanto dichiarato dal vicepresidente della Commissione europea e commissario per Giustizia, Libertà e Sicurezza, Jacques Barrot, dopo l'ultima visita a Lampedusa e a Malta: «L'aggravarsi della crisi e i suoi primi effetti reali in Africa avranno un impatto diretto sulle categorie di popolazione più inclini all'immigrazione», cioè uomini e donne giovani, relativamente istruiti ma senza prospettive. E in Italia, finora, il persistere dei conflitti africani ha già fatto raddoppiare le domande di asilo. In base agli ultimi dati diffusi dall'Unhcr, dal 2007 al 2008 il numero delle richieste è passato da 14mila a oltre 31mila, facendo raggiungere al nostro paese, per la prima volta, il quarto posto tra le principali destinazioni dei richiedenti, dopo Stati uniti, Canada e Francia. L'agenzia Onu precisa che due terzi dei 36mila migranti sbarcati sulle coste italiane nel 2008 hanno presentato domanda d'asilo e la metà ha ottenuto una forma di protezione. I paesi di provenienza sono soprattutto Nigeria, Somalia, Eritrea, Afghanistan, Costa d'Avorio e Ghana. Tutti luoghi già martoriati da guerre e violenze, che la crisi economica di certo non risparmierà. 31MILA Tante le richieste d'asilo presentate nel 2008 in Italia, diventato quarto paese, dopo Stati uniti, Canada e Francia Foto: SPAGNA, IMMIGRATI AL LAVORO NEI CANTIERI EDILI /FOTO REUTERS

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Il divenire tortuoso della rivoluzione (sezione: Cultura)

( da "Manifesto, Il" del 30-03-2009)

Argomenti: Cultura

SAGGI Quel dialogo tra Raymond Aron e Jean-Paul Sartre Il divenire tortuoso della rivoluzione Claudio Tognonato LIBRI PIERRE VERSTRAETEN L'ANTI-ARON, ÉDITIONS DE LA DIFFÉRENCE, EURO 15 Anche se gli anni delle contrapposizioni tra Jean-Paul Sartre e Raymond Aron sono ormai tramontati, molti dei problemi da loro sollevati restano irrisolte. Pierre Verstraeten, nel suo L'Anti-Aron, (Éditions de la Différence) propone tesi di grande interesse e cerca possibili risposte ad alcune critiche che Aron nella sua Histoire et dialectique de la violence rivolge alla Criitica della ragione dialettica di Sartre. Che Aron e Sarte abbiano espresso posizioni inconciliabili è cosa nota, ma pochi ricordano come abbiano compiuto un percorso insieme, prima accompagnati da Simone de Beauvoir e Paul Nizan nell'Ècole Normale Supérieure, poi ritrovandosi nel comune riferimento alla filosofia tedesca di Husserl e Heidegger e nel loro rifiuto all'idealismo dominante all'epoca nell'università francese. Nel 1945, quando Sartre fondò la rivista Les Temps Modernes, insieme a Maurice Merleau-Ponty, Albert Camus e Simone de Beauvoir, invitò anche Aron a far parte del comitato di redazione, anche se poco dopo le loro strade avrebbero preso indirizzi diversi. Docente all'Université libre de Bruxelles, Pierre Verstraeten non è soltanto uno studioso dell'opera di Sartre, ma anche, a partire degli anni '60, uno tra i suoi più importanti collaboratori. Ha diretto la collana filosofica di Galllimard, prima insieme a Sartre, per poi proseguire da solo fino al 1992. Tra le sue opere si possono segnalare Violence et Étique, uno studio sul teatro di Sartre, e il lavoro intorno agli scritti postumi di Sartre, a partire da quelli sulla morale e sul Saint Genet comédien et martyr. Per comprendere appieno il dialogo e il conflitto tra Sartre e Aron è però necessario chiarire i diversi ambiti di lavoro a cui fanno riferimento le loro opere, perché «mentre Aron si è interessato alla sociologia tedesca (Weber, Dilthey, Simmel), ed alla loro applicazione e implicazione nella comprensione dei fenomeni sociali e storici (...) i primi lavori di Sartre erano rivolti alla psicologia, dunque ad una prospettiva più individualista che sociale e simultaneamente volevano dare risposta alla sfida di trovare un fondamento ontologico dell'umano». Una differenza che non indica incompatibilità, ma piuttosto complementarietà nel campo delle scienze umane. In questo senso Verstraeten ricorda che in uno dei suoi incontri con Sartre gli confessò che uno degli obiettivi della Critique era proprio quello di rispondere al relativismo e al pluralismo storico di Aron. Il dialogo diventa infine contrapposizione nella Parigi del Sessantotto quando molti filosofi e studiosi lavoravano per favorire una «rivoluzione culturale» che permettesse, da una parte di superare l'ideologia del consumo e dall'altra di superare l'irrigidimento dogmatico della dialettica. Sono gli anni della rive gauche in cui l'ottimismo e la speranza di cambiamento portano la sinistra a dire: «preferisco sbagliare con Sartre che aver ragione con Aron». Il confronto tra i due intellettuali è sempre più aspro. Aron attacca Sartre e dice di non aver trovato nulla di particolarmente nuovo nella Critique. Sartre invece è convinto di aver fondato una nuova impostazione per la dialettica marxista e di aver posto un argine definitivo agli eccessi teorici e pratici di stampo stalinista. Nella Histoire et dialectique de la violence Aron critica invece la filosofia della libertà di Sartre considerandola un fiancheggiamento se non addirittura il sostegno a certe forme di terrorismo. Verstraeten sostiene tuttavia che se si analizzano in profondità le critiche di Aron ci si trova di fronte a un «travestimento» del pensiero di Sartre nei suoi punti essenziali, fino ad affermare che Aron non ha mai capito il pensiero di Sartre. In particolare attorno a due temi: il bisogno e l'alienazione. Da una parte la nozione di «bisogno» ha in Sartre una portata inedita in quando adattamento organico-dialettico di quella struttura dell'azione che era, nell'Essere e il nulla, il per-sé. Dall'altra il rifiuto di Aron di capire la concezione sartriana dell'alienazione che si propone come sintesi e superamento di quella hegeliana, dove ogni oggettivazione della coscienza presenta una alienazione in quanto privazione dell'«intenzione di senso» insita nell'agire, e quella marxista che la rende concretamente campo di affermazione di sé. Sartre propone di riunire, in un dépassement, l'alienazione, in quanto risultato dell'azione, e l'essere stesso della prassi che nell'azione è cristallizzato. È innegabile quindi che le loro posizioni politiche siano diventate con il passare degli anni sempre più inconciliabili. Per fare un esempio chiaro a un lettore italiano: mentre Sartre fondava in Francia Libération e sosteneva, anche economicamente, il manifesto, Aron pubblicava le sue riflessioni sul Giornale di Indro Montanelli. Oggi di fronte a una radicalità senza più esigenze costruttive è necessario capire «in che modo articolare la violenza critica e la reciprocità universale entrambe rivendicate da Sartre». Una questione centrale posta da Sarte nella lunga intervista concessa nel 1974 e pubblicata con il noto titolo Ribellarsi è giusto. Se ogni rivolta implica in sé una violenza, allora, è sempre giusto ribellarsi?

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Questa sera il primo consiglio dopo la cacciata di Lamagni (sezione: Cultura)

( da "Gazzetta di Mantova, La" del 30-03-2009)

Argomenti: Cultura

CASTEL GOFFREDO Questa sera il primo consiglio dopo la cacciata di Lamagni CASTEL GOFFREDO. Oggi alle 21 è convocato il primo consiglio comunale del 2009. La seduta si aprirà con la comunicazione del sindaco, Mauro Falchetti, in merito alle nuove nomine effettuate, dallo stesso primo cittadino, di vicesindaco a Giampiero Rocca, di assessore all'ecologia e ambiente a Enzo Abate e di assessore ai servizi sociali a Giulia Merlo, dovute alla recente fuoriuscita forzata, dalla giunta e dalla carica di vicesindaco, del leghista Roberto Lamagni. Si proseguirà, poi, con gli altri punti, tra cui: lo scioglimento dell'istituzione comunale 'Città di Castel Goffredo' e l'approvazione della prima variazione al bilancio di previsione 2009 e pluriennale 2009-11. Saranno discusse le modifiche al regolamento per la commissione biblioteca; si parlerà poi del servizio pubblico di igiene ambientale: gestione per mezzo di società pubblico-privata, procedure per la scelta del socio, affidamento del servizio. Infine, l'approvazione definitiva del piano regolatore dell'illuminazione comunale; l'adozione delle modifiche al regolamento edilizio relative alla commissione comunale di edilizia ed alla commissione per il paesaggio; l'accordo di programma per il piano di zona 2009-11. (g.d.)

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... oggi alle 15 sarà presentato in aula Nievo del palazzo del Bo, il volume "Dopo la ... (sezione: Cultura)

( da "Leggo" del 30-03-2009)

Argomenti: Cultura

... oggi alle 15 sarà presentato in aula Nievo del palazzo del Bo, il volume "Dopo la famiglia, la famiglia. Indagine sui giovani tra presente e futuro" a cura di Carla Xodo docente dell'Università di Padova. Con Giuseppe Vico e Mario Ferracuti.

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Il debito alto frena i prestiti delle banche (sezione: Cultura)

( da "Tribuna di Treviso, La" del 30-03-2009)

Argomenti: Cultura

Uno studio di Bankitalia Il debito alto frena i prestiti delle banche ROMA. Un alto debito pubblico frena i prestiti delle banche che trovano più conveniente investire in titoli di Stato piuttosto che finanziare i privati. In tempi di crisi e di stretta creditizia, di necessità di rilancio delle imprese e, soprattutto, delle piccole e medie imprese, il tema appare quanto mai attuale. Ed è questa una delle conclusioni di uno studio realizzato dai ricercatori della Banca d'Italia, Riccardo De Bonis e Massimiliano Stacchini. Un lavoro, che prende in esame il rapporto credito/Pil delle banche in 18 paesi industrializzati nel periodo 1981-1997, secondo cui «le economie con sistemi finanziari arretrati aumentano la domanda per i titoli di Stato». Secondo lo studio dei due ricercatori, un altro fattore è quello della tradizione legale del paese che, per esempio, nel sistema tedesco attribuisce un ruolo più centrale alle banche rispetto al modello anglosassone. In particolare, secondo la ricerca, un alto debito pubblico, oltre a drenare le risorse verso i titoli di Stato, «può corrispondere a un largo peso del governo e alle imprese statali nell'economia» i quali assorbono così «una maggiore quota del credito» del sistema finanziario a discapito del settore privato. Secondo i due ricercatori, il credito bancario è spesso «positivamente legato alla capitalizzazione di Borsa e al reddito pro-capite». Non particolarmente significativi invece sono altre variabili di «repressione finanziaria», come l'inflazione e la sua volatilità e i coefficienti di riserve obbligatorie richiesti.

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Discorso di chiusura del Presidente Silvio Berlusconi al Congresso del Popolo della Libertà - 29 marzo 2009 Grazie per la vostra fiducia, amicizia, affetto. (sezione: Cultura)

( da "Tempo, Il" del 30-03-2009)

Argomenti: Cultura

stampa Discorso di chiusura del Presidente Silvio Berlusconi al Congresso del Popolo della Libertà - 29 marzo 2009 Grazie per la vostra fiducia, amicizia, affetto. Mi avete affidato una grande responsabilità, una entusiasmante responsabilità: quella di guidare il Popolo della Libertà. Mi auguro di essere all'altezza. Cercherò di non deludervi mai. Nel mio discorso di venerdì ho tracciato un affresco della nostra storia, del percorso che ci ha portato a questo straordinario congresso. Ieri Gianfranco, mi ha fatto un complimento: mi ha riconosciuto una «lucida follia». Senza la quale non ci sarebbe stato questo percorso e non sarebbe mai nato questo nostro Popolo della Libertà. Lo ringrazio per questo attestato. Anche perché ha colto nel segno. «Lucida follia» è un'espressione di Erasmo da Rotterdam che è a me molto cara. Secondo Erasmo: «Le decisioni più sagge, le decisioni più giuste, la vera saggezza, non è quella che scaturisce dal ragionamento, non è quella che scaturisce dalla mente, ma è quella che scaturisce da una lungimirante, visionaria follia». Credo davvero che una «lungimirante visionaria follia» mi abbia guidato fin dall'inizio della nostra avventura politica. Ho pensato di donarvi un'edizione in carta pergamena del mio primo appello: «Per il mio Paese» del 26 gennaio 1994, in cui annunciavo la mia discesa in campo. Vorrei leggere con voi un passo di quel discorso che anticipa con una visione nitida e precisa tutto il percorso che abbiamo fatto e che ci ha portato sin qui. Leggiamolo insieme. Se ho deciso di scendere in campo con un nuovo movimento, e se ora chiedo di scendere in campo anche a voi, a tutti voi - ora, subito, prima che sia troppo tardi - è perché sogno, a occhi bene aperti, una società libera, di donne e di uomini, dove non ci sia la paura, dove al posto dell'invidia sociale e dell'odio di classe stiano la generosità, la dedizione, la solidarietà, l'amore per il lavoro, la tolleranza e il rispetto per la vita. Ciò che vogliamo farne è una libera organizzazione di elettrici e di elettori di tipo totalmente nuovo: non l'ennesimo partito o l'ennesima fazione che nascono per dividere, ma una forza che nasce invece con l'obiettivo opposto; quello di unire, per dare finalmente all'Italia una maggioranza e un governo all'altezza delle esigenze più profondamente sentite dalla gente comune. Ciò che vogliamo offrire agli italiani è una forza politica fatta di uomini totalmente nuovi. Ciò che vogliamo offrire alla nazione è un programma di governo fatto solo di impegni concreti e comprensibili. Noi vogliamo rinnovare la società italiana, noi vogliamo dare sostegno e fiducia a chi crea occupazione e benessere, noi vogliamo accettare e vincere le grandi sfide produttive e tecnologiche dell'Europa e del mondo moderno. Noi vogliamo offrire spazio a chiunque ha voglia di fare e di costruire il proprio futuro, al Nord come al Sud vogliamo un governo e una maggioranza parlamentare che sappiano dare adeguata dignità al nucleo originario di ogni società, alla famiglia, che sappiano rispettare ogni fede e che suscitino ragionevoli speranze per chi è più debole, per chi cerca lavoro, per chi ha bisogno di cure, per chi, dopo una vita operosa, ha diritto di vivere in serenità. Un governo e una maggioranza che portino più attenzione e rispetto all'ambiente, che sappiano opporsi con la massima determinazione alla criminalità, alla corruzione, alla droga. Che sappiano garantire ai cittadini più sicurezza, più ordine e più efficienza. La storia d'Italia è ad una svolta. Da imprenditore, da cittadino e ora da cittadino che scende in campo, senza nessuna timidezza ma con la determinazione e la serenità che la vita mi ha insegnato, vi dico che è possibile farla finita con una politica di chiacchiere incomprensibili, di stupide baruffe e di politici senza mestiere. Vi dico che è possibile realizzare insieme un grande sogno: quello di un'Italia più giusta, più generosa verso chi ha bisogno più prospera e serena più moderna ed efficiente protagonista in Europa e nel mondo. Vi dico che possiamo, vi dico che dobbiamo costruire insieme per noi e per i nostri figli, un nuovo miracolo italiano». Era il 26 gennaio del 1994. Ho aggiunto in calce la data del 27 marzo di questo nostro Congresso. Con la stessa «lungimirante visionaria follia», che ormai ha contagiato anche tutti voi, abbiamo sognato e costruito il grande partito degli italiani, che nasce oggi, il Popolo della Libertà. Un nome che fissa e indica immediatamente due caratteristiche fondamentali del nostro partito. «Popolo». Perché la sovranità appartiene al Popolo, perché dal popolo troviamo legittimazione e per il bene del popolo vogliamo lavorare. E poi perché siamo tanti e uniti dalla passione per gli stessi valori e quindi siamo un vero popolo. «Libertà». Perché è il nostro valore di riferimento, la nostra religione laica. La stella polare che ci guida in tutte le decisioni. I nostri valori sono il nostro punto di forza. Sono scritti chiaramente nella Carta dei valori del Partito dei Popoli Europei, che è anche la nostra carta, perché abbiamo contribuito a scriverla al congresso trentennale del Ppe che si è svolto a Roma nel 2006. È la Carta che avete appena approvato. Leggetela, approfonditela. Meditatela perché è la nostra carta d'identità. Questi valori hanno fatto grande la nostra civiltà e sono alla base di tutte le democrazie occidentali. Sono la libertà, la democrazia, la dignità dell'uomo, la parità tra uomo e donna, la sacralità della vita, la difesa della famiglia naturale. Questo è, se vogliamo, e soltanto questo, il vero «berlusconismo». Con buona pace di chi tenta continuamente di denigrarci. Questi valori non solo ci consentono ma in un certo senso ci obbligano a compiere in Italia una grande Rivoluzione Liberale: un grande cambiamento per mettere la persona prima dello Stato. Ricordare il nostro percorso, onorare la nostra storia, definire i nostri valori, ci aiuta a capire cosa ci differenzia dalla Sinistra italiana. Questa Sinistra è così arretrata e faziosa che non fa opposizione al Governo, fa opposizione al Paese. Ora dobbiamo rivolgere il nostro sguardo al futuro. Dobbiamo avere chiaro su cosa impegnarci, su quale è la nostra missione, quali sono le nostre priorità per il nostro governo, per la nostra maggioranza parlamentare, per il nostro partito. Per il Governo venerdì ho ricordato che in pochi mesi abbiamo fatto già molto. Non voglio ritornare su argomenti come il salvataggio dell'Alitalia, la soluzione dell'emergenza dei rifiuti in Campania, la messa in sicurezza dei conti pubblici, la salvaguardia del sistema bancario, l'adozione per primi delle misure per fronteggiare la crisi economica, il via libera alle grandi opere, il rilancio della Pubblica Amministrazione. Sono tutti innegabili successi del Governo che ho l'onore di presiedere. E sono frutto della nostra cultura del fare e della nostra coesione. Guardiamo al futuro. La nostra missione di governo, prima di ogni altra cosa, è certamente, indefettibilmente quella di portare l'Italia fuori da questa crisi. È una crisi diffusa nel mondo da un virus che viene dall'America e ha colpito un corpo sano, il corpo del nostro Paese. È un virus partito dalla finanza, è arrivato a colpire l'economia reale, e ha costretto le imprese e le famiglie a fare i conti con problemi nuovi, di non facile soluzione. In tutta franchezza, nessuno al mondo può dire di avere la ricetta sicura per debellare questo virus. Il nostro governo ha agito non solo per primo, come ho ricordato più volte, ma lo ha fatto soprattutto con saggezza. Abbiamo anzitutto alimentato la fiducia, perché la durata e la profondità della crisi dipenderà molto dai comportamenti di ciascuno, soprattutto dalla capacità di non modificare le proprie abitudini di consumo, specialmente da parte di quelle categorie che non rischiano il posto di lavoro, come per esempio i dipendenti pubblici. Ci siamo comportati in modo saggio perché abbiamo dato sostegno alle fasce più deboli, con provvedimenti tempestivi costruendo per la prima volta in Italia un welfare per la parte meno fortunata della società, che in passato non aveva mai ricevuto alcuna attenzione. Dobbiamo continuare su questa strada. Continueremo con il massimo impegno. Con i nostri interventi abbiamo dato una dimostrazione concreta di ciò che intendiamo per economia sociale di mercato, dove la libertà di mercato si accompagna sempre alla solidarietà, alla promozione e alla tutela della persona umana. Non abbiamo «regalato» soldi alle banche, ma abbiamo messo in campo le risorse necessarie per garantire che le banche continuino a fare il loro mestiere, a fare le banche, così che non si interrompa il flusso del credito alle imprese e alle famiglie. Insieme all'entità senza precedenti della somma stanziata per gli ammortizzatori sociali, abbiamo innovato proprio perché nessuno rimanesse solo e indifeso. Abbiamo esteso i sussidi anche a chi prima non ne aveva diritto, come i collaboratori a progetto rimasti senza lavoro, e li abbiamo raddoppiati sotto forma di indennità di reinserimento. La crisi, questa crisi, non ci impedirà di portare avanti ciò che avevamo intenzione di fare per i giovani, per la scuola, per l'università, per le donne, per l'ambiente. Ciò che noi vogliamo dare ai giovani non sono «aiutini» di Stato o corsie preferenziali, come avveniva nel '68, ma la possibilità di misurarsi sul terreno della meritocrazia, di affermarsi per quello che i giovani sono e non per quello che hanno. Ai nostri ragazzi noi vogliamo offrire strumenti concreti per una formazione competitiva, per un ingresso degno nel mondo del lavoro, per poter mettere in piedi una famiglia, decisione che oggi è diventata una scelta coraggiosa. È per questo che una parte importante del Piano Casa che realizzeremo a breve sarà dedicato proprio ai giovani, agli studenti e alle giovani coppie, per le quali la ricerca di un'abitazione non dovrà più rappresentare un freno all'uscita dal guscio familiare. È per questo che ci stiamo impegnando per sostenere attraverso un investimento straordinario sugli ammortizzatori sociali tutti quei giovani precari che rischiano di perdere il posto di lavoro a causa della crisi. Ci concentreremo anche sulla previsione di prestiti d'onore per tutti quei giovani volenterosi che decideranno di mettersi in gioco promuovendo la nascita di una nuova impresa. Stiamo già lavorando alla nascita di luoghi organizzati dai giovani dove poter fare musica, sport, teatro, cultura e formazione. Luoghi reali da costruire nei territori difficili» della nostra Italia per rispondere, con l'amore e il talento dei nostri ragazzi, al degrado e all'abbandono. Non si può parlare dei giovani e del loro futuro senza dire ciò che stiamo facendo e faremo per una scuola e per una università migliori. La scuola non può più essere come in passato solo un ammortizzatore sociale. Deve diventare invece un luogo di studio e di formazione più vicina alla realtà. È questo l'obiettivo della nostra riforma dei licei e degli istituti tecnici: i nuovi indirizzi saranno quelli richiesti dal mondo del lavoro, il titolo di studio non sarà solo un pezzo di carta, ma sarà garanzia di un posto di lavoro. Con la nostra riforma dei licei e degli istituti tecnici avremo più inglese. Lo studio di questa lingua sarà obbligatorio in tutti i cinque anni delle superiori. Al quinto anno una materia sarà insegnata in inglese. E in tutti i licei vi sarà lo studio di una seconda lingua straniera. Come in Inghilterra, si procederà tra breve alla valutazione di tutte le scuole italiane e le famiglie potranno scegliere le scuole migliori dove mandare i propri figli con i professori reclutati in base alle loro capacità. Con la rivoluzione digitale, avremo l'e-book, il libro di testo in versione digitale da affiancare alla versione cartacea. Da liberali, fermo restando il principio che la scuola, statale o privata che sia, è sempre un servizio pubblico, sosterremo economicamente la libertà delle famiglie meno fortunate che debbono poter scegliere tra l'istruzione statale e quella privata. Anche nelle Università introdurremo un minimo di buon senso. Non saranno più consentite le moltiplicazioni dei corsi di laurea e le sedi distaccate inutili, sovente con meno di 20 iscritti, in qualche caso addirittura con un solo studente per un corso di studio. Saranno premiate solo le università con gli standard migliori nell'offerta formativa e nella ricerca scientifica. La selezione del corpo docente non sarà più una riserva privata per parenti e amici. Grazie alla governance manageriale, con la maggioranza di membri esterni del Consiglio di amministrazione, saranno garantite la terzietà e la responsabilità economica. Ai ricercatori abbiamo già destinato più risorse e per la prima volta 135mila studenti meritevoli ma privi di mezzi economici riceveranno una borsa di studio vera. Quanto all'altra metà del cielo, alle donne, un primo segno di rinnovamento lo abbiamo dato quando, nelle ultime elezioni, abbiamo candidato una percentuale di donne mai vista prima. E ve ne sarete accorti anche qui al Congresso. Quante ne avete sentite parlare? Quante in posizioni di grande rilievo istituzionale? Ma il cammino è ancora lungo. Esiste una disparità occupazionale e salariale per le donne. Esiste una «questione femminile» in termini di rappresentanza delle donne nei vertici decisionali. Il nostro Governo da subito si è messo al lavoro per valorizzare le donne. La legge contro la violenza sulle donne, approvata dal Senato in dicembre e in Commissione alla Camera, ne è un esempio concreto. I nostri governi hanno già varato sette leggi in difesa delle donne, mentre i governi della sinistra non ne hanno fatta nemmeno una. Intendiamo continuare su questa strada, intendiamo fare ancora di più. Una parola sull'ambiente. Come avrete letto, il presidente degli Stati Uniti, Barack Obama, ci ha scritto una lettera per chiedere l'aiuto dell'Italia per riattivare il «Major Economic Forum» sull'energia e i cambiamenti climatici. Abbiamo già dato il nostro via libera affinché la riunione si tenga durante i lavori del G8 a La Maddalena. La nostra attenzione all'ambiente è nei fatti. Valga per tutti l'esempio recentissimo di Acerra. Ma l'ambiente si tutela anche a partire dalle piccole cose, come facendo rispettare davvero il divieto di imbrattare i muri delle case e dei palazzi, il divieto di lordare le strade con mozziconi, cartacce, plastica e qualunque tipo di rifiuti. Dobbiamo riportare le nostre città al decoro e alla civiltà che esse meritano e che noi meritiamo. Il nostro impegno non è mai venuto meno neppure in campo internazionale, dove abbiamo saputo distinguere il falso ambientalismo ideologico dalle scelte sagge e utili. Mi riferisco al pacchetto ambiente discusso in Europa, dove abbiamo difeso le imprese italiane, soprattutto quelle più piccole e medie, da un aggravio di costi pari a un punto e mezzo del pil che le avrebbe letteralmente spazzate via dal mercato. Continueremo su questa strada. Fin dall'inizio di questa nostra rivoluzione abbiamo preso un impegno solenne: cambiare l'Italia. Cambiare l'Italia è una missione che va oltre l'attività quotidiana del governo; un'attività che peraltro vi è stata raccontata dai nostri ministri e dai nostri governatori, un'attività che costituisce uno straordinario complesso di cose fatte e avviate. Un grande movimento come il nostro, però, non si accontenta dei successi ottenuti, né di guardare soltanto alle prossime elezioni. Il Popolo della Libertà ha su di sé il peso della conduzione del Paese: per questo dobbiamo pensare al futuro e alle prossime generazioni. Questo dovere non riguarda solo noi, ma l'intera maggioranza di governo. Riguarda certamente i nostri amici e alleati della Lega e del Movimento per le Autonomie. Riguarda anche tutti gli uomini e le donne di buona volontà, tutte le intelligenze riformatrici, che anche nell'opposizione, e in generale nella classe dirigente avvertiranno lo stesso dovere verso il Paese. L'opposizione lo avvertirà però davvero, con concretezza e serietà, e non con le consuete dichiarazioni estemporanee, se e quando cesserà di fare un passo avanti verso il confronto e due passi indietro. Tornerò tra poco su questo punto fondamentale. Cambiare l'Italia, dicevo, significa consegnare alle nuove e future generazioni un Paese diverso, migliore e più moderno. Un Paese nel quale le istituzioni e la bilancia tra il potere esecutivo, quello legislativo e l'ordine giudiziario svolgano ognuno la propria parte, nel rispetto reciproco dei ruoli. Quali sono, quindi, le missioni della nostra maggioranza parlamentare? Innanzitutto quella di ammodernare l'assetto istituzionale dello Stato. Ieri Gianfranco ha ripetuto la bella metafora del calabrone e della farfalla: «L'assetto istituzionale dello Stato» egli ha detto «è come un calabrone: riesce ad alzarsi in volo ma il suo volo è quasi immobile. È tempo di passare dal calabrone alla crisalide, e che dalla crisalide esca finalmente la farfalla di un nuova Italia».

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Docenti a lezione di storia palestinese (sezione: Cultura)

( da "Bresciaoggi(Abbonati)" del 30-03-2009)

Argomenti: Cultura

FORMAZIONE. Al «Gambara» e al «Lunardi» Docenti a lezione di storia palestinese di Beatrice Orini Un approccio innovativo alla storia arabo-palestinese-israeliana, per contribuire all'elaborazione di una nuova didattica. È la proposta del progetto formativo «La Questione palestinese: origini, sviluppi, rappresentazioni», dedicato a studiosi e insegnanti di area geo-storica sociale interessati all'aggiornamento, ma anche a studenti di quarta e quinta superiore e ai cittadini. L'appuntamento - oggi nell'aula magna del «Lunardi» (via Riccobelli 47) e domani al «Gambara» (via Gambara 3) - è promosso dalla Rete di storia Angelus Novus, costituita nel 2002 grazie all'incontro delle scuole cittadine. Col patrocinio della Provincia, collaborano le associazioni Amicizia Italia-Palestina, Circolo di Brescia, Equatore onlus, Progetto archivio Palestina e Associazione Odradek XXI. L'incontro offrirà un inquadramento geo-storico sociale e letterario, con l'obiettivo di rispondere a istanze percepite come urgenti dalla scuola e dalla società civile. Molteplici le attività che potrebbero nascere nei prossimi anni grazie al progetto «la Questione palestinese»: seminari, laboratori, percorsi guidati di aggiornamento, e ancora, supervisione di tesine studentesche, rassegne stampa e cineforum. Le due giornate sono coordinate da Pietro Zanelli, Francesca Mazzei e Pino Marchetti. Dalle 8.30 alle 17.30 di oggi al Lunardi e dalle 14.15 alle 18.00 di domani al Gambara, si susseguiranno interventi e percorsi a cura di docenti universitari e ricercatori: Wasim Dahmash (professore di Lingua e Letteratura Araba all'Università degli Studi di Cagliari), Iyas Ashkar (membro dell'associazione di Amicizia Italia-Palestina), Jacopo Folchetta (laureato in Comunicazione interculturale), Francesca Mazzei (archivista e avvocato, socia di varie associazioni) e Gilberto Gilberti (membro del Centro di analisi e documentazione Medio Oriente di Parma).

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stasera conferenza su "l'autogoverno del territorio" (sezione: Cultura)

( da "Messaggero Veneto, Il" del 30-03-2009)

Argomenti: Cultura

Pagina 7 - Pordenone Stasera conferenza su "L'autogoverno del territorio" L'Associazione culturale Carlo Cattaneo di Pordenone, con il contributo della Regione, organizza da oggi un ciclo di conferenze dedicate alle varie forme di autogoverno e organizzazione della società dal titolo "Dalle vicìnie al federalismo: autogoverno e responsabilità". L'evento sarà organizzato in sette conferenze che approfondiranno il rapporto tra le popolazioni locali, il territorio, le forme di autogoverno presenti nella realtà del Pordenonese e della regione, nell'ottica di un progetto di organizzazione sociale federale della società costruita sul recupero della capacità delle comunità locali di autogestirsi. Dalle relazioni esposte durante le conferenze sarà edito un volume nella collana editoriale "Europa - Dibattiti e idee a confronto" con relativa presentazione al pubblico e che sarà il veicolo principale di divulgazione delle tesi sostenute. La prima conferenza si terrà stasera, alle 20.30, nell'auditorium della Regione di Pordenone. Tema "L'autogoverno del territorio: istituzioni, economie, conflittualità (secoli XV-XIX)". Interverrà Furio Bianco, storico e docente dell'università di Udine, con prospettiva teorica di Carlo Lottieri (università di Siena).

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gli antichi parlamenti sardi affascinano i giovani liceali - luciano piras (sezione: Cultura)

( da "Nuova Sardegna, La" del 30-03-2009)

Argomenti: Cultura

Pagina 16 - Cronaca Gli antichi parlamenti sardi affascinano i giovani liceali Nel 20º anniversario della scomparsa di Antonio Marongiu LUCIANO PIRAS NUORO. Trecentocinquanta studenti delle superiori alla scoperta degli antichi Parlamenti sardi. Protagonisti gli alunni del liceo pedagogico "Satta" di Nuoro e quelli dello Scientifico "Pira" di Siniscola. In trasferta a Cagliari venerdì scorso per celebrare il 20º anniversario della scomparsa di Antonio Marongiu, siniscolese, professore emerito dell'università di Roma "La Sapienza", accademico dei Lincei. Autore nel 1931 (quando aveva 29 anni) di uno straordinario studio su «I Parlamenti di Sardegna nella storia e nel diritto pubblico comparato». Un volume ormai introvabile, di cui ora la Arnaldo Forni editore di Bologna ripropone la ristampa anastatica. è attorno a questo libro che si sono ritrovate le due comitive di studenti, a confronto nel capoluogo isolano con i loro colleghi arrivati da Sassari ("Azuni" e "Spano"), da Ghilarza ("Volta") e da Quartu Sant'Elena ("Brotzu", organizzatore dell'evento). A fare gli onori di casa, a Cagliari c'erano i liceali del "Dettori", del "Michelangelo", del "Pacinotti", dell'"Alberti" e del "Siotto Pintor" (quest'ultimo istituto ha anche messo a disposizione l'aula magna). Undici scolaresche, dunque, al centro di una giornata di riflessione sulla storia delle istituzioni politiche in Sardegna e sulla figura di Antonio Marongiu, personaggio cosmopolita che parlava correntemente francese, inglese, tedesco e spagnolo e aveva una approfondita conoscenza della sua lingua madre, il sardo della Baronia ma anche le altre varianti. Due lauree conseguite a Roma con il massimo dei voti, diventò ben presto cattedratico alla "Sapienza", e ben presto demolì le tesi secondo le quali l'antico Parlamento dell'isola sarebbe stato asservito alla corona di Spagna. Marongiu ha dimostrato, invece, con lunghe ricerche archivistiche, che il Parlamento sardo, organo rappresentativo, ha avuto il grande merito di aver operato attivamente e di non aver lasciato intentata alcuna via per giovare agli interessi generali dell'isola, agendo con risolutezza in difesa dei propri rappresentati e dando aspro filo da torcere ai governanti spagnoli. Diversi gli interventi che hanno calamitato gli studenti. Hanno preso il microfono i presidi Antonio Loddo e Luciano Carta; Maria Sofia Corciulo, docente all'università di Roma, e Fabrizio Marongiu Bonaiuti, nipote di Antonio Marongiu e anche lui dell'università di Roma. La parola poi è passata a Maria Rosa Cardia, università di Cagliari, e a Federico Francioni, docente di Storia e filosofia. Franco Atzori, invece, a nome dell'Eremar srl, l'impresa che ha finanziato la ristampa del libro, ha mostrato una copia dell'edizione del 1931 della monografia ritrovata nella vecchia ed austera casa di Siniscola. Una sola dedica nel frontespizio, semplice ma significativa: «A papà». Firmato: Antonio Marongiu.

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l'italia secondo gli italiani il politologo ilvo diamanti al centro culturale altinate (sezione: Cultura)

( da "Mattino di Padova, Il" del 30-03-2009)

Argomenti: Cultura

Pagina 45 - Giorno/Notte L'Italia secondo gli Italiani Il politologo Ilvo Diamanti al centro culturale Altinate Ha presentato i risultati di una sua ricerca sul tema: «L'Italia secondo gli Italiani» a una platea numerosa e interessata. Ilvo Diamanti, 56 anni, docente di Scienza politica all'università di Urbino ed editorialista del quotidiano La Repubblica, ieri dalle 19 era al centro culturale Altinate a raccontare quale Paese abbiamo intorno e che percezione noi italiani abbiamo dell'identità nazionale. Uno degli argomenti che ha sempre cercato di mettere a fuoco, da tutte le possibili angolature, quello dell'evoluzione del nesso tra territorio e politica e nello specifico l'eclissi e la reviviscenza dell'identità nazionale, l'affermarsi dei regionalismo e dei localismi e via analizzando i temi della cittadinanzae dell'identità.

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il debito alto raffredda il credito (sezione: Cultura)

( da "Nuova Sardegna, La" del 30-03-2009)

Argomenti: Cultura

BANKITALIA Il debito alto raffredda il credito ROMA. Un alto debito pubblico frena i prestiti delle banche che trovano più conveniente investire in titoli di Stato piuttosto che finanziare i privati. In tempi di crisi e di stretta creditizia, di necessità di rilancio delle imprese e, soprattutto, delle piccole e medie imprese, il tema appare quanto mai attuale. Ed è questa una delle conclusioni di uno studio realizzato dai ricercatori della Banca d'Italia, Riccardo De Bonis e Massimiliano Stacchini, pubblicato nei temi di discussione curati da via Nazionale. Un lavoro, che prende in esame il rapporto credito/Pil delle banche in 18 paesi industrializzati nel periodo 1981-1997, secondo cui «le economie con sistemi finanziari arretrati aumentano la domanda per i titoli di Stato». Secondo lo studio dei due ricercatori, un altro fattore è quello della tradizione legale del paese che, per esempio, nel sistema tedesco attribuisce un ruolo più centrale alle banche rispetto al modello anglosassone. In particolare, secondo la ricerca, un alto debito pubblico, oltre a drenare le risorse verso i titoli di Stato, «può corrispondere a un largo peso del governo e alle imprese statali nell'economia» i quali assorbono così «una maggiore quota del credito» del sistema finanziario a discapito del settore privato. Infine, secondo i due ricercatori, il credito bancario è spesso «positivamente legato alla capitalizzazione di Borsa e al reddito pro-capite». Non particolarmente significativi invece sono altre variabili di «repressione finanziaria», come per esempio l'inflazione e la sua volatilità e i coefficienti di riserve obbligatorie richiesti.

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La Comunità filosofica Diotima e il pensiero femminile (sezione: Cultura)

( da "Unita, L'" del 30-03-2009)

Argomenti: Cultura

La Comunità filosofica Diotima e il pensiero femminile Luisa Muraro è nata nel 1940 a Montecchio Maggiore (Vicenza). Si è laureata in Filosofia all'università Cattolica di Milano. Dal 1976 è docente di Filosofia teoretica presso l'Università di Verona. È una delle fondatrici della Comunità filosofica Diotima, la comunità di pensiero fondata all'Università di Verona e attiva da 20 anni, diventata un punto di riferimento e un modello per gli studi sul pensiero femminile in tutto il mondo. Tra le maggiori esponenti del pensiero della differenza sessuale, si è a lungo occupata della mistica medievale al femminile. Tra i suoi libri: Guglielma e Maifreda. Storia di un'eresia femminista (Milano 1985); Scritti di mistica femminile (Napoli 2001); Il dio delle donne (Milano 2003), Al mercato della felicità, Mondadori, 2009.

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il debito alto frena i prestiti delle banche (sezione: Cultura)

( da "Mattino di Padova, Il" del 30-03-2009)
Pubblicato anche in: (Nuova Venezia, La)

Argomenti: Cultura

Uno studio di Bankitalia Il debito alto frena i prestiti delle banche ROMA. Un alto debito pubblico frena i prestiti delle banche che trovano più conveniente investire in titoli di Stato piuttosto che finanziare i privati. In tempi di crisi e di stretta creditizia, di necessità di rilancio delle imprese e, soprattutto, delle piccole e medie imprese, il tema appare quanto mai attuale. Ed è questa una delle conclusioni di uno studio realizzato dai ricercatori della Banca d'Italia, Riccardo De Bonis e Massimiliano Stacchini. Un lavoro, che prende in esame il rapporto credito/Pil delle banche in 18 paesi industrializzati nel periodo 1981-1997, secondo cui «le economie con sistemi finanziari arretrati aumentano la domanda per i titoli di Stato». Secondo lo studio dei due ricercatori, un altro fattore è quello della tradizione legale del paese che, per esempio, nel sistema tedesco attribuisce un ruolo più centrale alle banche rispetto al modello anglosassone. In particolare, secondo la ricerca, un alto debito pubblico, oltre a drenare le risorse verso i titoli di Stato, «può corrispondere a un largo peso del governo e alle imprese statali nell'economia» i quali assorbono così «una maggiore quota del credito» del sistema finanziario a discapito del settore privato. Secondo i due ricercatori, il credito bancario è spesso «positivamente legato alla capitalizzazione di Borsa e al reddito pro-capite». Non particolarmente significativi invece sono altre variabili di «repressione finanziaria», come l'inflazione e la sua volatilità e i coefficienti di riserve obbligatorie richiesti.

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ConvegniDa Leonardo a Leonardo dall'idea al progetto All'Istituto Tecnico Commerciale e Turistico Statale , via Lussana 2, apertura della XIX Settimana Nazion (sezione: Cultura)

( da "Eco di Bergamo, L'" del 30-03-2009)

Argomenti: Cultura

ConvegniDa Leonardo a Leonardo dall'idea al progetto All'Istituto Tecnico Commerciale e Turistico Statale «Vittorio Emanuele II», via Lussana 2, apertura della XIX Settimana Nazionale della Cultura Scientifica e Tecnologica organizzata dall'istituto stesso, in collaborazione con altri enti e associazioni; fino al 4 aprile --> Lunedì 30 Marzo 2009 AGENDA, pagina 14 e-mail print ConvegniDa Leonardo a Leonardo dall'idea al progetto All'Istituto Tecnico Commerciale e Turistico Statale «Vittorio Emanuele II», via Lussana 2, apertura della XIX Settimana Nazionale della Cultura Scientifica e Tecnologica organizzata dall'istituto stesso, in collaborazione con altri enti e associazioni; fino al 4 aprile. Ore 8,50, aula magna, Variato e Cattaneo parlano sul tema «L'analisi costi-benefici: aspetti economici ed implicazioni»; ore 9,40, Di Bello parla su «La gestione della qualità nei processi di mobilità»; ore 10,45, Di Bello incontra gli studenti del progetto Leonardo Tesi; ore 11,30 «Yogurt e kefir: prodotti di una biotecnologia vecchia di millenni» a cura della prof.ssa Comuzio, a seguire «I formaggi tipici della bergamasca» a cura della prof.ssa Fico. Ore 14, seminario su «Le bioenergie: ovvero la cultura del risparmio energetico». Ore 14,30, Pezzini parla de «La politica europea sull'energia e gli impegni degli Stati membri»; ore 15, Meroni affronta il tema «Energia ed innovazione - Funzioni, obiettivi e attività di Servitec». Ore 15,30, Fiala affronta «Energia dall'agricoltura»; ore 16 Anelli, sindaco di Alzano parla sul tema «La centrale e cogenerazione termica»; ore 16,30, Buraschi «Ripensare il ciclo produttivo per salvaguardare l'ambiente: l'approccio Toshiba». Investimenti, imprese familiari e recessione Ore 13,45, sede universitaria di Sala Galeotti di via dei Caniana, 2, nell'ambito del corso di «Economia dell'Innovazione Avanzata», seminario di studio sul tema «Investimenti, imprese familiari e recessione», con relazione di Magda Bianco e tavola rotonda con interventi di Paolo Agnelli, Rita Melocchi e Giuseppe Vavassori. Treviglio, i 30 anni del Consorzio Tutela Taleggio Ore 10,30, auditorium della Cassa Rurale di via Carcano, 15, apertura delle iniziative per festeggiare i 30 anni di fondazione del Consorzio con seminario sul tema «Trent'anni di Consorzio: tradizione e innovazione a confronto». Aprirà i lavori il giornalista Paolo Massobrio, a seguire contributi di Gianni Rossoni, vice presidente Regione Lombardia, Maria Teresa Besana, assessorato agricoltura Regione, Lorenzo Sangiovanni, presidente Ctt, Vittorio Emanuele Pisani, Dg Ctt, Giacinto Brighenti, presidente Federconsumatori Lombardia, Roberta Lodi, Cnr Università di Milano, Paolo Simonetti, Facoltà di Agraria dell'Università di Milano; saluto del Ministero delle Politiche agricole, ambientali e forestali. Al termine, aperitivo e assaggi a base di taleggio. CorsiFormazioni volontari per corsi alfabetizzazione Ore 20,30, sede Arci, via Quarenghi 34, corso di formazione per volontari che svolgeranno attività di alfabetizzazione a cittadini immigrati. Il contrasto alle mafie e la promozione della legalità Ore 18, alla sede dell'Enaip, via S. Bernardino 139/V, corso di info-formazione organizzato da Libera Bergamo. Giuseppe Teri, referente formazione Libera Lombardia parla su «Il contrasto alle mafie e la promozione della legalità: il ruolo della Scuola e della formazione». InaugurazioniLa restaurata ex chiesa della Maddalena Ore 19, via S. Alessandro 39d, cerimonia di riconsegna alla città della ex Chiesa della Maddalena al termine dei lavori di restauro. Interverranno tra gli altri, il sindaco di Bergamo Roberto Bruni, Giuseppe Napoleone della Soprintendenza per i Beni Architettonici ed Emanuela Daffra della Sopraintendenza per i Beni storici e artistici. IncontriGiuristi cattolici a confronto sulla riforma Ore 20,45, alla Casa del Giovane, via Gavazzeni, seminario organizzato dall'Unione Giuristi Cattolici Italiani in collaborazione con il Centro diocesano di pastorale sociale sul tema «La giustizia, una macchina complessa a servizio del cittadino». Introduce don Francesco Poli, coordina Silvio Troilo, docente all'Università di Bergamo, con interventi del giudice Angelo Tibaldi e don Enzo Caseri, docente in Seminario. I lunedì di San Bartolomeo Ore 18 e 21, al Centro Culturale S. Bartolomeo, Largo Belotti, 1, chiusura del ciclo sul tema «Incursioni spirituali - La mistica Sufi». Don Massimo Rizzi, parla sul tema «Le confraternite Sufi». Ricordo di Fabrizio De André al liceo Artistico Ore 19, al liceo Artistico statale di via Tasso 18, «Questa mia voce - Festa per Fabrizio De André» con esposizione dei lavori dedicati alla poetica di Fabrizio De André svolti dagli studenti di alcune classi del Liceo, presentazione del libro d'artista «Questa mia voce» realizzato dagli allievi con incisioni calcografiche e serigrafiche. Il libro nasce attorno al testo di De André «Tre madri» dall'album «La Buona Novella» e vuole essere un omaggio al grande cantautore-poeta attraverso le immagini di giovanissimi artisti che per la prima volta si sono cimentati in un lavoro artistico di gruppo. Oltre al libro d'artista in mostra sono presenti video, dipinti e opere su carta. Cologno al Serio, l'area tecnico-tattica Ore 20,30, auditorium delle scuole medie, via Rosmini 12, nuova puntata del ciclo d'incontri promosso dall'Us Colognese con il patrocinio del Comune rivolto ad allenatori, dirigenti e genitori che gravitano attorno al mondo del calcio giovanile. Stefano Vecchi, mister della formazione gialloverde parla sul tema «Quando la squadra è in possesso palla...». Curno, educazione alimentare Ore 21, sala consiliare, piazza Papa Giovanni XXIII, 18, Rossana Madaschi, dietista e docente di scienze dell'alimentazione parla sul tema «Vero o falso? Luoghi comuni e false credenze». Ingresso libero. Gorlago, dalla tv al web serata per educatori Continua il corso per educatori organizzato dall'associazione «Amici de La Traccia» dal titolo «La realtà in diretta. Adulti veri nella realtà virtuale». Ore 21, al teatro carisma, il giornalista televisivo Massimo Bernardini parla su «Angelo, diavolo o elettrodomestico? Il posto della tv». Parre, invito alla politica Chusura degli incontri di formazione alla politica in preparazione alle prossime elezioni amministrative locali, promossi dalle parrocchie e dalle Acli di Premolo, Parre e Ponte Nossa e da Azione Cattolica. Ore 20,45, in oratorio, Marco Zucchelli, delle Acli di Bergamo e Caritas Bergamo, parla sul tema «La politica come buona amministrazione e vicinanza al territorio». Pradalunga, la cultura contadina Prosegue la rassegna «Capire l'arte» organizzata dal circolo Arci di Pradalunga, che propone un ciclo d'incontri dal titolo «Il lavoro dell'uomo». Ore 20,30, nella sala esposizioni della Banca di Credito Cooperativo, via Grumelle, Cristina Nobili, docente di storia dell'arte, parla sul tema: «La cultura contadina: le narrazioni nell'ambito culturale dela "Cerniera alpina"». Seriate, i lunedì della storia dell'arte Ore 21, alla biblioteca Giacinto Gambirasio, via Italia, riprendono «I lunedì di Storia dell'arte e cultura visiva» organizzati dall'Asav: Micaela Vernice parla su «La figura umana nelle opere di Maurizio Bonfanti», alla presenza dell'artista. Urgnano, la zanzara tigre Ore 21, sala Rossa del Castello Albani, serata informativa sulla zanzara tigre organizzata dall'assessorato all'Ambiente e salute del Comune. Mostre Arte Madì alla Galleria Marelia Alla Galleria Marelia, via Guglielmo d'Alzano 2b, mostra «Madì - arte come invenzione»; fino al 30 aprile. Orario: 14-20. Bergamo Futura All'Urban Center di Piazzale degli Alpini, «Bergamo Futura. Vieni a conoscere oggi come sarà la Bergamo di domani», mostra interattiva visitabile fino al 5 aprile. Orario: 15-19,30. Prenotazioni visite scolastiche (solo al mattino del mercoledì) e visite guidate per gruppi (negli orari di apertura della msotra), tel. 035.399.010-022 Billboards alla Galleria Manzoni Galleria Manzoni di via S. Tomaso 66, mostra «Billboards» dedicata alla fotografia di ricerca del milanese Maurizio Montagna (Milano 1964), docente del master di fotografia della nuova Accademia delle Belle Arti di Milano; fino al 4 aprile. Orari: 10-13 e 15-19. Icone russe fra storia e spiritualità Allo Spazio Viterbi della Provincia, via Tasso, 8, mostra «L'oro dell'anima. Icone russe dal XIV secolo del Museo Tretyakov di Mosca», viaggio attraverso cinque secoli di cultura, storia e spiritualità. L'evento, curato dalla Provincia in collaborazione con il Museo Tretyakov di Mosca, col patrocinio della Curia Vescovile della Diocesi di Bergamo, Camera di Commercio, Università di Bergamo e Fondazione Russia Cristiana è visitabile fino al 14 giugno. Orario: 15-19. Ingresso libero. Il Segno dell'Altro Alla Galleria Triangoloarte, via Palma il Vecchio 18/e, mostra «Il segno dell'Altro» di Paolo D'Angelo, Salvatore Falci ed Enzo Santambrogio; fino al 4 aprile. Orario: 10-12,30 e 16-19,30. La fauna delle Orobie nelle foto di Midali Al Museo Civico di Scienze Naturali «Enrico Caffi», Piazza Cittadella, 10, mostra fotografica di Baldovino Midali dal titolo «Obiettivo animali: la fauna delle Orobie», per scoprire la flora e la fauna delle nostre montagne; fino al 31 maggio. Orario: 9-12,30 e 14,30-17,30. La video installazione di Hannah Collins Sala alla porta di Sant'Agostino, video installazione dell'artista inglese Hannah Collins «Solitude and Company»; fino al 12 aprile. Orario: 15,30-19. L'artista americano Marcelino Stuhmer Alla Jade Art Gallery, via Piccinini, 2, prima personale dell'artista Marcelino Stuhmer che presenta il progetto «Get Ready to Shoot Yourself»: installazione, dipinti e lavoro fotografico ispirati al film «La signora di Shanghai»; fino al 26 aprile. Orario: 10-15 e 18,30-23. L'artista Enzo Catini studia la mela Sale del ristorante «Ai Santi» di Borgo Santa Caterina, fino al 19 aprile, «E il pensier si immela», studio sulla mela dell'artista Enzo Catini; una dozzina di quadri a tempera racconteranno la mela da angolazioni diverse, con uno stile creativo e moderno caratteristico di questo artista milanese che da anni vive e lavora ad Albino. Le opere di Giuseppe Albergoni Al Baioni Cafè, via Baioni 5, mostra di Giuseppe Albergoni «Colore bianco, ricerche superficiali»; fino al 17 aprile. Orario: 7-19. Le sculture di Vittorio Bellini Al Centro Culturale S. Bartolomeo, largo Belotti, mostra «Il dolore, dopo», dello scultore bergamasco Vittorio Bellini; fino al 10 aprile. Orario: 10-12 e 16-19,30. L'uomo e la macchina scatti di Massimo Colombo Sede Cgil di via Garibaldi 3, per iniziativa dell'assciazione LavoroDopo, mostra fotografica di Massimo Colombo dal titolo «Nero Officina». L'artista propone un viaggio nelle officine meccaniche dove gli uomini lavorano in simbiosi con la macchina. L'esposizione sarà visitabile fino al 3 aprile; orari: 9-12 e 15-18. Ingresso gratuito. Mario Cresci alla Elleni Nei rinnovati spazi della Galleria Elleni, via Broseta 37, mostra del nuovo progetto di Mario Cresci «Sottotraccia Bergamo» a cura di Luca Panaro; fino al 9 maggio. Nel mio abisso Nei saloni dell'Associazione artistico culturale Estro, via Zambonate 33, videoinstallazione correlata a delle performance della giovane pittrice e scrittice Liuba Gabriele dal titolo «Nel mio abisso»; fino al 5 aprile. Orario: 16-18. Opere di Claude Viallat Galleria Fumagalli, via Paglia 28, mostra di Claude Viallat «Toiles, objects, cordes et filets» a cura di Annamaria Maggi; fino all'11 aprile. Sicurezza, cadute dall'alto e in profondità Sala lettura della biblioteca Caversazzi, via Torquato Tasso 4, mostra sulla sicurezza, cadute dall'alto e cadute in profondità organizzata dall'associazione «Amici delle Mura di Bergamo» in collaborazione con Asl, Cai, istituto comprensivo Donadoni, liceo artistico e sindacati; fino a domani. Orario: 14,30-18,30 e 20,30-23,30. Tuttosullalbero Mostra-laboratorio dell'Orto Botanico, nella sala Viscontea, piazza Cittadella, fino al 31 maggio. Orario: 15-18,30. Mattino per scolaresche e su prenotazione domenica e festivi 10-13 e 15-18,30. Ingresso gratuito. Una città senza Sala Manzù, via Camozzi, passaggio via Sora, mostra di Maurizio Bonfanti dal titolo «Una città senza»; fino al 13 aprile. Orario: 16-19. Volti e Valli della Bergamasca Nel salone del Circolo culturale «Luigi e Roberto Minardi», di via Borgo S. Caterina 62, mostra foografica «Volti e Valli della Bergamasca» 2° concorso fotografico; fino all'11 aprile. Orario: 18-20. Bagnatica, l'arte di Graziella Valsecchi Nella sala consiliare del Municipio di Piazza Libertà, mostra personale di Graziella Valsecchi; fino al 5 aprile. Orario: 17-19. Clusone, «La via della croce» di Angelo Balduzzi Nella bottega «Alleria», mostra «La via della croce», una Via Crucis interpretata dalle tavole di Angelo Balduzzi; fino al 13 aprile. Orario: 10-12 e 15-18,30. Dalmine, origami... giochi di carta Biblioteca civica, piazza Matteotti 6, mostra «Origami... Giochi di carta - L'antica arte della piega»; fino al 5 aprile. Ingresso gratuito. Orario: 14,30-18,30. Ponte Nossa, opere di Giuseppe Magni Atelier «Artestudio Morandi», esposizione di opere «Colori d'artista» a cura del pittore Giuseppe Magni; fino al 4 aprile. Orario: 16-18. Romano di Lombardia, «Orizzonti» di Franco Zucchinali Sala Poker Ceasar della Mazzoleni Art Gallery, strada statale Soncinese, mostra di paesaggi inediti di Franco Zucchinali dal titolo «Orizzonti»; fino a domani. Aperta tutte le sere. Romano di Lombardia, le foto di Matteo Zanardi Alla Vineria Osteria «Fuori Uso», via Patrioti Romanesi 6, mostra personale di fotografia «Nero Vivo», di Matteo Zanardi; fino al 18 aprile. Seriate, le opere di Daniela Formento Alla Libreria Terzo Mondo, via Italia 73, esposizione delle opere della pittrice Daniela Formento; fino al 15 aprile. Torre Boldone, mostra missionaria Al Centro polivalente «Archibar» in piazza del Bersagliere, mostra missionaria di quadri di pittori vari con sculture in ceramica, rame, bronzo e legno. Il ricavato sarà devoluto al progetto Gemma (adozioni a distanza) e per i bambini poveri del Terzo Mondo. Visitabile fino all'8 aprile, dalle 14 alle 18. Treviolo, l'universo pittorico di Andy Allo Studio d'arte Fioretti, via Carlo Alberto Dalla Chiesa, 10, mostra personale dal titolo «Retroverso» di Andy; fino al 22 aprile. Tutti i giorni su appuntamento tel. 035.224593. MusicaI concerti dell'Ateneo Ore 20,45, sala Piatti, via S. Salvatore 7, concerto organizzato dall'Ateneo di Scienze lettere e arti di Bergamo in collaborazione con la Mia, con il quartetto composto da Gianpiero Sobrino, Lucio Degani, Luigi Puxeddu, Mariagrazia Gazzola (clarinetto, violino, violoncello e pianoforte) che eseguono O. Messiaen Quatour pour la fine du temps per clarinetto, violino, violoncello e pianoforte. Società del Quartetto Ore 21, auditorium di piazza della Libertà, nell'ambito della 105ª stagione concertistica della Società del Quartetto, esibizione del pianista Andrea Padova. SolidarietàClusone, artigianato tessile per il Perù In piazza Uccelli, esposizione di artigianato tessile «Arte e Carità» con vendita di tappeti, ricami e maglioni a favore della «Familia Artesiana Maria Auxiliadora»; fino al 5 aprile. Orario: 9-12 e 15-19. Tempo liberoLudoteca Parco Locatelli Al parco Locatelli, via Diaz 1, ingresso libero per i bambini/e della scuola dell'infanzia dai 3 ai 5 anni con gioco libero dalle 16 alle 18,30. 30/03/2009 nascosto-->

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Diritto d'autore da aggiornare (sezione: Cultura)

( da "Sole 24 Ore, Il" del 30-03-2009)

Argomenti: Cultura

Il Sole-24 Ore sezione: SYSTEM data: 2009-03-29 - pag: 18 autore: INTERVISTA Lawrence Lessig Giurista della Rete «Diritto d'autore da aggiornare» Può convivere con Internet - Regole ad hoc per il mondo digitale Alessandro Galimberti MILANO Lawrence Lessig, 48 anni, professore alla Stanford Law School, è uno dei massimi esperti di regolamentazione della Rete e tutela del copyright digitale. Compagno di università e amico di Barack Obama, ne ha appoggiato la candidatura, è stato coinvolto nell'elaborazione della piattaforma del presidente Usa in temadi tecnologie e internet ed è candidato alla poltrona della Commissione Federale sulle Telecomunicazioni. Professor Lessig, ha ancora senso parlare di protezione del diritto d'autore nell'era digitale, dove l'approccio dell'utente di internet – se non la pretesa – è trovare e scaricare tutto gratis? Credo assolutamente che il copyright debba essere protetto nell'era digitale, deve semmai essere aggiornato all'era digitale. Personalmente non sono un sostenitore del movimento che intende abolire il copyright. Credo piuttosto che serva un nuovo sistema legislativo sul diritto d'autore che tratti in modo differenziato il comparto digitale, e che comunque escluda le open activity dalle restrizioni del copyright. Poi, allo stesso tempo, bisogna rendere in qualche modo più difficile l'aggiramento delle norme con comportamenti che danneggiano chi crea idee, altrimenti non avremo più artisti indipendenti, e ciò sarebbe un danno per la cultura. Credo dobbiamo invece puntare ad avere un copyright in sintonia con lo sviluppo tecnologico. Il governo francese, e non è l'unico a muoversi in questa direzione, con la legge Hadopi dà invece una stretta al downloading illegale, coinvolgendo nei controlli gli internet provider, e prevedendo sanzioni drastiche fino al taglio del collegamento telefonico. Credo che nel parlamento francese convivano due posizioni estreme, sia ultra-restrittive per gli Ip, come del resto negli Usa, ma anche concezioni più ultra-progressiste. Non mi sembra che entrambe rappresentino una soluzione corretta del problema. Internet si presta facilmente anche a usi distorti. Come pensa si possa limitare l'abuso della rete? Vede, io penso che la gente debba difendere il concetto di società libera, ma difendere la società libera non significa difendere chi fa un uso scorretto della libertà. La libertà si difende trovando nuove regole, che permettano di tutelare le differenze. Non deve invece passare l'idea, per esempio, che si possa chiudere Youtube solo perché mostra video crudeli, sarebbe come far chiudere i giornali solo perché pubblicano notizie false o non attendibili. Ciò che andrebbe fatto, invece, è cercare una soluzione evitando di limitare o addirittura eliminare la libertà che la piattaforma digitale è stata in grado di creare. Che ruolo dovrebbe avere Google? Non credo che dobbiamo riporre una fiducia cieca in Google, dimenticando in tal modo che quello che sta facendo non è altro che business; un business, ritengo, che dovrebbe essere regolato nella direzione del bene comune e dell'interesse pubblico laddove è necessario. Ma dobbiamo evitare di costruire una fiducia cieca sul falso presupposto che ciò che sta facendo una società commerciale sia per forza orientato all'interesse pubblico. In Svezia è in svolgimento il processo a The Pirate Bay, sito che mette in contatto chi cerca titoli protetti e chi li ha. Che idea ha sul punto? Gli internauti non dovrebbero usare la tecnologia per violare i diritti di altre persone. Noi dobbiamo piuttosto ridefinire i diritti, depenalizzare il file sharing peer- to-peer, ma trovare allo stesso tempo il modo di ricompensare gli artisti per la loro opera. Prendo atto che il processo a The Pirate Bay è diventato parte di un movimento d'opinione popolare, politico. Il Pirate Party Movement, per quanto sgradevole possa suonare quel titolo negli Stati Uniti, in fondo contiene istanze di progresso e anche proposte di buon senso. Credo che il governo, i governi, debbano prenderle in considerazione seriamente. Sarebbe un bel passo nella direzione del progresso». AFP Copyright da salvare. Lawrence Lessig, docente all'università di Stanford

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Urbino, processo penale URBINO Oggi pomeriggio alle 16 la Facolt&#... (sezione: Cultura)

( da "Messaggero, Il (Pesaro)" del 30-03-2009)

Argomenti: Cultura

Lunedì 30 Marzo 2009 Chiudi Urbino, processo penale URBINO Oggi pomeriggio alle 16 la Facoltà di Giurisprudenza dell'Università di Urbino "Carlo Bo " e il laboratorio di comunicazione che ha come responsabile il professor Giuseppe Giliberti e coordinatore l'avvocato Gianluca Sposito, organizza un seminario su "Processo penale e persuasione: la comunicazione forense e la formazione del convincimento del giudice" che si terrà proprio nell'aula della facoltà in via Matteotti. Al seminario, partecipano i magistrati Daniele Paci, giudice penale al Tribunale di Pesaro, Valeria Cigliola, pubblico ministero alla Procura di Pesaro e l'avvocato Gianluca Sposito in qualità di docente di argomentazione giuridica e retorica forense. La partecipazione al seminario odierno consentirà il riconoscimento di un Cfu.

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FANO, CONFRONTO FRA CANDIDATI FANONuovo confronto a tre fra i candidati sinda... (sezione: Cultura)

( da "Messaggero, Il (Pesaro)" del 30-03-2009)

Argomenti: Cultura

Lunedì 30 Marzo 2009 Chiudi FANO, CONFRONTO FRA CANDIDATI FANONuovo confronto a tre fra i candidati sindaci. Domani sera alle 21, nella sede della Coop. Tre Ponti, faccia a faccia tra Stefano Aguzzi, Carlo De Marchi e Federico Valentini, incalzati dalle domande dei giornalisti Alessandro Mohorovich e Silvia Falcioni di Radio Esmeralda, emittente che trasmetterà l'intervista-dibattito in diretta digitale (frequenza 89.2). Lo spazio sarà anche aperto alle domande e richieste dei cittadini che potranno partecipare ed intervenire nella sala della Cooperativa in via Chiaruccia. FANO, LISTA CIVICA A 5 STELLE FANOLa lista civica Fano a 5 stelle presenta il suo programma elettorale in vista del voto per le imminenti comunali, il 6 e 7 giugno prossimi. L'incontro è convocato oggi alle 15.30 nella saletta della lista civica Bene Comune, in Municipio. A seguire i giovani di Bene Comune sveleranno alcuni retroscena della vicenda Informagiovani. FANO, LA BASE PD SI CONSULTA FANOIl Pd fanese consulta la propria base per scegliere una rosa di candidati al consiglio comunale e al consiglio provinciale. Si tratta di cinque assemblee pubbliche, intitolate 'Scegliere, insieme'. Il terzo e quarto appuntamento sono oggi alle 21 nella sede civica a Fenile, in via Girardengo, e nella sede civica a Poderino, in via Redipuglia. CONFERENZE, "PESARO E' IN EUROPA" PESARO"Pesaro è in Europa". Non è una frase scontata perché le due conferenze, organizzate dal Pd con la Biblioteca Bobbato e l'Istituto di storia contemporanea, hanno lo scopo di superare ogni distanza in vista delle elezioni per il Parlamento europeo, il 6 e 7 giugno. Primo appuntamento stasera alle 21 con la conferenza, alla Biblioteca Bobbato su "Parlamento europeo e strategie di Lisbona: nuove sfide per Pesaro". Sono previsti gli interventi del professor Giancarlo Vilella, funzionario europeo e docente universitario, e del sindaco di Pesaro Luca Ceriscioli. Lunedì 6 aprile alle 21 è attesa la conferenza dedicata all' "Europa motore di integrazione fra i popoli" con il professor Mike Esohe Elamé, docente all'Università Ca' Foscari di Venezia, e Palmiro Ucchielli, presidente della Provincia e candidato al Parlamento europeo.

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SAN BENEDETTO - Questa mattina il presidente della Regione Gian Mario Spacca è atteso in Munici... (sezione: Cultura)

( da "Messaggero, Il (Marche)" del 30-03-2009)

Argomenti: Cultura

Lunedì 30 Marzo 2009 Chiudi SAN BENEDETTO - Questa mattina il presidente della Regione Gian Mario Spacca è atteso in Municipio a San Benedetto per firmare con il sindaco Giovanni Gaspari la convenzione con cui le competenze degli spazi d'acqua del porticciolo turistico passano al Comune. Con ogni probabilità verranno discussi argomenti in cui la Regione è coinvolta direttamente, sia per la validazione dei progetti sia per i relativi finanziamenti, quali la bretella collinare Ragnola-zona industriale di Acquaviva e il Piano dei Porti. Il disegno della circonvallazione mercoledì scorso è stato illustrato alla Commissione urbanistica dall'ing. Francesco Canestrai, docente presso l'Università Politecnica delle Marche. L'Amministrazione ha affidato all'ateneo dorico l'incarico di redigere l'elaborato dell'infrastruttura, finanziato con 100 mila euro dalla Fondazione Carisap. Il prof. Canestrari ha presentato tre differenti tipologie progettuali, di importi variabili dai 20 ai 60 milioni di euro. I costi si differenziano in base alla lunghezza della galleria. Nell'elaborato da 30 milioni il tunnel attraversa la collina per 800 mt, in quello da 26 milioni la galleria è lunga 600 mt, il progetto da 20 milioni prevede un condotto di circa 380 mt. L'ipotesi da 60 milioni congiunge la rotatoria di Ragnola, sulla SS/16, con il porto. «Si tratta -ha detto Canestrari- di ripartire da Santa Lucia, dove l'infrastruttura è interrotta e arrivare con una prima ipotesi al Ponterotto, con una seconda al porto. A Santa Lucia ho previsto una rotatoria raggiungibile dalla SS/16. Il tracciato proseguirà in parallelo all'A/14, per non aggravare l'impatto ambientale, in via Sicilia verrà incassata per poi entrare nel Monte della Croce. A Valle del Forno un'altra rotatoria, da qui verso il Ponterotto dove una nuova rotatoria permetterà il deflusso verso la zona industriale, verso via Manara e per la provinciale di Acquaviva. L'ulteriore stralcio farà riscendere la strada in via Manzoni e quindi verso il porto». La Regione in un primo momento aveva destinato 36 milioni di euro complessivi per la circonvallazione di Fermo e per quella locale. Poi i fondi sono stati stralciati, poiché la Regione, nel presentare il programma infrastrutturale al Governo non l'ha inserita tra le priorità. «L'obiettivo che ci proponiamo -ha dichiarato il vicesindaco Antimo Di Francesco- è concreto e realizzabile. Nell'incontro avuto con Spacca al Circolo Nautico, il governatore ha detto che dirotterà 22 milioni per l'opera. Spacca ha precisato che questa idea si concretizzerà». Per il restyling del porto ci vorranno almeno 50 milioni. 25 milioni per il terzo braccio, 10 milioni per il prolungamento del molo sud, 5 milioni per il miglioramento del bacino peschereccio e diportistico, 5 milioni per la sistemazione delle aree a terra e le attività portuali. Il 23 dicembre 2008 il Consiglio della Regione ha varato il Piano Regionale dei Porti, pubblicato nell'Albo pretorio e nel sito internet dell'ente il 16 gennaio. A metà febbraio il disegno della Regione è stato illustrato alla Commissione urbanistica. Successivamente gli uffici hanno presentato le osservazioni. «Tre elementi -ha affermato il vicesindaco Di Francesco- caratterizzano le nostre osservazioni. E sono: la cantieristica, la pesca e il diportismo nautico. Questi aspetti non erano stati sviluppati nel carteggio della Regione, ma sono preminenti per lo sviluppo dell'area. Dagli incontri con testimoni privilegiati di livello locale e sovra locale emerge come la cantieristica possa divenire elemento di eccellenza economica per la città». F.C.

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Università, rettori a tempo e stop ai concorsi pilotati (sezione: Cultura)

( da "Messaggero, Il (Pesaro)" del 30-03-2009)
Pubblicato anche in: (Messaggero, Il (Ancona)) (Messaggero, Il (Umbria)) (Messaggero, Il (Marche)) (Messaggero, Il (Abruzzo)) (Messaggero, Il (Viterbo)) (Messaggero, Il (Rieti))

Argomenti: Cultura

Lunedì 30 Marzo 2009 Chiudi La riforma/Pronto il ddl della Gelmini: liste nazionali per reclutare i docenti Università, rettori a tempo e stop ai concorsi pilotati

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ORVIETO UNA PAURA diffusissima: quella di assistere al lento e i... (sezione: Cultura)

( da "Nazione, La (Umbria)" del 30-03-2009)

Argomenti: Cervelli

ORVIETO / TERNI pag. 6 ORVIETO UNA PAURA diffusissima: quella di assistere al lento e i... ORVIETO UNA PAURA diffusissima: quella di assistere al lento e inesorabile declino della città. E il timore che accomuna l'82% degli orvietani è quello della fuga dei cervelli. Lo rileva il Censis al termine di un'approfondita analisi sulla realtà socio-economica locale, presentata al Palacongressi. I ricercatori hanno posto a un campione significativo di residenti la domanda su quali fossero, a loro giudizio, i problemi destinati ad aggravarsi in futuro. Ben l'82 % degli intervustati ha risposto: «La tendenza dei giovani più qualificati ad andare via», mentre il 52 % ha fatto riferimento all'«invecchiamento della popolazione». Una fetta importanza della popolazione, il 35 %, si è detta preoccupata del «calo dei flussi turistici». Seguono la paura per il «deterioramente dell'immagine del territorio», «l'impoverimento delle famiglie» il cui pensiero sfiora il 20% delle persone, come la «fuga degli investimenti». Pochissimi sono preoccupati della criminalità diffusa, che è un cruccio solo per il 3 % degli orvietani. Grande rilievo nello studio Censis è assegnato all'«allarme demografico» che determina un progressivo assottigliamento della popolazione. Secondo l'istituto di ricerca sarebbe opportuno «incentivare la natalità».

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ROMA - Mai più concorsi locali, banditi dai singoli atenei, per posti destinati ai racc... (sezione: Cultura)

( da "Messaggero, Il" del 30-03-2009)

Argomenti: Cultura

Lunedì 30 Marzo 2009 Chiudi di ANNA MARIA SERSALE ROMA - Mai più concorsi locali, banditi dai singoli atenei, per posti destinati ai raccomandati di turno. Il sistema in vigore, che ha prodotto tanti guasti, sarà archiviato. E' in arrivo il disegno di legge che riforma la governance degli atenei e il sistema di reclutamento dei ricercatori e dei docenti. Sarà anche rivista la normativa dell'autonomia universitaria perché «non risponda più a logiche corporative e autoreferenziali». Il ministro Mariastella Gelmini presenterà a Palazzo Chigi il testo prima di Pasqua. L'obiettivo è quello di superare i conflitti di interesse con una «netta attribuzione delle responsabilità» per garantire «trasparenza ed efficienza» degli atenei anche con un «sistema di incentivi e disincentivi». Tre i punti centrali. «Ai rettori non più di due mandati», ciascuno della durata di quattro anni, per evitare il fenomeno aberrante dei rettori "a vita" che, in barba alla democrazia, si fanno rieleggere modificando gli statuti. C'è chi è arrivato a collezionare fino a nove mandati consecutivi, è accaduto a Brescia, ma anche Cagliari non scherza, con sei mandati. Per rimettere in sesto la governance si prevede la «netta attribuzione dei compiti e delle responsabilità tra Consiglio di amministrazione e Senato accademico» per evitare sovrapposizioni tra i due organismi. Inoltre regole nuove per le assunzioni dei docenti con «l'introduzione di forti elementi di competizione meritocratica». Viene cancellata la legge Berlinguer: gli atenei non potranno più fare i bandi locali. Il provvedimento è adottato per evitare che gli aspiranti al ruolo di ricercatore o di docente vengano esaminati da commissioni addomesticate. Negli ultimi dieci anni, infatti, con accordi sotto banco il "maestro" riusciva a mandare in cattedra il suo allievo. Ma torniamo alla selezione. Chi supererà le prove otterrà «l'abilitazione scientifica» che sarà riferita ad una determinata fascia della docenza e che avrà la «durata di cinque anni». «L'abilitazione si conseguirà sulla base di un esame dei titoli scientifici del candidato, ma conseguire l'abilitazione non significherà automaticamente essere assunti», spiega Andrea Lenzi, presidente del Consiglio universitario nazionale, uno dei membri del tavolo per la riforma. «La lista degli abilitati - continua Lenzi - sarà a numero aperto, come avviene in Francia. Ogni anno i candidati potranno concorrere e sottoporsi alle prove, poi gli atenei, a loro discrezione, faranno le chiamate». Come saranno composte le commissioni? Le procedure di selezione saranno affidate a un comitato di settore, uno per ogni ambito scientifico-disciplinare, composto da professori ordinari estratti a sorte da liste di eletti in numero triplo. Il sorteggio tra eletti, però, potrebbe essere il tallone d'Achille dell'intero sistema. Già, perché chi dice che in ogni settore non vengano eletti i soliti noti? Si spezza, comunque, la logica del bando localistico su singolo posto. Secondo la Gelmini, infatti, «qualunque formula che leghi le abilitazioni al fabbisogno degli atenei porta inevitabilmente a privilegiare i "desiderata" delle sedi banditrici». «Il disegno di legge del ministro raccoglie ampio consenso», sostiene il senatore Pdl Giusppe Valditara, autore di un altro ddl sull'università, simile a quello che presenterà il governo. Che aggiunge: «E' superato il concorso con il membro interno, che in questi anni, oltre ad avere cancellato ogni forma di mobilità indispensabile alla vitalità degli atenei (il 98% di candidati-vincitori ha partecipato a concorsi fatti in casa), ha anche compromesso la possibilità di dare giudizi rigorosi e imparziali». Ma dai sindacati arrivano critiche. Gaetano Dammacco, della Cisl università, sostiene che «non si può fare la riforma senza consultare i sindacati: dopo una prima convocazione il tavolo tecnico non si è più riunito». Inoltre secondo Dammacco «non ci sarebbe bisogno di ricominciare da capo: c'è la legge Moratti, mai attuata, ma neppure abrogata, che ripristinava le liste nazionali». Cattedre barattate, concorsi truccati, carriere lampo. I baroni finora hanno blindato le nomine negli atenei. Sono stati fatti patti scellerati, altro che logiche meritocratiche. Sono andati in cattedra parenti e amici degli amici, amanti, rampolli e fidanzate, ma anche tanti portaborse. Gli accordi erano funzionali al mantenimento delle lobby accademiche, il meccanismo dei concorsi-farsa era semplice: il "maestro" controllava la commissione facendosi nominare presidente e faceva in modo che i componenti fossero degli amici. Non contavano i titoli scientifici quanto il cognome, l'asservimento e l'appartenenza. Così finora ha vinto la cooptazione: sono stati fatti perfino bandi con un solo partecipante, ritagliati sulle sue caratteristiche. Se c'erano altri concorrenti con metodi intimidatori erano invitati a liberare il campo. Ai commissari veniva recapitato il "medaglione" o "santino" con il profilo del predestinato a vincere. Ogni tentativo di moralizzare il sistema finora è fallito. Le Procure di mezza Italia hanno aperto inchieste: Bari, Firenze, Siena, Bologna, Messina, Palermo, Roma, Napoli al riguardo hanno brutte storie da raccontare. «La corruzione nei concorsi è un fenomeno strutturale», afferma Nunzio Miraglia dell'Associazione nazionale docenti universitari. Mentre Giovanni Grasso, direttore del Dipartimento di Scienze biomediche dell'ateneo di Siena, punta il dito contro i «comitati di affari» che hanno fatto degenerare il sistema. Vedremo se stavolta le nuove regole riusciranno a cancellare il nepotismo e a dare speranze ai giovani meritevoli. Intanto, qualche cosa negli atenei si muove, nascono comitati per la «rinascita morale». Anche i passaggi di carriera avvenivano con oscure manovre, la riforma farà chiarezza anche su questo punto. Verrà operata una distinzione fra reclutamento e promozione, entrambi subordinati al titolo di abilitazione. Prima gli atenei erano costretti a bandire concorsi «teoricamente aperti» anche quando il concorso serviva a promuovere un docente interno, situazione da cui scaturivano abusi. In futuro ci sarà un «sistema a due fasi». Se per esempio un professore associato aspira a diventare ordinario dovrà prima prendere l'abilitazione da ordinario sottoponendosi al «giudizio» della comunità scientifica che esaminerà le sue qualità di studioso per poi essere valutato dal proprio ateneo in riferimento alla ricerca e all'attività didattica. Essere abilitati a un ruolo superiore non significherà avere la promozione assicurata. Anche perché, dopo tante carriere generosamente elargite, in tempi di bilanci in rosso si chiede agli atenei di far rientrare le promozioni in un budget finanziario compatibile. Si vedrà se tutto questo sarà efficace. Il dissesto dell'università richiede una robusta cura, altri tentativi di riforma si sono risolti in una serie di non riforme. Ma stavolta c'è la leva finanziaria che dovrebbe convincere gli atenei a pratiche più virtuose, anche perché il governo per ridurre i tagli del 2010 pretende rigore di spesa e volontà di cambiamento.

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INTERNET: LA SICUREZZA NON LEDA LIBERTÀ DI ESPRESSIONE E PRIVACY (sezione: Cultura)

( da "marketpress.info" del 30-03-2009)

Argomenti: Cultura

Lunedì 30 Marzo 2009 INTERNET: LA SICUREZZA NON LEDA LIBERTÀ DI ESPRESSIONE E PRIVACY Strasburgo, 30 marzo 2009 - Il Parlamento chiede di lottare con determinazione contro i crimini commessi su e tramite Internet, senza però compromettere la libertà di espressione e la privacy. Gli Stati dovrebbero quindi intercettare e controllare i dati nel rigoroso rispetto della legge e limitare i casi in cui una società di Internet può divulgare dati alle autorità. Al contempo, occorre tutelare i bambini e le proprietà intellettuali, ed elaborare una strategia globale contro i "furti d´identità". Approvando con 481 voti favorevoli, 25 contrari e 21 astensioni la relazione di Stavros Lambrinidis (Pse, El), il Parlamento rileva che Internet «dà pieno significato alla definizione di libertà di espressione» sancita dalla Carta dei diritti fondamentali dell´Unione europea e «può rappresentare una straordinaria opportunità per rafforzare la cittadinanza attiva». Tuttavia, osserva che la libertà di espressione e la privacy su Internet possono essere esposte «a intrusioni e limitazioni da parte di soggetti privati e pubblici» e che il web può anche essere utilizzato per incitare al terrorismo e commettere cybercrimini. Chiede quindi di combattere questi fenomeni «con efficacia e determinazione», ma sottolinea che il diritto che gli Stati membri si arrogano di intercettare e controllare il traffico su Internet «non può essere giustificato dalla lotta al crimine». Rileva inoltre che l´accesso a Internet «non dovrebbe essere rifiutato come sanzione dai governi o dalle società private». A tal fine formula una serie di raccomandazioni al Consiglio. Censura e controllo da parte degli Stati membri - Gli Stati membri sono chiamati a garantire che la libertà di espressione «non sia soggetta a restrizioni arbitrarie da parte della sfera pubblica e/o privata», e a «evitare tutte le misure legislative o amministrative che possono avere un effetto dissuasivo su ogni aspetto della libertà di espressione». Il Parlamento chiede al Consiglio di condannare la censura imposta dai governi al contenuto che può essere ricercato sui siti Internet, «soprattutto quando tali restrizioni possono avere un effetto dissuasivo sul discorso politico». Dovrebbe inoltre garantire che l´espressione di convinzioni politiche controverse su Internet «non sia perseguita penalmente». Inoltre, dovrebbe assicurare che nessuna legge o prassi possa limitare o criminalizzare «il diritto dei giornalisti e dei media di raccogliere e distribuire informazioni a scopo di cronaca». A fronte di queste considerazioni, raccomanda al Consiglio di fare in modo che gli Stati membri che intercettano e controllano il traffico di dati, lo facciano «nel rigoroso rispetto delle condizioni e delle garanzie previste dalla legge». Dovrebbe inoltre invitare i governi a garantire che le ricerche in remoto, se previste dalla legislazione nazionale, siano condotte «sulla base di un valido mandato delle autorità giudiziarie competenti», e a giudicare inaccettabili le procedure semplificate (per condurre le ricerche in remoto rispetto alle ricerche dirette), «poiché violano il principio di legalità ed il diritto alla riservatezza». Il Consiglio dovrebbe anche esaminare e fissare dei limiti al “consenso” che può essere richiesto e estorto agli utilizzatori, sia da parte di governi che di società private, a rinunciare a parte della loro privacy. E´ inoltre chiamato a «limitare, definire e regolamentare in maniera rigorosa» i casi in cui una società di Internet privata può divulgare dati alle autorità governative, e garantire che l´uso di detti dati da parte di queste «sia soggetto alle norme più severe sulla protezione dei dati». Il Parlamento sollecita gli Stati membri a individuare tutte le entità che utilizzano la sorveglianza della rete e a redigere relazioni annuali, accessibili al pubblico, «garantendo la legalità, la proporzionalità e la trasparenza». Gli Stati membri dovrebbero inoltre garantire il diritto dei cittadini di accedere ai propri dati personali e, se del caso, di ritirarli dal web. Infine, il Consiglio dovrebbe invitare Stati membri e Commissione a prendere l´iniziativa per la definizione di norme internazionali per la protezione dei dati personali, la sicurezza e la libertà di espressione su Internet. E´ anche invitato a esortare tutti gli attori interessati a impegnarsi nel processo in corso della Carta dei diritti di Internet”. Cybercriminalità - lottare contro il furto d´identità e tutelare i bambini - La truffa e l´usurpazione d´identità sono un problema che autorità, cittadini e imprese iniziano a riconoscere. Il Consiglio dovrebbe quindi considerare che “l’identità digitale” «merita di essere adeguatamente ed efficacemente protetta da intrusioni di operatori pubblici e privati». Dovrebbe quindi invitare la Presidenza e la Commissione a esaminare e sviluppare una strategia globale di lotta contro la "cybercriminalità", compresi i modi di affrontare la questione del "furto d´identità" e frode a livello europeo, in collaborazione con i fornitori di Internet, le organizzazioni degli utenti e le autorità di polizia competenti per settore. Il Parlamento chiede al Consiglio di promuovere programmi volti a proteggere i bambini e a educare i genitori, e fornire uno studio d’impatto sull’efficacia di quelli esistenti, tenendo conto in particolare dei giochi online che hanno come principali destinatari i bambini e i giovani. Chiede anche di spronare tutti i produttori di computer dell´Ue a preinstallare software di facile attivazione per la protezione dei minori. Approvando un emendamento proposto da Roberta Angelilli (Uen, It), l´Aula chiede al Consiglio di esortare gli Stati membri ad aggiornare la legislazione a tutela dei minori che utilizzano Internet, in particolare introducendo il reato di grooming (adescamento online dei minori a scopo sessuale). Il Consiglio è infine invitato a adottare una direttiva sulle misure penali finalizzate al rispetto dei diritti di proprietà intellettuale, vietando al contempo, il controllo e la sorveglianza sistematici di tutte le attività degli utilizzatori su Internet e garantendo che le sanzioni siano proporzionate alle infrazioni commesse. Al riguardo, dovrebbe anche rispettare la libertà di espressione e combattere l´incitamento alla "cyber-violazione" dei diritti di proprietà intellettuale, «comprese talune eccessive restrizioni di accesso instaurate dagli stessi titolari di diritti di proprietà intellettuale». . <<BACK

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(sezione: Cultura)

( da "Gazzetta di Parma (abbonati)" del 30-03-2009)

Argomenti: Cultura

CRONACA 30-03-2009 SEMINARIO AL GIORDANI CONFRONTO FRA I PROF CHE INSEGNANO ITALIANO AGLI IMMIGRATI «No alle classi-ghetto per stranieri» Marco Severo II Due parole sono bandite nell'aula magna del Giordani: «classi ponte». Il concetto - proposto mesi fa dalla Lega Nord - neppure esiste nel vocabolario dei prof d'italiano per stranieri, riuniti venerdì scorso nella scuola di via Lazio per una giornata di studi su «Studiare in italiano L2: prospettive di analisi e buone pratiche dal territorio». «I nostri modelli didattici - dice Marco Mezzadri, dipartimento di italianistica della facoltà di Lettere di Parma - tendono proprio al superamento dei ghetti e, anzi, puntano a valorizzare la componente relazionale, dando cioè agli studenti immigrati l'opportunità di sviluppare amicizie nelle classi d'appartenenza». «No, niente classi ponte: il metodo che noi proponiamo punta all'integrazione e si basa su lezioni parallele a quelle previste dal programma scolastico ordinario» dice Daniela Salami, coordinatrice delle insegnanti per immigrati di Parma. Come lei la pensano gli oltre 150 docenti di scuola media e superiore, arrivati da tutta Italia. Tra i relatori si avvicendano Paolo Balboni dell'Università Cà Foscari di Venezia, Anna Piperno del Miur, Graziella Favaro del centro specializzato «Come» di Milano e Gabriele Ferrari, assessore alle Politiche scolastiche della Provincia di Parma, promotore dell'incontro insieme all'Ufficio scolastico regionale. «Il nostro territorio - dice Mezzadri - è tra le realtà più all'avan - guardia per l'insegnamento dell'italiano L2, quello cioè previsto per gli studenti non italofoni. Tuttavia, nonostante gli sforzi della periferia tramite le università e i centri di ricerca e formazione, deve essere l'Ammini - strazione centrale del Paese a farsi carico di soluzioni strutturali». A Parma, grazie al suo ateneo e all'investimento di piazzale della Pace, le lezioni per i ragazzi immigrati sono partite nell'anno scolastico 2006/2007. Sono 300 gli studenti che da allora si sono seduti ai banchi dei corsi «paralleli » in tutto il parmense. La maggior parte proviene dall'est Europa - «Moldavia e Romania specialmente», dice la Salami - e dall'Africa sub sahariana. Frequentano ogni settimana corsi pomeridiani e mattutini, ben integrati comunque con le lezioni scolastiche. In ciascuna classe 18 alunni al massimo. «Le principali difficoltà - spiegano Jessica Aiello, Linda Cammarata e Antonella Cortese, coordinatrici insieme alla Salami - le incontrano nell'uso dei termini tecnici, soprattutto in materie come diritto e, forse a sorpresa, storia ». Oltre 50 sono invece gli insegnanti del parmense certificati dalla Ca' Foscari, l'ateneo appositamente accreditato. «La questione dell'italiano L2 - conclude Mezzadri - richiede un intervento rapido, visto che è in continua crescita nelle nostre scuole il numero di ragazzi d'origine straniera». Folta platea Al seminario hanno partecipato docenti da tutta Italia.

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La famiglia per i giovani? Una palestra di vita (sezione: Cultura)

( da "Gazzetta di Parma (abbonati)" del 30-03-2009)

Argomenti: Cultura

CRONACA 30-03-2009 INCONTRO «ISTITUZIONE CHE MANTIENE UNA CENTRALITA' SOCIALE» La famiglia per i giovani? Una palestra di vita Un convegno organizzato dall'Ipsia con l'ateneo: esperti e studenti a confronto Ilaria Graziosi II Trasmettere i valori familiari per una cittadinanza virtuosa. Per la prima volta, a Parma, una scuola superiore si è impegnata ad organizzare un convegno di studi per discutere dei valori fondamentali da trasmettere agli studenti, cittadini «virtuosi » del domani. Ieri mattina, l'Istituto «Primo Levi», in collaborazione con il dipartimento di Scienze della formazione e del territorio dell'Università di Parma, ha organizzato, nell'Aula dei Filosofi dell'Università, un convegno sulla centralità storico sogazzi ciale della famiglia. «Oggi il nucleo familiare rappresenta il nodo fondamentale delle dinamiche comportamentali che, all'interno di ogni società civile, sfociano nella necessità vincente di rapportare generazioni, mentalità, costumi e valori morali - ha spiegato la dirigente scolastica dell'Ipsia, Maria Giovanna Forlani -. L'Ipsia Primo Levi di Parma, nell'organizzare questo convegno, si propone di lanciare ai giovani del secolo nuovo e agli adulti del Novecento, il secolo 'perduto', un messaggio di speranza e di fiducia, che si rinnova nell'istitu - zione della famiglia che resta, oggi più che mai, il fondamento etico di qualsiasi società civile». «Non è facile spiegare ai ra- di oggi il vero concetto di famiglia - ha commentato monsignor Pietro Ferri, responsabile dell'Ufficio famiglia della Diocesi di Parma - soprattutto in un periodo in cui i cambiamenti socioculturali impongono, a qualsiasi tipo di definizione, un'estrema flessibilità e un carattere assolutamente provvisorio. Se possiamo definire la famiglia come un gruppo di persone che condivide una storia, allora risulta possibile pensare alle famiglie come a unità culturali che creano e condividono una storia». Tra i presenti anche gli assessori Gabriele Ferrari e Giampaolo Lavagetto, Carlo Rosetti, docente di Sociologia generale all'Università di Parma, e Michele Moiso, psicanalista e sociologo. «Nei vari ambiti sociali - dice Moiso - stiamo vivendo una crisi dei 'tirocini formativi', intesi proprio come mix tra insegnare ed apprendere, a vantaggio di un acritico primato del procedere per prove ed errori. Per questo motivo, incontri come quello di oggi sono fondamentali per far ritrovare ai ragazzi uno slancio educativo e uno sguardo rassicurante al domani: per uscire tutti insieme dallo sconcerto di un mondo sempre più frammentato». Famiglia Il tavolo dei relatori.

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PROGETTO START: UN DISTRETTO TOSCANO PER IL PATRIMONIO CULTURALE DALLA SINERGIA PUBBLICO-PRIVATO INNOVAZIONE E NUOVA OCCUPAZIONE INTERVENTO DI RESTAURO IN CORSO PER LA TORRE ROGNOS (sezione: Cultura)

( da "marketpress.info" del 30-03-2009)

Argomenti: Cultura

Lunedì 30 Marzo 2009 PROGETTO START: UN DISTRETTO TOSCANO PER IL PATRIMONIO CULTURALE DALLA SINERGIA PUBBLICO-PRIVATO INNOVAZIONE E NUOVA OCCUPAZIONE INTERVENTO DI RESTAURO IN CORSO PER LA TORRE ROGNOSA DI SAN GIMIGNANO Ferrara, 30 marzo 2009 - La Toscana si candida a diventare sede di un distretto tecnologico per la conservazione e il restauro del patrimonio artistico e culturale di livello internazionale. Non è un´ipotesi futuribile, ma un obiettivo realistico, che ha già un consolidato punto di partenza nel progetto di ricerca Start, (Scienze e tecnologie per il patrimonio artistico, archeologico e architettonico toscano), nato in seguito all´accordo di programma quadro con i ministeri dell´istruzione e dell´economia, con uno stanziamento di quasi 3 milioni di euro, a fronte di un costo stimato di poco meno di 4 milioni. E´ sui primi risultati del progetto che si è concentrata l´attenzione della tavola rotonda e dello stand con i quali la Regione Toscana e tutti i partner pubblici e privati del progetto, portano il loro contributo all´importante appuntamento della sedicesima edizione del Salone del restauro, a Ferrara. «La Toscana – spiega l´assessore all´Università e alla ricerca Eugenio Baronti – è terra di grandi tradizioni, di un sapere antico che ha contribuito a costruire, nei secoli, paesaggi rurali, borghi e centri storici e che racchiude in sè una quantità di opere d´arte, che fanno delle nostre città una meta obbligata del turismo culturale mondiale. Una così alta concentrazione di patrimonio culturale genera inevitabilmente una forte domanda di innovazione e professionalità multidisciplinari che danno impulso alla ricerca e al trasferimento tecnologico. E´ un patrimonio capace di generare ricchezza e posti di lavoro, un patrimonio sul quale investire, scongiurando il rischio che la crisi induca a fare tagli in questo settore che, invece, è e sarà sempre più una risorsa strategica per creare nuovo e più qualificato sviluppo». L´idea che sta alla base del progetto finanziato dalla Regione è quella di avviare un processo che consolidi in Toscana un polo di competenze nel campo della tutela dei beni culturali che possano confluire in un laboratorio pubblico-privato, a partire da un primo nutrito nucleo di soggetti che può allargarsi successivamente anche a partner internazionali, sia pubblici che privati. Il punto di partenza è di tutto rispetto, perchè vi hanno aderito istituti del Cnr di Firenze (Istituto per la valorizzazione dei beni culturali, Istituto di fisica applicata, Istituto di ottica, Istituto di Scienza e tecnologia dell´informazione), Opificio delle pietre dure, il laboratorio di fisica nucleare di Sesto fiorentino, il Consorzio interuniversitario per la scienza e tecnologia dei materiali, il Centro per la comunicazione e l´integrazione dei media, il Dipartim ento di scienze ambientali dell´università di Siena, la Scuola superiore di Sant´anna di Pisa. Come ha sottolineato l´assessore Baronti, la novità sta nel far collaborare in maniera integrata soggetti pubblici e privati e tutte le molteplici competenze che operano nel settore. Obiettivo: trovare soluzioni innovative per il restauro e la conservazione, agganciando la ricerca al trasferimento tecnologico e alla produzione. «La Toscana, con le caratteristiche che tutto il mondo le riconosce, è la sede ideale per un´esperienza di questo tipo. Credo che sia utile, in questa fase, far conoscere i risultati ottenuti nel campo del recupero e della conservazione e per sensibilizzare imprese e cittadini sulle enormi potenzialità di questo lavoro». Il passo successivo verso il distretto toscano dei beni culturali sarà la creazione del Laboratorio regionale per le tecnologie innovative per diagnostica, conservazione, valorizzazione e fruizione del patrimonio culturale (Lartec), di cui si è già andato aggregando il primo nucleo (www. Lartec. Org) operativo. I risvolti sono molto concreti, con riflessi diretti nel campo scientifico e della fruizione culturale, nel campo della produzione e sullo sviluppo di un mercato. Uno sviluppo promettente, specie in tempi di crisi, che la Regione Toscana intende sostenere e presidiare con investimenti mirati che serviranno anche ad alimentare occupazione e sviluppo. À. «In questa fase – ricorda Baronti - dobbiamo investire di più sulla ricerca e la formazione, che non sono costi da tagliarema un trampolino di lancio per le giovani generazioni verso il futuro. La Toscana fa la sua parte: sta per scadere il bando che mette a disposizione oltre 19 milioni di euro a sostegno di progetti di ricerca in discipline socio- economiche e umanistiche fra cui le tecnologie per la salvaguardia e la valorizzazione dei beni culturali. Un esempio? La statua dell´Arringatore, il grande bronzo etrusco di cui campeggia una copia nello stand Toscano, tornerà presto al Museo archeologico di Firenze. A rimetterla letteralmente in piedi dopo un complesso intervento di restauro, è stata la sinergia fra i centri di ricerca toscani che, in un gioco di squadra tutt´altro che scontato, hanno collaborato ognuno per la sua parte dando vita a tecniche di diagnosi e restauro inedite. In particolare, per ripulire la statua è stata messa a punto una nuova tecnica laser che potrà essere diffusa e sfruttata in altre occasioni. Il caso dell´Arringatore è il primo – ma non l´unico – risultato concreto del progetto Start. Altri interventi in corso sono il restauro del dipinto L´ultima cena del Vasari, nel museo di Santa Croce a Firenze, danneggiato dall´alluvione del 1966, della Resurrezione di Piero della Francesca a San Sepolcro e della Torre Rognosa di San Gimignano. . <<BACK

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LAPIS LUDICA PER SAVE THE CHILDREN: QUINDICI ARTISTI INTERPRETANO LA MATITA E AIUTANO I BAMBINI SOSTENENDO IL PROGETTO RISCRIVIAMO IL FUTURO (sezione: Cultura)

( da "marketpress.info" del 30-03-2009)

Argomenti: Cultura

Lunedì 30 Marzo 2009 LAPIS LUDICA PER SAVE THE CHILDREN: QUINDICI ARTISTI INTERPRETANO LA MATITA E AIUTANO I BAMBINI SOSTENENDO IL PROGETTO RISCRIVIAMO IL FUTURO Milano, 30 marzo 2009 - In occasione della mostra Lapis Ludica organizzata da Sblu_spazioalbello e sostenuta da Fila sarà possibile aiutare i bambini che vivono in paesi in conflitto e post conflitto garantendogli il fondamentale diritto all’istruzione acquistando il catalogo della mostra con un contributo a partire da 10,00. Il catalogo ha una introduzione del professor Stefano Zecchi, docente di estetica presso l’Università degli Studi di Milano. Fila - Fabbrica Italiana Lapis e Affini aderendo alla proposta di Sblu_spazioalbello, lo spazio espositivo che a Milano si dedica alla ricerca della bellezza nella contemporaneità, offre un’opportunità di confronto generazionale e progettuale ad artisti di differenti discipline che si impegnano a progettare un’opera su un tema comune: la matita. Oggetto indiscutibilmente legato alla vita quotidiana, strumento principe di comunicazione e di creatività, che diventa coprotagonista nella creazione dell’opera. In occasione della mostra diventa l’opera stessa, soggetto principe con diverse forme, colori e anime, perché interpretato da fotografi, scultori, pittori, grafici, illustratori, visual design e tanti altri, di età ed esperienze diverse. Il lapis, in questo caso, è interpretato dagli artisti invitati secondo la propria poetica: non solo mezzo per fare arte, ma soggetto espressivo che diventa protagonista delle elaborazioni realizzate veicolando nuove emozioni. Il progetto coinvolge 15 artisti di età e estrazioni progettuali differenti, personaggi noti e di fama consolidata, emergenti e giovani promesse. Gli artisti sono Adalberto Borioli, Loriana Castano, Patrizia Comand, José Molina e Thula pittori; Grazia Gabbini e Gualtiero Mocenni scultori; Lucio Barbuio graphic designer; Nicola Bettale e Michael Loos fotografi; Paolo Dalponte illustratore; Sugo Design di Andrea Gallo e Nicola Moretti motion designer, Chen Li e Simonetta Ferrante calligrafe, Federica Moretti fashion designer. Una mostra accessibile, per un vasto pubblico, che invita i visitatori ad avvicinarsi alla molteplicità dell’arte contemporanea. Lapis Ludica Palazzo delle Stelline, Sala Solari . <<BACK

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(sezione: Cultura)

( da "Resto del Carlino, Il (Bologna)" del 30-03-2009)

Argomenti: Cultura

BOLOGNA CRONACA pag. 6 «Ora basta, cacciamo i nuovi lanzichenecchi» Via Capo di Lucca, residente contro gli studenti dell'Onda «QUESTI aggressori, questi lanzichenecchi se ne devono andare. Non subiamo passivamente la loro aggressione! Continuiamo in maniera costante ad allertare le forze dell'ordine e a chiedere risposte alle istituzioni, cioè Università, Quartiere e Comune, per mandarli via». E' solo uno stralcio della lettera aperta a tutti i residenti di via Capo di Lucca che oggi sarà distribuita nelle buchette della posta da Alberto Rizzi, un residente della via. Nel mirino ci sono gli studenti dell'Onda, i precari e i ricercatori che mercoledì scorso hanno occupato uno stabile al civico 30, di proprietà dell'Università, battezzando il nuovo spazio Bartleby', da un racconto di Melville. Con loro si sono schierati pubblicamente 18 docenti dell'Alma Mater. «Cari vicini scrive Rizzi , il gruppo chiamato Bartleby' si è presentato con un volantino in cui parla di iniziative come seminari autogestiti dagli studenti e riconosciuti dall'Università, eventi culturali per dar lustro alla nostra povera strada. Questi soggetti parlano inoltre di evitare situazioni spiacevoli, mantenere puliti gli spazi di loro competenza ed avere orari (da loro arbitrariamente decisi) che rispettino la quiete del quartiere. La vera presentazione però era stata già fatta prima del volantino con due serate di musica alta, urla, grida, abbaiare di cani, schiamazzi e più che un'iniziativa culturale è parso un carnevale che dura fino alle 2 di notte». RIZZI non ci sta e chiama a raccolta tutta via Capo di Lucca: «Vorrei chiedere agli occupanti se hanno mai pensato che io e voi, cari vicini, esistiamo, che andiamo a lavorare o a lezione la mattina, che abbiamo bambini che devono dormire, che dobbiamo subire le vessazioni e le minacce di gente ubriaca e prepotente. L'altra notte la mia compagna alle 23 è stata aggredita da gente ubriaca che voleva entrare nel suo condominio convinta che lì fosse il centro occupato. E' questo il rispetto che loro promettono? Il loro diritto di espressione dove finisce e dove dovrebbe iniziare il nostro? Siamo costretti da alcuni giorni a vivere in uno stato di assedio acustico. Noi abbiamo diritto al riposo, a non essere molestati, aggrediti o insultati. In definitiva, abbiamo diritto al rispetto». Image: 20090330/foto/1085.jpg

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La scuola che sa farsi comunità non sarà più dimenticata (sezione: Cultura)

( da "Corriere della Sera" del 30-03-2009)

Argomenti: Cultura

Corriere della Sera - NAZIONALE - sezione: Prima Pagina - data: 2009-03-30 num: - pag: 1 categoria: REDAZIONALE Pubblico&Privato di Francesco Alberoni La scuola che sa farsi comunità non sarà più dimenticata H o un ricordo del primo anno di scuola media. Il mio professore si chiamava Murabito, era una brava persona, preparato, coscienzioso, ma non era popolare. Tutti noi invece correvamo a sentire le lezioni di un altro professore giovane e vivace che ci leggeva l'Eneide. Prima la spiegava, o meglio la rappresentava in italiano, poi recitava dei versi in latino e tutti lo ascoltavamo estasiati. Non era un semplice docente, era un attore, un maestro, un leader. E attorno lui si era formata una comunità affiatata ed entusiasta. Anche le esperienze che ho fatto in seguito mi hanno confermato che gli studenti imparano quando si sentono parte di una comunità in cui studiano cose a cui sono interessati, dove si aiutano reciprocamente, inventano, sperimentano, si divertono. E dove il maestro non è colui che sa tutto e pretende tutto, ma la guida che li stimola, li guida, li corregge, suscita il loro entusiasmo, come avveniva nella scuola di Platone, di Aristotele, di Epicuro, nella bottega rinascimentale del Verrocchio, nel gruppo di Enrico Fermi in Via Panisperna. Una atmosfera che ho sperimentato nei laboratori di psicologia a Milano, di sociologia a Parigi, a Chicago. In compenso però che tristezza, che senso di disagio provi in molti licei, in molti istituti tecnici, in molti corsi universitari dove studenti ed insegnanti non sono realmente interessati allo studio, non comunicano fra loro, attendono solo che la lezione finisca. Non vi percepisci l'avidità di sapere, il gusto di scoprire, la gioia di realizzare insieme una meta. Eppure tutto questo si può ottenere. Lo vedo oggi nell'accademia del Piccolo Teatro, della Scala, nel Centro Sperimentale di Cinematografia. E non dobbiamo pensare che questa comunità di docenti e di allievi si realizzi soltanto ai massimi livelli, nei laboratori più avanzati. No, si può ottenere dovunque, anche in una scuola elementare, in un corso di cucina, in un laboratorio di elettronica, in una scuola di danza, perfino in una palestra di pugilato. è di questo che abbiamo bisogno dappertutto, dalle elementari ai corsi universitari avanzati. Una scuola con un maestro, una comunità di sapere e di vita. Una scuola che gli allievi ricorderanno con piacere e orgoglio perché vi hanno plasmato la loro personalità, hanno imparato a lavorare insieme, a costruire insieme, ad affrontare insieme le difficoltà e a produrre cose belle, di cui essere fieri. \\ Di questo abbiamo bisogno: dalle elementari agli atenei www.corriere.it/alberoni

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Santiago laurea Cesare Segre (sezione: Cultura)

( da "Corriere della Sera" del 30-03-2009)

Argomenti: Cultura

Corriere della Sera - NAZIONALE - sezione: Terza Pagina - data: 2009-03-30 num: - pag: 35 categoria: REDAZIONALE In Spagna Santiago laurea Cesare Segre L'Università di Santiago de Compostela, in Spagna, ha insignito Cesare Segre (nella foto) di una laurea honoris causa. La cerimonia, presieduta dal rettore Senén Barro, si è tenuta nel Salone Nobre do Colexio de Fonseca. Segre, filologo, semiologo, critico letterario del «Corriere della Sera», è docente di Filologia romanza a Pavia.

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cambia pelle (sezione: Cultura)

( da "Corriere della Sera" del 30-03-2009)

Argomenti: Cultura

Corriere della Sera - ROMA - sezione: PRIMA PAGINA - data: 2009-03-30 num: - pag: 1 categoria: REDAZIONALE Restyling Oscurate le vetrine aperte nel 2005 sul Corso. Largo all'opzione museo «Punto Camera» cambia pelle Fallita la versione gadget, nel futuro sarà un centro visitatori Non piaceva alla nuova presidenza della Camera. Troppi gadget, pochi acquirenti, scarsa l'informazione parlamentare. Da mesi «Punto Camera», chiusi i battenti, espone all'angolo tra via del Corso e via del Parlamento le sue vetrine oscurate. Laconico il comunicato sul sito della Camera: «Ristrutturazione». Un comitato presieduto dal vicepresidente della Camera Maurizio Lupi (Pdl) lo sta riprogettando. L'idea, affidata a un progetto d'imminente varo, è di uno spazio aperto al pubblico privo di barriere di sicurezza, un piccolo Museo della Camera. Ridotto lo spazio per gadget. «Ma non andavamo male - spiegano alla Fondazione della Camera - . In tre anni abbiamo incassato royalties per 100 mila euro». A PAGINA 5 Paolo Brogi

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Gli ulivi secolari fanno scuola (sezione: Cultura)

( da "Unione Sarda, L' (Nazionale)" del 30-03-2009)

Argomenti: Cultura

Prov Medio Camp Pagina 3043 Ussaramanna Lezioni di potatura Gli ulivi secolari fanno scuola Ussaramanna. Lezioni di potatura --> Qualche decennio fa gli adulti ma anche i ragazzi di tutta la Marmilla erano esperti nel potare gli ulivi ed agevolare così la crescita di alberi che sarebbero diventati dei patriarchi verdi. Oggi soprattutto i giovani non conoscono quest'arte rimasta solo patrimonio di alcuni anziani del paese. Per questo l'amministrazione di Ussaramanna ha deciso di inaugurare il secondo convegno regionale sulla valorizzazione degli ulivi secolari, oggi e domani, con due giornate dedicate ai corsi di potatura. L'attività si svolgerà nelle campagne del paese della Marmilla: proprio in quelle colline ed in quelle distese che ospitano le piante, alcune anche con mille anni di vita, che il Comune da alcuni anni ha deciso di tutelare e trasformare in risorsa economica e turistica per la comunità. Oggi e domani ritrovo dei partecipanti, che vorranno apprendere le tecniche di potatura, alle 9 davanti al municipio. Poi trasferimento nelle località agresti. Oggi il professore del corso sarà Antonello Falqui, ricercatore del dipartimento di Economia e Sistemi Arborei dell'Università di Sassati, domani invece toccherà a Giorgio Pannelli proveniente da Spoleto. Gli ulivi sono diventati il simbolo di Ussaramanna, un patrimonio identitario del quale, iniziativa dopo iniziativa, viene apprezzato sempre di più anche dalla popolazione. Il sindaco Giovanna Carletti nel 2005 ha firmato anche un'ordinanza per bloccare gli espianti indiscriminati di piante che venivano acquistate per le villette delle coste. Di questo progetto ma anche del futuro degli ulivi ad Ussaramanna si parlerà nel convegno di sabato a casa Zedda con inizio alle 9,30. Previsti gli interventi di Ignazio Camarda, docente di botanica dell'Università di Sassari, di Falqui, dell'assessore provinciale all'ambiente Giuseppe de Fanti e di alcuni tecnici dell'Agenzia Laore. ANTONIO PINTORI

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Nelle università saranno tagliati più di 1.100 titoli (sezione: Cultura)

( da "Sole 24 Ore, Il (Del Lunedi)" del 30-03-2009)

Argomenti: Cultura

Il Sole-24 Ore del lunedì sezione: PRIMA data: 2009-03-30 - pag: 1 autore: Atenei. Colpiti i corsi con poche matricole Nelle università saranno tagliati più di 1.100 titoli Le università si apprestano a sfoltire i corsi di laurea. In base al numero di studenti immatricolati quest'anno, si può stimare che circa il 10% dei titoli non raggiungerà i requisiti minimi per l'attivazione. Ed estendendo il calcolo ai curricula (in pratica, i vecchi «indirizzi»), il numero di quelli al di sotto degli standard ministeriali salirà oltre quota 1.100, portando al 34% la quota del tagli da effettuare (i curricula sono in tutto 3.400). Già oggi i corsi sono diminuiti del 7% rispetto al 2007/2008, ed entro un paio d'anni si dovrà completare il piano di razionalizzazione rilanciato proprio in questi giorni dal ministro Mariastella Gelmini. I nuovi ordinamenti imporranno a partire dal 2010 (per gli atenei giovani, non statali o telematici c'è tempo fino al 2012) una serie di «requisiti necessari » per esistere: un numero minimo di docenti, trasparenza sugli obiettivi e sui risultati e, appunto, un numero minimo di matricole, da 10 a 50 a seconda della classe di laurea. Servizi u pagina 5 l'articolo prosegue in altra pagina

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Parte la cura dimagrante per i corsi di laurea (sezione: Cultura)

( da "Sole 24 Ore, Il (Del Lunedi)" del 30-03-2009)

Argomenti: Cultura

Il Sole-24 Ore del lunedì sezione: IN PRIMO PIANO data: 2009-03-30 - pag: 5 autore: Parte la cura dimagrante per i corsi di laurea A rischio-taglio oltre il 34 % degli indirizzi Gianni Trovati «La foresta dei corsi di laurea comincia a sfoltirsi e l'anno prossimo, vedrete, si ridurrà di un altro 20%». Può essere sintetizzata così la riflessione con cui il ministro dell'Università Mariastella Gelmini che dieci giorni fa (si veda Il Sole 24 Ore del 20 marzo) ha dato conto con soddisfazione del dimagrimento delle facoltà italiane. Nessun diktat da Viale Trastevere, per carità, ma solo l'osservazione degli effetti del passaggio graduale ai "nuovi" ordinamenti (disegnati in realtà cinque anni fa dal decreto 270/2004), che entro il 2010/2011 imporranno a tutti i corsi una serie di requisiti tra cui un numero minimo di immatricolati. L'ottimismo ministeriale è fondato, visto che già nell'anno accademico in corso i titoli sono diminuiti del 7% rispetto all'anno prima, ma come spesso accade nel mondo universitario dietro alle apparenze si può celare l'inghippo. Perché i corsi di laurea possono dividersi in «curricula »: in parte si tratta dei vecchi «indirizzi», in cui a un certo punto il corso di laurea si biforcava in vista di un traguardo specializzato, ma con il «3+2» e poi con le novità del Dm 270 hanno assunto quasi la dignità di corsi a sé. E qui i conti non tornano più. Ai non addetti ai lavori può sembrare un dettaglio, ma in realtà la partita è sostanziale. I nuovi ordinamenti imporranno a partire dal 2010 (per gli atenei giovani, non statali o telematici c'è tempo fino al 2012) una serie di «requisiti necessari » per esistere: un numero minimo di docenti, trasparenza sugli obiettivi e sui risultati e, appunto, un numero minimo di ma-tricole, da 10 a 50 a seconda della classe di laurea perché 10 immatricolati sono sufficienti a biotecnologie o matematica ma non a economia o scienze della comunicazione. Per superare l'asticella, quindi,in molti casi occorre accorpare. Rispettato (formalmente) il requisito, però, in molti casi i corsi tornano oggi a separarsi, moltiplicando gli insegnamenti, le strutture e i posti. A guardare i numeri, offerti dall'anagrafe degli studenti,il giochino mostra il retroscena. Analizzando solo il parametro «immatricolati »e limitandosi ai corsi di laurea, infatti, i numeri 2008/2009 lascerebbero sotto la soglia di «sopravvivenza » il 9,7% dei titoli, cioè 221 su 2.283, in testa Scienze dei servizi giuridici con 25 e Beni culturali con 15. Effettuando però lo zoom a livello di curricula, il totale dei titoli a cui ci si può immatricolare sale fino a quota 3.378 ma diventano quasi 1.150 quelli che non raggiungono il numero minimo di immatricolati, portando al 34% la quota di indirizzi troppo «leggeri» di nuove leve. Un esempio tra i tanti chiarisce meglio il quadro: Lingue e culture moderne alla Lumsa di Roma ha 39 immatricolati, 3 di più rispetto alla quota minima di 36. Ma in realtà è divisa in tre curricula ( Lingue per l'impresa,per il turismo e per la mediazione culturale), che al massimo raggiungono quota 19. Risultato: all'appuntamento con i requisiti necessari, un corso a norma celerebbe in realtà tre strutture «sottosoglia». A Bari, Economia aziendale si spacchetta addirittura in 17 curricula, sparsi in tre sedi, a Macerata Scienze della comunicazione e Storia e memoria delle culture europee hanno bisogno di 5 curricula a testa, e così via in tanti altri atenei. Un fenomeno messo sotto osservazione anche dal Comitato nazionale per la valutazione dell'università (Cnvsu), che ha segnalato più volte che all'origine del gigantismo c'era l'esplodere degli insegnamenti fino a quota 170mila e oltre. Per non accontentarsi della forma, la verifica (e le sanzioni) per il mancato rispetto dei requisiti dovranno scendere a livello di singolo curriculum: per non rischiare di trasformare la razionalizzazione dei corsi in un semplice maquillage. Hanno collaborato Francesca Barbieri e Francesca Milano

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Esame nazionale contro le combine (sezione: Cultura)

( da "Sole 24 Ore, Il (Del Lunedi)" del 30-03-2009)

Argomenti: Cultura

Il Sole-24 Ore del lunedì sezione: IN PRIMO PIANO data: 2009-03-30 - pag: 5 autore: Il reclutamento. Professori tra pensionamenti e nuove selezioni Esame nazionale contro le combine Nel 2001 i professori ordinari erano 16.667: nei cinque anni successivi, il 36% di loro (6mila persone) è andato in pensione, e il ruolo di vertice dell'università ha accolto quasi 9mila nuovi ingressi. Un rinnovamento radicale, con un risultato paradossale: in questo valzer di cattedre l'età media degli ordinari è cresciuta drasticamente, la quota degli over-55 è passata dal 58,1% al 66,2%, e gli over-66 sono aumentati del 49,8%. Questi numeri - tratti dal libro «Università al futuro» appena edito da Giuffré con una radiografia dettagliata degli ultimi sviluppi dell'accademia - mostrano in tutta la sua evidenza il peso dell'anzianità fra i criteri di selezione della classe docente. Ora, mentre si tenta faticosamente il cambio di rotta dopo anni di moltiplicazione dei corsi, la congiunzione "fortunata" di tre fattori si candida a rivoluzionare anche il panorama delle cattedre, che sono state la prima causa dell'esplosione dell'offerta. Il ministro dell'Università Mariastella Gelmini ha appena firmato il regolamento chiamato a disciplinare il sorteggio dei commissari (si veda il servizio qui a destra), secondo la procedura introdotta dal decreto 180/2008 per combattere le combine concorsuali. Ma nelle intenzioni di Viale Trastevere la lotta a suon di sorteggi contro le cattedre truccate è solo una tappa di un restyling molto più profondo nel reclutamento di nuovi docenti, le cui direttrici saranno presto fissate in un disegno di legge che nasce anche da un ampio coinvolgimento dello stesso mondo accademico. Il progetto punta tutto su una nuova forma di selezione dei professori, divisa in due tappe: l'abilitazione nazionale, diversa per ogni ruolo, che si otterrà con un esame sulla capacità scientifica dei candidati e andrà rinnovata ogni cinque anni. L'abilitazione, traduzione universitaria di una sorta di tesserino professionale, non sarà a numero chiuso, perché da sola non sarà sufficiente a offrire il posto agli aspiranti professori. I concorsi per l'assunzione saranno banditi dalle singole università, che per ogni nuovo ingresso dovranno mettere in atto una valutazione a tutto campo sul curriculum scientifico e didattico del candidato. Questa selezione, però, viaggerà su un binario parallelo rispetto alle promozioni interne da ricercatore ad associato o da associato a ordinario, a cui ogni ateneo dovrà dedicare un budget separato. L'obiettivo è quello di evitare uno dei classici delle manovre concorsuali, cioè il bando di un concorso con lo scopo dichiarato di reclutare docenti ma l'obiettivo reale di promuovere il membro interno, sfruttando le idoneità multiple. La proposta Gelmini ha già incontrato nei giorni scorsi un giudizio favorevole da parte dei rettori italiani che del resto, nelle loro posizioni ufficiali, già da tempo hanno aderito all'esigenza di trovare una nuova formula per far convivere efficacemente la valutazione nazionale e l'autonomia di scelta degli atenei. Ma le procedure, da sole, non possono essere il toccasana, se non sono accompagnate da un sistema di incentivi e disincentivi in grado di frenare la naturale tendenza corporativa manifestata dall'accademia. Sul tema, l'idea del Governo è quella tracciata dal Dl Gelmini, che destina il 7% del Fondo per il funzionamento ordinario come «premi» per i risultati ottenuti, e il Ddl dovrebbe avere il compito di far entrare la meritocrazia all'interno delle facoltà e dei dipartimenti:l'entità dell'assegno, in altre parole, sarebbe determinata dal «merito» dell'ateneo, ma anche la quota destinata alle singole strutture dovrebbe seguire gli stessi principi. La cui declinazione concreta, però, andrà lasciata all'autonomia degli atenei, perché l'applicazione rigida di premi basati solo sui risultati già ottenuti impedirebbe di incentivare lo sviluppo di realtà nuove o promettenti. Visto l'invecchiamento citato all'inizio, il cambio di rotta arriva anche alla vigilia di un'epoca di esodi in tutti i ruoli docenti. Le stime mostrano che nei prossimi otto anni andrà in pensione più di un docente su quattro, senza tener conto delle novità legislative (a partire dall'addio al diritto automatico ai tre anni di «fuori ruolo ») che alzeranno il livello delle uscite effettive assai più in alto di quelle calcolare a bocce ferme (una stima precisa è impossibile, perché molti fattori sono ancora incerti). Il massiccio cambio di cattedre offre un'occasione importante, purché il sistema tornia concentrarsi sul reclutamento di nuove leve: negli anni i concorsi di ricercatori sono passati da 2.000 ai 350 dell'anno scorso,mentre nel 2009 il riordino delle procedure ferma per ora l'asticella a quota zero: se i motori non si riaccendono in fretta, una generazione di aspiranti viaggiatori rischia di non veder passare il proprio treno. E di essere costretta a prendere un aereo diretto a più vivaci realtà straniere. G.Tr. IL PROGETTO La procedura prevederà un'abilitazione che da sola non garantirà il posto: la valutazione spetterà ai singoli atenei

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Più investimenti sostenibili e aiuti alle famiglie deboli (sezione: Cultura)

( da "Sole 24 Ore, Il (Del Lunedi)" del 30-03-2009)

Argomenti: Cultura

Il Sole-24 Ore del lunedì sezione: IN PRIMO PIANO data: 2009-03-30 - pag: 6 autore: INTERVISTA Ezio Falco Presidente Fondazione Crc «Più investimenti sostenibili e aiuti alle famiglie deboli» «Le nostre strategie anticrisi? Sono tre: atterraggio morbido per le erogazioni; sostegno moltiplicato alle famiglie dei lavoratori colpiti dalla recessione in provincia; una gestione più attiva e diretta del patrimonio sul terreno della ripresa e del nuovo sviluppo». Ezio Falco, 54 anni, laureato in fisica e imprenditore informatico, già vice sindaco di Cuneo, è dal 2006 presidente della Fondazione Crc: l'ottava in Italia con 1,25 miliardi di patrimonio a fine 2007. «I conti 2008 conferma si sono chiusi con proventi in aumento del 40% grazie a un buon flusso di dividendi dalle nostre partecipate Ubi Banca e Bre e da una soddisfacente profittabilità della gestione finanziaria ». Ma Falco è realista: «Sappiamo che i mercati non ci consentono, almeno per ora, di replicare». Di qui una decisione articolata, a partire da un consuntivo totalmente rispettoso dei princìpi contabili e da autentico zero base- budget con ipotesi stress sul piano della redditività. «Abbiamo ridotto del 25%, da 31 a 23 milioni, il preventivo delle erogazioni annue, ma l'abbiamo reso sostenibile fino al 2011». Meno fondi per due priorità. La prima è non arretrare dalle core mission dell'ente, dai progetti di respiro poliennale e di reale impatto sulle infrastrutture sociali del territorio. Sono più investimenti che erogazionispot e spicca l'education: unmilione all'anno è l'impegno a favore di progetti di formazione permanente di tutti gli insegnanti della provincia, mentre la Crc partecipa allo sviluppo decentrato dell'ateneo torinese. Ma Falco già da un anno guarda agli scenari locali della crisi. «Abbiamo attivato con la Bre- ricorda un nuovo servizio di anticipi bancari agevolati per i lavoratori in attesa di ricevere i sussidi di cassa integrazione». Ora gli sforzi si allargano al microcredito: attraverso il nuovo Progetto Fiducia assieme alla rete di monitoraggio della Caritas di quattro diocesi dell'area, famiglie in difficoltà potranno ottenere microfinanziamenti fino a 3mila euro al tasso euribor flat, di fatto "a tasso zero". Ancora: «Seguiamo da vicino la Fondazione Cariplo nel suo appoggio al fondo di solidarietà lanciato dall'arcivescovo di Milano: ne vogliamo creare velocemente uno anche nel Cuneese». I "nuovi poveri" si aggiungono ai "poveri di sempre" in un orizzonte in cui già prima della crisi le Fondazioni italiane stavano battendo strade nuove. «Come soci della Cassa depositi e prestiti siamo entrati anche noi nella Sgr appena messa in cantiere per gestire il nuovo maxi- fondo nazionale per l'housing sociale», spiega Falco, che presiede nel consiglio Acri la commissione per l'edilizia abitativa destinata alle categorie deboli. Per il presidente dalla Crc è un modello: «Un fondo immobiliare consente alle Fondazioni una gestione moderna e redditizia del loro patrimonio, sviluppando strutture che creano di per sé valore sociale, come case per giovani coppie, immigrati, anziani» Il terreno più delicato e ambizioso resta comunque quello della "sussidiarietà d'impresa". Accanto alla Cdp e al fondo infrastrutturale F21, l'ente cuneese ha investito in tutti i "progetti Acri" che operano tendenzialmente con la logica del private equity e della ricerca industriale: TTVenture (trasferimento tecnologico), PPP Italia (partenariato pubblico privato)e SinLoc, finanziaria di partecipazione e consulenza per le iniziative di rilancio territoriale. «Sono progetti di frontiera - conferma Falco - , ma proprio la crisi dei mercati e le difficoltà crescenti di fare sussidiarietà facendo leva sui flussi finanziari ci obbligano ad affinare strumenti nuovi. Siamo però fiduciosi: in vent'anni le Fondazioni italiane hanno già affrontato con successo sfide importanti ». A.Q. «A Cuneo abbiamo attivato un servizio di anticipi agevolati alla cassa integrazione» Ezio Falco, 54 anni IMAGOECONOMICA

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e-dem 2.0. Istituzioni, cittadini, nuove reti: un lessico possibile (sezione: Cultura)

( da "Comunicatori Pubblici" del 30-03-2009)

Argomenti: Cultura

Pubblicato il: 30-03-2009 e-dem 2.0. Istituzioni, cittadini, nuove reti: un lessico possibile “e-democracy 2.0. Istituzioni, cittadini, nuove reti: un lessico possibile” è il titolo del seminario internazionale che si svolgerà a Bologna presso la biblioteca Sala Borsa mercoledì 8 aprile 2009 a partire dalle ore 10.00. L’incontro si propone come momento per mettere a fuoco tendenze, sfide e opportunità per la partecipazione civica scaturite dalla nuova fase di sviluppo della comunicazione digitale. L’evento è organizzato dalla Regione Emilia Romagna e vedrà confrontarsi sul concetto di partecipazione attiva dei cittadini alla vita pubblica e istituzionale docenti universitari italiani ed europei, esperti e protagonisti di esperienze di e-democracy. La riflessione sulla partecipazione La Regione Emilia Romagna è impegnata dal 2004 con progetti pilota sulla partecipazione digitale e aderisce al network pan-europeo Pep-net (Pan European eParticipation Network): per questa ragione è stata promossa un’occasione di riflessione come l’incontro di Bologna, di interesse sia per l’ambito teorico che per le best practice maturate a livello nazionale ed internazionale. L’obiettivo della giornata di studio è mettere a fuoco l’efficacia di processi partecipativi digitali avviati con un approccio “top-down” da parte delle istituzioni; contemporaneamente si cercherà di capire quale contributo utile può arrivare da iniziative “bottom-up”, promosse da cittadini ed associazioni e quali integrazioni fra le due modalità sia possibile sviluppare. Il programma dei lavori Dopo la registrazione dei partecipanti, alle ore 10.00 il seminario inizierà con i saluti dei rappresentanti delle istituzioni e il primo panel “Il ruolo istituzionale: oltre l’approccio top-down?”, al quale parteciperanno Bryan Loader, professore di Sociologia Politica presso l’Università di York e Condirettore di SIRUS (Social Informatics Research Unit); Laura Sartori, ricercatrice e docente di Sociologia dell’Università di Bologna; Wainer Lusoli del Centro di ricerca JRC-Commissione Europea e IPTS; Sabrina Franceschini, responsabile dei progetti Partecipa.net e Io partecipo per la Regione Emilia Romagna. Il secondo panel vedrà l’analisi del tema “Lo sviluppo della sfera pubblica on-line” alla presenza di Rolf Luhrs, coordinatore di Pep-net; Chiara Sebastiani, professore associato di Scienza Politica presso l’Università di Bologna; Peter Mambrey della Scuola di alta formazione sulla governance dell’Università di Duisburg-Essen; Mayo Fuster Morell, ricercatrice presso l’Istituto Universitario Europeo e componente del progetto Networked Politics; Vittorio Alvino, presidente di DEPP – Democrazia Elettronica e Partecipazione pubblica. A partire dalle ore 13.15 inizierà il terzo panel, su “E-democracy, istituzioni e cittadini: il caso italiano. I risultati della policy italiana per la promozione della e-democracy locale”, che si svilupperà attraverso una discussione aperta con la comunità istituzionale e associativa italiana che si occupa di partecipazione. Iscrizione e materiali didattici E’ già possibile iscriversi al convegno attraverso il sito della Regione. Nella prima settimana di aprile, il sito Partecipa.net ospiterà uno spazio per raccogliere le iscrizioni dei partecipanti ed i quesiti dei partecipanti in vista del dibattito che concluderà il seminario. Inoltre, nello stesso spazio sarà possibile consultare abstract e indicazioni bibliografiche di approfondimento forniti dai relatori. Gaia Tomasi

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Made in Italy il solare di nuova generazione (sezione: Cultura)

( da "Affari e Finanza (La Repubblica)" del 30-03-2009)

Argomenti: Cultura

SCIENZE pag. 23 Made in Italy il solare di nuova generazione INNOVAZIONE/ Il gruppo Angelantoni, specializzato in tecnologie energetiche, si allea prima con la Techint e quindi con la Siemens per la produzione industriale PATRIZIA FELETIG La tecnologia italiana alla conquista del mondo nel solare termodinamico, chiamato anche solare a concentrazione. È considerato fra le varie forme di energia solare quella con il maggiore potenziale di sviluppo perché capace dei migliori rendimenti. È una tecnologia in cui l’Italia ha una buona posizione, a conferma del rapporto virtuoso che può instaurarsi tra ricerca pubblica e imprese private al fine di investimenti produttivi. Il progetto si chiama Archimede: l’ha realizzato l’Enea e ora acquista una dimensione industriale con l’acquisto della Siemens del 28% del produttore che lo sta realizzando costruendo i "tubi ricevitori a sali fusi" per centrali solari termodinamiche, l’Archimede Solar Energy della Angelantoni. All’origine del solare a concentrazione made in Italy, c’è l’intuizione del Nobel per la fisica, Carlo Rubbia. Grandi specchi parabolici concentrano la luce del sole su un tubo ricevitore, dentro il quale scorre un fluido. Nel solare termodinamico tradizionale si usa un olio, Rubbia l’ha sostituito con una miscela di sali fusi che raggiunge maggiori temperature (550° contro 380) moltiplicandone l’efficienza. L’energia solare è "trasportata" in un serbatoio ad accumulo, utile per supplire ai momenti di scarsa insolazione. Il serbatoio è in contatto termico con uno scambiatore di calore che genera vapore utilizzato per muovere delle turbine collegate agli alternatori che generano corrente elettrica. La differenza è nel fluido utilizzato, che nella versione italiana è più redditizio. Già si trovano centrali termodinamiche in diverse zone aride e assolate del mondo (per produrre 1MW servono mediamente di 24 ettari di superficie): in California è in funzione da 20 anni un impianto termodinamico nel deserto del Mojave e ora se ne sono aggiunti altri 8 per una capacità totale di 350MW. In Spagna ci sono due impianti per una potenza totale di 50MW. I costi di installazione per impianti di tali dimensioni oscillano tra i 2,5 e 4,8 milioni per MW. Questa tecnica di captazione dell’energia solare produce elettricità in maniera costante, senza interruzione e in grandi quantità. La miscela di sali fusi brevettata dall’Enea è economica, non è infiammabile, non è inquinante come l’olio minerale altrimenti usato. Il cuore di un impianto solare a concentrazione è il tubo ricevitore, la componente a più alto contenuto tecnologico. Quando nei laboratori Enea di Casaccia e di Portici si è cominciato a lavorare sul progetto di solare termico con fluido di scambio formato da 60% di nitrato di sodio e 40% di nitrato di potassio, ci si scontrò con il problema di un modello di ricevitore ad alta efficienza e buona stabilità. I due fornitori presenti sul mercato mondiale non erano in grado di soddisfare le specifiche tecniche di un tubo capace di resistere alle altissime temperature richieste dalla tecnologia a sali fusi. Il team di ricercatori diretto da Mauro Vignolini selezionò allora una rete di aziende specializzate nella lavorazione di materiali speciali, alle quali trasferì le conoscenze sviluppate nel campo dei film sottili, saldature vetrometallo e deformazioni termomeccaniche. Nei 7 anni di sviluppo sono state coinvolte l’Itiv per l’assemblaggio dei componenti del tubo, la Polo per la creazione del vuoto nell’intercapedine del tubo captante la radiazione e l’esterno di protezione, la Steroglass per la saldatura del soffietto metallico di dilatazione con il tubo esterno di protezione in vetro. Nel 2007 tutte le competenze sono confluite nella Archimede Solar Energy controllata dalla Angelantoni Industrie, 130 milioni di fatturato e 750 dipendenti tra Italia, Francia, Germania, India e Cina. Il progetto di fattibilità della tecnologia Enea si concretizzerà fra un anno e mezzo con un impianto commerciale da 5MW (scalabile a 30) che integra la centrale termoelettrica a gas dell’Enel a Priolo Gargano in provincia di Ragusa. Il progetto Archimede ha coinvolto competenze produttive multidisciplinari. Ronda Reflex, azienda di pannelli specchianti ha brevettato innovativi specchi parabolici polimerici con sottile rivestimento in vetro a specchio. La Duplomatic infine, specializzata negli azionamenti oleodinamici di precisione, ha messo a punto un sistema per la movimentazione degli specchi parabolici. Scopri come ricevere sul tuo cellulare Repubblica Gold condividi

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LOTTA CONTRO I TUMORI, SERRAVEZZA: "E' ORA DI AGIRE" (sezione: Cultura)

( da "LeccePrima.it" del 30-03-2009)

Argomenti: Cultura

Il neo-comitato di spongano per la tutela e la salvaguardia del territorio “Natura semplice” sceglie un pubblico incontro-dibattito sul tema “Ambiente e salute” per presentarsi ufficialmente all’intera cittadinanza. Ospite d’onore dell’evento, tenutosi ieri sera presso la scuola elementare “E. De Amicis” di Spongano, il presidente della sezione leccese della lega italiana per la lotta contro i tumori Giuseppe Serravezza, oltre alla professoressa Anna Trono, docente di geografia economica e del territorio presso la facoltà di beni culturali dell’Università del Salento e al sindaco di Spongano Luigi Zacheo. Èd è proprio il primo cittadino ad aprire l’incontro, sottolineando come l’amministrazione comunale guardi con favore ai fenomeni di associazionismo che riguardano le tematiche ambientali, poiché compito dei cittadini è proprio quello di stimolare, orientare e criticare l’azione politica che riguarda questo ambito. “L’ambiente è di tutti e tutti hanno il diritto e il dovere di occuparsene” – conclude il sindaco Zacheo prima di passare parola alla prof.ssa Trono. “Per lungo tempo si è pensato che ambiente e sviluppo economico fossero due termini incompatibili e antitetici mentre adesso diventa possibile ma soprattutto necessario pensare alla tutela del nostro territorio come un’occasione di crescita, economica oltre che civile” premette la docente universitaria prima di presentare gli allarmanti dati di una ricerca internazionale realizzata fra il 2000 e il 2003 sulla fascia costiera salentina, brindisina e in parte anche tarantina. “Siamo il secondo paese in Europa per erosione costiera antropica” afferma, dati alla mano Trono “durante questa indagine, nonostante i frequenti problemi di rilevazione dei siti contaminati sono emersi, in maniera limpida ed inequivocabile, i fattori che stanno distruggendo i nostri litorali e provocano conseguenze disastrose sul nostro territorio, come l’utilizzo indiscriminato delle preziose falde acquifere, una politica agricola basata sulla coltivazione intensiva e il conseguente utilizzo di pesticidi e sostanze chimiche, l’inquinamento delle acque marine e i derivanti problemi per il settore della pesca, la cementificazione selvaggia della fascia costiera”. “Una comunità che non riesce a riconoscere e valorizzare le specificità locali , i propri beni ambientali e culturali è una comunità destrutturata, senza futuro” conclude la professoressa per lasciare spazio all’attesissimo intervento di Serravezza. E il presidente della sezione leccese della lega contro i tumori non delude certo le aspettative dei presenti, proponendo un discorso pragmatico ed incisivo. “I tumori non si combattono con le cure mediche e sanitarie - tuona Serravezza - o quanto meno non esclusivamente e principalmente. Per sconfiggere il cancro bisogna intervenire sulle cause primarie, ossia sui fattori ambientali che sono correlati con l’incremento di persone che contraggono questa malattia. Il problema è che a nessuno, a livello politico ed economico conviene fare questi discorsi”. “Secondo un’indagine del 2004 - continua l’oncologo - a Lecce la mortalità dovuta al cancro è inferiore a quella di Milano di un misero 2 per cento. Venti anni fa la percentuale in meno era del 25 per cento”. “E’ necessario che la comunità si svegli, prenda coscienza del fatto che non ci si ammala mai di cancro per caso, nè è possibile pensare di riporre tutte le nostre speranze nel medico che interviene quando la frittata è già fatta - conclude Serravezza - se la politica si è rivelata incapace di fronteggiare il problema, allora deve essere la cittadinanza ad intervenire, a protestare, a manifestare contro un utilizzo del territorio fondato sull’unico imperativo del profitto economico”.

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La Scienza si fa vedere al cinema (sezione: Cultura)

( da "Blogosfere" del 30-03-2009)

Argomenti: Cultura

Mar 0930 La Scienza si fa vedere al cinema Pubblicato da Emanuela Zerbinatti alle 10:59 in Cinema e TV, Recensioni, Segnalazioni, Video A Milano torna Vedere la Scienza Festival, una sette giorni di film, documentari e video scientifici provenienti da tutto il mondo, per raccontare la scienza attraverso le immagini. Da oggi, lunedì 30 marzo fino al 5 aprile 2009, lo Spazio Oberdan in viale Vittorio Veneto 2, ospiterà infatti l'edizione 2009 della rassegna cinematografica che terrà cinefili, appassionati ed esperti del settore incollati alle poltrone. Il Festival Internazionale del Video del Film e del Documentario Scientifico, organizzato dal Dipartimento di Fisica dell'Università degli Studi di Milano, vede protagonisti documentari, film anche d'autore, video per il web e video promozionali, con la scienza come unico denominatore comune. Scegliere i temi portanti dell'edizione 2009 del Festival non è stato difficile. L'anno che stiamo vivendo è stato dichiarato dall'Unesco Anno Internazionale dell'Astronomia, in occasione dei 400 anni delle prime osservazioni di Galileo Galilei al cannocchiale ed è l'anno in cui ricorre il 40esimo anniversario dello sbarco sulla Luna. Ma si celebra anche il bicentenario della nascita di Charles Darwin e il 150esimo anniversario della pubblicazione del suo capolavoro L'origine delle specie. Vedere la Scienza Festival dedica quindi la sua programmazione di rassegna serale a Galileo e Darwin, all'astronomia, alla Luna e all'evoluzione. Anche il programma diurno prevede sessioni su questi temi ma, come nelle passate edizioni, a questi temi portanti si affiancano sessioni che spaziano in numerose aree: inquinamento ambientale, scienze della salute, matematica, storia della scienza, neurologia, scienze della natura e del clima e grandi imprese scientifiche. In calendario anche un sessione dedicata ai ragazzi (domenica 5 aprile, ore 15 con la proiezione del video Una busta preziosa per scienziati in erba, seguita dal film WALL-E). Il tutto accompagnato da dibattiti, tavole rotonde ed altre iniziative. Del resto, tutto il programma che potete leggere con i link alle schede dei film è fitto di eventi interessanti per soddisfare i gusti di un vasto pubblico. Infatti, pur focalizzandosi in particolare sui temi di astronomia e biologia e agli importanti anniversari in agenda quest'anno, abbraccerà come da tradizione ogni ambito scientifico (scienze biomediche e naturali, chimica, fisica, matematica, ...). Per quanto riguarda il concorso. Chiunque ha potuto partecipare sottoponendo film, documentari e video a soggetto scientifico: case di produzione maggiori e produttori indipendenti, musei scientifici e non, scuole, accademie, università ed istituti di ricerca pubblici o privati, aziende ed agenzie. Sono previste cinque categorie a seconda della tipologia del video e del soggetto proponente. Per ciascuna categoria la giuria internazionale assegnerà un premio.

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L'Università che laurea in Facebook (sezione: Cultura)

( da "Stampaweb, La" del 30-03-2009)

Argomenti: Cultura

Costerà circa 4000 sterline e inizierà ufficialmente solo dal prossimo anno accademico, ma il corso di laurea in social network fa già discutere. Promotrice dell’iniziativa è un’università di Birmingham, che, spiega, considera i nuovi media assolutamente indispensabili per insegnare marketing e comunicazione. Il ciclo di lezioni, che sarà curato dal professor Hickman, è stato lanciato in perfetto stile 2.0: sul sito dell’ateneo, infatti, è comparso da qualche giorno il video che ne illustra i vantaggi e le potenzialità. «Non è un corso per sfigati o maniaci del computer- spiega Hickman al Daily Telegraph- gli strumenti usati in questo corso saranno accessibili alla maggior parte della gente». Fra le lezioni previste, anche quelle dedicate alla costruzione dei podcast e al settaggio dei blog. «Durante il corso- prosegue il docente- prenderemo in considerazione ciò che la gente può fare usando Facebook e Twitter, e come questo possa essere usato nella comunicazione e nel marketing». I puristi dello stile inglese, ovviamente, storcono il naso. Ma il professor Hickman gongola. Soprattutto perché, sostiene, Facebook verrà insegnato con la stessa serietà applicata alle altre materie, e perché il corso ha ricevuto il via libera dalle autorità competenti. Insomma: rispetta gli standard. «Le lezioni comprenderanno ricerche ed approfondimenti, criteri fondamentali. E’ un corso nuovo, ma la sua importanza è fuori discussione». In realtà, sostengono in molti, di un nuovo approfondimento sui social media non si sentiva la mancanza. Facebook e gli altri siti 2.0, in questi giorni, sono sulle pagine di tutti i giornali. E i media che sono più facilmente gestibili sono stati superati dai nuovi esperimenti dei no global che preparano le sfilate anti-G20. «Gli organizzatori delle proteste - ha detto Stephenson, capo della polizia londinese- non solo stanno usando social network tradizionali, come Facebook, per mobilitare i loro sostenitori, ma ne hanno creati altri ex novo». Il corso delluniversità di Birmingham, quindi, potrebbe nascere già vecchio, sorpassato dal popolo dei duri e puri del Web. I vertici dell’ateneo non la pensano allo stesso modo. Ma gli studenti sono scettici. «Praticamente tutti i contenuti del corso sono così semplici da poterli imparare da soli» dice Jamie Waterman, 20 anni. «Nella realtà, tutte queste cose, la gente le conosce già. Penso che sia solo uno spreco di risorse».

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Studiare più a lungo fa bene al cervello (sezione: Cultura)

( da "Stampaweb, La" del 30-03-2009)

Argomenti: Cervelli

ROMA Sudare su libri e quaderni più a lungo fa bene al cervello. Sembra addirittura che l’aumentata frequenza scolastica obbligatoria negli ultimi 50 anni potrebbe ridurre i tassi di demenza fra gli anziani. Un team di ricercatori britannici ha confrontato le abilità mentali di un gruppo di oltre 14 mila “over 65”, scoprendo che quelli che erano andati a scuola più a lungo ottenevano alla fine i risultati migliori. Ecco perché gli studiosi dell’Università di Cambridge sono convinti che, allungando ulteriormente la durata della scuola dell’obbligo, si potrebbe, in qualche modo, proteggere la mente dal rischio di demenza. Nel loro studio i ricercatori hanno confrontato i risultati ottenuti nei test di prontezza mentale da 9 mila “over 65” nel 1991 con quelli di 5 mila coetanei analizzati nel 2002. Tutti sono stati sottoposti a esami ad hoc per rilevare i primi segni di demenza. Ebbene, i ricercatori hanno identificato un piccolo ma significativo aumento della prontezza mentale delle persone del secondo gruppo, che hanno frequentato la scuola dell’obbligo più a lungo degli altri. Già era noto che la demenza è meno frequente in persone che hanno studiato più a lungo, questo perché lo studio aumenta il numero delle connessioni neurali. Ma per la prima volta una ricerca “fotografa” l’effetto della scolarizzazione: nel 1947 in Gran Bretagna la scuola dell’obbligo finiva a 15 anni, nel 1972 si è passati a 16 anni. E due anni fa il Governo ha annunciato che entro il 2015 si sarebbe arrivati a 18 anni. «L’aumento dei livelli di educazione scolastica che abbiamo osservato - scrivono gli studiosi su ’Aging, Neuropsychology and Cognition’ - è coerente con la variazione della durata della scuola dell’obbligo in Gran Bretagna». Ma non è tutto. Secondo i ricercatori altri elementi sono risultati protettivi: il fatto di aver subito meno attacchi cardiaci, il consumo di farmaci anti-ipertensivi, il fumo e un miglioramento dell’alimentazione nei primi anni di vita sono tutti fattori che, secondo i neurologi, possono aver contribuito a proteggere le abilità mentali del gruppo del 2002. «La demenza si manifesta - spiega David Llewellyn, responsabile della ricerca - quando il declino cognitivo arriva al punto di interferire con la capacità delle persone di portare a termine compita “base”, come cucinare». «Ma i cambiamenti iniziano molto prima. Questi studi sono importanti perché potrebbero influire su cosa è probabile che accada nel futuro», aggiunge. Non solo. Modificare ulteriormente i limiti di età per poter lasciare la scuola sarebbe utile, secondo Llewellyn, «per migliorare le abilità cognitive degli anziani, e anche per ridurre i tassi di demenza».

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Il sistema scolastico piacentino al vaglio di 38 docenti russi (sezione: Cultura)

( da "Libertà" del 30-03-2009)

Argomenti: Cultura

Il sistema scolastico piacentino al vaglio di 38 docenti russi Piacenza - Visita in Provincia dei componenti del gruppo di 38 docenti universitari ed insegnanti di San Pietroburgo ospiti del Centro scolastico agroalimentare Raineri Marcora (che da anni intrattiene buoni rapporti con il mondo scolastico di San Pietroburgo e più in generale russo). Il gruppo, alloggiato presso l'azienda Tadini di Gariga, è da noi per farsi una idea di come funziona il nostro sistema scolastico e universitario: anche in Russia si sta pensando ad una riforma del sistema e si raccolgono informazioni su come vanno le cose nel resto d'Europa. In Provincia, ad accogliere gli ospiti, accompagnati dal dirigente del centro scolastico agroalimentare Mauro Sangermani, c'erano gli assessori provinciali alla Scuola e alla Formazione della Provincia, Fernando Tribi, e del Comune di Piacenza, Giovanni Castagnetti, e Pier Paolo Triani, docente della facoltà di scienze della Formazione dell'Università Cattolica di Piacenza. Molte le domande, in particolare per conoscere le opportunità di istruzione e formazione che nel nostro Paese vengono offerte agli adulti, per capire il sostegno economico e finanziario garantito alle scuole dagli enti locali e per conoscere la struttura e i percorsi di studio. Molta attenzione al tema delle tasse scolastiche e universitarie. Il gruppo è guidato da Nina Litvinova, capo di facoltà dell'economia e responsabile del laboratorio di istruzione per adulti all'istituto di istruzione universitaria di San Pietroburgo. Interprete, il maestro elementare piacentino in pensione, Giovanni Gandolfi. 30/03/2009

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Arte ed economia all'Orientale (sezione: Cultura)

( da "Napoli.com" del 30-03-2009)

Argomenti: Cultura

30/3/2009 Arte ed economia all’Orientale In che modo l’arte può rappresentare l’economia e l’economia analizzare l’arte? Saranno questi  alcuni dei temi che saranno affrontati domani martedì 31 marzo alle 15 nel corso dell’incontro organizzato dal corso di Economia dei beni e delle attività culturali dell’Università L’Orientale a Napoli a Palazzo Giusso (Largo San Giovanni Maggiore). Il confronto, organizzato in collaborazione con Exposito - Osservatorio Giovani Artisti Napoli (www.exposito.na.it), sarà introdotto dal Preside della Facoltà di Scienze Politiche de L’Orientale Amedeo Di Maio e vedrà la partecipazione della docente di Economia dei beni e delle attività culturali dell'Università L’Orientale Elina De Simone e di Eugenio Tibaldi,  artista piemontese da quasi dieci anni a Napoli, attento alle evoluzioni estetiche e economiche delle periferie delle grandi metropoli. "Tra le iniziative promosse all'interno del corso- dichiara Elina De Simone- l'idea di organizzare un dialogo aperto con un artista come Eugenio Tibaldi nasce dal desiderio di ricercare possibili "fils rouges" tra spirito artistico ed approccio economico che consentano di capire meglio in che modo nasce e si espleta l'"hic et nunc" dell'opera d'arte”.  Infatti, come sottolineava il filosofo Walter Benjamin, il valore unico dell'opera d'arte autentica trova una sua fondazione nel rituale, che, nel lavoro di Tibaldi, potremmo riconoscere nella rappresentazione di quelle che il premio Nobel per l'economia Douglass North definirebbe "leggi informali" che, proprio in contesti di risorse scarse come le periferie, sembrano assolvere perfettamente alla funzione di orientare l'esistenza umana.

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PIù INGLESE NEI PROGRAMMI DEGLI ISTITUTI TECNICI E LO STUDIO DI UNA SECONDA LINGUA STRANIERA AL... (sezione: Cultura)

( da "Mattino, Il (Nazionale)" del 30-03-2009)
Pubblicato anche in: (Mattino, Il (Benevento)) (Mattino, Il (Circondario Sud1))

Argomenti: Cultura

Più inglese nei programmi degli istituti tecnici e lo studio di una seconda lingua straniera al quinto anno, così come avverrà forse nei licei per l'intero quinquennio. Enuncia alcune delle linee guida della scuola che verrà Silvio Berlusconi dal palco del congresso del Pdl. E non manca l'annuncio di 135 mila borse di studio «per studenti meritevoli di fasce sociali più deboli» che avranno così opportunità «di studio per andare avanti» in questi mesi di grave crisi economica, promette il Cavaliere che punta anche sul massiccio ricorso alla tecnologia per fare in modo che l'informatica entri per davvero nelle scuole italiane. In classe dovrebbero quindi essere introdotti i libri multimediali da affiancare ai testi tradizionali, strumenti non più unici nel percorso di apprendimento dei giovani. Dall'istruzione di primo e secondo grado, alle mondo dell'università: primo passo per attuare il cambiamento il freno «alla moltiplicazione dei corsi di laurea e alle sedi distaccate e inutili, in qualche caso con meno di venti iscritti», denuncia il premier. Riduzione degli sprechi e nuovi standard di qualità per fermare quella che il presidente del Consiglio definisce «gestione privata» delle facoltà pubbliche «a vantaggio di parenti e amici» che ottengono «incarichi dei docenti e ricercatori». Saranno premiate, è la promessa, le università con l'offerta formativa migliore e a garantire la terzietà della gestione, entreranno in campo a manager «che abbiano la responsabilità economica» degli atenei da trasformare in vere e proprie aziende. Tra le missioni che Berlusconi detta al Pdl c'è dunque l'innovazione nel campo dell'istruzione affinché la scuola non si «più un ammortizzatore sociale». Che si tratti di una laurea o un diploma di specializzazione, «non dovrà più essere pezzo di carta, ma garanzia di lavoro e le famiglie meno fortunate dovranno poter scegliere tra istruzione statale e privata». Canali paralleli e la promessa di premiare le università virtuose, a partire dal corpo docente per il quale si prevedono incentivi legati alla produttività e ai risultati raggiunti. Il ministro Mariastella Gelmini ascolta in platea e spiega che le parole del premier anticipano una serie di proposte allo studio che «completano la rivoluzione del merito». Una riforma che riguarderà anche «la governance» degli istituti professionali e dei licei, trasformando le università sempre più in imprese per la formazione dei giovani in concorrenza tra loro e quindi costrette a seguire le regole del mercato. Il tentativo di compiere il programma avviato con il secondo governo del Cavaliere e sintetizzato nella campagna elettorale del 2001 con il famoso slogan delle «tre i» in cui insieme con l'inglese e l'utilizzo di internet in classe entrava in campo l'impresa. La riforma dell'allora ministro Letizia Moratti in parte attuata e poi cancellata dal governo successivo di Romano Prodi e che ora Berlusconi sembra volere riproporre in versione riveduta e corretta. «I giovani sono con il premier», assicura il ministro Gelmini, una delle quattro «dame» che il Cavaliere alla fine del discorso chiama sul palco, futuro al femminile del partito appena nato.

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CLAUDIO QUINTANO* UNO DEGLI OBIETTIVI DELLA FORMAZIONE GIà A PARTIRE, ADDIRITTURA DA QUELLA ... (sezione: Cultura)

( da "Mattino, Il (Nazionale)" del 30-03-2009)
Pubblicato anche in: (Mattino, Il (Benevento)) (Mattino, Il (Circondario Sud2))

Argomenti: Cultura

CLAUDIO QUINTANO* Uno degli obiettivi della formazione già a partire, addirittura da quella preuniversitaria, oggi, è quello di creare quanti più e possibile contingenti di studenti, se non generazioni, che siano dei veri e propri «letterati» nelle Ict capaci, cioè, di usare con dimestichezza l'uso di moderne tecnologie di apprendimento per affrontare lungo l'arco della vita il life long learning. L'impatto che comporterà l'intensità dell'adesione da parte dei docenti e degli studenti, da parte del mondo produttivo e della società in generale che dovrà adattarsi a questo nuova modalità dell'apprendimento non è dato di prevederne la portata che è anche funzione della sua temporizzazione. In questa ottica, la Conferenza dei Rettori (CRUI) sta sperimentando con l'Associazione Italiana di Calcolo Automatico (AICA), nell'ambito del progetto IT4PS - InformationTechnologies for Problem Solving, la costruzione di percorsi di apprendimento dell'uso degli strumenti informatici di base più «sofisticati», il foglio elettronico per il trattamento dei documenti attivi e dei moduli di calcolo e le basi di dati, per la gestione e il recupero delle informazioni per la soluzione di problemi in specifici contesti applicativi, quali quelli dell'area economica, medico sanitaria e delle scienze sociali. Le esperienze pilota effettuate mostrano che la modalità e-learning è un fattore chiave di qualità che all'esperienza formativa privilegia l'impegno diretto dello studente, attraverso la traccia on-line del lavoro di apprendimento in aula, alternandola alla fase dello studio individuale, che, perché no, talvolta, è effettuato in laboratori virtuali di esercitazione che utilizzano l'accesso facilitato a materiali didattici, ai rapporti con docenti ed altri studenti, aprendo anche sessioni di lavoro progettuale e fruendo di materiali di auto-valutazione ed auto-apprendimento. È importantissimo che l'Università usi la leva di far percepire tangibilmente il vantaggio dell'uso delle ICT agli studenti una via che alleggerisca la crisi che la sta martoriando creando le condizioni di superamento del ritardo di competenze attraverso la motivazione dei discenti all'apprendimento con le ICT. La riforma dell'autonomia didattica delle università lo consente e pone l'apprendimento - il learning - al centro in quanto «l'e-learning significa sostanzialmente un sistema di opportunità, di punti di accesso e di interazioni finalizzate all'apprendimento partecipativo ed inclusivo». I docenti universitari sono chiamati al superamento dello sforzo iniziale di creazione dei contenuti e ad essere elastici nel modificare la loro organizzazione del lavoro svolto finora «frontalmente» e con esercitazioni tradizionali. Con questi ingredienti si configura un primo scenario di E-learning, in forma cosiddetta blended, ovvero integrata, cioè come rinnovamento della didattica universitaria in una ottica di qualità. La grande leva che è destinata a risollevare la situazione educativa delle future generazioni è però un secondo scenario di E-learning, flessibile, non necessariamente legato ai corsi di studio, rivolto alla formazione continua, ricorrente e permanente degli adulti. La strategia vincente sarà prossimamente quella di costruire un modello di e-learning adeguato al sistema universitario italiano e allo spazio europeo dell'istruzione superiore. *Preside di Economia della Parthenope

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Mira nell'asse metropolitano Politici e docenti a confronto (sezione: Cultura)

( da "Gazzettino, Il (Venezia)" del 30-03-2009)

Argomenti: Cultura

Mira nell'asse metropolitano Politici e docenti a confronto Lunedì 30 Marzo 2009, Mira (l.gia.) "Mira nell'asse metropolitano: nuove idee di sviluppo per superare la crisi". Questo il titolo della tavola rotonda che si terrà queste sera, lunedì 30 marzo alle 18 in villa Widmann a Mira organizzato dall'amministrazione comunale di Mira. All'incontro coordinato da Giorgio Malavasi, redattore di "Gente Veneta" interverranno il prof. Paolo Feltrin, docente Università di Trieste, il prof. Pier Francesco Ghetti, rettore Università di Ca' Foscari e Vendemiano Sartor, assessore regionale alle Attività produttive. Ad introdurre i lavori ci penserà il sindaco di Mira Michele Carpinetti mentre sono previsti interventi delle rappresentanze imprenditoriali e sindacali; le conclusioni saranno affidate a Davide Zoggia, presidente della Provincia.

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Troina, un corso alla per animazione diretto ai giovani (sezione: Cultura)

( da "Sicilia, La" del 30-03-2009)

Argomenti: Cultura

Troina, un corso alla «Don Milani» per animazione diretto ai giovani Calascibetta. In cinquanta alunni del "Verga" hanno partecipato alla decima edizione italiana della competizione "Kangourou della matematica 2009", organizzata dal dipartimento di matematica "Federigo Enriques" dell'Università degli Studi di Milano. Il gioco - concorso, a cadenza annuale, ha lo scopo di promuovere la diffusione della cultura matematica di base attraverso l'aspetto ludico, metodologia di successo a giudicare dal fatto che il numero di concorrenti iscrittisi quest'anno, a livello nazionale, supera i 45 mila. Il progetto, di cui è docente referente Carmela Benvenuto, ha coinvolto due livelli di scolarità, ossia la categoria "Benjamin", che ha visto la partecipazione di 28 alunni iscritti al primo e secondo anno della scuola secondaria di primo grado e la "Cadet", con 22 allievi frequentanti l'ultimo anno. «Insegnare e formare, quando coniugano all'apprendimento tradizionale, elementi ludici e emozionali, soprattutto nei ragazzi di questa fascia d'età - spiega Carmela Benvenuto - sviluppano potenzialità e generano risultati di spessore spendibili nel tempo». La prova, la cui preparazione è stata curata dai docenti Silvana Mirrione, Rosanna Leonardo, Livia Fontanazza e Giuseppe Mangione, ha avuto una durata di 75 minuti, nel corso dei quali i concorrenti hanno risposto a trenta quesiti a scelta multipla, alla cui correzione e relativa attribuzione del punteggio provvederà, attraverso un lettore ottico, il comitato organizzatore. Inoltre, i 40 istituti che otterranno i migliori risultati complessivi nella categoria "Benjamin", verranno invitati a partecipare, con un team di sette studenti, alla gara a squadre, valevole per l'assegnazione della "Coppa Kangourou" che si terrà a Mirabilandia, l'8, il 9 e il 10 maggio 2009. Alessandra Leonora

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Tasse universitarie, il termine scade oggi (sezione: Cultura)

( da "Sicilia, La" del 30-03-2009)

Argomenti: Cultura

prima tranche della 2ª rata Tasse universitarie, il termine scade oggi Scade oggi lunedì 30 marzo il termine per il pagamento, senza addebiti di mora, della prima 'tranche' della seconda rata delle tasse universitarie per l'anno accademico 2008-2009. La scadenza riguarda soltanto quegli studenti per i quali il contributo complessivo risulta d'importo superiore a 105 euro. La procedura va effettuata attraverso il Portale Studenti dell'Ateneo (www.unict.it), collegandosi alla propria pagina personale. A differenza di quanto avveniva in precedenza, da quest'anno infatti l'Università di Catania non ha più inviato al domicilio degli studenti i bollettini M.Av. per il pagamento delle tasse, poiché questi sono stati resi disponibili su internet, sotto la voce "Seconda rata", in formato pdf, con gli importi già calcolati. Sarà sufficiente stamparli e pagare il dovuto presso un qualsiasi sportello bancario del circuito nazionale senza alcun addebito di spesa, entro la data di oggi. La tassa può inoltre essere versata utilizzando i terminali Pos (solo circuito Bancomat) dell'Ufficio immatricolazioni (via di Sangiuliano 44). La seconda 'tranche', a cui fa riferimento l'eventuale secondo bollettino pubblicato su internet, andrà pagata entro il 29 maggio. Per quegli studenti per i quali il contributo complessivo risulta invece essere d'importo inferiore a 105 euro, la scadenza per il pagamento dell'unico bollettino resta fissata al 29 maggio 2009. E' possibile inoltre usufruire - sempre tramite l'apposito link del Portale Studenti - del comodo sistema di pagamento on line, utilizzando la Mps Carta Spider Unict (per chi l'ha già richiesta e ottenuta), o qualsiasi altra carta del circuito Visa-Mastercard (grazie al sistema Mps internet banking). Per richiedere la carta multiservizio Mps Carta Spider Unict, completamente gratuita, è sufficiente collegarsi al sito internet www.unict.it e compilare il form di richiesta on-line. La card sarà consegnata agli studenti presso una filiale della Banca Monte dei Paschi di Siena, istituto tesoriere dell'Università, prescelta al momento della richiesta; ai docenti e al personale tecnico-amministrativo sarà, invece, consegnata direttamente nella sede di servizio. Oltre a poter pagare in modo semplice ed economico le tasse universitarie, si potrà ad esempio ricevere l'accredito automatico di importi riconosciuti dall'Ateneo (buoni libro, buoni mensa, ecc.), senza fare file e senza addebiti aggiuntivi. Mps Carta Spider Unict rappresenta, per i suoi contenuti innovativi, un'occasione unica nel panorama nazionale delle carte multiservizio. Oltre a garantire le funzioni identificative, essa può infatti essere utilizzata anche come carta di pagamento prepagata ricaricabile, operante attraverso i circuiti Bancomat/PagoBancomat e Visa Electron, senza che sia prevista l'apertura di alcun conto corrente, e come servizio di firma digitale, in linea con le direttive del Centro nazionale per l'Informatica nella Pubblica amministrazione - Cnipa.

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(sezione: Cultura)

( da "Sicilia, La" del 30-03-2009)

Argomenti: Cultura

«Una struttura a servizio della ricerca e delle imprese del territorio» FISICA Seminario del dott. Giannazzo Oggi lunedì 30 marzo alle 17, nell'aula L del dipartimento etneo di Fisica e Astronomia (via Santa Sofia, 64), il dott. Filippo Giannazzo del Cnr- Istituto per la Microelettronica e microsistemi di Catania, terrà un seminario dal titolo "Nanoscale transport properties of graphene". Scienze Politiche Martedì la presentazione del manuale di Diritto penale del prof. Salvatore Aleo Si presenta martedì 31 marzo alle 10, nell'Aula magna della facoltà di Scienze Politiche, nel corso dell'incontro su "Complessità sociale e sistema penale", il manuale "Diritto Penale. Parte generale" del prof. Salvatore Aleo (CEDAM, Padova, 2008). Alla presentazione del volume intervengono il procuratore nazionale antimafia dal 1997 al 2005 Piero Luigi Vigna, il procuratore aggiunto della Repubblica al Tribunale di Catania Giuseppe Gennaro e i docenti dell'Università di Catania Guido Ziccone, ordinario di diritto penale, e Carlo Pennisi, ordinario di sociologia del diritto. L'incontro sarà coordinato dal preside della Facoltà Giuseppe Vecchio. FISICA Seminario sulla collaborazione scientifica fra i Paesi dell'ex Urss Martedì 31 marzo alle 11.30, nella sede dell'Inaf-Osservatorio astrofisico (via Santa Sofia, 78), il prof. Petrosian Artashes del Byurakan observatory, terrà un seminario dal titolo "International support programs for science collaboration with FSU (Former Soviet Union) countries. Ways of cooperation and possible difficulties". Italianistica Martedì nuovo appuntamento del ciclo «Scritture e letture» Prosegue martedì 31 marzo alle 16, al Liceo classico "Spedalieri" la seconda edizione del ciclo di seminari "Scritture e letture" curato dalla Sezione Didattica di Catania dell'Associazione degli italianisti (Adi-Sd), in collaborazione con la facoltà di Lettere e Filosofia dell'Università di Catania e con il dipartimento di Filologia moderna. Gli incontri dell'Adi-Sd, coordinati dal prof. Andrea Manganaro (docente dell'Università di Catania e membro del direttivo nazionale dell'Adi-Sd), sono dedicati quest'anno alla poesia, il prossimo seminario del ciclo sarà tenuto dal prof. Nicolò Mineo, past preside della facoltà di Lettere e Filosofia dell'Università di Catania, che parlerà di "Il canto XXX del Paradiso e l'idea di fine del mondo". CHIMICA Seminario del dott. Sandor Martedì 31 marzo alle 11:30, nell'aula A del dipartimento di Scienze chimiche di Catania (viale Andrea Doria, 6-edificio 2), il dott. Peter Sandor (Magnetic resonance systems varian deutschland GmbH), nell'ambito delle attività didattiche del dottorato di ricerca internazionale in Scienze chimiche, coordinato dal prof. Corrado Tringali, terrà un seminario dal titolo "Applications of NMR in the field of organic and bio chemistry". SCIENZE DEI BENI CULTURALI Seminario sui servizi bibliotecari Martedì 31 marzo alle 16, nella sede del corso di laurea in Scienze dei beni culturali dell'Università di Catania (Palazzo Bellassai, via Vittorio Veneto, 33 - Siracusa), Domenico Ciccarello (Università di Palermo), terrà un seminario dal titolo "Dal catalogo elettronico al servizio di document delivery". L'incontro rientra nell'ambito del sesto ciclo di seminari di approfondimento sul tema "Biblioteche e servizi" promosso dall'Aib (Associazione italiana biblioteche) e rivolto a studenti, soci Aib e bibliotecari.

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Filosofia e arte da Farahzadart (sezione: Cultura)

( da "Affari Italiani (Online)" del 30-03-2009)

Argomenti: Cultura

MilanoItalia Milano/ Martedì 31 marzo il direttore di Affaritaliani.it modera l'incontro: "La morte (e la vita) prese con filosofia" Lunedí 30.03.2009 13:49 Sarà un incontro di alto profilo filosofico, per "approfondire e sublimare il concetto di morte". Il 31 marzo alle ore 21, presso Farahzadart in via Tarchetti 5, si terrà una conferenza dal titolo "La morte (e la vita) prese con filosofia". Le riflessioni e il dibattito saranno moderati dal direttore di Affaritaliani.it, Angelo Maria Perrino, che coordinerà gli interventi di Alessandro Ghisalberti e Roberto Radice, docenti all'Università Cattolica di Milano. A introdurre l'incontro sarà Elisabetta Saura. L'idea alla base dell'incontro è quella di una discussione alla quale si associno performance, video, installazioni e opere. I disegni, dunque, saranno a firma di Behnam Ali Farahzad. tags: milano

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Eventi, la vita e la morte... (sezione: Cultura)

( da "Affari Italiani (Online)" del 30-03-2009)

Argomenti: Cultura

Culture Eventi/ Vita e morte prese con filosofia Lunedí 30.03.2009 14:13 Domani alle ore 21.00, presso Farahzad Art, in via Tarchetti 5, si terrà l'incontro "La morte (e la vita) prese con filosofia" nell'ambito della rassegna sul tema della morte. Durante la serata sarà possibile assistere a riflessioni e a un successivo dibattito filosofico di Alessandro Ghisalberti e Roberto Radice, docenti all'universita cattolica di Milano. In veste di moderatore sarà presente il direttore di Affaritaliani.it. urante la serata verranno esposti disegni e proiettati video di Benham Ali Farahzad. L'incontro è introdotto da Elisabetta Saura. tags: vita morte filosofia

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Bologna, gli studenti a lezione di Costituzione (sezione: Cultura)

( da "Sestopotere.com" del 30-03-2009)

Argomenti: Cultura

Bologna, gli studenti a lezione di Costituzione (30/3/2009 14:42) | (Sesto Potere) - Bologna - 30 marzo 2009 - Gli studenti a lezione di Costituzione, per capire le radici, l’evoluzione e l’attualità del nostro testo fondamentale. Circa trecento ragazzi e ragazze delle scuole superiori hanno seguito questa mattina nell’aula magna di Santa Lucia, a Bologna, una lezione sulle parole chiave della carta costituzionale: popolo e cittadinanza, singoli e formazioni sociali, libertà, uguaglianza, autonomia e apertura internazionale. Sei interventi tenuti da illustri docenti universitari, Francesco Galgano, Luciano Vandelli, Andrea Morrone, Giuseppe De Vergottini dell’Università di Bologna, Roberto Bin dell’Università di Ferrara, Alessandro Pace dell’Università La Sapienza di Roma. “La riflessione di quest’oggi sulla nostra Costituzione – ha detto in apertura il rettore dell’Università di Bologna, Pier Ugo Calzolari – è importante perché è rivolta ai giovani: dobbiamo fare prendere loro contatto con questo testo fondamentale”. “La Regione ha fortemente voluto questo incontro – ha spiegato la vice presidente della Regione Emilia-Romagna, Maria Giuseppina Muzzarelli - Vorrei che i ragazzi si soffermassero anche sulla lingua della Costituzione: chiara, semplice e pulita, senza aggettivi inutili e senza sbavature, un linguaggio che vuole farsi intendere da tutti, perché a tutti è rivolta”. L’appuntamento, concluso dalla presidente dell’Assemblea legislativa regionale Monica Donini, fa parte delle iniziative organizzate dalla Regione Emilia-Romagna in occasione del 60° anniversario della Costituzione italiana, insieme a Prefettura, Provincia e Comune di Bologna, Ufficio scolastico regionale e Università di Bologna

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Piacenza. il 3 aprile terzo seminario sul Lavoro (sezione: Cultura)

( da "Sestopotere.com" del 30-03-2009)

Argomenti: Cultura

Piacenza. il 3 aprile terzo seminario sul Lavoro (30/3/2009 14:58) | (Sesto Potere) - Piacenza - 30 marzo 2009 - Venerdì 3 aprile, dalle 9,15, nella Sala "G. Piana" dell'Università Cattolica, a S. Lazzaro, si tiene il terzo seminario del ciclo promosso da Provincia e Università Cattolica per informare sulle tematiche legate ai problemi del lavoro. Il tema di questo terzo seminario riguarda i tirocini formativi e di orientamento in quanto strumenti di politica attiva del lavoro. Il programma dell'incontro, coordinato come d'uso da Pier Antonio Varesi, professore ordinario di Diritto del lavoro all’Università Cattolica e coordinatore del ciclo, prevede: alle 9.15 i saluti di Donatella Depperu, Professore Ordinario di Economia aziendale e Direttore del Master M-MINT dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Piacenza; a seguire, l'intervento di Fernando Tribi, Assessore Provinciale al Sistema Scolastico e Formativo; quindi (dalle 9,45), le relazioni di Paolo Pascucci, Professore Ordinario di Diritto del lavoro dell’Università degli Studi di Urbino “Carlo Bo”, dal titolo “Stage e lavoro: la disciplina dei tirocini formativi e di orientamento”, e di Pier Giovanni Bresciani, docente dell'Università di Genova, Bologna e Trento, sui fattori di qualità nell'attuazione dei tirocin. Alle 11.15, dibattito su “Esperienze, criticità e proposte di miglioramento”, con il coinvolgimento di rappresentanti di formazione professionale, scuola ufficio stage e placement dell’Università Cattolica. Alle 12 l'intervento conclusivo di Pietro Natale, Dirigente Coordinatore Area Servizi alle Imprese, Politiche del Lavoro e Sistema Formativo della Provincia, che parlerà dell'azione della Provincia di Piacenza a supporto della diffusione e della qualità dei tirocini. L'incontro, pur essendo rivolto in modo specifico agli operatori del settore, è aperto a tutta la cittadinanza.

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''Voci di strada' di migranti del mondo (sezione: Cultura)

( da "Sestopotere.com" del 30-03-2009)

Argomenti: Cultura

''Voci di strada' di migranti del mondo (30/3/2009 15:39) | (Sesto Potere) - Ferrara - 30 marzo 2009 - Raccontare e dare spazio alle espressioni artistiche e culturali dei migranti, questo l'obiettivo dell'ottava edizione del convegno nazionale dal titolo “Voci di strada”, in programma a Ferrara il 3 e 4 aprile al centro di promozione sociale “Il Quadrifoglio” di Pontelagoscuro. Il programma dell'iniziativa curata dal Cies di Ferrara insieme all'associazione Cittadini del Mondo,realizzata con il contributo di Area Giovani, Sonika e Ufficio Giovani Artisti del Comune di Ferrara, della Provincia di Ferrara e della Regione Emilia Romagna, è stato presentato nei dettagli questa mattina in residenza municipale dagli organizzatori e dall'assessore comunale Massimo Maisto. Nelle due giornate di convegno, oltre ai momenti di confronto e lettura con rappresentanti delle istituzioni e dell'associazionismo, scrittori migranti italiani e di origine straniera, sono previsti appuntamenti culinari e musicali sempre in tema. Fondamentale l'apporto del momdo della scuola ferrarese che parteciperà agli incontri fornendo un contributo culturale, frutto del lavoro svolto in classe. In questi giorni, tra l'altro, una ampia parete della palestra dell'Iti di Ferrara è diventata 'tela' per una grande opera dipinta con lo spray di artisti graffitari coordinati da Pietro Rivasi. Il convegno è riconosciuto dal Miur- Ufficio Scolastico Regionale- Usp Ferrara come attività di aggiornamento per i docenti. Questo il programma delle due giornate Venerdì 3 aprile – alle 9 Centro di promozione sociale “Il Quadrifoglio” - V.Savonuzzi, 54 – Pontelagoscuro (FE) Apertura e saluto delle Autorità: assessore comunale Massimo Maisto, assessore provinciale Sergio Golinelli Interventi: Kossi Komla-Ebri, scrittore togolese Adrian Bravi, scrittore argentino Pietro Rivasi, artista/curatore Cheikh Tidiane Gaye, scrittore senegalese alle 15.30 - 18.00 - "Voci di strada" Concerto poetico-musicale e inaugurazione di opere artistiche realizzate da studenti alle 20.00 - Cena multietnica Sabato 4 aprile - alle 9 Centro di promozione sociale “Il Quadrifoglio” - V.Savonuzzi, 54 – Pontelagoscuro (FE) Interventi: Maurizio Coccia, Accademia di Belle arti di Sassari Tahar Lamri, scrittore algerino Riccardo Fadda, Pietro Pintadu – collettivo az.namusn.art Alberto Masala, poeta sardo Silvia Camilotti, Università di Bologna alle 12.00: dibattito e conclusioni Durante le sessioni del Convegno, incursioni musicali di Nashy (rapper), RD (rapper), Pietro Pintadu (chitarrista) Partecipano alle iniziative legate al Convegno alunni e insegnanti delle Scuole di Ferrara: Istituto “L. Einaudi” – Liceo “L. Ariosto” – Liceo “G.Carducci” – Liceo “A.Roiti” – Istituto “O.Vergani” – IPSIA “Ercole I d’Este” – Liceo “Aleotti don Minzoni” di Argenta - Istituto “D.Dossi” - Scuola Media "Dante Alighieri" INFORMAZIONI: tel: 3356542434 - e-mail: vocidalsilenzio@libero.it; info.vocidalsilenzio@tiscali.it CIES Ferrara Via Muzzina 11 44100 Ferrara http://www.comune.fe.it/vocidalsilenzio e-mail vocidalsilenzio@libero.it Associazione Cittadini del mondo Piazzale Kennedy 24 44100 Ferrara 8° Convegno Nazionale Culture e letteratura della migrazione Voci di strada Ferrara 3 - 4 aprile 2009 Centro di promozione sociale “Il Quadrifoglio” - V.Savonuzzi, 54 – Pontelagoscuro (FE) LA SCHEDA (a cura degli organizzatori) PRESENTAZIONE "La poesia che si è fatta udire di recente è ciò che potrebbe essere chiamata 'poesia di strada' ( Lawrence Ferlinghetti) “Oggi l’artista ha di nuovo di fronte a sé una condizione di libertà sconcertante. Non ci sono più canoni estetici. Chi può ormai decidere per tutti che cosa, nel nostro universo poliestetico, è mai arte? C’è solo una grande, smisurata, energia diffusa. Il Problema è quello di captarla.” (Francesca Alinovi) “La metropoli si presenta come luogo aperto dell’identità sociale, della memoria culturale e delle possibilità storiche. Questo spazio è quello che oggi può essere invaso dai linguaggi che sotto l’impatto della globalizzazione dei rapporti culturali non sono proprietà di nessuno.” (Iain Chambers) Nelle diverse edizioni del convegno, la letteratura della migrazione, per le sue specifiche caratteristiche, nei suoi intrecci con la letteratura italiana e più in generale con la “letteratura dei mondi”, si è offerta come insostituibile paradigma per guidarci verso una lettura delle trasformazioni in corso, offrendoci una inedita opportunità di sguardo all’interno dei nuovi scenari prodotti dalla trasformazione del nostro paese da luogo di emigrazione a luogo di immigrazione. In questa prospettiva abbiamo affrontato, di volta in volta, il tema della città, delle “zone di frontiera”, delle nuove realtà metropolitane che si stanno trasformando in luoghi di attrazione per migliaia di individui di diversa provenienza e creano così le premesse per inedite mescolanze di storie, memorie, lingue, identità, culture. Abbiamo messo a confronto, su queste tematiche, le suggestioni provenienti dalle esperienze degli artisti e degli scrittori migranti con le analisi di studiosi ed esperti. Gli autori che hanno attraversato le diverse edizioni del convegno, ciascuno secondo prospettive differenti, ci hanno quasi sempre rinviato ad un’idea di arte e letteratura quasi come pratica “di confine”: una specie di soglia attraverso la quale storie, culture, linguaggi si intrecciano e si mescolano tra loro, in un’ esperienza dello spaesamento, dello sradicamento dalle culture e dalle lingue d'origine, di cui l’arte e le scritture dell'emigrazione e dell'esilio rappresentano un paradigma significativo. L’edizione del 2009 si propone di proseguire su queste piste di ricerca. L’ormai tradizionale convegno letterario sarà affiancato, quest’anno, da un percorso di esplorazione attraverso le “Voci di strada”: quelle espressioni artistiche e comunicative che si collocano su una “linea di frontiera” tra forme canoniche e sperimentazione e che, utilizzando linguaggi tra i più svariati – musica rap, recital, fotografia, graffitismo, street art, arte pubblica, ecc. – costituiscono sempre più lo sfondo, il ritmo, la colonna sonora delle culture metropolitane. Per informazioni: tel. 3356542434 r-mail: vocidalsilenzio@libero.it L'iniziativa è stata realizzata con il contributo di Area Giovani Sonika e Ufficio Giovani Artisti del Comune di Ferrara, della Provincia di Ferrara e della Regione Emilia Romagna. GLI AUTORI PARTECIPANTI RICCARDO FADDA e PIETRO PINTADU - Collettivo AZ.namusn.art AZ.namusn.art è un collettivo di giovani artisti sardi che nasce nel maggio del 2007 a Porto Torres in seguito ad un’azione pubblica nella piazza dell’omonima città. Il collettivo è costituito da Riccardo Fadda (1976), Pietro Pintadu (1980) e da singoli professionisti che operano in settori specifici, alternandosi tra loro a seconda del progetto da realizzare, per la miglior riuscita del progetto in atto. Questo si propone come rivoluzione di rapporti tra Arte-Società, Arte-Politica, Arte-Economia, Arte-Natura. Un gruppo intento a scuotere coscienze, spesso costretto ad agire in bilico tra legalità e illegalità, la cui causa artistica si evolve con il tessuto sociale in cui opera, divenendo luogo di incontro e di dialogo. Un opera d’arte sospesa nell’ideologia collettiva volta a sollecitare le coscienze, e non un arte fine a se stessa. Con Az.Namusn.Art l’artista finalmente è in grado di attuare le proprie metodologie di dialogo affinché si raggiunga lo scopo dell’opera-azione. La poetica di intervento del gruppo si accosta agli strumenti dell’Arte Pubblica/Relazionale, invadendo luoghi di massa collettiva con operazioni finalizzate a scopi ben precisi, utilizzando mezzi tra i più disparati, spaziando dalla performance alla fotografia, dal video all’installazione a opere multimediali. ADRIAN BRAVI – E’ nato nel 1963 a San Fernando, Buenos Aires. Vive a Recanati. Nel 1999 è uscito il suo primo romanzo, RÍo Sauce (Paradiso, Buenos Aires). Ha tradotto alcune poesie di Primo Levi e ha pubblicato dei saggi su Borges. Nel 2004 ha pubblicato il primo romanzo in italiano: Restituiscimi il cappotto (Fernandel), a seguire La pelusa, Nottetempo, 2007. Nel 2008, sempre per la Casa editrice Nottetempo, il romanzo Sud 1982. SILVIA CAMILOTTI – laureata in Filologia e Letteratura italiana presso l’Università Ca’ Foscari di Venezia nel 2003, ha conseguito il diploma di Master sull’Immigrazione l’anno successivo nel medesimo ateneo. E’ dottoranda in Lingue, Culture e Comunicazione Interculturale presso il dipartimento SITLeC dell’Università di Bologna, con un progetto di ricerca che indaga il ruolo della letteratura nei processi di emancipazione delle popolazioni immigrate in Italia, in particolare delle donne. Si occupa di formazione e didattica interculturale della letteratura.Tra i suoi ambiti di studio, la letteratura della migrazione in lingua italiana con una particolare attenzione al punto di vista di genere. Recentemente ha curato il volume Lingue e letterature in movimento. Scrittrici emergenti nel panorama letterario italiano contemporaneo, BUP, collana Sitlec, Bologna, 2009). MAURIZIO COCCIA – Maurizio Coccia nasce a Garlasco (PV), nel 1963. Studia Storia dell'Arte e Pedagogia, a Parma. Dal 2003 al 2006 è Direttore Artistico del Trevi Flash Art Museum di Trevi (PG). Dal 2007 ricopre la stessa carica presso il Centro per l'Arte Contemporanea “Palazzo Lucarini” di Trevi (PG). è Presidente e Direttore Artistico di “Z.ONE – Cultural Crossing. Agenzia di Cultura Contemporanea” a Magione (PG) e curatore indipendente. Collabora con numerosi Enti, pubblici e privati, nell'ambito dell'arte pubblica. Insegna Storia dell'Arte Contemporanea presso l'Accademia di Belle Arti di Sassari. CHEIKH TIDIANE GAYE - nativo di Thiès (Senegal), ha partecipato nel 2003 al concorso «Genova città della poesia europea» dove è stato premiato per l'opera «A mio padre Mandela». Nel marzo dello stesso anno è stato invitato a presentare alcuni scritti durante la manifestazione culturale «Journées de la Francophonie à Rome», organizzata dalle ambasciate dei paesi francofoni in Italia. Attualmente vive e lavora a Milano come corrispondente del settimanale senegalese «Le Témoin». Nel 2001 ha pubblicato il suo libro Il Giuramento con LIberodiscrivere Editore (Genova). Méry, principessa albina, del 2005, è il suo secondo libro. Ha inoltre pubblicato la raccolta poetica Il canto del Djali (Edizioni dell’Arco). KOSSI KOMLA EBRI - è nato in Togo (Tsévié) il 10/01/1954,cittadino italo- togolese, è sposato e padre di due figli. è residente a Ponte Lambro (Co). Giunge in Italia nel 1974 a Bologna dove consegue nel 1982 la laurea in Medicina e Chirurgia poi la specializzazione in Chirurgia Generale presso l’Università di Milano. Lavora attualmente presso l’Ospedale Fatebenefratelli di Erba (Co). è vincitore della sezione narrativa del III° concorso letterario Eks&Tra di Rimini nel 1997 con il racconto “Quando attraverserò il fiume” ( “Memorie in Valigia” Fara Editore, 1997 – “Voci Migranti” Lunaria, 2000) ed ottiene il 5° premio nella edizione 1998 con il racconto “Mal di…” (“Destini sospesi di volti in cammino” Fara Editore, 1998). Suoi racconti sono presenti su diverse antologie in Italia e all’estero. Ha pubblicato articoli e saggi su giornali e riviste. è coautore con Aldo Lo Curto di AFRIQUE La santé en images (anche in versione inglese) pubblicato con il contributo del Rotary Club Lugano-Lago e distribuito gratuitamente nei villaggi africani per contribuire ad una educazione sanitaria delle popolazioni. Già presidente fondatore della A.S.A.E (Associazione Solidarietà Africana Erba), che divulga la conoscenza dei valori africani in un ruolo di mediatore culturale, è Responsabile della Sede di Erba dell’associazione “les cultures-Onlus” - laboratorio di cultura internazionale - che intende favorire l’affermarsi di una mentalità cosmopolita e diffondere la conoscenza dei popoli, della loro storia e della loro cultura. Nel giugno 1999, si candida per le elezioni comunali di Erba nella lista civica. “L’Altracittà” e nel 2001 alle elezioni politiche per la camera dei deputati con l’Ulivo. Impegna il suo tempo libero come mediatore interculturale nel mondo della scuola e della sanità. Recentemente ha pubblicato: “Identità trasversa” (Antologia “Parole di sabbia”, Ed. Il Grappolo, 2002); “Imbarazzismi-quotidiani imbarazzi in bianco e nero” con una introduzione di Laura Balbo (Ed. Dell'Arco-Marna, 2002); il romanzo “Neyla” (Ed. Dell'Arco-Marna, 2002) tradotto e pubblicato negli Stati Uniti dalla Fairleigh Dickinson University Press; la raccolta di racconti “All'incrocio dei sentieri” (Ed. EMI-Bologna, 2003), e “I nuovi Imbarazzismi-quotidiani imbarazzi in bianco e nero…e a colori” Edizioni dell’Arco-Marna 2004; “La sposa degli dèi” Edizioni dell’Arco-Marna 2005 e “Germogli recisi” (racconto) nell’Antologia “Italiani per vocazione” (a cura di Igiaba Scego) Edizioni Cadmo 2005 - "Le huitième péché" (racconto in francese nell'omonima antologia) Editions Ndzé 2006; Del Rap-Hip Hop (l'ottavo peccato) versione italiana su El-ghibli N°13 settembre 2006. Vita e sogni-racconti in concerto- Edizioni dell'Arco 2007 TAHAR LAMRI è nato ad Algeri nel 1958. Si è laureato in Legge presso l'Università di Bengasi, in Libia, con la specializzazione in Rapporti internazionali. Qui ha lavorato come traduttore presso il Consolato di Francia. E' in Italia dal 1986 dopo aver soggiornato in Francia e altri paesi. Ha vinto nel 1995 il 1° premio sezione narrativa con il racconto "Solo allora sono certo potrò capire”, al concorso letterario Eks&Tra , pubblicato nel volume: Le voci dell’arcobaleno - Fara Editore. Collabora da anni con Ravenna Teatro, scrivendo narrazioni teatrali per bambini e adulti. Nell'antologia Parole di sabbia (Il Grappolo, 2002) ha pubblicato "Ma dove andiamo? Da nessuna parte solo più lontano" e "Il pellegrinaggio della voce." Nel 2006 ha pubblicato I sessanta nomi dell’amore, per Fara editore, poi riedito , nel 2007 per Traccediverse edizioni. PIETRO RIVASI - 30 anni, modenese, lavora dal 1997 nell’ambito dei media dedicati al writing (stradanove.net), collabora con le più prestigiose riviste di settore (”Garage Magazine”, “GraffZoo”, “Taking over”) e, dal 2002, organizza Icone (www.icone.tv), evento internazionale di graffiti che ha la duplice finalità di riqualificare aree urbane degradate attraverso l’arte di strada e la promozione di giovani artisti. E’ uno dei vincitori del concorso regionale per i giovani curatori e critici d’arte A cura di… , col progetto espositivo Avia Pervia, recentemente realizzato. Dal 2004 collabora con la Biblioteca Poletti alle iniziative dedicate dall’istituto ai graffiti metropolitani e al costante aggiornamento della raccolta di libri e riviste relative a questo specifico settore. ALBERTO MASALA - Sardo, abita a Bologna. Di lingua madre logudorese (sardo dell'interno). La conoscenza di altre lingue (oltre l'italiano) gli permette di esprimersi in un personale 'linguaggio di confine' che va trasversalmente alla ricerca di un'espressione che dia fluidità ritmica ai suoi scritti. Ha esperienze di radio, teatro, video... Per quattro anni direttore artistico del nowall di Bologna, ha diretto eventi come d'art room (Bologna, convegno europeo dei nuovi luoghi dell'arte 86-87), no-wall in berlin (Berlino, Città europea della cultura 88)… in seguito è tra i fondatori del LINK Project. La frequentazione dei percorsi d'avanguardia nella scrittura e nell'arte contemporanea lo porta spesso a rapportarsi con artisti di diverse provenienze e discipline (poeti, musicisti, artisti visivi), con i quali realizza eventi soprattutto nell'ambito della poesia concreta e dell'arte immateriale. Attualmente opera in stretto rapporto con Fabiola Ledda, i musicisti Antonio Are e Miriam Palma, Anton Roca, su Cuncordu Bolothanesu, il gruppo sardo di canto poetico ancestrale per cui scrive i testi.... Promotore di "minores", movimento poetico per la dignità delle culture, con questa etichetta ha ideato numerose incontri internazionali. Come traduttore ha curato, fra le altre, la versione italiana di Love and politics (ed. StampAlternativa) di Judith Malina e di Nierika, o Le memorie del quinto sole (ed. il Maestrale) di Serge Pey. Ha tradotto e pubblicato una raccolta di inediti in Italia Jack Kerouac, Lultima parola. In viaggio. Nel jazz (Il Maestrale, 2004). Presente in diverse raccolte poetiche antologiche, ha al suo attivo numerose pubblicazioni, ed è stato tradotto negli Stati Uniti (da Jack Hirschman), in Francia (da Ambre Murard e Serge Pey), in Germania (da Magda Lindner), in Spagna (in catalano, da Anton Roca, e da Matteo Agostini con M. Magdalena CrespÍ), in Ungheria (da Nitrai Tòmas), in Albania (da Faslli Haliti) e in serbo-croato (da Sinan Guzdevic). NASHY – “ciao sono Nashy ora ti racconto la mia storia. Io sono Antonio Distefano in arte Nashy questo nome deriva dall’egiziano antico un nome che ho trovato per caso e che forse terrò tutta la vita ..sono nato a Varese il 25.05.92 ma sono cresciuto a Ravenna all’età di 8 anni ho iniziato a scrivere i primi testi.. a scuola tutti dopo natale dopo le feste avevano qualcosa da raccontare nei temi mentre io inventavo perché i miei genitori non avevano la possibilità di portarmi in vacanza… dopo scuola tornavo a casa e provavo ad esprimere il rancore che provavo nei fogli ...col tempo quei fogli divennero testi io già ascoltavo del rap e quindi non c'è voluto molto…a 12 anni è nata Lds il mio primo gruppo che tra i giovani fece un successo incredibile vendemmo 200 copie il gruppo era composto da 4 miei amici dopo 2 anni io decisi di fare un cd da solo "irraggiungibile"e anche quello non deluse feci tantissimi concerti al magia nelle scuole e perfino ad Ivrea..dopo un po’ di mesi lds si divise…io continuai a scrivere e uscì il mio secondo cd "che ne Sara di noi" ultimo mio progetto grazie a questo cd ho conosciuto il mio socio attuale che si chiama Petar in arte incubo lui mi accompagna da per tutto e ora stiamo lavorando ad un cd insieme…non ho molto da raccontare perché ho solo 16 anni comunque ora stiamo facendo una mini tournée in giro per Ravenna e città della Romagna…questo e tutto".

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Banda larga: il 2 e 3 aprile l'Europa si dà appuntamento a Torino (sezione: Cultura)

( da "Stampaweb, La" del 30-03-2009)

Argomenti: Cultura

Un appuntamento internazionale per parlare di banda larga, competitività e sviluppo. è quello che si tiene a Torino il 2 e 3 aprile prossimi grazie alla conferenza “European Regions for better ICT connections” (Centro Congressi Lingotto, via Nizza 280). Organizzato da Commissione Europea, in collaborazione con Regione Piemonte e CSI-Piemonte, il convegno si suddivide in due momenti distinti. Giovedì 2 aprile verrà presentato “B3 Regions – Regions for Better Broadband Connection”, progetto internazionale per la diffusione della banda larga in Europa che ha l’obiettivo di mettere a fattor comune le strategie, le best practice, i modelli organizzativi e di investimento per la realizzazione di infrastrutture di rete nei paesi interessati dall’iniziativa. Otto le nazioni europee che partecipano, con un ruolo chiave per l’Italia. Come Ente capofila di B3, infatti, la Regione Piemonte guida finanziariamente tutto il progetto e presenterà i primi risultati raggiunti a tutte le regioni europee, insieme all’Osservatorio ICT piemontese e al CSI-Piemonte. B3 ha ricevuto dalla Commissione il riconoscimento di “Fast Track Project”, attribuito alle iniziative considerate prioritarie già in fase di approvazione e per le quali si prevede il coinvolgimento diretto nei lavori di funzionari europei. Venerdì 3 aprile si terrà l’“Infoday su Broadband and the EU action in the recovery”, una giornata di lavori per presentare sfide e opportunità della banda larga, raccontare le esperienze di successo da parte di regioni e operatori ICT e ragionare insieme sui diversi modelli di investimento. Confrontandosi con gli operatori di telecomunicazioni su nuove logiche di partnership pubblico-privato e su piani per la riduzione del digital divide. L’appuntamento torinese sarà la prima occasione ufficiale per illustrare la decisione della Presidenza del Consiglio europeo, su proposta della Commissione, di destinare circa 1 miliardo di euro per estendere e migliorare le connessioni a Internet ad alta velocità nelle comunità rurali dell’Europa, colmando gli attuali "vuoti" della mappa della banda larga. Stando alle stime della Commissione, la rete dovrebbe creare un milione di posti di lavoro in questi territori e permettere una notevole crescita economica. L'estensione e il rinnovamento dell'infrastruttura di Internet ad alta velocità rappresentano un imperativo economico e sociale e l’obiettivo è raggiungere nel 2010 in Europa una copertura di Internet ad alta velocità pari al 100%. Il Consiglio europeo ha inoltre ricordato il ruolo fondamentale delle telecomunicazioni e dello sviluppo della banda larga in termini di investimento europeo, creazione di posti di lavoro e ripresa economica globale. Programma, informazioni e iscrizioni

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Iraq, Dgcs-Diaf: al via programma gestione zone umide Dhi Qar (sezione: Cultura)

( da "Velino.it, Il" del 30-03-2009)

Argomenti: Cultura

Il Velino presenta, in esclusiva per gli abbonati, le notizie via via che vengono inserite. EST - Iraq, Dgcs-Diaf: al via programma gestione zone umide Dhi Qar Roma, 30 mar (Velino) - In Iraq, nella provincia di Dhi Qar, sta per partire il programma per la “gestione sostenibile delle zone umide”, finanziato dalla direzione generale per la Cooperazione allo sviluppo (Dgcs) con 899.272,5 euro e svolto dal dipartimento di Ingegneria agraria e forestale (Diaf) dell’Università di Firenze – diretto dal professor Matteo Barbari - in collaborazione con l’Unità di sostegno alla ricostruzione (Usr) italiana, guidata da Anna Prouse. L’iniziativa prevede principalmente attività di formazione di personale locale. Il Diaf, infatti, terrà presso la sede dell’Usr dieci corsi su cinque tematiche: qualità dell’acqua, gestione dell’acqua, gestione del territorio, produzioni animali e vegetali e acquacoltura e pesca. Ogni sessione durerà circa un mese (120 ore di lezione tra teoria e pratica) e vi parteciperanno dieci studenti. Questi ultimi saranno tecnici iracheni o funzionari delle istituzioni locali. Per quanto riguarda i docenti, saranno due professori italiani, o interni o esterni all’Università di Firenze (a seconda delle esigenze). A ottobre del 2009, poi, si terrà nel nostro paese un corso sulla gestione dell’ambiente palustre, al quale è prevista la partecipazione di dieci iracheni. Successivamente, ci sarà un master di nove mesi dell’Istituto agronomico per l’oltremare (Iao) sull’irrigazione nei Paesi in via di sviluppo (Pvs) al quale è prevista la partecipazione di cinque laureati iracheni. Il Diaf lavora in Iraq dal 2005. Prima con un progetto per sostenere la produzione della palma da dattero e valorizzare i prodotti della provincia del Dhi Qar (concluso il 31 dicembre 2006), poi con un’iniziativa dal titolo “Piano di formazione professionale rivolto ad operatori del settore agricolo e allestimento di un centro per il sostegno all'agricoltura”, completata il 13 novembre 2008. (fbu) 30 mar 2009 15:42

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TLC. L'Ue prepara una nuova strategia contro i cyberattacchi (sezione: Cultura)

( da "HelpConsumatori" del 30-03-2009)

Argomenti: Cultura

News TLC. L'Ue prepara una nuova strategia contro i cyberattacchi 30/03/2009 - 15:41 L'Ue rafforza la protezione contro i cyberattacchi che mettono a rischio l'intera economia europea che ormai si affida in larga parte ai servizi e alle reti di comunicazione elettronici. Soltanto nel 2007 il 93% delle aziende dell'Unione europea e il 51% dei cittadini dell'Ue ha utilizzato internet in modo attivo. Gli acquisti e le vendite effettuati attraverso la rete hanno rappresentato l'11% del volume d'affari totale delle imprese dell'Ue. Per questo oggi la Commissione Ue ha proposto una nuova strategia che ha l'obiettivo di preparare l'Europa a reagire in casi di gravi attacchi, come quelli lanciati di recente contro l'Estonia, la Lituania e la Georgia. La probabilità di un crollo significativo delle reti di telecomunicazioni nei prossimi dieci anni è del 10-20% e il suo potenziale costo economico, sul piano mondiale, si avvicina ai 193 miliardi di euro. La causa di questa catastrofe potrebbe essere una calamità naturale, un crollo materiale, la rottura di un cavo sottomarino, ma anche atti terroristici e cyberattacchi, che vengono sempre più sofisticamente elaborati. Attualmente gli approcci e le capacità di affrontare questi attacchi variano molto da un Paese all'altro e la mancanza di un coordinamento centrale fa diminuire l'efficacia delle contromisure. Dunque le priorità suggerite dalla Commissione sono: favorire la cooperazione e lo scambio delle informazioni all'interno di un forum europeo e stabilire un partenariato pubblico privato che incoraggi le imprese a condividere le esperienze; sostenere lo sviluppo di un sistema di condivisione degli allarmi; stabilire dei criteri comuni alle infrastrutture critiche nel settore delle tecnologie delle informazioni e della comunicazione. Il 2 aprile, intanto, a Bruxelles verrà inaugurato l'Osservatorio europeo sulla contraffazione e sulla pirateria che sarà in prima linea nella lotta contro la contraffazione delle merci, il download illegale e altri illeciti ai diritti di proprietà intellettuale. L'Osservatorio costituirà una piattaforma per lo scambio di dati e di buone pratiche in materia di applicazione dei diritti di proprietà intellettuale tra le imprese e le autorità a livello nazionale. "L'anno scorso - ha dichiarato Charlie McCreevy, membro della Commissione responsabile del mercato interno - ci siamo riuniti per discutere le misure necessarie alla lotta contro la contraffazione delle merci. Quest'anno apportiamo delle soluzioni concrete. Sono convinto che l'Osservatorio, così come le altre iniziative che abbiamo lanciato, ci aiuterà in modo significativo nella lotta contro la violazione della proprietà intellettuale". 2009 - redattore: GA

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(sezione: Cultura)

( da "Gazzetta di Parma Online, La" del 30-03-2009)

Argomenti: Cultura

«No alle classi-ghetto per stranieri» Marco Severo Due parole sono bandite nell’aula magna del Giordani: «classi ponte». Il concetto - proposto mesi fa dalla Lega Nord - neppure esiste nel vocabolario dei prof d’italiano per stranieri, riuniti venerdì scorso nella scuola di via Lazio per una giornata di studi su «Studiare in italiano L2: prospettive di analisi e buone pratiche dal territorio». «I nostri modelli didattici - dice Marco Mezzadri, dipartimento di italianistica della facoltà di Lettere di Parma - tendono proprio al superamento dei ghetti e, anzi, puntano a valorizzare la componente relazionale, dando cioè agli studenti immigrati l’opportunità di sviluppare amicizie nelle classi d’appartenenza». «No, niente classi ponte: il metodo che noi proponiamo punta all’integrazione e si basa su lezioni parallele a quelle previste dal programma scolastico ordinario» dice Daniela Salami, coordinatrice delle insegnanti per immigrati di Parma. Come lei la pensano gli oltre 150 docenti di scuola media e superiore, arrivati da tutta Italia. Tra i relatori si avvicendano Paolo Balboni dell’Università Cà Foscari di Venezia, Anna Piperno del Miur, Graziella Favaro del centro specializzato «Come» di Milano e Gabriele Ferrari, assessore alle Politiche scolastiche della Provincia di Parma, promotore dell’incontro insieme all’Ufficio scolastico regionale. «Il nostro territorio - dice Mezzadri - è tra le realtà più all’avanguardia per l’insegnamento dell’italiano L2, quello cioè previsto per gli studenti non italofoni. Tuttavia, nonostante gli sforzi della periferia tramite le università e i centri di ricerca e formazione, deve essere l’Amministrazione centrale del Paese a farsi carico di soluzioni strutturali». A Parma, grazie al suo ateneo e all’investimento di piazzale della Pace, le lezioni per i ragazzi immigrati sono partite nell’anno scolastico 2006/2007. Sono 300 gli studenti che da allora si sono seduti ai banchi dei corsi «paralleli» in tutto il parmense. La maggior parte proviene dall’est Europa - «Moldavia e Romania specialmente», dice la Salami - e dall’Africa sub sahariana. Frequentano ogni settimana corsi pomeridiani e mattutini, ben integrati comunque con le lezioni scolastiche. In ciascuna classe 18 alunni al massimo. «Le principali difficoltà - spiegano Jessica Aiello, Linda Cammarata e Antonella Cortese, coordinatrici insieme alla Salami - le incontrano nell’uso dei termini tecnici, soprattutto in materie come diritto e, forse a sorpresa, storia». Oltre 50 sono invece gli insegnanti del parmense certificati dalla Ca' Foscari, l’ateneo appositamente accreditato. «La questione dell’italiano L2 - conclude Mezzadri - richiede un intervento rapido, visto che è in continua crescita nelle nostre scuole il numero di ragazzi d’origine straniera».

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Eventi, la morte (e la vita)... (sezione: Cultura)

( da "Affari Italiani (Online)" del 30-03-2009)

Argomenti: Cultura

Culture Eventi/ Vita e morte prese con filosofia Lunedí 30.03.2009 14:13 Domani alle ore 21.00, presso Farahzad Art, in via Tarchetti 5, si terrà l'incontro "La morte (e la vita) prese con filosofia" nell'ambito della rassegna sul tema della morte. Durante la serata sarà possibile assistere a riflessioni e a un successivo dibattito filosofico di Alessandro Ghisalberti e Roberto Radice, docenti all'universita cattolica di Milano. In veste di moderatore sarà presente il direttore di Affaritaliani.it Angelo Maria Perrino. Durante la serata verranno esposti disegni e proiettati video di Benham Ali Farahzad. L'incontro è introdotto da Elisabetta Saura. tags: vita morte filosofia

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Donne, lavoro e parità: 100 anni di conquiste, ma non basta (sezione: Cultura)

( da "Targatocn.it" del 30-03-2009)

Argomenti: Cultura

Donne, lavoro e parità: 100 anni di conquiste, ma non basta Oggi la legge italiana garantisce una certa tutela alle donne nel mondo del lavoro ma, purtroppo, non sempre e non automaticamente le leggi stesse vengono rispettate. Di questo argomento si è parlato venerdì scorso (27 marzo)durante il dibattito 'Donne, lavoro, parità: a che punto siamo?' nell'ambito degli appuntamenti previsti in '8 marzo e dintorni. Pari o dispari?'. Un escursus molto interessante tenuto dalla Professoaressa Daniela Izzi, docente di Diritto del Lavoro all'Università di Torino, che ha ripercorso tutto il cammino della storia della legislazione italiana e delle evoluzioni e cambiamenti della posizione della donna nel mondo del lavoro negli utlimi 100 anni. Un delicato cammino sulla questione della parità tra uomini e donne che ha messo in evidenza le preziose conquiste effettuate, ma anche i problemi - non marginali - che restano tuttora aperti. La leggi ci sono, ma come spesso accade non vengono applicate in maniera esemplare. E' necessario, come già ribadito più volte, un cambio di mentalità e cultura e sopratutto è di fondamentale importanza che le giovani generazioni che si affacciano al mondo del lavoro conoscano e sappiano fare buon uso delle norme che li tutelano. In occasione del convegno si è inaugura la mostra fotografica 'Donne, diritti politici e partecipazione democratica', gentilmente concessa dal CIRSDe - Università degli Studi di Torino, che valorizza la storia e la memoria delle donne che, con l’estensione del diritto di voto, operarono per portare le proprie richieste sulla scena pubblica e per cambiare e migliorare le condizioni di vita quotidiane. Le immagini fanno emergere i diversi momenti e significati dell’estensione del diritto di voto. La mostra si terrà nell’atrio del Salone d’Onore del Comune di Cuneo da venerdì 27 marzo a domenica 5 aprile con i seguenti orari: dal lunedì al venerdì 8—13/14—18 sabato 9-12/15-18. L’ingresso è libero. La mostra è anche l'apputamento che sancisce formalmente la fine di '8 marzo e dintorni' edizione 2009, con la certezza che il percorso compiuto quest'anno dall'assessorato alla Pari Opportunità e dal Comune di Cuneo porterà frutti anche oltre a questa data e si rinnoverà con ancora più entusiasmo, più idee e più esperienza nella prossimo edizione. '8 marzo e dintorni - pari o dispari?' non deve essere considerata soltanto come una manifestazione passeggiera, ma come un pensiero ed un impegno quotidiano da mantenere sempre fervido ed attivo nella mente di donne e uomini. Barbara Pasqua Immagini relative alla notizia

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All'università di Ferrara workshop "La medicina di genere: per una politica della salute attenta alle differenze" (sezione: Cultura)

( da "Sestopotere.com" del 30-03-2009)

Argomenti: Cultura

Alluniversità di Ferrara workshop "La medicina di genere: per una politica della salute attenta alle differenze" (30/3/2009 16:26) | (Sestoo Potere) - Ferrara - 30 marzo 2009 - A Unife il Workshop “La Medicina di Genere: per una politica della salute attenta alle differenze”. Mercoledì 1° aprile alle ore 8,30 nell'Aula Magna del Rettorato Ferrara ospiterà il 1° Workshop Interistituzionale dedicato alla medicina di genere, organizzato dai Comitati Pari Opportunità dell'Azienda USL, dell'Azienda Ospedaliero-Universitaria S. Anna, dell'Università degli Studi di Ferrara, con il supporto della Provincia e della Conferenza Socio-Sanitaria Territoriale di Ferrara. L'evento, in programma mercoledì 1° aprile dalle 8,30 alle 14.00 nell'Aula Magna del Rettorato (via Savonarola 9), vedrà i saluti del Pro Rettore dell'Università di Ferrara, Valeria Ruggiero, dei direttori sanitari delle Aziende Sanitarie Edgardo Contato e Davide Fabbri, dell'Assessora alla Salute del Comune di Ferrara Maria Giovanna Cuccuru e dell'Assessora provinciale alle Pari Opportunità e Sanità Manuela Paltrinieri, che curerà anche le conclusioni. Cuore della giornata saranno la lectio magistralis di Gianfranco Domenighetti, docente di Comunicazione, Economia sanitaria ed Economia e Politica sanitaria all'Università di Lugano e Losanna, le relazioni scientifiche di Fiorenza Taricone, docente di Storia delle dottrine politiche all'Università di Cassino e presidente dell'Associazione UniCPO, di Flavia Franconi, docente di Farmacologia cellulare all'Università di Sassari e vicepresidente dell'Associazione "Salute e medicina di genere", di Giovanna Vicarelli, docente di Sociologia economica all'Università Politecnica delle Marche ed esperto del Consiglio Superiore di Sanità del Ministero e di Laura Murianni, Coordinatrice e Segretario Scientifico dell'Osservatorio Nazionale sulla Salute nelle Regioni Italiane , docente di Sistemi sanitari comparati all'Università Cattolica del Sacro Cuore di Roma. L'iniziativa, si propone di avviare un innovativo percorso di ricerca e pratica di farmacologia e medicina di genere sul territorio ferrarese, così da coinvolgere vari professionisti della salute che possano, in un'ottica del tutto inedita, assicurare la personalizzazione e l'equo accesso alle cure, a vantaggio sia delle donne che degli uomini. Il workshop è gratuito. Il programma è scaricabile sui siti degli enti organizzatori e per iscriversi è sufficiente inviare la scheda al numero di fax 0532 235253.

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Meldola: lunedì 6 aprile una serata per costruire una città "bio" (sezione: Cultura)

( da "RomagnaOggi.it" del 30-03-2009)

Argomenti: Cultura

30 marzo 2009 - 17.48 (Ultima Modifica: 30 marzo 2009) Lunedì 6 aprile l'Associazione per la Sinistra proporrà alla discussione pubblica il progetto "bioMeldola, uno scopo comune basato su una realtà comune". Assieme a Gilberto Romboli e Pino Vaienti, interverrà anche il professor Carlo Flamigni, presidente dell'associazione. Sarà un'occasione, spiegano gli organizzatori, "per confrontarci concretamente sul futuro della nostra città e dei suoi abitanti, sulla opportunità di connotare Meldola come città del bio". Nell'occasione verrà rivolto un invito all'Amministrazione comunale ad accogliere la proposta di partecipare ad un bando della regione Emilia Romagna per finanziare l'80% dei costi per lo sviluppo di progetti che qualifichino il territorio e contribuiscano all'innovazione delle imprese locali che attraversano una fase economica molto difficile. La presentazione delle proposte deve avvenire entro il 30 giugno. "Ci rivolgiamo alla amministrazione comunale, e in particolare al Sindaco - spiega l'associazione -, perché è bene che siano gli enti locali a presentare i progetti in collaborazione con i privati, le società di capitale misto pubblico privato, le Università, i Centri di ricerca e le fondazioni". Le tematiche che la regione finanzia riguardano progetti tesi a qualificare lo sviluppo e l'innovazione di imprese di specifici ambiti territoriali (in questo caso le imprese meldolesi o anche della vallata); progetti pilota per il recupero e la valorizzazione di attività, lavorazioni tipiche, ecosostenibili, ecc...; la salvaguardia della tradizione agroalimentare ed enogastronomia della regione. "Anche se l'iniziativa non nasce dalla Giunta mi auguro che il Sindaco sappia coinvolgere, per il bene della nostra città - afferma Gilberto Romboli -, i promotori di questa proposta per costituire un gruppo di lavoro (dentro il quale coinvolgere giovani laureati meldolesi) che veda partecipi anche le associazioni di categoria per sviluppare, per esempio, un progetto ecosostenibile per la biodigestione da cui ricavare biogas e concimi naturali. Un progetto che dovrebbe vedere il contributo di aziende locali quali le nostre imprese manifatturiere (Centroplast, Cosmogas, le altre minori, ecc...) i professionisti quali gli ingegneri i biologi i veterinari, le imprese agricole e di allevamento, ecc.".

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G20/ PAESI IN VIA DI SVILUPPO CHIEDONO DI ESSERE ASCOLTATI (sezione: Cultura)

( da "Wall Street Italia" del 30-03-2009)

Argomenti: Cultura

G20/ Paesi in via di sviluppo chiedono di essere ascoltati di Apcom Lula: crisi è stata creata "da uomini bianchi con occhi azzurri" -->Londra, 30 mar. (Ap) - Quando i leader del G20 si riuniranno giovedì prossimo a Londra per discutere come affrontare la crisi economica mondiale, i Paesi in via di sviluppo chiederanno a voce ancora più alta di essere ascoltati prima che venga adottata qualsiasi soluzione globale. La dichiarazione del Presidente brasiliano, Luiz Inacio Lula da Silva, secondo cui la crisi è stata "creata dai bianchi con gli occhi azzurri", riassume in modo schietto la posizione assunta dai Paesi in via di sviluppo verso il summit di giovedì. Mentre Brasile, India, Cina, Indonesia e altre economie emergenti cercano di far sentire sempre più la loro voce all'interno del G-20, le agenzie internazionali rilanciano duri moniti sul rischio che altri milioni di persone finiscano in condizione di estrema povertà e che un altro mezzo milione di bambini perda la vita a causa della crisi. Se i Paesi in via di sviluppo stanno pagando gli effetti del calo degli investimenti stranieri, del ritiro di capitali e di tassi di interesse alle stelle, quelli più poveri tra i poveri sono colpiti dal crollo dei prezzi delle materie prime, loro principale merce di esportazione, e del calo degli aiuti allo sviluppo. "Finora, si sono sentiti estromessi da ogni tentativo di coordinamento, e questi sono i Paesi che rischiano di soffrire di più se non verranno adottate misure incisive", ha sottolineato Amir Amel-Zadeh, docente alla Judge Business School dell'Università di Cambridge. Questi Paesi chiedono che venga subito deciso un incremento dei fondi per i Paesi in via di sviluppo, che vengano rilanciati i negoziati di Doha sul commercio internazionale e che si adottino misure contro i paradisi fiscali e le iniziative di carattere protezionistico che stanno facendo defluire i fondi verso i Paesi ricchi. Facendo riferimento a Brasile e Argentina, Silva ha dichiarato che il vertice di Londra vedrà per "la prima volta negli ultimi due secoli, a mio parere, due Paesi in via di sviluppo partecipare a un vertice con maggiore autorità morale dei Paesi ricchi". Le ripercussioni della crisi nei Paesi in via di sviluppo è la terza priorità nell'agenda dei lavori del G20, dopo il dibattito sul piano di rilancio economico e quello sulla riforma delle regole, anche se stanno aumentando le pressioni perchè questi temi siano affrontati tenendo presenti le esigenze dei Paesi poveri. Il Segretario generale dell'Onu Ban Ki-moon ha scritto ai leader del G20 per chiedere un piano di stimolo economico da 1.000 miliardi di dollari per i Paesi in via di sviluppo e il premier britannico Gordon Brown, che ospita il summit, ha promesso di affrontare la questione dell'evasione fiscale, che costi ogni anno ai Paesi in via di sviluppo circa 160 miliardi di dollari, stando a quanto denunciato dalle ong. Da parte sua, la Banca Mondiale ha proposto di creare un "fondo di vulnerabilità" per aiutare i Paesi poveri, a cui i Paesi ricchi dovrebbero destinare lo 0,7% di ogni loro piano di rilancio economico, garantendo così le risorse necessarie per sostenere settori chiave come quello delle infrastrutture e dell'agricoltura. Formato da 19 Paesi - Australia, Argentina, Brasile, Regno Unito, Canada, Cina, Cile, Francia, Germania, India, Indonesia, Italia, Giappone, Russia, Sudafrica, Corea del Sud, Arabia Saudita, Turchia, Stati Uniti - più l'Unione europea, il G20 rappresenta l'85% della ricchezza globale, l'80% del commercio internazionale e i due terzi della popolazione mondiale. Colin Mayer, il preside della Said Business School dell'Università di Oxford, ha sottolineato l'esigenza che i leader del G20 ammettano che "non stanno parlando solo di New York, Londra e Tokyo. Prima riusciranno ad ammetterlo e più alte saranno le possibilità che riescano ad arrivare a una qualche forma di accordo e di coordinamentO".

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"I reattori nucleari diminuiranno ma lasceranno scorie alle prossime 5mila generazioni" (sezione: Cultura)

( da "e-gazette" del 30-03-2009)

Argomenti: Cultura

“I reattori nucleari diminuiranno ma lasceranno scorie alle prossime 5mila generazioni” Nel 2015 nel mondo ci saranno 60 centrali atomiche in meno rispetto a oggi. E la scelta italiana? “Importeremo uranio invece di petrolio”. Lo sostiene Vincenzo Balzani dell’università di Bologna, consigliere scientifico del Wwf. Bologna, 30 marzo – Nei prossimi sei/sette anni il numero di centrali nucleari diminuirà: di qui al 2015 chiuderanno infatti 90 reattori per raggiunti limiti di età, e ne apriranno “solo” 30. Pesante l’eredità: l’uso dell’atomo lascerà scorie nucleari (con tempi di decadimento radioattivo che vanno da 10mila a 100mila anni) a circa 5mila generazioni future. Lo sostiene Vincenzo Balzani, ordinario di Chimica alluniversità di Bologna ed esperto di energia. Balzani si è così espresso durante la presentazione romana del dossier del Wwf su “Cambiamenti climatici ed energia”. “Non è vero che l’energia nucleare è in espansione - spiega Balzani, che è pure componente del comitato scientifico del Wwf: - il numero di centrali è costante. Da vent’anni abbiamo 440 reattori nel mondo”. Secondo il dossier dell’associazione del Panda, il 70% dei reattori nucleari oggi in funzione (realizzati tra il 1975 e il 1985) verranno chiusi entro il 2030, mentre l’attuale potenza nucleare rappresenterà nel 2020 il 4% del fabbisogno mondiale di energia primaria. “Entrando nel nucleare - avverte ancora Balzani - l’Italia non diventerà indipendente dal punto di vista energetico. Anzi sostituirà soltanto il petrolio con l’uranio, dal momento che né il nostro paese né l’Europa ne posseggono un grammo”. La sistemazione delle scorie rimane poi la grande questione aperta. Osserva in merito il docente: “Forse non riusciranno a risolvere nemmeno in Usa il problema dei rifiuti tossici, figuriamoci in Italia dove abbiamo problemi per il pattume. Nessuno - conclude Balzani - può essere in grado di garantire a priori la sicurezza di un deposito permanente per 10mila anni”. E-GAZETTE - 30/03/2009 e-gazette.it -->

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La ricerca: "Per l'ambiente decidano gli esperti. Ma vogliamo essere informati" (sezione: Cultura)

( da "e-gazette" del 30-03-2009)

Argomenti: Cultura

La ricerca: “Per l’ambiente decidano gli esperti. Ma vogliamo essere informati” Ecco nel dettaglio i risultati della prima indagine nazionale sul tema della partecipazione civica e del consenso, promossa dal Comieco in collaborazione con l’università di Scienze politiche di Milano. Tra “bonapartisti” e “populisti”, nasce l’Osservatorio sulla partecipazione civica. Milano, 30 marzo – Più deleghe agli esperti, ma anche più informazioni ai cittadini. In particolare, la parola dovrebbe andare a tecnici e politici soprattutto quando in ballo c’è la localizzazione degli impianti eolici (74%), il luogo dove costruire un termovalorizzatore (65%) o per risolvere le emergenze rifiuti (56%). È questo, in sintesi, ciò che gli italiani pensano sia il percorso ideale per la risoluzione dei conflitti presenti nel nostro paese in materia ambientale. Si tratta del più interessante risultato della prima indagine nazionale sul tema della partecipazione civica e del consenso, promossa da Comieco in collaborazione con il dipartimento di Studi sociali e politici delluniversità di Scienze politiche di Milano. La ricerca “Tra partecipazione e decisione”, effettuata dall’Ipsos coinvolgendo un campione di duemila individui rappresentativo degli adulti italiani, ha evidenziato come vi sia una diffusa coscienza nel nostro paese della necessità che la decisione per risolvere i conflitti venga presa in ultima istanza dagli esperti dei rispettivi settori. In particolare, sono i sindaci a dover essere investiti del potere decisionale: sull’inquinamento, infatti, il 44% degli intervistati si affida a loro, il 24% al governo nazionale, il 16 a regione e provincia, il 18% agli stessi cittadini. Sulla raccolta dei rifiuti le percentuali sono simili: 35% i sindaci, 26% governo nazionale, 20% regione e provincia, ben 17% i cittadini. Sulla viabilità, invece, torna in auge il governo centrale (29%) a sostanziale pari merito con i sindaci (28%) e regione/provincia (26%). I cittadini seguono con il 18%. Se il primo cittadino esce promosso con buoni voti da questo “esame”, non così accade al mondo politico nazionale e a quello-sindacale territoriale, giudicati lontani dalla cittadinanza e non in grado di rappresentare un solido punto di riferimento per difendere, in caso di conflitto, gli interessi della popolazione. Meglio affidarsi alle associazioni ambientaliste, dice l’indagine, o ai comitati di quartiere, gettonati da oltre tre intervistati su quattro. Come afferma Paolo Natale, docente di Metodologia della ricerca alluniversità di Milano (e che per l’Ipsos ha curato l’indagine), “gli intervistati mostrano a volte una lucidità che manca agli stessi politici, impegnati più in conflitti ideologici che alla risoluzione dei reali conflitti urbani negli ambiti maggiormente controversi. Gli italiani ben comprendono come alcune competenze spettino di diritto agli esperti del settore, ma pretendono che -soprattutto in queste materie controverse - chi decide fornisca una esauriente e corretta informazione ai cittadini, tale da informarli sui fatti che li coinvolgono in prima persona”. Nasce l’indice di partecipazione civica - Utilizzando alcune delle domande poste nell’indagine è stato poi varato un “indice di partecipazione civica”. Dopo questa prima puntata dell’Osservatorio sulla partecipazione civica, l’indice sarà teso a verificare nel corso degli anni quanto aumenterà o calerà questo processo di delega delle decisioni in materia ambientale. Attualmente, l’indice si posiziona a livello di 43 punti, su una scala che va da un minimo di 0 a un massimo di 100. Al proposito: molti (65%) sono i cittadini che vorrebbero pronunciarsi sui temi della viabilità, così come sui rifiuti (70%). Tutti o quasi (92%) pensano che se la gente venisse coinvolta nelle decisioni “le cose andrebbero molto o abbastanza meglio”. Bonapartisti, razionalisti e populisti - È stata infine creata una “tipologia” degli italiani. Le figure emerse sono così sintetizzate: i “bonapartisti” (il 27% della popolazione) vorrebbero che tutte le decisioni venissero prese da un ristretto gruppo di esperti; i “razionalisti” (33%) individuano caso per caso quali decisioni debbano venir prese “dall’alto” e quali invece “dal basso”; i “populisti” (40%) vorrebbero invece che fossero i cittadini a scegliere, in tutti o quasi gli ambiti di riferimento. I primi sono in prevalenza anziani e, curiosità, cattolici nel 31% dei casi; i secondi in prevalenza giovani, spesso laureati e utilizzatori del web in modo saltuario; i populisti, infine, si concentrano al sud, hanno un basso tasso di scolarità e sono navigatori internet abituali. I nuovi “menefreghisti” - Infine, un dato inquietante: gli italiani applicano sempre più il senso di responsabilità solo alla sfera della famiglia, e sempre meno alla collettività. In otto anni, come conferma l’Ipsos, sono aumentati dal 9 al 36% quelli che si interessano della “cosa pubblica” solo se incrocia il loro “orticello”. I sociologi definiscono questa attenzione esasperata al proprio microcosmo “familismo amorale”. E-GAZETTE - 30/03/2009 e-gazette.it -->

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G20/ Paesi in via di sviluppo chiedono di essere ascoltati (sezione: Cultura)

( da "Virgilio Notizie" del 30-03-2009)

Argomenti: Cultura

Londra, 30 mar. (Ap) - Quando i leader del G20 si riuniranno giovedì prossimo a Londra per discutere come affrontare la crisi economica mondiale, i Paesi in via di sviluppo chiederanno a voce ancora più alta di essere ascoltati prima che venga adottata qualsiasi soluzione globale. La dichiarazione del Presidente brasiliano, Luiz Inacio Lula da Silva, secondo cui la crisi è stata "creata dai bianchi con gli occhi azzurri", riassume in modo schietto la posizione assunta dai Paesi in via di sviluppo verso il summit di giovedì. Mentre Brasile, India, Cina, Indonesia e altre economie emergenti cercano di far sentire sempre più la loro voce all'interno del G-20, le agenzie internazionali rilanciano duri moniti sul rischio che altri milioni di persone finiscano in condizione di estrema povertà e che un altro mezzo milione di bambini perda la vita a causa della crisi. Se i Paesi in via di sviluppo stanno pagando gli effetti del calo degli investimenti stranieri, del ritiro di capitali e di tassi di interesse alle stelle, quelli più poveri tra i poveri sono colpiti dal crollo dei prezzi delle materie prime, loro principale merce di esportazione, e del calo degli aiuti allo sviluppo. "Finora, si sono sentiti estromessi da ogni tentativo di coordinamento, e questi sono i Paesi che rischiano di soffrire di più se non verranno adottate misure incisive", ha sottolineato Amir Amel-Zadeh, docente alla Judge Business School dell'Università di Cambridge. Questi Paesi chiedono che venga subito deciso un incremento dei fondi per i Paesi in via di sviluppo, che vengano rilanciati i negoziati di Doha sul commercio internazionale e che si adottino misure contro i paradisi fiscali e le iniziative di carattere protezionistico che stanno facendo defluire i fondi verso i Paesi ricchi. Facendo riferimento a Brasile e Argentina, Silva ha dichiarato che il vertice di Londra vedrà per "la prima volta negli ultimi due secoli, a mio parere, due Paesi in via di sviluppo partecipare a un vertice con maggiore autorità morale dei Paesi ricchi". Le ripercussioni della crisi nei Paesi in via di sviluppo è la terza priorità nell'agenda dei lavori del G20, dopo il dibattito sul piano di rilancio economico e quello sulla riforma delle regole, anche se stanno aumentando le pressioni perchè questi temi siano affrontati tenendo presenti le esigenze dei Paesi poveri. Il Segretario generale dell'Onu Ban Ki-moon ha scritto ai leader del G20 per chiedere un piano di stimolo economico da 1.000 miliardi di dollari per i Paesi in via di sviluppo e il premier britannico Gordon Brown, che ospita il summit, ha promesso di affrontare la questione dell'evasione fiscale, che costi ogni anno ai Paesi in via di sviluppo circa 160 miliardi di dollari, stando a quanto denunciato dalle ong. Da parte sua, la Banca Mondiale ha proposto di creare un "fondo di vulnerabilità" per aiutare i Paesi poveri, a cui i Paesi ricchi dovrebbero destinare lo 0,7% di ogni loro piano di rilancio economico, garantendo così le risorse necessarie per sostenere settori chiave come quello delle infrastrutture e dell'agricoltura. Formato da 19 Paesi - Australia, Argentina, Brasile, Regno Unito, Canada, Cina, Cile, Francia, Germania, India, Indonesia, Italia, Giappone, Russia, Sudafrica, Corea del Sud, Arabia Saudita, Turchia, Stati Uniti - più l'Unione europea, il G20 rappresenta l'85% della ricchezza globale, l'80% del commercio internazionale e i due terzi della popolazione mondiale. Colin Mayer, il preside della Said Business School dell'Università di Oxford, ha sottolineato l'esigenza che i leader del G20 ammettano che "non stanno parlando solo di New York, Londra e Tokyo. Prima riusciranno ad ammetterlo e più alte saranno le possibilità che riescano ad arrivare a una qualche forma di accordo e di coordinamentO".

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Università e mondo virtuale (sezione: Cultura)

( da "superEva notizie" del 30-03-2009)

Argomenti: Cultura

Università e mondo virtuale UniNettuno su Second Life Su Second Life è possibile frequentare dei veri corsi universitari, interagire con veri docenti e, alla fine, conseguire una laurea che ha totale valore nel mondo reale. Tutto questo grazie alla collaborazione tra l'Università Telematica Internazionale UniNettuno e il noto gioco di realtà virtuale Second Life. L'Università Telematica Internazionale UniNettuno è un unico grande ateneo in cui prestigiosi docenti di importanti Università del mondo insegnano in diverse lingue negli spazi reali e virtuali di Internet. Un' Università Internazionale frequentabile da qualsiasi luogo, senza limiti di spazio e di tempo. Second Life è un mondo virtuale, un ambiente tridimensionale online dato da una simulazione elettronica, i cui contenuti vengono creati e sono posseduti dai suoi stessi abitanti che vengono rappresentati con degli avatar, personalizzabili. La collaborazione tra loro ha permesso di ricreare l'ambiente universitario, i doenti e soprattutto le lezioni. Infatti, all'interno del Campus le attività giornaliere e l'anno accademico si svolgono come nella vita reale di UniNettuno. Un altro passo verso un'istruzione globale, senza confini e che azzeri le distanze. PUBBLICITà PUBBLICITà Invia tramite EMAIL | Versione per la STAMPA |-->Le vostre opinioni Questo Speciale sulle Galassie è stato ospitato sul sito di ScienzaOnLine del Comune di Roma--> Pubblicato il 30 marzo 2009 in: Informazioni » Invia tramite EMAIL » Versione per la STAMPA--> » Le vostre opinioni

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D'Aquaro: "Alt alla fuga dei cervelli da Imperia" (sezione: Cultura)

( da "Stampa, La" del 31-03-2009)

Argomenti: Cervelli

IL SEGRETARIO CISL D'Aquaro: "Alt alla fuga dei cervelli da Imperia" Sono molti i giovani della provincia di Imperia costretti a cercare lavoro e fortuna altrove. E' questo il senso dell'intervento di Remigio D'Aquaro, segretario generale della Cisl che pone l'accento sul problema del lavoro giovanile. «Le rilevazioni Istat - dice D'Aquaro - hanno evidenziato l'aumento degli over 65 e degli over 80. E' in corso un altro fenomeno assai grave: molti giovani sono costretti a cercare lavoro e fortuna altrove. I 2/3 degli oltre 1200 laureati a Imperia hanno dovuto trovare lavoro fuori provincia. In più il tasso di disoccupazione giovanile è del 21,5% contro una media nazionale del 18,2%: dati molto preoccupanti». «Un territorio che non garantisce futuro per i propri figli e nipoti - aggiunge D'Aquaro - è destinato ad impoverirsi. Ancor più grave è la "fuga dei cervelli", giovani che portano via con sé il loro bagaglio di competenze e di professionalità non trovando le condizioni per metterle in opera e privando la provincia di potenziali risorse. Perdere i giovani significa depauperare il territorio. Siamo convinti che l'Università imperiese possa avere un ruolo importante. Il Polo universitario deve garantire un'offerta didattica contestualizzata, attivando corsi nel campo del turismo, dell'agroalimentare, della nautica e della floricoltura , cioè gli ambiti tradizionali dell'economia imperiese, per formare giovani laureati con conoscenze immediatamente spendibili e applicabili "in loco"».\

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Siamo uno strumento moderno che crea lavoro reinvestendo nel territorio (sezione: Cultura)

( da "Stampa, La" del 31-03-2009)

Argomenti: Cultura

IL PRESENTE IL FUTURO Siamo uno strumento moderno che crea lavoro reinvestendo nel territorio Occorre attivare maggiori sinergie pubblico-privato sociale

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Gabriele Paolini, dal Tribunale all'Università (con la complicità di Format) (sezione: Cultura)

( da "Blogosfere" del 31-03-2009)

Argomenti: Cultura

Mar 0930 Gabriele Paolini, dal Tribunale all'Università (con la complicità di Format) Pubblicato da Ernesto Siciliano alle 22:14 in Parole d'autore, Strumenti per autori, Vecchi media La potente lobby dei media ha messo in giro una maldicenza: il disturbatore catodico Gabriele Paolini è solo un gran rompicoglione. Falso: il potere accademico ha riscattato la reputazione del rompipalle! Lo studente ligure Gabriele Scarponi ha infatti discusso oggi ,nel Campus di Savona dell'università di Genova, la tesi di laurea in Scienze della Comunicazione dal titolo "L'audience performativa: il caso di Gabriele Paolini". Avete letto bene: è tutto vero! Relatore è stato il professor Felice Rossello, docente universitario della disciplina di "Laboratorio di cinema, musica, spettacolo" ma anche autore televisivo di "Quelli che il calcio", format la cui invenzione è ricostruita qui . Mi accorgo così non senza disagio di essere stato uno dei primi a qualificare pubblicamente l'attività di Paolini come oggetto di interesse culturale (sono in buona compagnia, ben più autorevolmente di me Aldo Grasso ha detto che il "profeta del condom" è un "elemento mediatico unico al mondo" e gli ha dedicato una voce della Garzantina della Tv). Lo avevo fatto in questo articolo di aprile 2007 , in cui lo definivo "l'artista autarchico dell'esibizionismo" e lo interpretavo in termini di audience performativa. A Paolini l'ironico ma in fondo elogiativo post è piaciuto (e te credo, direbbero i moderni latini!) e lo ha riprodotto nel suo sito. Paolini - scrivevo- ...è sì una scheggia "impazzita", ma di un fenomeno analizzato dagli studiosi dell'audience, ben più vasto di quanto si creda. E' l'unico vero artista dell'esibizionismo televisivo. Il fenomeno in questione si chiama audience performativa... In parole povere, è la parte del pubblico tv più attiva che 'per una spinta narcisistica cerca di entrare nel mondo dei media in cerca di visibilità, in cerca di audience'. (La definizione è delle docenti di analisi etnografica dell'audience dell'università La sapienza, Romana Andò e Marzia Antenore). Già allora citavo con spirito profetico quell'ambiente universitario che oggi ha promosso il noto presenzialista a fenomeno degno di studio sociologico. Adesso ho paura che Emilio Fede, il maggior nemico di Paolini, mi quereli per complicità. A mia discolpa, lo informo che non conosco il sabotatore da guinnes dei primati. Semmai, mi riprometto di intervistarlo presto per chiedergli che effetto fa diventare protagonista di una tesi di laurea, mentre al suo antagonista di Rete 4 non hanno mai dedicato neppure un dettato in prima elementare! Nel video in alto, una delle tante puntate della saga Paolini vs Fede, che su Youtube riserva anche filmati inediti sul dietro le quinte dei collegamenti

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La crisi della finanza: la fine di un mondo? (sezione: Cultura)

( da "Gazzetta di Reggio" del 31-03-2009)

Argomenti: Cultura

La crisi della finanza: la fine di un mondo? Oggi il seminario organizzato dai giovani industriali REGGIO. «A che ora la fine del mondo? Muoversi oggi sui mercati finanziari». E' questo il titolo di un seminario promosso dal Gruppo giovani imprenditori di Industriali Reggio per oggi alle 18 in via Toschi. Realizzato con Banca Albertini Syz, l'incontro si ripropone di interpretare le molte domande che oggi ruotano attorno all'andamento dei mercati finanziari, dal momento che le azioni dei governi e delle autorità non hanno ancora debellato la mancanza di fiducia che li pervade e dunque risparmiatori e imprese temono tanto l'iperinflazione per eccesso di liquidità quanto il permanere di elementi di tossicità nei circuiti del credito. Alberto Albertini, amministratore delegato di Banca Albertini Syz, Angelo Drusiani, chief economist di Banca Albertini Syz e Guido Corbetta, docente di strategia aziendale dell'Università Bocconi cercheranno di spiegare dove stiamo andando, quali sono i rischi e i punti fermi e se è meglio privilegiare scelte attendiste o la ricerca di nuove opportunità. «A che ora è la fine del mondo?» è il primo di un ciclo di tre eventi dal titolo «Il mondo al tempo della crisi», che i Giovani Imprenditori organizzano per analizzare alcune traiettorie particolari della crisi in atto, di natura finanziaria e di politica economica globale. «Questa nostra proposta seminariale - afferma Giorgia Iasoni, presidente dei giovani imprenditori reggiani - idealmente prosegue l'iniziativa dell'autunno scorso, "Sull'Onda del Trend", che offriva una riflessione sugli aspetti congiunturali di più stringente attualità e i mutamenti dei modelli di consumo. Con questo taglio di iniziative e con l'Osservatorio sulla società reggiana presentato del febbraio scorso, abbiamo voluto mantenere fede alla nostra missione di riflettere sugli scenari e sui temi di attualità economico-sociale che ci interessano come imprenditori e come cittadini». I successivi appuntamenti saranno il 28 aprile e il 28 maggio. Il 28 aprile Michael G. Plummer, docente di economia internazionale alla Johns Hopkins University parlerà de «la crisi tra gli Stati Uniti e l'Asia».

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Università, 5 corsi in meno per mancanza di iscritti (sezione: Cultura)

( da "Gazzetta di Modena,La" del 31-03-2009)

Argomenti: Cultura

TAGLI AGLI ATENEI Università, 5 corsi in meno per mancanza di iscritti Parte la cura dimagrante per i corsi di laurea in eccesso in tutta Italia e l'ateneo modenese si prepara a rinuciarne ad alcuni: cinque per la precisione e già individuati a tempo debito a causa dell'esiguo numero di iscritti. Innanzitutto occorre ricordare che il provvedimento interesserà solo corsi di laurea triennale mentre la decisione, in merito a quali tagliare è stata presa dall'Università di Modena di Reggio Emilia all'incirca cinque mesi fa. Obiettivo, quello di adegursi al Decreto Ministeriale 270/2004. I corsi interessati dal provvedimento saranno: Ingegneria delle Telecomunicazioni presso la Facoltà di Ingegneria, Scienze dei Servizi Giuridici e Penitenziari alla Facoltà di Giurispridenza, Scienze dei Beni Culturali alla Facoltà di Scienze, Scienze Amministrative (Facoltà di Scienza della Formazione a Reggio Emilia) e Ingegneria per l'Integrazione di Impresa, presso la Facoltà di Ingegneria a Reggio Emilia. Il provvedimento che interesserà l'Università di Modenba e Reggio Emilia e sarà applicato dal prossimo Anno Accademico, anticipando così di un anno il tempo il limite fissato dal Ministero. Queste scelte, precisano dall'università sono state adottate in primo luogo rispettado quanto stabilisce il decreto ministeriale in materia di numero di esami che deve essere inferiore o pari a 20 per le lauree triennali e il numero dei docenti: il 50 % deve essere di ruolo. Inoltre si è optato per questa scelta per andare incontro alle neccesstà degli studenti, ma in particolare per continuare a garantire un'offerta formativa di qualità. Quest'ultima è stata rimodellata sia in base sia al numero degli studenti iscritti, che per il numero dei docenti disponibili perogni corso. (fp)

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Lub, a rischio tre corsi di laurea (sezione: Cultura)

( da "Alto Adige" del 31-03-2009)

Argomenti: Cultura

Il ministero fissa un numero minimo di iscritti. Mathà: difenderemo le nostre peculiarità Lub, a rischio tre corsi di laurea Si studiano le ricadute locali dei nuovi ordinamenti BOLZANO. I prossimi anni accademici potrebbero registrare un taglio di tre corsi di laurea della Lub (il 30%). A fare suonare il campanello d'allarme è l'inchiesta pubblicata ieri dal "Sole 24 Ore" che ha declinato i requisiti fissati dalla riforma Gelmini per la sopravvivenza dei corsi di laurea. A non rispettare un numero minimo di immatricolazione e professori o la trasparenza su obiettivi e risultati sono il 9,7% del totale dei corsi italiani e il 30% di quelli della Lub. Non solo, considerando anche i vari curricula, cioè gli indirizzi nei quali spesso si biforcano i corsi, ecco che la percentuale sale al 34% a livello nazionale e al 38,5% in via Sernesi (5 curricula). Al momento, comunque, più dei curricula a rischiare il taglio sono i corsi di laurea e, tra gli atenei con almeno una decina di proposte, Bolzano è seconda solo ad Enna Kore che rischia un dimagrimento del 46,2% dell'offerta. GÜnther Mathà, coordinatore dei servizi didattica e ricerca della Lub spiega: «Si tratta di dati da prendere con le molle perché indicano solo una serie di propositi ai quali tende il ministero, non un'imposizione che prevede chiusure categoriche». Gli indirizzi però indicano chiaramente che dal 2012, in quanto ateneo non statale, la Lub potrebbe andare incontro alla soppressione di tre corsi di laurea su dieci: è uno scenario ipotizzabile? «Assolutamente no», reagisce Mathà, «Si tratta esclusivamente di corsi che hanno un numero di iscritti minore alla quota di riferimento, ma è una conseguenza insita alla natura della Lub, che punta anche su un'offerta didattica più ristretta. Mi spiego, secondo le tabelle ministeriali il corso per educatori sociali dovrebbe avere una soglia minima di 36 immatricolati, ma nel nostro ateneo il numero massimo di iscrivibili è di 30. Questo perché dobbiamo rispondere a un fabbisogno lavorativo che vogliamo strettamente connesso al territorio di riferimento». Economia, a sorpresa, è un altro dei corsi sotto la lente del ministero: «Ci mancano solo sei iscritti, ma non tutti gli anni si è posto il problema, quindi siamo sereni». Una serenità dettata anche dalla natura "particolare" dell'Università di Bolzano. «Ricordiamoci che non siamo un ateneo statale, ma libero», precisa il coordinatore della didattica Lub, «quindi soggetti ai dettami governativi, certamente, ma con una maggiore autonomia organizzativa. Noi dobbiamo forzatamente smarcarci da Trento e Innsbruck attraverso una filosofia che prevede da una parte il trilinguismo europeo e dall'altra uno stretto legame col mondo professionale altoatesino: due aspetti che giocoforza diminuiscono il potenziale bacino d'utenza che non può essere uguale a quello di grandi università come Bologna o Milano. Credo, infatti, che lo studio che riporta questi dati sia stato redatto essenzialmente per dare un monito agli atenei delle grandi città. La svolta Gelmini comunque si pone l'obiettivo di valorizzare la qualità, fine condiviso anche dalle alte sfere accademiche bolzanine. «E' la direzione giusta anche per quanto riguarda i docenti, che da noi sono più giovani e internazionali rispetto all'età avanzata e l'abitudine sedimentata di alcune realtà italiane». I paletti però sono chiari e obbligano tutti a riflettere nell'ottica dello sviluppo della Lub che il rettore Lorenz vorrebbe, almeno per i primi anni, stabile. «Né aumento né taglio dei corsi», conclude Mathà, «perché adesso vogliamo fare un controllo qualitativo della grossa crescita fatta dalla Lub nei primi dieci anni. Certo, questo non esclude che in futuro si possa aprire qualcosa di nuovo». Se l'indicazione ministeriale diventerà imperativo, il futuro potrebbe portare qualche doloroso taglio. (a.c.)

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IN LIBRERIA Incontro con l'autore - Alla libreria Coop Ambascator... (sezione: Cultura)

( da "Leggo" del 31-03-2009)

Argomenti: Cultura

IN LIBRERIA Incontro con l'autore - Alla libreria Coop Ambascatori (via Orefici 19, ore 18) Marino Bosinelli parla del suo ultimo libro Profumi addio (Moby Dick). Intervengono Piercarla Cicogna, Andrea Cristiani e Carlo Franzini. Coordina l'editore Guido Leotta. Marino Bosinelli è docente di psicologia all'università. INCONTRI Musica e memoria - Alla libreria Modo Infoshop (via Mascarella 24, ore 21; infoline: tel. 051 5871012) Alberto Sebastiani, docente all'università di Bologna, presenta il libro di Oscar Marchisio La memoria del futuro (Editore Socialmente). Interviene con il suono Marciano.

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Disco verde dal Consiglio al piano di zona Sì dalla maggioranza, astenuti Pd e socialisti Maione: Fare rete per un welfare moderno (sezione: Cultura)

( da "Giornale di Brescia" del 31-03-2009)

Argomenti: Cultura

Edizione: 31/03/2009 testata: Giornale di Brescia sezione:la città Disco verde dal Consiglio al piano di zona Sì dalla maggioranza, astenuti Pd e socialisti Maione: «Fare rete per un welfare moderno» Disco verde dal Consiglio comunale al Piano sociale di zona per il triennio 2009-2011. La delibera, approvata nel cuore della notte, è stata presentata dall'assessore ai Servizi sociali, Giorgio Maione, che ha spiegato come la filosofia alla base del documento sia quella di «fare rete per un welfare moderno». «Le politiche sociali si collocano, grazie a questo piano, al centro del programma di governo della città e si attuano attraverso una sussidiarietà estesa, capace di comprendere le istituzioni, le famiglie e le reti informali, il volontariato diffuso, il terzo settore, le imprese e i singoli cittadini». Il piano, aggiunge, «supera ed evolve il tradizionale concetto di assistenza sociale proponendo la sfida della coesione sociale, della prossimità, dell'intreccio tra politiche dell'agio e preventive con le politiche del disagio e riparative. In particolare, nell'area dei servizi alla persona, questo piano vuol far tesoro del patrimonio di conoscenze, competenze ed esperienze che la città ha accumulato nel tempo. Brescia con questo piano diventa "fucina" di interventi che sapranno coniugare le istanze di solidarietà con la creatività e la capacità di intrapresa». Tra le novità previste il segretariato sociale, attraverso il quale si potrà anche chiedere l'aiuto di un professionista nella decodificazione del bisogno e nell'orientare le scelte. Il Piano è passato con il voto favorevole della maggioranza e l'astensione di Pd e socialisti. Il capogruppo del Partito democratico, Emilio Del Bono, sottolinea infatti che «l'impianto culturale è condivisibile», ma anche che «il documento non è completo, soprattutto perché non tiene conto della crisi economica». Secondo Fabio Capra (Pd) «le radici del nuovo Piano affondano in quello precedente, che peraltro ha raggiunto l'83% dei suoi obiettivi». Mentre Carla Bisleri (sempre Pd) auspica «che i servizi non vengano dispersi sul territorio». Estremamente critica Donatella Albini (Sinistra arcobaleno), mentre i socialisti, per bocca di Cantoni, chiedono «che si faccia un piano straordinario di sostegno alle famiglie». Tutti positivi i giudizi della maggioranza. Magoni (Pdl) apprezza in particolare «il coinvolgimento delle Asl e delle aziende ospedaliere», mentre il suo collega Toffoli rimarca «i 50 milioni messi in campo». Secondo Bonometti della Lega Nord il piano «mostra attenzione verso le nuove criticità». Giovanni Aliprandi (Udc) sottolinea infine che il segretariato sociale «sarà la prima linea dell'analisi del bisogno». Università: al centro il futuro dell'Eulo Particolarmente delicata, nello spazio dedicato alle interrogazioni, la questione relativa al futuro dell'Eulo (il consorzio tra Loggia e Broletto che finanzia numerosi centri di ricerca delle università bresciane). Sollecitata dalle domande del Pd, il delegato del sindaco per l'università, Mariangela Ferrari, ha osservato: «Si ritiene opportuno attendere la scadenza dell'attuale cda nel mese di novembre, attivandosi in questo periodo e appena possibile con la nuova Amministrazione provinciale per prendere una decisione il più condivisa possibile fra i soci e non penalizzare chi sino ad ora si è prodigato per l'ente». E, «nel caso si dovesse ritenere conclusa la missione dell'Eulo, si può considerare interessante l'ipotesi della prosecuzione degli aiuti alle nostre università, garantita direttamente dall'Amministrazione, convinti sia che il supporto economico all'università non necessiti della presenza di un ente ad hoc con inevitabili spese correnti, sia che tali risorse se riconosciute agli atenei, rappresenterebbero linfa vitale in questo periodo». La proposta della consigliera del Pdl è stata però giudicata «lacunosa» da Federico Manzoni del Pd, che commenta: «Abbiamo bisogno di un ente terzo per il corretto utilizzo delle risorse: questo sia per evitare che i fondi finiscano ai baronati, sia che gli enti locali vengano tirati per la giacchetta dal singolo ente accademico o dal singolo docente». I consiglieri del Partito democratico hanno chiesto inoltre la convocazione al più presto di una commissione congiunta (Pubblica istruzione e Enti e aziende partecipate) per discutere del destino dell'Eulo. Destino che in ogni caso non potrà prescindere da quanto scritto nell'art. 5 dello Statuto del consorzio stesso: «Ogni ente consorziato - si legge - può recedere dal consorzio dandone preavviso con atto notificato al presidente dell'Assemblea (che attualmente è il sindaco Paroli, ndr). Il recesso ha effetto dopo un anno dalla notifica ed è subordinato alla regolarizzazione della partecipazione finanziaria dell'ente recedente». Nella seduta di ieri hanno avuto spazio anche le relazioni dei presidenti delle Circoscrizioni, a cui è seguita un'ampia discussione. Marco Tedoldi

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Una lezione concerto all'Università (sezione: Cultura)

( da "Arena, L'" del 31-03-2009)

Argomenti: Cultura

Martedì 31 Marzo 2009 PROVINCIA Pagina 25 SAN GIORGIO Una lezione concerto all'Università La Libera università popolare della Valpolicella per la formazione permanente del cittadino, con sede in via Valle di Pruviniano 9 a San Floriano (tel. 045 - 6838187 - fax 045 - 6899426) ha organizzato una lezione concerto di fine anno accademico per sabato 4 aprile, alle 18, nella chiesa di San Giorgio di Valpolicella. Si esibirà il Trio Malipiero (www.triomalipiero.it), composto da Giacomo Dalla Libera, Tommaso Luison e Giancarlo Trimboli, che proporrà musiche di Giovanni Sollima (Reperto n. 12 per violino, violoncello e pianoforte) e Franz Schubert (Trio in si bemolle maggiore D898 op 99). Presentano la professoressa Elisa Grossato, docente di Storia della musica dell'Università di Verona e Padova e Michele Bongiovanni, dell'Università di Verona. Ingresso libero. Altre informazioni sul sito www.univalpo.itG.G.  

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Mussolini, un marxista più famoso di Lenin (sezione: Cultura)

( da "Arena, L'" del 31-03-2009)

Argomenti: Cultura

Martedì 31 Marzo 2009 CULTURA Pagina 56 STORIA. LE TEORIE DELL'OTTANTASEIENNE ERNST NOLTE, STORICO REVISIONISTA TEDESCO «Mussolini, un marxista più famoso di Lenin» «Benito Mussolini fu un marxista erudito che sapeva ciò che la maggioranza dei marxisti non sapeva». L'espressione è dello storico Ernst Nolte, ieri a Treviso per un seminario pubblico. «Mussolini - ha proseguito - è stato il più importante marxista convertitosi al nazionalsocialismo. Nei circoli marxisti era più noto di Lenin, era un uomo troppo importante per essere considerato solamente un simbolo». Secondo il docente tedesco 86enne, la «moderazione che si vedeva nel fascismo italiano» a differenza del nazismo era conseguenza del fatto che Adolt Hitler non proveniva invece dal marxismo. «Le polemiche possono avere un livello alto oppure basso: in Germania è basso, ci sono abituato, ma credo che quelle italiane siano migliori», ha detto ancora lo storico revisionista, professore di storia contemporanea alla Libera Università di Berlino, commentando le critiche ricevute negli ultimi giorni per l'invito ricevuto dall'istituto Jacques Maritain, che lo ha chiamato a Treviso da oggi al primo aprile per un seminario di tre giorni sul tema Concetto e realtà di movimenti radicali di resistenza. Alla prima lezione ha presenziato una cinquantina di persone. All'esterno esponenti dell'Associazione dei partigiani (Anpi), hanno distribuito dei volantini in cui si ritiene non educativa la scelta di invitare a parlare Nolte senza un contraddittorio. Per Nolte oggi occorre occuparsi del nazionalsocialismo «senza la rabbia che era ben comprensibile nel decennio immediatamente dopo la guerra, non più dopo mezzo secolo. Il nazionalsocialismo non fu un fatto buono, ma non può essere fatto svanire». Replicando ai rilievi dei partigiani, Nolte ha detto che «se qualcuno crede che ciò che hanno sostenuto in base alla loro esperienza debba essere vero per sempre, allora si fa un'operazione contraria all'essenza stessa della storia».  

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una giornata a biotecnologia (sezione: Cultura)

( da "Messaggero Veneto, Il" del 31-03-2009)

Argomenti: Cultura

Pagina 11 - Speciali Una giornata a biotecnologia Un progetto ha coinvolto i ragazzi di una terza del liceo Marinelli Sono stati ospitati nella facoltà di agraria per studiare il Dna Dai banchi del liceo al laboratorio di biotecnologia dell'Università: questa è stata l'esperienza che nel corso dell'anno scolastico ha visto come protagonisti gli alunni della 3ª E del Liceo scientifico Marinelli. Il progetto è costituito da due moduli formativi: il primo è caratterizzato dallo studio riguardante la natura del Dna. Tale attività è stata svolta in aula dalla professoressa Laura Martinis, insegnante di biologia e chimica presso il Liceo Scientifico Marinelli. Il secondo modulo ha avuto luogo in un laboratorio chimico della facoltà di Agraria e Biotecnologie. In questa circostanza gli studenti sono stati guidati nell'esercitazione pratica dal professore Massimo Vischi, docente di biotecnologie presso l'Università degli studi di Udine. L'esercitazione ha avuto come tema la "Reazione a catena della polimerasi", comunemente nota come "Polymerase chain reaction" e identificata con l'acronimo Pcr. Quest'ultima è una tecnica di biologia molecolare che consente, in tempi rapidi, la moltiplicazione in vitro di frammenti di acidi nucleici, ovvero di acidi deputati alla conservazione e alla trasmissione dell'informazione biologica nei viventi. Questo metodo viene comunemente adottato in tutte quelle situazioni in cui bisogna amplificare un quantitativo di Dna, fino a livelli utili per analisi successive. La tecnica viene sfruttata, per esempio, in medicina per l'evidenziazione di cellule tumorali. Estremamente utile è l'uso della Pcr in medicina legale, quando gli elementi di prova sono costituiti da tracce. In biologia (http://it.wikipedia.org/wiki/Biologia) viene usata per le analisi su antichi resti umani, animali preistorici e fossili vegetali. Mentre per quanto riguarda l'ingegneria genetica, i campi di applicazione sono molto ampi. Tale metodica fu ideata nel 1983 da Kary B. Mullis, il quale fu insignito nel 1993 del premio Nobel per la chimica. La Pcr ricostruisce uno specifico passaggio della riproduzione cellulare che riguarda la ricostituzione di un segmento di Dna completo, cioè a doppia elica, a partire da un filamento a singola elica. Il filamento mancante viene ricostruito a partire da un insieme di nucleotidi (i "mattoncini" elementari che costituiscono gli acidi nucleici), i quali vengono disposti nella corretta sequenza, complementare a quella del Dna interessato. Questo processo di sintesi viene svolto da enzimi chiamati Dna-polimerasi. Affinché la reazione sia possibile il Dna dev'essere denaturato, ovvero le due eliche che lo compongono devono essere separate, questo processo si ottiene surriscaldando il Dna a una temperatura di 95°C. Inoltre è necessaria la presenza di "inneschi" detti primer, costituiti a loro volta da brevi sequenze di Dna; e altri elementi di supporto come ioni di magnesio e opportune condizioni di temperatura e pH. In presenza di tutti questi fattori e fino all'esaurimento di uno di questi elementi la reazione ha inizio e produce il suo effetto. Questo, in sintesi, è stato il risultato cui sono giunti gli allievi opportunamente guidati dai docenti, il progetto nel suo insieme è stato giudicato molto positivamente, in quanto ha permesso loro di comprendere maggiormente alcuni elementi di biologia. Nicola Sopracase Liceo scientifico Marinelli

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Via all'operazione-verità L'Opus Dei si racconta (sezione: Cultura)

( da "Arena, L'" del 31-03-2009)

Argomenti: Cultura

Martedì 31 Marzo 2009 CULTURA Pagina 57 INCONTRO. DOMANI SERA ALLA RESIDENZA PONTENAVI Via all'operazione-verità L'Opus Dei si racconta Relatori Patrice de Plunkett, condirettore di «Figaro Magazine» e don John Paul Wauck Incombente e sinistra presenza nel Codice Da Vinci, l'Opus Dei è da anni uno dei capri espiatori dei media di tutto il mondo, che a turno la dichiarano implicata in scandali e inchieste su assassini, bancarotte e traffici illeciti. Ma l'Opera è davvero il «mostro» di cui si parla, una società «segreta», addirittura «la massoneria bianca» come qualcuno l'ha definita, un'organizzazione ultraconservatrice, ricchissima e pressoché onnipotente? Due «esperti» di fama internazionale intervengono a Verona per smontare, da «fuori» e da «dentro», questi falsi miti che hanno messo radici nella pubblica opinione. Su invito della Residenza Universitaria Pontenavi e delle Edizioni Lindau, domani alle 20.45 nell'aula magna della Residenza (via San Giusto 9 - ingresso libero), parleranno a Verona Patrice de Plunkett, già condirettore di Figaro Magazine, uno dei più autorevoli settimanali francesi, e don John Paul Wauck, docente di letteratura alla Pontificia Università Santa Croce di Roma. Modera Francesca Martini, giornalista di Telepace. Patrice de Plunkett, scrittore e giornalista, con all'attivo diversi saggi, è autore del libroinchiesta Opus Dei. Tutta la verità (Lindau), in cui racconta origini, storia e attualità dell'istituzione fondata da San Josemaría Escrivá. Don John Paul Wauck è un sacerdote americano laureato ad Harvard: prima di farsi prete ha lavorato come ghost writer per il governatore dello Stato della Pennsylvania. Ha curato l'antologia di scritti di Escrivá Un cammino attraverso il mondo (Lindau).  

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Mussolini, un marxista più famoso di Lenin (sezione: Cultura)

( da "Bresciaoggi(Abbonati)" del 31-03-2009)

Argomenti: Cultura

STORIA. LE TEORIE DELL'OTTANTASEIENNE ERNST NOLTE, STORICO REVISIONISTA TEDESCO «Mussolini, un marxista più famoso di Lenin» «Benito Mussolini fu un marxista erudito che sapeva ciò che la maggioranza dei marxisti non sapeva». L'espressione è dello storico Ernst Nolte, ieri a Treviso per un seminario pubblico. «Mussolini - ha proseguito - è stato il più importante marxista convertitosi al nazionalsocialismo. Nei circoli marxisti era più noto di Lenin, era un uomo troppo importante per essere considerato solamente un simbolo». Secondo il docente tedesco 86enne, la «moderazione che si vedeva nel fascismo italiano» a differenza del nazismo era conseguenza del fatto che Adolt Hitler non proveniva invece dal marxismo. «Le polemiche possono avere un livello alto oppure basso: in Germania è basso, ci sono abituato, ma credo che quelle italiane siano migliori», ha detto ancora lo storico revisionista, professore di storia contemporanea alla Libera Università di Berlino, commentando le critiche ricevute negli ultimi giorni per l'invito ricevuto dall'istituto Jacques Maritain, che lo ha chiamato a Treviso da oggi al primo aprile per un seminario di tre giorni sul tema Concetto e realtà di movimenti radicali di resistenza. Alla prima lezione ha presenziato una cinquantina di persone. All'esterno esponenti dell'Associazione dei partigiani (Anpi), hanno distribuito dei volantini in cui si ritiene non educativa la scelta di invitare a parlare Nolte senza un contraddittorio. Per Nolte oggi occorre occuparsi del nazionalsocialismo «senza la rabbia che era ben comprensibile nel decennio immediatamente dopo la guerra, non più dopo mezzo secolo. Il nazionalsocialismo non fu un fatto buono, ma non può essere fatto svanire». Replicando ai rilievi dei partigiani, Nolte ha detto che «se qualcuno crede che ciò che hanno sostenuto in base alla loro esperienza debba essere vero per sempre, allora si fa un'operazione contraria all'essenza stessa della storia».

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albuzio candidato in provincia. e' ufficiale: antonio albuzio sarà il candidato presidente ... (sezione: Cultura)

( da "Mattino di Padova, Il" del 31-03-2009)

Argomenti: Cultura

Pagina 16 - Cronaca ALBUZIO CANDIDATO IN PROVINCIA. E' ufficiale: Antonio Albuzio sarà il candidato presidente ... ALBUZIO CANDIDATO IN PROVINCIA. E' ufficiale: Antonio Albuzio sarà il candidato presidente della Provincia di Pd e Idv. Alla fine primarie ufficialmente annullate e indicazione dell'esponente «dipietrista» avvenuta venerdì scorso nel corso della direzione provinciale del Pd. «Si tratta di un docente universitario espressione del mondo della scienza e della cultura» si legge nella nota emanata dai «democratici». LE ORIGINI DELLA GLOBALIZZAZIONE. Domani pomeriggio alle 15.30 nell'aula magna dell'istituto Calvi in via Santa Chiara 10 gli incontri dell'Upel (l'università dell'età libera) vedranno la relazione di Ugo Baldini sul tema delle origini della globalizzazione. Baldini è docente di storia moderna e contemporanea al Bo'. La conferenza ha il patrocinio del Comune e il sostegno dell'amministrazione provinciale. LA VIA GIURIDICA AL MATRIMONIO GAY. Arrivare al riconoscimento del matrimonio tra omosessuali attraverso i ricorsi giuridici alla corte di cassazione. Un percorso già iniziato da diverse coppie gay in Italia, tra cui una veneziana. Ne parlerà questa sera alle 21 alle sede dell'Arcigay in corso Garibaldi 41, Francesco Bilotta, docente di diritto privato all'università di Udine, nonchè animatore della «rete Lenford», di giuristi e avvocati per il riconoscimento dei diritti gay. RUMENI AL VOTO: LEZIONI DI POLITICA. Il sistema politico italiano spiegato ai rumeni che potranno votare alle prossime amministrative. E' l'obiettivo della conferenza organizzata questo pomeriggio dalla commissione stranieri del Comune assieme all'assessorato all'immigrazione. Alle 17.30 in sala Paladin a palazzo Moroni (municipio) sarà Giovanni Poggeschi, professore di diritto pubblico comparato all'università del Salento, a parlare di «istituzioni e sistema politico-elettorale italiano». L'occasione per un «ripasso» aperto anche a tutti i padovani.

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il piano casa è un saccheggio oggi convegno (sezione: Cultura)

( da "Nuova Venezia, La" del 31-03-2009)

Argomenti: Cultura

I VERDI «Il Piano casa è un saccheggio» Oggi convegno Il Veneto è una delle regioni più cementificate d'Italia. Capannoni e nuove case per milioni di metri cubi sono state costruite negli ultimi anni in città e campagne, autorizzate dai Comuni e dalla nuova legge urbanistica regionale del 2004. Il numero delle case in vendita è aumentato del 10 per cento, le compravendite diminuite del 20: le case ci sono e di nuovo edifici non c'è bisogno per dare risposta al problema dell'alloggio dei giovani. Ecco allora l'allarme lanciato dai Verdi sulla nuova legge del governo (già «anticipata» dalla Regione Veneto) che prevede la possibilità di ampliare i volumi delle case esistenti e di demolire gli edifici precedenti al 1989. «Così si apre alla cementificazione senza regole per favorire gli interessi diffusi della speculazione edilizia e immobiliare», attacca il consigliere regionale Gianfranco Bettin. Un allarme che sta mobilitando le associazioni ambientaliste di tutta Italia con un appello sottoscritto già da centinaia di intellettuali e lanciato da Wwf e Italia Nostra. Così per oggi pomeriggio alle 17 nell'aula D1 ai Tolentini il gruppo consiliare dei Verdi del Veneto organizza un dibattito sul nuovo «saccheggio autorizzato del territorio». Un progetto, dice Bettin, che già si può leggere anche nel Piano territoriale e nel Ptcp, i nuovi strumenti urbanistici della Regione. Al convegno sull'emergenza ambientale che potrebbe derivare dal Piano casa, partecipano il docente dell' Università di Padova Tiziano Tempesta, l'avvocato Matteo Ceruti, Gianni Sandon, ingegnere e ambientalista. (a.v.)

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antifascismo, il collettivo invita i docenti al dibattito (sezione: Cultura)

( da "Repubblica, La" del 31-03-2009)

Argomenti: Cultura

Pagina III - Torino L´iniziativa Antifascismo, il collettivo invita i docenti al dibattito Il Collettivo autonomo riporta a Palazzo Nuovo il dibattito sull´antifascismo e invita tutti gli studenti, docenti e rappresentanti del mondo del lavoro e della politica a partecipare a una discussione giovedì pomeriggio (ore 17) nella sede delle facoltà umanistiche. Al momento hanno aderito l´Anpi provinciale, il professor Angelo di Scienze Politiche, il prorettore Sergio Roda, Lorenzo Massobrio (preside di Lettere e Filosofia), Alessandra Algostino di Scienze Politiche, Gastone Cottino (professore emerito di Diritto Commerciale), Diego Novelli, Angelo Boccalatte (membro del direttivo dell´ANPI Sezione Martinetto), Stefano Vannicelli (Rsu università), Federazione RdB Torino, Federazione Cub Torino, Confederazione Cobas, Juri Bossuto, Consigliere Regionale Rifondazione Comunista.

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meno fondi? noi puntiamo sull'eccellenza - silvia sanna (sezione: Cultura)

( da "Nuova Sardegna, La" del 31-03-2009)

Argomenti: Cultura

Università. Dibattito sui tagli organizzato dal movimento Progetto Magnifico «Meno fondi? Noi puntiamo sull'eccellenza» Si parte dalla valutazione dei risultati per non compromettere l'attività di ricerca SILVIA SANNA SASSARI. Di fronte ai tagli annunciati non c'è tempo da perdere. Già nel 2010 il bilancio ordinario segnerà meno 7 milioni, nel 2011 è previsto il raddoppio. In uno scenario che mette a rischio persino il pagamento degli stipendi, l'anello più debole è la ricerca. L'autovalutazione può essere la sua salvezza: facoltà e dipartimenti si mettono allo specchio e stabiliscono una serie di parametri. Dal confronto generale verranno fuori i punti di forza dell'ateneo, le aree di eccellenza dalle quali ripartire per evitare di soccombere. Sulla graticola stanno soprattutto le università di media grandezza. Come quella di Sassari, che si scontra con una politica che chiude i rubinetti dei finanziamenti e impone scelte veloci e spesso drastiche. Il meccanismo della premialità qui è una novità recente, in attesa che si completi il processo di divisione in dipartimenti. Per anni i fondi destinati alla ricerca sono stati distribuiti a pioggia, ora il cambiamento non è più rinviabile. Accompagnare la trasformazione sarà uno dei compiti principali del prossimo rettore. I candidati ufficiali sono due, il prorettore Attilio Mastino e il preside di Agraria Pietro Luciano. Entrambi hanno partecipato all'incontro organizzato in aula magna da Progetto Magnifico, il movimento dal quale potrebbe venire fuori un terzo nome. Per ora lo schieramento, guidato dal docente di Economia Marco Vannini, chiede ai due candidati di assumere una posizione forte contro i tagli previsti dal governo nazionale. Secondo Davide Bassi, rettore dell'università di Trento, per prima cosa gli atenei devono interrogarsi sulla loro missione: didattica o nulla più, oppure didattice a ricerca? Nel secondo caso, «il primo passaggio è l'autovalutazione». Un suggerimento prezioso può arrivare dal racconto delle esperienze di altri atenei. Come quello di Modena-Reggio Emilia, che per quanto riguarda i numeri (studenti e finanziamenti statali) sembra la fotocopia dell'università sassarese. Mentre è molto più avanti sui meccanismi di valutazione nell'ambito della ricerca. Dice Sergio Paba, sassarese e prorettore a Modena: «Noi abbiamo deciso in autonomia di affidarci a un professionista esterno, Mario Bressan, per valutare la ricerca e distribuire le risorse in base ai risultati». Ecco i principali parametri utilizzati: numero di ricercatori, capacità di accedere ai finanziamenti, produzione scientifica e spin-off. La pagella ha premiato alcuni e bocciato altri. I dipartimenti che si sono classificati ai primi cinque posti si sono aggiudicati 5 nuovi ruoli di docenza e risorse per 16 unità di personale tecnico. In più, 700mila euro per acquistare nuove strumentazioni. Alla Bocconi di Milano, dove i finanziamenti sono di gran lunga superiori, si è scelta una strada simile. Dice Carlo Devillanova, docente di Scienze delle finanze: «Noi abbiamo introdotto la divisione in fascie. Chi si classifica in fascia A+ e A, cioè raggiunge almeno 20 punti di valutazione, ha un incentivo di 1000 euro per punto in busta paga, sino a un massimo di 25mila euro all'anno». Dietro l'angolo c'è però l'effetto disincentivo: il rischio che, per la paura di non ottenere A o A+, docenti e dipartimenti abbandonino la ricerca. A Sassari c'è anche un'altra paura. è quella delle facoltà umanistiche, che nel quadro di una riduzione dei tagli per la ricerca, temono di restare a bocca asciutta. è la preoccupazione dell'archeologo Marco Rendili e di Paolo Puddinu, docente di storia dei paesi afroasiatici. Serafino Gladiali, chimico, dice che le scienze «non sono necessariamente più importanti delle discipline umanistiche ma è necessario che tutte le aree disciplinari stabiliscano parametri». Ribadisce Enrico Grosso, delegato del rettore per il trasferimento tecnologico: «L'autovalutazione serve per sopravvivere, altrimenti questa università potrebbe scomparire». Una priorità anche per i due candidati Mastino e Luciano, insieme «al premio di produttività per i ricercatori giovani e per i settori strategici o emergenti». Quelli capaci, cioè, in un mondo accademico popolato da 90 atenei e da una valanga di sedi distaccate, di tenere alta la bandiera sassarese.

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un anno fa la morte di milella: oggi tavola rotonda in aula magna (sezione: Cultura)

( da "Nuova Sardegna, La" del 31-03-2009)

Argomenti: Cultura

Pagina 21 - Sassari Un anno fa la morte di Milella: oggi tavola rotonda in aula magna SASSARI. Una giornata di studio in memoria di Antonio Milella (nella foto), professore emerito di arboricoltura e rettore dell'Ateneo per 18 anni, scomparso lo scorso 20 marzo 2008. L'appuntamento è per oggi, con inizio alle 9, nell'aula magna dell'Università. Il ricordo della figura del professor Milella sarà affidato a Enrico Baldini, professore emerito di Coltivazioni arboree dell'Università di Bologna. Antonio Milella iniziò l'attività accademica nel 1952, chiamato a Sassari per il ruolo di assistente alla cattedra di Agronomia. Dal 1959 e fino al 1992 diresse l'Istituto di Coltivazioni Arboree, costituito l'anno precedente da Enrico Baldini, e contribuì alla crescita dell'Istituto, della facoltà di Agraria e dell'intero Ateneo. La partecipazione propositiva al lavoro dei vari organi di governo dell'Ateneo divenne più evidente con la sua elezione a Rettore nel 1973, carica che mantenne sino al 1991. Nell'aula magna dell'Ateneo, dopo i saluti del Rettore Alessandro Maida, del preside della facoltà di Agraria Pietro Luciano e del direttore del dipartimento di Economia e Sistemi Arborei Piero Deidda, si terrà una tavola rotonda sull'innovazione e sulla ricerca in arboricoltura. Previsti interventi di Franco Scaramuzzi e Francesco Giulio Crescimanno, presidente nazionale e della sezione Sud-Ovest dell'Accademia dei Georgofili con cui Milella mantenne un costante rapporto di collaborazione scientifica. Alla discussione interverranno molti docenti del settore dell'arboricoltura giunti dagli atenei di Torino, Piacenza, Padova, Firenze, Viterbo, Pisa, Perugia, Bari, Foggia,Palermo e Catania. Durante il convegno verrà ufficialmente inaugurata la Sala riunioni - realizzata al piano terra del palazzo centrale dell'Ateneo - che il Senato accademico ha intitolato al professor Milella.

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VAL DI SOLE - Nel luglio scorso Denis Bertolini , presidente di Valli Unite ed allora consigliere provinciale, presentava un'interrogazione in merito alla crisi della società Funiv (sezione: Cultura)

( da "Adige, L'" del 31-03-2009)

Argomenti: Cultura

VAL DI SOLE - Nel luglio scorso Denis Bertolini , presidente di Valli Unite ed allora consigliere provinciale, presentava un'interrogazione in merito alla crisi della società Funivie Folgarida Marilleva spa VAL DI SOLE - Nel luglio scorso Denis Bertolini , presidente di Valli Unite ed allora consigliere provinciale, presentava un'interrogazione in merito alla crisi della società Funivie Folgarida Marilleva spa. Nel documento Bertolini evidenziava come molti operatori turistici valligiani sarebbero stati disposti ad intervenire con capitali propri per la ricapitalizzazione della società qualora ci fosse stato il coinvolgimento di Trentino Sviluppo spa e dei Comuni per arrivare alla costituzione di una nuova società impiantistica mista pubblico-privato a partecipazione diffusa, basandosi sull'esempio della Carosello Tonale spa. Un modo, scriveva Bertolini, per far sì che «la val di Sole si possa sentire compartecipe nella gestione del proprio territorio con conseguenti ricadute positive su tutti i comparti economici della valle». In un comunicato diffuso in questi giorni Denis Bertolini ricorda come allora il presidente del Comprensorio Carlo Daldoss avesse commentato l'interrogazione invitandolo a non dire sciocchezze e a leggersi prima i bilanci della società. Adesso, in un comunicato, Bertolini scrive: «Leggo con piacere che, adesso che l'acqua tocca la gola, anche Daldoss pensa all'ipotesi di una partecipazione dei Comuni nella Società Funivie Folgarida Marilleva. Allora forse le mie proposte non erano proprio delle sciocchezze. Voglio solo ricordare che forse fare politica non significa rincorrere i problemi, ma soprattutto cercare di prevederli e pensare a delle soluzioni prima che si presenti la situazione difficile, (come dire: il politico non deve solo correre a chiudere la stalla quando i buoi sono scappati). Comunque non è detto che questo difficile momento delle Funivie non possa trasformarsi in una grande occasione di crescita generale per la valle grazie alla partecipazione diffusa di operatori economici e enti pubblici locali». L. Za. 31/03/2009

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aquileia e alessandria nel segno di san marco (sezione: Cultura)

( da "Messaggero Veneto, Il" del 31-03-2009)

Argomenti: Cultura

Pagina 9 - Udine Aquileia e Alessandria nel segno di San Marco Gli atti del convegno sulle radici cristiane legate all'evangelizzatore AQUILEIA. Aquileia e Alessandria d'Egitto, due mondi geograficamente distanti, ma nel contempo collegati tra loro da testimonianze e intensi scambi commerciali che favorirono l'instaurarsi di significative relazioni culturali, artistiche e religiose. Sulla base di questa intuizione si è sviluppato un percorso di riflessioni, che trae spunto dagli studi e dalle ricerche condotte da don Gilberto Pressacco intorno al cristianesimo aquileiese, riprese e approfondite da numerosi studiosi e presentate in occasione di un convegno, tenuto tempo fa ad Aquileia, dal titolo Aquileia e Alessandria d'Egitto. Le radici comuni. Ora gli atti di quel convegno, promosso dall'associazione culturale don Gilberto Pressacco, con la collaborazione della presidenza del Consiglio regionale e del Comune di Aquileia, sono stati raccolti in un volume (Forum edizioni) presentato nella sala consiliare della città romana, alla presenza del presidente dell'associazione Angelo Vianello, che ha moderato il dibattito, del sindaco di Aquileia, Alviano Scarel, del docente dell'ateneo triestino Aldo Magris e di numerosi rappresentanti dell'amministrazione regionale. La pubblicazione ha l'intento di riscoprire i legami fra le genti delle due sponde del bacino mediterraneo, favorendo un dialogo che, proprio nella riscoperta di radici comuni, può condurre a una piú feconda e pacifica convivenza fra i popoli. Secondo i relatori, l'espressione piú vistosa di questi antichi legami è da ricercarsi sul piano culturale, in particolare nel nome dell'evangelista-evangelizzatore San Marco, fondatore della Chiesa copto-alessandrina e, come si ritiene, anche di quella aquileiese. «Questa però non è l'unica traccia - ha spiegato Vianello - nei primi secoli dopo Cristo, infatti, anche altre influenze alessandrine possono avere contaminato la sponda aquileiese. Ci si riferisce a quel fenomeno storico religioso noto come gnosticismo». E proprio di gnosticismo, hanno parlato Aldo Magris, docente di filosofia teoretica all'università di Trieste e Renato Iacumin, autore di numerosi scritti storici ed esegetici sui documenti del primo cristianesimo aquileiese. Diverse, nei contenuti, le posizioni dei due studiosi, rispetto a un'eventuale presenza dello gnosticismo ad Aquileia. E un plauso all''iniziativa è stato rivolto infine dall'assessore regionale Claudio Violino e dal sindaco Alviano Scarel. Elisa Michellut

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La Gelmini taglia un corso di laurea (sezione: Cultura)

( da "Adige, L'" del 31-03-2009)

Argomenti: Cultura

ateneo Spariranno anche 18 indirizzi La Gelmini taglia un corso di laurea Colpirà anche l'Università di Trento la scure di Mariastella Gelmini. Il ministro dell'istruzione punta infatti alla razionalizzazione dei corsi di laurea e al taglio di quelli che hanno pochi iscritti. Ieri il «Sole 24 ore» ha pubblicato una mappa contenente la cura dimagrante prevista per gli atenei italiani. Tra i 221 corsi di laurea a rischio uno riguarda anche l'Università di Trento. Le nuove regole volute dal ministero infatti dal prossimo anno obbligheranno gli atenei ad avere un numero minimo di studenti per attivare un corso di laurea. Non solo. Servono anche numero minimo di docenti, trasparenza sugli obiettivi e sui risultati. In base a questo criterio Trento perderebbe proprio un corso. Non solo. Spariranno anche 18 «curricola», cioè specializzazioni diverse all'interne di un medesimo corso di laurea che, almeno in parte, si rispecchiano negli «indirizzi» dell'ordinamento ancora precedente, pari al 41 per cento di tutti quelli attivati. 31/03/2009

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"tre mesi per trovare i fondi prima della fuga degli scienziati" - daniele autieri (sezione: Cultura)

( da "Repubblica, La" del 31-03-2009)

Argomenti: Cervelli

Pagina XIII - Roma Ciliberto, ad dell´istituto dei Nobel di Pomezia: "Gli americani se ne vanno" "Tre mesi per trovare i fondi prima della fuga degli scienziati" L´Istituto di biologia Angeletti era stato aperto da Dulbecco e Levi Montalcini La Merck, attuale proprietaria, ha deciso di disinvestire nel nostro paese DANIELE AUTIERI Il conto alla rovescia è iniziato. Sull´agenda di Gennaro Ciliberto, amministratore delegato dell´Istituto di Ricerca di Biologia Molecolare P. Angeletti mancano 90 giorni e 100 milioni di euro prima che un polo d´eccellenza della ricerca scientifica italiana venga consegnato alla triste storia industriale di questo Paese. L´americana Merck, che ne è proprietaria, ha fissato per dicembre la dismissione dell´Istituto inaugurato 18 anni fa dai premi Nobel, Rita Levi Montalcini e Renato Dulbecco. La sfida dell´ad è trovare gli investitori intenzionati a non far morire l´Irbm. «Oggi ci sono due cordate italiane e una straniera interessate a rilevare l´Istituto e i suoi brevetti. Questa settimana il delegato della Merck si incontrerà con i possibili finanziatori». Crede che questo incontro avrà esiti positivi? «Devo crederlo perché se così non fosse assisteremo alla fuga dei cervelli e la struttura sarà dismessa». C´è stato un intervento delle istituzioni? «La Regione ha annunciato che la sua finanziaria Filas potrà entrare in un´eventuale cordata di compratori con una quota, ma a noi interessa coprire i costi vivi per i prossimi quattro anni, 25 milioni di euro ogni anno». Dopo cosa succederà? «Il nostro obiettivo è riuscire in questi quattro anni ad innescare un meccanismo produttivo grazie ai molti brevetti sui quali stiamo lavorando, e rendere così l´Irbm un istituto indipendente. C´è poca innovazione in Italia e il nostro progetto è quello di divenire un fornitore privilegiato, prima che dei player esteri, delle nostre imprese nazionali». Su quali ambiti clinici puntate? «Sicuramente sui farmaci contro l´epatite C e gli antitumorali. Anche se la Merck porterà in America i nostri brevetti allo stadio più avanzato, abbiamo un pacchetto in fase preclinica dal quale siamo convinti di trarre un vantaggio competitivo. Il grande valore aggiunto dell´Irbm è la sua unicità sul mercato italiano e il suo patrimonio intellettuale, 160 ricercatori e scienziati per 20% stranieri. Siamo una piccola multinazionale dai grandi progetti, uno degli ultimi protagonisti della ricerca scientifica mondiale che parli italiano».

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Le onde del sole (sezione: Cultura)

( da "Adige, L'" del 31-03-2009)

Argomenti: Cultura

la ricerca Le onde del sole S coperto il segreto che rende la parte più esterna e spettacolare del Sole, la corona solare, estremamente più calda rispetto alla superficie. Mentre la superficie solare ha una temperatura di circa 5.600 gradi, la corona può oscillare fra 700.000 e 2,5 milioni di gradi, con punte che possono superare 9,5 milioni di gradi. Estesa per centinaia di migliaia di chilometri, la corona è la parte del Sole visibile durante le eclissi, è formata da gas ed è così calda che la materia si trova sotto forma di plasma. Ad «arroventarla», dimostra una ricerca internazionale pubblicata su Science, sono un particolare tipo di onde, la cui esistenza era stata prevista nel 1942 dal fisico Hannes Alfven e che adesso sono state osservate in azione nel Sole. Tutti gli studiosi del Sole concordano sul fatto che il riscaldamento della corona dipende dal trasporto di energia dall'interno del Sole verso la corona per mezzo di processi non termici: per il secondo principio della termodinamica è infatti impossibile trasferire calore da un corpo più freddo a uno più caldo. I pareri sono invece discordi quando si tratta di spiegare il fenomeno: alcuni lo attribuiscono a correnti elettriche indotte nella corona dal campo magnetico solare; altri al riscaldamento attraverso le onde. La ricerca pubblicata adesso su Science dimostra che l'ipotesi corretta è la seconda. 31/03/2009

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avanti con il museo del vino (sezione: Cultura)

( da "Tirreno, Il" del 31-03-2009)

Argomenti: Cultura

Pagina 3 - Lucca Avanti con il museo del Vino Incontro a giorni fra Comune, Apt ed Enoteca di Siena LUCCA. Aprire il sotterraneo di un baluardo alla visita dei turisti, in modo che possano scoprire anche una «Lucca sotterranea» come avviene in molte città con una grande storia, da Napoli a Roma. Non organizzare sagre sopra o sotto le Mura. Sul dibattito (acceso) riguardo alla possibilità di utilizzare e promuovere, a fini turistici, il più importante monumento della città, interviene anche il direttore dell'Apt, Francesco Colucci. «è consuetudine di alcuni - scrive Colucci - di far dire ad altri cose mai dette, per poi polemizzare ed ergersi a difensori di categorie e dare giudizi di pubblica moralità. Gira, ormai da più giorni, per gli interventi di alcuni e non certo per dichiarazioni ufficiali mie, che l'Apt stia preparando sagre della salsiccia e feste del ranocchio sulle "sacre" Mura urbane e gli untori di turno sono attivissimi a difesa della sacralità del monumento». L'Apt, come ampiamente già detto, in realtà - prosegue Colucci - sta solo «disperatamente ricercando la maniera di aprire alla visita dei turisti un sotterraneo di un baluardo, perché ritiene osceno, questo sì, che un turista che venga a Lucca, non abbia la possibilità di vedere l'interno delle prestigiose Mura, adeguatamente sistemate. Molti si sbracciano a parlare di Mura, pochi cercano soluzioni concrete. Fra questi pochi devo mettere il nuovo assessore comunale al turismo, Moreno Bruni, e la nuova dirigente per le Mura, Antonella Giannini, che con pazienza e concretezza hanno cominciato a realizzare interventi con programmazione ed efficienza, per una valorizzazione turistica del monumento e per la sua reale fruizione da parte del turista, che è quanto interessa all'Apt». Proprio per questa ritrovata sintonia, Apt e Comune - prosegue Colucci - stanno studiando insieme «un progetto organico da presentare alla città e alle categorie, per l'apertura di un sotterraneo ai turisti, valutando la possibilità di crearvi un Museo del Vino e dell'Olio. Un'occasione per far visitare l'interno di un baluardo e per far conoscere le primarie produzioni di olio e vino del territorio e non certo per comprare o banchettare sul posto, ranocchi e salsicce. Proprio per valutare ogni aspetto tecnico della nuova proposta, con l'assessore Bruni incontreremo all'inizio di aprile il direttore dell'Enoteca italiana di Siena, una delle maggiori rassegne museali del mondo per il vino, magnificamente sistemata dentro la Fortezza cinquecentesca di Siena». Appena finito il lavoro tecnico preparatorio - conclude Colucci - «presenteremo il progetto per la valutazione degli organi competenti e della città e ciascuno potrà dire la sua sulla base di un progetto completo ed organico, con i relativi costi e tempi tecnici di realizzazione. Tutto il resto è folklore, ricerca di pubblicità, da parte di chi cerca visibilità attraverso la confusione».

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Università, tagli in vista a Savona e Imperia (sezione: Cultura)

( da "Secolo XIX, Il" del 31-03-2009)

Argomenti: Cultura

Università, tagli in vista a Savona e Imperia i nuovi requisiti Nel 2010 l'Ateneo dovrà eliminare o accorpare i corsi che non raggiungeranno le cinquanta matricole Genova. Per l'Università di Genova, e più in generale per quella italiana, il 2010 sarà l'anno della cura dimagrante. L'anno in cui l'ateneo dovrà sfoltire i propri corsi di laurea. Eliminando quelli con un numero insufficiente di iscritti. Nuovi ordinamenti ministeriali impongono infatti, a partire dall'anno prossimo, una serie di requisiti minimi per esistere: un numero minimo di docenti, trasparenza sugli obiettivi e sui risultati e, soprattutto, un numero minimo di matricole, da 10 a 50 a seconda della classe di laurea perché 10 immatricolati sono sufficienti a fisica o matematica ma non a giurisprudenza o economia. A guardare le statistiche del ministero dell'Istruzione, i corsi dell'Università di Genova con pochi iscritti sono ben 22. Attenzione: non tutti sono in via di estinzione, anche perché i dati del ministero sono parziali, risalgono ad alcuni mesi fa. Da allora ad oggi il numero di iscritti è aumentato. La facoltà di medicina, ad esempio, ha più matricole di quelle che risultano dalla tabella ministeriale riportata qui a fianco. Ma il problema rimane: alcuni corsi hanno un numero troppo basso di studenti. Ad essere colpite sono soprattutto alcune facoltà, come architettura e ingegneria, e le sedi universitarie distaccate di Savona e Imperia. Il corso di laurea in restauro architettonico, 45 matricole quest'anno, l'anno prossimo non scomparirà. Diventerà parte del più generico corso di laurea in architettura. «È una grave perdita - dice la preside della facoltà, Maria Benedetta Spadolini - ma non avevamo scelta. Non ci sono né gli studenti né i docenti necessari». Risultano molto scarse anche le iscrizioni a Ingegneria delle telecomunicazioni (26 matricole), Ingegneria chimica (39) e Ingegneria elettrica (43). Per quanto riguarda queste ultime due «non possiamo chiuderle - spiega Paola Girdinio, preside di Ingegneria - perché sono molto richieste dall'industria. Ce n'è un grande bisogno, ma purtroppo non sono di moda». Ingegneria delle telecomunicazioni, invece, potrebbe essere accorpata a Ingegneria elettronica, «ma non abbiamo ancora deciso». Quanto alle sedi distaccate, a Savona il corso di laurea in economia del turismo ha soltanto 32 matricole, mentre a Imperia Scienze giuridiche non arriva, secondo i dati del Miur, a 50. Secondo Giacomo Deferrari, rettore dell'ateneo genovese, «è indubbio che in Italia si sia esagerato nella moltiplicazione di corsi. Ma Genova si è comportata molto meglio di altre università, il fenomeno non è così drammatico e comunque lo stiamo già affrontando». Resta il nodo delle sedi distaccate, «anche lì - annuncia Deferrari - interverremo. Premiando i corsi di laurea che hanno saputo creare laboratori, biblioteche, attività di ricerca. Ed eliminando quelli con un numero insufficiente di iscritti». Francesco Margioccomargiocco@ilsecoloxix.it 31/03/2009

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scattano i master per i neolaureati lavoro assicurato ai migliori cento - ava zunino (sezione: Cultura)

( da "Repubblica, La" del 31-03-2009)

Argomenti: Cultura

Pagina III - Genova Scattano i master per i neolaureati lavoro assicurato ai migliori cento Il vicepresidente Costa: "è la prima volta che variamo un intervento così sostanzioso" AVA ZUNINO La cifra è tre milioni di euro, i posti sono 240 tra laureati nei corsi accademici triennali e nel biennio di specializzazione, la durata è di 1500 ore, di cui metà in aula e l´altra metà nelle imprese. E, soprattutto, cento giovani troveranno un lavoro. Sono le coordinate dei dodici master che la Regione Liguria ha deciso di finanziare e che partiranno nei prossimi mesi. «E´ la prima volta che la Regione vara un intervento così sostanzioso sul fronte della formazione post laurea», ha spiegato ieri mattina il vice presidente della Regione Massimiliano Costa che ha presentato i master insieme al pro rettore Maurizio Martelli. Costa ha anche sottolineato che: «è la prima volta che la scelta e la programmazione avviene insieme all´Università. Abbiamo rinunciato a quell´abitudine forse anche brutta che negli anni passati vedeva qualche docente entrare nella stanza dell´assessore e uscirne con il master». Concetto ripreso dal prorettore Martelli: «è una delle occasioni rilevanti del nuovo rapporto tra Università e Regione: i temi dei master sono stati scelti con la Regione e sono legati ai settori ritenuti strategici». Per almeno 100 dei 240 partecipanti a questi master ci sarà un posto di lavoro alla fine del corso, «perché le aziende hanno già manifestato disponibilità all´assunzione». I master sono gratuiti e prevedono inoltre borse di studio o premi finali, agevolazioni e servizi logistici per gli studenti fuori sede. I settori vanno dal mare ("eccellenze ambientali e marine, gestione, tutela e fruizione sostenibile"; "oceanic engineering"), alla necessità di formare specialisti in grado di sostenere le politiche della Liguria verso al caratterizzazione e lo sviluppo dei prodotti tipici. Uno dei master è infatti dedicato alle applicazione tecnologiche per la qualità e la sicurezza dei prodotti alimentari tipici territoriali. Non potevano mancare né l´energia né il nucleare che sono altri temi emergenti e, mentre si dibatte della gronda autostradale, ecco un master: «a proposito di gronde e dibattiti pubblici, ecco un master sulla sostenibilità, e la sicurezza sia ambientale che per la salute, dei sistemi di trasporto e delle infrastrutture. E poi l´integrazione: uno dei master è per la formazione di "esperto in gestione e trasformazione dei conflitti nella società globalizzata".

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tagli ai corsi, pisa vuole trattare - giovanni parlato (sezione: Cultura)

( da "Tirreno, Il" del 31-03-2009)

Argomenti: Cultura

Pagina 11 - Toscana Tagli ai corsi, Pisa vuole trattare Si profila un'ecatombe: 51 indirizzi a rischio cancellazione Il prorettore De Francesco: «Molto dipenderà dalle scelte degli studenti» GIOVANNI PARLATO PISA. La parola d'ordine è sfoltire. Negli atenei i corsi di laurea e i curricula sono troppi. Per l'Università di Pisa sono a rischio 5 corsi (il 7,4% del totale) e ben 51 curricula (il 38,3%). L'ultima parola spetta al Ministero che dovrà fare rispettare una serie di parametri. Limiti che precludono la vita o la morte di un corso di laurea. Chi è sotto dovrà azzerare il corso, chi è sopra continuerà la sua attività. è il risultato di un'ipertrofia dei corsi di laurea nata con la legge 509 del 1999 voluta dai ministri di allora Zecchino e Berlinguer. In pratica, per cercare di trattenere gli studenti all'università e fronteggiare l'abbandono prima della laurea, il corso di studio venne diviso in laurea breve di tre anni e specialistica di altri due anni. Ma il 3+2 strada facendo ha trovato sul suo percorso il decreto ministeriale 270 del 2004 elaborato dall'allora ministro Letizia Moratti con i suoi vari decreti attuativi. Adesso, in base a queste normative, il ministro dell'Università, Mariastella Gelmini, fa sapere che i corsi di studio (o di laurea) degli atenei italiani saranno sfoltiti di un 20%. I requisiti, secondo cui un corso potrà o meno continuare, sono diversi e cambiano di facoltà in facoltà. Occorre un numero minimo di docenti così come un numero minimo di matricole che può variare da 10 a 50 oltre ad una chiarezza degli obbiettivi da raggiungere. Il Sole 24 Ore, ieri, ha pubblicato, ateneo per ateneo, una tabella con i corsi di laurea e i curricula a rischio. Per l'università di Pisa - come dicevamo - i corsi a rischio sono 5, mentre i curricula che potrebbero sparire sono 51. Abbiamo chiesto a Nicoletta De Francesco, prorettore per la didattica, se la questione sta proprio in questi termini. «Alcuni corsi di studio attualmente attivi presso l'Università di Pisa - risponde il prorettore - hanno effettivamente un numero di iscritti inferiore al minimo previsto dai regolamenti ministeriali, ma se ne prevede l'assorbimento in altri corsi di studio tra l'anno accademico 2009-2010 e 2010-2011, contestualmente al completamento del passaggio dall'ordinamento previsto dal decreto 509/1999 a quello previsto dal decreto 270/2004». Una questione difficile da chiarire è quella dei curricula in cui è prevista una formazione più specifica dello studente attraverso materie di indirizzo. è sicuramente alto (e preoccupante) il numero di 51 curricula che potrebbero essere soppressi. «Il numero dei curricola definiti "a rischio" - spiega Nicoletta De Francesco - non è significativo perché molti studenti, in questo passaggio al nuovo ordinamento, non hanno ancora esercitato una scelta e quindi il numero di studenti iscritti ad alcuni curricula potrà essere valutato con precisione soltanto nel momento in cui il decreto 270 sarà a regime». Il prorettore alla didattica ricorda che «la struttura del curriculum non è assimilabile a quella del corso di studio, dal momento che gli insegnamenti previsti per ciascun curriculum sono in gran parte condivisi con quelli degli altri curricola del corso di studio e quindi non costituiscono una duplicazione incontrollata della didattica. Anzi, sono un'opportunità di scelta autonoma e responsabile che lo studente può esercitare su una parte del proprio progetto formativo, generalmente piuttosto ridotta in termini di crediti formativi». Il motivo per cui si è arrivati ad un numero così elevato di 51 curricula a rischio, si può spiegare anche attraverso un esempio. «In Ingegneria Informatica dove insegno - spiega ancora Nicoletta De Francesco - lo studente può chiedere una tesi da tre crediti o una tesi da sei crediti. è ovvio che quest'ultima è più impegnativa e che le due tesi da tre e da sei crediti danno origine a curricula diversi, ma lo studente in ogni caso segue lo stesso corso di studio. Ecco perché conteggiare i curriccula non ha molto senso».

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atenei specchio del paese dove il merito non conta - davide guadagni (sezione: Cultura)

( da "Tirreno, Il" del 31-03-2009)

Argomenti: Cultura

Pagina 11 - Toscana Atenei specchio del paese dove il merito non conta DAVIDE GUADAGNI Il libro denuncia di Davide Carlucci e Antonio Castaldo - "Un paese di Baroni" - pubblicato da Chiarelettere, la casa editrice che pare essere diventata l'ecoscandaglio del nostro disastrato paese, viaggia nelle aule dove si dovrebbe formare la nuova classe dirigente italiana. Più di trecento pagine dove aleggiano le ombre del potere dinastico, della massoneria diffusa, della prepotenza, del ricatto. Dove si racconta che gli intoccabili baroni italiani non si fermano davanti a nulla, feudatari assoluti nelle loro torri d'avorio, se ne fregano delle denunce, delle sentenze, delle proteste, ma soprattutto del futuro dei loro allievi e del loro paese. Ma procediamo con ordine. Metà laureati. Le università italiane tronfie di una gloria antica, oggi parcheggiano una quantità enorme di studenti, dei quali, meno della metà arriverà alla laurea. Gli studenti che si laureano sono il 45 per cento degli iscritti contro una media Ocse del 69. In rapporto alla popolazione i laureati italiani sono circa la metà degli altri paesi, il 17 per cento contro il 33. Buste paga. I professori ordinari, circondati da stuoli di precari sottopagati e sfruttati, tutelano i loro compensi che variano dai 5mila agli 8mila 500 euro. Sopra la media europea che passa dai 4mila 500 euro dei tedeschi fino ai 6mila5 00 degli inglesi. Carriera costruita sul merito? Macché, qui si procede per anzianità, più sei vecchio e più ti pago, tanto per non sbagliare. Orario di lavoro. Ma quant'è l'impegno medio di un ordinario? Tre ore e mezza al giorno per cinque giorni alla settimana. In pratica, per lavorare quanto lavora un operaio in un anno, sono necessari a un professore due anni e quattro mesi. Il dato, pubblicato nel maggio scorso dal Sole 24 ore, ha prodotto una sollevazione dei docenti che, in un documento indignato che ha raccolto 240 firme (gli ordinari italiani sono circa 20 mila), scrivevano che quel dato nulla ha a che fare con il reale stato delle cose. Già, ma qual è il "reale stato delle cose". Malcostume. Capitolo cospicuo. Uno dei casi più clamorosi riguarda colui che per lungo tempo è stato ritenuto il numero uno dell'università, Piero Tosi, magnifico rettore a Siena per sei mandati consecutivi e presidente della conferenza dei rettori (Crui). Dopo quattro anni di indagini, nel 2006, viene sospeso dall'incarico con un'ordinanza del gip di Siena. La denuncia era partita da un precario che ambìva (e ne aveva merito) a un posto di ricercatore nella facoltà di medicina. Sul filo di lana, era prevalso l'amor paterno e quel posto se l'era aggiudicato un giovane con meno esperienza, meno titoli, ma con un nome composto e un cognome noto: Gianmarco Tosi. Che fa, non si ritira? Ma quando i concorsi sono a titoli e le commissioni non sono plasmabili, come si rimedia? Semplice, basta eliminare i concorrenti. Scoraggiandoli, diciamo. Di questi e di altri spericolati artifici sono stati accusati nel 2004 un gruppo di cardiologi: Rizzon, Guazzi, Padelletti, Dei Cas, con il presidente del loro collegio, il pisano Mario Mariani. Secondo l'accusa avrebbero truccato almeno 12 concorsi. Oggi, a sette anni dall'inizio delle indagini e cinque dagli arresti e dal rinvio a giudizio, nessun giudice si è pronunciato in merito. Insomma, fino a prova contraria, sono da ritenersi innocenti. Nelle intercettazioni dell'indagine, tra le mille smancerie, si può leggere una frase emblematica, rivolta da Mariani a un collega che lo informa che un suo allievo, già costretto a rinunciare a un concorso precedente, non è più disponibile a farsi da parte: «E vabbé, non si ritira più? Allora ti dirò che detto per detto, a me non piacciono questi atteggiamenti». E che diamine! Nepotismi toscani. Il malcostume, dunque, ha spesso a che fare con gli affetti familiari. Si scopre ad esempio che due chirurghi del Policlinico Le Scotte di Siena, indagati per due successive operazioni sullo stesso paziente che non è sopravvissuto, hanno curiosamente lo stesso cognome: Setacci. Di nome fanno Carlo e Francesco. Sono padre e figlio. Il figlio era diventato ricercatore prevalendo sul figlio di Gaetano Di Donato, primario napoletano, che però appena tre settimane dopo supererà il concorso con una commissione, presieduta da Setacci padre, che promuoverà ricercatore, in quello stesso concorso, anche Stefano Mancini figlio del chirurgo Sergio Mancini. E, di padre in figlio, analogo destino seguiranno, in Toscana, i Pessina, i Botta, i Brizzi, i Bertelli. Che carriera. Fulgida carriera è anche quella di Luigi Berlinguer, già professore e preside a Sassari. Diviene prima rettore a Siena e quindi presidente della Crui, poi deputato, poi senatore, poi ministro, poi ancora senatore poi membro del Consiglio superiore della magistratura. Un quotidiano senese attribuiva questa sua propensione all'ascesa e agli incarichi all'affiliazione massonica. Chi se la suda. Il libro svela anche l'altra università, quella di chi lavora seriamente e per pochi soldi. Riporta le storie di chi si è ribellato ai concorsi truccati. Racconta di studenti, dottorandi e ricercatori che, dopo una vita di studio, esperienze all'estero e pubblicazioni, aspettano il loro turno con sempre minori speranze. Mostrando questo ennesimo aspetto della bancarotta della classe dirigente. Non è tutto così. Il rischio di quest'inchiesta è il medesimo di altre meticolose opere di denuncia: fare d'un erba un fascio, estendere l'atteggiamento di alcuni all'intera categoria, favorire la sfiducia e la demagogia. Evitiamolo. Sforziamoci di distinguere. Chiunque abbia a che fare con l'università, però, sa che cattive abitudini, carriere fulminanti, cognomi uguali, consuetudini incresciose, precariato infinito sono costume radicato. Porsi il problema sarebbe doveroso. Davide Carlucci, Antonio Castaldo "Un paese di Baroni" (Chiarelettere, pagine 309, euro 14,60)

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il binomio vincente? massoneria e parenti eccellenti (sezione: Cultura)

( da "Tirreno, Il" del 31-03-2009)

Argomenti: Cultura

Pagina 11 - Toscana Il binomio vincente? Massoneria e parenti eccellenti Ecco alcune citazioni dal libro, da noi titolate. Massoni e pietruzze. «I rettori italiani? La metà di loro è iscritta alla massoneria» (Stefano Podestà, ex ministro dell'Università, 1996). Nessuno, ti giuro nessuno. «Non ho mai conosciuto nessuno che sia diventato professore solo in base ai propri meriti» (Paolo Berinetti, preside, Torino). Le due torri.«A Bologna ci sono due lobby, massoneria e Cl. Controllano la Sanità e la facoltà di Medicina. è sempre stato così». (Libero Mancuso, assessore comunale, Bologna). Paragnosta. «Il giorno stesso che presentai domanda per quel concorso, prima che fosse nominata la commissione e fossero noti i partecipanti, scrissi due lettere in cui prevedevo i membri, chi l'avrebbe presieduta e i nomi dei vincitori, le spedii a me stesso e a un avvocato. è andata esattamente così». (Tommaso Gastaldi, professore associato di Statistica a Roma). Invisibili. «Non mi sento neppure precario, sono un invisibile e temo delle rappresaglie. Ho paura» (Anonimo, Università di Genova). Criteri di scelta. «Tra i criteri, quello assolutamente privilegiato è il favoritismo di tipo parentale» (Giuseppe De Benedictis, giudice, ordinanza d'arresto di docenti). Talis pater. «Sfogliando l'annuario accademico, sembra di leggere le tavole di Mendel, tale è la regolarità con cui si succedono i nomi dei padri e dei figli» (Lino Jannuzzi, giornalista, 1965). Saluti da Barcellona. «Non torno in Italia perché non è un paese democratico. Non è riuscito a far piazza pulita della partitocrazia e dei baroni» (Paolo Macchiarini, direttore di chirurgia toracica a Barcellona).

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"l'utilizzo al femminile fa ancora troppo scalpore" - loredana lipperini (sezione: Cultura)

( da "Repubblica, La" del 31-03-2009)

Argomenti: Cultura

Pagina 36 - Cronaca L´intervista Giovanna Cosenza, docente di semiotica dei nuovi media "L´utilizzo al femminile fa ancora troppo scalpore" LOREDANA LIPPERINI Curioso che il binomio donne-pornografia desti ancora scalpore, mentre il consumo femminile di storie hard sembra essere un fatto assodato. «Invece - dice la semiologa Giovanna Cosenza, docente di Semiotica dei nuovi media all´Università di Bologna - fa ancora scandalo. Forse perché è ancora radicato l´antico presupposto per il quale la sessualità maschile sarebbe basata sulla visione, e quella femminile sarebbe più complessa. Sta di fatto che spesso le donne ammettono di consumare porno solo in coppia con il partner». Reticenza ancor più singolare se si pensa che la pornografia non risiede più soltanto nei luoghi deputati, ma invade spot, tv, libri. Dove è imposta, non scelta consapevolmente. «è vero, e avviene ovunque. Due gli elementi fondamentali di questo processo di normalizzazione. Il primo: i corpi, femminili e maschili, fatti a pezzi, con inquadrature solo di alcune parti: un sedere, un addominale, un seno. Se si riduce un corpo a un quarto di manzo, come avviene in foto, filmati, affissioni pubblicitarie, si adotta il taglio dello sguardo pornografico. Il secondo elemento è l´assenza della storie: tipica della pornografia e di molti spot e fotografie». Quindi l´antica condanna del porno che veniva da parte del femminismo radicale americano ha fatto più male che bene? «Quell´impostazione ha introiettato un punto di vista paternalistico e maschile, decidendo a priori che la pornografia non piace alle donne. Invece, dev´essere la singola persona a decidere per se stessa. Sicuramente non è una scelta libera quella di trovarsi circondati da soft-porno che qualcun altro ha ritenuto giusto per noi».

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ConvegniDa Leonardo a Leonardo dall'idea al progetto All'Istituto tecnico commerciale e turistico statale , via Lussana 2, continua la XIX Settimana nazionale (sezione: Cultura)

( da "Eco di Bergamo, L'" del 31-03-2009)

Argomenti: Cultura

ConvegniDa Leonardo a Leonardo dall'idea al progetto All'Istituto tecnico commerciale e turistico statale «Vittorio Emanuele II», via Lussana 2, continua la XIX Settimana nazionale della cultura scientifica e tecnologica; fino al 4 aprile --> Martedì 31 Marzo 2009 AGENDA, pagina 17 e-mail print ConvegniDa Leonardo a Leonardo dall'idea al progetto All'Istituto tecnico commerciale e turistico statale «Vittorio Emanuele II», via Lussana 2, continua la XIX Settimana nazionale della cultura scientifica e tecnologica; fino al 4 aprile. Ore 9,15, aula magna, apertura delle relazioni con Mannunta sul tema «L'arte dell'accoglienza: il vero valore aggiunto»; ore 10, Migliavacca parla su «Il turismo on line: sbt e dintorni»; ore 10,45, Mastino su «La cultura sarda: tradizione e innovazione. L'esperienza del liceo Azuni»; ore 11,30, Ferri su «Il marketing tra prodotti e servizi»; ore 15 seconda riunione plenaria per presentazione dati intermedi progetto Leonardo Tesi, saluti di Confindustria Bergamo, coordina Coltella dell'Agenzia nazionale Isfol di Roma, presentazione dati finali progetto Mario e dati intermedi progetto Tesi con Garavaglia e Crotta. Conclude Filisetti su «Gli abbinamenti studenti e imprese - stato dell'arte». Tariffe nel trasporto aereo Ore 14,30, sala conferenze di Sant'Agostino, in Città Alta, la facoltà di Ingegneria dell'Università in collaborazione con l' International center for competitiveness studies in the aviation industry, organizza un workshop sul tema «Politiche regolatorie e tariffe nel trasporto aereo». Dopo l'apertura dei lavori da parte di Enrico Ginevra dell'Università di Bergamo, interventi di Kenneth Button, George Mason University e Silvio Busti, Università di Bergamo. Ore 17, tavola rotonda con Stefano Paleari, Carlo Scarpa, Franco Giudice, Maria Luisa Geromini, Monica Scarpa, Curo Ciaccio, Oliviero Baccelli, Lorenzo Caprio. Modera Dino Nikpalj, inviato de L'Eco di Bergamo. CorsiEsercitazioni paleografiche Ore 16, sala Beato Giovanni XXIII della Civica biblioteca «Angelo Mai», corso di esercitazioni paleografiche. Il bene, il male. Per una nuova etica Ore 20, aula magna Istituto Vittorio Emanuele II, piazzale Alpini, continua il corso di filosofia dal titolo «Il bene, per una nuova etica - Il male» organizzato da Giovan Battista Paninforni e da Noesis, libera associazione per la diffusione e lo studio della cultura filosofica. Gianluca Magi, dell'Università degli Studi di Urbino, parla sul tema «Tra Oriente e Occidente. Per un'etica della spontaneità come antidoto al bene e al male». IncontriGruppo anziani S. Lucia Ore 15,30, Centro parrocchiale di via S. Lucia 8, per iniziativa del gruppo anziani Santa Lucia, conversazione di Ada Doni sul tema «La preghiera dei Salmi». La conquista dell'Adamello nel diario Nino Calvi Ore 18, spazio Viterbi della Provincia, via Tasso, 8, presentazione del libro «La conquista dell'Adamello. Il diario del capitano Nino Calvi». Presenti, oltre allo storico Marco Cimmino, curatore del volume, il presidente nazionale dell'Ana, Corrado Perona e il presidente della sezione di Bergamo, Antonio Sarti. Rapporto alla città del sindaco Roberto Bruni Ore 20,30, auditorium in largo Roentgen a Loreto, «Rapporto alla città» con il sindaco di Bergamo Roberto Bruni e gli assessori al termine del mandato 2004-2009. Tre restauri per Giovanni Bellini Nella Sala Giuristi del Palazzo della Ragione, in Piazza Vecchia, proseguono gli incontri dedicati al restauro dei dipinti dell'Accademia Carrara a cura dell'Associazione Guide Giacomo Carrara. Ore 18, Andrea Carini, Sara Scatragli, Giovanni Valagussa e Giovanni C.F. Villa illustrano il restauro di tre dipinti di Giovanni Bellini. Tra questi il Cristo morto tra la Madonna e San Giovanni Evangelista e la Madonna di Alzano dell'Accademia Carrara. Cene, anziani in viaggio tra fossili e musei Ore 15, nella sala consiliare in piazza Italia, prosegue il corso organizzato dalla Terza Università dedicato al tema «Viaggio fra fossili e musei», alla scoperta della paleontologia bergamasca. Ciserano, il paesaggio nelle aree critiche Ore 20,45, al Centro civico di piazza della Pace, incontro sul tema «La percezione del paesaggio in aree di forte criticità. Il caso di Ciserano». Clusone, settimana della cultura Apertura della 3ª edizione della «Settimana della cultura» organizzata dall'istituto di istruzione superiore «A. Fantoni» di Clusone in memoria di mons. Bartolomeo Calzaferri. Ore 18, nell'auditorium comunale, il reporter Giorgio Fornoni incontrerà il pubblico con «Il tempo dello sguardo - Viaggio attraverso le emergenze dimenticate del pianeta». Ore 21,15, al ristorante Aquiletta, concerto per violino e pianoforte «Il tempo della musica: dai grandi compositori alle colonne sonore del cinema» con i «Vertumno Due». Dalmine, serate su etica e territorio Prosegue il ciclo d'incontri dal titolo «Il territorio di Dalmine e le sue trasformazioni» promosso dalle sette parrocchie di Dalmine sui temi del lavoro. Ore 20,45, all'oratorio San Giuseppe, incontro sul tema «Quale etica del lavoro per il cristiano di oggi» con Lucio Piccardi, fondatore della cooperativa «La Solidarietà» e Leandro Carboncini, della San Vincenzo aziendale. Osio Sotto, il ricordo di monsignor Vincenzo Savio Ore 18, nella chiesa parrocchiale, nel quinto anniversario della morte di mons. Vincenzo Savio, Messa concelebrata da mons. Luigi Del Favero, mons. Lucio Carminati, don Michele Falabretti, don Giuseppe Bosio e don Giannantonio Bolis, animata dalla Corale S. Cecilia di Osio Sotto. Ore 20,45, nella chiesa dell'Addolorata, Ettore Ongis, direttore de «L'Eco di Bergamo» presenta il libro «Mons. Vincenzo Savio Vescovo nella Chiesa di Dio - Sono contento di Dio - Testimonianze "I Quaderni per Vincenzo"» con interventi di mons. Luigi Del Favero e Aldo Bertelle. Pognano, dove va l'economia Ore 21, in oratorio, incontro formativo di carattere economico dal titolo «Dove va l'economia: lavoro, reddito e risparmio», relatore Giuseppe Giassi, commercialista. Ingresso libero. Seriate, alla scoperta della Luna Ore 20,45, nell'auditorium della biblioteca comunale di via Italia, serata dedicata all'astronomia con Davide Del Prato che parla su «Emozioni dal silenzio: la Luna», sarà ricordato il primo sbarco sulla Luna di 40 anni fa. MostreAngeli, manichini e meticci peruviani Galleria del Tasso, via S. Tomaso, 72, mostra «La Rivoluzione silenziosa degli angeli apocrifi» dell'artista cileno Demian Schopf; ultimo giorno. Orario: 10-12,30 e 15-19. Arte Madì alla Galleria Marelia Galleria Marelia, via Guglielmo d'Alzano 2b, mostra «Madì - arte come invenzione»; fino al 30 aprile. Orario: 14-20. Bassorilievi e sculture di Graziano Gregori Galleria Ceribelli, via S. Tomaso 86, mostra di bassorilievi e sculture di Graziano Gregori dal titolo «Ecce Homo»; fino al 21 maggio. Orario: 10-12,30 e 16-19,30. Bergamo Futura Urban Center di piazzale degli Alpini, «Bergamo Futura. Vieni a conoscere oggi come sarà la Bergamo di domani», mostra interattiva visitabile fino al 5 aprile. Orario: 15-19,30. Prenotazioni visite scolastiche (solo al mattino del mercoledì) e visite guidate per gruppi (negli orari di apertura della mostra), tel. 035.399.010-022. Billboards alla Galleria Manzoni Galleria Manzoni di via S. Tomaso 66, mostra «Billboards» dedicata alla fotografia di ricerca del milanese Maurizio Montagna (Milano 1964), docente del master di fotografia della nuova Accademia delle Belle Arti di Milano; fino al 4 aprile. Orario: 10-13 e 15-19. Capolavori a Palazzo della Ragione Palazzo della Ragione in Città Alta, esposizione della mostra «L'Accademia Carrara nel cuore della città. Capolavori a Palazzo della Ragione» e nuovo allestimento dal titolo «Dal Quattrocento all'Ottocento»; fino al 31 maggio. Orario: 9,30-17,30. Icone russe fra storia e spiritualità Spazio Viterbi della Provincia, via Tasso, 8, mostra «L'oro dell'anima. Icone russe dal XIV secolo del Museo Tretyakov di Mosca», viaggio attraverso cinque secoli di cultura, storia e spiritualità. L'evento, curato dalla Provincia in collaborazione con il Museo Tretyakov di Mosca, col patrocinio della Curia Vescovile della Diocesi di Bergamo, Camera di Commercio, Università di Bergamo e Fondazione Russia Cristiana; fino al 14 giugno. Orario: 15-19. Ingresso libero. Il Segno dell'Altro Galleria Triangoloarte, via Palma il Vecchio 18/e, mostra «Il segno dell'Altro» di Paolo D'Angelo, Salvatore Falci ed Enzo Santambrogio; fino al 4 aprile. Orario: 10-12,30 e 16-19,30. La città visibile Museo Storico-Convento di San Francesco, piazza Mercato del Fieno 6/a, «La città visibile. Bergamo nell'archivio fotografico Sestini - Omaggio a Domenico Lucchetti»; fino al 20 settembre. Orario: 9,30-13 e 14-17,30. La fauna delle Orobie nelle foto di Midali Museo di Scienze naturali «Enrico Caffi», piazza Cittadella, 10, mostra fotografica di Baldovino Midali dal titolo «Obiettivo animali: la fauna delle Orobie», per scoprire la flora e la fauna delle nostre montagne; fino al 31 maggio. Orario: 9-12,30 e 14,30-17,30. La videoinstallazione di Hannah Collins Sala porta di Sant'Agostino, videoinstallazione dell'artista inglese Hannah Collins «Solitude and Company»; fino al 12 aprile. Orario: 15,30-19. L'arte di Diego Caglioni e Rudina Hoxhaj SpazioArte Viamoronisedici, mostra «Vicinilontani» con opere di Diego Caglioni e Rudina Hoxhaj; fino all'11 aprile. Orario: 16-19,30. L'artista americano Marcelino Stuhmer Jade Art Gallery, via Piccinini, 2, prima personale dell'artista Marcelino Stuhmer che presenta il progetto «Get Ready to Shoot Yourself»: installazione, dipinti e lavoro fotografico ispirati al film «La signora di Shanghai»; fino al 26 aprile. Orario: 10-15 e 18,30-23. L'artista Enzo Catini studia la mela Sale del ristorante «Ai Santi» di Borgo Santa Caterina, fino al 19 aprile, «E il pensier si immela», studio sulla mela dell'artista Enzo Catini; una dozzina di quadri a tempera racconteranno la mela da angolazioni diverse, con uno stile creativo e moderno caratteristico di questo artista milanese che da anni vive e lavora ad Albino. Le opere di Giuseppe Albergoni Baioni Café, via Baioni 5, mostra di Giuseppe Albergoni «Colore bianco, ricerche superficiali»; fino al 17 aprile. Orario: 7-16. Le sculture di Vittorio Bellini Centro culturale S. Bartolomeo, largo Belotti, mostra «il dolore, dopo», dello scultore bergamasco Vittorio Bellini; fino al 10 aprile. Orario: 10-12 e 16-19,30. L'uomo e la macchina scatti di Massimo Colombo Sede Cgil di via Garibaldi 3, per iniziativa dell'associazione LavoroDopo, mostra fotografica di Massimo Colombo dal titolo «Nero Officina». L'artista propone un viaggio nelle officine meccaniche dove gli uomini lavorano in simbiosi con la macchina; fino al 3 aprile. Orario: 9-12 e 15-18. Ingresso gratuito. Mario Cresci alla Elleni Galleria Elleni, via Broseta 37, mostra del nuovo progetto di Mario Cresci «Sottotraccia Bergamo» a cura di Luca Panaro; fino al 9 maggio. Nel mio abisso Saloni Associazione artistico culturale Estro, via Zambonate 33, videoinstallazione correlata a delle performance della giovane pittrice e scrittice Liuba Gabriele dal titolo «Nel mio abisso»; fino al 5 aprile. Orario: 16-18. Opere di Claude Viallat Galleria Fumagalli, via Paglia 28, mostra di Claude Viallat «Toiles, objects, cordes et filets» a cura di Annamaria Maggi; fino all'11 aprile. Personale di Olivia Bassetti Circolo artistico bergamasco, via Malj Tabajani 4, mostra personale di Olivia Bassetti; fino al 9 aprile. Orario: 16-19. Sicurezza, cadute dall'alto e in profondità Sala lettura biblioteca Caversazzi, via Torquato Tasso 4, mostra sulla sicurezza, cadute dall'alto e cadute in profondità organizzata dall'associazione «Amici delle Mura di Bergamo» in collaborazione con Asl, Cai, istituto comprensivo Donadoni, liceo artistico e sindacati; ultimo giorno. Orario: 8,30-12,30; 14,30-18,30 e 20,30-23,30. Tavole silografiche alla Olim Spazio Olim, Via Pignolo 9/b, mostra delle Tavole silografiche per l'opera Weiss Kunig, di Hans Burgkmair; fino all'11 aprile. Orario: 16-19. Tutto il mondo in una scatola Libreria Ars di via Pignolo 116, installazione di Luca Resta «Boxes» scatole-non scatole per parlare di forma ed essenza, visibile e invisibile; ultimo giorno. Orario: 15-18,30. Tuttosullalbero Mostra-laboratorio dell'Orto botanico, nella sala Viscontea, piazza Cittadella, fino al 31 maggio. Orario: 15-18,30. Mattino per scolaresche e su prenotazione domenica e festivi 10-13 e 15-18,30. Ingresso gratuito. Una città senza Sala Manzù, via Camozzi, passaggio via Sora, mostra di Maurizio Bonfanti dal titolo «Una città senza»; fino al 13 aprile. Orario: 16-19. Alzano Lombardo, le foto di Igor Kormyshev Mazzoleni Art Gallery, via Locatelli 1, mostra dell'artista, fotografo e scenografo russo Igor Kormyshev; fino al 5 aprile. Orario: 9,30-19. Bagnatica, l'arte di Graziella Valsecchi Sala consiliare del municipio di piazza Libertà, mostra personale di Graziella Valsecchi; fino al 5 aprile. Orario: 17-19. Brembate Sopra, la pittura di Remo Tironi Casa Serena, mostra di pittura di Remo Tironi; fino al 4 aprile. Orari: 8-20. Clusone, «La via della Croce» di Angelo Balduzzi Bottega «Alleria», mostra «La via della Croce», una Via Crucis interpretata dalle tavole di Angelo Balduzzi; fino al 13 aprile. Orario: 10-12 e 15-18,30. Dalmine, origami... giochi di carta Biblioteca civica, piazza Matteotti 6, mostra «Origami... Giochi di carta - L'antica arte della piega»; fino al 5 aprile. Ingresso gratuito. Orario: 9-12,30 e 14,30-18,30. Laboratori dalle 16 alle 17,30. Per i laboratori è necessaria l'iscrizione gratuita in biblioteca tel. 035.6224840. Gorle, i disegni di Franco Mazza Auditorium centro culturale, via Marconi 5, mostra di Franco Mazza «Si può disegnare con la musica? Si può fare musica con il disegno»; fino al 5 aprile. Orario: 16-19. Seriate, le opere di Daniela Formento Libreria Terzo Mondo, via Italia 73, esposizione delle opere della pittrice Daniela Formento; fino al 15 aprile. Treviolo, «Genio e follia» di Manuel Ondei Locale «Provino wine relax bar» di via Dalla Chiesa, mostra di pittura dell'artista urgnanese Manuel Ondei dal titolo «Genio e follia»; fino all'11 aprile. L'esposizione è un percorso-omaggio in 14 tele dedicato ai grandi geni dell'arte, dello sport e della musica, come Salvador Dalì, Jim Morrison, Albert Einstein e George Best, personaggi eccentrici, anticonformisti e dalla forte personalità. Orari: 7-1. MusicaNek al Creberg Teatro Ore 21, al Creberg Teatro, via Pizzo della Presolana, concerto di Nek con «Un'altra direzione». Alzano Lombardo, melodie e percussioni africane Ore 21,30, al Vecchio Tagliere di Nese, via Marconi 69, esibizione del trio Rugu Drum formato da Dudu Kouate e Hado Ima alla voce, percussioni e ngoni e da Naby Camara al balafon e alla voce. Ingresso gratuito. Mariano di Dalmine, country rock di Jonny Kaplan Ore 21,30, al Paprika di Mariano, esibizione di Jonny Kaplan. SolidarietàClusone, artigianato tessile per il Perù In piazza Uccelli, esposizione di artigianato tessile «Arte e Carità» con vendita di tappeti, ricami e maglioni a favore della «Familia Artesiana Maria Auxiliadora»; fino al 5 aprile. Orario: 9-12 e 15-19. Tempo liberoLudoteca Parco Locatelli Al parco Locatelli, via Diaz 1, ingresso libero per i bambini/e della scuola primaria dai 6 agli 11 anni con gioco libero dalle 15 alle 18,30. Ore 16,30, «Passagioco», mercatino degli scambi. 31/03/2009 nascosto-->

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LIVORNO UN CORSO di educazione all'ascolto della music... (sezione: Cultura)

( da "Nazione, La (Livorno)" del 31-03-2009)

Argomenti: Cultura

AGENDA LIVORNO pag. 5 LIVORNO UN CORSO di educazione all'ascolto della music... LIVORNO UN CORSO di educazione all'ascolto della musica. Verrà attivato alla Fondazione teatro Goldoni di Livorno. «Una cura di suoni». Un programma molto ricco in cui i partecipanti affineranno la propria sensibilità uditiva "ri-imparando" ad ascoltare il mondo sonoro che li circonda. Tenuto dal professor Paolo Rognini, musicista e docente all'Università di Pisa, questo ciclo di lezioni si articolerà in 4 incontri da venerdì e con cadenza settimanale. Costo 25 euro, per le iscrizioni alla biglietteria il lunedì ed il giovedì dalle 16,30 alle 19,30. Info: 0586-204206.

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Insubria, record di iscrizioni (sezione: Cultura)

( da "Giorno, Il (Como)" del 31-03-2009)

Argomenti: Cultura

COMO CITTA' pag. 2 Insubria, record di iscrizioni In dieci anni gli studenti sono più che raddoppiati UNIVERSITÀ di MAURIZIO MAGNONI COMO UN SIGNIFICATIVO + 21,80 % per la facoltà di Giurisprudenza (da 422 a 514 matricole), un altrettanto significativo + 85,14% per quella di Scienze Matematiche e Fisiche (da 74 a 137 matricole); un + 40,46 % per la Facoltà di Economia a Como (da 346 a 486 iscritti). Complessivamente, tra i poli di Como e di Varese, un significativo + 65% nel numero degli iscritti di dieci anni fa e quelli attuali; numero d'iscritti che passa da 5.762 a 9.546. NONOSTANTE la crisi gode di ottima salute l'Università degli Studi dell'Insubria che ieri, nella sede di Como, nella magnifica cornice del Chiostro di Sant'Abbondio, ha inaugurato l'anno accademico '08-'09 alla presenza del Rettore Renzo Dionigi, del prorettore (gerente per Como) Giorgio Conetti e delle massime autorità civili e militari della provincia lariana. «Non possiamo nascondere le vivissime preoccupazioni - ha detto il rettore - suscitate dalle condizioni generali di crisi in cui si trova l'economia e, nello specifico, il sistema universitario del Paese. Proprio le oggettive difficoltà ed incertezze in cui versa quest'ultimo e le gravi difficoltà finanziarie che si preannunciano per tanti atenei, compreso il nostro, ci hanno costretto ad un'inaugurazione in tono minore. MA PER QUANTO riguarda la nostra realtà, faremo il possibile per renderla sempre più efficiente, per renderla sempre più a misura di studente e di docente, magari anche facendo riferimento al reclutamento di docenti di altri Paesi per dare un'immagine ancor più specialistica al nostro Ateneo. Altro obiettivo che dobbiamo proporci è quello di riuscire a far conoscere l'eccellenza dei nostri corsi anche all'esterno del nostro bacino d'utenza. Dobbiamo saper coinvolgere nei nostri corsi di orientamento pre-universitario anche gli allievi provenienti da altri Paesi, in misura superiore a quanto già accade. E su questo siamo già a buon punto considerato che quasi il 5% dei nostri studenti proviene dall'estero(450 studenti, ndr.)». DIONIGI ha anche auspicato la creazione, soprattutto nella città di Como, di adeguate strutture di ospitalità per docenti e ricercatori stranieri (la soluzione potrebbe essere quella del complesso della «Manica Lunga» di via Regina), in modo da invogliare, sul modello di Istituzioni già affermate, il confronto con le altre realtà europee. Il rettore Renzo Dionigi ha chiuso il suo discorso ringraziando tutta la Comunità accademica di Como, in particolare «Univercomo», presieduta da Giacomo Castiglioni, che da anni si sta adoperando per un costante e progressivo miglioramento della situazione universitaria in città. Image: 20090331/foto/1307.jpg

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Concorsi docenti, cambiano le regole (sezione: Cultura)

( da "Italia Oggi" del 31-03-2009)

Argomenti: Cultura

ItaliaOggi sezione: Professioni data: 31/03/2009 - pag: 37 autore: Decreto del ministero dell'università Concorsi docenti, cambiano le regole Pronte le regole per formare le commissioni dei concorsi universitari. Il ministro dell'istruzione e dell'università Mariastella Gelmini ha, infatti, firmato il decreto ministeriale che fissa i criteri per le elezioni e il sorteggio dei componenti delle commissioni giudicatrici. Dopo avere ricevuto, quindi, il parere positivo dell'avvocatura dello stato il regolamento attuativo dei nuovi concorsi a sorteggio introdotti con la legge 1/09 (conversione in legge, con modificazioni, del decreto legge 10 novembre 2008, n. 180, recante disposizioni urgenti per il diritto allo studio, la valorizzazione del merito e la qualità del sistema universitario e della ricerca) è pronto e, gli atenei, potranno finalmente dare applicazione ai bandi già emanati con le nuove procedure elettive. Che prevedono, per la prima volta, per la composizione delle commissioni, il criterio guida del sorteggio: le facoltà che bandiscono il bando dovranno nominare uno solo dei cinque membri delle commissioni nei concorsi da associato e ordinario e uno dei tre membri di quelle per gli aspiranti ricercatori. Gli altri componenti saranno sorteggiati tra gli ordinari. E qui che interviene il decreto che, esclude innanzitutto l'ipotesi di una lista unica (relativa ai concorsi per ordinari, associati e ricercatori). Questo perché per formarla il settore dovrebbe disporre di un numero di ordinari triplo al numero dei commissari e per circa il 76% dei settori oggetto di bandi sarebbe necessario ricorrere ai settori affini. I sorteggi d'ora in poi avverranno quindi tra due maxiliste: la prima riservata ai concorsi per ordinari e associati, la seconda destinata invece alle procedure per i ricercatori. Il provvedimento si dilunga, poi, nel fissare le regole auree del meccanismo delle operazioni di sorteggio. I componenti delle liste tra cui sorteggiare i candidati devono infatti essere eletti dai docenti del settore. Ma il sistema impone che le liste nazionali di potenziali commissari devono offrire almeno il triplo dei nomi necessari per coprire i posti da commissario nel settore scientifico disciplinare del concorso (o in quelli affini) e un professore deve essere commissario, per ogni fascia e settore disciplinare, a un solo concorso per sessione. Si tratta, però di regole teoriche applicabili, come dice la legge, solo dove possibile, perché l'esiguità di molti dei 370 settori disciplinari che costellano l'università italiana non offre un numero sufficiente di docenti. In queste condizioni il meccanismo dell'elezione si dovrà arrendere all'inclusione automatica dei commissari. Il sorteggio, precisa ancora il testo ministeriali, non può designare come commissario i professori in servizio presso l'ateneo che ha indetto la procedura di valutazione comparativa. L'altra novità rispetto al passato riguarda il meccanismo delle procedure di elezione: d'ora in poi, infatti, chi voterà potrà esprimere una sola preferenza per ciascuna lista relativa ai posti banditi per ciascun settore. Se quindi, fino adesso, si poteva esprimere una preferenza per ogni concorso, ora ci sarà un solo voto per ogni lista (cioè per ogni settore scientifico disciplinare) a prescindere dal numero dei concorsi.

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DOMANI ALLE 18 ai Concordi, gli Amici del Sociale hanno invitato a presentare l&#... (sezione: Cultura)

( da "Resto del Carlino, Il (Rovigo)" del 31-03-2009)

Argomenti: Cultura

CULTURA E SPETTACOLI pag. 13 DOMANI ALLE 18 ai Concordi, gli Amici del Sociale hanno invitato a presentare l&#... DOMANI ALLE 18 ai Concordi, gli Amici del Sociale hanno invitato a presentare l'opera «Rigoletto» che andrà in scena venerdì 3 alle 20.30 sul palcoscenico del teatro rodigino, sarà Piero Mioli docente di Storia ed Estetica Musicale al Conservatorio di Bologna ma anche all'Università P. Levi e all'Istituto Tincani della stessa città, , saggista, collaboratore di teatri, consulente musicale e autore di numerosi e importanti volumi. Piero Mioli fa parte di quella compagine di musicologi e studiosi che si sono formati all'università di Bologna intorno a un docente indimenticato come Vecchi, che da lui appresero il gusto per la musica antica e per il rigore della ricerca, ma anche la necessità della divulgazione. E la carriera intensa e ormai lunga di Mioli risponde egregiamente a tutte queste istanze. Lo testimoniano meglio di ogni altra parola alcuni volumi da lui scritti o curati che sono ormai indispensabili per gli studi musicologici. Ci limitiamo agli ultimi titoli: Bologna in musica, Bologna 2003. Dizionario di musica classica. Dalle origini a oggi. Gli autori, le scuole, gli esecutori, le musiche (2 vol.) BUR Biblioteca Univ. Rizzoli 2006 Recitar cantando. Il teatro d'opera italiano. Il Novecento L'Epos 2007 Recitar cantando. Il teatro d'opera italiano. 1.Il Seicento L'Epos 2008 Invito all'ascolto di Rossini Mursia 2008.

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Sul sostegno formazione esclusiva (sezione: Cultura)

( da "Italia Oggi" del 31-03-2009)

Argomenti: Cultura

ItaliaOggi sezione: Azienda Scuola data: 31/03/2009 - pag: 18 autore: di Francesca De Nardi Università Sul sostegno formazione esclusiva Solo le istituzioni universitarie hanno competenza in materia di corsi di specializzazione per le attività di sostegno didattico.Questo è quanto ha sancito il Consiglio di Giustizia Amministrativa per la Regione Siciliana con la decisione n. 6/2009.Nel caso in esame con nota ministeriale n. 9059 del 4 maggio 2007, indirizzata al direttore generale dell'ufficio scolasticoregionale per la Sicilia, si era disposto che il titolo conseguito a seguito della frequenza dei corsi promossi dall'istituto privato Walden non aveva alcun valore legale, in quanto la competenza all'attivazione di detti corsi spettava in via esclusiva, ai sensi della vigente normativa, alle Istituzioni Universitarie.L'istituto sopra citato aveva presentato il proprio ricorso contro tale decisione al Tar della Sicilia, il quale lo aveva accolto.Il Consiglio di giustizia amministrativa Sicilia, accogliendo i ricorsi del ministero e dell'assessorato regionale, ha invece annullato la precedente sentenza dei giudici amministrativi. Innanzi tutto, è bene ricordare che i corsi di specializzazione gestiti dall'istituto Walden di Belpasso (Catania) rappresentano l'unico caso in Italia di un'iniziativa del genere promossa da un ente privato diverso dall'università.Secondo il Collegio la questione verte in tema di formazione specialistica degli insegnanti di istruzione primaria e secondaria, disciplinata dall'art. 117 della Costituzione con il quale è stata confermata, in capo allo stato, la competenza in via esclusiva di definire i principi generali e di individuare in modo omogeneo, sull'intero territorio nazionale, i soggetti competenti e le modalità procedimentali necessarie per il conseguimento di validi titoli di studio e di specializzazione tra cui i titoli abilitativi dei docenti di sostegno.A questa potestà esclusiva, precisa la sentenza, «si riconnette il quadro normativo delineato dai decreti presidenziali n. 470 e 471 del 31 luglio 1996 che hanno demandato in via esclusiva alle università degli studi la competenza circa l'attivazione dei corsi di specializzazione concernenti la formazione specialistica degli insegnanti di istruzione primaria e secondaria»

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Università, scattano i pensionamenti (sezione: Cultura)

( da "Nazione, La (Pisa)" del 31-03-2009)

Argomenti: Cultura

PRIMO PIANO pag. 2 Università, scattano i pensionamenti «forzati» «Precari, destino appeso a un filo» di GUGLIELMO VEZZOSI CURA DIMAGRANTE, colpo di scure, risparmi. Chiamateli come volete. Sta di fatto che in tuttop il pubblico impiego così come già accade da tempo nel privato è in atto un giro di vite sugli organici per una drastica riduzione del personale in servizio. La parola d'ordine è contenere le spese. Cosa che sta facendo andare letteralmente in bestia i sindacati. Vediamo cosa accade nell'Università. «E' diventato realtà quello che annunciavamo con timore nei mesi scorsi: cioè è scattato un massiccio piano di pensionamenti» punta il dito Daniela Fabbrini, segretario generale della Cgil-Flc che spiega: «Sono appena stati collocati a riposo 41 impiegati dell'area tecnico-amministrativa che avevano raggiunto 40 anni di anzianità, indipendentemente dall'età anagrafica. A tutte queste persone è stata preclusa la possibilità di poter restare al lavoro per altri due anni, come invece avrebbero poruto. Come mai? La risposta è semplice: il Senato Accademico ha deciso un'applicazione restrittiva di una possibilità concessa dalla legge, ma solo di una possibilità si trattava, stabilendo che per il personale tecnico-amministrativo non sarebbero più state prese in considerazione le domande di continuazione del servizio in fuori ruolo. Nella stessa situazione si trovano adesso altre 34 unità di personale in età pensionabile, ai quali verrà negata la possibilità di trattenbersi al lavoro. Stessa cosa accade per i docenti, ma in questo caso si tratta di un obbligo di legge, introdotto fin da quando il ministro era Mussi. Anche per loro, comunque, sono diversi i pensionamenti scattati in queste settimane». IN TUTTO L'ATENEO lavorano circa 1.800 tra docenti e ricercatori e 1.500 unità di personale tecnico-amministrativo. Tutti, secondo i sindacati, si trovano in questo momento nelle sabbie mobili: «I ricercatori ad esempio. La legge 133 prevedeva il collocamento a riposo, anche per loro, dopo 40 anni di anzianità contributiva, poi modificato da un emendamento voluto dal Pd prosegue la sindacalista in abse al quale si può restare al lavoro fino a quando non si hanno 40 anni di servizio effettivo. Una ciambella di salvataggio in un mare di difficoltà. Un altro esempio? I precari: non sappiamo quale sarà il destino di circa 90 precari tecnici-amministrativi. Temiamo l'apporvaizone di un ennesimo colpèo di mano del ministro Brunetta che potrebbe bloccare le stabilizzazioni al 30 giugno 2009. E chi a quella data non è stato assunto a tempo indeterminato dovrebbe rifare la giostra dei concorsi: ma questi precari sono tutte persone con almeno 5 e fino a 10 anni e oltre di anzianità e tutti hanno già fatto almeno due concorsi. Speriamo che questo progetto folle venga accantonato». Nubi anche sul versante del turn over: «L'ateneo ha già perso quasi 300 unità di personale negli ultimi tre anni prosegue Fabbrini , personale che è andato in pensione che o non è stato reintegrato o lo sarà solo parzialmente. Dati alla mano, anche le assunzioni annunciate dal rettore, pur positive, coprono solo una parte delle esigenze: infatti per legge l'ateneo può rimpiazzare solo il 50% del del personale collocato a riposo».

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MASSA SABATO 4 aprile all'auditorium di San Sebastiano incontro organizzato da... (sezione: Cultura)

( da "Nazione, La (Massa - Carrara)" del 31-03-2009)

Argomenti: Cultura

CRONACA MASSA pag. 2 MASSA SABATO 4 aprile all'auditorium di San Sebastiano incontro organizzato da... MASSA SABATO 4 aprile all'auditorium di San Sebastiano incontro organizzato dal Centro Studi De Gasperi e dalle Acli di Massa Carrara sul tema: «Partecipare è scegliere. Primarie e preferenze, strumenti per il cittadino elettore». Apre i lavori alle 9.30 Giuseppe Mandorli, presidente del De Gasperi. Poi una tavola rotonda con i professori Alberto Vannucci (docente di Scienza politica all'Università di Pisa) e Luca Gori (istituto superiore Sant'Anna di Pisa). Coordina il professor Alessandro Volpi, docente di Storia Contemporanea all'Università di Pisa. Conclusioni di Stefano Lorenzelli, presidente provinciale Acli.

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URBINO - Lo sfoltimento dei corsi di laurea interessa anche l'Università di Urbino... (sezione: Cultura)

( da "Messaggero, Il (Ancona)" del 31-03-2009)
Pubblicato anche in: (Messaggero, Il (Pesaro))

Argomenti: Cultura

Martedì 31 Marzo 2009 Chiudi di MAURO BERNARDINI URBINO - Lo sfoltimento dei corsi di laurea interessa anche l'Università di Urbino. Negli ultimi anni da 62 (corsi in cui sono compresi la laurea triennale e la laurea specialistica) si è passati a 51. Il dimagrimento, anche se consistente, non rispecchierebbe la proiezione riportata dal Sole 24 Ore di ieri, secondo cui nell'ateneo feltresco sarebbero a rischio 7 corsi di laurea (25,9% del totale) e 34 curricula, cioè vecchi indirizzi (65,4% del totale) che quest'anno hanno raggiunto un numero di immatricolati inferiore al minimo previsto dai regolamenti ministeriali. «Una ulteriore riduzione - spiega il prorettore vicario e candidato a Rettore Mauro Magnani - è in realtà prevista proprio per andare incontro a quanto dettato dalla normativa, ma si tratta di due o al massimo tre corsi. Per il resto l'offerta formativa tiene già conto di quanto stabilito dal decreto 270 del 2004». I nuovi ordinamenti, infatti, a partire dal 2010 imporranno una serie di requisiti necessari per esistere: un numero minimo di docenti, trasparenza sugli obiettivi e sui risultati, e un numero minimo di matricole, da 10 a 50 a seconda della classe di laurea. Il rischio taglio, secondo la proiezione del quotidiano economico, potrebbe riguardare oltre il 34% degli indirizzi dei corsi delle facoltà delle Università italiane. Riguardo al requisito del numero minimo dei docenti, la politica interna adottata dalla "Carlo Bo" prevede che «il corso venga chiuso solo se per due o tre anni si va sotto la soglia», ha spiegato Magnani. Il candidato a Rettore ha affermato che la sua politica sarà incentrata a prestare la massima attenzione alle prescrizioni del decreto 270 «perché è sulla base di quella normativa che viene qualificata l'offerta formativa». Sempre in base allo stesso decreto verranno attribuite le risorse all'Ateneo: «Noi non possiamo esimerci - ha precisato - dal tenere conto delle indicazioni in esso contenute». Quelli de "Il Sole 24 Ore" «sono dati da valutare con calma», ha affermato l'altro candidato a Rettore, Stefano Pivato, preside della Facoltà di Lingue. «Quest' anno nella Facoltà che presiedo - ha aggiunto - si è registrato un incremento del 9% di matricole».

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Vorrei essere io il primo studente di questo progetto, che dà la possibilità... (sezione: Cultura)

( da "Messaggero, Il (Marche)" del 31-03-2009)

Argomenti: Cultura

Martedì 31 Marzo 2009 Chiudi di LUCIA PACIARONI «Vorrei essere io il primo studente di questo progetto, che dà la possibilità ai palestinesi di accorgersi che c'è anche un altro mondo, dove c'è la speranza, la pace e la cooperazione». A parlare è Brother Robert Smith, rettore dell'università di Betlemme che, ieri mattina, a poco più di un anno dalla firma della convenzione con l'università di Macerata, ne ha illustrato con il rettore Roberto Sani e il professor Angelo Ventrone, le finalità. La convenzione permette a diplomati e laureati indicati dall'Università di Betlemme, di iscriversi, a titolo gratuito, ai corsi di laurea, laurea magistrale e post lauream, attivati dall'ateneo maceratese e di godere dell'erogazione dei servizi di alloggio e ristorazione, effettuare lo scambio di docenti e studenti tra le istituzioni, progettare e organizzare congiuntamente corsi universitari, seminari, conferenze e convegni. E ancora, collaborare per individuare, progettare e realizzare iniziative a carattere didattico e scientifico anche tramite la partecipazione a bandi di finanziamento nazionali ed internazionali. «La cultura riesce a rendere autonomo il soggetto a cui si rivolge ha detto il professor Ventrone Stiamo avviando un progetto per i giovani palestinesi in modo che diventino bravi amministratori e formati nel settore della cooperazione internazionale, in modo che possano tornare in Palestina e sanare questa ferita che c'è nel Mediterraneo, collaborare alla nascita del loro paese». E aggiunge: «Due i settori, in particolare, di specializzazione, quello dell'assistenza all'infanzia e della valorizzazione delle risorse locali. Stiamo studiando il modo per ospitare questi giovani nei nostri corsi. Contiamo che sarà possibile mandare anche i nostri studenti in Palestina».

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L'UNIVERSITA', LA CONVENTION (sezione: Cultura)

( da "Messaggero, Il (Ancona)" del 31-03-2009)

Argomenti: Cultura

Martedì 31 Marzo 2009 Chiudi L'UNIVERSITA', LA CONVENTION Con lei tanti docenti pronti a sottoporre progetti. Giovedì convention pubblica «I primi cento giorni? Le strade dissestate»

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(sezione: Cultura)

( da "Corriere Alto Adige" del 31-03-2009)

Argomenti: Cultura

Corriere dell'Alto Adige - BOLZANO - sezione: BOLZANOEPROV - data: 2009-03-31 num: - pag: 7 categoria: REDAZIONALE Ateneo La cura del ministro Gelmini. Kustatscher: c'è il piano di rientro «Lub, tre corsi a rischio-taglio» BOLZANO — Nella foresta dei corsi di laurea, che il ministro Mariastella Gelmini vorrebbe sfoltire, c'è anche l'albero della Libera università di Bolzano. Questo secondo l calcolo fatto dal quotidiano economico «Sole 24 Ore» che nell'edizione di ieri ha inserito la Lub in una tabella generale dove le altre università non se la passano certo meglio. Secondo quando scritto da Gianni Trovati, tra i corsi «a rischio» ce ne sarebbero anche tre (non meglio specificati) a Bolzano, insieme ad altri cinque «curricula», ovvero quegli insegnamenti in cui il corso si «biforca» in vista di obiettivi specializzati. In pratica rispettivamente il 30% dei corsi e il 38,5% dei curricula, riporta il giornale.A Trento la situazione è lievemente migliore con — sempre secondo il quotidiano economico — un corso di laurea (4%) e 18 (40,9%) curricula «a rischio». L'inchiesta si riferisce al diktat ministeriale di una decine di giorni fa: la Gelmini aveva chiarito che «la cura dimagrante » sarebbe stata fatta valutando soprattutto numero degli iscritti, numero dei docenti di ruolo, trasparenza negli obiettivi e nei risultati. La vicepresidente della Lub, Gabriella Kustatscher, è tranquilla: «Noi per quanto riguarda Bolzano abbiamo un piano di rientro, c'è stato proprio un accordo con il ministero — dice — si tratta di un piano quinquennale che è stato approvato dal comitato nazionale di valutazione e che prevede il raggiungimento dei requisiti richiesti entro il 2009. Stiamo lavorando proprio in questa direzione da tempo e ci riteniamo "in regola", così come lo posso essere le altre università che lavorano in prospettiva. Se ci sono molti corsi che hanno poche matricole? Non direi proprio — spiega ancora la Kustatscher — e in ogni caso il piano serve proprio per valutare la "prospettiva" dell'ateneo, soprattutto se si tratta di un'università giovane come la nostra che lancia nuovi cicli: ci possono essere corsi che partono con un successo strepitoso e poi "rallentano" nel secondo anno e altri corsi che aumentano gli iscritti mano mano che passa il tempo. Chiaro che prima di stabilizzarsi c'è bisogno di tempo e in ogni caso c'è sempre posto per nuovi accordi con il ministero», conclude la vicepresidente. Un'altra risposta, stavolta indiretta, arriva dalla brochure con cui l'ex rettrice Rita Franceschini traccia un bilancio dei primi quattro anni dell'ateneo. Se ne desume che «nel 2008 alla Lub hanno studiato circa 1000 studenti in più rispetto al 2004: la soglia dei 3mila, prefissata nel piano quinquennale, è stata raggiunta prima del previsto e se la crescita prosegue costantemente come nel quadriennio passato (in media del 12%) il numero degli studenti iscritti nell'anno 2011-12 potrebbe raggiungere le 5mila unità». La crescita riguarda anche i docenti di ruolo, passati dai 24 del settembre 2004 ai 72 di fine 2008. Non solo. Con l'aumento del personale di ruolo aumenta anche la tanto apprezzata «ricerca» e la Lub conta infatti anche 68 collaboratori assistenti scientifici e 42 dottorandi. E proprio dal «Sole 24 Ore» nel luglio scorso, con la statistica di Campus — era arrivata la consacrazione nel miglioramenti dell'ateneo: è passato dal 10Ëš al 6Ëš posto tra gli atenei non statali. Pierluigi Perobelli Nel mirino La Lub. A destra, Gabriella Kustatscher

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QUESTA SERA alle 21 alla sala Cacciaguerra della Banca di Cesena in viale Bovio 7... (sezione: Cultura)

( da "Resto del Carlino, Il (Cesena)" del 31-03-2009)

Argomenti: Cultura

CESENA pag. 4 QUESTA SERA alle 21 alla sala Cacciaguerra della Banca di Cesena in viale Bovio 7... QUESTA SERA alle 21 alla sala Cacciaguerra della Banca di Cesena in viale Bovio 72 si tiene un incontro con Wassim Dahamash, docente di Lingua e letteratura araba dell'Università di Cagliari, responsabile dell'associazione Gazzella per i bambini palestinesi vittime della guerra. Il relatore interverrà su «Gaza e Medio Oriente. L'emergenza continua». Promotori Centro per la pace «Balducci» e Comitato di solidarietà con il popolo palestinese.

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RICERCA, ACCORDO DA 12 MILIONI CON LE UNIVERSITA' LOMBARDE FORMIGONI: ATTIRERA' CERVELLI E SVILUPPERA' LA COMPETITIVITA' (sezione: Cultura)

( da "marketpress.info" del 31-03-2009)

Argomenti: Cervelli

Martedì 31 Marzo 2009 RICERCA, ACCORDO DA 12 MILIONI CON LE UNIVERSITA´ LOMBARDE FORMIGONI: ATTIRERA´ CERVELLI E SVILUPPERA´ LA COMPETITIVITA´ Milano, 31 marzo 2009 - Il presidente di Regione Lombardia, Roberto Formigoni, sottoscriverà con i rettori delle 12 Università lombarde un "accordo quadro di collaborazione per realizzare iniziative finalizzate ad incrementare l´attrattività del territorio lombardo, valorizzare il capitale umano e incrementare la cooperazione scientifica". Il testo dell´Accordo è stato approvato dalla Giunta, su proposta dello stesso presidente Formigoni. "Alta formazione, ricerca, innovazione e trasferimento tecnologico sono i settori sui quali puntiamo - ha spiegato Formigoni - per migliorare la competitività del sistema economico e produttivo lombardo". Per realizzare gli obiettivi dell´Accordo la Regione metterà a disposizione, attraverso Finlombarda, 6 milioni di euro. Serviranno a cofinanziare, al 50%, le iniziative. Le Università si assumeranno un analogo impegno. Si tratterà dunque di 12 milioni di risorse mobilitate. Obiettivo dell´Accordo è quello di intensificare le reti di collaborazione anche internazionali della ricerca e rafforzare la capacità dei produrre innovazione. Le linee d´azione individuate dal testo dell´accordo sono: favorire il rientro di ricercatori dall´estero in Lombardia; raccordare le imprese col sistema universitario della ricerca; diffondere la cultura scientifica e tecnologica; valorizzare la produzione scientifica; valorizzare il "portafoglio brevetti" e il sistema Questio (Quality Evaluation in Science and Technology for Innovation Opportunity, sistema regionale di valutazione dei centri di ricerca). L´accordo prevede inoltre di focalizzare, in via prioritaria, l´attenzione sui alcuni settori: agroalimentare, energia, ambiente, salute, manifatturiero avanzato, beni culturali, biotecnologie, nuovi materiali. In sostanza viene esteso a tutte le Università lombarde il modello collaudato con gli accordi sperimentali già sottoscritti in questi ultimi anni con le Università di Pavia, con il Politecnico di Milano e con l´Università Cattolica di Milano. I temi specifici sui quali si concentrerà la collaborazione verranno definiti da un "Comitato strategico", che sarà formato da due componenti designati dalla Regione e tre dalle Università. Potrà essere integrato con esperti pubblici e privati, indicati dalle parti. I 12 atenei interessati sono: Università degli Studi di Bergamo; Università degli Studi di Brescia; Libera Università di lingue e comunicazione Iulm; Libera Università "Vita e salute" del S. Raffaele; Politecnico di Milano; Università Cattolica del Sacro Cuore; Università Commerciale "Luigi Bocconi"; Universita degli Studi di Milano; Università degli Studi di Milano-bicocca; Univeristà degli Studi di Pavia; Università "Carlo cattaneo" Liuc di Castellanza; Università degli Studi dell´Insubria. . <<BACK

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ARTE ED ECONOMIA A CONFRONTO MARTEDÌ 31 MARZO A NAPOLI ALL'UNIVERSITÀ L'ORIENTALE (sezione: Cultura)

( da "marketpress.info" del 31-03-2009)

Argomenti: Cultura

Martedì 31 Marzo 2009 ARTE ED ECONOMIA A CONFRONTO MARTEDÌ 31 MARZO A NAPOLI ALL’UNIVERSITÀ L’ORIENTALE Napoli, 31 marzo 2009 - In che modo l’arte può rappresentare l’economia e l’economia analizzare l’arte? Saranno questi alcuni dei temi che saranno affrontati martedì 31 marzo alle 15 nel corso dell’incontro organizzato dal corso di Economia dei beni e delle attività culturali dell’Università L’orientale a Napoli a Palazzo Giusso (Largo San Giovanni Maggiore). Il confronto, organizzato in collaborazione con Exposito - Osservatorio Giovani Artisti Napoli (www. Exposito. Na. It), sarà introdotto dal Preside della Facoltà di Scienze Politiche de L’orientale Amedeo Di Maio e vedrà la partecipazione della docente di Economia dei beni e delle attività culturali dell´Università L’orientale Elina De Simone e di Eugenio Tibaldi, artista piemontese in scuderia Exposito, da quasi dieci anni a Napoli, attento alle evoluzioni estetiche e economiche delle periferie delle grandi metropoli. "Tra le iniziative promosse all´interno del corso- dichiara Elina De Simone- l´idea di organizzare un dialogo aperto con un artista come Eugenio Tibaldi nasce dal desiderio di ricercare possibili "fils rouges" tra spirito artistico ed approccio economico che consentano di capire meglio in che modo nasce e si espleta l´"hic et nunc" dell´opera d´arte. Infatti, come sottolineava il filosofo Walter Benjamin, il valore unico dell´opera d´arte autentica trova una sua fondazione nel rituale, che, nel lavoro di Tibaldi, potremmo riconoscere nella rappresentazione di quelle che il premio Nobel per l´economia Douglass North definirebbe "leggi informali" che, proprio in contesti di risorse scarse come le periferie, sembrano assolvere perfettamente alla funzione di orientare l´esistenza umana. ” . <<BACK

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BOLZANO: VII EDIZIONE DE "LA BOTTEGA DEL MATEMATICO" (sezione: Cultura)

( da "marketpress.info" del 31-03-2009)

Argomenti: Cultura

Martedì 31 Marzo 2009 BOLZANO: VII EDIZIONE DE "LA BOTTEGA DEL MATEMATICO" Bolzano, 31 marzo 2009 - Una proposta indirizzata agli studenti, con profitto scolastico eccellente, del quinto anno della scuola secondaria di secondo grado, allo scopo di avvicinarli alla matematica ed alle discipline scientifiche Si svolge anche quest´anno a Salorno dal 30 marzo al 2 aprile la "Bottega del Matematico", un´iniziativa di Laboratorio e di orientamento alla Matematica. La Jugendheim "Haus Noldin" di Salorno è, come di consueto, la sede di questa esperienza “unica” nel suo genere, finalizzata a far conoscere il lavoro del matematico e del ricercatore a ragazzi che hanno risultati eccellenti in tutte le discipline, in particolare in matematica e scienze. Organizzata dall’Intendenza scolastica italiana e destinata ai ragazzi delle quinte classi, l’iniziativa, curata dall’ispettore Paolo Lorenzi, si è rivelata negli anni una preziosa fonte di indicazioni didattiche per i docenti, di stimoli per gli studenti e di materiali e metodi per la divulgazione della matematica. La Bottega è una delle esperienze condotte negli ultimi anni in collaborazione con le Università di Milano e Trento e con il Centro Matematita, il Centro Interuniversitario di Ricerca per la Comunicazione e l´Apprendimento Informale della Matematica, di cui sono componenti del consiglio scientifico tutti i professori presenti a Salorno, vale a dire: la prof. Ssa Simonetta Di Sieno del Dipartimento di Matematica dell’Università di Milano e i professori Italo Tamanini e Domenico Luminati del Dipartimento di Matematica dell’Università di Trento. Anche nel corso di questa edizione vengono introdotte delle iniziative rivolte alle scuole primarie e secondarie di primo grado. Infatti, approfittando della presenza di tanti matematici quest’anno saranno organizzate delle attività per i bambini e le bambine del primo ciclo; gli alunni costruiranno cubi, ipercubi e figure “impossibili” e si cimenteranno nel fare esperienza con una matematica forse inconsueta. Le classi saranno ospitate presso la “Haus Noldin” di Salorno ed i gruppi dei bambini della primaria saranno tenuti anche dai ragazzi che partecipano alla “Bottega”. Per fare sì che l’esperienza della "Bottega" non rimanga fine a se stessa, inoltre, tutti i partecipanti riceveranno un abbonamento alla rivista “Per la tangente”, edita dall’Università di Milano, aperta anche alla collaborazione con gli studenti. Il pomeriggio di giovedì 2 aprile, dalle ore 15. 00 alle ore 17. 00, si terrà, alla presenza del vicepresidente della Provincia, Christian Tommasini, la presentazione dei lavori dei gruppi alla quale saranno presenti il sovrintendente, l’assessore, il preside della Facoltà di Scienze di Trento, alcuni dirigenti scolastici ed i docenti di Matematica e Fisica della provincia che desidereranno intervenire. . <<BACK

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Una riorganizzazione senza traumi (sezione: Cultura)

( da "Nuova Ferrara, La" del 31-03-2009)

Argomenti: Cultura

Altre fusioni programmate a Ingegneria, Lettere e Scienze attendono il via libera da parte del Ministero Una riorganizzazione senza traumi Il rettore Bianchi: abbiamo già anticipato diversi accorpamenti L'ateneo ferrarese non sarà colpito dal taglio dei corsi di laurea previsto dalla riforma. Nessun cambiamento quindi nè per l'offerta formativa, nè per i docenti che rimarranno ai loro posti. «Per il prossimo anno scolastico - commenta il rettore Bianchi dell'Università di Ferrara - è previsto solo qualche aggiustamento». Aggiustamenti che non andranno a ridurre per il rettore l'offerta formativa, nè a colpire i posti di lavoro. Il motivo è semplice: la razionalizzazione è iniziata già quattro anni fa. «Il nostro ateneo - prosegue Bianchi - ha subito una riduzione massiccia dei corsi di laurea, già alcuni anni fa, quando con grandi sacrifici sono stati chiusi otto corsi di laurea. Questo processo di razionalizzazione ha una sua logica ed è stato richiesto dai Governi che si sono succeduti e alle cui prescrizioni siamo ligi». L'Università è stata protagonista nel corso degli anni di numerose riforme: si è partiti dai corsi di laurea tradizionali, ai diplomi triennali il cui obiettivo è formare personale specialistico l'ingresso immediato nel mondo del lavoro, all'accorpamento delle lauree triennali. Due sono le riforme di riferimento per l'Università che hanno introdotto novità nella didattica. La prima si rifà alla legge 509/99 (il cosiddetto 3+2), che distingue la laurea"breve" dalla laurea specialistica (il +2 appunto) e la 270/04 che distingue laurea breve dalla laurea magistrale. Nelle lauree conseguite durante il corso triennale è previsto un massimo di 20 esami, mentre per le magistrali di 12. «La logica della razionalizzazione - continua il rettore Patrizio Bianchi - è proseguire nell'ottica del consolidamento di corsi ben strutturati e di abbandono di quelli che non possono essere mantenuti, perchè mancano gli iscritti o i docenti». L'Università di Ferrara prosegue, quindi, senza traumi nel ridurre la frammentazione didattica, affinchè gli studenti possano usufruire di una offerta didattica che coniughi più competenze. Ed è per questa ragione che nell'anno accademico 2008/2009, la facoltà di economia ha dato vita ad un corso interclasse che si chiama "Economia" e che ha riunito Economia delle amministrazioni pubbliche con Economia e Gestione delle imprese. A Giurisprudenza, i due corsi di Operatore Giudiziario e dei Corpi di Polizia e di Teoria e Pratica della gestione giuridica d'impresa non sono stati attivati e sono stati sostituiti con "Operatore dei servizi giuridici". Per il prossimo anno accademico, non subiranno alcuna variazione, i corsi di laurea in Architettura, Medicina e Chirurgia, Odontoiatria, Scienze Motorie. Ad Ingegneria partiranno solo i corsi triennali. Chiuderà il corso di Tecnologia e fisiche innovative, perchè di fatto fa parte della facoltà di Fisica), il corso di scienze naturali e quello di tecnologia dei beni culturali costituirà un'interclasse. A Lettere, i corsi di lettere e di lingue straniere costituiranno una interclasse che si chiamerà "Letteratura e lingue moderne e classiche", poi sul biennio di specializzazione sarà prevista la distinzione tra lingue e lettere. A scienze naturali sarà costituita un'interclasse "Scienze e tecnologie per l'ambiente, la natura e i beni culturali" che fonde scienze naturali e tecnologie per i beni culturali. «Queste "fusioni" per il momento - conclude Fiorenza Vandini responsabile della ripartizione didattica servizi agli studenti - sono state proposte al Ministero, ma ancora non abbiamo ottenuro il placet». Silvia Siano

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Maroni: sicurezza, esporteremo il modello-Milano (sezione: Cultura)

( da "Corriere della Sera" del 31-03-2009)

Argomenti: Cultura

Corriere della Sera - MILANO - sezione: Cronaca di Milano - data: 2009-03-31 num: - pag: 3 categoria: REDAZIONALE Maroni: sicurezza, esporteremo il modello-Milano «Abbattere le baraccopoli abusive, poi nuovi campi rom attrezzati e autorizzati. Niente beneficenza» I giovani immigrati sono la fascia più a rischio: «Si sentono distanti dal resto della società» Milano come modello di integrazione. Che faccia tesoro delle esperienze delle istituzioni cittadine, degli interventi del governo, delle indagini condotte da demografi e sociologi. «Questa città — conferma il ministro dell'Interno, Roberto Maroni — può diventare un esempio da esportare nel resto d'Italia». Maroni a Milano. Dopo un fine settimana di violenza tra stranieri (tre omicidi in due giorni). Pronto a ricordare il brutale assassinio di Abba «ucciso da italiani per una banalità », gli impegni del Viminale per rendere sicura la città, diritti e doveri degli immigrati. Senza dimenticare i rom: «I dieci milioni stanziati dal ministero saranno consegnati solo dopo la sigla di un patto: «Si smantellano le baraccopoli abusive, quindi si costruiscono campi attrezzati a autorizzati ». Università Cattolica, i docenti presentano i primi risultati dell'indagine «Processi migratori e integrazione nelle periferie urbane» commissionata proprio dal Viminale «per evitare rivolte come quelle delle banlieue di Parigi nel 2005». Si parla di clandestini e di strategie di accoglienza, di incubatori di razzismo (le periferie) e aree a rischio, di tessuto sociale debole e povero. Qualche dato: restano stabili gli omicidi a Milano, aumentano le rapine la percezione di insicurezza. I i giovani extracomunitari sono la popolazione più a rischio: «Si sentono distanti dal resto della società e possono trovare un'identità nelle baby gang». I rimedi: «Certe devianze — spiega Maroni— si combattono non solo con la repressione, ma con una rete di agenzie che le prevengano. Ecco la strada». Da qui la decisione: creare — sempre con l'aiuto della Cattolica — una struttura permanente di «monitoraggio delle realtà urbane per definire le migliori politiche di intervento». Sicurezza nelle metropoli, una priorità per il governo (sarà uno dei temi dell'agenda del G8 del 28 e 29 maggio). Possibilmente con un «modello Milano» da presentare a capoluoghi come Napoli, Bari, Roma, Bologna. Ricetta: osservatorio permanente, collaborazione con le istituzioni, prevenzione. Una task force per evitare che le periferie diventino focolai di violenza. Parola d'ordine: «Massima accoglienza, massimo rigore ». Anche con i rom. E per tacere ogni polemica (sollevata nei giorni scorsi da Filippo Penati), il ministro leghista annuncia: «Noi abbiamo messo a disposizione del prefetto di Milano, Gian Valerio Lombardi, dieci milioni di euro affinché, siglando un protocollo con Milano e gli altri Comuni coinvolti, si smantellino tutti i campi rom abusivi e si creino nuove strutture attrezzate. Chi le abiterà dovrà pagare luce, acqua e gas come fanno gli altri milanesi. Se ci sarà questo protocollo daremo il denaro, ecco la condizione. Perché noi non facciamo beneficenza. Sono soldi che servono per demolire il degrado dei campi nomadi attuali e realizzare campi attrezzati. Dove? Si deciderà con prefetto e Comune». In visita Il ministro Maroni alla Cattolica. Temi dell'incontro, sicurezza e integrazione: «Milano modello» Annachiara Sacchi

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Università: a rischio cinque corsi di laurea (sezione: Cultura)

( da "Gazzetta di Parma (abbonati)" del 31-03-2009)

Argomenti: Cultura

CRONACA 31-03-2009 ATENEO MA IL RETTORE FRENA: AL MOMENTO NON E' POSSIBILE FARE PREVISIONI Università: a rischio cinque corsi di laurea La riforma potrebbe cancellare quelli con pochi iscritti II L'Università di Parma rischia di veder ridotti i suoi corsi di laurea; effetto, questo, dei nuovi ordinamenti, stabiliti con il decreto 270 del 2004, che impongono una serie di requisiti qualitativi e quantitativi da adottare entro l'anno accademico 2010/2011, pena la soppressione del corso stesso. Non che sia una sorpresa, qualche riduzione si è già verificata, ma stando alla classifica pubblicata ieri da Il Sole 24Ore, sarebbero cinque i corsi di laurea del nostro Ateneo - il 9,8% del totale - che rischiano l'estinzione, e il numero sale a 7 (13,7% ) se si considerano anche i curricula, ovvero le specializzazioni all'interno di un corso di studi, di una «classe». I nuovi ordinamenti, che hanno lo scopo di «sfoltire» una foresta di 170 mila insegnamenti a livello nazionale, richiedono ai corsi un numero minimo di docenti, trasparenza sugli obiettivi e sui risultati e un numero minimo di matricole, che va da 10 a 50 in base alla classe di laurea. Secondo le previsioni nazionali de Il Sole 24Ore - basate però solo sul criterio del numero di immatricolazioni - sono 221 i titoli a rischio su 2283, 1150 su 3378 se si considerano anche i curricula. Qualche taglio ci sarà; quali siano i corsi del nostro Ateneo destinati al sacrificio, però, non è ancora dato a sapere. Non lo specifica il Sole 24Ore, ma anche lo stesso rettore, Gino Ferretti, pur ammettendo la possibilità di qualche riduzione, fa sapere che «al momento non è proprio possibile fare previsioni». Alla definizione dei corsi sta ancora lavorando il Senato Accademico che dovrebbe decidere non prima del 10 maggio. «I numeri de Il Sole 24Ore sono fantasie - spiega il rettore -; ogni anno rimodelliamo l'offerta didattica e in base ai criteri del Decreto Legge 270 e valutiamo la possibilità di ridurre alcuni corsi. Dobbiamo tenere conto di diversi fattori, tra cui il numero dei docenti, eventuali pensionamenti o prepensionamenti. Al momento non sono state prese decisioni, quando accadrà verranno ufficializzate». Una prima analisi della situazione però, come ammette lo stesso rettore, lascia intravedere alcuni possibili cambiamenti e conferme: molto probabile l'accorpamento dei corsi di Ingegneria elettronica e Ingegneria delle Telecomunicazioni, mentre a rischio di chiusura sarà quello di Ingegneria Meccanica dell'Industria Alimentare, «ma questo era abbastanza prevedibile », commenta il rettore. Nessun pericolo invece per le facoltà di Agraria e Architettura, che pur vantando un numero di iscritti inferiore ad altri corsi di laurea, possono proseguire il loro percorso; lo stesso si può dire di Scienze della Comunicazione e Conservazione dei Beni Culturali. Qualche riserva invece sul travagliato corso di Scienze Politiche: «Speriamo di riuscire a mantenerlo - si augura Ferretti -, contiamo di uscirne vivi ». L.U.

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Il museo di anatomia a portata di mouse (sezione: Cultura)

( da "Gazzetta di Parma (abbonati)" del 31-03-2009)

Argomenti: Cultura

CRONACA 31-03-2009 MEDICINA SITO WEB INTERATTIVO REALIZZATO IN UN PROGETTO DEL NOSTRO ATENEO Il museo di anatomia a portata di mouse Patrizia Celi II La nuova vita di un museo di anatomia? Tra informatizzazione e futuro è la didattica, rivolta anche ai prodotti dell'innovativa genetica robotica. Il tutto confezionato in un accessibile e interattivo sito web (www.anfamedmuseo. unipr.it), prodotto all'interno di un progetto di studio del dipartimento di Anatomia umana, farmacologia e scienze medico-forensi dell'Università. Studi accurati e trasposizioni multimediali rendono possibili raffinate prestazioni formative, che attraverso il metodo dell' «esegui e impara» consentono a studenti di medicina e a macchine sofisticate di compiere interventi chirurgici in grado di tenere in considerazione le mutazioni della tipica costituzione umana. Così i reperti suggestivi di componenti scheletriche, alcuni frutto degli studi rigorosi condotti nell'Università parmense nei decenni a cavallo tra '800 e '900 da Lorenzo Tenchini, diventano ora materiale navigabile a strati e sezioni, «animabile» sotto la guida del mouse. E non mancano applicazioni pratiche: nell'ambito dell'età evolutiva la conoscenza accurata delle costituzioni anatomiche umane viene utilizzata oggi per una valutazione attitudinale dell'individuo rivolta allo sport e addirittura nella prevenzione di alcune malattie, come ad esempio l'obesità. Proprio per questo «supporto» alla medicina preventiva, lo studio della morfologia delle costituzioni è promosso anche a livello ministeriale come pratica in grado di generare benessere al fanciullo. Gli accademici Roberto Toni, direttore del museo dipartimentale, e Marco Vitale hanno presentato la nuova veste del museo durante la conferenza «La morfologia delle costituzioni nella tradizione anatomica dello Studium di Parma». Alla mattinata di studio, compresa nella XIX Settimana della cultura scientifica, hanno partecipato Aldo Gerbino dell'Università di Palermo, studioso di antropologia culturale e critico d'arte, Alessandro Porro, docente di Storia della medicina all'Università di Brescia e Pier Luigi Baima Ballone, ordinario di Medicina legale all'Università di Torino.

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La giunta sfugge al confronto (sezione: Cultura)

( da "Nuova Ferrara, La" del 31-03-2009)

Argomenti: Cultura

Cento. Sulla riqualificazione della città il Pd attacca l'amministrazione comunale La giunta sfugge al confronto I democratici presentano le loro proposte CENTO. Si è svolta tra critiche e proposte, l'iniziativa "Riqualificare Cento? Proposte per rendere più vivibile e sicura la città" organizzata dai Giovani Democratici e dal Forum Ambiente del Partito democratico centese. Ad aprire il dibattito in Pandurera è stato il coordinatore del Forum, Massimo Gilli. "Il Pd centese - ha affermato Gilli - avanza proposte nella consapevolezza che occorre partire dai bisogni di massa, né puntiformi né di un gruppo che fa pressioni". Secondo Gilli, quando si fanno scelte che modificano la funzionalità e la vivibilità del territorio, occorre salvaguardarne i punti strategici, quali tesori ereditati dalle precedenti amministrazioni, senza snaturane la destinazione d'uso o i servizi, oltre a ricercare il consenso politico e la partecipazione della società. Le macro-idee scaturite dall'iniziativa dovranno proseguire a livello istituzionale attraverso il consiglio comunale, le commissioni e le consulte civiche, partendo tuttavia dal presupposto che il Pd è disposto a discutere con l'amministrazione di perequazioni e concambi, solo se saranno operazioni chiare e trasparenti e che prevedano la realizzazione di nuovi edifici pubblici funzionali ed efficienti, sulla base di un piano complessivo per la città". Secondo Piero Lodi (direzione comunale Pd) partire dall'indicare soluzioni senza valutare le necessità dei cittadini, come avvenuto nel 'progetto Tuzet', è un esempio evidente di errata amministrazione della città. "La giunta - ha commentato Lodi - ha commesso un errore sia politico, poiché decidere senza un confronto è sinonimo di autoritarismo e non di decisionismo, da qui la mobilitazione cittadina, le petizioni e la Festa di Primavera, che di merito, rinunciando ad aree strategiche della città". Oltre a dirsi non convinto del silenzio del primo cittadino, Lodi definisce "surreale" la posizione dell'assessore Biancardi nel voler chiarire che "il progetto non è quello che si credeva che fosse, neppure quello presentato in Consulta dal tecnico Acer. Se l'amministrazione ha cambiato idea e fatto marcia indietro - ha concluso Lodi - è una vittoria scaturita dalla mobilitazione promossa dal Pd, dalle altre forze di centrosinistra, da movimenti e dai cittadini". Dopo l'intervento tecnico dell'architetto ed urbanista ferrarese, Michele Pastore, che ha evidenziato la precisa necessità di dare priorità al Psc e trasparenza al rapporto pubblico-privato, ha concluso il dibattito Paolo Calvano. Per il segretario provinciale, il Pd non si scaglia contro ad un piano che prevede la riqualificazione della città, ma contro il metodo utilizzato dalla giunta. "A Tuzet - ha detto Calvano - vorrei ricordare che la struttura democratica e la Costituzione italiana prevedono che in ogni contesto vi sia una maggioranza ed un'opposizione, e che quest'ultima può esprimere pareri, fare proposte e permettersi pure di criticare. Vorrei poi dire al sindaco che, se quanto dall'opposizione viene detto non piace, non può permettersi di pensare all'eliminazione 'fisica' delle minoranze. Un sistema democratico vuole che a contestazioni di merito si replichi con contenuti, non con attacchi personali volti ad eliminare politicamente le singole persone. E' un atteggiamento che il Pd di Ferrara espressamente rifiuta".

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Priorità scuola e autostazione (sezione: Cultura)

( da "Nuova Ferrara, La" del 31-03-2009)

Argomenti: Cultura

Priorità scuola e autostazione Sono le due aree strategiche individuate dal Pd CENTO. Presentata durante la serata dall'architetto Igor Pilla, membro dei Giovani Democratici, la proposta alternativa del Pd, realizzata con il Forum centese Ambiente e Territorio. L'ipotesi progettuale consiste in un piano urbanistico su larga scala per la riqualificazione della città, realizzabile mediante una strategia unitaria da applicare in tutto il centese. Il Pd si ripropone di individuare le priorità attraverso la consultazione e la raccolta di un ampio consenso dalle forze politiche, sociali, della popolazione e dei tecnici specializzati. Dar vita poi a poli funzionali che possano generare soluzioni organiche ai problemi, qualità e servizi, economie di scala e che stimolino investimenti, con attività differenziate all'interno di ogni area per offrire maggiori servizi, più sicurezza ed un utilizzo continuativo nella giornata. Le priorità individuate dal Pd si identificano in due 'aree strategiche': scuole e autostazione. Nell'ambito scolastico, oggi il Pd riscontra a Cento la presenza di sedi frammentate sul territorio, congestionate dal traffico in ore d'entrata ed uscita, strutture arretrate. Insicure, inadatte a far fronte all'incremento della popolazione scolastica, aule obsolete e servizi carenti, senza contare il cantiere 'fuori tempo massimo' di Penzale. Per il futuro il Pd vorrebbe un polo scolastico in un area vasta che permetta compresenza e continuità tra nido, materna, primaria, medie, con edifici ecocompatibili, spazi funzionali e sicuri, dotazioni moderne per servizi e attività di qualità superiore che consentano di ridurne i costi di gestione. Per quanto concerne l'autostazione, a fronte di strutture inadeguate ed instabili, di parcheggi e dotazioni urbane insufficienti, di verde scarso e non attrezzato che comportano l'isolamento e la percezione di 'non sicurezza' dell'area, il Pd propone la realizzazione di un polo intermodale che raccolga un mix di attività, che potenzi il core businnes dell'autotrasporto con maggiore funzionalità del terminal, attività commerciali, parcheggio scambiatore, verde attrezzato, per stimolare investimenti pubblico-privato e ricucire il rapporto centro-periferia. (b.b.)

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Dislessia, conoscerla per poter essere di aiuto (sezione: Cultura)

( da "Gazzetta di Parma (abbonati)" del 31-03-2009)

Argomenti: Cultura

FIDENZA 31-03-2009 GIOVANI AFFOLLATO INCONTRO ORGANIZZATO DALL'AID DI PARMA Dislessia, conoscerla per poter essere di aiuto Relatore del convegno, rivolto a insegnanti e genitori, il professor Giacomo Stella II Nella sala del ridotto del teatro Magnani, affollata di pubblico, si è svolto l'incontro di formazione organizzato dall'Associazione italiana dislessia (Aid), sezione di Parma, avente per tema: «La dislessia a scuola. Conoscere ed affrontare i disturbi specifici dell'apprendimento (Dsa) ». Relatore del momento formativo, rivolto a insegnanti e genitori, il professor Giacomo Stella, docente di Psicopatologia dello sviluppo, Università di Modena e Reggio Emilia, Scienze della formazione, presidente comitato tecnico Aid. Sono intervenuti, anche, il direttore generale del comune di Fidenza, il responsabile della Neuropsichiatria infantile di Fidenza, dottor Silvano Rosani, il dirigente della direzione didattica Adriano Grossi e la dirigente scolastica della media «Zani» Ivana Gardella. Obiettivo dell'incontro quello di fare conoscere non tanto la dislessia come disturbo, quanto le difficoltà che le persone che ne soffrono, nello specifico adolescenti e bambini, incontrano sul loro percorso evolutivo; di conseguenza conoscere e comprendere tecniche e attenzioni per il supporto al loro cammino. Il professor Stella, studioso clinico da innumerevoli anni, ha dapprima esposto in sintesi le cause fisiologiche del disturbo e cioè «diverse e peculiari architetture neurobiologiche», proseguendo la relazione illustrando alcuni casi tipo di intervento per «compensare» alcuni soggetti in età scolare. Sono ormai collaudati, e «previsti» da diverse circolari ministeriali, «strumenti compensativi» e «azioni dispensative» rivelatisi formidabili leve per agire a supporto del processo di apprendimento del soggetto affetto da Dsa. L'affollamento della sala, secondo gli organizzatori, è stato un chiaro segnale del forte interesse verso queste problematiche.

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(sezione: Cultura)

( da "Resto del Carlino, Il (Modena)" del 31-03-2009)

Argomenti: Cultura

MODENA pag. 9 «IL COLLOQUIO con Tiraboschi si è svolto in maniera molto tranquilla. I... «IL COLLOQUIO con Tiraboschi si è svolto in maniera molto tranquilla. Il problema, come immaginavo, è tutto interno alla scuola di dottorato; ma il voto di domani dovrebbe chiudere definitivamente la vicenda». E' ottimista il rettore Aldo Tomasi dopo l'incontro con il professor Michele Tiraboschi (nella foto), il delfino di Marco Biagi che il 2 marzo ha dato le dimissioni da direttore della scuola di diritto del lavoro. IL SUO ADDIO, accompagnato da una mail molto amara in cui il professore accusava i notabili dell'università» di averlo «buttato via», aveva dato adito a tanti interrogativi, in primis l'identità di chi volevo costringerlo a lasciare la scuola. «Di certo spiega Tomasi i notabili di cui si parla non siamo noi; nessuno l'ha cacciato, anzi l'università ha sempre manifestato grande stima nei confronti del professore e del suo lavoro». STANDO a ciò che emerso dal colloquio, dunque, i docenti si riuniranno domani nel consiglio convocato dal decano della Scuola Luigi Enrico Golzio per eleggere il nuovo direttore. «Allora Tiraboschi dovrà accettare il giudizio dei docenti spiega Tomasi Se vorranno ancora lui a capo del dottorato tornerà al suo posto, altrimenti lascerà. D'altronde è stato proprio lui a presentare le dimissioni». d. m. Image: 20090331/foto/6221.jpg

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25 Aprile: protagonista sarà la Costituzione (sezione: Cultura)

( da "Gazzetta di Parma (abbonati)" del 31-03-2009)

Argomenti: Cultura

CRONACA 31-03-2009 CELEBRAZIONI IN PROGRAMMA UN RICCO CALENDARIO DI APPUNTAMENTI 25 Aprile: protagonista sarà la Costituzione L'Anpi ricorderà anche la figura di Ubaldo Bertoli, «Gino» Virna Boiardi II A cento anni dalla nascita, Ubaldo Bertoli - partigiano, scrittore, giornalista e pittore parmigiano - verrà ricordato con un incontro che darà il via alle celebrazioni per il 25 aprile. e attualità - insieme al Comitato provinciale per le celebrazioni del 25 aprile presieduto dall'assessore alla Cultura, Luca Sommi - è stata organizzata una serie di cinque incontri dal titolo «A scuola di Costituzione». In ricordo di «Gino» «Gino» era il nome di battaglia di Bertoli e «Buon compleanno Gino» è il titolo dell'ap - puntamento che si svolgerà il prossimo 6 aprile, alle ore 17, nella sala delle Feste di palazzo Sanvitale. Direttore della rivista «Vento del Nord», che scriveva e illustrava, Bertoli è autore del romanzo storico «La Quarantasettesima » - pubblicato per Guanda nel 1961 - le cui pagine, nel corso dell'incontro di lunedì 6 aprile, verranno analizzate da Federico Bertoni, docente di Letteratura contemporanea all'Università di Bologna, e commentate da Renato Lori, che porterà la propria testimonianza di partigiano nella brigata protagonista del libro. Un film-documentario La «Quarantasettesima» sarà oggetto anche di un film documentario, girato da Primo Giroldini, di cui verranno proiettate alcune tra le sequenze più significative. Il programma delle iniziative A presentare il programma delle iniziative proposte dall'Anpi, l'Associazione nazionale Partigiani d'Italia, ed inserite nel calendario cittadino di eventi per il 25 aprile, è stata Gabriella Manelli, dirigente scolastico del liceo Romagnosi e presidente della sezione cittadina dell'Anpi. Al fine di coniugare celebrazione La Costituzione «Il dibattito sulla Costituzione può nascere solo da una sua profonda conoscenza - ha dichiarato Gabriella Manelli - e, proprio affinché si possa discutere con maggiore consapevolezza, abbiamo organizzato questo ciclo di lezioni». Presenti alla conferenza stampa anche Attilio Ferrari, rappresentante d'istituto del liceo Romagnosi e i partigiani Luigi Rastelli e Renato Lori. «Riteniamo che far conoscere la Costituzione sia un dovere dell'Anpi - ha commentato Lori - in modo da diffondere i principi di libertà, democrazia, solidarietà e pace in essa contenuti». Ciclo di incontri Il primo appuntamento con «A scuola di Costituzione» sarà il prossimo 20 aprile, alle ore 17 nell'aula magna del liceo Romagnosi, con il noto attore teatrale, cantante e compositore, Moni Ovadia. Gli incontri successivi si svolgeranno nei mesi di settembre ed ottobre ed avranno come protagonisti lo scrittore e conduttore televisivo parmigiano, Carlo Lucarelli, lunedì 21 settembre, Nicola Occhiocupo, giurista e costituzionalista, già rettore della nostra Università, il 28 settembre, Gustavo Zagrebelsky, presidente emerito della Corte Costituzionale, lunedì 12 ottobre, e, a chiudere, venerdì 23 ottobre, l'ex magistrato del pool «Mani Pulite», Gherardo Colombo. Anpi La presentazione delle iniziative per il 25 Aprile.

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università bisogna viverla. Si deve fare l'aperitivo, andare alle feste, frequentare la biblioteca, partecipare alle attività extra-didattiche. Insomma, sentirsi parte di un gruppo. Soltanto così si entra a far parte di una comunità, dove è più facile confrontarsi, chiedere pareri, attivare relazioni sociali, trovare quel sostegno necessario quando ci si sente più scoraggiati». E, pochi ragazzi ci crederanno, ma proprio i docenti sono gli alleati più preziosi. «è importante cercare il confronto con i professori, andare a trovarli durante l'ora di ricevimento oppure alzare la mano e fare domande durante la lezione. Questo è utile per stabilire un rapporto familiare, più disinvolto. Tanti studenti si sentono intimiditi, vedono l'insegnante come espressione dell'autorità. Ma invece il rapporto che si instaura tra i due può essere molto utile». E poi Valotti insiste: «Mai scoraggiarsi. Insistere, sempre. Conosco tanti giovani che hanno cominciato con difficoltà e che poi si sono rivelati gli studenti migliori. La tenacia è indispensabile. Se proprio un ragazzo capisce di aver sbagliato facoltà, io preferirei che maturasse la decisione dopo un anno. Arrendersi dopo i primi tre mesi è un errore: è fuorviante dare valore agli inevitabili problemi che si incontrano all'inizio». Il decalogo Cosa devono fare le matricole per superare indenni l'impatto con l'università Elvira Serra

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E' una delle massime autorità nelle questioni di diritto sportivo (sezione: Cultura)

( da "Resto del Carlino, Il (R. Emilia)" del 31-03-2009)

Argomenti: Cultura

REGGIO SPORT pag. 8 E' una delle massime autorità nelle questioni di diritto sportivo La scheda Mattia Grassani MATTIA GRASSANI, avvocato bolognese, è uno dei massimi esperti italiani di diritto sportivo. Docente presso le università di Bologna, Firenze, Milano e Cagliari, è consulente di numerosi club. Ha seguito tutti i principali processi legati allo sport, da Calciopoli in avanti. Image: 20090331/foto/9218.jpg

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Gelmini: in arrivo i fondi Ue per la ricerca (sezione: Cultura)

( da "Corriere del Mezzogiorno" del 31-03-2009)

Argomenti: Cultura , Cervelli

Corriere del Mezzogiorno - CASERTA - sezione: INPRIMOPIANO - data: 2009-03-31 num: - pag: 5 categoria: REDAZIONALE Gelmini: in arrivo i fondi Ue per la ricerca Università, la ministra risponde a Mazzocca e rassicura i parlamentari del Pdl NAPOLI — Le Università della Campania sono in allarme: rettori e docenti attendono con evidente preoccupazione che il ministero comunichi quanto e cosa taglierà. Perché che taglierà è certo. Questa prospettiva allarma i parlamentari del Pdl, che hanno chiesto un incontro con la ministra Mariastella Gelmini. Sul fronte del centrosinistra, intanto, è in apprensione dell'assessore regionale del settore Nicola Mazzocca, il quale ha chiesto che sia erogata rapidamente la parte di competenza governativa dei fondi europei, in modo da poter avviare subito i progetti già sottoposti al ministero. Ancor più in ansia sono molti prof dell'Orientale, che dopo l'appello lanciato dall'ex rettore Nullo Minissi chiedono di tutelare l'ateneo e soprattutto gli insegnamenti che lo caratterizzano. Ministra Gelmini, i parlamentari del Pdl della Campania le hanno chiesto un incontro per affrontare la questione dell'università perché sono preoccupati dai tagli. Li incontrerà? E cosa dirà loro? «Al più presto avrò un confronto con i parlamentari campani del Pdl per rassicurarli su fatto che, nonostante la difficile crisi economica che il governo è chiamato ad affrontare, riusciremo a compiere una razionalizzazione efficace che tenga conto delle università virtuose. Da parte mia c'è la volontà di collaborare e di coinvolgere anche le forze parlamentari per mettere in piedi una riforma dell'università il più possibile condivisa. Abbiamo già raggiunto risultati significativi. Il disegno di legge per la riforma sull'università che stiamo preparando dovrà riassumere il più possibile le proposte del mondo accademico, del ministero e della politica. Il 24 marzo, a questo proposito, abbiamo organizzato al ministero un seminario insieme con settanta rettori ed esponenti del mondo politico tra cui l'ex ministro Fioroni, l'onorevole Valentina Aprea, il senatore Possa, e con i parlamentari di maggioranza e opposizione per discutere insieme di governance, valutazione e reclutamento. Il confronto, insomma, è stato avviato ». L'Università L'Orientale di Napoli è considerata un'eccellenza per le sue specificità, nel senso che forma gli specialisti in alcune materie — per esempio sanscrito, cinese, arabo — che però non comportano grandi numeri. Attualmente l'ateneo è in difficoltà economiche e appare spaccato all'interno. Molti si aspettano che, per le sue competenze, il ministero tuteli questo centro d'eccellenza. Lo farà? E in che modo? «Ovviamente nel piano di riordino dei corsi di studio che stiamo portando avanti terremo conto delle specificità dei corsi dell'Orientale. Obiettivo della riforma dell'università è eliminare gli sprechi senza mortificare le identità dei singoli atenei e anche valorizzare le realtà di eccellenza. Per scongiurare i rischi di un ridimensionamento dell'offerta didattica dell'Orientale si cercherà di intervenire attraverso azioni mirate a garantire non solo il regolare funzionamento delle strutture e lo svolgimento delle attività didattiche, ma anche la salvaguardia delle specificità formative di un'istituzione che ha pochi eguali in Italia. Non possiamo, comunque, trascurare il momento di difficoltà che l'Orientale attraversa sul piano della gestione e delle risorse, visto che il rapporto tra assegni fissi e quota del Fondo di finanziamento ordinario supera la soglia consentita del 90 per cento. Tuttavia il nuovo rettore dell'Università, la professoressa Lida Viganoni, sta attuando un piano di rientro nei parametri finanziari fissati dal ministero, che lascia ben sperare per il futuro». L'assessore regionale Mazzocca, che è professore universitario, cogliendo l'occasione della visita di Berlusconi a Napoli, ha sollecitato la rapida erogazione della parte di fondi europei di competenza del Governo per avviare i progettiper la ricerca e lo sviluppo già all'attenzione del ministero, progetti che coinvolgono le imprese. «Per quanto riguarda l'erogazione dei fondi europei di competenza del Governo per avviare i progetti per la ricerca e lo sviluppo siamo a buon punto. La valutazione degli accordi di programma con le Regioni è, infatti, in fase avanzata». L'assessore sottolinea anche che i tagli non garantiscono la qualità e lancia una proposta per la valutazione delle università. Cosa ne pensa? «Quanto al nuovo sistema di valutazione delle università stiamo, come ho detto, lavorando in sinergia con il mondo accademico e politico. Faremo tesoro delle esperienze positive del passato e per questo terremo conto, nel nuovo sistema di valutazione, dei criteri Civr e Cnsu. A breve comunque, presenteremo un regolamento con cui si sancisce la nascita di una nuova Anvur, cioè di una nuova Agenzia nazionale per la valutazione universitaria. Per quanto riguarda, inoltre, la proposta dell'assessore Mazzocca di affidare l'elaborazione di criteri per la valutazione ai Comitati regionali faccio notare che negli altri Paesi europei ormai la valutazione si fa, nella maggior parte dei casi, a livello nazionale o a livello sovranazionale. Valorizzare le eccellenze, i talenti, il merito di tanti studenti e professori italiani è fondamentale per riportare la nostra università a competere a livello internazionale, puntando al rientro dei cervelli italiani dall'estero e ad attrarre studenti e ricercatori stranieri nelle nostre università. Per fare ciò è necessario mettere in atto in tempi ragionevolmente rapidi riforme incisive e non di facciata, grazie alle quali incentivare il merito, valorizzare talenti e specificità e ovviamente tagliare gli sprechi». Angelo Lomonaco Valutazione / 1 «A breve presenteremo un regolamento con cui si sancisce la nascita di una nuova Agenzia nazionale per la valutazione universitaria» Valutazione / 2 «Affidare l'elaborazione di criteri per la valutazione ai Comitati regionali? In Europa la valutazione si fa a livello nazionale o sovranazionale» Mariastella Gelmini La ministra promette nuovi criteri di valutazione e riconoscimenti per la Università virtuose

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S.CATERINA Carlo Flamigni parla del testamento biologico (sezione: Cultura)

( da "Resto del Carlino, Il (Forlì)" del 31-03-2009)

Argomenti: Cultura

FORLÌŒ CRONACA pag. 4 S.CATERINA Carlo Flamigni parla del testamento biologico Alle 21 presso la Sala S.Caterina di via Romanello 2 l'Associazione per la sinistra organizza una serata dedicata al tema del testamento biologico. Interverrà il prof. Carlo Flamigni, docente di ostetricia e ginecologia all'Università di Bologna e componente della Commissione nazionale di bioetica.

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Gli urbanisti sollecitano regole più semplici (sezione: Cultura)

( da "Corriere del Mezzogiorno" del 31-03-2009)

Argomenti: Cultura

Corriere del Mezzogiorno - CASERTA - sezione: 1ECONOMIA - data: 2009-03-31 num: - pag: 12 categoria: REDAZIONALE Edilizia e sviluppo Architetti e costruttori a confronto su iniziativa del Rotary Club di Napoli Gli urbanisti sollecitano regole più semplici NAPOLI — Il secondo incontro organizzato dal distretto 2100 del Rotary Club partenopeo governato da Guido Parlato, avente come titolo «Napoli: problemi irrisolti e progetti urbani», ha avuto come tema centrale le criticità di un sistema urbano, quello partenopeo, che arranca ormai da troppo tempo. Guido D'Angelo, docente di Legislazione urbanistica all'università Federico II, nel corso dell'incontro moderato dal direttore del Corriere del Mezzogiorno, Marco Demarco, ha posto l'accento sulle «norme del piano regolatore incomprensibili ed enormemente restrittive», parlando di un «centro storico eccessivamente esteso, comprendente zone prive di alcun interesse storico e architettonico, dov'è impossibile perfino rimuovere un tramezzo in un'abitazione privata». Il piano regolatore, così com'è concepito, secondo D'Angelo «blocca drammaticamente lo sviluppo cittadino». Gli fa eco l'ex preside della facoltà di Architettura, Benedetto Gravagnuolo (presidente del gruppo partenopeo del Rotary), che considera: «Sono trascorsi quindici anni dall'approvazione in giunta degli indirizzi, cinque anni dall'approvazione della variante generale del piano regolatore, e nel 2013, anno in cui ci sarà a Napoli il Forum delle Culture, si compiranno vent'anni dall'inizio dell'era bassoliniana. Se penso a tutto ciò e faccio un confronto, ad esempio, col decennio murattiano, non posso che restare perplesso». Le regole del piano regolatore, secondo Gravagnuolo «devono essere semplici e chiare: non si può passare una vita ad imparare le regole degli scacchi senza mai giocare una partita». L'architetto Roberto Gianni, dirigente comunale del settore urbanistico snocciola dati: «Sarà pur vero che a Napoli sono aumentate le difficoltà con cui debbono avere a che fare quotidianamente i cittadini, ma in città esistono un sacco di progetti ancora invisibili. L'Ospedale del Mare è in fase di completamento, ci sono circa quaranta grandi progetti in corso e circa duecento attrezzature pubbliche in fase di realizzazione. Nonostante ciò, mancano ancora dodici milioni di metri quadri di attrezzature pubbliche per soddisfare gli standard minimi. Abbiamo in progetto di passare dagli attuali sei metri quadri per cittadino, a dieci metri quadri per abitante». L'assessore comunale all'Edilizia, Pasquale Belfiore, annunciando un progetto da 200 milioni per il recupero e la valorizzazione del tessuto urbano cittadino, disegna una metafora antropomorfa del capoluogo campano: «Bagnoli e l'area Est sono gli arti inferiori, mentre la periferia costituisce gli arti superiori. Le gambe sembrano muoversi ad una velocità molto inferiore rispetto al resto del corpo ». Il direttore dell'Acen, Diego Vivarelli, fa presente che l'associazione di costruttori attualmente cura la realizzazione di sessantatré progetti su scala urbana, tra cui grossi interventi pubblici. «In alcune aree della città — dice Vivarelli — le norme hanno funzionato, mentre in altre si segna il passo». Alessandro Castagnaro, docente di architettura alle università Federico II di Napoli e La Sapienza di Roma, nonché presidente dell'Aniai Campania (associazione di ingegneri e architetti) lamenta l'assenza di uno sportello unico dove ingegneri, architetti, geometri e semplici cittadini possano attingere informazioni. «Vanno bene i progetti nelle province della città — considera inoltre Castagnaro — ma chi vive la città tutti i giorni, può osservare come le zone più centrali stiano morendo, totalmente bloccate». Stefano Piedimonte \\ Gravagnuolo Non si può passare una vita a imparare gli schemi degli scacchi senza mai giocare una partita \\ Giannì Ma in città ci sono 40 grandi progetti in corso e 200 attrezzature pubbliche in fase di realizzazione

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Ai clandestini piace Bologna (sezione: Cultura)

( da "Resto del Carlino, Il (Bologna)" del 31-03-2009)

Argomenti: Cultura

BOLOGNA PRIMO PIANO pag. 3 Ai clandestini piace Bologna Fra le città del Nord ha la più alta percentuale di irregolari (24,2%) di GILBERTO DONDI BOLOGNA è la capitale dei clandestini. Almeno dell'Italia del Nord. Sotto le Due Torri, infatti, c'è la maggior percentuale di clandestini rispetto agli stranieri regolari. Il 24,2% degli immigrati è irregolare (il 23% in provincia). Un dato nettamente superiore a quello di Milano (19,1%), Genova (14,7%), Torino (14,1%) e Firenze (16,8%). Solo nell'Italia del Sud ci sono dati superiori: Napoli è la capolista con il 33%, seguita da Catania (30%) e da Palermo, che con il 24% ha lo stesso dato di Bologna. Roma si attesta sul 13%. I DATI SONO stati resi noti ieri dal ministro dell'Interno, Roberto Maroni, che mesi fa ha commissionato uno studio ad hoc all'università Cattolica di Milano per capire l'incidenza della criminalità, specialmente straniera, sulle periferie delle grandi città. Dallo studio, è emerso che le periferie delle grandi città «si configurano come veri e propri incubatori di razzismo e xenofobia». I risultati, dei quali solo una parte è stata diffusa, dicono appunto che uno straniero su quattro presente sul territorio bolognese è clandestino. Ma come si è arrivati a questo dato? «ABBIAMO incrociato il numero degli stranieri residenti in ogni città secondo i dati Istat spiega Gian Carlo Blangiardo, docente di Demografia all'Università Bicocca Milano, unico straniero' rispetto al team di ricercatori della Cattolica , con quello relativo agli stranieri irregolari». Il numero dei clandestini è difficile da quantificare, ma gli esperti l'hanno dedotto considerando il numero di domande di regolarizzazione, presentate quando è stato varato dal Governo il decreto flussi, che consentiva a chi non era in possesso del permesso di soggiorno di ottenerlo a condizione che avesse un lavoro. A questa cifra, è stata tolta una percentuale (circa il 10%) di stranieri che erano all'estero e chiedevano di entrare avendo un lavoro. Gli altri, a cui si è aggiunto un 10% di persone che non hanno fatto domanda (perché senza lavoro o perché dediti ad attività illecite), sono stati considerati i clandestini presenti in città. Secondo i dati pubblicati sul sito del Comune, gli stranieri regolarmente residenti a Bologna sono 33.600. Dunque, circa 8.600 sarebbero invece quelli che vivono clandestinamente. Bologna, secondo lo studio della Cattolica, ha circa il 9% di stranieri regolari rispetto al totale della popolazione. Dato che la colloca dietro a Milano (13,5%), Torino (11,3%) e Firenze (10,3%). Di tutti gli stranieri, uno su cinque è di sesso maschile e giovane, cioè di età compresa fra 15 e 35 anni. PERCHE', dunque, a Bologna tanti clandestini? «E' difficile dare una spiegazione dice il professor Blangiardo , certamente tutte le grandi metropoli offrono più opportunità per nascondersi. Ci si maschera più facilmente, si è meno appariscenti rispetto alle piccole realtà. Poi, naturalmente, le grandi città del Nord sono più ricche e offrono evidentemente maggiori possibilità. Va detto che la clandestinità è maggiore al Sud perché là è più facile a arrangiarsi, trovare lavori in nero, sopravvivere. Infatti vediamo che Napoli è la prima città per numero di clandestini in proporzione. Gli irregolari sono il 33%. Questo al Nord un po' più difficile. Anche se poi queste città hanno valori assoluti più alti, cioè il numero totale degli stranieri, sia regolari sia clandestini, è maggiore». I clandestini in Italia si stima siano circa 800mila, su 4 milioni di stranieri regolari. Negli ultimi due anni sono aumentati di 500mila all'anno. «E' in forte aumento l'immigrazione complessiva aggiunge Blangiardo e di conseguenza anche quella irregolare». Per quel che concerne il presunto rapporto fra l'aumento della criminalità, specialmente la microcriminalità, e l'immigrazione clandestina, il ricercatore non si sbilancia. «Non possiamo dirlo spiega , allo stato dei fatti. I dati in nostro possesso sono insufficienti. I furti sono maggiori dove c'è più ricchezza e dove c'è più ricchezza c'è anche più immigrazione. E' scontato dirlo. Così come è probabilmente vero che aumentano i reati dove c'è più clandestinità. Ma non si può dire ci sia un rapporto di causa-effetto. Su questi temi prosegue il nostro lavoro. Incroceremo i dati dei reati con le condanne degli stranieri e vedremo cosa ne uscirà. Per ora conclusioni non se ne possono trarre».

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Donatella Barbetta Bologna


Bistoni (sezione: Cultura)

( da "Nazione, La (Umbria)" del 31-03-2009)

Argomenti: Cervelli

PRIMO PIANO pag. 4 Bistoni «boccia» L'INCONTRO IL SUMMIT PERUGIA IL MINISTRO dell'Università Maria Stella Gelmini (nella foto), lavora alla «riforma». E l'ateneo cittadino controbatte. Punto per punto, ieri mattina, il Rettore Francesco Bistoni e il pro-rettore Antonio Pieretti hanno demandato i parlamentari eletti in Umbria e la governatrice Maria Rita Lorenzetti su cosa, secondo loro, non va nell'ultima proposta del ministro. Martedì scorso è stato depositato alla Crui una bozza di disegno di legge sulla ridefinizione dell'autonomia degli atenei italiani. Ai vertici perugini è l'ipotesi di revisione della composizione dei cda a suscitar dubbi: «Con soggetti prevalentemente esterni secondo il Rettore si indebolirebbe il principio di autonomia. Non sono inoltre stabiliti i criteri di valutazione di didattica e ricerca in base ai quali sarebbero distribuiti i finanziamenti. Mancherebbero iniziative volte a scoraggiare la fuga dei cervelli, oltre che favorirne il rientro». E si rivendica più chiarezza sulle ore di docenza». Infine, evidenziano, non ci sono tracce della ripartizione del 7% del fondo finanziamento ordianario promessa dopo i tagli al sistema.

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università del territorio. Il meccanismo è questo: sono previsti incontri fra gruppi di studenti e gli orientatori, saranno presenti i rappresentanti delle Università di Genova, di Parma, di Pisa, del Polo Universitario della Spezia Marconi e dei Corsi di Laurea in Infermieristica e Fisioterapista della Spezia, e ancora, dell'Università Telematica e Campus, dell'Università Bocconi di Milano, dell'Università Internazionale laureate, della Nuova Accademia Belle Arti Milano. Questo progetto è nato otto anni fa, con l'intento di favorire un rapporto positivo tra gli studenti della classi quarte e quinte superiori e l'Università. Dalla prima edizione l'iniziativa è migliorata e si arricchita molto perché l'esperimento ha funzionato bene. Anche i docenti delle scuole superiori si impegnano nella riuscita del progetto, affinchè i loro studenti proseguano gli studi. Si vuole offrire ai ragazzi l'opportunità di conoscere le Università, in modo che la loro scelta sia consapevole e ponderata. Anche le università hanno bisognio di farsi conoscere. Per loro questa iniziativa è una vetrina importante. GIOVEDÌ ci sarà l'intervento di Mariaelisa Bersellini, istruttore culturale di Informagiovani. Subito dopo i ragazzi potranno avvicinarsi ai numerosi stand nei quali troveranno rappresentanti delle segreterie di alcune Università, disponibili a informarli sui corsi presenti, sulle pubblicazioni, docenti, materiale didattico. Saranno ovviamente presenti i rappresentanti del Polo Universitario della Spezia.

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Il gruppo d'opinione: (sezione: Cultura)

( da "Nazione, La (Umbria)" del 31-03-2009)

Argomenti: Cultura

PRIMO PIANO pag. 5 Il gruppo d'opinione: «L'Ateneo conti di più» L'IDEA IL COORDINATORE: «SIAMO APERTI A TUTTI E NON SOSTENIAMO ALCUNA PARTE POLITICA» PERUGIA E' STATA registrata ieri mattina l'associazione «L'Università per l'Umbria», formata da decine di docenti e funzionari d'ateneo. In tempi di campagna elettorale si penserebbe a un gruppo di opinione. «Non sosteniamo nessuna parte politica precisa il coordinatore Elmo Mannarino, professore di medicina interna e direttore della relativa scuola di specializzazione . Ma ci siamo accorti che malgrado la sua importanza, l'ateneo in città non ha il ruolo che gli spetta». Di qui la necessità di sensibilizzare forze politiche e amministrazioni a tenerla in maggior considerazione. QUESTA È la finalità dichiarata dai fondatori. Ma tuttora l'adesione rimane «libera e aperta chiarisce Mannarino . Speriamo siano in tantissimi a sostenerci». L'idea della «necessaria centralità» dell'ateneo si fonda innanzitutto sull'entità della struttura: «una delle maggiori aziende dell'Umbria, le cui esigenze non possono più essere sottovalutate. Lo stesso vale per i bisogni abitativi e di sicurezza degli studenti». Dall'altra c'è la «ricchezza» dell'Università: «L'ateneo spiega il medico è un serbatoio di competenze, che andrebbero sfruttate di più: dal chimico all'ingegnere, fino al fisico e l'umanista». L'associazione è una risposta, «dal basso», all'appello al dialogo con le istituzioni lanciato dal Rettore. Che ieri mattina, intanto, riceveva i parlamentari umbri. Il gruppo promette presto inziaitive. «Perché in città grandi come Perugia, vedi Ferrara o Chieti, l'Univesità ha già il ruolo che gli spetta».

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PERUGIA IL MINISTRO dell'Università Maria Stella Gelmini (... (sezione: Cultura)

( da "Nazione, La (Umbria)" del 31-03-2009)

Argomenti: Cervelli

PRIMO PIANO pag. 5 PERUGIA IL MINISTRO dell'Università Maria Stella Gelmini (... PERUGIA IL MINISTRO dell'Università Maria Stella Gelmini (nella foto), lavora alla «riforma». E l'ateneo cittadino controbatte. Punto per punto, ieri mattina, il Rettore Francesco Bistoni e il pro-rettore Antonio Pieretti hanno demandato i parlamentari eletti in Umbria e la governatrice Maria Rita Lorenzetti su cosa, secondo loro, non va nell'ultima proposta del ministro. Martedì scorso è stato depositato alla Crui una bozza di disegno di legge sulla ridefinizione dell'autonomia degli atenei italiani. Ai vertici perugini è l'ipotesi di revisione della composizione dei cda a suscitar dubbi: «Con soggetti prevalentemente esterni secondo il Rettore si indebolirebbe il principio di autonomia. Non sono inoltre stabiliti i criteri di valutazione di didattica e ricerca in base ai quali sarebbero distribuiti i finanziamenti. Mancherebbero iniziative volte a scoraggiare la fuga dei cervelli, oltre che favorirne il rientro». E si rivendica più chiarezza sulle ore di docenza». Infine, evidenziano, non ci sono tracce della ripartizione del 7% del fondo finanziamento ordianario promessa dopo i tagli al sistema.

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La scure di Ca' Foscari sui docenti a contratto Economia: a rischio 1 su 5 (sezione: Cultura)

( da "Corriere del Veneto" del 31-03-2009)

Argomenti: Cultura

Corriere del Veneto - VENEZIA - sezione: VENEZIA - data: 2009-03-31 num: - pag: 8 categoria: REDAZIONALE Università A Lingue tremano collaboratori e esperti linguistici La scure di Ca' Foscari sui docenti a contratto Economia: a rischio 1 su 5 VENEZIA - Un esempio per tutti: il corso di laurea in Economia del Turismo, fiore all'occhiello dell'offerta formativa di Ca' Foscari, rischia di essere «assorbito» da un altro corso di laurea venendo, di fatto, declassato a «indirizzo ». La facoltà di Economia dell'ateneo veneziano sta completando in questi giorni il piano di riorganizzazione interna, come ha già fatto Lettere. E non è la sola, i tagli ai docenti a contratto, il blocco del turn over di fronte ai pensionamenti e i sempre più drastici tagli ai trasferimenti ministeriali stanno per abbattersi anche sulla prestigiosa facoltà di Lingue in cui, ad essere a rischio, sono anche i tanti collaboratori ed esperti linguistici, spesso reclutati con contratti a termine. Per presidi e consigli di facoltà si tratta di un doloroso puzzle da comporre. Non a caso l'offerta formativa, e quindi le scelte sui corsi che continueranno o che saranno, invece, accorpati ad altri, è legata a doppio filo proprio con l'organico da ridimensionare. E il tempo stringe visto che entro maggio il puzzle dovrà essere finito per poi passare al vaglio del ministero. Il diktat, doloroso, era inevitabile, dimezzati i docenti a contratto, ridotti i compensi, cancellati alcuni corsi. Così a Economia dove, secondo le stime finali, si arriverà a tagliare il 20% dei docenti a contratto. più o meno una quaranta insegnamenti. Tagli a cui vanno aggiunti anche i pensionamenti, 14 nella facoltà di Economia di cui solo una parte rimpiazzabile. L'ultimo decreto impone un ricambio del 50% (un'assunzione contro due pensionamenti) ma solo a patto che l'ateneo rientri nelle strette maglie ministeriali delle università «virtuose», pena l'annullamento del turn over. Chi ieri transitava a Lingue, ha incontrato una preside Alide Cagidemetrio arrabbiatissima nel ricordare come la facoltà sia una delle più prestigiose d'Italia con ben quaranta lingue straniere insegnate. Eppure, dall'ultima riunione, ieri pomeriggio, è apparso chiaro che si dovrà sfoltire anche a Lingue, facoltà che, nel prossimo consiglio interno, ha all'ordine del giorno proprio la situazione contrattuale dei collaboratori linguistici che guadagnano da un minimo di 1500 a un massimo di 3000 euro al mese. I chiari di luna in bilancio, a Ca' Foscari come nel 90% degli atenei italiani, non possono che portare a riduzioni drastiche. Nella ridda di numeri e classifiche, si aggiunge anche l'allarme tagli per corsi e indirizzi non sufficientemente frequentati e, quindi, a rischio chiusura. Secondo quanto riportato ieri dal Sole 24 ore, Ca' Foscari rischierebbe 6 corsi di laurea e 14 indirizzi. Dati smentiti dall'universtià stessa che, spiega, ha già provveduto a tagliare i corsi poco frequentati, lo scorso anno. «Siamo sul filo sul fronte dei docenti - spiega il rettore Pierfrancesco Ghetti - ma non certo sulle iscrizioni ai corsi ». Camilla Anceschi I tagli La riduzione dei trasferimenti ministeriali stanno costringendo Ca' Foscari a riduure i docenti a contratto e bloccare il tourn over

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Università, elezioni a giugno (sezione: Cultura)

( da "Corriere del Veneto" del 31-03-2009)

Argomenti: Cultura

Corriere del Veneto - PADOVA - sezione: PADOVA2A - data: 2009-03-31 num: - pag: 9 categoria: REDAZIONALE Il Senato del Bo Università, elezioni a giugno PADOVA – Le elezioni per la nomina del nuovo rettore del Bo si terranno in giugno, tra il 10 e il 30 del mese. A deciderlo è stato il Senato accademico, che ieri, nel corso di una seduta straordinaria, ha rigettato la proposta del Decano Enrico Berti di anticipare la data delle votazioni in maggio. Il docente, in una lettera inviata a Vincenzo Milanesi lo scorso 6 marzo, aveva suggerito tale ipotesi anche per «evitare scomode sovrapposizioni con le elezioni amministrative». «Tale indicazione non è ricevibile - ha però dichiarato il preside di Giurisprudenza Gherardo Bergonzini, prendendo per per primo la parola in aula -: non è compito del Senato cambiare lo statuto e a questo punto non ci sarebbero neanche i tempi per una modifica del regolamento». E dello stesso avviso sono stati anche gli altri suoi colleghi. «Impensabile derogare lo statuto», ha aggiunto il professor Eugenio Calimani, preside di Scienze. Che poi ha chiesto al rettore che, sul tema delle elezioni, si possa discutere con un preciso ordine del giorno nel Senato accademico del prossimo 9 aprile. Durante la seduta del Senato accademico di ieri hanno preso la parola due dei tre candidati in corsa per l'elezione, cioè Giovanni Bittante e Giorgio Palù. G.V.

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Donatella Barbetta Bologna


"Dal dire al fare": stasera si parla di salute e assistenza (sezione: Cultura)

( da "Libertà" del 31-03-2009)

Argomenti: Cultura

"Dal dire al fare": stasera si parla di salute e assistenza Pontedellolio - La rassegna "Dal dire al fare" organizzata da Coordinamento Pd Valnure e Valchero, si concluderà oggi, con la sanità. Alle 21, nell'aula consigliare, si parlerà di "Salute, assistenza, tante richieste, quali soluzioni?", analisi sulle richieste di assistenza in campo socio sanitario e su come Piacenza si sta attrezzando per poter fornire risposte concrete. Relatori: Piera Reboli, direttore del distretto sociosanitario Asl di Ponente, Alessandra Fanti, responsabile welfare Pd Piacenza, Gianni Copelli, segretario Cgil Piacenza, Stefano Borotti, direttore Unicoop Piacenza e Massimo Silvotti, assessore alla comunità del Comune di San Giorgio. Giovedì scorso, penultima serata della rassegna, si è parlato invece di economia: "Emergenza economica: regole di sopravvivenza". I relatori erano: Anna Maria Fellegara, docente dell'Università Cattolica ed assessore del Comune di Piacenza, Marco Mazzoli, docente di economia monetaria e internazionale alla Cattolica, Angela Cordani, rappresentante di Federconsumatori Piacenza e Carlo Marini dell'Ecoistituto di Parma e Piacenza. I relatori hanno fornito un'analisi delle cause di questa crisi, soffermandosi sugli effetti sulle famiglie e sulle imprese. 31/03/2009

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attiva e macola per l'ex foro boario - claudio malfitano (sezione: Cultura)

( da "Mattino di Padova, Il" del 31-03-2009)

Argomenti: Cultura

Creata un'associazione d'imprese tra l'ex Cosecon, il gruppo del presidente della Fiera e Intesa San Paolo Attiva e Macola per l'ex foro boario Due offerte per corso Australia, c'è anche una società francese La maxi-operazione costerà 20 milioni Il Comune chiederà 200 mila euro l'anno Nascerà un parco sportivo e ricreativo CLAUDIO MALFITANO Ferruccio Macola e Attiva (ex Cosecon) puntano sull'ex foro boario di corso Australia. Una «joint venture» che potrebbe produrre nella struttura progettata dall'architetto Giuseppe Davanzo un centro sportivo e ricreativo, con spazi per lo spettacolo, l'animazione e piscine. E' una delle due «dichiarazioni d'interesse» arrivate a palazzo Moroni per la concessione dell'area messa in gara dal Comune. L'altra è di un gruppo francese, «Altarea», specializzato in centri commerciali, che realizzerebbe un analogo spazio per il divertimento. Adesso le due società presenteranno le loro offerte: l'amministrazione potrebbe affidare la concessione cinquantennale entro maggio. Il gruppo Macola-Attiva. Radici ben piantate nel territorio e una solidità finanziaria garantita dal gruppo Intesa-San Paolo. Non ha ancora un nome l'associazione temporanea d'imprese venete che intende acquisire in concessione l'ex foro boario, ma i componenti dicono già tutto. C'è Fimak srl, la società della famiglia Macola, con a capo il presidente di PadovaFiere Ferruccio Macola. E c'è Attiva spa, cioè l'agenzia per la trasformazion territoriale in Veneto, l'ex Cosecon: società dei comuni del Conselvano in cui l'assessore provinciale Tosetto siede nel consiglio d'amministrazione. La solidità finanziaria è garantita da Sinloc spa: società del gruppo Intesa-San Paolo che punta tutto sul parternariato pubblico-privato, presieduta da Fabio Alberto Roversi Monaco, ex rettore dell'università di Bologna, con all'interno del cda anche Antonio Finotti, il presidente della fondazione Cariparo. Per i lavori di ristrutturazione sarà coinvolta l'impresa vicentina Maltauro, società che ha realizzato a Padova la «torre Archimede» acquisita poi dall'università per farci il dipartimento di matematica. Infine la gestione pratica del centro sportivo-commerciale sarà affidata alla «sport management srl», società veronese che già amministra diversi centri natatori in Veneto e Lombardia. La francese Altarea. Unico concorrente del gruppo di imprese venete sarà una società francese, «Altarea». Fondata nel 1994, è presieduta da Alain Taravella, che concentra gli investimenti su shopping center e complessi immobiliari polifunzionali. La società ha all'attivo la gestione di nove centri commerciali in Francia, e il «Casetta Mattei center» a Roma. Ma soprattutto l'impresa francese ha all'attivo la vittoria del concorso d'idee per la realizzazione del nuovo urban center al ponte Parodi, nel porto di Genova: un'area da 23 mila metri quadri che ospiterà un auditorium, una discoteca, campi sportivi e il nuovo terminal crociere. Concessione per 50 anni. Un'operazione da almeno 20 milioni di euro: tanto potrebbe costare la riqualificazione dell'ex foro boario. Il Comune, dal canto suo, chiede 200 mila euro l'anno per la concessione. L'impresa vincitrice della gara inoltre dovrà garantire, a sue spese, la realizzazione del collegamento stradale con la corsia nord-sud di corso Australia e il collegamento ciclopedonale con il quartiere Savonarola, tramite sovrapassi o sottopassi su tangenziale e ferrovia. Nell'area possono essere realizzate attività commerciali anche di grande distribuzione ma non alimentari. c'è però il vincolo del Tar non solo sulla struttura di Davanzo ma su tutta l'area grande 195 mila metri quadri. Il bando di gara prevede la realizzazione di un parco ricreativo ed educativo pubblico per un pubblico di famiglie.

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narcisse praz a chieti (sezione: Cultura)

( da "Centro, Il" del 31-03-2009)

Argomenti: Cultura

Università. Lo scrittore svizzero in città per una tesi Narcisse Praz a Chieti CHIETI. Narcisse Praz accolto domani alle 11 dal sindaco Francesco Ricci. Lo scrittore svizzero assisterà oggi alla discussione della tesi di Valentina D'Alfonzo del corso di lingue della d'Annunzio che prende in analisi la sua opera. Quindi visiterà Chieti e in serata degusterà i prodotti abruzzesi. Lo guideranno fra le pietanze e i luoghi più suggestivi del Chietino alcuni docenti dell'istituto tecnico commerciale Galiani: Roberta Dell'Elice, Leonetta Caramanico, Giuseppina Cifani, Lina Nanni e Tamara Cipriani. Praz, affermato romanziere, satirico e penna di teatro, è stato invitato dal docente di Pescara Gabrielaldo Bertozzi. (d.z.)

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Liceo Farnesina Per cinque giorni gli studenti fanno i delegati Onu (sezione: Cultura)

( da "Giornale.it, Il" del 31-03-2009)

Argomenti: Cultura

n. 77 del 2009-03-31 pagina 1 Liceo Farnesina Per cinque giorni gli studenti fanno i delegati Onu di Anna Maria Greco I delegati Onu hanno tra i 16 e i 18 anni: propongono le risoluzioni, discutono con i colleghi degli altri Paesi degli emendamenti, si accalorano su una mozione, votano. Parlano (in inglese) di crescita dei Paesi dell'Est, problemi dell'Africa, crisi economica; in Consiglio di sicurezza di conflitto Israele-Palestina e operazioni di peacekeeping in Afghanistan e Iraq. Non è il Palazzo di Vetro, ma il liceo scientifico «Farnesina» di Roma. Per pochi giorni si è trasformato nel quartier generale delle Nazioni Unite a New York e con la massima serietà. Una simulazione, non un gioco. L'hanno chiamato Rimun 2009, Rome International Model United Nations, è la terza sessione. A Roma l'unica esperienza del genere, in Italia succede solo a Milano e Genova. Coinvolge un gruppetto di docenti ed universitari e 450 studenti: 180 romani e 180 stranieri (di Paesi come Arabia Saudita, Germania, Marocco, Ungheria, Spagna) come delegati e il resto per lo staff organizzativo. Partecipano anche studenti dei licei romani Tasso e Massimo e del Redi di Squinzano. Tutto è iniziato venerdì, con la cerimonia d'apertura in Campidoglio e si chiuderà stamattina, nell'aula magna dell'università Luiss, con l'Assemblea generale. Al «Farnesina» si sono riunite le commissioni, su Disarmo e sicurezza, Affari socio-culturali-umanitari, Economia e finanza, Ambiente, Diritti umani. Le risoluzioni dei ragazzi sono state proposte, discusse, modificate. E quelle approvate arriveranno oggi in plenum, per il voto finale. Proprio come avviene nel vero Palazzo di vetro. «All'estero - spiega Francesco Donat, 22 anni, ex-allievo del "Farnesina", studente universitario di Economia - da 60 anni si organizza questo tipo di simulazioni nelle scuole, per sensibilizzare i ragazzi. In Paesi come la Germania si fanno ogni anno e si tratta quasi di una materia di studio. In Italia, invece, la cosa non ha mai preso piede, manca una cultura di fondo. Ma il nostro liceo 10 anni fa ha incominciato a partecipare a queste esperienze all'estero. Io ero nel gruppo che è andato in Olanda e in Germania. Quando ero in V° liceo abbiamo incominciato a organizzare le simulazioni anche qui e con l'aiuto della preside, Olga Olivieri e di docenti come Anna Amato, ci siamo riusciti». Per questa sessione ci sono voluti otto mesi di preparazione. «Abbiamo cercato gli sponsor, stabilito i contatti con le istituzioni - dice Michele Conti, anche lui ex-allievo e oggi studente di Ingegneria - preparato i topics su cui aprire le discussioni». Far parte dell'Onu per 5 giorni non è cosa da poco. «È stata davvero una cosa entusiasmante per noi - dice Maria Luisa Calabresi, studentessa, 16 anni- speriamo che ne organizzino altre di cose tanto interessanti». © SOCIETà EUROPEA DI EDIZIONI SPA - Via G. Negri 4 - 20123 Milano

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Gestione dei rifiuti: il Veneto esporta know how in Romania (sezione: Cultura)

( da "e-gazette" del 31-03-2009)

Argomenti: Cultura

Gestione dei rifiuti: il Veneto esporta know how in Romania Conegliano Veneto (Tv), 30 marzo – Il Veneto esporta in Romania il proprio know how nel recupero dei rifiuti. Lo apprendiamo da una nota della Savno, la società di servizi ambientali di Conegliano Veneto (Treviso), che fa parte del pool di aziende venete selezionate come eccellenze nell’ambito della gestione dei rifiuti per esportare le proprie conoscenze in servizi ambientali nella contea di Brasov, in Romania. È infatti recente l’organizzazione di un meeting a Padova, con lo scopo di presentare il report finale dello studio di fattibilità per identificare le opportunità di cooperazione tra il nostro sistema delle utility (aziende partner: Savno, Sesa, AcegasAps, Replastica) e l’area metropolitana di Brasov. Il progetto, promosso dalla Confservizi in collaborazione con la Regione Veneto, va inquadrato nell’ambito di una partnership pubblico-privata che mira a individuare gli interessi reciproci e le possibilità concrete di collaborazione tra Veneto e Romania nell’ambito della gestione rifiuti. I progetti finanziati copriranno il periodo 2009-2012. “Ci lusinga che la Confservizi abbia pensato a noi - sottolinea il presidente della Savno, Riccardo Szumski: - è un’ulteriore dimostrazione del valore del nostro lavoro e dell’eccellenza dei risultati raggiunti”. “L’iniziativa a Brasov potrebbe costituire un investimento a lungo termine: questi lavori potrebbero essere infatti il biglietto da visita delle aziende venete coinvolte per tutto il rimanente territorio Romeno”, conclude Szumski. E-GAZETTE - 31/03/2009 e-gazette.it -->

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Una diagnosi più accurata per il melanoma (sezione: Cultura)

( da "Scienze.it, Le" del 31-03-2009)

Argomenti: Cultura

Medicina Su "PNAS" Una diagnosi più accurata per il melanoma La tecnica permette di distinguere tra nevi e melanomi con una percentuale di successo maggiore del 90 per cento, con notevoli risultati anche nei casi prima considerati dubbi PAROLE CHIAVE melanoma Un gruppo di ricerca della Università della California a San Francisco (UCSF) ha sviluppato una tecnica per distinguere tra nevi benigni - comunemente detti nei - e melanomi maligni misurando le differenze nei livelli di alcuni marcatori genetici. Gli esami microscopici standard o le biopsie dei tessuti possono fornire infatti indicazioni ambigue e interpretabili soggettivamente: la nuova tecnica, secondo quanto dichiarato dai ricercatori, che firmano in proposito un articolo sulla rivista "Proceedings of the National Academy of Sciences", permetterà invece di dirimere di casi più difficili. In un ampio studio effettuato su casi già diagnosticati in precedenza, la nuova tecnica ha permesso di distinguere tra nevi e melanomi con una percentuale di successo maggiore del 90 per cento, con notevoli risultati anche nei casi prima considerati dubbi. Il melanoma è il più pericoloso dei tumori della pelle: esso, infatti, è grado di produrre metastasi in ogni organo del corpo ed è difficile da trattare nei suoi stadi avanzati. Alcuni progressi nei tassi di sopravvivenza sono stati raggiunti principalmente grazie a diagnosi più precoci. Proseguendo sulla stessa strada, la diagnosi basata su analisi genetiche associata alle attuali pratiche convenzionali potrebbe consentire un ulteriore miglioramento. Nel corso della ricerca, i ricercatori hanno utilizzato la tecnica di microarray per identificare circa 1000 geni umani presenti in differenti proporzioni di soggetti con diagnosi di melanoma in confronto a soggetti con nevi benigni. Lo studio si è poi ristretto su cinque geni che mostravano più alti livelli di attività nei casi di melanoma rispetto al gruppo dei nevi benigni, misurandone i livelli di espressione, e sulle proteine codificate da questo ristretto insieme di geni. Per sviluppare e testare la tecnica diagnostica i ricercatori hanno esaminato i livelli di cinque biomarcatori in 693 campioni di tessuto utilizzati in precedenza per la diagnosi e li hanno poi confrontati con il giudizio di un patologo. I biomarcatori si sono così rivelati fattori predittivi statisticamente significativi rispetto alla effettiva presenza di un melanoma. Inoltre, le proteine hanno mostrato diversi schemi di attività differenti nei due tipi di tessuto, candidandosi a divenire un ulteriore e ancora più discriminante indicatore diagnostico. "Speravamo nei trovare chiare differenze diagnostiche nell'intensità dell'espressione genica, ma abbiamo ottenuto qualcosa di più", ha commentato Mohammed Kashani-Sabet, docente di dermatologia e direttore della Clinica del melanoma della UCSF, che ha coordinato lo studio. "Lo schema di attività tra lo strato più superficiale e quello più profondo del tessuto era assai differente nel caso del melanoma rispetto a quello del nevo benigno: ciò rappresenta un tratto di grande importanza ai fini diagnostici". Sebbene alcuni dei geni e alcune proteine fossero indicatori più forti rispetto ad altri, il gruppo di ricerca ha trovato che la combinazione di tutti e cinque consente di raggiungere la più alta accuratezza: la specificità, ovvero la percentuale di referti negativi corretti - in questo caso, i riscontri di nevi benigni - è stata del 95 per cento, mentre la sensibilità - cioè la percentuali di referti positivi corretti, in questo caso, diagnosi di melanomi - è arrivata al 91 per cento. Infine, la nuova strategia, ha permesso di diagnosticare correttamente il 75 per cento dei casi più difficili, anche nel caso di nevi displastici e nevi di Spitz. (fc) *** Sei già iscritto alla nostra newsletter? Puoi richiedere sul tuo computer il nostro "notiziario a domicilio", il servizio gratuito di informazione e aggiornamento scientifico personalizzato, semplicemente iscrivendoti a questo link (31 marzo 2009) AGGIUNGI UN COMMENTO

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Il silicone contro le rughe e... la cellulite (sezione: Cultura)

( da "Affari Italiani (Online)" del 31-03-2009)

Argomenti: Cultura

Cronache Medicina/ Sfere di silicone conro le rughe Martedí 31.03.2009 10:27 Di Valeria Ghitti Un rullo costituito da 55 sfere di silicone che vengono fatte ruotare in particolari direzioni e con precise e differenti velocità: è questa la più innovativa arma contro la cellulite, che compie un anno di vita, e che ora trova applicazione anche contro le rughe. Si chiama micro vibrazione compressiva Endospheres ed è frutto della bioingegneria italiana, sperimentata presso il centro di Patologie Estetiche di Arezzo, diretto dal professor Pier Antonio Bacci, Docente di Flebologia e Chirurgia Estetica all'Università di Siena. "Le microsfere, fatte scorrere sulle aree affette dalla cellulite, erogano una serie di vibrazioni e di impulsi che stimolano, negli strati più profondi del derma, particolari recettori in grado di riattivare i processi metabolici, favorendo la disgregazione delle cellule di grasso e dei tralci fibrosi tipici della cellulite, migliorando l'attività vascolare e la rigenerazione di nuovi tessuti, rimodellando così il contorno cutaneo" spiega il medico. Già più di ottomila donne sono state trattate con questa metodica in 200 centri medici ed estetici italiani, con un miglioramento della cellulite in oltre l'80% dei casi, senza complicazioni o effetti collaterali. PER LE RUGHE Ma come succede a volte in medicina, si osservano effetti collaterali positivi che possono risultare utili contro altre problematiche. E' successo così per la micro vibrazione compressiva, che si è rivelata utile anche contro l'invecchiamento del volto e del décolleté: pelle opaca e poco tonica, cedimenti, rughe da mimica, date da un'eccessiva contrazione muscolare. "Osservazioni cliniche effettuate presso il nostro Centro di Arezzo hanno evidenziato nei tessuti corpuscoli che funzionano da recettori agli stimoli" spiega Bacci. "Questi corpuscoli, quando sono leggermente compressi e fatti vibrare, favoriscono un naturale drenaggio linfatico, stimolano la microcircolazione e quindi l'ossigenazione della pelle che ne risulta più nutrita, e favoriscono la produzione di nuove fibre di collagene ed elastina per il recupero della tonicità cutanea, sottocutanea e muscolare". Il volto, però, è normalmente una parte difficile da trattare, per questo la micro vibrazione compressiva Endospheres si è specializzata, nella versione Face, utilizzando un piccolo cilindro con 60 microsfere di morbido silicone disposte a nido d'ape, per ottenere gli effetti voluti lungo le linee di tensione del volto, particolarmente sulle guance, sul collo e sui tessuti ceduti. RISULTATI L'effetto globale è quello di un viso più luminoso, più rilassato, paragonabile a quello delle iniezioni di botulino. Infatti, le sfere, attraverso puntiformi, continue e ripetute stimolazioni sui particolari recettori muscolari, hanno anche la capacità di ridurre l'eccessiva contrazione muscolare. "Tutti i gruppi muscolari trattati subiscono un'azione sedativa sia sulla componente nervosa motoria che sensitiva con conseguente sblocco delle contratture che contribuiscono alla formazione delle rughe" chiarisce il medico. I primi trattamenti, effettuati su 76 persone con cedimenti del volto e del collo, con invecchiamento del decolleté e con rughe da mimica, non hanno evidenziato effetti collaterali significativi, e tutti i pazienti si sono dichiarati soddisfatti. Per allontanare la necessità di lifting, botulino e altri trattamenti più invasivi, sono necessarie 6-8 sedute a cadenza bisettimanale/settimanale a seconda del paziente, della durata media di 30-40 minuti, e successive sedute di mantenimento, a un costo che si aggira tra gli 80 e i 150 euro a seduta. tags: medicina sfere silicone

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''Cervelli in fuga'' , torna l'astrofisica (sezione: Cultura)

( da "Metronews" del 31-03-2009)

Argomenti: Cervelli

''Cervelli in fuga'' , torna l'astrofisica uscito su Metro il 31/03/2009 Lascia il tuo commento! Una volta tanto un cervello è in fuga dall’Europa per rientrare in Italia. Una bella storia, quella di Gabriella De Lucia, astrofisica, di appena 33 anni, che dopo la laurea da Cicciano, ultima provincia di Napoli prima delle terre avellinesi, è andata in Germania. Qui ha imparato “come funziona” la ricerca, e ora torna in Italia. A Trieste, per la precisione. Con in tasca un assegno da 750 milioni di euro. «Non li gestirò direttamente io - si schernisce - ma l’istituto dove lavorerò». Per la precisione è andata all’Inaf, Osservatorio astronomico di Trieste . La domanda viene spontanea. Chi glielo fa fare? – Me lo dicono in tanti. Motivi personali ma anche la voglia di portare in Italia i criteri del fare ricerca validi in Europa. Perché no? La staranno corteggiando tutti. La vedremo a “Porta a Porta”? – Quello mai! Qual è la differenza tra l’Italia e la Germania? – La meritocrazia, che fuori dal nostro Paese è l’unico criterio valido. E lei crede di poter ribaltare il sistema italiano? – Dovrò selezionare dei collaboratori. E lo farò esclusivamente badando ai meriti. Ma non posso certo ribaltare tutto il sistema. Per quello occorre che si mettano in moto le istituzioni. Ce lo dica come se fossimo bambini. Di cosa si occuperà? – Delle galassie. Cerchiamo di capire il loro carattere.

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Pollenzo: studenti e genitori invitati a visitare l'UNSG (sezione: Cultura)

( da "Targatocn.it" del 31-03-2009)

Argomenti: Cultura

Pollenzo: studenti e genitori invitati a visitare l'UNSG Dopo il successo della Giornata Aperta di gennaio, l'Università degli Studi di Scienze Gastronomiche di Pollenzo apre nuovamente le sue porte sabato 4 aprile, per tutti coloro che sono interessati a conoscere la proposta formativa dell¹Ateneo. Durante la giornata di orientamento, lo staff dell’Ateneo è a disposizione per fornire informazioni sul programma didattico e illustrare il progetto della facoltà. Nelle aule di Cascina Albertina saranno allestiti diversi info point (punto Docenti, punto Segreteria, punto Tutor, punto Studenti) dove gli aspiranti studenti potranno dialogare con i docenti presenti, con un gruppo di studenti del triennio e della magistrale, con i tutor e con la Segreteria che fornirà tutte le informazioni necessarie sulle modalità di iscrizione, servizi allo studente, bandi per borse di studio, modalità dei test di ammissione. L’appuntamento è presso la sede dell’Ateneno a Cascina Albertina in via Amedeo di Savoia 8. Lo staff dell’Università accoglierà i visitatori dalle ore 10 alle 14. Alle 11 si terrà la Conferenza di presentazione dell’UNISG cui interverranno i docenti, i responsabili della Segreteria Studenti, dell’ufficio Tutor e dell’ufficio Comunicazione. Le visite alla struttura saranno suddivise per gruppi parlanti italiano e inglese ed effettuate a seconda delle richieste del pubblico presente. Per motivi organizzativi si consiglia di prenotare la visita per la Giornata Aperta presso la segreteria di Pollenzo telefonando allo 0172 458511-507 o scrivendo all’indirizzo di posta elettronica comunicazione@unisg.it

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Le richieste di Fiavet Lazio per far fronte alla crisi (sezione: Cultura)

( da "GuidaViaggi.it" del 31-03-2009)

Argomenti: Cultura

In una fase di crisi quale quella che stiamo attraversando Fiavet Lazio intende tutelare le imprese trovando soluzioni immediate attraverso il dialogo costante con la parti politiche. Questi i punti principali del programma e le richieste dell'associazione: esenzione Iva in periodi di crisi, accesso al credito agevolato, ipotesi per il sostegno al reddito, accesso ai fondi per gli ammortizzatori sociali, istituzione dell’Osservatorio regionale dei dati sul Turismo, allargamento della base associativa alle imprese del segmento Congressi ed Eventi, lotta all’abusivismo ed infine rilancio del settore tramite campagne pubblicitarie sostenuto da un mix pubblico-privato.

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YouTube EDU: videolezioni libere dalle università americane (sezione: Cultura)

( da "Blogosfere" del 31-03-2009)

Argomenti: Cultura

Mar 0931 YouTube EDU: videolezioni libere dalle università americane Pubblicato da Alessio Pellegrini alle 09:36 in Contenuti digitali, e-learning, web 2.0 YouTube ha lanciato in questi giorni YouTube EDU , uno spazio del noto portale di videosharing dedicato interamente ai contenuti educativi. YouTube EDU aggrega per lo più intere videolezioni registrate in aula, per cui prepariamoci a seguire lezioni che superano spesso la durata di un'ora, a volte anche di due ore! Tutti i video sono liberamente accessibili, provenienti da università americane, comprese le più importanti: Yale, Stanford, MIT, Harvard! Ecco qui la lista completa. Finalmente Youtube ha creato quindi un contenitore unico per raccogliere video educativi, comunque già presenti all'interno del portale. YouTube EDU aggrega inoltre i canali YouTube delle università americane presenti sul portale. Un'altra (semplice ed efficace) iniziativa, quindi, per rendere più accessibile e fruibile la cultura, per di più proveniente dalle migliori università al mondo. Con docenti che sanno rendere accattivanti le lezioni, come in questo caso:

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(sezione: Cultura)

( da "Arena.it, L'" del 31-03-2009)

Argomenti: Cultura

«Mussolini, un marxista più famoso di Lenin» STORIA. LE TEORIE DELL'OTTANTASEIENNE ERNST NOLTE, STORICO REVISIONISTA TEDESCO 31/03/2009 rss e-mail print Lo storico Ernst Nolte «Benito Mussolini fu un marxista erudito che sapeva ciò che la maggioranza dei marxisti non sapeva». L'espressione è dello storico Ernst Nolte, ieri a Treviso per un seminario pubblico. «Mussolini - ha proseguito - è stato il più importante marxista convertitosi al nazionalsocialismo. Nei circoli marxisti era più noto di Lenin, era un uomo troppo importante per essere considerato solamente un simbolo». Secondo il docente tedesco 86enne, la «moderazione che si vedeva nel fascismo italiano» a differenza del nazismo era conseguenza del fatto che Adolt Hitler non proveniva invece dal marxismo. «Le polemiche possono avere un livello alto oppure basso: in Germania è basso, ci sono abituato, ma credo che quelle italiane siano migliori», ha detto ancora lo storico revisionista, professore di storia contemporanea alla Libera Università di Berlino, commentando le critiche ricevute negli ultimi giorni per l'invito ricevuto dall'istituto Jacques Maritain, che lo ha chiamato a Treviso da oggi al primo aprile per un seminario di tre giorni sul tema Concetto e realtà di movimenti radicali di resistenza. Alla prima lezione ha presenziato una cinquantina di persone. All'esterno esponenti dell'Associazione dei partigiani (Anpi), hanno distribuito dei volantini in cui si ritiene non educativa la scelta di invitare a parlare Nolte senza un contraddittorio. Per Nolte oggi occorre occuparsi del nazionalsocialismo «senza la rabbia che era ben comprensibile nel decennio immediatamente dopo la guerra, non più dopo mezzo secolo. Il nazionalsocialismo non fu un fatto buono, ma non può essere fatto svanire». Replicando ai rilievi dei partigiani, Nolte ha detto che «se qualcuno crede che ciò che hanno sostenuto in base alla loro esperienza debba essere vero per sempre, allora si fa un'operazione contraria all'essenza stessa della storia».

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(sezione: Cultura)

( da "Giornale di Vicenza.it, Il" del 31-03-2009)

Argomenti: Cultura

STORIA. LE TEORIE DELL'OTTANTASEIENNE ERNST NOLTE, STORICO REVISIONISTA TEDESCO 31/03/2009 rss e-mail print Lo storico Ernst Nolte «Benito Mussolini fu un marxista erudito che sapeva ciò che la maggioranza dei marxisti non sapeva». L'espressione è dello storico Ernst Nolte, ieri a Treviso per un seminario pubblico. «Mussolini - ha proseguito - è stato il più importante marxista convertitosi al nazionalsocialismo. Nei circoli marxisti era più noto di Lenin, era un uomo troppo importante per essere considerato solamente un simbolo». Secondo il docente tedesco 86enne, la «moderazione che si vedeva nel fascismo italiano» a differenza del nazismo era conseguenza del fatto che Adolt Hitler non proveniva invece dal marxismo. «Le polemiche possono avere un livello alto oppure basso: in Germania è basso, ci sono abituato, ma credo che quelle italiane siano migliori», ha detto ancora lo storico revisionista, professore di storia contemporanea alla Libera Università di Berlino, commentando le critiche ricevute negli ultimi giorni per l'invito ricevuto dall'istituto Jacques Maritain, che lo ha chiamato a Treviso da oggi al primo aprile per un seminario di tre giorni sul tema Concetto e realtà di movimenti radicali di resistenza. Alla prima lezione ha presenziato una cinquantina di persone. All'esterno esponenti dell'Associazione dei partigiani (Anpi), hanno distribuito dei volantini in cui si ritiene non educativa la scelta di invitare a parlare Nolte senza un contraddittorio. Per Nolte oggi occorre occuparsi del nazionalsocialismo «senza la rabbia che era ben comprensibile nel decennio immediatamente dopo la guerra, non più dopo mezzo secolo. Il nazionalsocialismo non fu un fatto buono, ma non può essere fatto svanire». Replicando ai rilievi dei partigiani, Nolte ha detto che «se qualcuno crede che ciò che hanno sostenuto in base alla loro esperienza debba essere vero per sempre, allora si fa un'operazione contraria all'essenza stessa della storia».

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Seminario sull'ambiente da domani a sabato (sezione: Cultura)

( da "Unione Sarda, L' (Nazionale)" del 31-03-2009)

Argomenti: Cultura

Cronaca di Nuoro Pagina 5016 università Seminario sull'ambiente da domani a sabato Università --> Da domani fino a sabato la sede nuorese dell'università di Sassari organizza un seminario sui temi della difesa del suolo, sulla gestione forestale, sulla valutazione ambientale e sulla salvaguardia delle risorse idriche. Le giornate di studio si svolgono vicino alla diga del Torrei, a Tiana. All'iniziativa partecipano venticinque studenti dei corsi di laurea in Scienze forestali e ambientali e, come previsto dal programma di orientamento organizzato dall'università, dieci alunni dell'ultimo anno delle scuole superiori che potranno sperimentare dal vivo lezioni e ricerca sul campo insieme a docenti e studenti universitari. L'organizzazione scientifica e didattica è curata da Sergio Vacca, Chiara Rosnati e Roberto Scotti. Per maggiori informazioni gli interessati possono contattare la segreteria dell'università a Sa Terra Mala o telefonare ai numeri 0784-214948, 328-9631090, 329-8172488 e 348-2566518, email pedolnu@uniss.it L'iniziativa è organizzata dai corsi di laurea in Scienze ambientali e naturali, in Scienze forestali e ambientali e dall'Ente acque della Sardegna.

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Cgil: Attori e docenti con noi a Roma il 4 aprile (sezione: Cultura)

( da "Denaro, Il" del 31-03-2009)

Argomenti: Cultura

Campania sindacati Cgil: Attori e docenti con noi a Roma il 4 aprile Luca De Filippo, Isa Danieli, Mario Martone, Nino D'Angelo, Sal Da Vinci e Valentina Stella sono tra i firmatari dell'appello lanciato dalla Cgil per la manifestazione nazionale del 4 aprile a Roma. Tra le adesioni raccolte dalla confederazione nel mondo dello spettacolo e dell'informazione, quelle di Rita Montes, Lello Serao, Nello Mascia, Nunzia Schiano, Luca Signorini, Patrizia Esposito, Francesco Saponaro, Davide Iodice, Carlo Cerciello, Antonietta De Lillo, Nina Di Maio, Cesare Accetta, Betta Lodoli, Enzo Moscato, Lucia Ragni, Laura Angiulli. Per quanto riguarda il mondo della scuola, dell'Università e della Ricerca, sono giunte le adesioni delle seguenti associazioni: Coordinamento Genitori Democratici, Rosso Democratico, Cemea Napoli, Legambiente; Uds(Unione degli Studenti), UDU (Unione degli Universitari). Hanno inoltre aderito alla mobilitazione gli assessori all'Istruzione Corrado Gabriele (Regione Campania), Angela Cortese (Provincia Napoli), Gioia Rispoli (Comune Napoli), Aniello Cimitile, presidente della Provincia di Benevento, Salvatore Vozza, sindaco di Castellammare di Stabia, Costantino Boffa, deputato Pd, Raffaele Porta, segretario regionale Sinistra Democratica, Vito Nocera, capogruppo alla Regione Campania di Rifondazione Comunista. Ang. Mil. del 31-03-2009 num.

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Il marketing 2.0 parla salernitano (sezione: Cultura)

( da "Denaro, Il" del 31-03-2009)

Argomenti: Cultura

Salerno espansione internazionale Il marketing 2.0 parla salernitano Alex Giordano e Mirko Pallera protagonisti all'Incontro mondiale di Parigi Due salernitani all'incontro internazionale sul marketing innovativo. La Conferenza mondiale sul marketing 2.0, che si chiude oggi a Parigi, vede la partecipazione di Alex Giordano, di Cava de' Tirreni, e Mirko Pallera, salernitano d'adozione, strategy e creative director dei Ninja Lab, il laboratorio di marketing non-convenzionale nato da NinjaMarketing.it. Entrambi sono autori del best seller "Marketing non-convenzionale". Basilio Puoti A Parigi si incontrano i più grandi esperti di word of mouth marketing. Oggi cala il sipario sulla Marketing 2.0 conference, organizzata dal Brand science institute e da Vanksen, e ospitata dalla Escp-Eap University di Parigi. Al gotha mondiale, cui partecipano i creatori di Facebook, Nike, Virgin Group e South West Airlines, sono presenti anche due italiani: Alex Giordano, di Cava de' Tirreni e Mirko Pallera, salernitano d'adozione, strategy e creative director dei Ninja Lab, coautori del best seller "Marketing non-convenzionale". I Ninja Lab sono un laboratorio strategico-creativo specializzato in marketing non-convenzionale, risultato di una lunga serie di studi sull'evoluzione del marketing e dell'applicazione concreta delle tecniche per brand quali Tim, Barilla ed Heineken. Le ricerche "made in Salerno" dei due giovani hanno fatto il giro del mondo. Docenti di marketing innovativo allo Iadas (International academy of digital arts & sciences) di New York e all'Università La Sapienza di Roma, Giordano e Pallera godono del successo ottenuto con le loro intuizioni innovative che vedono nell'utilizzo strategico dei nuovi media una risposta concreta alla crisi del momento. Alla conferenza mondiale sul marketing 2.0 i due salernitani illustreranno le loro ricerche sull'uso dei più innovativi strumenti di marketing finalizzati allo sviluppo turistico e territoriale. A Parigi sono svariati e di grande attualità i temi affrontati. La conferenza si concentra sull'analisi dei brand e delle agenzie che hanno scosso il mondo del marketing digitale, creato buzz e ottenuto il maggior successo utilizzando i social media e il marketing virale. Tra questi, il mobile social software, il product placement e altre innovative forme di advertising, oltre all'utilizzo di consumatori come brand ambassador. In vetrina anche i più moderni strumenti utilizzati per la misurazione del Roi come risultato delle campagne on line. del 31-03-2009 num.

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Nanotec2009 a sostegno di innovazione e competitività (sezione: Cultura)

( da "Villaggio Globale.it" del 31-03-2009)

Argomenti: Cultura

Ultime Notizie Il convegno sulle Nanotecnologie Nanotec2009 a sostegno di innovazione e competitività Il Presidente Veneto Nanotech: «Investire in ricerca e nelle nanotecnologie non è un'opzione, è una necessità» A Roma è iniziato oggi, e si concluderà il 3 aprile, presso la sede centrale del Cnr, il convegno internazionale Nanotec2009.it. Sono attesi interventi di relatori di alto livello e numerosi delegati da imprese, università, centri di ricerca pubblici e privati. Il Convegno Nanotec2009.it illustrerà per tre giorni le applicazioni delle nanotecnologie nei settori chiave per l'innovazione del Paese, in parte inserite nell'agenda di «Industria 2015»: Governance; Sviluppo sostenibile; Salute e apparecchiature mediche; Ict, elettronica, «security»; Made in Italy; Beni Culturali (www.nanotec2009.it). Promosso e organizzato da Airi/NanotecIT (Associazione italiana per la ricerca industriale/Centro italiano per le nanotecnologie, Cnr, Consiglio nazionale delle ricerche e Veneto Nanotech, in collaborazione con l'Istituto per il Commercio estero), il convegno fa seguito a Nanotec2008, svoltosi un anno fa a Venezia con notevole successo di partecipanti (quasi 650) e di relatori, italiani e stranieri. Il quarto giorno sarà dedicato alla presentazione di Centri di ricerca, Università, Venture capitalist e Aziende (statunitensi, cinesi, giapponesi, italiane) e ai loro incontri diretti (one-to-one) con le imprese nazionali. Obiettivo del Convegno è mettere in evidenza le potenzialità delle nanotecnologie per lo sviluppo di un'innovazione diffusa. Pur essendo ancora nella fase iniziale del loro sviluppo, grazie al loro carattere abilitante, esse sono in grado di favorire ad ampio spettro lo sviluppo tecnologico di un largo numero di settori industriali e dei servizi. Molti prodotti e applicazioni collegati alle nanotecnologie sono già disponibili e utilizzati nella vita quotidiana nei più disparati settori: tessuti tecnici, materiali intelligenti, cura della salute e biomedicale, cosmesi, sport, edilizia e risparmio energetico, catalisi per una chimica sostenibile, elettronica, automazione nell'automotive, ecc. Le nanotecnologie possono quindi essere un fattore di crescita economica del Paese, anche favorendo un incremento di competitività di settori industriali tradizionali oltre che fornendo un importante contributo a settori ad alto contenuto tecnologico. Il convegno, insomma, è l'occasione per illustrare le più recenti linee di ricerca, le strutture e le organizzazioni pubbliche e private maggiormente coinvolte, per orientare gli sforzi nel settore, attivare contatti operativi con i protagonisti a livello internazionale e per evidenziare il potenziale contributo delle nanotecnologie per il raggiungimento degli obiettivi a breve termine di Industria 2015. Nella sessione iniziale del convegno è dato ampio spazio alle problematiche connesse con uno sviluppo responsabile delle nanotecnologie, uno sviluppo, cioè, che avvenga in modo che i benefici tecnologici siano ottenuti tenendo nel dovuto conto la sicurezza per l'uomo e per l'ambiente. Nanotec2009.it vuole infine portare all'attenzione di decision/I] e [I]opinion maker/I] l'importanza delle nanotecnologie per il Paese, allo scopo di definire la più idonea programmazione per un loro adeguato sviluppo e rafforzare la posizione competitiva della struttura industriale e dei servizi avanzati del Paese, anche mediante un auspicato coordinamento sulle nanotecnologie, che permetta di definire ed impostare programmi scientifici pluriennali di crescita delle loro applicazioni. A tale scopo Airi, Cnr e Veneto Nanotech raccomandano che nel quadro del Pnr a livello governativo si identifichino le priorità nazionali e si avvii un coordinamento tra tutte le numerose iniziative pubbliche e private in atto per agevolare gli investimenti in questo settore così che il nostro Paese operi con risorse umane e finanziarie adeguate, come sta avvenendo non solo nei Paesi industrializzati ma anche in quelli emergenti. «Le nanotecnologie rappresentano un settore di sviluppo strategico per il Consiglio nazionale delle ricerche, che ogni anno investe circa 20 milioni di euro per progetti di ricerca soprattutto nei Dipartimenti “Materiali e Dispositivi” e “Progettazione Molecolare” – rileva il prof. Luciano Maiani, Presidente del Cnr –. L'Ente conta numerosi brevetti e riconoscimenti a livello internazionale e partecipa a progetti europei con altri Paesi come Usa, Canada e Giappone. Il Cnr, anche grazie ai suoi Spin-off e a rapporti privilegiati con la realtà industriale, è in prima linea nelle nanotecnologie anche nell'ampio spettro di ricerche con ricadute applicative che spesso hanno notevoli implicazioni sociali. È il caso dei sistemi per il rilascio dei farmaci, degli apparecchi per la diagnostica medica, delle confezioni agroalimentari “intelligenti”, delle lampadine e led ad alta efficienza e luminosità a basso consumo, dei materiali polimerici per carrozzerie più leggere e resistenti». «La ventata di innovazioni anche radicali prodotte dalle nanotecnologie che sta sopraggiungendo e che sopraggiungerà ancora di più nel prossimo futuro, potrà influenzare fortemente la competitività delle Nazioni; quindi si tratta di un settore di vitale importanza per tutta l'Europa, e in particolare per l'Italia che dovrà trovare il modo di sostenerne lo sviluppo sulla base di un coordinamento e di una visione strategica complessiva», sostiene il prof. Renato Ugo, Presidente dell'Airi. «Lo sviluppo dell'economia nel nostro Paese, sarà direttamente proporzionale agli investimenti in ricerca e sviluppo e specificamente nelle nanotecnologie, e più in generale alla capacità di utilizzare i risultati della ricerca come leva per la crescita e il mantenimento della competitività delle imprese. Investire in ricerca e nelle nanotecnologie non è un'opzione, è una necessità», conclude il dott. Luigi Rossi Luciani, Presidente Veneto Nanotech. ([I]Fonte Cnr) (31 Marzo 2009)

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Primo confronto Rondoni-Balzani all'hotel della città | DIRETTA (sezione: Cultura)

( da "RomagnaOggi.it" del 31-03-2009)

Argomenti: Cultura

31 marzo 2009 - 10.27 (Ultima Modifica: 31 marzo 2009) Stretta di mano tra Roberto Balzani e Alessandro Rondoni Primo confronto pubblico tra i due principali candidati sindaci di Forlì, Alessandro Rondoni e Roberto Balzani. Martedì mattina all'Hotel della Città, si è svolto un primo ‘duello' organizzato dalla redazione forlivese del "Corriere Romagna". Un incontro basato sulle domande raccolte dall'autorevole quotidiano locale tra i propri lettori. Sul tema dei rapporti con la Lega Nord, Rondoni ha ribadito di "non avere preclusioni", mentre Balzani ha spiegato di volere "una città più capoluogo". (Aggiornamenti in tempo reale) > GALLERIA FOTOGRAFICA Dopo l'introduzione del caporedattore Gaetano Foggetti, è il giornalista Pietro Caruso a porgere le domande ai due candidati. Il primo quesito è per Alessandro Rondoni e riguarda i rapporti con la Lega Nord. "La Lega Nord sta amministrando in molti comuni del nord-est e lo fa in modo democratico ed efficiente; inoltre è il partito più antico che siede in parlamento e questo fa capire quanto siano cambiate le cose negli ultimi anni". Da cattolico, ha aggiunto Rondoni, "non ha alcuna preclusione, ma certo - a proposito di ronde - non faremo nulla fuori dalla legge". Poi un lettore chiede a Balzani perché la coalizione che sostiene Alessandro Rondoni non ha accolto "Viva Forlì", il movimento civico fondato dal giornalista sportivo Marino Bartoletti, presente tra il pubblico al dibattito. E il candidato del Pd, dopo la risata del ristretto pubblico di una cinquantina di persone, dice chiaramente che sul punto "non ho nulla da dire". Cosa vi differenzia sul futuro della nostra città? Balzani: "In primo luogo Forlì deve giocare un ruolo al di fuori di sé stessa, avere relazioni con i comuni del comprensorio, del circondario e del territorio molto più strette. Deve essere di più città capoluogo, utilizzando anche il potenziale che è dentro l'università e dentro le generazioni che hanno avuto esperienze estern". Altro punto per Balzani è la "difesa dei livelli di Welfare della nostra città, che ha raggiunto livelli tra i più alti nel nostro paese, con una buona integrazione tra pubblico e privato e questi livelli bisogna conservarli per il futuro". "La terza differenza - prosegue Balzani - riguarda lo sviluppo del territorio, che va aggettivato. Questo sviluppo fino ad oggi è caratterizzato con piccole medie imprese, conto-terzisti, con una forte espansione dell'edilizia: questo modello va ripensato, con un uso più accorto del territorio, inserendo una maggior dotazione tecnologica nelle nostre imprese". Rondoni: "Con Roberto ci siamo già confrontati ai tempi del liceo. Lui ha una tradizione culturale di un certo tipo, lui di un'altra: ma c'è bisogno di questa diversità. Vedo che Roberto è molto impegnato nel tenere insieme il Pd, io non ho alcun impegno verso il Pd, mentre io sono molto impegnato a girare corso della Repubblica. Io lavoro rasoterra perché il mio interlocutore è solo il cittadino, non qualche coalizione o partito. "Un'altra diversità - aggiunge Rondoni - è una concezione diversa di sviluppo economico. Qualunque sviluppo noi pensiamo, in tempo di carenza di risorse pubbliche, dovremo chiamare a concorrere il privato, quindi occorre aprire con coraggio nel 2009 per qualunque progetto di sviluppo, quello che già si sta facendo con il project financing". Ambiente Rondoni: "Ambiente significa anche scritte sui muri: noi abbiamo 50mila visitatori alla mostra del Canova, ma anche una scritta enorme sui muri limitrofi. Non dobbiamo abituarci al brutto e al degrado; ma da qui bisogna aprire un ragionamento fino alle fonti rinnovabili". "La chiusura del centro al giovedì va analizzato e capito se è davvero efficace - prosegue Rondoni - in materia di qualità dell'aria bisogna fare di più e meglio". Se il 20% del pil forlivese è ancora depositato nell'agricoltura, chi amministrerà nei prossimi anni dovrà mettere insieme ambiente ed energia: non possiamo essere quelli del no, che fermano tutto". Balzani: "E' chiaro che dal punto di vista delle emissioni di Co2 il problema fondamentale è il traffico veicolare. Il tema della mobilità è quindi centrale, è necessario sistemare la viabilità completando gli assi di scorrimento veloci, per poi ripensare l'approccio e la mobilità in centro, pensando a forme diverse dal passato". "Dobbiamo tenere insieme diversi elementi: mobilità, diminuzione dei rifiuti, interventi sul centro storico (che devono essere fortemente coordinati). Ci vorrà un sistema partecipato per fare queste azioni, senza dirigismi, mettendo in campo un progetto educativo per riuscire a cmounicare questi interventi ai cittadini perché sappiano ciò che sta avvenendo. L'ambiente è un problema che va affrontato con un progetto complessivo". "Bisogna poi chiarire con Hera su come intervenire con gli inceneritori, perché le emissioni di diossina non si riescono a controllare fino in fondo". Quale cultura a Forlì? Balzani: "Il primo punto è la tutela del patrimonio esistente, che noi abbiamo il dovere di passare alle altre generazioni, altrimenti tra 20 anni non ci sarà più niente da valorizzare. Non spetta al Comune avere una politica culturale nel senso di intromissioni nelle scelte individuali, ma c'è una relazione sociale tra tre culture presenti oggi in città: la cultura tradizionale folklorico-dialettale, la cultura italiana e la cultura dei migranti. Queste tre culture devono dialogare tra loro. Deve però esserci un libero mercato delle idee". Rondoni: "Rispetto di tutte le persone e di tutte le idee, rispetto della legalità, sia per i cittadini che ci sono da sempre che per quelli che ci sono da poco tempo. A settembre sono stato in Romania e da quando sono tornato ho fatto feste con loro perché questi ponti sono fatti che accadono in città e fanno bene per noi. Sono stato nella panchina sotto Aurelio Saffi, che ormai è una succursale del mio comitato, sono stato al chiostro di San Mercuriale, e ho sentito soprattutto un bisogno di attenzione nei loro confronti. Sulle grandi mostre bisogna ringraziare la Fondazione Cassa dei Risparmi di Forlì, che attira verso la nostra città un'attenzione globale, a tutti i livelli". "Non si chieda, però, alla Fondazione di fare l'assessorato in più: è un ente autonomo che la sua giusta forma di spedere i soldi e questo deve essere assolutamente libero. Cultura significa coltivazione dell'umano e questo non può essere a beneficio di un apparato o di un ente, ma nella libertà individuale di ciascun cittadino. Chiederò che oltre ai contenitori si valorizzino i soggetti: non sarei qui oggi se non avessi incontrato nella mia vita giovanile associazioni culturali, circoli, momenti di sana partecipazione che hanno contribuito alla mia formazione culturale. No ai finanziamenti a pioggia, ma va aiutato chi organizza mostre e rassegne. Se la Fondazione avesse qualche difficoltà economica, come gestiremmo tutti questi contenitori?". Sanità e farmaci Rondoni: "A Forlì abbiamo delle eccellenze, stiamo lavorando in un sistema dove è possibile razionalizzare alcuni processi come quello del pronto soccorso e la guardia medica. Colgo l'occasione, però, anche per segnalare che occorre dare una risposta al fatto che solo in due punti vendita è possibile acquistare farmaci per malati cronici". Balzani: "I nuclei di cure primarie che dovrebbero rappresentare sul territorio una risposta al congestionamento del pronto soccorso, vanno potenziati e valorizzati, facendoli conoscere ai cittadini. Gli investimenti fatti sulla sanità mi pare che rendano la nostra città una realtà assolutamente non scadente". Servizi cimiteriali Balzani: "E' un argomento sul quale non so praticamente nulla, confesso sotto questo profilo la mia totale ignoranza. Questa domanda mi consentirà di approfondire questo argomento". Rondoni: "Il cimitero è un luogo della memoria e deve essere mantenuto come un monumento della città, che deve significare il bene che hanno fatto i cittadini. Per questo occorre contingentare i tempi della burocrazia, si deve tenere presente che si stanno piangendo i propri cari e bisogna avere rispetto". Quanti sono gli assessori necessari? Balzani: "Sono necessari meno assessori di quelli di oggi". Rondoni: "Sicuramente farò una proposta giovedì sera al Salone comunale, ma credo anche io meno di quelli attuali. C'è bisogno di qualità ed esperienza, abbassando al contempo i costi della politica. Ma una sorpresina su questo la farò giovedì sera". Casa di riposo Zangheri: Fondazione o Asp? Rondoni: "Io sono per la Fondazione, perché il privato che ha fatto un'azione meritoria per tutta la città non può sentirsi braccato dall'ente pubblico come se qualcosa andasse male. Lì sta andando tutto talmente così bene che tanta gente sta lasciando alla ‘Zangheri' la propria eredità. E' un ciclo virtuoso che non bisogna interrompere. E' centrale il principio della sussidiarietà". Balzani: "Il livello di copertura dei servizi per gli anziani è molto alto nel nostro territorio. Il pubblico è teso a creare degli standard qualitativi, dentro i quali anche le strutture private devono rientrare sotto ogni profilo. All'interno di questo non vedo alcun ostacolo al che una struttura come la Zangheri possa collocarsi con un profilo di Fondazione. Le Asp hanno senso se riescono a fare forte economie di scala, come succede ad esempio nell'area bolognese. Mi piace molto un consiglio d'amministraizone in cui nessuno prende soldi e auspicherei che ciò avvenisse anche in altre Fondazioni". Anziani e potere d'acquisto Balzani: "Una parte consistente degli investimenti sanitari del nostro territorio è destinata all'assistenza agli over 65. Chiaro che il problema consiste nel fatto che oggi riusciamo a tenere questi livelli, ma tra dieci anni quando ci sarà una longevità maggiore, sarà più difficile riuscire a mantenere questa qualità. Bisogna riuscire a recuperare delle funzioni sociali importantissime volte a quegli anziani soli, che hanno famiglie frantumate, figli lontani: c'è il bisogno del recupero di una funzione civica. Su questo terreno si può fare molto coinvolgendo queste persone abbassando il loro ‘peso' sulla struttura del Welfare e inserirle nel vantaggio collettivo, dentro le scuole, vicino ai bambini, per rimetterli in gioco e a servizio della comunità. Rondoni: "il sistema del welfare va calibrato sulla presenza sempre maggiore degli anziani. Ma vorrei dare qualche linea di indirizzo: dovremo comunque come principio cardine non pensare che una amministrazione comunale abbia risorse infinite. Bisogna aiutare chi aiuta, le grandi rete di volontariato che in maniera generoso e diffusa sul territorio hanno creato modalità di assistenza e socializzazione. Occorre introdurre una sorta di servizio civile per gli anziani, proprio per quelle funzioni sociali di presenza nella città come ad esempio davanti alle scuole. Dobbiamo favorire il ricambio generazionale, la trasmissione culturale dagli anziani alle nuove generazioni". Giovani laureati Rondoni: "Ho incontrato molti giovani e universitari: tre sono le richieste specifiche. Mensa universitaria, aula di studio serale perché quella esistenze chiude alle 19.15 e l'unica realtà attiva è quella di via Valverde che è però connotata politicamente. La terza priorità è il trasporto pubblico serale. L'Università ci pone due domande: quanti laureati forlivesi hanno aperto una nuova attività a Forlì? Quanto sviluppo economico ha prodotto l'insediamento universitario nel nostro territorio (al di là di bar, copisterie e affitti)? Queste domande ci servono per indirizzare meglio il lavoro dei nostri insediamenti. Forlì la sera è morta, lo dicono i giovani che vengono da altre città. Andrebbe poi rivisitato il discorso degli affitti". Balzani: "I problemi degli universitari a Ravenna sono gli stessi. Provate a immaginare Forlì senza l'Università, sarebbe stata una città veramente in grave declino, perché l'indotto portato dall'Università e l'elevazione dei livelli culturali generali è stato veramente incredibile e lo vedremo nel tempo. Il problema dell'Università è generale del nostro paese: la ricerca è ricerca pura, non applicata. Abbiamo investito molto sugli insediamenti, sul portare qua studenti: adesso si è chiuso con l'assegnazione delle facoltà, del finanziamento alla didattica si occupa l'Ateneo e non più la Serinar, che può finanziare quella ricerca che può essere utile anche alle imprese del nostro territorio. Imprese che, essendo di rango medio-piccolo, danno poche possibilità di impiego qualificato ad ingegneri di grande qualità, perché non c'è dentro la struttura d'impresa il ruolo per queste persone: dobbiamo sopperire a questo deficit per portare questi figure ad avere un'utilità all'interno delle imprese, facendo capire ai nostri imprenditori che è loro interessi aprirsi. La Pubblica amministrazione può chiamare i neo-laureati più brillante a cooperare con il Comune su alcuni aspetti per dare l'esempio. Iper e commercio Rondoni: "La priorità è più centro storico, occorre che anche gli imprenditori commerciali sappiano dare uno nuovo slancio alle proprie attività. L'errore è che l'iper viene calato come qualcosa dall'alto mentre bisognava prima di tutto provocare l'abbellimento e la qualità del centro storico. Ho rispetto per il lavoro della magistratura, ma è evidente che qualcosa non è andato. Sull'ampliamento mi pare di aver avvertito che la città non fosse molto favorevole. Frequentando il casello dell'autostrada, direi che visto che c'è occorre completare l'opera". Balzani: "Con l'iper è la fine di un ciclo. Nella prossima legislatura le politiche per il centro storico e quelle di consumo devono essere diverse da quelle compiute fino ad oggi. In quel caso si è trattato di una disorganizzazione tra livello comunale e provinciale, cui si affiancano errori commessi dalla proprietà, questo è sicuro. La lezione che traggo dall'iper, al di là del giudizio storico su un'opera che va comunque conclusa, è duplice: il primo punto è che il territorio così non lo possiamo più usare, il secondo è che l'organizzazione degli uffici tra Provincia e Comune va migliorata perché così non può andare". Giovani Rondoni: "Dobbiamo creare comunità, dare occasioni di incontro, aiutare i luoghi edcuativi. I giovani che si sposano potrebbero trovare nella pubblica amministrazione un maggior sostegno: la famiglia è un soggetto importante economicamente e anche per questo va sostenuta. Servono progetti mirati per coinvolgere i giovani, senza dimenticare il mondo dello sport, che è di eccellenza a livello giovanile. Lo dico perché tifo per le squadre forlivesi, partecipo alle partite e vedo un grande entusiasmo che va valorizzato: dobbiamo investire sulle squadre e sui valori sociali che lo sport genera e rappresenta. I giovani vanno aiutati con percorsi formativi e culturali: a Forlì ci sono associazioni che possono aiutare i giovani che vanno sostenute, ma la prima priorità è favorire l'aggregazione. Balzani: "Siamo di fronte a una categoria di ragazzi, soprattutto dalle medie in poi, in disagio non per particolari handicap. E' un gruppo molto consistente sui quali gli insegnanti sono impotenti, ma questa è una fascia ad alto rischio di devianza. E con la riforma Gelmini le cose sono ancora più catastrofiche, perché si tratta di una straordinaria ipocrisia: è stato un taglio economico che ha prodotto una scuola meno efficiente e più povera, che ha prodotto una scuola che gli insegnanti non sono in grado di applicare. Questa del disagio giovanile è una nuova categoria che deve entrare tra gli interventi previsti dal sistema pubblico di welfare. Lo sport è un'ottima forma per affrontare questa emergenza, ma questi giovani lo sport non lo praticano. Questa è una di quelle sfide sulle quale non ci sono risposte a priori, ma certo qui ci giochiamo una fetta importante delle nostre future generazioni". Finanziamenti alle scuole, anche quelle private Balzani: "Bisogna continuare sul sostegno congiunto tra pubblico a privato, come già si sta facendo in città". Rondoni: "Qualità della scuola pubblica così come di quella di origine privata, il sistema di integrazione tra questi due mondi deve essere ancora più forte a Forlì". Politiche dell'immigrazione e centro storico Rondoni: "Sabato scorso all'apertura del Comitato elettorale, il primo voto pubblico che è stato dichiarato è arrivato da una cittadina immigrata, questo è importante anche per sfatare certi miti. I cittadini sono uguali per tutti per legge e questo principio va mantenuto. I cittadini forlivesi hanno assistito a due importanti immigrazioni, quella dei cittadini stranieri e l'altra degli universitari. Le emergenze sono altre: ci sono italiani che dormono in auto, situazioni paradossali che non possiamo far finta di non vedere. Il bisogno va affrontato da qualunque parte arriva. Io sono per la ‘movida' forlivese, è scandaloso che i nostri cittadini vadano al "Verdi" a Cesena o a Milano Marittima lasciando la città sola e buia: i mercoledì in centro hanno vivacizzato di colpo il centro storico cittadino, facendo immediatamente crescere il senso di sicurezza in centro. Bisogna agevolare la voglia di investimenti, la burocrazia deve snellirsi: i giovani hanno enormi possibilità di creatività. Ero al Boulevard l'altra sera, c'era molta gente e alle 11.30 c'erano già i vigili urbani a fare le multe alle auto in sosta". Balzani: "Alle persone occorre dare le giuste risposte ai differenti bisogni. Noi eravamo abituati a schemi nei quali le famiglie con due figli erano la stragrande maggioranza; oggi non è più così e occorre dare adeguate risposte anche dal punto di vista abitativo, andando incontro anche ai gruppi familiari più ristretti. La pianificazione di queste cose non può avvenire sulla base della discriminazione per il fatto che uno è migrante o no. Condivido l'idea di una maggiore apertura alle iniziative serali in centro storico, tenendo conto anche delle esigenze dei residenti. Pensiamo, però, a cosa ha significato vivacizzare la zona di piazza Cavour, che un tempo era una zona di drogati. Anche in questo caso occorre coinvolgere i cittadini nelle azioni che decideremo di intraprendere per rivitalizzare il centro". Affidi Rondoni: "L'affido è importante secondo i criteri che la legge determina. Io sono stato uno di quelli che quando ha assistito al drammatico caso sugli affidi finito sulle cronache nazionali cercando di far capire che se c'è un caso che non ha significato, non è che tutto il sistema del welfare non funziona. L'importate è agire in trasparenza, soprattutto quando parliamo di minori. Certo è che vorrei vedere da parte delle associazioni che concorrono a questa rete diffusa, bella e florida del welfare locale, un sistema di autoregolamentazione. Balzani: "Su questo tema Rondoni ha risposto anche per me". Perché votare uno dei due Rondoni: "A Forlì c'è un cambiamento in atto, come segnalano le primarie. Ma qual è il cambiamento? Siccome la città di Forlì nel 2009 si candida ad essere una nuova città, da dove può arrivare la città? Io e Roberto saremo insieme il giorno dopo le elezioni a lavorare insieme per Forlì, ma certo vedo il cambiamento più verso una certa parte... La continuità col passato chi ce l'ha di più? Con Roberto avrei fatto volentieri una bella lista civica. La Forlì' dopo le elezioni sarà enormemente diversa da quella tradizionale. Balzani: "Queste elezioni cambieranno il volto della vita amministrativa in Romagna, non solo a Forlì. Quello che succede qua a giugno cambierà equilibri che saranno sperimentati anche da altre parti. Mi sono riproposto di non mettere mai in evidenza gli effetti personali dell'avversario; parlo di quello che sto facendo io. E' necessario portare masse dentro un'idea nuova di Forlì, c'è bisogno di riorientare e persuadere migliaia di persone a questo disegno, non solo attraverso il voto ma attraverso strumenti partecipativi come le primarie. A destra non c'è solo il candidato indipendente, ma anche lì ci sono partiti e strutture organizzate. Il mio obiettivo è alterare i processi di partecipazione politica anche a livello partitico. Questa è stata la mia sfida. Aeroporto di Forlì Rondoni: "sono uno strenuo difensore dell'aeroporto, è la struttura più importante per lo sviluppo economico di Forlì. Dobbiamo difenderlo a tutti i costi e fare tutto il possibile per valorizzarlo. Ho fatto i complimenti al presidente di Seaf, Franco Rusticali. Occorre un dialogo con Rimini e con Bologna, ma è chiaro che il privato deve entrare dentro l'aeroporto, ma l'impegno deve essere volto ad attivare tutto quello che è necessario per far capire che la presenza dell'aeroporto è qualcosa di estremamente significativo per la città. L'allargamento della mente non è un percorso virtuale, ma anche fisico. Balzani: "Il problema è di costi e di sostenibilità industriale dei progetti che sono stati messi in campo: sul rilancio dell'aeroporto e dell'inserimento dei privati vanno verificati i piani industriali, perché l'operazione è fattibile solo se ha la possibilità di stare in piedi nel tempo. Una volta che avremo i documenti precisi e definitivi, vedremo se è una cosa che effettivamente sostenibile. Certo è che l'aeroporto è un'infrastruttura positiva per il nostro territorio. Via Emilia-bis Rondoni: "Sicuramente arrivare a Cesena oggi è un problema più di tanti anni fa, occorre collegarsi al più presto con l'E45, poi c'è il problema del collegamento con Ravenna. Va risistemato tutto l'insieme della viabilità e delle infrastrutture, uscendo da una logica partitocratica, lavorando ‘insieme' per andare a chiedere gli investimenti, perché Forlì non può essere penalizzata solo per la diversità dei colori politiche dei diversi livelli amministrativi. Il mio sarà un appello alla forlivesità. Balzani: "E' ottimistico pensare che la via Emilia-bis si possa sostenere solo con il pagamento del pedaggio. Quello che mi preoccupa è il tracciato, il capire quanto territorio deve essere consumato per riuscire a fare l'allacciamento con la via Emilia-bis. Bisogna capire qual è il tracciato, che non conosce neppure il candidato del Pd a Cesena, Paolo Lucchi". Le coalizioni: domanda di Marino Bartoletti Il giornalista, fondatore del movimento civico "Viva Forlì" chiede perché per Balzani è stato possibile creare una coalizione mentre per Rondoni no? Balzani: "Ci siamo messi attorno ad un tavolo, abbiamo tracciato le linee fondamentali del programma e tracciato le idee forti, che sono state piuttosto complementari tra i vari gruppi: Rondoni: "Io non scelgo, sono stato scelto. La mia funzione è mettermi completamente al servizio della città. Non sono un leader politico e non voglio esserlo. I partiti hanno i loro dirigenti e le loro esigenze di visibilità; stanno cercando gli accordi che vogliono trovare, io sono a disposizione ma non faccio il tramite o il mediatore di una coalizione. Non mi fa paura nessun supporto. A Marino dico che l'esempio che ci ha dato cinque anni fa è un esempio stimolante e di riferimento per certi impegni. Se si gioca col 4-3-3 o col 4-4-2 dipende dalle stagioni; c'è la stagione per le liste civiche e quella per altri schemi.

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Conetti: (sezione: Cultura)

( da "Corriere Di Como, Il" del 31-03-2009)

Argomenti: Cultura

Conetti: «Nessuna preferenza per Varese, a Como 8 milioni» Università Ieri l'inaugurazione dell'anno accademico. I vertici dell'Insubria rispondono alla lettera polemica firmata da "un gruppo di docenti" L'ex presidente di Univercomo, Citterio: «Mi scontrai con il rettore per mantenere l'equilibrio» «Chiunque avesse la pazienza di guardare i nostri bilanci noterebbe un'equa distribuzione delle risorse tra Como e Varese. Tanto più che, la sede di Como, avrà a disposizione 8 milioni di euro per la costruzione dei laboratori di chimica in via Valleggio». Giorgio Conetti, prorettore dell'Università dell'Insubria di Como, contrattacca alle polemiche emerse negli ultimi giorni. Dei 300mila euro di contributi del rettore previsti per il 2009, solo 15mila sarebbero andati a Como e 239.500 a Varese. Un dato, questo, che fa pensare a una sorta di sudditanza di Como nei confronti dei "cugini", almeno in campo universitario. Come dire: Varese assorbe tutte le risorse e al Lario rimangono solo le briciole. La situazione è stata denunciata da una lettera aperta, a firma di un "gruppo di docenti di Como". «Fino a quando mi sono interessato dell'università comasca spiega Marco Citterio, presidente di Camera di Commercio e Univercomo fino al 2004 sono riuscito a garantire un certo equilibrio ponderato tra i due poli, pur senza risparmiarmi anche alcuni scontri con il rettore Dionigi. Parlo di "equilibrio ponderato" perché, se abbiamo meno studenti di Varese, non possiamo pretendere di ottenere le stesse risorse. L'importante è tenere sempre a mente il progetto di un'università a più poli: l'attribuzione delle risorse è una conseguenza del progetto». Sulla presunta disparità di trattamento tra Como e Varese, Graziano Brenna responsabile della formazione per l'Unione Industriali ammette di aver sentito in passato «alcune lamentele». Ma aggiunge anche che negli ultimi mesi l'atteggiamento dell'università comasca sembra cambiato. In meglio. «Alcuni docenti dell'Insubria di Como si sono fatti avanti per proporre una vera collaborazione tra università e impresa. Può forse esser vero che, in passato, i fondi sono stati destinati più a Varese che a Como, ma può dipendere anche da un dialogo non sempre lineare tra ateneo e impresa. Però, ripeto, negli ultimi mesi ho colto la volontà di imboccare un percorso proficuo, di collaborazione tra noi e i docenti». Ieri pomeriggio, intanto, al chiostro di Sant'Abbondio i vertici dell'Insubria hanno inaugurato l'undicesimo anno accademico, 2008-2009. Il rettore, Renzo Dionigi, ha stigmatizzato una «campagna di stampa scandalistica volta a delegittimare l'intero sistema universitario», riferendosi alle inchieste nazionali sugli sprechi degli atenei. Sprechi che, secondo Dionigi, vanno denunciati, ma non devono scatenare generalizzazioni. Quasi tutta la relazione del rettore verteva sulla riforma dell'università proposta dal governo; Dionigi ha concordato sulla «necessità di una profonda revisione» del sistema al fine di garantire più «efficienza e trasparenza», pur nel rispetto dei valori costituzionali di «libertà e autonomia». Non ha escluso, per l'Insurbia, la possibilità di prendere docenti stranieri. Giorgio Conetti, prorettore di Como, ha invece annunciato che l'assetto definitivo dei locali dell'Insubria potrebbe completarsi entro due anni. «Il progetto prevedeva due poli, uno di scienze umane, giuridiche, sociali ed economiche tra Sant'Abbondio e viale Cavallotti, uno di scienze (chimica, fisica, matematica) in via Valleggio. Manca poco al completamento di questo disegno. Due anni, direi. Sant'Abbondio si integrerà con l'adiacente edificio della Manica Lunga, esiste già sia il progetto esecutivo sia il permesso di costruire. La sede di viale Cavallotti verrà riqualificata aggiunge Conetti mentre in via Valleggio, grazie a uno stanziamento di fondi nostri pari a 8 milioni di euro, verranno realizzati i laboratori di chimica». Secondo il prorettore di Como lo sviluppo, il futuro dell'università sarà «a San Martino», zona che da anni attende il progetto di un campus. Al termine della cerimonia il rettore Dionigi ha insignito dell'onorificenza "Rosa Comacina" al tennista e giornalista comasco Gianni Clerici. Andrea Bambace Home Finanziere condannato a 18 mesi Pasqua con fiera e mercatini Villa Olmo, mostra a ritmo serrato L'ultima opera in arrivo giovedì Verifiche a Orsenigo, il sindaco oggi propone un accordo al Como Colonna vertebrale Quattro incontri Maxi-operazione per ricostruire un cranio Ex Ticosa, la Commissione approva il progetto senza il Pd Strade insanguinate: un morto e un ferito grave Assalto in farmacia: banditi giovanissimi

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LA LEGGENDA DELL'ARTISTA . È QUESTO IL TITOLO DELLA MANIFESTAZIONE TEATRALE, AP... (sezione: Cultura)

( da "Mattino, Il (Salerno)" del 31-03-2009)

Argomenti: Cultura

«La leggenda dell'artista». È questo il titolo della manifestazione teatrale, aperta alla città, che si terrà lunedì prossimo (6 aprile, ore 19.30) al Teatro Augusteo. L'iniziativa, patrocinata dal Comune e dalla Provincia, è organizzata dagli storici «Martedì letterari» in collaborazione con il Dipartimento di Letteratura dell'Università di Salerno e dal Liceo Tasso. Tra i protagonisti: il Laboratorio corale del liceo, diretto dal maestro Romeo Mario Pepe e il Laboratorio teatrale (sempre del Tasso) diretto dal regista Pasquale De Cristoforo. Il tema della rappresentazione è tratto dall'ultimo lavoro letterario di Giovanna Scarsi e conclude un filone inedito dei suoi studi sul primo Novecento - letteratura, musica ed arte - proposto anche in diverse Università, italiane e straniere, e negli Istituti di Cultura all'estero. Ad aprire la manifestazione saranno i docenti dell'Università di Roma Pelletti, Lazzaro, Campailla, Pierangeli. Lo spettacolo tra arte, musica e danza prevede anche l'intervento straordinario di Bruno Venturini. le coreografie sono di Loredana Mutalipassi, le letture saranno affidate alle attrici Carla Avarista e Rosanna Di Palma.

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MOZZARELLA CHE NON è VERA MOZZARELLA, CIOCCOLATO CHE NON è PURO CIOCCOLATO. LA SECONDA NOT... (sezione: Cultura)

( da "Mattino, Il (Benevento)" del 31-03-2009)
Pubblicato anche in: (Mattino, Il (Nazionale))

Argomenti: Cultura

Mozzarella che non è vera mozzarella, cioccolato che non è puro cioccolato. La seconda notizia: al recente forum della Confagricoltura due importanti esponenti del Vaticano hanno aperto all'uso delle colture ogm: «Il Papa in Africa non ha detto nessun no agli Ogm, ha solo messo in guardia dalle multinazionali che possono approfittarsi dei lavoratori» (in realtà, solo in Sudafrica si coltivano Ogm e c'è qualche timido e finora soddisfacente esperimento in Egitto e Burkina Faso). Queste due notizie potrebbero, erroneamente, confondersi, e formare una convinzione: il cibo di oggi, vuoi perché soggetto a cattive norme vuoi perché prodotto con tecniche strambe, non ha più sapore. È necessario, invece, mantenere un approccio laico e valutare caso per caso. Vediamo con ordine: a) si definiscono (ma è una definizione inappropiata) Ogm quelle colture prodotte grazie a una rivoluzionaria tecnica chiamata Dna ricombinante. Con questa metodologia si trasferisce solo il gene a noi utile da una coltura all'altra. È una differenza importante, perché si effettuano interventi mirati, un po' come operare con il laser. b) Tutto quello che mangiamo è modificato (per questa la definizione di Ogm è incongrua), cioè, da tempi remoti, l'uomo trasferisce geni da una pianta all'altra attraverso varie tecniche che forzano la natura: incrocio, mutagenesi, poliplodia, fusione di protoplasti. L'uomo, quindi, crea prodotti che non esistevano. È un continuo miglioramento, non solo genetico. Se riusciamo a usare meno pesticidi non è perché usiamo la parola magica «biologico» ma perché in alcune colture sono state inserite resistenze a malattie varie. Da poco, per fare un esempio, è stata introdotta in una varietà di lattuga la ventesima resistenza alla peronospora (un fungo). La verità è che il concetto di naturale non esiste, e non esistono cibi naturali del tempo andato. La natura è solo il prodotto di un'equazione: noi modifichiamo l'ambiente, l'ambiente modifica noi, il risultato, in continua evoluzione, è appunto la natura. Tornando agli Ogm, ormai quasi nessuno crede che le colture di questo tipo, attualmente in uso, possano fare male. Rita Levi Montalcini ha dichiarato che la paura degli Ogm è una forma di superstizione. Il problema è che degli Ogm hanno parlato persone ignoranti in genetica e biologia e tanto ciniche da creare simboli mostruosi come la fragola-pesce, chimera mai esistita. Detto in breve, gli Ogm attualmente coltivati (non in Italia) - soia, cotone, mais e colza - non sono affatto chimere mostuose ma risultano utili perché in grado di combattore alcuni ordini di insetti. Hanno infatti introiettato una tossina innocua per l'uomo e letale per gli insetti. Il nostro mais è devastato da un lepidottero, la piralide, che scava gallerie nei culmi e facilita così l'attacco di funghi; questi producono tossine pericolose per l'uomo. Si può combattere la piralide con i pesticidi - e quindi finanziando le multinazionali della chimica (contrarie agli Ogm) - o usando un mais ogm - e rimpinguando la Monsanto. Sempre di multinazionali si tratta. E infatti la cosa veramente utile sarebbe che ai nostri ricercatori, le migliori menti giovani di questo Paese, venisse data la possibilità di fare ricerca. Attualmente quella sugli Ogm è bloccata da una assurda moratoria voluta dall'ex ministro Pecoraro Scanio. La nostra ricerca pubblica era riuscita, con pochi soldi, a produrre Ogm davvero utili: un esempio su tutti, il pomodoro San Marzano resistente al virus del mosaico, un virus che ha distrutto tutta la nostra produzione. Avremmo dunque un prodotto tipico in più su cui puntare e non un pomodoro tipo San Marzano (è un ibrido americano) da spacciare per tipico. Produrre fisicamente un Ogm non costa niente, quello che costa è portarlo in campo. Bisogna superare parecchi controlli e il conto da pagare è salato. Le nostre università non hanno soldi e sono costrette negli anni a cedere i brevetti alla Monsanto, l'unica in grado di pagare il conto. Se si desse il via libera alla ricerca e si abbassassero i controlli - a detta di tanti - inutili, i nostri genetisti produrebbero piante migliori, più sane e più gustose. Così non rimpiangeremo più il passato che genera frustrazione e saremo finalmente un Paese in grado di usare e valutare gli strumenti che il presente ci mette a disposizione, sperando così in un buon futuro. Antonio Pascale

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I Verdi contestano il Piano casa: Un nuovo saccheggio del territorio (sezione: Cultura)

( da "Gazzettino, Il (Venezia)" del 31-03-2009)

Argomenti: Cultura

I Verdi contestano il Piano casa: «Un nuovo saccheggio del territorio» Martedì 31 Marzo 2009, "Un nuovo saccheggio del territorio" è il tema del convegno organizzato dai Verdi che si terrà oggi, alle 17, allo Iuav ai Tolentini (aula D1 Architettura). L'argomento è il Piano casa del governo Berlusconi e del governatore Galan che, secondo i Verdi, «apre alla cementificazione senza regole per favorire gli interessi diffusi della speculazione edilizia e immobiliare». «I dati - recita una nota - parlano chiaro: il Veneto è al primo posto in Italia per entità dei volumi di edilizia residenziale e non residenziali autorizzati con concessione edilizia dai Comuni; per mc/kmq di concessioni edilizie per fabbricati non residenziali e per abitazioni. Dal 2000 al 2004 la costruzione di capannoni è stata impressionante: 24 milioni nel 2000, 27 nel 2001, 38 nel 2002, 24 nel 2003. In nessuna regione si è costruito così tanto. Nel frattempo, complice certamente anche la crisi, i dati del mercato immobiliare ci dicono che nel 2008, a fronte di un aumento del 10% degli immobili ad uso residenziale in vendita, le compravendite sono calate del 20,5% e i prezzi del 2,1%». Al convegno parteciperanno Tiziano Tempesta, docente Università di Padova; Matteo Ceruti, avvocato esperto problematiche ambientali; Gianni Sandon, ingegnere e ambientalista; Gianfranco Bettin, consigliere regionale dei Verdi.

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Nuovo look per l'area artigianale di Bergantino. Sarà presentata oggi alla cittadinanza la ... (sezione: Cultura)

( da "Gazzettino, Il (Rovigo)" del 31-03-2009)

Argomenti: Cultura

Martedì 31 Marzo 2009, Nuovo look per l'area artigianale di Bergantino. Sarà presentata oggi alla cittadinanza la riqualificazione della zona artigianale del Comune altopolesano che ospita diverse aziende del settore della produzione di attrezzature per parchi giochi, attrazioni da lunapark e nell'indotto. Sotto i riflettori il distretto della giostra che attraverso il coinvolgimento diretto dell'ente locale, vede nascere una moderna collaborazione tra pubblico-privato nel reperire risorse da indirizzare allo sviluppo, utili oltretutto a contrastare la crisi che avanza. L'iniziativa è stata presentata ieri a palazzo Celio dall'assessore Laura Negri e dai rappresentanti del Comune bergantinese, l'assessore Alessandro Marangoni e il consigliere Luca Lugaresi. «È una nuova tappa della riqualificazione dell'area artigianale di Bergantino già inserita nel piano triennale 2006-2009 - ha precisato il responsabile del Distretto della giostra Alessandro Monini -. Questo distretto è stato aperto nel 2003 ed è uno dei 15 in tutto il Veneto che si è visto riconoscere una così lunga attività che, come è già stato confermato, continuerà fino al 2012. I bandi regionali di finanziamento dal 2006 sono stati allargati agli enti locali e Bergantino è uno dei pochi Comuni ad aver instaurato questa collaborazione con i privati sul territorio. Se esempi simili fossero proposti anche per forme di garanzia sul credito creando plafond per sostenere le aziende, nascerebbe un circuito virtuso di grandi potenzialità economiche e sociali». Il bando a cui ha partecipato Bergantino nel 2005 prevedeva 8,5 milioni di euro per tutti i distretti. «Ne abbiamo chiesti 142mila pari al 40 per cento dell'intervento - ha sottolineato il consigliere Lugaresi -. Ne sono stati concessi 85mila. Il resto lo recupereremo con un mutuo. Prevediamo di cantierare i lavori già nel giugno prossimo con tre anni di tempi per concluderli». Gli aspetti tecnici della riqualificazione li ha illustrati Marangoni: «Verranno rifatti i marciapiedi e ampliata l'area centrale dove si potranno muovere più agevolmente i mezzi. Anche la rete dei sottoservizi fognari delle acque nere sarà recuperata e verrà creata una vasca anti incendio. Inoltre saranno collocate tre colonnine multiservizi per acqua e corrente elettrica come ausilio alle attività e ai mezzi in sosta». "Bergantino è uno dei pochi Comuni ad aver sostenuto questa iniziative di riqualificazione di aree produttive - ha ricordato Negri - Un buon punto di appoggio se si vuole uscire dalla crisi economica». Franco Pavan

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MARIA PIRRO LE BARELLE SONO IN DOPPIA FILA, I REPARTI SCOPPIANO. AL CARDARELLI PROTESTANO GLI INF... (sezione: Cultura)

( da "Mattino, Il (Benevento)" del 31-03-2009)
Pubblicato anche in: (Mattino, Il (Nazionale)) (Mattino, Il (Circondario Sud1)) (Mattino, Il (Circondario Sud2)) (Mattino, Il (Circondario Nord))

Argomenti: Cultura

MARIA PIRRO Le barelle sono in doppia fila, i reparti scoppiano. Al Cardarelli protestano gli infermieri delle cinque divisioni di medicina, sono circa cento pazienti ricoverati sulle lettighe. «Così non si può lavorare. I dipendenti minacciano di autoconsegnarsi in segno di protesta», dice il sindacalista Salvatore Siesto, mentre attraversa corsie traboccanti di ammalati. Padiglione B, quello più affollato. Franco Biancardi, docente dell'università Suor Orsola Benincasa, si gira e rigira su un letto di fortuna, uno dei tanti sistemati in corridoio. Il paziente ironizza: «Ho fatto il servizio militare, posso adattarmi anche a questo». Ma più si guarda intorno e più il suo sorriso si stempera. «Sono circondato da donne in evidente stato di disagio. Soprattutto a loro questa situazione di promiscuità provoca imbarazzo». Il docente indica la barella sull'altra parete del corridoio, di fronte alla sua. È una delle lettighe «in doppia fila»: «Senza un minimo di privacy. Sopra è adagiata un'anziana signora che la scorsa notte non ha chiuso occhio». Benincasa racconta e il via vai di medici e infermieri si fa continuo. «L'assistenza è di qualità - sottolinea il paziente - ma la sistemazione è così precaria. La privacy non è affatto garantita. I problemi organizzativi, anche se non dipendono dal reparto, ma sono evidenti». Bombole in corridoio, flebo pendenti, buste con abiti e merende appoggiate sui davanzali. «La situazione è critica - prosegue Siesto - anche in medicina d'urgenza. Qui ci sono 65 pazienti, ma soltanto 28 posti letto. Gli ammalati sono stati sistemati fin fuori al reparto, le barelle sono accanto agli ascensori. Ed è record di ricoverati nell'astanteria medica». Non basta: «La situazione si aggrava di ora in ora». Dopo mezzogiorno, la paralisi tocca il pronto soccorso. «La direzione sanitaria è stata costretta a disporre lo stop ai ricoveri ordinari. Sono esaurite anche le barelle disponibili», allarga le braccia il sindacalista. Va all'attacco la Cgil Fp, con il segretario regionale dei medici Giosué Di Maro e Luigi Savio. «Le nostre voci di denuncia su questo problema - dicono Di Maro e Savio - restano purtroppo inascoltate. Occorre avviare un serio confronto». Secondo i vertici regionali del sindacato, il problema va affrontato coinvolgendo tutti i protagonisti del sistema sanitario in Campania, dall'assessorato agli altri ospedali ai medici di famiglia. Non a caso, l'emergenza barelle al Cardarelli è scoppiata subito dopo il fine settimana. "Speriamo che questa sia l'ultima coda della stagione influenzale che fa impennare le richieste di assistenza", dice il direttore sanitario del presidio ospedaliero, Franco Paradiso. Il blocco dei ricoveri ordinari nelle medicine durerà almeno per 48 ore, sino a domani.

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Il Pat è incompleto, manca un piano di monitoraggio acustico (sezione: Cultura)

( da "Gazzettino, Il (Treviso)" del 31-03-2009)

Argomenti: Cultura

«Il Pat è incompleto, manca un piano di monitoraggio acustico» Martedì 31 Marzo 2009, Preganziol (N.D.) »Si chiede la sospensione dell'entrata in vigore del Piano di Assetto del Territorio del comune di Preganziol per consentire la stesura di un Piano di risanamento comunale". La richiesta è contenuta nell'osservazione al Pat presentata dal prof.Lamberto Tronchin, docente di Fisica Tecnica Ambientale ed acustica applicata all'Università di Bologna. Secondo il prof.Tronchin il Pat è da ritenersi incompleto, e perciò da rivedere, in mancanza del monitoraggio acutico previsto dalla Vas (Valutazione Ambientale Strategica). Nella dettagliata osservazione al Pat del docente universitario si fa un preciso riferimento alla critica situazione acustica in via Schiavonia, che si è aggravata con la recente apertura del casello intermedio di Preganziol-Casale del Passante. L'inquinamento acustico in via Schiavonia è destinato a peggiorare ulteriormente con l'espansione urbanistica attorno a villa Marcello del Majno, dove sorgeranno una serie di nuovi insediamenti di tipo residenziale e ricreativi compreso un albergo. «Siamo stati contrari fin dall'inizio alla decisione del sindaco Franco Zanata di fare il via libera a progetti di nuova cementificare nell'area adiacente a villa Marcello del Majno», dicono i consiglieri dell'opposizione Dino Vecchiato e Simone Tronchin. I consiglieri del Pd hanno presentato 5 osservazioni al Pat, che sono state respinte dalla maggioranza. «Su questo Pat-afferma Dino Vecchiato-non c'è nulla di buono. Le nostre osservazioni avevano lo scopo di ridurre l'urbanizzazione selvaggia attuata in questi anni e di controllare meglio le edificazioni già acquisite con il Prg. Le nostre accuse alla Giunta di aver voluto approvare il Piano di Assetto del Territorio incompleto e senza il coinvolgimento dei cittadini, sono state suffragate dall'osservazione presentata dal prof.Tronchin sulla mancato studio del piano acustico. Per questa e per tante altre carenze, il Pat fa fermato. Andremo avanti anche intervenendo presso gli organismi superiori per salvare futuro di Preganziol dalla cementificazione selvaggia».

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Classici in mediateca, percorsi didattici (sezione: Cultura)

( da "Gazzettino, Il (Venezia)" del 31-03-2009)

Argomenti: Cultura

Classici in mediateca, percorsi didattici Martedì 31 Marzo 2009, MESTRE - La Regione Veneto e il Cinit promuovono "Classici in Mediateca. Letture e approfondimenti di film che hanno fatto la storia del cinema". Tra aprile e maggio otto incontri a Villa Settembrini proporranno percorsi didattici con lezioni-proiezione utili alla comprensione delle tecniche cinematografiche. In calendario una serie di film che hanno fatto la storia del cinema introdotti, presentati e analizzati da docenti di facoltà universitarie. Per il primo appuntamento, mercoledì 1 aprile, alle ore 17, si analizzerà Ladri di biciclette, di Vittorio De Sica. Considerato il suo capolavoro assoluto, il film è ritenuto tra le massime espressioni del neorealismo cinematografico italiano. Alessandro Faccioli, docente di Semiologia del cinema e degli audiovisivi all'Università di Padova aiuterà i partecipanti a scoprirne i "segreti". Un film è composto da fotogrammi, immagini, suoni, musica, inquadrature, montaggio e molti altri elementi tecnico-narrativi necessari a realizzare un'opera d'arte destinata a lasciare un segno nella storia del cinema. Durante questi appuntamenti si potrà imparare a leggere i film; conoscere le diverse componenti del linguaggio cinematografico; comprenderne la funzione e le interazioni; riconoscere gli elementi costitutivi della vicenda rappresentata e le modalità con cui essi vengono presentati; individuare la struttura della narrazione filmica; cogliere il "messaggio" del regista identificando gli elementi formali e contenutistici che la comunicano.

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Oggi alle 17 sarà presentato nella sala capitolare della Scuola Grande di San Teodoro il volume... (sezione: Cultura)

( da "Gazzettino, Il (Venezia)" del 31-03-2009)

Argomenti: Cultura

Martedì 31 Marzo 2009, Oggi alle 17 sarà presentato nella sala capitolare della Scuola Grande di San Teodoro il volume "La chiesa di San Salvador. Storia Arte Teologia", a cura di Gianmario Guidarelli, edito dal Prato editore di Saonara (Padova) in collaborazione con il Marcianum Press e realizzato grazie al contributo della Scuola Grande di San Teodoro. Parteciperanno all'incontro, portando le proprie riflessioni sul volume, Stefania Mason (Università degli Studi di Udine), Donatella Calabi (Iuav di Venezia) e Fabio Tonizzi (Istituto Superiore di Scienze Religiose San Lorenzo Giustiniani di Venezia), con l'intervento di Natalino Bonazza (parroco di San Salvador, docente presso l'Istituto Superiore di Scienze Religiose San Lorenzo Giustiniani di Venezia) e di Gianmario Guidarelli (curatore della pubblicazione, Iuav di Venezia). L'appuntamento si inserisce nelle celebrazioni per il cinquecentenario della rifondazione della chiesa di San Salvador. Il volume raccoglie gli atti delle giornate di studio organizzate tra febbraio e marzo 2007, cinque secoli dopo il 25 marzo 1507, quando venne posta la prima pietra della ricostruzione della chiesa, situata "in visceribus urbis", cioè nel cuore pulsante di Venezia. Gli autori degli interventi hanno focalizzato l'attenzione su quell'atto di rifondazione, indagando in tutti i suoi aspetti il ruolo della chiesa di San Salvador in rapporto alla vita civile e religiosa di Venezia e, soprattutto, al particolare contesto socio-economico del mercato di Rialto tra XV e XVIII secolo. Il volume è stato concepito per mettere a confronto studiosi di diversa esperienza scientifica (dalla storia dell'architettura alla teologia, dalla storia dell'arte alla storia della musica): il tentativo è quello di far dialogare tra loro diverse discipline proprio per dar conto della multiforme ricchezza di San Salvador come caso di studio. In questo modo, la pubblicazione degli atti vuole proporre all'attenzione degli studiosi e della città un modo diverso di affrontare lo studio delle chiese veneziane, promuovendo il concorso di più discipline, con i loro differenti linguaggi, metodi di indagine, fonti. L'aspirazione condivisa è quella di realizzare una sintesi inedita inserendo le vicende della chiesa di San Salvador in un orizzonte di senso più ampio ed utile a comprendere sia la portata della "nuova redificatione" del 1507, sia il significato che tale luogo di culto continua ad avere ai nostri giorni, nel mezzo di una Venezia crocevia del mondo.

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I.C. De Filippo impegnato nel Progetto Scuolambiente (sezione: Cultura)

( da "Caserta News" del 31-03-2009)

Argomenti: Cultura

Martedì 31 Marzo 2009 I.C. De Filippo impegnato nel Progetto Scuolambiente SCUOLA | Brusciano L'Amministrazione comunale di Brusciano, guidata dal Sindaco, dott. Angelo Antonio Romano e per le specifiche attività ambientali dall'Assessore all'Igiene e Sanità, nonché Vicesindaco, dott. Vincenzo Cerciello, ha partecipato all'iniziativa promossa dalla scuola "E. De Filippo" per espandere l'educazione ambientale ed incentivare la raccolta differenziata dei rifiuti. Oggi pomeriggio, 30 marzo, i ragazzi ed i docenti dell'Istituto Comprensivo Statale "Eduardo De Filippo" di Brusciano, diretto dal professore Aniello Alfano, sono tornati attivamente sul campo a curare l'area di verde pubblico su Viale Pertini che venne loro assegnata in adozione un anno fa ed inaugurata con piantumazione di alberi, piante e fiori. Nutrito è il fronte dei soggetti istituzionali impegnati a sostenere il "Progetto Scuolambiente Differenziamola anche a scuola" che a Brusciano è curato dalla responsabile locale professoressa Sofia Esposito: Fondo Sociale Europeo Campania, Ministero dell'Istruzione dell'Università e Ricerca, Regione Campania, Legambiente Campania, Alleria Cooperativa Sociale. All'appuntamento di oggi l'Amministrazione comunale era presente con il Vicesindaco Vincenzo Cerciello, il Consigliere Nicola Di Maio, il Presidente del Consiglio Antonio Di Palma ed il Vicepresidente Salvatore Rega. Ai ragazzi sono stati consegnati gli opuscoli intitolati "La discarica dei consumi. Il percorso dei rifiuti tra raccolta recupero e riciclaggio" i cui autori sono il medico neurologo Giuseppe Marasco e la dott.ssa Anna Cimmino e la cui disponibilità è stata offerta dall'Assessore all'Ambiente della Provincia di Napoli, professoressa Giuliana Di Fiore la quale, con una lettera, ha espresso "l'apprezzamento per l'impegno congiunto di istituzioni amministrative e scolastiche locali nella costante opera di sensibilizzazione alla tutela dell'ambiente e del problema rifiuti, con al consapevolezza che solo partendo dall'informazione e formazione nelle scuole e con una sinergia di forze sia possibile raggiungere obiettivi efficienti". Il Vicesindaco ed Assessore all'Igiene e Sanità, dott. Vincenzo Cerciello nel suo breve discorso di saluto ha auspicato " una sempre maggiore collaborazione tra l'istituzione comunale e le scuole del territorio, sottolineando che occorre partire proprio dai bambini per far crescere e diffondere una forte coscienza ambientale. Colgo l'occasione - ha concluso il Vicesindaco Cerciello – per ringraziare i docenti, i dirigenti scolastici, alunni e famiglie, in particolare quelli della Scuola De Filippo, ai quali va il nostro plauso per il grande contributo reso nell'incremento della raccolta differenziata a Brusciano".

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I Lunedì di Villa San Luigi con Vitale e Righetti (sezione: Cultura)

( da "Caserta News" del 31-03-2009)

Argomenti: Cultura

Martedì 31 Marzo 2009 I Lunedì di Villa San Luigi con Vitale e Righetti ATTUALITà | Napoli Due persone di fama internazionale, Marco Vitale e Dario Righetti, saranno a Napoli lunedì 6 aprile alle ore 21.00, ospiti dell'Associazione "Laici e Gesuiti per Napoli onlus", presieduta da Andrea Vicini, S.I. Tema della conversazione: "La questione morale e la crisi dell'economia", che nell'Auditorium di Villa San Luigi (via F. Petrarca 115) vedrà coinvolti uno tra i più importanti economisti e meridionalisti italiani, Marco Vitale, e il partner di Deloitte responsabile italiano per il Consumer Business, Dario Righetti. Da più parti si avverte l'esigenza di affrontare la questione morale, divenuta ormai un tema globale, e i rapporti fra etica, economia, politica, società, fede. Soprattutto in questi momenti di drammatica crisi che sotto diversi aspetti sta vivendo la nostra realtà economica, è auspicabile che la questione morale diventi oggetto di diffusa attenzione per affrontare situazioni difficili e complesse nella giusta ottica. Il potere dell'informazione riguarda tutti campi della vita sociale e politica, ma nell'economia acquista un peso decisivo. Qui le parole descrivono, influenzano e insieme determinano la realtà. L'oggettiva complessità della materia e il fatto che i gruppi di pressione economici e politici controllino anche i mezzi di comunicazione ingenerano disorientamento e sospetto nel comune cittadino. In questa condizione, nemica della democrazia, ci troviamo nell'impossibilità di esercitare autonomamente il giudizio critico indispensabile per dare o negare il consenso alle scelte della politica. Scottanti di per sé, questi problemi diventano drammatici nei periodi di crisi economica perché investono la vita di chi li sperimenta comprendendoli e di chi li soffre senza capire. La crisi obbliga a scelte che riguardano il futuro di tutti. Insieme conviene dunque fare ogni sforzo per cercare di orientarsi nella discussione che lega strettamente l'economia all'etica e alla politica. Per questi e altri motivi l'associazione «Laici e Gesuiti per Napoli» offre alla cittadinanza l'opportunità di dialogare con Marco Vitale e Dario Righetti, due esperti noti in campo internazionale per competenza e autonomia di giudizio. Marco Vitale, economista d'impresa e scrittore, ha svolto intensa attività professionale presso l'Università di Pavia, la Bocconi, la Libera Università Carlo Cattaneo (della quale è stato uno dei fondatori e vice-presidente), le scuole di management Istao e Istud (fondazione per la cultura d'impresa e di gestione), della quale è stato presidente fino al 2008. Dario Righetti, partner Deloitte, è consulente di importanti imprenditori e multinazionali e docente Formaper (azienda di formazione degli imprenditori della Camera di Commercio di Milano). L'incontro del 6 aprile rientra nell'ambito de "I Lunedì di Villa San Luigi", serate di conversazione su temi di attualità incentrate, per questo settimo ciclo di programmazione, sul tema «Crisi, mutamenti, opportunità» e curate dall'Associazione "Laici e Gesuiti per Napoli Onlus" e dal Collegio dei Professori di Villa San Luigi, in collaborazione con l'Associazione "Ex alunni Istituto Pontano". La programmazione di quest'anno de "I Lunedì di Villa San Luigi" – dopo l'inaugurazione con il prefetto Alessandro Pansa, suor Rita Giaretta e il prof. Valerio Petrarca sul tema "Immigrazione e indifferenza" e dopo il prosieguo con don Luigi Ciotti e il procuratore Franco Roberti sul tema "Il riscatto dalle mafie e la memoria" – continua con conversazioni su problemi attuali e con relatori di richiamo come Arturo Paoli e Mariapia Bonanate il 25 maggio ("Il Vangelo: scandalo e rivoluzione"), Aldo Masullo, Roberto Del Riccio e Andrea Vicini il 15 giugno ("Crisi dei valori: una opportunità?"). Venerdì 15 maggio alle ore 21.00, sempre in via Petrarca 115, è previsto il concerto di giovani per giovani con musicisti del Conservatorio di musica "San Pietro a Majella" e con la direzione artistica del Maestro Vincenzo De Gregorio.

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Seminari giornalismo ed etica nella comunicazione (sezione: Cultura)

( da "Caserta News" del 31-03-2009)

Argomenti: Cultura

Martedì 31 Marzo 2009 Seminari giornalismo ed etica nella comunicazione GIORNALI | S.Potito S. Mercoledì 1 aprile 2009, alle 10.30, si aprirà, nella suggestiva cornice del Palazzo Filangieri, la giornata di studi promossa dal Comune di San Potito in collaborazione con l'Istituto Italiano per gli Studi Filosofici. L'organizzazione è a cura dell'associazione culturale Belmatese e della Diocesi di Alife-Caiazzo, attraverso il periodico quindicinale di informazione Clarus. Interverranno all'incontro-dibattito Vittorio Dell'Uva (ore 10,30), giornalista ed inviato di guerra del quotidiano Il Mattino, e Clementina Gily Reda (ore 15.30), docente di Estetica e Scienze della Comunicazione presso l'Università Federico II di Napoli. La giornata di studi apre una riflessione ad ampio spettro sul tema della comunicazione e dei linguaggi, attraverso una riconsiderazione "etica" degli stessi. Al centro del dibattito, quindi, l'importanza di un messaggio che non sia soltanto chiaro, efficace, diretto, ma soprattutto rispettoso della dignità umana, della persona, della sfera di valori che ciascuno porta con sé. Il pianeta internet, con la selva di blog e siti web che offrono informazione, spesso diventa il medium di una società ciarliera, laddove lo spazio del dibattito pubblico si perde nel marasma informe della comunicazione on line. E quindi: la presenza invasiva dei mass media, la bolgia delle chat-line, le possibili insidie della rete e l'informazione fai-da-te dei blog, sono orientate tutte da un senso etico della comunicazione?

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Primo confronto Rondoni-Balzani all'hotel della città (sezione: Cultura)

( da "RomagnaOggi.it" del 31-03-2009)

Argomenti: Cultura

31 marzo 2009 - 10.27 (Ultima Modifica: 31 marzo 2009) Stretta di mano tra Roberto Balzani e Alessandro Rondoni Primo confronto pubblico tra i due principali candidati sindaci di Forlì, Alessandro Rondoni e Roberto Balzani. Martedì mattina all'Hotel della Città, si è svolto un primo ‘duello' organizzato dalla redazione forlivese del "Corriere Romagna". Un incontro basato sulle domande raccolte dall'autorevole quotidiano locale tra i propri lettori. Sul tema dei rapporti con la Lega Nord, Rondoni ha ribadito di "non avere preclusioni", mentre Balzani ha spiegato di volere "una città più capoluogo". > GALLERIA FOTOGRAFICA Dopo l'introduzione del caporedattore Gaetano Foggetti, è il giornalista Pietro Caruso a porgere le domande ai due candidati. Il primo quesito è per Alessandro Rondoni e riguarda i rapporti con la Lega Nord. "La Lega Nord sta amministrando in molti comuni del nord-est e lo fa in modo democratico ed efficiente; inoltre è il partito più antico che siede in parlamento e questo fa capire quanto siano cambiate le cose negli ultimi anni". Da cattolico, ha aggiunto Rondoni, "non ha alcuna preclusione, ma certo - a proposito di ronde - non faremo nulla fuori dalla legge". Poi un lettore chiede a Balzani perché la coalizione che sostiene Alessandro Rondoni non ha accolto "Viva Forlì", il movimento civico fondato dal giornalista sportivo Marino Bartoletti, presente tra il pubblico al dibattito. E il candidato del Pd, dopo la risata del ristretto pubblico di una cinquantina di persone, dice chiaramente che sul punto "non ho nulla da dire". Cosa vi differenzia sul futuro della nostra città? Balzani: "In primo luogo Forlì deve giocare un ruolo al di fuori di sé stessa, avere relazioni con i comuni del comprensorio, del circondario e del territorio molto più strette. Deve essere di più città capoluogo, utilizzando anche il potenziale che è dentro l'università e dentro le generazioni che hanno avuto esperienze estern". Altro punto per Balzani è la "difesa dei livelli di Welfare della nostra città, che ha raggiunto livelli tra i più alti nel nostro paese, con una buona integrazione tra pubblico e privato e questi livelli bisogna conservarli per il futuro". "La terza differenza - prosegue Balzani - riguarda lo sviluppo del territorio, che va aggettivato. Questo sviluppo fino ad oggi è caratterizzato con piccole medie imprese, conto-terzisti, con una forte espansione dell'edilizia: questo modello va ripensato, con un uso più accorto del territorio, inserendo una maggior dotazione tecnologica nelle nostre imprese". Rondoni: "Con Roberto ci siamo già confrontati ai tempi del liceo. Lui ha una tradizione culturale di un certo tipo, lui di un'altra: ma c'è bisogno di questa diversità. Vedo che Roberto è molto impegnato nel tenere insieme il Pd, io non ho alcun impegno verso il Pd, mentre io sono molto impegnato a girare corso della Repubblica. Io lavoro rasoterra perché il mio interlocutore è solo il cittadino, non qualche coalizione o partito. "Un'altra diversità - aggiunge Rondoni - è una concezione diversa di sviluppo economico. Qualunque sviluppo noi pensiamo, in tempo di carenza di risorse pubbliche, dovremo chiamare a concorrere il privato, quindi occorre aprire con coraggio nel 2009 per qualunque progetto di sviluppo, quello che già si sta facendo con il project financing". Ambiente Rondoni: "Ambiente significa anche scritte sui muri: noi abbiamo 50mila visitatori alla mostra del Canova, ma anche una scritta enorme sui muri limitrofi. Non dobbiamo abituarci al brutto e al degrado; ma da qui bisogna aprire un ragionamento fino alle fonti rinnovabili". "La chiusura del centro al giovedì va analizzato e capito se è davvero efficace - prosegue Rondoni - in materia di qualità dell'aria bisogna fare di più e meglio". Se il 20% del pil forlivese è ancora depositato nell'agricoltura, chi amministrerà nei prossimi anni dovrà mettere insieme ambiente ed energia: non possiamo essere quelli del no, che fermano tutto". Balzani: "E' chiaro che dal punto di vista delle emissioni di Co2 il problema fondamentale è il traffico veicolare. Il tema della mobilità è quindi centrale, è necessario sistemare la viabilità completando gli assi di scorrimento veloci, per poi ripensare l'approccio e la mobilità in centro, pensando a forme diverse dal passato". "Dobbiamo tenere insieme diversi elementi: mobilità, diminuzione dei rifiuti, interventi sul centro storico (che devono essere fortemente coordinati). Ci vorrà un sistema partecipato per fare queste azioni, senza dirigismi, mettendo in campo un progetto educativo per riuscire a cmounicare questi interventi ai cittadini perché sappiano ciò che sta avvenendo. L'ambiente è un problema che va affrontato con un progetto complessivo". "Bisogna poi chiarire con Hera su come intervenire con gli inceneritori, perché le emissioni di diossina non si riescono a controllare fino in fondo". Quale cultura a Forlì? Balzani: "Il primo punto è la tutela del patrimonio esistente, che noi abbiamo il dovere di passare alle altre generazioni, altrimenti tra 20 anni non ci sarà più niente da valorizzare. Non spetta al Comune avere una politica culturale nel senso di intromissioni nelle scelte individuali, ma c'è una relazione sociale tra tre culture presenti oggi in città: la cultura tradizionale folklorico-dialettale, la cultura italiana e la cultura dei migranti. Queste tre culture devono dialogare tra loro. Deve però esserci un libero mercato delle idee". Rondoni: "Rispetto di tutte le persone e di tutte le idee, rispetto della legalità, sia per i cittadini che ci sono da sempre che per quelli che ci sono da poco tempo. A settembre sono stato in Romania e da quando sono tornato ho fatto feste con loro perché questi ponti sono fatti che accadono in città e fanno bene per noi. Sono stato nella panchina sotto Aurelio Saffi, che ormai è una succursale del mio comitato, sono stato al chiostro di San Mercuriale, e ho sentito soprattutto un bisogno di attenzione nei loro confronti. Sulle grandi mostre bisogna ringraziare la Fondazione Cassa dei Risparmi di Forlì, che attira verso la nostra città un'attenzione globale, a tutti i livelli". "Non si chieda, però, alla Fondazione di fare l'assessorato in più: è un ente autonomo che la sua giusta forma di spedere i soldi e questo deve essere assolutamente libero. Cultura significa coltivazione dell'umano e questo non può essere a beneficio di un apparato o di un ente, ma nella libertà individuale di ciascun cittadino. Chiederò che oltre ai contenitori si valorizzino i soggetti: non sarei qui oggi se non avessi incontrato nella mia vita giovanile associazioni culturali, circoli, momenti di sana partecipazione che hanno contribuito alla mia formazione culturale. No ai finanziamenti a pioggia, ma va aiutato chi organizza mostre e rassegne. Se la Fondazione avesse qualche difficoltà economica, come gestiremmo tutti questi contenitori?". Sanità e farmaci Rondoni: "A Forlì abbiamo delle eccellenze, stiamo lavorando in un sistema dove è possibile razionalizzare alcuni processi come quello del pronto soccorso e la guardia medica. Colgo l'occasione, però, anche per segnalare che occorre dare una risposta al fatto che solo in due punti vendita è possibile acquistare farmaci per malati cronici". Balzani: "I nuclei di cure primarie che dovrebbero rappresentare sul territorio una risposta al congestionamento del pronto soccorso, vanno potenziati e valorizzati, facendoli conoscere ai cittadini. Gli investimenti fatti sulla sanità mi pare che rendano la nostra città una realtà assolutamente non scadente". Servizi cimiteriali Balzani: "E' un argomento sul quale non so praticamente nulla, confesso sotto questo profilo la mia totale ignoranza. Questa domanda mi consentirà di approfondire questo argomento". Rondoni: "Il cimitero è un luogo della memoria e deve essere mantenuto come un monumento della città, che deve significare il bene che hanno fatto i cittadini. Per questo occorre contingentare i tempi della burocrazia, si deve tenere presente che si stanno piangendo i propri cari e bisogna avere rispetto". Quanti sono gli assessori necessari? Balzani: "Sono necessari meno assessori di quelli di oggi". Rondoni: "Sicuramente farò una proposta giovedì sera al Salone comunale, ma credo anche io meno di quelli attuali. C'è bisogno di qualità ed esperienza, abbassando al contempo i costi della politica. Ma una sorpresina su questo la farò giovedì sera". Casa di riposo Zangheri: Fondazione o Asp? Rondoni: "Io sono per la Fondazione, perché il privato che ha fatto un'azione meritoria per tutta la città non può sentirsi braccato dall'ente pubblico come se qualcosa andasse male. Lì sta andando tutto talmente così bene che tanta gente sta lasciando alla ‘Zangheri' la propria eredità. E' un ciclo virtuoso che non bisogna interrompere. E' centrale il principio della sussidiarietà". Balzani: "Il livello di copertura dei servizi per gli anziani è molto alto nel nostro territorio. Il pubblico è teso a creare degli standard qualitativi, dentro i quali anche le strutture private devono rientrare sotto ogni profilo. All'interno di questo non vedo alcun ostacolo al che una struttura come la Zangheri possa collocarsi con un profilo di Fondazione. Le Asp hanno senso se riescono a fare forte economie di scala, come succede ad esempio nell'area bolognese. Mi piace molto un consiglio d'amministraizone in cui nessuno prende soldi e auspicherei che ciò avvenisse anche in altre Fondazioni". Anziani e potere d'acquisto Balzani: "Una parte consistente degli investimenti sanitari del nostro territorio è destinata all'assistenza agli over 65. Chiaro che il problema consiste nel fatto che oggi riusciamo a tenere questi livelli, ma tra dieci anni quando ci sarà una longevità maggiore, sarà più difficile riuscire a mantenere questa qualità. Bisogna riuscire a recuperare delle funzioni sociali importantissime volte a quegli anziani soli, che hanno famiglie frantumate, figli lontani: c'è il bisogno del recupero di una funzione civica. Su questo terreno si può fare molto coinvolgendo queste persone abbassando il loro ‘peso' sulla struttura del Welfare e inserirle nel vantaggio collettivo, dentro le scuole, vicino ai bambini, per rimetterli in gioco e a servizio della comunità. Rondoni: "il sistema del welfare va calibrato sulla presenza sempre maggiore degli anziani. Ma vorrei dare qualche linea di indirizzo: dovremo comunque come principio cardine non pensare che una amministrazione comunale abbia risorse infinite. Bisogna aiutare chi aiuta, le grandi rete di volontariato che in maniera generoso e diffusa sul territorio hanno creato modalità di assistenza e socializzazione. Occorre introdurre una sorta di servizio civile per gli anziani, proprio per quelle funzioni sociali di presenza nella città come ad esempio davanti alle scuole. Dobbiamo favorire il ricambio generazionale, la trasmissione culturale dagli anziani alle nuove generazioni". Giovani laureati Rondoni: "Ho incontrato molti giovani e universitari: tre sono le richieste specifiche. Mensa universitaria, aula di studio serale perché quella esistenze chiude alle 19.15 e l'unica realtà attiva è quella di via Valverde che è però connotata politicamente. La terza priorità è il trasporto pubblico serale. L'Università ci pone due domande: quanti laureati forlivesi hanno aperto una nuova attività a Forlì? Quanto sviluppo economico ha prodotto l'insediamento universitario nel nostro territorio (al di là di bar, copisterie e affitti)? Queste domande ci servono per indirizzare meglio il lavoro dei nostri insediamenti. Forlì la sera è morta, lo dicono i giovani che vengono da altre città. Andrebbe poi rivisitato il discorso degli affitti". Balzani: "I problemi degli universitari a Ravenna sono gli stessi. Provate a immaginare Forlì senza l'Università, sarebbe stata una città veramente in grave declino, perché l'indotto portato dall'Università e l'elevazione dei livelli culturali generali è stato veramente incredibile e lo vedremo nel tempo. Il problema dell'Università è generale del nostro paese: la ricerca è ricerca pura, non applicata. Abbiamo investito molto sugli insediamenti, sul portare qua studenti: adesso si è chiuso con l'assegnazione delle facoltà, del finanziamento alla didattica si occupa l'Ateneo e non più la Serinar, che può finanziare quella ricerca che può essere utile anche alle imprese del nostro territorio. Imprese che, essendo di rango medio-piccolo, danno poche possibilità di impiego qualificato ad ingegneri di grande qualità, perché non c'è dentro la struttura d'impresa il ruolo per queste persone: dobbiamo sopperire a questo deficit per portare questi figure ad avere un'utilità all'interno delle imprese, facendo capire ai nostri imprenditori che è loro interessi aprirsi. La Pubblica amministrazione può chiamare i neo-laureati più brillante a cooperare con il Comune su alcuni aspetti per dare l'esempio. Iper e commercio Rondoni: "La priorità è più centro storico, occorre che anche gli imprenditori commerciali sappiano dare uno nuovo slancio alle proprie attività. L'errore è che l'iper viene calato come qualcosa dall'alto mentre bisognava prima di tutto provocare l'abbellimento e la qualità del centro storico. Ho rispetto per il lavoro della magistratura, ma è evidente che qualcosa non è andato. Sull'ampliamento mi pare di aver avvertito che la città non fosse molto favorevole. Frequentando il casello dell'autostrada, direi che visto che c'è occorre completare l'opera". Balzani: "Con l'iper è la fine di un ciclo. Nella prossima legislatura le politiche per il centro storico e quelle di consumo devono essere diverse da quelle compiute fino ad oggi. In quel caso si è trattato di una disorganizzazione tra livello comunale e provinciale, cui si affiancano errori commessi dalla proprietà, questo è sicuro. La lezione che traggo dall'iper, al di là del giudizio storico su un'opera che va comunque conclusa, è duplice: il primo punto è che il territorio così non lo possiamo più usare, il secondo è che l'organizzazione degli uffici tra Provincia e Comune va migliorata perché così non può andare". Giovani Rondoni: "Dobbiamo creare comunità, dare occasioni di incontro, aiutare i luoghi edcuativi. I giovani che si sposano potrebbero trovare nella pubblica amministrazione un maggior sostegno: la famiglia è un soggetto importante economicamente e anche per questo va sostenuta. Servono progetti mirati per coinvolgere i giovani, senza dimenticare il mondo dello sport, che è di eccellenza a livello giovanile. Lo dico perché tifo per le squadre forlivesi, partecipo alle partite e vedo un grande entusiasmo che va valorizzato: dobbiamo investire sulle squadre e sui valori sociali che lo sport genera e rappresenta. I giovani vanno aiutati con percorsi formativi e culturali: a Forlì ci sono associazioni che possono aiutare i giovani che vanno sostenute, ma la prima priorità è favorire l'aggregazione. Balzani: "Siamo di fronte a una categoria di ragazzi, soprattutto dalle medie in poi, in disagio non per particolari handicap. E' un gruppo molto consistente sui quali gli insegnanti sono impotenti, ma questa è una fascia ad alto rischio di devianza. E con la riforma Gelmini le cose sono ancora più catastrofiche, perché si tratta di una straordinaria ipocrisia: è stato un taglio economico che ha prodotto una scuola meno efficiente e più povera, che ha prodotto una scuola che gli insegnanti non sono in grado di applicare. Questa del disagio giovanile è una nuova categoria che deve entrare tra gli interventi previsti dal sistema pubblico di welfare. Lo sport è un'ottima forma per affrontare questa emergenza, ma questi giovani lo sport non lo praticano. Questa è una di quelle sfide sulle quale non ci sono risposte a priori, ma certo qui ci giochiamo una fetta importante delle nostre future generazioni". Finanziamenti alle scuole, anche quelle private Balzani: "Bisogna continuare sul sostegno congiunto tra pubblico a privato, come già si sta facendo in città". Rondoni: "Qualità della scuola pubblica così come di quella di origine privata, il sistema di integrazione tra questi due mondi deve essere ancora più forte a Forlì". Politiche dell'immigrazione e centro storico Rondoni: "Sabato scorso all'apertura del Comitato elettorale, il primo voto pubblico che è stato dichiarato è arrivato da una cittadina immigrata, questo è importante anche per sfatare certi miti. I cittadini sono uguali per tutti per legge e questo principio va mantenuto. I cittadini forlivesi hanno assistito a due importanti immigrazioni, quella dei cittadini stranieri e l'altra degli universitari. Le emergenze sono altre: ci sono italiani che dormono in auto, situazioni paradossali che non possiamo far finta di non vedere. Il bisogno va affrontato da qualunque parte arriva. Io sono per la ‘movida' forlivese, è scandaloso che i nostri cittadini vadano al "Verdi" a Cesena o a Milano Marittima lasciando la città sola e buia: i mercoledì in centro hanno vivacizzato di colpo il centro storico cittadino, facendo immediatamente crescere il senso di sicurezza in centro. Bisogna agevolare la voglia di investimenti, la burocrazia deve snellirsi: i giovani hanno enormi possibilità di creatività. Ero al Boulevard l'altra sera, c'era molta gente e alle 11.30 c'erano già i vigili urbani a fare le multe alle auto in sosta". Balzani: "Alle persone occorre dare le giuste risposte ai differenti bisogni. Noi eravamo abituati a schemi nei quali le famiglie con due figli erano la stragrande maggioranza; oggi non è più così e occorre dare adeguate risposte anche dal punto di vista abitativo, andando incontro anche ai gruppi familiari più ristretti. La pianificazione di queste cose non può avvenire sulla base della discriminazione per il fatto che uno è migrante o no. Condivido l'idea di una maggiore apertura alle iniziative serali in centro storico, tenendo conto anche delle esigenze dei residenti. Pensiamo, però, a cosa ha significato vivacizzare la zona di piazza Cavour, che un tempo era una zona di drogati. Anche in questo caso occorre coinvolgere i cittadini nelle azioni che decideremo di intraprendere per rivitalizzare il centro". Affidi Rondoni: "L'affido è importante secondo i criteri che la legge determina. Io sono stato uno di quelli che quando ha assistito al drammatico caso sugli affidi finito sulle cronache nazionali cercando di far capire che se c'è un caso che non ha significato, non è che tutto il sistema del welfare non funziona. L'importate è agire in trasparenza, soprattutto quando parliamo di minori. Certo è che vorrei vedere da parte delle associazioni che concorrono a questa rete diffusa, bella e florida del welfare locale, un sistema di autoregolamentazione. Balzani: "Su questo tema Rondoni ha risposto anche per me". Perché votare uno dei due Rondoni: "A Forlì c'è un cambiamento in atto, come segnalano le primarie. Ma qual è il cambiamento? Siccome la città di Forlì nel 2009 si candida ad essere una nuova città, da dove può arrivare la città? Io e Roberto saremo insieme il giorno dopo le elezioni a lavorare insieme per Forlì, ma certo vedo il cambiamento più verso una certa parte... La continuità col passato chi ce l'ha di più? Con Roberto avrei fatto volentieri una bella lista civica. La Forlì' dopo le elezioni sarà enormemente diversa da quella tradizionale. Balzani: "Queste elezioni cambieranno il volto della vita amministrativa in Romagna, non solo a Forlì. Quello che succede qua a giugno cambierà equilibri che saranno sperimentati anche da altre parti. Mi sono riproposto di non mettere mai in evidenza gli effetti personali dell'avversario; parlo di quello che sto facendo io. E' necessario portare masse dentro un'idea nuova di Forlì, c'è bisogno di riorientare e persuadere migliaia di persone a questo disegno, non solo attraverso il voto ma attraverso strumenti partecipativi come le primarie. A destra non c'è solo il candidato indipendente, ma anche lì ci sono partiti e strutture organizzate. Il mio obiettivo è alterare i processi di partecipazione politica anche a livello partitico. Questa è stata la mia sfida. Aeroporto di Forlì Rondoni: "sono uno strenuo difensore dell'aeroporto, è la struttura più importante per lo sviluppo economico di Forlì. Dobbiamo difenderlo a tutti i costi e fare tutto il possibile per valorizzarlo. Ho fatto i complimenti al presidente di Seaf, Franco Rusticali. Occorre un dialogo con Rimini e con Bologna, ma è chiaro che il privato deve entrare dentro l'aeroporto, ma l'impegno deve essere volto ad attivare tutto quello che è necessario per far capire che la presenza dell'aeroporto è qualcosa di estremamente significativo per la città. L'allargamento della mente non è un percorso virtuale, ma anche fisico. Balzani: "Il problema è di costi e di sostenibilità industriale dei progetti che sono stati messi in campo: sul rilancio dell'aeroporto e dell'inserimento dei privati vanno verificati i piani industriali, perché l'operazione è fattibile solo se ha la possibilità di stare in piedi nel tempo. Una volta che avremo i documenti precisi e definitivi, vedremo se è una cosa che effettivamente sostenibile. Certo è che l'aeroporto è un'infrastruttura positiva per il nostro territorio. Via Emilia-bis Rondoni: "Sicuramente arrivare a Cesena oggi è un problema più di tanti anni fa, occorre collegarsi al più presto con l'E45, poi c'è il problema del collegamento con Ravenna. Va risistemato tutto l'insieme della viabilità e delle infrastrutture, uscendo da una logica partitocratica, lavorando ‘insieme' per andare a chiedere gli investimenti, perché Forlì non può essere penalizzata solo per la diversità dei colori politiche dei diversi livelli amministrativi. Il mio sarà un appello alla forlivesità. Balzani: "E' ottimistico pensare che la via Emilia-bis si possa sostenere solo con il pagamento del pedaggio. Quello che mi preoccupa è il tracciato, il capire quanto territorio deve essere consumato per riuscire a fare l'allacciamento con la via Emilia-bis. Bisogna capire qual è il tracciato, che non conosce neppure il candidato del Pd a Cesena, Paolo Lucchi". Le coalizioni: domanda di Marino Bartoletti Il giornalista, fondatore del movimento civico "Viva Forlì" chiede perché per Balzani è stato possibile creare una coalizione mentre per Rondoni no? Balzani: "Ci siamo messi attorno ad un tavolo, abbiamo tracciato le linee fondamentali del programma e tracciato le idee forti, che sono state piuttosto complementari tra i vari gruppi: Rondoni: "Io non scelgo, sono stato scelto. La mia funzione è mettermi completamente al servizio della città. Non sono un leader politico e non voglio esserlo. I partiti hanno i loro dirigenti e le loro esigenze di visibilità; stanno cercando gli accordi che vogliono trovare, io sono a disposizione ma non faccio il tramite o il mediatore di una coalizione. Non mi fa paura nessun supporto. A Marino dico che l'esempio che ci ha dato cinque anni fa è un esempio stimolante e di riferimento per certi impegni. Se si gioca col 4-3-3 o col 4-4-2 dipende dalle stagioni; c'è la stagione per le liste civiche e quella per altri schemi.

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Emigrazione giovani in cerca di lavoro intervento della Cisl (sezione: Cultura)

( da "Sanremo news" del 31-03-2009)

Argomenti: Cervelli

Emigrazione giovani in cerca di lavoro intervento della Cisl Remigio D’Aquaro, Segretario Generale della Cisl di Imperia, interviene sull'emigrazione dei giovani fuori provincia per cercare un'occupazione. "Le recenti rilevazioni dell’Istat hanno delineato un quadro molto dettagliato della popolazione della provincia di Imperia. Accanto all’aumento degli over 65 (e degli over 80) è in corso un altro fenomeno assai grave: molti giovani sono costretti a cercare lavoro e fortuna altrove. I 2/3 degli oltre 1200 laureati, da quando è stata costituita l’Università di Imperia, hanno dovuto trovare lavoro fuori dalla provincia. Inoltre il tasso di disoccupazione giovanile è del 21,5% contro una media nazionale del 18,2%. Questi dati sono molto preoccupanti. Un territorio che non riesce a garantire un futuro per i propri figli e i propri nipoti, è destinato inevitabilmente ad impoverirsi. Ancor più grave è la 'fuga dei cervelli', dei giovani altamente scolarizzati che portano via con sé il loro bagaglio di conoscenze, di competenze e di professionalità non trovando le condizioni per poterle mettere in opera, e privando la provincia di potenziali risorse. Perdere i giovani significa depauperare il territorio. La crisi economica ha enfatizzato le già gravi difficoltà del mondo del lavoro, soprattutto per le nuove generazioni per le quali la precarietà sta diventando una costante della loro vita. Da precarietà lavorativa si trasforma in precarietà esistenziale, eliminando di fatto la possibilità di fare progetti sulla propria vita e sul proprio futuro. Situazione ancora più difficile per chi è costretto a trovare lavoro altrove. Una seria politica per il rilancio del territorio deve essere lungimirante e creare le condizioni affinchè i giovani possano esprimere le loro potenzialità. Siamo fortemente convinti che l’Università imperiese possa avere un ruolo importante in questo scenario. Il Polo universitario dovrebbe garantire una offerta didattica esplicitamente contestualizzata, attivando corsi anche nel campo del turismo, dell’agroalimentare, della nautica e della floricoltura ovvero gli ambiti tradizionali dell’economia imperiese, per formare giovani laureati con conoscenze immediatamente spendibili e applicabili 'in loco'. Si creerebbe in tal modo un forte legame con il territorio con conseguente valorizzazione dello stesso. Sarebbe un guadagno per tutti: per i giovani, che avrebbero nella provincia un mercato del lavoro in cui mettere in pratica i loro studi, e per il territorio stesso che godrebbe delle novità e delle capacità dei suoi giovani. Siamo consapevoli che ogni investimento comporta inevitabilmente dei costi, tuttavia bisogna valutare il ritorno positivo sia dal punto di vista sociale che economico dell’investimento stesso. In alcuni settori tali costi sono necessari: investire sul futuro dei giovani fa parte di questi. La cultura e la formazione sono propedeutiche allo sviluppo e al benessere; ancora di più devono esserlo per la nostra provincia altrimenti destinata a diventare marginale nei processi economici nazionali e non solo".

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"Voglio andare all'Università": orientamento alla Spezia (sezione: Cultura)

( da "Cittàdellaspezia.com" del 31-03-2009)

Argomenti: Cultura

"Voglio andare all'Università": orientamento alla Spezia "Voglio andare all'Università" è il titolo guida chiamato a dare una impronta chiara e immediata alla giornata dedicata all'Orientamento Universitario, rivolto agli studenti delle ultime classi delle Scuole Superiori della provincia che si apprestano, dopo aver ottenuto il diploma, a proseguire il loro percorso formativo iscrivendosi all'Università. E' l'iniziativa che l'Assessorato alle Politiche Giovanili Centro Informagiovani del Comune della Spezia in collaborazione con la Provincia della Spezia, ha organizzato per giovedì 2 aprile nella Sala Polivalente Crdd (ex cinema Arsenale) a iniziare dalle ore 9,30 alle 12,30 e dalle 14,30 alle 17. Sono previsti incontri fra gruppi di studenti e gli orientatori, saranno presenti i rappresentanti delle Università di Genova, di Parma, di Pisa, del Polo Universitario della Spezia Marconi e dei Corsi di Laurea in Infermieristica e Fisioterapista della Spezia, e ancora, dell'Università Telematica e Campus, dell'Università Bocconi di Milano, dell'Università Internazionale laureate, della Nuova Accademia Belle Arti Milano. Questo progetto è nato otto anni fa, con l'intento di favorire un rapporto positivo tra gli studenti della classi quarte e quinte superiori e l'Università. Giovedì ci sarà l'intervento di Mariaelisa Bersellini, istruttore culturale di Informagiovani. Subito dopo i ragazzi potranno avvicinarsi ai numerosi stand nei quali troveranno rappresentanti delle segreterie di alcune Università, disponibili a informarli sui corsi presenti, sulle pubblicazioni, docenti, materiale didattico. Saranno ovviamente presenti i rappresentanti del Polo Universitario della Spezia.

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Melanoma, nuovo test per la diagnosi (sezione: Cultura)

( da "Corriere.it" del 31-03-2009)

Argomenti: Cultura

Per ora, quel che più conta è l'esperienza del patologo. E nell'incertezza si elimina il neo Melanoma, nuovo test per la diagnosi Alcuni biomarkers potrebbero chiarire i casi dubbi, ma servono ulteriori conferme MILANO - I ricercatori dell'Università di San Francisco (California) hanno messo a punto una nuovo esame per distinguere tra nei benigni e melanoma. Il test si basa sulla misurazione di alcune differenze presenti in determinati marcatori genetici e, secondo i ricercatori, potrebbe migliorare le tecniche attualmente a disposizione, soprattutto nelle forme di dubbia natura. Oggi, infatti, la diagnosi di questo tumore maligno della pelle viene fatta servendosi sopratutto dell'osservazione diretta (a microscopio) delle biopsie di tessuto, che in alcuni casi può dare esiti ambigui. IL GOLD STANDARD ITALIANO: PRUDENZA E ESPERIENZA - «In realtà la diagnosi del melanoma è fra le più facili in assoluto chiarisce Nicola Mozzillo, responsabile dell'unità Sarcomi e Melanomi all'Istituto Nazionale Tumori Fondazione Pascale di Napoli -. Esiste però un certo numero di casi dubbi, di forme cosiddette borderline, che presentano particolari atipie cellulari (ad esempio i nevi di Spitz, quelli atipici, quelli displastici) e rendono difficile capire se si tratta di nei benigni o maligni». In questa situazione molto dipende dall'esperienza dell'anatomopatologo: «Un occhio "allenato" prosegue Mozzillo è spesso in grado di risolvere le perplessità. Oppure, se le difficoltà diagnostiche rimangono, ci si affida alla soluzione più sicura per il paziente: le linee guida italiane prevedono che in situazioni incerte si proceda come se si trattasse di un melanoma». Asportazione chirurgica e valutazione del linfonodo sentinella, un intervento mini-invasivo per il paziente che risolve definitivamente il problema. LO STUDIO AMERICANO Nella ricerca pubblicata sulla rivista Proceedings of the National Academy of Sciences , gli studiosi Usa spiegano di aver messo a punto il test osservando il profilo di espressione di circa 1000 geni presenti in tessuti umani prelevati da pazienti con melanoma e con nei benigni. La validità del metodo è stata verificata su un campione di tessuti su cui era stata precedentemente fatta la diagnosi in modo tradizionale. «E' il primo studio su larga scala che dimostra l'accuratezza e la praticabilità di un approccio con biomarkers nella diagnosi di melanoma spiega Mohammed Kashani-Sabet, autore del lavoro -. Osservando i tessuti in laboratorio abbiamo trovato un gruppo di cinque geni che può fungere da marcatore di malattia ed è molto accurato: ha riconosciuto correttamente il 95 per cento dei nei benigni, il 91 per cento delle lesioni tumorali e il 75 per cento dei casi più difficili, quelli di natura incerta». I cinque geni sono stati scelti come «segnalatori» perché si dimostravano molto più attivi nei tessuti malati di melanoma che in quelli con semplici nei. Così, con altrettanti anticorpi specifici il test cerca le cinque proteine prodotte da quei geni. IL FUTURO E' NELLA GENETICA - Sono circa seimila, ogni anno in Italia, i nuovi casi di melanoma, un tumore aggressivo e letale che, se si riconosce in tempo, guarisce però definitivamente nel 90 per cento dei casi. Sono molte, quindi, la aspettative riposte nella diagnosi precoce e nella capacità genetica di predire la presenza della malattia: «Da anni si studiano i biomarkers conclude Mozzillo e sono parecchi i geni individuati come segnalatori efficaci. Purtroppo però nessuno di questi è stato reputato finora sufficientemente affidabile per poter sostituire il metodo tradizionale». Servono, insomma, studi su numeri più ampi di pazienti e ulteriori ricerche per creare nuovi test, più capaci dell'occhio umano aiutato dal microscopio di distinguere i falsi negativi o positivi. Vera Martinella stampa |

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In un volumela figura di Saetta (sezione: Cultura)

( da "Sicilia, La" del 31-03-2009)

Argomenti: Cultura

a palazzo la lomia In un volume la figura di Saetta La sera del 25 settembre del 1988 sulla strada statale 640, che da Agrigento conduce a Caltanissetta, un commando mafioso uccise Antonino Saetta, presidente della prima sezione della Corte d'Appello e suo figlio Stefano, mentre in auto tornavano a Palermo. Ancora oggi quell'episodio è ancora vivo nelle menti di quanti lo hanno conosciuto e soprattutto apprezzato nella vita di tutti i giorni e in campo professionale. Un vero esempio di vita, definito un eroe e martire della giustizia. Per non dimenticare la figura e l'opera del magistrato canicattinese, Carmelo Sciascia Cannizzaro, lo ha voluto ricordare con un libro dal titolo «Antonino Saetta, il primo magistarto giudicante assassinato dalla mafia». La presentazione del libro si terrà giovedì 2 aprile alle ore 17.30 a Palazzo La Lomia. Hanno assicurato la loro presenza il presidente dell'Uciim Giovanna Insalaco Leone, il procuratore della repubblica di Agrigento Renato Di Natale, la docente di storia contemporanea dell'università di Palermo Gabriella Portalone, il parroco della chiesa dell'Immacolata di Agrigento don Angelo Chillura e il docente del polo universitario Mario Gaziano. L'autore del libro Carmelo Sciascia Cannizzaro da tempo si dedica alla promozione di svariate iniziative di carattere culturale e sociale. Scrive per giornali e riviste a caratura regionale, ed attualmente ricopre l'incarico di presidente dell'università delle Tre Età di Canicattì. Antonino Ravanà

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Riflessioni sulla qualitàdell'impegno politico oggi (sezione: Cultura)

( da "Sicilia, La" del 31-03-2009)

Argomenti: Cultura

l'on. castagnetti ospite del convegno Riflessioni sulla qualità dell'impegno politico oggi «La città come il mondo: ripensare la responsabilità politica a partire dalla testimonianza di Giorgio La Pira» è il titolo dell'incontro di studio organizzato dal Centro Cammarata in collaborazione con l'Associazione nissena “Giorgio La Pira” che avrà luogo venerdì alle 17 nei locali del Centro culturale “Michele Abbate” (ex macello). Interverranno come relatori: l'on. Pierluigi Castagnetti, deputato alla Camera, il prof. Ugo De Siervo, giurista dell'Università di Firenze e membro della Corte Costituzionale, il prof. Franco Monaco, docente di Comunicazione all'Università Cattolica di Milano e politologo. Modererà don Giuseppe Bellia, biblista della Facoltà Teologica di Sicilia, anche lui studioso di La Pira. L'incontro di studio consisterà nella presentazione di un libro del compianto Vittorio Peri, ristampato l'anno scorso in seconda edizione dopo la sua prima uscita, nel 2001, per i tipi dell'Editore Sciascia. Il titolo del libro di Peri, studioso di storia della Chiesa e bibliotecario nella Biblioteca Vaticana dal 1961 al 1999, è: “Giorgio La Pira. Spazi storici, frontiere evangeliche”. «L'incontro di venerdì - dice il direttore del Centro Cammarata don Massimo Naro - non vuole però essere solo una presentazione del libro: intende piuttosto essere l'occasione per riflettere sulla qualità dell'impegno politico - sostenuto da motivazioni anche cristianamente ispirate - oggi; per questo ho deciso di intitolare l'incontro di studio così. La Pira fu sindaco di “una” città, ma capace di amministrarla col cuore e con la mente larghi tanto da abbracciare molte altre città nel mondo e il mondo stesso. Vorrei che emergesse il valore del suo impegno politico tutto esercitato sulla linea di confine del locale e del globale, per dirla con termini odierni». Salvatore Falzone

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Pochi conoscono i rischi della rete (sezione: Cultura)

( da "Gazzettino, Il" del 31-03-2009)

Argomenti: Cultura

«Pochi conoscono i rischi della rete» Martedì 31 Marzo 2009, (a.f.) Docente di informatica all'università di Mestre in via Torino, esperto dei sistemi di sicurezza nelle comunicazioni, prorettore per l'innovazione all'Università di Ca' Foscari Agostino Cortesi non nasconde che anche lui ha avuto guai con internet. «Hanno rubato la mia identità; e un avvocato ha cominciato con richieste per pagare un acquisto su eBay che non avevo mai fatto, 40 euro. Non c'entravo. Ma questo dimostra quanto poco sicuro sia il web». Non certo nella categoria dei diffidenti Cortesi spiega anche come il nostro analfabetismo informatico sia piuttosto allarmante: «Il numero degli studenti in informatica è diminuito del 40 per cento in Italia e del 70% negli Usa». Ma come? Abbiamo detto, per anni, che in Europa serviranno 7 milioni di laureati in informatica «Servono ancora. Ma adesso gli informatici sono visti come tecnici, non come progettisti». I "nuovi metalmeccanici" sono davanti ai computer? «Gliela passo la battuta. Questa decadenza a livello mondiale ha effetti devastanti. Ho fatto due conti: gli ultimi informatici visti in tv sono stati Pistorio; e Honsell, allora rettore di Udine; ma si faceva chiamare "matematico". Mancano figure di questo tipo con appeal. E lo sboom economico della bolla di internet ha marchiato l'informatica sgonfiandola». Eppure ognuno di noi si sente galleggiare sempre meno sicuro tra pc, cellulari, mail, web, virus... «Tutto è cresciuto anche tra confusioni. Anni fa il roaming internazionale (il sistema per cui un cellulare italiano funziona anche all'estero ndr) tra Belgio Olanda e Lussemburgo era rimasto "in chiaro" mentre le comunicazioni dentro gli stati erano protette. Paradosso: e lo spionaggio industriale andò a nozze in quella zona». Sicurezza per gli utenti? «Skype (telefonate gratis, praticamente, ottenute attraverso le line del web, ndr) usa un protocollo che non è pubblico. Quindi non c'è alcuna garanzia se la nostra comunicazione possa essere intercettata e gestita chissà come». Tutte le storie che anche un cellulare spento resta attivo ed esperti lo possono "utilizzare" in più modi... «C'è abbastanza di vero. Così come alla fine non è difficile duplicare i sistemi di radiofrequenza usati sempre più da molte "carte"». E le chiavi che aprono automaticamente le auto? «Basta avere lo strumento giusto e la tecnologia e si può copiare». Ho i brividi quando uso la carta di credito per internet. «Il minimo che possa capitare. I collegamenti sono "sicuri" e protetti quando nelle pagine vediamo un piccolo "lucchettino chiuso". I messaggi in quei casi sono criptati da algoritmi. Difficilissimo, rubarli. Negli altri casi non è sicuro niente». Lei usa "gmail" la posta di Google: vero che gliela leggono tutta? «Non leggono le mie lettere, bensì un algoritmo scopre la frequenza dei termini che possono essere utilizzati a scopi pubblicitari». La scuola che può fare? «Evitare di mascherare l'uso di strumenti con la parola "informatica". Abbiamo tutti imparato a scrivere su una tastiera senza andare a lezione, così come sappiamo usare un cellulare. È rischioso inserire nei programmi lezioni per l'uso degli strumenti. E bisognerebbe seguire di più gli insegnanti per riuscire a spiegare quali sono gli impatti culturali e sociali dell'informatica». Nell'informatica siamo in ritardo? «Sì, e colonizzati. Si salvano gli studenti più bravi ai quali, purtroppo, consigliamo di andare all'estero. Degli ultimi tre miei validi laureati di Mestre due sono in Olanda e uno a Parigi. Prepariamo bene, ma dopo».

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Antonio Carreca (sezione: Cultura)

( da "Sicilia, La" del 31-03-2009)

Argomenti: Cultura

Antonio Carreca Scade giovedì prossimo alle 18 il termine per la presentazione delle candidature per l'elezione a rettore dell'Università di Catania, ma sono già tre i candidati in lizza. Al prof. Vincenzo Albanese, direttore della cattedra di Neurochirurgia, che aveva depositato per primo, mercoledì scorso, la propria candidatura, ieri si sono aggiunti altri due nomi: quello scontato del rettore uscente, Antonino Recca, in carica dal 2006 e già preside di Ingegneria dal 1999 al 2005, e quello di Zaira Dato Toscano, docente ordinario di Composizione archittettonica e urbana ad Architettura e già vicepreside della stessa facoltà, il cui nome come possibile candidato era già circolato nei giorni scorsi. Come detto, restano ancora tre giorni per potere depositare la candidatura. Subito dopo la pubblicazione all'albo dell'Ateneo dei nomi degli aspiranti rettori, comincerà la campagna elettorale: sarà il Decano d'ateneo, il prof. Manlio Bellomo, docente di Storia del diritto medievale e moderno, a rendere noto il calendario delle riunioni nelle facoltà, nel corso delle quali i candidati potranno esporre i propri programmi. Come noto, si vota il 27 aprile e poi eventualmente anche il 18, 19 e 20 maggio: per l'elezione del rettore è richiesta la maggioranza assoluta degli aventi diritto al voto nelle prime tre votazioni, mentre nel turno successivo è previsto il sistema del ballottaggio tra i due candidati che nella terza votazione hanno riportato il maggior numero di voti. Il nuovo rettore, dopo la modifica dello Statuto, resterà in carica per quattro anni e non più per un triennio.

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Bertolini: sulle Funivie avevo ragione io (sezione: Cultura)

( da "Trentino" del 31-03-2009)

Argomenti: Cultura

Bertolini: sulle Funivie avevo ragione io «Parlavo di partecipazione dei Comuni, adesso lo fa anche Daldoss» VAL DI SOLE. «Daldoss ritiene che siano ancora delle sciocchezze le proposte che avevo avanzato nell'estate 2008 per garantire il funzionamento delle Funivie Folgarida Marilleva?». Il presidente di Valli Unite Denis Bertolini in una nota interviene nuovamente sulla difficile situazione economico finanziaria che ha coinvolto la più importante attività economica della valle. Bertolini già nel luglio scorso aveva presentato un'interrogazione al presidente del consiglio provinciale, nella quale si auspicava la creazione di una società mista pubblico-privato che prevedesse una diffusa partecipazione degli operatori economici locali e dei comuni, «in modo che la Val di Sole si possa sentire compartecipe nella gestione del proprio territorio con conseguenti ricadute positive su tutti i comparti economici della valle». «Ricordo perfettamente - scrive Bertolini - l'intervento del presidente del Comprensorio Carlo Daldoss, che mi invitava a non dire sciocchezze e a leggere prima i bilanci della società. Leggo con piacere che, adesso che l'acqua tocca la gola, anche Daldoss pensa all'ipotesi di una partecipazione dei Comuni nella Società funivie Folgarida Marilleva. Beh, allora forse le mie proposte non erano proprio delle sciocchezze. Voglio solo ricordare che forse fare politica non significa rincorrere i problemi, ma soprattutto cercare di prevederli e pensare a delle soluzioni prima che si presenti la situazione difficile (come dire che il politico non deve solo correre a chiudere la stalla quando i buoi sono scappati)». (l.s.)

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AL VIA IL FESTIVAL INTERNAZIONALE DEL GIORNALISMO (sezione: Cultura)

( da "AgoPress" del 31-03-2009)

Argomenti: Cultura

(AGO PRESS) Al via domani la terza edizione del Festival Internazionale del Giornalismo che fino domenica 5 aprile ospiterà a Perugia oltre 200 giornalisti da tutto il mondo. Si apre con una welcome session che darà il benvenuto ai 200 volontari che sono stati selezionati per collaborare all’organizzazione dell’evento. Sono studenti e appassionati di giornalismo tra i 18 e i 24 anni che arrivano da diversi paesi: Canada, Australia, India, Brasile, Russia, Svizzera, Inghilterra, Spagna, Portogallo, Tunisia, Lituania. Una vera e propria community nata e organizzata attraverso i social network: twitter e facebook su tutti. Ad accoglierli Enzo Iacopino, segretario ordine Nazionale dei Giornalisti, Maurizio Oliviero Commissario Straordinario ADiSU e Silvano Rometti Assessore alla Cultura Regione Umbria. A cura di Reuters la presentazione del libro Our World Now, una raccolta delle migliori foto del 2008 scattate da oltre 600 giornalisti che collaborano con Reuters e che continuano a fare il loro lavoro anche in situazioni di pericolo, e del documentario Bearing Witness: five years of the Iraq war, il video che testimonia il ruolo dei giornalisti nelle zone di guerra. Intervengono Tiziana Barghini direttore Reuters Europa meridionale e Samia Nakoul Reuters. Seguirà la premiazione della prima edizione del Premio Internazionale Comunicazione per il Sociale, istituito dall’Agenzia delle Onlus e dalla Regione Umbria, voluto per valorizzare le attività di informazione e approfondimento che dalla carta stampata ad internet, dalla radio alla tv danno voce alle esperienze positive del nonprofit e dell'associazionismo, innovando così la capacità comunicativa del linguaggio del sociale. Intervengono: Maria Rita Lorenzetti presidente Regione Umbria, Stefano Zamagni presidente Agenzia per le ONLUS, Giuseppe Guzzetti presidente Fondazione Cariplo, Dino Boffo direttore Avvenire, Candido Grzybowski direttore di IBASE – Brasile, Andrea Olivero portavoce Forum Nazionale del Terzo Settore, Elio Silva Il Sole 24 Ore. Modera Damiano Stufara Assessore Politiche sociali Regione Umbria. Un approfondimento sulla quarantennale attività pubblicistica del poliedrico impegno civile di Aldo Moro, dal titolo L’attualità di Aldo Moro giornalista, apre gli incontri-dibattito di questa prima giornata. L’incontro ripercorre e analizza gli scritti del politico pugliese facendo emergere esami seri, scrupolosi e lungimiranti dei fenomeni politici e sociali di quegli anni. Intervengono Antonello Di Mario capo ufficio stampa UILM nazionale, Agnese Moro sociopsicologa e Ferdinando Treggiari docente Storia del diritto medievale e moderno. Modera Enzo Quaratino ANSA. Antonio G. Calafati docente di Economia Urbana, Università delle Marche, Nicholas Jones BBC, Sergio Rizzo Corriere della Sera e David Sassoli vicedirettore TG1 cercheranno di rispondere alla domanda Il giornalismo è al servizio dei cittadini? per capire se siamo ormai di fronte a un giornalismo che ci impedisce di pensare collettivamente. Modera Marcello Foa il Giornale.Il cittadino del villaggio globale, sempre più informato sui fatti del mondo in tempo reale, tende a sapere sempre meno sui fatti a lui più vicini. In quest'ottica cresce l'importanza e il ruolo dell'informazione locale. Su L’informazione tra globale e locale si confronteranno Pierluigi Camilli vicedirettore RAI TG Regionali, Giuseppe Castellini direttore Il Giornale dell'Umbria, Anna Mossuto direttore Corriere dell'Umbria, Sandro Petrollini caporedattore Umbria Il Messaggero, Luciano Salvatore caporedattore Umbria La Nazione e Renato Vichi responsabile Media Relations UniCredit Retail. Cronaca nera, prima notizia. Dall'omicidio di Cogne al delitto di Perugia: la cronaca giudiziaria, le indagini scientifiche e i confini del racconto giornalistico. Ne parleranno Sabina Castelfranco CBS, Caterina Malavenda avvocato, esperto di diritto dell'informazione, Massimo Martinelli Il Messaggero, Massimo Picozzi psichiatra e criminologo, Fiorenza Sarzanini Corriere della Sera. Modera Paolo Poggio GR RAI. Uno spazio importante di questa edizione è dedicato all’informazione in prima linea contro le mafie. La mafia, anzi le mafie si sono globalizzate e modernizzate, utilizzano skype e facebook per comunicare, investono sui mercati internazionali, stringono patti di sindacato con le organizzazioni di altri Paesi, scambiandosi "know how" criminale. L’inchiesta sulla criminalità si deve adeguare ai tempi, allargando i propri orizzonti, acquisendo nuovi strumenti e metodologie di i indagine, pur conservando lo spirito di servizio alla democrazia. All’incontro Globalizzazione e criminalità organizzata partecipano Paolo Butturini segretario Associazione Stampa Romana, Piero Grasso procuratore Nazionale Antimafia, Francesco La Licata La Stampa, Petra Reski Die Zeit. Modera Vittorio Di Trapani segretario Associazione Giornalisti Scuola di Perugia. Per la sezione Giornalismi, Tv e Mafie, dedicata alle scuole, sarà proiettato il docufim O’sistema di Matteo Scanni e Ruben H. Oliva. Un’indagine senza censure sulla camorra, che racconta la Napoli della criminalità organizzata. Il volto oscuro del potere in Italia è il titolo dell’incontro con Giuseppe Lo Bianco ANSA, Sandra Rizza freelance e Andrea Purgatori Corriere della Sera. Sarà presentato il libro Profondo Nero (Chiarelettere) di Giuseppe Lo Bianco e Sandra Rizza, che svela inediti scenari sulla morte del giornalista De Mauro, di Pasolini e del presidente dell’Eni Enrico Mattei: un’unica pista all’origine. A seguito della pubblicazione di questo libro la criminologa Simona Ruffini e l’avvocato Stefano Maccioni hanno condotto un’inchiesta e presentato al Procuratore della Repubblica di Roma, Giovanni Ferrara, una istanza per chiedere la riapertura delle indagini sulla morte di Pierpaolo Pasolini. Apre la sezione speciale dedicata ai new media l’incontro Internet è partecipazione con i blogger ed esperti di new media Antonella Beccaria, Paul Bradshaw, Antonio Sofi e Mario Tedeschini Lalli Elemedia Gruppo Espresso. Dedicato a blogger, filmaker e giornalisti indipendenti anche lo spazio Casa Current, gestito dal social news network fondato dal Al Gore che vive di giornalismo partecipativo, aperto da domani al 5 aprile dalle ore 9.00 alle ore 21.00 presso il Centro Servizi Camerali G. Alessi. Protagonisti della sera a teatro Gualtiero Bertelli, Gian Antonio Stella e Bebo Storti con lo spettacolo teatrale Un paese di gente perbene. Storie, racconti e aneddoti intervallati da canti provenienti dal patrimonio popolare italiano. Dalle infrastrutture bloccate da lacci e lacciuoli di ogni genere all’attività legislativa farraginosa, dai ritardi nell'informatica che ci fanno arrancare dietro la Lettonia agli ordini professionali chiusi a riccio davanti ai giovani, dal declino delle Università-fai-da-te alle rivolte di mille corporazioni, dalle ottusità sindacali ai primari nominati dai partiti: l'Italia è un Paese straordinario che, nonostante la sua storia, le sue eccellenze, i suoi talenti, appare ormai alla deriva. Un Paese che una classe politica prigioniera delle proprie contraddizioni e dei propri privilegi non riesce più a governare.

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Il tema del nucleare al centro di un incontro alla Casa dello Studente di Cagliari (sezione: Cultura)

( da "SardegnaIndustriale.it" del 31-03-2009)

Argomenti: Cultura

SardegnaIndustriale.it - News 31/3/2009 – Il tema del nucleare al centro di un incontro alla Casa dello Studente di Cagliari Il tema attualissimo del ricorso al nucleare per risolvere i problemi energetici sarà al centro di un incontro che si terrà giovedì prossimo 2 aprile, con inizio alle 17, alla Casa dello Studente (Sala Cosseddu) in via Trentino, a Cagliari. L’iniziativa vedrà la partecipazione di Salvatore Carai, sindaco di Montalto di Castro, Michele Saba, docente del dipartimento di Fisica dell’Università di Cagliari, Vincenzo Migaleddu dell’Isde (International society of doctors for the environment). Moderatore il giornalista Andrea Mameli.

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Inizia domani, a Tiana, un seminario ambientale promosso dall'Enas (sezione: Cultura)

( da "SardegnaIndustriale.it" del 31-03-2009)

Argomenti: Cultura

SardegnaIndustriale.it - News 31/3/2009 – Inizia domani, a Tiana, un seminario ambientale promosso dall’Enas Difesa del suolo, gestione forestale, valutazione ambientale e salvaguardia delle risorse idriche: è il tema di un seminario residenziale che si svolgerà da domani a venerdì 3 aprile presso la Diga del Torrei a Tiana, in provincia di Nuoro. L’iniziativa è promossa dall’Ente acque della Sardegna e si rivolge a studenti e dottorandi di ricerca del corso di laurea in Scienze ambientali e naturali e di quello in Scienze forestali e ambientali dell'Università di Sassari. Saranno presenti anche alcuni alunni degli istituti superiori F.Ciusa di Nuoro, G.M.Angioy di Bono e del Liceo Pedagogico di Nuoro. A tenere le lezioni saranno, oltre a docenti delle Università di Sassari ed esperti dell'Enas, anche professori ed esperti di altre Università ed Istituti di ricerca italiani. Parteciperà all'iniziativa il sindaco di Tiana, Cesarina Marcello.

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UNIVERSITÀ/ TORINO, ASSEMBLEA CITTADINA IN ATENEO CONTRO FASCISMO (sezione: Cultura)

( da "Wall Street Italia" del 31-03-2009)

Argomenti: Cultura

Università/ Torino, assemblea cittadina in ateneo contro fascismo di Apcom Aderiscono il prorettore Roda e l'ex sindaco Novelli -->Roma, 31 mar. (Apcom) - Rimettere al centro l'antifascismo. E' questo l'obiettivo degli studenti dell'Onda di Torino, che hanno organizzato per giovedì 2 aprile un dibattito pubblico in ateneo, raccogliendo l'adesione del prorettore, Sergio Roda, e dell'ex sindaco della città, Diego Novelli, oltre a quella di diversi docenti e dei sindacati di base. "Questa università - scrivono gli studenti in un appello - ha dato i natali intellettuali a personaggi del calibro di Gramsci, Gobetti, Galante Garrone, Norberto Bobbio. Questi pensatori ce li fate studiare, fanno parte dei curricula studiorum di molti di noi studenti. Nelle loro pur differenti posizioni - sottolineano - hanno tutti indistintamente sostenuto la necessità d'erigere argini netti contro il fascismo e le sue rinnovate spoglie. Metterne in pratica gli insegnamenti è il minimo che possiamo fare". "A Roma - ricordano gli studenti - in meno di un anno ci sono state ben due aggressioni nei pressi de La Sapienza". A Milano, sottolineano, "il 5 aprile neo-nazisti e razzisti di mezza Europa sfileranno in parata, a Verona avere i capelli un po' più lunghi della norma e portare un orecchino può costare la vita, come è successo neanche un anno fa a Nicola Tommasoli, di 29 anni. Vogliamo permetterci il lusso - spiegano - di ragionare preventivamente ed arginarne anche la semplice possibilità". "Dover fronteggiare periodicamente - proseguono gli studenti - la provocazione di vecchie e nuove forme di fascismo, razzismo e xenofobia è un impegno che ci distoglie da compiti e percorsi ben più urgenti e costruttivi. E' un obbligo a cui però non ci sottraiamo. Ci chiediamo come porre fine al ripetersi di queste presenze inopportune, con la rituale e ormai normale militarizzazione degli spazi universitari. Uno scenario che non accettiamo. Non è questa l'idea di università che abbiamo in mente. Ci piace pensare all'università - concludono - come terra d'asilo e al tempo stesso come spazio di discussione e confronto aperto alla cittadinanza".

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RINNOVABILI/ FRANCIA, CASSA DEPOSITI SOSTERRÀ ECONOMIA VERDE (sezione: Cultura)

( da "Wall Street Italia" del 31-03-2009)

Argomenti: Cultura

Rinnovabili/ Francia, Cassa depositi sosterrà economia verde di Apcom Accordo con min.Ecologia per fondo da 180 milioni di euro -->Roma, 31 mar. (Apcom-Nuova energia) - La Cassa depositi francese si è impegnata a sostenere finanziariamente lo sviluppo delle industrie ecologiche e delle energie rinnovabili tramite una convenzione firmata oggi con il ministero dell'Ecologia. Nell'arco di tempo tra il 2008 e il 2010 la Cassa depositi francese investirà 30 milioni di euro in piattaforme di ricerca pubblico-private e altri 150 milioni di euro in un fondo per le imprese che producono energia rinnovabile. Questa convenzione mira a "fare emergere in Francia i campioni dello sviluppo verde", ha sottolineato Jean-Louis Borloo, il ministro dell'Ecologia. La Cassa depositi punta a "finanziare il 5% della capacità nazionale di produzione di energia rinnovabile entro il 2010 e il 10% entro il 2020", ha precisato Augustin de Romanet, il direttore generale della Cassa depositi. In particolare sono stati preselezionati quattro progetti tra cui uno per i componenti dei veicoli elettrici e ibridi, uno per i sistemi fotovoltaici e uno sul nucleare. (fonte Afp)

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Primo confronto Rondoni-Balzani (sezione: Cultura)

( da "RomagnaOggi.it" del 31-03-2009)

Argomenti: Cultura

31 marzo 2009 - 10.27 (Ultima Modifica: 31 marzo 2009) Stretta di mano tra Roberto Balzani e Alessandro Rondoni Primo confronto pubblico tra i due principali candidati sindaci di Forlì, Alessandro Rondoni e Roberto Balzani. Martedì mattina all'Hotel della Città, si è svolto un primo ‘duello' organizzato dalla redazione forlivese del "Corriere Romagna". Un incontro basato sulle domande raccolte dall'autorevole quotidiano locale tra i propri lettori. Sul tema dei rapporti con la Lega Nord, Rondoni ha ribadito di "non avere preclusioni", mentre Balzani ha spiegato di volere "una città più capoluogo". > GALLERIA FOTOGRAFICA > SONDAGGIO: CHI TI HA CONVINTO? Dopo l'introduzione del caporedattore Gaetano Foggetti, è il giornalista Pietro Caruso a porgere le domande ai due candidati. Il primo quesito è per Alessandro Rondoni e riguarda i rapporti con la Lega Nord. "La Lega Nord sta amministrando in molti comuni del nord-est e lo fa in modo democratico ed efficiente; inoltre è il partito più antico che siede in parlamento e questo fa capire quanto siano cambiate le cose negli ultimi anni". Da cattolico, ha aggiunto Rondoni, "non ha alcuna preclusione, ma certo - a proposito di ronde - non faremo nulla fuori dalla legge". Poi un lettore chiede a Balzani perché la coalizione che sostiene Alessandro Rondoni non ha accolto "Viva Forlì", il movimento civico fondato dal giornalista sportivo Marino Bartoletti, presente tra il pubblico al dibattito. E il candidato del Pd, dopo la risata del ristretto pubblico di una cinquantina di persone, dice chiaramente che sul punto "non ho nulla da dire". Cosa vi differenzia sul futuro della nostra città? Balzani: "In primo luogo Forlì deve giocare un ruolo al di fuori di sé stessa, avere relazioni con i comuni del comprensorio, del circondario e del territorio molto più strette. Deve essere di più città capoluogo, utilizzando anche il potenziale che è dentro l'università e dentro le generazioni che hanno avuto esperienze estern". Altro punto per Balzani è la "difesa dei livelli di Welfare della nostra città, che ha raggiunto livelli tra i più alti nel nostro paese, con una buona integrazione tra pubblico e privato e questi livelli bisogna conservarli per il futuro". "La terza differenza - prosegue Balzani - riguarda lo sviluppo del territorio, che va aggettivato. Questo sviluppo fino ad oggi è caratterizzato con piccole medie imprese, conto-terzisti, con una forte espansione dell'edilizia: questo modello va ripensato, con un uso più accorto del territorio, inserendo una maggior dotazione tecnologica nelle nostre imprese". Rondoni: "Con Roberto ci siamo già confrontati ai tempi del liceo. Lui ha una tradizione culturale di un certo tipo, lui di un'altra: ma c'è bisogno di questa diversità. Vedo che Roberto è molto impegnato nel tenere insieme il Pd, io non ho alcun impegno verso il Pd, mentre io sono molto impegnato a girare corso della Repubblica. Io lavoro rasoterra perché il mio interlocutore è solo il cittadino, non qualche coalizione o partito. "Un'altra diversità - aggiunge Rondoni - è una concezione diversa di sviluppo economico. Qualunque sviluppo noi pensiamo, in tempo di carenza di risorse pubbliche, dovremo chiamare a concorrere il privato, quindi occorre aprire con coraggio nel 2009 per qualunque progetto di sviluppo, quello che già si sta facendo con il project financing". Ambiente Rondoni: "Ambiente significa anche scritte sui muri: noi abbiamo 50mila visitatori alla mostra del Canova, ma anche una scritta enorme sui muri limitrofi. Non dobbiamo abituarci al brutto e al degrado; ma da qui bisogna aprire un ragionamento fino alle fonti rinnovabili". "La chiusura del centro al giovedì va analizzato e capito se è davvero efficace - prosegue Rondoni - in materia di qualità dell'aria bisogna fare di più e meglio". Se il 20% del pil forlivese è ancora depositato nell'agricoltura, chi amministrerà nei prossimi anni dovrà mettere insieme ambiente ed energia: non possiamo essere quelli del no, che fermano tutto". Balzani: "E' chiaro che dal punto di vista delle emissioni di Co2 il problema fondamentale è il traffico veicolare. Il tema della mobilità è quindi centrale, è necessario sistemare la viabilità completando gli assi di scorrimento veloci, per poi ripensare l'approccio e la mobilità in centro, pensando a forme diverse dal passato". "Dobbiamo tenere insieme diversi elementi: mobilità, diminuzione dei rifiuti, interventi sul centro storico (che devono essere fortemente coordinati). Ci vorrà un sistema partecipato per fare queste azioni, senza dirigismi, mettendo in campo un progetto educativo per riuscire a cmounicare questi interventi ai cittadini perché sappiano ciò che sta avvenendo. L'ambiente è un problema che va affrontato con un progetto complessivo". "Bisogna poi chiarire con Hera su come intervenire con gli inceneritori, perché le emissioni di diossina non si riescono a controllare fino in fondo". Quale cultura a Forlì? Balzani: "Il primo punto è la tutela del patrimonio esistente, che noi abbiamo il dovere di passare alle altre generazioni, altrimenti tra 20 anni non ci sarà più niente da valorizzare. Non spetta al Comune avere una politica culturale nel senso di intromissioni nelle scelte individuali, ma c'è una relazione sociale tra tre culture presenti oggi in città: la cultura tradizionale folklorico-dialettale, la cultura italiana e la cultura dei migranti. Queste tre culture devono dialogare tra loro. Deve però esserci un libero mercato delle idee". Rondoni: "Rispetto di tutte le persone e di tutte le idee, rispetto della legalità, sia per i cittadini che ci sono da sempre che per quelli che ci sono da poco tempo. A settembre sono stato in Romania e da quando sono tornato ho fatto feste con loro perché questi ponti sono fatti che accadono in città e fanno bene per noi. Sono stato nella panchina sotto Aurelio Saffi, che ormai è una succursale del mio comitato, sono stato al chiostro di San Mercuriale, e ho sentito soprattutto un bisogno di attenzione nei loro confronti. Sulle grandi mostre bisogna ringraziare la Fondazione Cassa dei Risparmi di Forlì, che attira verso la nostra città un'attenzione globale, a tutti i livelli". "Non si chieda, però, alla Fondazione di fare l'assessorato in più: è un ente autonomo che la sua giusta forma di spedere i soldi e questo deve essere assolutamente libero. Cultura significa coltivazione dell'umano e questo non può essere a beneficio di un apparato o di un ente, ma nella libertà individuale di ciascun cittadino. Chiederò che oltre ai contenitori si valorizzino i soggetti: non sarei qui oggi se non avessi incontrato nella mia vita giovanile associazioni culturali, circoli, momenti di sana partecipazione che hanno contribuito alla mia formazione culturale. No ai finanziamenti a pioggia, ma va aiutato chi organizza mostre e rassegne. Se la Fondazione avesse qualche difficoltà economica, come gestiremmo tutti questi contenitori?". Sanità e farmaci Rondoni: "A Forlì abbiamo delle eccellenze, stiamo lavorando in un sistema dove è possibile razionalizzare alcuni processi come quello del pronto soccorso e la guardia medica. Colgo l'occasione, però, anche per segnalare che occorre dare una risposta al fatto che solo in due punti vendita è possibile acquistare farmaci per malati cronici". Balzani: "I nuclei di cure primarie che dovrebbero rappresentare sul territorio una risposta al congestionamento del pronto soccorso, vanno potenziati e valorizzati, facendoli conoscere ai cittadini. Gli investimenti fatti sulla sanità mi pare che rendano la nostra città una realtà assolutamente non scadente". Servizi cimiteriali Balzani: "E' un argomento sul quale non so praticamente nulla, confesso sotto questo profilo la mia totale ignoranza. Questa domanda mi consentirà di approfondire questo argomento". Rondoni: "Il cimitero è un luogo della memoria e deve essere mantenuto come un monumento della città, che deve significare il bene che hanno fatto i cittadini. Per questo occorre contingentare i tempi della burocrazia, si deve tenere presente che si stanno piangendo i propri cari e bisogna avere rispetto". Quanti sono gli assessori necessari? Balzani: "Sono necessari meno assessori di quelli di oggi". Rondoni: "Sicuramente farò una proposta giovedì sera al Salone comunale, ma credo anche io meno di quelli attuali. C'è bisogno di qualità ed esperienza, abbassando al contempo i costi della politica. Ma una sorpresina su questo la farò giovedì sera". Casa di riposo Zangheri: Fondazione o Asp? Rondoni: "Io sono per la Fondazione, perché il privato che ha fatto un'azione meritoria per tutta la città non può sentirsi braccato dall'ente pubblico come se qualcosa andasse male. Lì sta andando tutto talmente così bene che tanta gente sta lasciando alla ‘Zangheri' la propria eredità. E' un ciclo virtuoso che non bisogna interrompere. E' centrale il principio della sussidiarietà". Balzani: "Il livello di copertura dei servizi per gli anziani è molto alto nel nostro territorio. Il pubblico è teso a creare degli standard qualitativi, dentro i quali anche le strutture private devono rientrare sotto ogni profilo. All'interno di questo non vedo alcun ostacolo al che una struttura come la Zangheri possa collocarsi con un profilo di Fondazione. Le Asp hanno senso se riescono a fare forte economie di scala, come succede ad esempio nell'area bolognese. Mi piace molto un consiglio d'amministraizone in cui nessuno prende soldi e auspicherei che ciò avvenisse anche in altre Fondazioni". Anziani e potere d'acquisto Balzani: "Una parte consistente degli investimenti sanitari del nostro territorio è destinata all'assistenza agli over 65. Chiaro che il problema consiste nel fatto che oggi riusciamo a tenere questi livelli, ma tra dieci anni quando ci sarà una longevità maggiore, sarà più difficile riuscire a mantenere questa qualità. Bisogna riuscire a recuperare delle funzioni sociali importantissime volte a quegli anziani soli, che hanno famiglie frantumate, figli lontani: c'è il bisogno del recupero di una funzione civica. Su questo terreno si può fare molto coinvolgendo queste persone abbassando il loro ‘peso' sulla struttura del Welfare e inserirle nel vantaggio collettivo, dentro le scuole, vicino ai bambini, per rimetterli in gioco e a servizio della comunità. Rondoni: "il sistema del welfare va calibrato sulla presenza sempre maggiore degli anziani. Ma vorrei dare qualche linea di indirizzo: dovremo comunque come principio cardine non pensare che una amministrazione comunale abbia risorse infinite. Bisogna aiutare chi aiuta, le grandi rete di volontariato che in maniera generoso e diffusa sul territorio hanno creato modalità di assistenza e socializzazione. Occorre introdurre una sorta di servizio civile per gli anziani, proprio per quelle funzioni sociali di presenza nella città come ad esempio davanti alle scuole. Dobbiamo favorire il ricambio generazionale, la trasmissione culturale dagli anziani alle nuove generazioni". Giovani laureati Rondoni: "Ho incontrato molti giovani e universitari: tre sono le richieste specifiche. Mensa universitaria, aula di studio serale perché quella esistenze chiude alle 19.15 e l'unica realtà attiva è quella di via Valverde che è però connotata politicamente. La terza priorità è il trasporto pubblico serale. L'Università ci pone due domande: quanti laureati forlivesi hanno aperto una nuova attività a Forlì? Quanto sviluppo economico ha prodotto l'insediamento universitario nel nostro territorio (al di là di bar, copisterie e affitti)? Queste domande ci servono per indirizzare meglio il lavoro dei nostri insediamenti. Forlì la sera è morta, lo dicono i giovani che vengono da altre città. Andrebbe poi rivisitato il discorso degli affitti". Balzani: "I problemi degli universitari a Ravenna sono gli stessi. Provate a immaginare Forlì senza l'Università, sarebbe stata una città veramente in grave declino, perché l'indotto portato dall'Università e l'elevazione dei livelli culturali generali è stato veramente incredibile e lo vedremo nel tempo. Il problema dell'Università è generale del nostro paese: la ricerca è ricerca pura, non applicata. Abbiamo investito molto sugli insediamenti, sul portare qua studenti: adesso si è chiuso con l'assegnazione delle facoltà, del finanziamento alla didattica si occupa l'Ateneo e non più la Serinar, che può finanziare quella ricerca che può essere utile anche alle imprese del nostro territorio. Imprese che, essendo di rango medio-piccolo, danno poche possibilità di impiego qualificato ad ingegneri di grande qualità, perché non c'è dentro la struttura d'impresa il ruolo per queste persone: dobbiamo sopperire a questo deficit per portare questi figure ad avere un'utilità all'interno delle imprese, facendo capire ai nostri imprenditori che è loro interessi aprirsi. La Pubblica amministrazione può chiamare i neo-laureati più brillante a cooperare con il Comune su alcuni aspetti per dare l'esempio. Iper e commercio Rondoni: "La priorità è più centro storico, occorre che anche gli imprenditori commerciali sappiano dare uno nuovo slancio alle proprie attività. L'errore è che l'iper viene calato come qualcosa dall'alto mentre bisognava prima di tutto provocare l'abbellimento e la qualità del centro storico. Ho rispetto per il lavoro della magistratura, ma è evidente che qualcosa non è andato. Sull'ampliamento mi pare di aver avvertito che la città non fosse molto favorevole. Frequentando il casello dell'autostrada, direi che visto che c'è occorre completare l'opera". Balzani: "Con l'iper è la fine di un ciclo. Nella prossima legislatura le politiche per il centro storico e quelle di consumo devono essere diverse da quelle compiute fino ad oggi. In quel caso si è trattato di una disorganizzazione tra livello comunale e provinciale, cui si affiancano errori commessi dalla proprietà, questo è sicuro. La lezione che traggo dall'iper, al di là del giudizio storico su un'opera che va comunque conclusa, è duplice: il primo punto è che il territorio così non lo possiamo più usare, il secondo è che l'organizzazione degli uffici tra Provincia e Comune va migliorata perché così non può andare". Giovani Rondoni: "Dobbiamo creare comunità, dare occasioni di incontro, aiutare i luoghi edcuativi. I giovani che si sposano potrebbero trovare nella pubblica amministrazione un maggior sostegno: la famiglia è un soggetto importante economicamente e anche per questo va sostenuta. Servono progetti mirati per coinvolgere i giovani, senza dimenticare il mondo dello sport, che è di eccellenza a livello giovanile. Lo dico perché tifo per le squadre forlivesi, partecipo alle partite e vedo un grande entusiasmo che va valorizzato: dobbiamo investire sulle squadre e sui valori sociali che lo sport genera e rappresenta. I giovani vanno aiutati con percorsi formativi e culturali: a Forlì ci sono associazioni che possono aiutare i giovani che vanno sostenute, ma la prima priorità è favorire l'aggregazione. Balzani: "Siamo di fronte a una categoria di ragazzi, soprattutto dalle medie in poi, in disagio non per particolari handicap. E' un gruppo molto consistente sui quali gli insegnanti sono impotenti, ma questa è una fascia ad alto rischio di devianza. E con la riforma Gelmini le cose sono ancora più catastrofiche, perché si tratta di una straordinaria ipocrisia: è stato un taglio economico che ha prodotto una scuola meno efficiente e più povera, che ha prodotto una scuola che gli insegnanti non sono in grado di applicare. Questa del disagio giovanile è una nuova categoria che deve entrare tra gli interventi previsti dal sistema pubblico di welfare. Lo sport è un'ottima forma per affrontare questa emergenza, ma questi giovani lo sport non lo praticano. Questa è una di quelle sfide sulle quale non ci sono risposte a priori, ma certo qui ci giochiamo una fetta importante delle nostre future generazioni". Finanziamenti alle scuole, anche quelle private Balzani: "Bisogna continuare sul sostegno congiunto tra pubblico a privato, come già si sta facendo in città". Rondoni: "Qualità della scuola pubblica così come di quella di origine privata, il sistema di integrazione tra questi due mondi deve essere ancora più forte a Forlì". Politiche dell'immigrazione e centro storico Rondoni: "Sabato scorso all'apertura del Comitato elettorale, il primo voto pubblico che è stato dichiarato è arrivato da una cittadina immigrata, questo è importante anche per sfatare certi miti. I cittadini sono uguali per tutti per legge e questo principio va mantenuto. I cittadini forlivesi hanno assistito a due importanti immigrazioni, quella dei cittadini stranieri e l'altra degli universitari. Le emergenze sono altre: ci sono italiani che dormono in auto, situazioni paradossali che non possiamo far finta di non vedere. Il bisogno va affrontato da qualunque parte arriva. Io sono per la ‘movida' forlivese, è scandaloso che i nostri cittadini vadano al "Verdi" a Cesena o a Milano Marittima lasciando la città sola e buia: i mercoledì in centro hanno vivacizzato di colpo il centro storico cittadino, facendo immediatamente crescere il senso di sicurezza in centro. Bisogna agevolare la voglia di investimenti, la burocrazia deve snellirsi: i giovani hanno enormi possibilità di creatività. Ero al Boulevard l'altra sera, c'era molta gente e alle 11.30 c'erano già i vigili urbani a fare le multe alle auto in sosta". Balzani: "Alle persone occorre dare le giuste risposte ai differenti bisogni. Noi eravamo abituati a schemi nei quali le famiglie con due figli erano la stragrande maggioranza; oggi non è più così e occorre dare adeguate risposte anche dal punto di vista abitativo, andando incontro anche ai gruppi familiari più ristretti. La pianificazione di queste cose non può avvenire sulla base della discriminazione per il fatto che uno è migrante o no. Condivido l'idea di una maggiore apertura alle iniziative serali in centro storico, tenendo conto anche delle esigenze dei residenti. Pensiamo, però, a cosa ha significato vivacizzare la zona di piazza Cavour, che un tempo era una zona di drogati. Anche in questo caso occorre coinvolgere i cittadini nelle azioni che decideremo di intraprendere per rivitalizzare il centro". Affidi Rondoni: "L'affido è importante secondo i criteri che la legge determina. Io sono stato uno di quelli che quando ha assistito al drammatico caso sugli affidi finito sulle cronache nazionali cercando di far capire che se c'è un caso che non ha significato, non è che tutto il sistema del welfare non funziona. L'importate è agire in trasparenza, soprattutto quando parliamo di minori. Certo è che vorrei vedere da parte delle associazioni che concorrono a questa rete diffusa, bella e florida del welfare locale, un sistema di autoregolamentazione. Balzani: "Su questo tema Rondoni ha risposto anche per me". Perché votare uno dei due Rondoni: "A Forlì c'è un cambiamento in atto, come segnalano le primarie. Ma qual è il cambiamento? Siccome la città di Forlì nel 2009 si candida ad essere una nuova città, da dove può arrivare la città? Io e Roberto saremo insieme il giorno dopo le elezioni a lavorare insieme per Forlì, ma certo vedo il cambiamento più verso una certa parte... La continuità col passato chi ce l'ha di più? Con Roberto avrei fatto volentieri una bella lista civica. La Forlì' dopo le elezioni sarà enormemente diversa da quella tradizionale. Balzani: "Queste elezioni cambieranno il volto della vita amministrativa in Romagna, non solo a Forlì. Quello che succede qua a giugno cambierà equilibri che saranno sperimentati anche da altre parti. Mi sono riproposto di non mettere mai in evidenza gli effetti personali dell'avversario; parlo di quello che sto facendo io. E' necessario portare masse dentro un'idea nuova di Forlì, c'è bisogno di riorientare e persuadere migliaia di persone a questo disegno, non solo attraverso il voto ma attraverso strumenti partecipativi come le primarie. A destra non c'è solo il candidato indipendente, ma anche lì ci sono partiti e strutture organizzate. Il mio obiettivo è alterare i processi di partecipazione politica anche a livello partitico. Questa è stata la mia sfida. Aeroporto di Forlì Rondoni: "sono uno strenuo difensore dell'aeroporto, è la struttura più importante per lo sviluppo economico di Forlì. Dobbiamo difenderlo a tutti i costi e fare tutto il possibile per valorizzarlo. Ho fatto i complimenti al presidente di Seaf, Franco Rusticali. Occorre un dialogo con Rimini e con Bologna, ma è chiaro che il privato deve entrare dentro l'aeroporto, ma l'impegno deve essere volto ad attivare tutto quello che è necessario per far capire che la presenza dell'aeroporto è qualcosa di estremamente significativo per la città. L'allargamento della mente non è un percorso virtuale, ma anche fisico. Balzani: "Il problema è di costi e di sostenibilità industriale dei progetti che sono stati messi in campo: sul rilancio dell'aeroporto e dell'inserimento dei privati vanno verificati i piani industriali, perché l'operazione è fattibile solo se ha la possibilità di stare in piedi nel tempo. Una volta che avremo i documenti precisi e definitivi, vedremo se è una cosa che effettivamente sostenibile. Certo è che l'aeroporto è un'infrastruttura positiva per il nostro territorio. Via Emilia-bis Rondoni: "Sicuramente arrivare a Cesena oggi è un problema più di tanti anni fa, occorre collegarsi al più presto con l'E45, poi c'è il problema del collegamento con Ravenna. Va risistemato tutto l'insieme della viabilità e delle infrastrutture, uscendo da una logica partitocratica, lavorando ‘insieme' per andare a chiedere gli investimenti, perché Forlì non può essere penalizzata solo per la diversità dei colori politiche dei diversi livelli amministrativi. Il mio sarà un appello alla forlivesità. Balzani: "E' ottimistico pensare che la via Emilia-bis si possa sostenere solo con il pagamento del pedaggio. Quello che mi preoccupa è il tracciato, il capire quanto territorio deve essere consumato per riuscire a fare l'allacciamento con la via Emilia-bis. Bisogna capire qual è il tracciato, che non conosce neppure il candidato del Pd a Cesena, Paolo Lucchi". Le coalizioni: domanda di Marino Bartoletti Il giornalista, fondatore del movimento civico "Viva Forlì" chiede perché per Balzani è stato possibile creare una coalizione mentre per Rondoni no? Balzani: "Ci siamo messi attorno ad un tavolo, abbiamo tracciato le linee fondamentali del programma e tracciato le idee forti, che sono state piuttosto complementari tra i vari gruppi: Rondoni: "Io non scelgo, sono stato scelto. La mia funzione è mettermi completamente al servizio della città. Non sono un leader politico e non voglio esserlo. I partiti hanno i loro dirigenti e le loro esigenze di visibilità; stanno cercando gli accordi che vogliono trovare, io sono a disposizione ma non faccio il tramite o il mediatore di una coalizione. Non mi fa paura nessun supporto. A Marino dico che l'esempio che ci ha dato cinque anni fa è un esempio stimolante e di riferimento per certi impegni. Se si gioca col 4-3-3 o col 4-4-2 dipende dalle stagioni; c'è la stagione per le liste civiche e quella per altri schemi.

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