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Report "Cultura"   8-4-2009


Indice degli articoli

Sezione principale: Cultura

Disagio giovanile: gli studenti hanno incontrato un esperto ( da "Stampa, La" del 08-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: associazione dedicata a Matteo Bolla (ragazzo scomparso in un incidente nel 2007) l'incontro con Gustavo Pietropolli Charmet, esperto del disagio giovanile. Psichiatra e psicoterapeuta, è stato primario incaricato di servizi psichiatrici, docente di Psicologia Dinamica all'Università Bicocca di Milano. Erano presenti ragazzi e docenti del liceo Cassini.\

Pracatinat verso il rilancio ( da "Eco del Chisone" del 08-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: iniezione di 4,5 milioni di capitali pubblici Pracatinat verso il rilancio In salvo 60 lavoratori - Ora i privati fanno capolino FENESTRELLE - «Non era né scontato né facile». Può ben essere soddisfatto, il presidente di Pracatinat Celeste Martina. Lunedì 6, dopo quattro anni, i suoi sforzi sono stati premiati.

L'Ateneo aderisce alla raccolta fondi della CRUI ( da "Bollettino Università & Ricerca" del 08-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: >> Invita, pertanto, docenti, personale tecnico-amministrativo e studenti a dare il proprio contributo con un versamento da effettuarsi sul fondo aperto dalla CRUI denominato UNIVERSITA' EMERGENZA TERREMOTO, utilizzando l?IBAN: IT 80 V 03226 03203 000500074995. BUR.

Adesione dell'ateneo al fondo di emergenza a favore dell'Università de L'Aquila ( da "Bollettino Università & Ricerca" del 08-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Università aquilana, duramente colpita, come la città e la popolazione, dal sisma di due giorni fa. Un messaggio di solidarietà e di partecipazione, a nome di docenti e personale universitario fiorentino, è stato inviato dal rettore Augusto Marinelli al rettore dell?

Scoperto il modo per ridurre il danno neuronale e prevenire lo sviluppo dell'epilessia ( da "Bollettino Università & Ricerca" del 08-04-2009)
Argomenti: Cervelli

Abstract: Farmacologia di Unife e Responsabile ferrarese della ricerca -. Questo corrisponde a quasi mezzo milione di malati nel nostro paese, mentre in Europa i malati sono circa 6 milioni. Le epilessie più comuni nella popolazione adulta originano in una parte del cervello chiamata lobo temporale. In pazienti che hanno queste malattie si osservano spesso alterazioni patologiche del tessuto nervoso,

Studio del'Ateneo su effetti e pericoli degli anabolizzanti ( da "Bollettino Università & Ricerca" del 08-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: del Dipartimento di Scienze Cliniche del nostro Ateneo, docente di Medicina dello Sport, ha messo a fuoco le problematiche relative agli effetti avversi dell?impiego di steroidi androgeni a scopo anabolico in un lavoro che è stato pubblicato sull?International Journal of Sports Medicine ( Side Effects of Anabolic Androgenic Steroids Abuse).

Finale nazionale del Global management challenge ( da "Bollettino Università & Ricerca" del 08-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Università Luiss a Roma. Vi prenderanno parte 24 team, formati al massimo da cinque unità, composti da studenti, docenti, manager e professionisti delle principali università e master in business administration italiani, nonché aziende e banche leader a livello nazionale e internazionale.

Nasce "Opera" ( da "Bollettino Università & Ricerca" del 08-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Università degli studi di Modena e Reggio Emilia. Coordinata dal prof. Fabrizio Montanari , docente di Organizzazione aziendale, l?iniziativa ha visto ufficialmente la luce alla fine di marzo, con l?obiettivo di concentrarsi in particolare sull?

Australia 100 Megabit, Giappone 160 ( da "Punto Informatico" del 08-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: australiani in investimenti misti pubblico-privato su un periodo di otto anni, con una prima parte di 4,7 miliardi di derivazione completamente statale. Si tratta della "più grande decisione sulle infrastrutture nella storia australiana", evidenzia Rudd, e rappresenterà un autentico toccasana per l'attuale crisi economica visto che produrrà posti di lavoro per 37mila persone all'

Compagnie pronte a ridiscutere di polizze-catastrofe ( da "Milano Finanza (MF)" del 08-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Italia con queste coperture sono offerte alle imprese e agli enti pubblici. Mentre ai privati restano di fatto inaccessibili. In caso di danni subiti dai cittadini l'unica speranza è quindi quella di affidarsi agli aiuti pubblici. Che, tra l'altro, pesano fortemente sulle casse statali considerando che negli ultimi 20 anni lo stato italiano ha speso mediamente 3,5 miliardi l'anno.

Università, chiusi i rubinetti ( da "Italia Oggi" del 08-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Le università. Nella situazione attuale il blocco è già scattato per quattro atenei che, dati ministeriali alla mano, nel 2008 hanno presentato bilanci in rosso. La più lontana dal tetto è l'università di Siena che per buste paga dei docenti spende il 94,14 % dei finanziamenti provenienti da Roma.

Duomo di Pietrasanta, si pensa a Michelangelo ( da "Arena, L'" del 08-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: DOCENTE ALL'UNIVERSITÀ DI FIRENZE Duomo di Pietrasanta, si pensa a Michelangelo Potrebbe essere un progetto di Michelangelo Buonarroti il cinquecentesco campanile del duomo di Pietrasanta (Lucca) la cui canna interna, di forma insolitamente cilindrica, ha le stesse misure della colonna Traiana che a Roma torreggia sui Fori Imperiali.

Pavia, conferenza sul mestiere delle arti ( da "Provincia Pavese, La" del 08-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: storica dell'arte e docente di Storia delle Tecniche Artistiche presso l'Università Cattolica di Milano. Sarà lei a tenere le conferenze (indirizzate a un pubblico anche non specialista), al termine delle quali verrà rilasciato un attestato di partecipazione. I cinque appuntamenti si tengono presso i Musei Civici alle ore 17.

Duomo di Pietrasanta, si pensa a Michelangelo ( da "Bresciaoggi(Abbonati)" del 08-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: DOCENTE ALL'UNIVERSITÀ DI FIRENZE Duomo di Pietrasanta, si pensa a Michelangelo Potrebbe essere un progetto di Michelangelo Buonarroti il cinquecentesco campanile del duomo di Pietrasanta (Lucca) la cui canna interna, di forma insolitamente cilindrica, ha le stesse misure della colonna Traiana che a Roma torreggia sui Fori Imperiali.

Il Premio Dedalus se ne va a Pordenone ( da "Resto del Carlino, Il (Forlì)" del 08-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: docente di letteratura italiana all'Università di Pisa. Assieme al critico Andrea Cortellessa e al docente Guido Mazzoni, ha individuato una giuria di cento persone scelte fra critici, scrittori, registi, attori e storici, che ogni mese, a partire da oggi, farà uscire una graduatoria sui libri di letteratura italiana che hanno ottenuto segnalazioni.

pomeriggio con paolo poli oggi alle 17 nella residenza studentesca alessio fontana di via coppino l'ersu ... ( da "Nuova Sardegna, La" del 08-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: docente di lingua italiana dell'Università di Sassari. Chiusura scuole Gli uffici di segreteria e i locali scolastici della direzione didattica 8º circolo Galileo Galilei di Sassari, l'Istituto di istruzione secondaria numero 10+Campanedda-Palmadula, il liceo classico Azuni osserveranno la chiusura prefestiva sabato 11 aprile.

il ruolo degli atenei nella sfida per l'innovazione ( da "Mattino di Padova, Il" del 08-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Università di Padova, grazie al quotidiano e straordinario sforzo di docenti, ricercatori e giovani dottorandi ha decisamente avviato la sua trasformazione verso traguardi di maggiore modernità e di apertura, non solo rispondendo alla nuova sfida relativa alla «terza missione», ma anche diventando luogo di sperimentazione,

il bo: invieremo un gruppo di ingegneri ( da "Mattino di Padova, Il" del 08-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: E annuncia che alcuni ingegneri e tecnici dell'Università andranno in Abruzzo «per valutare i danni subiti dagli edifici e l'agibilità degli stessi». La Crui ha istituito un fondo emergenza-terremoto (per dettagli entrare sul sito www.crui.it) e fa appello alla generosità di docenti, amministrativi e studenti.

Convegno al Baraccano sulla tutela dei diritti umani a sessant'anni dalla Carta costituzionale ( da "Resto del Carlino, Il (Bologna)" del 08-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: All'incontro sono intervenuti, tra gli altri, Paola De Donato, presidente della Primo Levi, il professor Gino Fadiga, docente di Diritto minorile all'università Lumsa di Roma, e l'avvocato Rosetta Mazzone. Nella foto: da sinistra il professor Fadiga, Paola De Donato e Rosetta Mazzone

settimana scientifica, bilancio positivo ( da "Tirreno, Il" del 08-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Tanti gli interventi di docenti universitari durante le iniziative del liceo Coluccio Salutati Settimana scientifica, bilancio positivo MONTECATINI. Una settimana con due grandi personaggi della scienza, di cui quest'anno si celebrano gli anniversari: Galileo Galilei, che quattrocento anni fa puntò per la prima volta un telescopio al cielo;

PARKFIELD DOVE IL RADON È DI CASA ( da "Unita, L'" del 08-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Chi fa pronostici è un «imbecille» alla ricerca di pubblicità. Tutti d'accordo da Guido Bertolaso ai nostri esperti togati. Il radon è un gas radioattivo; risale in superficie appena le falde cominciano a scricchiolare ma è solo uno dei segnali e non sempre va preso sul serio: gli scienziati italiani la pensano così.

Tempo di tragedia in Abruzzo. E, si dice, occorre lasciare da parte le polemiche. Per aiutare al meg... ( da "Unita, L'" del 08-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Altro scandalo: la lista nazionale di idoneità per i docenti universitari. Non più concorsi nazionali banditi dalla singole università. Con posti fissati e qualche idoneità in soprannumero. No. Ora gli Atenei potranno chiamare gli idonei ad libitum. Senza più concorsi con membri esterni in commissione.

Epilessia, una proteina riduce i danni ( da "Nuova Ferrara, La" del 08-04-2009)
Argomenti: Cervelli

Abstract: importante ricerca condotta dall'Università di Ferrara che ha scoperto come la fornitura localizzata di una particolare categoria di proteine chiamate «fattori neurotrofici» nella parte di cervello danneggiata dall'epilessia, rappresenta un nuovo approccio per ridurre il danno neuronale e prevenire lo sviluppo della malattia.

La crisi economica esiste davvero. Crisi: origini e prospettive': è il titolo dell&#... ( da "Resto del Carlino, Il (Bologna)" del 08-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: è il titolo dell'incontro che si tiene oggi alle 20,30, nella sala incontri della Casa della cultura, a Padulle, frazione di Sala (piazza Marconi 5). Alla serata partecipano i docenti dell'università di Bologna Stefano Zamagni, ordinario di economia politica, Renzo Orsi, ordinario di econometria e il sindaco Valerio Toselli.

i castelli collaborano con i longobardi ( da "Messaggero Veneto, Il" del 08-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: docente di archivistica all'Università di Udine, ha presentato il progetto sull'Archivio Storico delle sezione Friuli Venezia Giulia dell'Istituto. Esso comprende materiale documentario e librario relativo all'attività svolta dal 1965 in poi, oltre a un patrimonio di documenti sulla storia dei castelli in regione.

università, ecco la cura anti-deficit "tagli alle spese per trenta milioni" - antonella romano ( da "Repubblica, La" del 08-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: «Siamo molto fiduciosi che l´università con questo piano potrà rientrare dal deficit», dichiara Marina Allotta, rappresentante del personale amministrativo. «Ci siamo aggiornati per esaminare il documento e poter fare le nostre osservazioni», afferma Pierpaolo Corso, docente a Scienze.

Le imprese e le persone molto fragili ( da "Gazzetta di Modena,La" del 08-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: docente di Psicologia delle Risorse Umane - Università di Genova, che parlerà di "La persona debole che lavora: un peso o una risorsa?'' e di Dolores Straforini, responsabile Attività di Inserimento lavorativo - Comune di Modena che relazionerà su "L'attività di inserimento lavorativo del Comune di Modena''.

kolossal, impegnati o "corti" i film in ateneo si vedono così - ilaria carra ( da "Repubblica, La" del 08-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: idea nata stavolta da un gruppo di docenti di Mediazione linguistica. «I documentari si fanno fatica a trovare e vedere in giro - spiega Nicoletta Vallorani, docente di Cultura inglese - questa rassegna è un´occasione rara per chi in aula studia diverse lingue e culture, un microcontesto di confronto libero con gli studenti».

terremoto, due pisani in salvo ( da "Tirreno, Il" del 08-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: due pisani in salvo Fabio Redi e Rosaria Pollina abitano in centro all'Aquila I due docenti sono riusciti a fuggire appena dopo la scossa PISA. Anche due pisani nell'inferno del terremoto dell'Aquila. A vivere la drammatica esperienza sono stati due docenti, il professor Fabio Redi e la moglie Rosaria Pollina che abitano in Abruzzo da dieci anni.

Niente più stanze né aule, si sbriciola la città degli studenti. L'ateneo vivrà ( da "Manifesto, Il" del 08-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Come docenti non so cosa ci inventeremo». Lei ieri mattina si è fatta scortare 'dentro' dai tecnici e ha tirato fuori due ecografi: macchinari nuovi. Salvati. Preziosi per la ripartenza. «Ho chiesto alla protezione civile di trovarci un posto agibile prima possibile: l'ospedale riparte subito.

Vandali scatenati la notte scorsa a Ferentino. I soliti ignoti approfittando dell'abban... ( da "Messaggero, Il (Frosinone)" del 08-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: ex scuola è un simbolo della città e proprio per questo vogliamo recuperarla attraverso la Stu, la società mista pubblico-privata" ha spiegato il primo cittadino ferentinate. Sull'episodio stanno indagando i carabinieri della locale stazione guidati dal maresciallo Raffaele Alborino. Proprio qualche giorno fa l'ex scuola è stata messa tra i beni disponibili dal comune.

L'AQUILA - Ancora scosse, la terra continua a tremare all'Aquila facendo nuovi danni. E il... ( da "Messaggero, Il (Abruzzo)" del 08-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: la prefettura si sposta di tenda in tenda e il consiglio accademico dell'università ieri si è tenuto sul muretto. I docenti hanno rivolto un appello agli studenti perchè si mettano in contatto con l'università. E anche Alessandro Gassman chiede che il teatro stabile possa rinascere. Calcagni, De Nicola, Fazzi, Gialloreto, Ianni, Iavarone, La Civita, Mastri, Poeta, Valentini,

CASTIGLION FIORENTINO NELL'AMBITO del piano di formazione ... ( da "Nazione, La (Arezzo)" del 08-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: AMBITO del piano di formazione e aggiornamento del corpo docente, l'istituto comprensivo "D.Alighieri", in collaborazione con il Comune e con il patrocinio del dipartimento di scienze dell'educazione e formazione dell'Università di Macerata, ha promosso una conferenza di- battito, in programma oggi (ore 16,30 al teatro comunale), sul tema : «Un solo allievo,

La casa dello studente è una metafora italiana triste ( da "Sole 24 Ore, Il" del 08-04-2009)
Argomenti: Cervelli

Abstract: Anche noi che su JobTalk parliamo di brain circulation contrapposta alla fuga dei cervelli, invitiamo continuamente i ragazzi a non impigrirsi, a cercare il futuro un paese o due più in là e postiamoi loro diari, abbiamo voluto commentare, aggiungendo dati e ragionamenti su quello che in Europa si mette in campo per agevolare questo flusso di corrente di intelligenza giovanile.

La terra plasmata da Lorandi ( da "Eco di Bergamo, L'" del 08-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: A Crema 88 sculture del docente all'Università di Bergamo Mercoledì 08 Aprile 2009 TERZA, pagina 42 e-mail print Lorandi, «Il sogno» Laureatosi in Lettere all'Università degli Studi di Pavia, al principio degli anni Settanta il bergamasco Marco Lorandi diventa assistente all'Università di Bergamo, continuando come ricercatore di Storia dell'arte moderna prima,

Il professor Guido Zingari, 60 anni, docente di filosofia della facoltà di Lettere dell'un... ( da "Messaggero, Il" del 08-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Mercoledì 08 Aprile 2009 Chiudi Il professor Guido Zingari, 60 anni, docente di filosofia della facoltà di Lettere dell'università Tor Vergata, è una delle cinque vittime del Lazio ad aver perso la vita nel terremoto che ha sconvolto l'Abruzzo il 6 aprile. Insegnava a Tor Vergata ed era uno dei massimi conoscitori italiani di filosofia tedesca.

Insegnava a Tor Vergata ed era uno dei massimi conoscitori italiani di filosofia tedesca. Si... ( da "Messaggero, Il" del 08-04-2009) + 1 altra fonte
Argomenti: Cultura

Abstract: docente di filosofia della facoltà di Lettere dell'università Tor Vergata, è una delle cinque vittime del Lazio ad aver perso la vita il 6 aprile. Sul sito dell'Ateneo di Tor Vergata, sotto una fotografia che lo ritrae sorridente, docenti e personale del dipartimento, dove Zingari dal 1994 ricopriva la cattedra di "filosofia del linguaggio"

Nei centri storici la riscossa ( da "Sole 24 Ore, Il (Nord Est)" del 08-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: società pubblico/privata che vede insieme una cinquantina di commercianti, Comune, Ascose e Associazioni commercianti del centro storico. Il nuovo soggetto avrà la gestione gestione coordinata del centro, un proprio logo per distinguere le diverse azioni e una emittente radio riservata per offrire informazioni mirate e musica comune a tutti i negozi,

Dal duemila in avanti è nata la nel bilancio ( da "Resto del Carlino, Il (Pesaro)" del 08-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Il calo studentesco è la naturale conseguenza della riduzione dei corsi causata dall'insufficienza del numero dei docenti. Per questo occorre puntare sull'offerta didattica investendo maggiormente sulla professionalità degli insegnanti. Bisogna inoltre salvaguardare quel 50% di studenti fuori sede, testimonianza che l'università è ancora un buon polo d'attrattiva per i giovani».

UNA CASA PER IL SIIT ( da "Sole 24 Ore, Il (Nord Ovest)" del 08-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Struttura e ricerca. Entro l'estate saranno consegnatii laboratori. Il Siit accomunai principali attori (pubblicie privati) del locale sistema industriale dell'hi-tech.Oltre a grandi realtà (Ansaldo, ElsagDatamat, OtoMelara, Selex, Alcatel, Bombardier, Ericsson, Esaote), coinvolge 82 Pmi.

Cittadella scientifica sull'area ex-Tabacchi ( da "Sole 24 Ore, Il (Nord Est)" del 08-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Un polo tecnico- scientifico l'Università già lo possiede, con 7mila fra docenti e ricercatori, costato 2 miliardi di investimenti e tanta fatica. Faccio osservare, peraltro, che sui 300 ingegneri laureati forniti lo scorso anno al territorio regionale solo 25 hanno preso la strada di Rovereto ».

L'ateneo di Trento offre alle imprese analisti finanziari ( da "Sole 24 Ore, Il (Nord Est)" del 08-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: studenti sono seguiti da docenti dell'ateneo appositamente formati per svolgere analisi tecnico-finanziari. In questo contesto, l'ateneo mette a disposizione delle imprese anche metodologie di analisi, strumenti software e pacchetti formativi. Il lavoro parte dalla messa a fuoco della situazione finanziaria dell'azienda per poi suggerire percorsi di riequilibrio e di rafforzamento.

Avanti con i piccoli cantieri ( da "Sole 24 Ore, Il (Nord Est)" del 08-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Lo scenario è quello dei piani di trasformazione urbana pubblico-privati, nei quali l'imprenditore si facarico delle opere di urbanizzazione, di competenza pubblica, dovendo però sottostare a modalità di appalto e tempistica vincolate, poco appetibili dal privato». Il Ddl sui lavori pubblici Ance veneto interviene in questi giorni anche nel dibattito sul ddl regionale n.

CONGRESSO SULLA RICERCA, SVILUPPO E INNOVAZIONE IN ACQUACOLTURA ( da "marketpress.info" del 08-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: scopo di riunire i principali gruppi di ricerca pubblici e privati e gli operatori impegnati nel campo dell´acquacoltura per discutere il coordinamento, la guida, i finanziamenti e il trasferimento della ricerca applicata. Gli organizzatori della ricerca intendono analizzare e discutere: - gli indicatori più affidabili che forniscono un´approssimazione dell´efficacia nella ricerca:

E' STATA presentata lunedì a porte chiuse i... ( da "Resto del Carlino, Il (Imola)" del 08-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Ha detto afferma Mondini che se vi sono famigliari blasonati' che hanno collaborato a questa realizzazione pubblico privata, non per questo l'essere parenti può discriminarli in quanto bravissimi professionisti che hanno collaborato alla stesura dell'impianto didattico fin dal suo nascere proprio per la loro unica e indiscussa esperienza in città».

DA ABRUZZO VIA LIBERA A PROGRAMMA ADRIATICO IPA ( da "marketpress.info" del 08-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: I progetti in questione potranno essere presentati sia da enti pubblici che da soggetti privati ma anche da università e centri di ricerca pubblici e privati. Saranno finanziati progetti da un minimo di 500 mila a un massimo di 5 milioni di euro con un contributo massimo per i privati di 200 mila euro. .

Marchio di qualità a ristoranti e alberghi ( da "Resto del Carlino, Il (Ferrara)" del 08-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: ha elogiato la sinregia pubblico-privato e ha ringraziato gli operatori ferraresi: «Grazie al vostro impegno per noi sarà più facile convincere i mercati nazionali ed esteri che questa è una terra ospitale». Alla cerimonia è intervenuto anche Ugo Girardi, segretario generale di Unioncamere Emilia-Romagna: «Il turismo è un settore strategico ha chiarito :

Il caso Concorso pilotato, sentiti altri docenti ( da "Resto del Carlino, Il (Ferrara)" del 08-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: docenti IERI altri due docenti della facoltà di medicina dell'Università di Bologna sono stati sentiti dal pm nell'ambito dell'inchiesta sul concorso pilotato svoltosi nel marzo 2008. In particolare, per Gian Luigi Biagi il candidato con il maggior numero di pubblicazioni scientifiche alle spalle sarebbe stato un ragazzo di Ferrara e non uno dei due candidati interni che hanno perso

Anabolizzanti: tutti i rischi su venti volontari ( da "Corriere del Veneto" del 08-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: 2009 UNIVERSITA' I RISULTATI DEI RICERCATORI COORDINATI DA ANTONIO BONETTI, DOCENTE DI MEDICINA DELLO SPORT Anabolizzanti: tutti i rischi «testati» su venti volontari Dalla riduzione della fertilità ai problemi cardiovascolari alle disfunzioni sessuali Laura Ugolotti II Rischi cardiovascolari, riduzione della fertilità,

A Bari le tesi abbruzzesi ( da "Corriere del Mezzogiorno" del 08-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: il senato accademico trovando unanime appoggio di docenti e studenti e, nel frattempo, è partita la raccolta fondi per aiutare la popolazione abruzzese ad uscire dall'emergenza. L'amministrazione universitaria ha aperto un conto corrente presso la banca Unicredit e, parallelamente, i rappresentanti degli studenti stanno promovendo un'analoga iniziativa in tutte le facoltà baresi,

Anabolizzanti: tutti i rischi su venti volontari ( da "Gazzetta di Parma (abbonati)" del 08-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: 2009 UNIVERSITA' I RISULTATI DEI RICERCATORI COORDINATI DA ANTONIO BONETTI, DOCENTE DI MEDICINA DELLO SPORT Anabolizzanti: tutti i rischi «testati» su venti volontari Dalla riduzione della fertilità ai problemi cardiovascolari alle disfunzioni sessuali Laura Ugolotti II Rischi cardiovascolari, riduzione della fertilità,

Turismo, bando da 800 mila euro ( da "Corriere del Veneto" del 08-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: PUBBLICO-PRIVATO IN RETE Turismo, bando da 800 mila euro II Portare i turisti italiani e stranieri nelle Terre Verdiane. Arrivare, pernottare, restarci e tornarci. Come? Grazie a operazioni di in-coming, well-coming e a un «tour operator» o «gestore privato» in grado di posizionare il territorio e l'outlet Fidenza Village nel mercato turistico italiano ed europeo sviluppando tutte

Laboratori Farmacia, indagato il rettore ( da "Corriere del Mezzogiorno" del 08-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: studenti e gli stessi docenti. Nella relazione, l'Asl concede all'Università l'ultimatum: dai 30 ai 180 giorni per «adottare i provvedimenti necessari ad eliminare le violazioni». Secondo i tecnici dello Spesal - che insieme ai carabinieri del nucleo antisofisticazione del comandante Antonio Citarella, giovedì scorso, hanno posto i sigilli ai laboratori del campus di via Amendola -

Da Marx a Gramsci Voza e Vacca a Bari ( da "Corriere del Mezzogiorno" del 08-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: docente alla facoltà di Medicina dell'Università di Parigi XIII-Bobigny e presidente della Porta Verde, centro di ascolto per genitori e bambini. PSICHIATRIA «A una donna tradita» Paolo Crepet a Racale A una donna tradita, pubblicato da Einaudi, è un libro che supera i confini di saggio e romanzo per analizzare e osservare il tema del tradimento.

Behan ( da "Corriere del Mezzogiorno" del 08-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Il professor Tom Behan, 51 anni, docente d'Italianistica all'Università del Kent, è in libreria con un saggio che ha già avuto successo all'estero: Il libro che la camorra non ti farebbe mai leggere (Newton Compton, 352 pagine, 12.90 euro), efficace resoconto sulle relazioni pericolose tra clan, politica e società civile.

Turismo, bando da 800 mila euro ( da "Gazzetta di Parma (abbonati)" del 08-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: PUBBLICO-PRIVATO IN RETE Turismo, bando da 800 mila euro II Portare i turisti italiani e stranieri nelle Terre Verdiane. Arrivare, pernottare, restarci e tornarci. Come? Grazie a operazioni di in-coming, well-coming e a un «tour operator» o «gestore privato» in grado di posizionare il territorio e l'outlet Fidenza Village nel mercato turistico italiano ed europeo sviluppando tutte

Brera, corsi d'arte ai bimbi vittime dei bulli ( da "Corriere della Sera" del 08-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Medici e docenti hanno davanti agli occhi i risultati di uno studio presentato lo scorso febbraio all'Università Cattolica dalla ricercatrice Simona Caravita: il 57,3% di alunni tra i nove e i 14 anni ammette di aver dovuto fare i conti con il bullismo.

Gli atenei nel radon: previsioni possibili ( da "Corriere della Sera" del 08-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Pier Francesco Biagi è docente di Fisica all'Università di Bari. Studia il radon e i disturbi sui segnali radio. «I sistemi per prevedere un terremoto già esistono dice , è che mancano i soldi per perfezionarli. A differenza dei miei colleghi sono convinto che non è impossibile prevedere un sisma, ci riusciremo.

gran sorrisi, altruismo e ironia in azienda vince il buonumore - anais ginori ( da "Repubblica, La" del 08-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: «Creare una griglia interpretativa comica - spiega nell´inchiesta Rino Cerrettelli, docente di risoterapia creativa - permette di far apparire chi ci perseguita ridicolo e meno minaccioso. Non correremo il rischio di peggiorare la situazione, ottenendo comunque il nostro scopo: difenderci».

Imprese, la ricerca è decisiva ( da "Provincia Pavese, La" del 08-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Rispondo che il privato da solo non andrà mai, su alcuni temi, tanto veloce quanto lo possa fare con l'utilizzo di fondi anche pubblici (e a questo scopo venne pensata «la Nuova Certosa»: per l'utilizzo di fondi regionali). Questo, ex post, purchè ai tempi della politica non venga rilasciata la cambiale di decidere senza vincolo di tempi ristretti,

una bussola per il web - gianni parrini ( da "Tirreno, Il" del 08-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Ci rivolgiamo soprattutto a chi guarda al patrimonio culturale italiano da oltre confine - prosegue il docente - Per questo motivo le pagine indicizzate non saranno disponibili soltanto nella nostra lingua, ma si potranno leggere anche in inglese, grazie a sofisticati e innovativi algoritmi in grado di offrire una valida traduzione in tempo reale».

l'obiettivo sono i 200 mila abitanti ( da "Nuova Venezia, La" del 08-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: esperto di progettazione urbana e docente Iuav. Boeri vede grandi potenzialità nella Mestre intesa come «città dell'antinomia», ovvero degli opposti, e ha invitato a sviluppare il quadrante di Tessera e Porto Marghera come «super luoghi dotati di distinzioni e non come centri commerciali cittadella».

Rivivono le città dei Fenici ( da "Unione Sarda, L' (Nazionale)" del 08-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: importanza dell'unità delle città puniche ha insistito anche Raimondo Zucca, docente dell'università di Sassari e responsabile dell'Antiquarium arborense. «L'unione di intenti può servire a creare la connessione tra le città fenicie. Ci sono i presupposti per un progetto capace di valorizzare la storia fenicia nel Mediterraneo».

A Buffoli Transfer l' Award della meccanica ( da "Giornale di Brescia" del 08-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Università, conclusosi con una visita guidata alla Buffoli. Ieri mattina il vertice della Buffoli - insieme a Danilo Cambiaghi, docente alla facoltà di Ingegneria di Brescia, e alla assistente Ileana Bodini, giovane ingegnere responsabile del Gruppo misure meccaniche e tecniche - ha presentato la gamma produttiva aziendale e la macchina vincitrice del premio internazionale.

ateneo in lutto, addio al professor duratti ( da "Messaggero Veneto, Il" del 08-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: fondatore del corso di laurea in tecniche di radiologia medica e radioterapia dell'università di Udine, corso del quale era anche docente. Così verrà ricordato Bruno Duratti, spentosi lunedì nella propria abitazione di Tomba di Mereto dopo una malattia. Nato a Pontebba 61 anni fa, Duratti studiò da tecnico di radiologia e, per poter insegnare, si laureò in lettere e filosofia a Udine.

Italiano nella Plastics Hall of Fame ( da "Polimerica" del 08-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: attività di ricerca industriale, Galli è stato impegnato come docente universitario presso l?Università di Bologna dal 1962 al 1965 e presso l?Università di Ferrara dal 1966 fino al 1997. Ha inoltre ricoperto la carica di Presidente della “International School of Advanced Studies in Polymer Science”

Costruzioni sicure , legge ignorata ( da "Metronews" del 08-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: paralizzata da proroghe continue che dovrebbero cessare nel 2010» spiega Alberto Parducci, ingegnere e docente di Tecnica delle costruzioni all?Università di Firenze. «Il paradosso è che la legge è così all?avanguardia che in tantissime aree non ci sono le competenze, o la volontà, per attuarla. Da qui le proroghe, che per fortuna escludono gli edifici pubblici ancora da costruire».

Difesa Thyssen : sbagliò operaio ( da "Metronews" del 08-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: ingegnere Vittorio Betta, docente dell?Università di Napoli: «Si è fatta una demonizzazione del concetto di fermata della linea, si è parlato di una sorta di pressione psicologica sui dipendenti, quasi di sanzioni, ma non risulta agli atti che sia mai stata sanzionata una fermata volontaria dell?

Gli atenei nel radon: previsioni dei terremoti sono possibili ( da "Corriere.it" del 08-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Pier Francesco Biagi è docente di Fisi­ca all'Università di Bari. Studia il radon e i disturbi sui segnali radio. «I sistemi per prevedere un terremoto già esistono dice , è che mancano i soldi per perfe­zionarli. A differenza dei miei colleghi so­no convinto che non è impossibile preve­dere un sisma, ci riusciremo.

Cervelli specializzati in sesso&seduzione ( da "Stampaweb, La" del 08-04-2009)
Argomenti: Cervelli

Abstract: che dobbiamo costantemente esercitare sugli altri: riconoscendo volti e comportamenti, ricordando episodi, corteggiando e operando delle scelte. Chi è Manzi Paleoantropologo RUOLO: E? PROFESSORE DI BIOLOGIA E PALEONTOLOGIA UMANA ALL?UNIVERSITA? LA SAPIENZA DI ROMA RICERCHE: UOMO DI NEANDERTHAL IL LIBRO: «L?EVOLUZIONE UMANA» IL MULINO

TERREMOTO: UNIVERSITA' FOGGIA RACCOGLIE FONDI PER ATENEO L'AQUILA. ( da "Asca" del 08-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: del Salento e la Libera Universita' Mediterranea Jean Monnet di Casamassima), ulteriori iniziative per venire incontro alle esigenze del personale docente, tecnico-amministrativo e di tutta la popolazione studentesca dell'Universita' de L'Aquila. L'Universita' degli Studi di Foggia si impegna a mettere in atto ogni intervento utile a garantire la prosecuzione dell'

Niente più stanze né aule, si sbriciola la città degli studenti. ( da "Manifesto, Il" del 08-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Come docenti non so cosa ci inventeremo». Lei ieri mattina si è fatta scortare 'dentro' dai tecnici e ha tirato fuori due ecografi: macchinari nuovi. Salvati. Preziosi per la ripartenza. «Ho chiesto alla protezione civile di trovarci un posto agibile prima possibile: l'ospedale riparte subito.

Le commesse private salvano i centri regionali di ricerca ( da "Sole 24 Ore, Il (Sud)" del 08-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: pubblici Le commesse private salvano i centri regionali di ricerca Resistono le realtà attive nei settori aeronautico e ambientale NAPOLI Paolo Picone La crisi tocca anche il mondo della ricerca della Campania, sebbene su uno sfondo complesso si individuino anche aziende e centri che resistono: godono di migliore salute quelli che operano per i privati in settori ancora trainanti

Graduatorie ad esaurimento docenti ( da "superEva notizie" del 08-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Graduatorie ad esaurimento docenti: dopo Pasqua la pubblicazione del decreto Si è tenuto il 6 aprile 2009 un incontro al Ministero sulle procedure per l'integrazione/aggiornamento delle graduatorie ad esaurimento dei docenti. A seguito delle ordinanze del Consiglio di Stato, l'Amministrazione ha rivisto le modalità di aggiornamento ed in particolare la possibilità di cambio di provincia.

Prima e filosofia ( da "Daily Bit, The" del 08-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Il docente è Federico Leoni, che insegna presso la Facoltà di Filosofia dell?Università degli Studi di Milano. Riteniamo che sia per tutti i nostri collaboratori un?opportunità di arricchimento culturale molto importante e un?occasione rara per accedere agli insegnamenti che normalmente sono riservati agli ambiti universitari.

20! SVEVA CASATI MODIGLIANI FA TOMBOLA (VENTESIMO LIBRO IN VENT'ANNI DI CARRIERA) C'È CHI SI LAUREA SUL DI-MASTURBATORE PAOLINI BENEMERITA IN GIALLO, L'ARMA PREMIA I CARABINIER ( da "Dagospia.com" del 08-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: ha presentata lo studente di scienze della comunicazione, dell'Università di Savona, Gabriele Scarponi a Felice Rossello, docente nella disciplina di laboratorio di cinema, musica, spettacolo. Paolini è stato studiato nei suoi interventi e negli insulti che abitualmente si tira dietro. (G.B.) 3 - MARESCIALLO, ECCO IL PREMIO.

A Napoli un Centro ricerche per le Pmi ( da "Denaro, Il" del 08-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: presidente di Unimpresa, Giuseppe Granata, docente di Marketing e Comunicazione presso l'Università di Cassino, Vincenzo Palumbo, docente di Economia internazionale presso la Federico II, Carmine Ruggiero, docente di Diritto bancario presso la Federico II e Ciro Oliviero, segretario nazionale Unimpresa Edilizia.

Stefano Leoni nuovo Presidente del Wwf ( da "Villaggio Globale.it" del 08-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: È stato docente presso l'Università «Alma Mater Studiorum» di Bologna e lo è attualmente presso l'Università Piemonte Orientale «Amedeo Avogadro» (corso di legislazione ambientale). È stato insignito della Laurea specialistica honoris causa in studio e gestione degli ambienti naturali e antropizzati presso la facoltà di Scienze Matematiche,

L'università si aprea QUINDICI studentiin fuga dall'aquila ( da "Secolo XIX, Il" del 08-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Lontano da casa e senza i loro docenti, ma con l'opportunità di non perdere mesi preziosi. «Ho sentito telefonicamente il rettore dell'Aquila,Ferdinando Di Orio - racconta Giacomo Deferrari, alla guida dell'Università genovese - e l'ho sentito amareggiato: il loro ateneo è praticamente distrutto e non hanno un'altra sede dove trasferire i 27.

UNIVERSITA' Il "quarto uomo" per il Rettorato: è il professor Ezio Stagnaro ( da "Gazzettino, Il (Padova)" del 08-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Docente straordinario e poi ordinario al nostro ateneo dal 1976, il professor Stagnaro si candida per la terza volta alla carica di rettore. Niente presentazione utilizzando speciali effetti virtuali, e nemmeno organizzando la canonica conferenza stampa.

Quei fondi agli studenti sono aiuti preziosi ( da "Gazzettino, Il (Belluno)" del 08-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: altro docente alle scuole medie di Agordo. Riassume con chiarezza il pensiero di molti agordini. E gli studenti cosa ne pensano dell'iniziativa dell'amministrazione comunale di Taibon? Lo abbiamo chiesto a Giacomo Sibillon di Taibon, universitario a Venezia (architettura) e ad Andrea Baldassi di Agordo che frequenta gli studi universitari a Ferrara (

Molti credenti hanno una religiosità infantile ( da "Gazzettino, Il (Rovigo)" del 08-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Predendo spunto dai dati illustrati dal docente padovano, il vescovo Lucio Soravito ha messo l'accento sulla necessità che la qualità della fede del singolo credente sia sottoposta a un aggiornamento-miglioramento. «Troppi, pur nella convinzione di considerarsi credenti - ha detto il vescovo - sono in possesso di una religiosità infantile, appresa in giovane età e priva dell'

Rosà Un contributo in denaro per un ospedale dell'Equador nel quale vanno ogni anno op... ( da "Gazzettino, Il (Vicenza)" del 08-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: E' quello che ha dato l'Università de la Rosa nel giorno della chiusura ufficiale del suo 14. anno accademico. A ricevere la somma direttamente dai corsisti, da un docente, da due volontarie del Cif, Anna Ganassin e Mirella Tessarolo davanti ad un centinaio di persone è stato il dott.

Storicamente dimostrato il legame fra gli imputati e il partito armato ( da "Gazzettino, Il" del 08-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: docente di filosofia (vedi servizio a lato) che aveva avuto il torto di condannare in tv le aggressioni. Niente di strano che qualche docente girasse armato. E così, quando la mattina del 26 settembre un commando si presentò davanti al professor Angelo Ventura e gli sparò a un piede, lo storico (socialista) a sua volta estrasse una pistola e fece fuoco,

20! SVEVA CASATI MODIGNANI FA TOMBOLA (VENTESIMO LIBRO IN VENT'ANNI DI CARRIERA) C'È CHI SI LAUREA SUL DI-MASTURBATORE PAOLINI BENEMERITA IN GIALLO, L'ARMA PREMIA I CARABINIERI ( da "Dagospia.com" del 08-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: ha presentata lo studente di scienze della comunicazione, dell'Università di Savona, Gabriele Scarponi a Felice Rossello, docente nella disciplina di laboratorio di cinema, musica, spettacolo. Paolini è stato studiato nei suoi interventi e negli insulti che abitualmente si tira dietro. (G.B.) 3 - MARESCIALLO, ECCO IL PREMIO.

''Ragazzi, che Costituzione!, un'iniziativa per avvicinare i giovani alla Carta coinvolge la provincia di Lucca ( da "Sestopotere.com" del 08-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: prevede un ciclo di incontri tenuti da qualificati docenti e ricercatori specializzati dell?università di Pisa. I risultati positivi, uniti al pubblico apprezzamento, hanno indotto il comitato ad intraprendere, anche per l'anno scolastico in corso, iniziative analoghe che interessano le ultime classi degli istituti di istruzione secondaria della piana di Lucca,

Cuil: le timeline in un motore di ricerca ( da "Blogosfere" del 08-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: le timeline in un motore di ricerca Pubblicato da Alessio Pellegrini alle 16:19 in (In)formazione, Tool Vi ricordate di Cuil ? Il motore di ricerca lanciato nell'estate 2008, che si vanta tutt'ora di aggregare il triplo delle pagine di Google . Cuil, termine gaelico per indicare "conoscenza", si pronuncia come "cool" ed è stato sviluppato da ex dipendenti di Google.

Proposta per favorire le ricostruzioni con un sistema di polizze antiterremoti ( da "Foglio, Il" del 08-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: attenzione delle autorità governative studi e proposte in cui si prevedono forme assicurative con una collaborazione pubblico-privato, magari assegnando allo stato una funzione di riassicuratore di ultima istanza”. Sono diversi i vantaggi di questo progetto, secondo il presidente dell?Autorità che sorveglia il comparto: “Si ridurrebbero gli oneri dello stato.

Settimana della cultura scientifica, visite e seminari ( da "Sicilia, La" del 08-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: saranno effettuate visite guidate da ricercatori e docenti dell'Infn e dell'Università nei pomeriggi di oggi, del 15 e 16 aprile (inizio visite alle 16.30 e alle 17.30). I Laboratori nazionali del Sud sono uno dei quattro Laboratori nazionali dell'Infn dislocati sul territorio nazionale. La loro attività principale è la ricerca in fisica fondamentale,

MAURIZIO COSTANZO ASSOLTO IN SEDE CIVILE DA REATO DIFFAMAZIONE ( da "Wall Street Italia" del 08-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: diffamazione di Apcom Per giudizi su docente università accusato di abusi -->Roma, 8 apr. (Apcom) - Non ha diffamato. La I sezione del tribunale civile di Roma ha assolto Maurizio Costanzo dall'accusa rivoltagli dal professor Ezio Capizzano, il docente dell'università di Camerino che fu accusato di aver intrattenuto rapporti sessuali con alcune sue studentesse e ne aveva filmato le scene.

Università di Catanzaro, le associazioni contro l'accorpamento delle scuole ( da "Giornale di Calabria, Il" del 08-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Condividiamo la reazione dei docenti, degli studenti e del mondo universitario tutto. È una vicenda che interessa tutta la comunità calabrese ed è, per questa ragione, che non possiamo e non dobbiamo tacere. Lo sviluppo dell?Università e dei Centri d?eccellenza - si sottolinea - deve essere al centro di ogni iniziativa di progetto per la crescita economica e sociale del territorio.

CATANZARO: IMPRESE, NO RIDIMENSIONAMENTO SPECIALIZZAZIONI MEDICINA. ( da "Asca" del 08-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: reazione dei docenti, degli studenti e del mondo universitario tutto. E' una vicenda che interessa tutta la comunita' calabrese ed e', per questa ragione, che non possiamo e non dobbiamo tacere. ''Lo sviluppo dell'Universita' e dei Centri d'eccellenza - sostengono l Associazioni - deve essere al centro di ogni iniziativa di progetto per la crescita economica e sociale del territorio.

Turismo, bando da 800 mila euro ( da "Gazzetta di Parma Online, La" del 08-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: pubblicato sulla Gazzetta ufficial - è il passo concreto per rendere operativo un progetto, punto di partenza di mete più lontane: in prima battuta, lo scopo è avviare un nuovo modello di gestione integrata misto pubblico-privata dei servizi di informazione ed accoglienza turistica in grado anche di stimolare e costruire nuovi itinerari e iniziative turistico-

Terremoto in Abruzo: si mobilita anche l'Università di Salerno per la popolazione ( da "Salerno notizie" del 08-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Università Emergenza Terremoto? che raccoglierà i contributi del personale docente e tecnico-amministrativo di tutte le Università italiane per la ricostruzione degli edifici dell?Università aquilana colpita e distrutta in numerose strutture dalla violenta scossa tellurica e così profondamente toccata dal dramma delle centinaia di vittime ed in particolare dai quattro studenti deceduti


Articoli

Disagio giovanile: gli studenti hanno incontrato un esperto (sezione: Cultura)

( da "Stampa, La" del 08-04-2009)

Argomenti: Cultura

IERI AL PALAFIORI, A CURA DELL'ASSOCIAZIONE MATTEO BOLLA Disagio giovanile: gli studenti hanno incontrato un esperto Si è svolto ieri mattina al Palafiori, organizzato dall'associazione dedicata a Matteo Bolla (ragazzo scomparso in un incidente nel 2007) l'incontro con Gustavo Pietropolli Charmet, esperto del disagio giovanile. Psichiatra e psicoterapeuta, è stato primario incaricato di servizi psichiatrici, docente di Psicologia Dinamica all'Università Bicocca di Milano. Erano presenti ragazzi e docenti del liceo Cassini.\

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Pracatinat verso il rilancio (sezione: Cultura)

( da "Eco del Chisone" del 08-04-2009)

Argomenti: Cultura

Edizione dell'8 aprile 2009Fenestrelle, iniezione di 4,5 milioni di capitali pubblici Pracatinat verso il rilancio In salvo 60 lavoratori - Ora i privati fanno capolino FENESTRELLE - «Non era né scontato né facile». Può ben essere soddisfatto, il presidente di Pracatinat Celeste Martina. Lunedì 6, dopo quattro anni, i suoi sforzi sono stati premiati. L'assemblea straordinaria, alla presenza del notaio Federica Mascolo, ha approvato all'unanimità una iniezione di quattro milioni e mezzo di euro nella società consortile per azioni. «Ora sta a noi - ha commentato il presidente - amministrare questo grande patrimonio, anche architettonico. Ma dovremo essere capaci di mettere in rete l'alta valle non olimpica, il parco Orsiera e il Forte di Fenestrelle, con una governance che va ridefinita». Per i due centri di soggiorno si scongiura così la prospettiva della chiusura: «Se non avessimo impostato quattro anni fa questa grossa operazione - conferma Martina - ci sarebbero grossi rischi per i posti di lavoro». Che sono una sessantina, sotto la direzione di Boris Zobel. Il Centro di educazione ambientale (oggi anche "Laboratorio per una società sostenibile") al momento lavora soprattutto con i soggiorni degli studenti. La società di capitali (interamente pubblici) ha sostituito dall'anno scorso il consorzio creato nel 1982, quando la Sanità dismise i due sanatori. Il capitale sociale passerà entro il 30 settembre da 120.000 a 4.620.000 euro. La novità è l'ingresso della Regione Piemonte, che dopo l'approvazione del Consiglio regionale conferirà 750.000 euro (16,667 per cento). Stessa cifra per il Comune di Torino (già approvata) e per la Provincia. Gli altri soci: i Comuni di Pinerolo (75.000 euro, 1,667 per cento), Rivoli (64.000, 1,422 per cento), Moncalieri (55.000, 1,222 per cento) e Asti (28.000, 0,622 per cento). Infine, la Comunità montana Valli Chisone e Germanasca (28.000), e il Comune di Fenestrelle, che ha portato in dote le due palazzine "Edoardo Agnelli" e "Tina Nasi", per un valore valutato in due milioni di euro, pari al 44,444 per cento del capitale sociale. Detiene azioni speciali, non partecipa a eventuali passivi, e nomina il vice-presidente del Cda (Bruno Nevache) e un componente del Collegio sindacale (Alberto De Gregorio). La Provincia è rappresentata da Renzo Furlan. «Una grande operazione durata quattro anni - riassume Martina - che ora ci permette di investire». E di pensare a una svolta: «L'ampliamento previsto sulla strada rende appetibile una parte dei nostri 350 posti letto anche per i tour operator - conferma il presidente -. Adesso ci sono operatori interessati a confrontarsi con noi. Nei prossimi due o tre anni potrebbe nascere una società mista pubblico privato». Obiettivi della società consortile sono «il conto economico in pareggio entro la fine del 2010, e gli investimenti». A partire dal primo edificio, ristrutturato ormai 27 anni fa: «Non ha i servizi in camera, e va reso ecologicamente sostenibile, con tecnologie avanzate». Al momento l'attività si svolge solo con i 150 posti della palazzina "Nasi". l.p.

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L'Ateneo aderisce alla raccolta fondi della CRUI (sezione: Cultura)

( da "Bollettino Università & Ricerca" del 08-04-2009)

Argomenti: Cultura

Università di Perugia L’Ateneo aderisce alla raccolta fondi della CRUI L’Università degli Studi di Perugia aderisce all’iniziativa della Conferenza dei Rettori Università Italiane (CRUI) per la raccolta di fondi a favore dell’Università e della Casa dello Studente de L’Aquila, che hanno subito gravissimi danni a causa del terremoto di domenica notte. L’appello è stato lanciato dal Presidente della CRUI a tutte le università italiane affinché si attivino per aiutare l’Ateneo del capoluogo abruzzese. L’Università di Perugia, che conosce per esperienza diretta i pesanti disagi provocati dal terremoto avendo subito danni dal sisma del 1997, invita tutta la comunità accademica perugina a non sottrarsi a questo atto di concreta solidarietà verso i colleghi de L’Aquila, oggi in grandissime difficoltà.>> Invita, pertanto, docenti, personale tecnico-amministrativo e studenti a dare il proprio contributo con un versamento da effettuarsi sul fondo aperto dalla CRUI denominato UNIVERSITA' EMERGENZA TERREMOTO, utilizzando l’IBAN: IT 80 V 03226 03203 000500074995. BUR.IT 08.04.09

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Adesione dell'ateneo al fondo di emergenza a favore dell'Università de L'Aquila (sezione: Cultura)

( da "Bollettino Università & Ricerca" del 08-04-2009)

Argomenti: Cultura

Università di Firenze Adesione dell’ateneo al fondo di emergenza a favore dell’Università de L’Aquila L’ateneo fiorentino aderisce all’iniziativa lanciata ieri dalla Conferenza dei rettori delle università italiane (CRUI) per un fondo di emergenza a sostegno della ricostruzione degli edifici dell’Università aquilana, duramente colpita, come la città e la popolazione, dal sisma di due giorni fa. Un messaggio di solidarietà e di partecipazione, a nome di docenti e personale universitario fiorentino, è stato inviato dal rettore Augusto Marinelli al rettore dell’ateneo dell’Aquila Fernando Di Orio. Per versare il proprio contributo la CRUI ha aperto un apposito conto. Si chiama UNIVERSITA' EMERGENZA TERREMOTO e l’IBAN è IT 80 V 03226 03203 000500074995. >> La Conferenza dei rettori, informa una nota della CRUI, è in continuo contatto con il rettore dell’Aquila, al fine di pianificare gli interventi necessari anzitutto a garantire la prosecuzione dell’anno accademico ai 27.000 studenti frequentanti l’ateneo. BUR.IT 08.04.09

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Scoperto il modo per ridurre il danno neuronale e prevenire lo sviluppo dell'epilessia (sezione: Cultura)

( da "Bollettino Università & Ricerca" del 08-04-2009)

Argomenti: Cervelli

Università di Ferrara Scoperto il modo per ridurre il danno neuronale e prevenire lo sviluppo dell’epilessia Arginare o riparare il danno e prevenire lo sviluppo dell’epilessia? Ora è possibile grazie a un’importante ricerca condotta dall’Università di Ferrara che ha scoperto come la fornitura localizzata di una particolare categoria di proteine chiamate “fattori neurotrofici” nella parte di cervello danneggiata dall’epilessia, rappresenta un nuovo approccio per ridurre il danno neuronale e prevenire lo sviluppo della malattia. Lo studio “Localized delivery of FGF-2 and BDNF reduces spontaneous seizures in an epilepsy model”, condotto dal Dipartimento di Medicina Clinica e Sperimentale, Sezione di Farmacologia, dal Centro di Neuroscienze, dal Dipartimento di Medicina Sperimentale e Diagnostica, Sezione di Microbiologia, dal Dipartimento di Medicina Sperimentale e Diagnostica, Sezione di Anatomia Patologica di Unife, dall’Istituto Nazionale di Neuroscienze e dal Dipartimento di Scienze Morfologiche e Biomediche, Sezione di Anatomia dell’Università di Verona, è stato pubblicato su PNAS, Proceedings of the National Academy of Sciences, una delle più prestigiose riviste internazionali in materia scientifica e rivista ufficiale della U.S. National Academy of Sciences. La ricerca scientifica, presentata a novembre al congresso dell'American Society for Neuroscience a Washington, importante congresso mondiale sulle neuroscienze, e selezionata per il press book dell’evento tra le sole 200 comunicazioni scelte fra le 20.000, rappresenta un importante passo avanti in epilletologia. “Si stima che esistano circa 7 epilettici ogni 1000 persone in Italia – spiega il Prof. Michele Simonato del Dipartimento di Medicina Clinica e Sperimentale, Sezione di Farmacologia di Unife e Responsabile ferrarese della ricerca -. Questo corrisponde a quasi mezzo milione di malati nel nostro paese, mentre in Europa i malati sono circa 6 milioni. Le epilessie più comuni nella popolazione adulta originano in una parte del cervello chiamata lobo temporale. In pazienti che hanno queste malattie si osservano spesso alterazioni patologiche del tessuto nervoso, la più comune delle quali è una perdita di cellule, neuroni, nell’ippocampo, nota come ‘sclerosi ippocampale’. Queste alterazioni compaiono in un tessuto che prima era sano. Spesso è possibile identificare un evento epilettogeno iniziale come un trauma cranico, un ictus, un’infezione cerebrale, un episodio di convulsioni prolungate, che provoca un danno e che, dopo una fase latente che può durare anche alcuni anni, è seguito dalla comparsa spontanea di crisi epilettiche. Arginare o riparare questo danno quindi potrebbe prevenire la comparsa di epilessia.” L’importanza di questa ricerca è strettamente collegata all’importanza delle cellule staminali del cervello, le cellule staminali neurali, che attraverso l’applicazione di stimoli chimici vengono spinte a generare nuovi neuroni. >> “Fino ad ora per la cura di questa malattia – prosegue Simonato – esistono farmaci antiepilettici, ma non esiste alcuna terapia che prevenga l’epilessia. Il nostro studio ha dimostrato come una categoria di proteine chiamate ‘fattori neurotrofici’, trasferiti nella parte di cervello danneggiata, fa sì che le cellule staminali neurali si attivino per riparare il danno. Per supplementare i fattori neurotrofici che, essendo proteine, non possono essere somministrati come semplici farmaci, abbiamo generato un ‘vettore’ basato sul virus dell’herpes che, ingegnerizzato geneticamente in modo da fargli perdere le proprietà patologiche, acquisisce la capacità di produrre i fattori neurotrofici di interesse. Una volta effettuata questa operazione abbiamo iniettato il vettore capace di produrre i fattori neurotrofici nell’ippocampo danneggiato dallo stato epilettico, cioè quando la sclerosi ippocampale è già presente. Il trattamento ha condotto ad una significativa riduzione del danno e ad una significativa riduzione delle crisi dopo il periodo di latenza. In altre parole, ha ridotto lo sviluppo di epilessia”. “I risultati ottenuti – conclude Simonato - aprono prospettive di applicazione in clinica e possono permettere di guidare la ricerca su approcci analoghi per molte altre malattie neurologiche caratterizzate da danno neuronale”. BUR.IT 08.04.09

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Studio del'Ateneo su effetti e pericoli degli anabolizzanti (sezione: Cultura)

( da "Bollettino Università & Ricerca" del 08-04-2009)

Argomenti: Cultura

Università di Parma Studio del'Ateneo su effetti e pericoli degli anabolizzanti Un gruppo di ricercatori, coordinato dal Prof. Antonio Bonetti, ha messo a fuoco gli effetti collaterali dell’abuso di steroidi Un gruppo di ricercatori dell’Università di Parma, coordinato dal Prof. Antonio Bonetti, del Dipartimento di Scienze Cliniche del nostro Ateneo, docente di Medicina dello Sport, ha messo a fuoco le problematiche relative agli effetti avversi dell’impiego di steroidi androgeni a scopo anabolico in un lavoro che è stato pubblicato sull’International Journal of Sports Medicine ( Side Effects of Anabolic Androgenic Steroids Abuse). Si tratta di una ricerca che ha cercato di far luce sul mondo delle palestre, un mondo difficile da indagare, per l’omertà che in genere circonda l’uso di sostanze illecite con finalità anabolica. Quanto già presente in letteratura riguardava infatti prevalentemente casistiche più limitate, che praticavano dosaggi simili a quelli impiegati in ambito clinico o dosaggi più elevati per brevi periodi di tempo, mentre nella ricerca in oggetto l’autosomministrazione (avvenuta completamente su base volontaria da parte di soggetti che mai in passato avevano fatto uso di steroidi) ha riguardato un congruo numero di soggetti (20), con dosaggi di gran lunga superiori (di 10-50-100 volte) a quelli terapeutici, con un’osservazione che si è protratta per ben 2 anni. Questi gli aspetti salienti del lavoro e i principali riscontri osservati: >> * drastico calo del colesterolo HDL (il colesterolo buono) e dell’Apo-A1, con relativo aumento del rischio cardiovascolare; * alterazioni degli ormoni sessuali (ipogonadismo ipogonadotropo), con riduzione del volume dei testicoli, della produzione spermatica e della fertilità; * aumento del seno (ginecomastia); * pesanti ripercussioni sulla sfera sessuale, sino all’impotenza, e sulla sfera psichica (aggressività, sbalzi di umore, dipendenza, perdita di motivazione…), con problemi familiari e relazionali, che hanno indotto sette soggetti ad abbandonare lo studio (i dati relativi a questi aspetti sono ancora in fase di elaborazione e saranno oggetto di prossima trattazione specifica). A dimostrazione della novità e dell’importanza rappresenta da questo studio, i risultati sono stati ripresi da organi di informazione internazionali e nazionali, in primis dall’agenzia di stampa americana Reuters Health (nell’articolo “Study confirms harms of anabolic steroid abuse”) e da altre testate come Health 24, BodyBuilding.com, abcNEWS, javno.hr, La Repubblica on line, L’Espresso. BUR.IT 08.04.09

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Finale nazionale del Global management challenge (sezione: Cultura)

( da "Bollettino Università & Ricerca" del 08-04-2009)

Argomenti: Cultura

Università di Udine Finale nazionale del Global management challenge La squadra dell’Università di Udine composta da quattro studenti della facoltà di Ingegneria, unica rappresentante del Friuli Venezia Giulia, parteciperà alla finale nazionale del Global management challenge (Gmc). Si tratta del più importante torneo internazionale di strategia d’impresa: una simulazione di management basata su condizioni di mercato realistiche e continuamente aggiornate. Quest’anno alla competizione hanno preso parte complessivamente circa 700 squadre. Il gruppo dell’ateneo friulano è formato da Michela Liberale e Alberto Rosati di Cividale del Friuli, Margherita Monai di Buttrio e Daniele Stefanutti di Trasaghis. Liberale e Monai sono iscritte al corso di laurea in Ingegneria gestionale industriale, mentre Rosati e Stefanutti frequentano il corso di laurea in Ingegneria gestionale dell’informazione. La finale si terrà oggi all’Università Luiss a Roma. Vi prenderanno parte 24 team, formati al massimo da cinque unità, composti da studenti, docenti, manager e professionisti delle principali università e master in business administration italiani, nonché aziende e banche leader a livello nazionale e internazionale. La squadra dell’Ateneo udinese, assieme a quella del Politecnico di Torino, è l’unica a rappresentare esclusivamente l’università, diversamente dagli altri team che rappresentano il nome dell’azienda sponsor. Per arrivare a Roma, gli studenti di Ingegneria friulani hanno vinto la gara interna all’Ateneo, superato le preselezioni e conquistato il primo posto del proprio girone di qualificazione nazionale che dava accesso alla finalissima. Il Global management challenge è uno strumento formativo avanzato in cui ogni partecipante ha la possibilità di sperimentarsi direttamente come se fosse in un contesto aziendale reale. I partecipanti gestiscono una impresa virtuale con l’obiettivo di posizionarla ai più elevati livelli del settore di riferimento. La gara tiene conto di tutti i principali settori dell’impresa e simula in tutto e per tutto una reale situazione di business. >> Un software rielabora le scelte effettuate evidenziandone immediatamente le conseguenze in termini di efficacia gestionale. A ogni squadra viene fornito il profilo del tutto realistico di una azienda virtuale. I dati riguardano tutti i settori, dal marketing alla logistica, dalla produzione all’organizzazione, dalla strategia alla finanza. Attraverso cinque tappe decisionali, che simulano cinque trimestri di attività dell’azienda, i partecipanti dovranno utilizzare leve d’intervento e tecniche gestionali per risolvere le criticità dell’impresa, collocandola ai vertici del mercato di riferimento. Vince la squadra che, a partire dalle medesime condizioni, ottiene il valore azionario più alto. I campioni italiani parteciperanno poi alla finale internazionale del Gmc che incoronerà il team campione mondiale. A livello internazionale, dalla nascita, nel 1980 ad oggi, alla competizione hanno partecipato oltre 375 mila fra manager, professionisti e studenti di 29 Paesi. In Italia, la competizione si svolge da otto anni. BUR.IT 08.04.09

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Nasce "Opera" (sezione: Cultura)

( da "Bollettino Università & Ricerca" del 08-04-2009)

Argomenti: Cultura

Università di Modena Nasce "Opera" All’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia nasce “OPERA”. E’ un’unità di ricerca che vuole monitorare l’efficacia dei sistemi di gestione delle risorse umane nell’ambito delle industrie creative dei processi innovativi nelle organizzazioni e dei social media. Avrà sede a Reggio Emilia. Si chiamerà “OPERA” ed è un’unità di ricerca per lo studio delle industrie creative, dei processi innovativi nelle organizzazioni e dei social media e nasce a Reggio Emilia in seno al Dipartimento di Scienze Sociali Cognitive e Quantitative dell’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia. Coordinata dal prof. Fabrizio Montanari , docente di Organizzazione aziendale, l’iniziativa ha visto ufficialmente la luce alla fine di marzo, con l’obiettivo di concentrarsi in particolare sull’analisi della creatività, come patrimonio delle cosiddette industrie creative, sviluppatesi nei settori dell’editoria, della musica, delle produzioni cinematografiche e televisive, della moda, dei videogame e delle arti visive che ricoprono una quota di produzione e di occupazione decisamente elevata, e come componente fondamentale nelle recenti evoluzioni dei sistemi economici quali fattori strategici nella produzione di beni e servizi. “Il valore economico che la creatività sta assumendo nell’attuale contesto globalizzato - ha spiegato il prof. Fabrizio Montanari - è enorme e fa sì che nessuna impresa che punti ad essere innovativa possa escludere la creatività dai suoi strumenti, ad esempio, di comunicazione per rispondere alle sempre più frequenti esigenze di competitività sui mercati”. Attraverso un programma di studi multidisciplinari, pubblicazioni, convegni, workshop e conferenze la neonata unità di ricerca, di cui fanno parte un gruppo di docenti del Dipartimento di Scienze Sociali Cognitive e Quantitative, dottorandi e studenti, punta a favorire la circolazione delle informazioni ed a sviluppare nel tempo rapporti di collaborazione con università e centri di ricerca internazionali. >> “OPERA – ha continuato il prof. Fabrizio Montanari - che fa parte del Centro di Ricerca dell’Ateneo GIUnO - Giustizia nelle Organizzazioni, coordinato dal prof. Massimo Neri, si propone di studiare e valorizzare il ruolo che capitale umano e capitale sociale svolgono all’interno dei distretti creativi e i loro vantaggi in ambito competitivo, rispondendo all’attuale mancanza di studi empirici. Il panorama di ricerca manca, infatti, di studi mirati che valutino l’effettiva efficacia dei sistemi di gestione delle risorse umane adottate dalle organizzazioni sia nell’attrarre, trattenere e motivare le persone, sia nel contribuire alle performance individuali, organizzative e di sistema”. BUR.IT 08.04.09

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Australia 100 Megabit, Giappone 160 (sezione: Cultura)

( da "Punto Informatico" del 08-04-2009)

Argomenti: Cultura

Roma - Messe davanti alla complessità della natura di Internet le autorità australiane intendono filtrare il traffico di tutti i cittadini dandogli nel contempo la possibilità di accedere in maniera estremamente veloce a quelle stesse informazioni mozzate dalle blacklist. Per liberare l'Australia dalle "acque morte della banda larga" in cui si trova attualmente impelagata, il primo ministro Kevin Rudd ha annunciato l'avvio di un massiccio piano di investimenti statali per la realizzazione di un imponente National Broadband Network, una rete in fibra ottica che porterà direttamente nelle case del 90% degli australiani velocità da 100 Megabit al secondo, 12,5 Megabyte di downstream effettivi. Per realizzare un progetto tanto colossale il governo fonderà una nuova società, in cui verranno convogliati un totale di 43 miliardi di dollari australiani in investimenti misti pubblico-privato su un periodo di otto anni, con una prima parte di 4,7 miliardi di derivazione completamente statale. Si tratta della "più grande decisione sulle infrastrutture nella storia australiana", evidenzia Rudd, e rappresenterà un autentico toccasana per l'attuale crisi economica visto che produrrà posti di lavoro per 37mila persone all'anno. Oltre alle connessioni via cavo, della NBN si avvantaggeranno anche coloro che attualmente accedono a Internet attraverso i canali wireless per via della maggiore velocità delle comunicazioni tra le città, mentre è previsto un potenziamento per i canali satellitari alternativi per coprire il restante 10% della popolazione del paese. La decisione di spingere l'acceleratore su un provider in fibra a totale controllo statale (che diverrà comunque privato dopo i primi 5 anni, secondo quanto prevede attualmente il progetto) è seguita alla impossibilità di accettare offerte di aziende private giudicate di scarso profilo, aziende che potranno comunque rientrare dalla finestra per il 49% dei fondi necessari al completamento di NBN. La super-rete in fibra ottica porterà la connettività asutraliana al pari delle altre grandi opere sviluppate, avvantaggiando grandemente "il futuro economico" del paese, dice ancora Rudd. "Proprio come le linee ferroviarie prepararono il futuro nel diciannovesimo secolo e le linee elettriche il futuro del ventesimo secolo - commenta il primo ministro - così la banda larga rappresenta l'infrastruttura centrale del ventunesimo secolo". E che la banda larga sia fondamentale in una economia realmente proiettata in avanti lo sa benissimo soprattutto il Giappone, dove grazie alle specifiche DOCSIS 3.0 il provider J:Com (sussidiaria di Liberty Global) è stata una delle prime società a offrire connessioni a 160 Mbps, con un sovrapprezzo per l'utente di 20 dollari e un totale di 60 dollari di canone mensili. A puro titolo di confronto, negli States i 50 Mbps (quindi meno di un terzo delle connessioni J:Com) di Comcast costano 140 dollari, mentre nei Paesi Bassi si va dai 60 euro di una 60 Mbps agli 80 euro di una connessione a 120 Mbps. Alfonso Maruccia

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Compagnie pronte a ridiscutere di polizze-catastrofe (sezione: Cultura)

( da "Milano Finanza (MF)" del 08-04-2009)

Argomenti: Cultura

MF sezione: Primo Piano data: 08/04/2009 - pag: 2 autore: di Anna Messia Il presidente dell'Ania, Cerchiai, rilancia un sistema pubblico-privato per offrire al retail prodotti contro il terremoto e le alluvioni Compagnie pronte a ridiscutere di polizze-catastrofe Si riaccende il dibattito sulla necessità di introdurre in Italia polizze che tutelino i cittadini dai danni di terremoti e catastrofi naturali. Un argomento annoso, di cui si discute dal 1998. Un tentativo fu fatto con la Finanziaria del 1999 e poi ancora con quella del 2005, ma tutto si è sempre arenato a causa della profonda diversità di vedute dei soggetti coinvolti, governo, assicuratori e consumatori. Dopo il terremoto in Abruzzo la questione è tornata però di drammatica attualità, e a scendere in campo è stata ieri l'Ania, l'associazione delle compagnie di assicurazione. Il presidente, Fabio Cerchiai, ha proposto «un sistema misto tra il mondo assicurativo e lo Stato», considerandolo, «l'unico modo per affrontare catastrofi come il terremoto che ha sconvolto l'Abruzzo». A oggi le poche polizze diffuse in Italia con queste coperture sono offerte alle imprese e agli enti pubblici. Mentre ai privati restano di fatto inaccessibili. In caso di danni subiti dai cittadini l'unica speranza è quindi quella di affidarsi agli aiuti pubblici. Che, tra l'altro, pesano fortemente sulle casse statali considerando che negli ultimi 20 anni lo stato italiano ha speso mediamente 3,5 miliardi l'anno. «Questo», ha aggiunto Cerchiai, «è il momento di concentrarsi tutti sulle cose da fare subito, aiutando chi è stato colpito. Ma verranno poi i tempi per riflettere sul fatto che il nostro è uno dei pochi Paesi che non ha un sistema misto pubblico-privato contro le catastrofi naturali».In effetti da un confronto europeo l'Italia ne esce perdente, nonostante il rischio per il Paese sia molto elevato. «L'ultimo stato ad adeguarsi in Europa è stata la Romania», dice Adolfo Bertani, ex amministratore delegato di Zurich Italia e oggi presidente del consorzio non profit Cineas, che da anni segue queste tematiche, «mentre il nostro è l'unico Paese europeo a non essersi dotato di una tale norma, nonostante il 67% dei Comuni si trovi in zona sismica e il 50% delle imprese in aree esposte a pericolo di frane o alluvioni». L'ultimo tentativo del 2004 che introduceva l'estensione obbligatoria dei danni catastrofali alle polizze incendio degli edifici si è arenato sull'entità della somma che lo Stato avrebbe dovuto mettere a disposizione per intervenire come «riassicuratore di terzo livello». Un cuscinetto che sarebbe servito nel caso in cui i danni avessero superato le coperture messe a disposizione da assicuratori e riassicuratori. Nel 2005 era stato ipotizzato uno stanziamento di 50 milioni, affidato alla Consap. Cifra considerata però irrisoria dagli assicuratori. Da questo punto dovrà quindi probabilmente ripartire il dialogo. «L'unico modo per affrontare problemi di questo tipo è un sistema tra compagnie d'assicurazione, riassicurazioni e Stato, inteso come assicuratore di ultimo livello per eventi catastrofici veramente grandi», ha ribadito ieri Cerchiai. «Il mondo assicurativo italiano è pronto a colloquiare sulle modalità». Bisognerà però superare anche l'ostilità dei consumatori che considerano queste polizze una nuova tassa sulle sciagure visto che, nel sistema attuale l'intervento statale è comunque garantito. «Ma queste spese vanno a pesare sulle casse statali e ricadono sempre sui cittadini», osserva Bertani, «mentre con la sottoscrizione delle polizze ci sarebbe la certezza e la tempestività dell'intervento». Per quanto riguarda il terremoto in Abruzzo l'Isvap ha fatto sapere ieri che l'esposizione delle compagnie italiane è modesta, e soprattutto bisogna considerare l'intervento dei riassicuratori che riducono il rischio. Come nel caso delle Generali che, secondo quanto risulta a MF-Milano Finanza era l'assicuratore della Casa dello studente crollata a L'Aquila. La polizza prevedeva danni agli edifici fino a 10 milioni, ma è stata in parte riassicurata.

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Università, chiusi i rubinetti (sezione: Cultura)

( da "Italia Oggi" del 08-04-2009)

Argomenti: Cultura

ItaliaOggi sezione: Professioni data: 08/04/2009 - pag: 37 autore: Pagina a cura di Benedetta P. Pacelli Documento Miur con i bilanci degli atenei. ItaliaOggi ha calcolato le conseguenze Università, chiusi i rubinetti Il ministero stila l'elenco di chi può assumere Siena, l'Orientale di Napoli, Trieste e Firenze. Per ora sono queste le quattro università italiane che, per questo 2009, non potranno indire concorsi, assumere personale, dar seguito al reclutamento del piano straordinario dei ricercatori e saranno escluse anche da quei fondi in più destinati dalla finanziaria 2007. Ma se, per la prima volta, non dovessero arrivare i consueti sconti ai criteri di calcolo, il numero degli atenei che incapperanno nella rete stoppa-concorsi si allargherà a dismisura arrivando a quota 26. Sono queste le indicazioni contenute in un documento del Miur che mette nero su bianco gli atenei in sofferenza e non. La norma. Del resto la legge n. 1 del 2009, con cui il ministro dell'istruzione e dell'università Mariastella Gelmini ha voluto sciogliere i nodi più critici del sistema universitario parla chiaro: le università statali che entro il 31 dicembre di ogni anno hanno superato il tetto del 90% del Fondo di finanziamento ordinario non possono «procedere all'indizione di procedure concorsuali e di valutazione comparativa, né all'assunzione di personale». Con questo provvedimento il governo riprende alcune norme che già esistevano nel panorama universitario ma che, di fatto, non erano mai state applicate. Fino a oggi, per chi superava la soglia fatidica del 90% nel rapporto tra buste paga e assegno statale il turn over era solo rallentato, ora invece sarà reso stringente dalla legge. Le università. Nella situazione attuale il blocco è già scattato per quattro atenei che, dati ministeriali alla mano, nel 2008 hanno presentato bilanci in rosso. La più lontana dal tetto è l'università di Siena che per buste paga dei docenti spende il 94,14 % dei finanziamenti provenienti da Roma. La seguono l'università di Napoli l'Orientale e quella di Trieste rispettivamente con uno sforamento del 92,54% e del 92,59%. Nella rete finisce anche l'università di Firenze che supera il tetto solo di uno 0,12% ma che se non potesse godere degli sconti annuali arriverebbe ad oltre il 97%. E non solo lei. Perché se non dovessero arrivare i consueti sconti ai criteri di calcolo le università bloccate salirebbero in un attimo a 26, cioè circa 40% su 58 atenei statali presenti. Gli sconti. Il conteggio del rapporto tra spese di personale e fondo statale è infatti alleggerito ogni anno da tre correttivi in favore degli atenei. Uno è determinato sottraendo dalle spese di personale (fisse e inderogabili) l'ammontare complessivo degli aumenti stipendiali maturati nell'anno precedente, il secondo sottrae alla massa stipendiale le retribuzioni dei docenti assunti a seguito di stipula di convenzione con enti esterni, l'ultimo invece impone di conteggiare per due terzi e non per intero, il personale impegnato in attività assistenziale convenzionato con il servizio sanitario nazionale nelle facoltà di medicina. Senza “sconti” la maglia degli atenei si allarga sempre di più. E investirebbe immediatamente i due atenei partenopei: la Seconda università di Napoli e la Federico II che sfiorano quasi il 100% dell'Ffo. Subito dopo secondo i dati ministeriali si colloca la città di Pisa che per le buste paga ha staccato nel 2008 oltre il 96% dei fondi statali, mentre quella di Udine circa il 95%.

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Duomo di Pietrasanta, si pensa a Michelangelo (sezione: Cultura)

( da "Arena, L'" del 08-04-2009)

Argomenti: Cultura

Mercoledì 08 Aprile 2009 CULTURA Pagina 47 ARTE . LO IPOTIZZA IL PROF. MOROLLI, DOCENTE ALL'UNIVERSITÀ DI FIRENZE Duomo di Pietrasanta, si pensa a Michelangelo Potrebbe essere un progetto di Michelangelo Buonarroti il cinquecentesco campanile del duomo di Pietrasanta (Lucca) la cui canna interna, di forma insolitamente cilindrica, ha le stesse misure della colonna Traiana che a Roma torreggia sui Fori Imperiali. Di questa ipotesi è convinto Gabriele Morolli, ordinario di Storia dell'architettura all'Università di Firenze e specialista di Michelangelo L'inedita struttura interna del campanile, spiega il professore, è scavata da una grandiosa scala a chiocciola autoportante che sale alla cella campanaria con tre avvitamenti e un centinaio di gradini. Commissionato dalla Collegiata di S. Martino, l'edificio fu realizzato intorno al 1520 da Donato Benti, un collaboratore di Michelangelo. Il quale, tra il 1516 e il 1520, aveva soggiornato a lungo a Pietrasanta per seguire il nuovo bacino marmifero locale su incarico di Leone X, figlio di Lorenzo il Magnifico. Il campanile ha base quadrata (8 metri di lato) e la sorpresa è tutta nelle misure della canna interna, anch'essa rastremata, che, secondo i rilievi di Enrico Venturini, collaboratore di Morolli, ha stessa base, altezza e dimensioni della colonna Traiana. «Difficile attribuire un capolavoro del genere al modesto Benti - osserva Morolli - ed è più facile immaginare il genio divino e capriccioso di Michelangelo che, per gioco o sfida, ha usato quel suo collaboratore per realizzare un manufatto capace di ricreare l'armonia della celebre colonna tramite la propagazione e l'amplificazione del suono delle campane: una grandiosa, cava, eterea colonna sonora». Anche il computer conferma l'ipotesi che il nucleo poetico dell'invenzione della vite di Pietrasanta altro non fosse che l'idea di riprodurre fedelmente, ma in negativo, le forme della colonna Traiana. La ricerca è stata predisposta in previsione di una esposizione che Pietrasanta dedicherà a Michelangelo nel 2010.  

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Pavia, conferenza sul mestiere delle arti (sezione: Cultura)

( da "Provincia Pavese, La" del 08-04-2009)

Argomenti: Cultura

Pavia, conferenza sul mestiere delle arti PAVIA. Tornano "I mercoledì dell'Arte" ovvero le conferenze dedicate al mondo dell'arte e dei musei. Il tema del secondo ciclo di appuntamenti è "Il mestiere delle arti. Breve viaggio nella storia delle tecniche artistiche". Dalla miniatura alla pittura su tela al mosaico, gli incontri illustrano la varietà di forme della pittura (e insieme le funzioni della cornice), per tentare di saperne di più su «come gli artisti abbiano materialmente realizzato le opere, e carpire magari qualche loro segreto», spiega Caterina Zaira Laskaris, storica dell'arte e docente di Storia delle Tecniche Artistiche presso l'Università Cattolica di Milano. Sarà lei a tenere le conferenze (indirizzate a un pubblico anche non specialista), al termine delle quali verrà rilasciato un attestato di partecipazione. I cinque appuntamenti si tengono presso i Musei Civici alle ore 17.30. Si comincia oggi con "Pagine preziose: scrittori e miniatori al lavoro". Per informazioni, tel. 0382.33853.

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Duomo di Pietrasanta, si pensa a Michelangelo (sezione: Cultura)

( da "Bresciaoggi(Abbonati)" del 08-04-2009)

Argomenti: Cultura

Mercoledì 08 Aprile 2009 CULTURA Pagina 46 ARTE . LO IPOTIZZA IL PROF. MOROLLI, DOCENTE ALL'UNIVERSITÀ DI FIRENZE Duomo di Pietrasanta, si pensa a Michelangelo Potrebbe essere un progetto di Michelangelo Buonarroti il cinquecentesco campanile del duomo di Pietrasanta (Lucca) la cui canna interna, di forma insolitamente cilindrica, ha le stesse misure della colonna Traiana che a Roma torreggia sui Fori Imperiali. Di questa ipotesi è convinto Gabriele Morolli, ordinario di Storia dell'architettura all'Università di Firenze e specialista di Michelangelo L'inedita struttura interna del campanile, spiega il professore, è scavata da una grandiosa scala a chiocciola autoportante che sale alla cella campanaria con tre avvitamenti e un centinaio di gradini. Commissionato dalla Collegiata di S. Martino, l'edificio fu realizzato intorno al 1520 da Donato Benti, un collaboratore di Michelangelo. Il quale, tra il 1516 e il 1520, aveva soggiornato a lungo a Pietrasanta per seguire il nuovo bacino marmifero locale su incarico di Leone X, figlio di Lorenzo il Magnifico. Il campanile ha base quadrata (8 metri di lato) e la sorpresa è tutta nelle misure della canna interna, anch'essa rastremata, che, secondo i rilievi di Enrico Venturini, collaboratore di Morolli, ha stessa base, altezza e dimensioni della colonna Traiana. «Difficile attribuire un capolavoro del genere al modesto Benti - osserva Morolli - ed è più facile immaginare il genio divino e capriccioso di Michelangelo che, per gioco o sfida, ha usato quel suo collaboratore per realizzare un manufatto capace di ricreare l'armonia della celebre colonna tramite la propagazione e l'amplificazione del suono delle campane: una grandiosa, cava, eterea colonna sonora». Anche il computer conferma l'ipotesi che il nucleo poetico dell'invenzione della vite di Pietrasanta altro non fosse che l'idea di riprodurre fedelmente, ma in negativo, le forme della colonna Traiana. La ricerca è stata predisposta in previsione di una esposizione che Pietrasanta dedicherà a Michelangelo nel 2010.  

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Il Premio Dedalus se ne va a Pordenone (sezione: Cultura)

( da "Resto del Carlino, Il (Forlì)" del 08-04-2009)

Argomenti: Cultura

FORLÌŒ CRONACA pag. 4 Il Premio Dedalus se ne va a Pordenone CULTURA IL PROF. ALBERTO CASADEI LO ABBINA ALLA CLASSIFICA DI QUALITA' IL PREMIO LETTERARIO Stephen Dedalus trasloca da Forlì proprio mentre viene associato a un'iniziativa di grande rilievo nazionale: una classifica di qualità' sulla letteratura contemporanea, che si affiancherà a quella basata sulla vendite. Protagonista di questa proposta culturale, che raccoglie un'esigenza espressa da tempo soprattutto dai lettori forti', è il prof. Alberto Casadei (foto), forlivese, docente di letteratura italiana all'Università di Pisa. Assieme al critico Andrea Cortellessa e al docente Guido Mazzoni, ha individuato una giuria di cento persone scelte fra critici, scrittori, registi, attori e storici, che ogni mese, a partire da oggi, farà uscire una graduatoria sui libri di letteratura italiana che hanno ottenuto segnalazioni. Almeno una volta all'anno si aggiungeranno anche i volumi stranieri. L'iniziativa è promossa da «pordenonelegge», sotto la cui egida rinasce il Premio Dedalus, nato a Forlì per impulso del docente forlivese, che dopo le tre edizioni dal 2005 al 2007, l'anno scorso non si era svolto. La Fondazione Cariromagna infatti non aveva finanziato il premio. «A settembre il riconoscimento sarà assegnato nell'ambito del "pordenonelegge", proprio sulla base delle indicazioni di questi giurati dice Casadei . Nel nostro sito (www.premioletterariodedalus.it) comparirà l'intera classifica di qualità, mentre figura ancora la storia forlivese della rassegna. I rapporti con la mia città restano sempre aperti. Si potrebbe per esempio presentare il vincitore della prossima edizione in occasione degli Incontri con l'Autore». Intanto l'idea di Alberto Casadei sta sollevando l'attenzione del panorama culturale. Ne parlano giornali, riviste e trasmissioni radio: sintomo che di indicazioni diverse da quelle del mercato, molto influenzato dalla pubblicità, se ne sentiva il bisogno. Fabio Gavelli

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pomeriggio con paolo poli oggi alle 17 nella residenza studentesca alessio fontana di via coppino l'ersu ... (sezione: Cultura)

( da "Nuova Sardegna, La" del 08-04-2009)

Argomenti: Cultura

Pagina 28 - Sassari Pomeriggio con Paolo Poli Oggi alle 17 nella residenza studentesca Alessio Fontana di via Coppino l'Ersu ... Pomeriggio con Paolo Poli Oggi alle 17 nella residenza studentesca Alessio Fontana di via Coppino l'Ersu presenta «Back stage: Incontri con gli attori»; ospite d'onore il maestro Paolo Poli uno dei più grandi attori italiani, in scena a Sassari con lo spettacolo «Sillabari». A coordinare l'incontro sarà Lucia Cardone docente di storia e critica del cinema alla facoltà di Lettere. Ingresso libero. Circoscrizione 4 Il consiglio della circoscrizione 4 è convocato per oggi alle 19,30 in via Ugo la Malfa. Si discute del piano urbanistico comunale, esame delle osservazioni presentate da enti e associazioni-secondo gruppo (851-995) e comunicazioni del presidente. I passi perduti L'associazione «I passi perduti» e la libreria Koinè in occasione dell'uscita dell'ultimo numero della rivista "I passi perduti", oggi alle 18 alla biblioteca comunale di piazza Tola, presentano "Colui che gli dei vogliono distruggere", libro dello scrittore bolognese Gianluca Marozzi. Saranno presente l'autore e Luigi Matt, docente di lingua italiana dell'Università di Sassari. Chiusura scuole Gli uffici di segreteria e i locali scolastici della direzione didattica 8º circolo Galileo Galilei di Sassari, l'Istituto di istruzione secondaria numero 10+Campanedda-Palmadula, il liceo classico Azuni osserveranno la chiusura prefestiva sabato 11 aprile. Tarocchi zen Oggi alle ore 20 all'Hemingway cafè, viale Trento 4, in collaborazione con la libreria Messaggerie Sarde incontro"Alla ricerca dinoi stessi.... con il sorriso sulle labbra" con letture di Antonello Unida da "I Vangeli per guarire" e "Cabaret mistico" di Alejandro Yodorowsky e Tarocchi. Confcommercio L'associazione gestori impianti carburanti della Confcommercio comunica che sino al 30 settembre gli impianti della città seguiranno i seguenti orari: mattino ore 7-12,15, pomeriggio ore 15,30-19,30. Attualmente non è operante in città il servizio notturno con personale. Visite guidate Il Comune assume a tempo determinato per sei mesi (30 ore settimanali) due addetti alle visite guidate. è richiesto diploma di scuola secondaria, esperienza in attività di accompagnamento turistico, stato di disoccupazione, priorità ai residenti nel Comune. Giorno di chiamata: 8 aprile, info www.sardegnalavoro.it, 079 2599600. Eledrea L'associazione culturale Circolo Eledrea organizza per i soci Arci un viaggio culturale con caratteristiche etnologico/naturalistiche in Tanzania e Zanzibar, tra il parco del Serengeti e il cratere di Ngorongoro, tra le etnie Hadzabe, Maasai e Meru, partenza l'1º e rientro il 15 giugno, info: eledrea.circolo virgilio.it o tel. 333-6596074. Concorso L'università di Sassari ha indetto una velutazione comparativa per titoli ed esame per l'attribuzione di un assegno di ricerca di 11 mesi presso la facoltà di Scienze Politiche nel settore «Sociologia dei processi culturali e comunicativi». Domande in scadenza il 14 aprile. Bando nell'Ufficio Concorsi di via Macao 32. Ersu L'Ersu informa gli studenti che è già possibile pagare la tassa regionale presso tutte le Agenzie del Banco di Sardegna, il pagamento della tassa dovrà avvenire entro il 30/4/2009. Sardinia Speaks English La scuola media n.2 cerca esperti di madre lingua e di lingua inlgese per i corsi Sardinia Speaks English. Scadenza delle domande il 18 aprile. Olimpiadi di quartiere Sono iniziate le iscrizioni alla XXVI edizione delle olimpiadi di quartiere nell'Oratorio centro giovanile Salesiano, che scadono il 10 maggio. I Giochi si celebreranno dal 6 al 27 giugno, info: 079-252510. Fotovoltaico è prevista l'erogazione dei contributi statali in conto energia a favore di persone fisiche e giuridiche per l'installazione di impianti fotovoltaici. In via Baracca 4 dalle 16 alle 19 è aperto al pubblico uno sportello per illustrate gli incentivi. Info 3291637723, 3271656894, 3208861519. Camera sindacale Aldepi Il sindacato Aldepi informa che presso la propria sede di via Torres 7 è stato attivato il servizio di consulenza gratuita Colf&Badanti. Info: 079273199. Biblioteca La biblioteca dell'istituto Itc Einaudi Lamarmora è aperta al pubblico anche il mercoledì dalle 17 alle 19. Vacanze in Val d'Aosta L'Oratorio centro giovanile organizza dal 19 al 31 luglio le vacanze in Val d'Aosta, a Champoluc/St. Jacques, a quota 1670 metri, per ragazzi/e dalla 2ª media alla 2ª superiore, info: 079-252510, www.salesianisassari.org Lavoro Il Centro servizi per il lavoro, Servizio Eures comunica le seguenti offerte di lavoro: 1 cameriere di sala a Jesolo scadenza 25 aprile; 1 segretario di ricevimento a Jesolo, scadenza 25 aprile; 25 infermieri/e di bordo (Italia) scadenza 12 giugno; Gli avvisi integrali sono nel sito www.silsardegna.it e ulteriori informazioni tel. 079-2599616 e 079-2593105. Uno studio di consulenza del lavoro cerca: 1 praticante da iscrivere nel registro scadenza 10 aprile sede lavoro Sassari, requisiti: laurea triennale in materie giuridiche o economiche; presentare o trasmettere curriculum al Centro servizi per il lavoro, in via Bottego entro il 10 aprile specificando il riferimento "praticante", email: domandaofferta.s@sardegnalavoro.it Inpdap soggiorni L'Inpdap informa che è stato bandito un concorso per l'ammissione ai Soggiorni senior 2009 per i pensionati Inpdap o pensionati iscritti al fondo credito dell'Istituto in località montane e marine e in strutture marine Inpdap, bando e moduli di domanda possono essere ritirati agli sportelli della sede di Sassari, via Sardegna 21 o nel sito www.inpdap.gov.it Cus Sassari L'assemblea ordinaria e straordinaria del Cus Sassari é convocata per il 21 aprile alle ore 17,30 in prima e alle ore 18,30 in seconda convocazione, nella sede sociale di via San Pietro d'Ottava, per discutere il seguente ordine del giorno: (parte ordinaria) esame e approvazione della relazione tecnico-finanziaria annuale e relativo conto consuntivo, indirizzo programmatico delle attività, varie ed eventuali; (parte straordinaria): modifiche allo statuto sociale. Inps lavoratori domestici L'Inps comunica i nuovi importi dei contributi per il 2009 che il datore di lavoro deve determinare in rapporto alla retribuzione oraria, per i rapporti di lavoro di durata superiore alle 24 ore settimanali l'aliquota contributiva oraria è di 0,97 euro, i contributi dovranno essere pagati entro il 10 aprile per le ore lavorate a gennaio, febbraio e marzo. Amici del Lamarmora Mercoledì 22 aprile alle 17 nell'aula magna dell'Itc Lamarmora, il prof Aldo Sari, docente di Storia dell'arte moderna nella facoltà di Lettere, terrà una conferenza su: «Le arti figurative in Sardegna in Età catalana dal XIV al XVI secolo». Geografia Venerdì 1º maggio escursione a Sant'Antonio di Gallura il 1º maggio con visita al Liscia, alle chiese campestri di San Giacomo e San Costantino, al Palatu Mannu (lo stazzo più singolare della Gallura), partenza ore 8,15 dall'emiciclo Garibaldi, tel. 079-2826119 e 079-980957. Associazione di Geografia L'associazione di Geografia conferma il viaggio in Namibia dal 7 al 17 giugno, tel. 079-2826119 e 079-281515. Madrigalisti turritani L'associazione Madrigalisti Turritani con sede a Porto Torres, ha aperto le audizioni per la nuova istituzione del coro di Voci Bianche per bambini/e e ragazzi/e dai 7 ai 13 anni. E promuove anche audizioni gratuite per l'inserimento di nuovi coristi (max quarantenni): soprani, contralti, tenori e bassi. Info: 347-8777298 o madrigal.turritani alice.it. Sardegna Solidale Il centro di servizio per il volontariato Sardegna Solidale, in via Fermi 30/a, ha iniziato la progettazione e invita le associazioni a mettersi in contatto, info: 329-6505486, 079-2859115, fax 0792822275 e mail: sassari@sardegnasolidale.it Pellegrinaggio La parrocchia San Pio X di Li Punti organizza con l'Erapolis travel un pellegrinaggio in nave e bus per la conclusione dell'Anno Paolino 21-25 giugno, con visita della capitale e della basilica di San Paolo Fuori le Mura e udienza da Papa Benedetto XVI, info: www.sanpioxlipunti.it (sezione pellegrinaggi) e tel. 338- 6371651. Concorso fotografico L'associazione Humaniora ha bandito il concorso fotografico "Ponti non muri", bando e scheda di partecipazione nei negozi: Piscine Arcobaleno (via degli Astronauti 37), Foto Studio Immagine (Corso Vico 33), Imago (Corso M. di Savoia 99) e sul sito www.pontinonmuri.it. Il ricavato sarà totalmente devoluto all'orfanotrofio "La Creche" di Betlemme, Scadenza 30 aprile, info: 347-3418013. Fai Dal 29 aprile al 3 maggio il Fai organizza un viaggio culturale a Milano e dintorni alla scoperta dei tesori del Fai e...non solo, info: 079 273330. Uisp Sono aperte le iscrizioni al campionato di calcio a 5 femminile Uisp, che si svolgera nei campi del Derby club sulla Buddi Buddi, info: 349-7642600 e 392-9356940. Circolo Centro Storico Il Circolo Centro storico di largo Pazzola, con il patrocinio della Circoscrizione n.1, ha organizzato per il 13 aprile una gita a Sanluri con visita al castello medievale e ai reperti storici, info: 347-4337296 e 328-6441151. Convitto Canopoleno è affisso all'albo della scuola il bando di selezione pubblica per la realizzazione del progetto «Messa in sicurezza dei locali cucina del Convitto», rivolgersi alla segreteria in via Luna e Sole, tel. 079-293287. Disabili Fino al 4 maggio sono in pubblicazione al Centro servizi per il lavoro della Provincia le graduatorie dei disabili e delle categorie protette al 31 dicembre 2008. I ricorsi possono essere presentati entro le 12 del 4 maggio al responsabile del procedimento. Gita in Corsica L'associazione Camperisti Nord Sardegna propone a soci e simpatizzanti un viaggio in camper in Corsica dal 24 al 27 aprile. Partenza da Santa Teresa e poi Bonifacio, Porto Vecchio, Aleria, Corte, Ajaccio, Sartene, Bonifacio. Info 079 631058, 339 4998288. Istituto Commerciale Corsi serali per operatore e tecnico della gestione aziendale e progetti mirati al conseguimento dell'Ecdl e certificazioni linguistiche europee. Le lezioni si svolgono dalle ore 17,10 alle ore 21,50, dal lunedì al venerdì sera, info: segreteria della scuola o telefonare 079 292309 -079 294761, scadenza iscrizioni: 31 maggio. Alcolisti anonimi L'associazione alcolisti anonimi Sassari 1 comunica il trasferimento di sede in via Armando Diaz n. 27, informazioni e se servisse aiuto: 334-7344933 o al 347-3834144. Chi trova Apparecchio acustico ritrovato in via Turati, rivolgersi al centralino della Nuova 079 222400. Apparecchio per non vedenti trovato in via Marsiglia. Ifo: centralino della Nuova Sardegna.

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il ruolo degli atenei nella sfida per l'innovazione (sezione: Cultura)

( da "Mattino di Padova, Il" del 08-04-2009)

Argomenti: Cultura

di Giuseppe Zaccaria Il ruolo degli atenei nella sfida per l'innovazione Metà dei prodotti che saranno realizzati nei prossimi cinque anni non sono stati ancora inventati, avverte Roberto Siagri, presidente di Eurotech, una delle aziende più innovative del Nordest nel campo della microelettronica. E' il segnale di un'autentica rivoluzione in atto, in cui diventa essenziale puntare con coraggio sull'alta tecnologia, sulla creatività e la capacità di innovazione dei giovani talenti: ricetta indicata, d'altra parte, da economisti e studiosi per uscire dalla grave crisi economica nazionale e internazionale, e per rinnovare profondamente il nostro sistema economico e sociale. In un periodo di difficoltà economiche che gravano sia sulle famiglie sia sulle imprese, ricerca e innovazione sono certamente uno dei mezzi principali per reagire alla crisi in atto e per alimentare produttività e capacità di competere a livello internazionale. Qual è dunque il ruolo degli Atenei di fronte a una sfida tanto urgente quanto complessa? Non certo quello di chiudersi come torri d'avorio, secondo modelli anacronistici del passato, ormai ampiamente superati dalle nuove esigenze della società della conoscenza. Le Università italiane ed europee sono oggi investite da una triplice missione. In primis quella della formazione di professionisti e innovatori altamente specializzati, ai quali il mondo del lavoro richiede e richiederà sempre più capacità di adattamento, spirito di iniziativa e una forte dose di etica e senso di responsabilità. La seconda missione, che costituisce una sorta di cuore pulsante per ogni Ateneo, è quella della ricerca scientifica e umanistica, indispensabile strumento di crescita e di miglioramento della nostra società. La terza missione, infine, è il sostegno allo sviluppo economico della comunità territoriale di riferimento, che nel caso dell'Università di Padova è un Nordest tuttora considerato una delle aree più strategiche e ad alto dinamismo. Tale obiettivo può essere concretamente raggiunto dal sistema universitario, a condizione che gli Atenei elaborino piena coscienza della propria funzione, cioè quella di un insostituibile punto di incontro fra globale e locale, tra scienza e impresa, tra formazione e mondo del lavoro. Le attività di ricerca di base e applicata che si svolgono nei Dipartimenti godono di un respiro globale che inserisce docenti e ricercatori di tutte le aree in un vasto network, caratterizzato da comunità scientifiche internazionali, che sviluppano quotidianamente nuovi saperi e nuove tecnologie. E' grazie a questo network che le novità tecnologiche e le prospettive scientifiche e umanistiche più innovative e moderne possono diventare parte integrante del patrimonio economico e sociale delle comunità territoriali dove operano gli Atenei: obiettivo, questo, di cui il mondo produttivo del Nordest avverte fortemente l'esigenza. Le Università sono anche un importante punto di incontro fra scienza e mondo dell'impresa, non solo grazie alle tradizionali funzioni di trasferimento tecnologico e di sostegno della brevettazione, ma anche grazie alla promozione dello spirito imprenditoriale fra gli studenti, i ricercatori e i docenti. La nascita di spin-off ad alta tecnologia nei Dipartimenti è ormai qualcosa in più rispetto a un semplice esperimento. Si tratta infatti di un punto di forza per gli Atenei e per lo stesso mondo dell'impresa, come testimonia il successo crescente delle business plan competition e del Premio nazionale innovazione, di cui l'Ateneo padovano è uno degli esempi più validi. Ciò non significa affatto trasformare gli Atenei in aziende o fondazioni private, o addirittura piegare la libera ricerca alle esigenze del mercato e della produzione. Significa invece, in un quadro di piena autonomia, esplorare nuove sinergie fra laboratori e distretti industriali, fra gruppi di ricerca e piccole imprese, incoraggiando tanto la ricerca di base, quanto la sua possibile trasformazione in occasioni di innovazione ed in applicazioni concrete. La Regione Veneto, che ha già avviato importanti e coraggiose iniziative, come l'accordo del distretto tecnologico per le nanotecnologie o come l'iniziativa Azione Biotech, ha ora la possibilità di realizzare tramite il programma operativo regionale 2007-2013, nuove infrastrutture di ricerca o di potenziare quelle esistenti. In entrambi i casi la ricaduta sui processi di accelerazione del trasferimento delle conoscenze dalla ricerca alle imprese sarebbe indubbiamente molto positiva per l'intero mondo economico e sociale della nostra Regione, che ha bisogno di innovazione per continuare ad essere un riferimento avanzato per il Paese e per mantenere la propria competitività sul mercato internazionale. L'Università deve rimanere un prezioso punto di incontro tra formazione e mondo del lavoro. E' un'istituzione a servizio del territorio, non solo grazie alla creazione di soluzioni tecnologiche, ma soprattutto grazie alla formazione di laureati e dottori di ricerca che siano capaci di competere dal punto di vista accademico e scientifico, ma che si trovino anche in linea con le esigenze della nostra società e dello sviluppo tanto dell'industria manifatturiera tradizionale quanto dei servizi. L'Università di Padova, grazie al quotidiano e straordinario sforzo di docenti, ricercatori e giovani dottorandi ha decisamente avviato la sua trasformazione verso traguardi di maggiore modernità e di apertura, non solo rispondendo alla nuova sfida relativa alla «terza missione», ma anche diventando luogo di sperimentazione, di contatto fra imprese e studenti, di incontro e collaborazione con gli enti locali e i diversi attori economici e sociali. Una strada che è necessario percorrere senza esitazione e dalla quale possono trarre beneficio non solo il Nordest, ma l'intero Paese.

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il bo: invieremo un gruppo di ingegneri (sezione: Cultura)

( da "Mattino di Padova, Il" del 08-04-2009)

Argomenti: Cultura

Pagina 7 - Primo Piano Il Bo: invieremo un gruppo di ingegneri PADOVA. L'Ateneo, con il rettore Vincenzo Milanesi, si dice «solidale e vicino all'Università dell'Aquila per il crollo o la completa inagibilità del rettorato, dei dipartimenti e della casa dello studente». E annuncia che alcuni ingegneri e tecnici dell'Università andranno in Abruzzo «per valutare i danni subiti dagli edifici e l'agibilità degli stessi». La Crui ha istituito un fondo emergenza-terremoto (per dettagli entrare sul sito www.crui.it) e fa appello alla generosità di docenti, amministrativi e studenti.

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Convegno al Baraccano sulla tutela dei diritti umani a sessant'anni dalla Carta costituzionale (sezione: Cultura)

( da "Resto del Carlino, Il (Bologna)" del 08-04-2009)

Argomenti: Cultura

IN BREVE pag. 15 Convegno al Baraccano sulla tutela dei diritti umani a sessant'anni dalla Carta costituzionale UNIVERSITA' PRIMO LEVI Affollato convegno ieri nella sala conferenze del Baraccano organizzato dall'Università Primo Levi sul tema della tutela dei diritti umani, in particolare dei soggetti più deboli, a sessant'anni dalla Costituzione e dalla Dichiarazione dei diritti dell'uomo. All'incontro sono intervenuti, tra gli altri, Paola De Donato, presidente della Primo Levi, il professor Gino Fadiga, docente di Diritto minorile all'università Lumsa di Roma, e l'avvocato Rosetta Mazzone. Nella foto: da sinistra il professor Fadiga, Paola De Donato e Rosetta Mazzone

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settimana scientifica, bilancio positivo (sezione: Cultura)

( da "Tirreno, Il" del 08-04-2009)

Argomenti: Cultura

Tanti gli interventi di docenti universitari durante le iniziative del liceo Coluccio Salutati Settimana scientifica, bilancio positivo MONTECATINI. Una settimana con due grandi personaggi della scienza, di cui quest'anno si celebrano gli anniversari: Galileo Galilei, che quattrocento anni fa puntò per la prima volta un telescopio al cielo; e Darwin, nato nel 1809, di cui si celebra anche il centocinquantesimo anno dalla pubblicazione del suo saggio "L'Origine della specie". Divulgare scienza iniziando dallo studio delle origini dell'uomo e del suo pensiero fino alle attuali scoperte e ambiti di ricerca, stimolando la curiosità degli studenti e avvicinarli al pensiero scientifico: questo è stato l'obiettivo della Settimana scientifica (edizione 2009) rivolto agli studenti dell'istituto di scuola superiore Coluccio Salutati di Montecatini. A dirigere i temi, affrontati in materia trasversale nei vari ambiti del sapere scientifico (dall'astronomia alla biologia, fino a toccare le scienze della terra, del linguaggio, della filosofia della scienza) sono stati come ogni anno gli insegnanti di matematica, scienze, lettere e filosofia, con il sostegno del preside Paolo Calusi. Tanti i visitatori delle scuole del territorio (in tutto circa 350), tanti i contributi esterni da parte delle università della Toscana. «Negli ultimi 15 anni nelle università italiane - informano le insegnanti di matematica e scienze - sono calate molto le iscrizioni ai corsi di laurea in chimica, fisica, matematica, mentre risultano ancora pochi gli studenti iscritti ai corsi di laurea in scienze dei materiali. Pertanto attività come quelle appena concluse al liceo di Montecatini dovrebbero essere incentivate e proseguite». Vari gli intervenuti in aula. Il professor Fausto Barbagli, del Museo di storia naturale dell'Università di Firenze, con una lezione su il contrasto tra le idee evoluzionistiche e creazionistiche nell'ambito delle teorie sviluppate da Darwin. Il professor Luigi Bontempelli, che ha illustrato il metodo scientifico iniziato da Galilei. Il biologo Roberto Vignali dell'università di Pisa con una lezione su "Sviluppo e adattamento". I professori Vincenzo Palleschi e Stefano Legnaioli del Cnr di Pisa che hanno effettuato una lezione dal vivo sui "sensi" dell'uomo, aiutati da una chitarra elettrica e una tastiera. Infine il professor Fernando Dini, direttore della scuola di Dottorato e ricerca in biologia dell'Università di Pisa, che ha fatto una lezione ripercorrendo da Darwin ad oggi la storia dell'evoluzione. Franca Capecchi

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PARKFIELD DOVE IL RADON È DI CASA (sezione: Cultura)

( da "Unita, L'" del 08-04-2009)

Argomenti: Cultura

PARKFIELD DOVE IL RADON È DI CASA TERREMOTI AMERICANI Impossibile prevedere i terremoti. Quando il radon esce dalla terra non è detto che la terra si scuota. Chi fa pronostici è un «imbecille» alla ricerca di pubblicità. Tutti d'accordo da Guido Bertolaso ai nostri esperti togati. Il radon è un gas radioattivo; risale in superficie appena le falde cominciano a scricchiolare ma è solo uno dei segnali e non sempre va preso sul serio: gli scienziati italiani la pensano così. I tecnici americani devono credere alle fate morgane: per monitorare la presenza improvvisa di radon spendono milioni di dollari l'anno. Ecco la domanda: quanti rilevatori di radon acompagnano l'instabilità dell'Appennino da Imperia a Reggio Calabria, dorsale sismica ad alto rischio? E quanti esperti e quanti laboratori sono incaricati del monitoraggio? Spreco Usa o disattenzione italiana? In California il terremoto è un nemico che spaventa come le ombre di Al Qaeda. La falda di Sant'Andreas attraversa la baia di San Francisco, taglia il campus dell'università di Standford, sfiora una falda minore con la quale si riunisce alle spalle di Los Angeles. Il fosso di Sant'Andrea è un taglio ormai non più sotterraneo, si allarga di qualche centimetro l'anno, chissà se fra un secolo Hollywood diventerà l'isola dei famosi. Il punto critico dove le due fenditure cominciano a sfiorarsi è un paesino di nome Parkfield, campi e sabbia in fondo alla valle dell'Eden qualche chilometro da Salinas, fondale della grande depressione raccontata da Steinbeck. Parkfield è stata dichiarata «capitale mondiale del terremoto». Il big bang dovrebbe succedere qui. Vent'anni fa Washington ordina agli abitanti di sgombrare: ma i contadini non vogliono abbandonare pascoli e case. Per evitare sgomberi fastidiosi la protezione civile Usa li assume come impiegati-sensori: danno l'allarme quando succede qualcosa. Parkfield registra più o meno 200 scosse l'anno, di piccola ma anche pericolosa intensità. Ogni casa é imbottita di rivelatori di ogni tipo sintonizzati a un satellite che ritrasmette agli osservatori di San Francisco e Los Angeles cosa succede. Il radon è l'ossessione. In ogni stanza, automobile (con targa Governo degli Stati Uniti), rubinetto, stalla, pollaio, i rilevatori cercano ventiquattro ore al giorno tracce del gas sentinella. Il signore e la signora Wayne vanno a letto con la macchinetta sotto il pigiama; tutti gli abitanti dormono così. La polizia ferma gli automobilisti lungo la strada: multe e pericolo di espulsione dal villaggio se non trovano il sensore a fior di pelle. Ricevono uno stipendio e maturano la pensione di Stato, contratto che nessuno vuol perdere. Insomma, vita di prima, doppi introiti ma col radon da tenere d'occhio. Hanno trasformato l'inconveniente nel bric brac della bigiotteria dei posti di turismo. Vendono termometri spezzati e magliette con un'ombra sorridente che annuncia: «Sono il radon e vi tengo d'occhio».

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Tempo di tragedia in Abruzzo. E, si dice, occorre lasciare da parte le polemiche. Per aiutare al meg... (sezione: Cultura)

( da "Unita, L'" del 08-04-2009)

Argomenti: Cultura

TOCCO & RITOCCO Tempo di tragedia in Abruzzo. E, si dice, occorre lasciare da parte le polemiche. Per aiutare al meglio chi ha più bisogno. Giusto. E però il tema della prevenzione scientifica antisismica e della mappa a rischio, per costruire e ricostruire, va ripreso da subito. A cominciare dalla deregulation urbanistica e ambientale, prevista dai recenti provvedimenti sulla casa. Che vanno ripensati da cima a fondo, per evitare di aggiungere in futuro tragedia a tragedia. Un' opposizione seria, anche in questo momento, ricomincia di qui. Ma intanto vogliamo farvi due esempi concreti del modo di governare di questa destra. Due esempi minimi, e gravissimi altresì. Che si aggiungono a tanti altri. Dall'Ici abolita per tutti, all'Alitalia regalata e a carico del contrubuente. Dopo aver fatto fuggire Air France. E senza dimenticare lo scandalo della «social card». Incapiente, umiliante. E costosa: 21milioni di Euro per dare qualche briciola, a meno di un terzo degli aventi diritto. Una vergogna! Ma ecco l'altra vergogna di cui vogliamo parlarvi. Anzi, le altre due. Riguardano la scuola media e l'Università. Lo sapevate che oggi chi è in graduatoria a Battipaglia, per insegnare e guadagnare punteggio, non può far domanda a Forlì o a Venezia? Non può proprio. Per legge prevista dalla riforma Gelmini. Anche se al nord mancano insegnanti nel sostegno, o in altri settori. È il prezzo pagato al «federalismo» della Lega. Che pretende insegnanti etnici, e rifiuta la libera circolazione degli insegnanti. Altro scandalo: la lista nazionale di idoneità per i docenti universitari. Non più concorsi nazionali banditi dalla singole università. Con posti fissati e qualche idoneità in soprannumero. No. Ora gli Atenei potranno chiamare gli idonei ad libitum. Senza più concorsi con membri esterni in commissione. Sicché chiameranno i loro idonei in loco, quelli già colà stipendiati e messi in lista. Senza dire che idonei per concorso (chiuso) saranno solo i docenti già in ruolo. La società di questa destra? Corporativa e ottusa. Società chiusa. Altro che Popper!

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Epilessia, una proteina riduce i danni (sezione: Cultura)

( da "Nuova Ferrara, La" del 08-04-2009)

Argomenti: Cervelli

Epilessia, una proteina riduce i danni Lo studio condotto da medici e ricercatori dell'Università di Ferrara Il professor Simonato guida la ricerca: questi fattori fanno attivare le cellule staminali neurali Arginare o riparare il danno e prevenire lo sviluppo dell'epilessia? Ora è possibile grazie a un'importante ricerca condotta dall'Università di Ferrara che ha scoperto come la fornitura localizzata di una particolare categoria di proteine chiamate «fattori neurotrofici» nella parte di cervello danneggiata dall'epilessia, rappresenta un nuovo approccio per ridurre il danno neuronale e prevenire lo sviluppo della malattia. Lo studio è pubblicato su Pnas, Proceedings of the National Academy of Sciences, una delle più prestigiose riviste internazionali in materia scientifica e rivista ufficiale della Us National Academy of Sciences e ha per titolo «Localized delivery of Fgf-2 and Bdnf reduces spontaneous seizures in an epilepsy model». L'innovativo studio pubblicato sulla rivista è stato condotto dal Dipartimento di Medicina Clinica e Sperimentale, Sezione di Farmacologia, dal Centro di Neuroscienze, dal Dipartimento di Medicina Sperimentale e Diagnostica, Sezione di Microbiologia, dal Dipartimento di Medicina Sperimentale e Diagnostica, Sezione di Anatomia Patologica di Unife, dall'Istituto Nazionale di Neuroscienze e dal Dipartimento di Scienze Morfologiche e Biomediche, Sezione di Anatomia dell'Università di Verona. La ricerca scientifica, presentata a novembre al congresso dell'American Society for Neuroscience a Washington, importante congresso mondiale sulle neuroscienze, e selezionata per il press book dell'evento tra le sole 200 comunicazioni scelte fra le 20.000, rappresenta un importante passo avanti in epilletologia. «Si stima che esistano circa 7 epilettici ogni 1000 persone in Italia - spiega il professor Michele Simonato del Dipartimento di Medicina Clinica e Sperimentale, Sezione di Farmacologia di Unife e responsabile ferrarese della ricerca -. Questo corrisponde a quasi mezzo milione di malati nel nostro paese, mentre in Europa i malati sono circa 6 milioni. Le epilessie più comuni nella popolazione adulta originano in una parte del cervello chiamata lobo temporale. In pazienti che hanno queste malattie si osservano spesso alterazioni patologiche del tessuto nervoso, la più comune delle quali è una perdita di cellule, neuroni, nell'ippocampo, nota come sclerosi ippocampale. Queste alterazioni compaiono in un tessuto che prima era sano. Spesso è possibile identificare un evento epilettogeno iniziale come un trauma cranico, un ictus, un'infezione cerebrale, un episodio di convulsioni prolungate, che provoca un danno e che, dopo una fase latente che può durare anche alcuni anni, è seguito dalla comparsa spontanea di crisi epilettiche. Arginare o riparare questo danno quindi potrebbe prevenire la comparsa di epilessia». L'importanza di questa ricerca è strettamente collegata all'importanza delle cellule staminali del cervello, le cellule staminali neurali, che attraverso l'applicazione di stimoli chimici vengono spinte a generare nuovi neuroni. «Finora per la cura di questa malattia - prosegue Simonato - esistono farmaci antiepilettici, ma non esiste alcuna terapia che prevenga l'epilessia. Il nostro studio ha dimostrato come una categoria di proteine chiamate fattori neurotrofici, trasferiti nella parte di cervello danneggiata, fa sì che le cellule staminali neurali si attivino per riparare il danno. Per supplementare i fattori neurotrofici che, essendo proteine, non possono essere somministrati come semplici farmaci, abbiamo generato un vettore basato sul virus dell'herpes che, ingegnerizzato geneticamente in modo da fargli perdere le proprietà patologiche, acquisisce la capacità di produrre i fattori neurotrofici di interesse. Una volta effettuata questa operazione abbiamo iniettato il vettore capace di produrre i fattori neurotrofici nell'ippocampo danneggiato dallo stato epilettico, cioè quando la sclerosi ippocampale è già presente. Il trattamento ha condotto ad una significativa riduzione del danno e ad una significativa riduzione delle crisi dopo il periodo di latenza. In altre parole, ha ridotto lo sviluppo di epilessia». I risultati ottenuti - conclude Simonato - «aprono prospettive di applicazione in clinica e possono permettere di guidare la ricerca su approcci analoghi per molte altre malattie neurologiche caratterizzate da danno neuronale».

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La crisi economica esiste davvero. Crisi: origini e prospettive': è il titolo dell&#... (sezione: Cultura)

( da "Resto del Carlino, Il (Bologna)" del 08-04-2009)

Argomenti: Cultura

BREVI DALLA PROVINCIA pag. 23 La crisi economica esiste davvero. Crisi: origini e prospettive': è il titolo dell&#... La crisi economica esiste davvero. Crisi: origini e prospettive': è il titolo dell'incontro che si tiene oggi alle 20,30, nella sala incontri della Casa della cultura, a Padulle, frazione di Sala (piazza Marconi 5). Alla serata partecipano i docenti dell'università di Bologna Stefano Zamagni, ordinario di economia politica, Renzo Orsi, ordinario di econometria e il sindaco Valerio Toselli.

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i castelli collaborano con i longobardi (sezione: Cultura)

( da "Messaggero Veneto, Il" del 08-04-2009)

Argomenti: Cultura

Pagina 7 - Udine I castelli collaborano con i Longobardi Ecco i programmi nel Fvg. Alessandra Quendolo confermata presidente MARTIGNACCO. Il Poggio Stringher di Martignacco ha ospitato l'assemblea annuale dell'Istituto italiano dei castelli, sezione Friuli Venezia Giulia, per la presentazione del programma 2009 e il rinnovo del direttivo. Come presidente è stata confermata Alessandra Quendolo, mentre vicepresidente è stato nominato Vittorio Foramitti. Consiglieri Giovanna Stringher di Robilant, Daniela de Tallevici Marchesi, Francesco Toso e il nuovo eletto Nicola Badan. Responsabile della tesoreria Cristina Marchesi. La segreteria sarà coordinata da Daniela Omenetto mentre l'attività di stampa sarà seguita da Francesco Sapia e da Renata Capria d'Aronco. Socio di diritto in quanto membro del Consiglio Scientifico è Aldo Nicoletti il cui nome e la cui attività sono da sempre legate alla storia dell'Istituto. Tantissime le iniziative. La più importante è l'organizzazione delle Giornate nazionali dei castelli, previste per il 30 e il 31 maggio. Il programma comprenderà le visite guidate al castello di Duino, alla Rocca di Monfalcone e a San Daniele del Carso. Inoltre saranno organizzate escursioni ai siti archeologici di Tonovcov Grad in Slovenia, di St.Piter in Holz-Teurnia in Carinzia e al castello di Este presso Padova. Una seconda iniziativa, in collaborazione con Italia Nostra, riguarderà gli incontri di studio sul restauro delle architetture fortificate. Il primo, a Udine il 3 luglio, vedrà la partecipazione di Stefano Musso, professore ordinario di Restauro Architettonico all'Università di Genova. Il suo intervento proporrà una relazione sul restauro del castello di Saliceto (Cuneo). Altro tema del programma riguarda la collaborazione dell'Istituto Italiano dei Castelli con il Comune di Artegna per le attività di potenziamento del Centro Internazionale di Ricerca e Documentazione delle Fortificazioni Tardoantiche e Altomedievale, che ha sede proprio nel Municipio di Artegna. Obiettivo del Cirdofta è promuovere la conoscenza, la conservazione e la valorizzazione delle fortificazioni nell'ambito dell'area europea e dei paesi del Medio Oriente. Ma poi c'è un'alleanza in chiave longobarda. Sempre durante l'assemblea è stato presentato il progetto di collaborazione dell'Istituto per creare una rete museale in regione denominata "I castra di Paolo Diacono e il ducato del Friuli nell'altomedioevo". Si inserisce nell'ambito della candidatura "Italia Langobardorum. Centri di potere e di culto 568-774 d.c.", che vede Cividale come capofila. A chiusura dell'incontro Ugo Falcone, docente di archivistica all'Università di Udine, ha presentato il progetto sull'Archivio Storico delle sezione Friuli Venezia Giulia dell'Istituto. Esso comprende materiale documentario e librario relativo all'attività svolta dal 1965 in poi, oltre a un patrimonio di documenti sulla storia dei castelli in regione. Di particolare interesse il materiale relativo ai castelli danneggiati dal terremoto del 1976. L'attuazione del progetto è affidata a Fabiana Zilli e Paola Battistuta, laureate in Conservazione dei Beni Culturali a Udine.

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università, ecco la cura anti-deficit "tagli alle spese per trenta milioni" - antonella romano (sezione: Cultura)

( da "Repubblica, La" del 08-04-2009)

Argomenti: Cultura

Pagina IV - Palermo Il documento al cda: meno dirigenti, più Internet e riduzione degli affitti. Nuovo bando per il direttore amministrativo Università, ecco la cura anti-deficit "Tagli alle spese per trenta milioni" Il rettore Lagalla "Maggiori risorse con la riduzione entro l´anno dei dipartimenti" ANTONELLA ROMANO Riduzione delle aree all´apice dell´amministrazione con il taglio di sette delle tredici mega dirigenze, chiusura di uffici in esterni allo Steri e stop agli affitti, taglio delle spese postali, razionalizzazione degli spazi. Sono solo alcune delle prime misure previste nel piano di rientro dell´Ateneo di Palermo, presentato ieri in bozza dal rettore Roberto Lagalla al consiglio d´amministrazione. Una manovra di assestamento del bilancio preventivo 2009 che punta a tagliare 30 milioni di euro di spesa e che coinvolgerà tutti i settori. Al momento non si parla di aumento di tasse agli studenti, che sono le più basse d´Italia. Si rifarà un nuovo bando per la nomina del successore di Vincenzo Petrigni, direttore amministrativo dimissionario, al quale sarà chiesto di rimanere in carica per l´ordinaria amministrazione. Il cda, su proposta di Lagalla, ha deliberato inoltre di chiedere a una società di revisione l´incarico di certificare il consuntivo 2008. Il piano di rientro sarà discusso e approvato nella nuova seduta del cda, il 16 aprile, dopo che la bozza sarà prima presentata ai sindacati. Il piano prevede una riorganizzazione degli uffici, riduce le aree, punta a maggiori entrate e minori spese. «Il cda ha operato con grande senso di responsabilità individuando opportune linee di contenimento della spesa e di incremento degli introiti ma anche ponendo al centro della discussione un modello di riorganizzazione che prevede il riordino complessivo degli uffici e delle strutture dell´Ateneo, con la riduzione entro l´anno dei dipartimenti», dichiara il rettore Roberto Lagalla. Le riduzioni, che già hanno colpito le spese energetiche, di vigilanza, comprenderanno anche le spese postali: al posto dei cedolini degli stipendi inviati a casa, il personale riceverà le note in formato elettronico. «Siamo molto fiduciosi che l´università con questo piano potrà rientrare dal deficit», dichiara Marina Allotta, rappresentante del personale amministrativo. «Ci siamo aggiornati per esaminare il documento e poter fare le nostre osservazioni», afferma Pierpaolo Corso, docente a Scienze. Tra gli ultimi atti firmati da Petrigni, una nota inviata ai presidi con la richiesta di una razionalizzazione e di un più severo controllo delle ferie dei dipendenti. Al rettore, in questi giorni, sono giunte richieste di chiarimento sulla riduzione al 30 per cento del fondo attribuito in funzione del numero di iscritti a ciascuna delle 12 facoltà. Una contrazione di risorse che sta creando nelle facoltà problemi di liquidità, dal consumo ridotto della carta al risparmio sui costi energetici. In una nota la Flc-Cgil chiede che le misure di risparmio siano condivise da tutti. «Non può essere solo il personale tecnico a pagare la crisi che non ha certo determinato», dice Franco Fantaci segretario provinciale della Flc-Cgil. Fantaci ha calcolato che negli ultimi 5 anni la retribuzione del personale docente, a causa degli incrementi contrattuali, è aumentata di 14 milioni di euro, mentre quella del personale tecnico e amministrativo, nello stesso periodo, ha avuto un incremento di soli 4 milioni di euro. Per gli aumenti contrattuali la spesa per il personale tecnico è rimasta invariata, mentre per docenti, ricercatori e collaboratori linguistici è aumentata di 5 milioni e 811 mila euro.

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Le imprese e le persone molto fragili (sezione: Cultura)

( da "Gazzetta di Modena,La" del 08-04-2009)

Argomenti: Cultura

Le imprese e le persone molto fragili DOMANI CONVEGNO "Il lavoro e le persone fragili: l'impegno delle imprese del nostro territorio''. E' questo il titolo dell'iniziativa, che si terrà domani alle 14.45 presso la Camera di Commercio di Modena, in via Ganaceto, 134. Si tratta di un momento importante per parlare dell'impegno delle aziende del nostro territorio nell'attività di accoglienza di persone in situazione di fragilità, facilitandone la formazione e l'inserimento lavorativo. Si parte alle 14.45 con la registrazione dei partecipanti. A seguire saluti del sindaco di Modena Giorgio Pighi; interventi di Carlo Lepri, docente di Psicologia delle Risorse Umane - Università di Genova, che parlerà di "La persona debole che lavora: un peso o una risorsa?'' e di Dolores Straforini, responsabile Attività di Inserimento lavorativo - Comune di Modena che relazionerà su "L'attività di inserimento lavorativo del Comune di Modena''. Dalle 16 una serie di testimonianze ed esperienze ed alle 16.45 conclusioni di Francesca Maletti, Assessore alle Politiche sociali, per la Casa e per l'Integrazione del Comune di Modena. Info: tel. 059 - 2033820; e-mail simona.andreoli comune.modena.it. PRODOTTI MALGASCI Ogni prima domenica del mese l'associazione Alfeo Corassori-La vita per Te sarà presente a "I Mercatini di Paganine'' (Modena) per esporre e vendere artigianato malgascio e fare conoscere i progetti in corso in Madagascar. STORIE DI ANIMALI Sabato 11 aprile, alle 15.30, al Bar Chalet di Pavullo (viale Martiri, 18) l'associazione "Vagabondi alla riscossa'' organizza un incontro-lettura a cura di Anna Guidotti del libro "Due zampe di troppo - otto storie d'amore a quattro zampe che hanno per protagonista il cane''. FAMIGLIE IN CRISI Nella storia della famiglia la separazione è un evento normalmente non preventivato e che costituisce un cambiamento complesso. Per questo il Centro per le Famiglie di Sassuolo ha organizzato una serie di incontri di gruppo aperti ai singoli genitori, separati o in via di separazione, disposti a condividere con altri le proprie esperienze di genitore. I prossimi appuntamenti: mercoledì 15 aprile, martedì 29 aprile e martedì 13 maggio. Inizio sempre alle 20.30. Per chi avesse difficoltà nella gestione dei figli in occasione delle serate di approfondimento, sarà attivo lo spazio gioco del Centro Per le Famiglie con un educatore. Per partecipare ai gruppi è necessaria un'iscrizione. Info: Centro per le Famiglie sede Sassuolo, via Caduti sul lavoro 22, Sassuolo; tel. 0536 - 1844680. (o.g.)

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kolossal, impegnati o "corti" i film in ateneo si vedono così - ilaria carra (sezione: Cultura)

( da "Repubblica, La" del 08-04-2009)

Argomenti: Cultura

Pagina XV - Milano Vita di campus Tre cineforum a confronto: Bicocca, Politecnico e Statale a Sesto San Giovanni Kolossal, impegnati o "corti" i film in ateneo si vedono così Il dibattito più animato dopo "Il Divo" di Sorrentino. E prossimamente c´è "Gomorra" di Garrone ILARIA CARRA Alla Bicocca, ad affinare la cultura cinematografica d´ateneo ci pensano tre studentesse di Sociologia. Unite da una passione personale per il grande schermo, sono loro che da due anni organizzano un cineforum di sei film, un paio al mese di solito nel primo pomeriggio. "Una finestra sul mondo": nessuna Corazzata Potemkin in cartellone, ma pellicole di vario genere scelte con una filosofia: «Guardare a realtà le più diverse tra loro - spiega Serena, 24enne referente del cineforum assieme alle amiche Gaia e Gaetana - . Ci accomuna una grande passione per il cinema che vogliamo condividere con colleghi e, perché no, anche con docenti». Tra i titoli, "Frida Kahlo", "Lamerica", "Persepolis" e (prossimamente) "Gomorra" di Matteo Garrone. Una ventina di persone il pubblico, in media, con picchi anche di cinquanta, come per "I cento passi", il film più visto dell´anno scorso. Dietro, il finanziamento dell´ateneo. Per ottenerlo la procedura è la stessa sia che a chiederlo siano associazioni o singoli studenti. Si partecipa al bando per le attività culturali con un progetto. Una volta ottenuti i fondi si contatta la copisteria per locandine e volantini. E si trovano aula e proiettore. «La maggior parte dei fondi del bando Millelire, circa mille euro, finisce in diritti Siae», precisa Serena. I dvd, in genere, si portano da casa o si noleggiano. E la visione segue la procedura classica: una breve introduzione, poi il dibattito. Di intensità variabile, a seconda dei casi. Il dibattito più lungo, al Politecnico, è stato dopo "Il divo" di Paolo Sorrentino, metafora delle stanze del potere all´italiana proposto a fine marzo. «è un film che tocca ancora nel vivo - commenta Mauro Brivio di Terna sinistrorsa, l´associazione studentesca che da anni alla Casa dello studente di via Pascoli organizza "Terra/Extraterra" ogni martedì alle 21 - . La nostra idea è sempre la stessa: far vivere l´università anche fuori dalle aule, approfittando di film che parlino d´attualità». Il 21 tocca ai racconti immaginifici di "Big Fish". Alla Statale invece, alla facoltà di Lettere e filosofia di Sesto San Giovanni, da tre anni sta avendo un buon riscontro "Docucity. Documentare la città", ciclo di documentari ormai alla terza edizione sulle memorie urbane. Un´idea nata stavolta da un gruppo di docenti di Mediazione linguistica. «I documentari si fanno fatica a trovare e vedere in giro - spiega Nicoletta Vallorani, docente di Cultura inglese - questa rassegna è un´occasione rara per chi in aula studia diverse lingue e culture, un microcontesto di confronto libero con gli studenti». Milano, Firenze, Caracas, Beirut, Parigi, New York tra le città narrate da una pellicola diversa. Tra cui molte chicche, come "Milano vive" di Mario Milani, "Firenze di Pratolini" di Cecilia Mangini che hanno aperto le danze a febbraio e Blockade, su San Pietroburgo, senza colonna sonora e solo con rumori di strada. Per l´anno prossimo c´è un´idea: «Visto che i fondi scarseggiano - osserva Vallorani - potremmo trasformare Docucity in un festival, così risparmieremmo i diritti di proiezione e avremmo più visibilità».

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terremoto, due pisani in salvo (sezione: Cultura)

( da "Tirreno, Il" del 08-04-2009)

Argomenti: Cultura

Pagina 2 - Pisa Terremoto, due pisani in salvo Fabio Redi e Rosaria Pollina abitano in centro all'Aquila I due docenti sono riusciti a fuggire appena dopo la scossa PISA. Anche due pisani nell'inferno del terremoto dell'Aquila. A vivere la drammatica esperienza sono stati due docenti, il professor Fabio Redi e la moglie Rosaria Pollina che abitano in Abruzzo da dieci anni. Redi è professore ordinario all'università dell'Aquila, molto noto nell'ambiente universitario pisano e nazionale per le sue numerose pubblicazioni. Vinta la cattedra all'Università dell'Aquila si è trasferito dal natio borgo di Pontasserchio con la moglie Rosaria, insegnante d'italiano alle scuole superiori, e la figlia Carlotta: hanno preso casa nel centro storico dell'Aquila. Le prime avvisaglie si erano manifestate già da alcuni giorni e domenica le scosse telluriche arrivavano ormai con cadenza sempre più breve, ma tenendo conto che i movimenti di lieve entità erano diventati una fastidiosa compagnia, nulla faceva presagire l'immane tragedia e nessun avvertimento era giunto dalle autorità locali. Li rendeva meno apprensivi il fatto che la figlia, ormai maggiorenne, era dallo zio a Pisa. Comunque la signora Rosaria per precauzione aveva preparato vicino alla porta una piccola borsa con i documenti e le chiavi dell'auto. Alle 3.32 della notte nel condominio dove vive la famiglia Redi arriva l'inferno. Viene subito a mancare la corrente elettrica e l'unico squarcio di luce proviene dalla strada. Il racconto che segue è quello che la coppia ha riferito ai familiari a Pisa. L'oscurità rende l'ambiente più surreale con i mobili della camera che si scontrano fra di loro e con il letto che si avvicina alla porta come a suggerire loro di uscire. Ed è quello che i coniugi Redi fanno. Riescono fortunatamente ad aprire il portone e con quella piccola borsa preziosamente preparata escono sul pianerottolo del terzo piano, d'istinto affrontano lo spazio delle scale che quasi non vedono, le scendono fra nuvole di polvere e calcinacci e si rendono conto di essere fuori solo quando vedono le sagome delle auto già deformate dai detriti dei tetti. Si rendono conto di non essere soli dall'urlo straziante della gente che inizia a correre per strada cercando di trovare scampo. Dopo quelli che saranno trenta secondi di terrore ma che la mente ha registrato come un'eternità, la gente sembra riappropriarsi dei propri movimenti e anche Rosaria e Fabio con i loro volti imbiancati cercano di rientrare in casa accompagnati dai vigili del fuoco che erano arrivati sul posto in poco tempo. Ma non ci riescono perché le scale sono ormai impraticabili. Poco dopo vengono a sapere che i loro vicini di casa hanno avuto meno fortuna perché una trave caduta dal soffitto li ha travolti. M.P.

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Niente più stanze né aule, si sbriciola la città degli studenti. L'ateneo vivrà (sezione: Cultura)

( da "Manifesto, Il" del 08-04-2009)

Argomenti: Cultura

UNIVERSITÀ Il rettore Di Orio: si va avanti, già oggi le prime indicazioni ai ragazzi. Il preside di lettere mercoledì convoca un consiglio all'aperto Niente più stanze né aule, si sbriciola la città degli studenti. «L'ateneo vivrà» Daniela Preziosi Ha fatto di nuovo il giro della città, il rettore Fernando Di Orio. Lo descrive come un calvario. Per vedere, facoltà dopo facoltà, quello che resta del suo ateneo. «Stiamo ancora valutando l'entità dei danni». Il rettorato, nella città storica, si è scaricato dall'interno. Medicina è «la sorpresa più incredibile. La facoltà è quasi inservibile. L'ospedale, inaugurato da dieci anni, è pressoché inagibile. Ma andremo avanti. Già domani (oggi, ndr) cominceremo a capire dove rimettere in piedi una struttura di governance, un punto di riferimento per gli studenti». Di Orio non si è mai fermato, dalla grande scossa di domenica sera, quella in cui ha perso la casa. Gira, telefona, organizza: vuole dare un segnale ai ragazzi, che ha visto fuggire dalla città: l'università dell'Aquila va avanti. Il 15 mattina, mercoledì prossimo, il consiglio di ateneo si fa comunque, come programmato prima del disastro. E vuole dare un segnale agli aquilani: «Gli universitari sono troppo importanti per il tessuto di questa città, non possiamo perderli». L'ospedale San Salvatore, nel complesso della facoltà di Medicina, è un polo di ricerca di eccellenza. Per i trapianti di cuore e di fegato. E per la dermatologia oncologica, la clinica è diretta dalla professoressa Kelly Peris. «Come medici è facile ripartire: ci siamo messi a disposizione, abbiamo cucito, suturato, medicato di tutto. Come docenti non so cosa ci inventeremo». Lei ieri mattina si è fatta scortare 'dentro' dai tecnici e ha tirato fuori due ecografi: macchinari nuovi. Salvati. Preziosi per la ripartenza. «Ho chiesto alla protezione civile di trovarci un posto agibile prima possibile: l'ospedale riparte subito. E poi riparte la facoltà». Missione impossibile, ma necessaria: i 27mila universitari sono il cuore e il motore economico della città, dopo che il polo elettronico è stato spazzato via, con tutto l'indotto. Sono 13mila i fuorisede, dal centro-sud. Avevano affittato case e stanze al centro storico. Dopo la grande scossa, sono stati i primi a scavare, gli unici a sapere dove cercare i compagni. Spesso i proprietari 'tralasciano' di denunciare alla questura la presenza dei loro affittuari. «Li ho visti andare via distrutti, ma poi tornare con la protezione civile, la Croce rossa, la Croce verde» racconta nel pomeriggio Luca D'Innocenzo, assessore al welfare e alle politiche universitarie, mentre assiste all'«alleggerimento» - così tecnicamente si definisce - di un'ala della ormai nota casa dello studente. Sono le otto meno dieci di sera, all'arrivo della nuova scossa là sotto ci sono ancora quattro ragazzi, tre italiani e un israeliano. «Quello della città universitaria è un dramma nel dramma», dice D'Innocenzo. «Gli studenti è tutto quello che abbiamo, trovare loro delle nuove case sarà un problema enorme, gli sfollati sono già 30mila. Ma nelle mille emergenze c'è la loro. Sarà difficile persino ricostruire le carriere universitarie». Ma si farà, subito, presto, giura Di Orio. La prima cosa che il rettore vuole ripristinare è «il centro di calcolo». I siti internet dell'ateneo sono tutti saltati, il cervellone consentirà di recuperare la banca dati e comunicare con tutti gli iscritti. Nessuno sta con le mani in mano. Giannino Di Tommaso, preside di lettere e filosofia, ha convocato per mercoledì 15, alle tre del pomeriggio, il consiglio di facoltà. All'aperto, «in una tenda, se piove». Settanta docenti, 2500 studenti, una facoltà autorevole, piazzata bene nelle graduatorie accademiche per autorevolezza degli insegnamenti e della ricerca. La sua sede era in pieno centro storico. «Non ho un'aula agibile», racconta. «E mi telefonano gli studenti per chiedermi che prospettive hanno. È difficile rispondere in mezzo a questo disastro. Ma lo posso fare: non ci fermiamo, assicureremo le sessioni di laurea. E l'anno in corso. E quelli a venire. L'università c'è».

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Vandali scatenati la notte scorsa a Ferentino. I soliti ignoti approfittando dell'abban... (sezione: Cultura)

( da "Messaggero, Il (Frosinone)" del 08-04-2009)

Argomenti: Cultura

Mercoledì 08 Aprile 2009 Chiudi di EMILIANO PAPILLO Vandali scatenati la notte scorsa a Ferentino. I soliti ignoti approfittando dell'abbandono in cui versa da qualche tempo l'edificio, sono entrati nell'ex scuola Paolini in via Circonvallazione appiccando il fuoco a quel che restava dell'edificio ovvero stracci, cartacce ed alcuni mobili vecchi. Le fiamme ed i cattivi odori però sono stati subito notati dai residenti che hanno dato l'allarme ai vigili del fuoco. I pompieri si sono subito precipitati sul posto ed aiutati dai cittadini hanno domato l'incendio in poco tempo. I danni sono stati limitati in quanto non è presente più alcun oggetto di valore all'ex scuola. Sono state colpite pareti e soffitti. La scuola è chiusa ormai da qualche anno a causa di un'ordinanza eseguita dall'amministrazione comunale a seguito di una relazione tecnica che dichiarava la scuola pericolante in caso di fenomeni sismici. Per l'ex scuola Paolini è il terzo tentativo di incendio da quando è chiusa. Nei precedenti è andato bruciato quasi tutto il materiale che ancora era presente. Diversi sono stati anche gli atti vandalici facilitati dal fatto che, trovandosi in stato di abbandono, la struttura è facilmente accessibile. Amareggiato per l'ennesimo atto vandalico all'ex scuola il sindaco di Ferentino, Piergianni Fiorletta. "Condanniamo questi atti che è difficile commentare. Nella scuola ormai non è presente quasi più nulla. Non si comprende quale divertimento possa esserci a tentare di bruciare le mura di una ex scuola. Sono molto amareggiato, sono atti ingiustificabili. Abbiamo già provveduto a mettere in sicurezza l'edificio e chiuso ogni via di accesso. L'ex scuola è un simbolo della città e proprio per questo vogliamo recuperarla attraverso la Stu, la società mista pubblico-privata" ha spiegato il primo cittadino ferentinate. Sull'episodio stanno indagando i carabinieri della locale stazione guidati dal maresciallo Raffaele Alborino. Proprio qualche giorno fa l'ex scuola è stata messa tra i beni disponibili dal comune.

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L'AQUILA - Ancora scosse, la terra continua a tremare all'Aquila facendo nuovi danni. E il... (sezione: Cultura)

( da "Messaggero, Il (Abruzzo)" del 08-04-2009)

Argomenti: Cultura

Mercoledì 08 Aprile 2009 Chiudi L'AQUILA - Ancora scosse, la terra continua a tremare all'Aquila facendo nuovi danni. E il panico cresce. Prima alle 11.32 di ieri mattina, poi una nuova e più violenta scossa alle 19.51 ha scatenato il terrore tra la popolazione, convincendo anche i più restii ad abbandonare il capoluogo. E le opere di soccorso vanno avanti, altre due ragazze sono state estratte vive dalle macerie dopo più di 40 ore. La procura dell'Aquila ha aperto un'inchiesta ipotizzando, per il momento a carico di ignoti, i reati di disastro colposo e omicidio colposo plurimo: la magistratura vuole accertare se ci siano responsabilità nel crollo o nelle lesioni di alcuni edifici nuovi come l'ospedale San Salvatore costruito 15 anni fa e dichiarato inagibile al 90 per cento, e come la Casa dello studente. Ma la città è ormai priva anche dei suoi riferimenti civili: il Comune è l'auto del sindaco, la prefettura si sposta di tenda in tenda e il consiglio accademico dell'università ieri si è tenuto sul muretto. I docenti hanno rivolto un appello agli studenti perchè si mettano in contatto con l'università. E anche Alessandro Gassman chiede che il teatro stabile possa rinascere. Calcagni, De Nicola, Fazzi, Gialloreto, Ianni, Iavarone, La Civita, Mastri, Poeta, Valentini, Veri nelle Cronache e in Nazionale

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CASTIGLION FIORENTINO NELL'AMBITO del piano di formazione ... (sezione: Cultura)

( da "Nazione, La (Arezzo)" del 08-04-2009)

Argomenti: Cultura

VALDICHIANA pag. 13 CASTIGLION FIORENTINO NELL'AMBITO del piano di formazione ... CASTIGLION FIORENTINO NELL'AMBITO del piano di formazione e aggiornamento del corpo docente, l'istituto comprensivo "D.Alighieri", in collaborazione con il Comune e con il patrocinio del dipartimento di scienze dell'educazione e formazione dell'Università di Macerata, ha promosso una conferenza di- battito, in programma oggi (ore 16,30 al teatro comunale), sul tema : «Un solo allievo, più intelligenze: la teoria di Hovard Gardner e le sue ricadute sull'educazione e l'insegnamento». Con il coordinamento di Maria Giovanna Fabianelli, dirigente scolastico dell'istituto comprensivo. Tra le relatrici: la professoressa Mindy L. Kornhaber, allieva e collaboratrice di H. Gardner.

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La casa dello studente è una metafora italiana triste (sezione: Cultura)

( da "Sole 24 Ore, Il" del 08-04-2009)

Argomenti: Cervelli

Il Sole-24 Ore sezione: JOB 24 data: 2009-04-08 - pag: 25 autore: JOBTALK Parliamo di lavoro sul blog DI Rosanna Santonocito La casa dello studente è una metafora italiana triste L a casa dello studente è il simbolo della tragedia dell'Aquila, ma anche la metafora del poco che si fa per la mobilità dei giovani. Anche noi che su JobTalk parliamo di brain circulation contrapposta alla fuga dei cervelli, invitiamo continuamente i ragazzi a non impigrirsi, a cercare il futuro un paese o due più in là e postiamoi loro diari, abbiamo voluto commentare, aggiungendo dati e ragionamenti su quello che in Europa si mette in campo per agevolare questo flusso di corrente di intelligenza giovanile. Anche questo è un modo per guardare oltre il terremoto. Scrive Loredana Oliva nel suo post: "... La casa dello studente in macerie, sembra fatta di quelle vecchie pergamene dei diplomi di laurea, per quanto racconti una fragilità che è metafora della disattenzione permanente esercitata nei confronti degli studenti, piccoli o adulti...Fatti che denunciano il modo in cui gli studenti sono trattati, ospitati nelle nostre città... Gli studenti fuori sede sono da sempre preda di affittuari senza scrupoli, che li ammassano a 200/ 300 euro a letto, in edifici in pessime condizioni... In Italia (indagine Eurostudent 2008) solo 1,5 % degli studenti vive in alloggio dell'Ente del diritto allo studio..." continua su JobTalk, il blog di Job24.it http:/job24.ilsole24ore.com http://jobtalk.blog.ilsole24ore.com

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La terra plasmata da Lorandi (sezione: Cultura)

( da "Eco di Bergamo, L'" del 08-04-2009)

Argomenti: Cultura

La terra plasmata da Lorandi --> A Crema 88 sculture del docente all'Università di Bergamo Mercoledì 08 Aprile 2009 TERZA, pagina 42 e-mail print Lorandi, «Il sogno» Laureatosi in Lettere all'Università degli Studi di Pavia, al principio degli anni Settanta il bergamasco Marco Lorandi diventa assistente all'Università di Bergamo, continuando come ricercatore di Storia dell'arte moderna prima, professore associato di Storia dell'Arte Contemporanea poi. Autore di numerose pubblicazioni scientifiche, si occupa di numerosi periodi dell'arte italiana: partendo dalla pittura del Rinascimento e dalla scultura del diciassettesimo e del diciottesimo secolo, rivolge la sua attenzione, oltre che ad altre forme artistiche, come l'architettura e la grafica, a periodi e stili differenti, tra cui il Romanticismo europeo e il Liberty. Nel 1996 pubblica Il Mito di Ulisse nella pittura a fresco del Cinquecento italiano (Edizioni Jaca Book), mentre del 2008 è La realtà dell'invisibile: arte, letteratura e follia (Ikonos Editore), un primo volume che ha il merito di analizzare in modo sistematico gli aspetti della cultura europea dalla fine del Settecento al principio del Novecento. Toucher la matière è il titolo dell'esposizione - a lui dedicata - allestita nei chiostri del teatro San Domenico a Crema (Catalogo Ikonos Editore; aperta fino al 15 aprile nei seguenti orari: dal lunedì al venerdì dalle 10 alle 12 e dalle 14 alle 18; domenica dalle 14 alle 18). La rassegna - che si configura come un percorso guidato all'interno della sua vasta produzione artistica - ripercorre un arco temporale lungo ben quattro decenni: sarà così possibile ammirare un totale di ottantotto sculture - realizzate in terracotta o argilla, talvolta lasciate grezze, allo stato di cottura, ma altre volte dipinte a freddo, grazie all'uso di smalti colorati e vernici - che, partendo da Ninfa a cavallo del fiore e le canne nell'acqua del 1968, arrivano fino agli anni recenti, come testimoniano Il mantello: la Pietas laica e Le tre donne: la prostituta, la casta, la melancolica, entrambe del 2008. Al titolo dell'esposizione (Toucher la matière) è invece affidata la poetica dell'artista: cogliere il fascino della terra, da lui manipolata e modellata con grande maestria, rimarcando allo stesso tempo l'importanza della percezione, intesa come strumento attraverso la quale l'uomo può abitare il reale e servirsene per comprenderlo. Una visita alla mostra cremasca permetterà infine di capire la sua arte e apprezzare le tre differenti tipologie delle sue opere: quelle caratterizzate da volumetrie pesanti, ma allo stesso tempo fragili, nelle quali Lorandi riesce a plasmare con la creta complesse architetture filamentose a groviglio in cui incastona corpi umani, come se si trattasse di esseri che si dibattono nella materia al momento della creazione; quelle in cui la terracotta scivola sulle forme, creando pozze d'ombra laddove lo sguardo non può penetrare; quelle, e sono le sculture più recenti, caratterizzate da corpi maschili e femminili, oltre che da vasi con particolari antropomorfi e zoomorfi, che si rifanno a un'estetica più classica, rimandando a un sincretismo culturale che guarda al Mediterraneo quale cuore pulsante della cultura occidentale. Davide Bonfatti 08/04/2009 nascosto-->

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Il professor Guido Zingari, 60 anni, docente di filosofia della facoltà di Lettere dell'un... (sezione: Cultura)

( da "Messaggero, Il" del 08-04-2009)

Argomenti: Cultura

Mercoledì 08 Aprile 2009 Chiudi Il professor Guido Zingari, 60 anni, docente di filosofia della facoltà di Lettere dell'università Tor Vergata, è una delle cinque vittime del Lazio ad aver perso la vita nel terremoto che ha sconvolto l'Abruzzo il 6 aprile. Insegnava a Tor Vergata ed era uno dei massimi conoscitori italiani di filosofia tedesca. Si trovava all'Aquila quando il terremoto ha colpito la cittadina. La moglie Paola è stata estratta viva dalle macerie. E' gravissima. Zingari era uno studioso. Sin dal 1974 le sue ricerche si erano orientate su temi, teorici, problemi di logica, linguaggio e interpretazione nella filosofia tedesca da Leibniz a Hegel. Cursi all'interno

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Insegnava a Tor Vergata ed era uno dei massimi conoscitori italiani di filosofia tedesca. Si... (sezione: Cultura)

( da "Messaggero, Il" del 08-04-2009)
Pubblicato anche in: (Messaggero, Il (Civitavecchia))

Argomenti: Cultura

Mercoledì 08 Aprile 2009 Chiudi di VERONICA CURSI Insegnava a Tor Vergata ed era uno dei massimi conoscitori italiani di filosofia tedesca. Si trovava all'Aquila quando quella scossa di terremoto ha colpito al cuore l'Abruzzo. Il professor Guido Zingari, 60 anni, docente di filosofia della facoltà di Lettere dell'università Tor Vergata, è una delle cinque vittime del Lazio ad aver perso la vita il 6 aprile. Sul sito dell'Ateneo di Tor Vergata, sotto una fotografia che lo ritrae sorridente, docenti e personale del dipartimento, dove Zingari dal 1994 ricopriva la cattedra di "filosofia del linguaggio", esprimono il loro dolore «per la perdita di un collega di cui hanno apprezzato l'umanità, il valore professionale, la vicinanza agli studenti». Gli amici sconvolti raccontano di «una persona meravigliosa. Classe, cultura, sensibilità, ironia, discrezione. Un uomo buono». Di una tragedia che ha colpito lui e la sua famiglia. «Sua moglie Paola - dicono - l'hanno estratta viva dalle macerie. E' gravissima». Zingari era uno studioso. Sin dal 1974 le sue ricerche si erano orientate su temi, teorici, problemi di logica, linguaggio e interpretazione nella filosofia tedesca da Leibniz a Hegel e Haidegger. La sua passione. «L'ho visto il mese scorso, l'ultima volta che sono venuto a Roma . ricorda un amico - Aveva traslocato a Campo de' Fiori ed eravamo diventati subito amici. "Vieni a prendere un caffé?", mi aveva detto. Il caffé di Guido. Un rito. Com'è che siamo finiti a parlare di Savinio? Non me lo ricordo. Vedo solo lui che si alza e che a colpo sicuro tira fuori la "Nuova enciclopedia" da una catasta traballante e comincia a leggere. Aveva migliaia di libri che non sapeva più dove mettere. "Anche all'Aquila ormai - ripeteva - non c'entrano più, dovrò decidermi a regalarli, ma si può vivere in una casa senza Cartesio?". Questo era il professor Zingari».

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Nei centri storici la riscossa (sezione: Cultura)

( da "Sole 24 Ore, Il (Nord Est)" del 08-04-2009)

Argomenti: Cultura

Nord-Est sezione: EST data: 2009-04-08 - pag: 3 autore: Tra le iniziative il primo megastore «naturale» a Montebelluna Nei centri storici la riscossa Se i mega store allettano i clienti con vetrine accattivanti, musica e intrattenimento, pluralità di offerte mirate per target precisi di consumatori, il piccolo commercio prova a investire su se stesso per recuperare appeal. L'ultima scommessa sono i centri commerciali naturali come antidoto al declino dei centri urbani. In Veneto, l'iniziativa più recente interessa Montebelluna ( Treviso) dove si è appena costituita " Il Mosaico", società pubblico/privata che vede insieme una cinquantina di commercianti, Comune, Ascose e Associazioni commercianti del centro storico. Il nuovo soggetto avrà la gestione gestione coordinata del centro, un proprio logo per distinguere le diverse azioni e una emittente radio riservata per offrire informazioni mirate e musica comune a tutti i negozi, seguirà tutte le iniziative di animazione. Primo passo: fare il punto sulle problematiche d'area, piano sosta, urbanistica sicurezza e parcheggi, con il convegno " Un centro da vivere", in programma il 27 aprile (cinema Italia, 9.30). «L'obiettivo è rivitalizzare il centro e dare più dignità ai commercianti che vi lavorano – spiega Tiziana Favero, assessore comunale alle Attività produttive – con scelte turistiche e culturali, ma anche urbanistiche condivise e rispondenti alle esigenze di tutti». Anche a Padova, Cdc, Comune e Ascom hanno messo in campo un progetto che interessa 400 imprese incluse in un "centro commerciale naturale" identificato con l'area storica della città. Una sorta di consorzio tra commercianti per darsi una gestione unitaria riguardo a manutenzioni, pulizie e sicurezza e a cui destinare risorse pubbliche e private. Ma si guarda anche all'esero. Confcommercio-Unione provinciale di Venezia è andata a vedere da vicino il centro commerciale naturale di Charleroi (Belgio), nato e cresciuto dentro una città di 200mila abitanti. Il 19 aprile sarà ad Anversa, centro commerciale cittadino che sorge per metà in edifici di proprietà pubblica, e per metà costituito da negozi e mercati all'aperto che fanno sinergia uno con l'altro. «L'intento è raccogliere più informazioni possibili per capire se e come questi esempi siano trasferibili nel nostro territorio – precisa Danilo De Nardi, direttore di Confcommercio Unione Venezia – Col tempo riusciremo a far rivivere le nostre piazze e a dimostrare che i centri commerciali delle grandi firme sono taroccati: le piazze vere stanno altrove ». Ognuno cerca una propria via di promozione. A Treviso l'Asco m ha promosso in marzo una due giorni di super sconti in 150 negozi del comparto moda. La partita si gioca anche sulle aperture domenicali. In Friuli-Venezia Giulia ne sono state autorizzate 29 su 52 per il 2009.

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Dal duemila in avanti è nata la nel bilancio (sezione: Cultura)

( da "Resto del Carlino, Il (Pesaro)" del 08-04-2009)

Argomenti: Cultura

URBINO E MONTEFELTRO pag. 17 Dal duemila in avanti è nata la «voragine» nel bilancio Faccia a faccia tra Pivato e Magnani, candidati a rettore IL PRIMO faccia a faccia tra i due aspiranti rettori dell'ateneo urbinate si è svolto l'altra sera alla Sala Serpieri, organizzato da «Insieme per Urbino», associazione nata con lo scopo di sensibilizzare i cittadini ai problemi del territorio. Stefano Pivato e Mauro Magnani hanno discusso sul tema «Urbino: Università e territorio». Pierpaolo Tiberi ha delineato la storia dell'ateneo dal 1998, attraverso i dati ufficiali pubblicati dal Ministero, dal Comitato nazionale di valutazione del sistema universitario e dal nucleo di valutazione dell'Università di Urbino. E' risultato che nel 1999 l'ateneo era il più grande delle Marche con 22.759 studenti, anche se il contributo dello Stato era di soli 23 milioni di euro, cifra nettamente inferiore a quella concessa alle altre università. Con la statalizzazione i finanziamenti statali sono aumentati: nel 2006/07 l'università ha ricevuto 38 milioni di euro, diventati 46 nel 2008/09. E' rimasta comunque una situazione di sottofinanziamento che l'ha costretta a chiudere il bilancio in rosso. La somma statale infatti non le ha permesso neanche di sostenere il costo del personale di ruolo, che è quasi raddoppiato passando da 28 milioni di euro nel 1999 a 50 milioni nel 2008. Strana la situazione del personale tecnico-amministrativo: pur diminuendo del 5,5% ha fatto registrare un aumento dei costi, che da 9 milioni arrivano a 16 milioni. NEL FRATTEMPO si è verificato un forte calo degli studenti che sono nel 2008 15.978, il 30% in meno rispetto al 1998, con un picco in giù tra il 2004 e il 2006. Rimane costante la percentuale degli studenti provenienti da fuori regione, che nel 2007 è del 52% con solo sei punti in meno rispetto il 1999. Su questo scenario certamente preoccupante sono intervenuti i due candidati al ruolo di Rettore. Secondo Mauro Magnani: «Il calo studentesco è la naturale conseguenza della riduzione dei corsi causata dall'insufficienza del numero dei docenti. Per questo occorre puntare sull'offerta didattica investendo maggiormente sulla professionalità degli insegnanti. Bisogna inoltre salvaguardare quel 50% di studenti fuori sede, testimonianza che l'università è ancora un buon polo d'attrattiva per i giovani». Stefano Pivato ha individuato invece nella ricerca, didattica e servizi i principali settori da migliorare: «Lo studente è al centro della nostra attività. E' necessario recuperare l'identità del nostro ateneo puntando sulle sinergie col territorio, per questo lancio l'idea di una conferenza d'ateneo con i rappresentati degli organi comunali, provinciali e regionali, per trovare soluzioni concrete per l'avvenire». Il sindaco Franco Corbucci ha sottolineato tre obiettivi: «Valorizzare gli studenti provenienti da fuori le Marche, migliorare i corsi di formazione per gli stranieri e garantire sbocchi professionali più sicuri per le specialistiche». Infine Raffaele Campagnolo, unico rappresentante degli universitari, ha invitato i presenti a considerare lo studente «non solo come risorsa economica ma anche come parte integrante della città, a livello sia culturale che politico». Valentina Bicchiarelli Image: 20090408/foto/7006.jpg

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UNA CASA PER IL SIIT (sezione: Cultura)

( da "Sole 24 Ore, Il (Nord Ovest)" del 08-04-2009)

Argomenti: Cultura

Nord-Ovest sezione: ECONOMIA e IMPRESE Liguria data: 2009-04-08 - pag: 13 autore: UNA CASA PER IL SIIT Il cluster. Il distretto tecnologico dei Sistemi intelligenti integrati (Siit) di Genova, società consortile nata nel 2005 e vissuta in una dimensione immateriale fin oggi, trova casa all'incubatore di Campi gestito da Sviluppo Italia Liguria. Struttura e ricerca. Entro l'estate saranno consegnatii laboratori. Il Siit accomunai principali attori (pubblicie privati) del locale sistema industriale dell'hi-tech.Oltre a grandi realtà (Ansaldo, ElsagDatamat, OtoMelara, Selex, Alcatel, Bombardier, Ericsson, Esaote), coinvolge 82 Pmi. Sei le linee di ricerca: info-mobilità, sicurezza, automazione, organizzazioni complesse, salute, energia. Innescato da un accordo di programma, il Siit beneficerà di 80 milioni, di cui 38 fin qui attivati. Avviate al contempo altre iniziative, estranee all'accordo,per 12 milioni

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Cittadella scientifica sull'area ex-Tabacchi (sezione: Cultura)

( da "Sole 24 Ore, Il (Nord Est)" del 08-04-2009)

Argomenti: Cultura

Nord-Est sezione: EST data: 2009-04-08 - pag: 16 autore: Il rettore: ma ingegneria non si sposta Cittadella scientifica sull'area ex-Tabacchi ROVERETO Mauro Pizzin La sede della ex Manifattura Tabacchi come location per la facoltà di Ingegneria di Trento, ora a Mesiano, in prossimità del capoluogo provinciale. Se ne parla da tempo, a Rovereto, ma facendo forse i costi senza l'oste: l'Università. Il tema è stato sfiorato anche nell'ambito della presentazione del rapporto " Rovereto 2020- Un modello di sviluppo economico per il prossimo decennio",curato dall'omonimoComitato scientifico e presentato durante l'edizione 2009 del "Festival della Città impresa". Nelle considerazioni conclusive di quello che è stato un ampio resoconto della trasformazione della Vallagarina dagli anni ' 70 ad oggi, infatti, una delle decisioni prossime venture definite «cruciali » è propria quella sull'utilizzo del compendio dismesso a Borgo Sacco, ex opificio che occupa un'area di 8,5ettariacquisito lo scorso ottobre per 20 milioni dalla Provincia autonoma attraverso Trentino Sviluppo. «Appare promettente – si legge nel rapporto – l'idea di far nascere nella ex Manifattura una sorta di fabbrica dell'economia della conoscenza nella quale collocare centri di ricerca universitari, di ricerca industriale privati e residenze per studenti, con una focalizzazione complessiva sui temi dell'energia e dell'ambiente, ma evidentemente non solo su questi». «Se il riferimento è al possibile trasferimento a Rovereto di Ingegneria – puntualizza però il rettore dell'ateneo trentino, Davide Bassi – vorrei fosse chiaro che le piante accademiche non sopportano il trapianto. Un polo tecnico- scientifico l'Università già lo possiede, con 7mila fra docenti e ricercatori, costato 2 miliardi di investimenti e tanta fatica. Faccio osservare, peraltro, che sui 300 ingegneri laureati forniti lo scorso anno al territorio regionale solo 25 hanno preso la strada di Rovereto ». Diversa, secondo Bassi, la situazione nel caso in cui non si parli di spostamento della didattica, ma di creare a Rovereto una "Technology Mall" sul modello statunitense. «Quello che manca – chiarisce il rettore – sono dei laboratori misti in cui convivano specialisti universitari e aziendali per fare ricerca d'impresa. Una struttura che si era già ipotizzata 25 anni fa e che l'attuale crisi ci dovrebbe spingere a ripensare». Si parla di un investimento da un centinaio di milioni realizzabile in 3-4 anni«coinvolgendo –conclude Bassi – anche gruppi finanziari e fondi di venture capital, oltre a Università ed enti di ricerca del Veneto». © RIPRODUZIONE RISERVATA In discussione. Destino incerto per l'ex Manifattura Tabacchi

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L'ateneo di Trento offre alle imprese analisti finanziari (sezione: Cultura)

( da "Sole 24 Ore, Il (Nord Est)" del 08-04-2009)

Argomenti: Cultura

Nord-Est sezione: EST data: 2009-04-08 - pag: 19 autore: Formazione. Al via «Business Point» L'ateneo di Trento offre alle imprese analisti finanziari L'Università di Trento intende fornire giovani analisti finanziari, seguiti da tutor esperti, alle aziende del territorio. E per farlo ha elaborato il progetto formativo "Business Point", realizzando uno sportello di prima assistenza in materia di finanza e accesso al credito. Il programma, nato per testare sul campo le competenze maturate durante gli studi, si ritiene sia in grado di portare benefici anche a quelle imprese del territorio che non dispongono di professionalità e strumenti adeguati per affrontare in autonomia una gestione finanziaria sempre più complessa. Il progetto è partito in queste settimane con il coinvolgimento dei primi quattro laureandi, i quali stanno seguendo un'impresa artigiana. L'obiettivo è quello di estendere la sperimentazione ad altri casi anche attraverso la collaborazione con le organizzazioni d'impresa, gli studi professionali e le banche. Gli studenti sono seguiti da docenti dell'ateneo appositamente formati per svolgere analisi tecnico-finanziari. In questo contesto, l'ateneo mette a disposizione delle imprese anche metodologie di analisi, strumenti software e pacchetti formativi. Il lavoro parte dalla messa a fuoco della situazione finanziaria dell'azienda per poi suggerire percorsi di riequilibrio e di rafforzamento. Gli studenti possono successivamente svolgere un tirocinio presso l'impresa interessata o i suoi partner per approfondire il piano d'azione proposto e seguirne gli sviluppi. «Va ribadito – spiega l'ideatore Luca Erzegovesi, del Dipartimento di Informatica e studi aziendali dell'ateneo trentino – che il Business Point è prima di tutto un progetto di tirocinio. Ma è anche un luogo di ascolto delle persone che si trovano ad affrontare criticità nuove nella gestione delle loro aziende e, in quest'ottica, può aiutare l'impresa a riconoscere i problemi e a rappresentarli in maniera chiara e realistica». Come anticipato, i Business Point potranno nascere dalla collaborazione tra l'Università, le organizzazioni d'impresa ( associazioni o confidi) che si riconoscono nelle finalità di questa iniziativa, e decidono di promuoverla a vantaggio degli imprenditori associati. Si tratta di una formula definita «aperta», che evolverà sul campo adattandosi ai bisogni espressi dalle imprese e alle possibilità di collaborazione con i soggetti a vario titolo interessati. R. Ne. www.businesspoint.info Per informazioni e approfondimenti

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Avanti con i piccoli cantieri (sezione: Cultura)

( da "Sole 24 Ore, Il (Nord Est)" del 08-04-2009)

Argomenti: Cultura

Nord-Est sezione: EST data: 2009-04-08 - pag: 21 autore: Lavori pubblici. I costruttori veneti sollecitano Governo e Regione ad interventi rapidi «Avanti con i piccoli cantieri» Positiva l'estensione della procedura negoziata per opere fino a 500mila euro A CURA DI Valeria Zanetti Uscire dalla crisi utilizzando i nuovi strumenti legislativi messi a disposizione dal governo regionale e centrale e guardando alle esperienze maturate in Europa, in particolare in Spagna. Ance Veneto (la sezione regionale dell'associazione nazionale costruttori edili) sollecita il Governo a sostenere un piano di interventi per opere medie e piccole, già cantierabili ed accoglie l'invito dell'assessore regionale ai lavori pubblici, Massimo Giorgetti, che chiede agli imprenditori del settore il «coraggio di avvalersi di tutti gli strumenti che la Regione ha messo a disposizione per superare la difficile congiuntura finanziaria». Il modello spagnolo L'associazione dei costruttori insieme a Confindustria sollecita il ministero dei Lavori pubblici a trovare le risorse per varare un programma di opere medio-piccole, finanziabili con i 1.150 milioni di euro assegnati dal Cipe alle infrastrutture, ma ancora privi di una destinazione definitiva. Il modello è quello spagnolo: il governo Zapatero, per contrastare la crisi, si è fatto inviare dagli 8.112 Comuni l'elenco delle opere in stato di avanzata progettazione e in tre mesi ha dato il via ad un piano di lavori pubblici per l'importo di 8 miliardi. Le associazioni territoriali di Ance, analogamente, stanno raccogliendo l'elenco delle opere immediatamente cantierabili nelle province italiane da inoltrare al ministero, attraverso l'organizzazione nazionale, per ottenere i finanziamenti. «La prima lista arrivata alla sede regionale di Padova riguarda le opere viarie del Vicentino, ora, attendiamo le indicazioni delle altre province venete», spiega Stefano Pelliciari, presidente regionale dei costruttori. In elenco, ad esempio, il terzo stralcio della SS Pasubio, variante di Schio (importo di oltre 12 milioni), per cui è già pronto il progetto definitivo, il III stralcio della variante Ovest di Thiene (30 milioni) e della variante dell'abitato di Malo (28 milioni). Procedura negoziata Per ovviare alle ripercussioni della crisi sul settore delle costruzioni, è stata introdotta inoltre con la legge statale n. 201 del 22 dicembre 2008 la possibilità per le amministrazioni pubbliche di aggiudicare i lavori fino a 500mila euro, ricorrendo alla procedura negoziata, senza obbligo di pubblicazione del bando. Precedentemente la procedura era autorizzata per opere fino a 100mila euro. La Regione Veneto con la legge n. 27/2003 ne aveva previsto un utilizzo allargato ad appalti fino ad un milione. Il provvedimento, impugnato dal precedente Governo, fu bocciato dalla Corte Costituzionale. La legge n. 201/2008 rappresenta dunque un cambio nell'orientamento da parte dello Stato nella direzione già percorsa dalla Regione Veneto. Altra novità riguarda la normativa statale sulle opere di urbanizzazione a scomputo (3Ú decreto correttivo del codice dei contratti pubblici Dlgs 152/2008). «La Regione attraverso la Dgr n. 436 del 24 febbraio scorso ne chiariscee semplifica l'iter», aggiunge Giorgetti. Si tratta di «atti di indirizzo rivolti alle amministrazioni locali per facilitare l'utilizzo della normativa- afferma Pelliciari - . Lo scenario è quello dei piani di trasformazione urbana pubblico-privati, nei quali l'imprenditore si facarico delle opere di urbanizzazione, di competenza pubblica, dovendo però sottostare a modalità di appalto e tempistica vincolate, poco appetibili dal privato». Il Ddl sui lavori pubblici Ance veneto interviene in questi giorni anche nel dibattito sul ddl regionale n. 344 riguardante "Infrastrutture di interesse corrente statale e regionale". Il disegno legislativo è ora all'attenzione della settima commissione consiliare competente in materia di lavori pubblici. «Si tratta di una sorta di legge obiettivo regionale che istituisce corsie preferenziali per gli appalti e prevede anche la nomina di un commissario regionale per velocizzare l'assegnazione di lavori pubblici di importo rilevante (dai 50 milioni, ndr)», concludono dall'associazione dei costruttori. © RIPRODUZIONE RISERVATA Presidente. Stefano Pelliciari alla guida di Ance Veneto UNIONPRESS Assessore. Massimo Giorgetti Lavori pubblici della Regione UNIONPRESS

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CONGRESSO SULLA RICERCA, SVILUPPO E INNOVAZIONE IN ACQUACOLTURA (sezione: Cultura)

( da "marketpress.info" del 08-04-2009)

Argomenti: Cultura

Mercoledì 08 Aprile 2009 CONGRESSO SULLA RICERCA, SVILUPPO E INNOVAZIONE IN ACQUACOLTURA Il 22 e 23 aprile si terrà a El Puerto de Santa María (Spagna) un congresso internazionale sulla ricerca, lo sviluppo e l´innovazione in acquacoltura. L´evento ha lo scopo di riunire i principali gruppi di ricerca pubblici e privati e gli operatori impegnati nel campo dell´acquacoltura per discutere il coordinamento, la guida, i finanziamenti e il trasferimento della ricerca applicata. Gli organizzatori della ricerca intendono analizzare e discutere: - gli indicatori più affidabili che forniscono un´approssimazione dell´efficacia nella ricerca: brevetti adottati nelle pratiche industriali e innovative, risultati della consultazione, ecc. ; - criteri adottati per decidere se il finanziamento dei progetti è quello più appropriato; - gruppi responsabili per il controllo e il monitoraggio dei risultati nella ricerca; - canali di trasferimento della ricerca e la loro idoneità. Per ulteriori informazioni, fare clic: http://www. Easonline. Org/index. Php?option=com_extcalendar&itemid=117&extmode=view&extid=1164 . <<BACK

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E' STATA presentata lunedì a porte chiuse i... (sezione: Cultura)

( da "Resto del Carlino, Il (Imola)" del 08-04-2009)

Argomenti: Cultura

IMOLA pag. 3 E' STATA presentata lunedì a porte chiuse i... E' STATA presentata lunedì a porte chiuse in consiglio comunale l'interrogazione del consigliere comunale dell'Unione di Centrodestra Riccardo Mondini sul nido interaziendale pucclio-privato Cornelia e presunti legami familiari fra ex membri della giunta comunale, attuali consiglieri, responsabili dell'amministrazione e realizzatori della progettazione. «È vero aveva chiesto Mondini che tra i firmatari del progetto architettonico figura l'architetto Stefania Campomori, moglie dell'ex assessore alla Scuola Castellari che ha presentato nel settembre 2007 la delibera per l'asilo aziendale?». «È vero era un'altra domanda che tra i progettisti della coop Alba (realizzatrice del progetto architettonico, ndr) e attuale direttore dei lavori c'è il figlio della dirigente del settore scuole che era anche responsabile del procedimento?». Il consigliere si dice deluso dalle risposte ricevute dall'assessore Andrea Bondi: «Ha detto afferma Mondini che se vi sono famigliari blasonati' che hanno collaborato a questa realizzazione pubblico privata, non per questo l'essere parenti può discriminarli in quanto bravissimi professionisti che hanno collaborato alla stesura dell'impianto didattico fin dal suo nascere proprio per la loro unica e indiscussa esperienza in città». Ma questo, per Mondini «è proprio quello che sta distruggendo la fiducia dei cittadini nella cosa pubblica e fa odiare i politici».

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DA ABRUZZO VIA LIBERA A PROGRAMMA ADRIATICO IPA (sezione: Cultura)

( da "marketpress.info" del 08-04-2009)

Argomenti: Cultura

Mercoledì 08 Aprile 2009 DA ABRUZZO VIA LIBERA A PROGRAMMA ADRIATICO IPA Pescara, 8 aprile 2009 - La Regione Abruzzo ha dato il via ai primi bandi del programma di cooperazione transfrontaliera "Adriatico Ipa" (2007-2013) per un totale di circa 75 milioni di euro. L´approvazione è arrivata dal Comitato di sorveglianza, rende noto l´Aise. Il programma comunitario vede la Regione Abruzzo come capofila: coinvolge sette Regioni - oltre all´Abruzzo, Friuli Venezia Giulia, Veneto, Emilia Romagna, Marche, Molise e Puglia - e otto Stati - oltre all´Italia, Albania, Bosnia Erzegovina, Croazia, Serbia, Montenegro e dai nuovi entrati Grecia e Slovenia. L´iniziativa ha come obiettivo la cooperazione istituzionale, economica e sociale dell´Area adriatica e prevede fino al 2013 finanziamenti per circa 280 milioni di euro. I bandi si svilupperanno nell´ambito di quattro assi prioritari di intervento: cooperazione economica, sociale e istituzionale, ambiente, tutela ambientale e del patrimonio culturale e reti materiali di accesso e immateriali. I progetti in questione potranno essere presentati sia da enti pubblici che da soggetti privati ma anche da università e centri di ricerca pubblici e privati. Saranno finanziati progetti da un minimo di 500 mila a un massimo di 5 milioni di euro con un contributo massimo per i privati di 200 mila euro. . <<BACK

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Marchio di qualità a ristoranti e alberghi (sezione: Cultura)

( da "Resto del Carlino, Il (Ferrara)" del 08-04-2009)

Argomenti: Cultura

FERRARA CRONACA pag. 7 Marchio di qualità a ristoranti e alberghi L'«Ospitalità italiana» a 31 nuove strutture di CRISTIANO BENDIN SONO stati consegnati ieri, nella sala conferenze della Camera di Commercio, i marchi di qualità Ospitalità Italiana' a 31 nuove strutture ricettizie della nostra Provincia. Si tratta di otto alberghi, 21 ristoranti e due campeggi che vanno ad aggiungersi alle 34 del 2008. A tutte, oltre all'attestato di riconoscimento, alla vetrofania e ad una copia della Guida delle imprese turistiche di Qualità 2009' Isnart, è stata consegnata una targa in ottone. Iniziano così ad essere importanti i numeri di questa iniziativa, promossa dalla Camera di commercio e dalla Provincia nell'ambito del Protocollo d'intesa sul turismo e che premia la capacità degli imprenditori di migliorare gli standard qualitativi dei propri servizi. «Aderire al marchio di qualità ha sintetizzato il presidente Carlo Alberto Roncarati significa dare al potenziale ospite una certezza in più: che non verrà deluso. Significa allinearsi agli standard qualitativi offerti a livello internazionale e, infine, dare rilievo all'immagine dell'intero territorio regalando al turista un bel ricordo della nostra ospitalità». Il presidente della Provincia, Pier Giorgio Dall'Acqua, dopo aver ricordato gli investimenti effettuati negli anni scorsi grazie ai finanziamenti comunitari Obiettivo 2', ha sottolineato il successo del marchio «che testimonia i risultati concreti di un lavoro di qualificazione dell'offerta turistica»: «Ormai ha aggiunto nella maggior parte degli operatori turistici della provincia si è fatta strada la consapevolezza che la qualità dell'accoglienza è una risorsa fondamentale in un mercato turistico internazionale sempre più concorrenziale». Per Dall'Acqua il marchio è ormai una «bussola per il turista», in grado com'è di «garantire elevati standard qualitativi». Massimo Gottifredi, presidente dell'Azienda di Promozione Turistica della Regione Emilia Romagna, ha elogiato la sinregia pubblico-privato e ha ringraziato gli operatori ferraresi: «Grazie al vostro impegno per noi sarà più facile convincere i mercati nazionali ed esteri che questa è una terra ospitale». Alla cerimonia è intervenuto anche Ugo Girardi, segretario generale di Unioncamere Emilia-Romagna: «Il turismo è un settore strategico ha chiarito : in questo momento sta soffrendo quello legato agli affari, alle fiere e alla convegnistica ma, in generale, le famiglie non rinunciano alle ferie, anche se magari ridurranno il periodo». Poi, rivolto agli operatori presenti, ha aggiunto: «Questo patrimonio di imprenditorialità ci aiuterà a reggere in questo momento di crisi». Durante la cerimonia è stato ricordato anche il primo premio nella categoria gourmet ottenuto dalla trattoria La Romantica' al Premio nazionale Ospitalità Italiana. Gli alberghi, i ristoranti e i campeggi premiati saranno inseriti nell'annuario delle strutture ricettive della provincia, nel sito www.10q.it e nelle guide nazionali ed entreranno a far parte del circuito internazionale di stampa sepecializzata. Image: 20090408/foto/2935.jpg

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Il caso Concorso pilotato, sentiti altri docenti (sezione: Cultura)

( da "Resto del Carlino, Il (Ferrara)" del 08-04-2009)

Argomenti: Cultura

FERRARA CRONACA pag. 7 Il caso Concorso pilotato, sentiti altri docenti IERI altri due docenti della facoltà di medicina dell'Università di Bologna sono stati sentiti dal pm nell'ambito dell'inchiesta sul concorso pilotato svoltosi nel marzo 2008. In particolare, per Gian Luigi Biagi il candidato con il maggior numero di pubblicazioni scientifiche alle spalle sarebbe stato un ragazzo di Ferrara e non uno dei due candidati interni che hanno perso il concorso e presentato ricorso al Tar e denuncia in Procura. Image: 20090408/foto/2936.jpg

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Anabolizzanti: tutti i rischi su venti volontari (sezione: Cultura)

( da "Corriere del Veneto" del 08-04-2009)

Argomenti: Cultura

CRONACA 08-04-2009 UNIVERSITA' I RISULTATI DEI RICERCATORI COORDINATI DA ANTONIO BONETTI, DOCENTE DI MEDICINA DELLO SPORT Anabolizzanti: tutti i rischi «testati» su venti volontari Dalla riduzione della fertilità ai problemi cardiovascolari alle disfunzioni sessuali Laura Ugolotti II Rischi cardiovascolari, riduzione della fertilità, ripercussioni sulla sfera psichica e sessuale. Sono solo alcuni dei tanti effetti collaterali causati dall'assunzione massiccia di steroidi androgeni, più conosciuti come «anabolizzanti ». Lo ha dimostrato lo studio di un gruppo di ricercatori dell'Università di Parma, coordinato dal professore Antonio Bonetti del Dipartimento di Scienze Cliniche e docente di Medicina dello Sport, effettuato su venti volontari, maschi adulti un'età media 24 anni; uno studio come mai era stato condotto prima, per dosaggi e numero di soggetti testati. «Fino ad oggi racconta Bonetti la letteratura riguardava casistiche più limitate, e con dosaggi simili a quelli impiegati in ambito clinico oppure con dosaggi più elevati ma per brevi periodi; nel nostro caso l'autosom - ministrazione - avvenuta su base volontaria da parte di soggetti che mai in passato avevano fatto uso di steroidi, ma che ne avevano manifestato l'intenzione riguardava dosi 10, 50, anche 100 volte superiori, e per un periodo di osservazione di due anni». Una ricerca non semplice, perché ha cercato di fare luce su un mondo, quello delle palestre, difficile da indagare, per l'omertà che in genere circonda l'uso di sostanze illecite. I risultati, ripresi anche dalla stampa internazionale, sono a dir poco preoccupanti. Sette volontari hanno abbandonato la sperimentazione prima del termine a causa degli effetti collaterali, che pure gli erano stati ampiamente illustrati all'inizio della ricerca. In tutti sono stati registrati cali drastici del coleste- rolo Hdl (il cosiddetto colesterolo buono) e dell'Apo-A1, con relativo aumento del rischio cardiovascolare e di arteriosclerosi; alterazioni degli ormoni sessuali, con riduzione del volume dei testicoli, della produzione spermatica e della fertilità; pesanti ripercussioni sulla sfera sessuale sino all'impotenza, e sulla sfera psichica (aggressività, sbalzi di umore, dipendenza, problemi relazionali), anche se questi dati sono ancora in fase di elaborazione. «Fino agli anni '90 illustri farmacologi sostenevano che le sostanze anabolizzanti non provocassero un aumento della massa muscolare nei soggetti adulti e sani, ma solo negli adolescenti o nelle donne spiega Bonetti -; non è sbagliato, ma solo se si considerano le dosi cliniche. E' il sovradosaggio, a cui molti ricorrono, che provoca l'effetto anabolizzante, nonché danni gravissimi sul breve ma soprattutto sul lungo periodo, come i rischi cardiovascolari ». Nonostante la pericolosità di queste sostanze, se ne fa da anni un largo consumo, soprattutto nelle palestre. Secondo Bonetti i body builder professionisti, che vi ricorrono per gare e competizioni, hanno la convinzione di poterle maneggiare evitando i rischi; una discreta conoscenza di sostanze, dosi ed effetti collaterali non li mette al riparo dai pesanti danni fisici e psichici. Lo scenario diventa ancora più inquietante se si considera che sono sempre di più gli adolescenti a ricorrere agli anabolizzanti, per un puro fattore estetico. Con la differenza che, rispetto ai «professionisti del doping », i ragazzi sono assolutamente inconsapevoli dei pericoli a cui vanno incontro. Pericolosi Utilizzati dai body builder, gli anabolizzanti si stanno diffondendo anche tra i giovanissimi. Salvo per uso personale è vietato qualunque tipo di riproduzione delle notizie senza autorizzazione.

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A Bari le tesi abbruzzesi (sezione: Cultura)

( da "Corriere del Mezzogiorno" del 08-04-2009)

Argomenti: Cultura

Corriere del Mezzogiorno sezione: INPRIMOPIANO data: 08/04/2009 - pag: 2 Le Università A Bari le tesi abbruzzesi BARI L'Università di Bari è pronta ad accogliere gli studenti de L'Aquila, dopo la tragedia del terremoto, per far proseguire loro gli studi e permettere ai laureandi di discutere la tesi nell'Ateneo pugliese. Ieri il rettore, Corrado Petrocelli, ha informato il senato accademico trovando unanime appoggio di docenti e studenti e, nel frattempo, è partita la raccolta fondi per aiutare la popolazione abruzzese ad uscire dall'emergenza. L'amministrazione universitaria ha aperto un conto corrente presso la banca Unicredit e, parallelamente, i rappresentanti degli studenti stanno promovendo un'analoga iniziativa in tutte le facoltà baresi, attraverso le associazioni studentesche. Dalle 10 alle 15 di oggi saranno allestiti i banchetti di raccolta in tutti i plessi dell'Ateneo barese. «Di fronte alla catastrofe avvenuta in Abruzzo - si legge in un comunicato - noi rappresentanti di tutte le associazioni degli studenti ci sentiamo in dovere di esprimere un gesto di solidarietà e di vicinanza alle vittime». Stamattina, intanto, è partita la raccolta di sangue della Fidas in piazza Umberto. Lu. Ba.

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Anabolizzanti: tutti i rischi su venti volontari (sezione: Cultura)

( da "Gazzetta di Parma (abbonati)" del 08-04-2009)

Argomenti: Cultura

CRONACA 08-04-2009 UNIVERSITA' I RISULTATI DEI RICERCATORI COORDINATI DA ANTONIO BONETTI, DOCENTE DI MEDICINA DELLO SPORT Anabolizzanti: tutti i rischi «testati» su venti volontari Dalla riduzione della fertilità ai problemi cardiovascolari alle disfunzioni sessuali Laura Ugolotti II Rischi cardiovascolari, riduzione della fertilità, ripercussioni sulla sfera psichica e sessuale. Sono solo alcuni dei tanti effetti collaterali causati dall'assunzione massiccia di steroidi androgeni, più conosciuti come «anabolizzanti ». Lo ha dimostrato lo studio di un gruppo di ricercatori dell'Università di Parma, coordinato dal professore Antonio Bonetti del Dipartimento di Scienze Cliniche e docente di Medicina dello Sport, effettuato su venti volontari, maschi adulti un'età media 24 anni; uno studio come mai era stato condotto prima, per dosaggi e numero di soggetti testati. «Fino ad oggi racconta Bonetti la letteratura riguardava casistiche più limitate, e con dosaggi simili a quelli impiegati in ambito clinico oppure con dosaggi più elevati ma per brevi periodi; nel nostro caso l'autosom - ministrazione - avvenuta su base volontaria da parte di soggetti che mai in passato avevano fatto uso di steroidi, ma che ne avevano manifestato l'intenzione riguardava dosi 10, 50, anche 100 volte superiori, e per un periodo di osservazione di due anni». Una ricerca non semplice, perché ha cercato di fare luce su un mondo, quello delle palestre, difficile da indagare, per l'omertà che in genere circonda l'uso di sostanze illecite. I risultati, ripresi anche dalla stampa internazionale, sono a dir poco preoccupanti. Sette volontari hanno abbandonato la sperimentazione prima del termine a causa degli effetti collaterali, che pure gli erano stati ampiamente illustrati all'inizio della ricerca. In tutti sono stati registrati cali drastici del coleste- rolo Hdl (il cosiddetto colesterolo buono) e dell'Apo-A1, con relativo aumento del rischio cardiovascolare e di arteriosclerosi; alterazioni degli ormoni sessuali, con riduzione del volume dei testicoli, della produzione spermatica e della fertilità; pesanti ripercussioni sulla sfera sessuale sino all'impotenza, e sulla sfera psichica (aggressività, sbalzi di umore, dipendenza, problemi relazionali), anche se questi dati sono ancora in fase di elaborazione. «Fino agli anni '90 illustri farmacologi sostenevano che le sostanze anabolizzanti non provocassero un aumento della massa muscolare nei soggetti adulti e sani, ma solo negli adolescenti o nelle donne spiega Bonetti -; non è sbagliato, ma solo se si considerano le dosi cliniche. E' il sovradosaggio, a cui molti ricorrono, che provoca l'effetto anabolizzante, nonché danni gravissimi sul breve ma soprattutto sul lungo periodo, come i rischi cardiovascolari ». Nonostante la pericolosità di queste sostanze, se ne fa da anni un largo consumo, soprattutto nelle palestre. Secondo Bonetti i body builder professionisti, che vi ricorrono per gare e competizioni, hanno la convinzione di poterle maneggiare evitando i rischi; una discreta conoscenza di sostanze, dosi ed effetti collaterali non li mette al riparo dai pesanti danni fisici e psichici. Lo scenario diventa ancora più inquietante se si considera che sono sempre di più gli adolescenti a ricorrere agli anabolizzanti, per un puro fattore estetico. Con la differenza che, rispetto ai «professionisti del doping », i ragazzi sono assolutamente inconsapevoli dei pericoli a cui vanno incontro. Pericolosi Utilizzati dai body builder, gli anabolizzanti si stanno diffondendo anche tra i giovanissimi.

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Turismo, bando da 800 mila euro (sezione: Cultura)

( da "Corriere del Veneto" del 08-04-2009)

Argomenti: Cultura

ECONOMIA 08-04-2009 TERRE VERDIANE APERTO AGLI IMPRENDITORI PER UN SISTEMA PUBBLICO-PRIVATO IN RETE Turismo, bando da 800 mila euro II Portare i turisti italiani e stranieri nelle Terre Verdiane. Arrivare, pernottare, restarci e tornarci. Come? Grazie a operazioni di in-coming, well-coming e a un «tour operator» o «gestore privato» in grado di posizionare il territorio e l'outlet Fidenza Village nel mercato turistico italiano ed europeo sviluppando tutte le attività di marketing integrato necessarie. Gli imprenditori hanno tempo fino a venerdì 10 per prenotare il sopralluogo obbligatorio sul territorio e la visione della documentazione (tel. 0524-83377 Ufficio Progetto Europa), che consente l'accesso al bando nazionale di concorso che invita gli operatorio privati a fare sistema con gli enti pubblici e a scommettere sul territorio delle Terre Verdiane in partner con i Comuni dell'Unione e in particolare con il Comune di Fidenza capofila del progetto. Il bando da 800 mila euro al netto di Iva pubblicato sulla Gazzetta ufficial - è il passo concreto per rendere operativo un progetto, punto di partenza di mete più lontane: in prima battuta, lo scopo è avviare un nuovo modello di gestione integrata misto pubblicoprivata dei servizi di informazione ed accoglienza turistica in grado anche di stimolare e costruire nuovi itinerari e iniziative turistico-culturali in rete. Ecco allora che proprio per consentire ai turisti di scegliere le Terre Verdiane come meta di pacchetti weekend o soggiorni più lunghi - il Comune di Fidenza (servizio marketing territoriale, Progetto Europa e turismo) in partner con Value Retail (per outlet Fidenza Village), VR Milan e l'Unione Terre Verdiane hanno presentato il bando aperto fino a fine aprile. L'esito della gara andrà ad individuare un operatore privato che gestirà i servizi di informazione e accoglienza turistica del punto Iat Fidenza Village e dello sportello Casa Cremonini in piazza Duomo a Fidenza, potrà svolgere attività di incoming, proporre pacchetti e iniziative coordinandosi con i Comuni principali attori del bando - e sviluppare progetti di promozione turistica e promo-commercializzazione. I 10 Comuni protagonisti e interessati sono Busseto, Fidenza, Fontanellato, Fontevivo, Roccabianca, Salsomaggiore, San Secondo, Sissa, Soragna, Trecasali. Il bando è aperto fino a lunedì 20 aprile e prevede l'affidamento dei servizi e stipula del contratto con l'aggiudicatario a fine giugno, al termine dei lavori della Commissione per l'aggiudicazione. Fidenza La sede dell'Unione Terre verdiane. Salvo per uso personale è vietato qualunque tipo di riproduzione delle notizie senza autorizzazione.

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Laboratori Farmacia, indagato il rettore (sezione: Cultura)

( da "Corriere del Mezzogiorno" del 08-04-2009)

Argomenti: Cultura

Corriere del Mezzogiorno sezione: BARI data: 08/04/2009 - pag: 6 Si tratta di un atto dovuto Laboratori Farmacia, indagato il rettore BARI Confermato il sequestro preventivo dei 50 laboratori della facoltà di Farmacia dell'Università barese. La pm Francesca Romana Pirrelli ha ricevuto l'informativa dei carabinieri del Nas e dei tecnici dell'Asl: come atto dovuto è stato iscritto nel registro degli indagati il rettore Corrado Petrocelli, in attesa che venga individuato il diretto responsabile dei laboratori. Il reato ipotizzato è violazione delle norme sulla sicurezza sul lavoro. Lunedì i tecnici dello Spesal hanno depositato una relazione dettagliata, constatando «rischi non irrilevanti», e la presenza di «sostanze cancerogene capaci di provocare il cancro, anche solamente attraverso l'inalazione». Un documento che evidenzia i potenziali rischi ai quali sono stati sottoposti gli studenti e gli stessi docenti. Nella relazione, l'Asl concede all'Università l'ultimatum: dai 30 ai 180 giorni per «adottare i provvedimenti necessari ad eliminare le violazioni». Secondo i tecnici dello Spesal - che insieme ai carabinieri del nucleo antisofisticazione del comandante Antonio Citarella, giovedì scorso, hanno posto i sigilli ai laboratori del campus di via Amendola - non sarebbe stato valutato il «rischio che comporta l'utilizzo di sostanza cancerogene». Le sostanze chimiche non sarebbero state custodite in maniera appropriata. V. Dam. Il rettore dell'Università di Bari, Corrado Petrocelli, iscritto nel registro degli indagati

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Da Marx a Gramsci Voza e Vacca a Bari (sezione: Cultura)

( da "Corriere del Mezzogiorno" del 08-04-2009)

Argomenti: Cultura

Corriere del Mezzogiorno sezione: TEMPOLIBERO data: 08/04/2009 - pag: 14 INFANZIA «Un caffè con i genitori» domani ad Alberobello Domani, al bar Miseria e nobiltà di Alberobello (piazza del Popolo), nuovo appuntamento di «Un caffè con i genitori», ciclo di incontri organizzato dall'assessore comunale alle Politiche giovanili Vito Carparelli e dal consigliere Viviano Giuliani. L'obiettivo è discutere delle problematiche legate alla prima infanzia, dai disturbi dell'alimentazione o del sonno a quelli del comportamento e dell'apprendimento. Gli incontri sono condotti dalla Donatella Caprioglio, psicoterapeuta infantile, docente alla facoltà di Medicina dell'Università di Parigi XIII-Bobigny e presidente della Porta Verde, centro di ascolto per genitori e bambini. PSICHIATRIA «A una donna tradita» Paolo Crepet a Racale A una donna tradita, pubblicato da Einaudi, è un libro che supera i confini di saggio e romanzo per analizzare e osservare il tema del tradimento. L'autore del volume, lo psicologo e psichiatra Paolo Crepet, sarà stasera a Racale, nella sala di San Sebastiano del Municipio, per il terzo appuntamento della rassegna di incontri «Primavera di cultura» a cura di Walter Spennato. Intervengno Silvia Famularo e Jules Mastrobisi, esposizione di quadri di Antonio Stanca. ............................................... PAOLO CREPET - Racale (Le) Oggi (ore 19) al Municipio, via Fiumi Marina. Ingresso libero FILOSOFIA Da Marx a Gramsci Voza e Vacca a Bari Prosegue il convegno «Que restet-il de nos amours? Marx, marxismi ed oltre» organizzato a Bari dal Collettivo di Lettere e filosofia. Oggi si conclude la sessione dedicata a Gramsci nell'aula Aldo Moro della facoltà di Giurisprudenza. Alle 9.30 Beppe Vacca (della Fondazione Istituto Gramsci) parlerà di «Dall'egemonia del proletariato all'egemonia civile»; alle 15.30 Pasquale Voza (Università di Bari) di «Gramsci ela 'continua crisi'». .................................................. MARX E GRAMSCI - Bari Oggi (ore 9 e 15.30) a Giurisprudenza, piazza C. Battisti. Ingresso libero. Info 080.571.43.90

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Behan (sezione: Cultura)

( da "Corriere del Mezzogiorno" del 08-04-2009)

Argomenti: Cultura

Corriere del Mezzogiorno sezione: 1CULTURA data: 08/04/2009 - pag: 11 L'intervista Dall'Università del Kent l'autore de «Il libro che la camorra non ti farebbe mai leggere» Behan Il professore inglese che studia i clan. E che dice: «Solo una risposta di massa potrà batterli» di ANTONIO EMANUELE PIEDIMONTE D ai genitori irlandesi ha preso coraggio e schiettezza; dall'Inghilterra, dov'è cresciuto, il senso dello Stato e del rispetto dei ruoli; da Napoli, dove ha abitato a lungo, la passione solare per l'utopia di lottare contro le ingiustizie. Il professor Tom Behan, 51 anni, docente d'Italianistica all'Università del Kent, è in libreria con un saggio che ha già avuto successo all'estero: Il libro che la camorra non ti farebbe mai leggere (Newton Compton, 352 pagine, 12.90 euro), efficace resoconto sulle relazioni pericolose tra clan, politica e società civile. Professore, il suo libro non è ascrivibile al cosiddetto «dopo-Saviano», giacché nasce molti anni prima. «La prima edizione è del 1996. S'intitolava The camorra. Poi fu acquistato da un altro editore e ripubblicato nel 2002 col titolo Vedi Napoli e poi muori. Tutto era partito da un documentario della Ytv, la terza rete inglese, sulla ricostruzione post-terremoto in Campania: visto in tutto il mondo ma non in Italia, dove ebbero paura di trasmetterlo ». Post-terremoto, il pensiero corre alla tragedia in Abruzzo: pensa che i clan siano già all'opera per mettere le mani anche su questa ricostruzione? «Non ho elementi per affermarlo con certezza ma lo ritengo altamente probabile. Sia per la presenza nei palazzi del potere di uomini vicini alla camorra sia perché i clan da molti anni fanno affari in tutt'Italia e nel mondo». Lei ha vissuto a Napoli tra il 1979 e l'87. Le sembra che oggi sia cambiato qualcosa? E se sì, in peggio o in meglio? «Non è cambiato molto, purtroppo. Almeno a Napoli e in Campania. In Sicilia mi pare che le cose vadano un po' meglio. La reazione agli omicidi Falcone e Borsellino ha messo in moto un meccanismo che ha portato a risultati concreti. In Campania non ho visto la stessa capacità di reazione; al di là dell'indignazione del momento, i cittadini appaiono poi sostanzialmente rassegnati. Sul terreno culturale credo che questo sia il prodotto di una lunga storia di miseria, arretratezza e ritardi che ha lasciato una traccia profonda. Il napoletano è un popolo segnato dalle sofferenze, ma non va dimenticato che nessuno ha rimosso le cause dei problemi principali». Che cosa la spinse a venire a Napoli e a restarci per tanto tempo? «Ero disoccupato e mi trasferii nella capitale della disoccupazione. Strano, vero? La risposta è semplice: l'ho fatto per amore. Una donna. Ma non mi faccia dire altro. Poi mi sono innamorato della città e ho sofferto per ciò che ho visto: la guerra di camorra scatenatasi dopo il terremoto. Dove abitava? «Nei Campi Flegrei e poi ai Quartieri Spagnoli. Insegnavo inglese e i miei allievi, che vivevano in altri quartieri, non volevano venire da me, avevano paura. E io: ''non c'è pericolo, potete venire''». Il pericolo reale e la sua percezione: che cosa pensa del lavoro dei media sulle questioni criminali? «C'è un prima-di-Saviano e un dopo-Saviano. Prima di Gomorra, se parlavo della possibile traduzione del mio libro, mi dicevano che il tema non era interessante. Con Saviano è cambiato tutto. Anche la ''lezione'' fatta nel programma di Fabio Fazio sarebbe stata impensabile qualche anno fa. Adesso tutti sanno chi sono i Casalesi. E sui giornali c'è quasi sempre la cronaca, anche se magari c'è poca analisi». Che opinione ha di Saviano e di Gomorra? «Dico solo: era ora. Ripeto, prima di lui c'era solo il silenzio. Mi preoccupa solo che possa diventare una specie di santone. Che si possa finire nel ''verbo secondo Saviano''. Credo che proprio per questo stia evitando la sovraesposizione». In giro le sembra di vedere nuovi professionisti dell'anticamorra? «Ci sono politici che ora professano la lotta al crimine organizzato e solo qualche anno fa non ne parlavano nemmeno per sbaglio. Il problema non è nuovo. Basti pensare al racconto del boss Pasquale Galasso su un suo incontro con un noto politico, di cui parlo anche nel libro. Il camorrista lo aspettava dietro il palco di un comizio e intanto il politico parlava al pubblico della lotta alla camorra ». I risultati migliori nella lotta alla camorra li ha avuti un ministro dell'Interno, Roberto Maroni, della Lega Nord. È un caso o conta il non aver rapporti diretti col territorio? «Maroni ha un atteggiamento di notevole rigore, perfino eccessivo (penso alle ronde). Il problema è però che i capi si possono pure catturare senza che il fenomeno si estingua. È già accaduto in passato: nuovi capi sostituiscono quelli arrestati o uccisi». Nel suo libro non è stato tenero con Antonio Bassolino, cui dedica molto spazio. «Il problema non è l'eventuale responsabilità penale del singolo. Il problema è che il sistema politicaaffari-imprenditoria è fortemente inquinato. L'abbiamo visto anche con l'inchiesta Romeo. Il singolo può anche essere pulito, ma la questione è che deve farsi eleggere. Da tutti. Ricordo la vicenda degli ''scafi blu'' dei contrabbandieri di sigarette e l'atteggiamento ''comprensivo'' dei politici del tempo verso quel sistema illegale e criminale». Lei vede una speranza per il futuro? «La speranza è sempre l'ultima a morire. Ma l'errore è sempre lo stesso: pensare che dieci politici possano risolvere il problema. L'unica possibilità concreta è una risposta di massa. Una risposta forte da parte dei cittadini, una rete capillare che possa vincere la rassegnazione. Senza delegare tutto ai politici». Politici da evitare, dunque? «Ricordo un movimento di studenti che volevano lottare contro la camorra, qualche anno fa. Una bella cosa, solo che poi i loro referenti politici finirono sotto inchiesta. E, da quel che leggo, non è certo rallentato lo stillicidio di amministratori e politici che finiscono nelle maglie della giustizia. Solo i napoletani onesti possono salvare la loro città ». Storico e italianista Il professor Tom Behan. Insegna all'Università del Kent

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Turismo, bando da 800 mila euro (sezione: Cultura)

( da "Gazzetta di Parma (abbonati)" del 08-04-2009)

Argomenti: Cultura

ECONOMIA 08-04-2009 TERRE VERDIANE APERTO AGLI IMPRENDITORI PER UN SISTEMA PUBBLICO-PRIVATO IN RETE Turismo, bando da 800 mila euro II Portare i turisti italiani e stranieri nelle Terre Verdiane. Arrivare, pernottare, restarci e tornarci. Come? Grazie a operazioni di in-coming, well-coming e a un «tour operator» o «gestore privato» in grado di posizionare il territorio e l'outlet Fidenza Village nel mercato turistico italiano ed europeo sviluppando tutte le attività di marketing integrato necessarie. Gli imprenditori hanno tempo fino a venerdì 10 per prenotare il sopralluogo obbligatorio sul territorio e la visione della documentazione (tel. 0524-83377 Ufficio Progetto Europa), che consente l'accesso al bando nazionale di concorso che invita gli operatorio privati a fare sistema con gli enti pubblici e a scommettere sul territorio delle Terre Verdiane in partner con i Comuni dell'Unione e in particolare con il Comune di Fidenza capofila del progetto. Il bando da 800 mila euro al netto di Iva pubblicato sulla Gazzetta ufficial - è il passo concreto per rendere operativo un progetto, punto di partenza di mete più lontane: in prima battuta, lo scopo è avviare un nuovo modello di gestione integrata misto pubblicoprivata dei servizi di informazione ed accoglienza turistica in grado anche di stimolare e costruire nuovi itinerari e iniziative turistico-culturali in rete. Ecco allora che proprio per consentire ai turisti di scegliere le Terre Verdiane come meta di pacchetti weekend o soggiorni più lunghi - il Comune di Fidenza (servizio marketing territoriale, Progetto Europa e turismo) in partner con Value Retail (per outlet Fidenza Village), VR Milan e l'Unione Terre Verdiane hanno presentato il bando aperto fino a fine aprile. L'esito della gara andrà ad individuare un operatore privato che gestirà i servizi di informazione e accoglienza turistica del punto Iat Fidenza Village e dello sportello Casa Cremonini in piazza Duomo a Fidenza, potrà svolgere attività di incoming, proporre pacchetti e iniziative coordinandosi con i Comuni principali attori del bando - e sviluppare progetti di promozione turistica e promo-commercializzazione. I 10 Comuni protagonisti e interessati sono Busseto, Fidenza, Fontanellato, Fontevivo, Roccabianca, Salsomaggiore, San Secondo, Sissa, Soragna, Trecasali. Il bando è aperto fino a lunedì 20 aprile e prevede l'affidamento dei servizi e stipula del contratto con l'aggiudicatario a fine giugno, al termine dei lavori della Commissione per l'aggiudicazione. Fidenza La sede dell'Unione Terre verdiane.

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Brera, corsi d'arte ai bimbi vittime dei bulli (sezione: Cultura)

( da "Corriere della Sera" del 08-04-2009)

Argomenti: Cultura

Corriere della Sera sezione: PRIMA PAGINA data: 08/04/2009 - pag: 1 Il caso Docenti dell'Accademia al Fatebenefratelli: tele e pennelli per vincere la paura Brera, corsi d'arte ai bimbi vittime dei bulli di SIMONA RAVIZZA C reta e pennelli contro il bullismo. Per aiutare i bambini e i giovanissimi a rialzare la testa dopo essere stati vittime di vessazioni e prepotenze, gli insegnanti dell'Accademia delle Belle Arti di Brera entrano all'ospedale Fatebenefratelli muniti di tele, cartapesta e gessi. Lo fanno nella Milano dove un adolescente su due è colpito dal fenomeno. Le ultime indagini parlano chiaro. Medici e docenti hanno davanti agli occhi i risultati di uno studio presentato lo scorso febbraio all'Università Cattolica dalla ricercatrice Simona Caravita: il 57,3% di alunni tra i nove e i 14 anni ammette di aver dovuto fare i conti con il bullismo. CONTINUA A PAGINA 6

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Gli atenei nel radon: previsioni possibili (sezione: Cultura)

( da "Corriere della Sera" del 08-04-2009)

Argomenti: Cultura

Corriere della Sera sezione: Primo Piano data: 08/04/2009 - pag: 14 La ricerca Bari e Pisa: i sistemi efficaci esistono, mancano i soldi per perfezionarli Gli atenei «credono» nel radon: previsioni possibili MILANO Ventitrè gennaio 1985: per la prima (e unica) volta in Italia scatta l'allarme terremoto. L'Istituto nazionale di geofisica prevede una «scossa pericolosa ». E il ministro della Protezione civile Giuseppe Zamberletti, oggi presidente della Commissione grandi rischi e sostenitore dell'impossibilità di prevedere i terremoti, ordina lo stato d'allerta per dieci comuni della Garfagnana: scuole chiuse per due giorni, case vecchie o in cattivo stato evacuate. Centomila persone abbandonarono le proprie abitazioni, ma il terremoto non arrivò. Allora la previsione di un sisma distruttivo fu formulata, dopo una scossa premonitrice, sulla base di un'analisi storico-statistica. Oggi, tra gli indicatori sismici, c'è anche il radon. Giampaolo Giuliani non è solo. Sono diversi i ricercatori che studiano questo gas: l'università di Bari ha messo a punto un sistema di 25 centraline fermo per mancanza di fondi; quella di Pisa ha elaborato un progetto per il monitoraggio nelle acque sotterranee della Garfagnana e della Lunigiana allo studio degli enti locali. Ricerche sono in corso anche all'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia. Pier Francesco Biagi è docente di Fisica all'Università di Bari. Studia il radon e i disturbi sui segnali radio. «I sistemi per prevedere un terremoto già esistono dice , è che mancano i soldi per perfezionarli. A differenza dei miei colleghi sono convinto che non è impossibile prevedere un sisma, ci riusciremo. Fu proprio Boschi, oggi nemico dei precursori, a fare la previsione del 1985». E spiega: «Nel 2005 abbiamo presentato un progetto alla Regione per l'installazione di 25 centraline per il rilevamento di radon e stazioni radio a bassa frequenza (alcune anche nel Gran Sasso). Per un punto siamo stati esclusi dalla graduatoria e le prime centraline sono state disattivate». All'università di Pisa si studia invece il radon nelle acque sotterranee della Garfagnana e della Lunigiana. Il team di Giorgio Curzio, docente di Misure nucleari, ha elaborato uno studio di fattibilità per il monitoraggio del radon: stazioni prototipo che ogni sei ore dovrebbero trasmettere al dipartimento e alla Protezione civile i livelli. Tra i ricercatori che studiano il radon c'è anche Calvino Gasparini, dell'Istituto nazionale di geofisica. Nel 1985 fu uno degli esperti a formulare la previsione della Garfagnana. Oggi è direttore del Museo geofisico di Rocca di Papa dove da quattro anni una centralina misura il radon. «Sappiamo che questo gas è un precursore dello stress sismico, ma per ora non ci dice il 'dove' e il 'quando' avverrà un terremoto». Più attendibile l'analisi storico-statistica: «Sulla base della quale scattò l'allerta del 1985. Nel caso di Giuliani non esistevano parametri consolidati, ma un censimento a setaccio grande degli edifici più vecchi e una maggiore informazione, forse...». Nel 1985 la «scossa pericolosa» non arrivò. E l'ex ministro Zamberletti finì sotto inchiesta per procurato allarme. Forse per questo da allora ha sempre chiamato i centomila sfollati «un test». E oggi ribadisce: «I terremoti non sono prevedibili ». Ma poi spiega: «Allora il radon non c'entrava, lì ci trovavamo davanti a dati statistici particolari. Davanti a una previsione della comunità scientifica come quella di 24 anni fa, proprio Boschi e Barberi mi avvertirono del rischio, farei la stessa cosa: ordinerei lo stato d'allerta». A Palazzo Chigi Giuseppe Zamberletti Alessandra Mangiarotti

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gran sorrisi, altruismo e ironia in azienda vince il buonumore - anais ginori (sezione: Cultura)

( da "Repubblica, La" del 08-04-2009)

Argomenti: Cultura

Pagina 41 - Esteri Lo sostengono anche gli studiosi dell´Università di Harvard: la risoterapia può aiutare ad affrontare la crisi Così, dagli Stati Uniti all´Italia, è boom di manuali e vademecum per affrontare al meglio i momenti peggiori Gran sorrisi, altruismo e ironia in azienda vince il buonumore ANAIS GINORI Non ci resta che sorridere. Essere ironici, ben disposti nei confronti degli altri e soprattutto sorridenti. Sarebbero questi i pochi e semplici trucchi per sopravvivere alla crisi e alle ristrutturazioni aziendali. I dipendenti capaci di sdrammatizzare, anche durante le fasi più difficili, vengono più spesso salvati dal licenziamento. Lo sostiene la prestigiosa università di Harvard che in uno studio ha esaminato il profilo dei lavoratori "sopravvissuti" alle precedenti recessioni in grandi o piccoli imprese. Nell´articolo - appena pubblicato sulla Harvard Business Review - gli accademici hanno concluso che insieme alle competenze e alla dedizione al lavoro, gli imprenditori conferiscono molta importanza all´attitudine psicologica. In momenti di crisi, nel compilare la fatidica lista dei licenziati, i capi delle aziende sarebbero insomma più propensi a conservare il posto dei dipendenti che si ostinano a "pensare positivo" mentre la congiuntura è di segno opposto. Una selezione poco meritocratica, che può sconfinare nella discriminazione, e che infatti non viene dichiarata apertamente dai manager. Ma i dati raccolti dagli studiosi di Harvard mostrano che esiste in molte aziende una "legge del sorriso", che non si limita all´espressione ma a tutta una serie di comportamenti che trasmettono leggerezza, divertimento, fantasia. Negli Usa è arrivato così una sorta di vademecum su come comportarsi per evitare il licenziamento grazie, appunto, al buon umore. Lo diffonde sul suo sito la Aath (Association for Applied and Therapeutic Humor) elencando gesti minimi, del tipo «ringrazia una persona che non se lo aspetta, magari con un biglietto», «porta una scatola di biscotti e comincia la riunione offrendoli ai presenti». E nelle librerie americane sono diventati dei bestseller i manuali di Daniel Farb per insegnare a venditori e manager come usare l´umorismo per migliorare le performance. La tesi non è nuova, neanche in Italia. Molte aziende, già prima della crisi, hanno adottato strategie per incentivare il buon umore nell´ambiente di lavoro. A Torino e Milano sono stati organizzati corsi aziendali per "risoterapia creativa", mentre la società "Deformazione" da tempo propone workshop su questo tema. «L´umorismo riesce a raffreddare gli animi surriscaldati da attriti e conflitti, a rimuovere ansia e stress» spiega Stefano Greco, psicologo e consulente aziendale in un´ampia inchiesta dedicata al tema da "Mente&Cervello" in edicola. Il sorriso del capo è ancora più fondamentale per una leadership riconosciuta. Anzi, "ludership", come dice Greco, che ha coniato questa espressione per i capitani di impresa che non rinunciano all´aspetto ludico nei rapporti con i sottoposti. «Alla ludership - spiega lo psicologo - non può mancare la capacità di raccontare aneddoti, inventare esempi per rendere più chiare le sue idee». L´umorismo, infine, aiuta anche a difendersi in situazioni di conflitto aziendale, o addirittura di mobbing. «Creare una griglia interpretativa comica - spiega nell´inchiesta Rino Cerrettelli, docente di risoterapia creativa - permette di far apparire chi ci perseguita ridicolo e meno minaccioso. Non correremo il rischio di peggiorare la situazione, ottenendo comunque il nostro scopo: difenderci».

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Imprese, la ricerca è decisiva (sezione: Cultura)

( da "Provincia Pavese, La" del 08-04-2009)

Argomenti: Cultura

PAVIA, IL PARCO TECNOLOGICO Imprese, la ricerca è decisiva A nome delle piccole e medie imprese che fanno parte del Consorzio Pavia Export, che pur con una piccola quota fu fra i fondatori de «La Nuova Certosa», società prodromica all'attuale Parco Tecnologico, desidero trasmettere ai lettori alcune considerazioni, facenti seguito al dibattito ed alle relative considerazioni che molti (per lo più soggetti politici) hanno apportato nelle ultine settimane. Sin dall'inizio sono stato, fra i pochi, fautore (ricordo una riunione assembleare convocata dall'allora presidente della Provincia Casali e dall'assessore Riva, 1996?) di una soluzione che privilegiasse il rapido decollo in società di una struttura che sviluppasse servizi di ricerca (obiettivo di corto periodo) pur se altri tavoli avessero dovuto impegnarsi per soluzioni «immobiliari» (soluzione di lungo periodo). Venne privilegiata, ripetutamente nel tempo, questa sola ultima scelta con i risultati (?) che vediamo. Desidero fare presente a chi esalta oggi l'inutilità di una struttura in grado di trovare per le imprese soluzioni ai loro bisogni di ricerca, che questa necessità è fondamentale e assolutamente prioritaria anche disgiuntamente all'altro grande problema delle Pmi: l'accesso al credito a basso costo. Mi si chiederà perché a ciò non pensino le associazioni liberamente volute dalle imprese. Rispondo che il privato da solo non andrà mai, su alcuni temi, tanto veloce quanto lo possa fare con l'utilizzo di fondi anche pubblici (e a questo scopo venne pensata «la Nuova Certosa»: per l'utilizzo di fondi regionali). Questo, ex post, purchè ai tempi della politica non venga rilasciata la cambiale di decidere senza vincolo di tempi ristretti, quelli nei quali, oggi, c'è qualcun altro che fa prima di te. Concludo ribadendo quanto da me sempre affermato nelle occasioni che mi sono state concesse: è sufficiente, per far partire una struttura di servizio e di sviluppo della ricerca, una persona che sappia cosa fare, dotata di contatti nell'ambiente e di una buona capacità di relazionarsi e di cercare attivamente, a casa sua, la clientela. Un ufficio, un telefono ed un computer, e naturalmente nessun vincolo di rispetto ai poteri forti e quanto resta da mettrgli a disposizione; poi se questa persona sa operare, la società crescerà da sola. Carlo Bottarelli direttore di Pavia Export P.s.: Un'altra breve annotazione. Sarebbe opportuno che questa società operasse per risolvere in primis i problemi delle imprese che già sono attrici di questo territorio e che non possono essere lasciate morire, risolvendo le loro necessità di sviluppo e non rivolgendosi da subito ad imprese spesso figlie di multinazionali che ancora devono decidere se insediarsi sul territorio e sempre pronte a ripartire verso dove qualcun altro gli darà migliori condizioni. A queste, sempre le benvenute, vanno comunque date, in altra sede e con altre strumentazioni (se ci sono), anche le soluzioni tipiche di un più generale e completo approccio di marketing territoriale. Interventi, Torriano non è un «paese ombra» Gentile direttore, ho letto la lettera del sig. Navoni e non sono d'accordo con quanto ha scritto su Torriano. Tengo molto al mio paese: non sarà perfetto, però sono convinta che sia compito dei cittadini fare in modo che lo diventi. Per quanto riguarda la neve: io vivo qui da 50 anni e, da quando mi ricordo, gli abitanti si sono sempre spalati la neve da soli senza aspettare l'aiuto di nessuno, ma a quanto pare ora siamo diventati tutti «signori» e ci dà fastidio prendere in mano il badile. Per quanto riguarda i marciapiedi, ha ragione: la carreggiata è diventata stretta. Non si è detto, però, che la sicurezza dei pedoni è stata uno dei cavalli di battaglia dei sostenitori dell'opposizione. Mi dà fastidio sentir chiamare Torriano «paese ombra» e non è vero che solo ultimamente la strada viene lavata: lo si fa da diversi anni, ma per saperlo bisogna alzarsi presto al mattino. L'erba viene regolarmente tagliata da anni e non solo quando le elezioni sono imminenti, inoltre si deve tenere presente che ci sono tre operatori ecologici per Certosa e le tre frazioni. Infine, per quanto riguarda le moto che entrano al parco giochi e i rifiuti abbandonati vicino al cassonetto: la colpa non è certamente del Comune, ma degli abitanti maleducati e incivili. Patrizia Cavallini Torriano, Certosa Motta Visconti, le rette e l'asilo che corre rischi Abito a Motta Visconti e nel corso del 2008 ho avuto la necessità-desiderio d'iscrivere la mia bimba ad uno dei due asili. Scopro che esiste un asilo statale da poco costituito che purtroppo non può far fronte a tutte le richieste del paese che negli ultimi anni, a detto di chi abita da sempre in loco, si è decisamente ingrandito. Scopro poi che da più di cento anni esiste un altro asilo. Si tratta di un luogo che da sempre è stato un punto di riferimento per la collettività e nel quale praticamente sono passati quasi tutti. Questa scuola d'infanzia è paritaria, assolutamente non a scopo di lucro e viene gestito da persone che lo fanno a carattere volontaristico. Naturalmente questo asilo è a pagamento. Decido d'iscrivere mia figlia in quest'ultima struttura perché mi convincono sia i programmi che l'ambiente e facendo due conti, anche la retta. Tengo a precisare che la mia è una scelta assolutamente soggettiva e non legata alla qualità dell'asilo statale. Da qualche mese sappiamo che la retta dovrà essere aumentata perché la scuola non ha sovvenzioni sufficienti da parte del Comune, a far fronte alle spese che una scuola deve per legge o per tutelare la sicurezza degli utenti, affrontare. Esiste quindi la concreta paura che la struttura possa chiudere con ovvie difficoltà per i bimbi e le loro famiglie. Sappiamo che in paesi vicini al nostro esistono altre realtà simili che possono contare su rette decisamente più basse perché i Comuni sono, immagino, più disponibili. Dopo aver avuto più di un colloquio con il sindaco del nostro paese, ci siamo resi conto che esiste una volontà politica magari non manifesta ma palpabile che non si vogli aiutare più di tanto la struttura perché l'intento è arrivare ad avere solo una scuola d'infanzia voluta dall'attuale maggioranza. Da cittadini e genitori, non avvezzi alle cose politiche, ci siamo impegnati a raccogliere ben mille firme (su seimila abitanti circa) per sensibilizzare la giunta comunale e la comunità sul problema. Il mio disappunto in tutta questa situazione ed il motivo per il quale mi son deciso a scrivere, è dato dalla forte sensazione che, per ideologia politica o per pura presa di posizione, chi ci debba rimettere sono cittadini anche se di un'età compresa tra i due e i cinque anni che non sanno nulla di colore politico o di prese di posizione. Mi rendo conto che i Comuni devono far i conti con bilanci sempre più risicati. Auspico però una maggiore possibilità di dialogo tra le parti. Cristiano Ranzini Motta Visconti «Aria di Primavera» Pavia, la festa c'era già Apprendiamo dalla Provincia che piazzale Tevere, Quartiere Pavia Ovest, è una zona depressa della città. Talmente depressa che la cattiva amministrazione comunale (evidentemente anche comunista), aveva ridotto a capolinea dell'autobus. Ora, sono arrivati i buoni che hanno fatto spostare il capolinea dell'autobus e faranno rifiorire la piazza di nuova vita con la prima edizione della festa Aria di Primavera. Va bene, siamo in campagna elettorale e tutto fa brodo, però non sarebbe sgradito un minimo di rispetto per le persone e senso della realtà. Tanto per cominciare, la festa Aria di Primavera non è sicuramente alla prima edizione in quanto nel passato organizzata annualmente dal Cdq Pavia Ovest nella zona di via Riviera, qualche volta con estensione fino a San Lanfranco, con l'impegno dei consiglieri di tutti i partiti ma soprattutto del presidente Mario Sacchi. Non stiamo dalla sua parte politica, ma ci sembra oggi poco elegante fingere di aver inventato una sua iniziativa. In secondo luogo, fu un'altra battaglia del Cdq tutto, coronata sotto la presidenza Maggi, aver portato il capolinea della linea 3 in piazza Tevere in quanto la sola linea 4 che allora serviva il quartiere, risultava insufficiente per i cittadini, particolarmente per il collegamento con gli ospedali. Qualche disagio per gli abitanti della piazza c'è stato ma, secondo i tecnici Asm, senza alternative, in quanto i grossi autobus pavesi non potevano manovrare in via Colombarone. Le moderne tecnologie (un semaforo telecomandato) hanno permesso, all'odiata aministrazione rossa, di spostare il capolinea del 3 al Colombarone, ne siamo felici, ma ricordiamo che nelle precedenti edizioni di Aria di Primavera siamo anche riusciti a fermare gli autobus, quando necessario, almeno per la domenica. Se la festa non è stata più ripresa per alcuni anni, non è quindi colpa dell'autobus, non ci sembra pertanto il caso di cavalcare a fini elettorali questioni che sono sempre più complesse di quello che appare. Francesco Frigerio e Sergio Maggi Pavia Pavia, la piscina proibita anche ai bambini E' sabato, decido di recarmi alla piscina Folperti con mio figlio, di poco meno di tre anni, nell'orario di nuoto libero. All'ingresso, un cartello avvisa che la vasca piccola, quella riservata ai bambini, è chiusa. Mi dicono che si può comunque entrare nelle corsie normali. Ma queste, oltre ad una temperatura dell'acqua più fredda, sono strapiene. La gestione avrà avuto ottimi motivi per dover chiudere la vasca, il mio pensiero va immediatamente alla disgraziata vicenda della nuova piscina di Pavia. Che vede la città priva dell'impianto e costretta a risarcire lautamente il vincitore della gara per la costruzione. La mancanza di spazi pubblici ricreativi e sportivi a Pavia è vergognosa, sicuramente una delle peggiori eredità delle ultime amministrazioni, che hanno solo speso delle vane parole ma non hanno saputo o voluto concretizzare il più banale e logico degli interventi: impianti sportivi per chi volesse passare qualche ora sanamente ricreativa. Sono da poco residente in altro Comune, ma auspico comunque che il prossimo sindaco di Pavia sappia rimediare alla situazione concentrandosi sui reali bisogni della città, senza perdersi in vanagloriose autocelebrazioni pseudoculturali come quelle viste ultimamente. Naturalmente questo auspicio vale anche per il mio nuovo Comune di residenza che, essendo abbondantemente provvisto di centri commerciali e urbanizzazioni residenziali, ma privo di qualsiasi cosa più grande della vasca da bagno di casa mia, mi costringe a cercare una piscina altrove. Concludo con il mio personale convincimento che se giovani e adulti avessero maggiori possibilità, sia in termini di strutture che di orari, di praticare sport, l'equilibrio psicofisico dei medesimi se ne gioverebbe grandemente. Così come avrebbero minore incidenza fenomeni di accumulo di stress, aggressività, bullismo e simili. Giancarlo Gatti San Martino Siccomario Treni e abbonamenti Che fantasia la Regione Da buon pendolare sono andato a rinnovare l'abbonamento annuale all'Intercity Pavia-Milano alla stazione di Pavia (costo 95 euro). Con mia grande sorpresa mi è stato detto che non possono più farlo. Non solo, ma chi fa l'abbonamento mensile agli Intercity non può prendere i treni locali! Ma non dovrebbe essere al contrario? In via eccezionale, per un accordo con la Regione Lombardia, è possibile fare un abbonamento mensile omnicomprensivo al costo di 70,40 euro che porta la dicitura: abbonamento Intercity mensile bidirezionale con estensione regionale. Risultato, ogni mese bisognerà fare la coda agli sportelli della stazione. Ogni commento è superfluo. Gianluigi Astroni Pavia

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una bussola per il web - gianni parrini (sezione: Cultura)

( da "Tirreno, Il" del 08-04-2009)

Argomenti: Cultura

Pagina 20 - Spettacolo Una bussola per il Web Nascerà all'Università di Pisa un metamotore della cultura Farà da filtro per selezionare i siti veramente utili. Una squadra di 20 persone sta setacciando l'universo virtuale GIANNI PARRINI PISA. Pregi e difetti della Rete. Un'infinità di informazioni a disposizione, siti aggiornati in tempo reale e portali ricchi di contenuti multimediali. Un surplus di notizie, talvolta poco attendibili, di fronte al quale chi naviga in Internet spesso si trova spiazzato. Proprio per evitare quello che i sociologi definiscono information overload, l'Università di Pisa sta progettando un metamotore della cultura italiana, un sistema di ricerca in grado eliminare le pagine Web superflue e di offrire all'utente i risultati desiderati. Il progetto nasce al dipartimento di Studi italianistici ed ha recentemente ottenuto il lasciapassare del ministero dell'Istruzione, università, ricerca (MIUR) che ha staccato un assegno di 1,4 milioni di euro per consentirne la realizzazione entro il 2012. Responsabile scientifico dell'iniziativa è il professor Marco Santagata, petrarchista di fama internazionale e scrittore, già vincitore del premio Campiello. «Il metamotore offrirà una bussola della cultura italiana utile ad orientarsi nel mare magnum di Internet - spiega il professore - Attraverso questo strumento vogliamo diffondere all'estero una migliore conoscenza della nostra civiltà e della nostra lingua». Ma come funzionerà il nuovo sistema ideato nelle sale di Palazzo Ricci e quali vantaggi offrirà rispetto ai tradizionali search engine? Immaginiamo di cercare notizie riguardanti Raffaello Sanzio su Google. Fra i primi dieci risultati compariranno Pizzeria Raffaello, Hotel Raffaello, Raffaello edizioni, ecc. In totale il contatore registra quasi 4 milioni di pagine, non ordinate e prive di classificazione, di cui molte hanno poco a che fare con l'opera dell'artista rinascimentale. «Interrogando contemporaneamente più motori di ricerca (ad esempio Google, Yahoo, ecc) e analizzando il contenuto delle pagine trovate in base a criteri semantici - spiega Santagata - il sistema pisano sarà in grado di fornire una lista dei migliori website culturali e, per proseguire nell'esempio, permetterà all'utente di scegliere se navigare le pagine che si occupano del Raffaello pittore o del Raffaello architetto». Una spazzino della Rete, un filtro potente ed efficace per selezionare le notizie veramente utili in un oceano di nozioni spesso indesiderate: per riuscire in quest'impresa una squadra di 20 persone sta setacciando l'universo virtuale della Rete per creare un elenco di tutti i siti di interesse culturale e ordinarli in base al contenuto. Oltre al dipartimento di Studi italianistici, al progetto partecipano il Cnr, il Ministero dei Beni culturali, il dipartimento di Informatica dell'Ateneo pisano e ICoN, un consorzio che si occupa della diffusione della cultura italiana all'estero attraverso le nuove tecnologie. Ed in effetti anche il metamotore "made in Pisa" nasce con una vocazione extranazionale. «Ci rivolgiamo soprattutto a chi guarda al patrimonio culturale italiano da oltre confine - prosegue il docente - Per questo motivo le pagine indicizzate non saranno disponibili soltanto nella nostra lingua, ma si potranno leggere anche in inglese, grazie a sofisticati e innovativi algoritmi in grado di offrire una valida traduzione in tempo reale».

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l'obiettivo sono i 200 mila abitanti (sezione: Cultura)

( da "Nuova Venezia, La" del 08-04-2009)

Argomenti: Cultura

Il rapporto della Fondazione Pellicani e il dibattito sulle trasformazioni «L'obiettivo sono i 200 mila abitanti» Cacciari si confronta con Boeri: «Marghera e Tessera i futuri super-luoghi» Il sindaco: «Centro pedonalizzato e qualità nelle costruzioni» «Dobbiamo scommettere sulla residenza per arrivare a superare i 200 mila abitanti (ora siamo a 180 mila, ndr): questo deve essere lo slogan e questo dicono gli strumenti di piano, ma dobbiamo farlo rispettando i vincoli: dalla compatibilità idraulica alla viabilità». è il messaggio lanciato ieri dal sindaco Massimo Cacciari alla presentazione del rapporto «Abitare Mestre» della Fondazione Pellicani in un'affollata sala del centro Candiani. Il filosofo si è confrontato sul futuro di Mestre con il presidente della Provincia Davide Zoggia e l'imprenditore Piergiorgio Baita. Ospite d'eccezione con una visione da «foresto», il professor Stefano Boeri, esperto di progettazione urbana e docente Iuav. Boeri vede grandi potenzialità nella Mestre intesa come «città dell'antinomia», ovvero degli opposti, e ha invitato a sviluppare il quadrante di Tessera e Porto Marghera come «super luoghi dotati di distinzioni e non come centri commerciali cittadella». Marghera e Tessera come «super luoghi» con funzionalità distinte. Ben altro che i centri commerciali che diventano cittadelle. E prima del tema dell'abbattere e ricostruire (sono 8800 le abitazioni vecchie e da rifare), il professor Boeri ci mette il riutilizzo «degli alloggi sfitti e non locati, con la creazione di una impresa territoriale con finalità sociali» per coprire la «fame» di case di chi lavora o è alle prese con il disagio sociale. Undicimila le famiglie bisognose di nuovi alloggi, dice il Coses. Stimoli che Massimo Cacciari accoglie in pieno. In primis, dice il sindaco, l'obiettivo dei 200 abitanti è raggiungibile e su questo si concentra il lavoro del Pat. Cacciari poi ci mette le aree dismesse, i «super luoghi» di Boeri: da una parte Porto Marghera con logistica, porto, residenza e direzionale. Dall'altra Tessera, con casinò e stadio vicino l'aeroporto, ma anche via Torino con l'Università. Ma Cacciari non nasconde i problemi: a Tessera va ripensato il terminale dopo le vicissitudini dell'operazione Aeroterminal e poi c'è il tema «irrisolvibile, con le attuali normative» del waterfront di Porto Marghera. Sul tema della rottamazione, dice il sindaco, si interviene con l'operazione Vaschette «e quella dell'ospedale Umberto che è gigantesca - scherza - e porterà disagi a non finire e sofferenze più del tram». Punto fondamentale, la qualità del costruire su cui si interviene per una funzione di controllo con le formule dei concorsi. L'agenzia per gli alloggi sfitti di Boeri? «Per Mestre e Venezia sarebbe l'ideale ma vedo tante difficoltà». Cacciari sottolinea anche l'importanza del commercio e vede gli interventi di riqualificazione in centro città, dal Piruea al nuovo museo passando per la futura multisala dei Furlan come l'occasione «per avere una grande area centrale praticamente pedonalizzata in cui il commercio può conoscere una nuova vita». E sul museo si gioca un'altra sfida, dice: «Dovrà essere il museo non dove vedere il passato, ma dove intuire il futuro. Altrimenti avremo un visitatore l'anno». Il confronto continua con il costruttore Piergiorgio Baita che parla della necessità di investire e puntare sulla qualità del costruire indicando nell'accordo sul vallone Moranzani, una via da seguire per il rilancio di Marghera. Baita si chiede perché Mestre attrae. «Dicevano che Mestre è brutta, invece io la vedo come una finestra da cui vedere le trasformazioni della Regione».

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Rivivono le città dei Fenici (sezione: Cultura)

( da "Unione Sarda, L' (Nazionale)" del 08-04-2009)

Argomenti: Cultura

Cronaca di Oristano Pagina 4018 Firmato l'accordo a Parigi. Anche Oristano nel circuito mediterraneo Rivivono le città dei Fenici Firmato l'accordo a Parigi. Anche Oristano nel circuito mediterraneo --> Far rivivere le città dei Fenici in uno scambio culturale e umanitario. Obiettivo affascinante quello della Lega delle città cananeesi, fenicie e puniche, rotte dei fenici. Una rete in cui è stata chiamata anche Oristano. L'accordo è stato sottoscritto il 30 marzo scorso, a Parigi, dall'assessore alla Cultura Tonino Falconi (delegato dal sindaco Angela Nonnis). Hanno aderito anche le città di Marsala, Beyrouth e Jbail-Byblos (Libano), Tunisi e Cartagine (Tunisia), Cadiz (Spagna) e Larnaca (Cipro). L'iniziativa, promossa dalla Fondazione Tiro - associazione internazionale per la salvaguardia di Tiro, sotto il patronato dell'Unesco e del Ministero francese degli Affari esteri ed europei mira «a mantenere legami fra le istituzioni e le popolazioni delle città, a favorire gli scambi sociali, culturali, economici», si legge nel documento. E ancora ad unire «gli sforzi per il mantenimento della pace nelle rispettive Regioni», ha sottolineato il sindaco. Nascerà una collaborazione per la ricerca archeologica, etnologica, sociologica e per gli scambi tra studenti. Ma anche per il turismo culturale, l'artigianato tradizionale e l'ambiente. Inoltre le città organizzeranno eventi e «importanti iniziative alle quali saranno interessate Oristano e la Sardegna», ha ribadito l'assessore alla Cultura. «La rotta dei fenici si costruisce con la partecipazione di tutte le città eredi della cultura fenicia, inserendosi nel contesto regionale, mediterraneo ed atlantico». Il consiglio della Fondazione Tiro può accogliere nuove candidature di altre città fenicie, ma è essenziale che tutte le città sarde eredi della antica civiltà si pongano in rete. Sull'importanza dell'unità delle città puniche ha insistito anche Raimondo Zucca, docente dell'università di Sassari e responsabile dell'Antiquarium arborense. «L'unione di intenti può servire a creare la connessione tra le città fenicie. Ci sono i presupposti per un progetto capace di valorizzare la storia fenicia nel Mediterraneo». In quest'ottica il sindaco ha invitato formalmente per un incontro politico, scientifico e tecnico (in programma a maggio) i sindaci delle città fenicie sarde, l'assessore regionale dei Beni Culturali, i presidenti delle province di Oristano e del Medio Campidano, oltre che i rettori delle università per definire un programma comune di azioni mirate per integrare i centri punici sardi nella Lega delle città fenicie. ( v. p. )

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A Buffoli Transfer l' Award della meccanica (sezione: Cultura)

( da "Giornale di Brescia" del 08-04-2009)

Argomenti: Cultura

Edizione: 08/04/2009 testata: Giornale di Brescia sezione:economia A Buffoli Transfer l'«Award della meccanica» Il riconoscimento del Politecnico di Milano attribuito alla società bresciana nella categoria «Innovazione» Da sx: Danilo Cambiaghi, Ileana Bodini, Mario Buffoli e i figli BRESCIAA Brescia si fa anche innovazione di prodotto, non solo di processo. Ciò grazie all'eccellenza meccatronica (meccanica più elettronica) aziendale nella eccellenza meccanica locale (ambientale). Il primato è della Buffoli Transfer di Brescia. L'azienda fondata da Mario Buffoli, attuale past president, e guidata dai figli Edoardo (presidente) e Francesco (vicepresidente), è stata insignita del premio internazionale «Award della Meccanica» per il comparto macchine transfer con il modello «Trans-N-Center Maxi». Si tratta di un riconoscimento che, conferito da docenti del Politecnico di Milano, esperti e ricercatori del Cnr, laurea la Buffoli come migliore azienda al mondo nel comparto transfer per la categoria «Innovazione». La selezione, avvenuta su scala mondiale, è stata condotta su una rosa di 75 aziende di cui 7 del comparto transfer: 5 italiane (Buffoli, Gnutti, Imas, Giuliani e Riello) e 2 svizzere. La premiazione, avvenuta a fine marzo scorso a Milano, è stata ripresa e ripercorsa, nei suoi contenuti tecnologici, nel seminario «Dall'idea all'innovazione di prodotto» organizzato il 3 aprile scorso dalla Adm (Associazione nazionale disegno macchine) alla facoltà di Ingegneria dell'Università, conclusosi con una visita guidata alla Buffoli. Ieri mattina il vertice della Buffoli - insieme a Danilo Cambiaghi, docente alla facoltà di Ingegneria di Brescia, e alla assistente Ileana Bodini, giovane ingegnere responsabile del Gruppo misure meccaniche e tecniche - ha presentato la gamma produttiva aziendale e la macchina vincitrice del premio internazionale. «Le motivazioni del premio - ha spiegato Francesco Buffoli - sono, tra l'altro, la forte innovatività della macchina grazie ad un alto numero di brevetti, tra i quali il sistema di rotazione e il sistema di cambio utensile». Due ragioni essenziali della leadership mondiale della Buffoli nella tornitura a pezzo non rotante. «La collaborazione con l'università di Brescia - ha aggiunto Cambiaghi - è stata avviata da alcuni anni e intensificata con 9 stagisti in azienda che negli ultimi due anni hanno partecipato alle ricerche della Buffoli con i loro docenti». Edoardo Buffoli ha ricordato che l'azienda ha sviluppato collaborazioni anche con centri di ricerca esteri. Alessandro Cheula

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ateneo in lutto, addio al professor duratti (sezione: Cultura)

( da "Messaggero Veneto, Il" del 08-04-2009)

Argomenti: Cultura

Pagina 4 - Udine Ateneo in lutto, addio al professor Duratti Fu tra i fondatori del corso di laurea in tecniche radiologiche. Aveva 61 anni Lascia un segno su tutti, come co-fondatore del corso di laurea in tecniche di radiologia medica e radioterapia dell'università di Udine, corso del quale era anche docente. Così verrà ricordato Bruno Duratti, spentosi lunedì nella propria abitazione di Tomba di Mereto dopo una malattia. Nato a Pontebba 61 anni fa, Duratti studiò da tecnico di radiologia e, per poter insegnare, si laureò in lettere e filosofia a Udine. E al periodo da studente è legato uno dei ricordi che spesso narrava ai figli Maria, 32 anni, e Matteo, 30, e alla moglie Michela. «Mi raccontava della notte del terremoto del '76 - dice Matteo -, quando fu chiamato in ospedale a dare un mano. Vivere quel disastro era stata per lui un'esperienza importante, sia personalmente sia professionalmente». Duratti fu per quindici anni tecnico di radiologia prima e capo tecnico poi all'ospedale di Udine e poi approdò all'insegnamento come coordinatore della scuola provinciale di Udine per tecnici di radiologia. «Una quindicina d'anni fa, invece - ricorda Massimo Bazzocchi, preside della facoltà di Medicina -, abbiamo intrapreso insieme il percorso che ha portato le tecniche di radiologia a essere prima un diploma di laurea e oggi un corso di laurea. E di questo percorso lui è stato uno degli artefici, grazie al suo spirito d'intraprendenza, alle sue capacità, alla propensione per l'insegnamento. Oggi questa figura è sempre più richiesta e la strada l'ha aperta lui». Persona ricca di interessi, aveva conseguito una specializzazione in scienze e management sanitario a Siena e poi un master in criminologia. Duratti ha potuto portare avanti la sua attività di docente fino a dicembre, scegliendo anche di studiare, ancora a Siena, un master sul libro antico, impegno che non ha potuto ultimare. I funerali di Bruno Duratti saranno celebrati oggi alle 16 nella chiesa di Tomba di Mereto. Anna Buttazzoni

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Italiano nella Plastics Hall of Fame (sezione: Cultura)

( da "Polimerica" del 08-04-2009)

Argomenti: Cultura

Italiano nella Plastics Hall of Fame Scritto dalla redazione [calato] 08 aprile 2009 @ 09:14:51 CEST Al Prof. Paolo Galli il prestigioso riconoscimento della Society of the Plastics Industry. In occasione del salone NPE di Chicago, il 22 giugno si terrà la cerimonia per l'insediamento di nove nuovi membri nella Plastics Hall of Fame, massimo riconoscimento scientifico per i pionieri della chimica dei polimeri istituito dalla statunitense Society of the Plastics Industry (SPI). Tra i nove 'guru' della chimica anche l'italiano Paolo Galli, al quale viene riconosciuto il lavoro scientifico nello sviluppo dei catalizzatori ad alta resa per la polimerizzazione delle olefine, che hanno portato alla messa a punto di nuove poliolefine. Insieme a Galli, entreranno a far parte della Plastics Hall of Fame anche Robert Barr, Paul N. Colby, Trevor Evans, James Hendry, Ralph A. Noble, Georg Schwartz, Robert Swain e Donald Witenhafer. Nato a Bassano del Grappa nel 1936, Paolo Galli studia all’Università di Padova dove si laurea in Chimica Industriale. Nel Gennaio 1962 inizia la sua carriera di ricercatore collaborando ad un progetto diretto dal Professor Giulio Natta presso l’Istituto Ricerche Idrocarburi della Montecatini in Ferrara. Nel Luglio 1962 entra a far parte della Società Montecatini come responsabile dello sviluppo tecnologico dei processi nel settore degli elastomeri etilene-propilene. Dal 1965 al 1969 ricopre l’incarico di Direttore delle Ricerche d’Ingegneria e degli Impianti Pilota e scopre i nuovi catalizzatori ad elevata attività per la polimerizzazione dell’etilene. Dal 1969 fino al 1975 è Direttore della Ricerca di Base e dello Sviluppo dei Processi di tutto il settore delle Poliolefine. La carriera prosegue: dal 1975 al 1983, Galli viene nominato Direttore del nuovo Centro Ricerche di Ferrara intitolato al Premio Nobel Giulio Natta, e lo rende un centro d’eccellenza a livello mondiale nella ricerca sulle poliolefine. Dopo un breve periodo come Direttore Generale della Società Montedison per i prodotti speciali Dutral, viene nominato Vice Presidente di Himont inc., la joint-venture tra Hercules e Montedison, in qualità di responsabile della Tecnologia. Nel 1989 è chiamato a dirigere tutta la Ricerca della Società Montedison e diventa Presidente di Montell Technology Company, con sede in Hoofddorp, The Netherland. Oltre all’attività di ricerca industriale, Galli è stato impegnato come docente universitario presso l’Università di Bologna dal 1962 al 1965 e presso l’Università di Ferrara dal 1966 fino al 1997. Ha inoltre ricoperto la carica di Presidente della “International School of Advanced Studies in Polymer Science” in Ferrara, dalla fine degli anni 80 ai primi 90. Nel 1995 ha ricevuto l’“Outstanding 1995 Award of the American Plastic Engineers Society” e un anno più tardi il riconoscimento speciale per il contributo scientifico fornito allo sviluppo delle nuove tecnologie delle poliolefine. Nel Settembre del 1966 ha ricevuto il premio Federico Bernagozzi per il suo contributo scientifico alla ricerca chimica e nell’Ottobre dello stesso anno gli è stata conferita a New York, da parte della “International University Studiorum Superiorum” la Docenza Onoraria per l’insegnamento dell’Ingegneria Chimica. Paolo Galli è membro dell’Accademia dei Georgofili ed ha ricevuto a Vienna nel Novembre del 1998 la “Hermann F. Mark Medal” con la motivazione “per il suo eccezionale contributo allo sviluppo dei materiali”. Al suo ritiro da Montell, nel 1999, gli è stata conferita la carica di Presidente Onorario di Montell Technology. Dal Dicembre 1999 è membro dell’Accademia Europea per le Relazioni Sociali ed Economiche in riconoscimento del suo contributo al progresso nel rispetto dei principi della moralità, onestà e senso civico.

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Costruzioni sicure , legge ignorata (sezione: Cultura)

( da "Metronews" del 08-04-2009)

Argomenti: Cultura

Costruzioni sicure , legge ignorata uscito su Metro il 08/04/2009 Lascia il tuo commento! In molti ora si chiedono: esiste una legge antisismica che prevenga i disastri? è possibile mettere in sicurezza i centri storici? LA LEGGE. «C’è una normativa, aggiornata al 2008 e paralizzata da proroghe continue che dovrebbero cessare nel 2010» spiega Alberto Parducci, ingegnere e docente di Tecnica delle costruzioni all’Università di Firenze. «Il paradosso è che la legge è così all’avanguardia che in tantissime aree non ci sono le competenze, o la volontà, per attuarla. Da qui le proroghe, che per fortuna escludono gli edifici pubblici ancora da costruire». L’EDILIZIA. Ilario Cursaro, presidente dell’ordine degli ingegneri di Torino, spiega: «Il costo di un edificio antisismico è superiore del 20, 30% rispetto ad uno non a norma. Ma l’Italia è a rischio terremoti, bisognerebbe a priori costruire seguendo le norme antisismiche». I CENTRI STORICI. L’architetto Paolo Rocchi progettò il restauro della Basilica di San Francesco colpita dal sisma del ‘97: «Mettere mano ai monumenti è difficile: non possono essere ricostruiti ex novo e consolidarli senza stravolgerli non è sempre fattibile. Ma le case dei centri storici possono migliorare con tiranti e fasciature in metallo. Costano poco (5 mila euro per piano) e qualcosa fanno». (PA.CHI. E C.G., foto Ap)

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Difesa Thyssen : sbagliò operaio (sezione: Cultura)

( da "Metronews" del 08-04-2009)

Argomenti: Cultura

Difesa Thyssen : sbagliò operaio uscito su Metro il 08/04/2009 Lascia il tuo commento! Malumori e proteste si sono registrati ieri nel corso dell’udienza del processo ThyssenKrupp. A suscitare scalpore le deposizioni dei periti della difesa che hanno ricostruito il funzionamento della linea 5 e l’incendio, in cui morirono 7 operai. L’intervento più discusso quello dell’ingegnere Vittorio Betta, docente dell’Università di Napoli: «Si è fatta una demonizzazione del concetto di fermata della linea, si è parlato di una sorta di pressione psicologica sui dipendenti, quasi di sanzioni, ma non risulta agli atti che sia mai stata sanzionata una fermata volontaria dell’impianto». Betta ha spiegato che uno dei lavoratori, quando si accorse del primo focolaio, premette il pulsante di arresto della sezione di ingresso della linea: «Ma se avesse schiacciato quello della fermata di emergenza, a soli 20 cm di distanza sulla plafoniera, non sarebbe accaduto più nulla». Sempre ieri è stato sentito anche il perito di parte civile Marco Sasso: «Sono rimasto colpito, durante un sopralluogo nello stabilimento, dalla presenza di estintori esclusivamente ad anidride carbonica, che possono essere utili in particolari ambienti e per particolari tipologie di roghi ma che non erano sicuramente il tipo di estinguente più adatto per quel tipo di incendi». (REBECCA ANVERSA)

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Gli atenei nel radon: previsioni dei terremoti sono possibili (sezione: Cultura)

( da "Corriere.it" del 08-04-2009)

Argomenti: Cultura

il sisma in abruzzo Gli atenei «credono» nel radon: previsioni possibili Bari e Pisa: i sistemi efficaci esistono, mancano i soldi per perfezionarli MILANO Ventitrè gennaio 1985: per la prima (e unica) volta in Italia scat­ta l'allarme terremoto. L'Istituto naziona­le di geofisica prevede una «scossa peri­colosa ». E il ministro della Protezione ci­vile Giuseppe Zamberletti, oggi presiden­te della Commissione grandi rischi e so­stenitore dell'impossibilità di prevedere i terremoti, ordina lo stato d'allerta per dieci comuni della Garfagnana: scuole chiuse per due giorni, case vecchie o in cattivo stato evacuate. Centomila persone abbandonarono le proprie abitazioni, ma il terremoto non arrivò. Allora la previsione di un sisma distruttivo fu formulata, dopo una scos­sa premonitrice, sulla base di un'analisi storico-statistica. Oggi, tra gli indicatori sismici, c'è anche il radon. Giampaolo Giuliani non è solo. Sono diversi i ricer­catori che studiano questo gas: l'univer­sità di Bari ha messo a punto un sistema di 25 centraline fermo per mancanza di fondi; quella di Pisa ha elaborato un pro­getto per il monitoraggio nelle acque sot­terranee della Garfagnana e della Luni­giana allo studio degli enti locali. Ricer­che sono in corso anche all'Istituto nazio­nale di geofisica e vulcanologia. Pier Francesco Biagi è docente di Fisi­ca all'Università di Bari. Studia il radon e i disturbi sui segnali radio. «I sistemi per prevedere un terremoto già esistono dice , è che mancano i soldi per perfe­zionarli. A differenza dei miei colleghi so­no convinto che non è impossibile preve­dere un sisma, ci riusciremo. Fu proprio Boschi, oggi nemico dei precursori, a fa­re la previsione del 1985». E spiega: «Nel 2005 abbiamo presentato un progetto al­la Regione per l'installazione di 25 cen­traline per il rilevamento di radon e sta­zioni radio a bassa frequenza (alcune an­che nel Gran Sasso). Per un punto siamo stati esclusi dalla graduatoria e le prime centraline sono state disattivate». All'università di Pisa si studia invece il radon nelle acque sotterranee della Garfagnana e della Lunigiana. Il team di Giorgio Curzio, docente di Misure nucle­ari, ha elaborato uno studio di fattibilità per il monitoraggio del radon: stazioni prototipo che ogni sei ore dovrebbero trasmettere al dipartimento e alla Prote­zione civile i livelli. Tra i ricercatori che studiano il radon c'è anche Calvino Gasparini, dell'Istituto nazionale di geofisica. Nel 1985 fu uno degli esperti a formulare la previsione della Garfagnana. Oggi è direttore del Museo geofisico di Rocca di Papa dove da quattro anni una centralina misura il radon. «Sappiamo che questo gas è un precursore dello stress sismico, ma per ora non ci dice il 'dove' e il 'quando' av­verrà un terremoto». Più attendibile l'analisi storico-statistica: «Sulla base della quale scattò l'allerta del 1985. Nel caso di Giuliani non esistevano parame­tri consolidati, ma un censimento a se­taccio grande degli edifici più vecchi e una maggiore informazione, forse...». Nel 1985 la «scossa pericolosa» non ar­rivò. E l'ex ministro Zamberletti finì sot­to inchiesta per procurato allarme. Forse per questo da allora ha sempre chiamato i centomila sfollati «un test». E oggi riba­disce: «I terremoti non sono prevedibi­li ». Ma poi spiega: «Allora il radon non c'entrava, lì ci trovavamo davanti a dati statistici particolari. Davanti a una previ­sione della comunità scientifica come quella di 24 anni fa, proprio Boschi e Bar­beri mi avvertirono del rischio, farei la stessa cosa: ordinerei lo stato d'allerta». Alessandra Mangiarotti stampa |

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Cervelli specializzati in sesso&seduzione (sezione: Cultura)

( da "Stampaweb, La" del 08-04-2009)

Argomenti: Cervelli

UNIVERSITA’ LA SAPIENZA - ROMA Noi, che siamo animali a riproduzione sessuata, passiamo gran parte del tempo a cercare un esemplare dell'altro sesso allo scopo di riprodurci. Come in altri mammiferi - quelli dalle grandi corna, quelli con la criniera, quelli dai canini sporgenti, quelli più possenti degli altri - spesso spetta al maschio prendere l'iniziativa, quasi sempre in competizione con altri suoi simili, mentre le femmine (di solito) si mettono in mostra, assistono alle performance dell'altro sesso e si dispongono a operare le loro scelte: è la «female choice» evocata da Darwin. Che il sesso sia importante nella nostra specie o, meglio, anche nella nostra specie, se ne sono accorti in molti. Tanto per fare un esempio, se ne accorse un certo Sigmund Freud. Com'è noto, secondo la dottrina del padre della psicoanalisi, esiste un'energia psichica che muove ciascuno di noi e regola le interazioni fra gli esseri umani. Questa, a sua volta, si compone di una spinta all'autoconservazione, che include la libido, l'istinto sessuale (eros), e una spinta alla distruzione, ovvero l'aggressività, l'istinto di morte (thanatos). Se le cose stanno davvero così, è facile capire come per noi Homo sapiens il sesso non sia solo una faccenda riproduttiva, ma molto di più. Non è l'unico caso, ad esempio, in cui la complessità della nostra psiche ci gioca il tiro di trasformare un mezzo in un fine. Quello che era in origine un impulso meramente procreativo diventa anche un'occasione di incontro con altri individui, una forma di rapporto sociale che rassicura affettivamente e che dona piacere: un piacere che può essere ricercato e goduto così, fine a se stesso, senza pensare alle finalità riproduttive. Prima di Freud se n'era accorto anche Darwin, quando si decise ad affrontare il caso particolare della nostra specie e pubblicò nel 1871 il trattato in due volumi su «L'origine dell'uomo e la selezione sessuale». Dunque, 12 anni dopo «L'Origine delle specie», Darwin rielaborava la sua stessa teoria, affiancando alla selezione naturale la selezione sessuale. Qui l'azione selettiva non è legata alla mera sopravvivenza e alle pressioni dell'ambiente naturale, ma piuttosto è riferita alle dinamiche interne alle comunità umane (e non solo umane). Dovendo essere qualcosa che influisca in termini riproduttivi sul successo del più adatto («fitness»), Darwin non poteva che pensare al sesso e principalmente, come dicevamo, alla «female choice»: la scelta operata dalle femmine nei confronti dei maschi più «prestanti». Ma come va esattamente inteso questo aggettivo? A pensarci bene, in società così complesse per quantità e complessità delle interazioni fra gli individui, come sono le comunità umane, non è affatto detto che l'individuo più prestante sia necessariamente il più forte fisicamente o il più abile nel procurarsi il cibo. A volte sono altri quelli che si riproducono di più e con più successo, accompagnando la propria prole a riprodursi a sua volta. Sono loro i più prestanti dal punto di vista della selezione sessuale e della fitness darwiniana. E quale può essere nella nostra specie il richiamo, l'esca seduttiva favorita dalla selezione sessuale e che rende alcuni individui più prestanti? Darwin pensò ai caratteri sessuali secondari: alla barba nei maschi o al turgore del seno nelle femmine, per fare due esempi fra i tanti. Altri hanno esteso in seguito questa deduzione a diverse componenti del nostro modello biologico, incluso (non ultimo) il comportamento. Secondo ipotesi recenti, molte delle modalità comportamentali di Homo sapiens, magari proprio quelle che consideriamo un'esclusiva della nostra natura più squisitamente umana, si sarebbero evolute e stabilizzate per effetto della selezione sessuale: il linguaggio articolato, le manifestazioni artistiche, fra cui la musica, il senso etico, la morale ecc. C'è perfino chi ha proposto che l'espansione encefalica abnorme che ci contraddistingue, il nostro grande cervello, si sia sviluppato principalmente per opera della selezione sessuale, ovvero per garantire il «controllo» che dobbiamo costantemente esercitare sugli altri: riconoscendo volti e comportamenti, ricordando episodi, corteggiando e operando delle scelte. Chi è Manzi Paleoantropologo RUOLO: E’ PROFESSORE DI BIOLOGIA E PALEONTOLOGIA UMANA ALL’UNIVERSITA’ LA SAPIENZA DI ROMA RICERCHE: UOMO DI NEANDERTHAL IL LIBRO: «L’EVOLUZIONE UMANA» IL MULINO

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TERREMOTO: UNIVERSITA' FOGGIA RACCOGLIE FONDI PER ATENEO L'AQUILA. (sezione: Cultura)

( da "Asca" del 08-04-2009)

Argomenti: Cultura

TERREMOTO: UNIVERSITA' FOGGIA RACCOGLIE FONDI PER ATENEO L'AQUILA (ASCA) - Roma, 8 apr - Il Magnifico Rettore dell'Universita' di Foggia, prof. Giuliano Volpe, ha dichiarato l'adesione dell'ateneo foggiano alla raccolta fondi per la ricostruzione degli edifici dell'Universita' de L'Aquila promossa dalla Conferenza dei Rettori delle Universita' Italiane (CRUI) e l'impegno a sostenere, insieme con gli altri atenei pugliesi (l'Universita' di Bari, il Politecnico di Bari, l'Universita' del Salento e la Libera Universita' Mediterranea Jean Monnet di Casamassima), ulteriori iniziative per venire incontro alle esigenze del personale docente, tecnico-amministrativo e di tutta la popolazione studentesca dell'Universita' de L'Aquila. L'Universita' degli Studi di Foggia si impegna a mettere in atto ogni intervento utile a garantire la prosecuzione dell'anno accademico agli studenti dell'Universita' de L'Aquila Per chi voglia aderire: Fondo Universita' Emergenza Terremoto - IBAN: IT 80 V 03226 03203 000500074995. res-mpd/sam/alf (Asca)

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Niente più stanze né aule, si sbriciola la città degli studenti. (sezione: Cultura)

( da "Manifesto, Il" del 08-04-2009)

Argomenti: Cultura

UNIVERSITÀ Niente più stanze né aule, si sbriciola la città degli studenti. «L'ateneo vivrà» Il rettore Di Orio: si va avanti, già oggi le prime indicazioni ai ragazzi. Il preside di lettere mercoledì convoca un consiglio all'aperto Daniela Preziosi Ha fatto di nuovo il giro della città, il rettore Fernando Di Orio. Lo descrive come un calvario. Per vedere, facoltà dopo facoltà, quello che resta del suo ateneo. «Stiamo ancora valutando l'entità dei danni». Il rettorato, nella città storica, si è scaricato dall'interno. Medicina è «la sorpresa più incredibile. La facoltà è quasi inservibile. L'ospedale, inaugurato da dieci anni, è pressoché inagibile. Ma andremo avanti. Già domani (oggi, ndr) cominceremo a capire dove rimettere in piedi una struttura di governance, un punto di riferimento per gli studenti». Di Orio non si è mai fermato, dalla grande scossa di domenica sera, quella in cui ha perso la casa. Gira, telefona, organizza: vuole dare un segnale ai ragazzi, che ha visto fuggire dalla città: l'università dell'Aquila va avanti. Il 15 mattina, mercoledì prossimo, il consiglio di ateneo si fa comunque, come programmato prima del disastro. E vuole dare un segnale agli aquilani: «Gli universitari sono troppo importanti per il tessuto di questa città, non possiamo perderli». L'ospedale San Salvatore, nel complesso della facoltà di Medicina, è un polo di ricerca di eccellenza. Per i trapianti di cuore e di fegato. E per la dermatologia oncologica, la clinica è diretta dalla professoressa Kelly Peris. «Come medici è facile ripartire: ci siamo messi a disposizione, abbiamo cucito, suturato, medicato di tutto. Come docenti non so cosa ci inventeremo». Lei ieri mattina si è fatta scortare 'dentro' dai tecnici e ha tirato fuori due ecografi: macchinari nuovi. Salvati. Preziosi per la ripartenza. «Ho chiesto alla protezione civile di trovarci un posto agibile prima possibile: l'ospedale riparte subito. E poi riparte la facoltà». Missione impossibile, ma necessaria: i 27mila universitari sono il cuore e il motore economico della città, dopo che il polo elettronico è stato spazzato via, con tutto l'indotto. Sono 13mila i fuorisede, dal centro-sud. Avevano affittato case e stanze al centro storico. Dopo la grande scossa, sono stati i primi a scavare, gli unici a sapere dove cercare i compagni. Spesso i proprietari 'tralasciano' di denunciare alla questura la presenza dei loro affittuari. «Li ho visti andare via distrutti, ma poi tornare con la protezione civile, la Croce rossa, la Croce verde» racconta nel pomeriggio Luca D'Innocenzo, assessore al welfare e alle politiche universitarie, mentre assiste all'«alleggerimento» - così tecnicamente si definisce - di un'ala della ormai nota casa dello studente. Sono le otto meno dieci di sera, all'arrivo della nuova scossa là sotto ci sono ancora quattro ragazzi, tre italiani e un israeliano. «Quello della città universitaria è un dramma nel dramma», dice D'Innocenzo. «Gli studenti è tutto quello che abbiamo, trovare loro delle nuove case sarà un problema enorme, gli sfollati sono già 30mila. Ma nelle mille emergenze c'è la loro. Sarà difficile persino ricostruire le carriere universitarie». Ma si farà, subito, presto, giura Di Orio. La prima cosa che il rettore vuole ripristinare è «il centro di calcolo». I siti internet dell'ateneo sono tutti saltati, il cervellone consentirà di recuperare la banca dati e comunicare con tutti gli iscritti. Nessuno sta con le mani in mano. Giannino Di Tommaso, preside di lettere e filosofia, ha convocato per mercoledì 15, alle tre del pomeriggio, il consiglio di facoltà. All'aperto, «in una tenda, se piove». Settanta docenti, 2500 studenti, una facoltà autorevole, piazzata bene nelle graduatorie accademiche per autorevolezza degli insegnamenti e della ricerca. La sua sede era in pieno centro storico. «Non ho un'aula agibile», racconta. «E mi telefonano gli studenti per chiedermi che prospettive hanno. È difficile rispondere in mezzo a questo disastro. Ma lo posso fare: non ci fermiamo, assicureremo le sessioni di laurea. E l'anno in corso. E quelli a venire. L'università c'è».

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Le commesse private salvano i centri regionali di ricerca (sezione: Cultura)

( da "Sole 24 Ore, Il (Sud)" del 08-04-2009)

Argomenti: Cultura

Sud sezione: CAMPANIA data: 2009-04-08 - pag: 11 autore: Congiuntura. In difficoltà le strutture che si fondano sui finanziamenti pubblici Le commesse private salvano i centri regionali di ricerca Resistono le realtà attive nei settori aeronautico e ambientale NAPOLI Paolo Picone La crisi tocca anche il mondo della ricerca della Campania, sebbene su uno sfondo complesso si individuino anche aziende e centri che resistono: godono di migliore salute quelli che operano per i privati in settori ancora trainanti mentre soffrono le strutture legate a finanziamenti pubblici. Per sostenere in particolare la ricerca universitaria la Regione Campania ha pubblicato a metà marzo un bando con cui l'assessorato all'Università e alla Ricerca ha stanziato 54 milioni. Il Marsec di Benevento, agenzia di ricerca che raccoglie ed elabora dati satellitari per consentire ad enti pubblici il controllo del territorio, attraversa una fase critica che si teme possa concludersi con la messa in liquidazione. Notizia che ha messo in stato di agitazione i suoi 35 dipendenti- ricercatori. La crisi del centro è determinata dai ritardi di Stato e Regione nella erogazione di finanziamenti. La Regione, su sollecitazione della Provincia di Benevento, è corsa ai ripari e ha sbloccato un finanziamernto che consentirà di pagare gli stipendi ai dipendenti. Ma si tratta solo di un anticipo poichè il contributo dovuto ammonterebbe a 1,4 milioni e dovrebbe servire anche a ricapitalizzare la società. E problemi ne ha anche per proseguire le proprie attività l'Istituto di Tecnologie dei Materiali Compositi del Consiglio Nazionale delle Ricerche ( Cnr)di Napoli.L'istituto napoletano fa parte di un consorzio europeo, finanziato dalla Ue, che è riuscito a raggiungere risultati straordinari lavorando sulle staminali. In pratica, i ricercatori dell'istituto del Cnr sono riusciti a mettere a punto due soluzioni innovative che potrebbero mettere fine alle sofferenze di atleti affetti da lesioni ai legamenti. Ma questo lavoro rischia di essere vanificato poiché, dice il direttore dell'Istituto, Luigi d'Ambrosio, «le ricerche sono state interrotte per mancanza di fondi, poichè nessuna azienda farmaceutica, dopo il dilagare della crisi internazionale, ha più dimostrato di aver interesse ad acquisirne i risultati». Prosegue, invece, senza difficoltà i suoi progetti l'Imast di Portici. Spiega il direttore generale, Evelina Milella «l'attività va avanti senza alcuna interruzione o pericolo di sospensione. Abbiamo un pacchetto di commesse pregresse interessante che ci consentirà di lavorare ancora per i prossimi anni». Il distretto tecnologico gode del sostegno della Regione Campania (oltre a Cnr, Enea, e Università Federico II) e di grandi società come Ansaldo Breda, Alenia Aeronautica e Cira.All'interno del distretto è attivo un centro di ricerca Boeing. Del resto, sull'Imast si riflette lo stato di salute dei settori aeronautico e ferroviario che resistono alla grave crisi mondiale. Discorso diverso va fatto per i centri di competenza. Questi erano stati creati dalla Regione per realizzare un trait d'union tra le Università e le aziende. Oggi essi avvertono più o meno la crisi a seconda del settore in cui operano. Resiste bene, anzi prevede per i prossimi anni un incremento dei progetti e delle collaborazioni Amra, società attiva nel settore delle Analisi e del Monitoraggio sul Rischio Ambientale. «Amra – spiega l'ad Igino Della Volpe – può fare previsioni rosee poichè nel settore ambientale è in atto una rivoluzione a livello internazionale». «La Regione – spiega l'assessore alla Ricerca Nicola Mazzocca – ha destinato al settore l'1,2% del Pil, quota più alta della media nazionale. e per il periodo 2007-2013, ha previsto stanziamenti per 1.349 milioni». © RIPRODUZIONE RISERVATA CONTRASTO 9.000 Gli addetti. Organico totale della regione tra atenei, enti pubblici e imprese 40 Gli istituti. Ricerca avanzata e poli di eccellenza oltre i 10 centri di competenza In laboratorio. Giovani ricercatori a lavoro

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Graduatorie ad esaurimento docenti (sezione: Cultura)

( da "superEva notizie" del 08-04-2009)

Argomenti: Cultura

Graduatorie ad esaurimento docenti Il testo definitivo dovrebbe essere disponibile da martedì 14 Aprile 2009 mentre la pubblicazione del bando dovrebbe avvenire il 17 aprile 2009 con scadenza delle domande il 18 maggio 2009 (essendo il 17 domenica). Il condizionale è d'obbligo, in quanto il Decreto prevede la firma del Ministro e quindi ad un livello diverso dal tavolo tecnico di ieri. Graduatorie ad esaurimento docenti: dopo Pasqua la pubblicazione del decreto Si è tenuto il 6 aprile 2009 un incontro al Ministero sulle procedure per l'integrazione/aggiornamento delle graduatorie ad esaurimento dei docenti. A seguito delle ordinanze del Consiglio di Stato, l'Amministrazione ha rivisto le modalità di aggiornamento ed in particolare la possibilità di cambio di provincia. Nella nuova bozza una novità sostanziale: non sarà più prevista la possibilità di cambio di provincia interpretando alla lettera quanto stabilito dalla legge finanziaria per il 2007 che aveva trasformato le graduatorie permanenti in graduatorie ad esaurimento. Sarà, invece, possibile indicare ulteriori tre province nelle quali aggiungersi in coda (senza poter fruire dalla riserva L.68/99) ed eventualmente una ulteriore provincia per le graduatorie d'istituto. In questo modo si allargano le opportunità pur non risolvendo il problema della diversa situazione delle graduatorie nelle varie province. Restano ancora in discussione alcune questioni rispetto ai titoli esteri e al conseguimento dell'abilitazione e del titolo di sostegno. Su quest'ultima questione abbiamo sollevato con forza l'anomalia dei corsi "brevi" organizzati da alcune Università L'Amministrazione ci ha comunicato che è in corso una verifica di legittimità da parte del dipartimento per l'Università, abbiamo anche insistito che ci sia un controllo da parte del Dipartimento per l'istruzione sulla credibilità di un percorso di 200 ore di tirocinio da svolgersi a partire da oggi ed entro la fine della scuola. Abbiamo anche sollecitato un rapido approfondimento rispetto alle graduatorie d'istituto, per le quali si prospettano tempi non compatibili con le attività delle scuole e decisamente in ritardo rispetto al regolare inizio dell'anno scolastico. PUBBLICITà PUBBLICITà Invia tramite EMAIL | Versione per la STAMPA |-->Le vostre opinioni Questo Speciale sulle Galassie è stato ospitato sul sito di ScienzaOnLine del Comune di Roma--> Pubblicato il 8 aprile 2009 in: Ciociaria &Scuola » Invia tramite EMAIL » Versione per la STAMPA--> » Le vostre opinioni

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Prima e filosofia (sezione: Cultura)

( da "Daily Bit, The" del 08-04-2009)

Argomenti: Cultura

10/04/2009 Prima e filosofia Tutti noi abbiamo una nostra “filosofia” alla quale facciamo riferimento nella vita quotidiana. A volte soffermarci su di essa ci aiuta a capire meglio le cause e gli effetti delle esperienze che viviamo. Per questo abbiamo deciso di effettuare in azienda una serie di incontri filosofici con un esperto di questa materia. Gli incontri-conversazioni saranno sette. Il tema di ogni incontro prevede un binomio: vita e lavoro, salute e salvezza, lusso e umanità, società e comunità, fratello e straniero, poesia e prassi, conflitto e scontro. Per ogni tema si fa riferimento a due pensatori: Marx e Aristotele, Socrate e Cartesio, Mauss e Malinowski, eccetera. Il docente è Federico Leoni, che insegna presso la Facoltà di Filosofia dell’Università degli Studi di Milano. Riteniamo che sia per tutti i nostri collaboratori un’opportunità di arricchimento culturale molto importante e un’occasione rara per accedere agli insegnamenti che normalmente sono riservati agli ambiti universitari. Per maggiori informazioni consulta il sito: http://www.primabind.com visita il blog http://www.rilegatura-plastificazione.com/ iscriviti al social network http://rilegatura-plastificazione.ning.com

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20! SVEVA CASATI MODIGLIANI FA TOMBOLA (VENTESIMO LIBRO IN VENT'ANNI DI CARRIERA) C'È CHI SI LAUREA SUL DI-MASTURBATORE PAOLINI BENEMERITA IN GIALLO, L'ARMA PREMIA I CARABINIER (sezione: Cultura)

( da "Dagospia.com" del 08-04-2009)

Argomenti: Cultura

HomePage | Segnala articolo --> 20! SVEVA CASATI MODIGLIANI FA TOMBOLA (VENTESIMO LIBRO IN VENT’ANNI DI CARRIERA) – C’è CHI SI LAUREA SUL DI-MASTURBATORE PAOLINI – BENEMERITA IN GIALLO, L’ARMA PREMIA I CARABINIERI PER FICTION – METTI IL SEVERO FILOSOFO SEVERINO NELL’IPOD… A cura di Mauro Anselmo per "Panorama" 1 - SVEVA PUNTA SUL VENTI... Se Sveva Casati Modignani ha un numero fortunato, dev'essere il 20. È in libreria il suo ventesimo romanzo, "Il gioco delle verità" (Sperling & Kupfer), che racconta il rapporto di una giovane con la madre femminista. E mentre la scrittrice milanese si prepara a festeggiare i vent'anni di carriera, i suoi libri tagliano il traguardo dei 10 milioni di copie nei 20 paesi dove sono venduti. (E.V.) 2 - MI LAUREO CON PAOLINI... Gabriele Paolini, il più detestato incursore televisivo (nel Guinness dei primati per i blitz durante le interviste nei tg) è finito in una tesi di laurea. L'ha presentata lo studente di scienze della comunicazione, dell'Università di Savona, Gabriele Scarponi a Felice Rossello, docente nella disciplina di laboratorio di cinema, musica, spettacolo. Paolini è stato studiato nei suoi interventi e negli insulti che abitualmente si tira dietro. (G.B.) 3 - MARESCIALLO, ECCO IL PREMIO... I più celebri carabinieri-investigatori della fiction? Il comandante piemontese di una piccola caserma di provincia, Gigi Arnaudi, protagonista dei "Racconti del maresciallo" di Mario Soldati (diventati uno sceneggiato tv nel 1968 e ripubblicati dalla Sellerio), e il maresciallo Giovanni Rocca, protagonista dell'omonima serie televisiva. Devono avere pensato a loro gli organizzatori di Carabinieri in giallo, il premio letterario dell'Arma. Si partecipa inviando alla rivista Il Carabiniere (email: ente.editoriale@carabinieri.it) un racconto inedito con protagonisti gli investigatori dell'Arma. Premio di 2 mila euro al primo classificato. 4 - L'IPOD DI SEVERINO IL GUERRIERO... La collana ha un titolo impegnativo: «La voce del filosofo». E l'obiettivo dell'editore Mimesis (www.mimesisedizioni.it) è fare uscire il pensiero dei filosofi contemporanei dai libri allineati nelle biblioteche per restituirlo all'ascolto attraverso la viva voce dei pensatori. La prima opera della collana si intitola "A lezione da Emanuele Severino": volontà, fede e destino. Un cofanetto con due cd in formato audio mp3 che restituisce, attraverso la voce del filosofo, le lezioni tenute dal professore all'Università Vita e salute San Raffaele di Milano, nel semestre invernale 2005-2006. Un incontro con la filosofia di Severino il guerriero, se è vero che, come scrive Massimo Donà nel volume che accompagna i cd, gli avversari non gli mancano. «Metafisici e teologi, alfieri del pensiero debole e dell'ermeneutica, analitici e continentali, tutti uniti in un incessante tentativo di demolizione di quello che resta, di là di tutto, uno degli impianti speculativi più potenti che la contemporaneità abbia saputo offrire». Si può ascoltare Severino in macchina, tra un semaforo e l'altro, a casa sdraiati in poltrona, nelle cuffie dell'iPod durante un viaggio in treno o facendo jogging. Magia della tecnica. Che il filosofo, nei suoi libri, definisce di solito in termini apocalittici come «forma di dominio supremo del divenire del mondo», «espressione della persuasione nichilistica» e così via. Professor Severino, sarà pure ad alto rischio nichilistico, la tecnica, ma senza cd e mp3 non potremmo ascoltare la sua voce. [08-04-2009]

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A Napoli un Centro ricerche per le Pmi (sezione: Cultura)

( da "Denaro, Il" del 08-04-2009)

Argomenti: Cultura

Campania sviluppo A Napoli un Centro ricerche per le Pmi Longobardi (Unimpresa): Le piccole aziende più capaci di ammortizzare i colpi Il rilancio dell'economia passa attraverso le piccole e medie imprese del tessuto economico nazionale. E' quanto emerso dalla tavola rotonda "Ripartire dalla Pmi, opportunità per il rilancio dell'economia", che si è svolto ieri alla Camera di Commercio di Napoli e che è stata occasione per la presentazione del Centro Studi e Ricerche (Csr) di Unimpresa. Presenti all'incontro Paolo Longobardi, presidente di Unimpresa, Giuseppe Granata, docente di Marketing e Comunicazione presso l'Università di Cassino, Vincenzo Palumbo, docente di Economia internazionale presso la Federico II, Carmine Ruggiero, docente di Diritto bancario presso la Federico II e Ciro Oliviero, segretario nazionale Unimpresa Edilizia.. stefano de luca "E' uno strumento a cui diamo vita per farci accompagnare, nel percorso di rilancio delle piccole e medie imprese, da esperti e professionisti del settore soprattutto nella scelta delle strategie per aiutarle": così Paolo Longobardi, presidente nazionale di Unimpresa, presenta il Centro studi e ricerche (Csr) dell'associazione. "Le piaghe delle aziende in Campania sono tante - continua Longobardi - soprattutto per quanto riguarda l'accesso al credito, cosa che in questo momento è indispensabile, ma le piccole imprese hanno la possibilità di ammortizzare meglio i colpi della crisi rispetto a quelle medie. La piccola impresa aiuta se stessa all'interno del sistema imprenditoriale perchè ha unìimpronta di tipo familistico. Diversa la situazione per quelle medie che subiscono di più. Ecco perchè - aconclude - diventa importante l'erogazione del credito". Cosa fare per il rilancio dell'economia allora? "La prima cosa - suggerisce - è creare sgravi fiscali per gli adempimenti a breve termine e potenziare i Confidi che sono lo strumento migliore per dare aiuto a questo settore". Con il Csr, Unimpresa sarà in grado di fare il punto della situazione in maniera "chiara e continua". A spiegarne le finalità è Giuseppe Granata, coordinatore del nascente centro. "Abbiamo anche lo scopo di creare collegamenti con le istituzioni pubbliche - dice -. Nascerà a Napoli, perchè Unimpresa ha sempre molto a cuore i problemi del Mezzogiorno, ma sarà un punto di riferimento nazionale con sede anche a Roma". Tra i primi obiettivi da raggiungere, aggiunge poi,quello di affrontare la crisi. "Da un'indagine promossa proprio da Unimpresa, presso le proprie imprese -spiega Granata - è emerso che il 42 per cento del campione ha riscontrato un irrigidimento dell'erogazione del credito". Le misure proposte per far fronte alle conseguenze della crisi sono, tra le altre, la defiscalizzazione di oneri sociali e contributivi, una riduzione della pressione fiscale e il miglioramento dell'accesso al credito. "Tra le prime iniziative in cantiere - conclude - c'è un accordo tra università e imprese per una formazione che sia teorica e pratica, così da avere giovani sempre più preparati dal punto di vista operativo". Ma una risposta alla crisi può arrivare anche dal "piano casa", che consentirà di rilanciare l'edilizia. Ne è convinto Ciro Oliviero, segretario nazionale Unimpresa Edilizia: "Il piano è vantaggioso perché attorno all'edilizia gira un indotto immenso, che coinvolge anche numerose imprese. Il settore è già trainante per la nostra economia nazionale ma ora deve diventare fondamentale per il suo rilancio". del 08-04-2009 num.

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Stefano Leoni nuovo Presidente del Wwf (sezione: Cultura)

( da "Villaggio Globale.it" del 08-04-2009)

Argomenti: Cultura

Ultime Notizie Rinnovati i vertici dell'Associazione Stefano Leoni nuovo Presidente del Wwf «Il ruolo che il Wwf vuole assumere è di sfida e proposizione rispetto ad un momento di crisi culturale e di rappresentanza dei temi ambientali nel contesto politico-sociale» Il nuovo Presidente del Wwf è Stefano Leoni, è consulente legale nel settore ambientale, ha maturato un'esperienza pluridecennale in questo campo. È stato docente presso l'Università «Alma Mater Studiorum» di Bologna e lo è attualmente presso l'Università Piemonte Orientale «Amedeo Avogadro» (corso di legislazione ambientale). È stato insignito della Laurea specialistica honoris causa in studio e gestione degli ambienti naturali e antropizzati presso la facoltà di Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali dell'Università degli Studi del Piemonte Orientale «Amedeo Avogadro». La sua attività all'interno del Wwf risale al 1988 in cui iniziò la sua collaborazione come attivista. Successivamente divenne referente delle guardie venatorie del Wwf contribuendo alla creazione dell'Ufficio Legale del Wwf e seguendo le campagne refendarie sulla caccia. Ha seguito per il Wwf Italia il progetto Ue di creazione di parchi in Albania e di studi sulla tutela delle aree umide del Mediterraneo. È stato Membro del Consiglio Nazionale del Wwf dal 2005 e vice presidente fino ad 2009. È stato Commissario di Governo realizzando la bonifica dell'Acna di Cengio e della Valle Bormida e per il ministero dell'Ambiente ha provveduto all'istituzione di alcuni Parchi nazionali come il Gennargentu, l'Asinara, le 5 Terre e il Tosco Emiliano oltre ad alcune Riserve dello Stato. È stato membro di gruppi di lavoro per la redazione delle riforme della normativa sulle acque, sui rifiuti e sulla bonifica dei siti contaminati. È stato membro della Commissione Tecnico-Scientifica del ministero dell'Ambiente e membro della Commissione Via-Vas. Si è occupato della gestione dei rifiuti e come consulente del Commissario ha redatto il piano di gestione per la chiusura dell'emergenza rifiuti in Puglia. Stefano Leoni ha 48 anni, sposato, una figlia da poco maggiorenne, ama spostarsi in bicicletta soprattutto nei tragitti in città. Tra le passioni i lunghi trekking in natura e i viaggi. A Stefano Leoni gli auguri del Presidente uscente, Enzo Venini, e del Presidente onorario e fondatore dell'Associazione, Fulco Pratesi. Per affiancare il nuovo Presidente nel suo mandato triennale il Consiglio Nazionale ha nominato due Vice-presidenti, Raniero Maggini, presidente uscente del Wwf Lazio e Gustavo Gandini, docente di genetica animale dell'Università statale di Milano. Mantiene il ruolo di Presidente onorario Fulco Pratesi che resta così fermamente a fianco dell'Associazione. Presidio territoriale, impegno volontario, stretta collaborazione con il mondo scientifico (rappresentato già all'interno del Consiglio ma ancor più organizzato con uno specifico Comitato di esperti) e capacità di dialogo continueranno ad essere i pilastri dell'attività del Wwf all'interno di una più vasta azione globale per la tutela della biodiversità - dai cambiamenti climatici all'impronta ecologica - condivisa con la famiglia internazionale, al quale il Wwf Italia saldamente appartiene. «Il Wwf ritiene che l'uscita dall'attuale grave crisi economica non possa prescindere da una riacquisita centralità della tutela dell'ambiente e della conservazione dei sistemi naturali comuni a tutte le specie viventi. Il ruolo che il Wwf vuole assumere è di sfida e proposizione rispetto ad un momento di crisi culturale e di rappresentanza dei temi ambientali nel contesto politico-sociale - ha dichiarato Stefano Leoni -. Assistiamo al tentativo di una progressiva marginalizzazione delle tematiche ambientali all'interno dell'attuale dibattito politico italiano, situazione che ha già aperto varchi pericolosi per l'introduzione di proposte ormai “vecchie” e dannose per il paese, dal nucleare al reiterato schema di grandi opere, dalla deregulation sulla caccia alla recrudescenza dell'aggressione al territorio fino ai recenti tentativi di accreditamento istituzionale del negazionismo scientifico tramite le aule parlamentari. Eppure la sensibilità ambientale è ben presente nella nostra società, l'Italia è ricca di esperienze ed iniziative economiche che proprio dalla crisi economica potrebbero trarre lo stimolo per un nuovo modello di sviluppo. Il Wwf vuole cogliere queste opportunità, valorizzarne le potenzialità, dallo sviluppo delle energie rinnovabili alle pratiche sostenibili in agricoltura, e farle crescere non solo come modello economico ma soprattutto come spinta culturale». «Assumo l'impegno consegnatomi dal nuovo Consiglio Nazionale mettendo a frutto la mia esperienza pluridecennale all'interno del Wwf e quale Presidente regionale uscente della Sezione Lazio. Seguiremo con grande attenzione le tante emergenze sul territorio cercando l'aiuto e il coinvolgimento non solo di quanti nel Wwf hanno già affiancato le nostre battaglie ma anche di coloro che vorranno condividere le nostre sfide», ha dichiarato Raniero Maggini. «La capacità e l'esperienza di analisi scientifica dei problemi ambientali sono alla base dell'operato del Wwf, in tal senso come docente di Medicina Veterinaria intendo contribuire a rinnovare quella tradizione che nell'Associazione unisce professionalità ad una incondizionata passione per la Natura - ha dichiarato Gustavo Gandini -. Credo che la protezione dell'ambiente dagli abusi legati ad alcune scelte della società di oggi si realizzerà attraverso una solida concertazione tra approfondimento scientifico, capacità di rapido intervento e rispetto appassionato per la natura». (Fonte Wwf) (08 Aprile 2009)

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L'università si aprea QUINDICI studentiin fuga dall'aquila (sezione: Cultura)

( da "Secolo XIX, Il" del 08-04-2009)

Argomenti: Cultura

L'università si aprea QUINDICI studentiin fuga dall'aquila appello del rettore: i ragazzi accolgano i coetanei UNA MANO tesa dall'Ateneo di Genova a quello dell'Aquila,città universitaria.Per offrire ad almeno quindici studenti di proseguire gli studi e sostenere gli esami previsti. Lontano da casa e senza i loro docenti, ma con l'opportunità di non perdere mesi preziosi. «Ho sentito telefonicamente il rettore dell'Aquila,Ferdinando Di Orio - racconta Giacomo Deferrari, alla guida dell'Università genovese - e l'ho sentito amareggiato: il loro ateneo è praticamente distrutto e non hanno un'altra sede dove trasferire i 27.000 studenti». La Conferenza dei rettori italiani ha aperto una sottoscrizione e Genova ha immediatamente aderito, il personale docente e non docente potrà decidere di devolvere un'ora dello stipendio dando vita a un fondo che poi confluirà in un conto corrente predisposto dalla Crui. Ma gli aiuti economici, anche se assolutamente necessari, in questo momento non sono sufficienti. La ripresa dei corsi nelle facoltà distrutte oggi è impensabile. E da Deferrari è partita un'ulteriore iniziativa: aprire a una quindicina di studenti gli alloggi dall'Arssu (Azienda Regionale per i Servizi Scolastici e Universitari), consentendo loro di trasferirsi in Liguria e continuare a studiare, seguendo i corsi e sostenendo gli esami. Quindici posti sono una goccia,a fronte di 27 mila universitari dell'Aquila. Ma Deferrari è convinto che l'inziativa si possa allargare, non solo ad altre città italiane. Questa mattina i rappresentanti degli studenti all'interno della facoltà saranno ricevuti in rettorato,. E saranno invitati a coinvolgere i loro coetanei: «Chi ha possibilità di ospitare altri studenti è esortato a farlo - dice il rettore - in modo da poter offrire a molte più persone la possibilità di non perdere mesi di studio». Giovani "in trasferta" che vivono in gruppo dividendo le spese, famiglie che possono aggiungere un posto a tavola e una branda in casa: è una scommessa sul futuro dell'Abruzzo che si può vincere. Bruno Viani viani@ilsecoloxix.it 08/04/2009

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UNIVERSITA' Il "quarto uomo" per il Rettorato: è il professor Ezio Stagnaro (sezione: Cultura)

( da "Gazzettino, Il (Padova)" del 08-04-2009)

Argomenti: Cultura

UNIVERSITA' Il "quarto uomo" per il Rettorato: è il professor Ezio Stagnaro Mercoledì 8 Aprile 2009, Per la corsa al rettorato spunta il quarto uomo. È il professor Ezio Stagnaro, professore ordinario al Dipartimento di Metodi e modelli matematici per le Scienze applicate. Docente straordinario e poi ordinario al nostro ateneo dal 1976, il professor Stagnaro si candida per la terza volta alla carica di rettore. Niente presentazione utilizzando speciali effetti virtuali, e nemmeno organizzando la canonica conferenza stampa. Il professor Stagnaro, dimostrando la sua consueta originalità, ha annunciato la sua candidatura agli organi accademici con una lunga lettera di undici pagine in cui è racchiuso il suo programma elettorale. Che come per le precedenti elezioni universitarie verte essenzialmente in una feroce critica al sistema delle lauree brevi creato dalla riforma 3+2. Al Bo rimane memorabile la protesta del professor Stagnaro durante le precedenti elezioni per il rinnovo del rettore, quando, in aperta polemica con l'altro candidato, il professor Francesco Favotto, si presentò in sala della Basilica vestito da uomo sandwich.

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Quei fondi agli studenti sono aiuti preziosi (sezione: Cultura)

( da "Gazzettino, Il (Belluno)" del 08-04-2009)

Argomenti: Cultura

«Quei fondi agli studenti sono aiuti preziosi» La capogruppo Fontanive: «Agordo purtroppo non confina con le regioni autonome. Questi soldi non ci spettano» Mercoledì 8 Aprile 2009, Taibon «Certo, se avessimo avuto quei soldi del fondo Letta a disposizione del Comune di Agordo anche noi avremmo fatto volentieri un pensiero alle famiglie degli studenti della città. È una buona scelta quella del sindaco di Taibon, Loretta Ben, anche se può essere vista con un secondo fine dato che siamo in campagna elettorale. Speriamo non crei troppi attriti e dissapori da campanile tra i Comuni confinanti, che non possono godere degli stessi vantaggi dal fondo Letta». È il commento del capogruppo in consiglio comunale ad Agordo, Barbara Fontanive, tra l'altro docente alle scuole medie di Agordo. Riassume con chiarezza il pensiero di molti agordini. E gli studenti cosa ne pensano dell'iniziativa dell'amministrazione comunale di Taibon? Lo abbiamo chiesto a Giacomo Sibillon di Taibon, universitario a Venezia (architettura) e ad Andrea Baldassi di Agordo che frequenta gli studi universitari a Ferrara (giurisprudenza). «Mi è arrivata la lettera del contributo - racconta Giacomo - la scorsa settimana. Sono contributi molto importanti in considerazione degli ingenti costi che comporta frequentare l'università al giorno d'oggi. Poiché i contributi saranno erogati anche con riferimento alla media dei voti e al reddito familiare, sono visti con soddisfazione tanto dallo studente che dal nucleo famigliare. È un incentivo importante per gli studenti delle piccole comunità montane». «Scelta intelligente quella del Comune di Taibon di pensare ai suoi studenti - dice Andrea di Agordo, Comune che non gode dei favori del fondo Letta non essendo confinante con Province a Statuto Speciale - al giorno d'oggi l'istruzione è fondamentale nella vita di una persona e questi contributi contribuiscono ad avvicinare i giovani al mondo universitario. Denaro importante perché coprirà le tasse universitarie (a Ferrara sono di 1100 euro l'anno), ma servirà anche per l'acquisto di testi e, per contribuire al pagamento della retta per l'affitto dell'appartamento. Iniziativa lodevole, anche gli altri Comuni limitrofi (e non) dovrebbero intraprenderla. Sarebbe altresì importante che gli amministratori sappiano a chi devolvere il denaro, ovvero agli studenti meritevoli perché ci sono anche giovani che l'università la frequentano tra divertimenti e festini». Mirko Mezzacasa

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Molti credenti hanno una religiosità infantile (sezione: Cultura)

( da "Gazzettino, Il (Rovigo)" del 08-04-2009)

Argomenti: Cultura

«Molti credenti hanno una religiosità infantile» Mercoledì 8 Aprile 2009, (f.p.) L'evoluzione della sensibilità religiosa nella diocesi di Adria-Rovigo e gli analoghi elementi di confronto emersi in atre parti del Triveneto come Venezia e Pordenone sono state il tema dell'incontro organizzato dalla curia vescovile in occasione del Sinodo diocesano con ospite il ricercatore Alessandro Castegnaro. Autore dell'indagine "La religione in Polesine" che scruta il moderno rapporto che la popolazione di fedeli e non ha con Dio, il trascendente e più in generale la Chiesa, Castegnaro è un esperto di studi statistici sia per l'Università di Padova dove è titolare di corsi nella Facoltà di scienze statistiche sia per una struttura unica in Italia: l'Osservatorio socio-religioso del Triveneto. Si tratta di un organismo di studio e di ricerca punto di osservazione e di orientamento nel vasto arcipelago della realtà religiosa. Dà notizie e fornisce dati cui la Cei riserva molta attenzione, come per esempio il monitoraggio continuo che raccoglie sistematicamente dati sull'insegnamento della religione cattolica nella scuola in ogni ordine e grado. In questo settore l'Osservatorio ha raggiunto una competenza e una conoscenza che ne fa uno dei laboratori d'indagine più accurati. Predendo spunto dai dati illustrati dal docente padovano, il vescovo Lucio Soravito ha messo l'accento sulla necessità che la qualità della fede del singolo credente sia sottoposta a un aggiornamento-miglioramento. «Troppi, pur nella convinzione di considerarsi credenti - ha detto il vescovo - sono in possesso di una religiosità infantile, appresa in giovane età e priva dell'aggiornamento che il moderno confronto e gli stimoli provenienti da una società pluralista, multietnica e spesso secolarizzata, richiede». E' stato questo uno degli elementi caratterizzanti la ricerca del professor Castegnaro che con la sua equipe studia i fenomeni della vita religiosa accogliendo delle richieste che vengono dai singoli vescovi del Triveneto come dalla conferenza episcopale triveneta e nazionale. Analogamente a quanto fatto in Diocesi di Adria-Rovigo in occasione del Sinodo, Castegnaro ha fatto ricerche anche per il clero diocesano con disponibilità di tutti i sacerdoti. Anche qui sono emersi elementi interessanti che i sacerdoti stessi stanno studiando con appositi incontri mensili fatti di relazioni di esperti e di discussioni in gruppi di studio. Tutte le indagini vengono eseguite secondo metodologie scientifiche e rispettando rigorosamente l'anonimato degli intervistati.

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Rosà Un contributo in denaro per un ospedale dell'Equador nel quale vanno ogni anno op... (sezione: Cultura)

( da "Gazzettino, Il (Vicenza)" del 08-04-2009)

Argomenti: Cultura

Mercoledì 8 Aprile 2009, Rosà Un contributo in denaro per un ospedale dell'Equador nel quale vanno ogni anno operatori sanitari bassanesi. E' quello che ha dato l'Università de la Rosa nel giorno della chiusura ufficiale del suo 14. anno accademico. A ricevere la somma direttamente dai corsisti, da un docente, da due volontarie del Cif, Anna Ganassin e Mirella Tessarolo davanti ad un centinaio di persone è stato il dott. Vittorio Gobbi, chirurgo presso l'ospedale di San Bassiano, che quasi ogni anno spende le sue ferie per operare gratuitamente nella struttura equadoregna. L'Università popolare rosatese si avvale fin dalla sua nascita di lezioni che sono offerte gratuitamente da numerosi docenti professionisti locali. Ai corsisti all'inizio dell'anno vien comunque chiesta una modesta iscrizione, con l'impegno da parte degli organizzatori dell'università popolare, e cioè il Cif rosatese, il gruppo di docenti con il supporto della biblioteca civica e della scuola media , di devolvere a fine anno la somma in favore di associazioni o enti umanitari. Ed è quello che è stato fatto durante la cerimonia di chiusura dell'anno accademico. Una chiusura con molta commozione, alla presenza di oltre un centinaio di iscritti che per quasi sette mesi hanno frequentato le lezioni, tenute ogni mercoledì mattina alle ore 9.30. Alla cerimonia di chiusura erano presenti la preside della scuola media Alessandra Zuffellato, la presidente locale del Cif Graziella Caddeo, quella provinciale Anna Ganassin, l'assessore alla cultura Mirco Ballico, il presidente della Biblioteca Mirco Chiurato, numerosi docenti tra i quali Bruno Cremasco, Beniamino Todesco, Palmiro Geremia, Mons. Giorgio Balbo, Daniele Contessa, Michele Marcon. Il Friuli è stato il tema dell'anno accademico. Sono stati ricordati momenti molto significativi come l'arrivo a Rosà dello scrittore Carlo Sgorlon, la visita di alcuni luoghi significativi di Udine, compreso un prosciuttificio a San Daniele del Friuli ed il duomo di Valvasone con il più antico organo musicale veneto. Sono state ricordate mattinate importanti come il dibattito sul testamento biologico, con un medico Simone Frigo, un avvocato Emanuela Vanzetto, la ricognizione della vita di Pirandello con Bruno Cremasco, i problemi legati alle nuove centrali nucleari con l'ing. Daniele Contessa. Con i soldi con cui si costruiscono quattro di queste centrali , aveva ribadito Contessa destando un notevole interesse nella gente, si potrebbe installare gratuitamente un milione di pannelli fotovoltaici in tutta Italia, con una produzione di energia quasi pari a quella prodotta dalle centrali nucleari. Ad accompagnare la chiusura dell'università è stato il sassofono suonato dalla giovane Marianna Bordignon. Silvano Bordignon

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Storicamente dimostrato il legame fra gli imputati e il partito armato (sezione: Cultura)

( da "Gazzettino, Il" del 08-04-2009)

Argomenti: Cultura

«Storicamente dimostrato il legame fra gli imputati e il partito armato» Mercoledì 8 Aprile 2009, (S.F.) C'era un'aria pesante, nella Padova di quegli anni fa, soprattutto attorno all'università. Chi si opponeva all'egemonia degli autonomi, alle occupazioni volanti, agli esami di gruppo, al 30 politico, aveva ottime probabilità di finire sprangato. Il 15 marzo era stato aggredito a martellate Guido Petter, direttore della scuola di psicologia; il 21 marzo era toccato a Oddone Longo, ordinario di greco; il 24 avevano incendiato lo studio di Umberto Curi, docente di filosofia (vedi servizio a lato) che aveva avuto il torto di condannare in tv le aggressioni. Niente di strano che qualche docente girasse armato. E così, quando la mattina del 26 settembre un commando si presentò davanti al professor Angelo Ventura e gli sparò a un piede, lo storico (socialista) a sua volta estrasse una pistola e fece fuoco, mettendo in fuga gli assalitori. Oggi Ventura è ancora uno dei più decisi sostenitori dell'inchiesta Calogero, il quale anzi, secondo qualcuno, avrebbe attinto anche alle sue analisi dei testi degli autonomi per montare il suo teorema giudiziario. «Il 7 aprile fu una svolta - ribadisce il professore - L'inchiesta colpì al cuore la strategia e l'organizzazione del terrorismo». Ma gran parte del "teorema" in realtà fu demolito nei successivi gradi di giudizio... «Non in senso proprio. Io so che il giudice deve individuare le singole responsabilità e le colpe individuali, e questo nei processi collettivi è sempre complicato. Ma io parlo da storico, che riscostruisce queste vicende sulla base di fatti e documenti particolarmente evidenti nel delineare la contiguità tra Potere Operaio, Autonomia e terrorismo: ci sono varie fasi, segnate da fatti specifici come l'uccisione del poliziotto Antonio Niedda (sull'auto c'erano un militante delle Br e un esponente dell'area di Potere Operaio), o la condanna a Negri per la rapina di Argelato nella quale perse la vita il brigadiere Lombardini, compiuta per finanziare la sua organizzazione. E ci sono diversi livelli di coinvolgimento nella lotta armata, la teorizzazione di un'organizzazione di massa e di un partito d'attacco, ma sempre collegati fra di loro in un processo dialettico, e con lo Stato come controparte». Di fatto però i giudici non riconobbero quel legame diretto... «Ci sono tutti i loro scritti a dimostrarlo. E non parlo di teorizzazioni astratte, parlo di precise direttive di partito». Perchè non se ne accorse nessuno? «Io sostengo che furono coperti da qualche area politica: altrimenti come mai i servizi segreti, costituiti proprio per difendere le istituzioni democratiche, di fatto lasciarono fare?» Chi avrebbe coperto l'Autonomia, e perchè? «Da varie parti si tentò di sfruttare politicamente il terrorismo, lasciandogli per un po' la briglia sciolta. E poi si screditarono i partiti della sinistra storica, tradizionali rappresentanti delle classi povere, che gli si opponevano». Ma chi doveva avvantaggiarsene? «La destra, naturalmente. Si ricordi che Calogero era il magistrato che aveva avviato, fra enormi difficoltà, anche l'inchiesta sulle trame nere». Toni Negri - e con lui Sergio Romano, di tutt'altra estrazione politica - ha dichiarato che col 7 aprile iniziò il periodo dei giudici politicizzati. Concorda? «Dico che mai come in quell'occasione i giudici sono stati i difensori dello Stato democratico, in una fase di assenza del potere politico. Loro non volevano mica impadronirsi del potere, ma cosa dovevano fare, lasciare mano libera alle violenze e al terrorismo?»

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20! SVEVA CASATI MODIGNANI FA TOMBOLA (VENTESIMO LIBRO IN VENT'ANNI DI CARRIERA) C'È CHI SI LAUREA SUL DI-MASTURBATORE PAOLINI BENEMERITA IN GIALLO, L'ARMA PREMIA I CARABINIERI (sezione: Cultura)

( da "Dagospia.com" del 08-04-2009)

Argomenti: Cultura

HomePage | Segnala articolo --> 20! SVEVA CASATI MODIGNANI FA TOMBOLA (VENTESIMO LIBRO IN VENT’ANNI DI CARRIERA) – C’è CHI SI LAUREA SUL DI-MASTURBATORE PAOLINI – BENEMERITA IN GIALLO, L’ARMA PREMIA I CARABINIERI PER FICTION – METTI IL SEVERO FILOSOFO SEVERINO NELL’IPOD… A cura di Mauro Anselmo per "Panorama" 1 - SVEVA PUNTA SUL VENTI... Se Sveva Casati Modignani ha un numero fortunato, dev'essere il 20. È in libreria il suo ventesimo romanzo, "Il gioco delle verità" (Sperling & Kupfer), che racconta il rapporto di una giovane con la madre femminista. E mentre la scrittrice milanese si prepara a festeggiare i vent'anni di carriera, i suoi libri tagliano il traguardo dei 10 milioni di copie nei 20 paesi dove sono venduti. (E.V.) 2 - MI LAUREO CON PAOLINI... Gabriele Paolini, il più detestato incursore televisivo (nel Guinness dei primati per i blitz durante le interviste nei tg) è finito in una tesi di laurea. L'ha presentata lo studente di scienze della comunicazione, dell'Università di Savona, Gabriele Scarponi a Felice Rossello, docente nella disciplina di laboratorio di cinema, musica, spettacolo. Paolini è stato studiato nei suoi interventi e negli insulti che abitualmente si tira dietro. (G.B.) 3 - MARESCIALLO, ECCO IL PREMIO... I più celebri carabinieri-investigatori della fiction? Il comandante piemontese di una piccola caserma di provincia, Gigi Arnaudi, protagonista dei "Racconti del maresciallo" di Mario Soldati (diventati uno sceneggiato tv nel 1968 e ripubblicati dalla Sellerio), e il maresciallo Giovanni Rocca, protagonista dell'omonima serie televisiva. Devono avere pensato a loro gli organizzatori di Carabinieri in giallo, il premio letterario dell'Arma. Si partecipa inviando alla rivista Il Carabiniere (email: ente.editoriale@carabinieri.it) un racconto inedito con protagonisti gli investigatori dell'Arma. Premio di 2 mila euro al primo classificato. 4 - L'IPOD DI SEVERINO IL GUERRIERO... La collana ha un titolo impegnativo: «La voce del filosofo». E l'obiettivo dell'editore Mimesis (www.mimesisedizioni.it) è fare uscire il pensiero dei filosofi contemporanei dai libri allineati nelle biblioteche per restituirlo all'ascolto attraverso la viva voce dei pensatori. La prima opera della collana si intitola "A lezione da Emanuele Severino": volontà, fede e destino. Un cofanetto con due cd in formato audio mp3 che restituisce, attraverso la voce del filosofo, le lezioni tenute dal professore all'Università Vita e salute San Raffaele di Milano, nel semestre invernale 2005-2006. Un incontro con la filosofia di Severino il guerriero, se è vero che, come scrive Massimo Donà nel volume che accompagna i cd, gli avversari non gli mancano. «Metafisici e teologi, alfieri del pensiero debole e dell'ermeneutica, analitici e continentali, tutti uniti in un incessante tentativo di demolizione di quello che resta, di là di tutto, uno degli impianti speculativi più potenti che la contemporaneità abbia saputo offrire». Si può ascoltare Severino in macchina, tra un semaforo e l'altro, a casa sdraiati in poltrona, nelle cuffie dell'iPod durante un viaggio in treno o facendo jogging. Magia della tecnica. Che il filosofo, nei suoi libri, definisce di solito in termini apocalittici come «forma di dominio supremo del divenire del mondo», «espressione della persuasione nichilistica» e così via. Professor Severino, sarà pure ad alto rischio nichilistico, la tecnica, ma senza cd e mp3 non potremmo ascoltare la sua voce. [08-04-2009] EMANUELE SEVERINOSVEVA CASATI MODIGNANI

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''Ragazzi, che Costituzione!, un'iniziativa per avvicinare i giovani alla Carta coinvolge la provincia di Lucca (sezione: Cultura)

( da "Sestopotere.com" del 08-04-2009)

Argomenti: Cultura

''Ragazzi, che Costituzione!, un'iniziativa per avvicinare i giovani alla Carta coinvolge la provincia di Lucca (8/4/2009 15:14) | (Sesto Potere) - Lucca - 8 aprile 2009 - “Ragazzi, che Costituzione!” è il titolo di un seminario dedicato agli studenti e docenti delle scuole secondarie superiori (4° e 5°anno), che si è tenuto a Lucca con l'obiettivo di approntare un percorso culturale sul significato e sulle strutture fondamentali della nostra vita pubblica. La prospettiva non è quella meramente celebrativa, ma di discussione e confronto per rafforzare il sentimento d’identità nazionale e la consapevolezza del patto di cittadinanza su cui si basa la Repubblica italiana. L'iniziativa, che rientra tra quelle organizzate dal Comitato provinciale per la valorizzazione della cultura della Repubblica nel contesto dell’unità europea, istituito presso la prefettura di Lucca, in occasione del 60° anniversario dell’entrata in vigore della Costituzione repubblicana, prevede un ciclo di incontri tenuti da qualificati docenti e ricercatori specializzati dell’università di Pisa. I risultati positivi, uniti al pubblico apprezzamento, hanno indotto il comitato ad intraprendere, anche per l'anno scolastico in corso, iniziative analoghe che interessano le ultime classi degli istituti di istruzione secondaria della piana di Lucca, della Versilia, della Garfagnana e Media valle. Il secondo ciclo formativo prevede l’estensione dell’iniziativa alle famiglie degli studenti: questo importante elemento di novità nasce dall’interesse generale emerso in occasione della precedente attività formativa. Per stimolare la continuazione di un percorso educativo, si è ritenuto – come lo scorso anno - di distribuire alle scuole 450 copie del testo “Ragazzi, che Costituzione” – elementi di educazione costituzionale, con la costituzione italiana glossata ed illustrata, a cura del prof. Saulle Panizza, ordinario di diritto costituzionale presso la facoltà di Scienze politiche dell’Università di Pisa.

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Cuil: le timeline in un motore di ricerca (sezione: Cultura)

( da "Blogosfere" del 08-04-2009)

Argomenti: Cultura

Apr 09 8 Cuil: le timeline in un motore di ricerca Pubblicato da Alessio Pellegrini alle 16:19 in (In)formazione, Tool Vi ricordate di Cuil ? Il motore di ricerca lanciato nell'estate 2008, che si vanta tutt'ora di aggregare il triplo delle pagine di Google . Cuil, termine gaelico per indicare "conoscenza", si pronuncia come "cool" ed è stato sviluppato da ex dipendenti di Google. In piena corsa per competere con i grandi motori di ricerca, Cuil si arricchisce adesso di una nuova funzione di visualizzazione dei risultati di ricerca: la timeline. La timeline apparirà sulla destra di tutti quei risultati di ricerca che hanno a disposizione una serie di date che possono dar vita ad una timeline. Questa è ingrandibile e con un semplice rollover su una data si apre una piccola finestra con una spiegazione degli eventi e i top search results. Ad esempio, se digitiamo "great depression" (tanto per citare temi attuali), esce fuori questa timeline: La timeline è insomma una delle funzioni che Cuil sta mettendo in campo per differenziarsi dai grandi competitor: oggi il problema non è infatti avere le informazioni, ma trovare quelle che ci servono. Con le sue opzioni di visualizzazione dei risultati di ricerca, Cuil cerca insomma di fornire qualcosa di più di una semplice caterva di risultati. Un interessante servizio alternativo a Cuil è Daymix .

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Proposta per favorire le ricostruzioni con un sistema di polizze antiterremoti (sezione: Cultura)

( da "Foglio, Il" del 08-04-2009)

Argomenti: Cultura

8 aprile 2009 Un'idea dell'Isvap e dell'Ania Proposta per favorire le ricostruzioni con un sistema di polizze antiterremoti "Siamo uno dei pochi paesi in Europa a non avere una vera copertura assicurativa". Il modello francese Una soluzione di mercato anche per i sismi. Non è una boutade ma una proposta che da tempo gli addetti ai lavori studiano. Anche se, finora, nessun governo ha voluto dare seguito al progetto. Eppure l’idea arriva oggi dall’autorità che vigila sul settore assicurativo, l’Isvap. “L’Italia – dice al Foglio il presidente dell’Isvap, Giancarlo Giannini – è uno dei pochi paesi in Europa a non avere una vera copertura assicurativa contro le catastrofi naturali, a partire dai terremoti, che pure sono nel nostro paese quelli più facilmente ‘mappabili’ dal punto di vista del rischio”. Sulla base di questa analisi, Giannini aggiunge: “Da tempo abbiamo sottoposto all’attenzione delle autorità governative studi e proposte in cui si prevedono forme assicurative con una collaborazione pubblico-privato, magari assegnando allo stato una funzione di riassicuratore di ultima istanza”. Sono diversi i vantaggi di questo progetto, secondo il presidente dell’Autorità che sorveglia il comparto: “Si ridurrebbero gli oneri dello stato. Sulla base dell’esperienza, abbiamo stimato in 3,5 miliardi di euro il costo medio annuo che la pubblica amministrazione si accolla in eventi di questo genere. Con una presenza privata di sicuro il ristoro del danno sarebbe molto più tempestivo di quanto avviene adesso con il solo intervento dello stato”. “Poiché non sollecitiamo un’assicurazione obbligatoria tout court – spiega Giannini – si possono trovare strumenti per incentivare il ricorso da parte dei cittadini a stipulare polizze antiterremoti. In questo senso uno dei mezzi è per esempio quello di una riduzione, fino al dimezzamento, dell’imposta sull’assicurazione. A forme di incentivi potrebbero essere poi affiancati anche mezzi dissuasivi da parte dello stato. Se un cittadino per esempio non volesse stipulare una polizza si potrebbe escludere un intervento pubblico nel coprire e risarcire i danni dell’evento”. Già nel 2003, ricorda Giannini, “abbiamo studiato con la Protezione civile il problema e siamo pervenuti alla conclusione che le indubbie difficoltà tecniche sono assolutamente risolvibili con una chiara volontà politica”. A quell’epoca il capo della Protezione civile, Guido Bertolaso, si dichiarò a favore di un’assicurazione obbligatoria. Dice adesso Giannini: “L’esempio straniero che si potrebbe prendere come riferimento è quello francese”. Anche per l’Ania, l’associazione che riunisce le compagnie di assicurazioni, è opportuno che l’Italia adotti “un sistema misto pubblico-privato contro le catastrofi naturali”, ha detto ieri il presidente dell’Ania, Fabio Cerchiai. Ecco la conclusione di un dossier in fieri: “Assicurazione obbligatoria o semiobbligatoria, con l’assicurato che, oltre al premio, si accolla una ridotta quantità del danno, attraverso un meccanismo di franchigia. L’assicuratore, a fronte del premio ricevuto, si accolla gran parte del danno”. A carico dello stato, “anche con strumenti innovativi di riassicurazione emessi nei mercati internazionali specializzati”, ci sarà “l’eventuale eccedenza, nel caso di disastri particolarmente gravi”. I big assicurativi, attraverso l’Ania, hanno preparato un rapporto in cui raffrontano il sistema italiano con quello di altri paesi europei. L’Italia è in una situazione “eccentrica”: di fatto lo stato – si legge nel rapporto – ha assunto tutti gli oneri di ricostruzione post-emergenza, con evidenti “sprechi di risorse”, connessi anche alla mancanza di una cultura preventiva. Il sistema attuale, secondo l’Ania, “non è sostenibile nel futuro”, specie “a fronte di una previsione di incremento della frequenza dei disastri” e di un processo che ha “tempi lunghi”, è “inefficace” e “complesso”. Ecco il raffronto con gli altri stati europei: in Francia il modello si basa sul principio di obbligatorietà: privati e imprese devono stipulare una polizza antincendio sugli immobili che contiene una clausola contro le calamità naturali, con i privati. In Spagna c’è l’obbligatorietà ma non sono le compagnie a sottoscrivere le garanzie bensì un ente statale che opera con criteri privatistici. In Germania e Regno Unito non vige l’obbligatorietà ma un’alta percentuale di polizze antincendio contengono clausole antisismiche. A sostenere la bontà del progetto c’è pure Giuseppe Zamberletti, presidente del Comitato grandi sismi della Protezione civile: “Il vantaggio di introdurre forme di assicurazioni in caso di catastrofi è di non far gravare la ricostruzione sullo stato. Inoltre c’è l’incentivo implicito alla prevenzione. Se assicuro il mio edificio, per ottenere condizioni buone devo essere certo che sia messo a norma”. Leggi Consigli utili per evitare di ricostruire l’Abruzzo come se fosse l’Irpinia di Michele Arnese

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Settimana della cultura scientifica, visite e seminari (sezione: Cultura)

( da "Sicilia, La" del 08-04-2009)

Argomenti: Cultura

laboratori nazionali del sud dell'istituto nazionale di fisica nucleare Settimana della cultura scientifica, visite e seminari Anche i Laboratori nazionali del Sud (Lns) dell'Istituto nazionale di fisica nucleare (Infn), diretti dal prof. Marcello Lattuada, hanno aderito alla XIX Settimana della Cultura scientifica e tecnologica, indetta dal ministero dell'Università e della Ricerca, organizzando una serie di attività seminariali con istituti scolastici provenienti da tutta la Sicilia e visite guidate alle strutture dell'Infn che hanno preso il via nei giorni scorsi. Tra le attività per le scuole (sono stati invitati gli studenti delle quinte classi delle scuole secondarie di II grado), proseguono anche oggi, mercoledì 15 e giovedì 16 aprile (dalle 9 alle 14), i seminari di presentazione delle attività di ricerca condotte ai Laboratori nazionali del Sud. Per gli interessati, inoltre, saranno effettuate visite guidate da ricercatori e docenti dell'Infn e dell'Università nei pomeriggi di oggi, del 15 e 16 aprile (inizio visite alle 16.30 e alle 17.30). I Laboratori nazionali del Sud sono uno dei quattro Laboratori nazionali dell'Infn dislocati sul territorio nazionale. La loro attività principale è la ricerca in fisica fondamentale, condotta mediante l'uso di acceleratori di particelle. Attraverso lo studio delle collisioni nucleari si cerca di indagare la struttura dei nuclei e i possibili meccanismi di reazione. Le ricadute di tali studi in altri campi scientifici e applicativi sono molteplici e coinvolgono principalmente l'astrofisica, i beni culturali, la fisica medica. I Laboratori sono dotati di due acceleratori di particelle: un "Tandem Van de Graaff" e un "Ciclotrone superconduttore" e di rivelatori che consentono la realizzazione di esperimenti a cui partecipano gruppi di ricerca nazionali e internazionali. Per il funzionamento degli acceleratori sono state sviluppate tecnologie d'avanguardia che interessano l'alto vuoto, la criogenia, l'elettronica e l'informatica. Gruppi di ricercatori dell'ente e docenti dell'Università di Catania, dopo un seminario di presentazione delle attività di ricerca scientifica nel campo della fisica nucleare, accompagneranno gli alunni nella visita ai due acceleratori di particelle, ad alcuni degli apparati sperimentali, nella sala di adroterapia per la cura dei tumori dell'occhio in collaborazione e nel laboratorio di analisi non distruttiva per la tutela e conservazione dei beni culturali. Nel campo dell'astrofisica nucleare sarà presentato il progetto "Nemo" finalizzato alla costruzione di un telescopio sottomarino per neutrini nel mediterraneo.

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MAURIZIO COSTANZO ASSOLTO IN SEDE CIVILE DA REATO DIFFAMAZIONE (sezione: Cultura)

( da "Wall Street Italia" del 08-04-2009)

Argomenti: Cultura

Maurizio Costanzo assolto in sede civile da reato diffamazione di Apcom Per giudizi su docente università accusato di abusi -->Roma, 8 apr. (Apcom) - Non ha diffamato. La I sezione del tribunale civile di Roma ha assolto Maurizio Costanzo dall'accusa rivoltagli dal professor Ezio Capizzano, il docente dell'università di Camerino che fu accusato di aver intrattenuto rapporti sessuali con alcune sue studentesse e ne aveva filmato le scene. Alla fine del processo penale, il professore, comunque, è stato completamente assolto. Costanzo nel corso del suo show, l'11 febbraio del 2002, aveva criticato il comportamento di Capizzano. Nel marzo 2006 il docente aveva chiesto al tribunale, la condanna del conduttore tv al risarcimento dei danni, patrimoniali, esistenziali e morali qualifandoli in 6.650.000 euro. Costanzo si è difeso, con il suo legale Giorgio Assumma, sostenendo che i suoi apprezzamenti negativi erano giustificati dalla notorietà del fatto e dal pesante disvalore del comportamento etico, sociale, istituzionale tenuto dal professore. Il giudice Angela Salvio, nel respingere la domanda di Capizzano, ha scritto: "E' lecito l'esercizio della libertà di espressione del pensiero e di critica su un fatto di pubblico interesse, effettuato con espressioni sicuramente non eleganti, ma che comunque rientrano nella comune accezione della critica alla quale è proprio l'uso di toni sprezzanti, esasperati, veementi e incandescenti". Il principio affermato dal tribunale è di grande rilievo giuridico e costituirà un precedente a favore della libertà dei giornalisti nell'esprimere valutazioni ed opinioni censoree su episodi di pubblico interesse.

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Università di Catanzaro, le associazioni contro l'accorpamento delle scuole (sezione: Cultura)

( da "Giornale di Calabria, Il" del 08-04-2009)

Argomenti: Cultura

Università di Catanzaro, le associazioni contro l’accorpamento delle scuole CATANZARO. Confindustria, Confesercenti, Confcommercio, Confartigianato e Cna di Catanzaro, in una nota, esprimono “ grande preoccupazione e stupore per la decisione di ridimensionare in maniera significativa le scuole di specializzazione della Facoltà di Medicina dell’Ateneo Magna Graecia. Il Decreto Ministeriale del 31 marzo 2009 che, di fatto, accorpa 16 scuole di specializzazione della Facoltà di Medicina dell’Università Magna Graecia alle Università di Bari e Napoli, rappresenta - si legge in una nota - un fatto grave e censurabile. Nel caso specifico, si rischia oltre che il grave depotenziamento della nostra Facoltà, la fuga di giovani, costretti, loro malgrado a trasferirsi fuori regione, con aggravio di costi e problemi di carattere logistico per le famiglie, certamente non indifferente. Condividiamo la reazione dei docenti, degli studenti e del mondo universitario tutto. È una vicenda che interessa tutta la comunità calabrese ed è, per questa ragione, che non possiamo e non dobbiamo tacere. Lo sviluppo dell’Università e dei Centri d’eccellenza - si sottolinea - deve essere al centro di ogni iniziativa di progetto per la crescita economica e sociale del territorio. La politica e le istituzioni non devono rimanere inermi davanti all’ennesimo tentativo di mantenere la nostra terra nel degrado e nell’abbandono, cercando di non valorizzare ed incentivare le potenzialità di crescita. Dobbiamo sforzarci di provocare un forte, ma necessario, cambio di rotta. È necessario, quindi, tutti insieme, istituzioni, politica e parti sociali, porre in essere tutte quelle iniziative e quelle attività necessarie per far sì che si possa ottenere un ripensamento al Ministro Gelmini, consentendo, nell’attuale momento storico, di mantenere in vita gli investimenti in ricerca e sviluppo al fine di garantire nuove prospettive alle generazioni future, generando quel necessario clima di fiducia e speranza, necessario per affrontare le attuali sfide. La ricerca e l’innovazione rappresentano condizioni propedeutiche per la competitività del territorio, generando conoscenze ed energie per un rilancio del tessuto economico e, contestualmente, configurandosi quali fattori di attrazione per investimenti produttivi. A tal fine, - conclude la nota - auspichiamo un forte coinvolgimento istituzionale per individuare ogni soluzione idonea a scongiurare tale ennesima spoliazione”. (08-04-09)

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CATANZARO: IMPRESE, NO RIDIMENSIONAMENTO SPECIALIZZAZIONI MEDICINA. (sezione: Cultura)

( da "Asca" del 08-04-2009)

Argomenti: Cultura

CATANZARO: IMPRESE, NO RIDIMENSIONAMENTO SPECIALIZZAZIONI MEDICINA (ASCA) - Catanzaro, 8 apr - Confindustria, Confesercenti, Confcommercio, Confartigianato e Cna di Catanzaro esprimono ''grande preoccupazione e stupore per la decisione di ridimensionare, in maniera significativa, le scuole di specializzazione della Facolta' di Medicina dell'Ateneo Magna Graecia di Catanzaro. Il Decreto Ministeriale del 31 marzo 2009 che, di fatto, accorpa 16 scuole di specializzazione della Facolta' di Medicina dell'Universita' Magna Graecia alle Universita' di Bari e Napoli, rappresenta un fatto grave e censurabile''. ''Nel caso specifico, - si legge nel documento delle Associazioni - si rischia oltre che il grave depotenziamento della nostra Facolta', la fuga di giovani, costretti, loro malgrado a trasferirsi fuori regione, con aggravio di costi e problemi di carattere logistico per le famiglie, certamente non indifferente. Condividiamo la reazione dei docenti, degli studenti e del mondo universitario tutto. E' una vicenda che interessa tutta la comunita' calabrese ed e', per questa ragione, che non possiamo e non dobbiamo tacere. ''Lo sviluppo dell'Universita' e dei Centri d'eccellenza - sostengono l Associazioni - deve essere al centro di ogni iniziativa di progetto per la crescita economica e sociale del territorio. La politica e le istituzioni non devono rimanere inermi davanti all'ennesimo tentativo di mantenere la nostra terra nel degrado e nell'abbandono, cercando di non valorizzare ed incentivare le potenzialita' di crescita. Dobbiamo sforzarci di provocare un forte, ma necessario, cambio di rotta. E' necessario, quindi, tutti insieme, istituzioni, politica e parti sociali, porre in essere tutte quelle iniziative e quelle attivita' necessarie per far si' che si possa ottenere un ripensamento al Ministro Gelmini, consentendo, nell'attuale momento storico, di mantenere in vita gli investimenti in ricerca e sviluppo al fine di garantire nuove prospettive alle generazioni future, generando quel necessario clima di fiducia e speranza, necessario per affrontare le attuali sfide''. La ricerca e l'innovazione, sostengono, ''rappresentano condizioni propedeutiche per la competitivita' del territorio, generando conoscenze ed energie per un rilancio del tessuto economico e, contestualmente, configurandosi quali fattori di attrazione per investimenti produttivi. A tal fine, auspichiamo un forte coinvolgimento istituzionale per individuare ogni soluzione idonea a scongiurare tale ennesima spoliazione''. red-rg/mcc/ss (Asca)

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Turismo, bando da 800 mila euro (sezione: Cultura)

( da "Gazzetta di Parma Online, La" del 08-04-2009)

Argomenti: Cultura

Turismo, bando da 800 mila euro Portare i turisti italiani e stranieri nelle Terre Verdiane. Arrivare, pernottare, restarci e tornarci. Come? Grazie a operazioni di in-coming, well-coming e a un «tour operator» o «gestore privato» in grado di posizionare il territorio e l'outlet Fidenza Village nel mercato turistico italiano ed europeo sviluppando tutte le attività di marketing integrato necessarie. Gli imprenditori hanno tempo fino a venerdì 10 per prenotare il sopralluogo obbligatorio sul territorio e la visione della documentazione (tel. 0524-83377 Ufficio Progetto Europa), che consente l’accesso al bando nazionale di concorso che invita gli operatorio privati a fare sistema con gli enti pubblici e a scommettere sul territorio delle Terre Verdiane in partner con i Comuni dell’Unione e in particolare con il Comune di Fidenza capofila del progetto. Il bando da 800 mila euro al netto di Iva – pubblicato sulla Gazzetta ufficial - è il passo concreto per rendere operativo un progetto, punto di partenza di mete più lontane: in prima battuta, lo scopo è avviare un nuovo modello di gestione integrata misto pubblico-privata dei servizi di informazione ed accoglienza turistica in grado anche di stimolare e costruire nuovi itinerari e iniziative turistico-culturali in rete. Ecco allora che – proprio per consentire ai turisti di scegliere le Terre Verdiane come meta di pacchetti weekend o soggiorni più lunghi - il Comune di Fidenza (servizio marketing territoriale, Progetto Europa e turismo) in partner con Value Retail (per outlet Fidenza Village), VR Milan e l’Unione Terre Verdiane hanno presentato il bando aperto fino a fine aprile. L’esito della gara andrà ad individuare un operatore privato che gestirà i servizi di informazione e accoglienza turistica del punto Iat – Fidenza Village e dello sportello Casa Cremonini in piazza Duomo a Fidenza, potrà svolgere attività di incoming, proporre pacchetti e iniziative coordinandosi con i Comuni – principali attori del bando - e sviluppare progetti di promozione turistica e promo-commercializzazione. I 10 Comuni protagonisti e interessati sono Busseto, Fidenza, Fontanellato, Fontevivo, Roccabianca, Salsomaggiore, San Secondo, Sissa, Soragna, Trecasali. Il bando è aperto fino a lunedì 20 aprile e prevede l’affidamento dei servizi e stipula del contratto con l’aggiudicatario a fine giugno, al termine dei lavori della Commissione per l’aggiudicazione.

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Terremoto in Abruzo: si mobilita anche l'Università di Salerno per la popolazione (sezione: Cultura)

( da "Salerno notizie" del 08-04-2009)

Argomenti: Cultura

Terremoto in Abruzo: si mobilita anche l'Università di Salerno per la popolazione Nella seduta di martedì 7, il Senato Accademico, dopo il minuto di silenzio in ricordo delle vittime, ha approvato il documento presentato dal senatore Caggiano in rappresentanza degli studenti, e ha manifestato la disponibilità ad accogliere tutti gli studenti e i docenti dell’Università dell’Aquila che intendano usufruire dei nostri servizi didattici e di ricerca, in considerazione dell’inagibilità dei plessi universitari del capoluogo abruzzese. Una manifestazione di solidarietà che il Senato Accademico ha voluto concretizzare anche aderendo all’invito della Conferenza dei Rettori (CRUI), che, oltre ad esprimere cordoglio e solidarietà, ha istituito il “Fondo Università Emergenza Terremoto” che raccoglierà i contributi del personale docente e tecnico-amministrativo di tutte le Università italiane per la ricostruzione degli edifici dell’Università aquilana colpita e distrutta in numerose strutture dalla violenta scossa tellurica e così profondamente toccata dal dramma delle centinaia di vittime ed in particolare dai quattro studenti deceduti nella Casa dello Studente. “Esprimo profondo cordoglio per le vittime del terremoto dell’Abruzzo e vicinanza alla popolazione colpita” ha affermato il Rettore prof. Raimondo Pasquino che ha aggiunto: “Il nostro è un piccolo gesto rispetto alla tragedia che ha sconvolto l’Abruzzo. Un evento che non può lasciarci indifferenti e che ci ha colpiti profondamente. Tutta la comunità universitaria ha espresso in occasione della riunione del Senato Accademico il desiderio di intervenire e fare qualcosa di concreto a favore di quanti piangono la perdita dei loro cari e i sacrifici di una intera vita di lavoro”. Il pensiero va anche ai quattro studenti che hanno perso la vita all’interno della Casa dello studente dell’Aquila. “Giovani – ha ricordato il Rettore – la cui speranza in un futuro migliore è stata tragicamente tranciata. Ma proprio la vista di quei corpi esanimi deve spingerci a lavorare duramente per una società più sicura e migliore per migliaia di altri studenti. Sono certo di interpretare la volontà ed il pensiero di tutto l’Ateneo, degli studenti, dei docenti e del personale tecnico-amministrativo dicendo che non faremo mancare il nostro sostegno alle famiglie ed alle popolazioni colpite”. 08/04/2009

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