CENACOLO
DEI COGITANTI |
Disagio giovanile: gli
studenti hanno incontrato un esperto
( da "Stampa, La" del
08-04-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: associazione dedicata a Matteo
Bolla (ragazzo scomparso in un incidente nel 2007) l'incontro con Gustavo
Pietropolli Charmet, esperto del disagio giovanile. Psichiatra e
psicoterapeuta, è stato primario incaricato di servizi psichiatrici, docente di
Psicologia Dinamica all'Università Bicocca di Milano. Erano presenti ragazzi e
docenti del liceo Cassini.\
Pracatinat verso il
rilancio ( da "Eco
del Chisone" del 08-04-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: iniezione di 4,5 milioni di
capitali pubblici Pracatinat verso il rilancio In salvo 60 lavoratori - Ora i
privati fanno capolino FENESTRELLE - «Non era né scontato né facile». Può ben
essere soddisfatto, il presidente di Pracatinat Celeste Martina. Lunedì 6, dopo
quattro anni, i suoi sforzi sono stati premiati.
L'Ateneo aderisce alla
raccolta fondi della CRUI ( da "Bollettino
Università & Ricerca" del
08-04-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: >> Invita, pertanto, docenti,
personale tecnico-amministrativo e studenti a dare il proprio contributo con un
versamento da effettuarsi sul fondo aperto dalla CRUI denominato UNIVERSITA'
EMERGENZA TERREMOTO, utilizzando l?IBAN: IT 80 V 03226 03203 000500074995. BUR.
Adesione dell'ateneo al
fondo di emergenza a favore dell'Università de L'Aquila
( da "Bollettino Università & Ricerca"
del 08-04-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: Università aquilana, duramente
colpita, come la città e la popolazione, dal sisma di due giorni fa. Un
messaggio di solidarietà e di partecipazione, a nome di docenti e personale
universitario fiorentino, è stato inviato dal rettore Augusto Marinelli al
rettore dell?
Scoperto il modo per
ridurre il danno neuronale e prevenire lo sviluppo dell'epilessia
( da "Bollettino Università & Ricerca"
del 08-04-2009)
Argomenti:
Cervelli
Abstract: Farmacologia di Unife e
Responsabile ferrarese della ricerca -. Questo corrisponde a quasi mezzo
milione di malati nel nostro paese, mentre in Europa i malati sono circa 6
milioni. Le epilessie più comuni nella popolazione adulta originano in una
parte del cervello chiamata lobo temporale. In pazienti che hanno queste
malattie si osservano spesso alterazioni patologiche del tessuto nervoso,
Studio del'Ateneo su
effetti e pericoli degli anabolizzanti
( da "Bollettino Università & Ricerca"
del 08-04-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: del Dipartimento di Scienze
Cliniche del nostro Ateneo, docente di Medicina dello Sport, ha messo a fuoco
le problematiche relative agli effetti avversi dell?impiego di steroidi
androgeni a scopo anabolico in un lavoro che è stato pubblicato sull?International
Journal of Sports Medicine ( Side Effects of Anabolic Androgenic Steroids
Abuse).
Finale nazionale del
Global management challenge ( da "Bollettino
Università & Ricerca" del
08-04-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: Università Luiss a Roma. Vi
prenderanno parte 24 team, formati al massimo da cinque unità, composti da
studenti, docenti, manager e professionisti delle principali università e
master in business administration italiani, nonché aziende e banche leader a livello
nazionale e internazionale.
Nasce "Opera"
( da "Bollettino Università & Ricerca"
del 08-04-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: Università degli studi di Modena e
Reggio Emilia. Coordinata dal prof. Fabrizio Montanari , docente di
Organizzazione aziendale, l?iniziativa ha visto ufficialmente la luce alla fine
di marzo, con l?obiettivo di concentrarsi in particolare sull?
Australia 100 Megabit,
Giappone 160 ( da "Punto
Informatico" del 08-04-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: australiani in investimenti misti
pubblico-privato su un periodo di otto anni, con una prima parte di 4,7
miliardi di derivazione completamente statale. Si tratta della "più grande
decisione sulle infrastrutture nella storia australiana", evidenzia Rudd,
e rappresenterà un autentico toccasana per l'attuale crisi economica visto che
produrrà posti di lavoro per 37mila persone all'
Compagnie pronte a
ridiscutere di polizze-catastrofe
( da "Milano Finanza (MF)"
del 08-04-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: Italia con queste coperture sono
offerte alle imprese e agli enti pubblici. Mentre ai privati restano di fatto
inaccessibili. In caso di danni subiti dai cittadini l'unica speranza è quindi
quella di affidarsi agli aiuti pubblici. Che, tra l'altro, pesano fortemente
sulle casse statali considerando che negli ultimi 20 anni lo stato italiano ha
speso mediamente 3,5 miliardi l'anno.
Università, chiusi i
rubinetti ( da "Italia
Oggi" del 08-04-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: Le università. Nella situazione
attuale il blocco è già scattato per quattro atenei che, dati ministeriali alla
mano, nel 2008 hanno presentato bilanci in rosso. La più lontana dal tetto è
l'università di Siena che per buste paga dei docenti spende il 94,14 % dei
finanziamenti provenienti da Roma.
Duomo di Pietrasanta, si
pensa a Michelangelo ( da "Arena,
L'" del 08-04-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: DOCENTE ALL'UNIVERSITÀ DI FIRENZE
Duomo di Pietrasanta, si pensa a Michelangelo Potrebbe essere un progetto di
Michelangelo Buonarroti il cinquecentesco campanile del duomo di Pietrasanta
(Lucca) la cui canna interna, di forma insolitamente cilindrica, ha le stesse
misure della colonna Traiana che a Roma torreggia sui Fori Imperiali.
Pavia, conferenza sul
mestiere delle arti ( da "Provincia
Pavese, La" del 08-04-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: storica dell'arte e docente di
Storia delle Tecniche Artistiche presso l'Università Cattolica di Milano. Sarà
lei a tenere le conferenze (indirizzate a un pubblico anche non specialista),
al termine delle quali verrà rilasciato un attestato di partecipazione. I
cinque appuntamenti si tengono presso i Musei Civici alle ore 17.
Duomo di Pietrasanta, si
pensa a Michelangelo ( da "Bresciaoggi(Abbonati)"
del 08-04-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: DOCENTE ALL'UNIVERSITÀ DI FIRENZE
Duomo di Pietrasanta, si pensa a Michelangelo Potrebbe essere un progetto di
Michelangelo Buonarroti il cinquecentesco campanile del duomo di Pietrasanta
(Lucca) la cui canna interna, di forma insolitamente cilindrica, ha le stesse
misure della colonna Traiana che a Roma torreggia sui Fori Imperiali.
Il Premio Dedalus se ne va
a Pordenone ( da "Resto
del Carlino, Il (Forlì)" del
08-04-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: docente di letteratura italiana
all'Università di Pisa. Assieme al critico Andrea Cortellessa e al docente
Guido Mazzoni, ha individuato una giuria di cento persone scelte fra critici,
scrittori, registi, attori e storici, che ogni mese, a partire da oggi, farà
uscire una graduatoria sui libri di letteratura italiana che hanno ottenuto
segnalazioni.
pomeriggio con paolo poli
oggi alle 17 nella residenza studentesca alessio fontana di via coppino l'ersu
... ( da "Nuova
Sardegna, La" del 08-04-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: docente di lingua italiana
dell'Università di Sassari. Chiusura scuole Gli uffici di segreteria e i locali
scolastici della direzione didattica 8º circolo Galileo Galilei di Sassari,
l'Istituto di istruzione secondaria numero 10+Campanedda-Palmadula, il liceo
classico Azuni osserveranno la chiusura prefestiva sabato 11 aprile.
il ruolo degli atenei
nella sfida per l'innovazione ( da "Mattino
di Padova, Il" del 08-04-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: Università di Padova, grazie al
quotidiano e straordinario sforzo di docenti, ricercatori e giovani dottorandi
ha decisamente avviato la sua trasformazione verso traguardi di maggiore
modernità e di apertura, non solo rispondendo alla nuova sfida relativa alla
«terza missione», ma anche diventando luogo di sperimentazione,
il bo: invieremo un gruppo
di ingegneri ( da "Mattino
di Padova, Il" del 08-04-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: E annuncia che alcuni ingegneri e
tecnici dell'Università andranno in Abruzzo «per valutare i danni subiti dagli
edifici e l'agibilità degli stessi». La Crui ha istituito un fondo
emergenza-terremoto (per dettagli entrare sul sito www.crui.it) e fa appello
alla generosità di docenti, amministrativi e studenti.
Convegno al Baraccano
sulla tutela dei diritti umani a sessant'anni dalla Carta costituzionale
( da "Resto del Carlino, Il (Bologna)"
del 08-04-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: All'incontro sono intervenuti, tra
gli altri, Paola De Donato, presidente della Primo Levi, il professor Gino
Fadiga, docente di Diritto minorile all'università Lumsa di Roma, e l'avvocato
Rosetta Mazzone. Nella foto: da sinistra il professor Fadiga, Paola De Donato e
Rosetta Mazzone
settimana scientifica,
bilancio positivo ( da "Tirreno,
Il" del 08-04-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: Tanti gli interventi di docenti
universitari durante le iniziative del liceo Coluccio Salutati Settimana
scientifica, bilancio positivo MONTECATINI. Una settimana con due grandi
personaggi della scienza, di cui quest'anno si celebrano gli anniversari:
Galileo Galilei, che quattrocento anni fa puntò per la prima volta un
telescopio al cielo;
PARKFIELD DOVE IL RADON È
DI CASA ( da "Unita,
L'" del 08-04-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: Chi fa pronostici è un «imbecille»
alla ricerca di pubblicità. Tutti d'accordo da Guido Bertolaso ai nostri
esperti togati. Il radon è un gas radioattivo; risale in superficie appena le
falde cominciano a scricchiolare ma è solo uno dei segnali e non sempre va
preso sul serio: gli scienziati italiani la pensano così.
Tempo di tragedia in
Abruzzo. E, si dice, occorre lasciare da parte le polemiche. Per aiutare al
meg... ( da "Unita,
L'" del 08-04-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: Altro scandalo: la lista nazionale
di idoneità per i docenti universitari. Non più concorsi nazionali banditi
dalla singole università. Con posti fissati e qualche idoneità in soprannumero.
No. Ora gli Atenei potranno chiamare gli idonei ad libitum. Senza più concorsi
con membri esterni in commissione.
Epilessia, una proteina
riduce i danni ( da "Nuova
Ferrara, La" del 08-04-2009)
Argomenti:
Cervelli
Abstract: importante ricerca condotta
dall'Università di Ferrara che ha scoperto come la fornitura localizzata di una
particolare categoria di proteine chiamate «fattori neurotrofici» nella parte
di cervello danneggiata dall'epilessia, rappresenta un nuovo approccio per
ridurre il danno neuronale e prevenire lo sviluppo della malattia.
La crisi economica esiste
davvero. Crisi: origini e prospettive': è il titolo dell&#...
( da "Resto del Carlino, Il (Bologna)"
del 08-04-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: è il titolo dell'incontro che si
tiene oggi alle 20,30, nella sala incontri della Casa della cultura, a Padulle,
frazione di Sala (piazza Marconi 5). Alla serata partecipano i docenti
dell'università di Bologna Stefano Zamagni, ordinario di economia politica,
Renzo Orsi, ordinario di econometria e il sindaco Valerio Toselli.
i castelli collaborano con
i longobardi ( da "Messaggero
Veneto, Il" del 08-04-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: docente di archivistica
all'Università di Udine, ha presentato il progetto sull'Archivio Storico delle
sezione Friuli Venezia Giulia dell'Istituto. Esso comprende materiale
documentario e librario relativo all'attività svolta dal
università, ecco la cura
anti-deficit "tagli alle spese per trenta milioni" - antonella romano
( da "Repubblica, La"
del 08-04-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: «Siamo molto fiduciosi che
l´università con questo piano potrà rientrare dal deficit», dichiara Marina
Allotta, rappresentante del personale amministrativo. «Ci siamo aggiornati per
esaminare il documento e poter fare le nostre osservazioni», afferma Pierpaolo
Corso, docente a Scienze.
Le imprese e le persone
molto fragili ( da "Gazzetta
di Modena,La" del 08-04-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: docente di Psicologia delle Risorse
Umane - Università di Genova, che parlerà di "La persona debole che
lavora: un peso o una risorsa?'' e di Dolores Straforini, responsabile Attività
di Inserimento lavorativo - Comune di Modena che relazionerà su "L'attività
di inserimento lavorativo del Comune di Modena''.
kolossal, impegnati o
"corti" i film in ateneo si vedono così - ilaria carra
( da "Repubblica, La"
del 08-04-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: idea nata stavolta da un gruppo di
docenti di Mediazione linguistica. «I documentari si fanno fatica a trovare e
vedere in giro - spiega Nicoletta Vallorani, docente di Cultura inglese -
questa rassegna è un´occasione rara per chi in aula studia diverse lingue e
culture, un microcontesto di confronto libero con gli studenti».
terremoto, due pisani in
salvo ( da "Tirreno,
Il" del 08-04-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: due pisani in salvo Fabio Redi e
Rosaria Pollina abitano in centro all'Aquila I due docenti sono riusciti a
fuggire appena dopo la scossa PISA. Anche due pisani nell'inferno del terremoto
dell'Aquila. A vivere la drammatica esperienza sono stati due docenti, il
professor Fabio Redi e la moglie Rosaria Pollina che abitano in Abruzzo da
dieci anni.
Niente più stanze né aule,
si sbriciola la città degli studenti. L'ateneo vivrà
( da "Manifesto, Il"
del 08-04-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: Come docenti non so cosa ci
inventeremo». Lei ieri mattina si è fatta scortare 'dentro' dai tecnici e ha
tirato fuori due ecografi: macchinari nuovi. Salvati. Preziosi per la
ripartenza. «Ho chiesto alla protezione civile di trovarci un posto agibile prima
possibile: l'ospedale riparte subito.
Vandali scatenati la notte
scorsa a Ferentino. I soliti ignoti approfittando dell'abban...
( da "Messaggero, Il (Frosinone)"
del 08-04-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: ex scuola è un simbolo della città
e proprio per questo vogliamo recuperarla attraverso la Stu, la società mista
pubblico-privata" ha spiegato il primo cittadino ferentinate.
Sull'episodio stanno indagando i carabinieri della locale stazione guidati dal
maresciallo Raffaele Alborino. Proprio qualche giorno fa l'ex scuola è stata
messa tra i beni disponibili dal comune.
L'AQUILA - Ancora scosse,
la terra continua a tremare all'Aquila facendo nuovi danni. E il...
( da "Messaggero, Il (Abruzzo)"
del 08-04-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: la prefettura si sposta di tenda in
tenda e il consiglio accademico dell'università ieri si è tenuto sul muretto. I
docenti hanno rivolto un appello agli studenti perchè si mettano in contatto
con l'università. E anche Alessandro Gassman chiede che il teatro stabile possa
rinascere. Calcagni, De Nicola, Fazzi, Gialloreto, Ianni, Iavarone, La Civita,
Mastri, Poeta, Valentini,
CASTIGLION FIORENTINO
NELL'AMBITO del piano di formazione ...
( da "Nazione, La (Arezzo)"
del 08-04-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: AMBITO del piano di formazione e
aggiornamento del corpo docente, l'istituto comprensivo
"D.Alighieri", in collaborazione con il Comune e con il patrocinio
del dipartimento di scienze dell'educazione e formazione dell'Università di
Macerata, ha promosso una conferenza di- battito, in programma oggi (ore 16,30
al teatro comunale), sul tema : «Un solo allievo,
La casa dello studente è
una metafora italiana triste ( da "Sole
24 Ore, Il" del 08-04-2009)
Argomenti:
Cervelli
Abstract: Anche noi che su JobTalk parliamo
di brain circulation contrapposta alla fuga dei cervelli, invitiamo continuamente
i ragazzi a non impigrirsi, a cercare il futuro un paese o due più in là e
postiamoi loro diari, abbiamo voluto commentare, aggiungendo dati e
ragionamenti su quello che in Europa si mette in campo per agevolare questo
flusso di corrente di intelligenza giovanile.
La terra plasmata da
Lorandi ( da "Eco
di Bergamo, L'" del 08-04-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: A Crema 88 sculture del docente
all'Università di Bergamo Mercoledì 08 Aprile 2009 TERZA, pagina 42 e-mail
print Lorandi, «Il sogno» Laureatosi in Lettere all'Università degli Studi di
Pavia, al principio degli anni Settanta il bergamasco Marco Lorandi diventa
assistente all'Università di Bergamo, continuando come ricercatore di Storia
dell'arte moderna prima,
Il professor Guido
Zingari, 60 anni, docente di filosofia della facoltà di Lettere dell'un...
( da "Messaggero, Il"
del 08-04-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: Mercoledì 08 Aprile 2009 Chiudi Il
professor Guido Zingari, 60 anni, docente di filosofia della facoltà di Lettere
dell'università Tor Vergata, è una delle cinque vittime del Lazio ad aver perso
la vita nel terremoto che ha sconvolto l'Abruzzo il 6 aprile. Insegnava a Tor
Vergata ed era uno dei massimi conoscitori italiani di filosofia tedesca.
Insegnava a Tor Vergata ed
era uno dei massimi conoscitori italiani di filosofia tedesca. Si...
( da "Messaggero, Il"
del 08-04-2009) + 1 altra fonte
Argomenti:
Cultura
Abstract: docente di filosofia della facoltà
di Lettere dell'università Tor Vergata, è una delle cinque vittime del Lazio ad
aver perso la vita il 6 aprile. Sul sito dell'Ateneo di Tor Vergata, sotto una
fotografia che lo ritrae sorridente, docenti e personale del dipartimento, dove
Zingari dal 1994 ricopriva la cattedra di "filosofia del linguaggio"
Nei centri storici la
riscossa ( da "Sole
24 Ore, Il (Nord Est)" del
08-04-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: società pubblico/privata che vede
insieme una cinquantina di commercianti, Comune, Ascose e Associazioni
commercianti del centro storico. Il nuovo soggetto avrà la gestione gestione
coordinata del centro, un proprio logo per distinguere le diverse azioni e una
emittente radio riservata per offrire informazioni mirate e musica comune a
tutti i negozi,
Dal duemila in avanti è
nata la
Argomenti:
Cultura
Abstract: Il calo studentesco è la naturale
conseguenza della riduzione dei corsi causata dall'insufficienza del numero dei
docenti. Per questo occorre puntare sull'offerta didattica investendo
maggiormente sulla professionalità degli insegnanti. Bisogna inoltre
salvaguardare quel 50% di studenti fuori sede, testimonianza che l'università è
ancora un buon polo d'attrattiva per i giovani».
UNA CASA PER IL SIIT
( da "Sole 24 Ore, Il (Nord Ovest)"
del 08-04-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: Struttura e ricerca. Entro l'estate
saranno consegnatii laboratori. Il Siit accomunai principali attori (pubblicie
privati) del locale sistema industriale dell'hi-tech.Oltre a grandi realtà
(Ansaldo, ElsagDatamat, OtoMelara, Selex, Alcatel, Bombardier, Ericsson,
Esaote), coinvolge 82 Pmi.
Cittadella scientifica
sull'area ex-Tabacchi ( da "Sole
24 Ore, Il (Nord Est)" del
08-04-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: Un polo tecnico- scientifico
l'Università già lo possiede, con 7mila fra docenti e ricercatori, costato 2
miliardi di investimenti e tanta fatica. Faccio osservare, peraltro, che sui
300 ingegneri laureati forniti lo scorso anno al territorio regionale solo 25
hanno preso la strada di Rovereto ».
L'ateneo di Trento offre
alle imprese analisti finanziari ( da "Sole
24 Ore, Il (Nord Est)" del
08-04-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: studenti sono seguiti da docenti
dell'ateneo appositamente formati per svolgere analisi tecnico-finanziari. In
questo contesto, l'ateneo mette a disposizione delle imprese anche metodologie
di analisi, strumenti software e pacchetti formativi. Il lavoro parte dalla
messa a fuoco della situazione finanziaria dell'azienda per poi suggerire
percorsi di riequilibrio e di rafforzamento.
Avanti con i piccoli
cantieri ( da "Sole
24 Ore, Il (Nord Est)" del
08-04-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: Lo scenario è quello dei piani di
trasformazione urbana pubblico-privati, nei quali l'imprenditore si facarico
delle opere di urbanizzazione, di competenza pubblica, dovendo però sottostare
a modalità di appalto e tempistica vincolate, poco appetibili dal privato». Il
Ddl sui lavori pubblici Ance veneto interviene in questi giorni anche nel
dibattito sul ddl regionale n.
CONGRESSO SULLA RICERCA,
SVILUPPO E INNOVAZIONE IN ACQUACOLTURA
( da "marketpress.info"
del 08-04-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: scopo di riunire i principali
gruppi di ricerca pubblici e privati e gli operatori impegnati nel campo
dell´acquacoltura per discutere il coordinamento, la guida, i finanziamenti e
il trasferimento della ricerca applicata. Gli organizzatori della ricerca
intendono analizzare e discutere: - gli indicatori più affidabili che
forniscono un´approssimazione dell´efficacia nella ricerca:
E' STATA presentata lunedì
a porte chiuse i... ( da "Resto
del Carlino, Il (Imola)" del
08-04-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: Ha detto afferma Mondini che se vi
sono famigliari blasonati' che hanno collaborato a questa realizzazione
pubblico privata, non per questo l'essere parenti può discriminarli in quanto bravissimi
professionisti che hanno collaborato alla stesura dell'impianto didattico fin
dal suo nascere proprio per la loro unica e indiscussa esperienza in città».
DA ABRUZZO VIA LIBERA A
PROGRAMMA ADRIATICO IPA ( da "marketpress.info"
del 08-04-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: I progetti in questione potranno
essere presentati sia da enti pubblici che da soggetti privati ma anche da
università e centri di ricerca pubblici e privati. Saranno finanziati progetti
da un minimo di 500 mila a un massimo di 5 milioni di euro con un contributo
massimo per i privati di 200 mila euro. .
Marchio di qualità a
ristoranti e alberghi ( da "Resto
del Carlino, Il (Ferrara)" del
08-04-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: ha elogiato la sinregia
pubblico-privato e ha ringraziato gli operatori ferraresi: «Grazie al vostro
impegno per noi sarà più facile convincere i mercati nazionali ed esteri che
questa è una terra ospitale». Alla cerimonia è intervenuto anche Ugo Girardi,
segretario generale di Unioncamere Emilia-Romagna: «Il turismo è un settore
strategico ha chiarito :
Il caso Concorso pilotato,
sentiti altri docenti ( da "Resto
del Carlino, Il (Ferrara)" del 08-04-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: docenti IERI altri due docenti
della facoltà di medicina dell'Università di Bologna sono stati sentiti dal pm
nell'ambito dell'inchiesta sul concorso pilotato svoltosi nel marzo
Anabolizzanti: tutti i
rischi
Argomenti:
Cultura
Abstract: 2009 UNIVERSITA' I RISULTATI DEI
RICERCATORI COORDINATI DA ANTONIO BONETTI, DOCENTE DI MEDICINA DELLO SPORT
Anabolizzanti: tutti i rischi «testati» su venti volontari Dalla riduzione della
fertilità ai problemi cardiovascolari alle disfunzioni sessuali Laura Ugolotti
II Rischi cardiovascolari, riduzione della fertilità,
A Bari le tesi abbruzzesi
( da "Corriere del Mezzogiorno"
del 08-04-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: il senato accademico trovando
unanime appoggio di docenti e studenti e, nel frattempo, è partita la raccolta
fondi per aiutare la popolazione abruzzese ad uscire dall'emergenza.
L'amministrazione universitaria ha aperto un conto corrente presso la banca
Unicredit e, parallelamente, i rappresentanti degli studenti stanno promovendo
un'analoga iniziativa in tutte le facoltà baresi,
Anabolizzanti: tutti i
rischi
Argomenti:
Cultura
Abstract: 2009 UNIVERSITA' I RISULTATI DEI
RICERCATORI COORDINATI DA ANTONIO BONETTI, DOCENTE DI MEDICINA DELLO SPORT
Anabolizzanti: tutti i rischi «testati» su venti volontari Dalla riduzione
della fertilità ai problemi cardiovascolari alle disfunzioni sessuali Laura
Ugolotti II Rischi cardiovascolari, riduzione della fertilità,
Turismo, bando da 800 mila
euro ( da "Corriere
del Veneto" del 08-04-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: PUBBLICO-PRIVATO IN RETE Turismo,
bando da 800 mila euro II Portare i turisti italiani e stranieri nelle Terre
Verdiane. Arrivare, pernottare, restarci e tornarci. Come? Grazie a operazioni
di in-coming, well-coming e a un «tour operator» o «gestore privato» in grado
di posizionare il territorio e l'outlet Fidenza Village nel mercato turistico
italiano ed europeo sviluppando tutte
Laboratori Farmacia,
indagato il rettore ( da "Corriere
del Mezzogiorno" del 08-04-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: studenti e gli stessi docenti.
Nella relazione, l'Asl concede all'Università l'ultimatum: dai 30 ai 180 giorni
per «adottare i provvedimenti necessari ad eliminare le violazioni». Secondo i
tecnici dello Spesal - che insieme ai carabinieri del nucleo antisofisticazione
del comandante Antonio Citarella, giovedì scorso, hanno posto i sigilli ai
laboratori del campus di via Amendola -
Da Marx a Gramsci Voza e
Vacca a Bari ( da "Corriere
del Mezzogiorno" del 08-04-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: docente alla facoltà di Medicina
dell'Università di Parigi XIII-Bobigny e presidente della Porta Verde, centro
di ascolto per genitori e bambini. PSICHIATRIA «A una donna tradita» Paolo
Crepet a Racale A una donna tradita, pubblicato da Einaudi, è un libro che
supera i confini di saggio e romanzo per analizzare e osservare il tema del
tradimento.
Behan
( da "Corriere del Mezzogiorno"
del 08-04-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: Il professor Tom Behan, 51 anni, docente
d'Italianistica all'Università del Kent, è in libreria con un saggio che ha già
avuto successo all'estero: Il libro che la camorra non ti farebbe mai leggere
(Newton Compton, 352 pagine, 12.90 euro), efficace resoconto sulle relazioni
pericolose tra clan, politica e società civile.
Turismo, bando da 800 mila
euro ( da "Gazzetta
di Parma (abbonati)" del 08-04-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: PUBBLICO-PRIVATO IN RETE Turismo,
bando da 800 mila euro II Portare i turisti italiani e stranieri nelle Terre
Verdiane. Arrivare, pernottare, restarci e tornarci. Come? Grazie a operazioni
di in-coming, well-coming e a un «tour operator» o «gestore privato» in grado
di posizionare il territorio e l'outlet Fidenza Village nel mercato turistico
italiano ed europeo sviluppando tutte
Brera, corsi d'arte ai
bimbi vittime dei bulli ( da "Corriere
della Sera" del 08-04-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: Medici e docenti hanno davanti agli
occhi i risultati di uno studio presentato lo scorso febbraio all'Università
Cattolica dalla ricercatrice Simona Caravita: il 57,3% di alunni tra i nove e i
14 anni ammette di aver dovuto fare i conti con il bullismo.
Gli atenei
Argomenti:
Cultura
Abstract: Pier Francesco Biagi è docente di
Fisica all'Università di Bari. Studia il radon e i disturbi sui segnali radio.
«I sistemi per prevedere un terremoto già esistono dice , è che mancano i soldi
per perfezionarli. A differenza dei miei colleghi sono convinto che non è
impossibile prevedere un sisma, ci riusciremo.
gran sorrisi, altruismo e
ironia in azienda vince il buonumore - anais ginori
( da "Repubblica, La"
del 08-04-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: «Creare una griglia interpretativa
comica - spiega nell´inchiesta Rino Cerrettelli, docente di risoterapia
creativa - permette di far apparire chi ci perseguita ridicolo e meno
minaccioso. Non correremo il rischio di peggiorare la situazione, ottenendo comunque
il nostro scopo: difenderci».
Imprese, la ricerca è
decisiva ( da "Provincia
Pavese, La" del 08-04-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: Rispondo che il privato da solo non
andrà mai, su alcuni temi, tanto veloce quanto lo possa fare con l'utilizzo di
fondi anche pubblici (e a questo scopo venne pensata «la Nuova Certosa»: per
l'utilizzo di fondi regionali). Questo, ex post, purchè ai tempi della politica
non venga rilasciata la cambiale di decidere senza vincolo di tempi ristretti,
una bussola per il web -
gianni parrini ( da "Tirreno,
Il" del 08-04-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: Ci rivolgiamo soprattutto a chi
guarda al patrimonio culturale italiano da oltre confine - prosegue il docente
- Per questo motivo le pagine indicizzate non saranno disponibili soltanto
nella nostra lingua, ma si potranno leggere anche in inglese, grazie a
sofisticati e innovativi algoritmi in grado di offrire una valida traduzione in
tempo reale».
l'obiettivo sono i 200
mila abitanti ( da "Nuova
Venezia, La" del 08-04-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: esperto di progettazione urbana e
docente Iuav. Boeri vede grandi potenzialità nella Mestre intesa come «città
dell'antinomia», ovvero degli opposti, e ha invitato a sviluppare il quadrante
di Tessera e Porto Marghera come «super luoghi dotati di distinzioni e non come
centri commerciali cittadella».
Rivivono le città dei
Fenici ( da "Unione
Sarda, L' (Nazionale)" del
08-04-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: importanza dell'unità delle città
puniche ha insistito anche Raimondo Zucca, docente dell'università di Sassari e
responsabile dell'Antiquarium arborense. «L'unione di intenti può servire a
creare la connessione tra le città fenicie. Ci sono i presupposti per un
progetto capace di valorizzare la storia fenicia nel Mediterraneo».
A Buffoli Transfer l'
Award della meccanica ( da "Giornale
di Brescia" del 08-04-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: Università, conclusosi con una
visita guidata alla Buffoli. Ieri mattina il vertice della Buffoli - insieme a
Danilo Cambiaghi, docente alla facoltà di Ingegneria di Brescia, e alla
assistente Ileana Bodini, giovane ingegnere responsabile del Gruppo misure
meccaniche e tecniche - ha presentato la gamma produttiva aziendale e la
macchina vincitrice del premio internazionale.
ateneo in lutto, addio al
professor duratti ( da "Messaggero
Veneto, Il" del 08-04-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: fondatore del corso di laurea in
tecniche di radiologia medica e radioterapia dell'università di Udine, corso
del quale era anche docente. Così verrà ricordato Bruno Duratti, spentosi
lunedì nella propria abitazione di Tomba di Mereto dopo una malattia. Nato a
Pontebba 61 anni fa, Duratti studiò da tecnico di radiologia e, per poter
insegnare, si laureò in lettere e filosofia a Udine.
Italiano nella Plastics
Hall of Fame ( da "Polimerica"
del 08-04-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: attività di ricerca industriale,
Galli è stato impegnato come docente universitario presso l?Università di
Bologna dal 1962 al 1965 e presso l?Università di Ferrara dal 1966 fino al
Costruzioni sicure , legge
ignorata ( da "Metronews"
del 08-04-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: paralizzata da proroghe continue
che dovrebbero cessare nel 2010» spiega Alberto Parducci, ingegnere e docente
di Tecnica delle costruzioni all?Università di Firenze. «Il paradosso è che la
legge è così all?avanguardia che in tantissime aree non ci sono le competenze,
o la volontà, per attuarla. Da qui le proroghe, che per fortuna escludono gli
edifici pubblici ancora da costruire».
Difesa Thyssen : sbagliò
operaio ( da "Metronews"
del 08-04-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: ingegnere Vittorio Betta, docente
dell?Università di Napoli: «Si è fatta una demonizzazione del concetto di
fermata della linea, si è parlato di una sorta di pressione psicologica sui
dipendenti, quasi di sanzioni, ma non risulta agli atti che sia mai stata
sanzionata una fermata volontaria dell?
Gli atenei
Argomenti:
Cultura
Abstract: Pier Francesco Biagi è docente di
Fisica all'Università di Bari. Studia il radon e i disturbi sui segnali radio.
«I sistemi per prevedere un terremoto già esistono dice , è che mancano i soldi
per perfezionarli. A differenza dei miei colleghi sono convinto che non è
impossibile prevedere un sisma, ci riusciremo.
Cervelli specializzati in
sesso&seduzione ( da "Stampaweb,
La" del 08-04-2009)
Argomenti:
Cervelli
Abstract: che dobbiamo costantemente
esercitare sugli altri: riconoscendo volti e comportamenti, ricordando episodi,
corteggiando e operando delle scelte. Chi è Manzi Paleoantropologo RUOLO: E?
PROFESSORE DI BIOLOGIA E PALEONTOLOGIA UMANA ALL?UNIVERSITA? LA SAPIENZA DI
ROMA RICERCHE: UOMO DI NEANDERTHAL IL LIBRO: «L?EVOLUZIONE UMANA» IL MULINO
TERREMOTO: UNIVERSITA'
FOGGIA RACCOGLIE FONDI PER ATENEO L'AQUILA.
( da "Asca" del
08-04-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: del Salento e la Libera Universita'
Mediterranea Jean Monnet di Casamassima), ulteriori iniziative per venire
incontro alle esigenze del personale docente, tecnico-amministrativo e di tutta
la popolazione studentesca dell'Universita' de L'Aquila. L'Universita' degli Studi
di Foggia si impegna a mettere in atto ogni intervento utile a garantire la
prosecuzione dell'
Niente più stanze né aule,
si sbriciola la città degli studenti.
Argomenti:
Cultura
Abstract: Come docenti non so cosa ci
inventeremo». Lei ieri mattina si è fatta scortare 'dentro' dai tecnici e ha
tirato fuori due ecografi: macchinari nuovi. Salvati. Preziosi per la
ripartenza. «Ho chiesto alla protezione civile di trovarci un posto agibile
prima possibile: l'ospedale riparte subito.
Le commesse private
salvano i centri regionali di ricerca
( da "Sole 24 Ore, Il (Sud)"
del 08-04-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: pubblici Le commesse private
salvano i centri regionali di ricerca Resistono le realtà attive nei settori
aeronautico e ambientale NAPOLI Paolo Picone La crisi tocca anche il mondo
della ricerca della Campania, sebbene su uno sfondo complesso si individuino
anche aziende e centri che resistono: godono di migliore salute quelli che
operano per i privati in settori ancora trainanti
Graduatorie ad esaurimento
docenti ( da "superEva
notizie" del 08-04-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: Graduatorie ad esaurimento docenti:
dopo Pasqua la pubblicazione del decreto Si è tenuto il 6 aprile 2009 un
incontro al Ministero sulle procedure per l'integrazione/aggiornamento delle
graduatorie ad esaurimento dei docenti. A seguito delle ordinanze del Consiglio
di Stato, l'Amministrazione ha rivisto le modalità di aggiornamento ed in
particolare la possibilità di cambio di provincia.
Prima e filosofia
( da "Daily Bit, The"
del 08-04-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: Il docente è Federico Leoni, che
insegna presso la Facoltà di Filosofia dell?Università degli Studi di Milano.
Riteniamo che sia per tutti i nostri collaboratori un?opportunità di
arricchimento culturale molto importante e un?occasione rara per accedere agli
insegnamenti che normalmente sono riservati agli ambiti universitari.
20! SVEVA CASATI
MODIGLIANI FA TOMBOLA (VENTESIMO LIBRO IN VENT'ANNI DI CARRIERA) C'È CHI SI
LAUREA SUL DI-MASTURBATORE PAOLINI BENEMERITA IN GIALLO, L'ARMA PREMIA I
CARABINIER ( da "Dagospia.com"
del 08-04-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: ha presentata lo studente di
scienze della comunicazione, dell'Università di Savona, Gabriele Scarponi a
Felice Rossello, docente nella disciplina di laboratorio di cinema, musica,
spettacolo. Paolini è stato studiato nei suoi interventi e negli insulti che
abitualmente si tira dietro. (G.B.) 3 - MARESCIALLO, ECCO IL PREMIO.
A Napoli un Centro
ricerche per le Pmi ( da "Denaro,
Il" del 08-04-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: presidente di Unimpresa, Giuseppe
Granata, docente di Marketing e Comunicazione presso l'Università di Cassino,
Vincenzo Palumbo, docente di Economia internazionale presso la Federico II,
Carmine Ruggiero, docente di Diritto bancario presso la Federico II e Ciro
Oliviero, segretario nazionale Unimpresa Edilizia.
Stefano Leoni nuovo
Presidente del Wwf ( da "Villaggio
Globale.it" del 08-04-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: È stato docente presso l'Università
«Alma Mater Studiorum» di Bologna e lo è attualmente presso l'Università
Piemonte Orientale «Amedeo Avogadro» (corso di legislazione ambientale). È
stato insignito della Laurea specialistica honoris causa in studio e gestione
degli ambienti naturali e antropizzati presso la facoltà di Scienze
Matematiche,
L'università si aprea
QUINDICI studentiin fuga dall'aquila
( da "Secolo XIX, Il"
del 08-04-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: Lontano da casa e senza i loro
docenti, ma con l'opportunità di non perdere mesi preziosi. «Ho sentito
telefonicamente il rettore dell'Aquila,Ferdinando Di Orio - racconta Giacomo
Deferrari, alla guida dell'Università genovese - e l'ho sentito amareggiato: il
loro ateneo è praticamente distrutto e non hanno un'altra sede dove trasferire
i 27.
UNIVERSITA' Il
"quarto uomo" per il Rettorato: è il professor Ezio Stagnaro
( da "Gazzettino, Il (Padova)"
del 08-04-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: Docente straordinario e poi
ordinario al nostro ateneo dal 1976, il professor Stagnaro si candida per la
terza volta alla carica di rettore. Niente presentazione utilizzando speciali
effetti virtuali, e nemmeno organizzando la canonica conferenza stampa.
Quei fondi agli studenti
sono aiuti preziosi ( da "Gazzettino,
Il (Belluno)" del 08-04-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: altro docente alle scuole medie di
Agordo. Riassume con chiarezza il pensiero di molti agordini. E gli studenti
cosa ne pensano dell'iniziativa dell'amministrazione comunale di Taibon? Lo
abbiamo chiesto a Giacomo Sibillon di Taibon, universitario a Venezia
(architettura) e ad Andrea Baldassi di Agordo che frequenta gli studi
universitari a Ferrara (
Molti credenti hanno una
religiosità infantile ( da "Gazzettino,
Il (Rovigo)" del 08-04-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: Predendo spunto dai dati illustrati
dal docente padovano, il vescovo Lucio Soravito ha messo l'accento sulla
necessità che la qualità della fede del singolo credente sia sottoposta a un
aggiornamento-miglioramento. «Troppi, pur nella convinzione di considerarsi
credenti - ha detto il vescovo - sono in possesso di una religiosità infantile,
appresa in giovane età e priva dell'
Rosà Un contributo in
denaro per un ospedale dell'Equador nel quale vanno ogni anno op...
( da "Gazzettino, Il (Vicenza)"
del 08-04-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: E' quello che ha dato l'Università
de la Rosa nel giorno della chiusura ufficiale del suo 14. anno accademico. A
ricevere la somma direttamente dai corsisti, da un docente, da due volontarie
del Cif, Anna Ganassin e Mirella Tessarolo davanti ad un centinaio di persone è
stato il dott.
Storicamente dimostrato il
legame fra gli imputati e il partito armato
( da "Gazzettino, Il"
del 08-04-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: docente di filosofia (vedi servizio
a lato) che aveva avuto il torto di condannare in tv le aggressioni. Niente di
strano che qualche docente girasse armato. E così, quando la mattina del 26
settembre un commando si presentò davanti al professor Angelo Ventura e gli
sparò a un piede, lo storico (socialista) a sua volta estrasse una pistola e
fece fuoco,
20! SVEVA CASATI MODIGNANI
FA TOMBOLA (VENTESIMO LIBRO IN VENT'ANNI DI CARRIERA) C'È CHI SI LAUREA SUL
DI-MASTURBATORE PAOLINI BENEMERITA IN GIALLO, L'ARMA PREMIA I CARABINIERI
( da "Dagospia.com" del
08-04-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: ha presentata lo studente di
scienze della comunicazione, dell'Università di Savona, Gabriele Scarponi a
Felice Rossello, docente nella disciplina di laboratorio di cinema, musica, spettacolo.
Paolini è stato studiato nei suoi interventi e negli insulti che abitualmente
si tira dietro. (G.B.) 3 - MARESCIALLO, ECCO IL PREMIO.
''Ragazzi, che
Costituzione!, un'iniziativa per avvicinare i giovani alla Carta coinvolge la
provincia di Lucca ( da "Sestopotere.com"
del 08-04-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: prevede un ciclo di incontri tenuti
da qualificati docenti e ricercatori specializzati dell?università di Pisa. I
risultati positivi, uniti al pubblico apprezzamento, hanno indotto il comitato
ad intraprendere, anche per l'anno scolastico in corso, iniziative analoghe che
interessano le ultime classi degli istituti di istruzione secondaria della
piana di Lucca,
Cuil: le timeline in un
motore di ricerca ( da "Blogosfere"
del 08-04-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: le timeline in un motore di ricerca
Pubblicato da Alessio Pellegrini alle 16:19 in (In)formazione, Tool Vi
ricordate di Cuil ? Il motore di ricerca lanciato nell'estate 2008, che si
vanta tutt'ora di aggregare il triplo delle pagine di Google . Cuil, termine
gaelico per indicare "conoscenza", si pronuncia come "cool"
ed è stato sviluppato da ex dipendenti di Google.
Proposta per favorire le
ricostruzioni con un sistema di polizze antiterremoti
( da "Foglio, Il" del
08-04-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: attenzione delle autorità
governative studi e proposte in cui si prevedono forme assicurative con una
collaborazione pubblico-privato, magari assegnando allo stato una funzione di
riassicuratore di ultima istanza”. Sono diversi i vantaggi di questo progetto,
secondo il presidente dell?Autorità che sorveglia il comparto: “Si ridurrebbero
gli oneri dello stato.
Settimana della cultura
scientifica, visite e seminari ( da "Sicilia,
La" del 08-04-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: saranno effettuate visite guidate
da ricercatori e docenti dell'Infn e dell'Università nei pomeriggi di oggi, del
15 e 16 aprile (inizio visite alle 16.30 e alle 17.30). I Laboratori nazionali
del Sud sono uno dei quattro Laboratori nazionali dell'Infn dislocati sul
territorio nazionale. La loro attività principale è la ricerca in fisica
fondamentale,
MAURIZIO COSTANZO ASSOLTO
IN SEDE CIVILE DA REATO DIFFAMAZIONE
( da "Wall Street Italia"
del 08-04-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: diffamazione di Apcom Per giudizi
su docente università accusato di abusi -->Roma, 8 apr. (Apcom) - Non ha
diffamato. La I sezione del tribunale civile di Roma ha assolto Maurizio
Costanzo dall'accusa rivoltagli dal professor Ezio Capizzano, il docente
dell'università di Camerino che fu accusato di aver intrattenuto rapporti
sessuali con alcune sue studentesse e ne aveva filmato le scene.
Università di Catanzaro,
le associazioni contro l'accorpamento delle scuole
( da "Giornale di Calabria, Il"
del 08-04-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: Condividiamo la reazione dei
docenti, degli studenti e del mondo universitario tutto. È una vicenda che
interessa tutta la comunità calabrese ed è, per questa ragione, che non
possiamo e non dobbiamo tacere. Lo sviluppo dell?Università e dei Centri
d?eccellenza - si sottolinea - deve essere al centro di ogni iniziativa di
progetto per la crescita economica e sociale del territorio.
CATANZARO: IMPRESE, NO
RIDIMENSIONAMENTO SPECIALIZZAZIONI MEDICINA.
( da "Asca" del
08-04-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: reazione dei docenti, degli
studenti e del mondo universitario tutto. E' una vicenda che interessa tutta la
comunita' calabrese ed e', per questa ragione, che non possiamo e non dobbiamo
tacere. ''Lo sviluppo dell'Universita' e dei Centri d'eccellenza - sostengono l
Associazioni - deve essere al centro di ogni iniziativa di progetto per la
crescita economica e sociale del territorio.
Turismo, bando da 800 mila
euro ( da "Gazzetta
di Parma Online, La" del 08-04-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: pubblicato sulla Gazzetta ufficial
- è il passo concreto per rendere operativo un progetto, punto di partenza di
mete più lontane: in prima battuta, lo scopo è avviare un nuovo modello di
gestione integrata misto pubblico-privata dei servizi di informazione ed
accoglienza turistica in grado anche di stimolare e costruire nuovi itinerari e
iniziative turistico-
Terremoto in Abruzo: si
mobilita anche l'Università di Salerno per la popolazione
( da "Salerno notizie"
del 08-04-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: Università Emergenza Terremoto? che
raccoglierà i contributi del personale docente e tecnico-amministrativo di
tutte le Università italiane per la ricostruzione degli edifici dell?Università
aquilana colpita e distrutta in numerose strutture dalla violenta scossa
tellurica e così profondamente toccata dal dramma delle centinaia di vittime ed
in particolare dai quattro studenti deceduti
( da "Stampa, La" del
08-04-2009)
Argomenti: Cultura
IERI AL PALAFIORI, A
CURA DELL'ASSOCIAZIONE MATTEO BOLLA Disagio giovanile: gli studenti hanno
incontrato un esperto Si è svolto ieri mattina al Palafiori, organizzato dall'associazione dedicata a Matteo Bolla (ragazzo scomparso in un
incidente nel 2007) l'incontro con Gustavo Pietropolli Charmet, esperto del
disagio giovanile. Psichiatra e psicoterapeuta, è stato primario incaricato di
servizi psichiatrici, docente di Psicologia Dinamica all'Università Bicocca di Milano. Erano
presenti ragazzi e docenti del liceo Cassini.\
( da "Eco del Chisone"
del 08-04-2009)
Argomenti: Cultura
Edizione dell'8
aprile 2009Fenestrelle, iniezione di 4,5 milioni di
capitali pubblici Pracatinat verso il rilancio In salvo 60 lavoratori - Ora i
privati fanno capolino FENESTRELLE - «Non era né scontato né facile». Può ben
essere soddisfatto, il presidente di Pracatinat Celeste Martina. Lunedì 6, dopo
quattro anni, i suoi sforzi sono stati premiati. L'assemblea
straordinaria, alla presenza del notaio Federica Mascolo, ha approvato
all'unanimità una iniezione di quattro milioni e mezzo di euro nella società
consortile per azioni. «Ora sta a noi - ha commentato il presidente -
amministrare questo grande patrimonio, anche architettonico. Ma dovremo essere
capaci di mettere in rete l'alta valle non olimpica, il parco Orsiera e il
Forte di Fenestrelle, con una governance che va ridefinita». Per i due centri
di soggiorno si scongiura così la prospettiva della chiusura: «Se non avessimo
impostato quattro anni fa questa grossa operazione - conferma Martina - ci
sarebbero grossi rischi per i posti di lavoro». Che sono una sessantina, sotto
la direzione di Boris Zobel. Il Centro di educazione ambientale (oggi anche
"Laboratorio per una società sostenibile") al momento lavora
soprattutto con i soggiorni degli studenti. La società di capitali (interamente
pubblici) ha sostituito dall'anno scorso il consorzio creato nel 1982, quando
la Sanità dismise i due sanatori. Il capitale sociale passerà entro il 30
settembre da
( da "Bollettino Università &
Ricerca" del 08-04-2009)
Argomenti: Cultura
Università di
Perugia LAteneo aderisce alla raccolta fondi della CRUI LUniversità
degli Studi di Perugia aderisce alliniziativa della Conferenza dei
Rettori Università Italiane (CRUI) per la raccolta di fondi a favore
dellUniversità e della Casa dello Studente de LAquila, che hanno
subito gravissimi danni a causa del terremoto di domenica notte. Lappello è stato
lanciato dal Presidente della CRUI a tutte le università italiane
affinché si attivino per aiutare lAteneo del capoluogo
abruzzese. LUniversità di Perugia, che conosce per esperienza diretta i
pesanti disagi
provocati dal terremoto avendo subito danni dal sisma del 1997, invita tutta la
comunità accademica perugina a non sottrarsi a questo atto di concreta
solidarietà verso i colleghi de LAquila, oggi in
grandissime difficoltà.>>
Invita, pertanto, docenti, personale tecnico-amministrativo e studenti a dare
il proprio contributo con un versamento da effettuarsi sul fondo aperto dalla
CRUI denominato UNIVERSITA' EMERGENZA TERREMOTO, utilizzando lIBAN:
IT 80 V 03226 03203 000500074995. BUR.IT 08.04.09
( da "Bollettino Università &
Ricerca" del 08-04-2009)
Argomenti: Cultura
Università di
Firenze Adesione dellateneo al fondo di emergenza a favore
dellUniversità de LAquila Lateneo fiorentino aderisce
alliniziativa lanciata ieri dalla Conferenza dei rettori delle università
italiane (CRUI) per un fondo di emergenza a sostegno della ricostruzione degli
edifici dellUniversità aquilana, duramente colpita, come la città e la
popolazione, dal sisma di due giorni fa. Un messaggio di solidarietà e di
partecipazione, a nome di docenti e personale universitario fiorentino, è stato
inviato dal rettore
Augusto Marinelli al rettore dellateneo dellAquila
Fernando Di Orio. Per versare il proprio contributo la CRUI ha aperto un
apposito conto. Si chiama UNIVERSITA' EMERGENZA TERREMOTO e lIBAN è IT 80
V 03226 03203 000500074995. >> La Conferenza dei rettori, informa una nota della CRUI, è in
continuo contatto con il rettore dellAquila, al fine di
pianificare gli interventi necessari anzitutto a garantire la prosecuzione
dellanno accademico ai 27.000 studenti frequentanti lateneo. BUR.IT
08.04.09
( da "Bollettino Università &
Ricerca" del 08-04-2009)
Argomenti: Cervelli
Università di
Ferrara Scoperto il modo per ridurre il danno neuronale e prevenire lo sviluppo
dellepilessia Arginare o riparare il danno e prevenire lo sviluppo
dellepilessia? Ora è possibile grazie a unimportante ricerca condotta
dallUniversità di Ferrara che ha scoperto come la fornitura localizzata di una particolare
categoria di proteine chiamate “fattori neurotrofici” nella parte di cervello
danneggiata dallepilessia, rappresenta un nuovo approccio
per ridurre il danno neuronale e prevenire lo sviluppo della malattia. Lo studio “Localized delivery
of FGF-2 and BDNF reduces spontaneous seizures in an epilepsy model”, condotto
dal Dipartimento di Medicina Clinica e Sperimentale, Sezione di Farmacologia,
dal Centro di Neuroscienze, dal Dipartimento di Medicina Sperimentale e
Diagnostica, Sezione di Microbiologia, dal Dipartimento di Medicina
Sperimentale e Diagnostica, Sezione di Anatomia Patologica di Unife, dallIstituto
Nazionale di Neuroscienze e dal Dipartimento di Scienze Morfologiche e
Biomediche, Sezione di
Anatomia dellUniversità di Verona, è stato pubblicato su
PNAS, Proceedings of the National Academy of Sciences, una delle più
prestigiose riviste internazionali in materia scientifica e rivista ufficiale
della U.S. National Academy of Sciences. La ricerca scientifica,
presentata a novembre al congresso dell'American Society for Neuroscience a
Washington, importante congresso mondiale sulle neuroscienze, e selezionata per
il press book dellevento tra le sole 200 comunicazioni scelte
fra le 20.000,
rappresenta un importante passo avanti in epilletologia. “Si stima che esistano
circa 7 epilettici ogni 1000 persone in Italia – spiega il Prof. Michele
Simonato del Dipartimento di Medicina Clinica e Sperimentale, Sezione di Farmacologia di Unife e Responsabile ferrarese della ricerca -. Questo corrisponde a quasi
mezzo milione di malati nel nostro paese, mentre in Europa i malati sono circa
6 milioni. Le epilessie più comuni nella popolazione adulta originano in una
parte del cervello chiamata lobo temporale. In pazienti che hanno queste
malattie si osservano spesso alterazioni patologiche del tessuto nervoso,
la più comune delle quali è una perdita di cellule, neuroni, nellippocampo,
nota come sclerosi ippocampale. Queste alterazioni compaiono in un tessuto che prima era sano.
Spesso è possibile identificare un evento epilettogeno iniziale come un trauma
cranico, un ictus, uninfezione cerebrale, un episodio di
convulsioni prolungate, che provoca un danno e che, dopo una fase latente che
può durare anche
alcuni anni, è seguito dalla comparsa spontanea di crisi epilettiche. Arginare
o riparare questo danno quindi potrebbe prevenire la comparsa di epilessia.” Limportanza
di questa ricerca è strettamente collegata allimportanza
delle cellule staminali
del cervello, le cellule staminali neurali, che attraverso lapplicazione
di stimoli chimici vengono spinte a generare nuovi neuroni. >> “Fino ad ora per la cura
di questa malattia – prosegue Simonato – esistono farmaci antiepilettici, ma
non esiste alcuna terapia che prevenga lepilessia. Il nostro
studio ha dimostrato come una categoria di proteine chiamate fattori
neurotrofici, trasferiti nella parte di cervello danneggiata, fa sì che
le cellule staminali neurali si attivino per riparare il danno. Per supplementare i fattori
neurotrofici che, essendo proteine, non possono essere somministrati come
semplici farmaci, abbiamo generato un vettore basato
sul virus dellherpes che, ingegnerizzato geneticamente in modo da fargli
perdere le proprietà patologiche,
acquisisce la capacità di produrre i fattori neurotrofici di interesse. Una
volta effettuata questa operazione abbiamo iniettato il vettore capace di
produrre i fattori neurotrofici nellippocampo danneggiato
dallo stato epilettico, cioè quando la sclerosi ippocampale è già presente. Il trattamento ha
condotto ad una significativa riduzione del danno e ad una significativa
riduzione delle crisi dopo il periodo di latenza. In altre parole, ha ridotto
lo sviluppo di epilessia”. “I risultati ottenuti – conclude Simonato - aprono
prospettive di applicazione in clinica e possono permettere di guidare la ricerca su approcci analoghi per molte altre malattie
neurologiche caratterizzate da danno neuronale”. BUR.IT 08.04.09
( da "Bollettino Università &
Ricerca" del 08-04-2009)
Argomenti: Cultura
Università di Parma
Studio del'Ateneo su effetti e pericoli degli anabolizzanti Un gruppo di
ricercatori, coordinato dal Prof. Antonio Bonetti, ha messo a fuoco gli effetti
collaterali dellabuso di steroidi Un gruppo di ricercatori
dellUniversità di Parma, coordinato dal Prof. Antonio Bonetti, del Dipartimento di Scienze
Cliniche del nostro Ateneo, docente di Medicina dello
Sport, ha messo a fuoco le problematiche relative agli effetti avversi dellimpiego
di steroidi androgeni a scopo anabolico in un lavoro che è stato pubblicato sullInternational
Journal of Sports Medicine ( Side Effects of Anabolic Androgenic Steroids
Abuse). Si tratta di una ricerca che ha cercato di far luce sul mondo delle
palestre, un mondo difficile da indagare, per lomertà che in genere circonda luso
di sostanze illecite con finalità anabolica. Quanto già presente in letteratura
riguardava infatti prevalentemente casistiche più limitate, che praticavano
dosaggi simili a quelli impiegati in ambito clinico o dosaggi più elevati per brevi periodi di tempo, mentre
nella ricerca in oggetto lautosomministrazione (avvenuta
completamente su base volontaria da parte di soggetti che mai in passato
avevano fatto uso di steroidi) ha riguardato un congruo numero di soggetti
(20), con dosaggi di
gran lunga superiori (di 10-50-100 volte) a quelli terapeutici, con unosservazione
che si è protratta per ben 2 anni. Questi gli aspetti salienti del lavoro e i
principali riscontri osservati: >> * drastico calo del colesterolo HDL (il colesterolo buono) e
dellApo-A1, con relativo aumento del rischio cardiovascolare; *
alterazioni degli ormoni sessuali (ipogonadismo ipogonadotropo), con riduzione
del volume dei testicoli, della produzione spermatica e della fertilità; *
aumento del seno (ginecomastia); * pesanti ripercussioni sulla sfera sessuale, sino allimpotenza,
e sulla sfera psichica (aggressività, sbalzi di umore, dipendenza, perdita di
motivazione…), con problemi familiari e relazionali, che hanno indotto sette
soggetti ad abbandonare lo studio (i dati relativi a questi aspetti sono ancora in fase di
elaborazione e saranno oggetto di prossima trattazione specifica). A
dimostrazione della novità e dellimportanza rappresenta
da questo studio, i risultati sono stati ripresi da organi di informazione internazionali e nazionali, in
primis dallagenzia di stampa americana Reuters Health (nellarticolo
“Study confirms harms of anabolic steroid abuse”) e da altre testate come
Health 24, BodyBuilding.com, abcNEWS, javno.hr, La Repubblica on line,
LEspresso.
BUR.IT 08.04.09
( da "Bollettino Università &
Ricerca" del 08-04-2009)
Argomenti: Cultura
Università di Udine
Finale nazionale del Global management challenge La squadra dellUniversità
di Udine composta da quattro studenti della facoltà di Ingegneria, unica
rappresentante del Friuli Venezia Giulia, parteciperà alla finale nazionale del
Global management challenge
(G
( da "Bollettino Università &
Ricerca" del 08-04-2009)
Argomenti: Cultura
Università di Modena
Nasce "Opera" AllUniversità degli studi di Modena e
Reggio Emilia nasce “OPERA”. E ununità di ricerca che vuole
monitorare lefficacia dei sistemi di gestione delle risorse umane nellambito
delle industrie creative dei processi innovativi nelle organizzazioni e dei
social media. Avrà sede a Reggio Emilia. Si chiamerà “OPERA” ed è ununità
di ricerca per lo studio delle industrie creative, dei processi innovativi
nelle organizzazioni e
dei social media e nasce a Reggio Emilia in seno al Dipartimento di Scienze
Sociali Cognitive e Quantitative dellUniversità degli studi
di Modena e Reggio Emilia. Coordinata dal prof. Fabrizio Montanari , docente di
Organizzazione aziendale, liniziativa ha visto ufficialmente
la luce alla fine di marzo, con lobiettivo di concentrarsi in particolare
sullanalisi della creatività, come patrimonio delle cosiddette industrie
creative, sviluppatesi nei settori delleditoria, della musica, delle produzioni cinematografiche e
televisive, della moda, dei videogame e delle arti visive che ricoprono una
quota di produzione e di occupazione decisamente elevata, e come componente
fondamentale nelle recenti evoluzioni dei sistemi economici quali fattori
strategici nella produzione di beni e servizi. “Il valore economico che la
creatività sta assumendo nellattuale contesto globalizzato - ha
spiegato il prof. Fabrizio Montanari - è enorme e fa sì che nessuna impresa che
punti ad essere innovativa possa escludere la creatività dai suoi strumenti, ad esempio, di
comunicazione per rispondere alle sempre più frequenti esigenze di
competitività sui mercati”. Attraverso un programma di studi multidisciplinari,
pubblicazioni, convegni, workshop e conferenze la neonata unità di ricerca, di
cui fanno parte un gruppo di docenti del Dipartimento di Scienze Sociali
Cognitive e Quantitative, dottorandi e studenti, punta a favorire la
circolazione delle informazioni ed a sviluppare nel tempo rapporti di
collaborazione con università e centri di ricerca
internazionali. >> “OPERA – ha continuato il prof. Fabrizio Montanari -
che fa parte del Centro di Ricerca dellAteneo GIUnO -
Giustizia nelle Organizzazioni, coordinato dal prof. Massimo Neri, si propone
di studiare e valorizzare
il ruolo che capitale umano e capitale sociale svolgono allinterno
dei distretti creativi e i loro vantaggi in ambito competitivo, rispondendo
allattuale mancanza di studi empirici. Il panorama di ricerca manca,
infatti, di studi mirati che valutino leffettiva efficacia dei sistemi di gestione
delle risorse umane adottate dalle organizzazioni sia nellattrarre,
trattenere e motivare le persone, sia nel contribuire alle performance
individuali, organizzative e di sistema”. BUR.IT 08.04.09
( da "Punto Informatico"
del 08-04-2009)
Argomenti: Cultura
Roma - Messe davanti
alla complessità della natura di Internet le autorità australiane intendono
filtrare il traffico di tutti i cittadini dandogli nel contempo la possibilità
di accedere in maniera estremamente veloce a quelle stesse informazioni mozzate
dalle blacklist. Per liberare l'Australia dalle "acque morte della banda
larga" in cui si trova attualmente impelagata, il primo ministro Kevin
Rudd ha annunciato l'avvio di un massiccio piano di investimenti statali per la
realizzazione di un imponente National Broadband Network, una rete in fibra
ottica che porterà direttamente nelle case del 90% degli australiani velocità
da 100 Megabit al secondo, 12,5 Megabyte di downstream effettivi. Per
realizzare un progetto tanto colossale il governo fonderà una nuova società, in
cui verranno convogliati un totale di 43 miliardi di dollari australiani in investimenti misti pubblico-privato su un periodo
di otto anni, con una prima parte di 4,7 miliardi di derivazione completamente
statale. Si tratta della "più grande decisione sulle infrastrutture nella
storia australiana", evidenzia Rudd, e rappresenterà un autentico
toccasana per l'attuale crisi economica visto che produrrà posti di lavoro per
37mila persone all'anno. Oltre alle connessioni via cavo, della NBN si avvantaggeranno
anche coloro che attualmente accedono a Internet attraverso i canali wireless
per via della maggiore velocità delle comunicazioni tra le città, mentre è
previsto un potenziamento per i canali satellitari alternativi per coprire il
restante 10% della popolazione del paese. La decisione di spingere
l'acceleratore su un provider in fibra a totale controllo statale (che diverrà
comunque privato dopo i primi 5 anni, secondo quanto prevede attualmente il
progetto) è seguita alla impossibilità di accettare offerte di aziende private
giudicate di scarso profilo, aziende che potranno comunque rientrare dalla
finestra per il 49% dei fondi necessari al completamento di NBN. La super-rete
in fibra ottica porterà la connettività asutraliana al pari delle altre grandi
opere sviluppate, avvantaggiando grandemente "il futuro economico"
del paese, dice ancora Rudd. "Proprio come le linee ferroviarie
prepararono il futuro nel diciannovesimo secolo e le linee elettriche il futuro
del ventesimo secolo - commenta il primo ministro - così la banda larga
rappresenta l'infrastruttura centrale del ventunesimo secolo". E che la
banda larga sia fondamentale in una economia realmente proiettata in avanti lo
sa benissimo soprattutto il Giappone, dove grazie alle specifiche DOCSIS 3.0 il
provider J:Com (sussidiaria di Liberty Global) è stata una delle prime società
a offrire connessioni a 160 Mbps, con un sovrapprezzo per l'utente di 20
dollari e un totale di 60 dollari di canone mensili. A puro titolo di
confronto, negli States i 50 Mbps (quindi meno di un terzo delle connessioni
J:Com) di Co
( da "Milano Finanza (MF)"
del 08-04-2009)
Argomenti: Cultura
MF sezione: Primo
Piano data: 08/04/2009 - pag: 2 autore: di Anna Messia Il presidente dell'Ania,
Cerchiai, rilancia un sistema pubblico-privato per offrire al retail prodotti
contro il terremoto e le alluvioni Compagnie pronte a ridiscutere di
polizze-catastrofe Si riaccende il dibattito sulla necessità di introdurre in
Italia polizze che tutelino i cittadini dai danni di terremoti e catastrofi
naturali. Un argomento annoso, di cui si discute dal 1998. Un tentativo fu
fatto con la Finanziaria del 1999 e poi ancora con quella del 2005, ma tutto si
è sempre arenato a causa della profonda diversità di vedute dei soggetti
coinvolti, governo, assicuratori e consumatori. Dopo il terremoto in Abruzzo la
questione è tornata però di drammatica attualità, e a scendere in campo è stata
ieri l'Ania, l'associazione delle compagnie di assicurazione. Il presidente,
Fabio Cerchiai, ha proposto «un sistema misto tra il mondo assicurativo e lo
Stato», considerandolo, «l'unico modo per affrontare catastrofi come il
terremoto che ha sconvolto l'Abruzzo». A oggi le poche polizze diffuse in Italia con queste coperture sono offerte alle imprese e agli enti
pubblici. Mentre ai privati restano di fatto inaccessibili. In caso di danni
subiti dai cittadini l'unica speranza è quindi quella di affidarsi agli aiuti
pubblici. Che, tra l'altro, pesano fortemente sulle casse statali considerando
che negli ultimi 20 anni lo stato italiano ha speso mediamente 3,5 miliardi
l'anno. «Questo», ha aggiunto Cerchiai, «è il momento di concentrarsi
tutti sulle cose da fare subito, aiutando chi è stato colpito. Ma verranno poi
i tempi per riflettere sul fatto che il nostro è uno dei pochi Paesi che non ha
un sistema misto pubblico-privato contro le catastrofi naturali».In effetti da
un confronto europeo l'Italia ne esce perdente, nonostante il rischio per il
Paese sia molto elevato. «L'ultimo stato ad adeguarsi in Europa è stata la
Romania», dice Adolfo Bertani, ex amministratore delegato di Zurich Italia e
oggi presidente del consorzio non profit Cineas, che da anni segue queste
tematiche, «mentre il nostro è l'unico Paese europeo a non essersi dotato di
una tale norma, nonostante il 67% dei Comuni si trovi in zona sismica e il 50%
delle imprese in aree esposte a pericolo di frane o alluvioni». L'ultimo
tentativo del 2004 che introduceva l'estensione obbligatoria dei danni
catastrofali alle polizze incendio degli edifici si è arenato sull'entità della
somma che lo Stato avrebbe dovuto mettere a disposizione per intervenire come
«riassicuratore di terzo livello». Un cuscinetto che sarebbe servito nel caso
in cui i danni avessero superato le coperture messe a disposizione da
assicuratori e riassicuratori. Nel 2005 era stato ipotizzato uno stanziamento
di 50 milioni, affidato alla Consap. Cifra considerata però irrisoria dagli
assicuratori. Da questo punto dovrà quindi probabilmente ripartire il dialogo.
«L'unico modo per affrontare problemi di questo tipo è un sistema tra compagnie
d'assicurazione, riassicurazioni e Stato, inteso come assicuratore di ultimo
livello per eventi catastrofici veramente grandi», ha ribadito ieri Cerchiai.
«Il mondo assicurativo italiano è pronto a colloquiare sulle modalità».
Bisognerà però superare anche l'ostilità dei consumatori che considerano queste
polizze una nuova tassa sulle sciagure visto che, nel sistema attuale
l'intervento statale è comunque garantito. «Ma queste spese vanno a pesare
sulle casse statali e ricadono sempre sui cittadini», osserva Bertani, «mentre
con la sottoscrizione delle polizze ci sarebbe la certezza e la tempestività
dell'intervento». Per quanto riguarda il terremoto in Abruzzo l'Isvap ha fatto
sapere ieri che l'esposizione delle compagnie italiane è modesta, e soprattutto
bisogna considerare l'intervento dei riassicuratori che riducono il rischio.
Come nel caso delle Generali che, secondo quanto risulta a MF-Milano Finanza
era l'assicuratore della Casa dello studente crollata a L'Aquila. La polizza
prevedeva danni agli edifici fino a 10 milioni, ma è stata in parte
riassicurata.
( da "Italia Oggi"
del 08-04-2009)
Argomenti: Cultura
ItaliaOggi sezione:
Professioni data: 08/04/2009 - pag: 37 autore: Pagina a cura di Benedetta P.
Pacelli Documento Miur con i bilanci degli atenei. ItaliaOggi ha calcolato le
conseguenze Università, chiusi i rubinetti Il ministero stila l'elenco di chi
può assumere Siena, l'Orientale di Napoli, Trieste e Firenze. Per ora sono
queste le quattro università italiane che, per questo
2009, non potranno indire concorsi, assumere personale, dar seguito al
reclutamento del piano straordinario dei ricercatori e saranno escluse anche da
quei fondi in più destinati dalla finanziaria 2007. Ma se, per la prima volta,
non dovessero arrivare i consueti sconti ai criteri di calcolo, il numero degli
atenei che incapperanno nella rete stoppa-concorsi si allargherà a dismisura
arrivando a quota 26. Sono queste le indicazioni contenute in un documento del
Miur che mette nero su bianco gli atenei in sofferenza e non. La norma. Del
resto la legge n. 1 del 2009, con cui il ministro dell'istruzione e dell'università Mariastella Gelmini ha voluto sciogliere i nodi
più critici del sistema universitario parla chiaro: le università
statali che entro il 31 dicembre di ogni anno hanno superato il tetto del 90%
del Fondo di finanziamento ordinario non possono «procedere all'indizione di
procedure concorsuali e di valutazione comparativa, né all'assunzione di
personale». Con questo provvedimento il governo riprende alcune norme che già
esistevano nel panorama universitario ma che, di fatto, non erano mai state
applicate. Fino a oggi, per chi superava la soglia fatidica del 90% nel
rapporto tra buste paga e assegno statale il turn over era solo rallentato, ora
invece sarà reso stringente dalla legge. Le università. Nella situazione attuale il
blocco è già scattato per quattro atenei che, dati ministeriali alla mano, nel
2008 hanno presentato bilanci in rosso. La più lontana dal tetto è l'università di Siena che per buste paga
dei docenti spende il 94,14 % dei finanziamenti provenienti da Roma. La
seguono l'università di Napoli l'Orientale e quella di
Trieste rispettivamente con uno sforamento del 92,54% e del 92,59%. Nella rete
finisce anche l'università di Firenze che supera il
tetto solo di uno 0,12% ma che se non potesse godere degli sconti annuali
arriverebbe ad oltre il 97%. E non solo lei. Perché se non dovessero arrivare i
consueti sconti ai criteri di calcolo le università bloccate
salirebbero in un attimo a 26, cioè circa 40% su 58 atenei statali presenti.
Gli sconti. Il conteggio del rapporto tra spese di personale e fondo statale è
infatti alleggerito ogni anno da tre correttivi in favore degli atenei. Uno è
determinato sottraendo dalle spese di personale (fisse e inderogabili)
l'ammontare complessivo degli aumenti stipendiali maturati nell'anno
precedente, il secondo sottrae alla massa stipendiale le retribuzioni dei
docenti assunti a seguito di stipula di convenzione con enti esterni, l'ultimo
invece impone di conteggiare per due terzi e non per intero, il personale impegnato
in attività assistenziale convenzionato con il servizio sanitario nazionale
nelle facoltà di medicina. Senza sconti la maglia
degli atenei si allarga sempre di più. E investirebbe immediatamente i due
atenei partenopei: la Seconda università di Napoli e la Federico II che
sfiorano quasi il 100% dell'Ffo. Subito dopo secondo i dati ministeriali si
colloca la città di Pisa che per le buste paga ha staccato nel 2008 oltre il
96% dei fondi statali, mentre quella di Udine circa il 95%.
( da "Arena, L'" del
08-04-2009)
Argomenti: Cultura
Mercoledì 08 Aprile
2009 CULTURA Pagina 47 ARTE . LO IPOTIZZA IL PROF. MOROLLI, DOCENTE ALL'UNIVERSITÀ DI FIRENZE Duomo di Pietrasanta, si pensa
a Michelangelo Potrebbe essere un progetto di Michelangelo Buonarroti il
cinquecentesco campanile del duomo di Pietrasanta (Lucca) la cui canna interna,
di forma insolitamente cilindrica, ha le stesse misure della colonna Traiana
che a Roma torreggia sui Fori Imperiali. Di questa ipotesi è convinto
Gabriele Morolli, ordinario di Storia dell'architettura all'Università di
Firenze e specialista di Michelangelo L'inedita struttura interna del campanile,
spiega il professore, è scavata da una grandiosa scala a chiocciola
autoportante che sale alla cella campanaria con tre avvitamenti e un centinaio
di gradini. Commissionato dalla Collegiata di S. Martino, l'edificio fu
realizzato intorno al 1520 da Donato Benti, un collaboratore di Michelangelo.
Il quale, tra il 1516 e il 1520, aveva soggiornato a lungo a Pietrasanta per
seguire il nuovo bacino marmifero locale su incarico di Leone X, figlio di
Lorenzo il Magnifico. Il campanile ha base quadrata (
( da "Provincia Pavese, La"
del 08-04-2009)
Argomenti: Cultura
Pavia, conferenza
sul mestiere delle arti PAVIA. Tornano "I mercoledì dell'Arte" ovvero
le conferenze dedicate al mondo dell'arte e dei musei. Il tema del secondo
ciclo di appuntamenti è "Il mestiere delle arti. Breve viaggio nella
storia delle tecniche artistiche". Dalla miniatura alla pittura su tela al
mosaico, gli incontri illustrano la varietà di forme della pittura (e insieme
le funzioni della cornice), per tentare di saperne di più su «come gli artisti
abbiano materialmente realizzato le opere, e carpire magari qualche loro
segreto», spiega Caterina Zaira Laskaris, storica dell'arte
e docente di Storia delle
Tecniche Artistiche presso l'Università Cattolica di Milano. Sarà lei a tenere
le conferenze (indirizzate a un pubblico anche non specialista), al termine
delle quali verrà rilasciato un attestato di partecipazione. I cinque
appuntamenti si tengono presso i Musei Civici alle ore 17.30. Si
comincia oggi con "Pagine preziose: scrittori e miniatori al lavoro".
Per informazioni, tel. 0382.33853.
( da "Bresciaoggi(Abbonati)"
del 08-04-2009)
Argomenti: Cultura
Mercoledì 08 Aprile
2009 CULTURA Pagina 46 ARTE . LO IPOTIZZA IL PROF. MOROLLI, DOCENTE ALL'UNIVERSITÀ DI FIRENZE Duomo di Pietrasanta, si pensa
a Michelangelo Potrebbe essere un progetto di Michelangelo Buonarroti il
cinquecentesco campanile del duomo di Pietrasanta (Lucca) la cui canna interna,
di forma insolitamente cilindrica, ha le stesse misure della colonna Traiana
che a Roma torreggia sui Fori Imperiali. Di questa ipotesi è convinto
Gabriele Morolli, ordinario di Storia dell'architettura all'Università di
Firenze e specialista di Michelangelo L'inedita struttura interna del
campanile, spiega il professore, è scavata da una grandiosa scala a chiocciola
autoportante che sale alla cella campanaria con tre avvitamenti e un centinaio
di gradini. Commissionato dalla Collegiata di S. Martino, l'edificio fu
realizzato intorno al 1520 da Donato Benti, un collaboratore di Michelangelo.
Il quale, tra il 1516 e il 1520, aveva soggiornato a lungo a Pietrasanta per
seguire il nuovo bacino marmifero locale su incarico di Leone X, figlio di
Lorenzo il Magnifico. Il campanile ha base quadrata (
( da "Resto del Carlino, Il (Forlì)"
del 08-04-2009)
Argomenti: Cultura
FORLÌ
CRONACA pag. 4 Il Premio Dedalus se ne va a Pordenone CULTURA IL PROF. ALBERTO
CASADEI LO ABBINA ALLA CLASSIFICA DI QUALITA' IL PREMIO LETTERARIO Stephen
Dedalus trasloca da Forlì proprio mentre viene associato a un'iniziativa di grande rilievo
nazionale: una classifica di qualità' sulla letteratura contemporanea, che si
affiancherà a quella basata sulla vendite. Protagonista di questa proposta
culturale, che raccoglie un'esigenza espressa da tempo soprattutto dai lettori
forti', è il prof. Alberto Casadei (foto), forlivese, docente di letteratura italiana all'Università di Pisa. Assieme al
critico Andrea Cortellessa e al docente Guido Mazzoni, ha individuato una giuria di cento persone scelte
fra critici, scrittori, registi, attori e storici, che ogni mese, a partire da
oggi, farà uscire una graduatoria sui libri di letteratura italiana che hanno
ottenuto segnalazioni. Almeno una volta all'anno si aggiungeranno anche
i volumi stranieri. L'iniziativa è promossa da «pordenonelegge», sotto la cui
egida rinasce il Premio Dedalus, nato a Forlì per impulso del docente forlivese, che dopo le tre edizioni dal 2005 al
( da "Nuova Sardegna, La"
del 08-04-2009)
Argomenti: Cultura
Pagina 28 - Sassari
Pomeriggio con Paolo Poli Oggi alle 17 nella residenza studentesca Alessio
Fontana di via Coppino l'Ersu ... Pomeriggio con Paolo Poli Oggi alle 17 nella
residenza studentesca Alessio Fontana di via Coppino l'Ersu presenta «Back
stage: Incontri con gli attori»; ospite d'onore il maestro Paolo Poli uno dei
più grandi attori italiani, in scena a Sassari con lo spettacolo «Sillabari». A
coordinare l'incontro sarà Lucia Cardone docente di
storia e critica del cinema alla facoltà di Lettere. Ingresso libero.
Circoscrizione 4 Il consiglio della circoscrizione 4 è convocato per oggi alle
( da "Mattino di Padova, Il"
del 08-04-2009)
Argomenti: Cultura
di Giuseppe Zaccaria
Il ruolo degli atenei nella sfida per l'innovazione Metà dei prodotti che
saranno realizzati nei prossimi cinque anni non sono stati ancora inventati,
avverte Roberto Siagri, presidente di Eurotech, una delle aziende più
innovative del Nordest nel campo della microelettronica. E' il segnale di
un'autentica rivoluzione in atto, in cui diventa essenziale puntare con
coraggio sull'alta tecnologia, sulla creatività e la capacità di innovazione
dei giovani talenti: ricetta indicata, d'altra parte, da economisti e studiosi
per uscire dalla grave crisi economica nazionale e internazionale, e per rinnovare
profondamente il nostro sistema economico e sociale. In un periodo di
difficoltà economiche che gravano sia sulle famiglie sia sulle imprese, ricerca
e innovazione sono certamente uno dei mezzi principali per reagire alla crisi
in atto e per alimentare produttività e capacità di competere a livello
internazionale. Qual è dunque il ruolo degli Atenei di fronte a una sfida tanto
urgente quanto complessa? Non certo quello di chiudersi come torri d'avorio,
secondo modelli anacronistici del passato, ormai ampiamente superati dalle
nuove esigenze della società della conoscenza. Le Università italiane ed
europee sono oggi investite da una triplice missione. In primis quella della
formazione di professionisti e innovatori altamente specializzati, ai quali il
mondo del lavoro richiede e richiederà sempre più capacità di adattamento,
spirito di iniziativa e una forte dose di etica e senso di responsabilità. La
seconda missione, che costituisce una sorta di cuore pulsante per ogni Ateneo,
è quella della ricerca scientifica e umanistica, indispensabile strumento di
crescita e di miglioramento della nostra società. La terza missione, infine, è
il sostegno allo sviluppo economico della comunità territoriale di riferimento,
che nel caso dell'Università di Padova è un Nordest tuttora considerato una
delle aree più strategiche e ad alto dinamismo. Tale obiettivo può essere
concretamente raggiunto dal sistema universitario, a condizione che gli Atenei
elaborino piena coscienza della propria funzione, cioè quella di un insostituibile
punto di incontro fra globale e locale, tra scienza e impresa, tra formazione e
mondo del lavoro. Le attività di ricerca di base e applicata che si svolgono
nei Dipartimenti godono di un respiro globale che inserisce docenti e
ricercatori di tutte le aree in un vasto network, caratterizzato da comunità
scientifiche internazionali, che sviluppano quotidianamente nuovi saperi e
nuove tecnologie. E' grazie a questo network che le novità tecnologiche e le
prospettive scientifiche e umanistiche più innovative e moderne possono
diventare parte integrante del patrimonio economico e sociale delle comunità
territoriali dove operano gli Atenei: obiettivo, questo, di cui il mondo
produttivo del Nordest avverte fortemente l'esigenza. Le Università sono anche
un importante punto di incontro fra scienza e mondo dell'impresa, non solo
grazie alle tradizionali funzioni di trasferimento tecnologico e di sostegno
della brevettazione, ma anche grazie alla promozione dello spirito
imprenditoriale fra gli studenti, i ricercatori e i docenti. La nascita di
spin-off ad alta tecnologia nei Dipartimenti è ormai qualcosa in più rispetto a
un semplice esperimento. Si tratta infatti di un punto di forza per gli Atenei
e per lo stesso mondo dell'impresa, come testimonia il successo crescente delle
business plan competition e del Premio nazionale innovazione, di cui l'Ateneo
padovano è uno degli esempi più validi. Ciò non significa affatto trasformare
gli Atenei in aziende o fondazioni private, o addirittura piegare la libera
ricerca alle esigenze del mercato e della produzione. Significa invece, in un
quadro di piena autonomia, esplorare nuove sinergie fra laboratori e distretti
industriali, fra gruppi di ricerca e piccole imprese, incoraggiando tanto la
ricerca di base, quanto la sua possibile trasformazione in occasioni di
innovazione ed in applicazioni concrete. La Regione Veneto, che ha già avviato
importanti e coraggiose iniziative, come l'accordo del distretto tecnologico
per le nanotecnologie o come l'iniziativa Azione Biotech, ha ora la possibilità
di realizzare tramite il programma operativo regionale 2007-2013, nuove
infrastrutture di ricerca o di potenziare quelle esistenti. In entrambi i casi
la ricaduta sui processi di accelerazione del trasferimento delle conoscenze dalla
ricerca alle imprese sarebbe indubbiamente molto positiva per l'intero mondo
economico e sociale della nostra Regione, che ha bisogno di innovazione per
continuare ad essere un riferimento avanzato per il Paese e per mantenere la
propria competitività sul mercato internazionale. L'Università deve rimanere un
prezioso punto di incontro tra formazione e mondo del lavoro. E' un'istituzione
a servizio del territorio, non solo grazie alla creazione di soluzioni
tecnologiche, ma soprattutto grazie alla formazione di laureati e dottori di
ricerca che siano capaci di competere dal punto di vista accademico e
scientifico, ma che si trovino anche in linea con le esigenze della nostra
società e dello sviluppo tanto dell'industria manifatturiera tradizionale
quanto dei servizi. L'Università di Padova, grazie al
quotidiano e straordinario sforzo di docenti, ricercatori e giovani dottorandi
ha decisamente avviato la sua trasformazione verso traguardi di maggiore
modernità e di apertura, non solo rispondendo alla nuova sfida relativa alla
«terza missione», ma anche diventando luogo di sperimentazione, di
contatto fra imprese e studenti, di incontro e collaborazione con gli enti
locali e i diversi attori economici e sociali. Una strada che è necessario
percorrere senza esitazione e dalla quale possono trarre beneficio non solo il
Nordest, ma l'intero Paese.
( da "Mattino di Padova, Il"
del 08-04-2009)
Argomenti: Cultura
Pagina 7 - Primo
Piano Il Bo: invieremo un gruppo di ingegneri PADOVA. L'Ateneo, con il rettore
Vincenzo Milanesi, si dice «solidale e vicino all'Università dell'Aquila per il
crollo o la completa inagibilità del rettorato, dei dipartimenti e della casa
dello studente». E annuncia che alcuni ingegneri e tecnici
dell'Università andranno in Abruzzo «per valutare i danni subiti dagli edifici
e l'agibilità degli stessi». La Crui ha istituito un fondo emergenza-terremoto
(per dettagli entrare sul sito www.crui.it) e fa appello alla generosità di
docenti, amministrativi e studenti.
( da "Resto del Carlino, Il (Bologna)"
del 08-04-2009)
Argomenti: Cultura
IN BREVE pag. 15
Convegno al Baraccano sulla tutela dei diritti umani a sessant'anni dalla Carta
costituzionale UNIVERSITA' PRIMO LEVI Affollato convegno ieri nella sala
conferenze del Baraccano organizzato dall'Università Primo Levi sul tema della
tutela dei diritti umani, in particolare dei soggetti più deboli, a
sessant'anni dalla Costituzione e dalla Dichiarazione dei diritti dell'uomo. All'incontro sono intervenuti, tra gli altri, Paola De Donato,
presidente della Primo Levi, il professor Gino Fadiga, docente di Diritto minorile all'università Lumsa di Roma, e l'avvocato
Rosetta Mazzone. Nella foto: da sinistra il professor Fadiga, Paola De Donato e
Rosetta Mazzone
( da "Tirreno, Il"
del 08-04-2009)
Argomenti: Cultura
Tanti
gli interventi di docenti universitari durante le iniziative del liceo Coluccio
Salutati Settimana scientifica, bilancio positivo MONTECATINI. Una settimana
con due grandi personaggi della scienza, di cui quest'anno si celebrano gli
anniversari: Galileo Galilei, che quattrocento anni fa puntò per la prima volta
un telescopio al cielo; e Darwin, nato nel 1809, di cui si celebra anche il
centocinquantesimo anno dalla pubblicazione del suo saggio "L'Origine
della specie". Divulgare scienza iniziando dallo studio delle origini
dell'uomo e del suo pensiero fino alle attuali scoperte e ambiti di ricerca,
stimolando la curiosità degli studenti e avvicinarli al pensiero scientifico:
questo è stato l'obiettivo della Settimana scientifica (edizione 2009) rivolto
agli studenti dell'istituto di scuola superiore Coluccio Salutati di
Montecatini. A dirigere i temi, affrontati in materia trasversale nei vari
ambiti del sapere scientifico (dall'astronomia alla biologia, fino a toccare le
scienze della terra, del linguaggio, della filosofia della scienza) sono stati
come ogni anno gli insegnanti di matematica, scienze, lettere e filosofia, con
il sostegno del preside Paolo Calusi. Tanti i visitatori delle scuole del
territorio (in tutto circa 350), tanti i contributi esterni da parte delle università della Toscana. «Negli ultimi 15 anni nelle università italiane - informano le insegnanti di matematica
e scienze - sono calate molto le iscrizioni ai corsi di laurea in chimica,
fisica, matematica, mentre risultano ancora pochi gli studenti iscritti ai
corsi di laurea in scienze dei materiali. Pertanto attività come quelle appena
concluse al liceo di Montecatini dovrebbero essere incentivate e proseguite».
Vari gli intervenuti in aula. Il professor Fausto Barbagli, del Museo di storia
naturale dell'Università di Firenze, con una lezione su il contrasto tra le
idee evoluzionistiche e creazionistiche nell'ambito delle teorie sviluppate da
Darwin. Il professor Luigi Bontempelli, che ha illustrato il metodo scientifico
iniziato da Galilei. Il biologo Roberto Vignali dell'università
di Pisa con una lezione su "Sviluppo e adattamento". I professori
Vincenzo Palleschi e Stefano Legnaioli del Cnr di Pisa che hanno effettuato una
lezione dal vivo sui "sensi" dell'uomo, aiutati da una chitarra
elettrica e una tastiera. Infine il professor Fernando Dini, direttore della
scuola di Dottorato e ricerca in biologia dell'Università di Pisa, che ha fatto
una lezione ripercorrendo da Darwin ad oggi la storia dell'evoluzione. Franca
Capecchi
( da "Unita, L'" del
08-04-2009)
Argomenti: Cultura
PARKFIELD DOVE IL
RADON È DI CASA TERREMOTI AMERICANI Impossibile prevedere i terremoti. Quando
il radon esce dalla terra non è detto che la terra si scuota. Chi fa pronostici è un «imbecille» alla ricerca di pubblicità.
Tutti d'accordo da Guido Bertolaso ai nostri esperti togati. Il radon è un gas
radioattivo; risale in superficie appena le falde cominciano a scricchiolare ma
è solo uno dei segnali e non sempre va preso sul serio: gli scienziati italiani
la pensano così. I tecnici americani devono credere alle fate morgane:
per monitorare la presenza improvvisa di radon spendono milioni di dollari
l'anno. Ecco la domanda: quanti rilevatori di radon acompagnano l'instabilità
dell'Appennino da Imperia a Reggio Calabria, dorsale sismica ad alto rischio? E
quanti esperti e quanti laboratori sono incaricati del monitoraggio? Spreco Usa
o disattenzione italiana? In California il terremoto è un nemico che spaventa
come le ombre di Al Qaeda. La falda di Sant'Andreas attraversa la baia di San
Francisco, taglia il campus dell'università di Standford, sfiora una falda
minore con la quale si riunisce alle spalle di Los Angeles. Il fosso di
Sant'Andrea è un taglio ormai non più sotterraneo, si allarga di qualche
centimetro l'anno, chissà se fra un secolo Hollywood diventerà l'isola dei
famosi. Il punto critico dove le due fenditure cominciano a sfiorarsi è un
paesino di nome Parkfield, campi e sabbia in fondo alla valle dell'Eden qualche
chilometro da Salinas, fondale della grande depressione raccontata da
Steinbeck. Parkfield è stata dichiarata «capitale mondiale del terremoto». Il
big bang dovrebbe succedere qui. Vent'anni fa Washington ordina agli abitanti
di sgombrare: ma i contadini non vogliono abbandonare pascoli e case. Per
evitare sgomberi fastidiosi la protezione civile Usa li assume come
impiegati-sensori: danno l'allarme quando succede qualcosa. Parkfield registra
più o meno 200 scosse l'anno, di piccola ma anche pericolosa intensità. Ogni
casa é imbottita di rivelatori di ogni tipo sintonizzati a un satellite che
ritrasmette agli osservatori di San Francisco e Los Angeles cosa succede. Il
radon è l'ossessione. In ogni stanza, automobile (con targa Governo degli Stati
Uniti), rubinetto, stalla, pollaio, i rilevatori cercano ventiquattro ore al
giorno tracce del gas sentinella. Il signore e la signora Wayne vanno a letto
con la macchinetta sotto il pigiama; tutti gli abitanti dormono così. La
polizia ferma gli automobilisti lungo la strada: multe e pericolo di espulsione
dal villaggio se non trovano il sensore a fior di pelle. Ricevono uno stipendio
e maturano la pensione di Stato, contratto che nessuno vuol perdere. Insomma,
vita di prima, doppi introiti ma col radon da tenere d'occhio. Hanno
trasformato l'inconveniente nel bric brac della bigiotteria dei posti di turismo.
Vendono termometri spezzati e magliette con un'ombra sorridente che annuncia:
«Sono il radon e vi tengo d'occhio».
( da "Unita, L'" del
08-04-2009)
Argomenti: Cultura
TOCCO & RITOCCO
Tempo di tragedia in Abruzzo. E, si dice, occorre lasciare da parte le
polemiche. Per aiutare al meglio chi ha più bisogno. Giusto. E però il tema
della prevenzione scientifica antisismica e della mappa a rischio, per
costruire e ricostruire, va ripreso da subito. A cominciare dalla deregulation
urbanistica e ambientale, prevista dai recenti provvedimenti sulla casa. Che
vanno ripensati da cima a fondo, per evitare di aggiungere in futuro tragedia a
tragedia. Un' opposizione seria, anche in questo momento, ricomincia di qui. Ma
intanto vogliamo farvi due esempi concreti del modo di governare di questa
destra. Due esempi minimi, e gravissimi altresì. Che si aggiungono a tanti
altri. Dall'Ici abolita per tutti, all'Alitalia regalata e a carico del
contrubuente. Dopo aver fatto fuggire Air France. E senza dimenticare lo
scandalo della «social card». Incapiente, umiliante. E costosa: 21milioni di
Euro per dare qualche briciola, a meno di un terzo degli aventi diritto. Una
vergogna! Ma ecco l'altra vergogna di cui vogliamo parlarvi. Anzi, le altre
due. Riguardano la scuola media e l'Università. Lo sapevate che oggi chi è in
graduatoria a Battipaglia, per insegnare e guadagnare punteggio, non può far
domanda a Forlì o a Venezia? Non può proprio. Per legge prevista dalla riforma
Gelmini. Anche se al nord mancano insegnanti nel sostegno, o in altri settori.
È il prezzo pagato al «federalismo» della Lega. Che pretende insegnanti etnici,
e rifiuta la libera circolazione degli insegnanti. Altro
scandalo: la lista nazionale di idoneità per i docenti universitari. Non più
concorsi nazionali banditi dalla singole università. Con posti fissati e qualche idoneità in soprannumero. No. Ora
gli Atenei potranno chiamare gli idonei ad libitum. Senza più concorsi con
membri esterni in commissione. Sicché chiameranno i loro idonei in loco,
quelli già colà stipendiati e messi in lista. Senza dire che idonei per
concorso (chiuso) saranno solo i docenti già in ruolo. La società di questa
destra? Corporativa e ottusa. Società chiusa. Altro che Popper!
( da "Nuova Ferrara, La"
del 08-04-2009)
Argomenti: Cervelli
Epilessia, una
proteina riduce i danni Lo studio condotto da medici e ricercatori
dell'Università di Ferrara Il professor Simonato guida la ricerca:
questi fattori fanno attivare le cellule staminali neurali Arginare o riparare
il danno e prevenire lo sviluppo dell'epilessia? Ora è possibile grazie a un'importante ricerca condotta dall'Università di Ferrara che ha scoperto come la
fornitura localizzata di una particolare categoria di proteine chiamate
«fattori neurotrofici» nella parte di cervello danneggiata dall'epilessia,
rappresenta un nuovo approccio per ridurre il danno neuronale e prevenire lo
sviluppo della malattia. Lo studio è pubblicato su Pnas, Proceedings of
the National Academy of Sciences, una delle più prestigiose riviste
internazionali in materia scientifica e rivista ufficiale della Us National
Academy of Sciences e ha per titolo «Localized delivery of Fgf-2 and Bdnf
reduces spontaneous seizures in an epilepsy model». L'innovativo studio
pubblicato sulla rivista è stato condotto dal Dipartimento di Medicina Clinica
e Sperimentale, Sezione di Farmacologia, dal Centro di Neuroscienze, dal
Dipartimento di Medicina Sperimentale e Diagnostica, Sezione di Microbiologia,
dal Dipartimento di Medicina Sperimentale e Diagnostica, Sezione di Anatomia
Patologica di Unife, dall'Istituto Nazionale di Neuroscienze e dal Dipartimento
di Scienze Morfologiche e Biomediche, Sezione di Anatomia dell'Università di
Verona. La ricerca scientifica, presentata a novembre
al congresso dell'American Society for Neuroscience a Washington, importante
congresso mondiale sulle neuroscienze, e selezionata per il press book
dell'evento tra le sole 200 comunicazioni scelte fra le 20.000, rappresenta un
importante passo avanti in epilletologia. «Si stima che esistano circa 7
epilettici ogni 1000 persone in Italia - spiega il professor Michele Simonato
del Dipartimento di Medicina Clinica e Sperimentale, Sezione di Farmacologia di
Unife e responsabile ferrarese della ricerca -. Questo
corrisponde a quasi mezzo milione di malati nel nostro paese, mentre in Europa
i malati sono circa 6 milioni. Le epilessie più comuni nella popolazione adulta
originano in una parte del cervello chiamata lobo temporale. In pazienti che
hanno queste malattie si osservano spesso alterazioni patologiche del tessuto
nervoso, la più comune delle quali è una perdita di cellule, neuroni,
nell'ippocampo, nota come sclerosi ippocampale. Queste alterazioni compaiono in
un tessuto che prima era sano. Spesso è possibile identificare un evento
epilettogeno iniziale come un trauma cranico, un ictus, un'infezione cerebrale,
un episodio di convulsioni prolungate, che provoca un danno e che, dopo una
fase latente che può durare anche alcuni anni, è seguito dalla comparsa
spontanea di crisi epilettiche. Arginare o riparare questo danno quindi
potrebbe prevenire la comparsa di epilessia». L'importanza di questa ricerca è strettamente collegata all'importanza delle
cellule staminali del cervello, le cellule staminali neurali, che attraverso
l'applicazione di stimoli chimici vengono spinte a generare nuovi neuroni.
«Finora per la cura di questa malattia - prosegue Simonato - esistono farmaci
antiepilettici, ma non esiste alcuna terapia che prevenga l'epilessia. Il nostro
studio ha dimostrato come una categoria di proteine chiamate fattori
neurotrofici, trasferiti nella parte di cervello danneggiata, fa sì che le
cellule staminali neurali si attivino per riparare il danno. Per supplementare
i fattori neurotrofici che, essendo proteine, non possono essere somministrati
come semplici farmaci, abbiamo generato un vettore basato sul virus dell'herpes
che, ingegnerizzato geneticamente in modo da fargli perdere le proprietà
patologiche, acquisisce la capacità di produrre i fattori neurotrofici di
interesse. Una volta effettuata questa operazione abbiamo iniettato il vettore
capace di produrre i fattori neurotrofici nell'ippocampo danneggiato dallo
stato epilettico, cioè quando la sclerosi ippocampale è già presente. Il
trattamento ha condotto ad una significativa riduzione del danno e ad una
significativa riduzione delle crisi dopo il periodo di latenza. In altre
parole, ha ridotto lo sviluppo di epilessia». I risultati ottenuti - conclude
Simonato - «aprono prospettive di applicazione in clinica e possono permettere
di guidare la ricerca su approcci analoghi per molte
altre malattie neurologiche caratterizzate da danno neuronale».
( da "Resto del Carlino, Il (Bologna)"
del 08-04-2009)
Argomenti: Cultura
BREVI DALLA
PROVINCIA pag. 23 La crisi economica esiste davvero. Crisi: origini e
prospettive': è il titolo dell&#... La crisi economica esiste davvero.
Crisi: origini e prospettive': è il titolo dell'incontro
che si tiene oggi alle 20,30, nella sala incontri della Casa della cultura, a
Padulle, frazione di Sala (piazza Marconi 5). Alla serata partecipano i docenti
dell'università di Bologna
Stefano Zamagni, ordinario di economia politica, Renzo Orsi, ordinario di
econometria e il sindaco Valerio Toselli.
( da "Messaggero Veneto, Il"
del 08-04-2009)
Argomenti: Cultura
Pagina 7 - Udine I
castelli collaborano con i Longobardi Ecco i programmi nel Fvg. Alessandra
Quendolo confermata presidente MARTIGNACCO. Il Poggio Stringher di Martignacco
ha ospitato l'assemblea annuale dell'Istituto italiano dei castelli, sezione
Friuli Venezia Giulia, per la presentazione del programma 2009 e il rinnovo del
direttivo. Come presidente è stata confermata Alessandra Quendolo, mentre vicepresidente
è stato nominato Vittorio Foramitti. Consiglieri Giovanna Stringher di
Robilant, Daniela de Tallevici Marchesi, Francesco Toso e il nuovo eletto
Nicola Badan. Responsabile della tesoreria Cristina Marchesi. La segreteria
sarà coordinata da Daniela Omenetto mentre l'attività di stampa sarà seguita da
Francesco Sapia e da Renata Capria d'Aronco. Socio di diritto in quanto membro
del Consiglio Scientifico è Aldo Nicoletti il cui nome e la cui attività sono
da sempre legate alla storia dell'Istituto. Tantissime le iniziative. La più
importante è l'organizzazione delle Giornate nazionali dei castelli, previste
per il 30 e il 31 maggio. Il programma comprenderà le visite guidate al
castello di Duino, alla Rocca di Monfalcone e a San Daniele del Carso. Inoltre
saranno organizzate escursioni ai siti archeologici di Tonovcov Grad in
Slovenia, di St.Piter in Holz-Teurnia in Carinzia e al castello di Este presso
Padova. Una seconda iniziativa, in collaborazione con Italia Nostra, riguarderà
gli incontri di studio sul restauro delle architetture fortificate. Il primo, a
Udine il 3 luglio, vedrà la partecipazione di Stefano Musso, professore
ordinario di Restauro Architettonico all'Università di Genova. Il suo
intervento proporrà una relazione sul restauro del castello di Saliceto
(Cuneo). Altro tema del programma riguarda la collaborazione dell'Istituto
Italiano dei Castelli con il Comune di Artegna per le attività di potenziamento
del Centro Internazionale di Ricerca e Documentazione delle Fortificazioni
Tardoantiche e Altomedievale, che ha sede proprio nel Municipio di Artegna.
Obiettivo del Cirdofta è promuovere la conoscenza, la conservazione e la
valorizzazione delle fortificazioni nell'ambito dell'area europea e dei paesi
del Medio Oriente. Ma poi c'è un'alleanza in chiave longobarda. Sempre durante
l'assemblea è stato presentato il progetto di collaborazione dell'Istituto per
creare una rete museale in regione denominata "I castra di Paolo Diacono e
il ducato del Friuli nell'altomedioevo". Si inserisce nell'ambito della
candidatura "Italia Langobardorum. Centri di potere e di culto 568-774
d.c.", che vede Cividale come capofila. A chiusura dell'incontro Ugo
Falcone, docente di archivistica
all'Università di Udine, ha presentato il progetto sull'Archivio Storico delle
sezione Friuli Venezia Giulia dell'Istituto. Esso comprende materiale
documentario e librario relativo all'attività svolta dal
( da "Repubblica, La"
del 08-04-2009)
Argomenti: Cultura
Pagina IV - Palermo
Il documento al cda: meno dirigenti, più Internet e riduzione degli affitti.
Nuovo bando per il direttore amministrativo Università, ecco la cura
anti-deficit "Tagli alle spese per trenta milioni" Il rettore Lagalla
"Maggiori risorse con la riduzione entro l´anno dei dipartimenti"
ANTONELLA ROMANO Riduzione delle aree all´apice dell´amministrazione con il
taglio di sette delle tredici mega dirigenze, chiusura di uffici in esterni
allo Steri e stop agli affitti, taglio delle spese postali, razionalizzazione
degli spazi. Sono solo alcune delle prime misure previste nel piano di rientro
dell´Ateneo di Palermo, presentato ieri in bozza dal rettore Roberto Lagalla al
consiglio d´amministrazione. Una manovra di assestamento del bilancio preventivo
2009 che punta a tagliare 30 milioni di euro di spesa e che coinvolgerà tutti i
settori. Al momento non si parla di aumento di tasse agli studenti, che sono le
più basse d´Italia. Si rifarà un nuovo bando per la nomina del successore di
Vincenzo Petrigni, direttore amministrativo dimissionario, al quale sarà
chiesto di rimanere in carica per l´ordinaria amministrazione. Il cda, su
proposta di Lagalla, ha deliberato inoltre di chiedere a una società di
revisione l´incarico di certificare il consuntivo 2008. Il piano di rientro
sarà discusso e approvato nella nuova seduta del cda, il 16 aprile, dopo che la
bozza sarà prima presentata ai sindacati. Il piano prevede una riorganizzazione
degli uffici, riduce le aree, punta a maggiori entrate e minori spese. «Il cda
ha operato con grande senso di responsabilità individuando opportune linee di
contenimento della spesa e di incremento degli introiti ma anche ponendo al
centro della discussione un modello di riorganizzazione che prevede il riordino
complessivo degli uffici e delle strutture dell´Ateneo, con la riduzione entro
l´anno dei dipartimenti», dichiara il rettore Roberto Lagalla. Le riduzioni,
che già hanno colpito le spese energetiche, di vigilanza, comprenderanno anche
le spese postali: al posto dei cedolini degli stipendi inviati a casa, il
personale riceverà le note in formato elettronico. «Siamo
molto fiduciosi che l´università con questo piano potrà rientrare dal deficit», dichiara Marina
Allotta, rappresentante del personale amministrativo. «Ci siamo aggiornati per
esaminare il documento e poter fare le nostre osservazioni», afferma Pierpaolo
Corso, docente a Scienze.
Tra gli ultimi atti firmati da Petrigni, una nota inviata ai presidi con la
richiesta di una razionalizzazione e di un più severo controllo delle ferie dei
dipendenti. Al rettore, in questi giorni, sono giunte richieste di chiarimento
sulla riduzione al 30 per cento del fondo attribuito in funzione del numero di
iscritti a ciascuna delle 12 facoltà. Una contrazione di risorse che sta creando
nelle facoltà problemi di liquidità, dal consumo ridotto della carta al
risparmio sui costi energetici. In una nota la Flc-Cgil chiede che le misure di
risparmio siano condivise da tutti. «Non può essere solo il personale tecnico a
pagare la crisi che non ha certo determinato», dice Franco Fantaci segretario
provinciale della Flc-Cgil. Fantaci ha calcolato che negli ultimi 5 anni la
retribuzione del personale docente, a causa degli
incrementi contrattuali, è aumentata di 14 milioni di euro, mentre quella del
personale tecnico e amministrativo, nello stesso periodo, ha avuto un
incremento di soli 4 milioni di euro. Per gli aumenti contrattuali la spesa per
il personale tecnico è rimasta invariata, mentre per docenti, ricercatori e
collaboratori linguistici è aumentata di 5 milioni e 811 mila euro.
( da "Gazzetta di Modena,La"
del 08-04-2009)
Argomenti: Cultura
Le imprese e le
persone molto fragili DOMANI CONVEGNO "Il lavoro e le persone fragili:
l'impegno delle imprese del nostro territorio''. E' questo il titolo
dell'iniziativa, che si terrà domani alle 14.45 presso la Camera di Commercio
di Modena, in via Ganaceto, 134. Si tratta di un momento importante per parlare
dell'impegno delle aziende del nostro territorio nell'attività di accoglienza
di persone in situazione di fragilità, facilitandone la formazione e
l'inserimento lavorativo. Si parte alle 14.45 con la registrazione dei
partecipanti. A seguire saluti del sindaco di Modena Giorgio Pighi; interventi
di Carlo Lepri, docente di
Psicologia delle Risorse Umane - Università di Genova, che parlerà di "La
persona debole che lavora: un peso o una risorsa?'' e di Dolores Straforini,
responsabile Attività di Inserimento lavorativo - Comune di Modena che
relazionerà su "L'attività di inserimento lavorativo del Comune di
Modena''. Dalle 16 una serie di testimonianze ed esperienze ed alle
16.45 conclusioni di Francesca Maletti, Assessore alle Politiche sociali, per
la Casa e per l'Integrazione del Comune di Modena. Info: tel. 059 - 2033820;
e-mail simona.andreoli comune.modena.it. PRODOTTI MALGASCI Ogni prima domenica
del mese l'associazione Alfeo Corassori-La vita per Te sarà presente a "I
Mercatini di Paganine'' (Modena) per esporre e vendere artigianato malgascio e
fare conoscere i progetti in corso in Madagascar. STORIE DI ANIMALI Sabato 11
aprile, alle 15.30, al Bar Chalet di Pavullo (viale Martiri, 18) l'associazione
"Vagabondi alla riscossa'' organizza un incontro-lettura a cura di Anna
Guidotti del libro "Due zampe di troppo - otto storie d'amore a quattro
zampe che hanno per protagonista il cane''. FAMIGLIE IN CRISI Nella storia
della famiglia la separazione è un evento normalmente non preventivato e che
costituisce un cambiamento complesso. Per questo il Centro per le Famiglie di
Sassuolo ha organizzato una serie di incontri di gruppo aperti ai singoli
genitori, separati o in via di separazione, disposti a condividere con altri le
proprie esperienze di genitore. I prossimi appuntamenti: mercoledì 15 aprile,
martedì 29 aprile e martedì 13 maggio. Inizio sempre alle 20.30. Per chi avesse
difficoltà nella gestione dei figli in occasione delle serate di approfondimento,
sarà attivo lo spazio gioco del Centro Per le Famiglie con un educatore. Per
partecipare ai gruppi è necessaria un'iscrizione. Info: Centro per le Famiglie
sede Sassuolo, via Caduti sul lavoro 22, Sassuolo; tel. 0536 - 1844680. (o.g.)
( da "Repubblica, La"
del 08-04-2009)
Argomenti: Cultura
Pagina XV - Milano
Vita di campus Tre cineforum a confronto: Bicocca, Politecnico e Statale a
Sesto San Giovanni Kolossal, impegnati o "corti" i film in ateneo si
vedono così Il dibattito più animato dopo "Il Divo" di Sorrentino. E
prossimamente c´è "Gomorra" di Garrone ILARIA CARRA Alla Bicocca, ad
affinare la cultura cinematografica d´ateneo ci pensano tre studentesse di
Sociologia. Unite da una passione personale per il grande schermo, sono loro
che da due anni organizzano un cineforum di sei film, un paio al mese di solito
nel primo pomeriggio. "Una finestra sul mondo": nessuna Corazzata
Potemkin in cartellone, ma pellicole di vario genere scelte con una filosofia:
«Guardare a realtà le più diverse tra loro - spiega Serena, 24enne referente del
cineforum assieme alle amiche Gaia e Gaetana - . Ci accomuna una grande
passione per il cinema che vogliamo condividere con colleghi e, perché no,
anche con docenti». Tra i titoli, "Frida Kahlo",
"Lamerica", "Persepolis" e (prossimamente)
"Gomorra" di Matteo Garrone. Una ventina di persone il pubblico, in
media, con picchi anche di cinquanta, come per "I cento passi", il
film più visto dell´anno scorso. Dietro, il finanziamento dell´ateneo. Per
ottenerlo la procedura è la stessa sia che a chiederlo siano associazioni o
singoli studenti. Si partecipa al bando per le attività culturali con un
progetto. Una volta ottenuti i fondi si contatta la copisteria per locandine e
volantini. E si trovano aula e proiettore. «La maggior parte dei fondi del
bando Millelire, circa mille euro, finisce in diritti Siae», precisa Serena. I
dvd, in genere, si portano da casa o si noleggiano. E la visione segue la
procedura classica: una breve introduzione, poi il dibattito. Di intensità
variabile, a seconda dei casi. Il dibattito più lungo, al Politecnico, è stato
dopo "Il divo" di Paolo Sorrentino, metafora delle stanze del potere
all´italiana proposto a fine marzo. «è un film che tocca ancora nel vivo -
commenta Mauro Brivio di Terna sinistrorsa, l´associazione studentesca che da
anni alla Casa dello studente di via Pascoli organizza
"Terra/Extraterra" ogni martedì alle 21 - . La nostra idea è sempre
la stessa: far vivere l´università anche fuori dalle
aule, approfittando di film che parlino d´attualità». Il 21 tocca ai racconti
immaginifici di "Big Fish". Alla Statale invece, alla facoltà di
Lettere e filosofia di Sesto San Giovanni, da tre anni sta avendo un buon
riscontro "Docucity. Documentare la città", ciclo di documentari
ormai alla terza edizione sulle memorie urbane. Un´idea
nata stavolta da un gruppo di docenti di Mediazione linguistica. «I documentari
si fanno fatica a trovare e vedere in giro - spiega Nicoletta Vallorani, docente di Cultura inglese - questa
rassegna è un´occasione rara per chi in aula studia diverse lingue e culture,
un microcontesto di confronto libero con gli studenti». Milano, Firenze,
Caracas, Beirut, Parigi, New York tra le città narrate da una pellicola
diversa. Tra cui molte chicche, come "Milano vive" di Mario Milani,
"Firenze di Pratolini" di Cecilia Mangini che hanno aperto le danze a
febbraio e Blockade, su San Pietroburgo, senza colonna sonora e solo con rumori
di strada. Per l´anno prossimo c´è un´idea: «Visto che i fondi scarseggiano -
osserva Vallorani - potremmo trasformare Docucity in un festival, così
risparmieremmo i diritti di proiezione e avremmo più visibilità».
( da "Tirreno, Il"
del 08-04-2009)
Argomenti: Cultura
Pagina 2 - Pisa
Terremoto, due pisani in salvo Fabio Redi e Rosaria Pollina
abitano in centro all'Aquila I due docenti sono riusciti a fuggire appena dopo
la scossa PISA. Anche due pisani nell'inferno del terremoto dell'Aquila. A
vivere la drammatica esperienza sono stati due docenti, il professor Fabio Redi
e la moglie Rosaria Pollina che abitano in Abruzzo da dieci anni. Redi è
professore ordinario all'università dell'Aquila, molto
noto nell'ambiente universitario pisano e nazionale per le sue numerose pubblicazioni.
Vinta la cattedra all'Università dell'Aquila si è trasferito dal natio borgo di
Pontasserchio con la moglie Rosaria, insegnante d'italiano alle scuole
superiori, e la figlia Carlotta: hanno preso casa nel centro storico
dell'Aquila. Le prime avvisaglie si erano manifestate già da alcuni giorni e
domenica le scosse telluriche arrivavano ormai con cadenza sempre più breve, ma
tenendo conto che i movimenti di lieve entità erano diventati una fastidiosa
compagnia, nulla faceva presagire l'immane tragedia e nessun avvertimento era
giunto dalle autorità locali. Li rendeva meno apprensivi il fatto che la
figlia, ormai maggiorenne, era dallo zio a Pisa. Comunque la signora Rosaria
per precauzione aveva preparato vicino alla porta una piccola borsa con i
documenti e le chiavi dell'auto. Alle 3.32 della notte nel condominio dove vive
la famiglia Redi arriva l'inferno. Viene subito a mancare la corrente elettrica
e l'unico squarcio di luce proviene dalla strada. Il racconto che segue è
quello che la coppia ha riferito ai familiari a Pisa. L'oscurità rende
l'ambiente più surreale con i mobili della camera che si scontrano fra di loro
e con il letto che si avvicina alla porta come a suggerire loro di uscire. Ed è
quello che i coniugi Redi fanno. Riescono fortunatamente ad aprire il portone e
con quella piccola borsa preziosamente preparata escono sul pianerottolo del
terzo piano, d'istinto affrontano lo spazio delle scale che quasi non vedono,
le scendono fra nuvole di polvere e calcinacci e si rendono conto di essere
fuori solo quando vedono le sagome delle auto già deformate dai detriti dei
tetti. Si rendono conto di non essere soli dall'urlo straziante della gente che
inizia a correre per strada cercando di trovare scampo. Dopo quelli che saranno
trenta secondi di terrore ma che la mente ha registrato come un'eternità, la
gente sembra riappropriarsi dei propri movimenti e anche Rosaria e Fabio con i
loro volti imbiancati cercano di rientrare in casa accompagnati dai vigili del
fuoco che erano arrivati sul posto in poco tempo. Ma non ci riescono perché le
scale sono ormai impraticabili. Poco dopo vengono a sapere che i loro vicini di
casa hanno avuto meno fortuna perché una trave caduta dal soffitto li ha
travolti. M.P.
( da "Manifesto, Il"
del 08-04-2009)
Argomenti: Cultura
UNIVERSITÀ Il
rettore Di Orio: si va avanti, già oggi le prime indicazioni ai ragazzi. Il
preside di lettere mercoledì convoca un consiglio all'aperto Niente più stanze
né aule, si sbriciola la città degli studenti. «L'ateneo vivrà» Daniela
Preziosi Ha fatto di nuovo il giro della città, il rettore Fernando Di Orio. Lo
descrive come un calvario. Per vedere, facoltà dopo facoltà, quello che resta
del suo ateneo. «Stiamo ancora valutando l'entità dei danni». Il rettorato,
nella città storica, si è scaricato dall'interno. Medicina è «la sorpresa più
incredibile. La facoltà è quasi inservibile. L'ospedale, inaugurato da dieci
anni, è pressoché inagibile. Ma andremo avanti. Già domani (oggi, ndr)
cominceremo a capire dove rimettere in piedi una struttura di governance, un
punto di riferimento per gli studenti». Di Orio non si è mai fermato, dalla
grande scossa di domenica sera, quella in cui ha perso la casa. Gira, telefona,
organizza: vuole dare un segnale ai ragazzi, che ha visto fuggire dalla città:
l'università dell'Aquila va avanti. Il 15 mattina,
mercoledì prossimo, il consiglio di ateneo si fa comunque, come programmato
prima del disastro. E vuole dare un segnale agli aquilani: «Gli universitari
sono troppo importanti per il tessuto di questa città, non possiamo perderli».
L'ospedale San Salvatore, nel complesso della facoltà di Medicina, è un polo di
ricerca di eccellenza. Per i trapianti di cuore e di fegato. E per la
dermatologia oncologica, la clinica è diretta dalla professoressa Kelly Peris.
«Come medici è facile ripartire: ci siamo messi a disposizione, abbiamo cucito,
suturato, medicato di tutto. Come docenti non so cosa ci
inventeremo». Lei ieri mattina si è fatta scortare 'dentro' dai tecnici e ha
tirato fuori due ecografi: macchinari nuovi. Salvati. Preziosi per la
ripartenza. «Ho chiesto alla protezione civile di trovarci un posto agibile
prima possibile: l'ospedale riparte subito. E poi riparte la facoltà».
Missione impossibile, ma necessaria: i 27mila universitari sono il cuore e il
motore economico della città, dopo che il polo elettronico è stato spazzato
via, con tutto l'indotto. Sono 13mila i fuorisede, dal centro-sud. Avevano
affittato case e stanze al centro storico. Dopo la grande scossa, sono stati i
primi a scavare, gli unici a sapere dove cercare i compagni. Spesso i
proprietari 'tralasciano' di denunciare alla questura la presenza dei loro
affittuari. «Li ho visti andare via distrutti, ma poi tornare con la protezione
civile, la Croce rossa, la Croce verde» racconta nel pomeriggio Luca
D'Innocenzo, assessore al welfare e alle politiche universitarie, mentre
assiste all'«alleggerimento» - così tecnicamente si definisce - di un'ala della
ormai nota casa dello studente. Sono le otto meno dieci di sera, all'arrivo
della nuova scossa là sotto ci sono ancora quattro ragazzi, tre italiani e un
israeliano. «Quello della città universitaria è un dramma nel dramma», dice
D'Innocenzo. «Gli studenti è tutto quello che abbiamo, trovare loro delle nuove
case sarà un problema enorme, gli sfollati sono già 30mila. Ma nelle mille
emergenze c'è la loro. Sarà difficile persino ricostruire le carriere
universitarie». Ma si farà, subito, presto, giura Di Orio. La prima cosa che il
rettore vuole ripristinare è «il centro di calcolo». I siti internet
dell'ateneo sono tutti saltati, il cervellone consentirà di recuperare la banca
dati e comunicare con tutti gli iscritti. Nessuno sta con le mani in mano.
Giannino Di Tommaso, preside di lettere e filosofia, ha convocato per mercoledì
15, alle tre del pomeriggio, il consiglio di facoltà. All'aperto, «in una
tenda, se piove». Settanta docenti, 2500 studenti, una facoltà autorevole,
piazzata bene nelle graduatorie accademiche per autorevolezza degli
insegnamenti e della ricerca. La sua sede era in pieno centro storico. «Non ho
un'aula agibile», racconta. «E mi telefonano gli studenti per chiedermi che
prospettive hanno. È difficile rispondere in mezzo a questo disastro. Ma lo
posso fare: non ci fermiamo, assicureremo le sessioni di laurea. E l'anno in
corso. E quelli a venire. L'università c'è».
( da "Messaggero, Il (Frosinone)"
del 08-04-2009)
Argomenti: Cultura
Mercoledì 08 Aprile
2009 Chiudi di EMILIANO PAPILLO Vandali scatenati la notte scorsa a Ferentino.
I soliti ignoti approfittando dell'abbandono in cui versa da qualche tempo
l'edificio, sono entrati nell'ex scuola Paolini in via Circonvallazione
appiccando il fuoco a quel che restava dell'edificio ovvero stracci, cartacce
ed alcuni mobili vecchi. Le fiamme ed i cattivi odori però sono stati subito
notati dai residenti che hanno dato l'allarme ai vigili del fuoco. I pompieri
si sono subito precipitati sul posto ed aiutati dai cittadini hanno domato
l'incendio in poco tempo. I danni sono stati limitati in quanto non è presente
più alcun oggetto di valore all'ex scuola. Sono state colpite pareti e
soffitti. La scuola è chiusa ormai da qualche anno a causa di un'ordinanza
eseguita dall'amministrazione comunale a seguito di una relazione tecnica che
dichiarava la scuola pericolante in caso di fenomeni sismici. Per l'ex scuola
Paolini è il terzo tentativo di incendio da quando è chiusa. Nei precedenti è
andato bruciato quasi tutto il materiale che ancora era presente. Diversi sono
stati anche gli atti vandalici facilitati dal fatto che, trovandosi in stato di
abbandono, la struttura è facilmente accessibile. Amareggiato per l'ennesimo
atto vandalico all'ex scuola il sindaco di Ferentino, Piergianni Fiorletta.
"Condanniamo questi atti che è difficile commentare. Nella scuola ormai
non è presente quasi più nulla. Non si comprende quale divertimento possa
esserci a tentare di bruciare le mura di una ex scuola. Sono molto amareggiato,
sono atti ingiustificabili. Abbiamo già provveduto a mettere in sicurezza
l'edificio e chiuso ogni via di accesso. L'ex scuola è un
simbolo della città e proprio per questo vogliamo recuperarla attraverso la
Stu, la società mista pubblico-privata" ha spiegato il primo cittadino ferentinate. Sull'episodio
stanno indagando i carabinieri della locale stazione guidati dal maresciallo
Raffaele Alborino. Proprio qualche giorno fa l'ex scuola è stata messa tra i
beni disponibili dal comune.
( da "Messaggero, Il (Abruzzo)"
del 08-04-2009)
Argomenti: Cultura
Mercoledì 08 Aprile
2009 Chiudi L'AQUILA - Ancora scosse, la terra continua a tremare all'Aquila
facendo nuovi danni. E il panico cresce. Prima alle 11.32 di ieri mattina, poi
una nuova e più violenta scossa alle
( da "Nazione, La (Arezzo)"
del 08-04-2009)
Argomenti: Cultura
VALDICHIANA pag. 13
CASTIGLION FIORENTINO NELL'AMBITO del piano di formazione ... CASTIGLION
FIORENTINO NELL'AMBITO del piano di formazione e
aggiornamento del corpo docente, l'istituto comprensivo "D.Alighieri", in
collaborazione con il Comune e con il patrocinio del dipartimento di scienze
dell'educazione e formazione dell'Università di Macerata, ha promosso una
conferenza di- battito, in programma oggi (ore 16,30 al teatro comunale), sul
tema : «Un solo allievo, più intelligenze: la teoria di Hovard Gardner e
le sue ricadute sull'educazione e l'insegnamento». Con il coordinamento di
Maria Giovanna Fabianelli, dirigente scolastico dell'istituto comprensivo. Tra
le relatrici: la professoressa Mindy L. Kornhaber, allieva e collaboratrice di
H. Gardner.
( da "Sole 24 Ore, Il"
del 08-04-2009)
Argomenti: Cervelli
Il Sole-24 Ore
sezione: JOB 24 data: 2009-04-08 - pag: 25 autore: JOBTALK Parliamo di lavoro
sul blog DI Rosanna Santonocito La casa dello studente è una metafora italiana
triste L a casa dello studente è il simbolo della tragedia dell'Aquila, ma
anche la metafora del poco che si fa per la mobilità dei giovani. Anche noi che su JobTalk parliamo di brain circulation
contrapposta alla fuga dei cervelli, invitiamo continuamente i
ragazzi a non impigrirsi, a cercare il futuro un paese o due più in là e
postiamoi loro diari, abbiamo voluto commentare, aggiungendo dati e
ragionamenti su quello che in Europa si mette in campo per agevolare questo
flusso di corrente di intelligenza giovanile. Anche questo è un modo per
guardare oltre il terremoto. Scrive Loredana Oliva nel suo post: "... La
casa dello studente in macerie, sembra fatta di quelle vecchie pergamene dei
diplomi di laurea, per quanto racconti una fragilità che è metafora della
disattenzione permanente esercitata nei confronti degli studenti, piccoli o adulti...Fatti
che denunciano il modo in cui gli studenti sono trattati, ospitati nelle nostre
città... Gli studenti fuori sede sono da sempre preda di affittuari senza
scrupoli, che li ammassano a 200/ 300 euro a letto, in edifici in pessime
condizioni... In Italia (indagine Eurostudent 2008) solo 1,5 % degli studenti
vive in alloggio dell'Ente del diritto allo studio..." continua su
JobTalk, il blog di Job24.it http:/job24.ilsole24ore.com
http://jobtalk.blog.ilsole24ore.com
( da "Eco di Bergamo, L'"
del 08-04-2009)
Argomenti: Cultura
La terra plasmata da
Lorandi --> A Crema 88 sculture del docente all'Università di Bergamo
Mercoledì 08 Aprile 2009 TERZA, pagina 42 e-mail print Lorandi, «Il sogno»
Laureatosi in Lettere all'Università degli Studi di Pavia, al principio degli
anni Settanta il bergamasco Marco Lorandi diventa assistente all'Università di
Bergamo, continuando come ricercatore di Storia dell'arte moderna prima,
professore associato di Storia dell'Arte Contemporanea poi. Autore di numerose
pubblicazioni scientifiche, si occupa di numerosi periodi dell'arte italiana:
partendo dalla pittura del Rinascimento e dalla scultura del diciassettesimo e
del diciottesimo secolo, rivolge la sua attenzione, oltre che ad altre forme
artistiche, come l'architettura e la grafica, a periodi e stili differenti, tra
cui il Romanticismo europeo e il Liberty. Nel 1996 pubblica Il Mito di Ulisse
nella pittura a fresco del Cinquecento italiano (Edizioni Jaca Book), mentre
del 2008 è La realtà dell'invisibile: arte, letteratura e follia (Ikonos
Editore), un primo volume che ha il merito di analizzare in modo sistematico
gli aspetti della cultura europea dalla fine del Settecento al principio del
Novecento. Toucher la matière è il titolo dell'esposizione - a lui dedicata -
allestita nei chiostri del teatro San Domenico a Crema (Catalogo Ikonos
Editore; aperta fino al 15 aprile nei seguenti orari: dal lunedì al venerdì
dalle 10 alle 12 e dalle 14 alle 18; domenica dalle 14 alle 18). La rassegna -
che si configura come un percorso guidato all'interno della sua vasta
produzione artistica - ripercorre un arco temporale lungo ben quattro decenni:
sarà così possibile ammirare un totale di ottantotto sculture - realizzate in
terracotta o argilla, talvolta lasciate grezze, allo stato di cottura, ma altre
volte dipinte a freddo, grazie all'uso di smalti colorati e vernici - che,
partendo da Ninfa a cavallo del fiore e le canne nell'acqua del 1968, arrivano
fino agli anni recenti, come testimoniano Il mantello: la Pietas laica e Le tre
donne: la prostituta, la casta, la melancolica, entrambe del 2008. Al titolo
dell'esposizione (Toucher la matière) è invece affidata la poetica
dell'artista: cogliere il fascino della terra, da lui manipolata e modellata
con grande maestria, rimarcando allo stesso tempo l'importanza della
percezione, intesa come strumento attraverso la quale l'uomo può abitare il
reale e servirsene per comprenderlo. Una visita alla mostra cremasca permetterà
infine di capire la sua arte e apprezzare le tre differenti tipologie delle sue
opere: quelle caratterizzate da volumetrie pesanti, ma allo stesso tempo
fragili, nelle quali Lorandi riesce a plasmare con la creta complesse
architetture filamentose a groviglio in cui incastona corpi umani, come se si
trattasse di esseri che si dibattono nella materia al momento della creazione;
quelle in cui la terracotta scivola sulle forme, creando pozze d'ombra laddove
lo sguardo non può penetrare; quelle, e sono le sculture più recenti,
caratterizzate da corpi maschili e femminili, oltre che da vasi con particolari
antropomorfi e zoomorfi, che si rifanno a un'estetica più classica, rimandando
a un sincretismo culturale che guarda al Mediterraneo quale cuore pulsante
della cultura occidentale. Davide Bonfatti 08/04/2009 nascosto-->
( da "Messaggero, Il"
del 08-04-2009)
Argomenti: Cultura
Mercoledì
08 Aprile 2009 Chiudi Il professor Guido Zingari, 60 anni, docente di filosofia
della facoltà di Lettere dell'università Tor Vergata, è
una delle cinque vittime del Lazio ad aver perso la vita nel terremoto che ha
sconvolto l'Abruzzo il 6 aprile. Insegnava a Tor Vergata ed era uno dei massimi
conoscitori italiani di filosofia tedesca. Si trovava all'Aquila quando il terremoto ha
colpito la cittadina. La moglie Paola è stata estratta viva dalle macerie. E'
gravissima. Zingari era uno studioso. Sin dal 1974 le sue ricerche si erano
orientate su temi, teorici, problemi di logica, linguaggio e interpretazione
nella filosofia tedesca da Leibniz a Hegel. Cursi all'interno
( da "Messaggero, Il"
del 08-04-2009)
Pubblicato anche in: (Messaggero,
Il (Civitavecchia))
Argomenti: Cultura
Mercoledì 08 Aprile
2009 Chiudi di VERONICA CURSI Insegnava a Tor Vergata ed era uno dei massimi
conoscitori italiani di filosofia tedesca. Si trovava all'Aquila quando quella
scossa di terremoto ha colpito al cuore l'Abruzzo. Il professor Guido Zingari,
60 anni, docente di filosofia
della facoltà di Lettere dell'università Tor Vergata, è una delle cinque vittime del Lazio ad aver perso
la vita il 6 aprile. Sul sito dell'Ateneo di Tor Vergata, sotto una fotografia
che lo ritrae sorridente, docenti e personale del dipartimento, dove Zingari
dal 1994 ricopriva la cattedra di "filosofia del linguaggio",
esprimono il loro dolore «per la perdita di un collega di cui hanno apprezzato
l'umanità, il valore professionale, la vicinanza agli studenti». Gli amici
sconvolti raccontano di «una persona meravigliosa. Classe, cultura,
sensibilità, ironia, discrezione. Un uomo buono». Di una tragedia che ha
colpito lui e la sua famiglia. «Sua moglie Paola - dicono - l'hanno estratta
viva dalle macerie. E' gravissima». Zingari era uno studioso. Sin dal 1974 le
sue ricerche si erano orientate su temi, teorici, problemi di logica,
linguaggio e interpretazione nella filosofia tedesca da Leibniz a Hegel e
Haidegger. La sua passione. «L'ho visto il mese scorso, l'ultima volta che sono
venuto a Roma . ricorda un amico - Aveva traslocato a Campo de' Fiori ed
eravamo diventati subito amici. "Vieni a prendere un caffé?", mi
aveva detto. Il caffé di Guido. Un rito. Com'è che siamo finiti a parlare di
Savinio? Non me lo ricordo. Vedo solo lui che si alza e che a colpo sicuro tira
fuori la "Nuova enciclopedia" da una catasta traballante e comincia a
leggere. Aveva migliaia di libri che non sapeva più dove mettere. "Anche
all'Aquila ormai - ripeteva - non c'entrano più, dovrò decidermi a regalarli,
ma si può vivere in una casa senza Cartesio?". Questo era il professor
Zingari».
( da "Sole 24 Ore, Il (Nord Est)"
del 08-04-2009)
Argomenti: Cultura
Nord-Est sezione:
EST data: 2009-04-08 - pag: 3 autore: Tra le iniziative il primo megastore
«naturale» a Montebelluna Nei centri storici la riscossa Se i mega store
allettano i clienti con vetrine accattivanti, musica e intrattenimento,
pluralità di offerte mirate per target precisi di consumatori, il piccolo
commercio prova a investire su se stesso per recuperare appeal. L'ultima
scommessa sono i centri commerciali naturali come antidoto al declino dei
centri urbani. In Veneto, l'iniziativa più recente interessa Montebelluna (
Treviso) dove si è appena costituita " Il Mosaico", società pubblico/privata che vede insieme una cinquantina di commercianti, Comune, Ascose
e Associazioni commercianti del centro storico. Il nuovo soggetto avrà la
gestione gestione coordinata del centro, un proprio logo per distinguere le
diverse azioni e una emittente radio riservata per offrire informazioni mirate
e musica comune a tutti i negozi, seguirà tutte le iniziative di
animazione. Primo passo: fare il punto sulle problematiche d'area, piano sosta,
urbanistica sicurezza e parcheggi, con il convegno " Un centro da
vivere", in programma il 27 aprile (cinema Italia, 9.30). «L'obiettivo è
rivitalizzare il centro e dare più dignità ai commercianti che vi lavorano – spiega
Tiziana Favero, assessore comunale alle Attività produttive – con scelte
turistiche e culturali, ma anche urbanistiche condivise e rispondenti alle
esigenze di tutti». Anche a Padova, Cdc, Comune e Ascom hanno messo in campo un
progetto che interessa 400 imprese incluse in un "centro commerciale
naturale" identificato con l'area storica della città. Una sorta di
consorzio tra commercianti per darsi una gestione unitaria riguardo a
manutenzioni, pulizie e sicurezza e a cui destinare risorse pubbliche e
private. Ma si guarda anche all'esero. Confcommercio-Unione provinciale di
Venezia è andata a vedere da vicino il centro commerciale naturale di Charleroi
(Belgio), nato e cresciuto dentro una città di 200mila abitanti. Il 19 aprile
sarà ad Anversa, centro commerciale cittadino che sorge per metà in edifici di
proprietà pubblica, e per metà costituito da negozi e
mercati all'aperto che fanno sinergia uno con l'altro. «L'intento è raccogliere
più informazioni possibili per capire se e come questi esempi siano trasferibili
nel nostro territorio – precisa Danilo De Nardi, direttore di Confcommercio
Unione Venezia – Col tempo riusciremo a far rivivere le nostre piazze e a
dimostrare che i centri commerciali delle grandi firme sono taroccati: le
piazze vere stanno altrove ». Ognuno cerca una propria via di promozione. A
Treviso l'Asco m ha promosso in marzo una due giorni di super sconti in 150
negozi del comparto moda. La partita si gioca anche sulle aperture domenicali.
In Friuli-Venezia Giulia ne sono state autorizzate 29 su 52 per il 2009.
( da "Resto del Carlino, Il (Pesaro)"
del 08-04-2009)
Argomenti: Cultura
URBINO E MONTEFELTRO
pag. 17 Dal duemila in avanti è nata la «voragine» nel bilancio Faccia a faccia
tra Pivato e Magnani, candidati a rettore IL PRIMO faccia a faccia tra i due
aspiranti rettori dell'ateneo urbinate si è svolto l'altra sera alla Sala
Serpieri, organizzato da «Insieme per Urbino», associazione nata con lo scopo
di sensibilizzare i cittadini ai problemi del territorio. Stefano Pivato e
Mauro Magnani hanno discusso sul tema «Urbino: Università e territorio».
Pierpaolo Tiberi ha delineato la storia dell'ateneo dal 1998, attraverso i dati
ufficiali pubblicati dal Ministero, dal Comitato nazionale di valutazione del
sistema universitario e dal nucleo di valutazione dell'Università di Urbino. E'
risultato che nel
( da "Sole 24 Ore, Il (Nord Ovest)"
del 08-04-2009)
Argomenti: Cultura
Nord-Ovest sezione:
ECONOMIA e IMPRESE Liguria data: 2009-04-08 - pag: 13 autore: UNA CASA PER IL
SIIT Il cluster. Il distretto tecnologico dei Sistemi intelligenti integrati
(Siit) di Genova, società consortile nata nel 2005 e vissuta in una dimensione immateriale
fin oggi, trova casa all'incubatore di Campi gestito da Sviluppo Italia
Liguria. Struttura e ricerca. Entro l'estate saranno
consegnatii laboratori. Il Siit accomunai principali attori (pubblicie privati)
del locale sistema industriale dell'hi-tech.Oltre a grandi realtà (Ansaldo,
ElsagDatamat, OtoMelara, Selex, Alcatel, Bombardier, Ericsson, Esaote),
coinvolge 82 Pmi. Sei le linee di ricerca: info-mobilità, sicurezza,
automazione, organizzazioni complesse, salute, energia. Innescato da un accordo
di programma, il Siit beneficerà di 80 milioni, di cui 38 fin qui attivati.
Avviate al contempo altre iniziative, estranee all'accordo,per 12 milioni
( da "Sole 24 Ore, Il (Nord Est)"
del 08-04-2009)
Argomenti: Cultura
Nord-Est sezione:
EST data: 2009-04-08 - pag: 16 autore: Il rettore: ma ingegneria non si sposta
Cittadella scientifica sull'area ex-Tabacchi ROVERETO Mauro Pizzin La sede
della ex Manifattura Tabacchi come location per la facoltà di Ingegneria di
Trento, ora a Mesiano, in prossimità del capoluogo provinciale. Se ne parla da
tempo, a Rovereto, ma facendo forse i costi senza l'oste: l'Università. Il tema
è stato sfiorato anche nell'ambito della presentazione del rapporto "
Rovereto 2020- Un modello di sviluppo economico per il prossimo
decennio",curato dall'omonimoComitato scientifico e presentato durante
l'edizione 2009 del "Festival della Città impresa". Nelle
considerazioni conclusive di quello che è stato un ampio resoconto della
trasformazione della Vallagarina dagli anni ' 70 ad oggi, infatti, una delle
decisioni prossime venture definite «cruciali » è propria quella sull'utilizzo
del compendio dismesso a Borgo Sacco, ex opificio che occupa un'area di
8,5ettariacquisito lo scorso ottobre per 20 milioni dalla Provincia autonoma
attraverso Trentino Sviluppo. «Appare promettente – si legge nel rapporto –
l'idea di far nascere nella ex Manifattura una sorta di fabbrica dell'economia
della conoscenza nella quale collocare centri di ricerca universitari, di ricerca
industriale privati e residenze per studenti, con una focalizzazione
complessiva sui temi dell'energia e dell'ambiente, ma evidentemente non solo su
questi». «Se il riferimento è al possibile trasferimento a Rovereto di
Ingegneria – puntualizza però il rettore dell'ateneo trentino, Davide Bassi –
vorrei fosse chiaro che le piante accademiche non sopportano il trapianto. Un polo tecnico- scientifico l'Università già lo possiede, con
7mila fra docenti e ricercatori, costato 2 miliardi di investimenti e tanta
fatica. Faccio osservare, peraltro, che sui 300 ingegneri laureati forniti lo
scorso anno al territorio regionale solo 25 hanno preso la strada di Rovereto
». Diversa, secondo Bassi, la situazione nel caso in cui non si parli di
spostamento della didattica, ma di creare a Rovereto una "Technology
Mall" sul modello statunitense. «Quello che manca – chiarisce il rettore –
sono dei laboratori misti in cui convivano specialisti universitari e aziendali
per fare ricerca d'impresa. Una struttura che si era già ipotizzata 25 anni fa
e che l'attuale crisi ci dovrebbe spingere a ripensare». Si parla di un
investimento da un centinaio di milioni realizzabile in 3-4 anni«coinvolgendo
–conclude Bassi – anche gruppi finanziari e fondi di venture capital, oltre a Università
ed enti di ricerca del Veneto». © RIPRODUZIONE RISERVATA In discussione.
Destino incerto per l'ex Manifattura Tabacchi
( da "Sole 24 Ore, Il (Nord Est)"
del 08-04-2009)
Argomenti: Cultura
Nord-Est sezione:
EST data: 2009-04-08 - pag: 19 autore: Formazione. Al via «Business Point»
L'ateneo di Trento offre alle imprese analisti finanziari L'Università di
Trento intende fornire giovani analisti finanziari, seguiti da tutor esperti,
alle aziende del territorio. E per farlo ha elaborato il progetto formativo
"Business Point", realizzando uno sportello di prima assistenza in
materia di finanza e accesso al credito. Il programma, nato per testare sul
campo le competenze maturate durante gli studi, si ritiene sia in grado di
portare benefici anche a quelle imprese del territorio che non dispongono di
professionalità e strumenti adeguati per affrontare in autonomia una gestione
finanziaria sempre più complessa. Il progetto è partito in queste settimane con
il coinvolgimento dei primi quattro laureandi, i quali stanno seguendo
un'impresa artigiana. L'obiettivo è quello di estendere la sperimentazione ad
altri casi anche attraverso la collaborazione con le organizzazioni d'impresa,
gli studi professionali e le banche. Gli studenti sono
seguiti da docenti dell'ateneo appositamente formati per svolgere analisi
tecnico-finanziari. In questo contesto, l'ateneo mette a disposizione delle
imprese anche metodologie di analisi, strumenti software e pacchetti formativi.
Il lavoro parte dalla messa a fuoco della situazione finanziaria dell'azienda
per poi suggerire percorsi di riequilibrio e di rafforzamento. Gli
studenti possono successivamente svolgere un tirocinio presso l'impresa
interessata o i suoi partner per approfondire il piano d'azione proposto e
seguirne gli sviluppi. «Va ribadito – spiega l'ideatore Luca Erzegovesi, del
Dipartimento di Informatica e studi aziendali dell'ateneo trentino – che il
Business Point è prima di tutto un progetto di tirocinio. Ma è anche un luogo
di ascolto delle persone che si trovano ad affrontare criticità nuove nella
gestione delle loro aziende e, in quest'ottica, può aiutare l'impresa a
riconoscere i problemi e a rappresentarli in maniera chiara e realistica». Come
anticipato, i Business Point potranno nascere dalla collaborazione tra
l'Università, le organizzazioni d'impresa ( associazioni o confidi) che si
riconoscono nelle finalità di questa iniziativa, e decidono di promuoverla a
vantaggio degli imprenditori associati. Si tratta di una formula definita
«aperta», che evolverà sul campo adattandosi ai bisogni espressi dalle imprese
e alle possibilità di collaborazione con i soggetti a vario titolo interessati.
R. Ne. www.businesspoint.info Per informazioni e approfondimenti
( da "Sole 24 Ore, Il (Nord Est)"
del 08-04-2009)
Argomenti: Cultura
Nord-Est sezione:
EST data: 2009-04-08 - pag: 21 autore: Lavori pubblici. I costruttori veneti
sollecitano Governo e Regione ad interventi rapidi «Avanti con i piccoli
cantieri» Positiva l'estensione della procedura negoziata per opere fino a
500mila euro A CURA DI Valeria Zanetti Uscire dalla crisi utilizzando i nuovi
strumenti legislativi messi a disposizione dal governo regionale e centrale e
guardando alle esperienze maturate in Europa, in particolare in Spagna. Ance
Veneto (la sezione regionale dell'associazione nazionale costruttori edili)
sollecita il Governo a sostenere un piano di interventi per opere medie e
piccole, già cantierabili ed accoglie l'invito dell'assessore regionale ai
lavori pubblici, Massimo Giorgetti, che chiede agli imprenditori del settore il
«coraggio di avvalersi di tutti gli strumenti che la Regione ha messo a
disposizione per superare la difficile congiuntura finanziaria». Il modello
spagnolo L'associazione dei costruttori insieme a Confindustria sollecita il
ministero dei Lavori pubblici a trovare le risorse per varare un programma di
opere medio-piccole, finanziabili con i 1.150 milioni di euro assegnati dal
Cipe alle infrastrutture, ma ancora privi di una destinazione definitiva. Il
modello è quello spagnolo: il governo Zapatero, per contrastare la crisi, si è
fatto inviare dagli 8.112 Comuni l'elenco delle opere in stato di avanzata
progettazione e in tre mesi ha dato il via ad un piano di lavori pubblici per
l'importo di 8 miliardi. Le associazioni territoriali di Ance, analogamente,
stanno raccogliendo l'elenco delle opere immediatamente cantierabili nelle
province italiane da inoltrare al ministero, attraverso l'organizzazione
nazionale, per ottenere i finanziamenti. «La prima lista arrivata alla sede
regionale di Padova riguarda le opere viarie del Vicentino, ora, attendiamo le
indicazioni delle altre province venete», spiega Stefano Pelliciari, presidente
regionale dei costruttori. In elenco, ad esempio, il terzo stralcio della SS
Pasubio, variante di Schio (importo di oltre 12 milioni), per cui è già pronto
il progetto definitivo, il III stralcio della variante Ovest di Thiene (30
milioni) e della variante dell'abitato di Malo (28 milioni). Procedura
negoziata Per ovviare alle ripercussioni della crisi sul settore delle costruzioni,
è stata introdotta inoltre con la legge statale n. 201 del 22 dicembre 2008 la
possibilità per le amministrazioni pubbliche di aggiudicare i lavori fino a
500mila euro, ricorrendo alla procedura negoziata, senza obbligo di pubblicazione del bando. Precedentemente la procedura era
autorizzata per opere fino a 100mila euro. La Regione Veneto con la legge n.
27/2003 ne aveva previsto un utilizzo allargato ad appalti fino ad un milione.
Il provvedimento, impugnato dal precedente Governo, fu bocciato dalla Corte
Costituzionale. La legge n. 201/2008 rappresenta dunque un cambio
nell'orientamento da parte dello Stato nella direzione già percorsa dalla
Regione Veneto. Altra novità riguarda la normativa statale sulle opere di
urbanizzazione a scomputo (3Ú decreto correttivo del codice dei contratti
pubblici Dlgs 152/2008). «La Regione attraverso la Dgr n. 436 del 24 febbraio
scorso ne chiariscee semplifica l'iter», aggiunge Giorgetti. Si tratta di «atti
di indirizzo rivolti alle amministrazioni locali per facilitare l'utilizzo
della normativa- afferma Pelliciari - . Lo scenario è
quello dei piani di trasformazione urbana pubblico-privati, nei quali
l'imprenditore si facarico delle opere di urbanizzazione, di competenza pubblica, dovendo però sottostare a modalità
di appalto e tempistica vincolate, poco appetibili dal privato». Il Ddl sui
lavori pubblici Ance veneto interviene in questi giorni anche nel dibattito sul
ddl regionale n. 344 riguardante "Infrastrutture di interesse
corrente statale e regionale". Il disegno legislativo è ora all'attenzione
della settima commissione consiliare competente in materia di lavori pubblici.
«Si tratta di una sorta di legge obiettivo regionale che istituisce corsie
preferenziali per gli appalti e prevede anche la nomina di un commissario
regionale per velocizzare l'assegnazione di lavori pubblici di importo
rilevante (dai 50 milioni, ndr)», concludono dall'associazione dei costruttori.
© RIPRODUZIONE RISERVATA Presidente. Stefano Pelliciari alla guida di Ance
Veneto UNIONPRESS Assessore. Massimo Giorgetti Lavori pubblici della Regione
UNIONPRESS
( da "marketpress.info"
del 08-04-2009)
Argomenti: Cultura
Mercoledì 08 Aprile
2009 CONGRESSO SULLA RICERCA, SVILUPPO E INNOVAZIONE IN ACQUACOLTURA Il 22 e 23
aprile si terrà a El Puerto de Santa María (Spagna) un congresso internazionale
sulla ricerca, lo sviluppo e l´innovazione in acquacoltura. L´evento ha lo scopo di riunire i principali gruppi di ricerca pubblici e
privati e gli operatori impegnati nel campo dell´acquacoltura per discutere il
coordinamento, la guida, i finanziamenti e il trasferimento della ricerca
applicata. Gli organizzatori della ricerca intendono analizzare e discutere: -
gli indicatori più affidabili che forniscono un´approssimazione dell´efficacia
nella ricerca: brevetti adottati nelle pratiche industriali e
innovative, risultati della consultazione, ecc. ; - criteri adottati per
decidere se il finanziamento dei progetti è quello più appropriato; - gruppi
responsabili per il controllo e il monitoraggio dei risultati nella ricerca; -
canali di trasferimento della ricerca e la loro idoneità. Per ulteriori
informazioni, fare clic: http://www. Easonline. Org/index.
Php?option=com_extcalendar&itemid=117&extmode=view&extid=1164 .
<<BACK
( da "Resto del Carlino, Il (Imola)"
del 08-04-2009)
Argomenti: Cultura
IMOLA pag. 3 E'
STATA presentata lunedì a porte chiuse i... E' STATA presentata lunedì a porte
chiuse in consiglio comunale l'interrogazione del consigliere comunale dell'Unione
di Centrodestra Riccardo Mondini sul nido interaziendale pucclio-privato
Cornelia e presunti legami familiari fra ex membri della giunta comunale,
attuali consiglieri, responsabili dell'amministrazione e realizzatori della
progettazione. «È vero aveva chiesto Mondini che tra i firmatari del progetto
architettonico figura l'architetto Stefania Campomori, moglie dell'ex assessore
alla Scuola Castellari che ha presentato nel settembre 2007 la delibera per
l'asilo aziendale?». «È vero era un'altra domanda che tra i progettisti della
coop Alba (realizzatrice del progetto architettonico, ndr) e attuale direttore
dei lavori c'è il figlio della dirigente del settore scuole che era anche
responsabile del procedimento?». Il consigliere si dice deluso dalle risposte
ricevute dall'assessore Andrea Bondi: «Ha detto afferma
Mondini che se vi sono famigliari blasonati' che hanno collaborato a questa
realizzazione pubblico privata, non per questo l'essere parenti può discriminarli in quanto
bravissimi professionisti che hanno collaborato alla stesura dell'impianto
didattico fin dal suo nascere proprio per la loro unica e indiscussa esperienza
in città». Ma questo, per Mondini «è proprio quello che sta distruggendo
la fiducia dei cittadini nella cosa pubblica e fa odiare
i politici».
( da "marketpress.info"
del 08-04-2009)
Argomenti: Cultura
Mercoledì 08 Aprile
2009 DA ABRUZZO VIA LIBERA A PROGRAMMA ADRIATICO IPA Pescara, 8 aprile 2009 -
La Regione Abruzzo ha dato il via ai primi bandi del programma di cooperazione
transfrontaliera "Adriatico Ipa" (2007-2013) per un totale di circa
75 milioni di euro. L´approvazione è arrivata dal Comitato di sorveglianza,
rende noto l´Aise. Il programma comunitario vede la Regione Abruzzo come
capofila: coinvolge sette Regioni - oltre all´Abruzzo, Friuli Venezia Giulia,
Veneto, Emilia Romagna, Marche, Molise e Puglia - e otto Stati - oltre
all´Italia, Albania, Bosnia Erzegovina, Croazia, Serbia, Montenegro e dai nuovi
entrati Grecia e Slovenia. L´iniziativa ha come obiettivo la cooperazione
istituzionale, economica e sociale dell´Area adriatica e prevede fino al 2013
finanziamenti per circa 280 milioni di euro. I bandi si svilupperanno
nell´ambito di quattro assi prioritari di intervento: cooperazione economica,
sociale e istituzionale, ambiente, tutela ambientale e del patrimonio culturale
e reti materiali di accesso e immateriali. I progetti in
questione potranno essere presentati sia da enti pubblici che da soggetti
privati ma anche da università e centri di ricerca pubblici e privati. Saranno
finanziati progetti da un minimo di 500 mila a un massimo di 5 milioni di euro
con un contributo massimo per i privati di 200 mila euro. . <<BACK
( da "Resto del Carlino, Il (Ferrara)"
del 08-04-2009)
Argomenti: Cultura
FERRARA CRONACA pag.
7 Marchio di qualità a ristoranti e alberghi L'«Ospitalità italiana» a 31 nuove
strutture di CRISTIANO BENDIN SONO stati consegnati ieri, nella sala conferenze
della Camera di Commercio, i marchi di qualità Ospitalità Italiana' a 31 nuove
strutture ricettizie della nostra Provincia. Si tratta di otto alberghi, 21
ristoranti e due campeggi che vanno ad aggiungersi alle 34 del
( da "Resto del Carlino, Il (Ferrara)"
del 08-04-2009)
Argomenti: Cultura
FERRARA CRONACA pag.
7 Il caso Concorso pilotato, sentiti altri docenti IERI
altri due docenti della facoltà di medicina dell'Università di Bologna sono
stati sentiti dal pm nell'ambito dell'inchiesta sul concorso pilotato svoltosi
nel marzo
( da "Corriere del Veneto"
del 08-04-2009)
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CRONACA 08-04-2009 UNIVERSITA' I RISULTATI DEI RICERCATORI COORDINATI DA
ANTONIO BONETTI, DOCENTE DI MEDICINA DELLO SPORT Anabolizzanti: tutti i rischi
«testati» su venti volontari Dalla riduzione della fertilità ai problemi
cardiovascolari alle disfunzioni sessuali Laura Ugolotti II Rischi
cardiovascolari, riduzione della fertilità, ripercussioni sulla sfera
psichica e sessuale. Sono solo alcuni dei tanti effetti collaterali causati
dall'assunzione massiccia di steroidi androgeni, più conosciuti come
«anabolizzanti ». Lo ha dimostrato lo studio di un gruppo di ricercatori
dell'Università di Parma, coordinato dal professore Antonio Bonetti del
Dipartimento di Scienze Cliniche e docente di Medicina
dello Sport, effettuato su venti volontari, maschi adulti un'età media 24 anni;
uno studio come mai era stato condotto prima, per dosaggi e numero di soggetti
testati. «Fino ad oggi racconta Bonetti la letteratura riguardava casistiche
più limitate, e con dosaggi simili a quelli impiegati in ambito clinico oppure
con dosaggi più elevati ma per brevi periodi; nel nostro caso l'autosom -
ministrazione - avvenuta su base volontaria da parte di soggetti che mai in
passato avevano fatto uso di steroidi, ma che ne avevano manifestato
l'intenzione riguardava dosi 10, 50, anche 100 volte superiori, e per un
periodo di osservazione di due anni». Una ricerca non semplice, perché ha
cercato di fare luce su un mondo, quello delle palestre, difficile da indagare,
per l'omertà che in genere circonda l'uso di sostanze illecite. I risultati,
ripresi anche dalla stampa internazionale, sono a dir poco preoccupanti. Sette
volontari hanno abbandonato la sperimentazione prima del termine a causa degli
effetti collaterali, che pure gli erano stati ampiamente illustrati all'inizio
della ricerca. In tutti sono stati registrati cali drastici del coleste- rolo
Hdl (il cosiddetto colesterolo buono) e dell'Apo-A1, con relativo aumento del
rischio cardiovascolare e di arteriosclerosi; alterazioni degli ormoni
sessuali, con riduzione del volume dei testicoli, della produzione spermatica e
della fertilità; pesanti ripercussioni sulla sfera sessuale sino all'impotenza,
e sulla sfera psichica (aggressività, sbalzi di umore, dipendenza, problemi
relazionali), anche se questi dati sono ancora in fase di elaborazione. «Fino
agli anni '90 illustri farmacologi sostenevano che le sostanze anabolizzanti
non provocassero un aumento della massa muscolare nei soggetti adulti e sani,
ma solo negli adolescenti o nelle donne spiega Bonetti -; non è sbagliato, ma
solo se si considerano le dosi cliniche. E' il sovradosaggio, a cui molti
ricorrono, che provoca l'effetto anabolizzante, nonché danni gravissimi sul
breve ma soprattutto sul lungo periodo, come i rischi cardiovascolari ».
Nonostante la pericolosità di queste sostanze, se ne fa da anni un largo
consumo, soprattutto nelle palestre. Secondo Bonetti i body builder
professionisti, che vi ricorrono per gare e competizioni, hanno la convinzione
di poterle maneggiare evitando i rischi; una discreta conoscenza di sostanze,
dosi ed effetti collaterali non li mette al riparo dai pesanti danni fisici e
psichici. Lo scenario diventa ancora più inquietante se si considera che sono
sempre di più gli adolescenti a ricorrere agli anabolizzanti, per un puro fattore
estetico. Con la differenza che, rispetto ai «professionisti del doping », i
ragazzi sono assolutamente inconsapevoli dei pericoli a cui vanno incontro.
Pericolosi Utilizzati dai body builder, gli anabolizzanti si stanno diffondendo
anche tra i giovanissimi. Salvo per uso personale è vietato qualunque tipo di
riproduzione delle notizie senza autorizzazione.
( da "Corriere del Mezzogiorno"
del 08-04-2009)
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Corriere del
Mezzogiorno sezione: INPRIMOPIANO data: 08/04/2009 - pag: 2 Le Università A
Bari le tesi abbruzzesi BARI L'Università di Bari è pronta ad accogliere gli
studenti de L'Aquila, dopo la tragedia del terremoto, per far proseguire loro
gli studi e permettere ai laureandi di discutere la tesi nell'Ateneo pugliese.
Ieri il rettore, Corrado Petrocelli, ha informato il senato
accademico trovando unanime appoggio di docenti e studenti e, nel frattempo, è
partita la raccolta fondi per aiutare la popolazione abruzzese ad uscire
dall'emergenza. L'amministrazione universitaria ha aperto un conto corrente
presso la banca Unicredit e, parallelamente, i rappresentanti degli studenti
stanno promovendo un'analoga iniziativa in tutte le facoltà baresi,
attraverso le associazioni studentesche. Dalle 10 alle 15 di oggi saranno
allestiti i banchetti di raccolta in tutti i plessi dell'Ateneo barese. «Di
fronte alla catastrofe avvenuta in Abruzzo - si legge in un comunicato - noi rappresentanti
di tutte le associazioni degli studenti ci sentiamo in dovere di esprimere un
gesto di solidarietà e di vicinanza alle vittime». Stamattina, intanto, è
partita la raccolta di sangue della Fidas in piazza Umberto. Lu. Ba.
( da "Gazzetta di Parma (abbonati)"
del 08-04-2009)
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CRONACA 08-04-2009 UNIVERSITA' I RISULTATI DEI RICERCATORI COORDINATI DA
ANTONIO BONETTI, DOCENTE DI MEDICINA DELLO SPORT Anabolizzanti: tutti i rischi
«testati» su venti volontari Dalla riduzione della fertilità ai problemi
cardiovascolari alle disfunzioni sessuali Laura Ugolotti II Rischi
cardiovascolari, riduzione della fertilità, ripercussioni sulla sfera
psichica e sessuale. Sono solo alcuni dei tanti effetti collaterali causati
dall'assunzione massiccia di steroidi androgeni, più conosciuti come
«anabolizzanti ». Lo ha dimostrato lo studio di un gruppo di ricercatori
dell'Università di Parma, coordinato dal professore Antonio Bonetti del
Dipartimento di Scienze Cliniche e docente di Medicina
dello Sport, effettuato su venti volontari, maschi adulti un'età media 24 anni;
uno studio come mai era stato condotto prima, per dosaggi e numero di soggetti
testati. «Fino ad oggi racconta Bonetti la letteratura riguardava casistiche
più limitate, e con dosaggi simili a quelli impiegati in ambito clinico oppure
con dosaggi più elevati ma per brevi periodi; nel nostro caso l'autosom -
ministrazione - avvenuta su base volontaria da parte di soggetti che mai in
passato avevano fatto uso di steroidi, ma che ne avevano manifestato
l'intenzione riguardava dosi 10, 50, anche 100 volte superiori, e per un
periodo di osservazione di due anni». Una ricerca non semplice, perché ha
cercato di fare luce su un mondo, quello delle palestre, difficile da indagare,
per l'omertà che in genere circonda l'uso di sostanze illecite. I risultati,
ripresi anche dalla stampa internazionale, sono a dir poco preoccupanti. Sette
volontari hanno abbandonato la sperimentazione prima del termine a causa degli
effetti collaterali, che pure gli erano stati ampiamente illustrati all'inizio
della ricerca. In tutti sono stati registrati cali drastici del coleste- rolo
Hdl (il cosiddetto colesterolo buono) e dell'Apo-A1, con relativo aumento del
rischio cardiovascolare e di arteriosclerosi; alterazioni degli ormoni
sessuali, con riduzione del volume dei testicoli, della produzione spermatica e
della fertilità; pesanti ripercussioni sulla sfera sessuale sino all'impotenza,
e sulla sfera psichica (aggressività, sbalzi di umore, dipendenza, problemi
relazionali), anche se questi dati sono ancora in fase di elaborazione. «Fino
agli anni '90 illustri farmacologi sostenevano che le sostanze anabolizzanti
non provocassero un aumento della massa muscolare nei soggetti adulti e sani,
ma solo negli adolescenti o nelle donne spiega Bonetti -; non è sbagliato, ma
solo se si considerano le dosi cliniche. E' il sovradosaggio, a cui molti
ricorrono, che provoca l'effetto anabolizzante, nonché danni gravissimi sul
breve ma soprattutto sul lungo periodo, come i rischi cardiovascolari ».
Nonostante la pericolosità di queste sostanze, se ne fa da anni un largo
consumo, soprattutto nelle palestre. Secondo Bonetti i body builder
professionisti, che vi ricorrono per gare e competizioni, hanno la convinzione
di poterle maneggiare evitando i rischi; una discreta conoscenza di sostanze,
dosi ed effetti collaterali non li mette al riparo dai pesanti danni fisici e
psichici. Lo scenario diventa ancora più inquietante se si considera che sono
sempre di più gli adolescenti a ricorrere agli anabolizzanti, per un puro
fattore estetico. Con la differenza che, rispetto ai «professionisti del doping
», i ragazzi sono assolutamente inconsapevoli dei pericoli a cui vanno
incontro. Pericolosi Utilizzati dai body builder, gli anabolizzanti si stanno
diffondendo anche tra i giovanissimi.
( da "Corriere del Veneto"
del 08-04-2009)
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ECONOMIA 08-04-2009
TERRE VERDIANE APERTO AGLI IMPRENDITORI PER UN SISTEMA PUBBLICO-PRIVATO
IN RETE Turismo, bando da 800 mila euro II Portare i turisti italiani e
stranieri nelle Terre Verdiane. Arrivare, pernottare, restarci e tornarci.
Come? Grazie a operazioni di in-coming, well-coming e a un «tour operator» o
«gestore privato» in grado di posizionare il territorio e l'outlet Fidenza
Village nel mercato turistico italiano ed europeo sviluppando tutte le
attività di marketing integrato necessarie. Gli imprenditori hanno tempo fino a
venerdì 10 per prenotare il sopralluogo obbligatorio sul territorio e la
visione della documentazione (tel. 0524-83377 Ufficio Progetto Europa), che
consente l'accesso al bando nazionale di concorso che invita gli operatorio
privati a fare sistema con gli enti pubblici e a scommettere sul territorio delle
Terre Verdiane in partner con i Comuni dell'Unione e in particolare con il
Comune di Fidenza capofila del progetto. Il bando da 800 mila euro al netto di
Iva pubblicato sulla Gazzetta ufficial - è il passo
concreto per rendere operativo un progetto, punto di partenza di mete più
lontane: in prima battuta, lo scopo è avviare un nuovo modello di gestione
integrata misto pubblicoprivata dei servizi di
informazione ed accoglienza turistica in grado anche di stimolare e costruire
nuovi itinerari e iniziative turistico-culturali in rete. Ecco allora che
proprio per consentire ai turisti di scegliere le Terre Verdiane come meta di
pacchetti weekend o soggiorni più lunghi - il Comune di Fidenza (servizio
marketing territoriale, Progetto Europa e turismo) in partner con Value Retail
(per outlet Fidenza Village), VR Milan e l'Unione Terre Verdiane hanno
presentato il bando aperto fino a fine aprile. L'esito della gara andrà ad
individuare un operatore privato che gestirà i servizi di informazione e
accoglienza turistica del punto Iat Fidenza Village e dello sportello Casa
Cremonini in piazza Duomo a Fidenza, potrà svolgere attività di incoming,
proporre pacchetti e iniziative coordinandosi con i Comuni principali attori
del bando - e sviluppare progetti di promozione turistica e
promo-commercializzazione. I 10 Comuni protagonisti e interessati sono Busseto,
Fidenza, Fontanellato, Fontevivo, Roccabianca, Salsomaggiore, San Secondo,
Sissa, Soragna, Trecasali. Il bando è aperto fino a lunedì 20 aprile e prevede
l'affidamento dei servizi e stipula del contratto con l'aggiudicatario a fine
giugno, al termine dei lavori della Commissione per l'aggiudicazione. Fidenza
La sede dell'Unione Terre verdiane. Salvo per uso personale è vietato qualunque
tipo di riproduzione delle notizie senza autorizzazione.
( da "Corriere del Mezzogiorno"
del 08-04-2009)
Argomenti: Cultura
Corriere del
Mezzogiorno sezione: BARI data: 08/04/2009 - pag: 6 Si tratta di un atto dovuto
Laboratori Farmacia, indagato il rettore BARI Confermato il sequestro
preventivo dei 50 laboratori della facoltà di Farmacia dell'Università barese.
La pm Francesca Romana Pirrelli ha ricevuto l'informativa dei carabinieri del
Nas e dei tecnici dell'Asl: come atto dovuto è stato iscritto nel registro
degli indagati il rettore Corrado Petrocelli, in attesa che venga individuato
il diretto responsabile dei laboratori. Il reato ipotizzato è violazione delle
norme sulla sicurezza sul lavoro. Lunedì i tecnici dello Spesal hanno
depositato una relazione dettagliata, constatando «rischi non irrilevanti», e
la presenza di «sostanze cancerogene capaci di provocare il cancro, anche
solamente attraverso l'inalazione». Un documento che evidenzia i potenziali
rischi ai quali sono stati sottoposti gli studenti e gli
stessi docenti. Nella relazione, l'Asl concede all'Università l'ultimatum: dai
30 ai 180 giorni per «adottare i provvedimenti necessari ad eliminare le
violazioni». Secondo i tecnici dello Spesal - che insieme ai carabinieri del
nucleo antisofisticazione del comandante Antonio Citarella, giovedì scorso,
hanno posto i sigilli ai laboratori del campus di via Amendola - non
sarebbe stato valutato il «rischio che comporta l'utilizzo di sostanza
cancerogene». Le sostanze chimiche non sarebbero state custodite in maniera
appropriata. V. Dam. Il rettore dell'Università di Bari, Corrado Petrocelli,
iscritto nel registro degli indagati
( da "Corriere del Mezzogiorno"
del 08-04-2009)
Argomenti: Cultura
Corriere del
Mezzogiorno sezione: TEMPOLIBERO data: 08/04/2009 - pag: 14 INFANZIA «Un caffè
con i genitori» domani ad Alberobello Domani, al bar Miseria e nobiltà di
Alberobello (piazza del Popolo), nuovo appuntamento di «Un caffè con i
genitori», ciclo di incontri organizzato dall'assessore comunale alle Politiche
giovanili Vito Carparelli e dal consigliere Viviano Giuliani. L'obiettivo è
discutere delle problematiche legate alla prima infanzia, dai disturbi
dell'alimentazione o del sonno a quelli del comportamento e dell'apprendimento.
Gli incontri sono condotti dalla Donatella Caprioglio, psicoterapeuta
infantile, docente alla facoltà di
Medicina dell'Università di Parigi XIII-Bobigny e presidente della Porta Verde,
centro di ascolto per genitori e bambini. PSICHIATRIA «A una donna tradita»
Paolo Crepet a Racale A una donna tradita, pubblicato da Einaudi, è un libro
che supera i confini di saggio e romanzo per analizzare e osservare il tema del
tradimento. L'autore del volume, lo psicologo e psichiatra Paolo Crepet,
sarà stasera a Racale, nella sala di San Sebastiano del Municipio, per il terzo
appuntamento della rassegna di incontri «Primavera di cultura» a cura di Walter
Spennato. Intervengno Silvia Famularo e Jules Mastrobisi, esposizione di quadri
di Antonio Stanca. ............................................... PAOLO CREPET
- Racale (Le) Oggi (ore 19) al Municipio, via Fiumi Marina. Ingresso libero
FILOSOFIA Da Marx a Gramsci Voza e Vacca a Bari Prosegue il convegno «Que
restet-il de nos amours? Marx, marxismi ed oltre» organizzato a Bari dal
Collettivo di Lettere e filosofia. Oggi si conclude la sessione dedicata a
Gramsci nell'aula Aldo Moro della facoltà di Giurisprudenza. Alle 9.30 Beppe
Vacca (della Fondazione Istituto Gramsci) parlerà di «Dall'egemonia del
proletariato all'egemonia civile»; alle 15.30 Pasquale Voza (Università di
Bari) di «Gramsci ela 'continua crisi'».
.................................................. MARX E GRAMSCI - Bari Oggi
(ore 9 e 15.30) a Giurisprudenza, piazza C. Battisti. Ingresso libero. Info
080.571.43.90
( da "Corriere del Mezzogiorno"
del 08-04-2009)
Argomenti: Cultura
Corriere del
Mezzogiorno sezione: 1CULTURA data: 08/04/2009 - pag:
( da "Gazzetta di Parma (abbonati)"
del 08-04-2009)
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ECONOMIA 08-04-2009
TERRE VERDIANE APERTO AGLI IMPRENDITORI PER UN SISTEMA PUBBLICO-PRIVATO
IN RETE Turismo, bando da 800 mila euro II Portare i turisti italiani e
stranieri nelle Terre Verdiane. Arrivare, pernottare, restarci e tornarci.
Come? Grazie a operazioni di in-coming, well-coming e a un «tour operator» o
«gestore privato» in grado di posizionare il territorio e l'outlet Fidenza
Village nel mercato turistico italiano ed europeo sviluppando tutte le
attività di marketing integrato necessarie. Gli imprenditori hanno tempo fino a
venerdì 10 per prenotare il sopralluogo obbligatorio sul territorio e la
visione della documentazione (tel. 0524-83377 Ufficio Progetto Europa), che
consente l'accesso al bando nazionale di concorso che invita gli operatorio
privati a fare sistema con gli enti pubblici e a scommettere sul territorio
delle Terre Verdiane in partner con i Comuni dell'Unione e in particolare con
il Comune di Fidenza capofila del progetto. Il bando da 800 mila euro al netto
di Iva pubblicato sulla Gazzetta ufficial - è il passo
concreto per rendere operativo un progetto, punto di partenza di mete più
lontane: in prima battuta, lo scopo è avviare un nuovo modello di gestione
integrata misto pubblicoprivata dei servizi di
informazione ed accoglienza turistica in grado anche di stimolare e costruire
nuovi itinerari e iniziative turistico-culturali in rete. Ecco allora che
proprio per consentire ai turisti di scegliere le Terre Verdiane come meta di
pacchetti weekend o soggiorni più lunghi - il Comune di Fidenza (servizio
marketing territoriale, Progetto Europa e turismo) in partner con Value Retail
(per outlet Fidenza Village), VR Milan e l'Unione Terre Verdiane hanno
presentato il bando aperto fino a fine aprile. L'esito della gara andrà ad individuare
un operatore privato che gestirà i servizi di informazione e accoglienza
turistica del punto Iat Fidenza Village e dello sportello Casa Cremonini in
piazza Duomo a Fidenza, potrà svolgere attività di incoming, proporre pacchetti
e iniziative coordinandosi con i Comuni principali attori del bando - e
sviluppare progetti di promozione turistica e promo-commercializzazione. I 10
Comuni protagonisti e interessati sono Busseto, Fidenza, Fontanellato,
Fontevivo, Roccabianca, Salsomaggiore, San Secondo, Sissa, Soragna, Trecasali.
Il bando è aperto fino a lunedì 20 aprile e prevede l'affidamento dei servizi e
stipula del contratto con l'aggiudicatario a fine giugno, al termine dei lavori
della Commissione per l'aggiudicazione. Fidenza La sede dell'Unione Terre
verdiane.
( da "Corriere della Sera"
del 08-04-2009)
Argomenti: Cultura
Corriere della Sera
sezione: PRIMA PAGINA data: 08/04/2009 - pag: 1 Il caso Docenti dell'Accademia
al Fatebenefratelli: tele e pennelli per vincere la paura Brera, corsi d'arte
ai bimbi vittime dei bulli di SIMONA RAVIZZA C reta e pennelli contro il
bullismo. Per aiutare i bambini e i giovanissimi a rialzare la testa dopo
essere stati vittime di vessazioni e prepotenze, gli insegnanti dell'Accademia
delle Belle Arti di Brera entrano all'ospedale Fatebenefratelli muniti di tele,
cartapesta e gessi. Lo fanno nella Milano dove un adolescente su due è colpito
dal fenomeno. Le ultime indagini parlano chiaro. Medici e
docenti hanno davanti agli occhi i risultati di uno studio presentato lo scorso
febbraio all'Università Cattolica dalla ricercatrice Simona Caravita: il 57,3%
di alunni tra i nove e i 14 anni ammette di aver dovuto fare i conti con il
bullismo. CONTINUA A PAGINA 6
( da "Corriere della Sera"
del 08-04-2009)
Argomenti: Cultura
Corriere della Sera
sezione: Primo Piano data: 08/04/2009 - pag: 14 La ricerca Bari e Pisa: i
sistemi efficaci esistono, mancano i soldi per perfezionarli Gli atenei
«credono» nel radon: previsioni possibili MILANO Ventitrè gennaio 1985: per la
prima (e unica) volta in Italia scatta l'allarme terremoto. L'Istituto
nazionale di geofisica prevede una «scossa pericolosa ». E il ministro della
Protezione civile Giuseppe Zamberletti, oggi presidente della Commissione
grandi rischi e sostenitore dell'impossibilità di prevedere i terremoti, ordina
lo stato d'allerta per dieci comuni della Garfagnana: scuole chiuse per due
giorni, case vecchie o in cattivo stato evacuate. Centomila persone
abbandonarono le proprie abitazioni, ma il terremoto non arrivò. Allora la
previsione di un sisma distruttivo fu formulata, dopo una scossa premonitrice,
sulla base di un'analisi storico-statistica. Oggi, tra gli indicatori sismici,
c'è anche il radon. Giampaolo Giuliani non è solo. Sono diversi i ricercatori che
studiano questo gas: l'università di Bari ha messo a
punto un sistema di 25 centraline fermo per mancanza di fondi; quella di Pisa
ha elaborato un progetto per il monitoraggio nelle acque sotterranee della
Garfagnana e della Lunigiana allo studio degli enti locali. Ricerche sono in
corso anche all'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia. Pier Francesco Biagi è docente di Fisica all'Università di Bari. Studia il radon e i disturbi
sui segnali radio. «I sistemi per prevedere un terremoto già esistono dice , è
che mancano i soldi per perfezionarli. A differenza dei miei colleghi sono
convinto che non è impossibile prevedere un sisma, ci riusciremo. Fu
proprio Boschi, oggi nemico dei precursori, a fare la previsione del 1985». E
spiega: «Nel 2005 abbiamo presentato un progetto alla Regione per
l'installazione di 25 centraline per il rilevamento di radon e stazioni radio a
bassa frequenza (alcune anche nel Gran Sasso). Per un punto siamo stati esclusi
dalla graduatoria e le prime centraline sono state disattivate». All'università di Pisa si studia invece il radon nelle acque
sotterranee della Garfagnana e della Lunigiana. Il team di Giorgio Curzio, docente di Misure nucleari, ha elaborato uno studio di
fattibilità per il monitoraggio del radon: stazioni prototipo che ogni sei ore
dovrebbero trasmettere al dipartimento e alla Protezione civile i livelli. Tra
i ricercatori che studiano il radon c'è anche Calvino Gasparini, dell'Istituto
nazionale di geofisica. Nel 1985 fu uno degli esperti a formulare la previsione
della Garfagnana. Oggi è direttore del Museo geofisico di Rocca di Papa dove da
quattro anni una centralina misura il radon. «Sappiamo che questo gas è un
precursore dello stress sismico, ma per ora non ci dice il 'dove' e il 'quando'
avverrà un terremoto». Più attendibile l'analisi storico-statistica: «Sulla
base della quale scattò l'allerta del 1985. Nel caso di Giuliani non esistevano
parametri consolidati, ma un censimento a setaccio grande degli edifici più
vecchi e una maggiore informazione, forse...». Nel 1985 la «scossa pericolosa»
non arrivò. E l'ex ministro Zamberletti finì sotto inchiesta per procurato
allarme. Forse per questo da allora ha sempre chiamato i centomila sfollati «un
test». E oggi ribadisce: «I terremoti non sono prevedibili ». Ma poi spiega:
«Allora il radon non c'entrava, lì ci trovavamo davanti a dati statistici
particolari. Davanti a una previsione della comunità scientifica come quella di
24 anni fa, proprio Boschi e Barberi mi avvertirono del rischio, farei la
stessa cosa: ordinerei lo stato d'allerta». A Palazzo Chigi Giuseppe
Zamberletti Alessandra Mangiarotti
( da "Repubblica, La"
del 08-04-2009)
Argomenti: Cultura
Pagina 41 - Esteri
Lo sostengono anche gli studiosi dell´Università di Harvard: la risoterapia può
aiutare ad affrontare la crisi Così, dagli Stati Uniti all´Italia, è boom di
manuali e vademecum per affrontare al meglio i momenti peggiori Gran sorrisi,
altruismo e ironia in azienda vince il buonumore ANAIS GINORI Non ci resta che
sorridere. Essere ironici, ben disposti nei confronti degli altri e soprattutto
sorridenti. Sarebbero questi i pochi e semplici trucchi per sopravvivere alla
crisi e alle ristrutturazioni aziendali. I dipendenti capaci di sdrammatizzare,
anche durante le fasi più difficili, vengono più spesso salvati dal
licenziamento. Lo sostiene la prestigiosa università di
Harvard che in uno studio ha esaminato il profilo dei lavoratori
"sopravvissuti" alle precedenti recessioni in grandi o piccoli
imprese. Nell´articolo - appena pubblicato sulla Harvard Business Review - gli
accademici hanno concluso che insieme alle competenze e alla dedizione al
lavoro, gli imprenditori conferiscono molta importanza all´attitudine
psicologica. In momenti di crisi, nel compilare la fatidica lista dei
licenziati, i capi delle aziende sarebbero insomma più propensi a conservare il
posto dei dipendenti che si ostinano a "pensare positivo" mentre la
congiuntura è di segno opposto. Una selezione poco meritocratica, che può
sconfinare nella discriminazione, e che infatti non viene dichiarata
apertamente dai manager. Ma i dati raccolti dagli studiosi di Harvard mostrano
che esiste in molte aziende una "legge del sorriso", che non si
limita all´espressione ma a tutta una serie di comportamenti che trasmettono
leggerezza, divertimento, fantasia. Negli Usa è arrivato così una sorta di vademecum
su come comportarsi per evitare il licenziamento grazie, appunto, al buon
umore. Lo diffonde sul suo sito la Aath (Association for Applied and
Therapeutic Humor) elencando gesti minimi, del tipo «ringrazia una persona che
non se lo aspetta, magari con un biglietto», «porta una scatola di biscotti e
comincia la riunione offrendoli ai presenti». E nelle librerie americane sono
diventati dei bestseller i manuali di Daniel Farb per insegnare a venditori e
manager come usare l´umorismo per migliorare le performance. La tesi non è
nuova, neanche in Italia. Molte aziende, già prima della crisi, hanno adottato
strategie per incentivare il buon umore nell´ambiente di lavoro. A Torino e
Milano sono stati organizzati corsi aziendali per "risoterapia
creativa", mentre la società "Deformazione" da tempo propone
workshop su questo tema. «L´umorismo riesce a raffreddare gli animi
surriscaldati da attriti e conflitti, a rimuovere ansia e stress» spiega
Stefano Greco, psicologo e consulente aziendale in un´ampia inchiesta dedicata
al tema da "Mente&Cervello" in edicola. Il sorriso del capo è
ancora più fondamentale per una leadership riconosciuta. Anzi,
"ludership", come dice Greco, che ha coniato questa espressione per i
capitani di impresa che non rinunciano all´aspetto ludico nei rapporti con i
sottoposti. «Alla ludership - spiega lo psicologo - non può mancare la capacità
di raccontare aneddoti, inventare esempi per rendere più chiare le sue idee».
L´umorismo, infine, aiuta anche a difendersi in situazioni di conflitto aziendale,
o addirittura di mobbing. «Creare una griglia
interpretativa comica - spiega nell´inchiesta Rino Cerrettelli, docente di risoterapia creativa -
permette di far apparire chi ci perseguita ridicolo e meno minaccioso. Non
correremo il rischio di peggiorare la situazione, ottenendo comunque il nostro
scopo: difenderci».
( da "Provincia Pavese, La"
del 08-04-2009)
Argomenti: Cultura
PAVIA, IL PARCO
TECNOLOGICO Imprese, la ricerca è decisiva A nome delle piccole e medie imprese
che fanno parte del Consorzio Pavia Export, che pur con una piccola quota fu
fra i fondatori de «La Nuova Certosa», società prodromica all'attuale Parco
Tecnologico, desidero trasmettere ai lettori alcune considerazioni, facenti
seguito al dibattito ed alle relative considerazioni che molti (per lo più
soggetti politici) hanno apportato nelle ultine settimane. Sin dall'inizio sono
stato, fra i pochi, fautore (ricordo una riunione assembleare convocata
dall'allora presidente della Provincia Casali e dall'assessore Riva, 1996?) di
una soluzione che privilegiasse il rapido decollo in società di una struttura
che sviluppasse servizi di ricerca (obiettivo di corto periodo) pur se altri
tavoli avessero dovuto impegnarsi per soluzioni «immobiliari» (soluzione di
lungo periodo). Venne privilegiata, ripetutamente nel tempo, questa sola ultima
scelta con i risultati (?) che vediamo. Desidero fare presente a chi esalta
oggi l'inutilità di una struttura in grado di trovare per le imprese soluzioni
ai loro bisogni di ricerca, che questa necessità è fondamentale e assolutamente
prioritaria anche disgiuntamente all'altro grande problema delle Pmi: l'accesso
al credito a basso costo. Mi si chiederà perché a ciò non pensino le
associazioni liberamente volute dalle imprese. Rispondo che
il privato da solo non andrà mai, su alcuni temi, tanto veloce quanto lo possa
fare con l'utilizzo di fondi anche pubblici (e a questo scopo venne pensata «la
Nuova Certosa»: per l'utilizzo di fondi regionali). Questo, ex post, purchè ai
tempi della politica non venga rilasciata la cambiale di decidere senza vincolo
di tempi ristretti, quelli nei quali, oggi, c'è qualcun altro che fa
prima di te. Concludo ribadendo quanto da me sempre affermato nelle occasioni
che mi sono state concesse: è sufficiente, per far partire una struttura di
servizio e di sviluppo della ricerca, una persona che sappia cosa fare, dotata
di contatti nell'ambiente e di una buona capacità di relazionarsi e di cercare
attivamente, a casa sua, la clientela. Un ufficio, un telefono ed un computer,
e naturalmente nessun vincolo di rispetto ai poteri forti e quanto resta da
mettrgli a disposizione; poi se questa persona sa operare, la società crescerà
da sola. Carlo Bottarelli direttore di Pavia Export P.s.: Un'altra breve
annotazione. Sarebbe opportuno che questa società operasse per risolvere in
primis i problemi delle imprese che già sono attrici di questo territorio e che
non possono essere lasciate morire, risolvendo le loro necessità di sviluppo e
non rivolgendosi da subito ad imprese spesso figlie di multinazionali che
ancora devono decidere se insediarsi sul territorio e sempre pronte a ripartire
verso dove qualcun altro gli darà migliori condizioni. A queste, sempre le
benvenute, vanno comunque date, in altra sede e con altre strumentazioni (se ci
sono), anche le soluzioni tipiche di un più generale e completo approccio di
marketing territoriale. Interventi, Torriano non è un «paese ombra» Gentile
direttore, ho letto la lettera del sig. Navoni e non sono d'accordo con quanto
ha scritto su Torriano. Tengo molto al mio paese: non sarà perfetto, però sono
convinta che sia compito dei cittadini fare in modo che lo diventi. Per quanto
riguarda la neve: io vivo qui da 50 anni e, da quando mi ricordo, gli abitanti
si sono sempre spalati la neve da soli senza aspettare l'aiuto di nessuno, ma a
quanto pare ora siamo diventati tutti «signori» e ci dà fastidio prendere in
mano il badile. Per quanto riguarda i marciapiedi, ha ragione: la carreggiata è
diventata stretta. Non si è detto, però, che la sicurezza dei pedoni è stata
uno dei cavalli di battaglia dei sostenitori dell'opposizione. Mi dà fastidio
sentir chiamare Torriano «paese ombra» e non è vero che solo ultimamente la
strada viene lavata: lo si fa da diversi anni, ma per saperlo bisogna alzarsi
presto al mattino. L'erba viene regolarmente tagliata da anni e non solo quando
le elezioni sono imminenti, inoltre si deve tenere presente che ci sono tre
operatori ecologici per Certosa e le tre frazioni. Infine, per quanto riguarda
le moto che entrano al parco giochi e i rifiuti abbandonati vicino al
cassonetto: la colpa non è certamente del Comune, ma degli abitanti maleducati
e incivili. Patrizia Cavallini Torriano, Certosa Motta Visconti, le rette e
l'asilo che corre rischi Abito a Motta Visconti e nel corso del 2008 ho avuto
la necessità-desiderio d'iscrivere la mia bimba ad uno dei due asili. Scopro
che esiste un asilo statale da poco costituito che purtroppo non può far fronte
a tutte le richieste del paese che negli ultimi anni, a detto di chi abita da
sempre in loco, si è decisamente ingrandito. Scopro poi che da più di cento
anni esiste un altro asilo. Si tratta di un luogo che da sempre è stato un
punto di riferimento per la collettività e nel quale praticamente sono passati
quasi tutti. Questa scuola d'infanzia è paritaria, assolutamente non a scopo di
lucro e viene gestito da persone che lo fanno a carattere volontaristico.
Naturalmente questo asilo è a pagamento. Decido d'iscrivere mia figlia in
quest'ultima struttura perché mi convincono sia i programmi che l'ambiente e
facendo due conti, anche la retta. Tengo a precisare che la mia è una scelta
assolutamente soggettiva e non legata alla qualità dell'asilo statale. Da
qualche mese sappiamo che la retta dovrà essere aumentata perché la scuola non
ha sovvenzioni sufficienti da parte del Comune, a far fronte alle spese che una
scuola deve per legge o per tutelare la sicurezza degli utenti, affrontare.
Esiste quindi la concreta paura che la struttura possa chiudere con ovvie
difficoltà per i bimbi e le loro famiglie. Sappiamo che in paesi vicini al
nostro esistono altre realtà simili che possono contare su rette decisamente
più basse perché i Comuni sono, immagino, più disponibili. Dopo aver avuto più
di un colloquio con il sindaco del nostro paese, ci siamo resi conto che esiste
una volontà politica magari non manifesta ma palpabile che non si vogli aiutare
più di tanto la struttura perché l'intento è arrivare ad avere solo una scuola
d'infanzia voluta dall'attuale maggioranza. Da cittadini e genitori, non
avvezzi alle cose politiche, ci siamo impegnati a raccogliere ben mille firme
(su seimila abitanti circa) per sensibilizzare la giunta comunale e la comunità
sul problema. Il mio disappunto in tutta questa situazione ed il motivo per il
quale mi son deciso a scrivere, è dato dalla forte sensazione che, per
ideologia politica o per pura presa di posizione, chi ci debba rimettere sono
cittadini anche se di un'età compresa tra i due e i cinque anni che non sanno
nulla di colore politico o di prese di posizione. Mi rendo conto che i Comuni
devono far i conti con bilanci sempre più risicati. Auspico però una maggiore
possibilità di dialogo tra le parti. Cristiano Ranzini Motta Visconti «Aria di
Primavera» Pavia, la festa c'era già Apprendiamo dalla Provincia che piazzale
Tevere, Quartiere Pavia Ovest, è una zona depressa della città. Talmente
depressa che la cattiva amministrazione comunale (evidentemente anche
comunista), aveva ridotto a capolinea dell'autobus. Ora, sono arrivati i buoni
che hanno fatto spostare il capolinea dell'autobus e faranno rifiorire la
piazza di nuova vita con la prima edizione della festa Aria di Primavera. Va
bene, siamo in campagna elettorale e tutto fa brodo, però non sarebbe sgradito
un minimo di rispetto per le persone e senso della realtà. Tanto per
cominciare, la festa Aria di Primavera non è sicuramente alla prima edizione in
quanto nel passato organizzata annualmente dal Cdq Pavia Ovest nella zona di
via Riviera, qualche volta con estensione fino a San Lanfranco, con l'impegno
dei consiglieri di tutti i partiti ma soprattutto del presidente Mario Sacchi.
Non stiamo dalla sua parte politica, ma ci sembra oggi poco elegante fingere di
aver inventato una sua iniziativa. In secondo luogo, fu un'altra battaglia del
Cdq tutto, coronata sotto la presidenza Maggi, aver portato il capolinea della
linea
( da "Tirreno, Il"
del 08-04-2009)
Argomenti: Cultura
Pagina 20 -
Spettacolo Una bussola per il Web Nascerà all'Università di Pisa un metamotore
della cultura Farà da filtro per selezionare i siti veramente utili. Una
squadra di 20 persone sta setacciando l'universo virtuale GIANNI PARRINI PISA.
Pregi e difetti della Rete. Un'infinità di informazioni a disposizione, siti
aggiornati in tempo reale e portali ricchi di contenuti multimediali. Un
surplus di notizie, talvolta poco attendibili, di fronte al quale chi naviga in
Internet spesso si trova spiazzato. Proprio per evitare quello che i sociologi
definiscono information overload, l'Università di Pisa sta progettando un
metamotore della cultura italiana, un sistema di ricerca in grado eliminare le
pagine Web superflue e di offrire all'utente i risultati desiderati. Il
progetto nasce al dipartimento di Studi italianistici ed ha recentemente
ottenuto il lasciapassare del ministero dell'Istruzione, università,
ricerca (MIUR) che ha staccato un assegno di 1,4 milioni di euro per
consentirne la realizzazione entro il 2012. Responsabile scientifico
dell'iniziativa è il professor Marco Santagata, petrarchista di fama
internazionale e scrittore, già vincitore del premio Campiello. «Il metamotore
offrirà una bussola della cultura italiana utile ad orientarsi nel mare magnum
di Internet - spiega il professore - Attraverso questo strumento vogliamo
diffondere all'estero una migliore conoscenza della nostra civiltà e della nostra
lingua». Ma come funzionerà il nuovo sistema ideato nelle sale di Palazzo Ricci
e quali vantaggi offrirà rispetto ai tradizionali search engine? Immaginiamo di
cercare notizie riguardanti Raffaello Sanzio su Google. Fra i primi dieci
risultati compariranno Pizzeria Raffaello, Hotel Raffaello, Raffaello edizioni,
ecc. In totale il contatore registra quasi 4 milioni di pagine, non ordinate e
prive di classificazione, di cui molte hanno poco a che fare con l'opera
dell'artista rinascimentale. «Interrogando contemporaneamente più motori di
ricerca (ad esempio Google, Yahoo, ecc) e analizzando il contenuto delle pagine
trovate in base a criteri semantici - spiega Santagata - il sistema pisano sarà
in grado di fornire una lista dei migliori website culturali e, per proseguire
nell'esempio, permetterà all'utente di scegliere se navigare le pagine che si
occupano del Raffaello pittore o del Raffaello architetto». Una spazzino della
Rete, un filtro potente ed efficace per selezionare le notizie veramente utili in
un oceano di nozioni spesso indesiderate: per riuscire in quest'impresa una
squadra di 20 persone sta setacciando l'universo virtuale della Rete per creare
un elenco di tutti i siti di interesse culturale e ordinarli in base al
contenuto. Oltre al dipartimento di Studi italianistici, al progetto
partecipano il Cnr, il Ministero dei Beni culturali, il dipartimento di
Informatica dell'Ateneo pisano e ICoN, un consorzio che si occupa della
diffusione della cultura italiana all'estero attraverso le nuove tecnologie. Ed
in effetti anche il metamotore "made in Pisa" nasce con una vocazione
extranazionale. «Ci rivolgiamo soprattutto a chi guarda al
patrimonio culturale italiano da oltre confine - prosegue il docente - Per questo motivo le pagine
indicizzate non saranno disponibili soltanto nella nostra lingua, ma si
potranno leggere anche in inglese, grazie a sofisticati e innovativi algoritmi
in grado di offrire una valida traduzione in tempo reale».
( da "Nuova Venezia, La"
del 08-04-2009)
Argomenti: Cultura
Il rapporto della
Fondazione Pellicani e il dibattito sulle trasformazioni «L'obiettivo sono i
200 mila abitanti» Cacciari si confronta con Boeri: «Marghera e Tessera i
futuri super-luoghi» Il sindaco: «Centro pedonalizzato e qualità nelle
costruzioni» «Dobbiamo scommettere sulla residenza per arrivare a superare i
200 mila abitanti (ora siamo a 180 mila, ndr): questo deve essere lo slogan e
questo dicono gli strumenti di piano, ma dobbiamo farlo rispettando i vincoli:
dalla compatibilità idraulica alla viabilità». è il messaggio lanciato ieri dal
sindaco Massimo Cacciari alla presentazione del rapporto «Abitare Mestre» della
Fondazione Pellicani in un'affollata sala del centro Candiani. Il filosofo si è
confrontato sul futuro di Mestre con il presidente della Provincia Davide
Zoggia e l'imprenditore Piergiorgio Baita. Ospite d'eccezione con una visione
da «foresto», il professor Stefano Boeri, esperto di
progettazione urbana e docente Iuav. Boeri vede grandi potenzialità nella Mestre intesa come
«città dell'antinomia», ovvero degli opposti, e ha invitato a sviluppare il
quadrante di Tessera e Porto Marghera come «super luoghi dotati di distinzioni
e non come centri commerciali cittadella». Marghera e Tessera come
«super luoghi» con funzionalità distinte. Ben altro che i centri commerciali
che diventano cittadelle. E prima del tema dell'abbattere e ricostruire (sono
8800 le abitazioni vecchie e da rifare), il professor Boeri ci mette il
riutilizzo «degli alloggi sfitti e non locati, con la creazione di una impresa
territoriale con finalità sociali» per coprire la «fame» di case di chi lavora
o è alle prese con il disagio sociale. Undicimila le famiglie bisognose di
nuovi alloggi, dice il Coses. Stimoli che Massimo Cacciari accoglie in pieno.
In primis, dice il sindaco, l'obiettivo dei 200 abitanti è raggiungibile e su
questo si concentra il lavoro del Pat. Cacciari poi ci mette le aree dismesse,
i «super luoghi» di Boeri: da una parte Porto Marghera con logistica, porto,
residenza e direzionale. Dall'altra Tessera, con casinò e stadio vicino
l'aeroporto, ma anche via Torino con l'Università. Ma Cacciari non nasconde i
problemi: a Tessera va ripensato il terminale dopo le vicissitudini
dell'operazione Aeroterminal e poi c'è il tema «irrisolvibile, con le attuali normative»
del waterfront di Porto Marghera. Sul tema della rottamazione, dice il sindaco,
si interviene con l'operazione Vaschette «e quella dell'ospedale Umberto che è
gigantesca - scherza - e porterà disagi a non finire e sofferenze più del
tram». Punto fondamentale, la qualità del costruire su cui si interviene per
una funzione di controllo con le formule dei concorsi. L'agenzia per gli
alloggi sfitti di Boeri? «Per Mestre e Venezia sarebbe l'ideale ma vedo tante
difficoltà». Cacciari sottolinea anche l'importanza del commercio e vede gli
interventi di riqualificazione in centro città, dal Piruea al nuovo museo
passando per la futura multisala dei Furlan come l'occasione «per avere una
grande area centrale praticamente pedonalizzata in cui il commercio può
conoscere una nuova vita». E sul museo si gioca un'altra sfida, dice: «Dovrà
essere il museo non dove vedere il passato, ma dove intuire il futuro.
Altrimenti avremo un visitatore l'anno». Il confronto continua con il
costruttore Piergiorgio Baita che parla della necessità di investire e puntare
sulla qualità del costruire indicando nell'accordo sul vallone Moranzani, una
via da seguire per il rilancio di Marghera. Baita si chiede perché Mestre
attrae. «Dicevano che Mestre è brutta, invece io la vedo come una finestra da
cui vedere le trasformazioni della Regione».
( da "Unione Sarda, L' (Nazionale)"
del 08-04-2009)
Argomenti: Cultura
Cronaca di Oristano
Pagina 4018 Firmato l'accordo a Parigi. Anche Oristano nel circuito
mediterraneo Rivivono le città dei Fenici Firmato l'accordo a Parigi. Anche
Oristano nel circuito mediterraneo --> Far rivivere le città dei Fenici in
uno scambio culturale e umanitario. Obiettivo affascinante quello della Lega
delle città cananeesi, fenicie e puniche, rotte dei fenici. Una rete in cui è
stata chiamata anche Oristano. L'accordo è stato sottoscritto il 30 marzo
scorso, a Parigi, dall'assessore alla Cultura Tonino Falconi (delegato dal
sindaco Angela Nonnis). Hanno aderito anche le città di Marsala, Beyrouth e
Jbail-Byblos (Libano), Tunisi e Cartagine (Tunisia), Cadiz (Spagna) e Larnaca
(Cipro). L'iniziativa, promossa dalla Fondazione Tiro - associazione internazionale
per la salvaguardia di Tiro, sotto il patronato dell'Unesco e del Ministero
francese degli Affari esteri ed europei mira «a mantenere legami fra le
istituzioni e le popolazioni delle città, a favorire gli scambi sociali,
culturali, economici», si legge nel documento. E ancora ad unire «gli sforzi
per il mantenimento della pace nelle rispettive Regioni», ha sottolineato il
sindaco. Nascerà una collaborazione per la ricerca archeologica, etnologica,
sociologica e per gli scambi tra studenti. Ma anche per il turismo culturale,
l'artigianato tradizionale e l'ambiente. Inoltre le città organizzeranno eventi
e «importanti iniziative alle quali saranno interessate Oristano e la
Sardegna», ha ribadito l'assessore alla Cultura. «La rotta dei fenici si costruisce
con la partecipazione di tutte le città eredi della cultura fenicia,
inserendosi nel contesto regionale, mediterraneo ed atlantico». Il consiglio
della Fondazione Tiro può accogliere nuove candidature di altre città fenicie,
ma è essenziale che tutte le città sarde eredi della antica civiltà si pongano
in rete. Sull'importanza dell'unità delle città puniche ha
insistito anche Raimondo Zucca, docente dell'università di Sassari e responsabile dell'Antiquarium arborense. «L'unione
di intenti può servire a creare la connessione tra le città fenicie. Ci sono i
presupposti per un progetto capace di valorizzare la storia fenicia nel
Mediterraneo». In quest'ottica il sindaco ha invitato formalmente per un
incontro politico, scientifico e tecnico (in programma a maggio) i sindaci
delle città fenicie sarde, l'assessore regionale dei Beni Culturali, i
presidenti delle province di Oristano e del Medio Campidano, oltre che i
rettori delle università per definire un programma
comune di azioni mirate per integrare i centri punici sardi nella Lega delle
città fenicie. ( v. p. )
( da "Giornale di Brescia"
del 08-04-2009)
Argomenti: Cultura
Edizione: 08/04/2009
testata: Giornale di Brescia sezione:economia A Buffoli Transfer l'«Award della
meccanica» Il riconoscimento del Politecnico di Milano attribuito alla società
bresciana nella categoria «Innovazione» Da sx: Danilo Cambiaghi, Ileana Bodini,
Mario Buffoli e i figli BRESCIAA Brescia si fa anche innovazione di prodotto,
non solo di processo. Ciò grazie all'eccellenza meccatronica (meccanica più
elettronica) aziendale nella eccellenza meccanica locale (ambientale). Il
primato è della Buffoli Transfer di Brescia. L'azienda fondata da Mario
Buffoli, attuale past president, e guidata dai figli Edoardo (presidente) e
Francesco (vicepresidente), è stata insignita del premio internazionale «Award
della Meccanica» per il comparto macchine transfer con il modello
«Trans-N-Center Maxi». Si tratta di un riconoscimento che, conferito da docenti
del Politecnico di Milano, esperti e ricercatori del Cnr, laurea la Buffoli
come migliore azienda al mondo nel comparto transfer per la categoria
«Innovazione». La selezione, avvenuta su scala mondiale, è stata condotta su
una rosa di 75 aziende di cui 7 del comparto transfer: 5 italiane (Buffoli, Gnutti,
Imas, Giuliani e Riello) e 2 svizzere. La premiazione, avvenuta a fine marzo
scorso a Milano, è stata ripresa e ripercorsa, nei suoi contenuti tecnologici,
nel seminario «Dall'idea all'innovazione di prodotto» organizzato il 3 aprile
scorso dalla Adm (Associazione nazionale disegno macchine) alla facoltà di
Ingegneria dell'Università, conclusosi con una visita
guidata alla Buffoli. Ieri mattina il vertice della Buffoli - insieme a Danilo
Cambiaghi, docente alla
facoltà di Ingegneria di Brescia, e alla assistente Ileana Bodini, giovane
ingegnere responsabile del Gruppo misure meccaniche e tecniche - ha presentato
la gamma produttiva aziendale e la macchina vincitrice del premio
internazionale. «Le motivazioni del premio - ha spiegato Francesco
Buffoli - sono, tra l'altro, la forte innovatività della macchina grazie ad un
alto numero di brevetti, tra i quali il sistema di rotazione e il sistema di
cambio utensile». Due ragioni essenziali della leadership mondiale della
Buffoli nella tornitura a pezzo non rotante. «La collaborazione con l'università di Brescia - ha aggiunto Cambiaghi - è stata
avviata da alcuni anni e intensificata con 9 stagisti in azienda che negli
ultimi due anni hanno partecipato alle ricerche della Buffoli con i loro
docenti». Edoardo Buffoli ha ricordato che l'azienda ha sviluppato
collaborazioni anche con centri di ricerca esteri. Alessandro Cheula
( da "Messaggero Veneto, Il"
del 08-04-2009)
Argomenti: Cultura
Pagina 4 - Udine
Ateneo in lutto, addio al professor Duratti Fu tra i fondatori del corso di
laurea in tecniche radiologiche. Aveva 61 anni Lascia un segno su tutti, come
co-fondatore del corso di laurea in tecniche di radiologia
medica e radioterapia dell'università di Udine, corso del quale era anche docente. Così verrà ricordato Bruno Duratti, spentosi lunedì nella
propria abitazione di Tomba di Mereto dopo una malattia. Nato a Pontebba 61 anni
fa, Duratti studiò da tecnico di radiologia e, per poter insegnare, si laureò
in lettere e filosofia a Udine. E al periodo da studente è legato uno
dei ricordi che spesso narrava ai figli Maria, 32 anni, e Matteo, 30, e alla
moglie Michela. «Mi raccontava della notte del terremoto del '76 - dice Matteo
-, quando fu chiamato in ospedale a dare un mano. Vivere quel disastro era
stata per lui un'esperienza importante, sia personalmente sia
professionalmente». Duratti fu per quindici anni tecnico di radiologia prima e
capo tecnico poi all'ospedale di Udine e poi approdò all'insegnamento come
coordinatore della scuola provinciale di Udine per tecnici di radiologia. «Una
quindicina d'anni fa, invece - ricorda Massimo Bazzocchi, preside della facoltà
di Medicina -, abbiamo intrapreso insieme il percorso che ha portato le
tecniche di radiologia a essere prima un diploma di laurea e oggi un corso di
laurea. E di questo percorso lui è stato uno degli artefici, grazie al suo
spirito d'intraprendenza, alle sue capacità, alla propensione per
l'insegnamento. Oggi questa figura è sempre più richiesta e la strada l'ha
aperta lui». Persona ricca di interessi, aveva conseguito una specializzazione
in scienze e management sanitario a Siena e poi un master in criminologia. Duratti
ha potuto portare avanti la sua attività di docente
fino a dicembre, scegliendo anche di studiare, ancora a Siena, un master sul
libro antico, impegno che non ha potuto ultimare. I funerali di Bruno Duratti
saranno celebrati oggi alle 16 nella chiesa di Tomba di Mereto. Anna Buttazzoni
( da "Polimerica" del
08-04-2009)
Argomenti: Cultura
Italiano nella
Plastics Hall of Fame Scritto dalla redazione [calato] 08 aprile 2009 @
09:14:51 CEST Al Prof. Paolo Galli il prestigioso riconoscimento della Society
of the Plastics Industry. In occasione del salone NPE di Chicago, il 22 giugno
si terrà la cerimonia per l'insediamento di nove nuovi membri nella Plastics
Hall of Fame, massimo riconoscimento scientifico per i pionieri della chimica
dei polimeri istituito dalla statunitense Society of the Plastics Industry
(SPI). Tra i nove 'guru' della chimica anche l'italiano Paolo Galli, al quale
viene riconosciuto il lavoro scientifico nello sviluppo dei catalizzatori ad
alta resa per la polimerizzazione delle olefine, che hanno portato alla messa a
punto di nuove poliolefine. Insieme a Galli, entreranno a far parte della
Plastics Hall of Fame anche Robert Barr, Paul N. Colby, Trevor Evans, James
Hendry, Ralph A. Noble, Georg Schwartz, Robert Swain e Donald Witenhafer. Nato
a Bassano del Grappa nel 1936, Paolo Galli studia allUniversità
di Padova dove si laurea
in Chimica Industriale. Nel Gennaio 1962 inizia la sua carriera di ricercatore
collaborando ad un progetto diretto dal Professor Giulio Natta presso lIstituto
Ricerche Idrocarburi della Montecatini in Ferrara. Nel Luglio 1962 entra a far
parte della Società
Montecatini come responsabile dello sviluppo tecnologico dei processi nel
settore degli elastomeri etilene-propilene. Dal 1965 al 1969 ricopre lincarico
di Direttore delle Ricerche dIngegneria e degli Impianti Pilota e scopre
i nuovi catalizzatori
ad elevata attività per la polimerizzazione delletilene. Dal 1969
fino al 1975 è Direttore della Ricerca di Base e dello Sviluppo dei Processi di
tutto il settore delle Poliolefine. La carriera prosegue: dal 1975 al 1983,
Galli viene nominato Direttore del nuovo Centro Ricerche di Ferrara intitolato al Premio Nobel Giulio
Natta, e lo rende un centro deccellenza a livello mondiale nella
ricerca sulle poliolefine. Dopo un breve periodo come Direttore Generale della
Società Montedison per i prodotti speciali Dutral, viene nominato Vice Presidente di Himont inc.,
la joint-venture tra Hercules e Montedison, in qualità di responsabile della
Tecnologia. Nel 1989 è chiamato a dirigere tutta la Ricerca della Società
Montedison e diventa Presidente di Montell Technology Company, con sede in
Hoofddorp, The Netherland. Oltre allattività di ricerca
industriale, Galli è stato impegnato come docente universitario presso lUniversità
di Bologna dal 1962 al 1965 e presso lUniversità di Ferrara dal 1966 fino
al
( da "Metronews" del
08-04-2009)
Argomenti: Cultura
Costruzioni sicure ,
legge ignorata uscito su Metro il 08/04/2009 Lascia il tuo commento! In molti
ora si chiedono: esiste una legge antisismica che prevenga i disastri? è
possibile mettere in sicurezza i centri storici? LA LEGGE. «Cè
una normativa, aggiornata al 2008 e paralizzata da proroghe continue che
dovrebbero cessare nel 2010» spiega Alberto Parducci, ingegnere e docente di
Tecnica delle costruzioni allUniversità di Firenze. «Il
paradosso è che la legge è così allavanguardia che in tantissime aree non ci sono le competenze, o
la volontà, per attuarla. Da qui le proroghe, che per fortuna escludono gli
edifici pubblici ancora da costruire». LEDILIZIA. Ilario
Cursaro, presidente dellordine degli ingegneri di Torino, spiega: «Il
costo di un edificio antisismico è superiore del 20, 30% rispetto ad uno non a
norma. Ma lItalia è a rischio terremoti, bisognerebbe a priori costruire seguendo le norme
antisismiche». I CENTRI STORICI. Larchitetto Paolo Rocchi
progettò il restauro della Basilica di San Francesco colpita dal sisma del
97: «Mettere mano ai monumenti è difficile: non possono essere
ricostruiti ex novo e consolidarli senza stravolgerli non è sempre fattibile. Ma le case dei centri
storici possono migliorare con tiranti e fasciature in metallo. Costano poco (5
mila euro per piano) e qualcosa fanno». (PA.CHI. E C.G., foto Ap)
( da "Metronews" del
08-04-2009)
Argomenti: Cultura
Difesa Thyssen :
sbagliò operaio uscito su Metro il 08/04/2009 Lascia il tuo commento! Malumori
e proteste si sono registrati ieri nel corso delludienza del
processo ThyssenKrupp. A suscitare scalpore le deposizioni dei periti della
difesa che hanno ricostruito
il funzionamento della linea 5 e lincendio, in cui
morirono 7 operai. Lintervento più discusso quello dellingegnere
Vittorio Betta, docente dellUniversità di Napoli: «Si è fatta
una demonizzazione del concetto di fermata della linea, si è parlato di una sorta di pressione
psicologica sui dipendenti, quasi di sanzioni, ma non risulta agli atti che sia
mai stata sanzionata una fermata volontaria dellimpianto». Betta
ha spiegato che uno dei lavoratori, quando si accorse del primo focolaio,
premette il pulsante
di arresto della sezione di ingresso della linea: «Ma se avesse schiacciato
quello della fermata di emergenza, a soli
( da "Corriere.it"
del 08-04-2009)
Argomenti: Cultura
il sisma in abruzzo
Gli atenei «credono» nel radon: previsioni possibili Bari e Pisa: i sistemi
efficaci esistono, mancano i soldi per perfezionarli MILANO Ventitrè gennaio
1985: per la prima (e unica) volta in Italia scatta l'allarme terremoto.
L'Istituto nazionale di geofisica prevede una «scossa pericolosa ». E il
ministro della Protezione civile Giuseppe Zamberletti, oggi presidente della
Commissione grandi rischi e sostenitore dell'impossibilità di prevedere i
terremoti, ordina lo stato d'allerta per dieci comuni della Garfagnana: scuole
chiuse per due giorni, case vecchie o in cattivo stato evacuate. Centomila
persone abbandonarono le proprie abitazioni, ma il terremoto non arrivò. Allora
la previsione di un sisma distruttivo fu formulata, dopo una scossa
premonitrice, sulla base di un'analisi storico-statistica. Oggi, tra gli
indicatori sismici, c'è anche il radon. Giampaolo Giuliani non è solo. Sono
diversi i ricercatori che studiano questo gas: l'università di Bari ha messo
a punto un sistema di 25 centraline fermo per mancanza di fondi; quella di Pisa
ha elaborato un progetto per il monitoraggio nelle acque sotterranee della
Garfagnana e della Lunigiana allo studio degli enti locali. Ricerche sono in
corso anche all'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia. Pier Francesco Biagi è docente di Fisica all'Università di Bari. Studia il radon e i disturbi
sui segnali radio. «I sistemi per prevedere un terremoto già esistono dice , è
che mancano i soldi per perfezionarli. A differenza dei miei colleghi sono
convinto che non è impossibile prevedere un sisma, ci riusciremo. Fu
proprio Boschi, oggi nemico dei precursori, a fare la previsione del 1985». E
spiega: «Nel 2005 abbiamo presentato un progetto alla Regione per
l'installazione di 25 centraline per il rilevamento di radon e stazioni radio
a bassa frequenza (alcune anche nel Gran Sasso). Per un punto siamo stati
esclusi dalla graduatoria e le prime centraline sono state disattivate». All'università di Pisa si studia invece il radon nelle acque
sotterranee della Garfagnana e della Lunigiana. Il team di Giorgio Curzio, docente di Misure nucleari, ha elaborato uno studio di
fattibilità per il monitoraggio del radon: stazioni prototipo che ogni sei ore
dovrebbero trasmettere al dipartimento e alla Protezione civile i livelli. Tra
i ricercatori che studiano il radon c'è anche Calvino Gasparini, dell'Istituto
nazionale di geofisica. Nel 1985 fu uno degli esperti a formulare la previsione
della Garfagnana. Oggi è direttore del Museo geofisico di Rocca di Papa dove da
quattro anni una centralina misura il radon. «Sappiamo che questo gas è un
precursore dello stress sismico, ma per ora non ci dice il 'dove' e il 'quando'
avverrà un terremoto». Più attendibile l'analisi storico-statistica: «Sulla
base della quale scattò l'allerta del 1985. Nel caso di Giuliani non esistevano
parametri consolidati, ma un censimento a setaccio grande degli edifici più
vecchi e una maggiore informazione, forse...». Nel 1985 la «scossa pericolosa»
non arrivò. E l'ex ministro Zamberletti finì sotto inchiesta per procurato
allarme. Forse per questo da allora ha sempre chiamato i centomila sfollati «un
test». E oggi ribadisce: «I terremoti non sono prevedibili ». Ma poi spiega:
«Allora il radon non c'entrava, lì ci trovavamo davanti a dati statistici
particolari. Davanti a una previsione della comunità scientifica come quella
di 24 anni fa, proprio Boschi e Barberi mi avvertirono del rischio, farei la
stessa cosa: ordinerei lo stato d'allerta». Alessandra Mangiarotti stampa |
( da "Stampaweb, La"
del 08-04-2009)
Argomenti: Cervelli
UNIVERSITA
LA SAPIENZA - ROMA Noi, che siamo animali a riproduzione sessuata, passiamo
gran parte del tempo a
cercare un esemplare dell'altro sesso allo scopo di riprodurci. Come in altri
mammiferi - quelli dalle grandi corna, quelli con la criniera, quelli dai
canini sporgenti, quelli più possenti degli altri - spesso spetta al maschio
prendere l'iniziativa, quasi sempre in competizione con altri suoi simili,
mentre le femmine (di solito) si mettono in mostra, assistono alle performance
dell'altro sesso e si dispongono a operare le loro scelte: è la «female choice»
evocata da Darwin. Che il sesso sia importante nella nostra specie o, meglio,
anche nella nostra specie, se ne sono accorti in molti. Tanto per fare un
esempio, se ne accorse un certo Sigmund Freud. Com'è noto, secondo la dottrina
del padre della psicoanalisi, esiste un'energia psichica che muove ciascuno di
noi e regola le interazioni fra gli esseri umani. Questa, a sua volta, si
compone di una spinta all'autoconservazione, che include la libido, l'istinto
sessuale (eros), e una spinta alla distruzione, ovvero l'aggressività,
l'istinto di morte (thanatos). Se le cose stanno davvero così, è facile capire
come per noi Homo sapiens il sesso non sia solo una faccenda riproduttiva, ma
molto di più. Non è l'unico caso, ad esempio, in cui la complessità della
nostra psiche ci gioca il tiro di trasformare un mezzo in un fine. Quello che
era in origine un impulso meramente procreativo diventa anche un'occasione di
incontro con altri individui, una forma di rapporto sociale che rassicura
affettivamente e che dona piacere: un piacere che può essere ricercato
e goduto così, fine a se stesso, senza pensare alle finalità riproduttive.
Prima di Freud se n'era accorto anche Darwin, quando si decise ad affrontare il
caso particolare della nostra specie e pubblicò nel 1871 il trattato in due
volumi su «L'origine dell'uomo e la selezione sessuale». Dunque, 12 anni dopo
«L'Origine delle specie», Darwin rielaborava la sua stessa teoria, affiancando
alla selezione naturale la selezione sessuale. Qui l'azione selettiva non è
legata alla mera sopravvivenza e alle pressioni dell'ambiente naturale, ma
piuttosto è riferita alle dinamiche interne alle comunità umane (e non solo
umane). Dovendo essere qualcosa che influisca in termini riproduttivi sul
successo del più adatto («fitness»), Darwin non poteva che pensare al sesso e principalmente,
come dicevamo, alla «female choice»: la scelta operata dalle femmine nei
confronti dei maschi più «prestanti». Ma come va esattamente inteso questo
aggettivo? A pensarci bene, in società così complesse per quantità e
complessità delle interazioni fra gli individui, come sono le comunità umane,
non è affatto detto che l'individuo più prestante sia necessariamente il più
forte fisicamente o il più abile nel procurarsi il cibo. A volte sono altri
quelli che si riproducono di più e con più successo, accompagnando la propria
prole a riprodursi a sua volta. Sono loro i più prestanti dal punto di vista
della selezione sessuale e della fitness darwiniana. E quale può essere nella
nostra specie il richiamo, l'esca seduttiva favorita dalla selezione sessuale e
che rende alcuni individui più prestanti? Darwin pensò ai caratteri sessuali
secondari: alla barba nei maschi o al turgore del seno nelle femmine, per fare
due esempi fra i tanti. Altri hanno esteso in seguito questa deduzione a
diverse componenti del nostro modello biologico, incluso (non ultimo) il
comportamento. Secondo ipotesi recenti, molte delle modalità comportamentali di
Homo sapiens, magari proprio quelle che consideriamo un'esclusiva della nostra
natura più squisitamente umana, si sarebbero evolute e stabilizzate per effetto
della selezione sessuale: il linguaggio articolato, le manifestazioni
artistiche, fra cui la musica, il senso etico, la morale ecc. C'è perfino chi
ha proposto che l'espansione encefalica abnorme che ci contraddistingue, il
nostro grande cervello, si sia sviluppato principalmente per opera della
selezione sessuale, ovvero per garantire il «controllo» che dobbiamo
costantemente esercitare sugli altri: riconoscendo volti e comportamenti,
ricordando episodi, corteggiando e operando delle scelte. Chi è Manzi
Paleoantropologo RUOLO: E PROFESSORE DI BIOLOGIA E PALEONTOLOGIA
UMANA ALLUNIVERSITA LA SAPIENZA DI ROMA RICERCHE: UOMO DI
NEANDERTHAL IL LIBRO: «LEVOLUZIONE UMANA» IL MULINO
( da "Asca" del
08-04-2009)
Argomenti: Cultura
TERREMOTO:
UNIVERSITA' FOGGIA RACCOGLIE FONDI PER ATENEO L'AQUILA (ASCA) - Roma, 8 apr -
Il Magnifico Rettore dell'Universita' di Foggia, prof. Giuliano Volpe, ha
dichiarato l'adesione dell'ateneo foggiano alla raccolta fondi per la
ricostruzione degli edifici dell'Universita' de L'Aquila promossa dalla
Conferenza dei Rettori delle Universita' Italiane (CRUI) e l'impegno a
sostenere, insieme con gli altri atenei pugliesi (l'Universita' di Bari, il
Politecnico di Bari, l'Universita' del Salento e la Libera
Universita' Mediterranea Jean Monnet di Casamassima), ulteriori iniziative per
venire incontro alle esigenze del personale docente, tecnico-amministrativo e di tutta la popolazione studentesca
dell'Universita' de L'Aquila. L'Universita' degli Studi di Foggia si impegna a
mettere in atto ogni intervento utile a garantire la prosecuzione dell'anno
accademico agli studenti dell'Universita' de L'Aquila Per chi voglia aderire:
Fondo Universita' Emergenza Terremoto - IBAN: IT 80 V 03226 03203 000500074995.
res-mpd/sam/alf (Asca)
( da "Manifesto, Il"
del 08-04-2009)
Argomenti: Cultura
UNIVERSITÀ Niente
più stanze né aule, si sbriciola la città degli studenti. «L'ateneo vivrà» Il
rettore Di Orio: si va avanti, già oggi le prime indicazioni ai ragazzi. Il
preside di lettere mercoledì convoca un consiglio all'aperto Daniela Preziosi
Ha fatto di nuovo il giro della città, il rettore Fernando Di Orio. Lo descrive
come un calvario. Per vedere, facoltà dopo facoltà, quello che resta del suo
ateneo. «Stiamo ancora valutando l'entità dei danni». Il rettorato, nella città
storica, si è scaricato dall'interno. Medicina è «la sorpresa più incredibile.
La facoltà è quasi inservibile. L'ospedale, inaugurato da dieci anni, è
pressoché inagibile. Ma andremo avanti. Già domani (oggi, ndr) cominceremo a
capire dove rimettere in piedi una struttura di governance, un punto di
riferimento per gli studenti». Di Orio non si è mai fermato, dalla grande
scossa di domenica sera, quella in cui ha perso la casa. Gira, telefona,
organizza: vuole dare un segnale ai ragazzi, che ha visto fuggire dalla città:
l'università dell'Aquila va avanti. Il 15 mattina,
mercoledì prossimo, il consiglio di ateneo si fa comunque, come programmato
prima del disastro. E vuole dare un segnale agli aquilani: «Gli universitari
sono troppo importanti per il tessuto di questa città, non possiamo perderli».
L'ospedale San Salvatore, nel complesso della facoltà di Medicina, è un polo di
ricerca di eccellenza. Per i trapianti di cuore e di fegato. E per la
dermatologia oncologica, la clinica è diretta dalla professoressa Kelly Peris.
«Come medici è facile ripartire: ci siamo messi a disposizione, abbiamo cucito,
suturato, medicato di tutto. Come docenti non so cosa ci
inventeremo». Lei ieri mattina si è fatta scortare 'dentro' dai tecnici e ha
tirato fuori due ecografi: macchinari nuovi. Salvati. Preziosi per la
ripartenza. «Ho chiesto alla protezione civile di trovarci un posto agibile
prima possibile: l'ospedale riparte subito. E poi riparte la facoltà».
Missione impossibile, ma necessaria: i 27mila universitari sono il cuore e il
motore economico della città, dopo che il polo elettronico è stato spazzato
via, con tutto l'indotto. Sono 13mila i fuorisede, dal centro-sud. Avevano
affittato case e stanze al centro storico. Dopo la grande scossa, sono stati i
primi a scavare, gli unici a sapere dove cercare i compagni. Spesso i
proprietari 'tralasciano' di denunciare alla questura la presenza dei loro
affittuari. «Li ho visti andare via distrutti, ma poi tornare con la protezione
civile, la Croce rossa, la Croce verde» racconta nel pomeriggio Luca D'Innocenzo,
assessore al welfare e alle politiche universitarie, mentre assiste
all'«alleggerimento» - così tecnicamente si definisce - di un'ala della ormai
nota casa dello studente. Sono le otto meno dieci di sera, all'arrivo della
nuova scossa là sotto ci sono ancora quattro ragazzi, tre italiani e un
israeliano. «Quello della città universitaria è un dramma nel dramma», dice
D'Innocenzo. «Gli studenti è tutto quello che abbiamo, trovare loro delle nuove
case sarà un problema enorme, gli sfollati sono già 30mila. Ma nelle mille
emergenze c'è la loro. Sarà difficile persino ricostruire le carriere
universitarie». Ma si farà, subito, presto, giura Di Orio. La prima cosa che il
rettore vuole ripristinare è «il centro di calcolo». I siti internet
dell'ateneo sono tutti saltati, il cervellone consentirà di recuperare la banca
dati e comunicare con tutti gli iscritti. Nessuno sta con le mani in mano.
Giannino Di Tommaso, preside di lettere e filosofia, ha convocato per mercoledì
15, alle tre del pomeriggio, il consiglio di facoltà. All'aperto, «in una
tenda, se piove». Settanta docenti, 2500 studenti, una facoltà autorevole,
piazzata bene nelle graduatorie accademiche per autorevolezza degli
insegnamenti e della ricerca. La sua sede era in pieno centro storico. «Non ho
un'aula agibile», racconta. «E mi telefonano gli studenti per chiedermi che
prospettive hanno. È difficile rispondere in mezzo a questo disastro. Ma lo
posso fare: non ci fermiamo, assicureremo le sessioni di laurea. E l'anno in
corso. E quelli a venire. L'università c'è».
( da "Sole 24 Ore, Il (Sud)"
del 08-04-2009)
Argomenti: Cultura
Sud sezione:
CAMPANIA data: 2009-04-08 - pag: 11 autore: Congiuntura. In difficoltà le
strutture che si fondano sui finanziamenti pubblici Le
commesse private salvano i centri regionali di ricerca Resistono le realtà
attive nei settori aeronautico e ambientale NAPOLI Paolo Picone La crisi tocca
anche il mondo della ricerca della Campania, sebbene su uno sfondo complesso si
individuino anche aziende e centri che resistono: godono di migliore salute
quelli che operano per i privati in settori ancora trainanti mentre
soffrono le strutture legate a finanziamenti pubblici. Per sostenere in
particolare la ricerca universitaria la Regione Campania ha pubblicato
a metà marzo un bando con cui l'assessorato all'Università e alla Ricerca ha stanziato 54 milioni. Il Marsec di Benevento,
agenzia di ricerca che raccoglie ed elabora dati satellitari per consentire ad
enti pubblici il controllo del territorio, attraversa una fase critica che si
teme possa concludersi con la messa in liquidazione. Notizia che ha messo in stato
di agitazione i suoi 35 dipendenti- ricercatori. La crisi del centro è
determinata dai ritardi di Stato e Regione nella erogazione di finanziamenti.
La Regione, su sollecitazione della Provincia di Benevento, è corsa ai ripari e
ha sbloccato un finanziamernto che consentirà di pagare gli stipendi ai
dipendenti. Ma si tratta solo di un anticipo poichè il contributo dovuto
ammonterebbe a 1,4 milioni e dovrebbe servire anche a ricapitalizzare la
società. E problemi ne ha anche per proseguire le proprie attività l'Istituto
di Tecnologie dei Materiali Compositi del Consiglio Nazionale delle Ricerche (
Cnr)di Napoli.L'istituto napoletano fa parte di un consorzio europeo,
finanziato dalla Ue, che è riuscito a raggiungere risultati straordinari
lavorando sulle staminali. In pratica, i ricercatori dell'istituto del Cnr sono
riusciti a mettere a punto due soluzioni innovative che potrebbero mettere fine
alle sofferenze di atleti affetti da lesioni ai legamenti. Ma questo lavoro
rischia di essere vanificato poiché, dice il direttore dell'Istituto, Luigi
d'Ambrosio, «le ricerche sono state interrotte per mancanza di fondi, poichè
nessuna azienda farmaceutica, dopo il dilagare della crisi internazionale, ha
più dimostrato di aver interesse ad acquisirne i risultati». Prosegue, invece,
senza difficoltà i suoi progetti l'Imast di Portici. Spiega il direttore
generale, Evelina Milella «l'attività va avanti senza alcuna interruzione o
pericolo di sospensione. Abbiamo un pacchetto di commesse pregresse
interessante che ci consentirà di lavorare ancora per i prossimi anni». Il
distretto tecnologico gode del sostegno della Regione Campania (oltre a Cnr,
Enea, e Università Federico II) e di grandi società come Ansaldo Breda, Alenia
Aeronautica e Cira.All'interno del distretto è attivo un centro di ricerca
Boeing. Del resto, sull'Imast si riflette lo stato di salute dei settori
aeronautico e ferroviario che resistono alla grave crisi mondiale. Discorso
diverso va fatto per i centri di competenza. Questi erano stati creati dalla Regione
per realizzare un trait d'union tra le Università e le aziende. Oggi essi
avvertono più o meno la crisi a seconda del settore in cui operano. Resiste
bene, anzi prevede per i prossimi anni un incremento dei progetti e delle
collaborazioni Amra, società attiva nel settore delle Analisi e del
Monitoraggio sul Rischio Ambientale. «Amra – spiega l'ad Igino Della Volpe –
può fare previsioni rosee poichè nel settore ambientale è in atto una
rivoluzione a livello internazionale». «La Regione – spiega l'assessore alla Ricerca Nicola Mazzocca – ha destinato al settore l'1,2% del
Pil, quota più alta della media nazionale. e per il periodo 2007-
( da "superEva notizie"
del 08-04-2009)
Argomenti: Cultura
Graduatorie ad
esaurimento docenti Il testo definitivo dovrebbe essere disponibile da martedì
14 Aprile 2009 mentre la pubblicazione del bando dovrebbe avvenire il 17 aprile
2009 con scadenza delle domande il 18 maggio 2009 (essendo il 17 domenica). Il
condizionale è d'obbligo, in quanto il Decreto prevede la firma del Ministro e
quindi ad un livello diverso dal tavolo tecnico di ieri. Graduatorie
ad esaurimento docenti: dopo Pasqua la pubblicazione del decreto Si è tenuto il
6 aprile 2009 un incontro al Ministero sulle procedure per
l'integrazione/aggiornamento delle graduatorie ad esaurimento dei docenti. A
seguito delle ordinanze del Consiglio di Stato, l'Amministrazione ha rivisto le
modalità di aggiornamento ed in particolare la possibilità di cambio di
provincia. Nella nuova bozza una novità sostanziale: non sarà più
prevista la possibilità di cambio di provincia interpretando alla lettera
quanto stabilito dalla legge finanziaria per il 2007 che aveva trasformato le
graduatorie permanenti in graduatorie ad esaurimento. Sarà, invece, possibile
indicare ulteriori tre province nelle quali aggiungersi in coda (senza poter
fruire dalla riserva L.68/99) ed eventualmente una ulteriore provincia per le
graduatorie d'istituto. In questo modo si allargano le opportunità pur non
risolvendo il problema della diversa situazione delle graduatorie nelle varie
province. Restano ancora in discussione alcune questioni rispetto ai titoli
esteri e al conseguimento dell'abilitazione e del titolo di sostegno. Su
quest'ultima questione abbiamo sollevato con forza l'anomalia dei corsi
"brevi" organizzati da alcune Università L'Amministrazione ci ha
comunicato che è in corso una verifica di legittimità da parte del dipartimento
per l'Università, abbiamo anche insistito che ci sia un controllo da parte del
Dipartimento per l'istruzione sulla credibilità di un percorso di 200 ore di
tirocinio da svolgersi a partire da oggi ed entro la fine della scuola. Abbiamo
anche sollecitato un rapido approfondimento rispetto alle graduatorie
d'istituto, per le quali si prospettano tempi non compatibili con le attività
delle scuole e decisamente in ritardo rispetto al regolare inizio dell'anno
scolastico. PUBBLICITà PUBBLICITà Invia tramite EMAIL | Versione per la STAMPA
|-->Le vostre opinioni Questo Speciale sulle Galassie è stato ospitato sul
sito di ScienzaOnLine del Comune di Roma--> Pubblicato il 8 aprile 2009 in:
Ciociaria &Scuola » Invia tramite EMAIL » Versione per la STAMPA--> » Le
vostre opinioni
( da "Daily Bit, The"
del 08-04-2009)
Argomenti: Cultura
10/04/2009 Prima e
filosofia Tutti noi abbiamo una nostra “filosofia” alla quale facciamo
riferimento nella vita quotidiana. A volte soffermarci su di essa ci aiuta a
capire meglio le cause e gli effetti delle esperienze che viviamo. Per questo
abbiamo deciso di effettuare in azienda una serie di incontri filosofici con un
esperto di questa materia. Gli incontri-conversazioni saranno sette. Il tema di
ogni incontro prevede un binomio: vita e lavoro, salute e salvezza, lusso e
umanità, società e comunità, fratello e straniero, poesia e prassi, conflitto e
scontro. Per ogni tema si fa riferimento a due pensatori: Marx e Aristotele,
Socrate e Cartesio, Mauss e Malinowski, eccetera. Il docente
è Federico Leoni, che insegna presso la Facoltà di Filosofia dellUniversità
degli Studi di Milano. Riteniamo che sia per tutti i nostri collaboratori
unopportunità di arricchimento culturale molto importante e
unoccasione rara per accedere agli insegnamenti che normalmente sono
riservati agli ambiti universitari. Per maggiori informazioni consulta il sito:
http://www.primabind.com visita il blog
http://www.rilegatura-plastificazione.com/ iscriviti al social network
http://rilegatura-plastificazione.ning.com
( da "Dagospia.com"
del 08-04-2009)
Argomenti: Cultura
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articolo --> 20! SVEVA CASATI MODIGLIANI FA TOMBOLA (VENTESIMO LIBRO IN VENTANNI
DI CARRIERA) Cè CHI SI LAUREA SUL DI-MASTURBATORE PAOLINI
BENEMERITA IN GIALLO, LARMA PREMIA I CARABINIERI PER FICTION METTI IL SEVERO FILOSOFO SEVERINO NELLIPOD
A cura di Mauro Anselmo per "Panorama" 1 - SVEVA PUNTA SUL VENTI...
Se Sveva Casati Modignani ha un numero fortunato, dev'essere il 20. È in
libreria il suo ventesimo romanzo, "Il gioco delle verità" (Sperling & Kupfer), che racconta il
rapporto di una giovane con la madre femminista. E mentre la scrittrice
milanese si prepara a festeggiare i vent'anni di carriera, i suoi libri
tagliano il traguardo dei 10 milioni di copie nei 20 paesi dove sono venduti.
(E.V.) 2 - MI LAUREO CON PAOLINI... Gabriele Paolini, il più detestato
incursore televisivo (nel Guinness dei primati per i blitz durante le
interviste nei tg) è finito in una tesi di laurea. L'ha
presentata lo studente di scienze della comunicazione, dell'Università di
Savona, Gabriele Scarponi a Felice Rossello, docente nella disciplina di laboratorio di cinema, musica, spettacolo.
Paolini è stato studiato nei suoi interventi e negli insulti che abitualmente
si tira dietro. (G.B.) 3 - MARESCIALLO, ECCO IL PREMIO... I più celebri
carabinieri-investigatori della fiction? Il comandante piemontese di una
piccola caserma di provincia, Gigi Arnaudi, protagonista dei "Racconti del
maresciallo" di Mario Soldati (diventati uno sceneggiato tv nel 1968 e
ripubblicati dalla Sellerio), e il maresciallo Giovanni Rocca, protagonista
dell'omonima serie televisiva. Devono avere pensato a loro gli organizzatori di
Carabinieri in giallo, il premio letterario dell'Arma. Si partecipa inviando
alla rivista Il Carabiniere (email: ente.editoriale@carabinieri.it) un racconto
inedito con protagonisti gli investigatori dell'Arma. Premio di 2 mila euro al
primo classificato. 4 - L'IPOD DI SEVERINO IL GUERRIERO... La collana ha un
titolo impegnativo: «La voce del filosofo». E l'obiettivo dell'editore Mimesis
(www.mimesisedizioni.it) è fare uscire il pensiero dei filosofi contemporanei
dai libri allineati nelle biblioteche per restituirlo all'ascolto attraverso la
viva voce dei pensatori. La prima opera della collana si intitola "A
lezione da Emanuele Severino": volontà, fede e destino. Un cofanetto con
due cd in formato audio mp3 che restituisce, attraverso la voce del filosofo,
le lezioni tenute dal professore all'Università Vita e salute San Raffaele di
Milano, nel semestre invernale 2005-2006. Un incontro con la filosofia di
Severino il guerriero, se è vero che, come scrive Massimo Donà nel volume che
accompagna i cd, gli avversari non gli mancano. «Metafisici e teologi, alfieri
del pensiero debole e dell'ermeneutica, analitici e continentali, tutti uniti
in un incessante tentativo di demolizione di quello che resta, di là di tutto,
uno degli impianti speculativi più potenti che la contemporaneità abbia saputo
offrire». Si può ascoltare Severino in macchina, tra un semaforo e l'altro, a
casa sdraiati in poltrona, nelle cuffie dell'iPod durante un viaggio in treno o
facendo jogging. Magia della tecnica. Che il filosofo, nei suoi libri,
definisce di solito in termini apocalittici come «forma di dominio supremo del
divenire del mondo», «espressione della persuasione nichilistica» e così via.
Professor Severino, sarà pure ad alto rischio nichilistico, la tecnica, ma
senza cd e mp3 non potremmo ascoltare la sua voce. [08-04-2009]
( da "Denaro, Il" del
08-04-2009)
Argomenti: Cultura
Campania sviluppo A
Napoli un Centro ricerche per le Pmi Longobardi (Unimpresa): Le piccole aziende
più capaci di ammortizzare i colpi Il rilancio dell'economia passa attraverso
le piccole e medie imprese del tessuto economico nazionale. E' quanto emerso dalla
tavola rotonda "Ripartire dalla Pmi, opportunità per il rilancio
dell'economia", che si è svolto ieri alla Camera di Commercio di Napoli e
che è stata occasione per la presentazione del Centro Studi e Ricerche (Csr) di
Unimpresa. Presenti all'incontro Paolo Longobardi, presidente
di Unimpresa, Giuseppe Granata, docente di Marketing e Comunicazione presso l'Università di Cassino,
Vincenzo Palumbo, docente
di Economia internazionale presso la Federico II, Carmine Ruggiero, docente di Diritto bancario presso la
Federico II e Ciro Oliviero, segretario nazionale Unimpresa Edilizia..
stefano de luca "E' uno strumento a cui diamo vita per farci accompagnare,
nel percorso di rilancio delle piccole e medie imprese, da esperti e
professionisti del settore soprattutto nella scelta delle strategie per
aiutarle": così Paolo Longobardi, presidente nazionale di Unimpresa,
presenta il Centro studi e ricerche (Csr) dell'associazione. "Le piaghe
delle aziende in Campania sono tante - continua Longobardi - soprattutto per quanto
riguarda l'accesso al credito, cosa che in questo momento è indispensabile, ma
le piccole imprese hanno la possibilità di ammortizzare meglio i colpi della
crisi rispetto a quelle medie. La piccola impresa aiuta se stessa all'interno
del sistema imprenditoriale perchè ha unìimpronta di tipo familistico. Diversa
la situazione per quelle medie che subiscono di più. Ecco perchè - aconclude -
diventa importante l'erogazione del credito". Cosa fare per il rilancio
dell'economia allora? "La prima cosa - suggerisce - è creare sgravi
fiscali per gli adempimenti a breve termine e potenziare i Confidi che sono lo
strumento migliore per dare aiuto a questo settore". Con il Csr, Unimpresa
sarà in grado di fare il punto della situazione in maniera "chiara e
continua". A spiegarne le finalità è Giuseppe Granata, coordinatore del
nascente centro. "Abbiamo anche lo scopo di creare collegamenti con le
istituzioni pubbliche - dice -. Nascerà a Napoli, perchè Unimpresa ha sempre
molto a cuore i problemi del Mezzogiorno, ma sarà un punto di riferimento
nazionale con sede anche a Roma". Tra i primi obiettivi da raggiungere,
aggiunge poi,quello di affrontare la crisi. "Da un'indagine promossa
proprio da Unimpresa, presso le proprie imprese -spiega Granata - è emerso che
il 42 per cento del campione ha riscontrato un irrigidimento dell'erogazione
del credito". Le misure proposte per far fronte alle conseguenze della
crisi sono, tra le altre, la defiscalizzazione di oneri sociali e contributivi,
una riduzione della pressione fiscale e il miglioramento dell'accesso al
credito. "Tra le prime iniziative in cantiere - conclude - c'è un accordo
tra università e imprese per una formazione che sia
teorica e pratica, così da avere giovani sempre più preparati dal punto di
vista operativo". Ma una risposta alla crisi può arrivare anche dal
"piano casa", che consentirà di rilanciare l'edilizia. Ne è convinto
Ciro Oliviero, segretario nazionale Unimpresa Edilizia: "Il piano è
vantaggioso perché attorno all'edilizia gira un indotto immenso, che coinvolge
anche numerose imprese. Il settore è già trainante per la nostra economia
nazionale ma ora deve diventare fondamentale per il suo rilancio". del
08-04-2009 num.
( da "Villaggio Globale.it"
del 08-04-2009)
Argomenti: Cultura
Ultime Notizie
Rinnovati i vertici dell'Associazione Stefano Leoni nuovo Presidente del Wwf
«Il ruolo che il Wwf vuole assumere è di sfida e proposizione rispetto ad un
momento di crisi culturale e di rappresentanza dei temi ambientali nel contesto
politico-sociale» Il nuovo Presidente del Wwf è Stefano Leoni, è consulente
legale nel settore ambientale, ha maturato un'esperienza pluridecennale in
questo campo. È stato docente presso l'Università «Alma Mater Studiorum» di Bologna e lo è
attualmente presso l'Università Piemonte Orientale «Amedeo Avogadro» (corso di
legislazione ambientale). È stato insignito della Laurea specialistica honoris
causa in studio e gestione degli ambienti naturali e antropizzati presso la
facoltà di Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali dell'Università degli
Studi del Piemonte Orientale «Amedeo Avogadro». La sua attività all'interno del
Wwf risale al
( da "Secolo XIX, Il"
del 08-04-2009)
Argomenti: Cultura
L'università
si aprea QUINDICI studentiin fuga dall'aquila appello del rettore: i ragazzi
accolgano i coetanei UNA MANO tesa dall'Ateneo di Genova a quello
dell'Aquila,città universitaria.Per offrire ad almeno quindici studenti di
proseguire gli studi e sostenere gli esami previsti. Lontano
da casa e senza i loro docenti, ma con l'opportunità di non perdere mesi
preziosi. «Ho sentito telefonicamente il rettore dell'Aquila,Ferdinando Di Orio
- racconta Giacomo Deferrari, alla guida dell'Università genovese - e l'ho
sentito amareggiato: il loro ateneo è praticamente distrutto e non hanno
un'altra sede dove trasferire i 27.000 studenti». La Conferenza dei
rettori italiani ha aperto una sottoscrizione e Genova ha immediatamente
aderito, il personale docente e non docente
potrà decidere di devolvere un'ora dello stipendio dando vita a un fondo che
poi confluirà in un conto corrente predisposto dalla Crui. Ma gli aiuti
economici, anche se assolutamente necessari, in questo momento non sono
sufficienti. La ripresa dei corsi nelle facoltà distrutte oggi è impensabile. E
da Deferrari è partita un'ulteriore iniziativa: aprire a una quindicina di
studenti gli alloggi dall'Arssu (Azienda Regionale per i Servizi Scolastici e
Universitari), consentendo loro di trasferirsi in Liguria e continuare a
studiare, seguendo i corsi e sostenendo gli esami. Quindici posti sono una
goccia,a fronte di 27 mila universitari dell'Aquila. Ma Deferrari è convinto
che l'inziativa si possa allargare, non solo ad altre città italiane. Questa
mattina i rappresentanti degli studenti all'interno della facoltà saranno
ricevuti in rettorato,. E saranno invitati a coinvolgere i loro coetanei: «Chi
ha possibilità di ospitare altri studenti è esortato a farlo - dice il rettore
- in modo da poter offrire a molte più persone la possibilità di non perdere
mesi di studio». Giovani "in trasferta" che vivono in gruppo
dividendo le spese, famiglie che possono aggiungere un posto a tavola e una
branda in casa: è una scommessa sul futuro dell'Abruzzo che si può vincere. Bruno
Viani viani@ilsecoloxix.it 08/04/2009
( da "Gazzettino, Il (Padova)"
del 08-04-2009)
Argomenti: Cultura
UNIVERSITA' Il
"quarto uomo" per il Rettorato: è il professor Ezio Stagnaro
Mercoledì 8 Aprile 2009, Per la corsa al rettorato spunta il quarto uomo. È il
professor Ezio Stagnaro, professore ordinario al Dipartimento di Metodi e
modelli matematici per le Scienze applicate. Docente
straordinario e poi ordinario al nostro ateneo dal 1976, il professor Stagnaro
si candida per la terza volta alla carica di rettore. Niente presentazione
utilizzando speciali effetti virtuali, e nemmeno organizzando la canonica
conferenza stampa. Il professor Stagnaro, dimostrando la sua consueta
originalità, ha annunciato la sua candidatura agli organi accademici con una
lunga lettera di undici pagine in cui è racchiuso il suo programma elettorale.
Che come per le precedenti elezioni universitarie verte essenzialmente in una
feroce critica al sistema delle lauree brevi creato dalla riforma 3+2. Al Bo
rimane memorabile la protesta del professor Stagnaro durante le precedenti
elezioni per il rinnovo del rettore, quando, in aperta polemica con l'altro
candidato, il professor Francesco Favotto, si presentò in sala della Basilica
vestito da uomo sandwich.
( da "Gazzettino, Il (Belluno)"
del 08-04-2009)
Argomenti: Cultura
«Quei fondi agli
studenti sono aiuti preziosi» La capogruppo Fontanive: «Agordo purtroppo non
confina con le regioni autonome. Questi soldi non ci spettano» Mercoledì 8
Aprile 2009, Taibon «Certo, se avessimo avuto quei soldi del fondo Letta a
disposizione del Comune di Agordo anche noi avremmo fatto volentieri un
pensiero alle famiglie degli studenti della città. È una buona scelta quella
del sindaco di Taibon, Loretta Ben, anche se può essere vista con un secondo
fine dato che siamo in campagna elettorale. Speriamo non crei troppi attriti e
dissapori da campanile tra i Comuni confinanti, che non possono godere degli
stessi vantaggi dal fondo Letta». È il commento del capogruppo in consiglio
comunale ad Agordo, Barbara Fontanive, tra l'altro docente alle scuole medie di Agordo.
Riassume con chiarezza il pensiero di molti agordini. E gli studenti cosa ne
pensano dell'iniziativa dell'amministrazione comunale di Taibon? Lo abbiamo
chiesto a Giacomo Sibillon di Taibon, universitario a Venezia (architettura) e ad
Andrea Baldassi di Agordo che frequenta gli studi universitari a Ferrara (giurisprudenza).
«Mi è arrivata la lettera del contributo - racconta Giacomo - la scorsa
settimana. Sono contributi molto importanti in considerazione degli ingenti
costi che comporta frequentare l'università al giorno
d'oggi. Poiché i contributi saranno erogati anche con riferimento alla media
dei voti e al reddito familiare, sono visti con soddisfazione tanto dallo
studente che dal nucleo famigliare. È un incentivo importante per gli studenti
delle piccole comunità montane». «Scelta intelligente quella del Comune di
Taibon di pensare ai suoi studenti - dice Andrea di Agordo, Comune che non gode
dei favori del fondo Letta non essendo confinante con Province a Statuto
Speciale - al giorno d'oggi l'istruzione è fondamentale nella vita di una
persona e questi contributi contribuiscono ad avvicinare i giovani al mondo
universitario. Denaro importante perché coprirà le tasse universitarie (a
Ferrara sono di 1100 euro l'anno), ma servirà anche per l'acquisto di testi e,
per contribuire al pagamento della retta per l'affitto dell'appartamento.
Iniziativa lodevole, anche gli altri Comuni limitrofi (e non) dovrebbero
intraprenderla. Sarebbe altresì importante che gli amministratori sappiano a chi
devolvere il denaro, ovvero agli studenti meritevoli perché ci sono anche
giovani che l'università la frequentano tra
divertimenti e festini». Mirko Mezzacasa
( da "Gazzettino, Il (Rovigo)"
del 08-04-2009)
Argomenti: Cultura
«Molti credenti
hanno una religiosità infantile» Mercoledì 8 Aprile 2009, (f.p.) L'evoluzione
della sensibilità religiosa nella diocesi di Adria-Rovigo e gli analoghi
elementi di confronto emersi in atre parti del Triveneto come Venezia e
Pordenone sono state il tema dell'incontro organizzato dalla curia vescovile in
occasione del Sinodo diocesano con ospite il ricercatore Alessandro Castegnaro.
Autore dell'indagine "La religione in Polesine" che scruta il moderno
rapporto che la popolazione di fedeli e non ha con Dio, il trascendente e più
in generale la Chiesa, Castegnaro è un esperto di studi statistici sia per
l'Università di Padova dove è titolare di corsi nella Facoltà di scienze
statistiche sia per una struttura unica in Italia: l'Osservatorio
socio-religioso del Triveneto. Si tratta di un organismo di studio e di ricerca
punto di osservazione e di orientamento nel vasto arcipelago della realtà
religiosa. Dà notizie e fornisce dati cui la Cei riserva molta attenzione, come
per esempio il monitoraggio continuo che raccoglie sistematicamente dati
sull'insegnamento della religione cattolica nella scuola in ogni ordine e
grado. In questo settore l'Osservatorio ha raggiunto una competenza e una
conoscenza che ne fa uno dei laboratori d'indagine più accurati. Predendo spunto dai dati illustrati dal docente padovano, il vescovo Lucio Soravito ha messo l'accento sulla
necessità che la qualità della fede del singolo credente sia sottoposta a un
aggiornamento-miglioramento. «Troppi, pur nella convinzione di considerarsi
credenti - ha detto il vescovo - sono in possesso di una religiosità infantile,
appresa in giovane età e priva dell'aggiornamento che il moderno
confronto e gli stimoli provenienti da una società pluralista, multietnica e
spesso secolarizzata, richiede». E' stato questo uno degli elementi caratterizzanti
la ricerca del professor Castegnaro che con la sua equipe studia i fenomeni
della vita religiosa accogliendo delle richieste che vengono dai singoli
vescovi del Triveneto come dalla conferenza episcopale triveneta e nazionale.
Analogamente a quanto fatto in Diocesi di Adria-Rovigo in occasione del Sinodo,
Castegnaro ha fatto ricerche anche per il clero diocesano con disponibilità di
tutti i sacerdoti. Anche qui sono emersi elementi interessanti che i sacerdoti
stessi stanno studiando con appositi incontri mensili fatti di relazioni di
esperti e di discussioni in gruppi di studio. Tutte le indagini vengono
eseguite secondo metodologie scientifiche e rispettando rigorosamente
l'anonimato degli intervistati.
( da "Gazzettino, Il (Vicenza)"
del 08-04-2009)
Argomenti: Cultura
Mercoledì 8 Aprile
2009, Rosà Un contributo in denaro per un ospedale dell'Equador nel quale vanno
ogni anno operatori sanitari bassanesi. E' quello che ha
dato l'Università de la Rosa nel giorno della chiusura ufficiale del suo 14.
anno accademico. A ricevere la somma direttamente dai corsisti, da un docente, da due volontarie del Cif, Anna
Ganassin e Mirella Tessarolo davanti ad un centinaio di persone è stato il
dott. Vittorio Gobbi, chirurgo presso l'ospedale di San Bassiano, che
quasi ogni anno spende le sue ferie per operare gratuitamente nella struttura
equadoregna. L'Università popolare rosatese si avvale fin dalla sua nascita di
lezioni che sono offerte gratuitamente da numerosi docenti professionisti
locali. Ai corsisti all'inizio dell'anno vien comunque chiesta una modesta
iscrizione, con l'impegno da parte degli organizzatori dell'università
popolare, e cioè il Cif rosatese, il gruppo di docenti con il supporto della
biblioteca civica e della scuola media , di devolvere a fine anno la somma in
favore di associazioni o enti umanitari. Ed è quello che è stato fatto durante
la cerimonia di chiusura dell'anno accademico. Una chiusura con molta
commozione, alla presenza di oltre un centinaio di iscritti che per quasi sette
mesi hanno frequentato le lezioni, tenute ogni mercoledì mattina alle ore 9.30.
Alla cerimonia di chiusura erano presenti la preside della scuola media
Alessandra Zuffellato, la presidente locale del Cif Graziella Caddeo, quella
provinciale Anna Ganassin, l'assessore alla cultura Mirco Ballico, il
presidente della Biblioteca Mirco Chiurato, numerosi docenti tra i quali Bruno
Cremasco, Beniamino Todesco, Palmiro Geremia, Mons. Giorgio Balbo, Daniele
Contessa, Michele Marcon. Il Friuli è stato il tema dell'anno accademico. Sono
stati ricordati momenti molto significativi come l'arrivo a Rosà dello
scrittore Carlo Sgorlon, la visita di alcuni luoghi significativi di Udine,
compreso un prosciuttificio a San Daniele del Friuli ed il duomo di Valvasone
con il più antico organo musicale veneto. Sono state ricordate mattinate
importanti come il dibattito sul testamento biologico, con un medico Simone
Frigo, un avvocato Emanuela Vanzetto, la ricognizione della vita di Pirandello
con Bruno Cremasco, i problemi legati alle nuove centrali nucleari con l'ing.
Daniele Contessa. Con i soldi con cui si costruiscono quattro di queste
centrali , aveva ribadito Contessa destando un notevole interesse nella gente,
si potrebbe installare gratuitamente un milione di pannelli fotovoltaici in
tutta Italia, con una produzione di energia quasi pari a quella prodotta dalle
centrali nucleari. Ad accompagnare la chiusura dell'università
è stato il sassofono suonato dalla giovane Marianna Bordignon. Silvano
Bordignon
( da "Gazzettino, Il"
del 08-04-2009)
Argomenti: Cultura
«Storicamente
dimostrato il legame fra gli imputati e il partito armato» Mercoledì 8 Aprile
2009, (S.F.) C'era un'aria pesante, nella Padova di quegli anni fa, soprattutto
attorno all'università. Chi si opponeva all'egemonia
degli autonomi, alle occupazioni volanti, agli esami di gruppo, al 30 politico,
aveva ottime probabilità di finire sprangato. Il 15 marzo era stato aggredito a
martellate Guido Petter, direttore della scuola di psicologia; il 21 marzo era
toccato a Oddone Longo, ordinario di greco; il 24 avevano incendiato lo studio
di Umberto Curi, docente di
filosofia (vedi servizio a lato) che aveva avuto il torto di condannare in tv
le aggressioni. Niente di strano che qualche docente girasse armato. E così, quando la mattina del 26 settembre un
commando si presentò davanti al professor Angelo Ventura e gli sparò a un
piede, lo storico (socialista) a sua volta estrasse una pistola e fece fuoco,
mettendo in fuga gli assalitori. Oggi Ventura è ancora uno dei più decisi
sostenitori dell'inchiesta Calogero, il quale anzi, secondo qualcuno, avrebbe
attinto anche alle sue analisi dei testi degli autonomi per montare il suo
teorema giudiziario. «Il 7 aprile fu una svolta - ribadisce il professore -
L'inchiesta colpì al cuore la strategia e l'organizzazione del terrorismo». Ma
gran parte del "teorema" in realtà fu demolito nei successivi gradi
di giudizio... «Non in senso proprio. Io so che il giudice deve individuare le
singole responsabilità e le colpe individuali, e questo nei processi collettivi
è sempre complicato. Ma io parlo da storico, che riscostruisce queste vicende
sulla base di fatti e documenti particolarmente evidenti nel delineare la
contiguità tra Potere Operaio, Autonomia e terrorismo: ci sono varie fasi,
segnate da fatti specifici come l'uccisione del poliziotto Antonio Niedda
(sull'auto c'erano un militante delle Br e un esponente dell'area di Potere
Operaio), o la condanna a Negri per la rapina di Argelato nella quale perse la
vita il brigadiere Lombardini, compiuta per finanziare la sua organizzazione. E
ci sono diversi livelli di coinvolgimento nella lotta armata, la teorizzazione
di un'organizzazione di massa e di un partito d'attacco, ma sempre collegati
fra di loro in un processo dialettico, e con lo Stato come controparte». Di
fatto però i giudici non riconobbero quel legame diretto... «Ci sono tutti i
loro scritti a dimostrarlo. E non parlo di teorizzazioni astratte, parlo di
precise direttive di partito». Perchè non se ne accorse nessuno? «Io sostengo
che furono coperti da qualche area politica: altrimenti come mai i servizi
segreti, costituiti proprio per difendere le istituzioni democratiche, di fatto
lasciarono fare?» Chi avrebbe coperto l'Autonomia, e perchè? «Da varie parti si
tentò di sfruttare politicamente il terrorismo, lasciandogli per un po' la
briglia sciolta. E poi si screditarono i partiti della sinistra storica,
tradizionali rappresentanti delle classi povere, che gli si opponevano». Ma chi
doveva avvantaggiarsene? «La destra, naturalmente. Si ricordi che Calogero era
il magistrato che aveva avviato, fra enormi difficoltà, anche l'inchiesta sulle
trame nere». Toni Negri - e con lui Sergio Romano, di tutt'altra estrazione
politica - ha dichiarato che col 7 aprile iniziò il periodo dei giudici
politicizzati. Concorda? «Dico che mai come in quell'occasione i giudici sono
stati i difensori dello Stato democratico, in una fase di assenza del potere
politico. Loro non volevano mica impadronirsi del potere, ma cosa dovevano
fare, lasciare mano libera alle violenze e al terrorismo?»
( da "Dagospia.com"
del 08-04-2009)
Argomenti: Cultura
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articolo --> 20! SVEVA CASATI MODIGNANI FA TOMBOLA (VENTESIMO LIBRO IN VENTANNI
DI CARRIERA) Cè CHI SI LAUREA SUL DI-MASTURBATORE PAOLINI
BENEMERITA IN GIALLO, LARMA PREMIA I CARABINIERI PER FICTION METTI
IL SEVERO FILOSOFO SEVERINO
NELLIPOD
A cura di Mauro Anselmo per "Panorama" 1 -
SVEVA PUNTA SUL VENTI... Se Sveva Casati Modignani ha un numero fortunato,
dev'essere il 20. È in libreria il suo ventesimo romanzo, "Il gioco delle
verità" (Sperling
& Kupfer), che racconta il rapporto di una giovane con la madre femminista.
E mentre la scrittrice milanese si prepara a festeggiare i vent'anni di
carriera, i suoi libri tagliano il traguardo dei 10 milioni di copie nei 20
paesi dove sono venduti. (E.V.) 2 - MI LAUREO CON PAOLINI... Gabriele Paolini,
il più detestato incursore televisivo (nel Guinness dei primati per i blitz
durante le interviste nei tg) è finito in una tesi di laurea. L'ha presentata lo studente di scienze della comunicazione,
dell'Università di Savona, Gabriele Scarponi a Felice Rossello, docente nella disciplina di laboratorio
di cinema, musica, spettacolo. Paolini è stato studiato nei suoi interventi e
negli insulti che abitualmente si tira dietro. (G.B.) 3 - MARESCIALLO, ECCO IL
PREMIO... I più celebri carabinieri-investigatori della fiction? Il
comandante piemontese di una piccola caserma di provincia, Gigi Arnaudi,
protagonista dei "Racconti del maresciallo" di Mario Soldati
(diventati uno sceneggiato tv nel 1968 e ripubblicati dalla Sellerio), e il maresciallo
Giovanni Rocca, protagonista dell'omonima serie televisiva. Devono avere
pensato a loro gli organizzatori di Carabinieri in giallo, il premio letterario
dell'Arma. Si partecipa inviando alla rivista Il Carabiniere (email:
ente.editoriale@carabinieri.it) un racconto inedito con protagonisti gli
investigatori dell'Arma. Premio di 2 mila euro al primo classificato. 4 -
L'IPOD DI SEVERINO IL GUERRIERO... La collana ha un titolo impegnativo: «La
voce del filosofo». E l'obiettivo dell'editore Mimesis (www.mimesisedizioni.it)
è fare uscire il pensiero dei filosofi contemporanei dai libri allineati nelle
biblioteche per restituirlo all'ascolto attraverso la viva voce dei pensatori.
La prima opera della collana si intitola "A lezione da Emanuele
Severino": volontà, fede e destino. Un cofanetto con due cd in formato
audio mp3 che restituisce, attraverso la voce del filosofo, le lezioni tenute
dal professore all'Università Vita e salute San Raffaele di Milano, nel
semestre invernale 2005-2006. Un incontro con la filosofia di Severino il
guerriero, se è vero che, come scrive Massimo Donà nel volume che accompagna i
cd, gli avversari non gli mancano. «Metafisici e teologi, alfieri del pensiero
debole e dell'ermeneutica, analitici e continentali, tutti uniti in un
incessante tentativo di demolizione di quello che resta, di là di tutto, uno
degli impianti speculativi più potenti che la contemporaneità abbia saputo
offrire». Si può ascoltare Severino in macchina, tra un semaforo e l'altro, a
casa sdraiati in poltrona, nelle cuffie dell'iPod durante un viaggio in treno o
facendo jogging. Magia della tecnica. Che il filosofo, nei suoi libri,
definisce di solito in termini apocalittici come «forma di dominio supremo del
divenire del mondo», «espressione della persuasione nichilistica» e così via.
Professor Severino, sarà pure ad alto rischio nichilistico, la tecnica, ma
senza cd e mp3 non potremmo ascoltare la sua voce. [08-04-2009] EMANUELE
SEVERINOSVEVA CASATI MODIGNANI
( da "Sestopotere.com"
del 08-04-2009)
Argomenti: Cultura
''Ragazzi, che
Costituzione!, un'iniziativa per avvicinare i giovani alla Carta coinvolge la
provincia di Lucca (8/4/2009 15:14) | (Sesto Potere) - Lucca - 8 aprile 2009 -
“Ragazzi, che Costituzione!” è il titolo di un seminario dedicato agli studenti
e docenti delle scuole secondarie superiori (4° e 5°anno), che si è tenuto a
Lucca con l'obiettivo di approntare un percorso culturale sul significato e
sulle strutture fondamentali della nostra vita pubblica. La prospettiva non è
quella meramente celebrativa, ma di discussione e confronto per rafforzare il
sentimento didentità nazionale e la consapevolezza del patto di cittadinanza
su cui si basa la Repubblica italiana. L'iniziativa, che rientra tra quelle
organizzate dal Comitato provinciale per la valorizzazione della cultura della
Repubblica nel
contesto dellunità europea, istituito presso la
prefettura di Lucca, in occasione del 60° anniversario dellentrata in
vigore della Costituzione repubblicana, prevede un ciclo di incontri tenuti da
qualificati docenti e ricercatori specializzati delluniversità di Pisa. I risultati positivi,
uniti al pubblico apprezzamento, hanno indotto il comitato ad intraprendere,
anche per l'anno scolastico in corso, iniziative analoghe che interessano le
ultime classi degli istituti di istruzione secondaria della piana di Lucca,
della Versilia, della Garfagnana e Media valle. Il secondo ciclo formativo
prevede lestensione delliniziativa alle famiglie degli studenti:
questo importante elemento di novità nasce dallinteresse generale emerso
in occasione della precedente attività formativa. Per stimolare la continuazione di un
percorso educativo, si è ritenuto – come lo scorso anno - di distribuire alle
scuole 450 copie del testo “Ragazzi, che Costituzione” – elementi di educazione
costituzionale, con la costituzione italiana glossata ed illustrata, a cura del
prof. Saulle Panizza, ordinario di diritto costituzionale presso la facoltà di
Scienze politiche dellUniversità di Pisa.
( da "Blogosfere" del
08-04-2009)
Argomenti: Cultura
Apr 09 8 Cuil: le timeline in un motore di ricerca Pubblicato da Alessio
Pellegrini alle 16:19 in (In)formazione, Tool Vi ricordate di Cuil ? Il motore
di ricerca lanciato nell'estate 2008, che si vanta tutt'ora di aggregare il
triplo delle pagine di Google . Cuil, termine gaelico per indicare
"conoscenza", si pronuncia come "cool" ed è stato
sviluppato da ex dipendenti di Google. In piena corsa per competere con
i grandi motori di ricerca, Cuil si arricchisce adesso di una nuova funzione di
visualizzazione dei risultati di ricerca: la timeline. La timeline apparirà
sulla destra di tutti quei risultati di ricerca che hanno a disposizione una
serie di date che possono dar vita ad una timeline. Questa è ingrandibile e con
un semplice rollover su una data si apre una piccola finestra con una
spiegazione degli eventi e i top search results. Ad esempio, se digitiamo
"great depression" (tanto per citare temi attuali), esce fuori questa
timeline: La timeline è insomma una delle funzioni che Cuil sta mettendo in
campo per differenziarsi dai grandi competitor: oggi il problema non è infatti
avere le informazioni, ma trovare quelle che ci servono. Con le sue opzioni di
visualizzazione dei risultati di ricerca, Cuil cerca insomma di fornire
qualcosa di più di una semplice caterva di risultati. Un interessante servizio
alternativo a Cuil è Daymix .
( da "Foglio, Il" del
08-04-2009)
Argomenti: Cultura
8 aprile 2009
Un'idea dell'Isvap e dell'Ania Proposta per favorire le ricostruzioni con un
sistema di polizze antiterremoti "Siamo uno dei pochi paesi in Europa a
non avere una vera copertura assicurativa". Il modello francese Una
soluzione di mercato anche per i sismi. Non è una boutade ma una proposta che
da tempo gli addetti ai lavori studiano. Anche se, finora, nessun governo ha
voluto dare seguito al progetto. Eppure lidea arriva oggi
dallautorità che vigila sul settore assicurativo, lIsvap.
“LItalia – dice
al Foglio il presidente dellIsvap, Giancarlo Giannini – è uno
dei pochi paesi in Europa a non avere una vera copertura assicurativa contro le
catastrofi naturali, a partire dai terremoti, che pure sono nel nostro paese
quelli più facilmente mappabili dal punto di vista del rischio”. Sulla
base di questa analisi, Giannini aggiunge: “Da tempo abbiamo sottoposto
allattenzione delle autorità governative studi e proposte in cui si
prevedono forme assicurative con una collaborazione pubblico-privato, magari assegnando allo stato una
funzione di riassicuratore di ultima istanza”. Sono diversi i vantaggi di
questo progetto, secondo il presidente dellAutorità che sorveglia
il comparto: “Si ridurrebbero gli oneri dello stato. Sulla base
dellesperienza,
abbiamo stimato in 3,5 miliardi di euro il costo medio annuo che la pubblica amministrazione si accolla in eventi di questo
genere. Con una presenza privata di sicuro il ristoro
del danno sarebbe molto più tempestivo di quanto avviene adesso con il solo intervento
dello stato”. “Poiché non sollecitiamo unassicurazione
obbligatoria tout court – spiega Giannini – si possono trovare strumenti per
incentivare il ricorso da parte dei cittadini a stipulare polizze
antiterremoti. In questo senso uno dei mezzi è per esempio quello di una riduzione, fino al
dimezzamento, dellimposta sullassicurazione. A forme di
incentivi potrebbero essere poi affiancati anche mezzi dissuasivi da parte
dello stato. Se un cittadino per esempio non volesse stipulare una polizza si potrebbe escludere un intervento
pubblico nel coprire e risarcire i danni dellevento”. Già nel
2003, ricorda Giannini, “abbiamo studiato con la Protezione civile il problema
e siamo pervenuti alla conclusione che le indubbie difficoltà tecniche sono
assolutamente
risolvibili con una chiara volontà politica”. A quellepoca
il capo della Protezione civile, Guido Bertolaso, si dichiarò a favore di
unassicurazione obbligatoria. Dice adesso Giannini: “Lesempio
straniero che si potrebbe prendere come riferimento è quello francese”. Anche per lAnia,
lassociazione che riunisce le compagnie di assicurazioni, è opportuno che
lItalia adotti “un sistema misto pubblico-privato contro le catastrofi
naturali”, ha detto ieri il presidente dellAnia, Fabio Cerchiai. Ecco la conclusione di un dossier in
fieri: “Assicurazione obbligatoria o semiobbligatoria, con lassicurato
che, oltre al premio, si accolla una ridotta quantità del danno, attraverso un
meccanismo di franchigia. Lassicuratore, a fronte del premio ricevuto, si accolla gran parte del danno”.
A carico dello stato, “anche con strumenti innovativi di riassicurazione emessi
nei mercati internazionali specializzati”, ci sarà “leventuale
eccedenza, nel caso di disastri particolarmente gravi”. I big assicurativi, attraverso lAnia,
hanno preparato un rapporto in cui raffrontano il sistema italiano con quello
di altri paesi europei. LItalia è in una situazione “eccentrica”: di
fatto lo stato – si legge nel rapporto – ha assunto tutti gli oneri di
ricostruzione post-emergenza,
con evidenti “sprechi di risorse”, connessi anche alla mancanza di una cultura
preventiva. Il sistema attuale, secondo lAnia, “non è
sostenibile nel futuro”, specie “a fronte di una previsione di incremento della
frequenza dei disastri” e di un processo che ha “tempi lunghi”, è “inefficace” e “complesso”. Ecco
il raffronto con gli altri stati europei: in Francia il modello si basa sul
principio di obbligatorietà: privati e imprese devono stipulare una polizza
antincendio sugli immobili che contiene una clausola contro le calamità
naturali, con i privati. In Spagna cè lobbligatorietà
ma non sono le compagnie a sottoscrivere le garanzie bensì un ente statale che
opera con criteri privatistici. In Germania e Regno Unito non vige
lobbligatorietà ma
unalta percentuale di polizze antincendio contengono clausole
antisismiche. A sostenere la bontà del progetto cè pure Giuseppe
Zamberletti, presidente del Comitato grandi sismi della Protezione civile: “Il
vantaggio di introdurre forme di assicurazioni in caso di catastrofi è di non far gravare la
ricostruzione sullo stato. Inoltre cè lincentivo
implicito alla prevenzione. Se assicuro il mio edificio, per ottenere
condizioni buone devo essere certo che sia messo a norma”. Leggi Consigli utili
per evitare di
ricostruire lAbruzzo come se fosse lIrpinia di
Michele Arnese
( da "Sicilia, La"
del 08-04-2009)
Argomenti: Cultura
laboratori nazionali
del sud dell'istituto nazionale di fisica nucleare Settimana della cultura
scientifica, visite e seminari Anche i Laboratori nazionali del Sud (Lns)
dell'Istituto nazionale di fisica nucleare (Infn), diretti dal prof. Marcello
Lattuada, hanno aderito alla XIX Settimana della Cultura scientifica e
tecnologica, indetta dal ministero dell'Università e della Ricerca,
organizzando una serie di attività seminariali con istituti scolastici
provenienti da tutta la Sicilia e visite guidate alle strutture dell'Infn che
hanno preso il via nei giorni scorsi. Tra le attività per le scuole (sono stati
invitati gli studenti delle quinte classi delle scuole secondarie di II grado),
proseguono anche oggi, mercoledì 15 e giovedì 16 aprile (dalle 9 alle 14), i
seminari di presentazione delle attività di ricerca condotte ai Laboratori
nazionali del Sud. Per gli interessati, inoltre, saranno
effettuate visite guidate da ricercatori e docenti dell'Infn e dell'Università
nei pomeriggi di oggi, del 15 e 16 aprile (inizio visite alle 16.30 e alle
17.30). I Laboratori nazionali del Sud sono uno dei quattro Laboratori
nazionali dell'Infn dislocati sul territorio nazionale. La loro attività
principale è la ricerca in fisica fondamentale, condotta mediante l'uso
di acceleratori di particelle. Attraverso lo studio delle collisioni nucleari
si cerca di indagare la struttura dei nuclei e i possibili meccanismi di
reazione. Le ricadute di tali studi in altri campi scientifici e applicativi
sono molteplici e coinvolgono principalmente l'astrofisica, i beni culturali,
la fisica medica. I Laboratori sono dotati di due acceleratori di particelle:
un "Tandem Van de Graaff" e un "Ciclotrone superconduttore"
e di rivelatori che consentono la realizzazione di esperimenti a cui
partecipano gruppi di ricerca nazionali e internazionali. Per il funzionamento
degli acceleratori sono state sviluppate tecnologie d'avanguardia che
interessano l'alto vuoto, la criogenia, l'elettronica e l'informatica. Gruppi
di ricercatori dell'ente e docenti dell'Università di Catania, dopo un
seminario di presentazione delle attività di ricerca scientifica nel campo
della fisica nucleare, accompagneranno gli alunni nella visita ai due
acceleratori di particelle, ad alcuni degli apparati sperimentali, nella sala
di adroterapia per la cura dei tumori dell'occhio in collaborazione e nel
laboratorio di analisi non distruttiva per la tutela e conservazione dei beni
culturali. Nel campo dell'astrofisica nucleare sarà presentato il progetto "Nemo"
finalizzato alla costruzione di un telescopio sottomarino per neutrini nel
mediterraneo.
( da "Wall Street Italia"
del 08-04-2009)
Argomenti: Cultura
Maurizio Costanzo
assolto in sede civile da reato diffamazione di Apcom Per giudizi su docente università accusato di abusi -->Roma, 8 apr.
(Apcom) - Non ha diffamato. La I sezione del tribunale civile di Roma ha
assolto Maurizio Costanzo dall'accusa rivoltagli dal professor Ezio Capizzano,
il docente dell'università di
Camerino che fu accusato di aver intrattenuto rapporti sessuali con alcune sue
studentesse e ne aveva filmato le scene. Alla fine del processo penale, il
professore, comunque, è stato completamente assolto. Costanzo nel corso del suo
show, l'11 febbraio del 2002, aveva criticato il comportamento di Capizzano.
Nel marzo 2006 il docente aveva chiesto al tribunale,
la condanna del conduttore tv al risarcimento dei danni, patrimoniali,
esistenziali e morali qualifandoli in 6.650.000 euro. Costanzo si è difeso, con
il suo legale Giorgio Assumma, sostenendo che i suoi apprezzamenti negativi
erano giustificati dalla notorietà del fatto e dal pesante disvalore del
comportamento etico, sociale, istituzionale tenuto dal professore. Il giudice
Angela Salvio, nel respingere la domanda di Capizzano, ha scritto: "E'
lecito l'esercizio della libertà di espressione del pensiero e di critica su un
fatto di pubblico interesse, effettuato con espressioni sicuramente non
eleganti, ma che comunque rientrano nella comune accezione della critica alla
quale è proprio l'uso di toni sprezzanti, esasperati, veementi e
incandescenti". Il principio affermato dal tribunale è di grande rilievo
giuridico e costituirà un precedente a favore della libertà dei giornalisti
nell'esprimere valutazioni ed opinioni censoree su episodi di pubblico
interesse.
( da "Giornale di Calabria, Il"
del 08-04-2009)
Argomenti: Cultura
Università di
Catanzaro, le associazioni contro laccorpamento delle
scuole CATANZARO. Confindustria,
Confesercenti, Confcommercio, Confartigianato e Cna di Catanzaro, in una nota,
esprimono grande preoccupazione e stupore per la decisione di
ridimensionare in maniera significativa le scuole di specializzazione della
Facoltà di Medicina dellAteneo Magna Graecia. Il Decreto Ministeriale del 31 marzo
2009 che, di fatto, accorpa 16 scuole di specializzazione della Facoltà di
Medicina dellUniversità Magna Graecia alle Università di
Bari e Napoli, rappresenta - si legge in una nota - un fatto grave e censurabile. Nel caso specifico,
si rischia oltre che il grave depotenziamento della nostra Facoltà, la fuga di
giovani, costretti, loro malgrado a trasferirsi fuori regione, con aggravio di
costi e problemi di carattere logistico per le famiglie, certamente non
indifferente. Condividiamo la reazione dei docenti, degli studenti e del mondo
universitario tutto. È una vicenda che interessa tutta la comunità calabrese ed
è, per questa ragione, che non possiamo e non dobbiamo tacere. Lo sviluppo dellUniversità e dei Centri deccellenza
- si sottolinea - deve essere al centro di ogni iniziativa di progetto per la
crescita economica e sociale del territorio. La politica e le istituzioni non
devono rimanere inermi davanti allennesimo tentativo di mantenere la nostra terra nel degrado e nellabbandono,
cercando di non valorizzare ed incentivare le potenzialità di crescita.
Dobbiamo sforzarci di provocare un forte, ma necessario, cambio di rotta. È
necessario, quindi, tutti insieme, istituzioni, politica e parti sociali, porre in essere tutte
quelle iniziative e quelle attività necessarie per far sì che si possa ottenere
un ripensamento al Ministro Gelmini, consentendo, nellattuale
momento storico, di mantenere in vita gli investimenti in ricerca e sviluppo al
fine di garantire
nuove prospettive alle generazioni future, generando quel necessario clima di
fiducia e speranza, necessario per affrontare le attuali sfide. La ricerca e linnovazione
rappresentano condizioni propedeutiche per la competitività del territorio, generando conoscenze ed energie
per un rilancio del tessuto economico e, contestualmente, configurandosi quali
fattori di attrazione per investimenti produttivi. A tal fine, - conclude la
nota - auspichiamo un forte coinvolgimento istituzionale per individuare ogni
soluzione idonea a scongiurare tale ennesima spoliazione.
(08-04-09)
( da "Asca" del
08-04-2009)
Argomenti: Cultura
CATANZARO: IMPRESE,
NO RIDIMENSIONAMENTO SPECIALIZZAZIONI MEDICINA (ASCA) - Catanzaro, 8 apr -
Confindustria, Confesercenti, Confcommercio, Confartigianato e Cna di Catanzaro
esprimono ''grande preoccupazione e stupore per la decisione di ridimensionare,
in maniera significativa, le scuole di specializzazione della Facolta' di
Medicina dell'Ateneo Magna Graecia di Catanzaro. Il Decreto Ministeriale del 31
marzo 2009 che, di fatto, accorpa 16 scuole di specializzazione della Facolta'
di Medicina dell'Universita' Magna Graecia alle Universita' di Bari e Napoli,
rappresenta un fatto grave e censurabile''. ''Nel caso specifico, - si legge
nel documento delle Associazioni - si rischia oltre che il grave
depotenziamento della nostra Facolta', la fuga di giovani, costretti, loro
malgrado a trasferirsi fuori regione, con aggravio di costi e problemi di
carattere logistico per le famiglie, certamente non indifferente. Condividiamo
la reazione dei docenti, degli studenti e del mondo
universitario tutto. E' una vicenda che interessa tutta la comunita' calabrese
ed e', per questa ragione, che non possiamo e non dobbiamo tacere. ''Lo
sviluppo dell'Universita' e dei Centri d'eccellenza - sostengono l Associazioni
- deve essere al centro di ogni iniziativa di progetto per la crescita
economica e sociale del territorio. La politica e le istituzioni non
devono rimanere inermi davanti all'ennesimo tentativo di mantenere la nostra
terra nel degrado e nell'abbandono, cercando di non valorizzare ed incentivare
le potenzialita' di crescita. Dobbiamo sforzarci di provocare un forte, ma
necessario, cambio di rotta. E' necessario, quindi, tutti insieme, istituzioni,
politica e parti sociali, porre in essere tutte quelle iniziative e quelle
attivita' necessarie per far si' che si possa ottenere un ripensamento al
Ministro Gelmini, consentendo, nell'attuale momento storico, di mantenere in
vita gli investimenti in ricerca e sviluppo al fine di garantire nuove
prospettive alle generazioni future, generando quel necessario clima di fiducia
e speranza, necessario per affrontare le attuali sfide''. La ricerca e
l'innovazione, sostengono, ''rappresentano condizioni propedeutiche per la
competitivita' del territorio, generando conoscenze ed energie per un rilancio
del tessuto economico e, contestualmente, configurandosi quali fattori di
attrazione per investimenti produttivi. A tal fine, auspichiamo un forte
coinvolgimento istituzionale per individuare ogni soluzione idonea a
scongiurare tale ennesima spoliazione''. red-rg/
( da "Gazzetta di Parma Online, La"
del 08-04-2009)
Argomenti: Cultura
Turismo, bando da
800 mila euro Portare i turisti italiani e stranieri nelle Terre Verdiane.
Arrivare, pernottare, restarci e tornarci. Come? Grazie a operazioni di
in-coming, well-coming e a un «tour operator» o «gestore privato» in grado di
posizionare il territorio e l'outlet Fidenza Village nel mercato turistico
italiano ed europeo sviluppando tutte le attività di marketing integrato
necessarie. Gli imprenditori hanno tempo fino a venerdì 10 per prenotare il
sopralluogo obbligatorio sul territorio e la visione della documentazione (tel.
0524-83377 Ufficio Progetto Europa), che consente laccesso
al bando nazionale di concorso che invita gli operatorio privati a fare sistema
con gli enti pubblici e a scommettere sul territorio delle Terre Verdiane in
partner con i Comuni dellUnione e in particolare con il Comune di Fidenza capofila del
progetto. Il bando da 800 mila euro al netto di Iva – pubblicato sulla Gazzetta ufficial - è il passo concreto per rendere
operativo un progetto, punto di partenza di mete più lontane: in prima battuta,
lo scopo è avviare un nuovo modello di gestione integrata misto pubblico-privata dei servizi di informazione ed
accoglienza turistica in grado anche di stimolare e costruire nuovi itinerari e
iniziative turistico-culturali in rete. Ecco allora che – proprio per
consentire ai turisti di scegliere le Terre Verdiane come meta di pacchetti
weekend o soggiorni più lunghi - il Comune di Fidenza (servizio marketing
territoriale, Progetto Europa e turismo) in partner con Value Retail (per
outlet Fidenza Village), VR Milan e lUnione Terre Verdiane
hanno presentato il bando aperto fino a fine aprile. Lesito della gara
andrà ad individuare un operatore privato che gestirà i servizi di informazione
e accoglienza turistica del punto Iat – Fidenza Village e dello sportello Casa Cremonini in piazza Duomo a
Fidenza, potrà svolgere attività di incoming, proporre pacchetti e iniziative
coordinandosi con i Comuni – principali attori del bando - e sviluppare
progetti di promozione turistica e promo-commercializzazione. I 10 Comuni
protagonisti e interessati sono Busseto, Fidenza, Fontanellato, Fontevivo,
Roccabianca, Salsomaggiore, San Secondo, Sissa, Soragna, Trecasali. Il bando è
aperto fino a lunedì 20 aprile e prevede laffidamento dei servizi
e stipula del contratto con laggiudicatario a fine giugno, al termine dei lavori della
Commissione per laggiudicazione.
( da "Salerno notizie"
del 08-04-2009)
Argomenti: Cultura
Terremoto in Abruzo:
si mobilita anche l'Università di Salerno per la popolazione Nella seduta di
martedì 7, il Senato Accademico, dopo il minuto di silenzio in ricordo delle
vittime, ha approvato il documento presentato dal senatore Caggiano in
rappresentanza degli studenti, e ha manifestato la disponibilità ad accogliere
tutti gli studenti e i docenti dellUniversità
dellAquila che intendano usufruire dei nostri servizi didattici e di ricerca, in considerazione dellinagibilità
dei plessi universitari del capoluogo abruzzese. Una manifestazione di
solidarietà che il Senato Accademico ha voluto concretizzare anche aderendo
allinvito della Conferenza dei Rettori (CRUI), che, oltre ad esprimere cordoglio e solidarietà, ha
istituito il Fondo Università Emergenza Terremoto
che raccoglierà i contributi del personale docente e tecnico-amministrativo
di tutte le Università italiane per la ricostruzione degli edifici dellUniversità
aquilana colpita e
distrutta in numerose strutture dalla violenta scossa tellurica e così
profondamente toccata dal dramma delle centinaia di vittime ed in particolare
dai quattro studenti deceduti nella Casa dello Studente. Esprimo
profondo cordoglio per le vittime del terremoto dellAbruzzo e vicinanza alla
popolazione colpita ha affermato il Rettore prof. Raimondo Pasquino che
ha aggiunto: Il nostro è un piccolo gesto rispetto alla tragedia che ha
sconvolto lAbruzzo. Un evento che non può lasciarci indifferenti e che ci ha colpiti
profondamente. Tutta la comunità universitaria ha espresso in occasione della
riunione del Senato Accademico il desiderio di intervenire e fare qualcosa di
concreto a favore di quanti piangono la perdita dei loro cari e i sacrifici di
una intera vita di lavoro. Il pensiero va anche ai quattro studenti
che hanno perso la vita allinterno della Casa dello studente
dellAquila. Giovani ha ricordato il Rettore la cui
speranza in un futuro migliore è stata tragicamente tranciata. Ma proprio la vista di quei corpi
esanimi deve spingerci a lavorare duramente per una società più sicura e
migliore per migliaia di altri studenti. Sono certo di interpretare la volontà
ed il pensiero di tutto lAteneo, degli studenti, dei docenti e del
personale
tecnico-amministrativo dicendo che non faremo mancare il nostro sostegno alle
famiglie ed alle popolazioni colpite. 08/04/2009