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Report "Globalizzazione"   9-4-2009


Indice degli articoli

Sezione principale: Globalizzazione

BASKET A Treviso il recupero contro Roma Nel recupero della decima giornata di ritorno della s... ( da "Giornale di Brescia" del 09-04-2009)
Argomenti: Cina Usa

Abstract: ex primatista mondiale dei 110 hs, tornato in Cina dopo l'intervento effettuato negli Usa per risolvere il problema al tendine d'Achille. Liu Xiang, dopo aver trascorso tre mesi negli Usa per il recupero, sta proseguendo gli allenamenti in Cina anche se non sarà presente ai Mondiali di atletica di Berlino.

tibet, pechino usa il pugno di ferro per la rivolta due condanne a morte - federico rampini ( da "Repubblica, La" del 09-04-2009)
Argomenti: Cina Usa

Abstract: Nuova Cina. I condannati sono stati riconosciuti colpevoli di aver partecipato ad assalti e violenze nel corso delle quali sono morti dei cinesi Han, il ceppo etnico maggioritario nella Repubblica Popolare. L´apice degli scontri fu nelle giornate del 14 e 15 marzo, quando a Lhasa furono dati alle fiamme diversi negozi gestiti da immigrati Han.

Bambini a lezione di Protezione civile ( da "Arena, L'" del 09-04-2009)
Argomenti: Cina Usa

Abstract: Giovedì 09 Aprile 2009 PROVINCIA Pagina 28 SOMMACAMPAGNA Bambini a lezione di Protezione civile Trenta volontari, settanta bambini, due mezzi fuoristrada, un mezzo antincendio, un mezzo trasporto cani ed una autoambulanza: questi i numeri dell'esercitazione con la Protezione civile è avvenuta alla scuola elementare di Custoza.

Sport in lutto per tre atleti ( da "Bresciaoggi(Abbonati)" del 09-04-2009) + 1 altra fonte
Argomenti: Cina Usa

Abstract: Chiavaroli e il pallavolista Lorenzo Cini, 23 anni, di Montorio al Vomano (Teramo), palleggiatore nella squadra di serie B del suo paese. Cini, studente universitario, è rimasto sotto le macerie della casa aquilana insieme alla fidanzata. Il mediano Chiavaroli, 24 anni, è morto nella notte tra lunedì e martedì all'ospedale di Teramo dopo il crollo dell'abitazione dove viveva a L'

Gasparini, cassa integrazione per 85 ( da "Tribuna di Treviso, La" del 09-04-2009)
Argomenti: Cina Usa

Abstract: due commerciali in Cina e negli Usa FABIO POLONI Cassa integrazione per 85 lavoratori su 140 alla Gasparini Costruzioni Meccaniche Spa di Istrana. L'azienda, che produce macchine per la lavorazione della lamiera, è costretta a fare i conti con la crisi di mercato e con quella - conseguente - di liquidità: la cassa integrazione ordinaria è prevista per un massimo di 85 dipendenti,

severi: inutili e costosi i viaggi di risaliti ( da "Tirreno, Il" del 09-04-2009)
Argomenti: Cina Usa

Abstract: fra soggetti economici del territorio e Camere di commercio, resta l'unica strada possibile per vincere la sfida della promozione territoriale in un mondo globalizzato, nel quale, i viaggi all'estero di Risaliti, servono solo a far felici partecipanti ed organizzatori. Ettore Severi candidato Pdl presidente Provincia

un tibetano in mostra la biennale rischia la rabbia dei cinesi - enrico tantucci ( da "Nuova Venezia, La" del 09-04-2009) + 1 altra fonte
Argomenti: Cina Usa

Abstract: usa questa immagine simbolica per rappresentare le relazioni tra Cina e Tibet, sovrapponendo ad essa l'indice del mercato azionario con il suo grafico. Solo che, invece di rappresentare gli alti e bassi del mercato, il grafico rappresenterà 58 anni di relazioni sinotibetane dal 1951 a oggi, quelle descritte con accenti molto critici anche dal Dalai Lama in occasione della sua visita

incontro di rc sulle vere cause della crisi ( da "Tirreno, Il" del 09-04-2009)
Argomenti: Cina Usa

Abstract: fronte alla crisi di competitività imposta da una globalizzazione sempre più marcata la risposta per molti è stata chiudere le fabbriche e diventare immobiliaristi. Per noi - continua Laschi -, Prato, deve continuare ad essere il "primo polo tessile d'Europa" ma non può pensare di riproporre un sistema in cui la flessibilità e il basso investimento tecnologico sono alla norma all'

Fidel: Come possiamo aiutare il presidente Obama? ( da "Manifesto, Il" del 09-04-2009)
Argomenti: Cina Usa

Abstract: come con la Cina, il Vietnam, il Venezuela, la Siria... Ma già un incontro a quattr'occhi fra Obama (che in campagna elettorale aveva affermato la sua disponibilità a incontrare anche leader «ostili») e Raul Castro (anche se avrebbe fatto più clamore con Fidel) sarebbe già un passo politicamente importante e mediaticamente eccitante.

L'editoria MALGRADO LA CRISI ( da "Manifesto, Il" del 09-04-2009)
Argomenti: Cina Usa

Abstract: legata alla globalizzazione, bensì un processo politico al quale ci si può opporre, e con successo»: così André Schiffrin concludeva, circa quattro anni fa, il suo ultimo pamphlet. Sul fronte dell'editoria, la battaglia è da tempo ingaggiata: ne sono protagoniste le più valide tra le piccole case editrici indipendenti (alle quali dedicheremo la prossima puntata di questa inchiesta,

La generazione inquieta ( da "Sole 24 Ore, Il" del 09-04-2009)
Argomenti: Cina Usa

Abstract: Se nel 1989 il crollo (simbolico) del comunismo prometteva un mondo globalizzato, che Francis Fukuyama vedeva ricco e libero grazie alla tecnologia, il 2009 offre uno scenario opposto.Il G-20 di Londra ha messo una pietra tombale sull'economia intesa come pura astrazione, deregulation del principio di realtà.

In recupero cotone e soia, torna a calare il cacao ( da "Sole 24 Ore, Il" del 09-04-2009)
Argomenti: Cina Usa

Abstract: Alla vigilia del rapporto Usda, sono finiti ai massimi da due mesi il cotone sodo al Nyce (a quota 48,72 USc/lb) e i semi di soia al Cbot (1.009 USc/bu). Su questi ultimi hanno pesato anche le forti esportazioni Usa verso la Cina. A Chicago è invece in ribasso il grano.

Havel e il testo antirusso ( da "Corriere della Sera" del 09-04-2009)
Argomenti: Cina Usa

Abstract: Ma non è mai uscito: cita, tra i Paesi in cui monitorare il rispetto dei diritti umani, Cina, Federazione russa, Bielorussia, Birmania, Corea del Nord, Cuba. E la sua diffusione avrebbe messo in forse equilibri internazionali delicati, soprattutto con la Russia. A PAGINA 23

La Sardegna è pronta a mobilitarsi ( da "Unione Sarda, L' (Nazionale)" del 09-04-2009)
Argomenti: Cina Usa

Abstract: attesa Protezione civile La Sardegna è pronta a mobilitarsi L'attesa. Protezione civile --> Non c'è ancora una data certa perché prima serve il via libera da Roma per evitare inutili sovrapposizioni nel piano dei soccorsi. Ma la Protezione civile sarda è già pronta alla mobilitazione per portare gli aiuti alla popolazione dell'

Bertolaccini, una vita di grande generosità ( da "Nazione, La (Empoli)" del 09-04-2009)
Argomenti: Cina Usa

Abstract: Le offerte raccolte al funerale sono devolute per il viaggio della speranza in Usa di un bimbo affetto da rara malattia («AIUTIAMO ELIA» alla Cassa Risparmio di San Miniato- Filiale San Miniato Basso ABI: 06300; CAB: 71152; C/C: 0200914; CIN: E; BIC: CRSMIT3S;IBAN: IT 16 E 06300 71152 CC1170200914).

di PAOLO GALLIANI MILANO CI VORREBBE un'overdose di hu... ( da "Giorno, Il (Milano)" del 09-04-2009)
Argomenti: Cina Usa

Abstract: E c'è anche attesa sulla conferma o meno di certi orientamenti. Le destinazioni al top per l'estate? Egitto, grandi città europee e Maldive. In risalita: Usa e Brasile. In ribasso: Cina e Caraibi. Semplici proiezioni: di questi tempi, le certezze sono al bando.

ALLA PROTEZIONE CIVILE del Comune stanno arrivando numerose offerte... ( da "Resto del Carlino, Il (Cesena)" del 09-04-2009)
Argomenti: Cina Usa

Abstract: 3 ALLA PROTEZIONE CIVILE del Comune stanno arrivando numerose offerte... ALLA PROTEZIONE CIVILE del Comune stanno arrivando numerose offerte di aiuto alle popolazioni dell'Abruzzo colpite dal terremoto. Non è tuttavia ancora possibile trasmetterle alla struttura di coordinamento che dovrà occuparsi di smistarle,

LA CROCE Verde di Lucca, gruppo Protezione civile, martedì 14 ... ( da "Nazione, La (Lucca)" del 09-04-2009)
Argomenti: Cina Usa

Abstract: gruppo Protezione civile, martedì 14 ... LA CROCE Verde di Lucca, gruppo Protezione civile, martedì 14 aprile invierà volontari specializzati in logistica nelle zone terremotate in Abruzzo dove, insieme a uno psicologo e ad alcuni educatori, allestirà una tenda destinata a centro di accoglienza per i bambini.

Rientreranno questo pomeriggio i volontari della Protezione civile inviati dal comune di San Severin... ( da "Messaggero, Il (Marche)" del 09-04-2009)
Argomenti: Cina Usa

Abstract: il corpo italiano di soccorso dell'Ordine di Malta, Su incarico della Protezione civile, il Cisom è stato incaricato della gestione del comune di Ocre. Il Comune di Civitanova aprirà uno sportello di coordinamento presso la sede della Protezione civile per tutti coloro che vorranno mettere a disposizione beni alimentari o alloggi e raccolte fondi.

QUALI attività svolgono la Protezione civile e gli alpini sul territorio. Questo il tema dell&#... ( da "Resto del Carlino, Il (Forlì)" del 09-04-2009)
Argomenti: Cina Usa

Abstract: 6 QUALI attività svolgono la Protezione civile e gli alpini sul territorio. Questo il tema dell&#... QUALI attività svolgono la Protezione civile e gli alpini sul territorio. Questo il tema dell'incontro organizzato oggi alle 14.30 al centro Auser di Forlimpopoli (via Ho Chi Min 28).

In merito alla polemica sulle politiche del turismo riceviamo e pubblichiamo ( da "Nazione, La (Pistoia)" del 09-04-2009)
Argomenti: Cina Usa

Abstract: fra soggetti economici del territorio e Camere di Commercio, resta l'unica strada possibile per vincere la sfida della promozione territoriale in un mondo globalizzato, nel quale i viaggi all'estero di Risaliti servono solo a far felici partecipanti ed organizzatori. * candidato del Pdl alla presidenza della Provincia di Pistoia

Vertice Usa-Ue, il testo di Havel ( da "Corriere della Sera" del 09-04-2009)
Argomenti: Cina Usa

Abstract: Uniti sono determinati a monitorare in modo approfondito la situazione in Cina anche in riferimento al Tibet nella Federazione russa, in Bielorussia, Birmania, Corea del Nord, a Cuba, in Sudan e in altri Paesi nei quali persone oneste e di spirito libero soffrono per aver espresso il proprio pensiero». «I diritti umani sono un tasto delicato dice la portavoce del ministro Vondra ,

Un tibetano in mostra la Biennale rischia la rabbia dei cinesi ( da "Tribuna di Treviso, La" del 09-04-2009) + 1 altra fonte
Argomenti: Cina Usa

Abstract: usa questa immagine simbolica per rappresentare le relazioni tra Cina e Tibet, sovrapponendo ad essa l'indice del mercato azionario con il suo grafico. Solo che, invece di rappresentare gli alti e bassi del mercato, il grafico rappresenterà 58 anni di relazioni sinotibetane dal 1951 a oggi, quelle descritte con accenti molto critici anche dal Dalai Lama in occasione della sua visita

una valigia piena di dollari con carla vitantonio a linutile ( da "Mattino di Padova, Il" del 09-04-2009)
Argomenti: Cina Usa

Abstract: tutti con la medesima dignità e tangibilità - sono molto più vicini ai protagonisti di un romanzo latinoamericano che agli italiani dell'epoca della globalizzazione. Biglietto 10 euro; inizio spettacolo ore 21, è consigliata la prenotazione al numero 049 / 2022907 o inviando una mail a "linutile@gmail.com".

berlusconi: modello friuli per la rinascita ( da "Messaggero Veneto, Il" del 09-04-2009)
Argomenti: Cina Usa

Abstract: poi ritorna ai complimenti fattigli dal premier e gira subito quegli elogi a tutta la macchina della Protezione civile regionale. «In momenti così difficili quello del Presidente del Consiglio è stato un riconoscimento importante del lavoro di decine e decine di tecnici e volontari che operano nella Protezione civile del Friuli Venezia Giulia».

TERREMOTO: PROTEZIONE CIVILE, TRE CONTI CORRENTI PER LA DONAZIONE. ( da "Asca" del 09-04-2009)
Argomenti: Cina Usa

Abstract: PROTEZIONE CIVILE, TRE CONTI CORRENTI PER LA DONAZIONE (ASCA) - Roma, 9 apr - Il Dipartimento della Protezione Civile ha attivato tre conti correnti per le donazioni a favore della popolazione colpita dal terremoto. CONTO CORRENTE IBAN IT72U0300205207000401124180 INTESTATO A: Protezione Civile Nazionale - Emergenza Terremoto L'

Milutinovic il giramondostavolta ricomincia dall'Iraq ( da "Secolo XIX, Il" del 09-04-2009)
Argomenti: Cina Usa

Abstract: dall'Usa all'Iraq passando per la Cina e dopo aver cominciato in Messico, ha lasciato dietro di sé belle imprese e altrettanti ricordi. È un cittadino del mondo, che lavora per passione (è sposato con una ricca ereditiera messicana e avrebbe potuto smettere di lavorare da tempo) ed altrettanta competenza.

Nucleare, Iran deciderà su colloqui dopo esame offerta 6 potenze ( da "Reuters Italia" del 09-04-2009)
Argomenti: Cina Usa

Abstract: Cina, Francia, Germania e Gran Bretagna hanno detto in una nota di aver chiesto al capo della politica estera Ue Javier Solana di invitare Teheran a colloqui per trovare "una soluzione diplomatica su questa questione critica". Rompendo la passata politica Usa di evitare colloqui diretti con l'Iran, l'amministrazione del presidente Usa Barack Obama ha detto che gli Stati Uniti si

Arrembaggio a nave Usacomandante in ostaggio ( da "Secolo XIX, Il" del 09-04-2009)
Argomenti: Cina Usa

Abstract: Oltre ad Atalante e al dispositivo Usa «Ctf-151», nel Golfo di Aden sono presenti anche navi militari di Canada, Russia, India e Cina. Martedì, anche la regione autoproclamata del Puntland (nord est della Somalia) aveva chiesto alla comunità internazionale degli interventi a terra, giudicando insufficienti le operazioni marittime delle forze multinazionali contro la pirateria.

USA, la guerra fredda delle reti ( da "KataWeb News" del 09-04-2009)
Argomenti: Cina Usa

Abstract: 0 commenti Gli Stati Uniti stanno combattendo una cyber-guerra, una sfida a colpi di bit che per molti versi ricorda la guerra fredda di recente memoria. Gli attacchi giungono via software e minano la sicurezza delle reti degli States. Nel mirino le Smart Grid Autore: Giacomo Dotta Tag: cina, USA, russia, cyber-terrorismo, smart grid Leggi la notizia completa

Spie cibernetiche violano rete elettrica Usa ( da "Stampaweb, La" del 09-04-2009)
Argomenti: Cina Usa

Abstract: spie cibernetiche» che agiscono dalla Cina, dalla Russia e da altri paesi sono riuscite ad avere accesso alla rete elettrica degli Stati Uniti, e a lasciare in essa programmi di software che potrebbero essere utilizzati per distruggere il sistema. è quanto riporta il Wall Street Journal, che ha citato fonti di intelligence Usa.

"Arte in rete" ( da "Napoli.com" del 09-04-2009)
Argomenti: Cina Usa

Abstract: Gaetano Cantone Liu Yang Nata a Jilin, Cina, nel 1978, laureata in fotografia alla Luxun Academy of Fine Arts, nel 2001, insegna alla Sichuan Fine Arts Academy. Ha esposto nel suo paese, in Europa e negli USA, in Italia ha partecipato nel 2005 alla mostra: 100 Artists for a Museum, Casoria International Contemporary Art Museum.

Sport in lutto per tre atleti ( da "Giornale di Vicenza.it, Il" del 09-04-2009)
Argomenti: Cina Usa

Abstract: Chiavaroli e il pallavolista Lorenzo Cini, 23 anni, di Montorio al Vomano (Teramo), palleggiatore nella squadra di serie B del suo paese. Cini, studente universitario, è rimasto sotto le macerie della casa aquilana insieme alla fidanzata. Il mediano Chiavaroli, 24 anni, è morto nella notte tra lunedì e martedì all'ospedale di Teramo dopo il crollo dell'abitazione dove viveva a L'

TERREMOTO: LOIERO, PROTEZIONE CIVILE CALABRIA EFFICIENTE. ( da "Asca" del 09-04-2009)
Argomenti: Cina Usa

Abstract: PROTEZIONE CIVILE CALABRIA EFFICIENTE (ASCA) - Catanzaro, 9 apr. - ''Dopo il sisma, che ha devastato l'Abruzzo, la nostra Protezione civile sta svolgendo un encomiabile lavoro, senza soste, per alleviare le sofferenze della popolazione. Voglio ringraziare tutti gli operatori per l'impegno generoso''.

Fidel: ( da "Manifesto, Il" del 09-04-2009)
Argomenti: Cina Usa

Abstract: come con la Cina, il Vietnam, il Venezuela, la Siria... Ma già un incontro a quattr'occhi fra Obama (che in campagna elettorale aveva affermato la sua disponibilità a incontrare anche leader «ostili») e Raul Castro (anche se avrebbe fatto più clamore con Fidel) sarebbe già un passo politicamente importante e mediaticamente eccitante.

Sport in lutto per tre atleti ( da "Brescia Oggi" del 09-04-2009) + 1 altra fonte
Argomenti: Cina Usa

Abstract: Chiavaroli e il pallavolista Lorenzo Cini, 23 anni, di Montorio al Vomano (Teramo), palleggiatore nella squadra di serie B del suo paese. Cini, studente universitario, è rimasto sotto le macerie della casa aquilana insieme alla fidanzata. Il mediano Chiavaroli, 24 anni, è morto nella notte tra lunedì e martedì all'ospedale di Teramo dopo il crollo dell'abitazione dove viveva a L'

Iran, incriminata la reporter Usa ( da "Avvenire" del 09-04-2009)
Argomenti: Cina Usa

Abstract: Intanto i cosidetti «5+1» (Usa, Russia, Cina, Francia, Germania e Gran Bretagna) ieri hanno chiesto al rappresentante per la politica Estera dell'Ue, Javier Solana, di invitare l'Iran a un incontro per trovare una soluzione «per questo problema critico» L'ipotesi di un ricorso alle armi non piace agli Usa.

SICUREZZA. Sisma in Abruzzo, continua la mobilitazione per gli aiuti ( da "HelpConsumatori" del 09-04-2009)
Argomenti: Cina Usa

Abstract: 05018 12100 000000404404 Il Dipartimento della Protezione Civile ha attivato 3 conti correnti per le donazioni a favore della popolazione colpita dal terremoto. CONTO CORRENTE IBAN IT72U0300205207000401124180 INTESTATO A: Protezione Civile Nazionale - Emergenza Terremoto L'aquila UNICREDIT BANCA DI ROMA Agenzia Roma Cavour BCONTO CORRENTE IBAN IT23X0306905039100000000140 INTESTATO A:

La disgregazione sociale avanza: è giunta l'ora di ripensare il welfare ( da "Denaro, Il" del 09-04-2009)
Argomenti: Cina Usa

Abstract: Si discute molto di come adeguare le diverse forme di protezione sociale alle trasformazioni del lavoro e del suo mercato. Si riconosce in genere che la flessibilità sia un dato irreversibile delle nuove forme assunte dall'economia nell'era della globalizzazione e che il problema, oggi, è evitare l'equazione tra flessibilità, precarietà del lavoro e insicurezza sociale.

Francia, prima rivolta contro i privilegi. Dobbiamo temere un altro 1789? ( da "Denaro, Il" del 09-04-2009)
Argomenti: Cina Usa

Abstract: forse più realistico, G2 (Usa e Cina). No, certamente non dobbiamo aspettarci una rivoluzione con tutto il suo carico di eccessi, di errori e di orrori, ma speriamo che, nel frattempo, a nessun Governante venga in mente di offrire dei croissant a degli operai che presidiano la fabbrica che li ha licenziati.

Clinton: Usa pronti al negoziato con l'Iran. Teheran: valuteremo l'offerta dei Grandi ( da "Rai News 24" del 09-04-2009)
Argomenti: Cina Usa

Abstract: Cina, Francia, Germania e Gran Bretagna avevano fatto sapere con una nota di voler chiedere all'alto rappresentante dell'Ue per la politica estera, Javier Solana, di invitare Teheran a un incontro. Il segretario di Stato americano, Hillary Clinton, ha detto ieri a Washington che gli Stati Uniti parteciperanno "pienamente"

Terremoto: l'impegno della Protezione Civile della Provincia ( da "Targatocn.it" del 09-04-2009)
Argomenti: Cina Usa

Abstract: Terremoto: l'impegno della Protezione Civile della Provincia La violenta scossa sismica che, nella notte tra domenica 5 e lunedì 6 aprile, ha colpito l'Abruzzo e il suo capoluogo è al centro di una comunicazione indirizzata dall'assessore alla Protezione civile Federico Gregorio alla Giunta provinciale.

LA FAR EAST ENERGY ANNUNCIA UNA PRODUZIONE DI GAS ( da "WindPress.it" del 09-04-2009)
Argomenti: Cina Usa

Abstract: USA) e uffici a Pechino, Kunming e Taiyuan in Cina, si occupa principalmente di esplorazione e sviluppo di CBM in Cina, d'intesa con la ConocoPhillips e la China United Coalbed Methane Company, Ltd. (CUCBM). Il presente comunicato stampa riguardante propositi, speranze, convinzioni, anticipazioni, aspettative o previsioni sul futuro della Far East Energy Corporation e della sua dirigenza

La Far East Energy annuncia una produzione di gas ( da "ITnews.it" del 09-04-2009)
Argomenti: Cina Usa

Abstract: USA) e uffici a Pechino, Kunming e Taiyuan in Cina, si occupa principalmente di esplorazione e sviluppo di CBM in Cina, d'intesa con la ConocoPhillips e la China United Coalbed Methane Company, Ltd. (CUCBM). Il presente comunicato stampa riguardante propositi, speranze, convinzioni, anticipazioni, aspettative o previsioni sul futuro della Far East Energy Corporation e della sua dirigenza

FUTURE USA POSITIVI, CORRE GENERAL MOTORS ( da "Wall Street Italia" del 09-04-2009)
Argomenti: Cina Usa

Abstract: Prova ad abbonarti a INSIDER: costa meno di 1 euro al giorno. Clicca sul link INSIDER Sulle piazze europee, Bank of America sale del 3,8% e Citigroup del 3,7%. Corre General Motors (+6,7% a 2,06 dlr) dopo aver previsto un raddoppio delle vendite annuali in Cina.

CON LE COMMODITY TORNA LA SPERANZA ( da "Wall Street Italia" del 09-04-2009)
Argomenti: Cina Usa

Abstract: E potrebbero essere un modo per la Cina e altri paesi di diversificare le loro riserve valutarie. Il campo delle commodity è ampio. Vi figurano comparti che rispondono a logiche diverse: com?è il caso del petrolio, dominato dall?Opec, da interessi politici e dalle decisioni, a volte bizzarre, di qualche dittatore;

Protezione civile veneta decine di richieste di reclutamento al giorno ( da "Gazzettino, Il" del 09-04-2009)
Argomenti: Cina Usa

Abstract: Protezione civile veneta decine di richieste di reclutamento al giorno Giovedì 9 Aprile 2009, Sono decine ogni giorno le richieste di reclutamento che pervengono agli uffici della Protezione Civile del Veneto. In queste ore, precisa una nota, sono stati accolte quelle di una sessantina di tecnici che hanno messo a disposizione le loro esperienza e disponibilità per le verifiche strutturali

Teheran Mentre il gruppo dei "5+1" (Usa, Russia, Cina, Francia, Gran Bretagna più la German... ( da "Gazzettino, Il" del 09-04-2009)
Argomenti: Cina Usa

Abstract: Usa, Russia, Cina, Francia, Gran Bretagna più la Germania) che stanno tentando di sciogliere il difficile nodo del nucleare iraniano hanno annunciato che Teheran sarà invitata a nuovi colloqui diretti a cui parteciperanno anche gli Stati Uniti, in Iran la giornalista free-lance americana di origine iraniana Roxana Saberi,

La Protezione civile presto avrà una sede ( da "Gazzettino, Il (Treviso)" del 09-04-2009)
Argomenti: Cina Usa

Abstract: La Protezione civile presto avrà una sede Giovedì 9 Aprile 2009, Valdobbiadene (an.ra.) Sono prossimi al completamento sia il nuovo magazzino comunale, sia la sede della Protezione civile. Si tratta di un edificio realizzato nel piano di lottizzazione del "Consorzio Con.

Monselice Venti volontari della Protezione civile a L'Aquila Avviata una raccolta di viveri per i terremotati ( da "Gazzettino, Il (Padova)" del 09-04-2009)
Argomenti: Cina Usa

Abstract: Monselice Venti volontari della Protezione civile a L'Aquila Avviata una raccolta di viveri per i terremotati Giovedì 9 Aprile 2009, Monselice (O.M.) Il gruppo della Protezione Civile della Bassa Padovana, di cui è capofila il comune di Monselice, coordinato dal presidente Giuseppe Rangon, hanno il loro campo base ad Ocre, comune a quattro chilometri dall'

La Cina sfiderà l'America al Cornacchia ( da "Gazzettino, Il (Pordenone)" del 09-04-2009)
Argomenti: Cina Usa

Abstract: High School Pechino Cina, Croazia e Tunisia. Palasport di Villotta di Chions (B): Top Team Belluno, Zhuang City Cina, Slovenia e Bayer Leverkusen Germania. Ex Fiera di Pordenone (C): Varna Bulgaria, Svizzera, Israele e Baden Wurttemberg Germania. Gruaro (D): Northern Lights Usa, San Cugat Spagna, Lussemburgo e Novi Sad Serbia.

I cassintegrati trovano lavoro in Abruzzo ( da "Gazzettino, Il (Pordenone)" del 09-04-2009) + 1 altra fonte
Argomenti: Cina Usa

Abstract: operai volontari che vorranno recarsi nella zona del sisma per attività di protezione civile in accordo con la propria azienda. L'ha annunciato ieri il presidente della Regione, Renzo Tondo, presenti gli assessori alla Protezione civile, Vanni Lenna, e al Lavoro, Alessia Rosolen, in una conferenza stampa che è servita a fare il punto sugli interventi operati nella zona disastrata,

Cyber-attacchi cinesi e russi alla rete elettrica Usa ( da "Vnunet.it" del 09-04-2009)
Argomenti: Cina Usa

Abstract: La portavoce del ministro degli Esteri negò le accuse di cyber-intrusione, e le definì prive di fondamento: "Alcune persone rivolgono alla Cina accuse pesantissime ... totalmente infondate e che riflettono una mentalità da Guerra Fredda". © Copyright 2007 tutti i diritti riservati | part of vnu.net europe

Anche in Italia il Click-to-Buy di YouTube ( da "01net" del 09-04-2009)
Argomenti: Cina Usa

Abstract: Per le Pmi La Cina blocca YouTube Warner: via da YouTube YouTube comincia a far business. Lo dice Universal L'e-commerce in YouTube e gli AdSense sui giochi Arriva anche in Italia il Click-to-Buy di YouTube. Dopo sei mesi di attività sul mercato Usa, ora YouTube apre il servizio anche nel nostro e in altri otto Paesi.

Riforma Onu, anche Obama snobba la Germania ( da "Velino.it, Il" del 09-04-2009)
Argomenti: Cina Usa

Abstract: Cina, Russia e Stati Uniti) sono ben poco entusiasti di condividere il privilegio di cui godono al Palazzo di vetro, mentre gli altri due (Gran Bretagna e Francia) sono favorevoli solo per scongiurare la minaccia della prospettiva di un possibile seggio europeo, che insidierebbe quello ottenuto a titolo nazionale alla fine della Seconda guerra mondiale.

Imperia: numeri da record per il 4 Video Festival ( da "Sanremo news" del 09-04-2009)
Argomenti: Cina Usa

Abstract: USA, Svezia, Spagna, Slovenia, Romania, Germania, Olanda, Iran, Israele, Palestina, India, Portogallo, Cina, Brasile, Corea, Giappone, Repubblica Slovacca, Polonia, Croazia, Capo Verde, Bielorussia, Australia, Taiwan, Irlanda, Belgio, Lithuania, Sri Lanka, Albania, Repubblica Ceca, Ungheria, Argentina,

Terremoto, impegno della Liguria e della protezione civile ( da "Sanremo news" del 09-04-2009)
Argomenti: Cina Usa

Abstract: impegno della Liguria e della protezione civile La Colonna Regionale Mobile della Liguria è partita lunedì 6 aprile alle 18 per le zone terremotate dell?Abruzzo, come era stato richiesto alla Liguria dal Dipartimento Nazionale della Protezione Civile per dare sostegno a più di 400 persone colpite dal sisma, nei paesi di Tione degli Abruzzi e nelle frazioni di S.

Terremoto: tre conti correnti a favore della popolazione attivati dal dipartimento della Protezione Civile ( da "Sestopotere.com" del 09-04-2009)
Argomenti: Cina Usa

Abstract: favore della popolazione attivati dal dipartimento della Protezione Civile (9/4/2009 15:00) | (Sesto Potere) - Roma - 9 aprile 2009 - Dalla giornata di ieri il dipartimento della Protezione Civile ha attivato tre conti correnti per le donazioni a favore della popolazione colpita dal terremoto: CONTO CORRENTE IBAN IT72U0300205207000401124180 INTESTATO A: Protezione Civile Nazionale -

Usa: deficit commerciale, -28% a febbraio a 26 mld dlr ( da "Trend-online" del 09-04-2009)
Argomenti: Cina Usa

Abstract: la richiesta di auto giapponesi si e' dimezzata e il deficit Usa con il Giappone e' sceso ai minimi dal 1984. Si e' ridotto anche il passivo dei conti con la Cina, calato a 14,2 mld, il livello piu' basso da tre anni a questa parte. Le esportazioni statunitensi sono cresciute dell'1,6% a 126,8 mld.(ANSA).

Usa, la crisi riduce il deficit commerciale ( da "Soldionline" del 09-04-2009)
Argomenti: Cina Usa

Abstract: Le importazioni dalla Cina sono scese al livello minimo degli utlimi tre anni, quelle dal Giappone al minimo degli ultimi 21 anni. Le esportazioni sono cresciute dell?1,6%, il primo incremento da Luglio, contro le attese degli analisti di un?ulteriore flessione. -->

USA: DEFICIT COMMERCIALE, -28% A FEBBRAIO A 26 MLD DLR ( da "Wall Street Italia" del 09-04-2009)
Argomenti: Cina Usa

Abstract: la richiesta di auto giapponesi si e' dimezzata e il deficit Usa con il Giappone e' sceso ai minimi dal 1984. Si e' ridotto anche il passivo dei conti con la Cina, calato a 14,2 mld, il livello piu' basso da tre anni a questa parte. Le esportazioni statunitensi sono cresciute dell'1,6% a 126,8 mld.(ANSA).

SISMA ABRUZZO/ BERLUSCONI: ALTRI 70 MLN A PROTEZIONE CIVILE -2- ( da "Wall Street Italia" del 09-04-2009)
Argomenti: Cina Usa

Abstract: Sisma Abruzzo/ Berlusconi: Altri 70 mln a Protezione civile -2- di Apcom Oltre ai 30 già assegnati -->Roma, 9 apr. (Apcom) - Alla Protezione civile andranno altri 70 milioni di euro oltre ai 30 già assegnati. Lo ha annunciato il presidente del consiglio, Silvio Berlusconi, in conferenza stampa dopo il cdm.

TERREMOTO: PROTEZIONE CIVILE, PER AIUTI CHIEDIAMO SOLO DENARO. ( da "Asca" del 09-04-2009)
Argomenti: Cina Usa

Abstract: Lo ha dichiarato il vice capo del Dipartimento della Protezione Civile, Marta Di Gennaro dalla sede della Protezione Civile a Roma. ''Abbiamo chiesto aiuto al Ministero della Sanita' - ha spiegato Di Gennaro - e all'agenzia italiana del farmaco per il censimaneto dei farmaci piu' giusti per la popolazione.

TERREMOTO: PROTEZIONE CIVILE UMBRIA 3.000 ASSISTITI A PAGANICA. ( da "Asca" del 09-04-2009)
Argomenti: Cina Usa

Abstract: TERREMOTO: PROTEZIONE CIVILE UMBRIA 3.000 ASSISTITI A PAGANICA (ASCA) - Perugia, 9 apr - Continua l'opera della Protezione Civile della Regione Umbria che, nel campo abruzzese di Paganica, il piu' grande di quelli realizzati nell'area terremotata assiste circa 3.

Iran, Ahmadinejad sfida il mondo Inaugurato primo impianto nucleare ( da "Stampaweb, La" del 09-04-2009)
Argomenti: Cina Usa

Abstract: Cina, Francia, Germania e Gran Bretagna avevano fatto sapere con una nota di voler chiedere all?alto rappresentante dell?Ue per la politica estera, Javier Solana, di invitare Teheran a un incontro. «Chiediamo con forza all?Iran di approfittare di questa opportunità per impegnarsi seriamente con tutti noi in uno spirito di mutuo rispetto»

Usa: a febbraio frenano le importazioni ma l'export cresce ( da "BlueTG online" del 09-04-2009)
Argomenti: Cina Usa

Abstract: import dalla Cina calato al minimo del triennio e quello dal Giappone al minimo degli ultimi 21 anni. Allo stesso tempo le esportazioni sono cresciute dell'1,6% a 126,8 miliardi di dollari, portando il deficit di bilancia commerciale a 26 miliardi e suggerendo che forse il Pil del primo trimestre dell'anno possa risultare non così fortemente in calo come temuto.

Petrolio, Venezuela tenta la difficile sorte lontano dagli Usa ( da "Velino.it, Il" del 09-04-2009)
Argomenti: Cina Usa

Abstract: Venezuela tenta la difficile sorte lontano dagli Usa Roma, 9 apr (Velino/Velino Latam) - Il presidente del Venezuela termina in Cina il giro asiatico con il quale, prima in Iran e poi in Giappone, ha cercato di offrire al petrolio venezuelano strade alternative al mercato statunitense. Un compito difficile dato che gli Usa rimangono il principale acquirente del petrolio venezuelano -

Bergamo e Brescia in aiuto dei terremotati de L'Aquila: Beatlesiani d'Italia Associati in concerto e medaglia a Marco Cavagna. ( da "Musicalnews.com" del 09-04-2009)
Argomenti: Cina Usa

Abstract: cosi' come la locale Protezione Civile: giunge ora la notizia che a loro e' dedicato il concerto previsto nei prossimi giorni, come ci comunica Rolando Giambelli ... BEATLES & DINTORNI - Per la Protezione Civile in Abruzzo Concerto di solidarietà per la Protezione Civile in soccorso ai terremotati dell?

Iran, ancora una sfida sul nucleare Nuovo impianto per arricchire uranio ( da "Repubblica.it" del 09-04-2009)
Argomenti: Cina Usa

Abstract: Cina, Francia, Germania e Gran Bretagna avevano fatto sapere con una nota di voler chiedere all'alto rappresentante dell'Ue per la politica estera, Javier Solana, di invitare Teheran a un incontro: "Chiediamo con forza all'Iran di approfittare di questa opportunità per impegnarsi seriamente con tutti noi in uno spirito di mutuo rispetto"

Iran/ Cina si difende da accuse Usa: controlli su export...... ( da "Virgilio Notizie" del 09-04-2009)
Argomenti: Cina Usa

Abstract: La Cina ha in passato respinto le accuse che le sue aziende abbiano violato le regole internazionali contro la condivisione di tecnologia con Iran, Pakistan e altri Paesi. Li risiede in Cina e gli Stati Uniti ne richiederanno l'estradizione.

Iran/ Cina si difende da accuse Usa: controlli su export ( da "Virgilio Notizie" del 09-04-2009)
Argomenti: Cina Usa

Abstract: (Ap) - La Cina dispone di efficaci controlli sulle esportazioni per prevenire la proliferazione nucleare, malgrado la Procura di New York sostenga che una società cinese rappresentasse una copertura per le iniziative iraniane dirette all'acquisto di componenti per assemblare l'arma atomica.

Rifiuti, Galati (Pdl): "A Lamezia sono a rischio posti di lavoro" ( da "Giornale di Calabria, Il" del 09-04-2009)
Argomenti: Cina Usa

Abstract: in un momento di congiuntura internazionale sfavorevole e di crisi globalizzata, la perdita di unità lavorative e il ridimensionamento di aziende che esportano e sviluppano il ?made in Calabria? con grande capacità e intelligente creatività sia una politica poco lungimirante e pregiudizievole nell?economia del territorio?

SISMA ABRUZZO/ IN PARTENZA 2 COLONNE PROTEZIONE CIVILE DA BOLZANO ( da "Wall Street Italia" del 09-04-2009)
Argomenti: Cina Usa

Abstract: In partenza 2 colonne Protezione civile da Bolzano di Apcom Porteranno a L'Aquila 20 mezzi e 55 volontari -->Roma, 9 apr. (Apcom) - Domani mattina partiranno da Bolzano due colonne della Protezione civile altoatesina dirette a Sant'Elia, frazione de L'Aquila. Gli operatori si occuperanno di garantire il funzionamento e l'approvvigionamento di una tendopoli con circa 600 sfollati.

IRAN/ CINA SI DIFENDE DA ACCUSE USA: CONTROLLI SU EXPORT EFFICACI ( da "Wall Street Italia" del 09-04-2009)
Argomenti: Cina Usa

Abstract: Cina si difende da accuse Usa: controlli su export efficaci di Apcom Imprenditore e azienda sono stati incriminati per riciclaggio -->Pechino, 9 apr. (Ap) - La Cina dispone di efficaci controlli sulle esportazioni per prevenire la proliferazione nucleare, malgrado la Procura di New York sostenga che una società cinese rappresentasse una copertura per le iniziative iraniane dirette

IRAN/ CINA SI DIFENDE DA ACCUSE USA: CONTROLLI SU EXPORT... -2- ( da "Wall Street Italia" del 09-04-2009)
Argomenti: Cina Usa

Abstract: Iran/ Cina si difende da accuse Usa: controlli su export... -2- di Apcom Usa richiederanno estradizione di Li -->Pechino, 9 apr. (Ap) - Li e la sua società devono fronteggiare 118 capi di accusa per falsificazione dei libri contabili e complotto per ottenere accesso alle banche statunitensi.

Per "Repubblica" l'immigrazione clandestina non è un reato. ( da "Giornale.it, Il" del 09-04-2009)
Argomenti: Cina Usa

Abstract: ammissione che la crescita non potrà più dipendere solo dagli Usa, ma da quello che definisce "un traino globale", in cui i Paesi come Cina, India, Brasile avranno un ruolo sempre più importante. Ma questo avrà effetto nel lungo periodo: a breve è improbabile che queste economia possano generare una domanda interna molto forte.

Usa, cyberterroristi all'attacco "E' stata minata la rete elettrica" ( da "Repubblica.it" del 09-04-2009)
Argomenti: Cina Usa

Abstract: Cina non avrebbe nulla da guadagnare nel distruggere le infrastrutture Usa (aggravando la crisi economica) visto che a sua volta dipende dai consumatori americani e controlla il debito del governo Usa. Uno di loro peró avverte: "In caso di guerra contro Russia e Cina" questi due paesi potrebbero usare il software che sono riusciti ad infiltrare per distruggere importanti infrastrutture"

Iran: ( da "Corriere.it" del 09-04-2009)
Argomenti: Cina Usa

Abstract: INCONTRO - Stati Uniti, Russia, Cina, Francia, Germania e Gran Bretagna chiederanno che l'Alto rappresentante dell'Ue per la politica estera, Javier Solana, inviti Teheran a un incontro per affrontare la questione del nucleare iraniano. stampa |

Il Parco Nazionale e i lavoratori in difficoltà della "Simona" di Bagno di Romagna ( da "Sestopotere.com" del 09-04-2009)
Argomenti: Cina Usa

Abstract: azione si pone in antitesi assoluta rispetto alle dinamiche imprenditoriali di una multinazionale che, in un mercato globalizzato, sposta la sua produzione esclusivamente sulla scorta di valutazioni logistiche contingenti, indifferente ai luoghi e alle persone. Il Parco non risparmierà energie per sostenere la lotta delle famiglie coinvolte e perché sempre più la presenza di un?


Articoli

BASKET A Treviso il recupero contro Roma Nel recupero della decima giornata di ritorno della s... (sezione: Globalizzazione)

( da "Giornale di Brescia" del 09-04-2009)

Argomenti: Cina Usa

Edizione: 09/04/2009 testata: Giornale di Brescia sezione:sport BASKET A Treviso il recupero contro Roma Nel recupero della decima giornata di ritorno della serie A, la Benetton Treviso ha battuto la Lottomatica Roma con il punteggio di 79-62. Questi i parziali: 24-22, 45-32, 62-46. Grazie a questa vittoria, la formazione trevigiana raggiunge a quota 30 punti al terzo posto proprio la Lottomatica, ma anche Teramo e Milano. CALCIO Torneo Province Brescia comincia bene Esordio vincente al Torneo delle Province per la selezione Juniores bresciana: a Marmirolo, nella prima gara del girone di qualificazione, i giovani calciatori allenati da Bergamini hanno sconfitto 2-1 la delegazione mantovana, ribaltando nella ripresa con Ferrari al 21' e con Danesi al 32' il gol virgiliano messo a segno da Turci al 13' del primo tempo. Oggi (ore 16.30) in campo la rappresentativa Giovanissimi impegnata, sempre contro Mantova, sul terreno di Rodigo. ATLETICA Liu Xiang torna in pista a settembre Prosegue il recupero di Liu Xiang, ex primatista mondiale dei 110 hs, tornato in Cina dopo l'intervento effettuato negli Usa per risolvere il problema al tendine d'Achille. Liu Xiang, dopo aver trascorso tre mesi negli Usa per il recupero, sta proseguendo gli allenamenti in Cina anche se non sarà presente ai Mondiali di atletica di Berlino. Con ogni probabilità il Grand Prix di Shanghai sarà il suo primo impegno internazionale. SCHERMA In novembre il processo a Cassarà Andrea Cassarà verrà processato il prossimo 23 novembre da un giudice del Tribunale di Cremona con il rito abbreviato. Lo spadista bresciano è accusato di atti osceni in seguito alla denuncia di una donna che due anni fa lo indicò come l'uomo che l'aveva importunata fuori dallo stadio di Cremona compiendo gesti osceni. Ieri, all'udienza preliminare, Cassarà non si è presentato e il suo legale ha chiesto e ottenuto il rito abbreviato. Era invece presente la donna che ha denunciato l'olimpionico di Atene che oltre a costituirsi parte civile ha annunciato di voler devolvere in beneficenza qualunque cifra otterrà come risarcimento danni da questo processo.

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tibet, pechino usa il pugno di ferro per la rivolta due condanne a morte - federico rampini (sezione: Globalizzazione)

( da "Repubblica, La" del 09-04-2009)

Argomenti: Cina Usa

Pagina 20 - Esteri Tibet, Pechino usa il pugno di ferro per la rivolta due condanne a morte Dopo la sommossa del 2008 già 76 sentenze definitive FEDERICO RAMPINI dal nostro corrispondente pechino - Due tibetani "colpevoli" per la rivolta dell´anno scorso sono stati condannati a morte dalla giustizia cinese. E´ la sentenza più dura emessa finora dai tribunali di Pechino, dopo le sommosse anti-cinesi che nel marzo 2008 sconvolsero Lhasa e tutta la regione. Altri due sono stati condannati a morte ma l´esecuzione è stata sospesa, e tre imputati hanno ricevuto l´ergastolo. L´annuncio è stato dato ieri dall´agenzia stampa governativa, Nuova Cina. I condannati sono stati riconosciuti colpevoli di aver partecipato ad assalti e violenze nel corso delle quali sono morti dei cinesi Han, il ceppo etnico maggioritario nella Repubblica Popolare. L´apice degli scontri fu nelle giornate del 14 e 15 marzo, quando a Lhasa furono dati alle fiamme diversi negozi gestiti da immigrati Han. E´ con quegli episodi che viene giustificato il ricorso alla pena capitale. Di uno solo dei condannati è stato annunciato il nome: si tratta di Losang Gyaltse, accusato di avere incendiato un negozio di abbigliamento provocando la morte del proprietario Zuo Rencun. Il 14 e 15 marzo 2008 il governo fu colto alla sprovvista dalla virulenza e dalla rapida diffusione delle proteste che dilagarono in tutto il Tibet. Le autorità ripresero il controllo inviando colonne dell´esercito e reparti speciali anti-sommossa da tutta la Cina. Ma il danno d´immagine era fatto e la questione tibetana fu una spina nel fianco durante tutti i preparativi dei Giochi di Pechino: il viaggio della fiaccola olimpica in Europa e negli Stati Uniti venne turbato da manifestazioni pro-Tibet. Il governo cinese reagì accusando il Dalai Lama di avere incitato le violenze con un disegno secessionista. Da allora l´offensiva per la normalizzazione del Tibet è andata avanti in due direzioni. All´interno, la polizia cinese ha compiuto migliaia di arresti, ivi compreso nei monasteri buddisti dove molti religiosi sono stati deportati in campi di lavoro e soggetti alla "rieducazione ideologica". A febbraio 76 prigionieri hanno già ricevuto sentenze definitive, da tre anni di carcere all´ergastolo: i processi si sono sempre svolti a porte chiuse, e gli imputati non hanno diritto alla difesa. La segretezza caratteristica del sistema giudiziario cinese è stata rafforzata dall´isolamento del Tibet, chiuso per un anno agli osservatori stranieri. Altrettanto implacabile è stata la diplomazia di Pechino nell´isolare il Dalai Lama nel mondo. Ogni paese che ha osato dare udienza al leader tibetano in esilio è stato oggetto di dure condanne e minacciato con pesanti ritorsioni. Molti si sono piegati, vista la potenza economica della Repubblica Popolare. L´ultimo caso è stato quello del presidente francese Nicolas Sarkozy. L´anno scorso i cinesi fecero saltare un vertice bilaterale con l´Unione europea per "castigare" Sarkozy dopo la visita del Dalai Lama in Francia. Al vertice del G-20 a Londra il presidente francese ha incontrato il suo omologo cinese Hu Jintao e ha sottoscritto una dichiarazione sull´appartenenza del Tibet alla Repubblica Popolare, un gesto che la stampa di Parigi interpreta come una umiliante sottomissione.

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Bambini a lezione di Protezione civile (sezione: Globalizzazione)

( da "Arena, L'" del 09-04-2009)

Argomenti: Cina Usa

Giovedì 09 Aprile 2009 PROVINCIA Pagina 28 SOMMACAMPAGNA Bambini a lezione di Protezione civile Trenta volontari, settanta bambini, due mezzi fuoristrada, un mezzo antincendio, un mezzo trasporto cani ed una autoambulanza: questi i numeri dell'esercitazione con la Protezione civile è avvenuta alla scuola elementare di Custoza. «Ci siamo proposti alla scuola per questa iniziativa didattica», spiega Marco Bovo, il volontario che per conto dell'associazione Protezione ambientale e civile Verona ha organizzato l'evento, «al fine di collaborare a perfezionare le procedure di sicurezza della scuola, e contemporaneamente mostrare ai bambini i compiti e le potenzialità della Protezione civile». «Siamo prima entrati nelle classi per spiegare chi siamo e come operiamo, e successivamente abbiamo provato con i bambini le procedure di evacuazione della scuola, Poi le classi, da sole hanno effettuato un'evacuazione vera e propria, con ottimi risultati: i bambini si sono allontanati rapidamente ed in ordine». Ma la giornata a questo punto era solo appena iniziata. Infatti, dopo la lauta merenda offerta ed organizzata dal gruppo alpini di Custoza, i bambini si sono spostati nel parcheggio adiacente alla scuola, dove hanno ricevuto il saluto del sindaco Graziella Manzato e poi hanno visto giungere i mezzi di soccorso della protezione civile, del gruppo cinofilo "Argo 91" e dell'ambulanza di "Zevio Soccorso". A quel punto, mentre la protezione civile allestiva velocemente tende, torri faro e posti medici avanzati, i bambini hanno potuto osservare due cani con i loro conduttori che hanno ritrovato due dispersi, mentre la squadra sanitaria ha mostrato loro le procedure di primo soccorso e tre volontari specializzati in antincendio boschivo hanno illustrato le modalità di intervento per spegnere gli incendi.L.Q.  

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Sport in lutto per tre atleti (sezione: Globalizzazione)

( da "Bresciaoggi(Abbonati)" del 09-04-2009)
Pubblicato anche in: (Arena, L')

Argomenti: Cina Usa

Giovedì 09 Aprile 2009 NAZIONALE Pagina 3 LE STORIE. Una «termocamera» usata per la Difesa ha consentito di salvare cinque persone e di individuare 28 corpi Sport in lutto per tre atleti Volley, rugby e calcio piangono Cini, Sebastiani e Chiavaroli. Tra le vittime la giovane cantante Cora L'AQUILA Anche lo sport paga il suo tragico tributo. Oltre alla probabile morte del rugbista dell'Aquila rugby Lorenzo Sebastiani, ancora tra i dispersi, non ce l'hanno fatta nemmeno il calciatore del Loreto Aprutino (Eccellenza) Giuseppe Chiavaroli e il pallavolista Lorenzo Cini, 23 anni, di Montorio al Vomano (Teramo), palleggiatore nella squadra di serie B del suo paese. Cini, studente universitario, è rimasto sotto le macerie della casa aquilana insieme alla fidanzata. Il mediano Chiavaroli, 24 anni, è morto nella notte tra lunedì e martedì all'ospedale di Teramo dopo il crollo dell'abitazione dove viveva a L'Aquila insieme alla fidanzata, anch'ella morta. Chiavaroli - che all'Aquila frequentava scienze motorie - aveva un passato di giovane promessa nelle fila della Fiorentina e del Celano; in passato era arrivato a un passo dalla firma con la Primavera della Juventus. L'ex giocatore del Pescara Giorgio Repetto lo consigliò poi al Chievo Verona. Tornato in Abruzzo dopo qualche stagione, aveva contribuito alla promozione in C2 del Celano. Non ce l'ha fatta nemmeno Alessandra Cora, ventiduenne promessa del pop originaria di Capri. È stata uccisa dal sisma come la madre Patrizia; la sorella è al Gemelli, gravissima. S'è salvato solo il padre Maurizio. E una tecnologia usata finora per scopi militari ha aiutato a individuare cinque persone ancora vive (compresa l'ultima, Eleonora, ora grave e in coma farmacologico); e altre 28, invece, morte: è da lunedì sera, ininterrottamente, che il capitano di vascello Ugo Di Ceglie, ufficiale della Marina militare, ingegnere e capo della divisione elettroottica del Cisam, il Centro interforze studi e applicazioni militari di Pisa, usa la sua speciale termocamera. Da sempre si occupa di termografia all'infrarosso, tecnica che consente di individuare le sorgenti di calore. «È un'applicazione normale nella Difesa», dice. «A me e al collega Samuele Pasanisi è venuto in mente che la termocamera sarebbe potuta servire per individuare i corpi, la cui temperatura è diversa da quella delle macerie. Era solo un'idea, ma la proposta è stata immediatamente recepita. Bisognava fare in fretta: più il tempo passava, infatti, più i corpi si sarebbero raffreddati, sia dei vivi che dei morti. L'ultima vittima recuperata aveva una temperatura intorno ai 22 gradi e siamo stati in grado di vederla sotto mezzo metro di macerie». I funerali di 10 delle vittime, perlopiù studenti, sono stati celebrati ieri. Domani a Treviolo (Bergamo) i funerali di Marco Cavagna, il vigile del fuoco morto lunedì di infarto.  

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Gasparini, cassa integrazione per 85 (sezione: Globalizzazione)

( da "Tribuna di Treviso, La" del 09-04-2009)

Argomenti: Cina Usa

Ipotesi di apertura all'ingresso di nuovi soci per ricapitalizzare la società. Timori anche per la Tecnica di Giavera del Montello: oggi le assemblee Gasparini, cassa integrazione per 85 Ordini in calo per l'azienda di macchine per la lavorazione della lamiera Il gruppo ha anche uno stabilimento produttivo in Brasile e due commerciali in Cina e negli Usa FABIO POLONI Cassa integrazione per 85 lavoratori su 140 alla Gasparini Costruzioni Meccaniche Spa di Istrana. L'azienda, che produce macchine per la lavorazione della lamiera, è costretta a fare i conti con la crisi di mercato e con quella - conseguente - di liquidità: la cassa integrazione ordinaria è prevista per un massimo di 85 dipendenti, a rotazione. All'orizzonte potrebbe esserci anche l'ingresso di nuovi soci per ricapitalizzare la società, gestita fin dalla fondazione dalla famiglia Gasparini. Dall'azienda non arrivano conferme su questa ipotesi, ma sembra che sia allo studio da un po' di tempo. Per ora, di certo, c'è la cassa integrazione che dovrà tamponare il calo di commesse. «Il tetto massimo è previsto a 85 lavoratori - dice Massimo Civiero, sindacalista della Fim Cisl - dipenderà dall'andamento del portafoglio ordini». Al momento si tratta di cassa intergrazione ordinaria, non sono previsti esuberi. Se la situazione di crisi non dovesse risolversi, le cose potrebbero peggiorare. Martedì l'Inps ha comunicato i dati sulla clamorosa impennata del ricorso alla cassa integrazione a livello nazionale: quella ordinaria a marzo è cresciuta del 925% rispetto allo stesso mese del 2008 (nel trimestre +589%), mentre quella straordinaria è salita del 102%. Cresce il ricorso agli ammortizzatori sociali soprattutto nel settore meccanico, e la Gasparini conferma in pieno questo andamento. L'azienda di Istrana affonda le proprie radici negli anni Sessanta, quando i giovani fratelli Luciano e Bruno Gasparini si occupavano della realizzazione di congegni meccanici coltivando la loro passione. Fu cosi che nacque la necessità di dover piegare la lamiera per alcune lavorazioni e i due fratelli si costruirono - come racconta il sito del gruppo - la loro prima pressa piegatrice. In quel periodo entrò a far parte del team anche il fratello più giovane, Adelino, oggi amministratore delegato. L'azienda si è poi specializzata nel settore delle macchine per la lavorazione della lamiera: presse piegatrici, cesoie oleodinamiche e centri di cesoiatura automatizzati dalle dimensioni e capacità più svariate. Attualmente l'azienda dispone di un complesso di sedicimila metri quadrati di officina e 2.400 di uffici. Il gruppo è anche fortemente internazionalizzato, con un'unità produttiva in Brasile e due commerciali negli Stati Uniti, vicino Cleveland, e in Cina. Oltre il 40% del volume d'affari, che complessivamente supera i 44 milioni di euro, viene realizzato all'estero. Anche dal settore del calzaturiero potrebbero arrivare brutte notizie: oggi sono previste le assemblee in fabbrica alla Tecnica di Giavera, il rischio concreto è di un piano di licenziamenti.

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severi: inutili e costosi i viaggi di risaliti (sezione: Globalizzazione)

( da "Tirreno, Il" del 09-04-2009)

Argomenti: Cina Usa

PROMOZIONE Severi: inutili e costosi i viaggi di Risaliti La durissima e stizzita reazione del Partito Socialista provinciale alla mia proposta di un manager unico che si occupi della promozione turistica in tutta la provincia, mi fa capire di aver toccato un nervo scoperto. Ho la sensazione che i Socialisti considerino la promozione turistica più una "roba loro" che un servizio alle attività e alle vocazioni del nostro territorio. Voglio far sommessamente notare, che mentre mi attaccano per quanto fatto per il turismo a Montecatini negli ultimi 10 anni, si accingono ad appoggiare per la mia successione a sindaco di Montecatini, Alberto La Penna, mio attuale vicesindaco e assessore al turismo: vorrei che i Socialisti discutessero con lui quanto fatto in questi anni per la promozione della città, in Italia e nel mondo e, qualora le opinioni rimanessero le stesse espresse sulla stampa, mi chiedo su quali basi abbiano deciso di appoggiare il centrodestra, nella sola città di Montecatini, mentre nel resto della provincia si schierano con il centrosinistra. è chiaro a tutti che all'enorme fiume di denaro speso dall'assessore Risaliti, non è corrisposto un adeguato aumento dei flussi turistici e che è ridicolo continuare con un sistema dove ogni provincia promuove da sola il proprio territorio, magari effettuando un viaggio in Cina, con tanto di giornalisti locali a seguito, la settimana successiva di quella in cui c'è andata Lucca o Firenze. Così come non è più pensabile continuare con il sistema di 2 aziende di promozione turistica che agiscono, a volte, in competizione fra loro. La sinergia fra Comuni e Province limitrofe, fra enti locali ed operatori privati, fra soggetti economici del territorio e Camere di commercio, resta l'unica strada possibile per vincere la sfida della promozione territoriale in un mondo globalizzato, nel quale, i viaggi all'estero di Risaliti, servono solo a far felici partecipanti ed organizzatori. Ettore Severi candidato Pdl presidente Provincia

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un tibetano in mostra la biennale rischia la rabbia dei cinesi - enrico tantucci (sezione: Globalizzazione)

( da "Nuova Venezia, La" del 09-04-2009)
Pubblicato anche in: (Mattino di Padova, Il)

Argomenti: Cina Usa

Ad Arti Visive Un tibetano in mostra la Biennale rischia la rabbia dei cinesi Gonkar Gyatso personalmente invitato dal direttore Birnbaum esporrà un grande Buddha con il grafico delle relazioni tra Cina Popolare e Tibet ENRICO TANTUCCI Nell'anno in cui Venezia ha conferito la cittadinanza onoraria al Dalai Lama - con quache protesta cinese sottotraccia - la Biennale Arti Visive esporrà per la prima volta nella sua storia le opere di un artista tibetano. A scegliere Gonkar Gyatso - questo il suo nome - è stato lo stesso direttore della Biennale Daniel Birnbaum, per Fare Mondi la rassegna principale della Mostra Internazionale delle Arti Visive, in programma dal 7 giugno al 22 novembre tra Giardini e Arsenale, scrivendogli nella lettera di invito: «A mio modo di vedere il vostro lavoro sarà uno dei contributi centralo della Mostra, pienamente in linea con il suo tema». Così, a poca distanza, a Venezia, saranno il nuovo Padiglione della Cina, e, appunto il quarantasettenne artista tibetano - nato a Lhasa, e formatosi proprio a Pechino e poi trasferitosi a Londra, dove vive e lavora - che nelle sue opere affronta i temi della diversità e dell'appartenenza culturale, della fusione di diverse culture e tradizioni, affrontando anche criticamente la questioni dei rapporti con la Cina. Una delle opere di Gyatso che sarà esposta a Venezia mostrerà un disegno di sei metri di un Buddha giacente - che fa anche riferimento alle relazioni tra Cina e Tibet - nello stato finale di illuminazione prima della morte. Per l'artista la postura del Buddha «ha la sua eleganza, ma esprime anche un senso di vulnerabilità». L'artista usa questa immagine simbolica per rappresentare le relazioni tra Cina e Tibet, sovrapponendo ad essa l'indice del mercato azionario con il suo grafico. Solo che, invece di rappresentare gli alti e bassi del mercato, il grafico rappresenterà 58 anni di relazioni sinotibetane dal 1951 a oggi, quelle descritte con accenti molto critici anche dal Dalai Lama in occasione della sua visita a Venezia per la cittadinanza onoraria, nel corso della seduta pubblica tenutasi alla Biblioteca Marciana. Conoscendo la ben nota ipersensibilità cinese per tutto ciò che promuove l'identità tibetana, non è difficile prevedere che l'esposizione di Gonkar Gyatso, praticamente fianco a fianco, all'Arsenale, con quella degli artisti cinesi possa provocare qualche "frizione" diplomatica. La Biennale, da parte sua, come sempre, tutela la piena libertà espressiva degli artisti, al di là di ogni censura, tanto più che non ci sarà un padiglione tibetano, ma solo un artista di quel Paese scelto dal direttore della Mostra. Ma la polemica politica, per una manifestazione che sarà sotto gli occhi del mondo. è dietro l'angolo.

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incontro di rc sulle vere cause della crisi (sezione: Globalizzazione)

( da "Tirreno, Il" del 09-04-2009)

Argomenti: Cina Usa

Pagina 3 - Prato Incontro di Rc sulle vere cause della crisi PRATO. Domani alle 21 al centro sociale Ventrone, in via delle Gardenie 15 vicino al polo studentesco, Rifondazione Comunista di Prato invita la cittadinanza a confrontarsi «sulle vere ragioni della crisi del distretto pratese». Interverrà Paolo Ferrero, segretario di Rifondazione Comunista, già ospite della trasmissione di Michele Santoro e Manuele Marigolli segretario della Cgil di Prato, il quale illustrerà i numeri della crisi. «Dopo la trasmissione di Annozero - afferma il segretario Alessio Laschi - è stata descritta una città nelle mani dell'illegalità e del lavoro nero come unica causa della crisi della nostra città,cosa al quanto falsa. Le cause vanno ricercate nella mancata innovazione, riconversione industriale e sperimentazione che hanno tanto riempito le colonne dei giornali e qualche seminario per addetti ai lavori,ma hanno prodotto poco per le potenzialità di cui disponeva l'apparato produttivo pratese. In realtà processi delocalizzazione ispirati da criteri di profitto e la riconversione da profitto a rendita ha determinato un collasso nell'industria del tessile a Prato». «A metà degli anni '90 - prosegue Laschi - di fronte alla crisi di competitività imposta da una globalizzazione sempre più marcata la risposta per molti è stata chiudere le fabbriche e diventare immobiliaristi. Per noi - continua Laschi -, Prato, deve continuare ad essere il "primo polo tessile d'Europa" ma non può pensare di riproporre un sistema in cui la flessibilità e il basso investimento tecnologico sono alla norma all'interno di un mercato di dimensioni ridotte rispetto a quello passato. Adesso in presenza di una crisi strutturale profonda dove tutto non sarà più come prima, non resta che salvare e potenziare quelle realtà che decidono di scommettere sulla ricerca e sull'innovazione».

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Fidel: Come possiamo aiutare il presidente Obama? (sezione: Globalizzazione)

( da "Manifesto, Il" del 09-04-2009)

Argomenti: Cina Usa

CUBA/USA Una delegazione di deputati statunitensi in visita all'Avana incontra Raul Castro e poi a sorpresa anche il lider maximo Fidel: «Come possiamo aiutare il presidente Obama?» Maurizio Matteuzzi «Come possiamo aiutare il presidente Obama?». Fidel Castro, che ha 82 anni e ormai da quasi tre anni è fuori dai giochi ma non ha perso la lucidità e il gusto della sfida, lo ha chiesto direttamente «guardandoci dritto negli occhi», ai 7 congressisti Usa, tutti democratici e in prevalenza afro-americani, che ha ricevuto, martedì scorso, a sorpresa. La sorpresa riservata per l'ultimo dei 5 giorni trascorsi all'Avana dai 7 deputati che - sia pure «a titolo personale» e senza essere latori di alcun «messaggio da parte del presidente Obama» - hanno preso l'iniziativa di andare nella tana del lupo. Mandando un nuovo «segnale» di movimento e facendo un altro passo. Verso dove è difficile dirlo adesso ed appare improbabile che Obama (lo ha detto lui stesso) arrivi all'unica decisione ragionevole e decente che dovrebbe prendere: la revoca una volta per tutte del blocco che dura da 47 anni, fra l'altro con effetti opposti a quelli che si propone - ossia semmai il rafforzamento del regime cubano e il suo irrigidimento -, e l'instaurazione con Cuba di normali rapporti diplomatici - come con la Cina, il Vietnam, il Venezuela, la Siria... Ma già un incontro a quattr'occhi fra Obama (che in campagna elettorale aveva affermato la sua disponibilità a incontrare anche leader «ostili») e Raul Castro (anche se avrebbe fatto più clamore con Fidel) sarebbe già un passo politicamente importante e mediaticamente eccitante. I sette congressisti Usa non avranno avuto messaggi di Obama per la leadership cubana ma potranno portare a Obaba il messaggio di Fidel - «come possiamo aiutare il presidente?» - e quello di Raul che il giorno prima, lunedì, aveva ricevuto e chiaccherato con loro per ben 4 ore e mezzo - «reiterando», come si legge nel comunicato ufficiale cubano, «la sua disponibilità a dialogare su qualsiasi tema alle uniche condizioni dell'eguaglianza sovrana degli Stati e dell'assoluto rispetto dell'indipendenza nazionale». Un messaggio che la deputata Barbara Lee, alla testa della delegazione, ha detto recapiterà a Obama appena rientrati a Washington e prima che il presidente faccia il suo esordio sulla scena latino-americani nel Summit delle Americhe in programma dal 17 al 19 aprile a Trinidad & Tobago, a cui parteciperanno tutti i paesi del continente con la solita - ridicola - eccezione di Cuba (fino a quando?). I colloqui prima con Raul, inizialmente in agenda ma nell'aria, e soprattutto quello con Fidel, che dopo la sua uscita di scena alla fine di luglio del 2006 non è più apparso in pubblico e ha incontrato solo pochissimi e selezionatissimi interlocutori, sono gesti importanti. Sono un segno di considerazione (sia per Raul sia per Fidel era il primo contatto diretto con esponenti politici Usa da quando il primo ha assunto la leadership e il secondo si è ritirato dalla vita pubblica), un segno di disponibilità, anche e soprattutto un segno di sfida. All'esterno e all'interno. L'ipotesi di un allentamento del blocco e, in prospettiva, di una sua fine con la relativa irruzione su Cuba di dollari, capitali, turisti (e «valori») statunitensi è visto da alcuni - e per questo incoraggiato anche da molti nemici del sistema cubano - come un pericolo per la stabilità-continuità del regime castrista ancora maggiore della chiusura che dura da quasi mezzo secolo. Quegli incontri e quelle parole sono una risposta precisa e chiara. «Do un grande valore al gesto di quel gruppo di deputati», ha scritto il prolifico Fidel in una delle sue «riflessioni» il giorno dopo l'incontro e il giorno prima aveva scritto ancor più esplicitamente di «non avere alcun timore del dialogo con gli Stati uniti».

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L'editoria MALGRADO LA CRISI (sezione: Globalizzazione)

( da "Manifesto, Il" del 09-04-2009)

Argomenti: Cina Usa

INCHIESTA/2 IL MERCATO DEL LIBRO PASSA PER QUESTE PORTE L'editoria MALGRADO LA CRISI Alcuni tra i responsabili della editoria maggiore parlano degli effetti razionalizzanti della attuale congiuntura economica. La messa in scena delle aste selvagge, con cifre a sei zeri e tempi di scelta dei titoli ridotti a poche ore, è finita. All'altro capo della filiera, però, si accentua la tendenza delle librerie a fare ruotare l'esposizione dei libri a una velocità proibitiva, danneggiando sia i piccoli editori che i lettori Francesca Borrelli Nel mondo dell'Ancien Régime successe all'editoria qualcosa di simile a quel che oggi accade nel sistema immobiliare: la prima crisi libraria, a Rivoluzione appena scoppiata, coincise in fondo con una crisi finanziaria, perché la maggior parte degli affari era condotta a credito e una parte notevole delle entrate di una impresa poteva essere costituita da cambiali commerciali, effetti all'ordine e lettere di cambio. Lo spiega Frédéric Barbier nella sua Storia del libro. Dall'antichità al XX secolo (Dedalo 2004), commentando il pericolo che era a quel tempo all'ordine del giorno. «Ebbene, non soltanto questi effetti circolano con firme di credito sulle quali non è sempre possibile avere informazioni precise, ma il fallimento di un attore abbastanza importante può far vacillare, con una reazione a catena, tutto l'equilibrio finanziario della catena.» Sono passati più di due secoli e le minacce che oggi affliggono il mondo dell'editoria sembrano essere di tutt'altra natura. Certo è che tra i due estremi del book on demand, ossia il libro in una sola copia stampata su ordinazione e il mercato dei bestseller, ovvero i libri che superano le 30.000 copie vendute, l'industria editoriale ha conosciuto cambiamenti più forti negli ultimi quindici anni di quelli avvenuti lungo tutto il corso del XX secolo. Radiografia del dopo Schiffrin La fotografia della situazione al tempo stesso più avvincente, e più puntuale ce la restituì, alcuni anni fa André Schiffrin in due suoi pregevoli libri - Editoria senza editori, 2000 e Il controllo della parola, 2006 (entrambi di Bollati Boringhieri) quando si propose di seguire la parabola del libro e il suo rapido passaggio da prodotto di una attività di carattere artigianale a concentrato di profitti perseguiti da marchi editoriali via via assorbiti dai grandi gruppi internazionali. Le conseguenze più evidenti che Schiffrin denunciava erano la rinuncia a un progetto culturale, le scorciatoie nella acquisizione del prestigio realizzate saccheggiando i cataloghi altrui, l'accaparramento di autori della concorrenza a suon di anticipi, e soprattutto la rincorsa a margini di profitto tradizionalmente estranei al mondo dell'editoria: se una volta si limitavano al 4 per cento, oggi si pretendono tra il 12 e il 15 per cento. «Contrariamente a ciò che ci si vorrebbe far credere, il controllo dei media e del nostro modo di pensare da parte dei grandi gruppi non è una ineluttabile fatalità legata alla globalizzazione, bensì un processo politico al quale ci si può opporre, e con successo»: così André Schiffrin concludeva, circa quattro anni fa, il suo ultimo pamphlet. Sul fronte dell'editoria, la battaglia è da tempo ingaggiata: ne sono protagoniste le più valide tra le piccole case editrici indipendenti (alle quali dedicheremo la prossima puntata di questa inchiesta, il 12 aprile) che cercano di competere come possono e di ritagliarsi uno spazio di visibilità, mentre non solo le grandi concentrazioni incalzano, ma monta la minaccia del ricorso alla stampa digitale, che oggi è in grado di sfornare all'incirca mille pagine al minuto. Confrontata con la sofferenza del mondo imprenditoriale, la crisi patita dalla editoria maggiore in coincidenza con la attuale recessione viene dichiarata come inesistente: i bilanci dell'anno passato saranno resi noti più o meno in coincidenza con la Fiera del libro di Torino, nel frattempo l'amministratore delegato della Mondadori, Gian Arturo Ferrari, si fa negare e declina l'invito a parlare anche il direttore editoriale della Einaudi, Ernesto Franco, probabilmente convinti - non senza ragioni - che i giornali abbiano una vocazione allarmista alla quale è opportuno non fornire esche. Eppure, la situazione complessiva è tutt'altro che tragica: lo conferma Stefano Mauri, presidente e amministratore delegato della GeMs (Gruppo Mauri Spagnol), che pubblica all'incirca 900 novità all'anno (di cui 400 sono riedizioni e delle 500 opere mai apparse sul mercato italiano all'incirca 150 sono di nuovi autori). «Nel settembre scorso la crisi nera dei mercati ha indotto a contenere le prenotazioni delle novità in libreria, eppure io guardavo il sell out su Nielsen e anche nelle settimane di calo più insistente della Borsa constatavo che le vendite delle librerie non diminuivano. Poi siamo andati alla Buchmesse di Francoforte, una fiera importante non tanto per l'acquisto dei diritti, che si fa tutto l'anno via Internet, ma per tastare il polso della produzione mondiale, e l'impressione che la crisi finanziaria non si riflettesse sul mercato dei libri è stata confermata. Certo, non circolano più gli anticipi irrazionali che hanno girato fino all'anno passato, con esordienti costati più di centomila euro: la crisi ha imposto una razionalizzazione dei costi, i librai sono più cauti nel prenotare le novità, e gli agenti tengono da parte i loro goielli, perché sanno che gli editori sono meno propensi a spendere. Dunque, tutto assume un carattere di incertezza maggiore, ma poiché noi editori lavoriamo sul medio periodo, il nostro futuro dipenderà da quel che abbiamo fatto negli anni passati, ossia - per esempio - da quella che è stata la nostra capacità di coltivare gli autori a cui teniamo». La prudenza innanzi tutto Dall'osservatorio di Stefano Mauri, che è tra quelli con una presa diretta sul ventaglio dell'editoria più a ampio raggio, si sono avvertiti spostamenti di gusto negli ultimi anni? «Mi sembra che dopo l'11 settembre si sia sviluppato un po' di più l'interesse per la saggistica: viviamo in una contingenza storica connotata da violenti scossoni e repentini cambiamenti, di conseguenza i lettori sono più attenti a capire cosa sta succedendo in questo mondo globalizzato; d'altra parte, nel campo della narrativa abbiamo assistito, più o meno a partire dal 2000, a una maggior fiducia del pubblico nella nuova generazione degli autori italiani, che per parte loro sono più attenti alla dimensione dell'entertainment di quanto non lo fossero i loro padri.» È un argomento, questo, del tutto estraneo alla Bollati Boringhieri, che l'anno passato ha fatto 112 novità e 132 ristampe, e per l'anno in corso si prepara a ridimensionare il numero dei titoli passando a 85 novità e 90 ristampe, restando fedele alla promozione del libro destinato a durare nel tempo. Soprattutto le collane scientifiche possono contare su lettori appassionati, dunque - dice Alberto Conte, membro del comitato scientifico e del consiglio di amministrazione della Bollati Boringhieri - tanto meglio se questa congiuntura porterà a eliminare qualche scoria. Quest'anno, nelle collane scientifiche faremo poche novità in meno e qualche riproposta in più dal catalogo, ma soprattutto per ragioni di contenuti, per esempio perché il succedersi dell'anniversario di Darwin e poi di Galilei ci ha consentito di riproporre qualche nostro classico.» Certo, poiché la sua strategia non è quella di inseguire il bestseller, anche per quanto riguarda gli anticipi la casa editrice torinese si è sempre comportata in modo molto parsimonioso, e dunque non è questo il capitolo al quale guardare per un eventuale contenimento dei costi: «mentre altri editori non esitano a pagare fino a venti, trentamila dollari anche per libri scientifici, noi non abbiamo mai proposto anticipi che andassero oltre i due-tremila dollari; e cerchiamo sempre di più di contenere i prezzi dei titoli.» Diversamente morigerati, ma tradizionalmente restii a gettarsi nelle aste a sei zeri, anche gli editor della Feltrinelli confermano la loro politica «conservatrice». Fabio Muzi Falconi, responsabile della narrativa straniera ricorda, con l'orgoglio di chi riesce a fare bene con poco, che «da sempre siamo stati quelli che davano gli anticipi più bassi, fatte salve le eccezioni: per esempio per una autrice come Isabel Allende, i cui diritti vengono trattati direttamente da Carlo Feltrinelli, siamo nell'ordine delle centinaia di migliaia di euro, però bisogna considerare che ne vendiamo davvero tante copie. In genere, la nostra è una politica piuttosto realista, nella peggiore delle ipotesi ogni nostro libro, almeno per quel che riguarda la narrativa straniera, deve andare in pareggio. Quest'anno taglieremo forse due o tre titoli, quelli che si vendono meno, ma non intendiamo penalizzare libri di qualità, infatti - per esempio - continueremo a pubblicare un autore difficile come Lobo Antunes, sebbene ne vendiamo pochissime copie.» Anche per Muzi Falconi la crisi si presenta, dunque, più come una occasione razionalizzante che come una difficoltà: «pubblichiamo tra le cento e le centoventi novità l'anno, cinquanta tra narrativa italiana e straniera, il resto di saggistica e tra giugno e settembre cambieremo distribuzione passando alla pde, dunque salteremo due o tre lanci estivi, ma per motivi che, appunto, nulla hanno che vedere con la crisi.» La storica cautela della Feltrinelli viene confermata anche dal responsabile della narrativa italiana, Alberto Rollo: «è tempo di stare con i piedi per terra e l'immaginazione viva. Abbiamo la necessità di meditare meglio e al tempo stesso di privilegiare la continuità, coltivando i nostri autori di bandiera, e cercando voci più giovani. Siamo incoraggiati dal fatto che sta tornando, anche presso gli esordienti italiani, l'attenzione alla trama, in passato spesso proiettata sullo sfondo a vantaggio della tessitura linguistica, dello stile: ci si è affrancati da quel leit motiv avanguardista per cui noi italiani non saremmo portati per il romanzo.» La storia, anche nel campo dell'editoria, presenta i suoi ricorsi e poche sorprese: tra queste, la fortuna incontrata dal genere reportage scritto in uno stile marcatamente narrativo. È stata una delle scommesse, vincenti, di Matteo Codignola, che racconta come alla Adelphi, pur non risentendo della congiuntura critica, ci si accordi tuttavia alla pratica generale della prudenza: «facciamo 80-90 titoli tra novità e riproposte, e non ridurremmo il numero perché il tentativo di non strafare è per noi una costante: la lotta è sempre per cercare di pubblicare due libri in meno piuttosto che due in più. È vero che il genere del reportage incontra una buona risposta dei lettori ma, paradossalmente, questi che abbiamo pubblicato nella collana dei Casi sono un po' scrittori per scrittori, la gran parte del pubblico continua a essere più interessato alla narrativa.» Quel che cambia nella filiera E se dovesse segnalare le novità più significative degli ultimi anni nella filiera del libro Matteo Codignola a cosa penserebbe? «Da un certo punto di vista il mutamento più importante sta nel rapporto con le librerie, che si è molto complicato: la velocità, la rotazione ossessiva dei titoli, hanno trasformato le librerie in locali di passaggio dove i libri transitano con tempi molto rapidi, e con un meccanismo che penalizza fortissimamente i piccoli editori; ma anche dalla parte di chi legge si lamenta la mancanza di tempo per orientarsi. Questa, però, è una fase di passaggio, non bisogna mai dare le cose per eterne. Per esempio negli ultimi tempi, già a partire dal salone del libro di Londra dell'anno passato e di più a Francoforte abbiamo visto, grazie al cielo, lo sgonfiamento di una bolla internazionale che scimmiottava in modo un po' patetico la finanza d'assalto: parlo di tutta quella messa in scena determinata dalle aste selvagge, con tempi di scelta ridotti a ore per comprare libri presentati - ogni volta - come il caso del decennio. La situazione stava virando verso il grottesco puro, anche perché i libri non sono diamanti, né armi, né droga, è inutile far finta che muovano grandi quantità di denaro. Anche le cifre per gli anticipi e per la acquisizione dei diritti si sono sgonfiate, tutto è stato riportato, finalmente, a una vaga sensazione di realtà.» Punti di riferimento internazionali Dunque, almeno per quanto riguarda la grande editoria italiana, la crisi mondiale sembrerebbe piuttosto riscattarla da una certa arroganza degli agenti, che risultano alla fine dei conti i veri penalizzati in un mercato che non può più concedersi all'euforia. Anche Paolo Zaninoni, direttore editoriale della Rizzoli e della Bur, dice che «almeno fino alla fine di febbraio il mercato librario non ha dato segni di cedimento; ma non è detto che debba restare così per tutto il 2009, perciò navighiamo a vista. Tra Rizzoli e Bur facciamo circa 500 novità l'anno, più o meno il 30 per cento sono manuali, libri illustrati, arte e varia, il 10 per cento sono libri per ragazzi e il restante 60 è diviso in maniere paritetica tra fiction e saggistica. Quest'anno abbiamo solo un po' modificato il rapporto tra novità rilegate e tascabili, ma dipende dal fatto che ricorre il sessantesimo anniversario della Bur.» Anche Zaninoni è d'accordo sul fatto che gli autori italiani si sono guadagnati una maggior fiducia negli ultimi anni? «Sì, e una delle ragioni principali credo stia nel distacco da un certo condizionamento della nostra tradizione letteraria, e nel fatto che i punti di riferimento sono diventati più internazionali.» CONTINUA | PAGINA 14 «C'è una koiné narrativa globalizzata che attinge a fonti esterne ai nostri confini. Inoltre, si è formata una lingua media priva delle scollature tra alto e basso che hanno caratterizzato gli anni passati.» Ma forse è vero che se si vuole andare a cercare quali siano i cambiamenti più recenti nella industria del libro, gli aspetti ai quali bisogna guardare sono soprattutto «i canali di distribuzione e di vendita »: ne è convinta Elisabetta Sgarbi, direttore editoriale della Bompiani, per la quale «la figura del libraio che suggerisce il titolo di cui si innamora, al di là della pressione commerciale dell'editore, rischia di essere un romantico ricordo. E qualche libro, anche qualche bel libro, ne soffre. Però, il lettore forte, oggi come ieri, va a cercare le sue letture ovunque con estrema attenzione, per esempio sul web, dove ci si scambiano segnalazioni, critiche e consigli.» Anche per Elisabetta Sgarbi, in fondo, la crisi agisce come motore di razionalizzazione: «in un clima di sfiducia nel mercato si chiede attenzione ai ricavi effettivi e il ridimensionamento delle uscite è una strada inevitabile, sebbene la Bompiani non abbia mai forzato il numero dei titoli e abbia sempre misurato il numero delle novità sull'intento di lavorare al meglio i libri pubblicati.» Anche voi avete investito di più sugli autori italiani? La Bompiani ha una tradizione di narrativa straniera che continua a essere ostinatamente coltivata, e a buon diritto; ma è anche vero che l'attenzione prestata agli autori italiani è andata crescendo negli ultimi anni, e lo si deve proprio al fatto che la nostra narrativa ha attinto nuove forze dal cuore stesso della società, che sta cambiando a ritmi vertiginosi. Molti scrittori lamentavano di non aver quasi più nulla da dire, e ora si sono come risvegliati, scoprendo un mondo imprevisto e imprevedibile che aspettava di essere raccontato.»

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La generazione inquieta (sezione: Globalizzazione)

( da "Sole 24 Ore, Il" del 09-04-2009)

Argomenti: Cina Usa

Il Sole-24 Ore sezione: COMMENTI E INCHIESTE data: 2009-04-09 - pag: 15 autore: La generazione inquieta I conti con economia, finanza e lavoro in una società sempre più virtuale di Walter Mariotti «I o sono lo spirito che vuole eternamente il male e opera eternamente il bene». Vent'anni dopo la caduta del Muro di Berlino, tornano alla mente i versi di Mefistofele nel Faust di Goethe. Se nel 1989 il crollo (simbolico) del comunismo prometteva un mondo globalizzato, che Francis Fukuyama vedeva ricco e libero grazie alla tecnologia, il 2009 offre uno scenario opposto.Il G-20 di Londra ha messo una pietra tombale sull'economia intesa come pura astrazione, deregulation del principio di realtà. Abiurando la religione del leverage e il feticcio del risultato trimestrale, le superpotenze hanno sancito la fine di qualunque "dottrina Reagan", "era Clinton" e "protocollo Bush" che hanno dominato la realtà biopolitica di due decenni. Ipotecando il futuro a chi in quelle illusioni è cresciuto, come racconta la storia di copertina di IL, il mensile del Sole 24 ore in edicola domani. Goethe spiega bene l' inaccettabile violenza di blackblock e casseurs. Il Bene e il Male sono legati nel principio di dualità, che con quello di reversibilità domina la nostra vita. Tutto ciò che aspira ad essere unico si distrugge prima di rovesciarsi nel suo opposto. Per questo Slavoj Zv iz v ek vede il terrorismo come la faccia mostruosa e reciproca del capitale finanziario globalizzato, l'ombra nera che insegue il suo fulgore assoluto. Perché ogni sistema che raggiunge il dominio globale - anche solo sul piano simbolico - è destinato a essere destabilizzato nel suo opposto. Tutto inizia a chiarirsi con la glasnost di Mikhail Gorbaciov, salutata entusiasticamente come l'inizio della fine dell'Impero del Male. Lo era davvero, ma anche del suo antagonista storico e strutturale. Più che "trasparenza", infatti, glasnost significa "pubblicità" nel senso aristocratico di "cosa pubblica". Ma che tutto sia pubblico, che tutto divenga visibile e diafano è l'inizio della fine: la convinzione di realizzare non un modello di vita ma il migliore dei modelli. è "la trasparenza del Male",come l'hadefinita Jean Baudrillard. Più si procede nella liberazione del mondo più il mondo diventa pesante, ambiguo e difficile. Proprio come il sesso. Sempre più liberato, aperto, facilitato, il sesso scivola dietro le quinte delle nostre vite lasciando il posto alla pornografia, ovvero alla realtà virtuale del sesso dove lo sguardo prende l'egemonia su tutti gli altri sensi, compreso il piacere. La sparizione dell'economia e della finanza nella virtualità dei titoli tossici segue lo stesso destino del sesso e del Grande Fratello, ultima tappa popolare di quel "crimine perfetto" che è la sparizione del reale nell'immaginario. Un delitto dove perfino lo statista Gorbaciov non può che divenire un segno, un testimonial, un attore come un altro. Ogni discorso sulla fine - del Comunismo, della Malattia, della Storia - è un'accelerazione nella virtualità opposta. Ogni ideologia di liberazione crea catene che non si spezzano. Lo comprendono i ventenni che si raccontano a IL: cresciuti nel mito della leggerezza, della flessibilità, dell'abolizione del luogo di lavoro scoprono una vita pesante, rigida e privata del lavoro, che ha cessato di essere una forza di produzione per diventare un segno tra i segni. Ma quando il lavoro non è più un valore ma un segno della posizione sociale e del modo di vivere, o meglio del lifestyle, allora anche gli stipendi non hanno più nessuna relazione con ciò che uno produce ma solo con la posizione che si occupa nel sistema dei segni. Per questo, come ha intuito il presidente Obama, occorre ripensare integralmente il ciclo denaro-prodotto. Per tentare di ricollegare la realtà residua a un concetto ormai dimenticato, il valore. Per paradosso, ma fino a un certo punto, potremmo sostenere che il Muro di Berlino non è caduto nel 1989 ma nel 2009. Assieme al comunismo, infatti, se n'è andato quel tipo di capitalismo che ne rappresentava l'opposto speculare. Oggi gli anni Ottanta sono davvero finiti e il presente è un luogo dove non solo il Bene appare spesso sotto le effigie del Male, ma in cui ogni categoria d'interpretazione classica della realtà è saltata, proprio come su internet. Oggi i comici fanno i politici, i politici indulgono nel gossip, gli intellettuali animano i talk show, gli studenti editano riviste hard - fra le più accreditate ci sono naturalmente quelle di Harvard - le casalinghe scaricano le loro avventure sui siti erotici gratuiti. Il World Wide Web, che abolisce il passato e il futuro ma anche l'intelligenza e la stupidità in un contemporaneismo amorale è la chiave per capire la nostra vita. Proprio come la tv che sembra fornire esperienze più intense della vita perché ormai la vita è strutturata tra outlet, programmi televisivi e politica spettacolarizzata. «Affermo che viviamo in un mondo meraviglioso. Noialtri occidentali abbiamo l'insigneprivilegio di vivere nella migliore società che la storia dell'umanità abbia mai conosciuto. è la società più giusta, più uguale, più umana della storia». Così scriveva sir Karl Popper prima della caduta del Muro di Berlino. Suo malgrado, centrava il punto Popper: responsabile non è il capitalismo, ma la nostra idea di capitalismo. La convinzione, cioè, che senza la nostra passione, la nostra partecipazione e la nostra critica questo ci conduca automaticamente a sorti magnifiche e progressive. Qui sta il vero «vizio oscuro dell'Occidente», come l'ha definito Massimo Fini, pensare di operare il Bene ballando in bilico sull'abisso del Male. © RIPRODUZIONE RISERVATA

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In recupero cotone e soia, torna a calare il cacao (sezione: Globalizzazione)

( da "Sole 24 Ore, Il" del 09-04-2009)

Argomenti: Cina Usa

Il Sole-24 Ore sezione: MATERIE PRIME data: 2009-04-09 - pag: 44 autore: COMMODITIES In recupero cotone e soia, torna a calare il cacao M a terie prime in ordine sparso nella giornata di ieri, caratterizzata da una certa volatilità anche su altri mercati. Il petrolio ha ridotto i rialzi a pochi centesimi di dollaro sul finale di seduta (il Wti si è assestato a 49,38 $/barile), dopo che le minute della Fed hanno gettato una luce negativa sugli scenari dell'economia. L'oro ha chiuso la giornata su livelli quasi invariati, ma tra i metalli in generale hanno prevalso i rialzi. Nonostante le incertezze sulla domanda, i non ferrosi all'Lme hanno tutti chiuso la giornata in progresso, ad eccezione di piombo e zinco, che però hanno accusato flessioni minime. Il cacao è tornato ad essere bersaglio di forti vendite: a Londra è calato del 3%, a New York del 4,4%. In rialzo lo zucchero grezzo (+1,2%), mentre quello raffinato e il caffè continuano ad essere poco mossi. Alla vigilia del rapporto Usda, sono finiti ai massimi da due mesi il cotone sodo al Nyce (a quota 48,72 USc/lb) e i semi di soia al Cbot (1.009 USc/bu). Su questi ultimi hanno pesato anche le forti esportazioni Usa verso la Cina. A Chicago è invece in ribasso il grano.

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Havel e il testo antirusso (sezione: Globalizzazione)

( da "Corriere della Sera" del 09-04-2009)

Argomenti: Cina Usa

Corriere della Sera sezione: Prima Pagina data: 09/04/2009 - pag: 1 Vertice Usa-Ue Diritti umani Havel e il testo antirusso «censurato» di MARIA SERENA NATALE E' un documento che avrebbe dovuto sancire un nuovo impegno di Usa e Ue nella difesa dei diritti umani nel mondo, da pubblicare dopo il vertice di Praga. Scritto da Václav Havel, il primo presidente della Cecoslovacchia libera, l'eroe della rivoluzione del 1989. Ma non è mai uscito: cita, tra i Paesi in cui monitorare il rispetto dei diritti umani, Cina, Federazione russa, Bielorussia, Birmania, Corea del Nord, Cuba. E la sua diffusione avrebbe messo in forse equilibri internazionali delicati, soprattutto con la Russia. A PAGINA 23

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La Sardegna è pronta a mobilitarsi (sezione: Globalizzazione)

( da "Unione Sarda, L' (Nazionale)" del 09-04-2009)

Argomenti: Cina Usa

Primo Piano Pagina 106 l'attesa Protezione civile La Sardegna è pronta a mobilitarsi L'attesa. Protezione civile --> Non c'è ancora una data certa perché prima serve il via libera da Roma per evitare inutili sovrapposizioni nel piano dei soccorsi. Ma la Protezione civile sarda è già pronta alla mobilitazione per portare gli aiuti alla popolazione dell'Abruzzo. «Siamo pronti a partire con 480 uomini», conferma Giorgio Cicalò, direttore del servizio di Protezione civile della Regione. «Non è ancora arrivata, però, la chiamata che ci dovrà autorizzare a imbarcarci per la Penisola. Il programma di lavoro prevede 120 uomini per quattro turni». SERVE IL VIA LIBERA Dalla presidenza del Consiglio si rinnova l'appello alle Regioni di non far muovere i volontari e altro personale operativo senza una precisa richiesta di intervento. Si vuole scongiurare il rischio di intralciare le già difficili operazioni di soccorso. La colonna mobile sarda è composta da unità cinofile, mezzi e attrezzature per la movimentazione delle macerie, autobotti per il trasporto di acqua potabile, un ambulatorio, ambulanze, una cucina da campo, le torri faro, i gruppi elettrogeni, le tende da campo, le strutture per l'allestimento di postazioni mediche avanzate e varie attrezzature per la logistica. L'équipe del 118 ha 15 professionisti tra medici e infermieri specializzati per l'assistenza sanitaria. L'INTERVENTO DELLA GIUNTA La Giunta regionale sarda ha stanziato 100 mila euro per l'emergenza terremoto in Abruzzo. Con una delibera approvata in viale Trento si rendono disponibili le risorse per l'immediato intervento della colonna mobile regionale di Protezione Civile destinata ai soccorsi nelle zone colpite dal sisma. La Regione sarda si è mossa su apposita richiesta del Friuli Venezia Giulia, capofila del coordinamento degli aiuti regionali su mandato della Protezione Civile nazionale. Lo stanziamento dei fondi è fondamentale per consentire la partenza della colonna mobile sarda. L'ipotesi è che presto ci sarà un avvicendamento così i soccorritori di altre regioni già presenti nelle zone terremotate. CROCE ROSSA Nel frattempo, anche la Croce Rossa Italiana ha allertato tutte le componenti militari, civili e del volontariato che operano in Sardegna. Una cinquantina di persone, tra medici, infermieri, personale della logistica, ha dato la propria disponibilità per una immediata partenza. Tra i mezzi inseriti nell'elenco inviato al coordinamento delle emergenze della Croce Rossa di Roma, c'è anche un'ambulanza 4x4, gruppi elettrogeni e tralicci per l'illuminazione notturna.

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Bertolaccini, una vita di grande generosità (sezione: Globalizzazione)

( da "Nazione, La (Empoli)" del 09-04-2009)

Argomenti: Cina Usa

CRONACA EMPOLI pag. 4 Bertolaccini, una vita di grande generosità EMPOLI ha perso uno dei suoi imprenditori più conosciuti: Bruno Bertolaccini (nella foto), 76 anni, stimato per il suo ingegno e l'umanità. Arrivato da Lucca per lavoro oltre mezzo secolo fa, Bertolaccini è stato il primo frigorista in Empoli, instaurando, fra l'altro, una collaborazione lavorativa con Sammontana. Oltre 50 anni fa ha iniziato fondando la Frigoriferi Bruno Bertolaccini'. Dagli allestimenti di banconi frigo per macellerie e pescherie, fino alla realizzazioni di strutture industriali, Bertolaccini ha accresciuto un'azienda, fondando anche un consorzio atto a riunire tutti i frigoristi della toscana CTF. Sposato con Gabriella per 47 anni, dopo tre di fidanzamento, ha due figli Luca e Andrea, ed è stato un padre e un marito dai forti valori tradizionali. Le offerte raccolte al funerale sono devolute per il viaggio della speranza in Usa di un bimbo affetto da rara malattia («AIUTIAMO ELIA» alla Cassa Risparmio di San Miniato- Filiale San Miniato Basso ABI: 06300; CAB: 71152; C/C: 0200914; CIN: E; BIC: CRSMIT3S;IBAN: IT 16 E 06300 71152 CC1170200914).

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di PAOLO GALLIANI MILANO CI VORREBBE un'overdose di hu... (sezione: Globalizzazione)

( da "Giorno, Il (Milano)" del 09-04-2009)

Argomenti: Cina Usa

MILANO ATTUALITA' pag. 4 di PAOLO GALLIANI MILANO CI VORREBBE un'overdose di hu... di PAOLO GALLIANI MILANO CI VORREBBE un'overdose di humor inglese. E servirebbe la satira dei parigini che in questi giorni impazziscono per una t-shirt (sui 35 euro) con sopra scritto «Ho incrociato la crisi...è super-simpatica». Troppo seri, i milanesi e i lombardi, per metterla sul ridere. Ed è troppo vicina Pasqua per non sfogliare la solita margherita, tipo «partiranno o non partiranno?». Certo che partiranno. Semmai il problema è come, dove, quanto. E allora eccolo il responso: vacanze sì, ma striminzite, con budget drasticamente ridotti e per destinazioni non troppo lontane. È PIÙ CHE una percezione. Sono i numeri a dirlo: il turismo è in ginocchio e non saranno certo le «sacrosante vacanze» d'inizio aprile a risollevarlo. Crollano i viaggi a lunga distanza, anche se si difendono ottimamente alcune destinazioni (Stati Uniti in testa) e reggono benissimo le crociere (un boom in controtendenza); vanno in picchiata libera le destinzioni «lusso» perchè il coma profondo delle Borse ha malmenato i loro maggiori clienti; e si dimezza la durata dell'holiday meneghino: due-tre giorni di media, con netta preferenza per località vicine, in Italia o in Europa, raggiungibili in auto o con voli «davvero low cost». Come dire: se non è un semplice «fuori porta pasquale» poco ci manca. E chi tende alla malinconia, scomodi pure le vecchie immagini delle code ai caselli per gli «esodi pasquali» verso Riviera e laghi. Facile spacciarsi per profeti: non succederà. Non stavolta. Se va male, ci sarà movimento la sera di Pasquetta, solo perchè è un dogma uscire da Milano per mangiare in provincia ed è un atto di fede rientrare entro sera a casa. Il resto? Nulla di esaltante. Molti lombardi si accontenteranno di un «city break» in una delle città d'arte del Nord Italia, sembrano ben piazzati i laghi e le vallate alpine (Valtellina ma anche Trentino, Alto Adige e Valle d'Aosta). Hanno sempre un certo appeal anche la Riviera ligure e la Costa Azzurra. E visto che i budget sono diventati magri, quasi impalpabili, avranno ancora successo gli «agriturismo», considerati (spesso a torto) posti dove il rapporto qualità-prezzo è ottimale. TANT'È, Pasqua è in fondo un test in vista dell'estate e non è un caso che gli operatori turistici guardino con (malcelata) preoccupazione ai segnali che stanno arrivando dal mercato, a quello italiano e in modo specifico a quello milanese-lombardo, considerato il più appetibile. Sta tornando l'abitudine di prenotare sempre più sottodata, tre, quattro giorni prima della partenza. Come dire: cacciato dalla finestra, torna il last minute, espediente comprensibile in un momento di dilagante pessimismo. E c'è anche attesa sulla conferma o meno di certi orientamenti. Le destinazioni al top per l'estate? Egitto, grandi città europee e Maldive. In risalita: Usa e Brasile. In ribasso: Cina e Caraibi. Semplici proiezioni: di questi tempi, le certezze sono al bando.

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ALLA PROTEZIONE CIVILE del Comune stanno arrivando numerose offerte... (sezione: Globalizzazione)

( da "Resto del Carlino, Il (Cesena)" del 09-04-2009)

Argomenti: Cina Usa

CESENA PRIMO PIANO pag. 3 ALLA PROTEZIONE CIVILE del Comune stanno arrivando numerose offerte... ALLA PROTEZIONE CIVILE del Comune stanno arrivando numerose offerte di aiuto alle popolazioni dell'Abruzzo colpite dal terremoto. Non è tuttavia ancora possibile trasmetterle alla struttura di coordinamento che dovrà occuparsi di smistarle, tenuto conto dell'emergenza sanitaria e del necessario periodo di assestamento dell'organizzazione dei soccorsi. Chiunque fosse interessato a prestare la propria opera in Abruzzo può comunque segnalarlo al Servizio Protezione Civile del Comune ( 0547-356365 ) indicando eventuali specializzazioni. I nominativi saranno girati alle autorità preposte al fine di essere utilizzati al meglio e nel momento più opportuno. Chi vuole offrire aiuti materiali (beni di prima necessità, vestiario, giocattoli, ecc...) dovrà comunicarlo allo stesso Servizio Protezione Civile che lo segnalerà alle associazioni incaricate.

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LA CROCE Verde di Lucca, gruppo Protezione civile, martedì 14 ... (sezione: Globalizzazione)

( da "Nazione, La (Lucca)" del 09-04-2009)

Argomenti: Cina Usa

24 ORE LUCCA pag. 7 LA CROCE Verde di Lucca, gruppo Protezione civile, martedì 14 ... LA CROCE Verde di Lucca, gruppo Protezione civile, martedì 14 aprile invierà volontari specializzati in logistica nelle zone terremotate in Abruzzo dove, insieme a uno psicologo e ad alcuni educatori, allestirà una tenda destinata a centro di accoglienza per i bambini. A tale fine la Croce Verde ha avviato la raccolta di materiale nuovo per scuola, giochi e cancelleria (libri, quaderni, lavagne, giochi, pennarelli) nella sede di viale Castracani 468/D. Il gruppo di Protezione civile è pronto per partire con i propri volontari specializzati anche per sostenere le attività del Centro di coordinamento nazionale nelle zone terremotate. Per informazioni: 0583 467713, cvlucca@croceverdelucca.it ANCHE la Protezione civile zona Nord Capannori, che ha sede in via dei Paracadutisti,1 a Tassignano (tel. 393 9652010 - fax 0583 929764) ha istituito un centro raccolta presso la sede del comitato di Zone in via della Cateratta (collaborazione gemellata). Sono richiesti generi di prima necessità solo nuovi: coperte, sacchi a pelo, cuscini, brande da campeggio, maglioni, giacconi impermeabili, indumenti intimi uomo/donna/bambini, indumenti per bambini, pantaloni da uomo/donna. Inoltre generi alimentari a lunga conservazione. Rivolgersi ai numeri 0583 928906 o 333 6269153 (Mungai); 0583 929866 (bar Centoni); 393 9652010 Protezione civile zona Nord Capannori. Inoltre si possono fare donazioni presso la Cassa di Risparmio di Lucca Pisa Livorno alle coordinate bancarie: iban IT40 Z 06200 2476 3000000126414, con oggetto «terremoto Abruzzo». Saranno consegnati direttamente dall'associazione di volontariato. Intanto il consiglio comunale di Lucca su proposta di Piuppani (Ulivo Pd) ha deciso ieri all'unanimità di destinare a favore delle popolazioni colpite dal sisma il gettone della seduta.

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Rientreranno questo pomeriggio i volontari della Protezione civile inviati dal comune di San Severin... (sezione: Globalizzazione)

( da "Messaggero, Il (Marche)" del 09-04-2009)

Argomenti: Cina Usa

Giovedì 09 Aprile 2009 Chiudi Rientreranno questo pomeriggio i volontari della Protezione civile inviati dal comune di San Severino in Abruzzo, nelle zone colpite dal sisma, subito dopo la forte scossa di terremoto che nella notte fra domenica e lunedì scorsi ha provocato morti, feriti ed ingenti danni. La squadra, formata dal coordinatore del gruppo comunale di Protezione civile, Dino Marinelli, e da altre quattro persone, ha contribuito all'allestimento di una tendopoli nel grande prato di piazza d'Armi all'Aquila e poi nel montaggio dell'ospedale da campo presso la cittadina abruzzese. L'Amministrazione comunale di San Severino, una delle prime delle Marche ad offrire il proprio aiuto ai terremotati, ha rinnovato in queste ore la propria disponibilità per far partire anche altre squadre di volontari e si è offerta per l'invio di tecnici per svolgere attività di rilevamento dei danni. Presso il gruppo comunale di Protezione civile esiste già una squadra di geometri, architetti ed ingegneri pronta, anche in questo caso, ad intervenire con tempestività. All'Aquila sta operando anche il gruppo di Macerata del Cisom, il corpo italiano di soccorso dell'Ordine di Malta, Su incarico della Protezione civile, il Cisom è stato incaricato della gestione del comune di Ocre. Il Comune di Civitanova aprirà uno sportello di coordinamento presso la sede della Protezione civile per tutti coloro che vorranno mettere a disposizione beni alimentari o alloggi e raccolte fondi. Nei prossimi giorni, inoltre, sarà attivato anche un conto corrente bancario per la raccolta di fondi. Intanto, la Croce Verde di Macerata, attiva nella zona terremotata sin dalla giornata di lunedì, precisa che in questa fase servono volontari preparati in quanto la prima emergenza non può essere improvvisata. «Dovrà essere inviato - spiega il presidente Angelo Sciapichetti - solo ed esclusivamente il materiale richiesto dalla Protezione civile. Nei prossimi giorni serviranno sicuramente volontari per aiutare e confortare i senza tetto e sarà utile chiunque abbia buona volontà e disponibilità. La Croce Verde, qualora ce ne fosse bisogno, ne darà prontamente notizia».

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QUALI attività svolgono la Protezione civile e gli alpini sul territorio. Questo il tema dell&#... (sezione: Globalizzazione)

( da "Resto del Carlino, Il (Forlì)" del 09-04-2009)

Argomenti: Cina Usa

FORLI' PROVINCIA pag. 6 QUALI attività svolgono la Protezione civile e gli alpini sul territorio. Questo il tema dell&#... QUALI attività svolgono la Protezione civile e gli alpini sul territorio. Questo il tema dell'incontro organizzato oggi alle 14.30 al centro Auser di Forlimpopoli (via Ho Chi Min 28). Relatori saranno Gabriele Russo, della Protezione civile, ed il capogruppo degli alpini, Vladimiro Castagnoli. Un incontro di attualità, visto il ruolo di queste forze di soccorso in questi giorni in Abruzzo.

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In merito alla polemica sulle politiche del turismo riceviamo e pubblichiamo (sezione: Globalizzazione)

( da "Nazione, La (Pistoia)" del 09-04-2009)

Argomenti: Cina Usa

PRIMA pag. 1 In merito alla polemica sulle politiche del turismo riceviamo e pubblichiamo ETTORE SEVERI* LA DURISSIMA e stizzita reazione del Partito Socialista provinciale alla mia proposta di un manager unico che si occupi della promozione turistica in tutta la provincia, mi fa capire di aver toccato un nervo scoperto». Ho la sensazione che i Socialisti considerino la promozione turistica più una «roba loro» che un servizio alle attività e alle vocazioni del nostro territorio. Voglio far sommessamente notare che, mentre mi attaccano per quanto fatto per il turismo a Montecatini negli ultimi 10 anni, si accingono ad appoggiare per la mia successione a sindaco di Montecatini Alberto La Penna, mio attuale vicesindaco e assessore al turismo: vorrei che i Socialisti discutessero con lui quanto fatto in questi anni per la promozione della città, in Italia e nel mondo e, qualora le opinioni rimanessero le stesse espresse sulla stampa, mi chiedo su quali basi abbiano deciso di appoggiare il centrodestra, nella sola città di Montecatini, mentre nel resto della provincia si schierano con il centrosinistra. Tornando alle mie proposte per il rilancio del turismo, è chiaro a tutti che all'enorme fiume di denaro speso dall'assessore Risaliti non è corrisposto un adeguato aumento dei flussi turistici e che è ridicolo continuare con un sistema dove ogni provincia promuove da sola il proprio territorio, magari effettuando un viaggio in Cina, con tanto di giornalisti locali al seguito, la settimana successiva a quella in cui c'è andata Lucca o Firenze. Così come non è più pensabile di continuare con il sistema di 2 aziende di promozione turistica che agiscono, a volte, in competizione fra loro, per la promozione del pistoiese. La sinergia fra Comuni e Province limitrofe, fra enti locali ed operatori privati, fra soggetti economici del territorio e Camere di Commercio, resta l'unica strada possibile per vincere la sfida della promozione territoriale in un mondo globalizzato, nel quale i viaggi all'estero di Risaliti servono solo a far felici partecipanti ed organizzatori. * candidato del Pdl alla presidenza della Provincia di Pistoia

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Vertice Usa-Ue, il testo di Havel (sezione: Globalizzazione)

( da "Corriere della Sera" del 09-04-2009)

Argomenti: Cina Usa

Corriere della Sera sezione: Esteri data: 09/04/2009 - pag: 23 Il caso Scritta e mai pubblicata la dichiarazione sui diritti umani firmata dall'ex presidente Vertice Usa-Ue, «censurato» il testo di Havel Quando domenica Barack Obama l'ha scandito, «Sametová revoluce», la piazza del Castello di Praga ha tremato. Poche ore dopo, al termine del suo primo vertice con l'Ue, il presidente americano ha incontrato il simbolo della «Rivoluzione di Velluto» e della lotta per i diritti dell'uomo, Václav Havel. A pochi giorni da quel summit spunta un documento che doveva sancire un nuovo impegno di Stati Uniti e Unione Europea nella difesa dei diritti umani nel mondo. Il testo era firmato da Havel in persona. Non è stato mai pubblicato. Si tratta di una dichiarazione congiunta Usa-Ue la cui stesura era stata affidata dal governo ceco, presidente di turno dell'Unione Europea, a Václav Havel, il drammaturgo leader della Rivoluzione che nel 1989 strappò il Paese al regime comunista e che divenne il primo presidente della Cecoslovacchia libera. Contattato da Alexandr Vondra, vicepremier con delega agli Affari europei, Havel aveva inviato a fine marzo una prima versione in quattro paragrafi. Nel testo, visto dal Corriere, «la comunità transatlantica» affermava di «non volere esportare la propria cultura e il proprio punto di vista» ma di «essere e dover essere pronta a cooperare con tutti a tutela dei principi dell'eguaglianza, del reciproco rispetto, della lealtà e devozione ai valori comuni al genere umano». E proseguiva, senza fare sconti: «L'Unione Europea e gli Stati Uniti sono determinati a monitorare in modo approfondito la situazione in Cina anche in riferimento al Tibet nella Federazione russa, in Bielorussia, Birmania, Corea del Nord, a Cuba, in Sudan e in altri Paesi nei quali persone oneste e di spirito libero soffrono per aver espresso il proprio pensiero». «I diritti umani sono un tasto delicato dice la portavoce del ministro Vondra , concordare un testo che contenesse riferimenti alla Russia e mettesse d'accordo tutti i ventisette membri dell'Ue avrebbe richiesto molto più tempo». La dichiarazione sarebbe poi passata al vaglio del Congresso Usa, «dove avevo già sondato il terreno ha dichiarato lo stesso Vondra al quotidiano economico Hospodarske Noviny ma ad essere sinceri un governo dimissionario non è in grado di far approvare iniziative che richiedono una forza supplementare, eravamo troppo deboli e abbiamo rinunciato» (il 24 marzo il voto di sfiducia del Parlamento ha fatto cadere la coalizione di centrodestra guidata da Mirek Topolanek, in queste ore si sta formando un esecutivo tecnico). Era stata infine considerata l'ipotesi di proporre il testo all'ultimo momento, con Obama già in Europa, confidando che il nome di Havel bastasse come lasciapassare una lettera dell'ex presidente si era già rivelata decisiva nel convincere Obama a tenere a Praga il suo discorso europeo, ha rivelato ieri Topolanek. Sul tavolo dei capi di Stato e di governo, però, la dichiarazione non è ufficialmente mai arrivata. «In realtà non ho mai creduto che il testo potesse essere approvato in tempi così rapidi» ha detto Václav Havel al Corriere. «Impensabile far passare attraverso la procedura regolare un documento così duro con Russia e Cuba spiega la giornalista ceca Tereza Nosalkova . La diplomazia dell'ultim'ora era la sola chance, ma a quel punto il governo non poteva correre il rischio». Maria Serena Natale

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Un tibetano in mostra la Biennale rischia la rabbia dei cinesi (sezione: Globalizzazione)

( da "Tribuna di Treviso, La" del 09-04-2009)
Pubblicato anche in: (Corriere delle Alpi)

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Ad Arti Visive Un tibetano in mostra la Biennale rischia la rabbia dei cinesi Gonkar Gyatso personalmente invitato dal direttore Birnbaum esporrà un grande Buddha con il grafico delle relazioni tra Cina Popolare e Tibet ENRICO TANTUCCI Nell'anno in cui Venezia ha conferito la cittadinanza onoraria al Dalai Lama - con quache protesta cinese sottotraccia - la Biennale Arti Visive esporrà per la prima volta nella sua storia le opere di un artista tibetano. A scegliere Gonkar Gyatso - questo il suo nome - è stato lo stesso direttore della Biennale Daniel Birnbaum, per Fare Mondi la rassegna principale della Mostra Internazionale delle Arti Visive, in programma dal 7 giugno al 22 novembre tra Giardini e Arsenale, scrivendogli nella lettera di invito: «A mio modo di vedere il vostro lavoro sarà uno dei contributi centralo della Mostra, pienamente in linea con il suo tema». Così, a poca distanza, a Venezia, saranno il nuovo Padiglione della Cina, e, appunto il quarantasettenne artista tibetano - nato a Lhasa, e formatosi proprio a Pechino e poi trasferitosi a Londra, dove vive e lavora - che nelle sue opere affronta i temi della diversità e dell'appartenenza culturale, della fusione di diverse culture e tradizioni, affrontando anche criticamente la questioni dei rapporti con la Cina. Una delle opere di Gyatso che sarà esposta a Venezia mostrerà un disegno di sei metri di un Buddha giacente - che fa anche riferimento alle relazioni tra Cina e Tibet - nello stato finale di illuminazione prima della morte. Per l'artista la postura del Buddha «ha la sua eleganza, ma esprime anche un senso di vulnerabilità». L'artista usa questa immagine simbolica per rappresentare le relazioni tra Cina e Tibet, sovrapponendo ad essa l'indice del mercato azionario con il suo grafico. Solo che, invece di rappresentare gli alti e bassi del mercato, il grafico rappresenterà 58 anni di relazioni sinotibetane dal 1951 a oggi, quelle descritte con accenti molto critici anche dal Dalai Lama in occasione della sua visita a Venezia per la cittadinanza onoraria, nel corso della seduta pubblica tenutasi alla Biblioteca Marciana. Conoscendo la ben nota ipersensibilità cinese per tutto ciò che promuove l'identità tibetana, non è difficile prevedere che l'esposizione di Gonkar Gyatso, praticamente fianco a fianco, all'Arsenale, con quella degli artisti cinesi possa provocare qualche "frizione" diplomatica. La Biennale, da parte sua, come sempre, tutela la piena libertà espressiva degli artisti, al di là di ogni censura, tanto più che non ci sarà un padiglione tibetano, ma solo un artista di quel Paese scelto dal direttore della Mostra. Ma la polemica politica, per una manifestazione che sarà sotto gli occhi del mondo. è dietro l'angolo.

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una valigia piena di dollari con carla vitantonio a linutile (sezione: Globalizzazione)

( da "Mattino di Padova, Il" del 09-04-2009)

Argomenti: Cina Usa

Pagina 45 - Giorno/Notte «Una valigia piena di dollari» con Carla Vitantonio a Linutile Va in scena sabato alle 21 al Teatro Linutile di via Agordat lo spettacolo "Una valigia piena di dollari". Il racconto, scritto e interpretato dall'attrice molisana Carla Vitantonio ma trapiantata a Padova da anni, è inserito all'interno della rassegna primaverile e partecipa al Premio "Linutile del teatro 2009". Una storia di radici e di identità, perché, sottolinea l'autrice e interprete Vitantonio, non possiamo parlare di accoglienza o di integrazione se prima non conosciamo quali sono le nostre radici. Una specie di imprescindibile punto zero per la promozione di una nuova cultura di pace. Dice l'autrice: «Sono emigrata nel 1997 come la maggior parte dei miei coetanei, e come molti di loro non sono più tornata a casa. Io non lo so, sinceramente, non lo so, cosa ognuno di noi si è portato dietro. Ma parlando con i vecchi compagni di scuola e gli amici di un tempo torna, spesso, il ricordo di una terra dell'infanzia, in cui la realtà delle cose si mescolava felicemente all'immaginario e all'incomprensibile, in cui un lupo mannaro aveva la stessa dignità e tangibilità di un prete o di un sindaco comunista, e le giornate erano lunghe, infinite, antiche come le case attorno a noi. Ho raccolto per un paio d'anni ricordi, esperienze mie e altrui, proverbi, ricercato tradizioni di cui avevo sentito parlare da piccina. Ho rivisitato i luoghi e le case, confrontato fotografie, incontrato persone che mi avevano conosciuta da piccola e non si ricordavano più chi fossi». Lo spettacolo si sviluppa sulla scia dei ricordi di un'infanzia trascorsa in un paesino i cui abitanti - vivi, morti, entità sovrannaturali e leggendarie, tutti con la medesima dignità e tangibilità - sono molto più vicini ai protagonisti di un romanzo latinoamericano che agli italiani dell'epoca della globalizzazione. Biglietto 10 euro; inizio spettacolo ore 21, è consigliata la prenotazione al numero 049 / 2022907 o inviando una mail a "linutile@gmail.com".

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berlusconi: modello friuli per la rinascita (sezione: Globalizzazione)

( da "Messaggero Veneto, Il" del 09-04-2009)

Argomenti: Cina Usa

Il premier torna fra le macerie dell'Aquila e con il friulano Berlasso lancia il piano per ripartire. «Aiuto indispensabile per sconfiggere il sisma» Mobilitati Protezione civile vigili del fuoco, unità cinofile Il Fvg gestirà l'emergenza Berlusconi: modello Friuli per la rinascita «Grazie ai volontari Fvg la mappa dei danni, ora ogni città sarà ricostruita da una Provincia italiana» 500 VOLONTARI ALL'OPERA L'ABBRACCIO A UNA SOPRAVVISSUTA Il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, abbraccia e conforta un'anziana sopravvissuta, disperata per aver perso tutto nel terremoto che ha devastato l'Abruzzo. Ieri il premier è tornato all'Aquila per un sopralluogo al centro storico della città di ANTONIO SIMEOLI L'AQUILA. «Un ringraziamento ai volontari friulani, a loro sono bastate poche ore per fornirci queste cartine e questi rilievi topografici fatti dall'elicottero. Grazie a questi documenti ora sarà più facile quantificare i danni e capire gli interventi da realizzare». Con queste parole del premier Silvio Berlusconi, pronunciate ieri a L'Aquila poco dopo le 14 nel corso della conferenza stampa in cui ha fatto il punto sull'emergenza, il "modello Friuli" è diventato un'altra volta esempio da seguire nel corso delle calamità naturali. Il presidente del Consiglio ha mostrato con orgoglio quelle carte topografiche che poco prima il direttore della Protezione civile Guido Bertolaso, insieme al direttore regionale Guglielmo Berlasso, gli avevano illustrato e consegnato. Grazie a modernissime tecnologie, uniche in Italia e in alcuni casi in Europa, dall'elicottero i tecnici friulani sono riusciti a fotografare, metro per metro, gli 800 km della zona interessata dal sisma. Il tutto è avvenuto utilizzando la tecnologia laser-scan che ha prodotto una serie di ortofoto digitali con una risoluzione impressionante, addirittura fino a 15 cm. Insomma, ora gli uomini della Protezione civile, con quelle foto, possono virtualmente entrare in ogni piazza, stradina, casa dei paesi colpiti dal sisma e valutare quanto gli edifici abbiano subito danni e che cosa si debba fare per intervenire. «Con la tecnologia utilizzata in questi due giorni qui in Abruzzo - ha spiegato il direttore della Protezione civile del Friuli Venezia Giulia, Guglielmo Berlasso - abbiamo già "fotografato" metà del Friuli che quindi per noi non ha più segreti. Questo ci consente, in caso di emergenze di ogni tipo, intervenire immediatamente con soluzioni importanti». Berlasso, poi ritorna ai complimenti fattigli dal premier e gira subito quegli elogi a tutta la macchina della Protezione civile regionale. «In momenti così difficili quello del Presidente del Consiglio è stato un riconoscimento importante del lavoro di decine e decine di tecnici e volontari che operano nella Protezione civile del Friuli Venezia Giulia». «La tecnologia di cui disponiamo, in certi casi unica in Italia - ha continuato Berlasso - è uno dei fiori all'occhiello del Dipartimento nazionale anche se va ricordato il ruolo della Regione che ha anticipato i fondi per l'acquisto delle costosissime apparecchiature». Ora insomma, grazie al lavoro dei tecnici friulani, i paesi intorno a L'Aquila e il capoluogo non hanno più segreti. «Con quelle foto - spiega ancora Berlasso - è possibile sezionare addirittura le case, capire quale parte di esse, a esempio, sia stata danneggiata parzialmente o irrimediabilmente, e quale invece possa essere recuperata». E così il "modello Friuli", come già fatto in tutte le calamità naturali recenti, non solo in Italia (basti ricordare come, per la ricostruzione di New Orleans distrutta quattro anni fa da un uragano, fu presa a esempio la ricostruzione post-sisma 1976), è stato utilizzato anche per affrontare l'emergenza a L'Aquila. Non solo per le metodologie da mettere in campo per portare i primi soccorsi, non solo per l'organizzazione delle squadre di Protezione civile (proprio in Friuli dopo il sisma del '76 nacquero le prime squadre di Protezione civile); non solo per la grande generosità, ma anche per la tecnologia d'avanguardia, che i tecnici friulani hanno messo a disposizione di quelle popolazioni già poche ore dopo il terremoto. E così il Friuli esporta insieme alla tenacia, al carattere, all'amore per la propria terra e la proprie xase, anche l'alta tecnologia. Al servizio del Paese.

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TERREMOTO: PROTEZIONE CIVILE, TRE CONTI CORRENTI PER LA DONAZIONE. (sezione: Globalizzazione)

( da "Asca" del 09-04-2009)

Argomenti: Cina Usa

TERREMOTO: PROTEZIONE CIVILE, TRE CONTI CORRENTI PER LA DONAZIONE (ASCA) - Roma, 9 apr - Il Dipartimento della Protezione Civile ha attivato tre conti correnti per le donazioni a favore della popolazione colpita dal terremoto. CONTO CORRENTE IBAN IT72U0300205207000401124180 INTESTATO A: Protezione Civile Nazionale - Emergenza Terremoto L'aquila UNICREDIT BANCA DI ROMA. Agenzia Roma Cavour B. CONTO CORRENTE IBAN IT23X0306905039100000000140 INTESTATO A: Protezione Civile Nazionale - Emergenza Terremoto L'aquila INTESA SAN PAOLO.Filiale di Roma 06787. CONTO CORRENTE POSTALE NUMERO 95863023 (IBAN IT-63-X-07601-03200-000095863023) INTESTATO A: Protezione Civile Nazionale - Emergenza Terremoto L'aquila. res-mpd/sam/lv

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Milutinovic il giramondostavolta ricomincia dall'Iraq (sezione: Globalizzazione)

( da "Secolo XIX, Il" del 09-04-2009)

Argomenti: Cina Usa

Milutinovic il giramondostavolta ricomincia dall'Iraq il nuovo ct STAVOLTA il signor Bora sa già che non potrà partecipare ai Mondiali, ma l'idea di allenare l'Iraq era allettante, quindi da non rifiutare. E poi per Velibor Milutinovic c'è pur sempre una Confederations Cup da disputare a giugno e che regala comunque stimoli interessanti. E magari l'Iraq, grazie alle magie di Bora, potrebbe trovare la qualificazione per le semifinali a danno della nazionale di casa o perfino della Spagna? Milutinovic è l'allenatore giramondo che, dall'Usa all'Iraq passando per la Cina e dopo aver cominciato in Messico, ha lasciato dietro di sé belle imprese e altrettanti ricordi. È un cittadino del mondo, che lavora per passione (è sposato con una ricca ereditiera messicana e avrebbe potuto smettere di lavorare da tempo) ed altrettanta competenza. È l'unico tecnico ad aver guidato cinque nazionali diverse in altrettanti Mondiali: cominciò nel 1986 guidando la selezione del suo paese adottivo, quel Messico mai arrivato così avanti, fino ai quarti di finale dove la Germania s'impose solo ai calci di rigore. L'impresa di far passare il primo turno alle sue squadre Milutinovic l'ha sempre replicata, escluso nel 2002 quando era alla guida di una Cina all'esordio iridato e troppo timorosa. Nel 1990 quando arrivò in Italia nel ritiro di Manziana, vicino Roma, cominciò subito a dire che il suo Costa Rica, squadra di perfetti sconosciuti guidata da questo tecnico dal ciuffo ribelle e l'aria spregiudicata, avrebbe passato il turno e si attirò l'ilarità generale. Cosi accadde, ai danni di Scozia e Svezia. Ora la scommessa con la nazionale del Paese tormentato da un ventennio di guerre e rivolte. Roba da Bora. 09/04/2009

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Nucleare, Iran deciderà su colloqui dopo esame offerta 6 potenze (sezione: Globalizzazione)

( da "Reuters Italia" del 09-04-2009)

Argomenti: Cina Usa

TEHERAN (Reuters) - L'Iran deciderà sull'offerta di colloqui per il nucleare fatta dagli Stati Uniti e dal altre cinque potenze mondiali dopo averne analizzato i dettagli. Lo ha detto oggi un alto consigliere del presidente iraniano Mahmoud Ahmadinejad. "Lo rivedremo e poi decideremo", ha detto a Reuters Ali Akbar Javanfekr. L'invito di ieri a colloqui diretti rappresenta un grosso cambiamento nella politica di Washington, che sospetta che il programma nucleare iraniano abbia obiettivi militari, accusa che Teheran nega. Stati Uniti, Russia, Cina, Francia, Germania e Gran Bretagna hanno detto in una nota di aver chiesto al capo della politica estera Ue Javier Solana di invitare Teheran a colloqui per trovare "una soluzione diplomatica su questa questione critica". Rompendo la passata politica Usa di evitare colloqui diretti con l'Iran, l'amministrazione del presidente Usa Barack Obama ha detto che gli Stati Uniti si uniranno ai colloqui d'ora in poi. "Esortiamo fortemente l'Iran di approfittare di questa opportunità per impegnarsi con tutti noi in uno spirito di rispetto reciproco", hanno detto le sei potenze dopo un incontro di alti diplomatici a Londra.

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Arrembaggio a nave Usacomandante in ostaggio (sezione: Globalizzazione)

( da "Secolo XIX, Il" del 09-04-2009)

Argomenti: Cina Usa

Arrembaggio a nave Usacomandante in ostaggio incubo al qaida in somalia Ma l'equipaggio riesce a riprendere il controllo della Maersk Alabama Nairobi. Questa volta è pronto a intervenire il Pentagono. E si è mossa anche la Casa Bianca: la pirateria in Somalia ha alzato ancora il tiro arrivando probabilmente a un punto di non ritorno. Ieri nelle mani dei predoni del mare è finita una nave battente bandiera Usa con a bordo un equipaggio composto tutto da americani. Il portavoce della Quinta Flotta Usa presente in Bahrein, Jane Campbell, ha precisato che si tratta del primo attacco lanciato dai predoni «contro cittadini Usa e contro una nave battente bandiera americana di recente memoria». È facile immaginare che quest'ultimo sviluppo obbligherà il governo di Obama a intervenire più pesantemente di quanto non fatto sinora per contrastare un fenomeno - quello della pirateria in Somalia - che gli osservatori considerano attiguo al terrorismo di stampo islamista. Tanto che ieri si è subito affacciata una preoccupazione, anzi l'incubo, che i catturati potessero finire nella mani di Al Qaida. Al momento, a Washington domina l'incertezza e l'apprensione per la sorte dei 19 uomini dell'equipaggio e del capitano della Maersk Alabama, questo il nome della portacontainer attaccata da quattro pirati al largo della Somalia. Secondo le ultime notizie battute in serata dall'agenzia Apcom, l'equipaggio avrebbe ripreso il controllo della nave e catturato uno dei predoni. Ma il comandante sarebbe invece a sua volta ostaggio degli altri tre criminali, in fuga su una scialuppa. Le navi militari Usa nell'area sono in movimento. La situazione concitata e in evoluzione. Maersk Alabama è operata dalla filiale statunitense della multinazionale danese Maersk Line. Che in mattinata aveva rilasciato il seguente comunicato: «Questa mattina, intorno alle 5 locali (le 7 italiane), la «Maersk Alabama», una portacontainer, è stata attaccata da pirati e probabilmente catturata. La nave, che batte bandiera americana, ha un equipaggio di 20 statunitensi». L'arrembaggio è avvenuto a 500 chilometri circa dalle coste somale, mente il cargo era in rotta verso il porto keniano di Mombasa. Si tratta del sesto atto di pirateria in meno di una settimana. I pirati somali negli ultimi giorni hanno sfidato le potenze navali mondiali presenti al largo della Somalia, attivandosi sempre più lontano dalle coste del Paese africano e sequestrando cinque imbarcazioni: uno yacht francese, una nave cargo britannica, un peschereccio di Taiwan, un cargo tedesco e una piccola barca yemenita. A seguito di questa recrudescenza degli attacchi nell'oceano Indiano, mercoledì la V Flotta, a nome delle forze multinazionali impegnate nelle operazioni anti-pirateria al largo della Somalia, aveva lanciato un appello agli armatori invitandoli a rafforzare la vigilanza quando incrociassero nei mari alti. Non è bastato, e l'attacco alla Maersk Alabama è significativo non solo perché coinvolge cittadini americani, ma anche perché la nave stava portando aiuti internazionali: dei 400 container a bordo, 232 erano destinati a Uganda, Somalia e Kenya per conto del Pam, il Programma Alimentare Mondiale dell'Onu. Il presidente Obama è stato informato del sequestro mentre era in volo di rientro da Baghdad, e non era esclusa la possibilità di un intervento, salvo restando la priorità della vita dell'equipaggio. Secondo i media americani, erano 200 anni che una nave Usa non veniva coinvolta in un episodio di pirateria di questo tipo. I corsari somali hanno attaccato più di 130 navi mercantili al largo della Somalia lo scorso anno, facendo registrare un aumento degli atti di pirateria di più del 200% rispetto al 2007, secondo le cifre comunicate dall'Imo. Dopo questi spettacolari assalti di pirati somali contro navi mercantili, l'Ue aveva lanciato nel dicembre 2008 la missione «Atalanta» che prevede l'invio di navi da guerra a difesa del traffico marittimo nel Golfo di Aden. Alla missione partecipano, fra gli altri, Italia, Belgio, Francia, Grecia, Olanda, Svezia, Spagna, Gran Bretagna e Germania. Oltre ad Atalante e al dispositivo Usa «Ctf-151», nel Golfo di Aden sono presenti anche navi militari di Canada, Russia, India e Cina. Martedì, anche la regione autoproclamata del Puntland (nord est della Somalia) aveva chiesto alla comunità internazionale degli interventi a terra, giudicando insufficienti le operazioni marittime delle forze multinazionali contro la pirateria. «Possiamo constatare che le forze alleate che operano al largo delle coste somale non riescono ad avere la meglio contro i pirati che, nonostante la presenza di queste forze, continuano a catturare lo stesso numero di navi che in precedenza», aveva dichiarato all'Afp il ministro della Sicurezza del Puntland, Abdullahi Said Samatar. La nuova escalation pare dargli ragione. Samuele Cafasso cafasso@ilsecoloxix.it 09/04/2009

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USA, la guerra fredda delle reti (sezione: Globalizzazione)

( da "KataWeb News" del 09-04-2009)

Argomenti: Cina Usa

USA, la guerra fredda delle reti 9 aprile 2009 alle 08:23 — Fonte: webnews.it — 0 commenti Gli Stati Uniti stanno combattendo una cyber-guerra, una sfida a colpi di bit che per molti versi ricorda la guerra fredda di recente memoria. Gli attacchi giungono via software e minano la sicurezza delle reti degli States. Nel mirino le Smart Grid Autore: Giacomo Dotta Tag: cina, USA, russia, cyber-terrorismo, smart grid Leggi la notizia completa

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Spie cibernetiche violano rete elettrica Usa (sezione: Globalizzazione)

( da "Stampaweb, La" del 09-04-2009)

Argomenti: Cina Usa

WASHINGTON Alcune «spie cibernetiche» che agiscono dalla Cina, dalla Russia e da altri paesi sono riuscite ad avere accesso alla rete elettrica degli Stati Uniti, e a lasciare in essa programmi di software che potrebbero essere utilizzati per distruggere il sistema. è quanto riporta il Wall Street Journal, che ha citato fonti di intelligence Usa. «I cinesi hanno tentato di mappare le nostre infrastrutture, come le reti elettriche - ha detto un funzionario di intelligence - e la stessa cosa hanno fatto i russi». Un ex funzionario del dipartimento di Sicurezza Nazionale degli Stati Uniti ha poi precisato che «il numero di questo tipo di intrusioni è in crescita. Ce ne sono state tante l’anno scorso». A scoprire le intrusioni non sono state però le società responsabili delle infrastrutture, ma funzionari delle agenzie di intelligence, sempre più preoccupati che lo spionaggio cibernetico permetta agli intrusi di prendere il controllo di reti elettriche, di impianti nucleari o circuiti finanziari, attraverso l’utilizzo di Internet. Secondo i funzionari, in pericolo sarebbero tutte le infrastrutture, anche idriche o di fognatura. «Nel corso degli ultimi anni, abbiamo assistito ad attacchi cibernetici contro molte infrastrutture cruciali che si trovano all’estero e le nostre stesse infrastrutture sono vulnerabili», aveva ammesso la stessa Dennis Blair, numero uno della National Intelligence, nel coso di un’audizione che s è svolta al Congresso degli Stati Uniti. Negli ultimi sei mesi, il Pentagono ha speso 100 milioni di dollari per riparare i danni cibernetici. + «Electricity Grid in U.S. Penetrated By Spies» sul Wall Street Journal

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"Arte in rete" (sezione: Globalizzazione)

( da "Napoli.com" del 09-04-2009)

Argomenti: Cina Usa

9/4/2009 "Arte in rete" Liu Yang - Michele Cazzani in mostra al Ramo d' Oro Il Ramo d' Oro Centro d'arte e cultura Via Omodeo, 124, 80128, Napoli, Italy tel +390815792526, e-mail fyesbm@tin.it http://galleries.absolutearts.com/galleries/ilramodoro   18-30/4/2009 Liu Yang - Michele Cazzani    Arte in rete Inaugurazione sabato 18/4/2009 ore 18 con presentazione di Vincenzo Montella. Visitabile fino al 30/4/2009 dalle 16 alle 20 tutti i giorni tranne il Giovedì. Venerdì 24/4/2009 0re 18 Gerardo Pedicini  presenta  il  libro di Gaetano Cantone: “La bellezza inquisita” per l'occasione sara' proiettato il cortometraggio "Corpus angelicorum" sul ciclo pittorico di G.Cantone, musiche di Dramma Gothica, regia di Leonardo Cantone.   Arte in rete Costruita sulla base di un confronto telematico questa mostra. che vede insieme un reporter italiano e una fotografa cinese, presenta una singolare omogeneità di mezzi , di capacità e di progetti espressivi. Alla ricerca di un luogo intimo, di una piega dell'esperienza in cui possano trovare albergo i sentimenti, le immagini fotografiche si scompongono e si riassemblano  in una dimensione onirica disegnando un mondo insieme reale e inedito, una personale utopia fatta di architetture affastellate e pianeti incantati in cui si muovono enigmatici personaggi che suggeriscono drammatiche storie di solitudine e contemplazione. Incredibilmente i lavori di due artisti tanto lontani sembrano usciti da una sola mano seguendo una stessa tensione che guida entrambi nella  esplorazione delle regioni fantastiche della propria anima. Vincenzo Montella   LA BELLEZZA INQUISITA Dell'arte, della memoria e degli uomini nel terzo millennio Conversazione a cura di Nicola Sguera Edizioni Istituto Italiano per lo Studio e lo Sviluppo del Territorio, dicembre 2008. Il libro esplora temi impossibili da districare se non stemperandoli nello scenario dell'era della complessità. Frutto di una sorta di epistolario via e-mail, questo volume pone il problema della persistenza della memoria disciplinare nel contesto della nostra fluida contemporaneità.  Gaetano Cantone   Liu Yang Nata a Jilin, Cina, nel 1978, laureata in fotografia alla Luxun Academy of Fine Arts, nel 2001, insegna alla Sichuan Fine Arts Academy. Ha esposto nel suo paese, in Europa e negli USA, in Italia ha partecipato nel 2005 alla mostra: 100 Artists for a Museum, Casoria International Contemporary Art Museum. Ha partecipato con noi alla rassegna “Asian Overview” con mostre a Napoli, Taranto e Roma tra il 2007 e il 2008. Ulteriori informazioni alla pagina: http://galleries.absolutearts.com/cgi-bin/galleries/show?what=artists&login=ilramodoro&id=2036 Michele Cazzani Nato a Milano nel 1966 dopo gli studi in Giurisprudenza frequenta L'Istituto Italiano di Fotografia di Milano; è fotografo professionista dal 1994. Si occupa da sempre di reportage sociale e sportivo collaborando con diverse testate italiane e straniere. Nel 1996 segue per conto della rivista Freely e del “Gazzetta dello sport Magazine” le Paraloimpiadi di Atlanta. Le imamgini verranno pubblicate anche in USA (servizio su LIFE) in Gran Bretagna ed in Germania (numero speciale di foto sportive dell'anno per il Sunday Magazine e per  Max). Nel 1998 viene pubblicato sull'argomento “Sport e disabilità” il libro “CAMPIONI, Immagini dall'altro Sport”. Dal 1998 al 2000 Michele Cazzani impegnato come reporter in Medio Oriente e nei balcani per documentare l'attività di alcune organizzazioni di Cooperazione Internazionale prime fra tutte Emergency. Il lavoro sui centri chirurgici e di riabilitazione ubicati nel Kurdistan iracheno è pubblicato del libro “Kurdistan Paradiso minato”. Sempre in relazione all'ambito umanitario Michele Cazzani è Presidente e socio fondatore dell'agenzia fotrografica PHOTOAID (www.photoaid.eu  Agenzia fotografica non profit per il reportage sociale). PhotoAid realizza servizi fotografici anche gratuiti documentando l'attività di cooperazione internazionale di associazioni umanitarie italiane  straniere. Ulteriori informazioni al sito: http://www.michelecazzani.com/

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Sport in lutto per tre atleti (sezione: Globalizzazione)

( da "Giornale di Vicenza.it, Il" del 09-04-2009)

Argomenti: Cina Usa

LE STORIE. Una «termocamera» usata per la Difesa ha consentito di salvare cinque persone e di individuare 28 corpi Volley, rugby e calcio piangono Cini, Sebastiani e Chiavaroli. Tra le vittime la giovane cantante Cora 09/04/2009 rss e-mail print Il rugbista Lorenzo Sebastiani L'AQUILA Anche lo sport paga il suo tragico tributo. Oltre alla probabile morte del rugbista dell'Aquila rugby Lorenzo Sebastiani, ancora tra i dispersi, non ce l'hanno fatta nemmeno il calciatore del Loreto Aprutino (Eccellenza) Giuseppe Chiavaroli e il pallavolista Lorenzo Cini, 23 anni, di Montorio al Vomano (Teramo), palleggiatore nella squadra di serie B del suo paese. Cini, studente universitario, è rimasto sotto le macerie della casa aquilana insieme alla fidanzata. Il mediano Chiavaroli, 24 anni, è morto nella notte tra lunedì e martedì all'ospedale di Teramo dopo il crollo dell'abitazione dove viveva a L'Aquila insieme alla fidanzata, anch'ella morta. Chiavaroli - che all'Aquila frequentava scienze motorie - aveva un passato di giovane promessa nelle fila della Fiorentina e del Celano; in passato era arrivato a un passo dalla firma con la Primavera della Juventus. L'ex giocatore del Pescara Giorgio Repetto lo consigliò poi al Chievo Verona. Tornato in Abruzzo dopo qualche stagione, aveva contribuito alla promozione in C2 del Celano. Non ce l'ha fatta nemmeno Alessandra Cora, ventiduenne promessa del pop originaria di Capri. È stata uccisa dal sisma come la madre Patrizia; la sorella è al Gemelli, gravissima. S'è salvato solo il padre Maurizio. E una tecnologia usata finora per scopi militari ha aiutato a individuare cinque persone ancora vive (compresa l'ultima, Eleonora, ora grave e in coma farmacologico); e altre 28, invece, morte: è da lunedì sera, ininterrottamente, che il capitano di vascello Ugo Di Ceglie, ufficiale della Marina militare, ingegnere e capo della divisione elettroottica del Cisam, il Centro interforze studi e applicazioni militari di Pisa, usa la sua speciale termocamera. Da sempre si occupa di termografia all'infrarosso, tecnica che consente di individuare le sorgenti di calore. «È un'applicazione normale nella Difesa», dice. «A me e al collega Samuele Pasanisi è venuto in mente che la termocamera sarebbe potuta servire per individuare i corpi, la cui temperatura è diversa da quella delle macerie. Era solo un'idea, ma la proposta è stata immediatamente recepita. Bisognava fare in fretta: più il tempo passava, infatti, più i corpi si sarebbero raffreddati, sia dei vivi che dei morti. L'ultima vittima recuperata aveva una temperatura intorno ai 22 gradi e siamo stati in grado di vederla sotto mezzo metro di macerie». I funerali di 10 delle vittime, perlopiù studenti, sono stati celebrati ieri. Domani a Treviolo (Bergamo) i funerali di Marco Cavagna, il vigile del fuoco morto lunedì di infarto.

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TERREMOTO: LOIERO, PROTEZIONE CIVILE CALABRIA EFFICIENTE. (sezione: Globalizzazione)

( da "Asca" del 09-04-2009)

Argomenti: Cina Usa

TERREMOTO: LOIERO, PROTEZIONE CIVILE CALABRIA EFFICIENTE (ASCA) - Catanzaro, 9 apr. - ''Dopo il sisma, che ha devastato l'Abruzzo, la nostra Protezione civile sta svolgendo un encomiabile lavoro, senza soste, per alleviare le sofferenze della popolazione. Voglio ringraziare tutti gli operatori per l'impegno generoso''. Lo ha detto il presidente della Regione Calabria, Agazio Loiero, che sta seguendo quotidianamente l'attivita' della Colonna mobile della Protezione civile calabrese, alla quale, da ieri, sono stati assegnati i comuni di Montereale e Capitignano, ai quali viene garantita assistenza. La decisione di rimodulare l'associazione delle Regioni, che partecipano alle attivita' di soccorso, assegnando alle Regioni Calabria, Molise e Sicilia, incaricata del coordinamento interregionale, le attivita' operative e di assistenza alla popolazione dei comuni afferenti al COM 3 di Pizzoli, e' stata presa nel corso di una riunione alla presenza del Sottosegretario Guido Bertolaso. Nella nuova area, dipendenti della Regione Calabria e volontari hanno svolto significative attivita', allestendo una tendopoli nel campo sportivo di Montereale, un'altra per la popolazione sfollata del Comune di Capitignano. Hanno, inoltre, prestato assistenza sanitaria e alimentare alla popolazione, sono stati impegnati in attivita' di sorveglianza e antisciacallaggio delle aree colpite e in attivita' logistiche mediante l'utilizzo di torri faro e gruppi elettrogeni. ''Desidero sottolineare - ha detto Pasquale Gidaro, dirigente della protezione civile, che coordina gli interventi dalla Sala Operativa di Germaneto (Catanzaro), l'impegno profuso da volontari e dipendenti regionali che stanno lavorano instancabilmente e pressoche' ininterrottamente dal momento del loro arrivo in Abruzzo''. Non si fermano, intanto, le manifestazioni di solidarieta'. Da parte di privati, operatori economici e Comuni calabresi sono giunte al settore regionale di protezione civile altre offerte di derrate alimentari, indumenti e generi di prima necessita', che saranno avviate al COM 3 di Pizzoli non appena lo consentira' l'organizzazione logistica locale. Sono arrivate, altresi', le disponibilita' dei tecnici rilevatori dell'Amministrazione Provinciale di Vibo Valentia e dell'U.O. di Protezione Civile di Cosenza, per la costituzione delle squadre che nei prossimi giorni potranno essere inviate a L'Aquila per contribuire alle operazioni di valutazione del danno e della vulnerabilita' degli edifici colpiti dal sisma. red/rg/alf (Asca)

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Fidel: (sezione: Globalizzazione)

( da "Manifesto, Il" del 09-04-2009)

Argomenti: Cina Usa

CUBA/USA Fidel: «Come possiamo aiutare il presidente Obama?» Una delegazione di deputati statunitensi in visita all'Avana incontra Raul Castro e poi a sorpresa anche il lider maximo Maurizio Matteuzzi «Come possiamo aiutare il presidente Obama?». Fidel Castro, che ha 82 anni e ormai da quasi tre anni è fuori dai giochi ma non ha perso la lucidità e il gusto della sfida, lo ha chiesto direttamente «guardandoci dritto negli occhi», ai 7 congressisti Usa, tutti democratici e in prevalenza afro-americani, che ha ricevuto, martedì scorso, a sorpresa. La sorpresa riservata per l'ultimo dei 5 giorni trascorsi all'Avana dai 7 deputati che - sia pure «a titolo personale» e senza essere latori di alcun «messaggio da parte del presidente Obama» - hanno preso l'iniziativa di andare nella tana del lupo. Mandando un nuovo «segnale» di movimento e facendo un altro passo. Verso dove è difficile dirlo adesso ed appare improbabile che Obama (lo ha detto lui stesso) arrivi all'unica decisione ragionevole e decente che dovrebbe prendere: la revoca una volta per tutte del blocco che dura da 47 anni, fra l'altro con effetti opposti a quelli che si propone - ossia semmai il rafforzamento del regime cubano e il suo irrigidimento -, e l'instaurazione con Cuba di normali rapporti diplomatici - come con la Cina, il Vietnam, il Venezuela, la Siria... Ma già un incontro a quattr'occhi fra Obama (che in campagna elettorale aveva affermato la sua disponibilità a incontrare anche leader «ostili») e Raul Castro (anche se avrebbe fatto più clamore con Fidel) sarebbe già un passo politicamente importante e mediaticamente eccitante. I sette congressisti Usa non avranno avuto messaggi di Obama per la leadership cubana ma potranno portare a Obaba il messaggio di Fidel - «come possiamo aiutare il presidente?» - e quello di Raul che il giorno prima, lunedì, aveva ricevuto e chiaccherato con loro per ben 4 ore e mezzo - «reiterando», come si legge nel comunicato ufficiale cubano, «la sua disponibilità a dialogare su qualsiasi tema alle uniche condizioni dell'eguaglianza sovrana degli Stati e dell'assoluto rispetto dell'indipendenza nazionale». Un messaggio che la deputata Barbara Lee, alla testa della delegazione, ha detto recapiterà a Obama appena rientrati a Washington e prima che il presidente faccia il suo esordio sulla scena latino-americani nel Summit delle Americhe in programma dal 17 al 19 aprile a Trinidad & Tobago, a cui parteciperanno tutti i paesi del continente con la solita - ridicola - eccezione di Cuba (fino a quando?). I colloqui prima con Raul, inizialmente in agenda ma nell'aria, e soprattutto quello con Fidel, che dopo la sua uscita di scena alla fine di luglio del 2006 non è più apparso in pubblico e ha incontrato solo pochissimi e selezionatissimi interlocutori, sono gesti importanti. Sono un segno di considerazione (sia per Raul sia per Fidel era il primo contatto diretto con esponenti politici Usa da quando il primo ha assunto la leadership e il secondo si è ritirato dalla vita pubblica), un segno di disponibilità, anche e soprattutto un segno di sfida. All'esterno e all'interno. L'ipotesi di un allentamento del blocco e, in prospettiva, di una sua fine con la relativa irruzione su Cuba di dollari, capitali, turisti (e «valori») statunitensi è visto da alcuni - e per questo incoraggiato anche da molti nemici del sistema cubano - come un pericolo per la stabilità-continuità del regime castrista ancora maggiore della chiusura che dura da quasi mezzo secolo. Quegli incontri e quelle parole sono una risposta precisa e chiara. «Do un grande valore al gesto di quel gruppo di deputati», ha scritto il prolifico Fidel in una delle sue «riflessioni» il giorno dopo l'incontro e il giorno prima aveva scritto ancor più esplicitamente di «non avere alcun timore del dialogo con gli Stati uniti».

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Sport in lutto per tre atleti (sezione: Globalizzazione)

( da "Brescia Oggi" del 09-04-2009)
Pubblicato anche in: (Arena.it, L')

Argomenti: Cina Usa

Sport in lutto per tre atleti LE STORIE. Una «termocamera» usata per la Difesa ha consentito di salvare cinque persone e di individuare 28 corpi Volley, rugby e calcio piangono Cini, Sebastiani e Chiavaroli. Tra le vittime la giovane cantante Cora 09/04/2009 rss e-mail print Il rugbista Lorenzo Sebastiani L'AQUILA Anche lo sport paga il suo tragico tributo. Oltre alla probabile morte del rugbista dell'Aquila rugby Lorenzo Sebastiani, ancora tra i dispersi, non ce l'hanno fatta nemmeno il calciatore del Loreto Aprutino (Eccellenza) Giuseppe Chiavaroli e il pallavolista Lorenzo Cini, 23 anni, di Montorio al Vomano (Teramo), palleggiatore nella squadra di serie B del suo paese. Cini, studente universitario, è rimasto sotto le macerie della casa aquilana insieme alla fidanzata. Il mediano Chiavaroli, 24 anni, è morto nella notte tra lunedì e martedì all'ospedale di Teramo dopo il crollo dell'abitazione dove viveva a L'Aquila insieme alla fidanzata, anch'ella morta. Chiavaroli - che all'Aquila frequentava scienze motorie - aveva un passato di giovane promessa nelle fila della Fiorentina e del Celano; in passato era arrivato a un passo dalla firma con la Primavera della Juventus. L'ex giocatore del Pescara Giorgio Repetto lo consigliò poi al Chievo Verona. Tornato in Abruzzo dopo qualche stagione, aveva contribuito alla promozione in C2 del Celano. Non ce l'ha fatta nemmeno Alessandra Cora, ventiduenne promessa del pop originaria di Capri. È stata uccisa dal sisma come la madre Patrizia; la sorella è al Gemelli, gravissima. S'è salvato solo il padre Maurizio. E una tecnologia usata finora per scopi militari ha aiutato a individuare cinque persone ancora vive (compresa l'ultima, Eleonora, ora grave e in coma farmacologico); e altre 28, invece, morte: è da lunedì sera, ininterrottamente, che il capitano di vascello Ugo Di Ceglie, ufficiale della Marina militare, ingegnere e capo della divisione elettroottica del Cisam, il Centro interforze studi e applicazioni militari di Pisa, usa la sua speciale termocamera. Da sempre si occupa di termografia all'infrarosso, tecnica che consente di individuare le sorgenti di calore. «È un'applicazione normale nella Difesa», dice. «A me e al collega Samuele Pasanisi è venuto in mente che la termocamera sarebbe potuta servire per individuare i corpi, la cui temperatura è diversa da quella delle macerie. Era solo un'idea, ma la proposta è stata immediatamente recepita. Bisognava fare in fretta: più il tempo passava, infatti, più i corpi si sarebbero raffreddati, sia dei vivi che dei morti. L'ultima vittima recuperata aveva una temperatura intorno ai 22 gradi e siamo stati in grado di vederla sotto mezzo metro di macerie». I funerali di 10 delle vittime, perlopiù studenti, sono stati celebrati ieri. Domani a Treviolo (Bergamo) i funerali di Marco Cavagna, il vigile del fuoco morto lunedì di infarto.

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Iran, incriminata la reporter Usa (sezione: Globalizzazione)

( da "Avvenire" del 09-04-2009)

Argomenti: Cina Usa

MONDO 09-04-2009 Teheran «È una spia». La Clinton chiede il rilascio immediato Ahmadinejad: avanti sul nucleare I «5+1» mediano Iran, incriminata la reporter Usa DA TEHERAN L a giornalista free-lance americana di origine iraniana Roxana Saberi, in carcere a Teheran dal 31 gennaio scorso, è stata accusata formalmente di spionaggio, un reato che in Iran può comportare la condanna a morte. Lo ha annunciato ieri il vice procuratore della Corte rivoluzionaria di Teheran, Hassan Haddad. Roxana Saberi, 31 anni, è nata negli Usa da padre iraniano e madre giapponese e da sei anni risiede in Iran. Le autorità iraniane affermano che Roxana Saberi, che lavorava tra l'altro per National Public Radio, Bbc e Fox News, si era vista ritirare l'accredito stampa due anni fa. Ma ha continuato ad inviare notizie. «Ha svolto attività di spionaggio e lei stessa lo ha ammesso », ha detto il vice procuratore. Il segretario di Stato Hillary Clinton si è detta «molto preoccupata» per le accuse formulate contro la Saberi e ha chiesto il suo «immediato rilascio ». Un'altra cittadina iraniana-americana, Silvia Harutunian, è stata condannata a tre anni di reclusione con sentenza definitiva perché riconosciuta colpevole di avere partecipato ad un complotto degli Stati Uniti per organizzare in Iran una "rivoluzione di velluto". Ad un'altra, la studentessa Asha Momeni, già incarcerata per quattro settimane lo scorso anno mentre realizzava un documentario sul movimento femminista, viene ora impedito di lasciare il Paese per rientrare negli Usa. Questi casi coincidono con le promesse di apertura di dialogo con l'Iran da parte di Barack Obama, che continua a definire «una minaccia» il programma nucleare iraniano. Ieri, in un discorso pubblico nella città di I- sfahan, il presidente iraniano Mahmoud Ahmadinejad gli ha risposto affermando che Teheran ritiene «chiusa» la questione. Cioè che non intende rinunciare ai suoi piani. E per oggi, giorno in cui in Iran viene celebrata la "Giornata dell'energia nucleare", il presiden- te ha preannunciato ulteriori «buone notizie » nei progressi del Paese in questo settore. Israele continua a monitorare l'evoluzione del nucleare iraniano. Secondo il quotidiano Maariv, il premier Netanyahu sta mettendo a punto un'opzione militare nell'evenienza che le grandi potenze mondiali rinuncino a bloccare i progetti atomici di Teheran. Intanto i cosidetti «5+1» (Usa, Russia, Cina, Francia, Germania e Gran Bretagna) ieri hanno chiesto al rappresentante per la politica Estera dell'Ue, Javier Solana, di invitare l'Iran a un incontro per trovare una soluzione «per questo problema critico» L'ipotesi di un ricorso alle armi non piace agli Usa. Martedì il vicepresidente Joe Biden ha definito «un'azione sconsiderata» l'ipotesi di un blitz militare. «Non credo che il premier Netanyahu lo farebbe. Sarebbe mal consigliato se lo facesse». ( E.A.) La giornalista Roxana Saberi è accusata di spionaggio dalle autorità iraniane (Reuters)

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SICUREZZA. Sisma in Abruzzo, continua la mobilitazione per gli aiuti (sezione: Globalizzazione)

( da "HelpConsumatori" del 09-04-2009)

Argomenti: Cina Usa

News SICUREZZA. Sisma in Abruzzo, continua la mobilitazione per gli aiuti 09/04/2009 - 11:03 La Commissione regionale Abi Abruzzo informa che sul territorio è attivo il numero verde "Faro" 800002266 per conoscere gratuitamente, 24 ore su 24, lo sportello Bancomat funzionante più vicino. Attualmente nella provincia de L'Aquila sono attivi 113 sportelli Bancomat. Purtroppo non saranno disponibili le informazioni sulla raggiungibilità degli stessi sportelli. La Confesercenti nazionale ha invitato le proprie strutture di tutta Italia a interrompere temporaneamente le proprie attività, partecipando domani al lutto nazionale domani. Confesercenti ritiene importante un gesto simbolico di vicinanza a quanti sono stati colpiti dal sisma e ricorda come la stessa sede dell'Associazione dell'Aquila sia stata distrutta dalle scosse. Confesercenti Abruzzo oggi ha aperto un conto corrente; domani mattina una delegazione di panificatori abruzzesi della Cofnesercenti tornerà nelle zone terremotate per distribuire il pane ed altri alimenti. Il Centro Servizio del Volontariato della Provincia dell'Aquila, coordinamento composto da 40 associazioni di volontariato, promuove insieme a Banca Popolare Etica una raccolta fondi volta a sostenere tutte le realtà del terzo settore (associazioni, cooperative, organizzazioni di volontariato ed altri enti no-profit) che operano nella Provincia dell'Aquila. Il coordinamento delle associazioni valuterà l'utilizzo delle offerte raccolte e ne darà ampia comunicazione, in un'ottica di completa trasparenza e con la collaborazione di Banca Etica. Le donazioni posso essere inviate sul conto corrente intestato: Centro Servizio del Volontariato della Provincia dell'Aquila IT 27 N 05018 12100 000000404404 Il Dipartimento della Protezione Civile ha attivato 3 conti correnti per le donazioni a favore della popolazione colpita dal terremoto. CONTO CORRENTE IBAN IT72U0300205207000401124180 INTESTATO A: Protezione Civile Nazionale - Emergenza Terremoto L'aquila UNICREDIT BANCA DI ROMA Agenzia Roma Cavour BCONTO CORRENTE IBAN IT23X0306905039100000000140 INTESTATO A: Protezione Civile Nazionale - Emergenza Terremoto L'aquila INTESA SAN PAOLO Filiale di Roma 06787CONTO CORRENTE POSTALE NUMERO 95863023 (IBAN IT-63-X-07601-03200-000095863023) INTESTATO A: Protezione Civile Nazionale - Emergenza Terremoto L'aquila L'Area Sanitaria di Confprofessioni, che riunisce medici di famiglia, odontoiatri, medici veterinari e psicologi, si è messa a disposizione della popolazione abruzzese e del coordinamento degli interventi disposti dalla Protezione Civile. E' possibile segnalare esigenze e situazioni di bisogno a: info@confprofessioni.eu L'Area sanitaria di Confprofessioni ha, inoltre, dichiarato l'immediata disponibilità di ANDI, FIMMG, ANMVI e PLP a contribuire alla rapida ricostruzione della rete dei servizi sanitari e di assistenza della Regione. Il Comune di Roma, su disposizione del sindaco Gianni Alemanno, ha attivato un conto corrente sul quale è possibile versare le sottoscrizioni a favore delle popolazioni colpite dal sisma. Il codice IBAN è IT45M0300205117000401124128. Presso la frazione di San Vittorino (AQ) è operativo il campo base del Comune di Roma, coordinato dall'Ufficio Extradipartimentale di Protezione Civile. Attualmente, sono state predisposte 60 tende per l'accoglienza di circa 180 persone e sono stati già distribuiti pasti per circa 350 persone. Il Comune di Roma invita tutti i residenti o chiunque abbia un'abitazione nelle zone colpite dal terremoto a telefonare al numero 800324171, attivato dal Dipartimento della Protezione Civile nazionale, per agevolare le attività di ricerca dei dispersi. Il Comune di Roma ha organizzato attività ludiche rivolte ai bambini e attuato un servizio di assistenza psicologica attraverso due "psicologi dell'emergenza". Il Comune di Roma continua a mandare volontari e beni materiali. In totale sono arrivati 97 mezzi di soccorso - 31 da associazioni di volontariato, 62 dal Comune di Roma e 4 da privati - utilizzati dalle 230 unità di Roma dislocate a L'Aquila - 98 da associazioni private, 126 dalle diverse articolazioni del Comune di Roma, e 6 da privati. Inoltre sono stati inviati i seguenti beni materiali:150 tende, 600 lettini, 2 cucine da campo (per 1000 pasti al giorno), 600 sacchi a pelo, stoviglie da campo per 2000 persone, 200 impermeabili, kit medico-chirurgici, 1000 accappatoi, 500 asciugamani, 2000 coperte, 600 tute, 2 tir di acqua, 1 furgone di pannolini per bambini, 1000 piumini, 600 guanti, 400 cappelli, 500 ombrelli, 2000 paia di calzini, 600 gazebo, confezioni di latte in polvere, 50 kit di primo soccorso, materiale elettrico per esigenze aree accoglienza, 1000 spazzolini, 1000 dentifrici, 50 caschi, 500 mascherine, 100 torce, 400 guanti, pale e attrezzature varie, 15 estintori, vestiario per bambini, 120 assorbenti per adulti, defibrillatori, 1 prefabbricato per supporto tecnico. 2009 - redattore: GA

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La disgregazione sociale avanza: è giunta l'ora di ripensare il welfare (sezione: Globalizzazione)

( da "Denaro, Il" del 09-04-2009)

Argomenti: Cina Usa

Commenti la crisi economica La disgregazione sociale avanza: è giunta l'ora di ripensare il welfare Samuele Ciambriello Di ricette per affrontare la crisi in questi giorni se ne leggono a decine e parecchie di esse risultano anche molto interessanti, ma la crisi che sta coinvolgendo il mondo intero può essere letta in diversi modi. Chi, come me, è da sempre attento alle questioni sociali non può non partire da esse. Per uscire dalla crisi non bastano politiche di tamponamento della crescente sofferenza sociale né l'elaborazione di regole più stringenti per la finanza. Serve anche che risorse e regole siano orientate a rigenerare una coesione sociale disarticolata in misura crescente da molteplici tendenze: venir meno di un'etica pubblica e civile condivisa; società liquida segnata dall'incertezza e dalla paura; crisi di legittimazione, di rappresentatività e di capacità di governo della democrazia nella sue diverse dimensioni (economica, sociale e politica). Un fattore rilevante di sfaldamento della coesione è dato da una accentuazione delle disuguaglianze divenuta ormai vera ingiustizia sociale che, in Italia, presenta una aggravante in quanto il nostro sistema di welfare anziché essere fattore di redistribuzione e di rassicurazione sociale, si rivela oggi esso stesso fattore di riproduzione e cristallizzazione delle disuguaglianze. Dietro alla questione delle regole e della sostenibilità sociale e ambientale sta insomma il vero compito di questa fase storica: ricondurre tutte le forme dell'economia a partire dall'economia capitalistica di mercato oggi dominante alla necessaria responsabilità sociale. Si discute molto di come adeguare le diverse forme di protezione sociale alle trasformazioni del lavoro e del suo mercato. Si riconosce in genere che la flessibilità sia un dato irreversibile delle nuove forme assunte dall'economia nell'era della globalizzazione e che il problema, oggi, è evitare l'equazione tra flessibilità, precarietà del lavoro e insicurezza sociale. Il dibattito si concentra oggi sulla necessità di una riforma degli ammortizzatori sociali che estenda a tutte le forme di lavoro e di impresa la protezione contro le diverse situazioni in cui viene meno o è messo a serio rischio il reddito da lavoro. I nodi da sciogliere sono però ancora notevoli: la sostenibilità economica di una tale riforma nel concreto caso italiano; i soggetti e le forme di prelievo che debbono finanziare la riforma; l'entità e la durata della prestazioni; la combinazione tra prestazioni monetarie e percorsi di riqualificazione e di empowerment e l'elenco potrebbe continuare. Al contrario sembra, invece, ancora poco presente una seria ricerca sull'innovazione oggi necessaria per dare ai sistemi di welfare, dentro ed oltre la crisi, efficacia redistributiva e rassicurativa, nuova legittimazione sociale e sostenibilità economica. Un primo punto focale riguarda la stessa cultura del welfare: non è ancora chiara e consolidata la percezione che le politiche sociali non sono semplici strategie redistributive ma vere e decisive politiche di sviluppo. Non solo contribuiscono a rigenerare capitale sociale e coesione sociale, ma producono e sempre più possono e debbono produrre lavoro e ricchezza. E lo fanno con quella qualità che è oggi la vera carenza che è la radice più profonda della crisi: una economia ad alta qualità e responsabilità sociale. " giunto il momento di ripensare le politiche di welfare come vera dimensione sociale dell'economia. Come fattore in grado anche di regolare e di promuovere la responsabilità e la vocazione sociale dell'economia di mercato. Al welfare delle tutele e della libertà dal bisogno si è via via affiancato il welfare dei diritti di cittadinanza e delle opportunità. " forse venuto il tempo di affiancare (non di sostituire, sia chiaro) a queste strategie il welfare delle capacità e, quindi, di affiancare alla "politica dell'emancipazione e della redistribuzione" la politica della promozione dello sviluppo umano: la "politica della vita". Ci si deve forse spingere a immaginare che le diverse forme e i diversi soggetti che oggi operano nel vasto e articolato campo del sociale e del civile (sindacato, associazionismo, cooperazione, volontariato, Terzo settore, economia solidale) possano dare luogo ad una vera coalizione per la giustizia sociale e la sostenibilità. Possano cioè ripensarsi come rete di reti in grado di agire con strategie e offerte comuni nelle comunità locali e nelle diverse dimensioni e interlocuzioni istituzionali, al fine di dare luogo ad un continuum di società solidale e di cittadinanza attiva e responsabile che può tradurre concretamente le politiche pubbliche e le loro prestazioni monetarie e di servizi alla persona e alle famiglie in una reale capacitazione. Intesa, quest'ultima, non solo come formazione ma anzitutto come riconoscimento delle competenze ad agire che può tradursi in fruizione concreta delle diverse forme di protezione e di opportunità. La sola che può contribuire a liberare dalla precarietà e dalla paura del futuro, diventando risorsa e spinta allo sviluppo umano e civile delle comunità. Se poi questo percorso sia possibile farlo con una maggioranza di governo come quella attuale spostata a destra, con una presenza leghista che non ha certo nel sociale la sua bandiera e con un leader populista interessato più ai bisogni dei potenti che non della gente comune, risulta essere una domanda retorica la cui risposta è purtroppo nota a tutti. Ma anche la Regione deve dare risposte concrete in termini non più solo di programmazione ma di "decreti", cioè di scelte operative. Le risorse disponibili ci sono, basta solo saperle mettere in campo con un approccio serio e costruttivo. del 09-04-2009 num.

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Francia, prima rivolta contro i privilegi. Dobbiamo temere un altro 1789? (sezione: Globalizzazione)

( da "Denaro, Il" del 09-04-2009)

Argomenti: Cina Usa

Commenti la crisi economica Francia, prima rivolta contro i privilegi. Dobbiamo temere un altro 1789? Roberto Parente* Ci sono alcuni episodi che hanno, più di altri, segnato con il loro forte significato simbolico il susseguirsi degli avvenimenti legati alla crisi economica globale. Tra questi, sicuramente, possiamo iscrivere il sequestro di alcuni manager da parte dei loro dipendenti. Confesso che l'acutezza del malessere sociale che segnalavano e, soprattutto, la suggestione del luogo dove questi fatti sono accaduti (la Francia), mi ha indotto almeno per un attimo ad accostarli agli avvenimenti della Francia pre-rivoluzionaria del 1789. Si tratta, ovviamente di un paragone paradossale e quindi improponibile tal quale. Le condizioni storiche, economiche e sociali sono oggi profondamente diverse e non c'è il rischio (posto che sia tale, e sicuramente lo è per i riformisti di ogni ordine e grado) di una rivoluzione intesa come un "..processo rapido e, perlopiù violento, attraverso il quale ceti, classi o gruppi sociali sentendosi non sufficientemente rappresentati dalle vigenti istituzioni, limitate nei diritti o nella distribuzione della ricchezza che hanno concorso a produrre, sovvertono tali istituzioni al fine di modificarle e di stabilire un nuovo ordinamento" (dal vocabolario Treccani). La storia non si ripete, ma dovremmo imparare di più ad ascoltarla nelle lezioni che ci ha dato, soprattutto pensando a quanto appaia calzante a questo momento storico la parte centrale di questa definizione delle cause scatenanti il fenomeno rivoluzionario. E, nel caso della Rivoluzione francese dell'89, se vogliamo continuare in questo improbabile paragone, il punto nevralgico è stato costituito dalla difficoltà del passaggio dalla critica dei privilegi alla fase di costruzione di una nuova teoria dei Diritti e della loro rappresentanza politica. Quando questa saldatura non si compie, grazie ad una rapida ed efficace azione riformatrice si aprono degli spazi per due opposte derive, entrambe pericolose, il radicalismo rivoluzionario, appunto, o il populismo. La critica ai privilegi ha trovato nei grandi manager il bersaglio privilegiato. Il caso Aig, con il suo carico di stock option plurimilionarie in un frangente di stato fallimentare della società è solo la punta dell'iceberg che intanto si è allargato. Ad essere messo in discussione non è soltanto il ruolo perverso della finanza ma, più o meno indirettamente, è il modo in cui si crea e si distribuisce il valore fra classi sociali, settori produttivi, sistemi-paese. I cahiers de doléances si moltiplicano e non seguono più certamente i tortuosi percorsi che dalle Parrocchie dei più sperduti villaggi arrivavano a Parigi. Ci vengono serviti ogni giorno, comodamente seduti sulle nostre poltrone, dai talk show televisivi che imperversano su questo tema, amplificando il senso di insicurezza e di impotenza di un'opinione pubblica che stenta ad esprimere una chiara spinta politica. Ed è questo il punto centrale della vicenda, a mio parere, ovvero su chi abbia, non soltanto capacità di leadership politica, ma anche la costituency adeguata ad elaborare una strategia di costruzione di un nuovo ordine che sappia porre rimedio a una globalizzazione che è evidentemente sfuggita di mano. Da questo punto di vista sembra ancora notte fonda. Dalla prassi del G8, che anche simbolicamente ha rappresentato sinora l'assise di ultima istanza nella ricerca del compromesso globale in campo economico, si sta oscillando fra un G20 che raccoglie le velleità di un pan-economismo mondiale, ad un, forse più realistico, G2 (Usa e Cina). No, certamente non dobbiamo aspettarci una rivoluzione con tutto il suo carico di eccessi, di errori e di orrori, ma speriamo che, nel frattempo, a nessun Governante venga in mente di offrire dei croissant a degli operai che presidiano la fabbrica che li ha licenziati. Università di Salerno del 09-04-2009 num.

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Clinton: Usa pronti al negoziato con l'Iran. Teheran: valuteremo l'offerta dei Grandi (sezione: Globalizzazione)

( da "Rai News 24" del 09-04-2009)

Argomenti: Cina Usa

Washington | 9 aprile 2009 Clinton: Usa pronti al negoziato con l'Iran. Teheran: valuteremo l'offerta dei Grandi Mahmoud Ahmadinejad L'Iran valuterà l'invito al dialogo offerto dal '5+1' sul programma nucleare, ma intanto si appresta ad avviare una nuova fase di lavoro per la produzione di energia atomica. Stati Uniti, Russia, Cina, Francia, Germania e Gran Bretagna avevano fatto sapere con una nota di voler chiedere all'alto rappresentante dell'Ue per la politica estera, Javier Solana, di invitare Teheran a un incontro. Il segretario di Stato americano, Hillary Clinton, ha detto ieri a Washington che gli Stati Uniti parteciperanno "pienamente" ai colloqui a sei con l'Iran sul programma nucleare iraniano. Secondo Hillary Clinton, "non c'è niente di più importante" che cercare di convincere l'Iran "a recedere dal suo programma nello sforzo di ottenere un arma nucleare". Per questo gli Stati Uniti ritengono "abbia senso cercare di perseguire l'obiettivo di raggiungere un impegno molto attento con l'Iran su una serie di questioni che toccano i nostri interessi e gli interessi del mondo", ha precisato Hillary Clinton. "Valuteremo e poi decideremo", ha replicato Ali Akbar Javanfekr, alto consigliere del presidente iraniano, Mahmoud Ahmadinejad. Mohammad Marandi, docente all'universita' di Teheran ha sottolineato che l'Iran probabilmente accetterà l'invito al dialogo, ma solo "se non comprenderà alcune restrizioni". Washington inoltre, secondo il docente, deve impegnarsi a riconoscere l'uso pacifico del nucleare iraniano. Ribadendo la determinazione di Teheran a proseguire con il suo programma nucleare per scopi civili, Ahmadinejad annuncerà nella città centrale di Isfahan che l'Iran ha completato il passaggio finale della produzione di energia atomica. L'Occidente sospetta invece che si tratti dello sviluppo dell'ordigno nucleare.

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Terremoto: l'impegno della Protezione Civile della Provincia (sezione: Globalizzazione)

( da "Targatocn.it" del 09-04-2009)

Argomenti: Cina Usa

Terremoto: l'impegno della Protezione Civile della Provincia La violenta scossa sismica che, nella notte tra domenica 5 e lunedì 6 aprile, ha colpito l'Abruzzo e il suo capoluogo è al centro di una comunicazione indirizzata dall'assessore alla Protezione civile Federico Gregorio alla Giunta provinciale. “Le operazioni di soccorso – ha detto Gregorio - sono state immediatamente attivate dalla Protezione civile e proseguono secondo il piano stabilito: presidio ed isolamento immediato di strade ed edifici danneggiati; perimetraggio delle strutture pubbliche; distribuzione degli aiuti e copertura di tutte le zone danneggiate. In previsione dei disagi per le persone sfollate, vengono previsti centri di raccolta e accoglienza. La Regione Friuli è incaricata del coordinamento degli aiuti provenienti dalle varie Regioni e anche le Province piemontesi, su invito del settore Protezione civile regionale, sono coinvolte nelle varie iniziative. Per consentire il raccordo di tutti gli interventi l'invito è stato rivolto ai Comuni e alle Comunità montane della Granda affinchè comunicassero eventuali disponibilità di risorse presenti sul territorio ed utilizzabili per le esigenze dell'area colpita da sisma”. Quanto agli interventi, Gregorio ha aggiunto: “La Regione ha attivato i Coordinamenti provinciali dei volontari di Protezione civile. La provincia di Cuneo, che conta la metà dei volontari presenti sull'intero territorio regionale, sta partecipando attivamente: per l'Abruzzo è partita una colonna di mezzi completa di cucina da campo in grado di fornire mille pasti al giorno. Seguirà l'invio del camper-farmacia e del gruppo di psicologi che opereranno nelle tendopoli. Numerose sono poi le offerte di intervento provenienti dal territorio cuneese: assieme al presidente della Provincia, Raffaele Costa, rinnoviamo l'appello ad evitare le iniziative individuali. Il coordinamento degli aiuti attuato a livello provinciale e regionale è infatti garanzia di efficacia e tempestività dei soccorsi, fondamentali nei giorni successivi al sisma”. .

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LA FAR EAST ENERGY ANNUNCIA UNA PRODUZIONE DI GAS (sezione: Globalizzazione)

( da "WindPress.it" del 09-04-2009)

Argomenti: Cina Usa

09-04-2009 HOUSTON, April 9 /PRNewswire/ -- La Far East Energy Corporation (OTC Bulletin Board: FEEC) ha annunciato oggi di aver raggiunto un livello critico di pressione di desorbimento (CDP) in una parte della zona pilota 1H del suo complesso di Shouyang, nella provincia di Shanxi, Cina. La produzione di gas nel complesso di Shouyang è aumentata, su base pressoché giornaliera, dal 1 gennaio, con un incremento del 300% circa negli ultimi tre mesi. La produzione della zona 1H supera al momento i 200.000 piedi cubi (200 Mpc) al giorno. La Far East ritiene che la quantità di gas prodotto nell'area sia sufficiente per dare inizio alle trattative con il proprio partner cinese, la China United Coalbed Methane Company (CUCBM), in merito ad un accordo sulla commercializzazione del gas, che consentirebbe alla Far East di vendere il proprio gas assieme alla CUCBM servendosi di uno stabilimento destinato alla vendita. La Far East ritiene che qualsiasi stabilimento per la vendita del gas dovrebbe inizialmente contenere gas naturale compresso (GNC) e avere verosimilmente una capacità variabile fra 1.000.000 e 3.000.000 piedi cubi al giorno. Detto stabilimento dovrebbe essere costruito in previsione di un successivo ampliamento, nel caso in cui l'area di desorbimento dovesse espandersi e fosse prodotto più gas da destinare alla vendita. Due pozzi nella zona pilota 1H producono al momento oltre 50 Mpc al giorno, mentre un terzo pozzo produce circa 40 Mpc al giorno. Questi tre pozzi sembrano soddisfare i requisiti per le riserve cinesi, purché mantengano livelli di produzione sufficienti fino all'ottenimento della certificazione ufficiale. La Far East tiene a sottolineare che, in qualsiasi attività di esplorazione di petrolio e gas, taluni eventi potrebbero causare riduzioni nella quantità di gas prodotto dai suddetti tre pozzi e/o in generale dall'area interessata. Ha dichiarato Michael R. McElwrath, amministratore delegato della Far East: "Questa è una notizia che attendevamo con impazienza. Raggiungere il livello CDP fuga ogni dubbio sul fatto che le riserve di carbone nella zona pilota possano essere prosciugate e che, per produrre gas, si debba raggiungere il livello CDP. Ora che abbiamo raggiunto una produzione superiore a 200 Mpc al giorno, conta ancora di più il fatto che si possa dare inizio alle trattative con la CUCBM per vendere il gas e generare profitti. Ciò costituisce un passo avanti importante nella realizzazione del nostro piano di sviluppo generale in quest'area". McElwrath ha poi aggiunto: "Considerando che sempre più aree della zona pilota raggiungono il livello CDP, riteniamo che presto vedremo nuovi pozzi produrre consistenti volumi di gas. Contiamo di iniziare i lavori per tre pozzi deviati, all'interno della zona pilota 1H, entro le prossime settimane. Questi pozzi dovrebbero aumentare la produzione di acqua e, ci auguriamo, massimizzare la produzione di gas della zona pilota 1H. Una volta ultimati i tre pozzi, intendiamo cominciare ad aumentare la distanza tra quelli successivi. Estendendo l'area prosciugata e la distanza tra i pozzi, l'alto tasso di permeabilità che in origine ha permesso all'acqua di raggiungere i nostri pozzi da grandi distanze dovrebbe consentire al gas di fare lo stesso. Ciò ci permetterebbe di capitalizzare i tipici vantaggi offerti dall'alta permeabilità, ossia perforare meno pozzi, produrre una maggiore quantità di gas per pozzo e mantenere livelli più alti di produzione sul lungo termine, rispetto ad un'area con una permeabilità inferiore, ottenendo così economie superiori". Nel marzo 2008, la Far East ha reso noti i risultati di uno studio indipendente di simulazione sulle riserve di letti di carbone per l'estrazione del metano nella zona pilota del complesso di Shouyang, condotto in quattro mesi dall'Advanced Resources International, Inc. ("ARI") di Houston, Texas (USA). All'epoca, la ARI aveva concluso che "...sulla base delle previsioni dei modelli di pressione della riserva, il prosciugamento del giacimento di carbone n. 15 si sta verificando e si sta avvicinando alla pressione di desorbimento stimata all'interno della zona pilota". Mentre i dati reali sono probabilmente destinati a variare, la simulazione della ARI ha mostrato picchi teorici di produzione di gas compresi tra 2.300.000 e 5.000.000 piedi cubi al giorno in un pozzo orizzontale di 900 m perforato su un'area di 400 ettari, e picchi di produzione tra 300.000 e 500.000 piedi cubi al giorno in pozzi verticali perforati su un'area di 80 ettari. Dopo aver ultimato le perforazioni in programma nella zona pilota 1H, la Far East ha in programma di perforare pozzi parametro in distinte aree del complesso di Shouyang, ognuno dei quali a molti chilometri di distanza dalla zona pilota 1H. Questi pozzi saranno testati e valutati al fine di individuare una o più nuove aree adatte a un programma di pozzi pilota concentrati. Ha dichiarato McElwrath: "Per ovvie ragioni, con il gas che ora fluisce dalla zona pilota, siamo ansiosi di scoprire se l'area ad alta permeabilità e contenuto di gas riesce a estendersi attraverso un'ampia area del complesso di Shouyang". A proposito della Far East Energy Corporation La Far East Energy Corporation, con sede a Houston, Texas (USA) e uffici a Pechino, Kunming e Taiyuan in Cina, si occupa principalmente di esplorazione e sviluppo di CBM in Cina, d'intesa con la ConocoPhillips e la China United Coalbed Methane Company, Ltd. (CUCBM). Il presente comunicato stampa riguardante propositi, speranze, convinzioni, anticipazioni, aspettative o previsioni sul futuro della Far East Energy Corporation e della sua dirigenza contiene dichiarazioni di previsione ai sensi della Sezione 27A del Securities Act degli USA del 1933, e successive modifiche, e della Sezione 21E del Securities Exchange Act degli USA del 1934, e successive modifiche. È importante sottolineare che tali dichiarazioni di previsione non costituiscono alcuna garanzia in merito ad azioni future e sono soggette ad una serie di rischi e incertezze. I risultati reali potrebbero differire sostanzialmente da quelli enunciati nelle dichiarazioni di previsione. I fattori che potrebbero fare sì che i risultati reali differiscano sostanzialmente da quelli enunciati nelle dichiarazioni di previsione includono: la natura preliminare dei dati relativi ai pozzi, tra cui la permeabilità e il contenuto di gas, e la fattibilità commerciale dei pozzi; rischi ed incertezze legate all'esplorazione, allo sviluppo e alla produzione di petrolio e gas; rischi legati al trivellamento e alla produzione; il gas prodotto nei nostri pozzi potrebbe non raggiungere quantità commercialmente accettabili o potrebbe diminuire; la nostra mancanza di esperienza operativa; una disponibilità finanziaria limitata o potenzialmente insufficiente; l'espropriazione o altri rischi legati agli investimenti stranieri; la costruzione anticipata del gasdotto per il trasporto del gas; questioni che colpiscono l'industria del petrolio e del gas in generale; la mancanza di disponibilità di beni e servizi nelle aree di estrazione del petrolio e del gas; i rischi ambientali; le modifiche di leggi o regolamenti che colpiscano le nostre operazioni e gli altri rischi individuati nella relazione annuale della società, redatta sul Modulo 10-K, e nelle successive presentazioni consegnate alla Securities and Exchange Commission. Far East Energy Corporation

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La Far East Energy annuncia una produzione di gas (sezione: Globalizzazione)

( da "ITnews.it" del 09-04-2009)

Argomenti: Cina Usa

HOUSTON, April 9 /PRNewswire/ -- La Far East Energy Corporation (OTC Bulletin Board: FEEC) ha annunciato oggi di aver raggiunto un livello critico di pressione di desorbimento (CDP) in una parte della zona pilota 1H del suo complesso di Shouyang, nella provincia di Shanxi, Cina. La produzione di gas nel complesso di Shouyang è aumentata, su base pressoché giornaliera, dal 1 gennaio, con un incremento del 300% circa negli ultimi tre mesi. La produzione della zona 1H supera al momento i 200.000 piedi cubi (200 Mpc) al giorno. La Far East ritiene che la quantità di gas prodotto nell'area sia sufficiente per dare inizio alle trattative con il proprio partner cinese, la China United Coalbed Methane Company (CUCBM), in merito ad un accordo sulla commercializzazione del gas, che consentirebbe alla Far East di vendere il proprio gas assieme alla CUCBM servendosi di uno stabilimento destinato alla vendita. La Far East ritiene che qualsiasi stabilimento per la vendita del gas dovrebbe inizialmente contenere gas naturale compresso (GNC) e avere verosimilmente una capacità variabile fra 1.000.000 e 3.000.000 piedi cubi al giorno. Detto stabilimento dovrebbe essere costruito in previsione di un successivo ampliamento, nel caso in cui l'area di desorbimento dovesse espandersi e fosse prodotto più gas da destinare alla vendita. Due pozzi nella zona pilota 1H producono al momento oltre 50 Mpc al giorno, mentre un terzo pozzo produce circa 40 Mpc al giorno. Questi tre pozzi sembrano soddisfare i requisiti per le riserve cinesi, purché mantengano livelli di produzione sufficienti fino all'ottenimento della certificazione ufficiale. La Far East tiene a sottolineare che, in qualsiasi attività di esplorazione di petrolio e gas, taluni eventi potrebbero causare riduzioni nella quantità di gas prodotto dai suddetti tre pozzi e/o in generale dall'area interessata. Ha dichiarato Michael R. McElwrath, amministratore delegato della Far East: "Questa è una notizia che attendevamo con impazienza. Raggiungere il livello CDP fuga ogni dubbio sul fatto che le riserve di carbone nella zona pilota possano essere prosciugate e che, per produrre gas, si debba raggiungere il livello CDP. Ora che abbiamo raggiunto una produzione superiore a 200 Mpc al giorno, conta ancora di più il fatto che si possa dare inizio alle trattative con la CUCBM per vendere il gas e generare profitti. Ciò costituisce un passo avanti importante nella realizzazione del nostro piano di sviluppo generale in quest'area". McElwrath ha poi aggiunto: "Considerando che sempre più aree della zona pilota raggiungono il livello CDP, riteniamo che presto vedremo nuovi pozzi produrre consistenti volumi di gas. Contiamo di iniziare i lavori per tre pozzi deviati, all'interno della zona pilota 1H, entro le prossime settimane. Questi pozzi dovrebbero aumentare la produzione di acqua e, ci auguriamo, massimizzare la produzione di gas della zona pilota 1H. Una volta ultimati i tre pozzi, intendiamo cominciare ad aumentare la distanza tra quelli successivi. Estendendo l'area prosciugata e la distanza tra i pozzi, l'alto tasso di permeabilità che in origine ha permesso all'acqua di raggiungere i nostri pozzi da grandi distanze dovrebbe consentire al gas di fare lo stesso. Ciò ci permetterebbe di capitalizzare i tipici vantaggi offerti dall'alta permeabilità, ossia perforare meno pozzi, produrre una maggiore quantità di gas per pozzo e mantenere livelli più alti di produzione sul lungo termine, rispetto ad un'area con una permeabilità inferiore, ottenendo così economie superiori". Nel marzo 2008, la Far East ha reso noti i risultati di uno studio indipendente di simulazione sulle riserve di letti di carbone per l'estrazione del metano nella zona pilota del complesso di Shouyang, condotto in quattro mesi dall'Advanced Resources International, Inc. ("ARI") di Houston, Texas (USA). All'epoca, la ARI aveva concluso che "...sulla base delle previsioni dei modelli di pressione della riserva, il prosciugamento del giacimento di carbone n. 15 si sta verificando e si sta avvicinando alla pressione di desorbimento stimata all'interno della zona pilota". Mentre i dati reali sono probabilmente destinati a variare, la simulazione della ARI ha mostrato picchi teorici di produzione di gas compresi tra 2.300.000 e 5.000.000 piedi cubi al giorno in un pozzo orizzontale di 900 m perforato su un'area di 400 ettari, e picchi di produzione tra 300.000 e 500.000 piedi cubi al giorno in pozzi verticali perforati su un'area di 80 ettari. Dopo aver ultimato le perforazioni in programma nella zona pilota 1H, la Far East ha in programma di perforare pozzi parametro in distinte aree del complesso di Shouyang, ognuno dei quali a molti chilometri di distanza dalla zona pilota 1H. Questi pozzi saranno testati e valutati al fine di individuare una o più nuove aree adatte a un programma di pozzi pilota concentrati. Ha dichiarato McElwrath: "Per ovvie ragioni, con il gas che ora fluisce dalla zona pilota, siamo ansiosi di scoprire se l'area ad alta permeabilità e contenuto di gas riesce a estendersi attraverso un'ampia area del complesso di Shouyang". A proposito della Far East Energy Corporation La Far East Energy Corporation, con sede a Houston, Texas (USA) e uffici a Pechino, Kunming e Taiyuan in Cina, si occupa principalmente di esplorazione e sviluppo di CBM in Cina, d'intesa con la ConocoPhillips e la China United Coalbed Methane Company, Ltd. (CUCBM). Il presente comunicato stampa riguardante propositi, speranze, convinzioni, anticipazioni, aspettative o previsioni sul futuro della Far East Energy Corporation e della sua dirigenza contiene dichiarazioni di previsione ai sensi della Sezione 27A del Securities Act degli USA del 1933, e successive modifiche, e della Sezione 21E del Securities Exchange Act degli USA del 1934, e successive modifiche. È importante sottolineare che tali dichiarazioni di previsione non costituiscono alcuna garanzia in merito ad azioni future e sono soggette ad una serie di rischi e incertezze. I risultati reali potrebbero differire sostanzialmente da quelli enunciati nelle dichiarazioni di previsione. I fattori che potrebbero fare sì che i risultati reali differiscano sostanzialmente da quelli enunciati nelle dichiarazioni di previsione includono: la natura preliminare dei dati relativi ai pozzi, tra cui la permeabilità e il contenuto di gas, e la fattibilità commerciale dei pozzi; rischi ed incertezze legate all'esplorazione, allo sviluppo e alla produzione di petrolio e gas; rischi legati al trivellamento e alla produzione; il gas prodotto nei nostri pozzi potrebbe non raggiungere quantità commercialmente accettabili o potrebbe diminuire; la nostra mancanza di esperienza operativa; una disponibilità finanziaria limitata o potenzialmente insufficiente; l'espropriazione o altri rischi legati agli investimenti stranieri; la costruzione anticipata del gasdotto per il trasporto del gas; questioni che colpiscono l'industria del petrolio e del gas in generale; la mancanza di disponibilità di beni e servizi nelle aree di estrazione del petrolio e del gas; i rischi ambientali; le modifiche di leggi o regolamenti che colpiscano le nostre operazioni e gli altri rischi individuati nella relazione annuale della società, redatta sul Modulo 10-K, e nelle successive presentazioni consegnate alla Securities and Exchange Commission. David Nahmias, +1-901-218-7770, dnahmias@fareastenergy.com, o Catherine Gay, +1-832-598-0470, cgay@fareastenergy.com, presso la Far East Energy Corporation

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FUTURE USA POSITIVI, CORRE GENERAL MOTORS (sezione: Globalizzazione)

( da "Wall Street Italia" del 09-04-2009)

Argomenti: Cina Usa

FUTURE USA POSITIVI, CORRE GENERAL MOTORS di WSI Bene anche i bancari. Gli investitori attendono i dati sui prezzi import/export e sussidi di disoccupazione. -->(ANSA) - ROMA, 9 APR - Sono in rialzo i futures sugli indici della Borsa di New York trainati dai titoli finanziari. A Londra il contratto sul Dow Jones sale dello 0,6% a 7.838,0 unti; quello sullo S&P 500 avanza dello 0,6% a 827,6 punti e quello sul Nasdaq-100 guadagna lo 0,6% a 1.306,25 punti. Non ne puoi piu' della Borsa? Sbagliato, perche' qualcuno guadagna sempre. Prova ad abbonarti a INSIDER: costa meno di 1 euro al giorno. Clicca sul link INSIDER Sulle piazze europee, Bank of America sale del 3,8% e Citigroup del 3,7%. Corre General Motors (+6,7% a 2,06 dlr) dopo aver previsto un raddoppio delle vendite annuali in Cina.

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CON LE COMMODITY TORNA LA SPERANZA (sezione: Globalizzazione)

( da "Wall Street Italia" del 09-04-2009)

Argomenti: Cina Usa

CON LE COMMODITY TORNA LA SPERANZA di Arturo Zampaglione Mentre il presidente cinese partecipava ai lavori del G20 e mentre, proprio alla vigilia del vertice, incontrava Obama, Pechino continuava a fare incetta di metalli non preziosi... -->Il contenuto di questo scritto esprime il pensiero dell' autore e non necessariamente rappresenta la linea editoriale di Wall Street Italia, che rimane autonoma e indipendente. (WSI) – Mentre il presidente cinese Hu Jintao partecipava a Londra ai lavori del G20 e mentre, proprio alla vigilia del vertice di Londra, incontrava per la prima volta Obama, Pechino continuava a fare incetta di metalli non preziosi, a cominciare dal rame, di cui è già il maggiore acquirente mondiale. Sempre la settimana scorsa la China Minmetals ha raggiunto un accordo per rilevare, sborsando 1,2 miliardi di dollari, le operazioni della società mineraria australiana Oz Minerals, seconda produttrice mondiale di zinco. E altre acquisizioni del genere dovrebbero essere annunciate tra breve.L’attivismo cinese ha contribuito a una sorprendente ripresa delle commodities, a cominciare dai metalli industriali. I prezzi del rame, sono saliti del 31% dall’inizio dell’anno, quelli dello zinco del 9,3 e del piombo del 27. La fiammata si è riflessa nelle quotazioni azionarie. Nel primo trimestre del 2009, mentre il Dow Jones faceva le bizze e toccava i minimi degli ultimi 12 anni, le società che operano nei metalli non ferrosi hanno registrato sulla piazza americana una crescita del 16,1%, e il comparto minerario è aumentato del 9,8. Qualche analista ha interpretato questi movimenti come segnali di una svolta nella crisi. Non c’è dubbio che gli investitori aspettino con ansia, dopo una tempesta economica così lunga che i mercati raggiungano il bottom da cui ripartire. E se Obama ha accennato i "primi dati incoraggianti", il presidente della Confindustria Emma Marcegaglia ha dichiarato la settimana scorsa che un miglioramento della situazione globale è possibile sin dalla fine di quest’anno. In questo contesto i movimenti in atto nelle commodity offrono uno scorcio interessante. E’ un mercato che funge da barometro non solo delle aspettative del mondo delle imprese, ma di giochi strategici a livello di grandi investitori e di governi, come quello cinese, per meglio posizionarsi nei nuovi equilibri che verranno a determinarsi con la ripresa. I metalli potrebbero diventare uno strumento privilegiato per chi vuole difendersi – comprando futures, etf, etc dai pericoli di una inflazione provocata dalle maximanovre di stimolo economico e dall’alto indebitamento pubblico. E potrebbero essere un modo per la Cina e altri paesi di diversificare le loro riserve valutarie. Il campo delle commodity è ampio. Vi figurano comparti che rispondono a logiche diverse: com’è il caso del petrolio, dominato dall’Opec, da interessi politici e dalle decisioni, a volte bizzarre, di qualche dittatore; o dei metalli preziosi, a cominciare dall’oro, che è il bene rifugio per eccellenza; o anche delle derrate agricole. Per il settore dei metalli di base, cioè quelli industriali, il boom è cominciato relativamente tardi. All’inizio del millennio, in coincidenza con l’esplosione industriale asiatica, e in particolare della Cina, si è vista una domanda crescente di queste materie prime che si è poi intrecciata con la progressiva "finanziarizzazione" delle commodity. Pechino, che fino alla fine degli anni ‘90 era un esportatore di metalli, ne ha fatto incetta in Africa e in Australia. Ha superato gli Usa come importatore di rame cileno. Intanto, facendo leva sui futures scambiati a Chicago, gli hedge fund e le banche di Wall Street come la Goldman Sachs, hanno avviato operazioni speculative in grande stile. Investitori minori, spaventati dalla volatilità dei futures, si sono invece serviti negli Usa degli Etf (Exchange traded funds) e in Europa dei Etc (Exchange traded commodities) per diversificare il loro portafoglio con fondi specializzati in singole commodity. Tutto questo ha portato a una crescita impetuosa delle quotazioni. «Alla fine del 2007 c’è stata una tragica inversione di tendenza», ricorda Mario Quarti, excountry manager per l’Italia della Bank of America e conoscitore del mercato delle materie prime. «La consapevolezza che i prezzi dei metalli industriali erano legati a proiezioni irrealistiche di crescita economica ha portato a un crollo delle quotazioni». Mentre le industrie riducevano le scorte, la bolla si è sgonfiata: alcuni metalli hanno perso tre quarti del prezzo, altri addirittura due terzi. Il fondo, è stato toccato tra novembre e dicembre 2008. A differenza però di tutte le altre categorie di asset, che ancora languono, i metalli di base stanno registrando nel 2009, dopo due trimestri di flessioni sensibili (25 e 35%), un inaspettato risveglio. Come interpretarlo? La prima spiegazione può essere che, a dispetto degli allarmi sulla disoccupazione, della stasi dei consumi e delle difficoltà nel credito, gli operatori vedono le prime speranze di una ripresa e vogliono approfittare dei bassi prezzi. Una seconda ragione coinvolge il mondo della finanza che vede i metalli come una delle poche opportunità di investimento. Il paladino di questo indirizzo è Jim Rogers, 56 anni, cofondatore insieme a George Soros del celebre Quantum Fund: Rogers ha sempre avuto il pallino delle commodity, guadagnando miliardi e creando un suo indice (Rogers international commodities index). In questa fase è uno strenuo difensore degli investimenti nei metalli e continua a fare proseliti, anche per il timore di un risveglio dell’inflazione. Per il momento i prezzi non accennano a salire. Ma a dispetto delle analisi tranquillizzanti di molti economisti, tra cui Luca Paolazzi della Confindustria, che vedono il permanere di un clima deflazionistico, c’è inquietudine tra gli investitori sui rischi delle misure per stimolare la ripresa economica. Gli Usa, oltre a varare la legge da 787 miliardi per difendere l’occupazione, proseguono nel quantitative easing, lo stampare soldi aumentando la circolazione della moneta. Ciò aumenta il debito pubblico americano, che è già di 11mila miliardi di dollari. Il rischio? Che inneschi la spirale inflazionistica. Di qui la maggiore attenzione con cui gli investitori, anche piccoli, guardano ai metalli come difesa, garanzia e opportunità di profitto. Il terzo elemento per qualcuno il più importante che spinge in alto i prezzi dei metalli è la strategia della Cina. Pechino, che potenzia a ritmi sostenuti gli stock strategici di rame e altri minerali, ha due obiettivi: garantirsi canali di approvvigionamento stabili (e a lungo termine) per le sue industrie e per il fabbisogno interno (il rame è molto importante nelle nuove costruzioni). Il secondo obiettivo cinese riguarda il futuro del dollaro. La Cina ha accumulato, grazie ai surplus commerciali, certificati del tesoro americano per mille miliardi di dollari e guarda con preoccupazione alle prospettive delle valute e dell’inflazione. Prima del G20 aveva lanciato l’ipotesi di usare i diritti speciali di prelievo dell’Fmi come base di una nuova valuta per le riserve mondiali. Molti osservatori ritengono che Pechino stia ora perseguendo una diversificazione rispetto ai titoli del Tesoro americani rame e altri metalli alle sue riserve valutarie. Copyright © La Repubblica. All rights reserved

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Protezione civile veneta decine di richieste di reclutamento al giorno (sezione: Globalizzazione)

( da "Gazzettino, Il" del 09-04-2009)

Argomenti: Cina Usa

Protezione civile veneta decine di richieste di reclutamento al giorno Giovedì 9 Aprile 2009, Sono decine ogni giorno le richieste di reclutamento che pervengono agli uffici della Protezione Civile del Veneto. In queste ore, precisa una nota, sono stati accolte quelle di una sessantina di tecnici che hanno messo a disposizione le loro esperienza e disponibilità per le verifiche strutturali degli edifici danneggiati. Attualmente sono 583 i volontari della Protezione Civile veneta impegnati in Abruzzo in tre campi di accoglienza. a Pianola, a San Panfilo d'Ocre e a Rocca di mezzo.

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Teheran Mentre il gruppo dei "5+1" (Usa, Russia, Cina, Francia, Gran Bretagna più la German... (sezione: Globalizzazione)

( da "Gazzettino, Il" del 09-04-2009)

Argomenti: Cina Usa

Giovedì 9 Aprile 2009, Teheran Mentre il gruppo dei "5+1" (Usa, Russia, Cina, Francia, Gran Bretagna più la Germania) che stanno tentando di sciogliere il difficile nodo del nucleare iraniano hanno annunciato che Teheran sarà invitata a nuovi colloqui diretti a cui parteciperanno anche gli Stati Uniti, in Iran la giornalista free-lance americana di origine iraniana Roxana Saberi, in carcere a Teheran dal 31 gennaio scorso, è stata formalmente accusata di spionaggio. L'incriminazione, di cui ha dato notizia il vice procuratore della Corte rivoluzionaria di Teheran, Hassan Haddad, può comportare la condanna a morte. Roxana Saberi, 31 anni, è nata negli Usa da padre iraniano e madre giapponese e da sei anni risiede in Iran. Ma Haddad ha affermato che «si tratta di una cittadina iraniana e non esistono prove che sia in possesso di un'altra cittadinanza». «Comunque - ha aggiunto il vice procuratore - ciò non avrebbe alcuna influenza sul procedimento». Il caso coincide con le promesse di apertura di dialogo con l'Iran da parte del presidente Usa Barack Obama, che però continua a definire «una minaccia» il programma nucleare della Repubblica islamica. A Washington, il segretario di Stato, Hillary Clinton ha riferito che l'Amministrazione ha chiesto a diplomatici svizzeri, che rappresentano gli interessi Usa a Teheran, gli ultimi aggiornamenti sulla vicenda. «Siamo molto preoccupati per le informazioni che ci sono pervenute», ha detto, aggiungendo: «Chiediamo che sia liberata rapidamente e resa alla sua famiglia». Ieri, in un discorso pubblico nella città di Isfahan, il presidente iraniano Mahmud Ahmadinejad ha detto che ormai Teheran ritiene «chiusa» la questione del nucleare. Cioè che non intende rinunciare ai suoi piani. E oggi, giorno in cui in Iran viene celebrata la "Giornata dell'energia nucleare", il presidente annuncerà ulteriori «buone notizie» nei progressi del Paese in questo settore. Un'altra cittadina iraniana-americana, Silvia Harutunian, è stata condannata in questi giorni a tre anni di reclusione con sentenza definitiva perché riconosciuta colpevole di avere partecipato ad un "complotto" degli Stati Uniti per organizzare in Iran una "rivoluzione di velluto". Ad un'altra, la studentessa Asha Momeni, già incarcerata per quattro settimane lo scorso anno mentre realizzava un documentario sul movimento femminista, viene ora impedito di lasciare il Paese per rientrare negli Stati Uniti. Rimane poi aperto il caso dell'ex agente americano dell'Fbi Robert Levinson, scomparso due anni fa mentre si trovava nell'isola iraniana di Kish, nel Golfo, ma di cui le autorità di Teheran dicono di non sapere nulla. Clinton ha fatto sapere che il 31 marzo scorso, a margine di una riunione internazionale sull'Afghanistan all'Aja, rappresentanti Usa hanno consegnato a quelli iraniani un messaggio per chiedere il rilascio di tre cittadini statunitensi in Iran. Ma Teheran nega che ci sia stato anche un tale incontro.

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La Protezione civile presto avrà una sede (sezione: Globalizzazione)

( da "Gazzettino, Il (Treviso)" del 09-04-2009)

Argomenti: Cina Usa

La Protezione civile presto avrà una sede Giovedì 9 Aprile 2009, Valdobbiadene (an.ra.) Sono prossimi al completamento sia il nuovo magazzino comunale, sia la sede della Protezione civile. Si tratta di un edificio realizzato nel piano di lottizzazione del "Consorzio Con.V.A.I", che verrà suddiviso in due zone una utilizzata dal comune, dove sarà ricavata anche una piccola falegnameria e un laboratorio per le attrezzature elettriche ed un'altra parte, rivolta verso la strada, dove alloggerà la protezione civile. Complessivamente la struttura si svilupperà su oltre mille metri quadrati. La sistemazione esterna dell'edificio prevede gli accessi separati alle due zone. La sede della protezione civile sarà dotata al piano terra di un'autorimessa per sei mezzi, mentre al piano rialzato verranno realizzati gli uffici e la sala riunioni. Nel progetto è previsto all'esterno del nuovo stabile anche un piccolo deposito di ottanta metri quadrati completamente coperto e recintato per lo stoccaggio degli inerti. Per migliorare l'impatto ambientale verranno piantati alcuni alberi sia lungo il perimetro del piazzale, sia sul fronte della strada. Un impianto fotovoltaico predisposto sulla copertura dell'edificio fornirà energia a tutta la struttura. Dopo tanti anni durante i quali si è dovuto ricorrere spesso a soluzione di emergenza con i mezzi del comune e della protezione civile posteggiati in aree occasionali, che non sempre hanno dato le giuste risposte ai bisogni, si realizza un edificio progettato per rispondere alle esigenze per le quali è stato destinato.

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Monselice Venti volontari della Protezione civile a L'Aquila Avviata una raccolta di viveri per i terremotati (sezione: Globalizzazione)

( da "Gazzettino, Il (Padova)" del 09-04-2009)

Argomenti: Cina Usa

Monselice Venti volontari della Protezione civile a L'Aquila Avviata una raccolta di viveri per i terremotati Giovedì 9 Aprile 2009, Monselice (O.M.) Il gruppo della Protezione Civile della Bassa Padovana, di cui è capofila il comune di Monselice, coordinato dal presidente Giuseppe Rangon, hanno il loro campo base ad Ocre, comune a quattro chilometri dall'Aquila. Il gruppo ha appena completato l'allestimento di un campo per gli sfollati a Rocca di Cambio. Sono state montate 40 tende, una struttura attrezzata che sarà utilizzata come mensa dei terremotati. Inoltre hanno posizionato i servizi igieni e l'impianto elettrico. Nei prossimi giorni saranno impegnati nell'allestimento di una struttura che sarà adibita a farmacia. «Lavoriamo in condizioni difficili - ha detto Rangon - perché lo sciame sismico è costante. Il terremoto c'è entrato nelle ossa e non ci vuole abbandonare. Lavoriamo a cicli di sei ore interrotti da una pausa riposo che dura quattro. Il lavoro è faticoso soprattutto sul piano psicologico. Il disastro ed il dolore della gente sono indescrivibili». La ventina di volontari restaranno in Abruzzo sino a lunedi. Quindi sarà sostituita con una nuova squadra. Intanto a Monselice è partita dalla Protezione civile locale una campagna per la raccolta viveri a lunga conservazione per i terremotati. Le persone che vogliono fornire gli alimenti li potranno consegnare a magazzino della Protezione Civile di Monselice in via della Cementeria o contattando il responsabile dell'operazione umanitaria al numero 3204359786.

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La Cina sfiderà l'America al Cornacchia (sezione: Globalizzazione)

( da "Gazzettino, Il (Pordenone)" del 09-04-2009)

Argomenti: Cina Usa

La Cina sfiderà l'America al Cornacchia Due grandi scuole femminili a confronto. Tra i maschi attenzione a Sisley Treviso, Modena e Club Italia Giovedì 9 Aprile 2009, Pordenone Prende corpo la 27. edizione del torneo internazionale maschile e femminile dedicato alla memoria di Ferruccio Cornacchia. Giungono in città le formazioni che parteciperanno alla competizione che si articolerà in provincia, con un'appendice nel Veneto, da sabato (9.30) a lunedì pomeriggio. Le prime ospiti sono state le ragazze americane del Northern Lights, da ieri a Pordenone con lo scopo di visitare la città. Già domattina si trasferiranno a Bibione per scoprire anche le bellezze della cittadina del Veneto Orientale. Le statunitensi gareggeranno da sabato a Gruaro, nell'ambito del girone D, insieme a San Cugat Spagna, Lussemburgo e Novi Sad (Serbia). Le pallavoliste a stelle e striscie tenteranno di emulare al Cornacchia le loro connazionali del Mizuno Long Beach che nel 2007 portarono oltreoceano il trofeo. Ci provereanno in questa edizione Shannon Byers, Maggie Finkel, Chelsea Fogarty, Madeline Haben, Biranna Haugen, Taylor Hrdlichks, Kelsey Mattai, Grace Sanders, Greta Strenger e Sean Haugen, guidate dal tecnico Lynne McDonald. Lo sconfinamento nel Veneto sarà la novità di questa edizione, con Gruaro che vedrà lo svolgersi del girone D femminile e Bibione che accoglierà la finalissima rosa. Come ogni anno i Comuni interessati (Porcia, Chions, Gruaro, Bibione e Pordenone), la Provincia e la Regione saranno vicini alla manifestazione. Una sostanziale spinta economica è giunta dall'assessorato allo Sport del Friuli Venezia Giulia, rappresentato da Elio De Anna. «Puntiamo - dichiara lui stesso - a favorire eventi che abbiano come finalità l'educazione dei giovani e la promozione del territorio». Dal punto di vista tecnico sarà il raggruppamento maschile quello più blasonato. Oltre alla presenza di formazioni del livello di Sisley Treviso, Anderlini Modena e Antonveneta Padova, ci sarà la possibilità di vedere all'opera compagini come India (vincitrice nel 2006 e 2008), Israele, Tunisia (2007), Svizzera, Algeria e Club Italia, con il cordenonese Alessandro Preti. È invece saltato all'ultimo momento, per l'indisponibilità del relatore, il convegno di aggiornamento tecnico per i direttori di gara triveneti. Benito Montesi, già fischietto internazionale e attuale direttore del Centro di qualificazione nazionale per arbitri, non potrà essere domani alle 20.30 in Fiera. Le partite prenderanno il via nella mattinata di sabato e si concluderanno con la finalissima maschile, al Forum di via Rosselli, alle 16.30 di lunedì 13. Quartier generale ubicato nell'area della Fiera cittadina, che metterà a disposizione due padiglioni con 1200 posti coperti per consumare i pasti e organizzare altri momenti aggregativi per le 32 squadre. Da segnalare la presenza della sala medica curata da Massimo Neri. Aperto pure un Internet Point gratuito per tutti i partecipanti. Non mancherà la serata musicale, grazie a Goldmine e Virus Concerti. Si terrà nella nottata di Pasqua al Deposito Giordani. Sul palco diversi gruppi rock. I gironi. Femminile: PalaCornacchia di Porcia (A): Domovip Porcia, High School Pechino Cina, Croazia e Tunisia. Palasport di Villotta di Chions (B): Top Team Belluno, Zhuang City Cina, Slovenia e Bayer Leverkusen Germania. Ex Fiera di Pordenone (C): Varna Bulgaria, Svizzera, Israele e Baden Wurttemberg Germania. Gruaro (D): Northern Lights Usa, San Cugat Spagna, Lussemburgo e Novi Sad Serbia. Maschile. Forum di Pordenone (D): Varna, Israele, Zuzemberk Slovenia e Sisley Treviso. Pasiano (E): Gyor Ungheria, Algeria, Baden e Antonveneta Padova. Sacile (G): Futura Cordenons, Klagenfurt Austria, India e Sdp Anderlini Modena. PalaGallini di Pordenone (H): San Donà, Tunisia, Svizzera e Club Italia. Nazzareno Loreti

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I cassintegrati trovano lavoro in Abruzzo (sezione: Globalizzazione)

( da "Gazzettino, Il (Pordenone)" del 09-04-2009)
Pubblicato anche in: (Gazzettino, Il (Udine))

Argomenti: Cina Usa

I cassintegrati trovano lavoro in Abruzzo La Regione stanzia 300 mila euro per incentivare l'invio di operai nelle zone del terremoto Giovedì 9 Aprile 2009, Udine (A.L.) I cassintegrati del Friuli Venezia Giulia in aiuto dei terremotati dell'Abruzzo e pagati dalla Regione. Previsti 300 mila euro per operai volontari che vorranno recarsi nella zona del sisma per attività di protezione civile in accordo con la propria azienda. L'ha annunciato ieri il presidente della Regione, Renzo Tondo, presenti gli assessori alla Protezione civile, Vanni Lenna, e al Lavoro, Alessia Rosolen, in una conferenza stampa che è servita a fare il punto sugli interventi operati nella zona disastrata, del numero di uomini e mezzi messi a disposizione. «Con questa azione siamo la prima regione in Italia a prevedere una cassa integrazione aggiuntiva», ha spiegato Rosolen, specificando che chi si recherà in Abruzzo percepirà un compenso pari alla metà della differenza tra stipendio e cassa integrazione. I lavoratori interessati lo comunicheranno alle proprie aziende che, a loro volta, inoltreranno la disponibilità all'assessorato al Lavoro, il quale opererà in raccordo con la Protezione civile. Intanto venerdì partiranno altri 200 volontari della Protezione civile (da 35 squadre comunali e 5 associazioni), che daranno il cambio agli oltre 400 tra volontari e tecnici impegnati da lunedì. Allestite fino ad ora due tendopoli, una per 240 sfollati e la seconda per altri mille. Tondo ha anche confermato che nelle variazioni di bilancio ci sarà uno stanziamento "adeguato" per ulteriori aiuti e ha ricordato l'apprezzamento espresso ieri dal presidente del Consiglio Silvio Berlusconi per l'immediatezza dell'intervento della Protezione civile regionale, riconoscendo in particolare la capacità di fornire alle autorità preposte il quadro completo della situazione attraverso la rilevazione dei danni effettuata dalle speciali apparecchiature dei due elicotteri inviati sul posto (4 mila le foto scattate che si sono tradotte nella mappa cartografica dell'area colpita). Il primo elicottero, già operativo da lunedì mattina, è rientrato martedì sera, il secondo, dotato di videocamera e termocamera geostabilizzate, resterà in zona ancora per alcuni giorni. Da martedì sera, presso la centrale operativa della Protezione civile a Palmanova, è operativo il sistema satellitare che consente il ponte radio per le comunicazioni tra l'Aquila e Roma. Su decisione di Tondo e Lenna, saranno destinati all'Abruzzo anche i 130 mila euro previsti per manifestazioni collaterali alla mostra sugli eventi sismici che aprirà il 17 aprile a Villa Manin. Con decreto sottoscritto da Tondo e Lenna, inoltre, è stato implementato di 1 milione e 200 mila euro il Fondo regionale di Protezione civile a copertura delle azioni di intervento in atto.

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Cyber-attacchi cinesi e russi alla rete elettrica Usa (sezione: Globalizzazione)

( da "Vnunet.it" del 09-04-2009)

Argomenti: Cina Usa

Cyber-attacchi cinesi e russi alla rete elettrica Usa 09-04-2009 Mirella Castigli Gli esperti di sicurezza affermano che gli Stati Uniti devono aumentare le protezioni. Intanto il Pentagono spenda 100 milioni di dollari in sei mesi per la cyber-difesa Dopo il mega attacco sferrato da parte di hacker cinesi contro 103 paesi, nuovi cyber-attacchi cinesi e russi sono stati registrati contro la rete elettrica Usa. Gli esperti di sicurezza affermano che gli Stati Uniti devono aumentare le protezioni: secondo il Wall Street Journal le spie cinesi e russe hanno superato le protezioni di sicurezza delle grid elettriche americane, e installato software che potrebbe essere sfruttato per creare problemi a centri di trattamento dell'acqua e impianti energetici. Secondo McAfee, gli incidenti mostrano quanto sia profonda la dipendeza dall'IT e quanto siano vulnerabili le popolazioni quando le loro reti elettriche sono compromesse. L'anno scorso il governo Usa ha condotto la simulazione Cyber Storm 2 exercise su cyber-attacchi a sistemi IT corporate e governativi attraverso numerosi paesi. Inoltre il Pentagono ha speso 100 milioni di dollari nella cyber-difesa contro attacchi online negli ultimi sei mesi: lo ha detto il capo dello US Strategic Command. Ma sarebbe meglio spendere denaro pubblico per una tutela pro-attiva, e non per ripulire ad attacchi (e danni) avvenuti. Nel 2007 si verificò una lunga estate calda sul fronte dei cyber attacchi e dello spionaggio informatico, quando si scoprì che il cyber-spionaggio era avvenuto ai danni di Angela Merkel e del Pentagono. La portavoce del ministro degli Esteri negò le accuse di cyber-intrusione, e le definì prive di fondamento: "Alcune persone rivolgono alla Cina accuse pesantissime ... totalmente infondate e che riflettono una mentalità da Guerra Fredda". © Copyright 2007 tutti i diritti riservati | part of vnu.net europe

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Anche in Italia il Click-to-Buy di YouTube (sezione: Globalizzazione)

( da "01net" del 09-04-2009)

Argomenti: Cina Usa

Anche in Italia il Click-to-Buy di YouTube Dopo gli Stati Uniti e il Regno Unito, è il momento del debutto anche nel nostro Paese per il servizio di commercio elettronico. 09 Aprile 2009 Link Symantec su Youtube. Per le Pmi La Cina blocca YouTube Warner: via da YouTube YouTube comincia a far business. Lo dice Universal L'e-commerce in YouTube e gli AdSense sui giochi Arriva anche in Italia il Click-to-Buy di YouTube. Dopo sei mesi di attività sul mercato Usa, ora YouTube apre il servizio anche nel nostro e in altri otto Paesi. Si tratta di una piattaforma di commercio elettronico che consente agli utenti di acquistare, attraverso iTunes, brani mp3 degli artisti visti su YouTube. La possibilità è limitata alle etichette discografiche partner di YouTube: Sony Bmg, Universal Pictures, Emi.

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Riforma Onu, anche Obama snobba la Germania (sezione: Globalizzazione)

( da "Velino.it, Il" del 09-04-2009)

Argomenti: Cina Usa

Il Velino presenta, in esclusiva per gli abbonati, le notizie via via che vengono inserite. EST - Riforma Onu, anche Obama snobba la Germania Roma, 9 apr (Velino) - Non prevede un posto al sole per la Germania la review dell’amministrazione Obama sul dossier della riforma del Consiglio di Sicurezza dell’Onu. Le indiscrezioni che provengono dal dipartimento di Stato sul lavoro del team che si occupa della materia assicurano che, sebbene rispetto alla linea di George W. Bush sia prevista qualche modifica, gli Stati Uniti non appoggeranno la richiesta tedesca di entrare a titolo permanente nel massimo organo decisionale delle Nazioni Unite. Nel giugno 2005 Bush aveva gelato l’allora cancelliere tedesco Gerhard Schroeder durante un incontro a Washington sostenendo che l’Europa è già sovrarappresentata nel Consiglio e che gli Usa avrebbero sostenuto le ambizioni del solo Giappone. La linea americana era stata poi precisata in seguito: gli Stati Uniti erano disposti ad accettare un allargamento “molto limitato” del Consiglio di Sicurezza, con al massimo sei membri in più, senza precisare quanti permanenti e quanti elettivi. Una sorta di epitaffio per tutti i progetti di riforma in discussione al Palazzo di vetro, che prevedevano almeno dieci seggi aggiuntivi rispetto all’attuale formato a 15. L’accelerazione imposta ai lavori dell’Assemblea generale lo scorso settembre dal G4 (Germania, Giappone, India e Brasile, i principali aspiranti a un seggio permanente) era volta soprattutto ad anticipare le mosse del presidente americano entrante, nella speranza che un sostanziale consenso all’aumento dei seggi permanenti inducesse la nuova amministrazione ad assecondare questa prospettiva. Ma a parte l’assenza di tale consenso tra i paesi dell’Onu, evidenziata dalle trattative in corso in questi giorni, gli Stati Uniti non considerano Berlino un partner affidabile al punto di meritare un privilegio come la membership permanente. Se nel 2005 erano state le spaccature sull’Iraq a indurre Bush a snobbare la Germania, adesso è la riluttanza tedesca a correre in soccorso delle banche americane a lasciare perplessa l’amministrazione Obama. Rimane poi sottotraccia ma non va sottovalutato che almeno tre membri permanenti (Cina, Russia e Stati Uniti) sono ben poco entusiasti di condividere il privilegio di cui godono al Palazzo di vetro, mentre gli altri due (Gran Bretagna e Francia) sono favorevoli solo per scongiurare la minaccia della prospettiva di un possibile seggio europeo, che insidierebbe quello ottenuto a titolo nazionale alla fine della Seconda guerra mondiale. Queste posizioni sono risultate evidenti anche alla vigilia del G20 di Londra, quando il premier britannico Gordon Brown aveva invitato i ministri degli Esteri degli altri quattro membri permanenti a una riunione specifica sulla riforma del Consiglio di Sicurezza. L’iniziativa, annunciata ai quattro venti, è stata cancellata per le obiezioni poste da Cina e Stati Uniti. Pechino ha totalmente boicottato la riunione sapendo che Francia e Gran Bretagna (che all’Onu hanno fatto circolare un progetto di riforma che va nella direzione indicata dal G4) avrebbero spinto a favore di nuovi membri permanenti. Ma anche il dipartimento di Stato ha preferito soprassedere affermando che l’argomento è troppo divisivo al Palazzo di vetro e che una presa di posizione troppo decisa da parte degli Stati Uniti non sarebbe stata opportuna proprio mentre il negoziato è in corso. Il presidente Barack Obama, secondo quanto circola a Foggy Bottom, è favorevole a sostenere un ruolo maggiore per i paesi in via di sviluppo. Ma non a favorire l’ascesa della Germania nell’Olimpo dei grandi, dove gli Usa vorrebbero collocare solo alleati di ferro come il Giappone. La posizione americana e la conferma di quella cinese giocano decisamente a favore dell’Italia, che si oppone all’aumento dei membri permanenti perché un Consiglio del genere diventerebbe una specie di direttorio mondiale dal quale rimarrebbe esclusa. Una linea, quella italiana, che sta risultando vincente all’Onu, dati i consensi, in qualche caso anche inattesi, ricevuti dall’ambasciatore Giulio Terzi durante i negoziati intergovernativi cominciati il 4 marzo. Il G4, infatti, non è riuscito ad allargare il proprio bacino di voti per una possibile risoluzione sull’aumento dei seggi permanenti; non è stato capace di smuovere la Cina dalla sua ostilità verso un’eventuale promozione del Giappone né a convincere la nuova amministrazione americana. Rispetto a questi dati appare ben poca cosa la proposta lanciata da Londra e Parigi per un aumento dei seggi permanenti con possibilità di revisione da parte dell’Assemblea generale dopo 15 anni. (Giampiero de Andreis) 9 apr 2009 14:29

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Imperia: numeri da record per il 4 Video Festival (sezione: Globalizzazione)

( da "Sanremo news" del 09-04-2009)

Argomenti: Cina Usa

Imperia: numeri da record per il 4° Video Festival Numeri da record per la quarta edizione del Video Festival Città di Imperia cui risultano iscritti 551 lavori tra film, documentari e opere di animazione provenienti da 45 Nazioni (Italia, Regno Unito, Grecia, Serbia, Canada, Nuova Zelanda, Turchia, Francia, Svizzera, Russia, Finlandia, USA, Svezia, Spagna, Slovenia, Romania, Germania, Olanda, Iran, Israele, Palestina, India, Portogallo, Cina, Brasile, Corea, Giappone, Repubblica Slovacca, Polonia, Croazia, Capo Verde, Bielorussia, Australia, Taiwan, Irlanda, Belgio, Lithuania, Sri Lanka, Albania, Repubblica Ceca, Ungheria, Argentina, Norvegia, Austria, Islanda). Quattro le categorie in concorso: camatori professionisti internazionali categoria speciale (documentario turistico e naturalistico). Queste quattro categorie sono suddivise a loro volta in sezioni: per la categoria Amatori le sezioni sono: lungometraggio, cortometraggio, documentario, animazione, video-album e scuole; per la categoria Professionisti le sezioni sono: film, documentario, animazione per la categoria Internazionale le sezioni sono: cortometraggio, documentario, animazione Questi gli della Eventi Collaterali manifestazione. La grande novità di questa edizione, in programma dal 14 al 18 aprile 2009 presso la sala Eutropia del Polo Universitario Imperiese, il Centro Culturale Polivalente e il Cinema Centrale di Imperia e presentata stamane, alla presenza dell’Assessore al Turismo ed alle Manifestazioni del Comune di Imperia, Marco Scajola, sarà il 'Festival dei Festival' concorso riservato in via esclusiva a tutti gli altri festival del mondo (esclusa l'Italia) che partecipano con le loro opere premiate nell'ultima edizione. Al festival vincitore verrà attribuito il "Silver Frame Festival of festival" e all'autore dell'opera vincitrice verrà assegnato il "Silver Frame World Global Films". L’edizione 2009 fa registrare una importante inversione di tendenza: gli autori iscritti sono più che raddoppiati nelle categorie riservate ai professionisti: circa l’80% rispetto alla Categoria degli Amatori. Questo dimostra che la qualità dei lavori presentati è ancora ulteriormente migliorata rispetto al passato Il Direttore Artistico Fiorenzo Runco dichiara: “Si preannuncia un’edizione molto ricca con una programmazione di altissimo livello, basti pensare che anche Sky Cinema ha iscritto un cortometraggio con importanti protagonisti come Stefania Sandrelli e Carlo Delle Piane. Altri nomi che compaiono nei lavori in concorso sono i registi Sergio Rubini e Paolo Virzì e attori come Sergio Muniz, e Isabella Ragonese”. Anche la mitica voce di Claudio Capone è stata “usata” nella produzione di un documentario” Interessanti si preannunciano anche gli eventi collaterali del Festival cui non mancheranno di dar ulteriormente lustro le presenze del famoso Autore Televisivo Antonio Ricci, dell’attore Simone Gandolfo (protagonista della Fiction Rai su Bartali) e del Vicedirettore della Rivista GQ Piero Negri. Inoltre sono previsti incontri con gli studenti curati dal regista Andrea Cavaletto. La 4a edizione del Video Festival città di Imperia (Festival Internazionale d'Arte Cinematografica Digitale), dedicato al cortometraggio, documentario e animazione è organizzato dal Comune di Imperia - Assessorato al Turismo e Manifestazioni in collaborazione con il Cineforum Imperia e si svolge sotto la direzione artistica del documentarista Fiorenzo Runco. In virtù dell'importanza raggiunta a livello nazionale ed internazionale, l’edizione 2009 del Video Festival Città di Imperia ha ottenuto i prestigiosi patrocini di Ministero per lo Sviluppo Economico, Ministero per i Beni e le Attività Culturali, Direzione Generale per il Cinema, Regione Liguria, Provincia di Imperia e appunto Comune di Imperia.

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Terremoto, impegno della Liguria e della protezione civile (sezione: Globalizzazione)

( da "Sanremo news" del 09-04-2009)

Argomenti: Cina Usa

Terremoto, impegno della Liguria e della protezione civile La Colonna Regionale Mobile della Liguria è partita lunedì 6 aprile alle 18 per le zone terremotate dell’Abruzzo, come era stato richiesto alla Liguria dal Dipartimento Nazionale della Protezione Civile per dare sostegno a più di 400 persone colpite dal sisma, nei paesi di Tione degli Abruzzi e nelle frazioni di S. Maria del Ponte e Gorriano in Provincia dell’Aquila. Fin dalle prime ore della notte appena saputa la notizia, il settore Protezione Civile della nostra Regione si è allertato per coordinare gli aiuti, operazioni dirette dal Responsabile regionale Mino De Luigi con il coordinamento dell’assessore Regionale alla Protezione Civile Giancarlo Cassini. Sono 130 i volontari partiti di cui 25 dalla Provincia di Imperia. A loro si aggiungono 9 tra medici e paramedici del 118 Ligure, 4 del Corpo Forestale dello Stato dei comandi di Imperia e Spezia, 3 membri della Polizia Provinciale di Genova, e 4 funzionari del settore Protezione Civile della Liguria. "Grande partecipazione dalla Provincia di Imperia, dove forte è il Volontariato di Protezione Civile, e dove forte è soprattutto la presenza di tanti abruzzesi che vivono da anni nella nostra Provincia – ci ricorda Cassini – (tra l’altro molti operano nel settore agricolo); il legame che ti riporta alla terra di origine è per tutti noi, specialmente per chi ne è lontano, un elemento fondamentale della propria vita". In sole 24 ore si è riusciti ad attivare i due campi di soccorso nei paesi sopraccitati, operativi dalle ore 8.00 del giorno dopo la partenza, quindi il 7 aprile, e da subito in grado di prestare soccorso e supporto logistico e sanitario (tende, cucine, servizi igienici, posto medico avanzato, ecc.) alla popolazione colpita. La parte operativa risulta al momento così articolata: - 1 campo a Tione capoluogo (formato da 30 tende, 1 cucina da campo, 1 servizio igienico carrellato, 1 tenda mensa con relativi accessori, 4 torri faro e 1 gruppo elettrogeno di emergenza) che ospita oltre 150 sfollati; - 1 campo in frazione S. Maria del Ponte (20 tende, 1 cucina da campo, 1 servizio igienico, 1 tenda mensa, 3 torri faro e 1 gruppo elettrogeno) che ospita oltre 120 sfollati; - 1 campo in frazione Gorriano (12 tende, 4 torri faro a cui da oggi si aggiunge 1 cucina da campo) che ospita oltre 150 persone. Per il trasporto del personale e del materiale sono stati utilizzati 25 mezzi operativi e di trasporto tra i quali una autobotte di acqua potabile da 5000 litri. A S.Maria del Ponte é stato allestito il posto Medico avanzato del 118 che assiste gli sfollati di tutti i 3 campi allestiti. Proprio oggi, giovedì 9 aprile, un’altra piccola Colonna mobile parte per le zone colpite dal terremoto, portando un’altra cucina da campo e ben 124 caloriferi ad olio per riscaldare, durante la notte, le tende dove sono alloggiati i terremotati. Lunedì 13 aprile partirà dalla Liguria la seconda Colonna Regionale mobile, sostituendo all’arrivo martedì 14 il primo contingente per ovvi motivi di avvicendamento del personale medico e dei volontari, che dopo una settimana di straordinario impegno hanno necessità di un cambio. L’Assessore alla Protezione Civile Giancarlo Cassini e il Responsabile regionale Mino De Luigi seguono ora dopo ora la situazione, monitorando problemi, esigenze e predisponendo la seconda Colonna mobile che si presume sarà formata, da più di 100 volontari provenienti dalle Province Liguri. A oggi pare prevedibile infatti una permanenza in Abruzzo di almeno un mese per cui sarà necessario predisporre ulteriori Colonne Mobili dalla nostra Regione. Per la Provincia di Imperia come abbiamo detto i volontari presenti in Abruzzo sono 25, facenti parte delle Associazioni di Volontariato che agiscono nell’Imperiese, e con 7 automezzi operativi. Di seguito l’elenco delle associazioni presenti: Gruppo Comunale Protez. Civile di Imperia Associazione Seborga-Vallebona Associazione nazionale Alpini – Sezione Imperia Gruppo 'Veziano' Ventimiglia Associazione Protezione Civile Sanremo Associazione Protezione Civile Bordighera.

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Terremoto: tre conti correnti a favore della popolazione attivati dal dipartimento della Protezione Civile (sezione: Globalizzazione)

( da "Sestopotere.com" del 09-04-2009)

Argomenti: Cina Usa

Terremoto: tre conti correnti a favore della popolazione attivati dal dipartimento della Protezione Civile (9/4/2009 15:00) | (Sesto Potere) - Roma - 9 aprile 2009 - Dalla giornata di ieri il dipartimento della Protezione Civile ha attivato tre conti correnti per le donazioni a favore della popolazione colpita dal terremoto: CONTO CORRENTE IBAN IT72U0300205207000401124180 INTESTATO A: Protezione Civile Nazionale - Emergenza Terremoto L'aquila UNICREDIT BANCA DI ROMA Agenzia Roma Cavour B CONTO CORRENTE IBAN IT23X0306905039100000000140 INTESTATO A: Protezione Civile Nazionale - Emergenza Terremoto L'aquila INTESA SAN PAOLO Filiale di Roma 06787 CONTO CORRENTE POSTALE NUMERO 95863023 (IBAN IT-63-X-07601-03200-000095863023) INTESTATO A: Protezione Civile Nazionale - Emergenza Terremoto L'aquila

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Usa: deficit commerciale, -28% a febbraio a 26 mld dlr (sezione: Globalizzazione)

( da "Trend-online" del 09-04-2009)

Argomenti: Cina Usa

Usa: deficit commerciale, -28% a febbraio a 26 mld dlr ANSA NEWS, clicca qui per leggere la rassegna di Ansa , 09.04.2009 15:32 Scopri le migliori azioni per fare trading questa settimana!! (ANSA) - ROMA, 9 APR - Il deficit commerciale statunitense a febbraio si e' ridotto del 28% a 26 mld dlr, un calo superiore rispetto alle previsioni degli analisti. Si aspettavano un passivo invariato a 36 mld. Le richieste di sussidio di disoccupazione sono scese di 20.000 unita' la settimana scorsa a 654.000. Il dato e' migliore delle stime degli analisti che prevedevano un calo a 660.000 unita'. Infine, i prezzi all'importazione a marzo hanno segnato un aumento mensile dello 0,5%: e' il primo aumento in 8 mesi. La frenata dei consumi negli Usa ha fatto scendere il deficit commerciale statunitense ai minimi da nove anni a febbraio. Il calo del 28% rispetto al mese prima (il passivo di gennaio e' stato rivisto oggi a 36,2 mld) e' inoltre il piu' forte dall'ottobre del 1996. Le importazioni sono calate del 5,1% a 152,7 mld, il livello piu' basso da settembre 2004, soprattutto per il crollo della domanda di auto straniere. In particolare, la richiesta di auto giapponesi si e' dimezzata e il deficit Usa con il Giappone e' sceso ai minimi dal 1984. Si e' ridotto anche il passivo dei conti con la Cina, calato a 14,2 mld, il livello piu' basso da tre anni a questa parte. Le esportazioni statunitensi sono cresciute dell'1,6% a 126,8 mld.(ANSA).

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Usa, la crisi riduce il deficit commerciale (sezione: Globalizzazione)

( da "Soldionline" del 09-04-2009)

Argomenti: Cina Usa

Usa, la crisi riduce il deficit commerciale Le tags: macroeconomia usa Commenta l'articolo Marco Delugan giovedì, 9 aprile 2009 - 15:43 Il deficit della bilancia commerciale si è ancora ridotto in Febbraio a 26 miliardi di dollari, il livello più basso dal 1999. Lo ha comunicato oggi il dipartimento del commercio. Le importazioni sono diminuite del 5,1%, a 152,7 miliardi, il livello più basso degli ultimi quattro anni. Le importazioni dalla Cina sono scese al livello minimo degli utlimi tre anni, quelle dal Giappone al minimo degli ultimi 21 anni. Le esportazioni sono cresciute dell’1,6%, il primo incremento da Luglio, contro le attese degli analisti di un’ulteriore flessione. -->

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USA: DEFICIT COMMERCIALE, -28% A FEBBRAIO A 26 MLD DLR (sezione: Globalizzazione)

( da "Wall Street Italia" del 09-04-2009)

Argomenti: Cina Usa

Usa: deficit commerciale, -28% a febbraio a 26 mld dlr di ANSA Richieste sussidi disoccupazione -20 mila, a quota 654 mila -->(ANSA) - ROMA, 9 APR - Il deficit commerciale statunitense a febbraio si e' ridotto del 28% a 26 mld dlr, un calo superiore rispetto alle previsioni degli analisti. Si aspettavano un passivo invariato a 36 mld. Le richieste di sussidio di disoccupazione sono scese di 20.000 unita' la settimana scorsa a 654.000. Il dato e' migliore delle stime degli analisti che prevedevano un calo a 660.000 unita'. Infine, i prezzi all'importazione a marzo hanno segnato un aumento mensile dello 0,5%: e' il primo aumento in 8 mesi. La frenata dei consumi negli Usa ha fatto scendere il deficit commerciale statunitense ai minimi da nove anni a febbraio. Il calo del 28% rispetto al mese prima (il passivo di gennaio e' stato rivisto oggi a 36,2 mld) e' inoltre il piu' forte dall'ottobre del 1996. Le importazioni sono calate del 5,1% a 152,7 mld, il livello piu' basso da settembre 2004, soprattutto per il crollo della domanda di auto straniere. In particolare, la richiesta di auto giapponesi si e' dimezzata e il deficit Usa con il Giappone e' sceso ai minimi dal 1984. Si e' ridotto anche il passivo dei conti con la Cina, calato a 14,2 mld, il livello piu' basso da tre anni a questa parte. Le esportazioni statunitensi sono cresciute dell'1,6% a 126,8 mld.(ANSA).

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SISMA ABRUZZO/ BERLUSCONI: ALTRI 70 MLN A PROTEZIONE CIVILE -2- (sezione: Globalizzazione)

( da "Wall Street Italia" del 09-04-2009)

Argomenti: Cina Usa

Sisma Abruzzo/ Berlusconi: Altri 70 mln a Protezione civile -2- di Apcom Oltre ai 30 già assegnati -->Roma, 9 apr. (Apcom) - Alla Protezione civile andranno altri 70 milioni di euro oltre ai 30 già assegnati. Lo ha annunciato il presidente del consiglio, Silvio Berlusconi, in conferenza stampa dopo il cdm. "Abbiamo autorizzato il ministro dell'Economia a incrementare il fondo per la protezione civile di altri 70 milioni di euro", ha detto Berlusconi.

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TERREMOTO: PROTEZIONE CIVILE, PER AIUTI CHIEDIAMO SOLO DENARO. (sezione: Globalizzazione)

( da "Asca" del 09-04-2009)

Argomenti: Cina Usa

TERREMOTO: PROTEZIONE CIVILE, PER AIUTI CHIEDIAMO SOLO DENARO (ASCA) - Roma, 9 apr - ''Chiediamo d'intervenire sostanzialmente solo con denaro per poterci garantire una precisa e trasperente gestione del singolo euro che il cittadino italiano vorra' versare sui conti correnti che distribuiremo''. Lo ha dichiarato il vice capo del Dipartimento della Protezione Civile, Marta Di Gennaro dalla sede della Protezione Civile a Roma. ''Abbiamo chiesto aiuto al Ministero della Sanita' - ha spiegato Di Gennaro - e all'agenzia italiana del farmaco per il censimaneto dei farmaci piu' giusti per la popolazione. La Croce Rossa invece sta' creando un luogo di stoccaggio per un maggior centro di raccolta indiscriminata''. La Protezione Civile poi ha consigliato coloro che hanno dato la disponibilita' per gli aiuti di ''pregare nella propria chiesa e casa'' e di ''non andare'' nei luoghi colpiti dal terremoto perche' c'e' ''un problema di tipo logistico''. res/mcc/bra (Asca)

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TERREMOTO: PROTEZIONE CIVILE UMBRIA 3.000 ASSISTITI A PAGANICA. (sezione: Globalizzazione)

( da "Asca" del 09-04-2009)

Argomenti: Cina Usa

TERREMOTO: PROTEZIONE CIVILE UMBRIA 3.000 ASSISTITI A PAGANICA (ASCA) - Perugia, 9 apr - Continua l'opera della Protezione Civile della Regione Umbria che, nel campo abruzzese di Paganica, il piu' grande di quelli realizzati nell'area terremotata assiste circa 3.000 persone. In 3 aree adiacenti sono state montate, fino ad ora, 130 tende dove alloggiano 1700 sfollati. Stanno per essere allestite per dormitori, refettorio e per la chiesa altre 40 tende e si sta valutando la richiesta di ulteriori 150 tende per allestimenti fuori campo. La mensa del campo, riferisce inoltre la Sala Operativa Regionale del Servizio di Protezione civile dell'Umbria, fornisce 3.000 pasti caldi a tutti gli assistiti e prepara 3.340 pasti freddi per esigenze esterne al campo. I 120 volontari umbri del primo contingente, inviato lunedi' 6 aprile, saranno integrati da un ulteriore gruppo di 40 volontari partito questa mattina da Foligno, dall'area del Centro Regionale di Protezione Civile. La Regione Umbria, inoltre, coordina in collaborazione con il Dipartimento nazionale di Protezione Civile 128 volontari di altre regioni, sempre operanti al campo di Paganica, dove sono state allestite anche strutture per servizi, quali l'ufficio postale, stazione dei Carabinieri e della Polizia. red/rg/alf (Asca)

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Iran, Ahmadinejad sfida il mondo Inaugurato primo impianto nucleare (sezione: Globalizzazione)

( da "Stampaweb, La" del 09-04-2009)

Argomenti: Cina Usa

ISFAHAN (IRAN) Il presidente dell’Iran, Mahmoud Ahmadinejad, ha inaugurato il primo impianto di produzione di combustibile nucleare del Paese a Ispahan segnando un nuovo punto di rottura con la comunità internazionale che vorrebbe che la Repubblica islamica abbandonasse il suo programma di arricchimento dell’uranio. Con l’inaugurazione dell’impianto, l’Iran completa il suo ciclo per la fabbricazione di combustibile nucleare. Questa struttura ha una capacità produttiva, all’anno, di 10 tonnellate di combustibile nucleare per il reattore di ricerca ad acqua pesante di 40 megawatt di Arac, attualmente in costruzione nella provincia di Markezi, e di 30 tonnellate di combustibile per i futuri reattori ad acqua leggera. Lo ha riportato l’agenzia Mehr. L’Iran valuterà in ogni caso l’invito al dialogo offerto dal "5+1" sul programma nucleare, anche se si appresta ad avviare una nuova fase di lavoro per la produzione di energia atomica. Stati Uniti, Russia, Cina, Francia, Germania e Gran Bretagna avevano fatto sapere con una nota di voler chiedere all’alto rappresentante dell’Ue per la politica estera, Javier Solana, di invitare Teheran a un incontro. «Chiediamo con forza all’Iran di approfittare di questa opportunità per impegnarsi seriamente con tutti noi in uno spirito di mutuo rispetto». «Valuteremo e poi decideremo», ha replicato Ali Akbar Javanfekr, alto consigliere del presidente iraniano, Mahmoud Ahmadinejad. Mohammad Marandi, docente all’università di Teheran ha sottolineato che l’Iran probabilmente accetterà l’invito al dialogo, ma solo «se non comprenderà alcune restrizioni». Washington inoltre, secondo il docente, deve impegnarsi a riconoscere l’uso pacifico del nucleare iraniano. Ribadendo la determinazione di Teheran a proseguire con il suo programma nucleare per scopi civili, Ahmadinejad annuncerà nella città centrale di Isfahan che l’Iran ha completato il passaggio finale della produzione di energia atomica. L’Occidente sospetta invece che si tratti dello sviluppo dell’ordigno nucleare. I cinque membri permanenti del Consiglio di sicurezza e la Germania avevano «salutato con grande favore la nuova direzione assunta dalla politica Usa nei confronti del’Iran» e ribadito la loro determinazione a rispondere attraverso le vie diplomatiche ai timori creati dal programma nucleare iraniano, in linea con il pacchetto di incentivi funzionari e diplomatici offerti l’anno scorso per convincere Teheran ad abbandonare il programma di arricchimento dell’uranio.

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Usa: a febbraio frenano le importazioni ma l'export cresce (sezione: Globalizzazione)

( da "BlueTG online" del 09-04-2009)

Argomenti: Cina Usa

Usa: a febbraio frenano le importazioni ma l'export cresce 09-04-2009 16:52 - Le importazioni degli Usa si sono ridotte del 5,1% in febbraio su base destagionalizzata a 152,7 miliardi di dollari. Si tratta del dato più contenuto degli ultimi quattro anni (per il settore auto si è toccato il minimo degli ultimi 12 anni), con l'import dalla Cina calato al minimo del triennio e quello dal Giappone al minimo degli ultimi 21 anni. Allo stesso tempo le esportazioni sono cresciute dell'1,6% a 126,8 miliardi di dollari, portando il deficit di bilancia commerciale a 26 miliardi e suggerendo che forse il Pil del primo trimestre dell'anno possa risultare non così fortemente in calo come temuto. (l.s.)

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Petrolio, Venezuela tenta la difficile sorte lontano dagli Usa (sezione: Globalizzazione)

( da "Velino.it, Il" del 09-04-2009)

Argomenti: Cina Usa

Il Velino presenta, in esclusiva per gli abbonati, le notizie via via che vengono inserite. EST - Petrolio, Venezuela tenta la difficile sorte lontano dagli Usa Roma, 9 apr (Velino/Velino Latam) - Il presidente del Venezuela termina in Cina il giro asiatico con il quale, prima in Iran e poi in Giappone, ha cercato di offrire al petrolio venezuelano strade alternative al mercato statunitense. Un compito difficile dato che gli Usa rimangono il principale acquirente del petrolio venezuelano - il 60 per cento del greggio in uscita da Caracas va negli States -, ma che il governo bolivariano cerca di portare avanti per riaffermare la sua indipendenza “dall’impero”. A Teheran ChÁvez ha saldato le richieste economiche di investimenti nella ricerca del petrolio nazionale con la comune vocazione “anti-americana” ed ha aperto un fondo di investimento binazionale per finanziare ricerche di greggio in patria. A Tokio, dove è stato firmato un analogo fondo binazionale, il capo di Stato venezuelano ha invitato le imprese locali (Mitsubishi, Inpex e Jogmec) a investire risorse nello sfruttamento del blocco 11, una riserva di petrolio pesante della faglia dell’Orinoco, e a unirsi nei progetti sul gas di Gran Mariscal di Ayacucho. Proprio sull’Orinoco, e seguendo la stessa strategia, il leader venezuelano ha coinvolto anche imprese cinesi, russe e vietnamite. Inoltre, usando il miliardo e mezzo di dollari messi a disposizione dalla banca giapponese Jbci, ChÁvez ha offerto alle aziende di partecipare al miglioramento delle raffinerie di El Palito e Puerto La Cruz. Sommando l’insieme degli accordi siglati da ChÁvez il Giappone, secondo la presidenza venezuelana, dovrebbe investire circa 15 miliardi di dollari nel paese caraibico nei prossimi cinque anni. ChÁvez dice di puntare, in uhn futuro non meglio precisato, all’esportazione di un milione di barili di greggio quotidiani nel paese del sol nascente. La diversificazione del mercato petrolifero venezuelano - e l’apertura di nuovi capitali dettata dal calo del prezzo del greggio - sono compiti proibitivi anche per Vicente Frebes-Cibils, esperto delle questioni venezuelane per la Banca mondiale: “Il Venezuela continuerà ad essere un attore principale nel mercato degli Stati Uniti”, ha detto spiegando che il rapporto commerciale con Washington non potrà essere significativamente modificato almeno nel breve periodo. A sua volta però, Washington non rimane in posizione passiva e lancia segnali per accogliere altre offerte. Già in campagna elettorale, il presidente Barack Obama aveva lanciato propositi di riconversione energetica e di apertura a nuovi mercati, proprio per non dover dipendere troppo da partner politicamente scomodi. Segnali che sono stati intercettati in Sud America soprattutto dal Brasile, impegnato in una serie di sfide economiche, politiche e diplomatiche. In primo luogo è alla ricerca dell’autosufficienza energetica, passo preliminare per mettere sul mercato il potenziale petrolifero di cui sembra godere. Brasilia poi, come ha confermato di recente il ministro dell’Energia in un’intervista al quotidiano spagnolo El PaÍs Edison Lobao, non scarta l’ipotesi di entrare nell’Opec, l’organizzazione dei paesi produttori di petrolio. Al tempo stesso cerca di risolvere a suo favore l’ostruzionismo che gli States e in parte l’Unione europea applicano sui biocombustibili. Il tutto sostenuto dall’incessante azione diplomatica con la quale il Brasile cerca di accreditarsi come interlocutore privilegiato, per potenza economico-commerciale e per capacità di mediazione politica, dell’America latina presso l’occidente. (fae) 9 apr 2009 16:32

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Bergamo e Brescia in aiuto dei terremotati de L'Aquila: Beatlesiani d'Italia Associati in concerto e medaglia a Marco Cavagna. (sezione: Globalizzazione)

( da "Musicalnews.com" del 09-04-2009)

Argomenti: Cina Usa

Notizie Pubblicato il 09/04/2009 alle 16:39:00 Commenti alla notizia: Leggi - Inserisci nuovo Bergamo e Brescia in aiuto dei terremotati de L'Aquila: Beatlesiani d'Italia Associati in concerto e medaglia a Marco Cavagna. di Giancarlo Passarella La motivazione recita: Riconoscimento per l'estremo spirito di abnegazione dimostrato nell'adempimento del proprio dovere: a Dalmine accolto dalle sirene degli automezzi. A Brescia il 23 Aprile concerto beatlesiano e mostra fotografica. La motivazione recita: Riconoscimento per l'estremo spirito di abnegazione dimostrato nell'adempimento del proprio dovere: a Dalmine accolto dalle sirene degli automezzi. A Brescia il 23 Aprile concerto beatlesiano e mostra fotografica. Quando devo far capire a mia figlia di essere spesso orgoglioso di essere italiano, non e' mi e' difficile citare episodi e personaggi. Anche in queste ore di dolore per i danni fatti dal terremoto con epicentro L'Aquila, vi sono tanti piccoli episodi che mi piace citare, specialmente se vengono da citta' in netta rivalita' durante tutto l'anno. E' il caso di Brescia e Bergamo, vicine ma lontane: calcisticamente se Atalanta e Brescia si affrontano, tremano tutte le Forze dell'Ordine e la popolazione che abita vicino allo stadio protagonista del match. Ma nei momenti di difficolta', le due citta' magicamente si uniscono e collaborano... La salma di Marco Cavagna, il vigile del fuoco di Treviolo (morto Lunedì sera al L'Aquila per un malore) e' stata accolta dalle sirene degli automezzi dei Vigili del Fuoco, corpo nel quale era attivo da anni. Ma anche i suoi colleghi di Brescia non sono da meno, cosi' come la locale Protezione Civile: giunge ora la notizia che a loro e' dedicato il concerto previsto nei prossimi giorni, come ci comunica Rolando Giambelli ... BEATLES & DINTORNI - Per la Protezione Civile in Abruzzo Concerto di solidarietà per la Protezione Civile in soccorso ai terremotati dell’Abruzzo La nostra associazione culturale musicale dedicata all’arte dei Beatles, secondo il suo Statuto ed il motto “Beatle People for People” (Beatlesiani per la Gente), organizza un concerto gratuito dal titolo “BEATLES & DINTORNI” - Per la Protezione Civile in Abruzzo”. I migliori musicisti bresciani suoneranno per promuovere e sostenere l’attività umanitaria della Protezione Civile di Brescia impegnata nel soccorso dei terremotati in Abruzzo.Il concerto si terrà presso il Teatro del Quadriportico in Piazza Vittoria 2 a Brescia giovedì 23 aprile dalle 18.30 fino alle 24.00. Moltissimi artisti hanno già aderito all’appello di Rolando Giambelli che prennuncia anche una mostra fotografica ed una rassegna stampa nel foyer del Quadriportico sul terribile evento sismico che ha sconvolto la bella città de L’Aquila e i suoi storici dintorni. Nel corso del concerto sarà spiegato al pubblico presente come poter contribuire a sostenere La Protezione Civile in questo immane compito. Il concerto oltre che per sostenere l’azione degli oltre cento volontari della Protezione Civile di Brescia impegnati in quella zona devastata, servirà anche per ricordare l’azione dei Bresciani che con grande generosità e coraggio ricostruirono molti paesi dopo l’altro terribile terremoto del Friuli il cui ricordo è sempre vivo nella memoria di tutti noi. I Beatlesiani preannunciano che al termine dei lavori di ricostruzione in Abruzzo festeggeranno il ritorno dei volontari bresciani con un altro concerto di ringraziamento. L’Assessore al Personale e Protezione Civile di Brescia Corrado Scolari ha apprezzato il nostro progetto e ne siamo orgogliosi.

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Iran, ancora una sfida sul nucleare Nuovo impianto per arricchire uranio (sezione: Globalizzazione)

( da "Repubblica.it" del 09-04-2009)

Argomenti: Cina Usa

TEHERAN - L'Iran è riuscito ad ottenere nuovi progressi nella tecnologia nucleare nonostante "le pressioni, la propaganda e le minacce militari del nemico". Lo ha detto oggi il presidente Mahmud Ahmadinejad. Che ha inaugurato ad Isfahan, nella 'Giornata nazionale dell'energia atomica', il primo impianto per la produzione di combustibile per alimentare centrali nucleari. Ahmadinejad ha sottolineato le due principali novità annunciate oggi: la produzione per la prima volta di combustibile nucleare pronto per essere immesso nei reattori e la produzione di due nuovi tipi di centrifughe "capaci di fornire uranio arricchito ad un ritmo diverse volte superiore" a quello finora ottenuto con le centrifughe già installate. Successivamente il capo dell'energia atomica iraniana Gholam Reza Aghazadeh ha dichiarato che nell'impianto inaugurato oggi sono state installate circa settemila centrifughe. L'Iran, secondo un alto funzionario iraniano, ha completato l'ultima fase del ciclo di produzione di energia nucleare e ottenuto la tecnologia per produrre centrifughe più "accurate". La ricorrenza odierna è stata istituita nell'anniversario dell'annuncio fatto nel 2006 da Ahmadinejad che Teheran era riuscita ad arricchire per la prima volta uranio proprio nel suo impianto di Natanz, con lo scopo dichiarato di alimentare centrali nucleari per la produzione di energia elettrica. Gli Usa e altri Paesi occidentali, invece, sospettano la Repubblica islamica di volere dotarsi di armi nucleari. Un'accusa respinta ancora una volta da Ahmadinejad. OAS_RICH('Middle'); I responsabili del programma nucleare iraniano hanno sottolineato che la nuova iniziativa di Isfahan dimostra che Teheran ha ormai il controllo di tutto il processo per l'arricchimento dell'uranio necessario per produrre energia atomica. Una dichiarazione che sembra voler riequilibrare la mezza apertura al dialogo offerto dal '5+1' sul programma nucleare. Stati Uniti, Russia, Cina, Francia, Germania e Gran Bretagna avevano fatto sapere con una nota di voler chiedere all'alto rappresentante dell'Ue per la politica estera, Javier Solana, di invitare Teheran a un incontro: "Chiediamo con forza all'Iran di approfittare di questa opportunità per impegnarsi seriamente con tutti noi in uno spirito di mutuo rispetto". "Valuteremo e poi decideremo", è stata la replica di Ali Akbar Javanfekr, alto consigliere del presidente iraniano, Mahmoud Ahmadinejad. Mohammad Marandi, docente all'università di Teheran ha sottolineato che l'Iran probabilmente accetterà l'invito al dialogo, ma solo "se non comprenderà alcune restrizioni". Washington inoltre, secondo il docente, deve impegnarsi a riconoscere l'uso pacifico del nucleare iraniano. Ribadendo la determinazione di Teheran a proseguire con il suo programma nucleare per scopi civili, Ahmadinejad annuncerà nella città centrale di Isfahan che l'Iran ha completato il passaggio finale della produzione di energia atomica. L'Occidente sospetta invece che si tratti dello sviluppo dell'ordigno nucleare. I cinque membri permanenti del Consiglio di sicurezza e la Germania avevano "salutato con grande favore la nuova direzione assunta dalla politica Usa nei confronti del'Iran" e ribadito la loro determinazione a rispondere attraverso le vie diplomatiche ai timori creati dal programma nucleare iraniano, in linea con il pacchetto di incentivi funzionari e diplomatici offerti l'anno scorso per convincere Teheran ad abbandonare il programma di arricchimento dell'uranio. (9 aprile 2009

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Iran/ Cina si difende da accuse Usa: controlli su export...... (sezione: Globalizzazione)

( da "Virgilio Notizie" del 09-04-2009)

Argomenti: Cina Usa

Pechino, 9 apr. (Ap) - Li e la sua società devono fronteggiare 118 capi di accusa per falsificazione dei libri contabili e complotto per ottenere accesso alle banche statunitensi. Il Dipartimento del Tesoro degli Stati Uniti ha annunciato di aver individuato otto falsi nomi utilizzati da Limmt per aggirare le sanzioni contro la repubblica islamica e si sta attivando per congelarne gli asset. Il procuratore distrettuale di Manhattan, Robert Morgenthau, ha affermato che la società cinese ha venduto materiali militari sofisticati all'Organizzazione Industrie di Difesa dell'Iran. La Cina ha in passato respinto le accuse che le sue aziende abbiano violato le regole internazionali contro la condivisione di tecnologia con Iran, Pakistan e altri Paesi. Li risiede in Cina e gli Stati Uniti ne richiederanno l'estradizione.

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Iran/ Cina si difende da accuse Usa: controlli su export (sezione: Globalizzazione)

( da "Virgilio Notizie" del 09-04-2009)

Argomenti: Cina Usa

Pechino, 9 apr. (Ap) - La Cina dispone di efficaci controlli sulle esportazioni per prevenire la proliferazione nucleare, malgrado la Procura di New York sostenga che una società cinese rappresentasse una copertura per le iniziative iraniane dirette all'acquisto di componenti per assemblare l'arma atomica. Lo ha chiarito il governo di Pechino. Per questa vicenda l'imprenditore Li Fang Wei, 37 anni, e la sua società, la Limmt Economic and Trade Co. Ltd, che ha la sede nella città nordorientale di Dalian, sono stati incriminati due giorni fa a New York con l'accusa di riciclaggio. Washington ha chiarito che la Limmt fu individuata alcuni anni fa come copertura per le iniziative iraniane finalizzate a entrare in possesso del nucleare. A Li e all'azienda è proibito fare affari negli Stati Uniti. Una portavoce del ministero degli Esteri cinese, Jiang Yu, non ha direttamente commentato questa vicenda, ma ha difeso le norme nazionali sulle esportazioni. "Effettuiamo controlli rigidi ed efficaci sull'export. Qualunque individuo o società invischiato in attività illegali di esportazione sarà giudicato con serietà conformemente alla legge", ha spiegato Jiang durante un incontro con i giornalisti. (segue)

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Rifiuti, Galati (Pdl): "A Lamezia sono a rischio posti di lavoro" (sezione: Globalizzazione)

( da "Giornale di Calabria, Il" del 09-04-2009)

Argomenti: Cina Usa

Rifiuti, Galati (Pdl): “A Lamezia sono a rischio posti di lavoro” LAMEZIA TERME. “Una discarica pericolosa e che porterà alla perdita di cento posti di lavoro e lo svilimento di un’azienda produttrice di vino raro e pregiato: questo è ciò che accadrà se la nuova discarica a Lamezia Terme sarà costruita secondo quanto indicato dal sindaco Speranza in località Stretto. Perciò ho presentato un’interrogazione parlamentare urgente al Ministro per l’Ambiente per portare a conoscenza dell’aula l’importante tematica”. Lo afferma l’on. Giuseppe Galati alla notizia secondo la quale il sindaco di Lamezia Terme ha chiesto al commissario delegato per l’emergenza rifiuti nelle Regione Calabria di costruire una nuova discarica. L’Ufficio del commissario delegato per l’emergenza rifiuti nella Regione Calabria, con giusta convenzione del 18/09/2008, ha individuato nella Lamezia Multiservizi S.p.A., società in house del Comune, l’azienda che dovrà effettuare la progettazione definitiva ed esecutiva della nuova discarica. “Credo sia opportuno - aggiunge Galati - che il sindaco Speranza prenda in considerazione le opportunità offerte dal sindaco di Maida di costruire una discarica su dei terreni siti in un’area distante da colture fondamentali per l’economia della città. Mi preme ricordare come, in un momento di congiuntura internazionale sfavorevole e di crisi globalizzata, la perdita di unità lavorative e il ridimensionamento di aziende che esportano e sviluppano il “made in Calabria” con grande capacità e intelligente creatività sia una politica poco lungimirante e pregiudizievole nell’economia del territorio”. (09-05-09)

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SISMA ABRUZZO/ IN PARTENZA 2 COLONNE PROTEZIONE CIVILE DA BOLZANO (sezione: Globalizzazione)

( da "Wall Street Italia" del 09-04-2009)

Argomenti: Cina Usa

Sisma Abruzzo/ In partenza 2 colonne Protezione civile da Bolzano di Apcom Porteranno a L'Aquila 20 mezzi e 55 volontari -->Roma, 9 apr. (Apcom) - Domani mattina partiranno da Bolzano due colonne della Protezione civile altoatesina dirette a Sant'Elia, frazione de L'Aquila. Gli operatori si occuperanno di garantire il funzionamento e l'approvvigionamento di una tendopoli con circa 600 sfollati. La Protezione civile altoatesina porterà in Abruzzo una ventina di automezzi. Cinquantacinque i volontari coinvolti. Le forze di intervento dall'Alto Adige si fermeranno in Abruzzo presumibilmente per una settimana, prima del ricambio con altri volontari.

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IRAN/ CINA SI DIFENDE DA ACCUSE USA: CONTROLLI SU EXPORT EFFICACI (sezione: Globalizzazione)

( da "Wall Street Italia" del 09-04-2009)

Argomenti: Cina Usa

Iran/ Cina si difende da accuse Usa: controlli su export efficaci di Apcom Imprenditore e azienda sono stati incriminati per riciclaggio -->Pechino, 9 apr. (Ap) - La Cina dispone di efficaci controlli sulle esportazioni per prevenire la proliferazione nucleare, malgrado la Procura di New York sostenga che una società cinese rappresentasse una copertura per le iniziative iraniane dirette all'acquisto di componenti per assemblare l'arma atomica. Lo ha chiarito il governo di Pechino. Per questa vicenda l'imprenditore Li Fang Wei, 37 anni, e la sua società, la Limmt Economic and Trade Co. Ltd, che ha la sede nella città nordorientale di Dalian, sono stati incriminati due giorni fa a New York con l'accusa di riciclaggio. Washington ha chiarito che la Limmt fu individuata alcuni anni fa come copertura per le iniziative iraniane finalizzate a entrare in possesso del nucleare. A Li e all'azienda è proibito fare affari negli Stati Uniti. Una portavoce del ministero degli Esteri cinese, Jiang Yu, non ha direttamente commentato questa vicenda, ma ha difeso le norme nazionali sulle esportazioni. "Effettuiamo controlli rigidi ed efficaci sull'export. Qualunque individuo o società invischiato in attività illegali di esportazione sarà giudicato con serietà conformemente alla legge", ha spiegato Jiang durante un incontro con i giornalisti. (segue)

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IRAN/ CINA SI DIFENDE DA ACCUSE USA: CONTROLLI SU EXPORT... -2- (sezione: Globalizzazione)

( da "Wall Street Italia" del 09-04-2009)

Argomenti: Cina Usa

Iran/ Cina si difende da accuse Usa: controlli su export... -2- di Apcom Usa richiederanno estradizione di Li -->Pechino, 9 apr. (Ap) - Li e la sua società devono fronteggiare 118 capi di accusa per falsificazione dei libri contabili e complotto per ottenere accesso alle banche statunitensi. Il Dipartimento del Tesoro degli Stati Uniti ha annunciato di aver individuato otto falsi nomi utilizzati da Limmt per aggirare le sanzioni contro la repubblica islamica e si sta attivando per congelarne gli asset. Il procuratore distrettuale di Manhattan, Robert Morgenthau, ha affermato che la società cinese ha venduto materiali militari sofisticati all'Organizzazione Industrie di Difesa dell'Iran. La Cina ha in passato respinto le accuse che le sue aziende abbiano violato le regole internazionali contro la condivisione di tecnologia con Iran, Pakistan e altri Paesi. Li risiede in Cina e gli Stati Uniti ne richiederanno l'estradizione.

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Per "Repubblica" l'immigrazione clandestina non è un reato. (sezione: Globalizzazione)

( da "Giornale.it, Il" del 09-04-2009)

Argomenti: Cina Usa

Dunque Berlusconi non cambia linea nella lotta all'immigrazione clandestina e per rimediare al no della Camera, prolungherà il decreto in scadenza il 26 aprile. Mille immigrati, quasi tutti tunisini, non verranno messi in libertà. Ed è probabile che in futuro vengano approvate norme ancora più restrittive: la Spagna di Zapatero, la permissiva Olanda, la Gran Bretagna del laburista Brown vanno in questa direzione. E ieri il presidente francese Sarkozy ha pubblicato una direttiva che Alberto Toscano riassume così: "Massimo controllo di chi arriva per lavorare e massimo sforzo per allontanare (con le buone o con le cattive) dal suolo nazionale gli extracomunitari privi di permesso di soggiorno". Quest'anno dovranno essere espulsi almeno 27mila clandestini; come dire: lavoro ai francesi, via gli irregolari. Si tratta di misure draconiane, ben più severe di quelle italiane. Ma per la stampa di sinistra il governo italiano è troppo duro, disumano. Sulla Repubblica di oggi, ad esempio, Massimo Giannini, scrive: " L'allungamento a 180 giorni della permanenza dell'immigrato nei centri di smistamento è persino peggio: una misura sostanzialmente carceraria, stabilità da un'autorità amministrativa, in assenza di reato e di garanzia giurisdizionale". In assenza di reato? Fino a prova contraria l'immigrato che tenta di entrare non avendo i documenti in regola, nè i visti necessari, viola le leggi del Paese. E questo è un reato. Per tutti, ma, evidentemente, non per "Repubblica". Scritto in crisi, comunicazione, pdl, politica, partito democratico, società, francia, immigrazione, Italia, europa, giornalismo Commenti ( 4 ) » (Nessun voto) Loading ... Il Blog di Marcello Foa © 2009 Feed RSS Articoli Feed RSS Commenti Invia questo articolo a un amico 08Apr 09 Dalla crisi (e dalle tragedie) può nascere un mondo migliore? Sul Giornale di oggi intervisto Bob Thurman, personaggio di grande caratura, sebbene poco noto in Italia. E' uno dei principali consiglieri del Dalai Lama, saggista di grande successo, la rivista "Time" lo inserì tra i dieci americani più influenti. Il suo è il punto di vista di un americano spirituale, che nella crisi finanziaria inizia a vedere una grande opportunità: quella di creare un mondo migliore. Secondo Thurman "è un bene che la coscienza collettiva degli americani si sia risvegliata. Urlano un poco? Se la gente smette di dare ascolto a certe élite e costringe chi ha provocato questo disastro a prendersi le proprie responsabilità questo può essere positivo», mentre prima la coscienza era assopita "perché prevaleva l'egoismo. Molti si rendevano conto degli abusi di un gruppo ristretto di persone, di lobbies molto potenti come quelle delle banche, ma finché riuscivano ad andare avanti si dicevano: cosa posso rimediare da solo? E siccome tutti pensavano così, nulla cambiava davvero. D'altronde bastava accendere la tele per distrarsi: chi parlava dei problemi reali? Nessuno, tutto era trasformato in uno spettacolo, anche l'informazione». Questa crisi è un'opportunità "perché il sistema così non poteva funzionare: stavamo correndo verso il disastro. Tutto a credito, tutto esasperato, centinaia di milioni di persone strappate alla campagne. Il governo americano e le grandi istituzioni dicevano ai Paesi piccoli: non potete proteggere i piccoli coltivatori. Così tutta la produzione finiva nelle mani dei grandi gruppi. E gli agricoltori senza più lavoro che cosa fanno? Vanno nelle città dove vivono nelle baraccopoli. È progresso questo? Ora c'è la possibilità di creare sistema più equilibrato. Era un'economia guidata dall'avidità, che ignorava i limiti delle risorse naturali e il rispetto della natura. Ora c'è la possibilità di creare un sistema più saggio, basato sui valori positivi dell'uomo». Thurman ricorda che "dopo ogni grande tragedia, la gente si scopre migliore. All'indomani dell'undici settembre i newyorkesi erano solidali, si cercavano, si aiutavano", li interpeta come segnali di una trasformazione della coscienza e della sensibilità collettive. E se osserviamo quel che sta accadendo in Abruzzo l'intuizione di Thurman trova conferme. Il mio collega Cristiano Gatti, racconta la straordinaria dignità degli abitanti delle zone colpite. Scrive in un bellissimo articolo: "Di sventure e di dolore, di lutto e di rabbia, insomma di creature afflitte e dolenti ormai ne abbiamo viste tante, passando da un cataclisma all'altro. Ma mai, lo dico da semplice testimone neutrale, ho ammirato un simile affresco di spontanea compostezza, di sano orgoglio, di rigoroso rispetto. L'Aquila e dintorni sono a pezzi, non c'è famiglia che non abbia un buon motivo per piangere, ma da questo girone infernale si alza solo silenzio, decoro, contegno. E voglia di ricominciare. Parole toccanti. Rifletto e mi chiedo: dalla crisi economica, dalle tragedie, sta nascendo davvero un mondo migliore? Scritto in capitalismo, crisi, società, globalizzazione, Italia, gli usa e il mondo Commenti ( 26 ) » (3 voti, il voto medio è: 4.33 su un massimo di 5) Loading ... Il Blog di Marcello Foa © 2009 Feed RSS Articoli Feed RSS Commenti Invia questo articolo a un amico 07Apr 09 Terremoto, l'Italia che reagisce bene (con qualche eccezione) Per una volta l'Italia ha stupito in bene reagendo alla tragedia dell'Abruzzo: anzichè dividersi in polemiche sterili, il Paese si è unito. I soccorsi sono stati rapidi, la solidarietà della gente comune commovente, la reazione dei partiti finalmente responsabile. Ho apprezzato molto l'intervento di Franceschini in Parlamento che, senza se e senza ma, ha offerto il proprio sostegno a Berlusconi che, senza se e senza ma, l'ha accettato. Bene, con qualche ulteriore riflessione: 1) Ora si tratta di continuare su questa strada, scongiurando il rischio, molto alto, che passata l'emozione, prevalgano antiche e cattive abitudini ovvero che i fondi stanziati per la ricostruzione non arrivino mai, o solo in parte, a chi ne ha davvero bisogno. 2) Questa tragedia conferma, purtroppo, la mancanza di una cultura della prevenzione nel nostro Paese. In una zona a forte sismico troppi edifici non sono stati messi a norma e questo spiega perchè a crollare non sono state solo case vecchie ma anche edifici recenti. 3) Nonostante il cordoglio, qualcuno non si è trattenuto dall'insinuare qualche polemica. Per un certo mondo, il solito (ovvero il popolo di Grillo, Travaglio, Di Pietro), il terremoto si poteva prevedere e considera Giuliani, l'esperto che sostiene di averlo annunciato, un incompreso da difendere. Peccato che la sua previsione fosse imprecisa: aveva previsto il sisma per il 29 marzo a Sulmona. Immaginiamo che le autorità gli avessero prestato ascolto: migliaia di persone sarebbero state evacuate, poi il 30 o il 31 marzo fatte rientrare a casa. L'Aquila e i paesi circostanti non sarebbero stati risparmiati dalla scossa che ha colpito il 6 aprile, con epicentro il comune di Catipignano. Ieri ho partecipato a una trasmissione radiofonica in Francia su Rtl e uno dei più famosi sismologi francesi - dunaue senza alcun legame con il governo italiano - ha confermato che è impossibile prevedere i terremoti. La polemica non dovrebbe nemmeno iniziare, ma temo che di Giuliani sentiremo parlare a lungo. Sui blog di Grillo è Di Pietro tira già una certa aria.. sì, diventerà un eroe, un perseguitato, un nuovo simbolo di un'Italia confusamente arrabbiata e facilmente manipolabile. O sbaglio? AGGIORNAMENTO: tutti i leader del mondo hanno espresso all'Italia solidarietà e cordoglio, anche il presidente Obama, con toni partecipi e una lunga telefonata a Berlusconi. Lo ringraziamo, ma poi l'ambasciata americana ha deciso lo stanziamento di 50 mila dollari per l'assistenza umanitaria. Dico: 50mila dollari. Un pensierino ino ino ino, peraltro non richiesto dall'Italia. Il governo americano poteva proprio rispiarmarselo. Scritto in comunicazione, pdl, politica, partito democratico, spin, Italia, società, manipolazione, giornalismo Commenti ( 58 ) » (3 voti, il voto medio è: 5 su un massimo di 5) Loading ... Il Blog di Marcello Foa © 2009 Feed RSS Articoli Feed RSS Commenti Invia questo articolo a un amico 05Apr 09 Obama è il nuovo Gorbaciov? Ammettiamolo: questo viaggio in Europa e Turchia sancisce un grande successo di immagine per Obama. La stampa lo ha esaltato e non capita mai che un presidente, all'estero, venga accolto da folle in delirio. O meglio: succedeva a Gorbaciov ai tempi della perestroika. Obama in Germania ha parlato a un'assemblea di cittadini adoranti e i sondaggi rivelano che, se si candidasse alle elezioni politiche di fine settembre, batterebbe agevolmente Angela Merkel. Come Gorbaciov ha sposato una donna dal carattere forte, carismatico e capace di rompere gli schemi. La sua straripante popolarità dimostra che gli Usa, quando usano i toni giusti, possono essere ancora amati nel mondo e dunque che l'antiamericanismo non era viscerale, né irreversibile, ma limitato agli eccessi dell'era Bush. Infatti le proteste di strada non erano rivolte contro di lui. L'analogia con Gorbaciov, però, rischia di essere anche politica, sebbene non altrettanto drammatica nell'esito finale. L'esperienza del profeta della glasnost si concluse con il crollo dell'Urss, quella del primo presidente afroamericano difficilmente terminerà con l'implosione degli Stati Uniti. Ma proprio questo primo viaggio ha svelato al mondo un'altra America, meno sicura di sé, improvvisamente umile, a tratti quasi implorante. Quella di un tempo era abituata a imporre i compromessi, quella di oggi dà l'impressione di subirli. Il G20 è stato salutato come un grande successo, ma Washington non ha ottenuto l'impegno di tutti i Paesi a varare una maxi-manovra di stimolo. Dal vertice della Nato si aspettava un impegno ampio e coordinato da parte degli alleati per l'invio duraturo di nuove truppe in Afghanistan, ha ottenuto lo spiegamento di 5mila uomini limitato alle elezioni presidenziali. Eppure nelle scorse settimane aveva esercitato pressioni fortissime per piegare le resistenze degli europei. Inutilmente: per la prima volta il Vecchio Continente può dire no, senza temere lacerazionie tanto meno ritorsioni. La Ue è diventata improvvisamente forte? No, è quella di sempre caotica, litigiosa, multicefala. Semmai è l'America a essere divenuta debole. Obama ha avuto l'onestà intellettuale di ammetterlo: «Siamo stati noi a provocare la crisi finanziaria», da cui, però, gli Stati Uniti non possono uscire da soli. Ha bisogno degli altri, come ben sappiamo. E allora Obama è costretto ad assumere un registro inconsueto per un capo della Casa Bianca: quello del mediatore, dell'amico bonario, del leader che parla poco e ascolta molto. Nei due vertici - G20 e Nato - ha dovuto ritagliarsi un ruolo di negoziatore, di pacificatore. La sua è un'America che tende la mano e riscopre il consenso. Con un dubbio: Obama sta gestendo un periodo di difficoltà transitoria in attesa di riprendere il ruolo di superpotenza o, come Gorbaciov, verrà ricordato come il gestore di un grande Paese che declina tra gli applausi del mondo? Scritto in era obama, crisi, europa, globalizzazione, gli usa e il mondo, germania, francia Commenti ( 39 ) » (7 voti, il voto medio è: 2.86 su un massimo di 5) Loading ... Il Blog di Marcello Foa © 2009 Feed RSS Articoli Feed RSS Commenti Invia questo articolo a un amico 03Apr 09 Dal G20 pochi fatti, molto ottimismo. Basterà? La Merkel ha parlato di un compromesso storico, Obama ieri era raggiante; tutti i leader hanno salutato con enfasi i risultati del G20. Ed è normale che sia così: tentano di infondere fiducia e speranza, nel tentativo, perlomeno, di sbloccare i consumi. E le Borse hanno risposto. Tuttavia analizzando i contenuti ci si accorge che, come previsto, il G20 ha portato poche novità. L'unica è l'aumento dei fondi a disposizione del Fmi: erano previsti 500 miliardi, saranno 750. per il resto: - hanno annunciato che intendono regolamentare gli hedge funds e le agenzie di rating. Bene, ma le norme devono essere ancora stabilite e il dibattito rischia di essere lungo. - secondo Brown "non ci saranno più i bonus per i manager che fanno fallire le società". Era ora, ma più che altro è un auspicio condiviso, perchè ogni Paese, com'è ovvio, deciderà autonomamente se e come realizzarlo. - hanno dichiarato di aver posto le fondamenta per "ripulire i bilanci delle banche dagli asset tossici", ma anche questa è una dichiarazione d'intenti. In realtà, i Paesi continuano a procedere in ordine sparso e un codice comune appare ancora lontano. L'economista Giorgio Barba Navaretti ( vedi l' intervista uscita sul Giornale) rileva due punti innovativi: l'impegno a far ripartire il commercio mondiale e l'ammissione che la crescita non potrà più dipendere solo dagli Usa, ma da quello che definisce "un traino globale", in cui i Paesi come Cina, India, Brasile avranno un ruolo sempre più importante. Ma questo avrà effetto nel lungo periodo: a breve è improbabile che queste economia possano generare una domanda interna molto forte. Complessivamente il G20 è stato insoddisfacente su due punti: - il pacchetto da 1100 miliardi non serve a rilanciare l'economia mondiale - il problema più urgente, quello di una riforma strutturale del sistema finanziario mondiale è irrisolto. Intanto proprio ieri gli Stati Uniti hanno allentato il mark-to-market ovvero la norma che obbligava le banche a valutare ogni giorno il prezzo di mercato dei prodotti finanziari e siccome molti di questi non hanno acquirenti le banche erano costrette a iscrivere a bilancio perdite colossali. Ora invece potranno diluirle nel tempo, nella speranza che in futuro i prodotti tossici valgano più di zero. Insomma , cambiano i parametri anzichè affrontare le cause del male. L'impressione è che il G20 si servito soprattutto a spargere tanta cipria sulla crisi mondiale, nel tentativo di cambiare la psicologia catastrofista dei mercati, infondendo ottimismo, avvalorando l'impressione che la situazione sia sotto controllo. Il tentativo in sè è comprensibile, ma basterà per risollevare l'economia globale? Scritto in spin, era obama, banche, capitalismo, crisi, società, economia, gli usa e il mondo, germania, globalizzazione, europa, francia Commenti ( 44 ) » (5 voti, il voto medio è: 4.6 su un massimo di 5) Loading ... Il Blog di Marcello Foa © 2009 Feed RSS Articoli Feed RSS Commenti Invia questo articolo a un amico 02Apr 09 Che tristezza, la Cnn (e un certo giornalismo). Ieri pomeriggio decine di migliaia di persone hanno preso d'assalto la City, spaccando vetrine delle banche, accerchiando la Banca d'Inghilterra; ci sono stati tafferugli, feriti e un morto. Ieri pomeriggio mi sono sintonizzato sulla Cnn: da sempre in questi frangenti è la più rapida e la più completa; ma ieri sembrava stesse su un altro pianeta. Mentre la protesta esplodeva, la Cnn ci ha parlato di Obama dalla regina, del menu preparato dallo chef dei vip, dei preparativi della cena del G20, ha mostrato fino alla nausea le immagini di Obama sorridente con Medvedev e il presidente cinese Hu Jintao. E i disordini? Un collegamento di un paio di minuti, come si trattasse di un fatto marginale. Le possibilità sono due: o la Cnn ha commesso un grave errore giornalistico oppure ha volutamente minimizzato i disordini di Londra. Propoendo per la seconda ipotesi e vi spiego perchè: da quando negli Usa è esplosa la protesta contro i bonus dei manager Aig, l'establishment finanziario e politico teme che le proteste, per ora isolate, possano estendersi; dunque il messaggio che gli spin doctor trasmettono ai media è di essere cauti, di non infiammare gli animi, di minimizzare. E la Cnn si è adeguata, come se fosse una tv di regime. Da notare che nessun media europeo ha fatto altrettanto, sebbene molti governi siano assai preoccupati e abbiano inviato messaggi analoghi: tutti i mezzi d'informazione, di destra e di sinistra, hanno dato spazio alle proteste, giudicandole, giustamente, una notizia importante. Che tristezza, la Cnn e, purtroppo, non è l'unico episodio negativo che riguarda la stampa americana che negli ultimi anni ha assecondato senza critiche la guerra in Irak, ha censurato inchieste su Madoff (è successo al Wall Street Journal), e per oltre un decennio non ha analizzato, nè denunciato gli abusi e le storture della casta finanziaria di Wall Street, di cui, anzi, era diventata il megafono. E questi non sono che alcuni esempi. La stampa europea (e quella italiana) ha molti difetti, ma per anni abbiamo considerato quella americana come un modello da imitare. Ora non più. Il livellamento, è verso il basso e non è una buona notizia per il giornalismo occidentale. Scritto in manipolazione, era obama, spin, crisi, comunicazione, società, europa, gli usa e il mondo, notizie nascoste, democrazia, globalizzazione, giornalismo Commenti ( 41 ) » (2 voti, il voto medio è: 5 su un massimo di 5) Loading ... Il Blog di Marcello Foa © 2009 Feed RSS Articoli Feed RSS Commenti Invia questo articolo a un amico 31Mar 09 G20, tanto rumore per poco. E l'America non fa più paura. Dunque, ci siamo. Obama arriva oggi a Londra e domani vedrà i leader dei venti principali Paesi industrializzati; ma questo vertice, ritenuto da tutti fondamentale, si concluderà con ogni probabilità con pochi risultati concreti, che non è difficile prevedere: un impegno generico a una nuova regolamentazione degli hedge funds, misure contro i paradisi fiscali, nuovi fondi al Fmi. Le riforme strutturali resteranno nel cassetto e lo strapotere della finanza sull'economia reale non verrà rimesso in discussione: questo espone il mondo a nuovi choc. Una delle novità più importanti riguarda il rapporto tra l'America e l'Europa. Come ho scritto in un pezzo sul Giornale, l"'Europa ha deciso di non seguire l'America sulla via del rilancio economico, perlomeno non secondo le modalità statunitensi. Obama, in circa due mesi, ha approvato misure, che, inclusi i salvataggi delle banche e delle industria in difficoltà, toccheranno l'astronomica cifra di 4500 miliardi di dollari, pari quasi al 30% del Pil. E per settimane l'amministrazione Obama, con il martellante sostegno della stampa, ha tentato di convincere l'Unione europea ad uniformarsi agli Usa. Ma la cancelliera tedesca Merkel, spalleggiata da Sarkozy, ha tenuto duro e ha vinto". I consiglieri della Casa Bianca hanno annunciato che "Obama non insisterà con i leader dei venti Paesi più importanti del pianeta sulla necessità di varare la prima, grande, coordinata manovra mondiale. La bozza della risoluzione, trapelata su un giornale tedesco, esprimerà un auspicio generico, senza alcun vincolo. Come dire: ognuno faccia da sé". L'Europa ritiene più importante salvaguardare la solidità dei conti pubblici e limitare i rischi di un'iperinflazione, l'America, invece, la cui economia è basta al 75% sui consumi, deve far ripartire ad ogni costo l'economia. Il viaggio confermerà la straordinaria popolarità di Obama, ma sarà inconcludente anche su altri dossier, soprattutto sull'Afghanistan: fino a poche settimane fa Washington pretendeva dagli europei l'invio di nuove truppe al fianco dei marines, ma nella Ue questa eventualità è talmente impopolare da indurre i governi a respingere le pressioni americance. E l'America è così debole da abbozzare: al vertice della Nato la questione delle nuove truppe a Kabul passerà sotto traccia. La mia impressione è che politicamente il viaggio di Obama rischia di essere ricordato come il primo di un'America a cui il mondo non riconosce più lo status di superpotenza. Perchè dire no aall'America oggi si può, e non basta un presidente mediatico a ridare prestigio e credibiltà a un Paese a cui il mondo, all'unanimità, rinfaccia la responsabilità della crisi. Scritto in era obama, banche, capitalismo, crisi, economia, europa, gli usa e il mondo, germania, democrazia, globalizzazione, francia Commenti ( 53 ) » (5 voti, il voto medio è: 4.8 su un massimo di 5) Loading ... Il Blog di Marcello Foa © 2009 Feed RSS Articoli Feed RSS Commenti Invia questo articolo a un amico 28Mar 09 Nasce il Pdl, ma saprà darsi un'identità? Nasce il Pdl, bene. E non è difficile prevedere che sarà vincente, perchè Berlusconi è la figura di riferimento da oltre 15 anni e alla maggioranza degli italiani è assai gradira e perchè i partiti conservatori, in Italia, ma non solo, affrontano la crisi meglio di una sinistra moderata che, avendo fatto proprio il dogma liberista (ricordate il libro di Giavazzi e Alesina?), ora appare meno credibile di un centrodestra, dove nel corso degli anni non sono mancate le critiche allo stapotere della finanza e alla deriva morale della società ( vedi Tremonti, Bossi, certi esponenti di An). Tuttavia il Pdl corre lo stesso rischio del Pd, che è fallito perchè non è riuscito a darsi una nuova identità ovvero non ha saputo creare una sintesi innovativa tra i cattolici sociali e i post comunisti. Al Pd, come già osservato su questo blog, manca il senso di appartenenza. La domanda che mi pongo è la seguente: il popolo di Forza Italia e, soprattutto, il popolo di An, che è più piccolo ma più coeso, saprà riconoscersi nel Pdl? Ovvero: il nuovo partito sarà sentito come proprio dai militanti? Avrà una coerenza ideologica, programmatica, sociale? Se la risposta sarà negativa, non è difficile prevedere un aumento dei consensi a Lega e Udc, che hanno già un profilo consolidato e sono facilmente riconoscibili dagli elettori. Il successo del nuovo partito nel medio e lungo periodo si gioca sull'identità. Che dovrà essere forte, autentica, condivisa. O sbaglio? Scritto in politica, pdl, partito democratico, democrazia, Italia Commenti ( 70 ) » (4 voti, il voto medio è: 4.5 su un massimo di 5) Loading ... Il Blog di Marcello Foa © 2009 Feed RSS Articoli Feed RSS Commenti Invia questo articolo a un amico 25Mar 09 Ma il mercato distorce la realtà? Soros dice di sì. Di questi tempi abbiamo parlato molto di economia e mi spiace dover restare in tema, ma sono rimasto colpito da questa affermazione di George Soros, l'ex speculatore che affossò la lira e la sterlina negli anni Novanta e che ora è diventato un guru economico-filosofico-filantropico. Con i mercati ha guadagnato miliardi e i fondi Hedge da lui creati continuano a guadagnarne molti (pare). Eppure ieri durante un incontro con il minostro del Tesoro Usa Geithner ha pronunciato questa frase che ha scioccato l'America: "L'idea che i mercati (finanziari) siano in grado di correggersi da soli si è dimostrata falsa. I mercati, anzichè rispecchiare la realtà sottostante, la distorgono sempre". La mia prima reazione è stata di stizza: ma come, proprio lui fa queste considerazioni? Il personaggio non è certo coerente.. ma, pensandoci bene, forse non ha tutti i torti. Mi spiego: io sono da sempre un liberale e penso che l'economia di mercato abbia consentito di portare sulla via del benessere intere nazioni. Ma ho l'impressione - anzi, la certezza - che i mercati finanziari oggi non siano il risultato del normale incrocio tra domanda e offerta. E questo a causa dei derivati e dei prodotti di ingegneria finanziaria. Qualcuno sa dirmi l'utilità di questi strumenti? Nati a fin di bene ovvero per permettere agli operatori e agli industriali di cautelarsi contro rischi di cambio o sbalzi nelle quotazioni, sono diventati dei mostri che con l'effetto leva consentono profitti o perdite inimmaginabili. Ma servono all'economia reale? Consentono una miglior valutazione delle società quotate? La risposta a queste domande è no: non servono a nulla se non a una certa finanza. E l'effetto leva è così vertiginoso da distorgere molte valutazioni, accentuando spasmodicamente i movimenti al rialzo o al ribasso di borse, valute, materie prime, obbligazioni. Ricordate il petrolio? Su su fino a 150 dollari, poi già sotto i 40, il dollaro che passa da 1,25 a 1,45 in dieci giorni e poi torna a 1,25. Tutto questo è innaturale e superfluo. E allora perchè non limitarli o addirittura abolirli, progressivamente? I trader, certi banchieri, gli speculatori hanno già fatto abbastanza danni. Che la festa finisca e che il mercato torni ad essere il mercato, in un'ottica autenticamente liberale. Domanda: Che Soros abbia ragione? Scritto in capitalismo, crisi, banche, manipolazione, globalizzazione, economia, notizie nascoste Commenti ( 91 ) » (6 voti, il voto medio è: 4.33 su un massimo di 5) Loading ... Il Blog di Marcello Foa © 2009 Feed RSS Articoli Feed RSS Commenti Invia questo articolo a un amico 24Mar 09 Il piano Geithner? Un'altra beffa. I mercati finanziari hanno reagito con entusiasmo al piano del ministro del Tesoro americano Geithner e non è difficile capire perchè: non fa altro che prorogare lo strapotere della casta finanziaria di Wall Street. Come hanno evidenziato alcuni commentatori (segnalo al riguardo l'ottimo fondo di Luigi Zingales sul Sole 24Ore), la manovra messa a punto dall'Amministrazione Obama si risolve in uno straordinario regalo alle banche che hanno provocato il dissesto finanziario, in un incentivo agli hedge funds che potranno indebitarsi a spese del contribuente, e persino in un premio alle agenzie di rating che per valutare i nuovi fondi di asset tossici intascheranno un miliardo di dollari. Sul Giornale di oggi do voce anche a un'illustre economista, Alice Rivlin, ex membro del board della Federal Reserve, che sebbene con qualche perplessità difende il piano. Tuttavia resto molto scettico, per queste quattro ragioni: 1) Il piano ignora le cause strutturali del dissesto. Anche se avesse successo, non impedirebbe alle banche di ripetere gli stessi errori del passato. infatti, secondo voci accreditate, gli istituti bancari non hanno ancora rinunciato alle operazioni di ingegneria finanziaria, insomma continuano a trastullarsi con derivati, cartolarizzazioni, eccetera. 2) Il fondo dovrebbe essere alimentato con mille miliardi di dollari, ma l'ammontare dei debiti tossici è di gran lunga superiore a questa pur ingente cifra. Verosimilmente, non sarà sufficiente per risanare completamente i bilanci delle banche. 3) La Cina è sempre più diffidente nei confronti degli Stati Uniti e sempre meno disposta a indebitarsi in dollari. Ieri, d'accordo con la Russia, ha lanciato l'idea di una moneta globale al posto della valuta statunitense. L'ipotesi appartiene a un futuro lontano. Ma il solo fatto che venga presa in considerazione è indicativa delle intenzioni di Pechino. 4) L'economia americana si basa per il 75% sui consumi e le misure varate dal governo faranno esplodere prima il deficit e poi il debito pubblico, che potrebbe arrivare in appena due anni all'80% del Pil. E ci vorranno molti anni per riconvertirla all'industria. Le sue debolezze sono strutturali. L'ottimismo di molti operatori è davvero giustificato? Scritto in banche, capitalismo, crisi, era obama, economia, cina, globalizzazione, gli usa e il mondo Commenti ( 63 ) » (3 voti, il voto medio è: 5 su un massimo di 5) Loading ... Il Blog di Marcello Foa © 2009 Feed RSS Articoli Feed RSS Commenti Invia questo articolo a un amico Post precedenti Chi sono Sono inviato speciale di politica internazionale. Sposato, ho tre figli. Risiedo a Milano e giro il mondo. Tutti gli articoli di Marcello Foa su ilGiornale.it contatti Categorie banche (10) blog (1) capitalismo (11) cina (19) comunicazione (4) crisi (15) democrazia (62) economia (32) era obama (18) europa (15) francia (26) germania (6) giornalismo (53) giustizia (2) gli usa e il mondo (66) globalizzazione (48) immigrazione (41) islam (20) israele (2) Italia (154) manipolazione (7) medio oriente (13) notizie nascoste (47) partito democratico (4) pdl (3) politica (3) presidenziali usa (23) progressisti (3) russia (14) sicurezza (1) sindacati (1) società (27) spin (8) svizzera (5) turchia (12) Varie (17) I più inviati Dietro la vicenda Alitalia la mano della lobby europea - 4 Emails Una vita meritocratica... - 4 Emails Abbiamo vinto l'Expo. 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Ambrogio: Certo che a me, vedere sempre Repubblica "trattato" quasi come un partito d'opposizione,... 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Usa, cyberterroristi all'attacco "E' stata minata la rete elettrica" (sezione: Globalizzazione)

( da "Repubblica.it" del 09-04-2009)

Argomenti: Cina Usa

NEW YORK - La rete elettrica americana 'minata' da sofisticati software, acquedotti, impianti di depurazione e altre infrastrutture a rischio, 'cyberspie' russe e cinesi in azione negli States. A lanciare l'allarme é stato il 'Wall Street Journal' che in un articolo di prima pagina fa parlare (anonimi) agenti dell'Intelligence Usa, rivelando i particolari di una 'guerra fredda' informatica che é già costata agli Stati Uniti cento milioni di dollari negli ultimi sei mesi. Lo spionaggio tiene il passo della rivoluzione tecnologica e agenti di Mosca, Pechino e "altri paesi" hanno scorazzato nell'ultimo anno in lungo e largo per l'America. "E' un fenomeno diffuso, non vengono colpite società o zone particolari, ma sono state scoperte diverse 'intrusioni' e sono in continuo aumento", ha spiegato un ex alto funzionario del Department of Homeland Security. "I cinesi hanno cercato di mappare le nostre infrastrutture, come la rete elettrica. Lo stesso hanno fatto i russi", aggiunge un agente segreto ancora in servizio. Per i servizi d'Intelligence americani le 'cyberspie' non hanno creato danni immediati e neppure colpito una specifica società elettrica. Gli agenti 'stranieri' sarebbero peró riusciti a penetrare in diversi punti della rete elettrica degli Stati Uniti, installando programmi che potrebbero essere attivati ad esempio in caso di una guerra tra gli Usa e la Cina o la Russia. Quasi tutte le 'intrusioni' non sono state scoperte dalle società che gestiscono le infrastrutture americane - la rete elettrica, ad esempio, ha tre gestioni separate, una per la parte orientale degli 'States', una per il West e la terza per il Texas - ma dalla speciali squadre dell'Intelligence che si occupano della guerra al 'cyberterrorismo' e il cui grande incubo é quello di un attacco di 'hackers' alle centrali nucleari o ai sistemi finanziari che agiscono su Internet. OAS_RICH('Middle'); Dennis Blair, direttore del National Intelligence (carica creata nel 2005) che guida il lavoro delle sedici diverse agenzie di spionaggio Usa, recentemente ha così illustrato al Congresso i pericoli del 'cyberterrorismo': "Negli ultimi anni si sono verificati numerosi cyberattacchi contro infrastrutture fondamentali in diversi paesi stranieri. Molte delle nostre infrastrutture sono vulnerabili esattamente allo stesso modo, agenti di un certo numero di nazioni, comprese Russia e Cina, sono in grado di creare il caos in sistemi chiave del nostro paese". Gli agenti dell'Intelligence che hanno parlato con il "Wall Street Journal" ammettono che le "motivazioni" delle cyberspie non sono ancora del tutto chiare; ad esempio la Cina non avrebbe nulla da guadagnare nel distruggere le infrastrutture Usa (aggravando la crisi economica) visto che a sua volta dipende dai consumatori americani e controlla il debito del governo Usa. Uno di loro peró avverte: "In caso di guerra contro Russia e Cina" questi due paesi potrebbero usare il software che sono riusciti ad infiltrare per distruggere importanti infrastrutture". La protezione della rete elettrica e di altre infrastrutture-chiave é un punto importante del programma di Obama sulla 'cybersecurity'che dovrebbe essere completato entro la prossima settimana. Durante l'amministrazione Bush il Congresso aveva stanziato 17 miliardi di dollari in 'fondi segretì per proteggere le reti governative, adesso la Casa Bianca intende estenderlo anche alle reti informatiche private. (9 aprile 2009

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Iran: (sezione: Globalizzazione)

( da "Corriere.it" del 09-04-2009)

Argomenti: Cina Usa

Inaugurato il primo impianto del Paese per la produzione di combustibile nucleare Ahmadinejad: «Pronti al dialogo se basato sul rispetto reciproco» Il presidente iraniano: «Stiamo ancora aspettando una vera svolta da parte dell'amministrazione Obama» Mahmoud Ahmadinejad (Ap) TEHERAN - Ha inaugurato il primo impianto del Paese per la produzione di combustibile nucleare, a Esfahan. E poi ha lanciato un invito all'Occidente e agli Stati Uniti. «Siamo pronti al dialogo - dice il presidente iraniano Mahmoud Ahmadinejad - se il confronto si basa sulla giustizia e sul rispetto». Teheran, assicura, «accoglierà favorevolmente» un avvio di dialogo da parte degli Usa sulla questione nucleare (uno dei nodi più difficili da affrontare per l'amministrazione americana) se esso avverrà «nel rispetto reciproco». Ma, avverte Ahmadinejad, la Repubblica islamica sta ancora aspettando un «vero cambiamento» da parte del nuovo presidente, Barack Obama. PRONTI A NEGOZIARE - «La nazione iraniana - prosegue - ha fin dall'inizio seguito la logica e i negoziati, ma basati sulla giustizia e sul completo rispetto dei diritti e delle regole». «I negoziati di parte, negoziati condizionati e in un'atmosfera di minaccia - afferma il leader iraniano - non sono qualcosa che una persona libera può accettare». L'Iran, aggiunge Ahmadinejad, «è sempre stato pronto a negoziare». INCONTRO - Stati Uniti, Russia, Cina, Francia, Germania e Gran Bretagna chiederanno che l'Alto rappresentante dell'Ue per la politica estera, Javier Solana, inviti Teheran a un incontro per affrontare la questione del nucleare iraniano. stampa |

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Il Parco Nazionale e i lavoratori in difficoltà della "Simona" di Bagno di Romagna (sezione: Globalizzazione)

( da "Sestopotere.com" del 09-04-2009)

Argomenti: Cina Usa

Il Parco Nazionale e i lavoratori in difficoltà della "Simona" di Bagno di Romagna (9/4/2009 19:00) | (Sesto Potere) - Santa Sofia - 9 aprile 2009 - Il Consiglio Direttivo del Parco Nazionale Foreste Casentinesi, Monte Falterona e Campigna esprime la propria solidarietà ai lavoratori dell'Azienda "Simona" di S. Piero in Bagno e delle altre aziende in difficoltà nei Comuni dei propri territori. La partecipazione del Parco non è un atto di adesione formale e non dipende solo dalla doverosa vicinanza alla preoccupazione di tante famiglie. L'azione dell'Ente è tesa alla valorizzazione delle eccellenze di questa area geografica. La cultura, le tipicità e le risorse umane che la connotano ne sono elemento essenziale e la difesa di un tessuto socio economico sano è indispensabile per le stesse politiche di conservazione. Il Parco può aiutare a costruire una dimensione di fiera appartenenza che colleghi l’economia di questi pregiatissimi territori alle qualità ambientali, alla storia e alla cultura materiale di cui le persone che lo abitano sono portatrici. La filosofia che anima la nostra azione si pone in antitesi assoluta rispetto alle dinamiche imprenditoriali di una multinazionale che, in un mercato globalizzato, sposta la sua produzione esclusivamente sulla scorta di valutazioni logistiche contingenti, indifferente ai luoghi e alle persone. Il Parco non risparmierà energie per sostenere la lotta delle famiglie coinvolte e perché sempre più la presenza di un’area protetta rappresenti per questa terra elemento di valorizzazione, promozione e sviluppo sostenibile.

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