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Report "Globalizzazione"   8-4-2009


Indice degli articoli

Sezione principale: Globalizzazione

La soluzione della crisi? Per ora è sulla carta ( da "Corriere delle Alpi" del 08-04-2009)
Argomenti: Cina Usa

Abstract: poteva andar bene il protezionismo, oggi con la globalizzazione le barriere doganali non si possono erigere o crollerebbero le esportazioni. «Per i Paesi emergenti, fuori delle grandi valute euro-dollaro, che rischiano il fallimento dello Stato» ha concluso il professor Muraro «poiché una falla potrebbe determinare l'affondamento della nave,

Già al lavoro i soccorritori reggiani sono sanitari, elettricisti e tecnici ( da "Gazzetta di Reggio" del 08-04-2009)
Argomenti: Cina Usa

Abstract: sono messi a disposizione del Centro unificato di Protezione civile per lavorare attivamente nelle zone colpite dal terremoto. Lunedì sera sono partiti da Reggio i primi 40 volontari, con i relativi automezzi, che integrano la prima sezione della Colonna mobile regionale, prevista nel quadro degli interventi di soccorso coordinati dal Dipartimento nazionale di Protezione civile.

Nuovo Ad alla Util ( da "Stampa, La" del 08-04-2009)
Argomenti: Cina Usa

Abstract: CAMBIO AL VERTICE Nuovo Ad alla Util Francesco Rangoni, ex manager di Fiat e Teksid è il nuovo Ad della Util (produce freni) gruppo con sedi a Vilanova d'Asti, Cina, Messico e Usa

Banca mondiale promuove la Cina Ripresa nel 2009 ( da "Stampa, La" del 08-04-2009)
Argomenti: Cina Usa

Abstract: SECONDO LE PREVISIONI, CRESCERÀ DEL 6,5% Banca mondiale promuove la Cina Ripresa nel 2009 [FIRMA]STEFANO LEPRI ROMA Un «raggio di speranza» viene dalla Cina, dove la ripresa probabilmente comincerà già quest'anno e si consoliderà nel 2010; ma non basterà l'Estremo Oriente da solo a risollevare l'economia mondiale.

Un farmaco antimalarico per i poveri del Pianeta ( da "Stampa, La" del 08-04-2009)
Argomenti: Cina Usa

Abstract: , in Cina, per il trattamento della febbre, poi, nel 1967, l'esercito cinese iniziò a utilizzarla sui soldati colpiti da malaria nella guerra del Vietnam ed entro la metà degli Anni 70 il principio attivo era stato isolato e si era dimostrato un potente agente antimalarico.

Tanta solidarietà per le popolazioni dell'Abruzzo duramente colpite dal terremoto ( da "inalessandria.it" del 08-04-2009)
Argomenti: Cina Usa

Abstract: Assessorato alla Protezione Civile dopo il tragico evento sismico che ha colpito nella notte del 6 aprile l?Abruzzo e il centro Italia. La Sala Operativa di Protezione Civile della Provincia di Alessandria, aperta nella prima mattinata di ieri, in collaborazione con la Prefettura ?

Falsi sms: ( da "Corriere.it" del 08-04-2009)
Argomenti: Cina Usa

Abstract: Rieti per messaggi di persone che si spacciano per funzionari della Protezione civile TERAMO - Attenti ai falsi allarmi sul terremoto. È l'appello della Protezione civile dopo che nelle ultime ore nella zona già colpita dal devastante sisma che ha distrutto L'Aquila e dintorni si è scatenata una psicosi per la notizia di un'imminente nuova scossa.

Vino, consumi in crescita del 6% entro il 2012 ( da "Arena, L'" del 08-04-2009)
Argomenti: Cina Usa

Abstract: mentre sul fronte dei consumi entro il 2012 gli Usa scalzeranno l'Italia dalla sua posizione di primo paese consumatore al mondo di vini fermi. Nella «top 10», la lista dei dieci maggiori paesi consumatori di vino, Federazione russa e Cina consolidano la proprio presenza: le previsioni dicono che entro il 2012 consumeranno più vino fermo della Spagna.

Primi timidi passi ( da "Arena, L'" del 08-04-2009)
Argomenti: Cina Usa

Abstract: ostacolato soprattutto dalla Cina, che non vuole perdere lo statuto di cui godono Macao e Hong Kong. Tuttavia, i progressi fatti a livello europeo hanno suscitato il plauso del cancelliere Merkel e del premier britannico Gordon Brown, che si sono incontrati a Londra. I due capi di governo hanno espresso il proprio apprezzamento per i «passi avanti» compiuti da Liechtenstein,

PROTEZIONE civile ancora mobilitata: 60 i volontari messi a disposizione della Regione pronti a part... ( da "Nazione, La (Prato)" del 08-04-2009) + 1 altra fonte
Argomenti: Cina Usa

Abstract: 3 PROTEZIONE civile ancora mobilitata: 60 i volontari messi a disposizione della Regione pronti a part... PROTEZIONE civile ancora mobilitata: 60 i volontari messi a disposizione della Regione pronti a partire in qualunque momento verso L'Aquila.

Marialaura in cucina con mamma e papà ( da "Bresciaoggi(Abbonati)" del 08-04-2009)
Argomenti: Cina Usa

Abstract: Mercoledì 08 Aprile 2009 NAZIONALE Pagina 7 LA PROTEZIONE CIVILE. Tra i volontari all'opera nelle zone terremotate, c'è anche una famiglia bresciana impegnata nel campo di Bazzano di Monticchio Marialaura in cucina con mamma e papà Già un migliaio di persone ha chiesto di andare in aiuto Tensione ieri sera al campo base della Protezione civile gestito dalla Regione Lombardia a Bazzano,

il futuro È il G20 non la Nato ( da "Unita, L'" del 08-04-2009)
Argomenti: Cina Usa

Abstract: È in quella sede che agli Usa piace ormai condividere il mondo futuro con la Cina, in assenza di un'Europa politica. Questo ha detto il viaggio di Obama: il G20 è il futuro, la Nato è il passato, il G8 è il passato remoto, l'Europa ancora non si sa.

SONO in piena attività uomini e donne dei Vigili del Fuoco, della Protezione... ( da "Nazione, La (La Spezia)" del 08-04-2009)
Argomenti: Cina Usa

Abstract: della Protezione... SONO in piena attività uomini e donne dei Vigili del Fuoco, della Protezione Civile e del 118 Spezia Soccorso nelle aree terremotate. I Vigili del Fuoco spezzini sono stati tra i primi ad arrivare dal nord. Sono stati subito impegnati all'Aquila, in via XX Settembre, tra le più colpite, dove hanno lavorato anche per estrarre i corpi di due donne dalle macerie.

( da "Resto del Carlino, Il (Bologna)" del 08-04-2009)
Argomenti: Cina Usa

Abstract: che le cartiere italiane rappresentano una delle eccellenze del nostro paese che è al quarto posto in Europa, dopo Germania, Finlandia e Svezia, con il 10 % dei volumi prodotti. Ma nonostante i significativi investimenti effettuati l'industria italiana presenta consistenti difficoltà nel mantenere la capacità competitiva in un contesto internazionale sempre più globalizzato. f. f.

Gara di solidarietà in tutta la provincia ( da "Tempo, Il" del 08-04-2009)
Argomenti: Cina Usa

Abstract: disposizioni del coordinamento generale della Protezione civile. Da Cassino un gruppo della Protezione civile comunale è partito nella tarda serata di ieri per le zone colpite dal terremoto e sarà a disposizione del centro operativo generale allestito dal Ministero. La Protezione civile ha chiesto, inoltre, di intensificare anche nel Cassinate una raccolta di coperte ed alimenti,

tondo: la regione stanzierà fondi lenna: esporteremo il modello friuli ( da "Messaggero Veneto, Il" del 08-04-2009)
Argomenti: Cina Usa

Abstract: con la Protezione Civile, è in prima linea nel coordinamento dei soccorsi. Ieri l'assessore regionale alla Protezione civile, Vanni Lenna, come coordinatore degli assessori alla Protezione civile delle Regioni italiane, ha partecipato a Roma alla riunione della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome e successivamente alla Conferenza unificata.

Sorpresa paradisi fiscali: l'Ocse cassa la lista nera ( da "Manifesto, Il" del 08-04-2009)
Argomenti: Cina Usa

Abstract: sono stati considerati quasi una servitù della Cina, che è stata iscritta tra i paesi virtuosi e inserita in una lista bianca. Il primo rapporto Ocse (Harmful Tax Competition. An Emerging Global Issue) era stato stilato nel 1998: dieci anni dopo ne è stata fatta una nuova versione, sotto la spinta della crisi che stiamo vivendo.

L'Ufficio comunale della Protezione civile ha diffuso un appello di emergenza per chiedere a tu... ( da "Messaggero, Il (Umbria)" del 08-04-2009)
Argomenti: Cina Usa

Abstract: Chiunque volesse collaborare può portare qualsiasi cosa che ritiene utile presso la sede del Volontariato di Protezione Civile del Gruppo comunale, che si trova in località San Nicolò. Troveranno personale della Protezione Civile dalle ore 8 alle ore 20. Per informazioni si può telefonare al numero 0743. 222450 oppure 320. 4324084.

Piccola holding per grandi crisi ( da "Sole 24 Ore, Il" del 08-04-2009)
Argomenti: Cina Usa

Abstract: Piccola holding per grandi crisi Per la Protezione civile 700 dipendenti e un budget 2009 di 1,6 miliardi (-18%) Davide Colombo ROMA Una Pubblica amministrazione che corre come una Ferrari. Il sogno di Renato Brunetta è già realtà, e non da oggi, per Guido Bertolaso, che guida ormai da anni l'oliatissimo bolide del Dipartimento della Protezione civile.

ANCONA Sta operando a pieno regime l'ospedale da campo gestito dalla Protezione civile... ( da "Messaggero, Il (Marche)" del 08-04-2009)
Argomenti: Cina Usa

Abstract: accompagnati da cinque funzionari della Protezione civile regionale. Con i nuovi arrivi, il numero dei soccorritori ha raggiunto dunque quota 160 (erano 100 quelli giunti sul posto l'altro ieri). L'altra notte i volontari, coordinati dal dirigente del dipartimento regionale di Protezione civile Roberto Oreficini, hanno lavorato a pieno ritmo,

Paradisi fiscali, si svuota la lista nera ( da "Sole 24 Ore, Il" del 08-04-2009)
Argomenti: Cina Usa

Abstract: Usa, Berna ha già avviato colloqui con il Giappone. Il Governo elvetico ha contattato anche Cina, Russia, Brasile. Sul fronte europeo, molti i Paesi già sondati da Berna, tra cui Francia e Italia. Ma la vera notizia sul versante Ue è ora la ripresa dei contatti a questo riguardo con la Germania, Paese che nelle scorse settimane aveva duramente attaccato il segreto bancario elvetico.

Finmeccanica lancia maxi-bond in sterline ( da "Sole 24 Ore, Il" del 08-04-2009)
Argomenti: Cina Usa

Abstract: Russia e Cina, è destinato a favorire Drs Thecnologies, il gruppo Usa specializzato nell'elettronica per la difesa, acquisita lo scorso anno da Finmeccanica. Sulla commessa del «Marine One», è tornato ieri il presidente e amministratore delegato di Finmeccanica, Pier Francesco Guarguaglini, il quale, parlando a Mosca dove ha partecipato alla missione imprenditoriale di Confindustria,

Risorse alla protezione civile ( da "Sole 24 Ore, Il (Nord Ovest)" del 08-04-2009)
Argomenti: Cina Usa

Abstract: assessore alla Protezione civile, Luigi Ricca. E questi pochi, sottolinea il responsabile della Protezione civile subalpina, Andrea Lazzari, sono stati destinati soprattutto ad adeguamenti e ristrutturazioni nelle scuole. Se è così per il pubblico, ancora peggio per gli interventi dei privati, perché non esistono incentivi regionali ad hoc.

G8, SOCIAL SUMMIT - FARNESINA 29-31 MARZO 2009 ( da "marketpress.info" del 08-04-2009)
Argomenti: Cina Usa

Abstract: Globalizzazione L´integrazione dei mercati del lavoro ha prodotto una localizzazione della produzione sempre più ampia, un effetto negativo sulla distribuzione dei redditi nei Paesi occidentali, un aumento dei flussi migratori, politiche che hanno sottostimato la dimensione umana.

SISMA IN ABRUZZO: PRESIDENTE LORENZETTI ILLUSTRA INIZIATIVE DELL'UMBRIA A CONFERENZA REGIONI ( da "marketpress.info" del 08-04-2009)
Argomenti: Cina Usa

Abstract: aperta alle 4 con personale del Servizio Protezione Civile. Alle 8. 30, su richiesta del Dipartimento della Protezione Civile, è partita una delegazione regionale costituita da sei tecnici che hanno effettuato una prima ricognizione sul territorio, al fine di collaborare ad impostare la valutazione dell?

TERREMOTO IN ABRUZZO: INDIRIZZO E NUMERI UTILI DELLA PROTEZIONE CIVILE ( da "marketpress.info" del 08-04-2009)
Argomenti: Cina Usa

Abstract: Mercoledì 08 Aprile 2009 TERREMOTO IN ABRUZZO: INDIRIZZO E NUMERI UTILI DELLA PROTEZIONE CIVILE Pescara, 8 aprile 2009 Per l´emergenza sisma si comunicano l´indirizzo ed i recapiti telefonici della sede operativa della Protezione Civile della Regione Abruzzo. Questo l´indirizzo: c/o Reiss Romoli, Via G. Falcone, n. 25, L´aquila.

PROTEZIONE CIVILE: FVG GARANTISCE VIDEOCONFERENZA CON L'AQUILA ( da "marketpress.info" del 08-04-2009)
Argomenti: Cina Usa

Abstract: grazie alla quale la centrale operativa di Palmanova della Protezione civile del Friuli Venezia Giulia potrà essere utilizzata come 'ponte´ per videoconferenze tra il Dipartimento nazionale di Protezione civile e L´aquila. Lo rende noto l´assessore regionale Vanni Lenna, spiegando che altrimenti una comunicazione del genere tra Roma e l´epicentro del terremoto non sarebbe possibile.

PROTEZIONE CIVILE DEL PIEMONTE: ATTIVATI TUTTI I CANALI DI TELECOMUNICAZIONE PER GESTIRE AL MEGLIO LA COMUNICAZIONE ( da "marketpress.info" del 08-04-2009)
Argomenti: Cina Usa

Abstract: aereo da trasporto tattico idoneo agli interventi di Protezione Civile e messo immediatamente a disposizione da Alenia Aeronautica. Il carrello verrà utilizzato dalla Regione Friuli, in quanto Regione Capofila per il coordinamento delle Regioni per la Protezione civile, per creare un ponte satellitare con il carrello omologo e già posizionato all?

TERREMOTO: PARTITA PER L'AQUILA LA COLONNA MOBILE DELLA PROTEZIONE CIVILE DELLA REGIONE CALABRIA ( da "marketpress.info" del 08-04-2009)
Argomenti: Cina Usa

Abstract: dirigente della protezione civile della Regione - alla Sala operativa di Germaneto, il Dipartimento della Protezione Civile nazionale, che coordina le operazioni sul territorio attraverso la Direzione di Comando e Controllo di L?aquila, ha fatto pervenire per le vie brevi la richiesta di far partire la colonna mobile regionale che,

PROTEZIONE CIVILE: GLI INTERVENTI DELLA REGIONE PUGLIA PER L'ABRUZZO ( da "marketpress.info" del 08-04-2009)
Argomenti: Cina Usa

Abstract: Mercoledì 08 Aprile 2009 PROTEZIONE CIVILE: GLI INTERVENTI DELLA REGIONE PUGLIA PER L´ABRUZZO Bari, 8 aprile 2009 - La Protezione civile regionale è in contatto già dall?altra notte con la Protezione civile nazionale e quella della Regione Abruzzo per l?emergenza-terremoto in Abruzzo.

la generosità degli abruzzesi ( da "Centro, Il" del 08-04-2009)
Argomenti: Cina Usa

Abstract: Associazione nazionale carabinieri e della Protezione civile, i consiglieri comunali, gli assessori e il sindaco per raccogliere generi di prima necessità Il materiale viene stoccato nella palestra della scuola elementare del 1º circolo e poi consegnato alla Protezione civile. Il Comune, inoltre, dopo cinquemila euro di viveri già inviati all'Aquila,

ma tra debiti e disoccupati la ripresa è appesa a un filo - (segue dalla copertina) tito boeri ( da "Repubblica, La" del 08-04-2009)
Argomenti: Cina Usa

Abstract: è difficile che la Cina possa contribuire, come potrebbe, al suo funzionamento. Fino a poco tempo fa, del resto, la Cina contava nel board del Fondo tanto quanto il Belgio. Il vero problema è che i leader mondiali continuano ad occuparsi d´altro, dai paradisi fiscali agli hedge funds, che hanno avuto un ruolo del tutto marginale nella genesi della crisi.

( da "Giornale.it, Il" del 08-04-2009)
Argomenti: Cina Usa

Abstract: Un sistema guidato ancora dagli Usa? «No, perché gli Stati Uniti escono molto indeboliti dalla crisi. E perché la soluzione deve essere trovata da Cina, India, Europa». Ma la Cina occupa il Tibet... «Nel mio ultimo saggio dimostro come sia anche nell'interesse della Cina trovare una soluzione condivisa in Tibet.

TERREMOTO: PROTEZIONE CIVILE, TASK FORCE 8 MILA UOMINI. 17 MILA SFOLLATI. ( da "Asca" del 08-04-2009)
Argomenti: Cina Usa

Abstract: PROTEZIONE CIVILE, TASK FORCE 8 MILA UOMINI. 17 MILA SFOLLATI (ASCA) - Roma, 8 apr - La macchina della Protezione civile messa in campo per portare assistenza alla popolazione abruzzese colpita dal terremoto conta circa 8.000 uomini. A fornire i numeri del personale impegnato nell'assistenza e' la Protezione civile che dalla sala operativa di Roma coordina le operazioni.

Assetti di potere. Le eminenze di Obama ( da "Tempi" del 08-04-2009)
Argomenti: Cina Usa

Abstract: Teorico della globalizzazione e ostile al protezionismo, oggi Summers ha cambiato veste, almeno in apparenza. Parlando alla Brooking Institutions ha invocato un aumento delle regole nel mercato finanziario e sottolineato la necessità che il governo abbia più controllo sulle imprese e su quelle banche che rappresentano un asset strategico per il paese.

Alle banche Usa una iniezione punitiva di Stato farebbe bene ( da "Tempi" del 08-04-2009)
Argomenti: Cina Usa

Abstract: Cina, India e Brasile sembrano "tenere" più del previsto. Infine, la somma delle politiche deflazionistiche varate dai maggiori governi, tra garanzie e sostegni alle banche e all'economia reale, tocca l'11 per cento del Pil mondiale, visto che i 6 mila miliardi di dollari annunciati dal G20 a Londra vanno confrontati con un Pil 2008 planetario di circa 56 mila miliardi.

SISMA ABRUZZO, 250 MORTI Vivere tra caducità e paura di morire Esclusiva/ Giuliani accusa Boschi ( da "Affari Italiani (Online)" del 08-04-2009)
Argomenti: Cina Usa

Abstract: 19 Protezione Civile: "Sciacalli in arrivo da tutta Italia" "Sciacalli" in arrivo da diverse parti d'Italia. Lo segnala la Protezione Civile in un comunicato. Sembra che diversi malviventi specializzati in furti negli appartamenti si stiano concentrando in Abruzzo attirati dalla possibilità di "colpi" facili nelle case e nei negozi abbandonati 10:

Ancora scosse di assestamento Protezione Civile: i morti sono 250 ( da "Quotidiano.net" del 08-04-2009)
Argomenti: Cina Usa

Abstract: Gossip Pazzo Mondo Salute Tecnologia Meteo Scommesse Casa Dieta TERREMOTO IN ABRUZZO Ancora scosse di assestamento Protezione Civile: i morti sono 250 Silvio Berlusconi torna a L'Aquila Continua lo sciame sismico nella provincia dell?Aquila con nuove scosse avvertite dalla popolazione. Ne dà notizia la Protezione Civile. Eleonora, del Riminese, recuperata dalle macerie dopo 42 ore.

Il cinguettio della protesta in Moldavia ( da "Blogosfere" del 08-04-2009)
Argomenti: Cina Usa

Abstract: Apr 09 8 Il cinguettio della protesta in Moldavia Pubblicato da Luca Dello Iacovo alle 07:53 in globalizzazione La protesta si diffonde "Se mi avessero fatto domande sulle prospettive di una rivoluzione guidata da twitter in una nazione a bassa tecnologia come la Moldavia, la mia risposta sarebbe stata probabilmente un "no" qualificato.

SISMA ABRUZZO/ PROTEZIONE CIVILE: IN CAMPO CIRCA 8MILA UOMINI ( da "Wall Street Italia" del 08-04-2009)
Argomenti: Cina Usa

Abstract: Sisma Abruzzo/ Protezione civile: In campo circa 8mila uomini di Apcom Tremila volontari, 2mila vigili del fuoco e 1.500 militari -->Roma, 8 apr. (Apcom) - Sono impegnati sul campo per dare assistenza agli sfollati in Abruzzo tra le 7.500 e le 8mila persone.

PARADISI FISCALI, SI SVUOTA LA LISTA NERA ( da "Wall Street Italia" del 08-04-2009)
Argomenti: Cina Usa

Abstract: Usa, Berna ha già avviato colloqui con il Giappone. Il Governo elvetico ha contattato anche Cina, Russia, Brasile. Sul fronte europeo, molti i Paesi già sondati da Berna, tra cui Francia e Italia. Ma la vera notizia sul versante Ue è ora la ripresa dei contatti a questo riguardo con la Germania, Paese che nelle scorse settimane aveva duramente attaccato il segreto bancario elvetico.

AGENDA DEGLI AVVENIMENTI DI MERCOLEDI 8 APRILE 2009 ( da "Wall Street Italia" del 08-04-2009)
Argomenti: Cina Usa

Abstract: incontreranno alti dirigenti bosniaci e della comunità internazionale MONDO Cina - Pechino, conferenza stampa dell'amministratore delegato di Intel Craig Barrett Gran Bretagna - Londra, Oxfam presenta il suo rapporto sull'impatto della crisi economica sulla popolazione nel Regno Unito Iran - Teheran, si festeggia la giornata nazionale della

CINA/ VENDUTE 1,03 MILIONI DI AUTO IN MARZO ( da "Wall Street Italia" del 08-04-2009)
Argomenti: Cina Usa

Abstract: Cina/ Vendute 1,03 milioni di auto in marzo di Apcom Superate per il terzo mese consecutivo le vendite degli Usa -->Shanghai, 8 apr. (Ap) - Dati preliminari mostrano che le vendite di automobili in Cina sono salite ad almeno 1,03 milioni in marzo, superando per il terzo mese consecutivo le vendite degli Stati Uniti.

LODI CI SONO anche 10 volontari della Protezione civile lodigian... ( da "Giorno, Il (Lodi)" del 08-04-2009)
Argomenti: Cina Usa

Abstract: 2 LODI CI SONO anche 10 volontari della Protezione civile lodigian... LODI CI SONO anche 10 volontari della Protezione civile lodigiana tra quanti stanno portando i primi aiuti nelle zone terremotate, mentre altri 100 hanno dato disponibilità a intervenire qualora la Regione lo chiedesse.

Il Pentagono taglia sullo Scudo ( da "Avvenire" del 08-04-2009)
Argomenti: Cina Usa

Abstract: Russia e Cina. È il messaggio che arriva dal ministro della Difesa Robert Gates, che nel presentare il bilancio militare 2010 ha annunciato una «direzione strategica fondamentalmente diversa» per le forze armate americane. La svolta non è solo teorica, ma ha immediate conseguenze nelle scelte del Pentagono su come utilizzare il proprio enorme budget di oltre 500 miliardi di dollari l'

Più e meno negozietti, ma chi paga le conseguenze? ( da "Giorno, Il (Lecco)" del 08-04-2009)
Argomenti: Cina Usa

Abstract: globalizzazione» e meno negozietti, ma chi paga le conseguenze? RIFLESSIONI SE CHIEDIAMO a un anziano cosa significa «globalizzazione», forse non lo sa; ma non sa nemmeno che è proprio lui a farne le spese. Questa situazione ha avuto infatti un effetto negativo sulla sopravvivenza dei piccoli negozi, soprattutto nei centri di montagna come Torre de'

Sta nascendo un mondo migliore?. ( da "Giornale.it, Il" del 08-04-2009)
Argomenti: Cina Usa

Abstract: ammissione che la crescita non potrà più dipendere solo dagli Usa, ma da quello che definisce "un traino globale", in cui i Paesi come Cina, India, Brasile avranno un ruolo sempre più importante. Ma questo avrà effetto nel lungo periodo: a breve è improbabile che queste economia possano generare una domanda interna molto forte.

"La crisi? È la nostra grande occasione" ( da "Giornale.it, Il" del 08-04-2009)
Argomenti: Cina Usa

Abstract: Un sistema guidato ancora dagli Usa? «No, perché gli Stati Uniti escono molto indeboliti dalla crisi. E perché la soluzione deve essere trovata da Cina, India, Europa». Ma la Cina occupa il Tibet... «Nel mio ultimo saggio dimostro come sia anche nell?interesse della Cina trovare una soluzione condivisa in Tibet.

Made in Italy, crescono i sequestri Nas nel 2008 (2) ( da "KataWebFinanza" del 08-04-2009)
Argomenti: Cina Usa

Abstract: Cina dove il falso Made in Italy arrivato prima di quello originale e rischia di comprometterne la crescita. Se in alcuni casi l'"inganno" particolarmente evidente con l'offerta nei menu di "specialit italiane" come gli spaghetti alla bolognese completamente sconosciuti nella citt emiliana o le fettuccine Alfredo che niente hanno a che fare con quelle del noto ristorante romano,

GOVERNO SOTTO ALLA CAMERA, SOPPRESSO ARTICOLO CLANDESTINI RONDE STRALCIATE DAL DL SICUREZZA (LEGA: PASSO INDIETRO? NO, DI LATO) EUROPEE, FRANCESCHINI IN TRENO PRONTO IL PUZZL ( da "Dagospia.com" del 08-04-2009)
Argomenti: Cina Usa

Abstract: la congiuntura attuale si configura come la prima vera crisi dell'eta' della globalizzazione, in qualche modo paragonabile, per la sua complessita' e generalita', a quella del '29'. Ma al contrario di allora, sottolinea il presidente della Camera, 'l'atteggiamento assunto dai maggiori paesi coinvolti, a cominciare dagli Stati Uniti, e' stato fortemente reattivo e interventista'.

Made in Italy, crescono i sequestri Nas nel 2008 (2) ( da "Borsa(La Repubblica.it)" del 08-04-2009)
Argomenti: Cina Usa

Abstract: Cina dove il falso Made in Italy è arrivato prima di quello originale e rischia di comprometterne la crescita. Se in alcuni casi l'"inganno" è particolarmente evidente con l'offerta nei menu di "specialità italiane" come gli spaghetti alla bolognese completamente sconosciuti nella città emiliana o le fettuccine Alfredo che niente hanno a che fare con quelle del noto ristorante romano,

Raccolta viveri Abruzzo, Comune e Provincia in campo ( da "Caserta News" del 08-04-2009)
Argomenti: Cina Usa

Abstract: responsabile del servizio di Protezione civile della Provincia, che risponde ai numeri telefonici 0824.774223, 320.4368596, 333.3332460, e da Massimo Romito, funzionario del Settore Protezione Civile del Comune di Benevento, che risponde al tel. 335.7580869. Collabora all'operazione Mario De Tommasi, responsabile del MUSA, ai tel.

23:16 TERREMOTO: PROTEZIONE CIVILE, 235 MORTI ( da "Agi" del 08-04-2009)
Argomenti: Cina Usa

Abstract: TERREMOTO: PROTEZIONE CIVILE, 235 MORTI (AGI) - Roma, 7 apr. - Sono 235 le vittime accertate del terremoto in Abruzzo secondo quanto riferisce il Dipartimento della Protezione Civile. Diciassettemila le persone assistite

Auto, Germania: il piano di aiuti sale a 5 miliardi ( da "Affari Italiani (Online)" del 08-04-2009)
Argomenti: Cina Usa

Abstract: alla sua forte presenza in Cina», sia alla bassa esposizione sul mercato Usa. Riguardo agli altri produttori, il gruppo Renault-Nissan dovrebbe attestarsi a poco meno di 5 milioni di unità, segnando un calo del 16%, e Hyundai a meno di 4 milioni con un calo del 12%. Secondo Polk nel 2009 il 47% delle auto verranno prodotte nell'area Asia-Pacifico-

PIRATI/ SEQUESTRATA PRIMA NAVE CON EQUIPAGGIO STATUNITENSE -PUNTO ( da "Wall Street Italia" del 08-04-2009)
Argomenti: Cina Usa

Abstract: Oltre ad Atalante e al dispositivo Usa "Ctf-151", nel Golfo di Aden sono presenti anche navi militari di Canada, Russia, India e Cina. Ieri, anche la regione autoproclamata del Puntland (nord est della Somalia) aveva chiesto alla comunità internazionale degli interventi a terra, giudicando insufficienti le operazioni marittime delle forze multinazionali contro la pirateria.

16:00 TERREMOTO: PRESIDENTE MARCHE IN CONTATTO CON PROTEZIONE CIVILE ( da "Agi" del 08-04-2009)
Argomenti: Cina Usa

Abstract: PRESIDENTE MARCHE IN CONTATTO CON PROTEZIONE CIVILE (AGI) - Ancona, 7 apr. - Il presidente della Regione Marche, Gian Mario Spacca, impegnato in questi giorni a Mosca per una missione economica organizzata dal governo italiano, e l'assessore regionale alla protezione civile, Sandro Donati, sono costantemente in contatto con il direttore del dipartimento della protezione civile regionale,

Innovazione e formazione antidoti contro la crisi ( da "Gazzettino, Il (Rovigo)" del 08-04-2009)
Argomenti: Cina Usa

Abstract: I fenomeni di globalizzazione dell'economia in corso in questi ultimi anni sono un elemento col quale - nel bene e nel male - siamo obbligati a convivere e, probabilmente, lo saremo a lungo. Le imprese devono sempre più misurarsi con un livello di cambiamento d'intensità crescente, con una minore disponibilità di risorse (materiali ed economiche)

Il Vinitaly dei record si beve la crisi ( da "Gazzettino, Il" del 08-04-2009)
Argomenti: Cina Usa

Abstract: In calo, come era abbastanza prevedibile, gli Usa, anche se i nostri principali partner non sono mancati all'appuntamento». Contatti importanti, qualificati in particolare con Paesi Scandinavi, Cina e addirittura Aruba per Anna Abbona della Marchesi di Barolo: «Abbiamo registrato entusiasmo.

Dalla crisi (e dalle tragedie) può nascere un mondo migliore?. ( da "Giornale.it, Il" del 08-04-2009)
Argomenti: Cina Usa

Abstract: ammissione che la crescita non potrà più dipendere solo dagli Usa, ma da quello che definisce "un traino globale", in cui i Paesi come Cina, India, Brasile avranno un ruolo sempre più importante. Ma questo avrà effetto nel lungo periodo: a breve è improbabile che queste economia possano generare una domanda interna molto forte.

Terremoto, l'Italia che reagisce bene (con qualche eccezione) ( da "Giornale.it, Il" del 08-04-2009)
Argomenti: Cina Usa

Abstract: ammissione che la crescita non potrà più dipendere solo dagli Usa, ma da quello che definisce "un traino globale", in cui i Paesi come Cina, India, Brasile avranno un ruolo sempre più importante. Ma questo avrà effetto nel lungo periodo: a breve è improbabile che queste economia possano generare una domanda interna molto forte.

Emergenza in Abruzzo: a Cesena le raccomandazioni della Protezione Civile ( da "Fò Romagna, Il" del 08-04-2009)
Argomenti: Cina Usa

Abstract: Cesena le raccomandazioni della Protezione Civile Alla Protezione Civile del Comune stanno arrivando numerose offerte di aiuto alle popolazioni dell?Abruzzo colpite dal terremoto. Per il momento, però, non è ancora possibile utilizzarle tutte La Protezione Civile ringrazia tutti coloro che si sono fatti avanti con generosità, ma ritiene doveroso avvertire che in questa prima fase d'

Campobasso: Sisma, molisani ancora dispersi ( da "Sannio Online, Il" del 08-04-2009)
Argomenti: Cina Usa

Abstract: riferito di come la Protezione Civile regionale sia intervenuta direttamente e prontamente con la sua Colonna mobile, attualmente operativa nell?area più colpita dal terremoto. La Sala Operativa della Protezione Civile Molisana presente in piazza d?Anzio a L?Aquila ha raccolto segnalazioni sui molisani dispersi nelle altre zone terremotate dell?

Aiutiamo i terremotati ( da "Giornal.it" del 08-04-2009)
Argomenti: Cina Usa

Abstract: Assessorato alla Protezione Civile, ha immediatamente preso contatti con la zona colpita e inviato sul posto volontari del Coordinamento Comunale e rappresentanti del Ser. Data la situazione caotica, si sta attendendo di potere inviare altri membri del gruppo Comunale di Protezione Civile.

48580: gli operatori mobili a sostegno dell'Abruzzo ( da "Telefonino.net" del 08-04-2009)
Argomenti: Cina Usa

Abstract: che sarà interamente devoluto al Dipartimento della Protezione Civile per il soccorso e l'assistenza. Fino al 30 aprile 2009 con Telecom Italia è possibile donare 2 euro chiamando da una linea fissa Telecom Italia il numero 48580. Al termine dell'iniziativa Telecom Italia verserà alla Protezione Civile l'ammontare di tutti gli importi effettivamente donati.

WTA Ponte Vedra: passano Petrova e Wozniacki ( da "Datasport" del 08-04-2009)
Argomenti: Cina Usa

Abstract: Samantha Stosur (AUS) 63 67(4) 61 (LL) Varvara Lepchenko (USA) b. (4) Patty Schnyder (SVI) 62 60 (5) Aleksandra Wozniak (CAN) b. Jill Craybas (USA) 64 64 Elena Vesnina (RUS) b. (6) Peng Shuai (CIN) 26 61 63 (8) Bethanie Mattek-Sands (USA) b. (Q) Marion Bartoli (FRA) 57 76(4) 63 Virginie Razzano (FRA) b.

TERREMOTO IN ABRUZZO: 260 MORTI E 11 DISPERSI ( da "Sestopotere.com" del 08-04-2009)
Argomenti: Cina Usa

Abstract: della Protezione civile, del Servizio sanitario nazionale, della Croce rossa, del Soccorso alpino e delle tante organizzazioni di volontariato che sin dal primo momento si sono prodigati con straordinario impegno nelle aree colpite dal sisma, il Ministro ha fornito una dettagliata informativa sulle iniziative immediate e tuttora in corso relativamente alle modalità dei soccorsi,

Terremoto in Abruzzo: le raccomandazioni della Protezione Civile di Cesena ( da "Sestopotere.com" del 08-04-2009)
Argomenti: Cina Usa

Abstract: le raccomandazioni della Protezione Civile di Cesena (8/4/2009 11:23) | (Sesto Potere) - Cesena - 8 aprile 2009 - In questi giorni alla Protezione Civile del Comune stanno arrivando numerose offerte di aiuto alle popolazioni dell?Abruzzo colpite dal terremoto. La Protezione Civile ringrazia tutti coloro che si sono fatti avanti con generosità,

Wall Street punta ad un rimbalzo. Attesa per le minute del FOMC ( da "Trend-online" del 08-04-2009)
Argomenti: Cina Usa

Abstract: A deludere è stato anche il fatturato che è calato da 5,7 a 4,1 miliardi di dollari, rispetto ai 4,68 miliardi previsti dalla comunità finanziaria. Da seguire anche General Motors che nel mese di marzo ha fatto registrare un incremento del 24,6% delle vendite in Cina, grazie soprattutto al traino delle immatricolazioni segue pagina >>

Pagine d'attualità/ XXI secolo, tra geopolitica e ( da "Virgilio Notizie" del 08-04-2009)
Argomenti: Cina Usa

Abstract: ben più portati di Bruxelles all'uso delle armi classiche della politica di potenza: Usa e Cina. Khanna è molto critico con Washington e arriva fino quasi a ipotizzare un declino per gli Stati Uniti, in virtù di un'erosione della reale influenza a stelle e strisce in uno scenario nel quale "l'ammutinamento geopolitico mondiale è già in corso".

Uno sviluppo seriorispetta le tradizioni ( da "Sicilia, La" del 08-04-2009)
Argomenti: Cina Usa

Abstract: perché la globalizzazione fallita in Occidente, investirà sempre più in questi Paesi, in nome dello sradicamento della povertà, ma in realtà per consolidarsi in nuovi mercati. La nostra non è un'idea di chiusura o di rigetto verso lo sviluppo, assolutamente no, ed i nuovi mezzi di comunicazione e di trasporto internazionale sono una grande opportunità che va colta in pieno,

Protezione civilerientro dall'Aquilaper quattro tecnici ( da "Sicilia, La" del 08-04-2009)
Argomenti: Cina Usa

Abstract: Aiuti in Abruzzo Protezione civile rientro dall'Aquila per quattro tecnici I quattro tecnici inviati dal dipartimento regionale di Ragusa della Protezione Civile sono arrivati ieri mattina al centro operativo misto allestito a L'Aquila. Dopo aver preso i primi contatti con i superiori e con i volontari attivati dal resto d'Italia,

PAGINE D'ATTUALITÀ/ XXI SECOLO, TRA GEOPOLITICA E GLOBALIZZAZIONE ( da "Wall Street Italia" del 08-04-2009)
Argomenti: Cina Usa

Abstract: ben più portati di Bruxelles all'uso delle armi classiche della politica di potenza: Usa e Cina. Khanna è molto critico con Washington e arriva fino quasi a ipotizzare un declino per gli Stati Uniti, in virtù di un'erosione della reale influenza a stelle e strisce in uno scenario nel quale "l'ammutinamento geopolitico mondiale è già in corso".

TERREMOTO: VADEMECUM DELLA PROTEZIONE CIVILE LAZIO PER AIUTARE ABRUZZO. ( da "Asca" del 08-04-2009)
Argomenti: Cina Usa

Abstract: TERREMOTO: VADEMECUM DELLA PROTEZIONE CIVILE LAZIO PER AIUTARE ABRUZZO (ASCA) - Roma, 8 apr - Arrivano senza sosta da lunedi' scorso centinaia di segnalazioni al numero verde della Protezione civile regionale per offrire con gesti concreti aiuto alla popolazione colpita dal sisma.

Le istituzioni sanitarie di tutto il mondo scelgono 3Com, soluzioni avanzate di networking e security ( da "FullPress.it" del 08-04-2009)
Argomenti: Cina Usa

Abstract: Fujian Medical University Affiliated Hospital (Cina) ? Qingdao Eastern Hospital (Cina) ? Hospital Selayang (Malesia) ? Workers Accident Medical Corporation (Corea) ?Un numero crescente di organizzazioni sanitarie sta comprendendo i benefici finanziari, di efficacia e sicurezza derivanti dall?

Terremoto, Vademecum Protezione civile Lazio per aiuti Abruzzo ( da "Velino.it, Il" del 08-04-2009)
Argomenti: Cina Usa

Abstract: POL - Terremoto, Vademecum Protezione civile Lazio per aiuti Abruzzo Roma, 8 apr (Velino) - Arrivano senza sosta da lunedì scorso centinaia di segnalazioni al numero verde della Protezione civile regionale per offrire con gesti concreti aiuto alla popolazione colpita dal sisma.

FUORI DAL CORO - IL GURU BUDDISTA ROBERT THURMAN (PAPà DI UMA): "Crisi provvidenziale: SI POTRà creare UN sistema più equilibrato - ORMAI tutto era trasformato in spettacolo, anche ( da "Dagospia.com" del 08-04-2009)
Argomenti: Cina Usa

Abstract: Wall Street Un sistema guidato ancora dagli Usa? «No, perché gli Stati Uniti escono molto indeboliti dalla crisi. E perché la soluzione deve essere trovata da Cina, India, Europa». Ma la Cina occupa il Tibet... «Nel mio ultimo saggio dimostro come sia anche nell'interesse della Cina trovare una soluzione condivisa in Tibet.

AirPlus archivia bilancio positivo e guarda con fiducia al 2009 ( da "TTG Italia Online" del 08-04-2009)
Argomenti: Cina Usa

Abstract: Lo sbarco in Cina, il lancio della corporate card in Gran Bretagna, soluzioni per il Mice e un social network per i travel manager": questi alcuni punti centrali del 2008 di AirPlus, che ha chiuso il bilancio con numeri record. Il sistema distributivo per il settore aereo e bt ha realizzato, lo scorso anno, transazioni per 18,

La Protezione Civile grottese si attiva per raccogliere materiali ( da "Quotidiano.it, Il" del 08-04-2009)
Argomenti: Cina Usa

Abstract: La Protezione Civile grottese si attiva per raccogliere materiali Grottammare | L?amministrazione comunale, in abbinamento all?apertura di un c/c per la raccolta di fondi, ha attivato la Protezione civile comunale per l?organizzazione di una raccolta di materiali da inviare nei territori abruzzesi colpiti dal terremoto.

Abruzzo, vademecum della Protezione civile del Lazio per gli aiuti ( da "Dire" del 08-04-2009)
Argomenti: Cina Usa

Abstract: vademecum della Protezione civile del Lazio per gli aiuti ROMA - Arrivano senza sosta da lunedì scorso centinaia di segnalazioni al numero verde della Protezione civile regionale per offrire con gesti concreti aiuto alla popolazione colpita dal sisma. Per chi vuole dare la propria disponibilità a impegnarsi come volontario per l'accoglienza,

TERREMOTO: PROTEZIONE CIVILE ACQUISISCE CENTRO MERCI AVEZZANO. ( da "Asca" del 08-04-2009)
Argomenti: Cina Usa

Abstract: PROTEZIONE CIVILE ACQUISISCE CENTRO MERCI AVEZZANO (ASCA) - L'Aquila, 8 apr - Il Centro smistamento merci di Avezzano e' entrato provvisoriamente nella disponibilita' della Protezione civile nazionale. La struttura avra' funzioni di stoccaggio e smistamento del materiale di soccorso destinato alle popolazioni colpite dal sisma del 6 aprile.

TERREMOTO: ILARDA VISITA TENDOPOLI DELLA PROTEZIONE CIVILE SICILIANA. ( da "Asca" del 08-04-2009)
Argomenti: Cina Usa

Abstract: ha visitato il centro di coordinamento generale degli interventi di Protezione Civile che ha sede nella scuola allievi sottufficiali della Guardia di Finanza, a 4 km da L'Aquila. L'assessore si e' poi spostato nella zona colpita dal terremoto assegnata alle cure della Protezione Civile della Regione siciliana.

IRAN/NUCLEARE: SOLANA INVITERA' TEHERAN A DISCUSSIONI CON 6 POTENZE. ( da "Asca" del 08-04-2009)
Argomenti: Cina Usa

Abstract: Cina, Usa, Francia, Gran Bretagna e Germania - dopo colloqui con l'Unione europea. ''A tal fine, chiederemo a Solana di estendere al governo iraniano l'invito a incontrare i rappresentanti dei sei, in modo da trovare insieme una soluzione diplomatica per questa questione spinosa'', aggiunge il testo.

RETE ELETTRICA USA PENETRATA DA SPIE CINESI E RUSSE ( da "Wall Street Italia" del 08-04-2009)
Argomenti: Cina Usa

Abstract: Rete elettrica Usa penetrata da spie cinesi e russe -->Obiettivo delle spie, provenienti da Cina, Russia e altri Paesi, la navigazione ed espolrazione del sistema elettrico americano e dei suoi meccanismi di controllo...

IRAN/ USA PRENDERANNO PARTE DIRETTAMENTE A NEGOZIATI '5+1' ( da "Wall Street Italia" del 08-04-2009)
Argomenti: Cina Usa

Abstract: L'amministrazione Bush solitamente disertava questi incontri. Wood ha aggiunto che la decisione è stata comunicata ai rappresentanti di Gran Bretagna, Cina, Francia, Germania e Russia dal terzo diplomatico statunitense più alto in grado, William Burns, a un colloquio che si è svolto oggi a Londra.

CRISI/ ACCORDO UE,ACCESSO PIÙ FACILE A FONDO AIUTO PER LAVORATORI ( da "Wall Street Italia" del 08-04-2009)
Argomenti: Cina Usa

Abstract: aiuto del Fondo europeo per la globalizzazione". La Commissione europea aveva proposto a dicembre di estendere le regole di assegnazione di questi aiuti. Questa misura era prevista nell'ambito del piano di rilancio dell'economia europea. Creato nel dicembre del 2006, il Fondo europeo per la globalizzazione consente di dare aiuti quando più di 1.

TERREMOTO: TONDO, DA FVG FONDI ADEGUATI E SOSTANZIOSI. ( da "Asca" del 08-04-2009)
Argomenti: Cina Usa

Abstract: saranno coordinati dalla Protezione civile regionale allo scopo di fare ''sistema'', di non disperdere denaro o materiali e per focalizzare l'intervento complessivo della regione sulle due aree assegnate al Friuli Venezia Giulia (ed alla Regione Marche) dalla Protezione civile nazionale: zone che sono state identificate nella citta' de L'Aquila e nel disastrato paese di Onna,

TERREMOTO: PROTEZIONE CIVILE, ATTIVATI PUNTI AMBULATORIALI. ( da "Asca" del 08-04-2009)
Argomenti: Cina Usa

Abstract: TERREMOTO: PROTEZIONE CIVILE, ATTIVATI PUNTI AMBULATORIALI (ASCA) - Roma, 8 apr - Il Dipartimento Nazionale della Protezione Civile informa che presso i Distretti Sanitari Aquila 1 e Aquila 2 sono attivi punti ambulatoriali per visite mediche e prescrizioni di farmaci.

In Abruzzo i morti sono 267 Venerdì funerali di Stato ( da "Repubblica.it" del 08-04-2009)
Argomenti: Cina Usa

Abstract: Mai come in questo caso, la globalizzazione ha prodotto per una volta solidarietà. Gli abitanti de l'Aquila e dei paesi vicini cercano disperatemente segnali di normalità. Hanno bisogno di riprendere a vivere, di lavorare, di mandare i figli a scuola, di andare in ufficio, nelle fabbriche, di aprire i negozi e le botteghe.

Terremoto in Abruzzo: iniziative di solidarietà della Regione Friuli ( da "Sestopotere.com" del 08-04-2009)
Argomenti: Cina Usa

Abstract: saranno coordinati dalla Protezione civile regionale allo scopo di fare "sistema", di non disperdere denaro o materiali e per focalizzare l'intervento complessivo della regione sulle due aree assegnate al Friuli Venezia Giulia (ed alla Regione Marche) dalla Protezione civile nazionale: zone che sono state identificate nella città de L'Aquila e nel disastrato paese di Onna,

TERREMOTO: TONDO, DA FVG FONDI ADEGUATI E SOSTANZIOSI ( da "Virgilio Notizie" del 08-04-2009)
Argomenti: Cina Usa

Abstract: saranno coordinati dalla Protezione civile regionale allo scopo di fare ''sistema'', di non disperdere denaro o materiali e per focalizzare l'intervento complessivo della regione sulle due aree assegnate al Friuli Venezia Giulia (ed alla Regione Marche) dalla Protezione civile nazionale: zone che sono state identificate nella citta' de L'Aquila e nel disastrato paese di Onna,

Iran/ Usa prenderanno parte direttamente a negoziati '5+1' ( da "Virgilio Notizie" del 08-04-2009)
Argomenti: Cina Usa

Abstract: L'amministrazione Bush solitamente disertava questi incontri. Wood ha aggiunto che la decisione è stata comunicata ai rappresentanti di Gran Bretagna, Cina, Francia, Germania e Russia dal terzo diplomatico statunitense più alto in grado, William Burns, a un colloquio che si è svolto oggi a Londra.

Continua la mobilitazione per l'Abruzzo ( da "Giornale di Calabria, Il" del 08-04-2009)
Argomenti: Cina Usa

Abstract: sedici tra addetti e funzionari del settore di Protezione Civile regionale. Tre tecnici dalla sede zonale di Cosenza della Protezione Civile si sono messi a disposizione per eventuali necessità. Già nel tardo pomeriggio di ieri sono state assegnate le prime attività di competenza della Colonna Mobile calabrese: montaggio e gestione di torri faro presso il Piazzale della Stazione di L?

USA/SPIE CIBERNETICHE DA RUSSIA E CINA VIOLANO RETE ELETTRICA ( da "Wall Street Italia" del 08-04-2009)
Argomenti: Cina Usa

Abstract: Usa/Spie cibernetiche da Russia e Cina violano rete elettrica di Apcom Funzionario di intelligence a Wsj: numero intrusioni in crescita -->Roma, 8 apr. (Apcom) - Alcune "spie cibernetiche" che agiscono dalla Cina, dalla Russia e da altri paesi sono riuscite ad avere accesso alla rete elettrica degli Stati Uniti,

TERREMOTO IN ABRUZZO: 272 MORTI E 11 DISPERSI ( da "Sestopotere.com" del 08-04-2009)
Argomenti: Cina Usa

Abstract: della Protezione civile, del Servizio sanitario nazionale, della Croce rossa, del Soccorso alpino e delle tante organizzazioni di volontariato che sin dal primo momento si sono prodigati con straordinario impegno nelle aree colpite dal sisma, il Ministro ha fornito una dettagliata informativa sulle iniziative immediate e tuttora in corso relativamente alle modalità dei soccorsi,

Usa/ Spie cibernetiche da Russia e Cina violano rete ( da "Virgilio Notizie" del 08-04-2009)
Argomenti: Cina Usa

Abstract: spie cibernetiche" che agiscono dalla Cina, dalla Russia e da altri paesi sono riuscite ad avere accesso alla rete elettrica degli Stati Uniti, e a lasciare in essa programmi di software che potrebbero essere utilizzati per distruggere il sistema. E' quanto riporta il Wall Street Journal, che ha citato fonti di intelligence Usa.


Articoli

La soluzione della crisi? Per ora è sulla carta (sezione: Globalizzazione)

( da "Corriere delle Alpi" del 08-04-2009)

Argomenti: Cina Usa

di Roberto De Nart «La soluzione della crisi? Per ora è sulla carta» E' ottimista l'ex rettore di Padova dopo le ultime decisioni economiche Gli errori del passato le speculazioni e il ruolo delle banche La sala Dal Pont Bianchi ha ospitato lunedì sera la conferenza dal titolo «La crisi economica, le cause, i rimedi... alla ricerca delle vie d'uscita» organizzata dall'Associazione Mazziniana d'Italia di Belluno, presieduta da Romano Cavagna, già primario di Nefrologia al "S.Martino". Relatore il professor Gilberto Muraro, ordinario di scienza delle Finanze, già rettore dell'Università di Padova. Che, bloccato dal traffico, è arrivato con grande ritardo. Ma si è ampiamente riscattato, perché nell'ora successiva è riuscito a spiegare le cause che hanno determinato la crisi. Tre, secondo il professore. Prima di tutto la bolla immobiliare negli Usa: dopo l'attacco alle Torri gemelle dell'11 settembre 2001 c'è timore della recessione; il costo del denaro si abbassa e le famiglie accedono ai mutui per la casa. La forte richiesta spinge in alto i prezzi, finché arriviamo al collasso. In altri tempi ci sarebbe stato il fallimento di alcune banche. Invece c'è stato il contagio. E siamo alla seconda causa. In secondo luogo l'evoluzione delle tecniche finanziarie: negli ultimi dieci anni i mutui immobiliari venivano mixati ad altri titoli e venduti ad altre banche che a loro volta confezionavano altri prodotti finanziari e li rivendevano ad altre banche ancora. Così, i titoli "tossici" sono arrivati anche in Europa e collocati al pubblico. Anche perché erano titoli considerati affidabili perché garantiti da mutui immobiliari e con rendimenti superiori ai titoli di Stato. Infine la leva finanziaria: l'eccessiva espansione di questi pacchetti ha prodotto una leva finanziaria. Partendo cioè da una piccola base di liquidità è stato generato un forte credito. Che però è crollato come un castello di carte, dove ad ogni piano che si saliva aumentava il rischio e il profitto per la banca. «Da sempre, infatti, le banche cercano di innalzare il rischio per aumentare i profitti» ha detto il professor Muraro «mentre le autorità vigilanti cercano di limitarlo». Solo che negli Usa le autorità centrali avevano perso il controllo affascinati dalla teoria secondo la quale i mercati si autoregolano e dunque non bisogna intervenire. Questa teoria ha fatto anche allentare i controlli sul piano normativo. Nel 1999 Clinton modifica una legge del 1933 e favorisce lo sviluppo delle banche d'affari, quelle che hanno confezionato i prodotti con titoli tossici poi passati alle banche commerciali e collocati ovunque. L'intervento degli Stati con le iniezioni di liquidità alle banche ha impedito fortunatamente che i risparmiatori terrorizzati andassero a prelevare i loro risparmi. Ma la sfiducia si è propagata tra le banche. Il credito interbancario si è inceppato fino alla situazione paradossale: le banche americane ricevono soldi dallo Stato, che però ritornano alla banca centrale perché non si fidano più tra banche. Per far ritornare la fiducia occorreva allora togliere di mezzo i titoli tossici. Ma come determinare il loro prezzo? Quello nominale no, perché il prezzo delle case è diminuito. Il valore di mercato è zero perché nessuno li vuole. Per questa ragione il piano Bush non ha funzionato. Ora il governo Obama chiama anche i privati, insieme allo Stato, a condividere il rischio. Così sarà il mercato a stabilire il prezzo a seconda della domanda. Ma come è possibile che questa crisi sia passata dal campo finanziario a quello reale? Si è chiesto Muraro. La crisi finanziaria con il crollo delle azioni e quindi la perdita di patrimonio, ha determinato nelle famiglie una diminuzione della spesa. Calo dei consumi e stretta creditizia delle banche hanno determinato la crisi reale. L'industriale che vede contrarre la domanda produce di meno e manda a casa gli operai. Negli anni '30 si pensò che la causa della forte disoccupazione fosse il costo elevato del lavoro e quindi vennero diminuiti i salari. Con l'effetto disastroso di aggravare la crisi perché c'erano ancora meno soldi per acquistare i prodotti. A correggere questo errore intervennero Roosevelt negli Usa, e anche Hitler e Mussolini che sostennero i redditi e le grandi opere pubbliche. Oggi il problema è lo stesso e il rimedio tende ad essere lo stesso, con la vecchia ricetta keynesiana un po' ritoccata. Quindi protezione dei salari e grandi opere. Ma il sistema capitalistico post keynesiano non è in grado di garantire un livello globale e dunque va controllato dallo Stato. Che deve spingere la domanda quando il mercato ristagna e viceversa. E se negli anni '30, quando non c'erano grossi scambi con l'estero, poteva andar bene il protezionismo, oggi con la globalizzazione le barriere doganali non si possono erigere o crollerebbero le esportazioni. «Per i Paesi emergenti, fuori delle grandi valute euro-dollaro, che rischiano il fallimento dello Stato» ha concluso il professor Muraro «poiché una falla potrebbe determinare l'affondamento della nave, è intervenuto il G20 con lo stanziamento di un milione di miliardi di dollari. Il mondo, insomma, ha trovato la capacità di ragionare con lungimiranza. Sulla carta dunque abbiamo la soluzione alla crisi e io mi sento ottimista».

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Già al lavoro i soccorritori reggiani sono sanitari, elettricisti e tecnici (sezione: Globalizzazione)

( da "Gazzetta di Reggio" del 08-04-2009)

Argomenti: Cina Usa

Già al lavoro i soccorritori reggiani sono sanitari, elettricisti e tecnici MARIO SABIA REGGIO. E' composto da oltre un centinaio di operatori il primo nucleo di soccorritori reggiani, che fanno parte della colonna mobile della Regione Emilia Romagna, impegnata in questi giorni a portare aiuto ai terremotati dell'Abruzzo. Si tratta di medici, infermieri, ma anche elettricisti, idraulici e tecnici, che si sono messi a disposizione del Centro unificato di Protezione civile per lavorare attivamente nelle zone colpite dal terremoto. Lunedì sera sono partiti da Reggio i primi 40 volontari, con i relativi automezzi, che integrano la prima sezione della Colonna mobile regionale, prevista nel quadro degli interventi di soccorso coordinati dal Dipartimento nazionale di Protezione civile. A questi si è aggiunta una prima squadra di altri 5 volontari, aderenti al Coordinamento provinciale del volontariato, e una seconda squadra di altri 5 giovani già pronta a partire. Infine è già sul piede di partenza anche un gruppo organizzato della Croce rossa reggiana, composto da ben 65 operatori, che lavoreranno a supporto dell'ospedale da campo allestito in Abruzzo dalla Regione Emilia Romagna. Si tratta di tre medici, dieci infermieri, 23 tecnici logistici (fra cui idraulici, elettrici, esperti), un radiologo, un fisioterapista e due unità cinofile. La destinazione delle forze della Regione Emilia Romagna e della componente reggiana è stata fissata nella zona del comune di Villa Sant'Angelo, un paesino di 450 abitanti in provincia dell'Aquila, situato sulla collina abruzzese a circa 17 chilometri dal capoluogo. LA DESTINAZIONE. A Villa Sant'Angelo il terremoto di domenica notte ha fatto crollare il 90% degli edifici e al momento l'85% della popolazione risulta sfollata. Lo ha riferito il sindaco Pierluigi Biondi, che ha aggiunto: «La situazione è disastrosa, sembra l'Apocalisse». Nel piccolo paese abruzzese si sono salvate solo le costruzioni più nuove fuori dal centro storico, che è totalmente distrutto. Il 90% degli edifici è crollato, l'85% della popolazione sfollata. Finora sono stati estratti 8 morti dalle macerie e 9 persone sono ancora disperse con scarse probabilità di poterle trovare ancora in vita. GLI AIUTI. Intanto i 40 volontari reggiani sono già al lavoro a Villa Sant'Angelo. «Si tratta di una squadra della Protezione civile e di volontari di Anpas, Ana, Vab, Agesci e carabinieri in congedo che, già dalla notte, hanno iniziato l'allestimento nella periferia del paese di un'area di primo ricovero, ovvero una tendopoli corredata di bagni, docce e cucina», spiega l'assessore provinciale alla Protezione civile, Luciano Gobbi. Alle 14 di ieri è partita un'altra colonna mobile regionale dotata di ulteriori 100 tende e composta anche da volontari delle Pubbliche assistenze reggiane, mentre solo dal Centro unificato provinciale di via del Chionso altri 65 volontari di Protezione civile sono pronti a partire in caso di richiesta. A tutti coloro che sono intenzionati a soccorrere le popolazioni terremotate, la Provincia rinnova l'invito a non mettersi in viaggio verso l'Abruzzo, ma a contattare preventivamente il numero unico 0522 555733 del Centro unificato provinciale di Protezione civile. Fra i medici, partiti alla volta di Villa Sant'Angelo, c'è anche il dottor Andrea Orlandini, medico del dipartimento di urgenza del Santa Maria Nuova. Farà ritorno a casa venerdì notte. I VOLONTARI. Scende di nuovo in campo anche il gruppo di protezione sociale dell'Asaps, l'Associazione dei sostentori amici della Polizia stradale, che attraverso i volontari della sezione reggiana sta organizzando una serie di aiuti per le popolazioni terremotate dell'Abruzzo. Dice Federica Manenti, responsabile dell'ufficio difesa del suolo e Protezione civile di Reggio: «Invitiamo i reggiani a non mettersi in viaggio singolarmente o in modo autonomo verso l'Abruzzo, per non intralciare le opere di soccorso. Un soccorritore senza appoggio potrebbe diventare un nuovo sfollato da soccorrere». LA CARITAS. Per ora la Caritas diocesana ha deciso di raccogliere solo denaro. Lo conferma il direttore Gianmarco Marzocchini: «Siamo in collegamento con la Caritas nazionale, che ci ha avvertito di non raccogliere vestiti, nè generi di conforto e neppure giocattoli. Vedremop nei prossimi giorni se l'indicazione sarà modificata».

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Nuovo Ad alla Util (sezione: Globalizzazione)

( da "Stampa, La" del 08-04-2009)

Argomenti: Cina Usa

CAMBIO AL VERTICE Nuovo Ad alla Util Francesco Rangoni, ex manager di Fiat e Teksid è il nuovo Ad della Util (produce freni) gruppo con sedi a Vilanova d'Asti, Cina, Messico e Usa

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Banca mondiale promuove la Cina Ripresa nel 2009 (sezione: Globalizzazione)

( da "Stampa, La" del 08-04-2009)

Argomenti: Cina Usa

IL PRODOTTO LORDO, SECONDO LE PREVISIONI, CRESCERÀ DEL 6,5% Banca mondiale promuove la Cina Ripresa nel 2009 [FIRMA]STEFANO LEPRI ROMA Un «raggio di speranza» viene dalla Cina, dove la ripresa probabilmente comincerà già quest'anno e si consoliderà nel 2010; ma non basterà l'Estremo Oriente da solo a risollevare l'economia mondiale. Questo è il senso del rapporto sull'Asia orientale pubblicato ieri dalla Banca mondiale (non aggiornato alle nuove misure giapponesi). Dalla crisi, quell'area è la meno toccata; ma anche lì milioni di persone perderanno il lavoro, e «senza che vengano tutte registrate dai dati ufficiali» avverte l'economista della Banca mondiale Vikram Nehru. L'inversione di tendenza in Cina è prevista «verso la metà dell'anno». «Colpita duramente dalla crisi, la Cina è riuscita a resistere - si legge nel rapporto - perché non ha bisogno di finanziamenti esteri, perché le sue banche non sono state contagiate e perché ha spazio per misure di rilancio» che il suo governo ha usato con prontezza, nel novembre 2008. La previsione della Banca Mondiale è che il prodotto lordo cinese crescerà del 6,5% quest'anno: un forte rallentamento rispetto al sensazionale +13% del 2007, ma sempre un valore altissimo. Dal 2007 è la Cina il principale «motore» dell'economia mondiale, con un contributo al prodotto lordo del pianeta ormai maggiore di quello degli Stati Uniti. Però se tutti i grandi paesi ricchi precipitano all'indietro, e riducono gli acquisti delle merci prodotte in Asia, il contributo cinese non basta. Non basterà nemmeno nei paesi limitrofi, in alcuni dei quali, come la Malaysia e la Thailandia, il numero dei poveri tornerà a crescere nel 2009 dopo decenni. La Banca mondiale non si pronuncia sulla tesi, diffusa in Occidente, che il governo di Pechino abbia margini per misure di rilancio ancora più consistenti. Però lo invita a fare di più per stimolare i consumi e migliorare le condizioni di vita della popolazione, accrescendo la spesa per sanità, istruzione e sicurezza sociale»: in altre parole, al capitalismo selvaggio realizzato dalla dittatura comunista manca un welfare socialdemocratico. Anche se il rilancio cinese riuscirà a spostarsi sui consumi interni, tuttavia l'aumento delle importazioni riguarderà «materie prime, macchinari, servizi e prodotti di consumo sempre più sofisticati», avverte il rapporto, opera dell'economista bulgaro Ivailo Izvorski. Per questo i benefici all'intera area del Pacifico saranno limitati «finché non riprenderà la crescita nel mondo sviluppato»; e tutti i paesi esportatori dovranno mettere in conto che soprattutto gli Usa non potranno riprendere il ritmo pre-crisi. Diversi altri governi asiatici, oltre a quello cinese, hanno adottato importanti misure di rilancio: le più consistenti, in rapporto alla dimensione del paese, sono quelle della Thailandia, anche Indonesia e Malaysia hanno dato un ampio contributo. Tutti questi paesi, finora grandi risparmiatori, al contrario degli Stati Uniti dovranno in futuro risparmiare un po' meno, e puntare di più sui consumi interni. Nell'insieme, i Paesi emergenti dell'Asia orientale cresceranno del 5,3% quest'anno. E la speranza affidata alla Cina, purtroppo, ha anche il suo rovescio: secondo Vikram Nehru, non appena la ripresa di quella grande economia (ormai la terza del mondo) sarà avviata, il prezzo del petrolio e di molte altre materie prime ritornerà a salire.

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Un farmaco antimalarico per i poveri del Pianeta (sezione: Globalizzazione)

( da "Stampa, La" del 08-04-2009)

Argomenti: Cina Usa

ANALISI Un farmaco antimalarico per i poveri del Pianeta PAUL HERRLING CORPORATE RESEARCH NOVARTIS E' un'associazione di 2 agenti antimalarici con effetti complementari: l'artemetere, un derivato dell'artemisinina, ha un effetto parassiticida e fornisce sollievo dai sintomi malarici. La lumefantrina neutralizza i parassiti residui. L'artemisinina, il composto progenitore dell'artemetere, è derivata da una pianta, l'assenzio annuo. La prima testimonianza del suo impiego risale al 168 a.C., in Cina, per il trattamento della febbre, poi, nel 1967, l'esercito cinese iniziò a utilizzarla sui soldati colpiti da malaria nella guerra del Vietnam ed entro la metà degli Anni 70 il principio attivo era stato isolato e si era dimostrato un potente agente antimalarico. Oggi sviluppare nuovi farmaci per importanti malattie dimenticate, come la malaria, e potenziare l'accesso ai medicinali nei Paesi in via di sviluppo richiede collaborazioni innovative. Attraverso partnership pioneristiche, Novartis si è impegnata a rendere disponibile il Coartem senza scopo di lucro, distribuendolo nei Paesi con malaria endemica, con il supporto di finanziatori del settore pubblico come il Global Fund, la US President's Malaria Initiative, la Banca Mondiale e Unitaid. La domanda del farmaco, così, è salita vertiginosamente e Novartis ha intensificato la produzione di artemisinina in Cina e Africa. Inoltre, il Coartem è stato prodotto presso uno stabilimento a Suffern, New York, per integrare quello proveniente da Pechino; arrivando così a fornire nel 2008 74 milioni di trattamenti. Ma l'impegno è stato intenso anche per i costi. Per espandere l'accesso ai pazienti nei Paesi in via di sviluppo curati attraverso il sistema sanitario pubblico, è stato abbassato il prezzo del trattamento con il Coartem da una media di 1,57 a 1,00 dollari Usa. Nel 2008 la società ha effettuato un'ulteriore riduzione, tagliando il prezzo per il settore pubblico di circa il 20%, a una media di US$ 0,80. Dal 2001, quindi, il prezzo è sceso del 50%. Da poco è inoltre disponibile una formulazione per i bambini: si tratta di Coartem dispersible, compresse che si disperdono rapidamente in una piccola quantità d'acqua e che aiutano la somministrazione ai piccoli pazienti. Intanto il Novartis Institute for Tropical Diseases collabora con il Wellcome Trust, Medicines for Malaria Venture e il Singapore Economic Development Board a un'iniziativa da 20 milioni di dollari per studiare nuovi farmaci antimalarici. E' previsto il coinvolgimento di diverse istituzioni, tra cui il Genomics Institute of the Novartis Research Foundation e lo Swiss Tropical Institute. Gli obiettivi sono la scoperta di composti antimalarici con diversi meccanismi d'azione in modo da disporre di nuovi farmaci, efficaci nel caso in cui emerga una resistenza all'artemisinina, come potrebbe già avvenire nella regione tra Thailandia e Cambogia. Un secondo obiettivo è trovare trattamenti di più breve durata.

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Tanta solidarietà per le popolazioni dell'Abruzzo duramente colpite dal terremoto (sezione: Globalizzazione)

( da "inalessandria.it" del 08-04-2009)

Argomenti: Cina Usa

(0) 8 Aprile 2009 Tanta solidarietà per le popolazioni dell’Abruzzo duramente colpite dal terremoto E’ scatta una gara di solidarietà da parte di enti, associazioni, giornali, emittenti radiofoniche ed anche privati cittadini a favore delle popolazioni dell’Abruzzo duramente colpite dal terribile terremoto dei giorni scorsi. Raggruppiamo in un unico articolo tutti i comunicati ricevuti che si riferiscono alle dimostrazioni ed alle iniziative di solidarietà intraprese: EMERGENZA TERREMOTO ABRUZZO: COLDIRETTI ALESSANDRIA MOBILITATA Solidarietà chiama e Coldiretti risponde. Anche a livello provinciale la Coldiretti alessandrina si sta attivando per portare aiuti e sostegno alle popolazioni colpite dal terremoto in Abruzzo. L’unità di crisi piemontese è stata costituita, per motivi pratici e organizzativi, nella sede della Coldiretti Regionale del Piemonte che, a cascata smisterà e coordinerà le richieste di intervento: al momento al Piemonte sono stati richiesti soprattutto latte a lunga conservazione UHT, succhi di frutta, biscotti, miele, confetture e scatolame. Altre richieste seguiranno, in modo più dettagliato nelle prossime ore, man mano che la situazione, passata la fase della prima emergenza, tenderà a delinearsi in modo più definito. Intanto, in Abruzzo si continua a scavare senza sosta e, per rendere più agevole la ripartizione degli aiuti, è stata formata presso la Coldiretti, con il coinvolgimento delle strutture diffuse capillarmente sul territorio, una unità di crisi per avviare immediate iniziative di sostegno e monitorare la situazione nelle zone periferiche e nelle campagne, da dove arrivano con maggiore difficoltà le informazioni sugli effetti del terremoto necessarie per attivare i soccorsi. L’obiettivo immediato della Coldiretti è quello di verificare costantemente la situazione nelle campagne per avviare una rete di solidarietà tra le imprese agricole del territorio, dove si segnalano purtroppo gravissimi danni a persone, animali, abitazioni e strutture aziendali. Una postazione ambulante della Coldiretti (camper adibito ad ufficio) sta visitando le aziende agricole nelle zone del sisma per far fronte alle prime esigenze. L’unità di crisi si occuperà anche del coordinamento degli aiuti provenienti dalle sedi della Coldiretti situate in altre regioni dalle quali sono già pervenuti i primi segnali di solidarietà. A tal fine alla casella di posta elettronica alessandria@coldiretti.it possono essere veicolate le informazioni in merito alle offerte di aiuto alle persone e alle aziende colpite dal disastroso sisma. “Non dobbiamo dimenticare che proprio la Coldiretti di Alessandria ha conosciuto la solidarietà delle altre Federazioni in due tragici momenti alluvionali, nel ‘94 in città e nel 2000 a Casale Monferrato. – ha affermato il presidente provinciale Lorenzo Galante – Capiamo cosa stanno provando gli amici abruzzesi, siamo pronti e in prima linea ad offrire assistenza concreta”. “Chi volesse contribuire a questa doverosa gara di solidarietà, facendo in modo di sollecitare e offrire aiuti alla popolazione e alle imprese coinvolte può farlo scrivendo all’indirizzo mail segnalato o contattando la Federazione alessandrina. – ha aggiunto il direttore provinciale Piero Torchio - In questo modo potremo alleviare il disagio in cui versano migliaia di persone in Abruzzo, mettendoci in gioco come al solito con il massimo dello sforzo possibile. La solidarietà della Coldiretti si esprimerà in questo drammatico momento con la consueta generosità”. INTERVENTO DELLA PROVINCIA DI ALESSANDRIA IN ABRUZZO CONCORDATO CON LA PROVINCIA DELL’AQUILA Prosegue l’attività della Provincia di Alessandria attraverso l’Assessorato alla Protezione Civile dopo il tragico evento sismico che ha colpito nella notte del 6 aprile l’Abruzzo e il centro Italia. La Sala Operativa di Protezione Civile della Provincia di Alessandria, aperta nella prima mattinata di ieri, in collaborazione con la Prefettura – Ufficio Territoriale di Governo di Alessandria ed il Dipartimento Nazionale di Protezione Civile, sta determinando i bisogni delle aree interessate dalla tragedia e predisponendo un possibile intervento di assistenza diretto alla popolazione attraverso l’invio di aiuti nelle zone maggiormente colpite. Un nucleo di valutazione composto dall’assessore alla Protezione Civile della Provincia di Alessandria, Domenico Priora, e da tecnici del Servizio di Protezione Civile della Provincia di Alessandria raggiungerà nei prossimi giorni l’Aquila per effettuare una prima verifica sul territorio, al fine di realizzare una struttura di accoglienza, o di supporto alle istituzioni locali, ricalcando, così, l’opera di intervento svolta nell’area del Comune di Valtopina (PG) a seguito dell’evento calamitoso che interessò l’Umbria e le Marche nel 1997, o l’intervento svolto nell’area del Comune di Bonefro (CB) a seguito dell’evento calamitoso che colpì il Molise nel 2002. Il compito primario del nucleo di valutazione sarà quello di contattare direttamente la Provincia dell’Aquila, per individuare le necessità presenti sul territorio e programmare l’invio in prima battuta di squadre di tecnici specializzati composte da ingegneri, architetti e geometri, con il compito di provvedere alle verifiche tecnico-strutturali degli edifici e di accertare l’agibilità e l’abitabilità sia degli edifici pubblici sia delle abitazioni private colpiti dal sisma. A tale proposito, la Provincia di Alessandria ha richiesto la collaborazione e la disponibilità ai Comuni tramite i tecnici specializzati presenti negli enti stessi ed agli Ordini professionali degli architetti, degli ingegneri ed all’Albo dei geometri della provincia di Alessandria. L’intervento indirizzato e concordato fra le Province di Alessandria e l’Aquila, vedrà coinvolte anche le associazioni di volontariato presenti sul territorio alessandrino, con interventi diretti di assistenza popolazione. POSTE ITALIANE INVIA 5 TIR PER CONSEGNARE LE TENDE PER I CAMPI D’EMERGENZA Cinque Tir di Poste Italiane sono arrivati ieri mattina all’Aquila per consegnare migliaia di tende in cui ospitare i senzatetto. Da domani i dieci uffici postali mobili inviati nel capoluogo abruzzese e negli altri centri colpiti dal sisma saranno operativi nelle vicinanze delle tendopoli per offrire tutti i servizi ai cittadini rimasti privi del loro ufficio postale di riferimento. Sul posto opera un pool di 20 esperti a disposizione della Protezione Civile e delle comunità colpite dal terremoto. Una Unità di crisi dell’Azienda è riunita in modo permanente presso la sede centrale di Roma per tenere sotto costante monitoraggio l’impatto dell’evento sismico sulle proprie strutture presenti nel capoluogo abruzzese e nei comuni vicini allo scopo di disporre interventi urgenti per il tempestivo ripristino della funzionalità di uffici e strutture logistiche. E’ stata assegnata massima priorità al completo ripristino dell’ufficio postale di Coppito, il centro alle porte dell’Aquila dove la Protezione Civile ha stabilito la propria sede operativa. L’Azienda ha attivato il conto corrente 10 40 0000 e il numero 377.2048580 di PosteMobile per la raccolta di fondi a favore delle comunità colpite dal sisma. I cittadini potranno versare i loro contributi in tutti i 14 mila uffici postali con bollettino di conto corrente o direttamente online. Inviando un sms al numero 377.2048580 i clienti PosteMobile potranno donare un euro a favore dei terremotati. LE GUARDIE D’ONORE AL PANTHEON HA APERTO UNA SOTTOSCRIZIONE A BENEFICIO DEGLI ITALIANI D’ABRUZZO COLPITI DAL TERREMOTO Le Guardie d’Onore al Pantheon in aiuto dei terremotati abruzzesi L’Istituto Nazionale per la Guardia d’Onore alle Reali Tombe del Pantheon ha aperto una sottoscrizione a beneficio degli italiani d’Abruzzo colpiti dal terremoto. Versamenti sul c.c.p. n° 59325001 intestato all’Istituto Nazionale per la Guardia d’Onore alle Reali Tombe del Pantheon via della Minerva n° 2000186 Roma Il Consigliere comunale Carmine Passalacqua, di origine abruzzese paterna, fa appello alla sensibilità degli alessandrini e soprattutto si appella a tutti coloro che sono residenti in città ma provenienti dall’Abruzzo, affinchè si possa creare un coordinamento di aiuti umanitari ed adozione di un progetto di restauro di qualcosa che ci verrà segnalato dagli Amici soci dell’Istituto aquilani. Purtroppo la maggior parte di loro ha perduto la propria abitazione e per ora non si riesce ad avere notizia certa di tanti conoscenti. L’ASSESSORATO ALLA PROTEZIONE CIVILE DELLA PROVINCIA DI ALESSANDRIA STA PREDISPONENDO UN POSSIBILE INTERVENTO DI ASSISTENZA DIRETTO Prosegue l’attività della Provincia di Alessandria attraverso l’Assessorato alla Protezione Civile dopo il tragico evento sismico che ha colpito nella notte del 6 aprile l’Abruzzo e il centro Italia. La Sala Operativa di Protezione Civile della Provincia di Alessandria, aperta nella prima mattinata di ieri, in collaborazione con la Prefettura – Ufficio Territoriale di Governo di Alessandria ed il Dipartimento Nazionale di Protezione Civile, sta determinando i bisogni delle aree interessate dalla tragedia e predisponendo un possibile intervento di assistenza diretto alla popolazione attraverso l’invio di aiuti nelle zone maggiormente colpite. Un nucleo di valutazione composto dall’Assessore alla Protezione Civile della Provincia di Alessandria, dott. Domenico Priora e da tecnici del Servizio di Protezione Civile della Provincia di Alessandria raggiungerà nei prossimi giorni L’Aquila, per effettuare una prima verifica sul territorio al fine di poter realizzare una struttura di accoglienza, o di supporto alle istituzioni locali, ricalcando così l’opera di intervento svolta nell’area del Comune di Valtopina (PG) a seguito dell’evento calamitoso che interessò l’Umbria e le Marche nell’anno 1997, o l’intervento svolto nell’area del Comune di Bonefro (CB) a seguito dell’evento calamitoso che interesso il Molise nell’anno 2002. Il compito primario del nucleo di valutazione sarà quello di contattare direttamente la Provincia de L’Aquila, per individuare le necessità presenti sul territorio e programmare l’invio in prima battuta di squadre di tecnici specializzati composte da Ingegneri, Architetti e Geometri, con il compito di provvedere alle verifiche tecnico-strutturali degli edifici e di accertare l’agibilità e l’abitabilità sia degli edifici pubblici sia delle abitazioni private colpiti dal sisma. A tale proposito la Provincia di Alessandria ha richiesto la collaborazione e la disponibilità ai Comuni tramite i tecnici specializzati presenti negli enti stessi ed agli Ordini professionali degli Architetti, degli Ingegneri ed all’Albo dei Geometri della provincia di Alessandria. L’intervento indirizzato e concordato fra le Province di Alessandria e de L’Aquila, vedrà coinvolte anche le associazioni di volontariato presenti sul territorio alessandrino, con interventi diretti di assistenza popolazione. CGIL – CISL –UIL HANNO APERTO IL CONTO CORRENTE BANCARIO PER FAR CONFLUIRE LA RACCOLTA Le Segreterie Nazionali CGIL – CISL –UIL esprimono dolore e cordoglio per le vittime del catastrofico sisma che ha colpito la regione Abruzzo e hanno deciso di assumere una iniziativa congiunta di aiuto alle popolazioni delle zone terremotate che sia efficace e tempestiva. In analogia con gli interventi concordati in occasione di altre calamità naturali, CGIL – CISL – UIL prenderanno contatto con le Associazioni datoriali per favorire la raccolta della sottoscrizione volontaria di 1 ora di lavoro tramite apposita delega attiva da parte delle lavoratrici e dei lavoratori con la quale verrà autorizzata la trattenuta sulla prima busta paga utile e per sollecitare i datori di lavoro ad assumere analoga iniziativa di raccolta dei fondi. A tale fine CGIL – CISL –UIL hanno aperto il conto corrente bancario n. 12.000 intestato “CGIL CISL UIL terremoto Abruzzo 2009” presso UGF Banca, filiale 157 Roma , con codice IBAN IT23WW0312705011CC1570012000, sul quale far confluire la raccolta, che costituirà un fondo da utilizzare per affrontare i gravi problemi relativi alla ricostruzione. OPERATIVI DA IERI A L’AQUILA TRE VOLONTARI DEL SERVIZIO EMERGENZA RADIO DI TORTONA Tre volontari del Servizio Emergenza Radio di Tortona (CB Pupo Emergenza Radio) e tre volontari del Servizio Emergenza Radio di Alessandria (Ass. Radiantistica Alessandria) sono operativi a L’Aquila dalle ore 3 di ieri mattina. Sono partiti, con un mezzo dell’associazione, inseriti nella colonna mobile della Regione Piemonte (circa 20 mezzi) Con il compito di costituire la rete radio interna alla colonna mobile regionale. Giunti nei pressi dell’Aquila alle ore 3 la colonna rimane in attesa di essere raggiunta da altri mezzi ma gli operatori del Servizio Emergenza Radio stanno programmando e preparando le apparecchiature sulle frequenze regionali. Alle 12 la colonna mobile ha raggiunto la zona assegnata, che è la zona del Comune di Barisciano a 16 chilometri dal capoluogo. Gli operatori del S.E.R. hanno fatto una serie di sopralluoghi sulle colline circostanti utilizzando il mezzo 4x4 del CB Pupo Emergenza Radio, allo scopo di individuare posizioni idonee ad installare il ponte radio mobile in modo da garantire le comunicazioni su tutto il territorio di competenza. Le postazioni sono state individuate e alle 17 si attende che il Dipartimento definisca nei dettagli le competenze per attivare il ripetitore. Inutile sottolineare l’importanza di una rete radio efficiente durante le prime operazioni di soccorso ma anche dopo, quando si inizia a gestire i lavori di sgombero dei detriti, quando cominciano a funzionare le tendopoli, quando su tutto il territorio vi sono squadre al lavoro che necessitano di avere costantemente la possibilità di raggiungere ed essere raggiunte dal Centro Operativo. ANPAS PIEMONTE PRONTA A GESTIRE LA SECONDA FASE DELL’EMERGENZA DEL TERREMOTO IN ABRUZZO L’Anpas (Associazione nazionale pubbliche assistenze) Comitato regionale del Piemonte tramite la propria Centrale operativa regionale ha ultimato il censimento di volontari, mezzi e dotazioni da inviare in Abruzzo a sostegno della popolazione colpita dal terremoto. Le risorse sono state messe a disposizione della colonna mobile regionale e del Dipartimento nazionale di Protezione civile. Le pubbliche assistenze alessandrine Croce Bianca Acqui Terme, Croce Verde Murisengo e Valle Cerrina e Croce Verde Felizzano forniranno al Dipartimento nazionale tre ambulanze, due automediche e cinque mezzi di protezione civile. Tutte le operazioni sono coordinate dal Dipartimento nazionale di Protezione civile, ciò per rendere più efficaci e organizzati i soccorsi e gli aiuti ai senzatetto evitando improvvisazioni che potrebbero procurare solo ritardi e incertezze negli interventi. I Comitati Anpas delle regioni vicine alle zone colpite dal sisma sono intervenuti immediatamente per prestare i primi soccorsi. Anpas Piemonte parteciperà invece alla seconda fase dell’emergenza quando, sul lungo periodo, si dovrà garantire la sistemazione e il sostegno della popolazione sfollata dalle proprie case o qualora venga domandato, dal Dipartimento nazionale, un potenziamento in loco delle unità attualmente operanti. Su richiesta del Dipartimento nazionale le associate Anpas del Piemonte hanno subito pronti alla partenza circa 150 volontari; 48 mezzi fra autoambulanze, automediche, autocarri e fuoristrada; quattro posti medici avanzati ovvero tende pneumatiche complete di dotazioni elettromedicali; una cucina da campo completa di tenda, tavoli, sedie e impianto elettrico e in grado di preparare fino a 350 pasti caldi ogni ora; 9 tende e 4 gruppi elettrogeni. Immediatamente disponibile è anche la struttura protetta per l’infanzia dell’Anpas Piemonte, pensata come uno spazio particolare dedicato ai bambini, da zero agli undici anni all’interno di un campo profughi, per dar loro un senso di normalità e tranquillità durante tutta l’emergenza. Nelle zone terremotate i volontari dell’Anpas hanno portato da subito la loro azione solidale. Oggi ne sono presenti oltre 300 provenienti, anche con colonne mobili regionali, da Basilicata, Calabria, Emilia-Romagna, Campania, Lazio, Liguria, Lombardia, Piemonte, Puglia, Marche, Umbria, Toscana, Veneto. Sono partite 12 unità cinofile dalla Calabria, dalla Toscana, dal Lazio e dal Piemonte (appartenenti al Nucleo cinofilo di soccorso Laika (No), ai Volontari del soccorso Cusio Sud Ovest di San Maurizio D’Opaglio (No) e alla Croce Bianca Biellese). Come spiega il loro responsabile nazionale Giancarlo Arduino, “sono dislocate sui vari territori secondo le indicazioni del Dicomac, la Centrale operativa del Dipartimento di Protezione civile. Ogni unità – aggiunge Arduino – è composta da un esperto soccorritore cinofilo e da un cane addestrato a operare in situazioni alta criticità ambientale e sotto stress”. Presso il campo sportivo di Acquasanta i volontari Anpas di Protezione civile hanno iniziato a montare da ieri un campo per l’accoglienza degli sfollati. Sono state montate per ora oltre 50 tende. Nella serata di ieri sono stati serviti circa 1000 pasti caldi. Complessivamente, oltre a volontari mezzi e attrezzature attivi con le colonne regionali, Anpas è presente con 29 ambulanze, 17 fuoristrada, 9 pulmini, 15 furgoni, 8 automediche. I volontari hanno anche montato 14 tende pneumatiche, 3 postazioni medico avanzate, 7 torri faro, 8 gruppi elettrogeni, e una cucina da campo operativa da ieri mattina. Il presidente di Anpas Piemonte, Luciano Dematteis, invita nuovamente tutti i cittadini a non intervenire autonomamente nell’aera della tragedia al fine di evitare ulteriori sovraccarichi operativi all’interno della gestione dei soccorsi, ma bensì di mettersi a disposizione delle prefetture e delle colonne mobili comunali e provinciali per un intervento mirato e debitamente coordinato. Anpas ha aperto inoltre una sottoscrizione nazionale per l’emergenza terremoto in Abruzzo. I versamenti possono essere effettuati a Anpas Emergenza terremoto Abruzzo, iban IT 17 V 05018 02800 000 000 512 812, Banca Etica – Filiale di Firenze c/c 512812. I fondi raccolti saranno gestiti direttamente da Anpas per far fronte alle necessità che saranno riscontrate in loco. Anpas - Associazione Nazionale Pubbliche Assistenze è: 843 Pubbliche Assistenze; 199 Sezioni; oltre 100.000 volontari; 700.000 soci; 2.700 ambulanze; 300 mezzi di protezione civile; oltre 400 mezzi per trasporti sociali. EMERGENZA ABRUZZO: RADIO B.B.S.I. SI ATTIVA CON UN GRUPPO DI LAVORO L’emittente BBSI ha attivato uno punto di raccolta di vestiti, cibo a lunga scadenza, coperte. Per chi vuole fare una donazione è attivo un conto corrente CARITAS IT16P0351201602000000000578 intestato alla CARITAS AMBROSIANA ONLUS. Gli studi di BBSI sono aperti dalle 6,30 alle 23 in Corso Acqui 39 ad Alessandria. E’ in onda uno spot dove vengono ricordati i numeri telefonici per informazioni su aiuti all’Abruzzo. LA STRALESSANDRIA SI CORRERÀ ANCHE PER L’ABRUZZO L’ICS informa gli affezionati corridori della StrAlessandria che sono già disponibili 5.500 magliette con il logo 2009. Anche quest’anno le magliette sono sponsorizzate dal Gruppo AMAG di Alessandria, da anni impegnato nei progetti di cooperazione dell’ICS in Cambogia. Il ricavato della StrAlessandria 2009 "Cambogia Acqua pulita per tutti. fase2" finanzierà infatti la costruzione di pozzi e l’installazione di filtri presso le abitazioni delle famiglie indigenti di Staung e Taing Kraisang. Come sempre, l’iscrizione costa solo 5 euro. Ma la StrAlessandria non è solo Cambogia. Non più. L’ICS, sensibile anche alle sofferenze vicino a noi, ha infatti deciso di devolvere 1 euro per ogni iscrizione alle popolazioni dell’Abruzzo colpite dal terremoto. Ci si può iscrivere alla StrAlessandria presso la sede dell’ICS, in Piazza Basile 19, o presso i negozi La Bici (Via Carlo Alberto 64) e CDC-Sportrage (Via Filzi 30). Chi si iscrive riceve in cambio la maglietta, un biglietto della lotteria e il pieghevole della manifestazione. I gruppi e le scuole possono richiedere di far personalizzare la propria maglietta (minimo 50 pezzi) versando 1 euro in più. Al momento l’assortimento delle taglie è completo, ma il consiglio è quello di affrettarsi perché, come è noto, le magliette StrAlessandria vanno a ruba! MISERICORDIE PIEMONTE C’E’: PARTONO GLI AIUTI PER L’ABRUZZO La Confraternita di Misericordia di Casale Monferrato, dopo aver appreso, dall’UGEM (Ufficio Gestione Emergenze di Massa), lo stato di preallerta, che coinvolge tutte le Confraternite piemontesi, ha subito dato il via alle operazioni di predisposizione di un possibile pronto intervento in Abruzzo, laddove la fase di assestamento, relativa al terremoto, che ha stravolto la provincia dell’Aquila, non ha ancora reso tregua. Parallelamente a quanti confratelli stanno già intervenendo sul territorio abruzzese e forte dell’esperienza in Umbria, datata 1997, Danilo Carmignotto, presidente della Misericordia di Casale Monferrato, sta coordinando gli interventi e ha messo a disposizione tre squadre operative formate da volontari soccorritori di Casale, Acqui e Tortona, pronte ad unirsi alle altre divise “giallo e azzurro ciano”, ai volontari di enti ed associazioni ed a tutti coloro che stanno prestando aiuto ai terremotati. Le squadre di soccorso saranno guidate da Danilo Podda. “Misericordie Piemonte”, presieduto da Anna Maria Parodi, si è, invece, attivato sul territorio piemontese e sta organizzando stand, per la raccolta di donazioni nei prossimi weekend, che andranno ad occupare vie centrali e plateatici delle città che, nella nostra Regione, ospitano una Misericordia. Prenderanno, così, parte a tale iniziativa Acqui Terme, Casale Monferrato, Cuneo, Tortona, Collegno e Asti, unite in una missione di antica solidarietà. E’ stata la responsabile della “divisione giovani”, di Misericordie Piemonte, a comunicare, inoltre, l’apertura di un conto corrente, presso l’istituto di credito Monte dei Paschi di Siena, destinato alla raccolta di fondi per l’Abruzzo. Tutti coloro i quali vorranno unirsi al sostegno di chi è stato vittima del terremoto, possono devolvere il loro contributo a: Misericordie d’ Italia - Monte dei Paschi di Siena Agenzia 6 di Firenze Codice IBAN: IT 03 Y 01030 02806 000005000036 - Causale: EMERGENZA ABRUZZO. E, come recitano gli antichi statuti, “che Iddio ne renda merito”. GALLERIA FOTOGRAFICA Leggi i

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Falsi sms: (sezione: Globalizzazione)

( da "Corriere.it" del 08-04-2009)

Argomenti: Cina Usa

ferma smentita: «nessuno È autorizzato a procedere ad evacuazioni» Falsi sms: «Arriva una scossa, fuggite» Panico a L'Aquila, Teramo, Rieti per messaggi di persone che si spacciano per funzionari della Protezione civile TERAMO - Attenti ai falsi allarmi sul terremoto. È l'appello della Protezione civile dopo che nelle ultime ore nella zona già colpita dal devastante sisma che ha distrutto L'Aquila e dintorni si è scatenata una psicosi per la notizia di un'imminente nuova scossa. La paura si è diffusa a causa di una catena di sms firmati da qualcuno che si spacciava per funzionario della sicurezza e che prevedevano un terremoto dopo circa un'ora. La Protezione civile spiega che «nessun funzionario del Dipartimento è stato autorizzato a procedere ad evacuazioni o annunci di nuove scosse». RISCHIO SCIACALLAGGIO - L'allarme si è diffuso anche nella zona di Teramo, dopo il questore Piero Angeloni ha chiesto di rivolgersi alle forze dell'ordine (112, 113, 115) «in caso di telefonate o contatti con persone, sconosciute o meno, che segnalano imminenti terremoti invitando a lasciare al più presto abitazioni, uffici pubblici, luoghi di lavoro in genere». Le forze dell'ordine stanno girando in tutto il territorio provinciale, anche con megafoni, per avvertire la gente che la Questura smentisce ogni allarme su presunte evacuazioni. A Teramo ci sono famiglie in strada con bambini e anziani, ma anche dipendenti del Comune, uffici finanziari, tribunale, banche: perfino nell'ospedale si era sul punto di predisporre l'evacuazione. Stessa cosa in provincia: panico a macchia d'olio. «Mi risultano analoghi fenomeni anche in province al di fuori dei confini regionali - ha detto il questore -. Gli studiosi ci dicono che nessuna scossa di terremoto è prevedibile, di conseguenza occorre ricordare che l'obiettivo di simili atti potrebbero essere atti di sciacallaggio o desiderio di diffondere panico». Il questore ha detto che si procederà anche per verificare se l'allarme sia stato diffuso solo attraverso telefono o con contatti fisici. Analoghe situazioni all'Aquila e in alcuni centri della provincia, come Avezzano, Carsoli e Tagliacozzo. PANICO AD AVEZZANO - Ad Avezzano ci sono state scene di panico in supermercati, negozi e abitazioni, sempre per le false telefonate e gli sms di persone che si spacciano per funzionari della Protezione civile, invitando la gente ad abbandonare i luoghi dove si trovavano. Migliaia di persone, anche in altri centri della Marsica come Pescina e Luco dei Marsi, sono fuggite in macchina per raggiungere posti isolati. Il sindaco di Avezzano, Antonio Floris, ha invitato la popolazione a non dare ascolto a queste voci totalmente infondate. Nel centro storico di Avezzano ci sono alcuni cornicioni pericolanti e i vigili del fuoco hanno transennato alcuni marciapiedi. DENUNCIARE RESPONSABILI - Le false voci di una nuova scossa sono arrivate anche nel Lazio. «Voglio smentire categoricamente le voci diffusesi nelle ultime ore a Rieti e provincia su una nuova forte scossa di terremoto che sarebbe in arrivo. Non esiste alcuna previsione in grado di stabilire se e quando si verificherà una scossa sismica - dice il direttore della Protezione civile regionale, Maurizio Pucci -. Chiunque diffonde simili voci e utilizza tute e simboli della Protezione civile compie gesti assolutamente irresponsabili e del tutto deprecabili. Per questo invito, d'accordo con il prefetto di Rieti, a denunciare queste persone e a seguire, invece, le indicazioni e i consigli della Prefettura. Non c'è alcun allarme». stampa |

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Vino, consumi in crescita del 6% entro il 2012 (sezione: Globalizzazione)

( da "Arena, L'" del 08-04-2009)

Argomenti: Cina Usa

Mercoledì 08 Aprile 2009 ECONOMIA Pagina 33 AGRICOLTURA. Presentato Vinexpo di giugno Vino, consumi in crescita del 6% entro il 2012 Uno studio: e gli americani battono l'Italia nei «fermi» Dopo il Vinitaly il settore si dà appuntamento in Francia. Sarà un'edizione di Vinexpo improntata ad un sano realismo quella che si aprirà a Bordeaux dal 21 al 25 giugno prossimi e che è stata presentata a Milano dal direttore generale di Vinexpo, Robert Beynat: l'Italia sarà presente in forze al salone francese poiché grazie alla partecipazione di aziende grandi e piccole, Consorzi di tutela, regioni e Camere di commercio (tra cui quella di Verona), sarà il secondo paese espositore dopo la Francia. La presentazione del salone francese è stata l'occasione anche per parlare del «12° Studio mondiale sulla congiuntura del settore dei vini e degli spiriti», commissionato da Vinexpo alla società di ricerca Iswr (International Wine and Spirit research). «Dal 2008 al 2012 si prevede una crescita dei consumi mondiali di vino nel mondo del 6%», ha spiegato il dirigente. «A dire il vero gli analisti avevano espresso una cifra più alta, ma noi vogliamo restare con i piedi per terra, dato l'attuale momento di crisi». Lo studio, che copre 28 paesi produttori e 114 mercati di consumo, nel prendere in esame il mercato mondiale del vino e degli spiriti ne traccia anche le prospettive fino al 2012. In quest'arco di tempo Francia Italia e Spagna continueranno a dare oltre la metà della produzione di vino nel mondo, mentre sul fronte dei consumi entro il 2012 gli Usa scalzeranno l'Italia dalla sua posizione di primo paese consumatore al mondo di vini fermi. Nella «top 10», la lista dei dieci maggiori paesi consumatori di vino, Federazione russa e Cina consolidano la proprio presenza: le previsioni dicono che entro il 2012 consumeranno più vino fermo della Spagna. Ma non è solo a livello nazionale che il consumo di vino cresce: anche quello pro capite progredisce in quasi tutti i paesi. I mercati più interessanti sono ancora Stati Uniti, Regno Unito, Russia e Cina, mentre in paesi produttori come Italia, Francia, Spagna, Austria, Argentina tra il 2003 e il 2007 il consumo individuale medio è diminuito. Tra le tipologie di maggior successo, mentre si conferma il trend positivo dei vini rossi, continua quello di frizzanti e spumanti e dei vini rosè: le previsioni degli analisti di Iswr dicono che entro il 2012 si avrà un incremento del 17,68% dei vini rosati, contro il 6,95% dei bianchi e il 5,12% dei rossi. Anche le bollicine continueranno ad essere molto richieste, soprattutto dal mercato russo. «Malgrado la crisi, dunque», ha commentato Beynat, «il consumo di vino è in aumento, perché i consumatori non vogliono sacrificare il loro budget di spesa. Le tensioni più forti si registreranno semmai sulla filiera: ristoratori, importatori, distributori non vogliono più fare magazzino, perché mantenerlo costa. Per questo prevediamo che la distribuzione moderna giocherà un ruolo sempre più centrale». E.T.  

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Primi timidi passi (sezione: Globalizzazione)

( da "Arena, L'" del 08-04-2009)

Argomenti: Cina Usa

Mercoledì 08 Aprile 2009 Altra Pagina 57 L'INCONTRO DI HORSHAM. I MINISTRI DELLE FINANZE E I GOVERNATORI DELLE BANCHE CENTRALI HANNO TROVATO ALCUNI PUNTI D'INTESA Primi timidi passi LONDRA I ministri e i governatori del G20 si sono messi d'accordo per imporre alle agenzie di rating di registrarsi presso le autorità di supervisione di ciascun paese, ma su altri argomenti, dai paradisi fiscali al rafforzamento degli stimoli per l'economia, il divario sembra essere ancora profondo. Nel corso della riunione di Horsham, nel West Sussex, è stato deciso di non fare alcun riferimento a somme o dati precisi per gli stimoli all'economia, come invece avrebbe voluto la delegazione statunitense. L'Unione europea, con l'eccezione della Gran Bretagna, vuole infatti prima vedere quali saranno gli effetti delle azioni intraprese fino ad ora. Il governatore della Bce, Jean-Claude Trichet, secondo quanto si apprende, avrebbe stimato tra il 23% e il 29% del pil la quantità di denaro mobilizzata da Ue e Usa per affrontare la crisi in corso. Il cancelliere dello Scacchiere, Alistair Darling, ha finora espresso una posizione vicina a quella degli Stati Uniti, chiedendo ai venti grandi di essere pronti a nuovi pacchetti di stimolo. Fredda la risposta di Germania, Francia e Italia. Il cancelliere tedesco Angela Merkel ha ribadito: «È necessario rafforzare gli effetti delle misure già adottate prima di discutere di nuovi pacchetti di stimolo.» La stessa linea enunciata ieri, prima dell'apertura dei lavori, dal ministro dell'Economia Giulio Tremonti e dalla francese Christine Lagarde. Maggiori i punti di contatto sulla necessità di maggiore regolamentazione, anche se, a quanto pare dalle indiscrezioni della mattinata, non si raggiungerà un testo condiviso neppure sui paradisi fiscali, ostacolato soprattutto dalla Cina, che non vuole perdere lo statuto di cui godono Macao e Hong Kong. Tuttavia, i progressi fatti a livello europeo hanno suscitato il plauso del cancelliere Merkel e del premier britannico Gordon Brown, che si sono incontrati a Londra. I due capi di governo hanno espresso il proprio apprezzamento per i «passi avanti» compiuti da Liechtenstein, Svizzera, Austria e Lussemburgo, che nei giorni scorsi si sono detti disponibili ad allentare le regole sul segreto bancario. «Solo pochi mesi fa sarebbe stato impossibile immaginare qualcosa del genere», ha concluso il primo ministro britannico. «Serve che in nessun luogo al mondo sia possibile evitare il sistema dei controlli internazionali.» Per fare questo bisogna «riportare il sistema bancario ombra all'interno del sistema di controllo. APCPM  

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PROTEZIONE civile ancora mobilitata: 60 i volontari messi a disposizione della Regione pronti a part... (sezione: Globalizzazione)

( da "Nazione, La (Prato)" del 08-04-2009)
Pubblicato anche in: (Nazione, La (Prato))

Argomenti: Cina Usa

PRIMO PIANO pag. 3 PROTEZIONE civile ancora mobilitata: 60 i volontari messi a disposizione della Regione pronti a part... PROTEZIONE civile ancora mobilitata: 60 i volontari messi a disposizione della Regione pronti a partire in qualunque momento verso L'Aquila. Prato ha messo a disposizione anche un equipe medico-ortopedica della casa di cura «Villa Fiorita» composta da due chirurghi e tre infermieri. Raccogliendo l'appello della Protezione civile sono 15 i tecnici del Comune che si dichiarati pronti a recarsi nelle zone terremotate per sopralluoghi e controlli di staticità degli edifici. Analoga disponibilità è stata espressa dall'Ordine degli architetti.

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Marialaura in cucina con mamma e papà (sezione: Globalizzazione)

( da "Bresciaoggi(Abbonati)" del 08-04-2009)

Argomenti: Cina Usa

Mercoledì 08 Aprile 2009 NAZIONALE Pagina 7 LA PROTEZIONE CIVILE. Tra i volontari all'opera nelle zone terremotate, c'è anche una famiglia bresciana impegnata nel campo di Bazzano di Monticchio Marialaura in cucina con mamma e papà Già un migliaio di persone ha chiesto di andare in aiuto Tensione ieri sera al campo base della Protezione civile gestito dalla Regione Lombardia a Bazzano, una delle località più colpite dal terremoto di lunedì scorso. Sembra che per parecchie ore - dalle 6 del pomeriggio fino alle 22 - decine di sfollati siano stati fatti rimanere in fila fuori dall'entrata nel campo - che ospita anche i 50 bresciani della colonna mobile provinciale -, in attesa che la chiamata venisse fatta per ordine alfabetico. Un modo di procedere - riferiscono fonti sul posto - che non ha tenuto conto delle esigenze e delle priorità ma solo dell'iniziale del cognome e che non sta favorendo il normale e tranquillo svolgersi delle procedure di soccorso. Risolti alcuni problemi organizzativi, intorno alle venti di ieri centinaia di persone hanno potuto cenare sotto i tendoni allestiti dalla Protezione civile. Pasta, fagioli, salame, frutta, pane, acqua e vino sono stati il primo pasto serale per i molti che hanno visto in pochi secondi la distruzione della loro casa. «Non è facile gestire un evento simile - riferisce Corrado Scolari, assessore provinciale alla Protezione civile di Brescia -, la situazione è ancora in continua evoluzione». Il campo di Bazzano di Monticchio - allestito nel parcheggio del Multisala «Garden» - accoglie 531 sfollati, donne, uomini, bambini e anziani, compresi parecchi immigrati extracomunitari. A dare una mano in cucina anche una giovane volontaria di casa nostra. «Venire a soccorrere chi si trova in difficoltà è una tradizione di famiglia - spiega Marialaura Bonfadelli, 24 anni, la più giovane volontaria bresciana -. Con me in cucina ci sono mia madre e mio padre». La Protezione civile provinciale di Brescia è scesa anche con un'unità mobile di comunicazione, frequente infatti in situazioni quali il terremoto la perdita delle linee di telefonia fissa e mobile. «Abbiamo il compito di gestire le comunicazioni prima tenendo in collegamento le varie unità di crisi che sono partite insieme a quella della provincia di Brescia - precisa Diego Resoli. responsabile unità mobile di comunicazione -, poi ci occuperemo di ripristinare i collegamenti con i paesi rimasti isolati». La corsa alla solidarietà ha contagiato Brescia. Sono più di mille le domande dei volontari della Protezione Civile - che in totale sono circa 4mila - che vorrebbero raggiungere l'Abruzzo per dare una mano.SI.GH.  

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il futuro È il G20 non la Nato (sezione: Globalizzazione)

( da "Unita, L'" del 08-04-2009)

Argomenti: Cina Usa

il futuro È il G20 non la Nato Il tour di Barack Barack Obama non ha certo deluso le piazze europee. Ma il suo merito maggiore è stata la franchezza. La questione turca sta lì a dimostrarlo. Aveva detto a Praga che vorrebbe la Turchia nell'Unione europea. Sarkozy l'aveva seccamente rimbrottato. Ma ad Ankara l'ha ripetuto, incurante delle preoccupazioni elettorali francesi e tedesche. Nella sua visione, evidentemente, pesano meno dell'opportunità di stabilire un ponte con il mondo musulmano, dopo anni di reciproca demonizzazione. Meno del ruolo di mediazione che la Turchia potrebbe giocare in tutto il Medio Oriente, con maggiore agilità ed efficacia del faraone Mubarak. È questa coerenza strategica ad averlo ispirato. Molto più dello «scambio» apparente: appoggio all'adesione turca alla Ue contro il si' alla nomina di Rasmussen alla testa della Nato. La segreteria generale della Nato, infatti, è funzione poco più che onorifica. E il vertice di Strasburgo nulla di apprezzabile ha prodotto, limitandosi all'autocelebrazione e a qualche aggiustamento dei contingenti militari presenti in Afghanistan. Nessuna discussione si è svolta sul futuro dell'Alleanza, figlia della Guerra Fredda che fu. Che cosa ci fa un patto nord-atlantico a Kabul e dintorni? Qual è la sua vocazione? È mondiale, come vorrebbero gli Usa, o molto più limitata, come vorrebbe Angela Merkel? Da Strasburgo non è venuto neanche un cenno di risposta: il dibattito è rimandato. Il vero successo politico del tour europeo di Obama è stato il G20. È il G20 l'unica sede che assomiglia ad un governo mondiale. È in quella sede che agli Usa piace ormai condividere il mondo futuro con la Cina, in assenza di un'Europa politica. Questo ha detto il viaggio di Obama: il G20 è il futuro, la Nato è il passato, il G8 è il passato remoto, l'Europa ancora non si sa.

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SONO in piena attività uomini e donne dei Vigili del Fuoco, della Protezione... (sezione: Globalizzazione)

( da "Nazione, La (La Spezia)" del 08-04-2009)

Argomenti: Cina Usa

CRONACA LA SPEZIA pag. 5 SONO in piena attività uomini e donne dei Vigili del Fuoco, della Protezione... SONO in piena attività uomini e donne dei Vigili del Fuoco, della Protezione Civile e del 118 Spezia Soccorso nelle aree terremotate. I Vigili del Fuoco spezzini sono stati tra i primi ad arrivare dal nord. Sono stati subito impegnati all'Aquila, in via XX Settembre, tra le più colpite, dove hanno lavorato anche per estrarre i corpi di due donne dalle macerie. Il nucleo è tra i più preparati d'Italia negli interventi in aree impervie, una specialità nata qui e possiede mezzi meccanici per interventi in caso di terremoto. Per questo è pronta una seconda unità che andrà a dare il cambio ai colleghi impegnati di oltre 48 ore non stop. I volontari della Protezione Civile hanno invece raggiunto una delle aree più isolate a sud dell'Aquila, per assistere due comunità. «Siamo arrivati all'alba di martedì, il nostro compito è di dare alloggi e servizi spiega Emilio Ardovino referente spezzino della Protezione Civile la nostra unità è ora impegnata a Tione d'Abruzzo e Santa Maria al Ponte, dove stiamo montando 220 tende con cucina da campo e servizi. I ragazzi della colonna mobile sono stremati, lavorano da 30 ore e non si fermeranno per altre 10. Ma c'è da fare e presto. Il sistema della Liguria e hanno funzionato bene, siamo riusciti a rispondere alle necessità. Abbiamo trovato persone che non si sono lasciate andare alla disperazione, si sono fatte forza. Un gruppo di ragazzini ci sta aiutando, saranno i futuri volontari di questa regione, un segnale di speranza. Resteremo qui per una settimana, faremo in modo che il campo sia in piena efficienza. Passeremo Pasqua qui, poi arriveranno altri operatori per il primo cambio di missione che ci appare lunga». Con la Protezione Civile spezzina anche l'unità inviata dall'Asl 5. «Stiamo allestendo un posto medico avanzato racconta Claudio Ciani infermiere del 118 un presidio in cui poter fornire interventi ambulatoriali e per emergenze più gravi sul posto per ogni evenienza». Alla Spezia intanto le associazioni sono impegnate nella raccolta di fondi come la sezione femminile della Croce Rossa; la Caritas invita a rivolgersi al proprio parroco o in via Minzoni 64, o a Sarzana in via Mazzini, 78, o conti correnti postale (12988192), bancario (IT 80 06030 10702 000038900 C00) intestati a Caritas Diocesana La Spezia con motivazione: Terremoto Abruzzo. Si stanno organizzando per gli aiuti anche nel Pd e in Confartigianato. Un gruppo delle Pubbliche partirà domani e ci sarà anche Francesco Pazienza tra gli angelì dell'Aquila: «D'altra parte sono sempre laureato in medicina con 110 e lode. Io sarò capocolonna. Partiremo in 40 e con 8 mezzi e resteremo in Abruzzo fino a domenica o lunedì. Pazienza racconta di essere stato chiamato alle 7 del mattino e ho risposto: partiamo subito. Ma prima di giovedì non si poteva. Comunque, sono contento di fare qualcosa per il mio Paese».

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(sezione: Globalizzazione)

( da "Resto del Carlino, Il (Bologna)" del 08-04-2009)

Argomenti: Cina Usa

BREVI DALLA PROVINCIA pag. 23 «IL GOVERNO è disponibile a convocare, ove lo stesso venga richiesto, u... «IL GOVERNO è disponibile a convocare, ove lo stesso venga richiesto, un tavolo di confronto per valutare ogni misura idonea a rilanciare l'attività del settore cartario salvaguardando i livelli occupazionali». La disponibilità è stata riportata dagli onorevoli Giuliano Cazzola e Giancarlo Mazzuca riferendosi alla situazione dello stabilimento di Marzabotto del gruppo Reno de Medici. I due parlamentari in una interrogazione hanno ricordato che la cartiera di Marzabotto, specializzata nella produzione di cartoncini da imballaggio, occupa 115 lavoratori e vi sono impiegati anche 35 dipendenti di una cooperativa incaricata di gestire la logistica interna. I lavoratori sono attualmente in cassa integrazione. Il 3 aprile, nella sede della Provincia, le parti si sono incontrate e hanno concordato di effettuare un ulteriore incontro in giugno per verificare l'andamento produttivo e di mercato del gruppo con particolare attenzione alla situazione dello stabilimento di Marzabotto. Gli onorevoli Cazzola a Mazzuca hanno ricordato che le cartiere italiane rappresentano una delle eccellenze del nostro paese che è al quarto posto in Europa, dopo Germania, Finlandia e Svezia, con il 10 % dei volumi prodotti. Ma nonostante i significativi investimenti effettuati l'industria italiana presenta consistenti difficoltà nel mantenere la capacità competitiva in un contesto internazionale sempre più globalizzato. f. f.

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Gara di solidarietà in tutta la provincia (sezione: Globalizzazione)

( da "Tempo, Il" del 08-04-2009)

Argomenti: Cina Usa

stampa Cittadini pronti a ospitare gli sfollati Gara di solidarietà in tutta la provincia Gli aiuti La polizia locale di Frosinone parte questa mattina alla volta dell'Abruzzo La provincia di Frosinone sta rispondendo all'emergenza di queste ore organizzando i soccorsi, dando la piena disponibilità, inviando uomini e generi di prima necessità, allestendo cucine da campo, insomma, dimostrando ancora una volta la grande solidarietà ciociara. A Filettino, la proprietà di un residence ha messo a disposizione trenta mini-appartamenti per ospitare altrettante famiglie sfollate nelle zone del sisma. La stessa disponibilità che hanno dato diversi cittadini, soprattutto nei comuni al confine con l'Abruzzo, pronti ad ospitare gli sfollati. Nella giornata di lunedì erano partiti in tutto circa settanta uomini della Protezione civile di Frosinone e altri continueranno a partire oggi e nei prossimi giorni. E anche la Polizia Municipale di Frosinone si mobilita per prestare soccorso alla popolazione colpita dal terremoto. Oltre all'invio di un contingente della Protezione Civile di Frosinone, partito lunedì mattina, anche la Polizia Locale avrà infatti i propri uomini sul luogo della catastrofe che ha colpito l'Aquila ed i paesi limitrofi. L'assessore alla Polizia municipale, a nome del primo cittadino Michele Marini e di tutta l'amministrazione comunale domani si recherà in Abruzzo portando con sé un carico di generi di prima necessità donato dai cittadini di Frosinone. Oltre al comandante della Polizia locale e disaster manager della Protezione Civile Massimiliano Mancini, al responsabile della Protezione civile e Disaster manager Ruggero Marazzi ed ai volontari ieri sono partiti anche gli ispettori Luigi Fasanella e Pietro Giannitti, i sovrintendenti Marina Bartoli e Massimiliano Compagno e l'agente Manuela Di Folco. I disaster manager Massimiliano Mancini e Ruggero Marazzi stanno svolgendo attività di coordinamento su disposizioni del coordinamento generale della Protezione civile. Da Cassino un gruppo della Protezione civile comunale è partito nella tarda serata di ieri per le zone colpite dal terremoto e sarà a disposizione del centro operativo generale allestito dal Ministero. La Protezione civile ha chiesto, inoltre, di intensificare anche nel Cassinate una raccolta di coperte ed alimenti, in particolare per bambini. Per quanto riguarda gli alimenti hanno dato la loro disponibilità a raccogliere le donazioni dei cittadini l'Eurospin di via Sferracavalli, il Maxi Sidis di via XX Settembre, il Sidis di Caira, il Centro Commerciale Archi e Panorama, i Sidis di S. Giorgio a Liri e Pignataro Interamna. «Abbiamo attivato una campagna di solidarietà nei confronti dei cittadini colpiti dal sisma – afferma il sindaco Scittarelli – che, ancora una volta, evidenzierà il cuore solidale della nostra gente». Oltre a lasciare gli alimenti nei centri indicati, si possono cedere le coperte chiamando i numeri 0776/398059 oppure 800/468999.

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tondo: la regione stanzierà fondi lenna: esporteremo il modello friuli (sezione: Globalizzazione)

( da "Messaggero Veneto, Il" del 08-04-2009)

Argomenti: Cina Usa

Pagina 6 - Attualità Tondo: la Regione stanzierà fondi Lenna: esporteremo il modello Friuli TRIESTE. La Regione Friuli Venezia Giulia aiuterà anche economicamente l'Abruzzo drammaticamente colpito dal sisma. L'annuncio è del presidente Renzo Tondo. Non solo volontari e mezzi, ma risorse da utlizzare per aiutare la popolazione Nel difficile momento della ricostruzione. La notizia è stata data ieri in apertura dei lavori del consiglio regionale, che ha osservato un minuto di raccoglimento per le vittime e le loro famiglie. Il presidente del Consiglio, Edouard Ballaman, ha espresso il cordoglio e la solidarietà dell'intera Assemblea alla popolazione abruzzese. «Nel 1976 - ha affermato Tondo - l'Aula del consiglio regionale divenne luogo centrale rispetto agli interventi per il sisma che colpì il Friuli. Ci fu grande coesione nella nostra comunità e si registrò la grande solidarietà nazionale e internazionale, che mi auguro avvenga anche adesso per l'Abruzzo, affinché questo dramma possa trasformarsi in occasione di sviluppo». Rispondendo alla richiesta del capogruppo del Pd, Gianfranco Moretton, di un intervento finanziario si solidarietà da parte della Giunta regionale «per aiutare subito quanti, anziani e bambini su tutti, subiscono particolarmente questa grave situazione», Tondo ha annunciato lo stanziamento, il cui importo sarà definito nell'ambito delle prossime variazioni di Bilancio. La Regione, con la Protezione Civile, è in prima linea nel coordinamento dei soccorsi. Ieri l'assessore regionale alla Protezione civile, Vanni Lenna, come coordinatore degli assessori alla Protezione civile delle Regioni italiane, ha partecipato a Roma alla riunione della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome e successivamente alla Conferenza unificata. Imponente lo sforzo messo in campo fin dalle prime ore della tragedia. I numeri li ha forniti lo steso Tondo in Aula: dopo l'invio immediato, lunedì, di 108 mezzi e 397 volontari, dal Friuli Venezia Giulia è giunto in Abruzzo l'elicottero della Protezione civile regionale che nel primo pomeriggio di ieri ha fornito al sottosegretario e capo della Protezione civile nazionale, Guido Bertolaso, un rilievo fotogrammetrico completo dell'area colpita per una prima mappatura dei danni. Nel pomeriggio di ieri è partita una colonna di 11 camion con 500 tende, primo nucleo di quel Campo Friuli in allestimento a L'Aquila, per ospitare circa 250 sfollati, con tre cucine da campo. Altri 160 volontari sono pronti a partire domani per offrire il necessario cambio ai primi partiti. «Tra i primi compiti del nostro sistema di Protezione civile - ha spiegato Lenna - vi è la definizione dei possibili luoghi dove attrezzare i campi di ricovero degli sfollati, passando quindi allo sgombero delle macerie nelle due zone assegnate e alle prime indagini di verifica sulla stabilità degli edifici. Subito dopo ci attiveremo per l'allestimento dei villaggi prefabbricati e per il recupero delle attività economiche in loco, seguendo nell'operare quel "modello Friuli" che per l'Italia è ancora un esempio ottimale». «Questa tragedia ci fa tornare alla mente quanto il popolo friulano ha subito nel 1976», ha detto in Aula il presidente Ballaman. «Anche a seguito di quella dolorosa esperienza i soccorsi sono stati immediati e questo grazie anche all'efficiente presenza della Protezione civile sul territorio nazionale. Una Protezione civile - ha sottolineato - che ha preso spunto proprio da quanto è avvenuto in Friuli Venezia Giulia e ai modelli di soccorso che allora sono stati immediatamente attivati». «Oggi - ha aggiunto Ballaman - il nostro pensiero va a tutti coloro che hanno perso la vita tragicamente domenica notte, alle loro famiglie, alle migliaia di persone senzatetto che, sgomente e sbigottite, vedono un fosco futuro. A queste persone, a coloro che sono rimasti, dobbiamo garantire la nostra solidarietà e il nostro impegno civile. Un debito di riconoscenza - ha spiegato - per quanto il Paese ha fatto per noi nel 1976. È in questi momenti - ha proseguito Ballaman - che dobbiamo dimostrare l'unità d'intenti di tutto il Paese, senza polemiche, ma dandoci da fare perchè la sofferenza della gente d'Abruzzo sia meno pesante e più breve possibile e, allo stesso tempo, che tragedie simili non possano più avere il tributo di vittime che c'è stato a L'Aquila e nei Comuni limitrofi». Sonia Sicco

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Sorpresa paradisi fiscali: l'Ocse cassa la lista nera (sezione: Globalizzazione)

( da "Manifesto, Il" del 08-04-2009)

Argomenti: Cina Usa

DOPO IL G20 Escono gli ultimi 4 paesi, e passano tutti alla «grigia» Sorpresa paradisi fiscali: l'Ocse cassa la lista nera Maurizio Galvani Con un colpo a sorpresa, l'Ocse (Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo) ha cancellato dalla lista nera i quattro paesi che figuravano come paradisi fiscali e che in nessuna maniera si volevano adeguare agli standard di controllo internazionali. E' bastato un impegno formale (una telefonata) da parte dell'Uruguay, del Costa Rica, delle Filippine e della Malaysia per essere messi fuori dall'elenco dei «cattivi» stilato in occasione del vertice del G20 di Londra, il 2 aprile scorso, dalla stessa Ocse. Soprattutto è bastata la loro disponibilità a fare di più - ma non si sa ancora cosa - per invalidare i propositi espressi dai capi di governo appartenenti al G20 di voler fare una battaglia frontale contro i paradisi, come avevano chiesto sia il presidente francese Nicolas Sarkozy che la cancelliera tedesca Angela Merkel. Che si trattasse di una lista poco convincente si è visto fin dalla fine della riunione, quando su pressione del governo cinese erano stati cancellati sia il centro finanziario della città di Hong Kong che quello di Macao. I due territori ad amministrazione speciale, infatti, non sono stati inseriti tra le zone poco trasparenti. Al contrario, sono stati considerati quasi una servitù della Cina, che è stata iscritta tra i paesi virtuosi e inserita in una lista bianca. Il primo rapporto Ocse (Harmful Tax Competition. An Emerging Global Issue) era stato stilato nel 1998: dieci anni dopo ne è stata fatta una nuova versione, sotto la spinta della crisi che stiamo vivendo. Nel redigere il rapporto è stata messa molta enfasi, differenziando le liste in bianche, grigie e nere; però il tutto è stato confuso con l'introduzione di un elenco dei paesi appartenenti a una lista grigio-nera cioè di chi vorrebbe adeguarsi ai canoni internazionali di controllo dei movimenti finanziari. Si scopre che alcuni paesi tradizionalmente conosciuti come paradisi fiscali - sconosciuti alla maggior parte della gente - tipo Belize, Aruba, Saint Kitts e Nevis figurano di fatto come «paesi in via di adeguamento». Alla stessa maniera di Austria, Belgio, Lussemburgo e Svizzera che sono vicinissimi ai nostri confini. La Svizzera - quando gli è stata data notizia di questa decisione presa dal segretario generale dell'Ocse, Angel Gurria - si è risentita tantissimo e ha chiesto «di avere delle spiegazioni». La Confederazione Elvetica giorni fa - per non andare incontro alle sanzioni dei paesi amici del G8 - si è resa disponibile a modificare il suo sistema di trattamento del segreto bancario. Fino a spingersi a mettere in discussione la distinzione, fin troppo stretta, tra coloro che sarebbero perseguibili per frode e chi invece no perché opera solamente l'evasione fiscale. La Svizzera si è sempre difesa dicendo che il primo è «un delitto penale e il secondo solo amministrativo». La Svizzera ha mostrato finora l'intenzione - a parole - di voler modificare questo quadro, di fatto costretta anche dal contenzioso aperto con gli Usa che vogliono l'elenco dei cittadini-evasori che hanno depositi bancari. Finora commenti a quanto ha deciso l'Ocse, in Italia, non sono stati avanzati, tranne una interrogazione da parte dell'Idv all'indirizzo del ministro dell'Economia Tremonti. L'Italia non ha avuto nessun beneficio dalla lista compilata, a Londra, dall'Ocse. La «nostra black list» si differenzia già moltissimo da questo elenco e include anche paesi quali le Barbados, l'Isola di Man o Guernsey, e altre nazioni più sviluppate (Svizzera, Lussemburgo). Vedremo quale delle due sarà presa in considerazione. La misura dell'Ocse invalida l'impalcatura per la stabilità della finanza, per la quale molti leader sono impegnati addossando alla mancanza di trasparenza dei mercati, la responsabilità di questa crisi economica.

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L'Ufficio comunale della Protezione civile ha diffuso un appello di emergenza per chiedere a tu... (sezione: Globalizzazione)

( da "Messaggero, Il (Umbria)" del 08-04-2009)

Argomenti: Cina Usa

Mercoledì 08 Aprile 2009 Chiudi L'Ufficio comunale della Protezione civile ha diffuso un appello di emergenza per chiedere a tutta la popolazione di partecipare ad un grande sforzo di solidarietà per alleviare la sofferenza di tutte le persone colpite dal terremoto che ha colpito la regione Abruzzo. L'appello nasce dal fatto che servono, con urgenza, una serie di prodotti specifici: acqua, alimentari non deperibili, prodotti per l'infanzia, prodotti per l'igiene personale, vestiario (prurchè sia in buono stato), scarpe nuove, coperte, farmaci da banco e ogni altro genere di uso quotidiano. Chiunque volesse collaborare può portare qualsiasi cosa che ritiene utile presso la sede del Volontariato di Protezione Civile del Gruppo comunale, che si trova in località San Nicolò. Troveranno personale della Protezione Civile dalle ore 8 alle ore 20. Per informazioni si può telefonare al numero 0743. 222450 oppure 320. 4324084.

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Piccola holding per grandi crisi (sezione: Globalizzazione)

( da "Sole 24 Ore, Il" del 08-04-2009)

Argomenti: Cina Usa

Il Sole-24 Ore sezione: IN PRIMO PIANO data: 2009-04-08 - pag: 5 autore: Piccola holding per grandi crisi Per la Protezione civile 700 dipendenti e un budget 2009 di 1,6 miliardi (-18%) Davide Colombo ROMA Una Pubblica amministrazione che corre come una Ferrari. Il sogno di Renato Brunetta è già realtà, e non da oggi, per Guido Bertolaso, che guida ormai da anni l'oliatissimo bolide del Dipartimento della Protezione civile. Una struttura leggera, non più di 700 dipendenti, completamente diversa dagli altri nove Dipartimenti della Presidenza del Consiglio dei ministri, e che dal punto di vista organizzativo e funzionale ha già fatto il salto nello Stato a federalismo compiuto. Nato nel '92 come primo nucleo di coordinamento con il Servizio nazionale della protezione civile tra tutte le strutture dello Stato centrale e delle amministrazioni periferiche per meglio fronteggiare le emergenze nazionali, il Dipartimento ha assunto l'assetto attuale dopo la riforma del Titolo V della Costituzione, varato nel 2001, quando la materia della Protezione civile è diventata di competenza regionale. Sotto il capo dipartimento, che in questo Governo assomma anche l'incarico di sottosegretario per la soluzione dell'emergenza rifiuti in Campania, due vice e otto direttori generali guidano una tecnostruttura la cui missione fondamentale è quella di coordinare informazioni e risorse in situazioni di calamità. Un modello che ha già raccolto sul campo risultati da primato, come quando, era il 2002, Guido Bertolaso passò dal terremoto in Sicilia a quello in Molise, scoppiato a tre giorni di distanza, senza neppure passare da Roma e contando sulla sponda organizzativa dei suoi dirigenti. O come quando,un paio d'anni dopo, venne configurata in pochi giorni una struttura di missione per coordinare il flusso di risorse monetarie raccolte da privati, enti, giornali e televisioni per aiutare la popolazione colpita dallo tsunami in Sri Lanka. Leggerezza, velocità, capacità di dialogo con tutti i livelli di governo e la società civile, massima informalità di azione ma anche massima garanzia (la gestione dei fondi per lo tsunami venne monitorata da un Comitato di garanti di cui faceva parte anche l'attuale presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano). Leggero, come per per tutte le holding operative, è anche il budget,ovviamente.Quest'anno, per esempio, Bertolaso potrà spendere 1,6 miliardi (-18,03% rispetto al 2008), assegnati dalla legge di bilancio e con il decreto di fine anno varato per coprire i danni provocati dal maltempo dello scorso autunno. Ma si tratta di una cifra virtuale, che lascia un margine di manovra inferiore al 10% se, come si legge sul sito del Dipartimento, il 91,6% delle risorse se ne va per pagare le rate dei mutui, le spese sostenute, soprattutto dalle Regioni, nelle emergenze degli anni passati e in fondi trasferiti ai Governatori e ai commissari delegati per gli interventi d'emergenza. Dentro questa dotazione vincolata ci sono anche i fondi finalizzati, che vanno dal potenziamento della flotta aerea antincendi dello Stato (ai 15 Canadair CL 415 in dotazione se ne aggiungeranno altri 4 entro la fine dell'anno) ai fondi stanziati dall'ultima Finanziaria del Governo Prodi per pagare la preparazione del vertice del G8 che si terrà in luglio alla Maddalena. Per la gestione del Dipartimento ci sono quest'anno 142,2 milioni, 54 in meno rispetto a un anno fa (-28%). E dopo i tagli lineari sui budget di tutte le amministrazioni centrali decisi con la manovra dell'estate scorsa, anche nel 2010 e nel 2011 il Dipartimento dovrà fare di necessità virtù, con risorse per la gestione in calo del 26,13% e del 29,58 per cento. Con questi fondi, oltre al personale, si paga l'attività anticendio e la prevenzione e previsione dei rischi, che la Protezione civile realizza con quella sua rete di eccellenza di cui fanno parte l'Istituto nazionale di geofisica e Vulcanologia, il Dipartimento di scienza della terra dell'Università di Firenze, il Centro nazionale di meteorologia dell'Aeronautica militare e altri centri di ricerca europei e nazionali. Per la "squadra di Bertolaso" si tratterà di navigare a vista. Ma anche l'ultima emergenza, quella dell'Abruzzo Aquilano, sta dimostrando che per loro la differenza tra amministrazione ordinaria e straordinaria non esiste. La leva che sa muovere la Protezione civile sta nei numeri: con 1,3 milioni di iscritti alle associazioni territoriale, ormai il 50% delle risorse impegnate quando scatta l'emergenza è garantita dai volontari. Se proprio si vuol trovare una macchia sul cofano di questa sportiva capace di far brillare gli occhi a tutti i dirigenti della Pa, si deve battere alla voce trasparenza: sul sito non si trovano gli emolumenti dei vertici amministrativi e politici. Il ministro Brunetta, per ora, tra tutti i Dipartimenti della Presidenza è riuscito a convincere, su questo fronte, solo quello della Funzione pubblica. © RIPRODUZIONE RISERVATA SPESE VINCOLATE Il 91,6% della dotazione utilizzata per rate di mutui e impegni sostenuti dalle Regioni nelle emergenze degli anni passati AP/LAPRESSE Piani d'azione. Guido Bertolaso (a destra) guida la Protezione civile

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ANCONA Sta operando a pieno regime l'ospedale da campo gestito dalla Protezione civile... (sezione: Globalizzazione)

( da "Messaggero, Il (Marche)" del 08-04-2009)

Argomenti: Cina Usa

Mercoledì 08 Aprile 2009 Chiudi di LETIZIA LARICI ANCONA Sta operando a pieno regime l'ospedale da campo gestito dalla Protezione civile, che la Regione ha allestito lunedì all'Aquila. Ieri dalle Marche sono partiti alla volta della città colpita dal sisma altri 60 volontari di gruppi e associazioni delle province di Ancona e Macerata, accompagnati da cinque funzionari della Protezione civile regionale. Con i nuovi arrivi, il numero dei soccorritori ha raggiunto dunque quota 160 (erano 100 quelli giunti sul posto l'altro ieri). L'altra notte i volontari, coordinati dal dirigente del dipartimento regionale di Protezione civile Roberto Oreficini, hanno lavorato a pieno ritmo, garantendo prestazioni di pronto soccorso, assistenza e ricoveri, anche per i dializzati, in sinergia con la struttura sanitaria locale. Nei centro terremotati anche la Croce Verde di Ancona, con due ambulanze e un pullman, e la Croce Gialla. Intanto, per aiutare la popolazione terremotata si sono mobilitate le principali associazioni di categoria. Cna e Confartigianato Marche, oltre ad essersi attivate per portare in Abruzzo derrate alimentari, acqua e attrezzature tecniche, si stanno preparando a contribuire al ripristino di tutte le attività artigiane e imprenditoriali della Regione. Aiuti anche dalla Coldiretti, che ha organizzato una spedizione di pacchi di spaghetti e penne prodotti dal consorzio Agrario di Pesaro e di latte offerto dalla Cooperlat. Gli alimenti affluiranno nel campo base allestito nella sede dell'associazione regionale allevatori, nella zona industriale di Bazzano, dove verranno collocate alcune tende e raccolte le offerte delle strutture territoriali, in accordo con la Protezione civile. Numerose, in tutta la regione, le raccolte di fondi organizzate per sostenere le centinaia di persone rimaste senza tetto. Promossa una raccolta straordinaria di offerte nel giorno di Pasqua dalla Arcidiocesi e dalla Caritas diocesana di Fermo, il vescovo di Fabriano e Matelica Giancarlo Vecerrica, dal canto suo, ha deciso di devolvere alla popolazione colpita dal sisma le offerte ricevute ieri pomeriggio in cattedrale, durante la messa Crismale.

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Paradisi fiscali, si svuota la lista nera (sezione: Globalizzazione)

( da "Sole 24 Ore, Il" del 08-04-2009)

Argomenti: Cina Usa

Il Sole-24 Ore sezione: FINANZA E MERCATI data: 2009-04-08 - pag: 35 autore: Credito. A fine mese il primo vertice Usa-Svizzera sul segreto bancario - Berna avvia i contatti sulla doppia imposizione anche con la Germania Paradisi fiscali, si svuota la lista nera Dopo il G20 anche Costa Rica, Uruguay, Filippine e Malaysia accettano le condizioni Ocse Attilio Geroni Lino Terlizzi La pressione del G20 di Londra comincia a produrre i suoi effetti. Il segretario generale dell'Ocse, Angel Gurria, ha annunciato ieri a Parigi che non vi è più alcun Paese sulla lista nera dei paradisi fiscali. In pochi giorni Uruguay, Costarica, Filippine e Malaysia sono stati "spuntati" da questo elenco dopo aver preso l'impegno formale per uno scambio di informazioni sulla base degli standard internazionali fissati proprio dall'Ocse. è un passo importante, come ha riconosciuto Gurria durante la conferenza stampa tenuta al termine dell'incontro con il commissario europeo responsabile della fiscalità e delle dogane, l'ungherese Laszlo Kovacs. Ma è soltanto il primo di un lungo cammino verso la trasparenza. Passare dalla lista nera a quella grigia,in compagnia di Paesi come la Svizzera, il Lussemburgoe il Lichtenstein, significa, in concreto, adeguare parti importanti delle rispettive normative fiscali ai criteri dell'Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo. In realtà è la lista grigia,formata a questo punto da 42 Paesi, a richiedere i maggiori sforzi di persuasione e monitoraggio della comunità internazionale e dell'Ocse. L'ulteriore promozione alla lista bianca si guadagna quando un Paese ha firmato accordi bilaterali sullo scambio di informazioni con almeno 12 dei 30 Paesi aderenti all'organizzazione: «è chiaro che non saremo soddisfatti se dodici paradisi fiscali raggiungeranno accordi con altrettanti centri finanziari offshore », ha puntualizzato Jeffrey Owens, direttore Ocse per la politica fiscale.«Gli impegni sono solo un primo passo. Siamo più interessati alla loro realizzazione », ha rincarato il commissario europeo Kovacs. Angel Gurria ha in sostanza dribblato le domande (numerose) dei giornalisti svizzeri sul perché, al termine del vertice di Londra, centri offshore come Macao e Hong Kong si siano ritrovati fuori lista per finire in una nota a margine come «Regioni amministrative speciali che si sono impegnate a mettere in pratica gli standard internazionali riconosciuti ». L'Ocse si è limitata a replicare che la lista è fondata su criteri oggettivi. Sanzioni potrebbero essere applicate a chi non rispetta gli impegni, anche se queste- ha sottolineato il segretario generale - restano una prerogativa dei governi. Tra le misure di ritorsione figurerebbero le ispezioni ulteriori per quanti ricorrono ai centri offshore e una riduzione dei benefici fiscali legati alle attività economiche in questi territori. Nonostante l'annuncio ad effetto di ieri, alcuni esperti restano scettici poiché uscire dalla lista nera è relativamente facile grazie ad una dichiarazione d'intenti,sia pur vincolante. L'importante, sostengono, è che si assottigli rapidamente la lista grigia, dove le trattative tra singoli Stati rischiano di essere lunghe. è da oltre un decennio che l'Ocse ha cominciato a lavorare sui paradisi fiscali, all'indomani della crisi asiatica. Stavolta l'organizzazione può beneficiare di un sostegno politico planetario e in un contesto di crisi economica senza precedenti che ha reso ancora più necessario il recupero delle risorse sottratte ai governi nazionali. Secondo stime ufficiose gli assets nei centri offshore ammonterebbero ad una cifra compressa tra i 1.700e gli oltre 11mila miliardi di dollari. Il vertice Usa-Svizzera La Svizzera inizierà il 28 aprile prossimo i negoziati con gli Usa per la revisione dell'accordo fiscale sulla doppia imposizione. L'annuncio è venuto da Washington, Berna ha confermato. Sarà il primo passo della Confederazione in direzione dell'inserimento nelle intese esistenti della sua adesione ai criteri dell'Ocse per la lotta all'evasione fiscale. Un allentamento consistente del segreto bancario, che sin qui poteva essere levato per assistenza in caso di frode fiscale, non di evasione. La Svizzera ha accordi fiscali bilaterali con 74 Paesi e dovrà rivederne almeno 12, per cominciare ad uscire dalla lista grigia ed approdare a quella bianca dei Paesi considerati pienamente cooperativi dall'Ocse. Oltre che con gli Usa, Berna ha già avviato colloqui con il Giappone. Il Governo elvetico ha contattato anche Cina, Russia, Brasile. Sul fronte europeo, molti i Paesi già sondati da Berna, tra cui Francia e Italia. Ma la vera notizia sul versante Ue è ora la ripresa dei contatti a questo riguardo con la Germania, Paese che nelle scorse settimane aveva duramente attaccato il segreto bancario elvetico. Il Governo svizzero oggi si riunisce ed all'ordine del giorno c'è anche lo sviluppo di questa fase negoziale, che per Berna ha l'obiettivo di sancire la sua uscita dalla lista grigia, mantenendo però il segreto bancario, pur emendato. Se da un lato la Svizzera tiene fede agli impegni presi, dall'altro però non mancano le critiche all'Ocse. Il ministro elvetico degli Esteri, Micheline Calmy-Rey – che tra l'altro ha incontrato a Istanbul il presidente Usa Obama, come mediatrice tra Turchia e Armenia – ha affermato che quella uscita dall'Ocse dopo il G20 di Londra è una “lista politica”. Un riferimento indiretto al fatto che piazze come Hong Kong e Macao non hanno impedito la presenza della Cina nella lista bianca, così come le Isole del Canale ed i trust londinesi non hanno impedito quella del Regno Unito e alcune isole caraibiche ed il Delaware quella degli Usa. Secondo Berna ci sono stati criteri diversi, insomma, da quelli usati ad esempio per Svizzera, Austria, Lussemburgo. In ogni caso, non è certo privo di significato che il primo negoziato sia con gli Usa. Washington negli ultimi mesi non ha risparmiato attacchi al segreto bancario elvetico. Inoltre, negli Usa è ancora aperta la vicenda giudiziario-fiscale che ha coinvolto Ubs, la maggior banca svizzera, accusata di aver favorito evasioni o frodi fiscali. La banca ha pagato una multa di 780 milioni di dollari ed ha consegnato una lista di 255 clienti Usa. Ma il fisco americano vuole molte migliaia di nomi. La tensionec'è ancora e lo prova anche il fatto che Ubs ha vietato i viaggi di lavoro fuori dalla Svizzera ad un migliaio di suoi gestori, in attesa che la situazione si chiarisca. Martin Liechti, ex manager Ubs, era stato brevemente arrestato negli Usa, l'anno scorso, proprio in relazione alla indagine fiscale. © RIPRODUZIONE RISERVATA STOP ALLE MISSIONI DI UBS Il gruppo elvetico ha vietato i viaggi di lavoro all'estero a un migliaio di suoi gestori in attesa che si chiariscano le controversie sul fronte fiscale

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Finmeccanica lancia maxi-bond in sterline (sezione: Globalizzazione)

( da "Sole 24 Ore, Il" del 08-04-2009)

Argomenti: Cina Usa

Il Sole-24 Ore sezione: FINANZA E MERCATI data: 2009-04-08 - pag: 41 autore: Difesa. L'emissione decennale da 400 milioni è stata collocata con successo Finmeccanica lancia maxi-bond in sterline Con l'operazione sarà rimborsata parte dei prestiti accesi per Drs Mara Monti MILANO Finmeccanica torna sul mercato obbligazionario con un'emissione da 400 milioni di sterline, scadenza decennale e cedola all'8 per cento, pagabile semestralmente. Il bond emesso da Finmeccanica SA a tasso fisso, è stato collocato a un prezzo di 99,022 centesimi, con uno spread rispetto ai titoli governativi inglesi di uguale durata pari a 470 punti base. A curare il collocamento è stato un consorzio di banche composto da Deutsche Bank, Barclays e Royal Bank of Scotland. L'emissione servirà «a rimborsare un'ulteriore quota del prestito bancario utilizzato per l'acquisizione di Drs Technologies », si legge in una nota, andando ad allungare la vita media del debito. L'operazione rappresenta la prima emissione diFinmeccanica in Gran Bretagna dove il gruppo è presente nei settori degli elicotteri (AgustaWestland) e dell'elettronica per la difesa (Selex). Proprio gli elicotteri presidenziali sono stati al centro delle scelte del Pentagono, annunciate dal Segretario alla difesa, Robert Gates che raccomandano la revisione della commessa del «Marine One». Ieri il titolo Finmeccanica dopo un'apertura pesante (-3,5%), ha recuperato terreno chiudendo le contrattazioni in territorio positivo (+1,7 per cento). In calo i titoli della difesa americana, coinvolti a diverso titolo nel piano di Gates: Boeing -2,9%, Northrop Grumman -2,82%, Raytheon -1,64%, General Dynamics- 3,97%, mentre Lockheed Martin è salita dell'1,17 per cento. Alcune società tra cui la stessa Lockheed Martin, hanno già annunicato che il piano rischia di portare a nuovi tagli occupazionali, e per questo molti deputati al Congresso hanno già annunciato che faranno battaglia per modificare le attuali raccomandazioni. Intanto, il titolo Finmeccanica resta «outperformer» per Mediobanca in quanto le notizie di una riduzione delle spese per la difesa americana erano già state scontate dal mercato e comunque la seconda tranche di elicotteri, quella che rischia di essere cancellata, non è stata contabilizzata nel bilancio del gruppo. Mediobanca fa notare che il budget per la difesa 2010 è salito del 4% a 534 miliardi di dollari dai 527 miliardi del 2009, cifra che esclude le spese per la guerra. Secondo gli analisti della banca, il riposizionamento della difesa statunitense concentrata sulle guerre non covenzionali, meno contro i nemici di sempre come Russia e Cina, è destinato a favorire Drs Thecnologies, il gruppo Usa specializzato nell'elettronica per la difesa, acquisita lo scorso anno da Finmeccanica. Sulla commessa del «Marine One», è tornato ieri il presidente e amministratore delegato di Finmeccanica, Pier Francesco Guarguaglini, il quale, parlando a Mosca dove ha partecipato alla missione imprenditoriale di Confindustria, Abi e Ice, ha ribadito che non ci saranno impatti sul bilancio della società. Finmeccanica, in caso di cancellazione della commessa, avrà il diritto alle clausole di pagamento della termination fee, penali che andranno a compensare il contratto. L'iter per l'approvazione definitiva del budget della difesa è ancora lungo «e noi non staremo fermi », ha detto Guarguaglini. In ogni caso, «per i prossimi 18 elicotteri, gli Americani possono proporre ulteriori miglioramenti per avere una maggiore sicurezza: l'Increment 1 non basta, ma l'Increment 2 è forse troppo costoso». © RIPRODUZIONE RISERVATA

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Risorse alla protezione civile (sezione: Globalizzazione)

( da "Sole 24 Ore, Il (Nord Ovest)" del 08-04-2009)

Argomenti: Cina Usa

Nord-Ovest sezione: ISTITUZIONI (con BandiEAppalt data: 2009-04-08 - pag: 20 autore: Rischio sismico. I piani degli enti locali finanziati in Piemonte con un bando da 2,6 milioni Risorse alla protezione civile I pericoli sono contenuti: 114 i comuni maggiormente esposti Adriano Moraglio In cima alle preoccupazioni per possibili eventi sismici nelle regioni del Nord-Ovest ci sono 41 comuni in Piemonte (a medio rischio, soprattutto nel Pinerolese), 70 in Liguria (basso, in prevalenza nell'Imperiese) e tre in Valle d'Aosta (Courmayeur, Pré-Saint-Dider e Valtournenche, ma anche qui a livello minimo). Nel Nord-Ovest funziona un sistema che attribuisce forti responsabilità a comuni e province – in Piemonte, per esempio, con l'ultimo bando da 2,6 milioni s'è conclusa l'operazione per la predisposizione dei piani di protezione civile in tutti i comuni – e prevede strutture di coordinamento centrali nei capoluoghi di regione. Un sistema che risulta, purtroppo, sufficientemente rodato negli ultimi anni dalle frequenti emergenze alluvionali. Sul piano normativo, le disposizioni sono nazionali e Piemonte e Liguria (non la Valle d'Aosta) hanno legiferato esclusivamente per organizzare il loro sistema di protezione civile, con la legge piemontese n. 7 del 2003 (e il regolamento 7/R del 18 ottobre 2004) e quella ligure n.9 del 2000. Una novità dal punto di vista tecnico è il sistema software di cui s'è dotata la Regione Liguria: in caso di evento sismico – ha spiegato recentemente Gianfranco Floriddia, del settore Protezione civile – inserendo coordinate e magnitudo, è possibile prefigurare gli eventuali scenari di danno al territorio. Pochi, però, i finanziamenti statali per gli interventi antisismici nelle strutture pubbliche, lamenta il Piemonte con l'assessore alla Protezione civile, Luigi Ricca. E questi pochi, sottolinea il responsabile della Protezione civile subalpina, Andrea Lazzari, sono stati destinati soprattutto ad adeguamenti e ristrutturazioni nelle scuole. Se è così per il pubblico, ancora peggio per gli interventi dei privati, perché non esistono incentivi regionali ad hoc. Anche la classificazione del rischio sismico è un argomento che si intreccia con la penuria di risorse per iniziative antisismiche. I fondi statali riguardano soprattutto, com'è ovvio, le aree a più alto pericolo (i comuni in fascia più alta di rischio, le zone 1 e 2) e questo non sollecita certo gli adeguamenti, da parte delle Regioni, all'ordinanza del presidente del Consiglio dei ministri 3519 del 2006 che ha previsto la possibilità di riclassificazioni. Ciononostante la Liguria, lo scorso ottobre, con l'ausilio dell'Università di Genova,ha rivisto al ribasso le fasce di rischio e se fino ad allora contava 21 comuni in classe sismica 2 (medio pericolo) ora ne ha 70 sotto osservazione, ma in fascia più bassa (3S). Il Piemonte ha avviato uno studio – con il supporto del Politecnico di Torino – per riclassificare il rischio sismico. In tutto il Nord-Ovest i timori più forti (per quanto contenuti) sono concentrati sul Piemonte, con i 41 comuni dell'area del Pinerolese.La Valle d'Aosta è maggiormente al riparo: ma qui le autorizzazioni edilizie richiedono interventi come se i comuni fossero tutti in fascia di rischio 3, come riferisce Raffaele Rocco del dipartimento di Protezione civile.

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G8, SOCIAL SUMMIT - FARNESINA 29-31 MARZO 2009 (sezione: Globalizzazione)

( da "marketpress.info" del 08-04-2009)

Argomenti: Cina Usa

Mercoledì 08 Aprile 2009 G8, SOCIAL SUMMIT - FARNESINA 29-31 MARZO 2009 Roma, 8 aprile 2009 - "People first: le persone prima di tutto", è questo il tema del Summit organizzato dalla Presidenza italiana del G8 con lo scopo di sollecitare un risposta condivisa alla dimensione umana della crisi globale. La Presidenza italiana del G8 ha deciso di dedicare una particolare attenzione agli aspetti sociali della crisi economica (mercato del lavoro, sistemi di welfare ecc. ). Al centro di questa strategia rientra l’iniziativa della Ministeriale G8 Lavoro che rappresenta il primo Summit dedicato alla dimensione sociale ed umana dall’inizio della crisi. In linea con l’orientamento generale della Presidenza italiana del G8, ma anche in considerazione del carattere assolutamente globale della crisi in atto, il Ministro del lavoro italiano ha invitato alla riunione anche i Ministri del Lavoro delle altre principali economie mondiali (Cina, India, Brasile, Messico, Sud Africa ed Egitto, nonché le Organizzazioni internazionali maggiormente interessate (Ilo, Ocse e Fmi). La Presidenza italiana del G8 intende così contribuire a porre i problemi sociali e del lavoro al centro del dibattito internazionale. Si tratta di una opportunità importante per discutere ed approvare provvedimenti in grado di contribuire ad affrontare meglio la situazione sotto il profilo umano, ma anche ad incidere positivamente sulla durata della crisi e accelerare i tempi della ripresa. Un vero e proprio "Patto globale di protezione sociale": è quanto l’Italia , che presiede il G8 Lavoro, propone di discutere al Summit in corso alla Farnesina. E, in quest’ambito, ci si propone di passare, dopo i vari e numerosi piani di sostegno ai mercati finanziari, alla fase due, aiutando l´economia reale e, con essa, i lavoratori. Si tratta di politiche sociali, di tutela e di sostegno, necessarie per i lavoratori colpiti in tutto il mondo dalle conseguenze della crisi economica internazionale. Secondo il ministro del Lavoro, Sacconi "occorre ricostruire il circolo della fiducia, partendo dalla protezione sociale, dalle persone. Siamo qui per affrontare insieme la dimensione umana della crisi - ha sottolineato il Ministro inaugurando la tre giorni del vertice - contro la quale servono misure tempestive e mirate, anche temporanee per proteggere il reddito. Misure che salvaguardino la base produttiva e l´occupazione consentendo cosi´ di affrontare anche la formazione dei lavoratori´´. Dialogo con parti sociali I lavori del ´Social Summit´ si sono aperti con le consultazioni tra i ministri del G8, le organizzazioni internazionali e le parti sociali. Priorità lavoro I Paesi del gruppo G8 illustrano le conseguenze della crisi sui mercati del lavoro nazionali, in termini di perdite di posti, utilizzo dei sussidi di disoccupazione ma anche di misure adottate per tutelare posti e redditi. Si discute dei migliori sistemi di protezione sociale nella consapevolezza che una strategia che ponga il ´´lavoro come priorità assoluta´´ presuppone un equilibrio tra le azioni relative a domanda e offerta di lavoro. Temi che dovranno essere affrontati anche a livello globale e per questo il G8 ha allargato i lavori a Cina, India, Brasile, Messico, Sud Africa, ed Egitto. Globalizzazione L´integrazione dei mercati del lavoro ha prodotto una localizzazione della produzione sempre più ampia, un effetto negativo sulla distribuzione dei redditi nei Paesi occidentali, un aumento dei flussi migratori, politiche che hanno sottostimato la dimensione umana. Ora è il momento di porre le ´´persone al centro´´. Per questo nel nuovo contesto della governance globale, le organizzazioni internazionali dovranno considerare la dimensione sociale come uno dei fattori principali per la stabilità e la crescita. . <<BACK

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SISMA IN ABRUZZO: PRESIDENTE LORENZETTI ILLUSTRA INIZIATIVE DELL'UMBRIA A CONFERENZA REGIONI (sezione: Globalizzazione)

( da "marketpress.info" del 08-04-2009)

Argomenti: Cina Usa

Mercoledì 08 Aprile 2009 SISMA IN ABRUZZO: PRESIDENTE LORENZETTI ILLUSTRA INIZIATIVE DELL’UMBRIA A CONFERENZA REGIONI Perugia, 8 aprile 2009 – La Regione Umbria, tramite il Servizio Protezione Civile e la Consulta regionale del Volontariato sta gestendo da l’altro ieri a Paganica un campo di ricovero dove sono assistite circa mille persone colpite dal terremoto e si prepara all’invio di una seconda colonna mobile per allestire un’ulteriore area di ricovero nelle aree limitrofe. È uno degli aiuti per l’emergenza sismica in Abruzzo che sono stati illustrati dalla presidente della Regione Umbria, Maria Rita Lorenzetti, alla Conferenza delle Regioni che si è riunita ieri pomeriggio a Roma in seduta straordinaria per coordinare gli interventi da assumere dopo il sisma. “Siamo pronti a inviare in Abruzzo le casette di legno in cui sono stati ospitati i nostri terremotati e che ora sono libere - ha detto, tra l’altro - e, soprattutto, siamo disponibili ad ‘adottare’ un intero centro terremotato, ad esempio Paganica dove stiamo già operando, sia per la gestione dell’emergenza che della ricostruzione”. Oltre a predisporre l’invio di un secondo contingente del volontariato umbro nelle aree terremotate, ha detto la presidente, la Regione Umbria sta individuando una task-force di tecnici, in collaborazione con le Province di Perugia e Terni, le amministrazioni pubbliche, oltre a liberi professionisti iscritti agli Ordini professionali e debitamente formati, per la valutazione dell’agibilità degli edifici danneggiati dal sisma. Si sta attuando una ricognizione della disponibilità di container eventualmente utilizzabili per fronteggiare l’emergenza. Le strutture sanitarie umbre, in particolare gli ospedali di Terni e Foligno, hanno accolto alcuni feriti provenienti dalle zone terremotate e si è reso disponibile personale medico ed infermieristico, oltre alle associazioni degli psicologi, per svolgere ulteriore attività assistenziale. Allo stesso tempo, si stanno verificando le segnalazioni di danni che interessano il territorio umbro, pervenute alla Sala Operativa Regionale a seguito dello sciame sismico. Alla Regione Umbria, ha detto ancora la presidente Lorenzetti, ha raccolto la disponibilità di numerose famiglie umbre che spontaneamente si sono dette pronte ad ospitare, nelle proprie abitazioni, le persone attualmente sfollate ed in attesa di ricovero. Stessa disponibilità è stata manifestata da alcuni alberghi umbri e sono numerose anche le ditte private umbre che hanno formalmente comunicato la disponibilità a fornire uomini e mezzi per collaborare nelle aree terremotate, sia singolarmente sia attraverso le associazioni di categoria. Gli Ordini professionali di Ingegneri e Architetti e il Collegio dei Geometri hanno messo a disposizione i loro iscritti per le attività di valutazione dell’agibilità. Nel suo intervento, la presidente della Regione Umbria Lorenzetti aveva fatto innanzitutto un resoconto delle iniziative umbre attuate, a cominciare dall’attivazione fin da subito la scossa delle 3. 32 della Sala Operativa Regionale, aperta alle 4 con personale del Servizio Protezione Civile. Alle 8. 30, su richiesta del Dipartimento della Protezione Civile, è partita una delegazione regionale costituita da sei tecnici che hanno effettuato una prima ricognizione sul territorio, al fine di collaborare ad impostare la valutazione dell’agibilità delle strutture pubbliche e delle abitazioni, e per definire le modalità di partecipazione dei soccorritori umbri e per valutare gli interventi tecnici per l’allestimento del campo a Paganica, la località assegnata, circa 7mila abitanti, frazione dell’Aquila da cui dista 7 chilometri. Alle 10, ha riferito ancora Lorenzetti, si è riunita la Consulta regionale del volontariato di protezione civile con il coordinamento della Regione, per valutare ed organizzare le disponibilità per la partenza immediata, in costante contatto con il Dipartimento della Protezione Civile, per allestire le aree di ricovero nelle zone colpite dal sisma. Al “Capi”, Centro Assistenziale di Pronto Intervento della Regione Umbria, situato a Magione, funzionari regionali hanno organizzato, in collaborazione con la Consulta Regionale di Volontariato, mezzi, materiali, suppellettili e cucina da campo per allestire un’area di ricovero completa in grado di ospitare 250 persone. In particolare, dal “Capi” sono state inviate 30 tende, 2 impianti elettrici completi per tendopoli oltre a 200 posti letto, 1 padiglione igienico mobile, 3 torri faro, 1 generatore da 120 kw. Durante la mattinata di ieri, istituzioni, strutture tecniche ed operative dell’Umbria, si sono riunite e impegnate per concorrere alla gestione dell’emergenza. Alle 13, ha ricordato la presidente della Regione Umbria, dall’aviosuperficie di Terni è partito il primo contingente del volontariato umbro che verrà sostituito, il prossimo 13 aprile, da un’ulteriore squadra di volontari. La colonna mobile, arrivata a Paganica alle 17, coordinata da tre funzionari del Servizio Protezione Civile della Regione Umbria, è costituita da 114 volontari di 17 organizzazioni di volontariato dell’Umbria, con 34 mezzi di trasporto, tra cui 4 camion con rimorchio. Allo stesso tempo, nel pomeriggio di ieri, si è provveduto ad organizzare su richiesta dell’”Adisu”, (Agenzia per il diritto allo studio universitario), l’assistenza a circa 50 studenti sfollati dalla casa dello studente crollata. L’assessore regionale alla Protezione Civile Vincenzo Riommi – ha riferito inoltre la presidente Lorenzetti - insieme a Sandro Costantini, dirigente del Servizio Protezione Civile e di Valeria Poggi, responsabile della Sezione Volontariato, hanno raggiunto Paganica per seguire da vicino l’operato del contingente umbro e per definire, in collaborazione con il Dipartimento della Protezione Civile, eventuali future azioni da intraprendere. Durante la scorsa notte, al “Capi” di Magione è proseguita la raccolta di mezzi e materiali comprendenti 200 posti letto, 45 tende, 610 coperte, 4 padiglioni igienici mobili. . . <<BACK

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TERREMOTO IN ABRUZZO: INDIRIZZO E NUMERI UTILI DELLA PROTEZIONE CIVILE (sezione: Globalizzazione)

( da "marketpress.info" del 08-04-2009)

Argomenti: Cina Usa

Mercoledì 08 Aprile 2009 TERREMOTO IN ABRUZZO: INDIRIZZO E NUMERI UTILI DELLA PROTEZIONE CIVILE Pescara, 8 aprile 2009 Per l´emergenza sisma si comunicano l´indirizzo ed i recapiti telefonici della sede operativa della Protezione Civile della Regione Abruzzo. Questo l´indirizzo: c/o Reiss Romoli, Via G. Falcone, n. 25, L´aquila. Tel:0862. 336579 - 0862. 336600; numero verde 800860146 - 800861016; fax 0862. 336607 - 0862. 336690. Il dirigente della sezione Programmazione Attività della Protezione Civile è l´Ingegnere Altero Leone. . <<BACK

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PROTEZIONE CIVILE: FVG GARANTISCE VIDEOCONFERENZA CON L'AQUILA (sezione: Globalizzazione)

( da "marketpress.info" del 08-04-2009)

Argomenti: Cina Usa

Mercoledì 08 Aprile 2009 PROTEZIONE CIVILE: FVG GARANTISCE VIDEOCONFERENZA CON L´AQUILA Trieste, 8 aprile 2009 - E’ atterrato all´aeroporto di Ronchi dei Legionari un C130 dell´aeronautica militare italiana con a bordo una speciale attrezzatura grazie alla quale la centrale operativa di Palmanova della Protezione civile del Friuli Venezia Giulia potrà essere utilizzata come ´ponte´ per videoconferenze tra il Dipartimento nazionale di Protezione civile e L´aquila. Lo rende noto l´assessore regionale Vanni Lenna, spiegando che altrimenti una comunicazione del genere tra Roma e l´epicentro del terremoto non sarebbe possibile. L´assessore ricorda inoltre come attualmente nelle zone terremotate siano all´opera due elicotteri della protezione civile regionale, dotati di speciali apparecchiature. Un primo mezzo ha iniziato ad operare già l’altro ieri e in serata farà rientro in Friuli Venezia Giulia. Grazie alla strumentazione di bordo (attrezzature per aerofotogrammetria) sta completando una serie di rilievi su indicazioni del Dipartimento nazionale nel quadrilatero compreso tra Pizzoli (a Nord Ovest di L´aquila ) e Rocca di Mezzo (Sud Est del capoluogo). In quest´area di 529 chilometri quadrati il personale a bordo sta finendo di scattare foto georeferenziate (ovvero riferite con coordinate e confrontabili con mappe) e ortorettificate. Già alle 12 di oggi due tecnici hanno consegnato direttamente nelle mani del responsabile della protezione civile nazionale Guido Bertolaso diverse foto aeree delle zone interessate dal sisma. Zone che oggi sono state raggiunte da un secondo elicottero, dotato di videocamera e termocamera geostabilizzate, manovrate da operatori della protezione civile regionale, in grado di trasmettere ´in diretta´ immagini alla centrale operativa nazionale. L´assessore Lenna informa che questo elicottero resterà nella zona ancora per qualche giorno, fino a quando saranno necessari rilievi e ricognizioni. I dati raccolti saranno elaborati dal personale della protezione civile del Friuli Venezia Giulia in collaborazione con i colleghi della Regione Abruzzo e del Dipartimento, che eseguiranno una dettagliata mappatura del territorio colpito. . <<BACK

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PROTEZIONE CIVILE DEL PIEMONTE: ATTIVATI TUTTI I CANALI DI TELECOMUNICAZIONE PER GESTIRE AL MEGLIO LA COMUNICAZIONE (sezione: Globalizzazione)

( da "marketpress.info" del 08-04-2009)

Argomenti: Cina Usa

Mercoledì 08 Aprile 2009 PROTEZIONE CIVILE DEL PIEMONTE: ATTIVATI TUTTI I CANALI DI TELECOMUNICAZIONE PER GESTIRE AL MEGLIO LA COMUNICAZIONE Torino, 8 aprile 2009 - E’ Partito ieri alle 16,30, dall’aeroporto di Caselle, Torino, il terminale satellitare carrellato della rete Emercomsat della Protezione Civile Piemontese la cui destinazione è Ronco dei Legionari, Trieste per poi raggiungere presso la Sala Operativa di Palmanova della Regione Friuli. Il mezzo è stato trasportato dal “C 27 J Spartan”, aereo da trasporto tattico idoneo agli interventi di Protezione Civile e messo immediatamente a disposizione da Alenia Aeronautica. Il carrello verrà utilizzato dalla Regione Friuli, in quanto Regione Capofila per il coordinamento delle Regioni per la Protezione civile, per creare un ponte satellitare con il carrello omologo e già posizionato all’Aquila. Il canale satellitare permetterà il trasferimento delle riprese in tecnologia Laser Scanner 3D delle zone colpite dal terremoto. La Regione Piemonte ha messo a disposizione di tutte le Regione il proprio canale di quattro Mega, sul satellite Hotird 6, per ottimizzare la comunicazione fra gli Enti che stanno operando per gestire l’emergenza e l’assistenza della popolazione. . <<BACK

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TERREMOTO: PARTITA PER L'AQUILA LA COLONNA MOBILE DELLA PROTEZIONE CIVILE DELLA REGIONE CALABRIA (sezione: Globalizzazione)

( da "marketpress.info" del 08-04-2009)

Argomenti: Cina Usa

Mercoledì 08 Aprile 2009 TERREMOTO: PARTITA PER L’AQUILA LA COLONNA MOBILE DELLA PROTEZIONE CIVILE DELLA REGIONE CALABRIA Reggio Calabria, 8 aprile 2009 - È partita all’alba di ieri per l’Aquila la colonna mobile della Regione Calabria, costituita complessivamente da 22 mezzi che trasportano attrezzature per il soccorso e l´intervento in emergenza (torri faro, tende, brande, gruppi elettrogeni, ambulanze), con al seguito 65 volontari e 16 dipendenti regionali. Altri 10 mezzi erano già arrivati nella città abruzzese o erano già in viaggio per la medesima destinazione. La mobilitazione della Protezione civile regionale era stata disposta già nella mattinata di ieri, a poche ore dalla drammatica scossa tellurica, dal presidente della regione Agazio Loiero, il quale nel pomeriggio dell’ altro ieri era rientrato da Milano per mettere a punto la macchina dei soccorsi calabrese. Solo alle 23 dell’altro ieri sera - ha fatto sapere l’ingegner Pasquale Gidaro, dirigente della protezione civile della Regione - alla Sala operativa di Germaneto, il Dipartimento della Protezione Civile nazionale, che coordina le operazioni sul territorio attraverso la Direzione di Comando e Controllo di L’aquila, ha fatto pervenire per le vie brevi la richiesta di far partire la colonna mobile regionale che, dopo poche ore, si è messa in movimento e nel pomeriggio sarà già operativa nella zona d´intervento afferente al Com1-l’aquila. La cucina da campo dell´organizzazione di volontariato "Malgrado Tutto" di Lamezia Terme è già operativa nella distribuzione di pasti caldi, essendo stata inviata già dalla mattina di ieri, e quella della "Confraternita della Misericordia" di Isola di Capo Rizzuto lo sarà entro il primo pomeriggio di oggi. La Regione Calabria, infine, ha reso prontamente disponibili al Dipartimento della Protezione Civile nazionale una squadra di volontari rocciatori e due squadre di unità cinofile da inviare tempestivamente sul posto mediante l’ausilio dell’elicottero regionale dislocato presso l’elisuperficie di Germaneto. Nel pomeriggio di ieri a Roma, il presidente Loiero prenderà parte alla riunione dei presidenti di Regione di tutta Italia per concordare un intervento a sostegno delle popolazioni colpite dal sisma. “Si tratta di un emergenza dolorosa che vede tutte le regioni solidali – ha detto Loiero – perché è in queste drammatiche vicende che scattano realmente sentimenti di unità nazionale oltre che di solidarietà umana”. . <<BACK

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PROTEZIONE CIVILE: GLI INTERVENTI DELLA REGIONE PUGLIA PER L'ABRUZZO (sezione: Globalizzazione)

( da "marketpress.info" del 08-04-2009)

Argomenti: Cina Usa

Mercoledì 08 Aprile 2009 PROTEZIONE CIVILE: GLI INTERVENTI DELLA REGIONE PUGLIA PER L´ABRUZZO Bari, 8 aprile 2009 - La Protezione civile regionale è in contatto già dall’altra notte con la Protezione civile nazionale e quella della Regione Abruzzo per l’emergenza-terremoto in Abruzzo. Sono già partiti i primi mezzi di soccorso dei vigili del fuoco verso le zone colpite dal sisma e la Protezione civile regionale ha già allertato le strutture del volontariato, rimanendo in attesa delle richieste di intervento specializzato che dovessero provenire da Roma. La Protezione civile regionale ha già immediatamente resi disponibili i primi tecnici per la verifica della staticità degli edifici. E’ stata avviata una ricognizione delle strutture alberghiere e dei villaggi turistici pugliesi, prevalentemente nella zona del Gargano, più vicina all’Abruzzo, per ospitare gli eventuali sfollati provenienti dalle zone terremotate. Una disponibilità in tal senso della Regione Puglia è stata già resa nota alla Protezione civile dell’Abruzzo. Il Presidente Vendola si è dichiarato “vicino alla popolazione abruzzese, solidale con essa in questo difficile momento, restando a disposizione per tutti gli interventi che possano alleviare le sofferenze dei cittadini colpiti dal sisma”. . <<BACK

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la generosità degli abruzzesi (sezione: Globalizzazione)

( da "Centro, Il" del 08-04-2009)

Argomenti: Cina Usa

Pagina 21 - Altre La generosità degli abruzzesi Cibo, case, abiti, medicine: raccolte in ogni angolo. Aiuti ai bimbi Parte un camper per le imprese Ferri invia stufette elettriche Si moltiplicano i conti correnti PESCARA. L'Abruzzo ha paura, l'Abruzzo ha coraggio. Reagisce come può e come sa, come gli ha insegnato da sempre questa terra avara di ricchezze e ribalta, il popolo che nasce e muore tra le pietre del Gran Sasso e della Maiella Madre. Senso di comunità, darsi da fare, aiutarsi. La macchina della solidarietà si è attivata in ogni angolo della regione. Associazioni, imprese, albergatori, banche, mamme, padri, tutta la gente forte e gentile sta facendo la sua parte per dare una mano, donare quel che ha: la casa, il sangue, quei beni che fino alle 3.32 di due giorni fa pareva così difficile comprare, perché era la crisi a fare paura. E allora fioriscono i punti di raccolta di generi di prima necessità, si allestiscono macchine zeppe di ogni cosa e si parte. Nasce quindi la necessità di raccordarsi, per evitare sprechi e soprattutto partenze inutili se non di intralcio verso L'Aquila e le zone terremotate. Volontari. Non è possibile accogliere volontari singoli, che non sono autosufficienti (perché non sanno come mangiare e dormire). Per la zona costiera il coordinamento dei volontari fa riferimento a al Centro servizi volontariato di Chieti. Dalle province di Chieti e Pescara le provviste vengono dirottate al Banco alimentare di Pescara, via Celestino 4, 085.4313975. Stufette. Nell'Aquilano fa freddo e nelle tende ne fa ancor di più: il Gruppo Ferri di Pescara sta inviando stufe elettriche e fornellini da campo. Ospitalità. Agenzie immobiliari di Pescara si stanno organizzando per raccogliere case per gli sfollati, alcune non sono ammobiliate per cui chi avesse mobili, letti o coperte può contattare il numero 085.4308318. Negli alberghi della costa di ora in ora crescono gli arrivi. Roseto ha messo a disposizione circa duemila posti letto negli alberghi e nelle case e il Comune fornisce agli sfollati assistenza anche psicologica. Anche la montagna abruzzese offre ospitalità: gli alberghi di Pescasseroli hanno messo a disposizione 3500 posti letto. Bambini. Qualcuno pensa ai bambini terrorizzati. A Pescara l'asilo nido La Giostra di Marina Gigante, in via Campania 29 mette a disposizione posti per i piccoli fino a tre anni ospitati in città. Rivolgersi al numero: 085.2056298. Il nido è aperto dalle 7.30 alle 19.30. Raccolte. La solidarietà supera le barriere politiche e a Chieti i coordinamenti del Pd e del Pdl insieme hanno avviato una gara di solidarietà con raccolta di vestiti, coperte, cibo, acqua, pannolini, latte in polvere, scatoloni in oggi in piazza Vico. A Montesilvano, in piazza Diaz ci sono gli scout, l'Associazione nazionale carabinieri e della Protezione civile, i consiglieri comunali, gli assessori e il sindaco per raccogliere generi di prima necessità Il materiale viene stoccato nella palestra della scuola elementare del 1º circolo e poi consegnato alla Protezione civile. Il Comune, inoltre, dopo cinquemila euro di viveri già inviati all'Aquila, schiera l'Azienda speciale dei servizi sociali e l'ufficio Disabili per assistere gli sfollati che non sono riusciti a raggiungere la zona dei Grandi alberghi: in servizio anche un automezzo con autista per il trasporto dei disabili. A Francavilla è stato istituito il coordinamento provinciale per la raccolta indumenti per i cittadini sfollati. Il gruppo comunale di Protezione civile ha allestito un presidio fisso nei locali della stazione ferroviaria (8.30-20,30) cui rivolgersi per portare capi di vestiario (soprattutto tute sportive), anche usati purchè in buone condizioni. Oggi, poiché il piazzale della stazione è occupato dal mercato, dalle 8,30 alle 13,30 il presidio verrà spostato in viale Nettuno (sede del Pd) e poi riportato nel pomeriggio alla stazione (info: 085.4920220, Protezione civile, e 085.4920241 vigili rbani). Attiva anche la parrocchia di Sant'Alfonso in zona Asterope. A Sambuceto, nei locali dell'associazione Peppino Impastato in via Manzoni 5, è stata allestita una raccolta (dalle 16 alle 20.30) di materiale, tra cui giocattoli, da inviare al campo di solidarietà di Tempera. Non si accetta denaro. Info: 333.3848748. Raccolta anche dei commercianti di via D'Avalos di Pescara dell'omonima associazione pescarese nella sede sulla strada al 169. La rete delle associazioni di Spoltore ha organizzato una raccolta in piazza Di Marzio (di fronte al circolo Acli) e nei locali della Società operaia, in piazza D'Albenzio. Si raccolgono anche medicinali per il primo soccorso e materiale sterile per medicazioni. Richieste. E c'è chi si affida al popolo di internet per chiedere materiale utile per allestire tendopoli. Servono 400 metri di cavo 3x2 2 altrettanti 3x1,5, 100 metri di neon 1x25 completo, 200 prese maschio e 200 femmina, 200 scatolette porta prese, 100 interruttori, 100 spine, 20 quadri per prese con differenziali, 20 prese per quadri maschio/maschio. Rivolgersi al numero 3887979333. Le imprese. Il centro agroalimentare "Valle della Pescara" di Cepagatti, in collaborazione con la Sma, ha fornito 20 bancali di frutta e verdura alla Cri. L'Ordine dei Farmacisti dell'Aquila ha organizzato l'attivazione di due camper itineranti messi a disposizione dalla Protezione civile della Regione Lombardia e dall'Ordine dei Farmacisti di Cuneo, dall'Associazione Titolari e dall'Unifarma distribuzione. Gli artigiani della Cna corrono a sostegno delle imprese danneggiate dal terremoto con conto corrente, ufficio mobile e aziende a disposizione della Protezione civile. Il conto è aperto alla Banca Serfina (filiale di Pescara), coordinate: Cna Abruzzo: fondo di solidarietà per le imprese colpite dal terremoto dell'Aquila", Iban IT 02 B 03338 15400 CC0020002216. All'Aquila è stato aperto un ufficio mobile davanti alla fontana luminosa: un camper attrezzato è a disposizione delle imprese per un'attività di prima assistenza, per il disbrigo delle pratiche correnti, per una prima stima dei danni patiti dalle aziende (329.6510296; 329.6510298). Diverse imprese dell'edilizia della Cna hanno offerto la propria disponibilità gratuita alla Protezione civile per inviare nelle località colpite dal sisma uomini e mezzi. Conti correnti. Innumerevoli i conti correnti per raccogliere offerte. Tra questi: la Federazione degli ordini dei Commercialisti d'Abruzzo, intestato a: Odcec di pescara c/o Fed. Reg. Odcec Abruzzo, Fondi Pro Terremotati Abruzzo, Iban: IT95Y0624515410000000000465, Causale: Unagraco- Fondi pro terremotati Abruzzo; la Fondazione Pescarabruzzo, che ha già versato 50.000,00 euro, intestato a Raccolta fondi pro-terremotati L'Aquila e Provincia, Iban IT 17A0333815400 CC0020002215, Serfina Banca Spa, Agenzia di Pescara, via Tiburtina Valeria, 56.

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ma tra debiti e disoccupati la ripresa è appesa a un filo - (segue dalla copertina) tito boeri (sezione: Globalizzazione)

( da "Repubblica, La" del 08-04-2009)

Argomenti: Cina Usa

Pagina 37 - Economia Dal G20 di Londra nessuna svolta, ora i rischi maggiori vengono dai comportamenti di imprese e famiglie Ma tra debiti e disoccupati la ripresa è appesa a un filo A settembre nuova riunione dei Grandi Meglio dunque annullare il G8: 400 milioni risparmiati Dal mercato immobiliare Usa arrivano notizie positive rispetto ai mesi passati (SEGUE DALLA COPERTINA) TITO BOERI Non ci sono state sin qui quelle scelte di coordinamento fra paesi che possono portare a una riduzione di questi squilibri. Così siamo oggi non meno lontani dalla nuova Bretton Woods di quanto non fossimo già dagli accordi del 1944 sul sistema monetario internazionale. Il dato più positivo del G20 di Londra è che, questa volta, non ha deluso le attese della vigilia, che erano per un fallimento su tutti i fronti del vertice. Non ha deluso, ma non ha neanche rassicurato. Le borse di tutto il mondo hanno brindato venerdì scorso per la scelta del Financial Accounting Standards Board degli Stati Uniti di sospendere la valutazione a prezzi di mercato (mark-to-market) dei titoli in possesso delle banche americane. è stata una scelta molto sofferta, come testimonia il voto a stretta maggioranza (3 a 2) dell´organismo, dunque in gran parte inaspettata e festeggiata dai mercati. Dovrebbe ridurre il rischio a breve di nuovi fallimenti di banche negli Stati Uniti (c´è chi parla di un 20% di utili in più non appena le nuove regole verranno applicate), anche se finirà inevitabilmente per rendere meno trasparenti le loro rendicontazioni infrannuali, il che, alla lunga, potrebbe rivelarsi un boomerang per la credibilità dei bilanci. E non si esce dalla crisi con bilanci più opachi. I rischi maggiori a questo punto vengono, comunque, dall´economia reale, dal comportamento di imprese e famiglie. Sin qui sono state le banche a trascinare imprese e famiglie nella recessione. Oggi il rischio è che si manifesti la spirale opposta: potrebbero essere le sofferenze bancarie, i prestiti che le imprese non riescono a ripagare, a peggiorare ulteriormente la situazione patrimoniale delle banche, facendo riaffiorare lo spettro di diffuse crisi di insolvenza. Nelle ultime settimane sono arrivati alcuni segnali che inducono a un cauto ottimismo dal mercato immobiliare statunitense. I prezzi delle case hanno smesso di scendere. Come sempre, in fondo alle recessioni, si trova qualcuno disposto a comprare. Ma altri dati, dall´andamento della produzione industriale in tutto il mondo agli indicatori di fiducia di imprese e consumatori in Germania e anche in Italia, non offrono alcun segnale incoraggiante. E la disoccupazione è in aumento ovunque, il che renderà più difficile invertire la china perché un più gran numero di famiglie ridurranno gli acquisti non più soltanto per motivi precauzionali, per paura, ma perché effettivamente i loro redditi sono fortemente diminuiti con la perdita del posto di lavoro. Bisogna realisticamente prendere atto del fatto che non ci saranno altri pacchetti di stimolo fiscale. Assisteremo solo agli effetti di trascinamento delle misure già varate sin qui. Chi ha dato ha dato e chi avrebbe ancora i margini per dare, prime fra tutte Cina e Germania, non sembra minimamente intenzionato a farlo. Secondo il Ministro Scajola, il nostro Governo avrebbe da tempo avviato un´opera di convincimento nei confronti di Berlino per spingere le autorità tedesche a spendere di più. Ma da che pulpito possiamo chiedere ai tedeschi di varare nuove misure espansive che andrebbero al 50 per cento a vantaggio di imprese straniere, quando non abbiamo dato alcun contributo al pacchetto europeo di stimolo fiscale? Il G20 ha aperto linee di credito al Fondo Monetario Internazionale. Bene perché serviranno ad affrontare molte crisi valutarie e di bilancia dei pagamenti in corso. Diversi giornali hanno parlato di 1100 miliardi, ma a leggere con cura il comunicato finale si scopre che quelli destinati al Fondo sono 750 miliardi. Di questi, solo 250 sono soldi veri, nel senso di disponibili fin da subito e non solo sulla carta. Sugli altri 500 c´è solo una promessa (come da Canada e Norvegia) o un vago impegno (da UE e Giappone). Finché non cambierà davvero la governance del Fondo, è difficile che la Cina possa contribuire, come potrebbe, al suo funzionamento. Fino a poco tempo fa, del resto, la Cina contava nel board del Fondo tanto quanto il Belgio. Il vero problema è che i leader mondiali continuano ad occuparsi d´altro, dai paradisi fiscali agli hedge funds, che hanno avuto un ruolo del tutto marginale nella genesi della crisi. E anche su questi terreni prendono solo impegni generici, tant´è che il franco svizzero, che avrebbe dovuto subire il contraccolpo della fine presunta del segreto bancario, non si è mosso dopo il vertice londinese. La buona notizia venuta dai leader mondiali è che a settembre ci sarà un nuovo G20. A questo punto sarebbe giusto prendere atto che il G8 di luglio è inutile e annullare questo incontro. Le risorse di questi tempi sono scarsissime e, a detta del Presidente del Consiglio, il vertice costerà non meno di 400 milioni. Probabile che, come spesso avviene in questi casi, la riunione costi molto di più. E poi ci sono le risorse umane e organizzative della Protezione Civile che saranno assorbite dall´organizzazione del "grande evento". Invece che nella ricerca di grandi navi lussuose su cui far alloggiare i leader mondiali, bene che si concentrino tutte le energie disponibili nel soccorso alle popolazioni colpite dal terremoto in Abruzzo.

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(sezione: Globalizzazione)

( da "Giornale.it, Il" del 08-04-2009)

Argomenti: Cina Usa

n. 84 del 2009-04-08 pagina 32 «La crisi? È la nostra grande occasione» di Marcello Foa Il famoso studioso del buddismo, che «Time» considera tra gli uomini più influenti degli Usa, ci racconta perché bisogna essere ottimisti: «Il sistema economico non funzionava più. Ora possiamo riequilibrarlo» nostro inviato a Lugano Dal buddismo ha imparato la gioia di vivere, della sua America ha conservato l'entusiasmo e la voglia di fare. Quando incontri Robert Thurman capisci perché la rivista Time lo inserì, qualche anno fa, nella lista delle dieci personalità più influenti degli Stati Uniti. È un comunicatore travolgente e generoso. Quindici minuti di intervista diventano facilmente quarantacinque minuti e se viene fermato per strada si ferma a parlare con tutti, senza badare all'orologio. Da giovane fu il primo occidentale a essere consacrato monaco buddista, poi abbandonò la toga per sposare una ragazza svedese, Nena, che gli diede cinque figli; una delle quali oggi molto famosa, l'attrice Uma Thurman. Oggi insegna Studi indo-tibetani buddisti alla Colombia university di New York, è saggista di grande successo ed è amico e consigliere del Dalai Lama a cui ha dedicato il suo ultimo libro (Why the Dalai Lama matters, perché il Dalai Lama conta). Nei giorni scorsi era Lugano per inaugurare la nuova sede di Tibet House Switzerland, la fondazione che sostiene la causa e la cultura tibetane. E in questo momento di crisi, il suo è un punto di vista originale, quello di un americano spirituale. Robert Thurman, c'è molto pessimismo nell'aria lo condivide? «No, penso che questa crisi sia stata provvidenziale e che stiamo vivendo un'epoca straordinaria. Sia chiaro: io non nego la crisi economica. Al contrario, ma penso l'esplosione della bolla creditizia rappresenti un'occasione unica e se non la sprecheremo riusciremo a creare un mondo migliore». Eppure in questi giorni in Occidente prevalgono il rancore, l'odio; sentimenti che il buddismo insegna a combattere. Come fa a essere ottimista? «Sì il buddismo insegna a dominare la rabbia e le manifestazioni più violente non sono accettabili. Per quanti torti una persona abbia commesso, non va uccisa, né ferita. È sbagliato bruciare o danneggiarli la casa. Tuttavia è un bene che la coscienza collettiva degli americani si sia risvegliata. Urlano un poco? Se la gente smette di dare ascolto a certe élite e costringe chi ha provocato questo disastro a prendersi le proprie responsabilità questo può essere positivo». Una coscienza che prima era assopita, perché? «Perché prevaleva l'egoismo. Molti si rendevano conto degli abusi di un gruppo ristretto di persone, di lobbies molto potenti come quelle delle banche, ma finché riuscivano ad andare avanti si dicevano: cosa posso rimediare da solo? E siccome tutti pensavano così, nulla cambiava davvero. D'altronde bastava accendere la tele per distrarsi: chi parlava dei problemi reali? Nessuno, tutto era trasformato in uno spettacolo, anche l'informazione». Ma non c'è il rischio che prevalga la violenza? «Sì, è una possibilità, perché si è abusato del popolo per troppo tempo e la storia insegna che in questi frangenti può dilagare il razzismo, la prevaricazione o addirittura che si profondi nella dittatura. Tuttavia la crisi socialmente non è ancora degenerata. Dopo ogni grande tragedia, la gente si scopre migliore. All'indomani dell'undici settembre i newyorkesi erano solidali, si cercavano, e io mi auguro che, vista la vastità dei problemi, lo stesso possa accadere ora, Anche se non dobbiamo farci illusioni: questa è un recessione profonda, ci vorrà molto tempo per risolverla». Lei ha appoggiato Obama in campagna elettorale. E ora come lo giudica? «Purtroppo Obama ascolta troppo Wall Street, si fa impressionare da gente come Rubin, Geithner, Summers, è condizionato dalla lobby della banche. E per questo non ha il coraggio di rompere decisamente con il passato. Io spero che lo faccia e ho ancora molta fiducia in lui; ma se aspetta troppo, rischia di perdere la popolarità e quando questo accadrà ogni possibilità di riforma sarà svanita. Anzi, la gente inizierà a dire: "È colpa di Obama". È un rischio molto serio». Ma allora perché ritiene che questa crisi sia un'opportunità? «Perché il sistema così non poteva funzionare: stavamo correndo verso il disastro. Tutto a credito, tutto esasperato, centinaia di milioni di persone strappate alla campagne. Il governo americano e le grandi istituzioni dicevano ai Paesi piccoli: non potete proteggere i piccoli coltivatori. Così tutta la produzione finiva nelle mani dei grandi gruppi. E gli agricoltori senza più lavoro che cosa fanno? Vanno nelle città dove vivono nelle baraccopoli. È progresso questo? Ora c'è la possibilità di creare sistema più equilibrato. Era un'economia guidata dall'avidità, che ignorava i limiti delle risorse naturali e il rispetto della natura. Ora c'è la possibilità di creare un sistema più saggio, basato sui valori positivi dell'uomo». Un sistema guidato ancora dagli Usa? «No, perché gli Stati Uniti escono molto indeboliti dalla crisi. E perché la soluzione deve essere trovata da Cina, India, Europa». Ma la Cina occupa il Tibet... «Nel mio ultimo saggio dimostro come sia anche nell'interesse della Cina trovare una soluzione condivisa in Tibet. Il problema è che il governo di Pechino è impaurito e non vuole rischiare. Purtroppo è sempre più influente, anche qui negli Usa. Le grandi tv americane, ad esempio, non mi invitano più in trasmissione, perché difendo il Dalai Lama e temono le ritorsioni di Pechino. Vuoi creare una Disneyland in Cina? Allora l'Abc non deve dare voce a chi difende il Tibet». E questo non la turba? «Certo non mi fa piacere; ma sono convinto che alla fine il buon senso prevarrà». http://blog.ilgiornale.it/foa © SOCIETà EUROPEA DI EDIZIONI SPA - Via G. Negri 4 - 20123 Milano

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TERREMOTO: PROTEZIONE CIVILE, TASK FORCE 8 MILA UOMINI. 17 MILA SFOLLATI. (sezione: Globalizzazione)

( da "Asca" del 08-04-2009)

Argomenti: Cina Usa

TERREMOTO: PROTEZIONE CIVILE, TASK FORCE 8 MILA UOMINI. 17 MILA SFOLLATI (ASCA) - Roma, 8 apr - La macchina della Protezione civile messa in campo per portare assistenza alla popolazione abruzzese colpita dal terremoto conta circa 8.000 uomini. A fornire i numeri del personale impegnato nell'assistenza e' la Protezione civile che dalla sala operativa di Roma coordina le operazioni. Degli 8.000 uomini impegnati, 2.000 sono Vigili del fuoco, 1.500 delle Forze armate, 1.200 delle Forze dell'ordine, 800 della Croce Rossa e 3.000 volontari tra regionali e nazionali. I numeri del disastro, fanno sapere dalla Protezione Civile, parlano di oltre 17 mila persone sfollate che sono state assistite questa notte nei 31 campi allestiti sui cinque centri operativi misti all'Aquila e provincia. In totale sono stati messe a disposizione 3.000 tende piu' gli alberghi sulla costa adriatica, dove e' in crescita l'afflusso di civili. Oggi intanto inizieranno i sopralluoghi delle squadre dei vigili del fuoco per verificare l'agibilita' e la stabilita' di tutti gli edifici colpiti dal sisma. Un lavoro che durera' diversi giorni. dnp/sam/alf (Asca)

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Assetti di potere. Le eminenze di Obama (sezione: Globalizzazione)

( da "Tempi" del 08-04-2009)

Argomenti: Cina Usa

Dietro le quinte dell'impero Così grand commis, pezzi grossi del partito, correnti e lobby si contendono la regia della telenovela obamiana. E si pestano i piedi di Alberto Simoni L'appuntamento è fisso ogni sabato a cavallo di mezzogiorno nella Roosevelt Room della Casa Bianca. A officiare l'evento è Rahm Emanuel, capo dello staff del presidente. Con l'ex deputato di Chicago, un passato da giovane consigliere di Bill Clinton, c'è lo stato maggiore dell'amministrazione Obama. Consiglieri vari, portavoce, gli spin doctor, l'immancabile stratega, David Axelrod, il consulente politico di simpatie progressiste che ha portato Obama sul tetto del mondo. Due ore di discussioni, pianificazioni, strategie per la settimana successiva: di quale tema parlare; il luogo del discorso; quale gruppo, associazione, movimento culturale o sociale incontrare. Tutto è nato fra le mura della Roosevelt Room: il ritiro dall'Iraq, il discorso del 24 febbraio al Congresso, il forum sulla crisi economica. Anche la decisione di togliere il divieto al finanziamento pubblico della ricerca sulle cellule staminali embrionali è maturata proprio in una riunione di questo circolo di collaboratori ristretti, l'inner circle di Obama. I ritmi nell'Obamaland sono frenetici. Ed è Emanuel a scandirli. Un po' per la carica che ricopre, ma anche per le capacità organizzative e i contatti ad altissimo livello maturati prima nella War Room di Clinton e poi al Congresso. Emanuel è uno degli architetti della riscossa democratica del 2006. La sua idea fu quella di scegliere candidati centristi per sfidare i repubblicani e far apparire le loro idee estreme. I democratici vinsero ponendo fine di fatto alla presidenza Bush. Emanuel è un pragmatico, convinto che «i liberal così disse non possono dettare l'agenda dei democratici». Troppi galli nello stesso pollaio Lo staff di James Jones, il consigliere per la Sicurezza nazionale, è il benvenuto nelle riunioni di Emanuel. La politica estera di Obama passa anche dalla scrivania di questo generale che ha rappresentato gli Stati Uniti alla Nato ed è critico della gestione della guerra in Iraq. Costruendo il suo team, Obama ha voluto dotarsi di una sfilza di consiglieri. Gente che bazzica i corridoi della Casa Bianca e dell'Eisenhower Executive Building e che sovente lavora agli stessi dossier dei vari ministri. Inevitabile, secondo gli analisti, che prima o poi ci si possa pestare i piedi. E proprio la sicurezza e la politica estera sono i terreni più a rischio di sovraffollamento. Paul Pillar, ex funzionario della Cia e ora professore alla Georgetown University, spiega a Tempi che in realtà è il presidente a decidere la linea e «il Dipartimento di Stato ha tutti i mezzi per mettere in pratica le direttive». Come nel caso dell'Iran. Il videomessaggio web nel quale Obama, oltre a fare gli auguri agli iraniani per il Capodanno persiano, ha invitato i vertici della Repubblica islamica al dialogo è un esempio di diplomazia diretta (e mediatica). Ma tradurre gli auspici in pratica è più difficile. Richard Holbrooke e Dennis Ross, diplomatici in auge ai tempi di Clinton, sono gli inviati cui Obama e Hillary Clinton hanno affidato il compito di far sentire in Pakistan, Afghanistan e Iran la voce del presidente. Ross dovrebbe tenere i contatti con gli iraniani. Spiega Pillar: «La diplomazia ha le sue regole e la sua burocrazia, che va avanti indipendentemente dai proclami del presidente. Certo, se non c'è abbastanza coordinazione a Washington, avere un inviato speciale può essere un problema». Il fatto è che al Dipartimento di Stato lo staff di Hillary Clinton finora si è chiuso in una sorta di torre d'avorio. È emblematica la gaffe del bottone rosso di "reset" donato dalla Clinton all'omologo russo Lavrov per simboleggiare una nuova era nei rapporti tra Washington e Mosca. Anziché affidare la trovata a professori ed esperti di Russia, il gruppo ristretto della Clinton ha infatti partorito e covato l'idea in gran segreto. Peccato che la parola russa stampata sul pulsantone non fosse affatto la traduzione di "reset", ma l'equivalente di "sovraccarico". «Abbiamo lavorato sodo per fare questo. Ce l'abbiamo fatta?», ha chiesto Hillary a Lavrov. Secca la replica: «Avete sbagliato». La vecchia guardia non si cambia L'altro pilastro della politica estera (e di sicurezza) obamiana è Bob Gates. Il capo del Pentagono quasi ogni mattina si reca alla Casa Bianca dal presidente. Ai tempi di Bush non ci andava mai. Anzi, aveva speso ben 155 giorni all'estero. La strategia sull'Afghanistan è farina del suo sacco. Obama si è affidato alla vecchia guardia per la sicurezza perché sa che i destini della sua presidenza sono legati all'andamento dell'economia. Lì serviva e serve lo scatto innovativo. Il segretario del Tesoro Tim Geithner è l'esecutore della politica fiscale ed economica. Eternamente in bilico, come i mercati in verità, Obama gli ha già ribadito la fiducia per tre volte in appena sessanta giorni. Attorno a Geithner però si muovono consiglieri e consulenti praticamente per ogni capitolo della voce economia. Come Gene Sperling, suo consigliere, che si occupa di welfare e pensioni. Clintoniano, viene dal Center for American Progress, il think tank baluardo del progressismo Usa guidato da John Podesta, già capo dello staff di Clinton e gran maestro della transizione di Obama. E dal 1333 di H Street nel cuore di Washington, dove ha sede questo pensatoio, provengono diverse "menti" liberal sulle questioni sociali della nuova amministrazione. Per l'economia gli uomini chiave del presidente sono due. Uno è Peter Orszag, 41 anni. Dirige l'ufficio per il Management e il Budget (Omb). È colui che mette nero su bianco la Finanziaria, che quest'anno ha segnato un record con i suoi 3,55 trilioni di dollari e previsioni di deficit per il 2010 a 1.700 miliardi. «È un uomo di sinistra dice a Tempi John Samples del Cato Institute anche se cerca di apparire moderato». Lo stratega principale della voce economia è invece una vecchia conoscenza di Wa-shington: Lawrence Summers, ex ministro del Tesoro di Clinton che negli anni Novanta, insieme al sodale Bob Rubin, fu tra gli artefici della politica commerciale ed economica che oltre a produrre crescita portò l'America al pareggio di bilancio. Teorico della globalizzazione e ostile al protezionismo, oggi Summers ha cambiato veste, almeno in apparenza. Parlando alla Brooking Institutions ha invocato un aumento delle regole nel mercato finanziario e sottolineato la necessità che il governo abbia più controllo sulle imprese e su quelle banche che rappresentano un asset strategico per il paese. Di fatto Obama ha affidato a un liberista le chiavi per una politica economica neokeynesiana. I sindacati passano alla cassa Un peso notevole lo giocano anche le sigle sindacali, come l'Afl-Cio, che hanno mobilitato iscritti e simpatizzanti per spingere Obama alla Casa Bianca. La "tentazione protezionista" degli Usa temuta da molti dipende in parte proprio dal pressing dei sindacati, ostili al Nafta e a politiche di libero scambio con Colombia e Sud Corea. Temono che a essere penalizzati siano i "blue collar" americani. Non è forse un caso se la nuova amministrazione ha inserito nel pacchetto di stimoli per l'economia (787 miliardi di dollari) la clausola protezionista del "Buy american", ovvero l'obbligo per i produttori manifatturieri di utilizzare materie prime (ferro, acciaio, tessile) statunitensi. A questo si aggiunga la discussione al Congresso del Freedom Employ Free Act che rende più facile per i dipendenti organizzarsi in un sindacato. Kathleen Sebelius e Nancy Ann DeParle sono le due donne a cui Obama ha invece affidato il compito di riformare la Sanità americana. La prima sarà il ministro, la seconda consigliere speciale alla Casa Bianca. Due cariche che avrebbero dovuto essere entrambe affidate a Tom Daschle, ex leader democratico del Senato e oggi lobbista. La sua candidatura è naufragata davanti a 127 mila dollari di tasse non pagate. Ma la sua influenza sui grandi temi sanitari si farà sentire. Riforma della sanità che potrebbe significare anche via libera al finanziamento pubblico per l'aborto. Il mondo cattolico è spaventato dalla deriva dell'amministrazione sulle questioni etiche, un dossier che il presidente ha appaltato all'ala più liberal del suo team, per compensare il centrismo in politica estera. Sui temi eticamente sensibili ovviamente soffiano molti gruppi di interesse. Il più noto e influente è Planned Parenthood, la più grande associazione abortista d'America, che ha staccato assegni pesanti per sostenere prima la Clinton e poi Obama. E ora passa a incassare il premio. Due settimane fa, infatti, il segretario di Stato è intervenuto a un evento organizzato da Planned Parenthood nel quale ha ribadito la linea dell'amministrazione sulla "pianificazione familiare" e sul "diritto all'aborto" come valore fondamentale. Parole che confermano ancora una volta i timori di molti americani: Obama è il presidente meno pro-life della storia. PENSIERI E STRATEGIE John Podesta Il padre nobile A capo del Center for American Progress, la madre di tutti i think tank democratici, è stato capo dello staff di Clinton e ha guidato l'ascesa obamiana. Molte "menti" dell'amministrazione sono farina del suo pensatoio. Rahm Emanuel Il pragmatico pivot Capo dello staff della Casa Bianca si è fatto le ossa (e la rubrica dei contatti) nell'era Clinton. Guida le riunioni strategiche dell'inner circle di Obama. E pensa che «i liberal non possono dettare l'agenda dei democratici». David Axelrod Il consulente politico È stato lo stratega della campagna elettorale di Obama. Con le sue simpatie progressiste e la sua conoscenza del web 2.0 e del marketing virale è il consulente che ha portato un ex senatore dell'Illinois sul tetto del mondo. DIPLOMAZIA E SICUREZZA James Jones L'uomo d'ordine È il consigliere di Obama per la Sicurezza nazionale. La politica estera del presidente passa per la sua scrivania. Generale, ex rappresentante Usa alla Nato, è fra i critici della gestione della querra in Iraq. Hillary Clinton Il contropotere Già principale rivale di Obama alle primarie, è stata scelta come ministro degli Esteri. È intenzionata a dimostrare una certa autonomia (esemplare la gaffe del pulsante "reset/sovraccarico" regalato al collega russo Lavrov). Richard Holbrooke L'inviato speciale In auge già ai tempi di Clinton, lui e Dennis Ross sono inviati speciali per il Pakistan, l'Afghanistan e l'Iran. La loro nomina smentisce la linea obamiana della "diplomazia diretta" (vedi webclip dedicata agli ayatollah di Teheran). Robert Gates L'eredità di Bush A capo del Pentagono il presidente ha confermato l'uomo scelto da Bush per sostituire Rumsfeld. La "nuova" strategia Usa sull'Afghanistan è roba sua. Vede più spesso Obama di quanto non vedesse il suo predecessore. ECONOMIA Lawrence Summers Il riciclato Da ministro del Tesoro del liberista Clinton è stato fautore della famosa (famigerata) deregulation della finanza. Da consigliere economico numero uno di Obama ora tenta di reinventarsi neokeynesiano. Timothy Geithner L'equilibrista È dal segretario del Tesoro che l'America pretende il promesso "cambiamento". Infatti è sempre in bilico, come i mercati. Il presidente gli ha già ribadito la fiducia per tre volte in appena sessanta giorni. Peter Orszag Lo spendaccione Il responsabile del bilancio di Obama è un uomo di sinistra che vuole rifarsi un'immagine da moderato. Ma la sua Finanziaria dei record (con aumenti di spese in tutti i settori) ha scontentato anche molti democratici. SANITA' E BIOTEICA Planned Parenthood Il club dell'aborto È la più grande associazione abortista d'America. Ha finanziato Obama in campagna elettorale e adesso pretende gratitudine. Di qui l'insistenza del presidente sul tema della "pianificazione familiare". Kathleen Sebelius Ms. Faustus Il ministro della Sanità è temuta dai pro-life per il suo curriculum segnato da una fede ultraliberal. La grande riforma a lei appaltata potrebbe prevedere anche il via libera al finanziamento pubblico per l'aborto. Tom Daschle L'eminenza grigia Ex capogruppo democratico al Senato e oggi lobbista, doveva essere lui il grande riformatore della Sanità, ma è rimasto bruciato da 127 mila dollari di tasse non pagate. Di certo non resterà a guardare.

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Alle banche Usa una iniezione punitiva di Stato farebbe bene (sezione: Globalizzazione)

( da "Tempi" del 08-04-2009)

Argomenti: Cina Usa

Alle banche Usa una iniezione punitiva di Stato farebbe bene Ciò che m'impedisce di essere ottimista e basta è il fatto che il meccanismo di pulizia degli asset tossici degli istituti Usa annunciato da Geithner sia un po' troppo a premio del capitale privato di Oscar Giannino Ci sono almeno tre modi diversi di considerare il dilemma se vi siano davvero sufficienti elementi per indurci a credere che abbiamo toccato il punto più basso della crisi economica. Il primo è rigorosamente tecnico, incentrato su alcuni indicatori dell'economia reale e sui prezzi degli asset immobiliari e delle commodities. Il secondo punta invece il microscopio sull'area nella quale si è ingenerata la pandemia, cioè la crisi di fiducia negli intermediari finanziari americani. Il terzo considera invece gli effetti delle politiche economiche anticicliche varate dai maggiori governi del mondo in via separata, coordinati e amplificati dalle intenzioni annunciate in fori mondiali come il recente G20 tenutosi a Londra. Come vedete, nessuno di questi tre criteri ha minimamente a che spartire con lo sport che invece prevale nell'informazione italiana, e cioè dividersi, a seconda del pregiudizio sfavorevole o del sostegno al governo Berlusconi, tra fautori del pessimismo e ottimisti "a prescindere", come diceva Totò. Dal mio modestissimo punto di vista, i tre diversi metodi per esaminare il più recente andamento dell'economia portano a conclusioni di ordine diverso. In questo senso: la prima analisi porta a una risposta che è più sì che no; la seconda, ad essere generosi mi fa ritenere che siamo ancora tra il sì e il no, perché se certamente non siamo più al buio pesto dei ripensamenti e degli errori di Paulson con Bush,tuttavia il suo successore Geithner è ancora lontano dall'aver convinto tanti prestigiosi osservatori ed economisti ben più autorevoli di me; infine, anche la terza analisi come la prima induce a pensare che dovrebbe valere più il sì che il no, ma con meno sicurezza della prima. Cerco ora di spiegarmi in breve e con qualche forzatura tecnica. Sul primo terreno, vi sono parecchi indicatori che inducono a ben pensare. Rispetto alla media storica dei prezzi rispetto agli utili attesi della Borsa Usa, siamo passati da un 45 del 2007, frutto della sbornia della finanza ad alta leva, a un 12 che resta del 25 per cento sotto la media dei 130 anni dello Standard&Poor's 500. Dunque c'è spazio per una rivalutazione nell'ordine di un terzo medio dei prezzi attuali. Non mancano poi indici "reali": il deterioramento delle vendite, delle costruzioni e dei prezzi immobiliari in America continua, ma a tassi meno devastanti; il commercio mondiale marittimo nelle ultime settimane è andato meglio dello stop totale manifestatosi tra novembre e inizio marzo; Cina, India e Brasile sembrano "tenere" più del previsto. Infine, la somma delle politiche deflazionistiche varate dai maggiori governi, tra garanzie e sostegni alle banche e all'economia reale, tocca l'11 per cento del Pil mondiale, visto che i 6 mila miliardi di dollari annunciati dal G20 a Londra vanno confrontati con un Pil 2008 planetario di circa 56 mila miliardi. Per quanto forse una parte molto ampia di questi stanziamenti avranno effetti sulla domanda assai inferiori alle attese e determineranno in futuro nuove arbitrarie diseconomie, uno sforzo di tali proporzioni non ha precedenti nella storia moderna. Dunque che cosa m'impedisce di essere ottimista e basta? Il fatto che il meccanismo di pulizia degli asset tossici delle banche americane annunciato da Geithner sia un po' troppo a premio del capitale finanziario privato. Vi stupite perché pensate che io, da liberista, dovrei essere favorevole? Sbagliate. A criticare il piano Geithner non ci sono solo "da sinistra" liberal come Paul Krugman e Joe Stiglitz, ma anche convinti seguaci della scuola di Chicago, che credono che il moral hazard della finanza ad alta leva si sanzioni meglio con un rapido ingresso dello Stato nelle banche e la sua altrettanto rapida uscita dopo la pulizia dei libri contabili. Per non averlo fatto, al Giappone in 15 anni non sono servite a rilanciare la crescita manovre di finanza pubblica per un valore superiore a 30 punti di Pil. Non resta che sperare che al Tesoro americano tengano a mente la lezione. Sarebbe un delitto, ritardare la ripresa per tenere bordone a quegli stessi intermediari finanziari Usa al cui modello dobbiamo la crisi.

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SISMA ABRUZZO, 250 MORTI Vivere tra caducità e paura di morire Esclusiva/ Giuliani accusa Boschi (sezione: Globalizzazione)

( da "Affari Italiani (Online)" del 08-04-2009)

Argomenti: Cina Usa

Terremoto/ Abruzzo: le vittime sono 250 Mercoledí 08.04.2009 09:25 Altre scosse nella notte a L'Aquila. La più forte, stamane alle 6 e 25'. I dispersi sono alcune decine. Undici i corpi non identificati. Notte di angoscia e di freddo. La temperatura è calata di 4-5 gradi. Ieri sera trovata viva dopo 42 ore una studentessa ventenne. Venerdì, probabilmente, i funerali 10:47 Sacconi: le misure di sostegno Misure di sostegno al reddito anche per i lavoratori autonomi che hanno perso un'attività commerciale o artigianale. Posticipo per il pagamento delle rate dei mutui e dei contributi previdenziali. Queste, ha spiegato il ministro del Welfare, Maurizio Sacconi, alcune misure del "pacchetto sociale" per le popolazioni colpite dal terremoto a cui il governo sta lavorando. 10:42 Alfano all'Aquila Il ministro della Giustizia, Angelino Alfano, è in viaggio verso L'Aquila per verificare di persona lo stato degli uffici giudiziari. 10:39 Contributo di almeno mille euro a senatore per i bambini "I capigruppo hanno poco fa convenuto con la proposta da me avanzata di prevedere un contributo di almeno 1000 euro a senatore, più eventuali somme aggiuntive che il Gruppo vorrà mettere a disposizione, da destinare ai bambini vittime di questa tragedia". Lo ha annunciato il presidente del Senato Renato Schifani, intervenendo nell'Aula di Palazzo Madama. I senatori a vita Carlo Azeglio Ciampi ed Emilio Colombo, ha aggiunto il presidente del Senato, "mi hanno informato di voler destinare i propri emolumenti parlamentari del mese di aprile alla sottoscrizione. Analoga sottoscrizione sarà organizzata dall'Amministrazione del Senato". Le immagini del terremoto che ha colpito Castelnuovo di San Pio delle Ceneri scattate dal lettore Paolo Bretelloni GUARDA LA GALLERY 10:36 Il governo dichiarerà il lutto nazionale Il governo dichiarerà nei prossimi giorni una giornata di lutto nazionale per le vittime del terremoto in Abruzzo. Lo ha annunciato nell'Aula del Senato il ministro per i Rapporti con il Parlamento, Elio Vito, nella sua informativa sullo stato dei soccorsi. "Data la gravità della situazione e il sentimento diffuso - ha spiegato Vito - il governo si appresta a fissare una giornata di lutto nazionale". 10:34 Il segretario del Pd all'Aquila Dario Franceschini si è recato questa mattina nelle zone colpite dal terremoto 10:28 Venerdì mattina i funerali nello stadio E' stato confermato che i funerali delle vittime del terremoto si terranno venerdì mattina intorno alle 10,30 nello stadio dell'Aquila 10:21 Undici le persone ancora disperse Ancora un aggiornamento dei dati ufficiali sul terremoto. Lo ha fornito al Senato il ministro ai Rapporti con il Parlamento Elio Vito: 250 le vittime, di cui 17 ancora da identificare, 11 i dispersi e 1.179 i feriti. 10:19 Protezione Civile: "Sciacalli in arrivo da tutta Italia" "Sciacalli" in arrivo da diverse parti d'Italia. Lo segnala la Protezione Civile in un comunicato. Sembra che diversi malviventi specializzati in furti negli appartamenti si stiano concentrando in Abruzzo attirati dalla possibilità di "colpi" facili nelle case e nei negozi abbandonati 10:16 Sono ottomila gli operatori della Protezione Civile in Abruzzo Sono tra i 7.500-8.000 gli uomini e le donne che dalle prime ore del 6 aprile sono impegnate nelle operazioni di soccorso in Abruzzo nell'area della provincia dell'Aquila colpita dal terremoto. Tra i soccorritori, il cui numero è in evoluzione, ci sono 3.000 volontari tra regionali e nazionali, 1.500 forze armate, 1.200 forze dell'ordine, 800 della Croce Rossa Italiana. 10:06 L'Aquila, crollato un muro nella caserma degli alpini Una parte del muro perimetrale della caserma 'Rossi', sede della Brigata degli Alpini Taurinense, è crollata in seguito alle scosse di terremoto di ieri sera e questa mattina. La struttura esterna era stata già gravemente lesionata dalla prima forte scossa. La strada che costeggia la caserma, via Parrozzani, secondo quanto si è appreso, è stata chiusa per precauzione. 10:03 Senato, seduta sospesa in segno di lutto Seduta sospesa al Senato per dieci minuti in segno di lutto. Lo ha comunicato il presidente, Renato Schifani, dopo un breve discorso in cui ha fatto il punto della situazione all'Aquila e ha esternato la partecipazione di Palazzo Madama 10:00 Sfollato il carcere dell'Aquila, trasferiti i 41 bis Il carcere dell'Aquila, con circa 140 detenuti di cui un'ottantina in 41 bis (il cosidetto carcere duro), è stato sfollato in nottata. Dopo l'ultima violenta scossa di terremoto di ieri sera, secondo quanto si è appreso, il Dipartimento dell'amministrazione penitenziaria ha preferito trasferire i detenuti. Tra i 41 bis più noti nel carcere dell'Aquila vi sono Salvatore Madonia, condannato all'ergastolo per l'omicidio dell'imprenditore Libero Grassi, e la br Nadia Desdemona Lioce. 09:29 Domani Napolitano in visita all'Aquila Domani sarà all'Aquila il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. La visita del Presidente, secondo quanto appreso da fonti qualificate in Abruzzo, è stata decisa in queste ore e il programma viene stilato nel corso di una riunione ancora in atto all'Aquila con il capo della protezione civile, Guido Bertolaso. 09:29 Domani Napolitano in visita all'Aquila Domani sarà all'Aquila il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. La visita del Presidente, secondo quanto appreso da fonti qualificate in Abruzzo, è stata decisa in queste ore e il programma viene stilato nel corso di una riunione ancora in atto all'Aquila con il capo della protezione civile, Guido Bertolaso. 08:50 Venerdì i funerali delle vittime Il nuovo bilancio ufficiale parla dunque di 250 vittime, un migliaio di feriti di cui un centinaio in gravi condizioni. Venticinquemila gli sfollati. Quasi quindicimila persone ospitate negli alberghi sulla costa, altrettante nelle venti tendopoli. I funerali delle vittime dovrebbero tenersi venerdì. Si attende solo l'autorizzazione da parte della Protezione civile. A celebrare il rito funebre saranno Giuseppe Molinari, arcivescovo dell'Aquila, e tutti i sacerdoti della diocesi del capoluogo abruzzese. 08:27 Bonaiuti: "Il progettista dell'Aquila respinge le critiche" "L'ospedale de L'Aquila è costituito da una serie di costruzioni realizzate dagli anni 60 fino ad oggi. Il primo progettista respinge le critiche perchè dice che sono state fatte delle aggiunte. Comunque non è il momento delle polemiche perchè dobbiamo terminare prima gli scavi tra le macerie". Lo ha affermato a RaiNews24 il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Paolo Bonaiuti. 08:22 La Protezione civile: le vittime sono 250 L'ultimo bilancio della Protezione civile parla di 250 morti accertati.. Si tratta di un numero non definitivo. Undici corpi non sono stati ancora identificati. pagina successiva >>

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Ancora scosse di assestamento Protezione Civile: i morti sono 250 (sezione: Globalizzazione)

( da "Quotidiano.net" del 08-04-2009)

Argomenti: Cina Usa

Continua lo sciame sismico nella provincia dell’Aquila con nuove scosse avvertite dalla popolazione. Ne dà notizia la Protezione Civile. Eleonora, del Riminese, recuperata dalle macerie dopo 42 ore. La forte scossa delle 19.42, è stata avvertita in tutto il " /> Leggi il giornale Nome utente: Password: Prova GRATUITA Cronaca TV FOTO E VIDEO MOTORI BLOG SERVIZI LAVORO ANNUNCI Cronaca Politica Esteri Ecquo New York Libri Arte Musica Spettacolo Gossip Pazzo Mondo Salute Tecnologia Meteo Scommesse Casa Dieta TERREMOTO IN ABRUZZO Ancora scosse di assestamento Protezione Civile: i morti sono 250 Silvio Berlusconi torna a L'Aquila Continua lo sciame sismico nella provincia dell’Aquila con nuove scosse avvertite dalla popolazione. Ne dà notizia la Protezione Civile. Eleonora, del Riminese, recuperata dalle macerie dopo 42 ore. La forte scossa delle 19.42, è stata avvertita in tutto il centro Italia. Cedimenti alla chiesa della Anime Sante.Il presidente Napolitano: "Presto a L'Aquila". Venerdì i funerali. La Russa: "I militari aiuteranno anche a ricostruire" L’Aquila, 8 aprile 2009 - Il premier Silvio Berlusconi tornerà nuovamente a L’Aquila stamani. Il presidente del Consiglio dei Ministri ha chiesto di visitare il centro storico insieme a un gruppo ristretto di tecnici, per verificare direttamente lo stato del patrimonio storico e architettonico dell’Aquila e per una prima pianificazione sugli interventi da attuare. VENERDI' I FUNERALI DELLE VITTIME. NAPOLITANO SARA' PRESENTE Si terranno venerdì mattina, intorno alle 10.30, nello stadio dell’Aquila i funerali delle vittime del terremoto che ha colpito nei giorni scorsi l’Abruzzo. Il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, sarà in Abruzzo, con ogni probabilità, per partecipare ai funerali delle vittime del sisma. PROTEZIONE CIVILE: LE VITTIME SONO 250 Sono 250, secondo la Protezione Civile, le vittime del terremoto accertate fino ad ora. Undici di queste non sono state identificate e saranno trasferite in una zona diversa da quella che ospita le salme, la scuola dei marescialli della Guardia di finanza. Infatti, la Protezione Civile informa che quanti devono procedere all’identificazione delle salme ancora sconosciute a partire dalle prossime ore, per ragioni igienico-sanitarie, il riconoscimento avverrà presso lo stabilimento "Cristal Carni", di fronte al centro commerciale l’Aquilone in località Campo di Pile. Continua lo sciame sismico nella provincia dell’Aquila con nuove scosse avvertite dalla popolazione. Ne dà notizia la Protezione Civile precisando che le località prossime all’epicentro sono Ocre Fossa, Sant’Eusanio Forconese, Poggio Piacense,Villa san’Angelo, Rocca di Cambio, San Demetrio. Lucoli, Fagnano Alto, Rocca di Mezzo, Barisciano, Prata d’Ansidonia, Torninparte, Fontecchio, Santo Stefano di Sessan, San Pio delle Camere, Tione degli Abruzzi, Caporciano, Carapelle Calvisio. Secondo i rilievi dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia gli eventi sismici sono stati registrati alle 5,00 con magnitudo 3.5 e alle 6,27 con magnitudo 3.7. LA RUSSA: MILITARI PARTECIPERANNO A RICOSTRUZIONE, 1.500 GIA' SUL POSTO Il ministro della Difesa Ignazio La Russa ha garatito che i militari italiani attualmente impegnati nell’attività di soccorso ai superstiti del terremoto in Abruzzo parteciperanno anche all’attività di ricostruzione delle aree devastate dal sisma. “Penso proprio di sì”, ha risposto il titolare di Palazzo Baracchini, ospite questa mattina di Panorama del giorno, su Canale 5, a Maurizio Belpietro che gli chiedeva se gli uomini delle Forze Armate parteciperanno all’attività di ricostruzione. La Russa prevede “una ripetizione” nella provincia de L’Aquila “dei pattugliamenti per il controllo della legalità durante la difficile fase della ricostruzione” e il coinvolgimento del “Genio, che sarà sicuramente chiamato a dare una mano importante soprattutto nell’azione di verifica degli edifici eventualmente da ricostruire, senza bisogno di un abbattimento completo”. La Russa ha poi ricordato che, al momento, “1.500 soldati sono già presenti nell’area terremotata con mezzi adeguati, automezzi, 7 aerei e 20 elicotteri”. L’impegno dei militari è indirizzato soprattutto alla “rimozione delle macerie, alla viabilità e alla costruzione di tendopoli”, ha detto il ministro. Nella provincia de L’Aquila si trovano inoltre “2.000 Carabinieri, seppure non tutti sono impegnati nell’area specifica”. “A questi si sono aggiunti altri 300 militari dell’Arma per dare maggiore forza alle operazioni contro lo sciacallaggio”, ha confermato il ministro. 8.000 UOMINI AL LAVORO Sono circa ottomila gli uomini impegnati nei soccorsi per le popolazioni colpite dal sisma in Abruzzo e in particolare nella provincia dell’Aquila. Vigili del fuoco, volontari della Protezione civile, forze dell’ordine e militari stanno assistendo, secondo quanto fa sapere la Protezione civile, più di 17mila persone rimaste senza casa. Nelle prossime ore i tecnici inizieranno le verifiche di stabilità degli edifici. Un lavoro che si preannuncia lungo e complicato dalle possibili nuove scosse che potrebbero tornare a colpire la zona. agi Scosse anche in Emilia Romagna e Calabria - Gli sciacalli arrivano da tutta Italia - GUARDA IL NOSTRO SPECIALE SULLA TRAGEDIAGuarda la videonwes - La diretta di Sky Tg 24 Segnala ad un amico Tuo nome: Tua email: Nome amico: Email amico: Testo dell'email: Invia una copia anche al tuo indirizzo di posta Riscrivi il codice che compare qui sopra: Se il codice risultasse illeggibile CLICCA QUI per generarne un altro Cerca su Quotidiano.Net nel Web Più commentati Commenti Sondaggi Quattro anni fa moriva Papa Wojtyla Scrivete un messaggio per ricordarlo (185 commenti) Rivolta bipartisan contro Brunetta "Basta usare stereotipi maschilisti" (47 commenti) Clinica svizzera aiuterà una donna sana a morire assieme al marito terminale (31 commenti) 'Denuncia banche che non fanno credito' Il Veneto istituisce un numero verde Come vi trattano agli sportelli? 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Certo per me è stata una piacevolissi[...] Un uomo solo al comando23:32:52 - Io non ne capisco granchè di tennis, e spesso nel giudicare un giocatore sono "distratta" da altri e[...] Il trionfo del tennis-patchwork23:12:06 - mi spiace enzo, ma su federer sono d'accordo con te solo in parte. il discorso della diagonale sinis[...] Un uomo solo al comando Di chi è la colpa del disastro Ferrari?Taglio dello stipendio dei parlamentari: è una priorità?Campionato 'spezzatino' per la tv: cosa ne pensi?Crisi economica, Della Valle propone di dimezzare gli stipendi dei calciatoriStadi senza polizia e senza barriere, sei d'accordo?Donne fannullone al lavoro, ha ragione Brunetta?Fecondazione, giusto lo stop della Consulta alla legge 40?Sei soddisfatto della tua banca?L'Italia ha pareggiato con l'Eire per colpa dell'arbitro o dei cambi effettuati da Lippi?Chi è la politica più sexy?Premiata-Scavolini: chi vincerà il derby?Crisi, giusto bloccare i tagli alla scuola previsti dalla legge Gelmini?La Juventus deve trattenere Buffon?I primi responsabili della crisi economica sono i banchieri?Vorresti rivedere Roberto Mancini su una panchina del campionato italiano? La foto del giorno Freno d'emergenza L'automobilista in questa foto a seguito dei problemi con il freno a mano della propria auto, trova una soluzione geniale anche se alquanto ingombrante. RICERCA ANNUNCI Archivio Notizie Anno: 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 Ricerca libera: pubblicità contattaci guadagna con Quotidiano.net fai di Quotidiano.net la tua Homepage aggiungi ai preferiti le news sul tuo pc rss archivio HOME - Copyright © 2008 MONRIF NET S.r.l. P.Iva 12741650159, a company of MONRIF GROUP - Informativa al trattamento dei dati personali - Powered by Softec

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Il cinguettio della protesta in Moldavia (sezione: Globalizzazione)

( da "Blogosfere" del 08-04-2009)

Argomenti: Cina Usa

Apr 09 8 Il cinguettio della protesta in Moldavia Pubblicato da Luca Dello Iacovo alle 07:53 in globalizzazione La protesta si diffonde "Se mi avessero fatto domande sulle prospettive di una rivoluzione guidata da twitter in una nazione a bassa tecnologia come la Moldavia, la mia risposta sarebbe stata probabilmente un "no" qualificato. Oggi, comunque, non ne sono più così certo". In Moldavia alcuni ragazzi hanno organizzato mobilitazioni di piazza: ieri su twitter il tema di discussione era #pman, cioè "Piata Marii Adunari Nationale", la piazza della capitale moldava Chisinau. Un post da leggere su Neteffect, blog della rivista Foreign policy ps: il giornalismo fa la differenza con i contenuti di qualità: l'opinione di Tom Glocer della Reuters. (via Tedeschini Lalli )

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SISMA ABRUZZO/ PROTEZIONE CIVILE: IN CAMPO CIRCA 8MILA UOMINI (sezione: Globalizzazione)

( da "Wall Street Italia" del 08-04-2009)

Argomenti: Cina Usa

Sisma Abruzzo/ Protezione civile: In campo circa 8mila uomini di Apcom Tremila volontari, 2mila vigili del fuoco e 1.500 militari -->Roma, 8 apr. (Apcom) - Sono impegnati sul campo per dare assistenza agli sfollati in Abruzzo tra le 7.500 e le 8mila persone. E' l'aggiornamento di questa mattina della Protezione civile che precisa che, di queste, 3mila sono i volontari, 2mila i vigili del fuoco, 1.500 gli appartenenti alle forze armate, 1.200 gli agenti delle forze dell'ordine e 800 gli operatori della Croce Rossa. Sono 17.232 le persone assistite finora, mentre si stimano circa 25mila sfollati. Stamattina presso la sala operativa nazionale della Protezione civile a Roma è atteso il ministro dell'Interno Roberto Maroni, che dovrebbe arrivare intorno alle 10. Subito dopo Maroni tornerà al Viminale, da dove si metterà in contatto con i vigili del fuoco in azione a L'Aquila per fare il punto della situazione.

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PARADISI FISCALI, SI SVUOTA LA LISTA NERA (sezione: Globalizzazione)

( da "Wall Street Italia" del 08-04-2009)

Argomenti: Cina Usa

PARADISI FISCALI, SI SVUOTA LA LISTA NERA di Attilio Geroni Lino Terlizzi La pressione del G20 di Londra comincia a produrre i suoi effetti. Il segretario generale dell'Ocse, Angel Gurria, ha annunciato ieri a Parigi che non vi è più alcun Paese sulla lista nera dei paradisi fiscali. -->Il contenuto di questo scritto esprime il pensiero dell' autore e non necessariamente rappresenta la linea editoriale di Wall Street Italia, che rimane autonoma e indipendente. – La pressione del G20 di Londra comincia a produrre i suoi effetti. Il segretario generale dell'Ocse, Angel Gurria, ha annunciato ieri a Parigi che non vi è più alcun Paese sulla lista nera dei paradisi fiscali. In pochi giorni Uruguay, Costarica, Filippine e Malaysia sono stati "spuntati" da questo elenco dopo aver preso l'impegno formale per uno scambio di informazioni sulla base degli standard internazionali fissati proprio dall'Ocse. È un passo importante, come ha riconosciuto Gurria durante la conferenza stampa tenuta al termine dell'incontro con il commissario europeo responsabile della fiscalità e delle dogane, l'ungherese Laszlo Kovacs Ma è soltanto il primo di un lungo cammino verso la trasparenza. Passare dalla lista nera a quella grigia, in compagnia di Paesi come la Svizzera, il Lussemburgo e il Lichtenstein, significa, in concreto, adeguare parti importanti delle rispettive normative fiscali ai criteri dell'Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo. In realtà è la lista grigia, formata a questo punto da 42 Paesi, a richiedere i maggiori sforzi di persuasione e monitoraggio della comunità internazionale e dell'Ocse. L'ulteriore promozione alla lista bianca si guadagna quando un Paese ha firmato accordi bilaterali sullo scambio di informazioni con almeno 12 dei 30 Paesi aderenti all'organizzazione: «È chiaro che non saremo soddisfatti se dodici paradisi fiscali raggiungeranno accordi con altrettanti centri finanziari offshore», ha puntualizzato Jeffrey Owens, direttore Ocse per la politica fiscale. «Gli impegni sono solo un primo passo. Siamo più interessati alla loro realizzazione», ha rincarato il commissario europeo Kovacs. Angel Gurria ha in sostanza dribblato le domande (numerose) dei giornalisti svizzeri sul perché, al termine del vertice di Londra, centri offshore come Macao e Hong Kong si siano ritrovati fuori lista per finire in una nota a margine come «Regioni amministrative speciali che si sono impegnate a mettere in pratica gli standard internazionali riconosciuti». L'Ocse si è limitata a replicare che la lista è fondata su criteri oggettivi. Sanzioni potrebbero essere applicate a chi non rispetta gli impegni, anche se queste - ha sottolineato il segretario generale - restano una prerogativa dei governi. Tra le misure di ritorsione figurerebbero le ispezioni ulteriori per quanti ricorrono ai centri offshore e una riduzione dei benefici fiscali legati alle attività economiche in questi territori. Nonostante l'annuncio ad effetto di ieri, alcuni esperti restano scettici poiché uscire dalla lista nera è relativamente facile grazie ad una dichiarazione d'intenti, sia pur vincolante. L'importante, sostengono, è che si assottigli rapidamente la lista grigia, dove le trattative tra singoli Stati rischiano di essere lunghe. È da oltre un decennio che l'Ocse ha cominciato a lavorare sui paradisi fiscali, all'indomani della crisi asiatica. Stavolta l'organizzazione può beneficiare di un sostegno politico planetario e in un contesto di crisi economica senza precedenti che ha reso ancora più necessario il recupero delle risorse sottratte ai governi nazionali. Secondo stime ufficiose gli assets nei centri offshore ammonterebbero ad una cifra compressa tra i 1.700 e gli oltre 11mila miliardi di dollari. Il vertice Usa-Svizzera La Svizzera inizierà il 28 aprile prossimo i negoziati con gli Usa per la revisione dell'accordo fiscale sulla doppia imposizione. L'annuncio è venuto da Washington, Berna ha confermato. Sarà il primo passo della Confederazione in direzione dell'inserimento nelle intese esistenti della sua adesione ai criteri dell'Ocse per la lotta all'evasione fiscale. Un allentamento consistente del segreto bancario, che sin qui poteva essere levato per assistenza in caso di frode fiscale, non di evasione. La Svizzera ha accordi fiscali bilaterali con 74 Paesi e dovrà rivederne almeno 12, per cominciare ad uscire dalla lista grigia ed approdare a quella bianca dei Paesi considerati pienamente cooperativi dall'Ocse. Oltre che con gli Usa, Berna ha già avviato colloqui con il Giappone. Il Governo elvetico ha contattato anche Cina, Russia, Brasile. Sul fronte europeo, molti i Paesi già sondati da Berna, tra cui Francia e Italia. Ma la vera notizia sul versante Ue è ora la ripresa dei contatti a questo riguardo con la Germania, Paese che nelle scorse settimane aveva duramente attaccato il segreto bancario elvetico. Il Governo svizzero oggi si riunisce ed all'ordine del giorno c'è anche lo sviluppo di questa fase negoziale, che per Berna ha l'obiettivo di sancire la sua uscita dalla lista grigia, mantenendo però il segreto bancario, pur emendato. Se da un lato la Svizzera tiene fede agli impegni presi, dall'altro però non mancano le critiche all'Ocse. Il ministro elvetico degli Esteri, Micheline Calmy-Rey – che tra l'altro ha incontrato a Istanbul il presidente Usa Obama, come mediatrice tra Turchia e Armenia – ha affermato che quella uscita dall'Ocse dopo il G20 di Londra è una "lista politica". Un riferimento indiretto al fatto che piazze come Hong Kong e Macao non hanno impedito la presenza della Cina nella lista bianca, così come le Isole del Canale ed i trust londinesi non hanno impedito quella del Regno Unito e alcune isole caraibiche ed il Delaware quella degli Usa. Secondo Berna ci sono stati criteri diversi, insomma, da quelli usati ad esempio per Svizzera, Austria, Lussemburgo. In ogni caso, non è certo privo di significato che il primo negoziato sia con gli Usa. Washington negli ultimi mesi non ha risparmiato attacchi al segreto bancario elvetico. Inoltre, negli Usa è ancora aperta la vicenda giudiziario-fiscale che ha coinvolto Ubs, la maggior banca svizzera, accusata di aver favorito evasioni o frodi fiscali. La banca ha pagato una multa di 780 milioni di dollari ed ha consegnato una lista di 255 clienti Usa. Ma il fisco americano vuole molte migliaia di nomi. La tensione c'è ancora e lo prova anche il fatto che Ubs ha vietato i viaggi di lavoro fuori dalla Svizzera ad un migliaio di suoi gestori, in attesa che la situazione si chiarisca. Martin Liechti, ex manager Ubs, era stato brevemente arrestato negli Usa, l'anno scorso, proprio in relazione alla indagine fiscale. Copyright © Il Sole 24 Ore. Riproduzione vietata. All rights reserved parla di questo articolo nel Forum di WSI

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AGENDA DEGLI AVVENIMENTI DI MERCOLEDI 8 APRILE 2009 (sezione: Globalizzazione)

( da "Wall Street Italia" del 08-04-2009)

Argomenti: Cina Usa

Agenda degli avvenimenti di mercoledi 8 aprile 2009 di Apcom -->Roma, 8 apr. (Apcom) - Questa l'agenda degli avvenimenti in Italia e all'estero del giorno mercoledi 8 aprile 2009. ITALIA POLITICA Roma - L'aula della Camera vota sul decreto sicurezza del Governo - Riunioni delle Conferenze dei Capigruppo della Camera e del Senato - Audizione del Garante per le Comunicazioni Corrado Calabrò in Commissione di Vigilanza sulla Rai - Riunione della segreteria del Pd sulle liste elettorali - Il Presidente del Senato Renato Schifani partecipa all'iniziativa 'Vorrei una legge che…' - Nuova visita del Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi nelle zone terremotate. CITTA' DEL VATICANO - Udienza pubblica di Papa Benedetto XVI - Conferenza stampa sulla giornata mondiale delle comunicazioni sociali ECONOMIA E FINANZA Roma - Conferenza Unificata e conferenza Stato-Regioni sul piano casa - Convegno Aspen Institute su "Ue e la crisi: come uscire dal tunnel". Intervengono il ministro dell'Economia Giulio Tremonti - Seminario Cisl su "Grandi opere e Infrastrutture per i territori: investire subito nello sviluppo del Paese" con il segretario generale Raffaele Bonanni e il ministro delle Infrastrutture Altero Matteoli - Il dl incentivi in Aula al Senato - Audizione del ministro del Lavoro Maurizio Sacconi alla commissione enti di previdenza della Camera - Audizione della Corte dei Conti in commissione Bilancio del Senato - Il ddl sviluppo all'esame della commissione Industria del Senato Milano - Si riunisce il Patto di sindacato di Mediobanca - Assemblea degli azionisti di Telecom Italia ECONOMIA INTERNAZIONALE Germania - Vengono pubblicati i dati di febbraio sugli ordini dell'industria e sul commercio con l'estero Washington - La Federal Reserve pubblica le minute dell'ultima riunione del suo organi di politica monetaria, il Fomc - Attesi dati settimanali scorte di petrolio e raffinati e dati su livelli scorte del commercio all'ingrosso nel mese di febbraio - La Sec organo di controllo del mercato azionario Usa, esamina le proposte per restringere l'uso delle vendite allo scoperto ESTERO UNIONE EUROPEA Bruxelles - Si riunisce la Commissione europea. In agenda nuove norme per l'acquacoltura sostenibile, aiuti ai paesi in via di sviluppo, una proposta per diminuire i ritardi dei pagamenti nell'Ue Praga - Si riunisce la Trojka Ue-Russia a livello dei direttori politici NUOVA EUROPA Russia - Ekaterinenburg, il ministro dell'Industria Viktor Khristenko partecipa al Forum economico italo-russo Germania - Berlino, visita del premier croato Ivo Sanader Sarajevo - Troika europea (ministri Esteri di Francia, Repubblica ceca e Svezia) in visita, incontreranno alti dirigenti bosniaci e della comunità internazionale MONDO Cina - Pechino, conferenza stampa dell'amministratore delegato di Intel Craig Barrett Gran Bretagna - Londra, Oxfam presenta il suo rapporto sull'impatto della crisi economica sulla popolazione nel Regno Unito Iran - Teheran, si festeggia la giornata nazionale della

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CINA/ VENDUTE 1,03 MILIONI DI AUTO IN MARZO (sezione: Globalizzazione)

( da "Wall Street Italia" del 08-04-2009)

Argomenti: Cina Usa

Cina/ Vendute 1,03 milioni di auto in marzo di Apcom Superate per il terzo mese consecutivo le vendite degli Usa -->Shanghai, 8 apr. (Ap) - Dati preliminari mostrano che le vendite di automobili in Cina sono salite ad almeno 1,03 milioni in marzo, superando per il terzo mese consecutivo le vendite degli Stati Uniti. Lo riferiscono oggi i media cinesi. Le vendite delle 14 principali case automobilistiche, che rappresentano circa il 90 per cento delle vendite totali, sono state 1,026 milioni nel mese di marzo, secondo quanto riferisce il giornale statale Shanghai Securities News, che cita Chen Bin, capo del dipartimento industria della principale agenzia economica cinese. Le vendite nel marzo del 2008 erano state di 1,06 milioni.

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LODI CI SONO anche 10 volontari della Protezione civile lodigian... (sezione: Globalizzazione)

( da "Giorno, Il (Lodi)" del 08-04-2009)

Argomenti: Cina Usa

PRIMO PIANO pag. 2 LODI CI SONO anche 10 volontari della Protezione civile lodigian... LODI CI SONO anche 10 volontari della Protezione civile lodigiana tra quanti stanno portando i primi aiuti nelle zone terremotate, mentre altri 100 hanno dato disponibilità a intervenire qualora la Regione lo chiedesse. Della pattuglia lodigiana fanno parte 2 tecnici volontari, che stanno verificando la staticità degli edifici nell'abitato di Fossa. Gli altri 8 volontari, 5 del Gruppo di Somaglia e 3 del Gruppo di Livraga, si sono uniti ieri sera alla colonna mobile della Lombardia per portare container con bagni e docce nella zona di Monticchio, dove, insieme ai gruppi di altre province lombarde, stanno allestendo un campo di accoglienza. Attualmente nelle zone colpite dal sisma c'è particolare bisogno di volontari professionisti (ingegneri, geometri, architetti). Molte sono state le manifestazioni di solidarietà pervenute da parte dei cittadini che hanno cercato di offrire la loro disponibilità per recarsi sui luoghi colpiti dal terremoto. «Nell'arco dell'intera giornata dichiara l'Assessore provinciale alla Protezione Civile, Antonio Bagnaschi abbiamo ricevuto numerose segnalazioni di disponibilità da parte di singoli cittadini, che voglio ringraziare per la grande sensibilità, solidarietà e partecipazione al dolore e alla tragedia che stanno vivendo gli abruzzesi in queste ore. Per non rallentare le operazioni di coordinamento in questa fase possono partecipare alle operazioni solo volontari addestrati ad affrontare questo tipo di emergenze». ANCHE PAVIA si mobilita. Per l'emergenza in Abruzzo si sono mossi soccorritori, ma anche offerte di aiuto a distanza. Delle due colonne mobili regionali partite dalla Lombardia per raggiungere i luoghi colpiti dal terremoto, la seconda, formata da circa 120 volontari, è composta anche da forze appartenenti alla Colona mobile provinciale di Pavia. Ne fanno parte 5 volontari del gruppo comunale e 3 volontari della Croce Azzurra, entrambi di Vigevano, con un'ambulanza attrezzata a Centro mobile di rianimazione. «La zona in cui dovranno operare spiega una nota diramata ieri dalla Provincia è il Borgo di Bazzano, alle porte dell'Aquila, dove dovranno allestire un campo di accoglienza per gli sfollati». L'ufficio di Protezione civile della Provincia di Pavia ha già allertato le organizzazioni di volontariato, ricevendo la disponibilità alla partenza di circa 200 volontari. «Stiamo assistendo in queste ore - commenta l'assessore provinciale con delega alla Protezione civile, Dario Invernizzi - a una grande gara di solidarietà. La nostra struttura riceve molte telefonate di persone che vogliono mettersi a disposizione per prestare il proprio aiuto, ma anche di chi vuole donare sangue, vestiti, generi di conforto, e cittadini che ci chiedono come poter far parte della Protezione civile».

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Il Pentagono taglia sullo Scudo (sezione: Globalizzazione)

( da "Avvenire" del 08-04-2009)

Argomenti: Cina Usa

MONDO 08-04-2009 Il Pentagono taglia sullo Scudo DA WASHINGTON M eno fondi per la guerra convenzionale, più soldi per l'acquisto di aerei telecomandati (i droni) e per le dotazioni di intelligence. Il Pentagono dell'era di Barack O- bama sarà più concentrato a preparare la risposta a scenari di guerriglia come quelli incontrati in Iraq e Afghanistan, che non a schierare le forze per conflitti tradizionali contro potenze come Russia e Cina. È il messaggio che arriva dal ministro della Difesa Robert Gates, che nel presentare il bilancio militare 2010 ha annunciato una «direzione strategica fondamentalmente diversa» per le forze armate americane. La svolta non è solo teorica, ma ha immediate conseguenze nelle scelte del Pentagono su come utilizzare il proprio enorme budget di oltre 500 miliardi di dollari l'anno. E gli annunci fatti da Gates si traducono in tagli a giganteschi programmi di difesa, con conseguenti perdite di migliaia di posti di lavoro negli Usa. A cadere sotto le sforbiciate del capo del Pentagono anche lo scudo antimissile, che vede ridotto di un miliardo e 400 milioni dollari il finanziamento. Ridimensionati anche altri progetti di primi piano, come il caccia F-22 e il nuovo elicottero presidenziale in via di realizzazione da parte di Lockheed e AgustaWestland (controllata di Finmeccanica). Il caccia, pensato per scenari ancora da Guerra Fredda, non andrà oltre la realizzazione dei 187 esemplari (da 140 milioni di dollari ciascuno) già programmati. La Lockheed aveva avvertito nei giorni scorsi che un taglio di questo genere può avere la conseguenza di far saltare quasi 95.000 posti di lavoro. Quanto al programma VH-71, che prevedeva la realizzazione del prossimo elicottero "Marine One" su cui far volare O- bama, Gates ha ritenuto che le difficoltà emerse per far fronte alle continue richieste di nuove misure di sicurezza da installarci, abbiano mandato i costi fuori controllo: «Dovevano essere 23 elicotteri ha detto in una conferenza stampa al Pentagono al costo di 6,5 miliardi di dollari. Oggi il programma ha una stima di costi oltre i 13 miliardi di dollari, è in ritardo di sei anni, e corre il rischio di non poter fornire le capacità richieste». I tagli riguardano ambiziosi e costosissimi programmi relativi a unità navali, satelliti, aerei e piattaforme militari pensate con priorità diverse. Il Congresso adesso dovrà valutare la lista del Pentagono, e si prospetta una battaglia per le pressioni che l'industria militare è in grado di esercitare sui membri di Camera e Senato, per difendere stabilimenti e posti di lavoro. ( R.E.) Gates presenta il budget per la Difesa: ridotti gli aerei F-22, unità navali e gli elicotteri Vh-71. Meno fondi per il sistema anti-missili. Più droni e intelligence contro i terroristi

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Più e meno negozietti, ma chi paga le conseguenze? (sezione: Globalizzazione)

( da "Giorno, Il (Lecco)" del 08-04-2009)

Argomenti: Cina Usa

LE NOSTRE INIZIATIVE pag. 13 Più «globalizzazione» e meno negozietti, ma chi paga le conseguenze? RIFLESSIONI SE CHIEDIAMO a un anziano cosa significa «globalizzazione», forse non lo sa; ma non sa nemmeno che è proprio lui a farne le spese. Questa situazione ha avuto infatti un effetto negativo sulla sopravvivenza dei piccoli negozi, soprattutto nei centri di montagna come Torre de' Busi. Fino a qualche anno fa era possibile trovare un panificio, un negozio di generi alimentari, un ristorante, un'edicola. Ormai è sparito tutto. Lo sviluppo di grandi centri commerciali ha fatto sì che le piccole botteghe, non potendo più reggere la concorrenza, abbassassero le saracinesche. È vero che a causa della vita frenetica di oggi, fa anche comodo fare la spesa in un grande supermercato, dove si trova una grande varietà di prodotti, si può fare una scelta personalizzata e in breve tempo si riempiono carrelli. A pagarne le conseguenze sono però sicuramente gli anziani, che provano nostalgia per i negozietti e disagi enormi per non poter fare di persona la spesa. Come era bello quando ogni mattina si andava con la borsa a fare il giro, anche in una sola bottega, per comprare ciò che serviva e avere anche l'occasione di scambio di qualche parola con chi si incontrava lungo il tragitto o in negozio! La chiusura delle botteghe nei paesini ha creato loro grandi problemi. Chi è solo o non autonomo deve far comprare la spesa da parenti o amici motorizzati. Agli anziani non sono rimasti che gli ambulanti che vendono formaggi, insaccati o frutta. Ad essi è negato il consumo intelligente.

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Sta nascendo un mondo migliore?. (sezione: Globalizzazione)

( da "Giornale.it, Il" del 08-04-2009)

Argomenti: Cina Usa

Sul Giornale di oggi intervisto Bob Thurman, personaggio di grande caratura, sebbene poco noto in Italia. E' uno dei principali consiglieri del Dalai Lama, saggista di grande successo, la rivista "Time" lo inserì tra i dieci americani più influenti. Il suo è il punto di vista di un americano spirituale, che nella crisi finanziaria inizia a vedere una grande opportunità: quella di creare un mondo migliore. Secondo Thurman "è un bene che la coscienza collettiva degli americani si sia risvegliata. Urlano un poco? Se la gente smette di dare ascolto a certe élite e costringe chi ha provocato questo disastro a prendersi le proprie responsabilità questo può essere positivo», mentre prima la coscienza era assopita "perché prevaleva l'egoismo. Molti si rendevano conto degli abusi di un gruppo ristretto di persone, di lobbies molto potenti come quelle delle banche, ma finché riuscivano ad andare avanti si dicevano: cosa posso rimediare da solo? E siccome tutti pensavano così, nulla cambiava davvero. D'altronde bastava accendere la tele per distrarsi: chi parlava dei problemi reali? Nessuno, tutto era trasformato in uno spettacolo, anche l'informazione». Questa crisi è un'opportunità "perché il sistema così non poteva funzionare: stavamo correndo verso il disastro. Tutto a credito, tutto esasperato, centinaia di milioni di persone strappate alla campagne. Il governo americano e le grandi istituzioni dicevano ai Paesi piccoli: non potete proteggere i piccoli coltivatori. Così tutta la produzione finiva nelle mani dei grandi gruppi. E gli agricoltori senza più lavoro che cosa fanno? Vanno nelle città dove vivono nelle baraccopoli. È progresso questo? Ora c'è la possibilità di creare sistema più equilibrato. Era un'economia guidata dall'avidità, che ignorava i limiti delle risorse naturali e il rispetto della natura. Ora c'è la possibilità di creare un sistema più saggio, basato sui valori positivi dell'uomo». Thurman ricorda che "dopo ogni grande tragedia, la gente si scopre migliore. All'indomani dell'undici settembre i newyorkesi erano solidali, si cercavano, si aiutavano", li interpeta come segnali di una trasformazione della coscienza e della sensibilità collettive. E se osserviamo quel che sta accadendo in Abruzzo l'intuizione di Thurman trova conferme. Il mio collega Cristiano Gatti, racconta la straordinaria dignità degli abitanti delle zone colpite. Scrive in un bellissimo articolo: "Di sventure e di dolore, di lutto e di rabbia, insomma di creature afflitte e dolenti ormai ne abbiamo viste tante, passando da un cataclisma all'altro. Ma mai, lo dico da semplice testimone neutrale, ho ammirato un simile affresco di spontanea compostezza, di sano orgoglio, di rigoroso rispetto. L'Aquila e dintorni sono a pezzi, non c'è famiglia che non abbia un buon motivo per piangere, ma da questo girone infernale si alza solo silenzio, decoro, contegno. E voglia di ricominciare. Parole toccanti. Rifletto e mi chiedo: dalla crisi economica, dalle tragedie, sta nascendo davvero un mondo migliore? Scritto in capitalismo, crisi, società, globalizzazione, Italia, gli usa e il mondo Non commentato » (Nessun voto) Loading ... Il Blog di Marcello Foa © 2009 Feed RSS Articoli Feed RSS Commenti Invia questo articolo a un amico 07Apr 09 Terremoto, l'Italia che reagisce bene (con qualche eccezione) Per una volta l'Italia ha stupito in bene reagendo alla tragedia dell'Abruzzo: anzichè dividersi in polemiche sterili, il Paese si è unito. I soccorsi sono stati rapidi, la solidarietà della gente comune commovente, la reazione dei partiti finalmente responsabile. Ho apprezzato molto l'intervento di Franceschini in Parlamento che, senza se e senza ma, ha offerto il proprio sostegno a Berlusconi che, senza se e senza ma, l'ha accettato. Bene, con qualche ulteriore riflessione: 1) Ora si tratta di continuare su questa strada, scongiurando il rischio, molto alto, che passata l'emozione, prevalgano antiche e cattive abitudini ovvero che i fondi stanziati per la ricostruzione non arrivino mai, o solo in parte, a chi ne ha davvero bisogno. 2) Questa tragedia conferma, purtroppo, la mancanza di una cultura della prevenzione nel nostro Paese. In una zona a forte sismico troppi edifici non sono stati messi a norma e questo spiega perchè a crollare non sono state solo case vecchie ma anche edifici recenti. 3) Nonostante il cordoglio, qualcuno non si è trattenuto dall'insinuare qualche polemica. Per un certo mondo, il solito (ovvero il popolo di Grillo, Travaglio, Di Pietro), il terremoto si poteva prevedere e considera Giuliani, l'esperto che sostiene di averlo annunciato, un incompreso da difendere. Peccato che la sua previsione fosse imprecisa: aveva previsto il sisma per il 29 marzo a Sulmona. Immaginiamo che le autorità gli avessero prestato ascolto: migliaia di persone sarebbero state evacuate, poi il 30 o il 31 marzo fatte rientrare a casa. L'Aquila e i paesi circostanti non sarebbero stati risparmiati dalla scossa che ha colpito il 6 aprile, con epicentro il comune di Catipignano. Ieri ho partecipato a una trasmissione radiofonica in Francia su Rtl e uno dei più famosi sismologi francesi - dunaue senza alcun legame con il governo italiano - ha confermato che è impossibile prevedere i terremoti. La polemica non dovrebbe nemmeno iniziare, ma temo che di Giuliani sentiremo parlare a lungo. Sui blog di Grillo è Di Pietro tira già una certa aria.. sì, diventerà un eroe, un perseguitato, un nuovo simbolo di un'Italia confusamente arrabbiata e facilmente manipolabile. O sbaglio? AGGIORNAMENTO: tutti i leader del mondo hanno espresso all'Italia solidarietà e cordoglio, anche il presidente Obama, con toni partecipi e una lunga telefonata a Berlusconi. Lo ringraziamo, ma poi l'ambasciata americana ha deciso lo stanziamento di 50 mila dollari per l'assistenza umanitaria. Dico: 50mila dollari. Un pensierino ino ino ino, peraltro non richiesto dall'Italia. Il governo americano poteva proprio rispiarmarselo. Scritto in comunicazione, pdl, politica, partito democratico, spin, Italia, società, manipolazione, giornalismo Commenti ( 45 ) » (3 voti, il voto medio è: 5 su un massimo di 5) Loading ... Il Blog di Marcello Foa © 2009 Feed RSS Articoli Feed RSS Commenti Invia questo articolo a un amico 05Apr 09 Obama è il nuovo Gorbaciov? Ammettiamolo: questo viaggio in Europa e Turchia sancisce un grande successo di immagine per Obama. La stampa lo ha esaltato e non capita mai che un presidente, all'estero, venga accolto da folle in delirio. O meglio: succedeva a Gorbaciov ai tempi della perestroika. Obama in Germania ha parlato a un'assemblea di cittadini adoranti e i sondaggi rivelano che, se si candidasse alle elezioni politiche di fine settembre, batterebbe agevolmente Angela Merkel. Come Gorbaciov ha sposato una donna dal carattere forte, carismatico e capace di rompere gli schemi. La sua straripante popolarità dimostra che gli Usa, quando usano i toni giusti, possono essere ancora amati nel mondo e dunque che l'antiamericanismo non era viscerale, né irreversibile, ma limitato agli eccessi dell'era Bush. Infatti le proteste di strada non erano rivolte contro di lui. L'analogia con Gorbaciov, però, rischia di essere anche politica, sebbene non altrettanto drammatica nell'esito finale. L'esperienza del profeta della glasnost si concluse con il crollo dell'Urss, quella del primo presidente afroamericano difficilmente terminerà con l'implosione degli Stati Uniti. Ma proprio questo primo viaggio ha svelato al mondo un'altra America, meno sicura di sé, improvvisamente umile, a tratti quasi implorante. Quella di un tempo era abituata a imporre i compromessi, quella di oggi dà l'impressione di subirli. Il G20 è stato salutato come un grande successo, ma Washington non ha ottenuto l'impegno di tutti i Paesi a varare una maxi-manovra di stimolo. Dal vertice della Nato si aspettava un impegno ampio e coordinato da parte degli alleati per l'invio duraturo di nuove truppe in Afghanistan, ha ottenuto lo spiegamento di 5mila uomini limitato alle elezioni presidenziali. Eppure nelle scorse settimane aveva esercitato pressioni fortissime per piegare le resistenze degli europei. Inutilmente: per la prima volta il Vecchio Continente può dire no, senza temere lacerazionie tanto meno ritorsioni. La Ue è diventata improvvisamente forte? No, è quella di sempre caotica, litigiosa, multicefala. Semmai è l'America a essere divenuta debole. Obama ha avuto l'onestà intellettuale di ammetterlo: «Siamo stati noi a provocare la crisi finanziaria», da cui, però, gli Stati Uniti non possono uscire da soli. Ha bisogno degli altri, come ben sappiamo. E allora Obama è costretto ad assumere un registro inconsueto per un capo della Casa Bianca: quello del mediatore, dell'amico bonario, del leader che parla poco e ascolta molto. Nei due vertici - G20 e Nato - ha dovuto ritagliarsi un ruolo di negoziatore, di pacificatore. La sua è un'America che tende la mano e riscopre il consenso. Con un dubbio: Obama sta gestendo un periodo di difficoltà transitoria in attesa di riprendere il ruolo di superpotenza o, come Gorbaciov, verrà ricordato come il gestore di un grande Paese che declina tra gli applausi del mondo? Scritto in era obama, crisi, europa, globalizzazione, gli usa e il mondo, germania, francia Commenti ( 39 ) » (7 voti, il voto medio è: 2.86 su un massimo di 5) Loading ... Il Blog di Marcello Foa © 2009 Feed RSS Articoli Feed RSS Commenti Invia questo articolo a un amico 03Apr 09 Dal G20 pochi fatti, molto ottimismo. Basterà? La Merkel ha parlato di un compromesso storico, Obama ieri era raggiante; tutti i leader hanno salutato con enfasi i risultati del G20. Ed è normale che sia così: tentano di infondere fiducia e speranza, nel tentativo, perlomeno, di sbloccare i consumi. E le Borse hanno risposto. Tuttavia analizzando i contenuti ci si accorge che, come previsto, il G20 ha portato poche novità. L'unica è l'aumento dei fondi a disposizione del Fmi: erano previsti 500 miliardi, saranno 750. per il resto: - hanno annunciato che intendono regolamentare gli hedge funds e le agenzie di rating. Bene, ma le norme devono essere ancora stabilite e il dibattito rischia di essere lungo. - secondo Brown "non ci saranno più i bonus per i manager che fanno fallire le società". Era ora, ma più che altro è un auspicio condiviso, perchè ogni Paese, com'è ovvio, deciderà autonomamente se e come realizzarlo. - hanno dichiarato di aver posto le fondamenta per "ripulire i bilanci delle banche dagli asset tossici", ma anche questa è una dichiarazione d'intenti. In realtà, i Paesi continuano a procedere in ordine sparso e un codice comune appare ancora lontano. L'economista Giorgio Barba Navaretti ( vedi l' intervista uscita sul Giornale) rileva due punti innovativi: l'impegno a far ripartire il commercio mondiale e l'ammissione che la crescita non potrà più dipendere solo dagli Usa, ma da quello che definisce "un traino globale", in cui i Paesi come Cina, India, Brasile avranno un ruolo sempre più importante. Ma questo avrà effetto nel lungo periodo: a breve è improbabile che queste economia possano generare una domanda interna molto forte. Complessivamente il G20 è stato insoddisfacente su due punti: - il pacchetto da 1100 miliardi non serve a rilanciare l'economia mondiale - il problema più urgente, quello di una riforma strutturale del sistema finanziario mondiale è irrisolto. Intanto proprio ieri gli Stati Uniti hanno allentato il mark-to-market ovvero la norma che obbligava le banche a valutare ogni giorno il prezzo di mercato dei prodotti finanziari e siccome molti di questi non hanno acquirenti le banche erano costrette a iscrivere a bilancio perdite colossali. Ora invece potranno diluirle nel tempo, nella speranza che in futuro i prodotti tossici valgano più di zero. Insomma , cambiano i parametri anzichè affrontare le cause del male. L'impressione è che il G20 si servito soprattutto a spargere tanta cipria sulla crisi mondiale, nel tentativo di cambiare la psicologia catastrofista dei mercati, infondendo ottimismo, avvalorando l'impressione che la situazione sia sotto controllo. Il tentativo in sè è comprensibile, ma basterà per risollevare l'economia globale? Scritto in spin, era obama, banche, capitalismo, crisi, società, economia, gli usa e il mondo, germania, globalizzazione, europa, francia Commenti ( 44 ) » (5 voti, il voto medio è: 4.6 su un massimo di 5) Loading ... Il Blog di Marcello Foa © 2009 Feed RSS Articoli Feed RSS Commenti Invia questo articolo a un amico 02Apr 09 Che tristezza, la Cnn (e un certo giornalismo). Ieri pomeriggio decine di migliaia di persone hanno preso d'assalto la City, spaccando vetrine delle banche, accerchiando la Banca d'Inghilterra; ci sono stati tafferugli, feriti e un morto. Ieri pomeriggio mi sono sintonizzato sulla Cnn: da sempre in questi frangenti è la più rapida e la più completa; ma ieri sembrava stesse su un altro pianeta. Mentre la protesta esplodeva, la Cnn ci ha parlato di Obama dalla regina, del menu preparato dallo chef dei vip, dei preparativi della cena del G20, ha mostrato fino alla nausea le immagini di Obama sorridente con Medvedev e il presidente cinese Hu Jintao. E i disordini? Un collegamento di un paio di minuti, come si trattasse di un fatto marginale. Le possibilità sono due: o la Cnn ha commesso un grave errore giornalistico oppure ha volutamente minimizzato i disordini di Londra. Propoendo per la seconda ipotesi e vi spiego perchè: da quando negli Usa è esplosa la protesta contro i bonus dei manager Aig, l'establishment finanziario e politico teme che le proteste, per ora isolate, possano estendersi; dunque il messaggio che gli spin doctor trasmettono ai media è di essere cauti, di non infiammare gli animi, di minimizzare. E la Cnn si è adeguata, come se fosse una tv di regime. Da notare che nessun media europeo ha fatto altrettanto, sebbene molti governi siano assai preoccupati e abbiano inviato messaggi analoghi: tutti i mezzi d'informazione, di destra e di sinistra, hanno dato spazio alle proteste, giudicandole, giustamente, una notizia importante. Che tristezza, la Cnn e, purtroppo, non è l'unico episodio negativo che riguarda la stampa americana che negli ultimi anni ha assecondato senza critiche la guerra in Irak, ha censurato inchieste su Madoff (è successo al Wall Street Journal), e per oltre un decennio non ha analizzato, nè denunciato gli abusi e le storture della casta finanziaria di Wall Street, di cui, anzi, era diventata il megafono. E questi non sono che alcuni esempi. La stampa europea (e quella italiana) ha molti difetti, ma per anni abbiamo considerato quella americana come un modello da imitare. Ora non più. Il livellamento, è verso il basso e non è una buona notizia per il giornalismo occidentale. Scritto in manipolazione, era obama, spin, crisi, comunicazione, società, europa, gli usa e il mondo, notizie nascoste, democrazia, globalizzazione, giornalismo Commenti ( 41 ) » (2 voti, il voto medio è: 5 su un massimo di 5) Loading ... Il Blog di Marcello Foa © 2009 Feed RSS Articoli Feed RSS Commenti Invia questo articolo a un amico 31Mar 09 G20, tanto rumore per poco. E l'America non fa più paura. Dunque, ci siamo. Obama arriva oggi a Londra e domani vedrà i leader dei venti principali Paesi industrializzati; ma questo vertice, ritenuto da tutti fondamentale, si concluderà con ogni probabilità con pochi risultati concreti, che non è difficile prevedere: un impegno generico a una nuova regolamentazione degli hedge funds, misure contro i paradisi fiscali, nuovi fondi al Fmi. Le riforme strutturali resteranno nel cassetto e lo strapotere della finanza sull'economia reale non verrà rimesso in discussione: questo espone il mondo a nuovi choc. Una delle novità più importanti riguarda il rapporto tra l'America e l'Europa. Come ho scritto in un pezzo sul Giornale, l"'Europa ha deciso di non seguire l'America sulla via del rilancio economico, perlomeno non secondo le modalità statunitensi. Obama, in circa due mesi, ha approvato misure, che, inclusi i salvataggi delle banche e delle industria in difficoltà, toccheranno l'astronomica cifra di 4500 miliardi di dollari, pari quasi al 30% del Pil. E per settimane l'amministrazione Obama, con il martellante sostegno della stampa, ha tentato di convincere l'Unione europea ad uniformarsi agli Usa. Ma la cancelliera tedesca Merkel, spalleggiata da Sarkozy, ha tenuto duro e ha vinto". I consiglieri della Casa Bianca hanno annunciato che "Obama non insisterà con i leader dei venti Paesi più importanti del pianeta sulla necessità di varare la prima, grande, coordinata manovra mondiale. La bozza della risoluzione, trapelata su un giornale tedesco, esprimerà un auspicio generico, senza alcun vincolo. Come dire: ognuno faccia da sé". L'Europa ritiene più importante salvaguardare la solidità dei conti pubblici e limitare i rischi di un'iperinflazione, l'America, invece, la cui economia è basta al 75% sui consumi, deve far ripartire ad ogni costo l'economia. Il viaggio confermerà la straordinaria popolarità di Obama, ma sarà inconcludente anche su altri dossier, soprattutto sull'Afghanistan: fino a poche settimane fa Washington pretendeva dagli europei l'invio di nuove truppe al fianco dei marines, ma nella Ue questa eventualità è talmente impopolare da indurre i governi a respingere le pressioni americance. E l'America è così debole da abbozzare: al vertice della Nato la questione delle nuove truppe a Kabul passerà sotto traccia. La mia impressione è che politicamente il viaggio di Obama rischia di essere ricordato come il primo di un'America a cui il mondo non riconosce più lo status di superpotenza. Perchè dire no aall'America oggi si può, e non basta un presidente mediatico a ridare prestigio e credibiltà a un Paese a cui il mondo, all'unanimità, rinfaccia la responsabilità della crisi. Scritto in era obama, banche, capitalismo, crisi, economia, europa, gli usa e il mondo, germania, democrazia, globalizzazione, francia Commenti ( 53 ) » (5 voti, il voto medio è: 4.8 su un massimo di 5) Loading ... Il Blog di Marcello Foa © 2009 Feed RSS Articoli Feed RSS Commenti Invia questo articolo a un amico 28Mar 09 Nasce il Pdl, ma saprà darsi un'identità? Nasce il Pdl, bene. E non è difficile prevedere che sarà vincente, perchè Berlusconi è la figura di riferimento da oltre 15 anni e alla maggioranza degli italiani è assai gradira e perchè i partiti conservatori, in Italia, ma non solo, affrontano la crisi meglio di una sinistra moderata che, avendo fatto proprio il dogma liberista (ricordate il libro di Giavazzi e Alesina?), ora appare meno credibile di un centrodestra, dove nel corso degli anni non sono mancate le critiche allo stapotere della finanza e alla deriva morale della società ( vedi Tremonti, Bossi, certi esponenti di An). Tuttavia il Pdl corre lo stesso rischio del Pd, che è fallito perchè non è riuscito a darsi una nuova identità ovvero non ha saputo creare una sintesi innovativa tra i cattolici sociali e i post comunisti. Al Pd, come già osservato su questo blog, manca il senso di appartenenza. La domanda che mi pongo è la seguente: il popolo di Forza Italia e, soprattutto, il popolo di An, che è più piccolo ma più coeso, saprà riconoscersi nel Pdl? Ovvero: il nuovo partito sarà sentito come proprio dai militanti? Avrà una coerenza ideologica, programmatica, sociale? Se la risposta sarà negativa, non è difficile prevedere un aumento dei consensi a Lega e Udc, che hanno già un profilo consolidato e sono facilmente riconoscibili dagli elettori. Il successo del nuovo partito nel medio e lungo periodo si gioca sull'identità. Che dovrà essere forte, autentica, condivisa. O sbaglio? Scritto in politica, pdl, partito democratico, democrazia, Italia Commenti ( 70 ) » (4 voti, il voto medio è: 4.5 su un massimo di 5) Loading ... Il Blog di Marcello Foa © 2009 Feed RSS Articoli Feed RSS Commenti Invia questo articolo a un amico 25Mar 09 Ma il mercato distorce la realtà? Soros dice di sì. Di questi tempi abbiamo parlato molto di economia e mi spiace dover restare in tema, ma sono rimasto colpito da questa affermazione di George Soros, l'ex speculatore che affossò la lira e la sterlina negli anni Novanta e che ora è diventato un guru economico-filosofico-filantropico. Con i mercati ha guadagnato miliardi e i fondi Hedge da lui creati continuano a guadagnarne molti (pare). Eppure ieri durante un incontro con il minostro del Tesoro Usa Geithner ha pronunciato questa frase che ha scioccato l'America: "L'idea che i mercati (finanziari) siano in grado di correggersi da soli si è dimostrata falsa. I mercati, anzichè rispecchiare la realtà sottostante, la distorgono sempre". La mia prima reazione è stata di stizza: ma come, proprio lui fa queste considerazioni? Il personaggio non è certo coerente.. ma, pensandoci bene, forse non ha tutti i torti. Mi spiego: io sono da sempre un liberale e penso che l'economia di mercato abbia consentito di portare sulla via del benessere intere nazioni. Ma ho l'impressione - anzi, la certezza - che i mercati finanziari oggi non siano il risultato del normale incrocio tra domanda e offerta. E questo a causa dei derivati e dei prodotti di ingegneria finanziaria. Qualcuno sa dirmi l'utilità di questi strumenti? Nati a fin di bene ovvero per permettere agli operatori e agli industriali di cautelarsi contro rischi di cambio o sbalzi nelle quotazioni, sono diventati dei mostri che con l'effetto leva consentono profitti o perdite inimmaginabili. Ma servono all'economia reale? Consentono una miglior valutazione delle società quotate? La risposta a queste domande è no: non servono a nulla se non a una certa finanza. E l'effetto leva è così vertiginoso da distorgere molte valutazioni, accentuando spasmodicamente i movimenti al rialzo o al ribasso di borse, valute, materie prime, obbligazioni. Ricordate il petrolio? Su su fino a 150 dollari, poi già sotto i 40, il dollaro che passa da 1,25 a 1,45 in dieci giorni e poi torna a 1,25. Tutto questo è innaturale e superfluo. E allora perchè non limitarli o addirittura abolirli, progressivamente? I trader, certi banchieri, gli speculatori hanno già fatto abbastanza danni. Che la festa finisca e che il mercato torni ad essere il mercato, in un'ottica autenticamente liberale. Domanda: Che Soros abbia ragione? Scritto in capitalismo, crisi, banche, manipolazione, globalizzazione, economia, notizie nascoste Commenti ( 91 ) » (6 voti, il voto medio è: 4.33 su un massimo di 5) Loading ... Il Blog di Marcello Foa © 2009 Feed RSS Articoli Feed RSS Commenti Invia questo articolo a un amico 24Mar 09 Il piano Geithner? Un'altra beffa. I mercati finanziari hanno reagito con entusiasmo al piano del ministro del Tesoro americano Geithner e non è difficile capire perchè: non fa altro che prorogare lo strapotere della casta finanziaria di Wall Street. Come hanno evidenziato alcuni commentatori (segnalo al riguardo l'ottimo fondo di Luigi Zingales sul Sole 24Ore), la manovra messa a punto dall'Amministrazione Obama si risolve in uno straordinario regalo alle banche che hanno provocato il dissesto finanziario, in un incentivo agli hedge funds che potranno indebitarsi a spese del contribuente, e persino in un premio alle agenzie di rating che per valutare i nuovi fondi di asset tossici intascheranno un miliardo di dollari. Sul Giornale di oggi do voce anche a un'illustre economista, Alice Rivlin, ex membro del board della Federal Reserve, che sebbene con qualche perplessità difende il piano. Tuttavia resto molto scettico, per queste quattro ragioni: 1) Il piano ignora le cause strutturali del dissesto. Anche se avesse successo, non impedirebbe alle banche di ripetere gli stessi errori del passato. infatti, secondo voci accreditate, gli istituti bancari non hanno ancora rinunciato alle operazioni di ingegneria finanziaria, insomma continuano a trastullarsi con derivati, cartolarizzazioni, eccetera. 2) Il fondo dovrebbe essere alimentato con mille miliardi di dollari, ma l'ammontare dei debiti tossici è di gran lunga superiore a questa pur ingente cifra. Verosimilmente, non sarà sufficiente per risanare completamente i bilanci delle banche. 3) La Cina è sempre più diffidente nei confronti degli Stati Uniti e sempre meno disposta a indebitarsi in dollari. Ieri, d'accordo con la Russia, ha lanciato l'idea di una moneta globale al posto della valuta statunitense. L'ipotesi appartiene a un futuro lontano. Ma il solo fatto che venga presa in considerazione è indicativa delle intenzioni di Pechino. 4) L'economia americana si basa per il 75% sui consumi e le misure varate dal governo faranno esplodere prima il deficit e poi il debito pubblico, che potrebbe arrivare in appena due anni all'80% del Pil. E ci vorranno molti anni per riconvertirla all'industria. Le sue debolezze sono strutturali. L'ottimismo di molti operatori è davvero giustificato? Scritto in banche, capitalismo, crisi, era obama, economia, cina, globalizzazione, gli usa e il mondo Commenti ( 63 ) » (3 voti, il voto medio è: 5 su un massimo di 5) Loading ... Il Blog di Marcello Foa © 2009 Feed RSS Articoli Feed RSS Commenti Invia questo articolo a un amico 21Mar 09 Non chiedete a Obama di essere spontaneo Ma Obama è davvero un grande comunicatore? Ne dubito. O meglio, dipende dalle circostanze. Come spiego in un articolo pubblicato oggi sul Giornale, il presidente degli Stati Uniti è soprattutto un grande interprete, ma solo di discorsi scritti, spesso da altri. Sa leggere, sa recitare bene. Ma è terrorizzato quando deve parlare a braccio. Infatti, ha sempre appresso il teleprompter (vedi foto) ovvero il "gobbo elettronico", anche quando deve intervenire in pubblico solo per pochi secondi. Non sa improvvisare, non sa essere spontaneo. Io dico: non paragonatelo a Roosevelet, nè a Kennedy, nè a Reagan. Quella era un'altra categoria. Obama senza il suo spin doctor David Axelrod è perso. Scritto in spin, comunicazione, era obama, presidenziali usa, gli usa e il mondo, giornalismo Commenti ( 72 ) » (4 voti, il voto medio è: 4.75 su un massimo di 5) Loading ... Il Blog di Marcello Foa © 2009 Feed RSS Articoli Feed RSS Commenti Invia questo articolo a un amico Post precedenti Chi sono Sono inviato speciale di politica internazionale. Sposato, ho tre figli. Risiedo a Milano e giro il mondo. Tutti gli articoli di Marcello Foa su ilGiornale.it contatti Categorie banche (10) blog (1) capitalismo (11) cina (19) comunicazione (3) crisi (14) democrazia (62) economia (32) era obama (18) europa (14) francia (25) germania (6) giornalismo (52) giustizia (2) gli usa e il mondo (66) globalizzazione (48) immigrazione (40) islam (20) israele (2) Italia (153) manipolazione (7) medio oriente (13) notizie nascoste (47) partito democratico (3) pdl (2) politica (2) presidenziali usa (23) progressisti (3) russia (14) sicurezza (1) sindacati (1) società (26) spin (8) svizzera (5) turchia (12) Varie (17) I più inviati Dietro la vicenda Alitalia la mano della lobby europea - 4 Emails Una vita meritocratica... - 4 Emails Abbiamo vinto l'Expo. 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Paolo Mazzarri: Caro Marcello, l'assenza di cultura della prevenzione in Italia è una triste verità. Per... Ultime news Le vittime sono 251. 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"La crisi? È la nostra grande occasione" (sezione: Globalizzazione)

( da "Giornale.it, Il" del 08-04-2009)

Argomenti: Cina Usa

n. 84 del 2009-04-08 pagina 0 "La crisi? è la nostra grande occasione" di Marcello Foa Robert Thurman, il famoso studioso del buddismo che Time considera tra gli uomini più influenti degli Usa, racconta perché bisogna essere ottimisti: "Il sistema economico non funzionava più. Ora possiamo riequilibrarlo" Lugano - Dal buddismo ha imparato la gioia di vivere, della sua America ha conservato l’entusiasmo e la voglia di fare. Quando incontri Robert Thurman capisci perché la rivista Time lo inserì, qualche anno fa, nella lista delle dieci personalità più influenti degli Stati Uniti. è un comunicatore travolgente e generoso. Quindici minuti di intervista diventano facilmente quarantacinque minuti e se viene fermato per strada si ferma a parlare con tutti, senza badare all’orologio. Da giovane fu il primo occidentale a essere consacrato monaco buddista, poi abbandonò la toga per sposare una ragazza svedese, Nena, che gli diede cinque figli; una delle quali oggi molto famosa, l’attrice Uma Thurman. Oggi insegna Studi indo-tibetani buddisti alla Colombia university di New York, è saggista di grande successo ed è amico e consigliere del Dalai Lama a cui ha dedicato il suo ultimo libro (Why the Dalai Lama matters, perché il Dalai Lama conta). Nei giorni scorsi era Lugano per inaugurare la nuova sede di Tibet House Switzerland, la fondazione che sostiene la causa e la cultura tibetane. E in questo momento di crisi, il suo è un punto di vista originale, quello di un americano spirituale. Robert Thurman, c’è molto pessimismo nell’aria lo condivide? «No, penso che questa crisi sia stata provvidenziale e che stiamo vivendo un’epoca straordinaria. Sia chiaro: io non nego la crisi economica. Al contrario, ma penso l’esplosione della bolla creditizia rappresenti un'occasione unica e se non la sprecheremo riusciremo a creare un mondo migliore». Eppure in questi giorni in Occidente prevalgono il rancore, l’odio; sentimenti che il buddismo insegna a combattere. Come fa a essere ottimista? «Sì il buddismo insegna a dominare la rabbia e le manifestazioni più violente non sono accettabili. Per quanti torti una persona abbia commesso, non va uccisa, né ferita. è sbagliato bruciare o danneggiarli la casa. Tuttavia è un bene che la coscienza collettiva degli americani si sia risvegliata. Urlano un poco? Se la gente smette di dare ascolto a certe élite e costringe chi ha provocato questo disastro a prendersi le proprie responsabilità questo può essere positivo». Una coscienza che prima era assopita, perché? «Perché prevaleva l’egoismo. Molti si rendevano conto degli abusi di un gruppo ristretto di persone, di lobbies molto potenti come quelle delle banche, ma finché riuscivano ad andare avanti si dicevano: cosa posso rimediare da solo? E siccome tutti pensavano così, nulla cambiava davvero. D’altronde bastava accendere la tele per distrarsi: chi parlava dei problemi reali? Nessuno, tutto era trasformato in uno spettacolo, anche l’informazione». Ma non c’è il rischio che prevalga la violenza? «Sì, è una possibilità, perché si è abusato del popolo per troppo tempo e la storia insegna che in questi frangenti può dilagare il razzismo, la prevaricazione o addirittura che si profondi nella dittatura. Tuttavia la crisi socialmente non è ancora degenerata. Dopo ogni grande tragedia, la gente si scopre migliore. All’indomani dell’undici settembre i newyorkesi erano solidali, si cercavano, e io mi auguro che, vista la vastità dei problemi, lo stesso possa accadere ora, Anche se non dobbiamo farci illusioni: questa è un recessione profonda, ci vorrà molto tempo per risolverla». Lei ha appoggiato Obama in campagna elettorale. E ora come lo giudica? «Purtroppo Obama ascolta troppo Wall Street, si fa impressionare da gente come Rubin, Geithner, Summers, è condizionato dalla lobby della banche. E per questo non ha il coraggio di rompere decisamente con il passato. Io spero che lo faccia e ho ancora molta fiducia in lui; ma se aspetta troppo, rischia di perdere la popolarità e quando questo accadrà ogni possibilità di riforma sarà svanita. Anzi, la gente inizierà a dire: “è colpa di Obama”. è un rischio molto serio». Ma allora perché ritiene che questa crisi sia un’opportunità? «Perché il sistema così non poteva funzionare: stavamo correndo verso il disastro. Tutto a credito, tutto esasperato, centinaia di milioni di persone strappate alla campagne. Il governo americano e le grandi istituzioni dicevano ai Paesi piccoli: non potete proteggere i piccoli coltivatori. Così tutta la produzione finiva nelle mani dei grandi gruppi. E gli agricoltori senza più lavoro che cosa fanno? Vanno nelle città dove vivono nelle baraccopoli. è progresso questo? Ora c’è la possibilità di creare sistema più equilibrato. Era un’economia guidata dall’avidità, che ignorava i limiti delle risorse naturali e il rispetto della natura. Ora c’è la possibilità di creare un sistema più saggio, basato sui valori positivi dell’uomo». Un sistema guidato ancora dagli Usa? «No, perché gli Stati Uniti escono molto indeboliti dalla crisi. E perché la soluzione deve essere trovata da Cina, India, Europa». Ma la Cina occupa il Tibet... «Nel mio ultimo saggio dimostro come sia anche nell’interesse della Cina trovare una soluzione condivisa in Tibet. Il problema è che il governo di Pechino è impaurito e non vuole rischiare. Purtroppo è sempre più influente, anche qui negli Usa. Le grandi tv americane, ad esempio, non mi invitano più in trasmissione, perché difendo il Dalai Lama e temono le ritorsioni di Pechino. Vuoi creare una Disneyland in Cina? Allora lAbc non deve dare voce a chi difende il Tibet». E questo non la turba? «Certo non mi fa piacere; ma sono convinto che alla fine il buon senso prevarrà». © SOCIETà EUROPEA DI EDIZIONI SPA - Via G. Negri 4 - 20123 Milano

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Made in Italy, crescono i sequestri Nas nel 2008 (2) (sezione: Globalizzazione)

( da "KataWebFinanza" del 08-04-2009)

Argomenti: Cina Usa

Made in Italy, crescono i sequestri Nas nel 2008 (2) (Teleborsa) - Roma, 8 apr - La falsificazione del Made in Italy a tavola genera nel Mondo un fatturato che supera i 50 miliardi di euro e si stima che - sostiene la Coldiretti - oltre i confini siano falsi almeno due piatti "italiani" su tre serviti. Un grave danno economico e di immagine provocato dalla pirateria agroalimentare che utilizza infatti impropriamente parole, colori, localit, immagini, denominazioni e ricette che richiamano al nostro Paese per alimenti che non hanno nulla a che fare con la realt produttiva e culinaria nazionale. I Paesi dove sono piu' diffuse le imitazioni sono Australia, Nuova Zelanda e Stati Uniti dove - denuncia la Coldiretti - appena il 2 per cento dei consumi di formaggio di tipo italiano sono soddisfatti con le importazioni di formaggi Made in Italy, mentre per il resto si tratta di imitazioni e falsificazioni ottenute sul suolo americano con latte statunitense in Wisconsin, New York o California. Ma a preoccupare sono anche le tendenze di Paesi emergenti come la Cina dove il falso Made in Italy arrivato prima di quello originale e rischia di comprometterne la crescita. Se in alcuni casi l'"inganno" particolarmente evidente con l'offerta nei menu di "specialit italiane" come gli spaghetti alla bolognese completamente sconosciuti nella citt emiliana o le fettuccine Alfredo che niente hanno a che fare con quelle del noto ristorante romano, in altri piu' difficile da scovare perch riguarda gli ingredienti di piatti dal richiamo familiare. Le imitazioni del parmigiano reggiano e del grano padano sono con il Parmesan la punta dell'iceberg diffuso in tutto il mondo, ma c' anche - sottolinea la Coldiretti - il Romano prodotto nell'Illinois con latte di mucca anzich di pecora, il Parma venduto in Spagna senza alcun rispetto delle regole del disciplinare del Parmigiano Reggiano o la Fontina danese e svedese molto diverse da quella della Val d'Aosta, l'Asiago e il Gorgonzola statunitensi o il Cambozola tedesco imitazione grossolana del formaggio con la goccia. La lista lunga - precisa la Coldiretti - anche per i salumi con la presenza sulle tavole del mercato globale di pancetta, coppa, prosciutto Busseto Made in California, ma anche di falsi salami Toscano, Milano e addirittura di soppressata Calabrese tutelata dall'Unione Europea come prodotto a denominazione di origine. E non mancano casi di imitazione tra i prodotti simbolo della dieta mediterranea come il Pompeian olive oil che non ha nulla a che fare con i famosi scavi, ma prodotto nel Maryland, o quello Romulo dalla Spagna con la raffigurazione in etichetta di una lupa che allatta Romolo e Remo. Spaghetti napoletana, pasta milanesa, tagliatelle e capellini milaneza prodotti in Portogallo, linguine Ronzoni, risotto tuscan e polenta dagli Usa e penne e fusilli tricolore Di Peppino prodotti in Austria sono alcuni esempi di primi piatti taroccati mentre tra i condimenti risaltano i San Marzano: pomodori pelati "grown domestically in the Usa" o i pomodorini di collina cinesi e la salsa Bolognese dall'Australia. Non sfugge al tarocco anche il vino simbolo del Made in Italy come il Chianti "clonato" nella Napa Valley in California mentre da ricordare anche l'Amaretto Venezia prodotto in Germania in una bottiglia la cui forma imita quella dell'Amaretto di Saronno, il caff Trieste italian roast espresso prodotto in California con confezione tricolore come i biscotti Stella d'oro prodotti nello Stato di New York (USA). Per difendersi dai tarocchi il consiglio della Coldiretti di verificare le etichette nelle confezioni quando possibile, di dare una occhiata ai menu' per controllare evidenti anomalie che dimostrano la mancata conoscenza della cucina Made in italy e soprattutto chiedere al ristoratore prima di ordinare per sincerarsi che il piatto che arriver non deluder troppo le attese. Bisogna combattere un inganno globale per i consumatori che - conclude la Coldiretti - causa danni economici e di immagine alla produzione italiana sul piano internazionale cercando un accordo sul commercio internazionale nel Wto per la tutela delle denominazioni dai falsi ma anche necessario fare chiarezza a livello nazionale ed europeo dove occorre estendere a tutti i prodotti l'obbligo di indicare in etichetta l'origine dei prodotti alimentari. 08/04/2009 - 12:22

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GOVERNO SOTTO ALLA CAMERA, SOPPRESSO ARTICOLO CLANDESTINI RONDE STRALCIATE DAL DL SICUREZZA (LEGA: PASSO INDIETRO? NO, DI LATO) EUROPEE, FRANCESCHINI IN TRENO PRONTO IL PUZZL (sezione: Globalizzazione)

( da "Dagospia.com" del 08-04-2009)

Argomenti: Cina Usa

HomePage | Segnala articolo --> GOVERNO SOTTO ALLA CAMERA, SOPPRESSO ARTICOLO CLANDESTINI – RONDE STRALCIATE DAL DL SICUREZZA (LEGA: PASSO INDIETRO? NO, DI LATO) – EUROPEE, FRANCESCHINI IN TRENO – PRONTO IL PUZZLE DELL’ORGANICO PDL – RUTELLI VS CGIL: “HA SBAGLIATO”… 1 - PREVISIONI... Jena per "La Stampa" - Le catastrofi naturali non si possono prevedere ma quelle artificiali sì, anche a lungo termine: per altri dieci anni ci governerà Berlusconi. Terremoto in Abruzzo 2 - CAMERA: GOVERNO SOTTO, SOPPRESSO ARTICOLO CLANDESTINI... (Adnkronos) - Governo battuto alla Camera sulla norma, contenuta nel decreto legge sicurezza, che prolungava a 180 giorni il termine entro il quale gli immigrati potevano essere trattenuti nei Centri di identificazione ed espulsione (Cie). A voto segreto, chiesto da Pd, Udc e Idv, e' stato infatti approvato l'emendamento soppressivo dell'articolo in questione. La seduta e' stata sospesa per consentire la riunione del Comitato dei nove. dell'opposizione che elimina l'articolo 5 sull'esecuzione delle espulsioni di clandestini. 3 - RONDE STRALCIATE, NIENTE VOTO DI FIDUCIA SUL DL SICUREZZA... (Velino) - Non ci sara' il voto di fiducia sul decreto sicurezza. A sorpresa, la parte relativa alle ronde verra' stralciata e inserita in un apposito disegno di legge. L'accordo e' stato raggiunto nella conferenza dei capigruppo di Montecitorio. L'opposizione di conseguenza interrompera' il suo ostruzionismo e il testo sara' votato a Montecitorio entro la giornata di oggi. Terremoto in Abruzzo 4 - COTA: SU RONDE PASSO INDIETRO? NO, E' PASSO A LATO... (Dire) - "Non si tratta di un passo indietro del governo, ma di un passo a lato. La norma sui volontari per la sicurezza e' gia' inserita nel disegno di legge sulla sicurezza gia' approvato in prima lettura al Senato e questa mattina nella conferenza dei capigruppo abbiamo chiesto al presidente Fini una sua rapidissima calendarizzazione". Roberto Cota gela l'entusiasmo dell'opposizione dopo lo stralcio delle ronde dal decreto contro la violenza sessuale: "Il ministro Maroni- sostiene il capogruppo leghista alla Camera- ha dimostrato un grande senso di responsabilita' perche' il calendario parlamentare avrebbe messo a rischio l'approvazione del decreto che prevede, tra le altre cose, la possibilita' di trattenere i clandestini nei Centri di identificazione ed espulsione fino a 180 giorni e gli stanziamenti urgenti per le Forze dell'ordine e i Vigili del fuoco necessari per l'impegno sui luoghi colpiti dal terremoto in Abruzzo". Terremoto in Abruzzo Al contrario, attacca Cota, c'e' "un atteggiamento politicamente irresponsabile e schizofrenico dell'opposizione, che dopo le belle parole di Franceschini e' ricaduta nella solita strumentalizzazione ideologica che non serve a nulla perche' tanto la norma sara' approvata tra pochi giorni". Del resto, assicura l'esponente del Carroccio, "la gente sa quanto i volontari per la sicurezza servano sul territorio e di come il volontariato possa essere un valido strumento per aumentare la sicurezza dei cittadini, gli stessi sindaci di sinistra utilizzano i volontari per la sicurezza o ronde che dir si voglia gia' da molto tempo". Ad esempio, conclude Cota, "proprio in queste ore l'Udc in Friuli ha votato una norma simile a quella in discussione alla Camera": il fatto e' che "sul territorio poi le cose cambiano, la strumentalizzazione non attacca, ma la gente si rende conto di questi giochi di palazzo". Roberto Cota 5 - PALOMBA (IDV): SENZA RONDE OK A PROVVEDIMENTO... (Velino) - "Esprimiamo soddisfazione per l'unita' delle opposizioni e per l'atto di resipiscenza operosa del governo sulle indigeribili ronde, cosi' come Italia dei valori aveva chiesto in commissione Giustizia sin dall'inizio, quando invitammo il governo a togliere quella parte e a discuterla nel quadro dell'esame del complessivo sistema di sicurezza senza umiliazione del Parlamento e con potenziamento delle forze dell'ordine". Lo dichiara in una nota Federico Palomba, capogruppo Idv in commissione Giustizia. "Ora, dunque, possiamo votare un provvedimento giusto che, anche attraverso una pena piu' elevata e certa per i violentatori, rende giustizia alle donne e ai minori vittime di un reato infame". 6 - SERENI (PD): MESSE A NUDO DIVISIONI MAGGIORANZA... (Agi) - Marina Sereni ha espresso soddisfazione per lo stralcio dal decreto sicurezza delle norme sulle ronde, che a suo avviso mette a nudo le divisioni della maggioranza. "Gli avvenimenti tragici di questi giorni confermano che il Partito Democratico sa cosa significa collaborazione politica e senso dello Stato e il fatto che il governo abbia rinunciato oggi a far approvare le ronde con il decreto sicurezza dimostra che il Partito Democratico sa fare opposizione in nome di un'Italia in cui la tutela dei cittadini non diventi spot di un partito e resti compito primario delle istituzioni", ha dichiarato in una nota la vicepresidente dei deputati PD. Le norme, ha ricordato, "saranno trasferite nel disegno di legge e noi continueremo la nostra battaglia parlamentare. Siamo convinti che lo Stato deve garantire l'incolumita' di tutti attraverso maggiori risorse alle forze dell'ordine e crediamo che le associazioni di volontari possano servire soltanto a creare un tessuto connettivo piu' forte tra i cittadini, a migliorarne la convivenza, ma non a proteggerli. La compattezza dell'opposizione in Parlamento ha messo a nudo le divisioni della maggioranza. Abbiamo fatto un buon lavoro". Francesco Storace 7 - STORACE: GOVERNO DI DILETTANTI... (Adnkronos) - "Ma ci voleva una brutta figura come quella di oggi per capire che sulle ronde il Governo sarebbe andato a sbattere? Ma dove li ha presi questi dilettanti l'onorevole Berlusconi?". Lo chiede Francesco Storace, segretario nazionale de La Destra. 8 - IL TOUR EUROPEO DEL LEADER PD IN TRENO CON 360 GIOVANI... E. Bu. per il "Corriere della Sera" - Pullman in stile Veltroni, addio. Per le Europee il Partito democratico punta sui binari, che già avevano caratterizzato la campagna elettorale di Francesco Rutelli nel 2001. «Un treno per l'Europa» è la scuola viaggiante che vedrà Dario Franceschini in tour per alcune capitali europee insieme a 360 ragazzi. Il treno partirà da Torino il 22 aprile, poi si fermerà a Parigi, Berlino e Praga, ultima tappa Venezia, il 26 aprile. Per ogni città, in programma delle lezioni di attualità. La prima conferenza toccherà a Piero Fassino. A Parigi ci saranno Bertrand Delanoë e Jacque Delors, poi saliranno in cattedra, tra gli altri, Olaf Schwenke, del Partito socialdemocratico, i partigiani dell'Anpi e lo scrittore Arnošt Lustig. Ultima tappa a Venezia dove i giovani assisteranno alle lezioni di Massimo Cacciari, Alif Shafak e Aldo Schiavone. 9 - PDL: PRONTO PUZZLE RESPONSABILI SETTORE, 13 POSTI IN BALLO... (Adnkronos) - Si va completando l'ossatura del Pdl con la nomina dei responsabili nazionali di settore. Sono tredici i posti in ballo, previsti dall'articolo 22 dello statuto approvato dal Congresso costitutivo, che rappresentano il 'motore' organizzativo del nuovo soggetto unitario del centrodestra. Oggi gli 'sherpa' del Popolo della liberta' si sono riuniti per riempire tutte le caselle nel rispetto degli equilibri politici interni, cioe' della formula 70-30 per cento. La griglia di base sarebbe pronta, ma sono ancora da limare le ultime posizioni. Piero Fassino Secondo indiscrezioni raccolte dall'ADNKRONOS in ambienti del Pdl,alla guida del settore enti locali dovrebbe andare Giovanni Collino (An) con vice Mario Valducci (Fi). All''organizzazione' sarebbero stati indicati Maurizio Lupi (Fi) e Marco Martinelli (An), mentre responsabile del settore elettorale sara' Ignazio Abrignani (Fi) con Vincenzo Nespoli (An) come numero due. A Gregorio Fontana (Fi) spettera' il 'settore adesioni' con vice Francesco Biava (An). Per le 'Pari opportunita' e' in pole position Barbara Saltamartini (An). Ancora non e' stato definito il suo vice, ma si parla con insistenza di Beatrice Lorenzin (Fi). Particolare importanza viene data dal Pdl ai rapporti con i media e alla comunicazione elettorale. Portavoce del partito sara' Daniele Capezzone, gia' speaker di Forza Italia, e avra' come vice Anna Maria Bernini (An). A capo del 'settore comunicazione- immagine- propaganda' del Popolo della liberta' dovrebbe essere un 'tridente', ma nulla e' stato deciso: in pole come responsabile del settore ci sarebbe Laura Ravetto (Fi) affiancata da due co-presidenti (tra i papabili c'e' Alberto Balboni di An). In lizza per il posto di responsabile del settore 'Internet e nuove tecnologie' del partito unitario ci sarebbe Antonio Palmieri (Fi) (da definire il numero due). Per la 'formazione' tra i papabili c'e' Gennaro Malgieri (An), mentre il suo vice (in quota Fi) non e' stato ancora scelto. Michela Brambilla, presidente dei 'Circoli della liberta', avra' la guida del 'settore iniziative movimentiste' (da definire il numero due). Maurizio Lupi - Foto Pizzi Il senatore Sergio De Gregorio (Inm) e Marco Zacchera (An) sono in ballottaggio per gli 'Italiani nel mondo', ma non c'e' nulla di definitivo. Mario Mantovani (Fi), sottosegretario alle Infrastrutture, si occupera' del settore 'Difensori del voto e rappresentanti di lista' (da decidere il suo vice). Responsabile dei giovani del Pdl sara' molto probabilmente Giorgia Meloni, ministro della Gioventu', che verra' affiancata da Francesco Pasquali (Fi), gia' responsabile degli azzurrini. 10 - RUTELLI: LA CGIL HA SBAGLIATO E RIA LASCIA: IL PD È UN OGM... Da "Il Sole 24 Ore" - «Sul piano politico una manifestazione di protesta contro il governo e la sua politica economica non può che avere la simpatia dell'opposizione, sul piano sindacale la posizione della Cgil è sbagliata perché l'accordo sulla contrattazione di secondo livello è giusto». Dopo la prova di forza della Cgil in piazza è Francesco Rutelli a riportare all'ordine del giorno le ragioni di chi tra i Democratici in piazza sabato non c'è andato. «Spero - aggiunge l'ex leader della Margherita - che Franceschini faccia rapidamente con la Cisl e la Uil delle iniziative politico- sociali per mantenere un equilibrio che un grande partito come il Pd deve avere ». Con Rutelli sono rimasti a casa anche Enrico Letta, Sergio D'Antoni e Marco Follini così come molti ex popolari tra cui Renzo Lusetti e Giuseppe Fioroni. Ieri un altro piccolo ma significativo segnale: l'ex presidente delle Province italiane Lorenzo Ria, provenienza Margherita, ha annunciato il suo addio al partito («lascio un partito geneticamente modificato rispetto a quello che abbiamo fondato»). SERGIO DE GREGORIO - Copyright Pizzi 11 - AGCOM APPROVA CRITERI PER COMPLETA DIGITALIZZAZIONE RETI NAZIONALI (Adnkronos) - Il Consiglio dell'Autorita' per le garanzie nelle comunicazioni, presieduto da Corrado Calabro', ha approvato una delibera che avvia il percorso per il definitivo spegnimento delle reti analogiche e la conversione delle reti digitali esistenti. Lo rende noto l'Agcom in un comunicato. La delibera, si legge nella nota, stabilisce che le 21 reti nazionali in tecnica DVB-T saranno cosi' suddivise: 8 reti saranno destinate alla conversione delle attuali reti analogiche. Gli operatori nazionali esistenti avranno assegnata capacita' trasmissiva sufficiente per la trasmissione dei programmi a definizione standard ed ad alta definizione. Sara' comunque garantito almeno un multiplex per operatore; 8 reti digitali saranno dedicate alla conversione in tecnica singola frequenza delle attuali reti digitali esistenti che oggi utilizzano il sistema meno efficiente della multifrequenza. Ciascun operatore avra' diritto alla conversione delle reti digitali attualmente operanti. All'esito della conversione dell'attuale sistema televisivo nazionale, sottolinea l'Agcom, risultera' disponibile un dividendo nazionale di 5 reti. Francesco Rutelli Il dividendo digitale verra' messo a gara con criteri che garantiranno la massima apertura alla concorrenza ed alla valorizzazione di nuovi programmi. Alla gara saranno ammessi tutti i soggetti operanti nello spazio economico europeo (See). Sono previste, nell' atto programmatico adottato, una serie di importanti misure asimmetriche destinate ad aumentare il livello di concorrenza del sistema televisivo nazionale. 12 - FINI: INVERSIONE CICLO POTREBBE RIVELARSI ILLUSORIA... (Adnkronos) - 'Sono grandi le preoccupazione per la crisi che stiamo vivendo, anche perche' le previsioni, che in rapida successione vengono aggiornate dai piu' autorevoli istituti di ricerca, non sembrano offrire segnali particolarmente incoraggianti. A tal punto che anche la possibilita' di una inversione nel prossimo anno del ciclo negativo potrebbe rivelarsi illusoria'. E' quanto afferma il presidente della Camera, Gianfranco Fini, aprendo i lavori del dibattito 'Ue e la crisi: come uscire dal tunnel', promosso dall'Aspen Institute Italia. 'Da piu' parti -sottolinea Fini- si e' evidenziato che la congiuntura attuale si configura come la prima vera crisi dell'eta' della globalizzazione, in qualche modo paragonabile, per la sua complessita' e generalita', a quella del '29'. Ma al contrario di allora, sottolinea il presidente della Camera, 'l'atteggiamento assunto dai maggiori paesi coinvolti, a cominciare dagli Stati Uniti, e' stato fortemente reattivo e interventista'. Gianfranco Fini 13 - PER LA LEGA NON C'è TERREMOTO CHE TENGA DAVANTI AL DECRETO ANTI-STUPRI Laura Cesaretti per Il Velino.it - Ai terremotati d'Abruzzo, Berlusconi lo ha promesso: "Verrò qui tutti i giorni". Come per l'emergenza rifiuti in Campania, il premier sceglie di rappresentare lui, in carne e ossa, la presenza e l'attivismo dello Stato di fronte alla catastrofe, e così ieri era di nuovo al'Aquila a stringere mani, rispondere al telefono a Obama e distribuire consigli e indicazioni, caldeggiando il trasferimento degli sfollati negli alberghi sulla costa e promettendo protezione dagli sciacalli. La presenza è un messaggio che funziona, e Berlusconi lo sa. Così come il premier sembra convinto che, davanti all'opinione pubblica scossa dalla tragedia abruzzese, funzioni anche la sospensione delle ostilità e delle eterne diatribe politiche tra maggioranza e opposizione, e ha accolto con favore l'atteggiamento di unità nazionale e di collaborazione con il governo per affrontare l'emergenza offerto dal leader del Pd Dario Franceschini. Se persino Di Pietro sembra zittito, vuol dire che anche lui è conscio che la polemica adesso non pagherebbe in termini elettorali. Ed è anche per questo che ieri da palazzo Chigi si è fatto muro davanti alle pressioni della Lega, che reclamava l'immediato ricorso alla fiducia sul cosiddetto "decreto anti-stupri" che agli occhi del Carroccio ha il pregio di veicolare l'introduzione delle "ronde". Una misura che non suscita grandi entusiasmi nella maggioranza ma che per il partito di Umberto Bossi deve diventare la bandiera da esibire in campagna elettorale. Roberto Maroni E quanto questo sia importante lo dimostra il fatto che ieri neppure le nuove scosse di terremoto e l'impegno di prima linea del suo ministero in Abruzzo, abbiano fatto alzare il titolare degli Interni Roberto Maroni dalla poltrona del governo nell'aula di Montecitorio, da dove presidiava l'iter parlamentare del "suo" decreto. Un iter fortemente a rischio, perché il decreto deve ancora passare per il Senato e scade il 26 aprile: di mezzo, ci sono le vacanze di Pasqua delle Camere, e la battaglia ostruzionistica delle opposizioni. Una corsa contro il tempo, che la Lega avrebbe voluto evitare imponendo la fiducia. Ma Berlusconi ha detto no: una riunione di emergenza del governo sulla questione ronde, per far contento il Carroccio, proprio mentre è in corso un'emergenza ben più importante, avrebbe sollevato inevitabili critiche e aperto un nuovo scontro con l'opposizione. E, anche a costo di irritare l'alleato e di far cantare vittoria all'opposizione, il premier ha finora deciso di non mettere l'ennesima fiducia nel momento meno opportuno, e di concentrare l'attenzione del governo su questioni più importanti delle ronde padane. Resta da vedere se la Lega ingoierà il boccone o tenterà ancora di farlo recedere. [08-04-2009]

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Made in Italy, crescono i sequestri Nas nel 2008 (2) (sezione: Globalizzazione)

( da "Borsa(La Repubblica.it)" del 08-04-2009)

Argomenti: Cina Usa

Made in Italy, crescono i sequestri Nas nel 2008 (2) (Teleborsa) - Roma, 8 apr - La falsificazione del Made in Italy a tavola genera nel Mondo un fatturato che supera i 50 miliardi di euro e si stima che - sostiene la Coldiretti - oltre i confini siano falsi almeno due piatti "italiani" su tre serviti. Un grave danno economico e di immagine provocato dalla pirateria agroalimentare che utilizza infatti impropriamente parole, colori, località, immagini, denominazioni e ricette che richiamano al nostro Paese per alimenti che non hanno nulla a che fare con la realtà produttiva e culinaria nazionale. I Paesi dove sono piu' diffuse le imitazioni sono Australia, Nuova Zelanda e Stati Uniti dove - denuncia la Coldiretti - appena il 2 per cento dei consumi di formaggio di tipo italiano sono soddisfatti con le importazioni di formaggi Made in Italy, mentre per il resto si tratta di imitazioni e falsificazioni ottenute sul suolo americano con latte statunitense in Wisconsin, New York o California. Ma a preoccupare sono anche le tendenze di Paesi emergenti come la Cina dove il falso Made in Italy è arrivato prima di quello originale e rischia di comprometterne la crescita. Se in alcuni casi l'"inganno" è particolarmente evidente con l'offerta nei menu di "specialità italiane" come gli spaghetti alla bolognese completamente sconosciuti nella città emiliana o le fettuccine Alfredo che niente hanno a che fare con quelle del noto ristorante romano, in altri è piu' difficile da scovare perché riguarda gli ingredienti di piatti dal richiamo familiare. Le imitazioni del parmigiano reggiano e del grano padano sono con il Parmesan la punta dell'iceberg diffuso in tutto il mondo, ma c'è anche - sottolinea la Coldiretti - il Romano prodotto nell'Illinois con latte di mucca anziché di pecora, il Parma venduto in Spagna senza alcun rispetto delle regole del disciplinare del Parmigiano Reggiano o la Fontina danese e svedese molto diverse da quella della Val d'Aosta, l'Asiago e il Gorgonzola statunitensi o il Cambozola tedesco imitazione grossolana del formaggio con la goccia. La lista è lunga - precisa la Coldiretti - anche per i salumi con la presenza sulle tavole del mercato globale di pancetta, coppa, prosciutto Busseto Made in California, ma anche di falsi salami Toscano, Milano e addirittura di soppressata Calabrese tutelata dall'Unione Europea come prodotto a denominazione di origine. E non mancano casi di imitazione tra i prodotti simbolo della dieta mediterranea come il Pompeian olive oil che non ha nulla a che fare con i famosi scavi, ma è prodotto nel Maryland, o quello Romulo dalla Spagna con la raffigurazione in etichetta di una lupa che allatta Romolo e Remo. Spaghetti napoletana, pasta milanesa, tagliatelle e capellini milaneza prodotti in Portogallo, linguine Ronzoni, risotto tuscan e polenta dagli Usa e penne e fusilli tricolore Di Peppino prodotti in Austria sono alcuni esempi di primi piatti taroccati mentre tra i condimenti risaltano i San Marzano: pomodori pelati "grown domestically in the Usa" o i pomodorini di collina cinesi e la salsa Bolognese dall'Australia. Non sfugge al tarocco anche il vino simbolo del Made in Italy come il Chianti "clonato" nella Napa Valley in California mentre da ricordare anche l'Amaretto Venezia prodotto in Germania in una bottiglia la cui forma imita quella dell'Amaretto di Saronno, il caffè Trieste italian roast espresso prodotto in California con confezione tricolore come i biscotti Stella d'oro prodotti nello Stato di New York (USA). Per difendersi dai tarocchi il consiglio della Coldiretti è di verificare le etichette nelle confezioni quando è possibile, di dare una occhiata ai menu' per controllare evidenti anomalie che dimostrano la mancata conoscenza della cucina Made in italy e soprattutto chiedere al ristoratore prima di ordinare per sincerarsi che il piatto che arriverà non deluderà troppo le attese. Bisogna combattere un inganno globale per i consumatori che - conclude la Coldiretti - causa danni economici e di immagine alla produzione italiana sul piano internazionale cercando un accordo sul commercio internazionale nel Wto per la tutela delle denominazioni dai falsi ma è anche necessario fare chiarezza a livello nazionale ed europeo dove occorre estendere a tutti i prodotti l'obbligo di indicare in etichetta l'origine dei prodotti alimentari. 08/04/2009 - 12:22

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Raccolta viveri Abruzzo, Comune e Provincia in campo (sezione: Globalizzazione)

( da "Caserta News" del 08-04-2009)

Argomenti: Cina Usa

Mercoledì 8 Aprile 2009 Raccolta viveri Abruzzo, Comune e Provincia in campo SOLIDARIETà | Benevento Un Centro di raccolta per lo stoccaggio di materiali e viveri da inviare alle popolazioni dell'Abruzzo è stato allestito presso il Musa (Museo della tecnica e dell'agricoltura) in contrada Piano Cappelle di Benevento. Lo comunicano Provincia e Comune di Benevento. Il Centro che, si trova in prossimità dell'Istituto Agrario "Mario Vetrone", sulla statale da Benevento a San Giorgio del Sannio, è aperto, di mattina, dalle 9 alle 13 e, di pomeriggio, dalle 16 alle 19.30. Le operazioni sono coordinate da Gennaro Fusco, responsabile del servizio di Protezione civile della Provincia, che risponde ai numeri telefonici 0824.774223, 320.4368596, 333.3332460, e da Massimo Romito, funzionario del Settore Protezione Civile del Comune di Benevento, che risponde al tel. 335.7580869. Collabora all'operazione Mario De Tommasi, responsabile del MUSA, ai tel. 0824.333165 – 328.6568253. L'iniziativa è promossa dagli assessori alla Protezione Civile della Provincia, Gianvito Bello, e del Comune capoluogo, Enrico Castiello, in coordinamento con il Settore della Protezione Civile regionale che ne aveva fatto specifica richiesta. La Provincia sin dalle prime ore del mattino di lunedì si era raccordata con la Prefettura e con i Comuni per organizzare gli interventi che la situazione in Abruzzo imponeva. In particolare, l'assessore Bello si collegava con il suo omologo del Comune di Benevento, Enrico Castiello. Quest'ultimo aveva coordinato gli interventi di una squadra dell'Associazione Volontari della Protezione Civile, partita con una colonna mobile regionale per realizzare interventi di soccorso: l'associazione è presente in Abruzzo con due mezzi (uno dei quali particolarmente attrezzato per l'emergenza sismica) e sei uomini. Altre iniziative sono state promosse ed organizzate con altri Comuni del Sannio. La Protezione Civile della Provincia ha inviato una comunicazione e ha sollecitato anche a strutture assistenziali l'invio di materiale di prima necessità al Centro di raccolta del MUSA. Analoga iniziativa è stata assunta dall'assessore Castiello per fornire alla cittadinanza elementi utili per interventi solidaristici. Molte le aziende beneventane dichiaratesi disponibili a collaborare. Pertanto, si formula un appello alla cittadinanza per manifestare concretamente la propria solidarietà, recandosi al MUSA, dove in una tensostruttura sono raccolti, in particolare, generi alimentari a lunga scadenza (latte a lunga conservazione, pasta, riso, zucchero, olio e scatolame, etc.). Volontari della Protezione Civile di Benevento provvederanno a convogliare gli alimenti nelle zone colpite dal sisma dopo aver ottenuto le necessarie indicazioni dalla Protezione Civile della Regione. "Nel Sannio - hanno affermato gli assessori Bello e Castiello in una dichiarazione congiunta - si è registrata una positiva risposta sia da parte delle strutture pubbliche che dei Volontari facenti parte della complessa organizzazione della Protezione Civile. Particolarmente utile è stato il coordinamento delle iniziative con i Comuni del Sannio; ma vogliamo rendere omaggio allo spirito solidarietà ed all'afflato umanitario di tanti volontari che si sono subito messi in moto".

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23:16 TERREMOTO: PROTEZIONE CIVILE, 235 MORTI (sezione: Globalizzazione)

( da "Agi" del 08-04-2009)

Argomenti: Cina Usa

TERREMOTO: PROTEZIONE CIVILE, 235 MORTI (AGI) - Roma, 7 apr. - Sono 235 le vittime accertate del terremoto in Abruzzo secondo quanto riferisce il Dipartimento della Protezione Civile. Diciassettemila le persone assistite

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Auto, Germania: il piano di aiuti sale a 5 miliardi (sezione: Globalizzazione)

( da "Affari Italiani (Online)" del 08-04-2009)

Argomenti: Cina Usa

Economia Quattroruote/ Germania: il piano di aiuti sale a 5 miliardi Mercoledí 08.04.2009 11:06 In Germania il gabinetto dei ministri ha approvato un aumento dei fondi destinati ad aiutare il comparto dell'auto, portandoli a 5 miliardi di euro. Lo rivelano fonti vicine all'operazione, secondo le quali il piano fa parte del programma di stimoli all'economia. Gli aiuti consisterebbero nel dare un bonus da 2.500 euro ai proprietari di un'auto di almeno 9 anni di eta' che decidono di comprare modelli meno inquinanti. Il governo aveva inizialmente stanziato 1,5 miliardi di euro per il settore auto, ma ha deciso di aumentare l'importo dopo che oltre un milione di consumatori hanno richiesto gli incentivi. Una buona notizia per il comparto delle quattroruote tedesche e per Volkswagen, il maggior produttore di auto di Berlino che rischia di salire, secondo quanto prevede l'istituto di analisi Polk, al secondo posto nella classifica dei costruttori mondiali, superando la General Motors. Che nel 2008 ha ceduto lo scettro alla Toyota. La produzione mondiale di veicoli, ipotizza Polk, scenderà quest'anno a quota 52,8 milioni, con una perdita di 12 milioni di unità rispetto al 2008, attestandosi al livello più basso mai raggiunto dal 1998. La flessione sarà particolarmente forte in Nord America. I paesi del NAFTA (l'accordo nordamericano per il libero scambio a cui aderiscono Messico, Canada e Stati Uniti) produrranno circa un terzo in meno rispetto al 2008. E proprio a causa del forte ridimensionamento del mercato nordamericano Gm (che produrrà poco più di 5 milioni di unità, con un calo del 31%) e Ford (anch'essa con una produzione stimata sui 5 milioni ma con un calo del 22% sul 2008) registreranno la perdita produttiva più accentuata. Toyota, invece si attesterà sui 7 milioni di unità, segnando un calo del 18%, mentre la produzione di Volkswagen sarà intorno ai 5,5 milioni di unità con un calo del 15%. Secondo Polk, il minor impatto della crisi sul gruppo Volkswagen, è legato sia «alla sua forte presenza in Cina», sia alla bassa esposizione sul mercato Usa. Riguardo agli altri produttori, il gruppo Renault-Nissan dovrebbe attestarsi a poco meno di 5 milioni di unità, segnando un calo del 16%, e Hyundai a meno di 4 milioni con un calo del 12%. Secondo Polk nel 2009 il 47% delle auto verranno prodotte nell'area Asia-Pacifico-Medio Oriente, il 22% in Europa occidentale e solo il 17% nella regione NAFTA. Inoltre, se per la ripresa produttiva si dovrà attendere il 2010, i più alti tassi di incremento sono attesi per il 2011 e il 2012, anno in cui la produzione mondiale di auto dovrebbe superare i 70 milioni di unità, raggiungendo un nuovo record. tags: auto-germania-merkel07042009

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PIRATI/ SEQUESTRATA PRIMA NAVE CON EQUIPAGGIO STATUNITENSE -PUNTO (sezione: Globalizzazione)

( da "Wall Street Italia" del 08-04-2009)

Argomenti: Cina Usa

Pirati/ Sequestrata prima nave con equipaggio statunitense -punto di Apcom L'armatore danese Maersk conferma: 20 americani a bordo -->Copenhagen, 8 apr. (ApApcom) - L'armatore danese Maersk ha annunciato la cattura da parte di pirati somali della "Maersk Alabama", una nave della sua filiale americana, con a bordo un equipaggio di 20 statunitensi, a 500 chilometri circa dalle coste somale. Si tratta della prima nave con un equipaggio americano sequestrata dai predoni del mare al largo del Paese del Corno d'Africa. "Questa mattina, intorno alle 5 locali (le 7 italiane), la "Maersk Alabama", una porta-container, è stata attaccata da pirati e probabilmente catturata. La nave, che batte bandiera americana, ha un equipaggio di 20 statunitensi", ha precisato il gruppo danese in un comunicato. L'arrembaggio è avvenuto a 500 chilometri circa dalle coste somale, mente il cargo, proprietà della Maersk Line, la filiale americana dell'armatore danese, era in rotta verso il porto keniano di Mombasa, ha precisato ancora Maersk nella nota. In precedenza un portavoce della V Flotta americana di stanza in Bahrein aveva riferito di un attacco ad "una nave danese battente bandiera statunitense al largo della città somala di Eyl", aggiungendo che la Marina da guerra Usa stava verificando "la possibilità che a bordo vi siano dei cittadini americani". Ancora prima una fonte diplomatica a Nairobi, in Kenya, e Andrew Mwangura, del Programma di assistenza marittima in Africa orientale, avevano riferito dell'arrembaggio, il primo menzionando la presenza di 21 americani a bordo e il secondo affermando che la nave era stata attaccata a 640 chilometri dalla capitale somala di Mogadiscio. Il sequestro odierno è il sesto atto di pirateria in meno di una settimana. I pirati somali negli ultimi giorni hanno sfidato le potenze navali mondiali presenti al largo della Somalia, attivandosi sempre più lontano dalle coste del Paese africano e sequestrando cinque imbarcazioni: uno yacht francese, una nave cargo britannica, un peschereccio di Taiwan, un cargo tedesco e una piccola barca yemenita. A seguito di questa recrudescenza degli attacchi nell'oceano Indiano, ieri la V Flotta, a nome delle forze multinazionali impegnate nelle operazioni anti-pirateria al largo della Somalia, aveva lanciato un appello agli armatori invitandoli a rafforzare la vigilanza quando incrociassero nei mari alti. In un comunicato sottolineava che "diversi attacchi recenti hanno avuto luogo a centinaia di miglia dalle coste somale" e che "le navi mercantili dovranno rafforzare la vigilanza operando in queste acque". "Nonostante il rafforzamento della presenza navale nella regione, è poco probabile che le navi e gli aerei si trovino abbastanza vicini per andare in aiuto a delle navi se attaccate", recitava ancora il messaggio della Combined Task Force (CTF-151), il dispositivo creato a inizio 2009 dal Pentagono per lottare contro la pirateria al largo della Somalia, nel Golfo di Aden, nell'oceano Indiano e nel mar Rosso. I corsari somali hanno attaccato più di 130 navi mercantili al largo della Somalia lo scorso anno, facendo registrare un aumento degli atti di pirateria di più del 200% rispetto al 2007, secondo le cifre comunicate dall'Ufficio marittimo internazionale. Dopo questi spettacolari assalti di pirati somali contro navi mercantili, l'Ue aveva lanciato nel dicembre 2008 la missione "Atalanta" che prevede l'invio di navi da guerra a difesa del traffico marittimo nel Golfo di Aden. Alla missione partecipano, fra gli altri, Italia, Belgio, Francia, Grecia, Olanda, Svezia, Spagna, Gran Bretagna e Germania. Oltre ad Atalante e al dispositivo Usa "Ctf-151", nel Golfo di Aden sono presenti anche navi militari di Canada, Russia, India e Cina. Ieri, anche la regione autoproclamata del Puntland (nord est della Somalia) aveva chiesto alla comunità internazionale degli interventi a terra, giudicando insufficienti le operazioni marittime delle forze multinazionali contro la pirateria. "Possiamo constatare che le forze alleate che operano al largo delle coste somale non riescono ad avere la meglio contro i pirati che, nonostante la presenza di queste forze, continuano a catturare lo stesso numero di navi che in precedenza", aveva dichiarato all'Afp il ministro della Sicurezza del Puntland, Abdullahi Said Samatar. (con fonte Afp)

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16:00 TERREMOTO: PRESIDENTE MARCHE IN CONTATTO CON PROTEZIONE CIVILE (sezione: Globalizzazione)

( da "Agi" del 08-04-2009)

Argomenti: Cina Usa

TERREMOTO: PRESIDENTE MARCHE IN CONTATTO CON PROTEZIONE CIVILE (AGI) - Ancona, 7 apr. - Il presidente della Regione Marche, Gian Mario Spacca, impegnato in questi giorni a Mosca per una missione economica organizzata dal governo italiano, e l'assessore regionale alla protezione civile, Sandro Donati, sono costantemente in contatto con il direttore del dipartimento della protezione civile regionale, Roberto Oreficini, ed informati sugli interventi messi in atto, dalla struttura operativa marchigiana. Oreficini guida un contingente di oltre 200 tra tecnici e volontari che, tra ieri e oggi, sono operativi a L'Aquila. La sala operativa della protezione civile delle Marche, ad Ancona, segue costantemente l'evolversi della situazione in Abruzzo e continua a monitorare anche tutte le attivita' in essere a livello regionale dopo il sisma nell'aquilano, che ha avuto riflessi soprattutto nella provincia di Ascoli Piceno. Sono centinaia le telefonate dei marchigiani alla sala operativa della protezione civile per offrire solidarieta', beni di conforto e persino abitazioni per coloro che sono rimasti senza un tetto.

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Innovazione e formazione antidoti contro la crisi (sezione: Globalizzazione)

( da "Gazzettino, Il (Rovigo)" del 08-04-2009)

Argomenti: Cina Usa

Innovazione e formazione antidoti contro la crisi Messi a punto dei "pacchetti" Mercoledì 8 Aprile 2009, I fenomeni di globalizzazione dell'economia in corso in questi ultimi anni sono un elemento col quale - nel bene e nel male - siamo obbligati a convivere e, probabilmente, lo saremo a lungo. Le imprese devono sempre più misurarsi con un livello di cambiamento d'intensità crescente, con una minore disponibilità di risorse (materiali ed economiche), con una crescita degli obiettivi organizzativi, con la dispersione geografica (a causa della globalizzazione dei mercati), con la necessità di inserimento nelle nuove strutture a rete, con la crescente richiesta di competenze per le loro attività (siano di produzione o di servizio), con i cambiamenti indotti dalle evoluzioni informatiche e in generale dalle nuove tecnologie. Per essere in grado di cambiare e di innovare bisogna avere appreso, sperimentato e applicato nuove capacità di agire, in altri termini avere imparato. Questa visione condivisa da Confartigianato Imprese Rovigo ha obbligato, in questi ultimi mesi noi tutti a rivedere le nostre strategie di intervento privilegiando la qualità delle proposte e la diversificazione degli strumenti per agire ed intervenire contro la crescente crisi economica. A nostro avviso i processi di innovazione possono essere concepiti e prodotti in vari modi poiché si intrecciano con l'evoluzione tecnologica e scientifica, con la creazione di ambienti favorevoli allo sviluppo, con il virtuoso intreccio di organizzazione e tecnologia, con la disponibilità di risorse umane e finanziarie. Ma le risorse umane vanno coltivate e mantenute efficienti proprio in questi momenti si dimostra particolarmente valida l'affermazione dell'imprenditore per eccellenza "l'ing. Enzo Ferrari" che ha più volte affermato che l'impresa è «prima di tutto fatta di uomini, poi di muri ed infine di risorse economiche». Purtroppo ogni forma di cambiamento, nell'attività dell'impresa, richiede apprendimento e l'apprendimento non si improvvisa bensì lo si deve favorire costantemente nel tempo. Per anni la formazione alla professione e al lavoro si è sostanzialmente mossa secondo due direttrici: da un lato quella scolastica, dall'altro, specialmente nelle imprese, in maniera saltuaria e discontinua magari con il ricorso a contributi statali e comunitari e comunque sempre più spesso concentrata nei momenti lasciati liberi dall'attività lavorativa. Tutto ciò si è, in questi ultimi mesi ma si potrebbe parlare anche di giorni, radicalmente modificato: la cosiddetta società della conoscenza e della informazione è ormai una realtà sia per le imprese sia per le persone; la sopravvivenza e lo sviluppo dell'impresa sono legate alla sua capacità di individuare, disporre e utilizzare competenze e conoscenze che siano in grado di generare valore. Per affrontare questa sfida Confartigianato Imprese Rovigo sta strutturando la sua offerta formativa con pacchetti di formazione obbligatoria (sicurezza sul lavoro ed ambiente, libretti sanitari etc..) formazione continua (aggiornamento categorie, seminari informativi at.c..) formazione professionale (apprendistato, interventi nelle scuole, alternanza scuola-lavoro, stages etc..) e formazione per l'innovazione (gestione d'impresa, controllo di gestione e formazione nell'informatica applicata all'impresa).

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Il Vinitaly dei record si beve la crisi (sezione: Globalizzazione)

( da "Gazzettino, Il" del 08-04-2009)

Argomenti: Cina Usa

Il Vinitaly dei record si beve la crisi Più di 150 mila visitatori, oltre 43 mila operatori stranieri. Il settore sta meglio del previsto Mercoledì 8 Aprile 2009, Verona Il Vinitaly dei record. La 43^ edizione che si è chiusa ieri è stata definita dagli espositori la più importante di sempre, con un record, appunto, di operatori stranieri. Sono stati infatti 45.000 (record assoluto della manifestazione) contro i 43.000 dello scorso anno provenienti da oltre 110 Paesi. In totale la rassegna è stata visitata da 150.000 persone; gli espositori sono stati oltre 4.200 su una superficie di 91.000 metri quadrati netti. 2.400 i giornalisti da una cinquantina di Paesi. «Abbiamo respirato un atmosfera migliore del previsto - ha commentato Piero Antinori, presidente della Marchesi Antinori e dell'Istituto vino italiano di qualità Grandi Marchi - il Vinitaly 2009 potrebbe rappresentare davvero un mutamento di rotta della situazione attuale». «Questa manifestazione - secondo Gianni Zonin - si sta sempre più affermando come punto di incontro mondiale. Importante anche il ruolo che Vinitaly World Tour svolge sia per l'internazionalizzazione della rassegna sia per far incontrare ai vitivinicoltori italiani sempre nuove nicchie di mercato». «Con la situazione attuale - afferma Antonio Virando, export manager di Tasca d'Almerita - era naturale aspettarsi un Vinitaly sotto tono invece si è confermata una fiera di business. Ho visto molti operatori esteri interessati a continuare ad investire per essere così pronti a ripartire nel momento della ripresa economica. Per quanto ci riguarda è stato il miglior Vinitaly di sempre». Ottimo il consuntivo per Michele Bernetti dell'Umani Ronchi, con «affluenza molto buona di operatori esteri, in particolare da Sud America, Australia, Canada, Taiwan, Hong Kong, Seule Giappone». La rassegna è stata positiva anche per Castello Banfi con Enrico Viglierchio che ha evidenziato «l'ottima affluenza di operatori sia nazionali che esteri, questi ultimi in particolare provenienti da Europa e Asia. In calo, come era abbastanza prevedibile, gli Usa, anche se i nostri principali partner non sono mancati all'appuntamento». Contatti importanti, qualificati in particolare con Paesi Scandinavi, Cina e addirittura Aruba per Anna Abbona della Marchesi di Barolo: «Abbiamo registrato entusiasmo. Non c'è stata nessuna richiesta di abbassare prezzi e praticare sconti: segno di un mercato sano». «Meglio dell'anno scorso», così ha definito questa edizione di Vinitaly Jacopo Biondi Santi che ha dichiarato di aver chiuso più contratti del 2008. «In un momento di crisi economica - sostiene Pia Donata Berlucchi della Fratelli Berlucchi - vedere una tale affluenza e importanza della presenza italiana ed estera, formata da importatori, rivenditori, comunque gente del settore enologico, era davvero fuori da ogni previsione. Un'iniezione di imprenditorialità che stimola e fa vedere in positivo». Per Sandro Boscaini, presidente di Masi - «Vinitaly è andato bene soprattutto perché era evidente l'entusiasmo e la voglia di superare la crisi. Per questo la situazione non è drammatica e non dobbiamo spaventarci. Certo abbiamo rilevato un calo di presenze di operatori provenienti dall'area della crisi (Usa, Inghilterra, Germania e Giappone), ma il nostro settore ne esce bene. Gli ultimi tre anni sono stati imperiali per il business del vino . Ora i consumatori cominciano a dire 'vorrei ma non posso', mentre il vino resiste: un lusso di fronte al quale si può dire 'vorrei e posso'». Più prudente Fausto Peratoner, amministratore delegato della cantina La Vis: «Il Vinitaly non ha il potere di cancellare la crisi generale. Nonostante questo c'è un forte segnale positivo per il futuro del vino».

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Dalla crisi (e dalle tragedie) può nascere un mondo migliore?. (sezione: Globalizzazione)

( da "Giornale.it, Il" del 08-04-2009)

Argomenti: Cina Usa

Sul Giornale di oggi intervisto Bob Thurman, personaggio di grande caratura, sebbene poco noto in Italia. E' uno dei principali consiglieri del Dalai Lama, saggista di grande successo, la rivista "Time" lo inserì tra i dieci americani più influenti. Il suo è il punto di vista di un americano spirituale, che nella crisi finanziaria inizia a vedere una grande opportunità: quella di creare un mondo migliore. Secondo Thurman "è un bene che la coscienza collettiva degli americani si sia risvegliata. Urlano un poco? Se la gente smette di dare ascolto a certe élite e costringe chi ha provocato questo disastro a prendersi le proprie responsabilità questo può essere positivo», mentre prima la coscienza era assopita "perché prevaleva l'egoismo. Molti si rendevano conto degli abusi di un gruppo ristretto di persone, di lobbies molto potenti come quelle delle banche, ma finché riuscivano ad andare avanti si dicevano: cosa posso rimediare da solo? E siccome tutti pensavano così, nulla cambiava davvero. D'altronde bastava accendere la tele per distrarsi: chi parlava dei problemi reali? Nessuno, tutto era trasformato in uno spettacolo, anche l'informazione». Questa crisi è un'opportunità "perché il sistema così non poteva funzionare: stavamo correndo verso il disastro. Tutto a credito, tutto esasperato, centinaia di milioni di persone strappate alla campagne. Il governo americano e le grandi istituzioni dicevano ai Paesi piccoli: non potete proteggere i piccoli coltivatori. Così tutta la produzione finiva nelle mani dei grandi gruppi. E gli agricoltori senza più lavoro che cosa fanno? Vanno nelle città dove vivono nelle baraccopoli. È progresso questo? Ora c'è la possibilità di creare sistema più equilibrato. Era un'economia guidata dall'avidità, che ignorava i limiti delle risorse naturali e il rispetto della natura. Ora c'è la possibilità di creare un sistema più saggio, basato sui valori positivi dell'uomo». Thurman ricorda che "dopo ogni grande tragedia, la gente si scopre migliore. All'indomani dell'undici settembre i newyorkesi erano solidali, si cercavano, si aiutavano", li interpeta come segnali di una trasformazione della coscienza e della sensibilità collettive. E se osserviamo quel che sta accadendo in Abruzzo l'intuizione di Thurman trova conferme. Il mio collega Cristiano Gatti, racconta la straordinaria dignità degli abitanti delle zone colpite. Scrive in un bellissimo articolo: "Di sventure e di dolore, di lutto e di rabbia, insomma di creature afflitte e dolenti ormai ne abbiamo viste tante, passando da un cataclisma all'altro. Ma mai, lo dico da semplice testimone neutrale, ho ammirato un simile affresco di spontanea compostezza, di sano orgoglio, di rigoroso rispetto. L'Aquila e dintorni sono a pezzi, non c'è famiglia che non abbia un buon motivo per piangere, ma da questo girone infernale si alza solo silenzio, decoro, contegno. E voglia di ricominciare. Parole toccanti. Rifletto e mi chiedo: dalla crisi economica, dalle tragedie, sta nascendo davvero un mondo migliore? Scritto in capitalismo, crisi, società, globalizzazione, Italia, gli usa e il mondo 1 Commento » (Nessun voto) Loading ... Il Blog di Marcello Foa © 2009 Feed RSS Articoli Feed RSS Commenti Invia questo articolo a un amico 07Apr 09 Terremoto, l'Italia che reagisce bene (con qualche eccezione) Per una volta l'Italia ha stupito in bene reagendo alla tragedia dell'Abruzzo: anzichè dividersi in polemiche sterili, il Paese si è unito. I soccorsi sono stati rapidi, la solidarietà della gente comune commovente, la reazione dei partiti finalmente responsabile. Ho apprezzato molto l'intervento di Franceschini in Parlamento che, senza se e senza ma, ha offerto il proprio sostegno a Berlusconi che, senza se e senza ma, l'ha accettato. Bene, con qualche ulteriore riflessione: 1) Ora si tratta di continuare su questa strada, scongiurando il rischio, molto alto, che passata l'emozione, prevalgano antiche e cattive abitudini ovvero che i fondi stanziati per la ricostruzione non arrivino mai, o solo in parte, a chi ne ha davvero bisogno. 2) Questa tragedia conferma, purtroppo, la mancanza di una cultura della prevenzione nel nostro Paese. In una zona a forte sismico troppi edifici non sono stati messi a norma e questo spiega perchè a crollare non sono state solo case vecchie ma anche edifici recenti. 3) Nonostante il cordoglio, qualcuno non si è trattenuto dall'insinuare qualche polemica. Per un certo mondo, il solito (ovvero il popolo di Grillo, Travaglio, Di Pietro), il terremoto si poteva prevedere e considera Giuliani, l'esperto che sostiene di averlo annunciato, un incompreso da difendere. Peccato che la sua previsione fosse imprecisa: aveva previsto il sisma per il 29 marzo a Sulmona. Immaginiamo che le autorità gli avessero prestato ascolto: migliaia di persone sarebbero state evacuate, poi il 30 o il 31 marzo fatte rientrare a casa. L'Aquila e i paesi circostanti non sarebbero stati risparmiati dalla scossa che ha colpito il 6 aprile, con epicentro il comune di Catipignano. Ieri ho partecipato a una trasmissione radiofonica in Francia su Rtl e uno dei più famosi sismologi francesi - dunaue senza alcun legame con il governo italiano - ha confermato che è impossibile prevedere i terremoti. La polemica non dovrebbe nemmeno iniziare, ma temo che di Giuliani sentiremo parlare a lungo. Sui blog di Grillo è Di Pietro tira già una certa aria.. sì, diventerà un eroe, un perseguitato, un nuovo simbolo di un'Italia confusamente arrabbiata e facilmente manipolabile. O sbaglio? AGGIORNAMENTO: tutti i leader del mondo hanno espresso all'Italia solidarietà e cordoglio, anche il presidente Obama, con toni partecipi e una lunga telefonata a Berlusconi. Lo ringraziamo, ma poi l'ambasciata americana ha deciso lo stanziamento di 50 mila dollari per l'assistenza umanitaria. Dico: 50mila dollari. Un pensierino ino ino ino, peraltro non richiesto dall'Italia. Il governo americano poteva proprio rispiarmarselo. Scritto in comunicazione, pdl, politica, partito democratico, spin, Italia, società, manipolazione, giornalismo Commenti ( 46 ) » (3 voti, il voto medio è: 5 su un massimo di 5) Loading ... Il Blog di Marcello Foa © 2009 Feed RSS Articoli Feed RSS Commenti Invia questo articolo a un amico 05Apr 09 Obama è il nuovo Gorbaciov? Ammettiamolo: questo viaggio in Europa e Turchia sancisce un grande successo di immagine per Obama. La stampa lo ha esaltato e non capita mai che un presidente, all'estero, venga accolto da folle in delirio. O meglio: succedeva a Gorbaciov ai tempi della perestroika. Obama in Germania ha parlato a un'assemblea di cittadini adoranti e i sondaggi rivelano che, se si candidasse alle elezioni politiche di fine settembre, batterebbe agevolmente Angela Merkel. Come Gorbaciov ha sposato una donna dal carattere forte, carismatico e capace di rompere gli schemi. La sua straripante popolarità dimostra che gli Usa, quando usano i toni giusti, possono essere ancora amati nel mondo e dunque che l'antiamericanismo non era viscerale, né irreversibile, ma limitato agli eccessi dell'era Bush. Infatti le proteste di strada non erano rivolte contro di lui. L'analogia con Gorbaciov, però, rischia di essere anche politica, sebbene non altrettanto drammatica nell'esito finale. L'esperienza del profeta della glasnost si concluse con il crollo dell'Urss, quella del primo presidente afroamericano difficilmente terminerà con l'implosione degli Stati Uniti. Ma proprio questo primo viaggio ha svelato al mondo un'altra America, meno sicura di sé, improvvisamente umile, a tratti quasi implorante. Quella di un tempo era abituata a imporre i compromessi, quella di oggi dà l'impressione di subirli. Il G20 è stato salutato come un grande successo, ma Washington non ha ottenuto l'impegno di tutti i Paesi a varare una maxi-manovra di stimolo. Dal vertice della Nato si aspettava un impegno ampio e coordinato da parte degli alleati per l'invio duraturo di nuove truppe in Afghanistan, ha ottenuto lo spiegamento di 5mila uomini limitato alle elezioni presidenziali. Eppure nelle scorse settimane aveva esercitato pressioni fortissime per piegare le resistenze degli europei. Inutilmente: per la prima volta il Vecchio Continente può dire no, senza temere lacerazionie tanto meno ritorsioni. La Ue è diventata improvvisamente forte? No, è quella di sempre caotica, litigiosa, multicefala. Semmai è l'America a essere divenuta debole. Obama ha avuto l'onestà intellettuale di ammetterlo: «Siamo stati noi a provocare la crisi finanziaria», da cui, però, gli Stati Uniti non possono uscire da soli. Ha bisogno degli altri, come ben sappiamo. E allora Obama è costretto ad assumere un registro inconsueto per un capo della Casa Bianca: quello del mediatore, dell'amico bonario, del leader che parla poco e ascolta molto. Nei due vertici - G20 e Nato - ha dovuto ritagliarsi un ruolo di negoziatore, di pacificatore. La sua è un'America che tende la mano e riscopre il consenso. Con un dubbio: Obama sta gestendo un periodo di difficoltà transitoria in attesa di riprendere il ruolo di superpotenza o, come Gorbaciov, verrà ricordato come il gestore di un grande Paese che declina tra gli applausi del mondo? Scritto in era obama, crisi, europa, globalizzazione, gli usa e il mondo, germania, francia Commenti ( 39 ) » (7 voti, il voto medio è: 2.86 su un massimo di 5) Loading ... Il Blog di Marcello Foa © 2009 Feed RSS Articoli Feed RSS Commenti Invia questo articolo a un amico 03Apr 09 Dal G20 pochi fatti, molto ottimismo. Basterà? La Merkel ha parlato di un compromesso storico, Obama ieri era raggiante; tutti i leader hanno salutato con enfasi i risultati del G20. Ed è normale che sia così: tentano di infondere fiducia e speranza, nel tentativo, perlomeno, di sbloccare i consumi. E le Borse hanno risposto. Tuttavia analizzando i contenuti ci si accorge che, come previsto, il G20 ha portato poche novità. L'unica è l'aumento dei fondi a disposizione del Fmi: erano previsti 500 miliardi, saranno 750. per il resto: - hanno annunciato che intendono regolamentare gli hedge funds e le agenzie di rating. Bene, ma le norme devono essere ancora stabilite e il dibattito rischia di essere lungo. - secondo Brown "non ci saranno più i bonus per i manager che fanno fallire le società". Era ora, ma più che altro è un auspicio condiviso, perchè ogni Paese, com'è ovvio, deciderà autonomamente se e come realizzarlo. - hanno dichiarato di aver posto le fondamenta per "ripulire i bilanci delle banche dagli asset tossici", ma anche questa è una dichiarazione d'intenti. In realtà, i Paesi continuano a procedere in ordine sparso e un codice comune appare ancora lontano. L'economista Giorgio Barba Navaretti ( vedi l' intervista uscita sul Giornale) rileva due punti innovativi: l'impegno a far ripartire il commercio mondiale e l'ammissione che la crescita non potrà più dipendere solo dagli Usa, ma da quello che definisce "un traino globale", in cui i Paesi come Cina, India, Brasile avranno un ruolo sempre più importante. Ma questo avrà effetto nel lungo periodo: a breve è improbabile che queste economia possano generare una domanda interna molto forte. Complessivamente il G20 è stato insoddisfacente su due punti: - il pacchetto da 1100 miliardi non serve a rilanciare l'economia mondiale - il problema più urgente, quello di una riforma strutturale del sistema finanziario mondiale è irrisolto. Intanto proprio ieri gli Stati Uniti hanno allentato il mark-to-market ovvero la norma che obbligava le banche a valutare ogni giorno il prezzo di mercato dei prodotti finanziari e siccome molti di questi non hanno acquirenti le banche erano costrette a iscrivere a bilancio perdite colossali. Ora invece potranno diluirle nel tempo, nella speranza che in futuro i prodotti tossici valgano più di zero. Insomma , cambiano i parametri anzichè affrontare le cause del male. L'impressione è che il G20 si servito soprattutto a spargere tanta cipria sulla crisi mondiale, nel tentativo di cambiare la psicologia catastrofista dei mercati, infondendo ottimismo, avvalorando l'impressione che la situazione sia sotto controllo. Il tentativo in sè è comprensibile, ma basterà per risollevare l'economia globale? Scritto in spin, era obama, banche, capitalismo, crisi, società, economia, gli usa e il mondo, germania, globalizzazione, europa, francia Commenti ( 44 ) » (5 voti, il voto medio è: 4.6 su un massimo di 5) Loading ... Il Blog di Marcello Foa © 2009 Feed RSS Articoli Feed RSS Commenti Invia questo articolo a un amico 02Apr 09 Che tristezza, la Cnn (e un certo giornalismo). Ieri pomeriggio decine di migliaia di persone hanno preso d'assalto la City, spaccando vetrine delle banche, accerchiando la Banca d'Inghilterra; ci sono stati tafferugli, feriti e un morto. Ieri pomeriggio mi sono sintonizzato sulla Cnn: da sempre in questi frangenti è la più rapida e la più completa; ma ieri sembrava stesse su un altro pianeta. Mentre la protesta esplodeva, la Cnn ci ha parlato di Obama dalla regina, del menu preparato dallo chef dei vip, dei preparativi della cena del G20, ha mostrato fino alla nausea le immagini di Obama sorridente con Medvedev e il presidente cinese Hu Jintao. E i disordini? Un collegamento di un paio di minuti, come si trattasse di un fatto marginale. Le possibilità sono due: o la Cnn ha commesso un grave errore giornalistico oppure ha volutamente minimizzato i disordini di Londra. Propoendo per la seconda ipotesi e vi spiego perchè: da quando negli Usa è esplosa la protesta contro i bonus dei manager Aig, l'establishment finanziario e politico teme che le proteste, per ora isolate, possano estendersi; dunque il messaggio che gli spin doctor trasmettono ai media è di essere cauti, di non infiammare gli animi, di minimizzare. E la Cnn si è adeguata, come se fosse una tv di regime. Da notare che nessun media europeo ha fatto altrettanto, sebbene molti governi siano assai preoccupati e abbiano inviato messaggi analoghi: tutti i mezzi d'informazione, di destra e di sinistra, hanno dato spazio alle proteste, giudicandole, giustamente, una notizia importante. Che tristezza, la Cnn e, purtroppo, non è l'unico episodio negativo che riguarda la stampa americana che negli ultimi anni ha assecondato senza critiche la guerra in Irak, ha censurato inchieste su Madoff (è successo al Wall Street Journal), e per oltre un decennio non ha analizzato, nè denunciato gli abusi e le storture della casta finanziaria di Wall Street, di cui, anzi, era diventata il megafono. E questi non sono che alcuni esempi. La stampa europea (e quella italiana) ha molti difetti, ma per anni abbiamo considerato quella americana come un modello da imitare. Ora non più. Il livellamento, è verso il basso e non è una buona notizia per il giornalismo occidentale. Scritto in manipolazione, era obama, spin, crisi, comunicazione, società, europa, gli usa e il mondo, notizie nascoste, democrazia, globalizzazione, giornalismo Commenti ( 41 ) » (2 voti, il voto medio è: 5 su un massimo di 5) Loading ... Il Blog di Marcello Foa © 2009 Feed RSS Articoli Feed RSS Commenti Invia questo articolo a un amico 31Mar 09 G20, tanto rumore per poco. E l'America non fa più paura. Dunque, ci siamo. Obama arriva oggi a Londra e domani vedrà i leader dei venti principali Paesi industrializzati; ma questo vertice, ritenuto da tutti fondamentale, si concluderà con ogni probabilità con pochi risultati concreti, che non è difficile prevedere: un impegno generico a una nuova regolamentazione degli hedge funds, misure contro i paradisi fiscali, nuovi fondi al Fmi. Le riforme strutturali resteranno nel cassetto e lo strapotere della finanza sull'economia reale non verrà rimesso in discussione: questo espone il mondo a nuovi choc. Una delle novità più importanti riguarda il rapporto tra l'America e l'Europa. Come ho scritto in un pezzo sul Giornale, l"'Europa ha deciso di non seguire l'America sulla via del rilancio economico, perlomeno non secondo le modalità statunitensi. Obama, in circa due mesi, ha approvato misure, che, inclusi i salvataggi delle banche e delle industria in difficoltà, toccheranno l'astronomica cifra di 4500 miliardi di dollari, pari quasi al 30% del Pil. E per settimane l'amministrazione Obama, con il martellante sostegno della stampa, ha tentato di convincere l'Unione europea ad uniformarsi agli Usa. Ma la cancelliera tedesca Merkel, spalleggiata da Sarkozy, ha tenuto duro e ha vinto". I consiglieri della Casa Bianca hanno annunciato che "Obama non insisterà con i leader dei venti Paesi più importanti del pianeta sulla necessità di varare la prima, grande, coordinata manovra mondiale. La bozza della risoluzione, trapelata su un giornale tedesco, esprimerà un auspicio generico, senza alcun vincolo. Come dire: ognuno faccia da sé". L'Europa ritiene più importante salvaguardare la solidità dei conti pubblici e limitare i rischi di un'iperinflazione, l'America, invece, la cui economia è basta al 75% sui consumi, deve far ripartire ad ogni costo l'economia. Il viaggio confermerà la straordinaria popolarità di Obama, ma sarà inconcludente anche su altri dossier, soprattutto sull'Afghanistan: fino a poche settimane fa Washington pretendeva dagli europei l'invio di nuove truppe al fianco dei marines, ma nella Ue questa eventualità è talmente impopolare da indurre i governi a respingere le pressioni americance. E l'America è così debole da abbozzare: al vertice della Nato la questione delle nuove truppe a Kabul passerà sotto traccia. La mia impressione è che politicamente il viaggio di Obama rischia di essere ricordato come il primo di un'America a cui il mondo non riconosce più lo status di superpotenza. Perchè dire no aall'America oggi si può, e non basta un presidente mediatico a ridare prestigio e credibiltà a un Paese a cui il mondo, all'unanimità, rinfaccia la responsabilità della crisi. Scritto in era obama, banche, capitalismo, crisi, economia, europa, gli usa e il mondo, germania, democrazia, globalizzazione, francia Commenti ( 53 ) » (5 voti, il voto medio è: 4.8 su un massimo di 5) Loading ... Il Blog di Marcello Foa © 2009 Feed RSS Articoli Feed RSS Commenti Invia questo articolo a un amico 28Mar 09 Nasce il Pdl, ma saprà darsi un'identità? Nasce il Pdl, bene. E non è difficile prevedere che sarà vincente, perchè Berlusconi è la figura di riferimento da oltre 15 anni e alla maggioranza degli italiani è assai gradira e perchè i partiti conservatori, in Italia, ma non solo, affrontano la crisi meglio di una sinistra moderata che, avendo fatto proprio il dogma liberista (ricordate il libro di Giavazzi e Alesina?), ora appare meno credibile di un centrodestra, dove nel corso degli anni non sono mancate le critiche allo stapotere della finanza e alla deriva morale della società ( vedi Tremonti, Bossi, certi esponenti di An). Tuttavia il Pdl corre lo stesso rischio del Pd, che è fallito perchè non è riuscito a darsi una nuova identità ovvero non ha saputo creare una sintesi innovativa tra i cattolici sociali e i post comunisti. Al Pd, come già osservato su questo blog, manca il senso di appartenenza. La domanda che mi pongo è la seguente: il popolo di Forza Italia e, soprattutto, il popolo di An, che è più piccolo ma più coeso, saprà riconoscersi nel Pdl? Ovvero: il nuovo partito sarà sentito come proprio dai militanti? Avrà una coerenza ideologica, programmatica, sociale? Se la risposta sarà negativa, non è difficile prevedere un aumento dei consensi a Lega e Udc, che hanno già un profilo consolidato e sono facilmente riconoscibili dagli elettori. Il successo del nuovo partito nel medio e lungo periodo si gioca sull'identità. Che dovrà essere forte, autentica, condivisa. O sbaglio? Scritto in politica, pdl, partito democratico, democrazia, Italia Commenti ( 70 ) » (4 voti, il voto medio è: 4.5 su un massimo di 5) Loading ... Il Blog di Marcello Foa © 2009 Feed RSS Articoli Feed RSS Commenti Invia questo articolo a un amico 25Mar 09 Ma il mercato distorce la realtà? Soros dice di sì. Di questi tempi abbiamo parlato molto di economia e mi spiace dover restare in tema, ma sono rimasto colpito da questa affermazione di George Soros, l'ex speculatore che affossò la lira e la sterlina negli anni Novanta e che ora è diventato un guru economico-filosofico-filantropico. Con i mercati ha guadagnato miliardi e i fondi Hedge da lui creati continuano a guadagnarne molti (pare). Eppure ieri durante un incontro con il minostro del Tesoro Usa Geithner ha pronunciato questa frase che ha scioccato l'America: "L'idea che i mercati (finanziari) siano in grado di correggersi da soli si è dimostrata falsa. I mercati, anzichè rispecchiare la realtà sottostante, la distorgono sempre". La mia prima reazione è stata di stizza: ma come, proprio lui fa queste considerazioni? Il personaggio non è certo coerente.. ma, pensandoci bene, forse non ha tutti i torti. Mi spiego: io sono da sempre un liberale e penso che l'economia di mercato abbia consentito di portare sulla via del benessere intere nazioni. Ma ho l'impressione - anzi, la certezza - che i mercati finanziari oggi non siano il risultato del normale incrocio tra domanda e offerta. E questo a causa dei derivati e dei prodotti di ingegneria finanziaria. Qualcuno sa dirmi l'utilità di questi strumenti? Nati a fin di bene ovvero per permettere agli operatori e agli industriali di cautelarsi contro rischi di cambio o sbalzi nelle quotazioni, sono diventati dei mostri che con l'effetto leva consentono profitti o perdite inimmaginabili. Ma servono all'economia reale? Consentono una miglior valutazione delle società quotate? La risposta a queste domande è no: non servono a nulla se non a una certa finanza. E l'effetto leva è così vertiginoso da distorgere molte valutazioni, accentuando spasmodicamente i movimenti al rialzo o al ribasso di borse, valute, materie prime, obbligazioni. Ricordate il petrolio? Su su fino a 150 dollari, poi già sotto i 40, il dollaro che passa da 1,25 a 1,45 in dieci giorni e poi torna a 1,25. Tutto questo è innaturale e superfluo. E allora perchè non limitarli o addirittura abolirli, progressivamente? I trader, certi banchieri, gli speculatori hanno già fatto abbastanza danni. Che la festa finisca e che il mercato torni ad essere il mercato, in un'ottica autenticamente liberale. Domanda: Che Soros abbia ragione? Scritto in capitalismo, crisi, banche, manipolazione, globalizzazione, economia, notizie nascoste Commenti ( 91 ) » (6 voti, il voto medio è: 4.33 su un massimo di 5) Loading ... Il Blog di Marcello Foa © 2009 Feed RSS Articoli Feed RSS Commenti Invia questo articolo a un amico 24Mar 09 Il piano Geithner? Un'altra beffa. I mercati finanziari hanno reagito con entusiasmo al piano del ministro del Tesoro americano Geithner e non è difficile capire perchè: non fa altro che prorogare lo strapotere della casta finanziaria di Wall Street. Come hanno evidenziato alcuni commentatori (segnalo al riguardo l'ottimo fondo di Luigi Zingales sul Sole 24Ore), la manovra messa a punto dall'Amministrazione Obama si risolve in uno straordinario regalo alle banche che hanno provocato il dissesto finanziario, in un incentivo agli hedge funds che potranno indebitarsi a spese del contribuente, e persino in un premio alle agenzie di rating che per valutare i nuovi fondi di asset tossici intascheranno un miliardo di dollari. Sul Giornale di oggi do voce anche a un'illustre economista, Alice Rivlin, ex membro del board della Federal Reserve, che sebbene con qualche perplessità difende il piano. Tuttavia resto molto scettico, per queste quattro ragioni: 1) Il piano ignora le cause strutturali del dissesto. Anche se avesse successo, non impedirebbe alle banche di ripetere gli stessi errori del passato. infatti, secondo voci accreditate, gli istituti bancari non hanno ancora rinunciato alle operazioni di ingegneria finanziaria, insomma continuano a trastullarsi con derivati, cartolarizzazioni, eccetera. 2) Il fondo dovrebbe essere alimentato con mille miliardi di dollari, ma l'ammontare dei debiti tossici è di gran lunga superiore a questa pur ingente cifra. Verosimilmente, non sarà sufficiente per risanare completamente i bilanci delle banche. 3) La Cina è sempre più diffidente nei confronti degli Stati Uniti e sempre meno disposta a indebitarsi in dollari. Ieri, d'accordo con la Russia, ha lanciato l'idea di una moneta globale al posto della valuta statunitense. L'ipotesi appartiene a un futuro lontano. Ma il solo fatto che venga presa in considerazione è indicativa delle intenzioni di Pechino. 4) L'economia americana si basa per il 75% sui consumi e le misure varate dal governo faranno esplodere prima il deficit e poi il debito pubblico, che potrebbe arrivare in appena due anni all'80% del Pil. E ci vorranno molti anni per riconvertirla all'industria. Le sue debolezze sono strutturali. L'ottimismo di molti operatori è davvero giustificato? Scritto in banche, capitalismo, crisi, era obama, economia, cina, globalizzazione, gli usa e il mondo Commenti ( 63 ) » (3 voti, il voto medio è: 5 su un massimo di 5) Loading ... Il Blog di Marcello Foa © 2009 Feed RSS Articoli Feed RSS Commenti Invia questo articolo a un amico 21Mar 09 Non chiedete a Obama di essere spontaneo Ma Obama è davvero un grande comunicatore? Ne dubito. O meglio, dipende dalle circostanze. Come spiego in un articolo pubblicato oggi sul Giornale, il presidente degli Stati Uniti è soprattutto un grande interprete, ma solo di discorsi scritti, spesso da altri. Sa leggere, sa recitare bene. Ma è terrorizzato quando deve parlare a braccio. Infatti, ha sempre appresso il teleprompter (vedi foto) ovvero il "gobbo elettronico", anche quando deve intervenire in pubblico solo per pochi secondi. Non sa improvvisare, non sa essere spontaneo. Io dico: non paragonatelo a Roosevelet, nè a Kennedy, nè a Reagan. Quella era un'altra categoria. Obama senza il suo spin doctor David Axelrod è perso. Scritto in spin, comunicazione, era obama, presidenziali usa, gli usa e il mondo, giornalismo Commenti ( 72 ) » (4 voti, il voto medio è: 4.75 su un massimo di 5) Loading ... Il Blog di Marcello Foa © 2009 Feed RSS Articoli Feed RSS Commenti Invia questo articolo a un amico Post precedenti Chi sono Sono inviato speciale di politica internazionale. Sposato, ho tre figli. Risiedo a Milano e giro il mondo. Tutti gli articoli di Marcello Foa su ilGiornale.it contatti Categorie banche (10) blog (1) capitalismo (11) cina (19) comunicazione (3) crisi (14) democrazia (62) economia (32) era obama (18) europa (14) francia (25) germania (6) giornalismo (52) giustizia (2) gli usa e il mondo (66) globalizzazione (48) immigrazione (40) islam (20) israele (2) Italia (153) manipolazione (7) medio oriente (13) notizie nascoste (47) partito democratico (3) pdl (2) politica (2) presidenziali usa (23) progressisti (3) russia (14) sicurezza (1) sindacati (1) società (26) spin (8) svizzera (5) turchia (12) Varie (17) I più inviati Dietro la vicenda Alitalia la mano della lobby europea - 4 Emails Una vita meritocratica... - 4 Emails Abbiamo vinto l'Expo. 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Terremoto, l'Italia che reagisce bene (con qualche eccezione) (sezione: Globalizzazione)

( da "Giornale.it, Il" del 08-04-2009)

Argomenti: Cina Usa

Sul Giornale di oggi intervisto Bob Thurman, personaggio di grande caratura, sebbene poco noto in Italia. E' uno dei principali consiglieri del Dalai Lama, saggista di grande successo, la rivista "Time" lo inserì tra i dieci americani più influenti. Il suo è il punto di vista di un americano spirituale, che nella crisi finanziaria inizia a vedere una grande opportunità: quella di creare un mondo migliore. Secondo Thurman "è un bene che la coscienza collettiva degli americani si sia risvegliata. Urlano un poco? Se la gente smette di dare ascolto a certe élite e costringe chi ha provocato questo disastro a prendersi le proprie responsabilità questo può essere positivo», mentre prima la coscienza era assopita "perché prevaleva l'egoismo. Molti si rendevano conto degli abusi di un gruppo ristretto di persone, di lobbies molto potenti come quelle delle banche, ma finché riuscivano ad andare avanti si dicevano: cosa posso rimediare da solo? E siccome tutti pensavano così, nulla cambiava davvero. D'altronde bastava accendere la tele per distrarsi: chi parlava dei problemi reali? Nessuno, tutto era trasformato in uno spettacolo, anche l'informazione». Questa crisi è un'opportunità "perché il sistema così non poteva funzionare: stavamo correndo verso il disastro. Tutto a credito, tutto esasperato, centinaia di milioni di persone strappate alla campagne. Il governo americano e le grandi istituzioni dicevano ai Paesi piccoli: non potete proteggere i piccoli coltivatori. Così tutta la produzione finiva nelle mani dei grandi gruppi. E gli agricoltori senza più lavoro che cosa fanno? Vanno nelle città dove vivono nelle baraccopoli. È progresso questo? Ora c'è la possibilità di creare sistema più equilibrato. Era un'economia guidata dall'avidità, che ignorava i limiti delle risorse naturali e il rispetto della natura. Ora c'è la possibilità di creare un sistema più saggio, basato sui valori positivi dell'uomo». Thurman ricorda che "dopo ogni grande tragedia, la gente si scopre migliore. All'indomani dell'undici settembre i newyorkesi erano solidali, si cercavano, si aiutavano", li interpeta come segnali di una trasformazione della coscienza e della sensibilità collettive. E se osserviamo quel che sta accadendo in Abruzzo l'intuizione di Thurman trova conferme. Il mio collega Cristiano Gatti, racconta la straordinaria dignità degli abitanti delle zone colpite. Scrive in un bellissimo articolo: "Di sventure e di dolore, di lutto e di rabbia, insomma di creature afflitte e dolenti ormai ne abbiamo viste tante, passando da un cataclisma all'altro. Ma mai, lo dico da semplice testimone neutrale, ho ammirato un simile affresco di spontanea compostezza, di sano orgoglio, di rigoroso rispetto. L'Aquila e dintorni sono a pezzi, non c'è famiglia che non abbia un buon motivo per piangere, ma da questo girone infernale si alza solo silenzio, decoro, contegno. E voglia di ricominciare. Parole toccanti. Rifletto e mi chiedo: dalla crisi economica, dalle tragedie, sta nascendo davvero un mondo migliore? Scritto in capitalismo, crisi, società, globalizzazione, Italia, gli usa e il mondo 1 Commento » (Nessun voto) Loading ... Il Blog di Marcello Foa © 2009 Feed RSS Articoli Feed RSS Commenti Invia questo articolo a un amico 07Apr 09 Terremoto, l'Italia che reagisce bene (con qualche eccezione) Per una volta l'Italia ha stupito in bene reagendo alla tragedia dell'Abruzzo: anzichè dividersi in polemiche sterili, il Paese si è unito. I soccorsi sono stati rapidi, la solidarietà della gente comune commovente, la reazione dei partiti finalmente responsabile. Ho apprezzato molto l'intervento di Franceschini in Parlamento che, senza se e senza ma, ha offerto il proprio sostegno a Berlusconi che, senza se e senza ma, l'ha accettato. Bene, con qualche ulteriore riflessione: 1) Ora si tratta di continuare su questa strada, scongiurando il rischio, molto alto, che passata l'emozione, prevalgano antiche e cattive abitudini ovvero che i fondi stanziati per la ricostruzione non arrivino mai, o solo in parte, a chi ne ha davvero bisogno. 2) Questa tragedia conferma, purtroppo, la mancanza di una cultura della prevenzione nel nostro Paese. In una zona a forte sismico troppi edifici non sono stati messi a norma e questo spiega perchè a crollare non sono state solo case vecchie ma anche edifici recenti. 3) Nonostante il cordoglio, qualcuno non si è trattenuto dall'insinuare qualche polemica. Per un certo mondo, il solito (ovvero il popolo di Grillo, Travaglio, Di Pietro), il terremoto si poteva prevedere e considera Giuliani, l'esperto che sostiene di averlo annunciato, un incompreso da difendere. Peccato che la sua previsione fosse imprecisa: aveva previsto il sisma per il 29 marzo a Sulmona. Immaginiamo che le autorità gli avessero prestato ascolto: migliaia di persone sarebbero state evacuate, poi il 30 o il 31 marzo fatte rientrare a casa. L'Aquila e i paesi circostanti non sarebbero stati risparmiati dalla scossa che ha colpito il 6 aprile, con epicentro il comune di Catipignano. Ieri ho partecipato a una trasmissione radiofonica in Francia su Rtl e uno dei più famosi sismologi francesi - dunaue senza alcun legame con il governo italiano - ha confermato che è impossibile prevedere i terremoti. La polemica non dovrebbe nemmeno iniziare, ma temo che di Giuliani sentiremo parlare a lungo. Sui blog di Grillo è Di Pietro tira già una certa aria.. sì, diventerà un eroe, un perseguitato, un nuovo simbolo di un'Italia confusamente arrabbiata e facilmente manipolabile. O sbaglio? AGGIORNAMENTO: tutti i leader del mondo hanno espresso all'Italia solidarietà e cordoglio, anche il presidente Obama, con toni partecipi e una lunga telefonata a Berlusconi. Lo ringraziamo, ma poi l'ambasciata americana ha deciso lo stanziamento di 50 mila dollari per l'assistenza umanitaria. Dico: 50mila dollari. Un pensierino ino ino ino, peraltro non richiesto dall'Italia. Il governo americano poteva proprio rispiarmarselo. Scritto in comunicazione, pdl, politica, partito democratico, spin, Italia, società, manipolazione, giornalismo Commenti ( 46 ) » (3 voti, il voto medio è: 5 su un massimo di 5) Loading ... Il Blog di Marcello Foa © 2009 Feed RSS Articoli Feed RSS Commenti Invia questo articolo a un amico 05Apr 09 Obama è il nuovo Gorbaciov? Ammettiamolo: questo viaggio in Europa e Turchia sancisce un grande successo di immagine per Obama. La stampa lo ha esaltato e non capita mai che un presidente, all'estero, venga accolto da folle in delirio. O meglio: succedeva a Gorbaciov ai tempi della perestroika. Obama in Germania ha parlato a un'assemblea di cittadini adoranti e i sondaggi rivelano che, se si candidasse alle elezioni politiche di fine settembre, batterebbe agevolmente Angela Merkel. Come Gorbaciov ha sposato una donna dal carattere forte, carismatico e capace di rompere gli schemi. La sua straripante popolarità dimostra che gli Usa, quando usano i toni giusti, possono essere ancora amati nel mondo e dunque che l'antiamericanismo non era viscerale, né irreversibile, ma limitato agli eccessi dell'era Bush. Infatti le proteste di strada non erano rivolte contro di lui. L'analogia con Gorbaciov, però, rischia di essere anche politica, sebbene non altrettanto drammatica nell'esito finale. L'esperienza del profeta della glasnost si concluse con il crollo dell'Urss, quella del primo presidente afroamericano difficilmente terminerà con l'implosione degli Stati Uniti. Ma proprio questo primo viaggio ha svelato al mondo un'altra America, meno sicura di sé, improvvisamente umile, a tratti quasi implorante. Quella di un tempo era abituata a imporre i compromessi, quella di oggi dà l'impressione di subirli. Il G20 è stato salutato come un grande successo, ma Washington non ha ottenuto l'impegno di tutti i Paesi a varare una maxi-manovra di stimolo. Dal vertice della Nato si aspettava un impegno ampio e coordinato da parte degli alleati per l'invio duraturo di nuove truppe in Afghanistan, ha ottenuto lo spiegamento di 5mila uomini limitato alle elezioni presidenziali. Eppure nelle scorse settimane aveva esercitato pressioni fortissime per piegare le resistenze degli europei. Inutilmente: per la prima volta il Vecchio Continente può dire no, senza temere lacerazionie tanto meno ritorsioni. La Ue è diventata improvvisamente forte? No, è quella di sempre caotica, litigiosa, multicefala. Semmai è l'America a essere divenuta debole. Obama ha avuto l'onestà intellettuale di ammetterlo: «Siamo stati noi a provocare la crisi finanziaria», da cui, però, gli Stati Uniti non possono uscire da soli. Ha bisogno degli altri, come ben sappiamo. E allora Obama è costretto ad assumere un registro inconsueto per un capo della Casa Bianca: quello del mediatore, dell'amico bonario, del leader che parla poco e ascolta molto. Nei due vertici - G20 e Nato - ha dovuto ritagliarsi un ruolo di negoziatore, di pacificatore. La sua è un'America che tende la mano e riscopre il consenso. Con un dubbio: Obama sta gestendo un periodo di difficoltà transitoria in attesa di riprendere il ruolo di superpotenza o, come Gorbaciov, verrà ricordato come il gestore di un grande Paese che declina tra gli applausi del mondo? Scritto in era obama, crisi, europa, globalizzazione, gli usa e il mondo, germania, francia Commenti ( 39 ) » (7 voti, il voto medio è: 2.86 su un massimo di 5) Loading ... Il Blog di Marcello Foa © 2009 Feed RSS Articoli Feed RSS Commenti Invia questo articolo a un amico 03Apr 09 Dal G20 pochi fatti, molto ottimismo. Basterà? La Merkel ha parlato di un compromesso storico, Obama ieri era raggiante; tutti i leader hanno salutato con enfasi i risultati del G20. Ed è normale che sia così: tentano di infondere fiducia e speranza, nel tentativo, perlomeno, di sbloccare i consumi. E le Borse hanno risposto. Tuttavia analizzando i contenuti ci si accorge che, come previsto, il G20 ha portato poche novità. L'unica è l'aumento dei fondi a disposizione del Fmi: erano previsti 500 miliardi, saranno 750. per il resto: - hanno annunciato che intendono regolamentare gli hedge funds e le agenzie di rating. Bene, ma le norme devono essere ancora stabilite e il dibattito rischia di essere lungo. - secondo Brown "non ci saranno più i bonus per i manager che fanno fallire le società". Era ora, ma più che altro è un auspicio condiviso, perchè ogni Paese, com'è ovvio, deciderà autonomamente se e come realizzarlo. - hanno dichiarato di aver posto le fondamenta per "ripulire i bilanci delle banche dagli asset tossici", ma anche questa è una dichiarazione d'intenti. In realtà, i Paesi continuano a procedere in ordine sparso e un codice comune appare ancora lontano. L'economista Giorgio Barba Navaretti ( vedi l' intervista uscita sul Giornale) rileva due punti innovativi: l'impegno a far ripartire il commercio mondiale e l'ammissione che la crescita non potrà più dipendere solo dagli Usa, ma da quello che definisce "un traino globale", in cui i Paesi come Cina, India, Brasile avranno un ruolo sempre più importante. Ma questo avrà effetto nel lungo periodo: a breve è improbabile che queste economia possano generare una domanda interna molto forte. Complessivamente il G20 è stato insoddisfacente su due punti: - il pacchetto da 1100 miliardi non serve a rilanciare l'economia mondiale - il problema più urgente, quello di una riforma strutturale del sistema finanziario mondiale è irrisolto. Intanto proprio ieri gli Stati Uniti hanno allentato il mark-to-market ovvero la norma che obbligava le banche a valutare ogni giorno il prezzo di mercato dei prodotti finanziari e siccome molti di questi non hanno acquirenti le banche erano costrette a iscrivere a bilancio perdite colossali. Ora invece potranno diluirle nel tempo, nella speranza che in futuro i prodotti tossici valgano più di zero. Insomma , cambiano i parametri anzichè affrontare le cause del male. L'impressione è che il G20 si servito soprattutto a spargere tanta cipria sulla crisi mondiale, nel tentativo di cambiare la psicologia catastrofista dei mercati, infondendo ottimismo, avvalorando l'impressione che la situazione sia sotto controllo. Il tentativo in sè è comprensibile, ma basterà per risollevare l'economia globale? Scritto in spin, era obama, banche, capitalismo, crisi, società, economia, gli usa e il mondo, germania, globalizzazione, europa, francia Commenti ( 44 ) » (5 voti, il voto medio è: 4.6 su un massimo di 5) Loading ... Il Blog di Marcello Foa © 2009 Feed RSS Articoli Feed RSS Commenti Invia questo articolo a un amico 02Apr 09 Che tristezza, la Cnn (e un certo giornalismo). Ieri pomeriggio decine di migliaia di persone hanno preso d'assalto la City, spaccando vetrine delle banche, accerchiando la Banca d'Inghilterra; ci sono stati tafferugli, feriti e un morto. Ieri pomeriggio mi sono sintonizzato sulla Cnn: da sempre in questi frangenti è la più rapida e la più completa; ma ieri sembrava stesse su un altro pianeta. Mentre la protesta esplodeva, la Cnn ci ha parlato di Obama dalla regina, del menu preparato dallo chef dei vip, dei preparativi della cena del G20, ha mostrato fino alla nausea le immagini di Obama sorridente con Medvedev e il presidente cinese Hu Jintao. E i disordini? Un collegamento di un paio di minuti, come si trattasse di un fatto marginale. Le possibilità sono due: o la Cnn ha commesso un grave errore giornalistico oppure ha volutamente minimizzato i disordini di Londra. Propoendo per la seconda ipotesi e vi spiego perchè: da quando negli Usa è esplosa la protesta contro i bonus dei manager Aig, l'establishment finanziario e politico teme che le proteste, per ora isolate, possano estendersi; dunque il messaggio che gli spin doctor trasmettono ai media è di essere cauti, di non infiammare gli animi, di minimizzare. E la Cnn si è adeguata, come se fosse una tv di regime. Da notare che nessun media europeo ha fatto altrettanto, sebbene molti governi siano assai preoccupati e abbiano inviato messaggi analoghi: tutti i mezzi d'informazione, di destra e di sinistra, hanno dato spazio alle proteste, giudicandole, giustamente, una notizia importante. Che tristezza, la Cnn e, purtroppo, non è l'unico episodio negativo che riguarda la stampa americana che negli ultimi anni ha assecondato senza critiche la guerra in Irak, ha censurato inchieste su Madoff (è successo al Wall Street Journal), e per oltre un decennio non ha analizzato, nè denunciato gli abusi e le storture della casta finanziaria di Wall Street, di cui, anzi, era diventata il megafono. E questi non sono che alcuni esempi. La stampa europea (e quella italiana) ha molti difetti, ma per anni abbiamo considerato quella americana come un modello da imitare. Ora non più. Il livellamento, è verso il basso e non è una buona notizia per il giornalismo occidentale. Scritto in manipolazione, era obama, spin, crisi, comunicazione, società, europa, gli usa e il mondo, notizie nascoste, democrazia, globalizzazione, giornalismo Commenti ( 41 ) » (2 voti, il voto medio è: 5 su un massimo di 5) Loading ... Il Blog di Marcello Foa © 2009 Feed RSS Articoli Feed RSS Commenti Invia questo articolo a un amico 31Mar 09 G20, tanto rumore per poco. E l'America non fa più paura. Dunque, ci siamo. Obama arriva oggi a Londra e domani vedrà i leader dei venti principali Paesi industrializzati; ma questo vertice, ritenuto da tutti fondamentale, si concluderà con ogni probabilità con pochi risultati concreti, che non è difficile prevedere: un impegno generico a una nuova regolamentazione degli hedge funds, misure contro i paradisi fiscali, nuovi fondi al Fmi. Le riforme strutturali resteranno nel cassetto e lo strapotere della finanza sull'economia reale non verrà rimesso in discussione: questo espone il mondo a nuovi choc. Una delle novità più importanti riguarda il rapporto tra l'America e l'Europa. Come ho scritto in un pezzo sul Giornale, l"'Europa ha deciso di non seguire l'America sulla via del rilancio economico, perlomeno non secondo le modalità statunitensi. Obama, in circa due mesi, ha approvato misure, che, inclusi i salvataggi delle banche e delle industria in difficoltà, toccheranno l'astronomica cifra di 4500 miliardi di dollari, pari quasi al 30% del Pil. E per settimane l'amministrazione Obama, con il martellante sostegno della stampa, ha tentato di convincere l'Unione europea ad uniformarsi agli Usa. Ma la cancelliera tedesca Merkel, spalleggiata da Sarkozy, ha tenuto duro e ha vinto". I consiglieri della Casa Bianca hanno annunciato che "Obama non insisterà con i leader dei venti Paesi più importanti del pianeta sulla necessità di varare la prima, grande, coordinata manovra mondiale. La bozza della risoluzione, trapelata su un giornale tedesco, esprimerà un auspicio generico, senza alcun vincolo. Come dire: ognuno faccia da sé". L'Europa ritiene più importante salvaguardare la solidità dei conti pubblici e limitare i rischi di un'iperinflazione, l'America, invece, la cui economia è basta al 75% sui consumi, deve far ripartire ad ogni costo l'economia. Il viaggio confermerà la straordinaria popolarità di Obama, ma sarà inconcludente anche su altri dossier, soprattutto sull'Afghanistan: fino a poche settimane fa Washington pretendeva dagli europei l'invio di nuove truppe al fianco dei marines, ma nella Ue questa eventualità è talmente impopolare da indurre i governi a respingere le pressioni americance. E l'America è così debole da abbozzare: al vertice della Nato la questione delle nuove truppe a Kabul passerà sotto traccia. La mia impressione è che politicamente il viaggio di Obama rischia di essere ricordato come il primo di un'America a cui il mondo non riconosce più lo status di superpotenza. Perchè dire no aall'America oggi si può, e non basta un presidente mediatico a ridare prestigio e credibiltà a un Paese a cui il mondo, all'unanimità, rinfaccia la responsabilità della crisi. Scritto in era obama, banche, capitalismo, crisi, economia, europa, gli usa e il mondo, germania, democrazia, globalizzazione, francia Commenti ( 53 ) » (5 voti, il voto medio è: 4.8 su un massimo di 5) Loading ... Il Blog di Marcello Foa © 2009 Feed RSS Articoli Feed RSS Commenti Invia questo articolo a un amico 28Mar 09 Nasce il Pdl, ma saprà darsi un'identità? Nasce il Pdl, bene. E non è difficile prevedere che sarà vincente, perchè Berlusconi è la figura di riferimento da oltre 15 anni e alla maggioranza degli italiani è assai gradira e perchè i partiti conservatori, in Italia, ma non solo, affrontano la crisi meglio di una sinistra moderata che, avendo fatto proprio il dogma liberista (ricordate il libro di Giavazzi e Alesina?), ora appare meno credibile di un centrodestra, dove nel corso degli anni non sono mancate le critiche allo stapotere della finanza e alla deriva morale della società ( vedi Tremonti, Bossi, certi esponenti di An). Tuttavia il Pdl corre lo stesso rischio del Pd, che è fallito perchè non è riuscito a darsi una nuova identità ovvero non ha saputo creare una sintesi innovativa tra i cattolici sociali e i post comunisti. Al Pd, come già osservato su questo blog, manca il senso di appartenenza. La domanda che mi pongo è la seguente: il popolo di Forza Italia e, soprattutto, il popolo di An, che è più piccolo ma più coeso, saprà riconoscersi nel Pdl? Ovvero: il nuovo partito sarà sentito come proprio dai militanti? Avrà una coerenza ideologica, programmatica, sociale? Se la risposta sarà negativa, non è difficile prevedere un aumento dei consensi a Lega e Udc, che hanno già un profilo consolidato e sono facilmente riconoscibili dagli elettori. Il successo del nuovo partito nel medio e lungo periodo si gioca sull'identità. Che dovrà essere forte, autentica, condivisa. O sbaglio? Scritto in politica, pdl, partito democratico, democrazia, Italia Commenti ( 70 ) » (4 voti, il voto medio è: 4.5 su un massimo di 5) Loading ... Il Blog di Marcello Foa © 2009 Feed RSS Articoli Feed RSS Commenti Invia questo articolo a un amico 25Mar 09 Ma il mercato distorce la realtà? Soros dice di sì. Di questi tempi abbiamo parlato molto di economia e mi spiace dover restare in tema, ma sono rimasto colpito da questa affermazione di George Soros, l'ex speculatore che affossò la lira e la sterlina negli anni Novanta e che ora è diventato un guru economico-filosofico-filantropico. Con i mercati ha guadagnato miliardi e i fondi Hedge da lui creati continuano a guadagnarne molti (pare). Eppure ieri durante un incontro con il minostro del Tesoro Usa Geithner ha pronunciato questa frase che ha scioccato l'America: "L'idea che i mercati (finanziari) siano in grado di correggersi da soli si è dimostrata falsa. I mercati, anzichè rispecchiare la realtà sottostante, la distorgono sempre". La mia prima reazione è stata di stizza: ma come, proprio lui fa queste considerazioni? Il personaggio non è certo coerente.. ma, pensandoci bene, forse non ha tutti i torti. Mi spiego: io sono da sempre un liberale e penso che l'economia di mercato abbia consentito di portare sulla via del benessere intere nazioni. Ma ho l'impressione - anzi, la certezza - che i mercati finanziari oggi non siano il risultato del normale incrocio tra domanda e offerta. E questo a causa dei derivati e dei prodotti di ingegneria finanziaria. Qualcuno sa dirmi l'utilità di questi strumenti? Nati a fin di bene ovvero per permettere agli operatori e agli industriali di cautelarsi contro rischi di cambio o sbalzi nelle quotazioni, sono diventati dei mostri che con l'effetto leva consentono profitti o perdite inimmaginabili. Ma servono all'economia reale? Consentono una miglior valutazione delle società quotate? La risposta a queste domande è no: non servono a nulla se non a una certa finanza. E l'effetto leva è così vertiginoso da distorgere molte valutazioni, accentuando spasmodicamente i movimenti al rialzo o al ribasso di borse, valute, materie prime, obbligazioni. Ricordate il petrolio? Su su fino a 150 dollari, poi già sotto i 40, il dollaro che passa da 1,25 a 1,45 in dieci giorni e poi torna a 1,25. Tutto questo è innaturale e superfluo. E allora perchè non limitarli o addirittura abolirli, progressivamente? I trader, certi banchieri, gli speculatori hanno già fatto abbastanza danni. Che la festa finisca e che il mercato torni ad essere il mercato, in un'ottica autenticamente liberale. Domanda: Che Soros abbia ragione? Scritto in capitalismo, crisi, banche, manipolazione, globalizzazione, economia, notizie nascoste Commenti ( 91 ) » (6 voti, il voto medio è: 4.33 su un massimo di 5) Loading ... Il Blog di Marcello Foa © 2009 Feed RSS Articoli Feed RSS Commenti Invia questo articolo a un amico 24Mar 09 Il piano Geithner? Un'altra beffa. I mercati finanziari hanno reagito con entusiasmo al piano del ministro del Tesoro americano Geithner e non è difficile capire perchè: non fa altro che prorogare lo strapotere della casta finanziaria di Wall Street. Come hanno evidenziato alcuni commentatori (segnalo al riguardo l'ottimo fondo di Luigi Zingales sul Sole 24Ore), la manovra messa a punto dall'Amministrazione Obama si risolve in uno straordinario regalo alle banche che hanno provocato il dissesto finanziario, in un incentivo agli hedge funds che potranno indebitarsi a spese del contribuente, e persino in un premio alle agenzie di rating che per valutare i nuovi fondi di asset tossici intascheranno un miliardo di dollari. Sul Giornale di oggi do voce anche a un'illustre economista, Alice Rivlin, ex membro del board della Federal Reserve, che sebbene con qualche perplessità difende il piano. Tuttavia resto molto scettico, per queste quattro ragioni: 1) Il piano ignora le cause strutturali del dissesto. Anche se avesse successo, non impedirebbe alle banche di ripetere gli stessi errori del passato. infatti, secondo voci accreditate, gli istituti bancari non hanno ancora rinunciato alle operazioni di ingegneria finanziaria, insomma continuano a trastullarsi con derivati, cartolarizzazioni, eccetera. 2) Il fondo dovrebbe essere alimentato con mille miliardi di dollari, ma l'ammontare dei debiti tossici è di gran lunga superiore a questa pur ingente cifra. Verosimilmente, non sarà sufficiente per risanare completamente i bilanci delle banche. 3) La Cina è sempre più diffidente nei confronti degli Stati Uniti e sempre meno disposta a indebitarsi in dollari. Ieri, d'accordo con la Russia, ha lanciato l'idea di una moneta globale al posto della valuta statunitense. L'ipotesi appartiene a un futuro lontano. Ma il solo fatto che venga presa in considerazione è indicativa delle intenzioni di Pechino. 4) L'economia americana si basa per il 75% sui consumi e le misure varate dal governo faranno esplodere prima il deficit e poi il debito pubblico, che potrebbe arrivare in appena due anni all'80% del Pil. E ci vorranno molti anni per riconvertirla all'industria. Le sue debolezze sono strutturali. L'ottimismo di molti operatori è davvero giustificato? Scritto in banche, capitalismo, crisi, era obama, economia, cina, globalizzazione, gli usa e il mondo Commenti ( 63 ) » (3 voti, il voto medio è: 5 su un massimo di 5) Loading ... Il Blog di Marcello Foa © 2009 Feed RSS Articoli Feed RSS Commenti Invia questo articolo a un amico 21Mar 09 Non chiedete a Obama di essere spontaneo Ma Obama è davvero un grande comunicatore? Ne dubito. O meglio, dipende dalle circostanze. Come spiego in un articolo pubblicato oggi sul Giornale, il presidente degli Stati Uniti è soprattutto un grande interprete, ma solo di discorsi scritti, spesso da altri. Sa leggere, sa recitare bene. Ma è terrorizzato quando deve parlare a braccio. Infatti, ha sempre appresso il teleprompter (vedi foto) ovvero il "gobbo elettronico", anche quando deve intervenire in pubblico solo per pochi secondi. Non sa improvvisare, non sa essere spontaneo. Io dico: non paragonatelo a Roosevelet, nè a Kennedy, nè a Reagan. Quella era un'altra categoria. Obama senza il suo spin doctor David Axelrod è perso. Scritto in spin, comunicazione, era obama, presidenziali usa, gli usa e il mondo, giornalismo Commenti ( 72 ) » (4 voti, il voto medio è: 4.75 su un massimo di 5) Loading ... Il Blog di Marcello Foa © 2009 Feed RSS Articoli Feed RSS Commenti Invia questo articolo a un amico Post precedenti Chi sono Sono inviato speciale di politica internazionale. Sposato, ho tre figli. Risiedo a Milano e giro il mondo. Tutti gli articoli di Marcello Foa su ilGiornale.it contatti Categorie banche (10) blog (1) capitalismo (11) cina (19) comunicazione (3) crisi (14) democrazia (62) economia (32) era obama (18) europa (14) francia (25) germania (6) giornalismo (52) giustizia (2) gli usa e il mondo (66) globalizzazione (48) immigrazione (40) islam (20) israele (2) Italia (153) manipolazione (7) medio oriente (13) notizie nascoste (47) partito democratico (3) pdl (2) politica (2) presidenziali usa (23) progressisti (3) russia (14) sicurezza (1) sindacati (1) società (26) spin (8) svizzera (5) turchia (12) Varie (17) I più inviati Dietro la vicenda Alitalia la mano della lobby europea - 4 Emails Una vita meritocratica... - 4 Emails Abbiamo vinto l'Expo. 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Federico: Ieri a Porta a Porta c'era in collegamento il signor Giuliani, che in maniera più o meno... 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Emergenza in Abruzzo: a Cesena le raccomandazioni della Protezione Civile (sezione: Globalizzazione)

( da "Fò Romagna, Il" del 08-04-2009)

Argomenti: Cina Usa

Versione stampabile Emergenza in Abruzzo: a Cesena le raccomandazioni della Protezione Civile Alla Protezione Civile del Comune stanno arrivando numerose offerte di aiuto alle popolazioni dell’Abruzzo colpite dal terremoto. Per il momento, però, non è ancora possibile utilizzarle tutte La Protezione Civile ringrazia tutti coloro che si sono fatti avanti con generosità, ma ritiene doveroso avvertire che in questa prima fase d'emergenza, anche in considerazione dell'eccezionale gravità dell'evento, non è ancora possibile trasmettere le offerte di aiuto alla struttura di coordinamento che dovrà occuparsi di smistarle, tenuto conto della contingente emergenza sanitaria e del necessario periodo di assestamento dell'organizzazione dei soccorsi. Ecco alcune importanti raccomandazioni per chi volesse dare il suo contributo a favore delle popolazioni terremotate. Tassativo: Non mettersi in viaggio verso le zone terremotate in maniera autonoma, senza preventiva autorizzazione degli organismi preposti o senza far parte di regolari associazioni di volontariato. Chiunque fosse interessato a prestare la propria opera in tali zone lo segnali al Comune di Cesena, Servizio protezione civile (0547-356365) indicando eventuali specializzazioni I nominativi delle persone disponibili saranno segnalati alle autorità preposte al fine di essere utilizzati al meglio e nel momento più opportuno presso le zone colpite. Chi vuole offrire aiuti materiali (beni di prima necessità, vestiario, giocattoli, ecc...) dovrà comunicarlo allo stesso Servizio Protezione Civile che lo segnalerà alle Associazioni incaricate; i cittadini saranno ricontattati appena verrà affrontata questa problematica dagli organi deputati. Queste raccomandazioni sono scaturite anche alla luce delle disposizioni prefettizie, ricevute il 7 aprile. (08 aprile 2009)

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Campobasso: Sisma, molisani ancora dispersi (sezione: Globalizzazione)

( da "Sannio Online, Il" del 08-04-2009)

Argomenti: Cina Usa

Campobasso: Sisma, molisani ancora dispersi Pubblicato il 08-04-2009 Una seconda giornata di ricerche, ieri a L’Aquila. Si è continuato a scavare per ritrovare, tra le macerie della Casa dello Studente, Elvio Romano, 25 anni, studente di Bojano... Una seconda giornata di ricerche, ieri a L’Aquila. Si è continuato a scavare per ritrovare, tra le macerie della Casa dello Studente, Elvio Romano, 25 anni, studente di Bojano. Dopo il terremoto che ha inginocchiato l’Abruzzo si continua a sperare di ritrovare ancora persone in vita. Una ragazza di Campobasso, che per salvarsi si è lanciata dal terzo piano della palazzina in cui abitava, è ricoverata in gravi condizioni. Si tratta di Delia Di Iorio. Due studentesse di Termoli sono state tirate fuori dalle macerie. Hanno riportato soltanto delle escoriazioni. Intanto, ieri mattina, a Palazzo Moffa, un minuto di silenzio in segno di cordoglio per tutte le vittime del terremoto abruzzese. Giunta e Consiglio regionale hanno manifestato ancora solidarietà sia sotto il profilo morale che materiale, ricordando il sisma del 2002, in cui a San Giuliano di puglia, persero la vita 27 bambini e la loro insegnante. Una tragedia che si accosta a quella della Casa dello Studente de L’Aquila, un edificio che si è sgretolato si se stesso, non lasciando scampo a diversi studenti. Una seduta straordinaria quella di ieri a Palazzo Moffa. I Presidenti di Giunta e Consiglio, Iorio e Pietracupa, ed i consiglieri regionali, hanno espresso pensieri di vicinanza, ribadendo la necessità di garantire sicurezza negli edifici pubblici. Proprio per questo, presente in aula, anche una rappresentanza di studenti molisani, portavoce della necessità di veder garantito , in tutta sicurezza, il loro diritto allo studio.  Durante la seduta, il Presidente Iorio ha evidenziato che non risultano esserci stati danni a persone o a cose, ma che è stato avviato un attento screening insieme alle Prefetture, alle Province e ai Comuni sugli immobili pubblici e particolarmente sulle scuole per escludere ogni pericolo. Per quanto riguarda, invece, l’aiuto dato all’Abruzzo, riferito di come la Protezione Civile regionale sia intervenuta direttamente e prontamente con la sua Colonna mobile, attualmente operativa nell’area più colpita dal terremoto. La Sala Operativa della Protezione Civile Molisana presente in piazza d’Anzio a L’Aquila ha raccolto segnalazioni sui molisani dispersi nelle altre zone terremotate dell’Abruzzo. Si sono quindi stabiliti contatti con i molisani che, per lavoro o studio, si trovavano nelle zone colpite. In Abruzzo, la Regione Molise ha realizzato due campi, allestiti in particolare al Com 3 del Comune di Pizzoli e al Com del Comune di Arischia. In questi due campi la Protezione Civile Molisana è presente con l’Ufficio Mobile (che ha retto e coordinato le comunicazioni di tutta la zona delle operazioni fino al pomeriggio di ieri) vari mezzi di lavoro, tensostrutture, cucine, tende ed altri corredi per l’assistenza alla popolazione. Attualmente, la Colonna Mobile regionale, composta da alcuni funzionari del Servizio e da 120 volontari, ha preso in carico per assistenza, vitto ed alloggio circa 500 persone terremotate”. Per quanto riguarda le strutture sanitarie  del Molise, tutte si sono messe a disposizione per ricevere feriti  dall’Abruzzo. Le strutture competenti stanno lavorando per fornire alle strutture abruzzesi le 200 sacche di sangue che sono state richieste. Inviata, inoltre, un’unità di emergenza costituita da un medico, due infermieri, due soccorritori e un’ambulanza attrezzata presso il Campo di Assistenza della Protezione Civile della Regione Molise nel comune di Arischia in provincia dell’Aquila. L’invio è stato disposto su richiesta del Servizio Nazionale di Protezione Civile. “Ci stiamo attenendo –ha specificato Iorio- alle richieste che ci pervengono dalla Protezione Civile Nazionale. Siamo pronti ad inviare altre unità non appena ce ne sarà rivolta richiesta. E’ opportuno, infatti, in questi momenti seguire le istruzioni e non inviare mezzi e uomini che non possono essere immediatamente impiegati nei soccorsi. Diversamente si intralcerebbero i lavori”. Nel pomeriggio di ieri, a Roma, la Conferenza dei Presidenti delle Regioni per discutere proprio dei provvedimenti da assumere per le zone terremotate d’Abruzzo.

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Aiutiamo i terremotati (sezione: Globalizzazione)

( da "Giornal.it" del 08-04-2009)

Argomenti: Cina Usa

8/4/2009 Aiutiamo i terremotati A seguito del terremoto verificatosi in Abruzzo alcuni giorni fa, l’Amministrazione Comunale ed in particolare l’Assessorato alla Protezione Civile, ha immediatamente preso contatti con la zona colpita e inviato sul posto volontari del Coordinamento Comunale e rappresentanti del Ser. Data la situazione caotica, si sta attendendo di potere inviare altri membri del gruppo Comunale di Protezione Civile. L’attività svolta consiste sia nella rimozione di macerie, sia nella preparazione di ponti radio per agevolare le comunicazioni. L’Amministrazione Comunale sta inoltre stilando una lista di beni di prima necessità da inviare. “Dopo gi interventi immediati – dichiara l’assessore alla Protezione Civile, Evaldo Pavanello, – sarà nostra cura non abbandonare le popolazioni colpite dal terremoto. A breve sarà portato in Giunta un provvedimento per uno stanziamento economico straordinario a sostegno degli interventi nelle zone interessate dal sisma. Inoltre il Comune di Alessandria si impegnerà particolarmente sul fronte dell’aiuto a bambini ed anziani”. Inoltre l’Anci Nazionale ha inoltre aperto un conto corrente denominato Anci – Emergenza Terremoto in Abruzzo per raccogliere fondi da destinare alle attività di ricostruzione dei comuni abruzzesi colpiti da uqesta tragedia. Le coordinate Iban sono: IT 56 D 03226 03203 000500074907 Anche il Nucleo Comunale di Protezione Civile di Casale, d’intesa con i volontari dei comuni di Balzola, Cerrina, Frassineto, Morano ed Ozzano, ha approntato una colonna mobile così composta: due autocarri, un carro-officina, tre fuoristrada, un veicolo per trasporto volontari e quattro pick up, nonché da trenta volontari di protezione civile in condizioni di completa autonomia. Il dispositivo di intervento è da ora soggetto alle indicazioni degli organi di coordinamento della Provincia e della Regione Piemonte, così da portare supporto operativo e logistico nella località e nei tempi che saranno da questi indicati indicati, onde evitare le dannose sovrapposizioni tipiche del primo soccorso. Nel frattempo, per rispondere al desiderio dei cittadini di contribuire ai soccorsi, sono stati aperti dei punti di ricevimento e stoccaggio, con orario 10,00/12,00 presso le seguenti località: - Protezione Civile di Casale Monferrato - il Comune, Via Roma Frassineto, - Comune, Piazza del Municipio Ozzano, -Comune, Via S. Maria 1 Cerrina, sede AIB Valle Cerrina. Dagli operatori già nelle località terremotate, arrivano indicazioni sui beni di prima necessità prioritari: giacche a vento, tute sportive, coperte, derrate alimentari di lunga conservazione. I centri di raccolta non accetteranno denaro e capi di vestiario di scarto o comunque lesivi della dignità delle persone che li riceveranno. Per ogni informazione rivolgersi al dirigente del settore Polizia Municipale e Protezione Civile al n. 0142 452516. Il Consiglio Comunale di Casale Monferrato esprime solidarietà e partecipazione alle persone colpite negli affetti e sconvolte nella quotidianità a seguito dei tragici eventi. Nei prossimi giorni comunicherà le modalità con cui deciderà di rendere efficace e concreta questa partecipazione.

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48580: gli operatori mobili a sostegno dell'Abruzzo (sezione: Globalizzazione)

( da "Telefonino.net" del 08-04-2009)

Argomenti: Cina Usa

Notizie 48580: gli operatori mobili a sostegno dell'Abruzzo 8 Aprile 2009 Il sisma che ha scosso l'Abruzzo ha creato una grave situazione di emergenza: centomila sfollati, migliaia di feriti e dispersi, paesi distrutti. D'intesa con il Dipartimento della Protezione Civile, è stata attivata una raccolta di fondi per l'assistenza e il soccorso alla popolazione colpita dal sisma, nonché per consentire il rientro alle condizioni normali di vita. Gli operatori di telefonia mobile TIM, Vodafone, Wind e 3 Italia, d'intesa con il Dipartimento della Protezione Civile, hanno attivato la numerazione solidale 48580 per raccogliere fondi a favore della popolazione dell'Abruzzo gravemente colpita dal terremoto. Ogni SMS inviato contribuirà con 1 euro, che sarà interamente devoluto al Dipartimento della Protezione Civile per il soccorso e l'assistenza. Fino al 30 aprile 2009 con Telecom Italia è possibile donare 2 euro chiamando da una linea fissa Telecom Italia il numero 48580. Al termine dell'iniziativa Telecom Italia verserà alla Protezione Civile l'ammontare di tutti gli importi effettivamente donati. Il Dipartimento della Protezione Civile fornirà tutte le indicazioni sull'utilizzo dei fondi raccolti. di

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WTA Ponte Vedra: passano Petrova e Wozniacki (sezione: Globalizzazione)

( da "Datasport" del 08-04-2009)

Argomenti: Cina Usa

WTA Ponte Vedra: passano Petrova e Wozniacki (Caroline Wozniacki, foto LaPresse) (AGM-DS) - 08/04/2009 13.32.58 - (AGM-DS) - Milano, 8 aprile - Fatica un po' più del dovuto Caroline Wozniacki a battere l'australiana Stosur e passare al secondo turno del torneo. A Ponte Vedra (terra, 220.000 dollari di montepremi) la tennista danese si è imposta in tre set 63, 67(4), 61. Agile invece il successo della numero 1 Nadia Petrova, che ha superato in due set la bielorussa Olga Govortsova, col punteggio di 62 64. I risultati del primo turno (1) Nadia Petrova (RUS) b. Olga Govortsova (BLR) 62 64 (2) Caroline Wozniacki (DAN) b. Samantha Stosur (AUS) 63 67(4) 61 (LL) Varvara Lepchenko (USA) b. (4) Patty Schnyder (SVI) 62 60 (5) Aleksandra Wozniak (CAN) b. Jill Craybas (USA) 64 64 Elena Vesnina (RUS) b. (6) Peng Shuai (CIN) 26 61 63 (8) Bethanie Mattek-Sands (USA) b. (Q) Marion Bartoli (FRA) 57 76(4) 63 Virginie Razzano (FRA) b. Akgul Amanmuradova (UZB) 62 64 Sabine Lisicki (GER) b. (Q) Mariya Koryttseva (UKR) 63 76(3) Tamira Paszek (AUT) b. Melinda Czink (UNG) 67(5) 64 64 (Q) Anastasia Rodionova (RUS) b. Galina Voskoboeva (KAZ) 64 62 (WC) Daniela Hantuchova (SVK) b. (Q) Anastasija Sevastova (LAT) 26 64 76(5)

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TERREMOTO IN ABRUZZO: 260 MORTI E 11 DISPERSI (sezione: Globalizzazione)

( da "Sestopotere.com" del 08-04-2009)

Argomenti: Cina Usa

TERREMOTO IN ABRUZZO: 260 MORTI E 11 DISPERSI (8/4/2009 13:26) | (Sesto Potere) - L'Aquila - 8 aprile 2009 - "Al momento i dati ufficiali stimano in 1.179 i feriti di cui 179 quelli più gravi trasferiti in ospedali fuori regione. Sono invece 150 le persone estratte ancora vive dalle macerie. Duecentocinquanta le vittime ufficiali, di cui 17 ancora da identificare (al pomeriggio di ieri). I dispersi risultano essere 11. 18mila le persone attualmente assistite". Sono i dati forniti dal ministro dei Rapporti con il Parlamento, Elio Vito durante l'informativa del Governo al Senato sull’emergenza Abruzzo. "Data la gravità della situazione e il sentimento diffuso, il governo si appresta a dichiarare una giornata di lutto nazionale nel prossimo consiglio dei Ministri" ha detto Vito all’inizio del suo intervento. Vito ha espresso i ringraziamenti verso "tutte le forze politiche per il clima di profondo rispetto e di leale collaborazione che si sta realizzando in questi giorni tra il Parlamento e il governo e fra tutte la forze politiche, il miglior modo per iniziare il processo di ricostruzione nella regione abruzzese". "E’ nei momenti tragici che l'Italia dimostra di essere un Paese con straordinarie virtù morali e civili che devono trovare corrispondenza nell'atteggiamento e nelle risposte delle istituzioni" ha sottolineato il ministro. Nel rivolgere il ringraziamento del Governo e delle istituzioni democratiche ai tanti Stati che hanno espresso la loro solidarietà e ai rappresentanti delle Forze armate, delle Forze dell'ordine, della Protezione civile, del Servizio sanitario nazionale, della Croce rossa, del Soccorso alpino e delle tante organizzazioni di volontariato che sin dal primo momento si sono prodigati con straordinario impegno nelle aree colpite dal sisma, il Ministro ha fornito una dettagliata informativa sulle iniziative immediate e tuttora in corso relativamente alle modalità dei soccorsi, alle dotazioni di strumenti e strutture di assistenza e agli interventi effettuati per fronteggiare le gravissime conseguenze sulle infrastrutture. Il Governo, che decreterà un giorno di lutto nazionale, ha provveduto a delegare il Sottosegretario Bertolaso come commissario delegato ed ha dichiarato lo stato di emergenza, nominando altresì il dottor Franco Gabrielli nuovo prefetto dell'Aquila. Sono stati inoltre disposti i primi interventi emergenziali, anche da parte degli Enti locali, a sostegno della popolazione locale e il Dipartimento della Protezione civile è stato autorizzato ad utilizzare le risorse provenienti da donazioni e atti di liberalità. Il Ministro ha infine rivolto il ringraziamento del Governo a tutte le forze politiche per il profondo rispetto e la leale collaborazione che hanno manifestato nella tragica occasione. A seguire, una panoramica dell'impegno delle nostre forze armate al fianco delle popolazioni dell'Abruzzo colpite dal sisma. L’Esercito, fin dall’inizio dell’emergenza, ha affiancato la Protezione Civile nelle zone colpite dall’evento sismico. Al momento la Forza Armata ha dispiegato nella città dell’Aquila militari del 33° reggimento di artiglieria per la ricerca dei superstiti e la rimozione delle macerie; personale dell’8° reggimento “Lancieri di Montebello” per l’allestimento di una tendopoli e militari dell’11° reggimento “Genio” per il ripristino della viabilità. Nelle località di Paganica e Lucoli sono impegnati i soldati del 9° reggimento “Alpini” per la ricerca dei superstiti e la rimozione delle macerie. Nella località di Pizzoli i soldati del 123° reggimento di fanteria “Chieti” sono impegnati nella ricerca di superstiti, nella rimozione delle macerie e nell’allestimento di una tendopoli nell’abitato di Fagnano. In località Pontecchio i bersaglieri dell’ 8° reggimento stanno allestendo una tendopoli. In località Onna sono impegnati i granatieri del 1° reggimento per la ricerca di superstiti; i genieri del 6° reggimento, equipaggiati con escavatori, apripista, mezzi per il trasporto dei detriti e torri di illuminazione, per il ripristino della viabilità e la rimozione delle macerie. Sono, inoltre, schierati all’aeroporto “Preturo” dell’Aquila due elicotteri AB 412 e CH47 e un velivolo “Dornier” dell’Aviazione Esercito, tutti in configurazione sanitaria, con la capacità totale di oltre 30 barelle, per lo sgombero di feriti e ammalati. La Marina Militare è mobilitata per concorrere ai soccorsi alle popolazioni terremotate dell’Abruzzo. Sono attualmente a disposizione del Dipartimento Protezione Civile una componente aerea di 8 elicotteri (3 EH-101; 4 AB 212 e 1 SH-3D) con relativi equipaggi e tecnici provenienti dalle tre basi aeree della Marina (Luni, Grottaglie e Catania). Il Comando Subacquei e Incursori ha reso disponibile una camera iperbarica mobile con staff medico e tecnico. Il Reggimento San Marco ha inviato da Brindisi una unità logistica di 40 Fanti di Marina con cucina da campo capace di produrre 4.000 pasti al giorno, tenda refettorio in grado di ospitare 250 persone e autobotti per rifornimenti idrici e di combustibili. Completano la dotazione della Forza da Sbarco generatori elettrici, impianti di illuminazione e apparecchiature elettroniche per individuare eventuali dispersi sotto le macerie. Continua il supporto alla Protezione Civile del personale e dei mezzi aerei dell' Aeronautica Militare impegnati nelle operazioni di soccorso per il terremoto in Abruzzo. In queste ore è in fase di allestimento a L'Aquila un punto medico avanzato (PMA) ed un campo tende a scopo alloggiativo con il materiale giunto dal 3° Stormo Supporto Operativo di Villafranca e dalla locale Infermeria Principale. Nella giornata di lunedì 6 aprile sono stati effettuati numerosi trasporti d'urgenza: 19 feriti sono stati trasportati a Pescara con un C-27J della 46^ Brigata Aerea di Pisa, altrettanti sono stati trasferiti negli ospedali di Pescara e Teramo con gli elicotteri HH-3F ed AB-212 del 15° Stormo di Pratica di Mare e del 9° Stormo di Grazzanise, schierati dalle prime ore dell'emergenza presso l’aeroporto Preturo de L’Aquila. Gli elicotteri sono stati impiegati, soprattutto nelle fasi iniziali dei soccorsi, anche per portare sul luogo dell'accaduto numerose squadre d'intervento con cani da ricerca ed operatori specializzati del club alpino italiano. Nel corso della mattinata di ieri, su richiesta della Protezione Civile, un caccia AMX del 51° Stormo di Istrana ed un P-166/DL-3 del 14° Stormo di Pratica di Mare si sono alzati in volo per effettuare rilevamenti fotografici delle zone colpite dal sisma. In serata, inoltre, un P-180 del 36° Stormo di Gioia del Colle ha trasportato plasma da Bologna a L’Aquila. Sono una settantina i militari dell’Arma Azzurra impegnati direttamente sul posto per il supporto alle operazioni aeree di soccorso in svolgimento dall’aeroporto de L’Aquila. I soccorsi erano partiti alle prime ore dell'alba di lunedì con il trasporto, via terra e in volo, di attrezzature e personale specializzato per ripristinare la piena funzionalità dell’aeroporto aquilano; tra questi un team composto da controllori del traffico aereo, meteorologi, addetti all’anticendio e alla logistica per ripristinare i servizi aeroportuali essenziali e permettere, quindi, gli atterraggi ed i decolli dei mezzi aerei di soccorso; autobotti con carburante ed acqua potabile, un ambulanza. ------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------ Terremoto in Abruzzo, la terra trema ancora: aumentano le vittime (Sesto Potere) - L'Aquila - 8 aprile 2009 - Sei le scosse di terremoto registrate dalle 19.47 di ieri sera alle 6.27 di questa mattina in provincia de L’Aquila. La più forte, quella delle 19.47, ha avuto una magnitudo di 5.3 e ha provocato nuovi crolli. Le località prossime all’epicentro di questo evento sono state S. Panfilo d’Ocre, Fossa e Sant’Eusanio Forconese. Oltre 17.000 le persone che hanno ricevuto assistenza dalle persone del Sistema Nazionale della Protezione civile nelle tendopoli. Il bilancio ancora parziale delle vittime del sisma è di 260 morti, 11 dispersi, 1000 feriti, 27 mila sfollati. La Croce Rossa, l’Anpas, le Regioni, la Prociv Arci, l’Ana e le Misericordie hanno allestito nelle tendopoli 24 cucine da campo: alcune di queste sono in grado di fornire fino a 5.000 pasti l’ora. L’attività delle cucine da campo è stata affiancata, ieri, da servizi di catering che hanno fornito più di 15.000 pasti. 15 i PMA-Posti Medici Avanzati- attualmente operativi per gli interventi di primo soccorso, oltre all’ospedale da campo dell’Ares. I PMA sono dislocati su tutte le aree interessate dal terremoto, nei punti di maggiore concentrazione delle persone sfollate, mentre l’ospedale da campo è all’Aquila in Piazzale Ospedale. Sul campo sono al lavoro 30 psicologi dell’emergenza che assistono la popolazione colpita. La società Ferrovie dello Stato ha messo a disposizione vagoni ferroviari dotati di cuccette che possono ospitare fino a 820 persone. I vagoni sono alla ferrovia de L’Aquila e sono attrezzati anche per ospitare persone diversamente abili. Intanto, a due giorni dal violento terremoto che ha colpito l'Abruzzo, prosegue la conta dei danni. La regione è stata duramente colpita, oltre che nelle persone e nelle case, anche nel suo patrimonio artistico e religioso: il sisma, che nella scossa delle 3.32 ha segnato i 5,8 gradi della scala Richter, ha danneggiato i più bei monumenti medievali dell'Aquilano e distrutto chiese tra le piu' famose. Dalla Cattedrale alla Chiesa Santa Maria di Collemaggio, la chiesa di Celestino V, numerose sono le bellezze del patrimonio culturale gravemente danneggiate. E le conseguenze del forte terremoto si estendono anche al di fuori dei confini della regione: alle Terme di Caracalla, a Roma, sono stati riscontrati danni dalla Sovrintendenza ai Beni archeologici. Il Ministero dei Beni Culturali ha costituito a L’Aquila una task force di esperti che erano intervenuti sui monumenti danneggiati dal sisma del 1997 in Umbria e Marche in supporto ai funzionari locali. E’ stato individuato anche un deposito per le opere recuperate da edifici di culto pericolanti. Gli uffici centrali del Ministero per i Beni e le Attivita' Culturali sono in costante contatto con il direttore regionale per i Beni Culturali dell'Abruzzo, Annamaria Reggiani, e il soprintendente per i beni architettonici e paesaggistici dell'Abruzzo, Maurizio Galletti, per avere ogni aggiornamento sui danni al patrimonio artistico. Il segretario generale del Ministero, Giuseppe Proietti, sta coordinando il monitoraggio di musei, monumenti e siti archeologici. La situazione e' in continua evoluzione. Il Centro informativo del Ministero per i Beni e le Attività Culturali relativo al sisma è individuato presso l’Ufficio del Presidente della Commissione Speciale Permanente per la Sicurezza del Patrimonio Culturale Nazionale, dott. Fabio Carapezza Guttuso. Il Gruppo di Protezione civile dei beni culturali dei volontari di Legambiente Marche è al lavoro in queste ore per portare in salvo tutto quello che il terremoto non ha distrutto: quadri, sculture policrome lignee, manoscritti e volumi dell'Archivio storico, semisepolti dal crollo parziale del tetto. L’attività dei 40 tecnici si svolge in coordinamento con la Soprintendenza ai monumenti dell'Aquila, la Regione Marche, il Dipartimento di Protezione civile e il Ministero dei Beni culturali. Al momento, è stato accertato il crollo del campanile della chiesa di San Bernardino, mentre l'abside è completamente danneggiata. Crollati anche il cupolino della chiesa di S. Agostino, il palazzo della prefettura che ospita anche la sede dell'archivio di Stato e la cupola della chiesa delle Anime Sante o del Suffragio, che si trova nella piazza principale dell'Aquila, l'antica piazza del Mercato. Danneggiato anche il Castello cinquecentesco, dove hanno sede il Museo Nazionale d'Abruzzo, la Soprintendenza per beni architettonici e paesaggistici e quella per il patrimonio storico, artistico e etnoantropologico dell'Abruzzo. Il Museo Nazionale d’Abruzzo è stato dichiarato inagibile fino a una verifica tecnica da parte dei vigili del fuoco, ora impegnati nei soccorsi alla popolazione. L’accesso al museo è comunque presidiato dal personale di custodia. Crollata anche la parete di fondo della basilica romanica di S. Maria di Collemaggio, fondata nel 1287 per volere di Celestino V, la cui facciata costituisce il massimo capolavoro dell'arte abruzzese. Dopo la morte, avvenuta il 19 maggio del 1296, il Papa fu seppellito nella cappella della basilica. La tomba fortunatamente non e' stata toccata dal terremoto. Gravi conseguenze anche al convento di San Giuliano: sono crollate le porte antiche, gli intramezzi, ed e' stata lesionata la volta superiore della chiesa del convento di San Giuliano.

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Terremoto in Abruzzo: le raccomandazioni della Protezione Civile di Cesena (sezione: Globalizzazione)

( da "Sestopotere.com" del 08-04-2009)

Argomenti: Cina Usa

Terremoto in Abruzzo: le raccomandazioni della Protezione Civile di Cesena (8/4/2009 11:23) | (Sesto Potere) - Cesena - 8 aprile 2009 - In questi giorni alla Protezione Civile del Comune stanno arrivando numerose offerte di aiuto alle popolazioni dell’Abruzzo colpite dal terremoto. La Protezione Civile ringrazia tutti coloro che si sono fatti avanti con generosità, ma ritiene doveroso avvertire che in questa prima fase d’emergenza, anche in considerazione dell’eccezionale gravità dell’evento, non è ancora possibile trasmettere le offerte di aiuto alla struttura di coordinamento che dovrà occuparsi di smistarle, tenuto conto della contingente emergenza sanitaria e del necessario periodo di assestamento dell’organizzazione dei soccorsi. Ecco alcune importanti raccomandazioni per chi volesse dare il suo contributo a favore delle popolazioni terremotate. - Tassativo: Non mettersi in viaggio verso le zone terremotate in maniera autonoma, senza preventiva autorizzazione degli organismi preposti o senza far parte di regolari associazioni di volontariato - Chiunque fosse interessato a prestare la propria opera in tali zone lo segnali al Comune di Cesena, Servizio protezione civile (0547-356365) indicando eventuali specializzazioni - I nominativi delle persone disponibili saranno segnalati alle autorità preposte al fine di essere utilizzati al meglio e nel momento più opportuno presso le zone colpite. Chi vuole offrire aiuti materiali (beni di prima necessità, vestiario, giocattoli, ecc...) dovrà comunicarlo allo stesso Servizio Protezione Civile che lo segnalerà alle Associazioni incaricate; i cittadini saranno ricontattati appena verrà affrontata questa problematica dagli organi deputati. Queste raccomandazioni sono scaturite anche alla luce delle disposizioni prefettizie ricevute in data odierna.

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Wall Street punta ad un rimbalzo. Attesa per le minute del FOMC (sezione: Globalizzazione)

( da "Trend-online" del 08-04-2009)

Argomenti: Cina Usa

Wall Street punta ad un rimbalzo. Attesa per le minute del FOMC PRIMO PIANO, clicca qui per leggere la rassegna Di Alberto Susic , 08.04.2009 14:45 Scopri le migliori azioni per fare trading questa settimana!! Dopo il calo delle ultime due sedute, la piazza azionaria americana sembra intenzionata a provare a dar vita ad un rimbalzo, secondo quanto anticipato dai futures. Trascorsa l’intera mattinata in territorio negativo, i contratti sui principali indici hanno dato vita ad un significativo recupero, tanto da azzerare le perdite iniziali e riportarsi al di sopra della parità. A meno di un’ora dall’avvio delle contrattazioni, il future sull’S&P500 mostra infatti un rialzo dello 0,25%, e procede in maniera ancora più spedita quello sul Nasdaq100 che progredisce dello 0,78%. Per la seduta odierna è previsto un solo appuntamento di rilievo sul fronte macro, in calendario alle 16 ora italiana, e si tratta delle scorte di magazzino all’ingrosso che a febbraio dovrebbero mostrare una variazione negativa dello 0,6%, in lieve recupero rispetto al calo dello 0,7% precedente. Alle 16.30 si guarderà ai prezzi del petrolio in vista del report sulle scorte Usa che sarà diffuso dal Dipartimento dell’energia statunitense. In serata invece l’attenzione si sposterà sulle minute del FOMC, ossia sui verbali dell’ultima riunione della Federal Reserve che si è tenuta lo scorso 18 marzo. Sul fronte societario si segnala che la nuova stagione degli utili non è certo partita con il piede giusto a giudicare dai numeri diffusi ieri a mercati chiusi da Alcoa. Il colosso dell’alluminio ha riportato un passivo di 497 milioni di dollari, con una perdita per azione di 0,59 dollari, superiore al rosso di 57 cents messo in conto dal mercato. A deludere è stato anche il fatturato che è calato da 5,7 a 4,1 miliardi di dollari, rispetto ai 4,68 miliardi previsti dalla comunità finanziaria. Da seguire anche General Motors che nel mese di marzo ha fatto registrare un incremento del 24,6% delle vendite in Cina, grazie soprattutto al traino delle immatricolazioni segue pagina >>

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Pagine d'attualità/ XXI secolo, tra geopolitica e (sezione: Globalizzazione)

( da "Virgilio Notizie" del 08-04-2009)

Argomenti: Cina Usa

Milano, 8 apr. (Apcom) - Tre imperi che sostengono il sistema mondiale; una sfida serrata tra geopolitica e globalizzazione; un mondo che va inevitabilmente verso il multipolarismo e la necessità di trovare degli equilibri globali, pena il rischio di un XXI secolo di guerre; l'ascesa decisiva dei Paesi emergenti, ora più che mai ago della bilancia. Il quadro che Parag Khanna, studioso nato in India ora alla London School of Economics, traccia nel suo ambizioso saggio "I tre imperi", edito in Italia da Fazi, è complesso e affascinante, e si pone le domande fondamentali sul futuro della politica internazionali, a cui tenta di dare risposte figlie tanto delle proprie competenze scientifiche e culturali, quanto del giro del mondo che ha compiuto per studiare e raccontare soprattutto le terre di confine tra le nazioni ora dominanti e quelle emergenti. E nella sua analisi questi ultimi svolgono un ruolo decisivo, proprio in quanto saranno loro a determinare il volto della globalizzazione del secolo che si è appena aperto e se la globalizzazione sarà in grado di prevalere sulla geopolitica, ossia il rapporto tra gli Stati e lo spazio, allora forse si potrà imboccare una strada diversa da quella del XX secolo, segnata indelebilmente dal nazionalismo che ha portato alle due guerre mondiali. Il libro di Khanna è vastissimo e impossibile da sintetizzare in maniera esaustiva. Al cuore della sua riflessione si pongono i tre imperi del titolo: gli Stati Uniti, la Cina e, un po' a sorpresa per noi europei, la Ue. Proprio il modello di integrazione tra gli Stati del vecchio continente è, secondo Khanna, uno degli elementi nuovi nel quadro globale, in grado, tramite allargamenti che - nonostante tutte le paure dei fondatori - secondo lo studioso dovrebbero essere su più vasta scala, di garantire un'integrazione pacifica e un abbandono deciso del nazionalismo bellicoso. In sostanza per Khanna ciò che sta accadendo nell'Unione è un modello di convivenza post-moderno che dovrebbe fare da apripista per il futuro, dando un calcio definitivo alle contrapposizioni sul modello della Guerra fredda. Accanto all'impero europeo però la scena propone altri due soggetti globali, ben più portati di Bruxelles all'uso delle armi classiche della politica di potenza: Usa e Cina. Khanna è molto critico con Washington e arriva fino quasi a ipotizzare un declino per gli Stati Uniti, in virtù di un'erosione della reale influenza a stelle e strisce in uno scenario nel quale "l'ammutinamento geopolitico mondiale è già in corso". Ossia un panorama in cui nelle varie aree della geopolitica classica si affermano sempre più istituti sopranazionali (la Ue appunto, ma anche lo Shanghai cooperation group a guida cinese) in grado di "rifiutare" l'egemonia statunitense. Tre dunque sono gli imperi individuati dallo studioso di origine indiana, e tre sono anche i "mondi" in cui Khanna divide gli Stati. Se primo e terzo mondo hanno caratteristiche classiche di egemonia l'uno e grave arretratezza l'altro, la partita vera si gioca nel Secondo mondo ("where the action is" scrive Khanna), un crogiuolo di esperienze politiche, economiche e sociali che oscilla tra l'esplosione e l'affermazione. In base a come si svilupperanno i Paesi del secondo mondo si potrà delineare lo scenario internazionale del futuro. "Oggi - scrive Khanna - esiste una sola forza in grado di far inceppare il meccanismo ciclico del conflitto mondiale: la globalizzazione". Se dal Secondo mondo verranno strategie di cooperazione, allora la geopolitica di potenza potrà essere sconfitta, altrimenti è probabile che ci troveremo di fronte a un altro 1914. Che succederà dunque? Rispondere oggi, data la "fluidità" della situazione, è impossibile. Khanna però, attraverso la sua analisi dettagliata del quadro globale, individua i parametri di riferimento di un mondo che oggi è tripolare, ma anche traballante. E nei puntelli che si sceglierà di mettere allo sgabello mondiale risiede il vero tema della storia e della diplomazia dell'immediato futuro.

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Uno sviluppo seriorispetta le tradizioni (sezione: Globalizzazione)

( da "Sicilia, La" del 08-04-2009)

Argomenti: Cina Usa

Uno sviluppo serio rispetta le tradizioni Aver conosciuto direttamente alcune realtà africane, in Niger ed in Benin, e molte altre grazie anche ad incontri con rappresentanti di comunità africane e mediorientali - Egitto, Tunisia, Marocco, Siria, Libano, Kenia, Uganda, Burkina Faso, Mali, India - lascia un senso di impotenza insopportabile. Molti sono i progetti inascoltati, ignorati ma che risolverebbero problemi veri a tante comunità di questi Paesi. Purtroppo i buoni propositi rappresentati da tante piccole gocce d'acqua non bastano a risolvere il mare di problemi che persistono in questi Paesi e che aspirano ad uno sviluppo che garantisca una decorosa qualità della vita. La soluzione, certamente complessa e non univoca, è in mano ai potenti del mondo. Molti gli sprechi, pochi i risultati concreti, ma la diagnosi non è semplice. Forse bisogna decentralizzare le decisioni e le scelte dei progetti finanziabili. Forse è il tempo di rivoluzionare i criteri di valutazione: non più business, ma sviluppo sociale e culturale, nel rispetto delle identità locali e delle risorse naturali ed ambientali, ed anche economico e non viceversa. L'impatto con le comunità rurali di etnia Peuhl lascia esterrefatti: vivono con niente o con pochissimo. Nei villaggi vivono famiglie in comunità da generazioni dove esiste una precisa gerarchia con il fondamentale ruolo degli anziani. Ogni fascia di età ha il suo ruolo sociale, con una netta distinzione tra i sessi. Le donne risultano, comunque, assolutamente fondamentali per la vita della comunità stessa. Sono responsabili di tutte le necessità della famiglia, dalla preparazione del cibo all'accudire i figli, e sono anche, condizione fondamentale per la missione del CoRFiLaC, le uniche responsabili per la trasformazione del latte in un formaggio simbolo dell'etnia stessa quale è il "Gasiidje in lingua fulfuldè o Wagashii". In realtà, sono l'essenza economica della comunità, in quanto qualsiasi guadagno viene reinvestito nella comunità stessa. Gli uomini ed i giovani si occupano dell'allevamento e gli utili sono spesso gestiti a livello personale. Il latte viene, comunque, quotidianamente consegnato alle donne per gli usi alimentari della comunità e l'eccedenza per la trasformazione casearia. E' un'economia di sostentamento più che di mercato, vivono con meno di un dollaro al giorno, ma nei villaggi che abbiamo visitato non esiste malnutrizione diffusa o bambini denutriti. Troppi errori sono stati fatti nei rapporti tra l'Occidente e queste realtà. Vanno sviluppati progetti che rispondono alle loro esigenze quotidiane e soprattutto coinvolgerli nello sviluppo progettuale perché devono essere loro i veri padroni del loro destino. C'è poco tempo, perché la globalizzazione fallita in Occidente, investirà sempre più in questi Paesi, in nome dello sradicamento della povertà, ma in realtà per consolidarsi in nuovi mercati. La nostra non è un'idea di chiusura o di rigetto verso lo sviluppo, assolutamente no, ed i nuovi mezzi di comunicazione e di trasporto internazionale sono una grande opportunità che va colta in pieno, ma il tutto deve essere finalizzato ad uno sviluppo reale endogeno integrato e non sottoposto al mondo più avanzato. Proprio la globalizzazione ha reso chiaro a tutti che non esistono più stati, nazioni, interessi per pochi a discapito di altri. Esiste un pianeta (Morin 1994) dove il vero benessere dovrà arrivare da un benessere condiviso e equo. Il divario sempre più largo tra ricchi e poveri porta a conflitti, terrorismo, azioni, ovviamente mai giustificabili, ma che difendono la sopravvivenza materiale di ogni essere umano e della sua collettività. E' necessario uno sviluppo sostenibile, dove la diffusione della conoscenza, in tutti i campi, è l'elemento essenziale per poter continuare a sperare in un mondo migliore. Guardando gli occhi di donne e bambini si sente un bisogno assoluto di voler vivere, di avere delle opportunità, di poter volare, di poter sognare. Si può e si deve fare molto, ma è necessario decodificare i reali bisogni di questi esseri umani. Quali sono i modelli di progresso conciliabili con la loro cultura, la loro storia, le loro religioni, le loro tradizioni? Sviluppo non deve significare azzerare il passato per un futuro che non gli appartiene. Il mondo evoluto sta rivalutando le proprie radici, sarebbe insensato per questi Paesi perderle, visto che le hanno ancora molto forti, per rimpiangerle e magari tentare di recuperarle. E' innegabile che queste comunità hanno bisogno di strutture, infrastrutture, mezzi tecnici, ma il tutto deve essere finalizzato ai loro progetti di sviluppo, alle loro necessità. Sviluppo non deve significare, occidentalizzarsi. Il pianeta ha uno straordinario bisogno della multietnicità, della biodiversità culturale e materiale che oggi l'Africa, ma anche l'India, la Cina, il sud-America rappresentano. La crisi finanziaria internazionale di questi mesi ha di fatto dimostrato il fallimento dei modelli di sviluppo e benessere occidentale. E' tempo di ridare il giusto peso alla saggezza, ai valori di questi popoli. Giuseppe Licitra (Presidente Corfilac)

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Protezione civilerientro dall'Aquilaper quattro tecnici (sezione: Globalizzazione)

( da "Sicilia, La" del 08-04-2009)

Argomenti: Cina Usa

Aiuti in Abruzzo Protezione civile rientro dall'Aquila per quattro tecnici I quattro tecnici inviati dal dipartimento regionale di Ragusa della Protezione Civile sono arrivati ieri mattina al centro operativo misto allestito a L'Aquila. Dopo aver preso i primi contatti con i superiori e con i volontari attivati dal resto d'Italia, i tecnici sono stati destinati al campo di Tornimparte per avviare già da oggi i primi sopralluoghi e le relazioni tecniche. “Siamo già operativi – spiega Antonio Criscione, componente del dipartimento regionale di Ragusa della Protezione Civile – e stiamo collaborando seguendo il protocollo previsto. Da parte degli operatori e dei volontari c'è una buona serenità che naturalmente facilita gli interventi”. I tecnici si occuperanno del censimento dei danni a persone e cose, non escludendo un supporto anche per i soccorsi insieme agli altri volontari. Restano in stand by i volontari iblei, circa 70, che dovevano formare la colonna mobile e partire da Ragusa verso l'Abruzzo. I mezzi sono già predisposti e si trovano nel piazzale del dipartimento, in via Achille Grandi. “Siamo pronti alla chiamata – spiega Chiarina Corallo, dirigente del dipartimento regionale di Ragusa della Protezione Civile – Per il momento ci hanno detto di non inviare altro personale in quanto intendono organizzare i campi. Successivamente potrebbe servire il nostro aiuto”. E intanto ieri hanno fatto ritorno proprio da L'Aquila, dove studiavano, cinque studentesse iblee. Si tratta di tre modicane e due pozzallesi. Sono state raggiunte nella tarda mattinata di ieri dai familiari e assieme a loro stanno facendo rientro a casa. Michele barbagallo

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PAGINE D'ATTUALITÀ/ XXI SECOLO, TRA GEOPOLITICA E GLOBALIZZAZIONE (sezione: Globalizzazione)

( da "Wall Street Italia" del 08-04-2009)

Argomenti: Cina Usa

Pagine d'attualità/ XXI secolo, tra geopolitica e globalizzazione di Apcom "I tre imperi" di Parag Khanna (Fazi) -->Milano, 8 apr. (Apcom) - Tre imperi che sostengono il sistema mondiale; una sfida serrata tra geopolitica e globalizzazione; un mondo che va inevitabilmente verso il multipolarismo e la necessità di trovare degli equilibri globali, pena il rischio di un XXI secolo di guerre; l'ascesa decisiva dei Paesi emergenti, ora più che mai ago della bilancia. Il quadro che Parag Khanna, studioso nato in India ora alla London School of Economics, traccia nel suo ambizioso saggio "I tre imperi", edito in Italia da Fazi, è complesso e affascinante, e si pone le domande fondamentali sul futuro della politica internazionali, a cui tenta di dare risposte figlie tanto delle proprie competenze scientifiche e culturali, quanto del giro del mondo che ha compiuto per studiare e raccontare soprattutto le terre di confine tra le nazioni ora dominanti e quelle emergenti. E nella sua analisi questi ultimi svolgono un ruolo decisivo, proprio in quanto saranno loro a determinare il volto della globalizzazione del secolo che si è appena aperto e se la globalizzazione sarà in grado di prevalere sulla geopolitica, ossia il rapporto tra gli Stati e lo spazio, allora forse si potrà imboccare una strada diversa da quella del XX secolo, segnata indelebilmente dal nazionalismo che ha portato alle due guerre mondiali. Il libro di Khanna è vastissimo e impossibile da sintetizzare in maniera esaustiva. Al cuore della sua riflessione si pongono i tre imperi del titolo: gli Stati Uniti, la Cina e, un po' a sorpresa per noi europei, la Ue. Proprio il modello di integrazione tra gli Stati del vecchio continente è, secondo Khanna, uno degli elementi nuovi nel quadro globale, in grado, tramite allargamenti che - nonostante tutte le paure dei fondatori - secondo lo studioso dovrebbero essere su più vasta scala, di garantire un'integrazione pacifica e un abbandono deciso del nazionalismo bellicoso. In sostanza per Khanna ciò che sta accadendo nell'Unione è un modello di convivenza post-moderno che dovrebbe fare da apripista per il futuro, dando un calcio definitivo alle contrapposizioni sul modello della Guerra fredda. Accanto all'impero europeo però la scena propone altri due soggetti globali, ben più portati di Bruxelles all'uso delle armi classiche della politica di potenza: Usa e Cina. Khanna è molto critico con Washington e arriva fino quasi a ipotizzare un declino per gli Stati Uniti, in virtù di un'erosione della reale influenza a stelle e strisce in uno scenario nel quale "l'ammutinamento geopolitico mondiale è già in corso". Ossia un panorama in cui nelle varie aree della geopolitica classica si affermano sempre più istituti sopranazionali (la Ue appunto, ma anche lo Shanghai cooperation group a guida cinese) in grado di "rifiutare" l'egemonia statunitense. Tre dunque sono gli imperi individuati dallo studioso di origine indiana, e tre sono anche i "mondi" in cui Khanna divide gli Stati. Se primo e terzo mondo hanno caratteristiche classiche di egemonia l'uno e grave arretratezza l'altro, la partita vera si gioca nel Secondo mondo ("where the action is" scrive Khanna), un crogiuolo di esperienze politiche, economiche e sociali che oscilla tra l'esplosione e l'affermazione. In base a come si svilupperanno i Paesi del secondo mondo si potrà delineare lo scenario internazionale del futuro. "Oggi - scrive Khanna - esiste una sola forza in grado di far inceppare il meccanismo ciclico del conflitto mondiale: la globalizzazione". Se dal Secondo mondo verranno strategie di cooperazione, allora la geopolitica di potenza potrà essere sconfitta, altrimenti è probabile che ci troveremo di fronte a un altro 1914. Che succederà dunque? Rispondere oggi, data la "fluidità" della situazione, è impossibile. Khanna però, attraverso la sua analisi dettagliata del quadro globale, individua i parametri di riferimento di un mondo che oggi è tripolare, ma anche traballante. E nei puntelli che si sceglierà di mettere allo sgabello mondiale risiede il vero tema della storia e della diplomazia dell'immediato futuro.

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TERREMOTO: VADEMECUM DELLA PROTEZIONE CIVILE LAZIO PER AIUTARE ABRUZZO. (sezione: Globalizzazione)

( da "Asca" del 08-04-2009)

Argomenti: Cina Usa

TERREMOTO: VADEMECUM DELLA PROTEZIONE CIVILE LAZIO PER AIUTARE ABRUZZO (ASCA) - Roma, 8 apr - Arrivano senza sosta da lunedi' scorso centinaia di segnalazioni al numero verde della Protezione civile regionale per offrire con gesti concreti aiuto alla popolazione colpita dal sisma. Per chi vuole dare la propria disponibilita' a impegnarsi come volontario, per l'accoglienza, per donazioni in denaro, offerta di cibo e viveri, vestiario, elettrodomestici e altri beni di utilita', ecco il vademecum della Protezione civile regionale su come comportarsi correttamente e fare arrivare il proprio aiuto alle vittime del terremoto Abruzzo. DIVENTARE VOLONTARI. I singoli cittadini e i gruppi che non fanno gia' parte di associazioni di volontariato collegate alla Protezione civile e volessero partecipare direttamente in Abruzzo agli aiuti possono rivolgersi al responsabile Protezione civile del proprio Comune di residenza, che fornira' le indicazioni per rendersi utili in prima persona e le associazioni da contattare. DONAZIONI IN DENARO. La Protezione civile regionale raccomanda di effettuare le donazioni in denaro, intestate alla Regione Abruzzo, sul conto corrente postale 10 400 000 o sul conto corrente bancario con IBAN IT 69 0300 21530 0000 41 0000000 con causale ''Regione Abruzzo - donazione per il sisma''. ACCOGLIENZA. I cittadini del Lazio in grado di offrire disponibilita' per posti letto o abitazioni non utilizzate possono chiamare la Protezione civile regionale al numero 803 555. DONARE IL SANGUE. E' pubblicato nello ''Speciale terremoto'' sulla homepage del sito della Regione Lazio (www.regione.lazio.it) l'elenco dei centri dove donare il sangue. CIBO E VESTIARIO. Tutte le offerte di beni alimentari e vestiti nuovi o usati vanno portate alla Croce Rossa Italiana. Per qualsiasi ulteriore informazione si puo' contattare la Protezione civile regionale al numero verde 803 555. res-dnp/mcc/ss (Asca)

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Le istituzioni sanitarie di tutto il mondo scelgono 3Com, soluzioni avanzate di networking e security (sezione: Globalizzazione)

( da "FullPress.it" del 08-04-2009)

Argomenti: Cina Usa

Oltre 1 milione di switch e router 3Com sono impiegati nell’industria sanitaria per fornire alte prestazioni con minori costi, accrescere la produttività e proteggere i dati dei pazienti. Pubblicato il: 08/04/2009 --> Milano, 8 aprile 2009 – 3Com Corporation comunica che un numero sempre maggiore di ospedali, medici e produttori di dispositivi sanitari di tutto il mondo si sta rivolgendo alle soluzioni avanzate di networking e security di 3Com al fine di migliorare la comunicazione, proteggere i dati sensibili dei pazienti e conformarsi alle normative sulla privacy. Oltre 1 milione di switch e router 3Com sono stati impiegati da un vasta gamma di istituzioni sanitarie, che richiedono alta affidabilità e alte prestazioni per l’infrastruttura di rete aziendale con un costo totale di proprietà minore, fattore essenziale nell’economia globale moderna. Tra le organizzazioni sanitarie che hanno recentemente scelto le soluzioni 3Com figurano: • Jung Stilling Hospital (Germania) • Diakoniekrankenhaus (Germania) • Comitas (Spagna) • NHS Walsall (GB) • Asaf Harofeh Medical Center (Israele) • Ospedale San Gerardo di Monza (Italia) • South Bend Medical Foundation (USA) • Sarasota Memorial Hospital (USA) • Instrumentation Laboratory (USA) • North Bend Medical Centers (USA) • Covenant Health (USA) • House Ear Institute (USA) • Instituto Mexicano del Seguro Social (Messico) • Fujian Medical University Affiliated Hospital (Cina) • Qingdao Eastern Hospital (Cina) • Hospital Selayang (Malesia) • Workers Accident Medical Corporation (Corea) “Un numero crescente di organizzazioni sanitarie sta comprendendo i benefici finanziari, di efficacia e sicurezza derivanti dall’impiego delle soluzioni 3Com di data-networking”, dichiara Edoardo Accenti, Sales Manager 3Com Italia - “Come la maggior parte delle aziende, le istituzioni sanitarie non possono tollerare tempi morti all’interno dell’infrastruttura di rete, né violazioni della sicurezza. Etichette: 3Com, networking, security, sanità Segnala questa notizia: STAMPA

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Terremoto, Vademecum Protezione civile Lazio per aiuti Abruzzo (sezione: Globalizzazione)

( da "Velino.it, Il" del 08-04-2009)

Argomenti: Cina Usa

Il Velino presenta, in esclusiva per gli abbonati, le notizie via via che vengono inserite. POL - Terremoto, Vademecum Protezione civile Lazio per aiuti Abruzzo Roma, 8 apr (Velino) - Arrivano senza sosta da lunedì scorso centinaia di segnalazioni al numero verde della Protezione civile regionale per offrire con gesti concreti aiuto alla popolazione colpita dal sisma. Per chi vuole dare la propria disponibilità a impegnarsi come volontario, per l’accoglienza, per donazioni in denaro, offerta di cibo e viveri, vestiario, elettrodomestici e altri beni di utilità, ecco il vademecum della Protezione civile regionale su come comportarsi correttamente e fare arrivare il proprio aiuto alle vittime del terremoto Abruzzo. Diventare volontari - I singoli cittadini e i gruppi che non fanno già parte di associazioni di volontariato collegate alla Protezione civile e volessero partecipare direttamente in Abruzzo agli aiuti possono rivolgersi al responsabile Protezione civile del proprio Comune di residenza, che fornirà le indicazioni per rendersi utili in prima persona e le associazioni da contattare. Donazioni in denaro - La Protezione civile regionale raccomanda di effettuare le donazioni in denaro, intestate alla Regione Abruzzo, sul conto corrente postale 10 400 000 o sul conto corrente bancario con IBAN IT 69 0300 21530 0000 41 0000000 con causale “Regione Abruzzo - donazione per il sisma”. Accoglienza - I cittadini del Lazio in grado di offrire disponibilità per posti letto o abitazioni non utilizzate possono chiamare la Protezione civile regionale al numero 803 555. Donare il sangue - è pubblicato nello “Speciale terremoto” sulla homepage del sito della Regione Lazio (www.regione.lazio.it) l’elenco dei centri dove donare il sangue. Cibo e vestiario - Tutte le offerte di beni alimentari e vestiti nuovi o usati vanno portate alla Croce Rossa Italiana. Per qualsiasi ulteriore informazione si può contattare la Protezione civile regionale al numero verde 803 555. (Mara Rigola) 8 apr 2009 16:56

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FUORI DAL CORO - IL GURU BUDDISTA ROBERT THURMAN (PAPà DI UMA): "Crisi provvidenziale: SI POTRà creare UN sistema più equilibrato - ORMAI tutto era trasformato in spettacolo, anche (sezione: Globalizzazione)

( da "Dagospia.com" del 08-04-2009)

Argomenti: Cina Usa

HomePage | Segnala articolo --> FUORI DAL CORO - IL GURU BUDDISTA ROBERT THURMAN (PAPà DI UMA): “Crisi provvidenziale: SI POTRà creare UN sistema più equilibrato - ORMAI tutto era trasformato in spettacolo, anche l’informazione – “Obama CONDIZIONATO DALLE LOBBY DELLE BANCHE"... Marcello Foa per "Il Giornale" THURMAN robert Dal buddismo ha imparato la gioia di vivere, della sua America ha conservato l'entusiasmo e la voglia di fare. Quando incontri Robert Thurman capisci perché la rivista Time lo inserì, qualche anno fa, nella lista delle dieci personalità più influenti degli Stati Uniti. È un comunicatore travolgente e generoso. Quindici minuti di intervista diventano facilmente quarantacinque minuti e se viene fermato per strada si ferma a parlare con tutti, senza badare all'orologio. Da giovane fu il primo occidentale a essere consacrato monaco buddista, poi abbandonò la toga per sposare una ragazza svedese, Nena, che gli diede cinque figli; una delle quali oggi molto famosa, l'attrice Uma Thurman. Oggi insegna Studi indo-tibetani buddisti alla Colombia university di New York, è saggista di grande successo ed è amico e consigliere del Dalai Lama a cui ha dedicato il suo ultimo libro (Why the Dalai Lama matters, perché il Dalai Lama conta). Nei giorni scorsi era Lugano per inaugurare la nuova sede di Tibet House Switzerland, la fondazione che sostiene la causa e la cultura tibetane. E in questo momento di crisi, il suo è un punto di vista originale, quello di un americano spirituale. Uma Thurman Robert Thurman, c'è molto pessimismo nell'aria lo condivide? «No, penso che questa crisi sia stata provvidenziale e che stiamo vivendo un'epoca straordinaria. Sia chiaro: io non nego la crisi economica. Al contrario, ma penso l'esplosione della bolla creditizia rappresenti un'occasione unica e se non la sprecheremo riusciremo a creare un mondo migliore». Eppure in questi giorni in Occidente prevalgono il rancore, l'odio; sentimenti che il buddismo insegna a combattere. Come fa a essere ottimista? «Sì il buddismo insegna a dominare la rabbia e le manifestazioni più violente non sono accettabili. Per quanti torti una persona abbia commesso, non va uccisa, né ferita. È sbagliato bruciare o danneggiarli la casa. Tuttavia è un bene che la coscienza collettiva degli americani si sia risvegliata. Urlano un poco? Se la gente smette di dare ascolto a certe élite e costringe chi ha provocato questo disastro a prendersi le proprie responsabilità questo può essere positivo». Una coscienza che prima era assopita, perché? «Perché prevaleva l'egoismo. Molti si rendevano conto degli abusi di un gruppo ristretto di persone, di lobbies molto potenti come quelle delle banche, ma finché riuscivano ad andare avanti si dicevano: cosa posso rimediare da solo? E siccome tutti pensavano così, nulla cambiava davvero. D'altronde bastava accendere la tele per distrarsi: ». barack obama Ma non c'è il rischio che prevalga la violenza? «Sì, è una possibilità, perché si è abusato del popolo per troppo tempo e la storia insegna che in questi frangenti può dilagare il razzismo, la prevaricazione o addirittura che si profondi nella dittatura. Tuttavia la crisi socialmente non è ancora degenerata. Dopo ogni grande tragedia, la gente si scopre migliore. All'indomani dell'undici settembre i newyorkesi erano solidali, si cercavano, e io mi auguro che, vista la vastità dei problemi, lo stesso possa accadere ora, Anche se non dobbiamo farci illusioni: questa è un recessione profonda, ci vorrà molto tempo per risolverla». Lei ha appoggiato Obama in campagna elettorale. E ora come lo giudica? «Purtroppo Obama ascolta troppo Wall Street, si fa impressionare da gente come Rubin, Geithner, Summers, è condizionato dalla lobby della banche. E per questo non ha il coraggio di rompere decisamente con il passato. Io spero che lo faccia e ho ancora molta fiducia in lui; ma se aspetta troppo, rischia di perdere la popolarità e quando questo accadrà ogni possibilità di riforma sarà svanita. Anzi, la gente inizierà a dire: "È colpa di Obama". È un rischio molto serio». Ma allora perché ritiene che questa crisi sia un'opportunità? «Perché il sistema così non poteva funzionare: stavamo correndo verso il disastro. Tutto a credito, tutto esasperato, centinaia di milioni di persone strappate alla campagne. Il governo americano e le grandi istituzioni dicevano ai Paesi piccoli: non potete proteggere i piccoli coltivatori. Così tutta la produzione finiva nelle mani dei grandi gruppi. E gli agricoltori senza più lavoro che cosa fanno? Vanno nelle città dove vivono nelle baraccopoli. È progresso questo? Ora c'è la possibilità di creare sistema più equilibrato. Era un'economia guidata dall'avidità, che ignorava i limiti delle risorse naturali e il rispetto della natura. Ora c'è la possibilità di creare un sistema più saggio, basato sui valori positivi dell'uomo». Wall Street Un sistema guidato ancora dagli Usa? «No, perché gli Stati Uniti escono molto indeboliti dalla crisi. E perché la soluzione deve essere trovata da Cina, India, Europa». Ma la Cina occupa il Tibet... «Nel mio ultimo saggio dimostro come sia anche nell'interesse della Cina trovare una soluzione condivisa in Tibet. Il problema è che il governo di Pechino è impaurito e non vuole rischiare. Purtroppo è sempre più influente, anche qui negli Usa. Le grandi tv americane, ad esempio, non mi invitano più in trasmissione, perché difendo il Dalai Lama e temono le ritorsioni di Pechino. Vuoi creare una Disneyland in Cina? Allora l'Abc non deve dare voce a chi difende il Tibet». E questo non la turba? «Certo non mi fa piacere; ma sono convinto che alla fine il buon senso prevarrà». [08-04-2009]

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AirPlus archivia bilancio positivo e guarda con fiducia al 2009 (sezione: Globalizzazione)

( da "TTG Italia Online" del 08-04-2009)

Argomenti: Cina Usa

08/04/2009 17.20 AirPlus archivia bilancio positivo e guarda con fiducia al 2009 "Lo sbarco in Cina, il lancio della corporate card in Gran Bretagna, soluzioni per il Mice e un social network per i travel manager": questi alcuni punti centrali del 2008 di AirPlus, che ha chiuso il bilancio con numeri record. Il sistema distributivo per il settore aereo e bt ha realizzato, lo scorso anno, transazioni per 18,1 miliardi di euro, a +14 sul 2007; i mercati internazionali si attestano a +31% e gli utili a 20,2 milioni di euro. "Malgrado la flessione nell'ultimo trimestre - afferma il ceo Patrick Diemer - per il 2009 siamo fiduciosi, anche se uno studio condotto su 1.500 travel manager , sottolinea un grande cambiamento delle abitudini di viaggio: innanzitutto si cerca di limitarli, per il 5% delle aziende in Europa, per il 19% negli Usa e per il 25% in Asia, facendo scendere i biglietti venduti del 19%, e con un contemporaneo calo della Business class. Di positivo notiamo, però, un minor numero di biglietti cancellati, specialmente in Italia, e un uso maggiore delle low cost, arrivate al 18% del totale"

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La Protezione Civile grottese si attiva per raccogliere materiali (sezione: Globalizzazione)

( da "Quotidiano.it, Il" del 08-04-2009)

Argomenti: Cina Usa

La Protezione Civile grottese si attiva per raccogliere materiali Grottammare | L’amministrazione comunale, in abbinamento all’apertura di un c/c per la raccolta di fondi, ha attivato la Protezione civile comunale per l’organizzazione di una raccolta di materiali da inviare nei territori abruzzesi colpiti dal terremoto. Abitazioni danneggiate dalle scosse sismiche L'amministrazione comunale, in abbinamento all'apertura di un c/c per la raccolta di fondi, ha attivato la Protezione civile comunale per l'organizzazione di una raccolta di materiali da inviare nei territori abruzzesi colpiti dal terremoto, in collaborazione con la Confraternita Misericordia, le parrocchie e le altre associazioni presenti sul territorio. Si raccolgono beni di prima necessità, come generi alimentari a lunga conservazione, in particolare alimenti per bambini, e materiali sanitari, come pannoloni per adulti e per bambini, ma anche giocattoli. Il punto di raccolta è organizzato nei locali comunali siti nei pressi della stazione ferroviaria. Le consegne posso essere fatte dal lunedì al venerdì, durante il seguente orario: 10-13 e 15-19. Sempre alla Protezione Civile comunale va comunicata l'eventuale disponibilità di alloggi da assegnare agli sfollati. Info Protezione Civile Comunale: 329.5396305. Con l'occasione, si ricorda la sottoscrizione bandita ieri dall'amministrazione comunale per creare un unico fondo a nome della comunità grottammarese da destinare a un progetto di ricostruzione che verrà individuato successivamente, anche sulla base delle indicazioni che perverranno dalla Protezione Civile e/o da altri enti preposti ai soccorsi. Il c/c è aperto presso l'agenzia di c.so Mazzini della Cassa di Risparmio di Ascoli Piceno. Le coordinate sono le seguenti: Luigi Merli / Sindaco Comune di Grottammare raccolta fondi pro-terremotati abruzzesi Codice IBAN: IT 29 B 06080 69472 000000021786. Anche in questo caso, per agevolare la raccolta dei fondi, i volontari della Protezione Civile saranno presenti domenica 12 (10-13 e 15-20) e lunedì 13 (15-20) in piazza Fazzini. Ogni sottoscrizione verrà registrata con il rilascio di una ricevuta e successivamente versata nel c/c citato. L'iniziativa verrà replicata domenica 19 aprile, presso l'area dell'Oasi Santa Maria ai Monti, durante i festeggiamenti di Sant'Aureliano. Intanto, questa mattina, gli uffici comunali hanno provveduto a registrare la presenza di una famiglia de L'Aquila, dando il via al censimento delle persone provenienti dalle zone terremotate, come richiesto dalla Regione Marche. 08/04/2009

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Abruzzo, vademecum della Protezione civile del Lazio per gli aiuti (sezione: Globalizzazione)

( da "Dire" del 08-04-2009)

Argomenti: Cina Usa

Abruzzo, vademecum della Protezione civile del Lazio per gli aiuti ROMA - Arrivano senza sosta da lunedì scorso centinaia di segnalazioni al numero verde della Protezione civile regionale per offrire con gesti concreti aiuto alla popolazione colpita dal sisma. Per chi vuole dare la propria disponibilità a impegnarsi come volontario per l'accoglienza, per donazioni in denaro, offerta di cibo e viveri, vestiario, elettrodomestici e altri beni di utilità, ecco il vademecum della Protezione civile regionale del Lazio su come comportarsi correttamente e fare arrivare il proprio aiuto alle vittime del terremoto Abruzzo. DIVENTARE VOLONTARI - I singoli cittadini e i gruppi che non fanno già parte di associazioni di volontariato collegate alla Protezione civile e volessero partecipare direttamente in Abruzzo agli aiuti possono rivolgersi al responsabile Protezione civile del proprio Comune di residenza, che fornirà le indicazioni per rendersi utili in prima persona e le associazioni da contattare. DONAZIONI IN DENARO - La Protezione civile regionale raccomanda di effettuare le donazioni in denaro, intestate alla Regione Abruzzo, sul conto corrente postale 10 400 000 o sul conto corrente bancario con Iban IT 69 0300 21530 0000 41 0000000 con causale "Regione Abruzzo - donazione per il sisma". ACCOGLIENZA - I cittadini del Lazio in grado di offrire disponibilità per posti letto o abitazioni non utilizzate possono chiamare la Protezione civile al numero 803-555. DONARE IL SANGUE - È pubblicato nello "Speciale terremoto" sulla homepage del sito della Regione Lazio (www.regione.lazio.it) l'elenco dei centri dove donare il sangue. CIBO E VESTIARIO - Tutte le offerte di beni alimentari e vestiti nuovi o usati vanno portate alla Croce Rossa Italiana. Per qualsiasi ulteriore informazione si può contattare la Protezione civile regionale al numero verde 803-555. 8 aprile 2009

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TERREMOTO: PROTEZIONE CIVILE ACQUISISCE CENTRO MERCI AVEZZANO. (sezione: Globalizzazione)

( da "Asca" del 08-04-2009)

Argomenti: Cina Usa

TERREMOTO: PROTEZIONE CIVILE ACQUISISCE CENTRO MERCI AVEZZANO (ASCA) - L'Aquila, 8 apr - Il Centro smistamento merci di Avezzano e' entrato provvisoriamente nella disponibilita' della Protezione civile nazionale. La struttura avra' funzioni di stoccaggio e smistamento del materiale di soccorso destinato alle popolazioni colpite dal sisma del 6 aprile. Lo ha deciso con proprio provvedimento il responsabile nazionale della Protezione civile, Guido Bertolaso, che ha formalmente acquisito la struttura marsicana. Il provvedimento e' stato assunto di concerto con il presidente della Regione, Gianni Chiodi, e l'assessore alla Protezione civile, Daniela Stati. ''La procedura di affidamento provvisorio - spiega l'assessore Stati - e' stata avviata con l'azione dell'assessore ai Trasporti, Giandonato Morra, ed e' proseguita con l'affidamento in gestione al personale della Protezione civile e della Croce rossa italiana della struttura durante tutto il periodo di emergenza. Il comune di Avezzano ha poi messo a disposizione un gruppo di volontari''. I primi Tir con il materiale di soccorso dovrebbe iniziare a raggiungere il Centro smistamento merci di Avezzano tra la tarda serata di oggi e domani mattina. La polizia provinciale ha l'incarico di garantire la vigilanza 24 ore su 24 sull'intera area che ospita il centro merci. rus/mcc/ss (Asca)

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TERREMOTO: ILARDA VISITA TENDOPOLI DELLA PROTEZIONE CIVILE SICILIANA. (sezione: Globalizzazione)

( da "Asca" del 08-04-2009)

Argomenti: Cina Usa

TERREMOTO: ILARDA VISITA TENDOPOLI DELLA PROTEZIONE CIVILE SICILIANA (ASCA) - Palermo, 8 apr - Dopo aver incontrato il Presidente della Regione Abruzzo, Gianni Chiodi, l'assessore alla Presidenza della Regione siciliana, Giovanni Ilarda, ha visitato il centro di coordinamento generale degli interventi di Protezione Civile che ha sede nella scuola allievi sottufficiali della Guardia di Finanza, a 4 km da L'Aquila. L'assessore si e' poi spostato nella zona colpita dal terremoto assegnata alle cure della Protezione Civile della Regione siciliana. Si tratta del comune di Tornimparte dove opera la colonna mobile giunta ieri dalla Sicilia. Li' e' stata allestita una tendopoli composta da 90 tende a scopo abitativo e 10 tende destinate ai servizi comuni ed al coordinamento, una cucina da campo, ed un sistema di forniture idrica, gestito attraverso un'autobotte da 7.500 litri, ed elettrica gestito attraverso un gruppo elettrogeno da centoventi Kwh; 160 i volontari siciliani impegnati nella gestione del campo. ''I circa 3000 abitanti del Paese - dice Ilarda - in queste ore dipendono, in tutto e per tutto, dall'attivita' dei siciliani. Ho visitato le cucine da campo impegnate nella predisposizione del cibo, la tenda adibita a sala mensa, il centro di prima accoglienza allestito dalla nostra Protezione Civile ed ho preso visione del sistema di supporto operativo fornito dal Corpo Forestale della Regione siciliana che si sta occupando della vigilanza anche allo scopo di prevenire atti di sciacallaggio''. ''Posso certamente dirmi orgoglioso - prosegue l'assessore alla Presidenza - dell'attivita' che stanno svolgendo i nostri uomini. Ho espresso a tutti loro la piu' sincera gratitudine personale ed istituzionale''. Al termine della sua visita l'assessore Ilarda ha incontrato il sindaco di Tornimparte, Antonio Tarquini, che gli ha espresso commossa gratitudine per quanto la Sicilia ed i siciliani stanno facendo per la comunita' locale. Ma la solidarieta' dei siciliani non si ferma agli interventi di Protezione Civile pura: ''In queste ore - dice Ilarda - sto ricevendo numerose telefonate da parte di sindaci dei paesi dell'isola che hanno raccolto il mio invito lanciato appena ieri a contribuire finanziariamente attraverso un sms secondo le modalita' che sono riportate sul sito internet della Regione siciliana (www.regione.sicilia.it)''. ''In ultimo - comunica l'assessore alla Presidenza - ho aderito alla richiesta del sindaco di Buscemi disponendo che l'elicottero della Protezione Civile siciliana si occupi del trasferimento, proprio a Buscemi, delle salme delle due vittime siciliane del terremoto''. dod-rg/mcc/ss (Asca)

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IRAN/NUCLEARE: SOLANA INVITERA' TEHERAN A DISCUSSIONI CON 6 POTENZE. (sezione: Globalizzazione)

( da "Asca" del 08-04-2009)

Argomenti: Cina Usa

IRAN/NUCLEARE: SOLANA INVITERA' TEHERAN A DISCUSSIONI CON 6 POTENZE (ASCA-AFP) - Londra, 8 apr - Le sei potenze impegnate nelle discussioni con l'Iran sul suo programma nucleare hanno chiesto al capo della diplomazia europea Javier Solana di invitare per colloqui il governo della Repubblica islamica. ''Esortiamo l'Iran ad approfittare di questa opportunita' di discutere seriamente con tutti noi in uno spirito di rispetto reciproco'', affermano in una dichiarazione congiunta i sei Paesi - Russia, Cina, Usa, Francia, Gran Bretagna e Germania - dopo colloqui con l'Unione europea. ''A tal fine, chiederemo a Solana di estendere al governo iraniano l'invito a incontrare i rappresentanti dei sei, in modo da trovare insieme una soluzione diplomatica per questa questione spinosa'', aggiunge il testo. mlp/mcc/ss

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RETE ELETTRICA USA PENETRATA DA SPIE CINESI E RUSSE (sezione: Globalizzazione)

( da "Wall Street Italia" del 08-04-2009)

Argomenti: Cina Usa

Rete elettrica Usa penetrata da spie cinesi e russe -->Obiettivo delle spie, provenienti da Cina, Russia e altri Paesi, la navigazione ed espolrazione del sistema elettrico americano e dei suoi meccanismi di controllo...

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IRAN/ USA PRENDERANNO PARTE DIRETTAMENTE A NEGOZIATI '5+1' (sezione: Globalizzazione)

( da "Wall Street Italia" del 08-04-2009)

Argomenti: Cina Usa

Iran/ Usa prenderanno parte direttamente a negoziati '5+1' di Apcom Cambiamento rispetto alla politica del presidente Bush -->Washington, 8 apr. (Ap) - L'amministrazione Obama ha annunciato di aver deciso di partecipare direttamente ai negoziati del gruppo '5+1' con l'Iran sul controverso programma nucleare della repubblica islamica. Si tratta di un altro cambiamento rispetto alla politica dell'ex presidente George W. Bush. Il portavoce del Dipartimento di Stato, Robert Wood, ha annunciato che gli Stati Uniti saranno al tavolo con i principali diplomatici dei cinque membri permanenti del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite e della Germania che incontreranno i responsabili iraniani per discutere il dossier nucleare. L'amministrazione Bush solitamente disertava questi incontri. Wood ha aggiunto che la decisione è stata comunicata ai rappresentanti di Gran Bretagna, Cina, Francia, Germania e Russia dal terzo diplomatico statunitense più alto in grado, William Burns, a un colloquio che si è svolto oggi a Londra.

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CRISI/ ACCORDO UE,ACCESSO PIÙ FACILE A FONDO AIUTO PER LAVORATORI (sezione: Globalizzazione)

( da "Wall Street Italia" del 08-04-2009)

Argomenti: Cina Usa

Crisi/ Accordo Ue,accesso più facile a fondo aiuto per lavoratori di Apcom Destinato ad aiutare dipendenti colpiti da licenziamenti di massa -->Bruxelles, 8 apr. (Apcom) - E' stato raggiunto oggi un accordo a livello europeo per sbloccare più rapidamente i fondi destinati ad aiutare i lavoratori colpiti dalla crisi a riorganizzarsi professionalmente dopo un licenziamento. E' quanto annuncia la presidenza di turno ceca dell'Unione europea in una nota, spiegando di aver ottenuto un accordo tra il Parlamento europeo e gli Stati membri dell'Ue "sulle nuove condizioni in virtù delle quali i lavoratori licenziati avranno diritto all'aiuto del Fondo europeo per la globalizzazione". La Commissione europea aveva proposto a dicembre di estendere le regole di assegnazione di questi aiuti. Questa misura era prevista nell'ambito del piano di rilancio dell'economia europea. Creato nel dicembre del 2006, il Fondo europeo per la globalizzazione consente di dare aiuti quando più di 1.000 dipendenti di un'impresa o di un settore regionale sono licenziati in meno di 4 mesi in seguito a "delle trasformazioni profonde negli scambi commerciali internazionali". In base all'accordo raggiunto mercoledì, verranno ammorbiditi i criteri per l'assegnazione di questi fondi, estendendoli anche al reinserimento di lavoratori colpiti dalla crisi economica. Potranno anche essere concessi a partire da una soglia più bassa, di 500 lavoratori licenziati, come proposto dalla Commissione. Inoltre, mentre attualmente l'Ue paga il 50% dell'ammontare del progetto in questione e il paese interessato l'altro 50%, l'intervento europeo salirà al 65%. La Commissione aveva proposto un aumento al 75%. Infine il periodo durante il quale sarà possibile beneficiare degli aiuti passerà a 24 mesi, contro gli attuali 12 mesi. Queste modifiche devono essere ancora formalmente approvate dal Parlamento europeo e dagli Stati dell'Ue. Potrebbero entrare in vigore prima della fine del 2009, secondo la presidenza ceca dell'Ue.

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TERREMOTO: TONDO, DA FVG FONDI ADEGUATI E SOSTANZIOSI. (sezione: Globalizzazione)

( da "Asca" del 08-04-2009)

Argomenti: Cina Usa

TERREMOTO: TONDO, DA FVG FONDI ADEGUATI E SOSTANZIOSI (ASCA) - Trieste, 8 apr - Gia' nel corso delle prossime settimane la Giunta del Friuli Venezia Giulia predisporra' nell'ambito delle variazioni di bilancio l'intervento finanziario regionale a favore delle popolazioni terremotate dell'Abruzzo: un intervento, ha sottolineato oggi il presidente della Regione Renzo Tondo, ''compatibile con le nostre disponibilita' finanziarie ma certamente adeguato e sostanzioso''. Il presidente Tondo, con gli assessori regionali alla Protezione civile Vanni Lenna ed al Lavoro Alessia Rosolen, nel corso di una conferenza stampa convocata oggi pomeriggio nella sede del Consiglio regionale, ha inoltre confermato che quanto prima sara' aperto anche un conto corrente nel quale, d'intesa con le Amministrazioni comunali, convogliare tutti i contributi finanziari che giungeranno dal territorio. Cosi' tutti gli aiuti, non soltanto dunque quelli finanziari, saranno coordinati dalla Protezione civile regionale allo scopo di fare ''sistema'', di non disperdere denaro o materiali e per focalizzare l'intervento complessivo della regione sulle due aree assegnate al Friuli Venezia Giulia (ed alla Regione Marche) dalla Protezione civile nazionale: zone che sono state identificate nella citta' de L'Aquila e nel disastrato paese di Onna, ''la Gemona dell'Abruzzo'' ha osservato Tondo. In questa proiezione, ha quindi indicato il presidente, il prossimo 14 aprile nella sede della Regione ad Udine e' stato promosso dagli assessori Vanni Lenna e Federica Seganti un incontro con Comuni e Province per verificare congiuntamente gli indirizzi e le modalita' migliori per focalizzare gli interventi necessari in Abruzzo e la successiva ''canalizzazione'' di tutti gli aiuti, monetari e non. Ma l'intervento della Regione non si esaurisce cosi': il Consiglio regionale ha infatti approvato nel pomeriggio, con il totale accordo di tutti i capi Gruppo, una norma - ad oggi prima Regione in Italia - che prevede la concessione di un contributo a quei lavoratori cassaintegrati dipendenti da imprese del Friuli Venezia Giulia che decidano di recarsi volontariamente, sotto comunque il coordinamento della Protezione civile regionale, per un periodo non superiore ai 4 mesi a svolgere attivita' di soccorso alla popolazione abruzzese. Si tratta di un provvedimento importante ed innovativo, ha sottolineato l'assessore Rosolen, nato su indicazione della Lucchini, che prevede la sottoscrizione di specifici accordi tra l'Amministrazione regionale, le aziende ed i lavoratori. A questi lavoratori, ha spiegato la Rosolen, sara' riconosciuto mensilmente un importo pari alla meta' della differenza tra lo stipendio ordinariamente percepito e l'importo del trattamento di integrazione salariale spettante. La concessione del contributo sara' possibile solo a condizione che gli accordi prevedano espressamente il versamento diretto da parte dell'impresa ai lavoratori interessati dell'ulteriore meta' della differenza. ''Si ottiene in tal modo una duplice finalita' solidaristica'', hanno rilevato il presidente Tondo e gli assessori Rosolen e Lenna: sia a favore delle comunita' dell'Abruzzo che dei lavoratori di imprese regionali che in conseguenza al ricorso della cassa integrazione vedono oggi ridotto il loro stipendio. Il loro intervento potra' essere in particolare finalizzato nella prima fase della post-emergenza, allorche' ad esempio si trattera' di allestire i villaggi prefabbricati e di realizzare le necessarie opere di urbanizzazione. Nel provvedimento votato oggi e' contenuta una previsione finanziaria 2009 pari a 300 mila euro. Nel frattempo, prosegue intensa l'attivita' della Protezione civile regionale e dei vigili del fuoco del Friuli Venezia Giulia nell'Abruzzo terremotato: un impegno, hanno evidenziato Tondo e Lenna, che oggi e' stato elogiato dallo stesso presidente del Consiglio dei ministri Silvio Berlusconi. ''Registriamo con orgoglio questo riconoscimento - ha detto il presidente Tondo, ringraziando tutti i volontari ed i responsabili della Protezione civile regionale, Guglielmo Berlasso e Giovanni Petris - e confermiamo che la nostra Protezione civile e' a completa disposizione del Governo nazionale e della comunita' abruzzese''. Lenna ha quindi informato che fra due giorni e' prevista la prima ''rotazione'' dei volontari impegnati in Abruzzo: ''gia' 200 volontari, di 37 Squadre comunali e di cinque Associazioni, sono pronti a partire venerdi' prossimo, per dare il cambio a chi e' al lavoro a L'Aquila e ad Onna da lunedi' scorso'', ha indicato l'assessore. ''Sino ad ora - ha infine evidenziato Lenna - sono stati utilizzate le Squadre di protezione civile di 93 Comuni (per 397 uomini) e altre 134 hanno confermato la propria disponibilita' ad intervenire'', mentre e' stato anche deciso che restera' in Abruzzo uno dei due elicotteri della Protezione civile regionale. fdm/mcc/ss (Asca)

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TERREMOTO: PROTEZIONE CIVILE, ATTIVATI PUNTI AMBULATORIALI. (sezione: Globalizzazione)

( da "Asca" del 08-04-2009)

Argomenti: Cina Usa

TERREMOTO: PROTEZIONE CIVILE, ATTIVATI PUNTI AMBULATORIALI (ASCA) - Roma, 8 apr - Il Dipartimento Nazionale della Protezione Civile informa che presso i Distretti Sanitari Aquila 1 e Aquila 2 sono attivi punti ambulatoriali per visite mediche e prescrizioni di farmaci. In particolare, spiega la Protezione Civile, presso il Distretto Sanitario Aquila 1, e' possibile ricevere assistenza medica presso la Questura de L'Aquila, l'ambulatorio comunale in localita' Monticchio e i Punti medici avanzati in localita' Centi Coltella, in localita' Acquasanta e in Piazza d'Armi a L'Aquila. I farmaci possono essere prelevati presso le farmacie comunali di Torrione, Coppito e Pettino. Nell'ambito del distretto Aquila 2, i cittadini possono recarsi presso il Poliambulatorio distrettuale di Piedicolle, frazione del comune di Montereale, presso il comune di Pizzoli nella sede della protezione civile situata in piazza Municipio, presso il Campo sportivo della frazione di Palombaia nel comune di Tornimparte, presso il Campo Sportivo del Comune di San Demetrio e presso il Poliambulatorio Distrettuale del Comune di Rocca di Mezzo. Un medico e' inoltre reperibile presso i Comuni di Castel del Monte, Carapelle Calvisio, Castelvecchio, Poggio Picenze, Santo Stefano di Sessanio e Balascio. Sono attivi anche i campi istituiti presso i Comuni di San Pio delle Camere, Castelnuovo, Caporciano, Bominaco e a Tussio, frazione del Comune di Prata d'Ansidonia. com-fgl/mcc/ss (Asca)

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In Abruzzo i morti sono 267 Venerdì funerali di Stato (sezione: Globalizzazione)

( da "Repubblica.it" del 08-04-2009)

Argomenti: Cina Usa

L'AQUILA - Silvio Berlusconi risponde all'appello. Torna, per il secondo giorno consecutivo, nel cuore della tragedia e visita per la prima volta il centro storico della città. Niente elicottero, questa volta. Un giro a piedi, scortato da una squadra di tecnici dei vigili del fuoco e della Protezione civile. Tra i vicoli dissestati dal sisma, sotto i palazzi scossi, lacerati, bucati dallo sciame - 380 scosse in meno di 50 ore - sente vibrare il terreno sotto i piedi. Vede barcollare i palazzi maestosi del centro, rimasti in piedi, ma feriti da crepe profonde che li attraversano dal tetto alle fondamenta. Riafferma gli impegni già presi ieri nei villaggi e nei paesi della provincia, assicura che "nessuno verrà lasciato solo", verifica e si compiace della macchina dei soccorsi. Ma si rende subito conto di quanto sia grave la situazione. "Purtroppo - commenta ad un certo punto - l'Aquila è diventata una città fantasma. Il problema è vedere dove e in che modo sistemare chi è senza casa e non può certamente tornare a vivere qui". S'identifica con le migliaia di famiglie costrette a fuggire in piena notte da un terremoto che scuoteva case e palazzi, che bersagliava strade e marciapiedi di pietre, mattoni, tegole, pezzi di cemento. Famiglie che hanno resistito per tre giorni all'adiaccio, senza vestiti, soldi, scarpe, chiusi nelle loro auto, ammassati alla meglio, con i figli sconvolti, tramatizzati, incapaci di realizzare la tempesta che si era abbattuta sulla loro vita. "Da genitore", aggiunge il premier, "credo che non porterei mai la mia famiglia qui in una casa dove mi dicono che con una scossa più forte ci sarebbe il rischio di un crollo". I numeri, nella loro fredda razionalità, servono ancora una volta a capire la dimensione e la portata della grande tragedia abruzzese. I morti sono 267. Tra questi ci sono 16 bambini. Nove vittime sono ancora da identificare. Quattro sono stati recuperati nel pomeriggio. Quasi trentamila persone sono senza un tetto, 17.772 sono ospitate all'interno di 31 tendopoli, ricevono cibo e conforto da 24 cucine da campo, possono curarsi in 14 ambulatori distribuiti su un territorio di cento chilometri quadrati. Mancano all'appello ancora una cinquantina di persone. OAS_RICH('Middle'); Guido Bertolaso, responsabile della Protezione civile, il regista di questa immensa macchina di soccorso, pensava di scavare tra le macerie ancora per 48 ore. Ma il miracolo avvenuto martedì notte, quando è stata strappata dalle macerie una ragazza di 22 anni, ha dato nuova forza e altre speranze. Il ministro dell'Interno Roberto Maroni crede anche all'impossibile. Ha ordinato di proseguire nelle ricerche. Almeno fino a Pasqua. Poi sarà la volta delle ruspe. Anche i detenuti del carcere sono stati trasferiti altrove. Molti sono soggetti al regime del 416 bis. Per loro è stata una sorta di liberazione. Domenica notte se la sono vista brutta. Le immagini strazianti degli scampati, ma soprattutto del disastro urbanistico della città, del suo centro storico, del suo cuore commerciale e finanziario, accelerano questa straordinaria gara della solidarietà. Le più alte cariche dello Stato vogliono essere presenti. Vogliono toccare con mano, vedere da vicino, con i propri occhi, lo scempio del terremoto. Il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano domani verrà a l'Aquila per una visita che la gente apprezza in modo particolare. Perché, mi dicevano molte persone, con Napolitano sentiranno concretamente vicino lo Stato, nella sua massima espressione. Non sono visite di prammatica, rituali. Camminare tra questi vicoli, osservare i visi segnati, sofferti di tanti uomini, donne e bambini colpisce al cuore. I ministri Bossi e Calderoli sono arrivati nel primo pomeriggio. Il segretario generale della Cgil, Guglielmo Epifani, è giunto in mattinata. Arriverà presto anche il presidente del Senato Schifani. Tra qualche giorno persino papa Benedetto XVI. Ma sono decine, forse centinaia le persone di ogni genere, artisti, attori, calciatori, esponenti delle comunità cattoliche di base, del volontariato, della medicina, della scienza, dell'industria che partecipano alla gara di solidarietà. Gli annunci, le iniziative, le offerte sono così numerose, spontanee, importanti da spingere la protezione civile a istituire un ufficio di coordinamento. Più che vestiti, medicine, coperte e tende, servono soprattutto soldi. Bertolaso lo ha detto chiaramente. Così, oltre a migliaia di volontari che attendono di essere organizatai e dirottati nei punti dove serve la loro preziosissima opera, scatta la raccolta delle offerte. Si tassano tutti. Dai consiglieri provinciali e regionali di tutta Italia, alle imprese, alle organizzazioni di categoria, agli ordini professionali. Persino al Quirinale è stata avviata una sottoscrizione a cui non si è certo sottratto lo stesso Capo dello Stato. Si mettono all'asta magliette dei calciatori autografate, si loffrono alloggi gratis nelle oasi del wwf, si distribuiscono piccole ma preziose ricariche telefoniche. Le comunità rom e sinti, così tanto additate negli ultimi mesi, hanno fatto sapere di essere pronte a donare sangue, se fosse necessario. Senza considare gli attestati di affetto, gli slanci spotanei di altre donazioni, di nuove raccolte fondi, di sottoscrizioni, di aiuti concreti che arrivano da tutto il mondo. Lo sport rispetta il lutto. La serie B ha annullato le partite di sabato. Si recuperano martedì dopo Pasqua. Mai come in questo caso, la globalizzazione ha prodotto per una volta solidarietà. Gli abitanti de l'Aquila e dei paesi vicini cercano disperatemente segnali di normalità. Hanno bisogno di riprendere a vivere, di lavorare, di mandare i figli a scuola, di andare in ufficio, nelle fabbriche, di aprire i negozi e le botteghe. Ma è impossibile. Il centro storico, il cuore commerciale e finziario di questa parte dell'Abruzzo, è un'area desolata e pericolante. E' stata chiusa e transennata. E' pericoloso entrare. Oggi si è svuotata. Ci vorrà molto tempo per ridare vita ad un assetto urbanistico senza più anima. Le poche cose che funzionano vengon o attrezzate dentro roulotte. Come gli uffici postali che hanno iniziato a distribuire la pensione. L'attività scolastica preoccupa studenti e genitori. Ma sarà impossibile riprenderla in modo normale. Il ministro Gelmini ha assicurato che nessuno perderà l'anno scolastico e anche per i maturandi ci saranno particolari condizioni. Verranno stanziati 110 milioni per costruire e riorganizzare gli edifici scolastici. La città è presidiata da centinaia di poliziotti e carabinieri. Vigilano sui beni lasciati dagli sfollati. Gli sciacalli sono in agguato. In attesa dei funerali per le vittime di questa nuova tragedia. Di Stato. Venerdì alle 11, dentro e davanti alla caserma della Guardia di Finanza di Coppito. (8 aprile 2009

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Terremoto in Abruzzo: iniziative di solidarietà della Regione Friuli (sezione: Globalizzazione)

( da "Sestopotere.com" del 08-04-2009)

Argomenti: Cina Usa

Terremoto in Abruzzo: iniziative di solidarietà della Regione Friuli (8/4/2009 20:30) | (Sesto Potere) - Trieste - 8 aprile 2009 -Già nel corso delle prossime settimane la Giunta del Friuli Venezia Giulia predisporrà nell'ambito delle variazioni di bilancio l'intervento finanziario regionale a favore delle popolazioni terremotate dell'Abruzzo: un intervento, ha sottolineato oggi il presidente della Regione Renzo Tondo, "compatibile con le nostre disponibilità finanziarie ma certamente adeguato e sostanzioso". Il presidente Tondo, con gli assessori regionali alla Protezione civile Vanni Lenna ed al Lavoro Alessia Rosolen, nel corso di una conferenza stampa convocata oggi pomeriggio nella sede del Consiglio regionale, ha inoltre confermato che quanto prima sarà aperto anche un conto corrente nel quale, d'intesa con le Amministrazioni comunali, convogliare tutti i contributi finanziari che giungeranno dal territorio. Così tutti gli aiuti, non soltanto dunque quelli finanziari, saranno coordinati dalla Protezione civile regionale allo scopo di fare "sistema", di non disperdere denaro o materiali e per focalizzare l'intervento complessivo della regione sulle due aree assegnate al Friuli Venezia Giulia (ed alla Regione Marche) dalla Protezione civile nazionale: zone che sono state identificate nella città de L'Aquila e nel disastrato paese di Onna, "la Gemona dell'Abruzzo" ha osservato Tondo. In questa proiezione, ha quindi indicato il presidente, il prossimo 14 aprile nella sede della Regione ad Udine è stato promosso dagli assessori Vanni Lenna e Federica Seganti un incontro con Comuni e Province per verificare congiuntamente gli indirizzi e le modalità migliori per focalizzare gli interventi necessari in Abruzzo e la successiva "canalizzazione" di tutti gli aiuti, monetari e non. Ma l'intervento della Regione non si esaurisce così: il Consiglio regionale ha infatti approvato nel pomeriggio, con il totale accordo di tutti i capi Gruppo, una norma - ad oggi prima Regione in Italia - che prevede la concessione di un contributo a quei lavoratori cassaintegrati dipendenti da imprese del Friuli Venezia Giulia che decidano di recarsi volontariamente, sotto comunque il coordinamento della Protezione civile regionale, per un periodo non superiore ai 4 mesi a svolgere attività di soccorso alla popolazione abruzzese. Si tratta di un provvedimento importante ed innovativo, ha sottolineato l'assessore Rosolen, nato su indicazione della Lucchini, che prevede la sottoscrizione di specifici accordi tra l'Amministrazione regionale, le aziende ed i lavoratori. A questi lavoratori, ha spiegato la Rosolen, sarà riconosciuto mensilmente un importo pari alla metà della differenza tra lo stipendio ordinariamente percepito e l'importo del trattamento di integrazione salariale spettante. La concessione del contributo sarà possibile solo a condizione che gli accordi prevedano espressamente il versamento diretto da parte dell'impresa ai lavoratori interessati dell'ulteriore metà della differenza. "Si ottiene in tal modo una duplice finalità solidaristica", hanno rilevato il presidente Tondo e gli assessori Rosolen e Lenna: sia a favore delle comunità dell'Abruzzo che dei lavoratori di imprese regionali che in conseguenza al ricorso della cassa integrazione vedono oggi ridotto il loro stipendio. Il loro intervento potrà essere in particolare finalizzato nella prima fase della post-emergenza, allorché ad esempio si tratterà di allestire i villaggi prefabbricati e di realizzare le necessarie opere di urbanizzazione. Nel provvedimento votato oggi è contenuta una previsione finanziaria 2009 pari a 300 mila euro. Nel frattempo, prosegue intensa l'attività della Protezione civile regionale e dei vigili del fuoco del Friuli Venezia Giulia nell'Abruzzo terremotato: un impegno, hanno evidenziato Tondo e Lenna, che oggi è stato elogiato dallo stesso presidente del Consiglio dei ministri Silvio Berlusconi. "Registriamo con orgoglio questo riconoscimento - ha detto il presidente Tondo, ringraziando tutti i volontari ed i responsabili della Protezione civile regionale, Guglielmo Berlasso e Giovanni Petris - e confermiamo che la nostra Protezione civile è a completa disposizione del Governo nazionale e della comunità abruzzese". Lenna ha quindi informato che fra due giorni è prevista la prima "rotazione" dei volontari impegnati in Abruzzo: "già 200 volontari, di 37 Squadre comunali e di cinque Associazioni, sono pronti a partire venerdì prossimo, per dare il cambio a chi è al lavoro a L'Aquila e ad Onna da lunedì scorso", ha indicato l'assessore. "Sino ad ora - ha infine evidenziato Lenna - sono stati utilizzate le Squadre di protezione civile di 93 Comuni (per 397 uomini) e altre 134 hanno confermato la propria disponibilità ad intervenire", mentre è stato anche deciso che resterà in Abruzzo uno dei due elicotteri della Protezione civile regionale per il proseguimento del controllo dell'area terremotata e dell'opera di accertamento dei danni.

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TERREMOTO: TONDO, DA FVG FONDI ADEGUATI E SOSTANZIOSI (sezione: Globalizzazione)

( da "Virgilio Notizie" del 08-04-2009)

Argomenti: Cina Usa

(ASCA) - Trieste, 8 apr - Gia' nel corso delle prossime settimane la Giunta del Friuli Venezia Giulia predisporra' nell'ambito delle variazioni di bilancio l'intervento finanziario regionale a favore delle popolazioni terremotate dell'Abruzzo: un intervento, ha sottolineato oggi il presidente della Regione Renzo Tondo, ''compatibile con le nostre disponibilita' finanziarie ma certamente adeguato e sostanzioso''. Il presidente Tondo, con gli assessori regionali alla Protezione civile Vanni Lenna ed al Lavoro Alessia Rosolen, nel corso di una conferenza stampa convocata oggi pomeriggio nella sede del Consiglio regionale, ha inoltre confermato che quanto prima sara' aperto anche un conto corrente nel quale, d'intesa con le Amministrazioni comunali, convogliare tutti i contributi finanziari che giungeranno dal territorio. Cosi' tutti gli aiuti, non soltanto dunque quelli finanziari, saranno coordinati dalla Protezione civile regionale allo scopo di fare ''sistema'', di non disperdere denaro o materiali e per focalizzare l'intervento complessivo della regione sulle due aree assegnate al Friuli Venezia Giulia (ed alla Regione Marche) dalla Protezione civile nazionale: zone che sono state identificate nella citta' de L'Aquila e nel disastrato paese di Onna, ''la Gemona dell'Abruzzo'' ha osservato Tondo. In questa proiezione, ha quindi indicato il presidente, il prossimo 14 aprile nella sede della Regione ad Udine e' stato promosso dagli assessori Vanni Lenna e Federica Seganti un incontro con Comuni e Province per verificare congiuntamente gli indirizzi e le modalita' migliori per focalizzare gli interventi necessari in Abruzzo e la successiva ''canalizzazione'' di tutti gli aiuti, monetari e non. Ma l'intervento della Regione non si esaurisce cosi': il Consiglio regionale ha infatti approvato nel pomeriggio, con il totale accordo di tutti i capi Gruppo, una norma - ad oggi prima Regione in Italia - che prevede la concessione di un contributo a quei lavoratori cassaintegrati dipendenti da imprese del Friuli Venezia Giulia che decidano di recarsi volontariamente, sotto comunque il coordinamento della Protezione civile regionale, per un periodo non superiore ai 4 mesi a svolgere attivita' di soccorso alla popolazione abruzzese. Si tratta di un provvedimento importante ed innovativo, ha sottolineato l'assessore Rosolen, nato su indicazione della Lucchini, che prevede la sottoscrizione di specifici accordi tra l'Amministrazione regionale, le aziende ed i lavoratori. A questi lavoratori, ha spiegato la Rosolen, sara' riconosciuto mensilmente un importo pari alla meta' della differenza tra lo stipendio ordinariamente percepito e l'importo del trattamento di integrazione salariale spettante. La concessione del contributo sara' possibile solo a condizione che gli accordi prevedano espressamente il versamento diretto da parte dell'impresa ai lavoratori interessati dell'ulteriore meta' della differenza. ''Si ottiene in tal modo una duplice finalita' solidaristica'', hanno rilevato il presidente Tondo e gli assessori Rosolen e Lenna: sia a favore delle comunita' dell'Abruzzo che dei lavoratori di imprese regionali che in conseguenza al ricorso della cassa integrazione vedono oggi ridotto il loro stipendio. Il loro intervento potra' essere in particolare finalizzato nella prima fase della post-emergenza, allorche' ad esempio si trattera' di allestire i villaggi prefabbricati e di realizzare le necessarie opere di urbanizzazione. Nel provvedimento votato oggi e' contenuta una previsione finanziaria 2009 pari a 300 mila euro. Nel frattempo, prosegue intensa l'attivita' della Protezione civile regionale e dei vigili del fuoco del Friuli Venezia Giulia nell'Abruzzo terremotato: un impegno, hanno evidenziato Tondo e Lenna, che oggi e' stato elogiato dallo stesso presidente del Consiglio dei ministri Silvio Berlusconi. ''Registriamo con orgoglio questo riconoscimento - ha detto il presidente Tondo, ringraziando tutti i volontari ed i responsabili della Protezione civile regionale, Guglielmo Berlasso e Giovanni Petris - e confermiamo che la nostra Protezione civile e' a completa disposizione del Governo nazionale e della comunita' abruzzese''. Lenna ha quindi informato che fra due giorni e' prevista la prima ''rotazione'' dei volontari impegnati in Abruzzo: ''gia' 200 volontari, di 37 Squadre comunali e di cinque Associazioni, sono pronti a partire venerdi' prossimo, per dare il cambio a chi e' al lavoro a L'Aquila e ad Onna da lunedi' scorso'', ha indicato l'assessore. ''Sino ad ora - ha infine evidenziato Lenna - sono stati utilizzate le Squadre di protezione civile di 93 Comuni (per 397 uomini) e altre 134 hanno confermato la propria disponibilita' ad intervenire'', mentre e' stato anche deciso che restera' in Abruzzo uno dei due elicotteri della Protezione civile regionale.

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Iran/ Usa prenderanno parte direttamente a negoziati '5+1' (sezione: Globalizzazione)

( da "Virgilio Notizie" del 08-04-2009)

Argomenti: Cina Usa

Washington, 8 apr. (Ap) - L'amministrazione Obama ha annunciato di aver deciso di partecipare direttamente ai negoziati del gruppo '5+1' con l'Iran sul controverso programma nucleare della repubblica islamica. Si tratta di un altro cambiamento rispetto alla politica dell'ex presidente George W. Bush. Il portavoce del Dipartimento di Stato, Robert Wood, ha annunciato che gli Stati Uniti saranno al tavolo con i principali diplomatici dei cinque membri permanenti del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite e della Germania che incontreranno i responsabili iraniani per discutere il dossier nucleare. L'amministrazione Bush solitamente disertava questi incontri. Wood ha aggiunto che la decisione è stata comunicata ai rappresentanti di Gran Bretagna, Cina, Francia, Germania e Russia dal terzo diplomatico statunitense più alto in grado, William Burns, a un colloquio che si è svolto oggi a Londra.

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Continua la mobilitazione per l'Abruzzo (sezione: Globalizzazione)

( da "Giornale di Calabria, Il" del 08-04-2009)

Argomenti: Cina Usa

Continua la mobilitazione per l’Abruzzo La Colonna mobile ha raggiunto i luoghi colpiti dal terremoto. Scossa anche nella Presila crotonese CATANZARO. La Calabria è mobilitata per aiutare le popolazioni abruzzesi colpite dal sisma. Il presidente della Regione, Agazio Loiero, che l’altro ieri a Roma ha incontrato gli altri presidenti di Regione e ha partecipato all’incontro di Palazzo Chigi, ha dato indicazione di compiere il massimo dello sforzo, sulla base delle richieste provenienti dal coordinamento dei soccorsi. La Protezione Civile regionale, così, ha potenziato uomini, mezzi e attrezzature, partecipando anche alla ricerca persone disperse mediante l’impiego di squadre di rocciatori volontari. Molte organizzazioni di volontariato che erano disponibili a partire, sono state mantenute in stato di preallerta in funzione di specifiche richieste o per eventuali futuri cambi di turno. Offerte di acqua e di derrate alimentari, inoltre, sono pervenute nelle ultime ore da parte di operatori economici calabresi, nonché proposte di iniziative analoghe da parte di alcuni Comuni che la Protezione Civile si è fatto carico di veicolare verso le zone colpite dal sisma. La Colonna mobile della Calabria è arrivata a L’Aquila alle 16 dell’altro ieri. Dispone di 3 cucine da campo, in grado di fornire ciascuna oltre 1000 pasti caldi l’ora (la cucina della cooperativa “Malgrado Tutto” di Lamezia Terme che in passato si è distinta in analoghi interventi di emergenza, ha subito sfornato più di 4000 pasti e sta anche panificando); 28 mezzi tra ambulanze, fuoristrada, mezzi pesanti e rimorchi, con 7 torri faro, 15 tende, brande, gruppi elettrogeni, moduli bagno e attrezzature varie. È costituita, poi, da ottantacinque volontari delle associazioni regionali più rappresentative (Confraternita delle Misericordie, Anpana, Avas ed Edelweiss) e di sedici tra addetti e funzionari del settore di Protezione Civile regionale. Tre tecnici dalla sede zonale di Cosenza della Protezione Civile si sono messi a disposizione per eventuali necessità. Già nel tardo pomeriggio di ieri sono state assegnate le prime attività di competenza della Colonna Mobile calabrese: montaggio e gestione di torri faro presso il Piazzale della Stazione di L’Aquila per illuminare alcuni vagoni ferroviari allestiti a dormitorio per gli evacuati; erogazione e somministrazione di pasti caldi mediante le cucine da campo delle organizzazioni di volontariato cosi dislocate: la cucina dell’associazione “Malgrado Tutto” e quella della “Misericordia” di Isola di Capo Rizzuto a L’Aquila, mentre la cucina dell’associazione “Prociv Isola di Capo Rizzuto” è attiva in località Pianola. Alla Protezione Civile della Calabria, poi, è stato affidato l’incarico di realizzare una tendopoli, completa di impianti e moduli logistici, a servizio di un sottocomando della Polizia Stradale, e una per l’ospitalità di evacuati e personale della stessa colonna; “L’attività è in continua evoluzione - spiega il responsabile della protezione civile regionale ing. Pasquale Gidaro - ed è seguita dalla Sala Operativa di Germaneto attiva 24 ore su 24”. Anche Confindustria Cosenza si sta mobilitando per la raccolta di aiuti in favore delle popolazioni colpite dal sisma in Abruzzo. Il Presidente Renato Pastore esprime “a nome di tutti i colleghi imprenditori associati a Confindustria Cosenza i sensi di vicinanza e di sentita solidarietà a chi è stato colpito negli affetti più cari, a chi non ha più una casa o la propria attività, a chi si sente smarrito ed impaurito nel profondo”. In una lettera inviata agli appartenenti all’organizzazione provinciale di Confindustria il Presidente Pastore invita gli imprenditori a convogliare gli sforzi, utilizzando le modalità indicate dal Presidente di Confindustria Abruzzo Calogero Riccardo Marrollo e dal Presidente Comitato Regionale dei Giovani Imprenditori Abruzzo Fabio Spinosa Pingue. Nel concreto si tratta di donazioni di fondi da versare su un conto corrente specifico intestato e gestito da Confindustria Abruzzo e di una raccolta di viveri da convogliare presso un centro della Protezione Civile a Sulmona, a cui possono partecipare i titolari delle aziende alimentari che volessero donare acqua, pasta, latte, pelati, biscotti, alimenti per bambini ed olio. Sul sito di Confindustria Cosenza all’indirizzo www.confindustria.cs.it sono disponibili i riferimenti e le modalità operative. Tutto questo mentre i consiglieri comunali di Reggio Calabria devolveranno una parte della loro indennità mensile alle famiglie dei terremotati. Lo ha deciso la terza commissione “politiche sociali e del lavoro” presieduta da Daniele Romeo, sentiti i capigruppo consiliari. Inoltre una delegazione di consiglieri (Demetrio Delfino, Beniamino Scarfone, Giuseppe Plutino, Paolo Gatto ed il delegato alla protezione civile Giuseppe Martorano) ha donato il sangue presso la sede cittadina dell’Avis. “Anche se l’emergenza sangue è rientrata - ha sottolineato Martorano - donare è sempre un gesto d’amore e c’è sempre necessità. È stato commovente constatare la risposta dei reggini e soprattutto la sensibilità dei giovani presenti in gran numero”. Anche la Fondazione “Federica per la vita” , la sede provinciale del Comitato italiano per la protezione civile e la Pro loco di Pizzo, hanno avviato una raccolta di beni non deperibili a favore della popolazione abruzzese. I vibonesi che intendono contribuire, donando beni di prima necessità e non deperibili, è scritto in un comunicato stampa, potranno recarsi al Terrazzino di Bivona, nei pressi della nuova piazzetta. Quanto raccolto, nel giro di pochi giorni, sarà trasferito a bordo di un mezzo della Protezione civile a L’Aquila e nei centri limitrofi sconvolti dal sisma. Il deposito resterà aperto tutti i giorni, compresa la domenica di Pasqua. “È un’iniziativa - spiega Mary Sorrentino, madre di Federica Monteleone, la ragazza di 16 a cui è intitolata la Fondazione, morta all’ospedale di Vibo Valentia per un presunto caso di malasanità, con cui si vuole testimoniare concretamente il senso di vicinanza a quella popolazione che ha persone, beni ed affetti . È per questo che sentiamo il dovere di fare qualcosa, perché il senso di angoscia e il tumulto di solidarietà che in questo momento ci animano devono tradursi in un’iniziativa fattiva che sia utile ad alleviare le sofferenze di chi in questo momento ha bisogno di tutto perché, purtroppo, a causa del terremoto non ha più niente” . Per Mary Sorrentino “è fondamentale, però, che il senso di vicinanza alla comunità abruzzese rimanga vivo anche nei prossimi mesi, quando la quotidianità prenderà il sopravvento sulla commozione che segna questi giorni immediatamente successivi alla calamità. Perché il senso di vicinanza e di solidarietà deve restare vivo - conclude - e non può scemare a fronte dell’incedere del tempo”. Intanto una scossa di terremoto, di intensità pari alla magnitudo 3.2 della scala Richter è stata avvertita, intorno alle 10,30 di martedì, nella presila crotonese. Il movimento tellurico è stato avvertito dalle popolazioni dei centri di Mesoraca, Petilia Policastro, Crotonei nel crotonese, e S. Giovanni in Fiore. Decine le segnalazioni telefoniche pervenute al comando provinciale dei Vigili del Fuoco che sono intervenuti per effettuare delle verifiche, ma senza constatare danni a cose o persone. (08-04-09)

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USA/SPIE CIBERNETICHE DA RUSSIA E CINA VIOLANO RETE ELETTRICA (sezione: Globalizzazione)

( da "Wall Street Italia" del 08-04-2009)

Argomenti: Cina Usa

Usa/Spie cibernetiche da Russia e Cina violano rete elettrica di Apcom Funzionario di intelligence a Wsj: numero intrusioni in crescita -->Roma, 8 apr. (Apcom) - Alcune "spie cibernetiche" che agiscono dalla Cina, dalla Russia e da altri paesi sono riuscite ad avere accesso alla rete elettrica degli Stati Uniti, e a lasciare in essa programmi di software che potrebbero essere utilizzati per distruggere il sistema. E' quanto riporta il Wall Street Journal, che ha citato fonti di intelligence Usa. "I cinesi hanno tentato di mappare le nostre infrastrutture, come le reti elettriche - ha detto un funzionario di intelligence - e la stessa cosa hanno fatto i russi". Un ex funzionario del dipartimento di Sicurezza Nazionale degli Stati Uniti ha poi precisato che "il numero di questo tipo di intrusioni è in crescita. Ce ne sono state tante l'anno scorso". A scoprire le intrusioni non sono state però le società responsabili delle infrastrutture, ma funzionari delle agenzie di intelligence, sempre più preoccupati che lo spionaggio cibernetico permetta agli intrusi di prendere il controllo di reti elettriche, di impianti nucleari o circuiti finanziari, attraverso l'utilizzo di Internet. Secondo i funzionari, in pericolo sarebbero tutte le infrastrutture, anche idriche o di fognatura. "Nel corso degli ultimi anni, abbiamo assistito ad attacchi cibernetici contro molte infrastrutture cruciali che si trovano all'estero e le nostre stesse infrastrutture sono vulnerabili", aveva ammesso la stessa Dennis Blair, numero uno della National Intelligence, nel coso di un'audizione che s è svolta al Congresso degli Stati Uniti. Negli ultimi sei mesi, il Pentagono ha speso 100 milioni di dollari per riparare i danni cibernetici.

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TERREMOTO IN ABRUZZO: 272 MORTI E 11 DISPERSI (sezione: Globalizzazione)

( da "Sestopotere.com" del 08-04-2009)

Argomenti: Cina Usa

TERREMOTO IN ABRUZZO: 272 MORTI E 11 DISPERSI (8/4/2009 20:26) | (Sesto Potere) - L'Aquila - 8 aprile 2009 - "Al momento i dati ufficiali stimano in 272 morti di cui almeno 16 bambini, 1.179 i feriti di cui 179 quelli più gravi trasferiti in ospedali fuori regione. Sono invece 150 le persone estratte ancora vive dalle macerie. Sono ancora 17 le vittime da identificare. I dispersi risultano essere 11, ma la crifra potrebbe essere superiore. 18mila le persone attualmente assistite". Sono i dati forniti dal ministro dei Rapporti con il Parlamento, Elio Vito durante l'informativa del Governo al Senato sull’emergenza Abruzzo. "Data la gravità della situazione e il sentimento diffuso, il governo si appresta a dichiarare una giornata di lutto nazionale nel prossimo consiglio dei Ministri" ha detto Vito all’inizio del suo intervento. Vito ha espresso i ringraziamenti verso "tutte le forze politiche per il clima di profondo rispetto e di leale collaborazione che si sta realizzando in questi giorni tra il Parlamento e il governo e fra tutte la forze politiche, il miglior modo per iniziare il processo di ricostruzione nella regione abruzzese". "E’ nei momenti tragici che l'Italia dimostra di essere un Paese con straordinarie virtù morali e civili che devono trovare corrispondenza nell'atteggiamento e nelle risposte delle istituzioni" ha sottolineato il ministro. Nel rivolgere il ringraziamento del Governo e delle istituzioni democratiche ai tanti Stati che hanno espresso la loro solidarietà e ai rappresentanti delle Forze armate, delle Forze dell'ordine, della Protezione civile, del Servizio sanitario nazionale, della Croce rossa, del Soccorso alpino e delle tante organizzazioni di volontariato che sin dal primo momento si sono prodigati con straordinario impegno nelle aree colpite dal sisma, il Ministro ha fornito una dettagliata informativa sulle iniziative immediate e tuttora in corso relativamente alle modalità dei soccorsi, alle dotazioni di strumenti e strutture di assistenza e agli interventi effettuati per fronteggiare le gravissime conseguenze sulle infrastrutture. Il Governo, che decreterà un giorno di lutto nazionale, ha provveduto a delegare il Sottosegretario Bertolaso come commissario delegato ed ha dichiarato lo stato di emergenza, nominando altresì il dottor Franco Gabrielli nuovo prefetto dell'Aquila. Sono stati inoltre disposti i primi interventi emergenziali, anche da parte degli Enti locali, a sostegno della popolazione locale e il Dipartimento della Protezione civile è stato autorizzato ad utilizzare le risorse provenienti da donazioni e atti di liberalità. Il Ministro ha infine rivolto il ringraziamento del Governo a tutte le forze politiche per il profondo rispetto e la leale collaborazione che hanno manifestato nella tragica occasione. A seguire, una panoramica dell'impegno delle nostre forze armate al fianco delle popolazioni dell'Abruzzo colpite dal sisma. L’Esercito, fin dall’inizio dell’emergenza, ha affiancato la Protezione Civile nelle zone colpite dall’evento sismico. Al momento la Forza Armata ha dispiegato nella città dell’Aquila militari del 33° reggimento di artiglieria per la ricerca dei superstiti e la rimozione delle macerie; personale dell’8° reggimento “Lancieri di Montebello” per l’allestimento di una tendopoli e militari dell’11° reggimento “Genio” per il ripristino della viabilità. Nelle località di Paganica e Lucoli sono impegnati i soldati del 9° reggimento “Alpini” per la ricerca dei superstiti e la rimozione delle macerie. Nella località di Pizzoli i soldati del 123° reggimento di fanteria “Chieti” sono impegnati nella ricerca di superstiti, nella rimozione delle macerie e nell’allestimento di una tendopoli nell’abitato di Fagnano. In località Pontecchio i bersaglieri dell’ 8° reggimento stanno allestendo una tendopoli. In località Onna sono impegnati i granatieri del 1° reggimento per la ricerca di superstiti; i genieri del 6° reggimento, equipaggiati con escavatori, apripista, mezzi per il trasporto dei detriti e torri di illuminazione, per il ripristino della viabilità e la rimozione delle macerie. Sono, inoltre, schierati all’aeroporto “Preturo” dell’Aquila due elicotteri AB 412 e CH47 e un velivolo “Dornier” dell’Aviazione Esercito, tutti in configurazione sanitaria, con la capacità totale di oltre 30 barelle, per lo sgombero di feriti e ammalati. La Marina Militare è mobilitata per concorrere ai soccorsi alle popolazioni terremotate dell’Abruzzo. Sono attualmente a disposizione del Dipartimento Protezione Civile una componente aerea di 8 elicotteri (3 EH-101; 4 AB 212 e 1 SH-3D) con relativi equipaggi e tecnici provenienti dalle tre basi aeree della Marina (Luni, Grottaglie e Catania). Il Comando Subacquei e Incursori ha reso disponibile una camera iperbarica mobile con staff medico e tecnico. Il Reggimento San Marco ha inviato da Brindisi una unità logistica di 40 Fanti di Marina con cucina da campo capace di produrre 4.000 pasti al giorno, tenda refettorio in grado di ospitare 250 persone e autobotti per rifornimenti idrici e di combustibili. Completano la dotazione della Forza da Sbarco generatori elettrici, impianti di illuminazione e apparecchiature elettroniche per individuare eventuali dispersi sotto le macerie. Continua il supporto alla Protezione Civile del personale e dei mezzi aerei dell' Aeronautica Militare impegnati nelle operazioni di soccorso per il terremoto in Abruzzo. In queste ore è in fase di allestimento a L'Aquila un punto medico avanzato (PMA) ed un campo tende a scopo alloggiativo con il materiale giunto dal 3° Stormo Supporto Operativo di Villafranca e dalla locale Infermeria Principale. Nella giornata di lunedì 6 aprile sono stati effettuati numerosi trasporti d'urgenza: 19 feriti sono stati trasportati a Pescara con un C-27J della 46^ Brigata Aerea di Pisa, altrettanti sono stati trasferiti negli ospedali di Pescara e Teramo con gli elicotteri HH-3F ed AB-212 del 15° Stormo di Pratica di Mare e del 9° Stormo di Grazzanise, schierati dalle prime ore dell'emergenza presso l’aeroporto Preturo de L’Aquila. Gli elicotteri sono stati impiegati, soprattutto nelle fasi iniziali dei soccorsi, anche per portare sul luogo dell'accaduto numerose squadre d'intervento con cani da ricerca ed operatori specializzati del club alpino italiano. Nel corso della mattinata di ieri, su richiesta della Protezione Civile, un caccia AMX del 51° Stormo di Istrana ed un P-166/DL-3 del 14° Stormo di Pratica di Mare si sono alzati in volo per effettuare rilevamenti fotografici delle zone colpite dal sisma. In serata, inoltre, un P-180 del 36° Stormo di Gioia del Colle ha trasportato plasma da Bologna a L’Aquila. Sono una settantina i militari dell’Arma Azzurra impegnati direttamente sul posto per il supporto alle operazioni aeree di soccorso in svolgimento dall’aeroporto de L’Aquila. I soccorsi erano partiti alle prime ore dell'alba di lunedì con il trasporto, via terra e in volo, di attrezzature e personale specializzato per ripristinare la piena funzionalità dell’aeroporto aquilano; tra questi un team composto da controllori del traffico aereo, meteorologi, addetti all’anticendio e alla logistica per ripristinare i servizi aeroportuali essenziali e permettere, quindi, gli atterraggi ed i decolli dei mezzi aerei di soccorso; autobotti con carburante ed acqua potabile, un ambulanza. ------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------ Terremoto in Abruzzo, la terra trema ancora: aumentano le vittime (Sesto Potere) - L'Aquila - 8 aprile 2009 - Sei le scosse di terremoto registrate dalle 19.47 di ieri sera alle 6.27 di questa mattina in provincia de L’Aquila. La più forte, quella delle 19.47, ha avuto una magnitudo di 5.3 e ha provocato nuovi crolli. Le località prossime all’epicentro di questo evento sono state S. Panfilo d’Ocre, Fossa e Sant’Eusanio Forconese. Oltre 17.000 le persone che hanno ricevuto assistenza dalle persone del Sistema Nazionale della Protezione civile nelle tendopoli. Il bilancio ancora parziale delle vittime del sisma è di 260 morti, 11 dispersi, 1000 feriti, 27 mila sfollati. La Croce Rossa, l’Anpas, le Regioni, la Prociv Arci, l’Ana e le Misericordie hanno allestito nelle tendopoli 24 cucine da campo: alcune di queste sono in grado di fornire fino a 5.000 pasti l’ora. L’attività delle cucine da campo è stata affiancata, ieri, da servizi di catering che hanno fornito più di 15.000 pasti. 15 i PMA-Posti Medici Avanzati- attualmente operativi per gli interventi di primo soccorso, oltre all’ospedale da campo dell’Ares. I PMA sono dislocati su tutte le aree interessate dal terremoto, nei punti di maggiore concentrazione delle persone sfollate, mentre l’ospedale da campo è all’Aquila in Piazzale Ospedale. Sul campo sono al lavoro 30 psicologi dell’emergenza che assistono la popolazione colpita. La società Ferrovie dello Stato ha messo a disposizione vagoni ferroviari dotati di cuccette che possono ospitare fino a 820 persone. I vagoni sono alla ferrovia de L’Aquila e sono attrezzati anche per ospitare persone diversamente abili. Intanto, a due giorni dal violento terremoto che ha colpito l'Abruzzo, prosegue la conta dei danni. La regione è stata duramente colpita, oltre che nelle persone e nelle case, anche nel suo patrimonio artistico e religioso: il sisma, che nella scossa delle 3.32 ha segnato i 5,8 gradi della scala Richter, ha danneggiato i più bei monumenti medievali dell'Aquilano e distrutto chiese tra le piu' famose. Dalla Cattedrale alla Chiesa Santa Maria di Collemaggio, la chiesa di Celestino V, numerose sono le bellezze del patrimonio culturale gravemente danneggiate. E le conseguenze del forte terremoto si estendono anche al di fuori dei confini della regione: alle Terme di Caracalla, a Roma, sono stati riscontrati danni dalla Sovrintendenza ai Beni archeologici. Il Ministero dei Beni Culturali ha costituito a L’Aquila una task force di esperti che erano intervenuti sui monumenti danneggiati dal sisma del 1997 in Umbria e Marche in supporto ai funzionari locali. E’ stato individuato anche un deposito per le opere recuperate da edifici di culto pericolanti. Gli uffici centrali del Ministero per i Beni e le Attivita' Culturali sono in costante contatto con il direttore regionale per i Beni Culturali dell'Abruzzo, Annamaria Reggiani, e il soprintendente per i beni architettonici e paesaggistici dell'Abruzzo, Maurizio Galletti, per avere ogni aggiornamento sui danni al patrimonio artistico. Il segretario generale del Ministero, Giuseppe Proietti, sta coordinando il monitoraggio di musei, monumenti e siti archeologici. La situazione e' in continua evoluzione. Il Centro informativo del Ministero per i Beni e le Attività Culturali relativo al sisma è individuato presso l’Ufficio del Presidente della Commissione Speciale Permanente per la Sicurezza del Patrimonio Culturale Nazionale, dott. Fabio Carapezza Guttuso. Il Gruppo di Protezione civile dei beni culturali dei volontari di Legambiente Marche è al lavoro in queste ore per portare in salvo tutto quello che il terremoto non ha distrutto: quadri, sculture policrome lignee, manoscritti e volumi dell'Archivio storico, semisepolti dal crollo parziale del tetto. L’attività dei 40 tecnici si svolge in coordinamento con la Soprintendenza ai monumenti dell'Aquila, la Regione Marche, il Dipartimento di Protezione civile e il Ministero dei Beni culturali. Al momento, è stato accertato il crollo del campanile della chiesa di San Bernardino, mentre l'abside è completamente danneggiata. Crollati anche il cupolino della chiesa di S. Agostino, il palazzo della prefettura che ospita anche la sede dell'archivio di Stato e la cupola della chiesa delle Anime Sante o del Suffragio, che si trova nella piazza principale dell'Aquila, l'antica piazza del Mercato. Danneggiato anche il Castello cinquecentesco, dove hanno sede il Museo Nazionale d'Abruzzo, la Soprintendenza per beni architettonici e paesaggistici e quella per il patrimonio storico, artistico e etnoantropologico dell'Abruzzo. Il Museo Nazionale d’Abruzzo è stato dichiarato inagibile fino a una verifica tecnica da parte dei vigili del fuoco, ora impegnati nei soccorsi alla popolazione. L’accesso al museo è comunque presidiato dal personale di custodia. Crollata anche la parete di fondo della basilica romanica di S. Maria di Collemaggio, fondata nel 1287 per volere di Celestino V, la cui facciata costituisce il massimo capolavoro dell'arte abruzzese. Dopo la morte, avvenuta il 19 maggio del 1296, il Papa fu seppellito nella cappella della basilica. La tomba fortunatamente non e' stata toccata dal terremoto. Gravi conseguenze anche al convento di San Giuliano: sono crollate le porte antiche, gli intramezzi, ed e' stata lesionata la volta superiore della chiesa del convento di San Giuliano.

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Usa/ Spie cibernetiche da Russia e Cina violano rete (sezione: Globalizzazione)

( da "Virgilio Notizie" del 08-04-2009)

Argomenti: Cina Usa

Roma, 8 apr. (Apcom) - Alcune "spie cibernetiche" che agiscono dalla Cina, dalla Russia e da altri paesi sono riuscite ad avere accesso alla rete elettrica degli Stati Uniti, e a lasciare in essa programmi di software che potrebbero essere utilizzati per distruggere il sistema. E' quanto riporta il Wall Street Journal, che ha citato fonti di intelligence Usa. "I cinesi hanno tentato di mappare le nostre infrastrutture, come le reti elettriche - ha detto un funzionario di intelligence - e la stessa cosa hanno fatto i russi". Un ex funzionario del dipartimento di Sicurezza Nazionale degli Stati Uniti ha poi precisato che "il numero di questo tipo di intrusioni è in crescita. Ce ne sono state tante l'anno scorso". A scoprire le intrusioni non sono state però le società responsabili delle infrastrutture, ma funzionari delle agenzie di intelligence, sempre più preoccupati che lo spionaggio cibernetico permetta agli intrusi di prendere il controllo di reti elettriche, di impianti nucleari o circuiti finanziari, attraverso l'utilizzo di Internet. Secondo i funzionari, in pericolo sarebbero tutte le infrastrutture, anche idriche o di fognatura. "Nel corso degli ultimi anni, abbiamo assistito ad attacchi cibernetici contro molte infrastrutture cruciali che si trovano all'estero e le nostre stesse infrastrutture sono vulnerabili", aveva ammesso la stessa Dennis Blair, numero uno della National Intelligence, nel coso di un'audizione che s è svolta al Congresso degli Stati Uniti. Negli ultimi sei mesi, il Pentagono ha speso 100 milioni di dollari per riparare i danni cibernetici.

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