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Report "Globalizzazione"   7-4-2009


Indice degli articoli

Sezione principale: Globalizzazione

TERREMOTO ABRUZZO: GRUPPI CINOFILI E PSICOLOGICI DALLA VALLE D'AOSTA IN AIUTO ALLE POPOLAZIONI COLPITE DAL SISMA ( da "marketpress.info" del 07-04-2009)
Argomenti: Cina Usa

Abstract: Tutte le chiamate vengono però gestite a seconda delle esigenze che emergono dalla Direzione nazionale di Protezione civile. La Protezione civile della Valle d?Aosta comunica che per qualsiasi richiesta di informazioni sulle richieste di aiuto espresse dalla Direzione nazionale della Protezione civile è attivo il numero verde 800 319 319 . . <<BACK

Sisma Abruzzo/ Venezia, domani partono sei squadre di ( da "Virgilio Notizie" del 07-04-2009)
Argomenti: Cina Usa

Abstract: Saranno sei le squadre di volontari comunali di Protezione civile che partiranno domani mattina. Lo comunica il capo di Gabinetto del sindaco e responsabile della Protezione civile comunale, Maurizio Calligaro. Le squadre, che rimarranno nel teatro delle operazioni sino a martedì prossimo per poi ricevere il cambio da altri volontari del Comune di Venezia,

SISMA ABRUZZO/ PROTEZIONE CIVILE: SCOSSA 4,8 RICHTER ALL'AQUILA ( da "Wall Street Italia" del 07-04-2009)
Argomenti: Cina Usa

Abstract: Sisma Abruzzo/ Protezione Civile: scossa 4,8 Richter all'Aquila di Apcom Corretta al rialzo la magnitudo della scossa dell'1.15 -->L'Aquila, 7 apr. (Apcom) - La Protezione civile ha corretto al rialzo la magnitudo della scossa sismica avvertita all'Aquila all'una e 15.

SISMA ABRUZZO/ PROTEZIONE CIVILE: SCOSSA 4,5 RICHTER ALL'AQUILA ( da "Wall Street Italia" del 07-04-2009)
Argomenti: Cina Usa

Abstract: Protezione Civile: scossa 4,5 Richter all'Aquila di Apcom Registrata all'una e 47 -->L'Aquila, 7 apr. (Apcom) - La Protezione civile ha confermato una scossa sismica avvertita all'Aquila all'una e 15, di magnitudo 4,5 Richter. L'evento ha provocato un fuggi fuggi intorno alla palazzina di via Rossi, dove i soccorritori sono intenti a estrarre dalle macerie la studentessa Marta Valente.

SISMA ABRUZZO/ VENEZIA, DOMANI PARTONO SEI SQUADRE DI SOCCORSO ( da "Wall Street Italia" del 07-04-2009)
Argomenti: Cina Usa

Abstract: domani partono sei squadre di soccorso di Apcom Protezione civile rimarrà fino a martedì prossimo -->Venezia, 6 apr. (Apcom) - Saranno sei le squadre di volontari comunali di Protezione civile che partiranno domani mattina. Lo comunica il capo di Gabinetto del sindaco e responsabile della Protezione civile comunale, Maurizio Calligaro.

L'Aquila, sei mila pasti caldi allo stadio ( da "Corriere.it" del 07-04-2009)
Argomenti: Cina Usa

Abstract: PROTEZIONE CIVILE - Allo stadio Fattori dell'Aquila, la Protezione Civile - che sta coordinando i soccorsi - ha organizzato circa 6 mila pasti caldi. Dal Lazio sono partite intorno alle 6.00 due colonne di uomini e mezzi della Protezione civile della Regione.

Da Mantova pronti a partire 77 volontari ( da "Gazzetta di Mantova, La" del 07-04-2009)
Argomenti: Cina Usa

Abstract: associazione di protezione civile Città di Suzzara, Gruppo volontari protezione civile Sirio, Nucleo volontariato e protezione civile Anc Castellucchio, Eridano - Associazione di protezione civile intercomunale Pieve di Coriano-Revere, Vergilius organizzazione di volontariato, Oglio-Po associazione di protezione civile,

Il Veneto triplica le aperture domenicali ( da "Tribuna di Treviso, La" del 07-04-2009)
Argomenti: Cina Usa

Abstract: La globalizzazione, ormai, è nei fatti: la distanza non è più una variabile che garantisce il protezionismo, la differenza la fa il valore dell'offerta. Noi dobbiamo cercare di aumentare la capacità economica e questo si fa migliorando l'elasticità del settore».

Tante vie sicure per chi usa la bici Campagna di sensibilizzazione concertata tra l'Associazione Ponzanelli e Brescia Trasporti Obiettivo: pubblicizzare un mezzo divenuto sicuro e ( da "Giornale di Brescia" del 07-04-2009)
Argomenti: Cina Usa

Abstract: fin da quando importammo dalla Cina 500 biciclette che vennero assemblate, completate e date successivamente in uso agli utenti. Da allora ci riproponiamo quali vettori di ogni iniziativa mirata ad una serena convivenza nel traffico, soprattutto urbano e sempre più convulso, di ogni mezzo, dalla piccola bicicletta al grande bus.

"nessuno scippo, è globalizzazione" - enrico curro ( da "Repubblica, La" del 07-04-2009)
Argomenti: Cina Usa

Abstract: Pagina 50 - Sport Gattuso "Nessuno scippo, è globalizzazione" ENRICO CURRO ENRICO CURRò Gattuso, lei 12 anni fa ai Rangers Glasgow fu il pioniere dei giovani talenti italiani nel calcio britannico: che cosa ha provato, vedendo il gol di Macheda? «L´ho visto in diretta e mi sono emozionato.

dal poz e lo sbarco negli states "così ho piantato la bandierina" ( da "Repubblica, La" del 07-04-2009)
Argomenti: Cina Usa

Abstract: Dal Poz tentò la via della Cina. Non certo perché allora fosse di moda più di oggi. Ad attrarre era la possibilità di sbarcare su un mercato dalle potenzialità infinite. Ma dopo alcune verifiche, ha rinunciato: «Non c´erano garanzie di difesa della proprietà intellettuale, rischiavo davvero di vedere la mia tecnica copiata senza possibilità di oppormi»

costruire l'europa , corso unicef dedicato agli studenti universitari ( da "Nuova Sardegna, La" del 07-04-2009)
Argomenti: Cina Usa

Abstract: Gli effetti della globalizzazione, le misure per lo sviluppo delle regioni svantaggiate, i rapporti con l'area euromediterranea, le politiche europee per la ricerca e l'innovazione come strumenti per favorire la crescita, l'occupazione e lo sviluppo dei diritti civili e delle persona.

colonna di soccorsi, partiti duecento veneziani ( da "Nuova Venezia, La" del 07-04-2009)
Argomenti: Cina Usa

Abstract: La Protezione civile. Dalla sede di Marghera la Protezione civile regionale già ieri mattina ha inviato quasi cento uomini che hanno allestito duecentocinquata posti letto. L'ingegnere Carraro, che ha coordinato questo primo intervento e la colonna che parte questa mattina da Rovigo alle sette, non ha avuto un momento di sosta.

il veneto triplica le aperture domenicali ( da "Nuova Venezia, La" del 07-04-2009) + 1 altra fonte
Argomenti: Cina Usa

Abstract: La globalizzazione, ormai, è nei fatti: la distanza non è più una variabile che garantisce il protezionismo, la differenza la fa il valore dell'offerta. Noi dobbiamo cercare di aumentare la capacità economica e questo si fa migliorando l'elasticità del settore».

volontari goriziani partiti per l'abruzzo ( da "Messaggero Veneto, Il" del 07-04-2009)
Argomenti: Cina Usa

Abstract: Altri volontari della Protezione civile di Gorizia sono pronti a partire se arriveranno altre richieste in tale senso da parte della centrale operativa di Palmanova. Pronti a partire anche otto volontari della Protezione civile municipale di Gradisca. Piero Tallandini

Volontari, pompieri e Protezione civile: Brianza in allerta ( da "Giorno, Il (Brianza)" del 07-04-2009)
Argomenti: Cina Usa

Abstract: sede del centro logistico provinciale della Protezione Civile, la colonna di mezzi inviati dalla Regione a dare una mano. Fra i volontari dieci uomini del Com 18, coordinati da Giuseppe Carbone, la cordata di Protezione civile che raduna oltre venti Comuni di fascia dell'Adda. Due tecnici dell'Associazione Volontari di Pronto Soccorso di Vimercate,

Ma forse a Londra è nato un nuovo rapporto fra uomo e mercato ( da "Milano Finanza (MF)" del 07-04-2009)
Argomenti: Cina Usa

Abstract: istituzioni globali assicurerà una globalizzazione sostenibile con una crescente prosperità per tutti», il comunicato di Londra cambia la prospettiva. fferma che la prosperità è indivisibile, che vi è un destino comune che lega l'intero mondo e le generazioni, e soprattutto che il piano di ripresa deve avere «al suo cuore le necessità del lavoro e delle famiglie che lavorano sodo»

Il cuore di Rimini ( da "Resto del Carlino, Il (Rimini)" del 07-04-2009)
Argomenti: Cina Usa

Abstract: capo campo della Protezione di Rimini, Decio Mario Quondamatteo, pensionato, ex impiantista, responsabile illuminazione e all'energia elettrica del campo. Complessivamente i volontari operativi della Protezione civile riminese sono 250, facenti parte di circa 25 associazioni (cinofili, ex finanzieri ed ex carabinieri in pensione,

di MARIO GRADARA SONO PARTITI intorno alle 18 mezzi e uomini della Protezione ... ( da "Resto del Carlino, Il (Rimini)" del 07-04-2009)
Argomenti: Cina Usa

Abstract: PARTITI intorno alle 18 mezzi e uomini della Protezione ... di MARIO GRADARA SONO PARTITI intorno alle 18 mezzi e uomini della Protezione civile riminese, per portare aiuti alla popolazione dell'Abruzzo colpito dal terribile terremoto dell'altra notte. Da Rimini, guidati da Luciano Bagli per la logistica e dall'assessore provinciale Riziero Santi per il coordinamento istituzionale,

Per gli auti telefonare al centro operativo della Protezione Civile presso la Prefettura di Pescara, allo 085 2057631 ( da "Adige, L'" del 07-04-2009)
Argomenti: Cina Usa

Abstract: Per gli auti telefonare al centro operativo della Protezione Civile presso la Prefettura di Pescara, allo 085 2057631 Per gli auti telefonare al centro operativo della Protezione Civile presso la Prefettura di Pescara, allo 085 2057631. 07/04/2009

Gli operatori di telefonia mobile Tim, Vodafone, Wind e 3 Italia, d'intesa con la Protezione Civile, hanno attivato il 48580 per raccogliere fondi a favore della popolazione dell'A ( da "Adige, L'" del 07-04-2009)
Argomenti: Cina Usa

Abstract: d'intesa con la Protezione Civile, hanno attivato il 48580 per raccogliere fondi a favore della popolazione dell'Abruzzo Gli operatori di telefonia mobile Tim, Vodafone, Wind e 3 Italia, d'intesa con la Protezione Civile, hanno attivato il 48580 per raccogliere fondi a favore della popolazione dell'Abruzzo.

jacopo valenti TRENTO - La richiesta di mobilitarsi è arrivata verso le sette di ieri mattina, ma già mezz'ora prima c'erano stati dei contatti tra la Protezione civile nazionale e ( da "Adige, L'" del 07-04-2009)
Argomenti: Cina Usa

Abstract: La richiesta di mobilitarsi è arrivata verso le sette di ieri mattina, ma già mezz'ora prima c'erano stati dei contatti tra la Protezione civile nazionale e quella trentina jacopo valenti TRENTO - La richiesta di mobilitarsi è arrivata verso le sette di ieri mattina, ma già mezz'ora prima c'erano stati dei contatti tra la Protezione civile nazionale e quella trentina.

Riva del Garda 9 Flicorno d'Oro Palacongressi ( da "Adige, L'" del 07-04-2009)
Argomenti: Cina Usa

Abstract: Letture di Lia Cinà Bezzi e Lilia Slomp Ferrari. Trento 20.30 Laude Medievali Sala civica Oltrefersina - via Clarina 2/1. «Ogn'uom pianga amaramente», la Passione nelle Laudi medievali, recital di Alfonso Masi. Con le voci di Ester D'Amato, Mariabruna Fait, Paola Fumana, Carlo Marzani, Alfonso Masi, Emanuele Pianta.

volontari, sangue e soldi: toscana mobilitata ( da "Tirreno, Il" del 07-04-2009)
Argomenti: Cina Usa

Abstract: la Protezione Civile Anpas dell Alta Val di Cecina, immediatamente allertata, è partita con una colonna di personale qualificato e Enel ha messo a disposizione un mezzo attrezzato che consentirà agli uomini della Protezione Civile di muoversi tra la Toscana e l Abruzzo per il trasporto dei volontari che si avvicenderanno in Abruzzo nei prossimi giorni.

SONO ARRIVATI nel tardo pomeriggio di ieri i 20 volontari della Protezione civile... ( da "Resto del Carlino, Il (Pesaro)" del 07-04-2009)
Argomenti: Cina Usa

Abstract: 12 SONO ARRIVATI nel tardo pomeriggio di ieri i 20 volontari della Protezione civile... SONO ARRIVATI nel tardo pomeriggio di ieri i 20 volontari della Protezione civile di Fano che hanno deciso di prestare soccorso alle vittime del terremoto (magnitudo 6,3) che ha scosso l'Abruzzo e che ha fatto sobbalzare ieri notte anche molti fanesi dal letto.

di DANIELE LUZI E' STATA una giornata intensa anche per la Protezione Civ... ( da "Resto del Carlino, Il (Ascoli)" del 07-04-2009)
Argomenti: Cina Usa

Abstract: 3 di DANIELE LUZI E' STATA una giornata intensa anche per la Protezione Civ... di DANIELE LUZI E' STATA una giornata intensa anche per la Protezione Civile di Ascoli, che è stata allertata poco dopo la scossa delle 3.32 e che alle 4.30, dietro sollecitazione della Regione, ha aperto la sua sala operativa provinciale.

La Regione: Ci sono già posti disponibili negli ospedali ( da "Arena, L'" del 07-04-2009)
Argomenti: Cina Usa

Abstract: PROTEZIONE CIVILE. Dal Veneto è partita verso le zone terremotate dell'Abruzzo una colonna mobile allestita dalla Protezione Civile regionale per realizzare una cittadella che accoglierà 200-250 persone rimaste senza casa. Lo ha riferito l'assessore regionale alla Protezione civile Elena Donazzan al termine della riunione operativa convocata fin da quando è scattato l'

La migliore annata di sempre ( da "Arena, L'" del 07-04-2009)
Argomenti: Cina Usa

Abstract: quali Usa, Europa e Sud America, ma soprattutto da Cina, Russia e Corea del Sud». Soddisfazione è stata espressa dalla Cantina di Soave: «I segnali sono piuttosto buoni e mi sento di affermare che il settore del vino non risente della crisi. L'edizione 2009 di Vinitaly ha confermato come in un momento non certo facile,

Michele Mezzanzanica Varese È ANDATA SCEMANDO con la fine del weekend l'e... ( da "Giorno, Il (Varese)" del 07-04-2009)
Argomenti: Cina Usa

Abstract: autorizzazione della società a tornare negli Usa) che ha permesso il sacco di Reggio, con gli oltre cento tifosi scesi in Emilia e le migliaia davanti al televisore che già pregustavano un elettrizzante cin-cin nella gara di giovedì contro l'Enel Brindisi. Sembrava fatta, e invece la Prima Veroli si è ancora una volta dimsotrata squadra vera, capace di vincere in trasferta -

( da "Riformista, Il" del 07-04-2009)
Argomenti: Cina Usa

Abstract: «La Protezione non ha colpe» ZAMBERLETTI. Parla il "fondatore" della macchina dei soccorsi. «Trent'anni fa non sapevamo nemmeno dove mandare i pompieri». di Tommaso Labate Giuseppe Zamberletti non fu soltanto l'uomo chiamato a fare il commissario straordinario per i terremoti di Friuli (1976) e Irpinia (1980).

Reazioni furenti in Giappone. Ma poco credibili ( da "Manifesto, Il" del 07-04-2009)
Argomenti: Cina Usa

Abstract: il mondo è di fatto gestito da un G2: il «direttorio» Usa/Cina. E invece di prenderne atto e lavorare per la pace e la «ricostruzione», si agita pericolosamente, protestando, minacciando, urlando, piazzando i missili Patriot e minacciando di abbattere qualsiasi oggetto volante che sorvoli il sacro arcipelago.

Tutti litigano su Pyongyang ( da "Manifesto, Il" del 07-04-2009)
Argomenti: Cina Usa

Abstract: balistico a lunga gittata Tutti litigano su Pyongyang Russia e Cina si oppongono alle sanzioni. Usa: torniamo al dialogo Marina Forti La «energiche condanne» non si sono tradotte in sanzioni. Il Consiglio di sicurezza delle Nazioni unite, convocato in riunione d'emergenza domenica sera su formale richiesta del Giappone, si è concluso senza concordare sanzioni alla Corea del Nord,

Investitori a sostegno del rame ( da "Sole 24 Ore, Il" del 07-04-2009)
Argomenti: Cina Usa

Abstract: In marzo gli indicatori di Usa, Giappone e, per la prima volta, Europa sono in leggera ripresa, intorno a 33-36 circa, ma ancora ben al disotto della soglia contrazione-espansione di 50. Fa eccezione la Cina, il cui Pmi, secondo il Credit Suisse, è risalito a 52,4 lo scorso mese, mentre sono aumentati anche altri importanti indicatori locali.

Il Consiglio di Sicurezza dell'Onu non ha trovato l'intesa sulle misure contro la Corea del Nord dop... ( da "Messaggero, Il" del 07-04-2009)
Argomenti: Cina Usa

Abstract: Usa, Cina, Russia, Giappone, Sud Corea)per mettere fine al programma nucleare nordcoreano. «I vari Paesi condividono la visione secondo cui l'azione nordcoreana ha gravi effetti su stabilità e sicurezza della regione. Tuttavia, vi è una certa differenza su come affrontare la situazione», ha rilevato il ministro degli Esteri giapponese,

Noi in prima fila nella corsa contro il tempo ( da "Giorno, Il (Milano)" del 07-04-2009)
Argomenti: Cina Usa

Abstract: a mettere in subbuglio tutto lo staff della Protezione civile della Lombardia. «COSÌ ABBIAMO SAPUTO del terremoto - confessa Alberto Biancardi, responsabile della Protezione civile, tirato giù dal letto senza tanti complimenti all'alba di ieri -. Poi, certo, è stato un crescendo di sms e telefonate e contatti con gli enti preposti.

Bergamo in prima linea Sul posto radioamatori tecnici e nuclei cinofili ( da "Eco di Bergamo, L'" del 07-04-2009)
Argomenti: Cina Usa

Abstract: della Protezione civile dell'Ana (Tavernola, Filago, Endine e Telgate): «Una ventina di uomini in tutto», ha precisato il responsabile provinciale Giuseppe Manzoni, che a destinazione sono giunti in serata, mettendosi subito al lavoro. i radioamatori Proprio come i cinque operatori dell'Uor (Unità operativa radioemergenze) che si sono mossi assieme alla colonna mobile del Fir Ser (

LA PROTEZIONE civile della Lucchesia si mobilita per aiutare le popolazioni abruz... ( da "Nazione, La (Lucca)" del 07-04-2009)
Argomenti: Cina Usa

Abstract: PROTEZIONE civile della Lucchesia si mobilita per aiutare le popolazioni abruz... LA PROTEZIONE civile della Lucchesia si mobilita per aiutare le popolazioni abruzzesi così duramente colpite dal terremoto dell'altra notte. I primi a partire, già nella notte fra domenica e ieri, sono stati i Vigili del fuoco del Comando di Lucca che hanno subito inviato nei paesi più colpiti dal sisma

Il Fmi: paracadute euro per salvare i Paesi dell'Est ( da "Corriere della Sera" del 07-04-2009)
Argomenti: Cina Usa

Abstract: Fmi composta da un paniere che oltre alla valuta Usa comprende euro, sterlina e yen. Proprio nella direzione di una «divisa globale», del resto, punta apertamente la Cina. Ad alimentare il confronto contribuisce ovviamente la crisi attuale. Ieri Lorenzo Bini Smaghi, esponente del board della Bce, ha ammesso la situazione di instabilità sul mercato dei cambi,

( da "Corriere della Sera" del 07-04-2009)
Argomenti: Cina Usa

Abstract: dalla capacità di governare le crescenti disuguaglianze causate dalla globalizzazione senza controllo e aggravate dalla crisi. Anche l'Europa rischia una battuta d'arresto, perciò Monti propone un «patto strategico»: un rinnovato e vincolante impegno a perseguire il mercato unico, accanto a un parziale avvio di coordinamento delle politiche fiscali, se non a una vera armonizzazione.

A BOLOGNA, centro della Protezione civile regionale, la macchina di... ( da "Resto del Carlino, Il (Bologna)" del 07-04-2009)
Argomenti: Cina Usa

Abstract: centro della Protezione civile regionale, la macchina di... A BOLOGNA, centro della Protezione civile regionale, la macchina di aiuti per il terremoto in Abruzzo si è messa in moto nella nottata di ieri in stretta sinergia tra il direttore Demetrio Egidi e i vigili del fuoco, coordinati dal neo direttore per l'Emilia-Romagna Domenico Riccio.>

I VERTICI della Camst, cooperativa colosso della ristorazione, contattati dalla Protezione civile na... ( da "Resto del Carlino, Il (Bologna)" del 07-04-2009)
Argomenti: Cina Usa

Abstract: contattati dalla Protezione civile na... I VERTICI della Camst, cooperativa colosso della ristorazione, contattati dalla Protezione civile nazionale con la richiesta di cibi caldi per i territori dell'Abruzzo, non avendo in quelle zone stabilimenti, hanno comunicato di poter fornire fino a 15mila pasti al giorno con menù freddo (insalata di riso o insalata di pasta,

Ieri la partenza di cento volontari ( da "Resto del Carlino, Il (Rovigo)" del 07-04-2009)
Argomenti: Cina Usa

Abstract: NEL PRIMO POMERIGGIO di ieri è partito il gruppo della Protezione Civile di Occhiobello, con la colonna mobile regionale. La squadra della protezione civile comunale di Occhiobello, appartenente al distretto Ro 06, è composta da otto volontari è partita ed altrettanti partiranno oggi. La Protezione civile di Occhiobello, oltre a essere impiegata nell'assistenza alla popolazione,

Parma un paese In 150 a Villa Sant'Angelo ( da "Gazzetta di Parma (abbonati)" del 07-04-2009)
Argomenti: Cina Usa

Abstract: volontari della Protezione civile, della Croce rossa e dell'Anpas, la rete provinciale dell'Assistenza pubblica, Caritas. In termini di uomini e mezzi il contributo maggiore arriva dalla Protezione civile, come ha ricordato l'assessore comunale Fabio Fecci. Già ieri mattina all'alba si è messo in moto verso l'Abruzzo un convoglio formato da una cinquantina di persone,

150 persone della colonna della Protezione Civile ligure sono partite dalla Spezia. Ieri notte erano... ( da "Nazione, La (La Spezia)" del 07-04-2009)
Argomenti: Cina Usa

Abstract: 2 150 persone della colonna della Protezione Civile ligure sono partite dalla Spezia. Ieri notte erano... 150 persone della colonna della Protezione Civile ligure sono partite dalla Spezia. Ieri notte erano al lavoro per aiutare 250 terremotati.

Pucci: quanti abruzzesi a Roma Il problema? Le comunicazioni ( da "Corriere della Sera" del 07-04-2009)
Argomenti: Cina Usa

Abstract: 4 Nella sala operativa Il responsabile della Protezione civile Pucci: quanti abruzzesi a Roma Il problema? Le comunicazioni Le «divisioni» della Protezione civile laziale sono partite all'alba: 400 volontari con mezzi fuoristrada, pick-up, cinque grandi scavatrici e dieci bobcat (mezzi di scavo più piccoli), oltre tre associazioni cinofile, con cani addestrati.

La scure del governo sulla Protezione civile: -18% nel 2009 Tagli ancora più forti previsti per i prossimi anni (-30% nel 2011) Bertolaso annunciò le dimissioni, ma ci ripensò. Fra ( da "Unita, L'" del 07-04-2009)
Argomenti: Cina Usa

Abstract: La scure del governo sulla Protezione civile: -18% nel 2009 Tagli ancora più forti previsti per i prossimi anni (-30% nel 2011) Bertolaso annunciò le dimissioni, ma ci ripensò. Francescato: servono almeno i fondi destinati dal Cipe al ponte sullo Stretto SIMONE COLLINI Sempre minori sono le somme utilizzabili per gli interventi di previsione,

Missile nordcoreano Scontro all'Onu sulle sanzioni ( da "Unita, L'" del 07-04-2009)
Argomenti: Cina Usa

Abstract: Usa, Russia, Cina, Francia e Regno Unito. Pechino e Mosca hanno da subito inviato alla «moderazione» e alla «risposta appropriata» visto che si è trattato - così almeno sembrerebbe - del lancio di un satellite. KIM ESULTA Insomma, Pyongyang ha bloccato la prima onda d'urto, con il Giappone, d'intesa con Washington e Seul,

Kim spacca i Grandi. Il Consiglio di Sicurezza dell'Onu, dopo tre ore di acceso dibattito, non ha tr... ( da "Unita, L'" del 07-04-2009)
Argomenti: Cina Usa

Abstract: Usa, Russia, Cina, Francia e Regno Unito. Pechino e Mosca hanno da subito inviato alla «moderazione» e alla «risposta appropriata» visto che si è trattato - così almeno sembrerebbe - del lancio di un satellite. KIM ESULTA Insomma, Pyongyang ha bloccato la prima onda d'urto, con il Giappone, d'intesa con Washington e Seul,

Corea del Nord, schiaffo a Hillary da Russia e Cina ( da "Stampa, La" del 07-04-2009)
Argomenti: Cina Usa

Abstract: opposizione di Russia e Cina, sostenute da Vietnam e Libia. Il segretario di Stato Hillary Clinton aveva contattato i colleghi di Russia, Cina, Giappone e Corea del Sud mediando il testo di una risoluzione di condanna e l'ambasciatore Usa al Palazzo di Vetro, Susan Rice, lo aveva redatto convinta di potercela fare a ottenere un voto favorevole sulla base dell'

Da Reggi l'appoggio della Consulta Anci ai Comuni colpiti ( da "Libertà" del 07-04-2009)
Argomenti: Cina Usa

Abstract: Come Consulta per la Protezione Civile - aggiunge - ci mettiamo da subito a disposizione per tutte quelle attività necessarie subito dopo la fase della primissima emergenza, ovvero per quegli interventi che non riguardano direttamente la protezione civile nazionale, ma che possono essere di sostegno per le amministrazioni locali coinvolte.

Terremoto, l'Italia che reagisce bene (con qualche eccezione). ( da "Giornale.it, Il" del 07-04-2009)
Argomenti: Cina Usa

Abstract: ammissione che la crescita non potrà più dipendere solo dagli Usa, ma da quello che definisce "un traino globale", in cui i Paesi come Cina, India, Brasile avranno un ruolo sempre più importante. Ma questo avrà effetto nel lungo periodo: a breve è improbabile che queste economia possano generare una domanda interna molto forte.

TERREMOTO: MARONI, PROTEZIONE CIVILE TRA LE MIGLIORI AL MONDO. ( da "Asca" del 07-04-2009)
Argomenti: Cina Usa

Abstract: PROTEZIONE CIVILE TRA LE MIGLIORI AL MONDO (ASCA) - Roma, 7 apr - Quella italiana e' ''tra le migliori Protezioni civili al mondo'' e lo ha dimostrato anche nella tragedia di ieri con il terremoto in Abruzzo. A rispondere ad alcune polemiche sollevate nelle ore scorse sui presunti ritardi nell'approntare le sistemazioni per la notte per gli sfollati e'

Da Roma le prime colonne mobili di soccorso ( da "Giornale.it, Il" del 07-04-2009)
Argomenti: Cina Usa

Abstract: Protezione civile. E tutti, ognuno nel proprio ambito - hanno contribuito all'organizzazione della macchina dei soccorsi. Tra le prime a imboccare la Roma-L'Aquila è stata la colonna mobile della Protezione civile del Comune di Roma che il sindaco Gianni Alemanno ha fatto approntare: si tratta di una squadra composta da oltre 60 uomini tutti addestrati nel montaggio delle tende,

Una gara di solidarietà: in arrivo case di legno e sacche di sangue ( da "Giornale.it, Il" del 07-04-2009)
Argomenti: Cina Usa

Abstract: PLIGURIA 150 volontari della Protezione civile con attrezzature a cui si unirà il personale del 118 regionale. PFRIULI VENEZIA GIULIA In totale 395 i volontari della Protezione civile con 106 mezzi. PEMILIA ROMAGNA 120 volontari della Protezione civile, con due posti medici avanzati, due moduli cucine e una squadra di geometri e ingegneri.

Maroni: Protezione civile efficiente, ora più poliziotti contro gli sciacalli ( da "Rai News 24" del 07-04-2009)
Argomenti: Cina Usa

Abstract: voglio sottolineare che la Protezione civile, il sistema, si è mosso immediatamente, con grandissima rapidità e in modo molto efficace, a dimostrazione che il sistema di Protezione civile in Italia è tra i migliori al mondo". Contro gli sciacalli Maroni ha parlato anche dell'impegno delle forze dell'ordine: "Ieri sono andato con il capo della polizia a L'

Terremoto: Romagna in colonna Tanti i volontari in Abruzzo ( da "Fò Romagna, Il" del 07-04-2009)
Argomenti: Cina Usa

Abstract: Colonna Mobile della Protezione Civile della Regione Emilia-Romagna che può contare su 30 mezzi di trasporto, 120 volontari, un presidio medico avanzato e un modulo di assistenza alla popolazione. A questa prima fase di intervento è interessata anche la Protezione Civile di Forlì-Cesena, che infatti è stata allertata ed è perciò pronta a recarsi sui luoghi del disastroso terremoto.

Terremoto in Abruzzo: centinaia i morti, 100mila sfollati, paesi interi sotto le macerie ( da "Panorama.it" del 07-04-2009)
Argomenti: Cina Usa

Abstract: È stato dato il via libera alla colonna mobile della Protezione civile del Comune di Roma: è composta da oltre 60 uomini della Protezione civile tutti addestrati nel montaggio delle tende, ed è pienamente autonoma, essendo attrezzata con una cucina da campo, due tende da 70 posti, due bobcat, camion e i diversi attrezzi a mano.

TERREMOTO: MARONI, PROTEZIONE CIVILE TRA LE MIGLIORI AL ( da "Virgilio Notizie" del 07-04-2009)
Argomenti: Cina Usa

Abstract: ''comprensibilmente'' molti hanno preferito dormire in macchina per non allontanarsi dalle proprie case. ''Ma la Protezione civile si e' mossa immediatamente, con grandissima rapidita' e in modo molto efficace e questo a dimostrazione che il sistema di Protezione civile che c'e' in Italia e' tra i migliori al mondo''.

Sfollati si rifugiano a San Benedetto. Protezione Civile pronta a partire ( da "Quotidiano.it, Il" del 07-04-2009)
Argomenti: Cina Usa

Abstract: Protezione Civile pronta a partire San Benedetto del Tronto | Due sono le famiglie aquilane che nel corso della notte sono state ospitate presso un appartamento di Via Formentini a San Benedetto, mentre la Protezione Civile attende l?ok dalla Regione per recarsi sul posto della tragedia.

Sopralluoghi Protezione Civile Comunale con il Sindaco ( da "Caserta News" del 07-04-2009)
Argomenti: Cina Usa

Abstract: Protezione Civile Comunale con il Sindaco ISTITUZIONI | Aversa "Alle 4 di ieri mattina sono uscito di casa con i ragazzi del nucleo di Protezione Civile Comunale per constatare in prima persona se la Città fosse stata colpita dal terremoto". Così esordisce il sindaco di Aversa Domenico Ciaramella al termine di una lunga giornata di lavoro con il Nucleo comunale di Protezione Civile

Il leader del biodiesel in Cina. Strong buy con target +376% pag.4 ( da "Trend-online" del 07-04-2009)
Argomenti: Cina Usa

Abstract: Il leader del biodiesel in Cina. Strong buy con target +376% PRIMO PIANO, clicca qui per leggere la rassegna di Paolo Crociato www.strategyinvestor.com, 07.04.2009 09:30 Scopri le migliori azioni per fare trading questa settimana!! titolo quota ancora vicino ai minimi storici, e a ?

Chiara Corvino presenta "Borse Eventualiste" ( da "Caserta News" del 07-04-2009)
Argomenti: Cina Usa

Abstract: Una cultura che si riconosce nella globalizzazione ma che forse è stanca di assoggettarsi al consumismo attualmente emergente. Ci sono valori latenti che tentano di affermarsi,scopriamoli con i giovani al grido di "ANTIMODA". L'evento dal titolo "BORSE EVENTUALISTE" sarà presentato alla Fondazione Mondragone il giorno 17/04/2009

Bove(Pdl) a Sindaco: "Invii Protezione Civile in Abru ( da "Caserta News" del 07-04-2009)
Argomenti: Cina Usa

Abstract: Invii Protezione Civile in Abruzzo" POLITICA | Maddaloni Il Consigliere comunale del Pdl, Luigi Bove ieri ( per chi legge) pomeriggio ha protocollato al Sindaco Michele Farina una richiesta in cui si chiede di inviare il nucleo di Protezione Civile in Abruzzo, per dare sostegno alla popolazione colpita dal tragico evento sismico che ha mietuto vittime innocenti.

La notte dopo la tragedia Non bastano le tende per gli sfollati ( da "Stampaweb, La" del 07-04-2009)
Argomenti: Cina Usa

Abstract: assessore regionale alla Protezione Civile, che ha raggiunto i volontari nel punto di ritrovo a Rovigo. Saranno invece sei le squadre di volontari comunali di Protezione civile che partiranno domani mattina. Lo comunica il capo di Gabinetto del sindaco e responsabile della Protezione civile comunale, Maurizio Calligaro.

Sisma in Abruzzo, è stato d'emergenza ( da "HelpConsumatori" del 07-04-2009)
Argomenti: Cina Usa

Abstract: ma la Protezione Civile prevede fino a 10mila edifici lesionati, decine di migliaia di sfollati, 100 morti, decine i dispersi e migliaia i feriti. Il capo della protezione civile Guido Bertolaso ha spiegato che il sisma "è paragonabile, se non superiore, al terremoto che ha colpito in passato l'Umbria e le Marche.

Obama è il nuovo Gorbaciov? ( da "Giornale.it, Il" del 07-04-2009)
Argomenti: Cina Usa

Abstract: ammissione che la crescita non potrà più dipendere solo dagli Usa, ma da quello che definisce "un traino globale", in cui i Paesi come Cina, India, Brasile avranno un ruolo sempre più importante. Ma questo avrà effetto nel lungo periodo: a breve è improbabile che queste economia possano generare una domanda interna molto forte.

TERREMOTO: PROTEZIONE CIVILE LAZIO, 585 VOLONTARI A LAVORO IN 13 CENTRI. ( da "Asca" del 07-04-2009)
Argomenti: Cina Usa

Abstract: PROTEZIONE CIVILE LAZIO, 585 VOLONTARI A LAVORO IN 13 CENTRI (ASCA) - Roma, 7 apr - E' salito oggi a 585 il numero dei volontari impiegati dalla protezione civile regionale in Abruzzo. Sotto il coordinamento della protezione civile della Regione Lazio, il cui campo base e' stato allestito a San Demetrio de' Vestini sono stati affidati gli interventi e gli aiuti in un'

TERREMOTO: TONDO E BALLAMAN (FVG), CORDOGLIO E SOLIDARIETA'. ( da "Asca" del 07-04-2009)
Argomenti: Cina Usa

Abstract: efficiente presenza della Protezione civile sul territorio nazionale. Una Protezione civile che ha preso spunto proprio da quanto e' avvenuto in Friuli Venezia Giulia e ai modelli di soccorso che allora sono stati immediatamente attivati. Oggi il nostro pensiero va a tutti coloro che hanno perso la vita tragicamente domenica notte,

TERREMOTO: IN ABRUZZO 585 VOLONTARI PROTEZIONE CIVILE LAZIO. ( da "Asca" del 07-04-2009)
Argomenti: Cina Usa

Abstract: IN ABRUZZO 585 VOLONTARI PROTEZIONE CIVILE LAZIO (ASCA) - Roma, 7 apr - E' salito oggi a 585 il numero dei volontari impiegati dalla protezione civile regionale del Lazio in Abruzzo. Sotto il coordinamento della protezione civile della Regione Lazio, il cui campo base e' stato allestito a San Demetrio de' Vestini sono stati affidati gli interventi e gli aiuti in un'

Tra Usa e Ue, la Turchia: il Bosforo smorza i sorrisi ( da "Famiglia Cristiana" del 07-04-2009)
Argomenti: Cina Usa

Abstract: e la linea Sarkozy-Merkel per una nuova morale negli affari del capitalismo (con punizione dei paradisi fiscali) in un?Europa meno scandalosamente esposta ai rischi del libero mercato, forse hanno vinto solo la Cina e la Russia (che democratiche ancora non sono). Ma il futuro è impossibile, oggi, da pronosticare.

Intervento tempestivo dal Molise ( da "Nuovo Molise web" del 07-04-2009)
Argomenti: Cina Usa

Abstract: efficienza della Protezione Civile e dei suoi volontari CAMPOBASSO Come quelle di tutta Italia anche la Protezione Civile del Molise è stata immediatamente allertata e mobilitata dall?omonimo Dipartimento nazionale. La condizione di prossimità, inoltre, ha consentito ai tecnici e ai volontari molisani di raggiungere con tempestività le zone colpite dal terremoto che,

TERREMOTO: 150 MORTI, 250 DISPERSI, 1.500 FERITI E 100 MILA SFOLLATI ( da "Sestopotere.com" del 07-04-2009)
Argomenti: Cina Usa

Abstract: Erano presenti il Presidente del Consiglio dei Ministri Silvio Berlusconi e il Capo del Dipartimento della Protezione Civile Guido Bertolaso, il Ministro dell?Interno Roberto Maroni, il Ministro delle Infrastrutture, Altero Matteoli, il Presidente della Regione Abruzzo, Gianni Chiodi, il Presidente della Provincia Stefania Pezzopane e il Sindaco dell?

Bardi, Protezione Civile Castelnuovo Magra: "Pronti a mandare nuovi uomini" ( da "Cittàdellaspezia.com" del 07-04-2009)
Argomenti: Cina Usa

Abstract: Protezione Civile Castelnuovo Magra: "Pronti a mandare nuovi uomini" "Per ora sono 2 i volontari della Protezione Civile partiti dal Comune di Castelnuovo, portando con sè un generatore di corrente, pale e picconi" ha commentato Alessandro Bardi, responsabile della Protezione Civile di Castelnuovo Magra,

Carcare: la protezione civile Val Bormida pronta a partire ( da "Savona news" del 07-04-2009)
Argomenti: Cina Usa

Abstract: la protezione civile Val Bormida pronta a partire I volontari della Protezione civile di Carcare, Cairo Montenotte, Plodio, Cengio, Millesimo, Osiglia, Altare, Roccavignale e Calizzano Val Bormida, probabilmente, nel fine settimana partiranno verso l'Abruzzo per dare il cambio ai "colleghi" della Riviera che si trovano nelle zone colpite dal terremoto.

Prezzi: chi risveglia lo spettro dell'inflazione ( da "Panorama.it" del 07-04-2009)
Argomenti: Cina Usa

Abstract: Guerra Usa-Cina. Ai due estremi del mondo le strategie e la percezione dei fatti appaiono in contrasto. Negli Stati Uniti i nemici restano la crisi e la deflazione, cioè il contrario dell'inflazione. "Tutti gli sforzi vanno destinati a stimolare l'economia" afferma Janet Yellen, presidente della Federal reserve di San Francisco.

Dalla Provincia di Alessandria in Abruzzo squadre di tecnici composte da ingegneri e architetti ( da "inalessandria.it" del 07-04-2009)
Argomenti: Cina Usa

Abstract: Protezione Civile, dopo aver attivato immediatamente la Sala Operativa di Protezione Civile per monitorare la situazione, ha dato immediata disponibilità al Dipartimento della Protezione Civile per inviare squadre di tecnici composte da ingegneri e architetti sui luoghi interessati dalla calamità, al fine di poter compiere sopralluoghi e verifiche di staticità e abitabilità degli

TRANSVITAL: PROTEZIONE A 5 STELLE ( da "Crisalidepress.it" del 07-04-2009)
Argomenti: Cina Usa

Abstract: 7 Aprile 2009 TRANSVITAL: PROTEZIONE A 5 STELLE Archiviato in: Moda » Bellezza » cristiana @ 1:32 Dalla ricerca Transvital nasce Global Anti- Age Sun & Light Protection System, una linea di trattamenti solari anti-età ad altissima tecnologia per la cura e la protezione completa dell'epidermide dai danni causati dai raggi UV.

TERREMOTO: PROTEZIONE CIVILE SMENTISCE NUOVI ALLARMI SISMA. ( da "Asca" del 07-04-2009)
Argomenti: Cina Usa

Abstract: TERREMOTO: PROTEZIONE CIVILE SMENTISCE NUOVI ALLARMI SISMA (ASCA) - Roma, 7 apr - La Protezione Civile smentisce ogni nuovo allarme terremoto nelle zone di Avezzano, Teramo e Rieti sottolineando che ''nessun sistema e tecnologia e' in grado di rilevare un terremoto e che nessuno e' stato evacuato''.

ADOLFO PAPPALARDO CI VANNO CAUTI NEGLI UFFICI CAMPANI DELLA PROTEZIONE CIVILE MA, SINO A IERI SER... ( da "Mattino, Il (Caserta)" del 07-04-2009)
Argomenti: Cina Usa

Abstract: anche se negli uffici regionali della Protezione civile si mostra un certo ottimismo. «Le comunicazioni sono difficili, complicatissimo fare anche una semplice telefonata per mettersi in contatto con i propri cari - spiega Bruno Orrico direttore della Protezione civile campana - ma l'invito è quello di rimanere calmi e, soprattutto, non mettersi in viaggio per fare ricerche autonome.

ADOLFO PAPPALARDO CI VANNO CAUTI NEGLI UFFICI CAMPANI DELLA PROTEZIONE CIVILE MA, SINO A IERI SER... ( da "Mattino, Il (Nazionale)" del 07-04-2009) + 2 altre fonti
Argomenti: Cina Usa

Abstract: anche se negli uffici regionali della Protezione civile si mostra un certo ottimismo. «Le comunicazioni sono difficili, complicatissimo fare anche una semplice telefonata per mettersi in contatto con i propri cari - spiega Bruno Orrico direttore della Protezione civile campana - ma l'invito è quello di rimanere calmi e, soprattutto, non mettersi in viaggio per fare ricerche autonome.

PENSIONAMENTO STESSA ETà PER TUTTI GENNARO ALBORINO - GRUMO NEVANO PER ARGINARE LA... ( da "Mattino, Il (Benevento)" del 07-04-2009)
Argomenti: Cina Usa

Abstract: per l'insieme del Mediterraneo, per l'insieme di un mondo che si è globalizzato solo nella sua dimensione materiale, ma che necessita di essere globalizzato nella sua dimensione spirituale.» Magdi Cristiano Allam, Roma. Voglio anch'io l'Europa che era e che sarà: costruiamola insieme a Magdi Cristiano Allam.

15:11 TERREMOTO: DA PROTEZIONE CIVILE SPOLETO AZIONE DI SOLIDARIETA' ( da "Agi" del 07-04-2009)
Argomenti: Cina Usa

Abstract: DA PROTEZIONE CIVILE SPOLETO AZIONE DI SOLIDARIETA' (AGI) - Perugia, 7 apr. - L'Ufficio di Protezione civile del Comune di Spoleto ha diffuso un appello per chiedere a tutta la popolazione di partecipare "ad un grande sforzo di solidarieta' per alleviare la sofferenza di tutte le persone colpite dal terremoto che ha colpito la regione Abruzzo"

Non esistono dati scientifici per prevenire ( da "Gazzettino, Il" del 07-04-2009)
Argomenti: Cina Usa

Abstract: Guido Bertolaso raccoglie consensi: attorno al capo della Protezione civile il "quadrato" è davvero a prova di sisma. Per il ministro Renato Brunetta «Noi abbiamo la migliore Protezione civile d'Europa e abbiamo il migliore capo della Protezione civile quale è Bertolaso». Per il ministro del Welfare il suo è un "lavoro egregio".

Washington Il Pentagono dell'era di Barack Obama sarà più concentrato a preparare la r... ( da "Gazzettino, Il" del 07-04-2009)
Argomenti: Cina Usa

Abstract: Russia e Cina. È il messaggio che arriva dal ministro della Difesa Robert Gates, che nel presentare il bilancio militare 2010 ha annunciato una «direzione strategica fondamentalmente diversa» per le forze armate americane. La svolta non è solo teorica, ma ha immediate conseguenze nelle scelte del Pentagono su come utilizzare il proprio enorme budget di oltre 500 miliardi di dollari l'

SISMA IN ABRUZZO, 207 MORTI Inchiesta per disastro colposo Giuliani: "Io, responsabile per i morti" ( da "Affari Italiani (Online)" del 07-04-2009)
Argomenti: Cina Usa

Abstract: Lo dichiara il direttore della Protezione Cicile del Lazio, Maurizio Pucci. 'Chiunque diffonde simili voci e utilizza tute e simboli della Protezione civile compie gesti assolutamente irresponsabili e del tutto deprecabili. Per questo invito, d'accordo con il Prefetto di Rieti, a denunciare queste persone e a seguire, invece, le indicazioni e i consigli della Prefettura.

Mercato dell'auto USA in bilico, dollaro in ripresa ( da "Soldionline" del 07-04-2009)
Argomenti: Cina Usa

Abstract: La Cina potrebbe essere l?ago della bilancia con l?idea di sostituzione del dollaro con i Diritti Speciali di prelievo per i pagamenti internazionali, una proposta che in parte ha trovato d?accordo anche il Segretario al Tesoro Usa. Il Giappone, oltre ad avere riserve in dollari in eccesso, si trova anche di fronte ad una crisi epocale,

TERREMOTO: LENNA (FVG), AIUTO ANCHE DOPO L'EMERGENZA. ( da "Asca" del 07-04-2009)
Argomenti: Cina Usa

Abstract: assessore alla Protezione civile del Friuli Venezia Giulia Vanni Lenna, anche nella sua qualita' di coordinatore degli assessori alla Protezione civile di tutte le Regioni italiane, ha partecipato oggi a Roma alla riunione della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome e, successivamente, a Palazzo Chigi, con il presidente del Consiglio dei ministri Silvio Berlusconi,

TERREMOTO: I VOLONTARI FIAIP AL FIANCO DELLA PROTEZIONE CIVILE. ( da "Asca" del 07-04-2009)
Argomenti: Cina Usa

Abstract: TERREMOTO: I VOLONTARI FIAIP AL FIANCO DELLA PROTEZIONE CIVILE (ASCA) - Roma, 7 apr - Gli agenti immobiliari Fiaip dell'Aquila e dell'Abruzzo si sono mobilitati e stanno lavorando in queste ore sia tra le macerie nell'epicentro del terremoto, che in tutta la Regione a supporto dell'azione della Protezione Civile .

TERREMOTO: PROTEZIONE CIVILE, NUOVA SCOSSA IN ABRUZZO MAGNITUDO 3,3. ( da "Asca" del 07-04-2009)
Argomenti: Cina Usa

Abstract: TERREMOTO: PROTEZIONE CIVILE, NUOVA SCOSSA IN ABRUZZO MAGNITUDO 3,3 (ASCA) - Roma, 7 apr - Una nuova scossa di magnitudo 3.3 e' stata avvertita in Abruzzo alle 14.29 nei Comuni di L'Aquila, Pizzoli, Nerito, Capitignano. Lo ha reso noto la Protezione Civile.

TERREMOTO: NUOVI AIUTI DALL'EMILIA ROMAGNA (2). ( da "Asca" del 07-04-2009)
Argomenti: Cina Usa

Abstract: di Protezione Civile, che agisce da presidio permanente e centro di raccordo logistico dei volontari e dei tecnici inviati nelle zone terremotate. Il responsabile della Protezione Civile Regionale Demetrio Egidi si e' recato questa mattina all'Aquila per una riunione con il responsabile del Dipartimento nazionale di Protezione civile sottosegretario Guido Bertolaso e raggiungera'

TERREMOTO: PROTEZIONE CIVILE LAZIO SMENTISCE VOCI SISMA IMMINENTE RIETI. ( da "Asca" del 07-04-2009)
Argomenti: Cina Usa

Abstract: afferma in una nota il direttore della protezione civile del Lazio, Maurizio Pucci. ''Chiunque diffonde simili voci e utilizza tute e simboli della Protezione civile compie gesti assolutamente irresponsabili e del tutto deprecabili. Per questo invito, d'accordo con il Prefetto di Rieti, a denunciare queste persone e a seguire, invece, le indicazioni e i consigli della Prefettura.

TERREMOTO: SILENZI, PROVINCIA MACERATA 100MILA EURO E ATTIVATO C/C. ( da "Asca" del 07-04-2009)
Argomenti: Cina Usa

Abstract: assessore provinciale alla Protezione civile, Giorgio Canella e Maurizio Ferretti, direttore del Centro funzionale della Protezione civile della Regione Marche. Dalla riunione, e' emerso che i Comuni, i gruppi e le associazioni di volontariato dovranno fare riferimento alla Sala operativa provinciale della Protezione civile in continuo collegamento con quella regionale,

Terremoto in Abruzzo: nuovi aiuti dall'Emilia-Romagna ( da "Sestopotere.com" del 07-04-2009)
Argomenti: Cina Usa

Abstract: Protezione Civile, che agisce da presidio permanente e centro di raccordo logistico dei volontari e dei tecnici inviati nelle zone terremotate. Il responsabile della Protezione Civile Regionale Demetrio Egidi si è recato questa mattina all?Aquila per una riunione con il responsabile del Dipartimento nazionale di Protezione civile sottosegretario Guido Bertolaso e raggiungerà subito

Attacchi di panico post terremoto: una tragedia nella tragedia che possiamo ancora evitare ( da "Blogosfere" del 07-04-2009)
Argomenti: Cina Usa

Abstract: "Le emergenze sempre più diffuse nella nostra epoca e la globalizzazione delle immagini che vengono diffuse in tempo reale sui circuiti internazionali - spiega infatti Sorrentino - suggeriscono di ragionare e agire in termini preventivi perché tutti noi siamo candidati a essere 'potenziali pazienti per caso'.

ABRUZZO, SEN. DIGILIO (PDL): VALORIZZARE CENTRO ASI MT ( da "Basilicanet.it" del 07-04-2009)
Argomenti: Cina Usa

Abstract: Cina. E' dunque un patrimonio di professionalità e di tecnologia che deve diventare l'eemento principale nello studio di ogni sistema possibile di previsione e prevenzione. Per la Basilicata è¨ un'opportunità che la Regione continua a sottovalutare, ma sono certo che il Ministero Università -Ricerca Scientifica saprà adeguatamente valorizzare attraverso il potenziamento dei ricercatori

USA/ NY, SVENTATO COMPLOTTO PER CONTRABBANDO NUCLEARE IN IRAN ( da "Wall Street Italia" del 07-04-2009)
Argomenti: Cina Usa

Abstract: effettuata dalla Cina all'Iran tra il 2006 e la fine del 2008. Tra i materiali consegnati: 33.000 libbre (quasi 15 tonnellate) di leghe di alluminio utilizzate quasi esclusivamente nella produzione di missili a lunga gittata; 66.000 libbre (quasi 30 tonnellate) di piastre di rame tungsteno, utilizzate nei sistemi di guida del missile;

##BANCA MONDIALE:RIPRESA CINA GIÀ IN 2009,SPERANZA PER TUTTA ASIA ( da "Wall Street Italia" del 07-04-2009)
Argomenti: Cina Usa

Abstract: ##Banca Mondiale:Ripresa Cina già in 2009,speranza per tutta Asia di Apcom Ma un recupero sostenibile dipende anche dalle economie avanzate -->Roma, 7 apr. (Apcom) - E' sulla Cina che secondo la Banca Mondiale bisogna riporre le speranze per una stabilizzazione economica di tutta l'Asia, e forse perfino di una ripresa.

TERREMOTO: PROTEZIONE CIVILE, CONTINUA SCIAME SISMICO. ( da "Asca" del 07-04-2009)
Argomenti: Cina Usa

Abstract: TERREMOTO: PROTEZIONE CIVILE, CONTINUA SCIAME SISMICO (ASCA) - Roma, 7 apr - ''E' uno sciame sismico in atto ormai da piu' mesi che continua e nell'ambito di questo sciame ci sono scosse di diversa intensita'''. Lo ha dichiarato Natale Mazzei, dell'ufficio emergenza della Protezione Civile.

TERREMOTO: PROTEZIONE CIVILE PALMANOVA DA PONTE CON L'AQUILA. ( da "Asca" del 07-04-2009)
Argomenti: Cina Usa

Abstract: grazie alla quale la centrale operativa di Palmanova della Protezione civile del Friuli Venezia Giulia potra' essere utilizzata come 'ponte' per videoconferenze tra il Dipartimento nazionale di Protezione civile e L'Aquila. Lo rende noto l'assessore regionale Vanni Lenna, spiegando che altrimenti una comunicazione del genere tra Roma e l'epicentro del terremoto non sarebbe possibile.

L'Abruzzo trema ancora: due nuove scosse, le vittime sono 207 ( da "Panorama.it" del 07-04-2009)
Argomenti: Cina Usa

Abstract: ha detto Natale Mazzei, dell'ufficio Emergenze del dipartimento della Protezione Civile, ai giornalisti presenti al quartier generale della Protezione civile di Roma. È tornato all'Aquila il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi. Il premier già ieri in elicottero aveva fatto un primo giro sulle zone più danneggiate.

15:11 TERREMOTO: APPELLO A POPOLAZIONE DA PROTEZIONE CIVILE SPOLETO ( da "Agi" del 07-04-2009)
Argomenti: Cina Usa

Abstract: APPELLO A POPOLAZIONE DA PROTEZIONE CIVILE SPOLETO (AGI) - Perugia, 7 apr. - L'Ufficio di Protezione civile del Comune di Spoleto ha diffuso un appello di emergenza per chiedere a tutta la popolazione di partecipare "ad un grande sforzo di solidarieta' per alleviare la sofferenza di tutte le persone colpite dal terremoto che ha colpito la regione Abruzzo"

La grande gara della solidarietà i consigli per chi vuole essere utile ( da "Repubblica.it" del 07-04-2009)
Argomenti: Cina Usa

Abstract: Protezione civile nazionale per le operazioni di soccorso. Altrettante sono state allertate e sono pronte a operare. La Protezione civile regionale ha messo a disposizione dei soccorsi tre elicotteri regionali normalmente utilizzati per la lotta agli incendi, mentre i volontari della Protezione civile del Lazio hanno già portato in Abruzzo centinaia di tende per ospitare persone,

La Protezione Civile allerta: "falsa la notizia di un imminente terremoto in arrivo" ( da "Quotidiano.it, Il" del 07-04-2009)
Argomenti: Cina Usa

Abstract: Le forze dell'ordine stanno procedendo per identificare l'autore di tali comunicazioni. La Sala Operativa Integrata di Protezione Civile non ha infatti avuto in merito alcuna informazione dagli organi ufficiali (Dipartimento nazionale di Protezione Civile, Dipartimento regionale di Protezione Civile, Prefettura)". 07/04/2009

INDENNITÀ AMMINISTRATORI PER AIUTARE GLI ABRUZZESI ( da "LeccePrima.it" del 07-04-2009)
Argomenti: Cina Usa

Abstract: Per questo motivo l'amministrazione comunale, in collaborazione con la locale sezione della Protezione Civile e con il supporto logistico del consigliere comunale delegato alla Protezione Civile, Dino Scariolo, ha allestito un centro di raccolta di beni non deperibili da destinare agli sfollati della regione colpita dal terribile evento.

Usa/ NY, sventato complotto per contrabbando nucleare in ( da "Virgilio Notizie" del 07-04-2009)
Argomenti: Cina Usa

Abstract: effettuata dalla Cina all'Iran tra il 2006 e la fine del 2008. Tra i materiali consegnati: 33.000 libbre (quasi 15 tonnellate) di leghe di alluminio utilizzate quasi esclusivamente nella produzione di missili a lunga gittata; 66.000 libbre (quasi 30 tonnellate) di piastre di rame tungsteno, utilizzate nei sistemi di guida del missile;

È partita la colonna mobile della Regione ( da "Giornale di Calabria, Il" del 07-04-2009)
Argomenti: Cina Usa

Abstract: protezione civile della Regione - alla Sala operativa di Germaneto, in il Dipartimento della protezione civile nazionale che coordina le operazioni sul territorio attraverso la Direzione di Comando e Controllo di L?Aquila, ha fatto pervenire per le vie brevi la richiesta di far partire la colonna mobile regionale che dopo poche ore si è messa in movimento e nel pomeriggio sarà già

Il socialismo dei cittadini ( da "AprileOnline.info" del 07-04-2009)
Argomenti: Cina Usa

Abstract: La crisi non si affronta con altra flessiblità del lavoro e con il protezionismo". L'Europa era data per spacciata, dati gli alti costi, con la globalizzazione. "Invece grazie al talento e alla qualità -sottolinea- ha retto alla sfida competitiva globale". Barack Obama ha cambiato strada rispetto a George Bush "Il presidente americano -nota- sta realizzando grandi cambiamenti.

TERREMOTO LE REGIONI ITALIANE SI MOBILITANO ( da "Sestopotere.com" del 07-04-2009)
Argomenti: Cina Usa

Abstract: ambulanza attrezzata presso il Campo di Assistenza della Protezione Civile della Regione Molise nel comune di Arischia in provincia dell'Aquila. L'invio e' stato disposto su richiesta del Servizio Nazionale di Protezione Civile. 'Ci stiamo attenendo -ha detto il Presidente Iorio- alle richieste che ci pervengono dalla Protezione Civile Nazionale.

Terremoto in Abruzzo, pronta a partire la Protezione Civile di Torino ( da "Sestopotere.com" del 07-04-2009)
Argomenti: Cina Usa

Abstract: pronta a partire la Protezione Civile di Torino (7/4/2009 19:32) | (Sesto Potere) - Torino - 7 aprile 2009 - La Città, su iniziativa del Sindaco, si è data disponibile a far intervenire la sua struttura di Protezione Civile in soccorso alle popolazioni colpite dal terremoto un Abruzzo: per avviare la macchina, che è in grado di muoversi in 12 ore,

Sisma Abruzzo/ Il contributo della Regione Lazio ( da "Virgilio Notizie" del 07-04-2009)
Argomenti: Cina Usa

Abstract: naturalmente facendo riferimento al sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega alla Protezione civile Guido Bertolaso e al ministro della Salute Sacconi". Sul fronte dell'impegno della Protezione civile sono saliti a 617 i volontari regionale di 110 associazioni di Protezione civile al lavoro in 13 centri colpiti dal terremoto.

Bravo Solution: nel 2008 ricavi a 46 milioni (+38%) ( da "Trend-online" del 07-04-2009)
Argomenti: Cina Usa

Abstract: precisando che il gruppo ha realizzato il quinto anno profittevole consecutivo. Nel 2008 BravoSolution, societa' attiva nella fornitura di servizi e software di supply management, ha aperto nuovi uffici negli Usa, Olanda, Messico e potenziato quelli gia' presenti in Italia, Spagna, Francia, Regno Unito e Cina.

SISMA ABRUZZO/ IL CONTRIBUTO DELLA REGIONE LAZIO ALL'EMERGENZA ( da "Wall Street Italia" del 07-04-2009)
Argomenti: Cina Usa

Abstract: naturalmente facendo riferimento al sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega alla Protezione civile Guido Bertolaso e al ministro della Salute Sacconi". Sul fronte dell'impegno della Protezione civile sono saliti a 617 i volontari regionale di 110 associazioni di Protezione civile al lavoro in 13 centri colpiti dal terremoto.

BRAVO SOLUTION: NEL 2008 RICAVI A 46 MILIONI (+38%) ( da "Wall Street Italia" del 07-04-2009)
Argomenti: Cina Usa

Abstract: precisando che il gruppo ha realizzato il quinto anno profittevole consecutivo. Nel 2008 BravoSolution, societa' attiva nella fornitura di servizi e software di supply management, ha aperto nuovi uffici negli Usa, Olanda, Messico e potenziato quelli gia' presenti in Italia, Spagna, Francia, Regno Unito e Cina.


Articoli

TERREMOTO ABRUZZO: GRUPPI CINOFILI E PSICOLOGICI DALLA VALLE D'AOSTA IN AIUTO ALLE POPOLAZIONI COLPITE DAL SISMA (sezione: Globalizzazione)

( da "marketpress.info" del 07-04-2009)

Argomenti: Cina Usa

Lunedì 06 Aprile 2009 TERREMOTO ABRUZZO: GRUPPI CINOFILI E PSICOLOGICI DALLA VALLE D’AOSTA IN AIUTO ALLE POPOLAZIONI COLPITE DAL SISMA Aosta, 6 aprile 2009 - Mentre la colonna mobile della Protezione civile della Valle d’Aosta è in attesa di essere chiamata dalla Direzione nazionale di Protezione civile, dalla stessa Direzione è arrivata la segnalazione della necessità di soccorso tecnico per ricerca sotto le macerie e di personale di sostegno psicologico alle popolazioni colpite dal terremoto. Partiranno quindi da Aosta due gruppi cinofili dei vigili del fuoco valdostani, che affiancheranno in Abruzzo la colonna mobile nazionale dei vigili del fuoco, e quattro psicologi, che fanno parte dell’Associazione Psicologi dell’emergenza, affiancati da due tecnici per l’allestimento delle tende. In questo momento la Protezione civile valdostana è impegnata a gestire tutte le chiamate dei tanti cittadini che stanno dimostrando la loro disponibilità a rendersi utili per l’emergenza. Tutte le chiamate vengono però gestite a seconda delle esigenze che emergono dalla Direzione nazionale di Protezione civile. La Protezione civile della Valle d’Aosta comunica che per qualsiasi richiesta di informazioni sulle richieste di aiuto espresse dalla Direzione nazionale della Protezione civile è attivo il numero verde 800 319 319 . . <<BACK

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Sisma Abruzzo/ Venezia, domani partono sei squadre di (sezione: Globalizzazione)

( da "Virgilio Notizie" del 07-04-2009)

Argomenti: Cina Usa

Venezia, 6 apr. (Apcom) - Saranno sei le squadre di volontari comunali di Protezione civile che partiranno domani mattina. Lo comunica il capo di Gabinetto del sindaco e responsabile della Protezione civile comunale, Maurizio Calligaro. Le squadre, che rimarranno nel teatro delle operazioni sino a martedì prossimo per poi ricevere il cambio da altri volontari del Comune di Venezia, saranno dotate di gruppi elettrogeni, torre faro, due cucine da campo e altro materiale di soccorso. La Protezione civile comunale rende noto che le sei squadre di volontari, per un totale di circa 30 uomini, partiranno per le zone terremotate domani mattina alle ore 7 da Rovigo, dove si uniranno alla colonna della Protezione civile provinciale composta da circa 180 uomini. I volontari veneziani saranno autosufficienti per tre giorni e si metteranno immediatamente a disposizione dell'organizzazione che coordina i soccorsi. Le squadre di volontari di Protezione civile del Comune di Venezia in partenza provengono una dal centro storico, una da Pellestrina e quattro da Mestre - Terraferma

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SISMA ABRUZZO/ PROTEZIONE CIVILE: SCOSSA 4,8 RICHTER ALL'AQUILA (sezione: Globalizzazione)

( da "Wall Street Italia" del 07-04-2009)

Argomenti: Cina Usa

Sisma Abruzzo/ Protezione Civile: scossa 4,8 Richter all'Aquila di Apcom Corretta al rialzo la magnitudo della scossa dell'1.15 -->L'Aquila, 7 apr. (Apcom) - La Protezione civile ha corretto al rialzo la magnitudo della scossa sismica avvertita all'Aquila all'una e 15. La scossa è stata di 4,8 gradi della scala Richter, non 4,5 gradi. Le località prossime all'epicentro sono Pizzoli, Barete, Cagnano Amiterno e Capitignano. L'evento ha provocato un fuggi fuggi intorno alla palazzina di via Rossi, dove i soccorritori sono intenti a estrarre dalle macerie la studentessa Marta Valente. Poco prima, a mezzanotte e 47, c'era stata un'altra "replica", di magnitudo 3,6 secondo quanto comunicato sempre dalla Protezione civile. Questa è stata avvertita prevalentemente all'Aquila, Villagrande, Collimento e Scoppito.

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SISMA ABRUZZO/ PROTEZIONE CIVILE: SCOSSA 4,5 RICHTER ALL'AQUILA (sezione: Globalizzazione)

( da "Wall Street Italia" del 07-04-2009)

Argomenti: Cina Usa

Sisma Abruzzo/ Protezione Civile: scossa 4,5 Richter all'Aquila di Apcom Registrata all'una e 47 -->L'Aquila, 7 apr. (Apcom) - La Protezione civile ha confermato una scossa sismica avvertita all'Aquila all'una e 15, di magnitudo 4,5 Richter. L'evento ha provocato un fuggi fuggi intorno alla palazzina di via Rossi, dove i soccorritori sono intenti a estrarre dalle macerie la studentessa Marta Valente. Poco prima, a mezzanotte e 47, c'era stata un'altra "replica", di magnitudo 3,6 secondo quanto comunicato sempre dalla Protezione civile. Questa è stata avvertita prevalentemente all'Aquila, Villagrande, Collimento e Scoppito.

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SISMA ABRUZZO/ VENEZIA, DOMANI PARTONO SEI SQUADRE DI SOCCORSO (sezione: Globalizzazione)

( da "Wall Street Italia" del 07-04-2009)

Argomenti: Cina Usa

Sisma Abruzzo/ Venezia, domani partono sei squadre di soccorso di Apcom Protezione civile rimarrà fino a martedì prossimo -->Venezia, 6 apr. (Apcom) - Saranno sei le squadre di volontari comunali di Protezione civile che partiranno domani mattina. Lo comunica il capo di Gabinetto del sindaco e responsabile della Protezione civile comunale, Maurizio Calligaro. Le squadre, che rimarranno nel teatro delle operazioni sino a martedì prossimo per poi ricevere il cambio da altri volontari del Comune di Venezia, saranno dotate di gruppi elettrogeni, torre faro, due cucine da campo e altro materiale di soccorso. La Protezione civile comunale rende noto che le sei squadre di volontari, per un totale di circa 30 uomini, partiranno per le zone terremotate domani mattina alle ore 7 da Rovigo, dove si uniranno alla colonna della Protezione civile provinciale composta da circa 180 uomini. I volontari veneziani saranno autosufficienti per tre giorni e si metteranno immediatamente a disposizione dell'organizzazione che coordina i soccorsi. Le squadre di volontari di Protezione civile del Comune di Venezia in partenza provengono una dal centro storico, una da Pellestrina e quattro da Mestre - Terraferma

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L'Aquila, sei mila pasti caldi allo stadio (sezione: Globalizzazione)

( da "Corriere.it" del 07-04-2009)

Argomenti: Cina Usa

Sindacati e Confindustria si mobilitano per una raccolta fondi L'Aquila, sei mila pasti caldi allo stadio La Protezione civile coordina gli interventi di soccorso. Volontari in arrivo da tutta Italia L'AQUILA - Volontari da tutta Italia verso l'Abruzzo per assistere le popolazioni colpite dal terremoto. Dal Trentino alla Liguria, dalla Toscana al Lazio, dalla Sicilia alla Sardegna: centinaia di persone si stanno mobilitando in una vera e propria gara di solidarietà. Volontari che si aggiungeranno agli uomini e ai mezzi già arrivati in zona per assistere gli abitanti dei centri colpiti dal sisma: colonne di soccorso sono in viaggio praticamente da tutta Italia. PROTEZIONE CIVILE - Allo stadio Fattori dell'Aquila, la Protezione Civile - che sta coordinando i soccorsi - ha organizzato circa 6 mila pasti caldi. Dal Lazio sono partite intorno alle 6.00 due colonne di uomini e mezzi della Protezione civile della Regione. Circa 40 le squadre con più di 200 volontari che hanno raggiunto l'Abruzzo, altrettante sono pronte ad operare. Partita anche una task force vicentina, una squadra dei vigili del fuoco con una decina di uomini e quattro automezzi, mentre si muoveranno anche 100 volontari dell'Associazione nazionale alpini. Dalla Toscana arriverà la prima colonna mobile che dispone di strutture di soccorso, cucina da campo, servizi igienici, coperte e tende per 160 posti letto. Sono partite da Legnano (Milano) per L'Aquila 50 persone della Protezione Civile della Lombardia, con un centro polifunzionale e una tendopoli per 250 sfollati. In corso in tutta la regione il monitoraggio degli edifici scolastici danneggiati dal sisma. CROCE ROSSA - La Croce Rossa Italiana lancia «un appello di emergenza a livello nazionale chiedendo a tutta la popolazione di partecipare a un grande sforzo di solidarietà per alleviare la sofferenza di tutte le vittime del terremoto che ha colpito la regione Abruzzo». La Croce Rossa Italiana annuncia di avere già inviato nelle zona del disastro 10.000 coperte per fare fronte alle primissime esigenze delle persone rimaste senza abitazione. VIGILI DEL FUOCO - Entro la serata i Vigili del fuoco inviati da tutta Italia nelle zone colpite dal sisma della notte scorsa saranno circa un migliaio: quelli già arrivati o in arrivo sono 800. Tutti quelli impiegati sono automezzi specializzati per l'intervento «anti-terremoto». Dai vari Comandi, oltre al personale, sono in arrivo tecnici incaricati di procedere alle verifiche strutturali sugli edifici lesionati. ANCI - Sostegno è stato assicurato ovviamente anche dalle istituzioni. Leonardo Domenici, sindaco di Firenze e presidente della associazione nazionale dei Comuni italiani, ha espresso «piena solidarietà a tutti i cittadini, abruzzesi e non, e agli amministratori locali dei Comuni colpiti dal sisma di questa notte». L'Anci sta predisponendo anche una serie di iniziative in stretto contatto con la Protezione civile. Dopo la mappatura dei danni conseguenti al sisma, sono stati messi in allerta i tecnici comunali di Umbria e Marche che hanno maturato una particolare esperienza nel fronteggiare eventi di questo tipo. Nel frattempo, sul sito www.ancitel.it, è in fase di attivazione uno spazio 'emergenza terremoto' all'interno del quale sarà disponibile un'area riservata ai Comuni colpiti dal sisma che vorranno chiedere aiuti o assistenza amministrativa on-line nella predisposizione degli atti utili ad affrontare l'emergenza. LE REGIONI - Si mobilitano anche le Regioni. Il presidente del Lazio, Piero Marrazzo, ha lanciato un appello ai cittadini perché «donino il sangue» per le popolazioni abruzzesi. Giancarlo Galan, Presidente del Veneto, annuncia di aver allertato, fin dalle prime ore del mattino, tutta la sua rete di Protezione civile e di volontariato «mettendosi a disposizione di chi ha il compito e la responsabilità di organizzare e dirigere i soccorsi». CGIL-CONFINDUSTRIA - Sindacati e Confindustria si mobilitano per una raccolta fondi a favore del mondo del lavoro e delle imprese. Lo ha annunciato il segretario generale della Cgil, Guglielmo Epifani intervenendo a 'Mattino cinque'. Come «abbiamo fatto in occasione di altri terremoti - ha detto - andrà raccolta una solidarietà dei lavoratori, delle imprese italiane da dedicare a coloro che hanno perso la casa, hanno perso dei beni. Questo è un modo molto forte, molto giusto per far vivere in questo momento un grande senso di solidarietà civile nel Paese. Con Cisl e Uil, come abbiamo fatto altre volte con Confindustria e con le altre associazioni d'impresa - ha aggiunto - lanceremo una sottoscrizione che riguarderà il mondo del lavoro e le imprese». Un'iniziativa subito raccolta da Confindustria che, attraverso il vice presidente Paolo Zegna, interpellato a margine del forum economico Italia-Russia, afferma: «Non possiamo che dare la nostra adesione alla raccolta fondi per l'Abruzzo. È una brutta notizia che colpisce una parte importante del nostro Paese. Confindustria è pronta a dare sostegno, come ha sempre fatto, a iniziative che si stanno studiando. Speriamo che l'entità del disastro non sia superiore a quanto già emerso». Per parte sua il segretario generale della Cisl, Raffaele Bonanni, propone che «il primo maggio di quest'anno» sia «dedicato agli aiuti ed alla solidarietà per le popolazioni dell'abruzzo colpite stanotte dal terremoto». stampa |

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Da Mantova pronti a partire 77 volontari (sezione: Globalizzazione)

( da "Gazzetta di Mantova, La" del 07-04-2009)

Argomenti: Cina Usa

di Roberto Bo Da Mantova pronti a partire 77 volontari Intanto 17 vigili del fuoco con 8 automezzi sono già sui luoghi del disastro Venti associazioni hanno preparato tende, brandine e cucine da campo MANTOVA. L'Abruzzo chiama, Mantova risponde. Sono finora 77 i volontari di diciannove associazioni di protezione civile pronti a partire con mezzi di soccorso e attrezzature da campo per correre in aiuto alle popolazioni duramente colpite dal terremoto. Ieri mattina l'ufficio della protezione civile attivo in Provincia ha stilato l'elenco di uomini e mezzi pronti ad entrare in azione in caso di chiamata da parte della sala operativa regionale. Intanto dalla caserma di viale Risorgimento ieri mattina, in due tempi, sono già partiti 17 vigili del fuoco con otto automezzi. Il comando provinciale ha messo a disposizione due carri-crollo, due poli logistici, due fuoristrada e due automezzi per il soccorso. Tra i vigili del fuoco anche personale specializzato nel soccorso speleo alpino fluviale. Da San Benedetto Po (ne riferiamo nell'articolo sotto) si sono mossi anche una quarantina di volontari dell'associazione carabinieri, che sempre ieri mattina ha organizzato un punto di coordinamento regionale proprio sulle rive del Po. Una giornata convulsa quella di ieri per gli uffici della protezione civile della Provincia e della Prefettura. Già a mezzogiorno era stato inviato al centro regionale l'elenco dei volontari pronti a partire per l'Abruzzo e delle associazioni che avevano dato disponibilità. «Tutto è pronto e gli automezzi sono praticamente in strada - dicono dalla Provincia - restiamo in attesa di un cenno da parte della Regione». Da Mantova potrebbero partire una ventina di mezzi, una dozzina di tende, cucine da campo, brandine, torri faro, generatori e pompe. In mezzo ai volontari, in caso di mobilitazione, potrebbe aggiungersi anche l'assessore provinciale Dimitri Melli che ha la delega per la protezione civile. Allertata dalle prime ore di ieri anche la centrale del 118 che ha dato disponibilità di un equipaggio medico. Ecco l'elenco delle associazione di protezione civile mantovane che hanno aderito alla chiamata (a cui si aggiungono Cri e Avis): Protezione Civile Volontari Interforze Operativi, Delta gruppo volontari intercomunali, Gruppo Comunale di Marmirolo, Padus protezione civile intercomunale Sustinente - Serravalle a Po - Roncoferraro, Gruppo Comunale di San Benedetto, associazione di protezione civile Città di Suzzara, Gruppo volontari protezione civile Sirio, Nucleo volontariato e protezione civile Anc Castellucchio, Eridano - Associazione di protezione civile intercomunale Pieve di Coriano-Revere, Vergilius organizzazione di volontariato, Oglio-Po associazione di protezione civile, associazione Torre d'Oglio, associazione protezione civile Naviglio, associazione protezione civile Guidizzolo, Anpana, associazione Città di Asola pro-emergenze, Club Virgiliano, Gruppo Comunale di Porto Mantovano, Gruppo Intercomunale di Borgoforte e Virgilio.

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Il Veneto triplica le aperture domenicali (sezione: Globalizzazione)

( da "Tribuna di Treviso, La" del 07-04-2009)

Argomenti: Cina Usa

La Regione si costituisce in giudizio davanti al Tar nel ricorso del gruppo Coin contro il Comune di Vicenza Il Veneto triplica le aperture domenicali Sartor: «Il protezionismo danneggia tutto il commercio» VENEZIA. Aperture domenicali: il Veneto rilancia e si appresta a triplicare. L'assessore all'Economia Vendemiano Sartor sta studiando un sistema per aumentare gli elementi di liberalizzazione nel commercio, sulla scia di dati che vedono un incremento significativo degli acquisti domenicali con fatturati prossimi a quelli del sabato. Nel frattempo, la Regione si è costituita in giudizio davanti al Tar nel ricorso presentato dal gruppo Coin contro il Comune di Vicenza per la liberalizzazione delle aperture domenicali. «E' inutile nascondersi dietro false ideologie - sostiene Sartor - al di là della crisi, si registra un aumento del potere economico dovuto alla diminuzione dei prezzi della benzina e dei mutui. In questo scenario, noi dobbiamo fronteggiare uno squilibrio sia all'interno che all'esterno del territorio». Per gestire il secondo, la Regione sta catalogando lo stato dell'arte nelle realtà di confine, nel tentativo di uniformare la normativa, dato che ci sono regioni come il Friuli con 29 domeniche di apertura. Ma squilibri si registrano anche all'interno della regione stessa, con le disparità indotte dalle zone turistiche. «Alcune associazioni della media e grande distribuzione ci hanno chiesto di intervenire - conferma Sartor - e noi ci stiamo muovendo in questo senso, convinti che non è dicendo sempre "no" che si difendono i piccoli. La globalizzazione, ormai, è nei fatti: la distanza non è più una variabile che garantisce il protezionismo, la differenza la fa il valore dell'offerta. Noi dobbiamo cercare di aumentare la capacità economica e questo si fa migliorando l'elasticità del settore». Fatta la legge quadro, ora in transito a palazzo Ferro-Fini, la Giunta - verosimilmente a maggio - provvederà a disciplinare con una delibera la tempistica in senso stretto, ovvero il numero delle aperture. In questo ambito, è prevista anche una liberalizzazione degli orari all'interno di una fascia massima e minima. Ma allo studio c'è anche l'eventualità di realizzare aperture "complementari" organizzate cioè sulla tipicità dei prodotti del territorio. «Il messaggio è: se voglio lavorare posso farlo. Del resto i dati ci confermano che con il protezionismo i piccoli esercizi continuano a chiudere. Ecco, io credo che il modo migliore di garantirne l'esistenza, sia metterli in condizione di lavorare» conclude Sartor sdrammatizzando con una battuta le critiche della Chiesa che, da sempre, accompagnano le aperture domenicali «La Chiesa si è dimostrata flessibile convalidando la messa del sabato sera, per adeguarsi alle esigenze della gente. Non vedo perché non possiamo farlo noi». Del resto, la modifica delle esigenze del mercato è testimoniata anche da un'indagine realizzata dal Cermes della Bocconi per Federdistribuzione: la ricerca fotografa infatti un aumento (dal 54,8 al 57,2%) della popolazione che fa acquisti la domenica, l'incremento delle richieste di apertura in giorno di festa (29 rispetto le 12 del Veneto) ed una proiezione che - a livello nazionale - rivela di un'estensione dei consumi di 3,96 miliardi di euro con il raddoppio delle aperture. «Il 70% degli italiani vorrebbe avere i negozi aperti la domenica - conferma Fabio Pampani dg di Oviesse, gruppo Coin - non solo: una circolare dell'antitrust sostiene che in un mercato libero anche le aperture devono esserlo. A questo si aggiunge il fatturato che, ormai, sfiora quello del sabato e la possibilità di garantire opportunità di lavoro "ad hoc" ai giovani». Il ricorso promosso al Tar verrà discusso in settimana: «Quelli che avversano le aperture domenicali dovrebbero spiegarci per quale motivo i negozi alla domenica sono pieni: a me hanno insegnato che il cliente ha sempre ragione, allora ascoltiamolo» conclude Pampani, la cui azienda è tra quelle che hanno richiesto l'intervento della Regione «Il commercio è l'unico settore in cui puoi aumentare i guadagni senza iniezioni di denaro pubblico, solo intervenendo sulle liberalizzazioni». (Simonetta Zanetti)

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Tante vie sicure per chi usa la bici Campagna di sensibilizzazione concertata tra l'Associazione Ponzanelli e Brescia Trasporti Obiettivo: pubblicizzare un mezzo divenuto sicuro e (sezione: Globalizzazione)

( da "Giornale di Brescia" del 07-04-2009)

Argomenti: Cina Usa

Edizione: 07/04/2009 testata: Giornale di Brescia sezione:la città Tante vie sicure per chi usa la bici Campagna di sensibilizzazione concertata tra l'Associazione Ponzanelli e Brescia Trasporti Obiettivo: pubblicizzare un mezzo divenuto sicuro e che fa pedalare il risparmio ecologico Brescia Trasporti partecipa alla campagna di rilancio delle bici" title="Una pista ciclabile disegnata sul retro di un autobus cittadino Brescia Trasporti partecipa alla campagna di rilancio delle bici" onClick="showImage('http://www.giornaledibrescia.it/gdbonline/contenuti/20090407/foto/full_brescia_251.jpg',600,295)"> Una pista ciclabile disegnata sul retro di un autobus cittadino Brescia Trasporti partecipa alla campagna di rilancio delle bici Nei prossimi giorni ci potrà capitare di seguire un autobus della rete urbana di Bresciatrasporti sulla cui parte posteriore campeggia una maxifotografia di una pista ciclabile, con un invito a rispettarla e ad usarla, «ché la diritta via è ritrovata», secondo ciò che si configura come un processo antinomico dantesco. È una delle immagini che l'Associazione Amici della bici «Corrado Ponzanelli», con sede presso l'Uisp in via Berardo Maggi a Brescia, in stretta collaborazione con Bresciatrasporti e con il contributo della Fondazione Asm, ha adottato per lanciare l'edizione 2009 della campagna «Sicuri in bici», attraverso la quale la stessa vuole sensibilizzare l'opinione pubblica ad un uso attivo e responsabile della bicicletta, nel pieno rispetto, reciproco, delle regole e degli altri utenti della strada. Amici della bici, 500 associati «In Italia esistono circa 110 associazioni con circa 12mila iscritti - ha illustrato il presidente della "Corrado Ponzanelli", Giorgio Guzzoni - e la nostra può contare su circa 500 associati, che coinvolgiamo in attività molto diversificate, tutte mirate alla promozione della ciclabilità. È uno dei modi per richiamare l'attenzione sulla pari dignità con tutti gli altri di questo mezzo di trasporto». La campagna prevede che per i prossimi tre mesi sugli autobus di Bresciatrasporti vengano appese delle locandine richiamanti l'attenzione sull'uso del casco piuttosto che sull'uso dei sistemi acustici ed ottici, specialmente nelle ore serali e notturne, invitando fortemente ad usare responsabilmente le piste ciclabili, soprattutto gli adulti nei confronti dei più piccoli. Le gigantografie sugli autobus Due i bus che riporteranno sul retro le gigantografie di cui detto in apertura. «Il messaggio che desideriamo lanciare - ha detto l'ex presidente del sodalizio promotore l'iniziativa, Mario Leoni - è rivolto a tutti noi, in quanto siamo sia ciclisti sia automobilisti ed è solo dal rispetto delle regole che può derivare la maggiore sicurezza, obiettivo di questa come di ogni nostra campagna promozionale. Ma l'invito - hanno aggiunto Leoni e Guzzoni - è rivolto anche alle istituzioni, a che abbiano a compiere ogni sforzo per rendere fruibili e sicure, tramite un'adeguata manutenzione, le piste ciclabili esistenti e, perché no, ad istituirne di nuove. Forse pochi sanno - ha chiosato Giorgio Guzzoni - che nel centro storico della nostra città transitano quotidianamente circa 5mila biciclette, secondo un censimento risalente al 2006». «La nostra collaborazione con l'associazione cicloturistica bresciana "Corrado Ponzanelli" risale agli anni '90 - ha aggiunto il presidente di Bresciatrasporti, Giorgio Schiffer - fin da quando importammo dalla Cina 500 biciclette che vennero assemblate, completate e date successivamente in uso agli utenti. Da allora ci riproponiamo quali vettori di ogni iniziativa mirata ad una serena convivenza nel traffico, soprattutto urbano e sempre più convulso, di ogni mezzo, dalla piccola bicicletta al grande bus. Da aggiungere che estenderemo l'utilizzo gratuito degli spazi delle maxifoto sul retro dei bus dai previsti tre mesi a tutto il mese di settembre». «La Fondazione Asm sostiene da sempre il tema del "trasporto sostenibile" - ha detto la sua presidente Mariangela Comini - e rileviamo con piacere come iniziative quali "bici mia" siano oggetto sia di successo interno sia di attenzione e stupore da parte dei visitatori della nostra città». Franco Armocida

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"nessuno scippo, è globalizzazione" - enrico curro (sezione: Globalizzazione)

( da "Repubblica, La" del 07-04-2009)

Argomenti: Cina Usa

Pagina 50 - Sport Gattuso "Nessuno scippo, è globalizzazione" ENRICO CURRO ENRICO CURRò Gattuso, lei 12 anni fa ai Rangers Glasgow fu il pioniere dei giovani talenti italiani nel calcio britannico: che cosa ha provato, vedendo il gol di Macheda? «L´ho visto in diretta e mi sono emozionato. Quando è corso ad abbracciare un tipo che non conoscevo, ho pensato che fosse il suo amico del cuore. Poi mi hanno detto che era il padre. Chiunque fosse, è stata una bella scena». Si è identificato in lui? «Un po´ sì, devo ammetterlo. La sua storia, in fondo, ricorda la mia. è andato in un campionato difficile, in un mondo diverso, e si sta costruendo una strada. Certo, qualche differenza c´è». Quale? «Beh, lui è un attaccante, un giocatore di fascia. Io ero e sono un mediano. Vedere uno sbarbato italiano che segna con la maglia del Manchester, comunque, fa un bell´effetto». Non dimostra che c´è ancora il rischio di farsi scippare i migliori talenti? «è ovvio che, se un ragazzo della sua età finisce all´estero a 12 anni dalla mia storia, un pochino come italiano ci resti male e pensi che in tutto questo tempo non sia cambiato nulla. Però...». Però? «Ormai il calcio si è così globalizzato che fa meno sensazione di quando capitò a me». Che consiglio può dare a Macheda? «Di restare con i piedi per terra. Tanto quel gol non lo dimenticherà mai più: ha rafforzato il primato del Manchester, lui che è un ragazzino in mezzo ai campioni. Ora ha una grande occasione». Lei dice sempre che, senza l´esperienza scozzese, non ci sarebbe mai stato il Gattuso campione del mondo. «Confermo. è stata una tappa fondamentale. Se non fossi andato a Glasgow, sarei rimasto un "giovane" fino a 23-24 anni. Invece, quando sono tornato in Italia, avevo già un´altra etichetta».

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dal poz e lo sbarco negli states "così ho piantato la bandierina" (sezione: Globalizzazione)

( da "Repubblica, La" del 07-04-2009)

Argomenti: Cina Usa

Pagina XV - Torino Dal Poz e lo sbarco negli States "Così ho piantato la bandierina" Non solo Fiat, la tecnologia piemontese da export "Tutto è partito dal Sae di Detroit: ora ho una sede a Brighton e cerco un partner per produrre" Non c´è solo Fiat capace di vendere tecnologia agli americani. Alberto Dal Poz, titolare della Co.mec di Alpignano, c´è arrivato prima. Due anni fa, per la precisione, quando ha aperto un ufficio commerciale a Brighton, nel Michigan, a mezz´ora dal centro di Detroit. E ora si prepara, per il prossimo anno, ad avviare anche un´unità produttiva. Progetto per il quale sta cercando un partner negli States, per non sottrarre troppe risorse ad Alpignano «altrimenti la coperta si fa corta». Tutto merito di una tecnica che permette loro di realizzare la carcassa per motori elettrici senza ricorrere alla saldatura, semplicemente con un incastro. E con risultati di precisione superiori. Così, con apparente semplicità, Dal Poz ha convinto gli imprenditori americani. All´ufficio di Brighton sono già arrivati ordini per prototipi e preserie. Ma dietro questo successo della tecnologia torinese oltreoceano c´è una storia. Quattro, cinque anni fa, quando si parlava della necessità di «internazionalizzarsi» anche per le Pmi (la Co.mec ha oggi 65 dipedenti) Dal Poz tentò la via della Cina. Non certo perché allora fosse di moda più di oggi. Ad attrarre era la possibilità di sbarcare su un mercato dalle potenzialità infinite. Ma dopo alcune verifiche, ha rinunciato: «Non c´erano garanzie di difesa della proprietà intellettuale, rischiavo davvero di vedere la mia tecnica copiata senza possibilità di oppormi». Così Dal Poz - che aveva avviato l´azienda tredici anni prima dal niente - ha volto lo sguardo verso l´America: «Una questione di affinità elettive, di feeling. Già quando studiavo al Politecnico tenevo d´occhio il Sae, che è in pratica il convegno mondiale che si tiene ogni anno a Detroit degli ingegneri meccanici». E proprio al Sae Dal Poz ha gettato le basi per il suo sbarco: quattro anni fa è stato ammesso come paper al convegno e ha illustrato la sua tecnica - che negli Usa non c´era - e i possibili campi di applicazione. Quell´intervento è diventato il passaporto per gli Usa, una specie di bollino blu di innovazione tecnologica. Di lì la scelta di aprire un ufficio commerciale negli Usa. «D´altronde non potevo pensare come Alberto Dal Poz da Alpignano di andare a vendere tecnologia nel Michigan o in California sebbene in America abbiano molta considerazione per le capacità dell´area torinese. Avrei ricevuto tante pacche sulle spalle, stretto molte mani ma senza mai concludere. Così ho creato una sede con personale americano e, soprattutto, un riferimento locale nei biglietti di visita. Ed è stata la strada giusta anche perché in molti produttori statunitensi vedono nella nostra tecnica una possibilità per scalare posizioni nelle classi dei prodotti clean tech, soprattutto ora che l´amministrazione Obama appare intenzionata a puntare su industrie sempre più ecologiche». La crisi, tuttavia, ha colpito anche la Comec: volumi dimezzati, ma c´è spazio per ripartire. Anche in Michigan, dove la recessione è stata più dura, come prova il dato del 20% di disoccupati nell´area di Detroit. Quel che conta è aver messo una bandierina sul suolo americano. «E questo grazie anche all´aiuto della Camera di commercio di Torino che ha ottimi contatti con l´omologa di Detroit e ha dunque agevolato il nostro sbarco. Così come ci ha aiutati la banca locale di Brighton, buon partner di Intesa Sanpaolo. Insomma, il nostro sbarco ha potuto contare su una buona rete di appoggio» conclude Dal Poz. (p.p.l.)

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costruire l'europa , corso unicef dedicato agli studenti universitari (sezione: Globalizzazione)

( da "Nuova Sardegna, La" del 07-04-2009)

Argomenti: Cina Usa

Pagina 22 - Sassari «Costruire l'Europa», corso Unicef dedicato agli studenti universitari SASSARI. Gli effetti della globalizzazione, le misure per lo sviluppo delle regioni svantaggiate, i rapporti con l'area euromediterranea, le politiche europee per la ricerca e l'innovazione come strumenti per favorire la crescita, l'occupazione e lo sviluppo dei diritti civili e delle persona. Questi gli argomenti che trattati nel 16º Corso multidisciplinare universitario di educazione allo sviluppo organizzato e proposto dall'Unicef assieme all'università di Sassari. Il corso 2009, rivolto agli studenti universitari neolaureati e laureandi e ad altri giovani del mondo dell'associazionismo e del volontariato, ha come titolo specifico «Costruire l'Europa dei Popoli». Ai corsisti è stato proposto un percorso di conoscenza delle istituzioni dell'Unione Europea e di analisi del processo di integrazione e coesione sociale, con particolare riferimento ai diritti umani e ai valori sui quali si fonda la costruzione dell'Europa dei popoli. Inaugurato a fine febbraio, alla presenza del rettore Maida, il corso fa il punto sui traguardi raggiunti nella tutela dei diritti della persona e su alcuni problemi aperti, come la discriminazione delle minoranze, la xenofobia, l'intolleranza, la recessione economica, la sostenibilità ambientale, la tratta degli esseri umani e la violenza nei confronti dei bambini. Problemi per i quali urge trovare soluzioni condivise a livello planetario su un sistema di tutela dei diritti. Il programma di questo corso universitario multidisciplinare, che si svolge nell'aula Germania del Quadrilatero di viale Mancini negli orari dalle 15,30 alle 18,30 (le iscrizioni si ricevono al Punto d'Incontro Unicef in via Duca degli Abruzzi 3, di fronte alla facoltà di Lettere, 079.278981), si articola secondo un calendario prestabilito e ripartito in tre diversi moduli. Alla conclusione del corso verrà rilasciato un attestato di partecipazione che può essere utilizzato anche come credito formativo. Già iniziato e concluso il primo modulo che ha visto le relazioni di Armando Savignano, dell'università di Trieste, su «Discriminazione e valorizzazione delle differenze: come si diventa cittadini europei» e di Luca Contini (Sardegna Ricerche) su «Ricerca e innovazione nell'Unione Europea» e poi son seguite le relazioni su «Come rispondere alla crisi attuale in materia di recessione» del docente di Scienze Politiche, Antonello Paba, e del suo collega di Medicina, Andrea Montella, su «L'Università italiana in Europa». Il secondo modulo, iniziato ieri, verterà su «Globalizzazione, cooperazione e solidarietà». Il terzo modulo, previsto a maggio, sarà su «Costruire l'Europa con i bambini» e si concluderà con le tesine degli studenti, il 18 maggio. Le iscrizioni, e eventuali informazioni, anche on line sul sito dedicato: www.unicef.it. Roberto Spezzigu

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colonna di soccorsi, partiti duecento veneziani (sezione: Globalizzazione)

( da "Nuova Venezia, La" del 07-04-2009)

Argomenti: Cina Usa

I volontari della Protezione civile del Veneto raggiungeranno il campo di Rocca di Mezzo Colonna di soccorsi, partiti duecento veneziani Una squadra di pompieri da ieri nell'inferno. Galan: «Grande segnale di solidarietà» La centrale operativa regionale di Marghera ha gestito le operazioni Saranno realizzati mille posti letto VENEZIA. Duecento veneziani nell'inferno dell'Abruzzo colpito dal terremoto. Centosettanta volontari della Protezione civile e una ventina di vigili del fuoco con destinazione il campo di Rocca di Mezzo. Unità cinofile, personale paramedico, cuochi e volontari esperti nell'operare tra le macerie. Venezia e i paesi della sua provincia forniscono quasi la metà della macchina dei soccorsi inviata dalla Regione Veneto. Infatti a pieno regime, questo pomeriggio, la Protezione Civile del Veneto garantirà l'operatività di quattrocento volontari. Questo primo gruppo resterà lì fino a Pasquetta. Primi soccorritori veneziani. I primi a partire ieri mattina sono stati venti uomini dei vigili del fuoco di Mestre con sette automezzi, inquadrati in quella che tecnicamente viene definita colonna mobile. A questi vanno aggiunte due unità cinofile sempre del comando provinciale. Già alle 14.30 uomini e mezzi erano operativi. Le unità cinofile lavorano da ieri sera nel paese di Ona, dove l'ottanta per cento degli edifici è crollato e il restante venti per cento è reso innagibile. Sotto le macerie, a ieri sera, c'erano ancora una decina di persone. I cani hanno lavorato per tutta la notte. Si sono aggiunte anche due unità dei volontari del gruppo cinofilo San Marco di Mestre. Oggi partono i volontari. Per tutta la giornata di ieri i responsabili della Protezione civile della Provincia hanno coordinato e ricevuto le adesioni dei volontari veneziani che si sono resi disponibili a partire questa mattina all'alba per l'Abruzzo. E' stato uno sforzo premiato alla grande. Infatti sono ben centosettanta gli uomini e le donne della nostra provincia che saranno operative già nel primo pomeriggio di oggi sul posto. Per loro l'impegno finirà il giorno di Pasquetta quando lasceranno il posto ad altri volontari. Sono state anche inviati tende, bagni chimiti, motoseghe, letti e una cucina del gruppo di Venezia-Mestre capace di garantire trecento pasti caldi al giorno. La Protezione civile. Dalla sede di Marghera la Protezione civile regionale già ieri mattina ha inviato quasi cento uomini che hanno allestito duecentocinquata posti letto. L'ingegnere Carraro, che ha coordinato questo primo intervento e la colonna che parte questa mattina da Rovigo alle sette, non ha avuto un momento di sosta. La macchina dei soccorsi però ha funzionato e già da questa sera i quasi quattrocento uomini inviati dal Veneto avranno realizzato i mille posti letto che riescono a garantire. A destinazione giungeranno tende gonfiabili, servizi igienici, gruppi elettrogeni, servizi di assistenza sanitaria e cucine da campo con generi di prima necessità per realizzare il campo a Rocca di Mezzo. Ci saranno poi camion con gru per sollevare le macerie e altri autocarri per il loro trasporto. Le Ferrovie dello Stato hanno messo a disposizione della Protezione civile 16 vetture cuccette per oltre 800 posti letto. Alcune carrozze sono partite anche da Venezia. Minuto di silenzio. Il Consiglio comunale di Venezia, su proposta del presidente Renato Boraso, ha osservato ieri, in apertura di seduta, un minuto di silenzio, in memoria delle vittime e per esprimere solidarietà nei confronti delle popolazioni dell'Abruzzo. Il sindaco di Chioggia Romano Tiozzo ha invece inviato un telegramma di solidarietà al suo collega di L'Aquila. La solidarietà di Galan. «Adesso è il momento di rimboccarsi le maniche e di farsi coraggio facendo affidamento sulla più grande risorsa di cui il Veneto dispone: il senso di solidarieta». Lo ha detto il presidente della Regione Giancarlo Galan. «Ritengo superfluo fare appello alla solidarietà di una popolazione che nei momenti del bisogno si è sempre dimostrata all'altezza della sfida che la malasorte di tanto in tanto porta contro la nostra gente, sia quando ad essere colpita sia l'amatissima terra friulana oppure le regioni meridionali». L'impegno della chiesa. Il Patriarca di Venezia Angelo Scola, esprime «profondo dolore, affetto e vicinanza a tutte le persone e famiglie colpite dalla gravissima tragedia del terremoto di Abruzzo, assicura speciali preghiere attraverso la comunione con la Chiesa che vive all'Aquila e assume l'impegno all'aiuto concreto attraverso la Caritas Veneziana in stretta collaborazione con la Caritas Italiana». In particolare la Caritas Veneziana ha promosso una raccolta di offerte per aiutare i terremotati.

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il veneto triplica le aperture domenicali (sezione: Globalizzazione)

( da "Nuova Venezia, La" del 07-04-2009)
Pubblicato anche in: (Mattino di Padova, Il)

Argomenti: Cina Usa

La Regione si costituisce in giudizio davanti al Tar nel ricorso del gruppo Coin contro il Comune di Vicenza Il Veneto triplica le aperture domenicali Sartor: «Il protezionismo danneggia tutto il commercio» VENEZIA. Aperture domenicali: il Veneto rilancia e si appresta a triplicare. L'assessore all'Economia Vendemiano Sartor sta studiando un sistema per aumentare gli elementi di liberalizzazione nel commercio, sulla scia di dati che vedono un incremento significativo degli acquisti domenicali con fatturati prossimi a quelli del sabato. Nel frattempo, la Regione si è costituita in giudizio davanti al Tar nel ricorso presentato dal gruppo Coin contro il Comune di Vicenza per la liberalizzazione delle aperture domenicali. «E' inutile nascondersi dietro false ideologie - sostiene Sartor - al di là della crisi, si registra un aumento del potere economico dovuto alla diminuzione dei prezzi della benzina e dei mutui. In questo scenario, noi dobbiamo fronteggiare uno squilibrio sia all'interno che all'esterno del territorio». Per gestire il secondo, la Regione sta catalogando lo stato dell'arte nelle realtà di confine, nel tentativo di uniformare la normativa, dato che ci sono regioni come il Friuli con 29 domeniche di apertura. Ma squilibri si registrano anche all'interno della regione stessa, con le disparità indotte dalle zone turistiche. «Alcune associazioni della media e grande distribuzione ci hanno chiesto di intervenire - conferma Sartor - e noi ci stiamo muovendo in questo senso, convinti che non è dicendo sempre "no" che si difendono i piccoli. La globalizzazione, ormai, è nei fatti: la distanza non è più una variabile che garantisce il protezionismo, la differenza la fa il valore dell'offerta. Noi dobbiamo cercare di aumentare la capacità economica e questo si fa migliorando l'elasticità del settore». Fatta la legge quadro, ora in transito a palazzo Ferro-Fini, la Giunta - verosimilmente a maggio - provvederà a disciplinare con una delibera la tempistica in senso stretto, ovvero il numero delle aperture. In questo ambito, è prevista anche una liberalizzazione degli orari all'interno di una fascia massima e minima. Ma allo studio c'è anche l'eventualità di realizzare aperture "complementari" organizzate cioè sulla tipicità dei prodotti del territorio. «Il messaggio è: se voglio lavorare posso farlo. Del resto i dati ci confermano che con il protezionismo i piccoli esercizi continuano a chiudere. Ecco, io credo che il modo migliore di garantirne l'esistenza, sia metterli in condizione di lavorare» conclude Sartor sdrammatizzando con una battuta le critiche della Chiesa che, da sempre, accompagnano le aperture domenicali «La Chiesa si è dimostrata flessibile convalidando la messa del sabato sera, per adeguarsi alle esigenze della gente. Non vedo perché non possiamo farlo noi». Del resto, la modifica delle esigenze del mercato è testimoniata anche da un'indagine realizzata dal Cermes della Bocconi per Federdistribuzione: la ricerca fotografa infatti un aumento (dal 54,8 al 57,2%) della popolazione che fa acquisti la domenica, l'incremento delle richieste di apertura in giorno di festa (29 rispetto le 12 del Veneto) ed una proiezione che - a livello nazionale - rivela di un'estensione dei consumi di 3,96 miliardi di euro con il raddoppio delle aperture. «Il 70% degli italiani vorrebbe avere i negozi aperti la domenica - conferma Fabio Pampani dg di Oviesse, gruppo Coin - non solo: una circolare dell'antitrust sostiene che in un mercato libero anche le aperture devono esserlo. A questo si aggiunge il fatturato che, ormai, sfiora quello del sabato e la possibilità di garantire opportunità di lavoro "ad hoc" ai giovani». Il ricorso promosso al Tar verrà discusso in settimana: «Quelli che avversano le aperture domenicali dovrebbero spiegarci per quale motivo i negozi alla domenica sono pieni: a me hanno insegnato che il cliente ha sempre ragione, allora ascoltiamolo» conclude Pampani, la cui azienda è tra quelle che hanno richiesto l'intervento della Regione «Il commercio è l'unico settore in cui puoi aumentare i guadagni senza iniezioni di denaro pubblico, solo intervenendo sulle liberalizzazioni». (Simonetta Zanetti)

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volontari goriziani partiti per l'abruzzo (sezione: Globalizzazione)

( da "Messaggero Veneto, Il" del 07-04-2009)

Argomenti: Cina Usa

Pagina 1 - Gorizia Volontari goriziani partiti per l'Abruzzo A ieri erano una ventina, ma il loro numero è di certo destinato ad aumentare Il terremoto. Protezione civile e vigili del fuoco per contribuire ai soccorsi È mobilitazione straordinaria anche a Gorizia e provincia per contribuire ai soccorsi in Abruzzo nella zona martoriata dal devastante sisma che ha provocato decine e decine di morti seminando una distruzione che non può non ricordare la tragedia vissuta nella nostra regione ormai quasi 33 anni fa, nel maggio del 1976. I vigili del fuoco del Comando provinciale goriziano e gli uomini della Protezione civile del capoluogo isontino già da ieri mattina sono partiti con direzione L'Aquila, per poi entrare subito in azione operativamente nel corso del pomeriggio dando man forte ai soccorritori già presenti sul posto. In tutto sono partiti da Gorizia diretti verso l'Abruzzo oltre una ventina di uomini e nelle prossime ore sono attese ulteriori partenze. Ieri sera è giunto in Abruzzo anche un volontario della Protezione civile dell'unità cinofila, con un labrador. Gorizia sta dunque dando un contributo notevole dal punto di vista numerico in questa fase delicatissima dei primi soccorsi alla popolazione colpita dallo spaventoso terremoto in terra abruzzese, una fase nella quale è richiesta una particolare perizia ed esperienza ai soccorritori e da questo punto di vista sia i vigili del fuoco sia i volontari della Protezione civile offrono ampie garanzie. A fornire il contributo maggiore in termini quantitativi è il Comando provinciale dei vigili del fuoco. Ieri mattina, alle 7.50, sono partiti da Gorizia ben 17 uomini con sei automezzi (camper polilogistici e fuoristrada) e tutta l'attrezzatura necessaria per questo tipo di interventi di soccorso. Per "assorbire" la contemporanea assenza di queste unità sono stati accorpati e raddoppiati i turni che sono adesso sulle 24 e non più sulle 12 ore. Tuttavia, considerando che a livello provinciale l'organico sfiora le 200 unità, il Comando dei Vigili del fuoco conta di poter gestire senza affanni questo temporaneo "depauperamento" del personale. Eccoci alla Protezione civile. La centrale operativa regionale di Palmanova ieri mattina ha chiesto l'invio di tre uomini alla Pc comunale goriziana e la risposta è stata, come sempre, super-tempestiva: «Alle 7.30, meno di quattro ore dopo il sisma - rimarca l'assessore Francesco Del Sordi - i tre volontari erano già in viaggio». Direzione Bologna per incolonnarsi poi con gli altri veicoli della Protezione civile verso L'Aquila. I tre volontari sono Salvatore Gambitta, Stefano Mastrolillo e Roberto Strgar, tutti con un bagaglio di esperienza notevole. Qualche ora dopo è partito anche un quarto volontario goriziano, Lorenzo Picech, guardia forestale, del gruppo cinofilo. Assieme a Picech c'è anche quello che è a tutti gli effetti il quinto soccorritore goriziano, il suo cane, uno splendido e addestratissimo esemplare di labrador. Altri volontari della Protezione civile di Gorizia sono pronti a partire se arriveranno altre richieste in tale senso da parte della centrale operativa di Palmanova. Pronti a partire anche otto volontari della Protezione civile municipale di Gradisca. Piero Tallandini

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Volontari, pompieri e Protezione civile: Brianza in allerta (sezione: Globalizzazione)

( da "Giorno, Il (Brianza)" del 07-04-2009)

Argomenti: Cina Usa

PRIMO PIANO pag. 3 Volontari, pompieri e Protezione civile: Brianza in allerta A Seregno un privato mette a disposizione una gru speciale per rimuovere le macerie, Lissone prepara tende e cucina da campo LA MOBILITAZIONE RIUNIONI IN TUTTI I COMUNI, DECINE DI PERSONE SI OFFRONO DI PORTARE AIUTI LA BRIANZA È PRONTA a dare una mano alle popolazioni colpite dal terremoto. Oltre alla forze preposte per gli interventi in caso di calamità ci sono anche numerosi civili che si stanno mettendo a disposizione delle carovane di soccorsi in segno di solidarietà. E numerose associazioni si sono già mosse per raccogliere medicine e vestiario per le popolazioni in difficoltà. Già dalle prime ore di ieri mattina alcuni vigili del fuoco del distaccamento di Seregno e della caserma di Desio si sono uniti ai colleghi del comando centrale di Milano per essere aggregati alla colonna mobile in viaggio per l'Abruzzo. I pompieri di Carate, che hanno già operato sia in Irpinia che in Friuli, sono pronti a partire con tutti i mezzi e gli uomini disponibili. MOBILITATI DALL'ALBA tutti i raggruppamenti della Protezione civile. «La città di Seregno - ha spiegato Gianfranco Ciafrone, assessore alla partita - può inviare una dozzina di volontari con tutte le attrezzature necessarie al comando del coordinatore Vincenzo Marinucci. Appena riceveremo la chiamata da Milano ci aggregheremo alla spedizione: credo che questo avverrà entro poche ore. Intanto un'impresa ci ha messo a disposizione una speciale gru per la rimozione dei pesanti detriti della case crollate mentre ci sono già arrivate telefonate di decine di persone che si offrono di partire con noi per dare una mano. Per il momento ci limitiamo a prendere i loro nominativi nel caso ci vengano chiesti altri uomini». «Carate è pronta - ha spiegato il caposquadra operativo Franco Parravicini -: appena riceveremo l'ordine ci aggregheremo». È GIÀ PARTITA ieri sera da Agrate, sede del centro logistico provinciale della Protezione Civile, la colonna di mezzi inviati dalla Regione a dare una mano. Fra i volontari dieci uomini del Com 18, coordinati da Giuseppe Carbone, la cordata di Protezione civile che raduna oltre venti Comuni di fascia dell'Adda. Due tecnici dell'Associazione Volontari di Pronto Soccorso di Vimercate, esperti nel montare ospedali da campo, sono a disposizione da ieri. Allertati per l'emergenza, potrebbero recarsi a Onna. Con loro si preparano a partire un gruppo di colleghi. IN ATTESA DELL'EVENTUALE via della Prefettura sono in fibrillazione pure i nuclei di Desio, Varedo e Bovisio, per predisporre al meglio l'eventuale partenza. Ieri mattina, riunione anche fra i responsabili del Gruppo di Desio e la polizia locale, per pianificare gli eventuali interventi: «Al momento hanno bisogno solo di ingegneri, calcolatori, psicologi, quindi gente super specializzata - l'assessore alla Protezione civile di Desio Marina Romanò -, noi potremmo intervenire in una seconda fase, se ci sarà necessità, per i vari campi di assistenza». In stato di allerta i volontari della «Associazione di Protezione civile Alberto Mussi e Gino Arosio» di Lissone. Il gruppo ha messo a disposizione uomini, mezzi e attrezzature, tra cui tende e cucina da campo. I volontari lissonesi, attivi dal 1985, hanno una grande esperienza, e sono intervenuti più volte in casi di calamità naturali e incidenti in diverse parti d'Italia, a supporto delle popolazioni colpite da terremoti e inondazioni. Sono già stati impegnati per il terremoto in Umbria, l'esondazione dell'Adda a Morbegno nel 1997, l'inondazione del Po nel 2000 e l'esondazione del Lambro a Monza. Monica Autunno, Barbara Calderola, Alessandro Crisafulli, Fabio Luongo e Mario Galimberti

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Ma forse a Londra è nato un nuovo rapporto fra uomo e mercato (sezione: Globalizzazione)

( da "Milano Finanza (MF)" del 07-04-2009)

Argomenti: Cina Usa

MF sezione: Commenti & Analisi data: 07/04/2009 - pag: 9 autore: di Guido Salerno Aletta Ma forse a Londra è nato un nuovo rapporto fra uomo e mercato La Storia non si fa con le parole, ma sono pur sempre le parole a cambiarne il corso, se sono capaci di dare un senso compiuto alle aspirazioni diffuse ed una prospettiva comune al cambiamento. E le parole usate nel comunicato finale della riunione del G20 di Londra, conclusasi il 2 aprile, ne sono un esempio. Intanto, è stata abbondantemente rielaborata la bozza iniziale, almeno se ci si rifà alla versione pubblicata al termine della riunione di Roma dell 29 marzo. Non si poteva comunque anticipare di più, d'altra parte, perché altrimenti il ruolo dei capi di governo sarebbe stato quello degli illustri cerimonieri e non dei decisori. Ma anche prendendo a base il comunicato conclusivo dei lavori del G20 di New York, tenutosi a dicembre scorso, si percepisce un pensiero nuovo e diverso che anima il documento, sia nella struttura sia negli obiettivi: e non è una questione di limature che sottintendono compromessi lessicali. Anzi, di limature pare essercene una sola, ed è quella riferita ai paradisi fiscali ed al segreto bancario: il paragrafo al cui interno è stata inserita la fatidica affermazione, secondo cui «L'era del segreto bancario è finita», è rimasto del tutto identico rispetto alla bozza. Tanto rumore per nulla, viene da dire. Più correttamente, ed evangelicamente parlando, si riafferma che è giusto dare a Cesare quel che è di Cesare: né più né meno, perché di pagare le tasse si tratta. Il documento di Londra abbandona l'approccio monocorde usato a New York, quello delle responsabilità solo finanziarie della crisi e delle correzioni necessarie su questo versante, per affrontare tre temi: il rapporto tra l'uomo ed il mercato, gli obiettivi della ripresa economica, la solidarietà verso i paesi più poveri e verso l'Africa sub-sahariana in particolare. Su tutti questi punti, il messaggio di Papa Benedetto XVI al primo ministro britannico Gordon Brown è stato un riferimento per molti versi decisivo. D'altra parte, come si legge nel messaggio papale, datato 31 marzo, era stato lo stesso Brown ad informarlo sul vertice londinese, che si sarebbe tenuto di lì a poco, nel corso di una visita in Vaticano. Si delinea un nuovo rapporto tra l'uomo ed il mercato. Si parte dalla constatazione che, dopo l'incontro di New York, la crisi si è aggravata e che la crisi colpisce ormai la vita delle donne, degli uomini e dei bambini in ogni paese del mondo. Questo aggravamento porta a capovolgere i ragionamenti fatti fin qui. La nuova impostazione americana comincia da qui, ed è da qui che cominciano a cambiare le regole. Anche per Wall Steet, che ormai lo ha capito chiaramente. Mentre finora, anche nella bozza, si ripeteva che: «Un'economia mondiale aperta basata sui principi di mercato, su una regolamentazione efficace e su forti istituzioni globali assicurerà una globalizzazione sostenibile con una crescente prosperità per tutti», il comunicato di Londra cambia la prospettiva. fferma che la prosperità è indivisibile, che vi è un destino comune che lega l'intero mondo e le generazioni, e soprattutto che il piano di ripresa deve avere «al suo cuore le necessità del lavoro e delle famiglie che lavorano sodo». Il mercato, le normative e le istituzioni ne sono strumenti. Non sono parole messe lì a caso: il ragionamento si svolge a proposito del rafforzamento dei sistemi di supervisione finanziaria e di regolamentazione, laddove si afferma che questi strumenti dovranno essere funzionali ad una crescita globale sostenibile e servire le necessità degli operatori e dei cittadini. Si stabilisce, quindi, che il primo obiettivo per legislatori e autorità di controllo è di proteggere consumatori e investitori. E ancora, c'è un forte sostegno ai principi di responsabilità sociale dell'impresa, per tutte le aziende. Ma il cambiamento più radicale è rappresentato dal riconoscimento della dimensione umana della crisi: oltre alla già condivisa necessità di creare opportunità d'impiego e rafforzare gli ammortizzatori sociali con misure a sostegno dei redditi, si assume l'impegno di costruire un mercato del lavoro «fair and family-friendly» (equo e favorevole alla famiglia). Il richiamo ai lavori e alle conclusioni del Social Summit organizzato a Roma sono espliciti.Il quadro delineato dal documento di Londra è chiaro: l'uomo non è funzione del mercato, né come lavoratore né come produttore; viceversa, la produzione, gli scambi commerciali ed il mercato sono gli strumenti indispensabili per soddisfare le necessità dell'uomo, su cui fondare una crescita ed una globalizzazione sostenibili. La crisi ha dimostrato che la ricchezza accumulata non ha possibilità di mantenere inalterato il proprio valore, tantomeno di accrescersi convenientemente, attraverso gli strumenti del debito e della remunerazione del rischio - crescente ed incontrollabile - legato alla sua espansione: la ricchezza cresce in funzione della capacità di creare reddito, e non di estrarre dal reddito quote crescenti di interessi sul debito. Perché, alla fine, la capacità di indebitarsi, degli Stati e delle famiglie, si è esaurita. E così un intero ciclo economico si è esaurito. Ed in fondo il nuovo ciclo, che si va ad aprire, sembra solo ritrovare fondamenti antichi.

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Il cuore di Rimini (sezione: Globalizzazione)

( da "Resto del Carlino, Il (Rimini)" del 07-04-2009)

Argomenti: Cina Usa

RIMINI CRONACA pag. 4 Il cuore di Rimini Una cucina da campo sarà allestita IERI SERA PARTITI 35 UOMINI di MARIO GRADARA SONO PARTITI intorno alle 18 mezzi e uomini della Protezione civile riminese, per portare aiuti alla popolazione dell'Abruzzo colpito dal terribile terremoto dell'altra notte. Da Rimini, guidati da Luciano Bagli per la logistica e dall'assessore provinciale Riziero Santi per il coordinamento istituzionale, si sono mossi i primi 35 volontari. Per la task-force riminese è stata data disposizione - in coordinamento con Guido Bertolaso e i vertici nazionali e regionali della Protezione civile - di recarsi a San Demetro Ne Vestini, uno dei comuni abruzzesi più colpiti dal sisma, a Sud-Est de L'Aquila, pochi chilometri dall'epicentro. La colonna riminese si è unita nel tardo pomeriggio a un contingente di alpini nell'area di servizio Montefeltro Est. I militari si occuperanno di allestire un campo profughi. I volontari invece appronteranno una grande cucina e mensa mobile. Una delle quattro della Regione Emilia Romagna. In grado di sfornare 500 pasti caldi l'ora ciascuna. Alla Protezione riminese, nella ripartizione dei compiti su scala regionale, spetta il «modulo di assistenza alla popolazione» sfollata. Appunto gli approvvigionamenti. Nonché quello di «ricerca dei dispersi», attraverso alcune unità cinofile. Ma questo secondo tipo di aiuto non è stato per ora richiesto, perché affidato ad altre unità di soccorritori. Nuovi volontari si aggiungeranno nei prossimi giorni (tra i quali l'assessore alla Protezione civile della Comunità Montana Roberto Moretti) anche dando il cambio agli attuali. «Fin dalle prime ore in cui si è saputo del cataclisma spiega Santi al nostro numero verde 800422233 sono giunte decine di telefonate di persone che chiedevano di partecipare ai soccorsi come volontari, o volevano fare donazioni per la popolazione abruzzese. Da domani (oggi per chi legge, ndr) attiveremo un numero di conto corrente sul quale versare offerte». Quanto alla disponibilità, Santi ringrazia ma mette in guardia dallo spontaneismo. Sottolineando la necessità di un pieno coordinamento e di aiuti mirati. «Andare là in forma spontanea rischia solo di aumentare la confusione», avverte. Ciascuna task-force dev'essere totalmente autonoma. Nessuno aiuta i soccorritori. I 35 volontari (6 dei quali della Valmarecchia) sono partiti con 4 Tir - uno dei quali messo a disposizione da Hera -, tre fuoristrada e unità a rimorchio, tra le quali cucina, cella frigorifera e mensa mobile. Nonché attrezzature di emergenza, gruppi elettrogeni, «torri faro», materiali di pronto intervento ecc. Una grossa «partita» di bottiglie d'acqua minerale è stata offerta dalla Galvanina. Tra i volontari partiti ieri dalla sede di via della Lontra - alla Grotta Rossa - oltre al presidente del coordinamento delle associazioni di volontari, Bagli, e all'assessore Santi - c'rano Mirco De Paoli (dipendente della Cooperativa braccianti riminese) delle unità cinofile, Tommaso Rillo, operatore sanitario, specialista in soccorso marino ma prezioso anche a terra, Carlo Zecchini, capo campo della Protezione di Rimini, Decio Mario Quondamatteo, pensionato, ex impiantista, responsabile illuminazione e all'energia elettrica del campo. Complessivamente i volontari operativi della Protezione civile riminese sono 250, facenti parte di circa 25 associazioni (cinofili, ex finanzieri ed ex carabinieri in pensione, speleologi del Cai, guardie ecologie, volontari antincendio boschivo, «croci» sanitarie di vario colore, subacquei, sommozzatori ecc. Alla volta di San Demetrio è partito ieri anche il gruppo della Protezione civile del comune di Ciampino, in provincia di Roma, con 10 unità. Collaborerà col gruppo riminese. Questo gruppo di volontari, anch'essi coordinati dalla Protezione civile nazionale, si è recato sul posto con tre mezzi, di cui un pick-up, un furgone con due posti letto e un mezzo attrezzato con gruppi elettrogeni per la pubblica illuminazione.

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di MARIO GRADARA SONO PARTITI intorno alle 18 mezzi e uomini della Protezione ... (sezione: Globalizzazione)

( da "Resto del Carlino, Il (Rimini)" del 07-04-2009)

Argomenti: Cina Usa

RIMINI CRONACA pag. 5 di MARIO GRADARA SONO PARTITI intorno alle 18 mezzi e uomini della Protezione ... di MARIO GRADARA SONO PARTITI intorno alle 18 mezzi e uomini della Protezione civile riminese, per portare aiuti alla popolazione dell'Abruzzo colpito dal terribile terremoto dell'altra notte. Da Rimini, guidati da Luciano Bagli per la logistica e dall'assessore provinciale Riziero Santi per il coordinamento istituzionale, si sono mossi i primi 35 volontari. Per la task-force riminese è stata data disposizione - in coordinamento con Guido Bertolaso e i vertici nazionali e regionali della Protezione civile - di recarsi a San Demetro Ne Vestini, uno dei comuni abruzzesi più colpiti dal sisma, a Sud-Est de L'Aquila, pochi chilometri dall'epicentro. La colonna riminese si è unita nel tardo pomeriggio a un contingente di alpini nell'area di servizio Montefeltro Est. I militari si occuperanno di allestire un campo profughi. I volontari invece appronteranno una grande cucina e mensa mobile. Una delle quattro della Regione Emilia Romagna. In grado di sfornare 500 pasti caldi l'ora ciascuna. Alla Protezione riminese, nella ripartizione dei compiti su scala regionale, spetta il «modulo di assistenza alla popolazione» sfollata. Appunto gli approvvigionamenti. Nonché quello di «ricerca dei dispersi», attraverso alcune unità cinofile. Ma questo secondo tipo di aiuto non è stato per ora richiesto, perché affidato ad altre unità di soccorritori. Nuovi volontari si aggiungeranno nei prossimi giorni (tra i quali l'assessore alla Protezione civile della Comunità Montana Roberto Moretti) anche dando il cambio agli attuali. «Fin dalle prime ore in cui si è saputo del cataclisma spiega Santi al nostro numero verde 800422233 sono giunte decine di telefonate di persone che chiedevano di partecipare ai soccorsi come volontari, o volevano fare donazioni per la popolazione abruzzese. Da domani (oggi per chi legge, ndr) attiveremo un numero di conto corrente sul quale versare offerte». Quanto alla disponibilità, Santi ringrazia ma mette in guardia dallo spontaneismo. Sottolineando la necessità di un pieno coordinamento e di aiuti mirati. «Andare là in forma spontanea rischia solo di aumentare la confusione», avverte. Ciascuna task-force dev'essere totalmente autonoma. Nessuno aiuta i soccorritori. I 35 volontari (6 dei quali della Valmarecchia) sono partiti con 4 Tir - uno dei quali messo a disposizione da Hera -, tre fuoristrada e unità a rimorchio, tra le quali cucina, cella frigorifera e mensa mobile. Nonché attrezzature di emergenza, gruppi elettrogeni, «torri faro», materiali di pronto intervento ecc. Una grossa «partita» di bottiglie d'acqua minerale è stata offerta dalla Galvanina. Tra i volontari partiti ieri dalla sede di via della Lontra - alla Grotta Rossa - oltre al presidente del coordinamento delle associazioni di volontari, Bagli, e all'assessore Santi - c'rano Mirco De Paoli (dipendente della Cooperativa braccianti riminese) delle unità cinofile, Tommaso Rillo, operatore sanitario, specialista in soccorso marino ma prezioso anche a terra, Carlo Zecchini, capo campo della Protezione di Rimini, Decio Mario Quondamatteo, pensionato, ex impiantista, responsabile illuminazione e all'energia elettrica del campo. Complessivamente i volontari operativi della Protezione civile riminese sono 250, facenti parte di circa 25 associazioni (cinofili, ex finanzieri ed ex carabinieri in pensione, speleologi del Cai, guardie ecologie, volontari antincendio boschivo, «croci» sanitarie di vario colore, subacquei, sommozzatori ecc. Alla volta di San Demetrio è partito ieri anche il gruppo della Protezione civile del comune di Ciampino, in provincia di Roma, con 10 unità. Collaborerà col gruppo riminese. Questo gruppo di volontari, anch'essi coordinati dalla Protezione civile nazionale, si è recato sul posto con tre mezzi, di cui un pick-up, un furgone con due posti letto e un mezzo attrezzato con gruppi elettrogeni per la pubblica illuminazione.

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Per gli auti telefonare al centro operativo della Protezione Civile presso la Prefettura di Pescara, allo 085 2057631 (sezione: Globalizzazione)

( da "Adige, L'" del 07-04-2009)

Argomenti: Cina Usa

Per gli auti telefonare al centro operativo della Protezione Civile presso la Prefettura di Pescara, allo 085 2057631 Per gli auti telefonare al centro operativo della Protezione Civile presso la Prefettura di Pescara, allo 085 2057631. 07/04/2009

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Gli operatori di telefonia mobile Tim, Vodafone, Wind e 3 Italia, d'intesa con la Protezione Civile, hanno attivato il 48580 per raccogliere fondi a favore della popolazione dell'A (sezione: Globalizzazione)

( da "Adige, L'" del 07-04-2009)

Argomenti: Cina Usa

Gli operatori di telefonia mobile Tim, Vodafone, Wind e 3 Italia, d'intesa con la Protezione Civile, hanno attivato il 48580 per raccogliere fondi a favore della popolazione dell'Abruzzo Gli operatori di telefonia mobile Tim, Vodafone, Wind e 3 Italia, d'intesa con la Protezione Civile, hanno attivato il 48580 per raccogliere fondi a favore della popolazione dell'Abruzzo. Ogni Sms inviato contribuirà con 1 euro alla Protezione Civile. 07/04/2009

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jacopo valenti TRENTO - La richiesta di mobilitarsi è arrivata verso le sette di ieri mattina, ma già mezz'ora prima c'erano stati dei contatti tra la Protezione civile nazionale e (sezione: Globalizzazione)

( da "Adige, L'" del 07-04-2009)

Argomenti: Cina Usa

jacopo valenti TRENTO - La richiesta di mobilitarsi è arrivata verso le sette di ieri mattina, ma già mezz'ora prima c'erano stati dei contatti tra la Protezione civile nazionale e quella trentina jacopo valenti TRENTO - La richiesta di mobilitarsi è arrivata verso le sette di ieri mattina, ma già mezz'ora prima c'erano stati dei contatti tra la Protezione civile nazionale e quella trentina. In poco tempo si sono mobilitati centoventi uomini e preparati una cinquantina di mezzi: la destinazione è Paganica, in Abruzzo, dove nella notte tra domenica e lunedì la terra ha tremato violentemente provocando morti e feriti. La parola d'ordine in queste primi momenti è salvare più persone possibile, riuscire ad intervenire in tempo per liberare i sopravvissuti da sotto le macerie. Così dalla centrale operativa della caserma del corpo permanente dei vigili del fuoco di Trento si iniziano a intrecciare contatti, ad organizzare il lavoro, gli uomini e i mezzi. Alla fine oltre un centinaio di persone partono verso le undici e mezza alla volta dell'Abruzzo, anche se un elicottero - un eliambulanza Dauphine con medico rianimatore ed un infermiere a bordo - si è già levato in volo da un'ora ed è arrivato verso mezzogiorno per prestare i primi interventi, soprattutto il trasporto di feriti dall'ospedale dell'Aquila - gravemente danneggiato - a quelli del territorio, in particolare verso quello di Chieti. Sul posto anche un altro elicottero, un Ecureil con attrezzature da lavoro per interventi di soccorso e tre unità cinofile che arrivate sul posto hanno subito iniziato le ricerche, purtroppo trovando cinque corpi senza vita. Anche i primi interventi apportati da una parte della colonna mobile - alcuni uomini tra cui il comandante dei vigili permanenti Silvio Zanetti sono arrivati nel primo pomeriggio - hanno permesso di estrarre dalle macerie alcuni corpi. A Trento invece, nella sala operativa, i vertici dei vigili del fuoco e quelli della Protezione civile consultano carte geografiche, monitor, e parlano al telefono o alla radio. Intanto, nel cortile interno della caserma c'è fermento: si devono mettere a punto i mezzi, fare rifornimento, caricare il materiale. «L'informazione è arrivata subito alla centrale, ma la prima richiesta di intervento è giunta verso le sette del mattino. Dopodiché ci siamo organizzati mettendoci in contatto sia con la Protezione civile nazionale che con la sala operativa dei vigili del fuoco di Roma ed abbiamo concordato l'intervento come prevede la delibera che regolamenta l'intervento della colonna mobile in casi di emergenza - spiega l'ingegner Fabiano Dalmaso del corpo permanente dei vigili del fuoco - Il primo passo sarà tirare fuori le persone dalle macerie e successivamente ci occuperemo di verifiche tecniche, statiche e puntellamenti. La durata della missione non è ancora prevista (sicuramente la presenza trentina durerà fino alla fine di aprile, ndr): intanto arriveremo sul posto e tra mercoledì e giovedì è previsto un cambio tra i vigili del fuoco volontari, così come tra sabato e domenica, ma in questo caso torneranno a casa anche alcuni permanenti che saranno sostituiti da altri colleghi», conclude. La base operativa è stata prevista in un edificio nella piazza di Paganica, un centro di settemila abitanti a sette chilometri da l'Aquila, dove i tecnici della Provincia (otto tra ingegneri, geometri, architetti) dovranno intervenire anche su diversi monumenti presenti nel piccolo centro abruzzese. Inoltre si procederà ai calcoli statici sugli edifici pericolanti. In tutto sono stati mobilitati ottanta vigili del fuoco volontari provenienti soprattutto dai distretti di Trento, Rovereto e Pergine. Venti invece i vigili del fuoco permanenti, dieci uomini della Protezione civile, dieci alpini dei Nu.Vol.A, cinque persone della Croce rossa in appoggio per il campo base, cinque forestali, nove unità cinofile per il recupero dei sopravvissuti sotto le macerie. Grande anche il dispiegamento di mezzi per gli interventi di soccorso e di messa in sicurezza degli edifici: da Trento ne sono partiti una cinquantina, tra fuoristrada e alcuni camion con a bordo container riempiti di barelle, farmaci per le emergenze traumatologiche, bende, vanghe e picconi per le operazione di puntellatura e per le demolizioni. Proprio per le puntellature la comunità della valle di Fiemme ha messo a disposizione centottanta metri cubi di legname trasportati con due autotreni che dovrebbero arrivare questa mattina. In Abruzzo i trentini hanno portato anche letti, tende, e cucine da campo, oltre che un gruppo elettrogeno per produrre energia elettrica. 07/04/2009

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Riva del Garda 9 Flicorno d'Oro Palacongressi (sezione: Globalizzazione)

( da "Adige, L'" del 07-04-2009)

Argomenti: Cina Usa

Riva del Garda 9 Flicorno d'Oro Palacongressi Riva del Garda 9 Flicorno d'Oro Palacongressi. Al concorso bandistico internazionale «Flicorno d'Oro», ultime esibizioni con cerimonia di chiusura (alle 20) e la proclamazione dei vincitori (alle 21). Trento 15-17 Ian MacPherson Giurisprudenza - via Verdi 53 - Aula B. Inizio di un ciclo di incontri seminariali con Ian MacPherson, direttore del British Columbia Institute for Co-operative Studies dell'Università di Victoria, in Canada, su «Le sfide della Cooperazione». Oggi si parlerà delle radici del Movimento cooperativo americano e canadese. Trento 17.30 Bruno Zanin Libreria «Il Papiro» - via Grazioli 37. Presentazione del libro «Nessuno dovrà saperlo» di Bruno Zanin (Ed. Pironti). Trento 17.30 e 20.45 Cineforum Cinema S. Marco. Film «Soffio» di Kim Ki-duk (Corea, 2007). Trento 18 Platone Facoltà di Lettere - Palazzo Verdi - Aula 108 - piazza Venezia, 41. Conferenza su «Platone critico della democrazia», con Lucio Bertelli (Università di Torino). Trento 20.30 Monte Calisio Nuova Casa Serena - via Campanelle 23 - Cognola. «Cantiamo in solidarietà», concerto del Coro «Monte Calisio» di Martignano diretto da Fabio Sassudelli. Trento 20.30 Antonia Dalpiaz Sede Sosat - via Malpaga 17. Presentazione di «Doppia pelle» di Antonia Dalpiaz (Curcu e Genovese), che segue «Una donna imperfetta» e «Regalo di compleanno». Con Pino Loperfido. Letture di Lia Cinà Bezzi e Lilia Slomp Ferrari. Trento 20.30 Laude Medievali Sala civica Oltrefersina - via Clarina 2/1. «Ogn'uom pianga amaramente», la Passione nelle Laudi medievali, recital di Alfonso Masi. Con le voci di Ester D'Amato, Mariabruna Fait, Paola Fumana, Carlo Marzani, Alfonso Masi, Emanuele Pianta. Rovereto 20.30 Ecumenismo Chiesa S. Giuseppe - viale Trento. «Riflessione ecumenica sulla Pasqua» con la pastora Caterina Griffante, della Chiesa evangelica valdese. Trento 20.45 I Virtuosi di Praga Sala Filarmonica - via Verdi. Concerto dei «Virtuosi di Praga» diretti da Alfonso Scarano e con Ales Bàrta all'organo. Rovereto 21 Over me Auditorium Melotti. Per il Nuovo Cineforum, il film «Reign over me» di Mike Binder (Usa, 2007). Pergine 21 Clownerie Teatro delle Garberie - piazza Municipio 4. Spettacolo «La clownerie russa» con Vladimir e Yury Olshansky. Bolognano d'Arco 21.15 Musica In chiesa. Concerto dell'Ensemble vocale «Nicolò d'Arco». 07/04/2009

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volontari, sangue e soldi: toscana mobilitata (sezione: Globalizzazione)

( da "Tirreno, Il" del 07-04-2009)

Argomenti: Cina Usa

Pagina 6 - Attualità Volontari, sangue e soldi: Toscana mobilitata Vigili del fuoco da Livorno, medici da Pisa. Pistoia invia 25 mezzi di soccorso I numeri di conto corrente per contribuire alla raccolta di fondi a favore delle popolazioni colpite FIRENZE. Aiuti e iniziative di solidarietà dalla Toscana in soccorso alla popolazione dell'Aquila. La Confederazione delle Misericordie della Toscana ha aperto una raccolta di fondi attraverso il conto corrente appositamente aperto presso il Monte dei Paschi di Siena (il codice Iban per effettuare il versamento è IT03 Y010 3002 8060 0000 5000 036). Il Comune di Livorno ha dato la sua disponibilità alla Protezione Civile nazionale e dalla città sono già partite due squadre dei vigili del fuoco con un gruppo dell'unità cinofila, le squadre locali dell'associazione nazionale dei carabinieri, i volontari della Misericordia e il gruppo Radio Club Fides che aderisce alla Federazione Italiana Ricetrasmissione. La Misericordia pisana ha inviato una trentina di persone con il gruppo cinofilo e con un'unità specializzata di medici e infermieri. La Croce Rossa realizzerà una cucina da campo e garantire supporto logistico. L'Asl 11 di Empoli si è resa disponibile a donare il sangue. A Larderello, la Protezione Civile Anpas dell Alta Val di Cecina, immediatamente allertata, è partita con una colonna di personale qualificato e Enel ha messo a disposizione un mezzo attrezzato che consentirà agli uomini della Protezione Civile di muoversi tra la Toscana e l Abruzzo per il trasporto dei volontari che si avvicenderanno in Abruzzo nei prossimi giorni. La Provincia di Pistoia sta organizzando una colonna mobile delle associazioni di volontariato composta da 50 persone e 25 mezzi di soccorso. Da Firenze sono partiti sei agenti della polizia provinciale con mezzi fuoristrada e a tarda sera stava per mettersi in moto una colonna della protezione civile, su disposizione del coordinamento regionale, composta da otto addetti e dai mezzi necessari per gli interenti più urgenti. Da Firenze è partita anche una squadra della Protezione Civile della Misericordia composta da sei mezzi speciali e 18 volontari. Anche la Provincia di Siena è stata, in queste ore, tramite con la Protezione civile, per allertare e inviare sul posto alcuni volontari della Pubblica Assistenza e Misericordia e Lupi di Toscana per allestimento di tende da capo, ricerca dispersi e assistenza sanitaria. Numeri della solidarietà. Ecco come si può contribuire alla raccolta di fondi per aiutare le popolazioni colpite dal sisma. Poste Italiane. Conto corrente 10400000 che Poste Italiane ha messo a disposizione per la raccolta. Si può versare in tutti i 14mila uffici postali con bollettino di conto corrente postale o direttamente online. Unicredit Group. Conto corrente intestato a "Solidarietà terremoto Abruzzo" (le coordinate Iban sono IT 96 S 03002 05132 000414414414). Croce Rossa. Conto corrente bancario C/C Bancario n 218020 presso: Banca Nazionale del Lavoro - filiale di Roma Bissolati - Tesoreria - via San Nicola da Tolentino 67 - Roma intestato a Croce Rossa Italiana via Toscana, 12 - 00187 Roma. Coordinate bancarie (codice Iban) relative sono: IT66 - C010 0503 3820 0000 0218020 Causale Pro terremoto Abuzzo- Conto Corrente Postale n. 300004 intestato a: «Croce Rossa Italiana, via Toscana 12 - 00187 Roma c/c postale n 300004 Codice Iban: IT24 - X076 0103 2000 0000 0300 004 Causale: Causale Promo Abruzzo - Donazioni on line è anche possibile effettuare dei versamenti online attraverso il sito web della Cri all'indirizzo:ttp://www.cri.it/donazioni.html. Monte Paschi. Conto corrente "pro-terremotati Abruzzi", coordinate bancarie COD IBAN IT 33 E 01030 14200 000008620017. Possibile il versamento anche attraverso il call center della banca chiamando il numero verde 800414141.

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SONO ARRIVATI nel tardo pomeriggio di ieri i 20 volontari della Protezione civile... (sezione: Globalizzazione)

( da "Resto del Carlino, Il (Pesaro)" del 07-04-2009)

Argomenti: Cina Usa

FANO pag. 12 SONO ARRIVATI nel tardo pomeriggio di ieri i 20 volontari della Protezione civile... SONO ARRIVATI nel tardo pomeriggio di ieri i 20 volontari della Protezione civile di Fano che hanno deciso di prestare soccorso alle vittime del terremoto (magnitudo 6,3) che ha scosso l'Abruzzo e che ha fatto sobbalzare ieri notte anche molti fanesi dal letto. «Stiamo viaggiando con sette mezzi ha raccontato ieri pomeriggio, Saverio Olivi, responsabile della Protezione Civile di Fano di cui 2 per la logistica, uno per le comunicazioni radio, uno trasportante la cucina mobile e gli altri contenenti le attrezzature necessarie alle operazioni». Nel frattempo l'Antares di Fano si è attivata per offrire aiuto. Si può contribuire con una raccolta generi alimentari e di prima necessità nella sede di via Redipuglia 5 ed effettuando un versamento alla Banca delle Marche c/c 5883, con causale: «TERREMOTO ABRUZZO». Anche la Diocesi di Fano si è attivata con la Caritas, con un conto corrente postale a cui far pervenire le donazioni. Il numero del conto è 11701612 intestato a Caritas Diocesana di Fano, con causale «Pro Terremoto Aquila». Al.gas.

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di DANIELE LUZI E' STATA una giornata intensa anche per la Protezione Civ... (sezione: Globalizzazione)

( da "Resto del Carlino, Il (Ascoli)" del 07-04-2009)

Argomenti: Cina Usa

ASCOLI PRIMO PIANO pag. 3 di DANIELE LUZI E' STATA una giornata intensa anche per la Protezione Civ... di DANIELE LUZI E' STATA una giornata intensa anche per la Protezione Civile di Ascoli, che è stata allertata poco dopo la scossa delle 3.32 e che alle 4.30, dietro sollecitazione della Regione, ha aperto la sua sala operativa provinciale. Subito al lavoro il responsabile della Protezione Civile provinciale, Dante Merlonghi, e l'assessore provinciale Luigino Baiocco, che insieme al presidente Massimo Rossi e al funzionario regionale Andrea Cosimi hanno tenuto la prima riunione nella sala operativa alle 8.30 di ieri mattina. Per quanto riguarda il nostro territorio, Merlonghi e Baiocco hanno assicurato che non ci sono stati danni particolari alle infrastrutture e nessuno alle persone. I tecnici della Provincia, comunque, hanno cominciato le ricognizioni, anche se non c'era stata alcuna segnalazione di rilievo, a parte un paio di situazioni tutt'altro che preoccupanti a Cossignano e Folignano. I tecnici della Provincia, poi, saranno a disposizione della Protezione Civile per eventuali perizie sugli edifici abruzzesi danneggiati. Palazzo San Filippo ha anche stanziato 30.000 euro per le necessità logistiche legate alle trasferte dei suoi tecnici in Abruzzo. Rossi e Baiocco hanno inviato un messaggio in tal senso al presidente della Regione Abruzzo Giovanni Chiodi e alla presidente della Provincia de L'Aquila Stefania Pezzopane. «LA SALA OPERATIVA ha detto Baiocco rimarrà aperta finché Bertolaso lo vorrà e servirà per operazioni di ricognizione e preparazione di uomini e mezzi per le prossime ore, visto anche che questa è la sala della nostra regione più vicina all'Abruzzo». «In questo momento ha sottolineato Merlonghi è importante che la cittadinanza ci aiuti, evitando segnalazioni di problemi non strettamente causati dal terremoto, perché gli aiuti veri dobbiamo portarli in Abruzzo. Noi ha concluso il responsabile provinciale siamo attrezzati e pronti per portare il nostro supporto, con uomini e mezzi». Nella mattinata di ieri, intanto, diciotto vigili del fuoco di Ascoli con dieci mezzi specializzati sono partiti in direzione de L'Aquila per dare una mano nelle operazioni di soccorso.

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La Regione: Ci sono già posti disponibili negli ospedali (sezione: Globalizzazione)

( da "Arena, L'" del 07-04-2009)

Argomenti: Cina Usa

Martedì 07 Aprile 2009 NAZIONALE Pagina 9 LE REAZIONI DAL VENETO. Galan solidale con le popolazioni colpite. Un minuto di silenzio in Consiglio. E i poliziotti interrompono la protesta La Regione: «Ci sono già posti disponibili negli ospedali» Sandri: «Medici e infermieri sono allertati» Campedelli: «Preparati all'emergenza» Giornata organizzativa, ieri, per i soccorsi per i terremotati dell'Abruzzo. In serata, l'assessore alla protezione civile Lucio Campedelli, il dirigente Riccardo Castegini e i tecnici provinciali si sono ritrovati in caserma per una consulta straordinaria, per fare il punto della situazione, riunire personale e mezzi e organizzare la partenza di questa mattina. AIUTI DA VERONA. «Partecipiamo alla colonna mobile decisa dalla Regione. Siamo attrezzati e pronti, avendo acquistato in questi anni i mezzi che ci vengono richiesti e, soprattutto, avendo fatto esercitazioni e simulazioni che ci mettono in condizione di poter essere concretamente di aiuto», spiega Campedelli. «Gli strumenti e i mezzi della protezione civile devono essere testati continuamente, e noi abbiamo concluso l'ultima esercitazione pratica una settimana fa. La Provincia perciò è in grado di accorrere quando c'è un'emergenza, e il territorio italiano per le sue caratteristiche geomorfologiche ci impone di essere sempre all'erta». Aggiunge Castegini: «Limiteremo in questa prima fase il numero dei volontari e del personale che parte da Verona per lasciare spazio e risorse alle vittime del terremoto. Partiremo con circa 20-25 volontari, una decina fra medici e personale sanitario, alcuni cuochi e i tecnici per la messa in funzione e il controllo delle attrezzature, la torre faro, i gruppi elettrogeni e i diversi strumenti per il soccorso». IL GOVERNATORE GALAN. Anche la Regione Veneto si sta mobilitando. Il presidente Giancarlo Galan offre la solidarietà della regione alle persone coinvolte nel terremoto:«Il Veneto ha allertato, fin dalle prime ore del mattino, tutta la sua rete di protezione civile e volontariato e si è messo a disposizione di chi ha il compito e la responsabilità di organizzare e dirigere i soccorsi». L'ASSESSORE REGIONALE ALLA SANITÀ. L'assessore regionale alla Sanità, Sandro Sandri, ha inviato una lettera al collega abruzzese, indicando che «il Sistema Sanitario Veneto è a completa disposizione della Regione Abruzzo e delle Autorità deputate al coordinamento dell'emergenza per fornire l'assistenza e gli aiuti che fossero ritenuti necessari o utili». «Sin da stamattina», aggiunge Sandri», siamo al lavoro e tutte le Ulss e Aziende Ospedaliere del Veneto sono state allertate e sono pronte ad intervenire. Siamo pronti a inviare medici, infermieri, macchinari e anche a ricoverare negli ospedali veneti i feriti per i quali le nostre strutture potessero risultare idonee a fornire la migliore assistenza». PROTEZIONE CIVILE. Dal Veneto è partita verso le zone terremotate dell'Abruzzo una colonna mobile allestita dalla Protezione Civile regionale per realizzare una cittadella che accoglierà 200-250 persone rimaste senza casa. Lo ha riferito l'assessore regionale alla Protezione civile Elena Donazzan al termine della riunione operativa convocata fin da quando è scattato l'allarme. A destinazione giungeranno tende gonfiabili, servizi igienici, gruppi elettrogeni, servizi di assistenza sanitaria e cucine da campo con generi di prima necessità per realizzare una cittadella autosufficiente. La localizzazione della cittadella veneta sarà indicata dal coordinamento nazionale della Protezione civile. Oggi, riferisce l'assessore Donazzan, «partirà un primo contingente di volontari che andrà via via ingrossandosi secondo le esigenze e le turnazioni che verranno stabilite dal coordinamento nazionale». Sono pronti per essere inviati anche i moduli abitativi per le emergenze di cui la Regione Veneto è dotata. Già durante la notte, subito dopo la scossa di terremoto, due responsabili della Protezione civile del Veneto sono partiti per l'Abruzzo per il primo coordinamento in loco. CONSIGLIO REGIONALE. Il Presidente del Consiglio regionale del Veneto, Marino Finozzi, ha inviato al collega presidente dell'assemblea abruzzese Nazario Pagano un messaggio con il quale esprime la solidarietà di tutti i veneti nei confronti delle vittime del terremoto che questa notte ha devastato alcuni centri dell'Abruzzo. Dopo aver ricordato che la rete della protezione civile veneta e le associazioni del volontariato sono allertate da ore in attesa di istruzioni per dare un proprio contributo, Finozzi afferma che il Veneto è a disposizione per qualsiasi altra richiesta proveniente dalle istituzioni dell'Abruzzo. CORDOGLIO. Per il Presidente di Confindustria Veneto, Andrea Tomat, «gli imprenditori veneti sono pronti a dare il loro sostegno a favore della popolazione e delle imprese abruzzesi colpite dal terremoto. A nome di tutti gli imprenditori veneti desidero esprimere piena solidarietà a tutti i cittadini, alle imprese, ai loro titolari e a tutte le maestranze. Come Confindustria Veneto ci impegniamo a sostenere il sistema produttivo locale e mi auguro che al più presto si organizzi un tavolo regionale insieme a tutte le parti sociali per individuare aiuti concreti da fornire alla popolazione». IL SIULP. La Segretaria nazionale Siulp, manifestando la propria vicinanza alla popolazione ed ai colleghi dell'Aquila per la tragica situazione creatasi a seguito del sisma, oltre ad esprimere profondo cordoglio per le vittime della calamità è già intervenuta, come primo atto concreto, al Dipartimento affinché tutti i colleghi aquilani che prestano servizio in altre sedi, siano individuati come personale da inviare in quella città a rinforzo della Questura dell'Aquila.  

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La migliore annata di sempre (sezione: Globalizzazione)

( da "Arena, L'" del 07-04-2009)

Argomenti: Cina Usa

Martedì 07 Aprile 2009 CRONACA Pagina 13 I COMMENTI. I grandi operatori del settore concordi: manifestazione di successo, in grado di invertire il clima di crisi «La migliore annata di sempre» «Il miglior Vinitaly della storia», «una manifestazione che inverte la crisi»: sono alcuni dei giudizi finali dei grandi operatori del vino che sperano ora di ripetere anche nei prossimi anni lo stesso successo. Piero Antinori, presidente della Marchesi Antinori e dell'Istituto vino italiano di qualità Grandi Marchi, è rimasto sorpreso: «Si può sicuramente affermare che abbiamo respirato un'atmosfera che si è rivelata migliore del previsto, con la sensazione che Vinitaly 2009 potrebbe rappresentare davvero un mutamento di rotta della situazione attuale». «Con la situazione attuale - afferma Antonio Virando, export manager di Tasca d'Almerita - era naturale aspettarsi un Vinitaly sotto tono invece si è confermata una fiera di business. Ho visto molti operatori esteri interessati a continuare ad investire per essere così pronti a ripartire nel momento della ripresa economica. Per quanto ci riguarda è stato il miglior Vinitaly di sempre». Ottimo il consuntivo per Michele Bernetti dell'Umani Ronchi, con «affluenza molto buona di operatori esteri, in particolare da Sud America, Australia, Canada, Taiwan, Hong Kong, Seul e Giappone». La rassegna è stata positiva anche per Castello Banfi con Enrico Viglierchio che ha evidenziato «l'ottima affluenza di operatori sia nazionali che esteri». «Meglio dell'anno scorso», così ha definito questa edizione di Vinitaly Jacopo Biondi Santi che ha dichiarato di aver chiuso più contratti del 2008, grazie ai tantissimi operatori esteri presenti. «In un momento di crisi economica - ha detto Pia Donata Berlucchi della Fratelli Berlucchi - vedere una tale affluenza e importanza della presenza italiana ed estera, formata da importatori, rivenditori, comunque gente del settore enologico, era davvero fuori da ogni previsione. Ancora più sorprendente il colloquio con queste persone, improntato a progetti, innovazioni, speranze ed ottimismo verso un futuro immediato». «Vinitaly non ha il potere di cancellare la crisi generale - ha detto Fausto Peratoner, amministratore delegato della cantina La Vis -, nonostante questo c'è un forte segnale positivo per il futuro del vino: dagli Usa al Nord Europa, ai Paesi dell'Est, all'Asia; i buyer di questi Paesi li abbiamo incontrati in Fiera». Per Antonio Motteran, direttore generale di Carpenè Malvolti - «abbiamo avuto incontri con i nostri importatori e distributori ed è emersa una situazione generale incoraggiante, perché nonostante una manifestata cautela i programmi commerciali di lavoro del 2009 risultano sostenibili e sostanzialmente in linea con il 2008». «La perfetta macchina organizzativa di Vinitaly - ha detto Gianluca Bisol, direttore generale dell'azienda Bisol - è riuscita a stupirci un'altra volta: mai avremmo pensato quest'anno di incontrare un pubblico professionale così numeroso, con grande interesse dall'estero sia da parte dei mercati storici, quali Usa, Europa e Sud America, ma soprattutto da Cina, Russia e Corea del Sud». Soddisfazione è stata espressa dalla Cantina di Soave: «I segnali sono piuttosto buoni e mi sento di affermare che il settore del vino non risente della crisi. L'edizione 2009 di Vinitaly ha confermato come in un momento non certo facile, il vino, ma vorrei dire l'intero settore dell'agroalimentare Made in Italy mantenga salde le sue posizioni » afferma Bruno Trentini, Direttore Generale di Cantina di Soave.  

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Michele Mezzanzanica Varese È ANDATA SCEMANDO con la fine del weekend l'e... (sezione: Globalizzazione)

( da "Giorno, Il (Varese)" del 07-04-2009)

Argomenti: Cina Usa

VARIE VARESE pag. 9 Michele Mezzanzanica Varese È ANDATA SCEMANDO con la fine del weekend l'e... Michele Mezzanzanica Varese È ANDATA SCEMANDO con la fine del weekend l'euforia del sabato sera, dopo la pazza tripla di Childress (presente nonostante un grave lutto familiare e l'autorizzazione della società a tornare negli Usa) che ha permesso il sacco di Reggio, con gli oltre cento tifosi scesi in Emilia e le migliaia davanti al televisore che già pregustavano un elettrizzante cin-cin nella gara di giovedì contro l'Enel Brindisi. Sembrava fatta, e invece la Prima Veroli si è ancora una volta dimsotrata squadra vera, capace di vincere in trasferta - proprio sul campo dei pugliesi - e di rimanere così in scia alla Cimberio. Peccato, perchè quella appena passata era davvero la giornata più adatta per chiudere i conti: Varese che gioca (e vince) il sabato, Veroli impegnata il giorno successivo, con tanta pressione addosso conoscendo il risultato della rivale, nell'ultima trasferta del campionato (escluso lo scontro diretto a Masnago). ORA INVECE i laziali hanno in calendario due turni casalinghi: il prossimo veramente agevole, contro l'ormai retrocessa Roseto, l'altro contro la ridimensionata Fileni Jesi. Varese, dopo Brindisi, andrà invece nella tana della Vanoli Soresina terza forza del campionato, un campo dove solo una squadra - toh, Veroli - è riuscita a vincere, per ben due volte: nella finale di Coppa Italia e nella gara di campionato. Indipendentemente da quel che farà l'inseguitrice, la Cimberio dovrà vincere entrambe le prossime sfide se vuole evitare che l'ultima giornata di campionato contro Veroli diventi una finalissima per la promozione. ANCHE SE non ha spaccato il campionato, la vittoria di Reggio Emilia ha comunque permesso a Galanda e compagni di mantenere invariate le distanze: probabilmente non si potrà festeggiare già quetso giovedì, ma in caso di impresa a Cremona domenica 19 aprile i tappi partiranno a prescindere da quel che combinerà Veroli (che probabilmente in questo finale dovrà rinunciare al play Dawn Robinson, che ha rimediato la frattura del mignolo del piede destro). Varese non registra invece particolari problemi di organico, fatta eccezione per una botta alla coscia subita da Galanda nell'infuocato finale di Reggio, che ha costretto il capitano biancorosso a saltare l'allenamento di ieri a scopo cautelativo. Nulla di grave comunque, già oggi Gek riprenderà a lavorare normalmente.

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(sezione: Globalizzazione)

( da "Riformista, Il" del 07-04-2009)

Argomenti: Cina Usa

«La Protezione non ha colpe» ZAMBERLETTI. Parla il "fondatore" della macchina dei soccorsi. «Trent'anni fa non sapevamo nemmeno dove mandare i pompieri». di Tommaso Labate Giuseppe Zamberletti non fu soltanto l'uomo chiamato a fare il commissario straordinario per i terremoti di Friuli (1976) e Irpinia (1980). No. Lui, varesino, classe '33, democristiano mezzo doroteo e mezzo cossighiano, è stato di fatto l'inventore della moderna Protezione civile italiana. «Una volta non era così», dice al Riformista mentre assiste al crescere del numero delle vittime del terremoto dell'Aquila. «Una volta», aggiunge, «per i dati che oggi abbiamo in pochi minuti servivano almeno quarantott'ore». Un'eternità, insomma. Zamberletti guarda alla macchina dei soccorsi che si è mossa ieri. E sa che niente sarebbe stato lo stesso senza la sua «creatura». «Già. La protezione civile…Prima che venisse istituita, per determinare l'epicentro di un terremoto ci volevano almeno due giorni. Questo vuol dire che le prime rivelazioni venivano svolte in maniera empirica e che i soccorsi si muovevano in condizioni quantomeno disordinate», racconta l'ex ministro. Basti pensare al Terremoto dell'Irpinia: «Le prime notizie - ricorda Zamberletti - si limitavano al crollo di una chiesa a Balvano, in Basilicata. Motivo per cui la stragrande maggioranza dei mezzi di soccorso mobilitati si mosse in direzione di Potenza. Ci vollero ore e ore prima che l'epicentro venisse localizzato a Sella di Conza». Con la nascita della moderna Protezione civile tutto cambia. «Quanto la istituimmo venne creato un raccordo con l'Istituto nazionale di geofisica. Da quel momento in poi, fu possibile avere subito i dati essenziali per reagire a un terremoto: epicentro e magnitudo, infatti, sono fondamentali per capire la superficie che può essere interessata dai danni e per fare una stima immediata delle possibili vittime». Una rivoluzione, insomma. Soprattutto se si pensa, come spiega l'ex ministro, «che un tempo gli Osservatori chiudevano la sera mentre oggi sono in funzione ventiquattro ore su ventiquattro». Sulla sfida a distanza tra il Guido Bertolaso e Giampaolo Giuliani, il ricercatore presso i laboratori nazionali del Gran Sasso che aveva "previsto" la tragedia, Zamberletti sottolinea: «Purtroppo, con gli strumenti che oggi ha la scienza, in nessun paese del mondo è possibile stabilire quando e dove si verificherà un terremoto. Quel ricercatore, poi, aveva evidenziato una possibile tragedia a Sulmona... Pensi lei a cosa sarebbe successo se la gente di Sulmona fosse stata evacuata a l'Aquila...». Morale? «Neanche le ricerche effettuate sul rilascio del radon hanno un'attendibilità scientifica. Né è possibile dire se si verificheranno a stretto giro altre scosse di quella portata. Pensi a quanto accadde in Friuli, dove la regione venne praticamente devastata da una scossa il 6 maggio e da un'altra il 15 settembre», sempre nel 1976. L'inventore della Protezione civile si sofferma pure su ciò che è possibile fare per ridurre l'impatto di tragedie del genere. «Guardi che tutto è possibile già da fine Ottocento. Anche un palazzo abitato da cinquant'anni, con gli opportuni interventi anti-sismici, può essere messo in sicurezza». Poi Zamberletti scuote la testa e chiama in causa gli italiani. «Nel 1984, subito dopo un terremoto in Abruzzo e Molise, che per fortuna non fece vittime, il governo varò una norma che prevedeva mutui a tasso zero per chiunque avesse voluto mettere in sicurezza la propria casa. Lo sa quanti fecero ricorso a questo strumento? Praticamente nessuno. Gli unici che chiesero il mutuo, lo scoprimmo dopo, erano persone che in realtà si erano "allargati" con una verandina...». L'Italia dell'84, d'altronde, non era così diversa da quella del 2009, l'anno del «piano casa». 07/04/2009

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Reazioni furenti in Giappone. Ma poco credibili (sezione: Globalizzazione)

( da "Manifesto, Il" del 07-04-2009)

Argomenti: Cina Usa

IL DOPO-MISSILE Reazioni furenti in Giappone. Ma poco credibili Pio d'Emilia TOKYO A stracciarsi le vesti, per il lancio nord-coreano, un gesto sicuramente provocatorio ma, salvo prova contraria, giuridicamente ineccepibile (e su questo sono d'accordo tutti, tranne il Giappone), alla fine sono solo i giapponesi. Gli stessi che, anziché approfittare della loro immeritata costituzione - uno dei pochi doni sensati degli Stati uniti -, da un po' di tempo hanno riscoperto la voglia di menar le mani. Hanno cominciato con l'Iraq, poi con l'Afghanistan (anche se ufficialmente si occupano solo di rifornire le navi della Santa alleanza) e ora sono appena partiti contro i pirati della Somalia. Prove tecniche di aggressione. Perché l'obiettivo non può che essere lo stesso perseguito, a prezzo di enormi sacrifici, a suo tempo: dare una lezione alla Cina, passando dalla Corea. Curioso che il Giappone voglia punire, ferire, uccidere i suoi genitori, anziche educare i propri figli. Perché checchè raccontino le «cronache divine», le leggende che i poveri giapponesi continuano a dover studiare come storia nelle loro scuole-caserme, dove debbono sorbirsi l'alzabandiera e l'inno nazionale, tutto quello di cui il Giappone si vanta, dalla scrittura alle arti marziali, dal pensiero filosofico a quello religioso proviene dalla Cina, ed è arrivato nell'arcipelago grazie alla generosità, curiosità e coraggio dei coreani. Ma invece di essere grato ai vicini, l'Impero li ha sempre trattati con sussiego, se non disprezzo. E se ai militari che occupavano la Cina veniva concesso di passare il tempo a stuprare le donne, infilzare i bambini e mozzare le teste dei prigionieri, in Corea i giapponesi avevano addirittura imposto la loro lingua, umiliando la cultura che aveva loro insegnato a scrivere. Il governo giapponese continua a chiedere la solidarietà del mondo per la questione dei suo cittadini rapiti e sequestrati negli anni '70. Una vicenda drammatica per le famiglie che l'hanno vissuta in prima persona, ma che non può essere paragonata alle migliaia di donne stuprate e deportate, ai prigionieri di guerra ridotti in schiavitù, all'umiliazione che ancora oggi centinaia di migliaia di cittadini coreani residenti in Giappone sono costretti a subire, finendo per cambiare nome per nascondere le loro origini. I dirigenti giapponesi, gli stessi che hanno supinamente sopportato sino ad oggi una sovranità limitata, rinunciando ad una politica estera autonoma, sono probabilmente i primi ad essersi accorti di aver perso ogni speranza di ritagliarsi un ruolo internazionale che vada aldilà dei voti di volta in volta «acquistati» - come nel caso della caccia alle balene - a colpi di prestiti agevolati e aiuti allo sviluppo. Tokyo sa bene che da quando il G8 si è allargato al G20, il mondo è di fatto gestito da un G2: il «direttorio» Usa/Cina. E invece di prenderne atto e lavorare per la pace e la «ricostruzione», si agita pericolosamente, protestando, minacciando, urlando, piazzando i missili Patriot e minacciando di abbattere qualsiasi oggetto volante che sorvoli il sacro arcipelago. Dando così ragione alla Corea del nord, che vorrebbe l'esclusione del Giappone dal negoziato a sei, proprio per il suo atteggiamento poco costruttivo. E dispettoso. Ieri, ad esempio, il governo giapponese ha cancellato all'ultimo momento la conferenza stampa di Hugo Chavez, che per attirare un po' d' attenzione sulla sua visita, caduta in un pessimo momento, ha pensato bene di lanciare una delle sue solite provocazioni: «Non capisco tutto questo trambusto: se, come sembra, si tratta di un vettore che trasportava un satellite artificiale, non c'è alcuna violazione delle norme internazionali. Tutti i paesi hanno diritto a sviluppare un programma spaziale. Anche i nord-coreani. Anche noi».

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Tutti litigano su Pyongyang (sezione: Globalizzazione)

( da "Manifesto, Il" del 07-04-2009)

Argomenti: Cina Usa

COREA DEL NORD Dopo il lancio di un missile balistico a lunga gittata Tutti litigano su Pyongyang Russia e Cina si oppongono alle sanzioni. Usa: torniamo al dialogo Marina Forti La «energiche condanne» non si sono tradotte in sanzioni. Il Consiglio di sicurezza delle Nazioni unite, convocato in riunione d'emergenza domenica sera su formale richiesta del Giappone, si è concluso senza concordare sanzioni alla Corea del Nord, come pure chiedevano gli Stati uniti, per il lancio di un missile a lungo raggio che Pyongyang ha compiuto nelle prime ore di domenica. Il lancio di un missile a lunga gittata era stato definito «una provocazione» dal governo degli Stati uniti, oltre che dalla Corea del sud e il Giappone: domenica sera l'ambasciatrice Usa all'Onu, Susan Rice, ha ribadito la tesi che Pyongyang ha così violato le risoluzioni del Consiglio di sicurezza, che dopo il suo test nucleare nel 2006 le vietava il lancio di missili balistici. Russia e Cina si sono opposte a condanne e sanzioni, come annunciato: perché Pyongyang è un firmatario del Trattato sullo spazio profondo (Outer Space Treaty), cosa che le dà il diritto di partecipare ai suoi usi pacifici (come lanciare satelliti per telecomunicazioni). La Corea del Nord ha firmato quel trattato circa un mese fa, e aveva debitamente annunciato il suo lancio. Il consiglio di sicurezza ha infine concordato di «continuare a discutere». La riuscita del lancio di domenica è controversa. I media nordcoreani lo descrivono come un grande successo: sparato dalla base missilistica di Musudan-ri, sulla costa orientale del paese, secondo i nordcoreani ha portato in orbita un satellite per telecomunicazioni. Gli esperti militari del Pentagono sostengono al contrario che nessun satellite è stato messo in orbita e che dal punto di vista strettamente tecnico il lancio è stato un fallimento. Quello lanciato domenica è un Taepodong-2, missile a tre stadi, che così è stato «testato» per la prima volta. E' catalogabile come Icbm, missile balistico militare. Secondo le informazioni degli analisti militari occidentali, il primo stadio del missile è caduto in mare, come previsto, a circa 500 chilometri dal sito del lancio (quindi a ovest del Giappone); il secondo e il terzo stadio hanno sorvolato il Giappone e sono caduti nell'oceano Pacifico a circa 3.200 chilometri dall'origine. Il fallimento sta nel fatto che il missile non è arrivato a mettere in orbita il satellite che portava, e non avrebbe neppure realizzato una traettoria balistica - ovvero, non sarebbe in grado di portare a destinazione una testata nucleare, se lo volesse (la Corea del Nord ha materiale fissile per 5 o 6 testate atomiche; pare però che manchi ancora della capacità di miniaturizzare una bomba per collocarla su una testata). Alcuni esperti fanno però notare che il lancio ha segnato alcuni punti: il primo è che quei 3,200 chilometri sono il doppio della distanza raggiunta dal missile Taepodong-1 che la Corea del nord lanciò nel 1998 (cogliendo di sorpresa le potenze occidentali, e in particolare il Giappone che fu sorvolato). Soprattutto, il nuovo missile ha «assemblato» con successo tecnologie diverse in un riuscito lancio in tre stadi (un precedente lancio, nel 2006, era invece fallito). Non ha portato a destinazione il suo carico, ma non è questo il punto: ha dimostrato un notevole progresso della Corea del Nord nella tecnologia missilistica. Sta di fatto che la costosa impresa del Taepodong-2 si traduce in un successo personale per il leader Kim Jong-il, a detta di tutti i «nordcoreanologi». Il regime di Pyongyang è tra i più opachi al mondo, ma alcune cose sono ben note: che tra Kim e i vertici militari c'è un braccio di ferro; che il regime è in una fase di transizione e Kim (reduce da un infarto) sta cercando di consolidare uno dei figli come successore; recenti rimescolamenti di carte nel governo, i vertici militari e il consiglio del popolo sono da leggere in questa chiave. Il missile, si dice, sarà usato dalla corea del nord per tornare da una posizione più forte al tavolo dei negoziati a 6 sulla denuclearizzazione della penisola di Corea (vi partecipano le due coree, Usa, Giappone, Cina e Russia). Che i colloqui riprenderanno, nessuno dubita: lo ha detto giorni fa anche l'inviato della Casa Bianca per la nordcorea, Stephen Bosworth. I colloqui sono fermi da mesi, in parte perché non sono riusciti a trovare un meccanismo di controllo della denuclearizzazione della corea del nord, in parte perché il Giappone e la Corea del sud hanno preso posizioni più ostili. E perché tutti aspettavano che l'amministrazione Obama fosse installata a Washington: forse alla fine quel missile è in test proprio per lui.

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Investitori a sostegno del rame (sezione: Globalizzazione)

( da "Sole 24 Ore, Il" del 07-04-2009)

Argomenti: Cina Usa

Il Sole-24 Ore sezione: MATERIE PRIME data: 2009-04-07 - pag: 42 autore: Metalli non ferrosi. Anche se il miglioramento di alcuni indicatori economici è ancora fragile Investitori a sostegno del rame La richiesta cinese si conferma come uno dei fattori chiave Gianni Mattarelli MILANO Le quotazioni dei metalli industriali hanno avuto un nuovo impulso rialzista perché, dopo che al G-20 di giovedì scorso erano state decise nuove misure finanziarie, sui mercati si è rafforzato quell'ottimismo già tiepidamente presente. In verità nel mondo reale dell'industria e del commercio dei principali Paesi industrializzati l'attività è molto bassa e non si crede in ciò che sta accadendo sui mercati a termine, ma in pratica da metà febbraio le borse azionarie mondiali e le quotazioni delle materie prime sono in rialzo. La fase di aumento del prezzo dei metalli, principalmente quella del rame, che è più oggetto di attenzioni speculative, trova la spiegazione nel fatto che molti investitori non volevano perdere il punto di svolta all'insù della tendenza, il cosiddetto "fondo". Per cui, dopo aver seguito la lunga fase di consolidamento dei prezzi tra 3.150 e 3.650 $/tonn. (base tre mesi), al primo deciso segnale di superamento della soglia superiore della fascia immaginaria, essi hanno incrementato gli acquisti facendo spostare più in alto la gamma di oscillazione dei prezzi. Si tratta per ora di una minoranza di investitori, ma di fatto le posizioni a termine aperte sono aumentate da metà marzo, a indicare, quando ciò avviene in concomitanza di un aumento dei prezzi, che c'è stata una crescita del numero degli acquisti a termine. Molto deboli, seppure in miglioramento, rimangono gli importanti indicatori dei direttori acquisti (Pmi, purchasing manager indices), che sono indici composti, basati su indagini presso società manifatturiere su alcune variabili, tra cui i livelli di produzione e il numero degli ordini. In marzo gli indicatori di Usa, Giappone e, per la prima volta, Europa sono in leggera ripresa, intorno a 33-36 circa, ma ancora ben al disotto della soglia contrazione-espansione di 50. Fa eccezione la Cina, il cui Pmi, secondo il Credit Suisse, è risalito a 52,4 lo scorso mese, mentre sono aumentati anche altri importanti indicatori locali. Secondo fonti diverse, il Pmi sarebbe inferiore, ma in ogni caso vale notare che ora i prezzi interni cinesi di quasi tutte le materie prime sono tornati a essere superiori a quelli di importazione, come riflesso sia della sostenutezza della domanda interna al consumo, sia, per quanto riguarda il rame, anche dell'azione governativa di ricostituzione delle scorte strategiche. La richiesta cinese di rame potrebbe tuttavia rallentare tra poco, perché difficilmente potrà esser mantenuto il tasso di crescita attuale, che in gennaio è stato del 36,1% (inteso come importazione più produzione meno esportazione). In teoria perciò, sulla spinta attuale, i prezzi al London Metal Exchange potrebbero ancora salire di 100-200 $, verso quell'obiettivo che si erano posti gli speculatori un paio di settimane fa, prima di ripiegare in una nuova fase di consolidamento.

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Il Consiglio di Sicurezza dell'Onu non ha trovato l'intesa sulle misure contro la Corea del Nord dop... (sezione: Globalizzazione)

( da "Messaggero, Il" del 07-04-2009)

Argomenti: Cina Usa

Martedì 07 Aprile 2009 Chiudi Il Consiglio di Sicurezza dell'Onu non ha trovato l'intesa sulle misure contro la Corea del Nord dopo il lancio di domenica di un missile vettore capace di trasportare una testata nucleare. Nonostante la durissima protesta di Usa, Giappone e Corea del Sud (più i loro alleati), il leader nordocreano Kim Jong-Il strappa un altro punto a suo favore. Anche se la messa in orbita del satellite sperimentale sembra a tutti gli effetti non essere riuscita, la Corea del Nord ha dimostrato enormi progressi rispetto al flop di luglio 2006 (il razzo esplose dopo 40 secondi), sotto l'aspetto tecnologico con il vettore Taepodong-2 sparato a oltre tremila chilometri di distanza. Un risultato che permetterà a Pyngyang di chiedere nuove concessioni al tavolo delle trattative a sei (Corea del Nord, Usa, Cina, Russia, Giappone, Sud Corea)per mettere fine al programma nucleare nordcoreano. «I vari Paesi condividono la visione secondo cui l'azione nordcoreana ha gravi effetti su stabilità e sicurezza della regione. Tuttavia, vi è una certa differenza su come affrontare la situazione», ha rilevato il ministro degli Esteri giapponese, Hirofumi Nakasone. Cina e Russia condividono i timori, ma «appaiono caute», ha aggiunto Nakasone, alle prese con una giornata di colloqui con i suoi omologhi dei Paesi che occupano i seggi permanenti (e con diritto di veto) del Consiglio di sicurezza: Usa, Russia, Cina, Francia e Regno Unito. La Russia infatti afferma che bisogna mantenere il focus sulle trattative a sei sul nucleare nordcoreano. Pechino e Mosca hanno da subito inviato alla «moderazione» e alla «risposta appropriata» visto che si è trattato - così almeno sembrerebbe - del lancio di un satellite. La Russia, in particolare, afferma che bisogna mantenere il focus sulle trattative a sei sul nucleare nordcoreano. Insomma, Pyongyang ha bloccato la prima onda d'urto, con il Giappone, d'intesa con Washington e Seul, che invece puntava a nuove e pesanti sanzioni. In attesa che si sblocchi lo stallo, con la ricerca di un compromesso, Tokyo ha preannunciato che venerdì deciderà l'adozione di altre "linee guida" contro la Corea del Nord, come detto dal capo di gabinetto, Takeo Kawamura. Le sanzioni, in scadenza il 13 aprile, saranno rinnovate per un anno, rispetto ai mesi attuali, prevedendo ad esempio - in base alle indiscrezioni - l'abbassamento del limite per le rimesse dei coreani filo-Nord che risiedono in Giappone.

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Noi in prima fila nella corsa contro il tempo (sezione: Globalizzazione)

( da "Giorno, Il (Milano)" del 07-04-2009)

Argomenti: Cina Usa

MILANO ATTUALITA' pag. 2 Noi in prima fila nella corsa contro il tempo La Protezione Civile lombarda subito attiva: partite due colonne di soccorsi con tecnici e volontari di STEFANIA CONSENTI MILANO É STATA LA telefonata di un cittadino che chiedeva notizie dei parenti, piovuta al centralino alle quattro di mattina, a mettere in subbuglio tutto lo staff della Protezione civile della Lombardia. «COSÌ ABBIAMO SAPUTO del terremoto - confessa Alberto Biancardi, responsabile della Protezione civile, tirato giù dal letto senza tanti complimenti all'alba di ieri -. Poi, certo, è stato un crescendo di sms e telefonate e contatti con gli enti preposti. Dalle cinque siamo in pista per organizzare la macchina lombarda degli aiuti». La prima Colonna mobile di soccorso regionale, gestita dalla Cri (Croce Rossa Italiana), è partita verso l'Aquila, ieri, da Legnano: un centinaio di volontari, dal personale del 118, all'associazione nazionale. E la seconda Colonna, in tarda serata da Agrate. Altri sono pronti a partire. Nelle zone terremotate serve tutto, dal cibo al sangue. Il Pirellone ha messo a disposizione 1764 sacche di sangue, comunicandolo al Centro nazionale sangue. Altre 300 unità al giorno potrebbero rendersi disponibili da oggi utilizzando e incrementando la raccolta quotidiana. Ma una delle primissime richieste «che abbiamo ricevuto dall'Abruzzo devastato dal terremoto è stata quella di personale specializzato perchè la paura di altri crolli è forte». «Così abbiamo inviato i nostri tecnici, coordinati da un esperto sismologo, Giancarlo Giacomelli - aggiunge ancora il responsabile della Protezione civile - per effettuare le verifiche di agibilità degli edifici. Ma fra un paio d'ore arriveranno sul posto (ieri per chi legge, ndr) 4 funzionari della Regione che ci riferiranno sulle necessità della popolazione». Nella sala operativa della Protezione civile si lavora senza sosta, in collegamento con il Dipartimento di Protezione civile e con la regione capofila, il Friuli. Segue da vicino tutte le operazioni di soccorso anche il governatore della Regione, Roberto Formigoni, il quale ieri ha «manifestato vicinanza e cordoglio per le vittime che purtroppo crescono di ora in ora» e la sua «vicinanza alla popolazione dell'Abruzzo». Il presidente non ha escluso lo stanziamento di fondi ad hoc per aiutare le popolazioni terremotate «in base alle richieste che perverranno in queste ore». La Protezione civile, ha detto ancora Formigoni, sta preparando tutto il materiale per allestire maxi tendopoli e un posto medico avanzato. «Agiamo in strettissimo contatto con la Sala crisi della presidenza del Consiglio - ha proseguito il governatore della Lombardia -. Sono mobilitate sia le strutture della protezione civile regionale sia quelle provinciali, sia gruppi di volontari. Rinnovo l'invito a non mettersi in moto spontaneamente perchè si rischia di portare confusione piuttosto che portare aiuto». Intanto, tutto il mondo politico si è messo in movimento. Il Pd lombardo ha aperto una raccolta di fondi perchè, dice Maurizio Martina segretario del Pd, «serve il contributo di tutti per cercare di aiutare la popolazione abruzzese». Anche Guido Podestà del Popolo delle Libertà ha aderito all'iniziativa lanciata dall'associazione degli abruzzesi di Milano che ha istituito un conto per la raccolta fondi. Il presidente del Consiglio comunale, Manfredi Palmeri, ha espresso «solidarietà, vicinanza e affetto per le popolazioni dell'Abruzzo» e ha dichiarato che «il cuore di Milano è presente in quelle terre che soffrono». Anche l'assessore alle politiche sociali, Mariolina Moioli, a nome di tutta la Giunta, ha espresso «il profondo e sincero cordoglio per un dramma che attraversa il Paese».

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Bergamo in prima linea Sul posto radioamatori tecnici e nuclei cinofili (sezione: Globalizzazione)

( da "Eco di Bergamo, L'" del 07-04-2009)

Argomenti: Cina Usa

Bergamo in prima linea Sul posto radioamatori tecnici e nuclei cinofili --> La Provincia: pronte 200 tende con oltre 300 volontari Allertato l'ospedale da campo. Aiuto anche da Palafrizzoni Martedì 07 Aprile 2009 GENERALI, pagina 8 e-mail print Un meticcio e un pastore tedesco. I primi a partire, assieme naturalmente ai loro conduttori, così come viene definita tecnicamente la componente umana delle unità cinofile, sono stati loro. Alle 8.30, un'ora dopo l'allerta, si trovavano già in viaggio alla volta dell'Aquila, dove in serata hanno cominciato a lavorare (a Onna) tra quell'inferno di macerie che il terremoto di domenica notte si è lasciato alle spalle. Un primo prontissimo intervento che ha dato il via, a poche ore dal sisma, alla consueta catena di aiuti e solidarietà da Bergamo. Con un punto fermo: gli alpini. Non solo le due unità cinofile di Fiorano al Serio coordinate, a livello nazionale, dal bergamasco Giovanni Martinelli; ieri attorno a mezzogiorno si sono unite alla colonna mobile regionale quattro squadre della Protezione civile dell'Ana (Tavernola, Filago, Endine e Telgate): «Una ventina di uomini in tutto», ha precisato il responsabile provinciale Giuseppe Manzoni, che a destinazione sono giunti in serata, mettendosi subito al lavoro. i radioamatori Proprio come i cinque operatori dell'Uor (Unità operativa radioemergenze) che si sono mossi assieme alla colonna mobile del Fir Ser (la Federazione italiana radioamatori-Servizio emergenza radio) con grande tempestività non appena l'allarme è stato lanciato. la protezione civile L'operazione si è inserita naturalmente in uno scenario organizzativo più ampio, che ha visto ingranaggi diversi muoversi su altrettanti livelli. Innanzitutto sul piano regionale, e a cascata nelle diverse province lombarde, compresa quella di Bergamo. Anche in via Tasso, la Protezione civile, che fa capo all'assessore Valter Milesi ed è coordinata dal responsabile Franco Sonzogni, si è subito attivata per coordinare le squadre di volontari da inviare nelle zone colpite dal terremoto. «Sono più di duecento - si è appreso tramite un comunicato, e poi in serata in commissione consiliare provinciale - i volontari allertati e pronti a raggiungere la colonna mobile regionale, quando il Dipartimento nazionale lo chiederà ufficialmente. Alla Protezione civile bergamasca è giunta inoltre una richiesta per tecnici che avranno il compito di verificare le condizioni delle strutture, pubbliche e private, colpite dal terremoto in modo da fornire indicazioni agli organi preposti. I primi partiranno domani mattina (oggi, ndr)». L'assessore Milesi ha inoltre riferito che «una colonna mobile con 200 tende e servizi igienici è pronta a partire all'occorrenza, oltre a 300 volontari. Il piano operativo, però, vuole evitare di intasare una situazione così delicata, e quindi ci muoveremo solo quando necessario. Il coordinamento con Regione, Prefettura e l'Unione province lombarde è costante». Cinque le squadre a disposizione: il gruppo comunale di Fonteno, quello intercomunale di Dalmine e Zingonia, il Gruppo del Parco del Brembo, la Protezione civile di Orio al Serio e quella di Alzano Lombardo che, oltre ai cani per la ricerca in superficie, ha in dotazione una speciale sonda per localizzare le persone ferite sotto le macerie. Già sul posto sono invece 9 uomini dell'Anpas, l'Associazione nazionale pubbliche assistenze (tre della Croce Blu di Gromo, 3 del gruppo Volontari Presolana e tre della Croce azzurra di Almenno San Salvatore), mentre la Protezione civile dell'Agesci, coordinata a livello provinciale da Roberto Vaccarini, sta raccogliendo le adesioni tra i propri volontari. l'ospedale da campo Allertato anche l'ospedale da campo dell'Ana: «Sarà il dipartimento regionale - spiega il responsabile Lucio Losapio - a dirci se dovremo partire o meno in base alle esigenze sul campo. Il sisma ha riguardato solo la provincia dell'Aquila e questo potrebbe incidere sull'organizzazione dei soccorsi». Il coordinamento degli aiuti sarà certamente la questione fondamentale perché la buona volontà e la disponibilità, almeno da Bergamo, non mancheranno di certo. Gli aiuti non arriveranno solo dalle organizzazioni che si occupano abitualmente di soccorsi e sicurezza. tecnici comunali Anche le amministrazioni comunali si stanno muovendo. Prima fra tutte quella di Bergamo che ha messo a disposizione un proprio ingegnere già in viaggio per l'Abruzzo, prevedendo anche che gli altri tecnici dotati di idonee professionalità e qualifiche si rechino su base volontaria e coordinati dalla Protezione civile regionale sui luoghi del Sisma. cordoglio e solidarietà Sempre a Palafrizzoni il Consiglio comunale si è fermato per un minuto di silenzio, mentre in via Tasso il presidente della Provincia Valerio Bettoni ha espresso, rivolgendosi a Stefania Pezzopane, presidente della Provincia de L'Aquila, «dolore per le vittime del terremoto, vicinanza ai numerosi feriti e sfollati», confermando «l'impegno con tutti i mezzi e i soccorsi possibili». Emanuele Falchetti 07/04/2009 nascosto-->

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LA PROTEZIONE civile della Lucchesia si mobilita per aiutare le popolazioni abruz... (sezione: Globalizzazione)

( da "Nazione, La (Lucca)" del 07-04-2009)

Argomenti: Cina Usa

CRONACA LUCCA pag. 5 LA PROTEZIONE civile della Lucchesia si mobilita per aiutare le popolazioni abruz... LA PROTEZIONE civile della Lucchesia si mobilita per aiutare le popolazioni abruzzesi così duramente colpite dal terremoto dell'altra notte. I primi a partire, già nella notte fra domenica e ieri, sono stati i Vigili del fuoco del Comando di Lucca che hanno subito inviato nei paesi più colpiti dal sisma 22 uomini con 9 automezzi. Proprio per effetto di questo intervento i turni di lavoro sono stati raddoppiati per tutti gli altri vigili rimasti a Lucca. Nel pomerihggio di ieri sono arrivate al Comitato provinciale lucchese della Croce Rossa disposizioni per una partenza immediata dei volontari e del nucleo cucina regionale gestito dallo stesso Comitato. Oltre alla cucina, il Comitato centrale della Croce Rossa italiana ha chiesto l'invio di 4 unità cinofile del comitato locale di Bagni di Lucca, alle quali si aggiungono i volontari del Comitato di Viareggio. IL «NUCLEO cucina regionale», gestito dai volontari di tutta la provincia, è in grado di fornire 1.200 pasti l'ora ed è dotato di una tensostruttura, nella quale è possibile dare da mangiare a 400 persone contemporaneamente. In tutto sono una ventina i volontari della Croce rossa che sono partiti ieri sera dai Comitati locali di Lucca, Viareggio e Bagni di Lucca, per prestare soccorso alle popolazioni colpite dal sisma che si è verificato in Abruzzo. Intanto dalle prime ore di ieri mattina è stata attiva la sala operativa della Protezione civile della Provincia, che per tutta la giornata ha operato in stretto contatto con la Regione, con la Prefettura, con il Comune capoluogo, con gli altri enti e il volontariato. «La nostra Protezione civile ha spiegato l'assessore provinciale Emiliano Favilla sta gestendo la disponibilità di personale, sia degli enti come del volontariato, e dei mezzi da inviare, qualora ve ne sia la necessità, nelle zone colpite dal sisma. Si sta approntando inoltre un elenco dei tecnici sia della Provincia di Lucca, che di altri enti locali eventualmente attivabili per essere mandati in Abruzzo, mentre, di concerto con la centrale operativa del 118, si sta effettuando un censimento di medici e infermieri, disponibili a intervenire nelle zone terremotate». Il presidente della Provincia Stefano Baccelli ha inviato subito un telegramma al presidente della Regione Abruzzo Giovanni Chiodi e al presidente della Provincia dell'Aquila Stefania Pezzopane. Baccelli manifesta «la solidarietà e la vicinanza dell'amministrazione e dei cittadini della provincia di Lucca» per il tragico evento che ha colpito il territorio abruzzese. Il presidente della Provincia ha rinnovato, inoltre, nell'ambito del coordinamento varato dalla Regione Toscana per il dopo-sisma, la disponibilità dell'ente a mettere a disposizione uomini e mezzi utili a affrontare le emergenze e le operazioni di soccorso. Analoghi teklegrammi e disponibilità anche dal sindaco di capannori Giorgio Del Ghingaro. E' SCATTATA anche la gara di solidarietà per la raccolta di fondi a favore dei terremotati. La Prociv Lucca ha subito istituito un centro di raccolta presso la propria sede della protezione civile in via per Camaiore 4834 alla Cappella. Sono richiesti i seguenti generi di prima necessità soltanto nuovi: coperte, sacchi a pelo, cuscini, brande da campeggio, maglioni, giacconi impermeabili, indumenti intimi per uomo, donna e bambini, indumenti per bambini, pantaloni da uomo e da donna, generi alimentari a lunga conservazione quali: latte, latte in polvere per bambini, scatolette di carne e tonno, pomodoro in scatola,biberon per neonati, pasta, riso, pannolini per neonati. I materiali raccolti saranno trasferiti direttamente dai volontari Prociv nelle zone colpite dal terremoto e consegnati alla popolazione. «E' possibile versare anche denaro finalizzato all'acquisto di generi di prima necessità aggiungono alla prociv attraverso il conto corrente numero 93698900 intestato alla Prociv Lucca, con causale pro terremotati Abruzzo o sul conto corrente bancario «Banca Prossima», conto corrente numero 6278 intestato a Prociv Lucca, iban: ITL033590160 01100000006278 con la stessa causale». Paolo Mandoli

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Il Fmi: paracadute euro per salvare i Paesi dell'Est (sezione: Globalizzazione)

( da "Corriere della Sera" del 07-04-2009)

Argomenti: Cina Usa

Corriere della Sera sezione: Economia data: 07/04/2009 - pag: 31 La Banca centrale europea accelera sul programma di prestiti alla Fed Il Fmi: paracadute euro per salvare i Paesi dell'Est Il no Bce: i requisiti per la moneta unica non si toccano Bini Smaghi: possibili interventi sul mercato dei cambi MILANO Usare l'euro come paracadute per evitare il collasso dei Paesi del centro e dell'est Europa più esposti alla crisi finanziaria mondiale. La proposta è contenuta in un rapporto confidenziale, rivelato ieri dal Financial Times, che è stato preparato circa un mese fa dal Fondo monetario internazionale con l'obiettivo di servire da base per un piano d'azione concordato con la Banca Mondiale e la Banca Europea per la Ricostruzione e lo Sviluppo (Bers). Ma il piano per «euroizzare» le economie dei paesi dell'Est più a rischio (così lo hanno definito esponenti dello stesso Fmi) si è per ora scontrato con la netta opposizione sia della Banca centrale europea sia di diverse nazionali dell'Unione, sia all'interno (in primo luogo la Germania) sia all'esterno della zona euro. E non è difficile capire il perché. Il piano prevede che sia concesso ai paesi in difficoltà din adottare subito l'euro al posto della propria moneta, tanto da diventare «quasi» membri dell'euro pur senza entrare a pieno titolo nell'euro-zona composta dalle 16 nazioni che attualmente utilizzano la valuta comunitaria. Di contro, visto che non ne hanno i requisiti, dovrebbero essere «allentati» i criteri per aderire alla divisa unica. «I requisiti per l'euro sono quelli sanciti dal Trattato e non possono essere cambiati», ha ribadito ieri la Bce. Il documento dell'Fmi parte dalla convinzione che le economie emergenti del continente rischino il collasso se non si metterà subito mano a un piano di salvataggio «complessivo», e che il loro crollo produca inevitabilmente effetti gravi sulle stesse economie della zona euro. In particolare, il Fondo indica i casi di Lettonia e Ucraina (che hanno già fatti ricorso a crediti d'emergenza dell'Fmi), dell'Ungheria, della Romania (prossima a chiedere l'intervento del Fondo) ma anche di nazioni come la Polonia, la cui situazione finanziaria sta deteriorandosi rapidamente. Con il prosciugarsi del credito, i buchi legati ai titoli tossici che sono nei portafogli di molte banche locali (spesso filiali di banche dell'Europa occidentale), la perdita di valore delle monete locali e la gelata dell'intera economia, gli «emergenti » d'Europa si trovano con 413 miliardi di dollari di debito estero in scadenza nel 2009 e con la necessità di finanziare anche 84 miliardi di dollari di deficit delle partite correnti. Tutto questo senza disporre delle risorse sufficienti, e con un'erosione delle loro valute che non fa che ampliare la voragine. Anzi, con tutta probabilità Ucraina, Lettonia non riusciranno neppure ad applicare le ricette economiche anti-crisi dettate dal Fondo monetario come condizione per concedere credito. Il rapporto dell'Fmi stima che l'Europa centro-orientale (compresa la Turchia) si troverà quest'anno con un «gap finanziario» di 123 miliardi di dollari e 63 miliardi il prossimo. Quel che è certo è che il documento del Fondo s'inserisce in una fase di revisione degli equilibri dollaro-centrici fissati a Bretton Wood 55 anni fa. Lo stesso G20 di Londra ha segnato un passo decisivo in questi senso, con un'attribuzione al Fondo di nuove risorse (oltre mille miliardi di dollari) per alimentare la disponibilità di «diritti speciali di prelievo », cioè la «moneta» dell'Fmi composta da un paniere che oltre alla valuta Usa comprende euro, sterlina e yen. Proprio nella direzione di una «divisa globale», del resto, punta apertamente la Cina. Ad alimentare il confronto contribuisce ovviamente la crisi attuale. Ieri Lorenzo Bini Smaghi, esponente del board della Bce, ha ammesso la situazione di instabilità sul mercato dei cambi, legata in parte anche alla necessità di finanziarsi in dollari che hanno gli Usa. Il che ha portato molte istituzioni a convertire euro in valuta americana attraverso swap in divisa estera. Bini Smaghi è arrivato a prefigurare un intervento diretto della Bce sul mercato dei cambi. E sulla crisi è tornato ieri a parlare anche il governatore della Banca d'Italia Mario Draghi, presidente del Financial Stability Board, che una volta di più ha sottolineato l'esigenza che le banche tornino a erogare credito. Giancarlo Radice

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(sezione: Globalizzazione)

( da "Corriere della Sera" del 07-04-2009)

Argomenti: Cina Usa

Corriere della Sera sezione: Economia data: 07/04/2009 - pag: 31 Mario Monti «Un patto per l'economia di mercato» MILANO «Se l'economia mondiale è in crisi, l'economia di mercato è in una crisi ancora maggiore», sostiene Mario Monti ( nella foto) in un intervento sul Financial Times. E il «test chiave» dipenderà >dalla capacità di governare le crescenti disuguaglianze causate dalla globalizzazione senza controllo e aggravate dalla crisi. Anche l'Europa rischia una battuta d'arresto, perciò Monti propone un «patto strategico»: un rinnovato e vincolante impegno a perseguire il mercato unico, accanto a un parziale avvio di coordinamento delle politiche fiscali, se non a una vera armonizzazione.

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A BOLOGNA, centro della Protezione civile regionale, la macchina di... (sezione: Globalizzazione)

( da "Resto del Carlino, Il (Bologna)" del 07-04-2009)

Argomenti: Cina Usa

BOLOGNA PRIMO PIANO pag. 7 A BOLOGNA, centro della Protezione civile regionale, la macchina di... A BOLOGNA, centro della Protezione civile regionale, la macchina di aiuti per il terremoto in Abruzzo si è messa in moto nella nottata di ieri in stretta sinergia tra il direttore Demetrio Egidi e i vigili del fuoco, coordinati dal neo direttore per l'Emilia-Romagna Domenico Riccio. In piena notte, quando le notizie che arrivavano da L'Aquila disegnavano un quadro di estrema gravità che andava aumentando col passare dei minuti, è stata mobilitata la prima colonna dei vigili del fuoco, partita dalla caserma della Dozza e da altre città e composta da 4 sezioni di servizio tecnico urgente con altrettante squadre composte da una ventina di uomini particolarmente addestrati per la ricerca di persone sotto le macerie. Alle 4 la colonna ha imboccato l'A14 diretta a sud. Una seconda colonna di una ventina di mezzi (parte dei quali dal Friuli) si è mossa attorno alle 13. POCO DOPO le sette di ieri Egidi stava già programmando con l'assessore regionale Mario Luigi Bruschini, sulla base delle richieste di Guido Bertolaso che aveva parlato al telefono col governatore Vasco Errani, la composizione dei soccorsi. «Il piano di emergenza è scattato immediatamente spiega Egidi, interrotto da continue telefonate dal centro nazionale della Protezione civile . Ho dato disposizione di allestire una task force in grado di essere immediatamente operativa già stasera (ieri; ndr), allertando il centro logistico di via Agucchi, quelli di Parma, Tresigallo e Rimini. Attorno alle 14, a scaglioni, sono partiti 30 mezzi con 115 uomini tra Protezione civile, volontari (anche alpini in congedo) e personale medico. Ci siamo compattati con una colonna di mezzi partiti da Rimini che trasportavano tra l'altro una grande cucina da campo». I soccorsi coordinati da Egidi sono arrivati in serata a San Demetrio ne' Vestini, un paese montano di 1.600 anime a sud dell'Aquila. «Opereremo da questo centro operativo che ci ha assegnato la Protezione civile nazionale spiega Egidi con tutte le nostre strutture: due grandi camper, altrettanti fuoristrada e un grande camion oltre a mezzi per il trasporto di 90 tende, dieci delle quali per il personale di soccorso. Naturalmente abbiamo tutta l'attrezzatura e la logistica, impianti igienici composti da mini container con bagno, doccia e lavandino». La colonna comprende anche due potentissimi gruppi elettrogeni, una tensostruttura per la mensa, una cucina in grado di fornire 7/800 pasti per ogni turno, coperte e generi di conforto. «Problemi di autonomia? Siamo autosufficienti per 7 giorni in fatto di acqua e cibo dice Egidi . Quando siamo arrivati a San Demetrio dopo aver lasciato l'A14 a Roseto degli Abruzzi per imboccare la A24 per Bussi, e quindi la statale 80, i nostri uomini hanno lavorato per allestire la tendopoli che permetterà di ospitare circa 500 sfollati. C'erano molte case distrutte». DELLA colonna fa parte anche un modulo per le telecomunicazioni, che funziona anche come ponte radio, fondamentale soprattutto nei primi giorni dopo il sisma. «Ogni uomo ha un radiotelefono sulla nostra frequenza e un cellulare». Tra i 115 uomini c'è una postazione medica avanzata, un pronto soccorso mobile come spiega il direttore generale dell'azienda Usl di Bologna, Francesco Ripa di Meana. «Due mezzi in grado di operare anche in territori inaccessibili e un'ambulanza con due medici specializzati in medicina d'urgenza e formati per affrontare la maxi emergenze spiega Ripa di Meana e cinque infermieri». I medici sono Stefano Badiali e Andrea Orlandini del 118, coadiuvati dagli infermieri Oscar Dell'Arciprete, Antonio Biafora, Stefano Mainetti, Danilo Righi e Maurizio Pirina. E in appoggio alla Regione Abruzzo per il rilevamento dei danni sono arrivati con la colonna di Egidi anche ingegneri e geologi: Gerardo Bartolini, Giancarlo Rivelli, Antonio Sasso, Marta Tomidei, Raffaele Brumaldi e Giuseppe De Laurentis. «Saranno preziosissimi grazie anche alla loro esperienza sismica. Come abbiamo visto nel Molise del 2002 che ci ha visto impegnati dall'1 al 9 novembre» conclude Egidi. Il cuore dei bolognesi si è mobilitato anche per donare sangue. In molti si sono presentati ai centri Avis che ha provveduto a raccogliere le scorte. Se ci sarà ancora bisogno, specie di gruppi sanguigni particolari, l'Avis informerà i cittadini. E in serata un bimotore dell'aeronautica militare è partito dal Marconi con flaconi di plasma diretto all'Aquila. Marco Tavasani

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I VERTICI della Camst, cooperativa colosso della ristorazione, contattati dalla Protezione civile na... (sezione: Globalizzazione)

( da "Resto del Carlino, Il (Bologna)" del 07-04-2009)

Argomenti: Cina Usa

BOLOGNA PRIMO PIANO pag. 7 I VERTICI della Camst, cooperativa colosso della ristorazione, contattati dalla Protezione civile na... I VERTICI della Camst, cooperativa colosso della ristorazione, contattati dalla Protezione civile nazionale con la richiesta di cibi caldi per i territori dell'Abruzzo, non avendo in quelle zone stabilimenti, hanno comunicato di poter fornire fino a 15mila pasti al giorno con menù freddo (insalata di riso o insalata di pasta, salume o formaggio, frutta, pane). O pasti confezionati che possono essere consumati anche dopo 20 giorni. Anche la Granarolo si è messa a disposizione della Protezione civile per offrire latte e altri alimenti ai convogli in partenza per l'Abruzzo.

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Ieri la partenza di cento volontari (sezione: Globalizzazione)

( da "Resto del Carlino, Il (Rovigo)" del 07-04-2009)

Argomenti: Cina Usa

ROVIGO PRIMO PIANO pag. 3 Ieri la partenza di cento volontari DAL POLESINE IL VIA ALLA COLONNA MOBILE NEL PRIMO POMERIGGIO di ieri è partito il gruppo della Protezione Civile di Occhiobello, con la colonna mobile regionale. La squadra della protezione civile comunale di Occhiobello, appartenente al distretto Ro 06, è composta da otto volontari è partita ed altrettanti partiranno oggi. La Protezione civile di Occhiobello, oltre a essere impiegata nell'assistenza alla popolazione, metterà a disposizione torri faro e un gruppo elettrogeno, le operazioni del gruppo sono state coordinate dalla Provincia e dall'assessorato alla Protezione civile del comune di Occhiobello. «Il gruppo comunale spiega l'assessore alla Protezione Civile, Davide Diegoli è stato allertato già nelle prime ore del mattino, abbiamo tenuto stretti contatti con il coordinamento provinciale e regionale. I volontari si sono organizzati subito in una prima squadra, a cui farà seguita un'altra, rimarranno circa una settimana, per dare il necessario supporto alla popolazione abruzzese». L'allerta terremoto in Abruzzo ha attivato anche il gruppo della protezione civile Eridano', comprensivo dei comuni di Polesella, Bosaro, Crespino, Guarda Veneta e Pontecchio Polesine, del distretto provinciale RO 04. Questi raggiungeranno il capoluogo abruzzese, con autocarri, torri faro e generatori di corrente, giunti al campo base riceveranno anch'essi le direttive del coordinamento nazionale della Protezione Civile, presente ad Aquila. Il coordinatore del gruppo di protezione civile Eridano, Prudenziato, racconta come «una prima squadra raggiungerà subito i territorio colpiti dal terremoto, mentre nella serata i gruppi della protezione civile del distretto RO 04, si troveranno per un incontro congiunto finalizzato a delineare ed organizzare altre squadre». Mario Tosatti

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Parma un paese In 150 a Villa Sant'Angelo (sezione: Globalizzazione)

( da "Gazzetta di Parma (abbonati)" del 07-04-2009)

Argomenti: Cina Usa

PRIMO PIANO 07-04-2009 EMERGENZA UMANITARIA LA PROTEZIONE CIVILE: LA PRIMA URGENZA E' QUELLA DI MONTARE LE TENDE PER I SENZATETTO Parma «adotta» un paese In 150 a Villa Sant'Angelo I nostri uomini concentrati nel piccolo centro distrutto dal sisma Il campo base tra gli sfollati. Il prefetto Scarpis: «Massima coordinazione» Pierluigi Dallapina II Chi ha maturato una certa esperienza sui terremoti non ha paura a fare previsioni. «Sarà un'emergenza molto lunga, che superata la fase acuta avrà una coda non inferiore ai cinque o sei mesi», afferma Gabriele Ferrari, assessore provinciale alla Protezione civile, durante la prima riunione del Coordinamento sul sisma in Abruzzo, convocata ieri pomeriggio in Provincia. Le scosse che hanno distrutto L'Aquila e i comuni vicini vedono Parma in prima linea nel garantire sostegno alle popolazioni colpite grazie all'invio di circa 150 persone fra vigili del fuoco, volontari della Protezione civile, della Croce rossa e dell'Anpas, la rete provinciale dell'Assistenza pubblica, Caritas. In termini di uomini e mezzi il contributo maggiore arriva dalla Protezione civile, come ha ricordato l'assessore comunale Fabio Fecci. Già ieri mattina all'alba si è messo in moto verso l'Abruzzo un convoglio formato da una cinquantina di persone, specializzate nei servizi di cucina e logistica, che si sono unite alla colonna mobile dell'Emilia Romagna. Assegnati dapprima a San Demetrio ne' Vestini, sono stati dirottati sul piccolo centro di Villa Sant'Angelo. «In questa fase dobbiamo ripristinare le condizioni accettabili di vita montando campi per sfollati», anticipa Giampaolo Zucchi, vicepresidente del comitato provinciale della Protezione civile. Questa notte si sono messi in marcia altri 30 volontari della Protezione civile specializzati nella ricerca persone. Altre 50 persone dotate di presidi medici avanzati (pronto soccorso mobile), sono state inviate dall'Anpas, mentre la Cri ha messo a disposizione una dozzina di uomini. A questi si aggiungono i nove vigili del fuoco e i quattro mezzi partiti ieri alle cinque di mattina. «Abbiamo persone e attrezzature adeguate per gestire simili emergenze», garantisce il presidente Vincenzo Bernazzoli, mentre il prefetto Paolo Scarpis, rientrato da Roma, invita alla collaborazione: «Evitiamo ogni fuga in avanti che possa pregiudicare l'efficienza dei soccorsi».

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150 persone della colonna della Protezione Civile ligure sono partite dalla Spezia. Ieri notte erano... (sezione: Globalizzazione)

( da "Nazione, La (La Spezia)" del 07-04-2009)

Argomenti: Cina Usa

PRIMO PIANO pag. 2 150 persone della colonna della Protezione Civile ligure sono partite dalla Spezia. Ieri notte erano... 150 persone della colonna della Protezione Civile ligure sono partite dalla Spezia. Ieri notte erano al lavoro per aiutare 250 terremotati.

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Pucci: quanti abruzzesi a Roma Il problema? Le comunicazioni (sezione: Globalizzazione)

( da "Corriere della Sera" del 07-04-2009)

Argomenti: Cina Usa

Corriere della Sera sezione: Cronaca di Roma data: 07/04/2009 - pag: 4 Nella sala operativa Il responsabile della Protezione civile Pucci: quanti abruzzesi a Roma Il problema? Le comunicazioni Le «divisioni» della Protezione civile laziale sono partite all'alba: 400 volontari con mezzi fuoristrada, pick-up, cinque grandi scavatrici e dieci bobcat (mezzi di scavo più piccoli), oltre tre associazioni cinofile, con cani addestrati. Possono contare anche su pick-up, gruppi elettrogeni e torri faro per l'illuminazione notturna che hanno tenuto accese anche durante tutta questa seconda notte di lavoro. Ancora: cinquanta grandi tende per i servizi, con cucine da campo capaci di preparare 1.500 pasti l'ora. Un esercito della salvezza che Maurizio Pucci, direttore della Protezione civile regionale del Lazio e rappresentante delle regioni nel Comitato operativo nazionale (ovvero coordinatore dei soccorsi tra le varie regioni italiane) ha organizzato in pochissimo tempo. «L'allarme è stato alle 3.40, alle quattro ero già qui», ove per qui si intende via Vitorchiano, sulla Flaminia, dove è il dipartimento nazionale della Protezione civile. E la «situazione si è presentata subito drammatica - racconta - anche per la mancanza di comunicazioni, perché erano saltati una serie di collegamenti». Il primo intervento? «La chiusura dell'autostrada - risponde Maurizio Pucci - Avevamo avuto i resoconti della società Autostrade che dovevano controllare alcuni viadotti: abbiamo così messo in campo immediatamente la polizia stradale». Anche oggi, così come durante la notte appena trascorsa, le luci sono rimaste costantemente accese in via Vitorchiano: le necessità di intervento vanno seguite minuto per minuto, nulla viene lasciato al caso, gli imprevisti possono sempre succedere. Le telefonate? «Le prime dieci non appena avvertita anche qui a Roma la scossa, sono state tutti di romani - racconta - che mi chiedevano che dovevano fare: uscire o restare in casa?» Poi «ho improvvisamente scoperto quanta gente ha parenti, amici o è originaria di L'Aquila o dell'Abruzzo: sono state centinaia e centinaia le telefonate di persone che mi chiedevano notizie di persone delle quali non potevamo sapere ancora nulla, che volevano conoscere come stavano le cose. Alcune veramente commoventi: abbiamo fatto tutto il possibile anche per fronteggiare questa emergenza più 'romana'». E il racconto prosegue con l'avanzare dell'alba e della giornata, quando sono iniziati i resoconti dei primi volontari arrivati: «Al chiarore del giorno - prosegue il direttore della Protezione civile - la situazione si è andata delineando sempre più tragica: i primi volontari arrivati hanno effettivamente iniziato a scavare con le mani, per soccorrere le persone e rispondere alle prime grida di aiuto». E se erano più consolanti le notizie che arrivavano dai comuni laziali più vicini al sisma, come Rieti, sempre più drammatiche quelle dei paesi più piccoli oltre l'Aquila «i più pesantemente colpiti». Le principali richieste da fronteggiare subito sono state quelle di organizzare tutto per chi è rimasto senza casa: organizzare pasti e sonno: «Una corsa contro il tempo». Un'organizzazione perfetta? «C'è sempre bisogno di aggiustamenti - conclude - Ma da tre anni stiamo lavorando sodo perché la Protezione civile sia una cosa seria ». Lilli Garrone Maurizio Pucci Direttore della Protezione civile

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La scure del governo sulla Protezione civile: -18% nel 2009 Tagli ancora più forti previsti per i prossimi anni (-30% nel 2011) Bertolaso annunciò le dimissioni, ma ci ripensò. Fra (sezione: Globalizzazione)

( da "Unita, L'" del 07-04-2009)

Argomenti: Cina Usa

La scure del governo sulla Protezione civile: -18% nel 2009 Tagli ancora più forti previsti per i prossimi anni (-30% nel 2011) Bertolaso annunciò le dimissioni, ma ci ripensò. Francescato: servono almeno i fondi destinati dal Cipe al ponte sullo Stretto SIMONE COLLINI Sempre minori sono le somme utilizzabili per gli interventi di previsione, prevenzione e gestione delle emergenze che potranno verificarsi in futuro». La frase è scritta in neretto in un documento depositato a Palazzo Chigi alla fine di gennaio. Titolo: «Le risorse finanziarie assegnate al Dipartimento Nazionale della Protezione Civile per l'anno 2009: un bilancio». E il bilancio, negativo, è tutto in quel passaggio che denuncia il taglio dei fondi destinati a questo organismo nel 2009, pari a quasi il 20%. Che arriverà poi, sempre rispetto al 2008, a -26,13% nel 2010 e -29,58% nel 2011. Guido Bertolaso, durante un'audizione alla commissione Ambiente della Camera, aveva anche annunciato (chiedendo prima che si spegnessero i microfoni) che si sarebbe dimesso. Berlusconi si affrettò ad assicurare che i soldi sarebbero stati «trovati» e non se ne fece nulla. Ora quel bilancio è possibile leggerlo sul sito web della Protezione civile. Il governo ha assegnato al dipartimento poco più di un miliardo e mezzo di euro, per la precisione 1.608.323.789. «L'importo assegnato quest'anno da un lato risulta inferiore di 289.919.211 euro a quello attribuito per l'anno 2008 (- 18,03%), dall'altro rimane quasi per intero vincolato per legge per il pagamento di impegni di spesa riferiti ad emergenze del 2008 e di anni precedenti (1.466.090.000 euro pari al 91,16%)». Nel documento si evidenzia in particolare il calo del 27,63% (-54 milioni di euro) del "Fondo per la protezione civile", che ha come «tipologia di spesa particolarmente rilevante» quella che «concerne l'attività di previsione, prevenzione e monitoraggio del territorio nazionale per i rischi naturali ed antropici» attraverso centri funzionali e istituzioni scientifiche «per il monitoraggio sismico e vulcanico del paese». E ovviamente, al primo posto viene messo l'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia. Sul potenziamento di questo istituto il governo, durante la discussione della Finanziaria, aveva dato parere contrario. A ricordarlo è il deputato del Pdl Mario Pepe: «Mi ricordo che dissi a Brunetta in Aula "i terremoti non si fermano davanti alla Finanziaria"». L'opposizione evita la polemica in questa giornata, ma il responsabile Ambiente del Pd Ermete Realacci, evocando il piano casa e la possibilità di aumentare del 20% le cubature, fa comunque notare che la natura sismica dell'Italia «richiederebbe la massima attenzione quando si costruisce, che invece viene costantemente disattesa quando si dà il via libera alla deregulation edilizia, alla cementificazione senza qualità, a costruzioni lontane dagli standard antisismici indispensabili nel nostro paese». La portavoce dei Verdi Grazia Francescato punta invece il dito sull'altro progetto caro a Berlusconi: «Ci aspettiamo che quanto stanziato dal Cipe per il ponte sullo Stretto di Messina, opera inutile e dannosa per l'ambiente, venga destinato alla lotta al dissesto idrogeologico e alla messa in sicurezza degli edifici dal rischio sismico». I conti e i rischi

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Missile nordcoreano Scontro all'Onu sulle sanzioni (sezione: Globalizzazione)

( da "Unita, L'" del 07-04-2009)

Argomenti: Cina Usa

Missile nordcoreano Scontro all'Onu sulle sanzioni UMBERTO DE GIOVANNANGELI Kim spacca i Grandi. Il Consiglio di Sicurezza dell'Onu, dopo tre ore di acceso dibattito, non ha trovato l'intesa sulle misure contro la Corea del Nord, nonostante la durissima protesta di Usa, Giappone e Corea del Sud (più i loro alleati) e Kim Jong-il strappa un altro punto a suo favore, dopo il lancio del razzo di domenica. Anche se la messa in orbita del satellite sperimentale sembra a tutti gli effetti non essere riuscito, il «caro leader» ha dimostrato enormi progressi rispetto al flop di luglio 2006 (il razzo esplose dopo 40 secondi), sotto l'aspetto tecnologico con il vettore sparato a oltre tremila chilometri di distanza. SCHIAFFO A OBAMA «I vari Paesi condividono la visione secondo cui l'azione nordcoreana ha gravi effetti su stabilità e sicurezza della regione. Tuttavia, vi è una certa differenza su come affrontare la situazione», ha rilevato il ministro degli Esteri giapponese, Hirofumi Nakasone. Cina e Russia condividono i timori, ma «appaiono caute», ha aggiunto diplomaticamente Nakasone, alle prese con una giornata di colloqui con i suoi omologhi dei Paesi che occupano i seggi permanenti (e con diritto di veto) del Consiglio di sicurezza: Usa, Russia, Cina, Francia e Regno Unito. Pechino e Mosca hanno da subito inviato alla «moderazione» e alla «risposta appropriata» visto che si è trattato - così almeno sembrerebbe - del lancio di un satellite. KIM ESULTA Insomma, Pyongyang ha bloccato la prima onda d'urto, con il Giappone, d'intesa con Washington e Seul, che invece puntava a nuove e pesanti sanzioni. In attesa che si sblocchi lo stallo, con la ricerca di un compromesso, Tokyo ha preannunciato che venerdì deciderà l'adozione di altre «linee guida» contro la Corea del Nord, come detto dal capo di gabinetto, Takeo Kawamura. «È stata una chiara violazione» delle precedenti risoluzioni del Consiglio, dichiara l'ambasciatrice americana Susan Rice. Un'altra risoluzione «sarebbe la risposta più appropriata per una violazione di questa gravità- ha aggiunto- serve una chiara risposta dal Consiglio di Sicurezza». Risposta che al momento non è arrivata. Spiazzando non solo Tokyo e Washington, ma anche Parigi, schierata con la linea della fermezza. Prima della seduta del Consiglio, l'ambasciatore francese all'Onu, Jean-Maurice Ripert, aveva sostenuto che l'obiettivo è di mettere a punto «una risposta forte» alla «provocazione» e alla «minaccia» nord-coreana, se possibile con «una condanna unanime». Le dichiarazioni della Rice fanno seguito alla dura presa di posizione di Barack Obama. Il presidente americano, informato del lancio mentre si trovava a Praga per il vertice Ue-Usa, aveva parlato di «provocazione» sottolineando che la Corea del Nord con questa sfida «si è ulteriormente isolata dalla comunità delle nazioni». L'episodio, aveva aggiunto Obama, ha messo in evidenza l'importanza della lotta alla proliferazione nucleare e sollecita una «forte risposta internazionale». Le sanzioni, in scadenza il 13 aprile, saranno rinnovate per un anno, rispetto ai mesi attuali, prevedendo ad esempio - in base alle indiscrezioni - l'abbassamento del limite per le rimesse dei coreani filo-Nord che risiedono in Giappone. Poca roba, comunque, rispetto ai futuri tavoli negoziali di Kim Jong-il. L'ambasciatore giapponese Yukio Takasu ha chiesto «una risposta chiara, ferma e unita». «Grazie a Dio -ha detto- nulla è precipitato sul Giappone, ma questo non cambia la situazione. È stato un chiaro segno delle intenzioni della Corea del Nord e una minaccia per la pace e la sicurezza, non solo del Giappone». La risposta ferma e unanime chiesta da Obama non è arrivata. La sfida nordcoreana divide il mondo. Una divisione che si manifesta nel Consiglio di Sicurezza dell'Onu: non c'è accordo su una risoluzione.

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Kim spacca i Grandi. Il Consiglio di Sicurezza dell'Onu, dopo tre ore di acceso dibattito, non ha tr... (sezione: Globalizzazione)

( da "Unita, L'" del 07-04-2009)

Argomenti: Cina Usa

Kim spacca i Grandi. Il Consiglio di Sicurezza dell'Onu, dopo tre ore di acceso dibattito, non ha trovato l'intesa sulle misure contro la Corea del Nord, nonostante la durissima protesta di Usa, Giappone e Corea del Sud (più i loro alleati) e Kim Jong-il strappa un altro punto a suo favore, dopo il lancio del razzo di domenica. Anche se la messa in orbita del satellite sperimentale sembra a tutti gli effetti non essere riuscito, il «caro leader» ha dimostrato enormi progressi rispetto al flop di luglio 2006 (il razzo esplose dopo 40 secondi), sotto l'aspetto tecnologico con il vettore sparato a oltre tremila chilometri di distanza. SCHIAFFO A OBAMA «I vari Paesi condividono la visione secondo cui l'azione nordcoreana ha gravi effetti su stabilità e sicurezza della regione. Tuttavia, vi è una certa differenza su come affrontare la situazione», ha rilevato il ministro degli Esteri giapponese, Hirofumi Nakasone. Cina e Russia condividono i timori, ma «appaiono caute», ha aggiunto diplomaticamente Nakasone, alle prese con una giornata di colloqui con i suoi omologhi dei Paesi che occupano i seggi permanenti (e con diritto di veto) del Consiglio di sicurezza: Usa, Russia, Cina, Francia e Regno Unito. Pechino e Mosca hanno da subito inviato alla «moderazione» e alla «risposta appropriata» visto che si è trattato - così almeno sembrerebbe - del lancio di un satellite. KIM ESULTA Insomma, Pyongyang ha bloccato la prima onda d'urto, con il Giappone, d'intesa con Washington e Seul, che invece puntava a nuove e pesanti sanzioni. In attesa che si sblocchi lo stallo, con la ricerca di un compromesso, Tokyo ha preannunciato che venerdì deciderà l'adozione di altre «linee guida» contro la Corea del Nord, come detto dal capo di gabinetto, Takeo Kawamura. «È stata una chiara violazione» delle precedenti risoluzioni del Consiglio, dichiara l'ambasciatrice americana Susan Rice. Un'altra risoluzione «sarebbe la risposta più appropriata per una violazione di questa gravità- ha aggiunto- serve una chiara risposta dal Consiglio di Sicurezza». Risposta che al momento non è arrivata. Spiazzando non solo Tokyo e Washington, ma anche Parigi, schierata con la linea della fermezza. Prima della seduta del Consiglio, l'ambasciatore francese all'Onu, Jean-Maurice Ripert, aveva sostenuto che l'obiettivo è di mettere a punto «una risposta forte» alla «provocazione» e alla «minaccia» nord-coreana, se possibile con «una condanna unanime». Le dichiarazioni della Rice fanno seguito alla dura presa di posizione di Barack Obama. Il presidente americano, informato del lancio mentre si trovava a Praga per il vertice Ue-Usa, aveva parlato di «provocazione» sottolineando che la Corea del Nord con questa sfida «si è ulteriormente isolata dalla comunità delle nazioni». L'episodio, aveva aggiunto Obama, ha messo in evidenza l'importanza della lotta alla proliferazione nucleare e sollecita una «forte risposta internazionale». Le sanzioni, in scadenza il 13 aprile, saranno rinnovate per un anno, rispetto ai mesi attuali, prevedendo ad esempio - in base alle indiscrezioni - l'abbassamento del limite per le rimesse dei coreani filo-Nord che risiedono in Giappone. Poca roba, comunque, rispetto ai futuri tavoli negoziali di Kim Jong-il. L'ambasciatore giapponese Yukio Takasu ha chiesto «una risposta chiara, ferma e unita». «Grazie a Dio -ha detto- nulla è precipitato sul Giappone, ma questo non cambia la situazione. È stato un chiaro segno delle intenzioni della Corea del Nord e una minaccia per la pace e la sicurezza, non solo del Giappone».

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Corea del Nord, schiaffo a Hillary da Russia e Cina (sezione: Globalizzazione)

( da "Stampa, La" del 07-04-2009)

Argomenti: Cina Usa

DOPO IL LANCIO MISSILISTICO DA PARTE DI PYONGYANG I tecnici giapponesi al Pentagono: «Vi siete sbagliati, il test ha avuto successo» Corea del Nord, schiaffo a Hillary da Russia e Cina [FIRMA]MAURIZIO MOLINARI CORRISPONDENTE DA NEW YORK Nessun accordo all'Onu sulla condanna del lancio missilistico della Corea del Nord, mentre l'intelligence giapponese avverte il Pentagono: «Il test ha avuto successo». Il tentativo dell'amministrazione Obama di arrivare alla rapida approvazione di un documento del Consiglio di Sicurezza si è infranto contro l'opposizione di Russia e Cina, sostenute da Vietnam e Libia. Il segretario di Stato Hillary Clinton aveva contattato i colleghi di Russia, Cina, Giappone e Corea del Sud mediando il testo di una risoluzione di condanna e l'ambasciatore Usa al Palazzo di Vetro, Susan Rice, lo aveva redatto convinta di potercela fare a ottenere un voto favorevole sulla base dell'acclarata violazione delle precedenti risoluzioni 1718 e 1695 che impediscono a Pyongyang di condurre test di armi di distruzione di massa. Mosca e Pechino erano però di tutt'altra opinione. La tesi di Zhang Yesui, ambasciatore cinese, è stata che «essendosi trattato di un test missilistico senza testate militari» perché «relativo al lancio di un satellite», non poteva esserci alcuna condanna. «La nostra posizione è che tutti i Paesi interessati devono esimersi dal prendere iniziative che possono portare a un incremento delle tensioni» ha aggiunto. I ripetuti interventi di Susan Rice sulla «violazione avvenuta» sono serviti a poco e Hillary Clinton ha dovuto informare Obama che non c'era accordo non solo sulla risoluzione ma neanche su una dichiarazione da affidare alla presidenza di turno del Consiglio di Sicurezza. Poiché i presidenti di Russia e Cina, Dmitry Medvedev e Hu Jintao, a Londra avevano assicurato a Obama che vi sarebbe stata una «reazione comune» all'eventuale lancio del missile nordcoreano, il Dipartimento di Stato si è trovato a gestire uno stallo all'Onu che non si aspettava. Rice comunque ha gettato acqua sul fuoco: «Non siamo delusi, siamo nel mezzo di un processo diplomatico e serve tempo per comprendere le opinioni di tutti gli attori di importanza critica». Ma i grattacapi coreani per l'amministrazione Obama non finiscono qui. Se il passo falso all'Onu obbliga Hillary per la prima volta a rincorrere Mosca e Pechino, dall'Estremo Oriente è arrivata un'altra doccia fredda quando i tecnici militari hanno rivisto le analisi sul lancio di Pyongyang arrivando alla conclusione che non sarebbe stato un «completo fallimento», come in un primo momento si era pensato al Pentagono. Sono stati i servizi di intelligence di Seul e Tokyo a verificare che il Taepodong II è riuscito a viaggiare per 3500 km rispetto alla gittata massima di 1700 km registrata da un simile lancio avvenuto nel 1998. Se a questo si aggiunge che il Taepodong lanciato il 4 luglio 2006 non era riuscito neanche a decollare ed era caduto in pezzi poco dopo aver acceso i motori, non è difficile comprendere le preoccupazioni di Tokyo e Seul di fronte al «successo ottenuto» dai tecnici balistici di Kim Jong Il. «Lo scopo fondamentale di questo test - ha dichiarato una fonte di intelligence al magazine Time - era di aumentare la gittata del Taepodong II. E' stato il test di un missile intercontinentale camuffato da lanciatore di satellite. Da un punto di vista militare non si può dire che sia stato un fallimento».

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Da Reggi l'appoggio della Consulta Anci ai Comuni colpiti (sezione: Globalizzazione)

( da "Libertà" del 07-04-2009)

Argomenti: Cina Usa

Da Reggi l'appoggio della Consulta Anci ai Comuni colpiti «Vorrei innanzitutto esprimere la solidarietà, mia personale e della Consulta Anci per la Protezione civile alle famiglie delle vittime ed a tutti i sindaci dei Comuni colpiti dal sisma di questa notte». Lo ha dichiarato Roberto Reggi, sindaco del Comune di Piacenza e coordinatore della Consulta dell'Anci. «Dalle notizie raccolte in questa prima fase di rilevazione - ha ribadito Reggi - è emersa la necessità di reperire urgentemente tecnici amministrativi, per il sostegno nella fase di predisposizione dei prossimi interventi». «Come Consulta per la Protezione Civile - aggiunge - ci mettiamo da subito a disposizione per tutte quelle attività necessarie subito dopo la fase della primissima emergenza, ovvero per quegli interventi che non riguardano direttamente la protezione civile nazionale, ma che possono essere di sostegno per le amministrazioni locali coinvolte. Per coordinare tutte queste attività ci siamo dati appuntamento, giovedì a Roma all'Anci». «L'Associazione - conclude Reggi - ha inoltre aperto un conto corrente denominato ANCI - Emergenza Terremoto Abruzzò con le seguenti coordinate IBAN: IT 56 D 03226 03203 000500074907 per raccogliere fondi da destinare alle attività di ricostruzione, secondo criteri che saranno decisi dal Consiglio Nazionale della Associazione». Fin dalle prime ore di ieri mattina il presidente della Regione Emilia Romagna Vasco Errani ha seguito l'evolversi dell'emergenza terremoto in Abruzzo, insieme all'assessore regionale Marioluigi Bruschini e al direttore dell'agenzia regionale di Protezione civile Demetrio Egidi, in costante raccordo con Guido Bertolaso e col presidente dell'Abruzzo Gianni Chiodi. La Protezione civile regionale sta inviando in Abruzzo una sezione della Colonna mobile regionale destinata all'assistenza alla popolazione, due Posti medici avanzati per il soccorso sanitario in collaborazione con il 118, una task force logistica di pronto intervento, due moduli cucine che garantiscono 400 pasti turno, una squadra di geometri e ingegneri volontari specializzati nella rilevazione dell'agibilità degli edifici. È stata altresì allertata una struttura mobile protetta per anziani non autosufficienti; per un totale di 120 tra volontari, funzionari e tecnici di Protezione civile che ieri notte sono arrivati all'Aquila. Prosegue, nel frattempo, il monitoraggio dell'evento sul territorio dell'Emilia-Romagna, che al momento non ha evidenziato danni significativi secondo le verifiche effettuate congiuntamente dalle strutture tecniche della Regione, delle Province e dei Vigili del fuoco. 07/04/2009

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Terremoto, l'Italia che reagisce bene (con qualche eccezione). (sezione: Globalizzazione)

( da "Giornale.it, Il" del 07-04-2009)

Argomenti: Cina Usa

Per una volta l'Italia ha stupito in bene reagendo alla tragedia dell'Abruzzo: anzichè dividersi in polemiche sterili, il Paese si è unito. I soccorsi sono stati rapidi, la solidarietà della gente comune commovente, la reazione dei partiti finalmente responsabile. Ho apprezzato molto l'intervento di Franceschini in Parlamento che, senza se e senza ma, ha offerto il proprio sostegno a Berlusconi che, senza se e senza ma, l'ha accettato. Bene, con qualche ulteriore riflessione: 1) Ora si tratta di continuare su questa strada, scongiurando il rischio, molto alto, che passata l'emozione, prevalgano antiche e cattive abitudini ovvero che i fondi stanziati per la ricostruzione non arrivino mai, o solo in parte, a chi ne ha davvero bisogno. 2) Questa tragedia conferma, purtroppo, la mancanza di una cultura della prevenzione nel nostro Paese. In una zona a forte sismico troppi edifici non sono stati messi a norma e questo spiega perchè a crollare non sono state solo case vecchie ma anche edifici recenti. 3) Nonostante il cordoglio, qualcuno non si è trattenuto dall'insinuare qualche polemica. Per un certo mondo, il solito (ovvero il popolo di Grillo, Travaglio, Di Pietro), il terremoto si poteva prevedere e considera Giuliani, l'esperto che sostiene di averlo annunciato, un incompreso da difendere. Peccato che la sua previsione fosse imprecisa: aveva previsto il sisma per il 29 marzo a Sulmona. Immaginiamo che le autorità gli avessero prestato ascolto: migliaia di persone sarebbero state evacuate, poi il 30 o il 31 marzo fatte rientrare a casa. L'Aquila e i paesi circostanti non sarebbero stati risparmiati dalla scossa che ha colpito il 6 aprile, con epicentro il comune di Catipignano. Ieri ho partecipato a una trasmissione radiofonica in Francia su Rtl e uno dei più famosi sismologi francesi - dunaue senza alcun legame con il governo italiano - ha confermato che è impossibile prevedere i terremoti. La polemica non dovrebbe nemmeno iniziare, ma temo che di Giuliani sentiremo parlare a lungo. Sui blog di Grillo è Di Pietro tira già una certa aria.. sì, diventerà un eroe, un perseguitato, un nuovo simbolo di un'Italia confusamente arrabbiata e facilmente manipolabile. O sbaglio? Scritto in comunicazione, pdl, politica, partito democratico, spin, Italia, società, manipolazione, giornalismo Non commentato » (Nessun voto) Loading ... Il Blog di Marcello Foa © 2009 Feed RSS Articoli Feed RSS Commenti Invia questo articolo a un amico 05Apr 09 Obama è il nuovo Gorbaciov? Ammettiamolo: questo viaggio in Europa e Turchia sancisce un grande successo di immagine per Obama. La stampa lo ha esaltato e non capita mai che un presidente, all'estero, venga accolto da folle in delirio. O meglio: succedeva a Gorbaciov ai tempi della perestroika. Obama in Germania ha parlato a un'assemblea di cittadini adoranti e i sondaggi rivelano che, se si candidasse alle elezioni politiche di fine settembre, batterebbe agevolmente Angela Merkel. Come Gorbaciov ha sposato una donna dal carattere forte, carismatico e capace di rompere gli schemi. La sua straripante popolarità dimostra che gli Usa, quando usano i toni giusti, possono essere ancora amati nel mondo e dunque che l'antiamericanismo non era viscerale, né irreversibile, ma limitato agli eccessi dell'era Bush. Infatti le proteste di strada non erano rivolte contro di lui. L'analogia con Gorbaciov, però, rischia di essere anche politica, sebbene non altrettanto drammatica nell'esito finale. L'esperienza del profeta della glasnost si concluse con il crollo dell'Urss, quella del primo presidente afroamericano difficilmente terminerà con l'implosione degli Stati Uniti. Ma proprio questo primo viaggio ha svelato al mondo un'altra America, meno sicura di sé, improvvisamente umile, a tratti quasi implorante. Quella di un tempo era abituata a imporre i compromessi, quella di oggi dà l'impressione di subirli. Il G20 è stato salutato come un grande successo, ma Washington non ha ottenuto l'impegno di tutti i Paesi a varare una maxi-manovra di stimolo. Dal vertice della Nato si aspettava un impegno ampio e coordinato da parte degli alleati per l'invio duraturo di nuove truppe in Afghanistan, ha ottenuto lo spiegamento di 5mila uomini limitato alle elezioni presidenziali. Eppure nelle scorse settimane aveva esercitato pressioni fortissime per piegare le resistenze degli europei. Inutilmente: per la prima volta il Vecchio Continente può dire no, senza temere lacerazionie tanto meno ritorsioni. La Ue è diventata improvvisamente forte? No, è quella di sempre caotica, litigiosa, multicefala. Semmai è l'America a essere divenuta debole. Obama ha avuto l'onestà intellettuale di ammetterlo: «Siamo stati noi a provocare la crisi finanziaria», da cui, però, gli Stati Uniti non possono uscire da soli. Ha bisogno degli altri, come ben sappiamo. E allora Obama è costretto ad assumere un registro inconsueto per un capo della Casa Bianca: quello del mediatore, dell'amico bonario, del leader che parla poco e ascolta molto. Nei due vertici - G20 e Nato - ha dovuto ritagliarsi un ruolo di negoziatore, di pacificatore. La sua è un'America che tende la mano e riscopre il consenso. Con un dubbio: Obama sta gestendo un periodo di difficoltà transitoria in attesa di riprendere il ruolo di superpotenza o, come Gorbaciov, verrà ricordato come il gestore di un grande Paese che declina tra gli applausi del mondo? Scritto in era obama, crisi, europa, globalizzazione, gli usa e il mondo, germania, francia Commenti ( 38 ) » (7 voti, il voto medio è: 2.86 su un massimo di 5) Loading ... Il Blog di Marcello Foa © 2009 Feed RSS Articoli Feed RSS Commenti Invia questo articolo a un amico 03Apr 09 Dal G20 pochi fatti, molto ottimismo. Basterà? La Merkel ha parlato di un compromesso storico, Obama ieri era raggiante; tutti i leader hanno salutato con enfasi i risultati del G20. Ed è normale che sia così: tentano di infondere fiducia e speranza, nel tentativo, perlomeno, di sbloccare i consumi. E le Borse hanno risposto. Tuttavia analizzando i contenuti ci si accorge che, come previsto, il G20 ha portato poche novità. L'unica è l'aumento dei fondi a disposizione del Fmi: erano previsti 500 miliardi, saranno 750. per il resto: - hanno annunciato che intendono regolamentare gli hedge funds e le agenzie di rating. Bene, ma le norme devono essere ancora stabilite e il dibattito rischia di essere lungo. - secondo Brown "non ci saranno più i bonus per i manager che fanno fallire le società". Era ora, ma più che altro è un auspicio condiviso, perchè ogni Paese, com'è ovvio, deciderà autonomamente se e come realizzarlo. - hanno dichiarato di aver posto le fondamenta per "ripulire i bilanci delle banche dagli asset tossici", ma anche questa è una dichiarazione d'intenti. In realtà, i Paesi continuano a procedere in ordine sparso e un codice comune appare ancora lontano. L'economista Giorgio Barba Navaretti ( vedi l' intervista uscita sul Giornale) rileva due punti innovativi: l'impegno a far ripartire il commercio mondiale e l'ammissione che la crescita non potrà più dipendere solo dagli Usa, ma da quello che definisce "un traino globale", in cui i Paesi come Cina, India, Brasile avranno un ruolo sempre più importante. Ma questo avrà effetto nel lungo periodo: a breve è improbabile che queste economia possano generare una domanda interna molto forte. Complessivamente il G20 è stato insoddisfacente su due punti: - il pacchetto da 1100 miliardi non serve a rilanciare l'economia mondiale - il problema più urgente, quello di una riforma strutturale del sistema finanziario mondiale è irrisolto. Intanto proprio ieri gli Stati Uniti hanno allentato il mark-to-market ovvero la norma che obbligava le banche a valutare ogni giorno il prezzo di mercato dei prodotti finanziari e siccome molti di questi non hanno acquirenti le banche erano costrette a iscrivere a bilancio perdite colossali. Ora invece potranno diluirle nel tempo, nella speranza che in futuro i prodotti tossici valgano più di zero. Insomma , cambiano i parametri anzichè affrontare le cause del male. L'impressione è che il G20 si servito soprattutto a spargere tanta cipria sulla crisi mondiale, nel tentativo di cambiare la psicologia catastrofista dei mercati, infondendo ottimismo, avvalorando l'impressione che la situazione sia sotto controllo. Il tentativo in sè è comprensibile, ma basterà per risollevare l'economia globale? Scritto in spin, era obama, banche, capitalismo, crisi, società, economia, gli usa e il mondo, germania, globalizzazione, europa, francia Commenti ( 44 ) » (5 voti, il voto medio è: 4.6 su un massimo di 5) Loading ... Il Blog di Marcello Foa © 2009 Feed RSS Articoli Feed RSS Commenti Invia questo articolo a un amico 02Apr 09 Che tristezza, la Cnn (e un certo giornalismo). Ieri pomeriggio decine di migliaia di persone hanno preso d'assalto la City, spaccando vetrine delle banche, accerchiando la Banca d'Inghilterra; ci sono stati tafferugli, feriti e un morto. Ieri pomeriggio mi sono sintonizzato sulla Cnn: da sempre in questi frangenti è la più rapida e la più completa; ma ieri sembrava stesse su un altro pianeta. Mentre la protesta esplodeva, la Cnn ci ha parlato di Obama dalla regina, del menu preparato dallo chef dei vip, dei preparativi della cena del G20, ha mostrato fino alla nausea le immagini di Obama sorridente con Medvedev e il presidente cinese Hu Jintao. E i disordini? Un collegamento di un paio di minuti, come si trattasse di un fatto marginale. Le possibilità sono due: o la Cnn ha commesso un grave errore giornalistico oppure ha volutamente minimizzato i disordini di Londra. Propoendo per la seconda ipotesi e vi spiego perchè: da quando negli Usa è esplosa la protesta contro i bonus dei manager Aig, l'establishment finanziario e politico teme che le proteste, per ora isolate, possano estendersi; dunque il messaggio che gli spin doctor trasmettono ai media è di essere cauti, di non infiammare gli animi, di minimizzare. E la Cnn si è adeguata, come se fosse una tv di regime. Da notare che nessun media europeo ha fatto altrettanto, sebbene molti governi siano assai preoccupati e abbiano inviato messaggi analoghi: tutti i mezzi d'informazione, di destra e di sinistra, hanno dato spazio alle proteste, giudicandole, giustamente, una notizia importante. Che tristezza, la Cnn e, purtroppo, non è l'unico episodio negativo che riguarda la stampa americana che negli ultimi anni ha assecondato senza critiche la guerra in Irak, ha censurato inchieste su Madoff (è successo al Wall Street Journal), e per oltre un decennio non ha analizzato, nè denunciato gli abusi e le storture della casta finanziaria di Wall Street, di cui, anzi, era diventata il megafono. E questi non sono che alcuni esempi. La stampa europea (e quella italiana) ha molti difetti, ma per anni abbiamo considerato quella americana come un modello da imitare. Ora non più. Il livellamento, è verso il basso e non è una buona notizia per il giornalismo occidentale. Scritto in manipolazione, era obama, spin, crisi, comunicazione, società, europa, gli usa e il mondo, notizie nascoste, democrazia, globalizzazione, giornalismo Commenti ( 41 ) » (2 voti, il voto medio è: 5 su un massimo di 5) Loading ... Il Blog di Marcello Foa © 2009 Feed RSS Articoli Feed RSS Commenti Invia questo articolo a un amico 31Mar 09 G20, tanto rumore per poco. E l'America non fa più paura. Dunque, ci siamo. Obama arriva oggi a Londra e domani vedrà i leader dei venti principali Paesi industrializzati; ma questo vertice, ritenuto da tutti fondamentale, si concluderà con ogni probabilità con pochi risultati concreti, che non è difficile prevedere: un impegno generico a una nuova regolamentazione degli hedge funds, misure contro i paradisi fiscali, nuovi fondi al Fmi. Le riforme strutturali resteranno nel cassetto e lo strapotere della finanza sull'economia reale non verrà rimesso in discussione: questo espone il mondo a nuovi choc. Una delle novità più importanti riguarda il rapporto tra l'America e l'Europa. Come ho scritto in un pezzo sul Giornale, l"'Europa ha deciso di non seguire l'America sulla via del rilancio economico, perlomeno non secondo le modalità statunitensi. Obama, in circa due mesi, ha approvato misure, che, inclusi i salvataggi delle banche e delle industria in difficoltà, toccheranno l'astronomica cifra di 4500 miliardi di dollari, pari quasi al 30% del Pil. E per settimane l'amministrazione Obama, con il martellante sostegno della stampa, ha tentato di convincere l'Unione europea ad uniformarsi agli Usa. Ma la cancelliera tedesca Merkel, spalleggiata da Sarkozy, ha tenuto duro e ha vinto". I consiglieri della Casa Bianca hanno annunciato che "Obama non insisterà con i leader dei venti Paesi più importanti del pianeta sulla necessità di varare la prima, grande, coordinata manovra mondiale. La bozza della risoluzione, trapelata su un giornale tedesco, esprimerà un auspicio generico, senza alcun vincolo. Come dire: ognuno faccia da sé". L'Europa ritiene più importante salvaguardare la solidità dei conti pubblici e limitare i rischi di un'iperinflazione, l'America, invece, la cui economia è basta al 75% sui consumi, deve far ripartire ad ogni costo l'economia. Il viaggio confermerà la straordinaria popolarità di Obama, ma sarà inconcludente anche su altri dossier, soprattutto sull'Afghanistan: fino a poche settimane fa Washington pretendeva dagli europei l'invio di nuove truppe al fianco dei marines, ma nella Ue questa eventualità è talmente impopolare da indurre i governi a respingere le pressioni americance. E l'America è così debole da abbozzare: al vertice della Nato la questione delle nuove truppe a Kabul passerà sotto traccia. La mia impressione è che politicamente il viaggio di Obama rischia di essere ricordato come il primo di un'America a cui il mondo non riconosce più lo status di superpotenza. Perchè dire no aall'America oggi si può, e non basta un presidente mediatico a ridare prestigio e credibiltà a un Paese a cui il mondo, all'unanimità, rinfaccia la responsabilità della crisi. Scritto in era obama, banche, capitalismo, crisi, economia, europa, gli usa e il mondo, germania, democrazia, globalizzazione, francia Commenti ( 53 ) » (5 voti, il voto medio è: 4.8 su un massimo di 5) Loading ... Il Blog di Marcello Foa © 2009 Feed RSS Articoli Feed RSS Commenti Invia questo articolo a un amico 28Mar 09 Nasce il Pdl, ma saprà darsi un'identità? Nasce il Pdl, bene. E non è difficile prevedere che sarà vincente, perchè Berlusconi è la figura di riferimento da oltre 15 anni e alla maggioranza degli italiani è assai gradira e perchè i partiti conservatori, in Italia, ma non solo, affrontano la crisi meglio di una sinistra moderata che, avendo fatto proprio il dogma liberista (ricordate il libro di Giavazzi e Alesina?), ora appare meno credibile di un centrodestra, dove nel corso degli anni non sono mancate le critiche allo stapotere della finanza e alla deriva morale della società ( vedi Tremonti, Bossi, certi esponenti di An). Tuttavia il Pdl corre lo stesso rischio del Pd, che è fallito perchè non è riuscito a darsi una nuova identità ovvero non ha saputo creare una sintesi innovativa tra i cattolici sociali e i post comunisti. Al Pd, come già osservato su questo blog, manca il senso di appartenenza. La domanda che mi pongo è la seguente: il popolo di Forza Italia e, soprattutto, il popolo di An, che è più piccolo ma più coeso, saprà riconoscersi nel Pdl? Ovvero: il nuovo partito sarà sentito come proprio dai militanti? Avrà una coerenza ideologica, programmatica, sociale? Se la risposta sarà negativa, non è difficile prevedere un aumento dei consensi a Lega e Udc, che hanno già un profilo consolidato e sono facilmente riconoscibili dagli elettori. Il successo del nuovo partito nel medio e lungo periodo si gioca sull'identità. Che dovrà essere forte, autentica, condivisa. O sbaglio? Scritto in politica, pdl, partito democratico, democrazia, Italia Commenti ( 70 ) » (4 voti, il voto medio è: 4.5 su un massimo di 5) Loading ... Il Blog di Marcello Foa © 2009 Feed RSS Articoli Feed RSS Commenti Invia questo articolo a un amico 25Mar 09 Ma il mercato distorce la realtà? Soros dice di sì. Di questi tempi abbiamo parlato molto di economia e mi spiace dover restare in tema, ma sono rimasto colpito da questa affermazione di George Soros, l'ex speculatore che affossò la lira e la sterlina negli anni Novanta e che ora è diventato un guru economico-filosofico-filantropico. Con i mercati ha guadagnato miliardi e i fondi Hedge da lui creati continuano a guadagnarne molti (pare). Eppure ieri durante un incontro con il minostro del Tesoro Usa Geithner ha pronunciato questa frase che ha scioccato l'America: "L'idea che i mercati (finanziari) siano in grado di correggersi da soli si è dimostrata falsa. I mercati, anzichè rispecchiare la realtà sottostante, la distorgono sempre". La mia prima reazione è stata di stizza: ma come, proprio lui fa queste considerazioni? Il personaggio non è certo coerente.. ma, pensandoci bene, forse non ha tutti i torti. Mi spiego: io sono da sempre un liberale e penso che l'economia di mercato abbia consentito di portare sulla via del benessere intere nazioni. Ma ho l'impressione - anzi, la certezza - che i mercati finanziari oggi non siano il risultato del normale incrocio tra domanda e offerta. E questo a causa dei derivati e dei prodotti di ingegneria finanziaria. Qualcuno sa dirmi l'utilità di questi strumenti? Nati a fin di bene ovvero per permettere agli operatori e agli industriali di cautelarsi contro rischi di cambio o sbalzi nelle quotazioni, sono diventati dei mostri che con l'effetto leva consentono profitti o perdite inimmaginabili. Ma servono all'economia reale? Consentono una miglior valutazione delle società quotate? La risposta a queste domande è no: non servono a nulla se non a una certa finanza. E l'effetto leva è così vertiginoso da distorgere molte valutazioni, accentuando spasmodicamente i movimenti al rialzo o al ribasso di borse, valute, materie prime, obbligazioni. Ricordate il petrolio? Su su fino a 150 dollari, poi già sotto i 40, il dollaro che passa da 1,25 a 1,45 in dieci giorni e poi torna a 1,25. Tutto questo è innaturale e superfluo. E allora perchè non limitarli o addirittura abolirli, progressivamente? I trader, certi banchieri, gli speculatori hanno già fatto abbastanza danni. Che la festa finisca e che il mercato torni ad essere il mercato, in un'ottica autenticamente liberale. Domanda: Che Soros abbia ragione? Scritto in capitalismo, crisi, banche, manipolazione, globalizzazione, economia, notizie nascoste Commenti ( 91 ) » (6 voti, il voto medio è: 4.33 su un massimo di 5) Loading ... Il Blog di Marcello Foa © 2009 Feed RSS Articoli Feed RSS Commenti Invia questo articolo a un amico 24Mar 09 Il piano Geithner? Un'altra beffa. I mercati finanziari hanno reagito con entusiasmo al piano del ministro del Tesoro americano Geithner e non è difficile capire perchè: non fa altro che prorogare lo strapotere della casta finanziaria di Wall Street. Come hanno evidenziato alcuni commentatori (segnalo al riguardo l'ottimo fondo di Luigi Zingales sul Sole 24Ore), la manovra messa a punto dall'Amministrazione Obama si risolve in uno straordinario regalo alle banche che hanno provocato il dissesto finanziario, in un incentivo agli hedge funds che potranno indebitarsi a spese del contribuente, e persino in un premio alle agenzie di rating che per valutare i nuovi fondi di asset tossici intascheranno un miliardo di dollari. Sul Giornale di oggi do voce anche a un'illustre economista, Alice Rivlin, ex membro del board della Federal Reserve, che sebbene con qualche perplessità difende il piano. Tuttavia resto molto scettico, per queste quattro ragioni: 1) Il piano ignora le cause strutturali del dissesto. Anche se avesse successo, non impedirebbe alle banche di ripetere gli stessi errori del passato. infatti, secondo voci accreditate, gli istituti bancari non hanno ancora rinunciato alle operazioni di ingegneria finanziaria, insomma continuano a trastullarsi con derivati, cartolarizzazioni, eccetera. 2) Il fondo dovrebbe essere alimentato con mille miliardi di dollari, ma l'ammontare dei debiti tossici è di gran lunga superiore a questa pur ingente cifra. Verosimilmente, non sarà sufficiente per risanare completamente i bilanci delle banche. 3) La Cina è sempre più diffidente nei confronti degli Stati Uniti e sempre meno disposta a indebitarsi in dollari. Ieri, d'accordo con la Russia, ha lanciato l'idea di una moneta globale al posto della valuta statunitense. L'ipotesi appartiene a un futuro lontano. Ma il solo fatto che venga presa in considerazione è indicativa delle intenzioni di Pechino. 4) L'economia americana si basa per il 75% sui consumi e le misure varate dal governo faranno esplodere prima il deficit e poi il debito pubblico, che potrebbe arrivare in appena due anni all'80% del Pil. E ci vorranno molti anni per riconvertirla all'industria. Le sue debolezze sono strutturali. L'ottimismo di molti operatori è davvero giustificato? Scritto in banche, capitalismo, crisi, era obama, economia, cina, globalizzazione, gli usa e il mondo Commenti ( 63 ) » (3 voti, il voto medio è: 5 su un massimo di 5) Loading ... Il Blog di Marcello Foa © 2009 Feed RSS Articoli Feed RSS Commenti Invia questo articolo a un amico 21Mar 09 Non chiedete a Obama di essere spontaneo Ma Obama è davvero un grande comunicatore? Ne dubito. O meglio, dipende dalle circostanze. Come spiego in un articolo pubblicato oggi sul Giornale, il presidente degli Stati Uniti è soprattutto un grande interprete, ma solo di discorsi scritti, spesso da altri. Sa leggere, sa recitare bene. Ma è terrorizzato quando deve parlare a braccio. Infatti, ha sempre appresso il teleprompter (vedi foto) ovvero il "gobbo elettronico", anche quando deve intervenire in pubblico solo per pochi secondi. Non sa improvvisare, non sa essere spontaneo. Io dico: non paragonatelo a Roosevelet, nè a Kennedy, nè a Reagan. Quella era un'altra categoria. Obama senza il suo spin doctor David Axelrod è perso. Scritto in spin, comunicazione, era obama, presidenziali usa, gli usa e il mondo, giornalismo Commenti ( 72 ) » (4 voti, il voto medio è: 4.75 su un massimo di 5) Loading ... Il Blog di Marcello Foa © 2009 Feed RSS Articoli Feed RSS Commenti Invia questo articolo a un amico 19Mar 09 Proteste alla Sapienza e degli islamici, la legge vale per tutti? Ieri altri tafferugli alla Sapienza. Gli studenti volevano improvvisare un corteo non autorizzato e la polizia lo ha impedito; da qui gli scontri. A mio giudizio la polizia ha ragione; mi chiedo però perchè lo stesso criterio non sia stato usato in occasione delle proteste degli estremisti islamici di gennaio, durante le quali, per ben 4 volte i manifestanti hanno deviato dal percorso autorizzato per andare a pregare di fronte al Duomo e al Colosseo. In quell'occasione, a Milano come a Roma, le forze dell'ordine hanno lasciato fare. E purtroppo credo che lo stesso accadrebbe se gli islamici tentassero un'altra prova di forza; perchè è relativamente semplice contrastare qualche centinaio di studenti su di giri, ma è troppo rischioso far rispettare la legge se a violarla è una minoranza musulmana ormai molto numerosa composta da centinaia di migliaia di persone, che potrebbero provocare sommosse di piazza. E se osservo quel che accade all'estero non trovi motivi di conforto: a Parigi la polizia non ha più il controllo di alcuni quartieri di periferia e gli agenti hanno paura di uscire dai commissariati, mentre in America Sean Penn ha fatto tagliare i passaggi che lo riguardano in un film che denuncia le difficoltà di integrazione di certe minoranze, tra cui quella islamica, mostrando scene forti, come quella di una ragazza iraniana uccisa in nome dell' «onore» da un familiare che ne rimproverava la condotta di vita non conforme alle tradizioni e ai dettami della religione. Le proteste dell'associazione degli iraniani è stata così veemente da indurre l'attore, famoso per il suo impegno civile, a una clamorosa retromarcia. E la situazione rischia di peggiorare ulteriormente. Che fare? Bisogna arrivare al punto di limitare drasticamente l'immigrazione musulmana privilegiando quella di minoranze, come i filippini, che si integrano facilmente? Scritto in notizie nascoste, società, Italia, gli usa e il mondo, francia, immigrazione, islam Commenti ( 181 ) » (6 voti, il voto medio è: 5 su un massimo di 5) Loading ... Il Blog di Marcello Foa © 2009 Feed RSS Articoli Feed RSS Commenti Invia questo articolo a un amico Post precedenti Chi sono Sono inviato speciale di politica internazionale. Sposato, ho tre figli. Risiedo a Milano e giro il mondo. 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Grazie Marina, sei molto gentile, ma no ho voglia di cucinare, poi non ho neanche un... Ultime news Le vittime sono 179. Si continua a scavareIl premier: "Abbiamo i fondi, costruiremo una new town all'Aquila"La denuncia di Giuliani: "Io lo avevo previsto" Bertolaso: "Impossibile"Onna, il paese che non c'è Cancellato in 20 secondiQuei piccoli sepolti vivi abbracciati alla mammaTurchia, Obama svolta: "Mai in guerra con Islam"Ferrari, rischia SchumacherEternit, chiesti danni per 246 milioni "Hanno distrutto 3mila famiglie"Matrimonio? 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TERREMOTO: MARONI, PROTEZIONE CIVILE TRA LE MIGLIORI AL MONDO. (sezione: Globalizzazione)

( da "Asca" del 07-04-2009)

Argomenti: Cina Usa

TERREMOTO: MARONI, PROTEZIONE CIVILE TRA LE MIGLIORI AL MONDO (ASCA) - Roma, 7 apr - Quella italiana e' ''tra le migliori Protezioni civili al mondo'' e lo ha dimostrato anche nella tragedia di ieri con il terremoto in Abruzzo. A rispondere ad alcune polemiche sollevate nelle ore scorse sui presunti ritardi nell'approntare le sistemazioni per la notte per gli sfollati e' stato il Ministro dell'Interno, Roberto Maroni. Parlando a ''Panorama del giorno'' il responsabile del Viminale ha chiarito che entro oggi saranno approntate tutte le tende necessarie e che gia' oltre 10 mila posti erano disponibili negli alberghi della costa abruzzese ma che, ''comprensibilmente'' molti hanno preferito dormire in macchina per non allontanarsi dalle proprie case. ''Ma la Protezione civile si e' mossa immediatamente, con grandissima rapidita' e in modo molto efficace e questo a dimostrazione che il sistema di Protezione civile che c'e' in Italia e' tra i migliori al mondo''. Gc/sam/alf

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Da Roma le prime colonne mobili di soccorso (sezione: Globalizzazione)

( da "Giornale.it, Il" del 07-04-2009)

Argomenti: Cina Usa

n. 83 del 2009-04-07 pagina 3 Da Roma le prime colonne mobili di soccorso di Claudio Pompei Tutti si sono rimboccati le maniche per portare aiuti alle popolazioni colpite dal terremoto. Centinaia di uomini e mezzi della Protezione civile del Campidoglio, della Regione Lazio e della Provincia. Cinque elicotteri da Viterbo EMERGENZA I vigili del fuoco della Capitale richiamano tutto il personale fuori servizio Sono bastate poche ore, tra ieri notte a ieri mattina, per passare dalla paura alla necessità di rimboccarsi le maniche per portare aiuto in fretta nei centri dell'Abruzzo colpiti dal terremoto. La solidarietà concreta è scattata nel cuore dei romani, molti dei quali - dipendenti dei vigili del fuoco, delle forze dell'ordine o di aziende pubbliche - si sono presentati al lavoro di buon'ora, pur non essendo di turno, per mettersi a disposizione del coordinamento della Protezione civile. E tutti, ognuno nel proprio ambito - hanno contribuito all'organizzazione della macchina dei soccorsi. Tra le prime a imboccare la Roma-L'Aquila è stata la colonna mobile della Protezione civile del Comune di Roma che il sindaco Gianni Alemanno ha fatto approntare: si tratta di una squadra composta da oltre 60 uomini tutti addestrati nel montaggio delle tende, pienamente autonoma, essendo attrezzata con una cucina da campo, due tende da 70 posti, due bobcat, camion e i diversi attrezzi a mano. La colonna mobile del Campidoglio è giunta più tardi al campo sportivo «Centi Colella», non lontano dall'ospedale San Salvatore dell'Aquila, dove è stata allestita una tendopoli. Anche l'Ama partecipa con ulteriori 25 operatori dotati di radio portatili e 12 mezzi speciali. Centocinquanta, invece, i vigili del fuoco partiti da Roma per partecipare alle operazioni di soccorso in Abruzzo, con 50 mezzi mobilitati. Alle 5 di ieri sono arrivati nei centri colpiti i primi soccorsi dal Comando provinciale dei vigili del fuoco di Roma con tre sezioni operative provenienti dall'Eur, Tuscolano II e La Rustica. Sono stati, inoltre, raddoppiati i turni operativi e richiamato il personale fuori servizio. I vigili di Roma stanno operando sia nel capoluogo abruzzese che nei piccoli paesi limitrofi per soccorrere persone rimaste tra le macerie. La Protezione civile della Regione Lazio ha coordinato i contributi e gli aiuti provenienti dalle diverse regioni d'Italia. In Abruzzo sono state inviate le 4 cucine da campo in dotazione alla Protezione civile regionale, in grado di preparare contemporaneamente circa 2000 pasti l'ora. Al momento sono in tutto circa 300 i volontari che stanno collaborando nell'emergenza, alla ricerca delle persone rimaste tra le macerie. Dopo le operazioni di monitoraggio del territorio laziale, ieri mattina sono partite tre colonne mobili. La Protezione civile del Lazio è contattabile al numero 803 555 attivo 24 ore su 24». «La Provincia di Roma - ha spiegato l'assessore Ezio Paluzzi - ha messo a disposizione 20 pattuglie composte da 40 agenti della polizia provinciale per offrire soccorsi alla popolazione e per presidiare il territorio». Da Civitavecchia è partita un'altra squadra composta da 9 vigili del fuoco, un camper polilogistico con posti letto e gruppo elettrogeno, un mezzo «CT 90» per intervenire su crolli e puntellamenti, due camion a trazione integrale, uno per il trasporto di materiale nelle zone impervie e un altro per il trasporto di personale. Nella base dell'Aviazione dell'Esercito di Viterbo, da dove ieri mattina sono decollati un elicottero e un aereo con compiti di ricognizione in Abruzzo, sono stati messi a disposizione altri cinque elicotteri: due Ch47, due Nh90 e un Ab 412, tutti predisposti per il soccorso sanitario. © SOCIETà EUROPEA DI EDIZIONI SPA - Via G. Negri 4 - 20123 Milano

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Una gara di solidarietà: in arrivo case di legno e sacche di sangue (sezione: Globalizzazione)

( da "Giornale.it, Il" del 07-04-2009)

Argomenti: Cina Usa

n. 83 del 2009-04-07 pagina 11 Una gara di solidarietà: in arrivo case di legno e sacche di sangue di Redazione I primi aiuti regione per regione: PVALLE D'AOSTA Trenta volontari della Protezione civile e un' unità sanitaria, con un elicottero. PTRENTINO Circa 70 vigili del fuoco volontari. PLOMBARDIA Centinaia di volontari e tecnici della Protezione civile e della Croce rossa, con relative attrezzature, più un centinaio di persone messe a disposizione dall'Areu (Azienda regionale emergenza urgenza) con sette posti medici avanzati. La Regione ha messo a disposizione quasi duemila sacche di sangue, ma in tutta Italia è corsa alle donazioni. PPIEMONTE Due autocarri con due cucine, un Tir con modulo mensa, un'ambulanza, un gruppo elettrogeno e alcune tende. PVENETO Una settantina di vigili del fuoco e una trentina di automezzi, ma raddoppieranno a breve. PLIGURIA 150 volontari della Protezione civile con attrezzature a cui si unirà il personale del 118 regionale. PFRIULI VENEZIA GIULIA In totale 395 i volontari della Protezione civile con 106 mezzi. PEMILIA ROMAGNA 120 volontari della Protezione civile, con due posti medici avanzati, due moduli cucine e una squadra di geometri e ingegneri. PTOSCANA I vigili del fuoco dell'unità specializzata nella ricerca delle persone, più 40 mezzi e 25 tende e attrezzature, con oltre cento volontari. PMARCHE 60 vigili del fuoco e 40 automezzi PLAZIO La Regione ha messo a disposizione 284 posti letto. Al lavoro oltre 460 volontari della Protezione civile. PUMBRIA Una squadra di volontari del gruppo cinofilo della Protezione civile, più 60 casette di legno. A Fermo il sindaco ha messo a disposizione la Casa dello studente e altre strutture pubbliche. PBASILICATA Dalla Regione centomila euro, più risorse umane e materiali. PMOLISE 40 volontari e attrezzature varie PCAMPANIA Due nuclei della Croce rossa, con cucina da campo e unità cinofila. PPUGLIA 7 squadre di soccorso, con unità cinofile. PCALABRIA Specialisti della Protezione civile con due unità cinofile. PSICILIA Pronti a partire volontari, mezzi di trasporto e tecnici della Protezione Civile, dei Comuni, delle Province, e del Genio civile. PSARDEGNA 120 persone con unità cinofile e attrezzature. © SOCIETà EUROPEA DI EDIZIONI SPA - Via G. Negri 4 - 20123 Milano

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Maroni: Protezione civile efficiente, ora più poliziotti contro gli sciacalli (sezione: Globalizzazione)

( da "Rai News 24" del 07-04-2009)

Argomenti: Cina Usa

Roma | 7 aprile 2009 Maroni: Protezione civile efficiente, ora più poliziotti contro gli sciacalli L'Aquila "Gli sfollati li stimiamo meno di 20mila, tra 17mila e 20mila. Già ieri, ma soprattutto oggi saranno approntate tutte le tende necessarie, e in più sono stati trovati oltre 10mila posti negli alberghi della costa abruzzese". Il ministro dell'Interno Roberto Maroni, ospite di Mattino5 fornisce il quadro d'insieme dell'impegno di Protezione civile, Esercito e autorità di governo per alleviare le sofferenze degli abruzzesi colpiti dal terremoto di ieri. "Molti hanno dormito in macchina - ha spiegato il ministro - non perché non ci fosse posto negli alberghi, ma perché hanno voluto dormire vicino alle loro case e alle loro cose, nel timore degli sciacalli, quasi per non credere a quello che è successo. E' normale, pero' voglio sottolineare che la Protezione civile, il sistema, si è mosso immediatamente, con grandissima rapidità e in modo molto efficace, a dimostrazione che il sistema di Protezione civile in Italia è tra i migliori al mondo". Contro gli sciacalli Maroni ha parlato anche dell'impegno delle forze dell'ordine: "Ieri sono andato con il capo della polizia a L'Aquila: abbiamo inviato subito 100 poliziotti e 100 carabinieri in aggiunta a quelli che erano già lì proprio per combattere questo fenomeno. Oggi rafforzeremo questo contingente così come quello dei vigili del fuoco: saranno quasi 2000, anche perché devono dare il cambio a quelli che lavorano ininterrottamente dalle 5 di ieri mattina per estrarre le persone dalle macerie. E' uno sforzo enorme che però siamo perfettamente in grado di sostenere. C'è una solidarietà nazionale molto forte, tutte le strutture dei Vigili del fuoco regionali sono state mobilitate e sono pronte a recarsi a L'Aquila. Naturalmente in modo ordinato e coordinato per evitare di ammassare persone che a volte creano più problemi che benefici. Tutto è coordinato dal centro della protezione civile". Finanziare soccorsi e ricostruzione Sulle risorse che il governo metterà a disposizione per l'emergenza e la ricostruzione, Maroni ha spiegato che "sono già state annunciate ieri, domani ci sarà un'altra riunione del Cdm per stanziare fondi adeguati. Adesso l'emergenza è una sola: salvare da sotto le macerie chi è ancora vivo. Il lavoro di ricerca non può che essere manuale, ma poi passata questa fase di emergenza penseremo alla ricostruzione. Dovremo mettere mano rapidamente evitando quello che e' successo in passato, episodi di spreco e lentezza negli interventi che sono ancora nella memoria di molti". Le spese per le forze dell'ordine "Le stime per il sistema del ministero dell'Interno - ha aggiunto Maroni - per i prossimi sei mesi: dal mio punto di vista ho previsto 130 milioni di euro, per quanto riguarda le forze dell'ordine e i vigili del fuoco. Ieri nel Consiglio dei ministri il tema non ha costituito un problema: per questa emergenza nazionale saranno trovate tutte le risorse che serviranno: per la fase di prima assistenza che è in corso, per la fase di sistemazione temporanea di chi ha perso la casa e per la fase di ricostruzione".

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Terremoto: Romagna in colonna Tanti i volontari in Abruzzo (sezione: Globalizzazione)

( da "Fò Romagna, Il" del 07-04-2009)

Argomenti: Cina Usa

Versione stampabile Dopo l'allarme nel forlivese, la tragedia dell'Aquila Terremoto: Romagna in colonna Tanti i volontari in Abruzzo Mentre è ancora in corso una ricognizione per verificare se ci sono stati danni sul nostro territorio, i primi volontari della Protezione Civile delle province di Forlì-Cesena, Ravenna e Rimini sono già in Abruzzo, nelle zone più colpite dal terremoto che ha raso al suolo interi paesi. Da Forlì e Ravenna sono già partiti volontari e vigili del fuoco. In allerta centinaia di volontari e operatori professionali. Le tragiche scosse in Abruzzo hanno seguito di poche ore l'allarme in Romagna Mentre è ancora in corso una ricognizione per verificare se ci sono stati danni sul nostro territorio, i primi volontari del servizio di Protezione Civile delle province di Forlì-Cesena, Ravenna e Rimini sono già in partenza per le zone dell'Abruzzo colpite dal terremoto che ha raso al suolo interi paesi. Da Forlì e Ravenna sono già partiti volontari e vigili del fuoco. A seguito dell'evento sismico che ha scosso Forlì e la Romagna alle 22,26 di domenica 5 aprile, l'Assessorato alla Protezione Civile della Provincia di Forlì-Cesena comunica che la scossa registrata, pari 4.6 della scala Richter, ha interessato principalmente i comuni della pianura forlivese, ma è stata avvertita distintamente su tutto il territorio provinciale. Si è trattato di un sisma profondo a carattere sussultorio. L'Ufficio Protezione Civile e le 34 associazioni della rete del Volontariato si sono attivati per effettuare una ricognizione dei danni. Al momento non risultano conseguenze sul territorio. La ricognizione è in stretta collaborazione con i Comuni ed il Comando dei Vigili del Fuoco e riguarda soprattutto gli edifici di interesse pubblico. Per quanto riguarda il gravissimo sisma che ha colpito l'Abruzzo alle 3.30 di lunedì mattina, poche ore dopo la scossa che aveva destato allarme nel forlivese, è in partenza la Colonna Mobile della Protezione Civile della Regione Emilia-Romagna che può contare su 30 mezzi di trasporto, 120 volontari, un presidio medico avanzato e un modulo di assistenza alla popolazione. A questa prima fase di intervento è interessata anche la Protezione Civile di Forlì-Cesena, che infatti è stata allertata ed è perciò pronta a recarsi sui luoghi del disastroso terremoto. In particolare lunedì alle ore 17 è partita per l'Abruzzo una prima squadra formata da 4 volontari (2 di Forlimpopoli e altrettanti di Modigliana) del Coordinamento Provinciale, mentre hanno già dato la disponibilità altre Associazioni presenti nel territorio di Forlì-Cesena. Da Ravenna sono partiti 9 vigili del fuoco con 3 mezzi di soccorso. Altri convogli partono in queste ore dalle province di Ravenna e Rimini. A disposizione tende da campo, viveri, unità cinofile e quant'altro potrà essere utile a soccorrere i terremotati abruzzesi sotto il coordinamento della Protezione Civile nazionale. Italia ancora una volta salvata da grande cuore del volontariato. Ma la prevenzione? (06 aprile 2009)

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Terremoto in Abruzzo: centinaia i morti, 100mila sfollati, paesi interi sotto le macerie (sezione: Globalizzazione)

( da "Panorama.it" del 07-04-2009)

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- Italia - http://blog.panorama.it/italia - Terremoto in Abruzzo: centinaia i morti, 100mila sfollati, paesi interi sotto le macerie Posted By redazione On 6/4/2009 @ 19:56 In Headlines | 13 Comments Proseguono le ricerche tra le macerie a l'Aquila e negli altri centri abruzzesi colpiti dal sisma di questa notte; finora sono oltre 170 le vittime accertate, 1500 le persone ferite nei crolli, centinaia ancora quelle disperse e il 50% delle case inagibili. Il numero degli sfollati nel frattempo dovrebbe aver raggiunto quota 100 mila. Questi i numeri del triste [1] bilancio, ancora provvisorio, del terribile terremoto che ha colpito questa notte L'Aquila e molti piccoli paesi della provincia. La scossa che distrugge, che spezza vite, sogni, storie e futuro è arrivata poco dopo le 3,30 di questa notte l'Abruzzo. Utilizzando la scala di magnitudo del momento sismico, che aggiorna la Richter, l'energia scatenata dal terremoto in Abruzzo è stata pari a 6,2. In base alla classica scala Richter, il sisma ha avuto un'intensità di 5,8. Al terremoto hanno fatto seguito altre scosse di assestamento, di minore ma comunque eccezionale intensità, che non sono ancora cessate e che rendono ancora più drammatico il lavoro dei soccorritori (qui un resoconto dettaglaito[2] del numero delle vittime, paese per paese). A L'Aquila, dove ci sono almeno 15 morti, è crollato un intero piano della Casa dello Studente (che ospitava circa 80 ragazzi); è stato reso inagibile l'ospedale cittadino, rimasto senza acqua potabile, ed è crollato il campanile di una chiesa del centro. I feriti più gravi de L'Acquila sono stati trasferiti con elicotteri in altre Regioni. Un ospedale da campo è stato messo in piedi presso lo stadio cittadino. Tutta la cittadinanza è in strada. E il sindaco ha invitato a lasciare immediatamente il centro storico, per non intralciare il lavoro dei soccorritori. La struttura dell'ospedale non ha retto: è inagibile al 90%. Un'ala è crollata. E il nosocomio è senza acqua potabile. Non c'è stato approvvigionamento attraverso la protezione civile, il bar dell'ospedale è inutilizzabile perchè crollato così come il deposito del nosocomio. Nonostante i problemi e i disagi centinaia di persone sono accampate in attesa di soccorsi davanti all'ospedale dell'Aquila, che non è stato evacuato. Al nosocomio sta arrivando un flusso continuo di persone, alcuni addirittura svestiti, con ferite di vario genere, sotto choc e piangenti. La cappella del San Salvatore è diventata la corsia più affollata dove i medici stanno curando i numerosi feriti. Il caos non accenna a rientrare e tutti gli spazi che non sono stati considerati a rischio da parte dei tecnici della protezione civile vengono utilizzati come ricovero per malati. Naturalmente gli spazi maggiormente occupati sono quelli all'aperto dove continuano ad arrivare feriti lievi, ma anche con gravi traumi. Questi ultimi vengono indirizzati con gli elicotteri negli altri ospedali regionali. È un via vai di mezzi aerei senza soluzione di continuità. Anche la provincia, una delle più grandi d'Italia, è stata devastata: una delle situazioni più drammatiche è da segnalare a Onna, una ventina morti, dove il 90 per cento delle case è stata devastata e una parte della montagna è completamente crollata; a Paganica, 6 morti, con il centro storico completamente distrutto, a Tempera, a Castelnuovo Calvisio, dove l'intero centro storico raso al suolo, cinque vittime, Poggio Picenze (cinque morti, tre bambini e due mamme). In molti paesi come Santo Stefano di Sessanio, Castelvecchio Calvisio, San Pio, Villa Sant'Angelo, Fossa, Ocre, San Demetrio e i centri dell'Altopiano delle Rocche, sono distrutte moltissime abitazioni del centro storico, mentre presentano danni costruzioni più recenti e anche in cemento armato. Secondo il ministro Maroni il conto delle vittime potrebbe salire fino a 150. Numerosi i dispersi: al momento si parla di almeno un centinaio di persone, mentre i feriti superano quota 1.500. Alcuni feriti stanno arrivando anche a Roma per essere ricoverati nelle strutture sanitarie della Capitale. In queste ore, ha reso noto la direzione sanitaria del Gemelli, "stanno giungendo dall'Abruzzo diversi pazienti, tutti con mezzi propri. Crediamo che con il passare delle ore" hanno sottolineato dal Policlinico "andrà aumentando l'afflusso negli ospedali di Roma di pazienti provenienti dalle zone colpite dal sisma". Al trasporto dei feriti più gravi contribuiscono anche quattro elicotteri dei vigili del fuoco. Una situazione "bruttissima" la definiscono i soccorritori giunti sul posto, che ricorda quella del terremoto dell'Umbria. La macchina dei soccorsi si è messa in moto e il ministro Sacconi ha invitato la cittadinanza a donare il sangue per i feriti. Anche i grandi ospedali romani sono stati allertati. Unità di crisi sono state già organizzate all'Ospedale Pediatrico Bambino Gesù e al Policlinico Gemelli. Roma, infatti, potrebbe accogliere i feriti più gravi per gli interventi operatori o per i ricoveri. "Questa è la peggiore tragedia di questo inizio millennio", la definisce Guido Bertolaso, capo della Protezione civile e sottosegretario alla presidenza della Consiglio, secondo cui l'intensità del sisma è paragonabile se non superiore al terremoto che ha colpito l'Umbria e le Marche nel 1997. Silvio Berlusconi (che ha rinunciato al suo viaggio a Mosca e si sta recando all'Aquila) ha firmato il decreto per lo stato di emergenza nazionale con il quale sarà nominato commissario straordinario del governo. Sono arrivati a l'Aquila anche il Capo della Polizia Manganelli e il ministro Maroni. Il ministro dell'Interno, al termine di un incontro con il capo della Protezione civile Bertolaso, ha assicurato che "gli sfollati saranno tutti sistemati in alberghi o nelle strutture che sono in corso di costruzione. Il tutto sarà fatto in tempi rapidi". Colonne di soccorsi stanno arrivando all'Aquila da tutta Italia. È stato dato il via libera alla colonna mobile della Protezione civile del Comune di Roma: è composta da oltre 60 uomini della Protezione civile tutti addestrati nel montaggio delle tende, ed è pienamente autonoma, essendo attrezzata con una cucina da campo, due tende da 70 posti, due bobcat, camion e i diversi attrezzi a mano. La sua destinazione è il campo sportivo Centi Colella, non lontano dall'Ospedale San Salvatore dell'Aquila, dove verrà allestita una tendopoli. La Regione Lombardia ha già inviato una squadra di tecnici addetti alla verifica della situazione e all'organizzazione delle risorse sul campo, e ulteriori aiuti sono previsti per le prossime ore. La Protezione civile tra l'altro sta preparando il materiale per allestire una tendopoli per 250 persone e un posto medico avanzato con 7 operatori e tre automezzi. A breve dovrebbero inoltre partire 30 tecnici della Regione e di Arpa Lombardia per verificare l'agibilità degli edifici. Dall'Emilia-Romagna sono partiti 30 mezzi e 120 volontari coordinati dalla Protezione Civile regionale, mentre il Comune di Bologna organizzerà una raccolta di fondi. Guarda il VIDEO servizio LEGGI ANCHE: [3] Terremoto, i precedenti: questi i terremoti più gravi in Italia. [4] Guarda la GALLERY - [5] La mappa: le zone più colpite - Partecipa al [6] FORUM - Guarda il VIDEO

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TERREMOTO: MARONI, PROTEZIONE CIVILE TRA LE MIGLIORI AL (sezione: Globalizzazione)

( da "Virgilio Notizie" del 07-04-2009)

Argomenti: Cina Usa

(ASCA) - Roma, 7 apr - Quella italiana e' ''tra le migliori Protezioni civili al mondo'' e lo ha dimostrato anche nella tragedia di ieri con il terremoto in Abruzzo. A rispondere ad alcune polemiche sollevate nelle ore scorse sui presunti ritardi nell'approntare le sistemazioni per la notte per gli sfollati e' stato il Ministro dell'Interno, Roberto Maroni. Parlando a ''Panorama del giorno'' il responsabile del Viminale ha chiarito che entro oggi saranno approntate tutte le tende necessarie e che gia' oltre 10 mila posti erano disponibili negli alberghi della costa abruzzese ma che, ''comprensibilmente'' molti hanno preferito dormire in macchina per non allontanarsi dalle proprie case. ''Ma la Protezione civile si e' mossa immediatamente, con grandissima rapidita' e in modo molto efficace e questo a dimostrazione che il sistema di Protezione civile che c'e' in Italia e' tra i migliori al mondo''.

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Sfollati si rifugiano a San Benedetto. Protezione Civile pronta a partire (sezione: Globalizzazione)

( da "Quotidiano.it, Il" del 07-04-2009)

Argomenti: Cina Usa

Sfollati si rifugiano a San Benedetto. Protezione Civile pronta a partire San Benedetto del Tronto | Due sono le famiglie aquilane che nel corso della notte sono state ospitate presso un appartamento di Via Formentini a San Benedetto, mentre la Protezione Civile attende l’ok dalla Regione per recarsi sul posto della tragedia. di Stefania Serino i soccorsi sul luogo del disastro Anche San Benedetto del Tronto partecipa alla gara di solidarietà partita a seguito del violento sisma che alle 3.32 del mattino di lunedi 6 aprile ha messo in ginocchio l'Abruzzo dove attualmente si contano 179 vittime accertate e 17mila senza tetto. Tra gli sfollati che hanno trovato ricovero presso le prime tendopoli allestite o presso le strutture alberghiere della costa, due sono state le famiglie ospitate a San Benedetto del Tronto in un appartamento di Via Formentini messo a disposizione di un privato cittadino sambenedettese grazie al coordinamento della Protezione Civile, Polizia Municipale e Caritas diocesana. "Ci siamo attivati immediatamente dopo il verificarsi del sisma - dice Gualtiero Chiappini responsabile P.C. - presidiando la nostra sede di Viale dello Sport. Non appena è terminata la scossa sono stato contattato dai miei superiori della Regione da cui si attende l'ok per recarsi sul posto della tragedia poiché non è ancora terminato l'allestimento delle tendopoli. Intanto - continua - ci siamo dati da fare accompagnando questa notte notte due famiglie terremotate, che abitavano a L'Aquila proprio nella zona del centro storico maggiormente colpita. Insieme al Capo della Polizia Municipale abbiamo condotto le due famiglie presso un appartamento di Via Formentini messo a disposizione da un privato cittadino di San Benedetto mentre due componenti delle famiglie sono stati ricoverati presso l'Ospedale Civile Madonna del Soccorso ma sembra che le loro condizioni siano buone. Alle famiglie ospitate abbiamo consegnato viveri e beni di prima necessità grazie al supporto della Caritas." E purtroppo anche la Regione Marche è rimasta coinvolta seppur non completamente in questa immane tragedia come fa sapere lo stesso Chiappini: "due ragazzi marchigiani sono rimasti intrappolati a seguito del crollo della casa dello studente, uno di questi originario di Porto San Giorgio è riuscito a fuggire, mentre l'altro un ventenne di Fermo è rimasto bloccato sotto una trave che gli ha impedito la fuga. Fortunatamente dopo molte ore di lavoro, è stato possibile liberarlo, ma il giovane tuttora sotto shock non ha rilasciato alcuna dichiarazione". Giungono intanto diverse telefonate presso la sede della protezione Civile da parte di sambenedettesi e grottammaresi pronti a mettere a disposizione appartamenti liberi per ospitare gli sfollati. Come pure sono molte le chiamate che continuano ad arrivare da parte di coloro che vorrebbero partire da volontari. "Tuttavia allo stato attuale - fa sapere Chiappini - non è possibile recarsi sul posto se non si è in possesso di regolare tesserino per non incrementare lo stato di disordine e far si che i lavori di soccorso risultino ben coordinati". 07/04/2009

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Sopralluoghi Protezione Civile Comunale con il Sindaco (sezione: Globalizzazione)

( da "Caserta News" del 07-04-2009)

Argomenti: Cina Usa

Martedì 7 Aprile 2009 Sopralluoghi Protezione Civile Comunale con il Sindaco ISTITUZIONI | Aversa "Alle 4 di ieri mattina sono uscito di casa con i ragazzi del nucleo di Protezione Civile Comunale per constatare in prima persona se la Città fosse stata colpita dal terremoto". Così esordisce il sindaco di Aversa Domenico Ciaramella al termine di una lunga giornata di lavoro con il Nucleo comunale di Protezione Civile guidato da Ciro Nugnes. "Già alle 7 di questa mattina abbiamo avuto la certezza che le scuole non avevano subito alcun danno e che potevano essere tranquillamente aperte – spiega il primo cittadino del capoluogo normanno- Inoltre abbiamo appurato che tutti gli edifici presenti sul territorio cittadino non hanno subito alcun danno, si è solo verificata la caduta di qualche calcinaccio nel centro storico. Il mio ringraziamento al culmine di questa lunga giornata – ha detto ancora Ciaramella- non può non andare a tutti i volontari del Nucleo Comunale di Protezione Civile. Sono orgoglioso del lavoro che hanno svolto quest'oggi. Un lavoro che, ancora una volta, ha confermato l'importanza dei volontari della Protezione Civile. E con grande orgoglio ho saputo che quegli stessi ragazzi che oggi hanno verificato che nella nostra Città non ci fossero stati danni e che hanno tranquillizzato l'intera popolazione, nei prossimi giorni, con molta probabilità, partiranno con il nucleo regionale della Regione Campania per portare aiuto, soccorso e sussidio alle popolazioni abruzzesi colpite dal sisma".

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Il leader del biodiesel in Cina. Strong buy con target +376% pag.4 (sezione: Globalizzazione)

( da "Trend-online" del 07-04-2009)

Argomenti: Cina Usa

Il leader del biodiesel in Cina. Strong buy con target +376% PRIMO PIANO, clicca qui per leggere la rassegna di Paolo Crociato www.strategyinvestor.com, 07.04.2009 09:30 Scopri le migliori azioni per fare trading questa settimana!! titolo quota ancora vicino ai minimi storici, e a –85% dai livelli massimi raggiunti in giugno di un anno fa. Il prezzo attuale è inoltre sensibilmente inferiore anche al prezzo di collocamento sul mercato americano da inizi 2008, come si evidenzia dal grafico, e le quotazioni di questi giorni consentono di mediare i corsi e di entrare a livelli fortemente scontati in uno dei business più promettenti dei prossimi anni. Il price earning è pari a sole 3,8 volte gli utili stimati per il 2010. Per i prossimi 3-5 anni, gli analisti da noi contattati stimano crescite degli utili del 18% annuo composto. A questi livelli, il target, calcolato in base al PEG, è pari a +376% dalle quotazioni di questi giorni. Potenzialmente quindi, il titolo potrebbe più che triplicare nel medio termine. Il titolo mantiene un rating di STRONG BUY e va acquistato in apertura di mercato Usa. Dato il forte strappo al rialzo di questi giorni , e la volatilità che caratterizza le società cinesi in questi ultimi mesi, si raccomanda cautela negli acquisti, monitorando il prezzo ed eventualmente diluendo l’acquisto in due o più transazioni, approfittando degli storni per accumulare. Paolo Crociato http://www.strategyinvestor.com

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Chiara Corvino presenta "Borse Eventualiste" (sezione: Globalizzazione)

( da "Caserta News" del 07-04-2009)

Argomenti: Cina Usa

Martedì 7 Aprile 2009 Chiara Corvino presenta "Borse Eventualiste" ARTE | Napoli Chiara Corvino,giovane artista napoletana,ormai alla sua terza personale,con l'irruenza che la caratterizza chiama gli spettatori a partecipare,li stimola ad integrarsi con l'opera,ad interpretarla. Se il valore dell'arte è quello di esprimere la cultura storica ed estetica del momento il messaggio dell'artista ci fa ulteriormente riflettere sui nostri costumi,sull'ambiente,sul dover avere anche un'arte ecosostenibile. Una cultura che si riconosce nella globalizzazione ma che forse è stanca di assoggettarsi al consumismo attualmente emergente. Ci sono valori latenti che tentano di affermarsi,scopriamoli con i giovani al grido di "ANTIMODA". L'evento dal titolo "BORSE EVENTUALISTE" sarà presentato alla Fondazione Mondragone il giorno 17/04/2009

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Bove(Pdl) a Sindaco: "Invii Protezione Civile in Abru (sezione: Globalizzazione)

( da "Caserta News" del 07-04-2009)

Argomenti: Cina Usa

Martedì 7 Aprile 2009 Bove(Pdl) a Sindaco: "Invii Protezione Civile in Abruzzo" POLITICA | Maddaloni Il Consigliere comunale del Pdl, Luigi Bove ieri ( per chi legge) pomeriggio ha protocollato al Sindaco Michele Farina una richiesta in cui si chiede di inviare il nucleo di Protezione Civile in Abruzzo, per dare sostegno alla popolazione colpita dal tragico evento sismico che ha mietuto vittime innocenti. La nota di Luigi Bove è indirizzata per conoscenza anche al responsabile del Nucleo di Protezione Civile. Ecco il testo integrale della nota a firma del consigliere comunale Pdl Luigi Bove "Il sottoscritto Luigi Bove , consigliere comunale , con la presente nota invita il Sindaco di Maddaloni Michele Farina ad adottare tutti i poteri che le normative vigenti gli attribuiscono per chiedere al , già solerte, nucleo di Maddaloni dei Volontari della Protezione Civile di recarsi in Abruzzo, per sostenere le operazioni di solidarietà concreta, nei confronti della popolazione duramente colpita dagli ultimi e tristi eventi sismici. In tal senso si invita il Sindaco, eventualmente ci si la disponibilità del Nucleo dei volontari della Protezione Civile di Maddaloni, a fare in modo che il Comune si faccia carico – urgentemente – delle eventuali necessità tecniche, di cui la Protezione Civile abbisogna per recarsi nelle zone colpite dal terremoto.Si chiede di avere riscontro, sia esso positivo o negativo, alla presente" .

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La notte dopo la tragedia Non bastano le tende per gli sfollati (sezione: Globalizzazione)

( da "Stampaweb, La" del 07-04-2009)

Argomenti: Cina Usa

L'AQUILA La prima notte dopo il terremoto è quella in cui le persone che hanno perso la casa, dormono in auto, lontano dalla propria terra o nelle tende allestite dalla Protezione civile nei vari campi. Così è successo nelle frazioni dell’Aquila colpite dal terremoto, come Onna, Paganica, Castelnuovo, Tempera. In pochi hanno raccolto l’offerta di spostarsi a dormire nelle strutture ricettive della costa messe a disposizione. Quasi tutti hanno preferito rimanere vicino alle proprie cose. Per tutta la notte i soccorritori hanno continuato a scavare sotto le macerie, ma non si è riusciti ad allestire una tendopoli in grado di ospitare gli sfollati. Così le persone hanno trovato ricovero chi in auto, chi sotto l’unica tensostruttura montata. Sono stati 250 i posti in tenda messi a disposizione nel campo sportivo di Paganica. Non sufficienti tuttavia per ospitare tutti gli sfollati di un paese dove metà degli abitanti hanno perso la casa. Nella notte sono poi arrivati altri tir con tende fornite dalla Protezione civile che andranno ad aumentare la disponibilità di questo e altri campi. Almeno la pioggia, caduta ieri sera, nella notte si è fermata. La temperatura, tuttavia, è scesa a 4-5 gradi. E le continue scosse di assestamento hanno fatto rivivere agli sfollati l’incubo della notte precedente. Per oggi «sono in arrivo altre 3.000 tende» per gli sfollati di L’Aquila e «c’è sempre la possibilità di trasferirsi lungo la costa, dove sono stati requisiti 5.000 posti letto» in alcuni hotel del luogo. Lo ha confermato il sindaco del capoluogo abruzzese, Massimo Cialente, ai microfoni del Tg1, manifestando la speranza che si possa «assicurare ai cittadini una notte migliore di quella appena trascorsa». Squadre lombarde al lavoro nelle zone colpite Continuano le operazioni di soccorso delle squadre della Lombardia in Abruzzo, nelle zone colpite dal terremoto. La squadra di scouting, composta da 3 persone (Regione, Areu e Aem) con compiti di verifica della situazione e di coordinamento sul posto, ha effettuato il sopralluogo nell’area di ammassamento - destinata a campo evacuati, il parcheggio presso il multisala Monticchio nel comune di L’Aquila. Le criticità riscontrate - informa una nota della regione Lombardia - sono legate all’utilizzo dell’acqua ed allo scarico delle acque nere, per la presenza di tubature danneggiate nell’area. Nella mattinata di oggi l’azienda municipalizzata verificherà lo stato delle condutture per garantire acqua e scarichi. La prima colonna regionale di soccorso, composta da 120 persone circa, è arrivata all’area di ammassamento alle 1.45. Sono iniziate le prime attività di allestimento campo. Alle 4.30 è arrivato sul posto un secondo contingente della colonna e alle 6.25 è giunto l’ultimo contingente con le tende e la sonda cerca persona. La seconda colonna regionale di soccorso di circa 120 persone, composta da forze delle Colonne Mobili Provinciali (province di BG-BS-LC-LO-MI-PV-VA), sta per arrivare a destinazione. Il primo gruppo tecnico di verifica agibilità edifici composto da 28 persone, 13 squadre e 2 coordinatori, è arrivato alle 07.15 all’area assegnata. Le squadre sono immediatamente operative. La colonna mobile sanitaria dell’Azienda Regionale Emergenza Urgenza, con circa 30 persone e 3 strutture campali (2 Posti Medici Avanzati di primo livello e 1 Posto Medico Avanzato di secondo livello) arriverà sul posto presumibilmente attorno alle 10 di questa mattina. Le Polizie Locali dei Comuni lombardi sono state attivate o sono in stand-by, in attesa di eventuali ulteriori esigenze dell’area colpita dal sisma, ma nessuna pattuglia è partita. Rimangono a disposizione per le attività di soccorso circa 460 persone, di cui circa 420 logistici e circa 40 sanitari. Per il momento la disponibilità è mantenuta in stand-by per garantire il necessario turn over ovvero per essere attivato nel caso di ulteriore richiesta del Dipartimento. Continuano a giungere alla Sala Operativa segnalazioni da parte di ditte e organizzazioni professionali, che mettono a disposizione mezzi, materiali e personale, nonché segnalazioni di cittadini che offrono alloggio per le persone evacuate. Venezia, domani partono sei squadre di soccorso «Alle 15, dalla sede della Protezione civile di Rovigo (in via Grandi), è partita la prima colonna mobile che raccoglierà i volontari provenienti da tutto il Veneto, e che si dirigerà verso l’Abruzzo per l’emergenza terremoto». A dichiararlo è Elena Donazzan, assessore regionale alla Protezione Civile, che ha raggiunto i volontari nel punto di ritrovo a Rovigo. Saranno invece sei le squadre di volontari comunali di Protezione civile che partiranno domani mattina. Lo comunica il capo di Gabinetto del sindaco e responsabile della Protezione civile comunale, Maurizio Calligaro. Le squadre, che rimarranno nel teatro delle operazioni sino a martedì prossimo per poi ricevere il cambio da altri volontari del Comune di Venezia, saranno dotate di gruppi elettrogeni, torre faro, due cucine da campo e altro materiale di soccorso. La Protezione civile comunale rende noto che le sei squadre di volontari, per un totale di circa 30 uomini, partiranno per le zone terremotate domani mattina alle ore 7 da Rovigo, dove si uniranno alla colonna della Protezione civile provinciale composta da circa 180 uomini. I volontari veneziani saranno autosufficienti per tre giorni e si metteranno immediatamente a disposizione dell'organizzazione che coordina i soccorsi. Le squadre di volontari di Protezione civile del Comune di Venezia in partenza provengono una dal centro storico, una da Pellestrina e quattro da Mestre - Terraferma

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Sisma in Abruzzo, è stato d'emergenza (sezione: Globalizzazione)

( da "HelpConsumatori" del 07-04-2009)

Argomenti: Cina Usa

News Sisma in Abruzzo, è stato d'emergenza 06/04/2009 - 11:32 Una violenta scossa di terremoto, con epicentro a L'Aquila, ha fatto tremare, intorno alle 3.30 di questa notte, il centro Italia. Il bilancio provvisorio è di circa 100 morti e decine di migliaia di sfollati / Gli aiuti / La polemica / Altri aiuti / Convocato per le 19 il CdM Una violenta scossa di terremoto, di magnitudo 5,8 (8° della scala Mercalli) ha fatto tremare il centro Italia stanotte, intorno alle 3.30. L'epicentro è stato a pochi km dalla città dell'Aquila, nella zona nord, in un triangolo compreso tra la stessa città dell'Aquila e le frazioni di Collimento e Villa Grande. La città più colpita dalla scossa è stata L'Aquila, dove nel centro storico si sono registrati crolli e vittime, ma anche da Paganica sono giunte da subito notizie di crolli e incidenti. Bilancio ancora provvisorio, ma la Protezione Civile prevede fino a 10mila edifici lesionati, decine di migliaia di sfollati, 100 morti, decine i dispersi e migliaia i feriti. Il capo della protezione civile Guido Bertolaso ha spiegato che il sisma "è paragonabile, se non superiore, al terremoto che ha colpito in passato l'Umbria e le Marche. Si tratta di una vicenda che mobiliterà il paese per diverse settimane". Silvio Berlusconi ha firmato il decreto per lo stato d'emergenza e la Protezione Civile potrà disporre "dei fondi messi a disposizione". "Non bisogna partire per recarsi nelle zone colpite dal terremoto - ha detto Berlusconi - Innanzitutto, le strade devono essere libere per non ostacolare i mezzi di soccorso. In secondo luogo si sta ancora accertando lo stato di sicurezza delle stesse strade e di alcuni ponti". Le sezioni operative delle colonne mobili di Lazio, Umbria, Toscana, Campania sono partite immediatamente per i soccorsi, seguite da quelle delle altre regioni. La procedura di emergenza prosegue con l'allerta nazionale dei vigili del fuoco. Alle 6.40 i nuclei di cordinamento del Dipartimento Protezione Civile sono arrivati sul posto; il Capo della Protezione Civile è decollato in elicottero con il vicecapo della polizia e il suo staff, per una ricognizione dall'alto e per coordinare la gestione emergenze dalla sala operativa della Regione Abruzzo, assumendo le funzioni di Commissario dello Stato. "Le operazioni di soccorso in emergenza - si legge in una nota del Ministero dell'Interno - proseguono secondo il piano stabilito: presidio e isolamento immediato di strade ed edifici danneggiati, per consentire ai soccorsi di arrivare nel più breve tempo possibile; perimetraggio delle strutture pubbliche; distribuzione degli aiuti e copertura di tutte le zone danneggiate. In previsione dei disagi delle persone sfollate, vengono previsti i centri di raccolta e accoglienza, mentre all'Aquila si dispone di allestire un ospedale da campo su richiesta della prefettura, per supportare l'ospedale parzialmente evacuato". Guido Bertolaso ha indicato ai referenti istituzionali le linee operative per un intervento efficace: assicurare la viabilità, tenendo sgombra in particolare l'autostrada Roma-L'Aquila per agevolare i soccorsitestare la funzionalità dei servizi di telecomunicazioneinviare i tecnici con le apparecchiature di supporto per rendere operativa la sala "dicomac" alla Regione Abruzzo. Il Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche sociali ha comunicato che sta partecipando con i propri rappresentanti al Comitato Operativo per l'Emergenza (EMERCOM) della Protezione Civile. La Croce Rossa è già arrivata nella Regione con il Commissario Straordinario Francesco Rocca e gli ospedali romani sono stati tempestivamente posti in stato di allerta per l'eventuale accoglienza di feriti gravi provenienti dalle zone colpite dal sisma. Alle ore 11, presso la sede del Ministero di Lungotevere Ripa a Roma, è stata convocata l'Unità di crisi presieduta dal Ministro del Lavoro, della Salute e delle Politiche sociali Maurizio Sacconi. La scorsa settimana la Commissione Grandi Rischi si era riunita all'Aquila, per prevedere, insieme ai tecnici locali e ai più importanti sismologi nazionali, eventuali scosse: la conclusione è stata che non si poteva prevedere quello che sarebbe successo. "Non potevamo evacuare una intera regione senza sapere cosa sarebbe successo" ha affermato Bertolaso. Secondo il Coordinamento Nazionale Rdb CUB dei Vigili del Fuoco, "tutti hanno fatto orecchie da mercante nessuno si è preoccupato di attivare procedure di pre-allerta sulle zone segnalate da possibili sciami sismici", nonostante nelle ultime settimane numerosi esperti e studiosi avessero annunciato possibili sismi nel centro del paese. "Alcuni studiosi - si legge in un comunicato del Coordinamento Nazionale RdB CUB VV.F - che avevano avanzato la possibilità di un prossimo terremoto, sono stati pure denunciati per procurato allarme, ora dopo il disastro e la morte di povera gente tutti si interrogano sulle possibili attività che potevano essere messe in campo. Certamente non si sarebbe fermato il sisma - continua la nota dei Vigili del Fuoco - ma indubbiamente tutte quelle attività di prevenzione e procedure di pre-allarme potevano essere utilizzate sulla zona. Più o meno quello che stà succedendo in queste ora contingenti da tutte le parti d'Italia di Vigili del Fuoco che stanno partendo con tutte le difficoltà del caso, autostrade intasate o impercorribili, ritardi di organizzazione di colonne mobili, ed organici che devono essere reperiti dalle proprie abitazioni perché in questi anni il problema principale dei Governi è stato quello della sicurezza in generale dimenticandosi del soccorso alla popolazione della prevenzione sul territorio e soprattutto che viviamo su una penisola soggetta a movimenti giornalieri". "Ora si ricomincia nuovamente con la sceneggiata dei volontari sul posto per rappresentare l'efficienza dello Stato in attesa che il personale del Corpo Nazionale VV.F. orami ridotto a mera presenza nei posti di lavoro (sott'organico perenne) si organizzi da tutta Italia e parta per le zone terremotate! Finita la prima emergenza tutto tornerà peggio di prima fino alle prossime morti. Senza un sistema di protezione civile - conclude la nota del Coordinamento Nazionale Rdb CUB VV.F. -che si preoccupi concretamente delle emergenze del paese, con dentro la macchina organizzativa dei Vigili del Fuoco il paese dovrà ancora piangere i propri concittadini". 2009 - redattore: GA

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Obama è il nuovo Gorbaciov? (sezione: Globalizzazione)

( da "Giornale.it, Il" del 07-04-2009)

Argomenti: Cina Usa

Per una volta l'Italia ha stupito in bene reagendo alla tragedia dell'Abruzzo: anzichè dividersi in polemiche sterili, il Paese si è unito. I soccorsi sono stati rapidi, la solidarietà della gente comune commovente, la reazione dei partiti finalmente responsabile. Ho apprezzato molto l'intervento di Franceschini in Parlamento che, senza se e senza ma, ha offerto il proprio sostegno a Berlusconi che, senza se e senza ma, l'ha accettato. Bene, con qualche ulteriore riflessione: 1) Ora si tratta di continuare su questa strada, scongiurando il rischio, molto alto, che passata l'emozione, prevalgano antiche e cattive abitudini ovvero che i fondi stanziati per la ricostruzione non arrivino mai, o solo in parte, a chi ne ha davvero bisogno. 2) Questa tragedia conferma, purtroppo, la mancanza di una cultura della prevenzione nel nostro Paese. In una zona a forte sismico troppi edifici non sono stati messi a norma e questo spiega perchè a crollare non sono state solo case vecchie ma anche edifici recenti. 3) Nonostante il cordoglio, qualcuno non si è trattenuto dall'insinuare qualche polemica. Per un certo mondo, il solito (ovvero il popolo di Grillo, Travaglio, Di Pietro), il terremoto si poteva prevedere e considera Giuliani, l'esperto che sostiene di averlo annunciato, un incompreso da difendere. Peccato che la sua previsione fosse imprecisa: aveva previsto il sisma per il 29 marzo a Sulmona. Immaginiamo che le autorità gli avessero prestato ascolto: migliaia di persone sarebbero state evacuate, poi il 30 o il 31 marzo fatte rientrare a casa. L'Aquila e i paesi circostanti non sarebbero stati risparmiati dalla scossa che ha colpito il 6 aprile, con epicentro il comune di Catipignano. Ieri ho partecipato a una trasmissione radiofonica in Francia su Rtl e uno dei più famosi sismologi francesi - dunaue senza alcun legame con il governo italiano - ha confermato che è impossibile prevedere i terremoti. La polemica non dovrebbe nemmeno iniziare, ma temo che di Giuliani sentiremo parlare a lungo. Sui blog di Grillo è Di Pietro tira già una certa aria.. sì, diventerà un eroe, un perseguitato, un nuovo simbolo di un'Italia confusamente arrabbiata e facilmente manipolabile. O sbaglio? Scritto in comunicazione, pdl, politica, partito democratico, spin, Italia, società, manipolazione, giornalismo Commenti ( 5 ) » (1 voti, il voto medio è: 5 su un massimo di 5) Loading ... Il Blog di Marcello Foa © 2009 Feed RSS Articoli Feed RSS Commenti Invia questo articolo a un amico 05Apr 09 Obama è il nuovo Gorbaciov? Ammettiamolo: questo viaggio in Europa e Turchia sancisce un grande successo di immagine per Obama. La stampa lo ha esaltato e non capita mai che un presidente, all'estero, venga accolto da folle in delirio. O meglio: succedeva a Gorbaciov ai tempi della perestroika. Obama in Germania ha parlato a un'assemblea di cittadini adoranti e i sondaggi rivelano che, se si candidasse alle elezioni politiche di fine settembre, batterebbe agevolmente Angela Merkel. Come Gorbaciov ha sposato una donna dal carattere forte, carismatico e capace di rompere gli schemi. La sua straripante popolarità dimostra che gli Usa, quando usano i toni giusti, possono essere ancora amati nel mondo e dunque che l'antiamericanismo non era viscerale, né irreversibile, ma limitato agli eccessi dell'era Bush. Infatti le proteste di strada non erano rivolte contro di lui. L'analogia con Gorbaciov, però, rischia di essere anche politica, sebbene non altrettanto drammatica nell'esito finale. L'esperienza del profeta della glasnost si concluse con il crollo dell'Urss, quella del primo presidente afroamericano difficilmente terminerà con l'implosione degli Stati Uniti. Ma proprio questo primo viaggio ha svelato al mondo un'altra America, meno sicura di sé, improvvisamente umile, a tratti quasi implorante. Quella di un tempo era abituata a imporre i compromessi, quella di oggi dà l'impressione di subirli. Il G20 è stato salutato come un grande successo, ma Washington non ha ottenuto l'impegno di tutti i Paesi a varare una maxi-manovra di stimolo. Dal vertice della Nato si aspettava un impegno ampio e coordinato da parte degli alleati per l'invio duraturo di nuove truppe in Afghanistan, ha ottenuto lo spiegamento di 5mila uomini limitato alle elezioni presidenziali. Eppure nelle scorse settimane aveva esercitato pressioni fortissime per piegare le resistenze degli europei. Inutilmente: per la prima volta il Vecchio Continente può dire no, senza temere lacerazionie tanto meno ritorsioni. La Ue è diventata improvvisamente forte? No, è quella di sempre caotica, litigiosa, multicefala. Semmai è l'America a essere divenuta debole. Obama ha avuto l'onestà intellettuale di ammetterlo: «Siamo stati noi a provocare la crisi finanziaria», da cui, però, gli Stati Uniti non possono uscire da soli. Ha bisogno degli altri, come ben sappiamo. E allora Obama è costretto ad assumere un registro inconsueto per un capo della Casa Bianca: quello del mediatore, dell'amico bonario, del leader che parla poco e ascolta molto. Nei due vertici - G20 e Nato - ha dovuto ritagliarsi un ruolo di negoziatore, di pacificatore. La sua è un'America che tende la mano e riscopre il consenso. Con un dubbio: Obama sta gestendo un periodo di difficoltà transitoria in attesa di riprendere il ruolo di superpotenza o, come Gorbaciov, verrà ricordato come il gestore di un grande Paese che declina tra gli applausi del mondo? Scritto in era obama, crisi, europa, globalizzazione, gli usa e il mondo, germania, francia Commenti ( 38 ) » (7 voti, il voto medio è: 2.86 su un massimo di 5) Loading ... Il Blog di Marcello Foa © 2009 Feed RSS Articoli Feed RSS Commenti Invia questo articolo a un amico 03Apr 09 Dal G20 pochi fatti, molto ottimismo. Basterà? La Merkel ha parlato di un compromesso storico, Obama ieri era raggiante; tutti i leader hanno salutato con enfasi i risultati del G20. Ed è normale che sia così: tentano di infondere fiducia e speranza, nel tentativo, perlomeno, di sbloccare i consumi. E le Borse hanno risposto. Tuttavia analizzando i contenuti ci si accorge che, come previsto, il G20 ha portato poche novità. L'unica è l'aumento dei fondi a disposizione del Fmi: erano previsti 500 miliardi, saranno 750. per il resto: - hanno annunciato che intendono regolamentare gli hedge funds e le agenzie di rating. Bene, ma le norme devono essere ancora stabilite e il dibattito rischia di essere lungo. - secondo Brown "non ci saranno più i bonus per i manager che fanno fallire le società". Era ora, ma più che altro è un auspicio condiviso, perchè ogni Paese, com'è ovvio, deciderà autonomamente se e come realizzarlo. - hanno dichiarato di aver posto le fondamenta per "ripulire i bilanci delle banche dagli asset tossici", ma anche questa è una dichiarazione d'intenti. In realtà, i Paesi continuano a procedere in ordine sparso e un codice comune appare ancora lontano. L'economista Giorgio Barba Navaretti ( vedi l' intervista uscita sul Giornale) rileva due punti innovativi: l'impegno a far ripartire il commercio mondiale e l'ammissione che la crescita non potrà più dipendere solo dagli Usa, ma da quello che definisce "un traino globale", in cui i Paesi come Cina, India, Brasile avranno un ruolo sempre più importante. Ma questo avrà effetto nel lungo periodo: a breve è improbabile che queste economia possano generare una domanda interna molto forte. Complessivamente il G20 è stato insoddisfacente su due punti: - il pacchetto da 1100 miliardi non serve a rilanciare l'economia mondiale - il problema più urgente, quello di una riforma strutturale del sistema finanziario mondiale è irrisolto. Intanto proprio ieri gli Stati Uniti hanno allentato il mark-to-market ovvero la norma che obbligava le banche a valutare ogni giorno il prezzo di mercato dei prodotti finanziari e siccome molti di questi non hanno acquirenti le banche erano costrette a iscrivere a bilancio perdite colossali. Ora invece potranno diluirle nel tempo, nella speranza che in futuro i prodotti tossici valgano più di zero. Insomma , cambiano i parametri anzichè affrontare le cause del male. L'impressione è che il G20 si servito soprattutto a spargere tanta cipria sulla crisi mondiale, nel tentativo di cambiare la psicologia catastrofista dei mercati, infondendo ottimismo, avvalorando l'impressione che la situazione sia sotto controllo. Il tentativo in sè è comprensibile, ma basterà per risollevare l'economia globale? Scritto in spin, era obama, banche, capitalismo, crisi, società, economia, gli usa e il mondo, germania, globalizzazione, europa, francia Commenti ( 44 ) » (5 voti, il voto medio è: 4.6 su un massimo di 5) Loading ... Il Blog di Marcello Foa © 2009 Feed RSS Articoli Feed RSS Commenti Invia questo articolo a un amico 02Apr 09 Che tristezza, la Cnn (e un certo giornalismo). Ieri pomeriggio decine di migliaia di persone hanno preso d'assalto la City, spaccando vetrine delle banche, accerchiando la Banca d'Inghilterra; ci sono stati tafferugli, feriti e un morto. Ieri pomeriggio mi sono sintonizzato sulla Cnn: da sempre in questi frangenti è la più rapida e la più completa; ma ieri sembrava stesse su un altro pianeta. Mentre la protesta esplodeva, la Cnn ci ha parlato di Obama dalla regina, del menu preparato dallo chef dei vip, dei preparativi della cena del G20, ha mostrato fino alla nausea le immagini di Obama sorridente con Medvedev e il presidente cinese Hu Jintao. E i disordini? Un collegamento di un paio di minuti, come si trattasse di un fatto marginale. Le possibilità sono due: o la Cnn ha commesso un grave errore giornalistico oppure ha volutamente minimizzato i disordini di Londra. Propoendo per la seconda ipotesi e vi spiego perchè: da quando negli Usa è esplosa la protesta contro i bonus dei manager Aig, l'establishment finanziario e politico teme che le proteste, per ora isolate, possano estendersi; dunque il messaggio che gli spin doctor trasmettono ai media è di essere cauti, di non infiammare gli animi, di minimizzare. E la Cnn si è adeguata, come se fosse una tv di regime. Da notare che nessun media europeo ha fatto altrettanto, sebbene molti governi siano assai preoccupati e abbiano inviato messaggi analoghi: tutti i mezzi d'informazione, di destra e di sinistra, hanno dato spazio alle proteste, giudicandole, giustamente, una notizia importante. Che tristezza, la Cnn e, purtroppo, non è l'unico episodio negativo che riguarda la stampa americana che negli ultimi anni ha assecondato senza critiche la guerra in Irak, ha censurato inchieste su Madoff (è successo al Wall Street Journal), e per oltre un decennio non ha analizzato, nè denunciato gli abusi e le storture della casta finanziaria di Wall Street, di cui, anzi, era diventata il megafono. E questi non sono che alcuni esempi. La stampa europea (e quella italiana) ha molti difetti, ma per anni abbiamo considerato quella americana come un modello da imitare. Ora non più. Il livellamento, è verso il basso e non è una buona notizia per il giornalismo occidentale. Scritto in manipolazione, era obama, spin, crisi, comunicazione, società, europa, gli usa e il mondo, notizie nascoste, democrazia, globalizzazione, giornalismo Commenti ( 41 ) » (2 voti, il voto medio è: 5 su un massimo di 5) Loading ... Il Blog di Marcello Foa © 2009 Feed RSS Articoli Feed RSS Commenti Invia questo articolo a un amico 31Mar 09 G20, tanto rumore per poco. E l'America non fa più paura. Dunque, ci siamo. Obama arriva oggi a Londra e domani vedrà i leader dei venti principali Paesi industrializzati; ma questo vertice, ritenuto da tutti fondamentale, si concluderà con ogni probabilità con pochi risultati concreti, che non è difficile prevedere: un impegno generico a una nuova regolamentazione degli hedge funds, misure contro i paradisi fiscali, nuovi fondi al Fmi. Le riforme strutturali resteranno nel cassetto e lo strapotere della finanza sull'economia reale non verrà rimesso in discussione: questo espone il mondo a nuovi choc. Una delle novità più importanti riguarda il rapporto tra l'America e l'Europa. Come ho scritto in un pezzo sul Giornale, l"'Europa ha deciso di non seguire l'America sulla via del rilancio economico, perlomeno non secondo le modalità statunitensi. Obama, in circa due mesi, ha approvato misure, che, inclusi i salvataggi delle banche e delle industria in difficoltà, toccheranno l'astronomica cifra di 4500 miliardi di dollari, pari quasi al 30% del Pil. E per settimane l'amministrazione Obama, con il martellante sostegno della stampa, ha tentato di convincere l'Unione europea ad uniformarsi agli Usa. Ma la cancelliera tedesca Merkel, spalleggiata da Sarkozy, ha tenuto duro e ha vinto". I consiglieri della Casa Bianca hanno annunciato che "Obama non insisterà con i leader dei venti Paesi più importanti del pianeta sulla necessità di varare la prima, grande, coordinata manovra mondiale. La bozza della risoluzione, trapelata su un giornale tedesco, esprimerà un auspicio generico, senza alcun vincolo. Come dire: ognuno faccia da sé". L'Europa ritiene più importante salvaguardare la solidità dei conti pubblici e limitare i rischi di un'iperinflazione, l'America, invece, la cui economia è basta al 75% sui consumi, deve far ripartire ad ogni costo l'economia. Il viaggio confermerà la straordinaria popolarità di Obama, ma sarà inconcludente anche su altri dossier, soprattutto sull'Afghanistan: fino a poche settimane fa Washington pretendeva dagli europei l'invio di nuove truppe al fianco dei marines, ma nella Ue questa eventualità è talmente impopolare da indurre i governi a respingere le pressioni americance. E l'America è così debole da abbozzare: al vertice della Nato la questione delle nuove truppe a Kabul passerà sotto traccia. La mia impressione è che politicamente il viaggio di Obama rischia di essere ricordato come il primo di un'America a cui il mondo non riconosce più lo status di superpotenza. Perchè dire no aall'America oggi si può, e non basta un presidente mediatico a ridare prestigio e credibiltà a un Paese a cui il mondo, all'unanimità, rinfaccia la responsabilità della crisi. Scritto in era obama, banche, capitalismo, crisi, economia, europa, gli usa e il mondo, germania, democrazia, globalizzazione, francia Commenti ( 53 ) » (5 voti, il voto medio è: 4.8 su un massimo di 5) Loading ... Il Blog di Marcello Foa © 2009 Feed RSS Articoli Feed RSS Commenti Invia questo articolo a un amico 28Mar 09 Nasce il Pdl, ma saprà darsi un'identità? Nasce il Pdl, bene. E non è difficile prevedere che sarà vincente, perchè Berlusconi è la figura di riferimento da oltre 15 anni e alla maggioranza degli italiani è assai gradira e perchè i partiti conservatori, in Italia, ma non solo, affrontano la crisi meglio di una sinistra moderata che, avendo fatto proprio il dogma liberista (ricordate il libro di Giavazzi e Alesina?), ora appare meno credibile di un centrodestra, dove nel corso degli anni non sono mancate le critiche allo stapotere della finanza e alla deriva morale della società ( vedi Tremonti, Bossi, certi esponenti di An). Tuttavia il Pdl corre lo stesso rischio del Pd, che è fallito perchè non è riuscito a darsi una nuova identità ovvero non ha saputo creare una sintesi innovativa tra i cattolici sociali e i post comunisti. Al Pd, come già osservato su questo blog, manca il senso di appartenenza. La domanda che mi pongo è la seguente: il popolo di Forza Italia e, soprattutto, il popolo di An, che è più piccolo ma più coeso, saprà riconoscersi nel Pdl? Ovvero: il nuovo partito sarà sentito come proprio dai militanti? Avrà una coerenza ideologica, programmatica, sociale? Se la risposta sarà negativa, non è difficile prevedere un aumento dei consensi a Lega e Udc, che hanno già un profilo consolidato e sono facilmente riconoscibili dagli elettori. Il successo del nuovo partito nel medio e lungo periodo si gioca sull'identità. Che dovrà essere forte, autentica, condivisa. O sbaglio? Scritto in politica, pdl, partito democratico, democrazia, Italia Commenti ( 70 ) » (4 voti, il voto medio è: 4.5 su un massimo di 5) Loading ... Il Blog di Marcello Foa © 2009 Feed RSS Articoli Feed RSS Commenti Invia questo articolo a un amico 25Mar 09 Ma il mercato distorce la realtà? Soros dice di sì. Di questi tempi abbiamo parlato molto di economia e mi spiace dover restare in tema, ma sono rimasto colpito da questa affermazione di George Soros, l'ex speculatore che affossò la lira e la sterlina negli anni Novanta e che ora è diventato un guru economico-filosofico-filantropico. Con i mercati ha guadagnato miliardi e i fondi Hedge da lui creati continuano a guadagnarne molti (pare). Eppure ieri durante un incontro con il minostro del Tesoro Usa Geithner ha pronunciato questa frase che ha scioccato l'America: "L'idea che i mercati (finanziari) siano in grado di correggersi da soli si è dimostrata falsa. I mercati, anzichè rispecchiare la realtà sottostante, la distorgono sempre". La mia prima reazione è stata di stizza: ma come, proprio lui fa queste considerazioni? Il personaggio non è certo coerente.. ma, pensandoci bene, forse non ha tutti i torti. Mi spiego: io sono da sempre un liberale e penso che l'economia di mercato abbia consentito di portare sulla via del benessere intere nazioni. Ma ho l'impressione - anzi, la certezza - che i mercati finanziari oggi non siano il risultato del normale incrocio tra domanda e offerta. E questo a causa dei derivati e dei prodotti di ingegneria finanziaria. Qualcuno sa dirmi l'utilità di questi strumenti? Nati a fin di bene ovvero per permettere agli operatori e agli industriali di cautelarsi contro rischi di cambio o sbalzi nelle quotazioni, sono diventati dei mostri che con l'effetto leva consentono profitti o perdite inimmaginabili. Ma servono all'economia reale? Consentono una miglior valutazione delle società quotate? La risposta a queste domande è no: non servono a nulla se non a una certa finanza. E l'effetto leva è così vertiginoso da distorgere molte valutazioni, accentuando spasmodicamente i movimenti al rialzo o al ribasso di borse, valute, materie prime, obbligazioni. Ricordate il petrolio? Su su fino a 150 dollari, poi già sotto i 40, il dollaro che passa da 1,25 a 1,45 in dieci giorni e poi torna a 1,25. Tutto questo è innaturale e superfluo. E allora perchè non limitarli o addirittura abolirli, progressivamente? I trader, certi banchieri, gli speculatori hanno già fatto abbastanza danni. Che la festa finisca e che il mercato torni ad essere il mercato, in un'ottica autenticamente liberale. Domanda: Che Soros abbia ragione? Scritto in capitalismo, crisi, banche, manipolazione, globalizzazione, economia, notizie nascoste Commenti ( 91 ) » (6 voti, il voto medio è: 4.33 su un massimo di 5) Loading ... Il Blog di Marcello Foa © 2009 Feed RSS Articoli Feed RSS Commenti Invia questo articolo a un amico 24Mar 09 Il piano Geithner? Un'altra beffa. I mercati finanziari hanno reagito con entusiasmo al piano del ministro del Tesoro americano Geithner e non è difficile capire perchè: non fa altro che prorogare lo strapotere della casta finanziaria di Wall Street. Come hanno evidenziato alcuni commentatori (segnalo al riguardo l'ottimo fondo di Luigi Zingales sul Sole 24Ore), la manovra messa a punto dall'Amministrazione Obama si risolve in uno straordinario regalo alle banche che hanno provocato il dissesto finanziario, in un incentivo agli hedge funds che potranno indebitarsi a spese del contribuente, e persino in un premio alle agenzie di rating che per valutare i nuovi fondi di asset tossici intascheranno un miliardo di dollari. Sul Giornale di oggi do voce anche a un'illustre economista, Alice Rivlin, ex membro del board della Federal Reserve, che sebbene con qualche perplessità difende il piano. Tuttavia resto molto scettico, per queste quattro ragioni: 1) Il piano ignora le cause strutturali del dissesto. Anche se avesse successo, non impedirebbe alle banche di ripetere gli stessi errori del passato. infatti, secondo voci accreditate, gli istituti bancari non hanno ancora rinunciato alle operazioni di ingegneria finanziaria, insomma continuano a trastullarsi con derivati, cartolarizzazioni, eccetera. 2) Il fondo dovrebbe essere alimentato con mille miliardi di dollari, ma l'ammontare dei debiti tossici è di gran lunga superiore a questa pur ingente cifra. Verosimilmente, non sarà sufficiente per risanare completamente i bilanci delle banche. 3) La Cina è sempre più diffidente nei confronti degli Stati Uniti e sempre meno disposta a indebitarsi in dollari. Ieri, d'accordo con la Russia, ha lanciato l'idea di una moneta globale al posto della valuta statunitense. L'ipotesi appartiene a un futuro lontano. Ma il solo fatto che venga presa in considerazione è indicativa delle intenzioni di Pechino. 4) L'economia americana si basa per il 75% sui consumi e le misure varate dal governo faranno esplodere prima il deficit e poi il debito pubblico, che potrebbe arrivare in appena due anni all'80% del Pil. E ci vorranno molti anni per riconvertirla all'industria. Le sue debolezze sono strutturali. L'ottimismo di molti operatori è davvero giustificato? Scritto in banche, capitalismo, crisi, era obama, economia, cina, globalizzazione, gli usa e il mondo Commenti ( 63 ) » (3 voti, il voto medio è: 5 su un massimo di 5) Loading ... Il Blog di Marcello Foa © 2009 Feed RSS Articoli Feed RSS Commenti Invia questo articolo a un amico 21Mar 09 Non chiedete a Obama di essere spontaneo Ma Obama è davvero un grande comunicatore? Ne dubito. O meglio, dipende dalle circostanze. Come spiego in un articolo pubblicato oggi sul Giornale, il presidente degli Stati Uniti è soprattutto un grande interprete, ma solo di discorsi scritti, spesso da altri. Sa leggere, sa recitare bene. Ma è terrorizzato quando deve parlare a braccio. Infatti, ha sempre appresso il teleprompter (vedi foto) ovvero il "gobbo elettronico", anche quando deve intervenire in pubblico solo per pochi secondi. Non sa improvvisare, non sa essere spontaneo. Io dico: non paragonatelo a Roosevelet, nè a Kennedy, nè a Reagan. Quella era un'altra categoria. Obama senza il suo spin doctor David Axelrod è perso. Scritto in spin, comunicazione, era obama, presidenziali usa, gli usa e il mondo, giornalismo Commenti ( 72 ) » (4 voti, il voto medio è: 4.75 su un massimo di 5) Loading ... Il Blog di Marcello Foa © 2009 Feed RSS Articoli Feed RSS Commenti Invia questo articolo a un amico 19Mar 09 Proteste alla Sapienza e degli islamici, la legge vale per tutti? Ieri altri tafferugli alla Sapienza. Gli studenti volevano improvvisare un corteo non autorizzato e la polizia lo ha impedito; da qui gli scontri. A mio giudizio la polizia ha ragione; mi chiedo però perchè lo stesso criterio non sia stato usato in occasione delle proteste degli estremisti islamici di gennaio, durante le quali, per ben 4 volte i manifestanti hanno deviato dal percorso autorizzato per andare a pregare di fronte al Duomo e al Colosseo. In quell'occasione, a Milano come a Roma, le forze dell'ordine hanno lasciato fare. E purtroppo credo che lo stesso accadrebbe se gli islamici tentassero un'altra prova di forza; perchè è relativamente semplice contrastare qualche centinaio di studenti su di giri, ma è troppo rischioso far rispettare la legge se a violarla è una minoranza musulmana ormai molto numerosa composta da centinaia di migliaia di persone, che potrebbero provocare sommosse di piazza. E se osservo quel che accade all'estero non trovi motivi di conforto: a Parigi la polizia non ha più il controllo di alcuni quartieri di periferia e gli agenti hanno paura di uscire dai commissariati, mentre in America Sean Penn ha fatto tagliare i passaggi che lo riguardano in un film che denuncia le difficoltà di integrazione di certe minoranze, tra cui quella islamica, mostrando scene forti, come quella di una ragazza iraniana uccisa in nome dell' «onore» da un familiare che ne rimproverava la condotta di vita non conforme alle tradizioni e ai dettami della religione. Le proteste dell'associazione degli iraniani è stata così veemente da indurre l'attore, famoso per il suo impegno civile, a una clamorosa retromarcia. E la situazione rischia di peggiorare ulteriormente. Che fare? Bisogna arrivare al punto di limitare drasticamente l'immigrazione musulmana privilegiando quella di minoranze, come i filippini, che si integrano facilmente? Scritto in notizie nascoste, società, Italia, gli usa e il mondo, francia, immigrazione, islam Commenti ( 181 ) » (6 voti, il voto medio è: 5 su un massimo di 5) Loading ... Il Blog di Marcello Foa © 2009 Feed RSS Articoli Feed RSS Commenti Invia questo articolo a un amico Post precedenti Chi sono Sono inviato speciale di politica internazionale. Sposato, ho tre figli. Risiedo a Milano e giro il mondo. 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Io sono sempre stato dalla parte di Grillo ecc.E lo sono ancora. Anche perchè ho letto... Ultime news L'Aquila, altre due scosse. 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TERREMOTO: PROTEZIONE CIVILE LAZIO, 585 VOLONTARI A LAVORO IN 13 CENTRI. (sezione: Globalizzazione)

( da "Asca" del 07-04-2009)

Argomenti: Cina Usa

TERREMOTO: PROTEZIONE CIVILE LAZIO, 585 VOLONTARI A LAVORO IN 13 CENTRI (ASCA) - Roma, 7 apr - E' salito oggi a 585 il numero dei volontari impiegati dalla protezione civile regionale in Abruzzo. Sotto il coordinamento della protezione civile della Regione Lazio, il cui campo base e' stato allestito a San Demetrio de' Vestini sono stati affidati gli interventi e gli aiuti in un'area operativa (Com 2) che comprende 13 tra comuni e frazioni: San Demetrio ne' Vestini, Onna, Villa S. Angelo, San Gregorio, Poggio Picenze, Fagnano, Monticchio, Fossa, San Pio delle camere, Sant'Eusanio Forconese, Prata d'Ansidonia, Fontecchio, Tione degli Abruzzi. Tra le dotazioni messe a disposizione dalla protezione civile del Lazio, particolarmente importanti per lo svolgimento delle operazioni di ricerca e recupero dei dispersi le 40 torri faro gia' dislocate, cui se ne aggiungeranno altre 7 in partenza oggi. Oggi e' prevista anche l'allestimento di 24 bagni chimici e altri 26 saranno inviati domani. In queste ore, la Sala operativa della protezione civile regionale sta coordinando le disponibilita' di accoglienza degli sfollati da parte dei privati, le donazioni in danaro e le offerte di cibo e vestiario che stanno giungendo numerose. res-dnp/sam/alf (Asca)

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TERREMOTO: TONDO E BALLAMAN (FVG), CORDOGLIO E SOLIDARIETA'. (sezione: Globalizzazione)

( da "Asca" del 07-04-2009)

Argomenti: Cina Usa

TERREMOTO: TONDO E BALLAMAN (FVG), CORDOGLIO E SOLIDARIETA' (ASCA) - Trieste, 7 apr - Con il cordoglio del presidente Edouard Ballaman e la solidarieta' dell'intero Consiglio regionale alla popolazione dell'Abruzzo si e' aperta la seduta d'Aula del Friuli Venezia Giulia dedicata al progetto di legge sulla sicurezza. ''Questa tragedia - ha affermato Ballaman - ci fa tornare alla mente quanto il popolo friulano ha subito nel 1976. Anche a seguito di quella dolorosa esperienza i soccorsi sono stati immediati e questo grazie anche all'efficiente presenza della Protezione civile sul territorio nazionale. Una Protezione civile che ha preso spunto proprio da quanto e' avvenuto in Friuli Venezia Giulia e ai modelli di soccorso che allora sono stati immediatamente attivati. Oggi il nostro pensiero va a tutti coloro che hanno perso la vita tragicamente domenica notte, alle loro famiglie, alle migliaia di persone senzatetto che, sgomente e sbigottite, vedono un fosco futuro. A queste persone, a coloro che sono rimasti, dobbiamo garantire la nostra solidarieta' e il nostro impegno civile. Un debito di riconoscenza per quanto il Paese ha fatto per noi nel 1976. I volontari della Protezione civile regionale, con le loro dotazioni di mezzi, sono gia' operativi nei luoghi del sisma. A loro, nostri ambasciatori in quelle zone, il ringraziamento e il sostegno in un'operazione dall'alto valore umanitario e solidaristico. E' in questi momenti - ha aggiunto Ballaman - che dobbiamo dimostrare l'unita' d'intenti di tutto il Paese, senza polemiche, ma dandoci da fare perche' la sofferenza della gente d'Abruzzo sia meno pesante e piu' breve possibile e, allo stesso tempo, che tragedie simili non possano piu' avere il tributo di vittime che c'e' stato a L'Aquila e nei Comuni limitrofi. Con questo impegno Ballaman ha chiedo all'Aula un momento di raccoglimento per le vittime e le loro famiglie. E'quindi intervenuto il presidente della Regione Renzo Tondo, che ha ricordato come, nel 1976, l'Aula del Consiglio regionale divenne luogo centrale rispetto agli interventi per il sisma che colpi' il Friuli. Ci fu grande coesione nella nostra comunita' e si registro' la grande solidarieta' nazionale e internazionale ''cosa che mi auguro avvenga anche adesso per l'Abruzzo, affinche' questo dramma possa trasformarsi in occasione di sviluppo''. Tondo ha quindi informato l'Aula su quanto e' stato fatto in questi primi momenti: coordinati dall'assessore Lenna e dalla struttura della Protezione civile regionale, sono gia' partiti 397 volontari, 173 a pochissime ore dall'allerta e gli altri 224 subito dopo e con loro 108 mezzi, tra cui 3 cucine da campo. I volontari provengono da un centinaio di comuni della regione e a essi se ne aggiungeranno a breve altri 120 che hanno gia' dato la loro disponibilita', portando quindi questo primo contingente regionale a oltre 500 persone. Tra essi vi sono le squadre ANA di Palmanova, Carnica, Cividale e Gemona e la Croce Rossa di Palmanova e Pordenone. Ne fanno inoltre parte 4 anestesisti rianimatori, 2 infermieri, un'ambulanza e un mezzo fuoristrada del 118 di Trieste, 15 tecnici da impiegare nella sala operativa dell'Aquila, al ripristino delle rete informatica, nell'allestimento delle tendopoli, oltre a 13 unita' cinofile e un elicottero dotato di ortofoto e laserscan per le rilevazioni telematiche. La grande esperienza maturata dalla nostra Protezione civile e da tutto il capillare sistema rivolto all'emergenza ha funzionato anche questa volta - ha aggiunto Tondo - cosi', in Abruzzo, i nostri volontari sono in prima linea per fornire aiuto e per mettere a disposizione tutta la competenza maturata in oltre trent'anni di interventi. L'assessore Lenna, ha fatto sapere Tondo, in questo momento e' a Roma a una riunione di coordinamento degli assessori regionali che hanno la delega alla Protezione civile. Gianfranco Moretton, capogruppo del PD, ha avuto parole di apprezzamento per quanto fatto anche in questa occasione e ha chiesto di pensare a un primo intervento di solidarieta' finanziaria da parte della Giunta regionale per aiutare subito quanti, anziani e bambini su tutti, subiscono particolarmente questa grave situazione. Intervento finanziario che Tondo ha detto di aver dato per scontato, intenzione confermata anche dal presidente Ballaman, che si e' riservato di mettere a punto l'operazione assieme all'Ufficio di presidenza. fdm/sam/alf (Asca)

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TERREMOTO: IN ABRUZZO 585 VOLONTARI PROTEZIONE CIVILE LAZIO. (sezione: Globalizzazione)

( da "Asca" del 07-04-2009)

Argomenti: Cina Usa

TERREMOTO: IN ABRUZZO 585 VOLONTARI PROTEZIONE CIVILE LAZIO (ASCA) - Roma, 7 apr - E' salito oggi a 585 il numero dei volontari impiegati dalla protezione civile regionale del Lazio in Abruzzo. Sotto il coordinamento della protezione civile della Regione Lazio, il cui campo base e' stato allestito a San Demetrio de' Vestini sono stati affidati gli interventi e gli aiuti in un'area operativa (Com 2) che comprende 13 tra comuni e frazioni: San Demetrio ne' Vestini, Onna, Villa S. Angelo, San Gregorio, Poggio Picenze, Fagnano, Monticchio, Fossa, San Pio delle camere, Sant'Eusanio Forconese, Prata d'Ansidonia, Fontecchio, Tione degli Abruzzi. Tra le dotazioni messe a disposizione dalla protezione civile del Lazio, particolarmente importanti per lo svolgimento delle operazioni di ricerca e recupero dei dispersi le 40 torri faro gia' dislocate, cui se ne aggiungeranno altre 7 in partenza oggi. Oggi e' previsto anche l'allestimento di 24 bagni chimici e altri 26 saranno inviati domani. In queste ore, la Sala operativa della protezione civile regionale sta coordinando le disponibilita' di accoglienza degli sfollati da parte dei privati, le donazioni in danaro e le offerte di cibo e vestiario che stanno giungendo numerose. res-mpd/mar/alf

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Tra Usa e Ue, la Turchia: il Bosforo smorza i sorrisi (sezione: Globalizzazione)

( da "Famiglia Cristiana" del 07-04-2009)

Argomenti: Cina Usa

di Beppe Del Colle IL G20 E IL VERTICE NATO HANNO LASCIATO TUTTO, O QUASI, COME PRIMA TRA USA E UE, LA TURCHIA: IL BOSFORO SMORZA I SORRISI Washington è sempre stata favorevole (e lo è anche oggi, con Obama) a una sempre maggiore integrazione, nell'Occidente, di Ankara. Berlino e Parigi, che hanno già numerose comunità turche, temono l'arrivo di nuovi immigrati. Alla fine del viaggio di Obama in Europa, il "punto" sulla situazione internazionale non è difficile. Tutto, o quasi tutto, è come prima. Non è inutile e dannoso pessimismo, il nostro, ma una provocazione a quanti ritengono che ogni cosa possa passare attraverso l’accorto gioco delle diplomazie. La complicazione, adesso, viene paradossalmente da un comprensibile dubbio che nasce, su ogni problema che abbia carattere di internazionalità, dalla presenza della democrazia in un numero crescente di Paesi: una realtà che si può facilmente registrare contando il numero delle nazioni che fanno parte oggi del cosiddetto G20, quasi tutte democratiche, e confrontandolo con quello, che pur sopravvive, del G8. Democrazia vuol dire che chi rappresenta il proprio Paese deve tener conto soprattutto dell’opinione pubblica di cui è ufficialmente il portavoce e di cui i Parlamenti sono un’autorevole eco. Barack Obama, Angela Merkel e Nicolas Sarkozy (foto AP / La Presse). Due esempi. Il confronto fra gli Stati Uniti e l’Europa svoltosi a Praga a chiusura del viaggio di Obama ha portato in rilievo il problema Turchia. Ankara è in lista per l’ingresso nell’Unione europea fin dal 1959, mentre fa stabilmente parte da molto tempo della Nato, di cui durante la guerra fredda è stato un solido avamposto di fronte al minaccioso espansionismo dell’Unione sovietica. In quanto tale, Washington è sempre stata favorevole – e lo è anche oggi, con Obama – a una sempre maggiore integrazione di Ankara nell’Occidente. Ma Unione europea e Nato sono agli antipodi rispetto a una questione che ha un forte e delicatissimo carattere religioso, oltre che politico e sociale. In Germania e in Francia esiste da molti anni una numerosa comunità di immigrati turchi; in altri Paesi, come l’Italia, sono oggi altrettanto rilevanti gli stranieri di fede musulmana. Di conseguenza, si è originata ovunque una forte componente dell’opinione pubblica la quale ritiene che l’eventuale ingresso della Turchia nell’Unione ne faciliterebbe maggiormente i flussi immigratori. Questo spiega perché Sarkozy a Parigi e la Merkel a Berlino si oppongono a tale eventualità; dato che, oltretutto, non mancano le preoccupazioni circa nuove infiltrazioni del terrorismo islamico in Europa. Lo ha confermato lo stesso presidente Obama, quando ha detto che le minacce di Al Qaida riguardano più il Vecchio continente che gli Usa; nonostante questo, egli si è speso molto (confortato dalla mediazione di Berlusconi) per far accettare al primo ministro turco la candidatura del danese Rasmussen a segretario generale della Nato, sebbene quest’ultimo abbia difeso un giornale del suo Paese che ironizzò su Maometto. Secondo esempio. Il G20 di Londra non ha proposto una linea comune per la soluzione della crisi finanziaria: fra la tentazione keynesiana dell’intervento dello Stato (a spese dei contribuenti) a sostegno in Usa delle banche, prime responsabili del disastro, e la linea Sarkozy-Merkel per una nuova morale negli affari del capitalismo (con punizione dei paradisi fiscali) in un’Europa meno scandalosamente esposta ai rischi del libero mercato, forse hanno vinto solo la Cina e la Russia (che democratiche ancora non sono). Ma il futuro è impossibile, oggi, da pronosticare.

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Intervento tempestivo dal Molise (sezione: Globalizzazione)

( da "Nuovo Molise web" del 07-04-2009)

Argomenti: Cina Usa

Dalla provincia 07/04/2009 12:05 Intervento tempestivo dal Molise Partono immediatamente i soccorsi grazie all'efficienza della Protezione Civile e dei suoi volontari CAMPOBASSO Come quelle di tutta Italia anche la Protezione Civile del Molise è stata immediatamente allertata e mobilitata dall’omonimo Dipartimento nazionale. La condizione di prossimità, inoltre, ha consentito ai tecnici e ai volontari molisani di raggiungere con tempestività le zone colpite dal terremoto che, la notte scorsa, ha devastato la città de L’Aquila e la sua provincia. A coordinare le operazioni il Dirigente della Protezione Civile del Molise, Giuseppe Giarrusso. Il campo della Regione Molise è stato situato in Piazza d’Armi a L’Aquila, da qui, attraverso due numeri dedicati (0874.314240/1), vengono garantite le comunicazioni e l’accesso alle notizie, da e per il Molise, per i nostri corregionali che si trovano in Abruzzo. Per tutto quello che invece riguarda la disponibilità dei molisani all’accoglienza degli sfollati i numeri di riferimento sono quelli della Protezione Civile: 0874.3141 e 800120021. La mobilitazione della struttura molisana è stata immediata. A partire, alle 8,30 di ieri mattina, è stata una Task Force, una unità di primo intervento composta da 40 volontari, 2 cucine da campo, una postazione per le luci, un gruppo elettrogeno, l’ufficio di coordinamento mobile, un cargo di tende, delle tensostrutture, una cisterna con gasolio e un carrello officina. Successivamente, intorno a mezzogiorno, è partita un’altra colonna di mezzi e tre autobotti, con 80 volontari al seguito, destinata a dare assistenza logistica alla popolazione. In serata, infine, è partito un terzo gruppo di volontari. L’intervento della Protezione Civile molisana è destinato ad avere un ruolo centrale specialmente sul piano della comunicazione, essendo crollato a causa del sisma il ponte radio dei colleghi abruzzesi. Sarà quindi l’uffico mobile inviato dal Molise che, disponendo di un satellite, garantirà con le sue linee il sistema di comunicazione. Parallelamente alla Protezione Civile si è mossa anche la Croce Rossa ItalianaComitato Regionale del Molise. Nel pomeriggio di ieri sono partiti dalla nostra regione 40 volontari e un’autocolonna composta da 8 autoambulanze. Attivati anche due conti corrente intestati alla Croce Rossa Italiana su cui effettuare donazioni con la causale «Pro terremoto Abruzzo»: c/c bancario n. 218020 Banca Nazionale del Lavoro, filiale di Roma Bissolati; c/c postale n. 300004. In serata, infine, dalla Protezione Civile giunge un appello ai moilisani che si trovano a L’Aquila o nelle zone terremotate a comunicare ai congiunti, o alla stessa Protezione Civile, il loro rientro in Molise o la loro permanenza in Abruzzo. Relativamente invece al numero dei dispersi, e delle eventuali vittime, la Protezione Civile del Molise non fornisce alcuna indicazione. Sono anch’essi, al momento, in attesa di notizie dall’Abruzzo. Presso la struttura molisana, in serata, molta concitazione e nervosimo e poca collaborazione con la stampa, specie da parte della responsabile dell’Ufficio Volontariato, Ida Terebini. E’ questa l’unica nota stonata di una giornata in cui la Protezione Civile, brillando per efficienza, non ha certo brillato per cortesia. Pasquale Di Bello

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TERREMOTO: 150 MORTI, 250 DISPERSI, 1.500 FERITI E 100 MILA SFOLLATI (sezione: Globalizzazione)

( da "Sestopotere.com" del 07-04-2009)

Argomenti: Cina Usa

TERREMOTO: 150 MORTI, 250 DISPERSI, 1.500 FERITI E 100 MILA SFOLLATI (6/4/2009 19:00) | (Sesto Potere) - Roma - 6 aprile 2009 - Sarebbe di ben 150 i morti accertati , 250 dispersi ,1.500 feriti e 100 mila persone senza casa i dati principali del nuovo bilancio del terremoto che ha colpito ieri notte l' Abruzzo, secondo quanto riferito alle agenzie da fonti dei soccorritori. Gli sfollati a causa del sisma , secondo il sindaco dell'Aquila, potrebbero essere addirittura 70mila. E ad una prima stima si calcola possano essere 1.500 le persone rimaste ferite nei crolli dovuti al terremoto che si è verificato in Abruzzo, come ha riferito detto il premier Silvio Berlusconi mnel corso della conferenza stampa convocata all'Aquila su invito del presidente della Regione Abruzzo. Ancora non si conosce il numero esatto dei dispersi. Ma il numero delle vittime, spiegano i soccorritori, e' drammaticamente destinato a salire . Si scava ancora fra le maceerie a mani nude. ------------------------------------------------------ Terremoto in Abruzzo, la situazione in atto, cronaca conferenza stampa Berlusconi e Bertolaso (Sesto Potere) - Roma - 6 aprile 2009 - delle 13.00 – Una conferenza stampa alla caserma della Guardia di Finanza dell’Aquila ha fatto il punto sulla situazione dopo il terremoto che ha colpito L’Aquila, Paganica, Tornimparte, Poggio Picense, Villa Sant’Angelo e Fossa. Erano presenti il Presidente del Consiglio dei Ministri Silvio Berlusconi e il Capo del Dipartimento della Protezione Civile Guido Bertolaso, il Ministro dell’Interno Roberto Maroni, il Ministro delle Infrastrutture, Altero Matteoli, il Presidente della Regione Abruzzo, Gianni Chiodi, il Presidente della Provincia Stefania Pezzopane e il Sindaco dell’Aquila Massimo Cialente. Il Presidente del Consiglio ha riassunto la situazione di eccezionale gravità in cui versa il paese, con un alto numero di vittime e di feriti. Numeri che sono destinati a crescere, ma cifre attendibili non potranno essere date prima che trascorrano i tempi tecnici di 12/24 ore. Sono migliaia gli sfollati, ha sottolineato anche il Capo della Protezione Civile, e per ospitarli sono stati requisiti tutti gli alberghi della costa abruzzese, per un totale di diecimila posti letto. E’ stato un terremoto non esteso ma molto violento, di cui si continueranno a sentire gli effetti nei prossimi giorni. Hanno espresso solidarietà all’Italia il Presidente americano Barack Obama e il Presidente Russo Mevdev. Sono gravi i danni nel centro storico dell’Aquila, e in queste ore si sta procedendo alla verifica sugli edifici. Il Ministro dell’Interno ha informato che le colonne mobili dei vigili del fuoco stanno arrivando dalle regioni d’Italia, così come le forze dell’ordine. Presso il Ministero delle Infrastrutture è stato aperto un tavolo permanente per l’emergenza. L’autostrada Roma-L’Aquila verrà riaperta domani al solo traffico delle automobili, per permettere, nella giornata di oggi, il transito dei mezzi di soccorso della Protezione Civile. Il Presidente della Regione Abruzzo, informa la popolazione che l’ appello a donare il sangue diffuso nelle ore precedenti ha avuto un buon esito, ed è ora possibile sospendere le donazioni. Il Consiglio dei Ministri è convocato alle 19.00. Il Dipartimento sta raccogliendo le offerte di aiuti e assistenza sanitaria provenienti dai cittadini e dalle associazioni di volontariato. La Protezione Civile continua a coordinare le operazioni di soccorso e assistenza agli sfollati, con l’allestimento di tendopoli e la distribuzione dei pasti. Sono attivi cinque C.O.M. – Centri Operativi Misti - a L’Aquila, San Demetrio, Pizzoli, Rocca Di Mezzo e Paganica. ------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- Terremoto in Abruzzo, alla Camera un minuto di silenzio (Sesto Potere) - Roma - 6 aprile 2009 - In apertura di seduta il Presidente della Camera, Gianfranco Fini, ha parlato del terremoto in Abruzzo dando il quadro della situazione, ha espresso alle famiglie delle vittime il cordoglio suo e di tutti i deputati e ha ringraziato tutti coloro che si stanno prodigando nei soccorsi. L’Assemblea ha osservato un minuto di silenzio. ------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- Terremoto in Abruzzo, vertice operativo del ministro delle Infrastrutture (Sesto Potere) - Roma - 6 aprile 2009 - Il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Altero Matteoli, ha convocato per le prossime ore un vertice operativo presso il Dicastero di Porta Pia. Vi parteciperanno il presidente del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici, il responsabile della Struttura Tecnica di Missione, il Provveditore alle opere pubbliche dell’ Aquila, i vertici amministrativi, il direttore dell’Edilizia residenziale, nonché il presidente dell’Anas e l’amministratore delegato delle Ferrovie dello Stato. Al centro della riunione i provvedimenti più urgenti per fronteggiare le conseguenze di questo gravissimo evento tellurico. “Sono in contatto da stanotte con la Presidenza del Consiglio – ha dichiarato il Ministro Matteoli – e stiamo cooperando in modo sistematico con la Protezione civile. Fra le misure che assumeremo anche lo stanziamento di risorse per i primi interventi. Sul posto si trova il Provveditore alle opere Pubbliche, ing. Giovanni Guglielmi, che con la sua struttura sta approntando gli interventi più urgenti”. ------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- Terremoto in Abruzzo, le vittime salgono a 50, ben 45-50mila gli sfollati (Sesto Potere) - Roma - 6 aprile 2009 - Sarebbero almeno 50 le vittime accertate finora del Terremoto che s'è abbattuto in Abruzzo. La notizia è confermata dal ministro dell'Interno Roberto Maroni. Gli esperti della Protezione civile, che hanno convocato una conferenza stampa che è in corso di svolgimento parlano di almeno 45-50mila sfollati. ------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- Terremoto in Abruzzo, firmato il decreto per lo stato d'emergenza (Sesto Potere) - Roma - 6 aprile 2009 «Una tragedia senza precedenti». Ha commentato così il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi il terremoto che ha colpito questa notte l'Abruzzo, con epicentro L'Aquila. La violenta scossa è stata avvertita in nottata nel centro Italia ed è stata di magnitudo 5,8. La scossa è avvenuta alle 3.32 a 5 km di profondità. L'epicentro è stato ulteriormente precisato essere a pochi km dalla città dell'Aquila, nella zona nord, in un triangolo compreso tra la stessa città dell'Aquila e le frazioni di Collimento e Villa Grande. La Protezione civile prevede fino a 10.000 edifici lesionati per il sisma e quindi gli sfollati potrebbero essere nell'ordine delle decine di migliaia. Numerose sarebbero le vittime, decine i dispersi e migliaia i feriti. Ogni bilancio è ora provvisorio. Il capo della protezione civile Guido Bertolaso ha spiegato che il sisma «è paragonabile, se non superiore, al terremoto che ha colpito in passato l'Umbria e le Marche. Si tratta di una vicenda che mobiliterà il paese per diverse settimane». Berlusconi ha firmato il decreto per lo stato d'emergenza e la protezione civile potrà disporre «dei fondi messi a disposizione». «Non bisogna partire per recarsi nelle zone colpite dal terremoto - ha detto Berlusconi - Innanzitutto, le strade devono essere libere per non ostacolare i mezzi di soccorso. In secondo luogo si sta ancora accertando lo stato di sicurezza delle stesse strade e di alcuni ponti». E intanto si aggrava il bilancio della tragedia: almeno 27 i morti , più di 30 i dispersi e migliaia di sfollati. Centri commerciali e distributori di benzina sono stati letteralmente presi d'assalto. ------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- Terremoto in Abruzzo, Berlusconi annulla il viaggio a Mosca (Sesto Potere) - Roma - 6 aprile 2009 - "Mi sto recando all’Aquila; ho rinunciato al viaggio a Mosca e ho considerato che l’emergenza e’ veramente tale che forse la presenza di un coordinamento del capo del Governo sul luogo puo’ essere utile". Lo ha affermato il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, intervenendo in diretta telefonica da Arcore nel corso del Tg5. Anche l’ambasciata italiana a Mosca ha confermato l’annullamento della visita in Russia. Il nostro premier ha spiegato di volere mostrare concretamente che lo stato e’ presente attraverso la sua autorita’ di governo vicino ai cittadini. Berlusconi ha rivolto un appello ai cittadini a "non mettersi in viaggio" se "non si hanno cose indispensabili da fare", anche perche’ il sistema stradale e autostradale potrebbe aver subito danni, oltre alla necessita’ di favorire la circolazione dei mezzi di soccorso. Silvio Berlusconi e’ intervenuto anche a Radio Uno: "Faremo il meglio possibile" ha garantito, sottolineando che "abbiamo la migliore protezione civile in Europa. Tutti ce la invidiano. Speriamo che il numero delle vittime non sia destinato a salire troppo. Lasciamo da parte le polemiche e vediamo di dare aiuto a chi ha bisogno. Si tratta di polemiche che ci sono ogni volta che succedono cose come queste. Purtroppo non ci sono mai state situazioni di avviso tali da poter essere certi di prevedere un terremoto". ------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- Terremoto in Abruzzo, Franceschini (PD): Mettiamo a disposizione sedi di partito (Sesto Potere) - Roma - 6 aprile 2009 - "Il Partito democratico esprime il suo dolore per le tante vittime, la sua vicinanza e la sua fattiva solidarietà alle popolazioni abruzzesi tragicamente colpite dal sisma. Da subito nelle città e nei paesi colpiti le strutture, le sedi dei circoli i militanti del Pd sono a disposizione della protezione civile e del governo per tutte le necessità che si ritenessero necessarie ai soccorsi. In tutta Italia il Pd è pronto a mobilitarsi, in coordinamento con le richieste che dovessero venire dalle autorità, per gli aiuti alle popolazioni così duramente colpite dal sisma”: ha dichiarato il segretario del Partito Democratico, Dario Franceschini. ------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- Terremoto in Abruzzo, il terremoto era stato annunciato (Sesto Potere) - Roma - 6 aprile 2009 - Nell'ultima settimana del mese di marzo Giampaolo Giuliani, tecnico e ricercatore presso il laboratorio nazionale di fisica del Gran Sasso, aveva sostenuto che lo sciame sismico in corso in Abruzzo poteva essere il preannuncio di un evento tellurico più forte. Lo scienziato aveva dichiarato di aver messo a punto uno strumento di rilevazione sismografico rivoluzionario chiamato “Rivelatore Gamma” che permetterebbe di accertare con un anticipo di almeno 6-24 ore l’arrivo di un terremoto attraverso varie analisi di un gas (il Randon) sprigionato dalla crosta terrestre . Non venne creduto. Ed è stato anche denunciato per procurato allarme. Purtroppo aveva visto giusto... ! ------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- Terremoto in Abruzzo, la terra trema nella notte: morti e feriti (Sesto Potere) - Roma - 6 aprile 2009 - La Rete Sismica Nazionale dell'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia ha registrato un terremoto di Magnitudo 5.8 (Magnitudo Richter) (6.2 Mw=magnitudo momento) nella zona dell'Aquilano, il 6 Aprile 2009 alle 3:32 (ora italiana). Le coordinate epicentrali risultano: Lat. 42.33N e Long. 13.33E. La profondità dell'ipocentro è pari a 8.8 km. Il terremoto è caratterizzato da un meccanismo di tipo estensionale, con piani di faglia orientati NW-SE e direzione di estensione NE-SW (anti-appenninica). La scossa è stata seguita da decine di repliche, la più forte delle quali è avvenuta alle 4:37 italiane con magnitudo pari a 4.6. Tutte queste scosse sono avvenute a profondità crostali (entro i 10-12 km), tipiche dei terremoti dell'Appennino. Questa circostanza determina un forte risentimento dello scuotimento in area epicentrale. Tutte le stazioni della Rete Sismica Nazionale dell'INGV hanno rilevato chiaramente le onde sismiche generate dalla scossa principale. Sul sito dell'INGV(alla voce Terremoti Recenti) vengono riportate tutte le informazioni sull'evento sismico e sul suo inquadramento nel contesto della sismicità precedente e della classificazione sismica del territorio. La zona è stata oggetto di una sismicità frequente con caratteristiche di sciame sismico a partire dal mese di gennaio 2009, con centinaia di scosse tutte di modesta entità, fino all'evento di magnitudo 4.0 avvenuto il 30 marzo scorso. L'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia sottolinea la circostanza secondo la quale, allo stato attuale delle conoscenze, non è possibile realizzare una previsione deterministica dei terremoti (previsione della localizzazione, dell'istante e della forza dell'evento). Ciò è vero anche in presenza di fenomeni quali sequenze o sciami sismici che nella maggior parte dei casi si verificano senza portare al verificarsi di un forte evento. Una scossa quale quella che si è manifestata oggi viene normalmente seguita da numerose repliche, alcune delle quali probabilmente assai sensibili. La zona in oggetto è stata sede in passato di forti terremoti. In particolare, l’attività di questi giorni si colloca tra la terminazione meridionale della faglia che si è attivata nel terremoto del 1703 (Int. MCS del X grado MCS, pari a Magnitudo circa 6.7) e i limiti settentrionali della faglia associata nei cataloghi al terremoto del 1349 e di quella denominata “Ovindoli-Piani di Pezza”. L'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia ricorda che i comuni interessati ricadono tra la prima e la seconda categoria della classificazione sismica del territorio nazionale. Negli ultimi anni la zona non è stata interessata da forti terremoti. Subito dopo il manifestarsi dell'evento l'Istituto si è mobilitato inviando nell'area colpita le sue strutture di emergenza quali la rete mobile e altre squadre di rilevatori. Foto in alto tratta dal sito del Ministero gli Interni.

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Bardi, Protezione Civile Castelnuovo Magra: "Pronti a mandare nuovi uomini" (sezione: Globalizzazione)

( da "Cittàdellaspezia.com" del 07-04-2009)

Argomenti: Cina Usa

Bardi, Protezione Civile Castelnuovo Magra: "Pronti a mandare nuovi uomini" "Per ora sono 2 i volontari della Protezione Civile partiti dal Comune di Castelnuovo, portando con sè un generatore di corrente, pale e picconi" ha commentato Alessandro Bardi, responsabile della Protezione Civile di Castelnuovo Magra, in merito alla mobilitazione dei volontari che, nella giornata di ieri sono partiti da tutta la Liguria per recarsi in Abruzzo, nelle zone devastate dal sisma. "Ci teniamo pronti e già dalla prossima settimana- ha continuato Bardi- partiranno da Castelnuovo almeno altri 4 o 5 volontari".

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Carcare: la protezione civile Val Bormida pronta a partire (sezione: Globalizzazione)

( da "Savona news" del 07-04-2009)

Argomenti: Cina Usa

Carcare: la protezione civile Val Bormida pronta a partire I volontari della Protezione civile di Carcare, Cairo Montenotte, Plodio, Cengio, Millesimo, Osiglia, Altare, Roccavignale e Calizzano Val Bormida, probabilmente, nel fine settimana partiranno verso l'Abruzzo per dare il cambio ai "colleghi" della Riviera che si trovano nelle zone colpite dal terremoto. Per ora, non sono arrivate indicazioni su raccolte di materiali: i generi di prima necessità indispensabili per organizzare i campi degli sfollati e la logistica dei volontari sono già sul posto. La Protezione Civile di Carcare ringrazia tutte le persone che nella giornata di ieri e nella mattinata di oggi hanno dato la propria disponibilità a unirsi alla spedizione di soccorso, ma comunica che purtroppo in questa fase non è possibile la partecipazione di persone non iscritte alla Protezione Civile.

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Prezzi: chi risveglia lo spettro dell'inflazione (sezione: Globalizzazione)

( da "Panorama.it" del 07-04-2009)

Argomenti: Cina Usa

- Economia - http://blog.panorama.it/economia - Prezzi: chi risveglia lo spettro dell'inflazione Posted By Renzo Rosati On 6/4/2009 @ 11:43 In Headlines | No Comments Ventitremila miliardi di dollari, per metà provenienti dagli Stati Uniti. È la strabiliante somma, calcolata dalla Bloomberg International, prima rete mondiale di notizie e analisi economiche, di quanto è stato stanziato dai governi di tutto il mondo per fronteggiare la crisi. Uno sforzo che fa impallidire quello sostenuto dai soli americani nella Seconda guerra mondiale: 3.600 miliardi di dollari ai valori odierni. O quello del New deal, il piano di Franklin Delano Roosevelt per uscire dalla Grande depressione: 500 miliardi. Dunque se la luce in fondo al tunnel si inizia a intravedere, abbiamo però una certezza: anche se la crisi durerà meno delle precedenti sarà la più cara di tutte. Perciò la domanda decisiva a livello mondiale è già questa: che fine farà questa montagna di soldi messi in circolo? Potrà essere tenuta sotto controllo o, come dopo tutte le crisi del passato, genererà l'altro mostro che si chiama inflazione? Europa sottozero nel 2009. Cominciamo dall'Italia. L'ultimo rapporto interno del ministero dell'Economia (16 marzo) prevede per il secondo trimestre un'inflazione in caduta: sotto l'1 per cento in media d'anno. E ciò per il calo di elettricità e gas che deve ancora scontare il deprezzamento del petrolio (tornato da settimane in risalita) e di prodotti legati alle materie prime, dalla pasta al cemento. Ancora più bassa l'inflazione stimata dalla Confindustria: 0,8. La Germania viaggia sullo 0,4 per cento e secondo la Deutsche Bank si andrà sotto zero nel secondo semestre. Stessa situazione in Francia e soprattutto in Spagna, dove i prezzi sono già scesi a meno 0,1, minimo storico. Axel Weber, del consiglio dei governatori della Bce, prevede che i prezzi nell'intera zona euro non supereranno l'1 per cento. "L'Europa sarà in territorio negativo per un certo periodo" aggiunge Lucas Papademos, vicepresidente della banca centrale; che ha già all'ordine del giorno un altro taglio dei tassi rispetto all'1,5 attuale. Dal 2010 prezzi in ripresa fino al 4 per cento. Tuttavia dalla fine dell'anno prossimo lo scenario cambierà. Dopo un biennio di piatta, è prevista una risalita che in un triennio potrebbe toccare il 4 per cento. Per la Confindustria i prezzi aumenteranno già nel 2010 all'1,5, il doppio rispetto a fine 2009. Secondo Norbert Walter, analista della Deutsche Bank, "la ripresa dell'inflazione è un dato certo, il problema è come controllarla". E qui cominciano i dolori. Perché, se la risalita dei prezzi sarà un segnale buono per l'economia, sulle politiche di controllo c'è da incrociare le dita. Un antipasto con largo anticipo c'è stato in Gran Bretagna il 24 marzo, quando sono stati diffusi i dati dell'inflazione di febbraio: un balzo inatteso al 3,2 per cento, il che ha tenuto gli investitori alla larga dall'ultima asta di titoli pubblici, con rendimenti non più appetibili di fronte alla ripresa del carovita. Risultato: il tesoro inglese non sa come finanziare il piano anticrisi, che secondo il Fondo monetario internazionale porterà nel 2010 a un deficit pubblico dell'11 per cento, quasi il triplo dell'Italia; mentre Mervyn King, governatore della Banca d'Inghilterra, afferma che "non vi sono più risorse per nuove misure". I timori per l'Italia. Fra i collaboratori di Giulio Tremonti l'ansia non è da meno. Già nel 2009 il rapporto tra deficit e pil supererà il 4 per cento. Uno sfondamento ancora fisiologico che potrà essere riassorbito dal 2010 se le aste di bot e btp continueranno ad andare bene. Il Tesoro ha portato i rendimenti a breve intorno all'1 per cento netto, quelli a medio termine intorno al 3 e quelli a 20 e 30 anni intorno al 5. "Il che" spiegano in via Venti Settembre "va bene per tutelare nell'immediato il capitale e in prospettiva per una ripresa dell'inflazione al 3-4 per cento". Oltre queste soglie saranno guai: per l'Italia, ma anche per Francia (deficit oltre il 5 per cento), Germania, per non dire della Gran Bretagna. Guerra Usa-Cina. Ai due estremi del mondo le strategie e la percezione dei fatti appaiono in contrasto. Negli Stati Uniti i nemici restano la crisi e la deflazione, cioè il contrario dell'inflazione. "Tutti gli sforzi vanno destinati a stimolare l'economia" afferma Janet Yellen, presidente della Federal reserve di San Francisco. "Per molto tempo a venire la disinflazione e la deflazione rappresenteranno rischi molto più alti dell'inflazione". La Fed ha la libertà di stampare dollari, anche se ora ha deciso di acquistare vecchie obbligazioni riciclandole come denaro liquido. Un primo, timido tentativo di frenare la massa monetaria in circolazione. Invece la Cina non la pensa affatto come gli americani. Dopo aver sottoscritto quasi un terzo del debito pubblico Usa, che ormai sfiora il 140 per cento del pil (Italia a 109 a fine 2009, secondo l'agenzia Standard & Poor's), Pechino ha ingiunto alla Casa Bianca di smettere di gettare a piene mani sul mercato dollari destinati a svalutarsi. Fan Gang, della banca centrale cinese, è durissimo: "Come economia emergente temiamo moltissimo una ripresa dell'inflazione che erodendo il potere d'acquisto danneggerebbe i nostri commerci e la nostra crescita. Se gli Usa insistono dovremo pensare a una nuova unità di scambio, diversa dal dollaro". Come difendere il portafoglio. Nel frattempo, come difendere i risparmi? Come regolarsi per investimenti e mutui? Se finora i depositi sono stati garantiti dal governo, per i rendimenti bisognerà guardare ai tassi d'interesse determinati dalle decisioni della Bce. Dopo il prossimo taglio all'1 per cento è difficile che ve ne siano altri. È previsione comune che nel 2010 vi sia una risalita all'1,25-1,50. Poi la Banca centrale tornerà alla vecchia missione di combattere l'inflazione: più questa salirà, più aumenteranno i tassi. Un'opportunità per investire già oggi in titoli con cedole indicizzate all'inflazione in euro, come i BtI. Chi deve stipulare o rinegoziare un mutuo, più che farsi ingolosire dai livelli minimi dell'Euribor, da cui dipendono i contratti a tasso variabile, farebbe meglio a optare almeno per le scadenze oltre 10 anni per i tassi fissi. L'indice Irs a cui questi sono legati offre mutui decennali al 3,4 per cento, più (come per i variabili) lo spread. Tenuto conto che l'Euribor è ormai all'1,5 per cento e che, dopo una risalita dell'inflazione al 3 per cento, gli interessi potranno addirittura triplicare. Un film già visto nel 2008: meglio evitare.

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Dalla Provincia di Alessandria in Abruzzo squadre di tecnici composte da ingegneri e architetti (sezione: Globalizzazione)

( da "inalessandria.it" del 07-04-2009)

Argomenti: Cina Usa

(0) 7 Aprile 2009 Dalla Provincia di Alessandria in Abruzzo squadre di tecnici composte da ingegneri e architetti A seguito dell’evento sismico che ha colpito questa notte l’Abruzzo e il centro Italia con magnitudo 6,3 della scala Richter, provocando numerose vittime e dispersi, migliaia di sfollati e migliaia di edifici crollati e lesionati, la Provincia di Alessandria, attraverso l’Assessorato alla Protezione Civile, dopo aver attivato immediatamente la Sala Operativa di Protezione Civile per monitorare la situazione, ha dato immediata disponibilità al Dipartimento della Protezione Civile per inviare squadre di tecnici composte da ingegneri e architetti sui luoghi interessati dalla calamità, al fine di poter compiere sopralluoghi e verifiche di staticità e abitabilità degli edifici pubblici e privati colpiti dal sisma. Si sta, inoltre, valutando l’eventualità di un possibile intervento di assistenza diretto alla popolazione attraverso l’invio di aiuti nelle zone maggiormente colpite. L’interscambio di continue comunicazioni fra il Servizio Protezione Civile della Provincia di Alessandria, la Prefettura – Ufficio Territoriale di Governo di Alessandria ed il Dipartimento Nazionale di Protezione Civile permetterà di pianificare al meglio in queste ore le modalità di intervento a favore delle popolazioni abruzzesi. Un nucleo di valutazione composto da tecnici del Servizio di Protezione Civile della Provincia di Alessandria raggiungerà l’Aquila presumibilmente nella giornata di giovedì, per effettuare una prima verifica sul territorio al fine di poter realizzare una struttura di accoglienza, ricalcando, così, l’opera di intervento svolta nell’area di Valtopina a seguito dell’evento calamitoso che interessò l’Umbria e le Marche nel 1997. GALLERIA FOTOGRAFICA Leggi i

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TRANSVITAL: PROTEZIONE A 5 STELLE (sezione: Globalizzazione)

( da "Crisalidepress.it" del 07-04-2009)

Argomenti: Cina Usa

7 Aprile 2009 TRANSVITAL: PROTEZIONE A 5 STELLE Archiviato in: Moda » Bellezza » cristiana @ 1:32 Dalla ricerca Transvital nasce Global Anti- Age Sun & Light Protection System, una linea di trattamenti solari anti-età ad altissima tecnologia per la cura e la protezione completa dell'epidermide dai danni causati dai raggi UV. Questa gamma di prodotti svolge un'azione sinergica globale: anti-age, anti macchia, water captor, stimolazione della melanina, protezione UVA e UVB con certificazione 5 stelle ultra. Grazie alla sua anima medicale, ma al suo approccio cosmetico , questa linea è pensata per preservare la pelle di viso, contorno occhi, décolletée e corpo dai danni provocati dall'irradiamento solare, grazie all'eccezionale sinergia di complessi multiattivi di origine vegetale, in grado di garantire un sistema di protezione globale.

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TERREMOTO: PROTEZIONE CIVILE SMENTISCE NUOVI ALLARMI SISMA. (sezione: Globalizzazione)

( da "Asca" del 07-04-2009)

Argomenti: Cina Usa

TERREMOTO: PROTEZIONE CIVILE SMENTISCE NUOVI ALLARMI SISMA (ASCA) - Roma, 7 apr - La Protezione Civile smentisce ogni nuovo allarme terremoto nelle zone di Avezzano, Teramo e Rieti sottolineando che ''nessun sistema e tecnologia e' in grado di rilevare un terremoto e che nessuno e' stato evacuato''. La Protezione Civile ha anche voluto ribadire che il ''60% dei comuni italiani e' a rischio sismico ma per ora non sono rilevati altri allarmi''. res/sam/alf (Asca)

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ADOLFO PAPPALARDO CI VANNO CAUTI NEGLI UFFICI CAMPANI DELLA PROTEZIONE CIVILE MA, SINO A IERI SER... (sezione: Globalizzazione)

( da "Mattino, Il (Caserta)" del 07-04-2009)

Argomenti: Cina Usa

ADOLFO PAPPALARDO Ci vanno cauti negli uffici campani della Protezione civile ma, sino a ieri sera, venti campani residenti nell'epicentro del sisma in Abruzzo risultano ancora irrintracciabili. Di loro, dal momento della scossa, non si è avuta più alcuna notizia. La speranza è che non entrino nell'elenco dei dispersi e nel giro delle prossime ore possano riuscire a comunicare con le proprie famiglie che ieri hanno tempestato il numero verde della Protezione civile alla ricerca di notizie e informazioni sui loro cari. Terrore e ansia mentre le immagini della tragedia fanno il giro sulle tv di tutto il mondo. Ore d'apprensione in attesa di una telefonata. Di liberazione come è accaduto a ad Antonio De Luca, primo cittadino di Zungoli, nell'Avellinese, che solo ieri pomeriggio è riuscito a mettersi in contatto con i due figli, entrambi studenti, miracolosamente salvi nonostante il crollo della loro casa nel centro del capoluogo abruzzese. E così una coppia di genitori napoletani in apprensione, per lunghissime ore, sulle sorti della propria figlia, una giovane docente universitaria dell'ateneo de L'Aquila, sposata e con un figlio. Poi quella telefonata liberatoria fatta dalla donna mentre era già in viaggio verso Napoli. Via, lontano dalla morte e dall'orrore. In apprensione, l'ha confidato lei stessa, anche il sindaco Iervolino per alcuni parenti con cui a lungo non è riuscita a mettersi in contatto. La tragedia, invece, si è materializzata in casa di due famiglie sannite: morte Carmen, 21 anni, di Amorosi, e una sua coetanea di Puglianello che condividevano un appartamento sbriciolatosi per il sisma. Rimangono appesi ancora a un filo, a una telefonata, le famiglie dei venti campani di cui non si hanno notizie anche se negli uffici regionali della Protezione civile si mostra un certo ottimismo. «Le comunicazioni sono difficili, complicatissimo fare anche una semplice telefonata per mettersi in contatto con i propri cari - spiega Bruno Orrico direttore della Protezione civile campana - ma l'invito è quello di rimanere calmi e, soprattutto, non mettersi in viaggio per fare ricerche autonome. Di ognuno abbiamo l'indirizzo e domani (oggi, ndr) i nostri volontari li cercheranno ad uno ad uno. E li ritroveremo». Ricerche che inizieranno presso le residenze abruzzesi comunicate dai parenti per continuare nelle tendopoli allestite e negli ospedali. Tutto tremendamente difficile in un capoluogo dove è crollata anche la prefettura, l'ufficio di coordinamento preposto per emergenze di questo tipo. Da qui l'invio di una pattuglia di volontari e tecnici partita alle 15 dalla scuola di Protezione civile del centro San Martino di Quarto. In totale 150 volontari (che alloggeranno presso la caserma Galdi dell'Aquila) oltre a 42 vigili del fuoco, unità cinofile e soprattutto 20 tecnici abilitati alle verifiche sulla stabilità degli edifici. Con loro 150 tende da campo per circa 800 posti letto (ma se necessario si può arrivare a 5mila posti, inviando altre strutture), 25mila litri di acqua potabile e una cucina da campo capace di garantire 500 pasti l'ora. Di cui i primi serviti già poco dopo la mezzanotte di ieri. Allertati, già dopo qualche ora dalle scosse telluriche, gli ospedali napoletani (compreso il Cardarelli con la pista per elicotteri e i posti disponibili di terapia intensiva neonatale). Ma sinora nessun ferito è stato trasportato a Napoli, anche se rimane la massima allerta in tutti i nosocomi.

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ADOLFO PAPPALARDO CI VANNO CAUTI NEGLI UFFICI CAMPANI DELLA PROTEZIONE CIVILE MA, SINO A IERI SER... (sezione: Globalizzazione)

( da "Mattino, Il (Nazionale)" del 07-04-2009)
Pubblicato anche in: (Mattino, Il (Benevento)) (Mattino, Il (Circondario Sud1))

Argomenti: Cina Usa

ADOLFO PAPPALARDO Ci vanno cauti negli uffici campani della Protezione civile ma, sino a ieri sera, venti campani residenti in Abruzzo, nell'epicentro del sisma, risultano ancora irrintracciabili. Di loro, dal momento della scossa, non si è avuta più alcuna notizia. La speranza è che non entrino nell'elenco dei dispersi e nel giro delle prossime ore possano riuscire a comunicare con le proprie famiglie che ieri hanno tempestato il numero verde della Protezione civile alla ricerca di notizie e informazioni sui loro cari. Terrore e ansia mentre le immagini della tragedia rimbalzano sulle tv di tutto il mondo. Ore d'apprensione in attesa di una telefonata. Di liberazione come è accaduto ad Antonio De Luca, primo cittadino di Zungoli, nell'Avellinese, che solo ieri pomeriggio è riuscito a mettersi in contatto con i due figli, entrambi studenti, miracolosamente salvi nonostante il crollo della loro casa nel centro del capoluogo abruzzese. E così una coppia di genitori napoletani in apprensione, per lunghissime ore, sulle sorti della propria figlia, una giovane docente universitaria dell'ateneo de L'Aquila, sposata e con un figlio. Poi quella telefonata liberatoria fatta dalla donna mentre era già in viaggio verso Napoli. Via, lontano dalla morte e dall'orrore. In apprensione, l'ha confidato lei stessa, anche il sindaco Iervolino per alcuni parenti con cui a lungo non è riuscita a mettersi in contatto. La tragedia, invece, si è materializzata in casa di due famiglie sannite: morte Carmen Romano, 20 anni, di Amorosi, e una sua coetanea di Puglianello che condividevano un appartamento sbriciolatosi per il sisma. Rimangono appesi ancora a un filo, a una telefonata, le famiglie dei venti campani di cui non si hanno notizie anche se negli uffici regionali della Protezione civile si mostra un certo ottimismo. «Le comunicazioni sono difficili, complicatissimo fare anche una semplice telefonata per mettersi in contatto con i propri cari - spiega Bruno Orrico direttore della Protezione civile campana - ma l'invito è quello di rimanere calmi e, soprattutto, non mettersi in viaggio per fare ricerche autonome. Di ognuno abbiamo l'indirizzo e domani (oggi, ndr) i nostri volontari li cercheranno ad uno ad uno. E li ritroveremo». Ricerche che inizieranno presso le residenze abruzzesi comunicate dai parenti per continuare nelle tendopoli allestite e negli ospedali. Tutto tremendamente difficile in un capoluogo dove è crollata anche la prefettura, l'ufficio di coordinamento in genere preposto per emergenze di questo tipo. Da Napoli l'invio di una pattuglia di volontari e tecnici partita alle 15 dalla scuola di Protezione civile del centro San Martino di Quarto. In totale 150 volontari (che alloggeranno presso la caserma Galdi dell'Aquila) oltre a 42 vigili del fuoco, unità cinofile e soprattutto 20 tecnici abilitati alle verifiche sulla stabilità degli edifici. Con loro 150 tende da campo per circa 800 posti letto (ma se necessario si può arrivare a 5mila posti, inviando altre strutture), 25mila litri di acqua potabile e una cucina da campo capace di garantire 500 pasti l'ora. Di cui i primi serviti già poco dopo la mezzanotte di ieri. Allertati, già dopo qualche ora dalle scosse telluriche, gli ospedali napoletani (compreso il Cardarelli con la pista per elicotteri e i posti disponibili di terapia intensiva neonatale). Ma sinora nessun ferito è stato trasportato a Napoli, anche se rimane la massima allerta in tutti i nosocomi.

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PENSIONAMENTO STESSA ETà PER TUTTI GENNARO ALBORINO - GRUMO NEVANO PER ARGINARE LA... (sezione: Globalizzazione)

( da "Mattino, Il (Benevento)" del 07-04-2009)

Argomenti: Cina Usa

Pensionamento stessa età per tutti Gennaro Alborino - GRUMO NEVANO Per arginare la recessione che ci ha investito, le forze politiche hanno attuato delle strategie improntate su aiuti economici (minimi) alle famiglie più povere, alle imprese, alle banche e all'industria auto. Hanno anche avanzato l'ipotesi di innalzare l'età della pensione per le donne a 65 anni come gli uomini, passo importante per il completamento della parità dei sessi. Hanno, però, trascurato di fissare l'età della pensione uguale per tutti. Per tutti significa anche per i magistrati, per i politici, per i manager, per i medici, per i liberi professionisti ecc. È inconcepibile avere nei posti di comando gente, se pur validissima sotto l'aspetto culturale e mentale, di 70 anni e passa. Il presidente dell'Abi, per esempio, avrà di sicuro più di 80 anni, il presidente della commissione di vigilanza della Rai anche, e come loro tantissimi altri. Per carità, tutto il rispetto e il ringraziamento per quanto hanno fatto: molti di essi faranno parte della storia del nostro paese per il contributo dato alla nazione. Ma vivaddio, vogliamo dare un po' di spazio ai nostri giovani? Vogliamo ringiovanire la nostra Italia? L'uomo a 65 anni ha acquisito una saggezza immensa che può e deve trasmettere ai giovani emergenti. Utilizziamo queste personalità della cultura, della medicina, dell'economia, della politica ecc., per l'istruzione dei giovani: potremmo dare continuità per una classe dirigente di sicuro valore. Inoltre, questi grandi uomini, una volta in pensione, potrebbero dedicarsi alla scrittura che è un altro modo di istruire i giovani e poi dedicarsi ad un'attività che è la più completa di soddisfazione per un pensionato: fare il nonno. È una sensazione immensamente piacevole constatare la continuità della vita andando a prendere il proprio nipotino a scuola. La fine della vita dilemma filosofico Antonio Minieri - NAPOLI Sono settimane che, su tutti i mass media, assistiamo a un interminabile conflitto di tutti contro tutto sulla cosiddetta questione del fine vita. A ben riflettere, con pacatezza e senza subito schierarsi su un fronte o sull'altro la tematica della vita sottende la antichissima domanda sull'uomo: che cos'è l'uomo? È la domanda che dagli albori della storia del pensiero occidentale e orientale cerca una possibile risposta univoca, oppure fondamentalmente ritiene, senza farsene un problema, che nessuna risposta o che tutte le risposte vadano bene. È la filosofia che ha oscillato prima tra la verità-certezza e dopo con la scepsi il dubbio, e poi tutte due le cose insieme nella contraddizione. Linguaggio, pensiero, essere, verità, certezza, logica, opinione, fede, ragione, giudizio... Tra i tanti filosofi Platone ci ha aiutato a scavare sul fondo della domanda. Il fondo della domanda sta nel far muovere i pensieri, veicolati dalla parola, il linguaggio, in un ordine condiviso: che significa imparare a saper dialogare. Platone, a mio modesto avviso, ci ha dato una lezione che anche oggi può esserci utile a sciogliere il dilemma sul fine vita al di la del lecito orientamento di ognuno. Bisogna trovare un accordo tra varie opinioni. Esso che può emergere solo da un dialogo. Per Platone però il dialogo doveva essere aperto, sincero, avendo sempre come fine quello di giungere ad una verità-opinione condivisa da tutti o almeno dalla maggioranza. E solo così - ci insegna ancora oggi questo prezioso pensatore - che si possono incontrare le rette opinioni nostre e quelle degli altri. Allora, significa disponibilità a dare la parola alle opinioni degli altri e ascoltarle. Significa comprendere che ci solo anche gli altri nella vita e non esistiamo solo noi con le nostre opinioni e certezza. Cosa che oggi non sembra ancora farsi strada, perché ognuno si arrocca sulle proprie opinioni. Archivi storici cerchiamo soluzioni Diego Guida, ass. comunale - NAPOLI Quanto ha scritto in questa rubrica Salvatore Varriale in riferimento alle condizioni in cui versano gli archivi storici municipali, al loro stato di accessibilità e di fruibilità, è la fotografia piuttosto desolante di quanto abbiamo visto nelle nostre visite alle varie sedi comunali. Ciononostante, non ci si deve rassegnare. Personalmente da quando lo scorso 9 gennaio di questo anno ho preso l'impegno amministrativo al Comune, ed ho acquisito tra le altre, anche la delega per il riordino degli archivi storici municipali, ho trovato una condizione quantomeno problematica seppur seguita con estremo impegno ed entusiasmo dal dirigente Aldo Capone. Il mio primo impegno è stato proprio quello di voler verificare sul campo, personalmente, quanto di mia competenza, così ho incontrato i dirigenti dei vari servizi per avviare un dialogo costruttivo ed operativo. D'intesa con l'assessore al Patrimonio Marcello D'Aponte ho portato a conclusione l'iter per l'acquisizione della chiesa sconsacrata di San Anna e San Giocacchino in Salita Pontenuovo, adiacente alla sede storca dell'archivio comunale. Grazie a questo primo impegno concreto sarebbe previsto il trasferimento, dunque, in un'unica sede anche del fondo cartografico demaniale oggi custodito presso la Torre di Guardia del Castelnuovo. Il passo successivo dovrebbe essere quello di... trovare le risorse economiche e finanziarie per ristrutturare anche la vecchia torre aragonese che insiste nello stesso complesso monumentale e di ristrutturare pure le antiche celle delle chiesa e del monastero chiuso a seguito dei danni del terremoto del 1980. Naturalmente tutto ciò non basta: le sedi degli archivi comunali sono anche in Vico dei Majorani, presso S. Lorenzo Maggiore, e presso la Real Casa Santa dell'Annunziata, in posti diversi, impossibile averne accesso in una sola giornata di studio. La soluzione paventata anche da Salvatore Varriale per l'unificazione in una sola sede risolverebbe diversi problemi, fosse anche solo quello della fruibilità, poi si dovrebbe procedere nel moderno processo di digitalizzazione dell'intero patrimonio, quindi all' inserimento nelle banche dati web per loro la fruibilità globale, poi... Ovviamente è necessario innanzitutto ritrovare la giusta attenzione verso questi temi. Resto sempre più convinto che tanti malanni cittadini siano determinati dalla carenza di una formazione culturale che valorizzi innanzitutto noi stessi poi anche gli altri. Legittimo, dunque, sollecitare impegni per la valorizzazione e la conservazione dei documenti d'archivio, importante risollecitare interventi dal Comune, doveroso da parte dell'amministrazione prendere i dovuti e necessari provvedimenti: io ci sto provando, e spero di non restare da solo in questa battaglia. Giustizia sportiva e tutela federale G. Antonio Di Mauro - CASERTA I tre giocatori dell'Ischia arrestati con l'accusa di spaccio di droga sono stati assolti in quanto il reato è stato derubricato in possesso per uso personale. Non entrando nel merito della decisione del giudice ed evitando di scivolare in discussioni etico-morali, la giustizia sportiva come interviene (se interviene) nei confronti dei propri tesserati a salvaguardia anche dell'immagine della federazione? Magdi Cristiano Allam quel sogno condiviso Matteo M. Martinoli - MILANO «Sogno un'Europa che sappia essere un faro per i diritti fondamentali dell'uomo, per i valori non negoziali, per le libertà, la democrazia, per l'insieme del Mediterraneo, per l'insieme di un mondo che si è globalizzato solo nella sua dimensione materiale, ma che necessita di essere globalizzato nella sua dimensione spirituale.» Magdi Cristiano Allam, Roma. Voglio anch'io l'Europa che era e che sarà: costruiamola insieme a Magdi Cristiano Allam. Poggioreale, cimitero invaso dalle auto Salvatore Lauritano - NAPOLI Chi si è recato il 4 aprile al cimitero di Poggioreale per il dovuto e sentito incontro pasquale con i propri defunti, ha dovuto ancora una volta constatare come vengono infrante impunemente le regole in queste nostra vilipesa e martoriata città. Il cimitero di Poggioreale (nuovo-nuovissimo e vecchio) invaso del tutto da auto e moto in un maxi e vergognoso parcheggio selvaggio e, a volte, anche sotto gli occhi dei numerosi vigili del tutto inermi ad affrontare il problema non previsto in partenza.m Quindi, si entrava in macchina, o in moto, naturalmente senza casco; si sostava dovunque e, dopo aver pregato per i defunti (si fa per dire...), si riusciva dal camposanto ed era tutto risolto. Ai tanti altri napoletani che non hanno avuto l'idea geniale di utilizzare l'auto anche quando ci si reca al cimitero, è rimasto l'ingrato compito di farsela a piedi. Il bel sole primaverile non ci ha evitato il disagio e la rabbia contenuta a stento nel dover assistere impotenti allo scempio di un luogo sacro profanato da migliaia di auto e moto sotto gli occhi dei tutori dell'ordine che, loro malgrado, hanno, o sono stati costretti, ad alzare bandiera bianca. Sindaco e assessore competente, prendete debita nota: continuiamo a fare belle figure e ad essere mortificati e vilipesi.

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15:11 TERREMOTO: DA PROTEZIONE CIVILE SPOLETO AZIONE DI SOLIDARIETA' (sezione: Globalizzazione)

( da "Agi" del 07-04-2009)

Argomenti: Cina Usa

TERREMOTO: DA PROTEZIONE CIVILE SPOLETO AZIONE DI SOLIDARIETA' (AGI) - Perugia, 7 apr. - L'Ufficio di Protezione civile del Comune di Spoleto ha diffuso un appello per chiedere a tutta la popolazione di partecipare "ad un grande sforzo di solidarieta' per alleviare la sofferenza di tutte le persone colpite dal terremoto che ha colpito la regione Abruzzo". In una nota, il Comune di Spoleto ricorda che si ha necessita' di ogni genere: acqua, prodotti alimentari non deperibili, prodotti per l'infanzia e per l'igiene personale, vestiario, scarpe nuove, coperte, farmaci da banco e ogni altro genere di uso quotidiano. Chiunque volesse collaborare puo' portare qualsiasi cosa che ritiene utile presso la sede del volontariato di Protezione civile del Gruppo Comunale di Spoleto, dove troveranno personale della Protezione civile dalle ore 8 alle ore 20.

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Non esistono dati scientifici per prevenire (sezione: Globalizzazione)

( da "Gazzettino, Il" del 07-04-2009)

Argomenti: Cina Usa

«Non esistono dati scientifici per prevenire» La commissione Grandi Rischi si era riunita il 30 marzo e non aveva riscontrato segnali di allarme Martedì 7 Aprile 2009, Non ha bisogno di difendersi, Guido Bertolaso, neppure da chi prendendo spunto dalla querelle con Giampaolo Giuliani chiede le sue dimissioni. É vero, e non smentisce, che tra lui e Giuliani i toni non erano stati di certo morbidi. All'ennesimo annuncio di imminente sisma, il capo della Protezione Civile aveva perso proprio la pazienza, chiedendo punizioni esemplari per chi procurava allarmi inesistenti: «Basta con gli imbecilli che si divertono a diffondere notizie false». Nulla, al momento, lasciava presagire che si potesse verificare una catastrofe di così vasta entità. E non lo dice il capo della Protezione Civile che pure di disastri di ogni ordine e grado ne ha visti più di uno, ma i massimi esperti della materia, come i componenti della commissione Grandi Rischi, allertata proprio in questi giorni. «Tutte le informazioni e i dati in mano ai massimi esperti hanno stabilito che non era prevedibile una situazione di terremoto più grave di quella che si era verificata nei giorni scorsi - sottolinea Bertolaso - Non c'era alcun elemento tecnico-scientifico che potesse dire che ci sarebbe stata una scossa così. E su questo c'è anche un verbale della commissione Grandi Rischi. L'unica cosa che si poteva fare era preparare il sistema e questo è stato fatto». Una tesi che viene confermata anche dal premier Silvio Berlusconi: «Non esistono dati scientifici per prevenire le scosse. - ha detto - C'è stata una riunione della commissione Grandi Rischi di cui fanno parte i maggiori esperti di ingegneria sismica in Italia. Ora bisogna pensare a risolvere la situazione e poi a come prevenire». Bertolaso ricorda le tappe. «Il 30 marzo in seguito ad uno sciame sismico nella zona dell'Aquila e di Sulmona - ricorda Bertolaso- avevo chiesto che si riunisse la commissione nazionale Grandi rischi, massimo organo per impartire direttive su argomenti del genere. Gli esperti hanno stabilito che non era assolutamente prevedibile un terremoto più violento di quelli che c'erano già stati, quindi nessun elemento tecnico-scientifico poteva far dire che ci sarebbe stata una scossa di questo tipo». Guido Bertolaso raccoglie consensi: attorno al capo della Protezione civile il "quadrato" è davvero a prova di sisma. Per il ministro Renato Brunetta «Noi abbiamo la migliore Protezione civile d'Europa e abbiamo il migliore capo della Protezione civile quale è Bertolaso». Per il ministro del Welfare il suo è un "lavoro egregio". Dalla Camera arriva addirittura un applauso spontaneo, dopo che il ministero per i Rapporti con il Parlamento Elio Vito, gli attribuisce "un grazie per l'opera che sta svolgendo". «Il governo dice grazie al commissario Bertolaso ed a tutti coloro che dalle prime ore dell'alba sono ininterrottamente all'opera per contrastare l'emergenza» - ha detto nell'Aula della Camera il ministro per i Rapporti con il Parlamento Elio Vito nella sua informativa urgente sul terremoto in Abruzzo. E l'assemblea di Montecitorio ha suggellato con un applauso unanime. E mentre Giampaolo Giuliani, il tecnico che studia il Radon, chiede scuse pubbliche dopo essere stato "apostrofato e denunciato", con Bertolaso si schierano esperti sismologi, come Giorgio Pasquaré, sismologo dell'Università degli Studi di Milano, secondo il quale «queste cose non sono prevedibili quasi mai veramente, o, per lo meno, lo sono in una scala molto ampia. «Ad esempio, sappiamo che tutto il settore tirrenico dell'Italia in questo momento è a rischio terremoto perché si sta muovendo - sottolinea - Da qui a dire se colpirà delle città o addirittura quali città e con quale e quanta intensità ne passa. Ora come ora da un punto di vista scientifico prevedere un disastro come quello appena occorso è pressoché impossibile». Anche Pasquaré sostiene infatti la "tesi Bertolaso": tutti sanno quali siano le aree sismiche del nostro Paese, ma a dire in quale epicentro è in arrivo un tipo di sciagura come questo di acqua ce ne passa. Tesi che non convincono Vittorio Agnoletto, eurodeputato Prc-Sinistra Europa e Daniela Merchiorre, presidente dei Liberal Democratici che chiedono le dimissioni di Guido Bertolaso. «Forse si sarebbero potute mettere in salvo molte persone se si fosse dato ascolto alle previsioni di chi aveva annunciato il terremoto, come Giampaolo Giuliani - chiede Agnoletto - Il dramma poteva essere evitato facendo evacuare prima le persone, se questo non è stato fatto la responsabilità è della Protezione civile. Esprimo tutta la mia solidarietà alle vittime, alle loro famiglie, a tutta la popolazione colpita». Gli risponde Giorgio Merlo del Pd, vicepresidente della Vigilanza Rai che parla addirittura di "vergognosa speculazione". «Le notizie drammatiche che arrivano dall'Abruzzo devono spingere tutti gli italiani a collaborare per alleviare le difficoltà immani che hanno colpito quelle popolazioni. Dalla politica alla Protezione civile, dall'Esercito al volontariato che in queste ore si sta massicciamente prodigando. Gli unici che stonano continuano ad essere quelli che vogliono speculare anche in questa situazione drammatica. a sottolinea - Mi riferisco a chi arriva al punto di chiedere le dimissioni del capo della Protezione civile Bertolaso». D. B.

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Washington Il Pentagono dell'era di Barack Obama sarà più concentrato a preparare la r... (sezione: Globalizzazione)

( da "Gazzettino, Il" del 07-04-2009)

Argomenti: Cina Usa

Martedì 7 Aprile 2009, Washington Il Pentagono dell'era di Barack Obama sarà più concentrato a preparare la risposta a scenari di guerriglia come quelli incontrati in Iraq e Afghanistan, che non a schierare le forze per conflitti tradizionali contro potenze come Russia e Cina. È il messaggio che arriva dal ministro della Difesa Robert Gates, che nel presentare il bilancio militare 2010 ha annunciato una «direzione strategica fondamentalmente diversa» per le forze armate americane. La svolta non è solo teorica, ma ha immediate conseguenze nelle scelte del Pentagono su come utilizzare il proprio enorme budget di oltre 500 miliardi di dollari l'anno. E gli annunci fatti da Gates si traducono in tagli a giganteschi programmi di difesa, con conseguenti perdite di migliaia di posti di lavoro negli Usa. A cadere sotto le sforbiciate del capo del Pentagono sono stati alcuni progetti di primi piano, come il caccia F-22 e il nuovo elicottero presidenziale in via di realizzazione da parte di Lockheed e AgustaWestland (controllata dell'italiana Finmeccanica). Il caccia, pensato per scenari ancora da Guerra Fredda, non andrà oltre la realizzazione dei 187 esemplari (da 140 milioni di dollari ciascuno) già programmati. La Lockheed aveva avvertito nei giorni scorsi che un taglio di questo genere può avere la conseguenza di far saltare quasi 95.000 posti di lavoro. Quanto al programma VH-71, che prevedeva la realizzazione del prossimo elicottero "Marine One" su cui far volare Obama, Gates ha ritenuto che le difficoltà emerse per far fronte alle continue richieste di nuove misure di sicurezza da installarci, abbiano mandato i costi fuori controllo: «Dovevano essere 23 elicotteri - ha detto in una conferenza stampa al Pentagono - al costo di 6,5 miliardi di dollari. Oggi il programma ha una stima di costi oltre i 13 miliardi di dollari, è in ritardo di sei anni, e corre il rischio di non poter fornire le capacità richieste». Un nuovo elicottero presidenziale è indispensabile, ha aggiunto, ma l'intero concetto è da ripensare. I caccia e l'elicottero sono però solo i più clamorosi tra i moltissimi programmi che Gates ha deciso di cancellare, modificare, o incrementare, sulla scia di un ripensamento strategico complessivo di quelle che saranno le esigenze militari americane nei prossimi anni. I tagli riguardano ambiziosi e costosissimi programmi relativi a unità navali, satelliti, aerei e piattaforme militari pensate con priorità diverse. Il Congresso adesso dovrà valutare la lista del Pentagono, e si prospetta una battaglia per le pressioni che l'industria militare è in grado di esercitare sui membri di Camera e Senato, per difendere stabilimenti e posti di lavoro.

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SISMA IN ABRUZZO, 207 MORTI Inchiesta per disastro colposo Giuliani: "Io, responsabile per i morti" (sezione: Globalizzazione)

( da "Affari Italiani (Online)" del 07-04-2009)

Argomenti: Cina Usa

Terremoto in Abruzzo: 207 morti Martedí 07.04.2009 10:10 Un terremoto di 6,3 gradi della scala Richter è avvenuto alle 3,32 di lunedì sera con epicentro in Abruzzo, a circa 1o km dall'Aquila. La scossa è stata avvertita in tutto il centro Italia, dalla Romagna a Napoli. Pesante il bilancio: oltre i 179 il numero dei morti, centinaia i dispersi, 1.500 feriti, circa 70 mila gli sfollati (l'Aquila conta 80mila abitanti), 10-15 mila edifici danneggiati con pesanti danni al patrimonio storico e artistico. La preoccupazione di Napolitano ("Solidarietà mondiale ci conforta"), la preghiera del Papa per i bambini morti. Il governo ha stanziato 30 milioni di euro. Proclamato il lutto nazionale nel giorno dei funerali. CRONACA DI UNA TRAGEDIA - LA DIRETTA 16.10 TERREMOTO: PROTEZIONE CIVILE, FALSI ALLARMI A RIETI 'Voglio smentire categoricamente le voci diffusesi nelle ultime ore a Rieti e provincia su una nuova forte scossa di terremoto che sarebbe in arrivo. Non esiste alcuna previsione in grado di stabilire se e quando si verificherà una scossa sismica'. Lo dichiara il direttore della Protezione Cicile del Lazio, Maurizio Pucci. 'Chiunque diffonde simili voci e utilizza tute e simboli della Protezione civile compie gesti assolutamente irresponsabili e del tutto deprecabili. Per questo invito, d'accordo con il Prefetto di Rieti, a denunciare queste persone e a seguire, invece, le indicazioni e i consigli della Prefettura. Non c'e' alcun allarme, lo ripeto, mentre la Protezione continua a lavorare nella zona colpita dal terremoto per la sicurezza e il benessere di tutti'. 15.30 TERREMOTO: BERLUSCONI, LA RICOSTRUZIONE SARA' RAPIDA "Non vi lasceremo soli. Non vi preoccupate, la ricostruzione sarà rapida". Così il premier, Silvio Berlusconi, incontrando nella tendopoli di Bazzano alcuni sfollati del terremoto che ha colpito L'Aquila e la sua provincia. 14.29 TERREMOTO: NUOVA SCOSSA DI MAGNITUDO 3.3 IN ABRUZZO Si è registrata una nuova scossa di terremoto di magnitudo 3.3. A renderlo noto è la Protezione Civile. L'epicentro è compreso tra L'Aquila, Pizzoli, Nerito e Capitignano. 14.20 TERREMOTO: BERTOLASO SMENTISCE VOCI SU POSSIBILI NUOVE SCOSSE La notizia arriva al telefono dell'ospedale di Teramo: qualcuno annuncia che ci sara' una nuova disastrosa scossa di terremoto. Il panico e' generale. Tutti escono dall'ospedale cercando di mettersi in salvo. Poi si scopre che la notizia era falsa, certamente non diffusa dalla Protezione Civile come l'anonimo telefonista indicava. Infatti, Guido Bertolaso la smentisce in maniera categorica durante la conferenza stampa del Presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi. "Non c'e' alcun allarme della Protezione Civile - spiega Bertolaso - anche perche' e' impossibile prevedere un singolo evento sismico". Il Presidente della Regione, Gianni Chiodi, va ancora piu' in la': "Non ci risultano eventi catastrofici - dice con enfasi - sono notizie prive di fondamento. Gli abruzzesi sono tosti, forti, e saranno piu' forti del terremoto" 14.10 TERREMOTO: BERLUSCONI, VERRO' A L'AQUILA OGNI GIORNO "Se necessario verrò qui ogni giorno". Così il Presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, rassicura gli abruzzesi duramente colpiti dal terremoto dei giorni scorsi. Il pericolo, spiega Berlusconi, non è passato agli abruzzesi dice "di non rientrare nelle proprie case". Poi racconta che 150 persone sono state estratte vive dalle macerie e che gli interventi per cercare eventuali superstiti dureranno ancora 48 ore perchè nulla deve essere lasciato intentato. Le vittime complessivamente, fino ad oggi, sono state 207, 190 identificate e 17 ancora da identificare. I dispersi sono 15, 1.000 i feriti, e fra questi 100 sono in condizioni difficili; 179 feriti sono stati trasportati in ospedali abruzzesi. Complessivamente nella zona dell'Aquilano colpita dal terremoto lavorano piu' di 7mila soccorritori. Sono presenti sul luogo con ambulanze, cucine, tende, 12 regioni. Berlusconi, infatti, si compiace perche' c'e' stata una "gara tempestiva di solidarieta' grazie alla quale sono state installate 20 tendopoli e 16 cucine da campo, piu' di 2mila le tende già preparate per 4.500 persone. Altre 2mila tende saranno allestite in caso di pioggia in siti in via di definizione. "Tutti i volontari - ha detto Berlusconi - lavorano ininterrottamente da tre giorni e per questo siamo ammirati e grati". Poi il Presidente del Consiglio ribatte ad alcuni titoli di stampa stranieri che hanno parlato di alberghi requisiti per ospitare gli sfollati: "nessun albergo e' stato requisito - ha sottolineato il premier - le stanze occupate sono state offerte a prezzi naturalmente scontati grazie al grande spirito di solidarieta' manifestato da tutti gli abruzzesi". 13.36 TERREMOTO: BERLUSCONI, SAREMO VICINO A CITTADINI Le immagini del terremoto che ha colpito Castelnuovo di San Pio delle Ceneri scattate dal lettore Paolo Bretelloni GUARDA LA GALLERY 13.35 TERREMOTO: BERLUSCONI, ALLESTITE 20 TENDOPOLI Sono 20 le tendopoli allestite per gli sfollati delle zone terremotate dell'Abruzzo, con 2416 tende che possono ospitare 14 mila 500 persone. Lo ha detto Silvio Berlusconi, precisando che sono in funzione anche 16 cucine da campo. 13.30 TERREMOTO: BERLUSCONI, DA DOMANI INVENTARIO DANNI A CASE Inizierà domani l'operazione di inventario dei danni alle case delle zone colpite dal terremoto. Lo dice il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, durante una conferenza stampa a L'Aquila. "Saranno decine di migliaia - ha aggiunto Berlusconi - le case che saranno visitate dai tecnici che dovranno fare le rilevazioni" pagina successiva >>

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Mercato dell'auto USA in bilico, dollaro in ripresa (sezione: Globalizzazione)

( da "Soldionline" del 07-04-2009)

Argomenti: Cina Usa

Mercato dell'auto USA in bilico, dollaro in ripresa Dopo un periodo di relativa stabilità, e un rally dei mercati azionari che è stato decisamente il più importante da tanti mesi a questa parte, la giornata di ieri possiamo annoverarla di diritto in una di quelle che verranno ricordate per la discesa importante dei listini, e di conseguenza il recupero del dollaro e delle valute rifugio. Le tags: valute , salex Commenta l'articolo Redazione Soldionline martedì, 31 marzo 2009 - 08:08 Dopo un periodo di relativa stabilità, e un rally dei mercati azionari che è stato decisamente il più importante da tanti mesi a questa parte, la giornata di ieri possiamo annoverarla di diritto in una di quelle che verranno ricordate per la discesa importante dei listini, e di conseguenza il recupero del dollaro e delle valute rifugio. Ormai il mercato si divide proprio in giornate pro dollaro e pro yen (con anche un recupero del franco), e giornate in cui invece queste valute cedono di schianto. Non c’è una via di mezzo. Il tutto produce una fase di oscillazioni irrazionali, che rimangono all’interno di range anche ampi (perché la volatilità resta impressionante), che non riesce a risolversi in alcun trend. Non c’è direzionalità e si vive alla giornata, sapendo che le dichiarazioni di questo o quel Ministro o Banchiere Centrale possono provocare degli scossoni improvvisi, altrettanto irrazionali e illogici. Le ultime notizie riguardano i due colossi del settore automobilistico Usa Gm e Chrysler, i quali sono ormai in amministrazione controllata, nonostante le rassicurazioni del Presidente il quale ha affermato che non lascerà che l’industria automobilistica Usa scompaia concedendo maggior tempo per presentare i piani di ristrutturazione. A Gm restano 60 giorni mentre Chrysler ne ha solo 30, anche se ha già in mano un accordo con la Fiat a cui Obama ha dato il suo benestare. Nelle prossime ore comincerà il G20 che deve trovare risposte, accordi e speriamo che questa volta gli egoismi nazionali lascino spazio ad accordi forti anche se le premesse non sembrano positive. Gli Stati Uniti non si erano mai presentati ad un G7/G20 tanto indeboliti da un punto di vista politico nelle relazioni internazionali, ma anche il Vecchio Continente, che ha le sue beghe da risolvere (crisi dei paesi dell’ex blocco sovietico) rischia di non avere titolo per poter influenzare le decisioni. La Cina potrebbe essere l’ago della bilancia con l’idea di sostituzione del dollaro con i Diritti Speciali di prelievo per i pagamenti internazionali, una proposta che in parte ha trovato d’accordo anche il Segretario al Tesoro Usa. Il Giappone, oltre ad avere riserve in dollari in eccesso, si trova anche di fronte ad una crisi epocale, un’altra se vogliamo dirla tutta, con l’eventualità che la Boj decida prossimamente di acquistare azioni sottovalutate per sostenere i listini, non avendo possibilità di adottare ulteriori misure di Quantitative Easing già attuate in passato. Il Tankan uscirà domani e le previsioni sono per un drastico peggioramento dell’outlook economico. Questo è il quadro, sembra fosco e il mercato ha anticipato questo pessimismo generale riducendo le esposizioni di rischio. UsdJpy 4 ore Lo Yen, o meglio, il UsdJpy appare ancora in una fase di incertezza significativa dopo il rialzo degli ultimi tre mesi del dollaro. Siamo in un momento in cui i prezzi tendono a chiudersi in un triangolo che dovrà sfociare in una tendenza, che a nostro parere dovrebbe vedere prossimamente lo Yen indebolirsi. Troppe sono le incognite sul fronte macro giapponese, e tanto è il bisogno di indebolire la valuta per far ripartire l’economia, legata enormemente al settore delle esportazioni, in cui la valuta gioca evidentemente un ruolo chiave. I livelli da osservare sono posti a 94.90 al ribasso mentre l’area compresa tra 98.50 e 99.50 è la chiave per dare una svolta ai movimenti futuri. Buona giornata Questo materiale è di proprietà intellettuale di Salex S.p.A.. Non può essere utilizzato né riprodotto, nemmeno parzialmente, senza il consenso e l'autorizzazione di Salex S.p.A. -->

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TERREMOTO: LENNA (FVG), AIUTO ANCHE DOPO L'EMERGENZA. (sezione: Globalizzazione)

( da "Asca" del 07-04-2009)

Argomenti: Cina Usa

TERREMOTO: LENNA (FVG), AIUTO ANCHE DOPO L'EMERGENZA (ASCA) - Trieste, 7 apr - L'assessore alla Protezione civile del Friuli Venezia Giulia Vanni Lenna, anche nella sua qualita' di coordinatore degli assessori alla Protezione civile di tutte le Regioni italiane, ha partecipato oggi a Roma alla riunione della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome e, successivamente, a Palazzo Chigi, con il presidente del Consiglio dei ministri Silvio Berlusconi, alla Conferenza unificata (Stato-Regioni-Autonomie locali) convocate d'urgenza nella capitale dopo il disastroso sisma che ha colpito ieri la citta' di L'Aquila ed altri 25 comuni abruzzesi. Di fronte alla tragedia che ha colpito l'Abruzzo l'intero sistema della Protezione civile del Friuli Venezia Giulia, alla pari di tutte le altre Regioni del Paese, si e' attivato con immediatezza, ha avuto modo di illustrare l'assessore Lenna, ''Il nostro impegno - ha sottolineato l'assessore - non poteva peraltro non essere pronto ed immediato, in considerazione dell'efficacia del nostro sistema di Protezione civile (riconosciuto ed apprezzato, purtroppo, anche in altri recenti disastri che hanno colpito l'Italia), della 'memoria' che il terremoto ha lasciato nel nostro territorio e della vicinanza da sempre avuta con le genti abruzzesi''. In Abruzzo, ed in particolare nel centro de L'Aquila e della frazione di Onna (il ''cratere'' del sisma), sono gia' attivi, con 108 mezzi, 397 volontari della Protezione civile regionale, delle sezioni ANA-Associazione nazionale Alpini di Palmanova, Carnica, Cividale e Gemona e della Croce Rossa di Palmanova e Pordenone, ha ricordato Lenna, ed altri 160 sono gia' pronti a partire nella giornata di venerdi' per offrire il necessario ''cambio'' ai primi partiti, quelli delle colonne che si sono mosse lunedi' scorso, alle 9.00 ed alle 13.30. Dal Friuli Venezia Giulia sono anche giunte 13 unita' cinofile, 4 anestesisti-rianimatori e 2 infermieri (con ambulanza ed un mezzo fuoristrada) del 118 di Trieste, nonche' 15 tecnici informatici, impegnati nella Sala operativa centrale allestita nella sede della Guardia di finanza de L'Aquila e per l'allestimento delle tendopoli. Nel corso del mattino di oggi, inoltre, la zona dell'epicentro del sisma e' stato sorvolata dall'elicottero della Protezione civile regionale che gia' nel primo pomeriggio sara' in grado di fornire al sottosegretario e capo della Protezione civile nazionale Guido Bertolaso, grazie a moderne strumentazioni laser, un completo rilievo fotogrammetrico dell'area per una prima mappatura dei danni al patrimonio edilizio e della situazione geologico-morfologica in atto. Sempre nel pomeriggio di oggi, ha indicato l'assessore Lenna, partira' dal deposito di Trieste una colonna di 11 camion con 500 tende, primo nucleo di quel ''Campo Friuli'' in allestimento nella citta' de L'Aquila, per ospitare circa 250 sfollati, con tre cucine da campo. ''Tra i primi compiti del nostro sistema di Protezione civile - ha confermato Lenna - certamente quello della definizione dei possibili luoghi dove attrezzare i campi di ricovero degli sfollati, passando quindi allo sgombero delle macerie nelle due zone assegnate ed alle prime indagini di verifica sulla stabilita' degli edifici. Subito dopo ci attiveremo per l'allestimento dei villaggi prefabbricati e per il recupero delle attivita' economiche in loco, seguendo nell'operare quel 'modello Friuli' che per l'Italia e' ancora un esempio ottimale''. ''Crediamo infatti, anche sulla base delle qualita' caratteriali che avvicinano abruzzesi e friulani, che proprio il 'modello Friuli', il rapporto tra commissario di Governo, una struttura paragonabile alla Segreteria generale della Ricostruzione ed i sindaci, in qualita' di funzionari delegati, possa risultare vincente anche in Abruzzo'', evidenzia l'assessore. ''Come Regione Friuli Venezia Giulia siamo pertanto pronti a fornire all'Abruzzo il bagaglio di esperienze e di competenze che abbiamo maturato, anche da un punto di vista legislativo - ha infine evidenziato l'assessore Lenna - in tutto il 'percorso' della ricostruzione, sin dalla fase di emergenza e prima riattivazione della vita economica e sociale della popolazione abruzzese''. fdm/mcc/bra (Asca)

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TERREMOTO: I VOLONTARI FIAIP AL FIANCO DELLA PROTEZIONE CIVILE. (sezione: Globalizzazione)

( da "Asca" del 07-04-2009)

Argomenti: Cina Usa

TERREMOTO: I VOLONTARI FIAIP AL FIANCO DELLA PROTEZIONE CIVILE (ASCA) - Roma, 7 apr - Gli agenti immobiliari Fiaip dell'Aquila e dell'Abruzzo si sono mobilitati e stanno lavorando in queste ore sia tra le macerie nell'epicentro del terremoto, che in tutta la Regione a supporto dell'azione della Protezione Civile . La Fiaip nell'esprimere il proprio cordoglio e solidarieta' a tutta la popolazione abruzzese colpita dal terremoto ha deciso di avviare immediatamente una raccolta fondi a sostegno e aiuto delle popolazioni interessate dalla calamita'. ''Stiamo raccogliendo fondi, tramite la nostra struttura regionale, a supporto delle famiglie dei senzatetto e per chi e' stato coinvolto nel terremoto in Abruzzo - dichiara il presidente nazionale della Fiaip Franco Arosio - spiegando come i volontari Fiaip, pur nella gravita' del momento, si sono tutti rimboccati le maniche e si sono messi a disposizione della protezione civile per fornire la loro esperienza attraverso tutte le agenzie presenti sul territorio''. ''Il primo pensiero - continua il presidente nazionale Fiaip - va alle persone che stanno soffrendo o hanno perso i loro cari sotto le macerie''. ''Abbiamo costituito una task force all'Aquila - dichiara Sergio Adriani, presidente provinciale Fiaip dell'Aquila - per dare una mano concreta alla protezione civile e alle autorita' locali perche' molte case sono distrutte o pericolanti e, spesso, chi deve intervenire non ne conosce le strutture, anche nei momenti piu' drammatici come quelli del recupero dei superstiti. Stiamo di fatti lavorando a stretto contatto con la protezione civile, e le autorita' locali nell'attuale fase di emergenza con la speranza di recuperare ancora vivi. Ma siamo disponibili ad aiutare tutti coloro che hanno visto in una sola notte svanire, oltre alla propria casa, sogno di una vita, anche la propria attivita'. In queste ore sono numerosissime le situazioni piu' gravi che ci si sono presentate tra indigenti e senzatetto che cercano ancora un ricovero''. res-mpd/mcc/lv (Asca)

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TERREMOTO: PROTEZIONE CIVILE, NUOVA SCOSSA IN ABRUZZO MAGNITUDO 3,3. (sezione: Globalizzazione)

( da "Asca" del 07-04-2009)

Argomenti: Cina Usa

TERREMOTO: PROTEZIONE CIVILE, NUOVA SCOSSA IN ABRUZZO MAGNITUDO 3,3 (ASCA) - Roma, 7 apr - Una nuova scossa di magnitudo 3.3 e' stata avvertita in Abruzzo alle 14.29 nei Comuni di L'Aquila, Pizzoli, Nerito, Capitignano. Lo ha reso noto la Protezione Civile. res/mcc/lv (Asca)

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TERREMOTO: NUOVI AIUTI DALL'EMILIA ROMAGNA (2). (sezione: Globalizzazione)

( da "Asca" del 07-04-2009)

Argomenti: Cina Usa

TERREMOTO: NUOVI AIUTI DALL'EMILIA ROMAGNA (2) (ASCA) - Roma, 7 apr - Attualmente i mezzi della Protezione Civile regionale operativi nelle zone terremotate sono 82. Un nucleo di valutatori regionali per le verifiche di agibilita' sugli edifici e' gia' attivo presso il Centro Operativo Misto (COM) del Comune di San Demetrio nei Vestini. Il presidente della Regione Vasco Errani e l'assessore Marioluigi Bruschini stanno seguendo costantemente l'evoluzione della situazione. E' in funzione inoltre il Centro Multirischio dell'Agenzia regionale di Protezione Civile, che agisce da presidio permanente e centro di raccordo logistico dei volontari e dei tecnici inviati nelle zone terremotate. Il responsabile della Protezione Civile Regionale Demetrio Egidi si e' recato questa mattina all'Aquila per una riunione con il responsabile del Dipartimento nazionale di Protezione civile sottosegretario Guido Bertolaso e raggiungera' subito dopo i campi allestiti dalla Protezione Civile regionale per seguire l'organizzazione logistica del campo e degli interventi di assistenza. res-mpd/mar/bra (Asca)

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TERREMOTO: PROTEZIONE CIVILE LAZIO SMENTISCE VOCI SISMA IMMINENTE RIETI. (sezione: Globalizzazione)

( da "Asca" del 07-04-2009)

Argomenti: Cina Usa

TERREMOTO: PROTEZIONE CIVILE LAZIO SMENTISCE VOCI SISMA IMMINENTE RIETI (ASCA) - Roma, 7 apr - ''Voglio smentire categoricamente le voci diffusesi nelle ultime ore a Rieti e provincia su una nuova forte scossa di terremoto che sarebbe in arrivo. Non esiste alcuna previsione in grado di stabilire se e quando si verifichera' una scossa sismica''. Lo afferma in una nota il direttore della protezione civile del Lazio, Maurizio Pucci. ''Chiunque diffonde simili voci e utilizza tute e simboli della Protezione civile compie gesti assolutamente irresponsabili e del tutto deprecabili. Per questo invito, d'accordo con il Prefetto di Rieti, a denunciare queste persone e a seguire, invece, le indicazioni e i consigli della Prefettura. Non c'e' alcun allarme, lo ripeto, mentre la Protezione continua a lavorare nella zona colpita dal terremoto per la sicurezza e il benessere di tutti''. res-dnp/mcc/bra (Asca)

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TERREMOTO: SILENZI, PROVINCIA MACERATA 100MILA EURO E ATTIVATO C/C. (sezione: Globalizzazione)

( da "Asca" del 07-04-2009)

Argomenti: Cina Usa

TERREMOTO: SILENZI, PROVINCIA MACERATA 100MILA EURO E ATTIVATO C/C (ASCA) - Macerata, 7 apr - La Provincia di Macerata ha stanziato 100mila euro a favore della popolazione terremotata dell'Abruzzo. Attivato anche un conto corrente presso Banca Marche (n. 20158, codice IBAN: IT13R0605513401000000020158) dove versare aiuti economici da parte dei Comuni, Enti, associazioni, imprese e cittadini. Le decisioni sono state comunicate dal presidente Giulio Silenzi nel corso della riunione del Comitato provinciale di Protezione civile, presieduta dalla stesso Silenzi e svoltasi stamani a Macerata. ''Dobbiamo essere pronti a ricambiare - ha detto Silenzi -a solidarieta' e l'aiuto che la provincia di Macerata ha ricevuto nel terremoto del 1997. Dobbiamo ridare quello che abbiamo ricevuto e molto di piu' rendendoci utili ma in modo coordinato secondo le direttive della sede regionale della protezione civile in modo da rendere piu' incisivi ed efficaci i soccorsi''. La Provincia di Macerata ha dato disponibilita' di 24 dipendenti (ingegneri, geometri, architetti ed altri tecnici) pronti a partire per le zone terremotate, con turni stabiliti di 3 giorni piu' uno per il cambio turno, al fine di aiutare le autorita' nazionali, regionali e locali di protezione civile nell'opera di verifica della agibilita' degli edifici. All'incontro hanno partecipato il vice prefetto vicario di Macerata, Tiziana Tombesi, il vice presidente della Giunta provinciale, Francesco Vitali, l'assessore provinciale alla Protezione civile, Giorgio Canella e Maurizio Ferretti, direttore del Centro funzionale della Protezione civile della Regione Marche. Dalla riunione, e' emerso che i Comuni, i gruppi e le associazioni di volontariato dovranno fare riferimento alla Sala operativa provinciale della Protezione civile in continuo collegamento con quella regionale, unico soggetto che decidera' quando e come intervenire sulla base delle necessita' espresse dal Dipartimento nazionale e dall'Abruzzo. red/rg/ss

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Terremoto in Abruzzo: nuovi aiuti dall'Emilia-Romagna (sezione: Globalizzazione)

( da "Sestopotere.com" del 07-04-2009)

Argomenti: Cina Usa

Terremoto in Abruzzo: nuovi aiuti dall'Emilia-Romagna (7/4/2009 15:45) | (Sesto Potere) - Bologna - 7 aprile 2009 - E’ in fase di completamento a Villa Sant’Angelo nell’aquilano l’allestimento di due moduli per l’assistenza agli sfollati messi a disposizione dalla Protezione Civile dell’Emilia-Romagna. Ogni modulo ospita 250 sfollati ed è dotato di tende, bagni, docce, distributore di acqua potabile, derrate alimentari, nonché di linee di telecomunicazione d’emergenza, impianti di luce e gas. Già da stasera vi troveranno ospitalità circa 500 persone a cui saranno assicurati i pasti necessari. E’ quanto ha riferito questo pomeriggio in Commissione territorio e ambiente l’assessore regionale alla protezione civile Marioluigi Bruschini facendo il punto sullo stato degli aiuti dell’Emilia-Romagna in Abruzzo. E’ inoltre già stato predisposto ed è in attesa di partire un terzo modulo della Colonna mobile regionale che sarà destinato ad una località indicata dal Dipartimento nazionale di protezione civile. Composto da 12 mezzi, con ulteriori 30 volontari, 40 tende, 6 container bagni e docce, completo di 1000 pianali da sistemare alla base del terreno e di 400 cisterne d’acqua da 2000 litri, potrà ospitare 250 persone. Attualmente i mezzi della Protezione Civile regionale operativi nelle zone terremotate sono 82. Un nucleo di valutatori regionali per le verifiche di agibilità sugli edifici è già attivo presso il Centro Operativo Misto (COM) del Comune di San Demetrio nei Vestini. Il presidente della Regione Vasco Errani e l’assessore Marioluigi Bruschini stanno seguendo costantemente l’evoluzione della situazione. E’ in funzione inoltre il Centro Multirischio dell’Agenzia regionale di Protezione Civile, che agisce da presidio permanente e centro di raccordo logistico dei volontari e dei tecnici inviati nelle zone terremotate. Il responsabile della Protezione Civile Regionale Demetrio Egidi si è recato questa mattina all’Aquila per una riunione con il responsabile del Dipartimento nazionale di Protezione civile sottosegretario Guido Bertolaso e raggiungerà subito dopo i campi allestiti dalla Protezione Civile regionale per seguire l’organizzazione logistica del campo e degli interventi di assistenza L’intesa tra il presidente Errani, il sottosegretario Bertolaso e il presidente dell’Abruzzo Chiodi Già nella giornata di ieri, la Regione Emilia-Romagna si era immediatamente attivata e, in seguito ad un’intesa tra il presidente Vasco Errani, il sottosegretario Bertolaso e il presidente della Regione Abruzzo Gianni Chiodi, aveva inviato una prima sezione della Colonna Mobile regionale dedicata alla assistenza alla popolazione, due Posti Medici Avanzati per il soccorso sanitario in collaborazione con la Sanità-118, una task force logistica di pronto intervento, 2 moduli cucine in grado di garantire fino a 600 pasti turno, una squadra di geometri e ingegneri volontari specializzati nella rilevazione dell’agibilità degli edifici. Per un totale di 200 operatori tra volontari appartenenti ai Coordinamenti provinciali di Protezione Civile, all’ANPAs (Associazione nazionale Pubbliche assistenze) all’ANA (Associazione nazionale Alpini) alle associazioni volontari ingegneri e geometri di Protezione Civile PROING, GEOPROCIV, funzionari e tecnici dell’Agenzia regionale di protezione Civile e della sanità regionale. Restano allertate altre strutture della Colonna mobile regionale pronte a partire in caso di necessità.

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Attacchi di panico post terremoto: una tragedia nella tragedia che possiamo ancora evitare (sezione: Globalizzazione)

( da "Blogosfere" del 07-04-2009)

Argomenti: Cina Usa

Apr 09 7 Attacchi di panico post terremoto: una tragedia nella tragedia che possiamo ancora evitare Pubblicato da Emanuela Zerbinatti alle 14:30 in Arteterapia, Medicina, scienza e comunicazione Riprendere la vita di tutti i giorni dopo una tragedia come quella che ha colpito l'Abruzzo alle 3 e 32 di ieri notte è difficile. Anche se vivi a Milano e i tuoi cari, la tua casa, le tue cose, le hai ancora. Il senso di svuotamento che mi ha lasciato la giornata di ieri, ancora non si è esaurito, ma bisogna riappropriarsi della propria vita il più presto possibile per non lasciarsi andare allo sconforto. Era quello che ieri pensavo avrebbero dovuto fare le popolazioni colpite, mentre alla televisione sentivo i giornalisti chiedere agli esperti che cosa potevano dire gli adulti ai loro figli. Oggi lo ripeto un po' anche a me stessa. Credo, purtroppo, ci sia poco da dire e molto da fare. Gli adulti dovranno cercare di riportare la vita a una parvenza di normalità il più presto possibile. I bambini hanno bisogno delle loro abitudini fatta di orari per andare a letto, giocare, studiare, andare a scuola. Passata la prima emergenza di recuperare i dispersi ancora sotto le macerie, si tratterà di accertare quali case sono ancora agibili e restituirle alle famiglie che vi abitavano. Per tutti quelli che una casa non l'hanno più, si dovranno invece costruire edifici che ricreino il più possibile il senso dell'abitare e di vivere in una comunità, fatta di tanti piccoli spazi privati e alcuni luoghi comuni più grandi. La mensa, l'infermeria, la scuola, ... perché è inutile nascondere che la situazione non si risolverà domani, né fra un mese. Anche tenendo alla larga i soliti sciacalli che cercherebbero di guadagnare sulle disgrazie altrui, tra un anno, purtroppo qualcuno abiterà in edifici "provvisori". Questo senso di "provvisorietà" è la tragedia nella tragedia con la differenza rispetto al terremoto i cui effetti non siamo riusciti a fermare, per il senso di "provvisorietà" possiamo ancora fare qualcosa. Dal punto di vista psicologico la prima emergenza da affrontare subito per prevenire conseguenze a breve e lungo termine sarà quella della perdita improvvisa della casa, e degli affetti. A tale scopo Rosario Sorrentino, neurologo e direttore dell'Ircap (istituto di ricerca e cura degli attacchi di panico) alla clinica Pio XI di Roma ha già inviato in Abruzzo una task-force neuropsichiatrica dell'emergenza contro ansia e panico da terremoto. "Si tratta di un gruppo di specialisti da affiancare alla Protezione Civile per aiutare fin dalle prime fasi chi, travolto dall'esperienza, potrà avere fin dai primi giorni effetti invalidanti sul proprio comportamento e sull'equilibrio psicofisico". "è un trauma da forte stress quello di chi vede polverizzata in pochi secondi una vita fino ad allora normale. Un trauma che si insedia in quella scatola nera del nostro cervello, l'ippocampo, in cui depositiamo le nostre esperienze più belle e più brutte. Soprattutto per gli anziani, bambini e donne, saranno immagini da choc indimenticabili". Sorrentino però pensa anche all'effetto del "bombardamento" di notizie e immagini su chi vive a centinaia di chilometri dall'Abruzzo, ma che per diversi motivi è vulnerabile a subirne una sorta di "trauma senza il trauma". "Le emergenze sempre più diffuse nella nostra epoca e la globalizzazione delle immagini che vengono diffuse in tempo reale sui circuiti internazionali - spiega infatti Sorrentino - suggeriscono di ragionare e agire in termini preventivi perché tutti noi siamo candidati a essere 'potenziali pazienti per caso'. Questo crea le premesse culturali per un secolo di paure e incertezze". Sull'utilità di parlare del terremoto e in che termini proveremo a ragionare tra poco. Per il momento vorrei che quest'ultima frase di Sorrentino fosse interpretata come un monito per tutti a vigilare sui propri cari o suoi propri pazienti cercando di cogliere sul nascere eventuali segni di disagio scatenati proprio da questa tragedia anche se si vive fuori dall'Abruzzo. Tuttavia, non vorrei diventasse essa stessa terrorismo psicologico per cui oltre alle tragedie naturali e ambientali dovremo attenderci come effetto inevitabile un terremoto psico-sociale italiano. Per le persone realmente colpite, invece, il rischio di disturbi psicologici immediati è altissimo. "Sulla base di quanto accaduto in precedenti sismi, possiamo stimare che il 7-14% della popolazione interessata rischia di essere colpita dal disturbo post-traumatico da stress" afferma Girolamo Baldassarre, responsabile del Gruppo di lavoro in psicologia dell'emergenza del Consiglio nazionale dell'Ordine degli psicologi, che in questi anni si è occupato di numerosi altri eventi simili nel Centro-Sud del Paese, e segue da vicino la situazione in Abruzzo. Dopo aver visto la propria casa crollare e avere rischiato la vita, la popolazione dell'Aquila e dei paesi vicini sopravvissuta al terremoto dovrà affrontare le possibili e pesanti ripercussioni psicologiche. "L'esposizione diretta a un evento che ha minacciato la propria vita - spiega Baldassarre - rischia di lasciare il segno. Si va da un generale disorientamento ad attacchi d'ansia, fino al disturbo post-traumatico da stress". Un problema caratterizzato da difficoltà a dormire, incubi, immagini e pensieri drammatici di tipo "intrusivo" che si insinuano nella mente quando meno ce lo aspettiamo, nei sogni, provocando improvvisi risvegli, ma anche da svegli mentre si svolgono le normali attività quotidiane. In alcuni casi si può avere l'attuazione anche involontaria di dinamiche di evitamento per cui si cerca di evitare a ogni costo luoghi o eventi che ci ricordino il trauma, ma sono possibili anche irritabilità e difficoltà a rispettare il ritmo sonno-veglia . Quello degli attacchi di panico in effetti è il problema più temuto dagli esperti. La psicoterapeuta Paola Vinciguerra, presidente dell'Eurodap (Associazione europea disturbi da attacchi di panico), intervistata dall'Adnkronos, parla addirittura di "rischio epidemia di Attacchi Panico". "Dopo un terremoto come quello di questa notte, che ha provocato il panico in gran parte della popolazione, - dice - non bisogna sottovalutare le conseguenze della paura di morire che inevitabilmente ha contagiato molte persone. A rischiare di più questo tipo di disturbo conseguenza della paura di morire sono in particolar modo i 40-45 enni, perché hanno il peso delle responsabilità familiari, quindi casa, figli spesso piccoli, genitori anziani. Sentire addosso tutto questo può portare a tremende crisi di ansia che possono degenerare". Il compito degli psicologici dovrà quindi essere più che mai mirato e organizzato, anche in considerazione del fatto che la situazione è ancora in una fase di crisi oggettiva, tra scosse ancora in atto, case a rischio crollo non ancora messe in sicurezza, feriti da curare, dispersi da recuperare, sfollati da sistemare. "Quello che gli psicologi, gli uomini della Croce Rossa e della Protezione Civile sul campo stanno attuando in queste ore - spiega Baldassarre - si chiama 'defusing'. Si tratta di interventi immediati di accoglienza e presa in carico della popolazione, con colloqui mirati a evitare che l'ansia e la paura restino 'incistate' nel profondo. Condivisione, accoglienza e incontro sono antidoti potenti", assicura. "Più avanti, fra 2-3 giorni o anche una settimana, si passerà al 'debriefing'. Un termine mutuato dall'esperienza anglosassone, che punta a fare un bilancio di gruppo dell'accaduto, attraverso un percorso in più tappe, guidato da uno psicologo esperto nelle emergenze. In questo modo si punta a normalizzare la popolazione duramente colpita. Dobbiamo pensare che, specie nelle comunità più piccole - ricorda lo psicologo dell'emergenza - c'è stata una violenta perdita delle relazioni, dei rapporti col vicinato, delle abitudini di una vita". Occorre aiutare queste persone, fornendo gli strumenti per gestire questi sentimenti senza esserne soverchiati. Sulla tempestività dell'intervento degli esperti insiste anche Vinciguerra, aggiungendo però qualche consiglio pratico che chiunque può mettere subito in atto. "Bisogna intervenire prima che avvenga l'interiorizzazione del trauma e ci sono varie tecniche, - dice infatti - ma già da subito ognuno può mettere in atto la strategia dell'agire: fare cose anche piccole per affrontare la situazione, combattere il senso di impotenza con la realtà di tantissime azioni. Per esempio aiutando i soccorsi, mettersi a disposizione, ma soprattutto agire, agire, agire. Se poi si hanno figli, è necessario trasmettere loro sicurezza con l'esempio, mantenendo la calma e cercando di portare anche loro a fare qualcosa". Il dramma che staranno vivendo i bambini è, se possibile ancora più devastante. "Ecco perché sono fondamentali gli interventi psicologici mirati, specie nei confronti dei più piccoli. L'equilibrio dei bambini è stato scosso - ammette Baldassare - Per questo gli specialisti che sono al lavoro in Abruzzo si occuperanno in modo mirato del benessere psicoeducazionale dei più piccoli, anche attraverso colloqui mirati con i loro genitori". Ma si può ricorrere anche alle favole: "Inventare racconti che contemplino anche la terra che trema, cercando però sempre di trasmettere calma e gioco" conclude Vinciguerra. In questo blog avevamo parlato anche di arteterapia per le popolazioni colpite da calamità naturali mostrando gli ottimi risultati raggiunti, soprattutto coi bambini, di una task force internazionale di arteterapeuti inviata ad aiutare le vittime dello tsunami in polinesia. In ogni caso l'Eurodap è a disposizione delle persone che hanno bisogno d'aiuto e di consigli per affrontare l'ansia e gli attacchi di panico, attraverso il numero 06-64824008.

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ABRUZZO, SEN. DIGILIO (PDL): VALORIZZARE CENTRO ASI MT (sezione: Globalizzazione)

( da "Basilicanet.it" del 07-04-2009)

Argomenti: Cina Usa

ABRUZZO, SEN. DIGILIO (PDL): VALORIZZARE CENTRO ASI MT 07/04/2009 16.27.44 [Basilicata] “Far diventare il Centro Asi di Matera, che dispone del sistema satellitare di osservazione della Terra COSMO-SkyMed, la rete che ha acquisito le prime immagini radar dell'area abruzzese colpita dal terremoto, la struttura scientifica principale nazionale per lo studio dei terremotiâ€. E' quanto ha proposto il sen. Egidio Digilio (Pdl) che ha promosso un'iniziativa, in tal senso, interessando il Dipartimento Protezione Civile e i Ministeri Università -Ricerca Scientifica ed Infrastrutture. Nel sottolineare “il rilevante ruolo scientifico dei satelliti di COSMO-SkyMed i quali sono stati rapidamente programmati per andare a riprendere l’area del sisma di ieri l'altro, a supporto della Protezione Civile nella valutazione dei danni causati dal sismaâ€, Digilio ha aggiunto che “disponiamo di un patrimonio scientifico e tecnologico da far invidia al Giappone e agli Usa considerati tra i Paesi più¹ avanzati sul piano dello studio dei terremoti, ma che purtroppo è¨ ancora utilizzato poco. L'Agenzia Spaziale Italiana ha dedicato da sempre particolare attenzione ai programmi di osservazione della Terra. L’ASI – aggiunge Digilio - ha creato a Matera un centro di eccellenza di livello mondiale per le attività  di Earth Observation: è¨ il Centro di Geodesia Spaziale "Giuseppe Colombo", che lavora 24 ore su 24 per elaborare i dati prodotti dai satelliti e trasformarli in immagini ad alta risoluzione del nostro pianeta. E' sufficiente ricordare gli studi effettuati da Matera sui terremoti verificati tra il 2007 e il 2008 in Cina. E' dunque un patrimonio di professionalità  e di tecnologia che deve diventare l'eemento principale nello studio di ogni sistema possibile di previsione e prevenzione. Per la Basilicata è¨ un'opportunità  che la Regione continua a sottovalutare, ma sono certo che il Ministero Università -Ricerca Scientifica saprà  adeguatamente valorizzare attraverso il potenziamento dei ricercatori e quindi nuovi finanziamentiâ€. (bas - 04)

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USA/ NY, SVENTATO COMPLOTTO PER CONTRABBANDO NUCLEARE IN IRAN (sezione: Globalizzazione)

( da "Wall Street Italia" del 07-04-2009)

Argomenti: Cina Usa

Usa/ NY, sventato complotto per contrabbando nucleare in Iran di Apcom Coinvolte banche newyorchesi, ma sarebbero state all'oscuro -->Roma, 7 apr. (Apcom) - L'ufficio del procuratore distrettuale di Manhattan ha sventato un complotto organizzato da un cittadino cinese, volto al contrabbando di materiali per la creazione di armi nucleari verso l'Iran. Il complotto, riporta il tabloid newyorchese Daily News, avrebbe coinvolto "molte" banche newyorchesi rimaste però all'oscuro della reale natura delle transazioni. C'è attesa dunque per l'accusa formale che oggi le autorità di Manhattan presenteranno con ben 118 capi di imputazione contro il cittadino cinese, colpevole a loro avviso di aver creato diverse società fantoccio per nascondere la sua attività di contrabbando. "In questo modo distruggeremo una delle principali fonti di rifornimento a favore dell'Iran - ha spiegato una fonte della procura di New Yok - Il caso dimostra come il paese stia procedendo alla creazione di una bomba nucleare. Riteniamo che quello (appena sventato) sia un complotto a cui ha partecipato uno dei principali rifornitori di armi di distruzione di massa all'Iran". L'accusa formale parlerà di un complotto di natura finanziaria che si sarebbe nascosto dietro 58 diverse transazioni; tra queste, anche le consegne di materiali vietati dalle risoluzioni dell'Onu, effettuata dalla Cina all'Iran tra il 2006 e la fine del 2008. Tra i materiali consegnati: 33.000 libbre (quasi 15 tonnellate) di leghe di alluminio utilizzate quasi esclusivamente nella produzione di missili a lunga gittata; 66.000 libbre (quasi 30 tonnellate) di piastre di rame tungsteno, utilizzate nei sistemi di guida del missile; 53.900 libbre (24,4 tonnellate circa) di vergelle di acciaio, utilizzate nelle attività di arricchimento dell'uranio. Destinataria del traffico illegale sarebbe stata una divisione del ministro della difesa iraniano. "Hanno adottato manovre elaborate per nascondere l'identità sia del mittente che del destinatario", ha precisato al Daily News la fonte, che ha optato per l'anonimato. Il cittadino cinese sospettato, che non si troverebbe negli Stati Uniti, avrebbe in particolare dato vita a quattro società di import-export che avrebbero concluso affari con sei società iraniane.

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##BANCA MONDIALE:RIPRESA CINA GIÀ IN 2009,SPERANZA PER TUTTA ASIA (sezione: Globalizzazione)

( da "Wall Street Italia" del 07-04-2009)

Argomenti: Cina Usa

##Banca Mondiale:Ripresa Cina già in 2009,speranza per tutta Asia di Apcom Ma un recupero sostenibile dipende anche dalle economie avanzate -->Roma, 7 apr. (Apcom) - E' sulla Cina che secondo la Banca Mondiale bisogna riporre le speranze per una stabilizzazione economica di tutta l'Asia, e forse perfino di una ripresa. Già per metà anno il Dragone dovrebbe assistere a un recupero, prevede l'istituzione di Washington, che tuttavia in un rapporto pubblicato oggi mette in guardia gli altri paesi della regione. "Devono prepararsi a un incremento della disoccupazione, che risulterà dall'indebolimento dell'economia mondiale". In questo quadro "uno spiraglio di speranza - si legge - potrebbe emergere tra segnali di una economia della Cina" che a metà 2009 giungerà al termine del ciclo di indebolimento. Nello studio, intitolato "Contrastare le forze della recessione globale", la Banca Mondiale sostiene che "una ripresa in Cina, alimentata dal massiccio pacchetto di stimoli all'economia, dovrebbe avviarsi quest'anno e prendere pieno abbrivio nel 2010, potenzialmente contribuendo alla stabilizzazione della regione, e forse a una ripresa" di tutta l'Asia. Ma permangono notevoli fattori di rischio per le economie anche di questa area del pianeta, che come la stessa Cina sono pesantemente sbilanciate sul commercio con l'estero. "Una ripresa veramente sostenibile nell'area dell'estremo oriente e del Pacifico dipenderà in ultima istanza dagli sviluppi delle economie avanzate", si legge. E proprio oggi Eurostat ha sfornato una revisione in peggio dei dati sull'andamento dell'economia nell'area euro a fine 2008: il Pil ha accusato una contrazione dell'1,6 per cento nel quarto trimestre, rispetto al periodo precedente, un decimale in più rispetto a quanto riferito in precedenza. Nell'Unione monetaria le importazioni sono diminuite del 4,7 per cento. Il timore di un contesto generale che resta debole è diffuso anche tra diversi analisti, che mettono in guardia dalle recenti riprese dei prezzi del petrolio e dei corsi azionari. E tra ieri e oggi le Borse sono tornate a segnare andamenti ribassisti, mentre gli investitori guardano con ansia all'imminente stagione dei dati finanziari delle società. A contribuire al venir meno delle spinte rialziste anche il ritiro da parte di Ibm dell'offerta da 7 miliardi di dollari per rilevare il gruppo di software Sun Microsystems. Tornando all'Asia, per il cruciale canale economico del commercio con l'estero nulla di buono lasciano presagire le spinte di neo protezionismo che si sono generate con l'aggravarsi della crisi mondiale. Nonostante i numerosi impegni ufficiali a favore del libero scambio presi dai governi nell'ambito dei vertici internazionali, alcuni provvedimenti concreti hanno suscitato notevoli preoccupazioni, come la clausola 'Buy american' nel pacchetto di sostegno all'economia reale negli Usa o gli aiuti pubblici al comparto dell'auto decisi in Francia. Ieri la Bce con un rapporto metteva in guardia dal rischio di una battuta d'arresto perfino sull'integrazione economica all'interno dello stesso Vecchio Continente. Proprio a riflesso dell'indebolimento dell'export, per l'Asia ora la Banca Mondiale prevede una crescita 2009 che rallenterà al 5,9 per cento, contro l'8 per cento realizzato nel 2008 e l'11,5 per cento del 2007. Il mese scorso, ricorda l'istituzione di Washington nella relazione, le previsioni per la Cina erano state riviste in peggio, con una crescita economica 2009 stimata al 6,5 per cento. L'obiettivo ufficiale del governo cinese per quest'anno è di limitare il rallentamento economico mantenendo la crescita all'8 per cento.

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TERREMOTO: PROTEZIONE CIVILE, CONTINUA SCIAME SISMICO. (sezione: Globalizzazione)

( da "Asca" del 07-04-2009)

Argomenti: Cina Usa

TERREMOTO: PROTEZIONE CIVILE, CONTINUA SCIAME SISMICO (ASCA) - Roma, 7 apr - ''E' uno sciame sismico in atto ormai da piu' mesi che continua e nell'ambito di questo sciame ci sono scosse di diversa intensita'''. Lo ha dichiarato Natale Mazzei, dell'ufficio emergenza della Protezione Civile. Mazzei ha poi aggiunto che ''c'e' stata una serie di scosse d'intensita' rilevante e in questo caso ci sono anche delle repliche''. res/mcc/ss (Asca)

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TERREMOTO: PROTEZIONE CIVILE PALMANOVA DA PONTE CON L'AQUILA. (sezione: Globalizzazione)

( da "Asca" del 07-04-2009)

Argomenti: Cina Usa

TERREMOTO: PROTEZIONE CIVILE PALMANOVA DA PONTE CON L'AQUILA (ASCA) - Trieste, 7 apr - Sta per atterrare all'aeroporto di Ronchi dei Legionari un C130 dell'aeronautica militare italiana con a bordo una speciale attrezzatura grazie alla quale la centrale operativa di Palmanova della Protezione civile del Friuli Venezia Giulia potra' essere utilizzata come 'ponte' per videoconferenze tra il Dipartimento nazionale di Protezione civile e L'Aquila. Lo rende noto l'assessore regionale Vanni Lenna, spiegando che altrimenti una comunicazione del genere tra Roma e l'epicentro del terremoto non sarebbe possibile. L'assessore ricorda inoltre come attualmente nelle zone terremotate siano all'opera due elicotteri della protezione civile regionale, dotati di speciali apparecchiature. Un primo mezzo ha iniziato ad operare gia' ieri e in serata fara' rientro in Friuli Venezia Giulia. Grazie alla strumentazione di bordo (attrezzature per aerofotogrammetria) sta completando una serie di rilievi su indicazioni del Dipartimento nazionale nel quadrilatero compreso tra Pizzoli (a Nord Ovest di L'Aquila ) e Rocca di Mezzo (Sud Est del capoluogo). In quest'area di 529 chilometri quadrati il personale a bordo sta finendo di scattare foto georeferenziate (ovvero riferite con coordinate e confrontabili con mappe) e ortorettificate. Gia' alle 12 di oggi due tecnici hanno consegnato direttamente nelle mani del responsabile della protezione civile nazionale Guido Bertolaso diverse foto aeree delle zone interessate dal sisma. Zone che oggi sono state raggiunte da un secondo elicottero, dotato di videocamera e termocamera geostabilizzate, manovrate da operatori della protezione civile regionale, in grado di trasmettere 'in diretta' immagini alla centrale operativa nazionale. fdm/mcc/bra

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L'Abruzzo trema ancora: due nuove scosse, le vittime sono 207 (sezione: Globalizzazione)

( da "Panorama.it" del 07-04-2009)

Argomenti: Cina Usa

- Italia - http://blog.panorama.it/italia - L'Abruzzo trema ancora: due nuove scosse, le vittime sono 207 Posted By redazione On 7/4/2009 @ 13:42 In Headlines | No Comments La paura non passa. Trascorsa la prima notte, [1] dopo quella terribile del terremoto, proseguono le scosse di assestamento. Un altra violenta scossa di terremoto si è verificata alle 11:27 di martedì 7, con magnitudo 4.3 della scala Richter. L'epicentro è stato rilevato tra l'Aquila, Collimento e Villa Grande. A una prima scossa ne è seguita una seconda, a distanza di circa un minuto. Sono caduti alcuni muri pericolanti e calcinacci e cornicioni dai palazzi. Ci sono state scene di panico tra le persone che hanno trascorso la notte nelle auto sotto le proprie abitazioni. Due edifici sono crollati a Pettino, poco distante dalla scuola della guardia di finanza che è la sede del centro di coordinamento soccorsi per l'emergenza. Il crollo è avvenuto con la scossa più forte. Da quanto riferiscono fonti dei vigili del fuoco non risulta al momento che vi fossero persone nelle due palazzine crollate. Dopo la scossa del 6 aprile sono state registrate finora 280 repliche. E questo non semplifica i lavori, ma i soccorsi continuano ininterrottamente, anche se, dopo il sole di questa mattina, si prevede maltempo a partire dal pomeriggio. "Sono passate meno di 36 ore dal terremoto e, anche sulla base di altri avvenimenti recenti simili, c'è ancora speranza per le persone che eventualmente sono rimaste intrappolate sotto le macerie" ha detto Natale Mazzei, dell'ufficio Emergenze del dipartimento della Protezione Civile, ai giornalisti presenti al quartier generale della Protezione civile di Roma. È tornato all'Aquila il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi. Il premier già ieri in elicottero aveva fatto un primo giro sulle zone più danneggiate. Ed è proprio il premier a fare l'ultimo ufficiale bilancio delle vittime: "190 vittime identificate, 17 da identificare, in totale, 207 vittime e 15 dispersi". "L'operazione di risposta" aggiunge il presidente del Consiglio "prosegue in modo assolutamente soddisfacente". Oltre 1.000, prosegue, sono i feriti. A [2] Onna, alle porte dell'Aquila, uno dei centri più colpiti del terremoto, sono estratti dalle macerie questa mattina altri due corpi senza vita e i cani segnalano altre persone sotto le macerie. Gli sfollati a cui la Protezione Civile, i vigili del fuoco e le forze dell'ordine hanno prestato soccorso, sono 17 mila. La Protezione Civile spera di riuscire a dare assistenza entro oggi a tutti montando le 7 mila tende previste e portando all'interno delle tendopoli anche luce e acqua. Sono centinaia le persone provenienti dall'Aquila che dalla scorsa notte si stanno riversando negli hotel della costa pescarese. In oltre 400 sono giunte a bordo di pullman e auto private nei grandi alberghi di Montesilvano. Tra loro intere famiglie e anche disabili. La macchina della Protezione civile, che conta sul posto 7 mila unità, comprese anche le forze armate e le forze dell'ordine, va avanti a pieno ritmo: "Entro oggi" ha affermato il vice capo dipartimento Marta Di Gennaro "saranno piantate 7 mila tende e nei prossimi giorni saranno garantiti 40 mila posti letto, mentre 234 squadre sono sul campo per verificare l'agibilità degli edifici colpiti. "Agli sfollati" ha spiegato Di Gennaro "sono stati distribuiti 18.000 pasti caldi e la possibilità di essere ricoverati in tende o negli alberghi lungo la costa adriatica. Anche chi ha preferito rimanere nelle vicinanze" ha concluso "dormendo nelle proprie automobili, ha ricevuto assistenza". La Protezione civile sconsiglia l'invio di materiale solidale dal momento che le squadre di assistenza usano del materiale collaudato e consiglia invece di far riferimento ad altri canali di aiuto, già avviati. È sotto il sole che l'Abruzzo si è svegliato. Tutto esattamente come ieri, compresa la previsione di un peggioramento pomeridiano nell'aquilano, con piogge localizzate, che si spera non interessino direttamente il capoluogo di regione e le zone limitrofe, e temperature tra i 5 ed i 19 gradi. LEGGI ANCHE: [3] Dalle macerie, torna Marta. Salvata dopo 23 ore - [4] 6 aprile, 03.32: catastrofe in Abruzzo - Lo SPECIALE di Panorama.it - Guarda le GALLERY: [5] Crolli, vittime e dispersi - [6] Le zone sismiche d'Italia - [7] La mappa: le zone più colpite - [8] Abruzzo prima e dopo il terremoto - Partecipa al [9] FORUM e al SONDAGGIO

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15:11 TERREMOTO: APPELLO A POPOLAZIONE DA PROTEZIONE CIVILE SPOLETO (sezione: Globalizzazione)

( da "Agi" del 07-04-2009)

Argomenti: Cina Usa

TERREMOTO: APPELLO A POPOLAZIONE DA PROTEZIONE CIVILE SPOLETO (AGI) - Perugia, 7 apr. - L'Ufficio di Protezione civile del Comune di Spoleto ha diffuso un appello di emergenza per chiedere a tutta la popolazione di partecipare "ad un grande sforzo di solidarieta' per alleviare la sofferenza di tutte le persone colpite dal terremoto che ha colpito la regione Abruzzo". In una nota, il Comune di Spoleto, ricorda che si hanno necessita' di ogni genere: acqua, alimentari non deperibili, prodotti per l'infanzia, prodotti per l'igiene personale, vestiario, scarpe nuove, coperte, farmaci da banco e ogni altro genere di uso quotidiano. Chiunque volesse collaborare puo' portare qualsiasi cosa che ritiene utile presso la sede del volontariato di Protezione civile del Gruppo Comunale di Spoleto dove troveranno personale della Protezione civile dalle 8 alle 20.

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La grande gara della solidarietà i consigli per chi vuole essere utile (sezione: Globalizzazione)

( da "Repubblica.it" del 07-04-2009)

Argomenti: Cina Usa

ROMA - Succede sempre così. E' già successo, risuccederà. L'Italia dell'emergenza scatta in piedi e si mobilita per l'ennesima gara di solidarietà con chi non ha più nulla. A formare la schiera dei soccorritori ci sono organizzazioni umanitarie, associazioni le più varie - dalle cattoliche a quelle laiche, dai boy scout, agli omosessuali, dai partiti politici, ai donatori di sangue sparsi in tutte le province, dalle banche, alle singole pro-loro, fino ai gruppi organizzati su Facebook o alle grandi istituzioni locali, come il Comune di Roma, o i singoli cittadini. Numerosissimi. Molti dei quali chiedono di poter andare sul posto "... per dare una mano". A questo proposito, risponde indirettamente il sottosegretario alla Protezione Civile, Guido Bertolaso, il quale ha fatto sapere che, al momento, le presenze nei luoghi del disastro sono più che sufficienti, avendo creato un rapporto di uno a due: un soccorritore ogni due abitanti. Per ogni altra informazione, tuttavia, in previsione anche del fatto che con il passare dei giorni probabilmente ci sarà bisogno di un graduale ricambio di volontari, è bene mandare una mail al seguente indirizzo: ufficiovre//redazione-repubblica.blogautore.repubblica.it/">no spazio a disposizione per permettere ai volontari accorsi sui luoghi della tragedia di comunicare dove stanno operando, cosa hanno portato, in quanti sono ma anche i problemi incontrati e le cose che servono per la loro opera. LAZIO: I SOCCORSI - Da tutto il Lazio circa 40 squadre con più 200 volontari hanno raggiunto le zone di ammassamento in Abruzzo e sono a disposizione della Protezione civile nazionale per le operazioni di soccorso. Altrettante sono state allertate e sono pronte a operare. La Protezione civile regionale ha messo a disposizione dei soccorsi tre elicotteri regionali normalmente utilizzati per la lotta agli incendi, mentre i volontari della Protezione civile del Lazio hanno già portato in Abruzzo centinaia di tende per ospitare persone, 3 cucine da campo, mezzi per il movimento terra come ruspe, bobcat ed escavatori, oltre a torri faro per garantire con le fotoelettriche i soccorsi anche dopo il tramonto. Intervenute anche squadre di volontari con unità cinofile. La Protezione civile ribadisce l'appello a non improvvisarsi soccorritori: "Le operazioni di soccorso vanno effettuate da coloro che sono in grado di farlo". OAS_RICH('Middle'); IL COMUNE DI ROMA - Il sindaco di Roma, Gianni Alemanno, ha dato disposizione alla Protezione civile comunale e al Comando generale della Polizia municipale di predisporre tutto quanto possibile per prestare soccorso alla popolazione de L'Aquila colpita dal sisma. Sono state approntate due squadre: la prima, della Protezione civile, composta da 60 uomini dotata di escavatori, bobcat, e altri mezzi di scavo. La seconda, formata da uomini della Polizia Municipale, per supportare i colleghi de L'Aquila in funzione di vigilanza alle strutture non agibili. Le due squadre restano in attesa del via libera da parte della Protezione civile regionale per integrare il dispositivo della macchina dei soccorsi. PROFESSIONI SANITARIE - I presidenti delle Federazioni Nazionali delle Professioni sanitarie, costituite in Ordini e Collegi, si sono riuniti d'urgenza ed hanno condiviso i seguenti orientamenti operativi: 1) rendere disponibili, per sostenere e rafforzare le attività sanitarie, tutte le competenze professionali necessarie, a partire da quelle presenti sul territorio, sollecitando e supportando le iniziative dei rispettivi Ordini e Collegi 2) attivare un sito internet di informazione e comunicazione, su cui pubblicare dati e notizie utili alla cittadinanza e ai professionisti, collegato in rete con i siti istituzionali e le centinaia di siti degli Ordini e Collegi territoriali 3) mettere a disposizione farmacie mobili al fine di garantire la distribuzione di farmaci indispensabili per la popolazione terremotata 4) proporre, compatibilmente con l'ordinamento giuridico vigente, lo stanziamento di risorse delle rispettive Federazioni a supporto delle attività di cura e assistenza nelle zone colpite. LA CARITAS - La Caritas diocesana di Roma ha istituito un fondo di solidarietà e promosso una colletta per fronteggiare la prima fase di emergenza e, successivamente, per intraprendere programmi di solidarietà. L'intervento della Caritas romana sarà in collaborazione con le Chiese locali e coordinato con la rete delle Caritas. Di fronte alla tragedia sono numerose le richieste che giungono ai centralini dell'organizzazione cattolica di persone che si offrono come volontari o che vogliono donare cibo e vestiario. A questo proposito la Caritas di Roma ricorda anche che, almeno nella prima fase di emergenza quando è fondamentale il lavoro di personale preparato, la donazione economica è l'unico modo utile per esprimere solidarietà alle persone colpite. Tutte le iniziative promosse nei prossimi mesi verranno in ogni caso illustrate nel sito: www.caritasroma.it. Anche la Caritas Ambrosiana, che fa capo alla Diocesi di Milano, ha avviato una raccolta fondi aprendo un conto corrente. E' possibile sin d'ora esprimere concreta solidarietà con una donazione telefonica, con carte di credito chiamando il numero 02.76.037.324 in orari di ufficio. CHI OFFRE ALLOGGIO - E' necessario contattare la Protezione Civile al numero verde 800.860.146 oppure scrivere alla seguente mail: ufficiovre@protezionecivile. it ALTRI POSSIBILI AIUTI - Ecco una serie di indicazioni utili per esprimere solidarietà e dare un aiuto concreto alle popolazioni colpite dal sisma: - Conti correnti e donazioni: il quotidiano "il Centro", di concerto con il gruppo editoriale Finegil-Repubblica-L'Espresso e con le Casse di risparmio dell'Aquila - Carispaq di Pescara - Caripe e di Teramo - Tercas, lancia una sottoscrizione popolare per aiutare le famiglie aquilane sconvolte dal sisma. Chiunque volesse contribuire con una somma in denaro può farlo utilizzando i numeri di conto corrente sotto elencati: Banca CARISPAQ SPA "Vittime terremoto L'Aquila" Codice Iban: IT 53 Z 06040 15400 000 000 155 762 Banca CARIPE SPA "Raccolta fondi pro terremotati d'Abruzzo" Codice Iban: IT 19 B 06245 15410 000 000 000 468 presso Banca Caripe Spa Sede Pescara Corso Vittorio Emanuele 102/104 - Pescara. Banca TERCAS SPA "Raccolta fondi pro terremotati d'Abruzzo" Codice Iban: IT 48 L 06060 15300 CC 090 005 35 65 presso Banca Tercas Spa Sede Teramo corso San Giorgio 36 - Teramo. Offerte sono possibili anche tramite altri canali: Intesa Sanpaolo, via Aurelia 796, Roma - Iban: IT19 W030 6905 0921 0000 0000 012 Allianz Bank, via San Claudio 82, Roma - Iban: IT26 F035 8903 2003 0157 0306 097 Banca Popolare Etica, via Parigi 17, Roma - Iban: IT29 U050 1803 2000 0000 0011 113 CartaSi e Diners telefonando a Caritas Italiana tel. 06 66177001 (orario d'ufficio) CROCE ROSSA - La Croce Rossa Italiana ha lanciato un appello di emergenza a livello internazionale, chiedendo a tutta la popolazione di partecipare ad un grande sforzo di solidarietà per alleviare la sofferenza di tutte le vittime del terremoto. Per effettuare donazioni alla Croce Rossa Italiana si possono utilizzare: il Conto corrente bancario C/C n. 218020 presso Banca Nazionale del Lavoro-Filiale di Roma Bissolati - Tesoreria - via San Nicola da Tolentino 67 - Roma, intestato a Croce Rossa Italiana via Toscana 12 - 00187 Roma, codice Iban IT66 - C010 0503 3820 0000 0218020, causale pro terremoto Abruzzo; il Conto corrente postale n. 300004 intestato a Croce Rossa Italiana via Toscana 12 - 00187 Roma, codice Iban IT24 - X076 0103 2000 0000 0300 004, causale pro terremoto Abruzzo. E' anche possibile effettuare dei versamenti online, attraverso il sito web della Cri. Sempre la Croce Rossa ha aperto la sala operativa nazionale di Legnano e i Centri interventi d'emergenza (Cie) di Verona, Roma, Potenza e Palermo per la raccolta di generi di prima necessità (coperte, vestiti, pannolini, latte in polvere, casse d'acqua) da spedire nelle zone terremotate. La Cri ha annunciato di avere già inviato nelle zona del disastro 10 mila coperte per fare fronte alle primissime esigenze delle persone rimaste senza abitazione. FARE AMBIENTE - L'associazione ambientalista sta coordinando, d'accordo con la Protezione Civile, la raccolta di materiali di prima necessità presso la propria sede di Roma, in Via Nazionale, 243, tel. 06 48029924. RIFONDAZIONE COMUNISTA - Il partito sta organizzando iniziative di solidarietà con le popolazioni colpite dal terremoto. La Federazione Prc di Pescara (via F. Tedesco, 8) funzionerà come centro di raccolta materiali e di accoglienza per gli evacuati. Singoli cittadini o strutture organizzate che abbiano la possibilità di accogliere gli sfollati possono chiamare il numero 085.66788. Inoltre, chiunque volesse partecipare all'organizzazione dei soccorsi può chiamare: Federazione Prc Pescara: 085.66788 (accoglienza evacuati); Richi: 339.3255805 (generi di prima necessità come acqua, pasta, latte UHT, biscotti); Marco Fars: 334.6976120; Francesco Piobbichi: 334.6883166. Oppure si può spedire una mail al seguente indirizzo: piobbico@hotmail. com FACEBOOK - Si moltiplicano i gruppi che organizzano iniziative di solidarietà per le vittime della tragedia e i paesi coinvolti nel disastro. Anche Legacoop Nazionale e Legacoop Abruzzo si sono attivate distribuire generi di prima necessità, e in particolare acqua e latte, in coordinamento con la Croce Rossa. Ulteriori e più articolate iniziative di solidarietà e di sostegno alla popolazione dei centri colpiti dal sisma saranno definite nelle prossime ore, per rispondere alle esigenze che si manifesteranno ed in linea con le indicazioni che verranno fornite dalla protezione civile. DONAZIONE DI SANGUE - Il presidente della Regione Abruzzo Gianni Chiodi chiede che vengano sospese le donazioni di sangue. "Abbiamo sangue a sufficienza e ringraziamo tutti coloro che lo hanno donato", ha precisato Chiodi, "i centri trasfusionali regionali non sono più in grado di accogliere altre donazioni". Al momento - precisa l'Avis di Bologna - "le unità di sangue richieste dalle zone sismiche sono state già inviate". Appelli per la donazione di sangue erano stati lanciati nelle prime ore di questa mattina sia dal ministro del Welfare, Maurizio Sacconi, che dal presidente della Regione Lazio, Piero Marrazzo. I BOY SCOUT - I capi scout dell'Agesci (Associazione guide e scout italiani) sono stati autorizzati dalla Protezione civile a partecipare alle operazioni di soccorso. L'organizzazione sta preparando, come sempre in casi di emergenza, in tutte le regioni le schede di partecipazione per i capi scout che vorranno prendere parte alle operazioni. La Croce Rossa è già arrivata nella Regione con attrezzature sanitarie, tra cui un Posto medico avanzato e le unità cinofile e gli ospedali romani sono stati tempestivamente posti in stato di allerta per l'eventuale accoglienza di feriti gravi provenienti dalle zone colpite dal sisma. Croce Rossa Italiana sta organizzando anche una raccolta a livello nazionale per far confluire tutto il necessario nell'area colpita dal terremoto. BANCO ALIMENTARE - La Fondazione Banco Alimentare Onlus risponde raccogliendo e distribuendo generi alimentari. Per aiutare l'organizzazione ad aiutare le popolazioni colpite, i privati possono fare una donazione in denaro, mentre non sarà possibile accettare donazioni in generi. Le aziende alimentari potranno invece donare direttamente anche cibo: www.bancoalimentare.org/donazioni. Per ulteriori informazioni: Francesco Lovati 334/6408185, ufficiostampa@bancoalimentare. it I SINDACI - L'enormità della tragedia che ha scosso il Paese non ha lasciato indifferenti i comuni dell'Alta Padovana. I Sindaci dei Comuni di Tombolo, Fontaniva, Galliera Veneta e Cittadella hanno deciso di aprire una sottoscrizione per raccogliere fondi da destinare alle famiglie che in pochi istanti hanno perduto ogni loro avere. Il numero di conto corrente aperto presso la Cassa Risparmio del Veneto Spa - via Marconi 11/13 - 35013 Cittadella (PD) è il seguente: IBAN IT21 F062 2562 5201 0000 0007 343. LA COMUNITA' GAY ROMANA - La comunità gay romana ha deciso di sostenere la popolazione abruzzese contribuendo alla raccolta fondi attivata dall'Arci, anche attraverso il supporto di alcune realtà commerciali. Sarà possibile offrire il proprio contributo nei seguenti modi: donando beni di prima necessità, come piumoni, coperte, lenzuola, biancheria, generi alimentari non deperibili, latte in polvere, pannolini e generi per la prima infanzia presso il centro di raccolta attivato nella sede di Arcigay Roma in via Zabaglia 14 (vedere www.arcigayroma.it per gli orari); recandosi presso i bar della Gay Street di via di San Giovanni in Laterano che hanno aderito all'iniziativa, come il Coming Out, che devolveranno una quota per ogni consumazione effettuata; partecipando alla serata Gorgeous di sabato sera all'Alpheus: per ogni ingresso sarà donato 1 euro alle famiglie abruzzesi. LA BANCA POPOLARE DI SONDRIO - L'istituto di credito informa che sta raccogliendo offerte a beneficio delle popolazioni colpite dal terremoto dell'Abruzzo. Gli importi possono essere versati sul conto corrente n. IT83 N056 9611 0000 0001 1000 X39, intestato "Pro Terremotati Abruzzo", acceso allo scopo. Tutti gli sportelli della Popolare di Sondrio sono a disposizione. LA PRO LOCO - Un gruppo di persone che fa capo alla Pro-Loco di Passoscuro (località balneare a nord di Roma) sta organizzando una spedizione di generi di prima necessità per soccorrere i cittadini coinvolti nel terremoto dell'Aquila. Si cerca di reperire il seguente materiale: gruppi elettrogeni, coperte, sacchi a pelo, abbigliamento. Per ulteriori informazioni: mauro. rossignoli@mit.gov.it. IL VI° MUNICIPIO DI ROMA - I centri nel municipio 6 di Roma stanno organizzando la raccolta di: piumoni, coperte, lenzuola, biancheria, generi alimentari non deperibili, latte in polvere, pannolini e generi per la prima infanzia. Ci si può rivolgere presso le sedi: 1) Circolo PD di Villa Gordiani in Viale delle Venezia Giulia, 71/75,2) Circolo PD Pigneto-Prenestino in Via Fortebraccio, 1dalle ore 18.30 alle ore 20.00 Ecco l'elenco dei centri a disposizione per la donazione del sangue: - policlinico Umberto I, - ospedale San Giovanni, - Fatebenefratelli, - ospedale Sandro Pertini, - policlinico Tor Vergata, - ospedale San Giovanni Evangelista Tivoli, - ospedale Delfino Parodi Colleferro, - san Giovanni Addolorata, - Cto, - Ospedale sant'Eugenio, - ospedale civile di velletri, - ospedale civile di Frascati, - ospedale civile di Anzio/Nettuno, - san Camillo Forlanini, - ospedale Grassi di Ostia, - ospedale pediatrico Bambino GesÃ?, - Ifo, - san Filippo Neri, - ospedale s. Andrea, - ospedale san Pietro Fbf, - ospedale Santo Spirito, - ospedale civile san Paolo di Civitavecchia, - policlinico Gemelli, - ospedale degli Infermi di Viterbo, - ospedale civile di Rieti, - centro trasfusionale di Frosinone, - ospedale s. s. Trinità di Sora, - ospedale santa Maria Goretti di Latina - presidio ospedaliero di Formia AVIS - Ricordando sempre che le donazioni sono per ora sospese, l'appello è indirizzato ai 35.000 avisini della provincia, "pronti" per la donazione, quindi in buone condizioni di salute, non sospesi, con esami sulla donazione precedente nella norma, che non abbiano donato sangue negli ultimi 90 giorni, se maschi, e negli ultimi 6 mesi se donne in età fertile. Il Centro Avis del Monterosso, a Bergamo, in via Da Vinci 4, tel. 035.342222 - sarà aperto, per la raccolta di sangue, tutte le mattine dalle 7.30 alle 10.30, Pasqua compresa. E sempre nelle giornata di Pasqua, domenica 12 aprile, dalle 7 alle 10.30, saranno attivate anche le unità di raccolta in provincia, presso gli ospedali di Gazzaniga, Ponte San Pietro, Romano di Lombardia e Zingonia. www. avisbergamo. it GIOVANI PER LA PACE - Hanno pubblicato direttamente sul sito www. gpace. net una specifica sezione con tutte le più dettagliate informazioni per contribuire con donazioni di sangue, offerte di farmaci, cibo e bevande, prestazioni di volontariato, offerte di alloggio, offerte di coperte e vestiario, versamenti in denaro. Informazioni precise con numeri di telefono, cellulari, e-mail e siti web. In questo modo, tutti coloro che intendono dare una mano possono trovare un orientamento. La sezione è in continuo aggiornamento con tutte le indicazioni che via via arrivano. www.gpace.net. info@gpace. net FORUM TERZO SETTORE - Il Forum del Terzo Settore ha predisposto alcune semplici indicazioni per individuare al meglio a chi e in che modo offrire la propria solidarietà concreta. Donazioni in denaro: 1) verificare che l'organizzazione attui azioni mirate in stretto collegamento col territorio 2) Tener conto della reputazione che l'associazione oggetto della donazione detiene a livello nazionale o locale. 3) Preferire donazioni tramite conto corrente o chiedere una ricevuta per donazioni effettuate con denaro contante 4) Se la donazione è fatta ad una onlus si può detrarre dalla dichiarazione dei redditi (nelle misure stabilite dalla legge). Donazioni di generi alimentari: 1) Donare solo ciò che è richiesto, nuovo o in ottimo stato e in confezioni integre 2) evitate le confezioni fragili e non accuratamente sigillate Disponibilità volontaria: 1) Alla fase di prima emergenza devono partecipare solo volontari specificamente formati alla protezione civile e già organizzati nelle loro associazioni. 2) Chi desidera offrire la propria disponibilità per il post-emergenza deve indicare le specifiche competenze di cui è in possesso e che potranno essere utili alle attività da svolgere in questa seconda fase. www.forumterzosettore.it STUDENTI DELLA SAPIENZA - Gli studenti dell'università di Roma la Sapienza chiedono che i loro colleghi aquilani possano essere ospitati a Roma. IL coordinamento degli aiuti organizzati dagli studenti si può consultare sul sito www.ateneinrivolta.org. NUMERI UTILI - La Protezione civile abruzzese ha messo a disposizione un numero verde attivo 24 ore su 24 per richiedere informazioni: 800.860.146. Resta attivo 24 ore su 24 anche il numero della Protezione civile Abruzzo: 80.35.55. Per segnalazioni di offerte di alloggio alle persone terremotate potete scrivere un'email alla Protezione civile: ufficiovre@protezionecivile. it I CONSIGLI - Il Dipartimento della Protezione Civile raccomanda di: 1) non mettersi in viaggio verso i luoghi colpiti dal terremoto; 2) limitare al massimo l'uso del telefono, per agevolare tutte le operazioni di soccorso e lasciare libere le linee agli operatori, evitando sovraccarichi di rete. COSA FARE IN CASO DI TERREMOTO - Cercate riparo all'interno di un vano di una porta inserita sotto un muro portante o sotto una trave: se rimanete al centro della stanza, infatti, potreste essere feriti dalla caduta di vetri, intonaco o altro materiale. - Non precipitatevi per le scale: dopo una scossa sismica sono la parte più debole di un edificio. Per lo stesso motivo non usate l'ascensore che potrebbe bloccarsi. - Alla fine della scossa ricordatevi, prima di uscire di casa, di chiudere gli interruttori generali del gas e della corrente elettrica per evitare di innescare incendi e deflagrazioni. - Da ultimo si ricordi di non bloccare le strade con le auto: lasciatele libere per i mezzi di soccorso. (7 aprile 2009

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La Protezione Civile allerta: "falsa la notizia di un imminente terremoto in arrivo" (sezione: Globalizzazione)

( da "Quotidiano.it, Il" del 07-04-2009)

Argomenti: Cina Usa

La Protezione Civile allerta: "falsa la notizia di un imminente terremoto in arrivo" San Benedetto del Tronto | La Soi-Sala Operativa Integrata di Protezione Civile, dichiara che la notizia su una presunta scossa di terremoto che dovrebbe colpire il nostro territorio è falsa e tendenziosa. Dante Merlonghi Si riceve dal Responsabile S.O.I.-Sala Operativa Integrata di Protezione Civile Dante Merlonghi il seguente comunicato che si riporta integralmente: "La Soi-Sala Operativa Integrata di Protezione Civile, aperta H24 a seguito del terremoto che ha colpito la Provincia dell'Aquila il 6 aprile 2009, dichiara che la notizia su una presunta scossa di terremoto che dovrebbe colpire il nostro territorio è falsa e tendenziosa. Le forze dell'ordine stanno procedendo per identificare l'autore di tali comunicazioni. La Sala Operativa Integrata di Protezione Civile non ha infatti avuto in merito alcuna informazione dagli organi ufficiali (Dipartimento nazionale di Protezione Civile, Dipartimento regionale di Protezione Civile, Prefettura)". 07/04/2009

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INDENNITÀ AMMINISTRATORI PER AIUTARE GLI ABRUZZESI (sezione: Globalizzazione)

( da "LeccePrima.it" del 07-04-2009)

Argomenti: Cina Usa

Amministrazioni comunali salentine e Provincia di Lecce si mobilitano per sostenere con fondi e raccolta di beni di prima necessità le famiglie rimaste senza tetto dopo il tremendo terremoto in Abruzzo. Una gara di solidarietà e di sensibilizzazione per i connazionali che in queste ore stanno vivendo momenti terribili della loro vita. A Monteroni, domani, con inizio alle 12, si svolgerà una seduta straordinaria della giunta comunale. Nel corso riunione si discuterà l’iniziativa dell’amministrazione comunale di accendere un conto corrente presso un istituto di credito dove fare confluire i fondi delle donazioni spontanee che i cittadini vorranno destinare alle vittime del sisma che ha colpito la popolazione abruzzese. E con tutta probabilità gli assessori potrebbe essere i primi a devolvere la propria indennità sul conto corrente per gli aiuti in Abruzzo. “Apprendiamo dai bollettini ufficiali che vengono diramati con frequenza, un numero altissimo di vittime – spiega il sindaco di Monteroni Lino Guido – oltre ai dispersi, feriti e tutti coloro che in pochi attimi hanno visto crollare la propria casa e sono alloggiati negli alberghi o, peggio, nelle tende sistemate dai soccorritori. Nella giornata di domani si svolgerà una seduta straordinaria della giunta nella quale si discuterà l’apertura di un conto corrente presso una banca della nostra città dove convogliare i fondi donati dai monteronesi destinati alle tante vittime del terremoto, a cominciare dalle donazioni degli amministratori. In questo momento che ha lasciato tutti profondamente sgomenti – conclude Guido – è necessario lasciare da parte le parole e concentrarsi in silenzio su azioni tangibili a sostegno della gente d’Abruzzo”. Anche Gallipoli ha deciso di fare la sua parte nella gara di solidarietà che da tutto il Paese si dirige verso le popolazioni dell'Abruzzo. Per questo motivo l'amministrazione comunale, in collaborazione con la locale sezione della Protezione Civile e con il supporto logistico del consigliere comunale delegato alla Protezione Civile, Dino Scariolo, ha allestito un centro di raccolta di beni non deperibili da destinare agli sfollati della regione colpita dal terribile evento. Il centro è situato nella sede della Protezione Civile, situata al civico numero 3 di via Cagliari (sulla sinistra dell'ultimo incrocio semaforico di corso Italia, nella direzione verso Alezio) e sarà operativo e funzionante a partire dalle ore 15 di quest'oggi, grazie all'impegno del sodalizio di volontari. La stessa Protezione Civile ha invitato a conferire beni alimentari (escluso l'acqua) quali pasta, biscotti o comunque a lunga scadenza, al fine di consentire il relativo trasporto presso la provincia aquilana e le varie postazioni in cui sono accampate migliaia di persone ormai prive di un tetto sotto cui dimorare. “Sono certo – ha commentato il sindaco Giuseppe Venneri – che come al solito Gallipoli risponderà a questo appello di grande umanità con il consueto e proverbiale slancio solidale, al fine di dare il proprio contributo a migliaia di nostri connazionali gravemente colpiti e duramente provati da una catastrofe sismica senza precedenti. Sarà il nostro modo per poter far pervenire alla popolazione abruzzese tutto il più sentito cordoglio e la più profonda ed umana vicinanza per una tragedia che ha orbato tantissime persone degli affetti più cari o dei beni materiali a cui più tenevano. Un sentito ringraziamento va alla Protezione Civile per quanto, a livello locale e nazionale, sta garantendo in queste ore difficili con un lavoro meritevole del più sincero plauso”. Una vicinanza che si è concretizzata anche con la disponibilità, da parte del locale sodalizio di Protezione Civile di 20 volontari e di tre automezzi, pronti a partire per l'Abruzzo su disposizione del dipartimento regionale. A Palazzo dei Celestini a Lecce, l’obiettivo è avviare una sottoscrizione da parte degli amministratori e del personale della Provincia di Lecce in favore dei bisogno della popolazione abruzzese, drammaticamente provata dal terremoto. A questa proposta, avanzata al presidente Giovanni Pellegrino dal difensore civico della Provincia di Lecce Giacinto Urso, hanno aderito lo stesso presidente, la vice presidente Loredana Capone, gli assessori ed i consiglieri provinciali di Palazzo dei Celestini. Gli amministratori hanno deciso di devolvere il 10 per cento della loro indennità di carica del mese di aprile in favore dei familiari delle vittime e dei cittadini provati dal terremoto che ha colpito l’Abruzzo. Ovviamente, per il presidente Pellegrino si fa riferimento all’indennità teorica, visto che non la percepisce. A questa iniziativa hanno aderito anche il direttore generale Cosimo Casilli, il segretario generale Antonio Scarascia, il capo di gabinetto Gianni Turrisi, il portavoce del presidente Massimo Manera e lo stesso difensore civico Giacinto Urso. Il presidente Giovanni Pellegrino, inoltre, ha rivolto un invito a tutto il personale dipendente della Provincia di Lecce a partecipare alla raccolta fondi da destinare alla popolazione abruzzese. Intanto l'Associazione nazionale Vvgili del fuoco in congedo, delegazione di Trepuzzi, già mobilitata per l'emergenza terremoto e presente sul posto con uomini e mezzi, ha fatto richiesta al CSV Salento di offrire un servizio logistico di raccolta beni di prima necessità. A tal fine il CSV Salento mette a disposizione per la raccolta le sedi territoriali ai seguenti indirizzi: Lecce: Via Sicilia, 21 ore 9-14/16-19 Tel. 0 832 34 04 73, e-mail: lecce@csvsalento.it Maglie: Via Matteotti, 137 ore 9-14/16-19 Tel. 0 836 42 75 67, e-mail: maglie@csvsalento.it Casarano: Via Leopardi 56 ore 9-14/16-19 Tel. 0 833 51 22 47, e-mail: casarano@csvsalento.it Tricase: Via Ottone Rosai ore 9-14/16-19 Tel. 0 833 54 23 70, e-mail: tricase@csvsalento.it "E' importante - raccomandano dal CSV - che i beni di prima necessità vengano recapitati a questi indirizzi, negli orari indicati, entro le ore 14 di venerdì 10 aprile. I beni raccolti saranno trasportati nei giorni successivi nelle località colpite dal sisma dall'Associazione di protezione civile".

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Usa/ NY, sventato complotto per contrabbando nucleare in (sezione: Globalizzazione)

( da "Virgilio Notizie" del 07-04-2009)

Argomenti: Cina Usa

Roma, 7 apr. (Apcom) - L'ufficio del procuratore distrettuale di Manhattan ha sventato un complotto organizzato da un cittadino cinese, volto al contrabbando di materiali per la creazione di armi nucleari verso l'Iran. Il complotto, riporta il tabloid newyorchese Daily News, avrebbe coinvolto "molte" banche newyorchesi rimaste però all'oscuro della reale natura delle transazioni. C'è attesa dunque per l'accusa formale che oggi le autorità di Manhattan presenteranno con ben 118 capi di imputazione contro il cittadino cinese, colpevole a loro avviso di aver creato diverse società fantoccio per nascondere la sua attività di contrabbando. "In questo modo distruggeremo una delle principali fonti di rifornimento a favore dell'Iran - ha spiegato una fonte della procura di New Yok - Il caso dimostra come il paese stia procedendo alla creazione di una bomba nucleare. Riteniamo che quello (appena sventato) sia un complotto a cui ha partecipato uno dei principali rifornitori di armi di distruzione di massa all'Iran". L'accusa formale parlerà di un complotto di natura finanziaria che si sarebbe nascosto dietro 58 diverse transazioni; tra queste, anche le consegne di materiali vietati dalle risoluzioni dell'Onu, effettuata dalla Cina all'Iran tra il 2006 e la fine del 2008. Tra i materiali consegnati: 33.000 libbre (quasi 15 tonnellate) di leghe di alluminio utilizzate quasi esclusivamente nella produzione di missili a lunga gittata; 66.000 libbre (quasi 30 tonnellate) di piastre di rame tungsteno, utilizzate nei sistemi di guida del missile; 53.900 libbre (24,4 tonnellate circa) di vergelle di acciaio, utilizzate nelle attività di arricchimento dell'uranio. Destinataria del traffico illegale sarebbe stata una divisione del ministro della difesa iraniano. "Hanno adottato manovre elaborate per nascondere l'identità sia del mittente che del destinatario", ha precisato al Daily News la fonte, che ha optato per l'anonimato. Il cittadino cinese sospettato, che non si troverebbe negli Stati Uniti, avrebbe in particolare dato vita a quattro società di import-export che avrebbero concluso affari con sei società iraniane.

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È partita la colonna mobile della Regione (sezione: Globalizzazione)

( da "Giornale di Calabria, Il" del 07-04-2009)

Argomenti: Cina Usa

È partita la colonna mobile della Regione Porterà aiuti concreti alle popolazioni dell’Abruzzo colpite dal terremoto. Loiero: “È un’emergenza dolorosa” CATANZARO. È partita all’alba di martedì per l’Aquila la colonna mobile della Regione Calabria, costituita complessivamente da 22 mezzi che trasportano attrezzature per il soccorso e l’intervento in emergenza (torri faro, tende, brande, gruppi elettrogeni, ambulanze), con al seguito 65 volontari e 16 dipendenti regionali. Altri 10 mezzi erano già arrivati nella città abruzzese o erano già in viaggio per la medesima destinazione. La mobilitazione della Protezione civile regionale era stata disposta già nella mattinata di ieri, a poche ore dalla drammatica scossa tellurica, dal presidente della regione Agazio Loiero, il quale, nel pomeriggio di ieri era rientrato da Milano per mettere a punto la macchina dei soccorsi calabrese. Solo alle 23 di ieri sera - ha fatto sapere l’ing. Pasquale Gidaro, dirigente della protezione civile della Regione - alla Sala operativa di Germaneto, in il Dipartimento della protezione civile nazionale che coordina le operazioni sul territorio attraverso la Direzione di Comando e Controllo di L’Aquila, ha fatto pervenire per le vie brevi la richiesta di far partire la colonna mobile regionale che dopo poche ore si è messa in movimento e nel pomeriggio sarà già operativa nella zona d’intervento afferente al COM1-L’Aquila. La cucina da campo dell’organizzazione di volontariato “Malgrado Tutto” di Lamezia Terme è già operativa nella distribuzione di pasti caldi, essendo stata inviata già dalla mattina di lunedì e quella della “Confraternita della Misericordia” di Isola di Capo Rizzuto. La Regione Calabria, infine, ha reso prontamente disponibili al Dipartimento della Protezione Civile Nazionale una squadra di volontari rocciatori e due squadre di unità cinofile da inviare tempestivamente sul posto mediante l’ausilio dell’elicottero regionale dislocato presso l’elisuperficie di Germaneto, alle porte di Catanzaro. “Si tratta di un emergenza dolorosa che vede tutte le regioni solidali - ha detto Loiero - perché è in queste drammatiche vicende che scattano realmente sentimenti di unità nazionale oltre che di solidarietà umana”. Sempre martedì mattina, nel corso di un incontro con il prefetto di Cosenza, il presidente della Provincia, Mario Oliverio, ha informato il dott. Fallica della decisione della Giunta provinciale, convocata in seduta straordinaria e urgente, di mettere a disposizione della Protezione Civile strutture, uomini e mezzi dell’Ente per le operazioni di pronto intervento che dovessero rendersi necessarie. Oliverio, pertanto, ha consegnato al dott. Fallica un elenco dettagliato di mezzi meccanici già pronti a partire insieme ai relativi operatori, dipendenti della Provincia, qualora la Protezione Civile, cui è affidato il coordinamento delle operazioni di soccorso, dovesse ritenerlo necessario. “I nostri uomini - ha detto Oliverio - sono già allertati ed i mezzi già pronti ad intervenire. È chiaro che deve essere il Coordinamento della Protezione Civile, in questi casi così necessario per un ordinato svolgimento degli interventi, a disporre l’eventuale utilizzazione del parco-macchine da noi messo a disposizione”. Oliverio, inoltre, ha informato il prefetto di Cosenza che “se dovessero rendersi necessari interventi di altro tipo, la Provincia à pronta ad assumere altre iniziative ed eventualmente anche il coordinamento dell’organizzazione di interventi di volontariato anche nel campo sanitario e del pronto soccorso, oltre che in quello dell’approvvigionamento di prodotti e di beni di prima necessità”. Intanto due dipendenti dell’Amministrazione provinciale di Vibo Valentia- l’ingegnere Pasquale Ferrazzo e il geometra Antonino Lascala -, in servizio al settore edilizia scolastica, si recheranno in Abruzzo per partecipare alle operazioni di verifica dell’agibilità degli edifici danneggiati dal sisma. La decisione è stata assunta in seguito alla richiesta indirizzata alla Provincia dalla Protezione civile nazionale circa l’invio di tecnici esperti nella valutazione delle condizioni di staticità degli immobili, che possano coadiuvare i colleghi che stanno giungendo nelle zone terremotate da ogni parte d’Italia. Acquisita la disponibilità dei diretti interessati, gli uffici provinciali competenti hanno provveduto ad organizzare la missione. “Siamo rimasti intensamente colpiti dalla notizia relativa al drammatico terremoto che ha colpito la Regione abbruzzese, con epicentro L’Aquila”. È quanto scrive il vescovo della Diocesi di Locri-Gerace, monsignor Giuseppe Fiorni Morosini, in un messaggio inviato al vescovo de L’Aquila. “In questo momento di prova dolorosa che vede coinvolti tanti nostri fratelli e sorelle - aggiunge il vescovo - desideriamo manifestarle, come Chiesa di Locri-Gerace e personalmente, vicinanza e condivisione e così sostenere e confortare, con la nostra preghiera affettuosa e unanime, le lacrime di quanti hanno perduto, in modo così improvviso e violento, i loro affetti familiari, ricordando soprattutto i bambini e senza dimenticare i numerosi dispersi e sfollati. In questi giorni santi, nei quali sentiamo accanto a noi la confortante presenza di Cristo Signore che dall’alto della Croce ci attira a sé, vogliamo silenziosamente sentirci accanto a lei, alla Chiesa aquilana e della Marsica e alle comunità civili abbruzzesi, esprimendo con sincerità di cuore il nostro cordoglio e formulando l’augurio che la mano del Signore Risorto venga incontro a Voi per donarVi consolazione e forza per riprendere coraggiosamente il Vostro cammino”. In questo difficile momento giunga a lei e a tutto il suo popolo l’affetto, la solidarietà e la fiduciosa preghiera della Chiesa che è in Rossano-Cariati. Nella Messa del Crisma, assieme a tutti i presbiteri e i fedeli, porterò al Signore Crocifisso e Risorto le vittime, i feriti e le devastazioni, confidando nella Sua Consolazione e nel Suo Amore che rinnova la Vita”. È quanto scrive il vescovo di Rossano, monsignor Santo Marcianò, al vescovo de L’Aquila. Anche il Crotone Calcio aderisce al grande movimento di solidarietà verso le popolazioni abruzzesi colpite dal terremoto. Sabato 11 aprile, in occasione della gara Crotone-Paganese del campionato di prima divisione della Lega Pro, la società calabrese devolverà un euro per ogni biglietto venduto a favore degli interventi in Abruzzo. Soprattutto per questo motivo, dunque, oltre che per sostenere la squadra prima in classifica, la società ha invitato i tifosi a partecipare in massa alla partita. (07-04-09)

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Il socialismo dei cittadini (sezione: Globalizzazione)

( da "AprileOnline.info" del 07-04-2009)

Argomenti: Cina Usa

Il socialismo dei cittadini Leo Sansone, 07 aprile 2009, 12:06 Politica Uguaglianza, libertà e tutela delle diversità sono indicate da Caldera - ospite lunedì scorso a Roma - come le chiavi del successo di Zapatero. E' modello che ha modernizzato la Spagna, dandole un'anima laica e libertaria. L'uguaglianza, oltre che in chiave economica, è coniugata anche sul piano dei diritti civili e di libertà Prima un minuto di silenzio in segno di lutto per le vittime dello spaventoso terremoto che ha sconvolto l'Abruzzo. Quindi Aldo Garzia, attento studioso del socialismo di Zapatero, parla delle "idee nuove" con le quali il premier spagnolo ha modernizzato il paese. Introduce il seminario su "La Spagna e il socialismo di Zapatero", organizzato dal Centro riforma dello Stato, al cui timone c'è Walter Tocci, a Palazzo Marini a Roma. La ricetta vincente? Jesùs Caldera, presidente della Fondazione Ideas del Psoe, usa tre parole chiave per illustrare il successo del socialismo spagnolo: uguaglianza, libertà, diversità. Zapatero, dopo l'era Gonzales, ha reinventato il socialismo spagnolo. Ha teorizzato e costruito "il socialismo dei cittadini" e dal 2004 governa il paese iberico. Di più, questo socialismo, certo non amato da tanti, è diventato un modello in Europa e nel mondo. Si tratta del liberalsocialismo. C'è uno Stato sociale che funziona e, ad esempio, garantisce a tutti i cittadini una sanità gratuita ed efficiente. L'uguaglianza è coniugata a 360 gradi. C'è libertà per tutti, laici e cattolici. Gli omosessuali hanno gli stessi diritti civili degli altri cittadini. Le differenze linguistiche e storiche sono difese dal federalismo. Le donne sono tutelate. Il governo spagnolo è composto per metà al femminile e le leggi prevedono delle quote di donne per le assunzioni nelle aziende con contratti stabili e per gli incarichi di dirigenti. Gli immigrati, che con il loro lavoro contribuiscono alla crescita della Spagna, godono di parità di trattamento. "La diversità è libertà ed è ricchezza", sostiene Caldera. E' il "cuore" del nuovo socialismo iberico, che ha allargato l'uguaglianza economica, cara alla socialdemocrazia, a quella delle libertà civili. Parla delle recessione internazionale che ha messo in ginocchio, partendo dagli Usa, l'intera economia mondiale. "E' fallito il pensiero neoliberista e neo conservatore di Reagan. E' morta la filosofia dell'egoismo sociale senza freni", osserva lo stretto collaboratore di Zapatero. "L'Europa -dice- tiene di fronte alla crisi, grazie anche al suo Stato sociale. La crisi non si affronta con altra flessiblità del lavoro e con il protezionismo". L'Europa era data per spacciata, dati gli alti costi, con la globalizzazione. "Invece grazie al talento e alla qualità -sottolinea- ha retto alla sfida competitiva globale". Barack Obama ha cambiato strada rispetto a George Bush "Il presidente americano -nota- sta realizzando grandi cambiamenti. Punta sulla collaborazione internazionale, dice no alle armi nucleari, vuole una riconversione ambientalista dell'economia". Famiano Crucianelli e Fabio Mussi apprezzano, ma chiedono: dov'è l'Europa?; cosa dicono il Partito socialista europeo e l'Internazionale socialista contro "l'ideologia tossica"? L'Europa c'è e il Partito socialista spagnolo, pure. "Al vertice del G20 di Londra abbiamo detto basta ai ‘paradisi fiscali' e abbiamo chiesto trasparenza nella finanza internazionale", precisa l'ex ministro del Lavoro spagnolo. "L'America con Obama -osserva- si sta europeizzando". Ilda Dominijanni ricorda la Grande Depressione del 1929 ed obietta: "L'America, come negli anni Trenta, va a sinistra, mentre l'Europa va a destra". Certo l'Europa, dominata dall'asse franco-tedesco del tandem Sarkozy-Merkel, non va a sinistra, ma sicuramente non si può imputare il fatto a Zapatero, che fa la sua parte ma non è attrezzato per concedere miracoli. La vera nota stonata, invece, è l'Italia della quale si parla poco. Uno studente universitario di Roma introduce l'argomento: "La sinistra, come nel 1921, si sta sbriciolando in mille frammenti. C'è stato la protesta dell'Onda degli studenti contro il governo Berlusconi. Ma chi rappresenta quella protesta?". La sinistra italiana, in realtà, è senza voce e con un volto incerto. La sinistra è divisa e si avvia ad affrontare le elezioni europee fra un‘anima del Pd (l'altra è quella centrista d'ispirazione cattolica), Sinistra e Libertà (l'accordo fra socialisti, Sinistra democratica, Verdi e vendoliani) e l'intesa Prc-Pdci. Manca, al contrario della Spagna e degli altri paesi europei, la presenza di un grande partito socialista. C'è una forte dispersione, che dà come risultante uno scarso peso e una debole credibilità politica all'opposizione. "Dove si va? Cosa si fa?", cantavano I Nomadi. La sinistra sembra non saperlo. La lotta contro Berlusconi non basta, serve una identità e un progetto socialista, soprattutto ora che è naufragato il neoliberismo.

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TERREMOTO LE REGIONI ITALIANE SI MOBILITANO (sezione: Globalizzazione)

( da "Sestopotere.com" del 07-04-2009)

Argomenti: Cina Usa

TERREMOTO LE REGIONI ITALIANE SI MOBILITANO (7/4/2009 20:55) | (Sesto Potere) - Roma - 7 aprile 2009 - “Abbiamo fatto il quadro delle iniziative già assunte dalle Regioni nel pieno accordo con la Protezione civile nazionale: sono presenti le colonne di tutte le Regioni". Cosi' il presidente della Conferenza delle Regioni, Vasco Errani, al termine della seduta straordinaria odierna della Conferenza dedicata all'Abruzzo colpito dal sisma. "Siamo pronti a fare la nostra parte - ha proseguito il presidente della Conferenza delle Regioni Errani - per gestire anche la seconda parte dell'emergenza e contribuire al processo di ricostruzione”.Le istituzioni insieme devono dare grande dimostrazione di essere presenti in quel territorio". Errani ha aggiunto che i presidenti delle Regioni sono 'in contatto costante con il presidente della Regione Abruzzo Chiodi, con lui stiamo seguendo tutte le fasi'. Il Presidente della Regione Molise, Michele Iorio (vicepresidente della Conferenza delle Regioni) ha dato disposizioni alla Centrale Operativa del 118 di inviare un'unita' di emergenza costituita da un medico, due infermieri, due soccorritori e un'ambulanza attrezzata presso il Campo di Assistenza della Protezione Civile della Regione Molise nel comune di Arischia in provincia dell'Aquila. L'invio e' stato disposto su richiesta del Servizio Nazionale di Protezione Civile. 'Ci stiamo attenendo -ha detto il Presidente Iorio- alle richieste che ci pervengono dalla Protezione Civile Nazionale. Siamo pronti ad inviare altre unita' non appena ce ne sara' rivolta richiesta. E' opportuno, infatti, in questi momenti seguire le istruzioni e non inviare mezzi e uomini che non possono essere immediatamente impiegati nei soccorsi. Diversamente si intralcerebbero i lavori'. La Regione Sardegna e' pronta a fornire il suo contributo, con uomini e mezzi, all'Abruzzo colpito dal sisma. Ad annunciarlo e' il presidente della Regione Sardegna, Ugo Cappellacci, che spiega: "Siamo pronti con materiali e risorse umane: 480 uomini, 120 divisi in 4 turni, attendono il via libera dal sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Guido Bertolaso". Ma la colonna mobile regionale "per la quale sono stati stanziati 100mila euro" non e' la sola iniziativa messa a punto dalla giunta regionale della Sardegna. "Cinquanta studenti universitari - spiega Cappellacci - per tutto l'anno accademico saranno ospitati a spese della Regione e verranno accolti nel seminario diocesano di Cagliari". Il Friuli Venezia Giulia sara' la regione coordinatrice degli interventi di Protezione civile in Abruzzo mentre il Lazio coordinera' gli interventi per la sanita' in soccorso delle vittime del terremoto, facendo riferimento al capo dipartimento per la Protezione civile Guido Bertolaso e al ministero della Salute. Ad annunciarlo, al termine della Conferenza delle regioni, e' stato il presidente della Regione Lazio Piero Marrazzo. Questo servira', ha spiegato "a tenere insieme e coordinare al meglio gli interventi per evitare dispersione delle forze". Nel corso della riunione dei Presidenti delle Regioni, ha infine sottolineato Marrazzo, "si e' guardato anche oltre ossia a come stare al fianco delle vittime del terremoto che si sono ritrovate senza casa". La Regione Umbria, tramite il servizio Protezione civile e la consulta regionale del volontariato sta gestendo dal 6 aprile a Paganica un campo di ricovero dove sono assistite circa mille persone colpite dal terremoto e si prepara all'invio di una seconda colonna mobile per allestire un'ulteriore area di ricovero nelle aree limitrofe. E' uno degli aiuti per l'emergenza sismica in Abruzzo che sono stati illustrati dalla presidente della Regione Umbria, Maria Rita Lorenzetti, alla Conferenza delle Regioni che si e' riunita il 7 aprile a Roma in seduta straordinaria per coordinare gli interventi da assumere dopo il sisma. “Siamo pronti a inviare in Abruzzo le casette di legno in cui sono stati ospitati i nostri terremotati e che ora sono libere - ha detto, tra l'altro, la presidente umbra - e soprattutto siamo disponibili ad 'adottare' un intero centro terremotato, ad esempio Paganica, dove stiamo gia' operando, sia per la gestione dell'emergenza che della ricostruzione'. Oltre a predisporre l'invio di un secondo contingente del volontariato umbro nelle aree terremotate, ha detto la presidente, la Regione Umbria sta individuando una task force di tecnici, in collaborazione con le Province di Perugia e Terni, le amministrazioni pubbliche, oltre a liberi professionisti iscritti agli ordini professionali e debitamente formati, per la valutazione dell'agibilita' degli edifici danneggiati dal sisma. Si sta attuando una ricognizione della disponibilita' di container eventualmente utilizzabili per fronteggiare l'emergenza. Le strutture sanitarie umbre, in particolare gli ospedali di Terni e Foligno, hanno accolto alcuni feriti provenienti dalle zone terremotate e si e' reso disponibile personale medico ed infermieristico, oltre alle associazioni degli psicologi, per svolgere ulteriore attività assistenziale. La Conferenza delle Regioni era preparatoria all'incontro con il governo. “Ne e' emerso un quadro interessante e impressionante del lavoro e dello sforzo di solidarietà messo in atto da tutte le Regioni'. E' quanto ha sottolineato l'assessore al Bilancio della Regione Lombardia e coordinatore della Commissione Affari finanziari della Conferenza delle Regioni, Romano Colozzi. Secondo l’assessore al Bilancio della Lombardia, le Regioni 'hanno dimostrato una grande competenza nella Protezione civile'. Durante la riunione, ha poi continuato l'assessore, 'c'e' stata l'affermazione dell'unicita' della catena di comando: c'e' la Protezione civile e le Regioni sono disponibili a rafforzare questa catena di comando. Se ci viene richiesto invieremo anche mezzi di riserva'. Il tutto deve avvenire in coordinamento con la Protezione civile nazionale, secondo Colozzi, per scongiurare il 'pericolo più grande che e' la confusione, magari dettata dalla generosità ma che può comunque aggravare i problemi'. Colozzi ha infine spiegato che la Lombardia 'ha già inviato tre colonne mobili e sta valutando eventuali ulteriori aiuti per i giorni successivi all'emergenza'. Secondo la Regione Siciliana, dopo la tragedia del terremoto che ha colpito la Regione Abruzzo il governo deve accelerare 'la convocazione del Cipe per dare le risorse del Fondo per le aree sottoutilizzate (Fas) alle Regioni, da impegnare nella sicurezza dei cittadini'. Ne e' convinto l'assessore al Bilancio della Regione Siciliana Michele Cimino. Al termine della Conferenza delle Regioni, l'assessore ha spiegato che soprattutto nelle regioni del Sud ci sono situazioni difficili nei centri storici: 'La Sicilia, infatti, dal piano casa non vuole escludere gli interventi nei centri storici per poter agire anche li' con misure per la sicurezza' degli edifici. “Chiederemo al governo di accelerare i piani di attuazione regionali -ha sottolineato- che con fondi per le infrastrutture, le emergenze del territorio e che, in Sicilia, riguardano anche la protezione civile e la messa in sicurezza delle scuole”. Foto dal sito della ProtezioneCivile.

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Terremoto in Abruzzo, pronta a partire la Protezione Civile di Torino (sezione: Globalizzazione)

( da "Sestopotere.com" del 07-04-2009)

Argomenti: Cina Usa

Terremoto in Abruzzo, pronta a partire la Protezione Civile di Torino (7/4/2009 19:32) | (Sesto Potere) - Torino - 7 aprile 2009 - La Città, su iniziativa del Sindaco, si è data disponibile a far intervenire la sua struttura di Protezione Civile in soccorso alle popolazioni colpite dal terremoto un Abruzzo: per avviare la macchina, che è in grado di muoversi in 12 ore, si è in attesa della richiesta da parte della Protezione Civile nazionale o regionale. Se la richiesta arriverà potranno essere inviati in Abruzzo personale effettivo della Direzione Protezione Civile con compiti di coordinamento e membri della sezione comunale di volontariato e del gruppo comunale di volontariato, in numero da stabilirsi e con possibilità di avvicendamento a seconda delle necessità (con turni di otto o quindici giorni). Il personale inviato da Torino, in grado di gestirsi autonomamente per quanto riguarda la logistica ed il vettovagliamento, potrebbe gestire un centro temporaneo di soccorso in un luogo individuato dalle autorità locali e potrebbe organizzare una mensa per 1000 persone al giorno con le attrezzature adatte. Tra i volontari possono essere anche individuate ed utilizzate professionalità come ingegneri, architetti, geometri, artigiani ed altre. I mezzi di trasporto (si presume di utilizzarne 12) sono sufficienti per trasportare i volontari sul posto e renderli autonomi per la loro mobilità: i mezzi saranno anche dotati di gancio di traino per eventuali rimorchi. I materiali predisposti per l’invio in Abruzzo sono un carro comando con sistema di radiotrasmissioni analogico completo di ponti ripetitori e 50 radio per le comunicazioni di servizio, una cucina da campo completa di attrezzature per refettorio, gruppi elettrogeni, due torri faro, un tendone di 10 metri per 10 utilizzabile come punto di aggregazione, tende, brandine ed il necessario per preparare i letti per il personale volontario, soffioni per il riscaldamento delle tende, un piccolo escavatore gommato, un’ambulanza con personale specializzato e utensili vari (pale, picconi ed altri). Disponibili anche 20 moduli abitativi e due moduli di servizi igienici, che saranno inviati solo su specifica richiesta della Protezione Civile. Tutto il personale, effettivo e volontario, sarà dotato in caso di intervento dei dispositivi individuali di protezione e coperto da polizza assicurativa.

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Sisma Abruzzo/ Il contributo della Regione Lazio (sezione: Globalizzazione)

( da "Virgilio Notizie" del 07-04-2009)

Argomenti: Cina Usa

Roma, 7 apr. (Apcom) - La Conferenza delle Regioni ha conferito alla Regione Lazio il coordinamento delle azioni di Protezione civile in ambito sanitario in relazione al terremoto dell'Abruzzo. "Questo per coordinare al meglio le forze evitando duplicazioni - ha sottolineato Marrazzo - naturalmente facendo riferimento al sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega alla Protezione civile Guido Bertolaso e al ministro della Salute Sacconi". Sul fronte dell'impegno della Protezione civile sono saliti a 617 i volontari regionale di 110 associazioni di Protezione civile al lavoro in 13 centri colpiti dal terremoto. Il campo base della Protezione civile è stato allestito a San Demetrio de' Vestini. Gli interventi sono stati affidati nell'area operativa del centro Com 2 che comprende 13 tra comuni e frazioni: San Demetrio ne' Vestini, Onna, Villa S. Angelo, San Gregorio, Poggio Picenze, Fagnano, Monticchio, Fossa, San Pio delle camere, Sant'Eusanio Forconese, Prata d'Ansidonia, Fontecchio, Tione degli Abruzzi. La Sala operativa della protezione civile regionale sta coordinando le disponibilità di accoglienza degli sfollati da parte dei privati, le donazioni in danaro e le offerte di cibo e vestiario che stanno giungendo numerose. Dall'Ares 118 arriva il punto sugli interventi nella giornata di oggi: è stata allertata tutta la rete ospedaliera della Regione Lazio, predisposti 359 posti letto di cui 33 di Rianimazione, 26 di neurochirurgia, 117 di Chirurgia Generale, 37 di Ortopedia, 29 di Traumatologia, 35 di Pediatria, 43 di Dialisi, 19 di Medicina Generale. stata inoltre data disponibilità immediata di camera operatoria di Chirurgia Generale in 17 casi e in 3 casi di camera operatoria di Traumatologia. Negli Ospedali del Lazio alle 14 di oggi sono stati accolti 86 pazienti di cui 11 direttamente tramite Ares 118. E' stato predisposto un punto sanitario di accoglienza presso l'Aeroporto Militare di Ciampino in accordo con l'Aeronautica Militare per eventuale Medevac (Medical Evacuation). Predisposizione di una colonna sanitaria di 15 ambulanze per il trasporto dei pazienti dalle Elisuperfici o dagli Aeroporti agli Ospedali. Raccordo operativo con il Centro Trasfusionale Regionale dell'Azienda S Camillo - Forlanini Misure di supporto e assistenza in loco alle popolazioni colpite tramite: attivazione e invio all'Aeroporto Militare dell'Aquila di 2 elicotteri sanitari attrezzati per la rianimazione cardio-polmonare che hanno trasportato a Roma 10 pazienti critici; attivazione ed invio di una colonna sanitaria di soccorso che dalle 10 di ieri a tutt'oggi è operativa in loco.

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Bravo Solution: nel 2008 ricavi a 46 milioni (+38%) (sezione: Globalizzazione)

( da "Trend-online" del 07-04-2009)

Argomenti: Cina Usa

Bravo Solution: nel 2008 ricavi a 46 milioni (+38%) ANSA NEWS, clicca qui per leggere la rassegna di Ansa , 07.04.2009 20:28 Scopri le migliori azioni per fare trading questa settimana!! (ANSA) - MILANO, 7 APR - La societa' del gruppo Italcementi, Bravo Solution, chiude il 2008 con un fatturato di 46,4 milioni, in crescita del 38% rispetto al 2007. Lo annuncia una nota della societa', precisando che il gruppo ha realizzato il quinto anno profittevole consecutivo. Nel 2008 BravoSolution, societa' attiva nella fornitura di servizi e software di supply management, ha aperto nuovi uffici negli Usa, Olanda, Messico e potenziato quelli gia' presenti in Italia, Spagna, Francia, Regno Unito e Cina.

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SISMA ABRUZZO/ IL CONTRIBUTO DELLA REGIONE LAZIO ALL'EMERGENZA (sezione: Globalizzazione)

( da "Wall Street Italia" del 07-04-2009)

Argomenti: Cina Usa

Sisma Abruzzo/ Il contributo della Regione Lazio all'emergenza di Apcom Coordinano gli interventi sanitari per il terremoto -->Roma, 7 apr. (Apcom) - La Conferenza delle Regioni ha conferito alla Regione Lazio il coordinamento delle azioni di Protezione civile in ambito sanitario in relazione al terremoto dell'Abruzzo. "Questo per coordinare al meglio le forze evitando duplicazioni - ha sottolineato Marrazzo - naturalmente facendo riferimento al sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega alla Protezione civile Guido Bertolaso e al ministro della Salute Sacconi". Sul fronte dell'impegno della Protezione civile sono saliti a 617 i volontari regionale di 110 associazioni di Protezione civile al lavoro in 13 centri colpiti dal terremoto. Il campo base della Protezione civile è stato allestito a San Demetrio de' Vestini. Gli interventi sono stati affidati nell'area operativa del centro Com 2 che comprende 13 tra comuni e frazioni: San Demetrio ne' Vestini, Onna, Villa S. Angelo, San Gregorio, Poggio Picenze, Fagnano, Monticchio, Fossa, San Pio delle camere, Sant'Eusanio Forconese, Prata d'Ansidonia, Fontecchio, Tione degli Abruzzi. La Sala operativa della protezione civile regionale sta coordinando le disponibilità di accoglienza degli sfollati da parte dei privati, le donazioni in danaro e le offerte di cibo e vestiario che stanno giungendo numerose. Dall'Ares 118 arriva il punto sugli interventi nella giornata di oggi: è stata allertata tutta la rete ospedaliera della Regione Lazio, predisposti 359 posti letto di cui 33 di Rianimazione, 26 di neurochirurgia, 117 di Chirurgia Generale, 37 di Ortopedia, 29 di Traumatologia, 35 di Pediatria, 43 di Dialisi, 19 di Medicina Generale. stata inoltre data disponibilità immediata di camera operatoria di Chirurgia Generale in 17 casi e in 3 casi di camera operatoria di Traumatologia. Negli Ospedali del Lazio alle 14 di oggi sono stati accolti 86 pazienti di cui 11 direttamente tramite Ares 118. E' stato predisposto un punto sanitario di accoglienza presso l'Aeroporto Militare di Ciampino in accordo con l'Aeronautica Militare per eventuale Medevac (Medical Evacuation). Predisposizione di una colonna sanitaria di 15 ambulanze per il trasporto dei pazienti dalle Elisuperfici o dagli Aeroporti agli Ospedali. Raccordo operativo con il Centro Trasfusionale Regionale dell'Azienda S Camillo - Forlanini Misure di supporto e assistenza in loco alle popolazioni colpite tramite: attivazione e invio all'Aeroporto Militare dell'Aquila di 2 elicotteri sanitari attrezzati per la rianimazione cardio-polmonare che hanno trasportato a Roma 10 pazienti critici; attivazione ed invio di una colonna sanitaria di soccorso che dalle 10 di ieri a tutt'oggi è operativa in loco.

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BRAVO SOLUTION: NEL 2008 RICAVI A 46 MILIONI (+38%) (sezione: Globalizzazione)

( da "Wall Street Italia" del 07-04-2009)

Argomenti: Cina Usa

Bravo Solution: nel 2008 ricavi a 46 milioni (+38%) di ANSA Societa' gruppo Italcementi, quinto anno di profitti -->(ANSA) - MILANO, 7 APR - La societa' del gruppo Italcementi, Bravo Solution, chiude il 2008 con un fatturato di 46,4 milioni, in crescita del 38% rispetto al 2007. Lo annuncia una nota della societa', precisando che il gruppo ha realizzato il quinto anno profittevole consecutivo. Nel 2008 BravoSolution, societa' attiva nella fornitura di servizi e software di supply management, ha aperto nuovi uffici negli Usa, Olanda, Messico e potenziato quelli gia' presenti in Italia, Spagna, Francia, Regno Unito e Cina.

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