Abstract: centro della Protezione civile regionale, la macchina di... A BOLOGNA, centro della Protezione civile regionale, la macchina di aiuti per il terremoto in Abruzzo si è messa in moto nella nottata di ieri in stretta sinergia tra il direttore Demetrio Egidi e i vigili del fuoco, coordinati dal neo direttore per l'Emilia-Romagna Domenico Riccio.>
I VERTICI della Camst,
cooperativa colosso della ristorazione, contattati dalla Protezione civile
na... ( da "Resto del Carlino, Il (Bologna)"
del 07-04-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: contattati dalla
Protezione civile na... I VERTICI della Camst, cooperativa colosso della
ristorazione, contattati dalla Protezione civile nazionale con la richiesta di
cibi caldi per i territori dell'Abruzzo, non avendo in quelle zone
stabilimenti, hanno comunicato di poter fornire fino a 15mila pasti al giorno
con menù freddo (insalata di riso o insalata di pasta,
Ieri la partenza di cento
volontari ( da "Resto del Carlino, Il (Rovigo)" del 07-04-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: NEL PRIMO POMERIGGIO di
ieri è partito il gruppo della Protezione Civile di Occhiobello, con la colonna
mobile regionale. La squadra della protezione civile comunale di Occhiobello,
appartenente al distretto Ro 06, è composta da otto volontari è partita ed
altrettanti partiranno oggi. La Protezione civile di Occhiobello, oltre a
essere impiegata nell'assistenza alla popolazione,
Parma un paese In 150 a
Villa Sant'Angelo ( da "Gazzetta di Parma (abbonati)" del 07-04-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: volontari della
Protezione civile, della Croce rossa e dell'Anpas, la rete provinciale
dell'Assistenza pubblica, Caritas. In termini di uomini e mezzi il contributo
maggiore arriva dalla Protezione civile, come ha ricordato l'assessore comunale
Fabio Fecci. Già ieri mattina all'alba si è messo in moto verso l'Abruzzo un
convoglio formato da una cinquantina di persone,
150 persone della colonna della
Protezione Civile ligure sono partite dalla Spezia. Ieri notte erano...
( da "Nazione, La (La Spezia)"
del 07-04-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: 2 150 persone della
colonna della Protezione Civile ligure sono partite dalla Spezia. Ieri notte
erano... 150 persone della colonna della Protezione Civile ligure sono partite
dalla Spezia. Ieri notte erano al lavoro per aiutare 250 terremotati.
Pucci: quanti abruzzesi a Roma
Il problema? Le comunicazioni ( da "Corriere della Sera" del 07-04-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: 4 Nella sala operativa
Il responsabile della Protezione civile Pucci: quanti abruzzesi a Roma Il
problema? Le comunicazioni Le «divisioni» della Protezione civile laziale sono
partite all'alba: 400 volontari con mezzi fuoristrada, pick-up, cinque grandi
scavatrici e dieci bobcat (mezzi di scavo più piccoli), oltre tre associazioni
cinofile, con cani addestrati.
La scure del governo sulla
Protezione civile: -18% nel 2009 Tagli ancora più forti previsti per i prossimi
anni (-30% nel 2011) Bertolaso annunciò le dimissioni, ma ci ripensò. Fra
( da "Unita, L'"
del 07-04-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: La scure del governo
sulla Protezione civile: -18% nel 2009 Tagli ancora più forti previsti per i
prossimi anni (-30% nel 2011) Bertolaso annunciò le dimissioni, ma ci ripensò.
Francescato: servono almeno i fondi destinati dal Cipe al ponte sullo Stretto
SIMONE COLLINI Sempre minori sono le somme utilizzabili per gli interventi di
previsione,
Missile nordcoreano Scontro
all'Onu sulle sanzioni ( da "Unita, L'" del 07-04-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: Usa, Russia, Cina,
Francia e Regno Unito. Pechino e Mosca hanno da subito inviato alla
«moderazione» e alla «risposta appropriata» visto che si è trattato - così
almeno sembrerebbe - del lancio di un satellite. KIM ESULTA Insomma, Pyongyang
ha bloccato la prima onda d'urto, con il Giappone, d'intesa con Washington e
Seul,
Kim spacca i Grandi. Il
Consiglio di Sicurezza dell'Onu, dopo tre ore di acceso dibattito, non ha tr...
( da "Unita, L'"
del 07-04-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: Usa, Russia, Cina,
Francia e Regno Unito. Pechino e Mosca hanno da subito inviato alla
«moderazione» e alla «risposta appropriata» visto che si è trattato - così
almeno sembrerebbe - del lancio di un satellite. KIM ESULTA Insomma, Pyongyang
ha bloccato la prima onda d'urto, con il Giappone, d'intesa con Washington e
Seul,
Corea del Nord, schiaffo a
Hillary da Russia e Cina ( da "Stampa, La" del 07-04-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: opposizione di Russia e
Cina, sostenute da Vietnam e Libia. Il segretario di Stato Hillary Clinton
aveva contattato i colleghi di Russia, Cina, Giappone e Corea del Sud mediando
il testo di una risoluzione di condanna e l'ambasciatore Usa al Palazzo di
Vetro, Susan Rice, lo aveva redatto convinta di potercela fare a ottenere un
voto favorevole sulla base dell'
Da Reggi l'appoggio della
Consulta Anci ai Comuni colpiti ( da "Libertà" del 07-04-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: Come Consulta per la
Protezione Civile - aggiunge - ci mettiamo da subito a disposizione per tutte
quelle attività necessarie subito dopo la fase della primissima emergenza,
ovvero per quegli interventi che non riguardano direttamente la protezione
civile nazionale, ma che possono essere di sostegno per le amministrazioni
locali coinvolte.
Terremoto, l'Italia che
reagisce bene (con qualche eccezione).
( da "Giornale.it, Il"
del 07-04-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: ammissione che la
crescita non potrà più dipendere solo dagli Usa, ma da quello che definisce
"un traino globale", in cui i Paesi come Cina, India, Brasile avranno
un ruolo sempre più importante. Ma questo avrà effetto nel lungo periodo: a
breve è improbabile che queste economia possano generare una domanda interna
molto forte.
TERREMOTO: MARONI, PROTEZIONE
CIVILE TRA LE MIGLIORI AL MONDO. ( da "Asca" del 07-04-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: PROTEZIONE CIVILE TRA
LE MIGLIORI AL MONDO (ASCA) - Roma, 7 apr - Quella italiana e' ''tra le
migliori Protezioni civili al mondo'' e lo ha dimostrato anche nella tragedia
di ieri con il terremoto in Abruzzo. A rispondere ad alcune polemiche sollevate
nelle ore scorse sui presunti ritardi nell'approntare le sistemazioni per la
notte per gli sfollati e'
Da Roma le prime colonne mobili
di soccorso ( da "Giornale.it, Il" del 07-04-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: Protezione civile. E
tutti, ognuno nel proprio ambito - hanno contribuito all'organizzazione della
macchina dei soccorsi. Tra le prime a imboccare la Roma-L'Aquila è stata la
colonna mobile della Protezione civile del Comune di Roma che il sindaco Gianni
Alemanno ha fatto approntare: si tratta di una squadra composta da oltre 60
uomini tutti addestrati nel montaggio delle tende,
Una gara di solidarietà: in
arrivo case di legno e sacche di sangue
( da "Giornale.it, Il"
del 07-04-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: PLIGURIA 150 volontari
della Protezione civile con attrezzature a cui si unirà il personale del 118
regionale. PFRIULI VENEZIA GIULIA In totale 395 i volontari della Protezione
civile con 106 mezzi. PEMILIA ROMAGNA 120 volontari della Protezione civile,
con due posti medici avanzati, due moduli cucine e una squadra di geometri e
ingegneri.
Maroni: Protezione civile
efficiente, ora più poliziotti contro gli sciacalli
( da "Rai News 24"
del 07-04-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: voglio sottolineare che
la Protezione civile, il sistema, si è mosso immediatamente, con grandissima
rapidità e in modo molto efficace, a dimostrazione che il sistema di Protezione
civile in Italia è tra i migliori al mondo". Contro gli sciacalli Maroni
ha parlato anche dell'impegno delle forze dell'ordine: "Ieri sono andato
con il capo della polizia a L'
Terremoto: Romagna in colonna
Tanti i volontari in Abruzzo ( da "Fò Romagna, Il" del 07-04-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: Colonna Mobile della
Protezione Civile della Regione Emilia-Romagna che può contare su 30 mezzi di
trasporto, 120 volontari, un presidio medico avanzato e un modulo di assistenza
alla popolazione. A questa prima fase di intervento è interessata anche la
Protezione Civile di Forlì-Cesena, che infatti è stata allertata ed è perciò
pronta a recarsi sui luoghi del disastroso terremoto.
Terremoto in Abruzzo: centinaia
i morti, 100mila sfollati, paesi interi sotto le macerie
( da "Panorama.it"
del 07-04-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: È stato dato il via
libera alla colonna mobile della Protezione civile del Comune di Roma: è
composta da oltre 60 uomini della Protezione civile tutti addestrati nel
montaggio delle tende, ed è pienamente autonoma, essendo attrezzata con una
cucina da campo, due tende da 70 posti, due bobcat, camion e i diversi attrezzi
a mano.
TERREMOTO: MARONI, PROTEZIONE
CIVILE TRA LE MIGLIORI AL ( da "Virgilio Notizie" del 07-04-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: ''comprensibilmente''
molti hanno preferito dormire in macchina per non allontanarsi dalle proprie
case. ''Ma la Protezione civile si e' mossa immediatamente, con grandissima
rapidita' e in modo molto efficace e questo a dimostrazione che il sistema di
Protezione civile che c'e' in Italia e' tra i migliori al mondo''.
Sfollati si rifugiano a San
Benedetto. Protezione Civile pronta a partire
( da "Quotidiano.it, Il"
del 07-04-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: Protezione Civile
pronta a partire San Benedetto del Tronto | Due sono le famiglie aquilane che
nel corso della notte sono state ospitate presso un appartamento di Via
Formentini a San Benedetto, mentre la Protezione Civile attende l?ok dalla
Regione per recarsi sul posto della tragedia.
Sopralluoghi Protezione Civile
Comunale con il Sindaco ( da "Caserta News" del 07-04-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: Protezione Civile
Comunale con il Sindaco ISTITUZIONI | Aversa "Alle 4 di ieri mattina sono
uscito di casa con i ragazzi del nucleo di Protezione Civile Comunale per
constatare in prima persona se la Città fosse stata colpita dal
terremoto". Così esordisce il sindaco di Aversa Domenico Ciaramella al
termine di una lunga giornata di lavoro con il Nucleo comunale di Protezione
Civile
Il leader del biodiesel in
Cina. Strong buy con target +376% pag.4
( da "Trend-online"
del 07-04-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: Il leader del biodiesel
in Cina. Strong buy con target +376% PRIMO PIANO, clicca qui per leggere la
rassegna di Paolo Crociato www.strategyinvestor.com, 07.04.2009 09:30 Scopri le
migliori azioni per fare trading questa settimana!! titolo quota ancora vicino
ai minimi storici, e a ?
Chiara Corvino presenta
"Borse Eventualiste" ( da "Caserta News" del 07-04-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: Una cultura che si
riconosce nella globalizzazione ma che forse è stanca di assoggettarsi al
consumismo attualmente emergente. Ci sono valori latenti che tentano di
affermarsi,scopriamoli con i giovani al grido di "ANTIMODA". L'evento
dal titolo "BORSE EVENTUALISTE" sarà presentato alla Fondazione
Mondragone il giorno 17/04/2009
Bove(Pdl) a Sindaco:
"Invii Protezione Civile in Abru
( da "Caserta News"
del 07-04-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: Invii Protezione Civile
in Abruzzo" POLITICA | Maddaloni Il Consigliere comunale del Pdl, Luigi
Bove ieri ( per chi legge) pomeriggio ha protocollato al Sindaco Michele Farina
una richiesta in cui si chiede di inviare il nucleo di Protezione Civile in
Abruzzo, per dare sostegno alla popolazione colpita dal tragico evento sismico
che ha mietuto vittime innocenti.
La notte dopo la tragedia Non
bastano le tende per gli sfollati
( da "Stampaweb, La"
del 07-04-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: assessore regionale
alla Protezione Civile, che ha raggiunto i volontari nel punto di ritrovo a
Rovigo. Saranno invece sei le squadre di volontari comunali di Protezione
civile che partiranno domani mattina. Lo comunica il capo di Gabinetto del
sindaco e responsabile della Protezione civile comunale, Maurizio Calligaro.
Sisma in Abruzzo, è stato
d'emergenza ( da "HelpConsumatori" del 07-04-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: ma la Protezione Civile
prevede fino a 10mila edifici lesionati, decine di migliaia di sfollati, 100
morti, decine i dispersi e migliaia i feriti. Il capo della protezione civile
Guido Bertolaso ha spiegato che il sisma "è paragonabile, se non
superiore, al terremoto che ha colpito in passato l'Umbria e le Marche.
Obama è il nuovo Gorbaciov?
( da "Giornale.it, Il"
del 07-04-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: ammissione che la
crescita non potrà più dipendere solo dagli Usa, ma da quello che definisce
"un traino globale", in cui i Paesi come Cina, India, Brasile avranno
un ruolo sempre più importante. Ma questo avrà effetto nel lungo periodo: a
breve è improbabile che queste economia possano generare una domanda interna
molto forte.
TERREMOTO: PROTEZIONE CIVILE
LAZIO, 585 VOLONTARI A LAVORO IN 13 CENTRI.
( da "Asca"
del 07-04-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: PROTEZIONE CIVILE
LAZIO, 585 VOLONTARI A LAVORO IN 13 CENTRI (ASCA) - Roma, 7 apr - E' salito
oggi a 585 il numero dei volontari impiegati dalla protezione civile regionale
in Abruzzo. Sotto il coordinamento della protezione civile della Regione Lazio,
il cui campo base e' stato allestito a San Demetrio de' Vestini sono stati
affidati gli interventi e gli aiuti in un'
TERREMOTO: TONDO E BALLAMAN
(FVG), CORDOGLIO E SOLIDARIETA'. ( da "Asca" del 07-04-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: efficiente presenza
della Protezione civile sul territorio nazionale. Una Protezione civile che ha
preso spunto proprio da quanto e' avvenuto in Friuli Venezia Giulia e ai
modelli di soccorso che allora sono stati immediatamente attivati. Oggi il
nostro pensiero va a tutti coloro che hanno perso la vita tragicamente domenica
notte,
TERREMOTO: IN ABRUZZO 585
VOLONTARI PROTEZIONE CIVILE LAZIO.
( da "Asca"
del 07-04-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: IN ABRUZZO 585 VOLONTARI
PROTEZIONE CIVILE LAZIO (ASCA) - Roma, 7 apr - E' salito oggi a 585 il numero
dei volontari impiegati dalla protezione civile regionale del Lazio in Abruzzo.
Sotto il coordinamento della protezione civile della Regione Lazio, il cui
campo base e' stato allestito a San Demetrio de' Vestini sono stati affidati
gli interventi e gli aiuti in un'
Tra Usa e Ue, la Turchia: il
Bosforo smorza i sorrisi ( da "Famiglia Cristiana" del 07-04-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: e la linea
Sarkozy-Merkel per una nuova morale negli affari del capitalismo (con punizione
dei paradisi fiscali) in un?Europa meno scandalosamente esposta ai rischi del
libero mercato, forse hanno vinto solo la Cina e la Russia (che democratiche
ancora non sono). Ma il futuro è impossibile, oggi, da pronosticare.
Intervento tempestivo dal
Molise ( da "Nuovo Molise web" del 07-04-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: efficienza della
Protezione Civile e dei suoi volontari CAMPOBASSO Come quelle di tutta Italia
anche la Protezione Civile del Molise è stata immediatamente allertata e
mobilitata dall?omonimo Dipartimento nazionale. La condizione di prossimità,
inoltre, ha consentito ai tecnici e ai volontari molisani di raggiungere con
tempestività le zone colpite dal terremoto che,
TERREMOTO: 150 MORTI, 250
DISPERSI, 1.500 FERITI E 100 MILA SFOLLATI
( da "Sestopotere.com"
del 07-04-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: Erano presenti il
Presidente del Consiglio dei Ministri Silvio Berlusconi e il Capo del
Dipartimento della Protezione Civile Guido Bertolaso, il Ministro dell?Interno
Roberto Maroni, il Ministro delle Infrastrutture, Altero Matteoli, il
Presidente della Regione Abruzzo, Gianni Chiodi, il Presidente della Provincia
Stefania Pezzopane e il Sindaco dell?
Bardi, Protezione Civile
Castelnuovo Magra: "Pronti a mandare nuovi uomini"
( da "Cittàdellaspezia.com"
del 07-04-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: Protezione Civile
Castelnuovo Magra: "Pronti a mandare nuovi uomini" "Per ora sono
2 i volontari della Protezione Civile partiti dal Comune di Castelnuovo,
portando con sè un generatore di corrente, pale e picconi" ha commentato
Alessandro Bardi, responsabile della Protezione Civile di Castelnuovo Magra,
Carcare: la protezione civile
Val Bormida pronta a partire ( da "Savona news" del 07-04-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: la protezione civile
Val Bormida pronta a partire I volontari della Protezione civile di Carcare,
Cairo Montenotte, Plodio, Cengio, Millesimo, Osiglia, Altare, Roccavignale e
Calizzano Val Bormida, probabilmente, nel fine settimana partiranno verso l'Abruzzo
per dare il cambio ai "colleghi" della Riviera che si trovano nelle
zone colpite dal terremoto.
Prezzi: chi risveglia lo
spettro dell'inflazione ( da "Panorama.it" del 07-04-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: Guerra Usa-Cina. Ai due
estremi del mondo le strategie e la percezione dei fatti appaiono in contrasto.
Negli Stati Uniti i nemici restano la crisi e la deflazione, cioè il contrario
dell'inflazione. "Tutti gli sforzi vanno destinati a stimolare l'economia"
afferma Janet Yellen, presidente della Federal reserve di San Francisco.
Dalla Provincia di Alessandria
in Abruzzo squadre di tecnici composte da ingegneri e architetti
( da "inalessandria.it"
del 07-04-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: Protezione Civile, dopo
aver attivato immediatamente la Sala Operativa di Protezione Civile per
monitorare la situazione, ha dato immediata disponibilità al Dipartimento della
Protezione Civile per inviare squadre di tecnici composte da ingegneri e
architetti sui luoghi interessati dalla calamità, al fine di poter compiere
sopralluoghi e verifiche di staticità e abitabilità degli
TRANSVITAL: PROTEZIONE A 5
STELLE ( da "Crisalidepress.it" del 07-04-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: 7 Aprile 2009
TRANSVITAL: PROTEZIONE A 5 STELLE Archiviato in: Moda » Bellezza » cristiana @
1:32 Dalla ricerca Transvital nasce Global Anti- Age Sun & Light Protection
System, una linea di trattamenti solari anti-età ad altissima tecnologia per la
cura e la protezione completa dell'epidermide dai danni causati dai raggi UV.
TERREMOTO: PROTEZIONE CIVILE
SMENTISCE NUOVI ALLARMI SISMA. ( da "Asca" del 07-04-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: TERREMOTO: PROTEZIONE
CIVILE SMENTISCE NUOVI ALLARMI SISMA (ASCA) - Roma, 7 apr - La Protezione
Civile smentisce ogni nuovo allarme terremoto nelle zone di Avezzano, Teramo e
Rieti sottolineando che ''nessun sistema e tecnologia e' in grado di rilevare
un terremoto e che nessuno e' stato evacuato''.
ADOLFO PAPPALARDO CI VANNO
CAUTI NEGLI UFFICI CAMPANI DELLA PROTEZIONE CIVILE MA, SINO A IERI SER...
( da "Mattino, Il (Caserta)"
del 07-04-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: anche se negli uffici
regionali della Protezione civile si mostra un certo ottimismo. «Le
comunicazioni sono difficili, complicatissimo fare anche una semplice
telefonata per mettersi in contatto con i propri cari - spiega Bruno Orrico direttore
della Protezione civile campana - ma l'invito è quello di rimanere calmi e,
soprattutto, non mettersi in viaggio per fare ricerche autonome.
ADOLFO PAPPALARDO CI VANNO
CAUTI NEGLI UFFICI CAMPANI DELLA PROTEZIONE CIVILE MA, SINO A IERI SER...
( da "Mattino, Il (Nazionale)"
del 07-04-2009) + 2 altre fonti
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: anche se negli uffici
regionali della Protezione civile si mostra un certo ottimismo. «Le
comunicazioni sono difficili, complicatissimo fare anche una semplice
telefonata per mettersi in contatto con i propri cari - spiega Bruno Orrico
direttore della Protezione civile campana - ma l'invito è quello di rimanere
calmi e, soprattutto, non mettersi in viaggio per fare ricerche autonome.
PENSIONAMENTO STESSA ETà PER
TUTTI GENNARO ALBORINO - GRUMO NEVANO PER ARGINARE LA...
( da "Mattino, Il (Benevento)"
del 07-04-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: per l'insieme del
Mediterraneo, per l'insieme di un mondo che si è globalizzato solo nella sua
dimensione materiale, ma che necessita di essere globalizzato nella sua
dimensione spirituale.» Magdi Cristiano Allam, Roma. Voglio anch'io l'Europa
che era e che sarà: costruiamola insieme a Magdi Cristiano Allam.
15:11 TERREMOTO: DA PROTEZIONE
CIVILE SPOLETO AZIONE DI SOLIDARIETA'
( da "Agi"
del 07-04-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: DA PROTEZIONE CIVILE
SPOLETO AZIONE DI SOLIDARIETA' (AGI) - Perugia, 7 apr. - L'Ufficio di
Protezione civile del Comune di Spoleto ha diffuso un appello per chiedere a
tutta la popolazione di partecipare "ad un grande sforzo di solidarieta'
per alleviare la sofferenza di tutte le persone colpite dal terremoto che ha
colpito la regione Abruzzo"
Non esistono dati scientifici
per prevenire ( da "Gazzettino, Il" del 07-04-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: Guido Bertolaso
raccoglie consensi: attorno al capo della Protezione civile il
"quadrato" è davvero a prova di sisma. Per il ministro Renato
Brunetta «Noi abbiamo la migliore Protezione civile d'Europa e abbiamo il
migliore capo della Protezione civile quale è Bertolaso». Per il ministro del
Welfare il suo è un "lavoro egregio".
Washington Il Pentagono
dell'era di Barack Obama sarà più concentrato a preparare la r...
( da "Gazzettino, Il"
del 07-04-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: Russia e Cina. È il
messaggio che arriva dal ministro della Difesa Robert Gates, che nel presentare
il bilancio militare 2010 ha annunciato una «direzione strategica
fondamentalmente diversa» per le forze armate americane. La svolta non è solo
teorica, ma ha immediate conseguenze nelle scelte del Pentagono su come
utilizzare il proprio enorme budget di oltre 500 miliardi di dollari l'
SISMA IN ABRUZZO, 207 MORTI
Inchiesta per disastro colposo Giuliani: "Io, responsabile per i
morti" ( da "Affari Italiani (Online)" del 07-04-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: Lo dichiara il
direttore della Protezione Cicile del Lazio, Maurizio Pucci. 'Chiunque diffonde
simili voci e utilizza tute e simboli della Protezione civile compie gesti
assolutamente irresponsabili e del tutto deprecabili. Per questo invito,
d'accordo con il Prefetto di Rieti, a denunciare queste persone e a seguire,
invece, le indicazioni e i consigli della Prefettura.
Mercato dell'auto USA in
bilico, dollaro in ripresa ( da "Soldionline" del 07-04-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: La Cina potrebbe essere
l?ago della bilancia con l?idea di sostituzione del dollaro con i Diritti
Speciali di prelievo per i pagamenti internazionali, una proposta che in parte
ha trovato d?accordo anche il Segretario al Tesoro Usa. Il Giappone, oltre ad
avere riserve in dollari in eccesso, si trova anche di fronte ad una crisi
epocale,
TERREMOTO: LENNA (FVG), AIUTO
ANCHE DOPO L'EMERGENZA. ( da "Asca" del 07-04-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: assessore alla
Protezione civile del Friuli Venezia Giulia Vanni Lenna, anche nella sua
qualita' di coordinatore degli assessori alla Protezione civile di tutte le
Regioni italiane, ha partecipato oggi a Roma alla riunione della Conferenza
delle Regioni e delle Province autonome e, successivamente, a Palazzo Chigi,
con il presidente del Consiglio dei ministri Silvio Berlusconi,
TERREMOTO: I VOLONTARI FIAIP AL
FIANCO DELLA PROTEZIONE CIVILE. ( da "Asca" del 07-04-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: TERREMOTO: I VOLONTARI
FIAIP AL FIANCO DELLA PROTEZIONE CIVILE (ASCA) - Roma, 7 apr - Gli agenti
immobiliari Fiaip dell'Aquila e dell'Abruzzo si sono mobilitati e stanno
lavorando in queste ore sia tra le macerie nell'epicentro del terremoto, che in
tutta la Regione a supporto dell'azione della Protezione Civile .
TERREMOTO: PROTEZIONE CIVILE,
NUOVA SCOSSA IN ABRUZZO MAGNITUDO 3,3.
( da "Asca"
del 07-04-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: TERREMOTO: PROTEZIONE
CIVILE, NUOVA SCOSSA IN ABRUZZO MAGNITUDO 3,3 (ASCA) - Roma, 7 apr - Una nuova
scossa di magnitudo 3.3 e' stata avvertita in Abruzzo alle 14.29 nei Comuni di
L'Aquila, Pizzoli, Nerito, Capitignano. Lo ha reso noto la Protezione Civile.
TERREMOTO: NUOVI AIUTI
DALL'EMILIA ROMAGNA (2). ( da "Asca" del 07-04-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: di Protezione Civile,
che agisce da presidio permanente e centro di raccordo logistico dei volontari
e dei tecnici inviati nelle zone terremotate. Il responsabile della Protezione
Civile Regionale Demetrio Egidi si e' recato questa mattina all'Aquila per una
riunione con il responsabile del Dipartimento nazionale di Protezione civile
sottosegretario Guido Bertolaso e raggiungera'
TERREMOTO: PROTEZIONE CIVILE
LAZIO SMENTISCE VOCI SISMA IMMINENTE RIETI.
( da "Asca"
del 07-04-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: afferma in una nota il
direttore della protezione civile del Lazio, Maurizio Pucci. ''Chiunque
diffonde simili voci e utilizza tute e simboli della Protezione civile compie
gesti assolutamente irresponsabili e del tutto deprecabili. Per questo invito,
d'accordo con il Prefetto di Rieti, a denunciare queste persone e a seguire,
invece, le indicazioni e i consigli della Prefettura.
TERREMOTO: SILENZI, PROVINCIA
MACERATA 100MILA EURO E ATTIVATO C/C.
( da "Asca"
del 07-04-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: assessore provinciale
alla Protezione civile, Giorgio Canella e Maurizio Ferretti, direttore del
Centro funzionale della Protezione civile della Regione Marche. Dalla riunione,
e' emerso che i Comuni, i gruppi e le associazioni di volontariato dovranno fare
riferimento alla Sala operativa provinciale della Protezione civile in continuo
collegamento con quella regionale,
Terremoto in Abruzzo: nuovi
aiuti dall'Emilia-Romagna ( da "Sestopotere.com" del 07-04-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: Protezione Civile, che
agisce da presidio permanente e centro di raccordo logistico dei volontari e
dei tecnici inviati nelle zone terremotate. Il responsabile della Protezione
Civile Regionale Demetrio Egidi si è recato questa mattina all?Aquila per una
riunione con il responsabile del Dipartimento nazionale di Protezione civile
sottosegretario Guido Bertolaso e raggiungerà subito
Attacchi di panico post
terremoto: una tragedia nella tragedia che possiamo ancora evitare
( da "Blogosfere"
del 07-04-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: "Le emergenze
sempre più diffuse nella nostra epoca e la globalizzazione delle immagini che
vengono diffuse in tempo reale sui circuiti internazionali - spiega infatti
Sorrentino - suggeriscono di ragionare e agire in termini preventivi perché
tutti noi siamo candidati a essere 'potenziali pazienti per caso'.
ABRUZZO, SEN. DIGILIO (PDL):
VALORIZZARE CENTRO ASI MT ( da "Basilicanet.it" del 07-04-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: Cina. E' dunque un
patrimonio di professionalità e di tecnologia che deve diventare l'eemento
principale nello studio di ogni sistema possibile di previsione e prevenzione.
Per la Basilicata è¨ un'opportunità che la Regione continua a sottovalutare, ma
sono certo che il Ministero Università -Ricerca Scientifica saprà adeguatamente
valorizzare attraverso il potenziamento dei ricercatori
USA/ NY, SVENTATO COMPLOTTO PER
CONTRABBANDO NUCLEARE IN IRAN ( da "Wall Street Italia" del 07-04-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: effettuata dalla Cina
all'Iran tra il 2006 e la fine del 2008. Tra i materiali consegnati: 33.000
libbre (quasi 15 tonnellate) di leghe di alluminio utilizzate quasi
esclusivamente nella produzione di missili a lunga gittata; 66.000 libbre
(quasi 30 tonnellate) di piastre di rame tungsteno, utilizzate nei sistemi di
guida del missile;
##BANCA MONDIALE:RIPRESA CINA
GIÀ IN 2009,SPERANZA PER TUTTA ASIA
( da "Wall Street Italia"
del 07-04-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: ##Banca
Mondiale:Ripresa Cina già in 2009,speranza per tutta Asia di Apcom Ma un
recupero sostenibile dipende anche dalle economie avanzate -->Roma, 7 apr.
(Apcom) - E' sulla Cina che secondo la Banca Mondiale bisogna riporre le
speranze per una stabilizzazione economica di tutta l'Asia, e forse perfino di
una ripresa.
TERREMOTO: PROTEZIONE CIVILE,
CONTINUA SCIAME SISMICO. ( da "Asca" del 07-04-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: TERREMOTO: PROTEZIONE
CIVILE, CONTINUA SCIAME SISMICO (ASCA) - Roma, 7 apr - ''E' uno sciame sismico
in atto ormai da piu' mesi che continua e nell'ambito di questo sciame ci sono
scosse di diversa intensita'''. Lo ha dichiarato Natale Mazzei, dell'ufficio
emergenza della Protezione Civile.
TERREMOTO: PROTEZIONE CIVILE
PALMANOVA DA PONTE CON L'AQUILA. ( da "Asca" del 07-04-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: grazie alla quale la
centrale operativa di Palmanova della Protezione civile del Friuli Venezia
Giulia potra' essere utilizzata come 'ponte' per videoconferenze tra il
Dipartimento nazionale di Protezione civile e L'Aquila. Lo rende noto
l'assessore regionale Vanni Lenna, spiegando che altrimenti una comunicazione
del genere tra Roma e l'epicentro del terremoto non sarebbe possibile.
L'Abruzzo trema ancora: due
nuove scosse, le vittime sono 207
( da "Panorama.it"
del 07-04-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: ha detto Natale Mazzei,
dell'ufficio Emergenze del dipartimento della Protezione Civile, ai giornalisti
presenti al quartier generale della Protezione civile di Roma. È tornato
all'Aquila il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi. Il premier già ieri
in elicottero aveva fatto un primo giro sulle zone più danneggiate.
15:11 TERREMOTO: APPELLO A
POPOLAZIONE DA PROTEZIONE CIVILE SPOLETO
( da "Agi"
del 07-04-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: APPELLO A POPOLAZIONE
DA PROTEZIONE CIVILE SPOLETO (AGI) - Perugia, 7 apr. - L'Ufficio di Protezione
civile del Comune di Spoleto ha diffuso un appello di emergenza per chiedere a
tutta la popolazione di partecipare "ad un grande sforzo di solidarieta'
per alleviare la sofferenza di tutte le persone colpite dal terremoto che ha
colpito la regione Abruzzo"
La grande gara della
solidarietà i consigli per chi vuole essere utile
( da "Repubblica.it"
del 07-04-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: Protezione civile
nazionale per le operazioni di soccorso. Altrettante sono state allertate e
sono pronte a operare. La Protezione civile regionale ha messo a disposizione
dei soccorsi tre elicotteri regionali normalmente utilizzati per la lotta agli
incendi, mentre i volontari della Protezione civile del Lazio hanno già portato
in Abruzzo centinaia di tende per ospitare persone,
La Protezione Civile allerta:
"falsa la notizia di un imminente terremoto in arrivo"
( da "Quotidiano.it, Il"
del 07-04-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: Le forze dell'ordine
stanno procedendo per identificare l'autore di tali comunicazioni. La Sala
Operativa Integrata di Protezione Civile non ha infatti avuto in merito alcuna
informazione dagli organi ufficiali (Dipartimento nazionale di Protezione Civile,
Dipartimento regionale di Protezione Civile, Prefettura)". 07/04/2009
INDENNITÀ AMMINISTRATORI PER
AIUTARE GLI ABRUZZESI ( da "LeccePrima.it" del 07-04-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: Per questo motivo
l'amministrazione comunale, in collaborazione con la locale sezione della
Protezione Civile e con il supporto logistico del consigliere comunale delegato
alla Protezione Civile, Dino Scariolo, ha allestito un centro di raccolta di
beni non deperibili da destinare agli sfollati della regione colpita dal
terribile evento.
Usa/ NY, sventato complotto per
contrabbando nucleare in ( da "Virgilio Notizie" del 07-04-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: effettuata dalla Cina
all'Iran tra il 2006 e la fine del 2008. Tra i materiali consegnati: 33.000
libbre (quasi 15 tonnellate) di leghe di alluminio utilizzate quasi
esclusivamente nella produzione di missili a lunga gittata; 66.000 libbre
(quasi 30 tonnellate) di piastre di rame tungsteno, utilizzate nei sistemi di
guida del missile;
È partita la colonna mobile
della Regione ( da "Giornale di Calabria, Il" del 07-04-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: protezione civile della
Regione - alla Sala operativa di Germaneto, in il Dipartimento della protezione
civile nazionale che coordina le operazioni sul territorio attraverso la
Direzione di Comando e Controllo di L?Aquila, ha fatto pervenire per le vie brevi
la richiesta di far partire la colonna mobile regionale che dopo poche ore si è
messa in movimento e nel pomeriggio sarà già
Il socialismo dei cittadini
( da "AprileOnline.info"
del 07-04-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: La crisi non si
affronta con altra flessiblità del lavoro e con il protezionismo".
L'Europa era data per spacciata, dati gli alti costi, con la globalizzazione.
"Invece grazie al talento e alla qualità -sottolinea- ha retto alla sfida
competitiva globale". Barack Obama ha cambiato strada rispetto a George
Bush "Il presidente americano -nota- sta realizzando grandi cambiamenti.
TERREMOTO LE REGIONI ITALIANE
SI MOBILITANO ( da "Sestopotere.com" del 07-04-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: ambulanza attrezzata
presso il Campo di Assistenza della Protezione Civile della Regione Molise nel
comune di Arischia in provincia dell'Aquila. L'invio e' stato disposto su
richiesta del Servizio Nazionale di Protezione Civile. 'Ci stiamo attenendo -ha
detto il Presidente Iorio- alle richieste che ci pervengono dalla Protezione
Civile Nazionale.
Terremoto in Abruzzo, pronta a
partire la Protezione Civile di Torino
( da "Sestopotere.com"
del 07-04-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: pronta a partire la
Protezione Civile di Torino (7/4/2009 19:32) | (Sesto Potere) - Torino - 7
aprile 2009 - La Città, su iniziativa del Sindaco, si è data disponibile a far
intervenire la sua struttura di Protezione Civile in soccorso alle popolazioni
colpite dal terremoto un Abruzzo: per avviare la macchina, che è in grado di
muoversi in 12 ore,
Sisma Abruzzo/ Il contributo
della Regione Lazio ( da "Virgilio Notizie" del 07-04-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: naturalmente facendo
riferimento al sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega alla
Protezione civile Guido Bertolaso e al ministro della Salute Sacconi". Sul
fronte dell'impegno della Protezione civile sono saliti a 617 i volontari
regionale di 110 associazioni di Protezione civile al lavoro in 13 centri
colpiti dal terremoto.
Bravo Solution: nel 2008 ricavi
a 46 milioni (+38%) ( da "Trend-online" del 07-04-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: precisando che il
gruppo ha realizzato il quinto anno profittevole consecutivo. Nel 2008
BravoSolution, societa' attiva nella fornitura di servizi e software di supply
management, ha aperto nuovi uffici negli Usa, Olanda, Messico e potenziato
quelli gia' presenti in Italia, Spagna, Francia, Regno Unito e Cina.
SISMA ABRUZZO/ IL CONTRIBUTO
DELLA REGIONE LAZIO ALL'EMERGENZA
( da "Wall Street Italia"
del 07-04-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: naturalmente facendo
riferimento al sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega alla
Protezione civile Guido Bertolaso e al ministro della Salute Sacconi". Sul
fronte dell'impegno della Protezione civile sono saliti a 617 i volontari
regionale di 110 associazioni di Protezione civile al lavoro in 13 centri
colpiti dal terremoto.
BRAVO SOLUTION: NEL 2008 RICAVI
A 46 MILIONI (+38%) ( da "Wall Street Italia" del 07-04-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: precisando che il
gruppo ha realizzato il quinto anno profittevole consecutivo. Nel 2008
BravoSolution, societa' attiva nella fornitura di servizi e software di supply
management, ha aperto nuovi uffici negli Usa, Olanda, Messico e potenziato
quelli gia' presenti in Italia, Spagna, Francia, Regno Unito e Cina.
( da "marketpress.info"
del 07-04-2009)
Argomenti: Cina Usa
Lunedì
06 Aprile 2009 TERREMOTO ABRUZZO: GRUPPI CINOFILI E PSICOLOGICI DALLA VALLE DAOSTA IN AIUTO ALLE POPOLAZIONI COLPITE DAL SISMA Aosta, 6
aprile 2009 - Mentre la colonna mobile della Protezione civile della Valle dAosta è in attesa di essere chiamata dalla Direzione
nazionale di Protezione civile, dalla stessa Direzione è arrivata la
segnalazione della necessità di soccorso tecnico per ricerca sotto le macerie e
di personale di sostegno psicologico alle popolazioni colpite dal terremoto.
Partiranno quindi da Aosta due gruppi cinofili dei vigili del fuoco valdostani,
che affiancheranno in Abruzzo la colonna mobile nazionale dei vigili del fuoco,
e quattro psicologi, che fanno parte dellAssociazione Psicologi dellemergenza, affiancati da due tecnici per lallestimento
delle tende. In questo momento la Protezione civile valdostana è impegnata a
gestire tutte le chiamate dei tanti cittadini che stanno dimostrando la loro
disponibilità a rendersi utili per lemergenza.
Tutte le chiamate vengono però gestite a seconda delle esigenze che emergono
dalla Direzione nazionale di Protezione civile. La Protezione civile della
Valle dAosta comunica che per qualsiasi richiesta di informazioni sulle
richieste di aiuto espresse dalla Direzione nazionale della Protezione civile
è attivo il numero verde 800 319 319 . . <<BACK
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( da "Virgilio Notizie"
del 07-04-2009)
Argomenti: Cina Usa
Venezia,
6 apr. (Apcom) - Saranno sei le squadre di volontari
comunali di Protezione civile che partiranno domani mattina. Lo comunica il
capo di Gabinetto del sindaco e responsabile della Protezione civile comunale,
Maurizio Calligaro. Le squadre, che rimarranno nel teatro delle operazioni sino
a martedì prossimo per poi ricevere il cambio da altri volontari del Comune di
Venezia, saranno dotate di gruppi elettrogeni, torre faro, due cucine da
campo e altro materiale di soccorso. La Protezione civile comunale rende noto
che le sei squadre di volontari, per un totale di circa 30 uomini, partiranno
per le zone terremotate domani mattina alle ore 7 da Rovigo, dove si uniranno
alla colonna della Protezione civile provinciale composta da circa 180 uomini.
I volontari veneziani saranno autosufficienti per tre giorni e si metteranno
immediatamente a disposizione dell'organizzazione che coordina i soccorsi. Le
squadre di volontari di Protezione civile del Comune di Venezia in partenza
provengono una dal centro storico, una da Pellestrina e quattro da Mestre -
Terraferma
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( da "Wall Street Italia"
del 07-04-2009)
Argomenti: Cina Usa
Sisma
Abruzzo/ Protezione Civile: scossa 4,8 Richter all'Aquila di Apcom Corretta al
rialzo la magnitudo della scossa dell'1.15 -->L'Aquila, 7 apr. (Apcom) - La
Protezione civile ha corretto al rialzo la magnitudo della scossa sismica
avvertita all'Aquila all'una e 15. La scossa è stata di 4,8 gradi della scala
Richter, non 4,5 gradi. Le località prossime all'epicentro sono Pizzoli,
Barete, Cagnano Amiterno e Capitignano. L'evento ha provocato un fuggi fuggi
intorno alla palazzina di via Rossi, dove i soccorritori sono intenti a
estrarre dalle macerie la studentessa Marta Valente. Poco prima, a mezzanotte e
47, c'era stata un'altra "replica", di magnitudo 3,6 secondo quanto
comunicato sempre dalla Protezione civile. Questa è stata avvertita
prevalentemente all'Aquila, Villagrande, Collimento e Scoppito.
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( da "Wall Street Italia"
del 07-04-2009)
Argomenti: Cina Usa
Sisma
Abruzzo/ Protezione Civile: scossa 4,5 Richter all'Aquila di Apcom Registrata
all'una e 47 -->L'Aquila, 7 apr. (Apcom) - La Protezione civile ha
confermato una scossa sismica avvertita all'Aquila all'una e 15, di magnitudo
4,5 Richter. L'evento ha provocato un fuggi fuggi intorno alla palazzina di via
Rossi, dove i soccorritori sono intenti a estrarre dalle macerie la studentessa
Marta Valente. Poco prima, a mezzanotte e 47, c'era stata un'altra
"replica", di magnitudo 3,6 secondo quanto comunicato sempre dalla
Protezione civile. Questa è stata avvertita prevalentemente all'Aquila,
Villagrande, Collimento e Scoppito.
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( da "Wall Street Italia"
del 07-04-2009)
Argomenti: Cina Usa
Sisma
Abruzzo/ Venezia, domani partono sei squadre di soccorso di Apcom Protezione
civile rimarrà fino a martedì prossimo -->Venezia, 6 apr. (Apcom) - Saranno
sei le squadre di volontari comunali di Protezione civile che partiranno domani
mattina. Lo comunica il capo di Gabinetto del sindaco e responsabile della
Protezione civile comunale, Maurizio Calligaro. Le squadre, che rimarranno nel
teatro delle operazioni sino a martedì prossimo per poi ricevere il cambio da
altri volontari del Comune di Venezia, saranno dotate di gruppi elettrogeni,
torre faro, due cucine da campo e altro materiale di soccorso. La Protezione
civile comunale rende noto che le sei squadre di volontari, per un totale di
circa 30 uomini, partiranno per le zone terremotate domani mattina alle ore 7
da Rovigo, dove si uniranno alla colonna della Protezione civile provinciale
composta da circa 180 uomini. I volontari veneziani saranno autosufficienti per
tre giorni e si metteranno immediatamente a disposizione dell'organizzazione
che coordina i soccorsi. Le squadre di volontari di Protezione civile del
Comune di Venezia in partenza provengono una dal centro storico, una da
Pellestrina e quattro da Mestre - Terraferma
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( da "Corriere.it" del
07-04-2009)
Argomenti: Cina Usa
Sindacati
e Confindustria si mobilitano per una raccolta fondi L'Aquila, sei mila pasti
caldi allo stadio La Protezione civile coordina gli interventi di soccorso.
Volontari in arrivo da tutta Italia L'AQUILA - Volontari da tutta Italia verso
l'Abruzzo per assistere le popolazioni colpite dal terremoto. Dal Trentino alla
Liguria, dalla Toscana al Lazio, dalla Sicilia alla Sardegna: centinaia di
persone si stanno mobilitando in una vera e propria gara di solidarietà.
Volontari che si aggiungeranno agli uomini e ai mezzi già arrivati in zona per
assistere gli abitanti dei centri colpiti dal sisma: colonne di soccorso sono
in viaggio praticamente da tutta Italia. PROTEZIONE CIVILE
- Allo stadio Fattori dell'Aquila, la Protezione Civile - che sta coordinando i
soccorsi - ha organizzato circa 6 mila pasti caldi. Dal Lazio sono partite
intorno alle 6.00 due colonne di uomini e mezzi della Protezione civile della
Regione. Circa 40 le squadre con più di 200 volontari che hanno
raggiunto l'Abruzzo, altrettante sono pronte ad operare. Partita anche una task
force vicentina, una squadra dei vigili del fuoco con una decina di uomini e
quattro automezzi, mentre si muoveranno anche 100 volontari dell'Associazione
nazionale alpini. Dalla Toscana arriverà la prima colonna mobile che dispone di
strutture di soccorso, cucina da campo, servizi igienici, coperte e tende per
160 posti letto. Sono partite da Legnano (Milano) per L'Aquila 50 persone della
Protezione Civile della Lombardia, con un centro polifunzionale e una tendopoli
per 250 sfollati. In corso in tutta la regione il monitoraggio degli edifici
scolastici danneggiati dal sisma. CROCE ROSSA - La Croce Rossa Italiana lancia
«un appello di emergenza a livello nazionale chiedendo a tutta la popolazione
di partecipare a un grande sforzo di solidarietà per alleviare la sofferenza di
tutte le vittime del terremoto che ha colpito la regione Abruzzo». La Croce
Rossa Italiana annuncia di avere già inviato nelle zona del disastro 10.000
coperte per fare fronte alle primissime esigenze delle persone rimaste senza
abitazione. VIGILI DEL FUOCO - Entro la serata i Vigili del fuoco inviati da
tutta Italia nelle zone colpite dal sisma della notte scorsa saranno circa un
migliaio: quelli già arrivati o in arrivo sono 800. Tutti quelli impiegati sono
automezzi specializzati per l'intervento «anti-terremoto». Dai vari Comandi,
oltre al personale, sono in arrivo tecnici incaricati di procedere alle verifiche
strutturali sugli edifici lesionati. ANCI - Sostegno è stato assicurato
ovviamente anche dalle istituzioni. Leonardo Domenici, sindaco di Firenze e
presidente della associazione nazionale dei Comuni italiani, ha espresso «piena
solidarietà a tutti i cittadini, abruzzesi e non, e agli amministratori locali
dei Comuni colpiti dal sisma di questa notte». L'Anci sta predisponendo anche
una serie di iniziative in stretto contatto con la Protezione civile. Dopo la
mappatura dei danni conseguenti al sisma, sono stati messi in allerta i tecnici
comunali di Umbria e Marche che hanno maturato una particolare esperienza nel
fronteggiare eventi di questo tipo. Nel frattempo, sul sito www.ancitel.it, è
in fase di attivazione uno spazio 'emergenza terremoto' all'interno del quale
sarà disponibile un'area riservata ai Comuni colpiti dal sisma che vorranno
chiedere aiuti o assistenza amministrativa on-line nella predisposizione degli
atti utili ad affrontare l'emergenza. LE REGIONI - Si mobilitano anche le
Regioni. Il presidente del Lazio, Piero Marrazzo, ha lanciato un appello ai
cittadini perché «donino il sangue» per le popolazioni abruzzesi. Giancarlo
Galan, Presidente del Veneto, annuncia di aver allertato, fin dalle prime ore
del mattino, tutta la sua rete di Protezione civile e di volontariato
«mettendosi a disposizione di chi ha il compito e la responsabilità di
organizzare e dirigere i soccorsi». CGIL-CONFINDUSTRIA - Sindacati e
Confindustria si mobilitano per una raccolta fondi a favore del mondo del lavoro
e delle imprese. Lo ha annunciato il segretario generale della Cgil, Guglielmo
Epifani intervenendo a 'Mattino cinque'. Come «abbiamo fatto in occasione di
altri terremoti - ha detto - andrà raccolta una solidarietà dei lavoratori,
delle imprese italiane da dedicare a coloro che hanno perso la casa, hanno
perso dei beni. Questo è un modo molto forte, molto giusto per far vivere in
questo momento un grande senso di solidarietà civile nel Paese. Con Cisl e Uil,
come abbiamo fatto altre volte con Confindustria e con le altre associazioni
d'impresa - ha aggiunto - lanceremo una sottoscrizione che riguarderà il mondo
del lavoro e le imprese». Un'iniziativa subito raccolta da Confindustria che,
attraverso il vice presidente Paolo Zegna, interpellato a margine del forum
economico Italia-Russia, afferma: «Non possiamo che dare la nostra adesione
alla raccolta fondi per l'Abruzzo. È una brutta notizia che colpisce una parte
importante del nostro Paese. Confindustria è pronta a dare sostegno, come ha
sempre fatto, a iniziative che si stanno studiando. Speriamo che l'entità del
disastro non sia superiore a quanto già emerso». Per parte sua il segretario
generale della Cisl, Raffaele Bonanni, propone che «il primo maggio di
quest'anno» sia «dedicato agli aiuti ed alla solidarietà per le popolazioni
dell'abruzzo colpite stanotte dal terremoto». stampa |
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( da "Gazzetta di Mantova, La"
del 07-04-2009)
Argomenti: Cina Usa
di
Roberto Bo Da Mantova pronti a partire 77 volontari Intanto 17 vigili del fuoco
con 8 automezzi sono già sui luoghi del disastro Venti associazioni hanno
preparato tende, brandine e cucine da campo MANTOVA. L'Abruzzo chiama, Mantova
risponde. Sono finora 77 i volontari di diciannove associazioni di protezione
civile pronti a partire con mezzi di soccorso e attrezzature da campo per
correre in aiuto alle popolazioni duramente colpite dal terremoto. Ieri mattina
l'ufficio della protezione civile attivo in Provincia ha stilato l'elenco di
uomini e mezzi pronti ad entrare in azione in caso di chiamata da parte della
sala operativa regionale. Intanto dalla caserma di viale Risorgimento ieri
mattina, in due tempi, sono già partiti 17 vigili del fuoco con otto automezzi.
Il comando provinciale ha messo a disposizione due carri-crollo, due poli
logistici, due fuoristrada e due automezzi per il soccorso. Tra i vigili del
fuoco anche personale specializzato nel soccorso speleo alpino fluviale. Da San
Benedetto Po (ne riferiamo nell'articolo sotto) si sono mossi anche una
quarantina di volontari dell'associazione carabinieri, che sempre ieri mattina
ha organizzato un punto di coordinamento regionale proprio sulle rive del Po.
Una giornata convulsa quella di ieri per gli uffici della protezione civile
della Provincia e della Prefettura. Già a mezzogiorno era stato inviato al
centro regionale l'elenco dei volontari pronti a partire per l'Abruzzo e delle
associazioni che avevano dato disponibilità. «Tutto è pronto e gli automezzi
sono praticamente in strada - dicono dalla Provincia - restiamo in attesa di un
cenno da parte della Regione». Da Mantova potrebbero partire una ventina di
mezzi, una dozzina di tende, cucine da campo, brandine, torri faro, generatori
e pompe. In mezzo ai volontari, in caso di mobilitazione, potrebbe aggiungersi
anche l'assessore provinciale Dimitri Melli che ha la delega per la protezione
civile. Allertata dalle prime ore di ieri anche la centrale del 118 che ha dato
disponibilità di un equipaggio medico. Ecco l'elenco delle associazione di
protezione civile mantovane che hanno aderito alla chiamata (a cui si
aggiungono Cri e Avis): Protezione Civile Volontari Interforze Operativi, Delta
gruppo volontari intercomunali, Gruppo Comunale di Marmirolo, Padus protezione
civile intercomunale Sustinente - Serravalle a Po - Roncoferraro, Gruppo
Comunale di San Benedetto, associazione di protezione
civile Città di Suzzara, Gruppo volontari protezione civile Sirio, Nucleo volontariato
e protezione civile Anc Castellucchio, Eridano - Associazione di protezione
civile intercomunale Pieve di Coriano-Revere, Vergilius organizzazione di
volontariato, Oglio-Po associazione di protezione civile, associazione
Torre d'Oglio, associazione protezione civile Naviglio, associazione protezione
civile Guidizzolo, Anpana, associazione Città di Asola pro-emergenze, Club
Virgiliano, Gruppo Comunale di Porto Mantovano, Gruppo Intercomunale di
Borgoforte e Virgilio.
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( da "Tribuna di Treviso, La"
del 07-04-2009)
Argomenti: Cina Usa
La
Regione si costituisce in giudizio davanti al Tar nel ricorso del gruppo Coin
contro il Comune di Vicenza Il Veneto triplica le aperture domenicali Sartor:
«Il protezionismo danneggia tutto il commercio»
VENEZIA. Aperture domenicali: il Veneto rilancia e si appresta a triplicare.
L'assessore all'Economia Vendemiano Sartor sta studiando un sistema per
aumentare gli elementi di liberalizzazione nel commercio, sulla scia di dati
che vedono un incremento significativo degli acquisti domenicali con fatturati prossimi
a quelli del sabato. Nel frattempo, la Regione si è costituita in giudizio
davanti al Tar nel ricorso presentato dal gruppo Coin contro il Comune di
Vicenza per la liberalizzazione delle aperture domenicali. «E' inutile
nascondersi dietro false ideologie - sostiene Sartor - al di là della crisi, si
registra un aumento del potere economico dovuto alla diminuzione dei prezzi
della benzina e dei mutui. In questo scenario, noi dobbiamo fronteggiare uno
squilibrio sia all'interno che all'esterno del territorio». Per gestire il
secondo, la Regione sta catalogando lo stato dell'arte nelle realtà di confine,
nel tentativo di uniformare la normativa, dato che ci sono regioni come il
Friuli con 29 domeniche di apertura. Ma squilibri si registrano anche all'interno
della regione stessa, con le disparità indotte dalle zone turistiche. «Alcune
associazioni della media e grande distribuzione ci hanno chiesto di intervenire
- conferma Sartor - e noi ci stiamo muovendo in questo senso, convinti che non
è dicendo sempre "no" che si difendono i piccoli. La globalizzazione, ormai, è nei fatti: la distanza non è più una
variabile che garantisce il protezionismo, la differenza la fa il valore dell'offerta. Noi dobbiamo
cercare di aumentare la capacità economica e questo si fa migliorando
l'elasticità del settore». Fatta la legge quadro, ora in transito a
palazzo Ferro-Fini, la Giunta - verosimilmente a maggio - provvederà a
disciplinare con una delibera la tempistica in senso stretto, ovvero il numero
delle aperture. In questo ambito, è prevista anche una liberalizzazione degli
orari all'interno di una fascia massima e minima. Ma allo studio c'è anche
l'eventualità di realizzare aperture "complementari" organizzate cioè
sulla tipicità dei prodotti del territorio. «Il messaggio è: se voglio lavorare
posso farlo. Del resto i dati ci confermano che con il protezionismo
i piccoli esercizi continuano a chiudere. Ecco, io credo che il modo migliore
di garantirne l'esistenza, sia metterli in condizione di lavorare» conclude
Sartor sdrammatizzando con una battuta le critiche della Chiesa che, da sempre,
accompagnano le aperture domenicali «La Chiesa si è dimostrata flessibile
convalidando la messa del sabato sera, per adeguarsi alle esigenze della gente.
Non vedo perché non possiamo farlo noi». Del resto, la modifica delle esigenze
del mercato è testimoniata anche da un'indagine realizzata dal Cermes della
Bocconi per Federdistribuzione: la ricerca fotografa infatti un aumento (dal
54,8 al 57,2%) della popolazione che fa acquisti la domenica, l'incremento
delle richieste di apertura in giorno di festa (29 rispetto le 12 del Veneto)
ed una proiezione che - a livello nazionale - rivela di un'estensione dei
consumi di 3,96 miliardi di euro con il raddoppio delle aperture. «Il 70% degli
italiani vorrebbe avere i negozi aperti la domenica - conferma Fabio Pampani dg
di Oviesse, gruppo Coin - non solo: una circolare dell'antitrust sostiene che
in un mercato libero anche le aperture devono esserlo. A questo si aggiunge il
fatturato che, ormai, sfiora quello del sabato e la possibilità di garantire
opportunità di lavoro "ad hoc" ai giovani». Il ricorso promosso al
Tar verrà discusso in settimana: «Quelli che avversano le aperture domenicali
dovrebbero spiegarci per quale motivo i negozi alla domenica sono pieni: a me
hanno insegnato che il cliente ha sempre ragione, allora ascoltiamolo» conclude
Pampani, la cui azienda è tra quelle che hanno richiesto l'intervento della
Regione «Il commercio è l'unico settore in cui puoi aumentare i guadagni senza
iniezioni di denaro pubblico, solo intervenendo sulle liberalizzazioni».
(Simonetta Zanetti)
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( da "Giornale di Brescia"
del 07-04-2009)
Argomenti: Cina Usa
Edizione:
07/04/2009 testata: Giornale di Brescia sezione:la città Tante vie sicure per
chi usa la bici Campagna di sensibilizzazione concertata tra l'Associazione
Ponzanelli e Brescia Trasporti Obiettivo: pubblicizzare un mezzo divenuto
sicuro e che fa pedalare il risparmio ecologico Brescia Trasporti partecipa
alla campagna di rilancio delle bici" title="Una pista ciclabile
disegnata sul retro di un autobus cittadino Brescia Trasporti partecipa alla
campagna di rilancio delle bici" onClick="showImage('http://www.giornaledibrescia.it/gdbonline/contenuti/20090407/foto/full_brescia_251.jpg',600,295)">
Una pista ciclabile disegnata sul retro di un autobus cittadino Brescia
Trasporti partecipa alla campagna di rilancio delle bici Nei prossimi giorni ci
potrà capitare di seguire un autobus della rete urbana di Bresciatrasporti
sulla cui parte posteriore campeggia una maxifotografia di una pista ciclabile,
con un invito a rispettarla e ad usarla, «ché la diritta via è ritrovata»,
secondo ciò che si configura come un processo antinomico dantesco. È una delle
immagini che l'Associazione Amici della bici «Corrado Ponzanelli», con sede
presso l'Uisp in via Berardo Maggi a Brescia, in stretta collaborazione con
Bresciatrasporti e con il contributo della Fondazione Asm, ha adottato per
lanciare l'edizione 2009 della campagna «Sicuri in bici», attraverso la quale
la stessa vuole sensibilizzare l'opinione pubblica ad un uso attivo e
responsabile della bicicletta, nel pieno rispetto, reciproco, delle regole e
degli altri utenti della strada. Amici della bici, 500 associati «In Italia
esistono circa 110 associazioni con circa 12mila iscritti - ha illustrato il
presidente della "Corrado Ponzanelli", Giorgio Guzzoni - e la nostra
può contare su circa 500 associati, che coinvolgiamo in attività molto
diversificate, tutte mirate alla promozione della ciclabilità. È uno dei modi
per richiamare l'attenzione sulla pari dignità con tutti gli altri di questo
mezzo di trasporto». La campagna prevede che per i prossimi tre mesi sugli autobus
di Bresciatrasporti vengano appese delle locandine richiamanti l'attenzione
sull'uso del casco piuttosto che sull'uso dei sistemi acustici ed ottici,
specialmente nelle ore serali e notturne, invitando fortemente ad usare
responsabilmente le piste ciclabili, soprattutto gli adulti nei confronti dei
più piccoli. Le gigantografie sugli autobus Due i bus che riporteranno sul
retro le gigantografie di cui detto in apertura. «Il messaggio che desideriamo
lanciare - ha detto l'ex presidente del sodalizio promotore l'iniziativa, Mario
Leoni - è rivolto a tutti noi, in quanto siamo sia ciclisti sia automobilisti
ed è solo dal rispetto delle regole che può derivare la maggiore sicurezza,
obiettivo di questa come di ogni nostra campagna promozionale. Ma l'invito -
hanno aggiunto Leoni e Guzzoni - è rivolto anche alle istituzioni, a che
abbiano a compiere ogni sforzo per rendere fruibili e sicure, tramite
un'adeguata manutenzione, le piste ciclabili esistenti e, perché no, ad
istituirne di nuove. Forse pochi sanno - ha chiosato Giorgio Guzzoni - che nel
centro storico della nostra città transitano quotidianamente circa 5mila
biciclette, secondo un censimento risalente al 2006». «La nostra collaborazione
con l'associazione cicloturistica bresciana "Corrado Ponzanelli"
risale agli anni '90 - ha aggiunto il presidente di Bresciatrasporti, Giorgio
Schiffer - fin da quando importammo dalla Cina 500 biciclette che vennero
assemblate, completate e date successivamente in uso agli utenti. Da allora ci
riproponiamo quali vettori di ogni iniziativa mirata ad una serena convivenza
nel traffico, soprattutto urbano e sempre più convulso, di ogni mezzo, dalla
piccola bicicletta al grande bus. Da aggiungere che estenderemo
l'utilizzo gratuito degli spazi delle maxifoto sul retro dei bus dai previsti
tre mesi a tutto il mese di settembre». «La Fondazione Asm sostiene da sempre
il tema del "trasporto sostenibile" - ha detto la sua presidente
Mariangela Comini - e rileviamo con piacere come iniziative quali "bici
mia" siano oggetto sia di successo interno sia di attenzione e stupore da
parte dei visitatori della nostra città». Franco Armocida
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( da "Repubblica, La" del
07-04-2009)
Argomenti: Cina Usa
Pagina 50 - Sport Gattuso "Nessuno scippo, è
globalizzazione" ENRICO CURRO ENRICO CURRò Gattuso, lei 12 anni fa ai
Rangers Glasgow fu il pioniere dei giovani talenti italiani nel calcio britannico:
che cosa ha provato, vedendo il gol di Macheda? «L´ho visto in diretta e mi
sono emozionato. Quando è corso ad abbracciare un tipo che non conoscevo,
ho pensato che fosse il suo amico del cuore. Poi mi hanno detto che era il
padre. Chiunque fosse, è stata una bella scena». Si è identificato in lui? «Un
po´ sì, devo ammetterlo. La sua storia, in fondo, ricorda la mia. è andato in
un campionato difficile, in un mondo diverso, e si sta costruendo una strada.
Certo, qualche differenza c´è». Quale? «Beh, lui è un attaccante, un giocatore
di fascia. Io ero e sono un mediano. Vedere uno sbarbato italiano che segna con
la maglia del Manchester, comunque, fa un bell´effetto». Non dimostra che c´è
ancora il rischio di farsi scippare i migliori talenti? «è ovvio che, se un
ragazzo della sua età finisce all´estero a 12 anni dalla mia storia, un pochino
come italiano ci resti male e pensi che in tutto questo tempo non sia cambiato
nulla. Però...». Però? «Ormai il calcio si è così globalizzato che fa meno
sensazione di quando capitò a me». Che consiglio può dare a Macheda? «Di
restare con i piedi per terra. Tanto quel gol non lo dimenticherà mai più: ha
rafforzato il primato del Manchester, lui che è un ragazzino in mezzo ai
campioni. Ora ha una grande occasione». Lei dice sempre che, senza l´esperienza
scozzese, non ci sarebbe mai stato il Gattuso campione del mondo. «Confermo. è
stata una tappa fondamentale. Se non fossi andato a Glasgow, sarei rimasto un
"giovane" fino a 23-24 anni. Invece, quando sono tornato in Italia,
avevo già un´altra etichetta».
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( da "Repubblica, La" del
07-04-2009)
Argomenti: Cina Usa
Pagina
XV - Torino Dal Poz e lo sbarco negli States "Così ho piantato la
bandierina" Non solo Fiat, la tecnologia piemontese da export "Tutto
è partito dal Sae di Detroit: ora ho una sede a Brighton e cerco un partner per
produrre" Non c´è solo Fiat capace di vendere tecnologia agli americani.
Alberto Dal Poz, titolare della Co.mec di Alpignano, c´è arrivato prima. Due
anni fa, per la precisione, quando ha aperto un ufficio commerciale a Brighton,
nel Michigan, a mezz´ora dal centro di Detroit. E ora si prepara, per il
prossimo anno, ad avviare anche un´unità produttiva. Progetto per il quale sta
cercando un partner negli States, per non sottrarre troppe risorse ad Alpignano
«altrimenti la coperta si fa corta». Tutto merito di una tecnica che permette
loro di realizzare la carcassa per motori elettrici senza ricorrere alla
saldatura, semplicemente con un incastro. E con risultati di precisione
superiori. Così, con apparente semplicità, Dal Poz ha convinto gli imprenditori
americani. All´ufficio di Brighton sono già arrivati ordini per prototipi e
preserie. Ma dietro questo successo della tecnologia torinese oltreoceano c´è
una storia. Quattro, cinque anni fa, quando si parlava della necessità di
«internazionalizzarsi» anche per le Pmi (la Co.mec ha oggi 65 dipedenti) Dal Poz tentò la via della Cina. Non certo perché allora fosse di moda più di oggi. Ad attrarre
era la possibilità di sbarcare su un mercato dalle potenzialità infinite. Ma
dopo alcune verifiche, ha rinunciato: «Non c´erano garanzie di difesa della
proprietà intellettuale, rischiavo davvero di vedere la mia tecnica copiata
senza possibilità di oppormi». Così Dal Poz - che aveva avviato
l´azienda tredici anni prima dal niente - ha volto lo sguardo verso l´America:
«Una questione di affinità elettive, di feeling. Già quando studiavo al
Politecnico tenevo d´occhio il Sae, che è in pratica il convegno mondiale che
si tiene ogni anno a Detroit degli ingegneri meccanici». E proprio al Sae Dal
Poz ha gettato le basi per il suo sbarco: quattro anni fa è stato ammesso come
paper al convegno e ha illustrato la sua tecnica - che negli Usa
non c´era - e i possibili campi di applicazione. Quell´intervento è diventato
il passaporto per gli Usa, una specie di bollino blu
di innovazione tecnologica. Di lì la scelta di aprire un ufficio commerciale
negli Usa. «D´altronde non potevo pensare come Alberto
Dal Poz da Alpignano di andare a vendere tecnologia nel Michigan o in
California sebbene in America abbiano molta considerazione per le capacità
dell´area torinese. Avrei ricevuto tante pacche sulle spalle, stretto molte
mani ma senza mai concludere. Così ho creato una sede con personale americano
e, soprattutto, un riferimento locale nei biglietti di visita. Ed è stata la
strada giusta anche perché in molti produttori statunitensi vedono nella nostra
tecnica una possibilità per scalare posizioni nelle classi dei prodotti clean
tech, soprattutto ora che l´amministrazione Obama appare intenzionata a puntare
su industrie sempre più ecologiche». La crisi, tuttavia, ha colpito anche la
Comec: volumi dimezzati, ma c´è spazio per ripartire. Anche in Michigan, dove
la recessione è stata più dura, come prova il dato del 20% di disoccupati
nell´area di Detroit. Quel che conta è aver messo una bandierina sul suolo
americano. «E questo grazie anche all´aiuto della Camera di commercio di Torino
che ha ottimi contatti con l´omologa di Detroit e ha dunque agevolato il nostro
sbarco. Così come ci ha aiutati la banca locale di Brighton, buon partner di
Intesa Sanpaolo. Insomma, il nostro sbarco ha potuto contare su una buona rete
di appoggio» conclude Dal Poz. (p.p.l.)
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( da "Nuova Sardegna, La"
del 07-04-2009)
Argomenti: Cina Usa
Pagina
22 - Sassari «Costruire l'Europa», corso Unicef dedicato agli studenti
universitari SASSARI. Gli effetti della globalizzazione, le
misure per lo sviluppo delle regioni svantaggiate, i rapporti con l'area
euromediterranea, le politiche europee per la ricerca e l'innovazione come
strumenti per favorire la crescita, l'occupazione e lo sviluppo dei diritti
civili e delle persona. Questi gli argomenti che trattati nel 16º Corso
multidisciplinare universitario di educazione allo sviluppo organizzato e
proposto dall'Unicef assieme all'università di Sassari. Il corso 2009, rivolto
agli studenti universitari neolaureati e laureandi e ad altri giovani del mondo
dell'associazionismo e del volontariato, ha come titolo specifico «Costruire
l'Europa dei Popoli». Ai corsisti è stato proposto un percorso di conoscenza
delle istituzioni dell'Unione Europea e di analisi del processo di integrazione
e coesione sociale, con particolare riferimento ai diritti umani e ai valori
sui quali si fonda la costruzione dell'Europa dei popoli. Inaugurato a fine
febbraio, alla presenza del rettore Maida, il corso fa il punto sui traguardi
raggiunti nella tutela dei diritti della persona e su alcuni problemi aperti,
come la discriminazione delle minoranze, la xenofobia, l'intolleranza, la
recessione economica, la sostenibilità ambientale, la tratta degli esseri umani
e la violenza nei confronti dei bambini. Problemi per i quali urge trovare
soluzioni condivise a livello planetario su un sistema di tutela dei diritti.
Il programma di questo corso universitario multidisciplinare, che si svolge
nell'aula Germania del Quadrilatero di viale Mancini negli orari dalle 15,30
alle 18,30 (le iscrizioni si ricevono al Punto d'Incontro Unicef in via Duca
degli Abruzzi 3, di fronte alla facoltà di Lettere, 079.278981), si articola
secondo un calendario prestabilito e ripartito in tre diversi moduli. Alla
conclusione del corso verrà rilasciato un attestato di partecipazione che può
essere utilizzato anche come credito formativo. Già iniziato e concluso il
primo modulo che ha visto le relazioni di Armando Savignano, dell'università di
Trieste, su «Discriminazione e valorizzazione delle differenze: come si diventa
cittadini europei» e di Luca Contini (Sardegna Ricerche) su «Ricerca e
innovazione nell'Unione Europea» e poi son seguite le relazioni su «Come
rispondere alla crisi attuale in materia di recessione» del docente di Scienze
Politiche, Antonello Paba, e del suo collega di Medicina, Andrea Montella, su
«L'Università italiana in Europa». Il secondo modulo, iniziato ieri, verterà su
«Globalizzazione, cooperazione e solidarietà». Il
terzo modulo, previsto a maggio, sarà su «Costruire l'Europa con i bambini» e
si concluderà con le tesine degli studenti, il 18 maggio. Le iscrizioni, e
eventuali informazioni, anche on line sul sito dedicato: www.unicef.it. Roberto
Spezzigu
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( da "Nuova Venezia, La"
del 07-04-2009)
Argomenti: Cina Usa
I
volontari della Protezione civile del Veneto raggiungeranno il campo di Rocca
di Mezzo Colonna di soccorsi, partiti duecento veneziani Una squadra di
pompieri da ieri nell'inferno. Galan: «Grande segnale di solidarietà» La
centrale operativa regionale di Marghera ha gestito le operazioni Saranno
realizzati mille posti letto VENEZIA. Duecento veneziani nell'inferno
dell'Abruzzo colpito dal terremoto. Centosettanta volontari della Protezione
civile e una ventina di vigili del fuoco con destinazione il campo di Rocca di
Mezzo. Unità cinofile, personale paramedico, cuochi e volontari esperti
nell'operare tra le macerie. Venezia e i paesi della sua provincia forniscono
quasi la metà della macchina dei soccorsi inviata dalla Regione Veneto. Infatti
a pieno regime, questo pomeriggio, la Protezione Civile del Veneto garantirà
l'operatività di quattrocento volontari. Questo primo gruppo resterà lì fino a
Pasquetta. Primi soccorritori veneziani. I primi a partire ieri mattina sono
stati venti uomini dei vigili del fuoco di Mestre con sette automezzi,
inquadrati in quella che tecnicamente viene definita colonna mobile. A questi
vanno aggiunte due unità cinofile sempre del comando provinciale. Già alle
14.30 uomini e mezzi erano operativi. Le unità cinofile lavorano da ieri sera
nel paese di Ona, dove l'ottanta per cento degli edifici è crollato e il
restante venti per cento è reso innagibile. Sotto le macerie, a ieri sera,
c'erano ancora una decina di persone. I cani hanno lavorato per tutta la notte.
Si sono aggiunte anche due unità dei volontari del gruppo cinofilo San Marco di
Mestre. Oggi partono i volontari. Per tutta la giornata di ieri i responsabili
della Protezione civile della Provincia hanno coordinato e ricevuto le adesioni
dei volontari veneziani che si sono resi disponibili a partire questa mattina
all'alba per l'Abruzzo. E' stato uno sforzo premiato alla grande. Infatti sono
ben centosettanta gli uomini e le donne della nostra provincia che saranno
operative già nel primo pomeriggio di oggi sul posto. Per loro l'impegno finirà
il giorno di Pasquetta quando lasceranno il posto ad altri volontari. Sono
state anche inviati tende, bagni chimiti, motoseghe, letti e una cucina del
gruppo di Venezia-Mestre capace di garantire trecento pasti caldi al giorno. La Protezione civile. Dalla sede di Marghera la Protezione civile
regionale già ieri mattina ha inviato quasi cento uomini che hanno allestito
duecentocinquata posti letto. L'ingegnere Carraro, che ha coordinato questo
primo intervento e la colonna che parte questa mattina da Rovigo alle sette,
non ha avuto un momento di sosta. La macchina dei soccorsi però ha
funzionato e già da questa sera i quasi quattrocento uomini inviati dal Veneto
avranno realizzato i mille posti letto che riescono a garantire. A destinazione
giungeranno tende gonfiabili, servizi igienici, gruppi elettrogeni, servizi di
assistenza sanitaria e cucine da campo con generi di prima necessità per
realizzare il campo a Rocca di Mezzo. Ci saranno poi camion con gru per
sollevare le macerie e altri autocarri per il loro trasporto. Le Ferrovie dello
Stato hanno messo a disposizione della Protezione civile 16 vetture cuccette
per oltre 800 posti letto. Alcune carrozze sono partite anche da Venezia.
Minuto di silenzio. Il Consiglio comunale di Venezia, su proposta del
presidente Renato Boraso, ha osservato ieri, in apertura di seduta, un minuto
di silenzio, in memoria delle vittime e per esprimere solidarietà nei confronti
delle popolazioni dell'Abruzzo. Il sindaco di Chioggia Romano Tiozzo ha invece
inviato un telegramma di solidarietà al suo collega di L'Aquila. La solidarietà
di Galan. «Adesso è il momento di rimboccarsi le maniche e di farsi coraggio
facendo affidamento sulla più grande risorsa di cui il Veneto dispone: il senso
di solidarieta». Lo ha detto il presidente della Regione Giancarlo Galan.
«Ritengo superfluo fare appello alla solidarietà di una popolazione che nei
momenti del bisogno si è sempre dimostrata all'altezza della sfida che la
malasorte di tanto in tanto porta contro la nostra gente, sia quando ad essere
colpita sia l'amatissima terra friulana oppure le regioni meridionali».
L'impegno della chiesa. Il Patriarca di Venezia Angelo Scola, esprime «profondo
dolore, affetto e vicinanza a tutte le persone e famiglie colpite dalla gravissima
tragedia del terremoto di Abruzzo, assicura speciali preghiere attraverso la
comunione con la Chiesa che vive all'Aquila e assume l'impegno all'aiuto
concreto attraverso la Caritas Veneziana in stretta collaborazione con la
Caritas Italiana». In particolare la Caritas Veneziana ha promosso una raccolta
di offerte per aiutare i terremotati.
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( da "Nuova Venezia, La" del
07-04-2009)
Pubblicato anche in: (Mattino di
Padova, Il)
Argomenti: Cina Usa
La
Regione si costituisce in giudizio davanti al Tar nel ricorso del gruppo Coin
contro il Comune di Vicenza Il Veneto triplica le aperture domenicali Sartor:
«Il protezionismo danneggia tutto il commercio»
VENEZIA. Aperture domenicali: il Veneto rilancia e si appresta a triplicare.
L'assessore all'Economia Vendemiano Sartor sta studiando un sistema per
aumentare gli elementi di liberalizzazione nel commercio, sulla scia di dati che
vedono un incremento significativo degli acquisti domenicali con fatturati
prossimi a quelli del sabato. Nel frattempo, la Regione si è costituita in
giudizio davanti al Tar nel ricorso presentato dal gruppo Coin contro il Comune
di Vicenza per la liberalizzazione delle aperture domenicali. «E' inutile
nascondersi dietro false ideologie - sostiene Sartor - al di là della crisi, si
registra un aumento del potere economico dovuto alla diminuzione dei prezzi
della benzina e dei mutui. In questo scenario, noi dobbiamo fronteggiare uno
squilibrio sia all'interno che all'esterno del territorio». Per gestire il
secondo, la Regione sta catalogando lo stato dell'arte nelle realtà di confine,
nel tentativo di uniformare la normativa, dato che ci sono regioni come il
Friuli con 29 domeniche di apertura. Ma squilibri si registrano anche
all'interno della regione stessa, con le disparità indotte dalle zone
turistiche. «Alcune associazioni della media e grande distribuzione ci hanno
chiesto di intervenire - conferma Sartor - e noi ci stiamo muovendo in questo
senso, convinti che non è dicendo sempre "no" che si difendono i
piccoli. La globalizzazione, ormai, è nei fatti: la
distanza non è più una variabile che garantisce il protezionismo, la differenza la fa il valore dell'offerta. Noi dobbiamo
cercare di aumentare la capacità economica e questo si fa migliorando
l'elasticità del settore». Fatta la legge quadro, ora in transito a
palazzo Ferro-Fini, la Giunta - verosimilmente a maggio - provvederà a
disciplinare con una delibera la tempistica in senso stretto, ovvero il numero
delle aperture. In questo ambito, è prevista anche una liberalizzazione degli
orari all'interno di una fascia massima e minima. Ma allo studio c'è anche
l'eventualità di realizzare aperture "complementari" organizzate cioè
sulla tipicità dei prodotti del territorio. «Il messaggio è: se voglio lavorare
posso farlo. Del resto i dati ci confermano che con il protezionismo
i piccoli esercizi continuano a chiudere. Ecco, io credo che il modo migliore
di garantirne l'esistenza, sia metterli in condizione di lavorare» conclude
Sartor sdrammatizzando con una battuta le critiche della Chiesa che, da sempre,
accompagnano le aperture domenicali «La Chiesa si è dimostrata flessibile
convalidando la messa del sabato sera, per adeguarsi alle esigenze della gente.
Non vedo perché non possiamo farlo noi». Del resto, la modifica delle esigenze
del mercato è testimoniata anche da un'indagine realizzata dal Cermes della
Bocconi per Federdistribuzione: la ricerca fotografa infatti un aumento (dal
54,8 al 57,2%) della popolazione che fa acquisti la domenica, l'incremento
delle richieste di apertura in giorno di festa (29 rispetto le 12 del Veneto)
ed una proiezione che - a livello nazionale - rivela di un'estensione dei consumi
di 3,96 miliardi di euro con il raddoppio delle aperture. «Il 70% degli
italiani vorrebbe avere i negozi aperti la domenica - conferma Fabio Pampani dg
di Oviesse, gruppo Coin - non solo: una circolare dell'antitrust sostiene che
in un mercato libero anche le aperture devono esserlo. A questo si aggiunge il
fatturato che, ormai, sfiora quello del sabato e la possibilità di garantire
opportunità di lavoro "ad hoc" ai giovani». Il ricorso promosso al
Tar verrà discusso in settimana: «Quelli che avversano le aperture domenicali
dovrebbero spiegarci per quale motivo i negozi alla domenica sono pieni: a me
hanno insegnato che il cliente ha sempre ragione, allora ascoltiamolo» conclude
Pampani, la cui azienda è tra quelle che hanno richiesto l'intervento della
Regione «Il commercio è l'unico settore in cui puoi aumentare i guadagni senza
iniezioni di denaro pubblico, solo intervenendo sulle liberalizzazioni».
(Simonetta Zanetti)
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( da "Messaggero Veneto, Il"
del 07-04-2009)
Argomenti: Cina Usa
Pagina
1 - Gorizia Volontari goriziani partiti per l'Abruzzo A ieri erano una ventina,
ma il loro numero è di certo destinato ad aumentare Il terremoto. Protezione
civile e vigili del fuoco per contribuire ai soccorsi È mobilitazione
straordinaria anche a Gorizia e provincia per contribuire ai soccorsi in
Abruzzo nella zona martoriata dal devastante sisma che ha provocato decine e
decine di morti seminando una distruzione che non può non ricordare la tragedia
vissuta nella nostra regione ormai quasi 33 anni fa, nel maggio del 1976. I
vigili del fuoco del Comando provinciale goriziano e gli uomini della
Protezione civile del capoluogo isontino già da ieri mattina sono partiti con
direzione L'Aquila, per poi entrare subito in azione operativamente nel corso del
pomeriggio dando man forte ai soccorritori già presenti sul posto. In tutto
sono partiti da Gorizia diretti verso l'Abruzzo oltre una ventina di uomini e
nelle prossime ore sono attese ulteriori partenze. Ieri sera è giunto in
Abruzzo anche un volontario della Protezione civile dell'unità cinofila, con un
labrador. Gorizia sta dunque dando un contributo notevole dal punto di vista
numerico in questa fase delicatissima dei primi soccorsi alla popolazione
colpita dallo spaventoso terremoto in terra abruzzese, una fase nella quale è
richiesta una particolare perizia ed esperienza ai soccorritori e da questo
punto di vista sia i vigili del fuoco sia i volontari della Protezione civile
offrono ampie garanzie. A fornire il contributo maggiore in termini quantitativi
è il Comando provinciale dei vigili del fuoco. Ieri mattina, alle 7.50, sono
partiti da Gorizia ben 17 uomini con sei automezzi (camper polilogistici e
fuoristrada) e tutta l'attrezzatura necessaria per questo tipo di interventi di
soccorso. Per "assorbire" la contemporanea assenza di queste unità
sono stati accorpati e raddoppiati i turni che sono adesso sulle 24 e non più
sulle 12 ore. Tuttavia, considerando che a livello provinciale l'organico
sfiora le 200 unità, il Comando dei Vigili del fuoco conta di poter gestire
senza affanni questo temporaneo "depauperamento" del personale.
Eccoci alla Protezione civile. La centrale operativa regionale di Palmanova
ieri mattina ha chiesto l'invio di tre uomini alla Pc comunale goriziana e la
risposta è stata, come sempre, super-tempestiva: «Alle 7.30, meno di quattro
ore dopo il sisma - rimarca l'assessore Francesco Del Sordi - i tre volontari
erano già in viaggio». Direzione Bologna per incolonnarsi poi con gli altri
veicoli della Protezione civile verso L'Aquila. I tre volontari sono Salvatore
Gambitta, Stefano Mastrolillo e Roberto Strgar, tutti con un bagaglio di
esperienza notevole. Qualche ora dopo è partito anche un quarto volontario
goriziano, Lorenzo Picech, guardia forestale, del gruppo cinofilo. Assieme a
Picech c'è anche quello che è a tutti gli effetti il quinto soccorritore
goriziano, il suo cane, uno splendido e addestratissimo esemplare di labrador. Altri volontari della Protezione civile di Gorizia sono pronti a
partire se arriveranno altre richieste in tale senso da parte della centrale
operativa di Palmanova. Pronti a partire anche otto volontari della Protezione
civile municipale di Gradisca. Piero Tallandini
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( da "Giorno, Il (Brianza)"
del 07-04-2009)
Argomenti: Cina Usa
PRIMO
PIANO pag. 3 Volontari, pompieri e Protezione civile: Brianza in allerta A
Seregno un privato mette a disposizione una gru speciale per rimuovere le
macerie, Lissone prepara tende e cucina da campo LA MOBILITAZIONE RIUNIONI IN
TUTTI I COMUNI, DECINE DI PERSONE SI OFFRONO DI PORTARE AIUTI LA BRIANZA È
PRONTA a dare una mano alle popolazioni colpite dal terremoto. Oltre alla forze
preposte per gli interventi in caso di calamità ci sono anche numerosi civili
che si stanno mettendo a disposizione delle carovane di soccorsi in segno di
solidarietà. E numerose associazioni si sono già mosse per raccogliere medicine
e vestiario per le popolazioni in difficoltà. Già dalle prime ore di ieri
mattina alcuni vigili del fuoco del distaccamento di Seregno e della caserma di
Desio si sono uniti ai colleghi del comando centrale di Milano per essere
aggregati alla colonna mobile in viaggio per l'Abruzzo. I pompieri di Carate,
che hanno già operato sia in Irpinia che in Friuli, sono pronti a partire con
tutti i mezzi e gli uomini disponibili. MOBILITATI DALL'ALBA tutti i
raggruppamenti della Protezione civile. «La città di Seregno - ha spiegato
Gianfranco Ciafrone, assessore alla partita - può inviare una dozzina di
volontari con tutte le attrezzature necessarie al comando del coordinatore
Vincenzo Marinucci. Appena riceveremo la chiamata da Milano ci aggregheremo
alla spedizione: credo che questo avverrà entro poche ore. Intanto un'impresa
ci ha messo a disposizione una speciale gru per la rimozione dei pesanti
detriti della case crollate mentre ci sono già arrivate telefonate di decine di
persone che si offrono di partire con noi per dare una mano. Per il momento ci
limitiamo a prendere i loro nominativi nel caso ci vengano chiesti altri
uomini». «Carate è pronta - ha spiegato il caposquadra operativo Franco
Parravicini -: appena riceveremo l'ordine ci aggregheremo». È GIÀ PARTITA ieri sera
da Agrate, sede del centro logistico provinciale della
Protezione Civile, la colonna di mezzi inviati dalla Regione a dare una mano.
Fra i volontari dieci uomini del Com 18, coordinati da Giuseppe Carbone, la
cordata di Protezione civile che raduna oltre venti Comuni di fascia dell'Adda.
Due tecnici dell'Associazione Volontari di Pronto Soccorso di Vimercate,
esperti nel montare ospedali da campo, sono a disposizione da ieri. Allertati
per l'emergenza, potrebbero recarsi a Onna. Con loro si preparano a partire un
gruppo di colleghi. IN ATTESA DELL'EVENTUALE via della Prefettura sono in
fibrillazione pure i nuclei di Desio, Varedo e Bovisio, per predisporre al
meglio l'eventuale partenza. Ieri mattina, riunione anche fra i responsabili
del Gruppo di Desio e la polizia locale, per pianificare gli eventuali
interventi: «Al momento hanno bisogno solo di ingegneri, calcolatori,
psicologi, quindi gente super specializzata - l'assessore alla Protezione
civile di Desio Marina Romanò -, noi potremmo intervenire in una seconda fase,
se ci sarà necessità, per i vari campi di assistenza». In stato di allerta i
volontari della «Associazione di Protezione civile Alberto Mussi e Gino Arosio»
di Lissone. Il gruppo ha messo a disposizione uomini, mezzi e attrezzature, tra
cui tende e cucina da campo. I volontari lissonesi, attivi dal 1985, hanno una
grande esperienza, e sono intervenuti più volte in casi di calamità naturali e
incidenti in diverse parti d'Italia, a supporto delle popolazioni colpite da
terremoti e inondazioni. Sono già stati impegnati per il terremoto in Umbria,
l'esondazione dell'Adda a Morbegno nel 1997, l'inondazione del Po nel 2000 e
l'esondazione del Lambro a Monza. Monica Autunno, Barbara Calderola, Alessandro
Crisafulli, Fabio Luongo e Mario Galimberti
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( da "Milano Finanza (MF)"
del 07-04-2009)
Argomenti: Cina Usa
MF
sezione: Commenti & Analisi data: 07/04/2009 - pag: 9 autore: di Guido
Salerno Aletta Ma forse a Londra è nato un nuovo rapporto fra uomo e mercato La
Storia non si fa con le parole, ma sono pur sempre le parole a cambiarne il
corso, se sono capaci di dare un senso compiuto alle aspirazioni diffuse ed una
prospettiva comune al cambiamento. E le parole usate nel comunicato finale
della riunione del G20 di Londra, conclusasi il 2 aprile, ne sono un esempio.
Intanto, è stata abbondantemente rielaborata la bozza iniziale, almeno se ci si
rifà alla versione pubblicata al termine della riunione di Roma dell 29 marzo.
Non si poteva comunque anticipare di più, d'altra parte, perché altrimenti il
ruolo dei capi di governo sarebbe stato quello degli illustri cerimonieri e non
dei decisori. Ma anche prendendo a base il comunicato conclusivo dei lavori del
G20 di New York, tenutosi a dicembre scorso, si percepisce un pensiero nuovo e
diverso che anima il documento, sia nella struttura sia negli obiettivi: e non
è una questione di limature che sottintendono compromessi lessicali. Anzi, di
limature pare essercene una sola, ed è quella riferita ai paradisi fiscali ed
al segreto bancario: il paragrafo al cui interno è stata inserita la fatidica
affermazione, secondo cui «L'era del segreto bancario è finita», è rimasto del
tutto identico rispetto alla bozza. Tanto rumore per nulla, viene da dire. Più
correttamente, ed evangelicamente parlando, si riafferma che è giusto dare a
Cesare quel che è di Cesare: né più né meno, perché di pagare le tasse si
tratta. Il documento di Londra abbandona l'approccio monocorde usato a New
York, quello delle responsabilità solo finanziarie della crisi e delle
correzioni necessarie su questo versante, per affrontare tre temi: il rapporto
tra l'uomo ed il mercato, gli obiettivi della ripresa economica, la solidarietà
verso i paesi più poveri e verso l'Africa sub-sahariana in particolare. Su
tutti questi punti, il messaggio di Papa Benedetto XVI al primo ministro
britannico Gordon Brown è stato un riferimento per molti versi decisivo.
D'altra parte, come si legge nel messaggio papale, datato 31 marzo, era stato
lo stesso Brown ad informarlo sul vertice londinese, che si sarebbe tenuto di
lì a poco, nel corso di una visita in Vaticano. Si delinea un nuovo rapporto
tra l'uomo ed il mercato. Si parte dalla constatazione che, dopo l'incontro di
New York, la crisi si è aggravata e che la crisi colpisce ormai la vita delle
donne, degli uomini e dei bambini in ogni paese del mondo. Questo aggravamento
porta a capovolgere i ragionamenti fatti fin qui. La nuova impostazione
americana comincia da qui, ed è da qui che cominciano a cambiare le regole.
Anche per Wall Steet, che ormai lo ha capito chiaramente. Mentre finora, anche
nella bozza, si ripeteva che: «Un'economia mondiale aperta basata sui principi
di mercato, su una regolamentazione efficace e su forti istituzioni
globali assicurerà una globalizzazione sostenibile con una crescente prosperità
per tutti», il comunicato di Londra cambia la prospettiva. fferma che la
prosperità è indivisibile, che vi è un destino comune che lega l'intero mondo e
le generazioni, e soprattutto che il piano di ripresa deve avere «al suo cuore
le necessità del lavoro e delle famiglie che lavorano sodo». Il mercato,
le normative e le istituzioni ne sono strumenti. Non sono parole messe lì a
caso: il ragionamento si svolge a proposito del rafforzamento dei sistemi di
supervisione finanziaria e di regolamentazione, laddove si afferma che questi
strumenti dovranno essere funzionali ad una crescita globale sostenibile e
servire le necessità degli operatori e dei cittadini. Si stabilisce, quindi,
che il primo obiettivo per legislatori e autorità di controllo è di proteggere
consumatori e investitori. E ancora, c'è un forte sostegno ai principi di
responsabilità sociale dell'impresa, per tutte le aziende. Ma il cambiamento
più radicale è rappresentato dal riconoscimento della dimensione umana della
crisi: oltre alla già condivisa necessità di creare opportunità d'impiego e
rafforzare gli ammortizzatori sociali con misure a sostegno dei redditi, si
assume l'impegno di costruire un mercato del lavoro «fair and family-friendly»
(equo e favorevole alla famiglia). Il richiamo ai lavori e alle conclusioni del
Social Summit organizzato a Roma sono espliciti.Il quadro delineato dal
documento di Londra è chiaro: l'uomo non è funzione del mercato, né come
lavoratore né come produttore; viceversa, la produzione, gli scambi commerciali
ed il mercato sono gli strumenti indispensabili per soddisfare le necessità
dell'uomo, su cui fondare una crescita ed una globalizzazione sostenibili. La
crisi ha dimostrato che la ricchezza accumulata non ha possibilità di mantenere
inalterato il proprio valore, tantomeno di accrescersi convenientemente,
attraverso gli strumenti del debito e della remunerazione del rischio -
crescente ed incontrollabile - legato alla sua espansione: la ricchezza cresce
in funzione della capacità di creare reddito, e non di estrarre dal reddito
quote crescenti di interessi sul debito. Perché, alla fine, la capacità di
indebitarsi, degli Stati e delle famiglie, si è esaurita. E così un intero
ciclo economico si è esaurito. Ed in fondo il nuovo ciclo, che si va ad aprire,
sembra solo ritrovare fondamenti antichi.
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( da "Resto del Carlino, Il (Rimini)"
del 07-04-2009)
Argomenti: Cina Usa
RIMINI
CRONACA pag. 4 Il cuore di Rimini Una cucina da campo sarà allestita IERI SERA
PARTITI 35 UOMINI di MARIO GRADARA SONO PARTITI intorno alle 18 mezzi e uomini
della Protezione civile riminese, per portare aiuti alla popolazione
dell'Abruzzo colpito dal terribile terremoto dell'altra notte. Da Rimini,
guidati da Luciano Bagli per la logistica e dall'assessore provinciale Riziero
Santi per il coordinamento istituzionale, si sono mossi i primi 35 volontari.
Per la task-force riminese è stata data disposizione - in coordinamento con
Guido Bertolaso e i vertici nazionali e regionali della Protezione civile - di
recarsi a San Demetro Ne Vestini, uno dei comuni abruzzesi più colpiti dal
sisma, a Sud-Est de L'Aquila, pochi chilometri dall'epicentro. La colonna
riminese si è unita nel tardo pomeriggio a un contingente di alpini nell'area
di servizio Montefeltro Est. I militari si occuperanno di allestire un campo
profughi. I volontari invece appronteranno una grande cucina e mensa mobile.
Una delle quattro della Regione Emilia Romagna. In grado di sfornare 500 pasti
caldi l'ora ciascuna. Alla Protezione riminese, nella ripartizione dei compiti
su scala regionale, spetta il «modulo di assistenza alla popolazione» sfollata.
Appunto gli approvvigionamenti. Nonché quello di «ricerca dei dispersi»,
attraverso alcune unità cinofile. Ma questo secondo tipo di aiuto non è stato
per ora richiesto, perché affidato ad altre unità di soccorritori. Nuovi
volontari si aggiungeranno nei prossimi giorni (tra i quali l'assessore alla
Protezione civile della Comunità Montana Roberto Moretti) anche dando il cambio
agli attuali. «Fin dalle prime ore in cui si è saputo del cataclisma spiega
Santi al nostro numero verde 800422233 sono giunte decine di telefonate di
persone che chiedevano di partecipare ai soccorsi come volontari, o volevano
fare donazioni per la popolazione abruzzese. Da domani (oggi per chi legge,
ndr) attiveremo un numero di conto corrente sul quale versare offerte». Quanto
alla disponibilità, Santi ringrazia ma mette in guardia dallo spontaneismo.
Sottolineando la necessità di un pieno coordinamento e di aiuti mirati. «Andare
là in forma spontanea rischia solo di aumentare la confusione», avverte.
Ciascuna task-force dev'essere totalmente autonoma. Nessuno aiuta i
soccorritori. I 35 volontari (6 dei quali della Valmarecchia) sono partiti con
4 Tir - uno dei quali messo a disposizione da Hera -, tre fuoristrada e unità a
rimorchio, tra le quali cucina, cella frigorifera e mensa mobile. Nonché
attrezzature di emergenza, gruppi elettrogeni, «torri faro», materiali di
pronto intervento ecc. Una grossa «partita» di bottiglie d'acqua minerale è
stata offerta dalla Galvanina. Tra i volontari partiti ieri dalla sede di via
della Lontra - alla Grotta Rossa - oltre al presidente del coordinamento delle
associazioni di volontari, Bagli, e all'assessore Santi - c'rano Mirco De Paoli
(dipendente della Cooperativa braccianti riminese) delle unità cinofile,
Tommaso Rillo, operatore sanitario, specialista in soccorso marino ma prezioso
anche a terra, Carlo Zecchini, capo campo della Protezione
di Rimini, Decio Mario Quondamatteo, pensionato, ex impiantista, responsabile
illuminazione e all'energia elettrica del campo. Complessivamente i volontari
operativi della Protezione civile riminese sono 250, facenti parte di circa 25
associazioni (cinofili, ex finanzieri ed ex carabinieri in pensione,
speleologi del Cai, guardie ecologie, volontari antincendio boschivo, «croci»
sanitarie di vario colore, subacquei, sommozzatori ecc. Alla volta di San
Demetrio è partito ieri anche il gruppo della Protezione civile del comune di
Ciampino, in provincia di Roma, con 10 unità. Collaborerà col gruppo riminese.
Questo gruppo di volontari, anch'essi coordinati dalla Protezione civile
nazionale, si è recato sul posto con tre mezzi, di cui un pick-up, un furgone
con due posti letto e un mezzo attrezzato con gruppi elettrogeni per la
pubblica illuminazione.
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( da "Resto del Carlino, Il (Rimini)"
del 07-04-2009)
Argomenti: Cina Usa
RIMINI
CRONACA pag. 5 di MARIO GRADARA SONO PARTITI intorno alle
18 mezzi e uomini della Protezione ... di MARIO GRADARA SONO PARTITI intorno
alle 18 mezzi e uomini della Protezione civile riminese, per portare aiuti alla
popolazione dell'Abruzzo colpito dal terribile terremoto dell'altra notte. Da
Rimini, guidati da Luciano Bagli per la logistica e dall'assessore provinciale
Riziero Santi per il coordinamento istituzionale, si sono mossi i primi
35 volontari. Per la task-force riminese è stata data disposizione - in
coordinamento con Guido Bertolaso e i vertici nazionali e regionali della
Protezione civile - di recarsi a San Demetro Ne Vestini, uno dei comuni
abruzzesi più colpiti dal sisma, a Sud-Est de L'Aquila, pochi chilometri
dall'epicentro. La colonna riminese si è unita nel tardo pomeriggio a un
contingente di alpini nell'area di servizio Montefeltro Est. I militari si
occuperanno di allestire un campo profughi. I volontari invece appronteranno
una grande cucina e mensa mobile. Una delle quattro della Regione Emilia
Romagna. In grado di sfornare 500 pasti caldi l'ora ciascuna. Alla Protezione
riminese, nella ripartizione dei compiti su scala regionale, spetta il «modulo
di assistenza alla popolazione» sfollata. Appunto gli approvvigionamenti.
Nonché quello di «ricerca dei dispersi», attraverso alcune unità cinofile. Ma
questo secondo tipo di aiuto non è stato per ora richiesto, perché affidato ad
altre unità di soccorritori. Nuovi volontari si aggiungeranno nei prossimi
giorni (tra i quali l'assessore alla Protezione civile della Comunità Montana
Roberto Moretti) anche dando il cambio agli attuali. «Fin dalle prime ore in
cui si è saputo del cataclisma spiega Santi al nostro numero verde 800422233
sono giunte decine di telefonate di persone che chiedevano di partecipare ai
soccorsi come volontari, o volevano fare donazioni per la popolazione
abruzzese. Da domani (oggi per chi legge, ndr) attiveremo un numero di conto
corrente sul quale versare offerte». Quanto alla disponibilità, Santi ringrazia
ma mette in guardia dallo spontaneismo. Sottolineando la necessità di un pieno
coordinamento e di aiuti mirati. «Andare là in forma spontanea rischia solo di
aumentare la confusione», avverte. Ciascuna task-force dev'essere totalmente
autonoma. Nessuno aiuta i soccorritori. I 35 volontari (6 dei quali della
Valmarecchia) sono partiti con 4 Tir - uno dei quali messo a disposizione da
Hera -, tre fuoristrada e unità a rimorchio, tra le quali cucina, cella
frigorifera e mensa mobile. Nonché attrezzature di emergenza, gruppi
elettrogeni, «torri faro», materiali di pronto intervento ecc. Una grossa
«partita» di bottiglie d'acqua minerale è stata offerta dalla Galvanina. Tra i
volontari partiti ieri dalla sede di via della Lontra - alla Grotta Rossa -
oltre al presidente del coordinamento delle associazioni di volontari, Bagli, e
all'assessore Santi - c'rano Mirco De Paoli (dipendente della Cooperativa
braccianti riminese) delle unità cinofile, Tommaso Rillo, operatore sanitario,
specialista in soccorso marino ma prezioso anche a terra, Carlo Zecchini, capo
campo della Protezione di Rimini, Decio Mario Quondamatteo, pensionato, ex
impiantista, responsabile illuminazione e all'energia elettrica del campo.
Complessivamente i volontari operativi della Protezione civile riminese sono
250, facenti parte di circa 25 associazioni (cinofili, ex finanzieri ed ex
carabinieri in pensione, speleologi del Cai, guardie ecologie, volontari
antincendio boschivo, «croci» sanitarie di vario colore, subacquei,
sommozzatori ecc. Alla volta di San Demetrio è partito ieri anche il gruppo
della Protezione civile del comune di Ciampino, in provincia di Roma, con 10
unità. Collaborerà col gruppo riminese. Questo gruppo di volontari, anch'essi
coordinati dalla Protezione civile nazionale, si è recato sul posto con tre
mezzi, di cui un pick-up, un furgone con due posti letto e un mezzo attrezzato
con gruppi elettrogeni per la pubblica illuminazione.
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( da "Adige, L'" del
07-04-2009)
Argomenti: Cina Usa
Per gli auti telefonare al centro operativo della Protezione
Civile presso la Prefettura di Pescara, allo 085 2057631 Per gli auti
telefonare al centro operativo della Protezione Civile presso la Prefettura di
Pescara, allo 085 2057631. 07/04/2009
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( da "Adige, L'" del
07-04-2009)
Argomenti: Cina Usa
Gli
operatori di telefonia mobile Tim, Vodafone, Wind e 3 Italia, d'intesa con la Protezione Civile, hanno attivato il 48580 per
raccogliere fondi a favore della popolazione dell'Abruzzo Gli operatori di
telefonia mobile Tim, Vodafone, Wind e 3 Italia, d'intesa con la Protezione
Civile, hanno attivato il 48580 per raccogliere fondi a favore della
popolazione dell'Abruzzo. Ogni Sms inviato contribuirà con 1 euro alla
Protezione Civile. 07/04/2009
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( da "Adige, L'" del
07-04-2009)
Argomenti: Cina Usa
jacopo
valenti TRENTO - La richiesta di mobilitarsi è arrivata
verso le sette di ieri mattina, ma già mezz'ora prima c'erano stati dei
contatti tra la Protezione civile nazionale e quella trentina jacopo valenti
TRENTO - La richiesta di mobilitarsi è arrivata verso le sette di ieri mattina,
ma già mezz'ora prima c'erano stati dei contatti tra la Protezione civile
nazionale e quella trentina. In poco tempo si sono mobilitati centoventi
uomini e preparati una cinquantina di mezzi: la destinazione è Paganica, in
Abruzzo, dove nella notte tra domenica e lunedì la terra ha tremato
violentemente provocando morti e feriti. La parola d'ordine in queste primi
momenti è salvare più persone possibile, riuscire ad intervenire in tempo per
liberare i sopravvissuti da sotto le macerie. Così dalla centrale operativa della
caserma del corpo permanente dei vigili del fuoco di Trento si iniziano a
intrecciare contatti, ad organizzare il lavoro, gli uomini e i mezzi. Alla fine
oltre un centinaio di persone partono verso le undici e mezza alla volta
dell'Abruzzo, anche se un elicottero - un eliambulanza Dauphine con medico
rianimatore ed un infermiere a bordo - si è già levato in volo da un'ora ed è
arrivato verso mezzogiorno per prestare i primi interventi, soprattutto il
trasporto di feriti dall'ospedale dell'Aquila - gravemente danneggiato - a
quelli del territorio, in particolare verso quello di Chieti. Sul posto anche
un altro elicottero, un Ecureil con attrezzature da lavoro per interventi di
soccorso e tre unità cinofile che arrivate sul posto hanno subito iniziato le ricerche,
purtroppo trovando cinque corpi senza vita. Anche i primi interventi apportati
da una parte della colonna mobile - alcuni uomini tra cui il comandante dei
vigili permanenti Silvio Zanetti sono arrivati nel primo pomeriggio - hanno
permesso di estrarre dalle macerie alcuni corpi. A Trento invece, nella sala
operativa, i vertici dei vigili del fuoco e quelli della Protezione civile
consultano carte geografiche, monitor, e parlano al telefono o alla radio.
Intanto, nel cortile interno della caserma c'è fermento: si devono mettere a
punto i mezzi, fare rifornimento, caricare il materiale. «L'informazione è
arrivata subito alla centrale, ma la prima richiesta di intervento è giunta
verso le sette del mattino. Dopodiché ci siamo organizzati mettendoci in contatto
sia con la Protezione civile nazionale che con la sala operativa dei vigili del
fuoco di Roma ed abbiamo concordato l'intervento come prevede la delibera che
regolamenta l'intervento della colonna mobile in casi di emergenza - spiega
l'ingegner Fabiano Dalmaso del corpo permanente dei vigili del fuoco - Il primo
passo sarà tirare fuori le persone dalle macerie e successivamente ci
occuperemo di verifiche tecniche, statiche e puntellamenti. La durata della
missione non è ancora prevista (sicuramente la presenza trentina durerà fino
alla fine di aprile, ndr): intanto arriveremo sul posto e tra mercoledì e
giovedì è previsto un cambio tra i vigili del fuoco volontari, così come tra
sabato e domenica, ma in questo caso torneranno a casa anche alcuni permanenti
che saranno sostituiti da altri colleghi», conclude. La base operativa è stata
prevista in un edificio nella piazza di Paganica, un centro di settemila
abitanti a sette chilometri da l'Aquila, dove i tecnici della Provincia (otto
tra ingegneri, geometri, architetti) dovranno intervenire anche su diversi
monumenti presenti nel piccolo centro abruzzese. Inoltre si procederà ai
calcoli statici sugli edifici pericolanti. In tutto sono stati mobilitati
ottanta vigili del fuoco volontari provenienti soprattutto dai distretti di
Trento, Rovereto e Pergine. Venti invece i vigili del fuoco permanenti, dieci
uomini della Protezione civile, dieci alpini dei Nu.Vol.A, cinque persone della
Croce rossa in appoggio per il campo base, cinque forestali, nove unità cinofile
per il recupero dei sopravvissuti sotto le macerie. Grande anche il
dispiegamento di mezzi per gli interventi di soccorso e di messa in sicurezza
degli edifici: da Trento ne sono partiti una cinquantina, tra fuoristrada e
alcuni camion con a bordo container riempiti di barelle, farmaci per le
emergenze traumatologiche, bende, vanghe e picconi per le operazione di
puntellatura e per le demolizioni. Proprio per le puntellature la comunità
della valle di Fiemme ha messo a disposizione centottanta metri cubi di legname
trasportati con due autotreni che dovrebbero arrivare questa mattina. In
Abruzzo i trentini hanno portato anche letti, tende, e cucine da campo, oltre
che un gruppo elettrogeno per produrre energia elettrica. 07/04/2009
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( da "Adige, L'" del
07-04-2009)
Argomenti: Cina Usa
Riva
del Garda 9 Flicorno d'Oro Palacongressi Riva del Garda 9 Flicorno d'Oro
Palacongressi. Al concorso bandistico internazionale «Flicorno d'Oro», ultime
esibizioni con cerimonia di chiusura (alle 20) e la proclamazione dei vincitori
(alle 21). Trento 15-17 Ian MacPherson Giurisprudenza - via Verdi 53 - Aula B.
Inizio di un ciclo di incontri seminariali con Ian MacPherson, direttore del
British Columbia Institute for Co-operative Studies dell'Università di
Victoria, in Canada, su «Le sfide della Cooperazione». Oggi si parlerà delle
radici del Movimento cooperativo americano e canadese. Trento 17.30 Bruno Zanin
Libreria «Il Papiro» - via Grazioli 37. Presentazione del libro «Nessuno dovrà
saperlo» di Bruno Zanin (Ed. Pironti). Trento 17.30 e 20.45 Cineforum Cinema S.
Marco. Film «Soffio» di Kim Ki-duk (Corea, 2007). Trento 18 Platone Facoltà di
Lettere - Palazzo Verdi - Aula 108 - piazza Venezia, 41. Conferenza su «Platone
critico della democrazia», con Lucio Bertelli (Università di Torino). Trento
20.30 Monte Calisio Nuova Casa Serena - via Campanelle 23 - Cognola. «Cantiamo
in solidarietà», concerto del Coro «Monte Calisio» di Martignano diretto da
Fabio Sassudelli. Trento 20.30 Antonia Dalpiaz Sede Sosat - via Malpaga 17.
Presentazione di «Doppia pelle» di Antonia Dalpiaz (Curcu e Genovese), che
segue «Una donna imperfetta» e «Regalo di compleanno». Con Pino Loperfido. Letture di Lia Cinà Bezzi e Lilia Slomp Ferrari. Trento 20.30
Laude Medievali Sala civica Oltrefersina - via Clarina 2/1. «Ogn'uom pianga amaramente»,
la Passione nelle Laudi medievali, recital di Alfonso Masi. Con le voci di
Ester D'Amato, Mariabruna Fait, Paola Fumana, Carlo Marzani, Alfonso Masi,
Emanuele Pianta. Rovereto 20.30 Ecumenismo Chiesa S. Giuseppe - viale
Trento. «Riflessione ecumenica sulla Pasqua» con la pastora Caterina Griffante,
della Chiesa evangelica valdese. Trento 20.45 I Virtuosi di Praga Sala
Filarmonica - via Verdi. Concerto dei «Virtuosi di Praga» diretti da Alfonso
Scarano e con Ales Bàrta all'organo. Rovereto 21 Over me Auditorium Melotti.
Per il Nuovo Cineforum, il film «Reign over me» di Mike Binder (Usa, 2007). Pergine 21 Clownerie Teatro delle Garberie -
piazza Municipio 4. Spettacolo «La clownerie russa» con Vladimir e Yury
Olshansky. Bolognano d'Arco 21.15 Musica In chiesa. Concerto dell'Ensemble
vocale «Nicolò d'Arco». 07/04/2009
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( da "Tirreno, Il" del
07-04-2009)
Argomenti: Cina Usa
Pagina
6 - Attualità Volontari, sangue e soldi: Toscana mobilitata Vigili del fuoco da
Livorno, medici da Pisa. Pistoia invia 25 mezzi di soccorso I numeri di conto
corrente per contribuire alla raccolta di fondi a favore delle popolazioni
colpite FIRENZE. Aiuti e iniziative di solidarietà dalla Toscana in soccorso
alla popolazione dell'Aquila. La Confederazione delle Misericordie della
Toscana ha aperto una raccolta di fondi attraverso il conto corrente
appositamente aperto presso il Monte dei Paschi di Siena (il codice Iban per
effettuare il versamento è IT03 Y010 3002 8060 0000 5000 036). Il Comune di
Livorno ha dato la sua disponibilità alla Protezione Civile nazionale e dalla
città sono già partite due squadre dei vigili del fuoco con un gruppo
dell'unità cinofila, le squadre locali dell'associazione nazionale dei
carabinieri, i volontari della Misericordia e il gruppo Radio Club Fides che
aderisce alla Federazione Italiana Ricetrasmissione. La Misericordia pisana ha
inviato una trentina di persone con il gruppo cinofilo e con un'unità
specializzata di medici e infermieri. La Croce Rossa realizzerà una cucina da
campo e garantire supporto logistico. L'Asl 11 di Empoli si è resa disponibile
a donare il sangue. A Larderello, la Protezione Civile
Anpas dell Alta Val di Cecina, immediatamente allertata, è partita con una
colonna di personale qualificato e Enel ha messo a disposizione un mezzo
attrezzato che consentirà agli uomini della Protezione Civile di muoversi tra
la Toscana e l Abruzzo per il trasporto dei volontari che si avvicenderanno in
Abruzzo nei prossimi giorni. La Provincia di Pistoia sta organizzando
una colonna mobile delle associazioni di volontariato composta da 50 persone e
25 mezzi di soccorso. Da Firenze sono partiti sei agenti della polizia
provinciale con mezzi fuoristrada e a tarda sera stava per mettersi in moto una
colonna della protezione civile, su disposizione del coordinamento regionale,
composta da otto addetti e dai mezzi necessari per gli interenti più urgenti.
Da Firenze è partita anche una squadra della Protezione Civile della
Misericordia composta da sei mezzi speciali e 18 volontari. Anche la Provincia
di Siena è stata, in queste ore, tramite con la Protezione civile, per
allertare e inviare sul posto alcuni volontari della Pubblica Assistenza e
Misericordia e Lupi di Toscana per allestimento di tende da capo, ricerca
dispersi e assistenza sanitaria. Numeri della solidarietà. Ecco come si può
contribuire alla raccolta di fondi per aiutare le popolazioni colpite dal
sisma. Poste Italiane. Conto corrente 10400000 che Poste Italiane ha messo a
disposizione per la raccolta. Si può versare in tutti i 14mila uffici postali
con bollettino di conto corrente postale o direttamente online. Unicredit
Group. Conto corrente intestato a "Solidarietà terremoto Abruzzo" (le
coordinate Iban sono IT 96 S 03002 05132 000414414414). Croce Rossa. Conto
corrente bancario C/C Bancario n 218020 presso: Banca Nazionale del Lavoro -
filiale di Roma Bissolati - Tesoreria - via San Nicola da Tolentino 67 - Roma
intestato a Croce Rossa Italiana via Toscana, 12 - 00187 Roma. Coordinate
bancarie (codice Iban) relative sono: IT66 - C010 0503 3820 0000 0218020
Causale Pro terremoto Abuzzo- Conto Corrente Postale n. 300004 intestato a:
«Croce Rossa Italiana, via Toscana 12 - 00187 Roma c/c postale n 300004 Codice
Iban: IT24 - X076 0103 2000 0000 0300 004 Causale: Causale Promo Abruzzo -
Donazioni on line è anche possibile effettuare dei versamenti online attraverso
il sito web della Cri all'indirizzo:ttp://www.cri.it/donazioni.html. Monte
Paschi. Conto corrente "pro-terremotati Abruzzi", coordinate bancarie
COD IBAN IT 33 E 01030 14200 000008620017. Possibile il versamento anche
attraverso il call center della banca chiamando il numero verde 800414141.
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( da "Resto del Carlino, Il (Pesaro)"
del 07-04-2009)
Argomenti: Cina Usa
FANO
pag. 12 SONO ARRIVATI nel tardo pomeriggio di ieri i 20
volontari della Protezione civile... SONO ARRIVATI nel tardo pomeriggio di ieri
i 20 volontari della Protezione civile di Fano che hanno deciso di prestare
soccorso alle vittime del terremoto (magnitudo 6,3) che ha scosso l'Abruzzo e
che ha fatto sobbalzare ieri notte anche molti fanesi dal letto. «Stiamo
viaggiando con sette mezzi ha raccontato ieri pomeriggio, Saverio Olivi,
responsabile della Protezione Civile di Fano di cui 2 per la logistica, uno per
le comunicazioni radio, uno trasportante la cucina mobile e gli altri
contenenti le attrezzature necessarie alle operazioni». Nel frattempo l'Antares
di Fano si è attivata per offrire aiuto. Si può contribuire con una raccolta
generi alimentari e di prima necessità nella sede di via Redipuglia 5 ed
effettuando un versamento alla Banca delle Marche c/c 5883, con causale:
«TERREMOTO ABRUZZO». Anche la Diocesi di Fano si è attivata con la Caritas, con
un conto corrente postale a cui far pervenire le donazioni. Il numero del conto
è 11701612 intestato a Caritas Diocesana di Fano, con causale «Pro Terremoto
Aquila». Al.gas.
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( da "Resto del Carlino, Il (Ascoli)"
del 07-04-2009)
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ASCOLI
PRIMO PIANO pag. 3 di DANIELE LUZI E' STATA una giornata
intensa anche per la Protezione Civ... di DANIELE LUZI E' STATA una giornata
intensa anche per la Protezione Civile di Ascoli, che è stata allertata poco
dopo la scossa delle 3.32 e che alle 4.30, dietro sollecitazione della Regione,
ha aperto la sua sala operativa provinciale. Subito al lavoro il
responsabile della Protezione Civile provinciale, Dante Merlonghi, e
l'assessore provinciale Luigino Baiocco, che insieme al presidente Massimo
Rossi e al funzionario regionale Andrea Cosimi hanno tenuto la prima riunione
nella sala operativa alle 8.30 di ieri mattina. Per quanto riguarda il nostro
territorio, Merlonghi e Baiocco hanno assicurato che non ci sono stati danni
particolari alle infrastrutture e nessuno alle persone. I tecnici della
Provincia, comunque, hanno cominciato le ricognizioni, anche se non c'era stata
alcuna segnalazione di rilievo, a parte un paio di situazioni tutt'altro che
preoccupanti a Cossignano e Folignano. I tecnici della Provincia, poi, saranno a
disposizione della Protezione Civile per eventuali perizie sugli edifici
abruzzesi danneggiati. Palazzo San Filippo ha anche stanziato 30.000 euro per
le necessità logistiche legate alle trasferte dei suoi tecnici in Abruzzo.
Rossi e Baiocco hanno inviato un messaggio in tal senso al presidente della
Regione Abruzzo Giovanni Chiodi e alla presidente della Provincia de L'Aquila
Stefania Pezzopane. «LA SALA OPERATIVA ha detto Baiocco rimarrà aperta finché
Bertolaso lo vorrà e servirà per operazioni di ricognizione e preparazione di
uomini e mezzi per le prossime ore, visto anche che questa è la sala della
nostra regione più vicina all'Abruzzo». «In questo momento ha sottolineato
Merlonghi è importante che la cittadinanza ci aiuti, evitando segnalazioni di problemi
non strettamente causati dal terremoto, perché gli aiuti veri dobbiamo portarli
in Abruzzo. Noi ha concluso il responsabile provinciale siamo attrezzati e
pronti per portare il nostro supporto, con uomini e mezzi». Nella mattinata di
ieri, intanto, diciotto vigili del fuoco di Ascoli con dieci mezzi
specializzati sono partiti in direzione de L'Aquila per dare una mano nelle
operazioni di soccorso.
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( da "Arena, L'" del
07-04-2009)
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Martedì
07 Aprile 2009 NAZIONALE Pagina 9 LE REAZIONI DAL VENETO. Galan solidale con le
popolazioni colpite. Un minuto di silenzio in Consiglio. E i poliziotti
interrompono la protesta La Regione: «Ci sono già posti disponibili negli
ospedali» Sandri: «Medici e infermieri sono allertati» Campedelli: «Preparati
all'emergenza» Giornata organizzativa, ieri, per i soccorsi per i terremotati
dell'Abruzzo. In serata, l'assessore alla protezione civile Lucio Campedelli,
il dirigente Riccardo Castegini e i tecnici provinciali si sono ritrovati in
caserma per una consulta straordinaria, per fare il punto della situazione,
riunire personale e mezzi e organizzare la partenza di questa mattina. AIUTI DA
VERONA. «Partecipiamo alla colonna mobile decisa dalla Regione. Siamo
attrezzati e pronti, avendo acquistato in questi anni i mezzi che ci vengono
richiesti e, soprattutto, avendo fatto esercitazioni e simulazioni che ci
mettono in condizione di poter essere concretamente di aiuto», spiega
Campedelli. «Gli strumenti e i mezzi della protezione civile devono essere
testati continuamente, e noi abbiamo concluso l'ultima esercitazione pratica
una settimana fa. La Provincia perciò è in grado di accorrere quando c'è
un'emergenza, e il territorio italiano per le sue caratteristiche
geomorfologiche ci impone di essere sempre all'erta». Aggiunge Castegini:
«Limiteremo in questa prima fase il numero dei volontari e del personale che
parte da Verona per lasciare spazio e risorse alle vittime del terremoto.
Partiremo con circa 20-25 volontari, una decina fra medici e personale
sanitario, alcuni cuochi e i tecnici per la messa in funzione e il controllo
delle attrezzature, la torre faro, i gruppi elettrogeni e i diversi strumenti
per il soccorso». IL GOVERNATORE GALAN. Anche la Regione Veneto si sta
mobilitando. Il presidente Giancarlo Galan offre la solidarietà della regione
alle persone coinvolte nel terremoto:«Il Veneto ha allertato, fin dalle prime
ore del mattino, tutta la sua rete di protezione civile e volontariato e si è
messo a disposizione di chi ha il compito e la responsabilità di organizzare e
dirigere i soccorsi». L'ASSESSORE REGIONALE ALLA SANITÀ. L'assessore regionale alla
Sanità, Sandro Sandri, ha inviato una lettera al collega abruzzese, indicando
che «il Sistema Sanitario Veneto è a completa disposizione della Regione
Abruzzo e delle Autorità deputate al coordinamento dell'emergenza per fornire
l'assistenza e gli aiuti che fossero ritenuti necessari o utili». «Sin da
stamattina», aggiunge Sandri», siamo al lavoro e tutte le Ulss e Aziende
Ospedaliere del Veneto sono state allertate e sono pronte ad intervenire. Siamo
pronti a inviare medici, infermieri, macchinari e anche a ricoverare negli
ospedali veneti i feriti per i quali le nostre strutture potessero risultare
idonee a fornire la migliore assistenza». PROTEZIONE
CIVILE. Dal Veneto è partita verso le zone terremotate dell'Abruzzo una colonna
mobile allestita dalla Protezione Civile regionale per realizzare una
cittadella che accoglierà 200-250 persone rimaste senza casa. Lo ha riferito
l'assessore regionale alla Protezione civile Elena Donazzan al termine della
riunione operativa convocata fin da quando è scattato l'allarme. A
destinazione giungeranno tende gonfiabili, servizi igienici, gruppi
elettrogeni, servizi di assistenza sanitaria e cucine da campo con generi di
prima necessità per realizzare una cittadella autosufficiente. La
localizzazione della cittadella veneta sarà indicata dal coordinamento
nazionale della Protezione civile. Oggi, riferisce l'assessore Donazzan,
«partirà un primo contingente di volontari che andrà via via ingrossandosi
secondo le esigenze e le turnazioni che verranno stabilite dal coordinamento
nazionale». Sono pronti per essere inviati anche i moduli abitativi per le
emergenze di cui la Regione Veneto è dotata. Già durante la notte, subito dopo
la scossa di terremoto, due responsabili della Protezione civile del Veneto
sono partiti per l'Abruzzo per il primo coordinamento in loco. CONSIGLIO
REGIONALE. Il Presidente del Consiglio regionale del Veneto, Marino Finozzi, ha
inviato al collega presidente dell'assemblea abruzzese Nazario Pagano un
messaggio con il quale esprime la solidarietà di tutti i veneti nei confronti
delle vittime del terremoto che questa notte ha devastato alcuni centri
dell'Abruzzo. Dopo aver ricordato che la rete della protezione civile veneta e
le associazioni del volontariato sono allertate da ore in attesa di istruzioni
per dare un proprio contributo, Finozzi afferma che il Veneto è a disposizione
per qualsiasi altra richiesta proveniente dalle istituzioni dell'Abruzzo.
CORDOGLIO. Per il Presidente di Confindustria Veneto, Andrea Tomat, «gli
imprenditori veneti sono pronti a dare il loro sostegno a favore della
popolazione e delle imprese abruzzesi colpite dal terremoto. A nome di tutti
gli imprenditori veneti desidero esprimere piena solidarietà a tutti i
cittadini, alle imprese, ai loro titolari e a tutte le maestranze. Come
Confindustria Veneto ci impegniamo a sostenere il sistema produttivo locale e
mi auguro che al più presto si organizzi un tavolo regionale insieme a tutte le
parti sociali per individuare aiuti concreti da fornire alla popolazione». IL
SIULP. La Segretaria nazionale Siulp, manifestando la propria vicinanza alla
popolazione ed ai colleghi dell'Aquila per la tragica situazione creatasi a
seguito del sisma, oltre ad esprimere profondo cordoglio per le vittime della
calamità è già intervenuta, come primo atto concreto, al Dipartimento affinché
tutti i colleghi aquilani che prestano servizio in altre sedi, siano
individuati come personale da inviare in quella città a rinforzo della Questura
dell'Aquila.
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( da "Arena, L'" del
07-04-2009)
Argomenti: Cina Usa
Martedì
07 Aprile 2009 CRONACA Pagina 13 I COMMENTI. I grandi operatori del settore
concordi: manifestazione di successo, in grado di invertire il clima di crisi
«La migliore annata di sempre» «Il miglior Vinitaly della storia», «una
manifestazione che inverte la crisi»: sono alcuni dei giudizi finali dei grandi
operatori del vino che sperano ora di ripetere anche nei prossimi anni lo
stesso successo. Piero Antinori, presidente della Marchesi Antinori e
dell'Istituto vino italiano di qualità Grandi Marchi, è rimasto sorpreso: «Si
può sicuramente affermare che abbiamo respirato un'atmosfera che si è rivelata
migliore del previsto, con la sensazione che Vinitaly 2009 potrebbe
rappresentare davvero un mutamento di rotta della situazione attuale». «Con la
situazione attuale - afferma Antonio Virando, export manager di Tasca
d'Almerita - era naturale aspettarsi un Vinitaly sotto tono invece si è
confermata una fiera di business. Ho visto molti operatori esteri interessati a
continuare ad investire per essere così pronti a ripartire nel momento della
ripresa economica. Per quanto ci riguarda è stato il miglior Vinitaly di sempre».
Ottimo il consuntivo per Michele Bernetti dell'Umani Ronchi, con «affluenza
molto buona di operatori esteri, in particolare da Sud America, Australia,
Canada, Taiwan, Hong Kong, Seul e Giappone». La rassegna è stata positiva anche
per Castello Banfi con Enrico Viglierchio che ha evidenziato «l'ottima
affluenza di operatori sia nazionali che esteri». «Meglio dell'anno scorso»,
così ha definito questa edizione di Vinitaly Jacopo Biondi Santi che ha
dichiarato di aver chiuso più contratti del 2008, grazie ai tantissimi
operatori esteri presenti. «In un momento di crisi economica - ha detto Pia
Donata Berlucchi della Fratelli Berlucchi - vedere una tale affluenza e
importanza della presenza italiana ed estera, formata da importatori,
rivenditori, comunque gente del settore enologico, era davvero fuori da ogni
previsione. Ancora più sorprendente il colloquio con queste persone, improntato
a progetti, innovazioni, speranze ed ottimismo verso un futuro immediato».
«Vinitaly non ha il potere di cancellare la crisi generale - ha detto Fausto
Peratoner, amministratore delegato della cantina La Vis -, nonostante questo
c'è un forte segnale positivo per il futuro del vino: dagli Usa
al Nord Europa, ai Paesi dell'Est, all'Asia; i buyer di questi Paesi li abbiamo
incontrati in Fiera». Per Antonio Motteran, direttore generale di Carpenè
Malvolti - «abbiamo avuto incontri con i nostri importatori e distributori ed è
emersa una situazione generale incoraggiante, perché nonostante una manifestata
cautela i programmi commerciali di lavoro del 2009 risultano sostenibili e
sostanzialmente in linea con il 2008». «La perfetta macchina organizzativa di
Vinitaly - ha detto Gianluca Bisol, direttore generale dell'azienda Bisol - è
riuscita a stupirci un'altra volta: mai avremmo pensato quest'anno di
incontrare un pubblico professionale così numeroso, con grande interesse
dall'estero sia da parte dei mercati storici, quali Usa, Europa e Sud America, ma
soprattutto da Cina, Russia
e Corea del Sud». Soddisfazione è stata espressa dalla Cantina di Soave: «I
segnali sono piuttosto buoni e mi sento di affermare che il settore del vino
non risente della crisi. L'edizione 2009 di Vinitaly ha confermato come in un
momento non certo facile, il vino, ma vorrei dire l'intero settore
dell'agroalimentare Made in Italy mantenga salde le sue posizioni » afferma
Bruno Trentini, Direttore Generale di Cantina di Soave.
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( da "Giorno, Il (Varese)"
del 07-04-2009)
Argomenti: Cina Usa
VARIE
VARESE pag. 9 Michele Mezzanzanica Varese È ANDATA SCEMANDO con la fine del
weekend l'e... Michele Mezzanzanica Varese È ANDATA SCEMANDO con la fine del
weekend l'euforia del sabato sera, dopo la pazza tripla di Childress (presente
nonostante un grave lutto familiare e l'autorizzazione
della società a tornare negli Usa) che ha permesso il sacco di Reggio, con gli oltre cento tifosi
scesi in Emilia e le migliaia davanti al televisore che già pregustavano un
elettrizzante cin-cin nella gara di giovedì contro l'Enel Brindisi. Sembrava
fatta, e invece la Prima Veroli si è ancora una volta dimsotrata squadra vera,
capace di vincere in trasferta - proprio sul campo dei pugliesi - e di
rimanere così in scia alla Cimberio. Peccato, perchè quella appena passata era
davvero la giornata più adatta per chiudere i conti: Varese che gioca (e vince)
il sabato, Veroli impegnata il giorno successivo, con tanta pressione addosso
conoscendo il risultato della rivale, nell'ultima trasferta del campionato
(escluso lo scontro diretto a Masnago). ORA INVECE i laziali hanno in
calendario due turni casalinghi: il prossimo veramente agevole, contro l'ormai
retrocessa Roseto, l'altro contro la ridimensionata Fileni Jesi. Varese, dopo
Brindisi, andrà invece nella tana della Vanoli Soresina terza forza del
campionato, un campo dove solo una squadra - toh, Veroli - è riuscita a
vincere, per ben due volte: nella finale di Coppa Italia e nella gara di
campionato. Indipendentemente da quel che farà l'inseguitrice, la Cimberio
dovrà vincere entrambe le prossime sfide se vuole evitare che l'ultima giornata
di campionato contro Veroli diventi una finalissima per la promozione. ANCHE SE
non ha spaccato il campionato, la vittoria di Reggio Emilia ha comunque
permesso a Galanda e compagni di mantenere invariate le distanze: probabilmente
non si potrà festeggiare già quetso giovedì, ma in caso di impresa a Cremona
domenica 19 aprile i tappi partiranno a prescindere da quel che combinerà
Veroli (che probabilmente in questo finale dovrà rinunciare al play Dawn
Robinson, che ha rimediato la frattura del mignolo del piede destro). Varese
non registra invece particolari problemi di organico, fatta eccezione per una
botta alla coscia subita da Galanda nell'infuocato finale di Reggio, che ha
costretto il capitano biancorosso a saltare l'allenamento di ieri a scopo
cautelativo. Nulla di grave comunque, già oggi Gek riprenderà a lavorare
normalmente.
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( da "Riformista, Il" del
07-04-2009)
Argomenti: Cina Usa
«La Protezione non ha colpe» ZAMBERLETTI. Parla il
"fondatore" della macchina dei soccorsi. «Trent'anni fa non sapevamo
nemmeno dove mandare i pompieri». di Tommaso Labate Giuseppe Zamberletti non fu
soltanto l'uomo chiamato a fare il commissario straordinario per i terremoti di
Friuli (1976) e Irpinia (1980). No. Lui, varesino, classe '33,
democristiano mezzo doroteo e mezzo cossighiano, è stato di fatto l'inventore
della moderna Protezione civile italiana. «Una volta non era così», dice al
Riformista mentre assiste al crescere del numero delle vittime del terremoto
dell'Aquila. «Una volta», aggiunge, «per i dati che oggi abbiamo in pochi
minuti servivano almeno quarantott'ore». Un'eternità, insomma. Zamberletti
guarda alla macchina dei soccorsi che si è mossa ieri. E sa che niente sarebbe
stato lo stesso senza la sua «creatura». «Già. La protezione civile
Prima che venisse istituita, per determinare l'epicentro di
un terremoto ci volevano almeno due giorni. Questo vuol dire che le prime
rivelazioni venivano svolte in maniera empirica e che i soccorsi si muovevano
in condizioni quantomeno disordinate», racconta l'ex ministro. Basti pensare al
Terremoto dell'Irpinia: «Le prime notizie - ricorda Zamberletti - si limitavano
al crollo di una chiesa a Balvano, in Basilicata. Motivo per cui la stragrande
maggioranza dei mezzi di soccorso mobilitati si mosse in direzione di Potenza.
Ci vollero ore e ore prima che l'epicentro venisse localizzato a Sella di
Conza». Con la nascita della moderna Protezione civile tutto cambia. «Quanto la
istituimmo venne creato un raccordo con l'Istituto nazionale di geofisica. Da
quel momento in poi, fu possibile avere subito i dati essenziali per reagire a
un terremoto: epicentro e magnitudo, infatti, sono fondamentali per capire la superficie
che può essere interessata dai danni e per fare una stima immediata delle
possibili vittime». Una rivoluzione, insomma. Soprattutto se si pensa, come
spiega l'ex ministro, «che un tempo gli Osservatori chiudevano la sera mentre
oggi sono in funzione ventiquattro ore su ventiquattro». Sulla sfida a distanza
tra il Guido Bertolaso e Giampaolo Giuliani, il ricercatore presso i laboratori
nazionali del Gran Sasso che aveva "previsto" la tragedia,
Zamberletti sottolinea: «Purtroppo, con gli strumenti che oggi ha la scienza,
in nessun paese del mondo è possibile stabilire quando e dove si verificherà un
terremoto. Quel ricercatore, poi, aveva evidenziato una possibile tragedia a
Sulmona... Pensi lei a cosa sarebbe successo se la gente di Sulmona fosse stata
evacuata a l'Aquila...». Morale? «Neanche le ricerche effettuate sul rilascio
del radon hanno un'attendibilità scientifica. Né è possibile dire se si
verificheranno a stretto giro altre scosse di quella portata. Pensi a quanto
accadde in Friuli, dove la regione venne praticamente devastata da una scossa
il 6 maggio e da un'altra il 15 settembre», sempre nel 1976. L'inventore della
Protezione civile si sofferma pure su ciò che è possibile fare per ridurre
l'impatto di tragedie del genere. «Guardi che tutto è possibile già da fine
Ottocento. Anche un palazzo abitato da cinquant'anni, con gli opportuni
interventi anti-sismici, può essere messo in sicurezza». Poi Zamberletti scuote
la testa e chiama in causa gli italiani. «Nel 1984, subito dopo un terremoto in
Abruzzo e Molise, che per fortuna non fece vittime, il governo varò una norma
che prevedeva mutui a tasso zero per chiunque avesse voluto mettere in
sicurezza la propria casa. Lo sa quanti fecero ricorso a questo strumento?
Praticamente nessuno. Gli unici che chiesero il mutuo, lo scoprimmo dopo, erano
persone che in realtà si erano "allargati" con una verandina...».
L'Italia dell'84, d'altronde, non era così diversa da quella del 2009, l'anno
del «piano casa». 07/04/2009
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( da "Manifesto, Il" del
07-04-2009)
Argomenti: Cina Usa
IL
DOPO-MISSILE Reazioni furenti in Giappone. Ma poco credibili Pio d'Emilia TOKYO
A stracciarsi le vesti, per il lancio nord-coreano, un gesto sicuramente
provocatorio ma, salvo prova contraria, giuridicamente ineccepibile (e su
questo sono d'accordo tutti, tranne il Giappone), alla fine sono solo i
giapponesi. Gli stessi che, anziché approfittare della loro immeritata
costituzione - uno dei pochi doni sensati degli Stati uniti -, da un po' di
tempo hanno riscoperto la voglia di menar le mani. Hanno cominciato con l'Iraq,
poi con l'Afghanistan (anche se ufficialmente si occupano solo di rifornire le
navi della Santa alleanza) e ora sono appena partiti contro i pirati della
Somalia. Prove tecniche di aggressione. Perché l'obiettivo non può che essere
lo stesso perseguito, a prezzo di enormi sacrifici, a suo tempo: dare una
lezione alla Cina, passando dalla Corea. Curioso che
il Giappone voglia punire, ferire, uccidere i suoi genitori, anziche educare i
propri figli. Perché checchè raccontino le «cronache divine», le leggende che i
poveri giapponesi continuano a dover studiare come storia nelle loro
scuole-caserme, dove debbono sorbirsi l'alzabandiera e l'inno nazionale, tutto
quello di cui il Giappone si vanta, dalla scrittura alle arti marziali, dal
pensiero filosofico a quello religioso proviene dalla Cina,
ed è arrivato nell'arcipelago grazie alla generosità, curiosità e coraggio dei
coreani. Ma invece di essere grato ai vicini, l'Impero li ha sempre trattati
con sussiego, se non disprezzo. E se ai militari che occupavano la Cina veniva concesso di passare il tempo a stuprare le
donne, infilzare i bambini e mozzare le teste dei prigionieri, in Corea i
giapponesi avevano addirittura imposto la loro lingua, umiliando la cultura che
aveva loro insegnato a scrivere. Il governo giapponese continua a chiedere la
solidarietà del mondo per la questione dei suo cittadini rapiti e sequestrati
negli anni '70. Una vicenda drammatica per le famiglie che l'hanno vissuta in
prima persona, ma che non può essere paragonata alle migliaia di donne stuprate
e deportate, ai prigionieri di guerra ridotti in schiavitù, all'umiliazione che
ancora oggi centinaia di migliaia di cittadini coreani residenti in Giappone
sono costretti a subire, finendo per cambiare nome per nascondere le loro
origini. I dirigenti giapponesi, gli stessi che hanno supinamente sopportato
sino ad oggi una sovranità limitata, rinunciando ad una politica estera
autonoma, sono probabilmente i primi ad essersi accorti di aver perso ogni
speranza di ritagliarsi un ruolo internazionale che vada aldilà dei voti di
volta in volta «acquistati» - come nel caso della caccia alle balene - a colpi
di prestiti agevolati e aiuti allo sviluppo. Tokyo sa bene che da quando il G8
si è allargato al G20, il mondo è di fatto gestito da un
G2: il «direttorio» Usa/Cina. E invece di prenderne atto e
lavorare per la pace e la «ricostruzione», si agita pericolosamente,
protestando, minacciando, urlando, piazzando i missili Patriot e minacciando di
abbattere qualsiasi oggetto volante che sorvoli il sacro arcipelago.
Dando così ragione alla Corea del nord, che vorrebbe l'esclusione del Giappone
dal negoziato a sei, proprio per il suo atteggiamento poco costruttivo. E
dispettoso. Ieri, ad esempio, il governo giapponese ha cancellato all'ultimo
momento la conferenza stampa di Hugo Chavez, che per attirare un po' d'
attenzione sulla sua visita, caduta in un pessimo momento, ha pensato bene di
lanciare una delle sue solite provocazioni: «Non capisco tutto questo
trambusto: se, come sembra, si tratta di un vettore che trasportava un
satellite artificiale, non c'è alcuna violazione delle norme internazionali.
Tutti i paesi hanno diritto a sviluppare un programma spaziale. Anche i
nord-coreani. Anche noi».
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( da "Manifesto, Il" del
07-04-2009)
Argomenti: Cina Usa
COREA
DEL NORD Dopo il lancio di un missile balistico a lunga
gittata Tutti litigano su Pyongyang Russia e Cina si oppongono alle sanzioni. Usa: torniamo al dialogo Marina Forti La «energiche condanne» non si
sono tradotte in sanzioni. Il Consiglio di sicurezza delle Nazioni unite,
convocato in riunione d'emergenza domenica sera su formale richiesta del
Giappone, si è concluso senza concordare sanzioni alla Corea del Nord,
come pure chiedevano gli Stati uniti, per il lancio di un missile a lungo
raggio che Pyongyang ha compiuto nelle prime ore di domenica. Il lancio di un
missile a lunga gittata era stato definito «una provocazione» dal governo degli
Stati uniti, oltre che dalla Corea del sud e il Giappone: domenica sera
l'ambasciatrice Usa all'Onu, Susan Rice, ha ribadito
la tesi che Pyongyang ha così violato le risoluzioni del Consiglio di
sicurezza, che dopo il suo test nucleare nel 2006 le vietava il lancio di
missili balistici. Russia e Cina si sono opposte a
condanne e sanzioni, come annunciato: perché Pyongyang è un firmatario del
Trattato sullo spazio profondo (Outer Space Treaty), cosa che le dà il diritto
di partecipare ai suoi usi pacifici (come lanciare satelliti per
telecomunicazioni). La Corea del Nord ha firmato quel trattato circa un mese
fa, e aveva debitamente annunciato il suo lancio. Il consiglio di sicurezza ha
infine concordato di «continuare a discutere». La riuscita del lancio di
domenica è controversa. I media nordcoreani lo descrivono come un grande
successo: sparato dalla base missilistica di Musudan-ri, sulla costa orientale
del paese, secondo i nordcoreani ha portato in orbita un satellite per
telecomunicazioni. Gli esperti militari del Pentagono sostengono al contrario
che nessun satellite è stato messo in orbita e che dal punto di vista
strettamente tecnico il lancio è stato un fallimento. Quello lanciato domenica
è un Taepodong-2, missile a tre stadi, che così è stato «testato» per la prima
volta. E' catalogabile come Icbm, missile balistico militare. Secondo le
informazioni degli analisti militari occidentali, il primo stadio del missile è
caduto in mare, come previsto, a circa 500 chilometri dal sito del lancio
(quindi a ovest del Giappone); il secondo e il terzo stadio hanno sorvolato il
Giappone e sono caduti nell'oceano Pacifico a circa 3.200 chilometri
dall'origine. Il fallimento sta nel fatto che il missile non è arrivato a
mettere in orbita il satellite che portava, e non avrebbe neppure realizzato
una traettoria balistica - ovvero, non sarebbe in grado di portare a
destinazione una testata nucleare, se lo volesse (la Corea del Nord ha
materiale fissile per 5 o 6 testate atomiche; pare però che manchi ancora della
capacità di miniaturizzare una bomba per collocarla su una testata). Alcuni
esperti fanno però notare che il lancio ha segnato alcuni punti: il primo è che
quei 3,200 chilometri sono il doppio della distanza raggiunta dal missile
Taepodong-1 che la Corea del nord lanciò nel 1998 (cogliendo di sorpresa le
potenze occidentali, e in particolare il Giappone che fu sorvolato).
Soprattutto, il nuovo missile ha «assemblato» con successo tecnologie diverse
in un riuscito lancio in tre stadi (un precedente lancio, nel 2006, era invece
fallito). Non ha portato a destinazione il suo carico, ma non è questo il
punto: ha dimostrato un notevole progresso della Corea del Nord nella
tecnologia missilistica. Sta di fatto che la costosa impresa del Taepodong-2 si
traduce in un successo personale per il leader Kim Jong-il, a detta di tutti i
«nordcoreanologi». Il regime di Pyongyang è tra i più opachi al mondo, ma
alcune cose sono ben note: che tra Kim e i vertici militari c'è un braccio di
ferro; che il regime è in una fase di transizione e Kim (reduce da un infarto)
sta cercando di consolidare uno dei figli come successore; recenti
rimescolamenti di carte nel governo, i vertici militari e il consiglio del
popolo sono da leggere in questa chiave. Il missile, si dice, sarà usato dalla
corea del nord per tornare da una posizione più forte al tavolo dei negoziati a
6 sulla denuclearizzazione della penisola di Corea (vi partecipano le due
coree, Usa, Giappone, Cina e
Russia). Che i colloqui riprenderanno, nessuno dubita: lo ha detto giorni fa
anche l'inviato della Casa Bianca per la nordcorea, Stephen Bosworth. I
colloqui sono fermi da mesi, in parte perché non sono riusciti a trovare un
meccanismo di controllo della denuclearizzazione della corea del nord, in parte
perché il Giappone e la Corea del sud hanno preso posizioni più ostili. E
perché tutti aspettavano che l'amministrazione Obama fosse installata a
Washington: forse alla fine quel missile è in test proprio per lui.
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( da "Sole 24 Ore, Il" del
07-04-2009)
Argomenti: Cina Usa
Il
Sole-24 Ore sezione: MATERIE PRIME data: 2009-04-07 - pag: 42 autore: Metalli
non ferrosi. Anche se il miglioramento di alcuni indicatori economici è ancora
fragile Investitori a sostegno del rame La richiesta cinese si conferma come
uno dei fattori chiave Gianni Mattarelli MILANO Le quotazioni dei metalli
industriali hanno avuto un nuovo impulso rialzista perché, dopo che al G-20 di
giovedì scorso erano state decise nuove misure finanziarie, sui mercati si è
rafforzato quell'ottimismo già tiepidamente presente. In verità nel mondo reale
dell'industria e del commercio dei principali Paesi industrializzati l'attività
è molto bassa e non si crede in ciò che sta accadendo sui mercati a termine, ma
in pratica da metà febbraio le borse azionarie mondiali e le quotazioni delle
materie prime sono in rialzo. La fase di aumento del prezzo dei metalli,
principalmente quella del rame, che è più oggetto di attenzioni speculative,
trova la spiegazione nel fatto che molti investitori non volevano perdere il
punto di svolta all'insù della tendenza, il cosiddetto "fondo". Per
cui, dopo aver seguito la lunga fase di consolidamento dei prezzi tra 3.150 e
3.650 $/tonn. (base tre mesi), al primo deciso segnale di superamento della
soglia superiore della fascia immaginaria, essi hanno incrementato gli acquisti
facendo spostare più in alto la gamma di oscillazione dei prezzi. Si tratta per
ora di una minoranza di investitori, ma di fatto le posizioni a termine aperte
sono aumentate da metà marzo, a indicare, quando ciò avviene in concomitanza di
un aumento dei prezzi, che c'è stata una crescita del numero degli acquisti a
termine. Molto deboli, seppure in miglioramento, rimangono gli importanti
indicatori dei direttori acquisti (Pmi, purchasing manager indices), che sono
indici composti, basati su indagini presso società manifatturiere su alcune
variabili, tra cui i livelli di produzione e il numero degli ordini. In marzo gli indicatori di Usa, Giappone e, per la prima volta, Europa sono in leggera ripresa,
intorno a 33-36 circa, ma ancora ben al disotto della soglia
contrazione-espansione di 50. Fa eccezione la Cina, il cui Pmi, secondo il Credit Suisse, è risalito a 52,4 lo
scorso mese, mentre sono aumentati anche altri importanti indicatori locali.
Secondo fonti diverse, il Pmi sarebbe inferiore, ma in ogni caso vale notare
che ora i prezzi interni cinesi di quasi tutte le materie prime sono tornati a
essere superiori a quelli di importazione, come riflesso sia della sostenutezza
della domanda interna al consumo, sia, per quanto riguarda il rame, anche
dell'azione governativa di ricostituzione delle scorte strategiche. La
richiesta cinese di rame potrebbe tuttavia rallentare tra poco, perché
difficilmente potrà esser mantenuto il tasso di crescita attuale, che in
gennaio è stato del 36,1% (inteso come importazione più produzione meno
esportazione). In teoria perciò, sulla spinta attuale, i prezzi al London Metal
Exchange potrebbero ancora salire di 100-200 $, verso quell'obiettivo che si
erano posti gli speculatori un paio di settimane fa, prima di ripiegare in una
nuova fase di consolidamento.
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( da "Messaggero, Il" del
07-04-2009)
Argomenti: Cina Usa
Martedì
07 Aprile 2009 Chiudi Il Consiglio di Sicurezza dell'Onu non ha trovato
l'intesa sulle misure contro la Corea del Nord dopo il lancio di domenica di un
missile vettore capace di trasportare una testata nucleare. Nonostante la
durissima protesta di Usa, Giappone e Corea del Sud
(più i loro alleati), il leader nordocreano Kim Jong-Il strappa un altro punto
a suo favore. Anche se la messa in orbita del satellite sperimentale sembra a
tutti gli effetti non essere riuscita, la Corea del Nord ha dimostrato enormi
progressi rispetto al flop di luglio 2006 (il razzo esplose dopo 40 secondi),
sotto l'aspetto tecnologico con il vettore Taepodong-2 sparato a oltre tremila
chilometri di distanza. Un risultato che permetterà a Pyngyang di chiedere
nuove concessioni al tavolo delle trattative a sei (Corea del Nord, Usa, Cina, Russia, Giappone, Sud Corea)per mettere fine al programma
nucleare nordcoreano. «I vari Paesi condividono la visione secondo cui l'azione
nordcoreana ha gravi effetti su stabilità e sicurezza della regione. Tuttavia,
vi è una certa differenza su come affrontare la situazione», ha rilevato il
ministro degli Esteri giapponese, Hirofumi Nakasone. Cina
e Russia condividono i timori, ma «appaiono caute», ha aggiunto Nakasone, alle
prese con una giornata di colloqui con i suoi omologhi dei Paesi che occupano i
seggi permanenti (e con diritto di veto) del Consiglio di sicurezza: Usa, Russia, Cina, Francia e Regno
Unito. La Russia infatti afferma che bisogna mantenere il focus sulle
trattative a sei sul nucleare nordcoreano. Pechino e Mosca hanno da subito
inviato alla «moderazione» e alla «risposta appropriata» visto che si è
trattato - così almeno sembrerebbe - del lancio di un satellite. La Russia, in
particolare, afferma che bisogna mantenere il focus sulle trattative a sei sul
nucleare nordcoreano. Insomma, Pyongyang ha bloccato la prima onda d'urto, con
il Giappone, d'intesa con Washington e Seul, che invece puntava a nuove e
pesanti sanzioni. In attesa che si sblocchi lo stallo, con la ricerca di un
compromesso, Tokyo ha preannunciato che venerdì deciderà l'adozione di altre
"linee guida" contro la Corea del Nord, come detto dal capo di
gabinetto, Takeo Kawamura. Le sanzioni, in scadenza il 13 aprile, saranno
rinnovate per un anno, rispetto ai mesi attuali, prevedendo ad esempio - in
base alle indiscrezioni - l'abbassamento del limite per le rimesse dei coreani
filo-Nord che risiedono in Giappone.
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( da "Giorno, Il (Milano)"
del 07-04-2009)
Argomenti: Cina Usa
MILANO
ATTUALITA' pag. 2 Noi in prima fila nella corsa contro il tempo La Protezione
Civile lombarda subito attiva: partite due colonne di soccorsi con tecnici e
volontari di STEFANIA CONSENTI MILANO É STATA LA telefonata di un cittadino che
chiedeva notizie dei parenti, piovuta al centralino alle quattro di mattina, a mettere in subbuglio tutto lo staff della Protezione civile
della Lombardia. «COSÌ ABBIAMO SAPUTO del terremoto - confessa Alberto
Biancardi, responsabile della Protezione civile, tirato giù dal letto senza
tanti complimenti all'alba di ieri -. Poi, certo, è stato un crescendo di sms e
telefonate e contatti con gli enti preposti. Dalle cinque siamo in pista
per organizzare la macchina lombarda degli aiuti». La prima Colonna mobile di
soccorso regionale, gestita dalla Cri (Croce Rossa Italiana), è partita verso
l'Aquila, ieri, da Legnano: un centinaio di volontari, dal personale del 118,
all'associazione nazionale. E la seconda Colonna, in tarda serata da Agrate.
Altri sono pronti a partire. Nelle zone terremotate serve tutto, dal cibo al
sangue. Il Pirellone ha messo a disposizione 1764 sacche di sangue,
comunicandolo al Centro nazionale sangue. Altre 300 unità al giorno potrebbero
rendersi disponibili da oggi utilizzando e incrementando la raccolta
quotidiana. Ma una delle primissime richieste «che abbiamo ricevuto
dall'Abruzzo devastato dal terremoto è stata quella di personale specializzato
perchè la paura di altri crolli è forte». «Così abbiamo inviato i nostri
tecnici, coordinati da un esperto sismologo, Giancarlo Giacomelli - aggiunge
ancora il responsabile della Protezione civile - per effettuare le verifiche di
agibilità degli edifici. Ma fra un paio d'ore arriveranno sul posto (ieri per
chi legge, ndr) 4 funzionari della Regione che ci riferiranno sulle necessità
della popolazione». Nella sala operativa della Protezione civile si lavora
senza sosta, in collegamento con il Dipartimento di Protezione civile e con la
regione capofila, il Friuli. Segue da vicino tutte le operazioni di soccorso
anche il governatore della Regione, Roberto Formigoni, il quale ieri ha
«manifestato vicinanza e cordoglio per le vittime che purtroppo crescono di ora
in ora» e la sua «vicinanza alla popolazione dell'Abruzzo». Il presidente non
ha escluso lo stanziamento di fondi ad hoc per aiutare le popolazioni
terremotate «in base alle richieste che perverranno in queste ore». La
Protezione civile, ha detto ancora Formigoni, sta preparando tutto il materiale
per allestire maxi tendopoli e un posto medico avanzato. «Agiamo in
strettissimo contatto con la Sala crisi della presidenza del Consiglio - ha
proseguito il governatore della Lombardia -. Sono mobilitate sia le strutture
della protezione civile regionale sia quelle provinciali, sia gruppi di
volontari. Rinnovo l'invito a non mettersi in moto spontaneamente perchè si
rischia di portare confusione piuttosto che portare aiuto». Intanto, tutto il
mondo politico si è messo in movimento. Il Pd lombardo ha aperto una raccolta
di fondi perchè, dice Maurizio Martina segretario del Pd, «serve il contributo
di tutti per cercare di aiutare la popolazione abruzzese». Anche Guido Podestà
del Popolo delle Libertà ha aderito all'iniziativa lanciata dall'associazione
degli abruzzesi di Milano che ha istituito un conto per la raccolta fondi. Il
presidente del Consiglio comunale, Manfredi Palmeri, ha espresso «solidarietà,
vicinanza e affetto per le popolazioni dell'Abruzzo» e ha dichiarato che «il
cuore di Milano è presente in quelle terre che soffrono». Anche l'assessore
alle politiche sociali, Mariolina Moioli, a nome di tutta la Giunta, ha
espresso «il profondo e sincero cordoglio per un dramma che attraversa il
Paese».
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( da "Eco di Bergamo, L'"
del 07-04-2009)
Argomenti: Cina Usa
Bergamo
in prima linea Sul posto radioamatori tecnici e nuclei cinofili --> La
Provincia: pronte 200 tende con oltre 300 volontari Allertato l'ospedale da
campo. Aiuto anche da Palafrizzoni Martedì 07 Aprile 2009 GENERALI, pagina 8
e-mail print Un meticcio e un pastore tedesco. I primi a partire, assieme
naturalmente ai loro conduttori, così come viene definita tecnicamente la
componente umana delle unità cinofile, sono stati loro. Alle 8.30, un'ora dopo
l'allerta, si trovavano già in viaggio alla volta dell'Aquila, dove in serata
hanno cominciato a lavorare (a Onna) tra quell'inferno di macerie che il
terremoto di domenica notte si è lasciato alle spalle. Un primo prontissimo
intervento che ha dato il via, a poche ore dal sisma, alla consueta catena di
aiuti e solidarietà da Bergamo. Con un punto fermo: gli alpini. Non solo le due
unità cinofile di Fiorano al Serio coordinate, a livello nazionale, dal
bergamasco Giovanni Martinelli; ieri attorno a mezzogiorno si sono unite alla
colonna mobile regionale quattro squadre della Protezione
civile dell'Ana (Tavernola, Filago, Endine e Telgate): «Una ventina di uomini
in tutto», ha precisato il responsabile provinciale Giuseppe Manzoni, che a
destinazione sono giunti in serata, mettendosi subito al lavoro. i radioamatori
Proprio come i cinque operatori dell'Uor (Unità operativa radioemergenze) che
si sono mossi assieme alla colonna mobile del Fir Ser (la Federazione
italiana radioamatori-Servizio emergenza radio) con grande tempestività non
appena l'allarme è stato lanciato. la protezione civile L'operazione si è
inserita naturalmente in uno scenario organizzativo più ampio, che ha visto
ingranaggi diversi muoversi su altrettanti livelli. Innanzitutto sul piano
regionale, e a cascata nelle diverse province lombarde, compresa quella di
Bergamo. Anche in via Tasso, la Protezione civile, che fa capo all'assessore
Valter Milesi ed è coordinata dal responsabile Franco Sonzogni, si è subito
attivata per coordinare le squadre di volontari da inviare nelle zone colpite
dal terremoto. «Sono più di duecento - si è appreso tramite un comunicato, e
poi in serata in commissione consiliare provinciale - i volontari allertati e
pronti a raggiungere la colonna mobile regionale, quando il Dipartimento
nazionale lo chiederà ufficialmente. Alla Protezione civile bergamasca è giunta
inoltre una richiesta per tecnici che avranno il compito di verificare le
condizioni delle strutture, pubbliche e private, colpite dal terremoto in modo
da fornire indicazioni agli organi preposti. I primi partiranno domani mattina
(oggi, ndr)». L'assessore Milesi ha inoltre riferito che «una colonna mobile
con 200 tende e servizi igienici è pronta a partire all'occorrenza, oltre a 300
volontari. Il piano operativo, però, vuole evitare di intasare una situazione
così delicata, e quindi ci muoveremo solo quando necessario. Il coordinamento
con Regione, Prefettura e l'Unione province lombarde è costante». Cinque le
squadre a disposizione: il gruppo comunale di Fonteno, quello intercomunale di
Dalmine e Zingonia, il Gruppo del Parco del Brembo, la Protezione civile di
Orio al Serio e quella di Alzano Lombardo che, oltre ai cani per la ricerca in
superficie, ha in dotazione una speciale sonda per localizzare le persone
ferite sotto le macerie. Già sul posto sono invece 9 uomini dell'Anpas,
l'Associazione nazionale pubbliche assistenze (tre della Croce Blu di Gromo, 3
del gruppo Volontari Presolana e tre della Croce azzurra di Almenno San
Salvatore), mentre la Protezione civile dell'Agesci, coordinata a livello
provinciale da Roberto Vaccarini, sta raccogliendo le adesioni tra i propri
volontari. l'ospedale da campo Allertato anche l'ospedale da campo dell'Ana:
«Sarà il dipartimento regionale - spiega il responsabile Lucio Losapio - a
dirci se dovremo partire o meno in base alle esigenze sul campo. Il sisma ha
riguardato solo la provincia dell'Aquila e questo potrebbe incidere
sull'organizzazione dei soccorsi». Il coordinamento degli aiuti sarà certamente
la questione fondamentale perché la buona volontà e la disponibilità, almeno da
Bergamo, non mancheranno di certo. Gli aiuti non arriveranno solo dalle
organizzazioni che si occupano abitualmente di soccorsi e sicurezza. tecnici
comunali Anche le amministrazioni comunali si stanno muovendo. Prima fra tutte
quella di Bergamo che ha messo a disposizione un proprio ingegnere già in
viaggio per l'Abruzzo, prevedendo anche che gli altri tecnici dotati di idonee
professionalità e qualifiche si rechino su base volontaria e coordinati dalla
Protezione civile regionale sui luoghi del Sisma. cordoglio e solidarietà
Sempre a Palafrizzoni il Consiglio comunale si è fermato per un minuto di
silenzio, mentre in via Tasso il presidente della Provincia Valerio Bettoni ha
espresso, rivolgendosi a Stefania Pezzopane, presidente della Provincia de
L'Aquila, «dolore per le vittime del terremoto, vicinanza ai numerosi feriti e
sfollati», confermando «l'impegno con tutti i mezzi e i soccorsi possibili».
Emanuele Falchetti 07/04/2009 nascosto-->
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( da "Nazione, La (Lucca)"
del 07-04-2009)
Argomenti: Cina Usa
CRONACA
LUCCA pag. 5 LA PROTEZIONE civile della Lucchesia si
mobilita per aiutare le popolazioni abruz... LA PROTEZIONE civile della
Lucchesia si mobilita per aiutare le popolazioni abruzzesi così duramente
colpite dal terremoto dell'altra notte. I primi a partire, già nella notte fra
domenica e ieri, sono stati i Vigili del fuoco del Comando di Lucca che hanno
subito inviato nei paesi più colpiti dal sisma 22 uomini con 9
automezzi. Proprio per effetto di questo intervento i turni di lavoro sono
stati raddoppiati per tutti gli altri vigili rimasti a Lucca. Nel pomerihggio
di ieri sono arrivate al Comitato provinciale lucchese della Croce Rossa
disposizioni per una partenza immediata dei volontari e del nucleo cucina
regionale gestito dallo stesso Comitato. Oltre alla cucina, il Comitato
centrale della Croce Rossa italiana ha chiesto l'invio di 4 unità cinofile del
comitato locale di Bagni di Lucca, alle quali si aggiungono i volontari del
Comitato di Viareggio. IL «NUCLEO cucina regionale», gestito dai volontari di
tutta la provincia, è in grado di fornire 1.200 pasti l'ora ed è dotato di una
tensostruttura, nella quale è possibile dare da mangiare a 400 persone
contemporaneamente. In tutto sono una ventina i volontari della Croce rossa che
sono partiti ieri sera dai Comitati locali di Lucca, Viareggio e Bagni di
Lucca, per prestare soccorso alle popolazioni colpite dal sisma che si è
verificato in Abruzzo. Intanto dalle prime ore di ieri mattina è stata attiva
la sala operativa della Protezione civile della Provincia, che per tutta la
giornata ha operato in stretto contatto con la Regione, con la Prefettura, con
il Comune capoluogo, con gli altri enti e il volontariato. «La nostra
Protezione civile ha spiegato l'assessore provinciale Emiliano Favilla sta
gestendo la disponibilità di personale, sia degli enti come del volontariato, e
dei mezzi da inviare, qualora ve ne sia la necessità, nelle zone colpite dal
sisma. Si sta approntando inoltre un elenco dei tecnici sia della Provincia di
Lucca, che di altri enti locali eventualmente attivabili per essere mandati in
Abruzzo, mentre, di concerto con la centrale operativa del 118, si sta
effettuando un censimento di medici e infermieri, disponibili a intervenire
nelle zone terremotate». Il presidente della Provincia Stefano Baccelli ha
inviato subito un telegramma al presidente della Regione Abruzzo Giovanni
Chiodi e al presidente della Provincia dell'Aquila Stefania Pezzopane. Baccelli
manifesta «la solidarietà e la vicinanza dell'amministrazione e dei cittadini
della provincia di Lucca» per il tragico evento che ha colpito il territorio
abruzzese. Il presidente della Provincia ha rinnovato, inoltre, nell'ambito del
coordinamento varato dalla Regione Toscana per il dopo-sisma, la disponibilità
dell'ente a mettere a disposizione uomini e mezzi utili a affrontare le
emergenze e le operazioni di soccorso. Analoghi teklegrammi e disponibilità
anche dal sindaco di capannori Giorgio Del Ghingaro. E' SCATTATA anche la gara
di solidarietà per la raccolta di fondi a favore dei terremotati. La Prociv
Lucca ha subito istituito un centro di raccolta presso la propria sede della
protezione civile in via per Camaiore 4834 alla Cappella. Sono richiesti i
seguenti generi di prima necessità soltanto nuovi: coperte, sacchi a pelo,
cuscini, brande da campeggio, maglioni, giacconi impermeabili, indumenti intimi
per uomo, donna e bambini, indumenti per bambini, pantaloni da uomo e da donna,
generi alimentari a lunga conservazione quali: latte, latte in polvere per
bambini, scatolette di carne e tonno, pomodoro in scatola,biberon per neonati,
pasta, riso, pannolini per neonati. I materiali raccolti saranno trasferiti
direttamente dai volontari Prociv nelle zone colpite dal terremoto e consegnati
alla popolazione. «E' possibile versare anche denaro finalizzato all'acquisto
di generi di prima necessità aggiungono alla prociv attraverso il conto
corrente numero 93698900 intestato alla Prociv Lucca, con causale pro
terremotati Abruzzo o sul conto corrente bancario «Banca Prossima», conto
corrente numero 6278 intestato a Prociv Lucca, iban: ITL033590160
01100000006278 con la stessa causale». Paolo Mandoli
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( da "Corriere della Sera"
del 07-04-2009)
Argomenti: Cina Usa
Corriere
della Sera sezione: Economia data: 07/04/2009 - pag: 31 La Banca centrale
europea accelera sul programma di prestiti alla Fed Il Fmi: paracadute euro per
salvare i Paesi dell'Est Il no Bce: i requisiti per la moneta unica non si
toccano Bini Smaghi: possibili interventi sul mercato dei cambi MILANO Usare l'euro come paracadute per evitare il collasso dei
Paesi del centro e dell'est Europa più esposti alla crisi finanziaria mondiale.
La proposta è contenuta in un rapporto confidenziale, rivelato ieri dal
Financial Times, che è stato preparato circa un mese fa dal Fondo monetario
internazionale con l'obiettivo di servire da base per un piano d'azione
concordato con la Banca Mondiale e la Banca Europea per la Ricostruzione e lo
Sviluppo (Bers). Ma il piano per «euroizzare» le economie dei paesi dell'Est
più a rischio (così lo hanno definito esponenti dello stesso Fmi) si è per ora
scontrato con la netta opposizione sia della Banca centrale europea sia di
diverse nazionali dell'Unione, sia all'interno (in primo luogo la Germania) sia
all'esterno della zona euro. E non è difficile capire il perché. Il piano
prevede che sia concesso ai paesi in difficoltà din adottare subito l'euro al
posto della propria moneta, tanto da diventare «quasi» membri dell'euro pur
senza entrare a pieno titolo nell'euro-zona composta dalle 16 nazioni che
attualmente utilizzano la valuta comunitaria. Di contro, visto che non ne hanno
i requisiti, dovrebbero essere «allentati» i criteri per aderire alla divisa
unica. «I requisiti per l'euro sono quelli sanciti dal Trattato e non possono
essere cambiati», ha ribadito ieri la Bce. Il documento dell'Fmi parte dalla
convinzione che le economie emergenti del continente rischino il collasso se
non si metterà subito mano a un piano di salvataggio «complessivo», e che il
loro crollo produca inevitabilmente effetti gravi sulle stesse economie della
zona euro. In particolare, il Fondo indica i casi di Lettonia e Ucraina (che
hanno già fatti ricorso a crediti d'emergenza dell'Fmi), dell'Ungheria, della
Romania (prossima a chiedere l'intervento del Fondo) ma anche di nazioni come
la Polonia, la cui situazione finanziaria sta deteriorandosi rapidamente. Con
il prosciugarsi del credito, i buchi legati ai titoli tossici che sono nei
portafogli di molte banche locali (spesso filiali di banche dell'Europa
occidentale), la perdita di valore delle monete locali e la gelata dell'intera
economia, gli «emergenti » d'Europa si trovano con 413 miliardi di dollari di
debito estero in scadenza nel 2009 e con la necessità di finanziare anche 84
miliardi di dollari di deficit delle partite correnti. Tutto questo senza
disporre delle risorse sufficienti, e con un'erosione delle loro valute che non
fa che ampliare la voragine. Anzi, con tutta probabilità Ucraina, Lettonia non
riusciranno neppure ad applicare le ricette economiche anti-crisi dettate dal
Fondo monetario come condizione per concedere credito. Il rapporto dell'Fmi
stima che l'Europa centro-orientale (compresa la Turchia) si troverà quest'anno
con un «gap finanziario» di 123 miliardi di dollari e 63 miliardi il prossimo.
Quel che è certo è che il documento del Fondo s'inserisce in una fase di
revisione degli equilibri dollaro-centrici fissati a Bretton Wood 55 anni fa.
Lo stesso G20 di Londra ha segnato un passo decisivo in questi senso, con
un'attribuzione al Fondo di nuove risorse (oltre mille miliardi di dollari) per
alimentare la disponibilità di «diritti speciali di prelievo », cioè la
«moneta» dell'Fmi composta da un paniere che oltre alla
valuta Usa comprende euro,
sterlina e yen. Proprio nella direzione di una «divisa globale», del resto,
punta apertamente la Cina.
Ad alimentare il confronto contribuisce ovviamente la crisi attuale. Ieri
Lorenzo Bini Smaghi, esponente del board della Bce, ha ammesso la situazione di
instabilità sul mercato dei cambi, legata in parte anche alla necessità
di finanziarsi in dollari che hanno gli Usa. Il che ha
portato molte istituzioni a convertire euro in valuta americana attraverso swap
in divisa estera. Bini Smaghi è arrivato a prefigurare un intervento diretto
della Bce sul mercato dei cambi. E sulla crisi è tornato ieri a parlare anche
il governatore della Banca d'Italia Mario Draghi, presidente del Financial
Stability Board, che una volta di più ha sottolineato l'esigenza che le banche
tornino a erogare credito. Giancarlo Radice
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(
da "Corriere della Sera"
del 07-04-2009)
Argomenti: Cina Usa
Corriere della Sera sezione: Economia data: 07/04/2009 - pag: 31 Mario Monti «Un patto per l'economia di mercato» MILANO «Se l'economia mondiale è in crisi, l'economia di mercato è in una crisi ancora maggiore», sostiene Mario Monti ( nella foto) in un intervento sul Financial Times. E il «test chiave» dipenderà >dalla
capacità di governare le crescenti disuguaglianze causate dalla globalizzazione
senza controllo e aggravate dalla crisi. Anche l'Europa rischia una battuta
d'arresto, perciò Monti propone un «patto strategico»: un rinnovato e
vincolante impegno a perseguire il mercato unico, accanto a un parziale avvio
di coordinamento delle politiche fiscali, se non a una vera armonizzazione.
( da
"Resto del Carlino, Il
(Bologna)" del 07-04-2009)
Argomenti: Cina Usa
BOLOGNA PRIMO
PIANO pag. 7 A BOLOGNA, centro della Protezione civile
regionale, la macchina di... A BOLOGNA, centro della Protezione civile
regionale, la macchina di aiuti per il terremoto in Abruzzo si è messa in moto
nella nottata di ieri in stretta sinergia tra il direttore Demetrio Egidi e i
vigili del fuoco, coordinati dal neo direttore per l'Emilia-Romagna Domenico
Riccio. In piena notte, quando le notizie che arrivavano da L'Aquila
disegnavano un quadro di estrema gravità che andava aumentando col passare dei
minuti, è stata mobilitata la prima colonna dei vigili del fuoco, partita dalla
caserma della Dozza e da altre città e composta da 4 sezioni di servizio
tecnico urgente con altrettante squadre composte da una ventina di uomini
particolarmente addestrati per la ricerca di persone sotto le macerie. Alle 4
la colonna ha imboccato l'A14 diretta a sud. Una seconda colonna di una ventina
di mezzi (parte dei quali dal Friuli) si è mossa attorno alle 13. POCO DOPO le
sette di ieri Egidi stava già programmando con l'assessore regionale Mario
Luigi Bruschini, sulla base delle richieste di Guido Bertolaso che aveva
parlato al telefono col governatore Vasco Errani, la composizione dei soccorsi.
«Il piano di emergenza è scattato immediatamente spiega Egidi, interrotto da
continue telefonate dal centro nazionale della Protezione civile . Ho dato
disposizione di allestire una task force in grado di essere immediatamente
operativa già stasera (ieri; ndr), allertando il centro logistico di via
Agucchi, quelli di Parma, Tresigallo e Rimini. Attorno alle 14, a scaglioni,
sono partiti 30 mezzi con 115 uomini tra Protezione civile, volontari (anche
alpini in congedo) e personale medico. Ci siamo compattati con una colonna di
mezzi partiti da Rimini che trasportavano tra l'altro una grande cucina da
campo». I soccorsi coordinati da Egidi sono arrivati in serata a San Demetrio
ne' Vestini, un paese montano di 1.600 anime a sud dell'Aquila. «Opereremo da
questo centro operativo che ci ha assegnato la Protezione civile nazionale
spiega Egidi con tutte le nostre strutture: due grandi camper, altrettanti
fuoristrada e un grande camion oltre a mezzi per il trasporto di 90 tende,
dieci delle quali per il personale di soccorso. Naturalmente abbiamo tutta
l'attrezzatura e la logistica, impianti igienici composti da mini container con
bagno, doccia e lavandino». La colonna comprende anche due potentissimi gruppi
elettrogeni, una tensostruttura per la mensa, una cucina in grado di fornire
7/800 pasti per ogni turno, coperte e generi di conforto. «Problemi di
autonomia? Siamo autosufficienti per 7 giorni in fatto di acqua e cibo dice
Egidi . Quando siamo arrivati a San Demetrio dopo aver lasciato l'A14 a Roseto
degli Abruzzi per imboccare la A24 per Bussi, e quindi la statale 80, i nostri
uomini hanno lavorato per allestire la tendopoli che permetterà di ospitare
circa 500 sfollati. C'erano molte case distrutte». DELLA colonna fa parte anche
un modulo per le telecomunicazioni, che funziona anche come ponte radio,
fondamentale soprattutto nei primi giorni dopo il sisma. «Ogni uomo ha un
radiotelefono sulla nostra frequenza e un cellulare». Tra i 115 uomini c'è una
postazione medica avanzata, un pronto soccorso mobile come spiega il direttore
generale dell'azienda Usl di Bologna, Francesco Ripa di Meana. «Due mezzi in
grado di operare anche in territori inaccessibili e un'ambulanza con due medici
specializzati in medicina d'urgenza e formati per affrontare la maxi emergenze
spiega Ripa di Meana e cinque infermieri». I medici sono Stefano Badiali e
Andrea Orlandini del 118, coadiuvati dagli infermieri Oscar Dell'Arciprete,
Antonio Biafora, Stefano Mainetti, Danilo Righi e Maurizio Pirina. E in
appoggio alla Regione Abruzzo per il rilevamento dei danni sono arrivati con la
colonna di Egidi anche ingegneri e geologi: Gerardo Bartolini, Giancarlo
Rivelli, Antonio Sasso, Marta Tomidei, Raffaele Brumaldi e Giuseppe De
Laurentis. «Saranno preziosissimi grazie anche alla loro esperienza sismica.
Come abbiamo visto nel Molise del 2002 che ci ha visto impegnati dall'1 al 9
novembre» conclude Egidi. Il cuore dei bolognesi si è mobilitato anche per
donare sangue. In molti si sono presentati ai centri Avis che ha provveduto a
raccogliere le scorte. Se ci sarà ancora bisogno, specie di gruppi sanguigni
particolari, l'Avis informerà i cittadini. E in serata un bimotore
dell'aeronautica militare è partito dal Marconi con flaconi di plasma diretto
all'Aquila. Marco Tavasani
( da
"Resto del Carlino, Il
(Bologna)" del 07-04-2009)
Argomenti: Cina Usa
BOLOGNA PRIMO
PIANO pag. 7 I VERTICI della Camst, cooperativa colosso della ristorazione, contattati dalla Protezione civile na... I VERTICI della Camst,
cooperativa colosso della ristorazione, contattati dalla Protezione civile
nazionale con la richiesta di cibi caldi per i territori dell'Abruzzo, non
avendo in quelle zone stabilimenti, hanno comunicato di poter fornire fino a
15mila pasti al giorno con menù freddo (insalata di riso o insalata di pasta,
salume o formaggio, frutta, pane). O pasti confezionati che possono essere
consumati anche dopo 20 giorni. Anche la Granarolo si è messa a disposizione
della Protezione civile per offrire latte e altri alimenti ai convogli in
partenza per l'Abruzzo.
( da
"Resto del Carlino, Il
(Rovigo)" del 07-04-2009)
Argomenti: Cina Usa
ROVIGO PRIMO
PIANO pag. 3 Ieri la partenza di cento volontari DAL POLESINE IL VIA ALLA
COLONNA MOBILE NEL PRIMO POMERIGGIO di ieri è partito il
gruppo della Protezione Civile di Occhiobello, con la colonna mobile regionale.
La squadra della protezione civile comunale di Occhiobello, appartenente al
distretto Ro 06, è composta da otto volontari è partita ed altrettanti
partiranno oggi. La Protezione civile di Occhiobello, oltre a essere impiegata
nell'assistenza alla popolazione, metterà a disposizione torri faro e un
gruppo elettrogeno, le operazioni del gruppo sono state coordinate dalla
Provincia e dall'assessorato alla Protezione civile del comune di Occhiobello.
«Il gruppo comunale spiega l'assessore alla Protezione Civile, Davide Diegoli è
stato allertato già nelle prime ore del mattino, abbiamo tenuto stretti
contatti con il coordinamento provinciale e regionale. I volontari si sono
organizzati subito in una prima squadra, a cui farà seguita un'altra,
rimarranno circa una settimana, per dare il necessario supporto alla
popolazione abruzzese». L'allerta terremoto in Abruzzo ha attivato anche il
gruppo della protezione civile Eridano', comprensivo dei comuni di Polesella,
Bosaro, Crespino, Guarda Veneta e Pontecchio Polesine, del distretto
provinciale RO 04. Questi raggiungeranno il capoluogo abruzzese, con autocarri,
torri faro e generatori di corrente, giunti al campo base riceveranno anch'essi
le direttive del coordinamento nazionale della Protezione Civile, presente ad
Aquila. Il coordinatore del gruppo di protezione civile Eridano, Prudenziato,
racconta come «una prima squadra raggiungerà subito i territorio colpiti dal
terremoto, mentre nella serata i gruppi della protezione civile del distretto
RO 04, si troveranno per un incontro congiunto finalizzato a delineare ed
organizzare altre squadre». Mario Tosatti
( da
"Gazzetta di Parma
(abbonati)" del 07-04-2009)
Argomenti: Cina Usa
PRIMO PIANO
07-04-2009 EMERGENZA UMANITARIA LA PROTEZIONE CIVILE: LA PRIMA URGENZA E'
QUELLA DI MONTARE LE TENDE PER I SENZATETTO Parma «adotta» un paese In 150 a
Villa Sant'Angelo I nostri uomini concentrati nel piccolo centro distrutto dal
sisma Il campo base tra gli sfollati. Il prefetto Scarpis: «Massima
coordinazione» Pierluigi Dallapina II Chi ha maturato una certa esperienza sui
terremoti non ha paura a fare previsioni. «Sarà un'emergenza molto lunga, che
superata la fase acuta avrà una coda non inferiore ai cinque o sei mesi»,
afferma Gabriele Ferrari, assessore provinciale alla Protezione civile, durante
la prima riunione del Coordinamento sul sisma in Abruzzo, convocata ieri
pomeriggio in Provincia. Le scosse che hanno distrutto L'Aquila e i comuni
vicini vedono Parma in prima linea nel garantire sostegno alle popolazioni
colpite grazie all'invio di circa 150 persone fra vigili del fuoco, volontari della Protezione civile, della Croce rossa e
dell'Anpas, la rete provinciale dell'Assistenza pubblica, Caritas. In termini
di uomini e mezzi il contributo maggiore arriva dalla Protezione civile, come
ha ricordato l'assessore comunale Fabio Fecci. Già ieri mattina all'alba si è
messo in moto verso l'Abruzzo un convoglio formato da una cinquantina di
persone, specializzate nei servizi di cucina e logistica, che si sono
unite alla colonna mobile dell'Emilia Romagna. Assegnati dapprima a San
Demetrio ne' Vestini, sono stati dirottati sul piccolo centro di Villa
Sant'Angelo. «In questa fase dobbiamo ripristinare le condizioni accettabili di
vita montando campi per sfollati», anticipa Giampaolo Zucchi, vicepresidente
del comitato provinciale della Protezione civile. Questa notte si sono messi in
marcia altri 30 volontari della Protezione civile specializzati nella ricerca
persone. Altre 50 persone dotate di presidi medici avanzati (pronto soccorso
mobile), sono state inviate dall'Anpas, mentre la Cri ha messo a disposizione
una dozzina di uomini. A questi si aggiungono i nove vigili del fuoco e i
quattro mezzi partiti ieri alle cinque di mattina. «Abbiamo persone e
attrezzature adeguate per gestire simili emergenze», garantisce il presidente
Vincenzo Bernazzoli, mentre il prefetto Paolo Scarpis, rientrato da Roma,
invita alla collaborazione: «Evitiamo ogni fuga in avanti che possa
pregiudicare l'efficienza dei soccorsi».
( da
"Nazione, La (La Spezia)"
del 07-04-2009)
Argomenti: Cina Usa
PRIMO PIANO
pag. 2 150 persone della colonna della Protezione Civile
ligure sono partite dalla Spezia. Ieri notte erano... 150 persone della colonna
della Protezione Civile ligure sono partite dalla Spezia. Ieri notte erano al
lavoro per aiutare 250 terremotati.
( da
"Corriere della Sera"
del 07-04-2009)
Argomenti: Cina Usa
Corriere
della Sera sezione: Cronaca di Roma data: 07/04/2009 - pag: 4 Nella sala operativa Il responsabile della Protezione civile
Pucci: quanti abruzzesi a Roma Il problema? Le comunicazioni Le «divisioni»
della Protezione civile laziale sono partite all'alba: 400 volontari con mezzi
fuoristrada, pick-up, cinque grandi scavatrici e dieci bobcat (mezzi di scavo
più piccoli), oltre tre associazioni cinofile, con cani addestrati.
Possono contare anche su pick-up, gruppi elettrogeni e torri faro per
l'illuminazione notturna che hanno tenuto accese anche durante tutta questa
seconda notte di lavoro. Ancora: cinquanta grandi tende per i servizi, con
cucine da campo capaci di preparare 1.500 pasti l'ora. Un esercito della
salvezza che Maurizio Pucci, direttore della Protezione civile regionale del
Lazio e rappresentante delle regioni nel Comitato operativo nazionale (ovvero
coordinatore dei soccorsi tra le varie regioni italiane) ha organizzato in
pochissimo tempo. «L'allarme è stato alle 3.40, alle quattro ero già qui», ove
per qui si intende via Vitorchiano, sulla Flaminia, dove è il dipartimento
nazionale della Protezione civile. E la «situazione si è presentata subito
drammatica - racconta - anche per la mancanza di comunicazioni, perché erano
saltati una serie di collegamenti». Il primo intervento? «La chiusura
dell'autostrada - risponde Maurizio Pucci - Avevamo avuto i resoconti della
società Autostrade che dovevano controllare alcuni viadotti: abbiamo così messo
in campo immediatamente la polizia stradale». Anche oggi, così come durante la
notte appena trascorsa, le luci sono rimaste costantemente accese in via
Vitorchiano: le necessità di intervento vanno seguite minuto per minuto, nulla
viene lasciato al caso, gli imprevisti possono sempre succedere. Le telefonate?
«Le prime dieci non appena avvertita anche qui a Roma la scossa, sono state
tutti di romani - racconta - che mi chiedevano che dovevano fare: uscire o
restare in casa?» Poi «ho improvvisamente scoperto quanta gente ha parenti,
amici o è originaria di L'Aquila o dell'Abruzzo: sono state centinaia e
centinaia le telefonate di persone che mi chiedevano notizie di persone delle
quali non potevamo sapere ancora nulla, che volevano conoscere come stavano le
cose. Alcune veramente commoventi: abbiamo fatto tutto il possibile anche per
fronteggiare questa emergenza più 'romana'». E il racconto prosegue con
l'avanzare dell'alba e della giornata, quando sono iniziati i resoconti dei
primi volontari arrivati: «Al chiarore del giorno - prosegue il direttore della
Protezione civile - la situazione si è andata delineando sempre più tragica: i
primi volontari arrivati hanno effettivamente iniziato a scavare con le mani,
per soccorrere le persone e rispondere alle prime grida di aiuto». E se erano
più consolanti le notizie che arrivavano dai comuni laziali più vicini al
sisma, come Rieti, sempre più drammatiche quelle dei paesi più piccoli oltre
l'Aquila «i più pesantemente colpiti». Le principali richieste da fronteggiare
subito sono state quelle di organizzare tutto per chi è rimasto senza casa:
organizzare pasti e sonno: «Una corsa contro il tempo». Un'organizzazione
perfetta? «C'è sempre bisogno di aggiustamenti - conclude - Ma da tre anni
stiamo lavorando sodo perché la Protezione civile sia una cosa seria ». Lilli
Garrone Maurizio Pucci Direttore della Protezione civile
( da
"Unita, L'"
del 07-04-2009)
Argomenti: Cina Usa
La scure del governo sulla Protezione civile: -18% nel 2009 Tagli
ancora più forti previsti per i prossimi anni (-30% nel 2011) Bertolaso
annunciò le dimissioni, ma ci ripensò. Francescato: servono almeno i fondi
destinati dal Cipe al ponte sullo Stretto SIMONE COLLINI Sempre minori sono le
somme utilizzabili per gli interventi di previsione, prevenzione e gestione
delle emergenze che potranno verificarsi in futuro». La frase è scritta in
neretto in un documento depositato a Palazzo Chigi alla fine di gennaio.
Titolo: «Le risorse finanziarie assegnate al Dipartimento Nazionale della
Protezione Civile per l'anno 2009: un bilancio». E il bilancio, negativo, è
tutto in quel passaggio che denuncia il taglio dei fondi destinati a questo
organismo nel 2009, pari a quasi il 20%. Che arriverà poi, sempre rispetto al
2008, a -26,13% nel 2010 e -29,58% nel 2011. Guido Bertolaso, durante
un'audizione alla commissione Ambiente della Camera, aveva anche annunciato
(chiedendo prima che si spegnessero i microfoni) che si sarebbe dimesso.
Berlusconi si affrettò ad assicurare che i soldi sarebbero stati «trovati» e
non se ne fece nulla. Ora quel bilancio è possibile leggerlo sul sito web della
Protezione civile. Il governo ha assegnato al dipartimento poco più di un
miliardo e mezzo di euro, per la precisione 1.608.323.789. «L'importo assegnato
quest'anno da un lato risulta inferiore di 289.919.211 euro a quello attribuito
per l'anno 2008 (- 18,03%), dall'altro rimane quasi per intero vincolato per
legge per il pagamento di impegni di spesa riferiti ad emergenze del 2008 e di
anni precedenti (1.466.090.000 euro pari al 91,16%)». Nel documento si
evidenzia in particolare il calo del 27,63% (-54 milioni di euro) del
"Fondo per la protezione civile", che ha come «tipologia di spesa
particolarmente rilevante» quella che «concerne l'attività di previsione,
prevenzione e monitoraggio del territorio nazionale per i rischi naturali ed
antropici» attraverso centri funzionali e istituzioni scientifiche «per il
monitoraggio sismico e vulcanico del paese». E ovviamente, al primo posto viene
messo l'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia. Sul potenziamento di
questo istituto il governo, durante la discussione della Finanziaria, aveva
dato parere contrario. A ricordarlo è il deputato del Pdl Mario Pepe: «Mi
ricordo che dissi a Brunetta in Aula "i terremoti non si fermano davanti
alla Finanziaria"». L'opposizione evita la polemica in questa giornata, ma
il responsabile Ambiente del Pd Ermete Realacci, evocando il piano casa e la
possibilità di aumentare del 20% le cubature, fa comunque notare che la natura
sismica dell'Italia «richiederebbe la massima attenzione quando si costruisce,
che invece viene costantemente disattesa quando si dà il via libera alla
deregulation edilizia, alla cementificazione senza qualità, a costruzioni
lontane dagli standard antisismici indispensabili nel nostro paese». La
portavoce dei Verdi Grazia Francescato punta invece il dito sull'altro progetto
caro a Berlusconi: «Ci aspettiamo che quanto stanziato dal Cipe per il ponte
sullo Stretto di Messina, opera inutile e dannosa per l'ambiente, venga
destinato alla lotta al dissesto idrogeologico e alla messa in sicurezza degli
edifici dal rischio sismico». I conti e i rischi
( da
"Unita, L'"
del 07-04-2009)
Argomenti: Cina Usa
Missile
nordcoreano Scontro all'Onu sulle sanzioni UMBERTO DE GIOVANNANGELI Kim spacca
i Grandi. Il Consiglio di Sicurezza dell'Onu, dopo tre ore di acceso dibattito,
non ha trovato l'intesa sulle misure contro la Corea del Nord, nonostante la
durissima protesta di Usa, Giappone e Corea del Sud
(più i loro alleati) e Kim Jong-il strappa un altro punto a suo favore, dopo il
lancio del razzo di domenica. Anche se la messa in orbita del satellite
sperimentale sembra a tutti gli effetti non essere riuscito, il «caro leader»
ha dimostrato enormi progressi rispetto al flop di luglio 2006 (il razzo esplose
dopo 40 secondi), sotto l'aspetto tecnologico con il vettore sparato a oltre
tremila chilometri di distanza. SCHIAFFO A OBAMA «I vari Paesi condividono la
visione secondo cui l'azione nordcoreana ha gravi effetti su stabilità e
sicurezza della regione. Tuttavia, vi è una certa differenza su come affrontare
la situazione», ha rilevato il ministro degli Esteri giapponese, Hirofumi
Nakasone. Cina e Russia condividono i timori, ma
«appaiono caute», ha aggiunto diplomaticamente Nakasone, alle prese con una
giornata di colloqui con i suoi omologhi dei Paesi che occupano i seggi
permanenti (e con diritto di veto) del Consiglio di sicurezza: Usa, Russia, Cina, Francia e Regno Unito. Pechino e Mosca hanno da subito inviato
alla «moderazione» e alla «risposta appropriata» visto che si è trattato - così
almeno sembrerebbe - del lancio di un satellite. KIM ESULTA Insomma, Pyongyang
ha bloccato la prima onda d'urto, con il Giappone, d'intesa con Washington e
Seul, che invece puntava a nuove e pesanti sanzioni. In attesa che si
sblocchi lo stallo, con la ricerca di un compromesso, Tokyo ha preannunciato
che venerdì deciderà l'adozione di altre «linee guida» contro la Corea del
Nord, come detto dal capo di gabinetto, Takeo Kawamura. «È stata una chiara
violazione» delle precedenti risoluzioni del Consiglio, dichiara
l'ambasciatrice americana Susan Rice. Un'altra risoluzione «sarebbe la risposta
più appropriata per una violazione di questa gravità- ha aggiunto- serve una
chiara risposta dal Consiglio di Sicurezza». Risposta che al momento non è
arrivata. Spiazzando non solo Tokyo e Washington, ma anche Parigi, schierata
con la linea della fermezza. Prima della seduta del Consiglio, l'ambasciatore
francese all'Onu, Jean-Maurice Ripert, aveva sostenuto che l'obiettivo è di
mettere a punto «una risposta forte» alla «provocazione» e alla «minaccia»
nord-coreana, se possibile con «una condanna unanime». Le dichiarazioni della
Rice fanno seguito alla dura presa di posizione di Barack Obama. Il presidente
americano, informato del lancio mentre si trovava a Praga per il vertice Ue-Usa, aveva parlato di «provocazione» sottolineando che la
Corea del Nord con questa sfida «si è ulteriormente isolata dalla comunità
delle nazioni». L'episodio, aveva aggiunto Obama, ha messo in evidenza
l'importanza della lotta alla proliferazione nucleare e sollecita una «forte
risposta internazionale». Le sanzioni, in scadenza il 13 aprile, saranno
rinnovate per un anno, rispetto ai mesi attuali, prevedendo ad esempio - in
base alle indiscrezioni - l'abbassamento del limite per le rimesse dei coreani
filo-Nord che risiedono in Giappone. Poca roba, comunque, rispetto ai futuri
tavoli negoziali di Kim Jong-il. L'ambasciatore giapponese Yukio Takasu ha chiesto
«una risposta chiara, ferma e unita». «Grazie a Dio -ha detto- nulla è
precipitato sul Giappone, ma questo non cambia la situazione. È stato un chiaro
segno delle intenzioni della Corea del Nord e una minaccia per la pace e la
sicurezza, non solo del Giappone». La risposta ferma e unanime chiesta da Obama
non è arrivata. La sfida nordcoreana divide il mondo. Una divisione che si
manifesta nel Consiglio di Sicurezza dell'Onu: non c'è accordo su una
risoluzione.
( da
"Unita, L'"
del 07-04-2009)
Argomenti: Cina Usa
Kim spacca i
Grandi. Il Consiglio di Sicurezza dell'Onu, dopo tre ore di acceso dibattito,
non ha trovato l'intesa sulle misure contro la Corea del Nord, nonostante la
durissima protesta di Usa, Giappone e Corea del Sud
(più i loro alleati) e Kim Jong-il strappa un altro punto a suo favore, dopo il
lancio del razzo di domenica. Anche se la messa in orbita del satellite
sperimentale sembra a tutti gli effetti non essere riuscito, il «caro leader»
ha dimostrato enormi progressi rispetto al flop di luglio 2006 (il razzo
esplose dopo 40 secondi), sotto l'aspetto tecnologico con il vettore sparato a
oltre tremila chilometri di distanza. SCHIAFFO A OBAMA «I vari Paesi
condividono la visione secondo cui l'azione nordcoreana ha gravi effetti su
stabilità e sicurezza della regione. Tuttavia, vi è una certa differenza su
come affrontare la situazione», ha rilevato il ministro degli Esteri
giapponese, Hirofumi Nakasone. Cina e Russia
condividono i timori, ma «appaiono caute», ha aggiunto diplomaticamente
Nakasone, alle prese con una giornata di colloqui con i suoi omologhi dei Paesi
che occupano i seggi permanenti (e con diritto di veto) del Consiglio di
sicurezza: Usa, Russia, Cina, Francia e Regno Unito. Pechino e
Mosca hanno da subito inviato alla «moderazione» e alla «risposta appropriata»
visto che si è trattato - così almeno sembrerebbe - del lancio di un satellite.
KIM ESULTA Insomma, Pyongyang ha bloccato la prima onda d'urto, con il
Giappone, d'intesa con Washington e Seul, che invece puntava a nuove e
pesanti sanzioni. In attesa che si sblocchi lo stallo, con la ricerca di un
compromesso, Tokyo ha preannunciato che venerdì deciderà l'adozione di altre
«linee guida» contro la Corea del Nord, come detto dal capo di gabinetto, Takeo
Kawamura. «È stata una chiara violazione» delle precedenti risoluzioni del
Consiglio, dichiara l'ambasciatrice americana Susan Rice. Un'altra risoluzione
«sarebbe la risposta più appropriata per una violazione di questa gravità- ha
aggiunto- serve una chiara risposta dal Consiglio di Sicurezza». Risposta che
al momento non è arrivata. Spiazzando non solo Tokyo e Washington, ma anche
Parigi, schierata con la linea della fermezza. Prima della seduta del
Consiglio, l'ambasciatore francese all'Onu, Jean-Maurice Ripert, aveva
sostenuto che l'obiettivo è di mettere a punto «una risposta forte» alla
«provocazione» e alla «minaccia» nord-coreana, se possibile con «una condanna
unanime». Le dichiarazioni della Rice fanno seguito alla dura presa di
posizione di Barack Obama. Il presidente americano, informato del lancio mentre
si trovava a Praga per il vertice Ue-Usa, aveva
parlato di «provocazione» sottolineando che la Corea del Nord con questa sfida
«si è ulteriormente isolata dalla comunità delle nazioni». L'episodio, aveva
aggiunto Obama, ha messo in evidenza l'importanza della lotta alla
proliferazione nucleare e sollecita una «forte risposta internazionale». Le
sanzioni, in scadenza il 13 aprile, saranno rinnovate per un anno, rispetto ai
mesi attuali, prevedendo ad esempio - in base alle indiscrezioni -
l'abbassamento del limite per le rimesse dei coreani filo-Nord che risiedono in
Giappone. Poca roba, comunque, rispetto ai futuri tavoli negoziali di Kim Jong-il.
L'ambasciatore giapponese Yukio Takasu ha chiesto «una risposta chiara, ferma e
unita». «Grazie a Dio -ha detto- nulla è precipitato sul Giappone, ma questo
non cambia la situazione. È stato un chiaro segno delle intenzioni della Corea
del Nord e una minaccia per la pace e la sicurezza, non solo del Giappone».
( da
"Stampa, La"
del 07-04-2009)
Argomenti: Cina Usa
DOPO IL
LANCIO MISSILISTICO DA PARTE DI PYONGYANG I tecnici giapponesi al Pentagono:
«Vi siete sbagliati, il test ha avuto successo» Corea del Nord, schiaffo a
Hillary da Russia e Cina [FIRMA]MAURIZIO MOLINARI
CORRISPONDENTE DA NEW YORK Nessun accordo all'Onu sulla condanna del lancio
missilistico della Corea del Nord, mentre l'intelligence giapponese avverte il
Pentagono: «Il test ha avuto successo». Il tentativo dell'amministrazione Obama
di arrivare alla rapida approvazione di un documento del Consiglio di Sicurezza
si è infranto contro l'opposizione di Russia e Cina, sostenute da Vietnam e Libia. Il
segretario di Stato Hillary Clinton aveva contattato i colleghi di Russia, Cina, Giappone e Corea del Sud mediando
il testo di una risoluzione di condanna e l'ambasciatore Usa al Palazzo di Vetro, Susan Rice, lo
aveva redatto convinta di potercela fare a ottenere un voto favorevole sulla
base dell'acclarata violazione delle precedenti risoluzioni 1718 e 1695
che impediscono a Pyongyang di condurre test di armi di distruzione di massa.
Mosca e Pechino erano però di tutt'altra opinione. La tesi di Zhang Yesui,
ambasciatore cinese, è stata che «essendosi trattato di un test missilistico senza
testate militari» perché «relativo al lancio di un satellite», non poteva
esserci alcuna condanna. «La nostra posizione è che tutti i Paesi interessati
devono esimersi dal prendere iniziative che possono portare a un incremento
delle tensioni» ha aggiunto. I ripetuti interventi di Susan Rice sulla
«violazione avvenuta» sono serviti a poco e Hillary Clinton ha dovuto informare
Obama che non c'era accordo non solo sulla risoluzione ma neanche su una
dichiarazione da affidare alla presidenza di turno del Consiglio di Sicurezza.
Poiché i presidenti di Russia e Cina, Dmitry Medvedev
e Hu Jintao, a Londra avevano assicurato a Obama che vi sarebbe stata una
«reazione comune» all'eventuale lancio del missile nordcoreano, il Dipartimento
di Stato si è trovato a gestire uno stallo all'Onu che non si aspettava. Rice
comunque ha gettato acqua sul fuoco: «Non siamo delusi, siamo nel mezzo di un
processo diplomatico e serve tempo per comprendere le opinioni di tutti gli
attori di importanza critica». Ma i grattacapi coreani per l'amministrazione
Obama non finiscono qui. Se il passo falso all'Onu obbliga Hillary per la prima
volta a rincorrere Mosca e Pechino, dall'Estremo Oriente è arrivata un'altra
doccia fredda quando i tecnici militari hanno rivisto le analisi sul lancio di
Pyongyang arrivando alla conclusione che non sarebbe stato un «completo
fallimento», come in un primo momento si era pensato al Pentagono. Sono stati i
servizi di intelligence di Seul e Tokyo a verificare che il Taepodong II è
riuscito a viaggiare per 3500 km rispetto alla gittata massima di 1700 km
registrata da un simile lancio avvenuto nel 1998. Se a questo si aggiunge che
il Taepodong lanciato il 4 luglio 2006 non era riuscito neanche a decollare ed
era caduto in pezzi poco dopo aver acceso i motori, non è difficile comprendere
le preoccupazioni di Tokyo e Seul di fronte al «successo ottenuto» dai tecnici
balistici di Kim Jong Il. «Lo scopo fondamentale di questo test - ha dichiarato
una fonte di intelligence al magazine Time - era di aumentare la gittata del
Taepodong II. E' stato il test di un missile intercontinentale camuffato da
lanciatore di satellite. Da un punto di vista militare non si può dire che sia
stato un fallimento».
( da
"Libertà"
del 07-04-2009)
Argomenti: Cina Usa
Da Reggi
l'appoggio della Consulta Anci ai Comuni colpiti «Vorrei innanzitutto esprimere
la solidarietà, mia personale e della Consulta Anci per la Protezione civile
alle famiglie delle vittime ed a tutti i sindaci dei Comuni colpiti dal sisma
di questa notte». Lo ha dichiarato Roberto Reggi, sindaco del Comune di
Piacenza e coordinatore della Consulta dell'Anci. «Dalle notizie raccolte in
questa prima fase di rilevazione - ha ribadito Reggi - è emersa la necessità di
reperire urgentemente tecnici amministrativi, per il sostegno nella fase di
predisposizione dei prossimi interventi». «Come Consulta
per la Protezione Civile - aggiunge - ci mettiamo da subito a disposizione per
tutte quelle attività necessarie subito dopo la fase della primissima
emergenza, ovvero per quegli interventi che non riguardano direttamente la
protezione civile nazionale, ma che possono essere di sostegno per le
amministrazioni locali coinvolte. Per coordinare tutte queste attività
ci siamo dati appuntamento, giovedì a Roma all'Anci». «L'Associazione -
conclude Reggi - ha inoltre aperto un conto corrente denominato ANCI -
Emergenza Terremoto Abruzzò con le seguenti coordinate IBAN: IT 56 D 03226
03203 000500074907 per raccogliere fondi da destinare alle attività di
ricostruzione, secondo criteri che saranno decisi dal Consiglio Nazionale della
Associazione». Fin dalle prime ore di ieri mattina il presidente della Regione
Emilia Romagna Vasco Errani ha seguito l'evolversi dell'emergenza terremoto in
Abruzzo, insieme all'assessore regionale Marioluigi Bruschini e al direttore
dell'agenzia regionale di Protezione civile Demetrio Egidi, in costante
raccordo con Guido Bertolaso e col presidente dell'Abruzzo Gianni Chiodi. La
Protezione civile regionale sta inviando in Abruzzo una sezione della Colonna
mobile regionale destinata all'assistenza alla popolazione, due Posti medici
avanzati per il soccorso sanitario in collaborazione con il 118, una task force
logistica di pronto intervento, due moduli cucine che garantiscono 400 pasti
turno, una squadra di geometri e ingegneri volontari specializzati nella
rilevazione dell'agibilità degli edifici. È stata altresì allertata una
struttura mobile protetta per anziani non autosufficienti; per un totale di 120
tra volontari, funzionari e tecnici di Protezione civile che ieri notte sono
arrivati all'Aquila. Prosegue, nel frattempo, il monitoraggio dell'evento sul
territorio dell'Emilia-Romagna, che al momento non ha evidenziato danni
significativi secondo le verifiche effettuate congiuntamente dalle strutture
tecniche della Regione, delle Province e dei Vigili del fuoco. 07/04/2009
( da
"Giornale.it, Il"
del 07-04-2009)
Argomenti: Cina Usa
Per una volta
l'Italia ha stupito in bene reagendo alla tragedia dell'Abruzzo: anzichè
dividersi in polemiche sterili, il Paese si è unito. I soccorsi sono stati
rapidi, la solidarietà della gente comune commovente, la reazione dei partiti
finalmente responsabile. Ho apprezzato molto l'intervento di Franceschini in
Parlamento che, senza se e senza ma, ha offerto il proprio sostegno a
Berlusconi che, senza se e senza ma, l'ha accettato. Bene, con qualche
ulteriore riflessione: 1) Ora si tratta di continuare su questa strada,
scongiurando il rischio, molto alto, che passata l'emozione, prevalgano antiche
e cattive abitudini ovvero che i fondi stanziati per la ricostruzione non
arrivino mai, o solo in parte, a chi ne ha davvero bisogno. 2) Questa tragedia
conferma, purtroppo, la mancanza di una cultura della prevenzione nel nostro
Paese. In una zona a forte sismico troppi edifici non sono stati messi a norma
e questo spiega perchè a crollare non sono state solo case vecchie ma anche
edifici recenti. 3) Nonostante il cordoglio, qualcuno non si è trattenuto
dall'insinuare qualche polemica. Per un certo mondo, il solito (ovvero il
popolo di Grillo, Travaglio, Di Pietro), il terremoto si poteva prevedere e
considera Giuliani, l'esperto che sostiene di averlo annunciato, un incompreso
da difendere. Peccato che la sua previsione fosse imprecisa: aveva previsto il
sisma per il 29 marzo a Sulmona. Immaginiamo che le autorità gli avessero
prestato ascolto: migliaia di persone sarebbero state evacuate, poi il 30 o il
31 marzo fatte rientrare a casa. L'Aquila e i paesi circostanti non sarebbero
stati risparmiati dalla scossa che ha colpito il 6 aprile, con epicentro il
comune di Catipignano. Ieri ho partecipato a una trasmissione radiofonica in
Francia su Rtl e uno dei più famosi sismologi francesi - dunaue senza alcun
legame con il governo italiano - ha confermato che è impossibile prevedere i
terremoti. La polemica non dovrebbe nemmeno iniziare, ma temo che di Giuliani
sentiremo parlare a lungo. Sui blog di Grillo è Di Pietro tira già una certa
aria.. sì, diventerà un eroe, un perseguitato, un nuovo simbolo di un'Italia
confusamente arrabbiata e facilmente manipolabile. O sbaglio? Scritto in
comunicazione, pdl, politica, partito democratico, spin, Italia, società,
manipolazione, giornalismo Non commentato » (Nessun voto) Loading ... Il Blog
di Marcello Foa © 2009 Feed RSS Articoli Feed RSS Commenti Invia questo
articolo a un amico 05Apr 09 Obama è il nuovo Gorbaciov? Ammettiamolo: questo
viaggio in Europa e Turchia sancisce un grande successo di immagine per Obama.
La stampa lo ha esaltato e non capita mai che un presidente, all'estero, venga
accolto da folle in delirio. O meglio: succedeva a Gorbaciov ai tempi della
perestroika. Obama in Germania ha parlato a un'assemblea di cittadini adoranti
e i sondaggi rivelano che, se si candidasse alle elezioni politiche di fine
settembre, batterebbe agevolmente Angela Merkel. Come Gorbaciov ha sposato una
donna dal carattere forte, carismatico e capace di rompere gli schemi. La sua
straripante popolarità dimostra che gli Usa, quando
usano i toni giusti, possono essere ancora amati nel mondo e dunque che
l'antiamericanismo non era viscerale, né irreversibile, ma limitato agli
eccessi dell'era Bush. Infatti le proteste di strada non erano rivolte contro
di lui. L'analogia con Gorbaciov, però, rischia di essere anche politica,
sebbene non altrettanto drammatica nell'esito finale. L'esperienza del profeta
della glasnost si concluse con il crollo dell'Urss, quella del primo presidente
afroamericano difficilmente terminerà con l'implosione degli Stati Uniti. Ma
proprio questo primo viaggio ha svelato al mondo un'altra America, meno sicura
di sé, improvvisamente umile, a tratti quasi implorante. Quella di un tempo era
abituata a imporre i compromessi, quella di oggi dà l'impressione di subirli.
Il G20 è stato salutato come un grande successo, ma Washington non ha ottenuto
l'impegno di tutti i Paesi a varare una maxi-manovra di stimolo. Dal vertice
della Nato si aspettava un impegno ampio e coordinato da parte degli alleati
per l'invio duraturo di nuove truppe in Afghanistan, ha ottenuto lo spiegamento
di 5mila uomini limitato alle elezioni presidenziali. Eppure nelle scorse
settimane aveva esercitato pressioni fortissime per piegare le resistenze degli
europei. Inutilmente: per la prima volta il Vecchio Continente può dire no,
senza temere lacerazionie tanto meno ritorsioni. La Ue è diventata
improvvisamente forte? No, è quella di sempre caotica, litigiosa, multicefala.
Semmai è l'America a essere divenuta debole. Obama ha avuto l'onestà
intellettuale di ammetterlo: «Siamo stati noi a provocare la crisi
finanziaria», da cui, però, gli Stati Uniti non possono uscire da soli. Ha
bisogno degli altri, come ben sappiamo. E allora Obama è costretto ad assumere
un registro inconsueto per un capo della Casa Bianca: quello del mediatore,
dell'amico bonario, del leader che parla poco e ascolta molto. Nei due vertici
- G20 e Nato - ha dovuto ritagliarsi un ruolo di negoziatore, di pacificatore.
La sua è un'America che tende la mano e riscopre il consenso. Con un dubbio:
Obama sta gestendo un periodo di difficoltà transitoria in attesa di riprendere
il ruolo di superpotenza o, come Gorbaciov, verrà ricordato come il gestore di
un grande Paese che declina tra gli applausi del mondo? Scritto in era obama,
crisi, europa, globalizzazione, gli usa e il mondo, germania, francia Commenti
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di Marcello Foa © 2009 Feed RSS Articoli Feed RSS Commenti Invia questo
articolo a un amico 03Apr 09 Dal G20 pochi fatti, molto ottimismo. Basterà? La
Merkel ha parlato di un compromesso storico, Obama ieri era raggiante; tutti i
leader hanno salutato con enfasi i risultati del G20. Ed è normale che sia
così: tentano di infondere fiducia e speranza, nel tentativo, perlomeno, di
sbloccare i consumi. E le Borse hanno risposto. Tuttavia analizzando i
contenuti ci si accorge che, come previsto, il G20 ha portato poche novità.
L'unica è l'aumento dei fondi a disposizione del Fmi: erano previsti 500
miliardi, saranno 750. per il resto: - hanno annunciato che intendono
regolamentare gli hedge funds e le agenzie di rating. Bene, ma le norme devono
essere ancora stabilite e il dibattito rischia di essere lungo. - secondo Brown
"non ci saranno più i bonus per i manager che fanno fallire le
società". Era ora, ma più che altro è un auspicio condiviso, perchè ogni
Paese, com'è ovvio, deciderà autonomamente se e come realizzarlo. - hanno
dichiarato di aver posto le fondamenta per "ripulire i bilanci delle
banche dagli asset tossici", ma anche questa è una dichiarazione
d'intenti. In realtà, i Paesi continuano a procedere in ordine sparso e un
codice comune appare ancora lontano. L'economista Giorgio Barba Navaretti ( vedi
l' intervista uscita sul Giornale) rileva due punti innovativi: l'impegno a far
ripartire il commercio mondiale e l'ammissione che la
crescita non potrà più dipendere solo dagli Usa, ma da quello che definisce "un traino globale", in
cui i Paesi come Cina,
India, Brasile avranno un ruolo sempre più importante. Ma questo avrà effetto
nel lungo periodo: a breve è improbabile che queste economia possano generare
una domanda interna molto forte. Complessivamente il G20 è stato
insoddisfacente su due punti: - il pacchetto da 1100 miliardi non serve a
rilanciare l'economia mondiale - il problema più urgente, quello di una riforma
strutturale del sistema finanziario mondiale è irrisolto. Intanto proprio ieri
gli Stati Uniti hanno allentato il mark-to-market ovvero la norma che obbligava
le banche a valutare ogni giorno il prezzo di mercato dei prodotti finanziari e
siccome molti di questi non hanno acquirenti le banche erano costrette a
iscrivere a bilancio perdite colossali. Ora invece potranno diluirle nel tempo,
nella speranza che in futuro i prodotti tossici valgano più di zero. Insomma ,
cambiano i parametri anzichè affrontare le cause del male. L'impressione è che
il G20 si servito soprattutto a spargere tanta cipria sulla crisi mondiale, nel
tentativo di cambiare la psicologia catastrofista dei mercati, infondendo
ottimismo, avvalorando l'impressione che la situazione sia sotto controllo. Il
tentativo in sè è comprensibile, ma basterà per risollevare l'economia globale?
Scritto in spin, era obama, banche, capitalismo, crisi, società, economia, gli
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02Apr 09 Che tristezza, la Cnn (e un certo giornalismo). Ieri pomeriggio decine
di migliaia di persone hanno preso d'assalto la City, spaccando vetrine delle
banche, accerchiando la Banca d'Inghilterra; ci sono stati tafferugli, feriti e
un morto. Ieri pomeriggio mi sono sintonizzato sulla Cnn: da sempre in questi
frangenti è la più rapida e la più completa; ma ieri sembrava stesse su un
altro pianeta. Mentre la protesta esplodeva, la Cnn ci ha parlato di Obama
dalla regina, del menu preparato dallo chef dei vip, dei preparativi della cena
del G20, ha mostrato fino alla nausea le immagini di Obama sorridente con
Medvedev e il presidente cinese Hu Jintao. E i disordini? Un collegamento di un
paio di minuti, come si trattasse di un fatto marginale. Le possibilità sono
due: o la Cnn ha commesso un grave errore giornalistico oppure ha volutamente
minimizzato i disordini di Londra. Propoendo per la seconda ipotesi e vi spiego
perchè: da quando negli Usa è esplosa la protesta
contro i bonus dei manager Aig, l'establishment finanziario e politico teme che
le proteste, per ora isolate, possano estendersi; dunque il messaggio che gli
spin doctor trasmettono ai media è di essere cauti, di non infiammare gli animi,
di minimizzare. E la Cnn si è adeguata, come se fosse una tv di regime. Da
notare che nessun media europeo ha fatto altrettanto, sebbene molti governi
siano assai preoccupati e abbiano inviato messaggi analoghi: tutti i mezzi
d'informazione, di destra e di sinistra, hanno dato spazio alle proteste,
giudicandole, giustamente, una notizia importante. Che tristezza, la Cnn e,
purtroppo, non è l'unico episodio negativo che riguarda la stampa americana che
negli ultimi anni ha assecondato senza critiche la guerra in Irak, ha censurato
inchieste su Madoff (è successo al Wall Street Journal), e per oltre un
decennio non ha analizzato, nè denunciato gli abusi e le storture della casta
finanziaria di Wall Street, di cui, anzi, era diventata il megafono. E questi
non sono che alcuni esempi. La stampa europea (e quella italiana) ha molti
difetti, ma per anni abbiamo considerato quella americana come un modello da
imitare. Ora non più. Il livellamento, è verso il basso e non è una buona
notizia per il giornalismo occidentale. Scritto in manipolazione, era obama,
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2009 Feed RSS Articoli Feed RSS Commenti Invia questo articolo a un amico 31Mar
09 G20, tanto rumore per poco. E l'America non fa più paura. Dunque, ci siamo.
Obama arriva oggi a Londra e domani vedrà i leader dei venti principali Paesi
industrializzati; ma questo vertice, ritenuto da tutti fondamentale, si
concluderà con ogni probabilità con pochi risultati concreti, che non è
difficile prevedere: un impegno generico a una nuova regolamentazione degli
hedge funds, misure contro i paradisi fiscali, nuovi fondi al Fmi. Le riforme
strutturali resteranno nel cassetto e lo strapotere della finanza sull'economia
reale non verrà rimesso in discussione: questo espone il mondo a nuovi choc.
Una delle novità più importanti riguarda il rapporto tra l'America e l'Europa.
Come ho scritto in un pezzo sul Giornale, l"'Europa ha deciso di non
seguire l'America sulla via del rilancio economico, perlomeno non secondo le
modalità statunitensi. Obama, in circa due mesi, ha approvato misure, che,
inclusi i salvataggi delle banche e delle industria in difficoltà, toccheranno
l'astronomica cifra di 4500 miliardi di dollari, pari quasi al 30% del Pil. E
per settimane l'amministrazione Obama, con il martellante sostegno della
stampa, ha tentato di convincere l'Unione europea ad uniformarsi agli Usa. Ma la cancelliera tedesca Merkel, spalleggiata da
Sarkozy, ha tenuto duro e ha vinto". I consiglieri della Casa Bianca hanno
annunciato che "Obama non insisterà con i leader dei venti Paesi più
importanti del pianeta sulla necessità di varare la prima, grande, coordinata
manovra mondiale. La bozza della risoluzione, trapelata su un giornale tedesco,
esprimerà un auspicio generico, senza alcun vincolo. Come dire: ognuno faccia
da sé". L'Europa ritiene più importante salvaguardare la solidità dei
conti pubblici e limitare i rischi di un'iperinflazione, l'America, invece, la
cui economia è basta al 75% sui consumi, deve far ripartire ad ogni costo
l'economia. Il viaggio confermerà la straordinaria popolarità di Obama, ma sarà
inconcludente anche su altri dossier, soprattutto sull'Afghanistan: fino a
poche settimane fa Washington pretendeva dagli europei l'invio di nuove truppe
al fianco dei marines, ma nella Ue questa eventualità è talmente impopolare da
indurre i governi a respingere le pressioni americance. E l'America è così
debole da abbozzare: al vertice della Nato la questione delle nuove truppe a
Kabul passerà sotto traccia. La mia impressione è che politicamente il viaggio
di Obama rischia di essere ricordato come il primo di un'America a cui il mondo
non riconosce più lo status di superpotenza. Perchè dire no aall'America oggi
si può, e non basta un presidente mediatico a ridare prestigio e credibiltà a
un Paese a cui il mondo, all'unanimità, rinfaccia la responsabilità della
crisi. Scritto in era obama, banche, capitalismo, crisi, economia, europa, gli
usa e il mondo, germania, democrazia, globalizzazione, francia Commenti ( 53 )
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un amico 28Mar 09 Nasce il Pdl, ma saprà darsi un'identità? Nasce il Pdl, bene.
E non è difficile prevedere che sarà vincente, perchè Berlusconi è la figura di
riferimento da oltre 15 anni e alla maggioranza degli italiani è assai gradira
e perchè i partiti conservatori, in Italia, ma non solo, affrontano la crisi
meglio di una sinistra moderata che, avendo fatto proprio il dogma liberista
(ricordate il libro di Giavazzi e Alesina?), ora appare meno credibile di un
centrodestra, dove nel corso degli anni non sono mancate le critiche allo
stapotere della finanza e alla deriva morale della società ( vedi Tremonti,
Bossi, certi esponenti di An). Tuttavia il Pdl corre lo stesso rischio del Pd,
che è fallito perchè non è riuscito a darsi una nuova identità ovvero non ha
saputo creare una sintesi innovativa tra i cattolici sociali e i post
comunisti. Al Pd, come già osservato su questo blog, manca il senso di
appartenenza. La domanda che mi pongo è la seguente: il popolo di Forza Italia
e, soprattutto, il popolo di An, che è più piccolo ma più coeso, saprà
riconoscersi nel Pdl? Ovvero: il nuovo partito sarà sentito come proprio dai
militanti? Avrà una coerenza ideologica, programmatica, sociale? Se la risposta
sarà negativa, non è difficile prevedere un aumento dei consensi a Lega e Udc,
che hanno già un profilo consolidato e sono facilmente riconoscibili dagli
elettori. Il successo del nuovo partito nel medio e lungo periodo si gioca
sull'identità. Che dovrà essere forte, autentica, condivisa. O sbaglio? Scritto
in politica, pdl, partito democratico, democrazia, Italia Commenti ( 70 ) » (4
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25Mar 09 Ma il mercato distorce la realtà? Soros dice di sì. Di questi tempi
abbiamo parlato molto di economia e mi spiace dover restare in tema, ma sono
rimasto colpito da questa affermazione di George Soros, l'ex speculatore che
affossò la lira e la sterlina negli anni Novanta e che ora è diventato un guru
economico-filosofico-filantropico. Con i mercati ha guadagnato miliardi e i
fondi Hedge da lui creati continuano a guadagnarne molti (pare). Eppure ieri
durante un incontro con il minostro del Tesoro Usa
Geithner ha pronunciato questa frase che ha scioccato l'America: "L'idea
che i mercati (finanziari) siano in grado di correggersi da soli si è
dimostrata falsa. I mercati, anzichè rispecchiare la realtà sottostante, la
distorgono sempre". La mia prima reazione è stata di stizza: ma come,
proprio lui fa queste considerazioni? Il personaggio non è certo coerente.. ma,
pensandoci bene, forse non ha tutti i torti. Mi spiego: io sono da sempre un
liberale e penso che l'economia di mercato abbia consentito di portare sulla
via del benessere intere nazioni. Ma ho l'impressione - anzi, la certezza - che
i mercati finanziari oggi non siano il risultato del normale incrocio tra
domanda e offerta. E questo a causa dei derivati e dei prodotti di ingegneria
finanziaria. Qualcuno sa dirmi l'utilità di questi strumenti? Nati a fin di
bene ovvero per permettere agli operatori e agli industriali di cautelarsi
contro rischi di cambio o sbalzi nelle quotazioni, sono diventati dei mostri
che con l'effetto leva consentono profitti o perdite inimmaginabili. Ma servono
all'economia reale? Consentono una miglior valutazione delle società quotate?
La risposta a queste domande è no: non servono a nulla se non a una certa
finanza. E l'effetto leva è così vertiginoso da distorgere molte valutazioni,
accentuando spasmodicamente i movimenti al rialzo o al ribasso di borse,
valute, materie prime, obbligazioni. Ricordate il petrolio? Su su fino a 150
dollari, poi già sotto i 40, il dollaro che passa da 1,25 a 1,45 in dieci
giorni e poi torna a 1,25. Tutto questo è innaturale e superfluo. E allora
perchè non limitarli o addirittura abolirli, progressivamente? I trader, certi
banchieri, gli speculatori hanno già fatto abbastanza danni. Che la festa finisca
e che il mercato torni ad essere il mercato, in un'ottica autenticamente
liberale. Domanda: Che Soros abbia ragione? Scritto in capitalismo, crisi,
banche, manipolazione, globalizzazione, economia, notizie nascoste Commenti (
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articolo a un amico 24Mar 09 Il piano Geithner? Un'altra beffa. I mercati
finanziari hanno reagito con entusiasmo al piano del ministro del Tesoro
americano Geithner e non è difficile capire perchè: non fa altro che prorogare
lo strapotere della casta finanziaria di Wall Street. Come hanno evidenziato
alcuni commentatori (segnalo al riguardo l'ottimo fondo di Luigi Zingales sul
Sole 24Ore), la manovra messa a punto dall'Amministrazione Obama si risolve in
uno straordinario regalo alle banche che hanno provocato il dissesto
finanziario, in un incentivo agli hedge funds che potranno indebitarsi a spese
del contribuente, e persino in un premio alle agenzie di rating che per
valutare i nuovi fondi di asset tossici intascheranno un miliardo di dollari.
Sul Giornale di oggi do voce anche a un'illustre economista, Alice Rivlin, ex
membro del board della Federal Reserve, che sebbene con qualche perplessità
difende il piano. Tuttavia resto molto scettico, per queste quattro ragioni: 1)
Il piano ignora le cause strutturali del dissesto. Anche se avesse successo,
non impedirebbe alle banche di ripetere gli stessi errori del passato. infatti,
secondo voci accreditate, gli istituti bancari non hanno ancora rinunciato alle
operazioni di ingegneria finanziaria, insomma continuano a trastullarsi con
derivati, cartolarizzazioni, eccetera. 2) Il fondo dovrebbe essere alimentato
con mille miliardi di dollari, ma l'ammontare dei debiti tossici è di gran
lunga superiore a questa pur ingente cifra. Verosimilmente, non sarà
sufficiente per risanare completamente i bilanci delle banche. 3) La Cina è sempre più diffidente nei confronti degli Stati Uniti
e sempre meno disposta a indebitarsi in dollari. Ieri, d'accordo con la Russia,
ha lanciato l'idea di una moneta globale al posto della valuta statunitense.
L'ipotesi appartiene a un futuro lontano. Ma il solo fatto che venga presa in
considerazione è indicativa delle intenzioni di Pechino. 4) L'economia
americana si basa per il 75% sui consumi e le misure varate dal governo faranno
esplodere prima il deficit e poi il debito pubblico, che potrebbe arrivare in
appena due anni all'80% del Pil. E ci vorranno molti anni per riconvertirla
all'industria. Le sue debolezze sono strutturali. L'ottimismo di molti
operatori è davvero giustificato? Scritto in banche, capitalismo, crisi, era
obama, economia, cina, globalizzazione, gli usa e il mondo Commenti ( 63 ) » (3
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21Mar 09 Non chiedete a Obama di essere spontaneo Ma Obama è davvero un grande
comunicatore? Ne dubito. O meglio, dipende dalle circostanze. Come spiego in un
articolo pubblicato oggi sul Giornale, il presidente degli Stati Uniti è
soprattutto un grande interprete, ma solo di discorsi scritti, spesso da altri.
Sa leggere, sa recitare bene. Ma è terrorizzato quando deve parlare a braccio.
Infatti, ha sempre appresso il teleprompter (vedi foto) ovvero il "gobbo
elettronico", anche quando deve intervenire in pubblico solo per pochi
secondi. Non sa improvvisare, non sa essere spontaneo. Io dico: non paragonatelo
a Roosevelet, nè a Kennedy, nè a Reagan. Quella era un'altra categoria. Obama
senza il suo spin doctor David Axelrod è perso. Scritto in spin, comunicazione,
era obama, presidenziali usa, gli usa e il mondo, giornalismo Commenti ( 72 ) »
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un amico 19Mar 09 Proteste alla Sapienza e degli islamici, la legge vale per
tutti? Ieri altri tafferugli alla Sapienza. Gli studenti volevano improvvisare
un corteo non autorizzato e la polizia lo ha impedito; da qui gli scontri. A
mio giudizio la polizia ha ragione; mi chiedo però perchè lo stesso criterio
non sia stato usato in occasione delle proteste degli estremisti islamici di
gennaio, durante le quali, per ben 4 volte i manifestanti hanno deviato dal
percorso autorizzato per andare a pregare di fronte al Duomo e al Colosseo. In
quell'occasione, a Milano come a Roma, le forze dell'ordine hanno lasciato
fare. E purtroppo credo che lo stesso accadrebbe se gli islamici tentassero
un'altra prova di forza; perchè è relativamente semplice contrastare qualche
centinaio di studenti su di giri, ma è troppo rischioso far rispettare la legge
se a violarla è una minoranza musulmana ormai molto numerosa composta da
centinaia di migliaia di persone, che potrebbero provocare sommosse di piazza.
E se osservo quel che accade all'estero non trovi motivi di conforto: a Parigi
la polizia non ha più il controllo di alcuni quartieri di periferia e gli
agenti hanno paura di uscire dai commissariati, mentre in America Sean Penn ha
fatto tagliare i passaggi che lo riguardano in un film che denuncia le
difficoltà di integrazione di certe minoranze, tra cui quella islamica,
mostrando scene forti, come quella di una ragazza iraniana uccisa in nome dell'
«onore» da un familiare che ne rimproverava la condotta di vita non conforme
alle tradizioni e ai dettami della religione. Le proteste dell'associazione
degli iraniani è stata così veemente da indurre l'attore, famoso per il suo
impegno civile, a una clamorosa retromarcia. E la situazione rischia di
peggiorare ulteriormente. Che fare? Bisogna arrivare al punto di limitare
drasticamente l'immigrazione musulmana privilegiando quella di minoranze, come
i filippini, che si integrano facilmente? Scritto in notizie nascoste, società,
Italia, gli usa e il mondo, francia, immigrazione, islam Commenti ( 181 ) » (6
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finale, caro Foa, impareggiabile amico di noi modesti commentatori. Nè...
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Turchia, ha rotto un non poco di... bo.mario: Parpaiola i giornalisti, certi,
oltre che fare spin fanno anche sciacallaggio sulle notizie. A qualcuno di...
Roberto Goretti: Siccome il cervello umano ama le connessioni e i paralleli,
volendo uno somiglianze puo'... Franco Parpaiola: Salve. Grazie Marina, sei
molto gentile, ma no ho voglia di cucinare, poi non ho neanche un... Ultime
news Le vittime sono 179. Si continua a scavareIl premier: "Abbiamo i
fondi, costruiremo una new town all'Aquila"La denuncia di Giuliani:
"Io lo avevo previsto" Bertolaso: "Impossibile"Onna, il
paese che non c'è Cancellato in 20 secondiQuei piccoli sepolti vivi abbracciati
alla mammaTurchia, Obama svolta: "Mai in guerra con Islam"Ferrari,
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( da
"Asca"
del 07-04-2009)
Argomenti: Cina Usa
TERREMOTO:
MARONI, PROTEZIONE CIVILE TRA LE MIGLIORI AL MONDO (ASCA) -
Roma, 7 apr - Quella italiana e' ''tra le migliori Protezioni civili al mondo''
e lo ha dimostrato anche nella tragedia di ieri con il terremoto in Abruzzo. A
rispondere ad alcune polemiche sollevate nelle ore scorse sui presunti ritardi
nell'approntare le sistemazioni per la notte per gli sfollati e' stato
il Ministro dell'Interno, Roberto Maroni. Parlando a ''Panorama del giorno'' il
responsabile del Viminale ha chiarito che entro oggi saranno approntate tutte
le tende necessarie e che gia' oltre 10 mila posti erano disponibili negli
alberghi della costa abruzzese ma che, ''comprensibilmente'' molti hanno
preferito dormire in macchina per non allontanarsi dalle proprie case. ''Ma la
Protezione civile si e' mossa immediatamente, con grandissima rapidita' e in
modo molto efficace e questo a dimostrazione che il sistema di Protezione
civile che c'e' in Italia e' tra i migliori al mondo''. Gc/sam/alf
( da
"Giornale.it, Il"
del 07-04-2009)
Argomenti: Cina Usa
n. 83 del
2009-04-07 pagina 3 Da Roma le prime colonne mobili di soccorso di Claudio
Pompei Tutti si sono rimboccati le maniche per portare aiuti alle popolazioni
colpite dal terremoto. Centinaia di uomini e mezzi della Protezione civile del
Campidoglio, della Regione Lazio e della Provincia. Cinque elicotteri da
Viterbo EMERGENZA I vigili del fuoco della Capitale richiamano tutto il
personale fuori servizio Sono bastate poche ore, tra ieri notte a ieri mattina,
per passare dalla paura alla necessità di rimboccarsi le maniche per portare
aiuto in fretta nei centri dell'Abruzzo colpiti dal terremoto. La solidarietà
concreta è scattata nel cuore dei romani, molti dei quali - dipendenti dei
vigili del fuoco, delle forze dell'ordine o di aziende pubbliche - si sono
presentati al lavoro di buon'ora, pur non essendo di turno, per mettersi a
disposizione del coordinamento della Protezione civile. E
tutti, ognuno nel proprio ambito - hanno contribuito all'organizzazione della
macchina dei soccorsi. Tra le prime a imboccare la Roma-L'Aquila è stata la
colonna mobile della Protezione civile del Comune di Roma che il sindaco Gianni
Alemanno ha fatto approntare: si tratta di una squadra composta da oltre 60
uomini tutti addestrati nel montaggio delle tende, pienamente autonoma,
essendo attrezzata con una cucina da campo, due tende da 70 posti, due bobcat,
camion e i diversi attrezzi a mano. La colonna mobile del Campidoglio è giunta
più tardi al campo sportivo «Centi Colella», non lontano dall'ospedale San
Salvatore dell'Aquila, dove è stata allestita una tendopoli. Anche l'Ama
partecipa con ulteriori 25 operatori dotati di radio portatili e 12 mezzi
speciali. Centocinquanta, invece, i vigili del fuoco partiti da Roma per
partecipare alle operazioni di soccorso in Abruzzo, con 50 mezzi mobilitati.
Alle 5 di ieri sono arrivati nei centri colpiti i primi soccorsi dal Comando
provinciale dei vigili del fuoco di Roma con tre sezioni operative provenienti
dall'Eur, Tuscolano II e La Rustica. Sono stati, inoltre, raddoppiati i turni
operativi e richiamato il personale fuori servizio. I vigili di Roma stanno
operando sia nel capoluogo abruzzese che nei piccoli paesi limitrofi per
soccorrere persone rimaste tra le macerie. La Protezione civile della Regione
Lazio ha coordinato i contributi e gli aiuti provenienti dalle diverse regioni
d'Italia. In Abruzzo sono state inviate le 4 cucine da campo in dotazione alla
Protezione civile regionale, in grado di preparare contemporaneamente circa
2000 pasti l'ora. Al momento sono in tutto circa 300 i volontari che stanno
collaborando nell'emergenza, alla ricerca delle persone rimaste tra le macerie.
Dopo le operazioni di monitoraggio del territorio laziale, ieri mattina sono
partite tre colonne mobili. La Protezione civile del Lazio è contattabile al
numero 803 555 attivo 24 ore su 24». «La Provincia di Roma - ha spiegato
l'assessore Ezio Paluzzi - ha messo a disposizione 20 pattuglie composte da 40
agenti della polizia provinciale per offrire soccorsi alla popolazione e per
presidiare il territorio». Da Civitavecchia è partita un'altra squadra composta
da 9 vigili del fuoco, un camper polilogistico con posti letto e gruppo
elettrogeno, un mezzo «CT 90» per intervenire su crolli e puntellamenti, due
camion a trazione integrale, uno per il trasporto di materiale nelle zone
impervie e un altro per il trasporto di personale. Nella base dell'Aviazione
dell'Esercito di Viterbo, da dove ieri mattina sono decollati un elicottero e
un aereo con compiti di ricognizione in Abruzzo, sono stati messi a
disposizione altri cinque elicotteri: due Ch47, due Nh90 e un Ab 412, tutti
predisposti per il soccorso sanitario. © SOCIETà EUROPEA DI EDIZIONI SPA - Via G.
Negri 4 - 20123 Milano
( da
"Giornale.it, Il"
del 07-04-2009)
Argomenti: Cina Usa
n. 83 del
2009-04-07 pagina 11 Una gara di solidarietà: in arrivo case di legno e sacche
di sangue di Redazione I primi aiuti regione per regione: PVALLE D'AOSTA Trenta
volontari della Protezione civile e un' unità sanitaria, con un elicottero.
PTRENTINO Circa 70 vigili del fuoco volontari. PLOMBARDIA Centinaia di
volontari e tecnici della Protezione civile e della Croce rossa, con relative
attrezzature, più un centinaio di persone messe a disposizione dall'Areu
(Azienda regionale emergenza urgenza) con sette posti medici avanzati. La
Regione ha messo a disposizione quasi duemila sacche di sangue, ma in tutta
Italia è corsa alle donazioni. PPIEMONTE Due autocarri con due cucine, un Tir
con modulo mensa, un'ambulanza, un gruppo elettrogeno e alcune tende. PVENETO
Una settantina di vigili del fuoco e una trentina di automezzi, ma
raddoppieranno a breve. PLIGURIA 150 volontari della
Protezione civile con attrezzature a cui si unirà il personale del 118
regionale. PFRIULI VENEZIA GIULIA In totale 395 i volontari della Protezione
civile con 106 mezzi. PEMILIA ROMAGNA 120 volontari della Protezione civile,
con due posti medici avanzati, due moduli cucine e una squadra di geometri e
ingegneri. PTOSCANA I vigili del fuoco dell'unità specializzata nella
ricerca delle persone, più 40 mezzi e 25 tende e attrezzature, con oltre cento
volontari. PMARCHE 60 vigili del fuoco e 40 automezzi PLAZIO La Regione ha
messo a disposizione 284 posti letto. Al lavoro oltre 460 volontari della
Protezione civile. PUMBRIA Una squadra di volontari del gruppo cinofilo della
Protezione civile, più 60 casette di legno. A Fermo il sindaco ha messo a
disposizione la Casa dello studente e altre strutture pubbliche. PBASILICATA
Dalla Regione centomila euro, più risorse umane e materiali. PMOLISE 40 volontari
e attrezzature varie PCAMPANIA Due nuclei della Croce rossa, con cucina da
campo e unità cinofila. PPUGLIA 7 squadre di soccorso, con unità cinofile.
PCALABRIA Specialisti della Protezione civile con due unità cinofile. PSICILIA
Pronti a partire volontari, mezzi di trasporto e tecnici della Protezione
Civile, dei Comuni, delle Province, e del Genio civile. PSARDEGNA 120 persone
con unità cinofile e attrezzature. © SOCIETà EUROPEA DI EDIZIONI SPA - Via G.
Negri 4 - 20123 Milano
( da
"Rai News 24"
del 07-04-2009)
Argomenti: Cina Usa
Roma | 7
aprile 2009 Maroni: Protezione civile efficiente, ora più poliziotti contro gli
sciacalli L'Aquila "Gli sfollati li stimiamo meno di 20mila, tra 17mila e
20mila. Già ieri, ma soprattutto oggi saranno approntate tutte le tende
necessarie, e in più sono stati trovati oltre 10mila posti negli alberghi della
costa abruzzese". Il ministro dell'Interno Roberto Maroni, ospite di
Mattino5 fornisce il quadro d'insieme dell'impegno di Protezione civile,
Esercito e autorità di governo per alleviare le sofferenze degli abruzzesi
colpiti dal terremoto di ieri. "Molti hanno dormito in macchina - ha
spiegato il ministro - non perché non ci fosse posto negli alberghi, ma perché
hanno voluto dormire vicino alle loro case e alle loro cose, nel timore degli
sciacalli, quasi per non credere a quello che è successo. E' normale, pero' voglio sottolineare che la Protezione civile, il sistema, si è
mosso immediatamente, con grandissima rapidità e in modo molto efficace, a
dimostrazione che il sistema di Protezione civile in Italia è tra i migliori al
mondo". Contro gli sciacalli Maroni ha parlato anche dell'impegno delle
forze dell'ordine: "Ieri sono andato con il capo della polizia a L'Aquila:
abbiamo inviato subito 100 poliziotti e 100 carabinieri in aggiunta a quelli
che erano già lì proprio per combattere questo fenomeno. Oggi rafforzeremo
questo contingente così come quello dei vigili del fuoco: saranno quasi 2000,
anche perché devono dare il cambio a quelli che lavorano ininterrottamente
dalle 5 di ieri mattina per estrarre le persone dalle macerie. E' uno sforzo
enorme che però siamo perfettamente in grado di sostenere. C'è una solidarietà
nazionale molto forte, tutte le strutture dei Vigili del fuoco regionali sono
state mobilitate e sono pronte a recarsi a L'Aquila. Naturalmente in modo
ordinato e coordinato per evitare di ammassare persone che a volte creano più
problemi che benefici. Tutto è coordinato dal centro della protezione
civile". Finanziare soccorsi e ricostruzione Sulle risorse che il governo
metterà a disposizione per l'emergenza e la ricostruzione, Maroni ha spiegato
che "sono già state annunciate ieri, domani ci sarà un'altra riunione del
Cdm per stanziare fondi adeguati. Adesso l'emergenza è una sola: salvare da
sotto le macerie chi è ancora vivo. Il lavoro di ricerca non può che essere
manuale, ma poi passata questa fase di emergenza penseremo alla ricostruzione.
Dovremo mettere mano rapidamente evitando quello che e' successo in passato,
episodi di spreco e lentezza negli interventi che sono ancora nella memoria di
molti". Le spese per le forze dell'ordine "Le stime per il sistema
del ministero dell'Interno - ha aggiunto Maroni - per i prossimi sei mesi: dal
mio punto di vista ho previsto 130 milioni di euro, per quanto riguarda le
forze dell'ordine e i vigili del fuoco. Ieri nel Consiglio dei ministri il tema
non ha costituito un problema: per questa emergenza nazionale saranno trovate
tutte le risorse che serviranno: per la fase di prima assistenza che è in
corso, per la fase di sistemazione temporanea di chi ha perso la casa e per la
fase di ricostruzione".
( da
"Fò Romagna, Il"
del 07-04-2009)
Argomenti: Cina Usa
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stampabile Dopo l'allarme nel forlivese, la tragedia dell'Aquila Terremoto:
Romagna in colonna Tanti i volontari in Abruzzo Mentre è ancora in corso una
ricognizione per verificare se ci sono stati danni sul nostro territorio, i
primi volontari della Protezione Civile delle province di Forlì-Cesena, Ravenna
e Rimini sono già in Abruzzo, nelle zone più colpite dal terremoto che ha raso
al suolo interi paesi. Da Forlì e Ravenna sono già partiti volontari e vigili
del fuoco. In allerta centinaia di volontari e operatori professionali. Le
tragiche scosse in Abruzzo hanno seguito di poche ore l'allarme in Romagna
Mentre è ancora in corso una ricognizione per verificare se ci sono stati danni
sul nostro territorio, i primi volontari del servizio di Protezione Civile
delle province di Forlì-Cesena, Ravenna e Rimini sono già in partenza per le
zone dell'Abruzzo colpite dal terremoto che ha raso al suolo interi paesi. Da
Forlì e Ravenna sono già partiti volontari e vigili del fuoco. A seguito
dell'evento sismico che ha scosso Forlì e la Romagna alle 22,26 di domenica 5
aprile, l'Assessorato alla Protezione Civile della Provincia di Forlì-Cesena
comunica che la scossa registrata, pari 4.6 della scala Richter, ha interessato
principalmente i comuni della pianura forlivese, ma è stata avvertita
distintamente su tutto il territorio provinciale. Si è trattato di un sisma
profondo a carattere sussultorio. L'Ufficio Protezione Civile e le 34
associazioni della rete del Volontariato si sono attivati per effettuare una
ricognizione dei danni. Al momento non risultano conseguenze sul territorio. La
ricognizione è in stretta collaborazione con i Comuni ed il Comando dei Vigili
del Fuoco e riguarda soprattutto gli edifici di interesse pubblico. Per quanto
riguarda il gravissimo sisma che ha colpito l'Abruzzo alle 3.30 di lunedì
mattina, poche ore dopo la scossa che aveva destato allarme nel forlivese, è in
partenza la Colonna Mobile della Protezione Civile della
Regione Emilia-Romagna che può contare su 30 mezzi di trasporto, 120 volontari,
un presidio medico avanzato e un modulo di assistenza alla popolazione. A
questa prima fase di intervento è interessata anche la Protezione Civile di
Forlì-Cesena, che infatti è stata allertata ed è perciò pronta a recarsi sui
luoghi del disastroso terremoto. In particolare lunedì alle ore 17 è
partita per l'Abruzzo una prima squadra formata da 4 volontari (2 di
Forlimpopoli e altrettanti di Modigliana) del Coordinamento Provinciale, mentre
hanno già dato la disponibilità altre Associazioni presenti nel territorio di
Forlì-Cesena. Da Ravenna sono partiti 9 vigili del fuoco con 3 mezzi di
soccorso. Altri convogli partono in queste ore dalle province di Ravenna e
Rimini. A disposizione tende da campo, viveri, unità cinofile e quant'altro
potrà essere utile a soccorrere i terremotati abruzzesi sotto il coordinamento
della Protezione Civile nazionale. Italia ancora una volta salvata da grande
cuore del volontariato. Ma la prevenzione? (06 aprile 2009)
( da
"Panorama.it"
del 07-04-2009)
Argomenti: Cina Usa
- Italia -
http://blog.panorama.it/italia - Terremoto in Abruzzo: centinaia i morti,
100mila sfollati, paesi interi sotto le macerie Posted By redazione On 6/4/2009
@ 19:56 In Headlines | 13 Comments Proseguono le ricerche tra le macerie a
l'Aquila e negli altri centri abruzzesi colpiti dal sisma di questa notte;
finora sono oltre 170 le vittime accertate, 1500 le persone ferite nei crolli,
centinaia ancora quelle disperse e il 50% delle case inagibili. Il numero degli
sfollati nel frattempo dovrebbe aver raggiunto quota 100 mila. Questi i numeri
del triste [1] bilancio, ancora provvisorio, del terribile terremoto che ha
colpito questa notte L'Aquila e molti piccoli paesi della provincia. La scossa
che distrugge, che spezza vite, sogni, storie e futuro è arrivata poco dopo le
3,30 di questa notte l'Abruzzo. Utilizzando la scala di magnitudo del momento
sismico, che aggiorna la Richter, l'energia scatenata dal terremoto in Abruzzo
è stata pari a 6,2. In base alla classica scala Richter, il sisma ha avuto un'intensità
di 5,8. Al terremoto hanno fatto seguito altre scosse di assestamento, di
minore ma comunque eccezionale intensità, che non sono ancora cessate e che
rendono ancora più drammatico il lavoro dei soccorritori (qui un resoconto
dettaglaito[2] del numero delle vittime, paese per paese). A L'Aquila, dove ci
sono almeno 15 morti, è crollato un intero piano della Casa dello Studente (che
ospitava circa 80 ragazzi); è stato reso inagibile l'ospedale cittadino,
rimasto senza acqua potabile, ed è crollato il campanile di una chiesa del
centro. I feriti più gravi de L'Acquila sono stati trasferiti con elicotteri in
altre Regioni. Un ospedale da campo è stato messo in piedi presso lo stadio
cittadino. Tutta la cittadinanza è in strada. E il sindaco ha invitato a
lasciare immediatamente il centro storico, per non intralciare il lavoro dei
soccorritori. La struttura dell'ospedale non ha retto: è inagibile al 90%.
Un'ala è crollata. E il nosocomio è senza acqua potabile. Non c'è stato
approvvigionamento attraverso la protezione civile, il bar dell'ospedale è
inutilizzabile perchè crollato così come il deposito del nosocomio. Nonostante
i problemi e i disagi centinaia di persone sono accampate in attesa di soccorsi
davanti all'ospedale dell'Aquila, che non è stato evacuato. Al nosocomio sta
arrivando un flusso continuo di persone, alcuni addirittura svestiti, con
ferite di vario genere, sotto choc e piangenti. La cappella del San Salvatore è
diventata la corsia più affollata dove i medici stanno curando i numerosi feriti.
Il caos non accenna a rientrare e tutti gli spazi che non sono stati
considerati a rischio da parte dei tecnici della protezione civile vengono
utilizzati come ricovero per malati. Naturalmente gli spazi maggiormente
occupati sono quelli all'aperto dove continuano ad arrivare feriti lievi, ma
anche con gravi traumi. Questi ultimi vengono indirizzati con gli elicotteri
negli altri ospedali regionali. È un via vai di mezzi aerei senza soluzione di
continuità. Anche la provincia, una delle più grandi d'Italia, è stata
devastata: una delle situazioni più drammatiche è da segnalare a Onna, una
ventina morti, dove il 90 per cento delle case è stata devastata e una parte
della montagna è completamente crollata; a Paganica, 6 morti, con il centro
storico completamente distrutto, a Tempera, a Castelnuovo Calvisio, dove
l'intero centro storico raso al suolo, cinque vittime, Poggio Picenze (cinque
morti, tre bambini e due mamme). In molti paesi come Santo Stefano di Sessanio,
Castelvecchio Calvisio, San Pio, Villa Sant'Angelo, Fossa, Ocre, San Demetrio e
i centri dell'Altopiano delle Rocche, sono distrutte moltissime abitazioni del
centro storico, mentre presentano danni costruzioni più recenti e anche in
cemento armato. Secondo il ministro Maroni il conto delle vittime potrebbe
salire fino a 150. Numerosi i dispersi: al momento si parla di almeno un
centinaio di persone, mentre i feriti superano quota 1.500. Alcuni feriti
stanno arrivando anche a Roma per essere ricoverati nelle strutture sanitarie
della Capitale. In queste ore, ha reso noto la direzione sanitaria del Gemelli,
"stanno giungendo dall'Abruzzo diversi pazienti, tutti con mezzi propri.
Crediamo che con il passare delle ore" hanno sottolineato dal Policlinico
"andrà aumentando l'afflusso negli ospedali di Roma di pazienti
provenienti dalle zone colpite dal sisma". Al trasporto dei feriti più
gravi contribuiscono anche quattro elicotteri dei vigili del fuoco. Una
situazione "bruttissima" la definiscono i soccorritori giunti sul
posto, che ricorda quella del terremoto dell'Umbria. La macchina dei soccorsi
si è messa in moto e il ministro Sacconi ha invitato la cittadinanza a donare
il sangue per i feriti. Anche i grandi ospedali romani sono stati allertati.
Unità di crisi sono state già organizzate all'Ospedale Pediatrico Bambino Gesù
e al Policlinico Gemelli. Roma, infatti, potrebbe accogliere i feriti più gravi
per gli interventi operatori o per i ricoveri. "Questa è la peggiore
tragedia di questo inizio millennio", la definisce Guido Bertolaso, capo
della Protezione civile e sottosegretario alla presidenza della Consiglio,
secondo cui l'intensità del sisma è paragonabile se non superiore al terremoto
che ha colpito l'Umbria e le Marche nel 1997. Silvio Berlusconi (che ha
rinunciato al suo viaggio a Mosca e si sta recando all'Aquila) ha firmato il
decreto per lo stato di emergenza nazionale con il quale sarà nominato
commissario straordinario del governo. Sono arrivati a l'Aquila anche il Capo
della Polizia Manganelli e il ministro Maroni. Il ministro dell'Interno, al
termine di un incontro con il capo della Protezione civile Bertolaso, ha
assicurato che "gli sfollati saranno tutti sistemati in alberghi o nelle
strutture che sono in corso di costruzione. Il tutto sarà fatto in tempi
rapidi". Colonne di soccorsi stanno arrivando all'Aquila da tutta Italia. È stato dato il via libera alla colonna mobile della Protezione
civile del Comune di Roma: è composta da oltre 60 uomini della Protezione
civile tutti addestrati nel montaggio delle tende, ed è pienamente autonoma,
essendo attrezzata con una cucina da campo, due tende da 70 posti, due bobcat,
camion e i diversi attrezzi a mano. La sua destinazione è il campo
sportivo Centi Colella, non lontano dall'Ospedale San Salvatore dell'Aquila,
dove verrà allestita una tendopoli. La Regione Lombardia ha già inviato una
squadra di tecnici addetti alla verifica della situazione e all'organizzazione
delle risorse sul campo, e ulteriori aiuti sono previsti per le prossime ore.
La Protezione civile tra l'altro sta preparando il materiale per allestire una
tendopoli per 250 persone e un posto medico avanzato con 7 operatori e tre
automezzi. A breve dovrebbero inoltre partire 30 tecnici della Regione e di
Arpa Lombardia per verificare l'agibilità degli edifici. Dall'Emilia-Romagna sono
partiti 30 mezzi e 120 volontari coordinati dalla Protezione Civile regionale,
mentre il Comune di Bologna organizzerà una raccolta di fondi. Guarda il VIDEO
servizio LEGGI ANCHE: [3] Terremoto, i precedenti: questi i terremoti più gravi
in Italia. [4] Guarda la GALLERY - [5] La mappa: le zone più colpite -
Partecipa al [6] FORUM - Guarda il VIDEO
( da
"Virgilio Notizie"
del 07-04-2009)
Argomenti: Cina Usa
(ASCA) -
Roma, 7 apr - Quella italiana e' ''tra le migliori Protezioni civili al mondo''
e lo ha dimostrato anche nella tragedia di ieri con il terremoto in Abruzzo. A
rispondere ad alcune polemiche sollevate nelle ore scorse sui presunti ritardi
nell'approntare le sistemazioni per la notte per gli sfollati e' stato il
Ministro dell'Interno, Roberto Maroni. Parlando a ''Panorama del giorno'' il
responsabile del Viminale ha chiarito che entro oggi saranno approntate tutte
le tende necessarie e che gia' oltre 10 mila posti erano disponibili negli
alberghi della costa abruzzese ma che, ''comprensibilmente''
molti hanno preferito dormire in macchina per non allontanarsi dalle proprie
case. ''Ma la Protezione civile si e' mossa immediatamente, con grandissima
rapidita' e in modo molto efficace e questo a dimostrazione che il sistema di
Protezione civile che c'e' in Italia e' tra i migliori al mondo''.
( da
"Quotidiano.it, Il"
del 07-04-2009)
Argomenti: Cina Usa
Sfollati si
rifugiano a San Benedetto. Protezione Civile pronta a partire San Benedetto del
Tronto | Due sono le famiglie aquilane che nel corso della notte sono state
ospitate presso un appartamento di Via Formentini a San Benedetto, mentre la
Protezione Civile attende lok dalla Regione per
recarsi sul posto della tragedia. di Stefania Serino i soccorsi sul luogo del
disastro Anche San Benedetto del Tronto partecipa alla gara di solidarietà
partita a seguito del violento sisma che alle 3.32 del mattino di lunedi 6 aprile ha
messo in ginocchio l'Abruzzo dove attualmente si contano 179 vittime accertate
e 17mila senza tetto. Tra gli sfollati che hanno trovato ricovero presso le
prime tendopoli allestite o presso le strutture alberghiere della costa, due sono
state le famiglie ospitate a San Benedetto del Tronto in un appartamento di Via
Formentini messo a disposizione di un privato cittadino sambenedettese grazie
al coordinamento della Protezione Civile, Polizia Municipale e Caritas
diocesana. "Ci siamo attivati immediatamente dopo il verificarsi del sisma
- dice Gualtiero Chiappini responsabile P.C. - presidiando la nostra sede di
Viale dello Sport. Non appena è terminata la scossa sono stato contattato dai
miei superiori della Regione da cui si attende l'ok per recarsi sul posto della
tragedia poiché non è ancora terminato l'allestimento delle tendopoli. Intanto
- continua - ci siamo dati da fare accompagnando questa notte notte due
famiglie terremotate, che abitavano a L'Aquila proprio nella zona del centro storico
maggiormente colpita. Insieme al Capo della Polizia Municipale abbiamo condotto
le due famiglie presso un appartamento di Via Formentini messo a disposizione
da un privato cittadino di San Benedetto mentre due componenti delle famiglie
sono stati ricoverati presso l'Ospedale Civile Madonna del Soccorso ma sembra
che le loro condizioni siano buone. Alle famiglie ospitate abbiamo consegnato
viveri e beni di prima necessità grazie al supporto della Caritas." E
purtroppo anche la Regione Marche è rimasta coinvolta seppur non completamente
in questa immane tragedia come fa sapere lo stesso Chiappini: "due ragazzi
marchigiani sono rimasti intrappolati a seguito del crollo della casa dello
studente, uno di questi originario di Porto San Giorgio è riuscito a fuggire,
mentre l'altro un ventenne di Fermo è rimasto bloccato sotto una trave che gli
ha impedito la fuga. Fortunatamente dopo molte ore di lavoro, è stato possibile
liberarlo, ma il giovane tuttora sotto shock non ha rilasciato alcuna
dichiarazione". Giungono intanto diverse telefonate presso la sede della
protezione Civile da parte di sambenedettesi e grottammaresi pronti a mettere a
disposizione appartamenti liberi per ospitare gli sfollati. Come pure sono
molte le chiamate che continuano ad arrivare da parte di coloro che vorrebbero
partire da volontari. "Tuttavia allo stato attuale - fa sapere Chiappini -
non è possibile recarsi sul posto se non si è in possesso di regolare tesserino
per non incrementare lo stato di disordine e far si che i lavori di soccorso
risultino ben coordinati". 07/04/2009
( da
"Caserta News"
del 07-04-2009)
Argomenti: Cina Usa
Martedì 7
Aprile 2009 Sopralluoghi Protezione Civile Comunale con il
Sindaco ISTITUZIONI | Aversa "Alle 4 di ieri mattina sono uscito di casa
con i ragazzi del nucleo di Protezione Civile Comunale per constatare in prima
persona se la Città fosse stata colpita dal terremoto". Così esordisce il
sindaco di Aversa Domenico Ciaramella al termine di una lunga giornata di
lavoro con il Nucleo comunale di Protezione Civile guidato da Ciro
Nugnes. "Già alle 7 di questa mattina abbiamo avuto la certezza che le scuole
non avevano subito alcun danno e che potevano essere tranquillamente aperte spiega il primo cittadino del capoluogo normanno- Inoltre
abbiamo appurato che tutti gli edifici presenti sul territorio cittadino non
hanno subito alcun danno, si è solo verificata la caduta di qualche calcinaccio nel
centro storico. Il mio ringraziamento al culmine di questa lunga giornata ha detto ancora Ciaramella- non può non andare a tutti i
volontari del Nucleo Comunale di Protezione Civile. Sono orgoglioso del lavoro che hanno svolto
quest'oggi. Un lavoro che, ancora una volta, ha confermato l'importanza dei
volontari della Protezione Civile. E con grande orgoglio ho saputo che quegli
stessi ragazzi che oggi hanno verificato che nella nostra Città non ci fossero
stati danni e che hanno tranquillizzato l'intera popolazione, nei prossimi
giorni, con molta probabilità, partiranno con il nucleo regionale della Regione
Campania per portare aiuto, soccorso e sussidio alle popolazioni abruzzesi
colpite dal sisma".
( da
"Trend-online"
del 07-04-2009)
Argomenti: Cina Usa
Il leader del
biodiesel in Cina. Strong buy con target +376% PRIMO
PIANO, clicca qui per leggere la rassegna di Paolo Crociato
www.strategyinvestor.com, 07.04.2009 09:30 Scopri le migliori azioni per fare
trading questa settimana!! titolo quota ancora vicino ai minimi storici, e a 85% dai livelli massimi raggiunti in giugno di un anno fa. Il prezzo
attuale è inoltre sensibilmente inferiore anche al prezzo di collocamento sul
mercato americano da inizi 2008, come si evidenzia dal grafico, e le quotazioni
di questi giorni consentono di mediare i corsi e di entrare a livelli
fortemente scontati in uno dei business più promettenti dei prossimi anni. Il
price earning è pari a sole 3,8 volte gli utili stimati per il 2010. Per i
prossimi 3-5 anni, gli analisti da noi contattati stimano crescite degli utili
del 18% annuo composto. A questi livelli, il target, calcolato in base al PEG,
è pari a +376% dalle quotazioni di questi giorni. Potenzialmente quindi, il
titolo potrebbe più che triplicare nel medio termine. Il titolo mantiene un
rating di STRONG BUY e va acquistato in apertura di mercato Usa.
Dato il forte strappo al rialzo di questi giorni , e la volatilità che
caratterizza le società cinesi in questi ultimi mesi, si raccomanda cautela
negli acquisti, monitorando il prezzo ed eventualmente diluendo lacquisto in due o più transazioni, approfittando degli
storni per accumulare. Paolo Crociato http://www.strategyinvestor.com
( da
"Caserta News"
del 07-04-2009)
Argomenti: Cina Usa
Martedì 7
Aprile 2009 Chiara Corvino presenta "Borse Eventualiste" ARTE |
Napoli Chiara Corvino,giovane artista napoletana,ormai alla sua terza
personale,con l'irruenza che la caratterizza chiama gli spettatori a
partecipare,li stimola ad integrarsi con l'opera,ad interpretarla. Se il valore
dell'arte è quello di esprimere la cultura storica ed estetica del momento il
messaggio dell'artista ci fa ulteriormente riflettere sui nostri
costumi,sull'ambiente,sul dover avere anche un'arte ecosostenibile. Una cultura che si riconosce nella globalizzazione ma che forse è
stanca di assoggettarsi al consumismo attualmente emergente. Ci sono valori
latenti che tentano di affermarsi,scopriamoli con i giovani al grido di
"ANTIMODA". L'evento dal titolo "BORSE EVENTUALISTE" sarà
presentato alla Fondazione Mondragone il giorno 17/04/2009
( da
"Caserta News"
del 07-04-2009)
Argomenti: Cina Usa
Martedì 7
Aprile 2009 Bove(Pdl) a Sindaco: "Invii Protezione
Civile in Abruzzo" POLITICA | Maddaloni Il Consigliere comunale del Pdl,
Luigi Bove ieri ( per chi legge) pomeriggio ha protocollato al Sindaco Michele
Farina una richiesta in cui si chiede di inviare il nucleo di Protezione Civile
in Abruzzo, per dare sostegno alla popolazione colpita dal tragico evento
sismico che ha mietuto vittime innocenti. La nota di Luigi Bove è
indirizzata per conoscenza anche al responsabile del Nucleo di Protezione
Civile. Ecco il testo integrale della nota a firma del consigliere comunale Pdl
Luigi Bove "Il sottoscritto Luigi Bove , consigliere comunale , con la
presente nota invita il Sindaco di Maddaloni Michele Farina ad adottare tutti i
poteri che le normative vigenti gli attribuiscono per chiedere al , già solerte,
nucleo di Maddaloni dei Volontari della Protezione Civile di recarsi in
Abruzzo, per sostenere le operazioni di solidarietà concreta, nei confronti
della popolazione duramente colpita dagli ultimi e tristi eventi sismici. In
tal senso si invita il Sindaco, eventualmente ci si la disponibilità del Nucleo
dei volontari della Protezione Civile di Maddaloni, a fare in modo che il
Comune si faccia carico urgentemente delle
eventuali necessità tecniche, di cui la Protezione Civile abbisogna per recarsi nelle zone colpite dal
terremoto.Si chiede di avere riscontro, sia esso positivo o negativo, alla
presente" .
( da
"Stampaweb, La"
del 07-04-2009)
Argomenti: Cina Usa
L'AQUILA La
prima notte dopo il terremoto è quella in cui le persone che hanno perso la
casa, dormono in auto, lontano dalla propria terra o nelle tende allestite
dalla Protezione civile nei vari campi. Così è successo nelle frazioni dellAquila colpite dal terremoto, come Onna, Paganica,
Castelnuovo, Tempera. In pochi hanno raccolto lofferta di spostarsi a
dormire nelle strutture ricettive della costa messe a disposizione. Quasi tutti hanno preferito
rimanere vicino alle proprie cose. Per tutta la notte i soccorritori hanno
continuato a scavare sotto le macerie, ma non si è riusciti ad allestire una
tendopoli in grado di ospitare gli sfollati. Così le persone hanno trovato
ricovero chi in auto, chi sotto lunica
tensostruttura montata. Sono stati 250 i posti in tenda messi a disposizione
nel campo sportivo di Paganica. Non sufficienti tuttavia per ospitare tutti gli
sfollati di un paese dove metà degli abitanti hanno perso la casa. Nella notte sono poi
arrivati altri tir con tende fornite dalla Protezione civile che andranno ad
aumentare la disponibilità di questo e altri campi. Almeno la pioggia, caduta
ieri sera, nella notte si è fermata. La temperatura, tuttavia, è scesa a 4-5 gradi.
E le continue scosse di assestamento hanno fatto rivivere agli sfollati lincubo della notte precedente. Per oggi «sono in arrivo
altre 3.000 tende» per gli sfollati di LAquila e «cè sempre la
possibilità di trasferirsi lungo la costa, dove sono stati requisiti 5.000
posti letto» in alcuni hotel del luogo. Lo ha confermato il sindaco del
capoluogo abruzzese, Massimo Cialente, ai microfoni del Tg1, manifestando la
speranza che si possa «assicurare ai cittadini una notte migliore di quella
appena trascorsa». Squadre lombarde al lavoro nelle zone colpite Continuano le
operazioni di soccorso delle squadre della Lombardia in Abruzzo, nelle zone
colpite dal terremoto. La squadra di scouting, composta da 3 persone (Regione,
Areu e Aem) con compiti di verifica della situazione e di coordinamento sul
posto, ha effettuato il sopralluogo nellarea di
ammassamento - destinata a campo evacuati, il parcheggio presso il multisala
Monticchio nel comune di LAquila. Le criticità riscontrate - informa una
nota della regione Lombardia - sono legate allutilizzo
dellacqua ed allo scarico delle acque nere, per la presenza di tubature
danneggiate nellarea. Nella mattinata di oggi lazienda
municipalizzata verificherà lo stato delle condutture per garantire acqua e
scarichi.
La prima colonna regionale di soccorso, composta da 120 persone circa, è
arrivata allarea di ammassamento alle 1.45. Sono iniziate le
prime attività di allestimento campo. Alle 4.30 è arrivato sul posto un secondo
contingente della colonna e alle 6.25 è giunto lultimo
contingente con le tende e la sonda cerca persona. La seconda colonna regionale
di soccorso di circa 120 persone, composta da forze delle Colonne Mobili
Provinciali (province di BG-BS-LC-LO-MI-PV-VA), sta per arrivare a
destinazione. Il primo gruppo tecnico di verifica agibilità edifici composto da 28
persone, 13 squadre e 2 coordinatori, è arrivato alle 07.15 allarea assegnata. Le squadre sono immediatamente operative. La
colonna mobile sanitaria dellAzienda Regionale Emergenza Urgenza, con circa 30 persone e
3 strutture campali (2 Posti Medici Avanzati di primo livello e 1 Posto Medico
Avanzato di secondo livello) arriverà sul posto presumibilmente attorno alle 10
di questa mattina. Le Polizie Locali dei Comuni lombardi sono state attivate o
sono in stand-by, in attesa di eventuali ulteriori esigenze dellarea colpita dal sisma, ma nessuna pattuglia è partita.
Rimangono a disposizione per le attività di soccorso circa 460 persone, di cui
circa 420 logistici e circa 40 sanitari. Per il momento la disponibilità è
mantenuta in stand-by per garantire il necessario turn over ovvero per essere
attivato nel caso di ulteriore richiesta del Dipartimento. Continuano a
giungere alla Sala Operativa segnalazioni da parte di ditte e organizzazioni
professionali, che mettono a disposizione mezzi, materiali e personale, nonché
segnalazioni di cittadini che offrono alloggio per le persone evacuate.
Venezia, domani partono sei squadre di soccorso «Alle 15, dalla sede della
Protezione civile di Rovigo (in via Grandi), è partita la prima colonna mobile
che raccoglierà i volontari provenienti da tutto il Veneto, e che si dirigerà
verso lAbruzzo per lemergenza terremoto». A
dichiararlo è Elena Donazzan, assessore regionale alla Protezione
Civile, che ha raggiunto i volontari nel punto di ritrovo a Rovigo. Saranno
invece sei le squadre di volontari comunali di Protezione civile che partiranno
domani mattina. Lo comunica il capo di Gabinetto del sindaco e responsabile
della Protezione civile comunale, Maurizio Calligaro. Le squadre, che
rimarranno nel teatro delle operazioni sino a martedì prossimo per poi ricevere
il cambio da altri volontari del Comune di Venezia, saranno dotate di gruppi
elettrogeni, torre faro, due cucine da campo e altro materiale di soccorso. La
Protezione civile comunale rende noto che le sei squadre di volontari, per un
totale di circa 30 uomini, partiranno per le zone terremotate domani mattina
alle ore 7 da Rovigo, dove si uniranno alla colonna della Protezione civile
provinciale composta da circa 180 uomini. I volontari veneziani saranno
autosufficienti per tre giorni e si metteranno immediatamente a disposizione
dell'organizzazione che coordina i soccorsi. Le squadre di volontari di
Protezione civile del Comune di Venezia in partenza provengono una dal centro
storico, una da Pellestrina e quattro da Mestre - Terraferma
( da
"HelpConsumatori"
del 07-04-2009)
Argomenti: Cina Usa
News Sisma in
Abruzzo, è stato d'emergenza 06/04/2009 - 11:32 Una violenta scossa di
terremoto, con epicentro a L'Aquila, ha fatto tremare, intorno alle 3.30 di
questa notte, il centro Italia. Il bilancio provvisorio è di circa 100 morti e
decine di migliaia di sfollati / Gli aiuti / La polemica / Altri aiuti /
Convocato per le 19 il CdM Una violenta scossa di terremoto, di magnitudo 5,8
(8° della scala Mercalli) ha fatto tremare il centro Italia stanotte, intorno
alle 3.30. L'epicentro è stato a pochi km dalla città dell'Aquila, nella zona
nord, in un triangolo compreso tra la stessa città dell'Aquila e le frazioni di
Collimento e Villa Grande. La città più colpita dalla scossa è stata L'Aquila,
dove nel centro storico si sono registrati crolli e vittime, ma anche da
Paganica sono giunte da subito notizie di crolli e incidenti. Bilancio ancora
provvisorio, ma la Protezione Civile prevede fino a 10mila
edifici lesionati, decine di migliaia di sfollati, 100 morti, decine i dispersi
e migliaia i feriti. Il capo della protezione civile Guido Bertolaso ha
spiegato che il sisma "è paragonabile, se non superiore, al terremoto che
ha colpito in passato l'Umbria e le Marche. Si tratta di una vicenda che
mobiliterà il paese per diverse settimane". Silvio Berlusconi ha firmato
il decreto per lo stato d'emergenza e la Protezione Civile potrà disporre
"dei fondi messi a disposizione". "Non bisogna partire per
recarsi nelle zone colpite dal terremoto - ha detto Berlusconi - Innanzitutto,
le strade devono essere libere per non ostacolare i mezzi di soccorso. In
secondo luogo si sta ancora accertando lo stato di sicurezza delle stesse
strade e di alcuni ponti". Le sezioni operative delle colonne mobili di
Lazio, Umbria, Toscana, Campania sono partite immediatamente per i soccorsi,
seguite da quelle delle altre regioni. La procedura di emergenza prosegue con
l'allerta nazionale dei vigili del fuoco. Alle 6.40 i nuclei di cordinamento
del Dipartimento Protezione Civile sono arrivati sul posto; il Capo della
Protezione Civile è decollato in elicottero con il vicecapo della polizia e il
suo staff, per una ricognizione dall'alto e per coordinare la gestione
emergenze dalla sala operativa della Regione Abruzzo, assumendo le funzioni di
Commissario dello Stato. "Le operazioni di soccorso in emergenza - si
legge in una nota del Ministero dell'Interno - proseguono secondo il piano
stabilito: presidio e isolamento immediato di strade ed edifici danneggiati,
per consentire ai soccorsi di arrivare nel più breve tempo possibile;
perimetraggio delle strutture pubbliche; distribuzione degli aiuti e copertura
di tutte le zone danneggiate. In previsione dei disagi delle persone sfollate,
vengono previsti i centri di raccolta e accoglienza, mentre all'Aquila si
dispone di allestire un ospedale da campo su richiesta della prefettura, per
supportare l'ospedale parzialmente evacuato". Guido Bertolaso ha indicato
ai referenti istituzionali le linee operative per un intervento efficace:
assicurare la viabilità, tenendo sgombra in particolare l'autostrada
Roma-L'Aquila per agevolare i soccorsitestare la funzionalità dei servizi di
telecomunicazioneinviare i tecnici con le apparecchiature di supporto per
rendere operativa la sala "dicomac" alla Regione Abruzzo. Il
Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche sociali ha comunicato che
sta partecipando con i propri rappresentanti al Comitato Operativo per
l'Emergenza (EMERCOM) della Protezione Civile. La Croce Rossa è già arrivata
nella Regione con il Commissario Straordinario Francesco Rocca e gli ospedali
romani sono stati tempestivamente posti in stato di allerta per l'eventuale
accoglienza di feriti gravi provenienti dalle zone colpite dal sisma. Alle ore
11, presso la sede del Ministero di Lungotevere Ripa a Roma, è stata convocata
l'Unità di crisi presieduta dal Ministro del Lavoro, della Salute e delle
Politiche sociali Maurizio Sacconi. La scorsa settimana la Commissione Grandi
Rischi si era riunita all'Aquila, per prevedere, insieme ai tecnici locali e ai
più importanti sismologi nazionali, eventuali scosse: la conclusione è stata
che non si poteva prevedere quello che sarebbe successo. "Non potevamo
evacuare una intera regione senza sapere cosa sarebbe successo" ha
affermato Bertolaso. Secondo il Coordinamento Nazionale Rdb CUB dei Vigili del
Fuoco, "tutti hanno fatto orecchie da mercante nessuno si è preoccupato di
attivare procedure di pre-allerta sulle zone segnalate da possibili sciami
sismici", nonostante nelle ultime settimane numerosi esperti e studiosi
avessero annunciato possibili sismi nel centro del paese. "Alcuni studiosi
- si legge in un comunicato del Coordinamento Nazionale RdB CUB VV.F - che
avevano avanzato la possibilità di un prossimo terremoto, sono stati pure
denunciati per procurato allarme, ora dopo il disastro e la morte di povera
gente tutti si interrogano sulle possibili attività che potevano essere messe
in campo. Certamente non si sarebbe fermato il sisma - continua la nota dei
Vigili del Fuoco - ma indubbiamente tutte quelle attività di prevenzione e
procedure di pre-allarme potevano essere utilizzate sulla zona. Più o meno
quello che stà succedendo in queste ora contingenti da tutte le parti d'Italia
di Vigili del Fuoco che stanno partendo con tutte le difficoltà del caso,
autostrade intasate o impercorribili, ritardi di organizzazione di colonne
mobili, ed organici che devono essere reperiti dalle proprie abitazioni perché
in questi anni il problema principale dei Governi è stato quello della
sicurezza in generale dimenticandosi del soccorso alla popolazione della prevenzione
sul territorio e soprattutto che viviamo su una penisola soggetta a movimenti
giornalieri". "Ora si ricomincia nuovamente con la sceneggiata dei
volontari sul posto per rappresentare l'efficienza dello Stato in attesa che il
personale del Corpo Nazionale VV.F. orami ridotto a mera presenza nei posti di
lavoro (sott'organico perenne) si organizzi da tutta Italia e parta per le zone
terremotate! Finita la prima emergenza tutto tornerà peggio di prima fino alle
prossime morti. Senza un sistema di protezione civile - conclude la nota del
Coordinamento Nazionale Rdb CUB VV.F. -che si preoccupi concretamente delle
emergenze del paese, con dentro la macchina organizzativa dei Vigili del Fuoco
il paese dovrà ancora piangere i propri concittadini". 2009 - redattore:
GA
( da
"Giornale.it, Il"
del 07-04-2009)
Argomenti: Cina Usa
Per una volta
l'Italia ha stupito in bene reagendo alla tragedia dell'Abruzzo: anzichè
dividersi in polemiche sterili, il Paese si è unito. I soccorsi sono stati
rapidi, la solidarietà della gente comune commovente, la reazione dei partiti
finalmente responsabile. Ho apprezzato molto l'intervento di Franceschini in
Parlamento che, senza se e senza ma, ha offerto il proprio sostegno a
Berlusconi che, senza se e senza ma, l'ha accettato. Bene, con qualche
ulteriore riflessione: 1) Ora si tratta di continuare su questa strada,
scongiurando il rischio, molto alto, che passata l'emozione, prevalgano antiche
e cattive abitudini ovvero che i fondi stanziati per la ricostruzione non
arrivino mai, o solo in parte, a chi ne ha davvero bisogno. 2) Questa tragedia
conferma, purtroppo, la mancanza di una cultura della prevenzione nel nostro
Paese. In una zona a forte sismico troppi edifici non sono stati messi a norma
e questo spiega perchè a crollare non sono state solo case vecchie ma anche
edifici recenti. 3) Nonostante il cordoglio, qualcuno non si è trattenuto
dall'insinuare qualche polemica. Per un certo mondo, il solito (ovvero il
popolo di Grillo, Travaglio, Di Pietro), il terremoto si poteva prevedere e
considera Giuliani, l'esperto che sostiene di averlo annunciato, un incompreso
da difendere. Peccato che la sua previsione fosse imprecisa: aveva previsto il
sisma per il 29 marzo a Sulmona. Immaginiamo che le autorità gli avessero
prestato ascolto: migliaia di persone sarebbero state evacuate, poi il 30 o il
31 marzo fatte rientrare a casa. L'Aquila e i paesi circostanti non sarebbero
stati risparmiati dalla scossa che ha colpito il 6 aprile, con epicentro il
comune di Catipignano. Ieri ho partecipato a una trasmissione radiofonica in
Francia su Rtl e uno dei più famosi sismologi francesi - dunaue senza alcun
legame con il governo italiano - ha confermato che è impossibile prevedere i
terremoti. La polemica non dovrebbe nemmeno iniziare, ma temo che di Giuliani
sentiremo parlare a lungo. Sui blog di Grillo è Di Pietro tira già una certa
aria.. sì, diventerà un eroe, un perseguitato, un nuovo simbolo di un'Italia
confusamente arrabbiata e facilmente manipolabile. O sbaglio? Scritto in
comunicazione, pdl, politica, partito democratico, spin, Italia, società,
manipolazione, giornalismo Commenti ( 5 ) » (1 voti, il voto medio è: 5 su un
massimo di 5) Loading ... Il Blog di Marcello Foa © 2009 Feed RSS Articoli Feed
RSS Commenti Invia questo articolo a un amico 05Apr 09 Obama è il nuovo
Gorbaciov? Ammettiamolo: questo viaggio in Europa e Turchia sancisce un grande
successo di immagine per Obama. La stampa lo ha esaltato e non capita mai che
un presidente, all'estero, venga accolto da folle in delirio. O meglio:
succedeva a Gorbaciov ai tempi della perestroika. Obama in Germania ha parlato
a un'assemblea di cittadini adoranti e i sondaggi rivelano che, se si
candidasse alle elezioni politiche di fine settembre, batterebbe agevolmente
Angela Merkel. Come Gorbaciov ha sposato una donna dal carattere forte,
carismatico e capace di rompere gli schemi. La sua straripante popolarità dimostra
che gli Usa, quando usano i toni giusti, possono
essere ancora amati nel mondo e dunque che l'antiamericanismo non era
viscerale, né irreversibile, ma limitato agli eccessi dell'era Bush. Infatti le
proteste di strada non erano rivolte contro di lui. L'analogia con Gorbaciov,
però, rischia di essere anche politica, sebbene non altrettanto drammatica
nell'esito finale. L'esperienza del profeta della glasnost si concluse con il
crollo dell'Urss, quella del primo presidente afroamericano difficilmente terminerà
con l'implosione degli Stati Uniti. Ma proprio questo primo viaggio ha svelato
al mondo un'altra America, meno sicura di sé, improvvisamente umile, a tratti
quasi implorante. Quella di un tempo era abituata a imporre i compromessi,
quella di oggi dà l'impressione di subirli. Il G20 è stato salutato come un
grande successo, ma Washington non ha ottenuto l'impegno di tutti i Paesi a
varare una maxi-manovra di stimolo. Dal vertice della Nato si aspettava un
impegno ampio e coordinato da parte degli alleati per l'invio duraturo di nuove
truppe in Afghanistan, ha ottenuto lo spiegamento di 5mila uomini limitato alle
elezioni presidenziali. Eppure nelle scorse settimane aveva esercitato
pressioni fortissime per piegare le resistenze degli europei. Inutilmente: per
la prima volta il Vecchio Continente può dire no, senza temere lacerazionie
tanto meno ritorsioni. La Ue è diventata improvvisamente forte? No, è quella di
sempre caotica, litigiosa, multicefala. Semmai è l'America a essere divenuta
debole. Obama ha avuto l'onestà intellettuale di ammetterlo: «Siamo stati noi a
provocare la crisi finanziaria», da cui, però, gli Stati Uniti non possono
uscire da soli. Ha bisogno degli altri, come ben sappiamo. E allora Obama è
costretto ad assumere un registro inconsueto per un capo della Casa Bianca:
quello del mediatore, dell'amico bonario, del leader che parla poco e ascolta
molto. Nei due vertici - G20 e Nato - ha dovuto ritagliarsi un ruolo di
negoziatore, di pacificatore. La sua è un'America che tende la mano e riscopre
il consenso. Con un dubbio: Obama sta gestendo un periodo di difficoltà
transitoria in attesa di riprendere il ruolo di superpotenza o, come Gorbaciov,
verrà ricordato come il gestore di un grande Paese che declina tra gli applausi
del mondo? Scritto in era obama, crisi, europa, globalizzazione, gli usa e il
mondo, germania, francia Commenti ( 38 ) » (7 voti, il voto medio è: 2.86 su un
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RSS Commenti Invia questo articolo a un amico 03Apr 09 Dal G20 pochi fatti,
molto ottimismo. Basterà? La Merkel ha parlato di un compromesso storico, Obama
ieri era raggiante; tutti i leader hanno salutato con enfasi i risultati del
G20. Ed è normale che sia così: tentano di infondere fiducia e speranza, nel
tentativo, perlomeno, di sbloccare i consumi. E le Borse hanno risposto.
Tuttavia analizzando i contenuti ci si accorge che, come previsto, il G20 ha
portato poche novità. L'unica è l'aumento dei fondi a disposizione del Fmi:
erano previsti 500 miliardi, saranno 750. per il resto: - hanno annunciato che
intendono regolamentare gli hedge funds e le agenzie di rating. Bene, ma le
norme devono essere ancora stabilite e il dibattito rischia di essere lungo. -
secondo Brown "non ci saranno più i bonus per i manager che fanno fallire
le società". Era ora, ma più che altro è un auspicio condiviso, perchè
ogni Paese, com'è ovvio, deciderà autonomamente se e come realizzarlo. - hanno
dichiarato di aver posto le fondamenta per "ripulire i bilanci delle
banche dagli asset tossici", ma anche questa è una dichiarazione
d'intenti. In realtà, i Paesi continuano a procedere in ordine sparso e un
codice comune appare ancora lontano. L'economista Giorgio Barba Navaretti (
vedi l' intervista uscita sul Giornale) rileva due punti innovativi: l'impegno
a far ripartire il commercio mondiale e l'ammissione che la
crescita non potrà più dipendere solo dagli Usa, ma da quello che definisce "un traino globale", in
cui i Paesi come Cina,
India, Brasile avranno un ruolo sempre più importante. Ma questo avrà effetto
nel lungo periodo: a breve è improbabile che queste economia possano generare
una domanda interna molto forte. Complessivamente il G20 è stato
insoddisfacente su due punti: - il pacchetto da 1100 miliardi non serve a
rilanciare l'economia mondiale - il problema più urgente, quello di una riforma
strutturale del sistema finanziario mondiale è irrisolto. Intanto proprio ieri
gli Stati Uniti hanno allentato il mark-to-market ovvero la norma che obbligava
le banche a valutare ogni giorno il prezzo di mercato dei prodotti finanziari e
siccome molti di questi non hanno acquirenti le banche erano costrette a
iscrivere a bilancio perdite colossali. Ora invece potranno diluirle nel tempo,
nella speranza che in futuro i prodotti tossici valgano più di zero. Insomma ,
cambiano i parametri anzichè affrontare le cause del male. L'impressione è che
il G20 si servito soprattutto a spargere tanta cipria sulla crisi mondiale, nel
tentativo di cambiare la psicologia catastrofista dei mercati, infondendo
ottimismo, avvalorando l'impressione che la situazione sia sotto controllo. Il
tentativo in sè è comprensibile, ma basterà per risollevare l'economia globale?
Scritto in spin, era obama, banche, capitalismo, crisi, società, economia, gli
usa e il mondo, germania, globalizzazione, europa, francia Commenti ( 44 ) » (5
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Foa © 2009 Feed RSS Articoli Feed RSS Commenti Invia questo articolo a un amico
02Apr 09 Che tristezza, la Cnn (e un certo giornalismo). Ieri pomeriggio decine
di migliaia di persone hanno preso d'assalto la City, spaccando vetrine delle
banche, accerchiando la Banca d'Inghilterra; ci sono stati tafferugli, feriti e
un morto. Ieri pomeriggio mi sono sintonizzato sulla Cnn: da sempre in questi
frangenti è la più rapida e la più completa; ma ieri sembrava stesse su un
altro pianeta. Mentre la protesta esplodeva, la Cnn ci ha parlato di Obama
dalla regina, del menu preparato dallo chef dei vip, dei preparativi della cena
del G20, ha mostrato fino alla nausea le immagini di Obama sorridente con
Medvedev e il presidente cinese Hu Jintao. E i disordini? Un collegamento di un
paio di minuti, come si trattasse di un fatto marginale. Le possibilità sono
due: o la Cnn ha commesso un grave errore giornalistico oppure ha volutamente
minimizzato i disordini di Londra. Propoendo per la seconda ipotesi e vi spiego
perchè: da quando negli Usa è esplosa la protesta
contro i bonus dei manager Aig, l'establishment finanziario e politico teme che
le proteste, per ora isolate, possano estendersi; dunque il messaggio che gli
spin doctor trasmettono ai media è di essere cauti, di non infiammare gli
animi, di minimizzare. E la Cnn si è adeguata, come se fosse una tv di regime.
Da notare che nessun media europeo ha fatto altrettanto, sebbene molti governi
siano assai preoccupati e abbiano inviato messaggi analoghi: tutti i mezzi
d'informazione, di destra e di sinistra, hanno dato spazio alle proteste,
giudicandole, giustamente, una notizia importante. Che tristezza, la Cnn e,
purtroppo, non è l'unico episodio negativo che riguarda la stampa americana che
negli ultimi anni ha assecondato senza critiche la guerra in Irak, ha censurato
inchieste su Madoff (è successo al Wall Street Journal), e per oltre un
decennio non ha analizzato, nè denunciato gli abusi e le storture della casta
finanziaria di Wall Street, di cui, anzi, era diventata il megafono. E questi
non sono che alcuni esempi. La stampa europea (e quella italiana) ha molti
difetti, ma per anni abbiamo considerato quella americana come un modello da
imitare. Ora non più. Il livellamento, è verso il basso e non è una buona notizia
per il giornalismo occidentale. Scritto in manipolazione, era obama, spin,
crisi, comunicazione, società, europa, gli usa e il mondo, notizie nascoste,
democrazia, globalizzazione, giornalismo Commenti ( 41 ) » (2 voti, il voto
medio è: 5 su un massimo di 5) Loading ... Il Blog di Marcello Foa © 2009 Feed
RSS Articoli Feed RSS Commenti Invia questo articolo a un amico 31Mar 09 G20,
tanto rumore per poco. E l'America non fa più paura. Dunque, ci siamo. Obama
arriva oggi a Londra e domani vedrà i leader dei venti principali Paesi
industrializzati; ma questo vertice, ritenuto da tutti fondamentale, si
concluderà con ogni probabilità con pochi risultati concreti, che non è
difficile prevedere: un impegno generico a una nuova regolamentazione degli
hedge funds, misure contro i paradisi fiscali, nuovi fondi al Fmi. Le riforme
strutturali resteranno nel cassetto e lo strapotere della finanza sull'economia
reale non verrà rimesso in discussione: questo espone il mondo a nuovi choc.
Una delle novità più importanti riguarda il rapporto tra l'America e l'Europa.
Come ho scritto in un pezzo sul Giornale, l"'Europa ha deciso di non
seguire l'America sulla via del rilancio economico, perlomeno non secondo le
modalità statunitensi. Obama, in circa due mesi, ha approvato misure, che,
inclusi i salvataggi delle banche e delle industria in difficoltà, toccheranno
l'astronomica cifra di 4500 miliardi di dollari, pari quasi al 30% del Pil. E
per settimane l'amministrazione Obama, con il martellante sostegno della
stampa, ha tentato di convincere l'Unione europea ad uniformarsi agli Usa. Ma la cancelliera tedesca Merkel, spalleggiata da
Sarkozy, ha tenuto duro e ha vinto". I consiglieri della Casa Bianca hanno
annunciato che "Obama non insisterà con i leader dei venti Paesi più
importanti del pianeta sulla necessità di varare la prima, grande, coordinata
manovra mondiale. La bozza della risoluzione, trapelata su un giornale tedesco,
esprimerà un auspicio generico, senza alcun vincolo. Come dire: ognuno faccia
da sé". L'Europa ritiene più importante salvaguardare la solidità dei
conti pubblici e limitare i rischi di un'iperinflazione, l'America, invece, la
cui economia è basta al 75% sui consumi, deve far ripartire ad ogni costo
l'economia. Il viaggio confermerà la straordinaria popolarità di Obama, ma sarà
inconcludente anche su altri dossier, soprattutto sull'Afghanistan: fino a
poche settimane fa Washington pretendeva dagli europei l'invio di nuove truppe
al fianco dei marines, ma nella Ue questa eventualità è talmente impopolare da
indurre i governi a respingere le pressioni americance. E l'America è così
debole da abbozzare: al vertice della Nato la questione delle nuove truppe a
Kabul passerà sotto traccia. La mia impressione è che politicamente il viaggio
di Obama rischia di essere ricordato come il primo di un'America a cui il mondo
non riconosce più lo status di superpotenza. Perchè dire no aall'America oggi
si può, e non basta un presidente mediatico a ridare prestigio e credibiltà a
un Paese a cui il mondo, all'unanimità, rinfaccia la responsabilità della
crisi. Scritto in era obama, banche, capitalismo, crisi, economia, europa, gli
usa e il mondo, germania, democrazia, globalizzazione, francia Commenti ( 53 )
» (5 voti, il voto medio è: 4.8 su un massimo di 5) Loading ... Il Blog di
Marcello Foa © 2009 Feed RSS Articoli Feed RSS Commenti Invia questo articolo a
un amico 28Mar 09 Nasce il Pdl, ma saprà darsi un'identità? Nasce il Pdl, bene.
E non è difficile prevedere che sarà vincente, perchè Berlusconi è la figura di
riferimento da oltre 15 anni e alla maggioranza degli italiani è assai gradira
e perchè i partiti conservatori, in Italia, ma non solo, affrontano la crisi
meglio di una sinistra moderata che, avendo fatto proprio il dogma liberista
(ricordate il libro di Giavazzi e Alesina?), ora appare meno credibile di un
centrodestra, dove nel corso degli anni non sono mancate le critiche allo
stapotere della finanza e alla deriva morale della società ( vedi Tremonti,
Bossi, certi esponenti di An). Tuttavia il Pdl corre lo stesso rischio del Pd,
che è fallito perchè non è riuscito a darsi una nuova identità ovvero non ha
saputo creare una sintesi innovativa tra i cattolici sociali e i post
comunisti. Al Pd, come già osservato su questo blog, manca il senso di
appartenenza. La domanda che mi pongo è la seguente: il popolo di Forza Italia
e, soprattutto, il popolo di An, che è più piccolo ma più coeso, saprà
riconoscersi nel Pdl? Ovvero: il nuovo partito sarà sentito come proprio dai
militanti? Avrà una coerenza ideologica, programmatica, sociale? Se la risposta
sarà negativa, non è difficile prevedere un aumento dei consensi a Lega e Udc,
che hanno già un profilo consolidato e sono facilmente riconoscibili dagli
elettori. Il successo del nuovo partito nel medio e lungo periodo si gioca
sull'identità. Che dovrà essere forte, autentica, condivisa. O sbaglio? Scritto
in politica, pdl, partito democratico, democrazia, Italia Commenti ( 70 ) » (4
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Foa © 2009 Feed RSS Articoli Feed RSS Commenti Invia questo articolo a un amico
25Mar 09 Ma il mercato distorce la realtà? Soros dice di sì. Di questi tempi
abbiamo parlato molto di economia e mi spiace dover restare in tema, ma sono
rimasto colpito da questa affermazione di George Soros, l'ex speculatore che
affossò la lira e la sterlina negli anni Novanta e che ora è diventato un guru
economico-filosofico-filantropico. Con i mercati ha guadagnato miliardi e i
fondi Hedge da lui creati continuano a guadagnarne molti (pare). Eppure ieri
durante un incontro con il minostro del Tesoro Usa
Geithner ha pronunciato questa frase che ha scioccato l'America: "L'idea
che i mercati (finanziari) siano in grado di correggersi da soli si è
dimostrata falsa. I mercati, anzichè rispecchiare la realtà sottostante, la
distorgono sempre". La mia prima reazione è stata di stizza: ma come,
proprio lui fa queste considerazioni? Il personaggio non è certo coerente.. ma,
pensandoci bene, forse non ha tutti i torti. Mi spiego: io sono da sempre un
liberale e penso che l'economia di mercato abbia consentito di portare sulla
via del benessere intere nazioni. Ma ho l'impressione - anzi, la certezza - che
i mercati finanziari oggi non siano il risultato del normale incrocio tra
domanda e offerta. E questo a causa dei derivati e dei prodotti di ingegneria
finanziaria. Qualcuno sa dirmi l'utilità di questi strumenti? Nati a fin di
bene ovvero per permettere agli operatori e agli industriali di cautelarsi
contro rischi di cambio o sbalzi nelle quotazioni, sono diventati dei mostri
che con l'effetto leva consentono profitti o perdite inimmaginabili. Ma servono
all'economia reale? Consentono una miglior valutazione delle società quotate?
La risposta a queste domande è no: non servono a nulla se non a una certa
finanza. E l'effetto leva è così vertiginoso da distorgere molte valutazioni,
accentuando spasmodicamente i movimenti al rialzo o al ribasso di borse,
valute, materie prime, obbligazioni. Ricordate il petrolio? Su su fino a 150
dollari, poi già sotto i 40, il dollaro che passa da 1,25 a 1,45 in dieci
giorni e poi torna a 1,25. Tutto questo è innaturale e superfluo. E allora
perchè non limitarli o addirittura abolirli, progressivamente? I trader, certi
banchieri, gli speculatori hanno già fatto abbastanza danni. Che la festa
finisca e che il mercato torni ad essere il mercato, in un'ottica
autenticamente liberale. Domanda: Che Soros abbia ragione? Scritto in
capitalismo, crisi, banche, manipolazione, globalizzazione, economia, notizie
nascoste Commenti ( 91 ) » (6 voti, il voto medio è: 4.33 su un massimo di 5)
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Invia questo articolo a un amico 24Mar 09 Il piano Geithner? Un'altra beffa. I
mercati finanziari hanno reagito con entusiasmo al piano del ministro del
Tesoro americano Geithner e non è difficile capire perchè: non fa altro che
prorogare lo strapotere della casta finanziaria di Wall Street. Come hanno
evidenziato alcuni commentatori (segnalo al riguardo l'ottimo fondo di Luigi
Zingales sul Sole 24Ore), la manovra messa a punto dall'Amministrazione Obama
si risolve in uno straordinario regalo alle banche che hanno provocato il
dissesto finanziario, in un incentivo agli hedge funds che potranno indebitarsi
a spese del contribuente, e persino in un premio alle agenzie di rating che per
valutare i nuovi fondi di asset tossici intascheranno un miliardo di dollari.
Sul Giornale di oggi do voce anche a un'illustre economista, Alice Rivlin, ex
membro del board della Federal Reserve, che sebbene con qualche perplessità
difende il piano. Tuttavia resto molto scettico, per queste quattro ragioni: 1)
Il piano ignora le cause strutturali del dissesto. Anche se avesse successo,
non impedirebbe alle banche di ripetere gli stessi errori del passato. infatti,
secondo voci accreditate, gli istituti bancari non hanno ancora rinunciato alle
operazioni di ingegneria finanziaria, insomma continuano a trastullarsi con
derivati, cartolarizzazioni, eccetera. 2) Il fondo dovrebbe essere alimentato con
mille miliardi di dollari, ma l'ammontare dei debiti tossici è di gran lunga
superiore a questa pur ingente cifra. Verosimilmente, non sarà sufficiente per
risanare completamente i bilanci delle banche. 3) La Cina
è sempre più diffidente nei confronti degli Stati Uniti e sempre meno disposta
a indebitarsi in dollari. Ieri, d'accordo con la Russia, ha lanciato l'idea di
una moneta globale al posto della valuta statunitense. L'ipotesi appartiene a
un futuro lontano. Ma il solo fatto che venga presa in considerazione è
indicativa delle intenzioni di Pechino. 4) L'economia americana si basa per il
75% sui consumi e le misure varate dal governo faranno esplodere prima il
deficit e poi il debito pubblico, che potrebbe arrivare in appena due anni
all'80% del Pil. E ci vorranno molti anni per riconvertirla all'industria. Le
sue debolezze sono strutturali. L'ottimismo di molti operatori è davvero
giustificato? Scritto in banche, capitalismo, crisi, era obama, economia, cina,
globalizzazione, gli usa e il mondo Commenti ( 63 ) » (3 voti, il voto medio è:
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Articoli Feed RSS Commenti Invia questo articolo a un amico 21Mar 09 Non
chiedete a Obama di essere spontaneo Ma Obama è davvero un grande comunicatore?
Ne dubito. O meglio, dipende dalle circostanze. Come spiego in un articolo
pubblicato oggi sul Giornale, il presidente degli Stati Uniti è soprattutto un
grande interprete, ma solo di discorsi scritti, spesso da altri. Sa leggere, sa
recitare bene. Ma è terrorizzato quando deve parlare a braccio. Infatti, ha
sempre appresso il teleprompter (vedi foto) ovvero il "gobbo
elettronico", anche quando deve intervenire in pubblico solo per pochi
secondi. Non sa improvvisare, non sa essere spontaneo. Io dico: non
paragonatelo a Roosevelet, nè a Kennedy, nè a Reagan. Quella era un'altra
categoria. Obama senza il suo spin doctor David Axelrod è perso. Scritto in
spin, comunicazione, era obama, presidenziali usa, gli usa e il mondo,
giornalismo Commenti ( 72 ) » (4 voti, il voto medio è: 4.75 su un massimo di
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Commenti Invia questo articolo a un amico 19Mar 09 Proteste alla Sapienza e
degli islamici, la legge vale per tutti? Ieri altri tafferugli alla Sapienza.
Gli studenti volevano improvvisare un corteo non autorizzato e la polizia lo ha
impedito; da qui gli scontri. A mio giudizio la polizia ha ragione; mi chiedo
però perchè lo stesso criterio non sia stato usato in occasione delle proteste
degli estremisti islamici di gennaio, durante le quali, per ben 4 volte i
manifestanti hanno deviato dal percorso autorizzato per andare a pregare di
fronte al Duomo e al Colosseo. In quell'occasione, a Milano come a Roma, le
forze dell'ordine hanno lasciato fare. E purtroppo credo che lo stesso
accadrebbe se gli islamici tentassero un'altra prova di forza; perchè è
relativamente semplice contrastare qualche centinaio di studenti su di giri, ma
è troppo rischioso far rispettare la legge se a violarla è una minoranza
musulmana ormai molto numerosa composta da centinaia di migliaia di persone,
che potrebbero provocare sommosse di piazza. E se osservo quel che accade
all'estero non trovi motivi di conforto: a Parigi la polizia non ha più il
controllo di alcuni quartieri di periferia e gli agenti hanno paura di uscire
dai commissariati, mentre in America Sean Penn ha fatto tagliare i passaggi che
lo riguardano in un film che denuncia le difficoltà di integrazione di certe
minoranze, tra cui quella islamica, mostrando scene forti, come quella di una
ragazza iraniana uccisa in nome dell' «onore» da un familiare che ne
rimproverava la condotta di vita non conforme alle tradizioni e ai dettami
della religione. Le proteste dell'associazione degli iraniani è stata così
veemente da indurre l'attore, famoso per il suo impegno civile, a una clamorosa
retromarcia. E la situazione rischia di peggiorare ulteriormente. Che fare?
Bisogna arrivare al punto di limitare drasticamente l'immigrazione musulmana
privilegiando quella di minoranze, come i filippini, che si integrano
facilmente? Scritto in notizie nascoste, società, Italia, gli usa e il mondo,
francia, immigrazione, islam Commenti ( 181 ) » (6 voti, il voto medio è: 5 su
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Sono inviato speciale di politica internazionale. Sposato, ho tre figli.
Risiedo a Milano e giro il mondo. Tutti gli articoli di Marcello Foa su ilGiornale.it
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aiutare il Tibet - 3 Emails Attenti, Londra tollera la Shaaria... - 3 Emails Usa, la tragica ripicca di un popolo a lungo raggirato - 3
Emails Caso Eluana, un giudizio controcorrente che fa riflettere - 3 Emails In
una lettera il ritratto dell'Italia di oggi - 2 Emails Dalla Svizzera una
lezione (anche per il centrodestra italiano) - 2 Emails Milva e quei sette
milioni nascosti... per la vecchiaia - 2 Emails Ultime discussioni Franco
Parpaiola: Salve. Ricevo solo il Giornale di eri con aggiornamento dell 13:08
su Internet msn expolorer, per... Paolo Da Lama: Egr. Foa, innazitutto un
partecipato cordoglio alle popolazioni dell'Abruzzo. Venendo a noi: se...
Marcello Foa: caro Federico, la sua opinione è sempre benvenuta ed è formulata
con un garbo che apprezzo assai.... voce nel deserto: Sì,una volta tanto
Franceschini sembrava il capo di una opposizione seria,pensosa degli
interessi... Federico: Caro Foa. Io sono sempre stato dalla parte di Grillo
ecc.E lo sono ancora. Anche perchè ho letto... Ultime news L'Aquila, altre due
scosse. I morti sono 180Berlusconi e Bertolaso tornano all'Aquila: "Non vi
lasceremo soli"Adesso l'Italia ha paura: 7 milioni di case a
rischioParadisi fiscali, l'Ocse: nessun paese in lista neraMarta: intrappolata
nel letto, salvata dopo 23 oreBaviera, spara in tribunale Un morto e un
feritoStipendi dei manager pubblici in rete: da A2A a Hera HoldingLavoro,
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velo Vince Erdogan e la Turchia diventa più islamica siti che mi piacciono
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Usa USI, Università della Svizzera Italiana Siti di
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( da
"Asca"
del 07-04-2009)
Argomenti: Cina Usa
TERREMOTO: PROTEZIONE CIVILE LAZIO, 585 VOLONTARI A LAVORO IN 13 CENTRI
(ASCA) - Roma, 7 apr - E' salito oggi a 585 il numero dei volontari impiegati
dalla protezione civile regionale in Abruzzo. Sotto il coordinamento della
protezione civile della Regione Lazio, il cui campo base e' stato allestito a
San Demetrio de' Vestini sono stati affidati gli interventi e gli aiuti in un'area
operativa (Com 2) che comprende 13 tra comuni e frazioni: San Demetrio ne'
Vestini, Onna, Villa S. Angelo, San Gregorio, Poggio Picenze, Fagnano,
Monticchio, Fossa, San Pio delle camere, Sant'Eusanio Forconese, Prata
d'Ansidonia, Fontecchio, Tione degli Abruzzi. Tra le dotazioni messe a
disposizione dalla protezione civile del Lazio, particolarmente importanti per
lo svolgimento delle operazioni di ricerca e recupero dei dispersi le 40 torri
faro gia' dislocate, cui se ne aggiungeranno altre 7 in partenza oggi. Oggi e'
prevista anche l'allestimento di 24 bagni chimici e altri 26 saranno inviati
domani. In queste ore, la Sala operativa della protezione civile regionale sta
coordinando le disponibilita' di accoglienza degli sfollati da parte dei
privati, le donazioni in danaro e le offerte di cibo e vestiario che stanno
giungendo numerose. res-dnp/sam/alf (Asca)
( da
"Asca"
del 07-04-2009)
Argomenti: Cina Usa
TERREMOTO:
TONDO E BALLAMAN (FVG), CORDOGLIO E SOLIDARIETA' (ASCA) - Trieste, 7 apr - Con
il cordoglio del presidente Edouard Ballaman e la solidarieta' dell'intero
Consiglio regionale alla popolazione dell'Abruzzo si e' aperta la seduta d'Aula
del Friuli Venezia Giulia dedicata al progetto di legge sulla sicurezza.
''Questa tragedia - ha affermato Ballaman - ci fa tornare alla mente quanto il
popolo friulano ha subito nel 1976. Anche a seguito di quella dolorosa
esperienza i soccorsi sono stati immediati e questo grazie anche all'efficiente presenza della Protezione civile sul territorio
nazionale. Una Protezione civile che ha preso spunto proprio da quanto e'
avvenuto in Friuli Venezia Giulia e ai modelli di soccorso che allora sono
stati immediatamente attivati. Oggi il nostro pensiero va a tutti coloro che
hanno perso la vita tragicamente domenica notte, alle loro famiglie,
alle migliaia di persone senzatetto che, sgomente e sbigottite, vedono un fosco
futuro. A queste persone, a coloro che sono rimasti, dobbiamo garantire la
nostra solidarieta' e il nostro impegno civile. Un debito di riconoscenza per
quanto il Paese ha fatto per noi nel 1976. I volontari della Protezione civile
regionale, con le loro dotazioni di mezzi, sono gia' operativi nei luoghi del
sisma. A loro, nostri ambasciatori in quelle zone, il ringraziamento e il
sostegno in un'operazione dall'alto valore umanitario e solidaristico. E' in
questi momenti - ha aggiunto Ballaman - che dobbiamo dimostrare l'unita'
d'intenti di tutto il Paese, senza polemiche, ma dandoci da fare perche' la
sofferenza della gente d'Abruzzo sia meno pesante e piu' breve possibile e,
allo stesso tempo, che tragedie simili non possano piu' avere il tributo di
vittime che c'e' stato a L'Aquila e nei Comuni limitrofi. Con questo impegno
Ballaman ha chiedo all'Aula un momento di raccoglimento per le vittime e le
loro famiglie. E'quindi intervenuto il presidente della Regione Renzo Tondo,
che ha ricordato come, nel 1976, l'Aula del Consiglio regionale divenne luogo
centrale rispetto agli interventi per il sisma che colpi' il Friuli. Ci fu
grande coesione nella nostra comunita' e si registro' la grande solidarieta'
nazionale e internazionale ''cosa che mi auguro avvenga anche adesso per
l'Abruzzo, affinche' questo dramma possa trasformarsi in occasione di
sviluppo''. Tondo ha quindi informato l'Aula su quanto e' stato fatto in questi
primi momenti: coordinati dall'assessore Lenna e dalla struttura della
Protezione civile regionale, sono gia' partiti 397 volontari, 173 a pochissime
ore dall'allerta e gli altri 224 subito dopo e con loro 108 mezzi, tra cui 3
cucine da campo. I volontari provengono da un centinaio di comuni della regione
e a essi se ne aggiungeranno a breve altri 120 che hanno gia' dato la loro
disponibilita', portando quindi questo primo contingente regionale a oltre 500
persone. Tra essi vi sono le squadre ANA di Palmanova, Carnica, Cividale e
Gemona e la Croce Rossa di Palmanova e Pordenone. Ne fanno inoltre parte 4
anestesisti rianimatori, 2 infermieri, un'ambulanza e un mezzo fuoristrada del
118 di Trieste, 15 tecnici da impiegare nella sala operativa dell'Aquila, al
ripristino delle rete informatica, nell'allestimento delle tendopoli, oltre a
13 unita' cinofile e un elicottero dotato di ortofoto e laserscan per le
rilevazioni telematiche. La grande esperienza maturata dalla nostra Protezione
civile e da tutto il capillare sistema rivolto all'emergenza ha funzionato
anche questa volta - ha aggiunto Tondo - cosi', in Abruzzo, i nostri volontari
sono in prima linea per fornire aiuto e per mettere a disposizione tutta la
competenza maturata in oltre trent'anni di interventi. L'assessore Lenna, ha
fatto sapere Tondo, in questo momento e' a Roma a una riunione di coordinamento
degli assessori regionali che hanno la delega alla Protezione civile.
Gianfranco Moretton, capogruppo del PD, ha avuto parole di apprezzamento per
quanto fatto anche in questa occasione e ha chiesto di pensare a un primo
intervento di solidarieta' finanziaria da parte della Giunta regionale per aiutare
subito quanti, anziani e bambini su tutti, subiscono particolarmente questa
grave situazione. Intervento finanziario che Tondo ha detto di aver dato per
scontato, intenzione confermata anche dal presidente Ballaman, che si e'
riservato di mettere a punto l'operazione assieme all'Ufficio di presidenza.
fdm/sam/alf (Asca)
( da
"Asca"
del 07-04-2009)
Argomenti: Cina Usa
TERREMOTO: IN ABRUZZO 585 VOLONTARI PROTEZIONE CIVILE LAZIO (ASCA) - Roma, 7
apr - E' salito oggi a 585 il numero dei volontari impiegati dalla protezione
civile regionale del Lazio in Abruzzo. Sotto il coordinamento della protezione
civile della Regione Lazio, il cui campo base e' stato allestito a San Demetrio
de' Vestini sono stati affidati gli interventi e gli aiuti in un'area
operativa (Com 2) che comprende 13 tra comuni e frazioni: San Demetrio ne'
Vestini, Onna, Villa S. Angelo, San Gregorio, Poggio Picenze, Fagnano,
Monticchio, Fossa, San Pio delle camere, Sant'Eusanio Forconese, Prata
d'Ansidonia, Fontecchio, Tione degli Abruzzi. Tra le dotazioni messe a
disposizione dalla protezione civile del Lazio, particolarmente importanti per
lo svolgimento delle operazioni di ricerca e recupero dei dispersi le 40 torri
faro gia' dislocate, cui se ne aggiungeranno altre 7 in partenza oggi. Oggi e'
previsto anche l'allestimento di 24 bagni chimici e altri 26 saranno inviati
domani. In queste ore, la Sala operativa della protezione civile regionale sta
coordinando le disponibilita' di accoglienza degli sfollati da parte dei
privati, le donazioni in danaro e le offerte di cibo e vestiario che stanno
giungendo numerose. res-mpd/mar/alf
( da
"Famiglia Cristiana"
del 07-04-2009)
Argomenti: Cina Usa
di Beppe Del
Colle IL G20 E IL VERTICE NATO HANNO LASCIATO TUTTO, O QUASI, COME PRIMA TRA
USA E UE, LA TURCHIA: IL BOSFORO SMORZA I SORRISI Washington è sempre stata
favorevole (e lo è anche oggi, con Obama) a una sempre maggiore integrazione,
nell'Occidente, di Ankara. Berlino e Parigi, che hanno già numerose comunità
turche, temono l'arrivo di nuovi immigrati. Alla fine del viaggio di Obama in
Europa, il "punto" sulla situazione internazionale non è difficile.
Tutto, o quasi tutto, è come prima. Non è inutile e dannoso pessimismo, il
nostro, ma una provocazione a quanti ritengono che ogni cosa possa passare
attraverso laccorto gioco delle diplomazie. La complicazione,
adesso, viene paradossalmente da un comprensibile dubbio che nasce, su ogni
problema che
abbia carattere di internazionalità, dalla presenza della democrazia in un
numero crescente di Paesi: una realtà che si può facilmente registrare contando
il numero delle nazioni che fanno parte oggi del cosiddetto G20, quasi tutte
democratiche, e confrontandolo con quello, che pur sopravvive, del G8.
Democrazia vuol dire che chi rappresenta il proprio Paese deve tener conto
soprattutto dellopinione pubblica di cui è
ufficialmente il portavoce e di cui i Parlamenti sono unautorevole eco.
Barack Obama, Angela Merkel e Nicolas Sarkozy (foto AP / La Presse). Due esempi.
Il confronto fra gli Stati Uniti e lEuropa
svoltosi a Praga a chiusura del viaggio di Obama ha portato in rilievo il
problema Turchia. Ankara è in lista per lingresso nellUnione
europea fin
dal 1959, mentre fa stabilmente parte da molto tempo della Nato, di cui durante
la guerra fredda è stato un solido avamposto di fronte al minaccioso
espansionismo dellUnione sovietica. In quanto
tale, Washington è sempre stata favorevole e lo è anche oggi, con Obama a una sempre maggiore integrazione di Ankara
nellOccidente. Ma Unione europea e Nato sono agli antipodi rispetto a una
questione che ha un forte e delicatissimo carattere religioso, oltre che
politico e sociale. In Germania e in Francia esiste da molti anni una numerosa
comunità di immigrati turchi; in altri Paesi, come lItalia, sono oggi altrettanto rilevanti gli stranieri di
fede musulmana. Di conseguenza, si è originata ovunque una forte componente
dellopinione pubblica la quale ritiene che leventuale
ingresso della
Turchia nellUnione ne faciliterebbe maggiormente i flussi
immigratori. Questo spiega perché Sarkozy a Parigi e la Merkel a Berlino si
oppongono a tale eventualità; dato che, oltretutto, non mancano le
preoccupazioni circa nuove infiltrazioni del terrorismo islamico in Europa. Lo ha
confermato lo stesso presidente Obama, quando ha detto che le minacce di Al
Qaida riguardano più il Vecchio continente che gli Usa;
nonostante questo, egli si è speso molto (confortato dalla mediazione di
Berlusconi) per far accettare al primo ministro turco la candidatura del danese
Rasmussen a segretario generale della Nato, sebbene questultimo abbia difeso un giornale del suo Paese che ironizzò
su Maometto. Secondo esempio. Il G20 di Londra non ha proposto una linea comune per la
soluzione della crisi finanziaria: fra la tentazione keynesiana dellintervento dello Stato (a spese dei contribuenti) a sostegno
in Usa delle banche, prime responsabili del disastro, e la
linea Sarkozy-Merkel per una nuova morale negli affari del capitalismo (con
punizione dei paradisi fiscali) in unEuropa meno
scandalosamente esposta ai rischi del libero mercato, forse hanno vinto solo la Cina
e la Russia (che democratiche ancora non sono). Ma il futuro è impossibile,
oggi, da pronosticare.
( da
"Nuovo Molise web"
del 07-04-2009)
Argomenti: Cina Usa
Dalla
provincia 07/04/2009 12:05 Intervento tempestivo dal Molise Partono
immediatamente i soccorsi grazie all'efficienza della Protezione Civile e dei
suoi volontari CAMPOBASSO Come quelle di tutta Italia anche la Protezione
Civile del Molise è stata immediatamente allertata e mobilitata dallomonimo Dipartimento nazionale. La condizione di prossimità,
inoltre, ha consentito ai tecnici e ai volontari molisani di raggiungere con
tempestività le zone colpite dal terremoto che, la notte scorsa, ha devastato
la città de LAquila e la sua provincia. A coordinare le operazioni il Dirigente
della Protezione Civile del Molise, Giuseppe Giarrusso. Il campo della Regione
Molise è stato situato in Piazza dArmi a
LAquila, da qui, attraverso due numeri dedicati (0874.314240/1), vengono
garantite le comunicazioni e laccesso alle notizie,
da e per il Molise, per i nostri corregionali che si trovano in Abruzzo. Per
tutto quello che invece riguarda la disponibilità dei molisani
allaccoglienza degli sfollati i numeri di riferimento sono quelli della
Protezione
Civile: 0874.3141 e 800120021. La mobilitazione della struttura molisana è
stata immediata. A partire, alle 8,30 di ieri mattina, è stata una Task Force,
una unità di primo intervento composta da 40 volontari, 2 cucine da campo, una
postazione per le luci, un gruppo elettrogeno, lufficio
di coordinamento mobile, un cargo di tende, delle tensostrutture, una cisterna
con gasolio e un carrello officina. Successivamente, intorno a mezzogiorno, è
partita unaltra colonna di mezzi e tre autobotti, con 80 volontari al seguito,
destinata a dare assistenza logistica alla popolazione. In serata, infine, è
partito un terzo gruppo di volontari. Lintervento
della Protezione Civile molisana è destinato ad avere un ruolo centrale
specialmente sul piano della comunicazione, essendo crollato a causa del sisma il
ponte radio dei colleghi abruzzesi. Sarà quindi luffico
mobile inviato dal Molise che, disponendo di un satellite, garantirà con le sue
linee il sistema di comunicazione. Parallelamente alla Protezione Civile si è mossa anche la
Croce Rossa ItalianaComitato Regionale del Molise. Nel pomeriggio di ieri sono
partiti dalla nostra regione 40 volontari e unautocolonna
composta da 8 autoambulanze. Attivati anche due conti corrente intestati alla
Croce Rossa Italiana su cui effettuare donazioni con la causale «Pro terremoto
Abruzzo»: c/c bancario n. 218020 Banca Nazionale del Lavoro, filiale di Roma
Bissolati; c/c postale n. 300004. In serata, infine, dalla Protezione Civile
giunge un appello ai moilisani che si trovano a LAquila
o nelle zone terremotate a comunicare ai congiunti, o alla stessa Protezione
Civile, il loro rientro in Molise o la loro permanenza in Abruzzo.
Relativamente invece al numero dei dispersi, e delle eventuali vittime, la
Protezione Civile del Molise non fornisce alcuna indicazione. Sono anchessi, al momento, in attesa di notizie dallAbruzzo.
Presso la struttura molisana, in serata, molta concitazione e nervosimo e poca
collaborazione con la stampa, specie da parte della responsabile
dellUfficio Volontariato, Ida Terebini. E
questa lunica nota stonata di una giornata in cui la Protezione Civile,
brillando per efficienza, non ha certo brillato per cortesia. Pasquale Di Bello
( da
"Sestopotere.com"
del 07-04-2009)
Argomenti: Cina Usa
TERREMOTO:
150 MORTI, 250 DISPERSI, 1.500 FERITI E 100 MILA SFOLLATI (6/4/2009 19:00) |
(Sesto Potere) - Roma - 6 aprile 2009 - Sarebbe di ben 150 i morti accertati ,
250 dispersi ,1.500 feriti e 100 mila persone senza casa i dati principali del
nuovo bilancio del terremoto che ha colpito ieri notte l' Abruzzo, secondo
quanto riferito alle agenzie da fonti dei soccorritori. Gli sfollati a causa
del sisma , secondo il sindaco dell'Aquila, potrebbero essere addirittura
70mila. E ad una prima stima si calcola possano essere 1.500 le persone rimaste
ferite nei crolli dovuti al terremoto che si è verificato in Abruzzo, come ha
riferito detto il premier Silvio Berlusconi mnel corso della conferenza stampa
convocata all'Aquila su invito del presidente della Regione Abruzzo. Ancora non
si conosce il numero esatto dei dispersi. Ma il numero delle vittime, spiegano
i soccorritori, e' drammaticamente destinato a salire . Si scava ancora fra le
maceerie a mani nude. ------------------------------------------------------ Terremoto
in Abruzzo, la situazione in atto, cronaca conferenza stampa Berlusconi e
Bertolaso (Sesto Potere) - Roma - 6 aprile 2009 - delle 13.00 – Una conferenza
stampa alla caserma della Guardia di Finanza dellAquila
ha fatto il punto sulla situazione dopo il terremoto che ha colpito LAquila, Paganica, Tornimparte, Poggio Picense, Villa
SantAngelo e Fossa. Erano presenti il Presidente del Consiglio dei
Ministri Silvio Berlusconi e il Capo del Dipartimento della Protezione Civile
Guido Bertolaso, il Ministro dellInterno Roberto Maroni, il
Ministro delle Infrastrutture, Altero Matteoli, il Presidente della Regione
Abruzzo, Gianni Chiodi, il Presidente della Provincia Stefania Pezzopane e il
Sindaco dellAquila Massimo Cialente. Il Presidente del Consiglio ha riassunto la
situazione di eccezionale gravità in cui versa il paese, con un alto numero di
vittime e di feriti. Numeri che sono destinati a crescere, ma cifre attendibili
non potranno essere date prima che trascorrano i tempi tecnici di 12/24 ore. Sono
migliaia gli sfollati, ha sottolineato anche il Capo della Protezione Civile, e
per ospitarli sono stati requisiti tutti gli alberghi della costa abruzzese,
per un totale di diecimila posti letto. E stato un
terremoto non esteso ma molto violento, di cui si continueranno a sentire gli effetti nei
prossimi giorni. Hanno espresso solidarietà allItalia
il Presidente americano Barack Obama e il Presidente Russo Mevdev. Sono gravi i
danni nel centro storico dellAquila, e in queste ore si sta procedendo
alla
verifica sugli edifici. Il Ministro dellInterno ha
informato che le colonne mobili dei vigili del fuoco stanno arrivando dalle
regioni dItalia, così come le forze dellordine. Presso il Ministero
delle Infrastrutture è stato aperto un tavolo permanente per lemergenza. Lautostrada Roma-LAquila verrà
riaperta domani al solo traffico delle automobili, per permettere, nella
giornata di oggi, il transito dei mezzi di soccorso della Protezione Civile. Il
Presidente della Regione Abruzzo, informa la popolazione che l appello a donare il sangue diffuso nelle ore precedenti ha
avuto un buon esito, ed è ora possibile sospendere le donazioni. Il Consiglio
dei Ministri è convocato alle 19.00. Il Dipartimento sta raccogliendo le
offerte di aiuti e assistenza sanitaria provenienti dai cittadini e dalle
associazioni di volontariato. La Protezione Civile continua a coordinare le
operazioni di soccorso e assistenza agli sfollati, con lallestimento di tendopoli e la distribuzione dei pasti. Sono
attivi cinque C.O.M. – Centri Operativi Misti - a LAquila, San
Demetrio, Pizzoli, Rocca Di Mezzo e Paganica.
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Terremoto in Abruzzo, alla Camera un minuto di silenzio (Sesto Potere) - Roma -
6 aprile 2009 - In apertura di seduta il Presidente della Camera, Gianfranco
Fini, ha parlato del terremoto in Abruzzo dando il quadro della situazione, ha
espresso alle famiglie delle vittime il cordoglio suo e di tutti i deputati e
ha ringraziato tutti coloro che si stanno prodigando nei soccorsi. LAssemblea ha osservato un minuto di silenzio.
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Terremoto in Abruzzo, vertice operativo del ministro delle Infrastrutture
(Sesto Potere) - Roma - 6 aprile 2009 - Il ministro delle Infrastrutture e dei
Trasporti, Altero Matteoli, ha convocato per le prossime ore un vertice
operativo presso il Dicastero di Porta Pia. Vi parteciperanno il presidente del
Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici, il responsabile della Struttura
Tecnica di Missione, il Provveditore alle opere pubbliche dell Aquila, i vertici amministrativi, il direttore dellEdilizia residenziale,
nonché il presidente dellAnas e lamministratore
delegato delle Ferrovie dello Stato. Al centro della riunione i provvedimenti
più urgenti per fronteggiare le conseguenze di questo gravissimo evento
tellurico. “Sono in contatto da stanotte con la Presidenza del Consiglio – ha
dichiarato il Ministro Matteoli – e stiamo cooperando in modo sistematico con
la Protezione civile. Fra le misure che assumeremo anche lo stanziamento di
risorse per i primi interventi. Sul posto si trova il Provveditore alle opere
Pubbliche, ing. Giovanni Guglielmi, che con la sua struttura sta approntando
gli interventi più urgenti”.
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Terremoto in Abruzzo, le vittime salgono a 50, ben 45-50mila gli sfollati
(Sesto Potere) - Roma - 6 aprile 2009 - Sarebbero almeno 50 le vittime
accertate finora del Terremoto che s'è abbattuto in Abruzzo. La notizia è
confermata dal ministro dell'Interno Roberto Maroni. Gli esperti della
Protezione civile, che hanno convocato una conferenza stampa che è in corso di
svolgimento parlano di almeno 45-50mila sfollati.
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Terremoto in Abruzzo, firmato il decreto per lo stato d'emergenza (Sesto
Potere) - Roma - 6 aprile 2009 «Una tragedia senza precedenti». Ha commentato
così il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi il terremoto che ha colpito
questa notte l'Abruzzo, con epicentro L'Aquila. La violenta scossa è stata
avvertita in nottata nel centro Italia ed è stata di magnitudo 5,8. La scossa è
avvenuta alle 3.32 a 5 km di profondità. L'epicentro è stato ulteriormente
precisato essere a pochi km dalla città dell'Aquila, nella zona nord, in un
triangolo compreso tra la stessa città dell'Aquila e le frazioni di Collimento
e Villa Grande. La Protezione civile prevede fino a 10.000 edifici lesionati
per il sisma e quindi gli sfollati potrebbero essere nell'ordine delle decine
di migliaia. Numerose sarebbero le vittime, decine i dispersi e migliaia i
feriti. Ogni bilancio è ora provvisorio. Il capo della protezione civile Guido
Bertolaso ha spiegato che il sisma «è paragonabile, se non superiore, al
terremoto che ha colpito in passato l'Umbria e le Marche. Si tratta di una
vicenda che mobiliterà il paese per diverse settimane». Berlusconi ha firmato
il decreto per lo stato d'emergenza e la protezione civile potrà disporre «dei
fondi messi a disposizione». «Non bisogna partire per recarsi nelle zone
colpite dal terremoto - ha detto Berlusconi - Innanzitutto, le strade devono
essere libere per non ostacolare i mezzi di soccorso. In secondo luogo si sta
ancora accertando lo stato di sicurezza delle stesse strade e di alcuni ponti».
E intanto si aggrava il bilancio della tragedia: almeno 27 i morti , più di 30
i dispersi e migliaia di sfollati. Centri commerciali e distributori di benzina
sono stati letteralmente presi d'assalto. -------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
Terremoto in Abruzzo, Berlusconi annulla il viaggio a Mosca (Sesto Potere) -
Roma - 6 aprile 2009 - "Mi sto recando allAquila;
ho rinunciato
al viaggio a Mosca e ho considerato che lemergenza
e veramente tale che forse la presenza di un coordinamento del capo del
Governo sul luogo puo essere utile". Lo ha affermato il presidente
del Consiglio Silvio Berlusconi, intervenendo in diretta telefonica da
Arcore nel corso del Tg5. Anche lambasciata
italiana a Mosca ha confermato lannullamento della visita in Russia. Il
nostro premier ha spiegato di volere mostrare concretamente che lo stato
e presente attraverso la sua autorita di governo vicino ai
cittadini. Berlusconi ha rivolto un appello ai cittadini a "non mettersi
in viaggio" se "non si hanno cose indispensabili da fare", anche
perche il sistema stradale e autostradale potrebbe aver
subito danni, oltre alla necessita di favorire la circolazione dei
mezzi di soccorso. Silvio Berlusconi e
intervenuto anche a Radio Uno: "Faremo il meglio possibile" ha
garantito, sottolineando che "abbiamo la migliore protezione civile in
Europa. Tutti ce la invidiano. Speriamo che il numero delle vittime non sia
destinato a salire troppo. Lasciamo da parte le polemiche e vediamo di dare
aiuto a chi ha bisogno. Si tratta di polemiche che ci sono ogni volta che
succedono cose come queste. Purtroppo non ci sono mai state situazioni di
avviso tali da poter essere certi di prevedere un terremoto".
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Terremoto in Abruzzo, Franceschini (PD): Mettiamo a disposizione sedi di partito
(Sesto Potere) - Roma - 6 aprile 2009 - "Il Partito democratico esprime il
suo dolore per le tante vittime, la sua vicinanza e la sua fattiva solidarietà
alle popolazioni abruzzesi tragicamente colpite dal sisma. Da subito nelle
città e nei paesi colpiti le strutture, le sedi dei circoli i militanti del Pd
sono a disposizione della protezione civile e del governo per tutte le
necessità che si ritenessero necessarie ai soccorsi. In tutta Italia il Pd è
pronto a mobilitarsi, in coordinamento con le richieste che dovessero venire
dalle autorità, per gli aiuti alle popolazioni così duramente colpite dal
sisma”: ha dichiarato il segretario del Partito Democratico, Dario
Franceschini.
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Terremoto in Abruzzo, il terremoto era stato annunciato (Sesto Potere) - Roma -
6 aprile 2009 - Nell'ultima settimana del mese di marzo Giampaolo Giuliani,
tecnico e ricercatore presso il laboratorio nazionale di fisica del Gran Sasso,
aveva sostenuto che lo sciame sismico in corso in Abruzzo poteva essere il
preannuncio di un evento tellurico più forte. Lo scienziato aveva dichiarato di
aver messo a punto uno strumento di rilevazione sismografico rivoluzionario
chiamato “Rivelatore Gamma” che permetterebbe di accertare con un anticipo di
almeno 6-24 ore larrivo di un terremoto
attraverso varie analisi di un gas (il Randon) sprigionato dalla crosta
terrestre . Non venne creduto. Ed è stato anche denunciato per procurato
allarme. Purtroppo aveva visto giusto... !
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Terremoto in Abruzzo, la terra trema nella notte: morti e feriti (Sesto Potere)
- Roma - 6 aprile 2009 - La Rete Sismica Nazionale dell'Istituto Nazionale di
Geofisica e Vulcanologia ha registrato un terremoto di Magnitudo 5.8 (Magnitudo
Richter) (6.2 Mw=magnitudo momento) nella zona dell'Aquilano, il 6 Aprile 2009
alle 3:32 (ora italiana). Le coordinate epicentrali risultano: Lat. 42.33N e
Long. 13.33E. La profondità dell'ipocentro è pari a 8.8 km. Il terremoto è
caratterizzato da un meccanismo di tipo estensionale, con piani di faglia
orientati NW-SE e direzione di estensione NE-SW (anti-appenninica). La scossa è
stata seguita da decine di repliche, la più forte delle quali è avvenuta alle
4:37 italiane con magnitudo pari a 4.6. Tutte queste scosse sono avvenute a
profondità crostali (entro i 10-12 km), tipiche dei terremoti dell'Appennino.
Questa circostanza determina un forte risentimento dello scuotimento in area
epicentrale. Tutte le stazioni della Rete Sismica Nazionale dell'INGV hanno
rilevato chiaramente le onde sismiche generate dalla scossa principale. Sul
sito dell'INGV(alla voce Terremoti Recenti) vengono riportate tutte le
informazioni sull'evento sismico e sul suo inquadramento nel contesto della
sismicità precedente e della classificazione sismica del territorio. La zona è
stata oggetto di una sismicità frequente con caratteristiche di sciame sismico
a partire dal mese di gennaio 2009, con centinaia di scosse tutte di modesta
entità, fino all'evento di magnitudo 4.0 avvenuto il 30 marzo scorso.
L'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia sottolinea la circostanza
secondo la quale, allo stato attuale delle conoscenze, non è possibile
realizzare una previsione deterministica dei terremoti (previsione della
localizzazione, dell'istante e della forza dell'evento). Ciò è vero anche in
presenza di fenomeni quali sequenze o sciami sismici che nella maggior parte
dei casi si verificano senza portare al verificarsi di un forte evento. Una
scossa quale quella che si è manifestata oggi viene normalmente seguita da
numerose repliche, alcune delle quali probabilmente assai sensibili. La zona in
oggetto è stata sede in passato di forti terremoti. In particolare, lattività di questi giorni si colloca tra la terminazione
meridionale della faglia che si è attivata nel terremoto del 1703 (Int. MCS del
X grado MCS, pari a Magnitudo circa 6.7) e i limiti settentrionali della faglia
associata nei cataloghi al terremoto del 1349 e di quella denominata
“Ovindoli-Piani di Pezza”. L'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia
ricorda che i comuni interessati ricadono tra la prima e la seconda categoria
della classificazione sismica del territorio nazionale. Negli ultimi anni la
zona non è stata interessata da forti terremoti. Subito dopo il manifestarsi
dell'evento l'Istituto si è mobilitato inviando nell'area colpita le sue
strutture di emergenza quali la rete mobile e altre squadre di rilevatori. Foto
in alto tratta dal sito del Ministero gli Interni.
( da
"Cittàdellaspezia.com"
del 07-04-2009)
Argomenti: Cina Usa
Bardi, Protezione Civile Castelnuovo Magra: "Pronti a mandare nuovi
uomini" "Per ora sono 2 i volontari della Protezione Civile partiti dal
Comune di Castelnuovo, portando con sè un generatore di corrente, pale e
picconi" ha commentato Alessandro Bardi, responsabile della Protezione
Civile di Castelnuovo Magra, in merito alla mobilitazione dei volontari
che, nella giornata di ieri sono partiti da tutta la Liguria per recarsi in
Abruzzo, nelle zone devastate dal sisma. "Ci teniamo pronti e già dalla
prossima settimana- ha continuato Bardi- partiranno da Castelnuovo almeno altri
4 o 5 volontari".
( da
"Savona news"
del 07-04-2009)
Argomenti: Cina Usa
Carcare: la protezione civile Val Bormida pronta a partire I volontari
della Protezione civile di Carcare, Cairo Montenotte, Plodio, Cengio,
Millesimo, Osiglia, Altare, Roccavignale e Calizzano Val Bormida,
probabilmente, nel fine settimana partiranno verso l'Abruzzo per dare il cambio
ai "colleghi" della Riviera che si trovano nelle zone colpite dal
terremoto. Per ora, non sono arrivate indicazioni su raccolte di
materiali: i generi di prima necessità indispensabili per organizzare i campi
degli sfollati e la logistica dei volontari sono già sul posto. La Protezione
Civile di Carcare ringrazia tutte le persone che nella giornata di ieri e nella
mattinata di oggi hanno dato la propria disponibilità a unirsi alla spedizione
di soccorso, ma comunica che purtroppo in questa fase non è possibile la
partecipazione di persone non iscritte alla Protezione Civile.
( da
"Panorama.it"
del 07-04-2009)
Argomenti: Cina Usa
- Economia -
http://blog.panorama.it/economia - Prezzi: chi risveglia lo spettro
dell'inflazione Posted By Renzo Rosati On 6/4/2009 @ 11:43 In Headlines | No
Comments Ventitremila miliardi di dollari, per metà provenienti dagli Stati
Uniti. È la strabiliante somma, calcolata dalla Bloomberg International, prima
rete mondiale di notizie e analisi economiche, di quanto è stato stanziato dai
governi di tutto il mondo per fronteggiare la crisi. Uno sforzo che fa impallidire
quello sostenuto dai soli americani nella Seconda guerra mondiale: 3.600
miliardi di dollari ai valori odierni. O quello del New deal, il piano di
Franklin Delano Roosevelt per uscire dalla Grande depressione: 500 miliardi.
Dunque se la luce in fondo al tunnel si inizia a intravedere, abbiamo però una
certezza: anche se la crisi durerà meno delle precedenti sarà la più cara di
tutte. Perciò la domanda decisiva a livello mondiale è già questa: che fine
farà questa montagna di soldi messi in circolo? Potrà essere tenuta sotto
controllo o, come dopo tutte le crisi del passato, genererà l'altro mostro che
si chiama inflazione? Europa sottozero nel 2009. Cominciamo dall'Italia.
L'ultimo rapporto interno del ministero dell'Economia (16 marzo) prevede per il
secondo trimestre un'inflazione in caduta: sotto l'1 per cento in media d'anno.
E ciò per il calo di elettricità e gas che deve ancora scontare il
deprezzamento del petrolio (tornato da settimane in risalita) e di prodotti
legati alle materie prime, dalla pasta al cemento. Ancora più bassa
l'inflazione stimata dalla Confindustria: 0,8. La Germania viaggia sullo 0,4
per cento e secondo la Deutsche Bank si andrà sotto zero nel secondo semestre.
Stessa situazione in Francia e soprattutto in Spagna, dove i prezzi sono già
scesi a meno 0,1, minimo storico. Axel Weber, del consiglio dei governatori
della Bce, prevede che i prezzi nell'intera zona euro non supereranno l'1 per
cento. "L'Europa sarà in territorio negativo per un certo periodo"
aggiunge Lucas Papademos, vicepresidente della banca centrale; che ha già
all'ordine del giorno un altro taglio dei tassi rispetto all'1,5 attuale. Dal
2010 prezzi in ripresa fino al 4 per cento. Tuttavia dalla fine dell'anno
prossimo lo scenario cambierà. Dopo un biennio di piatta, è prevista una
risalita che in un triennio potrebbe toccare il 4 per cento. Per la
Confindustria i prezzi aumenteranno già nel 2010 all'1,5, il doppio rispetto a
fine 2009. Secondo Norbert Walter, analista della Deutsche Bank, "la
ripresa dell'inflazione è un dato certo, il problema è come controllarla".
E qui cominciano i dolori. Perché, se la risalita dei prezzi sarà un segnale
buono per l'economia, sulle politiche di controllo c'è da incrociare le dita.
Un antipasto con largo anticipo c'è stato in Gran Bretagna il 24 marzo, quando
sono stati diffusi i dati dell'inflazione di febbraio: un balzo inatteso al 3,2
per cento, il che ha tenuto gli investitori alla larga dall'ultima asta di
titoli pubblici, con rendimenti non più appetibili di fronte alla ripresa del
carovita. Risultato: il tesoro inglese non sa come finanziare il piano
anticrisi, che secondo il Fondo monetario internazionale porterà nel 2010 a un
deficit pubblico dell'11 per cento, quasi il triplo dell'Italia; mentre Mervyn
King, governatore della Banca d'Inghilterra, afferma che "non vi sono più
risorse per nuove misure". I timori per l'Italia. Fra i collaboratori di
Giulio Tremonti l'ansia non è da meno. Già nel 2009 il rapporto tra deficit e
pil supererà il 4 per cento. Uno sfondamento ancora fisiologico che potrà
essere riassorbito dal 2010 se le aste di bot e btp continueranno ad andare
bene. Il Tesoro ha portato i rendimenti a breve intorno all'1 per cento netto,
quelli a medio termine intorno al 3 e quelli a 20 e 30 anni intorno al 5. "Il
che" spiegano in via Venti Settembre "va bene per tutelare
nell'immediato il capitale e in prospettiva per una ripresa dell'inflazione al
3-4 per cento". Oltre queste soglie saranno guai: per l'Italia, ma anche
per Francia (deficit oltre il 5 per cento), Germania, per non dire della Gran
Bretagna. Guerra Usa-Cina. Ai due
estremi del mondo le strategie e la percezione dei fatti appaiono in contrasto.
Negli Stati Uniti i nemici restano la crisi e la deflazione, cioè il contrario
dell'inflazione. "Tutti gli sforzi vanno destinati a stimolare
l'economia" afferma Janet Yellen, presidente della Federal reserve di San
Francisco. "Per molto tempo a venire la disinflazione e la
deflazione rappresenteranno rischi molto più alti dell'inflazione". La Fed
ha la libertà di stampare dollari, anche se ora ha deciso di acquistare vecchie
obbligazioni riciclandole come denaro liquido. Un primo, timido tentativo di
frenare la massa monetaria in circolazione. Invece la Cina
non la pensa affatto come gli americani. Dopo aver sottoscritto quasi un terzo
del debito pubblico Usa, che ormai sfiora il 140 per
cento del pil (Italia a 109 a fine 2009, secondo l'agenzia Standard &
Poor's), Pechino ha ingiunto alla Casa Bianca di smettere di gettare a piene
mani sul mercato dollari destinati a svalutarsi. Fan Gang, della banca centrale
cinese, è durissimo: "Come economia emergente temiamo moltissimo una
ripresa dell'inflazione che erodendo il potere d'acquisto danneggerebbe i nostri
commerci e la nostra crescita. Se gli Usa insistono
dovremo pensare a una nuova unità di scambio, diversa dal dollaro". Come
difendere il portafoglio. Nel frattempo, come difendere i risparmi? Come
regolarsi per investimenti e mutui? Se finora i depositi sono stati garantiti
dal governo, per i rendimenti bisognerà guardare ai tassi d'interesse
determinati dalle decisioni della Bce. Dopo il prossimo taglio all'1 per cento
è difficile che ve ne siano altri. È previsione comune che nel 2010 vi sia una
risalita all'1,25-1,50. Poi la Banca centrale tornerà alla vecchia missione di
combattere l'inflazione: più questa salirà, più aumenteranno i tassi.
Un'opportunità per investire già oggi in titoli con cedole indicizzate
all'inflazione in euro, come i BtI. Chi deve stipulare o rinegoziare un mutuo,
più che farsi ingolosire dai livelli minimi dell'Euribor, da cui dipendono i
contratti a tasso variabile, farebbe meglio a optare almeno per le scadenze
oltre 10 anni per i tassi fissi. L'indice Irs a cui questi sono legati offre
mutui decennali al 3,4 per cento, più (come per i variabili) lo spread. Tenuto
conto che l'Euribor è ormai all'1,5 per cento e che, dopo una risalita
dell'inflazione al 3 per cento, gli interessi potranno addirittura triplicare.
Un film già visto nel 2008: meglio evitare.
( da
"inalessandria.it"
del 07-04-2009)
Argomenti: Cina Usa
(0) 7 Aprile
2009 Dalla Provincia di Alessandria in Abruzzo squadre di tecnici composte da
ingegneri e architetti A seguito dellevento
sismico che ha colpito questa notte lAbruzzo e il centro Italia con
magnitudo 6,3 della scala Richter, provocando numerose vittime e dispersi, migliaia
di sfollati e migliaia di edifici crollati e lesionati, la Provincia di
Alessandria, attraverso lAssessorato alla Protezione
Civile, dopo aver attivato immediatamente la Sala Operativa di Protezione
Civile per monitorare la situazione, ha dato immediata disponibilità al
Dipartimento della Protezione Civile per inviare squadre di tecnici composte da
ingegneri e architetti sui luoghi interessati dalla calamità, al fine di poter
compiere sopralluoghi e verifiche di staticità e abitabilità degli edifici
pubblici e privati colpiti dal sisma. Si sta, inoltre, valutando leventualità di un possibile intervento di assistenza diretto
alla popolazione attraverso linvio di aiuti nelle zone maggiormente
colpite. Linterscambio di continue comunicazioni fra il Servizio
Protezione Civile della Provincia di Alessandria, la Prefettura Ufficio
Territoriale
di Governo di Alessandria ed il Dipartimento Nazionale di Protezione Civile
permetterà di pianificare al meglio in queste ore le modalità di intervento a
favore delle popolazioni abruzzesi. Un nucleo di valutazione composto da
tecnici del Servizio di Protezione Civile della Provincia di Alessandria
raggiungerà lAquila presumibilmente nella
giornata di giovedì, per effettuare una prima verifica sul territorio al fine di poter
realizzare una struttura di accoglienza, ricalcando, così, lopera di intervento svolta nellarea di Valtopina a
seguito dellevento calamitoso che interessò lUmbria e le Marche nel
1997. GALLERIA
FOTOGRAFICA Leggi i
( da
"Crisalidepress.it"
del 07-04-2009)
Argomenti: Cina Usa
7 Aprile 2009 TRANSVITAL: PROTEZIONE A 5 STELLE Archiviato in:
Moda » Bellezza » cristiana @ 1:32 Dalla ricerca Transvital nasce Global Anti-
Age Sun & Light Protection System, una linea di trattamenti solari anti-età
ad altissima tecnologia per la cura e la protezione completa dell'epidermide
dai danni causati dai raggi UV. Questa gamma di prodotti svolge un'azione
sinergica globale: anti-age, anti macchia, water captor, stimolazione della
melanina, protezione UVA e UVB con certificazione 5 stelle ultra. Grazie alla
sua anima medicale, ma al suo approccio cosmetico , questa linea è pensata per
preservare la pelle di viso, contorno occhi, décolletée e corpo dai danni
provocati dall'irradiamento solare, grazie all'eccezionale sinergia di
complessi multiattivi di origine vegetale, in grado di garantire un sistema di
protezione globale.
( da
"Asca"
del 07-04-2009)
Argomenti: Cina Usa
TERREMOTO: PROTEZIONE CIVILE SMENTISCE NUOVI ALLARMI SISMA (ASCA)
- Roma, 7 apr - La Protezione Civile smentisce ogni nuovo allarme terremoto
nelle zone di Avezzano, Teramo e Rieti sottolineando che ''nessun sistema e
tecnologia e' in grado di rilevare un terremoto e che nessuno e' stato
evacuato''. La Protezione Civile ha anche voluto ribadire che il ''60% dei
comuni italiani e' a rischio sismico ma per ora non sono rilevati altri
allarmi''. res/sam/alf (Asca)
( da
"Mattino, Il (Caserta)"
del 07-04-2009)
Argomenti: Cina Usa
ADOLFO
PAPPALARDO Ci vanno cauti negli uffici campani della Protezione civile ma, sino
a ieri sera, venti campani residenti nell'epicentro del sisma in Abruzzo
risultano ancora irrintracciabili. Di loro, dal momento della scossa, non si è
avuta più alcuna notizia. La speranza è che non entrino nell'elenco dei
dispersi e nel giro delle prossime ore possano riuscire a comunicare con le
proprie famiglie che ieri hanno tempestato il numero verde della Protezione
civile alla ricerca di notizie e informazioni sui loro cari. Terrore e ansia
mentre le immagini della tragedia fanno il giro sulle tv di tutto il mondo. Ore
d'apprensione in attesa di una telefonata. Di liberazione come è accaduto a ad
Antonio De Luca, primo cittadino di Zungoli, nell'Avellinese, che solo ieri
pomeriggio è riuscito a mettersi in contatto con i due figli, entrambi
studenti, miracolosamente salvi nonostante il crollo della loro casa nel centro
del capoluogo abruzzese. E così una coppia di genitori napoletani in
apprensione, per lunghissime ore, sulle sorti della propria figlia, una giovane
docente universitaria dell'ateneo de L'Aquila, sposata e con un figlio. Poi
quella telefonata liberatoria fatta dalla donna mentre era già in viaggio verso
Napoli. Via, lontano dalla morte e dall'orrore. In apprensione, l'ha confidato
lei stessa, anche il sindaco Iervolino per alcuni parenti con cui a lungo non è
riuscita a mettersi in contatto. La tragedia, invece, si è materializzata in
casa di due famiglie sannite: morte Carmen, 21 anni, di Amorosi, e una sua
coetanea di Puglianello che condividevano un appartamento sbriciolatosi per il
sisma. Rimangono appesi ancora a un filo, a una telefonata, le famiglie dei
venti campani di cui non si hanno notizie anche se negli
uffici regionali della Protezione civile si mostra un certo ottimismo. «Le
comunicazioni sono difficili, complicatissimo fare anche una semplice
telefonata per mettersi in contatto con i propri cari - spiega Bruno Orrico
direttore della Protezione civile campana - ma l'invito è quello di rimanere
calmi e, soprattutto, non mettersi in viaggio per fare ricerche autonome.
Di ognuno abbiamo l'indirizzo e domani (oggi, ndr) i nostri volontari li
cercheranno ad uno ad uno. E li ritroveremo». Ricerche che inizieranno presso
le residenze abruzzesi comunicate dai parenti per continuare nelle tendopoli
allestite e negli ospedali. Tutto tremendamente difficile in un capoluogo dove
è crollata anche la prefettura, l'ufficio di coordinamento preposto per
emergenze di questo tipo. Da qui l'invio di una pattuglia di volontari e
tecnici partita alle 15 dalla scuola di Protezione civile del centro San
Martino di Quarto. In totale 150 volontari (che alloggeranno presso la caserma
Galdi dell'Aquila) oltre a 42 vigili del fuoco, unità cinofile e soprattutto 20
tecnici abilitati alle verifiche sulla stabilità degli edifici. Con loro 150
tende da campo per circa 800 posti letto (ma se necessario si può arrivare a
5mila posti, inviando altre strutture), 25mila litri di acqua potabile e una
cucina da campo capace di garantire 500 pasti l'ora. Di cui i primi serviti già
poco dopo la mezzanotte di ieri. Allertati, già dopo qualche ora dalle scosse
telluriche, gli ospedali napoletani (compreso il Cardarelli con la pista per
elicotteri e i posti disponibili di terapia intensiva neonatale). Ma sinora
nessun ferito è stato trasportato a Napoli, anche se rimane la massima allerta
in tutti i nosocomi.
( da
"Mattino, Il (Nazionale)"
del 07-04-2009)
Pubblicato anche in: (Mattino, Il
(Benevento)) (Mattino, Il (Circondario Sud1))
Argomenti: Cina Usa
ADOLFO
PAPPALARDO Ci vanno cauti negli uffici campani della Protezione civile ma, sino
a ieri sera, venti campani residenti in Abruzzo, nell'epicentro del sisma,
risultano ancora irrintracciabili. Di loro, dal momento della scossa, non si è
avuta più alcuna notizia. La speranza è che non entrino nell'elenco dei
dispersi e nel giro delle prossime ore possano riuscire a comunicare con le
proprie famiglie che ieri hanno tempestato il numero verde della Protezione
civile alla ricerca di notizie e informazioni sui loro cari. Terrore e ansia
mentre le immagini della tragedia rimbalzano sulle tv di tutto il mondo. Ore
d'apprensione in attesa di una telefonata. Di liberazione come è accaduto ad
Antonio De Luca, primo cittadino di Zungoli, nell'Avellinese, che solo ieri
pomeriggio è riuscito a mettersi in contatto con i due figli, entrambi
studenti, miracolosamente salvi nonostante il crollo della loro casa nel centro
del capoluogo abruzzese. E così una coppia di genitori napoletani in
apprensione, per lunghissime ore, sulle sorti della propria figlia, una giovane
docente universitaria dell'ateneo de L'Aquila, sposata e con un figlio. Poi
quella telefonata liberatoria fatta dalla donna mentre era già in viaggio verso
Napoli. Via, lontano dalla morte e dall'orrore. In apprensione, l'ha confidato
lei stessa, anche il sindaco Iervolino per alcuni parenti con cui a lungo non è
riuscita a mettersi in contatto. La tragedia, invece, si è materializzata in
casa di due famiglie sannite: morte Carmen Romano, 20 anni, di Amorosi, e una
sua coetanea di Puglianello che condividevano un appartamento sbriciolatosi per
il sisma. Rimangono appesi ancora a un filo, a una telefonata, le famiglie dei
venti campani di cui non si hanno notizie anche se negli
uffici regionali della Protezione civile si mostra un certo ottimismo. «Le
comunicazioni sono difficili, complicatissimo fare anche una semplice
telefonata per mettersi in contatto con i propri cari - spiega Bruno Orrico
direttore della Protezione civile campana - ma l'invito è quello di rimanere
calmi e, soprattutto, non mettersi in viaggio per fare ricerche autonome.
Di ognuno abbiamo l'indirizzo e domani (oggi, ndr) i nostri volontari li
cercheranno ad uno ad uno. E li ritroveremo». Ricerche che inizieranno presso
le residenze abruzzesi comunicate dai parenti per continuare nelle tendopoli
allestite e negli ospedali. Tutto tremendamente difficile in un capoluogo dove
è crollata anche la prefettura, l'ufficio di coordinamento in genere preposto
per emergenze di questo tipo. Da Napoli l'invio di una pattuglia di volontari e
tecnici partita alle 15 dalla scuola di Protezione civile del centro San
Martino di Quarto. In totale 150 volontari (che alloggeranno presso la caserma
Galdi dell'Aquila) oltre a 42 vigili del fuoco, unità cinofile e soprattutto 20
tecnici abilitati alle verifiche sulla stabilità degli edifici. Con loro 150
tende da campo per circa 800 posti letto (ma se necessario si può arrivare a
5mila posti, inviando altre strutture), 25mila litri di acqua potabile e una
cucina da campo capace di garantire 500 pasti l'ora. Di cui i primi serviti già
poco dopo la mezzanotte di ieri. Allertati, già dopo qualche ora dalle scosse
telluriche, gli ospedali napoletani (compreso il Cardarelli con la pista per
elicotteri e i posti disponibili di terapia intensiva neonatale). Ma sinora
nessun ferito è stato trasportato a Napoli, anche se rimane la massima allerta
in tutti i nosocomi.
( da
"Mattino, Il (Benevento)"
del 07-04-2009)
Argomenti: Cina Usa
Pensionamento
stessa età per tutti Gennaro Alborino - GRUMO NEVANO Per arginare la recessione
che ci ha investito, le forze politiche hanno attuato delle strategie
improntate su aiuti economici (minimi) alle famiglie più povere, alle imprese,
alle banche e all'industria auto. Hanno anche avanzato l'ipotesi di innalzare
l'età della pensione per le donne a 65 anni come gli uomini, passo importante
per il completamento della parità dei sessi. Hanno, però, trascurato di fissare
l'età della pensione uguale per tutti. Per tutti significa anche per i
magistrati, per i politici, per i manager, per i medici, per i liberi
professionisti ecc. È inconcepibile avere nei posti di comando gente, se pur
validissima sotto l'aspetto culturale e mentale, di 70 anni e passa. Il
presidente dell'Abi, per esempio, avrà di sicuro più di 80 anni, il presidente
della commissione di vigilanza della Rai anche, e come loro tantissimi altri.
Per carità, tutto il rispetto e il ringraziamento per quanto hanno fatto: molti
di essi faranno parte della storia del nostro paese per il contributo dato alla
nazione. Ma vivaddio, vogliamo dare un po' di spazio ai nostri giovani?
Vogliamo ringiovanire la nostra Italia? L'uomo a 65 anni ha acquisito una
saggezza immensa che può e deve trasmettere ai giovani emergenti. Utilizziamo
queste personalità della cultura, della medicina, dell'economia, della politica
ecc., per l'istruzione dei giovani: potremmo dare continuità per una classe
dirigente di sicuro valore. Inoltre, questi grandi uomini, una volta in
pensione, potrebbero dedicarsi alla scrittura che è un altro modo di istruire i
giovani e poi dedicarsi ad un'attività che è la più completa di soddisfazione
per un pensionato: fare il nonno. È una sensazione immensamente piacevole
constatare la continuità della vita andando a prendere il proprio nipotino a
scuola. La fine della vita dilemma filosofico Antonio Minieri - NAPOLI Sono
settimane che, su tutti i mass media, assistiamo a un interminabile conflitto
di tutti contro tutto sulla cosiddetta questione del fine vita. A ben
riflettere, con pacatezza e senza subito schierarsi su un fronte o sull'altro
la tematica della vita sottende la antichissima domanda sull'uomo: che cos'è
l'uomo? È la domanda che dagli albori della storia del pensiero occidentale e orientale
cerca una possibile risposta univoca, oppure fondamentalmente ritiene, senza
farsene un problema, che nessuna risposta o che tutte le risposte vadano bene.
È la filosofia che ha oscillato prima tra la verità-certezza e dopo con la
scepsi il dubbio, e poi tutte due le cose insieme nella contraddizione.
Linguaggio, pensiero, essere, verità, certezza, logica, opinione, fede,
ragione, giudizio... Tra i tanti filosofi Platone ci ha aiutato a scavare sul
fondo della domanda. Il fondo della domanda sta nel far muovere i pensieri,
veicolati dalla parola, il linguaggio, in un ordine condiviso: che significa
imparare a saper dialogare. Platone, a mio modesto avviso, ci ha dato una
lezione che anche oggi può esserci utile a sciogliere il dilemma sul fine vita
al di la del lecito orientamento di ognuno. Bisogna trovare un accordo tra
varie opinioni. Esso che può emergere solo da un dialogo. Per Platone però il
dialogo doveva essere aperto, sincero, avendo sempre come fine quello di
giungere ad una verità-opinione condivisa da tutti o almeno dalla maggioranza.
E solo così - ci insegna ancora oggi questo prezioso pensatore - che si possono
incontrare le rette opinioni nostre e quelle degli altri. Allora, significa
disponibilità a dare la parola alle opinioni degli altri e ascoltarle.
Significa comprendere che ci solo anche gli altri nella vita e non esistiamo
solo noi con le nostre opinioni e certezza. Cosa che oggi non sembra ancora
farsi strada, perché ognuno si arrocca sulle proprie opinioni. Archivi storici
cerchiamo soluzioni Diego Guida, ass. comunale - NAPOLI Quanto ha scritto in
questa rubrica Salvatore Varriale in riferimento alle condizioni in cui versano
gli archivi storici municipali, al loro stato di accessibilità e di fruibilità,
è la fotografia piuttosto desolante di quanto abbiamo visto nelle nostre visite
alle varie sedi comunali. Ciononostante, non ci si deve rassegnare.
Personalmente da quando lo scorso 9 gennaio di questo anno ho preso l'impegno
amministrativo al Comune, ed ho acquisito tra le altre, anche la delega per il
riordino degli archivi storici municipali, ho trovato una condizione quantomeno
problematica seppur seguita con estremo impegno ed entusiasmo dal dirigente
Aldo Capone. Il mio primo impegno è stato proprio quello di voler verificare
sul campo, personalmente, quanto di mia competenza, così ho incontrato i
dirigenti dei vari servizi per avviare un dialogo costruttivo ed operativo.
D'intesa con l'assessore al Patrimonio Marcello D'Aponte ho portato a
conclusione l'iter per l'acquisizione della chiesa sconsacrata di San Anna e
San Giocacchino in Salita Pontenuovo, adiacente alla sede storca dell'archivio
comunale. Grazie a questo primo impegno concreto sarebbe previsto il
trasferimento, dunque, in un'unica sede anche del fondo cartografico demaniale
oggi custodito presso la Torre di Guardia del Castelnuovo. Il passo successivo
dovrebbe essere quello di... trovare le risorse economiche e finanziarie per
ristrutturare anche la vecchia torre aragonese che insiste nello stesso
complesso monumentale e di ristrutturare pure le antiche celle delle chiesa e
del monastero chiuso a seguito dei danni del terremoto del 1980. Naturalmente
tutto ciò non basta: le sedi degli archivi comunali sono anche in Vico dei
Majorani, presso S. Lorenzo Maggiore, e presso la Real Casa Santa
dell'Annunziata, in posti diversi, impossibile averne accesso in una sola
giornata di studio. La soluzione paventata anche da Salvatore Varriale per
l'unificazione in una sola sede risolverebbe diversi problemi, fosse anche solo
quello della fruibilità, poi si dovrebbe procedere nel moderno processo di
digitalizzazione dell'intero patrimonio, quindi all' inserimento nelle banche
dati web per loro la fruibilità globale, poi... Ovviamente è necessario
innanzitutto ritrovare la giusta attenzione verso questi temi. Resto sempre più
convinto che tanti malanni cittadini siano determinati dalla carenza di una
formazione culturale che valorizzi innanzitutto noi stessi poi anche gli altri.
Legittimo, dunque, sollecitare impegni per la valorizzazione e la conservazione
dei documenti d'archivio, importante risollecitare interventi dal Comune,
doveroso da parte dell'amministrazione prendere i dovuti e necessari
provvedimenti: io ci sto provando, e spero di non restare da solo in questa
battaglia. Giustizia sportiva e tutela federale G. Antonio Di Mauro - CASERTA I
tre giocatori dell'Ischia arrestati con l'accusa di spaccio di droga sono stati
assolti in quanto il reato è stato derubricato in possesso per uso personale.
Non entrando nel merito della decisione del giudice ed evitando di scivolare in
discussioni etico-morali, la giustizia sportiva come interviene (se interviene)
nei confronti dei propri tesserati a salvaguardia anche dell'immagine della
federazione? Magdi Cristiano Allam quel sogno condiviso Matteo M. Martinoli -
MILANO «Sogno un'Europa che sappia essere un faro per i diritti fondamentali
dell'uomo, per i valori non negoziali, per le libertà, la democrazia, per l'insieme del Mediterraneo, per l'insieme di un mondo che si
è globalizzato solo nella sua dimensione materiale, ma che necessita di essere
globalizzato nella sua dimensione spirituale.» Magdi Cristiano Allam, Roma.
Voglio anch'io l'Europa che era e che sarà: costruiamola insieme a Magdi
Cristiano Allam. Poggioreale, cimitero invaso dalle auto Salvatore
Lauritano - NAPOLI Chi si è recato il 4 aprile al cimitero di Poggioreale per
il dovuto e sentito incontro pasquale con i propri defunti, ha dovuto ancora
una volta constatare come vengono infrante impunemente le regole in queste
nostra vilipesa e martoriata città. Il cimitero di Poggioreale
(nuovo-nuovissimo e vecchio) invaso del tutto da auto e moto in un maxi e
vergognoso parcheggio selvaggio e, a volte, anche sotto gli occhi dei numerosi
vigili del tutto inermi ad affrontare il problema non previsto in partenza.m
Quindi, si entrava in macchina, o in moto, naturalmente senza casco; si sostava
dovunque e, dopo aver pregato per i defunti (si fa per dire...), si riusciva
dal camposanto ed era tutto risolto. Ai tanti altri napoletani che non hanno
avuto l'idea geniale di utilizzare l'auto anche quando ci si reca al cimitero,
è rimasto l'ingrato compito di farsela a piedi. Il bel sole primaverile non ci
ha evitato il disagio e la rabbia contenuta a stento nel dover assistere
impotenti allo scempio di un luogo sacro profanato da migliaia di auto e moto
sotto gli occhi dei tutori dell'ordine che, loro malgrado, hanno, o sono stati
costretti, ad alzare bandiera bianca. Sindaco e assessore competente, prendete
debita nota: continuiamo a fare belle figure e ad essere mortificati e
vilipesi.
( da
"Agi" del
07-04-2009)
Argomenti: Cina Usa
TERREMOTO: DA PROTEZIONE CIVILE SPOLETO AZIONE DI SOLIDARIETA' (AGI) -
Perugia, 7 apr. - L'Ufficio di Protezione civile del Comune di Spoleto ha
diffuso un appello per chiedere a tutta la popolazione di partecipare "ad
un grande sforzo di solidarieta' per alleviare la sofferenza di tutte le
persone colpite dal terremoto che ha colpito la regione Abruzzo".
In una nota, il Comune di Spoleto ricorda che si ha necessita' di ogni genere:
acqua, prodotti alimentari non deperibili, prodotti per l'infanzia e per
l'igiene personale, vestiario, scarpe nuove, coperte, farmaci da banco e ogni
altro genere di uso quotidiano. Chiunque volesse collaborare puo' portare
qualsiasi cosa che ritiene utile presso la sede del volontariato di Protezione
civile del Gruppo Comunale di Spoleto, dove troveranno personale della
Protezione civile dalle ore 8 alle ore 20.
( da
"Gazzettino, Il"
del 07-04-2009)
Argomenti: Cina Usa
«Non esistono
dati scientifici per prevenire» La commissione Grandi Rischi si era riunita il
30 marzo e non aveva riscontrato segnali di allarme Martedì 7 Aprile 2009, Non
ha bisogno di difendersi, Guido Bertolaso, neppure da chi prendendo spunto
dalla querelle con Giampaolo Giuliani chiede le sue dimissioni. É vero, e non
smentisce, che tra lui e Giuliani i toni non erano stati di certo morbidi.
All'ennesimo annuncio di imminente sisma, il capo della Protezione Civile aveva
perso proprio la pazienza, chiedendo punizioni esemplari per chi procurava
allarmi inesistenti: «Basta con gli imbecilli che si divertono a diffondere
notizie false». Nulla, al momento, lasciava presagire che si potesse verificare
una catastrofe di così vasta entità. E non lo dice il capo della Protezione
Civile che pure di disastri di ogni ordine e grado ne ha visti più di uno, ma i
massimi esperti della materia, come i componenti della commissione Grandi
Rischi, allertata proprio in questi giorni. «Tutte le informazioni e i dati in
mano ai massimi esperti hanno stabilito che non era prevedibile una situazione
di terremoto più grave di quella che si era verificata nei giorni scorsi -
sottolinea Bertolaso - Non c'era alcun elemento tecnico-scientifico che potesse
dire che ci sarebbe stata una scossa così. E su questo c'è anche un verbale
della commissione Grandi Rischi. L'unica cosa che si poteva fare era preparare
il sistema e questo è stato fatto». Una tesi che viene confermata anche dal
premier Silvio Berlusconi: «Non esistono dati scientifici per prevenire le
scosse. - ha detto - C'è stata una riunione della commissione Grandi Rischi di
cui fanno parte i maggiori esperti di ingegneria sismica in Italia. Ora bisogna
pensare a risolvere la situazione e poi a come prevenire». Bertolaso ricorda le
tappe. «Il 30 marzo in seguito ad uno sciame sismico nella zona dell'Aquila e
di Sulmona - ricorda Bertolaso- avevo chiesto che si riunisse la commissione
nazionale Grandi rischi, massimo organo per impartire direttive su argomenti
del genere. Gli esperti hanno stabilito che non era assolutamente prevedibile
un terremoto più violento di quelli che c'erano già stati, quindi nessun
elemento tecnico-scientifico poteva far dire che ci sarebbe stata una scossa di
questo tipo». Guido Bertolaso raccoglie consensi: attorno
al capo della Protezione civile il "quadrato" è davvero a prova di
sisma. Per il ministro Renato Brunetta «Noi abbiamo la migliore Protezione
civile d'Europa e abbiamo il migliore capo della Protezione civile quale è
Bertolaso». Per il ministro del Welfare il suo è un "lavoro egregio".
Dalla Camera arriva addirittura un applauso spontaneo, dopo che il ministero
per i Rapporti con il Parlamento Elio Vito, gli attribuisce "un grazie per
l'opera che sta svolgendo". «Il governo dice grazie al commissario
Bertolaso ed a tutti coloro che dalle prime ore dell'alba sono
ininterrottamente all'opera per contrastare l'emergenza» - ha detto nell'Aula
della Camera il ministro per i Rapporti con il Parlamento Elio Vito nella sua
informativa urgente sul terremoto in Abruzzo. E l'assemblea di Montecitorio ha
suggellato con un applauso unanime. E mentre Giampaolo Giuliani, il tecnico che
studia il Radon, chiede scuse pubbliche dopo essere stato "apostrofato e
denunciato", con Bertolaso si schierano esperti sismologi, come Giorgio
Pasquaré, sismologo dell'Università degli Studi di Milano, secondo il quale
«queste cose non sono prevedibili quasi mai veramente, o, per lo meno, lo sono
in una scala molto ampia. «Ad esempio, sappiamo che tutto il settore tirrenico
dell'Italia in questo momento è a rischio terremoto perché si sta muovendo -
sottolinea - Da qui a dire se colpirà delle città o addirittura quali città e
con quale e quanta intensità ne passa. Ora come ora da un punto di vista
scientifico prevedere un disastro come quello appena occorso è pressoché
impossibile». Anche Pasquaré sostiene infatti la "tesi Bertolaso":
tutti sanno quali siano le aree sismiche del nostro Paese, ma a dire in quale
epicentro è in arrivo un tipo di sciagura come questo di acqua ce ne passa.
Tesi che non convincono Vittorio Agnoletto, eurodeputato Prc-Sinistra Europa e
Daniela Merchiorre, presidente dei Liberal Democratici che chiedono le
dimissioni di Guido Bertolaso. «Forse si sarebbero potute mettere in salvo
molte persone se si fosse dato ascolto alle previsioni di chi aveva annunciato
il terremoto, come Giampaolo Giuliani - chiede Agnoletto - Il dramma poteva
essere evitato facendo evacuare prima le persone, se questo non è stato fatto
la responsabilità è della Protezione civile. Esprimo tutta la mia solidarietà
alle vittime, alle loro famiglie, a tutta la popolazione colpita». Gli risponde
Giorgio Merlo del Pd, vicepresidente della Vigilanza Rai che parla addirittura
di "vergognosa speculazione". «Le notizie drammatiche che arrivano
dall'Abruzzo devono spingere tutti gli italiani a collaborare per alleviare le
difficoltà immani che hanno colpito quelle popolazioni. Dalla politica alla
Protezione civile, dall'Esercito al volontariato che in queste ore si sta
massicciamente prodigando. Gli unici che stonano continuano ad essere quelli
che vogliono speculare anche in questa situazione drammatica. a sottolinea - Mi
riferisco a chi arriva al punto di chiedere le dimissioni del capo della
Protezione civile Bertolaso». D. B.
( da
"Gazzettino, Il"
del 07-04-2009)
Argomenti: Cina Usa
Martedì 7
Aprile 2009, Washington Il Pentagono dell'era di Barack Obama sarà più
concentrato a preparare la risposta a scenari di guerriglia come quelli
incontrati in Iraq e Afghanistan, che non a schierare le forze per conflitti
tradizionali contro potenze come Russia e Cina. È il messaggio che arriva dal
ministro della Difesa Robert Gates, che nel presentare il bilancio militare
2010 ha annunciato una «direzione strategica fondamentalmente diversa» per le
forze armate americane. La svolta non è solo teorica, ma ha immediate
conseguenze nelle scelte del Pentagono su come utilizzare il proprio enorme
budget di oltre 500 miliardi di dollari l'anno. E gli annunci fatti da
Gates si traducono in tagli a giganteschi programmi di difesa, con conseguenti
perdite di migliaia di posti di lavoro negli Usa. A
cadere sotto le sforbiciate del capo del Pentagono sono stati alcuni progetti
di primi piano, come il caccia F-22 e il nuovo elicottero presidenziale in via
di realizzazione da parte di Lockheed e AgustaWestland (controllata
dell'italiana Finmeccanica). Il caccia, pensato per scenari ancora da Guerra
Fredda, non andrà oltre la realizzazione dei 187 esemplari (da 140 milioni di
dollari ciascuno) già programmati. La Lockheed aveva avvertito nei giorni
scorsi che un taglio di questo genere può avere la conseguenza di far saltare
quasi 95.000 posti di lavoro. Quanto al programma VH-71, che prevedeva la
realizzazione del prossimo elicottero "Marine One" su cui far volare
Obama, Gates ha ritenuto che le difficoltà emerse per far fronte alle continue
richieste di nuove misure di sicurezza da installarci, abbiano mandato i costi
fuori controllo: «Dovevano essere 23 elicotteri - ha detto in una conferenza
stampa al Pentagono - al costo di 6,5 miliardi di dollari. Oggi il programma ha
una stima di costi oltre i 13 miliardi di dollari, è in ritardo di sei anni, e
corre il rischio di non poter fornire le capacità richieste». Un nuovo
elicottero presidenziale è indispensabile, ha aggiunto, ma l'intero concetto è
da ripensare. I caccia e l'elicottero sono però solo i più clamorosi tra i
moltissimi programmi che Gates ha deciso di cancellare, modificare, o
incrementare, sulla scia di un ripensamento strategico complessivo di quelle
che saranno le esigenze militari americane nei prossimi anni. I tagli
riguardano ambiziosi e costosissimi programmi relativi a unità navali,
satelliti, aerei e piattaforme militari pensate con priorità diverse. Il
Congresso adesso dovrà valutare la lista del Pentagono, e si prospetta una
battaglia per le pressioni che l'industria militare è in grado di esercitare
sui membri di Camera e Senato, per difendere stabilimenti e posti di lavoro.
( da
"Affari Italiani (Online)"
del 07-04-2009)
Argomenti: Cina Usa
Terremoto in
Abruzzo: 207 morti Martedí 07.04.2009 10:10 Un terremoto di 6,3 gradi della
scala Richter è avvenuto alle 3,32 di lunedì sera con epicentro in Abruzzo, a
circa 1o km dall'Aquila. La scossa è stata avvertita in tutto il centro Italia,
dalla Romagna a Napoli. Pesante il bilancio: oltre i 179 il numero dei morti,
centinaia i dispersi, 1.500 feriti, circa 70 mila gli sfollati (l'Aquila conta
80mila abitanti), 10-15 mila edifici danneggiati con pesanti danni al
patrimonio storico e artistico. La preoccupazione di Napolitano
("Solidarietà mondiale ci conforta"), la preghiera del Papa per i
bambini morti. Il governo ha stanziato 30 milioni di euro. Proclamato il lutto
nazionale nel giorno dei funerali. CRONACA DI UNA TRAGEDIA - LA DIRETTA 16.10
TERREMOTO: PROTEZIONE CIVILE, FALSI ALLARMI A RIETI 'Voglio smentire
categoricamente le voci diffusesi nelle ultime ore a Rieti e provincia su una
nuova forte scossa di terremoto che sarebbe in arrivo. Non esiste alcuna
previsione in grado di stabilire se e quando si verificherà una scossa
sismica'. Lo dichiara il direttore della Protezione Cicile
del Lazio, Maurizio Pucci. 'Chiunque diffonde simili voci e utilizza tute e
simboli della Protezione civile compie gesti assolutamente irresponsabili e del
tutto deprecabili. Per questo invito, d'accordo con il Prefetto di Rieti, a
denunciare queste persone e a seguire, invece, le indicazioni e i consigli
della Prefettura. Non c'e' alcun allarme, lo ripeto, mentre la
Protezione continua a lavorare nella zona colpita dal terremoto per la
sicurezza e il benessere di tutti'. 15.30 TERREMOTO: BERLUSCONI, LA
RICOSTRUZIONE SARA' RAPIDA "Non vi lasceremo soli. Non vi preoccupate, la
ricostruzione sarà rapida". Così il premier, Silvio Berlusconi,
incontrando nella tendopoli di Bazzano alcuni sfollati del terremoto che ha
colpito L'Aquila e la sua provincia. 14.29 TERREMOTO: NUOVA SCOSSA DI MAGNITUDO
3.3 IN ABRUZZO Si è registrata una nuova scossa di terremoto di magnitudo 3.3.
A renderlo noto è la Protezione Civile. L'epicentro è compreso tra L'Aquila,
Pizzoli, Nerito e Capitignano. 14.20 TERREMOTO: BERTOLASO SMENTISCE VOCI SU
POSSIBILI NUOVE SCOSSE La notizia arriva al telefono dell'ospedale di Teramo:
qualcuno annuncia che ci sara' una nuova disastrosa scossa di terremoto. Il panico
e' generale. Tutti escono dall'ospedale cercando di mettersi in salvo. Poi si
scopre che la notizia era falsa, certamente non diffusa dalla Protezione Civile
come l'anonimo telefonista indicava. Infatti, Guido Bertolaso la smentisce in
maniera categorica durante la conferenza stampa del Presidente del Consiglio,
Silvio Berlusconi. "Non c'e' alcun allarme della Protezione Civile -
spiega Bertolaso - anche perche' e' impossibile prevedere un singolo evento
sismico". Il Presidente della Regione, Gianni Chiodi, va ancora piu' in
la': "Non ci risultano eventi catastrofici - dice con enfasi - sono
notizie prive di fondamento. Gli abruzzesi sono tosti, forti, e saranno piu'
forti del terremoto" 14.10 TERREMOTO: BERLUSCONI, VERRO' A L'AQUILA OGNI
GIORNO "Se necessario verrò qui ogni giorno". Così il Presidente del
Consiglio, Silvio Berlusconi, rassicura gli abruzzesi duramente colpiti dal
terremoto dei giorni scorsi. Il pericolo, spiega Berlusconi, non è passato agli
abruzzesi dice "di non rientrare nelle proprie case". Poi racconta
che 150 persone sono state estratte vive dalle macerie e che gli interventi per
cercare eventuali superstiti dureranno ancora 48 ore perchè nulla deve essere
lasciato intentato. Le vittime complessivamente, fino ad oggi, sono state 207,
190 identificate e 17 ancora da identificare. I dispersi sono 15, 1.000 i
feriti, e fra questi 100 sono in condizioni difficili; 179 feriti sono stati
trasportati in ospedali abruzzesi. Complessivamente nella zona dell'Aquilano
colpita dal terremoto lavorano piu' di 7mila soccorritori. Sono presenti sul
luogo con ambulanze, cucine, tende, 12 regioni. Berlusconi, infatti, si
compiace perche' c'e' stata una "gara tempestiva di solidarieta' grazie
alla quale sono state installate 20 tendopoli e 16 cucine da campo, piu' di
2mila le tende già preparate per 4.500 persone. Altre 2mila tende saranno
allestite in caso di pioggia in siti in via di definizione. "Tutti i
volontari - ha detto Berlusconi - lavorano ininterrottamente da tre giorni e
per questo siamo ammirati e grati". Poi il Presidente del Consiglio
ribatte ad alcuni titoli di stampa stranieri che hanno parlato di alberghi
requisiti per ospitare gli sfollati: "nessun albergo e' stato requisito -
ha sottolineato il premier - le stanze occupate sono state offerte a prezzi
naturalmente scontati grazie al grande spirito di solidarieta' manifestato da
tutti gli abruzzesi". 13.36 TERREMOTO: BERLUSCONI, SAREMO VICINO A
CITTADINI Le immagini del terremoto che ha colpito Castelnuovo di San Pio delle
Ceneri scattate dal lettore Paolo Bretelloni GUARDA LA GALLERY 13.35 TERREMOTO:
BERLUSCONI, ALLESTITE 20 TENDOPOLI Sono 20 le tendopoli allestite per gli
sfollati delle zone terremotate dell'Abruzzo, con 2416 tende che possono
ospitare 14 mila 500 persone. Lo ha detto Silvio Berlusconi, precisando che
sono in funzione anche 16 cucine da campo. 13.30 TERREMOTO: BERLUSCONI, DA
DOMANI INVENTARIO DANNI A CASE Inizierà domani l'operazione di inventario dei
danni alle case delle zone colpite dal terremoto. Lo dice il presidente del
Consiglio, Silvio Berlusconi, durante una conferenza stampa a L'Aquila.
"Saranno decine di migliaia - ha aggiunto Berlusconi - le case che saranno
visitate dai tecnici che dovranno fare le rilevazioni" pagina successiva
>>
( da
"Soldionline"
del 07-04-2009)
Argomenti: Cina Usa
Mercato
dell'auto USA in bilico, dollaro in ripresa Dopo un periodo di relativa
stabilità, e un rally dei mercati azionari che è stato decisamente il più
importante da tanti mesi a questa parte, la giornata di ieri possiamo
annoverarla di diritto in una di quelle che verranno ricordate per la discesa
importante dei listini, e di conseguenza il recupero del dollaro e delle valute
rifugio. Le tags: valute , salex Commenta l'articolo Redazione Soldionline
martedì, 31 marzo 2009 - 08:08 Dopo un periodo di relativa stabilità, e un
rally dei mercati azionari che è stato decisamente il più importante da tanti
mesi a questa parte, la giornata di ieri possiamo annoverarla di diritto in una
di quelle che verranno ricordate per la discesa importante dei listini, e di
conseguenza il recupero del dollaro e delle valute rifugio. Ormai il mercato si
divide proprio in giornate pro dollaro e pro yen (con anche un recupero del
franco), e giornate in cui invece queste valute cedono di schianto. Non cè una via di mezzo. Il tutto produce una fase di
oscillazioni irrazionali, che rimangono allinterno di range anche ampi
(perché la volatilità resta impressionante), che non riesce a risolversi in
alcun trend. Non cè direzionalità e si vive alla
giornata, sapendo che le dichiarazioni di questo o quel Ministro o Banchiere
Centrale possono provocare degli scossoni improvvisi, altrettanto irrazionali e
illogici. Le ultime notizie riguardano i due colossi del settore
automobilistico Usa Gm e Chrysler, i quali sono ormai
in amministrazione controllata, nonostante le rassicurazioni del Presidente il
quale ha affermato che non lascerà che lindustria
automobilistica Usa scompaia concedendo maggior tempo
per presentare i piani di ristrutturazione. A Gm restano 60 giorni mentre
Chrysler ne ha solo 30, anche se ha già in mano un accordo con la Fiat a cui
Obama ha dato il suo benestare. Nelle prossime ore comincerà il G20 che deve
trovare risposte, accordi e speriamo che questa volta gli egoismi nazionali
lascino spazio ad accordi forti anche se le premesse non sembrano positive. Gli
Stati Uniti non si erano mai presentati ad un G7/G20 tanto indeboliti da un
punto di vista politico nelle relazioni internazionali, ma anche il Vecchio
Continente, che ha le sue beghe da risolvere (crisi dei paesi dellex blocco sovietico) rischia di non avere titolo per poter
influenzare le decisioni. La Cina potrebbe essere lago della bilancia con lidea di
sostituzione del dollaro con i Diritti Speciali di prelievo per i pagamenti
internazionali, una proposta che in parte ha trovato daccordo anche il
Segretario al Tesoro Usa. Il Giappone, oltre ad avere riserve
in dollari in eccesso, si trova anche di fronte ad una crisi epocale, unaltra se vogliamo dirla tutta, con leventualità che la
Boj decida prossimamente di acquistare azioni sottovalutate per sostenere i
listini, non avendo possibilità di adottare ulteriori misure di Quantitative
Easing già
attuate in passato. Il Tankan uscirà domani e le previsioni sono per un
drastico peggioramento delloutlook economico.
Questo è il quadro, sembra fosco e il mercato ha anticipato questo pessimismo
generale riducendo le esposizioni di rischio. UsdJpy 4 ore Lo Yen, o meglio,
il UsdJpy appare ancora in una fase di incertezza significativa dopo il rialzo
degli ultimi tre mesi del dollaro. Siamo in un momento in cui i prezzi tendono
a chiudersi in un triangolo che dovrà sfociare in una tendenza, che a nostro
parere dovrebbe vedere prossimamente lo Yen indebolirsi. Troppe sono le
incognite sul fronte macro giapponese, e tanto è il bisogno di indebolire la
valuta per far ripartire leconomia, legata enormemente al
settore delle esportazioni, in cui la valuta gioca evidentemente un ruolo chiave. I
livelli da osservare sono posti a 94.90 al ribasso mentre larea compresa tra 98.50 e 99.50 è la chiave per dare una
svolta ai movimenti futuri. Buona giornata Questo materiale è di proprietà
intellettuale di Salex S.p.A.. Non può essere utilizzato né riprodotto, nemmeno
parzialmente, senza il consenso e l'autorizzazione di Salex S.p.A. -->
( da
"Asca"
del 07-04-2009)
Argomenti: Cina Usa
TERREMOTO:
LENNA (FVG), AIUTO ANCHE DOPO L'EMERGENZA (ASCA) - Trieste, 7 apr - L'assessore alla Protezione civile del Friuli Venezia Giulia Vanni
Lenna, anche nella sua qualita' di coordinatore degli assessori alla Protezione
civile di tutte le Regioni italiane, ha partecipato oggi a Roma alla riunione
della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome e, successivamente, a
Palazzo Chigi, con il presidente del Consiglio dei ministri Silvio Berlusconi,
alla Conferenza unificata (Stato-Regioni-Autonomie locali) convocate d'urgenza
nella capitale dopo il disastroso sisma che ha colpito ieri la citta' di
L'Aquila ed altri 25 comuni abruzzesi. Di fronte alla tragedia che ha colpito
l'Abruzzo l'intero sistema della Protezione civile del Friuli Venezia Giulia,
alla pari di tutte le altre Regioni del Paese, si e' attivato con immediatezza,
ha avuto modo di illustrare l'assessore Lenna, ''Il nostro impegno - ha
sottolineato l'assessore - non poteva peraltro non essere pronto ed immediato,
in considerazione dell'efficacia del nostro sistema di Protezione civile
(riconosciuto ed apprezzato, purtroppo, anche in altri recenti disastri che
hanno colpito l'Italia), della 'memoria' che il terremoto ha lasciato nel
nostro territorio e della vicinanza da sempre avuta con le genti abruzzesi''.
In Abruzzo, ed in particolare nel centro de L'Aquila e della frazione di Onna
(il ''cratere'' del sisma), sono gia' attivi, con 108 mezzi, 397 volontari
della Protezione civile regionale, delle sezioni ANA-Associazione nazionale
Alpini di Palmanova, Carnica, Cividale e Gemona e della Croce Rossa di
Palmanova e Pordenone, ha ricordato Lenna, ed altri 160 sono gia' pronti a
partire nella giornata di venerdi' per offrire il necessario ''cambio'' ai
primi partiti, quelli delle colonne che si sono mosse lunedi' scorso, alle 9.00
ed alle 13.30. Dal Friuli Venezia Giulia sono anche giunte 13 unita' cinofile,
4 anestesisti-rianimatori e 2 infermieri (con ambulanza ed un mezzo
fuoristrada) del 118 di Trieste, nonche' 15 tecnici informatici, impegnati
nella Sala operativa centrale allestita nella sede della Guardia di finanza de
L'Aquila e per l'allestimento delle tendopoli. Nel corso del mattino di oggi,
inoltre, la zona dell'epicentro del sisma e' stato sorvolata dall'elicottero
della Protezione civile regionale che gia' nel primo pomeriggio sara' in grado
di fornire al sottosegretario e capo della Protezione civile nazionale Guido
Bertolaso, grazie a moderne strumentazioni laser, un completo rilievo
fotogrammetrico dell'area per una prima mappatura dei danni al patrimonio
edilizio e della situazione geologico-morfologica in atto. Sempre nel
pomeriggio di oggi, ha indicato l'assessore Lenna, partira' dal deposito di
Trieste una colonna di 11 camion con 500 tende, primo nucleo di quel ''Campo
Friuli'' in allestimento nella citta' de L'Aquila, per ospitare circa 250
sfollati, con tre cucine da campo. ''Tra i primi compiti del nostro sistema di
Protezione civile - ha confermato Lenna - certamente quello della definizione
dei possibili luoghi dove attrezzare i campi di ricovero degli sfollati,
passando quindi allo sgombero delle macerie nelle due zone assegnate ed alle
prime indagini di verifica sulla stabilita' degli edifici. Subito dopo ci
attiveremo per l'allestimento dei villaggi prefabbricati e per il recupero
delle attivita' economiche in loco, seguendo nell'operare quel 'modello Friuli'
che per l'Italia e' ancora un esempio ottimale''. ''Crediamo infatti, anche
sulla base delle qualita' caratteriali che avvicinano abruzzesi e friulani, che
proprio il 'modello Friuli', il rapporto tra commissario di Governo, una
struttura paragonabile alla Segreteria generale della Ricostruzione ed i
sindaci, in qualita' di funzionari delegati, possa risultare vincente anche in
Abruzzo'', evidenzia l'assessore. ''Come Regione Friuli Venezia Giulia siamo
pertanto pronti a fornire all'Abruzzo il bagaglio di esperienze e di competenze
che abbiamo maturato, anche da un punto di vista legislativo - ha infine
evidenziato l'assessore Lenna - in tutto il 'percorso' della ricostruzione, sin
dalla fase di emergenza e prima riattivazione della vita economica e sociale
della popolazione abruzzese''. fdm/mcc/bra (Asca)
( da
"Asca"
del 07-04-2009)
Argomenti: Cina Usa
TERREMOTO: I VOLONTARI FIAIP AL FIANCO DELLA PROTEZIONE CIVILE
(ASCA) - Roma, 7 apr - Gli agenti immobiliari Fiaip dell'Aquila e dell'Abruzzo
si sono mobilitati e stanno lavorando in queste ore sia tra le macerie
nell'epicentro del terremoto, che in tutta la Regione a supporto dell'azione
della Protezione Civile . La Fiaip nell'esprimere il proprio cordoglio e
solidarieta' a tutta la popolazione abruzzese colpita dal terremoto ha deciso
di avviare immediatamente una raccolta fondi a sostegno e aiuto delle popolazioni
interessate dalla calamita'. ''Stiamo raccogliendo fondi, tramite la nostra
struttura regionale, a supporto delle famiglie dei senzatetto e per chi e'
stato coinvolto nel terremoto in Abruzzo - dichiara il presidente nazionale
della Fiaip Franco Arosio - spiegando come i volontari Fiaip, pur nella
gravita' del momento, si sono tutti rimboccati le maniche e si sono messi a
disposizione della protezione civile per fornire la loro esperienza attraverso
tutte le agenzie presenti sul territorio''. ''Il primo pensiero - continua il
presidente nazionale Fiaip - va alle persone che stanno soffrendo o hanno perso
i loro cari sotto le macerie''. ''Abbiamo costituito una task force all'Aquila
- dichiara Sergio Adriani, presidente provinciale Fiaip dell'Aquila - per dare
una mano concreta alla protezione civile e alle autorita' locali perche' molte
case sono distrutte o pericolanti e, spesso, chi deve intervenire non ne
conosce le strutture, anche nei momenti piu' drammatici come quelli del
recupero dei superstiti. Stiamo di fatti lavorando a stretto contatto con la
protezione civile, e le autorita' locali nell'attuale fase di emergenza con la
speranza di recuperare ancora vivi. Ma siamo disponibili ad aiutare tutti
coloro che hanno visto in una sola notte svanire, oltre alla propria casa,
sogno di una vita, anche la propria attivita'. In queste ore sono numerosissime
le situazioni piu' gravi che ci si sono presentate tra indigenti e senzatetto
che cercano ancora un ricovero''. res-mpd/mcc/lv (Asca)
( da
"Asca"
del 07-04-2009)
Argomenti: Cina Usa
TERREMOTO: PROTEZIONE CIVILE, NUOVA SCOSSA IN ABRUZZO MAGNITUDO
3,3 (ASCA) - Roma, 7 apr - Una nuova scossa di magnitudo 3.3 e' stata avvertita
in Abruzzo alle 14.29 nei Comuni di L'Aquila, Pizzoli, Nerito, Capitignano. Lo
ha reso noto la Protezione Civile. res/mcc/lv (Asca)
( da
"Asca"
del 07-04-2009)
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TERREMOTO:
NUOVI AIUTI DALL'EMILIA ROMAGNA (2) (ASCA) - Roma, 7 apr - Attualmente i mezzi
della Protezione Civile regionale operativi nelle zone terremotate sono 82. Un
nucleo di valutatori regionali per le verifiche di agibilita' sugli edifici e'
gia' attivo presso il Centro Operativo Misto (COM) del Comune di San Demetrio
nei Vestini. Il presidente della Regione Vasco Errani e l'assessore Marioluigi
Bruschini stanno seguendo costantemente l'evoluzione della situazione. E' in
funzione inoltre il Centro Multirischio dell'Agenzia regionale di Protezione Civile, che agisce da presidio permanente e centro
di raccordo logistico dei volontari e dei tecnici inviati nelle zone
terremotate. Il responsabile della Protezione Civile Regionale Demetrio Egidi
si e' recato questa mattina all'Aquila per una riunione con il responsabile del
Dipartimento nazionale di Protezione civile sottosegretario Guido Bertolaso e
raggiungera' subito dopo i campi allestiti dalla Protezione Civile
regionale per seguire l'organizzazione logistica del campo e degli interventi
di assistenza. res-mpd/mar/bra (Asca)
( da
"Asca"
del 07-04-2009)
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TERREMOTO:
PROTEZIONE CIVILE LAZIO SMENTISCE VOCI SISMA IMMINENTE RIETI (ASCA) - Roma, 7
apr - ''Voglio smentire categoricamente le voci diffusesi nelle ultime ore a
Rieti e provincia su una nuova forte scossa di terremoto che sarebbe in arrivo.
Non esiste alcuna previsione in grado di stabilire se e quando si verifichera'
una scossa sismica''. Lo afferma in una nota il direttore
della protezione civile del Lazio, Maurizio Pucci. ''Chiunque diffonde simili
voci e utilizza tute e simboli della Protezione civile compie gesti
assolutamente irresponsabili e del tutto deprecabili. Per questo invito,
d'accordo con il Prefetto di Rieti, a denunciare queste persone e a seguire,
invece, le indicazioni e i consigli della Prefettura. Non c'e' alcun
allarme, lo ripeto, mentre la Protezione continua a lavorare nella zona colpita
dal terremoto per la sicurezza e il benessere di tutti''. res-dnp/mcc/bra
(Asca)
( da
"Asca"
del 07-04-2009)
Argomenti: Cina Usa
TERREMOTO:
SILENZI, PROVINCIA MACERATA 100MILA EURO E ATTIVATO C/C (ASCA) - Macerata, 7
apr - La Provincia di Macerata ha stanziato 100mila euro a favore della
popolazione terremotata dell'Abruzzo. Attivato anche un conto corrente presso
Banca Marche (n. 20158, codice IBAN: IT13R0605513401000000020158) dove versare
aiuti economici da parte dei Comuni, Enti, associazioni, imprese e cittadini.
Le decisioni sono state comunicate dal presidente Giulio Silenzi nel corso
della riunione del Comitato provinciale di Protezione civile, presieduta dalla
stesso Silenzi e svoltasi stamani a Macerata. ''Dobbiamo essere pronti a ricambiare
- ha detto Silenzi -a solidarieta' e l'aiuto che la provincia di Macerata ha
ricevuto nel terremoto del 1997. Dobbiamo ridare quello che abbiamo ricevuto e
molto di piu' rendendoci utili ma in modo coordinato secondo le direttive della
sede regionale della protezione civile in modo da rendere piu' incisivi ed
efficaci i soccorsi''. La Provincia di Macerata ha dato disponibilita' di 24
dipendenti (ingegneri, geometri, architetti ed altri tecnici) pronti a partire
per le zone terremotate, con turni stabiliti di 3 giorni piu' uno per il cambio
turno, al fine di aiutare le autorita' nazionali, regionali e locali di
protezione civile nell'opera di verifica della agibilita' degli edifici.
All'incontro hanno partecipato il vice prefetto vicario di Macerata, Tiziana
Tombesi, il vice presidente della Giunta provinciale, Francesco Vitali, l'assessore provinciale alla Protezione civile, Giorgio Canella e
Maurizio Ferretti, direttore del Centro funzionale della Protezione civile
della Regione Marche. Dalla riunione, e' emerso che i Comuni, i gruppi e le
associazioni di volontariato dovranno fare riferimento alla Sala operativa
provinciale della Protezione civile in continuo collegamento con quella
regionale, unico soggetto che decidera' quando e come intervenire sulla
base delle necessita' espresse dal Dipartimento nazionale e dall'Abruzzo.
red/rg/ss
( da
"Sestopotere.com"
del 07-04-2009)
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Terremoto in
Abruzzo: nuovi aiuti dall'Emilia-Romagna (7/4/2009 15:45) | (Sesto Potere) -
Bologna - 7 aprile 2009 - E in fase di
completamento a Villa SantAngelo nellaquilano lallestimento
di due moduli
per lassistenza agli sfollati messi a disposizione dalla
Protezione Civile dellEmilia-Romagna. Ogni modulo ospita 250 sfollati ed
è dotato di tende, bagni, docce, distributore di acqua potabile, derrate
alimentari, nonché di linee di telecomunicazione demergenza,
impianti di luce e gas. Già da stasera vi troveranno ospitalità circa 500
persone a cui saranno assicurati i pasti necessari. E quanto ha riferito
questo pomeriggio in Commissione territorio e ambiente lassessore
regionale alla protezione civile Marioluigi Bruschini facendo il punto sullo stato degli
aiuti dellEmilia-Romagna in Abruzzo. E inoltre già stato
predisposto ed è in attesa di partire un terzo modulo della Colonna mobile
regionale che sarà destinato ad una località indicata dal Dipartimento nazionale
di protezione civile. Composto da 12 mezzi, con ulteriori 30 volontari, 40
tende, 6 container bagni e docce, completo di 1000 pianali da sistemare alla
base del terreno e di 400 cisterne dacqua da
2000 litri, potrà ospitare 250 persone. Attualmente i mezzi della Protezione
Civile regionale operativi nelle zone terremotate sono 82. Un nucleo di
valutatori regionali per le verifiche di agibilità sugli edifici è già attivo
presso il Centro Operativo Misto (COM) del Comune di San Demetrio nei Vestini.
Il presidente della Regione Vasco Errani e lassessore
Marioluigi Bruschini stanno seguendo costantemente levoluzione della
situazione. E in funzione inoltre il Centro Multirischio
dellAgenzia regionale di Protezione Civile, che agisce da presidio permanente e
centro di raccordo logistico dei volontari e dei tecnici inviati nelle zone
terremotate. Il responsabile della Protezione Civile Regionale Demetrio Egidi
si è recato questa mattina allAquila per una riunione
con il responsabile del Dipartimento nazionale di Protezione civile sottosegretario Guido
Bertolaso e raggiungerà subito dopo i campi allestiti dalla Protezione Civile
regionale per seguire lorganizzazione logistica del
campo e degli interventi di assistenza Lintesa tra il presidente Errani, il
sottosegretario Bertolaso e il presidente dellAbruzzo
Chiodi Già nella giornata di ieri, la Regione Emilia-Romagna si era
immediatamente attivata e, in seguito ad unintesa tra il presidente Vasco
Errani, il sottosegretario Bertolaso e il presidente della Regione Abruzzo Gianni
Chiodi, aveva inviato una prima sezione della Colonna Mobile regionale dedicata
alla assistenza alla popolazione, due Posti Medici Avanzati per il soccorso
sanitario in collaborazione con la Sanità-118, una task force logistica di
pronto intervento, 2 moduli cucine in grado di garantire fino a 600 pasti
turno, una squadra di geometri e ingegneri volontari specializzati nella
rilevazione dellagibilità degli edifici. Per un
totale di 200 operatori tra volontari appartenenti ai Coordinamenti provinciali di
Protezione Civile, allANPAs (Associazione nazionale
Pubbliche assistenze) allANA (Associazione nazionale Alpini) alle
associazioni volontari ingegneri e geometri di Protezione Civile PROING,
GEOPROCIV, funzionari e tecnici dellAgenzia regionale di
protezione Civile e della sanità regionale. Restano allertate altre strutture
della Colonna mobile regionale pronte a partire in caso di necessità.
( da
"Blogosfere"
del 07-04-2009)
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Apr 09 7
Attacchi di panico post terremoto: una tragedia nella tragedia che possiamo
ancora evitare Pubblicato da Emanuela Zerbinatti alle 14:30 in Arteterapia,
Medicina, scienza e comunicazione Riprendere la vita di tutti i giorni dopo una
tragedia come quella che ha colpito l'Abruzzo alle 3 e 32 di ieri notte è
difficile. Anche se vivi a Milano e i tuoi cari, la tua casa, le tue cose, le
hai ancora. Il senso di svuotamento che mi ha lasciato la giornata di ieri,
ancora non si è esaurito, ma bisogna riappropriarsi della propria vita il più
presto possibile per non lasciarsi andare allo sconforto. Era quello che ieri
pensavo avrebbero dovuto fare le popolazioni colpite, mentre alla televisione
sentivo i giornalisti chiedere agli esperti che cosa potevano dire gli adulti
ai loro figli. Oggi lo ripeto un po' anche a me stessa. Credo, purtroppo, ci
sia poco da dire e molto da fare. Gli adulti dovranno cercare di riportare la
vita a una parvenza di normalità il più presto possibile. I bambini hanno
bisogno delle loro abitudini fatta di orari per andare a letto, giocare,
studiare, andare a scuola. Passata la prima emergenza di recuperare i dispersi
ancora sotto le macerie, si tratterà di accertare quali case sono ancora
agibili e restituirle alle famiglie che vi abitavano. Per tutti quelli che una
casa non l'hanno più, si dovranno invece costruire edifici che ricreino il più
possibile il senso dell'abitare e di vivere in una comunità, fatta di tanti
piccoli spazi privati e alcuni luoghi comuni più grandi. La mensa, l'infermeria,
la scuola, ... perché è inutile nascondere che la situazione non si risolverà
domani, né fra un mese. Anche tenendo alla larga i soliti sciacalli che
cercherebbero di guadagnare sulle disgrazie altrui, tra un anno, purtroppo
qualcuno abiterà in edifici "provvisori". Questo senso di
"provvisorietà" è la tragedia nella tragedia con la differenza
rispetto al terremoto i cui effetti non siamo riusciti a fermare, per il senso
di "provvisorietà" possiamo ancora fare qualcosa. Dal punto di vista
psicologico la prima emergenza da affrontare subito per prevenire conseguenze a
breve e lungo termine sarà quella della perdita improvvisa della casa, e degli
affetti. A tale scopo Rosario Sorrentino, neurologo e direttore dell'Ircap
(istituto di ricerca e cura degli attacchi di panico) alla clinica Pio XI di
Roma ha già inviato in Abruzzo una task-force neuropsichiatrica dell'emergenza
contro ansia e panico da terremoto. "Si tratta di un gruppo di specialisti
da affiancare alla Protezione Civile per aiutare fin dalle prime fasi chi,
travolto dall'esperienza, potrà avere fin dai primi giorni effetti invalidanti
sul proprio comportamento e sull'equilibrio psicofisico". "è un
trauma da forte stress quello di chi vede polverizzata in pochi secondi una vita
fino ad allora normale. Un trauma che si insedia in quella scatola nera del
nostro cervello, l'ippocampo, in cui depositiamo le nostre esperienze più belle
e più brutte. Soprattutto per gli anziani, bambini e donne, saranno immagini da
choc indimenticabili". Sorrentino però pensa anche all'effetto del
"bombardamento" di notizie e immagini su chi vive a centinaia di
chilometri dall'Abruzzo, ma che per diversi motivi è vulnerabile a subirne una
sorta di "trauma senza il trauma". "Le
emergenze sempre più diffuse nella nostra epoca e la globalizzazione delle
immagini che vengono diffuse in tempo reale sui circuiti internazionali -
spiega infatti Sorrentino - suggeriscono di ragionare e agire in termini
preventivi perché tutti noi siamo candidati a essere 'potenziali pazienti per
caso'. Questo crea le premesse culturali per un secolo di paure e
incertezze". Sull'utilità di parlare del terremoto e in che termini
proveremo a ragionare tra poco. Per il momento vorrei che quest'ultima frase di
Sorrentino fosse interpretata come un monito per tutti a vigilare sui propri
cari o suoi propri pazienti cercando di cogliere sul nascere eventuali segni di
disagio scatenati proprio da questa tragedia anche se si vive fuori
dall'Abruzzo. Tuttavia, non vorrei diventasse essa stessa terrorismo
psicologico per cui oltre alle tragedie naturali e ambientali dovremo
attenderci come effetto inevitabile un terremoto psico-sociale italiano. Per le
persone realmente colpite, invece, il rischio di disturbi psicologici immediati
è altissimo. "Sulla base di quanto accaduto in precedenti sismi, possiamo
stimare che il 7-14% della popolazione interessata rischia di essere colpita
dal disturbo post-traumatico da stress" afferma Girolamo Baldassarre,
responsabile del Gruppo di lavoro in psicologia dell'emergenza del Consiglio
nazionale dell'Ordine degli psicologi, che in questi anni si è occupato di
numerosi altri eventi simili nel Centro-Sud del Paese, e segue da vicino la
situazione in Abruzzo. Dopo aver visto la propria casa crollare e avere
rischiato la vita, la popolazione dell'Aquila e dei paesi vicini sopravvissuta
al terremoto dovrà affrontare le possibili e pesanti ripercussioni
psicologiche. "L'esposizione diretta a un evento che ha minacciato la
propria vita - spiega Baldassarre - rischia di lasciare il segno. Si va da un
generale disorientamento ad attacchi d'ansia, fino al disturbo post-traumatico
da stress". Un problema caratterizzato da difficoltà a dormire, incubi,
immagini e pensieri drammatici di tipo "intrusivo" che si insinuano
nella mente quando meno ce lo aspettiamo, nei sogni, provocando improvvisi
risvegli, ma anche da svegli mentre si svolgono le normali attività quotidiane.
In alcuni casi si può avere l'attuazione anche involontaria di dinamiche di
evitamento per cui si cerca di evitare a ogni costo luoghi o eventi che ci
ricordino il trauma, ma sono possibili anche irritabilità e difficoltà a
rispettare il ritmo sonno-veglia . Quello degli attacchi di panico in effetti è
il problema più temuto dagli esperti. La psicoterapeuta Paola Vinciguerra,
presidente dell'Eurodap (Associazione europea disturbi da attacchi di panico),
intervistata dall'Adnkronos, parla addirittura di "rischio epidemia di
Attacchi Panico". "Dopo un terremoto come quello di questa notte, che
ha provocato il panico in gran parte della popolazione, - dice - non bisogna
sottovalutare le conseguenze della paura di morire che inevitabilmente ha
contagiato molte persone. A rischiare di più questo tipo di disturbo
conseguenza della paura di morire sono in particolar modo i 40-45 enni, perché
hanno il peso delle responsabilità familiari, quindi casa, figli spesso
piccoli, genitori anziani. Sentire addosso tutto questo può portare a tremende
crisi di ansia che possono degenerare". Il compito degli psicologici dovrà
quindi essere più che mai mirato e organizzato, anche in considerazione del
fatto che la situazione è ancora in una fase di crisi oggettiva, tra scosse
ancora in atto, case a rischio crollo non ancora messe in sicurezza, feriti da
curare, dispersi da recuperare, sfollati da sistemare. "Quello che gli
psicologi, gli uomini della Croce Rossa e della Protezione Civile sul campo
stanno attuando in queste ore - spiega Baldassarre - si chiama 'defusing'. Si
tratta di interventi immediati di accoglienza e presa in carico della
popolazione, con colloqui mirati a evitare che l'ansia e la paura restino
'incistate' nel profondo. Condivisione, accoglienza e incontro sono antidoti
potenti", assicura. "Più avanti, fra 2-3 giorni o anche una
settimana, si passerà al 'debriefing'. Un termine mutuato dall'esperienza
anglosassone, che punta a fare un bilancio di gruppo dell'accaduto, attraverso
un percorso in più tappe, guidato da uno psicologo esperto nelle emergenze. In
questo modo si punta a normalizzare la popolazione duramente colpita. Dobbiamo
pensare che, specie nelle comunità più piccole - ricorda lo psicologo
dell'emergenza - c'è stata una violenta perdita delle relazioni, dei rapporti
col vicinato, delle abitudini di una vita". Occorre aiutare queste
persone, fornendo gli strumenti per gestire questi sentimenti senza esserne
soverchiati. Sulla tempestività dell'intervento degli esperti insiste anche
Vinciguerra, aggiungendo però qualche consiglio pratico che chiunque può
mettere subito in atto. "Bisogna intervenire prima che avvenga
l'interiorizzazione del trauma e ci sono varie tecniche, - dice infatti - ma
già da subito ognuno può mettere in atto la strategia dell'agire: fare cose
anche piccole per affrontare la situazione, combattere il senso di impotenza
con la realtà di tantissime azioni. Per esempio aiutando i soccorsi, mettersi a
disposizione, ma soprattutto agire, agire, agire. Se poi si hanno figli, è
necessario trasmettere loro sicurezza con l'esempio, mantenendo la calma e
cercando di portare anche loro a fare qualcosa". Il dramma che staranno
vivendo i bambini è, se possibile ancora più devastante. "Ecco perché sono
fondamentali gli interventi psicologici mirati, specie nei confronti dei più
piccoli. L'equilibrio dei bambini è stato scosso - ammette Baldassare - Per
questo gli specialisti che sono al lavoro in Abruzzo si occuperanno in modo
mirato del benessere psicoeducazionale dei più piccoli, anche attraverso
colloqui mirati con i loro genitori". Ma si può ricorrere anche alle
favole: "Inventare racconti che contemplino anche la terra che trema,
cercando però sempre di trasmettere calma e gioco" conclude Vinciguerra.
In questo blog avevamo parlato anche di arteterapia per le popolazioni colpite
da calamità naturali mostrando gli ottimi risultati raggiunti, soprattutto coi
bambini, di una task force internazionale di arteterapeuti inviata ad aiutare
le vittime dello tsunami in polinesia. In ogni caso l'Eurodap è a disposizione
delle persone che hanno bisogno d'aiuto e di consigli per affrontare l'ansia e
gli attacchi di panico, attraverso il numero 06-64824008.
( da
"Basilicanet.it"
del 07-04-2009)
Argomenti: Cina Usa
ABRUZZO, SEN.
DIGILIO (PDL): VALORIZZARE CENTRO ASI MT 07/04/2009 16.27.44 [Basilicata] âFar diventare il Centro Asi di Matera, che dispone del
sistema satellitare di osservazione della Terra COSMO-SkyMed, la rete che ha
acquisito le prime immagini radar dell'area abruzzese colpita dal terremoto, la
struttura scientifica principale nazionale per lo studio dei terremotiâ. E' quanto ha proposto il sen. Egidio Digilio (Pdl) che ha
promosso un'iniziativa, in tal senso, interessando il Dipartimento Protezione Civile e i Ministeri
Università -Ricerca Scientifica ed Infrastrutture. Nel sottolineare âil rilevante ruolo scientifico dei satelliti di
COSMO-SkyMed i quali sono stati rapidamente programmati per andare a riprendere
lâarea del sisma di ieri l'altro, a supporto della Protezione Civile nella
valutazione dei danni causati dal sismaâ, Digilio
ha aggiunto che âdisponiamo di un patrimonio scientifico e
tecnologico da far invidia al Giappone e agli Usa considerati
tra i Paesi più¹ avanzati sul piano dello studio dei terremoti, ma che
purtroppo è¨ ancora utilizzato poco. L'Agenzia Spaziale Italiana ha dedicato da
sempre particolare attenzione ai programmi di osservazione della Terra. LâASI â aggiunge Digilio - ha creato a
Matera un centro di eccellenza di livello mondiale per le attività di Earth
Observation: è¨ il Centro di Geodesia Spaziale "Giuseppe Colombo",
che lavora 24 ore su 24 per elaborare i dati prodotti dai satelliti e
trasformarli in immagini ad alta risoluzione del nostro pianeta. E' sufficiente
ricordare gli studi effettuati da Matera sui terremoti verificati tra il 2007 e
il 2008 in Cina. E' dunque un patrimonio di
professionalità e di tecnologia che deve diventare l'eemento principale
nello studio di ogni sistema possibile di previsione e prevenzione. Per la
Basilicata è¨ un'opportunità che la Regione continua a sottovalutare, ma
sono certo che il Ministero Università -Ricerca Scientifica saprà
adeguatamente valorizzare attraverso il potenziamento dei ricercatori e quindi
nuovi finanziamentiâ. (bas - 04)
( da
"Wall Street Italia"
del 07-04-2009)
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Usa/ NY, sventato complotto per contrabbando nucleare in Iran di
Apcom Coinvolte banche newyorchesi, ma sarebbero state all'oscuro -->Roma, 7
apr. (Apcom) - L'ufficio del procuratore distrettuale di Manhattan ha sventato
un complotto organizzato da un cittadino cinese, volto al contrabbando di
materiali per la creazione di armi nucleari verso l'Iran. Il complotto, riporta
il tabloid newyorchese Daily News, avrebbe coinvolto "molte" banche
newyorchesi rimaste però all'oscuro della reale natura delle transazioni. C'è
attesa dunque per l'accusa formale che oggi le autorità di Manhattan
presenteranno con ben 118 capi di imputazione contro il cittadino cinese,
colpevole a loro avviso di aver creato diverse società fantoccio per nascondere
la sua attività di contrabbando. "In questo modo distruggeremo una delle
principali fonti di rifornimento a favore dell'Iran - ha spiegato una fonte
della procura di New Yok - Il caso dimostra come il paese stia procedendo alla
creazione di una bomba nucleare. Riteniamo che quello (appena sventato) sia un
complotto a cui ha partecipato uno dei principali rifornitori di armi di
distruzione di massa all'Iran". L'accusa formale parlerà di un complotto
di natura finanziaria che si sarebbe nascosto dietro 58 diverse transazioni;
tra queste, anche le consegne di materiali vietati dalle risoluzioni dell'Onu, effettuata dalla Cina all'Iran tra il 2006 e la fine del 2008. Tra i materiali
consegnati: 33.000 libbre (quasi 15 tonnellate) di leghe di alluminio
utilizzate quasi esclusivamente nella produzione di missili a lunga gittata;
66.000 libbre (quasi 30 tonnellate) di piastre di rame tungsteno, utilizzate
nei sistemi di guida del missile; 53.900 libbre (24,4 tonnellate circa)
di vergelle di acciaio, utilizzate nelle attività di arricchimento dell'uranio.
Destinataria del traffico illegale sarebbe stata una divisione del ministro della
difesa iraniano. "Hanno adottato manovre elaborate per nascondere
l'identità sia del mittente che del destinatario", ha precisato al Daily
News la fonte, che ha optato per l'anonimato. Il cittadino cinese sospettato,
che non si troverebbe negli Stati Uniti, avrebbe in particolare dato vita a
quattro società di import-export che avrebbero concluso affari con sei società
iraniane.
( da
"Wall Street Italia"
del 07-04-2009)
Argomenti: Cina Usa
##Banca
Mondiale:Ripresa Cina già in 2009,speranza per tutta
Asia di Apcom Ma un recupero sostenibile dipende anche dalle economie avanzate
-->Roma, 7 apr. (Apcom) - E' sulla Cina che secondo
la Banca Mondiale bisogna riporre le speranze per una stabilizzazione economica
di tutta l'Asia, e forse perfino di una ripresa. Già per metà anno il Dragone
dovrebbe assistere a un recupero, prevede l'istituzione di Washington, che
tuttavia in un rapporto pubblicato oggi mette in guardia gli altri paesi della
regione. "Devono prepararsi a un incremento della disoccupazione, che
risulterà dall'indebolimento dell'economia mondiale". In questo quadro
"uno spiraglio di speranza - si legge - potrebbe emergere tra segnali di
una economia della Cina" che a metà 2009 giungerà
al termine del ciclo di indebolimento. Nello studio, intitolato
"Contrastare le forze della recessione globale", la Banca Mondiale
sostiene che "una ripresa in Cina, alimentata dal
massiccio pacchetto di stimoli all'economia, dovrebbe avviarsi quest'anno e
prendere pieno abbrivio nel 2010, potenzialmente contribuendo alla
stabilizzazione della regione, e forse a una ripresa" di tutta l'Asia. Ma
permangono notevoli fattori di rischio per le economie anche di questa area del
pianeta, che come la stessa Cina sono pesantemente
sbilanciate sul commercio con l'estero. "Una ripresa veramente sostenibile
nell'area dell'estremo oriente e del Pacifico dipenderà in ultima istanza dagli
sviluppi delle economie avanzate", si legge. E proprio oggi Eurostat ha
sfornato una revisione in peggio dei dati sull'andamento dell'economia
nell'area euro a fine 2008: il Pil ha accusato una contrazione dell'1,6 per
cento nel quarto trimestre, rispetto al periodo precedente, un decimale in più
rispetto a quanto riferito in precedenza. Nell'Unione monetaria le importazioni
sono diminuite del 4,7 per cento. Il timore di un contesto generale che resta
debole è diffuso anche tra diversi analisti, che mettono in guardia dalle
recenti riprese dei prezzi del petrolio e dei corsi azionari. E tra ieri e oggi
le Borse sono tornate a segnare andamenti ribassisti, mentre gli investitori
guardano con ansia all'imminente stagione dei dati finanziari delle società. A
contribuire al venir meno delle spinte rialziste anche il ritiro da parte di
Ibm dell'offerta da 7 miliardi di dollari per rilevare il gruppo di software
Sun Microsystems. Tornando all'Asia, per il cruciale canale economico del
commercio con l'estero nulla di buono lasciano presagire le spinte di neo
protezionismo che si sono generate con l'aggravarsi della crisi mondiale.
Nonostante i numerosi impegni ufficiali a favore del libero scambio presi dai
governi nell'ambito dei vertici internazionali, alcuni provvedimenti concreti
hanno suscitato notevoli preoccupazioni, come la clausola 'Buy american' nel
pacchetto di sostegno all'economia reale negli Usa o
gli aiuti pubblici al comparto dell'auto decisi in Francia. Ieri la Bce con un
rapporto metteva in guardia dal rischio di una battuta d'arresto perfino
sull'integrazione economica all'interno dello stesso Vecchio Continente.
Proprio a riflesso dell'indebolimento dell'export, per l'Asia ora la Banca
Mondiale prevede una crescita 2009 che rallenterà al 5,9 per cento, contro l'8
per cento realizzato nel 2008 e l'11,5 per cento del 2007. Il mese scorso,
ricorda l'istituzione di Washington nella relazione, le previsioni per la Cina erano state riviste in peggio, con una crescita
economica 2009 stimata al 6,5 per cento. L'obiettivo ufficiale del governo
cinese per quest'anno è di limitare il rallentamento economico mantenendo la
crescita all'8 per cento.
( da
"Asca"
del 07-04-2009)
Argomenti: Cina Usa
TERREMOTO: PROTEZIONE CIVILE, CONTINUA SCIAME SISMICO (ASCA) -
Roma, 7 apr - ''E' uno sciame sismico in atto ormai da piu' mesi che continua e
nell'ambito di questo sciame ci sono scosse di diversa intensita'''. Lo ha
dichiarato Natale Mazzei, dell'ufficio emergenza della Protezione Civile. Mazzei ha poi aggiunto
che ''c'e' stata una serie di scosse d'intensita' rilevante e in questo caso ci
sono anche delle repliche''. res/mcc/ss (Asca)
( da
"Asca"
del 07-04-2009)
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TERREMOTO:
PROTEZIONE CIVILE PALMANOVA DA PONTE CON L'AQUILA (ASCA) - Trieste, 7 apr - Sta
per atterrare all'aeroporto di Ronchi dei Legionari un C130 dell'aeronautica
militare italiana con a bordo una speciale attrezzatura grazie
alla quale la centrale operativa di Palmanova della Protezione civile del
Friuli Venezia Giulia potra' essere utilizzata come 'ponte' per videoconferenze
tra il Dipartimento nazionale di Protezione civile e L'Aquila. Lo rende noto
l'assessore regionale Vanni Lenna, spiegando che altrimenti una comunicazione
del genere tra Roma e l'epicentro del terremoto non sarebbe possibile.
L'assessore ricorda inoltre come attualmente nelle zone terremotate siano
all'opera due elicotteri della protezione civile regionale, dotati di speciali
apparecchiature. Un primo mezzo ha iniziato ad operare gia' ieri e in serata
fara' rientro in Friuli Venezia Giulia. Grazie alla strumentazione di bordo
(attrezzature per aerofotogrammetria) sta completando una serie di rilievi su
indicazioni del Dipartimento nazionale nel quadrilatero compreso tra Pizzoli (a
Nord Ovest di L'Aquila ) e Rocca di Mezzo (Sud Est del capoluogo). In
quest'area di 529 chilometri quadrati il personale a bordo sta finendo di
scattare foto georeferenziate (ovvero riferite con coordinate e confrontabili
con mappe) e ortorettificate. Gia' alle 12 di oggi due tecnici hanno consegnato
direttamente nelle mani del responsabile della protezione civile nazionale
Guido Bertolaso diverse foto aeree delle zone interessate dal sisma. Zone che
oggi sono state raggiunte da un secondo elicottero, dotato di videocamera e
termocamera geostabilizzate, manovrate da operatori della protezione civile
regionale, in grado di trasmettere 'in diretta' immagini alla centrale
operativa nazionale. fdm/mcc/bra
( da
"Panorama.it"
del 07-04-2009)
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- Italia -
http://blog.panorama.it/italia - L'Abruzzo trema ancora: due nuove scosse, le
vittime sono 207 Posted By redazione On 7/4/2009 @ 13:42 In Headlines | No
Comments La paura non passa. Trascorsa la prima notte, [1] dopo quella
terribile del terremoto, proseguono le scosse di assestamento. Un altra
violenta scossa di terremoto si è verificata alle 11:27 di martedì 7, con
magnitudo 4.3 della scala Richter. L'epicentro è stato rilevato tra l'Aquila,
Collimento e Villa Grande. A una prima scossa ne è seguita una seconda, a
distanza di circa un minuto. Sono caduti alcuni muri pericolanti e calcinacci e
cornicioni dai palazzi. Ci sono state scene di panico tra le persone che hanno
trascorso la notte nelle auto sotto le proprie abitazioni. Due edifici sono
crollati a Pettino, poco distante dalla scuola della guardia di finanza che è
la sede del centro di coordinamento soccorsi per l'emergenza. Il crollo è
avvenuto con la scossa più forte. Da quanto riferiscono fonti dei vigili del
fuoco non risulta al momento che vi fossero persone nelle due palazzine
crollate. Dopo la scossa del 6 aprile sono state registrate finora 280
repliche. E questo non semplifica i lavori, ma i soccorsi continuano
ininterrottamente, anche se, dopo il sole di questa mattina, si prevede
maltempo a partire dal pomeriggio. "Sono passate meno di 36 ore dal
terremoto e, anche sulla base di altri avvenimenti recenti simili, c'è ancora
speranza per le persone che eventualmente sono rimaste intrappolate sotto le
macerie" ha detto Natale Mazzei, dell'ufficio
Emergenze del dipartimento della Protezione Civile, ai giornalisti presenti al
quartier generale della Protezione civile di Roma. È tornato all'Aquila il
presidente del Consiglio Silvio Berlusconi. Il premier già ieri in elicottero
aveva fatto un primo giro sulle zone più danneggiate. Ed è proprio il
premier a fare l'ultimo ufficiale bilancio delle vittime: "190 vittime
identificate, 17 da identificare, in totale, 207 vittime e 15 dispersi".
"L'operazione di risposta" aggiunge il presidente del Consiglio
"prosegue in modo assolutamente soddisfacente". Oltre 1.000,
prosegue, sono i feriti. A [2] Onna, alle porte dell'Aquila, uno dei centri più
colpiti del terremoto, sono estratti dalle macerie questa mattina altri due
corpi senza vita e i cani segnalano altre persone sotto le macerie. Gli
sfollati a cui la Protezione Civile, i vigili del fuoco e le forze dell'ordine
hanno prestato soccorso, sono 17 mila. La Protezione Civile spera di riuscire a
dare assistenza entro oggi a tutti montando le 7 mila tende previste e portando
all'interno delle tendopoli anche luce e acqua. Sono centinaia le persone
provenienti dall'Aquila che dalla scorsa notte si stanno riversando negli hotel
della costa pescarese. In oltre 400 sono giunte a bordo di pullman e auto
private nei grandi alberghi di Montesilvano. Tra loro intere famiglie e anche
disabili. La macchina della Protezione civile, che conta sul posto 7 mila
unità, comprese anche le forze armate e le forze dell'ordine, va avanti a pieno
ritmo: "Entro oggi" ha affermato il vice capo dipartimento Marta Di Gennaro
"saranno piantate 7 mila tende e nei prossimi giorni saranno garantiti 40
mila posti letto, mentre 234 squadre sono sul campo per verificare l'agibilità
degli edifici colpiti. "Agli sfollati" ha spiegato Di Gennaro
"sono stati distribuiti 18.000 pasti caldi e la possibilità di essere
ricoverati in tende o negli alberghi lungo la costa adriatica. Anche chi ha
preferito rimanere nelle vicinanze" ha concluso "dormendo nelle
proprie automobili, ha ricevuto assistenza". La Protezione civile
sconsiglia l'invio di materiale solidale dal momento che le squadre di
assistenza usano del materiale collaudato e consiglia invece di far riferimento
ad altri canali di aiuto, già avviati. È sotto il sole che l'Abruzzo si è
svegliato. Tutto esattamente come ieri, compresa la previsione di un
peggioramento pomeridiano nell'aquilano, con piogge localizzate, che si spera
non interessino direttamente il capoluogo di regione e le zone limitrofe, e
temperature tra i 5 ed i 19 gradi. LEGGI ANCHE: [3] Dalle macerie, torna Marta.
Salvata dopo 23 ore - [4] 6 aprile, 03.32: catastrofe in Abruzzo - Lo SPECIALE
di Panorama.it - Guarda le GALLERY: [5] Crolli, vittime e dispersi - [6] Le
zone sismiche d'Italia - [7] La mappa: le zone più colpite - [8] Abruzzo prima
e dopo il terremoto - Partecipa al [9] FORUM e al SONDAGGIO
( da
"Agi" del
07-04-2009)
Argomenti: Cina Usa
TERREMOTO: APPELLO A POPOLAZIONE DA PROTEZIONE CIVILE SPOLETO (AGI) -
Perugia, 7 apr. - L'Ufficio di Protezione civile del Comune di Spoleto ha
diffuso un appello di emergenza per chiedere a tutta la popolazione di
partecipare "ad un grande sforzo di solidarieta' per alleviare la
sofferenza di tutte le persone colpite dal terremoto che ha colpito la regione
Abruzzo". In una nota, il Comune di Spoleto, ricorda che si hanno
necessita' di ogni genere: acqua, alimentari non deperibili, prodotti per
l'infanzia, prodotti per l'igiene personale, vestiario, scarpe nuove, coperte,
farmaci da banco e ogni altro genere di uso quotidiano. Chiunque volesse
collaborare puo' portare qualsiasi cosa che ritiene utile presso la sede del
volontariato di Protezione civile del Gruppo Comunale di Spoleto dove
troveranno personale della Protezione civile dalle 8 alle 20.
( da
"Repubblica.it"
del 07-04-2009)
Argomenti: Cina Usa
ROMA -
Succede sempre così. E' già successo, risuccederà. L'Italia dell'emergenza
scatta in piedi e si mobilita per l'ennesima gara di solidarietà con chi non ha
più nulla. A formare la schiera dei soccorritori ci sono organizzazioni
umanitarie, associazioni le più varie - dalle cattoliche a quelle laiche, dai
boy scout, agli omosessuali, dai partiti politici, ai donatori di sangue sparsi
in tutte le province, dalle banche, alle singole pro-loro, fino ai gruppi
organizzati su Facebook o alle grandi istituzioni locali, come il Comune di
Roma, o i singoli cittadini. Numerosissimi. Molti dei quali chiedono di poter
andare sul posto "... per dare una mano". A questo proposito, risponde
indirettamente il sottosegretario alla Protezione Civile, Guido Bertolaso, il
quale ha fatto sapere che, al momento, le presenze nei luoghi del disastro sono
più che sufficienti, avendo creato un rapporto di uno a due: un soccorritore
ogni due abitanti. Per ogni altra informazione, tuttavia, in previsione anche
del fatto che con il passare dei giorni probabilmente ci sarà bisogno di un
graduale ricambio di volontari, è bene mandare una mail al seguente indirizzo:
ufficiovre//redazione-repubblica.blogautore.repubblica.it/">no spazio a
disposizione per permettere ai volontari accorsi sui luoghi della tragedia di
comunicare dove stanno operando, cosa hanno portato, in quanti sono ma anche i
problemi incontrati e le cose che servono per la loro opera. LAZIO: I SOCCORSI
- Da tutto il Lazio circa 40 squadre con più 200 volontari hanno raggiunto le
zone di ammassamento in Abruzzo e sono a disposizione della Protezione civile nazionale per le operazioni di soccorso.
Altrettante sono state allertate e sono pronte a operare. La Protezione civile
regionale ha messo a disposizione dei soccorsi tre elicotteri regionali
normalmente utilizzati per la lotta agli incendi, mentre i volontari della
Protezione civile del Lazio hanno già portato in Abruzzo centinaia di tende per
ospitare persone, 3 cucine da campo, mezzi per il movimento terra come
ruspe, bobcat ed escavatori, oltre a torri faro per garantire con le
fotoelettriche i soccorsi anche dopo il tramonto. Intervenute anche squadre di
volontari con unità cinofile. La Protezione civile ribadisce l'appello a non
improvvisarsi soccorritori: "Le operazioni di soccorso vanno effettuate da
coloro che sono in grado di farlo". OAS_RICH('Middle'); IL COMUNE DI ROMA
- Il sindaco di Roma, Gianni Alemanno, ha dato disposizione alla Protezione civile
comunale e al Comando generale della Polizia municipale di predisporre tutto
quanto possibile per prestare soccorso alla popolazione de L'Aquila colpita dal
sisma. Sono state approntate due squadre: la prima, della Protezione civile,
composta da 60 uomini dotata di escavatori, bobcat, e altri mezzi di scavo. La
seconda, formata da uomini della Polizia Municipale, per supportare i colleghi
de L'Aquila in funzione di vigilanza alle strutture non agibili. Le due squadre
restano in attesa del via libera da parte della Protezione civile regionale per
integrare il dispositivo della macchina dei soccorsi. PROFESSIONI SANITARIE - I
presidenti delle Federazioni Nazionali delle Professioni sanitarie, costituite
in Ordini e Collegi, si sono riuniti d'urgenza ed hanno condiviso i seguenti
orientamenti operativi: 1) rendere disponibili, per sostenere e rafforzare le
attività sanitarie, tutte le competenze professionali necessarie, a partire da
quelle presenti sul territorio, sollecitando e supportando le iniziative dei
rispettivi Ordini e Collegi 2) attivare un sito internet di informazione e
comunicazione, su cui pubblicare dati e notizie utili alla cittadinanza e ai
professionisti, collegato in rete con i siti istituzionali e le centinaia di
siti degli Ordini e Collegi territoriali 3) mettere a disposizione farmacie
mobili al fine di garantire la distribuzione di farmaci indispensabili per la
popolazione terremotata 4) proporre, compatibilmente con l'ordinamento
giuridico vigente, lo stanziamento di risorse delle rispettive Federazioni a
supporto delle attività di cura e assistenza nelle zone colpite. LA CARITAS -
La Caritas diocesana di Roma ha istituito un fondo di solidarietà e promosso
una colletta per fronteggiare la prima fase di emergenza e, successivamente, per
intraprendere programmi di solidarietà. L'intervento della Caritas romana sarà
in collaborazione con le Chiese locali e coordinato con la rete delle Caritas.
Di fronte alla tragedia sono numerose le richieste che giungono ai centralini
dell'organizzazione cattolica di persone che si offrono come volontari o che
vogliono donare cibo e vestiario. A questo proposito la Caritas di Roma ricorda
anche che, almeno nella prima fase di emergenza quando è fondamentale il lavoro
di personale preparato, la donazione economica è l'unico modo utile per
esprimere solidarietà alle persone colpite. Tutte le iniziative promosse nei
prossimi mesi verranno in ogni caso illustrate nel sito: www.caritasroma.it.
Anche la Caritas Ambrosiana, che fa capo alla Diocesi di Milano, ha avviato una
raccolta fondi aprendo un conto corrente. E' possibile sin d'ora esprimere
concreta solidarietà con una donazione telefonica, con carte di credito
chiamando il numero 02.76.037.324 in orari di ufficio. CHI OFFRE ALLOGGIO - E'
necessario contattare la Protezione Civile al numero verde 800.860.146 oppure
scrivere alla seguente mail: ufficiovre@protezionecivile. it ALTRI POSSIBILI
AIUTI - Ecco una serie di indicazioni utili per esprimere solidarietà e dare un
aiuto concreto alle popolazioni colpite dal sisma: - Conti correnti e
donazioni: il quotidiano "il Centro", di concerto con il gruppo
editoriale Finegil-Repubblica-L'Espresso e con le Casse di risparmio
dell'Aquila - Carispaq di Pescara - Caripe e di Teramo - Tercas, lancia una sottoscrizione
popolare per aiutare le famiglie aquilane sconvolte dal sisma. Chiunque volesse
contribuire con una somma in denaro può farlo utilizzando i numeri di conto
corrente sotto elencati: Banca CARISPAQ SPA "Vittime terremoto
L'Aquila" Codice Iban: IT 53 Z 06040 15400 000 000 155 762 Banca CARIPE
SPA "Raccolta fondi pro terremotati d'Abruzzo" Codice Iban: IT 19 B
06245 15410 000 000 000 468 presso Banca Caripe Spa Sede Pescara Corso Vittorio
Emanuele 102/104 - Pescara. Banca TERCAS SPA "Raccolta fondi pro terremotati
d'Abruzzo" Codice Iban: IT 48 L 06060 15300 CC 090 005 35 65 presso Banca
Tercas Spa Sede Teramo corso San Giorgio 36 - Teramo. Offerte sono possibili
anche tramite altri canali: Intesa Sanpaolo, via Aurelia 796, Roma - Iban: IT19
W030 6905 0921 0000 0000 012 Allianz Bank, via San Claudio 82, Roma - Iban:
IT26 F035 8903 2003 0157 0306 097 Banca Popolare Etica, via Parigi 17, Roma -
Iban: IT29 U050 1803 2000 0000 0011 113 CartaSi e Diners telefonando a Caritas
Italiana tel. 06 66177001 (orario d'ufficio) CROCE ROSSA - La Croce Rossa
Italiana ha lanciato un appello di emergenza a livello internazionale,
chiedendo a tutta la popolazione di partecipare ad un grande sforzo di
solidarietà per alleviare la sofferenza di tutte le vittime del terremoto. Per
effettuare donazioni alla Croce Rossa Italiana si possono utilizzare: il Conto
corrente bancario C/C n. 218020 presso Banca Nazionale del Lavoro-Filiale di
Roma Bissolati - Tesoreria - via San Nicola da Tolentino 67 - Roma, intestato a
Croce Rossa Italiana via Toscana 12 - 00187 Roma, codice Iban IT66 - C010 0503
3820 0000 0218020, causale pro terremoto Abruzzo; il Conto corrente postale n.
300004 intestato a Croce Rossa Italiana via Toscana 12 - 00187 Roma, codice
Iban IT24 - X076 0103 2000 0000 0300 004, causale pro terremoto Abruzzo. E'
anche possibile effettuare dei versamenti online, attraverso il sito web della
Cri. Sempre la Croce Rossa ha aperto la sala operativa nazionale di Legnano e i
Centri interventi d'emergenza (Cie) di Verona, Roma, Potenza e Palermo per la
raccolta di generi di prima necessità (coperte, vestiti, pannolini, latte in
polvere, casse d'acqua) da spedire nelle zone terremotate. La Cri ha annunciato
di avere già inviato nelle zona del disastro 10 mila coperte per fare fronte
alle primissime esigenze delle persone rimaste senza abitazione. FARE AMBIENTE
- L'associazione ambientalista sta coordinando, d'accordo con la Protezione
Civile, la raccolta di materiali di prima necessità presso la propria sede di
Roma, in Via Nazionale, 243, tel. 06 48029924. RIFONDAZIONE COMUNISTA - Il
partito sta organizzando iniziative di solidarietà con le popolazioni colpite
dal terremoto. La Federazione Prc di Pescara (via F. Tedesco, 8) funzionerà
come centro di raccolta materiali e di accoglienza per gli evacuati. Singoli
cittadini o strutture organizzate che abbiano la possibilità di accogliere gli
sfollati possono chiamare il numero 085.66788. Inoltre, chiunque volesse
partecipare all'organizzazione dei soccorsi può chiamare: Federazione Prc
Pescara: 085.66788 (accoglienza evacuati); Richi: 339.3255805 (generi di prima
necessità come acqua, pasta, latte UHT, biscotti); Marco Fars: 334.6976120;
Francesco Piobbichi: 334.6883166. Oppure si può spedire una mail al seguente
indirizzo: piobbico@hotmail. com FACEBOOK - Si moltiplicano i gruppi che
organizzano iniziative di solidarietà per le vittime della tragedia e i paesi
coinvolti nel disastro. Anche Legacoop Nazionale e Legacoop Abruzzo si sono
attivate distribuire generi di prima necessità, e in particolare acqua e latte,
in coordinamento con la Croce Rossa. Ulteriori e più articolate iniziative di
solidarietà e di sostegno alla popolazione dei centri colpiti dal sisma saranno
definite nelle prossime ore, per rispondere alle esigenze che si manifesteranno
ed in linea con le indicazioni che verranno fornite dalla protezione civile.
DONAZIONE DI SANGUE - Il presidente della Regione Abruzzo Gianni Chiodi chiede
che vengano sospese le donazioni di sangue. "Abbiamo sangue a sufficienza
e ringraziamo tutti coloro che lo hanno donato", ha precisato Chiodi,
"i centri trasfusionali regionali non sono più in grado di accogliere
altre donazioni". Al momento - precisa l'Avis di Bologna - "le unità
di sangue richieste dalle zone sismiche sono state già inviate". Appelli
per la donazione di sangue erano stati lanciati nelle prime ore di questa
mattina sia dal ministro del Welfare, Maurizio Sacconi, che dal presidente
della Regione Lazio, Piero Marrazzo. I BOY SCOUT - I capi scout dell'Agesci
(Associazione guide e scout italiani) sono stati autorizzati dalla Protezione
civile a partecipare alle operazioni di soccorso. L'organizzazione sta
preparando, come sempre in casi di emergenza, in tutte le regioni le schede di
partecipazione per i capi scout che vorranno prendere parte alle operazioni. La
Croce Rossa è già arrivata nella Regione con attrezzature sanitarie, tra cui un
Posto medico avanzato e le unità cinofile e gli ospedali romani sono stati
tempestivamente posti in stato di allerta per l'eventuale accoglienza di feriti
gravi provenienti dalle zone colpite dal sisma. Croce Rossa Italiana sta
organizzando anche una raccolta a livello nazionale per far confluire tutto il
necessario nell'area colpita dal terremoto. BANCO ALIMENTARE - La Fondazione
Banco Alimentare Onlus risponde raccogliendo e distribuendo generi alimentari.
Per aiutare l'organizzazione ad aiutare le popolazioni colpite, i privati
possono fare una donazione in denaro, mentre non sarà possibile accettare
donazioni in generi. Le aziende alimentari potranno invece donare direttamente
anche cibo: www.bancoalimentare.org/donazioni. Per ulteriori informazioni:
Francesco Lovati 334/6408185, ufficiostampa@bancoalimentare. it I SINDACI -
L'enormità della tragedia che ha scosso il Paese non ha lasciato indifferenti i
comuni dell'Alta Padovana. I Sindaci dei Comuni di Tombolo, Fontaniva, Galliera
Veneta e Cittadella hanno deciso di aprire una sottoscrizione per raccogliere
fondi da destinare alle famiglie che in pochi istanti hanno perduto ogni loro
avere. Il numero di conto corrente aperto presso la Cassa Risparmio del Veneto
Spa - via Marconi 11/13 - 35013 Cittadella (PD) è il seguente: IBAN IT21 F062
2562 5201 0000 0007 343. LA COMUNITA' GAY ROMANA - La comunità gay romana ha
deciso di sostenere la popolazione abruzzese contribuendo alla raccolta fondi
attivata dall'Arci, anche attraverso il supporto di alcune realtà commerciali.
Sarà possibile offrire il proprio contributo nei seguenti modi: donando beni di
prima necessità, come piumoni, coperte, lenzuola, biancheria, generi alimentari
non deperibili, latte in polvere, pannolini e generi per la prima infanzia
presso il centro di raccolta attivato nella sede di Arcigay Roma in via
Zabaglia 14 (vedere www.arcigayroma.it per gli orari); recandosi presso i bar
della Gay Street di via di San Giovanni in Laterano che hanno aderito
all'iniziativa, come il Coming Out, che devolveranno una quota per ogni
consumazione effettuata; partecipando alla serata Gorgeous di sabato sera
all'Alpheus: per ogni ingresso sarà donato 1 euro alle famiglie abruzzesi. LA
BANCA POPOLARE DI SONDRIO - L'istituto di credito informa che sta raccogliendo
offerte a beneficio delle popolazioni colpite dal terremoto dell'Abruzzo. Gli
importi possono essere versati sul conto corrente n. IT83 N056 9611 0000 0001 1000
X39, intestato "Pro Terremotati Abruzzo", acceso allo scopo. Tutti
gli sportelli della Popolare di Sondrio sono a disposizione. LA PRO LOCO - Un
gruppo di persone che fa capo alla Pro-Loco di Passoscuro (località balneare a
nord di Roma) sta organizzando una spedizione di generi di prima necessità per
soccorrere i cittadini coinvolti nel terremoto dell'Aquila. Si cerca di
reperire il seguente materiale: gruppi elettrogeni, coperte, sacchi a pelo,
abbigliamento. Per ulteriori informazioni: mauro. rossignoli@mit.gov.it. IL VI°
MUNICIPIO DI ROMA - I centri nel municipio 6 di Roma stanno organizzando la
raccolta di: piumoni, coperte, lenzuola, biancheria, generi alimentari non
deperibili, latte in polvere, pannolini e generi per la prima infanzia. Ci si
può rivolgere presso le sedi: 1) Circolo PD di Villa Gordiani in Viale delle
Venezia Giulia, 71/75,2) Circolo PD Pigneto-Prenestino in Via Fortebraccio,
1dalle ore 18.30 alle ore 20.00 Ecco l'elenco dei centri a disposizione per la
donazione del sangue: - policlinico Umberto I, - ospedale San Giovanni, -
Fatebenefratelli, - ospedale Sandro Pertini, - policlinico Tor Vergata, -
ospedale San Giovanni Evangelista Tivoli, - ospedale Delfino Parodi Colleferro,
- san Giovanni Addolorata, - Cto, - Ospedale sant'Eugenio, - ospedale civile di
velletri, - ospedale civile di Frascati, - ospedale civile di Anzio/Nettuno, -
san Camillo Forlanini, - ospedale Grassi di Ostia, - ospedale pediatrico
Bambino GesÃ?, - Ifo, - san Filippo Neri, - ospedale s. Andrea, - ospedale san
Pietro Fbf, - ospedale Santo Spirito, - ospedale civile san Paolo di
Civitavecchia, - policlinico Gemelli, - ospedale degli Infermi di Viterbo, -
ospedale civile di Rieti, - centro trasfusionale di Frosinone, - ospedale s. s.
Trinità di Sora, - ospedale santa Maria Goretti di Latina - presidio
ospedaliero di Formia AVIS - Ricordando sempre che le donazioni sono per ora
sospese, l'appello è indirizzato ai 35.000 avisini della provincia,
"pronti" per la donazione, quindi in buone condizioni di salute, non
sospesi, con esami sulla donazione precedente nella norma, che non abbiano
donato sangue negli ultimi 90 giorni, se maschi, e negli ultimi 6 mesi se donne
in età fertile. Il Centro Avis del Monterosso, a Bergamo, in via Da Vinci 4,
tel. 035.342222 - sarà aperto, per la raccolta di sangue, tutte le mattine
dalle 7.30 alle 10.30, Pasqua compresa. E sempre nelle giornata di Pasqua,
domenica 12 aprile, dalle 7 alle 10.30, saranno attivate anche le unità di
raccolta in provincia, presso gli ospedali di Gazzaniga, Ponte San Pietro,
Romano di Lombardia e Zingonia. www. avisbergamo. it GIOVANI PER LA PACE -
Hanno pubblicato direttamente sul sito www. gpace. net una specifica sezione
con tutte le più dettagliate informazioni per contribuire con donazioni di
sangue, offerte di farmaci, cibo e bevande, prestazioni di volontariato,
offerte di alloggio, offerte di coperte e vestiario, versamenti in denaro.
Informazioni precise con numeri di telefono, cellulari, e-mail e siti web. In
questo modo, tutti coloro che intendono dare una mano possono trovare un
orientamento. La sezione è in continuo aggiornamento con tutte le indicazioni
che via via arrivano. www.gpace.net. info@gpace. net FORUM TERZO SETTORE - Il
Forum del Terzo Settore ha predisposto alcune semplici indicazioni per individuare
al meglio a chi e in che modo offrire la propria solidarietà concreta.
Donazioni in denaro: 1) verificare che l'organizzazione attui azioni mirate in
stretto collegamento col territorio 2) Tener conto della reputazione che
l'associazione oggetto della donazione detiene a livello nazionale o locale. 3)
Preferire donazioni tramite conto corrente o chiedere una ricevuta per
donazioni effettuate con denaro contante 4) Se la donazione è fatta ad una
onlus si può detrarre dalla dichiarazione dei redditi (nelle misure stabilite
dalla legge). Donazioni di generi alimentari: 1) Donare solo ciò che è
richiesto, nuovo o in ottimo stato e in confezioni integre 2) evitate le
confezioni fragili e non accuratamente sigillate Disponibilità volontaria: 1)
Alla fase di prima emergenza devono partecipare solo volontari specificamente
formati alla protezione civile e già organizzati nelle loro associazioni. 2)
Chi desidera offrire la propria disponibilità per il post-emergenza deve
indicare le specifiche competenze di cui è in possesso e che potranno essere
utili alle attività da svolgere in questa seconda fase.
www.forumterzosettore.it STUDENTI DELLA SAPIENZA - Gli studenti dell'università
di Roma la Sapienza chiedono che i loro colleghi aquilani possano essere ospitati
a Roma. IL coordinamento degli aiuti organizzati dagli studenti si può
consultare sul sito www.ateneinrivolta.org. NUMERI UTILI - La Protezione civile
abruzzese ha messo a disposizione un numero verde attivo 24 ore su 24 per
richiedere informazioni: 800.860.146. Resta attivo 24 ore su 24 anche il numero
della Protezione civile Abruzzo: 80.35.55. Per segnalazioni di offerte di
alloggio alle persone terremotate potete scrivere un'email alla Protezione
civile: ufficiovre@protezionecivile. it I CONSIGLI - Il Dipartimento della
Protezione Civile raccomanda di: 1) non mettersi in viaggio verso i luoghi
colpiti dal terremoto; 2) limitare al massimo l'uso del telefono, per agevolare
tutte le operazioni di soccorso e lasciare libere le linee agli operatori, evitando
sovraccarichi di rete. COSA FARE IN CASO DI TERREMOTO - Cercate riparo
all'interno di un vano di una porta inserita sotto un muro portante o sotto una
trave: se rimanete al centro della stanza, infatti, potreste essere feriti
dalla caduta di vetri, intonaco o altro materiale. - Non precipitatevi per le
scale: dopo una scossa sismica sono la parte più debole di un edificio. Per lo
stesso motivo non usate l'ascensore che potrebbe bloccarsi. - Alla fine della
scossa ricordatevi, prima di uscire di casa, di chiudere gli interruttori
generali del gas e della corrente elettrica per evitare di innescare incendi e
deflagrazioni. - Da ultimo si ricordi di non bloccare le strade con le auto:
lasciatele libere per i mezzi di soccorso. (7 aprile 2009
( da
"Quotidiano.it, Il"
del 07-04-2009)
Argomenti: Cina Usa
La Protezione
Civile allerta: "falsa la notizia di un imminente terremoto in
arrivo" San Benedetto del Tronto | La Soi-Sala Operativa Integrata di
Protezione Civile, dichiara che la notizia su una presunta scossa di terremoto
che dovrebbe colpire il nostro territorio è falsa e tendenziosa. Dante
Merlonghi Si riceve dal Responsabile S.O.I.-Sala Operativa Integrata di
Protezione Civile Dante Merlonghi il seguente comunicato che si riporta
integralmente: "La Soi-Sala Operativa Integrata di Protezione Civile, aperta
H24 a seguito del terremoto che ha colpito la Provincia dell'Aquila il 6 aprile
2009, dichiara che la notizia su una presunta scossa di terremoto che dovrebbe
colpire il nostro territorio è falsa e tendenziosa. Le
forze dell'ordine stanno procedendo per identificare l'autore di tali
comunicazioni. La Sala Operativa Integrata di Protezione Civile non ha infatti
avuto in merito alcuna informazione dagli organi ufficiali (Dipartimento
nazionale di Protezione Civile, Dipartimento regionale di Protezione Civile,
Prefettura)". 07/04/2009
( da
"LeccePrima.it"
del 07-04-2009)
Argomenti: Cina Usa
Amministrazioni
comunali salentine e Provincia di Lecce si mobilitano per sostenere con fondi e
raccolta di beni di prima necessità le famiglie rimaste senza tetto dopo il
tremendo terremoto in Abruzzo. Una gara di solidarietà e di sensibilizzazione
per i connazionali che in queste ore stanno vivendo momenti terribili della
loro vita. A Monteroni, domani, con inizio alle 12, si svolgerà una seduta
straordinaria della giunta comunale. Nel corso riunione si discuterà liniziativa dellamministrazione comunale di accendere un conto
corrente presso un istituto di credito dove fare confluire i fondi delle
donazioni spontanee che i cittadini vorranno destinare alle vittime del sisma
che ha colpito la popolazione abruzzese. E con tutta probabilità gli assessori
potrebbe essere i primi a devolvere la propria indennità sul conto corrente per
gli aiuti in Abruzzo. Apprendiamo dai bollettini
ufficiali che vengono diramati con frequenza, un numero altissimo di vittime
spiega il sindaco di Monteroni Lino Guido oltre ai dispersi, feriti e
tutti coloro che in pochi attimi hanno visto crollare la propria casa e sono
alloggiati negli alberghi o, peggio, nelle tende sistemate dai soccorritori.
Nella giornata di domani si svolgerà una seduta straordinaria della giunta nella
quale si discuterà lapertura di un conto corrente
presso una banca della nostra città dove convogliare i fondi donati dai
monteronesi destinati alle tante vittime del terremoto, a cominciare dalle
donazioni degli amministratori. In questo momento che ha lasciato tutti
profondamente sgomenti conclude Guido è
necessario lasciare da parte le parole e concentrarsi in silenzio su azioni
tangibili a sostegno della gente dAbruzzo. Anche Gallipoli ha
deciso di fare la sua parte nella gara di solidarietà che da tutto il Paese si
dirige verso le popolazioni dell'Abruzzo. Per questo motivo
l'amministrazione comunale, in collaborazione con la locale sezione della
Protezione Civile e con il supporto logistico del consigliere comunale delegato
alla Protezione Civile, Dino Scariolo, ha allestito un centro di raccolta di
beni non deperibili da destinare agli sfollati della regione colpita dal
terribile evento. Il centro è situato nella sede della Protezione
Civile, situata al civico numero 3 di via Cagliari (sulla sinistra dell'ultimo
incrocio semaforico di corso Italia, nella direzione verso Alezio) e sarà
operativo e funzionante a partire dalle ore 15 di quest'oggi, grazie
all'impegno del sodalizio di volontari. La stessa Protezione Civile ha invitato
a conferire beni alimentari (escluso l'acqua) quali pasta, biscotti o comunque
a lunga scadenza, al fine di consentire il relativo trasporto presso la
provincia aquilana e le varie postazioni in cui sono accampate migliaia di
persone ormai prive di un tetto sotto cui dimorare. Sono certo ha commentato il sindaco Giuseppe Venneri
che come al solito Gallipoli risponderà a questo appello di grande
umanità con il consueto e proverbiale slancio solidale, al fine di dare il
proprio contributo a migliaia di nostri connazionali gravemente colpiti e duramente
provati da una catastrofe sismica senza precedenti. Sarà il nostro modo per
poter far pervenire alla popolazione abruzzese tutto il più sentito cordoglio e
la più profonda ed umana vicinanza per una tragedia che ha orbato tantissime
persone degli affetti più cari o dei beni materiali a cui più tenevano. Un
sentito ringraziamento va alla Protezione Civile per quanto, a livello locale e
nazionale, sta garantendo in queste ore difficili con un lavoro meritevole del
più sincero plauso. Una vicinanza che si è
concretizzata anche con la disponibilità, da parte del locale sodalizio di
Protezione Civile di 20 volontari e di tre automezzi, pronti a partire per
l'Abruzzo su disposizione del dipartimento regionale. A Palazzo dei Celestini a Lecce, lobiettivo è avviare una sottoscrizione da parte degli
amministratori e del personale della Provincia di Lecce in favore dei bisogno
della popolazione abruzzese, drammaticamente provata dal terremoto. A questa
proposta, avanzata al presidente Giovanni Pellegrino dal difensore civico della
Provincia di Lecce Giacinto Urso, hanno aderito lo stesso presidente, la vice
presidente Loredana Capone, gli assessori ed i consiglieri provinciali di
Palazzo dei Celestini. Gli amministratori hanno deciso di devolvere il 10 per
cento della loro indennità di carica del mese di aprile in favore dei familiari
delle vittime e dei cittadini provati dal terremoto che ha colpito lAbruzzo. Ovviamente, per il presidente Pellegrino si fa
riferimento allindennità teorica, visto che non la percepisce. A questa iniziativa
hanno aderito anche il direttore generale Cosimo Casilli, il segretario
generale Antonio Scarascia, il capo di gabinetto Gianni Turrisi, il portavoce
del presidente Massimo Manera e lo stesso difensore civico Giacinto Urso. Il
presidente Giovanni Pellegrino, inoltre, ha rivolto un invito a tutto il
personale dipendente della Provincia di Lecce a partecipare alla raccolta fondi
da destinare alla popolazione abruzzese. Intanto l'Associazione nazionale Vvgili
del fuoco in congedo, delegazione di Trepuzzi, già mobilitata per l'emergenza
terremoto e presente sul posto con uomini e mezzi, ha fatto richiesta al CSV
Salento di offrire un servizio logistico di raccolta beni di prima necessità. A
tal fine il CSV Salento mette a disposizione per la raccolta le sedi
territoriali ai seguenti indirizzi: Lecce: Via Sicilia, 21 ore 9-14/16-19 Tel.
0 832 34 04 73, e-mail: lecce@csvsalento.it Maglie: Via Matteotti, 137 ore
9-14/16-19 Tel. 0 836 42 75 67, e-mail: maglie@csvsalento.it Casarano: Via
Leopardi 56 ore 9-14/16-19 Tel. 0 833 51 22 47, e-mail: casarano@csvsalento.it
Tricase: Via Ottone Rosai ore 9-14/16-19 Tel. 0 833 54 23 70, e-mail:
tricase@csvsalento.it "E' importante - raccomandano dal CSV - che i beni
di prima necessità vengano recapitati a questi indirizzi, negli orari indicati,
entro le ore 14 di venerdì 10 aprile. I beni raccolti saranno trasportati nei
giorni successivi nelle località colpite dal sisma dall'Associazione di
protezione civile".
( da
"Virgilio Notizie"
del 07-04-2009)
Argomenti: Cina Usa
Roma, 7 apr.
(Apcom) - L'ufficio del procuratore distrettuale di Manhattan ha sventato un
complotto organizzato da un cittadino cinese, volto al contrabbando di
materiali per la creazione di armi nucleari verso l'Iran. Il complotto, riporta
il tabloid newyorchese Daily News, avrebbe coinvolto "molte" banche
newyorchesi rimaste però all'oscuro della reale natura delle transazioni. C'è
attesa dunque per l'accusa formale che oggi le autorità di Manhattan
presenteranno con ben 118 capi di imputazione contro il cittadino cinese,
colpevole a loro avviso di aver creato diverse società fantoccio per nascondere
la sua attività di contrabbando. "In questo modo distruggeremo una delle
principali fonti di rifornimento a favore dell'Iran - ha spiegato una fonte
della procura di New Yok - Il caso dimostra come il paese stia procedendo alla
creazione di una bomba nucleare. Riteniamo che quello (appena sventato) sia un
complotto a cui ha partecipato uno dei principali rifornitori di armi di
distruzione di massa all'Iran". L'accusa formale parlerà di un complotto
di natura finanziaria che si sarebbe nascosto dietro 58 diverse transazioni;
tra queste, anche le consegne di materiali vietati dalle risoluzioni dell'Onu, effettuata dalla Cina all'Iran tra il 2006 e la fine del 2008. Tra i materiali
consegnati: 33.000 libbre (quasi 15 tonnellate) di leghe di alluminio
utilizzate quasi esclusivamente nella produzione di missili a lunga gittata;
66.000 libbre (quasi 30 tonnellate) di piastre di rame tungsteno, utilizzate
nei sistemi di guida del missile; 53.900 libbre (24,4 tonnellate circa)
di vergelle di acciaio, utilizzate nelle attività di arricchimento dell'uranio.
Destinataria del traffico illegale sarebbe stata una divisione del ministro della
difesa iraniano. "Hanno adottato manovre elaborate per nascondere
l'identità sia del mittente che del destinatario", ha precisato al Daily
News la fonte, che ha optato per l'anonimato. Il cittadino cinese sospettato,
che non si troverebbe negli Stati Uniti, avrebbe in particolare dato vita a
quattro società di import-export che avrebbero concluso affari con sei società
iraniane.
( da
"Giornale di Calabria, Il"
del 07-04-2009)
Argomenti: Cina Usa
È partita la
colonna mobile della Regione Porterà aiuti concreti alle popolazioni dellAbruzzo colpite dal terremoto. Loiero: È
unemergenza dolorosa CATANZARO. È partita allalba di martedì per lAquila la colonna mobile della
Regione Calabria, costituita complessivamente da 22 mezzi che trasportano
attrezzature per il soccorso e lintervento in emergenza (torri faro,
tende, brande, gruppi elettrogeni, ambulanze), con al seguito 65 volontari e
16 dipendenti regionali. Altri 10 mezzi erano già arrivati nella città
abruzzese o erano già in viaggio per la medesima destinazione. La mobilitazione
della Protezione civile regionale era stata disposta già nella mattinata di
ieri, a poche ore dalla drammatica scossa tellurica, dal presidente della
regione Agazio Loiero, il quale, nel pomeriggio di ieri era rientrato da Milano
per mettere a punto la macchina dei soccorsi calabrese. Solo alle 23 di ieri
sera - ha fatto sapere ling. Pasquale Gidaro,
dirigente della protezione civile della Regione - alla Sala operativa di
Germaneto, in il Dipartimento della protezione civile nazionale che coordina le
operazioni sul territorio attraverso la Direzione di Comando e Controllo di LAquila, ha fatto pervenire per le vie brevi la richiesta di far
partire la colonna mobile regionale che dopo poche ore si è messa in movimento
e nel pomeriggio sarà già operativa nella zona dintervento
afferente al COM1-LAquila. La cucina da campo dellorganizzazione di volontariato Malgrado Tutto di Lamezia Terme è già operativa nella
distribuzione di pasti caldi, essendo stata inviata già dalla mattina di lunedì
e quella della Confraternita della Misericordia di Isola di Capo
Rizzuto. La Regione Calabria, infine, ha reso prontamente disponibili al Dipartimento
della Protezione Civile Nazionale una squadra di volontari rocciatori e due
squadre di unità cinofile da inviare tempestivamente sul posto mediante lausilio dellelicottero regionale dislocato presso lelisuperficie
di Germaneto, alle porte di Catanzaro. Si tratta di un emergenza dolorosa
che vede tutte le regioni solidali - ha detto Loiero - perché è in queste
drammatiche vicende che scattano realmente sentimenti di unità nazionale oltre
che di solidarietà umana. Sempre martedì mattina, nel
corso di un incontro con il prefetto di Cosenza, il presidente della Provincia,
Mario Oliverio, ha informato il dott. Fallica della decisione della Giunta
provinciale, convocata in seduta straordinaria e urgente, di mettere a
disposizione della Protezione Civile strutture, uomini e mezzi dellEnte per le operazioni di pronto intervento che dovessero
rendersi necessarie. Oliverio, pertanto, ha consegnato al dott. Fallica un
elenco dettagliato di mezzi meccanici già pronti a partire insieme ai relativi operatori,
dipendenti della Provincia, qualora la Protezione Civile, cui è affidato il
coordinamento delle operazioni di soccorso, dovesse ritenerlo necessario. I nostri uomini - ha detto Oliverio - sono già allertati ed i mezzi già pronti ad
intervenire. È chiaro che deve essere il Coordinamento della Protezione Civile,
in questi casi così necessario per un ordinato svolgimento degli interventi, a
disporre leventuale utilizzazione del parco-macchine da noi
messo a disposizione. Oliverio, inoltre, ha informato il prefetto di Cosenza che
se dovessero rendersi necessari interventi di altro tipo, la Provincia à
pronta ad assumere altre iniziative ed eventualmente anche il coordinamento
dellorganizzazione di interventi di volontariato anche nel campo sanitario e del
pronto soccorso, oltre che in quello dellapprovvigionamento
di prodotti e di beni di prima necessità. Intanto due dipendenti
dellAmministrazione provinciale di Vibo Valentia- lingegnere
Pasquale Ferrazzo e il geometra Antonino Lascala -, in servizio al settore edilizia
scolastica, si recheranno in Abruzzo per partecipare alle operazioni di
verifica dellagibilità degli edifici
danneggiati dal sisma. La decisione è stata assunta in seguito alla richiesta
indirizzata
alla Provincia dalla Protezione civile nazionale circa linvio di tecnici esperti nella valutazione delle condizioni
di staticità degli immobili, che possano coadiuvare i colleghi che stanno
giungendo nelle zone terremotate da ogni parte dItalia. Acquisita la
disponibilità dei diretti interessati, gli uffici provinciali competenti hanno
provveduto ad organizzare la missione. Siamo
rimasti intensamente colpiti dalla notizia relativa al drammatico terremoto che
ha colpito la Regione abbruzzese, con epicentro LAquila.
È quanto scrive il vescovo della Diocesi di Locri-Gerace, monsignor Giuseppe
Fiorni Morosini, in un messaggio inviato al vescovo de LAquila. In
questo momento di prova dolorosa che vede coinvolti tanti nostri fratelli e sorelle
- aggiunge
il vescovo - desideriamo manifestarle, come Chiesa di Locri-Gerace e
personalmente, vicinanza e condivisione e così sostenere e confortare, con la
nostra preghiera affettuosa e unanime, le lacrime di quanti hanno perduto, in
modo così improvviso e violento, i loro affetti familiari, ricordando
soprattutto i bambini e senza dimenticare i numerosi dispersi e sfollati. In
questi giorni santi, nei quali sentiamo accanto a noi la confortante presenza
di Cristo Signore che dallalto della Croce ci attira a sé, vogliamo
silenziosamente sentirci accanto a lei, alla Chiesa aquilana e della Marsica e
alle comunità civili abbruzzesi, esprimendo con sincerità di cuore il nostro
cordoglio e formulando laugurio che la mano del Signore
Risorto venga incontro a Voi per donarVi consolazione e forza per riprendere
coraggiosamente il Vostro cammino. In questo
difficile momento giunga a lei e a tutto il suo popolo laffetto, la
solidarietà e la fiduciosa preghiera della Chiesa che è in Rossano-Cariati.
Nella Messa del Crisma, assieme a tutti i presbiteri e i fedeli, porterò al Signore
Crocifisso e Risorto le vittime, i feriti e le devastazioni, confidando nella
Sua Consolazione e nel Suo Amore che rinnova la Vita. È quanto scrive il vescovo di Rossano, monsignor Santo Marcianò, al vescovo de LAquila. Anche il Crotone Calcio aderisce al grande movimento
di solidarietà verso le popolazioni abruzzesi colpite dal terremoto. Sabato 11
aprile, in occasione della gara Crotone-Paganese del campionato di prima
divisione della Lega Pro, la società calabrese devolverà un euro per ogni biglietto
venduto a favore degli interventi in Abruzzo. Soprattutto per questo motivo,
dunque, oltre che per sostenere la squadra prima in classifica, la società ha
invitato i tifosi a partecipare in massa alla partita. (07-04-09)
( da
"AprileOnline.info"
del 07-04-2009)
Argomenti: Cina Usa
Il socialismo
dei cittadini Leo Sansone, 07 aprile 2009, 12:06 Politica Uguaglianza, libertà
e tutela delle diversità sono indicate da Caldera - ospite lunedì scorso a Roma
- come le chiavi del successo di Zapatero. E' modello che ha modernizzato la
Spagna, dandole un'anima laica e libertaria. L'uguaglianza, oltre che in chiave
economica, è coniugata anche sul piano dei diritti civili e di libertà Prima un
minuto di silenzio in segno di lutto per le vittime dello spaventoso terremoto
che ha sconvolto l'Abruzzo. Quindi Aldo Garzia, attento studioso del socialismo
di Zapatero, parla delle "idee nuove" con le quali il premier
spagnolo ha modernizzato il paese. Introduce il seminario su "La Spagna e
il socialismo di Zapatero", organizzato dal Centro riforma dello Stato, al
cui timone c'è Walter Tocci, a Palazzo Marini a Roma. La ricetta vincente?
Jesùs Caldera, presidente della Fondazione Ideas del Psoe, usa tre parole
chiave per illustrare il successo del socialismo spagnolo: uguaglianza,
libertà, diversità. Zapatero, dopo l'era Gonzales, ha reinventato il socialismo
spagnolo. Ha teorizzato e costruito "il socialismo dei cittadini" e
dal 2004 governa il paese iberico. Di più, questo socialismo, certo non amato
da tanti, è diventato un modello in Europa e nel mondo. Si tratta del
liberalsocialismo. C'è uno Stato sociale che funziona e, ad esempio, garantisce
a tutti i cittadini una sanità gratuita ed efficiente. L'uguaglianza è
coniugata a 360 gradi. C'è libertà per tutti, laici e cattolici. Gli
omosessuali hanno gli stessi diritti civili degli altri cittadini. Le
differenze linguistiche e storiche sono difese dal federalismo. Le donne sono
tutelate. Il governo spagnolo è composto per metà al femminile e le leggi
prevedono delle quote di donne per le assunzioni nelle aziende con contratti
stabili e per gli incarichi di dirigenti. Gli immigrati, che con il loro lavoro
contribuiscono alla crescita della Spagna, godono di parità di trattamento.
"La diversità è libertà ed è ricchezza", sostiene Caldera. E' il
"cuore" del nuovo socialismo iberico, che ha allargato l'uguaglianza
economica, cara alla socialdemocrazia, a quella delle libertà civili. Parla
delle recessione internazionale che ha messo in ginocchio, partendo dagli Usa,
l'intera economia mondiale. "E' fallito il pensiero neoliberista e neo
conservatore di Reagan. E' morta la filosofia dell'egoismo sociale senza
freni", osserva lo stretto collaboratore di Zapatero. "L'Europa
-dice- tiene di fronte alla crisi, grazie anche al suo Stato sociale. La crisi non si affronta con altra flessiblità del lavoro e con
il protezionismo".
L'Europa era data per spacciata, dati gli alti costi, con la globalizzazione.
"Invece grazie al talento e alla qualità -sottolinea- ha retto alla sfida
competitiva globale". Barack Obama ha cambiato strada rispetto a George
Bush "Il presidente americano -nota- sta realizzando grandi cambiamenti.
Punta sulla collaborazione internazionale, dice no alle armi nucleari, vuole
una riconversione ambientalista dell'economia". Famiano Crucianelli e
Fabio Mussi apprezzano, ma chiedono: dov'è l'Europa?; cosa dicono il Partito
socialista europeo e l'Internazionale socialista contro "l'ideologia
tossica"? L'Europa c'è e il Partito socialista spagnolo, pure. "Al
vertice del G20 di Londra abbiamo detto basta ai paradisi
fiscali' e abbiamo chiesto trasparenza nella finanza internazionale",
precisa l'ex ministro del Lavoro spagnolo. "L'America con Obama -osserva-
si sta europeizzando". Ilda Dominijanni ricorda la Grande Depressione del
1929 ed obietta: "L'America, come negli anni Trenta, va a sinistra, mentre
l'Europa va a destra". Certo l'Europa, dominata dall'asse franco-tedesco
del tandem Sarkozy-Merkel, non va a sinistra, ma sicuramente non si può
imputare il fatto a Zapatero, che fa la sua parte ma non è attrezzato per
concedere miracoli. La vera nota stonata, invece, è l'Italia della quale si
parla poco. Uno studente universitario di Roma introduce l'argomento: "La
sinistra, come nel 1921, si sta sbriciolando in mille frammenti. C'è stato la
protesta dell'Onda degli studenti contro il governo Berlusconi. Ma chi
rappresenta quella protesta?". La sinistra italiana, in realtà, è senza
voce e con un volto incerto. La sinistra è divisa e si avvia ad affrontare le
elezioni europee fra unanima del Pd (l'altra è quella centrista
d'ispirazione cattolica), Sinistra e Libertà (l'accordo fra socialisti,
Sinistra democratica, Verdi e vendoliani) e l'intesa Prc-Pdci. Manca, al
contrario della Spagna e degli altri paesi europei, la presenza di un grande
partito socialista. C'è una forte dispersione, che dà come risultante uno
scarso peso e una debole credibilità politica all'opposizione. "Dove si
va? Cosa si fa?", cantavano I Nomadi. La sinistra sembra non saperlo. La
lotta contro Berlusconi non basta, serve una identità e un progetto socialista,
soprattutto ora che è naufragato il neoliberismo.
( da
"Sestopotere.com"
del 07-04-2009)
Argomenti: Cina Usa
TERREMOTO LE
REGIONI ITALIANE SI MOBILITANO (7/4/2009 20:55) | (Sesto Potere) - Roma - 7
aprile 2009 - “Abbiamo fatto il quadro delle iniziative già assunte dalle
Regioni nel pieno accordo con la Protezione civile nazionale: sono presenti le
colonne di tutte le Regioni". Cosi' il presidente della Conferenza delle
Regioni, Vasco Errani, al termine della seduta straordinaria odierna della
Conferenza dedicata all'Abruzzo colpito dal sisma. "Siamo pronti a fare la
nostra parte - ha proseguito il presidente della Conferenza delle Regioni
Errani - per gestire anche la seconda parte dell'emergenza e contribuire al
processo di ricostruzione”.Le istituzioni insieme devono dare grande
dimostrazione di essere presenti in quel territorio". Errani ha aggiunto
che i presidenti delle Regioni sono 'in contatto costante con il presidente
della Regione Abruzzo Chiodi, con lui stiamo seguendo tutte le fasi'. Il
Presidente della Regione Molise, Michele Iorio (vicepresidente della Conferenza
delle Regioni) ha dato disposizioni alla Centrale Operativa del 118 di inviare
un'unita' di emergenza costituita da un medico, due infermieri, due
soccorritori e un'ambulanza attrezzata presso il Campo di
Assistenza della Protezione Civile della Regione Molise nel comune di Arischia
in provincia dell'Aquila. L'invio e' stato disposto su richiesta del Servizio
Nazionale di Protezione Civile. 'Ci stiamo attenendo -ha detto il Presidente
Iorio- alle richieste che ci pervengono dalla Protezione Civile Nazionale.
Siamo pronti ad inviare altre unita' non appena ce ne sara' rivolta richiesta.
E' opportuno, infatti, in questi momenti seguire le istruzioni e non inviare
mezzi e uomini che non possono essere immediatamente impiegati nei soccorsi.
Diversamente si intralcerebbero i lavori'. La Regione Sardegna e' pronta a
fornire il suo contributo, con uomini e mezzi, all'Abruzzo colpito dal sisma.
Ad annunciarlo e' il presidente della Regione Sardegna, Ugo Cappellacci, che
spiega: "Siamo pronti con materiali e risorse umane: 480 uomini, 120
divisi in 4 turni, attendono il via libera dal sottosegretario alla Presidenza
del Consiglio Guido Bertolaso". Ma la colonna mobile regionale "per
la quale sono stati stanziati 100mila euro" non e' la sola iniziativa
messa a punto dalla giunta regionale della Sardegna. "Cinquanta studenti
universitari - spiega Cappellacci - per tutto l'anno accademico saranno
ospitati a spese della Regione e verranno accolti nel seminario diocesano di
Cagliari". Il Friuli Venezia Giulia sara' la regione coordinatrice degli
interventi di Protezione civile in Abruzzo mentre il Lazio coordinera' gli
interventi per la sanita' in soccorso delle vittime del terremoto, facendo
riferimento al capo dipartimento per la Protezione civile Guido Bertolaso e al
ministero della Salute. Ad annunciarlo, al termine della Conferenza delle
regioni, e' stato il presidente della Regione Lazio Piero Marrazzo. Questo
servira', ha spiegato "a tenere insieme e coordinare al meglio gli
interventi per evitare dispersione delle forze". Nel corso della riunione
dei Presidenti delle Regioni, ha infine sottolineato Marrazzo, "si e'
guardato anche oltre ossia a come stare al fianco delle vittime del terremoto
che si sono ritrovate senza casa". La Regione Umbria, tramite il servizio
Protezione civile e la consulta regionale del volontariato sta gestendo dal 6
aprile a Paganica un campo di ricovero dove sono assistite circa mille persone
colpite dal terremoto e si prepara all'invio di una seconda colonna mobile per
allestire un'ulteriore area di ricovero nelle aree limitrofe. E' uno degli
aiuti per l'emergenza sismica in Abruzzo che sono stati illustrati dalla
presidente della Regione Umbria, Maria Rita Lorenzetti, alla Conferenza delle
Regioni che si e' riunita il 7 aprile a Roma in seduta straordinaria per coordinare
gli interventi da assumere dopo il sisma. “Siamo pronti a inviare in Abruzzo le
casette di legno in cui sono stati ospitati i nostri terremotati e che ora sono
libere - ha detto, tra l'altro, la presidente umbra - e soprattutto siamo
disponibili ad 'adottare' un intero centro terremotato, ad esempio Paganica,
dove stiamo gia' operando, sia per la gestione dell'emergenza che della
ricostruzione'. Oltre a predisporre l'invio di un secondo contingente del
volontariato umbro nelle aree terremotate, ha detto la presidente, la Regione
Umbria sta individuando una task force di tecnici, in collaborazione con le
Province di Perugia e Terni, le amministrazioni pubbliche, oltre a liberi
professionisti iscritti agli ordini professionali e debitamente formati, per la
valutazione dell'agibilita' degli edifici danneggiati dal sisma. Si sta
attuando una ricognizione della disponibilita' di container eventualmente
utilizzabili per fronteggiare l'emergenza. Le strutture sanitarie umbre, in
particolare gli ospedali di Terni e Foligno, hanno accolto alcuni feriti
provenienti dalle zone terremotate e si e' reso disponibile personale medico ed
infermieristico, oltre alle associazioni degli psicologi, per svolgere
ulteriore attività assistenziale. La Conferenza delle Regioni era preparatoria
all'incontro con il governo. “Ne e' emerso un quadro interessante e
impressionante del lavoro e dello sforzo di solidarietà messo in atto da tutte
le Regioni'. E' quanto ha sottolineato l'assessore al Bilancio della Regione
Lombardia e coordinatore della Commissione Affari finanziari della Conferenza
delle Regioni, Romano Colozzi. Secondo lassessore
al Bilancio della Lombardia, le Regioni 'hanno dimostrato una grande competenza
nella Protezione civile'. Durante la riunione, ha poi continuato l'assessore,
'c'e' stata l'affermazione dell'unicita' della catena di comando: c'e' la
Protezione civile e le Regioni sono disponibili a rafforzare questa catena di
comando. Se ci viene richiesto invieremo anche mezzi di riserva'. Il tutto deve
avvenire in coordinamento con la Protezione civile nazionale, secondo Colozzi,
per scongiurare il 'pericolo più grande che e' la confusione, magari dettata
dalla generosità ma che può comunque aggravare i problemi'. Colozzi ha infine
spiegato che la Lombardia 'ha già inviato tre colonne mobili e sta valutando
eventuali ulteriori aiuti per i giorni successivi all'emergenza'. Secondo la
Regione Siciliana, dopo la tragedia del terremoto che ha colpito la Regione
Abruzzo il governo deve accelerare 'la convocazione del Cipe per dare le
risorse del Fondo per le aree sottoutilizzate (Fas) alle Regioni, da impegnare
nella sicurezza dei cittadini'. Ne e' convinto l'assessore al Bilancio della
Regione Siciliana Michele Cimino. Al termine della Conferenza delle Regioni, l'assessore
ha spiegato che soprattutto nelle regioni del Sud ci sono situazioni difficili
nei centri storici: 'La Sicilia, infatti, dal piano casa non vuole escludere
gli interventi nei centri storici per poter agire anche li' con misure per la
sicurezza' degli edifici. “Chiederemo al governo di accelerare i piani di
attuazione regionali -ha sottolineato- che con fondi per le infrastrutture, le
emergenze del territorio e che, in Sicilia, riguardano anche la protezione
civile e la messa in sicurezza delle scuole”. Foto dal sito della
ProtezioneCivile.
( da
"Sestopotere.com"
del 07-04-2009)
Argomenti: Cina Usa
Terremoto in
Abruzzo, pronta a partire la Protezione Civile di Torino
(7/4/2009 19:32) | (Sesto Potere) - Torino - 7 aprile 2009 - La Città, su
iniziativa del Sindaco, si è data disponibile a far intervenire la sua
struttura di Protezione Civile in soccorso alle popolazioni colpite dal
terremoto un Abruzzo: per avviare la macchina, che è in grado di muoversi in 12
ore, si è in attesa della richiesta da parte della Protezione Civile
nazionale o regionale. Se la richiesta arriverà potranno essere inviati in
Abruzzo personale effettivo della Direzione Protezione Civile con compiti di
coordinamento e membri della sezione comunale di volontariato e del gruppo
comunale di volontariato, in numero da stabilirsi e con possibilità di
avvicendamento a seconda delle necessità (con turni di otto o quindici giorni).
Il personale inviato da Torino, in grado di gestirsi autonomamente per quanto
riguarda la logistica ed il vettovagliamento, potrebbe gestire un centro
temporaneo di soccorso in un luogo individuato dalle autorità locali e potrebbe
organizzare una mensa per 1000 persone al giorno con le attrezzature adatte.
Tra i volontari possono essere anche individuate ed utilizzate professionalità
come ingegneri, architetti, geometri, artigiani ed altre. I mezzi di trasporto
(si presume di utilizzarne 12) sono sufficienti per trasportare i volontari sul
posto e renderli autonomi per la loro mobilità: i mezzi saranno anche dotati di
gancio di traino per eventuali rimorchi. I materiali predisposti per linvio in Abruzzo sono un carro comando con sistema di radiotrasmissioni
analogico completo di ponti ripetitori e 50 radio per le comunicazioni di
servizio, una cucina da campo completa di attrezzature per refettorio, gruppi
elettrogeni, due torri faro, un tendone di 10 metri per 10 utilizzabile come
punto di aggregazione, tende, brandine ed il necessario per preparare i letti
per il personale volontario, soffioni per il riscaldamento delle tende, un
piccolo escavatore gommato, unambulanza con personale
specializzato
e utensili vari (pale, picconi ed altri). Disponibili anche 20 moduli abitativi
e due moduli di servizi igienici, che saranno inviati solo su specifica
richiesta della Protezione Civile. Tutto il personale, effettivo e volontario,
sarà dotato in caso di intervento dei dispositivi individuali di protezione e
coperto da polizza assicurativa.
( da
"Virgilio Notizie"
del 07-04-2009)
Argomenti: Cina Usa
Roma, 7 apr.
(Apcom) - La Conferenza delle Regioni ha conferito alla Regione Lazio il
coordinamento delle azioni di Protezione civile in ambito sanitario in
relazione al terremoto dell'Abruzzo. "Questo per coordinare al meglio le
forze evitando duplicazioni - ha sottolineato Marrazzo - naturalmente
facendo riferimento al sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega
alla Protezione civile Guido Bertolaso e al ministro della Salute
Sacconi". Sul fronte dell'impegno della Protezione civile sono saliti a
617 i volontari regionale di 110 associazioni di Protezione civile al lavoro in
13 centri colpiti dal terremoto. Il campo base della Protezione civile è
stato allestito a San Demetrio de' Vestini. Gli interventi sono stati affidati
nell'area operativa del centro Com 2 che comprende 13 tra comuni e frazioni:
San Demetrio ne' Vestini, Onna, Villa S. Angelo, San Gregorio, Poggio Picenze,
Fagnano, Monticchio, Fossa, San Pio delle camere, Sant'Eusanio Forconese, Prata
d'Ansidonia, Fontecchio, Tione degli Abruzzi. La Sala operativa della
protezione civile regionale sta coordinando le disponibilità di accoglienza
degli sfollati da parte dei privati, le donazioni in danaro e le offerte di
cibo e vestiario che stanno giungendo numerose. Dall'Ares 118 arriva il punto
sugli interventi nella giornata di oggi: è stata allertata tutta la rete
ospedaliera della Regione Lazio, predisposti 359 posti letto di cui 33 di
Rianimazione, 26 di neurochirurgia, 117 di Chirurgia Generale, 37 di Ortopedia,
29 di Traumatologia, 35 di Pediatria, 43 di Dialisi, 19 di Medicina Generale.
stata inoltre data disponibilità immediata di camera operatoria di Chirurgia
Generale in 17 casi e in 3 casi di camera operatoria di Traumatologia. Negli Ospedali
del Lazio alle 14 di oggi sono stati accolti 86 pazienti di cui 11 direttamente
tramite Ares 118. E' stato predisposto un punto sanitario di accoglienza presso
l'Aeroporto Militare di Ciampino in accordo con l'Aeronautica Militare per
eventuale Medevac (Medical Evacuation). Predisposizione di una colonna
sanitaria di 15 ambulanze per il trasporto dei pazienti dalle Elisuperfici o
dagli Aeroporti agli Ospedali. Raccordo operativo con il Centro Trasfusionale
Regionale dell'Azienda S Camillo - Forlanini Misure di supporto e assistenza in
loco alle popolazioni colpite tramite: attivazione e invio all'Aeroporto
Militare dell'Aquila di 2 elicotteri sanitari attrezzati per la rianimazione
cardio-polmonare che hanno trasportato a Roma 10 pazienti critici; attivazione
ed invio di una colonna sanitaria di soccorso che dalle 10 di ieri a tutt'oggi
è operativa in loco.
( da
"Trend-online"
del 07-04-2009)
Argomenti: Cina Usa
Bravo
Solution: nel 2008 ricavi a 46 milioni (+38%) ANSA NEWS, clicca qui per leggere
la rassegna di Ansa , 07.04.2009 20:28 Scopri le migliori azioni per fare
trading questa settimana!! (ANSA) - MILANO, 7 APR - La societa' del gruppo
Italcementi, Bravo Solution, chiude il 2008 con un fatturato di 46,4 milioni,
in crescita del 38% rispetto al 2007. Lo annuncia una nota della societa', precisando che il gruppo ha realizzato il quinto anno
profittevole consecutivo. Nel 2008 BravoSolution, societa' attiva nella
fornitura di servizi e software di supply management, ha aperto nuovi uffici
negli Usa, Olanda, Messico
e potenziato quelli gia' presenti in Italia, Spagna, Francia, Regno Unito e Cina.
( da
"Wall Street Italia"
del 07-04-2009)
Argomenti: Cina Usa
Sisma
Abruzzo/ Il contributo della Regione Lazio all'emergenza di Apcom Coordinano
gli interventi sanitari per il terremoto -->Roma, 7 apr. (Apcom) - La
Conferenza delle Regioni ha conferito alla Regione Lazio il coordinamento delle
azioni di Protezione civile in ambito sanitario in relazione al terremoto
dell'Abruzzo. "Questo per coordinare al meglio le forze evitando
duplicazioni - ha sottolineato Marrazzo - naturalmente
facendo riferimento al sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega
alla Protezione civile Guido Bertolaso e al ministro della Salute
Sacconi". Sul fronte dell'impegno della Protezione civile sono saliti a
617 i volontari regionale di 110 associazioni di Protezione civile al lavoro in
13 centri colpiti dal terremoto. Il campo base della Protezione civile è
stato allestito a San Demetrio de' Vestini. Gli interventi sono stati affidati
nell'area operativa del centro Com 2 che comprende 13 tra comuni e frazioni:
San Demetrio ne' Vestini, Onna, Villa S. Angelo, San Gregorio, Poggio Picenze,
Fagnano, Monticchio, Fossa, San Pio delle camere, Sant'Eusanio Forconese, Prata
d'Ansidonia, Fontecchio, Tione degli Abruzzi. La Sala operativa della
protezione civile regionale sta coordinando le disponibilità di accoglienza
degli sfollati da parte dei privati, le donazioni in danaro e le offerte di
cibo e vestiario che stanno giungendo numerose. Dall'Ares 118 arriva il punto
sugli interventi nella giornata di oggi: è stata allertata tutta la rete
ospedaliera della Regione Lazio, predisposti 359 posti letto di cui 33 di
Rianimazione, 26 di neurochirurgia, 117 di Chirurgia Generale, 37 di Ortopedia,
29 di Traumatologia, 35 di Pediatria, 43 di Dialisi, 19 di Medicina Generale.
stata inoltre data disponibilità immediata di camera operatoria di Chirurgia
Generale in 17 casi e in 3 casi di camera operatoria di Traumatologia. Negli
Ospedali del Lazio alle 14 di oggi sono stati accolti 86 pazienti di cui 11
direttamente tramite Ares 118. E' stato predisposto un punto sanitario di
accoglienza presso l'Aeroporto Militare di Ciampino in accordo con
l'Aeronautica Militare per eventuale Medevac (Medical Evacuation).
Predisposizione di una colonna sanitaria di 15 ambulanze per il trasporto dei
pazienti dalle Elisuperfici o dagli Aeroporti agli Ospedali. Raccordo operativo
con il Centro Trasfusionale Regionale dell'Azienda S Camillo - Forlanini Misure
di supporto e assistenza in loco alle popolazioni colpite tramite: attivazione
e invio all'Aeroporto Militare dell'Aquila di 2 elicotteri sanitari attrezzati
per la rianimazione cardio-polmonare che hanno trasportato a Roma 10 pazienti
critici; attivazione ed invio di una colonna sanitaria di soccorso che dalle 10
di ieri a tutt'oggi è operativa in loco.
( da
"Wall Street Italia"
del 07-04-2009)
Argomenti: Cina Usa
Bravo
Solution: nel 2008 ricavi a 46 milioni (+38%) di ANSA Societa' gruppo
Italcementi, quinto anno di profitti -->(ANSA) - MILANO, 7 APR - La societa'
del gruppo Italcementi, Bravo Solution, chiude il 2008 con un fatturato di 46,4
milioni, in crescita del 38% rispetto al 2007. Lo annuncia una nota della
societa', precisando che il gruppo ha realizzato il quinto
anno profittevole consecutivo. Nel 2008 BravoSolution, societa' attiva nella
fornitura di servizi e software di supply management, ha aperto nuovi uffici
negli Usa, Olanda, Messico
e potenziato quelli gia' presenti in Italia, Spagna, Francia, Regno Unito e Cina.