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Report "Globalizzazione"   5-4-2009


Indice degli articoli

Sezione principale: Globalizzazione

Duemila volontari, l'orgoglio bresciano della Protezione civile ( da "Giornale di Brescia" del 05-04-2009)
Argomenti: Cina Usa

Abstract: la provincia Duemila volontari, l'orgoglio bresciano della Protezione civile Grande successo per il secondo raduno provinciale con esercitazioni in Franciacorta, Sebino e Valtrompia e cuore operativo a Corte Franca CORTE FRANCAL'orgoglio bresciano del volontariato di Protezione civile. E la qualità di un sistema che funziona.

A scuola di percezione del rischio ( da "Giornale di Brescia" del 05-04-2009)
Argomenti: Cina Usa

Abstract: perché la Protezione civile non è certo uno scompartimento stagno ma anzi una realtà trasversale fatta anche e soprattutto di educazione, sensibilizzazione, formazione e quindi - quale risultato - prevenzione. È per questo motivo che «il sistema di Protezione civile - spiega l'assessore Scolari - è attivo ogni giorno,

Bertolaso: Grazie Brescia per quello che siete e fate ( da "Giornale di Brescia" del 05-04-2009)
Argomenti: Cina Usa

Abstract: appartenenza che oggi, in una situazione di crisi globale e globalizzata, assume ancor più importanza. È l'assessore provinciale alla Protezione civile, Corrado Scolari, ad etichettare la «sua» Protezione civile perché davvero molto, in questi anni, è cresciuta, raggiungendo quei numeri e quelle qualità da primato.

agnello ( da "Centro, Il" del 05-04-2009)
Argomenti: Cina Usa

Abstract: «Oggi tempi e modi del mercato globalizzato sottraggono al consumatore molte possibilità di conoscenza e scelta», prosegue Febbo, secondo il quale l'azione di tutela va attivata a difesa dei consumatori e dei produttori tradizionali i quali, sono una risorsa non solo per le economie montane, ma anche per l'ecosistema.

Protezione civile, boom di iscrizioni ( da "Provincia Pavese, La" del 05-04-2009)
Argomenti: Cina Usa

Abstract: dove nascerà un gruppo Protezione civile, boom di iscrizioni CODOGNO. Novanta nuovi aspiranti volontari della Protezione civile. Un boom di partecipanti per poi entrare a far parte del corpo provinciale. Insomma: i lodigiani hanno voglia di aiutare il prossimo e lo fanno anche entrando nella Protezione civile.

I sequestri francesi, le proteste di Londra, Strasburgo, Atene. Un malessere sociale che... ( da "Unita, L'" del 05-04-2009)
Argomenti: Cina Usa

Abstract: Il tema di una democrazia nuova è legato al governo della globalizzazione. C'è chi, a sinistra, vive la globalizzazione come un male in sé. «Può anche darsi che questa idea si affermi, ma è una idea del tutto impotente. I processi di globalizzazione sono assolutamente il destino dell'attuale storia europea e mondiale.

Usa, ancora una strage opera di un disoccupato ( da "Arena, L'" del 05-04-2009)
Argomenti: Cina Usa

Abstract: Stato di New York, dove un disoccupato cino-vietnamita armato fino ai denti, ha ammazzato 13 persone, prima di togliersi la vita. «Dobbiamo stare in guardia di fronte alla violenza senza senso che emerge da queste tragedie», ha detto il presidente Obama, prima di apprendere della nuova sparatoria a Strasburgo.

auto inglesi con frizioni della val pescara ( da "Centro, Il" del 05-04-2009)
Argomenti: Cina Usa

Abstract: che entro il 2010 si realizzeranno in Russia e in Cina. Insomma pare proprio che la crisi del mercato globale non abbia toccato minimamente la Raicam e Di Sipio. «Anzi», spiega l'imprenditore, «abbiamno cercato di investire questo periodo di congiuntura per avere un forte consolidamento della nostra produzione e del nostro business appena i mercati si rialzeranno.

RISPOSTAUno degli effetti positivi della globalizzazione è proprio quello legato alla possibili... ( da "Unita, L'" del 05-04-2009)
Argomenti: Cina Usa

Abstract: RISPOSTAUno degli effetti positivi della globalizzazione è proprio quello legato alla possibilità di vederci davanti, nello stesso momento, due immagini così angosciosamente opposte. L'ingiustizia legata alla concentrazione in mano di pochi della ricchezza assume, di fronte alla contemporaneità delle notizie, una dimensione planetaria e propone con chiarezza l'

Olio e mercato, si vince con qualità e territorio ( da "Arena, L'" del 05-04-2009)
Argomenti: Cina Usa

Abstract: era della globalizzazione risalire all'origine del prodotto è fondamentale per poter scegliere in modo consapevole. È questo il messaggio che emerge dall'incontro sull'alta qualità dell'olio extra vergine di oliva dopo l'origine obbligatoria, promosso da Unaprol - Consorzio Olivicolo Italiano al Sol di Verona, che lancia la sfida dell'

Nel carcere dei finanzieri d'assalto ( da "Secolo XIX, Il" del 05-04-2009)
Argomenti: Cina Usa

Abstract: si è globalizzato. «Per quanto riguarda l'Italia - ha detto - e' essenziale sconfiggere quel grande nemico che è rappresentato dalla lentezza dei processi, soprattutto civili». E ha citato cifre drammatiche. 5 milioni e 400 mila processi civili pendenti, con 960 giorni in media per le sentenze di primo grado e addirittura 1.

muore volontario della protezione civile ( da "Repubblica, La" del 05-04-2009)
Argomenti: Cina Usa

Abstract: Cronaca Gorizia Muore volontario della Protezione civile GORIZIA - Un volontario della Protezione civile di Gorizia, Carmine Vitale di 56 anni, è morto ieri mattina precipitando dal tetto della sede della Protezione cittadina. L´uomo sarebbe scivolato dal tetto probabilmente a causa della forte pioggia che ha reso viscida la superficie.

protezione civile, radolli lascia dopo 23 anni ( da "Messaggero Veneto, Il" del 05-04-2009)
Argomenti: Cina Usa

Abstract: a chiudere ufficialmente un ciclo storico per la Protezione civile gradiscana è stato nei giorni scorsi l'addio di Renato Radolli all'incarico di responsabile comunale. Un ricambio generazionale, che di fatto ha sancito il saluto alla Protezione civile gradiscana di uno dei suoi padri visto che nel 1986, quando fu istituita la Protezione civile regionale,

Marsciano, il laboratorio' va Domande e risposte sulla crisi ( da "Nazione, La (Umbria)" del 05-04-2009)
Argomenti: Cina Usa

Abstract: Marsciano per riflettere sugli effetti perversi della globalizzazione «selvaggia». Quali sono gli effetti della crisi sull'economica e sulla società? Quali le risposte dall'Europa, dall'Umbria, dal territorio? Ecco le domande cui si cercherà di rispondere grazie all'incontro pubblico «Noi e la crisi», promosso dal Pd locale per martedì 7, alle 20,45 nella Sala Capitini del Comune.

L'anglosassone sconfitta del denaro facile ( da "Eco di Bergamo, L'" del 05-04-2009)
Argomenti: Cina Usa

Abstract: La Cina, il grande dealer che possiede una buona parte dei titoli del Tesoro americano, ha interesse a tener in piedi la domanda interna degli Usa perché così mantiene uno sbocco alle sue merci. Ma gli europei non hanno mai condiviso la filosofia del denaro facile.

Galimberti: ( da "Gazzetta di Parma (abbonati)" del 05-04-2009)
Argomenti: Cina Usa

Abstract: insieme al protezionismo e all'ecologia. «Nonostante l'ottimismo che mi contraddistingue - ha detto Galimberti - devo consigliarvi di non aspirare ad un posto fisso, ma di entrare nell'ottica della formazione permanente e non perdere di vista la globalizzazione: studiate le lingue e cogliete le opportunità di viaggiare,

CON LA globalizzazione attuale il mercato è aperto per tutti i paesi, m... ( da "Nazione, La (Firenze)" del 05-04-2009)
Argomenti: Cina Usa

Abstract: 35 CON LA globalizzazione attuale il mercato è aperto per tutti i paesi, m... CON LA globalizzazione attuale il mercato è aperto per tutti i paesi, ma se all'interno di ogni Paese le regole fondamentali del lavoro non vengono rispettate, è chiaro che la concorrenza è sleale e ingiusta, e i Paesi che cercano di rispettare le regole cono incontinua perdita (

( da "Resto del Carlino, Il (Bologna)" del 05-04-2009) + 1 altra fonte
Argomenti: Cina Usa

Abstract: e ci siamo attestati al quinto posto dopo Turchia, Cina, Egitto e Finlandia e davanti alla Spagna. Possiamo fare ancora meglio». Quanto inciderà la crisi sulle prospettive di crescita delle relazioni economiche tra i due paesi? «La crisi si sente, anche nel turismo, ma dobbiamo tener presente che la Russia ha un potenziale enorme.

Powergres cambia assetto e diventa holding ( da "Resto del Carlino, Il (Modena)" del 05-04-2009)
Argomenti: Cina Usa

Abstract: soprattutto una serie di accordi industriali e commerciali tesi a rafforzare la natura di organizzazione reticolare alla base della visione imprenditoriale della Powergres. La crisi finanziaria ma principalmente strutturale del settore offre nuove ed interessanti opportunità se interpretate dalle aziende che vedono nella globalizzazione la loro sfida. Image: 20090405/foto/7079.jpg

( da "Giorno, Il (Milano)" del 05-04-2009)
Argomenti: Cina Usa

Abstract: e ci siamo attestati al quinto posto dopo Turchia, Cina, Egitto e Finlandia e davanti alla Spagna. Possiamo fare ancora meglio». Quanto inciderà la crisi sulle prospettive di crescita delle relazioni economiche tra i due paesi? «La crisi si sente, anche nel turismo, ma dobbiamo tener presente che la Russia ha un potenziale enorme.

L'AREA METROPOLITANA di Milano è vasta e complessa; è un territori... ( da "Giorno, Il (Legnano)" del 05-04-2009)
Argomenti: Cina Usa

Abstract: epoca di globalizzazione. Queste esigenze rispondono perfettamente all'idea di Città Metropolitana che abbiamo in mente. C'è bisogno di un organismo forte, dotato di poteri reali, che sostituisca livelli intermedi di governo, eliminando la sconveniente situazione di due enti che si trovano a mediare e legiferare sullo stesso argomento.

Galimberti: ( da "Corriere del Veneto" del 05-04-2009)
Argomenti: Cina Usa

Abstract: insieme al protezionismo e all'ecologia. «Nonostante l'ottimismo che mi contraddistingue - ha detto Galimberti - devo consigliarvi di non aspirare ad un posto fisso, ma di entrare nell'ottica della formazione permanente e non perdere di vista la globalizzazione: studiate le lingue e cogliete le opportunità di viaggiare,

La crisi ha rimpicciolito il container ( da "Corriere della Sera" del 05-04-2009)
Argomenti: Cina Usa

Abstract: Corriere della Sera sezione: Focus Vuota data: 05/04/2009 - pag: 10 Globalizzazione Per otto anni il volume del traffico è cresciuto al ritmo medio del 10 per cento. Oggi le navi arrivano semivuote Tariffe Il cargo che soltanto dieci mesi fa arrivava ad incassare 230 mila dollari al giorno ora non riesce a superare i 2.

La dimensione umana della crisi mondiale al centro del G8 romano ( da "Unione Sarda, L' (Nazionale)" del 05-04-2009)
Argomenti: Cina Usa

Abstract: Usa, Canada, Francia, Germania, Italia, Gran Bretagna, Giappone, Russia; dei Paesi emergenti, Cina, India, Brasile, Messico, Sud-Africa, Egitto. Di fatto, un G14, con l'attiva partecipazione della Commissione europea, dell'Ufficio internazionale del Lavoro, FMI (Fondo monetario internazionale) e Ocse (Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico)

Obama è il nuovo Gorbaciov?. ( da "Giornale.it, Il" del 05-04-2009)
Argomenti: Cina Usa

Abstract: ammissione che la crescita non potrà più dipendere solo dagli Usa, ma da quello che definisce "un traino globale", in cui i Paesi come Cina, India, Brasile avranno un ruolo sempre più importante. Ma questo avrà effetto nel lungo periodo: a breve è improbabile che queste economia possano generare una domanda interna molto forte.

muore volontario della protezione civile ( da "Messaggero Veneto, Il" del 05-04-2009)
Argomenti: Cina Usa

Abstract: di ieri nella sede della Protezione civile, nella zona industriale Muore volontario della Protezione civile Gorizia, lavorava sul tetto di un capannone ed è precipitato da sette metri Il 56enne goriziano Carmine Vitale, volontario della Protezione civile, ha perso la vita precipitando, ieri mattina, dal tetto dell'edificio di Sant'Andrea che fa parte di un complesso dove ha sede,

mondo cambiato dalla globalizzazione ( da "Messaggero Veneto, Il" del 05-04-2009)
Argomenti: Cina Usa

Abstract: Pagina 3 - Pordenone «Mondo cambiato dalla globalizzazione» Audretsch a Maniago Sarà un mondo profondamente cambiato quello che rinascerà dalle ceneri dell'attuale crisi globale. E' il pensiero di David Audretsch, l'economista americano, che ieri è intervenuto al "Festival delle Città d'impresa" a Maniago.

la magistratura avvia le indagini una perizia prevista per domani ( da "Messaggero Veneto, Il" del 05-04-2009)
Argomenti: Cina Usa

Abstract: Sul corpo del volontario della Protezione civile sarà effettuata l'autopsia. Non è esclusa l'ipotesi di un malore La magistratura avvia le indagini una perizia prevista per domani È stata posta sotto sequestro giudiziario l'area del complesso edilizio della Protezione civile comunale di Sant'Andrea, in via San Michele, nella quale ha perso la vita ieri,

precipita da un tetto e muore sul colpo ( da "Messaggero Veneto, Il" del 05-04-2009)
Argomenti: Cina Usa

Abstract: Protezione civile, ha perso la vita precipitando, ieri mattina, dal tetto dell'edificio di Sant'Andrea che fa parte di un complesso dove ha sede, nella parte frontale, proprio la Protezione civile comunale. Secondo le prime ricostruzioni dell'accaduto, Vitale stava effettuando un intervento di manutenzione quando si è incamminato sul tetto e una parte della copertura ha ceduto

Obama a Praga spinge per il disarmo nucleare ( da "Rai News 24" del 05-04-2009)
Argomenti: Cina Usa

Abstract: Usa era una delle promesse elettorali di Barack Obama. Redatto nel 1996, il trattato attende ancora la firma di nove stati chiave: Cina, Corea del Nord, Egitto, India, Indonesia, Iran, Israele, Pakistan oltre agli Usa. Il presidente degli Stati Uniti Barack Obama vuole indire un vertice mondiale sulla sicurezza nucleare e auspica la firma di un trattato che metta fine alla produzione

La Corea del Nord lancia il missile ( da "Repubblica.it" del 05-04-2009)
Argomenti: Cina Usa

Abstract: Cina, India, Pakistan, Israele, Iran. Egitto, Indonesia e Corea del Nord. Convocato il consiglio di sicurezza dell Onu. Anche Giappone e Corea del Sud hanno condannano duramente l'azione del regime comunista e, d'intesa con gli Usa, hanno chiesto e ottenuto la convocazione d'urgenza del Consiglio di sicurezza (le ore 15 di oggi,

Nordcorea/ Allarme per lancio missile, stasera Consiglio ( da "Virgilio Notizie" del 05-04-2009)
Argomenti: Cina Usa

Abstract: Decisamente più cauti i toni di Russia e Cina, che invitano alla "moderazione" e non puntano direttamente il dito contro una violazione della risoluzione On. Posizioni che peseranno sulla riunione di stasera del Consiglio di Sicurezza al Palazzo di Vetro, convocato per le ore 21, come confermato dal portavoce della presidenza messicana del Consiglio.

Disarmo/ Obama auspica ratifica Senato trattato anti-test ( da "Virgilio Notizie" del 05-04-2009)
Argomenti: Cina Usa

Abstract: Usa era una deller promesse elettorali di Barack Obama. Redatto nel l1996, il trattato attende ancora la firma di nove stati chiave: Cina, COrea del Nord, Egitto, India, Indonesia, Iran, Israele, Pakistan oltre agli Usa. Il presidente degli Stati Uniti Barack Obama vuole indire un vertice mondiale sulla sicurezza nucleare e auspica la firma di un trattato che metta fine alla produzione

lancio della Nordcorea ( da "Corriere.it" del 05-04-2009)
Argomenti: Cina Usa

Abstract: CINA: «SERVE MODERAZIONE» - La Cina, ha invece fatto sapere la portavoce del ministero degli esteri di Pechino Jiang Yu, ha «preso atto» della «attività di lancio» intrapresa oggi dalla Corea del Nord e «spera che tutte le parti interessate rimangano calme ed esercitino la moderazione, gestiscano la situazione in modo appropriato e lavorino insieme per salvaguardare la pace e la

10:14 OBAMA: SMANTELLARE GLI ARSENALI NUCLEARI ( da "Agi" del 05-04-2009)
Argomenti: Cina Usa

Abstract: negoziera un nuovo trattato internazionale che metta fine in maniera verificabile alla produzione di materiale fissile destinato alle armi nucleari. Usa, Gran bretagna, Francia e Rissia hanno gia' dichiarato una moratoria per la produzione di materiale fissile destinato alle armi nucleari, ma il nuovo trattato -fa sapere la Casa Bianca- includera' anche Cina, India e pakistan.

10:13 LA COREA DEL NORD SFIDA IL MONDO ( da "Agi" del 05-04-2009)
Argomenti: Cina Usa

Abstract: Cina, tradizionalmente vicine al regime comunista, hanno rivolto un appello alla calma. Molto critica invece l'Ue, la Gran Bretagna. Duro anche il governo italiano: secondo la Farnesina, "l'azione di Pyongyang complica ulteriormente la soluzione della questione nucleare nordcoreana ed ostacola il raggiungimento di un clima di fiducia e distensione che possa favorire la stabilita'

La Corea del Nord lancia il missile Condanna di America ed Europa ( da "Stampaweb, La" del 05-04-2009)
Argomenti: Cina Usa

Abstract: si è rammaricato che la Corea del Nord abbia deciso di procedere al lancio del razzo, auspicando tuttavia la ripresa del «dialogo a Sei» (i negoziati sul disarmo nucleare di Pyongyang cui partecipano Usa, le due Coree, Russia, Giappone e Cina), per «ricostruire la fiducia e il ripristino del dialogo».

NORDCOREA/ALLARME PER LANCIO MISSILE, STASERA CONSIGLIO ONU-PUNTO ( da "Wall Street Italia" del 05-04-2009)
Argomenti: Cina Usa

Abstract: punto di Apcom Per Obama una "provocazione", appello a calma di Cina e Russia -->Roma, 5 apr. (Apcom) - Condanne internazionali e preoccupazione per il lancio di un missile a lunga gittata da parte della Corea del Nord: da Barack Obama al segretario generale del Palazzo di Vetro l'Onu Ban Ki-moon, passando per l'Unione europea.

DISARMO/OBAMA AUSPICA RATIFICA SENATO TRATTATO ANTI-TEST NUCLEARI ( da "Wall Street Italia" del 05-04-2009)
Argomenti: Cina Usa

Abstract: Usa era una deller promesse elettorali di Barack Obama. Redatto nel l1996, il trattato attende ancora la firma di nove stati chiave: Cina, COrea del Nord, Egitto, India, Indonesia, Iran, Israele, Pakistan oltre agli Usa. Il presidente degli Stati Uniti Barack Obama vuole indire un vertice mondiale sulla sicurezza nucleare e auspica la firma di un trattato che metta fine alla produzione

Corea del Nord lancia missile. Obama: stop a piani nucleari ( da "Reuters Italia" del 05-04-2009)
Argomenti: Cina Usa

Abstract: respinto gli appelli inequivochi a fare un passo indietro, e si è ulteriormente isolata dalla comunità delle nazioni", ha detto Obama, impegnato a Praga, in una dichiarazione. Parole di condanna sono giunte anche da Corea del Sud, Giappone ed Unione europea. La Cina, alleata della Corea del Nord, e la Russia hanno invitato le parti alla calma.

Morti bianche, ancora due vittime Uno era volontario di Protezione civile ( da "Avvenire" del 05-04-2009)
Argomenti: Cina Usa

Abstract: ancora due vittime Uno era volontario di Protezione civile GORIZIA. Un volontario della Protezione civile di Gorizia, Carmine Vitale di 56 anni, è morto ieri mattina precipitando dal tetto della sede del sodalizio. L'uomo stava effettuando un intervento di manutenzione sulla copertura del capannone quando si è verificato un cedimento della struttura,

Sfida, la Corea del Nord lancia il missile Si riunisce il Consiglio di sicurezza Onu ( da "Giornale.it, Il" del 05-04-2009)
Argomenti: Cina Usa

Abstract: i negoziati sul disarmo nucleare di Pyongyang cui partecipano Usa, le due Coree, Russia, Giappone e Cina), per "ricostruire la fiducia e il ripristino del dialogo". E mentre anche l'Ue condanna "fermamente" il lancio, Mosca e Pechino invitano tutte le parti alla "calma" e alla prudenza, in modo che non si inneschi un'escalation di tensione nella penisola coreana.

La Corea del Nord lancia il razzo. Convocato il Consiglio di Sicurezza dell'Onu ( da "Rai News 24" del 05-04-2009)
Argomenti: Cina Usa

Abstract: Moderazione cinese La Cina, "spera che tutte le parti interessate rimangano calme ed esercitino la moderazione, gestiscano la Il vettore sembra aver sorvolato il cielo del Giappone per poi finire, dopo 13 minuti, nell'Oceano Pacifico. Pyongyang sostiene che si tratta della messa in orbita di un satellite per le telecomunicazioni,

La Corea del Nord lancia il missile Seul e Usa: "Missione fallita, non è in orbita" ( da "Repubblica.it" del 05-04-2009)
Argomenti: Cina Usa

Abstract: Cina, India, Pakistan, Israele, Iran. Egitto, Indonesia e Corea del Nord. Convocato il consiglio di sicurezza dell Onu. Anche Giappone e Corea del Sud hanno condannato duramente l'azione del regime comunista e, d'intesa con gli Usa, hanno chiesto e ottenuto la convocazione d'urgenza del Consiglio di sicurezza (alle ore 15 di oggi,

La nuova sfida di Barack Obama: "Un mondo senza armi nucleari" ( da "Quotidiano.net" del 05-04-2009)
Argomenti: Cina Usa

Abstract: entrerà in vigore solo se lo sottoscrivono Usa, Cina, India, Indonesia, Pakistan, Israele, Egitto e Corea del Nord. Obama si è impegnato anche a negoziare «un nuovo trattato internazionale che ponga fine in maniera verificabile alla produzione di materiale fissile destinato alle armi nucleari» e a convocare un vertice internazionale che affronti proprio lo stop alla proliferazione.

Crisi/ Pittella (Pd): Da Berlusconi il solito gioco delle 3... ( da "Virgilio Notizie" del 05-04-2009)
Argomenti: Cina Usa

Abstract: del fondo per aggiustare gli effetti della globalizzazione e della crisi; un 'erasmus universale' per gli studenti, regolamentare le agenzie di rating e di affidare la vigilanza sui mercati finanziari alla Bce". "Come si vede le cose da fare e da proporre non mancano - conclude Pittella - ma l'unica preoccupazione del premier è zittire con minacce e battute stampa e opposizione"

Venezuela-Cina/ Chavez in visita martedì, greggio in agenda ( da "Virgilio Notizie" del 05-04-2009)
Argomenti: Cina Usa

Abstract: Il Venezuela vede nella Cina un ottimo partner alternativo agli Stati Uniti per la vendita del suo petrolio. Gli Usa comprano circa la metà della produzione di greggio della nazione sudamericana, nonostante le forti tensioni diplomatiche tra i due Paesi. Caracas e Pechino hanno in mente di costruire quattro cisterne e tre raffinerie capaci di processare il greggio venezuelano.

Nordcorea, fallito il lancio ( da "Affari Italiani (Online)" del 05-04-2009)
Argomenti: Cina Usa

Abstract: Cina, tradizionalmente vicine al regime comunista, hanno rivolto un appello alla calma. Molto critica invece l'Ue, la Gran Bretagna. Duro anche il governo italiano: secondo la Farnesina, "l'azione di Pyongyang complica ulteriormente la soluzione della questione nucleare nordcoreana ed ostacola il raggiungimento di un clima di fiducia e distensione che possa favorire la stabilita'

Giallo sul missile di Pyongyang Condanna di America ed Europa ( da "Stampaweb, La" del 05-04-2009)
Argomenti: Cina Usa

Abstract: Decisamente più cauti i toni di Russia e Cina, che invitano alla «moderazione» e non puntano direttamente il dito contro una violazione della risoluzione On. Posizioni che peseranno sulla riunione di stasera del Consiglio di Sicurezza al Palazzo di Vetro, convocato per le ore 21, come confermato dal portavoce della presidenza messicana del Consiglio.

CRISI/ PITTELLA (PD): DA BERLUSCONI IL SOLITO GIOCO DELLE 3 CARTE ( da "Wall Street Italia" del 05-04-2009)
Argomenti: Cina Usa

Abstract: del fondo per aggiustare gli effetti della globalizzazione e della crisi; un 'erasmus universale' per gli studenti, regolamentare le agenzie di rating e di affidare la vigilanza sui mercati finanziari alla Bce". "Come si vede le cose da fare e da proporre non mancano - conclude Pittella - ma l'unica preoccupazione del premier è zittire con minacce e battute stampa e opposizione"

VENEZUELA-CINA/ CHAVEZ IN VISITA MARTEDÌ, GREGGIO IN AGENDA ( da "Wall Street Italia" del 05-04-2009)
Argomenti: Cina Usa

Abstract: Venezuela-Cina/ Chavez in visita martedì, greggio in agenda di Apcom Per Caracas, Pechino può essere acquirente alternativo a Usa -->Pechino, 5 apr. (Ap) - Il presidente venezuelano Hugo Chavez programma una visita di due giorni nel Paese del Dragone a cominciare da martedì.

CRISI: PITTELLA(PD), DA BERLUSCONI IL GIOCO DELLE 3 CARTE ( da "Basilicanet.it" del 05-04-2009)
Argomenti: Cina Usa

Abstract: il raddoppio del fondo per aggiustare gli effetti della globalizzazione e della crisi; un 'erasmus universaleâ?? per gli studenti, regolamentare le agenzie di rating e di affidare la vigilanza sui mercati finanziari alla Bceâ??â??.â??â??Come si vede le cose da fare e da proporre non mancano â?? conclude Pittella â?

Dal G20 pochi fatti, molto ottimismo. Basterà? ( da "Giornale.it, Il" del 05-04-2009)
Argomenti: Cina Usa

Abstract: ammissione che la crescita non potrà più dipendere solo dagli Usa, ma da quello che definisce "un traino globale", in cui i Paesi come Cina, India, Brasile avranno un ruolo sempre più importante. Ma questo avrà effetto nel lungo periodo: a breve è improbabile che queste economia possano generare una domanda interna molto forte.

Protezione civile si esercita in golena ( da "Gazzettino, Il (Rovigo)" del 05-04-2009)
Argomenti: Cina Usa

Abstract: Protezione civile si esercita in golena Domenica 5 Aprile 2009, Nella giornata odierna si svolgerà un'esercitazione della protezione civile nell'area golenale del kajak club. Sarà una lunga giornata per i volontari della protezione civile. Partirà alle 5.

Palazzolo. ( da "Sicilia, La" del 05-04-2009)
Argomenti: Cina Usa

Abstract: da parte del dipartimento regionale della Protezione civile, che impegna 640 mila euro per i lavori necessari ad aprire al traffico veicolare lo svincolo autostradale Priolo Sud. A confermarlo è stato il vicesindaco ed assessore comunale alla Protezione civile, Giovanni Parisi, nel corso di una conferenza stampa a cui hanno partecipato, tra gli altri,

la vignetta ( da "Sicilia, La" del 05-04-2009)
Argomenti: Cina Usa

Abstract: Globalizzando la crisi finanziaria e dei mercati. Adottando un'etica populistica, ha tagliato i bonus, ai manager delle banche che, anche durante una delle più gravi crisi economiche che hanno «stritolato» il Paese, hanno mantenuto atteggiamenti immorali e «bulimia di denaro», attribuendosi ricompense milionarie.>

NORDCOREA: MIN. ESTERI CINA TELEFONA A COLLEGHI USA, MOSCA, TOKIO E SEUL ( da "Adnkronos" del 05-04-2009)
Argomenti: Cina Usa

Abstract: NORDCOREA: MIN. ESTERI CINA TELEFONA A COLLEGHI USA, MOSCA, TOKIO E SEUL commenta 0 vota 0 tutte le notizie di ESTERI ultimo aggiornamento: 05 aprile, ore 17:02

05/04/2009 17:02 NORDCOREA: MIN. ESTERI CINA TELEFONA A COLLEGHI USA, MOSCA, TOKIO E SEUL ( da "ITnews.it" del 05-04-2009)
Argomenti: Cina Usa

Abstract: "La Cina ha preso nota dell'annuncio della Dprk (la Corea del Nord ndr) di aver lanciato un satellite sperimentale per le comunicazioni e ha preso nota delle preoccuazioni espresse dalle parti interessate", scrive l'agenzia ufficiale Xinhua, citando il ministro Yang.

Ue-Usa/ Fassino: Da Obama altri segnali di America nuova ( da "Virgilio Notizie" del 05-04-2009)
Argomenti: Cina Usa

Abstract: "Sono scelte - aggiunge Fassino- che sollecitano l'Europa ad avere lo stesso passo e lo stesso coraggio, dotandosi di quelle politiche comuni che consentano all'unione europea di parlare con una sola voce, di agire con una sola mano e di pesare nelle scelte strategiche della globalizzazione".

Rai/ Cartoons: tedesca la migliore opera europea dell'anno ( da "Virgilio Notizie" del 05-04-2009)
Argomenti: Cina Usa

Abstract: Anno è andato a Jibber Jabber (Jibber Jabber Toons, Canada), mentre il premio per la Migliore Opera Europea dell'Anno è stato assegnato a Descendants (Filmakademie Baden-Württemberg, Germania). Si è aggiudicata, infine, la menzione speciale Animazione per Piattaforma Mobile il portoghese Living in the Trees (Cinè Clube de Avanca).

NORDCOREA/ RICE (USA): VOGLIAMO RISPOSTA FORTE DA CONSIGLIO ONU ( da "Wall Street Italia" del 05-04-2009)
Argomenti: Cina Usa

Abstract: Cina e Russia potrebbero bloccare qualsiasi tentativo degli Stati Uniti e degli alleati occidentali di far votare nuove sanzioni contro Pyongyang. Un diplomatico occidentale ha riferito però che il Consiglio potrebbe adottare una risoluzione o una dichiarazione non obbligatoria che ribadisca le risoluzioni già emesse in passato.

NORDCOREA/ RUSSIA, USA E GIAPPONE FAVOREVOLI A NEGOZIATI A SEI ( da "Wall Street Italia" del 05-04-2009)
Argomenti: Cina Usa

Abstract: I negoziati a sei - le due Coree, Stati Uniti, Cina, Giappone, Russia - sul nucleare nordcoreano attualmente sospese, puntano a far rinunciare al regime comunista alle sue ambizioni atomiche in cambio di un importante aiuto energetico. (con fonte Afp)

RAI/ CARTOONS: TEDESCA LA MIGLIORE OPERA EUROPEA DELL'ANNO ( da "Wall Street Italia" del 05-04-2009)
Argomenti: Cina Usa

Abstract: Anno è andato a Jibber Jabber (Jibber Jabber Toons, Canada), mentre il premio per la Migliore Opera Europea dell'Anno è stato assegnato a Descendants (Filmakademie Baden-Württemberg, Germania). Si è aggiudicata, infine, la menzione speciale Animazione per Piattaforma Mobile il portoghese Living in the Trees (Cinè Clube de Avanca).

UE-USA/ FASSINO: DA OBAMA ALTRI SEGNALI DI AMERICA NUOVA ( da "Wall Street Italia" del 05-04-2009)
Argomenti: Cina Usa

Abstract: "Sono scelte - aggiunge Fassino- che sollecitano l'Europa ad avere lo stesso passo e lo stesso coraggio, dotandosi di quelle politiche comuni che consentano all'unione europea di parlare con una sola voce, di agire con una sola mano e di pesare nelle scelte strategiche della globalizzazione".

A VOLER SINTETIZZARE CON UNA PAROLA L'ESITO DELLO SCENOGRAFICO G20 LONDINESE, LA SCELTA DOVREBB... ( da "Mattino, Il (Benevento)" del 05-04-2009)
Argomenti: Cina Usa

Abstract: il cosidetto G2 - sembra che lo schema uscito da Londra vincente e rafforzato sia ancora quello dell'asse Usa-Europa. Nulla di nuovo sotto il sole, forse utile ancora a portare a casa risultati, ma certo assai lontano da ciò che potrebbero riservare di qui a poco Cina, India e Brasile, le grandi economie emergenti del sud del mondo.

GORIZIA. UN VOLONTARIO DELLA PROTEZIONE CIVILE DI GORIZIA, CARMINE VITALE, 56 ANNI, è MORTO IER... ( da "Mattino, Il (Benevento)" del 05-04-2009) + 1 altra fonte
Argomenti: Cina Usa

Abstract: Un volontario della Protezione civile di Gorizia, Carmine Vitale, 56 anni, è morto ieri mattina dopo il crollo del tetto della sede goriziana della Protezione. Le cause dell'incidente non sono ancora del tutto chiarite e sono in corso approfonditi accertamenti. Tuttavia secondo le prime risultanze dei controlli effettuati dagli inquirenti,

Franceschini: "Due punti di Irpef da destinare a chi aiuta i poveri" ( da "Borsa(La Repubblica.it)" del 05-04-2009)
Argomenti: Cina Usa

Abstract: epoca della globalizzazione abbiamo avuto paura di usare e pensare a misura di emergenza in attesa delle misure strutturali per superare la crisi". Poi Franceschini ha parlato anche delle prossime Europee. Spiegando che, nel selezionare le persone da mettere in lista, "non faremo mai provini ai più telegenici, sceglieremo solo i più preparati"

10:13 NORDCOREA: USA "IL MISSILE E' CADUTO IN MARE" ( da "Agi" del 05-04-2009)
Argomenti: Cina Usa

Abstract: Cina, tradizionalmente vicine al regime comunista, hanno rivolto un appello alla calma. Molto critica invece l'Ue, la Gran Bretagna. Duro anche il governo italiano: secondo la Farnesina, "l'azione di Pyongyang complica ulteriormente la soluzione della questione nucleare nordcoreana ed ostacola il raggiungimento di un clima di fiducia e distensione che possa favorire la stabilita'

Nordcorea/ Per Usa test è fallito,si riunisce Consiglio Onu ( da "Virgilio Notizie" del 05-04-2009)
Argomenti: Cina Usa

Abstract: Durissime le reazioni degli Stati uniti e dei loro alleati, mentre Russia e Cina hanno fatto appelli alla "moderazione" e alla "calma" in attesa di conoscere informazioni precise sul lancio. Il presidente degli Stati Uniti Barack Obama, a Praga per partecipare al vertice Ue-Usa, ha definito il lancio una "provocazione" che "sottolinea il bisogno di agire".

NORDCOREA/ CONSIGLIO DI SICUREZZA IN RIUNIONE SU LANCIO RAZZO -2- ( da "Wall Street Italia" del 05-04-2009)
Argomenti: Cina Usa

Abstract: Consiglio di sicurezza in riunione su lancio razzo -2- di Apcom Usa e Francia per condanna dura, ma Russia e Cina caute -->New York, 5 apr. (Apcom) - Prima di entrare nella riunione del Consiglio, l'ambasciatrice degli Stati Uniti all'Onu, Susan Rice, ha dichiarato alla stampa che si tratta dell'"occasione per cercare un accordo su una forte azione collettiva".

NORDCOREA/ PER USA TEST È FALLITO,SI RIUNISCE CONSIGLIO ONU-PUNTO ( da "Wall Street Italia" del 05-04-2009)
Argomenti: Cina Usa

Abstract: Usa test è fallito,si riunisce Consiglio Onu-punto di Apcom Cina e Russia invitano a prudenza, mentre Iran appoggia Pyongyang -->Roma, 5 apr. (Apcom) - Un test missilistico apparentemente fallito, ma che ha messo il mondo davanti al timore di possibili attacchi atomici, proprio nel giorno in cui il presidente degli Stati Uniti Barack Obama ha pronunciato uno storico discorso sul


Articoli

Duemila volontari, l'orgoglio bresciano della Protezione civile (sezione: Globalizzazione)

( da "Giornale di Brescia" del 05-04-2009)

Argomenti: Cina Usa

Edizione: 05/04/2009 testata: Giornale di Brescia sezione:la provincia Duemila volontari, l'orgoglio bresciano della Protezione civile Grande successo per il secondo raduno provinciale con esercitazioni in Franciacorta, Sebino e Valtrompia e cuore operativo a Corte Franca CORTE FRANCAL'orgoglio bresciano del volontariato di Protezione civile. E la qualità di un sistema che funziona. Eccoli emergere, in tutta la loro forza e passione, in quella che è già stata ribattezzata come la festa di una grande famiglia, la quale ha fatto della solidarietà e dell'altruismo i valori per eccellenza. Perché non è altrimenti spiegabile se non con il forte senso civile quella mobilitazione e quel senso d'appartenenza che hanno permesso di costituire un vero e proprio esercito del volontariato. Con dei primati. Numeri grossi per la Procivil Già, perché la Protezione civile bresciana (e parliamo solo della componente volontaristica) in numero di operatori (qualcosa come 4.000, esclusa la Protezione civile degli Alpini) risulta la prima in Italia e la prima in Lombardia per numero di associazioni, ben 130. Se poi consideriamo che l'intero sistema di Protezione civile gravitante sulla nostra provincia (comprese quindi le istituzioni che garantiscono l'intervento tecnico urgente) conta 8.000 unità, allora il primo gradino del podio è conquistato. E che vittoria! Un risultato di eccellenza attribuibile anzitutto all'Assessorato provinciale della protezione civile, distintosi anche ieri nell'organizzazione di «Franciacorta 2009», il secondo raduno provinciale di Protezione civile con cuore operativo nello stadio «Lorenzo Buffoli» di Corte Franca. Non una semplice festa o sfilata con centinaia di divise, ma un'opportunità per scambiare esperienze, addestrarsi, provare nuove tecniche e soprattutto mettere in pratica ciò che spesso è solo teoria. Perché in fin dei conti l'emergenza può essere sempre dietro l'angolo e la grande macchina della Procivil non può assolutamente farsi trovare impreparata. Ma, per quanto osservato anche ieri al di là dei numeri grossi e delle specializzazioni, non è certo un rischio per il Bresciano. Che anzi fa scuola in Italia. Perché davvero molti sono i fiori all'occhiello di questa Protezione civile volontaria: basti ricordare il Centro polifunzionale d'emergenza di Palazzolo, il campo macerie di natura europea di Ospitaletto per l'addestramento delle unità cinofile, la nuova sala operativa di via Musei, a Brescia, la realtà dei Volontari del Garda... e poi ogni singolo volontario e operatore dell'emergenza e della sicurezza che, in un lavoro di squadra, fa la differenza. È il lavoro di squadra che ripaga, così come il coordinamento generale ma ancor prima la collaborazione fra tutti i gruppi e le istituzioni, sempre più forte, anno dopo anno, esperienza dopo esperienza. Non a caso, dopo «Borgosatollo 2008» qualcosa è cambiato, in meglio: si è cresciuti ulteriormente. Ieri infatti sui vari scenari tra Franciacorta e lago d'Iseo non sono scesi in campo solo i volontari ma anche l'intera macchina provinciale di Protezione civile. Per capirci, accanto ai 1.500 volontari operativi ed ai 500 osservatori, in azione sono entrati anche 400 operatori dei Vigili del fuoco, 118, Croce Rossa, Carabinieri, Polizia di Stato, Polizia provinciale, Soccorso Alpino e speleologico, Corpo Forestale, Asl, Arpa e Enti locali (Regione, Provincia e Comuni). Se poi consideriamo oltre 300 volontari dell'Associazione Nazionale Alpini e di altri gruppi impegnati nell'operazione «Fiumi puliti» (25 cantieri di bonifica per il rischio idraulico e idrogeologico fra Sebino, Valtrompia e Brescia), allora le cifre della giornata sono destinate a lievitare sempre più. Gli scenari d'intervento Ma i cardini del raduno sono sempre le simulazioni ed esercitazioni. Scenari (così tecnicamente vengono definiti) per tastare il polso della situazione, per far pratica, su cui ieri, fin dalla prima mattina, si sono cimentati 2.000 uomini e donne, facendo sempre riferimento al polo sportivo di Corte Franca, sede del Posto medico avanzato allestito dalla Croce Rossa e della centrale radio, altro fiore all'occhiello della Procivil. In realtà lo stadio di via Generale Dalla Chiesa ha ospitato anche il percorso didattico sulla percezione del rischio, le esercitazioni pomeridiane mozzafiato con tanto di elicotteri, il momento istituzionale con i capi dipartimento, la Messa con la benedizione delle Palme celebrata dal cappellano don Roberto Ferazzoli. Ma torniamo alla qualità della Protezione civile, a tutte le sue specialità. Ecco le unità cinofile (ben 130) entrare in azione nelle ex scuole elementari di Colombaro per un'emergenza sismica ed un crollo (l'edificio va evacuato e soccorsi i feriti, dopo averli individuati), allo stadio di Corte Franca «lavorando» tra il caos e il rumore assordante degli elicotteri (ieri al raduno hanno volato i velivoli delle Protezione civile regionale, con base a Bresso, quello del volontario iseano Angelo Ziliani e del 118 di Brescia) e al campo macerie di Lovernato (periferia di Ospitaletto) dove i cani con i loro istruttori hanno scavato, cercato e annaspato su un percorso attrezzato di oltre 3.000 metri quadrati con 250 metri di cunicoli interrati. In realtà questo campo prova cinofili si estende su un'area polivalente di ben 50.000 metri (il più grande d'Italia) su cui ieri si sono confrontati pastori tedeschi, labrador, grigioni e persino un esemplare femmina di Weimar Aner. Ecco poi i tanti sommozzatori (dai paesi Sebini, da Montisola, da Desenzano, Salò) impegnati nello specchio di lago antistante il nuovo porto industriale di Iseo, con i loro robot subacquei, le telecamere e le tante imbarcazioni a presidiare il bacino da scandagliare, alla ricerca di dispersi e di mezzi da recuperare (un'auto e una moto). E come non ricordare qui il volontario sub Remo Bonetti che conosce i fondali del lago d'Iseo come le sue tasche, protagonista di ricerche e recuperi impossibili. E poi i volontari dell'Opsa (operatore polivalente salvataggio in acqua) della Croce Rossa che prestano i primi soccorsi sanitari ancora in acqua, tra cui il fondatore Tiziano Aliprandi di Gardone Valtrompia, oggi 62enne, ed il responsabile provinciale Gianluca Tomei. E poi i tanti Vigili del fuoco con gli specialisti del Saf e del gruppo cinofili, gli uomini del Soccorso Alpino che si calano da decine di metri appesi ad una corda dall'elicottero del 118, i volontari della colonna mobile provinciale. I nomi, i volontari, gli operatori nemmeno si contano tutti, l'elenco è chilometrico, ma come non ricordare i giovanissimi Michele e Paolo, rispettivamente 18 e 21 anni, del gruppo di Losine, entrati nel favoloso mondo della Protezione civile «per la semplice passione, per la voglia di aiutare, di far qualcosa per gli altri». Marco Bonari

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A scuola di percezione del rischio (sezione: Globalizzazione)

( da "Giornale di Brescia" del 05-04-2009)

Argomenti: Cina Usa

Edizione: 05/04/2009 testata: Giornale di Brescia sezione:la provincia A scuola di percezione del rischio Simulazione di soccorso da parte del 118 con gli operatori del Soccorso Alpino CORTE FRANCALa percezione del rischio, del pericolo, maturata in tenera età. Ecco la vera prevenzione, la formazione-sensibilizzazione delle nuove generazioni, il primo passo del fare protezione civile in una comunità avanzata. Come? Coinvolgendo i bambini, gli studenti, anche con il gioco. Perché il momento ludico si trasforma in educativo, ed è ciò che accade col villaggio tematico allestito ieri allo stadio di Corte Franca, in seno al grande raduno provinciale della Protezione civile. Protagonisti gli studenti delle scuole di Corte Franca e le famiglie con bambini in età scolare. Tre, sostanzialmente, i «percorsi» didattici-ludici per fare prevenzione divertendosi e per alimentare il senso della sicurezza (la percezione del rischio) non senza qualche risata. E l'obiettivo - per quanto intuibile - è stato raggiunto attraverso quell'attenzione che gli studenti hanno riservato al percorso di minipompieri, a «Simmetria» e al progetto «piccole unità cinofile». Tre infatti ieri le occasioni a Corte Franca. La prima? L'associazione «Pompieri di Palazzolo 1883» (nata in seno al distaccamento dei Vigili del fuoco volontari di Palazzolo) ha allestito il percorso di addestramento per mini-pompieri con tanto di spegnimento di un incendio vero. La Provincia di Brescia ha invece aperto «Simmetria», lo stand didattico sulla percezione del proprio grado di rischio, realizzato grazie alla collaborazione con l'Istituto superiore della Protezione civile nazionale ed inaugurato a Montichiari nell'ottobre scorso, in occasione di «Reas 2008». In realtà «Simmetria» è un vero e proprio percorso sensoriale col quale gli studenti possono misurare il proprio grado di percezione del rischio, in modo tale da creare modelli educativi da esportare nelle scuole. Infine, il progetto «piccole unità cinofile per un giorno»: i ragazzi hanno provato a condurre i cani della Protezione civile su percorsi base di addestramento, grazie agli insegnamenti di istruttori dei gruppi cinofili della Procivil e del Corpo Forestale dello Stato. Insomma, tre occasioni, tre percorsi ludico-didattici per sensibilizzare, educare e formare - per quanto comprensibilmente possibile - quella coscienza di responsabilità civica, su cui l'Assessorato provinciale alla Protezione civile sta investendo molto ormai da anni con diversi progetti già entrati nelle aule delle scuole bresciane. Iniziative che rientrano nella grande avventura della sicurezza e che coinvolgono, inevitabilmente, più Istituzioni ed Enti, perché la Protezione civile non è certo uno scompartimento stagno ma anzi una realtà trasversale fatta anche e soprattutto di educazione, sensibilizzazione, formazione e quindi - quale risultato - prevenzione. È per questo motivo che «il sistema di Protezione civile - spiega l'assessore Scolari - è attivo ogni giorno, attraverso l'impegno, la professionalità e la determinazione di strutture operative, Enti, volontari ed associazioni» (nella foto d'archivio volontari impegnati in un soccorso sanitario). bon

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Bertolaso: Grazie Brescia per quello che siete e fate (sezione: Globalizzazione)

( da "Giornale di Brescia" del 05-04-2009)

Argomenti: Cina Usa

Edizione: 05/04/2009 testata: Giornale di Brescia sezione:la provincia Bertolaso: «Grazie Brescia per quello che siete e fate» Allo stadio «Buffoli» i capi dipartimento nazionale della Procivil e dei Vigili del fuoco accanto a numerose autorità. Evidenziata l'eccellenza del volontariato locale CORTE FRANCA«Grazie Brescia per quello che fate». «La vostra è una presenza su cui si può sempre contare». Il sottosegretario Guido Bertolaso, capo dipartimento nazionale della Protezione civile, non può non ricordare i primati bresciani della Protezione civile fatta di ogni singolo volontario ed operatore dell'emergenza. Tutti «fanno parte di una squadra che vince perché dà l'anima giorno e notte», tanto da aver ottenuto, oggi, un «risultato anzitutto di credibilità». Perché «la Protezione civile italiana è riconosciuta anche all'estero» a fronte «di un sistema davvero complesso, articolato... di una grande sfida che abbiamo, tutti insieme, raccolto e vinto». Offrendo «risposte concrete», perché la Protezione civile è concretezza, «è fatta non di parole ma di sostanza» a dire del capo dipartimento dei Vigili del fuoco, Francesco Paolo Tronca, già Prefetto di Brescia. «Un sistema, quello della Protezione civile, di altissima professionalità basato sulle sinergie, sulla collaborazione, sul ragionare per obiettivi». Quasi a dire che la formula vincente è «lavorare tutti insieme», volontari e operatori dell'emergenza e della sicurezza, a partire dai Vigili del fuoco, «un Corpo capace di gestire ogni situazione e soprattutto tanto le emergenze quanto la prevenzione». E proprio il lavoro di squadra ha permesso di superare anche l'emergenza rifiuti in Campania, con il fondamentale apporto bresciano. Anche qui, perché «se A2A non avesse partecipato, non saremmo riusciti ad accendere un impianto di termovalorizzazione in Campania che ha permesso di dichiarare superato l'allarme, la vergognosa esperienza». L'eccellenza del sistema bresciano Sull'eccellenza del sistema di Protezione civile bresciano i due capi dipartimento Bertolaso e Tronca non hanno davvero nessun dubbio: pesano i risultati conquistati sul campo (dal terremoto sul Garda nel 2004 alle molte emergenze alluvioni), a fronte di una formazione ed una dedizione che rappresenta «una delle qualità dei bresciani». «Qualità di cui bisogna essere orgogliosi» dice il presidente della Provincia, Alberto Cavalli, dal palco allestito allo stadio di Corte Franca. Proprio «la Provincia che in questi anni ha accompagnato il percorso di crescita della Protezione civile», raggiungendo livelli di qualità che ieri sono emersi a chiare lettere. E di cui «i bresciani devono esserne fieri». La Protezione civile? «Una grande famiglia ma ancor prima un collante sociale». Un elemento d'identità, condivisione, appartenenza che oggi, in una situazione di crisi globale e globalizzata, assume ancor più importanza. È l'assessore provinciale alla Protezione civile, Corrado Scolari, ad etichettare la «sua» Protezione civile perché davvero molto, in questi anni, è cresciuta, raggiungendo quei numeri e quelle qualità da primato. Basti pensare che nel 2003 la Procivil bresciana contava 2.400 volontari e 87 gruppi, oggi sono 4.000 operatori e 130 associazioni, di cui il 70% è specializzato nell'antincendio boschivo. Un incremento giustificato anche dal fatto che «è cresciuta molto anche la cultura della Protezione civile nei Comuni, la prevenzione e la sensibilizzazione». Ma soprattutto si tratta di una Procivil giovane (quindi con positività sulle prospettive a lungo termine): il 65% dei volontari ha infatti meno di 50 anni ma in particolare il 18% ha meno di 25 anni. Ecco quindi emergere il modello di impegno sociale, che fa della Protezione civile anche uno stile di vita. Lo spirito di unione Dove prevale «lo spirito di unione, accanto alla professionalità - come ricorda la bresciana Margherita Peroni, consigliere al Pirellone e presidente della Commissione regionale Protezione civile -; non a caso la Protezione civile bresciana è d'eccellenza». Sulla stessa lunghezza d'onda l'assessore regionale Stefano Maullu che ricorda come «il sistema lombardo di Protezione civile sia tra i primi posti in Europa e Brescia l'eccellenza nel sistema lombardo», in termini sia di qualità che di quantità. Per capirci, tanti e bravi: ben 4.000 i volontari bresciani su un esercito di 20.000 in tutta la Lombardia. E questo anche grazie «al lavoro dell'assessore bresciano Corrado Scolari che ha letteralmente ricreato il sistema, oggi uno dei migliori del nostro Paese». E per sostenere la Protezione civile, la «Regione ha emesso un bando di 20 milioni di euro per la colonna mobile regionale» attraverso le Province, come annuncia l'assessore Maullu. «Nel solo 2008 sono stati stanziati 5,4 milioni di euro per l'antincendio». Ma torniamo ancora all'eccellenza bresciana. «Oggi Brescia occupa un ruolo di primo piano nel panorama italiano della sicurezza collettiva - spiega l'assessore Corrado Scolari -; ma nessuno di noi avrebbe potuto ottenere questo obiettivo se accanto non avesse avuto un'altra mano, un'altra divisa, un altro cuore che batte sotto quella giacca gialloblu che è distintivo indelebile della nostra vita di cittadini prima ancora che del nostro impegno da uomini e donne della Protezione civile». Da segnalare infine la grande ospitalità e l'abbraccio di Corte Franca, che non si limita certo solo a quel mega cartello di «Benvenuto ai volontari della Protezione civile» nel centro del rondò all'imbocco del paese, lungo la provinciale XI o alle convenzioni con le strutture ricettive per volontari e accompagnatori o all'organizzazione della logistica allo stadio. Ospitalità che si traduce nel «grande onore e orgoglio per aver potuto ospitare il secondo raduno provinciale» a dire del sindaco Giuseppe Fogazzi e dell'instancabile vice Dario Lazzaretti, promotori tra l'altro dell'istituzione, nel 2007, del gruppo comunale di Protezione civile, inevitabilmente in prima linea nella grande organizzazione. E per questi neo volontari ieri è stata una giornata ancor più speciale perché il «Golf di Franciacorta» ha donato loro un nuovo mezzo di soccorso, un pick-up da attrezzare per interventi polivalenti. m. bon.

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agnello (sezione: Globalizzazione)

( da "Centro, Il" del 05-04-2009)

Argomenti: Cina Usa

Pagina 17 - Regione AGNELLO PESCARA. L'assessorato regionale all'Agricoltura promuoverà una campagna di informazione ai consumatori sulla carne d'agnello. «La carne d'agnello di provenienza regionale è una ricchezza da tutelare», dice l'assessore Mauro Febbo, «non per motivi di campanilismo, ma perché gli agnelli cresciuti al pascolo nella regione verde d'Europa hanno qualità sicuramente superiore, perché chi compra questi agnelli sa dove sono cresciuti e cosa hanno mangiato: è giusto che chi continua questa tradizione non venga derubato della denominazione da un mercato senza scrupoli». «Oggi tempi e modi del mercato globalizzato sottraggono al consumatore molte possibilità di conoscenza e scelta», prosegue Febbo, secondo il quale l'azione di tutela va attivata a difesa dei consumatori e dei produttori tradizionali i quali, sono una risorsa non solo per le economie montane, ma anche per l'ecosistema.

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Protezione civile, boom di iscrizioni (sezione: Globalizzazione)

( da "Provincia Pavese, La" del 05-04-2009)

Argomenti: Cina Usa

Lodigiano. In novanta al corso che si terrà a Codogno, dove nascerà un gruppo Protezione civile, boom di iscrizioni CODOGNO. Novanta nuovi aspiranti volontari della Protezione civile. Un boom di partecipanti per poi entrare a far parte del corpo provinciale. Insomma: i lodigiani hanno voglia di aiutare il prossimo e lo fanno anche entrando nella Protezione civile. Il corso, della durata di un mese, è riconosciuto, infatti, dalla scuola superiore di protezione civile come conforme agli standard formativi regionali e di primo livello. I corsi si tengono a a Codogno, seconda città per numero di abitanti della provincia di Lodi, nel quale si sta costituendo un gruppo comunale. Al corso sono iscritti venti volontari di Codogno. Da segnalare che in provincia di Lodi esistono già 37 gruppi di volontari (di cui 35 iscritti all'albo provinciale) che contano attualmente 650 volontari. «Una notizia molto positiva per il nostro territorio», commenta l'assessore provinciale alla Protezione civile, Antonio Bagnaschi. Il presidente della Provincia di Lodi, Lino Osvaldo Felissari, aggiunge: «A tutti i volontari, alla loro disponibilità e impegno, va il mio personale ringraziamento».

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I sequestri francesi, le proteste di Londra, Strasburgo, Atene. Un malessere sociale che... (sezione: Globalizzazione)

( da "Unita, L'" del 05-04-2009)

Argomenti: Cina Usa

I «sequestri» francesi, le proteste di Londra, Strasburgo, Atene. Un malessere sociale che rischia di deflagrare. L'Unità ne discute con Massimo Cacciari, filosofo e sindaco di Venezia. Qual è il segno prevalente, il tratto che unisce i «sequestri» francesi e la proteste di Londra? «Al momento è la rabbia. Non vedo ancora l'organizzazione di un movimento politico che presenti una sua strategia contro o nei confronti dei processi di globalizzazione così come sono stati condotti o meglio non condotti nei due decenni che abbiamo alle spalle. La rabbia può incanalarsi in prospettive del tutto divergenti: può dar luogo ad un movimento politico transnazionale, che tante volte è sembrato comparire sulla scena negli anni scorsi, all'epoca di Genova o prima ancora di Seattle, e che è finito in protesta; ma la rabbia può anche dar corpo a un movimento che viene ampiamente strumentalizzato, come in passato è ampiamente avvenuto, da forze politiche organizzate di destra e di estrema destra». La rabbia. Da cosa trova alimento? «Dalla sciagurata deregulation che ha improntato la colossale crescita economica degli anni Novanta e del primo scorcio di millennio. E noi oggi siamo di fronte alla situazione di dover pagare il conto di quella deregulation; conti ampiamente prevedibili e previsti, in Italia, in Europa come pure negli Stati Uniti. Era del tutto evidente che una crescita così impetuosa della ricchezza prodotta a livello globale, senza alcuna capacità né volontà di regolazione dei mercati o della finanza, e senza alcuna politica di distribuzione dei redditi e della ricchezza prodotta, sarebbe prima o dopo scoppiata.». Ed ora? «Ora c'è la protesta. Anch'essa prevedibile. Perché i costi di questo gigantesco flop ricadono in particolare sulle spalle della miriade di lavoratori precari che si sono moltiplicati in questo periodo, dei resti di classe operaia e dei giovani, di quelli che sono ancora nelle scuole, nelle università, dentro il processo formativo. Questa gente protesta...». Come potrà evolvere la protesta? «Dipenderà dalle capacità di reimmaginarsi e di riorganizzarsi delle forze di sinistra; dipenderà, per altri versi, dalle capacità delle forze di destra di strumentalizzare e di governare la protesta. Può avere sbocchi completamente diversi, opposti. C'è da sperare che le forze democratiche riescano a comprendere i colossali errori commessi,ad approntare strumenti efficaci di regolazione, a mettere in atto ammortizzatori e politiche sociali sufficientemente potenti. E c'è da sperare anche che nessuno, al loro interno, intenda cavalcare la protesta per soluzioni autoritarie. La domanda da porsi è se oggi abbiamo in Italia, in Europa, forze di orientamento riformatore, socialdemocratico, democratico pronte alla bisogna...». Qual è la risposta di Massimo Cacciari? «Assolutamente no. Perché ce ne sono alcune che sognano di poter uscire da questa crisi ritornando a un Welfare anni Sessanta-Settanta. L'idea di poter uscire dalla crisi ritornando ai modelli di welfare kenesiani-socialdemocratici classici, non è una illusione, è un'assoluta stupidaggine. che alberga in tanta "left". E lo è perché quel modello di Welfare si è compiuto. Compiuto e non fallito, con la crisi fiscale dello Stato tra gli anni Settanta e Ottanta. Per questo quel modello è irriproponibile. Nella sinistra europea vedo una metà che continua a coltivare questa pericolosissima e irrealistica illusione, e l'altra metà annaspa...». Sul fronte opposto, la «formula-Berlusconi» può dirsi vincente? «Sul fronte opposto c'è questa politique d'abord della destra sia berlusconiana che sarkoziana: la politica di quelli che hanno cavalcato la deregulation in modo scatenato e selvaggio nel corso degli anni Novanta e che adesso, con grande capacità tattica ma senza visione strategica né cultura effettiva di governo, s'inventano di volta in volta protezionisti, statalisti, a seconda della convenienza. Grande capacità di movimento ma non è certo con una politica d'abord che affronti la situazione». Vorrei tornare sulla rabbia sociale. Una rabbia che, sottolinea The Economist sembra indirizzarsi contro i banchieri, i broker, gli speculatori finanziari, prim'ancora che contro i governanti. «Non credo che sia una percezione esatta. La rabbia è contro la classe dirigente. I governi oggi si stanno sforzando di riparare i danni che loro stessi, con la loro assenza, con la loro ignavia, con la loro impotenza hanno provocato; per questo tentativo di darsi da fare, forse i governi oggi sono meno esposti rispetto alle grandi corporation, alle grandi banche e società che certamente sono stati i soggetti fondamentali di questa cristi. Resto però convinto che se la rabbia s'indirizzerà contro qualcosa, sarà contro le classi dirigenti». Si fa pressante il problema della rappresentanza di questa rabbia sociale... «Si pone un problema più generale di democrazia. Noi dobbiamo cominciare finalmente a prendere il toro per le corna e vedere la "Medusa" in faccia...». Fuor di metafora? «Dobbiamo fare i conti fino in fondo con la crisi della democrazia così come si è andata formando nel corso degli ultimi due secoli. Una democrazia che si è basata su un principio di rappresentanza e che è formata nei limiti dello Stato nazionale; questa democrazia si mostra ogni giorno di più incapace di affrontare e risolvere i problemi della globalizzazione. I tempi della decisione politica sono totalmente sfasati rispetto ai tempi dell'economia, della scienza, della tecnica. Oggi dobbiamo discutere seriamente, se vogliamo davvero salvarla, di crisi della democrazia. Siamo diventati tutti democratici non a caso quando la democrazia che abbiamo conosciuto ha cominciato a far acqua da tutte le parti...». Eppure il tema «emergenziale« sembra essere quello dell'insicurezza. «Dobbiamo intenderci sulla natura di questa insicurezza. Siamo tutti insicuri, nel senso che quella relativamente ben fondata terra che era la democrazia, almeno per come si era sviluppata a partire dal secondo dopoguerra. fa crac da tutte le parti. Questo sarebbe stato anche il grande tema del Partito Democratico: affrontare seriamente il problema della democrazia, non affermarsi democratici, che è ormai la moneta più inflazionata della terra. Su questo finora ha mancato il Pd, di mettere a problema il tema della democrazia, provando a inventarne forme nuove, discorsi nuovi, anche una retorica nuova». Il tema di una democrazia nuova è legato al governo della globalizzazione. C'è chi, a sinistra, vive la globalizzazione come un male in sé. «Può anche darsi che questa idea si affermi, ma è una idea del tutto impotente. I processi di globalizzazione sono assolutamente il destino dell'attuale storia europea e mondiale. È un processo destinale. Il punto è come l'affronti. Se lo fai con gli strumenti delle democrazie nazionali, allora sei destinato alla sconfitta, all'assoluta marginalità. Questi strumenti si rivelano ogni giorno del tutto impotenti per affrontare qualsiasi tema cruciale - dall'immigrazione alla regolazione finanziaria e globale -. Qual è la competenza degli strumenti democratici tradizionali nell'affrontare i problemi di bioetica o la loro reale efficacia nel combattere i paradisi fiscali?Siamo in un momento delicatissimo in cui dobbiamo inventare nuove forme di democrazia. Una democrazia sovranazionale».

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Usa, ancora una strage opera di un disoccupato (sezione: Globalizzazione)

( da "Arena, L'" del 05-04-2009)

Argomenti: Cina Usa

Domenica 05 Aprile 2009 PRIMAPAGINA Pagina 1 IL FATTO. Strana rivendicazione dei talebani Usa, ancora una strage opera di un disoccupato Regista ligure ucciso a Cuba. Filippine: nuove minacce agli ostaggi4 e 6 Per il secondo giorno consecutivo, l'America ha fatto i conti con un'esplosione di violenza che potrebbe esser legata anche al malessere per la recessione. Un giovane di Pittsburgh, rimasto senza lavoro da poco, ha aperto il fuoco sulla polizia, lasciando a terra tre agenti morti prima di esser catturato dopo un lungo assedio. La vicenda è arrivata all'indomani della strage in un centro per immigrati a Binghamton, Stato di New York, dove un disoccupato cino-vietnamita armato fino ai denti, ha ammazzato 13 persone, prima di togliersi la vita. «Dobbiamo stare in guardia di fronte alla violenza senza senso che emerge da queste tragedie», ha detto il presidente Obama, prima di apprendere della nuova sparatoria a Strasburgo. Intanto il leader dei talebani radicali del Pakistan, legati ad Al Qaeda, ha rivendicato la strage di venerdì: «Erano miei uomini, è una reazione agli attacchi coi droni», ha detto. Ma secondo l'Fbi non c'è niente di vero.6  

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auto inglesi con frizioni della val pescara (sezione: Globalizzazione)

( da "Centro, Il" del 05-04-2009)

Argomenti: Cina Usa

La Raicam di Manoppello, che produce componentistica, ha acquistato oltremanica un'azienda di accessori Auto inglesi con frizioni della Val Pescara L'imprenditore Di Sipio: noi investiamo anche in momenti di crisi L'importo totale dell'operazione è di 20 milioni MANOPPELLO. Dalla Val Pescara all'Inghilterra. Parla italiano l'industria di produzione di componentistica per auto, freni, pasticche e frizioni, e la "voce" è dell'imprenditore di Rosciano, Nicola Di Sipio. Già titolare della Raicam, che ha sede a Manoppello, e delle due filiali italiane, una a Bruzolo (Torino), l'altra a Moie di Maiolati Spontini (Ancona), ha ora acquistato l'azienda inglese Ap Driveline technology ltd con sede a Leamington Spa (Inghilterra), specializzata nella produzione e commercializzazione di sistemi di frizioni per auto. Un'operazione condotta tramite la costituzione di una nuova società: la Raicam Clutch Ltd e realizzata con il supporto dello "Studio commercialisti Alfredo D'Incecco" di Pescara nel ruolo di advisor finanziario, e di quello dell'avvocato Giuseppe Gullo di Milano che ha prestato l'assistenza legale, nonché con l'appoggio finanziario delle banche Unicredit Banca d'Impresa, Bnl Bnp Paribas, Banca Caripe, con il supporto della filiale londinese di Banco popolare, e Banca dell'Adriatico. Con questa annessione, costata a Di Sipio 18 milioni di sterline (20 milioni di euro) il gruppo internazionale Raicam arriva a circa 600 dipendenti: 50 a Manoppello, 130 a Bruzono, 240 a Moie, 170 oltre Manica. E con un solo colpo la Raicam allarga l'elenco dei suoi fornitori: dalle case del gruppo Fiat, Honda, Volswaghen, Gm, Iveco, Porche verso le quali sono rivolte le produzioni italiane, e che nel 2008 hanno prodotto un fatturato di circa 70 milioni di euro, a quelle agganciate alla holdig inglese quali Rover, Aston Martin, Jaguar, Vauxhall, Bentley, Lotus, McLaren, nonché di Volvo, Ford, Renault, Chrysler, Opel e Nissan. E le prospettive si allargano anche verso i mercati dell'est con iniziative, che entro il 2010 si realizzeranno in Russia e in Cina. Insomma pare proprio che la crisi del mercato globale non abbia toccato minimamente la Raicam e Di Sipio. «Anzi», spiega l'imprenditore, «abbiamno cercato di investire questo periodo di congiuntura per avere un forte consolidamento della nostra produzione e del nostro business appena i mercati si rialzeranno. E lo abbiamo fatto con una visione integrata del mondo della produzione, coinvolgendo soprattutto il cliente. è questa una modalità che ci viene dall'Europa, perché in Italia ci si muove ancora con i sistemi tradizionali di presentarsi sui mercati». Insomma, oltre al beneficio del notevole incremento di fatturato e del confronto dei sistemi tecnologici, dall'azienda inglese è già stato appreso, come del resto sanno fare gli imprenditori di successo, un "modus operandi" basato su una efficienza mirata e programmata, più incisivo per penetrare nelle piazze estere. L'operazione di Nicola Di Sipio è stata paragonata a quella della Fiat con la Crysler in Usa: la Ap Driveline Technology Ltd, con 270 dipendenti era già in amministrazione controllata e nello scorso gennario aveva dovuto tagliare 70 posti di lavoro. L'imprenditore di Rosciano ha salvato i 167 rimasti, ricevendo il plauso degli ambienti industriali inglesi. In Italia ha mantenuto tutti i posti di lavoro e l'unico intoppo è stato quella della cassa integrazione per soli tre giorni alla Raicam per Pasqua. Walter Teti

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RISPOSTAUno degli effetti positivi della globalizzazione è proprio quello legato alla possibili... (sezione: Globalizzazione)

( da "Unita, L'" del 05-04-2009)

Argomenti: Cina Usa

RISPOSTAUno degli effetti positivi della globalizzazione è proprio quello legato alla possibilità di vederci davanti, nello stesso momento, due immagini così angosciosamente opposte. L'ingiustizia legata alla concentrazione in mano di pochi della ricchezza assume, di fronte alla contemporaneità delle notizie, una dimensione planetaria e propone con chiarezza l'idea per cui la tragedia degli emigranti che fuggono dai paesi poveri è il frutto naturale ed inevitabile dell'egoismo (avido) di quelli che abitano nei paesi ricchi. Immediatamente proponendo l'idea per cui quelli cui sarebbe toccato (e toccherà in futuro) evitare il naufragio di quelli che Fanon chiamava i dannati della terra, sono i grandi paesi e i loro governanti. Molto al di là delle parole e delle discussioni, più o meno colte e argomentate, quella che lo dice è oggi la forza delle immagini televisive che il caso ha messo l'una accanto all'altra. Con forza segnalandoci che il mondo, nel tempo della globalizzazione, è un mondo in cui gli uomini e i popoli non possono non sentire e non sapere di appartenere, tutti insieme, al genere umano.

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Olio e mercato, si vince con qualità e territorio (sezione: Globalizzazione)

( da "Arena, L'" del 05-04-2009)

Argomenti: Cina Usa

Domenica 05 Aprile 2009 CRONACA Pagina 8 MANIFESTAZIONE «SOL». Dal convegno sull'extravergine organizzato da Unaprol, le nuove frontiere del comparto Olio e mercato, si vince con qualità e territorio Il 30% delle aziende ha fatto investimenti. Gli operatori: dopo l'obbligo dell'etichetta ora si punta all'eccellenza L' alta qualità dell'olio extra vergine di oliva 100% italiano è come l'alta velocità, un treno che sfreccia sui binari dell'eccellenza, che trasporta valori unici e irripetibili come il territorio, la tipicità, le tradizioni. Questo è il made in Italy: 500 mila le tonnellate prodotte , 700 mila tonnellate consumate e 200 mila tonnellate esportate. Nell'era della globalizzazione risalire all'origine del prodotto è fondamentale per poter scegliere in modo consapevole. È questo il messaggio che emerge dall'incontro sull'alta qualità dell'olio extra vergine di oliva dopo l'origine obbligatoria, promosso da Unaprol - Consorzio Olivicolo Italiano al Sol di Verona, che lancia la sfida dell'eccellenza. «In un mercato sempre più globalizzato, dove la competizione si fa sempre più con i saldi di fine stagione», afferma il presidente Massimo Gargano, «la parola d'ordine con l'olio extra vergine di oliva di qualità 100% italiano è glocalizzare il mercato, ovvero rendere le tipicità del prodotto, l'italianità, la qualità e la diversità dei sapori il perno principale delle nostre strategie nel mercato globale». Una sfida al rialzo che ha innescato un cambiamento strutturale nell'offerta e nei consumi. «Le imprese italiane», spiega Mauro Meloni analista di mercato, «stanno prendendo coscienza della sfida alla quale saranno chiamati nei prossimi anni, e puntano sempre più decise sulla riduzione dei costi e sulla differenziazione del prodotto». Di 6 mila aziende tenute sotto stretta osservazione dall'osservatorio economico di Unaprol, ben 2 mila hanno fatto investimenti nel 2007 e, di queste, il 44% ha investito in nuovi macchinari e attrezzature per la raccolta e per le operazioni colturali, il 38% nell'irrigazione, il 25% nella rintracciabilità di filiera e quindi nell'origine e ben il 17% ha introdotto nuovi impianti. Ma è sempre il tema dell'origine ad alimentare il dibattito nel settore. Il lungo braccio di ferro che per dieci anni ha opposto l'Italia ai servizi della Commissione Ue sembrerebbe trovare finalmente un ragionevole punto di approdo. A Bruxelles, infatti, si sta discutendo in seno al Comitato di Gestione, una nuova proposta di regolamento che modifica sostanzialmente il precedente Reg. 1019/02 sull'etichettatura. I servizi comunitari proporrebbero quattro diverse tipologie di etichettatura: il prodotto 100% realizzato in uno stato membro (come ad esempio il made in italy,) il blend di prodotti comunitari, quello di oli provenienti parte dalla comunità e parte dai Paesi terzi ed infine un prodotto realizzato con tagli di oli provenienti solo da Paesi terzi. Eliminati i punti di attrito potrebbe venir meno il contenzioso tra la Ue e l'Italia a seguito dell'emanazione del decreto ministeriale del 10 ottobre del 2007. «Il nuovo quadro normativo che si profila», ha riferito il direttore di Unaprol, Ranieri Filo della Torre, «potrebbe rappresentare un importante contributo alla trasparenza di un mercato sempre più allargato ed attento. E in questa direzione», ha poi aggiunto, «Unaprol sta lavorando con una serie di programmi finalizzati a caratterizzare sempre più nella fascia dell'alta qualità la produzione di olio extra-vergine 100% made in Italy».  

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Nel carcere dei finanzieri d'assalto (sezione: Globalizzazione)

( da "Secolo XIX, Il" del 05-04-2009)

Argomenti: Cina Usa

Nel carcere dei finanzieri d'assalto new york Il ministro Alfano vuole esportare in Italia il sistema che ha fermato Madoff e Follieri dalla prima pagina E' possibile, almeno in parte, incominciare a fare almeno qualche cosa di tanto rivoluzionario anche in Italia? La visita di Alfano, dopo tre giorni fitti di incontri a Washington e a Ottaa, a New York si conclude con l'arrivo del ministro davanti a quello che, come indirizzo, puo' sembrare un loft, fino a quando sollevando gli occhi non compare la scritta, scolpita in rilievo sopra la facciata, Metropolitan Correctional Center. Il ministro accompagnato da un piccolo gruppetto di alti magistrati e funzionari, entra nel penitenziario, che per prevenire possibili attacchi terroristici è protetto da barriere sollevabili di cemento comandate a distanza e da massicce porte di acciaio a prova di esplosione. A fare gli onori di casa provvede Joseph R. Guccione, Us Marshals Service di Manhattan, il dipartimento federale di polizia investigativa responsabile della sicurezza giudiziaria, dei servizi carcerari, della protezione dei testimoni e della confisca dei patrimoni di origine criminale. «Benvenuto!», dice Mr. Guccione che come Alfano è di origini siciliane e, pur essendo americano, parla un eccellente italiano. Il "loft" carcerario - chiamiamolo così?è ben frequentato. Ci sono, fra i 750 ospiti attuali, il faccendiere pugliese trapiantato negli Usa Raffaello Follieri, un tempo fidanzato con l'attrice Anne Hathaway, la star del film "Il diavolo veste Prada", accusato di frode e di riciclaggio, e da alcuni giorni c'è l'altro grande mago della finanza "creativa" e gestore di portafogli azionari Bernard Madoff, 70 anni, sul capo del quale pendono ben 11 capi di accusa per migliaia di truffe del valore di 65 miliardi di dollari. A Bernie Madoff, che anche per motivi di età non è considerato a rischio-evasione e indossa la felpa marrone assegnata ai detenuti di pericolosità media o bassa, sono concessi alcuni privilegi, come l'uso individuale della minuscola cella di 2 metri e 30 per 2 metri e 50, occupata da due persone su letti a castello, l'uso della biblioteca, la ricreazione sul tetto del carcere ogni due giorni, le visite e 300 minuti al mese di telefonate, soggette però a intercettazioni. Sempre in questo penitenziario, fra i "clienti" passati, figurano il figlio del padrino di Cosa Nostra John Gotti jr, condannato per traffico di droga e omicidio e attualmente internato a Brooklyn e, in passato, suo padre John Gotti, il boss mafioso erede del clan dei Gambino, morto in prigione. Molto più stringente, anzi secondo le organizzazioni umanitarie americane al limite della tortura, è il trattamento nella sezione ad alto rischio, dove i detenuti con tuta arancione, come l'autore del primo fallito attentato contro le Torri Gemelle, Omar Abdel Rahman, vivono praticamente isolati per 23 ore al giorno. Nella sua visita, Alfano ha fatto molte domande, ha spiegato quello che si sta facendo in Italia e ha lanciato proposte che hanno suscitato interesse negli americani. Per esempio quella di preparare il cosiddetto G-8 della giustizia, per coordinare fra i diversi paesi la lotta contro un crimine che, come l'economia, si è globalizzato. «Per quanto riguarda l'Italia - ha detto - e' essenziale sconfiggere quel grande nemico che è rappresentato dalla lentezza dei processi, soprattutto civili». E ha citato cifre drammatiche. 5 milioni e 400 mila processi civili pendenti, con 960 giorni in media per le sentenze di primo grado e addirittura 1.576 giorni per quelle di appello; 3 milioni e 600 mila processi penali pendenti (450 giorni per il primo grado e 500 per l'appello). A questi scandalosi ritardi si aggiungono l'inaccettabile sovraffollamento delle prigioni italiane, con un costo di gestione, per di più molto più alto di quello americano, che è di soli 106 dollari per detenuto. La "rivoluzione" del sistema giudiziario italiano - o per meglio dire il suo ingresso sia pure tardivo nel XXI secolo - anche se è illusorio pensare di importare modelli stranieri, dovrebbe partire in sostanza da questa visita negli Stati Uniti. renzo cianfanelli 05/04/2009 la propostaTra i progetti quello di creare il G-8 della giustizia, per coordinare la lotta ai crimini economici, ormai globalizzati 05/04/2009

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muore volontario della protezione civile (sezione: Globalizzazione)

( da "Repubblica, La" del 05-04-2009)

Argomenti: Cina Usa

Pagina 17 - Cronaca Gorizia Muore volontario della Protezione civile GORIZIA - Un volontario della Protezione civile di Gorizia, Carmine Vitale di 56 anni, è morto ieri mattina precipitando dal tetto della sede della Protezione cittadina. L´uomo sarebbe scivolato dal tetto probabilmente a causa della forte pioggia che ha reso viscida la superficie. Un minuto di silenzio è stato chiesto durante una manifestazione a Brescia dal capo della Protezione civile Bertolaso.

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protezione civile, radolli lascia dopo 23 anni (sezione: Globalizzazione)

( da "Messaggero Veneto, Il" del 05-04-2009)

Argomenti: Cina Usa

Pagina 9 - Gorizia Protezione civile, Radolli lascia dopo 23 anni Gradisca GRADISCA. Dopo il passaggio di consegne che a fine 2008 ha interessato il ruolo di coordinatore (passato da Francesco Villan ad Adriano Valle) a chiudere ufficialmente un ciclo storico per la Protezione civile gradiscana è stato nei giorni scorsi l'addio di Renato Radolli all'incarico di responsabile comunale. Un ricambio generazionale, che di fatto ha sancito il saluto alla Protezione civile gradiscana di uno dei suoi padri visto che nel 1986, quando fu istituita la Protezione civile regionale, la competenza locale fu assegnata proprio a Radolli. «La nomina a responsabile comunale arrivò nel 1990 - ricorda Radolli, geometra dell'ufficio tecnico comunale -, quando venne istituita la squadra di Gradisca e in contemporanea assunsi anche il ruolo di coordinatore. Diciamo, lo dico con orgoglio, che ho visto nascere e crescere la Protezione civile gradiscana, passando il testimone di coordinatore nel 1997. Per me è come lasciare un figlio, ma ritengo di lasciarlo in buone mani, relativamente al ruolo sia di responsabile comunale che di coordinatore. C'è un'aria nuova nella nostra squadra di volontari e al neo-coordinatore Valle, come ai tanti volontari, auguro le maggiori soddisfazioni possibili». Un augurio che abbraccia anche la risoluzione di un problema che si trascina ormai da anni nella Protezione civile gradiscana, quello della nuova sede. «Dover operare, considerata la responsabilità che un incarico del genere comporta, in due sedi distinte e provvisorie come da qualche anno sta succedendo a Gradisca non è facile, ma la realizzazione della nuova sede unica, amministrativa e operativa, sembra ormai imminente e questo sarà un grande passo avanti per la nostra Protezione civile». (ma.ce.)

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Marsciano, il laboratorio' va Domande e risposte sulla crisi (sezione: Globalizzazione)

( da "Nazione, La (Umbria)" del 05-04-2009)

Argomenti: Cina Usa

ASSISI / TODI / BASTIA pag. 9 Marsciano, il laboratorio' va Domande e risposte sulla crisi DOPO l'Osservatorio ufficiale sull'andamento dell'economia locale, ecco un'altra iniziativa a Marsciano per riflettere sugli effetti perversi della globalizzazione «selvaggia». Quali sono gli effetti della crisi sull'economica e sulla società? Quali le risposte dall'Europa, dall'Umbria, dal territorio? Ecco le domande cui si cercherà di rispondere grazie all'incontro pubblico «Noi e la crisi», promosso dal Pd locale per martedì 7, alle 20,45 nella Sala Capitini del Comune. Interverranno Catiuscia Marini, deputato europeo dell'ex Quercia, Luigi Rossetti, dirigente della Regione Umbria, e Alfio Todini, candidato a sindaco di Marsciano. Prevista anche la partecipazione dell'attuale primo cittadino Gianfranco Chiacchieroni, di Stefano Massoli (candidato Pd alla Provincia di Perugia) e di rappresentanti di categoria e di organizzazioni sindacali. Il coordinamento del «meeting» è stato affidato alla segretaria comunale del Pd, Valentina Bonomi.

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L'anglosassone sconfitta del denaro facile (sezione: Globalizzazione)

( da "Eco di Bergamo, L'" del 05-04-2009)

Argomenti: Cina Usa

L'anglosassone sconfitta del denaro facile --> Domenica 05 Aprile 2009 PRIMA, pagina 1 e-mail print Due sono le cose che un semplice imprenditore non potrà mai fare: condurre una guerra e stampare denaro. Lo Stato è questo. Vita e morte, ricchezza e povertà. Dopo otto anni di presidenza Bush, l'America ci appare così: il numero dei suicidi nelle forze armate è superiore a quello dei caduti nei teatri di operazione, e la massa di denaro circolante è passata da 6.088 miliardi di dollari del 1998 ai 14.600 del 2008. Si noti bene che la liquidità in circolazione contraddistinta dalla sigla M3 dal 2006 non viene più resa pubblica dalle autorità monetarie Usa, è segreto di Stato. È un nervo scoperto anche per l'amministrazione Obama, che è condizionata da un'economia che ancora oggi si fonda sul debito. Le insistenze americane, al vertice del G20, per iniezioni di denaro e riduzioni di tasse partono dal presupposto che finché non si rimette in moto la leva del debito, i grandi fondi finanziari non saranno in grado di garantire i crediti alle imprese. L'America è «tossica», e per toglierle il vizio non si può sottoporla di colpa all'astinenza, il rischio di un crollo è troppo grande. Così si cerca di ricorrere alla riduzione in itinere delle dosi. L'incontro di Londra è stato un successo perché i partner mondiali dell'America hanno riconosciuto la gravità della sua condizione e le hanno dato tempo per recuperare. La Cina, il grande dealer che possiede una buona parte dei titoli del Tesoro americano, ha interesse a tener in piedi la domanda interna degli Usa perché così mantiene uno sbocco alle sue merci. Ma gli europei non hanno mai condiviso la filosofia del denaro facile. Il binomio «denaro uguale felicità» è un'invenzione anglosassone che in America ha trovato la sua vera patria. Èil retaggio puritano-calvinista che fa dei beni terreni il segno di una predilezione divina per chi li possiede. L'uomo li amministrerà e li aumenterà non tanto per sé, quanto in gloria del Creatore. L'etica calvinista è ascetica, ma con l'andar del tempo ha sempre più preso piede l'equazione ricchezza-salvezza, per cui il denaro diventa misura di tutte le cose. Solo in America, abbagliati da questa illusione, poteva nascere l'idea di creare ricchezza indebitandosi. Il feticcio era a tal punto adorato, a Wall Street, che si è perso di vista la ragione del suo esistere: il legame con la produzione, l'economia reale. Max Weber, il grande sociologo tedesco, ha chiarito bene che la moralità risulta dalla posizione dell'uomo nella vita quindi nella sua vocazione terrena, cioè dalla professione. Insomma, «offellee fà el tò mesté» è ciò che distingue l'europeo. Si capisce quindi come la cancelliera Merkel sia così restia a immettere denaro pubblico nell'economia e predichi contro l'assenza di regole nel mercato finanziario internazionale. Benjamin Franklin, il teorico della ricchezza americana, ne ha fatto una pietra miliare dello sviluppo Usa: la credibilità è il vero capitale dell'uomo d'affari. Assistiamo ad un cumulo fumante di quella che era la vera egemonia culturale degli Stati Uniti: saper offrire benessere con slancio ideale e convincimento etico. Il risultato è che quando la ripresa arriverà, non potrà a sua volta che portare inflazione e debito pubblico. Nell'ultimo anno la massa di denaro circolante è aumentata del 17% in America contro il 6% dell'Europa. Giunti al declino della dominanza anglosassone, si cerca un segno, un simbolo che marchi la fine di un'era. «Mr. Obama, I'm Mr. Berlusconi» nelle sale austere di Buckingham Palace è stato l'epitaffio. La secolare monarchia soverchiata dalle grida da Bar Sport. Quale destino più atroce? Il premier italiano cercava un posto nella storia: l'ha trovato. Alberto Krali 05/04/2009 nascosto-->

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Galimberti: (sezione: Globalizzazione)

( da "Gazzetta di Parma (abbonati)" del 05-04-2009)

Argomenti: Cina Usa

CRONACA 05-04-2009 SCUOLA L'ESPERTO E' SALITO IN CATTEDRA AL LICEO «ROMAGNOSI» Galimberti: «L'economia non è una scienza esatta» Il consiglio ai ragazzi: «Studiate le lingue e cogliete l'opportunità di viaggiare» Patrizia Celi II Tra gli economisti ha citato Che Guevara, accattivandosi la simpatia del giovane pubblico, nonostante l'aspetto austero e la fama di rigoroso esperto di economia. Fabrizio Galimberti, nell'incontrare le seconde classi del Liceo Romagnosi per raccontare il proprio mestiere, ha intrecciato esperienze personali e lavorative con il tema della crisi mondiale, quel male che attraversa economia e società contemporanea. «Porre l'economia tra le discipline scientifiche è già riconoscere le ragioni del suo attuale fallimento - ha esordito lo studioso -. Perché non è una scienza esatta, ma risente fortemente di abilità e paure dell'uomo». Dimostrando competenza e curiosità, gli studenti hanno colto la disponibilità ad esplorare l'intreccio di discipline (non solo economia, ma storia, psicologia, biologia e altro) rivolgendo al relatore numerose domande sul futuro, dell'umanità e soprattutto della propria generazione. Il tema del lavoro è stato uno dei preferiti, insieme al protezionismo e all'ecologia. «Nonostante l'ottimismo che mi contraddistingue - ha detto Galimberti - devo consigliarvi di non aspirare ad un posto fisso, ma di entrare nell'ottica della formazione permanente e non perdere di vista la globalizzazione: studiate le lingue e cogliete le opportunità di viaggiare, lavorare e studiare all'estero. Volgere la crisi in opportunità vi sarà possibile se avrete il coraggio di percorrere strade non tracciate dai vostri genitori». Come ha fatto l'America di Obama, citata dall'economista come esempio di coraggio e intelligenza: «Il governo ha avuto il coraggio di innalzare, almeno per i prossimi due anni, il limite del deficit di bilancio all'11 per cento, di mostrando di temere più la disoccupazione e il dispiegarsi della recessione che non il deficit». Infine ha citato l'emergente mercato equo e solidale come «una fondamentale macchina di ridistribuzione del reddito a bassa tecnologia, di grande valore etico, non in grado però di influenzare il sistema economico, ancora tutto governato dalle grandi aziende che utilizzano sofisticate tecnologie». L'incontro «Fare l'economi - sta» fa parte del ciclo «Che cosa farò da grande», promosso dall'Istituto sull'orientamento all'Università. Capire l'economia Galimberti durante l'incontro al Romagnosi.

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CON LA globalizzazione attuale il mercato è aperto per tutti i paesi, m... (sezione: Globalizzazione)

( da "Nazione, La (Firenze)" del 05-04-2009)

Argomenti: Cina Usa

LA PAGINA DEI LETTORI pag. 35 CON LA globalizzazione attuale il mercato è aperto per tutti i paesi, m... CON LA globalizzazione attuale il mercato è aperto per tutti i paesi, ma se all'interno di ogni Paese le regole fondamentali del lavoro non vengono rispettate, è chiaro che la concorrenza è sleale e ingiusta, e i Paesi che cercano di rispettare le regole cono incontinua perdita (l'esempio della Cina è chiarissimo). Se non si affronta questo problema, non si riuscirà mai a pacificare la situazione economica mondiale: questo molti lo pensano, ma non si passa ai fatti. Un altro aspetto molto chiaro dell'economia è la sua diretta proprorzione con l'ecologia: le scelte più ecologiche costano meno in tema di riparazione dei danni. Così, è fondamentale che i prodotti siano ottenuti col minor lavoro possibile; che persone e prodotti (non la comunicazione) si spostino il minimo indispensabile. Una delle conseguenze fondamentali di questa legge è l'assoluta convenienza economica della cura famigliare dei figli e della casa, e questo da parte di chi è naturalmente più predisposto, cioè le donne. E' chiaro che all'interno di queste leggi vi sono le eccezioni, le infinite gradualità e variabilità dell'umanità. Ma trascurare queste evidenze causa il caos dell'economia. E questo è quello che sta succedendo. Le leggi naturali sono sovrane. G. C., Parma IL VERO problema che affligge milioni di famiglie italiane è il mancato potere di acquisto: l'industria è stata aiutata, le infrastrutture avviate, le banche finanziate ma voglio ricordare che stipendi e pensioni sono rimasti gli stessi; i ricchi sono in aumento direttamente proporzionale ai poveri, come si può essere ottimisti cono 800-1000 euro al mese e un mutuo da pagare? La cassa integrazione aumenta, gli stipendi calano; ma il Presidente del Consiglio ci invita a non rinunciare a niente. Spero vivamente che gli italiani si facciano sentire, e che sia chiaro a tutti che il governo protegge e rende ancora più ricchi quelli che lo sono già. Marco, Firenze

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(sezione: Globalizzazione)

( da "Resto del Carlino, Il (Bologna)" del 05-04-2009)
Pubblicato anche in: (Nazione, La (Firenze))

Argomenti: Cina Usa

ECONOMIA & FINANZA pag. 21 «Rotta su Mosca contro la crisi» Il sottosegretario Urso: grandi opportunità dalle biotecnologie all'immobiliare AL VIA LA MISSIONE DEL MADE IN ITALY IN RUSSIA di ALESSANDRO FARRUGGIA ROMA «LA RUSSIA è un Paese che ha dato grandi soddisfazioni al made in Italy e che offre prospettive importanti. Ma è un Paese che può diventare una opportunità anche per gli investimenti in l'Italia e l'aumento del flusso turistico verso il nostro Paese». Il sottosegretario Adolfo Urso, la cui delega al commercio estero è, in tempo di crisi globale, più che mai cruciale, oggi partirà alla volta di Mosca per partecipare alla missione guidata dal ministro dello Sviluppo economico Claudio Scajola e che conterà sulla presenza del presidente Berlusconi. Con loro, in quella che sarà la più grande missione imprenditoriale italiana all'estero, ci saranno il presidente di Confindustria, Emma Marcegaglia, il presidente dell'Ice, Umberto Vattani, e quello dell'Abi, Corrado Faissola, oltre a 500 aziende e 900 imprenditori. Hanno in programma oltre 5.000 incontri business to business, e un forum italo-russo al quale parteciperanno Putin e Medvedev. Il focus della missione è in primis quello degli investimenti italiani in Russia. Ma non solo... «Esattamente. La Russia sta diventando un nostro partner non solo per la presenza di imprese italiane in Russia ma anche per la presenza di capitali russi in Italia. La Russia ha delle importanti risorse finanziarie, frutto dell'export di materie prime, che sta investendo in molti paesi. La metà va in Germania e Gran Bretagna, ma noi siamo al sesto posto. Di questi investimenti buona parte va nel settore siderurgico e petrolifero. Complessivamente si tratta di 41 aziende, per la maggior parte localizzate in Lombardia, Emilia Romagna e Veneto, con un fatturato di 4,7 miliardi di euro e quasi 8 mila occupati. E noi crediamo che la presenza russa possa crescere significativamente». In quali settori ci sono le prospettive migliori? «Nel settore delle biotecnologie, dell'informatica, delle energie rinnovabili, e in quello del turismo e dell'immobiliare, dove i russi iniziano ad avere una presenza significativa soprattutto per l'immobiliare legato al settore turistico. E poi c'è la logistica, che per ragioni anche geografiche ci vede naturalmente vocati». Un'altra vocazione italiana è il turismo. «Per i russi noi siamo molto appetibili sia per il turismo d'arte che per quello d'elite, specialmente invernale, e persino per quello religioso, basti pensare alla chiesa ortodossa di San Nicola a Bari». I numeri sono interessanti? «Nel 2008 abbiamo quasi raggiunto le 400 mila presenze, più 19% rispetto al 2007, e ci siamo attestati al quinto posto dopo Turchia, Cina, Egitto e Finlandia e davanti alla Spagna. Possiamo fare ancora meglio». Quanto inciderà la crisi sulle prospettive di crescita delle relazioni economiche tra i due paesi? «La crisi si sente, anche nel turismo, ma dobbiamo tener presente che la Russia ha un potenziale enorme. E' il più grande giacimento di materie prime del mondo e, quando arriverà, la ripresa vedrà proprio paesi come la Russia risollevarsi per primi». E quando accadrà, l'Italia vuole essere in prima fila. «Certo. Abbiamo storicamente relazioni molto buone. E il presidente Berlusconi ci aiuta non poco. Geniale l'idea di farsi fotografare al G20 tra Obama e Medvedev. L'Italia come ponte tra Usa e Russia. Non poteva esserci biglietto da visita migliore...».

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Powergres cambia assetto e diventa holding (sezione: Globalizzazione)

( da "Resto del Carlino, Il (Modena)" del 05-04-2009)

Argomenti: Cina Usa

SASSUOLO pag. 17 Powergres cambia assetto e diventa holding ECONOMIA LA CAPOGRUPPO CONTROLLERA' ANCHE LE AFFILIATE ALL'ESTERO LA SASSOLESE Powergres s.r.l. si riorganizza per affrontare , nel corso del quinto esercizio dalla nascita, il consolidamento e l'espansione delle proprie attività. A partire da aprile, la Powergres s.r.l. diventa una holding, avendo conferito tutte le sue attività commerciali, logistiche e operative in genere ad una società appena costituita , della quale detiene l'intero capitale sociale. LA DENOMINAZIONE della nuova società è Powergres S.p.A. capitalizzata con 4,3 milioni di euro. Forte della valorizzazione della sua controllata S.p.A. e alleggerita della gestione delle attività operative , la Holding Powergres s.r.l. può ora rivolgere le sue attenzioni a gestire il suo gruppo, che allo stato è composto dalle stessa Powergres S.p.A. partecipata interamente ma anche dalla Powergres Boemia e da Caracalla Italian Wellness s.r.l., anch'esse partecipate al 100%, e dalla iLUXE s.r.l. di cui detiene una quota rilevante. Le nuove sfide, spiega l'amministratore unico Donato Mancini (nella foto) riguardano soprattutto l'espansione verso i mercati asiatici e magrebini. Ma soprattutto una serie di accordi industriali e commerciali tesi a rafforzare la natura di organizzazione reticolare alla base della visione imprenditoriale della Powergres. La crisi finanziaria ma principalmente strutturale del settore offre nuove ed interessanti opportunità se interpretate dalle aziende che vedono nella globalizzazione la loro sfida. Image: 20090405/foto/7079.jpg

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(sezione: Globalizzazione)

( da "Giorno, Il (Milano)" del 05-04-2009)

Argomenti: Cina Usa

VETRINA ECONOMIA pag. 21 «Rotta su Mosca contro la crisi» Il sottosegretario Urso: grandi opportunità dalle biotecnologie all'immobiliare AL VIA LA MISSIONE DEL MADE IN ITALY IN RUSSIA di ALESSANDRO FARRUGGIA ROMA «LA RUSSIA è un Paese che ha dato grandi soddisfazioni al made in Italy e che offre prospettive importanti. Ma è un Paese che può diventare una opportunità anche per gli investimenti in l'Italia e l'aumento del flusso turistico verso il nostro Paese». Il sottosegretario Adolfo Urso, la cui delega al commercio estero è, in tempo di crisi globale, più che mai cruciale, oggi partirà alla volta di Mosca per partecipare alla missione guidata dal ministro dello Sviluppo economico Claudio Scajola e che conterà sulla presenza del presidente Berlusconi. Con loro, in quella che sarà la più grande missione imprenditoriale italiana all'estero, ci saranno il presidente di Confindustria, Emma Marcegaglia, il presidente dell'Ice, Umberto Vattani, e quello dell'Abi, Corrado Faissola, oltre a 500 aziende e 900 imprenditori. Hanno in programma oltre 5.000 incontri business to business, e un forum italo-russo al quale parteciperanno Putin e Medvedev. Il focus della missione è in primis quello degli investimenti italiani in Russia. Ma non solo... «Esattamente. La Russia sta diventando un nostro partner non solo per la presenza di imprese italiane in Russia ma anche per la presenza di capitali russi in Italia. La Russia ha delle importanti risorse finanziarie, frutto dell'export di materie prime, che sta investendo in molti paesi. La metà va in Germania e Gran Bretagna, ma noi siamo al sesto posto. Di questi investimenti buona parte va nel settore siderurgico e petrolifero. Complessivamente si tratta di 41 aziende, per la maggior parte localizzate in Lombardia, Emilia Romagna e Veneto, con un fatturato di 4,7 miliardi di euro e quasi 8 mila occupati. E noi crediamo che la presenza russa possa crescere significativamente». In quali settori ci sono le prospettive migliori? «Nel settore delle biotecnologie, dell'informatica, delle energie rinnovabili, e in quello del turismo e dell'immobiliare, dove i russi iniziano ad avere una presenza significativa soprattutto per l'immobiliare legato al settore turistico. E poi c'è la logistica, che per ragioni anche geografiche ci vede naturalmente vocati». Un'altra vocazione italiana è il turismo. «Per i russi noi siamo molto appetibili sia per il turismo d'arte che per quello d'elite, specialmente invernale, e persino per quello religioso, basti pensare alla chiesa ortodossa di San Nicola a Bari». I numeri sono interessanti? «Nel 2008 abbiamo quasi raggiunto le 400 mila presenze, più 19% rispetto al 2007, e ci siamo attestati al quinto posto dopo Turchia, Cina, Egitto e Finlandia e davanti alla Spagna. Possiamo fare ancora meglio». Quanto inciderà la crisi sulle prospettive di crescita delle relazioni economiche tra i due paesi? «La crisi si sente, anche nel turismo, ma dobbiamo tener presente che la Russia ha un potenziale enorme. E' il più grande giacimento di materie prime del mondo e, quando arriverà, la ripresa vedrà proprio paesi come la Russia risollevarsi per primi». E quando accadrà, l'Italia vuole essere in prima fila. «Certo. Abbiamo storicamente relazioni molto buone. E il presidente Berlusconi ci aiuta non poco. Geniale l'idea di farsi fotografare al G20 tra Obama e Medvedev. L'Italia come ponte tra Usa e Russia. Non poteva esserci biglietto da visita migliore...».

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L'AREA METROPOLITANA di Milano è vasta e complessa; è un territori... (sezione: Globalizzazione)

( da "Giorno, Il (Legnano)" del 05-04-2009)

Argomenti: Cina Usa

VETRINA pag. 1 L'AREA METROPOLITANA di Milano è vasta e complessa; è un territori... L'AREA METROPOLITANA di Milano è vasta e complessa; è un territorio in cui convivono realtà profondamente differenti tra loro, dove gravitano quotidianamente migliaia di pendolari e lavoratori e dove i tassi d'immigrazione sono in costante crescita. Una simile area ha bisogno di un ripensamento delle sue prerogative istituzionali, delle funzioni e delle competenze necessarie per governarla al meglio. Autonomia decisionale, razionalizzazione dei costi e gestione efficace del territorio rappresentano tre princìpi in cui si raccoglie l'essenza del buongoverno in un'epoca di globalizzazione. Queste esigenze rispondono perfettamente all'idea di Città Metropolitana che abbiamo in mente. C'è bisogno di un organismo forte, dotato di poteri reali, che sostituisca livelli intermedi di governo, eliminando la sconveniente situazione di due enti che si trovano a mediare e legiferare sullo stesso argomento. È più che mai necessario l'impegno di tutti per arrivare a un obiettivo che potrebbe rilanciare l'immagine e lo sviluppo di Milano in ambito europeo, facendone la prima e più importante Città Metropolitana italiana. *assessore provinciale Idv

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Galimberti: (sezione: Globalizzazione)

( da "Corriere del Veneto" del 05-04-2009)

Argomenti: Cina Usa

CRONACA 05-04-2009 SCUOLA L'ESPERTO E' SALITO IN CATTEDRA AL LICEO «ROMAGNOSI» Galimberti: «L'economia non è una scienza esatta» Il consiglio ai ragazzi: «Studiate le lingue e cogliete l'opportunità di viaggiare» Patrizia Celi II Tra gli economisti ha citato Che Guevara, accattivandosi la simpatia del giovane pubblico, nonostante l'aspetto austero e la fama di rigoroso esperto di economia. Fabrizio Galimberti, nell'incontrare le seconde classi del Liceo Romagnosi per raccontare il proprio mestiere, ha intrecciato esperienze personali e lavorative con il tema della crisi mondiale, quel male che attraversa economia e società contemporanea. «Porre l'economia tra le discipline scientifiche è già riconoscere le ragioni del suo attuale fallimento - ha esordito lo studioso -. Perché non è una scienza esatta, ma risente fortemente di abilità e paure dell'uomo». Dimostrando competenza e curiosità, gli studenti hanno colto la disponibilità ad esplorare l'intreccio di discipline (non solo economia, ma storia, psicologia, biologia e altro) rivolgendo al relatore numerose domande sul futuro, dell'umanità e soprattutto della propria generazione. Il tema del lavoro è stato uno dei preferiti, insieme al protezionismo e all'ecologia. «Nonostante l'ottimismo che mi contraddistingue - ha detto Galimberti - devo consigliarvi di non aspirare ad un posto fisso, ma di entrare nell'ottica della formazione permanente e non perdere di vista la globalizzazione: studiate le lingue e cogliete le opportunità di viaggiare, lavorare e studiare all'estero. Volgere la crisi in opportunità vi sarà possibile se avrete il coraggio di percorrere strade non tracciate dai vostri genitori». Come ha fatto l'America di Obama, citata dall'economista come esempio di coraggio e intelligenza: «Il governo ha avuto il coraggio di innalzare, almeno per i prossimi due anni, il limite del deficit di bilancio all'11 per cento, di mostrando di temere più la disoccupazione e il dispiegarsi della recessione che non il deficit». Infine ha citato l'emergente mercato equo e solidale come «una fondamentale macchina di ridistribuzione del reddito a bassa tecnologia, di grande valore etico, non in grado però di influenzare il sistema economico, ancora tutto governato dalle grandi aziende che utilizzano sofisticate tecnologie». L'incontro «Fare l'economi - sta» fa parte del ciclo «Che cosa farò da grande», promosso dall'Istituto sull'orientamento all'Università. Capire l'economia Galimberti durante l'incontro al Romagnosi. Salvo per uso personale è vietato qualunque tipo di riproduzione delle notizie senza autorizzazione.

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La crisi ha rimpicciolito il container (sezione: Globalizzazione)

( da "Corriere della Sera" del 05-04-2009)

Argomenti: Cina Usa

Corriere della Sera sezione: Focus Vuota data: 05/04/2009 - pag: 10 Globalizzazione Per otto anni il volume del traffico è cresciuto al ritmo medio del 10 per cento. Oggi le navi arrivano semivuote Tariffe Il cargo che soltanto dieci mesi fa arrivava ad incassare 230 mila dollari al giorno ora non riesce a superare i 2.400 La crisi ha rimpicciolito il container Calo record (meno 20 per cento) ad Amburgo il primo porto per il commercio con i Paesi asiatici DAL NOSTRO INVIATO AMBURGO Come in tutti i porti del mondo, ad Amburgo i pensionati guardano le navi. I nomi, le operazioni di carico e scarico, la provenienza, la destinazione, le merci che trasportano, il tonnellaggio, il colore dei container e le loro scritte esotiche. Diventano esperti. Oggi, sono anche termometri della crisi. «Noto con dispiacere che le navi-container sull'Elba sono cariche solo per un terzo ha calcolato Erdmute Wedgmann, 70 anni, pensionata . Per me è una novità e per Amburgo è un male». Fotografia perfetta della recessione: il commercio mondiale è crollato e il cancello principale di ingresso delle merci asiatiche in Europa soffre, lo si vede a occhio nudo. «L'anno scorso le cose sono andate bene dice Claudia Roller, la presidente di Hafen Hamburg Marketing, l'organizzazione che segue lo sviluppo del porto principale della Germania . Le importazioni verso l'Europa transitate da qui sono calate dello 0,5% ma le esportazioni sono salite dello 0,7. Certo, quest'anno registra una caduta». A differenza dei pensionati, Frau Roller non dà cifre, tende a mettere la faccia positiva davanti alla crisi. Per un porto che è uno dei grandi successi della globalizzazione dei commerci e i cui volumi di traffico negli otto anni precedenti al 2008 erano sempre cresciuti di oltre il 10%, il 2009 è però una svolta. Comunque la si guardi, una svolta che preoccupa. Il 46% dei container pieni di merci che dalle fabbriche cinesi di Shanghai e del Guandong entrano in Europa passa da qui. «Abbiamo registrato un grosso calo dei volumi dalla Cina ammette la signora Roller . La tendenza era già visibile nel marzo 2008, ma è diventata consistente a fine anno e in questi primi mesi del 2009. Più o meno la calcolerei attorno al 20%». I consumatori del Vecchio Continente comprano meno giocattoli, meno magliette, meno sedie, meno borse prodotte in Cina e nell'Asia emergente, quelle merci che negli anni scorsi sono arrivate in quantità sempre maggiori dai porti di Singapore, di Hong Kong e del Sudest asiatico. Claudia Roller mostra nervi saldi. «No, questa crisi non è la fine della globalizzazione giura . È che ci prendiamo un attimo di respiro». Dopo anni di crescita a due cifre dei volumi delle merci, in effetti il porto di Amburgo era arrivato a una situazione di stress preoccupante. «La sottocapacità era un fatto strutturale, non riuscivamo a tenere dietro alla crescita dell'attività delle compagnie marittime che operano nel porto spiega la presidente . Ora, siamo in una situazione di sovracapacità». All'improvviso, ci sono cioè dei pezzi di porto non utilizzati, manodopera in eccesso, navi che arrivano o partono mezze vuote. Il porto di Amburgo andrà avanti nel progetto di abbassare di un metro il fondale, per consentire a navi-cargo sempre più grandi di entrare nel fiume Elba, ma i piani di espansione per costruire altri terminali sono stati rallentati di tre, quattro, cinque anni. «L'Autorità portuale condurrà una revisione delle necessità di crescita dice Frau Roller . Ci muoveremo a seconda di come crescerà il commercio internazionale». Non lontano, il porto di Bremenhaven importantissimo per l'esportazione e l'importazione di automobili perché incorpora un centro di assemblaggio e rifinitura dei veicoli ha già annunciato qualche migliaio di licenziamenti. Nella Città libera e anseatica di Amburgo, gloria storica dello spirito commerciale del Nord della Germania, si accorciano i tempi di lavoro, qualche linea di navigazione commerciale taglia un po' di posti, ma licenziamenti di massa non ci sono per ora stati. Il ridimensionamento dei simboli della globalizzazione, però, è in pieno corso. Per esempio, le meganavi per il trasporto di container sembrano di colpo dinosauri senza futuro. «Per il mondo dello shipping quel gigantismo era una follia conviene Frau Roller . È una lezione che molti impareranno: troppe grandi navi in pochissimo tempo, ora ci sono linee che rinegoziano i contratti di costruzione in corso, altre che cercano di bloccare i cantieri, altre che cancellano le opzioni di acquisto». Sarà insomma un mondo di scambi ridimensionato: i pensionati sulle rive dell'Elba lo hanno capito. La Wto, l'Organizzazione mondiale del commercio, prevede che nel 2009 gli scambi mondiali crolleranno del nove per cento. È la contrazione maggiore dai tempi della Grande Depressione per quello che, dal dopoguerra a oggi, è stato il grande motore della crescita e della creazione di ricchezza, il commercio internazionale. Oltre alla caduta dei consumi e della domanda, il mondo è anche di fronte a un'onda silenziosa di protezionismo e di nazionalismo economico. A parte i ben conosciuti casi di Buy American contenuto nel pacchetto di stimolo varato dal Congresso degli Stati Uniti e di aiuti di La dirigente «Nel Vecchio Continente arrivano sempre meno prodotti dalla Cina e dall'Asia emergente»

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La dimensione umana della crisi mondiale al centro del G8 romano (sezione: Globalizzazione)

( da "Unione Sarda, L' (Nazionale)" del 05-04-2009)

Argomenti: Cina Usa

Commenti Pagina 348 La dimensione umana della crisi mondiale al centro del G8 romano --> Il G8 sociale allargato si è tenuto a Roma dal 29 al 31 marzo scorsi a livello ministeriale, sotto presidenza italiana. I Paesi partecipanti erano: del G8, Usa, Canada, Francia, Germania, Italia, Gran Bretagna, Giappone, Russia; dei Paesi emergenti, Cina, India, Brasile, Messico, Sud-Africa, Egitto. Di fatto, un G14, con l'attiva partecipazione della Commissione europea, dell'Ufficio internazionale del Lavoro, FMI (Fondo monetario internazionale) e Ocse (Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico). Il tema in discussione era il lavoro e specificatamente la sua dimensione sociale nella crisi globale. Da qui lo slogan: "Le persone prima di tutto"-"people first". L'esercizio del G8 allargato è prassi consolidata da due anni, G8 in Germania nel 2007 e G8 in Giappone nel 2008. E ciò perché di fronte agli squilibri mondiali e alla crisi globale, i Paesi industrializzati debbono fare i conti con l'aumento della povertà nel mondo e col mutare dei rapporti di forza, principalmente con i Paesi emergenti. Nei precedenti G8 allargati (Germania, Giappone), ci si era focalizzati sui cambiamenti climatici/surriscaldamento globale e povertà nel mondo. Benché si fecero progressi, in entrambi, nell'analisi obiettiva delle ricadute del non rispetto delle regole e di quelle sulla povertà (non ratifica del protocollo di Kyoto da parte degli Usa e impegni vuoti per combattere la povertà nel mondo, in primis in Africa), le critiche dei capi di Stato e di governo dei Paesi emergenti sui capi omologhi degli industrializzati furono molto severe per mancanza di concrete operatività da parte dei Paesi ricchi. Nel G8 sociale allargato di Roma, l'incremento della disoccupazione presente e prevista per il 2010 (cinquantamilioni di senza lavoro in più nel mondo) è stato motivo di seria preoccupazione perché tocca non solo i Paesi emergenti ma anche quelli industrializzati (ventimilioni di disoccupati in più nel 2010, secondo le previsioni attualizzate dell'Ocse). È perciò necessario valorizzare la componente lavoro nella crisi con un programma di "disoccupazione tutelata" (piano Obama) e/o assicurare ammortizzatori sociali per coloro che perdono il posto di lavoro, precari compresi, come praticati in Europa (Germania, Francia, Svezia). L'obiettivo è la difesa della "coesione sociale", la cui tenuta è messa a rischio dai recenti moti di rabbia del ceto medio soprattutto nei Paesi industrializzati contro manager spregiudicati (Usa), con l'aggravante di segnali di sequestri di manager in Europa (Francia) da parte delle maestranze delle stesse imprese. Si tratta di brutti segnali che, se ripetuti su larga scala, rischiano di rompere la "coesione sociale". Le misure emerse nel G8 sociale allargato di Roma dovranno essere tradotte in decisioni operative dai capi di Stato e di governo al G8 allargato (G14, G16) di La Maddalena a luglio. Oltre alla tematica lavoro, sarà trattata quella sui cambiamenti climatici/surriscaldamento globale (su esplicita richiesta del presidente Obama), con lo slogan "Climate & people first" ("Il clima e le persone prima di tutto"). Superando le incertezze della vigilia, il summit del G20 a Londra di giovedì scorso si è concluso con successo, grazie al quale i capi di Stato e di governo più potenti della Terra si sono meritati un sospiro di sollievo. Perché le incertezze provenivano, in larga misura, dalla posizione intransigente del binomio Merkel/Sarkozy (asse renano) versus il binomio Obama/Brown su: ripartizione del costo della crisi finanziaria iniziale, rafforzamento del FMI chiamato a gestire un trilione di dollari, lista nera e grigia dei 70 paradisi fiscali, riciclaggio dei titoli tossici, governance degli "hedge funds", super bonus ai manager disonesti (piano Draghi). Trattasi del primo successo storico di un G20 dal suo primo lancio dieci anni fa, reso possibile dalla flessibilità pragmatica del nuovo presidente Barack Obama e dal ruolo attivo ma discreto del premier cinese Hu Jintao (asse G2, Cina/Usa). Il premier Gordon Brown ha ottenuto una vittoria di riconoscenza perché presiederà, ancora quest'anno, un altro summit G20. Il successo di questo gruppo significa, infine, che il prossimo G8 in luglio a La Maddalena sarà l'ultimo, perché superato obiettivamente dallo stesso G20. Il premier Silvio Berlusconi, che assume la presidenza di quest'ultimo G8 allargato per trattare tematiche cruciali quali la lotta alla povertà nel mondo (Africa), la difesa e protezione del lavoro, la difesa dell'ambiente per uno sviluppo sostenibile, "le persone e il clima prima di tutto", ha in mano un mandato internazionale di un'avvincente sfida per il successo del prossimo vertice in Sardegna. ANTONIO MARONGIU (marongiuantonio@tiscali.it)

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Obama è il nuovo Gorbaciov?. (sezione: Globalizzazione)

( da "Giornale.it, Il" del 05-04-2009)

Argomenti: Cina Usa

Ammettiamolo: questo viaggio in Europa e Turchia sancisce un grande successo di immagine per Obama. La stampa lo ha esaltato e non capita mai che un presidente, all'estero, venga accolto da folle in delirio. O meglio: succedeva a Gorbaciov ai tempi della perestroika. Obama in Germania ha parlato a un'assemblea di cittadini adoranti e i sondaggi rivelano che, se si candidasse alle elezioni politiche di fine settembre, batterebbe agevolmente Angela Merkel. Come Gorbaciov ha sposato una donna dal carattere forte, carismatico e capace di rompere gli schemi. La sua straripante popolarità dimostra che gli Usa, quando usano i toni giusti, possono essere ancora amati nel mondo e dunque che l'antiamericanismo non era viscerale, né irreversibile, ma limitato agli eccessi dell'era Bush. Infatti le proteste di strada non erano rivolte contro di lui. L'analogia con Gorbaciov, però, rischia di essere anche politica, sebbene non altrettanto drammatica nell'esito finale. L'esperienza del profeta della glasnost si concluse con il crollo dell'Urss, quella del primo presidente afroamericano difficilmente terminerà con l'implosione degli Stati Uniti. Ma proprio questo primo viaggio ha svelato al mondo un'altra America, meno sicura di sé, improvvisamente umile, a tratti quasi implorante. Quella di un tempo era abituata a imporre i compromessi, quella di oggi dà l'impressione di subirli. Il G20 è stato salutato come un grande successo, ma Washington non ha ottenuto l'impegno di tutti i Paesi a varare una maxi-manovra di stimolo. Dal vertice della Nato si aspettava un impegno ampio e coordinato da parte degli alleati per l'invio duraturo di nuove truppe in Afghanistan, ha ottenuto lo spiegamento di 5mila uomini limitato alle elezioni presidenziali. Eppure nelle scorse settimane aveva esercitato pressioni fortissime per piegare le resistenze degli europei. Inutilmente: per la prima volta il Vecchio Continente può dire no, senza temere lacerazionie tanto meno ritorsioni. La Ue è diventata improvvisamente forte? No, è quella di sempre caotica, litigiosa, multicefala. Semmai è l'America a essere divenuta debole. Obama ha avuto l'onestà intellettuale di ammetterlo: «Siamo stati noi a provocare la crisi finanziaria», da cui, però, gli Stati Uniti non possono uscire da soli. Ha bisogno degli altri, come ben sappiamo. E allora Obama è costretto ad assumere un registro inconsueto per un capo della Casa Bianca: quello del mediatore, dell'amico bonario, del leader che parla poco e ascolta molto. Nei due vertici - G20 e Nato - ha dovuto ritagliarsi un ruolo di negoziatore, di pacificatore. La sua è un'America che tende la mano e riscopre il consenso. Con un dubbio: Obama sta gestendo un periodo di difficoltà transitoria in attesa di riprendere il ruolo di superpotenza o, come Gorbaciov, verrà ricordato come il gestore di un grande Paese che declina tra gli applausi del mondo? Scritto in era obama, crisi, europa, globalizzazione, gli usa e il mondo, germania, francia Commenti ( 2 ) » (Nessun voto) Loading ... Il Blog di Marcello Foa © 2009 Feed RSS Articoli Feed RSS Commenti Invia questo articolo a un amico 03Apr 09 Dal G20 pochi fatti, molto ottimismo. Basterà? La Merkel ha parlato di un compromesso storico, Obama ieri era raggiante; tutti i leader hanno salutato con enfasi i risultati del G20. Ed è normale che sia così: tentano di infondere fiducia e speranza, nel tentativo, perlomeno, di sbloccare i consumi. E le Borse hanno risposto. Tuttavia analizzando i contenuti ci si accorge che, come previsto, il G20 ha portato poche novità. L'unica è l'aumento dei fondi a disposizione del Fmi: erano previsti 500 miliardi, saranno 750. per il resto: - hanno annunciato che intendono regolamentare gli hedge funds e le agenzie di rating. Bene, ma le norme devono essere ancora stabilite e il dibattito rischia di essere lungo. - secondo Brown "non ci saranno più i bonus per i manager che fanno fallire le società". Era ora, ma più che altro è un auspicio condiviso, perchè ogni Paese, com'è ovvio, deciderà autonomamente se e come realizzarlo. - hanno dichiarato di aver posto le fondamenta per "ripulire i bilanci delle banche dagli asset tossici", ma anche questa è una dichiarazione d'intenti. In realtà, i Paesi continuano a procedere in ordine sparso e un codice comune appare ancora lontano. L'economista Giorgio Barba Navaretti ( vedi l' intervista uscita sul Giornale) rileva due punti innovativi: l'impegno a far ripartire il commercio mondiale e l'ammissione che la crescita non potrà più dipendere solo dagli Usa, ma da quello che definisce "un traino globale", in cui i Paesi come Cina, India, Brasile avranno un ruolo sempre più importante. Ma questo avrà effetto nel lungo periodo: a breve è improbabile che queste economia possano generare una domanda interna molto forte. Complessivamente il G20 è stato insoddisfacente su due punti: - il pacchetto da 1100 miliardi non serve a rilanciare l'economia mondiale - il problema più urgente, quello di una riforma strutturale del sistema finanziario mondiale è irrisolto. Intanto proprio ieri gli Stati Uniti hanno allentato il mark-to-market ovvero la norma che obbligava le banche a valutare ogni giorno il prezzo di mercato dei prodotti finanziari e siccome molti di questi non hanno acquirenti le banche erano costrette a iscrivere a bilancio perdite colossali. Ora invece potranno diluirle nel tempo, nella speranza che in futuro i prodotti tossici valgano più di zero. Insomma , cambiano i parametri anzichè affrontare le cause del male. L'impressione è che il G20 si servito soprattutto a spargere tanta cipria sulla crisi mondiale, nel tentativo di cambiare la psicologia catastrofista dei mercati, infondendo ottimismo, avvalorando l'impressione che la situazione sia sotto controllo. Il tentativo in sè è comprensibile, ma basterà per risollevare l'economia globale? Scritto in spin, era obama, banche, capitalismo, crisi, società, economia, gli usa e il mondo, germania, globalizzazione, europa, francia Commenti ( 40 ) » (4 voti, il voto medio è: 4.5 su un massimo di 5) Loading ... Il Blog di Marcello Foa © 2009 Feed RSS Articoli Feed RSS Commenti Invia questo articolo a un amico 02Apr 09 Che tristezza, la Cnn (e un certo giornalismo). Ieri pomeriggio decine di migliaia di persone hanno preso d'assalto la City, spaccando vetrine delle banche, accerchiando la Banca d'Inghilterra; ci sono stati tafferugli, feriti e un morto. Ieri pomeriggio mi sono sintonizzato sulla Cnn: da sempre in questi frangenti è la più rapida e la più completa; ma ieri sembrava stesse su un altro pianeta. Mentre la protesta esplodeva, la Cnn ci ha parlato di Obama dalla regina, del menu preparato dallo chef dei vip, dei preparativi della cena del G20, ha mostrato fino alla nausea le immagini di Obama sorridente con Medvedev e il presidente cinese Hu Jintao. E i disordini? Un collegamento di un paio di minuti, come si trattasse di un fatto marginale. Le possibilità sono due: o la Cnn ha commesso un grave errore giornalistico oppure ha volutamente minimizzato i disordini di Londra. Propoendo per la seconda ipotesi e vi spiego perchè: da quando negli Usa è esplosa la protesta contro i bonus dei manager Aig, l'establishment finanziario e politico teme che le proteste, per ora isolate, possano estendersi; dunque il messaggio che gli spin doctor trasmettono ai media è di essere cauti, di non infiammare gli animi, di minimizzare. E la Cnn si è adeguata, come se fosse una tv di regime. Da notare che nessun media europeo ha fatto altrettanto, sebbene molti governi siano assai preoccupati e abbiano inviato messaggi analoghi: tutti i mezzi d'informazione, di destra e di sinistra, hanno dato spazio alle proteste, giudicandole, giustamente, una notizia importante. Che tristezza, la Cnn e, purtroppo, non è l'unico episodio negativo che riguarda la stampa americana che negli ultimi anni ha assecondato senza critiche la guerra in Irak, ha censurato inchieste su Madoff (è successo al Wall Street Journal), e per oltre un decennio non ha analizzato, nè denunciato gli abusi e le storture della casta finanziaria di Wall Street, di cui, anzi, era diventata il megafono. E questi non sono che alcuni esempi. La stampa europea (e quella italiana) ha molti difetti, ma per anni abbiamo considerato quella americana come un modello da imitare. Ora non più. Il livellamento, è verso il basso e non è una buona notizia per il giornalismo occidentale. Scritto in manipolazione, era obama, spin, crisi, comunicazione, società, europa, gli usa e il mondo, notizie nascoste, democrazia, globalizzazione, giornalismo Commenti ( 41 ) » (2 voti, il voto medio è: 5 su un massimo di 5) Loading ... Il Blog di Marcello Foa © 2009 Feed RSS Articoli Feed RSS Commenti Invia questo articolo a un amico 31Mar 09 G20, tanto rumore per poco. E l'America non fa più paura. Dunque, ci siamo. Obama arriva oggi a Londra e domani vedrà i leader dei venti principali Paesi industrializzati; ma questo vertice, ritenuto da tutti fondamentale, si concluderà con ogni probabilità con pochi risultati concreti, che non è difficile prevedere: un impegno generico a una nuova regolamentazione degli hedge funds, misure contro i paradisi fiscali, nuovi fondi al Fmi. Le riforme strutturali resteranno nel cassetto e lo strapotere della finanza sull'economia reale non verrà rimesso in discussione: questo espone il mondo a nuovi choc. Una delle novità più importanti riguarda il rapporto tra l'America e l'Europa. Come ho scritto in un pezzo sul Giornale, l"'Europa ha deciso di non seguire l'America sulla via del rilancio economico, perlomeno non secondo le modalità statunitensi. Obama, in circa due mesi, ha approvato misure, che, inclusi i salvataggi delle banche e delle industria in difficoltà, toccheranno l'astronomica cifra di 4500 miliardi di dollari, pari quasi al 30% del Pil. E per settimane l'amministrazione Obama, con il martellante sostegno della stampa, ha tentato di convincere l'Unione europea ad uniformarsi agli Usa. Ma la cancelliera tedesca Merkel, spalleggiata da Sarkozy, ha tenuto duro e ha vinto". I consiglieri della Casa Bianca hanno annunciato che "Obama non insisterà con i leader dei venti Paesi più importanti del pianeta sulla necessità di varare la prima, grande, coordinata manovra mondiale. La bozza della risoluzione, trapelata su un giornale tedesco, esprimerà un auspicio generico, senza alcun vincolo. Come dire: ognuno faccia da sé". L'Europa ritiene più importante salvaguardare la solidità dei conti pubblici e limitare i rischi di un'iperinflazione, l'America, invece, la cui economia è basta al 75% sui consumi, deve far ripartire ad ogni costo l'economia. Il viaggio confermerà la straordinaria popolarità di Obama, ma sarà inconcludente anche su altri dossier, soprattutto sull'Afghanistan: fino a poche settimane fa Washington pretendeva dagli europei l'invio di nuove truppe al fianco dei marines, ma nella Ue questa eventualità è talmente impopolare da indurre i governi a respingere le pressioni americance. E l'America è così debole da abbozzare: al vertice della Nato la questione delle nuove truppe a Kabul passerà sotto traccia. La mia impressione è che politicamente il viaggio di Obama rischia di essere ricordato come il primo di un'America a cui il mondo non riconosce più lo status di superpotenza. Perchè dire no aall'America oggi si può, e non basta un presidente mediatico a ridare prestigio e credibiltà a un Paese a cui il mondo, all'unanimità, rinfaccia la responsabilità della crisi. Scritto in era obama, banche, capitalismo, crisi, economia, europa, gli usa e il mondo, germania, democrazia, globalizzazione, francia Commenti ( 50 ) » (5 voti, il voto medio è: 4.8 su un massimo di 5) Loading ... Il Blog di Marcello Foa © 2009 Feed RSS Articoli Feed RSS Commenti Invia questo articolo a un amico 28Mar 09 Nasce il Pdl, ma saprà darsi un'identità? Nasce il Pdl, bene. E non è difficile prevedere che sarà vincente, perchè Berlusconi è la figura di riferimento da oltre 15 anni e alla maggioranza degli italiani è assai gradira e perchè i partiti conservatori, in Italia, ma non solo, affrontano la crisi meglio di una sinistra moderata che, avendo fatto proprio il dogma liberista (ricordate il libro di Giavazzi e Alesina?), ora appare meno credibile di un centrodestra, dove nel corso degli anni non sono mancate le critiche allo stapotere della finanza e alla deriva morale della società ( vedi Tremonti, Bossi, certi esponenti di An). Tuttavia il Pdl corre lo stesso rischio del Pd, che è fallito perchè non è riuscito a darsi una nuova identità ovvero non ha saputo creare una sintesi innovativa tra i cattolici sociali e i post comunisti. Al Pd, come già osservato su questo blog, manca il senso di appartenenza. La domanda che mi pongo è la seguente: il popolo di Forza Italia e, soprattutto, il popolo di An, che è più piccolo ma più coeso, saprà riconoscersi nel Pdl? Ovvero: il nuovo partito sarà sentito come proprio dai militanti? Avrà una coerenza ideologica, programmatica, sociale? Se la risposta sarà negativa, non è difficile prevedere un aumento dei consensi a Lega e Udc, che hanno già un profilo consolidato e sono facilmente riconoscibili dagli elettori. Il successo del nuovo partito nel medio e lungo periodo si gioca sull'identità. Che dovrà essere forte, autentica, condivisa. O sbaglio? Scritto in politica, pdl, partito democratico, democrazia, Italia Commenti ( 70 ) » (4 voti, il voto medio è: 4.5 su un massimo di 5) Loading ... Il Blog di Marcello Foa © 2009 Feed RSS Articoli Feed RSS Commenti Invia questo articolo a un amico 25Mar 09 Ma il mercato distorce la realtà? Soros dice di sì. Di questi tempi abbiamo parlato molto di economia e mi spiace dover restare in tema, ma sono rimasto colpito da questa affermazione di George Soros, l'ex speculatore che affossò la lira e la sterlina negli anni Novanta e che ora è diventato un guru economico-filosofico-filantropico. Con i mercati ha guadagnato miliardi e i fondi Hedge da lui creati continuano a guadagnarne molti (pare). Eppure ieri durante un incontro con il minostro del Tesoro Usa Geithner ha pronunciato questa frase che ha scioccato l'America: "L'idea che i mercati (finanziari) siano in grado di correggersi da soli si è dimostrata falsa. I mercati, anzichè rispecchiare la realtà sottostante, la distorgono sempre". La mia prima reazione è stata di stizza: ma come, proprio lui fa queste considerazioni? Il personaggio non è certo coerente.. ma, pensandoci bene, forse non ha tutti i torti. Mi spiego: io sono da sempre un liberale e penso che l'economia di mercato abbia consentito di portare sulla via del benessere intere nazioni. Ma ho l'impressione - anzi, la certezza - che i mercati finanziari oggi non siano il risultato del normale incrocio tra domanda e offerta. E questo a causa dei derivati e dei prodotti di ingegneria finanziaria. Qualcuno sa dirmi l'utilità di questi strumenti? Nati a fin di bene ovvero per permettere agli operatori e agli industriali di cautelarsi contro rischi di cambio o sbalzi nelle quotazioni, sono diventati dei mostri che con l'effetto leva consentono profitti o perdite inimmaginabili. Ma servono all'economia reale? Consentono una miglior valutazione delle società quotate? La risposta a queste domande è no: non servono a nulla se non a una certa finanza. E l'effetto leva è così vertiginoso da distorgere molte valutazioni, accentuando spasmodicamente i movimenti al rialzo o al ribasso di borse, valute, materie prime, obbligazioni. Ricordate il petrolio? Su su fino a 150 dollari, poi già sotto i 40, il dollaro che passa da 1,25 a 1,45 in dieci giorni e poi torna a 1,25. Tutto questo è innaturale e superfluo. E allora perchè non limitarli o addirittura abolirli, progressivamente? I trader, certi banchieri, gli speculatori hanno già fatto abbastanza danni. Che la festa finisca e che il mercato torni ad essere il mercato, in un'ottica autenticamente liberale. Domanda: Che Soros abbia ragione? Scritto in capitalismo, crisi, banche, manipolazione, globalizzazione, economia, notizie nascoste Commenti ( 91 ) » (6 voti, il voto medio è: 4.33 su un massimo di 5) Loading ... Il Blog di Marcello Foa © 2009 Feed RSS Articoli Feed RSS Commenti Invia questo articolo a un amico 24Mar 09 Il piano Geithner? Un'altra beffa. I mercati finanziari hanno reagito con entusiasmo al piano del ministro del Tesoro americano Geithner e non è difficile capire perchè: non fa altro che prorogare lo strapotere della casta finanziaria di Wall Street. Come hanno evidenziato alcuni commentatori (segnalo al riguardo l'ottimo fondo di Luigi Zingales sul Sole 24Ore), la manovra messa a punto dall'Amministrazione Obama si risolve in uno straordinario regalo alle banche che hanno provocato il dissesto finanziario, in un incentivo agli hedge funds che potranno indebitarsi a spese del contribuente, e persino in un premio alle agenzie di rating che per valutare i nuovi fondi di asset tossici intascheranno un miliardo di dollari. Sul Giornale di oggi do voce anche a un'illustre economista, Alice Rivlin, ex membro del board della Federal Reserve, che sebbene con qualche perplessità difende il piano. Tuttavia resto molto scettico, per queste quattro ragioni: 1) Il piano ignora le cause strutturali del dissesto. Anche se avesse successo, non impedirebbe alle banche di ripetere gli stessi errori del passato. infatti, secondo voci accreditate, gli istituti bancari non hanno ancora rinunciato alle operazioni di ingegneria finanziaria, insomma continuano a trastullarsi con derivati, cartolarizzazioni, eccetera. 2) Il fondo dovrebbe essere alimentato con mille miliardi di dollari, ma l'ammontare dei debiti tossici è di gran lunga superiore a questa pur ingente cifra. Verosimilmente, non sarà sufficiente per risanare completamente i bilanci delle banche. 3) La Cina è sempre più diffidente nei confronti degli Stati Uniti e sempre meno disposta a indebitarsi in dollari. Ieri, d'accordo con la Russia, ha lanciato l'idea di una moneta globale al posto della valuta statunitense. L'ipotesi appartiene a un futuro lontano. Ma il solo fatto che venga presa in considerazione è indicativa delle intenzioni di Pechino. 4) L'economia americana si basa per il 75% sui consumi e le misure varate dal governo faranno esplodere prima il deficit e poi il debito pubblico, che potrebbe arrivare in appena due anni all'80% del Pil. E ci vorranno molti anni per riconvertirla all'industria. Le sue debolezze sono strutturali. L'ottimismo di molti operatori è davvero giustificato? Scritto in banche, capitalismo, crisi, era obama, economia, cina, globalizzazione, gli usa e il mondo Commenti ( 63 ) » (3 voti, il voto medio è: 5 su un massimo di 5) Loading ... Il Blog di Marcello Foa © 2009 Feed RSS Articoli Feed RSS Commenti Invia questo articolo a un amico 21Mar 09 Non chiedete a Obama di essere spontaneo Ma Obama è davvero un grande comunicatore? Ne dubito. O meglio, dipende dalle circostanze. Come spiego in un articolo pubblicato oggi sul Giornale, il presidente degli Stati Uniti è soprattutto un grande interprete, ma solo di discorsi scritti, spesso da altri. Sa leggere, sa recitare bene. Ma è terrorizzato quando deve parlare a braccio. Infatti, ha sempre appresso il teleprompter (vedi foto) ovvero il "gobbo elettronico", anche quando deve intervenire in pubblico solo per pochi secondi. Non sa improvvisare, non sa essere spontaneo. Io dico: non paragonatelo a Roosevelet, nè a Kennedy, nè a Reagan. Quella era un'altra categoria. Obama senza il suo spin doctor David Axelrod è perso. Scritto in spin, comunicazione, era obama, presidenziali usa, gli usa e il mondo, giornalismo Commenti ( 72 ) » (4 voti, il voto medio è: 4.75 su un massimo di 5) Loading ... Il Blog di Marcello Foa © 2009 Feed RSS Articoli Feed RSS Commenti Invia questo articolo a un amico 19Mar 09 Proteste alla Sapienza e degli islamici, la legge vale per tutti? Ieri altri tafferugli alla Sapienza. Gli studenti volevano improvvisare un corteo non autorizzato e la polizia lo ha impedito; da qui gli scontri. A mio giudizio la polizia ha ragione; mi chiedo però perchè lo stesso criterio non sia stato usato in occasione delle proteste degli estremisti islamici di gennaio, durante le quali, per ben 4 volte i manifestanti hanno deviato dal percorso autorizzato per andare a pregare di fronte al Duomo e al Colosseo. In quell'occasione, a Milano come a Roma, le forze dell'ordine hanno lasciato fare. E purtroppo credo che lo stesso accadrebbe se gli islamici tentassero un'altra prova di forza; perchè è relativamente semplice contrastare qualche centinaio di studenti su di giri, ma è troppo rischioso far rispettare la legge se a violarla è una minoranza musulmana ormai molto numerosa composta da centinaia di migliaia di persone, che potrebbero provocare sommosse di piazza. E se osservo quel che accade all'estero non trovi motivi di conforto: a Parigi la polizia non ha più il controllo di alcuni quartieri di periferia e gli agenti hanno paura di uscire dai commissariati, mentre in America Sean Penn ha fatto tagliare i passaggi che lo riguardano in un film che denuncia le difficoltà di integrazione di certe minoranze, tra cui quella islamica, mostrando scene forti, come quella di una ragazza iraniana uccisa in nome dell' «onore» da un familiare che ne rimproverava la condotta di vita non conforme alle tradizioni e ai dettami della religione. Le proteste dell'associazione degli iraniani è stata così veemente da indurre l'attore, famoso per il suo impegno civile, a una clamorosa retromarcia. E la situazione rischia di peggiorare ulteriormente. Che fare? Bisogna arrivare al punto di limitare drasticamente l'immigrazione musulmana privilegiando quella di minoranze, come i filippini, che si integrano facilmente? Scritto in notizie nascoste, società, Italia, gli usa e il mondo, francia, immigrazione, islam Commenti ( 181 ) » (6 voti, il voto medio è: 5 su un massimo di 5) Loading ... Il Blog di Marcello Foa © 2009 Feed RSS Articoli Feed RSS Commenti Invia questo articolo a un amico 17Mar 09 Il rally delle Borse è un'illusione, l'America nasconde i guai Negli ultimi sette giorni le Borse sono partite al rialzo e c'è già chi sostiene che il peggio è passato. Non riesco ad essere così ottimista; anzi, ho l'impressione che in realtà, proprio in questi giorni ,stiamo vivendo un passaggio delicatissimo della crisi. Il rally è stato innescato da Citigroup che ha annunciato profitti per i primi due mesi e gli operatori hanno iniziato a credere che il settore bancario sia sulla via del risanamento. Ma è davvero così? Che fine hanno fatto i debiti colossali accumulati dagli istituti? Si sono volatilizzati con un colpo di bacchetta magica? Ovvio che no. E infatti qualcuno ha rilevato che Citigroup ha annunciato gli utili ma si è rifiutata di rilevare l'incidenza dei debiti. Ma l'annuncio di una settimana fa è servito per innescare un'operazione colossale per propagare fiducia. Il movimento di Borsa è stato ampliato da una raffica di annunci rassicuranti da altre banche, e, soprattutto, da uno spin iperottimistico da parte di Obama, del ministro del Tesoro Geithner del presidente della Fed Bernanke, secondo cui "il peggio è passato". Che i governi tendano a sollevare gli spiriti è normale, ma questa euforia è sospetta. E infatti serve a nascondere un problema ben più grande. Altro che ripresa, in queste ore l'America è in bilico come mai prima d'ora. La vera notizia non è Citigroup, ma la dichiarazione del primo ministro cinese che pubblicamente ha espresso dubbi sulla solidità dei Buoni del Tesoro americani. E Obama nel week-end ha moltiplicato gli interventi per rassicurare il mondo "che gli Usa sono la nazione più sicura al mondo per gli investimenti". Ieri sono usciti i dati, ripresi dall'economista Roubini, sugli acquisti di Treasury ed è emersa un'altra verità scomoda. In gennaio gli stranieri hanno venduto Buoni del Tesoro a lunga scadenza per 18 miliardi (mentre in dicembre ne avevano acquistati per 22 miliairdi), preferendo le scadenze brevi. In genere hanno ridotto gli acquisti di obbligazioni americane, sia pubbliche che private, con, complessivamente, un saldo negativo per 148 miliardi di dollari. La Cina è inquieta e il mercato manda segnali negativi: il mondo inizia a perdere fiducia in un'America il cui deficit sta esplodendo? E' l'incubo che agita le notti di Obama. Altro che euforia, il suo è spin da disperazione. E il mondo trattiene il fiato. AGGIORNAMENTO: Sono a Parigi, dove ho intervistato Jacques Attali, uno dei pochi ad aver previsto per tempo la crisi. E' convinto che la crisi potrà essere superata definitivamente solo se verranno cambiate le regole che hanno permesso la diffusione dell'anarchia finanziaria, altrimenti la ripresa sarà effimera. Il problema è che Washington e Londra vogliono continuare come prima. Attali è persuaso che l'Europa sia meglio attrezzata e potrebbe addirittura emergere come la nuova superpotenza. Potere leggere l'intervista qui Scritto in spin, banche, capitalismo, crisi, era obama, società, cina, notizie nascoste, globalizzazione, economia, gli usa e il mondo Commenti ( 45 ) » (4 voti, il voto medio è: 5 su un massimo di 5) Loading ... Il Blog di Marcello Foa © 2009 Feed RSS Articoli Feed RSS Commenti Invia questo articolo a un amico Post precedenti Chi sono Sono inviato speciale di politica internazionale. Sposato, ho tre figli. Risiedo a Milano e giro il mondo. 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Franco Parpaiola: Salve. poi un altra cosa prima che mi dimentichi, quell'amatore come dici tu non ha chiesto... Ultime news Così Epifani ha fatto il funerale alla CgilSei in carcere? 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muore volontario della protezione civile (sezione: Globalizzazione)

( da "Messaggero Veneto, Il" del 05-04-2009)

Argomenti: Cina Usa

L'incidente sul lavoro è accaduto nella tarda mattinata di ieri nella sede della Protezione civile, nella zona industriale Muore volontario della Protezione civile Gorizia, lavorava sul tetto di un capannone ed è precipitato da sette metri Il 56enne goriziano Carmine Vitale, volontario della Protezione civile, ha perso la vita precipitando, ieri mattina, dal tetto dell'edificio di Sant'Andrea che fa parte di un complesso dove ha sede, nella parte frontale, proprio la Protezione civile comunale. Secondo le prime ricostruzioni dell'accaduto, Vitale stava effettuando un intervento di manutenzione quando si è incamminato sul tetto e una parte della copertura ha ceduto e il 56enne è precipitato al suolo da un'altezza superiore ai 7 metri battendo la testa sull'asfalto e morendo sul colpo. Lascia la moglie e due figli. Una tragedia le cui cause sono al momento ancora tutte da chiarire: di certo c'è che Carmine Vitale era uno dei volontari più esperti della Protezione civile goriziana della quale faceva parte da anni. Ieri mattina, intorno alle 10, assieme ad altri volontari e in particolare al collega Luciano Barconato, stava effettuando lavori di ritinteggiatura della facciata della struttura di Sant'Andrea, un intervento di routine che aveva riguardato anche la rimozione dell'insegna della Protezione civile. Un lavoro, insomma, che apparentemente non avrebbe dovuto riservare insidie particolari, tenendo presente fra l'altro che, come detto, Carmine era uno dei volontari con maggior esperienza. Erano le 10.30 circa quando si è verificato il dramma: la porzione della copertura sulla quale si era incamminato il 56enne goriziano è improvvisamente "franata" e il cedimento ha causato la caduta nel vuoto di Vitale, che è precipitato sulla superficie d'asfalto del magazzino che fa parte del complesso infrastrutturale dell'ex Soteco (e che attualmente è inutilizzato) battendo la testa dopo un volo di non meno di sette metri. Un impatto terribile, che non gli ha lasciato scampo. A dare l'allarme e a chiedere subito l'intervento dei soccorsi è stato il collega Barconato, il quale aveva visto camminare sul tetto Vitale e poi, distolto lo sguardo, dopo qualche secondo non l'aveva visto più. Sul posto è sopraggiunto immediatamente il personale sanitario del 118, ma non è stato possibile far nulla per salvare Vitale: il 56enne goriziano era ormai deceduto. La morte è sopraggiunta pressoché istantaneamente a causa del devastante impatto al suolo fra la testa e l'asfalto. Sul luogo dell'incidente sono intervenuti contestualmente gli agenti della polizia, la squadra Mobile e la Scientifica ed è cominciata quindi la delicata fase dei rilievi e degli accertamenti per la ricostruzione della dinamica dell'incidente. Assieme alla polizia è giunto anche il magistrato di turno, il sostituto procuratore Annunziata Puglia e anche il sindaco, Ettore Romoli, accompagnato dall'assessore comunale alla Protezione civile, Francesco Del Sordi. Oltre alla polizia e ai sanitari del 118 sono arrivati anche i vigili del fuoco del comando provinciale goriziano di via Paolo Diacono, che hanno lavorato fino al primo pomeriggio per rimettere in sicurezza l'area e, in particolare, le parti della copertura che risultavano ancora pericolanti in seguito al crollo. Piero Tallandini

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mondo cambiato dalla globalizzazione (sezione: Globalizzazione)

( da "Messaggero Veneto, Il" del 05-04-2009)

Argomenti: Cina Usa

Pagina 3 - Pordenone «Mondo cambiato dalla globalizzazione» Audretsch a Maniago Sarà un mondo profondamente cambiato quello che rinascerà dalle ceneri dell'attuale crisi globale. E' il pensiero di David Audretsch, l'economista americano, che ieri è intervenuto al "Festival delle Città d'impresa" a Maniago. «Quando finirà la crisi - sono state le sue parole - il mondo non sarà più lo stesso, anche se di fatto è già cambiato. La causa è la globalizzazione». Audretsch ha presentato a Maniago, in anteprima nazionale, il suo ultimo libro dal titolo "La società imprenditoriale", edito da Marsilio, e che ha nella prefazione il pensiero di un imprenditore autorevole, Riccardo Illy, presente alla conferenza stampa di presentazione del volume. Secondo Audretsch tutto deve cambiare, "a partire dall'educazione". «Se un tempo si puntava all'acquisizione di conoscenze fini a se stesse - ha dichiarato -, oggi è impensabile un'educazione che non ci prepari a essere competitivi. E qui forse sta il problema dell'Europa, dove c'è una grande conoscenza e capacità creativa che però non vengono trasferite al mondo del lavoro e della produzione. Solamente quando si applicheranno le conoscenze al mercato si riuscirà a creare una società imprenditoriale». Per oggi, giornata di chiusura della seconda edizione del Festival delle città d'impresa, riflettori puntati sull'atteso opite, Richard Florida. Considerato uno dei maggiori intellettuali del mondo, Florida è autore del best seller internazionale "The Rise of the Creative Class" (L'ascesa della classe creativa). A introdurre la conferenza di Florida sul tema "Attrarre talenti dal mondo", saranno sul palco il presidente di Confindustria Veneto Andrea Tomat e il presidente di Agemont Alberto Felice De Toni. Sarà proprio Tomat a commentare le ultime rilevazioni della Fondazione Nordest: dati che riscontrano un leggero aumento sia della fiducia degli imprenditori sia delle previsioni. Tra questi, la diminuzione degli ordini è attesa dal 42,9 per cento degli interpellati contro il 56,6 per cento del novembre 2008; allo stesso modo, la produzione è oggi attesa in riduzione da quattro imprese su dieci rispetto al dato di fine 2008 che rilevava una percentuale pari a una su due. Torna a crescere anche il numero di chi prevede un aumento dell'utilizzo degli impianti (da 7,2 di novembre all'11,2 per cento); mentre flette la quota di chi attende una diminuzione: dal 50,1 al 40,6. L'appuntamento con Florida è alle 17.30 al teatro Verdi, dopo l'incontro sul tema "Imprese culturali tra qualità e sostenibilità" previsto alle 16. La mattina, a seguito del forfait di Oliviero Toscani, al posto del convegno sarà proiettato l'intervento che Jeremy Rifkin ha tenuto a Rovereto. Laura Venerus

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la magistratura avvia le indagini una perizia prevista per domani (sezione: Globalizzazione)

( da "Messaggero Veneto, Il" del 05-04-2009)

Argomenti: Cina Usa

Sul corpo del volontario della Protezione civile sarà effettuata l'autopsia. Non è esclusa l'ipotesi di un malore La magistratura avvia le indagini una perizia prevista per domani È stata posta sotto sequestro giudiziario l'area del complesso edilizio della Protezione civile comunale di Sant'Andrea, in via San Michele, nella quale ha perso la vita ieri, precipitando dal tetto, il 56enne Carmine Vitale. Il sequestro si è reso necessario per consentire lo svolgimento di tutti gli accertamenti che la magistratura disporrà per ricostruire la dinamica e le cause dell'accaduto. Le indagini sono coordinate dal sostituto procuratore Annunziata Puglia. La dottoressa Puglia disporrà probabilmente già domani una perizia sul luogo dell'incidente e contestualmente l'effettuazione dell'esame autoptico sulla salma di Vitale. Il magistrato ha acquisito già una prima serie di testimonianze da parte dei volontari della Protezione civile ieri mattina e ha sentito gli agenti della polizia scientifica e i vigili del fuoco, che hanno eseguito i rilievi e che hanno scattato le foto dettagliate della zona in cui si è verificata la tragedia. Inoltre il sostituto procuratore ha avuto un colloquio con l'assessore comunale alla Protezione civile, Francesco Del Sordi, e il sindaco, Ettore Romoli. Soltanto gli esiti dell'indagine coordinata dalla magistratura potranno, insomma, fornire ragguagli davvero indicativi e chiarire in via definitiva che cosa sia successo ieri mattina: una morte che in questo momento resta inspiegabile e non viene esclusa neppure l'ipotesi di un malore, magari un banale giramento di testa che ha fatto finire Carmine su un pannello non calpestabile che ha ceduto. La certezza di partenza è che ieri mattina, assieme ad altri quattro volontari, Carmine Vitale era impegnato in un normalissimo lavoro di manutenzione approfittando del fatto che non erano previste esercitazioni: si trattava di ripitturare la facciata dell'edificio e i volontari avevano già provveduto a togliere l'insegna frontale con la scritta "Protezione civile" per eseguire l'intervento. I quattro avevano finito il lavoro e hanno cominciato a scendere con il cestello mobile dalla sommità dell'edificio. Carmine però, a un tratto, senza dire nulla, si è incamminato sul tetto, non si sa bene perché. Forse voleva vedere meglio, più da vicino, qualcosa che aveva attirato la sua attenzione: fatto sta che dev'essere finito senza accorgersene su un punto della copertura (che corrisponde a una parte della struttura, un magazzino attualmente in disuso nell'ex complesso Soteco) non calpestabile, lontano dalle travi portanti. Dopo qualche secondo gli altri volontari si sono accorti che era sparito: hanno cominciato a chiamarlo finché uno dei volontari ha visto il buco sulla superficie del tetto di materiali plastici, che evidentemente aveva ceduto sotto il peso del 56enne goriziano. «Vitale era espertissimo - ha ribadito Del Sordi -, uno che sapeva valutare i rischi. È l'ultimo al quale pensavo potesse succedere una cosa del genere». Piero Tallandini

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precipita da un tetto e muore sul colpo (sezione: Globalizzazione)

( da "Messaggero Veneto, Il" del 05-04-2009)

Argomenti: Cina Usa

L'incidente è accaduto nella tarda mattinata di ieri nella sede della Protezione civile, nella zona industriale di Sant'Andrea Precipita da un tetto e muore sul colpo La vittima è il goriziano Carmine Vitale, 56 anni: lavorava su un capannone 10.30 L'ora della caduta: l'uomo ha battuto violentemente il capo Il 56enne goriziano Carmine Vitale, volontario della Protezione civile, ha perso la vita precipitando, ieri mattina, dal tetto dell'edificio di Sant'Andrea che fa parte di un complesso dove ha sede, nella parte frontale, proprio la Protezione civile comunale. Secondo le prime ricostruzioni dell'accaduto, Vitale stava effettuando un intervento di manutenzione quando si è incamminato sul tetto e una parte della copertura ha ceduto e il 56enne è precipitato al suolo da un'altezza superiore agli otto metri battendo la testa sull'asfalto e morendo sul colpo. Lascia la moglie e due figli. Una tragedia le cui cause sono al momento ancora tutte da chiarire: di certo c'è che Carmine Vitale era uno dei volontari più esperti della Protezione civile goriziana della quale faceva parte da anni. Ieri mattina, intorno alle 10, assieme ad altri volontari e in particolare al collega Luciano Barconato, stava effettuando lavori di ritinteggiatura della facciata della struttura di Sant'Andrea, un intervento di routine che aveva riguardato anche la rimozione dell'insegna della Protezione civile. Un lavoro, insomma, che apparentemente non avrebbe dovuto riservare insidie particolari, tenendo presente fra l'altro che, come detto, Carmine era uno dei volontari con maggior esperienza. Erano le 10.30 circa quando si è verificato il dramma: la porzione della copertura sulla quale si era incamminato il 56enne goriziano è improvvisamente "franata" e il cedimento ha causato la caduta nel vuoto di Vitale, che è precipitato sulla superficie d'asfalto del magazzino che fa parte del complesso infrastrutturale dell'ex Soteco (e che attualmente è inutilizzato) battendo la testa dopo un volo di non meno di otto metri. Un impatto terribile, che non gli ha lasciato scampo. A dare l'allarme e a chiedere subito l'intervento dei soccorsi è stato il collega Barconato, il quale aveva visto camminare sul tetto Vitale e poi, distolto lo sguardo, dopo qualche secondo non l'aveva visto più. Sul posto è sopraggiunto immediatamente il personale sanitario del 118, ma non è stato possibile far nulla per salvare Vitale: il 56enne goriziano era ormai deceduto. La morte è sopraggiunta pressoché istantaneamente a causa del devastante impatto al suolo fra la testa e l'asfalto. Sul luogo dell'incidente sono intervenuti contestualmente gli agenti della polizia, la squadra Mobile e la Scientifica ed è cominciata quindi la delicata fase dei rilievi e degli accertamenti per la ricostruzione della dinamica dell'incidente. Assieme alla polizia è giunto anche il magistrato di turno, il sostituto procuratore Annunziata Puglia e anche il sindaco, Ettore Romoli, accompagnato dall'assessore comunale alla Protezione civile, Francesco Del Sordi. Oltre alla polizia e ai sanitari del 118 sono arrivati anche i vigili del fuoco del comando provinciale goriziano di via Paolo Diacono, che hanno lavorato fino al primo pomeriggio per rimettere in sicurezza l'area e, in particolare, le parti della copertura che risultavano ancora pericolanti in seguito al crollo. Piero Tallandini

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Obama a Praga spinge per il disarmo nucleare (sezione: Globalizzazione)

( da "Rai News 24" del 05-04-2009)

Argomenti: Cina Usa

Roma | 5 aprile 2009 Obama a Praga spinge per il disarmo nucleare Barack Obama parla ai praghesi Il presidente Usa ha in programma un discorso a Praga contro la proliferazione nucleare. Il presidente americano Barack Obama vuole ridurre l'arsenale nucleare Usa e proporra' oggi a Praga una serie di iniziative, ha reso noto la Casa Bianca. "Il presidente Obama e' impegnato a ridurre il ruolo delle armi nucleari nella strategia Usa per la sicurezza nazionale - ha affermato un funzionario della Casa Bianca - e a ridurre le dimensioni dell'arsenale nucleare degli Stati Uniti". "Il presidente Obama ha riaffermato che finche' vi saranno armi nucleari - ha aggiunto il funzionario Usa - l'America manterra' una capacita' nucleare sicura e affidabile come deterrenza verso gli avversari e per rassicurare i nostri alleati". Il presidente Barack Obama lancera' nel suo discorso a Praga l'iniziativa di un nuovo trattato internazionale per mettere fine, in modo verificabile, alla produzione di materiale fissile per le armi nucleari. Il presidente degli Stati Uniti, Barack Obama, auspica la ratifica da parte del Senato americano del trattato di interdizione totale dei test nucleari (CTBT-Comprehensive Test Ban Treaty). La ratifica del trattato da parte degli Usa era una delle promesse elettorali di Barack Obama. Redatto nel 1996, il trattato attende ancora la firma di nove stati chiave: Cina, Corea del Nord, Egitto, India, Indonesia, Iran, Israele, Pakistan oltre agli Usa. Il presidente degli Stati Uniti Barack Obama vuole indire un vertice mondiale sulla sicurezza nucleare e auspica la firma di un trattato che metta fine alla produzione di materiale fissile nucleare.

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La Corea del Nord lancia il missile (sezione: Globalizzazione)

( da "Repubblica.it" del 05-04-2009)

Argomenti: Cina Usa

ROMA - La Corea del Nord sfida la comunità internazionale e manda in orbita il suo missile-satellite. Il lancio è avvenuto 15 secondi dopo le 11.30 locali (le 4.30 in Italia). Il primo modulo del vettore è finito nel mar del Giappone a 270 chilometri dalla prefettura di Akita, mentre il secondo è caduto nel Pacifico, a 1.200 chilometri di distanza dalla costa nipponica, invece degli oltre 2.000 stimati da Pyongyang. Il razzo ha superato il Giappone sette minuti dopo l'accensione ed è finito nell'oceano, sulla base delle ricostruzioni, in appena 13 minuti. Il sistema d'allerta giapponese questa volta ha funzionato, ma ad appena una manciata di minuti dall'arrivo del vettore. Obama: "Una provocazione". Il presidente degli Stati Uniti ha parlato di "una provocazione e una chiara violazione delle norme dell'Onu", con la quale Pyongyang "si è ulteriormente isolata dalla comunità delle nazioni". Il Taepodong-2 sarebbe in grado di trasportare testati nucleari e può in teoria colpire l'Alaska o addirittura la California, in una versione aggiornata che sarebbe in stadio avanzato di perfezionamento. Secondo Obama il lancio conferma l' urgenza di un programma contro la proliferazione nucleare". Anche per questo Obama chiederà la ratifica da parte del Senato americano del trattato sul bando dei test nucleari. Il bando entrerà in vigore solo se sarà ratificato anche da Stati Uniti, Cina, India, Pakistan, Israele, Iran. Egitto, Indonesia e Corea del Nord. Convocato il consiglio di sicurezza dell Onu. Anche Giappone e Corea del Sud hanno condannano duramente l'azione del regime comunista e, d'intesa con gli Usa, hanno chiesto e ottenuto la convocazione d'urgenza del Consiglio di sicurezza (le ore 15 di oggi, le 21 in Italia), "per consultazioni" . OAS_RICH('Middle'); La condanna della Farnesina. Per il governo italiano l'azione di Pyongyang "complica ulteriormente la soluzione della questione nucleare nordcoreana ed ostacola il raggiungimento di un clima di fiducia e distensione che possa favorire la stabilità nella regione". Mosca invita alla calma. Il segretario generale dell'Onu, Ban Ki-Moon, si è rammaricato che la Corea del Nord abbia deciso di procedere al lancio del razzo, auspicando tuttavia la ripresa del dialogo. E mentre anche l'Ue condanna "fermamente" il lancio, Mosca e Pechino invitano tutte le parti alla "calma" e alla prudenza, in modo che non si inneschi un'escalation di tensione nella penisola coreana. (5 aprile 2009

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Nordcorea/ Allarme per lancio missile, stasera Consiglio (sezione: Globalizzazione)

( da "Virgilio Notizie" del 05-04-2009)

Argomenti: Cina Usa

Roma, 5 apr. (Apcom) - Condanne internazionali e preoccupazione per il lancio di un missile a lunga gittata da parte della Corea del Nord: da Barack Obama al segretario generale del Palazzo di Vetro l'Onu Ban Ki-moon, passando per l'Unione europea. Alle ore 4.30 italiane Pyongyang ha sfidato le Nazioni unite con un test che guarda lontano, alla dotazione del temibile Taepodong-2, missile balistico con capacità di oltre 6.000 chilometri. La Corea del Nord nega indirettamente, facendo sapere di avere mandato in orbita un satellite, quindi sostenendo di non avere sparato un missile, ma un razzo vettore. Spiegazione che non convince, però, la comunità internazionale e che sarà sotto la lente già stasera del Consiglio di Sicurezza dell'0nu, convocato d'urgenza. La versione ufficiale nordcoreana è già stata messa in dubbio nei giorni scorsi da immagini satellitari che hanno rilevato il posizionamento su una rampa di lancio di Taepodong-2. Le autorità del Paese asiatico hanno notificato l'intenzione di lanciare in orbita un satellite per le telecomunicazioni nei primi giorni di aprile. E stamattina, quando in Italia non era ancora spuntata l'alba, sono cominciati i preparativi, descritti passo a passo dalla vicina Corea del Sud, in allarme da tempo sulla vicenda. Alle 4.30 italiane, il lancio, seguito da una pioggia di commenti durissimi e di messe in guardia: il Taepodong-2 è infatti in grado di trasportare testati nucleari e può in teoria colpire l'Alaska o addirittura la California, in una versione aggiornata che sarebbe in stadio avanzato di perfezionamento. La prima reazione è arrivata, non a caso, dal portavoce del Dipartimento di Stato Usa, Fred Lash, che ha confermato il lancio di un razzo, definendolo "un atto di provocazione". Il Giappone - che di recente ha ipotizzato l'abbattimento del missile in caso di sorvolo nel suo spazio aereo - ha immediatamente chiesto la convocazione del Consiglio di Sicurezza, ipotizzando la violazione della risoluzione 1718 che vieta alla Corea del Nord qualsiasi test nucleare o balistico. Poi, da Praga, la ferma condanna del presidente americano Barack Obama, che ha parlato di una "provocazione" e ha mostrato pochi dubbi sul fatto che si sia trattato di un test missilistico di prova del Taepodong-2. Netto anche il giudizio negativo dell'Ue. "Questa operazione aggiunge un ulteriore elemento di fragilità alla stabilità regionale, in un momento in cui la questione nucleare nella penisola coreana resta irrisolta e richiede un maggiore, reciproco consenso", dichiara in un comunicato la presidenza ceca dell'Ue. Decisamente più cauti i toni di Russia e Cina, che invitano alla "moderazione" e non puntano direttamente il dito contro una violazione della risoluzione On. Posizioni che peseranno sulla riunione di stasera del Consiglio di Sicurezza al Palazzo di Vetro, convocato per le ore 21, come confermato dal portavoce della presidenza messicana del Consiglio.

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Disarmo/ Obama auspica ratifica Senato trattato anti-test (sezione: Globalizzazione)

( da "Virgilio Notizie" del 05-04-2009)

Argomenti: Cina Usa

Praga, 5 apr. (Apcom) - Il presidente degli Stati uniti, Barack Obama, auspica la ratifica da parte del Senato americano del trattato di interdizione totale dei test nucleari (CTBT-Comprehensive Test Ban Treaty). E' l'anticipazione fornita dalla Casa Bianca del discorso sulla proliferazione nucleare che verrà pronunciato oggi da Praga dal presidente americano. La ratifica del trattato da parte degli Usa era una deller promesse elettorali di Barack Obama. Redatto nel l1996, il trattato attende ancora la firma di nove stati chiave: Cina, COrea del Nord, Egitto, India, Indonesia, Iran, Israele, Pakistan oltre agli Usa. Il presidente degli Stati Uniti Barack Obama vuole indire un vertice mondiale sulla sicurezza nucleare e auspica la firma di un trattato che metta fine alla produzione di materiale fissile nucleare.

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lancio della Nordcorea (sezione: Globalizzazione)

( da "Corriere.it" del 05-04-2009)

Argomenti: Cina Usa

Convocato d'urgenza il consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite La Corea lancia il missile, l'Onu si mobilita Il razzo è finito nel Pacifico, al largo del Giappone. Gli Usa: «Ci saranno conseguenze». Critica la Farnesina MILANO - La Corea del Nord ha lanciato il controverso missile a lunga gittata che da giorni teneva sul chi vive le autorità del Giappone, il Paese che più direttamente si sente minacciato dalla potenza militare del regime di Pyongyang. Proprio dal Giappone sono arrivate le prime informazioni sul test effettuato. VOLO NEL PACIFICO - Il missile-satellite nordcoreano è finito nell'oceano Pacifico dopo 13 minuti di volo, in base a calcoli ancora approssimativi e secondo quanto riferisce il portavoce del governo nipponico, Takeo Kawamura. Il lancio è avvenuto intorno ore 11.30 ora locale, le 4,30 in Italia. Il primo modulo del vettore sarebbe finito nel mar del Giappone (il tratto di mare fra la penisola coreana e l'arcipelago nipponico), come previsto, mentre il secondo sarebbe caduto nel Pacifico, ma soltanto a 1.200 chilometri di distanza dalla costa nipponica, invece degli oltre 2.000 stimati da Pyongyang. Il razzo avrebbe superato il Giappone 7 minuti dopo l'accensione e sarebbe finito nell'oceano dopo 13 minuti. «È un episodio disdicevole», commenta Kawamura, per il quale, a prescindere dall'effettivo lancio di un satellite o di un missile, la Corea del Nord «ha comunque violato le risoluzioni dell'Onu. Faremo di tutto per riportare la questione in seno al Consiglio di sicurezza». Le forze armate giapponesi, in ogni caso, pur essendo state messa in allerta, non hanno effettuato tentativi per intercettare il razzo. GLI USA: «AVRA' CONSEGUENZE» - Le reazioni, a livello internazionale, sono state immediate. Non c'è infatti solo il Giappone a criticare la decisione della Corea del Nord di procedere con l'esperimento nonostante la comunità internazionale avesse formalmente chiesto di soprassedere. Un portavoce del Dipartimento di Stato Usa, Fred Lash ha affermato che gli Stati Uniti lo considerano «un atto di provocazione», che spingerà gli Stati Uniti a compiere i «passi appropriati» affinché Pyongyang «sappia che non può minacciare la sicurezza altrui impunemente». Lo stesso presidente americano Barack Obama, da Praga dove partecipa al vertice Ue-Usa, ha detto che il lancio è «una chiara violazione delle norme dell'Onu» e che Pyongyang «si è ulteriormente isolata dalla comunità delle nazioni». «Oggi, il lancio di un missile Taepodong-2 è stata una chiara violazione della risoluzione 1718 del Consiglio di sicurezza delle Nazioni unite - ha precisato un comunicato diffuso dalla delegazione statunitense a Praga - , che vieta espressamente alla Corea del Nord di condurre attività legate al lancio di missili balistici di qualsiasi tipo». CONDANNA DELLA FARNESINA - Anche il ministero degli Esteri italiano condanna il lancio. L'azione di Pyongyang - si legge in una nota del ministero degli Esteri - complica ulteriormente la soluzione della questione nucleare nordcoreana ed ostacola il raggiungimento di un clima di fiducia e distensione che possa favorire la stabilità nella regione. L'Italia, anche in qualità di presidente del G8 e alla luce del suo impegno a favore della non proliferazione e del disarmo, chiede alla Corea del Nord di rispettare le pertinenti risoluzioni del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite e di sospendere tutte le attività collegate al suo programma missilistico, nonchè di rinunciare alle armi ed ai programmi nucleari. LA CINA: «SERVE MODERAZIONE» - La Cina, ha invece fatto sapere la portavoce del ministero degli esteri di Pechino Jiang Yu, ha «preso atto» della «attività di lancio» intrapresa oggi dalla Corea del Nord e «spera che tutte le parti interessate rimangano calme ed esercitino la moderazione, gestiscano la situazione in modo appropriato e lavorino insieme per salvaguardare la pace e la stabilità nella regione». La Cina è alleata della Corea del Nord e non ha finora chiarito quale posizione intenda prendere nel Consiglio di sicurezza dell'Onu, quando si discuterà di eventuali nuovi sanzioni contro Pyongyang. «La Repubblica Democratica Popolare di Corea (il nome ufficiale della Corea del Nord) aveva annunciato in precedenza il lancio di un satellite sperimentale per le comunicazioni. Abbiamo preso nota del lancio di questa mattina e anche delle risposte delle parti interessate», ha aggiunto Jiang. Pechino ha promosso e ospitato i colloqui a sei con le due Coree, gli Usa, il Giappone e la Russia iniziati nel 2003. I colloqui, che hanno prodotto un accordo di massima sul disarmo nucleare di Pyongyang, sono bloccati dall' anno scorso. IL CONSIGLIO DI SICUREZZA - Questa mattina Barack Obama pronuncerà un atteso discorso sulla proliferazione nucleare. Il Consiglio di sicurezza dell'Onu, sollecitato da Tokyo, è già stato convocato per una riunione d'emergenza dei suoi 15 membri. La richiesta è stata avanzata in primo luogo dal Giappone e poi rilanciata dal presidente americano Obama. L'incontro avrà luogo attorno alle 15, ora di New York (le 21 in Italia). stampa |

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10:14 OBAMA: SMANTELLARE GLI ARSENALI NUCLEARI (sezione: Globalizzazione)

( da "Agi" del 05-04-2009)

Argomenti: Cina Usa

OBAMA: SMANTELLARE GLI ARSENALI NUCLEARI Praga - E' la nuova, piu' ambiziosa battaglia di Barack Obama: smantellare gil arsenali nucleari dal mondo. Dalla piazza centrale di Praga, il presidente Usa proporra' oggi misure per "ridurre e in futuro eliminare gli arsenali nucleari, fermare la proliferazione delle armi nucleari e impedire che i terroristi acquisiscano armi o materiali nucleari". Lo storico discorso avviene nello stesso giorno in cui la Corea del Nord ha lanciato, secondo gli Usa, un missile balistico a lunga gittata. La proposta di agenda, anticipata da fonti della Casa Bianca, era gia' stata preannunciata da Obama a strasburgo, a margine del vertice della Nato, dinanzi a una folta platea di studenti francesi e tedeschi. A Praga dove partecipa al Vertice Ue-Usa, Obama dettagliera' meglio la sua proposta: si impegnera a ridurre l'ampiezza degli arsenali nucleari statunitensi e il ruolo di questo tipo di armi nella strategia di sicurezza nazionale statunitense. Inoltre' negoziera un nuovo trattato internazionale che metta fine in maniera verificabile alla produzione di materiale fissile destinato alle armi nucleari. Usa, Gran bretagna, Francia e Rissia hanno gia' dichiarato una moratoria per la produzione di materiale fissile destinato alle armi nucleari, ma il nuovo trattato -fa sapere la Casa Bianca- includera' anche Cina, India e pakistan.

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10:13 LA COREA DEL NORD SFIDA IL MONDO (sezione: Globalizzazione)

( da "Agi" del 05-04-2009)

Argomenti: Cina Usa

LA COREA DEL NORD SFIDA IL MONDO Tokyo/Seul - Con una mossa che sa di sfida al mondo, la Corea del Nord ha lanciato un nuovo missile strategico. Pyongyang ha definito il lancio "un successo" (anche se per il regime comunista si e' trattato solo di un razzo vettore che doveva mettere in orbita un satellite per le telecomunicazioni) ma intanto la comunita' internazionale si prepara alla reazione. Su richiesta del Giappone, e' stata convocata d'urgenza una riunione del Consiglio di sicurezza dell'Onu. Intanto Barack Obama -che oggi da Praga proporra' un'iniziativa per eliminare le armi nucleari dal mondo- ha detto che il lancio nordcoreano e' una provocazione e "una minaccia contro la regione nordasiatica e contro la pace e la sicurezza internazionale". "Con questo atto provocatorio, la Corea del Nord ha ignorato i suoi obblighi internazionali, ha rifiutato gli appelli alla calma e si e' isolata ancora di piu' dalla comunita' internazionale", ha detto il presidente Usa con una nota. Deplorando il lancio, il segretario generale dell'Onu, Ban Ki-moon ha detto che "non contribuisce alla pace e alla stabilita' nella regione" In stato di massimo allerta Corea del Sud e Giappone. In realta' Tokyo ha detto di avere bisogno di tempo per poter dire se il razzo a lunga gittata fosse un missile o un satellite per le telecomunicazioni. Tokyo ha allestito un gabinetto di crisi per analizzare i dettagli del lancio; ma il governo ha aggiunto che anche se si fosse trattato del vettore di un satellite, comunque sarebbe una violazione delle risoluzioni Onu. Secondo il ministero della Difesa nipponico, il razzo ha oltrepassato il territorio giapponese "senza che sia stato necessario intercettarlo": la prima parte e' caduta nel Mar del Giappone, 280 chilometri ad est della costa nipponica; quando alla seconda sezione, il ministero ne ha seguito il tragitto verso il Pacifico, fino a 2.100 chilometri di distanza dalla terra ferma e poi lo ha perso. E mentre Pyongyang insiste che il satellite servira' alla trasmissione di "canzoni rivoluzionarie", la Russia e la Cina, tradizionalmente vicine al regime comunista, hanno rivolto un appello alla calma. Molto critica invece l'Ue, la Gran Bretagna. Duro anche il governo italiano: secondo la Farnesina, "l'azione di Pyongyang complica ulteriormente la soluzione della questione nucleare nordcoreana ed ostacola il raggiungimento di un clima di fiducia e distensione che possa favorire la stabilita' nella regione". Giappone, Corea del Sud e Stati Uniti avevano detto in ripetute occasioni che il lancio viola la risoluzione 1718 dell'Onu che chiede a Pyongyang di abbandonare i test con le armi nucleari e i missili balistici, cosi' come questo tipo di armi. La risoluzione era stata approvata dopo il test balistico fatto dalla Corea del Nord nell'ottobre 2006.

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La Corea del Nord lancia il missile Condanna di America ed Europa (sezione: Globalizzazione)

( da "Stampaweb, La" del 05-04-2009)

Argomenti: Cina Usa

ROMA Dopo il rinvio di ieri causa maltempo, oggi la Corea del Nord ha lanciato il missile alle 11:30 locali (02:30 Utc, 4:30 italiane). Lo ha detto per prima la tv pubblica giapponese NHK, citando fonti governative. Immediatamente è arrivata la conferma dell’agenzia sudcoreana Yonhap secondo cui Pyongyang ha lanciato un missile a lunga gittata, apprendendolo da fonti governative. A stretto giro di posta si è saputo da fonti ufficiali nipponiche che il razzo ha sorvolato il Paese, dirigendosi verso il Pacifico. Il primo pezzo del missile è finito nel Mar del Giappone, mentre il secondo nel Pacifico. Le forze armate giapponesi non hanno tentato di intercettare il missile che ha sorvolato il cielo. Tokyo aveva fatto sapere che avrebbe abbattuto il razzo, o eventuali scorie da esso provenienti nel caso potessero rappresentare una minaccia concreta. Sono state schierate batterie di Patriot antimissili nel Nord-Est del Giappone e intorno alla capitale. Anche unità navali sono state poste in stato d’allerta. Il portavoce del Dipartimento di Stato Usa, Fred Lash, ha confermato il lancio, affermando che gli Stati Uniti lo considerano «un atto di provocazione». Giappone e Corea del Sud hanno condannano duramente l’azione del regime comunista e, d’intesa con gli Usa, hanno chiesto e ottenuto la convocazione d’urgenza del Consiglio di sicurezza (le ore 15 di oggi, le 21 in Italia), «per consultazioni» in relazione alla questione «non proliferazione/Corea del Nord». Il segretario generale dell’Onu, Ban Ki-Moon, si è rammaricato che la Corea del Nord abbia deciso di procedere al lancio del razzo, auspicando tuttavia la ripresa del «dialogo a Sei» (i negoziati sul disarmo nucleare di Pyongyang cui partecipano Usa, le due Coree, Russia, Giappone e Cina), per «ricostruire la fiducia e il ripristino del dialogo».

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NORDCOREA/ALLARME PER LANCIO MISSILE, STASERA CONSIGLIO ONU-PUNTO (sezione: Globalizzazione)

( da "Wall Street Italia" del 05-04-2009)

Argomenti: Cina Usa

Nordcorea/Allarme per lancio missile, stasera Consiglio Onu-punto di Apcom Per Obama una "provocazione", appello a calma di Cina e Russia -->Roma, 5 apr. (Apcom) - Condanne internazionali e preoccupazione per il lancio di un missile a lunga gittata da parte della Corea del Nord: da Barack Obama al segretario generale del Palazzo di Vetro l'Onu Ban Ki-moon, passando per l'Unione europea. Alle ore 4.30 italiane Pyongyang ha sfidato le Nazioni unite con un test che guarda lontano, alla dotazione del temibile Taepodong-2, missile balistico con capacità di oltre 6.000 chilometri. La Corea del Nord nega indirettamente, facendo sapere di avere mandato in orbita un satellite, quindi sostenendo di non avere sparato un missile, ma un razzo vettore. Spiegazione che non convince, però, la comunità internazionale e che sarà sotto la lente già stasera del Consiglio di Sicurezza dell'0nu, convocato d'urgenza. La versione ufficiale nordcoreana è già stata messa in dubbio nei giorni scorsi da immagini satellitari che hanno rilevato il posizionamento su una rampa di lancio di Taepodong-2. Le autorità del Paese asiatico hanno notificato l'intenzione di lanciare in orbita un satellite per le telecomunicazioni nei primi giorni di aprile. E stamattina, quando in Italia non era ancora spuntata l'alba, sono cominciati i preparativi, descritti passo a passo dalla vicina Corea del Sud, in allarme da tempo sulla vicenda. Alle 4.30 italiane, il lancio, seguito da una pioggia di commenti durissimi e di messe in guardia: il Taepodong-2 è infatti in grado di trasportare testati nucleari e può in teoria colpire l'Alaska o addirittura la California, in una versione aggiornata che sarebbe in stadio avanzato di perfezionamento. La prima reazione è arrivata, non a caso, dal portavoce del Dipartimento di Stato Usa, Fred Lash, che ha confermato il lancio di un razzo, definendolo "un atto di provocazione". Il Giappone - che di recente ha ipotizzato l'abbattimento del missile in caso di sorvolo nel suo spazio aereo - ha immediatamente chiesto la convocazione del Consiglio di Sicurezza, ipotizzando la violazione della risoluzione 1718 che vieta alla Corea del Nord qualsiasi test nucleare o balistico. Poi, da Praga, la ferma condanna del presidente americano Barack Obama, che ha parlato di una "provocazione" e ha mostrato pochi dubbi sul fatto che si sia trattato di un test missilistico di prova del Taepodong-2. Netto anche il giudizio negativo dell'Ue. "Questa operazione aggiunge un ulteriore elemento di fragilità alla stabilità regionale, in un momento in cui la questione nucleare nella penisola coreana resta irrisolta e richiede un maggiore, reciproco consenso", dichiara in un comunicato la presidenza ceca dell'Ue. Decisamente più cauti i toni di Russia e Cina, che invitano alla "moderazione" e non puntano direttamente il dito contro una violazione della risoluzione On. Posizioni che peseranno sulla riunione di stasera del Consiglio di Sicurezza al Palazzo di Vetro, convocato per le ore 21, come confermato dal portavoce della presidenza messicana del Consiglio.

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DISARMO/OBAMA AUSPICA RATIFICA SENATO TRATTATO ANTI-TEST NUCLEARI (sezione: Globalizzazione)

( da "Wall Street Italia" del 05-04-2009)

Argomenti: Cina Usa

Disarmo/Obama auspica ratifica Senato trattato anti-test nucleari di Apcom Presidente Usa vuole vertice mondiale su sicurezza atomica -->Praga, 5 apr. (Apcom) - Il presidente degli Stati uniti, Barack Obama, auspica la ratifica da parte del Senato americano del trattato di interdizione totale dei test nucleari (CTBT-Comprehensive Test Ban Treaty). E' l'anticipazione fornita dalla Casa Bianca del discorso sulla proliferazione nucleare che verrà pronunciato oggi da Praga dal presidente americano. La ratifica del trattato da parte degli Usa era una deller promesse elettorali di Barack Obama. Redatto nel l1996, il trattato attende ancora la firma di nove stati chiave: Cina, COrea del Nord, Egitto, India, Indonesia, Iran, Israele, Pakistan oltre agli Usa. Il presidente degli Stati Uniti Barack Obama vuole indire un vertice mondiale sulla sicurezza nucleare e auspica la firma di un trattato che metta fine alla produzione di materiale fissile nucleare.

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Corea del Nord lancia missile. Obama: stop a piani nucleari (sezione: Globalizzazione)

( da "Reuters Italia" del 05-04-2009)

Argomenti: Cina Usa

SEOUL/PRAGA (Reuters) - La Corea del Nord ha detto di aver lanciato con successo in orbita un satellite su un missile a lunga gittata, suscitando una ferma condanna internazionale. Corea del Sud e Giappone considerano il lancio un celato tentativo di testare un missile balistico in grado di trasportare eventualmente una testata nucleare, gesto che minaccia la sicurezza globale e viola le risoluzioni Onu. Ma Pyongyang rassicura che si tratta solo di un satellite che ora sta trasmettendo in orbita canzoni rivoluzionarie. "I nostri scienziati e ingegneri hanno mandato con successo in orbita il satellite 'Kwangmyongsong-2' su un razzo 'Unha-2'," ha detto Kcna in una comunicazione in coreano. Secondo i media di Stato, la tecnologia "è stata sviluppata con la nostra saggezza e tecnologia, ed è un fiero risultato realizzato grazie alla nostra battaglia per migliorare la tecnologia scientifica spaziale del Paese". Il presidente Usa Barack Obama ha invitato la Corea del Nord a fermare i piani di acquisizione di armi nucleari, e auspicato una risposta del Consiglio di sicurezza dell'Onu. "Con questo atto provocatorio, la Corea del Nord ha ignorato i suoi obblighi internazionali, respinto gli appelli inequivochi a fare un passo indietro, e si è ulteriormente isolata dalla comunità delle nazioni", ha detto Obama, impegnato a Praga, in una dichiarazione. Parole di condanna sono giunte anche da Corea del Sud, Giappone ed Unione europea. La Cina, alleata della Corea del Nord, e la Russia hanno invitato le parti alla calma.

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Morti bianche, ancora due vittime Uno era volontario di Protezione civile (sezione: Globalizzazione)

( da "Avvenire" del 05-04-2009)

Argomenti: Cina Usa

CRONACA 05-04-2009 Morti bianche, ancora due vittime Uno era volontario di Protezione civile GORIZIA. Un volontario della Protezione civile di Gorizia, Carmine Vitale di 56 anni, è morto ieri mattina precipitando dal tetto della sede del sodalizio. L'uomo stava effettuando un intervento di manutenzione sulla copertura del capannone quando si è verificato un cedimento della struttura, che lo ha fatto precipitare per oltre sette metri. Il capo della Protezione Civile, Guido Bertolaso, ieri nel Bresciano, nel salutare i volontari che hanno partecipato a un'esercitazione, ha chiesto un minuto di silenzio per il volontario deceduto. A Sala Consilina ( Salerno), invece un operaio di 51 anni, Pasquale Sansevieri, è morto mentre lavorava in un giardino privato. L'uomo è stato colpito da edema polmonare che non gli ha lasciato scampo. Inutili i soccorsi dei sanitari del 118. Nessun dubbio sulle cause naturali della morte, non è infatti stata nemmeno predisposta l'autopsia. L'uomo era sposato e padre di tre figli. Con queste ultime due, le morti sul lavoro, dall'inizio dell'anno, salgono così a 125. La drammatica contabilità è costantemente aggiornata dall'Associazione dei mutilati e invalidi del lavoro ( Anmil), da anni impegnata sul fronte della prevenzione e per lo sviluppo di una nuova cultura della sicurezza nei luoghi di lavoro. Dall'inizio dell'anno, come certificato dall'Anmil, le vittime sul lavoro sono 125

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Sfida, la Corea del Nord lancia il missile Si riunisce il Consiglio di sicurezza Onu (sezione: Globalizzazione)

( da "Giornale.it, Il" del 05-04-2009)

Argomenti: Cina Usa

n. 82 del 2009-04-05 pagina 0 Sfida, la Corea del Nord lancia il missile Si riunisce il Consiglio di sicurezza Onu di Redazione Il missile-satellite nordcoreano è finito nell'oceano Pacifico dopo 13 minuti di volo, in base a calcoli ancora approssimativi. Lo riferisce il portavoce del governo nipponico, Takeo Kawamura. Ma Pyongyang dice: lancio riuscito. E' allarme, il mondo di mobilita Tokio - La Corea del Nord lancia la sua aperta sfida alla comunità internazionale mandando in orbita il suo missile-satellite, all'apparenza con successo. Il presidente degli Stati Uniti, Barack Obama, ha replicato da Praga, dove si svolge il vertice Usa-Ue, che l'operazione è "una provocazione e una chiara violazione delle norme dell'Onu", con la quale Pyongyang "si è ulteriormente isolata dalla comunità delle nazioni". Il lancio è avvenuto 15 secondi dopo le 11.30 locali (le 4.30 in Italia): il primo modulo del vettore è finito come previsto nel mar del Giappone (il tratto di mare fra la penisola coreana e l'arcipelago nipponico) a 270 chilometri dalla prefettura di Akita, mentre il secondo è caduto nel Pacifico, ma soltanto a 1.200 chilometri di distanza dalla costa nipponica, invece degli oltre 2.000 stimati da Pyongyang. Il razzo ha superato il Giappone sette minuti dopo l'accensione ed é finito nell'oceano, sulla base delle ricostruzioni, in appena 13 minuti. Secondo Seul, il razzo è sembrato trasportare un satellite, mentre Tokyo ha espresso maggiore prudenza. Il sistema d'allerta giapponese questa volta ha funzionato, ma ad appena una manciata di minuti dall'arrivo del vettore. Successivamente da Pyongyang è giunta la conferma: il lancio é stato "un successo" e il missile è stato messo in orbita, ha riferito l'agenzia nord-coreana Kcna. Giappone e Corea del Sud hanno condannano duramente l'azione del regime comunista e, d'intesa con gli Usa, hanno chiesto e ottenuto la convocazione d'urgenza del Consiglio di sicurezza (le ore 15 di oggi, le 21 in Italia), "per consultazioni" in relazione alla questione "non proliferazione/Corea del Nord". Il segretario generale dell'Onu, Ban Ki-Moon, si è rammaricato che la Corea del Nord abbia deciso di procedere al lancio del razzo, auspicando tuttavia la ripresa del "dialogo a Sei" (i negoziati sul disarmo nucleare di Pyongyang cui partecipano Usa, le due Coree, Russia, Giappone e Cina), per "ricostruire la fiducia e il ripristino del dialogo". E mentre anche l'Ue condanna "fermamente" il lancio, Mosca e Pechino invitano tutte le parti alla "calma" e alla prudenza, in modo che non si inneschi un'escalation di tensione nella penisola coreana. © SOCIETà EUROPEA DI EDIZIONI SPA - Via G. Negri 4 - 20123 Milano

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La Corea del Nord lancia il razzo. Convocato il Consiglio di Sicurezza dell'Onu (sezione: Globalizzazione)

( da "Rai News 24" del 05-04-2009)

Argomenti: Cina Usa

Seoul | 5 aprile 2009 La Corea del Nord lancia il razzo. Convocato il Consiglio di Sicurezza dell'Onu Consiglio Onu La questione del razzo nordcoreano approda all'Onu: Giappone e Stati Uniti hanno spinto per una convocazione straordinaria del Consiglio di sicurezza che si riunirà stasera. Anche l'Unione Europea ha condannato il lancio, avvenuto questa notte alle 4, che "mette a rischio la stabilità nella regione". La Russia ha invitato la Corea del Nord alla "moderazione" e fa sapere di "stare verificando se si tratti di una violazione della rilevante risoluzione dell'Onu". Lancio fallito Il ministro della Difesa sudcoreano, Lee Sang Hee, il fallimento del tentativo di mandare in orbita il suo satellite per le tlc. "Sulla base delle informazioni a nostra disposizione, il primo e il secondo modulo del vettore sono finiti nell'oceano, e niente risulta essere stato nesso in orbita", ha detto il ministro. Stessa musica dalle fonti ufficiali nipponiche secondo cui il missile-satellite sarebbe finito nell'oceano dopo 13 minuti di volo. Il Comando Difesa Aerospaziale per l'America ha laconicamente dichiarato: "Non ci risulta alcun satellite entrato in orbita". Lancio completato La Corea del Nord sostiene invece che la missione è andata a buon fine. Il lancio "e' stato un successo", ha annunciato l'agenzia di stampa di Pyongyang, la Kcna. Secondo la stessa fonte il satellite sta girando sulla sua orbita di routine. E sta inviando sulla terra "le melodie immortali delle rivoluzionarie canzoni trionfali". Moderazione cinese La Cina, "spera che tutte le parti interessate rimangano calme ed esercitino la moderazione, gestiscano la Il vettore sembra aver sorvolato il cielo del Giappone per poi finire, dopo 13 minuti, nell'Oceano Pacifico. Pyongyang sostiene che si tratta della messa in orbita di un satellite per le telecomunicazioni, Stati Uniti e Giappone ritengono che sia in realtà un test di un missile balistico a lunga gittata, in grado di raggiungere le coste dell'Alaska. La Cina, alleata della Corea del Nord, non ha finora chiarito quale posizione intenda prendere nel Consiglio di sicurezza dell' Onu, quando si discutera' di eventuali nuovi sanzioni contro Pyongyang. Pechino ha promosso e ospitato i colloqui a sei con le due Coree, gli Usa, il Giappone e la Russia iniziati nel 2003. I colloqui, che hanno prodotto un accordo di massima sul disarmo nucleare di Pyongyang, sono bloccati dall' anno scorso.

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La Corea del Nord lancia il missile Seul e Usa: "Missione fallita, non è in orbita" (sezione: Globalizzazione)

( da "Repubblica.it" del 05-04-2009)

Argomenti: Cina Usa

TOKYO - La Corea del Nord ha sfidato la comunità internazionale e ha lanciato il suo missile-satellite. Il lancio è avvenuto 15 secondi dopo le 11,30 locali (le 4,30 in Italia). Il primo modulo del vettore è finito nel mar del Giappone a 270 chilometri dalla prefettura di Akita, mentre il secondo è caduto nel Pacifico, a 1.200 chilometri di distanza dalla costa nipponica, invece degli oltre 2.000 stimati da Pyongyang. Il razzo ha superato il Giappone sette minuti dopo l'accensione ed è finito nell'oceano, sulla base delle ricostruzioni, in appena 13 minuti. Ma il satellite (secondo la versione nordcoreana) o testata balistica di prova (secondo le accuse occidentali) non sembra essere entrato in orbita. Sia la Difesa Usa che quella sudcoreana hanno detto che nessun oggetto è comparso in orbita dopo il lancio, e che tutti i pezzi del vettore sono finiti nell'Oceano. L'annuncio. "Gli scienziati e i tecnici della Repubblica democratica - ha annunciato l'agenzia ufficiale Kcna subito dopo il lancio - hanno messo con successo in orbita il Kwangmyongsong-2, un satellite sperimentale per le comunicazioni, attraverso un missile Unha-2 awxonso il programma di sviluppo spaziale dello Stato. Sul satellite sono montati i necessari sistemi di misurazione e comunicazione. Sta mandando sulla Terra le melodie dell'immortale inno "Canzone del generale Kin Il-sung" e "Canzone del generale Kim Jong-il". Obama: "Una provocazione". Il presidente degli Stati Uniti ha parlato di "una provocazione e una chiara violazione delle norme dell'Onu", con la quale Pyongyang "si è ulteriormente isolata dalla comunità delle nazioni". Il Taepodong-2 sarebbe in grado di trasportare testate nucleari e può in teoria colpire l'Alaska o addirittura la California, in una versione aggiornata che sarebbe in stadio avanzato di perfezionamento. OAS_RICH('Middle'); Secondo Obama il lancio conferma "l'urgenza di un programma contro la proliferazione nucleare". Anche per questo Obama chiederà la ratifica da parte del Senato americano del trattato sul bando dei test nucleari. Il bando entrerà in vigore solo se sarà ratificato anche da Stati Uniti, Cina, India, Pakistan, Israele, Iran. Egitto, Indonesia e Corea del Nord. Convocato il consiglio di sicurezza dell Onu. Anche Giappone e Corea del Sud hanno condannato duramente l'azione del regime comunista e, d'intesa con gli Usa, hanno chiesto e ottenuto la convocazione d'urgenza del Consiglio di sicurezza (alle ore 15 di oggi, le 21 in Italia), "per consultazioni" . La condanna della Farnesina. Per il governo italiano l'azione di Pyongyang "complica ulteriormente la soluzione della questione nucleare nordcoreana ed ostacola il raggiungimento di un clima di fiducia e distensione che possa favorire la stabilità nella regione". Mosca invita alla calma. Il segretario generale dell'Onu, Ban Ki-Moon, si è rammaricato che la Corea del Nord abbia deciso di procedere al lancio del razzo, auspicando tuttavia la ripresa del dialogo. E mentre anche l'Ue condanna "fermamente" il lancio, Mosca e Pechino invitano tutte le parti alla "calma" e alla prudenza, in modo che non si inneschi un'escalation di tensione nella penisola coreana. (5 aprile 2009

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La nuova sfida di Barack Obama: "Un mondo senza armi nucleari" (sezione: Globalizzazione)

( da "Quotidiano.net" del 05-04-2009)

Argomenti: Cina Usa

Il presidente Usa la lancia dalla piazza centrale di Praga, dinanzi a una folla straripante nella centralissima piazza Hradcani. Si impegna a ridurre  degli arsenali nucleari statunitensi e il ruolo di questo tipo di armi nella strategia di sicurezza

" /> Leggi il giornale Nome utente: Password: Prova GRATUITA Esteri TV FOTO E VIDEO MOTORI BLOG SERVIZI LAVORO ANNUNCI Cronaca Politica Esteri Ecquo New York Libri Arte Musica Spettacolo Gossip Pazzo Mondo Salute Tecnologia Meteo Scommesse Casa Dieta LA VISITA A PRAGA La nuova sfida di Barack Obama: "Un mondo senza armi nucleari" Il presidente Usa la lancia dalla piazza centrale di Praga, dinanzi a una folla straripante nella centralissima piazza Hradcani. Si impegna a ridurre degli arsenali nucleari statunitensi e il ruolo di questo tipo di armi nella strategia di sicurezza Praga, 5 aprile 2009 - "L’America si impegna a cercare la pace e la sicurezza di un mondo senza armi nucleari». Con un discorso storico dinanzi a decine di migliaia di persone raccolte a piazza Hradcanska, nel castello di Praga, il presidente Usa ha lanciato la sua ambiziosa iniziativa per arrivare a un mondo futuro senza armi nucleari. Obama ha riconosciuto che non sarà facile e che forse non riuscirà a vedere il traguardo durante la sua vita («Non sono così naif da pensare che questo obiettivo si possa raggiungere rapidamente, e forze neanche nel corso della mia vita»), ma ha detto di volere un mondo senza armi nucleari, che includa gli Usa nel Trattato di Proibizione Totale dei Test Nucleari e un vertice contro la proliferazione. «Alcuni sostengono che la diffusione di questo tipo di armi non possa essere fermato: ebbene questo fatalismo è un avversario esiziale». «Come unica potenza nucleare ad aver usato un’arma atomica, gli Stati Uniti hanno la responsabilità morale di agire: e così io oggi affermo chiaramente e con convinzione l’impegno dell’America e il suo desiderio di cercare la pace e la sicurezza di un mondo senza armi nucleari». «L’esistenza di migliaia di armi nucleari è il lascito più pericoloso della Guerra fredda», ha detto il presidente Usa, secondo il quale, nonostante questo periodo della storia si sia ormai concluso, «il rischio di un attacco nucleare è aumentato» e sempre più Paesi possono contare su armi atomiche e continuano i test nucleari. Un pericolo reso manifesto dal lancio avvenuto proprio oggi da parte della Corea del Nord di quello che sembra un missile a lunga gittata. «Questa provocazione sottolinea la necessità dell’azione, non solo oggi pomeriggio al Consiglio di Sicurezza dell’Onu, ma nella nostra determinazione di bloccare la diffusione di queste armi», ha detto Obama «Le regole devono essere rispettate, le violazioni punite, le parole devono significare qualche cosa». Obama -che è stato svegliato in piena notte per essere informato della sfida sferrata dal regime di Pyongyang- ha dedicato un passaggio particolare del suo discorso all’incidente, dicendo che Pyongyang «ha violato le regole», che «deve capire che il cammino verso il rispetto internazionale non si raggiunge mediante le minacce» e che occorre cercare di convincere la Corea del Nord a «cambiare il suo corso». Quanto a Teheran, il presidente Usa ha detto che «fino a quando rimarrà la minaccia nucleare iraniana, gli Stati Uniti andranno avanti nel progetto dello scudo anti-missile». Ma Obama ha anche rimarcato che «se la minaccia nucleare iraniana sarà eliminata, avremo una base più forte per la sicurezza, e la spinta propulsiva per la costruzione di un sistema missilistico in Europa verrà meno». L’iniziativa esposta si basa su tre pilastri: ridurre e in futuro eliminare gli arsenali nucleari, fermare la proliferazione di armi nucleari nei Paesi e impedire che i terroristi si approprino di armi o materiale nucleare. Tra le altre misure, il presidente si è impegnato a fare in modo che il suo Paese firmi, e il Senato ratifichi, il Trattato di Proibizione Totale dei Test nucleari, che già 148 Paesi hanno sottoscritto, ma che entrerà in vigore solo se lo sottoscrivono Usa, Cina, India, Indonesia, Pakistan, Israele, Egitto e Corea del Nord. Obama si è impegnato anche a negoziare «un nuovo trattato internazionale che ponga fine in maniera verificabile alla produzione di materiale fissile destinato alle armi nucleari» e a convocare un vertice internazionale che affronti proprio lo stop alla proliferazione. Mel suo discorso il presidente Usa ha infine esortato ad aumentare i fondi per rafforzare il regime delle ispezioni internazionali e meccanismi più fermi per dissuadere i Paesi che violino gli accordi internazionali contro la proliferazione nucleare. Ampiamente rivolto alla proliferazione delle armi nucleari, il discorso ha dedicato un passaggio anche al clima: «Ora è giunto il momento di cambiare il modo in cui usiamo l’energia», ha detto il presidente Usa. «Insieme dobbiamo affrontare il cambiamento climatico mettendo fine alla dipendenza dai combustibili fossili, derivando l’energia da fonti come il vento e il sole; e dobbiamo fare appello a tutte le nazioni perchè facciano la loro parte». «E io vi assicuro che in questo sforzo globale gli Stati Uniti ora sono pronti a mettersi in testa». fonte agi FOTOGALLERY La visita del presidente Usa a Praga - Strasburgo a ferro e fuoco - Obama a Strasburgo - Londra invasa dai manifestantiIL VERTICE NATO Rasmussen segretario Segnala ad un amico Tuo nome: Tua email: Nome amico: Email amico: Testo dell'email: Invia una copia anche al tuo indirizzo di posta Riscrivi il codice che compare qui sopra: Se il codice risultasse illeggibile CLICCA QUI per generarne un altro Cerca su Quotidiano.Net nel Web Più commentati Commenti Sondaggi Quattro anni fa moriva Papa Wojtyla Scrivete un messaggio per ricordarlo (137 commenti) Uccidono un cane a sprangate Poi filmano l'agonia col telefonino (66 commenti) Anche Karzai si arrende ai talebani "Stuprare la moglie si può per legge" (60 commenti) L'aranciata perde il succo E' boom di cibi falsi (32 commenti) Rivolta bipartisan contro Brunetta "Basta usare stereotipi maschilisti" (22 commenti) Clinica svizzera aiuterà una donna sana a morire assieme al marito terminale (19 commenti) 'Denuncia banche che non fanno credito' Il Veneto istituisce un numero verde Come vi trattano agli sportelli? 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Ma in questo for[...] Il più brutto Roger di sempre11:24:13 - L'Azarenka è la Sharapova del futuro, destinata a sostituirla, meno "glamour" e forse più umile dell[...] La prima di Victoria11:12:50 - @ Carissimo Mario,io ti contesto questa tua affermazione è surreale dai..e te lo già spiegata nel mi[...] Disastro Federer, Novak ringrazia Taglio dello stipendio dei parlamentari: è una priorità?Campionato 'spezzatino' per la tv: cosa ne pensi?Crisi economica, Della Valle propone di dimezzare gli stipendi dei calciatoriStadi senza polizia e senza barriere, sei d'accordo?Donne fannullone al lavoro, ha ragione Brunetta?Fecondazione, giusto lo stop della Consulta alla legge 40?Sei soddisfatto della tua banca?L'Italia ha pareggiato con l'Eire per colpa dell'arbitro o dei cambi effettuati da Lippi?Chi è la politica più sexy?Premiata-Scavolini: chi vincerà il derby?Crisi, giusto bloccare i tagli alla scuola previsti dalla legge Gelmini?La Juventus deve trattenere Buffon?I primi responsabili della crisi economica sono i banchieri?Vorresti rivedere Roberto Mancini su una panchina del campionato italiano?Sei mai stato adescato in chat? La foto del giorno Antifurto In tempo di crisi bisogna proteggere con ogni mezzo lecito i propri beni. Ecco l'idea di un automobilista, sicuramente economica ma sarà altrettanto sicura?! RICERCA ANNUNCI Archivio Notizie Anno: 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 Ricerca libera: pubblicità contattaci guadagna con Quotidiano.net fai di Quotidiano.net la tua Homepage aggiungi ai preferiti le news sul tuo pc rss archivio HOME - Copyright © 2008 MONRIF NET S.r.l. P.Iva 12741650159, a company of MONRIF GROUP - Informativa al trattamento dei dati personali - Powered by Softec

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Crisi/ Pittella (Pd): Da Berlusconi il solito gioco delle 3... (sezione: Globalizzazione)

( da "Virgilio Notizie" del 05-04-2009)

Argomenti: Cina Usa

Roma, 5 apr. (Apcom) - "Per mantenere la pace sociale vuole aumentare i fondi per gli ammortizzatori sociali come fossero carità e li finanzia togliendo risorse alle infrastrutture: la ricetta anticrisi del 'candidato' alle Europee Silvio Berlusconi è ancora il solito gioco delle tre carte". Così il presidente della delegazione italiana nel gruppo del Pse al Parlamento europeo, Gianni Pittella, commenta le affermazioni del presidente del Consiglio in risposta alla richiesta del sindacato di aprire un tavolo sulla crisi. "Berlusconi, particolarmente attivo sulla scena internazionale se non altro per le gaffe che inanella da una capitale europea all'altra, non sembra cogliere minimamente le possibilità che l'Unione Europea ci offre - polemizza ancora Pittella -. Abbiamo proposto il lancio di eurobond per finanziare un grande piano di investimenti sulle grandi infrastrutture, fisiche e immateriali, l'energie pulite e la banda larga; il raddoppio del fondo per aggiustare gli effetti della globalizzazione e della crisi; un 'erasmus universale' per gli studenti, regolamentare le agenzie di rating e di affidare la vigilanza sui mercati finanziari alla Bce". "Come si vede le cose da fare e da proporre non mancano - conclude Pittella - ma l'unica preoccupazione del premier è zittire con minacce e battute stampa e opposizione".

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Venezuela-Cina/ Chavez in visita martedì, greggio in agenda (sezione: Globalizzazione)

( da "Virgilio Notizie" del 05-04-2009)

Argomenti: Cina Usa

Pechino, 5 apr. (Ap) - Il presidente venezuelano Hugo Chavez programma una visita di due giorni nel Paese del Dragone a cominciare da martedì. Lo conferma il ministero degli Esteri cinese, senza aggiungere ulteriori dettagli. In precedenza il leader di Caracas aveva espresso il desiderio di tenere dei colloqui con il presidente cinese Hu Jintao durante la visita. Il Venezuela vede nella Cina un ottimo partner alternativo agli Stati Uniti per la vendita del suo petrolio. Gli Usa comprano circa la metà della produzione di greggio della nazione sudamericana, nonostante le forti tensioni diplomatiche tra i due Paesi. Caracas e Pechino hanno in mente di costruire quattro cisterne e tre raffinerie capaci di processare il greggio venezuelano.

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Nordcorea, fallito il lancio (sezione: Globalizzazione)

( da "Affari Italiani (Online)" del 05-04-2009)

Argomenti: Cina Usa

Politica La terza guerra mondiale parte dalla Corea Domenica 05.04.2009 12:22 Tensioni e polemiche all'indomani del lancio. Con una mossa che sa di sfida al mondo, la Corea del Nord ha lanciato un nuovo missile strategico. Pyongyang ha definito il lancio "un successo" (anche se per il regime comunista si e' trattato solo di un razzo vettore che doveva mettere in orbita un satellite per le telecomunicazioni) ma intanto la comunita' internazionale si prepara alla reazione. Su richiesta del Giappone, e' stata convocata d'urgenza una riunione del Consiglio di sicurezza dell'Onu. Intanto Barack Obama -che oggi da Praga proporra' un'iniziativa per eliminare le armi nucleari dal mondo- ha detto che il lancio nordcoreano e' una provocazione e "una minaccia contro la regione nordasiatica e contro la pace e la sicurezza internazionale". "Con questo atto provocatorio, la Corea del Nord ha ignorato i suoi obblighi internazionali, ha rifiutato gli appelli alla calma e si e' isolata ancora di piu' dalla comunita' internazionale", ha detto il presidente Usa con una nota. Deplorando il lancio, il segretario generale dell'Onu, Ban Ki-moon ha detto che "non contribuisce alla pace e alla stabilita' nella regione" In stato di massimo allerta Corea del Sud e Giappone. In realta' Tokyo ha detto di avere bisogno di tempo per poter dire se il razzo a lunga gittata fosse un missile o un satellite per le telecomunicazioni. Tokyo ha allestito un gabinetto di crisi per analizzare i dettagli del lancio; ma il governo ha aggiunto che anche se si fosse trattato del vettore di un satellite, comunque sarebbe una violazione delle risoluzioni Onu. Secondo il ministero della Difesa nipponico, il razzo ha oltrepassato il territorio giapponese "senza che sia stato necessario intercettarlo": la prima parte e' caduta nel Mar del Giappone, 280 chilometri ad est della costa nipponica; quando alla seconda sezione, il ministero ne ha seguito il tragitto verso il Pacifico, fino a 2.100 chilometri di distanza dalla terra ferma e poi lo ha perso. E mentre Pyongyang insiste che il satellite servira' alla trasmissione di "canzoni rivoluzionarie", la Russia e la Cina, tradizionalmente vicine al regime comunista, hanno rivolto un appello alla calma. Molto critica invece l'Ue, la Gran Bretagna. Duro anche il governo italiano: secondo la Farnesina, "l'azione di Pyongyang complica ulteriormente la soluzione della questione nucleare nordcoreana ed ostacola il raggiungimento di un clima di fiducia e distensione che possa favorire la stabilita' nella regione". Giappone, Corea del Sud e Stati Uniti avevano detto in ripetute occasioni che il lancio viola la risoluzione 1718 dell'Onu che chiede a Pyongyang di abbandonare i test con le armi nucleari e i missili balistici, cosi' come questo tipo di armi. La risoluzione era stata approvata dopo il test balistico fatto dalla Corea del Nord nell'ottobre 2006. tags: corea guerra

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Giallo sul missile di Pyongyang Condanna di America ed Europa (sezione: Globalizzazione)

( da "Stampaweb, La" del 05-04-2009)

Argomenti: Cina Usa

ROMA Condanne internazionali e preoccupazione per il lancio di un missile a lunga gittata da parte della Corea del Nord: da Barack Obama al segretario generale del Palazzo di Vetro l’Onu Ban Ki-moon, passando per l’Unione europea. Alle ore 4.30 italiane Pyongyang ha sfidato le Nazioni unite con un test che guarda lontano, alla dotazione del temibile Taepodong-2, missile balistico con capacità di oltre 6.000 chilometri. La Corea del Nord nega indirettamente, facendo sapere di avere mandato in orbita un satellite, quindi sostenendo di non avere sparato un missile, ma un razzo vettore. Spiegazione che non convince, però, la comunità internazionale e che sarà sotto la lente già stasera del Consiglio di Sicurezza dell’0nu, convocato d’urgenza. La versione ufficiale nordcoreana è già stata messa in dubbio nei giorni scorsi da immagini satellitari che hanno rilevato il posizionamento su una rampa di lancio di Taepodong-2. Le autorità del Paese asiatico hanno notificato l’intenzione di lanciare in orbita un satellite per le telecomunicazioni nei primi giorni di aprile. E stamattina, quando in Italia non era ancora spuntata l’alba, sono cominciati i preparativi, descritti passo a passo dalla vicina Corea del Sud, in allarme da tempo sulla vicenda. Alle 4.30 italiane, il lancio, seguito da una pioggia di commenti durissimi e di messe in guardia: il Taepodong-2 è infatti in grado di trasportare testati nucleari e può in teoria colpire l’Alaska o addirittura la California, in una versione aggiornata che sarebbe in stadio avanzato di perfezionamento. La prima reazione è arrivata, non a caso, dal portavoce del Dipartimento di Stato Usa, Fred Lash, che ha confermato il lancio di un razzo, definendolo «un atto di provocazione». Il Giappone - che di recente ha ipotizzato l’abbattimento del missile in caso di sorvolo nel suo spazio aereo - ha immediatamente chiesto la convocazione del Consiglio di Sicurezza, ipotizzando la violazione della risoluzione 1718 che vieta alla Corea del Nord qualsiasi test nucleare o balistico. Poi, da Praga, la ferma condanna del presidente americano Barack Obama, che ha parlato di una «provocazione» e ha mostrato pochi dubbi sul fatto che si sia trattato di un test missilistico di prova del Taepodong-2. Netto anche il giudizio negativo dell’Ue. «Questa operazione aggiunge un ulteriore elemento di fragilità alla stabilità regionale, in un momento in cui la questione nucleare nella penisola coreana resta irrisolta e richiede un maggiore, reciproco consenso», dichiara in un comunicato la presidenza ceca dell’Ue. Decisamente più cauti i toni di Russia e Cina, che invitano alla «moderazione» e non puntano direttamente il dito contro una violazione della risoluzione On. Posizioni che peseranno sulla riunione di stasera del Consiglio di Sicurezza al Palazzo di Vetro, convocato per le ore 21, come confermato dal portavoce della presidenza messicana del Consiglio.

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CRISI/ PITTELLA (PD): DA BERLUSCONI IL SOLITO GIOCO DELLE 3 CARTE (sezione: Globalizzazione)

( da "Wall Street Italia" del 05-04-2009)

Argomenti: Cina Usa

Crisi/ Pittella (Pd): Da Berlusconi il solito gioco delle 3 carte di Apcom "Non coglie possibilità Ue, si preoccupa di zittire stampa" -->Roma, 5 apr. (Apcom) - "Per mantenere la pace sociale vuole aumentare i fondi per gli ammortizzatori sociali come fossero carità e li finanzia togliendo risorse alle infrastrutture: la ricetta anticrisi del 'candidato' alle Europee Silvio Berlusconi è ancora il solito gioco delle tre carte". Così il presidente della delegazione italiana nel gruppo del Pse al Parlamento europeo, Gianni Pittella, commenta le affermazioni del presidente del Consiglio in risposta alla richiesta del sindacato di aprire un tavolo sulla crisi. "Berlusconi, particolarmente attivo sulla scena internazionale se non altro per le gaffe che inanella da una capitale europea all'altra, non sembra cogliere minimamente le possibilità che l'Unione Europea ci offre - polemizza ancora Pittella -. Abbiamo proposto il lancio di eurobond per finanziare un grande piano di investimenti sulle grandi infrastrutture, fisiche e immateriali, l'energie pulite e la banda larga; il raddoppio del fondo per aggiustare gli effetti della globalizzazione e della crisi; un 'erasmus universale' per gli studenti, regolamentare le agenzie di rating e di affidare la vigilanza sui mercati finanziari alla Bce". "Come si vede le cose da fare e da proporre non mancano - conclude Pittella - ma l'unica preoccupazione del premier è zittire con minacce e battute stampa e opposizione".

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VENEZUELA-CINA/ CHAVEZ IN VISITA MARTEDÌ, GREGGIO IN AGENDA (sezione: Globalizzazione)

( da "Wall Street Italia" del 05-04-2009)

Argomenti: Cina Usa

Venezuela-Cina/ Chavez in visita martedì, greggio in agenda di Apcom Per Caracas, Pechino può essere acquirente alternativo a Usa -->Pechino, 5 apr. (Ap) - Il presidente venezuelano Hugo Chavez programma una visita di due giorni nel Paese del Dragone a cominciare da martedì. Lo conferma il ministero degli Esteri cinese, senza aggiungere ulteriori dettagli. In precedenza il leader di Caracas aveva espresso il desiderio di tenere dei colloqui con il presidente cinese Hu Jintao durante la visita. Il Venezuela vede nella Cina un ottimo partner alternativo agli Stati Uniti per la vendita del suo petrolio. Gli Usa comprano circa la metà della produzione di greggio della nazione sudamericana, nonostante le forti tensioni diplomatiche tra i due Paesi. Caracas e Pechino hanno in mente di costruire quattro cisterne e tre raffinerie capaci di processare il greggio venezuelano.

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CRISI: PITTELLA(PD), DA BERLUSCONI IL GIOCO DELLE 3 CARTE (sezione: Globalizzazione)

( da "Basilicanet.it" del 05-04-2009)

Argomenti: Cina Usa

CRISI: PITTELLA(PD), DA BERLUSCONI IL GIOCO DELLE 3 CARTE 05/04/2009 14.15.13 [Basilicata] Per mantenere la pace sociale vuole aumentare i fondi per gli ammortizzatori sociali come fossero carità  e li finanzia togliendo risorse alle infrastrutture: la ricetta anticrisi del ‘candidato’ alle Europee Silvio Berlusconi è¨ ancora il solito gioco delle tre carte’’. Cosi’ il presidente della delegazione italiana nel gruppo del Pse al Parlamento europeo, Gianni Pittella, commenta Le affermazioni del presidente del Consiglio in risposta alla richiesta del sindacato di aprire un tavolo sulla crisi. ‘’Berlusconi, particolarmente attivo sulla scena internazionale se non altro per le gaffe che inanella da una capitale europea all’altra, non sembra cogliere minimamente le possibilità  che l’Unione Europea ci offre – polemizza ancora Pittella – abbiamo proposto il lancio di eurobond per finanziare un grande piano di investimenti sulle grandi infrastrutture, fisiche e immateriali, l'energie pulite la banda larga; il raddoppio del fondo per aggiustare gli effetti della globalizzazione e della crisi; un 'erasmus universale’ per gli studenti, regolamentare le agenzie di rating e di affidare la vigilanza sui mercati finanziari alla Bce’’.‘’Come si vede le cose da fare e da proporre non mancano – conclude Pittella – ma l’unica preoccupazione del premier è¨ zittire con minacce e battute stampa e opposizione. bas 02

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Dal G20 pochi fatti, molto ottimismo. Basterà? (sezione: Globalizzazione)

( da "Giornale.it, Il" del 05-04-2009)

Argomenti: Cina Usa

Ammettiamolo: questo viaggio in Europa e Turchia sancisce un grande successo di immagine per Obama. La stampa lo ha esaltato e non capita mai che un presidente, all'estero, venga accolto da folle in delirio. O meglio: succedeva a Gorbaciov ai tempi della perestroika. Obama in Germania ha parlato a un'assemblea di cittadini adoranti e i sondaggi rivelano che, se si candidasse alle elezioni politiche di fine settembre, batterebbe agevolmente Angela Merkel. Come Gorbaciov ha sposato una donna dal carattere forte, carismatico e capace di rompere gli schemi. La sua straripante popolarità dimostra che gli Usa, quando usano i toni giusti, possono essere ancora amati nel mondo e dunque che l'antiamericanismo non era viscerale, né irreversibile, ma limitato agli eccessi dell'era Bush. Infatti le proteste di strada non erano rivolte contro di lui. L'analogia con Gorbaciov, però, rischia di essere anche politica, sebbene non altrettanto drammatica nell'esito finale. L'esperienza del profeta della glasnost si concluse con il crollo dell'Urss, quella del primo presidente afroamericano difficilmente terminerà con l'implosione degli Stati Uniti. Ma proprio questo primo viaggio ha svelato al mondo un'altra America, meno sicura di sé, improvvisamente umile, a tratti quasi implorante. Quella di un tempo era abituata a imporre i compromessi, quella di oggi dà l'impressione di subirli. Il G20 è stato salutato come un grande successo, ma Washington non ha ottenuto l'impegno di tutti i Paesi a varare una maxi-manovra di stimolo. Dal vertice della Nato si aspettava un impegno ampio e coordinato da parte degli alleati per l'invio duraturo di nuove truppe in Afghanistan, ha ottenuto lo spiegamento di 5mila uomini limitato alle elezioni presidenziali. Eppure nelle scorse settimane aveva esercitato pressioni fortissime per piegare le resistenze degli europei. Inutilmente: per la prima volta il Vecchio Continente può dire no, senza temere lacerazionie tanto meno ritorsioni. La Ue è diventata improvvisamente forte? No, è quella di sempre caotica, litigiosa, multicefala. Semmai è l'America a essere divenuta debole. Obama ha avuto l'onestà intellettuale di ammetterlo: «Siamo stati noi a provocare la crisi finanziaria», da cui, però, gli Stati Uniti non possono uscire da soli. Ha bisogno degli altri, come ben sappiamo. E allora Obama è costretto ad assumere un registro inconsueto per un capo della Casa Bianca: quello del mediatore, dell'amico bonario, del leader che parla poco e ascolta molto. Nei due vertici - G20 e Nato - ha dovuto ritagliarsi un ruolo di negoziatore, di pacificatore. La sua è un'America che tende la mano e riscopre il consenso. Con un dubbio: Obama sta gestendo un periodo di difficoltà transitoria in attesa di riprendere il ruolo di superpotenza o, come Gorbaciov, verrà ricordato come il gestore di un grande Paese che declina tra gli applausi del mondo? Scritto in era obama, crisi, europa, globalizzazione, gli usa e il mondo, germania, francia Commenti ( 7 ) » (2 voti, il voto medio è: 3.5 su un massimo di 5) Loading ... Il Blog di Marcello Foa © 2009 Feed RSS Articoli Feed RSS Commenti Invia questo articolo a un amico 03Apr 09 Dal G20 pochi fatti, molto ottimismo. Basterà? La Merkel ha parlato di un compromesso storico, Obama ieri era raggiante; tutti i leader hanno salutato con enfasi i risultati del G20. Ed è normale che sia così: tentano di infondere fiducia e speranza, nel tentativo, perlomeno, di sbloccare i consumi. E le Borse hanno risposto. Tuttavia analizzando i contenuti ci si accorge che, come previsto, il G20 ha portato poche novità. L'unica è l'aumento dei fondi a disposizione del Fmi: erano previsti 500 miliardi, saranno 750. per il resto: - hanno annunciato che intendono regolamentare gli hedge funds e le agenzie di rating. Bene, ma le norme devono essere ancora stabilite e il dibattito rischia di essere lungo. - secondo Brown "non ci saranno più i bonus per i manager che fanno fallire le società". Era ora, ma più che altro è un auspicio condiviso, perchè ogni Paese, com'è ovvio, deciderà autonomamente se e come realizzarlo. - hanno dichiarato di aver posto le fondamenta per "ripulire i bilanci delle banche dagli asset tossici", ma anche questa è una dichiarazione d'intenti. In realtà, i Paesi continuano a procedere in ordine sparso e un codice comune appare ancora lontano. L'economista Giorgio Barba Navaretti ( vedi l' intervista uscita sul Giornale) rileva due punti innovativi: l'impegno a far ripartire il commercio mondiale e l'ammissione che la crescita non potrà più dipendere solo dagli Usa, ma da quello che definisce "un traino globale", in cui i Paesi come Cina, India, Brasile avranno un ruolo sempre più importante. Ma questo avrà effetto nel lungo periodo: a breve è improbabile che queste economia possano generare una domanda interna molto forte. Complessivamente il G20 è stato insoddisfacente su due punti: - il pacchetto da 1100 miliardi non serve a rilanciare l'economia mondiale - il problema più urgente, quello di una riforma strutturale del sistema finanziario mondiale è irrisolto. Intanto proprio ieri gli Stati Uniti hanno allentato il mark-to-market ovvero la norma che obbligava le banche a valutare ogni giorno il prezzo di mercato dei prodotti finanziari e siccome molti di questi non hanno acquirenti le banche erano costrette a iscrivere a bilancio perdite colossali. Ora invece potranno diluirle nel tempo, nella speranza che in futuro i prodotti tossici valgano più di zero. Insomma , cambiano i parametri anzichè affrontare le cause del male. L'impressione è che il G20 si servito soprattutto a spargere tanta cipria sulla crisi mondiale, nel tentativo di cambiare la psicologia catastrofista dei mercati, infondendo ottimismo, avvalorando l'impressione che la situazione sia sotto controllo. Il tentativo in sè è comprensibile, ma basterà per risollevare l'economia globale? Scritto in spin, era obama, banche, capitalismo, crisi, società, economia, gli usa e il mondo, germania, globalizzazione, europa, francia Commenti ( 41 ) » (4 voti, il voto medio è: 4.5 su un massimo di 5) Loading ... Il Blog di Marcello Foa © 2009 Feed RSS Articoli Feed RSS Commenti Invia questo articolo a un amico 02Apr 09 Che tristezza, la Cnn (e un certo giornalismo). Ieri pomeriggio decine di migliaia di persone hanno preso d'assalto la City, spaccando vetrine delle banche, accerchiando la Banca d'Inghilterra; ci sono stati tafferugli, feriti e un morto. Ieri pomeriggio mi sono sintonizzato sulla Cnn: da sempre in questi frangenti è la più rapida e la più completa; ma ieri sembrava stesse su un altro pianeta. Mentre la protesta esplodeva, la Cnn ci ha parlato di Obama dalla regina, del menu preparato dallo chef dei vip, dei preparativi della cena del G20, ha mostrato fino alla nausea le immagini di Obama sorridente con Medvedev e il presidente cinese Hu Jintao. E i disordini? Un collegamento di un paio di minuti, come si trattasse di un fatto marginale. Le possibilità sono due: o la Cnn ha commesso un grave errore giornalistico oppure ha volutamente minimizzato i disordini di Londra. Propoendo per la seconda ipotesi e vi spiego perchè: da quando negli Usa è esplosa la protesta contro i bonus dei manager Aig, l'establishment finanziario e politico teme che le proteste, per ora isolate, possano estendersi; dunque il messaggio che gli spin doctor trasmettono ai media è di essere cauti, di non infiammare gli animi, di minimizzare. E la Cnn si è adeguata, come se fosse una tv di regime. Da notare che nessun media europeo ha fatto altrettanto, sebbene molti governi siano assai preoccupati e abbiano inviato messaggi analoghi: tutti i mezzi d'informazione, di destra e di sinistra, hanno dato spazio alle proteste, giudicandole, giustamente, una notizia importante. Che tristezza, la Cnn e, purtroppo, non è l'unico episodio negativo che riguarda la stampa americana che negli ultimi anni ha assecondato senza critiche la guerra in Irak, ha censurato inchieste su Madoff (è successo al Wall Street Journal), e per oltre un decennio non ha analizzato, nè denunciato gli abusi e le storture della casta finanziaria di Wall Street, di cui, anzi, era diventata il megafono. E questi non sono che alcuni esempi. La stampa europea (e quella italiana) ha molti difetti, ma per anni abbiamo considerato quella americana come un modello da imitare. Ora non più. Il livellamento, è verso il basso e non è una buona notizia per il giornalismo occidentale. Scritto in manipolazione, era obama, spin, crisi, comunicazione, società, europa, gli usa e il mondo, notizie nascoste, democrazia, globalizzazione, giornalismo Commenti ( 41 ) » (2 voti, il voto medio è: 5 su un massimo di 5) Loading ... Il Blog di Marcello Foa © 2009 Feed RSS Articoli Feed RSS Commenti Invia questo articolo a un amico 31Mar 09 G20, tanto rumore per poco. E l'America non fa più paura. Dunque, ci siamo. Obama arriva oggi a Londra e domani vedrà i leader dei venti principali Paesi industrializzati; ma questo vertice, ritenuto da tutti fondamentale, si concluderà con ogni probabilità con pochi risultati concreti, che non è difficile prevedere: un impegno generico a una nuova regolamentazione degli hedge funds, misure contro i paradisi fiscali, nuovi fondi al Fmi. Le riforme strutturali resteranno nel cassetto e lo strapotere della finanza sull'economia reale non verrà rimesso in discussione: questo espone il mondo a nuovi choc. Una delle novità più importanti riguarda il rapporto tra l'America e l'Europa. Come ho scritto in un pezzo sul Giornale, l"'Europa ha deciso di non seguire l'America sulla via del rilancio economico, perlomeno non secondo le modalità statunitensi. Obama, in circa due mesi, ha approvato misure, che, inclusi i salvataggi delle banche e delle industria in difficoltà, toccheranno l'astronomica cifra di 4500 miliardi di dollari, pari quasi al 30% del Pil. E per settimane l'amministrazione Obama, con il martellante sostegno della stampa, ha tentato di convincere l'Unione europea ad uniformarsi agli Usa. Ma la cancelliera tedesca Merkel, spalleggiata da Sarkozy, ha tenuto duro e ha vinto". I consiglieri della Casa Bianca hanno annunciato che "Obama non insisterà con i leader dei venti Paesi più importanti del pianeta sulla necessità di varare la prima, grande, coordinata manovra mondiale. La bozza della risoluzione, trapelata su un giornale tedesco, esprimerà un auspicio generico, senza alcun vincolo. Come dire: ognuno faccia da sé". L'Europa ritiene più importante salvaguardare la solidità dei conti pubblici e limitare i rischi di un'iperinflazione, l'America, invece, la cui economia è basta al 75% sui consumi, deve far ripartire ad ogni costo l'economia. Il viaggio confermerà la straordinaria popolarità di Obama, ma sarà inconcludente anche su altri dossier, soprattutto sull'Afghanistan: fino a poche settimane fa Washington pretendeva dagli europei l'invio di nuove truppe al fianco dei marines, ma nella Ue questa eventualità è talmente impopolare da indurre i governi a respingere le pressioni americance. E l'America è così debole da abbozzare: al vertice della Nato la questione delle nuove truppe a Kabul passerà sotto traccia. La mia impressione è che politicamente il viaggio di Obama rischia di essere ricordato come il primo di un'America a cui il mondo non riconosce più lo status di superpotenza. Perchè dire no aall'America oggi si può, e non basta un presidente mediatico a ridare prestigio e credibiltà a un Paese a cui il mondo, all'unanimità, rinfaccia la responsabilità della crisi. Scritto in era obama, banche, capitalismo, crisi, economia, europa, gli usa e il mondo, germania, democrazia, globalizzazione, francia Commenti ( 52 ) » (5 voti, il voto medio è: 4.8 su un massimo di 5) Loading ... Il Blog di Marcello Foa © 2009 Feed RSS Articoli Feed RSS Commenti Invia questo articolo a un amico 28Mar 09 Nasce il Pdl, ma saprà darsi un'identità? Nasce il Pdl, bene. E non è difficile prevedere che sarà vincente, perchè Berlusconi è la figura di riferimento da oltre 15 anni e alla maggioranza degli italiani è assai gradira e perchè i partiti conservatori, in Italia, ma non solo, affrontano la crisi meglio di una sinistra moderata che, avendo fatto proprio il dogma liberista (ricordate il libro di Giavazzi e Alesina?), ora appare meno credibile di un centrodestra, dove nel corso degli anni non sono mancate le critiche allo stapotere della finanza e alla deriva morale della società ( vedi Tremonti, Bossi, certi esponenti di An). Tuttavia il Pdl corre lo stesso rischio del Pd, che è fallito perchè non è riuscito a darsi una nuova identità ovvero non ha saputo creare una sintesi innovativa tra i cattolici sociali e i post comunisti. Al Pd, come già osservato su questo blog, manca il senso di appartenenza. La domanda che mi pongo è la seguente: il popolo di Forza Italia e, soprattutto, il popolo di An, che è più piccolo ma più coeso, saprà riconoscersi nel Pdl? Ovvero: il nuovo partito sarà sentito come proprio dai militanti? Avrà una coerenza ideologica, programmatica, sociale? Se la risposta sarà negativa, non è difficile prevedere un aumento dei consensi a Lega e Udc, che hanno già un profilo consolidato e sono facilmente riconoscibili dagli elettori. Il successo del nuovo partito nel medio e lungo periodo si gioca sull'identità. Che dovrà essere forte, autentica, condivisa. O sbaglio? Scritto in politica, pdl, partito democratico, democrazia, Italia Commenti ( 70 ) » (4 voti, il voto medio è: 4.5 su un massimo di 5) Loading ... Il Blog di Marcello Foa © 2009 Feed RSS Articoli Feed RSS Commenti Invia questo articolo a un amico 25Mar 09 Ma il mercato distorce la realtà? Soros dice di sì. Di questi tempi abbiamo parlato molto di economia e mi spiace dover restare in tema, ma sono rimasto colpito da questa affermazione di George Soros, l'ex speculatore che affossò la lira e la sterlina negli anni Novanta e che ora è diventato un guru economico-filosofico-filantropico. Con i mercati ha guadagnato miliardi e i fondi Hedge da lui creati continuano a guadagnarne molti (pare). Eppure ieri durante un incontro con il minostro del Tesoro Usa Geithner ha pronunciato questa frase che ha scioccato l'America: "L'idea che i mercati (finanziari) siano in grado di correggersi da soli si è dimostrata falsa. I mercati, anzichè rispecchiare la realtà sottostante, la distorgono sempre". La mia prima reazione è stata di stizza: ma come, proprio lui fa queste considerazioni? Il personaggio non è certo coerente.. ma, pensandoci bene, forse non ha tutti i torti. Mi spiego: io sono da sempre un liberale e penso che l'economia di mercato abbia consentito di portare sulla via del benessere intere nazioni. Ma ho l'impressione - anzi, la certezza - che i mercati finanziari oggi non siano il risultato del normale incrocio tra domanda e offerta. E questo a causa dei derivati e dei prodotti di ingegneria finanziaria. Qualcuno sa dirmi l'utilità di questi strumenti? Nati a fin di bene ovvero per permettere agli operatori e agli industriali di cautelarsi contro rischi di cambio o sbalzi nelle quotazioni, sono diventati dei mostri che con l'effetto leva consentono profitti o perdite inimmaginabili. Ma servono all'economia reale? Consentono una miglior valutazione delle società quotate? La risposta a queste domande è no: non servono a nulla se non a una certa finanza. E l'effetto leva è così vertiginoso da distorgere molte valutazioni, accentuando spasmodicamente i movimenti al rialzo o al ribasso di borse, valute, materie prime, obbligazioni. Ricordate il petrolio? Su su fino a 150 dollari, poi già sotto i 40, il dollaro che passa da 1,25 a 1,45 in dieci giorni e poi torna a 1,25. Tutto questo è innaturale e superfluo. E allora perchè non limitarli o addirittura abolirli, progressivamente? I trader, certi banchieri, gli speculatori hanno già fatto abbastanza danni. Che la festa finisca e che il mercato torni ad essere il mercato, in un'ottica autenticamente liberale. Domanda: Che Soros abbia ragione? Scritto in capitalismo, crisi, banche, manipolazione, globalizzazione, economia, notizie nascoste Commenti ( 91 ) » (6 voti, il voto medio è: 4.33 su un massimo di 5) Loading ... Il Blog di Marcello Foa © 2009 Feed RSS Articoli Feed RSS Commenti Invia questo articolo a un amico 24Mar 09 Il piano Geithner? Un'altra beffa. I mercati finanziari hanno reagito con entusiasmo al piano del ministro del Tesoro americano Geithner e non è difficile capire perchè: non fa altro che prorogare lo strapotere della casta finanziaria di Wall Street. Come hanno evidenziato alcuni commentatori (segnalo al riguardo l'ottimo fondo di Luigi Zingales sul Sole 24Ore), la manovra messa a punto dall'Amministrazione Obama si risolve in uno straordinario regalo alle banche che hanno provocato il dissesto finanziario, in un incentivo agli hedge funds che potranno indebitarsi a spese del contribuente, e persino in un premio alle agenzie di rating che per valutare i nuovi fondi di asset tossici intascheranno un miliardo di dollari. Sul Giornale di oggi do voce anche a un'illustre economista, Alice Rivlin, ex membro del board della Federal Reserve, che sebbene con qualche perplessità difende il piano. Tuttavia resto molto scettico, per queste quattro ragioni: 1) Il piano ignora le cause strutturali del dissesto. Anche se avesse successo, non impedirebbe alle banche di ripetere gli stessi errori del passato. infatti, secondo voci accreditate, gli istituti bancari non hanno ancora rinunciato alle operazioni di ingegneria finanziaria, insomma continuano a trastullarsi con derivati, cartolarizzazioni, eccetera. 2) Il fondo dovrebbe essere alimentato con mille miliardi di dollari, ma l'ammontare dei debiti tossici è di gran lunga superiore a questa pur ingente cifra. Verosimilmente, non sarà sufficiente per risanare completamente i bilanci delle banche. 3) La Cina è sempre più diffidente nei confronti degli Stati Uniti e sempre meno disposta a indebitarsi in dollari. Ieri, d'accordo con la Russia, ha lanciato l'idea di una moneta globale al posto della valuta statunitense. L'ipotesi appartiene a un futuro lontano. Ma il solo fatto che venga presa in considerazione è indicativa delle intenzioni di Pechino. 4) L'economia americana si basa per il 75% sui consumi e le misure varate dal governo faranno esplodere prima il deficit e poi il debito pubblico, che potrebbe arrivare in appena due anni all'80% del Pil. E ci vorranno molti anni per riconvertirla all'industria. Le sue debolezze sono strutturali. L'ottimismo di molti operatori è davvero giustificato? Scritto in banche, capitalismo, crisi, era obama, economia, cina, globalizzazione, gli usa e il mondo Commenti ( 63 ) » (3 voti, il voto medio è: 5 su un massimo di 5) Loading ... Il Blog di Marcello Foa © 2009 Feed RSS Articoli Feed RSS Commenti Invia questo articolo a un amico 21Mar 09 Non chiedete a Obama di essere spontaneo Ma Obama è davvero un grande comunicatore? Ne dubito. O meglio, dipende dalle circostanze. Come spiego in un articolo pubblicato oggi sul Giornale, il presidente degli Stati Uniti è soprattutto un grande interprete, ma solo di discorsi scritti, spesso da altri. Sa leggere, sa recitare bene. Ma è terrorizzato quando deve parlare a braccio. Infatti, ha sempre appresso il teleprompter (vedi foto) ovvero il "gobbo elettronico", anche quando deve intervenire in pubblico solo per pochi secondi. Non sa improvvisare, non sa essere spontaneo. Io dico: non paragonatelo a Roosevelet, nè a Kennedy, nè a Reagan. Quella era un'altra categoria. Obama senza il suo spin doctor David Axelrod è perso. Scritto in spin, comunicazione, era obama, presidenziali usa, gli usa e il mondo, giornalismo Commenti ( 72 ) » (4 voti, il voto medio è: 4.75 su un massimo di 5) Loading ... Il Blog di Marcello Foa © 2009 Feed RSS Articoli Feed RSS Commenti Invia questo articolo a un amico 19Mar 09 Proteste alla Sapienza e degli islamici, la legge vale per tutti? Ieri altri tafferugli alla Sapienza. Gli studenti volevano improvvisare un corteo non autorizzato e la polizia lo ha impedito; da qui gli scontri. A mio giudizio la polizia ha ragione; mi chiedo però perchè lo stesso criterio non sia stato usato in occasione delle proteste degli estremisti islamici di gennaio, durante le quali, per ben 4 volte i manifestanti hanno deviato dal percorso autorizzato per andare a pregare di fronte al Duomo e al Colosseo. In quell'occasione, a Milano come a Roma, le forze dell'ordine hanno lasciato fare. E purtroppo credo che lo stesso accadrebbe se gli islamici tentassero un'altra prova di forza; perchè è relativamente semplice contrastare qualche centinaio di studenti su di giri, ma è troppo rischioso far rispettare la legge se a violarla è una minoranza musulmana ormai molto numerosa composta da centinaia di migliaia di persone, che potrebbero provocare sommosse di piazza. E se osservo quel che accade all'estero non trovi motivi di conforto: a Parigi la polizia non ha più il controllo di alcuni quartieri di periferia e gli agenti hanno paura di uscire dai commissariati, mentre in America Sean Penn ha fatto tagliare i passaggi che lo riguardano in un film che denuncia le difficoltà di integrazione di certe minoranze, tra cui quella islamica, mostrando scene forti, come quella di una ragazza iraniana uccisa in nome dell' «onore» da un familiare che ne rimproverava la condotta di vita non conforme alle tradizioni e ai dettami della religione. Le proteste dell'associazione degli iraniani è stata così veemente da indurre l'attore, famoso per il suo impegno civile, a una clamorosa retromarcia. E la situazione rischia di peggiorare ulteriormente. Che fare? Bisogna arrivare al punto di limitare drasticamente l'immigrazione musulmana privilegiando quella di minoranze, come i filippini, che si integrano facilmente? Scritto in notizie nascoste, società, Italia, gli usa e il mondo, francia, immigrazione, islam Commenti ( 181 ) » (6 voti, il voto medio è: 5 su un massimo di 5) Loading ... Il Blog di Marcello Foa © 2009 Feed RSS Articoli Feed RSS Commenti Invia questo articolo a un amico 17Mar 09 Il rally delle Borse è un'illusione, l'America nasconde i guai Negli ultimi sette giorni le Borse sono partite al rialzo e c'è già chi sostiene che il peggio è passato. Non riesco ad essere così ottimista; anzi, ho l'impressione che in realtà, proprio in questi giorni ,stiamo vivendo un passaggio delicatissimo della crisi. Il rally è stato innescato da Citigroup che ha annunciato profitti per i primi due mesi e gli operatori hanno iniziato a credere che il settore bancario sia sulla via del risanamento. Ma è davvero così? Che fine hanno fatto i debiti colossali accumulati dagli istituti? Si sono volatilizzati con un colpo di bacchetta magica? Ovvio che no. E infatti qualcuno ha rilevato che Citigroup ha annunciato gli utili ma si è rifiutata di rilevare l'incidenza dei debiti. Ma l'annuncio di una settimana fa è servito per innescare un'operazione colossale per propagare fiducia. Il movimento di Borsa è stato ampliato da una raffica di annunci rassicuranti da altre banche, e, soprattutto, da uno spin iperottimistico da parte di Obama, del ministro del Tesoro Geithner del presidente della Fed Bernanke, secondo cui "il peggio è passato". Che i governi tendano a sollevare gli spiriti è normale, ma questa euforia è sospetta. E infatti serve a nascondere un problema ben più grande. Altro che ripresa, in queste ore l'America è in bilico come mai prima d'ora. La vera notizia non è Citigroup, ma la dichiarazione del primo ministro cinese che pubblicamente ha espresso dubbi sulla solidità dei Buoni del Tesoro americani. E Obama nel week-end ha moltiplicato gli interventi per rassicurare il mondo "che gli Usa sono la nazione più sicura al mondo per gli investimenti". Ieri sono usciti i dati, ripresi dall'economista Roubini, sugli acquisti di Treasury ed è emersa un'altra verità scomoda. In gennaio gli stranieri hanno venduto Buoni del Tesoro a lunga scadenza per 18 miliardi (mentre in dicembre ne avevano acquistati per 22 miliairdi), preferendo le scadenze brevi. In genere hanno ridotto gli acquisti di obbligazioni americane, sia pubbliche che private, con, complessivamente, un saldo negativo per 148 miliardi di dollari. La Cina è inquieta e il mercato manda segnali negativi: il mondo inizia a perdere fiducia in un'America il cui deficit sta esplodendo? E' l'incubo che agita le notti di Obama. Altro che euforia, il suo è spin da disperazione. E il mondo trattiene il fiato. AGGIORNAMENTO: Sono a Parigi, dove ho intervistato Jacques Attali, uno dei pochi ad aver previsto per tempo la crisi. E' convinto che la crisi potrà essere superata definitivamente solo se verranno cambiate le regole che hanno permesso la diffusione dell'anarchia finanziaria, altrimenti la ripresa sarà effimera. Il problema è che Washington e Londra vogliono continuare come prima. Attali è persuaso che l'Europa sia meglio attrezzata e potrebbe addirittura emergere come la nuova superpotenza. Potere leggere l'intervista qui Scritto in spin, banche, capitalismo, crisi, era obama, società, cina, notizie nascoste, globalizzazione, economia, gli usa e il mondo Commenti ( 45 ) » (4 voti, il voto medio è: 5 su un massimo di 5) Loading ... Il Blog di Marcello Foa © 2009 Feed RSS Articoli Feed RSS Commenti Invia questo articolo a un amico Post precedenti Chi sono Sono inviato speciale di politica internazionale. Sposato, ho tre figli. Risiedo a Milano e giro il mondo. 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Marina, non metterti allo stesso livello di coloro i quali credono di essere dei padreterni... mason antonio: Torniamo tra i normali.L'imperatore Adriano, cugino di Traiano,è l'imperatore Adriano.... Ultime news Obama: "Pace senza armi nucleari" Usa e Francia divisi sulla TurchiaCosì Epifani ha fatto il funerale alla CgilImmigrati, il Papa alla Ue: mai più tragedie del mareSei in carcere? 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Protezione civile si esercita in golena (sezione: Globalizzazione)

( da "Gazzettino, Il (Rovigo)" del 05-04-2009)

Argomenti: Cina Usa

Protezione civile si esercita in golena Domenica 5 Aprile 2009, Nella giornata odierna si svolgerà un'esercitazione della protezione civile nell'area golenale del kajak club. Sarà una lunga giornata per i volontari della protezione civile. Partirà alle 5.45 quando la protezione civile effettuerà una chiamata di messa in allerta al sindaco Mara Savioli. Alle 7.45 il ritrovo in area golenale dei volontari, alle 8.15 l'alzabandiera, alle 8.30 i discorsi del sindaco Mara Savioli e dell'assessore provinciale Giancarlo, alle 9 l'inizio delle attività della protezione civile e alle 18 l'ammainabandiera. All'operazione parteciperanno i gruppi di protezione civile del distretto RO6, ovvero Ficarolo, Fiesso Umbertiano, Occhiobello e Trecenta con l'aiuto di altri gurppi di altri distretti. Lo scenario simulato. Il livello del fiume Po è notevolmente aumentato con l'inevitabile allagamento dell'aree golenali. In alcuni comuni rivieraschi, gli argini sono oggetto di lavori di manutenzione straordinaria, per consolidamento e pulizia, in particolare modo nel Comune di Castelmassa. Si rischiano problemi seri ad un cantiere in zona arginale, dove sono presenti macchine operatrici edili che rischiano di creare smottamenti arginali e per la presenza sempre in cantiere di cisterne di gasolio, che per ingombro e peso non possono essere rimosse in maniera semplice. Pertanto si ritiene opportuno attivare la protezione civile, che adotterà quelle attrezzature e mezzi per la rimozione di tronchi, che con l'ultima piena si sono arenati ed ostruito l'unica via di accesso e di uscita per le macchine edili. Il sindaco di Castelmassa si attiva con la struttura comunale. Le risorse messe a disposizione della Provincia arrivano sul posto e la Sala Operativa, coordinata dalla Provincia in collaborazione con il responsabile di Distretto, dispone ai volontari l'attivazione per la realizzazione del muro di contenimento a protezione delle cisterne di gasolio. Tutte le operazione vengono gestite e coordinate via radio tramite la Sala radio mobile. Una squadra si occupa della rimozione di legname che ostacola la via di fuga per le macchine operatrici e il taglio di quelle piante che non possono essere spostate per peso e dimensioni. I sanitari accompagnano le squadre impegnate per garantire un pronto intervento se richiesto. Altre due squadre si occupano rispettivamente di preparare gruppi elettrogeni e torri faro per il servizio notturno e motopompe da collocare in prossimità del muro di contenimento, al fine di essere impiegate se l'acqua dovesse filtrare all'interno e scongiurare un eventuale rischio di inquinamento. Si aggiunge un incidente a un deltaplano e il comandante della Compagnia dei Carabinieri di Castelmassa presente in zona per le operazioni, chiede la collaborazione dei volontari (sei squadre) al ritrovamento del pilota e dei pezzi del deltaplano. Paolo Bernardelli

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Palazzolo. (sezione: Globalizzazione)

( da "Sicilia, La" del 05-04-2009)

Argomenti: Cina Usa

«Aprire la chiesa dell'Immacolata»Palazzolo. Si tenta di far visitare la Madonna del Laurana e istituire un centro studi per il Rinascimento Priolo. È stato emesso il decreto, >da parte del dipartimento regionale della Protezione civile, che impegna 640 mila euro per i lavori necessari ad aprire al traffico veicolare lo svincolo autostradale Priolo Sud. A confermarlo è stato il vicesindaco ed assessore comunale alla Protezione civile, Giovanni Parisi, nel corso di una conferenza stampa a cui hanno partecipato, tra gli altri, il sindaco Antonello Rizza, il presidente del Consiglio comunale Orazio Valenti, i rappresentanti della Protezione civile, i rappresentanti delle forze dell'ordine e l'assessore regionale all'Industria Pippo Gianni. «Si concretizza – ha detto Parisi - l'impegno dell'amministrazione comunale del sindaco Rizza che, in più occasioni, ha sollecitato l'apertura di questo svincolo in quanto si tratta di un'opera di protezione civile. Questo svincolo, insieme a quello di Priolo Nord-Cava Sorciaro, costituisce il completamento delle vie di fuga dal centro abitato». Infatti entrambi gli svincoli sono collegati con la circonvallazione, che a sua volta è collegata con la via Pindemonte, la via che permette l'evacuazione di Priolo in caso di incidente industriale o calamità naturale. «Il progetto di questo svincolo – ha detto il sindaco Rizza – era stato approvato nel corso di una conferenza dei servizi, che si era svolta in prefettura. Bisognava trovare i soldi, e questo è stato fatto, riuscendo a sbloccare delle risorse finanziarie del consorzio Asi, titolare del progetto originario». Una volta che è stato emesso il decreto di finanziamento, come ha fatto rilevare Parisi, dovranno trascorre 15 giorni per la pubblicazione sulla Gazzetta ufficiale. Dopo di che il dipartimento provinciale di Protezione civile può emettere il bando di gara per l'appalto dei lavori. Il Comune di Priolo ha chiesto, ove fosse possibile, di poter gestire la gara d'appalto. Infatti quest'opera è di primaria importanza, essendo l'utilizzo dello svincolo inserito nel piano di emergenza esterna in caso di incidente industriale. Se i tempi saranno rispettati entro i primi mesi del 2010 lo svincolo sarà aperto al traffico veicolare. Con questo progetto verranno realizzate le corsie di accelerazione e decelerazione, che oggi sono pressochè inesistenti, e una rampa d'accesso allo svincolo. Saranno così risolti i problemi che interessano i varchi lungo le corsie dello svincolo. «L'apertura di questo svincolo – ha affermato Pippo Gianni – chiuderà una brutta pagina di lavori pubblici della nostra provincia». Paolo Mangiafico

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la vignetta (sezione: Globalizzazione)

( da "Sicilia, La" del 05-04-2009)

Argomenti: Cina Usa

la vignetta Aveva cominciato la sua campagna, come da prassi politica consolidata: gli annunci. Aveva detto: «Yes We can» («Sì. Noi possiamo cambiare l'America». Diventato presidente, lo ha concretizzato nel più credibile: «Yes We do» («Sì. Noi lo facciamo»). Ed ha cominciato a realizzare gli impegni, già dopo alcuni giorni. Era il primo presidente di colore. Era fatta! Per abbattere l'ultimo ostacolo alla vera uguaglianza e alla non discriminazione per il colore della pelle. Ora doveva cambiare l'America. Lo aveva promesso. Voleva dimostrare agli americani e al mondo che tutti erano uguali... Non poteva fallire, sarebbe stato un colpo mortale alla credibilità del cambiamento: del «Yes We can». Aveva promesso la chiusura della «scandalosa vergogna» americana degli ultimi anni: la prigione di Guantanamo. Per Obama, quella maniera di trattare i prigionieri era inconciliabile con i principi di rispetto «antropologico e dei diritti umani», con la Costituzione, con l'avversione alla tortura. Decideva per la riduzione della presenza militare in Iraq. Anche questo era un indice della volontà del cambiamento, nella presenza e nella politica, verso le aree di conflitto e di tensione. Più conciliazione e più dialogo. Affermava, il principio del reciproco riconoscimento e rispetto,dei diversi sistemi politici e religiosi. E' stato un «centometrista felino», quasi figlio del vento, nel proporre un piano di aiuto alle banche per proteggere i risparmiatori americani impauriti e arrabbiati. E altrettanto determinato e autoritario è stato nel ripulire le banche dai titoli tossici. I suoi primi atti nel settore del credito propongono un nuovo rigore morale, nella finanza e nell'economia: mai più crediti e prestiti indiscriminati, mai più furbizie e manovre finanziarie scorrette che hanno avvelenato l'economia e le banche. Globalizzando la crisi finanziaria e dei mercati. Adottando un'etica populistica, ha tagliato i bonus, ai manager delle banche che, anche durante una delle più gravi crisi economiche che hanno «stritolato» il Paese, hanno mantenuto atteggiamenti immorali e «bulimia di denaro», attribuendosi ricompense milionarie. Prima le inchieste e gli interrogatori, davanti le commissioni parlamentari: successivamente si sono spalancate le porte delle carceri. Così Bernie Madoff, l'eponimo dei grandi distruttori di ricchezza privata della storia americana, è finito in carcere assieme ad un avido gruppo di manager ,senza scrupoli. E, senza grande clamore, ha dato risposte alla rabbia di coloro che perdevano la casa e il posto di lavoro. E hanno visto i loro risparmi bancari dimezzarsi o azzerarsi. La politica italiana è stata più melassica, con simili scandali che hanno recentemente scosso il mondo finanziario italiano. E questa, è storia recente! Obama ha allacciato una linea diretta con l'Iran e il popolo iraniano. Ha privilegiato i rapporti umani le cose semplici, l'amicizia la famiglia, essere tutti uomini dello stesso pianeta che guardano al futuro dei nostri figli; alla pace e alla sicurezza del continente e a vivere in pace con i propri vicini; al progresso e al benessere di tutti i popoli. «Ma avete anche grandi responsabilità –ha enfatizzato –: abbandonare le armi e le minacce e aprire al dialogo, all'incontro e alla pacifica convivenza». In questa sua politica si riconosce un «retaggio storico» dei suoi avi. Giancarlo D'Agata

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NORDCOREA: MIN. ESTERI CINA TELEFONA A COLLEGHI USA, MOSCA, TOKIO E SEUL (sezione: Globalizzazione)

( da "Adnkronos" del 05-04-2009)

Argomenti: Cina Usa

NORDCOREA: MIN. ESTERI CINA TELEFONA A COLLEGHI USA, MOSCA, TOKIO E SEUL commenta 0 vota 0 tutte le notizie di ESTERI ultimo aggiornamento: 05 aprile, ore 17:02

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05/04/2009 17:02 NORDCOREA: MIN. ESTERI CINA TELEFONA A COLLEGHI USA, MOSCA, TOKIO E SEUL (sezione: Globalizzazione)

( da "ITnews.it" del 05-04-2009)

Argomenti: Cina Usa

Pechino, 5 apr. (Adnkronos/xin)- Il ministro degli Esteri cinese Yang Jiechi ha telefonato oggi ai colleghi americano, russo, giapponese e sudcoreano esortandoli a risolvere attraverso il dialogo la questione del lancio di un missile da parte della Corea del Nord. "La Cina ha preso nota dell'annuncio della Dprk (la Corea del Nord ndr) di aver lanciato un satellite sperimentale per le comunicazioni e ha preso nota delle preoccuazioni espresse dalle parti interessate", scrive l'agenzia ufficiale Xinhua, citando il ministro Yang.

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Ue-Usa/ Fassino: Da Obama altri segnali di America nuova (sezione: Globalizzazione)

( da "Virgilio Notizie" del 05-04-2009)

Argomenti: Cina Usa

Roma, 5 apr. (Apcom) - "Ridurre gli arsenali nucleari e investire sul cambiamento climatico: dopo l'apertura all'Iran e l'avvio di una nuova strategia per l'Afghanistan, dal presidente Obama vengono adesso altri due segnali coraggiosi di un'America nuova, che riafferma la sua leadership non sfidando da sola il mondo, ma scegliendo la strada della condivisione e di una nuova responsabilità comune". Lo ha dichiarato Piero Fassino responsabile del Pd per la politica estera. "Sono scelte - aggiunge Fassino- che sollecitano l'Europa ad avere lo stesso passo e lo stesso coraggio, dotandosi di quelle politiche comuni che consentano all'unione europea di parlare con una sola voce, di agire con una sola mano e di pesare nelle scelte strategiche della globalizzazione".

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Rai/ Cartoons: tedesca la migliore opera europea dell'anno (sezione: Globalizzazione)

( da "Virgilio Notizie" del 05-04-2009)

Argomenti: Cina Usa

Rapallo, 5 apr. (Apcom) - E' tedesca la migliore opera europea dell'anno, mentre l'Italia e gli Stati Uniti conquistano rispettivamente 3 e 4 Pulcinella Awards. Questi i riconoscimenti più importanti assegnati al 13mo Festival internazionale dell'Animazione Televisiva e Multimediale, Cartoons on the Bay, che si è concluso da poche ore a Rapallo. La Giuria Internazionale, composta da Alice Cahn (Vice Presidente per la Responsabilità Sociale di Cartoon Network, Stati Uniti) in qualità di Presidente della Giuria, Vincenzo Cerami (Scrittore, Autore e Sceneggiatore, Italia), Luis Alberto González Nieto (Vice Presidente dell'Istituto Cubano dell'Arte e dell'Industria Cinematografica, Cuba), Jens Opatz (Produttore Esecutivo KIKA, Germania) e Andrea Piersanti (Giornalista, Italia) hanno selezionato i vincitori fra i 44 programmi presenti in concorso. Per l'Italia le opere premiate sono: Taratabong! Il Mondo dei Musicilli (Toposodo, in coproduzione con Rai Fiction ed Ellipsanime), Psicovip (prodotto da Maga Animation in collaborazione con Rai Fiction) e I Cartoni dello Zecchino d'Oro (Antoniano Production, Fabrizio Palaferri, distribuito da Rai Fiction) ad aggiudicarsi i riconoscimenti rispettivamente per le categorie Migliore Serie Televisiva dell'Anno, Età Prescolare (fino a 6 anni), Migliore Serie Televisiva dell'Anno, Young Adults (14-17 anni) e Miglior Progetto Crossmediale dell'Anno. Bruno Bozzetto, Maestro dell'animazione italiana, ha collezionato così 2 premi (Psicovip e I Cartoni dello Zecchino d'Oro) confermando la qualità e l'originalità dei suoi cartoons. Gli Stati Uniti con Disney Phineas and Ferb (Disney Television Animation) conquista due premi: Migliore Serie Televisiva dell'Anno, Bambini (7-10 anni) e la menzione speciale per l'Animazione Flash; gli USA vincono anche con: Cosmic Quantum Ray (Mike Young Productions), premiato comeMigliore Serie per Tutti dell'Anno e The Wonder Pets! (Little Airplane Productions) per la Migliore Colonna Sonora dell'Anno. Cuba, dopo il Premio alla Nazione, si è aggiudicata anche il Pulcinella Awards Migliore Film Educativo e Sociale (Premio Unicef) con la serie Pubertad (ICAIC). Ed ancora: Migliore Serie Televisiva dell'Anno, Tween Generation (11-13 anni) 6Teen (Dna, Canada); Miglior Pilota di Serie Tv dell'Anno My Very First Wedding (Bilance Film, Germania); Miglior Cortometraggio dell'Anno The Happy Duckling (Gili Dolev, Regno Unito); Per la nuova categoria Animazione Interattiva che ha aperto il Festival al mondo dei videogiochi si è aggiudicato il Pulcinella Awards Little Big Planet (Sony Computer Entertainment Europe, Regno Unito). Migliore Personaggio Animato dell'Anno è andato a Jibber Jabber (Jibber Jabber Toons, Canada), mentre il premio per la Migliore Opera Europea dell'Anno è stato assegnato a Descendants (Filmakademie Baden-Württemberg, Germania). Si è aggiudicata, infine, la menzione speciale Animazione per Piattaforma Mobile il portoghese Living in the Trees (Cinè Clube de Avanca).

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NORDCOREA/ RICE (USA): VOGLIAMO RISPOSTA FORTE DA CONSIGLIO ONU (sezione: Globalizzazione)

( da "Wall Street Italia" del 05-04-2009)

Argomenti: Cina Usa

Nordcorea/ Rice (Usa): Vogliamo risposta forte da Consiglio Onu di Apcom L'ambasciatrice all'Onu chiede condanna in vista riunione urgente -->New York, 5 apr. (Apcom) - Gli Stati Uniti vogliono "una risposta forte" del Consiglio di sicurezza dell'Onu al lancio missilistico effettuato stanotte dalla Corea del Nord: lo ha affermato oggi l'ambasciatrice degli Usa presso il Palazzo di Vetro, Susan Rice. "Gli Stati uniti lavorano in stretta collaborazione con il Giappone", ha detto Rice sulla catena televisiva americana Abc, in vista della riunione di emergenza del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite convocata per stasera alle 21 ora italiana (le 15 a New York). Washington, ha aggiunto Rice, è "in consultazione con i suoi partner dell'Onu in seno al Consiglio per cercare la risposta più appropriata e più forte possibile". Secondo fonti diplomatiche al quartier generale dell'Onu, Cina e Russia potrebbero bloccare qualsiasi tentativo degli Stati Uniti e degli alleati occidentali di far votare nuove sanzioni contro Pyongyang. Un diplomatico occidentale ha riferito però che il Consiglio potrebbe adottare una risoluzione o una dichiarazione non obbligatoria che ribadisca le risoluzioni già emesse in passato.(fonte Afp)

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NORDCOREA/ RUSSIA, USA E GIAPPONE FAVOREVOLI A NEGOZIATI A SEI (sezione: Globalizzazione)

( da "Wall Street Italia" del 05-04-2009)

Argomenti: Cina Usa

Nordcorea/ Russia, Usa e Giappone favorevoli a negoziati a sei di Apcom Lavrov al telefono con Clinton e Nakasone -->Mosca, 5 apr.(Apcom) - Russia, Stati Uniti e Giappone sono d'accordo sulla necessità di portare avanti i negoziati a sei sul nucleare nordcoreano dopo il lancio del razzo da parte di Pyongyang, che ha sollevato una generale riprovazione da parte della comunità internazionale. Lo ha reso noto il ministero degli Esteri russo riferendo di due conversazioni telefoniche del capo della diplomazia russa Serguei Lavrov con i suoi omologhi giapponese e americano, Hirofumi Nakasone e Hillary Clinton. I tre ministri hanno convenuto sulla necessità di proseguire "i negoziati a sei sul problema del nucleare nordcoreano" e "gli sforzi congiunti al fine di impedire la destabilizzazione della situazione nel nord est dell'Asia", afferma il ministero moscovita in due note. La Corea del Nord ha annunciato alle 4,30 ora italiana di aver messo in orbita un "satellite" di telecomunicazioni. La comunità internazionale sospetta che Pyongyang abbia in realtà voluto testare un missile a lunga gittata in grado di trasportare testate atomiche. Il Consiglio di sicurezza dell'Onu si riunirà d'urgenza alle 21 di oggi, ora italiana, sulla questione. I negoziati a sei - le due Coree, Stati Uniti, Cina, Giappone, Russia - sul nucleare nordcoreano attualmente sospese, puntano a far rinunciare al regime comunista alle sue ambizioni atomiche in cambio di un importante aiuto energetico. (con fonte Afp)

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RAI/ CARTOONS: TEDESCA LA MIGLIORE OPERA EUROPEA DELL'ANNO (sezione: Globalizzazione)

( da "Wall Street Italia" del 05-04-2009)

Argomenti: Cina Usa

Rai/ Cartoons: tedesca la migliore opera europea dell'anno di Apcom Rai Fiction, per l'Italia, conquista tre statuette -->Rapallo, 5 apr. (Apcom) - E' tedesca la migliore opera europea dell'anno, mentre l'Italia e gli Stati Uniti conquistano rispettivamente 3 e 4 Pulcinella Awards. Questi i riconoscimenti più importanti assegnati al 13mo Festival internazionale dell'Animazione Televisiva e Multimediale, Cartoons on the Bay, che si è concluso da poche ore a Rapallo. La Giuria Internazionale, composta da Alice Cahn (Vice Presidente per la Responsabilità Sociale di Cartoon Network, Stati Uniti) in qualità di Presidente della Giuria, Vincenzo Cerami (Scrittore, Autore e Sceneggiatore, Italia), Luis Alberto González Nieto (Vice Presidente dell'Istituto Cubano dell'Arte e dell'Industria Cinematografica, Cuba), Jens Opatz (Produttore Esecutivo KIKA, Germania) e Andrea Piersanti (Giornalista, Italia) hanno selezionato i vincitori fra i 44 programmi presenti in concorso. Per l'Italia le opere premiate sono: Taratabong! Il Mondo dei Musicilli (Toposodo, in coproduzione con Rai Fiction ed Ellipsanime), Psicovip (prodotto da Maga Animation in collaborazione con Rai Fiction) e I Cartoni dello Zecchino d'Oro (Antoniano Production, Fabrizio Palaferri, distribuito da Rai Fiction) ad aggiudicarsi i riconoscimenti rispettivamente per le categorie Migliore Serie Televisiva dell'Anno, Età Prescolare (fino a 6 anni), Migliore Serie Televisiva dell'Anno, Young Adults (14-17 anni) e Miglior Progetto Crossmediale dell'Anno. Bruno Bozzetto, Maestro dell'animazione italiana, ha collezionato così 2 premi (Psicovip e I Cartoni dello Zecchino d'Oro) confermando la qualità e l'originalità dei suoi cartoons. Gli Stati Uniti con Disney Phineas and Ferb (Disney Television Animation) conquista due premi: Migliore Serie Televisiva dell'Anno, Bambini (7-10 anni) e la menzione speciale per l'Animazione Flash; gli USA vincono anche con: Cosmic Quantum Ray (Mike Young Productions), premiato come Migliore Serie per Tutti dell'Anno e The Wonder Pets! (Little Airplane Productions) per la Migliore Colonna Sonora dell'Anno. Cuba, dopo il Premio alla Nazione, si è aggiudicata anche il Pulcinella Awards Migliore Film Educativo e Sociale (Premio Unicef) con la serie Pubertad (ICAIC). Ed ancora: Migliore Serie Televisiva dell'Anno, Tween Generation (11-13 anni) 6Teen (Dna, Canada); Miglior Pilota di Serie Tv dell'Anno My Very First Wedding (Bilance Film, Germania); Miglior Cortometraggio dell'Anno The Happy Duckling (Gili Dolev, Regno Unito); Per la nuova categoria Animazione Interattiva che ha aperto il Festival al mondo dei videogiochi si è aggiudicato il Pulcinella Awards Little Big Planet (Sony Computer Entertainment Europe, Regno Unito). Migliore Personaggio Animato dell'Anno è andato a Jibber Jabber (Jibber Jabber Toons, Canada), mentre il premio per la Migliore Opera Europea dell'Anno è stato assegnato a Descendants (Filmakademie Baden-Württemberg, Germania). Si è aggiudicata, infine, la menzione speciale Animazione per Piattaforma Mobile il portoghese Living in the Trees (Cinè Clube de Avanca).

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UE-USA/ FASSINO: DA OBAMA ALTRI SEGNALI DI AMERICA NUOVA (sezione: Globalizzazione)

( da "Wall Street Italia" del 05-04-2009)

Argomenti: Cina Usa

Ue-Usa/ Fassino: Da Obama altri segnali di America nuova di Apcom "Non sfida da sola il mondo, sceglie responsabilità comune" -->Roma, 5 apr. (Apcom) - "Ridurre gli arsenali nucleari e investire sul cambiamento climatico: dopo l'apertura all'Iran e l'avvio di una nuova strategia per l'Afghanistan, dal presidente Obama vengono adesso altri due segnali coraggiosi di un'America nuova, che riafferma la sua leadership non sfidando da sola il mondo, ma scegliendo la strada della condivisione e di una nuova responsabilità comune". Lo ha dichiarato Piero Fassino responsabile del Pd per la politica estera. "Sono scelte - aggiunge Fassino- che sollecitano l'Europa ad avere lo stesso passo e lo stesso coraggio, dotandosi di quelle politiche comuni che consentano all'unione europea di parlare con una sola voce, di agire con una sola mano e di pesare nelle scelte strategiche della globalizzazione".

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A VOLER SINTETIZZARE CON UNA PAROLA L'ESITO DELLO SCENOGRAFICO G20 LONDINESE, LA SCELTA DOVREBB... (sezione: Globalizzazione)

( da "Mattino, Il (Benevento)" del 05-04-2009)

Argomenti: Cina Usa

A voler sintetizzare con una parola l'esito dello scenografico G20 londinese, la scelta dovrebbe cadere su «compromesso». Certo, non tutti i compromessi sono cattivi, ma tutti lasciano sempre qualche margine di manovra, così che stiamo qui a chiederci se il grande summit produrrà effetti concreti oppure no. Comunque, tra una gaffe e uno schiaffo al protocollo, cene di gala e violente manifestazioni di piazza approdate per la prima volta nella storia nella city londinese, i venti grandi del pianeta sono riusciti a mettere insieme tutto e il contrario di tutto. Obama è riuscito a convincere tutti a mettere mano al portafogli: 750 miliardi di dollari resusciteranno un esausto Fondo monetario; altri 250 dovrebbero essere destinati a sgravi fiscali e stimoli al commercio mondiale. Cacciati i soldi, Merkel e Sarkozy hanno preteso una dichiarazione di guerra contro bonus e superstipendi a banchieri, manager e finanzieri e contro i paradisi fiscali. Guerra etica e di sostanza: i primi hanno alimentato la corsa a profitti (di carta) sempre più elevati perché a questi erano legati i loro premi di produzione; i secondi, protagonisti di una sfrenata concorrenza fiscale, hanno attratto fiumi di dollari ed euro sottraendoli a utilizzazioni più produttive e a una democratica tassazione. Fin qui le parole della politica. Ma proprio i passi successivi in direzione di una sempre maggiore trasparenza finanziaria e dunque di una guerra alle decine di paradisi fiscali sparsi nel mondo, costituiranno la vera cartina di tornasole delle reale volontà dei Grandi. Per capirci. Nello stilare una lista nera dei paradisi fiscali che non ne vogliono sapere di adeguarsi alle regole internazionali - accanto a una grigia composta da chi ha invece cominciato a farlo - l'Ocse aveva aggiunto anche i nomi di Macao e Hong Kong, felici oasi finanziarie in territorio cinese? E Pechino ha minacciato di mollare tutto lì e subito. E così, grazie alla paziente mediazione di Obama, i cinesi sono passati dal cartellino rosso a quello giallo, e poche ore dopo il vertice il loro nome era uscito del tutto anche dall'elenco degli ammoniti. Giù le mani dai gioielli di famiglia. Cambierà l'atteggiamento cinese? Non è un interrogativo da poco, non solo perché la repubblica popolare continua a macinare tassi di crescita del 6-7 per cento l'anno, ed è oggi proprietaria della gran parte del debito americano, ma anche perché la tigre asiatica ha finora evitato ogni sede internazionale per siglare i suoi accordi commerciali, finanziari, industriali preferendo la più riservata trattativa a due. Figuriamoci se a essere concertate dovessero essere le politiche fiscali. Insomma, nonostante gli ottimi rapporti tra Obama e Hu Jintao - il cosidetto G2 - sembra che lo schema uscito da Londra vincente e rafforzato sia ancora quello dell'asse Usa-Europa. Nulla di nuovo sotto il sole, forse utile ancora a portare a casa risultati, ma certo assai lontano da ciò che potrebbero riservare di qui a poco Cina, India e Brasile, le grandi economie emergenti del sud del mondo.

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GORIZIA. UN VOLONTARIO DELLA PROTEZIONE CIVILE DI GORIZIA, CARMINE VITALE, 56 ANNI, è MORTO IER... (sezione: Globalizzazione)

( da "Mattino, Il (Benevento)" del 05-04-2009)
Pubblicato anche in: (Mattino, Il (Nazionale))

Argomenti: Cina Usa

Gorizia. Un volontario della Protezione civile di Gorizia, Carmine Vitale, 56 anni, è morto ieri mattina dopo il crollo del tetto della sede goriziana della Protezione. Le cause dell'incidente non sono ancora del tutto chiarite e sono in corso approfonditi accertamenti. Tuttavia secondo le prime risultanze dei controlli effettuati dagli inquirenti, sembra che l'uomo stesse effettuando un intervento di manutenzione sulla copertura del tetto di un capannone quando la struttura ha ceduto. L'uomo è precipitato da un'altezza superiore ai sette metri battendo la testa sull'asfalto ed è morto all'istante. Sull'incidente sono in corso accertamenti da parte della polizia amministrativa coordinata dal pm Annunziata Puglia. Il capo della Protezione Civile, Guido Bertolaso, ieri intervenuto nel Bresciano, ha chiesto un minuto di silenzio per Carmine Vitale.

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Franceschini: "Due punti di Irpef da destinare a chi aiuta i poveri" (sezione: Globalizzazione)

( da "Borsa(La Repubblica.it)" del 05-04-2009)

Argomenti: Cina Usa

Franceschini: "Due punti di Irpef da destinare a chi aiuta i poveri" Franceschini ad Amalfi AMALFI (Salerno) - "Utilizzare due punti di Irpef, nel 2009 per ricavarne 500 milioni di euro da destinare alle associazioni laiche e cattoliche che si occupano di povertà". Questa la proposta del segretario del Pd Dario Franceschini, che ha parlato a conclusione dei lavori della Scuola di politica ad Amalfi. "La Caritas ci dice che sono sempre di più gli italiani che frequentano la sue mense e partecipano alla distribuzione di beni di consumo, mentre aumentano i furti nei supermercati", ha aggiunto il leader democratico. Che poi ha ha sollecitato al governo altre "misure di emergenza, come l'assegno di disoccupazione". "Noi progressisti - ha spiegato il segretario, ai giovani e agli amministratori del partito - dobbiamo avere il coraggio di recuperare parole come 'debolì, 'poveri', 'sfruttati' che nell' epoca della globalizzazione abbiamo avuto paura di usare e pensare a misura di emergenza in attesa delle misure strutturali per superare la crisi". Poi Franceschini ha parlato anche delle prossime Europee. Spiegando che, nel selezionare le persone da mettere in lista, "non faremo mai provini ai più telegenici, sceglieremo solo i più preparati". Quanto al rinnovamento del partito, "si fa in un solo modo: mandando via quelli che meritano di essere mandati via". 05/04/2009 - 18:15

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10:13 NORDCOREA: USA "IL MISSILE E' CADUTO IN MARE" (sezione: Globalizzazione)

( da "Agi" del 05-04-2009)

Argomenti: Cina Usa

NORDCOREA: USA "IL MISSILE E' CADUTO IN MARE" Tokyo-Seul - Sorda ai moniti della comunita' internazionale, la Corea del Nord ha proceduto al lancio di un nuovo missile strategico. Il regime di Pyongyang ha definito il lancio "un successo" e ribadito che si e' trattato di un razzo vettore per la messa in orbita di un satellite per telecomunicazioni. Ma intanto, su richiesta del Giappone, e' stata convocata d'urgenza una riunione del Consiglio di sicurezza dell'Onu. Per il presidente degli Stati Uniti, Barack Obama -che oggi da Praga proporra' un'iniziativa per un nuovo processo di disarmo nucleare- ha detto che il lancio nordcoreano e' una provocazione e "una minaccia contro la regione nordasiatica e contro la pace e la sicurezza internazionale". E ha aggiunto: "Con questo atto provocatorio, la Corea del Nord ha ignorato i suoi obblighi internazionali, ha rifiutato gli appelli alla calma e si e' isolata ancora di piu' dalla comunita' internazionale". Il segretario generale dell'Onu, Ban Ki-moon, ha detto che l'azione nordcoreana "non contribuisce alla pace e alla stabilita' nella regione". In stato di massimo allerta Corea del Sud e Giappone. In realta' Tokyo ha detto di avere bisogno di tempo per appurare se si sia trattato di un missile a lunga gittata o di un razzo vettore. Tokyo ha allestito un gabinetto di crisi per analizzare i dettagli del lancio; ma il governo ha aggiunto che anche se si fosse trattato del vettore di un satellite, comunque sarebbe una violazione delle risoluzioni Onu. Secondo il ministero della Difesa nipponico, il razzo ha oltrepassato il territorio giapponese "senza che sia stato necessario intercettarlo": la prima parte e' caduta nel Mar del Giappone, 280 chilometri ad est della costa nipponica; quando alla seconda sezione, il ministero ne ha seguito il tragitto verso il Pacifico, fino a 2.100 chilometri di distanza dalla terra ferma e poi lo ha perso. E mentre Pyongyang insiste che il satellite servira' alla trasmissione di "canzoni rivoluzionarie", la Russia e la Cina, tradizionalmente vicine al regime comunista, hanno rivolto un appello alla calma. Molto critica invece l'Ue, la Gran Bretagna. Duro anche il governo italiano: secondo la Farnesina, "l'azione di Pyongyang complica ulteriormente la soluzione della questione nucleare nordcoreana ed ostacola il raggiungimento di un clima di fiducia e distensione che possa favorire la stabilita' nella regione". Giappone, Corea del Sud e Stati Uniti avevano detto in ripetute occasioni che il lancio viola la risoluzione 1718 dell'Onu che chiede a Pyongyang di abbandonare i test con le armi nucleari e i missili balistici, cosi' come questo tipo di armi. La risoluzione era stata approvata dopo il test balistico fatto dalla Corea del Nord nell'ottobre 2006.

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Nordcorea/ Per Usa test è fallito,si riunisce Consiglio Onu (sezione: Globalizzazione)

( da "Virgilio Notizie" del 05-04-2009)

Argomenti: Cina Usa

Roma, 5 apr. (Apcom) - Un test missilistico apparentemente fallito, ma che ha messo il mondo davanti al timore di possibili attacchi atomici, proprio nel giorno in cui il presidente degli Stati Uniti Barack Obama ha pronunciato uno storico discorso sul disarmo nucleare: la Corea del Nord è tornata a sfidare l'occidente nella notte di oggi con il lancio di un missile balistico che secondo Pyongyang sarebbe stato soltanto un razzo vettore per mettere in orbita un satellite. Secondo Stati Uniti e Corea del Sud, che assieme al Giappone sono i paesi più preoccupati dall'attività nucleare della sua vicina comunista, il missile avrebbe effettivamente trasportato un satellite, ma il lancio sarebbe fallito perché il vettore sarebbe precipitato nell'Oceano Pacifico. Diversa la versione del regime di Kim Jong-Il, secondo cui il satellite sarebbe entrato in orbita e starebbe trasmettendo "inni e canzoni patriottiche". Durissime le reazioni degli Stati uniti e dei loro alleati, mentre Russia e Cina hanno fatto appelli alla "moderazione" e alla "calma" in attesa di conoscere informazioni precise sul lancio. Il presidente degli Stati Uniti Barack Obama, a Praga per partecipare al vertice Ue-Usa, ha definito il lancio una "provocazione" che "sottolinea il bisogno di agire". "Le regole devono essere vincolanti - ha aggiunto Obama, davanti a una folla di oltre 30.000 persone - è giunto il momento per reazione internazionale forte" e "dobbiamo tutti fare pressione sulla Corea del Nord affinché cambi direzione" e capisca che "il rispetto non arriverà mai attraverso la minaccia delle armi". "Il lancio oggi di un missile Taepodong-2 è stata una chiara violazione della risoluzione 1718 del Consiglio di sicurezza delle Nazioni unite, che vieta espressamente alla Corea del Nord di condurre attività legate al lancio di missili balistici di qualsiasi tipo", aveva già detto Obama in un comunicato. "E' venuto il momento che i test di armi nucleari siano definitivamente messi al bando", ha poi aggiunto il presidente Usa nel suo atteso discorso sul disarmo, annunciando di voler negoziare un nuovo trattato internazionale capace "di mettere fine in modo verificabile alla produzione di materiali fissili" e un vertice mondiale sulla sicurezza nucleare per impedire la proliferazione dei materiali sensibili. L'unico paese a venire esplicitamente in sostegno di Pyongyang è stato, non a caso, l'Iran: la Tv pubblica ha affermato che "la Corea del Nord, come qualsiasi altro paese, ha il diritto di entrare nello spazio" e "le pressioni sulla Corea del Nord per rinunciare al suo diritto insindacabile" sono "ingiuste e scorrette". La parola adesso spetta al Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite, riunito d'urgenza alle 21 ora italiana a New York: Washington, ha affermato l'ambasciatrice Usa presso l'Onu Susan Rice è "in consultazione con i suoi partner dell'Onu in seno al Consiglio per cercare la risposta più appropriata e più forte possibile". Ma non è chiaro se la risposta del consiglio avrà i toni che gli Stati uniti vorrebbero: secondo fonti diplomatiche al quartier generale dell'Onu, Cina e Russia potrebbero bloccare i tentativi dei paesi occidentali di far votare nuove sanzioni contro Pyongyang. Un diplomatico occidentale ha riferito però che il Consiglio potrebbe adottare una risoluzione o una dichiarazione non obbligatoria che ribadisca le risoluzioni già emesse in passato per condannare i lanci. Secondo il ministero degli Esteri russo, Russia Stati Uniti e Giappone sarebbero comunque d'accordo sulla necessità di portare avanti i negoziati a sei sul nucleare nordcoreano dopo il lancio del missile: sarebbe la posizione emersa da due conversazioni telefoniche del capo della diplomazia russa Serguei Lavrov con i suoi omologhi giapponese e americano, Hirofumi Nakasone e Hillary Clinton.

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NORDCOREA/ CONSIGLIO DI SICUREZZA IN RIUNIONE SU LANCIO RAZZO -2- (sezione: Globalizzazione)

( da "Wall Street Italia" del 05-04-2009)

Argomenti: Cina Usa

Nordcorea/ Consiglio di sicurezza in riunione su lancio razzo -2- di Apcom Usa e Francia per condanna dura, ma Russia e Cina caute -->New York, 5 apr. (Apcom) - Prima di entrare nella riunione del Consiglio, l'ambasciatrice degli Stati Uniti all'Onu, Susan Rice, ha dichiarato alla stampa che si tratta dell'"occasione per cercare un accordo su una forte azione collettiva". Anche l'ambasciatore francese Jean-Maurice Ripert ha usato toni duri: "Ci aspettiamo che il Consiglio condanni unanimamente quelche è accaduto e risponda a questa provocazione e violazione del diritto internazionale" ha detto. Fonti diplomatiche prevedono però che, soprattutto a causa della posizione cauta di Russia e Cina, il Consiglio potrebbe tardare nell'adozione di un testo, che probabilmente emergerà solo dopo negoziati laboriosi.(fonte Afp)

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NORDCOREA/ PER USA TEST È FALLITO,SI RIUNISCE CONSIGLIO ONU-PUNTO (sezione: Globalizzazione)

( da "Wall Street Italia" del 05-04-2009)

Argomenti: Cina Usa

Nordcorea/ Per Usa test è fallito,si riunisce Consiglio Onu-punto di Apcom Cina e Russia invitano a prudenza, mentre Iran appoggia Pyongyang -->Roma, 5 apr. (Apcom) - Un test missilistico apparentemente fallito, ma che ha messo il mondo davanti al timore di possibili attacchi atomici, proprio nel giorno in cui il presidente degli Stati Uniti Barack Obama ha pronunciato uno storico discorso sul disarmo nucleare: la Corea del Nord è tornata a sfidare l'occidente nella notte di oggi con il lancio di un missile balistico che secondo Pyongyang sarebbe stato soltanto un razzo vettore per mettere in orbita un satellite. Secondo Stati Uniti e Corea del Sud, che assieme al Giappone sono i paesi più preoccupati dall'attività nucleare della sua vicina comunista, il missile avrebbe effettivamente trasportato un satellite, ma il lancio sarebbe fallito perché il vettore sarebbe precipitato nell'Oceano Pacifico. Diversa la versione del regime di Kim Jong-Il, secondo cui il satellite sarebbe entrato in orbita e starebbe trasmettendo "inni e canzoni patriottiche". Durissime le reazioni degli Stati uniti e dei loro alleati, mentre Russia e Cina hanno fatto appelli alla "moderazione" e alla "calma" in attesa di conoscere informazioni precise sul lancio. Il presidente degli Stati Uniti Barack Obama, a Praga per partecipare al vertice Ue-Usa, ha definito il lancio una "provocazione" che "sottolinea il bisogno di agire". "Le regole devono essere vincolanti - ha aggiunto Obama, davanti a una folla di oltre 30.000 persone - è giunto il momento per reazione internazionale forte" e "dobbiamo tutti fare pressione sulla Corea del Nord affinché cambi direzione" e capisca che "il rispetto non arriverà mai attraverso la minaccia delle armi". "Il lancio oggi di un missile Taepodong-2 è stata una chiara violazione della risoluzione 1718 del Consiglio di sicurezza delle Nazioni unite, che vieta espressamente alla Corea del Nord di condurre attività legate al lancio di missili balistici di qualsiasi tipo", aveva già detto Obama in un comunicato. "E' venuto il momento che i test di armi nucleari siano definitivamente messi al bando", ha poi aggiunto il presidente Usa nel suo atteso discorso sul disarmo, annunciando di voler negoziare un nuovo trattato internazionale capace "di mettere fine in modo verificabile alla produzione di materiali fissili" e un vertice mondiale sulla sicurezza nucleare per impedire la proliferazione dei materiali sensibili. L'unico paese a venire esplicitamente in sostegno di Pyongyang è stato, non a caso, l'Iran: la Tv pubblica ha affermato che "la Corea del Nord, come qualsiasi altro paese, ha il diritto di entrare nello spazio" e "le pressioni sulla Corea del Nord per rinunciare al suo diritto insindacabile" sono "ingiuste e scorrette". La parola adesso spetta al Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite, riunito d'urgenza alle 21 ora italiana a New York: Washington, ha affermato l'ambasciatrice Usa presso l'Onu Susan Rice è "in consultazione con i suoi partner dell'Onu in seno al Consiglio per cercare la risposta più appropriata e più forte possibile". Ma non è chiaro se la risposta del consiglio avrà i toni che gli Stati uniti vorrebbero: secondo fonti diplomatiche al quartier generale dell'Onu, Cina e Russia potrebbero bloccare i tentativi dei paesi occidentali di far votare nuove sanzioni contro Pyongyang. Un diplomatico occidentale ha riferito però che il Consiglio potrebbe adottare una risoluzione o una dichiarazione non obbligatoria che ribadisca le risoluzioni già emesse in passato per condannare i lanci. Secondo il ministero degli Esteri russo, Russia Stati Uniti e Giappone sarebbero comunque d'accordo sulla necessità di portare avanti i negoziati a sei sul nucleare nordcoreano dopo il lancio del missile: sarebbe la posizione emersa da due conversazioni telefoniche del capo della diplomazia russa Serguei Lavrov con i suoi omologhi giapponese e americano, Hirofumi Nakasone e Hillary Clinton.

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