CENACOLO
DEI COGITANTI |
Il fallimento GM e il
welfare Usa ( da "Corriere.it"
del 03-06-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: La Cina, in buona parte. E sarà
contenta la Cina, potenza automobilistica nascente, che i suoi soldi servano a
tenere in vita i concorrenti? Quella stessa Cina che comincia a preferire i
diritti speciali di prelievo al dollaro? Massimo Mucchetti stampa |
fiat, si riapre il fronte
europeo e gm vende hummer ai cinesi - paolo griseri
( da "Repubblica, La"
del 03-06-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: Se il mercato delle utilitarie
prenderà piede negli Usa, sarà, nella prima fase, in mano a Chrysler. Un
accordo tra Gm e i nuovi partner della Magna impedisce infatti ad Opel di
vendere auto in Usa e in Cina. Ieri il titolo del Lingotto è salito in borsa dell´1,28
per cento dopo i risultati del mercato auto di maggio, positivi per Torino.
Euro ai massimi sulla
divisa Usa Milano in salita ( da "Bresciaoggi(Abbonati)"
del 03-06-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: India e Cina. Qualche economista
parla anche di vendite di dollari sui mercati internazionali da parte di banche
centrali minori. Intanto, in Cina, il segretario del Tesoro americano Tim
Geithner ha rassicurato i mercati: per le emissioni record di debito pubblico americano
in arrivo - ha detto - ci sarà una domanda più che sufficiente.
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: In caso di vittoria, continuerà il
suo lavoro di urbanista? «Sì, ma non nel Comune». Il sindaco ideale dei
civitellesi? «Il sindaco della globalizzazione e dell'essere in Europa deve
parlare il dialetto locale e l'inglese». Image: 20090603/foto/4520.jpg
Monica Giuntini
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: nominata relatrice per un parere
sul fondo europeo di adeguamento alla globalizzazione. E vorrei poter
continuare a lavorare su questo fronte. In pratica si tratta di un fondo di
sostegno alle persone che hanno perso l'occupazione per colpa dei fenomeni
legati alla globalizzazione. E poi ci sono tutte le tematiche legate allo
sviluppo sostenibile e rurale, tra cui la viticoltura,
Mottaki all'Eliseo Sarkozy
rilancia il dalogo con l'Iran ( da "Unita,
L'" del 03-06-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: È la prima volta che il capo di
Stato francese riceve un responsabile iraniano di alto livello dalla sua
elezione, nel maggio del 2007. L'incontro con il ministro iraniano consentirà
di affrontare il rilancio dei colloqui tra Iran e gruppo dei 5+1 (Germania,
Cina, Usa, Francia, Gb, Russia più l'Alto rappresentante Ue. IL CASO
Dobbiamo dire basta ai
clandestini ( da "Nuova
Ferrara, La" del 03-06-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: tutti parlano della
globalizzazione. Ma occorre dire basta alla clandestinità». Viabilità, eterno
problema. Quali i vostri progetti? «Intanto voglio dire che questa Ztl ha messo
in ginocchio la piazza. E' stata congeniata male. La piazza è chiusa, all'interno
non si parcheggia più.
Il riformismo radicale che
attraversa i conflitti del Moderno
( da "Manifesto, Il"
del 03-06-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: ai tempi della globalizzazione. La
sua posizione è così riassumibile: il modello di società ed il pensiero sociale
nati nel XIX secolo si fondavano sul primato del sistema razionalizzato sulla
volontà delle persone. In un espressione, l'attore sociale più che «agire era
agito», mentre l'integrazione sociale ed il determinismo - di cui Parsons è
stato il più autorevole teorico -
Geithner rassicura
Pechino, il dollaro risalirà ( da "Milano
Finanza (MF)" del 03-06-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: sostanziali rimborsi» dei fondi
Tarp da parte di alcune delle banche Usa beneficiarie «in tempi relativamente
brevi». A fine luglio Cina e Usa avranno un altro incontro bilaterale a
Washington. Sempre ieri il Tesoro Usa ha nominato suo inviato a Pechino
l'economista David Dollar (sic!), capo della divisione Cina della Banca
Mondiale.
Medvedev rilancia la
valuta sovrannazionale ( da "Milano
Finanza (MF)" del 03-06-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: India e Cina. «Non escludo che i
capi di Stato discuteranno l'idea proposta dal leader russo di creare un nuova
valuta sovrannazionale e di usare il rublo come moneta di riserva», ha spiegato
Natalya Timakova, una portavoce di Medvedev. Qualche giorno fa il presidente
russo aveva detto che il sistema finanziario attuale è stato costruito su una
sola moneta,
Faro cinese sull'acciaio
Usa ( da "Milano
Finanza (MF)" del 03-06-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: la Cina ha importato dagli Stati
Uniti quasi 60 mila tonnellate metriche di acciaio magnetico per un
controvalore di 273 milioni di dollari: un dato che si confronta con i 2,4
miliardi di dollari di ferro e acciaio che gli Usa hanno esportato in Cina nel
2008, come riferiscono i dari dell'Office of Trade and Industry Information.
Consumi ridotti con motori
hi-tech ( da "Sole
24 Ore, Il (Nord Est)" del
03-06-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: Romania, Cina, Brasile e Messico, a
cui si aggiungono due società esclusivamente di natura commerciale negli Usa e
in Corea. Ogni società è indipendente e soddisfa direttamente la propria area
di riferimento, seguendo però le linee guida e le strategie dettate
dall'headquarter di Dueville: Askoll Holding.
Inner Whell, un sodalizio
coniugato al femminile che associa solo mogli, partner, famili...
( da "Messaggero, Il (Umbria)"
del 03-06-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: argomento La globalizzazione e i
giovani, dal titolo "Nel mondo divenuto un villaggio globale, sia
l'infanzia che l'adolescenza sono sempre più omologate. In base alle vostre
esperienze e conoscenze, esprimete un motivato giudizio su tale fenomeno"».
E la presidente aggiunge: «Tutto questo per offrire spunti di riflessione alle
nuove generazioni.
Nord Corea, c'è un nuovo
Jong ( da "Unione
Sarda, L' (Nazionale)" del
03-06-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: oggetto di analisi di una missione
Usa a Seul, guidata dal numero due della diplomazia Usa, James Steinberg, con
lo scopo pure di definire la lista di possibili sanzioni contro il regime. Tra
Cina e Giappone, che ha dato il via libera preliminare alla creazione di un
sistema di allerta satellitare sul proprio spazio aereo, c'è stato uno scambio
di vedute tra i ministri degli Esteri,
LA DOPPIA OCCASIONE
( da "Corriere della Sera"
del 03-06-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: globalizzazione e hanno contribuito
alla crisi, ad esempio con il rifiuto di Washington di sottoporsi alle
verifiche del Fmi sulla stabilità finanziaria. Il governo italiano, che a volte
sostiene di avere capito prima di altri la crisi in arrivo, certo non ha mai
fatto sforzi per convincere l'«amico» della Casa Bianca a rendere le politiche
pubbliche meno succubi del mercato e ad
E la Cia va a caccia di
banchieri licenziati ( da "Corriere
della Sera" del 03-06-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: una guerriglia finanziaria» contro
gli Usa. Una paura legata alla situazione dei mercati, ma soprattutto alle
mosse della Cina che «possiede » gran parte del debito americano. Washington ha
lanciato avvertimenti e Pechino ha risposto con rassicurazioni. Nel dubbio gli
007 devono verificare e vigilare per impedire un 11 settembre economico.
L'Hummer parlerà cinese:
l'auto "macho" (nella foto) simbolo dell'era dei cowboy (e d...
( da "Messaggero, Il"
del 03-06-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: però annunciato di aver raggiunto
un accordo per la vendita della Hummer in Cina. La casa di Detroit non ha
fornito dettagli, ma secondo Bloomberg il protocollo d'intesa per la vendita è
stato firmato con la Sichuan Tengzhong, specialista in veicoli speciali e
componentistica. L'operazione - sempre secondo l'agenzia - dovrebbe essere
completata entro la fine del terzo trimestre.
nostro servizio SEUL - Kim
Jong-il, il "caro leader" nordcoreano ha...
( da "Messaggero, Il"
del 03-06-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: oggetto di analisi di una missione
Usa a Seul, guidata dal numero due della diplomazia Usa, James Steinberg, con
lo scopo pure di definire la lista di possibili sanzioni contro il regime. Tra
Cina e Giappone, che ha dato il via libera preliminare alla creazione di un
sistema di allerta satellitare sul proprio spazio aereo, c'è stato uno scambio
di vedute tra i ministri degli Esteri,
Le elezioni rappresentano
una grande opportunità per affrontare questioni importanti ...
( da "Unita, L'" del
03-06-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: «Le elezioni rappresentano una
grande opportunità per affrontare questioni importanti per i cittadini, come la
crisi economica, la globalizzazione e l'immigrazione», parola di Hans-Gert
Poettering, presidente uscente del Parlamento europeo.
ROMA Governi e banche
centrali devono cominciare a preparare l'uscita dall'emerge...
( da "Messaggero, Il"
del 03-06-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: Il segretario al Tesoro Usa,
Timothy Geithner, è volato a Pechino per rassicurare i cinesi sulla solidità
dei loro investimenti in dollari. La Cina detiene la stratosferica cifra di 768
miliardi di dollari di titoli del Tesoro americano: è il primo investitore al
mondo.
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: bassanese poiché le idee sociali e
di famiglia sono state il cardine del Ventennio e soprattutto resistono fino ai
giorni nostri, vedi gli assegni familiari. Dopo che ci hanno venduto la
globalizzazione come il bene assoluto credo che sia arrivato il momento di
costruire una nuova società basata sui valori». S.M.D. Giangregorio Ha 43 anni,
impiegato comunale, si candida per la destra
"E8 STATEMENT",
A ROMA IL 4 GIUGNO SI RIUNISCE L'E8, SUMMIT MONDIALE DEI PRODUTTORI DI ENERGIA
ELETTRICA ( da "marketpress.info"
del 03-06-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: E5 (Cina, Messico, Sud Africa,
Brasile e India ). Questa edizione dell?E8 è investita di compiti di grande
responsabilità: portare all?attenzione degli otto Paesi più industrializzati
del pianeta i suggerimenti e le istanze delle grandi società produttrici di
energia sul ?
AMBIENTE: ALL'ICE UN
WORKSHOP SULLE TECNOLOGIE A BASSO CONTENUTO DI CARBONIO IN ITALIA E USA ITALIA
E STATI UNITI COLLABORANO PER LA RICERCA SUI CAMBIAMENTI CLIMATICI E PER LO
SVIL ( da "marketpress.info"
del 03-06-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: a cominciare dalla Cina,
nell?ambito dei nuovi programmi internazionali dell?Amministrazione Obama.
Efficienza energetica, bioenergie e ?green building? sono i settori nei quali
questa collaborazione potrà svilupparsi. L?amministrazione degli Stati Uniti,
come annunciato da Jonathan Shrier, Principal Deputy Assistant Secretary,
VANTAGGI REALI PER I
CITTADINI DI TUTT'EUROPA COSA HA FATTO PER VOI LA COMMISSIONE EUROPEA NEL PERIODO
2004-2009 ( da "marketpress.info"
del 03-06-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: approvvigionamento energetico
sicuro e ha cercato di fare in modo che la globalizzazione diventi inclusiva,
sia meglio regolamentata e rispecchi i valori europei. Il presidente della
Commissione europea José Manuel Barroso ha dichiarato: ?Questa Commissione, la
prima di un?Unione allargata a 27 Stati membri, si è trovata a dover affrontare
alcuni dei periodi più difficili che l?
L'ITALIA UN PAESE IN
DECLINO PER IL 70 PER CENTO DELLA POPOLAZIONE I RISULTATI DI UN SONDAGGIO DE
"IL SOLE 24 ORE" REALIZZATO IN OCCASIONE DEL FESTIVAL DELL'ECONOMIA
DI TRENTO ( da "marketpress.info"
del 03-06-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: La Globalizzazione: Fenomeno
Positivo O Negativo? (valori Percentuali) Classi di età Totale Campione 18 - 34
35 - 54 55 e oltre parliamo di globalizzazione, ovvero "il fenomeno di
crescta progressiva delle relazioni e degli scambi a livello mondiale in diversi
settori, il cui effetto principale è la convergenza economica e culturale tra i
Paesi del mondo"
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: globalizzato): la salute, i
trasporti, la scuola, l'acqua, la luce, le pensioni, il telefono ecc? L'inizio
di tutto è avvenuto coi fucili durante la dittatura militare e dopo con le
menzogne durante la democrazia. Adesso la globalizzazione sta avvenendo in
Italia,facendo finta di offrire dei cambiamenti per migliorare le vite degli
italiani.
La Corea del Sud schiera
unità lanciamissili ( da "Secolo
XIX, Il" del 03-06-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: sarà oggetto di analisi di una
missione Usa a Seul, guidata dal numero due della diplomazia Usa, James
Steinberg, con lo scopo pure di definire la lista di possibili sanzioni contro
il regime. Tra Cina e Giappone c'è stato uno scambio di vedute tra i ministri
degli Esteri. Pechino ha ribadito che ulteriori sanzioni Onu non risolverebbero
il problema.
Cina, blocco dei social
media ( da "Blogosfere"
del 03-06-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: blocco dei social media Pubblicato
da Luca Dello Iacovo alle 09:30 in globalizzazione Domani è il ventesimo
anniversario delle proteste di piazza Tiananmen: nel 1989 gli studenti scesero
in piazza per chiedere democrazia. Le autorità di Pechino hanno iniziato una
vasta campagna per il blocco delle comunicazioni online: secondo quanto
riportano gli utenti di internet cinesi,
Nuovo episodio di
sfruttamento di lavoratori africani
( da "Blogosfere" del
03-06-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: 20 in Economia e Globalizzazione
Nuovo episodio di sfruttamento schiavile di lavoratori stranieri. Se qualche
giorno fa la vicenda aveva coinvolto le coltivazioni agricole in Alsazia,
Francia, quella che segnaliamo oggi concerne invece direttamente alcune aziende
italiane ed è stata scoperta in Svizzera, nelle vicinanze di Lugano.
Nuovo test nord coreano,
Washington lo attende ( da "Opinione,
L'" del 03-06-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: appena 60 chilometri dal confine
con la Cina. Secondo quanto riferito dall'agenzia sudcoreana Yonhap, i
movimenti del vettore sarebbero stati rilevati grazie agli aerei da
ricognizione americani. Secondo il segretario Usa alla Difesa, Robert Gates, il
regime di Pyongyang potrebbe preparare un lancio balistico a lunga gittata,
come quello che provocò le prime nuove condanne dell'
Sondaggio: insufficienti
le misure globali anticrisi ( da "Reuters
Italia" del 03-06-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: è stato condotto dal 14 aprile al 7
maggio e ha mostrato come il 58% degli intervistati ritenga che gli Usa non
abbiano fatto abbastanza per dare nuova linfa alla propria economia, il 53%
ritenga che l'Unione Europea dovrebbe fare di più, e più di due terzi delle
persone credano che anche la Cina non si sia prodigata abbastanza per
migliorare la situazione.
Crac Gm, in Cina i maxi
suv Hummer ( da "Corriere.it"
del 03-06-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: La produzione resterà negli Usa,
così si salveranno 3 mila posti di lavoro L'Hummer non scompare, diventa cinese
Una compagnia interessata all'acquisto dello storico marchio dopo il fallimento
della General Motors NEW YORK - L'Hummer parlerà cinese: l'auto «macho» simbolo
dell'era dei cowboy (e dell'ex presidente degli Stati Uniti,
Cina, USA e le sottili
minacce trasversali. ( da "Blogosfere"
del 03-06-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: Cina, USA e le sottili minacce
trasversali. Pubblicato da Debora Billi alle 12:53 in Finanza Nel mainstream,
almeno quello italiano, circolano notizie ottimiste sui rapporti Cina-dollaro.
L'annuncio sulla ripresa del dialogo dalla fine del prossimo mese è arrivato
nel momento in cui il segretario al Tesoro chiudeva una due giorni nella
capitale cinese in cui Timothy Geithner ha cercato
PROSEGUE NEI LOCALI DI
PALAZZO PAOLO V LA MOSTRA L'ALTRAMODERNITà DI POMPEO FORGION...
( da "Mattino, Il (Benevento)"
del 03-06-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: nuovi e uno spaccato dello stato di
cultura globalizzato, arricchito da un universo caotico e brulicante. Lo
storico dell'arte contemporanea Carlo Franza, che firma anche il catalogo, così
descrive dell'evento: «Rotta dalla follia irrazionale la modernità, esaurite le
virtù e le energie delle mitologie postmoderne, Pompeo Forgione è uno dei nuovi
artisti europei a far trasudare l'
DIEGO DEL POZZO DOPO THE
LISTENER E THE MENTALIST ARRIVA MENTAL...
( da "Mattino, Il (Nazionale)"
del 03-06-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: la serie degli anni della
globalizzazione. Con il telefilm da loro ideato e prodotto, i fratelli Dan e
Deborah Joy LeVine affrontano le tendenze del mercato, tra ricetta produttiva e
lancio in contemporanea mondiale. Gli appassionati italiani - negli stessi
giorni di quelli di altri 34 Paesi - potranno seguire la serie dalle 22 di
domani su Fox (
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: la storia di un grido di giustizia
Cina. Geithner rassicura: investimenti negli Usa solidi Il segretario al Tesoro
americano Timothy Geithner ha rassicurato il pubblico e i dirigenti cinesi
sulla solidità dei loro investimenti in dollari. Alla sua prima visita in Cina,
Geithner ha affermato che la politica espansiva seguita da Obama è una
necessaria risposta alla crisi,
Attesa per il bando del
prossimo bienniodi Servizio civile
( da "Sicilia, La" del
03-06-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: resi labili dalla globalizzazione,
invitano il singolo ad evitare uno sguardo breve ed autoriferito. «La
formazione è obbligatoria per legge, non soltanto per i volontari in servizio
civile, bensì anche per le figure che li accompagnano nel corso della loro
esperienza - spiega Nicola Sposito - questo giustifica anche la presenza degli
operatori locali di progetto,
A Bologna la II edizione
della Summer School in Economics and Management of Intellectual Property Rights
( da "Sestopotere.com"
del 03-06-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: La protezione del patrimonio
tecnologico e commerciale d?impresa, attraverso strumenti quali brevetti,
marchi, design, segreti industriali, rappresenta un imperativo imprescindibile
per essere competitivi nei nuovi contesti della globalizzazione.
Cortocircuito Facebook tra
account cancellati e Cina Virtuale: intervista a Vittorio Zambardino
( da "Blogosfere" del
03-06-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: Giu 09 3 Cortocircuito Facebook tra
account cancellati e Cina Virtuale: intervista a Vittorio Zambardino Pubblicato
da Eleonora Bianchini, Blogosfere Staff alle 15:03 in Interviste "Nulla di
nuovo, purtroppo, non sono che uno dei tanti cui Facebook ha cancellato
l?account senza alcun “warning”
Fassino in Piazza del
Mercato: "Condivido l'appello di Napolitano"
( da "Cittàdellaspezia.com"
del 03-06-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: Per superare la crisi e fare i
conti con le sfide che ci impone la globalizzazione, ci vuole una grande unità
dell'Europa" Così Piero Fassino questa mattina in Piazza Cavour, durante
un "tour" tra i banchi di piazza del mercato nell'ambito di una
intensa giornata di appuntamenti elettorali del Partito Democratico in
Provincia.
Inchiesta Greenpeace
rivela i grandi marchi che distruggono l'Amazzonia
( da "Sestopotere.com"
del 03-06-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: Il Brasile è il quarto più grande
emettitore di gas serra a livello globale (dopo Usa, Cina e Indonesia). Per
promuovere la crescita della produzione di carne e pelle il governo brasiliano
sta investendo per sviluppare ogni singola parte della filiera della carne e
delle pelle nel Paese divenendo a tutti gli effetti un socio in affari della
distruzione della foresta.
Unindustria Treviso:
assemblea generale 2009 ( da "Sestopotere.com"
del 03-06-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: Federico Rampini - Editorialista de
La Repubblica esperto di Cina e Usa, Dario Scannapieco - Vice Presidente Banca
europea per gli investimenti (Bei). Le conclusioni sono affidate alla
Presidente di Confindustria Emma Marcegaglia. I lavori assembleari saranno
ripresi da Class CNBC e trasmessi in differita su Sky.
La crisi non ferma Zegna
( da "Stampa, La" del
04-06-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: LA CINA E' IL SECONDO MERCATO La
crisi non ferma Zegna Cresce il fatturato della griffe del lusso: il 2008
chiude a 870 milioni [FIRMA]PAOLA GUABELLO BIELLA Il fatturato è ancora in
crescita per «Ermenegildo Zegna». Il gruppo triverese ha infatti chiuso il 2008
con un business che supera gli 870 milioni di euro pari a un incremento del 3,
"Altro che Dr. House
Io vi curo la mente" ( da "Stampa,
La" del 04-06-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: in Italia e in 35 Paesi del mondo:
è la globalizzazione, bellezza. Ma negli States no: lì, il debutto è stato la
settimana scorsa, la serie è già su Internet, plot gratuito, puntate a
pagamento. Il protagonista è dunque uno psichiatra dai metodi non convenzionali.
Ma bravo, molto. Bravo a entrare nella testa del malato.
La Corte federale frena
sulla vendita della Chrysler ( da "Stampa,
La" del 04-06-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: Anche Fiat ha mostrato un interesse
per il marchio svedese ma non è chiaro se il gruppo torinese sia uno dei
finalisti. Sugli altri fronti, Gm ha assicurato che non cederà le attività in
Cina, considerato il mercato extra-Usa più redditizio, così come manterrà il
controllo sui preziosi asset in America Latina anch'essi finiti nel mirino del
Lingotto.
Nel 2008 investiti 155
miliardi in rinnovabili ( da "Milano
Finanza (MF)" del 04-06-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: I primi tre mesi del 2009, però,
hanno registrato un vero e proprio crollo degli investimenti in fonti
rinnovabili: -53% a 13,3 miliardi. Ma gli esperti dell'Unep sottolineano la
spinta propulsiva che avrà l'avvio dei programmi anticrisi varati dai governi
di quasi tutto il mondo, a cominciare da Usa e Cina.
S'INAUGURA oggi alle 18
nella Sala assemblee della Fondazione Carisbo in via...
( da "Resto del Carlino, Il (Bologna)"
del 04-06-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: globalizzazione dell'architettura
moderna, sulla sua valenza storica e sul suo rapporto con la pianificazione
urbana. In ciò promuovendo e appoggiando l'inserimento della città nella Modern
Heritage List dell'Unesco. Questo riconoscimento risulterebbe infatti
particolarmente significativo ai fini della tutela del suo insieme
architettonico che resta indissolubilmente legato al passato
Tiananmen, Hillary chiede
i nomi dei morti ( da "Unita,
L'" del 04-06-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: Hillary chiede i nomi dei morti
Pechino Il segretario di Stato Usa Hillary Clinton chiede alla Cina di
pubblicare i nomi dei morti di piazza Tiananmen. E di render noti anche i nomi
delle persone scomparse o arrestate nelle manifestazioni per il XX
anniversario. Nella piazza, centinaia di poliziotti e uomini delle forze
paramilitari.
PASTICCIO ALLA TEDESCA
( da "Nazione, La (Firenze)"
del 04-06-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: domani sarebbero sempre tabu i
mercati della Cina e degli Stati Uniti». Questa è la clausola segreta imposta
da Obama a Frau Merkel. SE IL DENARO pubblico salva la Opel, a pagare saranno
altre «case» e altri lavoratori, quella Volkswagen e della Ford, attacca la
Bild Zeitung. E dopo aver infranto il principio di non ingerenza dello Stato
nell' industria privata,
FRA le tante parole che
ascoltiamo in questa campagna... ( da "Resto
del Carlino, Il (Pesaro)" del
04-06-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: i grandi temi della
globalizzazione. Il resto è retorica spicciola e inconcludente. Lo scontro fano
contro Pesaro è il figlio più stupido ella sottocultura e dei piccoli
interessi. Pensiamo in grande; la crisi può anche diventare l'occasione
straordinaria per inventare il nuovo, per aprire la strada alla modernità.
Turismo, pacchetto da 1,6
miliardi ( da "Tempo,
Il" del 04-06-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: ora sia stata superata dagli Usa,
dalla Cina, Francia e Spagna. C'è bisogno di ripartire con una politica
nazionale del turismo», cambiando rotta rispetto a quella seguita dal governo
Prodi che, «con soli cinque voti di scarto» ha cambiato il titolo V della
Costituzione, attribuendo alle Regioni la competenza esclusiva in materia di
turismo: «Un errore commesso dalla sinistra»
L'EUROPA, IL CAPITALISMO
DI MERCATO E LA CRISI ECONOMICA LEZIONE D'EUROPA CON MARIO MONTI
( da "marketpress.info"
del 04-06-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: Mi aspettavo un rigetto della
globalizzazione, ma non mi aspettavo che la globalizzazione andasse ad
infrangersi nel punto più sviluppato dei mercati finanziari, ovvero gli Stati
Uniti. Credo anche che ci sia una relazione tra questa crisi e l?11 settembre
2001: dopo questo tragico evento, c?
Keynes non è la coperta di
Linus ( da "Sole
24 Ore, Il" del 04-06-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: La Cina sì. © RIPRODUZIONE RISERVATA
LA PARTITA DI PECHINO «Non volevo credere alle previsioni del sorpasso
dell'economia cinese su quella Usa. Ora mi sto convincendo che sia possibile»
Niall Ferguson, 43 anni, scozzese, insegna storia moderna CORBIS
Impresa e sindacato
alleati per difendere la filiera tessile
( da "Sole 24 Ore, Il"
del 04-06-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: globalizzazione, per sostenere le
imprese appartenenti ai settori industriali in difficoltà; Protezione sociale,
a tutela dell'occupazione e con opportunità di formazione e riqualificazione
adeguate alle esigenze di nuova occupabilità; "Qualità e sicurezza dei
prodotti": ovvero il Reach, con l'impegno ad imporre analoghi impegni e
responsabilità anche alle aziende collocate nei Paesi
Strategia d'attacco per
Zegna ( da "Sole
24 Ore, Il" del 04-06-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: «La Cina, cresciuta del 30%, è per
noi il secondo mercato mondiale. Vanno bene anche il sud-est asiatico (l'anno
prossimo apriremo in Vietnam) e gli Emirati Arabi, va molto bene l'America
latina e, nel suo piccolo, anche l'India cresce a due cifre».
Per gli orologi la ripresa
ritarda di un anno ( da "Sole
24 Ore, Il" del 04-06-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: export nei quattro mesi verso la
Russia (-61%) e verso la Cina (-39%). Meno consistente, ma pur sempre
rilevante, la flessione che riguarda l'India (-29%). Nel complesso, i maggiori
mercati europei resistono per ora meglio – tra le eccezioni la Spagna (-36%) –
rispetto agli Usa e ai grandi mercati emergenti.
PESAROPer un'intera
giornata piazza del Popolo si tramuta in una grande sala giochi a cielo ape...
( da "Messaggero, Il (Pesaro)"
del 04-06-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: come occasione di socializzazione e
arricchimento reciproco all'interno di una realtà che anche a livello locale va
sempre più globalizzandosi. Ovunque ci si potrà cimentare con giochi da tavolo,
scacchi, carrom (biliardo indiano), campanone, tiro alla fune, tiro ai
barattoli, birilli, lancio di cerchi e biglie e laboratori di giocoleria
(aquiloni, girandole, trottole, burattini).
ROMA - C'è meno mafia in
Sicilia, Calabria, Puglia e Campania. Il ministro dell...
( da "Messaggero, Il"
del 04-06-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: globalizzata" e sul pericolo
che le 'ndrine e le cosche siciliane possano mettere le mani sulla
realizzazione del ponte sullo stretto di Messina distingue: «Il contrasto è
esteso anche ai controlli sulle infiltrazioni negli appalti pubblici: vigiliamo
in particolare sull'Expo di Milano e sulla ricostruzione dopo il terremoto in
Abruzzo»
L'Venezia IRONIA di John
Baldessari (che sarà premiato con il Le...
( da "Messaggero, Il"
del 04-06-2009)
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Cina Usa
Abstract: dall'antologica di John Wesley alla
Fondazione Cini su progetto della Fondazione Prada, allo splendido video di 50
minuti presentato ieri sempre alla Fondazione Cini da Peter Greenaway sul
capolavoro di Paolo Veronese, Le nozze di Cana, che fa rivivere il primo
miracolo di Gesù con la trasformazione dell'acqua in vino.
La Cina impone il silenzio
su Tienanmen ( da "Corriere
della Sera" del 04-06-2009)
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Cina Usa
Abstract: dove le libertà civili godono di
tutele che la Cina-Cina non prevede. Nell'ex colonia britannica all'aeroporto
hanno rispedito negli Usa uno dei leader studenteschi della Tienanmen, Xiang
Xiaoji, ora cittadino americano. La stessa sorte era toccata la scorsa
settimana allo scultore danese Jens Galschiot, autore di un'opera
commemorativa.
C'è una frase nuova nel
linguaggio politico-diplomatico dell'amministrazione...
( da "Messaggero, Il"
del 04-06-2009)
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Cina Usa
Abstract: pong che portarono al disgelo tra
gli Usa di Nixon e la Cina di Mao. Dialogare per arrivare al rispetto
reciproco. E per impedire all'Iran di entrare a far parte del club delle
potenze nucleari. Per un giorno occhi e orecchie sono puntate sul Cairo. Da
domani torneranno a focalizzare su Israele dove il governo deve ancora
formulare un piano per arrivare alla pace con gli arabi.
In Cina i miti extralarge
Usa ( da "Corriere
della Sera" del 04-06-2009)
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Cina Usa
Abstract: 36 La conquista di Hummer In Cina i
miti extralarge Usa SEGUE DALLA PRIMA Meno di un anno fa l'allora capo di
General Motors, Rick Wagoner, cercò di convincere l'opinione pubblica che
sarebbe bastato disfarsi di questo «brand» divenuto ormai troppo ingombrante,
politicamente ed ecologicamente scorretto per rimettere a posto un gruppo
industriale che,
in PRIMA
( da "Manifesto, Il"
del 04-06-2009)
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Cina Usa
Abstract: UGC Cine Cité, Warner Moderno,
Warner Village CADILLAC RECORDS di Darnell Martin, con Adrien Brody e Beyonce
Knowles (Usa 08) La scena musicale della Chicago anni 50, composta da nomi come
Etta James, Muddy Waters, Chuck Berry, in un contesto dove esplode la questione
razziale, e poi rock'n'roll e sesso.
Sun, Carmine Gambardella
nuovo preside di Architettura ( da "Corriere
del Mezzogiorno" del 04-06-2009)
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Cina Usa
Abstract: possiamo ricavare dalla crisi della
globalizzazione è che nella de-globalizzazione emergono delle identità e dei
valori nostrani che se immessi nel ciclo produttivo saranno appetibili nel
mondo ». Cosa ha in programma per gli studenti? Nei servizi cosa cambierà? «Gli
studenti sono il capitale umano: migliore sarà la loro formazione, più speranza
hanno questi territori di migliorare.
La Biennale di Venezia 53.
Esposizione I ( da "superEva
notizie" del 04-06-2009)
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Cina Usa
Abstract: USA Chen Zhen Shanghai, Cina, 1955
- Parigi, Francia, 2000 Nikhil Chopra Nato a Calcutta, India, 1974 Vive e
lavora a Mumbai, India Chu Yun Nato a Jiangxi, Cina, 1977 Vive e lavora a
Pechino, Cina Tony Conrad Nato a Concord, USA, 1940 Vive e lavora a Buffalo e
New York, USA Keren Cytter Nata a Tel Aviv,
Ruritalia.it Complesso di
Sant'Andrea al ( da "superEva
notizie" del 04-06-2009)
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Cina Usa
Abstract: un periodo storico in cui la
globalizzazione si va sempre piu' definendo[...] Agricoltura e lavoro nell'arte
del Novecento dal Futurismo a FacebookA cura di Agostino Bagnato, Claudio
Crescentini In un periodo storico in cui la globalizzazione si va sempre piu'
definendo come glocalizzazione, rivolta alle esigenze specifiche delle singole
popolazioni in un contesto extranazionale,
Obama, nuove credenzialiin
uno scenario insidioso ( da "Secolo
XIX, Il" del 04-06-2009)
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Cina Usa
Abstract: I principali problemi vengono dall'emergere
della Shangai Cooperation Organization (Sco), basata su una stretta alleanza
Cina-Russia. Il 15 giugno la Sco si riunirà in summit a Ekaterinburg: tre
giorni prima si svolgeranno importanti elezioni proprio nell'Iran dove Cina e
Russia hanno importanti interessi. 04/06/2009
Il futuro di Big Pharma
( da "Salute (La Repubblica)"
del 04-06-2009)
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Cina Usa
Abstract: Le riforme sanitarie negli Usa come
in Cina o in Francia, dipendono molto anche da risparmi sul fronte farmaco e da
ricerca e innovazione. Non è un caso che negli Usa, dove il lavoro delle lobby
è trasparente e dichiarato, le aziende hanno aumentato del 36,1% le spese per
le attività di pressione sul Congresso nel primo trimestre 2009 rispetto al
2008:
I numeri del farmaco
( da "Salute (La Repubblica)"
del 04-06-2009)
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Cina Usa
Abstract: 5%) - La Cina segue di poco il
Regno Unito (20,9 mld e +4,5%) con un mercato di 20,8 miliardi di dollari e una
crescita annua del +21,3% - Poi Canada (18 mld e + 5%) e Brasile (12 miliardi e
+ 10%). Gli emergenti - Oltre a Cina e Brasile sono il Messico, l'Argentina
(incremento annuo +22%) e il Venezuela (+31%).
I Centenari e le aziende
storiche di Salerno ( da "Caserta
News" del 04-06-2009)
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Cina Usa
Abstract: incipiente globalizzazione,
continuano la propria tradizione familiare. Rispetto per la qualità del
prodotto, onestà intellettuale, know-how trasmesso alle generazioni future,
buono stato di salute finanziaria e volontà di mettersi in discussione per crescere
sono le caratteristiche comuni a queste aziende che rappresentano una ricchezza
inestimabile per il territorio.
Tienanmen, Pechino contro
la Clinton "Accuse infondate alla Cina"
( da "Repubblica.it"
del 04-06-2009)
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Cina Usa
Abstract: PECHINO - La Cina ha espresso
"forte insoddisfazione" per l'appello del segretario di Stato Usa,
Hillary Clinton, che ha invitato Pechino a pubblicare i nomi delle vittime e
dei dispersi della repressione di Piazza Tienanmen, di cui oggi ricorre il
ventesimo anniversario.
Tienanmen vent'anni dopo
La memoria sotto i cingoli ( da "Unione
Sarda, L' (Nazionale)" del
04-06-2009)
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Cina Usa
Abstract: un'organizzazione basata negli Usa
che si occupa dei detenuti politici cinesi, è ancora in prigione una trentina
di persone per i fatti del 1989, quando migliaia di studenti e cittadini
chiesero, con manifestazioni e proteste in tutta la Cina, l'instaurazione nel
Paese di un sistema politico democratico.
Alla ricerca del principe
perduto ( da "Unione
Sarda, L' (Nazionale)" del
04-06-2009)
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Cina Usa
Abstract: è uno Stato provato dagli esiti
della crisi della società politica e della globalizzazione economica che hanno
rappresentato la sua storia degli ultimi vent'anni. Mentre l'insufficienza del
sistema politico ha decostruito politicamente il Paese, la globalizzazione e lo
"spostamento" dei valori, che hanno tradizionalmente costituito il
fondamento di ogni nostro discorso pubblico,
Bande nere, i nuovi nazi
da Cuore Nero a Casa Pound: intervista a Paolo Berizzi
( da "Blogosfere" del
04-06-2009)
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Cina Usa
Abstract: antiamericanismo e no alla
globalizzazione)? Sì, penso ai centri sociali. Prima erano solo di sinistra,
non era necessario connotarli politicamente. Oggi possono anche essere di
destra e sono in forte crescita. Miti e ideali sono condivisi solo in parte:
anti americanismo e globalizzazione (i neri la chiamano mondialismo), certo.
Cina, vent'anni dopo il
massacro una Pechino blindatissima
( da "TGCom" del
04-06-2009)
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Cina Usa
Abstract: Insoddisfazione per appello Usa su
Tienanmen" La Cina ha intanto espresso "forte insoddisfazione"
per l'appello del segretario di Stato Usa, Hillary Clinton, che ha invitato
Pechino a pubblicare i nomi delle vittime e dei dispersi della repressione di
Piazza Tienanmen. "L'iniziativa americana rivolge accuse infondate al
governo cinese ed esprimiamo forte insoddisfazione"
Corea del Nord mette sotto
processo due giornaliste Usa ( da "Reuters
Italia" del 04-06-2009)
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Cina Usa
Abstract: della piattaforma multimediale Usa
Current Tv, erano state arrestate a marzo vicino al confine tra la Cina e la
Corea del Nord mentre lavoravano a una servizio. Uno dei co-fondatori del
network televisivo è l'ex vice presidente Usa Al Gore. L'agenzia di stampa
nordcoreana Kcna ha riportato in una breve nota che il processo inizierà alle
15.
Cina, piazza Tienanmen
blindata per anniversario, Usa critici
( da "Reuters Italia"
del 04-06-2009)
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Cina Usa
Abstract: Usa Hillary Clinton ha esortato la
Cina a rilasciare quanti sono ancora detenuti in relazione alle proteste, a
smettere di perseguitare chi vi partecipò e iniziare a dialogare con i
familiari delle vittime. "Una Cina che ha fatto enormi progressi
economicamente e sta emergendo per prendere il suo giusto posto nella
leadership globale dovrebbe esaminare apertamente gli eventi oscuri
Ferrara, convegno
internazionale sul ciliegio ( da "Sestopotere.com"
del 04-06-2009)
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Cina Usa
Abstract: concorrenza tra aree di produzione
e scarsi rischi causati dalla globalizzazione data la sua limitata
serbevolezza. Nonostante questi vantaggi e la possibilità di coltivazione ad
ogni latitudine e ad oltre 1000 metri di altitudine, grazie al corto ciclo stagionale,
si registra un progressivo calo nella produzione nazionale da addebitare
principalmente a costi di produzione assai elevati,
Udine, accordo tra Camera
di Commercio e Università per sviluppo Pmi
( da "Sestopotere.com"
del 04-06-2009)
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Cina Usa
Abstract: sostenere lo sviluppo delle imprese
friulane in tempo di crisi e globalizzazione. Guidate da questo obiettivo, la
Camera di Commercio di Udine e l'Università friulana hanno sottoscritto una
convenzione quadro, di durata triennale, per favorire la competitività del
sistema produttivo provinciale. Punti chiave dell'accordo, l'organizzazione di
progetti d'internazionalizzazione condivisi;
Obama: Abstract: la guerra fredda e la globalizzazione come cause di divisione dell'Islam e dell'Occidente - hanno ricordato all'America la necessità di usare la diplomazia e creare consenso internazionale per risolvere i nostri problemi ogni volta che è possibile». «NIENTE STEREOTIPI» - Obama ha poi sottolineato la necessità di superare gli stereotipi: quelli dell'
Argomenti: Cina Usa
Abstract: Siamo stati superati dagli Usa, dalla Cina, da Francia e Spagna. È una cosa che non si può accettare passivamente» dice Berlusconi. Da qui la nascita del progetto. Il premier sottolinea come, per raggiungere questo risultato, sia stato determinante la volontà della ministra.
Abstract: alle diversità culturali, contro la globalizzazione imposta dai burocrati di Bruxelles. Conosco una persona che lavora alla Commissione Europea e che, quando ha letto il mio copione, ha detto: «Le cose qui funzionano proprio così». Per noi questo testo è ironico, grottesco, per lui la cruda realtà di ogni giorno.
Abstract: portate dalla globalizzazione hanno
portato molti musulmani a percepire l'Occidente come ostile alle tradizioni
dell'Islam». Il capo della Casa Bianca ha parlato di diritti delle donne
(«rispetto le donne che scelgono di vivere le loro vite nei ruoli tradizionali,
ma deve essere una loro scelta») e della libertà religiosa che è «centrale per
la possibilità dei popoli di vivere insieme»
"Con l'Islam un nuovo
inizio" ( da "Repubblica.it"
del 04-06-2009)
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Cina Usa
Abstract: i cambiamenti radicali prodotti dal
processo di modernizzazione e dalla globalizzazione hanno indotto molti
musulmani a considerare l'Occidente ostile nei confronti delle tradizioni
dell'Islam. OAS_RICH('Middle'); Violenti estremisti hanno saputo sfruttare
queste tensioni in una minoranza, esigua ma forte, di musulmani.
CRISI ECONOMICA: TREMONTI,
SITUAZIONE ANCORA MOLTO COMPLICATA
( da "Soldionline" del
04-06-2009)
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Cina Usa
Abstract: ''E' la prima volta che quello che
succede in un continente ha effetti in un altro e viceversa''. Il ministro
torna a ribadire che ''e' stata la globalizzazione che ha causato la crisi
perche' e' stata troppo veloce e troppo a debito'' che pero', puntualizza,
''non poteva essere fermata''.
Da Abbé Pierre a Zidane ,
passando attraverso Houellebecq , &...
( da "Stampa, La" del
05-06-2009)
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Cina Usa
Abstract: «Globalizzazione», «My Space»,
«Orientalizzazione (della vita quotidiana)», «Piccolo Principe (il)»,
«Postmodernità (radici della)», «Potter (Harry)», «Rave (party)», «Sarkolène
(creatura fittizia)», «Second Life», «Tatuaggio/i», «Tribù»: è costruita per
voci, 39 in tutto, il nuovo libro di Michel Maffesoli,
ECONOMIA E SVILUPPO La
globalizzazione è contraddittoria. Internet e la televisione ...
( da "Stampa, La" del
05-06-2009)
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Cina Usa
Abstract: ECONOMIA E SVILUPPO La
globalizzazione è contraddittoria. Internet e la televisione possono portare
conoscenza e informazione, ma anche sessualità offensiva e violenza cieca. I
commerci possono portare ricchezza e opportunità, ma anche enormi sconvolgimenti
nelle comunità.
"L'Eurotower ha
tagliato troppo poco e troppo tardi"
( da "Stampa, La" del
05-06-2009)
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Cina Usa
Abstract: Vale per la Cina e l'India ma anche
per la Germania. Riusciranno a sostituire l'export con la domanda interna? E in
particolare la Cina sarà in grado di attuare quelle riforme che spingano i
consumi?» Si torna a quell'nflazione che spaventa i banchieri centrali europei:
«Non vedo rischi.
Luciano Curetti (Partito
comunista dei Lavoratori) Perché il Partito Comunista dei Lav...
( da "Stampa, La" del
05-06-2009)
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Cina Usa
Abstract: Vogliamo un nuovo ed aggiornato
piano di sviluppo a tutti i livelli in sintonia con una nuova globalizzazione
socialista del lavoro e dell'economia .La nazionalizzazione delle banche
gestite dal mondo del lavoro, l'eliminazione di tutte le forme speculative
legate alle borse ed alla finanza. Vogliamo che il mondo del lavoro si
approprii dei suoi diritti e si autogestica.
la cina respinge la
richiesta usa di far luce su tienanmen
( da "Messaggero Veneto, Il"
del 05-06-2009)
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Cina Usa
Abstract: PECHINO La Cina respinge la
richiesta Usa di far luce su Tienanmen ITALIA/MONDO PECHINO. La Cina ha
espresso "forte insoddisfazione" per l'appello del segretario di
Stato Usa, Hillary Clinton, che ha invitato Pechino a pubblicare i nomi delle
vittime e dei dispersi della repressione di Piazza Tienanmen, di cui oggi
ricorre il ventesimo anniversario.
quei 170 mila liguri sotto
la soglia della povertà - paolo arvati
( da "Repubblica, La"
del 05-06-2009)
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Cina Usa
Abstract: infine la modesta incidenza delle
esportazioni sul PIL, risultato di un sistema produttivo meno globalizzato.
Sono noti i dati che sostengono questa tesi. Per esempio in Liguria si contano
50 pensioni per 100 abitanti contro un valore nazionale di 39 e i dipendenti
pubblici rappresentano oltre il 21% degli occupati contro il 12 circa del Nord.
Airbus Precipitato
Velocità ridotta la causa del disastro L'Airbu...
( da "Unita, L'" del
05-06-2009)
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Cina Usa
Abstract: Fermate al confine tra Cina e Corea
del Nord, per Euna Lee e Laura Ling (reporter di Current Tv, il network di Al
Gore) appare certa la condanna. Pakistan Preso leader talebano della valle
dello Swat Sufi Mohammad, il leader religioso dei Talebani della valle dello
Swat e capo dell'organizzazione Tehrik-e Taleban-e Shariat-e Mohammadi (Tnsm),
adorabile infedele
( da "Nuova Venezia, La"
del 05-06-2009)
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Cina Usa
Abstract: Usa 2000 (109') Neil Shaw è un
agente speciale americano che ha il compito di scoprire e mandare a monte un
complotto internazionale che ha, come scopo, quello di distruggere le Nazioni
Unite alla vigilia dello storico vertice con la Cina. L'omicidio di alcuni
rifugiati politici cinesi di cui Shaw è incolpato lo costringe a darsi alla
clandestinità.
tienanmen, la rabbia del
regime "l'america non deve interferire" - raimondo bultrini
( da "Repubblica, La"
del 05-06-2009)
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Cina Usa
Abstract: Ben pochi in Cina hanno potuto così
seguire l´eco delle polemiche e delle manifestazioni che da Hong Kong a Taiwan,
dall´Europa agli Usa hanno marcato l´anniversario della strage. A uso e consumo
dei soli media stranieri è stata anche la dura replica del portavoce degli
Affari Esteri cinese Qin Gang all´appello della Clinton,
la novità i vecchi vizi -
giancesare flesca ( da "Tirreno,
Il" del 05-06-2009)
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Cina Usa
Abstract: affinché si eviti che la
«globalizzazione» possa trasformarsi in una gabbia per paesi e persone in
dissenso con l'«american way of life». Abile oratore com'è, ha citato la
Bibbia, il Talmud e il Corano per invitare tutti all'unità spirituale. Ma certo
questo fenomeno non può nascere per magìa, ha bisogno di fatti verificabili.
Al Cairo Obama sgambetta
l'Europa ( da "Milano
Finanza (MF)" del 05-06-2009)
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Cina Usa
Abstract: Russia e Cina. Quest'ultima si è
già assicurata una posizione nell'acquisto di materie prime e nella fornitura
di beni strumentali e nella realizzazione di infrastrutture in un'area
immediatamente a ridosso del Medio oriente, cioè l'Africa. Certo non
mancheranno gli ostacoli perché soprattutto la nuova superpotenza asiatica non
vorrà rinunciare a un ruolo faticosamente conquistato.
G2 è il sogno americano,
alla Cina basta un G1 ( da "Milano
Finanza (MF)" del 05-06-2009)
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Cina Usa
Abstract: Usa e Cina sanno e possono prendere
decisioni efficaci rispetto alla governance globale. L'acronimo di riferimento
del nuovo ordine mondiale post-crollo di Wall Street si sta affermando molto
rapidamente. Del resto, l'Europa già contava relativamente poco prima della
crisi, ora è ancora meno influente mentre il ruolo a tutto tondo della Cina non
è più messo in discussione da alcuno.
Pyongyang, a processo le
giornaliste americane ( da "Sole
24 Ore, Il" del 05-06-2009)
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Cina Usa
Abstract: ex vicepresidente Usa Al Gore -
sono state catturate il 17 marzo scorso al confine con la Cina: Pyongyang ha
consentito all'ambasciatore svedese (che rappresenta gli interessi Usa) di
visitarle e ha permesso anche una telefonata con i familiari negli Usa. A
dimostrazione, secondo molti osservatori, della volontà di utilizzare gli
"ostaggi"
Insieme anche
nell'economia ( da "Sole
24 Ore, Il" del 05-06-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: inoltre i cambiamenti portati dal
processo di modernizzazione e dalla globalizzazione hanno spinto molti
musulmani a considerare l'Occidente nemico e ostile verso le tradizioni
dell'Islam. Finché i nostri rapporti si baseranno sulle nostre reciproche
differenze, daremo maggiore potere a coloro che aspirano all'odio invece che
alla pace.
DIECI anni fa, mentre si
chiudeva l'ultima pagina del XX secolo, avevamo ragioni abbastanza...
( da "Messaggero, Il (Ancona)"
del 05-06-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: di mercato e aperto le proprie
frontiere alla globalizzazione. Ci era stato promesso che avremmo vissuto in un
villaggio globale dove gli investimenti, gli scambi commerciali, il lavoro e le
idee si sarebbero spostati liberamente. In Medio Oriente attendevamo che un
processo di pace durato sette anni desse i suoi frutti e producesse una
soluzione al prolungato conflitto israelo-
ROMA La fase più dura
della crisi è alle spalle, anche se ci saranno ancora oscillazioni ...
( da "Messaggero, Il"
del 05-06-2009)
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Cina Usa
Abstract: è stata la globalizzazione che ha
causato la crisi perché è stata troppo veloce e troppo a debito». Dunque
nessuna previsione: «La crisi non è finita, è un periodo in cui si alternano
dati positivi e negativi». Ma una valutazione positiva sulle possibilità del
nostro Paese: «In Italia siamo nella media della Ue,
* Contro tutte le
probabilità, ancora una volta l'Egitto è stato in grado di c...
( da "Messaggero, Il"
del 05-06-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: misure antiglobalizzazione e un
ritorno al protezionismo nazionale che verranno accompagnati da maggiori
richieste contro l'immigrazione e il movimento di lavoratori attraverso i
confini nazionali. I pessimisti hanno perfino previsto il fallimento della
globalizzazione e il diffondersi del ricorso alla violenza a livello nazionale
e al di là dei confini in molte parti del mondo.
Resistenza, le radici
della Ue ( da "Manifesto,
Il" del 05-06-2009)
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Cina Usa
Abstract: deve adesso proseguire con
l'obiettivo di rafforzare le istituzioni europee, indispensabili per affrontare
le sfide sempre più insidiose della globalizzazione». Dopo le relazioni dei
professori Carlo Vallauri, Mariano Gabriele ed Edmondo Paolini, sono
intervenuti tra gli altri il presidente Piero Marrazzo e l'assessore Giulia
Rodano.
MIRACOLO AL CAIRO
( da "Manifesto, Il"
del 05-06-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: coscienza della globalizzazione e
dei grandi pericoli che comporta l'attuale crisi, che non è solo economica. E'
innanzitutto il taglio netto con la teoria e pratica dell'esportazione della
democrazia di G.W. Bush e dei suoi accoliti in Europa e nel mondo: «l'America -
ha detto - non presume di sapere quello che è il bene per tutti» e tanto meno
di avere la tentazione di imporlo.
L'energetico sorpasso
( da "Manifesto, Il"
del 05-06-2009)
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Cina Usa
Abstract: il sorpasso nel 2008 sono stati i
paesi in via di sviluppo, Cina in testa. L'Europa, con 50 miliardi di dollari,
resta il continente che in cifra assoluta spende di più in energie pulite (+2%
rispetto al 2007). L'America si è fermata a 30 miliardi (-8%). I paesi in via
di sviluppo hanno investito 36 miliardi di dollari, ma con un balzo percentuale
del 27%.
MOHAMMED HOSNI MUBARAK
Dieci anni fa, mentre si chiudeva l'ultima pagina del XX secolo, ...
( da "Messaggero, Il"
del 05-06-2009) + 2 altre fonti
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: misure antiglobalizzazione e un
ritorno al protezionismo nazionale che verranno accompagnati da maggiori
richieste contro l'immigrazione e il movimento di lavoratori attraverso i
confini nazionali. I pessimisti hanno perfino previsto il fallimento della
globalizzazione e il diffondersi del ricorso alla violenza a livello nazionale
e al di là dei confini in molte parti del mondo.
dal nostro corrispondente
NEW YORK Mentre oggi il presidente B...
( da "Messaggero, Il"
del 05-06-2009)
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Cina Usa
Abstract: la protezione dei diritti delle
donne, la necessità che la globalizzazione non schiacci l'identità dei popoli.
Obama ha spesso citato il Corano, riscuotendo calorosi applausi, ma anche la
Bibbia e il Talmud. Ha evitato di citare la parola "terrorismo", ma
ha pronunciato senza esitazioni la parola "Palestina" (di solito i
politici parlano del "
LEI HA PERFETTAMENTE
ragione, e la sua lettera dimostra che spesso i cittadini sono un passo...
( da "Nazione, La (Firenze)"
del 05-06-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: ai problemi che sono sorti dalla
globalizzazione dei mercati. Questo per dire che la scelta degli eurodeputati
dovrebbe essere ancora più oculata rispetto a quando scegliamo chi mandare a
Montecitorio o a Palazzo Madama. E certamente, come lei dice, i programmi
elettorali dei candidati a Strasburgo sono passati più in sordina dei tanti proclami
pro o contro il nostro governo.
L'EUROPA FUORI DALLA
TRINCEA ( da "Corriere
della Sera" del 05-06-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: mentre la crisi economica accelera
fenomeni preesistenti quali il multipolarismo e l'intesa privilegiata Usa-Cina.
Non basta, se davvero si pensa (l'Italia è favorevole) a nuovi allargamenti
capaci di affondare la barca comune. Se vuole esistere davvero nel mondo nuovo,
l'Ue deve avere il coraggio di uscire dalla trincea. Pensando a formule
decisionali ristrette tipo Eurogruppo.
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: Come il suo segretario di Stato
Hillary Clinton ha già dimostrato in Cina, questa amministrazione è pronta a
sacrificare i diritti umani sull'altare della Realpolitik. Se non fosse stato
per i media, gli avvocati dei diritti umani e gli attivisti che rischiano la
vita nelle dittature, Roxana Saberi e Haleh Esfandiari sarebbero ancora in
carcere».
Calzature, un 2009
difficile Ma la crisi non è nera ( da "Resto
del Carlino, Il (Bologna)" del
05-06-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: Persino Cina e Vietnam registrano
una flessione nelle esportazioni pur restando tra i nostri maggiori fornitori.
Anche il mercato interno è depresso, con un -5,3% rispetto all'anno precedente.
ARTIOLI sottolinea l'impegno del Governo nella Finanziaria a favore del settore
che trae beneficio del Fondo di Garanzia per le Pmi.
Calzature, un 2009
difficile Ma la crisi non è nera ( da "Nazione,
La (Firenze)" del 05-06-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: Persino Cina e Vietnam registrano
una flessione nelle esportazioni pur restando tra i nostri maggiori fornitori.
Anche il mercato interno è depresso, con un -5,3% rispetto all'anno precedente.
ARTIOLI sottolinea l'impegno del Governo nella Finanziaria a favore del settore
che trae beneficio del Fondo di Garanzia per le Pmi.
Usa pronti a imporre
sanzioni finanziarie alla Corea Nord
( da "Reuters Italia"
del 05-06-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: impegnato in una visita di quattro
giorni a Seoul dove è giunto accompagnato da un alto funzionario del Tesoro che
si è occupato delle precedenti misure finanziarie ai danni di Pyongyang per
contrabbando, riciclaggio di denaro e droga. La Corea del Nord ha boicottato i
colloqui a sei per il disarmo nucleare, che vedono protagoniste le due Coree,
gli Usa, la Russia, il Giappone e la Cina.
di PIERA SALVI P REMIATE
mercoledì sera in sala consiliare sei ditte agl...
( da "Nazione, La (Pistoia)"
del 05-06-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: che ha saputo cogliere la sfida
della globalizzazione creando un gruppo capace di rispondere al mercato
attuale, con servizi completi ed efficienti. Presenti alla cerimonia Franco
Benesperi e Fausto Reali Vannucci, per la consulta, il sindaco Magnanensi e
l'assessore Pacini, rappresentanti di Cna, Confesercenti e Confcommercio.
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: che ha chiesto di liberare chi è
ancora in prigione, almeno una trentina di persone, aprire un dialogo con le
famiglie delle vittime e smettere di perseguitare i dissidenti. «Sono accuse
senza fondamento al governo cinese e una grave interferenza negli affari
interni della Cina», chiosa il portavoce Qin Gang.
Con lui il western
filosofico ( da "Corriere
della Sera" del 05-06-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: Protagonista del telefilm è un
monaco Shaolin nella Cina di metà 800 in fuga dopo aver ucciso il nipote
dell'Imperatore cinese. Si rifugia negli Usa per evitare le conseguenze del suo
gesto ma anche per cercare un fratello. In America, però, non mancherà di
finire nei guai, da cui riesce a tirarsi fuori grazie alla sua abilità nelle
arti marziali (Carradine era maestro di Tai chi e Qi Gong)
Neil, agente Usa, deve
scongiurare un attentato all'Onu nel giorno del vertice con la Cina. Acc...
( da "Resto del Carlino, Il (Bologna)"
del 05-06-2009) + 1 altra fonte
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Cina Usa
Abstract: 33 Neil, agente Usa, deve
scongiurare un attentato all'Onu nel giorno del vertice con la Cina. Acc...
Neil, agente Usa, deve scongiurare un attentato all'Onu nel giorno del vertice
con la Cina. Accusato della morte di alcuni fuoriusciti cinesi, Neil fugge, ma.
Crollano i guadagni fatti
su castelli di sabbia ( da "Unione
Sarda, L' (Nazionale)" del
05-06-2009)
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Cina Usa
Abstract: Era iniziata la grande rivoluzione
della globalizzazione. Solo la legge del mercato avrebbe potuto avere successo
e quindi innalzare il tenore di vita dei più poveri e rendere molti benestanti.
La scoperta dei dati informatici ha favorito la presa al potere della Finanza
che ha illuso molti con la convinzione che il futuro sarebbe stato dei servizi,
Preliminari per il post
Kyoto ( da "Villaggio
Globale.it" del 05-06-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: E questa volta ci saranno anche
Usa, India e Cina Dal primo giugno a Bonn (Germania) si stanno svolgendo le
Unfccc/kp, le sessioni di tutti gli organi sussidiari della Convenzione quadro
delle nazioni unite sui cambiamenti climatici (United nations framework
convention on climate change, Unfccc) e del Protocollo di Kyoto che
proseguiranno fino al 12 giugno.
La Polonia festeggia la
liberazione, la Cina non può ( da "Opinione,
L'" del 05-06-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: In Cina, al contrario, il 4 giugno
1989 avrebbe potuto essere un giorno di libertà, ma si è trasformato in una
notte di massacri. Infatti, l'unico vero tentativo di ribellarsi, con metodi
pacifici, al regime comunista fu soffocato dall'esercito in Piazza Tienanmen.
La globalizzazione
dell'Antimafia ( da "Opinione,
L'" del 05-06-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract:
LA NOVITÀ I VECCHI VIZI
( da "Nuova Ferrara, La"
del 05-06-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: affinché si eviti che la
«globalizzazione» possa trasformarsi in una gabbia per paesi e persone in
dissenso con l'«american way of life». Abile oratore com'è, ha citato la
Bibbia, il Talmud e il Corano per invitare tutti all'unità spirituale. Ma certo
questo fenomeno non può nascere per magìa, ha bisogno di fatti verificabili.
Cina, schiaffo agli Usa:
la verità non cambia ( da "Avvenire"
del 05-06-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: 2009 Cina, schiaffo agli Usa: la
verità non cambia «A Tienanmen fu una rivolta». Sigillata la piazza DI MARCO
PARENTI V enti anni dopo con la Cina diventata un gigante economico e militare,
"fresca" di un'Olimpiade nella quale ha esibito la propria grandeur,
poi ribadita in termini militari sul Tibet nulla ha scalfito l'impassibilità
del regime di Pechino.
Rio Tinto: lascia cinese
Chinalco per Bhp ( da "Trend-online"
del 05-06-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: cinese e in grado di assicurare
alla Cina un'eccessiva influenza nella fissazione dei prezzi di materie prime
chiave come i minerali di ferro. La Borsa ha apprezzato le nuove scelte,
premiando Rio Tinto con un guadagno del 13% e Bhp con una crescita del 10%.
Doveva essere il piu' grande investimento estero della Cina, e un'ancora di
salvezza per l'indebitato colosso minerario anglo-
Obama: Abstract: sugli Usa circa la lotta al riscaldamento del pianeta. «Gli Stati Uniti devono essere pronti a dare il buon esempio se vogliamo coinvolgere nella soluzione del problema paesi importanti come la Cina e l'India», ha detto Obama. CRISI - Obama ha poi aggiunto che sul fronte della crisi economica «sarà necessario un po' di tempo e misure durature da parte di tutti per fare progressi.
Argomenti: Cina Usa
Abstract: la guerra fredda e la
globalizzazione come cause di divisione dell'Islam e dell'Occidente - hanno
ricordato all'America la necessità di usare la diplomazia e creare consenso
internazionale per risolvere i nostri problemi ogni volta che è possibile».
«NIENTE STEREOTIPI» - Obama ha poi sottolineato la necessità di superare gli
stereotipi: quelli dell'
ArtèFoto, mondi lontani e
popoli senza voce ( da "Corriere
Adriatico" del 05-06-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: il fenomeno delle nuove concubine
in Cina, i mille contrasti dell'India, la ribellione alla sottomissione delle
donne afgane, il fanatismo militare negli Usa e l'infanzia violata nel mondo.
Sono questi i temi della seconda edizione di "ArtèFoto", festival internazionale
di fotogiornalismo organizzato dall'Associazione culturale AngeliribelliLab e
promosso da Cis Srl,
MAURO CALISE NEI VENT'ANNI
TRASCORSI DAL CROLLO DELL'UNIONE SOVIETICA SI SONO ALTERNATE PREV...
( da "Mattino, Il (Nazionale)"
del 05-06-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: cento a confronto del 10 per cento
della Cina e del 22 per cento degli Usa; e con un pil, nel 2007, equivalente a
quello dei paesi del Benelux. In questo quadro, la sproporzione tra la forza
militare della Russia e la sua capacità produttiva resta un elemento di
tensione. Grazie alla leadership decisionista di Putin, la Russia è tornata a
essere soggetto attivo della globalizzazione.
Napolitano: "Carabinieri
presidio per legalita' e soccorso"
( da "Sestopotere.com"
del 05-06-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: equilibrato sviluppo sociale ed
economico del mondo globalizzato. Il modello organizzativo dell'Arma,
potenziato dall'introduzione di nuove tecnologie, costituisce all'interno del
Paese strumento di grande efficacia per il presidio della legalità, la lotta
alla criminalità ed il soccorso alle popolazioni in occasione di calamità, come
nel caso del grave sisma che ha di recente colpito l'
I mercati prendono fiato
coi dati macro ( da "Morningstar
IT" del 05-06-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: le Borse sono state spinte dai dati
sulla produzione manifatturiera in Cina, che hanno dato nuove speranze di
ripresa, dai segnali di rinascita delle esportazioni e dai comparti high-tech.
Valerio Baselli è Redattore di Morningstar in Italia. Attenzione: Morningstar e
i suoi dipendenti non forniscono alcun tipo di consulenza, né su investimenti
in generale né su specifici fondi.
( da "Corriere.it"
del 03-06-2009)
Argomenti: Cina Usa
Dietro il crac Il
fallimento GM e il welfare Usa La General Motors ha
portato i libri in tribunale chiedendo di essere ammessa alla procedura
fallimentare secondo il chapter eleven. Il buco ammonta a 91 miliardi di
dollari. La casa automobilistica di Detroit non verrà tuttavia smembrata e
messa all'asta. I governi di Stati Uniti e Canada hanno garantito prestiti per
50 miliardi di dollari che daranno loro diritto a una partecipazione del 72%
nella nuova Gm. Il fondo sanitario dell'United Auto Workers avrà il 17,5% e un
10% potrebbe andare ai creditori. Si ripete dunque lo schema adottato per
Chrysler, ma con una variante non trascurabile: all'orizzonte non si
intravede nessuna Fiat. Forse il disastro di Gm, troppo a lungo tenuto
nascosto, è talmente grande che nessun costruttore ha interesse a farsi coinvolgere
o forse anche perché la maggiore delle big three di Detroit è un tale simbolo
dell'America che l'America cerca di salvarlo con le proprie forze. Il crac era
nell'aria da tempo. Da tre anni, nonostante lo scorporo della Gmac, la banca
interna che curava le vendite rateali fonte di utili illusori con i quali il
management compensava la debolezza industriale, il gruppo aveva un patrimonio
netto negativo. A fine 2008, traducendo tutto in euro, era negativo per 61
miliardi, mentre quello della Toyota era positivo per 85 e quello della Fiat
per 11. Per completezza dell'informazione diremo che le uniche altre case con
patrimonio netto negativo erano la Chrysler (meno 2,2) e la Ford (meno 11,5).
Fallimenti di questa grandezza hanno sempre molte cause. Ma nel caso di Gm e
Chrysler la causa principale sembra essere il peso delle prestazioni sanitarie
e previdenziali che l'azienda fin dagli anni Settanta si era impegnata ad assicurare
ai dipendenti in attività e in pensione: duemila dollari di sovrapprezzo per
ogni vettura, un handicap mortale nella competizione con la Toyota, insediata
in Alabama e in altri Stati del Sud dove, di fatto, le unions erano fuori
gioco. Il welfare aziendale ha offerto a lungo la soluzione più generosa
dell'equazione privatistica americana: la salute e la pensione considerate
quali occasioni di business, da impostare attraverso contratti individuali o
collettivi, e non, come avviene in Europa, quali diritti della persona che lo
Stato si impegna a garantire, magari anche appaltandone l'esecuzione a
soggetti privati ma comunque finanziandosi con prelievi sui redditi. Nel
momento in cui l'oligopolio perfetto di Detroit è stato rotto dalla
concorrenza deregolata dei territori, il welfare aziendale si è rivelato una
palla al piede. Con un sistema sanitario nazionale, forse, la concorrenza
sarebbe stata fatta in un altro modo. Ora l'America, che aveva scelto di
favorire i capitalisti, i manager e i consumatori mettendo nell'angolo i
lavoratori, si domanda che cosa fare. Guarda al welfare europeo, pensa di
tassare i ricchi, entra nel capitale delle imprese ma, come promette il
presidente Obama, da azionista riluttante, che affida la gestione ai manager ed
è pronto a uscire. Funzionerà? Certo, l'Iri degli anni Trenta fece le stesse
promesse. E le public authorities americane, avviate da Roosevelt, sono
ancora in piedi. Ma l'interrogativo più serio riguarda le conseguenze che tutte
queste operazioni avranno sul finanziatore di Gm: sul rating che gli
concedono non le agenzie ma gli investitori. Chi sottoscrivere i Buoni del
Tesoro americani? La Cina, in buona
parte. E sarà contenta la Cina, potenza automobilistica
nascente, che i suoi soldi servano a tenere in vita i concorrenti? Quella
stessa Cina che comincia a preferire i diritti speciali di prelievo al
dollaro? Massimo Mucchetti stampa |
( da "Repubblica, La"
del 03-06-2009)
Argomenti: Cina Usa
Pagina 10 - Economia
Fiat, si riapre il fronte europeo e Gm vende Hummer ai cinesi Wsj: "Il
Lingotto guarda alla Psa e alla Bmw" Più difficile la trattativa per
acquistare gli stabilimenti in Sud America PAOLO GRISERI TORINO - Un Marchionne
si aggira per l´Europa alla ricerca del partner che faccia dimenticare la
sconfitta di Berlino. Diversi osservatori italiani e stranieri (ieri il Wall
Street Journal) prevedono che sarà ancora nel vecchio continente che Fiat
cercherà l´alleato mancante per arrivare ai 6 milioni di auto prodotte. I pezzi
dell´ex impero Gm vengono infatti distribuiti senza che il Lingotto speri molto
sulla riuscita di un eventuale acquisto. Torino è ufficialmente in gara per la
svedese Saab ma è chiaro che la casa interessava soprattutto se avesse fatto
parte di un più ampio pacchetto comprendente anche le attività del Sudamerica.
Detroit non sembra però intenzionata a cedere a buon prezzo le attività in
Brasile e Argentina, che considera la parte più appetibile del suo parco
stabilimenti. Ieri un marchio simbolo di Gm, quello di Hummer, i supersuv che
imitano i blindati dell´esercito, è andato ai cinesi di Sichuan Tengzhong. Non
sarà facile continuare a vendere i mastodonti della strada, dai consumi molto
alti, in tempi di crisi. Certo è un segno dei tempo che finisca a Pechino la
proprietà di una delle griffe automobilistiche più tipiche dell´era Bush.
Tornare in Europa sembra dunque un imperativo per la Fiat. «Bmw e Peugeot -
scrive il Wsj - sono già state contattate in passato da Torino e gli analisti
sostengono che potrebbe riavviare quei colloqui». Anche se, avverte il
quotidiano, «il Lingotto rischia di trovare in Francia gli stessi problemi
incontrati in Germania perché Parigi ha già fatto sapere che qualunque
produttore riceva aiuti di stato non deve chiudere stabilimenti». Certo
l´alleanza con Psa consentirebbe di creare un gruppo da quasi 7 milioni di auto
vendute centrando l´obiettivo della soglia di sopravvivenza di 6 milioni
indicata da Marchionne. Per il momento comunque il principale problema di
Torino è quello di avviare l´integrazione tra Fiat e Chrysler. Ieri il
tribunale fallimentare di New York ha dato il formale via libera alla vendita
delle attività di Chrysler a Fiat. Il giudice ha concesso ai fondi dell´Indiana
che non hanno accettato la proposta di accordo con i creditori la possibilità
di ricorrere alla Corte d´Appello, accorciando così l´iter giudiziario.
L´amministrazione Obama vuole chiudere in fretta la bancarotta pilotata perché
oggi Chrysler perde circa 100 milioni di dollari al giorno. Che cosa potrà
essere l´auto americana del futuro lo si è capito ieri quando per celebrare la
festa della Repubblica, il console d´Italia a New York, Francesco Talò è
arrivato alla sede di Cipriani a Wall Street a bordo di una Fiat 500 bianca. Se il mercato delle utilitarie prenderà piede negli Usa, sarà, nella prima fase, in mano a Chrysler. Un accordo tra Gm e
i nuovi partner della Magna impedisce infatti ad Opel di vendere auto in Usa e in Cina. Ieri il titolo del Lingotto è salito in borsa dell´1,28 per
cento dopo i risultati del mercato auto di maggio, positivi per Torino.
Sul versante dei conti, il presidente di Intesa San Paolo, Enrico Salza, ha
precisato che «finora la Fiat non ha utilizzato il miliardo di euro di crediti»
concessi nei mesi scorsi dalla banca.
( da "Bresciaoggi(Abbonati)"
del 03-06-2009)
Argomenti: Cina Usa
Mercoledì 03 Giugno
2009 ECONOMIA Pagina 25 MERCATI. I listini della Borsa in lieve rialzo Euro ai
massimi sulla divisa Usa Milano in salita La moneta Ue
ha toccato quota 1,43 dollari ROMA L'euro è volato ieri ai massimi del 2009
sopra 1,43 dollari, in un mercato in uscita dal biglietto verde a causa dei
segnali di fiducia nelle prospettive economiche mondiali. La divisa unica, in
rialzo per il quarto giorno consecutivo, ha raggiunto gli 1,4314 dollari,
massimo dallo scorso 29 dicembre. Anche la sterlina si è decisamente
rafforzata, raggiungendo gli 1,65 dollari per la prima volta dallo scorso
ottobre. Sul mercato, secondo la Bloomberg, pesano i timori per i livelli
record di indebitamento degli Stati Uniti, che qualcuno teme possano finire per
intaccare il valore del dollaro come principale moneta di riserva
internazionale. Ad attizzare il fuoco è stato il presidente russo Dmitry
Medvedev: una sua portavoce ha detto che il numero uno del Cremlino la Russia
potrebbe discutere la creazione di una nuova divisa sovra-nazionale (avanzata
dallo stesso Medvedev già a marzo) per i paese emergenti in sostituzione al
dollaro, e che la proposta potrebbe essere valutata questo mese in un vertice
con Brasile, India e Cina. Qualche
economista parla anche di vendite di dollari sui mercati internazionali da
parte di banche centrali minori. Intanto, in Cina, il
segretario del Tesoro americano Tim Geithner ha rassicurato i mercati: per le
emissioni record di debito pubblico americano in arrivo - ha detto - ci sarà
una domanda più che sufficiente. Il rally dell'euro è avvenuto
nonostante Eurostat, ieri, abbia certificato che la disoccupazione nei Sedici
paesi che hanno adottato la divisa unica sia balzata ad aprile ai massimi
dell'ultimo decennio, raggiungendo il 9,2%. Intanto nella giornata semi-festiva
per Piazza Affari, tra scambi piuttosto ridotti, l'indice Ftse It All-Share,
che sostituisce il «vecchio» Mibtel, ha chiuso in crescita dello 0,15% a 21.129
punti, l'Ftse Mib in aumento dello 0,06% a quota 20.523. Nel settore bancario
l'unico titolo del comparto che ha chiuso con il negativo più pesante è Intesa
SanPaolo (-1,81% a 2,58 euro dopo aver corso con forza alla vigilia). In
leggero calo Monte dei Paschi (-0,81% a 1,21 euro), Banco Popolare (-0,59% a
5,9) e la Popolare di Milano (-0,51% a 4,83 euro), ma Unicredit è salita
dell'1,21% a 1,92 euro e Mediobanca ha guadagnato oltre due punti, chiudendo in
crescita del 2,03% a 8,78 euro. Fiat ha chiuso la seduta in positivo (+1,28% a
7,89 euro), così Pirelli, che segna un rialzo finale dello 0,82% a 0,30 euro.
Tra i maggiori titoli di Piazza Affari, la corrente di acquisti più consistente
è stata registrata da Bulgari (+5,05% a 4,16 euro), Campari (+4,81% a 5,77
euro) e Impregilo (+4,03% a quota 2,39). Molto bene anche Saipem e
Stmicroelectronics, in rialzo rispettivamente del 3,76% a 19,6 euro e del 2,92%
a un prezzo di 5,64.
( da "Resto del Carlino, Il (Forlì)"
del 03-06-2009)
Argomenti: Cina Usa
FORLI' PROVINCIA
pag. 8 «Bisogna lavorare insieme, non accetterò imposizioni» PIERANGELO
BERGAMASCHI (DEMOCRAZIA E SOLIDARIETÀ) Pierangelo Bergamaschi, urbanista,
vincitore delle primarie nel Pd, perché si è candidato a sindaco di Civitella
nella lista Democrazia e solidarietà'? «Ho 46 anni, metà dei quali vissuti a
Civitella e l'altra metà a Cusercoli, ricevendo tanto da questo territorio. E'
venuta l'ora di ridare indietro qualcosa». Essendo stato in passato per due
legislature consigliere comunale, assessore ai lavori pubblici e vice sindaco
nella giunta di Luigi Sansavini, sarà facilitato nell'amministrazione? «Per
conoscere un po' la macchina amministrativa sì. Ma in pochi anni molte cose
sono cambiate e soprattutto la realtà è radicalmente diversa». Conoscendo bene
entrambi i paesi e vivendo ora a Cusercoli con la famiglia, come vede il
problema dei campanili? «Il problema esiste e non si supera dalla mattina alla
sera, ma le cose stanno cambiando. Lavorando insieme avremo tutti dei vantaggi.
Questo vale anche per la valle del Bidente». Intende fra comuni? «Sì, occorre
più collaborazione nella valle, da Meldola a S. Sofia, da Forlì alla Campigna».
Civitella è anche un comune con molte frazioni, sparse in un territorio di 117
chilometri quadrati. Come intende affrontare la questione? «Le frazioni devono
rimanere vive e con la gente che resta. Occorre sistemare le strade, mantere i
servizi sociali e sanitari per gli anziani, arrivare ovunque con lo scuolabus e
completare la copertura per i cellulari». Quali sono i principali punti del
programma? «Ambiente, economia e territorio. Credo molto nell'ambiente». Che ne
pensa della polemica su Agrofertil? «Sono contrario al trasferimento da S.
Sofia a Civitella. Anche il piano provinciale non lo prevede. Comunque non
accetterò imposizioni da nessuno». Come difenderà l'economia? «Con incentivi
alle imprese e snellendo la burocrazia, perché la gente resti e i paesi non
diventino un dormitorio». Un esempio? «Il Rue (Regolamento urbanistico
edilizio), che deve entrare ancora in adozione, dovrà offrire nuove opportunità
e snellire la burocrazia, anche comunale». Quali sarebbero le principali cose
da fare nei primi cento giorni da sindaco? «Aprire centri di ascolto nelle
frazioni più grandi, per fare sentire la mia vicinanza alla gente, oltre essere
sempre disponibile in Comune». In caso di vittoria,
continuerà il suo lavoro di urbanista? «Sì, ma non nel Comune». Il sindaco
ideale dei civitellesi? «Il sindaco della globalizzazione e dell'essere in
Europa deve parlare il dialetto locale e l'inglese». Image:
20090603/foto/4520.jpg
( da "Nazione, La (Firenze)"
del 03-06-2009)
Argomenti: Cina Usa
POLITICA pag. 11 Monica
Giuntini «Lavorare per la parità tra uomo e donna» di OLGA MUGNAINI - LIVORNO -
Otto mesi non bastano. Monica Giuntini, entrata nel Parlamento Europeo
nell'ottobre scorso al posto di Lilli Gruber, è pronta per una legislatura
intera. Nata a Volterra, 45 anni, alle spalle ha un passato da sindaco di
Castagneto Carducci, oltre che una lunga militanza politica nel Pd, sia nella
direzione regionale, sia nel coordinamento regionale donne democratiche. Il suo
partito la ricandida a Strasburgo nel collegio dell'Italia Centrale, in una
lista dove le donne sono appena cinque su quattordici. Come al solito la
rappresentanza femminile è un po' scarsina già in partenza, non le sembra? «Mi
sembra eccome. Basti dire che da questo punto di vista siamo al terzultimo posto.
Gli altri Paesi mettono in lista un uomo e una donna alternati. In Italia, è
inutile dire, non abbiamo tutto questo sostegno, anche se almeno il nostro
segretario Franceschini ha annunciato che lui voterà donna. E non dovrebbe
essere un problema di quote rosa, perché in realtà ci sentiamo con tutte le
carte in regola per far bene. Per questo mi ha fatto particolarmente piacere
l'appello per me firmato da cento donne di varia estrazione e formazione».
Veniamo alle questioni che più le stanno a cuore a Strasburgo e su cui vorrebbe
impegnarsi. «La prima riguarda certamente il lavoro e il sostegno all'economia.
Come membro della commissione europea di sviluppo regionale sono stata nominata relatrice per un parere sul fondo europeo di adeguamento
alla globalizzazione. E vorrei poter continuare a lavorare su questo fronte. In
pratica si tratta di un fondo di sostegno alle persone che hanno perso
l'occupazione per colpa dei fenomeni legati alla globalizzazione. E poi ci sono
tutte le tematiche legate allo sviluppo sostenibile e rurale, tra cui la
viticoltura, su cui mi sono già impegnata a lungo». Inoltre lei fa parte
anche della commissione libertà diritto e giustizia. «Esatto. E su questo
versante, dal 2010 al 2016, c'è da redigere il codice delle parità uomo-donna
che comprende tutti i settori: retribuzioni, rappresentanza nelle istituzioni,
leggi contro la violenza sessuale...». Che cosa le resta della sua esperienza
di sindaco? «Credo che quando si è stati sindaco lo si resti un po' per tutta
la vita. Resta senz'altro nell'approccio alle questioni, nel pensare subito a
come trovare le soluzioni concrete per risolvere i problemi della gente. E
rimane forte, da parlamentare europeo, il rapporto con il territorio in cui sei
stato eletto». Si vota per il Parlamento di Strasburgo, ma come la solito
sembra che l'attenzione principalmente sia alla politica interna... «Ed è un
errore. Si vota per l'Europa e di Europa non parla nessuno. Per lo più il
dibattito è sul governo, se ha lavorato bene o se ha lavorato male. In questo
siamo un paese provinciale. Non ci rendiamo conto che nessuno può pensare di
andare da qualche parte da solo. Ci sono questioni come l'immigrazione, le
politiche sociali, l'economia sempre più globale che si possono affrontare solo
a livello comunitario. Per questo chiedo un voto per Strasburgo».
( da "Unita, L'" del
03-06-2009)
Argomenti: Cina Usa
Mottaki all'Eliseo
Sarkozy rilancia il dalogo con l'Iran PARIGI La Francia tenterà oggi di
rilanciare il dialogo fra l'Iran e le grandi potenze sul programma nucleare di
Teheran. Il ministro degli Esteri iraniano, Manoucher Mottaki, incontrerà infatti
all'Eliseo il presidente Nicolas Sarkozy, che in passato ha più volte definito
«inaccettabile» la prospettiva di un Iran dotato dell'arma nucleare. È la prima volta che il capo di Stato francese riceve un
responsabile iraniano di alto livello dalla sua elezione, nel maggio del 2007.
L'incontro con il ministro iraniano consentirà di affrontare il rilancio dei
colloqui tra Iran e gruppo dei 5+1 (Germania, Cina, Usa, Francia, Gb, Russia più l'Alto rappresentante Ue. IL CASO
( da "Nuova Ferrara, La"
del 03-06-2009)
Argomenti: Cina Usa
MARCO LOBERTI
«Dobbiamo dire basta ai clandestini» BONDENO. Marco Loberti (nella foto) è
candidato sindaco sostenuto da La Destra. Allora Loberti, cosa ritiene di avere
in più rispetto ai suoi avversari? «Siamo tutti artigiani e commercianti, gente
che sa cosa significa lavorare. La mia è stata una scelta, perchè Bondeno ha
bisogno di italianità; tutti parlano della globalizzazione.
Ma occorre dire basta alla clandestinità». Viabilità, eterno problema. Quali i
vostri progetti? «Intanto voglio dire che questa Ztl ha messo in ginocchio la
piazza. E' stata congeniata male. La piazza è chiusa, all'interno non si
parcheggia più. Il Comune non ha fatto niente per portare gente in
piazza. Ha costruito supermercati fuori, e questo vuole dire fare morire la
piazza. Abbiamo strade da incubo». Sicurezza e legalità. «Sicurezza per i
cittadini. Inasprimento delle pene per i clandestini». (m.puli.)
( da "Manifesto, Il"
del 03-06-2009)
Argomenti: Cina Usa
ALAIN TOURAINE Il
riformismo radicale che attraversa i conflitti del Moderno Francesco Antonelli
LIBRI ALAIN TOURAINE PENSIERO ALTRO ARMANDO EDITORE, PP. 240, EURO 25 Francesco
Antonelli Allievo di Fernand Braudel e Georges Friedmann, influenzato dal primo
Sartre e da Lefort, a fianco degli studenti del maggio francese e di Allende,
Alain Touraine è tra i sociologi che hanno dato un contributo fondamentale al
dibattito culturale del secondo dopoguerra. La sua biografia scientifica
rappresenta sia la parabola di un intero mondo sociale che la costante presa di
distanza, coraggiosa e originale, dalle tragiche seduzioni intellettuali del
Novecento. In breve, per il sociologo francese il moderno non è l'epifania
della tecnologia ma il dispiegamento delle capacità emancipative di tutti e di
ciascuno, senza l'aiuto di alcuna avanguardia o Stato provvidenziale. Queste
capacità, che sono quelle di una società civile robusta, diventano trasparenti
agli attori sociali, tramite, contemporaneamente: a) la lotta contro la loro
condizione di dominati; b) la presa di distanza da Sé, in nome di diritti più
generali; c) la capacità di costruire rapporti sociali alternativi al potere. Dopo
aver declinato questa complessa tematica nello studio del lavoro operaio, nella
comprensione dei cambiamenti che hanno condotto alla nascita della società
post-industriale - a lui, insieme a Daniell Bell, si deve la paternità ed il
successo di questa espressione -, dei movimenti sociali nati con e dopo il '68,
il sociologo francese ha avuto la capacità di rilanciare, a partire dal 1992
con la pubblicazione di Critica della modernità, la sua reinterrogazione della
modernità. Con il Pensiero Altro, Touraine chiude proprio questo ciclo di
studi, esponendo in modo esaustivo il ruolo del «Soggetto» ai
tempi della globalizzazione. La sua posizione è così riassumibile: il modello
di società ed il pensiero sociale nati nel XIX secolo si fondavano sul primato
del sistema razionalizzato sulla volontà delle persone. In un espressione,
l'attore sociale più che «agire era agito», mentre l'integrazione sociale ed il
determinismo - di cui Parsons è stato il più autorevole teorico - erano
i due principi cardine di una società che aspirava ad auto-costruirsi
dall'alto. L'ascesa dell'individualismo e della globalizzazione hanno
determinato il declino, giudicato positivo, di questa capacità del sistema di
imporsi sugli attori. L'identità culturale dei singoli e dei gruppi, gli stili
di vita, seguono percorsi sempre più individualizzati che comportano la fine
della società. Dietro a questa svolta, che richiede nuove categorie
interpretative, si profilano rischi ed opportunità: i primi sono dati dalla
diffusione dell'atomizzazione e dal comunitarismo. Le seconde dalle possibilità
che si aprono all'affermazione del Soggetto. Fortemente debitore del femminismo
e dell'ultima parte del pensiero di Foucault, Touraine non concepisce più il
soggetto come soggetto storico che costruisce fuori di sé un progetto di
cambiamento della società. Egli, al contrario, scorge la possibile formazione
di una molteplicità di soggetti personali, di movimenti diffusi che, nelle
lotte contro le forme di potere e disconoscimento delle identità che li opprimono,
si emancipano migliorando il proprio Sé. In questa concezione, la lotta di
ciascuno assume un valore generale di affermazione dei diritti umani e di una
nuova generazioni di diritti culturali centrati sul singolo. La critica
lanciata alla sinistra è chiara: essa deve prendere le distanze tanto da un
iper-criticismo sterile quanto da un a-critico adattamento all'individualismo,
alla globalizzazione e al localismo (quello della sinistra «riformista»),
facendo propria la bandiera del soggetto personale. Una prospettiva che può
essere definitca di riformismo radicale. In conclusione si può dire, prendendo
in considerazione alcuni dei più emblematici intellettuali contemporanei, che
mentre lo sguardo di Zygmunt Bauman sulle conseguenze dell'individualizzazione
e della globalizzazione è tragico, quello postmodernista di Michel Maffesoli è
compiaciuto, il punto di vista di Touraine è pugnace e realista al tempo
stesso. Offre una via di uscita alla crisi sociale e politica attuale,
valorizzando proprio gli elementi maggiormente positivi del mondo
contemporaneo, il primato dell'individuo. Di questo dobbiamo essergli grati,
meditando a lungo sulla sua opera.
( da "Milano Finanza (MF)"
del 03-06-2009)
Argomenti: Cina Usa
MF sezione: Primo
Piano data: 03/06/2009 - pag: 2 autore: Andrea Fiano Geithner rassicura
Pechino, il dollaro risalirà Il governo americano intende «a tornare a vivere
secondo i suoi mezzi» e a far risalire il valore del dollaro. Lo ha detto ieri
nel corso della sua prima visita ufficiale a Pechino il segretario Usa al Tesoro Tim Geithner, cercando di rassicurare i suoi
interlocutori sulla solidità dell'economia americana. Geithner, rientrato ieri
sera negli Usa dopo due giorni di incontri, ha anche
ricordato la posizione ufficiale americana a favore di una libera fluttuazione
dello yuan cinese, sottolineando le dichiarazioni ufficiali di Pechino in
favore di una maggiore flessibilità della loro valuta. Le autorità cinesi
detengono oggi circa 768 miliardi di dollari in titoli del Tesoro Usa, la maggiore posizione creditoria al mondo nei confronti
degli Stati Uniti, e quindi sono molto interessate alla stabilità del biglietto
verde. Geithner ha rassicurato sulla solidità degli investimenti in dollari.
L'attuale politica economica è infatti una risposta alla crisi, ma in seguito
il valore della moneta americana «tornerà a salire». Il segretario al Tesoro ha
anche previsto «sostanziali rimborsi» dei fondi Tarp da
parte di alcune delle banche Usa beneficiarie «in tempi
relativamente brevi». A fine luglio Cina e Usa avranno un altro incontro bilaterale a Washington. Sempre ieri
il Tesoro Usa ha nominato suo inviato a Pechino l'economista David Dollar
(sic!), capo della divisione Cina della Banca Mondiale.
( da "Milano Finanza (MF)"
del 03-06-2009)
Argomenti: Cina Usa
MF sezione: Primo
Piano data: 03/06/2009 - pag: 4 autore: Medvedev rilancia la valuta
sovrannazionale Il presidente russo Dmitry Medvedev ha ribadito la proposta di
creare una nuova valuta globale da affiancare al dollaro. L'ipotesi sarà
presentata durante l'incontro di Medvedev con le controparti di Brasile, India e Cina. «Non escludo che i capi di Stato discuteranno l'idea proposta
dal leader russo di creare un nuova valuta sovrannazionale e di usare il rublo
come moneta di riserva», ha spiegato Natalya Timakova, una portavoce di
Medvedev. Qualche giorno fa il presidente russo aveva detto che il sistema
finanziario attuale è stato costruito su una sola moneta, il dollaro Usa, e ha ribadito gli obiettivi che Mosca aveva già
indicato al G20 di Londra ad aprile. «Dobbiamo rafforzare il sistema e creare
una moneta di riserva (globale) e non escludiamo l'obiettivo di dare al rublo
lo status di moneta di riserva». Allo stesso modo, la Russia vuole un accordo
per la creazione di una nuova reserve currency sovrannazionale perché
«desideriamo uscire dalla crisi finanziaria globale come vincitori».
( da "Milano Finanza (MF)"
del 03-06-2009)
Argomenti: Cina Usa
MF sezione: Mercati
Globali data: 03/06/2009 - pag: 11 autore: di Luca Gualtieri indagine
sull'import di materia prima dagli states Faro cinese sull'acciaio Usa Pechino scrive un altro capitolo della guerra
dell'acciaio che da qualche mese scuote i mercati internazionali. Il governo
cinese ha aperto la prima investigazione sulle importazioni di acciaio Usa, scatenando subito tensioni tra le due superpotenze in
un momento in cui la domanda della materia prima rimane molto debole. Il ministro
del Commercio di Pechino ha dichiarato di aver acceso un faro per capire se i
produttori americani hanno venduto un particolare tipo di acciaio magnetico al
di sotto del valore di mercato. L'operazione non dovrebbe però creare «frizioni
a livello commerciale tra i due Paesi visto che i volumi di materia prima
interessati risultano limitati», spiega il Mysteel Research Institute. Lo
scorso anno, infatti, la Cina ha importato
dagli Stati Uniti quasi 60 mila tonnellate metriche di acciaio magnetico per un
controvalore di 273 milioni di dollari: un dato che si confronta con i 2,4
miliardi di dollari di ferro e acciaio che gli Usa hanno
esportato in Cina nel 2008, come riferiscono i dari dell'Office of Trade and
Industry Information. In ogni caso la notizia segnala un clima di
nervosismo sul mercato dell'acciaio e potrebbe preludere a ulteriori strette
protezionistiche da parte del gigante asiatico. Solo qualche mese fa, d'altra
parte, la Camera dei Rappresentanti americana ha approvato la misura cosiddetta
Buy American che prevede di usare solo acciaio americano per realizzare le
infrastrutture finanziate dal piano di stimolo. La norma, però, aveva
indisposto i partner commerciali degli Stati Uniti, Ue in testa, che avevano
ventilato un ricorso al Wto per violazione del Trattato sulle gare d'appalto.
Il neopresidente Barack Obama ha fatto quindi pressione per ammorbidire la
norma: il testo appena approvato dal Senato prevede infatti che le misure Buy
American siano compatibli con gli accordi internazionali siglati dagli Usa. Misure protezionistiche sono emerse anche nel Vecchio
Continente dove la Commissione Ue guidata da José Barroso ha deciso di imporre
dazi temporanei fino al 25% sulle importazioni di tondini d'acciaio cinesi. Una
misura che dovrebbe ridare fiato a un comparto messo alle strette dalla crisi
dell'automotive e dell'edilizia e permettere ai maggiori operatori di
sopportare l'agguerrita concorrenza asiatica. Per ora, comunque, il
provvedimento è temporaneo, con una durata fissata in sei mesi, in attesa di
decisioni definitive che dovrebbero essere prese in accordo con i 27 Paesi
membri dell'Ue. E intanto il governo argentino ha introdotto misure per regolamentare
le importazioni di tubi di cui beneficia in primo luogo la galassia Techint
della famiglia Rocca. E mentre i governi innalzano barriere protezionistiche
per tutelare i campioni nazionali dalla concorrenza e attutire gli effetti
della crisi economica, la materia prima sta mostrando i primi segnali di
ripresa. Diverse banche d'affari stanno infatti scommettendo su una possibile
ripresa dell'acciaio entro la fine del 2009. Una svolta legata soprattutto alla
la ripresa della Cina, che rappresenta il 35% della
domanda globale della materia prima.
( da "Sole 24 Ore, Il (Nord Est)"
del 03-06-2009)
Argomenti: Cina Usa
Nord-Est sezione:
EST data: 2009-06-03 - pag: 8 autore: STORIE D'IMPRESA Askoll Dagli acquari
alla componentistica per elettrodomestici Consumi ridotti con motori hi-tech
VICENZA di Alessia Zorzan S ono l'innovazione, la valorizzazione delle risorse
umane e la ricerca di una crescente ecocompatibilità i tratti distintivi di
Askoll, azienda del vicentino leader nei settori dell'acquariologia e della
componentistica per elettrodomestici. Tra le sue attività più rappresentative
rientrano la progettazione, produzione e distribuzione di acquari e accessori
per il loro mantenimento, compreso mangime per pesci; pompe e motori per
elettrodomestici; ventilatori per forni, applicazioni industriali e
semindustriali; articoli per laghetti artificiali. In trent'anni di storia, Askoll
ha saputo dunque diversificare notevolmente le linee di prodotto e conquistare
il mercato globale, mantenendo però sempre il centro organizzativo a Dueville (
Vicenza). Oggi il gruppo conta circa 2.800 persone, impiegate tra le 14 società
sparse in tutto il mondo, per un fatturato complessivo stimato quest'anno, con
l'influsso della crisi, attorno ai 400 milioni di euro. Gli stabilimenti di
produzione Askoll si trovano in Italia, Slovacchia, Romania,
Cina, Brasile e Messico, a cui si aggiungono due società
esclusivamente di natura commerciale negli Usa e in Corea.
Ogni società è indipendente e soddisfa direttamente la propria area di
riferimento, seguendo però le linee guida e le strategie dettate dall'headquarter
di Dueville: Askoll Holding. «Oggi - spiega il fondatore e attuale
presidente Elio Marioni - di fatto siamo il più grosso produttore al mondo di
componenti per elettrodomestici e riforniamo le più note case produttrici. Il
tutto con la testa e il cuore saldamente italiani». Nonostante la storia di
Askoll parta dagli acquari, attualmente la parte del leone spetta ai componenti
per elettrodomestici, soprattutto motori, che rappresentano il 90% del giro
d'affari. «Con la crisi abbiamo registrato una riduzione di circa il 20%. Il
calo più rilevante si è verificato in un'azienda americana che abbiamo
acquisito lo scorso ottobre, mentre le nostre unità hanno reagito meglio.
Tuttavia sono convinto sia stata una scelta indispensabile per il futuro e
comunque il trendè in miglioramento». Il trait d'union tra le differenziazioni
di prodotto messe in atto da Askoll è rappresentato dalla tecnologia "
sincrona", che permette di ridurre i consumi elettrici dei motori fino
all'80%. L'azienda ha brevettato questa particolare tecnologia nel 1978,
applicandola in modo estensivo agli acquari. Dal 1986 ne ha esteso
l'applicazione all'elettrodomestico, fino ad arrivare, nel 2000, al settore del
riscaldamento. «Alla ricerca e sviluppo destiniamo oltre il 5% del nostro fatturato
- precisa Marioni - . Abbiamo più di 500 brevetti sulle tipologie di prodotti
di nostra realizzazione e disponiamo di un centro di ricerca in cui lavorano
una ventina di ricercatori e che collabora con importanti università europee».
L'innovazione è da intendersi di prodotto e di processo, dal momento che Askoll
realizza al suo interno le linee di montaggio dei componenti. Un modo per
garantire maggiore flessibilità e difendibilità del prodotto. «Per il futuro -
conclude il presidente - vorremmo riuscire a sostituire progressivamente tutti
i motori che vengono realizzati nei vari stabilimenti con prodotti più
innovativi, a basso consumo. Abbiamo calcolato che se tutti gli
elettrodomestici italiani montassero questo tipo di motori si potrebbe ottenere
un risparmio energetico complessivo del 19%. Sarebbe importante arrivarci». ©
RIPRODUZIONE RISERVATA Quartier generale. La sede della holding a Dueville
(Vicenza)
( da "Messaggero, Il (Umbria)"
del 03-06-2009)
Argomenti: Cina Usa
Mercoledì 03 Giugno
2009 Chiudi di LUIGI FOGLIETTI Inner Whell, un sodalizio coniugato al femminile
che associa solo mogli, partner, familiari donne di rotariani, o ex
rotaractiane, cioè appartenute al Rotaract il braccio giovanile del Rotary
International. In Umbria operano quattro club Inner Wheel, quelli di Città di
Castello, Foligno, Perugia e Terni. «Anche quest'anno sin dall'inizio l'azione
dell'International Inner Wheel club di Terni - dice la presidente Anna Maria
Schillaci - ha seguito un filo conduttore ben preciso con lo scopo di
perseguire l'obiettivo di proiettarsi all'esterno per un maggiore radicamento
nel territorio nel tentativo di comunicare come pensiamo, come agiamo, quali
sono le finalità della nostra associazione che tendono principalmente al
sostegno di chi, ovunque esso sia, si trova in situazioni di bisogno». Come da
calendario internazionale anche quest'anno innerino sta per concludersi in
tutto il mondo, ed anche a Terni, dopo un biennio di presidenza della
professoressa Schillaci, è tempo di bilanci. «Abbiamo iniziato la nostra
attività con due iniziative molto importanti - spiega Anna Maria Schillaci - la
prima, che ha comportato un ingente lavoro, cioé la redazione della rivista
dedicata ai momenti più salienti della vita del nostro club, molto apprezzata
da tutte le persone che l'hanno ricevuta, autorità civili di istituzioni
locali, dirigenti scolastici, assessori alla Scuola e all'Università, alla
Cultura; l'altra quella relativa al bando di concorso "International Inner
Wheel-Scuola" giunta ormai alla quarta edizione e che ha richiesto un
impegno continuo sin dai primi di settembre per la messa a punto del tema da
proporre per l'anno sociale 2008/09 che ha portato ad una scelta, operata
all'interno dell'argomento La globalizzazione e i giovani,
dal titolo "Nel mondo divenuto un villaggio globale, sia l'infanzia che l'adolescenza
sono sempre più omologate. In base alle vostre esperienze e conoscenze,
esprimete un motivato giudizio su tale fenomeno"». E la presidente
aggiunge: «Tutto questo per offrire spunti di riflessione alle nuove
generazioni. E mi piace ricordare che, in relazione al concorso, in
febbraio si è anche svolto un convegno sul tema Globalizzazione
e realtà: effetti di un radicale cambiamento». Come relatori hanno partecipato
al convegno personalità di spicco tra cui il professore dell'Università di
Perugia Lucio Casali, il giurista ternano Renzo Nicolini, il professore Fausto
Dominici e il professore Giuseppe Fatati, dietologo presso il Santa Maria di
Terni. Inoltre tra le iniziative che rappresentano ormai degli appuntamenti
fissi dell'Inner Wheel ternano è da ricordare anche la premiazione degli alunni
dell'istituto superiore di alti studi musicali con tre borse di studio
intitolate alla memoria della socia "Wanda Zingarelli". «Per quanto
riguarda i service di solidarietà - chiude Anna Maria Schillaci - abbiamo
organizzato un Burraco il cui ricavato è stato quasi interamente devoluto a
favore dei terremotati in Abruzzo. Invece il ricavato del prossimo torneo di
Burraco, che si svolgerà all'Hotel de Paris il 22 giugno, sarà devoluto a
favore del "Cammino francescano" che ci onoriamo di sostenere».
( da "Unione Sarda, L' (Nazionale)"
del 03-06-2009)
Argomenti: Cina Usa
Esteri Pagina 109 A
Pyongyang grandi manovre politiche: sale la tensione con Seul dopo il nuovo
test missilistico Nord Corea, c'è un nuovo Jong A Pyongyang grandi manovre
politiche: sale la tensione con Seul dopo il nuovo test missilistico Kim passa
lo scettro al terzogenito ventiseienne --> Kim passa lo scettro al
terzogenito ventiseienne Il caro leader Kim Jong ha
trasferito il potere al figlio Jong-un proprio nel momento in cui crescono le
provocazioni militari nordcoreane. SEUL Il caro leader nordcoreano Kim Jong-il sceglie il suo
successore e incorona il terzogenito di 26 anni, Jong-un, mentre, con Seul che
rafforza le difese, il test missilistico di Pyongyang potrebbe combinare
vettori a medio e lungo raggio. Il dittatore comunista, secondo i servizi
d'intelligence della Corea del Sud, ha sciolto la riserva il 28 maggio: la
conferma è da individuare nell'eccezionale attività militare come il secondo
esperimento nucleare della scorsa settimana e i lanci balistici già fatti e
futuri, per gestire la transizione, rafforzando il potere. Kim Jong-il, che ha
raccolto il testimone da Kim Il-sung (il padre presidente
eterno), ha tre figli sconosciuti alla maggior parte dei nordcoreani. Il
più piccolo, Jong-un, nato nel 1983 o agli inizi del 1984, ha studiato in Svizzera, ma per le fonti
d'intelligence la giovane età può essere d'ostacolo in un regime dove il
requisito dell'anzianità (associato al concetto di esperienza) trova largo
spazio. Il caro leader, 67 anni, avrebbe avuto un ictus lo scorso
agosto e il suo stato
di salute non sarebbe ottimale, al punto che il settimanale nipponico Asahi
Aera, ipotizza che possa aver avuto altri problemi di salute lo scorso mese. La
Corea del Sud, intanto, ha schierato la Yun Yeong Ha, unità navale
lanciamissili di 440 tonnellate, sul confine occidentale delle acque
territoriali con il Nord, nel mar Giallo, già teatro di scontri mortali nel
1999 e nel 2002. La mossa di Seul segue i preparativi di Pyongyang del lancio
del missile a media gittata che coinvolgerebbe Anbyeon, la base nella provincia
sudorientale di Gangwon. Il vettore sarebbe un Rodong con gittata di 1.300
chilometri o un nuovo tipo di missile a medio raggio realizzato per coprire
3.000 chilometri. La fonte ha confermato che Pyongyang prepara anche un missile
intercontinentale nella base di Donchang-ri, al punto che «potrebbe procedere
con lanci simultanei». L'escalation di provocazioni militari intercoreane sarà oggetto di analisi di una missione Usa a Seul,
guidata dal numero due della diplomazia Usa, James Steinberg,
con lo scopo pure di definire la lista di possibili sanzioni contro il regime.
Tra Cina e Giappone, che ha dato il via libera preliminare alla creazione
di un sistema di allerta satellitare sul proprio spazio aereo, c'è stato uno
scambio di vedute tra i ministri degli Esteri, Yang Jiechi e Hirofumi
Nakasone. Secondo quanto detto da Tokyo, pur nella necessità di «una risposta
ferma» dopo l'esperimento nucleare della scorsa settimana, Pechino ha ribadito
che le ulteriori sanzioni Onu non risolverebbero il problema: Pyongyang deve
invece tornare al tavolo a Sei sulla denuclearizzazione della penisola coreana.
( da "Corriere della Sera"
del 03-06-2009)
Argomenti: Cina Usa
Corriere della Sera
sezione: Prima Pagina data: 03/06/2009 - pag: 1 RUOLO DELL'ITALIA, G8 E CASO
OPEL LA DOPPIA OCCASIONE di MARIO MONTI I l governo è stato criticato per non
avere sostenuto efficacemente il tentativo di Fiat di acquisire Opel. Il
governo tedesco e General Motors, appoggiata dal governo americano, le hanno
preferito un consorzio canadese- russo. Sergio Romano ha notato che «il vertice
telefonico fra Merkel e Obama mette implicitamente in evidenza l'assenza del
governo italiano». Non so se al governo debba rimproverarsi qualcosa di
specifico. Ma questo insuccesso deve indurre a ripensare due orientamenti
seguiti dai governi Berlusconi fin dal 2001. Il primo è la tendenza a
privilegiare i rapporti diretti con Stati Uniti e Russia, rispetto al
rafforzamento della Ue. Sono rapporti che si nutrono di simpatia personale tra
i leader, presentata in Italia come prova di intese politiche profonde, e si
ispirano ad una docile subordinazione. Le relazioni con la Russia di Putin ad
esempio sulla Georgia e soprattutto con l'America di Bush ne hanno offerto
frequenti testimonianze. Un solido asse con gli Stati Uniti è fondamentale per
l'Italia. Ma i governi di cui parliamo si sono distinti per non avere mai
contraddetto le impostazioni unilaterali dell'amministrazione Bush. Queste
hanno ritardato l'avvio di una governance della globalizzazione
e hanno contribuito alla crisi, ad esempio con il rifiuto di Washington di
sottoporsi alle verifiche del Fmi sulla stabilità finanziaria. Il governo
italiano, che a volte sostiene di avere capito prima di altri la crisi in
arrivo, certo non ha mai fatto sforzi per convincere l'«amico» della Casa
Bianca a rendere le politiche pubbliche meno succubi del mercato e ad
accettare un loro coordinamento. E' quasi una nemesi che tocchi ora al governo
italiano guidare il G8 verso un legal global standard. Speriamo che l'Italia
riesca a far recuperare al governo della globalizzazione un po' del tempo
perduto anche per l'acquiescenza del governo italiano a un presidente americano
di cui voleva il favore, mentre la Ue e altri governi erano meno remissivi. Del
resto, il caso Fiat mostra che le scorciatoie italiane verso Washington e Mosca
non sono paganti. Obama, Merkel e Putin leader peraltro non legati da grandi
simpatie reciproche non sembrano avere prestato particolare attenzione ai
desideri italiani. Il secondo orientamento da ripensare riguarda l'evoluzione
della Ue. Il governo italiano osserva spesso, con una punta di soddisfazione,
che la politica sta riprendendo spazi rispetto al mercato e alle regole europee
e che il ruolo delle decisioni intergovernative è in crescita rispetto a quello
delle decisioni comunitarie. Queste due tendenze sono innegabili. Ma l'Italia,
Paese grande ma non sempre forte, dovrebbe preoccuparsene e adoperarsi per il
rilancio dell'integrazione. Qualche anno fa, prima che si indebolisse
l'impianto comunitario, Enel riuscì ad acquisire Endesa malgrado la fiera
opposizione della Spagna e le mire del gruppo tedesco E.on. Oltre all'abilità
di Enel, è stata decisiva l'azione della Commissione e della Corte di
Giustizia. Oggi, Fiat e governo italiano dovranno vigilare, con strumenti
legali se necessario, affinché la stessa imparzialità venga applicata pur in un
contesto comunitario indebolito al controllo degli aiuti concessi dal governo
tedesco a chi ha rilevato Opel.
( da "Corriere della Sera"
del 03-06-2009)
Argomenti: Cina Usa
Corriere della Sera
sezione: Economia data: 03/06/2009 - pag: 26 Il caso Solo curriculum via
internet per i nuovi analisti contro i timori di «guerriglia finanziaria» E la
Cia va a caccia di banchieri licenziati WASHINGTON L'appuntamento è fissato per
il 22 giugno, in un luogo riservato di Manhattan. Chi è interessato non deve
assolutamente telefonare, ma spedire il proprio curriculum con la posta
elettronica. Poi conteranno il colloquio, le note personali e il proprio
passato. Solo allora la Cia deciderà se assumere il candidato. Questa volta il
bando non si rivolge ad aspiranti spie, a uomini e donne in cerca del brivido,
a laureati bravi nelle analisi. No, quella che molti conoscono come la
«Company», la compagnia, è interessata a banchieri rimasti senza banca, maghi
di Wall Street, esperti di «scatole» finanziarie, manager. Persone che
dovrebbero prevedere altri disastri incombenti, ossia fare meglio di quello che
hanno combinato negli ultimi anni. E forse è anche per questo oltre che per i
parametri ufficiali che il salario non è stratosferico e neppure prevede bonus
milionari. Chi vuole distintivo, sedia e scrivania a Langley dovrà
accontentarsi di 130-160 mila dollari. Non è poco, non è molto. Dipende dai
punti di vista. Certo per chi guardava il mondo dall'alto dei grattacieli di
New York verso il basso può sembrare una miseria. Spiccioli, cifre con le quali
una volta coprivano le piccole spese. Ma i tempi sono cambiati e se non hai di
meglio l'offerta può andar bene. Un welfare sponsorizzato dalla Cia che aiuta
ad andare avanti. In realtà ai cuori duri della compagnia interessa poco come
se la passano i disoccupati di Wall Street. L'agenzia, così come ingaggia ex
ladri, ex falsari ed ex spie nemiche, ha bisogno di figure capaci di leggere
tanto la palla di cristallo dell'economia che i bilanci ufficiali. E c'è una
certa fretta. Come ha spiegato molto bene, qualche mese fa, il Direttore della
National Intelligence, Dennis Blair, «nel medio termine la preoccupazione
principale degli Stati Uniti è la crisi globale e le sue implicazioni
geostrategiche ». C'è il timore, come sempre Blair ha spiegato, che qualcuno
scateni «una guerriglia finanziaria» contro gli Usa. Una paura legata alla situazione dei mercati, ma soprattutto
alle mosse della Cina che «possiede » gran parte del debito americano. Washington ha
lanciato avvertimenti e Pechino ha risposto con rassicurazioni. Nel dubbio gli
007 devono verificare e vigilare per impedire un 11 settembre economico.
I futuri agenti venuti dalla Borsa potranno poi portare in dote segreti e
manovre delle loro ex società. Informazioni che possono ricostruire flussi di
soldi sporchi, investimenti di entità straniere coinvolte in programmi di
armamenti, uomini e ditte ombra. Quei giri che nascondano riciclaggi su scala
globale dunque di interesse primario e catene di Sant'Antonio così estese da
diventare un caso nazionale. Chissà se il re degli affari suoi Bernie Madoff,
nella sua claustrofobica cella, ha sentito l'annuncio con l'offerta di lavoro
della Cia. Potrebbe essere una via d'uscita: si pente, racconta tutto proprio
tutto e si offre come consulente. Ne avrebbe di cose da suggerire su come sia
possibile gabbare il prossimo e far quadrare conti taroccati. Però dovrebbe farsi
bastare 160 mila luridi dollari. Guido Olimpio Aspiranti 007 E' di 130-160 mila
dollari la retribuzione della quale si devono accontentare gli aspiranti 007 E
niente bonus
( da "Messaggero, Il"
del 03-06-2009)
Argomenti: Cina Usa
Mercoledì 03 Giugno
2009 Chiudi L'Hummer parlerà cinese: l'auto "macho" (nella foto)
simbolo dell'era dei cowboy (e dell'ex presidente Usa,
George W. Bush) non sparirà e continuerà a essere costruita malgrado le sue
caratteristiche non proprio ecologiche. Dopo essere stato per anni il simbolo
dell'America che non si vergogna di essere ricca (e di consumare tanta
energia), questa sorta di tank civile è divenuto quello della bancarotta di Gm
e del fallimento di Detroit, la Motown del Michigan. Gm ha però
annunciato di aver raggiunto un accordo per la vendita della Hummer in Cina. La casa di Detroit non ha fornito dettagli, ma secondo
Bloomberg il protocollo d'intesa per la vendita è stato firmato con la Sichuan
Tengzhong, specialista in veicoli speciali e componentistica. L'operazione -
sempre secondo l'agenzia - dovrebbe essere completata entro la fine del terzo
trimestre. Non se ne conoscono i termini finanziari, ma stime sul valore
del marchio Hummer li valutano in circa 500 milioni di dollari.
( da "Messaggero, Il"
del 03-06-2009)
Argomenti: Cina Usa
Mercoledì 03 Giugno
2009 Chiudi nostro servizio SEUL - Kim Jong-il, il "caro leader"
nordcoreano ha scelto il figlio più giovane, Jong-un, 26 anni, come suo erede
al potere. E' quanto sostengono i servizi segreti della Corea del Sud e il
quotidiano conservatore di Seul JoongAng Ilbo. «Kim Jong-un è il successore»
annuncia il giornale, che parla di una scelta fatta dalla leadership del Nord
subito dopo l'ictus che colpì Kim Jong-il, nell'agosto dello scorso anno. Una
fonte nord-coreana aggiunge che la radio del regime trasmette "canti di
lode" che esaltano la figura di Kim Jong-un. Il 26enne futuro leader è il
terzogenito di Jong-il, secondofiglio della danzatrice nippocoreana Ko
Yong-hee, terza moglie del "Caro leader", morta nel 2004. Kim Jong-un
che ama sciare e ha studiato inglese, tedesco e francese in una scuola
svizzera. In un primo tempo Kim Jong-un non era considerato in prima posizione
per succedere a suo padre. Il suo fratellastro Jong-nam, 37 anni, era il
favorito. Ma ha drammaticamente perso di credibilità quando nel 2001 tentò di
entrare in Giappone con un passaporto falso. Un cuoco giapponese che ha servito
per anni Kim Jong-il ha spiegato che nessuna chance aveva invece il terzo
figlio, Jong-chol, ritenuto troppo "delicato" per prendere le redini
del potere. Il beniamino del dittatore, Kim Jong-un, ha studiato fino al 1998
sotto pseudonimo presso l' "Ecole internationale" di Berna, in
Svizzera. Ha studiato inglese, tedesco e francese. Secondo un suo ex compagno,
era uno studente timido e introverso, ma amava molto lo sci e il basket
(Michael Jordan il suo idolo). Molti analisti associano i recenti esperimenti
nucleari e missilistici del regime di Pyongyang proprio alla questione della
successione, spiegando che si tratta di un «sostegno della dittatura ai
militari», il cui benestare è «essenziale» per un passaggio di poteri
«armonioso». La Corea del Sud, intanto, ha schierato la "Yun Yeong
Ha", unità navale lanciamissili di 440 tonnellate, sul confine occidentale
delle acque territoriali con il Nord, nel mar Giallo, già teatro di scontri
mortali nel 1999 e nel 2002. La mossa di Seul segue i preparativi di Pyongyang
per un presumibile lancio del missile a media gittata che, per l'agenzia
Yonhap, coinvolge Anbyeon, la base nella provincia sudorientale di Gangwon. Il
vettore sarebbe un "Rodong" con gittata di 1.300 chilometri o un
nuovo tipo di missile a medio raggio realizzato per coprire 3 mila chilometri.
L'escalation di provocazioni militari intercoreane, che non ha precedenti dalla
fine della guerra di Corea, sarà oggetto di analisi di una
missione Usa a Seul, guidata dal numero due della diplomazia Usa, James Steinberg, con lo scopo pure di definire la lista di
possibili sanzioni contro il regime. Tra Cina e Giappone,
che ha dato il via libera preliminare alla creazione di un sistema di allerta
satellitare sul proprio spazio aereo, c'è stato uno scambio di vedute tra i
ministri degli Esteri, Yang Jiechi e Hirofumi Nakasone. Secondo quanto
detto da Tokyo, pur nella necessità di «una risposta ferma» dopo l'esperimento
nucleare della scorsa settimana, Pechino ha ribadito che ulteriori sanzioni Onu
non risolverebbero il problema: per la Cina la
soluzione deve essere politico-diplomatica. R.Es.
( da "Unita, L'" del
03-06-2009)
Argomenti: Cina Usa
«Le
elezioni rappresentano una grande opportunità per affrontare questioni
importanti per i cittadini, come la crisi economica, la globalizzazione e
l'immigrazione», parola di Hans-Gert Poettering, presidente uscente del
Parlamento europeo.
( da "Messaggero, Il"
del 03-06-2009)
Argomenti: Cina Usa
Mercoledì 03 Giugno
2009 Chiudi di ROSSELLA LAMA ROMA Governi e banche centrali devono cominciare a
preparare l'uscita dall'emergenza, dice Mario Draghi. Per sostenere i consumi e
l'economia, e in quasi tutti i paesi con l'eccezione dell'Italia anche per
evitare fallimenti bancari, i governi hanno preso misure che stanno facendo
schizzare in alto i deficit pubblici. E tutte le banche centrali hanno inondato
i mercati di liquidità per evitare che il gelo dei mercati finanziari facesse
mancare risorse alle imprese e alle famiglie. «Bisogna preparare una exit
strategy per uscire dagli enormi deficit di bilancio, una exit strategy per
uscire dall'attuale politica monetaria, e una exit strategy per archiviare i
massicci interventi dei governi che hanno avuto luogo in gran parte dei paesi».
Il governatore di Bankitalia ha partecipato a Berlino ad un convegno
sull'economia sociale di mercato. Ha chiarito che il tempo del ritorno alla
normalità non è così vicino, ma ha insistito sull'urgenza di cominciare a
prepararlo. Anche il commissario Ue agli Affari economici e monetari, Joaquin
Almunia è d'accordo, perchè l'exit strategy «deve essere attuata in modo
ordinato». E propone un rolino di marcia. «Penso che dovrebbe essere ritirato
per primo lo stimolo fiscale, perchè se si parte prima da quello monetario si
potrebbe creare una situazione a rischio». Nel corso del suo intervento il
governatore di Bankitalia ha spiegato come mai le banche italiane, siano state
toccate solo marginalmente dal cataclisma dei titoli tossici, senza quegli
acquisti massicci che hanno portato molti istituti sull'orlo del fallimento.
Negli ultimi tre anni in Italia sono avvenute le grandi fusioni di Intesa-San
Paolo e Unicredit-Capitalia. Due operazioni che hanno portato quasi il 70% del
mercato in termini di attività e di passività totali, sotto i colori di due
sole banche. Operazioni che hanno richiesto approfondite due diligence, la
messa sotto la lente d'ingrandimento dei bilanci, e che sono state l'occasione
«per ripulire numerose delle posizioni precedenti». Poi c'è una ragione
strutturale: «le banche italiane non hanno mai fatto affidamento sulla finanza
all'ingrosso». Finanziandosi con i depositi dei clienti «erano in media
profittevoli e non avevano bisogno di cercare profitti più alti altrove».
Infine c'è una «ragione storica». Negli anni '70 la Comit provò ad avventurarsi
negli Usa, «ma per varie ragioni fu un bagno di
sangue», e questo spiega la riluttanza, dice il governatore, ad espandersi in
quel mercato, e «ad investire in cose che non conoscevano». Peculiarità
italiana a parte, «La trasparenza viene prima di tutto- aggiunge il
governatore-. Sarebbe servita prima per evitare la crisi, serve ora per
uscirne, e servirà in futuro per ridurre il rischio sistemico». Il segretario al Tesoro Usa, Timothy
Geithner, è volato a Pechino per rassicurare i cinesi sulla solidità dei loro
investimenti in dollari. La Cina detiene la stratosferica cifra
di 768 miliardi di dollari di titoli del Tesoro americano: è il primo
investitore al mondo. E un calo di fiducia da parte di Pechino è un
rischio da scongiurare. Geithner ha assicurato che il governo di Washington «è
determinato a tornare a vivere secondo i suoi mezzi» e a «riportare in alto il
valore del dollaro». Intanto però proprio i timori per i livelli record di
indebitamento pubblico americano stanno spingendo in giù il biglietto verde.
Ieri l'euro ha quotato 1,43 dollari, è il valore più alto da fine dicembre del
2008.
( da "Corriere del Veneto"
del 03-06-2009)
Argomenti: Cina Usa
Corriere del Veneto
sezione: VICENZA data: 03/06/2009 - pag: 8 I candidati sindaci Nicola
Giangregorio «Diciamo no ai contributi a pioggia» BASSANO - Lotta agli sprechi
e alle privatizzazioni dei servizi come l'acqua da difendere come bene
pubblico. Sono alcuni dei punti cardine del programma di Nicola Giangregorio,
candidato sindaco di «Autonomia per Bassano» con «La destra», «Mpa» e «Partito
dei pensionati». Perché ha deciso di candidarsi e di trasformare, così, il suo
percorso politico di partito, in avventura amministrativa? «Lo ha deciso il
gruppo, che ha ritenuto valida la mia attività sul territorio e ha voluto
scommettere su una persona nuova con esperienza amministrativa, per cominciare
a tagliare gli sprechi della pubblica amministrazione e dare più trasparenza».
Quali i punti cardine del vostro programma? «E' necessario tagliare gli sprechi
della cosa pubblica, promuovere iniziative come l'installazione di pannelli
fotovoltaici per edifici pubblici, e ridare dignità e lavoro agli italiani con
aiuti mirati alla natalità, al piccolo commercio, agli anziani ed a creare un
futuro per i giovani. Questo implica anche la lotta alle tariffe Etra e lotta
alla privatizzazione dell'acqua senza se e senza ma. Vogliamo anche fermare i
contributi comunali a pioggia, da distribuire a chi è residente in Italia da
più di 15 anni poiché bisogna prima lavorare e poi ricevere. Non vogliamo
moschee, saremo contro il voto agli immigrati alle amministrative e
privilegeremo gli italiani anche nelle graduatorie case e contributi». C'è
un'idea per eventuali alleanze al ballottaggio? «La faremo con chi condividerà
queste battaglia insieme a quella dell'Etra e privatizzazione acqua». Quanto
spazio c'è, secondo voi, nella storia e società bassanese per una cultura di
destra? «C'è molto spazio per la nostra cultura nella società bassanese poiché le idee sociali e di famiglia sono state il
cardine del Ventennio e soprattutto resistono fino ai giorni nostri, vedi gli
assegni familiari. Dopo che ci hanno venduto la globalizzazione come il bene
assoluto credo che sia arrivato il momento di costruire una nuova società
basata sui valori». S.M.D. Giangregorio Ha 43 anni, impiegato comunale, si candida
per la destra
( da "marketpress.info"
del 03-06-2009)
Argomenti: Cina Usa
Mercoledì 03 Giugno
2009 E8 STATEMENT, A ROMA IL 4 GIUGNO SI RIUNISCE LE8,
SUMMIT MONDIALE DEI PRODUTTORI DI ENERGIA ELETTRICA Roma, 3 giugno 2009 -
Giovedì 4 giugno 2009, , alle ore 10,45, presso lhotel Excelsior, Via Vittorio Veneto 125, a Roma,
avrà luogo il Summit annuale dellE8,
lorganizzazione mondiale che riunisce le maggiori società di produzione,
trasmissione e distribuzione di energia elettrica del mondo. Il Presidente
dellEnel Piero Gnudi, che da giugno 2008 guida lorganizzazione in
parallelo con la Presidenza italiana del G8, ha esteso linvito ai Paesi
dellE5 (Cina,
Messico, Sud Africa, Brasile e India ). Questa edizione dellE8
è investita di compiti di grande responsabilità: portare allattenzione degli otto Paesi più
industrializzati del pianeta i suggerimenti e le istanze delle grandi società
produttrici di energia sul Climate Change, in modo che
le decisioni che verranno prese dai G8 siano adeguate, nel rispetto
dellambiente, alle sfide energetiche che il mondo sta affrontando in questo momento di
crisi economica. Le8 è unorganizzazione non-profit
internazionale, composta da 10 aziende leader nella produzione, trasmissione e
distribuzione di elettricità nei Paesi del G8. Nata nel 1992, le8 svolge un ruolo propulsivo nel
dibattito mondiale sulla produzione di energia elettrica e contribuisce ad uno
sviluppo sostenibile attraverso progetti di settore che consentano la crescita
di capacità e competenze nei Paesi emergenti. Le8 contribuisce a
portare energia a
circa due miliardi di persone in tutto il mondo ancora senza accesso a questa
risorsa essenziale e lo fa limitando gli effetti delle emissioni di gas serra
sul clima. Consapevole della minaccia dei cambiamenti climatici e dellimportanza
per le generazioni
future di raggiungere il traguardo di uno sviluppo sostenibile, le8
si pone tre obiettivi: sviluppare una politica comune che crei le basi per la
cooperazione dei mercati internazionali; intervenire nel dibattito globale
sulle principali
questioni inerenti il settore dellenergia elettrica
assumendo posizioni comuni e diventando la voce autorevole del G8 in materia;
supportare i Paesi in via di sviluppo nella produzione e nelluso
consapevole di energia elettrica. Fanno parte delle8: Aep (Usa),
Duke Energy (Usa), Edf (Francia), Enel (Italia), Hydro
Quebec (Canada), Rus Hydro (Russia), Kansai (Giappone), Ontario Power Company
(Canada), Rwe (Germania) e Tepco (Giappone). . <<BACK
( da "marketpress.info"
del 03-06-2009)
Argomenti: Cina Usa
Mercoledì 03 Giugno
2009 AMBIENTE: ALLICE UN WORKSHOP SULLE TECNOLOGIE A BASSO
CONTENUTO DI CARBONIO IN ITALIA E USA ITALIA E STATI UNITI COLLABORANO PER LA
RICERCA SUI CAMBIAMENTI CLIMATICI E PER LO SVILUPPO DI TECNOLOGIE PULITE Roma,
3 giugno 2009 - Il Ministero
dellAmbiente e della Tutela del Territorio, lAmbasciata Usa a
Roma, lIstituto nazionale per il Commercio Estero ed il Centro Euro -
Mediterraneo per i Cambiamenti Climatici hanno organizzato il 26 maggio presso
la Sede dellIce a Roma il workshop sulle Tecnologie a basso contenuto di
carbonio in Italia e Stati Uniti: accelerare il passaggio dalla fase di ricerca
a quella del mercato. Il workshop si inserisce nella più ampia
collaborazione tra Italia e Stati Uniti lanciata nel 2001 e focalizzata sia sulla promozione della
ricerca per i cambiamenti climatici che sullo sviluppo di collaborazioni per la
definizione di tecnologie pulite. Proprio limportanza di
sviluppare collaborazioni internazionali tra il mondo scientifico e quello
dellimpresa è
stato al centro del discorso di apertura dei lavori del Presidente dell
Ice, Ambasciatore Umberto Vattani, il quale ha anche sottolineato come esista
piena corrispondenza tra i temi in discussione nel workshop e le priorità
identificate dai Ministri dellEnergia del G8 allargato nella giornata di ieri a Roma e dai
Ministri dellAmbiente nella riunione di Siracusa. Il Direttore Generale
del Ministero dell´Ambiente Corrado Clini ha richiamato i risultati già
raggiunti dalla collaborazione tra Italia e Stati Uniti sullo sviluppo delle tecnologie a basso
contenuto di carbonio, ed ha auspicato lestensione della
collaborazione a paesi terzi, a cominciare dalla Cina, nellambito
dei nuovi programmi internazionali dellAmministrazione Obama. Efficienza
energetica, bioenergie
e green building sono i settori nei quali questa
collaborazione potrà svilupparsi. Lamministrazione degli Stati Uniti,
come annunciato da Jonathan Shrier, Principal Deputy Assistant Secretary,
Politiche ed Affari Internazionali, del Dipartimento dellEnergia Usa, ha
collocato ingenti somme di finanziamento per lo sviluppo di tecnologie
innovative e per la promozione dellefficienza energetica
nei piani di stimolo economico. La strategia del Presidente Obama è quella di
puntare sulle tecnologie
energetiche di nuova generazione per ridurre la produzione di Co2 e creare
nuova occupazione. Il workshop di Roma è un esempio concreto di forte
interazione tra il mondo della ricerca e del settore privato per la
realizzazione della new green economy. . <<BACK
( da "marketpress.info"
del 03-06-2009)
Argomenti: Cina Usa
Mercoledì 03 Giugno
2009 VANTAGGI REALI PER I CITTADINI DI TUTTEUROPA COSA HA FATTO
PER VOI LA COMMISSIONE EUROPEA NEL PERIODO 2004-2009 Bruxelles, 3 giugno 2009 -
In vista delle imminenti elezioni al Parlamento europeo, la Commissione ha presentato il
28 maggio un riepilogo dei risultati raggiunti. La Commissione europea ha fatto
in modo che lUnione europea riunificata funzioni a
vantaggio dei suoi cittadini e ha garantito maggiore stabilità e prosperità in
unUnione con 27
Stati membri. Essa ha risposto con decisione alla crisi economica e
finanziaria, ha attuato una strategia integrata per la lotta ai cambiamenti
climatici e per un approvvigionamento energetico sicuro e ha cercato di fare in
modo che la globalizzazione diventi inclusiva, sia meglio regolamentata e
rispecchi i valori europei. Il presidente della Commissione europea José Manuel
Barroso ha dichiarato: Questa Commissione, la prima di
unUnione allargata a 27 Stati membri, si è trovata a dover affrontare alcuni dei periodi più difficili
che lUnione europea abbia mai vissuto, in un momento di enormi
cambiamenti economici e sociali. Il resoconto del nostro operato dimostra che
siamo rimasti saldamente legati a quei valori e a quegli obiettivi di fondo che
hanno consentito allUnione
di raggiungere risultati così positivi. Lasceremo un contributo importante al
futuro sviluppo del progetto europeo. Sono particolarmente fiero del modo in
cui abbiamo reagito alla crisi economica e finanziaria, del nostro ambizioso programma di lotta al
cambiamento climatico e della creazione di una vera politica energetica
europea. Inoltre, abbiamo assunto un ruolo guida nel far sì che la
globalizzazione sia improntata ai valori europei e nel promuovere gli interessi
dellEuropa
a livello mondiale. Adesso le imminenti elezioni al Parlamento europeo offrono
ai cittadini la possibilità di far sentire la loro voce sul futuro dellEuropa.
Invito i cittadini europei ad avvalersi di questo loro diritto democratico.
La sintesi dei risultati
raggiunti è contenuta in un documento pubblicato oggi e disponibile in tutte le
lingue ufficiali dellUe. Negli ultimi cinque anni, la
Commissione Barroso ha acquistato credibilità agli occhi dei cittadini, degli
operatori economici, degli Stati membri e del Parlamento europeo. La Commissione si è
dimostrata capace di proporre iniziative ambiziose ma realistiche e di
garantirne la realizzazione, e lo ha fatto in un periodo di cambiamento
istituzionale e di crisi economica. Sono state adottate importanti norme che
mettono il mercato unico inequivocabilmente al servizio del cittadino, ad
esempio potenziando i diritti dei passeggeri nei trasporti, riducendo le
tariffe della telefonia mobile o agevolando i pagamenti transfrontalieri.
Parallelamente, la Commissione ha semplificato la normativa dellUe,
proponendo di eliminare quasi il 10% della legislazione superflua e di ridurre
gli oneri amministrativi a carico delle imprese, in particolare delle piccole e
medie imprese. Limportanza attribuita dalla Commissione alla crescita e alloccupazione,
attraverso la nuova strategia di Lisbona e il patto di stabilità e crescita
riveduto, ha permesso allEuropa di affrontare meglio lattuale crisi
economica, finanziaria e occupazionale. La Commissione europea è stata la prima istituzione
internazionale a presentare un piano di ripresa credibile e ha coordinato la
risposta in materia di attivi deteriorati, ricapitalizzazione, aiuti di Stato e
misure di transizione dal salvataggio alla ripresa in settori specifici come
quello automobilistico. La Commissione sta guidando la lotta alla crisi, sia
nellambito del G-20 sia a livello dellUe, promovendo
lattuazione delle raccomandazioni contenute nella relazione sulla
vigilanza finanziaria presentata dal gruppo di esperti guidato da Jacques de Larosière (ex
direttore generale del Fondo monetario internazionale). La Commissione Barroso
ha guidato la trasformazione della strategia europea in materia di energia e
cambiamenti climatici. Lambizioso pacchetto di misure legislative preparato dalla Commissione
Barroso ha dimostrato che lEuropa è pronta a svolgere un ruolo
guida e continuerà a farlo in previsione del vertice di Copenaghen sui
cambiamenti climatici. Il pacchetto garantisce che le misure a breve termine
adottate in risposta
alla crisi economica siano pienamente compatibili con i nostri obiettivi a più
lunga scadenza. La Commissione europea si è adoperata con grande impegno per
influire sul contesto globale in evoluzione per affrontare il problema della
povertà, le questioni sanitarie mondiali, il fenomeno della migrazione e le
questioni legate alla sicurezza. La Commissione ha dimostrato il proprio peso
in occasione delle crisi in Georgia, in Medio Oriente e in Africa. Al tempo
stesso, essa ha investito nella stabilità regionale dei Paesi vicini e ha
promosso partenariati efficaci e ambiziosi con le potenze mondiali per tutelare
gli interessi e i valori europei. Occorre però un ulteriore impegno. Il ciclo
di Doha sul commercio internazionale non si è ancora concluso. La Commissione
ha presentato una serie di proposte per riformare i mercati finanziari,
rilanciare loccupazione e affrontare altre sfide impellenti, proposte che
però devono ancora essere approvate dallUe. In un momento in cui resta
alto limpegno per superare gli effetti della crisi economica, la Commissione dovrà adoperarsi
affinché lUnione esca rafforzata da questa fase. Lattenzione resterà
incentrata sulla necessità di ratificare il trattato di Lisbona, che conferirà
allUnione una maggiore capacità dazione. La Commissione Barroso ha preso liniziativa
di proporre soluzioni ai problemi attuali: il piano di ripresa economica, i
recenti provvedimenti in materia di lotta ai cambiamenti climatici e di
sicurezza energetica, il Fondo di adeguamento alla globalizzazione, lo strumento alimentare
per lo sviluppo (bilancio di 1 miliardo di euro), lIstituto
europeo di tecnologia, i fondi stanziati per i progetti energetici e la banda
larga per le comunità rurali (5 miliardi di euro), il patto europeo
sullimmigrazione
sono tutti riconducibili a iniziative della Commissione europea. La Commissione
ha portato avanti lagenda europea e ha costruito il consenso
tra tutti e 27 gli Stati membri in occasione di ciascun Consiglio europeo,
anche nei periodi più difficili. È questa leredità della Commissione Barroso.
. <<BACK
( da "marketpress.info"
del 03-06-2009)
Argomenti: Cina Usa
Mercoledì 03 Giugno
2009 L´ITALIA UN PAESE IN DECLINO PER IL 70 PER CENTO DELLA POPOLAZIONE I
RISULTATI DI UN SONDAGGIO DE "IL SOLE 24 ORE" REALIZZATO IN OCCASIONE
DEL FESTIVAL DELL´ECONOMIA DI TRENTO Trento, 3 giugno 2009 - Oltre la metà
della popolazione italiana è preoccupata della crisi economica, sia a livello
generale sia con riferimento al proprio contesto familiare. Il giudizio che dà
sulla situazione economica complessiva dell´Italia è particolarmente negativo:
solo il 10% la considera molto o abbastanza positiva. La percezione della
situazione economica personale e famigliare è invece migliore, ma oltre il 40%
dei cittadini la considera poco positiva, e la percentuale cresce al 47% per
chi ha più di 55 anni. Il 70% degli italiani ritiene inoltre che l´Italia sia
un paese in declino. L´idea generalmente diffusa è che dopo la crisi la
situazione del Paese risulterà invariata o anche peggiorata rispetto a quella
vissuta negli ultimi anni. Questi alcuni dei risultati di un sondaggio
effettuato da Ipr Marketing per "Il Sole 24" Ore in occasione del
Festival dell´economia di Trento, che sarà pubblicato domani sul quotidiano. Il
sondaggio è stato realizzato per via telematica su un campione di 1. 000
cittadini. La grande maggioranza degli intervistati (il 70% circa) considera
l´Italia un paese in declino; la globalizzazione viene considerata un processo
positivo, in grado di produrre sviluppo e benessere, dalla metà del campione,
eppure il 57% si dice favorevole a misure protezionistiche per salvaguardare
interessi di cittadini e aziende. Il 37% del campione si dice spaventato per
l´eventualità che una persona della propria famiglia perda il posto di lavoro.
Per oltre il 40% degli intervistati, però, la situazione economica personale
nei prossimi 12 mesi rimarrà invariata; poco più del 20% del campione pensa che
peggiorerà leggermente e il 10% circa che peggiorerà nettamente. Le fabbriche
sono considerate il settore più "a rischio", seguite da pubblica
amministrazione e aziende di servizi. Quelle del lavoro autonomo e delle
professioni sono invece ritenute aree in crescita. E dopo la crisi? Quasi la
metà degli italiani sono fatalisti: la situazione sarà uguale a quella che
abbiamo vissuto negli ultimi anni. Una percentuale oscillante fra il 30 e il
40% a seconda delle fasce d´età pensa invece che sarà peggiore, e solo una
piccola "fetta" di intervistati, fra il 12 e il 17% del campione,
ritiene che sarà migliore. Ma in una situazione di questo tipo la maggioranza
degli italiani come spenderebbe un bonus una tantum di 50. 000 euro? Il 36%
pensa al "bene rifugio", ovvero all´acquisto di un immobile, il 20%
ad un deposito bancario. Gli Italiani Ai Tempi Della Crisi tab. 1a - La
Percezione Dell´attuale Situazione Economica Italiana E Personale. (valori
Percentuali) Classi di età Totale Campione 18 - 34 35 - 54 55 e oltre secondo
Lei, la situazione economica complessiva dell´Italia oggi è : Molto positiva 0
0 0 0 Abbastanza positiva 10 10 8 11 å Molto/abbastanza positiva 10 10 8 11
Poco positiva 48 45 44 54 Per nulla positiva 41 45 46 35 Senza opinione 1 0 2 0
totale 100 100 100 100 secondo Lei, la Sua situazione economica personale e della
sua famiglia oggi è: Molto positiva 0 0 1 0 Abbastanza positiva 37 42 33 36 å
Molto/abbastanza positiva 37 42 34 36 Poco positiva 44 40 43 47 Per nulla
positiva 17 12 22 17 Senza opinione 2 6 1 0 totale 100 100 100 100 Bitmap
Fonte: Ipr Marketing tab. 1b - La Percezione Della Situazione Economica
Italiana E Personale In Futuro. (valori Percentuali) Classi di età Totale
Campione 18 - 34 35 - 54 55 e oltre e a suo giudizio, nei prossimi 12 mesi, la
situazione economica complessiva dell´Italia: Migliorerà nettamente 2 0 3 2
Migliorerà leggermente 25 26 21 28 å Migliorerà nettamente / leggeremente 27 26
24 30 Rimarrà invariata 31 30 31 31 Peggiorerà leggermente 19 18 16 22
Peggiorerà nettamente 21 26 25 14 Senza opinione 2 0 4 3 totale 100 100 100 100
e a suo giudizio, nei prossimi 12 mesi, la situazione economica sua e della sua
famiglia: Migliorerà nettamente 0 0 0 0 Migliorerà leggermente 14 12 14 15 å
Migliorerà nettamente / leggeremente 14 12 14 15 Rimarrà invariata 45 48 43 44
Peggiorerà leggermente 27 20 27 32 Peggiorerà nettamente 10 12 11 7 Senza
opinione 4 8 5 2 totale 100 100 100 100 Bitmap Fonte: Ipr Marketing tab. 2 -
Crisi Economica: Quanto Durera´? (valori Percentuali) Classi di età Totale
Campione 18 - 34 35 - 54 55 e oltre quanto durerà secondo Lei la recessione e
la crisi economica nel mondo? Fino all´estate 2009 1 2 2 0 Fino alla fine del
2009 9 7 13 6 Fino al 2010 33 22 26 47 Dopo il 2010 45 55 49 34 Senza opinione
12 14 10 13 totale 100 100 100 100 quanto durerà secondo Lei la recessione e la
crisi economica in Italia? Fino all´estate 2009 1 0 2 0 Fino alla fine del 2009
10 17 8 8 Fino al 2010 28 18 22 40 Dopo il 2010 51 55 58 41 Senza opinione 10
10 10 11 totale 100 100 100 100 Bitmap Fonte: Ipr Marketing tab. 3 - Crisi
Economica: La Paura Per Il Posto Di Lavoro. (valori Percentuali) Classi di età
Totale Campione 18 - 34 35 - 54 55 e oltre pensando a lei e alla persone che
attualmente lavorano nella sua famiglia, quanta paura ha che nei prossimi 12
mesi qualcuno possa perdere il proprio posto di lavoro? Molta 18 17 13 22
Abbastanza 19 23 22 15 å Molta / Abbastanza 37 40 35 37 Poca 34 31 34 38
Nessuna 25 27 25 23 Senza opinione 4 2 6 2 totale 100 100 100 100 Bitmap Fonte:
Ipr Marketing tab. 4 - Crisi Economica E Occupazione: La Percezione Dei Settori
Che Saranno Piu´ Colpiti. (valori Percentuali) Classi di età Totale Campione 18
- 34 35 - 54 55 e oltre lei immagina che nei prossimi anni ci sara´ un aumento
o una diminuzione: Degli occupati nelle fabbriche Aumento 11 8 7 18 Diminuzione
80 79 86 76 Senza opinione 9 13 7 6 Totale 100 100 100 100 Degli occupati nelle
aziende di servizi Aumento 32 29 29 38 Diminuzione 58 63 60 52 Senza opinione
10 8 11 10 Totale 100 100 100 100 Degli occupati nella Pubblica Amministrazione
Aumento 15 18 15 13 Diminuzione 64 48 69 70 Senza opinione 21 34 16 17 Totale
100 100 100 100 Dei lavoratori autonomi Aumento 49 45 53 47 Diminuzione 38 34
40 40 Senza opinione 13 21 7 13 Totale 100 100 100 100 Dei liberi
professionisti Aumento 54 56 54 52 Diminuzione 30 24 35 29 Senza opinione 16 20
11 19 Totale 100 100 100 100 Bitmap Fonte: Ipr Marketing tab. 5 - Crisi
Economica: Come Sara´ Dopo? (valori Percentuali) Classi di età Totale Campione
18 - 34 35 - 54 55 e oltre una volta terminata la crisi, lei ritiene che la
situazione internazionale sarà: Migliore di quella che abbiamo vissuto negli
ultimi anni 16 20 10 19 Peggiore di quella che abbiamo vissuto negli ultimi
anni 32 29 26 39 Uguale a quella che abbiamo vissuto negli ultimi anni 42 43 50
33 Senza opinione 10 8 14 9 totale 100 100 100 100 e una volta terminata la
crisi, lei ritiene che la situazione italiana sarà: Migliore di quella che
abbiamo vissuto negli ultimi anni 12 12 8 17 Peggiore di quella che abbiamo
vissuto negli ultimi anni 35 35 29 40 Uguale a quella che abbiamo vissuto negli
ultimi anni 45 47 52 36 Senza opinione 8 6 11 7 totale 100 100 100 100 Bitmap
Fonte: Ipr Marketing tab. 6a - Cosa Farebbero Gli Italiani Con A Disposizione
50. 000 Euro. (valori Percentuali) Media per classi di età Media Campione 18 -
34 35 - 54 55 e oltre se in ipotesi domani dovesse ricevere un bonus una tantum
di 50. 000 euro dallazienda o dallente per cui lavora,
cosa ne farebbe? come li dividerebbe tra le seguenti voci?
Acquisto/ristruttutazione immobili 36 47 36 32 Deposito in banca / Conto corrente 20 26 20 18
Polizze assicurative vita / Fondi pensione etc
12 6 14 12
Investimenti in titoli di stato 10 5 10 12 Svago (viaggi, vacanze
. ) 8 8
9 6 Investimenti in azioni/obbligazioni 7 4 6 10 Acquisto auto / moto 7 4 5 10
totale 100 100 100 100
Bitmap Fonte: Ipr Marketing tab. 6b - Cosa Farebbero Gli Italiani Con A
Disposizione 50. 000 Euro. (in Euro) Media per classi di età Media Campione 18
- 34 35 - 54 55 e oltre se in ipotesi domani dovesse ricevere un bonus una
tantum di 50. 000 euro dallazienda o dallente per cui
lavora, cosa ne farebbe? come li dividerebbe tra le seguenti voci?
Acquisto/ristruttutazione immobili 18. 000 23. 500 18. 000
16. 000 Deposito in banca / Conto corrente 10. 000 13. 000
10. 000 9. 000 Polizze assicurative vita / Fondi pensione etc
6. 000 3. 000 7. 000 6. 000 Investimenti in titoli
di stato 5. 000 2. 500 5. 000 6. 000 Svago (viaggi,
vacanze
. ) 4. 000 4. 000 4. 500 3. 000
Investimenti in azioni/obbligazioni 3. 500 2. 000 3. 000 5. 000
Acquisto auto / moto 3. 500 2. 000 2. 500 5. 000
totale 50. 000 50. 000 50. 000 50. 000 Bitmap
Fonte: Ipr Marketing tab. 7 - La Globalizzazione:
Fenomeno Positivo O Negativo? (valori Percentuali) Classi di età Totale
Campione 18 - 34 35 - 54 55 e oltre parliamo di globalizzazione, ovvero
"il fenomeno di crescta progressiva delle relazioni e degli scambi a
livello mondiale in diversi settori, il cui effetto principale è la convergenza
economica e culturale tra i Paesi del mondo". alcuni sostengono che
la globalizzazione sia un processo per lo più positivo, perché crea sviluppo,
benessere e riduce le diseguaglianze tra i ricchi e i poveri. Altri invece
ritengono che si tratti di unprocesso negativo, perché produce al contrario
disoccupazione, disagio sociale e aumenta le diseguaglianze sociali e il
divario tra ricchi e poveri. Lei con quale delle due posizioni è maggiormente
d´accordo? La globalizzazione è un processo positivo, produce sviluppo e
benessere 50 46 43 60 La globalizzazione è un processo negativo, aumenta il
disagio sociale e le diseguaglianze 35 36 36 34 Senza opinione 15 18 21 6
totale 100 100 100 100 Bitmap Bitmap Fonte: Ipr Marketing tab. 8 - Crisi
Economica: La Tentazione Del Protezionismo. (valori Percentuali) Classi di età
Totale Campione 18 - 34 35 - 54 55 e oltre rispetto alla crisi
economico-finanziaria che sta investendo le economie di tutto il mondo, per
salvaguardare i propri cittadini e le proprie aziende, alcuni sostengono che
gli Stati Nazionali debbano adottare anche politiche economiche
protezionistiche mentre altri, invece, sostengono che adottare politiche di
chiusura e di protezionismo produca effetti contrari e
quindi sia ancora più negativo. lei con quale delle due posizioni è
maggiormente d´accordo? E´ giusto che gli Stati adottino politiche
protezionistiche, occorre salvaguardare prima gli interessi dei propri
cittadini e delle proprie aziende 57 48 58 61 Non e´ giusto che gli Stati
adottino politiche protezionistiche, di fatto si avrebbero a lungo andare
effetti negativi per i propri cittadini e le proprie aziende 36 48 30 35 Senza
opinione 7 4 12 4 totale 100 100 100 100 Bitmap Fonte: Ipr Marketing tab. 9 -
L´italia E´ Un Paese In Declino? (valori Percentuali) Classi di età Totale
Campione 18 - 34 35 - 54 55 e oltre secondo Lei, l´Italia è un paese in
declino? Si, è un paese in declino 71 78 68 68 No, non è un paese in declino 25
22 27 27 Senza opinione 4 0 5 5 totale 100 100 100 100 Fonte: Ipr Marketing . .
<<BACK
( da "Secolo XIX, Il"
del 03-06-2009)
Argomenti: Cina Usa
«La scuola non
respinganoi e i nostri figli incolpevoli» La lettera di un padre cileno nella
giornata della Don Milani, a Genova, contro il disegno di legge sulla
sicurezza. Musiche, film e dibattiti in nome della solidarietà GLI STUDENTI IN
VISITA 03/06/2009 GENOVA. Si è tenuta alla scuola media Don Milani una giornata
dedicata alla solidarietà nei confronti degli studenti stranieri e delle loro
famiglie. Un "no" deciso al ddl della sicurezza che li vuole messi
all'indice, una solidarietà manifestata attraverso letture, film, musica,
perfino con le scritte sulle magliette. In uno dei gruppi che si alternavano
nelle aule e nel giardino è stata data lettura di questa lettera di un genitore
straniero che riportiamo . «....Continuo a cercare una soluzione ai nostri
problemi. Maximiliano ancora non ha il permesso di soggiorno e il nostro resta
un permesso per cure mediche, cosa che non ci permette di avere una vita
tranquilla e di preoccuparci soltanto della malattia di Cony. Secondo la
questura non si può fare nulla perchè questa è la legge e l'unica soluzione che
ci ha proposto è di ritornare in Cile, e da lì chiedere un permesso di
soggiorno. Chiedere un permesso alle autorità cilene questa è la parte più
preoccupante, perchè siamo stati noi che abbiamo denunciato le autorità cilene
(che negavano cure per gli ammalati di Fibrosi Cistica), siamo stati noi che
abbiamo presentato denuncia ministri e presidenti davanti alla Commissione
Interamericana dei Diritti Umani. Abbiamo ricevuto strane telefonate e ci hanno
minacciati di morte. Come possono oggi darci il permesso di ritornare in
Italia? E d'altro canto è impossibile che vada in Chile solo mia moglie. Chi si
occuperebbe di Cony, Maximiliano ed Elisabeth? Sono molto preoccupato per
quanto sta accadendo in Italia. In Italia qualche Ministro ha detto che è il
Cile è un paese da imitare. In Cile oggi è tutto privatizzato (globalizzato): la salute, i trasporti, la scuola, l'acqua, la
luce, le pensioni, il telefono ecc? L'inizio di tutto è avvenuto coi fucili
durante la dittatura militare e dopo con le menzogne durante la democrazia.
Adesso la globalizzazione sta avvenendo in Italia,facendo finta di offrire dei
cambiamenti per migliorare le vite degli italiani. Vogliono far credere
che noi extracomunitari siamo colpevoli, come se tutti fossimo delinquenti. E'
diventato il cavallo di battaglia per sporche campagne elettorali, gli
extracomunitari rubano, stuprano, ma siamo in tanti a lavorare onestamente e ad
amare questo Paese. Mia figlia Cony vive grazie all'Italia. Se fossimo rimasti
in Cile oggi Cony non ci sarebbe più. Ho letto con molta preoccupazione sul
Secolo XIX, un articolo in cui parla anche il Dirigente Scolastico della Don
Milani (dove studia mio figlio Maximiliano) dove si dice che i bambini
irregolari devono essere denunciati secondo il decreto sicuressa. Quando siamo
arrivati nel 2003 ho parlato con la maestra di Maximiliano (scuola San
Giuseppe). Le ho raccontato della riforma dell'educazione fatta nel mio Paese,
degli 11000 insegnanti rimasti senza lavoro, ma lei mi ha risposto che in
Italia una cosa del genere non sarebbe mai accaduta. Ma adesso la scuola San
Giuseppe non esiste più...Ringrazio comunque chi ci accoglie. Durante la
seconda guerra mondiale il Cile ha accolto 60.000 italiani e nessuno è stato
respinto e rimandato a casa». Patricio Ossa 03/06/2009 GLI STUDENTI IN VISITA
03/06/2009
( da "Secolo XIX, Il"
del 03-06-2009)
Argomenti: Cina Usa
La Corea del Sud
schiera unità lanciamissili la crisi Al confine delle acque territoriali con il
Nord. Kim Jong-il intanto designa il terzogenito come suo successore 03/06/2009
SEUL. Il leader nordcoreano Kim Jong-il sceglie il suo successore e incorona il
terzogenito di 26 anni, Jong-un, mentre, con Seul che rafforza le difese, il
test missilistico di Pyongyang potrebbe combinare vettori a medio e lungo
raggio. Il dittatore comunista, secondo i servizi d'intelligence della Corea
del Sud, ha sciolto la riserva il 28 maggio scorso: la conferma è da
individuare nell'eccezionale attività militare come il secondo esperimento
nucleare della scorsa settimana e i lanci balistici già fatti e futuri, per
gestire la transizione, rafforzando il potere. Kim Jong-il, che ha raccolto il
testimone da Kim Il-sung (il padre "presidente eterno"), ha tre figli
sconosciuti alla maggior parte dei nordcoreani. Il più piccolo, Jong-un, nato
nel 1983 o agli inizi del 1984, ha studiato in Svizzera, ma per le fonti
d'intelligence la giovane età può essere d'ostacolo in un regime dove il
requisito dell'anzianità (associato al concetto di esperienza) trova largo
spazio. Il leader, 67 anni, avrebbe avuto un ictus lo scorso agosto e il suo
stato di salute non sarebbe ottimale, al punto che il settimanale nipponico
Asahi Aera, ipotizza che possa aver avuto altri problemi di salute lo scorso
mese. Kim, il 28 maggio, ha chiesto alle missioni all'estero di manifestare
piena fedeltà all'erede designato, in quello che ha i caratteri della investitura
ufficiale. La Corea del Sud, intanto, ha schierato la Yun Yeong Ha, unità
navale lanciamissili di 440 tonnellate, sul confine occidentale delle acque
territoriali con il Nord, nel mar Giallo, già teatro di scontri mortali nel
1999 e nel 2002. La mossa di Seul segue i preparativi di Pyongyang del lancio
del missile a media gittata che, per l'agenzia Yonhap, coinvolge Anbyeon, la
base nella provincia sudorientale di Gangwon. Il vettore sarebbe un Rodong con
gittata di 1.300 km o un nuovo tipo di missile a medio raggio realizzato per
coprire 3.000 km. La fonte ha confermato che Pyongyang prepara anche un missile
intercontinentale nella base di Donchang-ri, al punto che «potrebbe procedere
con lanci simultanei». L'escalation di provocazioni militari intercoreane, che
non ha precedenti dalla fine della guerra di Corea, sarà
oggetto di analisi di una missione Usa a Seul,
guidata dal numero due della diplomazia Usa, James
Steinberg, con lo scopo pure di definire la lista di possibili sanzioni contro
il regime. Tra Cina e Giappone c'è stato uno scambio di vedute tra i ministri degli
Esteri. Pechino ha ribadito che ulteriori sanzioni Onu non risolverebbero il
problema. 03/06/2009
( da "Blogosfere" del
03-06-2009)
Argomenti: Cina Usa
Giu 09 3 Cina, blocco dei social media Pubblicato da Luca Dello Iacovo alle
09:30 in globalizzazione Domani è il ventesimo anniversario delle proteste di
piazza Tiananmen: nel 1989 gli studenti scesero in piazza per chiedere
democrazia. Le autorità di Pechino hanno iniziato una vasta campagna per il
blocco delle comunicazioni online: secondo quanto riportano gli utenti di
internet cinesi, non sono accessibili twitter, hotmail, windows live,
bing, flickr, youtube, blogspot. Ma la situazione è in continua evoluzione. via
Herdict Fino all'anno scorso queste immagini non erano state mandate in onda in
Cina:
( da "Blogosfere" del
03-06-2009)
Argomenti: Cina Usa
Giu 09 3 Nuovo
episodio di sfruttamento di lavoratori africani Pubblicato da Rosario
Mastrosimone alle 11:20 in Economia e Globalizzazione Nuovo episodio di sfruttamento schiavile di lavoratori
stranieri. Se qualche giorno fa la vicenda aveva coinvolto le coltivazioni
agricole in Alsazia, Francia, quella che segnaliamo oggi concerne invece
direttamente alcune aziende italiane ed è stata scoperta in Svizzera, nelle
vicinanze di Lugano. Alcuni operai maghrebini, alloggiati con mezzi di
fortuna all'interno dei cantieri, sono stati pagati a cottimo l'allucinante
cifra di 4 franchi svizzeri (circa due euro e mezzo) per metro quadro di
gessatura. C'è chi per tre settimane di lavoro ha racimolato qualcosa come 200
franchi, ovvero attorno ai 135 euro, e c'è chi non si è visto pagare neppure un
cent. In particolare, i casi sarebbero due. Uno, per i lavori ad una casa
privata, dove quattro operai maghrebini sono stati portati a Pregassona dalla
Lombardia, per essere pagati occasionalmente solo con quel poco denaro necessario
per i pasti. Uno a Pazzallo, dove una decina di operai sono stati
"alloggiati" in una lavanderia e poi rispediti in Italia con la
motivazione che non avevano saputo lavorare bene. Secondo il sindacato svizzero
UNIA, si tratta di pratiche che ledono gravemente la dignità umana. In effetti,
al di là della palese violazione di ogni legge e contratto collettivo, siamo
davanti a casi di sfruttamento che ci portano indietro di secoli.
Verosimilmente, gli operai vittime di questi casi di sfruttamento, sono immigrati
sprovvisti in Italia di regolare permesso di soggiorno, che i loro sfruttatori
utilizzano per diversi lavori facendoli arrivare a destinazione con modalità
tutte da chiarire. Insomma, un "sistema" di sfruttamento piuttosto
simile a quello che è stato registrato in Alsazia: zero garanzie, zero diritti,
totale illegalità. In questi ultimi due casi, sembra che i lavori nelle due
case private siano stati eseguiti in subappalto, tecnica sempre piu' diffusa
per ridurre "i rischi d'impresa" in questi casi di sfruttamento.
Queste pratiche non solo danneggiano direttamente gli operai stranieri, ma
contribuiscono a rendere sempre piu' difficili anche le condizioni di lavoro
degli operai regolarmente assunti, per i quali è sempre piu' difficile trovare
lavoro e buone condizioni salariali.
( da "Opinione, L'"
del 03-06-2009)
Argomenti: Cina Usa
La Corea del Nord,
dopo un test atomico e ben sei lanci di missili a corta gittata, si prepara
ancora ad un'altra azione provocatoria ancora più preoccupante. Ieri le forze
missilistiche del "regno eremita" hanno trasportato un missile
intercontinentale, capace di raggiungere Alaska e Hawaii, nella base di
Dongchang-ri. Il vettore, trasportato via treno è giunto sulla costa
occidentale della Corea del Nord ad appena 60 chilometri
dal confine con la Cina. Secondo quanto riferito dall'agenzia sudcoreana Yonhap, i
movimenti del vettore sarebbero stati rilevati grazie agli aerei da
ricognizione americani. Secondo il segretario Usa alla Difesa,
Robert Gates, il regime di Pyongyang potrebbe preparare un lancio balistico a
lunga gittata, come quello che provocò le prime nuove condanne dell'Onu
il 5 aprile scorso. Secondo fonti sudcoreane, il nuovo test potrebbe avvenire
in poche settimane, probabilmente entro il 16 giugno, quando il presidente Lee
Myung-bak sarà alla Casa Bianca da Barack Obama. Gli Usa,
ha spiegato Gates da Manila, dove ha fatto tappa di ritorno dal vertice di
Singapore sulla sicurezza in Asia, "non stanno accelerando" per
cercare altre opzioni sulla Corea del Nord che non siano i colloqui a Sei (con
le due Coree, Cina, Giappone e Russia) al fine di
esercitare pressione per l'abbandono dei suoi piani nucleari. "Abbiamo
osservato alcuni segnali secondo cui essi potrebbero fare qualcosa con un altro
missile Taepodong-2, ma a questo punto le loro intenzioni non sono
chiare", ha aggiunto Gates sull'ipotesi di un test intercontinentale. Una
lettura avvalorata da Corea del Sud e Giappone che, con il portavoce del governo
Takeo Kawamura, ha rimarcato l'impegno di Tokyo, all'interno del Consiglio di
sicurezza dell'Onu, per adottare una risoluzione che includa sanzioni al regime
dopo l'esperimento nucleare della scorsa settimana. Anche in quest'ultimo caso
emerge la nuova politica americana. Per l'amministrazione Obama, così come
negli ultimi anni dell'esecutivo Bush, l'obiettivo è far capire alla Corea del
Nord che una rinuncia al programma nucleare è l'unica via razionalmente
percorribile. Il che implica: scoraggiare Pyongjang dall'uso eventuale di armi
di distruzione di massa, pena la risposta americana militare con "ogni
mezzo a nostra disposizione" (le parole sono dello stesso Gates,
pronunciate al vertice di Singapore) e impedire nel frattempo, che la
tecnologia nordcoreana possa essere esportata. "Noi riaffermiamo
inequivocabilmente il nostro impegno per la difesa dei nostri alleati nella
regione" - aveva dichiarato Gates a Singapore - "Pyongjang sarà
considerata pienamente responsabile per le sue azioni". Gli americani,
insomma, accantonato il principio del "regime change", tendono a far
capire al "regno eremita" che ogni mossa azzardata è un suicidio e
che l'unica via per la sua stessa sopravvivenza è la rinuncia alla
proliferazione. Sempre che il motivo, ancora misterioso, di questa escalation,
sia la sopravvivenza di un regime comunista che ormai è avviato al collasso
interno.
( da "Reuters Italia"
del 03-06-2009)
Argomenti: Cina Usa
NEW YORK (Reuters) -
Un sondaggio svolto nelle nazioni che rappresentano il 75% dell'economia
mondiale mostra che i due terzi dei cittadini credono che "le misure
governative anticrisi" manchino di una chiara direzione. La ricerca
Ipsos/Reuters mostra anche che il 60% delle persone, intervistate in 23 paesi,
crede che nuove regolamentazioni statali possano soffocare la crescita
economica, un'opinione particolarmente diffusa negli Stati Uniti e in mercati
emergenti come Cina e India. Clifford Young della
Ipsos Global Public Affairs, società che si dedica a sondaggi e ricerche di
mercato, ha affermato che la ricerca dimostra come la maggioranza dei cittadini
voglia che i governi intraprendano altre azioni a contenimento della crisi
economica. "C'è preoccupazione ed un certo grado di incertezza circa le
azioni dei governi", ha detto Young. "Il messaggio generale è che
vogliamo che i governi facciano qualcosa, ma non troppo, non vogliamo tornare
agli anni bui". Il sondaggio, rivolto a 23 mila persone, è stato condotto dal 14 aprile al 7 maggio e ha mostrato come il
58% degli intervistati ritenga che gli Usa non abbiano
fatto abbastanza per dare nuova linfa alla propria economia, il 53% ritenga che
l'Unione Europea dovrebbe fare di più, e più di due terzi delle persone credano
che anche la Cina non si sia prodigata abbastanza per migliorare la situazione.
Per quanto riguarda le azioni da intraprendere, il 54% delle persone ha
risposto che i governi dovrebbero ridurre le importazioni, mentre due persone
su tre si sono dette preoccupate di eventuali blocchi alle esportazioni
provenienti dai rispettivi paesi. IL LAVORO SOPRATTUTTO Il sondaggio di Ipsos
ha riguardato: Usa, Canada, Brasile, Messico,
Argentina, Corea del Sud, Cina, Giappone, Australia,
India, Russia, Repubblica Ceca, Polonia, Ungheria, Turchia, Svezia, Italia,
Olanda, Belgio, Germania, Francia, Spagna e Gran Bretagna. Young ha rilevato
come ci sia una particolare "paura di una regressione nei paesi
emergenti", che hanno impiegato anni per liberare il mercato dal controllo
governativo. Continua...
( da "Corriere.it"
del 03-06-2009)
Argomenti: Cina Usa
La
produzione resterà negli Usa, così si
salveranno 3 mila posti di lavoro L'Hummer non scompare, diventa cinese Una
compagnia interessata all'acquisto dello storico marchio dopo il fallimento
della General Motors NEW YORK - L'Hummer parlerà cinese: l'auto «macho» simbolo
dell'era dei cowboy (e dell'ex presidente degli Stati Uniti, George W. Bush) non fallirà e continuerà
a essere costruita nonostante le sue caratteristiche non proprio ecologiche.
Dopo essere stato per anni il simbolo dell'America che non si vergogna di
essere ricca (e di consumare tanta energia), questa sorta di carro armato
civile è diventato quindi il simbolo della bancarotta di General Motors e del
fallimento di Detroit, la Motor City del Michigan. All'indomani della
bancarotta, 24 ore dopo l'ingresso nell' amministrazione controllata che dovrà
farla uscire dal rosso, la Gm ha annunciato di aver raggiunto oggi un accordo
per la vendita della Hummer, un marchio che quindi non scomparirà come si era
ad un certo punto temuto. La casa di Detroit non ha voluto dare maggiori
dettagli, ma secondo la Bloomberg un protocollo d'intesa per la vendita è stato
firmato con la Sichuan Tengzhong, una compagnia cinese specializzata nei
veicoli speciali e nella componentistica. LE TRATTATIVE - Pesantissimi e quasi
blindati, ispiratisi agli Humvee militari, i blindati dell'esercito americano,
i diversi modelli dell'Hummer consumano tantissimo e offrono poco spazio al
loro interno. La Bloomberg cita cinque persone a conoscenza delle trattative
per la cessione del marchio. Almeno un'altra azienda sarebbe ancora interessata
a comprare Hummer, ma i colloqui sarebbero stati congelati. L'operazione -
sempre secondo l'agenzia finanziaria - dovrebbe essere completata entro la fine
del terzo trimestre, e non se ne conoscono i termini finanziari, anche se stime
sul valore del marchio Hummer parlano di circa 500 milioni di dollari.
INCOGNITA VENDITE - Secondo quanto fonti della Gm hanno spiegato al New York
Times, l'accordo permetterà di salvare 3mila posti di lavoro. Non solo: verrà
mantenuta la rete di distribuzione (153 rivendite) e la produzione rimarrà
negli Usa. La vera incognita è una, e una sola, e
riguarda le vendite: e cioè se gli Hummer torneranno a sedurre il pubblico
americano nonostante il prezzo alto e gli elevati consumi, in un momento di
crisi. Nel 2008 le vendite sono calate di oltre la metà rispetto all'anno precedente,
e il 2009 è iniziato ancora peggio: meno 67%. stampa |
( da "Blogosfere" del
03-06-2009)
Argomenti: Cina Usa
Giu 09 3 Cina, USA e le sottili minacce trasversali. Pubblicato da Debora
Billi alle 12:53 in Finanza Nel mainstream, almeno quello italiano, circolano
notizie ottimiste sui rapporti Cina-dollaro. L'annuncio sulla
ripresa del dialogo dalla fine del prossimo mese è arrivato nel momento in cui
il segretario al Tesoro chiudeva una due giorni nella capitale cinese in cui
Timothy Geithner ha cercato di rassicurare Pechino sulla solidità delle
ampie riserve di dollari della Repubblica Popolare. Ubbè. Però le cose non
stanno esattamente così. Le due potenze, che hanno avuto un contatto
ravvicinato nei giorni scorsi a Pechino grazie alla visita di Geithner, tra i
cerimoniosi saluti se la mandano a dire chiara. Voglio dire al governo USA: non
abbiate troppa fiducia in voi stessi pensando che non c'è alternativa per la Cina al comprare i vostri bonds e dollari; l'euro è
un'alternativa. E ci sono un mucchio di materie prime su cui possiamo
investire. Questo è Yu Yongding, ex della Banca Centrale cinese. Mentre un
analista australiano ribatte: I cinesi si spareranno nei piedi se spingono
troppo su questa questione. Se sono troppo allarmisti e contribuiscono
sostanzialmente ad un sell off del dollaro e dei Buoni del Tesoro, avranno
conseguenze molto più gravi di chiunque altro nel mondo. Belle minacce
trasversali, direi. Mentre i politici si stringono la mano, gli esperti si
lanciano frecciate. Intanto, Geitner fa una conferenza all'Università di
Pechino dove dichiara solennemente: "Gli investimenti cinesi sono al sicuro!".
E l'aula magna tutta prorompe in fragorose risate. Ci credono assai, alle
rassicurazioni sulla solidità USA...
( da "Mattino, Il (Benevento)"
del 03-06-2009)
Argomenti: Cina Usa
Prosegue nei locali
di Palazzo Paolo V la mostra «L'altramodernità» di Pompeo Forgione, curata
dallo storico di arte contemporanea, Carlo Franza. Sono esposte oltre 50 opere
dell'artista, realizzate dal 1986 al 2009. Pompeo Forgione, artista beneventano
di rilievo internazionale, in questa retrospettiva offre uno spaccato di tutta
la sua produzione. Sul lavoro dell'artista sannita è stato realizzato un
catalogo, disponibile a partire dalla sera dell'inaugurazione della mostra.
L'esposizione resterà aperta fino al 16 giugno e sarà visitabile tutti i
giorni, escluso il lunedì, dalle 10 alle 13 e dalle 17 alle 20. La mostra
focalizza l'attenzione su un illustre artefice della ricerca artistica non solo
italiana ma europea. L'esposizione, riunisce cinquanta opere selezionatissime e
di vario formato, talune provenienti da collezioni private e pubbliche, che
illustrano il percorso singolare di questo artista che rappresenta aspetti nuovi e uno spaccato dello stato di cultura globalizzato,
arricchito da un universo caotico e brulicante. Lo storico dell'arte
contemporanea Carlo Franza, che firma anche il catalogo, così descrive
dell'evento: «Rotta dalla follia irrazionale la modernità, esaurite le virtù e
le energie delle mitologie postmoderne, Pompeo Forgione è uno dei nuovi artisti
europei a far trasudare l'altramodernità, che altro non è che una sorta
di costellazione, una specie di arcipelago di singoli mondi e singoli artisti
le cui isole interconnesse non costituiscono un continente unico di pensiero.
Eppure Pompeo Forgione era partito da molto più lontano avendo respirato prima
il tempo del consumismo e poi quello del multiculturalismo, motivi questi che
hanno gravitato come cuore all'interno della sua pittura e nelle radici delle
sue sculture».
( da "Mattino, Il (Nazionale)"
del 03-06-2009)
Argomenti: Cina Usa
Diego Del Pozzo Dopo
«The listener» e «The mentalist» arriva «Mental», la serie
degli anni della globalizzazione. Con il telefilm da loro ideato e prodotto, i
fratelli Dan e Deborah Joy LeVine affrontano le tendenze del mercato, tra
ricetta produttiva e lancio in contemporanea mondiale. Gli appassionati
italiani - negli stessi giorni di quelli di altri 34 Paesi - potranno seguire
la serie dalle 22 di domani su Fox (canale 110 di Sky), ma già da un
paio di giorni possono gustare gratis il primo episodio sul sito di Fox e su
MySpace. I 13 episodi di «Mental» sono stati girati a Bogotà, in Colombia,
abbattendo i costi di produzione e sperimentando nuove location. Il presidente
dei Fox Tv Studios, Emiliano Calemzuk, sottolinea come la scelta rappresenti
«un nuovo modello di business che ci darà un vantaggio competitivo e che,
probabilmente, farà riflettere l'intera industria». Mix tra mistery e medical
drama, il nuovo telefilm ha come argomento centrale la complessità della mente
umana. Protagonisti sono l'affascinante Chris Vance, già visto in «Prison
Break», e un'attrice di rango come Annabella Sciorra, forte di significative
esperienze tv (si pensi a «I Soprano») e cinematografiche. In «Mental», Vance è
il controverso Jack Gallagher, giovane psichiatra che utilizza metodi di cura
decisamente anticonvenzionali. Dopo avere viaggiato molto, decide di accettare
un incarico a Los Angeles e stabilirsi, così, nella stessa città della sorella
gemella. Qui accetta la nomina a direttore del Dipartimento di salute mentale
del Warthon Memorial Hospital, dove porta i suoi metodi rivoluzionari nel
trattare i pazienti e, soprattutto, la sua capacità di leggere nei loro
pensieri e penetrare nelle loro menti. «Mi sono concentrato - spiega Vance -
sul lato più affascinante e rivelatore della psiche umana, per cercare di
comprenderne al meglio i tanti misteri. Poi, però, ho anche dovuto rendere
efficacemente la passione e l'umanità del personaggio di Jack, nelle sue
relazioni quotidiane con gli altri membri dello staff dell'ospedale». Nel corso
della serie, le idee innovative e anticonvenzionali del dr. Gallagher
cozzeranno con quelle degli altri suoi colleghi e, in particolare, con la
gestione più «conservatrice» della direttrice dell'istituto, Nora Scott (la
Sciorra) che diventerà, però, ben presto il principale alleato del
protagonista. Le dinamiche tra i due, ma non solo quelle, rimandano a quel «Dr.
House» ormai studiato persino in saggi di esegesi filosofica («La filosofia del
Dr. House. Etica, logica ed epistemologia di un eroe televisivo», Ponte alle
Grazie).
( da "Sicilia, La"
del 03-06-2009)
Argomenti: Cina Usa
«C'è un giudice a
Berlino»: la storia di un grido di giustizia Cina. Geithner rassicura: investimenti negli Usa solidi Il segretario al Tesoro americano Timothy Geithner ha
rassicurato il pubblico e i dirigenti cinesi sulla solidità dei loro
investimenti in dollari. Alla sua prima visita in Cina, Geithner ha
affermato che la politica espansiva seguita da Obama è una necessaria risposta
alla crisi, ma che in futuro il governo di Washington è «determinato» a
«tornare a vivere secondo i suoi mezzi», e a riportare in alto il valore del
dollaro. La Cina è il maggior detentore del mondo di
titoli del tesoro americano. Il valore ammontava, in marzo, a 768 miliardi di
dollari.
( da "Sicilia, La"
del 03-06-2009)
Argomenti: Cina Usa
nei prossimi giorni
Attesa per il bando del prossimo biennio di Servizio civile La sede provinciale
delle Acli di Caltanissetta ha ospitato due importanti giornate di formazione
obbligatoria nell'ambito del Servizio Civile Nazionale Volontario che attualmente
a Caltanissetta vede attivi due importanti progetti "Isola che non
c'è" e "Pace e stili di vita. La formazione era dedicata non solo ai
volontari ma anche agli operatori locali di progetto di tre province siciliane
Agrigento,Caltanissetta ed Enna. Gli incontri coordinati dal vice presidente
delle Acli Nicola Sposito (responsabile provinciale per il Servizio Civile) ha
visto anche la presenza di un formatore dello staff delle Acli Nazionali. I
temi affrontati hanno riguardato la storia dell'obiezione di coscienza e del
servizio civile come fenomeno sociale, l'identità del servizio civile come
contenitore istituzionale volto a formare nuove generazioni di cittadini
consapevoli ed attivi, i diritti umani e le carte internazionali come orizzonte
culturale verso cui tendere. Tutti questi argomenti trovano un punto di
convergenza nell'ambito della educazione alla cittadinanza: essere cittadini
attivi significa sapere leggere il proprio territorio e le sue specificità,
nonchè sapere leggere la complessità del mondo odierno, dove i confini, resi labili dalla globalizzazione, invitano il singolo ad evitare
uno sguardo breve ed autoriferito. «La formazione è obbligatoria per legge, non
soltanto per i volontari in servizio civile, bensì anche per le figure che li
accompagnano nel corso della loro esperienza - spiega Nicola Sposito - questo
giustifica anche la presenza degli operatori locali di progetto, figure
previste per sostenere i giovani nella costruzione di significato, sulla base
dell'esperienza svolta nell'arco dei 12 mesi di servizio. "Imparare
facendo", accanto a figure più esperte, è infatti il modello pedagogico
che ispira l'acquisizione degli apprendimenti nel servizio civile. Tale
apprendimento si sviluppa in organizzazioni, come le Acli, in cui i giovani
svolgono servizio civile, attraverso la realizzazione di un preciso progetto».
A tal proposito Nicola Sposito fa rilevare che anche per il prossimo bando di
servizio civile 2009-2010 che verrà pubblicato a giorni le Acli di
Caltanissetta hanno ben figurato a livello nazionale dando un loro importante
contributo attraverso l'approvazione di due progetti "L'isola che non c'è
2" e "Martin - I have a dream
in Caltanissetta".
I due progetti presentati dalle Acli di Caltanissetta sono attualmente in
graduatoria utile, il
primo con ben 68 punti ben 5 in più rispetto allo scorso anno, e il secondo
alla sua prima presentazione con 65 punti. Punteggio molto alto se si considera
che il primo ne ha 70. Questo non fa che confermare la qualità e la vitalità
progettuale delle Acli Nissene. Ai due progetti locali se ne aggiunge un altro
nazionale.
( da "Sestopotere.com"
del 03-06-2009)
Argomenti: Cina Usa
A Bologna la II
edizione della Summer School in Economics and Management of Intellectual
Property Rights (3/6/2009 14:30) | (Sesto Potere) - Bologna - 3 giugno 2009 -
Si terrà dall8 al 12 giugno prossimi a Villa
Guastavillani, sede di Alma Graduate School, la seconda edizione della Summer
School in Economics and Management of Intellectual Property Rights, tre giorni
intensivi durante i quali dottorandi e ricercatori - insieme a un team di esperti e
studiosi di rilievo internazionale - impareranno come difendere e valorizzare
le invenzioni attraverso marchi e brevetti. Alledizione 2009
parteciperanno venti ricercatori di altissimo livello internazionale
provenienti da tutta
Europa che, per tutti i cinque giorni tra le 9 e le 17, parteciperanno a
seminari e workshop. Tema centrale dellappuntamento di
questanno sarà la protezione delle innovazioni attraverso gli strumenti
della proprietà intellettuale. Strettamente collegati a questo anche altri temi: come
sfruttare le invenzioni brevettate per fare business, come capire lefficacia
relativa e i limiti dei brevetti per evitarne costi indesiderati, come i
risultati delle ricerche pubbliche possono essere valorizzati attraverso gli “accordi di licenza”, come
misurare il valore economico di brevetti e marchi. Il valore aggiunto dellevento
è dato dal contesto nel quale i partecipanti si troveranno a lavorare: la full
immersion permetterà infatti di entrare in contatto con altri ricercatori e studiosi di fama
internazionale, e non mancheranno occasioni per assistere alla presentazione
dei risultati delle ricerche più avanzate su questi temi o di presentare le
proprie ricerche e i propri risultati a una platea di assoluta eccezione. Il
tema della “proprietà intellettuale” è di grande interesse negli scenari delleconomia
della conoscenza. La protezione del patrimonio tecnologico e commerciale
dimpresa, attraverso strumenti quali brevetti, marchi, design, segreti
industriali, rappresenta
un imperativo imprescindibile per essere competitivi nei nuovi contesti della
globalizzazione. Tutte le imprese che generano innovazione sono chiamate a
tutelare e valorizzare in modo adeguato i propri prodotti per non vanificare
gli investimenti effettuati a causa di casi di imitazione e contraffazione da
parte dei concorrenti. E sempre la proprietà intellettuale è protagonista di un
importante percorso formativo proposto da Alma Graduate School per lanno
accademico 2009/2010. A dicembre infatti, parte la terza edizione del Master in Gestione della
Proprietà Intellettuale indirizzato a professionisti che vogliano maturare le
competenze necessarie per affrontare le problematiche legate alla tutela e alla
gestione della proprietà intellettuale. Obiettivo di questo percorso formativo,
aperto a laureati in giurisprudenza, economia e discipline
tecnico-scientifiche, è creare competenze che oggi in larga parte mancano allinterno
di imprese e università. Sono tre le tipologie di corsi che gli studenti frequenteranno: la prima riguarda gli
aspetti legati al diritto industriale (quali strumenti legali si possono
utilizzare per difendere le invenzioni), la seconda è centrata sugli aspetti
economico-gestionali (come sfruttare commercialmente le invenzioni brevettate)
e la terza copre tutta larea tecnico-scientifica (per comprendere
il ruolo della proprietà intellettuale in campi come quello
chimico-farmaceutico, quello energetico, quello meccatronico e quello
dellinformation technology). Insieme, questi tre aspetti coprono tutte le diverse
competenze richieste per difendere le innovazioni e favorire il trasferimento
tecnologico. E possibile iscriversi al Master fino al 27
ottobre. Le selezioni si svolgeranno nel mese di novembre con inizio delle
lezioni in aula a fine
novembre. Info: www.almaweb.unibo.it ALMA è la Graduate School of Information
Technology, Management, and Communication di Bologna, costituita nel 2001 come
consorzio tra Università di Bologna, Fondazione Marconi e Fondazione Carisbo
che dal 2006 comprendere anche la Profingest Management School. La sede di Alma
è Villa Guastavillani. Costruita nel 1575 e recentemente restaurata dallUniversità
di Bologna la Villa nei suoi 4mila metri quadrati, comprende aule e laboratori
dotati delle più recenti tecnologie informatiche e visive. I Computer Lab, hanno 50 postazioni di
lavoro, sono tecnologicamente all'avanguardia e costantemente aggiornati. Una
rete wireless copre l'intera villa e il parco circostante. Nella Villa sono a
disposizione degli studenti anche una la palestra e una mensa
( da "Blogosfere" del
03-06-2009)
Argomenti: Cina Usa
Giu 09 3
Cortocircuito Facebook tra account cancellati e Cina Virtuale:
intervista a Vittorio Zambardino Pubblicato da Eleonora Bianchini, Blogosfere
Staff alle 15:03 in Interviste "Nulla di nuovo, purtroppo, non sono che
uno dei tanti cui Facebook ha cancellato laccount senza alcun
“warning” o avviso preventivo: centinaia di messaggi personali, decine di testi e foto, 859
contatti. Il tutto senza dare spiegazioni, senza dirmi il motivo del
provvedimento. Ho perciò deciso di fare di questa vicenda il terreno di una
battaglia non personale ma di diritto. Non si tratta di riavere indietro le mie
poche carabattole digitali. E una questione di trasparenza e di
legalità negate". Vittorio Zambardino, giornalista e blogger di
Repubblica.it, dava notizia il 4 maggio scorso della disabilitazione del suo
account su Facebook - poi
riabilitato - avvenuta il primo maggio. Un aut aut comunicato da una notifica
automatica che solleva numerosi problemi nati ed esplosi sui social network. Ne
abbiamo discusso insieme a Vittorio. Partiamo da Facebook e dal tuo caso. Negli
ultimi mesi gli episodi di sospensione e cancellazione di account senza
evidenti o motivate ragioni di violazione sono stati numerosi. Credi che in
futuro ci saranno figure preposte al controllo di ciò che viola la legge nei
social network? Non mi pare ci sia segno di un ravvedimento da parte di
Facebook. Nei giorni scorsi gli interessati mi hanno segnalato la
disabilitazione di un account sulla cui pagina stavano girando annunci pagati
alla concessionaria pubblicitaria di Facebook stesso. Questi software di
controllo sono decisamente in difficoltà ma si finge che non sia così. E'
paradossale che democrazia e partecipazione in Rete si scontrino con censure e
sospensioni di account immotivate. Credi sia inevitabile o si arriverà un corto
circuito? Circola un'idea assai strampalata: che le regole sulla libertà di
espressione possano essere regolate dalla policy interna di una piattaforma di
social network. Cosa significa? Che i termini d'uso dovrebbero prevalere su un
diritto che, nella gerarchia che nella giurisprudenza c'è sempre, sta alcuni
chilometri più sopra. Dico, siamo impazziti? Ovviamente esiste il problema, sia
tecnologico che "politico", della moderazione di un dibattito cui
partecipano milioni di voci, che non può essere opera di umani. Essere
d'accordo che il problema esista è quasi banale. Ma è molto banale e criminale
chiedere alle persone di rassegnarsi all'arbitrio che dovrebbe reggere in piedi
il sistema. Il punto è che Facebook e organizzazioni consimili hanno già staff
che lavorano ai settaggi e alla gestione dei software automatici, di automatico
in modo puro c'è assai poco. E questo best kept secret nessuno può azzardarsi a
toccarlo, si viene sprangati dagli entusiasti e dai talebani se solo si
ipotizza che le cose stiano in questo modo. Facciamo un esempio: su YouTube, se
gli utenti segnalano tre volte un video che non ritengono appropriato, quel
video viene cancellato in maniera arbitraria. Quali sono i limiti del potere
all'utente per la valutazione dei contenuti? Questa storia delle segnalazioni
di inappropriatezza è davvero una faccenda infame della società digitale. Se
non ci si rende conto che questi meccanismi, oltre che tecnicamente fragili,
sono culturalmente criminali, davvero si prende una brutta piega. Ma chi decide
come si modera la discussione sui grandi numeri? Se si portasse tutta questa
robaccia davanti a un tribunale americano, invocando la Costituzione degli Usa, ce ne libereremmo in poco tempo. Tutta la faccenda non
si regge in piedi sul piano giuridico, in nessun ordinamento democratico: e non
venitemi a dire che lo spazio di internet non può essere normato, perché questo
significa solo che lo normerà il più forte per conto di tutti. Io non voglio
utilizzare un sistema dove vige una Cina Virtuale. E
non voglio andarmene: sono loro che devono piegarsi al diritto, non viceversa.
Alla fine, vista l'attenzione piovuta sul caso, il tuo account è stato
riattivato nonostante non siano state fornite né le ragioni del cancellamento
né della riammissione nel social network. Ragioni ne sono state fornite, ma
infondate: avrei attivato software per ricaricare le pagine troppo di
frequente. E' una balla. Ma il punto è che mi hanno risposto e riabilitato solo
perché qualcuno dall'Italia ha segnalato che avevano buttato fuori "quello
sbagliato", mentre altri, meno "visibili" di me, restano senza
risposta e senza riabilitazione. Quindi torna al centro il dialogo con gli
utenti. Per quanto ancora i social network potranno permettersi di non dare
spiegazioni agli utenti? Mi pare che la mancanza di un punto di dialogo con le
persone iscritte sia la carenza più grave in assoluto di tutto il sistema. Qui
non siamo di fronte a un'azienduccia da garage: se si hanno undici milioni di
utenti in un paese, ci si pone il problema di dialogare con questa gente. Solo
un impasto di arroganza e ignoranza può dar luogo a una decisione diversa.
( da "Cittàdellaspezia.com"
del 03-06-2009)
Argomenti: Cina Usa
Fassino in Piazza
del Mercato: "Condivido l'appello di Napolitano" "Condivido le
parole del Presidente della Repubblica Napolitano, bisogna abbassare i toni di
questa campagna elettorale e della politica. Dobbiamo concentrarci sui
contenuti, il voto per le Europee è importante per questioni come il lavoro, il
welfare, lo sviluppo, l'immigrazione, tutte tematiche che non si possono
affrontare con le sole politiche nazionali. Per superare la
crisi e fare i conti con le sfide che ci impone la globalizzazione, ci vuole
una grande unità dell'Europa" Così Piero Fassino questa mattina in Piazza
Cavour, durante un "tour" tra i banchi di piazza del mercato
nell'ambito di una intensa giornata di appuntamenti elettorali del Partito
Democratico in Provincia. L'esponente del PD, accompagnato
dall'Onorevole Andrea Orlando e da diversi dirigenti del PD locale, si è
intrattenuto a lungo con molti simpatizzanti, discutendo di tematiche di
attualità e dei problemi di tutti i giorni dei cittadini.
( da "Sestopotere.com"
del 03-06-2009)
Argomenti: Cina Usa
Inchiesta Greenpeace
rivela i grandi marchi che distruggono l'Amazzonia (3/6/2009 17:29) | (Sesto
Potere) - Roma - 3 giugno 2009 - Dopo tre anni di indagini sotto copertura,
Greenpeace pubblica linchiesta “Amazzonia, che macello!”
fornendo una sconcertante
fotografia del complesso mercato globale della carne e della pelle. Rivela come
i giganti brasiliani del comparto zootecnico – parzialmente partecipati dallo
stesso governo brasiliano – stanno distruggendo lAmazzonia e il
clima del nostro pianeta.
In questinchiesta, per la prima volta, emergono i nomi di marchi come
Geox, Adidas, Chateaux dAx, Kraft e Cremonini che nascondono dietro i
loro processi produttivi storie di deforestazioni, incendi, abusi e nuova
schiavitù della popolazione locale. Nellinchiesta, Greenpeace, si concentra
principalmente sulla deforestazione illegale. Le prove raccolte dimostrano che
i giganti del mercato della carne e della pelle brasiliani (Bertin, JBS,
Marfrig, ecc.) vengono regolarmente riforniti da allevamenti che hanno tagliato a raso la foresta
ben oltre i limiti consentiti dalla legge. Questi allevamenti continuano a
distruggere un ettaro di foresta amazzonica ogni 18 secondi. I dati a
disposizione di Greenpeace dimostrano, inoltre, che alcune delle fattorie che
riforniscono Bertin, JBS e Marfrig utilizzano forme illegali di lavoro
schiavile e occupazione di riserve indigene. “Le scarpe che usiamo tutti i
giorni, il divano nel nostro salotto, la carne in scatola che compriamo al
supermercato e persino i pasti pronti che consumiamo sul treno o in autostrada
possono avere unimpronta ecologica devastante
sullultimo polmone del mondo e sul clima del nostro pianeta” spiega
Chiara Campione, responsabile della campagna foreste di Greenpeace.
Lallevamento bovino in Amazzonia ha impatti disastrosi anche a livello sociale, compresi
fenomeni di nuova schiavitù. In Brasile, nel 2008, ben 3005 nuovi schiavi sono
stati liberati da decine di aziende zootecniche. Il 99 per cento di questi
erano tenuti prigionieri in Amazzonia. “E il tempo del coraggio
e della responsabilità per i nostri governanti e per le aziende che stanno
dietro ai marchi globali se vogliamo vincere la sfida del cambiamento
climatico. Per produrre una paio di scarpe sportive, invece, rischiamo di
deforestare
illegalmente, promuovere forme di nuova schiavitù e accelerare il cambiamento
climatico. Per questo chiediamo a tutti i marchi coinvolti di interrompere
immediatamente i rapporti commerciali con aziende o allevamenti che sono legati
alla distruzione dellAmazzonia” conclude Campione. A livello
globale la deforestazione determina il 20 per cento (o un quinto) delle
emissioni di gas serra.
Il Brasile è il quarto più grande emettitore di gas serra a
livello globale (dopo Usa, Cina e Indonesia). Per promuovere la crescita della produzione di
carne e pelle il governo brasiliano sta investendo per sviluppare ogni singola
parte della filiera della carne e delle pelle nel Paese divenendo a tutti gli
effetti un socio in affari della distruzione della foresta. La conferenza
sul Clima di Copenhagen, che si terrà a dicembre 2009, è unopportunità
unica per tutti i governi che dovranno prendere misure efficaci per ridurre
drasticamente le emissioni di gas serra a livello globale. Un vero accordo per
la salvezza del clima
e del pianeta deve includere azioni concrete e fondi adeguati per fermare la
deforestazione.
( da "Sestopotere.com"
del 03-06-2009)
Argomenti: Cina Usa
Unindustria Treviso:
assemblea generale 2009 (3/6/2009 20:04) | (Sesto Potere) - Treviso - 3 giugno
2009 - Sabato 6 giugno, a Villa Loredan Gasparini di Venegazzù di Volpago del
Montello, si tiene lAssemblea generale di Unindustria Treviso, appuntamento che è
divenuto punto di riferimento per cogliere i progetti e le aspettative degli
imprenditori del Nord Est e insieme unoccasione di
riflessione su sviluppo e competitività del Paese. Questanno
lAssemblea degli
Industriali trevigiani è intitolata "Imprese che guardano avanti". “A
partire dal settembre 2008 cittadini, imprese e operatori di tutto il mondo
hanno assistito a un repentino cambiamento dello scenario. – si legge nella
presentazione – Una gravissima crisi finanziaria si è abbattuta sullintero
sistema bancario internazionale colpendo anche leconomia reale. Il
sistema produttivo trevigiano si è dovuto misurare con un sensibile calo della
domanda, con una restrizione del credito e con il mutamento delle attitudini dacquisto
dei consumatori. Lindustria locale è, ancora una volta, impegnata in una
flessibile e intelligente strategia dadattamento fondata sulla ferma
volontà di guardare avanti. Gli imprenditori agiscono, giorno dopo giorno,
interrogandosi, nello
stesso tempo, su ciò che li attende. Lassemblea 2009 di
Unindustria Treviso è loccasione per un approfondito confronto sui grandi
quesiti del momento. Quanto durerà ancora la crisi? Quali mutamenti duraturi ci
si deve attendere nella finanza, nei mercati e nellagire dei consumatori?
Quali le strategie del sistema bancario europeo per sostenere le imprese e
avviare la ripresa? Quale ruolo giocheranno Stati Uniti e Cina nel
“dopo crisi”? I lavori si articolano in una parte interna, con adempimenti
statutari ed in una parte pubblica, con inizio alle 11, che fa riferimento al
tema conduttore dellAssemblea. Presentato dalla giornalista
Maria Pia Zorzi, lincontro vedrà la relazione del Presidente Alessandro Vardanega, al primo
anno del suo mandato di Presidenza. La successiva tavola rotonda sarà
coordinata da Andrea Cabrini, Direttore di Class CNBC e di Class News.
Parteciperanno leconomista Andrea Boltho, Francesco Garzarelli - Managing Director Goldman
Sachs, Federico Rampini - Editorialista de La Repubblica
esperto di Cina e Usa, Dario Scannapieco - Vice Presidente Banca europea per gli
investimenti (Bei). Le conclusioni sono affidate alla Presidente di
Confindustria Emma Marcegaglia. I lavori assembleari saranno ripresi da Class
CNBC e trasmessi in differita su Sky.
( da "Stampa, La" del
04-06-2009)
Argomenti: Cina Usa
ECONOMIA. LA CINA E' IL SECONDO MERCATO La crisi non ferma Zegna Cresce il
fatturato della griffe del lusso: il 2008 chiude a 870 milioni [FIRMA]PAOLA
GUABELLO BIELLA Il fatturato è ancora in crescita per «Ermenegildo Zegna». Il
gruppo triverese ha infatti chiuso il 2008 con un business che supera gli 870
milioni di euro pari a un incremento del 3,2 per cento. «Lo tsunami che
ha investito l'economia mondiale nella seconda parte del 2008 - commenta
l'amministratore delegato Ermenegildo Zegna - ha determinato una crescita
minore del previsto, anche se in linea con le performance delle imprese più
dinamiche che operano nel segmento del lusso. Per sostenere e rafforzare le
nostre quote nel mercato maschile, confidando nella possibilità di ripresa a
partire dal 2010, ci siamo impegnati in un massiccio sforzo di investimenti.
L'attuale, prolungata, difficile situazione dell'economia, tuttavia, si
rifletterà al ribasso sui risultati 2009 e, in particolare sulla redditività,
ma personalmente resto convinto che questo sia il momento giusto per andare
all'attacco, per uscire vincitori da una crisi la cui durata è difficile da
prevedere». L'investimento nel retail rappresenta l'elemento strategico più
importante per la griffe biellese che, nel 2008, ha destinato molte risorse ai
mercati emergenti, come Cina, India, Medio Oriente e
America Latina. Questi Paesi hanno assicurato un buon ritorno, contribuendo a
determinare oltre il 25 per cento del fatturato complessivo del marchio Zegna,
bilanciando il ridimensionamento delle vendite sui mercati maturi, come gli
Stati Uniti e il Giappone. In particolare, le aree dove si sono registrati
icrescite significative sono: Est Europa (+18%), Medio Oriente (+50%), America
Latina (+15%), Corea (+7%) mentre in India il fatturato è raddoppiato. La Cina, con una crescita del 30%, si conferma come secondo
mercato mondiale. Il fatturato di Zegna è riconducibile per il 75% ai prodotti
di abbigliamento (a cui contribuisce anche il marchio Agnona), e degli
accessori, che incidono per oltre il 15% sul giro d'affari complessivo, mentre
circa il 10% proviene dai tessuti. Un contributo significativo e in forte
accelerazione è stato dato dai profumi, dagli occhiali e dall'underwear
realizzati su licenza e dai prodotti in pelle. L'utile netto è risultato di
62,3 milioni di euro (senza i proventi straordinari sarebbe però risultato
inferiore del 20%). Il Gruppo sta intanto intensificando i suoi investimenti, a
partire dall'Asia, con le aperture, nel 2009, dei global stores a Shinjuku
(Tokio), Dubai e Hong Kong, a cui si aggiungono oltre 20 nuovi negozi a livello
mondiale, tra cui: 15 nella Great China, 2 a Singapore, 3 nell'Europa dell'Est,
1 negli Usa.
( da "Stampa, La" del
04-06-2009)
Argomenti: Cina Usa
Intervista Chris
Vance Medici in tv "Altro che Dr. House Io vi curo la mente" La serie
"Mental" in contemporanea in 36 Paesi ALESSANDRA COMAZZI LONDRA
Arriva il Dr. House della mente e si chiama Jack Gallagher. Bello è bello, ma
non di quelle bellezze che inibiscono. Soprattutto, ha l'aria simpatica. Un
giro a 360° rispetto al tormentato Hugh Laurie. Il protagonista è sempre
inglese, Chris Vance. Un dottore che non guarisce i corpi ma le menti. E Mental
si intitola la serie presentata in anteprima a Londra e al debutto stasera su
Fox, in Italia e in 35 Paesi del mondo: è la globalizzazione,
bellezza. Ma negli States no: lì, il debutto è stato la settimana scorsa, la
serie è già su Internet, plot gratuito, puntate a pagamento. Il protagonista è
dunque uno psichiatra dai metodi non convenzionali. Ma bravo, molto. Bravo a
entrare nella testa del malato. Tanto che si pensa possieda poteri
paranormali. Il primo giorno di lavoro, per esempio, Jack incontra per caso nel
corridoio dell'ospedale un uomo nudo in piena crisi psicotica, vede ovunque
alieni minacciosi. Per riuscire a calmarlo, il dottore si spoglia pure lui e
condivide le visioni del paziente. Come spiega, caro signor Vance, la tendenza
della fiction Usa al sovrannaturale? Un'attrazione fatale che nasce dal
contrasto con il millantato pragmatismo americano? «Non sapremo mai se è la
vita che imita l'arte o viceversa. Scherzo, ma fino a un certo punto: credo che
il fenomeno esista ma sia internazionale, non soltanto americano. È un segno
dei nostri tempi. Tutto questo sovrannaturale è un modo per fuggire la realtà
tramite l'intrattenimento». Lei ha molta concorrenza, tra medici e sensitivi.
Sarà un concorrente del Dr. House? O di Simon Baker, il bel protagonista di The
mentalist? O della Arquette di Medium? «Mi rendo conto che è impossibile
evitare paragoni, e tutto sommato essere paragonato a quei tre non è male. La
differenza tra House e Gallagher sta proprio nel rapporto con i pazienti. Il
Dr. Gallagher cerca di capire che cosa passi per la loro testa, cerca di
conoscerli, di entrare in contatto. La competizione in tv è forte, però il
confronto con queste serie già così famose non mi spaventa. Sono certo che
Mental si conquisterà il suo pubblico». Che effetto le fa sapere che va in
contemporanea in trentacinque Paesi del mondo? Si sente globalizzato? È bello o
brutto? «Mi sento fortunato e incredibilmente privilegiato. Il mio mestiere è
quello di raccontare storie, e poterle raccontare a così tante persone è
meraviglioso. La tecnologia, i trasporti, i nuovi media stanno rendendo il
mondo sempre più piccolo, sempre più persone hanno accesso agli identici mezzi
di comunicazione e penso sia una cosa positiva. Viviamo tutti sullo stesso
pianeta, respiriamo la stessa aria. Più storie condividiamo e più saremo capaci
di capirci l'un l'altro e di capire quali siano le priorità reali per il futuro
comune». Com'è andato il debutto americano? «Gli ascolti sono stati buoni ma
soprattutto ne hanno parlato molto le persone normali, non soltanto gli addetti
ai lavori. I miei amici hanno detto che il Dr. Gallagher piace per la maniera
diretta e serena con cui affronta un tema scabroso e tabù come quello del
disagio mentale. Ecco, Gallagher piace perché è in uomo sereno e il telefilm
piace perché, pur affrontando un argomento difficile, resta gradevole». In
Prison Break lei era un carcerato misterioso. Le si addice il ruolo da gotico
inglese? «Ma no, i due ruoli sono estremamente diversi. Il mio personaggio in
Prison Break era un uomo pieno di ombre, non si capiva mai da che parte stesse,
che cosa pensasse in realtà. Jack Gallagher è un uomo solare, limpido, onesto,
uno che ti guarda negli occhi e ti dice quello che pensa, sempre».«E. R.» È
stato il pediatra del pronto soccorso più famoso della tv, oltre che il più
affascinante: George Clooney torna a E.R. Medici in prima linea venerdì su
Raidue, guest star di una puntata speciale assieme a Susan Sarandon.
( da "Stampa, La" del
04-06-2009)
Argomenti: Cina Usa
Retroscena La
bancarotta pilotata della big di Detroit Tre fondi creditori ottengono una
richiesta di sospensione La Corte federale frena sulla vendita della Chrysler
FRANCESCO SEMPRINI NEW YORK Prima battuta d'arresto per Chrysler nella
procedura di bancarotta. La corte federale d'appello ha chiesto la sospensione
della vendita degli asset sani alla nuova società controllata per il 20% da
Fiat per consentire lo svolgimento delle audizioni dei creditori dissidenti
rappresentati da tre fondi pensioni dell'Indiana. Gli oppositori contestano la
vendita perché la ritengono penalizzante e discriminatoria per i propri
investitori rispetto al trattamento riservato al sindacato Uaw e ad altri
operatori. Lo stop temporaneo rischia di far slittare il trasferimento degli
asset previsto per il 5 giugno, in anticipo rispetto alla data del 15 giugno
fissata inizialmente dal giudice della corte fallimentare di New York, Arthur
Gonzalez. L'obiettivo di Auburn Hills rimane quello di consentire quanto prima
l'emersione dallo stato di amministrazione controllata anche perché ogni giorno
perso equivale a un costo aggiuntivo di cento milioni di dollari.
L'ostruzionismo dei fondi, i cui asset in questione equivalgono a 42,5 milioni
di dollari, meno dell'1% dei 6,9 miliardi di debito garantito, potrebbe però
durare molto poco. «Il blocco sarà revocato subito, la corte stessa si rende
conto dei rischi legati a un ritardo nella procedura di vendita», avverte
Stephen Lubben, esperto di bancarotta e professore di legge della Seton Hall
University. Nel frattempo proseguono le grandi manovre ad Auburn Hills, dove
Sergio Marchionne, amministratore delegato designato della Nuova Chrysler, sta
lavorando col gruppo manageriale. La società ha raggiunto un'intesa con Pension
Benefit Guaranty, Cerberus Capital Management e Daimler per risolvere il nodo
del buco di dieci miliardi dei fondi pensionistici, mentre il giudice Gonzalez
ha rimandato ad oggi l'udienza per la cancellazione dei contratti con 789
concessionari. Chrysler si sta inoltre muovendo sul fronte delle vendite
concedendo prestiti a cinque anni a interessi zero su alcuni modelli giacenti
in magazzino. La promozione dura tutto giugno e mira a smaltire la maggior
parte di veicoli invenduti, almeno 250 mila, prima di riavviare i gli impianti
chiusi dal primo maggio. I tagli sulla rete delle vendite sono stati
l'argomento delle audizioni di ieri in commissione Commercio del Senato. Il
direttore generale di Chrysler, James Press, e il ceo di Gm, Fritz Henderson,
sono stati concordi nell'ammettere che ci sono troppi concessionari e che le
reti sono obsolete perchè risalgono agli anni Quaranta e Cinquanta, quando i
produttori Usa erano leader mondiali indiscussi.
«L'obiettivo è avere un minor numero di punti vendita ma molto più solidi»,
spiega il numero uno di Gm che all'inizio del mese ha annunciato il taglio di
1100 concessionari. Punti di vista discordanti sul colosso di Detroit sono
emersi tra Casa Bianca e Congresso nel corso dei lavori di ieri a Capitol Hill:
se Obama garantisce di voler restare fuori dalle strategie di rilancio
dell'azienda, Carl Levin, senatore democratico del Michigan, assicura invece
che farà pressioni affinché l'azienda mantenga aperto un impianto nel suo
Stato. Mentre il deputato repubblicano dell'Ohio, Steve LaTourette, ha chiesto
una relazione dettagliata sulle decisioni del governo e delle società che
operano nel settore. Gli interventi del Congresso stridono con le promesse del
governo che, nonostante controlli il 60% nella società, ha demandato pieni poteri
a cda e management «su come rimettere in sesto la casa automobilistica».
Proseguono intanto le operazioni di snellimento del gruppo di Detroit con la
cessione di Saab: la lista dei potenziali acquirenti è stata scremata da sedici
a due. Anche Fiat ha mostrato un interesse per il marchio
svedese ma non è chiaro se il gruppo torinese sia uno dei finalisti. Sugli
altri fronti, Gm ha assicurato che non cederà le attività in Cina, considerato il mercato extra-Usa più
redditizio, così come manterrà il controllo sui preziosi asset in America
Latina anch'essi finiti nel mirino del Lingotto.
( da "Milano Finanza (MF)"
del 04-06-2009)
Argomenti: Cina Usa
MF sezione: Primo
Piano data: 04/06/2009 - pag: 4 autore: Luisa Leone Nel 2008 investiti 155
miliardi in rinnovabili Un fiume di 155 miliardi di dollari. È il totale degli
investimenti mondiali in energia rinnovabile realizzati nel 2008, secondo il
rapporto pubblicato ieri dallo United Nations Environment Programme (Unep)
dell'Onu. L'anno scorso le risorse investite nel settore in Nord America sono
calate dell'8% a causa della crisi, mentre in Europa sono cresciute di appena
il 2%. Complessivamente, però, gli investimenti sono saliti del 5% rispetto al
2007, grazie agli sforzi dei Paesi emergenti (Cina in
testa), dove le risorse impiegate nel settore sono cresciute del 27%. La
maggior parte degli investimenti, circa 117 miliardi, sono stati attirati dalle
fonti classiche, dall'eolico al solare alle biomasse, mentre 13,5 miliardi sono
stati investiti in tecnologie nuove. Tra i comparti classici l'eolico è stato
quello capace di attrarre gli investimenti maggiori, 51,8 miliardi (+1%),
mentre il solare ha messo a segno la crescita più evidente, con un balzo del
49% a 33,5 miliardi. In calo i biocarburanti, che hanno raccolto investimenti
per 16,9 miliardi (-9%). I primi tre mesi del 2009, però,
hanno registrato un vero e proprio crollo degli investimenti in fonti
rinnovabili: -53% a 13,3 miliardi. Ma gli esperti dell'Unep sottolineano la
spinta propulsiva che avrà l'avvio dei programmi anticrisi varati dai governi
di quasi tutto il mondo, a cominciare da Usa e Cina.
( da "Resto del Carlino, Il (Bologna)"
del 04-06-2009)
Argomenti: Cina Usa
BOLOGNA SPETTACOLI
pag. 27 S'INAUGURA oggi alle 18 nella Sala assemblee della Fondazione Carisbo
in via... S'INAUGURA oggi alle 18 nella Sala assemblee della Fondazione Carisbo
in via Farini 15 la mostra "Asmara. Città segreta del moderno in
Africa" che intende illustrare il patrimonio architettonico della capitale
eritrea, inserendosi a pieno titolo nel dibattito sullo studio e sulla
conservazione del moderno, sulla globalizzazione
dell'architettura moderna, sulla sua valenza storica e sul suo rapporto con la
pianificazione urbana. In ciò promuovendo e appoggiando l'inserimento della
città nella Modern Heritage List dell'Unesco. Questo riconoscimento
risulterebbe infatti particolarmente significativo ai fini della tutela del suo
insieme architettonico che resta indissolubilmente legato al passato
coloniale italiano. La questione della sua conservazione chiama quindi
direttamente in causa anche la nostra cultura. Prima di arrivare qui, dove
resterà fino al 5 luglio (orari di visita quotidiani dalle 10 alle 19) è stata
presentata a Berlino nel 2006 e in seguito a Francoforte, Kassel, Stoccarda,
Londra, Tel Aviv (Bauhaus Center), Il Cairo, Lomé, Lagos. La prima tappa
italiana è stata a Torino. Image: 20090604/foto/1337.jpg
( da "Unita, L'" del
04-06-2009)
Argomenti: Cina Usa
Tiananmen, Hillary chiede i nomi dei morti Pechino Il segretario di Stato Usa Hillary Clinton chiede alla Cina di pubblicare
i nomi dei morti di piazza Tiananmen. E di render noti anche i nomi delle
persone scomparse o arrestate nelle manifestazioni per il XX anniversario.
Nella piazza, centinaia di poliziotti e uomini delle forze paramilitari.
Il mausoleo del presidente Mao è stato chiuso «per lavori».
( da "Nazione, La (Firenze)"
del 04-06-2009)
Argomenti: Cina Usa
ECONOMIA &
FINANZA pag. 25 PASTICCIO ALLA TEDESCA IL COMMENTO UN ENORME bluff il
salvataggio della Opel? In piena campagna elettorale, i tedeschi scoprono gli
intrighi dei loro politici, e ne rimangono estereffatti. Da queste parti non vi
erano abituati. Aver preferito la Magna alla Fiat rischia di costare caro ai
contribuenti, e anche ai socialdemocratici che hanno sposato a occhi chiusi la
causa della società austrocanadese. Non è affatto sicuro che tutti i posti di
lavoro siano garantiti, scrive «Der Spiegel». E' una soluzione che rischia di
tenere solo fino al voto del 27 settembre, e forse di far naufragio anche
prima, aggiunge la «Frankfurter Allgemeine». IL FATTO che lo sfidante di Angela
Merkel, il suo vice e ministro degli esteri, Frank-Walter Steinmeier, abbia
aperto la sua campagna elettorale proprio a Russelsheim, la centrale della
Opel, in Assia, svela il gioco dei boss dell' Spd, crtiica il settimanale di
Amburgo. Adesso, la Cancelliera lascia capire che volendo si può ancora tornare
indietro. La scelta compiuta sarebbe dunque solo una dichiarazione di intenti.
Le firme decisive mancano ancora. Forse è meglio ricorrere alla via indicata da
zu Guttenberg, cioè quella di un' insolvenza pilotata, come è avvenuto in Usa per la General Motors. OGNI GIORNO a Berlino vengono
rilevati nuovi particolari che denunciano il pasticcio voluto dai politici:
Frank Stronach, fondatore e prorpeitario della Magna. che personalmente era
contrario all'avventura con la Opel, ieri ha dichiarato che per la casa tedesca
«domani sarebbero sempre tabu i mercati della Cina e degli Stati Uniti». Questa è la clausola segreta imposta da
Obama a Frau Merkel. SE IL DENARO pubblico salva la Opel, a pagare saranno
altre «case» e altri lavoratori, quella Volkswagen e della Ford, attacca la
Bild Zeitung. E dopo aver infranto il principio di non ingerenza dello Stato
nell' industria privata, altre società in pericolo oggi battono cassa a
Berlino: tra piccole e medie imprese sono circa 1.200 in pericolo da oggi al
voto di settembre. E non mancano le grandi, come la Karstadt, la catena di
grandi magazzini, che rischia il fallimento nei prossimi giorni, mandando a
spasso 50mila dipedenti. Il doppio della Opel. Come fa il Governo a negare un
aiuto anche a loro?
( da "Resto del Carlino, Il (Pesaro)"
del 04-06-2009)
Argomenti: Cina Usa
PESARO AGENDA pag.
10 FRA le tante parole che ascoltiamo in questa campagna... FRA le tante parole
che ascoltiamo in questa campagna elettorale manca l'idea forte su cui
costruire la complessità urbana; un sistema che sappia contenere la modernità
con la storia e la conquista del passato. La lite strapaesana fra Pesaro e Fano
rende difficile una visione «larga», un'ipotesi di un'area metropolitan che
possa programmare unitariamente il sistema sanitario, commerciale, finanziaria,
industriale. Dobbiamo aprire un confronto forte con la Romagna per uscire da un
isolamento sempre più avvertito. La fuga di alcuni Comuni del Montefeltro verso
la Romagna esprime un sinstomo drammatico; il segno di un disagio verso la
comunità provinciale che non offre più garanzie. Un'area metropolitana di quasi
200.000 abitanti potrebbe diventare la risposta più sostenuta contro una crisi
che va massacrando il sistema delle piccole imprese. I centri di ricerca, la
formazione di manager, nicchie di riferimento per i finanziamenti comunitari
possono scaturire soltanto da un sistema sociale robusto. Vale per tutti
l'esempio dell'Università. Tutti ne vogliono un pezzo: Pesaro, Fano,
Montefeltro, oltre Urbino ovviamente. Nessuno però prevede il ruolo di
formazione per il sistema produttivo territoriale. Una grande area urbana
potrebbe dettare le condizioni ed analizzare le priorità occupazionali,
programmare un confronto con le imprese per cogliere la modernità dei bisogni,
la difficoltà di aggiornamento, i grandi temi della
globalizzazione. Il resto è retorica spicciola e inconcludente. Lo scontro fano
contro Pesaro è il figlio più stupido ella sottocultura e dei piccoli interessi.
Pensiamo in grande; la crisi può anche diventare l'occasione straordinaria per
inventare il nuovo, per aprire la strada alla modernità. Claudi Cicoli,
candidato in Comune con la lista «Uniti»
( da "Tempo, Il" del
04-06-2009)
Argomenti: Cina Usa
stampa Il progetto
Varato dal Cav e dal neo ministro Brambilla Turismo, pacchetto da 1,6 miliardi
La prima uscita istituzionale da ministro del Turismo ha coinciso, per Michela
Vittoria Brambilla, con la presentazione del progetto "Italia &
Turismo", che, a detta degli esperti e soprattutto del premier Silvio
Berlusconi, consentirà di mettere a disposizione del settore ingenti risorse
aggiuntive e a condizioni «eccezionali». Si tratta, come hanno annunciato ieri
a Palazzo Chigi Berlusconi e il neoministro, di un plafond di 1,6 miliardi di
euro, «realmente e immediatamente disponibili» per il finanziamento di nuovi investimenti
nel settore turistico ricettivo, compresi villaggi, agriturismi e campeggi. Il
tutto, finora, con la partecipazione di Banca Intesa Sanpaolo, Unicredit,
Gruppo Banco Popolare, Banca Popolare di Milano e Banca Popolare di Sondrio,
che metteranno a disposizione circa 14 mila sportelli. Le aziende, hanno
precisato Berlusconi e Brambilla, «potranno usufruire di un prestito fino a 500
mila euro, che potrà arrivare a 2 milioni di euro quando si tratterà di edifici
da ristrutturare da zero; inoltre il mutuo potrà essere concesso anche fino
all'80% del valore dell'immobile, con un pagamento dilazionabile da un minimo
di 6 mesi a un massimo di 20 anni. «Un'offerta eccezionale per le imprese
turistiche», l'ha definita il premier, «anche perché contempla la possibilità
di pagare per i primi anni solo gli interessi». Ma il piano di rinascita del
turismo si prefigge scopi concreti già a medio termine. «Il nostro obiettivo è
che questo settore possa rappresentare entro fine legislatura il 20% del nostro
Pil, raddoppiando così dall'attuale 10% e avvicinandoci al 17% di Pil della
Spagna». Il progetto "Italia & Turismo", ha aggiunto il ministro
Brambilla, incarna bene la volontà dell'esecutivo di apportare un segno forte
di «discontinuità rispetto al passato», anche alla luce «delle difficoltà
prodotte dalla crisi internazionale». Berlusconi spiega cosa ci sia alla base
di questo progetto, e cioè che il turismo «è il settore che può avere maggior
sviluppo e può incidere nella crescita del prodotto nazionale. Nei prossimi
cinque anni, secondo una stima delle Nazioni Unite, i turisti che viaggeranno
saranno 1 miliardo e 200mila. «Non si può accettare passivamente - ha detto il
premier - il fatto che l'Italia, che fino a qualche anno fa deteneva il primato
delle opere d'arte, ora sia stata superata dagli Usa, dalla Cina, Francia e Spagna. C'è bisogno di ripartire con una politica
nazionale del turismo», cambiando rotta rispetto a quella seguita dal governo
Prodi che, «con soli cinque voti di scarto» ha cambiato il titolo V della
Costituzione, attribuendo alle Regioni la competenza esclusiva in materia di
turismo: «Un errore commesso dalla sinistra», tuona il premier. Fra le
esigenze da affrontare c'è poi quella di «destagionalizzare» il settore: il
premier ha citato su tutti il caso degli operatori turistici sardi che «sono
disperati perché la stagione turistica, ormai dura solo 40 giorni all'anno».
L'occasione della presentazione del «Progetto Italia & turismo» è servita
anche al premier per presentare ufficialmente il nuovo ministro del Turismo.
( da "marketpress.info"
del 04-06-2009)
Argomenti: Cina Usa
Giovedì 04 Giugno
2009 L´EUROPA, IL CAPITALISMO DI MERCATO E LA CRISI ECONOMICA LEZIONE D´EUROPA
CON MARIO MONTI Roma, 4 giugno 2009 - Il 25 maggio scorso, nella prestigiosa
cornice dell´aula convegni del Consiglio Nazionale delle Ricerche, Mario Monti,
economista ed ex commissario europeo, ha intrattenuto la platea discutendo il
tema Leuropa, il capitalismo di mercato e la crisi
economica. Levento rientra in un ciclo di incontri dal nome
Lezioni dEuropa, tre appuntamenti che avranno luogo dal 25
maggio al 22 giugno
rispettivamente a Roma, Catania e Milano, con lintento di
avvicinare i cittadini all´Europa. Elemento distintivo di questa Lezione è
stata la presenza di docenti di alcune delle più prestigiose facoltà italiane,
che hanno partecipato allevento via web con i loro studenti. Undici diverse Università hanno
organizzato un percorso di approfondimento su queste tematiche con studenti
interessati, usando la documentazione disponibile sul sito, al fine di
partecipare attivamente al dibattito con il Professor Monti. Il formato
dell´incontro richiedeva anche un moderatore all´altezza del compito. L´ha
svolto egregiamente il giornalista de Il Sole 24 Orecarlo Bastasin, che, oltre
ad interloquire con lui, ha indirizzato al relatore le numerose domande che
pervenivano sia dal pubblico in sala, sia da studenti e professori attraverso
Internet. Si è trattato di una vera e propria interrogazione,
resa particolarmente significativa dallaspetto multimediale, a beneficio
di chi ha potuto seguirla a distanza. Rispondendo ad una prima serie di domande sulla crisi
economica e sui fattori che l´hanno determinata (sia di natura reale, che
finanziaria o monetaria) Mario Monti, attualmente presidente dellUniversità
Bocconi di Milano, ha riconosciuto di non aver previsto questa crisi nelle forme
attuali. Mi aspettavo un rigetto della globalizzazione, ma non mi
aspettavo che la globalizzazione andasse ad infrangersi nel punto più
sviluppato dei mercati finanziari, ovvero gli Stati Uniti. Credo anche che ci
sia una relazione tra
questa crisi e l11 settembre 2001: dopo questo tragico
evento, cè stata un´alterazione delle priorità delle politiche economiche
americane. Per quanto riguarda lEuropa, Monti ha aggiunto: È
vero che in Europa abbiamo regole pesanti, ma esse hanno evitato gli eccessi
americani. Queste sono le regole di un condominio dove i residenti non sanno
ancora se si fidano gli uni degli altri, ma hanno deciso di vivere insieme. È
importante rafforzare questo meccanismo di regole, magari sotto la guida di un
governo economico europeo. Alla domanda se il ruolo delle tigri
asiatiche possa essere rivalutato, Mario Monti ha risposto che i Paesi più
danneggiati dalla crisi sono quelli con forti alleanze con lAmerica, come
le economie dellEst Europa e quelle dellAsia (escludendo
lIndia e la Cina), ed ha aggiunto che le caratteristiche delle
tigri asiatiche sono una forte dinamicità economica e un deficit nel welfare.
Giungono in Europa dallOriente domande di cooperazione, soprattutto dalla
Cina desiderosa di
acquisire nuovi strumenti come una più forte politica di antitrust. Leuropa
però non costituisce ancora un punto di riferimento. Lunione
europea può uscire dalla crisi economica difendendo e rilanciando il mercato
unico, ma anche attivando gli strumenti per far fronte alle crescenti disuguaglianze provocate
dalla globalizzazione. E´ possibile e necessario ottenere il meglio da modelli
economici in competizione tra loro - quello franco-tedesco basato sull´economia
sociale di mercato e quello anglo-sassone più attento al rispetto delle regole
del mercato e della concorrenza combinando, da un lato, i vantaggi
dellintegrazione dei mercati, e, dall´altro, moderando la concorrenza
fiscale attraverso il coordinamento a livello europeo, che permette le risorse pubbliche necessarie a
finanziare gli obiettivi sociali. . <<BACK
( da "Sole 24 Ore, Il"
del 04-06-2009)
Argomenti: Cina Usa
Il Sole-24 Ore
sezione: COMMENTI E INCHIESTE data: 2009-06-04 - pag: 12 autore: Keynes non è
la coperta di Linus di Leonardo Maisano I l dubbio è che si sia sentito toccato
sul nervo scoperto dell'orgoglio accademico. O meglio, su quello, ancor più
sensibile, di un solido ego, giustificato com'è dalla grande fama raggiunta in
tenera età, per i tempi che si concedono a uno storico. Il dubbio è che Niall
Ferguson, 43 anni, docente ad Harvard e Oxford già assiso su un elenco di
volumi di formidabile successo (Penguin ha appena rilanciato l'edizione
paperback della sua bella storia della finanza mondiale The ascent of money)
non abbia mai digerito le poche parole con cui il Nobel Paul Krugman liquidò la
sua teoria sulle conseguenze del credit crunch. E per questo, Ferguson,
continui a polemizzare con lui, ma ora anche con Martin Wolf che ieri sul
Financial Time e sul Sole 24 Ore aveva confutato le sue tesi. «Krugman è stato
piuttosto villano, è vero. Ma la mia, anche con Wolf, è una disputa intellettuale.
A Martin ho replicato con una lettera (la sintesi è in basso, il testo
integrale in prima pagina, ndr). Ho tutto il diritto a contestare chi sostiene
che non ci sarà pressione sui tassi in presenza di un deficit da 1.800 miliardi
di dollari. Soprattutto ora che c'è. La cosa straordinaria è che Krugman e
altri come lui sono tornati alla teoria generale di Keynes come se fosse la
coperta di Linus. Un approdo rassicurante, forse, ma che non tiene conto degli
ultimi 70 anni di storia». Ferguson nel salotto di Penguin, con vista sullo
Strand, è reduce da una lunga intervista alla Bbc. Sta preparando una nuova
lezione universitaria e affila la punta per un altro affondo contro gli
economisti colpevoli di non aver visto prima e di non capire oggi l'avvicinarsi
di una delle più grandi crisi della storia. «è pericoloso generalizzare. Gli
economisti con una visione storica hanno, infatti, compreso prima degli altri.
Penso a Ken Rogoff, docente ad Harvard ed ex chief economist del Fondo
monetario. La maggior parte, però, non ha intuito e non ha inteso, perché il
mondo considerato nei libri di testo d'economia non valuta come dovrebbe i
cambi strutturali avvenuti nei mercati finanziari, i modelli standardizzati non
lo consentono. Negli ultimi 25 anni, il sistema globale delle operazioni
finanziarie è mutato radicalmente e un approccio economico tradizionale non
basta per comprendere la realtà odierna. Per questo tanti economisti hanno
fallito. Due sono a mio avviso le considerazioni di fondo: il mondo è molto diverso
da quello degli anni 30 e non si può pretendere di interpretarlo affidandosi ai
grafici; questa non è la Grande Depressione. La politica monetaria della Fed è
stata corretta e ha evitato l'aggravarsi della crisi, ma ora è sotto pressione.
Deve acquistare nuovi titoli di stato ampliando il suo bilancio molto oltre
l'impegno di 300 miliardi e per la Fed si crea un problema di credibilità. Dove
arriverà il suo bilancio? A 2mila miliardi di dollari, 3mila o addirittura
4mila? Qui non si tratta di stimoli fiscali o di approccio keynesiano, ma di
riconoscere il sostanziale fallimento dell'assetto strutturale del sistema
finanziario americano. Il ricorso al debito è la principale debolezza
dell'impero americano». Ferguson non offre una soluzione, è ecumenico nel
riconoscere gli scenari che ci aspettano. E per cominciare liquida ancora una
volta le parole di Krugman che non più tardi di tre giorni fa ha ridimensionato
la minaccia di un'imminente ripresa dell'inflazione. «Krugman dice ora che
dobbiamo temere solo la paura dell'inflazione? è tautologico:il più grande
driver dell'inflazione è l'aspettativa. Credo che la popolazione americana
abbia tutti i motivi per temerla: deficit pubblico, le materie prime che
ripartono, crescita della massa monetaria con M1 al 20% e M2 al 9. Non puoi
avere deflazione fino a quando hai questi numeri, se Krugman sa citarmi un
esempio sarei davvero curioso di saperne di più. In prospettiva è diverso. La
paura dell'inflazione è legittima, ma lo è anche quella della deflazione. Ci
sono due grandi mostri che combattono là fuori, King Kong contro Godzilla.
Inflazione e deflazione. Io ritengo molto più probabile la prima, il prossimo
anno soprattutto, e lo dico anche perché ci sono interessi convergenti a farla
ripartire. è già accaduto negli anni 70». Nei giorni scorsi all'Hay festival
gallese, happening di intellettuali che ripensano, discutono, s'accapigliano
sul corso dell'esistenza, Ferguson ha tolto a Nouriel Rubini gli abiti di Dr
Doom, disegnando gli scenari di un dopo-crisi da brividi. Al collasso
finanziario seguirà quello politico e un filo comune legherà i paesi segnati
dall'"asse della rivolta" destinata a sostituire,nell'immaginario
collettivo, l'"asse del male". Sembrano, sono, battute di grande
effetto, ma lo storico inglese le recupera e traccia in questa conversazione le
conseguenze ultime del credit crunch. «Non voglio essere confuso con Nouriel,
né voglio che mi si arruoli fra chi crede allo scenario della Grande
Depressione. Le rivolte che immagino non hanno nulla a che vedere con le
conseguenze politiche della crisi del 1929. Quando ho parlato di "asse
della rivolta" mi riferivo alla destabilizzazione dei governi più deboli.
Ne abbiamo visti cadere quattro nell'Europa dell'Est. Ne vedremo cadere altri
in Asia. La Thailandia trema. Assistiamo a qualcosa di simile anche in Gran
Bretagna, dove la sensibilità degli elettori verso lo scandalo dei rimborsi
parlamentari è stata acuita dalla crisi. E così hanno preso fiato quelle forze
populiste che non avevano mai trovato tanto spazio. E se Brown continuerà a
rinviare le elezioni permetterà a Bnp (British national party di estrema estra,
ndr) e all'Ukip (antieuropeisti,ndr)di strutturarsi, consentendo loro di
diventare presenze costanti della vita politica britannica. è ragionevole
attendersi atti di rivolta sociale che negli Usa
avranno la forma di un ritorno della crimina-lità, in Europa di dimostrazioni
di piazza, in altri Paesi colpi di stato o rivoluzioni. L'affermarsi del
denaro, per citare il mio libro, è seguito dalla discesa della democrazia.
Anche in termini di geopolitica». In Russia lo vediamo già. La fragilità
ucraina, e in misura molto minore quel-la dei paesi baltici, dischiude nuove
opportunità a Mosca sul suo estero vicino, eterna ossessione del Cremlino.
Putin può stringere su Kiev e anche sul Caucaso affermandosi come unico, vero
partner economico per le schegge infedeli dell'ex Unione Sovietica.Ma per
Ferguson la crisi sarà la grande prova sulla volontà cinese. «è uno scenario
molto più complesso di quello degli anni 30. Tutti gli alleati asiatici
dell'America sono in ritirata, mentre Pechino dovrà decidere se restare il
partner del mondo occidentale oppure giocarsi la partita neoimperialista. In
parte è già in corso in Africa e in Sud America. Una cosa è, infatti, la
ricerca d'intese commerciali per avere materie prime, un'altra, molto diversa,
è l'acquisizione di miniere,l'installazione di fabbriche per la trasformazione,
la costruzione di infrastrutture. Gli imperi nascono anche così. Si prevedevano
molti decenni per assistere a questo genere di evoluzione e invece la crisi
darà, sta dando già, una fortissima accelerazione. Goldman Sachs aveva già
portato - prima del credit crunch - al 2027 l'anno del sorpasso fra l'economia
cinese e quella statunitense. Non volevo crederci, ma ora mi sto convincendo
che sia possibile. Entro un un paio di decenni.D'altra parte,quest'anno la Cina crescerà del 6% mentre il mondo occidentale si
contrarrà. E lo sviluppo economico futuro dovrà venire dalla produttività».
Vincerà davvero la temuta "democratura", quell'ibrido con il corpo di
democrazia e la testa di dittatura di cui Pechino è l'esemplificazione suprema?
Ferguson non arriva a tanto, ma non si nega un'ultima, amara constatazione.
«Una cosa è certa. Nei prossimi dieci anni la crescita americana non sarà
paragonabile a quella degli ultimi dieci, gonfiata dal debito e dai consumi
interni. L'America non se lo può più permettere ». La Cina sì. © RIPRODUZIONE RISERVATA LA PARTITA DI PECHINO «Non volevo
credere alle previsioni del sorpasso dell'economia cinese su quella Usa. Ora mi sto convincendo che sia possibile» Niall Ferguson, 43
anni, scozzese, insegna storia moderna CORBIS
( da "Sole 24 Ore, Il"
del 04-06-2009)
Argomenti: Cina Usa
Il Sole-24 Ore
sezione: ECONOMIA E IMPRESE data: 2009-06-04 - pag: 23 autore: Firmato un
documento unitario destinato al Parlamento Ue Impresa e sindacato alleati per
difendere la filiera tessile MILANO «Un intergruppo parlamentare per il settore
moda, che possa diventare luogo di confronto permanente ed elaborazione di
strategie condivise per la promozione di uno dei più dinamici ed importanti
settori manifatturieri dell'Europa di oggi e di domani ». è la richiesta che
tutto il tessile italiano, imprese e sindacati, avanza alla politica europea
alla vigilia delle elezioni, ai parlamentari italiani in prima battuta ma non
solo. Il documento presentato ieri è stato firmato dall'Anci, dall'Aimpes e
dalla Fiamp, dalla Filtea Cgil, dalla Claai, da Federmoda-Confartigianato,
dalla Casartigiani, da Tessilivari, dalla Cna Federmoda, da Femca Cisl, da
Anfao e da Smi Sistema Moda. Unica eccezione la Uilta che non condivide
l'impostazione del documento in particolare per quanto riguarda le richieste
sull'etichettatura dal momento che «sarebbe un errore – spiega il sindacato in
una nota – arroccarsi su posizioni difensive e di chiusura, ancor più per il Sistema
Moda Italiano che esporta il 60% della sua produzione e per il quale
l'obbligatorietà del marchio “ made in Italy” costituirebbe un valore
aggiunto». Otto gli obiettivi da raggiungere, secondo i firmatari del testo. In
testa la "Trasparenza e tracciabilità",a partire dall'introduzione
del " Made in" obbligatorio per tutti i prodotti importati
nell'Unione Europea da Paese Terzi;c'è poi la "Reciprocità e regole del
commercio internazionale", «auspicando – si legge – una conclusione del
Doha Round che assicuri: la valorizzazione della dimensione sociale e del
rispetto per l'ambiente, dazi non oltre il 15% per tutti i Paesi che aderiscono
al Wto e l'eliminazione di ogni altra barriera tariffaria. Ed ancora:
"Trade Defense Instruments", ossia misure antidumping e
antisovvenzioni; "Occupazione e dialogo sociale", con l'istituzione
di un Fondo europeo per la globalizzazione, per sostenere
le imprese appartenenti ai settori industriali in difficoltà; Protezione
sociale, a tutela dell'occupazione e con opportunità di formazione e
riqualificazione adeguate alle esigenze di nuova occupabilità; "Qualità e
sicurezza dei prodotti": ovvero il Reach, con l'impegno ad imporre
analoghi impegni e responsabilità anche alle aziende collocate nei Paesi
extra- UE per quanto concerne le misure relative alla salute umana e
all'ambiente; " Emission Trading System", con l'adozione di criteri
che consentano di salvaguardare le rilevanti specificità dei sistemi produttivi
europei. Ed infine l'ultimo punto ha per titolo "Legalità e concorrenza"
si concentra sulla Tutela della proprietà intellettuale.
«L'attuale,difficilissima situazione di crisi – ha spiegato Michele Tronconi,
presidente di Sistema Moda Italia – che coinvolge gran parte dell'economia
mondiale, ha almeno avuto il pregio di far riscoprire il valore e l'importanza
dell'industria nel creare ricchezza, sia da parte dell'opinione pubblica, sia
da parte dei Governi. Adesso occorre che si passi, anche a livello europeo,
dalle parole ai fatti. La libera circolazione delle merci non può e non deve
essere interrotta, ma deve avvenire a parità di condizioni, senza barriere, nel
rispetto di quei valori sociali e ambientali che possono assicurare la
sostenibilità dello sviluppo economico globale ». R.E. © RIPRODUZIONE RISERVATA
LE INDICAZIONI Tra le firme manca solo quella della Uil Nel testo la richiesta
di un intergruppo specifico per il settore e otto priorità
( da "Sole 24 Ore, Il"
del 04-06-2009)
Argomenti: Cina Usa
Il Sole-24 Ore
sezione: ECONOMIA E IMPRESE data: 2009-06-04 - pag: 23 autore: Sistema moda.
Nel bilancio dello scorso anno 870 milioni (+3,2%) di ricavi ma l'utile cala a
62,3 milioni Strategia d'attacco per Zegna Nonostante la frenata nel 2009
investimenti nel retail diretto Cristina Jucker MILANO «è come guidare nella
nebbia, senza sapere quando finirà». Gildo Zegna, amministratore delegato del
gruppo biellese leader mondiale nell'abbigliamento maschile, è preoccupato ma
ben determinato a guardare oltre la crisi. «Sto lavorando sul 2010 – dice – ma
per tutto quest'anno siamo pronti a ballare. Con molta attenzione ai costi e
senza abbandonare l'investimento nel retail, per noi strategico». E mentre
annuncia il bilancio 2008 è già concentrato sul futuro: «Non possiamo
permetterci di sbagliare un solo colpo». L'anno scorso è andato ancora bene: il
fatturato è salito a 870,6 milioni di euro (+3,2% a cambi correnti, +5,7% a
cambi co-stanti), l'utile netto è stato di 62,3 milioni (ma senza i proventi
straordinari sarebbe risultato inferiore del 20%) contro i 69,7 milioni del
2007. Resta comunque «significativamente » positiva la posizione finanziaria
netta. E il 2009? Nei primi cinque mesi il fatturato è in calo ma quella che
sta diminuendo con un ritmo maggiore è la redditività. «Il nostro primo
obiettivo è preservare la cassa –sostiene Zegna – e poi semplificare al massimo
il modello industriale e distributivo. Anche nella nostra collezione ci saranno
meno cose e messaggi più chiari ». Poi aggiunge: «I grandi retailer Usa e giapponesi hanno inchiodato tutto il sistema, oggi il
vero problema è la scellerata politica dei saldi che ha provocato un
rallentamento generale nella ripresa dei consumi. Credo che tutto il modello
distributivo sia da ripensare, c'è un eccesso dianticipo nelle consegne ( siamo
arrivati a fine ottobre-inizio novembre per le collezioni estive) che porta ad
anticipare anche i saldi. Dobbiamo rompere questo sistema che stressa e
danneggia tutta la filiera, anche il tessile. In Giappone, secondo mercato mondiale
del lusso, per la prima volta credo nella storia i saldi sono partiti a maggio:
sono sbigottito, non era mai accaduto». Dunque, se i department store sono
ancora pieni di merce da smaltire meglio puntare sul retail diretto (che per
Zegna ora copre i due terzi circa delle vendite). E soprattutto sui nuovi
mercati, visto che quelli tradizionali sono fermi. «La Cina, cresciuta del 30%, è per noi il secondo mercato mondiale. Vanno
bene anche il sud-est asiatico (l'anno prossimo apriremo in Vietnam) e gli Emirati
Arabi, va molto bene l'America latina e, nel suo piccolo, anche l'India cresce
a due cifre». Zegna, quest'anno, ha aperto due global store a Tokyo e
Hong Kong e aprirà altri 20 negozi nel mondo (di cui 15 nella Grande Cina). A fine 2008 i negozi monomarca erano 547 (291 a
gestione diretta, gli altri in franchising). Molto sta cambiando anche nei
consumi: «Questo è un grosso tema da affrontare, ho la sensazione che ci sia un
cambiamento profondo, strutturale. Crescono sportswear e accessori, sono fermi
abiti formali e tessuti, a meno che non si tratti di tessuti particolarmente
innovativi, come il nostro cool effect che riduce il calore assorbito dal sole
».Nell'ambito del gruppo resiste bene anche Agnona, il marchio di abbigliamento
donna, per il quale è stato avviato un importante progetto cashmere. E va bene
la maglieria: «Chissà, forse è l'effetto Marchionne » ipotizza Gildo Zegna. ©
RIPRODUZIONE RISERVATA LE PROSPETTIVE Gildo Zegna: da ripensare tutto il
modello distributivo, mentre si profila un cambio strutturale dei consumi
Crescono solo i nuovi mercati Global store. Aperto a Tokyo a gennaio, è il
primo negozio progettato da Peter Marino in Asia per Zegna. Cinque piani, 663
metri quadri per il lusso
( da "Sole 24 Ore, Il"
del 04-06-2009)
Argomenti: Cina Usa
Il Sole-24 Ore
sezione: STILI E TENDENZE data: 2009-06-04 - pag: 28 autore: Segnatempo Per gli
orologi la ripresa ritarda di un anno Lino Terlizzi L' onda negativa per
l'industria degli orologi non è finita. Ma a soffrire di più sono i prodotti di
fascia media, mentre le fasce agli estremi – cioè quella dei prezzi bassi e
quella della gamma alta – soffrono meno. L'Italia, comunque, è tra i mercati
che registrano nel complesso una flessione contenuta. è quanto emerge dai dati
della Fédération de l'industrie horlogère suisse (Fh), relativi all'export
elvetico nel mese di aprile. La Svizzera rappresenta il 50-60% del fatturato
mondiale del settore ed esporta circa il 90% della produzione. I dati Fh sono
dunque un termometro di ciò che avviene nell'universo delle lancette. In
aprile,l'export rossocrociato è stato di 1,04 miliardi di franchi (690 milioni
di euro), in calo del 26,3% rispetto allo stesso mese di un anno fa. Se si
guarda all'intero periodo gennaio-aprile 2009, l'export è stato di 3,94
miliardi di franchi (2,6 miliardi di euro), il 24,3% in meno in rapporto allo
stesso periodo del 2008. Dunque gli effetti della crisi economica
internazionale si fanno sentire. Anche se non allo stesso modo in tutti i
segmenti di prodotto e in tutte le aree geografiche. è indicativo che anche in
aprile il calo maggiore (-35%) sia stato registrato dagli orologi che sono
nella fascia di prezzo media, tra i 500 e i 3mila franchi (330-1.990 euro).
Minore è il calo (-13%) per quel che riguarda i prezzi considerati bassi, cioè
tra i 200 ed i 500 franchi . Soffrono, ma si difendono meglio (-22%) della
fascia media anche gli orologi della fascia alta, quelli con un prezzo
superiore ai 3mila franchi. Hong Kong, Usa, Francia,
Italia, Giappone, Germania sono nell'ordine i mercati principali di sbocco. Il
mese di aprile ha in sostanza confermato le tendenze già presenti nei primi tre
mesi del 2009, dopo un 2008 che l'industria elvetica era invece riuscita a
chiudere ancora con dati positivi. Così, guardando al complesso dei primi
quattro mesi di quest'anno, balza all'occhio la flessione degli Usa (-42%) rispetto allo stesso periodo del 2008, ben
superiore a quella di Hong Kong (-17%), Francia (-6,4%), Italia (-3,8%),
Germania (-9,7%). Il Giappone dal canto suo soffre un po' di più (-25%). Fuori
dal gruppo di testa, sono pesanti i cali dell'export nei quattro mesi verso la
Russia (-61%) e verso la Cina (-39%). Meno
consistente, ma pur sempre rilevante, la flessione che riguarda l'India (-29%).
Nel complesso, i maggiori mercati europei resistono per ora meglio – tra le
eccezioni la Spagna (-36%) – rispetto agli Usa e ai
grandi mercati emergenti. Questi ultimi avevano peraltro registrato negli anni
scorsi tassi di crescita mediamente elevati. Ora il punto è naturalmente
cercare di capire sino a quando durerà l'onda negativa nel settore. Durante
Baselworld, la fiera mondiale di settore tenutasi a fine marzo a Basilea, i
protagonisti di questa industria non hanno nascosto le preoccupazioni per i
prossimi mesi ma hanno anche registrato la presenza forte degli operatori del
settore. L'impressione di fondo è che la ripresa, anche nel mondo delle
lancette, possa arrivare tra fine 2009 e inizio 2010. Per quel che riguarda i
tre maggiori gruppi, nelle scorse settimane Nick Hayek (ceo di Swatch Group) ha
parlato di un 2009 più realista e anche di buona resistenza e di fiducia nella
ripresa da parte delle società che vogliono davvero fare industria; Bruno Meier
(nuovo ceo di Rolex) ha ricordato le difficoltà del settore ma ha indicato metà
2010 come probabile punto di svolta; Johann Rupert (patron di Richemont-
Cartier) ha parlato di condizioni molto difficili dei mercati sino a settembre,
ma ha aggiunto che ci sono le risorse per sostenere e rilanciare i prodotti.
Dopo la raffica di record di vendite nel settore negli ultimi anni, ora la
nottata ha da passare. © RIPRODUZIONE RISERVATA Fantasia. Nella foto un
coloratissimo modello da polso firmato Swatch WWD
( da "Messaggero, Il (Pesaro)"
del 04-06-2009)
Argomenti: Cina Usa
Giovedì 04 Giugno
2009 Chiudi PESAROPer un'intera giornata piazza del Popolo si tramuta in una
grande sala giochi a cielo aperto. Merito del Comitato provinciale Uisp che
attraverso la 2a edizione di "Spazi di Gioco", tappezzerà ogni angolo
della piazza di dimostrazioni di attività ludiche di ogni parte del mondo.
Giochi della tradizione popolare, a costo zero e allestiti attraverso il solo
impiego di materiali di recupero. Gioco inteso come
occasione di socializzazione e arricchimento reciproco all'interno di una
realtà che anche a livello locale va sempre più globalizzandosi. Ovunque ci si
potrà cimentare con giochi da tavolo, scacchi, carrom (biliardo indiano), campanone,
tiro alla fune, tiro ai barattoli, birilli, lancio di cerchi e biglie e
laboratori di giocoleria (aquiloni, girandole, trottole, burattini). La
mattinata (dalle 9 alle 12) sarà dedicata alle scuole pesaresi che hanno
aderito al progetto "Giochiamoci il Mondo" organizzato
dall'assessorato alla Cooperazione Internazionale del Comune. Dalle 17 alle 20
gli Spazi di Gioco si apriranno invece a chiunque avrà piacere di mettersi alla
prova nelle tante attività. Da anni la Uisp si batte per il "Diritto al
Gioco" come esigenza garantita per ogni fascia di età giovanile e, da
qualche mese, ha visto esaudite le sue richieste con l'istituzione della legge
regionale 10/2009. Ora gli Spazi di Gioco diventeranno appuntamenti fissi che
potrebbero arricchirsi di un Ludobus per trasportare le attività di
intrattenimento in maniera itinerante. Esperienza che Uisp, Comune e Provincia
hanno già lanciato in Bosnia. D.S.
( da "Messaggero, Il"
del 04-06-2009)
Argomenti: Cina Usa
Giovedì 04 Giugno
2009 Chiudi di ANTONIO DE FLORIO ROMA - C'è meno mafia in Sicilia, Calabria,
Puglia e Campania. Il ministro dell'Interno Roberto Maroni tira le somme di un
anno di attività investigativa e arriva a questa conclusione. Snocciola un bel
po' di dati, affiancato dal capo della polizia Antonio Manganelli. Parla di 270
operazioni contro la criminalità organizzata con 2.894 uomini delle cosche
finiti in cella, tra cui 207 latitanti (nove sono dei
"mammasantissimi", tra i trenta fuggitivi più pericolosi),e di beni
sequestrati per 3,3 miliardi. Da gennaio il valore dei beni confiscati ha
superato i 500 milioni. Una parte cospicua di questi soldi «confluirà nel Fondo
unico giustizia, che ha già una dotazione di 400 milioni, e potranno essere
destinati alle forze dell'ordine». A chi gli ricorda che il bilancio del
Viminale viene fatto a tre giorni dal voto europeo, Maroni replica che «sono
interpretazioni maliziose, che non mi toccano». Il ministro è convinto che il
"modello Caserta", applicato contro il clan dei casalesi, con
l'impiego di 350 militari e 400 uomini delle forze dell'ordine in più, ha
funzionato e potrà essere applicato anche in altre realtà. «È solo una
questione di risorse - spiega Maroni - e l'impiego dei militari nelle città è
un'esperienza che potrà riproporsi. Il decreto che autorizza l'utilizzo scade i
primi di agosto». La validità dei soldati in città - aggiunge il ministro - è
dimostrata «non solo dalla percezione dell'opinione pubblica, ma anche dai dati
degli arresti e dalla prevenzione dei reati derivata dalla presenza degli
uomini delle forze armate». Il responsabile del Viminale riconosce che la
'ndrangheta è l'organizzazione criminale più agguerrita e "globalizzata" e sul pericolo che le 'ndrine e le cosche
siciliane possano mettere le mani sulla realizzazione del ponte sullo stretto
di Messina distingue: «Il contrasto è esteso anche ai controlli sulle
infiltrazioni negli appalti pubblici: vigiliamo in particolare sull'Expo di
Milano e sulla ricostruzione dopo il terremoto in Abruzzo». Maroni
riassume: «Mai come in questo periodo la lotta alla criminalità organizzata ha
avuto grandi risultati e il ddl sicurezza, una volta approvato, fornirà
ulteriori strumenti per continuare senza sosta l'azione di contrasto che ha
l'obiettivo di annientare la mafia».
( da "Messaggero, Il"
del 04-06-2009)
Argomenti: Cina Usa
Giovedì 04 Giugno
2009 Chiudi di MASSIMO DI FORTI L'Venezia IRONIA di John Baldessari (che sarà
premiato con il Leone d'oro alla carriera insieme alla riscoperta Yoko Ono) è
un perfetto benvenuto a questa 53a Biennale delle arti visive: sì, Ocean and
Sky, la sontuosa macro-cartolina californiana che ricopre l'intera facciata del
Palazzo delle Esposizioni sulla quale giganteggia la scritta "la
Biennale", è un'introduzione ideale alla rassegna "liquida"
presentata dallo svedese Daniel Birnbaum con il suggestivo titolo Fare
mondi/Making Worlds. Se nella nostra sfuggente società liquido-moderna
analizzata da Zygmunt Bauman dominano la precarietà e la perpetua instabilità,
è più che plausibile che la scena dell'arte contemporanea non sia
caratterizzata da un trend o da un tema centrale bensì si snodi, inafferrabile,
in infinite direzioni, tematiche e sperimentazioni, e sconfini in una
molteplicità di linguaggi (installazioni, soprattutto, performance, scultura,
pittura, e in tono minore video e fotografia). Procedono in ordine sparso e
ognuno per suo conto, tra alti e bassi, qualcuno con folgoranti intuizioni,
altri impantanati nel déjà vu, gli artisti del Terzo Millennio. Unica
connessione è il filo rosso del dialogo generazionale, voluto da Birnbaum, tra
vecchi maestri e protagonisti in carriera per evidenziare influenze preziose e
un comune terreno di ricerca. Con una mossa a sorpresa che fa discutere,
François Pinault ha pensato di offrire a Venezia un emblema della
"curiosità umana" con la statua in acciaio inossidabile e poliuterano
acrilico di un ragazzino dallo sguardo stupito che tiene in mano una rana
(l'opera dell'americano Charles Ray, in realtà, serve ad attirare l'attenzione
sul nuovo museo del miliardario francese a Punta della Dogana). Ma l'iniziativa
(una delle tantissime che accompagnano ormai ritualmente la Biennale nella gara
"a chi sbalordisce di più") non riesce più di tanto a distogliere lo
sguardo dalla rassegna di Birnbaum che trova, forse, un felice e adeguato
simbolo nell'installazione del giovane italo-argentino Tomas Saraceno che
occupa la sala centrale del Palazzo delle Esposizioni (destinato dal presidente
Paolo Baratta a sede permanente, aperta tutto l'anno, della Biennale con
annessi biblioteca, libreria e bar-ristorante). Si tratta di una colossale
ragnatela, Galaxies Forming along Filaments, costruita con nere corde elastiche
che generano suggestivi corpi celesti di un universo in espansione: "fare
mondi", appunto. All'Arsenale, l'obiettivo di "fare mondi" se lo
pone (ovviamente a modo suo) l'iconoclasta Michelangelo Pistoletto che ha già
avviato una performance di tre giorni per distruggere i suoi specchi o celebri
"quadri specchianti" («lo faccio per moltiplicarli in mille
frammenti» dice...) mentre la brasiliana Lygia Pape (purtroppo scomparsa cinque
anni fa) offre la sublime visione di Ttéias, in cui fasci di fili di rame e oro
sospesi all'interno di uno spazio buio creano l'effetto di una scultura di pura
luce, e Carsten Holler invita a percorrere Swingin Curve, imponente
scultura-corridoio di polistirolo, che suscita stimolanti riflessioni sulla
percezione del nostro rapporto con l'ambiente. Il confronto tra passato e
presente-futuro si ripropone nel nuovo Padiglione Italia alle Tese delle
Vergini dell'Arsenale con Collaudi, l'omaggio a Marinetti in occasione del
centenario futurista , a cura di Luca Beatrice e Beatrice Buscaroli. Non senza
polemiche, spesso aspre, che non accennano a placarsi. «E' la vitalità nel
presente che ci interessa del Futurismo, prima e unica avanguardia italiana del
'900», dicono i curatori. Bene. Ma l'incontestabile influenza del Futurismo
sulle sperimentazioni che lo hanno seguito per un intero secolo non appare
francamente esaltata o evidenziata dai contributi dei 20 artisti italiani
selezionati per Collaudi in cui la pittura la fa da padrone e di aria futurista
non se ne respira molta. Ben altre emozioni suscita la personale del grande
Bruce Nauman al Padiglione Usa, che dimostra con le
sue installazioni al neon e le sue sculture su frammenti del corpo umano (le
famose mani e teste in cera) l'inesauribile novità di una lezione magistrale, o
l'omaggio-accusa di Steve Mc Queen ai soldati inglesi morti nella guerra in
Iraq o (se proprio di pittura dobbiamo parlare) gli straordinari dipinti
dedicati da Miquel Barcelò all'Africa. Tra mondi da fare o da reinventare, non
si può certo dire che la Laguna sia priva di illuminanti star o superstar:
dalla mostra di Robert Rauschenberg alla collezione Guggenheim a quella di Mona
Hatoum alla Fondazione Querini Stampalia, dall'antologica
di John Wesley alla Fondazione Cini su progetto della Fondazione Prada, allo
splendido video di 50 minuti presentato ieri sempre alla Fondazione Cini da
Peter Greenaway sul capolavoro di Paolo Veronese, Le nozze di Cana, che fa
rivivere il primo miracolo di Gesù con la trasformazione dell'acqua in vino.
Una memorabile "visione" di un maestro delle arti e delle
sperimentazioni.
( da "Corriere della Sera"
del 04-06-2009)
Argomenti: Cina Usa
Corriere della Sera
sezione: Esteri data: 04/06/2009 - pag: 17 Anniversario Blindata dalla polizia
la piazza di Pechino dove vent'anni fa era stata organizzata la protesta La Cina impone il silenzio su Tienanmen Vacanze coatte per i
dissidenti, oscurata Internet. Gli Usa: pubblicate i
nomi delle vittime DAL NOSTRO INVIATO HONG KONG Nel calendario del Partito
comunista cinese da vent'anni manca un giorno: il 4 giugno. Ma ieri, in piazza
Tienanmen, i gruppetti di poliziotti in borghese e in divisa sembravano ricordare
perfettamente che si trattava di un giorno speciale: controlli, accesso negato
ai giornalisti, vigilanza altissima, il mausoleo di Mao Zedong chiuso. Nella
notte fra il 3 e il 4 giugno 1989 l'Esercito popolare di liberazione, eseguendo
un ordine venuto da Deng Xiaoping, sgomberò la Tienanmen che a partire dal 15
aprile era stata occupata da migliaia di studenti che chiedevano democrazia,
riforme più coraggiose, giustizia sociale, un colpo alla corruzione. Fu una
carneficina. Più che sulla piazza, in giro per la città, con vampate nei giorni
successivi. I morti studenti, cittadini, anche militari furono centinaia o,
secondo stime che includono anche altre città, migliaia. Hillary Clinton,
segretario di Stato americano, ha chiesto a Pechino di pubblicare i nomi delle
vittime, «anche degli arrestati e degli scomparsi». La linea ufficiale oggi è
il silenzio. Da mesi, senza dirlo, le autorità cinesi si preparavano
all'anniversario, l'ennesimo di un anno sensibile (in marzo 50 anni dalla
rivolta del Tibet e dall'esilio del Dalai Lama, 60 dalla fondazione della
Repubblica Popolare il 1Ú ottobre). E ora hanno stretto le maglie. Anche a Hong
Kong, dove le libertà civili godono di tutele che la Cina-Cina non prevede. Nell'ex colonia britannica all'aeroporto hanno
rispedito negli Usa uno dei leader studenteschi della Tienanmen, Xiang Xiaoji, ora
cittadino americano. La stessa sorte era toccata la scorsa settimana allo
scultore danese Jens Galschiot, autore di un'opera commemorativa.
Fermato all'aeroporto di Macao anche Wuer Kaixi, un altro dei capi della
protesta dell'89, proveniente da Taiwan. A Pechino, Bao Tong già segretario del
leader epurato Zhao Ziyang ha accettato l'«invito» a trascorrere una
villeggiatura lontano dalla capitale. A Ding Zilin fondatrice delle Madri della
Tienanmen è stato proibito di uscire di casa. Il Foreign Correspondents Club di
Pechino ha segnalato diversi casi di intimidazione a giornalisti, cameramen e
alle persone da loro intervistate. La stretta poliziesca tocca anche le generazioni
che della Tienanmen hanno sentito poco o nulla. Se da settimane YouTube non è
accessibile in Cina, e neppure lo è la piattaforma
Blogspot, il controllo sul web è stato inasprito. Bloccato il sistema di
messaggistica Twitter, inaccessibili Hotmail e il sito di scambio di foto
Flickr, schermati centinaia di siti anche d'informazione. Tacciono i media
ufficiali e non, con qualche eccezione. Nei giorni scorsi, alcuni commenti
sulle edizioni di Hong Kong di giornali cinesi hanno ribadito la linea
ufficiale, ovvero che il prodigioso sviluppo del Paese dimostra la giustezza
della decisione di reprimere la protesta. E martedì il Global Times,
nell'edizione di Pechino in lingua inglese, ha sostenuto la tesi che gli
intellettuali hanno compreso il fallimento del modello democratico occidentale
e dunque hanno optato per il silenzio. Una interpretazione che attivisti e
dissidenti ritengono quantomeno oltraggiosa. Marco Del Corona Veglia A Hong
Kong studenti cinesi ricordano il massacro Giustificazioni Sui giornali la linea
ufficiale: il prodigioso sviluppo del Paese dimostra che la repressione è stata
giusta
( da "Messaggero, Il"
del 04-06-2009)
Argomenti: Cina Usa
Giovedì 04 Giugno
2009 Chiudi di ERIC SALERNO C'è una frase nuova nel linguaggio
politico-diplomatico dell'amministrazione americana ed è sufficiente per capire
il senso della scelta di Arabia saudita ed Egitto per la prima visita
all'estero del nuovo presidente. Lo stesso Barack Obama l'ha ripetuta più di
una volta: la fine del conflitto tra arabi e israeliani e la creazione di uno
stato palestinese indipendente accanto a Israele sono «negli interessi degli
Stati Uniti». Insieme con la decisione di non fare tappa anche in Israele come
facevano i suoi predecessori alla Casa Bianca per apparire bilanciato, o
meglio, schierato, la frase ha mandato al premier Netanyahu e al suo governo un
messaggio inequivocabile. Che un commentatore israeliano ha così tradotto:
«Dobbiamo capire, la superpotenza è l'America, non Israele». C'è molta attesa
in Medio Oriente per il discorso che Obama pronuncerà oggi al Cairo. La scelta
della città, una delle più antiche del mondo musulmano nonché capitale del
primo paese ad aver firmato la pace con Israele, è stata fatta con attenzione
agli equilibri regionali. E poiché il Cairo ospita anche l'università islamica
più importante del mondo sunnita, anche agli equilibri religiosi. Il presidente
non dimentica mai di avere nel suo nome anche quello di Hussein, nipote del
profeta Maometto, ed è consapevole della necessità di disinnescare la bomba ad
orologeria dello "scontro tra le civiltà". Il conflitto
arabo-israeliano è sicuramente uno degli inneschi. Fino a trenta anni fa, l'Islam
per la maggioranza dei palestinesi era un fatto personale. Non c'erano attacchi
suicidi al grido di "Allah è grande". La moschea era un luogo di
culto, non di mobilitazione politica. Ciò che dirà Obama avrà un peso anche sui
rapporti con l'Iran. Ma più che le parole conteranno le azioni. Qualcosa
succede già. Per la prima volta da tre decadi, Hillary Clinton e i suoi
ambasciatori in giro per il mondo hanno invitato i loro colleghi iraniani ai
ricevimenti per il 4 luglio, festa dell'indipendenza americana. Teheran ha
annunciato per l'autunno due partite di calcio tra le formazioni nazionali dei
due paesi. Un'iniziativa che ricorda le famose partite di ping-pong che portarono al disgelo tra gli Usa di Nixon e la Cina di Mao. Dialogare per arrivare al rispetto reciproco. E per
impedire all'Iran di entrare a far parte del club delle potenze nucleari. Per
un giorno occhi e orecchie sono puntate sul Cairo. Da domani torneranno a
focalizzare su Israele dove il governo deve ancora formulare un piano per
arrivare alla pace con gli arabi. Barack Hussein Obama mette fretta
perché intende presentare, lui stesso, una nuova road map per cercare di
chiudere il conflitto nel giro di un paio d'anni. Molti suoi predecessori si
sono fatti male su questo percorso. Sarebbe meglio per voi israeliani e per voi
palestinesi, dicevano, fare la pace. Mai, però, avevano osato dire che la pace
era nell'interesse strategico degli Stati Uniti.
( da "Corriere della Sera"
del 04-06-2009)
Argomenti: Cina Usa
Corriere della Sera
sezione: Economia data: 04/06/2009 - pag: 36 La conquista
di Hummer In Cina i miti extralarge Usa SEGUE DALLA
PRIMA Meno di un anno fa l'allora capo di General Motors, Rick Wagoner, cercò
di convincere l'opinione pubblica che sarebbe bastato disfarsi di questo
«brand» divenuto ormai troppo ingombrante, politicamente ed ecologicamente
scorretto per rimettere a posto un gruppo industriale che, in realtà,
era già in caduta libera. Un gigante della strada spigoloso che ha affascinato
anche molti di quelli che alla fine l'hanno combattuto come Arnold
Schwarzenegger che è stato «testimonial» dell'H1, il gippone messo in vendita
dalla Gm nel 1999 a 140 mila dollari, prima di diventare, da governatore della
California, il predicatore di una nuova era di risparmio energetico. Mentre la
flotta di «Suv» di «Terminator» (gli H1 e i più piccoli H2 e H3, «appena» 3,3 e
2,4 tonnellate, rispettivamente) restava sprangata in garage (salvo quello a
propulsione ibrida), è cominciata, con Obama, l'era della nuova sobrietà. E'
un'America che scopre all'improvviso di aver inseguito per troppo tempo il
sogno della crescita senza limiti. Dopo la conquista del West, quella dei mega
veicoli, degli hamburger «jumbo», delle casette che diventano «mansion», delle
luci mai spente, dei condizionatori che funzionano senza soste, giorno e notte,
qualunque sia la temperatura esterna. La nazione sempre più obesa, l'epidemia
di diabete, l'effettoserra galoppante: gli americani si guardano allo specchio
e cominciano a capire di aver esagerato. Ma la sobrietà è per molti una
medicina troppo amara. E' l'opposto dello spirito della frontiera: un triste
vincolo che i più responsabili accettano senza entusiasmo, mentre molti
preferiscono chiudere gli occhi. Chiedete a chi ha avuto un Hummer per
«amante»: non sono solo «cow boy» motorizzati del Colorado o del Kansas. Ci
sono finanzieri di Wall Street, uomini di cultura, celebri giornalisti europei
trapiantati negli «States» che, anno dopo anno, si sono innamorati delle
aragoste «oversize«, delle superbistecche, che hanno messo su anche una pancia
«oversize» e si sono ostinati a scorrazzare sugli Hummer anche quando restavano
incastrati nei bassi ingressi dei garage sotterranei di molte aree urbane. Alla
fine quasi tutti si rendono conto, razionalmente, che è giunta l'ora di
diventare consumatori meno incontinenti. Ma questa «europeizzazione» forzata col
ridimensionamento dei veicoli, l'adozione di regole e tecnologie ambientali più
severe, la ricerca di un modello di spesa sanitaria più simile a quello del
vecchio Continente sembra a molti un'abdicazione, la rinuncia al sogno. Molti
hanno letto già da anni che il pendolo del benessere si sta spostando da un
lato all'altro del Pacifico, che è la Cina la «terra
promessa» dei nuovi ricchi e del nuovo ceto medio. Una classe sociale che in
Occidente ha perso terreno fin quasi a sparire. Eppure l'idea che la fiaccola
dell'iperconsumismo ammainata nella baia di New York possa risorgere con
orgoglio in quella di Hong Kong, provoca fremiti di insofferenza. I grattacieli
più alti e moderni costruiti nelle paludi di Shanghai che sfidano quelli
edificati sul granito di Manhattan. La Cina che si
riempie di centrali a carbone come l'Ohio degli anni dell'industrializzazione a
tutto vapore. I ricchi cinesi della costa che diventano gran consumatori di
carne bovina facendo saltare il mercato mondiale dei mangimi e dei cereali. C'è
chi osserva e sospira. Ma anche chi è convinto che i cinesi siano arrivati a
tavola quando il banchetto è alla fine: recessione e vincoli ambientali sono
ormai un condizionamento per tutti. E si consola pensando che la «decrescita »
possa avere il sapore di una Chrysler resa di nuovo attraente dall'«Italian
style». Massimo Gaggi
( da "Manifesto, Il"
del 04-06-2009)
Argomenti: Cina Usa
in PRIMA ANGELI E
DEMONI di Ron Howard, con Tom Hanks e Ewan McGregor (Usa
2009) Il furto di un pericoloso flacone di antimateria potrebbe essere messo in
relazione con il rapimento di quattro cardinali, tutti candidati a succedere al
Papa appena scomparso... Dal romanzo di Dan Brown, già alti gli incassi ai
botteghini di tutto il mondo. Adriano, Alhambra, Ambassade, Andromeda,
Antares, Atlantic, Barberini, Broadway, Ciak, Cineland, Cineplex Gulliver,
Doria, Empire, Europa, Galaxy, Gregory, Jolly, Lux, Madison, Maestoso,
Metropolitan, Nuovo Cinema Aquila, Odeon, Real, Royal, Stardust, Trianon, Uci, UGC Cine Cité, Warner Moderno, Warner Village CADILLAC RECORDS di
Darnell Martin, con Adrien Brody e Beyonce Knowles (Usa 08) La scena
musicale della Chicago anni 50, composta da nomi come Etta James, Muddy Waters,
Chuck Berry, in un contesto dove esplode la questione razziale, e poi
rock'n'roll e sesso. La colonna sonora - doppio cd distribuito dalla
Sony è imperdibile. Savoy, Trianon, Ugc Cine Cité MILLENIUM - UOMINI CHE
ODIANO LE DONNE di Niels Arden Oepley, con Erika Berger e Mikael Blomkvist
(Svezia 09) Quarant'anni fa Harriet Venger è scomparsa durante una riunione di
famiglia, ma il corpo non è mai stato ritrovato. Eppure, lo zio è convinto che
sia stata assassinata. E' l'atteso film tratto dal celebre thriller di Stieg
Larrson, il caso editoriale dell'anno. Andromeda, Atlantic, Broadway,
Ciak, Cineland, Eurcine, Giulio Cesare, Intrastevere, Jolly, King, Maestoso,
Mignon, Odeon, Quattro Fontane, Ugc Porta di Roma e in originale e in v.o. al
Metropolitan VINCERE di Marco Bellocchio, con Filippo Timi e Giovanna
Mezzogiorno (Italia 09) Il regista la storia (tragica) di Ida Dalser, prima
moglie di Mussolini, che da lui ebbe un figlio, Benito Albino Mussolini, che morì
con la madre in un ospedale psichiatrico di Milano dove il Duce li aveva fatti
internare. Alhambra, Cineland, Cineplex Gulliver, Eden, Eurcine,
Greenwich, King, Maestoso, Odeon, Quattro Fontane, Tibur, UGC Cine Cité, Warner
Village
( da "Corriere del Mezzogiorno"
del 04-06-2009)
Argomenti: Cina Usa
Corriere del
Mezzogiorno sezione: CASERTA data: 04/06/2009 - pag: 11 Università Il
professore è ordinario di analisi multicriteri e direttore del Dipartimento di
Cultura del progetto Sun, Carmine Gambardella nuovo preside di Architettura È
stato eletto con cinquantatré voti su sessantasei AVERSA Il consenso, c'è da
dirlo, è stato quasi plebiscitario. Su sessantasei membri del Consiglio di
facoltà presenti e aventi diritto, cinquantatrè hanno votato ieri per lui,
Carmine Gambardella, nominandolo così nuovo preside della facoltà di
Architettura «Luigi Vanvitelli » della Sun, di cui è prorettore, ad Aversa.
Quattro voti sono andati all'altro candidato, la professoressa Bianca Petrella,
uno al docente Pasquale Belfiore e uno al professore Luigi Maffei (non candidati).
Le restanti quattro schede sono state consegnate alle urne bianche. Ordinario
di Analisi Multicriteri, direttore del Dipartimento di Cultura del progetto e
responsabile scientifico del centro «Benecon» di Frignano, Gambardella è
visibilmente emozionato mentre saluta i numerosi colleghi e amici che
continuano a complimentarsi con lui. Si aspettava un tale successo? «No, e sono
davvero contentissimo. Un pensiero va ad Alfonso Gambardella, che ha fatto
tanto, come preside, per la crescita della facoltà. Forse non era semplice
votare un altro Gambardella e questo successo mi inorgoglisce anche perché ero
ordinario alla Federico II e non sono venuto qui, nel 2002, per fare carriera.
È stata una scelta voluta e ponderata. 'Sono in Terra di lavoro', dicevo a
tutti con orgoglio. Sono contento anche per i rappresentanti degli studenti,
che sono venuti compatti alle elezioni e mi hanno detto di avere molta speranza
in me». Lei sostituirà l'attuale preside Cettina Lenza. Continuità o svolta?
«Patrimonializzerò l'eredità finora avuta ma bisogna sicuramente innovare
profondamente omologandosi alle nuove istanze. Abbiamo dimostrato di aver
creato in Terra di lavoro, a Frignano, il più grande centro di eccellenza -
unico in Europa a integrare tutti quei saperi e tecnologie - in cui ogni giorno
ricercatori creano innovazione e sviluppo a sostegno della didattica del mondo.
La nostra facoltà sarà sempre più una fabbrica della conoscenza, garante di
innovazione e sviluppo. Questa è la nostra scommessa oggi. Il capitale umano
del territorio, gli studenti, devono essere formati affinché il territorio
stesso sia attrattivo e costituisca un volano per lo sviluppo fondato sulla
conoscenza. La sfida è creare brevetti e liquidità patrimoniale, far diventare
il territorio competitivo, immettere quanti più saperi possibili nel ciclo
produttivo. La facoltà si fonderà su una ricerca che sosterrà una didattica
sempre più concorrenziale. Occorre omologarsi anche alla situazione economica
attuale: c'è riduzione dei volumi dei finanziamenti, è vero, ma essa ci spinge
a ritornare ai valori fondamentali, ad essere attenti all'evoluzione dal punto
di vista etico e morale. Una lezione che possiamo ricavare
dalla crisi della globalizzazione è che nella de-globalizzazione emergono delle
identità e dei valori nostrani che se immessi nel ciclo produttivo saranno
appetibili nel mondo ». Cosa ha in programma per gli studenti? Nei servizi cosa
cambierà? «Gli studenti sono il capitale umano: migliore sarà la loro
formazione, più speranza hanno questi territori di migliorare. Creeremo
subito - come nel mondo anglosassone - una sorta di circolo degli studenti che
si sono laureati da noi per creare un orgoglio di appartenenza. Porterò avanti
questo progetto per creare un marchio che non sia limitato solo al tempo della
laurea, ma che diventi consuetudine che si ingeneri nel dna delle persone di
questo territorio. E continueremo a puntare all'internazionalizzazione: se
diventiamo competitivi al di là dei confini nazionali, i nostri saperi
diventeranno internazionali e serviranno allo sviluppo locale ma anche a quello
globale. Inoltre, fino a quando entrerò in carica, il prossimo primo novembre,
con i colleghi e i rappresentanti degli studenti creerò una sorta di progetto
esecutivo cantierabile per l'attivazione di una rete che si chiamerà 'Connected
faculty'. Questa rete sarà una sorta di piattaforma, un database di
informazioni implementabile all'infinito: con i palmari gli studenti potranno
scaricare di tutto e sapranno in tempo reale tantissime informazioni come, ad
esempio, dove sono i professori in quel momento, in che aula. E potranno
monitorare il marchio di qualità della facoltà, interagendo tra loro ma anche
con la presidenza, che interverrà prontamente dietro loro segnalazione.
Capitolo ricercatori Abbiamo un corpo docente meraviglioso. I ricercatori sono
portatori di sapere, non possono essere rinchiusi in un limbo, molti di loro
hanno un valore che è forse superiore ai livelli di ordinariato. Bisogna fare
giustizia sia per loro che per i professori associati. Se in 20 anni si sono
raggiunti standard così elevati in Terra di lavoro, vuol dire che l'humus, qui,
è estremamente fertile». Marilena Mincione \\ La facoltà si fonderà su una
ricerca che sosterrà una didattica sempre più competitiva \\ I ricercatori sono
portatori di sapere. Bisogna fare giustizia per loro e per gli associati La
nomina Il preside è ordinario di analisi multicriteri, direttore del
Dipartimento di Cultura del progetto e responsabile scientifico del centro
«Benecon»
( da "superEva notizie"
del 04-06-2009)
Argomenti: Cina Usa
La Biennale di
Venezia 53. Esposizione Internazionale d'Arte. Fare Mondi Il Direttore della
53. Esposizione, Daniel Birnbaum, e' dal 2001 Rettore della Staedelschule di
Francoforte sul Meno (Germania) e del suo spazio espositivo Portikus, accademia
che concilia[...] Il Direttore della 53. Esposizione, Daniel Birnbaum, e' dal
2001 Rettore della Staedelschule di Francoforte sul Meno (Germania) e del suo
spazio espositivo Portikus, accademia che concilia l'insegnamento dell'arte
contemporanea con la sperimentazione e la ricerca creativa. Fare Mondi //
Making Worlds collega in un'unica mostra le sedi espositive del rinnovato
Palazzo delle Esposizioni della Biennale (Giardini) e dell'Arsenale, e riunisce
- inclusi i collettivi - piu' di 90 artisti da tutto il mondo, con nuove opere
di tutti i linguaggi. -Il titolo stesso della 53. Esposizione Fare Mondi //
Making Worlds - ha dichiarato il Direttore Daniel Birnbaum - esprime il mio
desiderio di sottolineare il processo creativo. Un'opera d'arte e' una visione
del mondo e, se presa seriamente, puo' essere vista come un modo di -fare
mondi'. Prendendo il -fare mondi' come punto di partenza, esso ci permette
anche di evidenziare la fondamentale importanza di alcuni artisti chiave per la
creatività delle generazioni successive. In mostra saranno presenti tutte le
forme artistiche: installazioni, video e film, scultura, performance, pittura e
disegno, e anche una parata. La mostra creerà nuovi spazi per l'arte, che si
dispiegheranno oltre le aspettative delle istituzioni e del mercato. L'enfasi
posta sul processo creativo e sulle cose nel loro farsi, non escluderà
un'esplorazione della ricchezza visiva. La pittura nel suo senso piu' ampio e
il ruolo dell'immaginario astratto saranno indagati da artisti di differenti
generazioni, inclusi quelli che non si definiscono innanzitutto pittori. Fare
Mondi // Making Worlds e' una mostra guidata dall'aspirazione ad esplorare i
mondi intorno e davanti a noi. Riguarda possibili nuovi inizi: questo e' cio'
che vorrei condividere con i visitatori della Biennale-. Per la direzione della
mostra Daniel Birnbaum si avvale dell'assistenza di Jochen Volz (organizzatore
artistico). Un ulteriore supporto deriva da un team internazionale di
corrispondenti che si compone di: Savita Apte, Tom Eccles, Hu Fang, Maria
Finders. Sarà aperta al pubblico da domenica 7 giugno a domenica 22 novembre
2009, ai Giardini (50mila mq.), all'Arsenale (38mila mq.) e in vari luoghi di
Venezia, la 53. Esposizione Internazionale d'Arte dal titolo Fare Mondi //
Making Worlds // Bantin Duniyan// . // Weltenmachen // Construire des Mondes //
Fazer Mundos-, diretta da Daniel Birnbaum e organizzata dalla Biennale di
Venezia presieduta da Paolo Baratta. La vernice avrà luogo nei giorni 4, 5 e 6
giugno 2009. La Biennale annuncia - in occasione della 53. Esposizione -
importanti miglioramenti strutturali che riguardano i suoi siti all'Arsenale,
ai Giardini, a Venezia. All'Arsenale, il Padiglione italiano ha assunto la
denominazione di Padiglione Italia, ed e' stato ingrandito affacciandosi ora al
Giardino delle Vergini, dove un nuovo ingresso al pubblico - attraverso un
ponte - collegherà il Giardino stesso al Sestiere di Castello. Questo rinnovato
complesso espositivo e' destinato alla Partecipazione italiana curata da
Beatrice Buscaroli e Luca Beatrice, e organizzata dal Ministero per i Beni e le
Attività culturali con la PARC - Direzione generale per la qualità e la tutela
del paesaggio, l'architettura e l'arte contemporanee. Ai Giardini, lo storico
Padiglione Italia ha assunto la denominazione di Palazzo delle Esposizioni
della Biennale. E' stata cosi' sottolineata la sua riqualificazione e la sua
nuova natura multiforme, che vedrà operare questa struttura tutto l'anno al
servizio delle grandi mostre ma anche del pubblico. Al Palazzo delle
Esposizioni, in una nuova ala ristrutturata sarà infatti riaperta al pubblico
dopo 10 anni la biblioteca dell'Archivio Storico delle Arti Contemporanee
(ASAC), con l'archivio documentale, libri, cataloghi, periodici consultabili in
sale di lettura per i ricercatori e per i visitatori delle mostre. Questa
struttura polifunzionale e versatile, sarà cosi' destinata a essere fulcro di
attività permanenti e punto di riferimento per gli altri Padiglioni ai
Giardini, anche con aree destinate a bookshop e all'attività educational. A
Venezia, infine, aprirà completamente rinnovata a giugno (in concomitanza con
la 53. Esposizione) la sede storica della Biennale, Ca' Giustinian (a San
Marco), che sarà una -casa aperta- alla cittadinanza. La cerimonia di inaugurazione
e di premiazione della 53. Esposizione avrà luogo sabato 6 giugno ai Giardini,
con la consegna dei premi ufficiali assegnati dalla giuria internazionale.
Saranno inoltre consegnati due Leoni d'oro alla carriera agli artisti Yoko Ono
e John Baldessari. La Giuria internazionale, presieduta da Angela Vettese
(Italia), e' composta inoltre da Jack Bankowsky (USA), Homi K. Bhabha (India),
Sarat Maharaj (Sudafrica) e Julia Voss (Germania), e assegnerà i seguenti
premi: Leone d'Oro per la migliore Partecipazione nazionale della 53.
Esposizione, Leone d'Oro per il miglior artista della mostra Fare Mondi //
Making Worlds, Leone d'Argento per il piu' promettente giovane artista della
mostra Fare Mondi // Making World. La 53. Esposizione presenterà come di consueto,
negli storici Padiglioni ai Giardini, all'Arsenale e nel centro storico di
Venezia, 77 Partecipazioni nazionali con proprie mostre, numero record per la
Biennale Arte. La 53. Esposizione include inoltre un numero record di 38 Eventi
collaterali, proposti da enti e istituzioni internazionali, che allestiranno le
loro mostre e le loro iniziative a Venezia in concomitanza con la Biennale.
Nella rinnovata sede della Biennale di Venezia, Ca' Giustinian, avrà luogo da
giugno a novembre la mostra Macchina di visione: futuristi in Biennale sulla
storia della partecipazione di artisti, idee e opere futuriste alla Biennale,
curata dallo IUAV, Laboratorio Internazionale di Semiotica di Venezia, frutto
di una ricerca svolta presso l'Archivio Storico delle Arti Contemporanee
(ASAC). Il catalogo della 53. Esposizione e' edito da Marsilio. Artisti: Jumana
Emil Abboud Nata a Shefa-Amer, Palestina, 1971 Vive e lavora a Gerusalemme,
Israele Georges Ade'agbo Nato a Cotonou, Benin, 1942 Vive e lavora a Cotonou,
Benin John Baldessari Nato a National City, USA, 1931 Vive e lavora a Santa
Monica, USA Rosa Barba Nata ad Agrigento, Italia, 1972 Vive e lavora a Berlino,
Germania Massimo Bartolini Nato a Cecina, Italia, 1962 Vive e lavora a Cecina,
Italia Thomas Bayrle Nato a Berlino, Germania, 1937 Vive e lavora a
Francoforte, Germania Simone Berti Nato ad Adria, Italia, 1966 Vive e lavora a
Milano e Berlino, Germania Bestue' /Vives Nato a Barcellona, Spagna, 1980 Nato
a Barcellona, Spagna, 1978 Vivono e lavorano a Barcellona, Spagna Mike Bouchet
Nato a Castro Valley, USA, 1970 Vive e lavora a Francoforte, Germania Ulla von
Brandenburg Nata a Karlsruhe, Germania, 1974 Vive e lavora a Parigi, Francia
Andre' Cadere Varsavia, Polonia, 1934 - Parigi, Francia, 1978 Paul Chan Nato a
Hong Kong, Hong Kong, 1973 Vive e lavora a New York, USA
Chen Zhen Shanghai, Cina, 1955 - Parigi, Francia, 2000 Nikhil Chopra Nato a Calcutta,
India, 1974 Vive e lavora a Mumbai, India Chu Yun Nato a Jiangxi, Cina, 1977 Vive e lavora a Pechino, Cina Tony Conrad
Nato a Concord, USA, 1940 Vive e lavora a Buffalo e New York, USA Keren Cytter
Nata a Tel Aviv, Israele, 1977 Vive e lavora a Berlino, Germania
Nathalie Djurberg Nata a Lysekil, Svezia, 1978 Vive e lavora a Berlino,
Germania Anju Dodiya Nata a Mumbai, India, 1964 Vive e lavora a Mumbai, India
Gino De Dominicis Ancona, Italia, 1947 - Roma, Italia, 1998 Elena Elagina, Igor
Makarevich Nata a Mosca, Russia, 1949 Nato a Trialety, Georgia, 1943 Vivono e
lavorano a Mosca, Russia Öyvind Fahlström San Paolo, Brasile, 1928 - Stoccolma,
Svezia, 1976 Lara Favaretto Nata a Treviso, Italia, 1973 Vive e lavora a
Torino, Italia Hans-Peter Feldmann Nato a Düsseldorf, Germania, 1941 Vive e
lavora a Düsseldorf, Germania Spencer Finch Nato a New Haven, USA, 1962 Vive e
lavora a New York, USA Ceal Floyer Nata a Karachi, Pakistan, 1968 Vive e lavora
a Berlino, Germania William Forsythe Nato a New York, USA, 1949 Vive e lavora a
Francoforte, Germania Yona Friedman Nato a Budapest, Ungheria, 1923 Vive e
lavora a Parigi, Francia Dominique Gonzalez-Foerster Nata a Strasburgo,
Francia, 1965 Vive e lavora a Parigi, Francia Sheela Gowda Nata a Bhadravati,
India, 1957 Vive e lavora a Bangalore, India Tamara Grcic Nata a Monaco,
Germania, 1964 Vive e lavora a Francoforte, Germania Gutai Akira Kanayama Nara,
Giappone, 1924 - Nara, Giappone, 2005 Sadamasa Motonaga Nato a Iga, Giappone
1922 Vive e lavora a Takarazuka City, Giappone Saburo Murakami Kobe, Giappone,
1925 - Nishinomiya, Giappone, 1996 Shozo Shimamoto Nato a Osaka, Giappone, 1928
Vive e lavora a Kyoto, Giappone Kazuo Shiraga Amagasaki, Giappone, 1924 -
Amagasaki, Giappone, 2008 Atsuko Tanaka Nara, Giappone, 1932 - Nara, Giappone,
2005 Tsuruko Yamazaki Nata a Ashiya, Giappone, 1925 Vive e lavora a Ashiya,
Giappone Jiro Yoshihara Osaka, Giappone, 1905 - Ashiya, Giappone, 1972 Michio
Yoshihara Ashiya, Giappone, 1933 - Ashiya, Giappone, 1996 GuytonWalker Nato in
Indiana, USA, 1972 Nato in Georgia, USA, 1969 Vivono e lavorano a New York, USA
Gonkar Gyatso Nato a Lhasa, Tibet, 1961 Vive e lavora a Londra, Gran Bretagna
Jan Håfström Nato a Stoccolma, Svezia, 1937 Vive e lavora a Stoccolma, Svezia
Anawana Haloba Nata a Livingstone, Zambia,1978 Vive e lavora ad Oslo, Norvegia
Rachel Harrison Nata a New York, USA, 1966 Vive e lavora a New York, USA Susan
Hefuna Nata al Cairo, Egitto, 1962 Vive e lavora in Egitto e Germania Carsten
Höller Nato a Bruxelles, Belgio, 1961 Vive e lavora a Stoccolma, Svezia Huang
Yong Ping Nato a Quanzhou, Cina, 1954 Vive e lavora a
Parigi, Francia Joan Jonas Nata a New York, USA, 1965 Vive e lavora a New York,
USA Miranda July Nata a Barre, USA, 1974 Vive e lavora a Los Angeles, USA
Rachel Khedoori Nata a Sydney, Australia, 1964 Vive e lavora a Los Angeles, USA
Toba Khedoori Nata a Sydney, Australia, 1964 Vive e lavora a Los Angeles, USA
Koo Jeong A. Nata a Seoul, Corea, 1967 Vive e lavora a Parigi, Francia Moshekwa
Langa Nato a Bakenburg, Sud Africa, 1975 Vive e lavora ad Amsterdam, Paesi
Bassi Arto Lindsay Nato a Richmond, USA, 1953 Vive e lavora a Rio De Janeiro,
Brasile Renata Lucas Nata a Ribeirao Preto, Brasile, 1971 Vive e lavora a San
Paolo, Brasile Goshka Macuga Nata a Varsavia, Polonia, 1967 Vive e lavora a
Londra, Gran Bretagna Gordon Matta-Clark New York, USA, 1943 - New York, USA,
1978 Cildo Meireles Nato a Rio de Janeiro, Brasile, 1948 Vive e lavora a Rio de
Janeiro, Brasile Aleksandra Mir Nata a Lubin, Polonia, 1967 Vive e lavora a
Palermo, Italia Moscow Poetry Club Yoko Ono Nata a Tokyo, Giappone, 1933 Vive e
lavora a New York, USA Jorge Otero-Pailos Nato a Madrid, Spagna, 1971 Vive e
lavora a New York, USA Blinky Palermo Lipsia, Germania, 1943 - Kurumba,
Maldive, 1977 Lygia Pape Novo Friburgo, Brasile, 1927 - Rio De Janeiro,
Brasile, 2004 Anna Parkina Nata a Mosca, Russia, 1979 Vive e lavora a Mosca,
Russia Philippe Parreno Nato a Orano, Algeria, 1964 Vive e lavora a Parigi,
Francia Pavel Pepperstein Nato a Mosca, Russia, 1966 Vive e lavora a Mosca,
Russia Alessandro Pessoli Nato a Cervia, Italia, 1963 Vive e lavora a Milano,
Italia Falke Pisano Nata ad Amsterdam, Paesi Bassi, 1978 Vive e lavora ad
Amsterdam, Paesi Bassi Michelangelo Pistoletto Nato a Biella, Italia, 1933 Vive
e lavora a Biella, Italia Att Poomtangon Nato a Bangkok, Thailandia, 1973 Vive
e lavora a Francoforte e Chiangmai, Thailandia Marjetica PotrÄ Nata
a Lubiana, Slovenia, 1953 Vive e lavora a Lubiana, Slovenia Sara Ramo Nata a
Madrid, Spagna, 1975 Vive e lavora a Parigi, Francia Tobias Rehberger Nato a
Esslingen, Germania, 1966 Vive e lavora a Francoforte, Germania Pietro Roccasalva Nato a Modica, Italia, 1970
Vive e lavora a Milano, Italia Tomas Saraceno Nato a Tucuman, Argentina, 1973
Vive e lavora a Francoforte, Germania Amy Simon Nata a New York, USA, 1957 Vive
e lavora a Stoccolma e Tel Aviv, Israele Simon Starling Nato ad Epsom, Gran
Bretagna, 1967 Vive e lavora a Copenhagen e Berlino, Germania Pascale Marthine
Tayou Nato in Camerun, Africa, 1967 Vive e lavora a Bruxelles, Belgio Wolfgang
Tillmans Nato a Remscheid, Germania, 1968 Vive e lavora a Londra, Gran Bretagna
Rirkrit Tiravanija Nato a Buenos Aires, Argentina, 1961 Vive e lavora a New
York, USA Grazia Toderi Nata a Padova, Italia, 1963 Vive e lavora a Milano,
Italia Madelon Vriesendorp Nata a Bilthoven, Paesi Bassi, 1945 Vive e lavora a
Londra, Gran Bretagna Tian Tian Wang Nata a Qingdao, Cina,
1980 Vive e lavora a Berlino, Germania Richard Wentworth Nato a Samoa, Oceania,
1947 Vive e lavora a Londra, Gran Bretagna Pae White Nata a Pasadena, USA, 1963
Vive e lavora a Los Angeles, USA Cerith Wyn Evans &Florian Hecker Nato a
Llanelli, Galles, 1958 Vive e lavora a Londra, Gran Bretagna Nato a Augusta,
Germania, 1975 Vive e lavora a Vienna, Austria Xu Tan Nato a Wuhan, Cina, 1957 Vive e lavora a Shanghai e Guangzhou, Cina Haegue Yang Nata a Seoul, Corea, 1971 Vive e lavora a
Berlino e Seoul, Corea He'ctor Zamora Nato a Città del Messico, Messico, 1974
Vive e lavora a San Paolo, Brasile Anya Zholud Nata a San Pietroburgo, Russia,
1981 Vive e lavora a Mosca, Russia La sede legale della Fondazione la Biennale
di Venezia e' trasferita dal 15 gennaio 2009 a Ca' Giustinian, San Marco
1364/a, 30124 Venezia, gia' sede storica della Biennale. Uffici dei Settori
Architettura, Arti Visive, Cinema, Danza, Musica, Teatro, della Comunicazione e
dei Servizi Tecnico-logistici della Fondazione rimangono presso Palazzo
Giustinian Lolin, San Vidal, San Marco 2893, 30124 Venezia. Vernice 4-5-6
giugno 2009 Giardini e Arsenale Orario: 10.00 > 18.00 Giardini chiuso il
lunedi' (escluso lunedi' 8 giugno e lunedi' 16 novembre 2009) Arsenale chiuso
il martedi' (escluso martedi' 9 giugno e martedi' 17 novembre 2009)
Biglietterie: Arsenale, Giardini, Giardino delle Vergini Il biglietto e' valido
per un ingresso in ciascuna sede espositiva (Arsenale e Giardini della
Biennale) Prevendite online Prezzi dei biglietti Intero - 18 Ridotto - 15 (over
65, militari, residenti Comune di Venezia) Studenti/giovani under 26 - 8
(studenti con tessera o libretto universitario, under 26 con carta d'identità)
Formula Family - 38 (formula 2 adulti + 2 under 14) Gruppo adulti - 12 (min. 10
persone, prenotazione obbligatoria) Gruppo studenti - 6 (min. 10 persone,
prenotazione obbligatoria) Permanent Pass - 60 Ingresso gratuito:
accompagnatori di invalidi, bambini fino a 6 anni (inclusi) e studenti delle
scuole primarie e secondarie di primo grado che usufruiscono dei servizi
Educational PUBBLICITà PUBBLICITà Invia tramite EMAIL | Versione per la STAMPA
|-->Le vostre opinioni Questo Speciale sulle Galassie è stato ospitato sul
sito di ScienzaOnLine del Comune di Roma--> Pubblicato il 4 giugno 2009 in:
Proposte, Eventi o Messaggi » Invia tramite EMAIL » Versione per la
STAMPA--> » Le vostre opinioni
( da "superEva notizie"
del 04-06-2009)
Argomenti: Cina Usa
Ruritalia.it
Complesso di Sant'Andrea al Quirinale Teatro dei Dioscuri Roma Agricoltura e
lavoro nell'arte del Novecento dal Futurismo a FacebookA cura di Agostino
Bagnato, Claudio Crescentini In un periodo storico in cui
la globalizzazione si va sempre piu' definendo[...] Agricoltura e lavoro
nell'arte del Novecento dal Futurismo a FacebookA cura di Agostino Bagnato,
Claudio Crescentini In un periodo storico in cui la globalizzazione si va
sempre piu' definendo come glocalizzazione, rivolta alle esigenze specifiche
delle singole popolazioni in un contesto extranazionale, la presente
mostra, rivolgendosi al versante ambientale e rurale della società italiana del
XX-XXI secolo, intende porsi come momento di verifica dello stretto rapporto
fra arte contemporanea e mondo rurale, inteso nelle sue molteplici varianti
tematiche (paesaggio, natura morta, ambiente, ecc.), nell'evoluzione percio' di
quella che potremmo definire la -ruralità- dell'Italia contemporanea, tramite
dipinti, disegni, sculture, grafiche, fotografie e installazioni. Come descrive
il titolo, incipit della mostra stessa, una piccola sezione dedicata al
FUTURISMO, con opere di Giacomo Balla, Filippo Tommaso Marinetti, Mario Sironi,
Enzo Benedetto e Fedele Azari, di cui in contemporanea si celebrano i 100 anni
dal primo Manifesto programmatico (1909-2009). In particolare di Giacomo Balla
verranno esposte tre inedite cartoline dipinte dalla'artista con sfondi
paesaggistici, a riprova dell'importanza della tematica anche in ambiente
avanguardista. Dal movimento d'avanguardia, quindi dal -nuovo- nell'Italia del
XX secolo, la mostra si inoltrerà lungo un percorso che andrà a virare verso
l'arte figurativa della prima metà del Novecento, con dipinti di Ugo Attardi,
Vinicio Berti, Primo Conti, Giorgio de Chirico, Renato Guttuso, Carlo Levi,
Giuseppe Migneco, Ernesto Treccani, Alberto Ziveri. Continuando con i
neo-figurativi, con diramazione verso il post-espressionismo, e le
neo-avanguardie degli anni Sessanta-Ottanta, mediante opere, installazioni e
documentazione fotografica di Gianfranco Baruchello, Franco Berdini, Nunzio
Bibbo', Ennio Calabria, Mario Ceroli, Antonio Corpora, Enzo Cucchi, Giosetta
Fioroni, Piero Guccione, Mikhail Koulakov, Bertina Lopes, Umberto Mastroianni,
Luca Maria Patella, Mimmo Rotella, Mario Schifano. Una parte della mostra e'
dedicata alle foto-installazioni ambientali, con opere di Joseph Beuys, Mario
Merz, Hermann Nischt, Num June Paik. Per giungere alle ultime tendenze
dell'arte del XXI secolo, quella che e' considerata come la -Generazione
liquida-, con opere grafiche, fotografie, installazioni, performance, light-box
e altre opere site specific (Ilya & Emilia Kabakov, Filippo Centenari, Enzo
Cucchi, Rosa Foschi, Massimo Luccioli, Luigi Marchione, Maddalena Mauri,
Massimo Pulini). La mostra, formata da piu' di settanta opere di vario formato,
intende anche sottolineare come gli artisti, attraverso l'interdisciplinarietà
e il multi-linguismo, hanno affrontato il tema del mondo rurale e sociale
italiano, mediante l'attraversamento di vari concetti che vanno dal paesaggio,
il lavoro umano, al contesto socio-politico-culturale in corso di evoluzione.
Il giorno dell'inaugurazione verrà anche presentato, con un tavola rotonda alla
quale parteciperanno importanti studiosi del settore (in corso di definizione),
un volume di saggi inediti dal titolo RurItalia curato dal presidente
dell'INSOR, Corrado BARBERIS, uno dei massimi studiosi italiani del settore,
volume edito da Donzelli. In contemporanea e per tenere fede al titolo della
mostra, grazie a FACEBOOK verrà aperto un art social forum dedicato proprio al
rapporto contemporaneo fra uomo e natura, paesaggio e vita, in modo da
ampliare, mediante una indicazione sociale e pedagogica giocata su vari
livellamenti, le ulteriori possibilità espresse, sulla tematica, dal pubblico
del XXI secolo. A corollario dell'iniziativa una performance, Liveset inedito,
del gruppo artistico-musicale P.I.I.S. - musica di Luca Biada, video di Mirko
Arcese, voce di Cinzia Palumbo - che fra suono, improvvisazione canora e
immagine, focalizzerà ancor di piu' il collegamento fra mondo rurale
contemporaneo e l'attualità del multi-linguismo artistico piu' sperimentale. Il
catalogo della mostra, oltre ai saggi introduttivi dei curatori, conterrà
scritti e testimonianze dei sociologi Corrado Barberis e Franco Ferrarotti e
degli storici Ettore Iani' e Luigi Martini. La mostra e' stata organizzata
anche grazie al contributo di: ARSIAL, C.N.O. - Consorzio Nazionale
Olivicoltori, dARTE, I.N.SO.R - Istituto Nazionale Sociologia Rurale, Istituto
Zooprofilattico Sperimentale del Lazio e della Toscana, Lega Pesca. Immagine:
Hermann Nischt Inaugurazione 4 giugno ore 17 Complesso di Sant'Andrea al
Quirinale - Teatro dei Dioscuri via Piacenza, 1 - Roma orario: da lunedi' a
venerdi', ore 8.30 - 18.30 ingresso libero PUBBLICITà PUBBLICITà Invia tramite
EMAIL | Versione per la STAMPA |-->Le vostre opinioni Questo Speciale sulle
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Pubblicato il 4 giugno 2009 in: Artisti Creativi: Pittura » Invia tramite EMAIL
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( da "Secolo XIX, Il"
del 04-06-2009)
Argomenti: Cina Usa
Obama, nuove
credenzialiin uno scenario insidioso Paolo della Sala È un Barack Obama
imperiale, quello che si presenta oggi all'attenzione di un miliardo e mezzo di
musulmani, ai quali propone una pacificazione culturale, religiosa,
economica.Il presidente americano ha gioco facile: ha parenti musulmani e ieri
ha ringraziato il re saudita usando la sua lingua. Il gradimento delle
popolazioni urbane arabe nei suoi confronti è del 48%, secondo alcuni sondaggi.
La minacciosa dichiarazione rilasciata da Osama bin Laden conferma che Obama
rischia di diventare (non si sa per quanto) il nuovo leader dei musulmani.
Sarebbe uno smacco colossale per chi ha predicato una guerra mondiale di
religione. Gli ultimi comunicati di Al Qaida sono deboli nei fatti quanto
fragorosi nei termini: si deve invece ricordare che proprio in Arabia Saudita,
dove voleva spodestare la dinastia Saudi, bin Laden ha marcato il fallimento
più clamoroso. Il discorso di oggi del presidente americano - nel tempio laico
dell'Università del Cairo- sarà la certificazione di una leadership mondiale
che però ha ancora da essere certificata dai fatti. Sarà forse presente anche
l'ambasciatore iraniano, invitato dagli egiziani. Attorno a Obama veglieranno
ben 3.000 agenti americani e 30.000 militari egiziani. Dopo la visita in Egitto
il presidente degli Stati Uniti parteciperà alle cerimonie europee per il 65°
anniversario dello sbarco in Normandia. La storia passata e quella presente si
congiungeranno: gli Usa si propongono in una nuova
veste di leadership mondiale, in barba a chi immaginava una nazione intenta a
leccarsi le ferite della crisi economica. Non si deve infatti dimenticare che i
democratici hanno sempre avuto un accento interventista. Si pensi alla fermezza
di John Fitzgerald Kennedy nei confronti di Cuba e alla guerra in Vietnam,
iniziata da Kennedy, proseguita dal democratico Lindon Johnson, ultimata dal
repubblicano Richard Nixon. Il punto debole per Obama consiste nel rischio di
essere troppo indulgente. Si tratta di evitare di regalare tempo ai nemici,
come successe al G4 di Monaco 1938, quando Adolf Hitler e Benito Mussolini
ottennero carta bianca senza per questo cambiare programma. Qual è la strategia
di Obama nei confronti del mondo arabo? In primo luogo si tratta di ottenere
nello scacchiere mediorientale una tregua - la più lunga possibile - che
garantisca il fluire di petrolio e gas, anche a costo di concessioni all'Iran e
di attriti con Israele. Il discorso ufficiale di re Abdullah si è concentrato
su Israele, mentre i colloqui riservati si sono concentrati sullo scudo
militare concesso all'Arabia (che teme infiltrazioni iraniane nelle sue zone
sciite ) e sul mercato del petrolio, con russi, iraniani e il Venezuela che
giocano a rompere il banco dell'Opec. Arriveranno a breve altre aperture della
Lega araba rispetto al piano di pace elaborato a Beirut nel 2002, e gli arabi
non ostacoleranno le relazioni tra l'India e Israele, divenuto primo fornitore
di armi a Dehli, in funzione anti-Pakistan. Israele finora ha risposto picche
alle richieste di bloccare nuovi insediamenti nella West Bank: delle novità
arriveranno forse domenica, dopo le elezioni politiche in Libano. Ma è alquanto
verosimile che il congelamento dell'indipendenza di Ramallah sia gradito anche
alle nazioni arabe, visto che uno Stato palestinese potrebbe ridestare
un'instabilità regionale ben peggiore di quella innescata a Gaza con Hamas. Il
viaggio in Egitto si completerà con una visita alle piramidi di Giza e alla
Moschea Hassan. Il Cairo è tappezzata di decorazioni floreali e tappeti rossi:
Obama ha già vinto la battaglia della comunicazione, ancora prima di iniziare a
parlare al mondo arabo. Ben altra situazione nello scenario eurasiatico, del
quale si parlerà nel corso della visita in Europa. La guerra delle pipeline,
con il progetto Nabucco contrastato da South Stream nel quale l'Italia di Eni
gioca un ruolo fondamentale, è forse costata al presidente del Consiglio Silvio
Berlusconi una serie di attacchi solo apparentemente volti a questioni private.
Obama in Europa riprende la politica di Bill Clinton, fondamentalmente ostile a
Vladimir Putin e alla Russia (ricordiamo la guerra in Serbia). Anche in Africa
la penetrazione cinese è contrastata insieme da occidentali e arabi. I principali problemi vengono dall'emergere della Shangai
Cooperation Organization (Sco), basata su una stretta alleanza Cina-Russia. Il 15 giugno la Sco si riunirà in summit a Ekaterinburg:
tre giorni prima si svolgeranno importanti elezioni proprio nell'Iran dove Cina e Russia hanno importanti interessi. 04/06/2009
( da "Salute (La Repubblica)"
del 04-06-2009)
Argomenti: Cina Usa
SUPPLEMENTO SALUTE
ultimo aggiornamento 04 Giugno 2009 pag. 12 Il futuro di Big Pharma Costi della
ricerca e generici: prove generali Acquisizioni e "matrimoni" mentre
i sistemi sanitari pubblici rifanno i conti Nuovi mercati emergenti e le riforme
negli Usa e in Cina dietro
l'angolo di Maurizio Paganelli Se il 2013 sarà, come affermano molti
osservatori del mondo farmaceutico, l'anno del "grande freddo",
quando, come ha scritto Marco Scatigna direttore della Fondazione Sanofi
Aventis "i grandi gruppi avranno perso dal 22% al 41% del loro attuale
fatturato", a causa della fine dei brevetti e della concorrenza dei
farmaci generici, le grandi manovre d'inizio 2009 appariranno solo come un
tentativo di "correre ai ripari". Per ora si guarda ai conti di
giugno, dopo le imponenti acquisizioni a colpi di miliardi di dollari: Pfizer
che compra Wyeth per 64,015 miliardi, Roche che acquisisce tutto il pacchetto
Genentech per 47,12 miliardi; l'americana Merck & Co. che acquista
Schering-Plough per 43,19 miliardi. In un mondo "fermo" per la crisi
e dove le acquisizioni, secondo uno studio MergerMarket crollano del 30%
rispetto ad un anno fa, il comparto farmaceutico è l'unico in controtendenza. E
non solo per i 3 grandi colpi che si sono susseguiti. Un altro colosso, GlaxoSmithKline,
fa "spesa" con i laboratori statunitensi della tedesca Stiefel ed
entra (16%) nella sudafricana Aspen Pharmacare, industria di farmaci generici.
Novartis punta ad aumentare la partecipazione nella filiale indiana, acquisisce
le attività commerciali e di marketing dell'azienda milanese Mipharm
(generici), acquista una divisione della austriaca Ebewe Pharma (generici
iniettabili). Sanofi-Aventis acquisisce il produttore di farmaci generici
Laboratorios Kendrick in Messico e sempre nei generici, la brasiliana Medley e
la ceca Zentiva. Un turbinio di affari, singoli accordi, rumors e anticipazioni
smentite (ultima la corsa all'acquisto dell'indiana Wockardt, divisione biotec,
tra Pfizer e Sanofi-Aventis). Tutti comunque guardano ai mercati emergenti:
India, Cina, Brasile, Messico, Russia, Corea del Sud,
Turchia... Critici verso le mega-fusioni sia John Lechleiter, amministratore
delegato di Eli Lilly (che ha escluso ulteriori accordi con Bristol-Myers
Squibb) che Andrew Witty di GlaxoSmithKline ("Operazioni
distruttive"). "è la risposta ad una debolezza", sostiene
Fabrizio Gianfrate, docente di Economia Sanitaria alla Luiss di Roma e a
Ferrara, "le scadenze bevettuali, la mancanza di nuove molecole, pongono
la grandi aziende di fronte alla necessità di acquisire linee di ricerca con
prospettive di mercato e riposizionarsi. Così aveva fatto Merck comprando
Serono. Certo le critiche a queste maxi-fusioni non sono infondate: i fatturati
non sono mai la sommatoria dei due partecipanti. L'effetto è assai breve con
conseguenze ormai chiare: licenziamenti, gettito fiscale inalterato, profitti
più o meno uguali, valore innovativo per la collettività uguale a zero".
La sola operazione Merck&Co-Schering Plough prevede 16 mila esuberi (15%
degli occupati), l'accordo Pfizer-Wyeth ne prevede 19.500. E le italiane? Anche
loro guardano ai mercati emergenti, come Menarini, Recordati, Chiesi, Sigma
Tau... Per Bruno Sfogliarini, direttore dell'ufficio studi di Ims-Health
Italia, principale "osservatore" del mercato farmaceutico, le
acquisizioni continueranno, "e potranno riguardare sia piccole aziende
biotec aggressive, come ora Johnson &Johnson su Cougar, sia realtà legate
al generico, anche biotec, come sta facendo in questi giorni Novartis".
Quale il motivo? "Sicuramente esiste una forte liquidità e due
contrastanti esigenze che si rifanno a due sottomercati: uno riguarda l'alta
specializzazione e l'innovazione che guarda alla realtà ospedaliera, con alti
costi e remunerazione; l'altra, più ampia e generalista, riguarda le farmacie e
il settore privato". Tutto questo, secondo gli esperti, rientra in un
processo che si sta chiaramente delineando: nel rapporto Pharma 2020 di
PricewaterhouseCoopers, si segnala che rispetto a soli 10 anni fa il costo per
lo sviluppo di un nuovo farmaco è raddoppiato "per produrre, alla fine,
due quinti di nuovi farmaci rispetto ad allora". Alcuni calcoli parlano
oggi di 1200 milioni di dollari per arrivare alla commercializzazione di un
nuovo medicinale: "Ogni 7 molecole avviate alla ricerca clinica solo 1,7
verrà effettivamente lanciata" , scrive Marco Scatigna della Fondazione
Sanofi-Aventis su Sole24ore Sanità. "Una forte concorrenza in un settore
apparentemente molto spezzettato", aggiunge Gianfrate, "ma che in
alcune aree (vedi le statine), presenta aziende che hanno quote di mercato che
superano il 60 per cento". "Dopo l'epoca dei blockbuster (farmaci che
vantano da soli vendite annue da un miliardo di dollari)", aggiunge
Sfogliarini di Ims-Health, "ci si è rivolti ad un tipo di ricerca e
sviluppo di media difficoltà: stesse molecole ma combinate per estendere la
linea del prodotto. Scarso il contenuto innovativo e conseguente
"bocciatura" da parte degli Stati che pagano i medicinali. Restano
dunque la vera innovazione e, dall'altra parte, lo sviluppo dei generici e dei
mercati emergenti". "Una realtà, quella del farmaco generico, in
aumento ", sottolinea il professor Gianfrate, "100 miliardi di
dollari nei prossimi 18-24 mesi su un mercato mondiale di oltre 700 miliardi...".
La fine dei brevetti e l'ampliarsi dell'uso di medicinali generici ha a che
fare con l'equilibrio dei sistemi sanitari. "Si vede ancor poco in Italia,
dove i prezzi medi sono ancora alti", sostiene il direttore di Ims-Health,
"ma rendere universale la copertura sanitaria nella farmaceutica deriva
dal low cost generico, che comunque, in alcune parti del globo, ha problemi di
controlli di qualità e di contraffazione". Sta di fatto che l'uso dei
generici negli Usa consente di risparmiare un miliardo
ogni 3 giorni (dati Ims Health: 121 miliardi nell'anno). In Francia nel 2008 si
sono risparmiati 905 milioni di euro. Ma la battaglia è ancora dura: la
Commissione Europea ha pubblicato una relazione preliminare di un'indagine (che
si chiuderà nel 2009) sui ritardi nella commercializzazione dei generici dopo
la scadenza brevettuale. Scrive Rosella Miracapillo dell'Osservatorio Farmaci
del Movimento Consumatori: "Le imprese con il marchio avrebbero attuato
pratiche finalizzate a ritardare o ad ostacolare l'entrata sul mercato di prodotti
concorrenti. Tra il 2002 e il 2012 oltre 250 molecole avranno perso il
brevetto". In Italia, nel biennio 2007-2008 si stima un risparmio di 800
milioni di euro. Le riforme sanitarie negli Usa come in Cina o in Francia, dipendono molto anche da risparmi sul fronte
farmaco e da ricerca e innovazione. Non è un caso che negli Usa, dove il lavoro delle lobby è trasparente e dichiarato, le
aziende hanno aumentato del 36,1% le spese per le attività di pressione sul
Congresso nel primo trimestre 2009 rispetto al 2008: vogliono avere voce
in capitolo sulla riforma dell'assistenza che varerà il presidente Barack
Obama.
( da "Salute (La Repubblica)"
del 04-06-2009)
Argomenti: Cina Usa
SUPPLEMENTO SALUTE
ultimo aggiornamento 04 Giugno 2009 pag. 12 I numeri del farmaco Il mercato
globale - USA è al primo posto nel mercato di consumo farmaceuticocon 288,5
miliardi di dollari. In un anno (marzo 2008/2009) +4,9% - Giappone al secondo
posto: 71,6 miliardi di dollari (+6,2%) - Seguono Francia (41 mld dollari e
+0,9%); Germania (40,1 mld e +3,3%), Italia (25 mld e -0,4%), Spagna (21,3 mld
e +1,5%) - La Cina segue di poco
il Regno Unito (20,9 mld e +4,5%) con un mercato di 20,8 miliardi di dollari e
una crescita annua del +21,3% - Poi Canada (18 mld e + 5%) e Brasile (12
miliardi e + 10%). Gli emergenti - Oltre a Cina e Brasile
sono il Messico, l'Argentina (incremento annuo +22%) e il Venezuela (+31%).
- Top Five delle aziende - Nei 12 mesi (febbraio 2008-2009) così la classifica:
Pfizer, GlaxoSmithKline, Astra Zeneca, Novartis, Sanofi-Aventis Prodotti più
venduti - In ordine: Lipitor (anticolesterolo), Plavix (antiaggregante), Nexium
(gastroprotettore, inibitore pompa protonica), Seretide/ Advair (antiasma),
Enbrel (psoriasi, artrite reumatoide). Fonte: Ims-Health aprile/maggio 2009
( da "Caserta News" del
04-06-2009)
Argomenti: Cina Usa
Giovedì 4 Giugno
2009 I Centenari e le aziende storiche di Salerno ECONOMIA | Salerno Con
quattro aziende storiche Salerno partecipa al progetto de I Centenari,
l'associazione che riunisce solo quelle imprese campane che da almeno cento
anni o tre generazioni sono nelle mani di una stessa famiglia. Un'associazione
importante, nata per tutelare le aziende storiche della regione che sono
esempio di imprenditorialità sana e longeva e fiore all'occhiello della nostra
economia. Tra passato antico e fiero e progetti d'avanguardia, Salerno non
poteva mancare in questo elenco: sono 4 le aziende iscritte all'associazione,
ma il numero è destinato a crescere. Sono infatti al vaglio del direttivo nuove
domande di adesione: solo le imprese in buono stato di salute e che dimostrano
di contribuire allo sviluppo locale sono infatti ammesse nell'associazione.
Presidente dell'associazione è proprio Antonia Autuori, amministratore delegato
di una delle realtà industriali più antiche e influenti di Salerno e d'Italia:
dal 1871 l'agenzia marittima Michele Autuori srl ha segnato le tappe storiche
del commercio nel Mediterraneo contribuendo negli anni '60 allo sviluppo delle
infrastrutture del porto di Salerno. La città è protagonista nei traffici
marittimi ma non solo, e anche altri settori hanno aderito all'iniziativa.
Cianciullo marmi: vero e proprio volano di sviluppo per la zona industriale,
l'azienda ha esportato il proprio know how anche oltre i confini regionali, a
Tivoli e a Carrara, diffondendo l'immagine produttiva di Salerno nei centri
d'eccellenza del settore. De Luca industria grafica e cartaria ha trasformato
l'esperienza nata nel 1910 a Amalfi, nella Valle dei mulini, in realtà
industriale di successo e rinomata qualità. Non manca l'eccellenza artigianale
con l'alta pasticceria di Pantaleone, casa fondata nel 1898 come
"accreditata dolceria e fornitrice di Casa Reale". Tappa obbligata
per cittadini e turisti a passeggio nel centro storico di Salerno, la
pasticceria è ospitata nei locali dalle volte a botte di quella che un tempo
era la chiesa delle anime del purgatorio. Custodi della storia ed esempi di
impresa sana e coerente: aziende operose e longeve che, malgrado l'incipiente globalizzazione, continuano la propria tradizione familiare.
Rispetto per la qualità del prodotto, onestà intellettuale, know-how trasmesso
alle generazioni future, buono stato di salute finanziaria e volontà di
mettersi in discussione per crescere sono le caratteristiche comuni a queste
aziende che rappresentano una ricchezza inestimabile per il territorio.
L'associazione L'associazione I Centenari - Associazione Aziende Storiche
Familiari Campane riunisce dal 2001 le imprese campane, attive da cento anni o
più e che da cento anni o da almeno tre generazioni siano nelle mani della
stessa famiglia. Obiettivo dell'associazione è promuovere iniziative ed
interventi legislativi a tutela delle aziende storiche, intese come modelli di
economia positiva, longevità, professionalità e sviluppo del territorio. Su www.assocentenari.it
è consultabile l'elenco completo delle aziende centenarie. , spiega il
presidente Antonia Autuori. .
( da "Repubblica.it"
del 04-06-2009)
Argomenti: Cina Usa
PECHINO
- La Cina ha espresso "forte
insoddisfazione" per l'appello del segretario di Stato Usa, Hillary
Clinton, che ha invitato Pechino a pubblicare i nomi delle vittime e dei
dispersi della repressione di Piazza Tienanmen, di cui oggi ricorre il
ventesimo anniversario. "L'iniziativa americana rivolge accuse infondate al governo
cinese ed esprimiamo forte insoddisfazione", ha commentato il portavoce
del ministero degli Esteri, Qin Gang, nel corso del briefing svoltosi nel
ventesimo anniversario della repressione della protesta studentesca. In un
comunicato, ieri, il segretario di Stato dell'Amministrazione Obama aveva
invitato il governo a fornire un bilancio completo della repressione e a
"esaminare apertamente le pagine oscure del proprio passato".
Centinaia, forse migliaia, di manifestanti, studenti e cittadini solidali con
la protesta furono uccisi nella notte tra il 3 e il 4 giugno 1989 dopo che i
carriarmati erano stati dispiegati nelle strade della capitale per reprimere le
rivendicazioni di democratizzazione che da sette settimane venivano avanzate in
modo pacifico dai ragazzi dell'Università di Pechino. Ricordando le vittime
della repressione, Hillary Clinton ha dichiarato: "Una Cina
che ha fatto enormi progressi economici e che sta trovando il suo giusto posto
di primo piano sulla scena internazionale dovrebbe esaminare apertamente le
pagine oscure del proprio passato e pubblicare il conto di coloro che sono
stati uccisi, arrestati o sono scomparsi, e trarne delle lezioni". Invece
di tentare di impedire ogni forma di commemorazione dell'anniversario e
ammutolire l'opposizione, ha aggiunto Clinton, le autorità cinesi dovrebbero
"aprire un dialogo con le famiglie delle vittime, comprese le Madri di
Tienanmen. Questo anniversario - ha aggiunto - dà alle autorità cinesi
l'opportunità di liberare tutti coloro che sono stati incarcerati per i loro
legami con la rivolta del 4 giugno 1989". OAS_RICH('Middle'); (4 giugno
2009
( da "Unione Sarda, L' (Nazionale)"
del 04-06-2009)
Argomenti: Cina Usa
Cultura Pagina 345
La ricorrenza. I tre gentiluomini rifugiati all'estero: l'Occidente
tace sul regime per convenienza Tienanmen vent'anni dopo La memoria sotto i
cingoli La ricorrenza.. I tre gentiluomini rifugiati all'estero:
l'Occidente tace sul regime per convenienza Il 4 giugno 1989 Pechino stroncò i moti democratici Oggi la
piazza è off limits e la censura regna sul web --> Il 4 giugno 1989 Pechino
stroncò i moti democratici Oggi la piazza è off limits e la censura regna sul
web Le forze di sicurezza cinesi hanno rafforzato i controlli su piazza Tiananmen
in vista del ventesimo anniversario del massacro del 4 giugno 1989, quando
centinaia di giovani democratici che la occupavano vennero uccisi dai militari
inviati a riportare l'ordine nella capitale. Centinaia di poliziotti e uomini
delle forze paramilitari, molti dei quali in borghese, hanno pattugliato ieri
la piazza, invasa come tutti i giorni dai turisti cinesi e stranieri. Il
mausoleo del presidente Mao, il fondatore della Repubblica Popolare Cinese, è
stato chiuso «per lavori», come afferma un cartello scritto a mano
frettolosamente, appeso all'ingresso, all'estremità meridionale della piazza.
Secondo il gruppo umanitario Dui Hua (Dialogo), un'organizzazione
basata negli Usa che si occupa dei detenuti politici cinesi, è ancora in prigione
una trentina di persone per i fatti del 1989, quando migliaia di studenti e
cittadini chiesero, con manifestazioni e proteste in tutta la Cina, l'instaurazione nel Paese di un sistema politico democratico.
Centinaia di ex-dirigenti del movimento sono riusciti ad espatriare nei giorni
successivi al massacro e oggi vivono in esilio. Decine di dissidenti e
sopravvissuti al massacro sono stati messi agli arresti domiciliari o, come
l'anziano Bao Tong, uno dei dirigenti comunisti che simpatizzarono con gli
studenti, sono stati addirittura portati in «vacanza» lontano dalla capitale
dagli agenti del Public Security Bureau, la polizia cinese. Al lungo elenco -
che comprende tra gli altri Ding Zilin, l'animatrice del gruppo delle Madri di
piazza Tiananmen - si è aggiunto ieri lo scrittore cristiano Yu Jie, che ha
affermato di essere seguito costantemente da due agenti che gli consentono di
muoversi solo nei pressi della sua abitazione alla periferia di Pechino. La
piazza è off limits anche per la stampa straniera: il Club dei Corrispondenti
Esteri della Cina ha denunciato quattro casi recenti
nei quali troupe televisive che stavano facendo riprese sulla piazza sono state
allontanante con la forza dagli agenti del Psb. La censura, già invadente in
condizioni normali, è intervenuta pesantemente per limitare la circolazione
delle informazioni su Internet. Il popolare blog di Ai Wei Wei, l'artista che
ha disegnato il nuovo stadio olimpico di Pechino, è stato bloccato, così come
Twitter, la rete di comunicazione largamente usata degli internauti cinesi. La
Microsoft ha denunciato che il suo sistema di posta elettronica hotmail è fermo
da martedì in tutta la Cina. Si ritiene che
l'intervento sia dovuto alla diffusione sulla rete delle memorie di Zhao
Ziyang, il leader comunista silurato nel 1989 per essersi opposto al massacro.
Le memorie di Zhao, morto nel 2005 dopo aver trascorso 16 anni agli arresti
domiciliari, sono state pubblicate ad Hong Kong in cinese ed inglese e sono
state immediatamente vietate in Cina, dove pure le
edizioni pirata di tutti i tipi di libri e documenti hanno una larga
diffusione. Anche il sito Flickr, del motore di ricerca Yahoo!, è adesso
inutilizzabile in Cina, probabilmente per impedire la
diffusione di foto delle manifestazioni del 1989 e del massacro compiuto nella
notte tra il 3 ed il 4 giugno di quell'anno. Sembra che il regime cinese non
sia stato minimamente scalfito dalla protesta studentesca di vent'anni fa.
Eppure il tempo non è passato inutilmente: «Se oggi si verificasse in Cina un altro evento simile alla strage di piazza Tiananmen
siamo certi che, con tutto ciò che abbiamo imparato in questi 20 anni, ci
sarebbe un forte cambiamento e forse anche la vittoria dei diritti umani e
della democrazia» dicono Lu Decheng, Yu Zhijian e Yu Dongyue, i tre cittadini
cinesi, due maestri e un camionista, che il 23 maggio 1989 scagliarono contro
il ritratto di Mao Zedong gusci d'uova pieni di vernice, dando il via alla
rivolta e alla repressione di piazza Tienanmen. I tre, passati alla storia come
i tre gentiluomin sono intervenuti in videoconferenza da
Washington, dove si sono riuniti di nuovo dopo molti anni, in occasione
dell'iniziativa del Comune di Roma nella sede capitolina di via delle Vergini.
«In America, dove ci troviamo adesso, ci sono molte iniziative per ricordare i fatti - hanno
spiegato - ma purtroppo l'Occidente continua a pensare solo ai profitti che
provengono dai rapporti con la Cina. Anche
l'amministrazione Obama ha stretti contatti con il governo, per cui
difficilmente cambierà qualcosa». Riguardo alla loro esperienza di reclusi per
lunghi anni nei campi di concentramento del regime comunista i tre hanno
descritto «le torture, i lavori forzati e le lunghe ore di prigionia e di
reindottrinamento. Se oggi le cose nel nostro cambiate? Crediamo di no:
migliaia di religiosi, anche cristiani vengono imprigionati e la repressione
non si ferma. Non esiste una resistenza organizzata, ma centinaia di piccoli
focolai di rivolta locali». Riguardo al maoismo, che anche in Occidente ha
avuto dei convinti sostenitori, i tre gentiluomini
lo hanno definito un regime brutale: «Se in Occidente ha avuto seguito è solo
perché la stampa non ne ha riportato i crimini. Con Deng Xiao Ping le cose non
sono cambiate molto, perché non è mai arrivata la libertà. I diritti umani in Cina
- hanno concluso - non saranno mai possibili con un comunismo riformato: è
necessaria la democrazia».
( da "Unione Sarda, L' (Nazionale)"
del 04-06-2009)
Argomenti: Cina Usa
Commenti Pagina 343
sinistra senza leader Alla ricerca del principe perduto Sinistra senza leader
di Gianfranco Sabattini* --> di Gianfranco Sabattini* Il libro L'Italia
contesa (2009) dello storico Aldo Schiavone, già direttore dell'Istituto
Gramsci, recentemente pubblicato, ha "acceso" un utile dibattito
sulle presunte difficoltà che hanno impedito la modernizzazione del Paese in
seguito alla sua transizione dalla prima alla seconda Repubblica. Per
Schiavone, l'Italia di oggi è uno Stato provato dagli esiti
della crisi della società politica e della globalizzazione economica che hanno
rappresentato la sua storia degli ultimi vent'anni. Mentre l'insufficienza del
sistema politico ha decostruito politicamente il Paese, la globalizzazione e lo
"spostamento" dei valori, che hanno tradizionalmente costituito il
fondamento di ogni nostro discorso pubblico, lo hanno decostruito anche
dal punto di vista sociale. In questo spazio si è affermata la leadership di
Silvio Berlusconi, il quale, conseguendo una base di consenso e di
partecipazione prossima a una "quasi-egemonia", avrebbe consegnato
per la prima volta il governo della Repubblica alla destra. Ora, però, il ciclo
politico ed economico che ne ha determinato il successo si è esaurito, sino a
trasformare l'Italia in un "Paese contendibile", per cui la
quasi-egemonia della destra può essere rimessa in discussione. A questo scopo,
la sinistra (identificata nell'attuale centrosinistra) sarebbe, secondo
Schiavone, ancora nella posizione migliore per contendere il governo alla
destra, sulla base di proposte da mettere in campo combinando più modernità
(più scienza, più ricerca), più mercato, ma anche più regole, più legame
sociale e soprattutto più uguaglianza. Per vincere, la sinistra ha però bisogno
di una "storia forte e credibile" da raccontare al Paese, cioè di un
progetto intorno al quale realizzare l'unità, e di un protagonista che la
interpreti. Il progetto deve essere fondato sulla difesa delle identità
storiche, chiuso alla difesa statica dei privilegi dei ceti più ricchi,
partecipe degli aspetti più competitivi della globalizzazione fuori da ogni
illusione di poter difendere alcune nostre eventuali debolezze attraverso
pratiche comunitaristiche e protezionistiche, aperto all'approfondimento dei
legami sociali e alla realizzazione di una società civile plurale,
multiculturale, multireligiosa e multietnica per pervenire a una più larga e
compiuta democrazia. Il leader deve essere sorretto da un partito e, più
ancora, da una classe dirigente, capace di prefigurare un "principe
moderno" adeguato al compito che è chiamato a svolgere. Per ora, per
Schiavone, di tutto questo si vedono solo potenzialità che attendono di essere
coniugate all'interno di un progetto che abbia il sapore del realismo e
dell'utopia con cui stimolare gli italiani ad approfittare di un momento, come
quello attuale, per "riagguantare all'ultimo istante il filo della propria
storia" là dove esso è stato interrotto dagli eventi traumatici iniziati
venti anni or sono. Ernesto Galli della Loggia, in una recente e dura
recensione del libro in questione, imputa a Schiavone l'incapacità politica di
fare un'esauriente autocritica per le responsabilità che quella sinistra ha
avuto nella decostruzione politica ed economica seguita al crollo della prima
Repubblica e, dunque, nel favorire l'avvento della quasi-egemonia della destra
nel governo del Paese. Tuttavia, si può essere d'accordo con Schiavone nel
respingere, come egli ha fatto rispondendo alla critica di Galli della Loggia,
l'utilità di una polemica imperniata sulle responsabilità del sistema politico
del passato, per sottolineare come, allo stato attuale, sia più conveniente
capire come uscire dalla società politica e dalla società civile decostruite
che sono all'origine dei nostri mali. Galli della Loggia ha certamente ragione
nel considerare politicamente debole la proposta di Schiavone di affidare il
compito di rimuovere tali mali solo alla sinistra, visto che destra e sinistra
sono avvinte l'una all'altra nell'impossibilità di maturare un qualsiasi
progetto condiviso per fare uscire il Paese dal vicolo cieco nel quale risulta
inserito. Egli, però, mancando di fornire una prospettiva realmente alternativa
a quella di Schiavone, sembra indicare nell'Italia attualmente contesa, da un
lato, una situazione resa immodificabile dall'"abbraccio mortale" in
cui destra e sinistra si tengono reciprocamente prigioniere e, dall'altro,
un'impossibilità di pervenire, attraverso un approfondito discorso pubblico che
le coinvolga entrambe, alla costruzione di un progetto comune, ma che lasci
alla "sensibilità valoriale" di ognuna di esse la propria
realizzazione. Sin tanto che la società civile non disporrà di una
"storia" realmente condivisa, gli esiti negativi dell'"Italia
contesa" continueranno a pesare irrimediabilmente su tutti gli italiani.
*Università di Cagliari
( da "Blogosfere" del
04-06-2009)
Argomenti: Cina Usa
Giu 09 4 Bande nere,
i nuovi nazi da Cuore Nero a Casa Pound: intervista a Paolo Berizzi Pubblicato
da Eleonora Bianchini, Blogosfere Staff alle 07:00 in Interviste Un'inchiesta a
360 gradi sui nuovi nazifascisti con tanto di mappatura sui luoghi di aggregazione
culturale, dalla Brianza alla Capitale. Bande nere. Come vivono, chi sono, chi
protegge i nuovi nazifascisti (Bompiani, 17,50 euro) di Paolo Berizzi,
giornalista di Repubblica già autore di inchieste su lavoro nero e caporalato
nell'edilizia, esplora i cuori neri italiani, dalle Osa romane alle curve degli
stadi fino ai militanti che, lontani dalle prime pagine dei giornali,
intrattengono rapporti politici con alte cariche istituzionali. Abbiamo
intervistato l'autore partendo dall'ostilità che questo tipo di inchieste
provocano, dentro e fuori la politica. Claudio Lazzaro, ex inviato del Corriere
e regista di Nazirock è stato minacciato da Forza Nuova e diffidato da Roberto
Fiore. Anche tu hai subito pressioni? Difficoltà ne ho incontrate fin dall'uscita
del libro (18 marzo 2009), alle presentazioni e non solo. Forti pressioni
politiche - rivolte anche alla casa editrice - e messaggi
"trasversali" e "subliminali". Dirigenti di Forza Nuova si
sono espressi pubblicamente sul libro dicendo che «fomenta l'odio». Per quanto
mi riguarda, credo che tutto si possa dire di Bande nere tranne che fomenti
l'odio, ma tant'è. Presentando in giro per lItalia, poi, ho dovuto
affrontare problemi "logistici" e tentativi di ostacolare la
presentazione del mio lavoro. Ad esempio? A Verona il sindaco leghista Flavio Tosi - di cui
racconto gli stretti legami con l'estrema destra veronese - ha negato la
concessione della piazza dove doveva svolgersi il dibattito (nel centro storico
di Verona, a pochi metri da dove Nicola Tommasoli è stato ucciso da un banda di
giovani naziskin) salvo fare poi marcia indietro, quando il caso è scoppiato
sui giornali, con un dietrofront un po' tardivo e imbarazzante. Alla fine,
infatti, ci è stata concessa una sala civica, con una straordinaria risposta di
pubblico: oltre 400 persone. Altri casi? A Bergamo, con il sindaco di
centrosinistra Roberto Bruni che - in questo caso con motivazioni né
strumentali né politiche - ha dichiarato off limits tutti i luoghi pubblici
all'aperto per motivi di ordine pubblico. Minacce e pressioni me le aspettavo,
non mi turbano affatto e a chi me le ha rivolte rispondo con un'espressione a
loro molto cara: me ne frego! Certo mi fa un po' impressione che, a 60 anni
dalla fine del fascismo, la presentazione di un libro sui nuovi nazifascisti -
un libro di cronaca, non un partito o un comizio politico - possa addirittura
costituire un motivo di turbamento per lordine pubblico.
Parliamo dei luoghi di aggregazione. A Milano Cuore Nero è il centro di gravità
di Forza Nuova mentre
a Roma il fulcro della destra movimentista è una casa occupata, Casa Pound. Le
Osa (occupazioni a scopo abitativo) si sono ben integrate nel tessuto sociale
romano e non in quello milanese, e hanno rubato la scena anche alle occupazioni
di sinistra. Il fascismo sociale fa più presa sulla Capitale? A Roma c'è una
tradizione che a Milano non c'è. All'ombra del Duomo il fascismo non è mai
stato "sociale", non ha mai raccolto le istanze dei ceti meno
abbienti o delle periferie. Roma, in questo, è sempre stata il vero laboratorio
della destra radicale. E infatti oggi, con la rete Casa Pound Italia,
rappresenta un modello per Milano dove, però, stenta a decollare. Le Osa si
sono bene integrate nel tessuto romano perché a Roma, nelle borgate ma anche
nei quartieri cittadini, parte della galassia nera si fonda su una cultura
diversa da quella di Milano e del Nord, per esempio anche del Veneto, altra
officina della fascisteria di ieri e di oggi. Qual è la differenza? In queste
zone cè molto più individualismo, minore rete sociale, un'aggregazione più estemporanea e
comunque non basata su temi come l'occupazione abitativa, il mutuo sociale, la
lotta contro le lobby delle banche e i poteri forti, temi portati avanti da
Casa Pound che sta rubando la scena alla sinistra movimentista». Mario La Ferla
ne "L'altro Che" ricostruisce il mito di Che Guevara adottato anche
dalla destra militante. Destra e sinistra radicale condividono anche luoghi di
aggregazione oltre che miti e ideali (antiamericanismo e no
alla globalizzazione)? Sì, penso ai centri sociali. Prima erano solo di
sinistra, non era necessario connotarli politicamente. Oggi possono anche
essere di destra e sono in forte crescita. Miti e ideali sono condivisi solo in
parte: anti americanismo e globalizzazione (i neri la chiamano mondialismo),
certo. E non solo: in alcuni casi anche le letture (Che Guevara, Saviano
ecc). Talvolta c'è, da parte della destra radicale, il tentativo strategico di
impossessarsi di contenuti di sinistra e riproporli sotto una nuova luce o un
nuovo colore. Neofascisti in politica: Roberto Jonghi Lavarini che presiede il
comitato Destra per Milano (poi confluito nel Pdl) è stato ritratto insieme al
ministro Ronchi e, da La Russa ad Alemanno, molti politici intrattengono
rapporti di lunga data con la destra movimentista. In che modo è presente nelle
istituzioni? Si nasconde anche sotto falso nome (Pdl) per mero opportunismo
politico? La destra militante è presente nelle istituzioni e, laddove la
presenza non sia certificata ufficialmente, si basa sui rapporti quantomeno
ambigui: quelli tra la destra stradaiola, radicale e estremista, spesso
xenofoba e violenta, e la destra cosiddetta istituzionale, quella che si
definisce moderna e liberale. Queste due destre non sono affatto lontane ma condividono
in molti casi un terreno di assoluta contiguità. Sponde politiche, protezioni,
sostegni. Chi protegge i nuovi nazifascisti? Quei politici - pubblici
amministratori, sindaci, parlamentari - che magari in alcuni casi ufficialmente
prendono le distanze dalle bande nere ma poi reggono il loro gioco, gli danno
spazio per ingrossare le proprie fila. Molti politici, poi, non ne fanno
nemmeno mistero. Ci sono connivenze - o silenzi assensi - da parte del palazzo
della politica così come, per esempio, da parte dei vertici dele società
calcistiche che proteggono gli ultrà filofascisti e razzisti. Il proselitismo
della destra radicale ha avuto più successo negli ultimi anni? Sì. E questo è
dovuto a diversi fattori: innanzitutto il clima socio-politico favorevole. In
Italia e in Europa c'è diffidenza, paura, a volte odio nei confronti
dell'immigrato, che oggi è il nemico comune delle bande nere. In un periodo di
forte crisi economica riemergono le spinte nazionaliste, protezioniste, con
tutti i fermenti neonazifascisti. A volte questo causa una specie di guerra tra
poveri. Fasce sociali deboli che indossano la camicia nera perché i loro
appartenenti si ergono a paladini della nazione, della città, del paese. Poi
c'è il rallentamento di passo da parte della sinistra, che ha lasciato
colpevolmente molti spazi vuoti. Nelle scuole, nei licei, nelle università,
nelle piazze. E la destra radicale si è riorganizzata, facendo un'opera
massiccia di proselitismo, soprattutto tra le nuove generazioni. Adesione alla
destra o alla sinistra radicale: in che cosa si differenzia l'identikit del
giovane militante? Dal punto di vista estetico, il militante dell'estrema
destra ha abbandonato almeno in parte il trucidismo di qualche anno fa. E'
molto meno tracciabile, si confonde nelle piazze, a volte volutamente perché la
capacità di infiltrazione nella società passa anche attraverso un nuovo
linguaggio e un nuovo volto. L'ultimo esempio sono state le manifestazioni di
protesta contro il ministro Gelmini, che hanno visto rossi e neri quasi a
fianco in piazza, salvo poi il finale di piazza Navona che sembrava pianificato
per marcare differenze e territorio. Oggi il giovane militante che deve
scegliere se andare a sinistra o a destra, tende a vedere più a destra
l'elemento trasgressivo. Anche su questo si basa il successo di alcune
organizzazioni dei "fascisti del terzo millennio". La tua inchiesta
si concentra soprattuto in Lombardia, Veneto e Lazio. Nel Mezzogiorno non ci
sono esempi significativi di destra radicale militante? Oggi meno di un tempo.
Negli anni '70 e '80 questa impronta era più marcata. Poi si è un po'
affievolita. Le regioni meridionali hanno un impianto sociale e politico
particolare, dove gli opposti estremismi sono molto meno radicati e "in
fermento2 rispetto ad altre zone del Paese. Legge Scelba: chiunque «fa
propaganda per la costituzione di un'associazione, di un movimento o di un
gruppo avente le caratteristiche e perseguente le finalità» di riorganizzazione
del disciolto partito fascista, oppure da chiunque «pubblicamente esalta
esponenti, princìpi, fatti o metodi del fascismo, oppure le sue finalità
antidemocratiche» commette reato. Perchè allora sopravvivono gruppi come Forza
Nuova e Fronte Sociale nazionale, che di dicono orgogliosamente fascisti? Cè
una zona grigia anche
nell'apparato legislativo che permette ad alcuni partiti e organizzazioni
chiaramente filofasciste di farla franca. Di muoversi sempre borderline. Non cè
solo la legge Scelba, cè anche la legge Mancino ('93) sull'istigazione
all'odio razziale e
c'è l'articolo 139 della Costituziione che vieta la riorganizzaizone, sotto
qualsiasi forma, del disciolto partito fascista. Queste leggi spesso ci sono ma
non vengono applicate e si rivelano una presa in giro. Sono vilipese e
calpestate ogni giorno, sotto lo sguardo miope dei nostri amministratori e di
chi dovrebbe farle rispettare.
( da "TGCom" del
04-06-2009)
Argomenti: Cina Usa
4/6/2009 Piazza
Tienanmen, Pechino blindata Polizia fotografa turisti e abitanti Il centro
della capitale cinese è perfettamente pulito, e blindato. Così Pechino vive
l'anniversario della strage di piazza Tienanmen chiusa a turisti e popolazione.
Poliziotti di età giovanissima pattugliano i quattro angoli della piazza. I
blindati della polizia armata fanno incessantemente il giro dell'area, mentre
le strade secondarie sono assediate da poliziotti in borghese. La polizia
pattuglia il luogo da ore. Agenti in borghese fotografano e filmano con
telecamere chiunque passi nella zona; macchine della polizia sfilano davanti al
cancello d'ingresso dell'edificio con lampeggianti battenti e telecamere
nascoste. Agli stranieri viene chiesto di registrare i numeri di passaporto, in
compagnia di minacce di una possibile espulsione dal Paese. Pechino: "Insoddisfazione per appello Usa su
Tienanmen" La Cina ha intanto espresso "forte insoddisfazione" per
l'appello del segretario di Stato Usa, Hillary
Clinton, che ha invitato Pechino a pubblicare i nomi delle vittime e dei
dispersi della repressione di Piazza Tienanmen. "L'iniziativa americana
rivolge accuse infondate al governo cinese ed esprimiamo forte
insoddisfazione", ha commentato il portavoce del ministero degli
Esteri, Qin Gang, nel corso del briefing svoltosi nel ventesimo anniversario
della repressione della protesta studentesca.
( da "Reuters Italia"
del 04-06-2009)
Argomenti: Cina Usa
di Jon Herskovitz
SEOUL (Reuters) - La Corea del Nord ha dichiarato che due giornaliste
statunitensi saranno processate oggi con l'accusa di essere entrati
illegalmente nello stato con "intenti ostili", in un caso che
potrebbe far crescere ulteriormente le tensioni con Washington dopo i test
nucleari condotti la settimana scorsa da Pyongyang. Le due giornaliste, Euna
Lee e Laura Ling, della piattaforma multimediale Usa Current Tv, erano state arrestate a marzo vicino al confine tra
la Cina e la Corea del Nord mentre lavoravano a una servizio. Uno dei
co-fondatori del network televisivo è l'ex vice presidente Usa Al Gore. L'agenzia di stampa nordcoreana Kcna ha riportato in
una breve nota che il processo inizierà alle 15.00 ora locale in uno dei
tribunali più importanti del paese. Alcuni esperti sostengono che la coppia
potrebbe rischiare 10 anni o più di lavoro forzato nel Paese, e che il verdetto
emesso sarà quasi sicuramente di colpevolezza, visto che il sistema di
giustizia della Corea del Nord tende a proteggere il potere indiscusso del
leader Kim Jong- il. Analisti hanno detto che le due sono diventate strumento
di contrattazione nelle trattative con gli Stati Uniti, che cercano da molto
tempo di fermare le ambizioni nucleari di Pyongyang. "Il Paese è molto
cauto nel trattare con le due cittadine americane ed è consapevole
dell'attenzione internazionale e delle implicazioni di questo caso", ha
detto Park Jeong-woo, professore di legge all'Università di Kookmin ed esperto
del sistema legale nordcoreano. La Russia, che ha diritto di veto al Consiglio
di Sicurezza delle Nazioni Unite, ha lasciato intendere di essere favorevole a
sanzioni economiche per spingere Pyongyang a interrompere il suo programma di
produzione di armi nucleari. Diplomatici a New York stanno discutendo a porte
chiuse da oltre una settimana una risoluzione del Consiglio di Sicurezza volta
ad estendere le sanzioni imposte alla corea del Nord dopo il suo unico test
nucleare precedente, avvenuto ad ottobre del 2006. Continua...
( da "Reuters Italia"
del 04-06-2009)
Argomenti: Cina Usa
PECHINO (Reuters) -
La polizia cinese si è schierata in forze oggi per prevenire commemorazioni
della violenta repressione che vent'anni fa in piazza Tienanmen stroncò la
manifestazione a favore della democrazia, un giorno dopo che Washington ha
chiesto a Pechino di dar conto di quanti vi furono uccisi. Carri armati avevano
iniziato a girare per la piazza prima dell'alba del 4 giugno, 1989, per porre
fine a settimane di proteste inscenate da lavoratori e studenti. Il partito
comunista al potere non ha mai diffuso un bilancio definitivo dei morti e teme
che ogni dichiarazione pubblica su quella repressione possa minare la sua
posizione dominante. Negli ultimi due decenni la Cina
è cambiata drammaticamente. Le riforme di mercato hanno fatto uscire centinaia
di milioni di persone dalla povertà ed hanno trasformato la Cina
nella terza economia mondiale, rendendo altamente improbabili proteste del
genere oggi. Le uccisioni del 1989 aggravarono i rapporti fra Washington e
Pechino e le ripercussioni sono state evidenti alla vigilia dell'anniversario.
Il segretario di Stato Usa Hillary Clinton ha esortato la Cina a rilasciare
quanti sono ancora detenuti in relazione alle proteste, a smettere di
perseguitare chi vi partecipò e iniziare a dialogare con i familiari delle
vittime. "Una Cina che ha fatto enormi progressi economicamente e sta emergendo per
prendere il suo giusto posto nella leadership globale dovrebbe esaminare
apertamente gli eventi oscuri del suo passato e fornire un bilancio
pubblico dei morti, dei detenuti e dei dispersi, sia per imparare che per
riparare", ha detto Clinton in una dichiarazione. La Cina
ha denunciato questi commenti come una "brutale intromissione".
"Esprimiamo la nostra forte insoddisfazione e una risoluta
opposizione", ha detto il portavoce del ministero degli Esteri Qin Gang.
Le richieste della Clinton riflettono i punti di vista che Washington ha da
tempo ma rappresentano una presa di posizione sui diritti umani in Cina più forte rispetto a quella espressa dalla Clinton nei
suoi primi quattro mesi di incarico. Continua...
( da "Sestopotere.com"
del 04-06-2009)
Argomenti: Cina Usa
Ferrara, convegno
internazionale sul ciliegio (4/6/2009 13:02) | (Sesto Potere) - Ferrara - 4
giugno 2009 - Che fare per innovare e valorizzare la coltivazione del ciliegio?
In che modo aumentare la competitività e, auspicabilmente, allargare i consumi?
Quali le principali novità del settore? Questi i temi al centro dellimportante
convegno “Il ciliegio ad alta densità: il futuro a portata di mano", che
si svolgerà domani, venerdì 5 giugno, al Centro Congressi di Ferrara Fiere,
organizzato dalla Camera di Commercio di Ferrara in collaborazione con il Dipartimento di Colture
Arboree della Facoltà di Agraria dell'Università di Bologna e limpresa
ferrarese Salvi Vivai al quale, oltre a Stefano Lugli e a Stefano Musacchi, tra
i maggiori esperti italiani del settore, interverranno, tra gli altri, studiosi di fama
internazionale, quali Claus Hildebrand e Martin Balmer. “La ciliegia - ha
sottolineato il Presidente Roncarati - è uno dei pochi frutti che generalmente
non soffre di surplus di offerta, presenta limitata concorrenza
tra aree di produzione e scarsi rischi causati dalla globalizzazione data la
sua limitata serbevolezza. Nonostante questi vantaggi e la possibilità di
coltivazione ad ogni latitudine e ad oltre 1000 metri di altitudine, grazie al
corto ciclo stagionale, si registra un progressivo calo nella produzione
nazionale da addebitare principalmente a costi di produzione assai elevati,
tanto che, da qualche tempo, si deve ricorrere sempre più all'importazione da
Paesi esteri, in particolare dalla Turchia. Ciò rende necessario aggiornare gli
impianti secondo le moderne – e vantaggiose – tecniche di coltivazione – ha
proseguito Roncarati - alimentando continuamente il processo evolutivo della
Ricerca e favorendo lutilizzo imprenditoriale delle acquisizioni scientifiche. Una sfida che può
essere sostenuta facendo in modo che la “comunicazione” fra due entità – quella
della Ricerca e quella dellImpresa – sia più stretta e
proficua, cosicchè gli imprenditori possano disporre di “strumenti” e supporti
utili allattività
di ogni giorno”. Nel corso dell'incontro, che si svolgerà domattina, a partire
dalle ore 8.30, presso il Centro Congressi di Ferrara Fiere, verranno
presentati, in particolare, le più innovative tecniche colturali per il
ciliegio adottate in Germania
ed i risultati della sperimentazione condotta da Stefano Lugli e Stefano
Musacchi sullaltissima densità del ciliegio a Ferrara.
DallOsservatorio dellEconomia della Camera di Commercio di Ferrara
risulta che in Italia la produzione di ciliegie si è attestata, già da alcuni anni,
fra i 1.400.000 e i 1.500.000 quintali, di cui 704.800 prodotti nella sola
Puglia. Nel 2008 sono stati prodotti in Emilia-Romagna 86.036 quintali, dato in
flessione rispetto al 2007.
( da "Sestopotere.com"
del 04-06-2009)
Argomenti: Cina Usa
Udine, accordo tra
Camera di Commercio e Università per sviluppo Pmi (4/6/2009 10:35) | (Sesto
Potere) - Udine - 4 giugno 2009 - Lavorare a progetti congiunti per sostenere lo sviluppo delle imprese friulane in tempo di crisi e
globalizzazione. Guidate da questo obiettivo, la Camera di Commercio di Udine e
l'Università friulana hanno sottoscritto una convenzione quadro, di durata
triennale, per favorire la competitività del sistema produttivo provinciale.
Punti chiave dell'accordo, l'organizzazione di progetti
d'internazionalizzazione condivisi; l'avvio di percorsi di formazione
avanzata e un forte investimento nella ricerca e nel trasferimento tecnologico.
In particolare, tra le iniziative di rilievo ricomprese nella convenzione,
figura il progetto sul dimensionamento delle Pmi friulane e sulla creazione di
reti d'impresa strutturate: progetto che sarà studiato proprio dall'ateneo e
per cui la Camera di Commercio ha già stanziato in bilancio 300 mila euro.
"In tutte le occasioni in cui sono stati presentati piani per fronteggiare
la crisi - ha sottolineato il presidente della Camera di Udine, Giovanni Da
Pozzo - la Camera di Commercio ha sempre focalizzato la propria attenzione
sulla necessità di sostenere l'Università, vera fucina d'idee e motore per
l'innovazione. è un investimento che si pone sulla scia delle buone prassi già
avviate: la Camera, infatti, è stata una delle prime istituzioni firmatarie del
Patto tra l'ateneo friulano e il territorio, sottoscritto a ottobre 2008".
"L'Università di Udine - gli ha fatto eco il rettore Cristiana Compagno -
grazie a questo accordo con la Cciaa, conferma il suo impegno al servizio del
sistema locale, imprenditoriale ed economico su progetti di sviluppo
competitivo e territoriale". L'appoggio alle iniziative accademiche
"rientra peraltro - conclude Da Pozzo - nei principi statutari della
Camera di Commercio: supportare e promuovere gli interessi generali delle
imprese, collaborando con le realtà territoriali e le categorie
economiche".
(
da "Corriere.it"
del 04-06-2009)
Argomenti: Cina Usa
Capitale egiziana blindatissima. Poi da venerdì il capo della Casa Bianca sarà in Europa Obama al Cairo per far pace con l'Islam «Sono qui per cercare un nuovo inizio» Discorso di riconciliazione con il mondo musulmano. «L'Iraq ci ha insegnato la necessità della diplomazia» MILANO - «Tutti i popoli del mondo possono vivere in pace tra loro. E' questo il disegno di Dio». Barack Obama lo ha detto chiaramente, in conclusione del suo atteso discorso all'università del Cairo, citando brani del Corano, del Talmud, della Bibbia. E lo ha ribadito più volte nel corso di un intervento durato circa un'ora nel corso del quale ha raccolto tanti applausi e qualche fischio e ha gettato le basi per quello che lui stesso ha definito un «nuovo inizio» nei rapporti tra l'Occidente e il mondo islamico. Deciso ad invertire la tendenza e a spegnere le tensioni che si sono accumulate negli otto anni dell'amministrazione Bush, Obama ha parlato della necessità di superare la questione israelo-palestinese con la creazione di due stati sovrani e indipendenti; ha aperto spiragli all'eventualità che l'Iran sviluppi programmi nucleari per scopi civili; e ha confermato che gli Stati Uniti non hanno alcuna intenzione di colonizzare Afghanistan e Iraq, insediandovi proprie basi militari. Tutt'altro: entro il 2012, ha annunciato il presidente americano, sarà completato il ritiro delle truppe dall'Iraq, ponendo fine ad un intervento militare che lo stesso Obama giudica ora negativamente. «La paura - ha detto - dopo l'11 settembre ci ha portato ad agire anche contro i nostri ideali». UN NUOVO INIZIO - «Sono qui per cercare un nuovo inizio - ha detto Obama esordendo sul palco dell'università -. Dobbiamo fare uno sforzo per rispettarci a vicenda. Non siamo in contrapposizione, possiamo arricchirci a vicenda. Certi cambiamenti non avvengono in un giorno, ma dobbiamo provarci». «Gli eventi in Iraq - ha detto ancora Obama che all'inizio del discorso ha citato anche il colonialismo, la guerra fredda e la globalizzazione come cause di divisione dell'Islam e dell'Occidente - hanno ricordato all'America la necessità di usare la diplomazia e creare consenso internazionale per risolvere i nostri problemi ogni volta che è possibile». «NIENTE STEREOTIPI» - Obama ha poi sottolineato la necessità di superare gli stereotipi: quelli dell'Occidente nei confronti dell'Islam, ma anche quelli nei confronti dell'America. «Perché siamo una società che nasce dalla ribellione ad un impero - ha detto il presidente Usa -, una nazione in cui tutti hanno la possibilità di realizzare se stessi. C'è un pezzo di mondo musulmano in America e noi abbiamo sempre fatto di tutto per difenderne le prerogative e i diritti. In ognuno dei nostri Stati, ad esempio, c'è una moschea». AFGHANISTAN E IRAQ - Obama ha però messo alcuni punti fermi. Ad esempio la lotta al terrorismo, giudicata inevitabile. E la netta distinzione tra la caccia agli estremismi e una guerra all'Islam che non c'è. L'intervento militare in Afghanistan, ha detto, è stato inevitabile. Diversamente quello in Iraq, «che è stata una scelta» e che «è stato contestato anche nel nostro Paese». E' molto meglio oggi la vita senza Saddam Hussein, ha sottolineato Obama, ma ha anche ribadito la necessità di un Iraq libero che vada avanti con le proprie gambe e per questo gli Usa ritireranno tutte le truppe entro il 2012, senza lasciare nel Paese alcuna base militare. «LA QUESTIONE PALESTINESE» - Obama ha poi parlato della necessità di superare la violenza del conflitto mediorientale. Israele, ha detto il capo della Casa Bianca, deve accettare l'esistenza di uno stato palestinese e viceversa Hamas deve riconoscere l'esistenza di Israele. «Ci sono già state troppe lacrime» ha detto Obama. Il presidente Usa ha poi contestato apertamente, in un passaggio sottolineato dagli applausi, la necessità che Gerusalemme interrompa la politica degli insediamenti. E ha ricordato le difficoltà della vita nei campi profughi e nelle zone occupate dall'esercito israeliano. Ma ha esortato i palestinesi ad interrompere da subito la violenza: «Lanciare razzi che uccidono bambini che dormono o donne che salgono su un autobus non è segno di potere». Insomma, la soluzione che prevede due Stati per due popoli e «l'unica soluzione». Tutti noi, ha ribadito Obama, dobbiamo lavorare per il giorno in cui Gerusalemme «sará il luogo dove tutti i figli di Abramo potranno mescolarsi in pace». «SI' AL NUCLEARE PACIFICO» - Obama ha anche detto che nessuna nazione dovrebbe interferire sulle scelte energetiche degli altri. «L'Iran - ha precisato - dovrebbe avere accesso al nucleare pacifico, ma deve aderire al Trattato di non-proliferazione». Il confronto sul controverso programma nucleare iraniano è in ogni caso «a una svolta decisiva». Washington, ha spiegato Obama, è pronta ad «andar avanti senza condizioni preliminari». Un approccio che aiuterà a prevenire una corsa agli armamenti nucleari in Medio Oriente. Ma la Casa Bianca, ha chiarito il presidente, procederà al contempo con coraggio, rettitudine e risolutezza nei confronti della repubblica islamica. Obama ha riconosciuto il ruolo degli Stati Uniti lo scorso secolo nella destituzione del governo iraniano democraticamente eletto e che sarà difficile superare decenni di sfiducia. RELIGIONE E DIRITTI DELLE DONNE - Tra gli altri punti toccati dal capo della Casa Bianca, vi sono la necessità di lavorare per una sempre maggiore estensione dei diritti civili e per la parità tra uomo e donna, per la libertà religiosa in ogni parte del mondo e per fare sì che lo sviluppo economico e la globalizzazione creino opportunità ovunque, e non siano al contrario causa di problemi. LA VISITA LAMPO - La capitale egiziana è stata blindata per l'arrivo di Obama, che vi si trattiene soltanto fino al primo pomeriggio. Nel corso della sua permanenza in Egitto, prima dell'intervento all'università, il presidente americano ha avuto modo anche di incontrare per un faccia a faccia a porte chiuse il presidente egiziano Hosni Mubarak e per una visita alla moschea del sultano Hassan, all'università e alle piramidi. In serata il presidente statunitense lascerà il Medio-Oriente per raggiungere l'Europa. Nella giornata di venerdì visiterà il campo di concentramento di Buchenwald, in Germania, e sabato parteciperà al 65esimo anniversario dello sbarco in Normandia delle forze alleate contro la Germania nazista. stampa |>
(
da "Mattino, Il
(Nazionale)" del 04-06-2009)
Argomenti: Cina Usa
(
da "Mattino, Il
(Nazionale)" del 04-06-2009)
Argomenti: Cina Usa
(
da "City"
del 04-06-2009)
Argomenti: Cina Usa
(
da "Repubblica.it"
del 04-06-2009)
Argomenti: Cina Usa
(
da "Soldionline"
del 04-06-2009)
Argomenti: Cina Usa
(
da "Stampa, La"
del 05-06-2009)
Argomenti: Cina Usa
(
da "Stampa, La"
del 05-06-2009)
Argomenti: Cina Usa
(
da "Stampa, La"
del 05-06-2009)
Argomenti: Cina Usa
(
da "Stampa, La"
del 05-06-2009)
Argomenti: Cina Usa
(
da "Messaggero Veneto,
Il" del 05-06-2009)
Argomenti: Cina Usa
(
da "Repubblica, La"
del 05-06-2009)
Argomenti: Cina Usa
(
da "Unita, L'"
del 05-06-2009)
Argomenti: Cina Usa
(
da "Nuova Venezia, La"
del 05-06-2009)
Argomenti: Cina Usa
(
da "Repubblica, La"
del 05-06-2009)
Argomenti: Cina Usa
(
da "Tirreno, Il"
del 05-06-2009)
Argomenti: Cina Usa
(
da "Milano Finanza (MF)"
del 05-06-2009)
Argomenti: Cina Usa
(
da "Milano Finanza (MF)"
del 05-06-2009)
Argomenti: Cina Usa
(
da "Sole 24 Ore, Il"
del 05-06-2009)
Argomenti: Cina Usa
(
da "Sole 24 Ore, Il"
del 05-06-2009)
Argomenti: Cina Usa
(
da "Messaggero, Il
(Ancona)" del 05-06-2009)
Argomenti: Cina Usa
(
da "Messaggero, Il"
del 05-06-2009)
Argomenti: Cina Usa
(
da "Messaggero, Il"
del 05-06-2009)
Argomenti: Cina Usa
(
da "Manifesto, Il"
del 05-06-2009)
Argomenti: Cina Usa
(
da "Manifesto, Il"
del 05-06-2009)
Argomenti: Cina Usa
(
da "Manifesto, Il"
del 05-06-2009)
Argomenti: Cina Usa
(
da "Messaggero, Il"
del 05-06-2009)
Pubblicato anche in: (Messaggero,
Il (Metropolitana)) (Messaggero, Il (Ostia))
Argomenti: Cina Usa
(
da "Messaggero, Il"
del 05-06-2009)
Argomenti: Cina Usa
(
da "Nazione, La
(Firenze)" del 05-06-2009)
Argomenti: Cina Usa
(
da "Corriere della Sera"
del 05-06-2009)
Argomenti: Cina Usa
(
da "Corriere della Sera"
del 05-06-2009)
Argomenti: Cina Usa
(
da "Resto del Carlino,
Il (Bologna)" del 05-06-2009)
Argomenti: Cina Usa
(
da "Nazione, La
(Firenze)" del 05-06-2009)
Argomenti: Cina Usa
(
da "Reuters Italia"
del 05-06-2009)
Argomenti: Cina Usa
(
da "Nazione, La
(Pistoia)" del 05-06-2009)
Argomenti: Cina Usa
(
da "Nazione, La
(Firenze)" del 05-06-2009)
Argomenti: Cina Usa
(
da "Corriere della Sera"
del 05-06-2009)
Argomenti: Cina Usa
(
da "Resto del Carlino,
Il (Bologna)" del 05-06-2009)
Pubblicato anche in: (Nazione,
La (Firenze))
Argomenti: Cina Usa
(
da "Unione Sarda, L'
(Nazionale)" del 05-06-2009)
Argomenti: Cina Usa
(
da "Villaggio
Globale.it" del 05-06-2009)
Argomenti: Cina Usa
(
da "Opinione, L'"
del 05-06-2009)
Argomenti: Cina Usa
(
da "Opinione, L'"
del 05-06-2009)
Argomenti: Cina Usa
(
da "Nuova Ferrara, La"
del 05-06-2009)
Argomenti: Cina Usa
(
da "Avvenire"
del 05-06-2009)
Argomenti: Cina Usa
(
da "Trend-online"
del 05-06-2009)
Argomenti: Cina Usa
(
da "Corriere.it"
del 05-06-2009)
Argomenti: Cina Usa
crisi economica: «necessario tempo e misure da parte di tutti per fare progressi» Obama dalla Germania: «Pronti ad avviare un dialogo serio con l'Iran» Il presidente >Usa
a colloquio con la Merkel: «Dobbiamo evitare una corsa agli armamenti in Medio
Oriente» DRESDA (GERMANIA) - Gli Stati Uniti sono pronti ad avviare «un dialogo
serio» con l'Iran che dovrà essere portato avanti in collegamento con il «5+1»,
il gruppo di mediatori formato dai membri permanenti del Consiglio di sicurezza
dell'Onu più la Germania. Lo ha affermato il presidente americano, Barack
Obama, nel corso di una conferenza stampa a Dresda con il cancelliere tedesco,
Angela Merkel. «Dobbiamo evitare una corsa agli armamenti in Medio Oriente», ha
sottolineato Obama. MEDIO ORIENTE - Obama, dopo lo straordinario discorso de Il
Cairo, è poi tornato a parlare di Medio Oriente, spiegando che «è adesso il
momento» di agire per arrivare a una soluzione definitiva «basata sui due
Stati», quello israeliano e quello palestinese, e si è detto fiducioso che già
«quest'anno» si potranno fare «seri progressi». Il presidente americano ha
sottolineato che con il suo discorso al Cairo gli Usa
hanno creato «l'atmosfera» e lo spazio per far ripartire i negoziati. In
particolare, ha osservato,i palestinesi devono risolvere le loro questioni
interne, altrimenti Israele potrebbe avere problemi a negoziare. Obama si è
detto «molto favorevole» alle pressioni politiche sul governo Netanyahu perchè
fermi l'espansione degli insediamenti ebraici in Cisgiordania, ma ha aggiunto
che i Paesi arabi devono compiere «scelte difficili» per venire incontro a
Israele e che le concessioni fatte dal presidente dell'Anp, Abu Mazen, sono
importanti «ma non sono abbastanza». «Sono fiducioso che, se ci applichiamo,
essendo partiti presto possiamo ottenere qualche serio progresso quest'anno»,
ha spiegato il presidente americano. CLIMA - Il presidente americano è poi
passato ad affrontare altri argomenti in particolare temi legati all'economia e
all'ambiente. Obama ha detto di essere «ottimista» sulla possibilità che gli
Stati Uniti possano assumere una posizione di leader nella lotta al mutamento
del clima. Il presidente degli Stati Uniti ha detto che i paesi europei hanno
avuto negli ultimi anni una posizione di avanguardia sugli Usa circa la lotta al riscaldamento del pianeta. «Gli Stati Uniti
devono essere pronti a dare il buon esempio se vogliamo coinvolgere nella
soluzione del problema paesi importanti come la Cina e l'India»,
ha detto Obama. CRISI - Obama ha poi aggiunto che sul fronte della crisi
economica «sarà necessario un po' di tempo e misure durature da parte di tutti
per fare progressi. Da entrambe le parti dell'Atlantico abbiamo visto
alcuni progressi di stabilizzazione dell'economia, ma siamo lontani dall'aver
completato il lavoro necessario» per superare la crisi. La cancelliera Merkel
ha aggiunto che è «importante» che le decisioni prese al vertice di Londra del
G20 vengano attuate e ha sottolineato che a fronte della crisi vengano
rafforzate soprattutto le istituzioni multilaterali. Il presidente Obama ha poi
espresso «molta soddisfazione» per la soluzione trovata per la Opel, la
controllata tedesca della General Motors, e ha aggiunto «di sperare che le
imprese dell'auto non solo si stabilizzino, ma anche che emergano più forti e
competitive sui mercati internazionali». stampa |
(
da "Corriere.it"
del 05-06-2009)
Argomenti: Cina Usa
(
da "Corriere Adriatico"
del 05-06-2009)
Argomenti: Cina Usa
(
da "Mattino, Il
(Nazionale)" del 05-06-2009)
Argomenti: Cina Usa
(
da "Sestopotere.com"
del 05-06-2009)
Argomenti: Cina Usa
(
da "Morningstar IT"
del 05-06-2009)
Argomenti: Cina Usa