CENACOLO
DEI COGITANTI |
Nei porti prigionieri
della crisi ( da "Stampa,
La" del 03-05-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: della globalizzazione si snoda per
quindici chilometri lungo la periferia di Shanghai. Pile di container, alcuni
con i bordi già arrugginiti, altri nuovi zecca, ma tutti tristemente vuoti.
Un'opera imprevista, inattesa, che sta ridisegnando l'identikit urbano del
secondo porto al mondo per la movimentazione di questi scatoloni metallici che
dei traffici globali sono stati il simbolo.
Lingua Madre: il Caucaso
anticipa la Fiera del Libro ( da "Stampa,
La" del 03-05-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: globalizzazione e diritti umani:
protagonisti Gianni Vattimo e Slavoj Zizek, uno dei più discussi filosofi del
nostro tempo. Partendo dagli ultimi fatti che hanno portato l'area alla ribalta
internazionale, come il bombardamento russo della Gerogia nell'estate scorsa,
il convegno «Caucaso: cultura, storia e politica in cambiamento»
VENEZUELA-IRAN/ COLLOQUI
DIPLOMATICI PER VISITA AHMADINEJAD
( da "Wall Street Italia"
del 03-05-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: Nell'incontro si è parlato anche di
rafforzare i rapporti industriali e tecnologici tra i due Paesi. In proposito
si sono levate critiche da parte del segretario di Stato Usa Hillary Clinton,
che ha stigmatizzato la crescente influenza di Iran, Cina e Russia in America
Latina.
NUOVA INFLUENZA/ OMS E
FAO: CARNE SUINA NO VEICOLO DI INFEZIONE
( da "Wall Street Italia"
del 03-05-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: questo il succo di un comunicato
congiunto dell'Oms, della Fao, dell'Organizzazione mondiale del commenrico e
dell'Organizzazione mondiale della salute animale. Sono una quindicina i Paesi,
tra cui Cina e Russia, che hanno imposto restrizioni al commercio di suini,
bloccando le carni messicane, Usa e canadesi. (Con fonte Afp)
Abruzzo
( da "Corriere delle Alpi"
del 03-05-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: globalizzazione spinta e
soprattutto voluta dalle Multinazionali. Mi compiaccio inoltre per quanto il
ministro Zaia sta tentando di fare per vietare l'uso dei nicotenoidi e altri
prodotti chimici che sembra stiano provocando, tra le varie conseguenze sanitarie,
un'anomala moria delle api, pur sapendo che la lotta contro le multinazionali
delle sementi e dei prodotti disinfestanti
virus, in toscana il primo
caso "si diffonderà fino all'estate" - marina cavallieri
( da "Repubblica, La"
del 03-05-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: Con la globalizzazione è
inevitabile che il virus si diffonda ma in questo momento non siamo preoccupati
per la salute dei cittadini italiani», dice Sacconi con ragionevole ottimismo.
L´influenza messicana ha raccolto intorno al ministro lo Stato maggiore della
Sanità: il sottosegretario Ferruccio Fazio, il direttore dell´Aifa,
Nella finanza è finito il
liberismo ( da "Arena,
L'" del 03-05-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: La globalizzazione del credito
puzza, ma il ritorno ai mercati nazionali potrebbe far ingrippare il motore
della crescita. Rendere più solide le grandi banche con maggiori controlli e
capital ratio più alti potrebbe conferire loro un vantaggio sulle concorrenti
minori nell'attirare depositi.
Moderni pirati liberi di
agire ( da "Arena,
L'" del 03-05-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: in piena globalizzazione, nell'era
dell'informatica avanzatissima e, finanche, di contatti con pianeti
extraterrestri, sparute ciurme di masnadieri- non importa se siano 4 di numero
oppure 4.444- arrivino, in taluni tratti di mare, specialmente alle latitudini
tropico -equatoriali, a tenere ripetutamente in scacco moderne e gigantesche
navi,
Nella finanza è finito il
liberismo ( da "Bresciaoggi(Abbonati)"
del 03-05-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: La globalizzazione del credito
puzza, ma il ritorno ai mercati nazionali potrebbe far ingrippare il motore
della crescita. Rendere più solide le grandi banche con maggiori controlli e
capital ratio più alti potrebbe conferire loro un vantaggio sulle concorrenti
minori nell'attirare depositi.
le guerre africane viste
da palermo - augusto cavadi ( da "Repubblica,
La" del 03-05-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: I conflitti africani e la
globalizzazione; edizioni Baldini Castoldi Dalai, 442 pagine, 18,50 euro), di
cui un esergo di A. Mbembe fornisce la chiave di lettura, che di seguito
riportiamo: «La guerra in quanto economia generale non oppone più
necessariamente tra loro coloro che dispongono di armi.
"coco song",
punto di vista fashion nei modi d'oriente
( da "Messaggero Veneto, Il"
del 03-05-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: in linea con le esigenze del
mercato globalizzato. Accanto agli occhiali, ci saranno altri accessori che si
ispirano sempre al lusso orientale, che rimane la filosofia del brand stesso.
Il primo giugno presenteremo ufficialmente la nuova collezione di gioielli,
bigiotteria di alta qualità con pezzi anche di gioielleria».
dal caucaso al circolo dei
lettori per conservare memoria e tradizioni - clara caroli
( da "Repubblica, La"
del 03-05-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: per la gioia di Carlin Petrini -
che la localizzazione è l´effetto virtuoso della globalizzazione. Variante
letteraria del fenomeno Terra Madre (la kermesse dei contadini del mondo), la
sezione etnica della Fiera del Libro "Lingua Madre" ha assunto forma
permanente confluendo, non senza polemiche, sotto il Circolo dei Lettori.
Gastronomia e opere d'arte
con Slow Food ( da "Caserta
News" del 03-05-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: sulla globalizzazione, sul disamore
che sperpera la natura. Nella sua opera prevale il monito a conservare l'etica
della vita e ad esaltare la spiritualità che infiora e giustifica ogni pensiero
di luce". Mentre, Antonio Risi ha evidenziato che: "Al recupero della
manualità come equilibrio s'ispira la mitologia mediterranea di Salvatore
Zacchino,
e in messico l'epidemia
rallenta ( da "Tirreno,
Il" del 03-05-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: ma senza decessi sono poi in
Austria (1), Canada (34), Cina (Hong Kong: 1), Danimarca (1), Francia (1),
Germania (4), Israele (2), Olanda (1), Nuova Zelanda (4), Corea del Sud (1),
Spagna (13), Svizzera (1) e Regno Unito (13). Primi segnali di allerta arrivano
intanto anche dall'Asia con un caso a Hong Kong e uno in Corea del Sud.
fiat-chrysler: la
rinvincita del bullone ( da "Tirreno,
Il" del 03-05-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: La scommessa di Obama e Marchionne
smentisce poi il luogo comune di una globalizzazione comunque maligna e iniqua,
o meglio ne esalta un aspetto positivo: non ci si confronta più solo sul
mercato di casa, la competizione si allarga e si fa difficile, ma proprio per
questo offre tante possibilità in più, e se un mercato si chiude eccone un
altro pronto a rimpiazzarlo.
UNA SCOMMESSA MOLTI
GIOCATORI ( da "Corriere
del Veneto" del 03-05-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: Oggi globalizzazione e riforme
economiche imposte dal mercato neoliberista, stanno distruggendo piccole
aziende e piccoli produttori a ogni latitudine. Da quando queste riforme sono
state introdotte, in India cinque milioni di contadini sono svaniti nel nulla.
Quanta gente in giro per
il mondo Tutti
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: quello che succede in questi tempi
di globalizzazione, di movimenti internazionali e intercontinentali. Ci sono i
ragazzi bene che vanno in Spagna o in Inghilterra per trovare occasioni
professionali difficili da acciuffare in Italia. Ci sono ragazzi anche più
agiati che si lanciano alla scoperta, un po' lavorativa un po' turistica,
dell'Australia: lontanissimi da casa,
Pino, il chitarrista che
canta ( da "Nazione,
La (Firenze)" del 03-05-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: anche se poi viviamo in un mondo
globalizzato, in cui tutto è possibile». Che progetti ha in ponte? «Sono un
cantante e un chitarrista e come tale ho bisogno di suonare. Non posso stare
fermo. Ma non sono un personaggio, non voglio strategie per imporre la mia
musica. Preferisco girare, come agli inizi, con la mia macchina e qualche
amico.
Questo nuovo virus non è
aggressivo, ma serve cautela ( da "Messaggero,
Il" del 03-05-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: Domenica 03 Maggio 2009 Chiudi
«Questo nuovo virus non è aggressivo, ma serve cautela» «E' la prima emergenza
epidemica nel mondo globalizzato. La nostra sanità è pronta ad affrontarla»
NEW YORK Centinai di
ospiti dell'albergo Metropack di Hong Kong sono stati messi in qu...
( da "Messaggero, Il"
del 03-05-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: La Cina ha sospeso i voli da e per
il Messico dopo che un secondo caso è stato confermato nel territorio, mentre
il virus ha raggiunto ieri anche la Corea del Sud.L'Organizzazione Mondiale
della Sanità non è ancora in grado di dare un giudizio definitivo sulla gravità
del contagio, né ha ancora lanciato l'allarme per lo stato di pandemia.
Durante il secolo scorso
vi sono state tre pandemie influenzali. In tutti e tre i...
( da "Messaggero, Il"
del 03-05-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: è un copione già visto- ma è la
prima emergenza epidemica nel mondo globalizzato. L'OMS, quindi attraverso i
suoi meccanismi di allerta, informa i governi sul come agire in caso di
diffusione massiva di un virus altamente contagioso, che ha le potenzialità di
fare il giro del mondo e colpire tutto il popolo. Dobbiamo avere paura?
Colao: la finanza ha
sbagliato Ma ai governi faceva comodo
( da "Corriere della Sera"
del 03-05-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: India e Cina continuano a crescere,
sia pure a single digit. I ricavi da trasmissione dati sul mobile aumentano
fortemente. Negli Usa, Verizon va in controtendenza rispetto all'economia.
Vodafone, che ha il 25% dei ricavi nei Paesi emergenti, ha un portafoglio
bilanciato».
ROMA Comunque vada a
finire il caso Chrysler, o forse bisognerà dire il caso Chr...
( da "Messaggero, Il"
del 03-05-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: La globalizzazione non viene negata
ma in qualche modo persino favorita. In fondo l'auto americana si mischia a un
modello automobilistico europeo ma soprattutto...» Soprattutto? «Beh si vede
che Obama ha studiato i danni del'intervento dello Stato nell'economia europea
e quindi cerca di evitarli»Come?
Dai fantasmi del '29 al
rilancio Milano ripensa la grande crisi
( da "Corriere della Sera"
del 03-05-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: non è la fine della
globalizzazione. Marchetti: no ai pensieri unici Dai fantasmi del '29 al
rilancio Milano ripensa la grande crisi Da giovedì il Forum «Economia e società
aperta» MILANO Le scatole di cartone di Lehman Brothers o i cacciatori di teste
a Canary Wharf, la nuova City di Londra, assembrati attorno agli ex banchieri
che sciamano dai palazzi.
Un telescopio da record E
sarà made in Italy ( da "Nazione,
La (Firenze)" del 03-05-2009) + 2 altre fonti
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: «Oggi con la recessione economica è
partita la seconda fase della globalizzazione e per questo ha concluso Urso le
imprese italiane guardano con favore ad aeree lontane geograficamente come
l'Oceania ma dalle enormi opportunità commerciali». a. pe.
20,25TG COM/METEO 21,20LA
MUMMIA-IL RITORNO Film avventura di Stephen Sommers (Usa 2001) ...
( da "Resto del Carlino, Il (Bologna)"
del 03-05-2009) + 2 altre fonti
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: 32 20,25TG COM/METEO 21,20LA MUMMIA-IL
RITORNO Film avventura di Stephen Sommers (Usa 2001) ... 20,25TG COM/METEO
21,20LA MUMMIA-IL RITORNO Film avventura di Stephen Sommers (Usa 2001) con
Brendan Fraser, Rachel Weisz 22,15TG COM/METEO 23,50HERO Film azione di Zhang
Ymou (Cina/Hong Kong 2002) con Jet Li
Marc Augé: l'umanesimo dei
ciclisti salverà le città ( da "Corriere
della Sera" del 03-05-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: umanesimo dei ciclisti salverà le
città Se fosse la vecchia bicicletta a salvarci dal mondo globalizzato con
l'individuo considerato solo un cliente? L'ipotesi arriva dal teorico dei non
luoghi Marc Augé. L'antropologo anticipa il suo libro «Il bello della
bicicletta» (Bollati Boringhieri) sul palco verde del Festival Naturalmente
Arte al Parco Nord.
L'accelerata del Lingotto
( da "Eco di Bergamo, L'"
del 03-05-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: Ma deve affrontare una guerra che
non riguarda più l'Europa e l'Occidente in senso tradizionale (Usa e Giappone
compresi, che oggi si stanno leccando le ferite), ma i mercati mondiali che
arrivano fino all'Estremo Oriente, con la Cina, la Corea e l'India sempre più
determinate a polverizzare la concorrenza europea, americana e giapponese.
BASCHI C'è stata il 1
maggio la premiazione dei vincitori della "Mostra-concorso...
( da "Messaggero, Il (Umbria)"
del 03-05-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: dagli Usa, da Bali e ben tre dalla
Cina. I due primi premi per la categoria "artisti" sono andati a due
stranieri. L'Ovo Pinto d'oro e la somma di 500 euro a Patricia Baker di
Stockport (Gb) per l'opera "Futurist Car", mentre l'Ovo Pinto
d'argento e la somma di 250 euro al cittadino di Bali, Sarai Llamas, per
l'opera "La nascita degli uomini nuovi"
URBINO DOMANI dalle 15,30
alle 19 a Palazzo Battiferri, via Saffi 42 (Aula Amaranto...
( da "Resto del Carlino, Il (Pesaro)"
del 03-05-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: globalizzazione e sulle
problematiche della giustizia. «IN UN mondo che cambia con velocità spesso
superiore alle capacità dell'uomo di stargli dietro afferma il professor De
Simone (foto) è compito degli studiosi ritagliarsi degli spazi di riflessione che
facilitino i conti col passato, stimolino la riflessione sul presente e tentino
di fornire le chiavi interpretative per affrontare
Via Internet la nuova
corte dei miracoli ( da "Corriere
della Sera" del 03-05-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: con un'impennata in Cina dove si
sfiorano i 70.000 dollari. Qui oltre alla potentissima Beike Biotechnology, che
ha a Taizhou una della banche di cellule staminali più grandi del mondo,
operano diversi centri, a Pechino e in altre città importanti. Tutti
convogliati sul sito Web China Stem Cells News (www.
PERUGIA IL PERÙ non è poi
così lontano se quasi ... ( da "Nazione,
La (Umbria)" del 03-05-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: Parliamo di globalizzazione, di
fratellanza, solidarietà, comunione.parole alle quali in realtà dobbiamo ancora
e sempre dare un senso reale. Sono molti, dicevo prima, gli immigrati in
Umbria, che vivono, lavorano, hanno costruito una famiglia e i loro figli
frequentano le nostre scuole.
MODELLO THATCHER E NUOVE
TEORIE ECONOMICHE ( da "Unita,
L'" del 03-05-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: Il modello thatcheriano si presenta
come lo schema economico della globalizzazione, un modello però che funziona
solo in alcuni paesi e che non resiste al test del tempo. In Russia crea la
casta degli oligarchi, in America dà vita agli abusi finanziari che hanno
trascinato l'economia mondiale nella recessione, persino in Gran Bretagna
l'eredità della Thatcher è il caos economico.
Il
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: verissimo manifesto di opposizione
alla globalizzazione che schiaccia le culture locali, la pellicola si inserisce
nel genere docu-fiction che ha pochi esempi in Italia, e si ispira alla vera
storia della «focaccia che si mangiò l'hamburger», ovvero all'impresa di un
forno di Altamura (Bari) che nel 2002 fece chiudere un McDonald's a suon di
pizza,
Influenza, saliti a 19 i
morti in Messico In Italia primo contagiato: già guarito
( da "Giornale.it, Il"
del 03-05-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: quello di un messicano arrivato a
Hong Kong via Shangai - che ha portato la Cina ad annunciare l?interruzione dei
voli tra Shangai e il Messico. "La data della ripresa dei voli dipenderà
dal quadro di controllo della pandemia", ha annunciato l?agenzia ufficiale
Nuova Cina. Il primo caso di contagio da H1N1 a Hong Kong è stato confermato
ieri dal capo dell?
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: La Cina ha inoltre sospeso i voli
per il Messico. L'Oms ha intanto rifatto i conti del contagio: 615 malati in 15
paesi. Una dinamica dell'epidemia praticamente raddoppiata nelle ultime 24 ore.
Ma il livello di rischio resta a cinque sulla scala di sei dell'organizzazione.
Volo da Cancun, equipaggio
sotto controllo ( da "Avvenire"
del 03-05-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: È la globalizzazione che non fa
sconti. Ma che chiama a misure specifiche. Come l'attivazione di percorsi
sanitari differenziati per passeggeri ed equipaggi aerei in arrivo dal Paese
centroamericano. Va in questo senso una circolare emanata ieri dal ministero
della Salute e rivolta agli Uffici di sanità marittima e di frontiera e all'
Strategia planetaria contro
le derive della globalizzazione ( da "Avvenire"
del 03-05-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: praticheranno il protezionismo.
Così i Paesi poveri non avranno più neanche la speranza di collocare i loro
pochi prodotti competitivi. «D'altro canto, nel mondo industrializzato, la
globalizzazione è stata finora gestita in modo tali che gli Stati hanno perso
la capacità di svolgere il proprio ruolo in frangenti come questi.
Influenza, saliti a 19 i
morti in Messico In Italia due contagiati, ma sono già guariti
( da "Giornale.it, Il"
del 03-05-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: quello di un messicano arrivato a
Hong Kong via Shangai - che ha portato la Cina ad annunciare l?interruzione dei
voli tra Shangai e il Messico. "La data della ripresa dei voli dipenderà
dal quadro di controllo della pandemia", ha annunciato l?agenzia ufficiale
Nuova Cina. Il primo caso di contagio da H1N1 a Hong Kong è stato confermato
ieri dal capo dell?
Il mercato della droga ha
delle regole precise ed è sempre più globalizzato. Nigeriani, al...
( da "Gazzettino, Il (Padova)"
del 03-05-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: Il mercato della droga ha delle
regole precise ed è sempre più globalizzato. Nigeriani, albanesi e magrebini
intrecciano in continuazione affari legati all'acquisto e allo spaccio di
sostanze stupefacenti. Nella nostra città tutto questo è all'ordine del giorno,
non per niente è considerata la capitale della droga del Nordest.
Influenza suina, già
guarito il primo caso italiano ( da "Gazzettino,
Il" del 03-05-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: Cina (Hong Kong) (1), Danimarca
(1), Francia (1), Germania (4), Israele (2), Olanda (1), Nuova Zelanda (4),
Repubblica di Corea (1), Spagna (13), Svizzera (1) e Regno Unito (13)». L'Oms
ha ricordato che al momento non vi sono restrizioni sui viaggi o chiusure di
frontiere, ma che è da considerarsi prudente per le persone malate di rimandare
viaggi internazionali e,
Emerson pronta a tagliare
144 posti di lavoro ( da "Gazzettino,
Il (Padova)" del 03-05-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: Nel periodo della globalizzazione i
cinesi ci vengono a fare concorrenza in casa e ai nostri lavoratori non viene
garantita la dignità», la riflessione di Graziano Bacco di Codevigo. «Va bene il
mercato libero ma dobbiamo tornare a ragionare in termini di regole,
correttezza e giustizia - ha osservato Silvia Salvagnin di Brugine -.
TENNIS/INTERNAZIONALI: IL
PROGRAMMA DI OGGI.. ( da "Asca"
del 03-05-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: Safarova (Rce) - Koryttseva (Ucr);
Chieppa/Vierin (Ita/Ita) - Radwanska/Szavay (Pol/Ung). CAMPO 3: Bammer (Aut) -
Li (Cin); Kanepi (Est) - King (Usa); Bachmann/Henke (Ger/Ger); Craybas/Ditty
(Usa/Usa). CAMPO 2: Garbin/Vinci (Ita/Ita) - Azarenka/Vesnina (Blr/Rus).
luq/luq/ss
Misterbiancoe lo sport
( da "Sicilia, La" del
03-05-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: Europa sociale e dei popoli-Dalle
realtà locali all'universo europeo nel mondo globalizzato». ACI BONACCORSI Trofeo
S. Domenico Savio di calcio giovanile n.l.) Oggi con inizio ore 16,30, nello
stadio comunale, avrà luogo il XII «Trofeo S. Domenico Savio», riservato alle
categorie pulcini ed esordienti. Parteciperanno: Fc Messina, Siracusa, S.
Influenza, il Messico:
"E' in fase calante" In Italia due contagiati, ma sono già guariti
( da "Giornale.it, Il"
del 03-05-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: quello di un messicano arrivato a
Hong Kong via Shangai - che ha portato la Cina ad annunciare l?interruzione dei
voli tra Shangai e il Messico. "La data della ripresa dei voli dipenderà
dal quadro di controllo della pandemia", ha annunciato l?agenzia ufficiale
Nuova Cina. Il primo caso di contagio da H1N1 a Hong Kong è stato confermato
ieri dal capo dell?
Cina e Giappone: la vita
online ( da "Blogosfere"
del 03-05-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: Mag 09 3 Cina e Giappone: la vita
online Pubblicato da Luca Dello Iacovo alle 15:47 in globalizzazione Idee,
cifre e sintesi dell'Internet orientale. Nòva di giovedi scorso ha esplorato
autostrade, sentieri e linee iperveloci della Cina e dei modelli di business
per il web 2.0: l'impero di QQ, il Facebook cinese Xiaonei, Youku.
India al voto. le
segnalazioni sul web ( da "Blogosfere"
del 03-05-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: le segnalazioni sul web Pubblicato
da Luca Dello Iacovo alle 11:29 in globalizzazione Le elezioni indiane si sono
appena concluse. Questa volta gli indiani potevano segnalare su una mappa
online brogli e incidenti. L'hanno fatto, il risultato è una lente
d'ingrandimento sulle fratture e le tensioni regionali. Ma sembra rivelare
anche la forza della democrazia indiana.
DANIELA LIMONCELLI
BRIVIDI, MIALGIE, TOSSE, DISTURBI INTESTINALI, QUALCHE DECIMO (37,2).
CLASSICI... ( da "Mattino,
Il (Nazionale)" del 03-05-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: In Usa 160 casi (1 morto), in
Canada
CARLA DI NAPOLI FEBBRE
SUINA, SOTTO OSSERVAZIONE PER SINTOMI SOSPETTI ANCHE LA STAR DEL GRUPPO IN...
( da "Mattino, Il (Nazionale)"
del 03-05-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: Ai ferri corti Messico e Cina. Il
ministro degli esteri, Patricia Espinosa, ha denunciato infatti le «forti
discriminazioni» messe in atto: «Ben 71 messicani sono stati in isolamento in
diverse città cinesi solo in virtù della loro nazionalità». Mentre a Hong Kong
le autorità cinesi hanno posto in quarantena 113 persone che erano a bordo del
volo Città del Messico-
Le creme anticellulite?
Inutili (ma nessuno lo dice). ( da "Giornale.it,
Il" del 03-05-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: gli usa e il mondo Commenti ( 72 )
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Marcello Foa © 2009 Feed RSS Articoli Feed RSS Commenti Invia questo articolo a
un amico 27Apr 09 E la Cina diventa sempre più influente nel mondo Il mondo è
angosciato dalla crisi economica, ma c'è chi approfitta di questa situazione -
WTA Roma: Schiavone al
secondo turno ( da "Datasport"
del 03-05-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: King (Usa) 6-4, 6-3 Bartoli (Fra,
11) b. Peng (Cin) 6-0, 7-6 (7-3) Suarez Navarro (Spa) b. Keothavong (Gbr) 7-6
(7-5), 6-4 Bammer (Aut) b. Li (Cin) 7-6 (7-3), 4-6, 6-3 Safarova (Cec) b.
Koryttseva (Ucr) 7-6 (7-5), 6-2 Schnyder (Svi) b. Duque Marino (Col) 7-6 (7-1),
6-3 Hantuchova (Svc) b.
TENNIS/ WTA ROMA, I
RISULTATI DEL PRIMO TURNO ( da "Wall
Street Italia" del 03-05-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: Sybille Bammer (Aut) batte Li Na
(Cin) 7-6 (3), 4-6, 6-3; Patty Schnyder (Svi) batte Mariana Duque Marino (Col)
7-6 (1), 6-3; Daniela Hantuchova (Svk) batte Vera Dushevina (Rus) 6-4, 6-1;
Lucie Safarova (Cze) batte Mariya Koryttseva (Ucr) 7-6 (5), 6-2; Kaia Kanepi
(16, Est) batte Vania King (Usa) 6-4, 6-3;
Stipendi record, la casta
dei banchieri Usa vince ancora ( da "Giornale.it,
Il" del 03-05-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: gli usa e il mondo Commenti ( 72 )
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un amico 27Apr 09 E la Cina diventa sempre più influente nel mondo Il mondo è
angosciato dalla crisi economica, ma c'è chi approfitta di questa situazione -
Influenza, secondo caso a
Roma E' un 25enne: è già guarito ( da "Repubblica.it"
del 03-05-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: gli Usa 160 casi, incluso uno
mortale in Texas. Contagi da nuova influenza si registrano in Austria (1),
Canada (70), Hong Kong - Cina (1), Costa Rica (1), Danimarca (1), Francia (2),
Germania (6), Israele (3), Olanda (1), Nuova Zelanda (4), Corea del Sud (1),
Spagna (13), Svizzera (1) e Gran Bretagna (15) e Irlanda (1).
La Cina SI ARRABBIA
( da "Manifesto, Il"
del 04-05-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: appello di Huang Jisu ad una
democrazia rinnovata, diversa da quella made in Usa mal si concilia coi cupi
moniti dello stratega Song Xiaojun («la crisi mondiale scatenerà un'ennesima
guerra e la Cina deve essere pronta») o con le visioni grandiose di Wang
Xiaodong («C'è chi dice che la Cina debba diventare un modello per il mondo
intero;
Torna a Milano dal 7 al 28
maggio Economia e società aperta. Primo appuntamento del 2009: le Conversazioni
sull'economia ( da "Bollettino
Università & Ricerca" del
04-05-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: estate il programma prevederà
invece dibattiti dedicati ai mercati finanziari e al nuovo volto della
globalizzazione. Proprio mentre da più parti si avvertono i primi segnali di
ottimismo e sembra di poter intravedere la luce in fondo al tunnel, Economia e
società aperta propone una riflessione sulla crisi globale come un?opportunità
da non sprecare.
In Messico cala l'epidemia
Gli Usa: vaccino entro l'autunno ( da "Giornale
di Brescia" del 04-05-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: atteggiamento della Cina durante
l'epidemia del Sars (durata tre mesi e che di fatto ha paralizzato il Paese
asiatico), il ministro ha detto che «è meglio prendere misure dall'inizio, per
tagliare la trasmissione, perché sennò dopo le conseguenze economiche sono
molto peggiori: più dura è l'epidemia e più è difficile tornare alla normalità»
Che cominci, per
iniziativa di una delle maggiori imprese italiane, nel mezzo della recessione
mondiale più grave dalla fine della seconda guerra mondiale è, senza dubbio, un
segno ( da "Tempo,
Il" del 04-05-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: Per entrare in questi mercati, il
cappello a tre punto avrà bisogno che i Governi (degli Usa e dell'Ue)
convincano Cina ed India a seguire le regole O
Imprese agricole alla
ricerca di una prospettiva ( da "Tempo,
Il" del 04-05-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: origine del disorientamento e del
diffuso disagio fra gli agricoltori, esclusivamente alla globalizzazione dei
mercati, alla crescente competizione internazionale, alla maggiore aggressività
dei paesi ad economia emergente, sia un errore di analisi e di prospettiva;
esprima cioè una verità parziale, che non ci aiuta a trovare la soluzione ai
problemi in essere.
chi può aiutarci se cala
il debito usa? ( da "Repubblica,
La" del 04-05-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: Il risvolto del deficit della
bilancia Usa, pari all´incirca a 80-100 miliardi di dollari per una ventina
d´anni, ha costituito, peraltro, il motore dello sviluppo economico in tutto il
mondo, mentre il debito si consolidava in strumenti di credito detenuti dalla
Cina e dagli altri paesi produttori.
fidel a obama:
"dovresti vergognarti" - alberto flores d'arcais
( da "Repubblica, La"
del 04-05-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: Bolivia e Nicaragua per contrastare
la crescente influenza di Iran e Cina nell´emisfero latino-americano. «è
decisamente di disturbo lo spazio che sta conquistando l´Iran, che si sta
conquistando la Cina, in modo particolare in America Latina dove cernao di
costruire relazioni politiche ed economiche molto forti con i leader di questi
Paesi.
Marc Augé a Roma La
globalizzazione e le trasformazioni del paesaggio urbano ...
( da "Unita, L'" del
04-05-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: La globalizzazione e le
trasformazioni del paesaggio urbano» è il tema della conferenza che Marc Augé
terrà a Roma mercoledì. L'appuntamento è alla Società Geografica in via della
Navicella alle ore 14,00. YOJIRO VINCE IL FAR EAST Una valanga di voti ha decretato
la vittoria di Departures di Takita Yojiro alla 11/a edizione del Far East Film
Festival di Udine.
PARLAMENTO EUROPEO:
ANTEPRIMA SESSIONE DEL 4-7 MAGGIO: NUOVE NORME PER EVITARE FUTURE CRISI
FINANZIARE; TRASPORTO AEREO: SLOT CONFERMATI PER L'ESTATE 2010: VERSO NUOVE
NORME PER LE ( da "marketpress.info"
del 04-05-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: immunità di Aldo Patriciello e
Umberto Bossi (Relazioni Sakalas e Lehne) Fondo di globalizzazione anche contro
la crisi economica - L´aula è chiamata a adottare un regolamento volto a
ampliare temporaneamente il campo d´azione Fondo europeo di adeguamento alla
globalizzazione estendendolo ai licenziamenti dovuti all´impatto della crisi
finanziaria ed economica.
Danieli: l'acciaio vede
l'uscita dal tunnel ( da "Sole
24 Ore, Il" del 04-05-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: puntualizza Gianpietro Benedetti,
presidente e amministratore delegato del gruppo Danieli, «la domanda di acciaio
dovrebbe riprendere forza dal 2010 nei Paesi Bric (Brasile, Russia, India e
Cina) per poi estendersi agli Usa e successivamente all'Europa». u pagina
Danieli, i ricavi 2009
tengono a 2,9 miliardi ( da "Sole
24 Ore, Il" del 04-05-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: India e Cina) per poi estendersi
negli Usa e successivamente in Europa grazie anche al contributo delle scelte
di pressoché tutti i governi sul fronte del sostegno all'economia».Ipotesi
sulla quale c'è la condivisione di pressoché tutti gli operatori, anche se la
cautela è d'obbligo poiché «una crisi delle dimensioni attuali non si era mai
vista nella storia dell'
Maree e acque salate, la
nuova energia ( da "Corriere
della Sera" del 04-05-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: solo nei consumi energetici degli
Usa; e un calo parallelo della domanda: così la pensa Steven Kopits, direttore
della Douglas-Westwood, una società americana che analizza i mercati
energetici. E lascia capire: il resto del mondo seguirà a ruota. Ma se la Cina
si metterà poi al volante, scatterà il meccanismo opposto, come ai tempi del
«boom» in Occidente:
Quell'interesse che
accomuna imprese e sindacati ( da "Sole
24 Ore, Il" del 04-05-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: Mentre la globalizzazione sta
spingendo le imprese a esperire e collaudare nuove filiere produttive ogni
quattro-cinque anni per rimanere competitive nel mercato, i sindacati non
possono più esimersi dall'assunzione di determinate responsabilità nei processi
decisionali delle aziende, e ciò all'insegna di un comune interesse.
Virus, il primo caso in
Italia ( da "Sole
24 Ore, Il" del 04-05-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: dopo la conferma di un 25enne
messicano ammalato a Hong Kong, la Cina ha sospeso i voli tra Messico e
Shanghai. Confermato un primo caso in Corea del Sud. Le compagnie aeree hanno
limitato i voli verso il Messico. © RIPRODUZIONE RISERVATA L'OTTIMISMO DIFAZIO
Il sottosegretario alla Salute: «Non siamo preoccupati.
l'intervista / Nando
Pagnoncelli
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: dove le conseguenze della
globalizzazione si fanno sentire di più e dove le grandi aziende, che 30 anni
fa erano molto forti, hanno ceduto il passo a un reticolo di medie e piccole
imprese, molto più diffuse, con un indotto ancora più capillare». Vuol dire che
le esigenze dell'operaio sono cambiate?
Attenzione, match sospeso
( da "Unione Sarda, L' (Nazionale)"
del 04-05-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: La globalizzazione, poi, ci ha
aperto le porte (anche) degli stadi degli altri Paesi e ci siamo così accorti
che il nostro non è il campionato più bello del mondo ma ce ne sono di molto
migliori, e che non vale la pena comprare o andare a vedere un ?
Riforme
istituzionali,seguire le avvertenze
( da "Secolo XIX, Il"
del 04-05-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: il Cavaliere sa che la
globalizzazione, lo sviluppo tecnologico, la società dell'informazione e della
comunicazione di massa si governano con scelte rapide, con la contrazione dei
procedimenti decisionali. Questo porta a un'ideale tensione presidenziale, con il
progressivo svuotamento delle prerogative parlamentari e il rafforzamento del
potere esecutivo.
Da Volkswagen a Toyota:
Marchionne alla
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: In Cina crescerà del 7%. I 4,5
milioni di vetture prodotte da Fiat-Chrysler sono la metà degli 8,7 milioni di
Toyota e un quarto in meno rispetto ai 6, 3 milioni di Volkswagen, ai 6 di
Renault-Nissan. Ancora poco per essere certi di figurare fra i «cinque-sei
grandi costruttori » che, ha detto Marchionne,
Ma ora la Fiat punti sulla
Cina ( da "Corriere
Economia" del 04-05-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: Estremo Oriente Ma ora la Fiat
punti sulla Cina (1,37 milioni di auto vendute in America Latina), ne sforna
circa 500 mila (+10% sul 2007): anche utilitarie, come la Spark (Matiz). Se a
fine maggio, quando il Tesoro Usa deciderà la sorte di Gm, finisse sul mercato
Gm do Brasil, a Fiat potrebbe interessare (sempre che fosse a costo zero).
Nuova influenza, Oms
conferma quasi 1.000 casi in 20 paesi
( da "Reuters Italia"
del 04-05-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: Hong Kong - Cina (1), Costa Rica
(1), Colombia (1), Danimarca (1), El Salvador (2), Francia (2), Germania (8),
Irlanda (1), Israele (3), Italia (1, contro i 2 confermati finora dal ministero
della Saluite), Paesi Bassi (1), Nuova Zelanda (4), Corea del Sud (1), Spagna
(40), Svizzera (1) e Gran Bretagna (15).
Alternative d'oro al
listino azionario ( da "Sole
24 Ore, Il (Del Lunedi)" del
04-05-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: Uno spunto di investimento
interessante lo si ricava dalla notizia diffusa dalla Xinhua News Agency
secondo la quale la Cina ha aumentato le riserve di oro del 75% circa dal 2003.
I mercati sono convinti che alla base di questi acquisti ci sia la volontà della
Cina di diversificare le proprie riserve per creare una alternativa alla enorme
quantità di debito pubblico Usa detenuto.
Arriva il manager delle
differenze ( da "ItaliaOggi
Sette" del 04-05-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: differenze PROFESSIONE Di Pagina a
cura di Robert Hassan Figlio della globalizzazione si occupa della
valorizzazione di tutte le risorse umane presenti Cresce anche in Italia il
responsabile del diversity d'impresa Il mercato del lavoro e le relative
migrazioni culturali, come conseguenza della globalizzazione, hanno determinato
negli ultimi anni significativi cambiamenti demografici.
Filiale Kiefel in Brasile
( da "Polimerica" del
04-05-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: La società tedesca, che ha sede a
Freilassing, dispone di uffici commerciali in USA, Francia, Olanda, Russia,
Repubblica Ceca, Cina e Brasile. Uffici di rappresentanza sono presenti in
altri 60 Paesi, tra cui l'Italia, dove opera attraverso la Sirt di Tortona.
Android: Google chiamata
in causa ( da "01net"
del 04-05-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: 5 Dalla Cina il primo netbook con
Android Google aggiorna GMail per iPhone e Android Le manovre di T-Mobile su
Android Google ed altre aziende che partecipano alla Open Handset Alliance,
progetto che ha come obiettivo quello di sviluppare standard aperti per
dispositivi mobili e che è in prima linea nello sviluppo del sistema operativo
Android,
Mercati, Borse europee
positive ( da "Affari
Italiani (Online)" del 04-05-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: Borse asiatiche in forte rialzo,
sulla scia dei positivi dati provenienti dalla Cina. Tokyo restera' chiusa per
tre giorni per festivita'. Hong Kong avanza del 4,18%, Shanghai sale del 3,39%.
taiwan cresce del 5,64% e Seul guadagna il 2,14%. tags: borsa piazza affati
wall street crisi banche
Il futuro della Germania?
( da "Affari Italiani (Online)"
del 04-05-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: Ma prima la competizione con i
prodotti asiatici a basso costo determinata dalla globalizzazione e poi la
crisi internazionale finanziaria USA hanno ucciso il bel sogno. A pagarne le
conseguenze sono state le classi più deboli che hanno visto erosi i loro diritti
e i loro stipendi. Cioè proprio coloro che da sempre formano la base elettorale
tradizionale dei socialdemocratici.
Il piano della Fiat per
creare un colosso europeo dell'automobile - OBAMA E LA CRISI PAKISTANA -
UN'INCHIESTA ACCUSA GAUGUIN DI AVER TAGLIATO L'ORECCHIO DI VAN GOGH - VERONICA
BERL ( da "Dagospia.com"
del 04-05-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: I MEDIA USA PREFERISCONO L?INDIA
ALLA CINA? Rassegna stampa internazionale a cura di Apcom 1 - SPAGNA EL MUNDO -
"Zapatero organizza 10 meeting per cercare di vincere le europee": il
presidente del governo considera le elezioni europee alla stregua delle
politiche.
CIVIL G8: ALEMANNO, PAESI
EMERGENTI INVESTANO IN DIRITTI E ( da "Virgilio
Notizie" del 04-05-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: E' il momento, secondo il sindaco,
''di riequilibrare questa situazione a livello internazionale, perche' le
risorse a disposizione della cooperazione non vengano meno, e sostengano la
ripresa globale'', dando speranza a chi fino a questo momento subisce i rovesci
della globalizzazione.
CIVIL G8: ALEMANNO, DA ONG
INDICAZIONI CONCRETE PER VERTICE...
( da "Virgilio Notizie"
del 04-05-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: indicare gli strumenti necessari
per una globalizzazione dal volto umano, legata ai valori della persona e
dell'identita' dei popoli''. Il momento che viviamo, secondo Alemanno, e'
segnato da una grave crisi che non deriva da fatti congiunturale, ma e' la
crisi del modello di globalizzazione che fino ad oggi e' stata realizzata, dove
l'utile e' stato piu' importante del dato umano,
Febbre suina, l'Oms: 985
casi accertati ( da "Stampaweb,
La" del 04-05-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: ma nessun decesso: Austria (1),
Canada (85), Cina, Hong Kong Special Administrative Region (1), Costa Rica (1),
Colombia (1), Danimarca (1), Salvador (2), Francia(2), Germania (8), Irlanda
(1), Israele (3), Italia (1), Olanda (1), Nuova Zelanda (4), Corea (1), Spagna
(40), Svizzera (1) e Regno Unito (15).
TENNIS/ RANKING WTA:
SAFINA RESTA IN VETTA, PENNETTA SEMPRE AL 14
( da "Wall Street Italia"
del 04-05-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: 14. Flavia Pennetta (Ita) 3.170.
15. Alize Cornet (Fra) 2.665. 16. Anabel Medina Garrigues (Spa) 2.505 (+2). 17.
Zheng Jie (Cin) 2.501 (-1). 18. Dominika Cibulkova (Svk) 2.415 (-1). 19. Kaia
Kanepi (Est) 2.310. 20. Patty Schnyder (Svi) 2.269.
BORSA/ SPERANZE SU
ECONOMIA USA TRASCINANO A RIALZO MERCATI ASIA
( da "Wall Street Italia"
del 04-05-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: di un miglioramento dei rapporti
commerciali con la Cina. L'indice di riferimento, il Taiex, ha guadagnato
337,83 punti (ossia il 5,6 per cento) e si è attestato a 6.330,40 punti: ha
sfruttato i forti miglioramenti di questa settimana, quando il governo dell'isola
ha deciso di autorizzare gli investitori istituzionali della madrepatria a
investire nel mercato azionario di Taiwan.
CIVIL G8: ALEMANNO, DA ONG
INDICAZIONI CONCRETE PER VERTICE DI LUGLIO.
( da "Asca" del 04-05-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: indicare gli strumenti necessari
per una globalizzazione dal volto umano, legata ai valori della persona e
dell'identita' dei popoli''. Il momento che viviamo, secondo Alemanno, e'
segnato da una grave crisi che non deriva da fatti congiunturale, ma e' la
crisi del modello di globalizzazione che fino ad oggi e' stata realizzata, dove
l'utile e' stato piu' importante del dato umano,
CIVIL G8: ALEMANNO, PAESI
EMERGENTI INVESTANO IN DIRITTI E COOPERAZIONE.
( da "Asca" del
04-05-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: E' il momento, secondo il sindaco,
''di riequilibrare questa situazione a livello internazionale, perche' le
risorse a disposizione della cooperazione non vengano meno, e sostengano la
ripresa globale'', dando speranza a chi fino a questo momento subisce i rovesci
della globalizzazione. sis/sam/rob
Zegna: la piccola impresa
ricomincia a muoversi ( da "Affari
e Finanza (La Repubblica)" del
04-05-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: Altri invece preferiscono la Cina
oppure confidano che in futuro l´India possa essere quello che la Cina è stata
finora. Le posso anche dire che non mancano gli imprenditori italiani che
stanno investendo in Africa». Condivide l´idea che la ripresa negli Usa avverrà
prima che in Europa?
GLI ARTIGLI DI
"WOLVERINE" SUL BOX OFFICE (IN USA VINCE BEYONCÈ) - ROSSI STUART
LASCIA IL NUOVO FILM DI VIRZI' - TOM CRUISE ANCORA PAPÀ - JOLIE SCARTATA ERA
MEGLIO LA MERZ L'INFL ( da "Dagospia.com"
del 04-05-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: ha avuto in Cina grande successo:
diffuso in mille cinema (ce ne sono 4000 nel Paese) ha incassato oltre 10
milioni di dollari. Il massimo successo del cinema cinese, I tre regni, aveva
incassato 16 milioni di dollari nel luglio 2008. Beyoncé Knowles, protagonista
di "Obsessed" di Steve Still, è in testa al box-office americano con
un incasso di 28,
BORSE SU (MIBTEL +2%) -
MARPIONNE A BERLINO: CON OPEL CHIUDERE ENTRO MAGGIO BENETTON VUOLE SCHIACCIARE
SAVE DISNEY AL 30% DI HULU - Alierta tenta il sorpasso su Botìn - socio s
( da "Dagospia.com" del
04-05-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: indiscrezioni su un possibile
interesse della casa torinese agli asset di General Motors in mercati emergenti
come l'America Latina e la Cina. Sul resto del listino sono acquistate le Cir
(+6,84%), su cui proseguono anche oggi gli acquisti dopo la pubblicazione dei
conti trimestrali di giovedì che hanno mostrato un utile in crescita del 12,7%
su ricavi in flessione del 5,4% a 1,138 miliardi.
Seminario di studi
sull'etica ( da "Corriere
Adriatico" del 04-05-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: i tempi e gli spazi politici fra
tradizione, modernità e globalizzazione; il rapporto tra ragione pubblica,
normatività morale e giuridica; il linguaggio e la giustificazione dei diritti
umani; le lotte per il riconoscimento; le sfide della legge e le aporie della
giustizia sociale e della politica;
14:04 AGRICOLTURA:
COLDIRETTI MOLISE, CREDITO ELEMENTO DETERMINANTE.
( da "Agi" del
04-05-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: in un mercato globalizzato ed in
una congiuntura economica particolarmente delicata, come quella che stiamo
vivendo, l'accesso al credito diventa un elemento determinante per la
competitività delle imprese". Coldiretti Molise ha realizzato, spiega una
nota, e "reso operativo un sistema di sinergie in grado di agevolare le
imprese agricole Molisane nell'
Rivolta contro
l'abbattimento dei maiali ( da "Gazzettino,
Il" del 04-05-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: le autorità di Pechino hanno posto
in quarantena una cinquantina di messicani in varie parti della Cina, anche se
non mostrano sintomi della nuova influenza. La ministra degli Esteri messicana
Patricia Espinosa ha definito «inaccettabili e discriminatorie» queste
restrizioni; invece Pechino le difende come spiacevoli ma utili misure
precauzionali.
LE PERSONALITà OSSESSIVE
NON SOPPORTANO DI NON ESSERE I PADRONI DELLA PROPRIA VITA....
( da "Mattino, Il (Nazionale)"
del 04-05-2009) + 1 altra fonte
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: La globalizzazione produce, oltre a
continui movimenti di merci e denaro, anche spostamenti quotidiani di milioni
di persone che vanno da un paese all'altro, dalla campagna alla città, dal sud
al nord, dai paesi poveri a quelli ricchi. Assieme agli uomini viaggia un
esercito impressionante, ancora in gran parte sconosciuto,
Maree e onde, le
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: lo nei consumi energetici degli
Usa; e un calo parallelo della domanda: così la pensa Steven Kopits,
direttore della Douglas-Westwood, una società americana che analizza i mercati
energetici. E lascia capire: il resto del mondo seguirà a ruota. Ma se la Cina
si metterà poi al volante, scatterà il meccanismo opposto, come ai tempi del
«boom» in Occidente:
La ricetta della
Confagricoltura ( da "Tempo,
Il" del 04-05-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: origine del disorientamento e del
diffuso disagio fra gli agricoltori, esclusivamente alla globalizzazione dei
mercati, alla crescente competizione internazionale, alla maggiore aggressività
dei paesi ad economia emergente, sia un errore di analisi e di prospettiva;
esprima cioè una verità parziale, che non ci aiuta a trovare la soluzione ai
problemi in essere.
Petrolio resta in tensione
al Nymex ( da "KataWebFinanza"
del 04-05-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: In USA sono stati pubblicati oggi
dati positivi sul mercato immobiliare, ma una piacevole sorpresa arrivata con
il PMI manifatturiero della Cina, che segnala un miglioramento dell'attivit
grazie ai Piani di stimolo predisposti dal Governo. Intanto, le nuove
previsioni della Commissione Europea, seppur negative,
Serge Latouche: "La
Terra è malata" pag.1 ( da "Affari
Italiani (Online)" del 04-05-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: Un effetto negativo della
globalizzazione. La deteritorizzazione è una conseguenza fondamentale della
globalizzazione. Noi paghiamo il costo dei trasporti, ma lo paga soprattutto
l'ambiente! Sarà ragionevole, quando il trasporto sarà sempre più caro perché
il petrolio sarà sempre più scarso, riscoprire le virtù della prossimità,
Crisi/ Bernini (Pdl):
Evitiamo globalizzazione del ( da "Virgilio
Notizie" del 04-05-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: "Evitiamo la 'globalizzazione'
del catastrofismo. Anche l'Unione Europea sembra eccedere in pessimismo sulla
ripresa economica italiana: il meno 4,4% di Pil, rispetto al meno 4,2% previsto
dal ministero del Tesoro non sembra configurare il risultato di un Paese in
caduta libera.
CRISI/ BERNINI (PDL):
EVITIAMO GLOBALIZZAZIONE DEL CATASTROFISMO
( da "Wall Street Italia"
del 04-05-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: globalizzazione del catastrofismo
di Apcom Ue eccede in pessimismo su ripresa Italia -->Roma, 4 mag. (Apcom) -
"Evitiamo la 'globalizzazione' del catastrofismo. Anche l'Unione Europea
sembra eccedere in pessimismo sulla ripresa economica italiana: il meno 4,4% di
Pil, rispetto al meno 4,2% previsto dal ministero del Tesoro non sembra configurare
il risultato di un Paese in caduta
PETROLIO/ FUTURES VIRANO
IN POSITIVO DOPO DATI MACRO USA E CINA
( da "Wall Street Italia"
del 04-05-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: Futures virano in positivo dopo
dati macro Usa e Cina di Apcom Si profila quarta seduta consecutiva di rialzi.
-->New York, 4 mag. (Apcom) - I prezzi dell'oro nero Usa hanno cancellato le
perdite iniziali, invertendo rotta dopo il rilascio di dati confortanti sia sul
fronte immobiliare statunitense che su quello della produttivita' in Cina.
Fiat pigliatutto trascina
l'Europa ( da "Morningstar
IT" del 04-05-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: su un possibile interesse della
casa piemontese agli asset di General Motors in mercati emergenti come
l'America Latina e la Cina. Il settore bancario, dal canto suo, rimane in
attesa di capire cosa diranno gli stress test degli istituti di credito Usa.
Anche Piazza Affari ha proseguito in deciso rialzo, l'indice Mibtel è balzato
del 2,8%, mentre lo S&P/Mib ha guadagnato il 3,2%.
TREMENDINO TREMONTI
SCHIOPPA IL LIBRO DELL'EX MINISTRO PRODISTA PADOA SCHIOPPA "causa DELla
crisi è stata la GLOBALIZZAZIONE" - "NO, LA velocita' con cui è
avvenuta'' UN DUELLO INC ( da "Dagospia.com"
del 04-05-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: stata originata dalla
globalizzazione. Ho sempre pensato che nella globalizzazione ci fosse un
fattore di crisi potenziale. Nella globalizzazione ho sempre veduto un lato
negativo, e quindi il bisogno di correzione''. E ribadisce che nella storia
dell'umanita' ''non c'e' mai stato un cambiamento cosi' intenso in cosi' poco
tempo''.
O è Tri-Fiat o sono dolori
( da "Foglio, Il" del
04-05-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: crede che nella globalizzazione
sopravvivano il grande e il piccolo, non il medio. Lo sanno anche i sindacati
che accettano sacrifici pro ristrutturazione. Gli sviluppi del settore
bancario, ma anche editoriale, ma anche energetico, per fare alcuni esempi,
avvalorano questa tesi, ancor più valida in un mercato saturo come l?
WTA Roma: Pennetta al
secondo turno ( da "Datasport"
del 04-05-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: Risultati primo turno Jie Zheng
(Cin/n.14) b. Nathalie Dechy (Fra) 6-1, 7-
BORSA/ WALL ST. CHIUDE IN
FORTE RIALZO, DJ +2,61%, NASDAQ +2,58%
( da "Wall Street Italia"
del 04-05-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: Sostenuti dai dati confortanti sul
fronte immobiliare negli Stati Uniti e della produttivita' in Cina, cresciuta
per la prima volta in nove mesi, i listini azionari americani hanno chiuso la
seduta in forte rialzo, consentendo all'S&P 500 di oltrepassare
l'importante soglia psicologica dei 900 punti. Il Dow Jones ha registrato un
progresso del 2,61% a 8.
PETROLIO/ CHIUSURA SUI
MASSIMI DI CINQUE MESI DOPO DATI MACRO
( da "Wall Street Italia"
del 04-05-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: L'indice Pmi cinese, che misura
l'andamento dell'attivita' manifatturiera del Paese, in aprile e' salito per il
secondo mese consecutivo, superando quota 50 per la prima volta dal luglio del
2008. Cina e Stati Uniti sono i due maggiori consumatori di petrolio al mondo.
( da "Stampa, La" del
03-05-2009)
Argomenti: Cina Usa
DOSSIER Navi ferme,
file interminabili di container vuoti Operai senza lavoro, flotte demolite
dagli armatori Nei porti prigionieri della crisi Bei tempi Prima del corto
circuito, il settore cresceva La crisi Traffici ridotti dalla frenata dei
consumi Epicentro Le merci cinesi non arrivano più in massa [FIRMA]FABIO POZZO
GENOVA Il monumento alla crisi della globalizzazione si
snoda per quindici chilometri lungo la periferia di Shanghai. Pile di
container, alcuni con i bordi già arrugginiti, altri nuovi zecca, ma tutti
tristemente vuoti. Un'opera imprevista, inattesa, che sta ridisegnando
l'identikit urbano del secondo porto al mondo per la movimentazione di questi
scatoloni metallici che dei traffici globali sono stati il simbolo.
Altri porti cinesi vivono lo stesso incubo. A Hong Kong è emergenza: le
autorità stanno cercando nuovi terreni per ricoverare i box in eccesso. A
Shenzhen-Yantan, un terminal da 250 mila scatoloni, ve ne sono parcheggiati 400
mila. In tutto il mondo si calcola siano oltre 1.400.000 i container
inutilizzati, fermi nei piazzali di stoccaggio: appena 150 mila nell'ottobre
scorso. Quando è scattato il black-out. Aspettando un carico Anche visto dal
mare il panorama è lugubre. Nei principali porti del Far East, ma anche al
Pireo e in qualche scalo nordeuropeo ci sono molte navi alla fonda, agli
ormeggi (undici quelle abbandonate sino a poco tempo fa in Italia, marittimi
compresi). In attesa di carichi che non verranno. Almeno per un po'. Sono
almeno mille sui sette mari le unità, soprattutto portacontainer, che non hanno
più una rotta. Una cifra che secondo stime pessimistiche è destinata a
raddoppiare entro l'anno. Le navi fortunate, quelle che navigano ancora sulle
linee intercontinentali, da Est a Ovest e viceversa, spesso viaggiano quasi
vuote e trasportano i container gratis: noli azzerati, fanno pagare solo le
spese. Le altre, senza più destino commerciale, vanno in disarmo (tenerle ferme
costa). Terminano i loro giorni sulle spiagge-cimitero dell'indiana Alang,
fatte a pezzi da eserciti di disperati. Nei primi tre mesi dell'anno ne sono
già state demolite 125 (250 nell'intero 2008); al 30 marzo si contavano 450
portacontainer in disarmo, l'11% della flotta mondiale. E' stato davvero un
corto circuito. La crisi dei mercati e la frenata dei consumi hanno colpito per
primo proprio il settore dei traffici marittimi, in cima alla catena della
globalizzazione con la fetta più grossa degli scambi del pianeta. E ha colpito
duro. «Non poteva essere diversamente», spiega Nicola Coccia, il presidente
degli armatori italiani. «Eravamo una macchina lanciata a tutta velocità che
all'improvviso ha frenato violentemente». Lo shipping, prima che la crisi
montasse, stava vivendo anni d'oro. Una crescita dei volumi a doppia cifra,
noli alle stelle, porti imballati, un via vai di container. Gli armatori si
erano affrettati a ordinare nuove navi, sempre più grandi, lunghe anche tre
volte un campo di calcio. «I volumi di merci liquide e secche che nel 1970 si
trasportavano in un anno, nel 2008 li facevamo in una settimana. Siamo passati
da un'offerta di 620 milioni di tonnellate di portata di 13-14 anni fa al
miliardo di tonnellate del 2007. Le portacontainer sono diventate gigantesche,
capaci di caricare 12 mila container, contro i duemila di quelle più vecchie».
Il brutto risveglio Finché non è scattato il black-out. «La frenata c'è stata
tra settembre e ottobre dell'anno scorso. Hanno cominciato a fermarsi gli
ordini di grano e minerali. C'è stato il crollo del prezzo del petrolio. E si è
bloccata la Cina, che era la locomotiva del trasporto delle merci
containerizzate», prosegue Coccia. Tonnellate di beni a basso prezzo, quelli
che inondavano le nostre città, sono rimaste ferme nei magazzini. La fame di
consumismo dei cinesi s'è chetata di colpo. Solo il porto di Genova ha perso
nei primi due mesi del 2009 il 35% dei traffici con la Cina. Un effetto
valanga. Le grandi compagnie di navigazione hanno spento i motori delle navi,
pensionato quelle più vecchie; qualche società è scivolata nell'amministrazione
controllata, sotto il peso dei conti in rosso. Gli armatori hanno
ridimensionato i programmi, cancellato gli ordini di nuove navi (220 contratti
strappati per i cantieri dell'Estremo oriente a fine 2008, la previsione è di
mille entro l'anno), tagliato il personale. I marittimi più fortunati hanno
beneficiato degli ammortizzatori sociali; i braccianti del mare sono stati
sbarcati e basta. A terra è entrato in sofferenza l'indotto: spedizionieri,
terminalisti, agenti marittimi. Paura e speranza Lo sboom s'è sentito anche in
Italia, dove però fortunatamente la caduta è stata meno brutale che altrove,
così come era stata più contenuta la crescita. E ora? Il presidente degli
armatori italiani dice che qualche timido segnale di ripresa s'incomincia a
vedere. Soprattutto per i carichi secchi, grazie ai piani anticrisi e alle
opere pubbliche varate dai governi. Anche per il petrolio, sembra meno brutta:
la corsa alle scorte, incoraggiata dai prezzi bassi dell'oro nero (e dalla
speranza che risalgano) è ancora in atto, anche se i serbatoi delle nazioni
saranno presto colmi. Restano invece fermi i container: per Morgan Stanley i
traffici globali quest'anno sono destinati a calare ancora di un 3%.
«Probabilmente ci dovremo abituare a valori di crescita diversi» dice Piero Lazzari,
neopresidente degli spedizionieri italiani. «Quelli di qualche anno fa erano
consumi altissimi». Nicola Coccia guarda avanti: «La popolazione aumenterà di
altri 2 miliardi di unità nei prossimi dieci anni. E avrà bisogno di beni, di
merci». E quindi di navi, si spera.
( da "Stampa, La" del
03-05-2009)
Argomenti: Cina Usa
SPECIALITÀ CULINARIE
CIRCOLO DEI LETTORI DA DOMANI GLI INCONTRI FRA I PROTAGONISTI Martedì 12: cena
armena con letture tratte dal libro di Sonya Orfalian Lingua Madre: il Caucaso
anticipa la Fiera del Libro Gianni Vattimo e Slavoj Zizek parleranno di
fondamentalismi tolleranza e diritti umani [FIRMA]LUCA INDEMINI Lingua Madre,
nata come sezione della Fiera Internazionale del Libro nel 2005, diventa da
quest' anno un progetto permanente, con una programmazione articolata nell'arco
dei dodici mesi, che consolidando il rapporto con Terra Madre, vuole promuovere
un'idea di sviluppo sostenibile a 360 gradi. Memoria, oralità e lingua saranno
le tre linee guida per valorizzare la diversità culturale e la salvaguardia
delle memorie storiche e sociali. Altra importante novità di Lingua Madre sarà
un approfondimento annuale, dedicato a una specifica area geografica, che in
questo primo appuntamento sarà il Caucaso Meridionale, zona spesso trascurata
dai media, che pure comprende territori complessi e spesso conflittuali, quali
Armenia, Georgia e Azerbaijan. Reading, proiezioni cinematografiche, concerti e
degustazioni gastronomiche permetteranno di focalizzare l'attenzione su questa
terra di confine, ponte fra Europa e Asia, un ricco quanto singolare
«laboratorio di culture» del Mediterraneo. Da domani a mercoledì 6 la sala tre
del Cinema Massimo ospiterà una retrospettiva sul Cinema Caucasico, curata dal
Museo Nazionale del Cinema (ingresso 5,50 euro, abbonamento 10 ingressi 30
euro), che riserverà ampio spazio ai lavori di Atom Egoyan e sarà impreziosita
mercoledì 5, alle 21, dalla presenza in sala di Yervant Gianikian e Angela
Ricci Lucchi, al termine della proiezione del loro «Ritorno a Khodorciur.
Diario Armeno». Domani alle 21, con «Lo sguardo della memoria. Il genocidio
armeno raccontato da voci e immagini», i due documentaristi apriranno la serie
di incontri al Circolo dei Lettori, impreziositi ogni giorno dall'aperitivo
armeno delle 19,30 (6 euro). Se martedì 5 parlerà la musica col
reading-concerto di Fakhraddin Gafarov e Karim Guarkan, il giorno successivo si
rifletterà su temi di stringente attualità, quali fondamentalismi, tolleranza, globalizzazione e diritti umani: protagonisti Gianni Vattimo e
Slavoj Zizek, uno dei più discussi filosofi del nostro tempo. Partendo dagli
ultimi fatti che hanno portato l'area alla ribalta internazionale, come il
bombardamento russo della Gerogia nell'estate scorsa, il convegno «Caucaso:
cultura, storia e politica in cambiamento» (venerdì 8, ore 10-18),
grazie agli interventi di studiosi internazionali ed esperti della Regione,
vuole fare il punto sui cambiamenti avvenuti nel Caucaso, dalla fine degli Anni
'80 ad oggi. Prima di spostarsi dal Circolo alla Fiera della Libro, martedì 12
è in programma una cena armena, con le letture tratte da «La cucina d'Armenia»
di Sonya Orfalian (25 euro, prenotazioni allo 011/4326827). Info su
www.circololettori.it/linguamadre09.
( da "Wall Street Italia"
del 03-05-2009)
Argomenti: Cina Usa
Venezuela-Iran/
Colloqui diplomatici per visita Ahmadinejad di Apcom Critiche dagli Usa per bocca di Hillary Clinton -->Caracas, 3 mag. (Ap)
- Il presidente venezuelano Hugo Chavez ha ricevuto una delegazione diplomatica
iraniana per mettere a punto i dettagli della prossima visita del presidente
Mahmoud Ahmadinejad a Caracas. Nell'incontro si è parlato
anche di rafforzare i rapporti industriali e tecnologici tra i due Paesi. In
proposito si sono levate critiche da parte del segretario di Stato Usa Hillary Clinton, che ha
stigmatizzato la crescente influenza di Iran, Cina e Russia in America Latina.
( da "Wall Street Italia"
del 03-05-2009)
Argomenti: Cina Usa
Nuova influenza/ Oms
e Fao: carne suina no veicolo di infezione di Apcom Comunicato congiunto: non
servono misure protezionistiche -->Ginevra, 3 mag. (Apcom) - Le misure di
boicottaggio delle carni suine, così come le misure protezionistiche contro la
libera circolazione di questo tipo di merce non è giustificata dall'efficacia
nel rallentare la diffusione dell'influenza cosiddetta "suina". La
carne suina, infatti "non è veicolo di infezione" se vengono
rispettati gli standard comuni di igiene. E' questo il
succo di un comunicato congiunto dell'Oms, della Fao, dell'Organizzazione
mondiale del commenrico e dell'Organizzazione mondiale della salute animale.
Sono una quindicina i Paesi, tra cui Cina e Russia, che hanno imposto restrizioni al commercio di suini,
bloccando le carni messicane, Usa e canadesi. (Con fonte Afp)
( da "Corriere delle Alpi"
del 03-05-2009)
Argomenti: Cina Usa
Abruzzo Abruzzo il
segno dei tempi PER la ricostruzione delle case 6 mesi, dice il nostro capo del
governo. Orpo! Che crapa! Mai visto nulla di simile. Per controllare gli
appalti ed i lavori, alcuni anni fa servivano un ingegnere e quattro assistenti
contrari, così venivano chiamati coloro che erano preposti al controllo,
guardavano ferro, cemento ed inerti e tutto funzionava. Poi li tolsero, si
disse perché non servivano più ed il controllo veniva fatto da altre figure, in
effetti era uno dei primi tagli, seguito da tutta la serie che vediamo
giornalmente, così si cominciò a rubare a man bassa, si sa che se manca il
gatto i topi ballano. Anno 2009 chi saranno i nuovi controllori? Già nominati!
Un Pool Antimafia formato da quattro procuratori! Chi ha ancora il coraggio di
sostenere che il nostro è uno Stato? Per ricostruire il dopo terremoto non più
assistenti contrari, ma magistrati. A quando l'esercito per scavare gli inerti,
i carabinieri muratori, gli asfaltatori poliziotti stradali, i costruttori dei
giardini le guardie forestali e la supervisione delle guardie carcerarie. I
tempi sono effettivamente cambiati e la mafia grossolana e sottile ha invaso
tutte le istituzioni. Minchia picciotti, pensate quando il terremoto
distruggerà il ponte di Messina....che pacchia....ma intanto picciotti pensiamo
a costruirlo, magari con la sabbia del mare di Scilla e Cariddi... Il capo
dice, lasciate perdere le inchieste, bisogna ricostruire: ma chi ci perde se un
lavoro è fatto male ed il terremoto sfascia la casa? Primo il proprietario che
ha fatto notevoli sacrifici, poi lo Stato che ha dimostrato di non saper far
rispettare le leggi, terzo tutti noi perché la ricostruzione non si fa con i
fichi secchi ma con il nostro danaro...chi ci ha guadagnato: gli speculatori,
chi non ha controllato? Direzione lavori, tecnici Comunali, chi ha ancora
voglia di andare a votare? Cherubino Miana San Vito, tanti nomi pochi programmi
ANNO 0 per l'appuntamento elettorale a San Vito di Cadore? Non arrischiamoci a
fare pronostici, non siamo al lotto e nemmeno all'ippica. Certo che, a
proposito di ippica, che schieramento di forze! Ma qui a San Vito di Cadore
possiamo andare fieri di tante cose, ed adesso anche dell'impegno sociale dei
giovani. Il candidato sindaco per l'opposizione si dà già per vittorioso ed ha
le idee chiare, dicono i giornali. Mi sembra scontato, no? Siamo felici di
constatare che abbia delle idee, non diamolo per scontato. Mi chiedo però da
cinquantenne sanvitese se chi ha organizzato i nuovi ipotetici amministratori
abbia il polso della situazione di un paese anomalo come il nostro. Noi
vogliamo novità vere, non minestre riscaldate, ci servono giovani portatori di
una identità culturale intima e radicata nel paese, che l'amministrazione
precedente ha vagamente e semplicemente addobbato di nuove circonvallazioni ed
inutili manifestazioni nazionalpopolari, come il "A san Vido se bala2il
giorno dopo il terremoto in Abruzzo. A parte queste quisquilie, andando al
punto focale: chi ci governerà conosce il paese, non quello ufficiale, ma quello
nascosto dietro alla tendina, dei soliti bene informati, che da anni di
amministrazione civica hanno fatto una polemica continua e di basso livello su
tutto, ribadisco tutto quello che l'amministrazione andava facendo. Insomma, di
nuovo guelfi e ghibellini? Per l'amor di Dio no, facciamoci da parte, senza
polemiche, caro Piero, non sei molto piaciuto, ma non importa. Ritorneremo ad
avere un sindaco ombra? o, come mi pare dallo schieramento ippico, ci sono
anche cavalli di pura razza cattolica, che forse hanno molto da dare sul piano
dei rapporti umani e sulle problematiche giovanili. Il resto, fognature, piste
da scii, alberghi, seconde case, chalet, e quantaltro già lo abbiamo. Sarà il
sindaco di chi propone i valori della tolleranza e dello spirito per i l bene
comune o dovremo sopportare quotidiane polemiche giornalistiche sul
retrobottega costruito abusivamente dall'artigiano tal dei tali?. Chissà.
Quello che mi rende perplessa, ma è un'opinione del tutto personale, è che
tanti sono i nomi ma poche le indicazioni di programma, in base alla quale,
credo, ciascuno scelga o voti. Non credo e spero che non si diano i voti per
simpatia personale ma per fiducia nelle reali capacità di esecuzione del
mandato. Quindi:avanti il prossimo, anche se non necessariamente...di chiesa.
Ep Complimenti al ministro Zaia PREMETTO che non sono né un elettore del
Ministro Zaia né tantomeno della sua parte politica. L'opera di
sensibilizzazione che egli ha però intrapreso su scala nazionale, ovvero l'uso
di prodotti della terra locali e stagionali, evitando cosi' l'acquisto di cibi
esotici di dubbia provenienza e genuinità, mi sembra quantomeno giusta e a
favore del cittadino italiano. Basti pensare ai continui sequestri di
containers provenienti dall'estremo oriente contenenti prodotti avariati oppure
mal conservati e poi rimessi in circolo dall'industria alimentare, conseguenza
di una globalizzazione spinta e soprattutto voluta dalle
Multinazionali. Mi compiaccio inoltre per quanto il ministro Zaia sta tentando
di fare per vietare l'uso dei nicotenoidi e altri prodotti chimici che sembra
stiano provocando, tra le varie conseguenze sanitarie, un'anomala moria delle
api, pur sapendo che la lotta contro le multinazionali delle sementi e dei
prodotti disinfestanti sarà dura ed impervia. Purtroppo noto con
dispiacere che la strada che propone Zaia (prodotti a Km zero) non è seguita
dalla maggior parte dei suoi colleghi ministri, in particolar modo dal Primo
Ministro. Nei mesi scorsi abbiamo spesso sentito parlare di difesa
dell'italianità di Alitalia, come se fosse l'unica questione nazionale...In
realtà l'italianità penso sia da difendere sempre e comunque, anche quando gli
stessi ministri della Repubblica, stipendiati da noi contribuenti italiani,
fanno sfoggio di fiammanti auto straniere acquistate con soldi pubblici ed in
barba all'industria italiana, che produce auto e prodotti di buona ed ottima
qualità. Al contrario, in Francia ed in altri paesi europei, i ministri ed il
capo di stato usano esclusivamente auto di produzione nazionale, mostrando
quindi un attaccamento alla propria nazione. In questo momento di difficoltà
industriale, penso sia argomento di riflessione da parte di tutti. Giovanni Dal
Canton QUERO "Autonomia", cassata una parola chiave IN riferimento
alle dichiarazioni apparse oggi sulla stampa locale in merito allo statuto
veneto, vorrei ricordare al signor De Gan, come a tutti i bellunesi, che nello
bozza ad opera di Lega e Pdl (rappresentate in commissione tra gli altri da
Gianpaolo Bottacin e Dario Bond) non si parla espressamente di «autonomia della
Provincia di Belluno», ma di «forme e condizioni particolari di autonomia
amministrativa e finanziaria agli enti locali il cui territorio sia in tutto o
in parte montano». Non mi sembra un'interpretazione strana della lingua
italiana se dico che l'autonomia di Belluno è stata cassata rispetto al 16bis
presentato scritto dal Pd. Se così non fosse, come spiega De Gan le
affermazioni dello scorso 5 marzo del Presidente Galan «La Provincia di Belluno
non diventerà mai autonoma». Ha una diversa interpretazione linguistica anche
per queste? Valerio Tabacchi Coordinatore Pd Provincia di Belluno L'interesse
della pianura alla fine prevale sempre Che la Provincia di Belluno, quasi
totalmente montana, con vasti territori e scarsa popolazione, sia svantaggiata
per la logica stessa della democrazia - dove a contare sono i voti - è nella
normalità delle cose. Che si tratti di acqua, di pesca, di caccia, di ambiente
o di urbanistica, quando a livello Regionale i problemi vengono affrontati, a
prevalere sarà sempre l'interesse della pianura intensamente popolata,
politicamente forte e questo a prescindere dalle diverse correnti politiche.
Prima che bianco, rosso o verde, il politico resta ancorato ferocemente al suo
feudo ed al suo "orticello" elettorale da difendere. E l'orticello di
pianura è un podere. Ma la montagna, oltre a questa sua debolezza di fondo,
storicamente consolidata, ne ha un'altra, che figlia della prima, ha effetti
devastanti: Il campanilismo esasperato! Sarebbe logico che la montagna,
minoritaria sul piano dei numeri, si rendesse conto che l'unica sua difesa
possibile è quella di ripresentarsi unita nei confronti della pianura, mentre è
esattamente il contrario. La divisione fra vallata e vallata, comune e comune,
frazione e frazione, è metodo abituale, consolidato, di gestione della cosa
pubblica. A ben riflettere la ragione è semplice e facilmente spiegabile.
Gruppi di potere locali scarsamente preparati, ma ferocemente attaccati alle
poltrone, sono naturalmente portati a mantenere le cose al livello più basso
possibile, in quanto, nel caso il gioco si allargasse, la loro insufficienza
diventerebbe evidente e ne sarebbero travolti. E la scelta di tenere il più
possibile le "cose in famiglia" diventa necessità. La logica di fondo
è: ognuno per se e Dio per tutti. Meglio perdere da soli che vincere uniti. E
condizione prima, che la cosa pubblica sia cosa di pochi addetti ai lavori. E
la cosa trova conferme in tutti i campi, basta metterci un minimo di
attenzione. Esiste un problema, specificatamente nostro, che è quello delle
Regole. E' ben chiaro, ai pochi che se ne occupano, che le Regole sono state
resuscitate nel 1994 perché si trattava di rimuovere un ostacolo al libero
dispiegarsi del "libero mercato". Tutto - acqua, ambiente, risorse -
doveva diventare merce da mettere in gioco, secondo la logica del profitto da
realizzare nel tempo più breve, costi quel che costi, al diavolo le
conseguenze. E se questo "diverso modo di possedere le cose" era di
ostacolo, bisognava pur trovare il modo di sgomberare il campo. E gira e
rigira, si trovò il modo di assegnare alle Regole il compito di "custodi
di beni ambientali di interesse generale", inalienabili ed indivisibili,
dimenticando che per svolgere questo ruolo era necessario avere a disposizione
tutta una categoria di produttori legata al territorio: boscaioli, allevatori,
pastori, malgari, che lo sviluppo industriale ha via via emarginato fino
all'estinzione. Garante di questa nuova realtà, l'Ente Regione è ovvio quindi
che trovi nel Comune il suo referente sul territorio e non nelle Regole, a cui
riserva solo compiti marginali di custodia e tutela. Quando gli interessi di
Regole e Comune entrano in conflitto - e succede più spesso del necessario - è
naturale che l'appoggio della Regione vada al Comune, che per sua natura,
tutela interessi più generali. Cosa dovrebbe suggerire alle Regole questa
situazione, se non quella di mettere in primo piano l'esigenza di creare una
aggregazione di tutta la realtà Regoliera del Cadore, del Zoldano, dell'Alpago
ed d'Ampezzo, dove fare di tante debolezze sparse una forza? A chi conosce bene
la montagna e la sua gente può apparire il sogno di un demente, ma non ci sono
altre possibilità per l'istituto Regoliero di aver vita lunga in un mondo definitivamente
avviato alla globalizzazione planetaria. Il discorso è complesso, ma qualcuno
dovrà pur farsene carico. Giovanni Vecellio AURONZO Che fine ha fatto la Messa
Tridentina? Dopo circa un mese e mezzo da che il Vescovo aveva annunciato che
nella chiesetta di SS Filippo e Giacomo ci sarebbe stata la celebrazione della
Santa Messa Tridentina, ormai sono due domeniche che tale Santa Messa non viene
proprio celebrata. Questo perchè c'è un solo celebrante, e non riescono a
trovare un sostituto. Noi ci siamo offerti di trovare un celebrante da altra
Diocesi, ma il Vescovo non vuole assolutamente che un sacerdote di altra
Diocesi vemga a celebrare a Belluno? Come mai? Le ipotesi sono molte e non
certo gradevoli. Mirco Rabini
( da "Repubblica, La"
del 03-05-2009)
Argomenti: Cina Usa
Pagina 2 - Cronaca
Virus, in Toscana il primo caso "Si diffonderà fino all´estate" Già
guarito, altri 13 sotto osservazione. Berlusconi: niente panico Già guarito,
altri 13 sotto osservazione. Berlusconi: niente panico Timori a Malpensa per
una hostess arrivata da Cancun, ma le analisi danno esito negativo MARINA
CAVALLIERI ROMA - «Era un episodio atteso, era inesorabilmente probabile che
anche in Italia ci sarebbero stati dei casi». Il ministro Sacconi annuncia
ufficialmente il primo caso in Italia di influenza H1N1, chiamata, ormai a
torto, "febbre suina". Per farlo sceglie una conferenza stampa,
organizzata però più «per fare il punto» che per allarmare, più per «illustrare
la rete dei controlli, molto efficace» che per mettere in guardia contro una
catastrofe. Il "paziente zero" è un cinquantenne di Massa Carrara,
tornato dal Messico, che si è scoperto infettato dal virus globale. Il signor
B. M. aveva mal di gola, tosse, una febbre leggera, mai più di 37,2. Una serie
di sintomi blandi. Ricoverato lunedì scorso, è già guarito. Questo però è stato
il primo caso accertato sui 21 sospetti, di cui 13 ancora sotto osservazione. «Con la globalizzazione è inevitabile che il virus si diffonda ma
in questo momento non siamo preoccupati per la salute dei cittadini italiani»,
dice Sacconi con ragionevole ottimismo. L´influenza messicana ha raccolto
intorno al ministro lo Stato maggiore della Sanità: il sottosegretario
Ferruccio Fazio, il direttore dell´Aifa, l´agenzia del farmaco, Guido
Rasi e Antonio Cassone, direttore del dipartimento Malattie infettive dell´Iss.
Tutti vogliono rassicurare. «Ora si registrerà una progressiva diffusione del
virus fino all´estate e il numero dei contagi è destinato a crescere», spiega
il sottosegretario Fazio. «L´obiettivo sarà tenere i contagi sotto controllo
fino a quando l´ondata diminuirà e ci lascerà il tempo di organizzarci per la
seconda fase». Solo allora il pericolo potrebbe aumentare. «I rischi nascono da
due cose - dice Fazio - una mutazione del virus e la possibilità che si mescoli
all´influenza stagionale, se arrivasse una seconda ondata avrebbe un grosso
impatto anche dal punto di vista economico». Ma se il virus non è pericoloso
perché i morti in Messico? «Una possibilità, ma è solo un´ipotesi, è che il
virus abbia ridotto la sua aggressività nel passaggio da animale ad uomo e poi
da uomo a uomo». Una seconda ipotesi è la possibilità di «una co-circolazione
di virus che si sarebbe verificata in Messico: l´influenza stagionale insieme
alla "febbre suina". Questo ci preoccuperebbe». Comunque è già pronto
un programma per lo stadio di massima allerta: «In caso di necessità, l´Agenzia
italiana del farmaco potrà prevedere procedure speciali per l´immissione rapida
in commercio dei lotti di farmaci antivirali», ha detto Guido Rasi. Tra le
misure prese ci sono anche canali sanitari differenziati per chi arriva in
aereo dal Messico. Dunque, «situazione sotto controllo». Lo ha detto lo stesso
presidente del Consiglio Berlusconi che ieri ha voluto rassicurare: «Niente
panico». Rassicurazioni istituzionali e per il ministro Sacconi anche una
piccola rivincita. «Ho ascoltato la dichiarazione del presidente Obama che si è
detto al sicuro avendo 50 milioni di scorte di antivirali, noi ne abbiamo 40
milioni e l´Italia non è gli Stati Uniti, questo tanto per rispondere a chi ha
detto che non avremmo scorte sufficienti». Ma se le polemiche sono inutili, i
controlli no. Un equipaggio arrivato da Cancun è sotto osservazione, si era
temuto per una hostess ma poi i test hanno dato esito negativo. Per tutti gli
altri non resta che attendere.
( da "Arena, L'" del
03-05-2009)
Argomenti: Cina Usa
Domenica 03 Maggio
2009 ECONOMIA Pagina 37 Nella finanza è finito il liberismo C'è modo di
impedire che alla fine del periodo turbolento che stiamo attraversando le
banche del mondo si rimettano a prestare a man salva e preparino un'altra
crisi? A tale domanda bisognerà dare una risposta, anche normativa, e un
aspetto importante (come osserva tra gli altri l'editorialista della Bbc Robert
Peston) è la questione dei capital ratio. In parole povere, il capital ratio di
una banca è il rapporto fra i soldi che hanno messo i suoi azionisti e il
totale delle attività. Le attuali norme internazionali fissano certi rapporti
minimi. Lo scopo è far sì che in caso di perdite, queste non debbano essere
sopportate da creditori e depositanti, ma in misura maggiore o esclusiva dai
soci della banca, che hanno apportato il capitale di rischio. L'esperienza
degli ultimi due anni mostra che i ratio (ho ormai perso la speranza che
qualcuno apprezzi se scrivo correttamente "le rationes") prescritti a
Basilea erano ridicolmente bassi. La corsa agli attivi più indecenti ha
spazzato via il capitale di rischio di molte banche, sopra tutto
angloamericane, e ha costretto lo Stato a sostenerle offrendo loro sovvenzioni
o nazionalizzandole. Ciò è stato fatto in base alla convinzione che le banche
in tal modo assistite erano "troppo grandi per fallire": si fossero
rese insolventi, avrebbero trascinato con sé nella caduta tutto il sistema
finanziario mondiale. Chi è troppo grande per fallire, e dunque dovrà essere
salvato con i soldi dei contribuenti se combina un monte di sciocchezze, è
anche troppo grande per essere gestito come una qualunque proprietà privata. O
si impongono obblighi di trasparenza, vincoli all'attività e capital ratio più
alti per le banche di dimensioni maggiori, oppure si spezzano d'autorità gli
istituti grandi creandone di molto più piccoli e maneggevoli che nessuno
piangerà se falliranno. Il contrario di quanto si è detto finora. In campo
finanziario, il liberismo è finito. L'illusione che la finanza potesse
autoregolarsi sta alla radice dell'attuale crollo. L'assenza di controlli e il
gigantismo degli enti ha creato un titanico moral hazard. Ma se tutto questo è
ormai chiaro, tradurlo in riforme concrete sarà difficilissimo. Regole, va
bene: ma quali regole? Produrre norme concepite frettolosamente potrebbe creare
enormi problemi. Aumentare i capital ratio potrebbe accentuare e prolungare
l'attuale crisi del credito. La globalizzazione del credito
puzza, ma il ritorno ai mercati nazionali potrebbe far ingrippare il motore
della crescita. Rendere più solide le grandi banche con maggiori controlli e
capital ratio più alti potrebbe conferire loro un vantaggio sulle concorrenti
minori nell'attirare depositi. Tutto sarà, certamente, da valutare e
ponderare. Però senza i tonitrui belati liberisti che hanno accompagnato, e
facilitato, la crisi che oggi stiamo pagando tutti.
( da "Arena, L'" del
03-05-2009)
Argomenti: Cina Usa
Domenica 03 Maggio
2009 LETTERE Pagina 23 SEQUESTRI Moderni pirati liberi di agire Sembra davvero
inconcepibile e intollerabile che, nel terzo millennio, in
piena globalizzazione, nell'era dell'informatica avanzatissima e, finanche, di
contatti con pianeti extraterrestri, sparute ciurme di masnadieri- non importa
se siano 4 di numero oppure 4.444- arrivino, in taluni tratti di mare,
specialmente alle latitudini tropico -equatoriali, a tenere ripetutamente in
scacco moderne e gigantesche navi, che si trovano a percorrere quelle
rotte, trasportando passeggeri o mercanzie. I moderni pirati salpano dalla
costa, o da battelli d'appoggio, con barchini veloci e, armati fino ai denti,
tentano, talvolta con successo, addirittura operazioni di arrembaggio, realizzando
così numerosi sequestri di unità, equipaggi e carichi. Poi, ovviamente, passano
alla "cassa", chiedendo enormi e commisurati riscatti. È mai
possibile che, stipulando appositi accordi internazionali, non si riesca a
preordinare e ad attuare tempestivi interventi di aerei o elicotteri che, in
quattro e quattr'otto, con maniere buone od energiche, impediscano le
vergognose e pericolose scorribande? O bisogna pensare che, a monte e a valle
degli attacchi corsari, si pongano ben più grossi e potenti interessi di natura
politico-economico-finanziaria, ragione per cui nessuno si affretta a muoversi
seriamente al fine di impedirli o reprimerli? Rocco Boccadamo LECCE
( da "Bresciaoggi(Abbonati)"
del 03-05-2009)
Argomenti: Cina Usa
Domenica 03 Maggio
2009 ECONOMIA Pagina 26 Nella finanza è finito il liberismo C'è modo di
impedire che alla fine del periodo turbolento che stiamo attraversando le
banche del mondo si rimettano a prestare a man salva e preparino un'altra
crisi? A tale domanda bisognerà dare una risposta, anche normativa, e un
aspetto importante (come osserva tra gli altri l'editorialista della Bbc Robert
Peston) è la questione dei capital ratio. In parole povere, il capital ratio di
una banca è il rapporto fra i soldi che hanno messo i suoi azionisti e il
totale delle attività. Le attuali norme internazionali fissano certi rapporti
minimi. Lo scopo è far sì che in caso di perdite, queste non debbano essere
sopportate da creditori e depositanti, ma in misura maggiore o esclusiva dai
soci della banca, che hanno apportato il capitale di rischio. L'esperienza
degli ultimi due anni mostra che i ratio (ho ormai perso la speranza che
qualcuno apprezzi se scrivo correttamente "le rationes") prescritti a
Basilea erano ridicolmente bassi. La corsa agli attivi più indecenti ha
spazzato via il capitale di rischio di molte banche, sopra tutto
angloamericane, e ha costretto lo Stato a sostenerle offrendo loro sovvenzioni
o nazionalizzandole. Ciò è stato fatto in base alla convinzione che le banche
in tal modo assistite erano "troppo grandi per fallire": si fossero
rese insolventi, avrebbero trascinato con sé nella caduta tutto il sistema
finanziario mondiale. Chi è troppo grande per fallire, e dunque dovrà essere
salvato con i soldi dei contribuenti se combina un monte di sciocchezze, è
anche troppo grande per essere gestito come una qualunque proprietà privata. O
si impongono obblighi di trasparenza, vincoli all'attività e capital ratio più
alti per le banche di dimensioni maggiori, oppure si spezzano d'autorità gli
istituti grandi creandone di molto più piccoli e maneggevoli che nessuno
piangerà se falliranno. Il contrario di quanto si è detto finora. In campo
finanziario, il liberismo è finito. L'illusione che la finanza potesse
autoregolarsi sta alla radice dell'attuale crollo. L'assenza di controlli e il
gigantismo degli enti ha creato un titanico moral hazard. Ma se tutto questo è
ormai chiaro, tradurlo in riforme concrete sarà difficilissimo. Regole, va
bene: ma quali regole? Produrre norme concepite frettolosamente potrebbe creare
enormi problemi. Aumentare i capital ratio potrebbe accentuare e prolungare
l'attuale crisi del credito. La globalizzazione del credito
puzza, ma il ritorno ai mercati nazionali potrebbe far ingrippare il motore
della crescita. Rendere più solide le grandi banche con maggiori controlli e
capital ratio più alti potrebbe conferire loro un vantaggio sulle concorrenti
minori nell'attirare depositi. Tutto sarà, certamente, da valutare e
ponderare. Però senza i tonitrui belati liberisti che hanno accompagnato, e
facilitato, la crisi che oggi stiamo pagando tutti.
( da "Repubblica, La"
del 03-05-2009)
Argomenti: Cina Usa
Pagina XVI - Palermo
Saggistica Le guerre africane viste da palermo AUGUSTO CAVADI Alberto Sciortino
è uno di quei rari, e preziosi, intellettuali palermitani che intreccia in un
circolo virtuoso analisi teoriche e pratica sociale sul campo. Come coordinatore
per conto dell´organizzazione non governativa siciliana Ciss (Cooperazione
internazionale Sud Sud) ha preso parte a numerosi progetti di sviluppo che
riguardano il continente nero si è incontrato da vicino negli ultimi decenni
con le centinaia di guerre che, nel silenzio abituale dei massmedia italiani,
vengono là combattute, non di rado con la regia più o meno occulta di grandi
potenze occidentali. Da qui l´idea di studiare le radici storiche di quelle
aree complesse, le modalità effettive (saccheggi, schiavismo, abusi sessuali,
razzia di aiuti umanitari, reclutamento negli apparati militare di minori) e le
prospettive attuali. Il frutto è un libro, denso ma fruibilissimo, davvero
molto bello, non solo tipograficamente (L´Africa in guerra. I conflitti africani e la globalizzazione; edizioni Baldini
Castoldi Dalai, 442 pagine, 18,50 euro), di cui un esergo di A. Mbembe fornisce
la chiave di lettura, che di seguito riportiamo: «La guerra in quanto economia
generale non oppone più necessariamente tra loro coloro che dispongono di armi.
Oppone, di preferenza, chi dispone di armi e coloro che ne sono privi». Quindi
con un esito scontato fin dal primo sparo.
( da "Messaggero Veneto, Il"
del 03-05-2009)
Argomenti: Cina Usa
Pagina 8 - Cultura e
spettacoli "Coco Song", punto di vista fashion nei modi d'Oriente
L'intervista In questi giorni, attori, registi e cinefili del Far East sono
usciti dal Giovanni da Udine con una nuova "visione" sul panorama del
cinema asiatico. Alcuni fortunati anche con uno sguardo più fashion. Il merito
è degli occhiali "Coco Song", tra gli sponsor ufficiali del festival,
linea di accessori che si ispira al fascino della Cina Imperiale, un'epoca
caratterizzata dall'importanza della tradizione, dalla preziosità dei materiali
e dalla raffinatezza del gusto. A raccontarci di questa giovane e dinamica
azienda, che ha il centro direzionale a Pavia di Udine in località Cortello, è
il general manager Corrado Moro: «Il marchio è nato sei anni fa da una felice
idea di Eliseo Tessaro che, appassionato di cultura e arte dei Paesi asiatici,
ha saputo coniugare il lusso orientale con il design italiano. L'uso di
materiali naturali quali foglie, piume e sete, simboli di monete e ideogrammi,
colori accesi e intensi, con 150 passaggi manuali di esperti artigiani, rendono
ogni occhiale un pezzo unico. Alluminio, titanio, ma anche acetato in tiratura
limitata si sposano a una metaforica gamma di colori, uno per ogni sensazione».
- In quali Paesi esporta la Coco Song? «Attualmente, con una distribuzione
molto selezionata, oltre all'Italia siamo presenti in Portogallo, Australia,
Russia, Germania, Inghilterra e Paesi nordici». - Ultimi sviluppi commerciali?
«Recentemente è nata la nuova società Area, in cui l'impresa diventa un marchio
con varie componenti di sviluppo commerciale, in linea con
le esigenze del mercato globalizzato. Accanto agli occhiali, ci saranno altri
accessori che si ispirano sempre al lusso orientale, che rimane la filosofia
del brand stesso. Il primo giugno presenteremo ufficialmente la nuova
collezione di gioielli, bigiotteria di alta qualità con pezzi anche di
gioielleria». - Lei è stato nominato di recente amministratore delegato
della società: che cosa la stimola maggiormente in questo nuovo incarico? «Dopo
quindici anni nel settore, posso dire che gli occhiali "Coco Song" si
distinguono per uno stile originale e particolarmente raffinato. Attualmente
l'occhiale non è più considerato una protesi, ma un accessorio fashion che
vanta ben 400 griffe a livello mondiale. Trovo molto stimolante la creazione di
Area, questa nuova azienda che con lo stesso marchio produrrà anche altri
accessori, secondo il concetto di distribuzione del mercato attuale, che non è
più quello del singolo prodotto». Germana Snaidero
( da "Repubblica, La"
del 03-05-2009)
Argomenti: Cina Usa
Pagina XXV - Torino
Dal Caucaso al Circolo dei Lettori per conservare memoria e tradizioni CLARA
CAROLI Teorizzano i guru dei fenomeni di massa - per la
gioia di Carlin Petrini - che la localizzazione è l´effetto virtuoso della
globalizzazione. Variante letteraria del fenomeno Terra Madre (la kermesse dei
contadini del mondo), la sezione etnica della Fiera del Libro "Lingua
Madre" ha assunto forma permanente confluendo, non senza polemiche, sotto
il Circolo dei Lettori. Da domani, per tutto il mese di maggio, una
costellazione di appuntamenti che incrociano letterature, arti e geografie. Si
comincia con un focus sul Caucaso Meridionale - Armenia, Georgia e Azerbaijan -
in collaborazione con il Museo del Cinema, si prosegue il 6 con un incontro con
il filosofo sloveno Slavoj Zizek, si emigra al Lingotto per la consueta
sessione di reading e concerti nei padiglioni della Fiera, si chiude dal 19 al
21 al Circolo con la scrittrice nicaraguense Gioconda Belli, esule politica.
Tra i promotori di "Lingua Madre" la Regione, Slow Food,
l´Università, l´Unesco, la Rete italiana di Cultura Popolare. Memoria, lingua e
oralità sono le tre linee guida dell´evento, le chiavi per entrare nelle
culture "altre" in cerca di spunti, collegamenti, occasioni di
dialogo. La "terra di mezzo" rappresentata dal Caucaso Meridionale,
ponte tra Europa e Asia dalle straordinarie ricchezze etnolinguistiche che la
rendono laboratorio di culture, è al centro di una rassegna di film che si apre
domani al Massimo. Dalle 16.30 "Il colore del melograno" e "La
leggenda della fortezza di Suram" di Sergei Paradjanov e a seguire, in
serata, "Ararat" e "Calendar" del venerato regista
armeno-canadese Atom Egoyan. Da non perdere martedì "Le voyage en
Armenie" di Robert Guédiguian e un altro diario di viaggio, "Ritorno
a Khodorciur" di Yervant Gianikian e Angela Ricci Lucchi, filmaker di
origine armena, presenti in sala per un incontro con il pubblico. Tra gli
eventi dell´omaggio alla cultura caucasica anche concerti - un crossover che
ricorda gli sconfinamenti di Settembre Musica - ma anche dibattiti, letture e
cene etniche. Mercoledì sera un faccia a faccia da non mancare quello tra
Gianni Vattimo e Slavoj Zizek, che ha riletto il marxismo attraverso la
psicanalisi di Lacan e al Circolo dei Lettori parlerà di fondamentalismo,
tolleranza, etica e soggettività del pensiero globale. Tra gli ospiti di
"Lingua Madre" quest´anno nello Spazio Piemonte della Fiera del Libro
ci saranno Sulaiman Addonia, Rabih Alameddine, Nadeem Aslam, Ibrahim Narsallah
e Anilda Ibrahimi. Tra i protagonisti delle session musicali a cura del
Folkclub, che allargano l´orizzonte sulle sonorità del mondo, c´è Djivan
Gasparyan, stella della musica del Caucaso. Concerto di pace, infine, il 17
maggio all´Auditorium Rai con l´orchestra Pequenas Huellas e duecento bambini
ambasciatori di speranza.
( da "Caserta News"
del 03-05-2009)
Argomenti: Cina Usa
Domenica 3 Maggio
2009 Gastronomia e opere d'arte con Slow Food GASTRONOMIA | Puglianello Tre
opere dell'artista Salvatore Zacchino ed un menù proposto da Raffaele D'Addio
sono al centro di un incontro all'insegna dell'arte e della gastronomia.
L'appuntamento, promosso dalla Condotta Valle Telesina Slow Food, è fissato per
giovedì prossimo, 7 maggio, alle ore 20,30 al "Foro dei Baroni" di Puglianello.
Il maestro Salvatore Zacchino è nato a Campolattaro e vanta partecipazioni a
premi ed esposizioni nazionali. Di lui si sono interessati, esprimendone
apprezzamenti e recensioni, autorevoli critici d'arte. "Le sue formiche e
il seme da cui germina il pane quotidiano - ha scritto Angelo Calabrese, in
occasione della collettiva "Nei colori della luce" tenutasi a
Frosinone nel giugno scorso - danno senso agli interrogativi sulla fame nel
mondo, sulla globalizzazione, sul disamore che sperpera la
natura. Nella sua opera prevale il monito a conservare l'etica della vita e ad
esaltare la spiritualità che infiora e giustifica ogni pensiero di luce".
Mentre, Antonio Risi ha evidenziato che: "Al recupero della manualità come
equilibrio s'ispira la mitologia mediterranea di Salvatore Zacchino, che
intende ricercare la semplicità di un messaggio affidato al chicco di grano,
per ritrovare attraverso di esso i valori legati alla terra, ed ai suoi ritmi
naturali, anche per contrastare gli effetti negativi della globalizzazione".
"Formica rossa", "Creazione di Adamo modificato" e
"Taranta" sono le tre opere in esposizione. Questo, invece, il menù
di Raffaele D'Addio: - I fasul c'a pulpett' - I cannel' sp'zzat' cu raù - U
spezzatin' cu i patan - A pastier è gran Il percorso compiuto da Raffaele
D'Addio per realizzare i suoi piatti parte dalla ricerca del prodotto. E' il
prodotto, infatti, il protagonista e con esso il territorio che lo esprime.
Tradizione e territorio sono punti di riferimento costanti, insieme alla
tecnica. Per informazioni e iscrizioni telefonare al numero 328 9724341 o
inviare un'e-mail a gianna_dlc@libero.it
( da "Tirreno, Il" del
03-05-2009)
Argomenti: Cina Usa
Obama telefona al
presidente Calderon: affrontiamo insieme l'emergenza E in Messico l'epidemia
rallenta Ma l'Oms continua a parlare di pandemia imminente ROMA. Non c'è ancora
stata una massiccia diffusione della nuova influenza al di fuori del Nord
America, ma una pandemia è ancora «imminente». Ne è convinto il direttore
dell'Ufficio allarme e risposta dell'Organizzazione mondiale della sanità
(Oms), Michael Ryan. «Siamo ancora alla fase 5, ovvero di pandemia imminente,
perché stiamo vedendo il virus diffondersi - ha detto il dirigente dell'Oms - A
questo punto dobbiamo aspettarci che la fase 6 sia raggiunta, ma dobbiamo
sperare che non sia raggiunta». Gli Stati Uniti e il Messico debbono
«collaborare» per fare fronte all'emergenza scatenata dall'epidemia di
influenza A/H1N1. Questo l'impegno ribadito nel corso di una telefonata da
Barack Obama e il presidente messicano Felipe Calderon. Secondo la Casa Bianca
i due leader «hanno parlato nel pomeriggio per circa 20 minuti scambiandosi
informazione sugli sforzi che ciascun Paese sta compiendo per limitare la
diffusione dell'influenza» A/H1N1 e hanno ribadito «l'importanza di una stretta
collaborazione tra Usa e Messico» l'importanza di una
stretta collaborazione tra Usa e Messico. Intanto la
stessa Organizzazione mondiale della Sanità ha diffuso ieri attraverso il suo
sito internet il nuovo bilancio (aggiornato alle ore 8 italiane) sulla
diffusione della nuova influenza: 615 casi accertati in 15 paesi, di cui 17
mortali. Il bollettino precedente dell'Oms riferiva di 367 casi accertati e 10
morti. Il numero dei contagi confermati si è quindi praticamete raddoppiato in
24 ore. Il Messico ha riportato 397 casi di contagio confermati (per il
ministero della Sanità sono 427) e 16 morti. Negli Stati Uniti sono 141 i casi
di contagio, tra cui il bimbo messicano di 23 mesi, deceduto mentre era in
vacanza in Texas. I casi confermati, ma senza decessi sono
poi in Austria (1), Canada (34), Cina (Hong Kong: 1), Danimarca (1), Francia (1), Germania (4),
Israele (2), Olanda (1), Nuova Zelanda (4), Corea del Sud (1), Spagna (13),
Svizzera (1) e Regno Unito (13). Primi segnali di allerta arrivano intanto
anche dall'Asia con un caso a Hong Kong e uno in Corea del Sud. E mentre
le principali compagnie aree mondiali hanno deciso di limitare i voli verso il
Messico, notizie rassicuranti arrivano invece dal Paese epicentro del contagio:
il ministro della Sanità, Josè Angel Cordova, ha affermato ieri che l'epidemia
è «in fase di stabilizzazione». «Sarei frettoloso nel dire - ha aggiunto - che
il momento più difficile è passato, ma credo di avere sufficienti elementi per
dire che siamo in una fase di stabilizzazione». (m.v.)
( da "Tirreno, Il"
del 03-05-2009)
Argomenti: Cina Usa
SEGUE DALLA PRIMA
PAGINA Fiat-Chrysler: la rinvincita del bullone Conferma questa vicenda, ed era
ora, che a creare ricchezza non sono solo Wall Street e finanza, ma bulloni e
pneumatici, cilindri e lamiera: c'è l'industria grande e soprattutto piccola e
media, negletta e messa da parte per anni in favore di futures e derivati, e
che invece una sorprendente Italia sotterranea ha tenacemente continuato a
coltivare in silenzio. Meno male: è questa impresa, grande e piccola, l'una
strettamente legata all'altra, che tiene ancora in piedi il Bel Paese e gli ha
consentito finora di assorbire l'ondata di piena della crisi finanziaria e poi
industriale. La scommessa di Obama e Marchionne smentisce
poi il luogo comune di una globalizzazione comunque maligna e iniqua, o meglio
ne esalta un aspetto positivo: non ci si confronta più solo sul mercato di
casa, la competizione si allarga e si fa difficile, ma proprio per questo offre
tante possibilità in più, e se un mercato si chiude eccone un altro pronto a
rimpiazzarlo. E infine. Parallelamente alla Fiat ricostruita dalla cura
Marchionne, anche Torino ha conosciuto una svolta profonda. Una crescita culturale,
una rinnovata fiducia in se stessa, una volontà comune di ritrovare le proprie
radici di antica capitale, hanno cambiato il volto della città accompagnando e
favorendo la rinascita della centenaria casa automobilistica. In qualche modo,
l'appello a un generico "fare sistema" ha trovato lì una sua
fortunata concretezza, una sua autentica realizzazione. Chissà che non insegni
qualcosa anche a noi. Bruno Manfellotto
( da "Corriere del Veneto"
del 03-05-2009)
Argomenti: Cina Usa
Corriere del Veneto
sezione: PRIMAPAGINA data: 03/05/2009 - pag: 1 ONERI E ONORI DEL G8 AGRICOLO
UNA SCOMMESSA MOLTI GIOCATORI di MASSIMILIANO MELILLI L ' agricoltura come
motore dell'economia è un sogno che non ha mai smesso di essere coltivato. Ieri
come oggi tale utopia si è scontrata con le ragioni del progresso, più nel male
che nel bene. Già lo storico William Cowper sintetizzava così la faccenda: «Dio
fece la campagna, e l'uomo fece la città». Nella dualità della creazione
s'insinua l'anomalia del fenomeno: le città che avanzano sulle campagne.
Dall'Ottocento a oggi è stata una corsa senza freni. In Australia, i coloni
giustificarono l'appropriazione dell'intero continente e delle sue risorse
dichiarandolo «terra nullius », disabitato. Analogamente, i coloni americani
motivarono gli espropri sostenendo che le popolazioni indigene non erano in
grado di «migliorare» la loro terra. Oggi globalizzazione e
riforme economiche imposte dal mercato neoliberista, stanno distruggendo
piccole aziende e piccoli produttori a ogni latitudine. Da quando queste
riforme sono state introdotte, in India cinque milioni di contadini sono
svaniti nel nulla. In Sudafrica siamo a tre milioni, due in Messico. In
piccolo, lo stesso fenomeno è accaduto in Veneto. Dal dopoguerra ai giorni
nostri (fonte Fondazione Agnelli) si è registrata una cessione del 20 per cento
di territorio a favore di aree artigianali e industriali ma a discapito del
settore agricolo. Di più. Un altro mito da sfatare è l'idea che il libero
mercato sia in grado di distribuire il cibo con maggiore efficienza. Gli ultimi
dati Fao e Ocse rivelano un quadro catastrofico: 6 miliardi di persone
rischiano la fame. E' questo lo scenario che a Cison di Valmarino ha fatto da
cornice al primo G8 agroalimentare. In questa apertura, c'è già il tratto
distintivo di un organismo sopranazionale che negli anni è lievitato (G8, G14,
G16, G20.) ma che almeno, nel caso dell'agricoltura, ha piantato dei paletti a
difesa di regole globali, sicurezza alimentare e un'economia pulita e non
sporca, come quella dei «future » sulle materie prime. Il documento finale del
vertice apre più di una speranza per il futuro. E' una scommessa con molti
giocatori, la cui sfida e le possibilità di successo, vanno ricondotte ai
movimenti no-global che da Seattle in poi hanno posto con forza le ragioni del
dissenso degli oppressi della terra contro le logiche del consenso dei potenti.
Ancora. Si deve anche al senso di responsabilità e all'eclettismo di un
ministro «con le scarpe sporche di terra » come Luca Zaia, se l'agricoltura è
tornata ad avere un ruolo centrale nell'agenda politica internazionale. Certo.
Il cammino è stato tracciato da Obama che subito dopo la sua elezione, ha
lanciato la sfida del futuro: «Garantire cibi sani ai consumatori è un dovere
assoluto». Si muovono nella stessa direzione i temi (e gli accordi) del vertice
di Castelbrando. Dalla biodiversità alla sostenibilità alimentare alle regole
certe per riequilibrare i mercati fino all'aumento degli investimenti per
incrementare la produttività agricola nei Paesi in via di sviluppo, ecco le
fondamenta di un progetto «politically correct» per l'agricoltura. Progetto da
rispettare, naturalmente. Per la conferma (o meno) dovremo aspettare fino a
luglio prossimo: il G8 alla Maddalena.
( da "Giorno, Il (Milano)"
del 03-05-2009)
Argomenti: Cina Usa
CRONACA MILANO pag.
10 Quanta gente in giro per il mondo Tutti «migranti», tutti diversi SPECCHIO
SEGRETO «DÀI, NON ESSERE timido, prendi un'altra fettina di salame». «Aspetta,
prima facciamo un brindisi tutti insieme: in bocca al lupo e buon Sudafrica!».
Un ufficio qualsiasi. Mini-festa fra i colleghi per salutare un ragazzo in
partenza: poco più di vent'anni, una laurea, sei mesi di stage in azienda.
Simpatico, gentile, si è dato da fare. Ma adesso è in partenza: destinazione
Sudafrica. E' la sua grande avventura. Lavorerà nel turismo. «Un'occasione da
non perdere», ha detto. E ci si è buttato. Un anno, forse due. Poi si vedrà.
Potrebbe aver trovato la strada della sua vita. Se così non sarà, questa
resterà comunque un'esperienza utile per la sua preparazione professionale e
umana, e per il curriculum da esibire nelle future ricerche di una sistemazione
adeguata alle aspettative. Elegante, di buona famiglia, senza assillanti
preoccupazioni economiche, può lavorare con una certa calma al suo progetto di
vita. Una cosa è sicura: non ha assolutamente l'aspetto classico
dell'emigrante. Fra un goccio di spumante nel bicchiere di plastica e una
tartina, si ride, si scherza, si prendono improbabili appuntamenti per un
incontro estivo sulla spiaggia di Città del Capo. Fuori dall'ufficio, in
corridoio, passa l'uomo delle pulizie, spingendo il carrello con strofinacci e
detersivi. Una quarantina d'anni, lavoratore serissimo e instancabile, divide
la giornata fra questa e altre aziende, fino a tarda sera, impegnato a pulire
uffici e bagni. Lui l'Africa, quella del nord, l'ha lasciata da parecchi anni.
E in Africa ha lasciato moglie e figli. Che sia un immigrato non ci sono dubbi,
però è contento del lavoro e dei soldi che riesce a mandare a casa: bastano per
far vivere bene tutta la famiglia. Il suo progetto di vita è semplice e già
definito: continuare così, mettendo da parte un po' di risparmi, e poi tornare
a casa e stare finalmente tranquillo. L'idea di sistemarsi qui definitivamente
l'ha abbandonata. Ha provato a portare a Milano la moglie e i ragazzi, ma
l'inserimento è stato difficile: la scuola, la lingua, le abitudini. Tutto
troppo diverso. E poi, una considerazione fondamentale, toccata con mano in
quei mesi di convivenza milanese: qui i soldi non bastano. Nella sua città, con
quello che guadagna, si vive bene, ci si può anche togliere qualche sfizio. Qui
invece i figli erano costretti a tirare la cinghia: non un divertimento, non
una spesa extra. «Si sono abituati troppo bene - spiegava -. A Milano invece
non hanno un euro da spendere». Meglio rimandarli a casa e continuare da solo,
in attesa delle ferie e del rientro definitivo. Due "migranti" per
due storie molto diverse. E' quello che succede in questi
tempi di globalizzazione, di movimenti internazionali e intercontinentali. Ci
sono i ragazzi bene che vanno in Spagna o in Inghilterra per trovare occasioni
professionali difficili da acciuffare in Italia. Ci sono ragazzi anche più
agiati che si lanciano alla scoperta, un po' lavorativa un po' turistica,
dell'Australia: lontanissimi da casa, ma sicuri del sostegno economico
della famiglia. Ci sono lavoratori, o solo aspiranti lavoratori, che arrivano a
Milano da ogni parte del mondo per tentare di costruire una nuova vita. Ci sono
disperati e sbandati. Ci sono personaggi che neppure nel loro Paese sono ben
accetti, ma che non si riesce a rimandare a casa. Tutti in movimento da un
Paese all'altro. Tutti "migranti". Tutti diversi.
( da "Nazione, La (Firenze)"
del 03-05-2009)
Argomenti: Cina Usa
CULTURA & SPETTACOLI
pag. 28 Pino, il chitarrista che canta Il grande Daniele fa tappa col suo
Electric Jam tour MARTEDI' AL SASCHALL DI FIRENZE di GIOVANNI BALLERINI FIRENZE
«PER QUESTA serie di concerti ho scelto di esibirmi in quartetto per dare
ancora più spazio alla musica suonata». Ama definirsi semplicemente un
chitarrista che canta. E, per ribadire il concetto, Pino Daniele ha allestito
un set asciutto ed energico che ripercorre il suo repertorio con un entusiasmo
musicale palpabile e tanta intensità. Per l'Electric Jam '09 european tour, che
martedì alle 21 fa tappa al Saschall di Firenze (Via Fabrizio De Andrè, Angolo
Lungarno Aldo Moro), l'artista napoletano, classe 1955, avrà al suo fianco
Alfredo Golino alla batteria, Matt Garrison al basso e Gianluca Podio al piano
e tastiere, la formazione ideale per esaltare, attraverso il dialogo fra gli
strumenti i nuovi brani del cd l'Electric Jam e i successi di sempre. Come sarà
questo concerto? «Cerco di trovare sempre nuovi stimoli. E mi diverto anche ad
andare controcorrente sottolinea Pino . Oggi si tende a trasformare qualsiasi
evento in un mirabolante show, il mio è invece un puro concerto». Avrà qualche
ospite sul palco a Firenze? «No, perché anche J-Ax, che nel nuovo cd canta con
me Il sole dentro di me, è in tour». E la sua amica Irene Grandi? «Se viene la
saluto volentieri. Quando abbiamo lavorato insieme mi sono trovato benissimo.
E' stato un momento magico per entrambi». Come mai ha fatto un album con 6
brani a 9,90 euro? «Electric jam è un modo per avvicinarsi al pubblico. Anche
artisti come me, che da anni fanno musica, devono capire che oggi ci vogliono
prodotti più accessibili. I cd costano troppo. E credo sia giusto creare lavori
che possano essere fruiti da tutti a un prezzo speciale». Lei ha un rapporto
speciale con la Toscana «Da sempre e non solo perché il pubblico, soprattutto
quello fiorentino mi ha sempre accolto benissimo. Ho infatti casa in Maremma e
appena posso ci faccio un salto. Se potessi ci vivrei, ma ho dei bambini
piccoli che vanno a scuola ed è più comoda la città». Ma intanto fa il Vino
Daniele «E' un gioco. Non faccio vino per venderlo. Ho delle vigne in Maremma e
faccio un po' di vino per me. Mi piace la vita di campagna e mi piace darmi
daffare, ma poi è il mio amico giardiniere a darmi i consigli giusti per
realizzare un vino che sia davvero buono da bere». Alla fine canterà in
toscano? «Ma no. Io canto in italiano e in napoletano, anche
se poi viviamo in un mondo globalizzato, in cui tutto è possibile». Che
progetti ha in ponte? «Sono un cantante e un chitarrista e come tale ho bisogno
di suonare. Non posso stare fermo. Ma non sono un personaggio, non voglio
strategie per imporre la mia musica. Preferisco girare, come agli inizi, con la
mia macchina e qualche amico. E suonare il più possibile». Però in
novembre uscirà Acoustic Jam? «La seconda parte del progetto, questa volta con
dei pezzi in chiave acustica, ma inizierò a lavorarci a giugno, ora sono
concentrato sul tour». Tanti suoi colleghi sono diventati scrittori «Non è il
mio caso. Preferisco la musica». Eppure con le parole ci sa fare, visto le
canzoni che ci ha regalato. «Infatti continuo con soddisfazione a scrivere
canzoni. Non ho mai avuto la sindrome del genio: credo sia meglio fare una cosa
bene. Scrivere un libro è un'altra cosa, ma potrebbe essere un'idea realizzarne
uno fotografico, con il mio amico Luciano Viti».
( da "Messaggero, Il"
del 03-05-2009)
Argomenti: Cina Usa
Domenica
03 Maggio 2009 Chiudi «Questo nuovo virus non è aggressivo, ma serve cautela»
«E' la prima emergenza epidemica nel mondo globalizzato. La nostra sanità è
pronta ad affrontarla»
( da "Messaggero, Il"
del 03-05-2009)
Argomenti: Cina Usa
Domenica 03 Maggio
2009 Chiudi di FLAVIO POMPETTI NEW YORK Centinai di ospiti dell'albergo
Metropack di Hong Kong sono stati messi in quarantena, dopo che le autorità
sanitarie hanno accertato il contagio della nuova influenza per un viaggiatore
proveniente dal Messico. Immediato l'allarme del governo cinese, memore della
leggerezza nei controlli che portò nel 2003 alla diffusione della Sars dalla
stessa Hong Kong, e alla morte di più di mille persone in tutto il mondo. La Cina ha
sospeso i voli da e per il Messico dopo che un secondo caso è stato confermato
nel territorio, mentre il virus ha raggiunto ieri anche la Corea del
Sud.L'Organizzazione Mondiale della Sanità non è ancora in grado di dare un
giudizio definitivo sulla gravità del contagio, né ha ancora lanciato l'allarme
per lo stato di pandemia. A tutt'oggi i casi documentati di febbre suina
sono 615, con un bilancio di 16 morti.In Messico il presidente Calderon ha
invitato le famiglie a restare a casa durante il ponte che va dal 1° al 5
maggio, ma allo stesso tempo le autorità hanno rivisto in basso il numero dei
casi accertati, con 397 persone trovate portatrici del virus. Il numero non si
discosta molto da quelli registrati nel corso di altre epidemie di influenza
stagionali. In Usa invece l'espansione è ancora in
corso e per la prima volta il virus è stato trovato in un paziente nel
Connecticut, il 21° stato coinvolto. I casi documentati sono 161, e il
presidente Obama ha dedicato l'intero appello settimanale alla nazione per
rassicurare gli spettatori, dopo che il suo vice Biden aveva imbarazzato la
Casa Bianca venerdì consigliando agli americani di non prendere i mezzi
pubblici.
( da "Messaggero, Il"
del 03-05-2009)
Argomenti: Cina Usa
Domenica 03 Maggio
2009 Chiudi di ILARIA CAPUA* Durante il secolo scorso vi sono state tre
pandemie influenzali. In tutti e tre i casi il virus umano era
"figlio" di un virus animale. La più devastante è stata la cosiddetta
spagnola del 1918-1919, di sottotipo H1N1 che ha fatto più morti della prima
guerra mondiale. Un virus estremamente aggressivo che ha trovato un mondo
sprovvisto di antivirali, antibiotici ed in guerra. Dopo il picco epidemico,
l'infezione si trasformò in una forma più lieve che continuò a circolare per
circa quarant'anni. La seconda pandemia del secolo fu l'Asiatica nel 1957
causata da un virus di sottotipo H2N2. Chi era in collegio o in caserma
all'epoca se la ricorda, una malattia respiratoria estremamente contagiosa che
provocò un ondata di "allettamenti" che mise fuori combattimento la
popolazione per un po' di tempo. Anche in questo caso, dopo il picco epidemico
il virus diventò più mansueto, trasformandosi nell'influenza stagionale. La
terza pandemia, causata da un sottotipo H3N2 si affacciò nel 1968, come una
forma epidemica più lieve delle precedenti . Il virus è tutt'ora in
circolazione, insieme ad un H1N1simile a quello presente negli anni '50, di
origine incerta. Cosa possiamo concludere da questi data storici? Che ogni 9-40
anni la popolazione umana è affetta da una infezione influenzale che ha origine
nel mondo animale, e che come tale trova la popolazione umana scoperta dal
punto di vista immunitario, la quale, pertanto colpisce tutte le persone: pan
tutto, demos- popolo. Ovvero, tutto il popolo. Una nuova pandemia influenzale,
era quindi attesa in considerazione del fatto che la storia ci insegna che dopo
un periodo di massimo 40 anni un nuovo virus emerso dal serbatoio animale
avrebbe colpito l'umanità. Ma perché tanto allarme - in fondo la maggior parte
della popolazione ne ha già vissute due - alcuni tre pandemie influenzali.
L'influenza è una malattia che ha delle ripercussioni sull'organizzazione delle
società. E' estremamente contagiosa, che ha le potenzialità di colpire contemporaneamente
molte persone, e quindi di impedire che queste lavorino, specialmente se il
virus è un virus nei confronti del quale la popolazione non è immune. L'H1N1
originatosi nel suino, è un copione già visto- ma è la
prima emergenza epidemica nel mondo globalizzato. L'OMS, quindi attraverso i
suoi meccanismi di allerta, informa i governi sul come agire in caso di
diffusione massiva di un virus altamente contagioso, che ha le potenzialità di
fare il giro del mondo e colpire tutto il popolo. Dobbiamo avere paura?
In realtà quando si ha a che fare con un virus nuovo, bisogna sempre essere
cauti perché in fondo non sappiamo come il virus si comporterà dopo il salto di
specie. Nel caso dell' H1N1 nordamericano, per fortuna - possiamo almeno per
ora - dire che il virus non è particolarmente aggressivo. Ne deriva che quindi
in un paese sviluppato come il nostro, nel quale l'infrastruttura sanitaria è
solida, gli interventi per ridurre l' impatto della sintomatologia clinica sono
efficaci. Vorrei però fare una considerazione che va oltre. Il virus H1N1 è
emerso in Messico, un paese in via di sviluppo. Se il virus fosse emerso in un
paese più ricco con un' efficienza sanitaria maggiore, probabilmente l'epidemia
si sarebbe fermata prima. In un mondo globalizzato come quello in cui viviamo,
le interconnessioni e l'interdipendenza sono inevitabili. Non è possibile
pensare che il nostro paese sia al riparo da tali emergenze. In realtà bisogna
fare i conti con il fatto che siamo tutti nella stessa barca - collegati dagli
aerei e dalle navi - e che ciò che accade nei paesi in via di sviluppo non può
essere considerato come un problema che non ci riguarda. I virus hanno una
prospettiva diversa dalla nostra, vedono solo i recettori e non la
localizzazione geografica o il colore della pelle, e prima o poi ci presentano
il conto. Vorrei concludere con un'ultima considerazione. In caso di pandemia è
ovvio che dobbiamo lavorare tutti insieme. Una minaccia per l'umanità deve
essere gestita utilizzando tutte le risorse a disposizione. L'Istituto
Zooprofilattico Sperimentale delle Venezie , nel
( da "Corriere della Sera"
del 03-05-2009)
Argomenti: Cina Usa
Corriere della Sera
sezione: Economia data: 03/05/2009 - pag: 26 Il supermanager «Così farò
crescere Vodafone nei prossimi 10 anni» Colao: la finanza ha sbagliato Ma ai
governi faceva comodo «Non vedo depressione, l'Europa è hi-tech» MILANO
Vittorio Colao, 47 anni, è il manager italiano più importante all'estero
essendo il chief executive officer di Vodafone, 40 miliardi di sterline di
ricavi, 6 di profitti e 65 di capitalizzazione di Borsa. Vive a Londra nell'
elegante quartiere di Kensington. Ha l'ufficio a Newbury, a un'ora di macchina,
ma è sempre in aereo da uno all'altro dei 27 Paesi nei quali opera. Dottor
Colao, la colpa della crisi globale, si dice, è dei manager e dei banchieri.
Cosa risponde? «Le impopolarità subitanee come le popolarità sono sempre un po'
esagerate, ma hanno un loro fondamento. In questo caso lo trovano nella ricerca
dell'utile e delle remunerazioni schiacciata sul breve termine ». L'avidità
acceca. «Anche. Ma non faceva forse comodo pure alla politica avere una
crescita del Pil, e del gettito fiscale, trainata dal credito? Quanto questo
interesse ha influenzato la regolazione? Nei media e nell'accademia qualcuno
aveva avvertito, ma si è trattato di eccezioni che non hanno impedito la
diffusione del leverage, di quel credito facile che ha attratto anche le
imprese». Che hanno privilegiato la finanza. «Non sempre. In Vodafone.». Questo
dopo. Intanto, lei ripudia la filosofia dello shareholder value, della
creazione di valore per i soci? «No, se il valore è sostenibile nel tempo. Ciò che
va ripensata è l'economia del debito. Un conto è se con un po' di capitale e un
po' di debito faccio un'impresa, un altro conto è farla con zero o quasi
capitale e con solo o quasi debito. Nel primo caso, se va male ci perdo
anch'io, nell'altro se va bene guadagno e se va male rischiano gli altri. Di
questa distorsione è responsabile l'intera classe dirigente». Ovunque? «La
Banca centrale indiana ha proibito i titoli strutturati che poi si sono
rivelati tossici. Ma è l'eccezione». Come si regola Vodafone? Recessione o
depressione? «C'è una recessione diffusa e diversa a seconda dei Paesi e dei
business, ma non universale. Non vedo la depressione dietro l'angolo. India e Cina
continuano a crescere, sia pure a single digit. I ricavi da trasmissione dati
sul mobile aumentano fortemente. Negli Usa, Verizon va in controtendenza rispetto all'economia. Vodafone,
che ha il 25% dei ricavi nei Paesi emergenti, ha un portafoglio bilanciato».
L'Europa vale il 60% di Vodafone. «E' uno dei mercati più redditizi». In effetti,
l'Italia dà un Ebitda del 48% sui ricavi, la Germania del 38. Più del resto del
mondo. Ma questi margini declinano. «E' un trend molto graduale, da governare
sviluppando il traffico dei dati. Negli Usa il
cellulare viene utilizzato per 600 minuti al mese, in India per 4-500 e in
Europa per 200 minuti. C'è spazio per rinnovare il business». Come? «Investendo
su reti e servizi per aumentare i consumi. Germania e Italia hanno già reti
ottime. Dal Frecciarossa in sosta a Firenze mi sono collegato al sito del
Corriere a una velocità di 2,1 megabit al secondo. A Berlino ho scaricato un
quotidiano in 22 secondi. Negli Usa è lo stesso.
Insomma, l'equazione dell'offerta comprende sì il prezzo ma anche gli
investimenti, la qualità e gli sviluppi del servizio». Negli Usa
avete il 45% di VZW (Verizon Wireless), vale 38 miliardi di sterline ma non
paga dividendi e questo vi penalizza in Borsa. «Non li paga perché ha comprato
Alltel per diventare il numero uno americano. Con il nostro pieno consenso.
Vodafone ha avuto molte pressioni per uscire da Verizon. Ma abbiamo fatto bene
a resistere». Ma perché non cedere a Verizon, azionista di controllo di VZW,
parte della vostra partecipazione per indurlo a essere più generoso? O perché
Verizon non esce da Vodafone Italia e Vodafone si riduce in VZW? «C'è un tempo
per ogni cosa. Adesso è l'ora dello sviluppo di VZW. Vodafone non ha l'ansia
del controllo. In Francia abbiamo il 45% di SFR e l'abbiamo sostenuta quando ha
acquisito Cegetel per integrare mobile e fisso. In India è lo stesso». Verizon
sarà senza debiti nel 2011 «Pagherà dividendi? Lei che dice?». Ma il debito è
un problema? «Dipende. In un passato anche recente abbiamo avuto pressioni per
indebitare Vodafone fino a 50 miliardi: più dividendi e buy back, dicevano».
Era il vangelo della City. «Ma il board non l'ha fatto e ha avuto il consenso
dell'assemblea». Oggi avete debiti per 30 miliardi di sterline contro un valore
di Borsa di 65. Telecom Italia ha debiti per 34 miliardi di euro e un valore di
17. «Non commento i dati degli analisti in questo periodo dell'anno. E non
giudico i concorrenti. Ciascuno dei quali ha la sua storia. Rivendico, però, la
saggezza della nostra gestione finanziaria finalizzata allo sviluppo». Come
sarà Vodafone tra 10 anni? «Avrà tre grandi radicamenti: Europa, Africa e
India, e due alleanze strategiche: con VZW in America e con China Mobile. Noi,
Verizon, China Mobile e la giapponese Softbank siamo un pool da un miliardo di
clienti. Nel nostro mestiere decide la scala». L'India vi chiede le tasse sul
capital gain fatto da Hutchinson nel cedervi, estero su estero, il secondo
operatore indiano. Globalizzazione più dura per le
multinazionali? «Vodafone ha presentato ricorso contro una richiesta
extragiurisdizionale e retroattiva. E confida che la giustizia indiana
assicurerà quella certezza del diritto che ci ha spinto a investire in quel
grande paese». Se il ricorso fosse respinto, lascereste lì India? «No. E' un
mercato cruciale. Ma l'incertezza delle regole aumenta il costo del capitale
che a quel punto si giustifica di fronte a rendimenti più elevati, e questo
incide sul volume degli investimenti ». Chi sono i concorrenti più temibili e
quali saranno le nuove potenze? «Telefonica, Telecom Italia, France Telecom,
Deutsche Telekom, At&t, in Africa Mtn e Zain, in India Bharti. I nuovi
leader verranno dall'India per il numero e la creatività dei suoi cittadini. E
dalla Cina per numeri e competenze, di pianificazione
in specie. E, mi auguro, dall'Europa». Ma l'Europa è fatta di aziende. Sogna
forse un cartello? «Occorrerebbe un concerto delle politiche industriali,
ambientali ed estere dei governi nel rispetto della concorrenza fra le
imprese». Siete ora alla prova con le reti di prossima generazione, un motore
di progresso per il mondo. «Al presidente della Commissione Ue, Manuel Barroso,
e al commissario alla Concorrenza, Neelie Kroes, abbiamo detto che non si può
consentire agli ex monopolisti della rete fissa di realizzare nuove reti chiuse
ai concorrenti né gli si può chiedere di investire senza adeguati ritorni. Le
opzioni possibili sono due: o l'incumbent fa il capofila di un gruppo di
operatori che contribuiscono in misura proporzionale all'investimento oppure si
scorpora la rete in modo strutturale. Il punto non è l'aiuto pubblico, ma
l'equilibrio degli interessi delle imprese e dei consumatori, a seconda degli
assetti concorrenziali dei vari paesi». L'Europa passa dalla tv analogica al
digitale. Si liberano così frequenze radio preziose. Vi interessano? «Gli Usa le hanno già ridistribuite. La Francia ha detto che darà
70 megahertz al mobile, che pagherà per questo. Ogni paese, credo, dovrà
redigere un piano per riassegnare le frequenze in regime di neutralità
tecnologica e coordinandosi tra Paesi». Rai e Mediaset non vogliono cederle e
lei non nomina l'Italia... «Per l'Italia c'è tutto il tempo di ragionare ».
Parentesi retrospettiva: come giudica la sua esperienza in Rcs? «Un periodo
molto intenso, un' esperienza manageriale che mi ha arricchito e mi fa essere
ancora più convinto dell'importanza dei media di qualità. E che sul piano
personale mi ha permesso di conoscere molte persone interessanti, con molte delle
quali continuo a essere in contatto». A Londra si torna a parlare di un rischio
Italia. Lei ci crede? «No. L'unico vero pericolo è che gli italiani abbiamo
troppa sfiducia o troppa confidenza. Io rinnovo i Cct». Massimo Mucchetti Reti
e Italia \\ A Barroso ho detto: gli ex monopolisti non devono chiudere le reti
ai concorrenti, ma non si può pensare che investano in perdita \\ Non esiste un
rischio Italia. L'unico pericolo è che gli italiani cadano nell'eccesso di
sfiducia o nell'eccesso di sicurezza di sé L'amministratore delegato del gruppo
Vodafone, Vittorio Colao
( da "Messaggero, Il"
del 03-05-2009)
Argomenti: Cina Usa
Domenica 03 Maggio
2009 Chiudi di DIODATO PIRONE ROMA «Comunque vada a finire il caso Chrysler, o
forse bisognerà dire il caso Chrysler-Opel-Fiat, farà scuola. E' il primo caso
di salvataggio industriale di questa crisi e presenta caratteri inediti». Se
c'è uno spettatore appassionato della partita in corso fra Obama, Marchionne e
i tedeschi questo è il professor Patrizio Bianchi, decano dei docenti italiani
di politica industriale. Professore, nel salvataggio di Chrysler e Gm c'è un
forte intervento dello Stato. Dov'é la novità? «Si, c'è dirigismo ma moltissima
innovazione. C'è l'intervento pubblico ma nel quadro di un'economia aperta. La globalizzazione non viene negata ma in qualche modo persino
favorita. In fondo l'auto americana si mischia a un modello automobilistico
europeo ma soprattutto...» Soprattutto? «Beh si vede che Obama ha studiato i
danni del'intervento dello Stato nell'economia europea e quindi cerca di
evitarli»Come? «Il salvataggio Chrysler è scandito da ritmi veloci. Nel
2013, cioè fra soli 3 anni e mezzo, la Fiat potrà acquisire la maggioranza
della società di Detroit. Non si vuole che lo Stato resti a lungo nelle
imprese. La velocità è un elemento importantissimo in questo salvataggio anche
perché gli Usa stanno correndo il rischio di avviare un'enorme inflazione. Se
avranno presto dei prodotti che assorbiranno denaro - come auto nuove e
attraenti - il rischio si ridurrà» Oltre ai soldi dello Stato nel salvataggio
dell'auto Usa c'è anche molto spazio per i sindacati... «Obama sposta il
pendolo della politica e dell'economia verso una maggiore attenzione al
sociale. La cosa stride perché lo fa in un momento in cui la destra domina in
Europa ma nuova politica industriale e stabilizzazione sociale sono due facce
della stessa innovazione. Indubbiamente il coinvolgimento esteso dei lavoratori
americani è una grossa novità»Quanto grossa? C'è chi parla di Marchionne come
il manager di una sorta di Fondo Sovrano americano... «Presto per affermarlo.
Obama è sicuramente un Roosvelt più maturo e vuole rimodellare l'America
obbligato dall'insostenibilità del modello di sviluppo precedente. Ma che nasca
qualcosa che somigli ad un Iri americano... Mah» Veniamo al versante
italiano... «Semplice: Fiat non può permettersi di sbagliare» Ce la farà? «Fra
tutte le grandi imprese dell'auto era l'unica che poteva candidarsi al
salvataggio di Chrysler per molte ragioni, non ultima l'ottima esperienza
brasiliana con i suoi motori molto innovativi. Sul piano finanziario sarà un
impegno difficilissimo anche se c'è una maxi-garanzia» Quale? «Obama vorrà pure
farsi rieleggere a fine 2012...» Ora si parla di Opel. Non sarà troppa carne al
fuoco per la Fiat? «Fiat dà il meglio di sé quando distingue fra proprietà e
controllo di gestione. E' fondamentale che in Italia resti il cervello
operativo dell'azienda. Alla proprietà, in un mondo globale, potrebbe anche
convenire diluire le sue quote in un'azienda più grande» Ma davvero a Fiat
conviene unirsi a Opel? «Opel, come la galassia GM, è in crisi da tempo.
Tuttavia i vantaggi delle sinergie sono sotto gli occhi di tutti. Inoltre il
concorrente di Fiat, Magna, sembra meno titolato: in passato non è mai capitato
che un fornitore-assemblatore abbia conquistato un produttore. Ma a Fiat
sarebbero utili soprattutto gli assets della GM sud americana e non escludo uno
spacchettamento dell'Opel».
( da "Corriere della Sera"
del 03-05-2009)
Argomenti: Cina Usa
Corriere della Sera
sezione: Economia data: 03/05/2009 - pag:
( da "Nazione, La (Firenze)"
del 03-05-2009)
Pubblicato anche in: (Resto
del Carlino, Il (Bologna)) (Giorno, Il (Milano))
Argomenti: Cina Usa
ECONOMIA &
FINANZA pag. 23 Un telescopio da record E sarà made in Italy Il più grande del
mondo sorgerà in Australia MILANO CI SARÀ IL MARCHIO italiano sul più grande
telescopio del mondo che sarà costruito in Australia. Ad annunciare a Sidney la
firma del memorandum d'intesa con il ministro dell'Industria di Canberra, il
senatore Kim Carr, per la realizzazione di un'opera (il progetto Ska) che
conferma le eccellenze del made in Italy è stato ieri Adolfo Urso. Il
sottosegretario allo Sviluppo economico sta guidando una delegazione di 50
imprese italiane che ha fatto tappa prima in Nuova Zelanda e da mercoledì in
Australia. Paese che, ha spiegato Urso «si candida a ospitare il più grande
radiotelescopio al mondo. Un'opera del valore di oltre 2 miliardi di euro che
vede l'Italia protagonista sia attraverso la partecipazione scientifica,
guidata dall'Istituto nazionale di astrofisica, sia nella competizione industriale
con il gruppo Finmeccanica». L'iniziativa Ska (Square kilometre array)
rappresenta per dimensioni fisiche, investimenti, ricadute scientifiche e
industriali uno dei più ambiziosi progetti della storia della ricerca
astronomica e sicuramente il più grande nella radioastronomia. «Si tratta ha
sottolineato Carr di un'infrastruttura estremamente complessa costituita da
oltre 2000 antenne del diametro di
( da "Resto del Carlino, Il (Bologna)"
del 03-05-2009)
Pubblicato anche in: (Nazione,
La (Firenze)) (Giorno, Il (Milano))
Argomenti: Cina Usa
OGGI IN TV pag. 32 20,25TG COM/METEO 21,20LA MUMMIA-IL RITORNO Film avventura di
Stephen Sommers (Usa 2001)
... 20,25TG COM/METEO 21,20LA MUMMIA-IL RITORNO Film avventura di Stephen
Sommers (Usa 2001) con
Brendan Fraser, Rachel Weisz 22,15TG COM/METEO 23,50HERO Film azione di Zhang
Ymou (Cina/Hong Kong 2002)
con Jet Li
( da "Corriere della Sera"
del 03-05-2009)
Argomenti: Cina Usa
Corriere della Sera
sezione: Tempo Libero data: 03/05/2009 - pag: 16 Al Parco Nord Marc Augé: l'umanesimo dei ciclisti salverà le città Se fosse la vecchia
bicicletta a salvarci dal mondo globalizzato con l'individuo considerato solo
un cliente? L'ipotesi arriva dal teorico dei non luoghi Marc Augé.
L'antropologo anticipa il suo libro «Il bello della bicicletta» (Bollati
Boringhieri) sul palco verde del Festival Naturalmente Arte al Parco Nord.
«Tra luoghi e non luoghi» è il titolo dell'incontro con Augé e Marco Venturi
Ferriolo (ore 15.30, Cascina Centro Parco, via Clerici 150, Sesto San
Giovanni). Augé invita al «nuovo umanesimo dei ciclisti» che «riconduce
l'esistenza nelle città a ritmi più sostenibili, trasforma le vie in spazi da
scoprire con la cadenza di una pedalata». Dopo l'incontro, lo spettacolo «Una
passeggiata fra il visibile e l'invisibile di Lorenza Zambon con musiche dal
vivo. Il dibattito prosegue domani alle 15 al Politecnico (via Pascoli 20).
( da "Eco di Bergamo, L'"
del 03-05-2009)
Argomenti: Cina Usa
L'accelerata del
Lingotto --> Domenica 03 Maggio 2009 PRIMA, pagina 1 e-mail print Sergio
Marchionne continua a tenere il piede sull'acceleratore. Dopo l'accordo con la
Chrysler, eccolo puntare al gigante tedesco Opel. Domani il manager del
Lingotto sarà a Berlino per parlare con il governo tedesco della questione.
Probabilmente sfodererà le stesse armi diplomatiche che tanto successo hanno
avuto con gli americani, anche se, si sa, i tedeschi sono fatti di un'altra
pasta. Il ministro dell'Economia Guttemberg ha comunque detto che «il governo
tedesco esaminerà molto attentamente il piano della Fiat», in particolare in
relazione al numero di stabilimenti e posti di lavoro che verranno garantiti in
Germania. Come è noto, in corsa per rilevare l'azienda tedesca, trascinata in
crisi dalla casa-madre General Motors, c'è anche l'austro-canadese Magna. Come
questo manager italo-canadese sia riuscito in pochi mesi a rovesciare le sorte
del Lingotto, stretto nell'angolo da una crisi piuttosto grave, capovolgendo il
fronte e passando dalla difesa all'attacco, sarà materia dei libri di storia
economica. Del resto la vita della Fiat, fin dalla sua fondazione nel 1899, è
quella di una salamandra che ha saputo attraversare numerose epoche di fuoco:
le due guerre mondiali, il dopoguerra, le vicende degli anni '70 con la guerra
del Kippur e la crisi petrolifera, le tensioni sociali, le spaventose
difficoltà finanziarie scoppiate al tramonto della vita dell'Avvocato e di
Umberto, fino alle vicende di questi mesi. Marchionne sembra muoversi come un
generale sullo scacchiere del mercato automobilistico. Il suo progetto è in
sintesi questo: Fiat detiene la tecnologia per fare vetture di qualità e
possiede il blasone di ingegneria e design di Alfa e Lancia, leggende
automobilistiche in tutto il mondo, per competere con i marchi di fascia alta. Ma deve affrontare una guerra che non riguarda più l'Europa e
l'Occidente in senso tradizionale (Usa e Giappone compresi, che oggi si stanno leccando le ferite), ma
i mercati mondiali che arrivano fino all'Estremo Oriente, con la Cina, la Corea e l'India sempre più
determinate a polverizzare la concorrenza europea, americana e giapponese.
Da qui la necessità per il Lingotto di fare massa critica e conquistare nuovi
domini in questo risiko automobilistico. E arriviamo all'accordo dell'altro
ieri. È come se Fiat da regno fosse divenuta un impero automobilistico, con
nuove colonie nelle Americhe e presto anche nel cuore dell'Europa. Obama, che
non vedeva l'ora di risolvere i problemi che affliggono una delle tre grandi
big dell'industria automobilistica (gli restano le spaventose crisi di Gm e
Ford), ha annunciato entusiasta che Fiat ha già trasferito la nuova tecnologia
a Chrysler. L'accordo rappresenta anche una conferma del know how tecnologico
raggiunto dalla multinazionale torinese, di cui l'Italia può essere giustamente
orgogliosa. Sarà capace Fiat di fronteggiare il dispendio di energie profuso in
questo mega accordo e nella campagna strategica di Marchionne, soprattutto dal
punto di vista finanziario? Dai dati che possediamo la risposta è sì, poiché in
questo accordo il Lingotto praticamente non sborsa nulla in termini di risorse
finanziarie. È un'alleanza strategica che permetterà di mettere insieme la
tecnologia Fiat, che è tra le più innovative e avanzate al mondo, le sue
piattaforme e i suoi propulsori per vetture piccole e medie, nonché la sua
vasta rete di distribuzione in America Latina e in Europa, con il grande
patrimonio della Chrysler, che ha una forte presenza in Nord America. Continua
a pagina 4 Francesco Anfossi 03/05/2009 nascosto-->
( da "Messaggero, Il (Umbria)"
del 03-05-2009)
Argomenti: Cina Usa
Domenica 03 Maggio
2009 Chiudi di LAURA RIVOLA BASCHI C'è stata il 1 maggio la premiazione dei
vincitori della "Mostra-concorso nazionale Ovo Pinto" che si svolge
ogni anno nel periodo pasquale a Civitella del Lago in comune di Baschi. Una
mostra che, giunta alla 21° edizione, 156 partecipanti (il doppio dello scorso
anno) di cui 20 stranieri, si potrebbe ormai a ragione definire internazionale.
Con artisti provenienti da varie parti d'Europa, dagli Usa, da Bali e ben tre dalla Cina. I due primi premi per la categoria
"artisti" sono andati a due stranieri. L'Ovo Pinto d'oro e la somma
di 500 euro a Patricia Baker di Stockport (Gb) per l'opera "Futurist
Car", mentre l'Ovo Pinto d'argento e la somma di 250 euro al cittadino di
Bali, Sarai Llamas, per l'opera "La nascita degli uomini nuovi".
A Valentino Carboni di Terni il terzo premio per l'opera "Terremoto".
Interessanti anche le opere della categoria "dilettanti" che ha visto
l'assegnazione dei primi tre premi rispettivamente a Valerio Fogliani di Todi,
Saverio Accardi di Campobello di Mazara (Tp), Anna Civello di Orsenigo (Co).
Nella categoria "scuole dell'obbligo" premiate nell'ordine la Scuola
Primaria di Baschi, la Scuola Media di Civitella del Lago, la Scuola Primaria
di Bastardo. Il trofeo e 150 euro per la categoria speciale "omaggio ai
futuristi" sono andati a S.Rino Milone di Roma per l'opera "Manifesto
del Futurismo". Ha giudicato una giuria composta da Stefano Porri,
direttore artistico di Athanor Eventi, dal pittore italo americano Emilio
Gentilini, dal pittore romano Giuseppe Baglioni, dal giornalista Arnaldo
Casali,da Pietro Algherini dell'associazione Ovo Pinto. Un'arte particolare
quella della colorazione di gusci di uova con tecniche di vario tipo, che,
affonda le sue radici addirittura nel periodo romano. Quando i contadini
usavano colorare i gusci d'uovo con infusi di fiori, cipolle, pomodori, erbe
varie. E fatta rinascere a Civitella da un'idea di Anacleto Bernardini, attuale
vice-sindaco di Baschi e presidente onorario dell'associazione Ovo Pinto. La
premiazione del 1 maggio si è tenuta presso il salone cinquecentesco
"E.Nunzi" di Civitella del Lago. Con un concerto etnico messicano di
Erendira Diaz e Pablo Giaro seguito dall'inaugurazione di un'opera del pittore
americano Buckley Smith. Poi buffet per tutti.
( da "Resto del Carlino, Il (Pesaro)"
del 03-05-2009)
Argomenti: Cina Usa
URBINO E MONTEFELTRO
pag. 20 URBINO DOMANI dalle 15,30 alle
( da "Corriere della Sera"
del 03-05-2009)
Argomenti: Cina Usa
Corriere della Sera
sezione: Salute data: 03/05/2009 - pag: 51 Nel mondo Sul web rincorsa ai pazienti:
con video e testimonial Via Internet la nuova corte dei miracoli La clinica
globale dagli Usa all'Oriente Il fiore all'occhiello è
un uomo paraplegico del Tennessee che a due mesi dal trattamento riesce ad
alzarsi in piedi, ma che dire dei settanta malati di sclerosi multipla
migliorati in modo sensibile dopo iniezioni di cellule staminali del tessuto
adiposo? Tutto opera di Roberto Brenes, il «mago» degli audaci trapianti di
cellule immature che opera in una clinica di San Josè, in Costa Rica. Intanto a
Miami spopola Adolfo Rodriguez, proprietario di un night club, divenuto una
attrazione perché mangia di tutto e si è dimenticato dell'insulina, nonostante
il diabete, da quando nel
( da "Nazione, La (Umbria)"
del 03-05-2009)
Argomenti: Cina Usa
CULTURA &
SPETTACOLI UMBRIA pag. 21 PERUGIA IL PERÙ non è poi così lontano se quasi ...
PERUGIA IL PERÙ non è poi così lontano se quasi seimila "peruani"
sono approdati in Umbria! Forse era nel loro e nel nostro destino che ciò
avvenisse dal momento che il loro paese è da sempre inserito nel nome della
nostra città e allora, tanto per giocare con il titolo della più ben nota
rubrica: Buongiorno Peru! Buongiorno anche a tutti i popoli dell'America Latina
che risiedono nella nostra regione perché proprio a loro è dedicato questo
spazio. Un popolo gentile e laborioso quello peruviano, come lo ha definito il
sindaco Renato Locchi, il giorno dell'apertura ufficiale del «Consulado del
Peru en Perugia» proprio nel centro storico della città, in piazza della
Fontana Maggiore, come dai più viene chiamata Piazza IV Novembre. Perché
dedicar loro uno spazio? Perché imparino a leggere tra le notizie che li
riguardano anche quelle che parlano di noi perugini, umbri; imparino a
conoscerci meglio mentre noi impareremo a considerarli sempre più parte del
nostro tessuto. Uno scambio per arricchire di stima la reciproca conoscenza. Parliamo di globalizzazione, di fratellanza, solidarietà,
comunione.parole alle quali in realtà dobbiamo ancora e sempre dare un senso
reale. Sono molti, dicevo prima, gli immigrati in Umbria, che vivono, lavorano,
hanno costruito una famiglia e i loro figli frequentano le nostre scuole.
A loro affidiamo ciò che abbiamo di più caro: le nostre case, i nostri figli,
gli anziani che non possiamo assistere perché non abbiamo tempo e forse,
qualche volta, anche la voglia di custodire. DI LORO ci fidiamo, sono
rispettosi, gentili, silenziosi ed efficienti. Non si sono troppo inseriti nel
contesto cittadino. Vivono la loro vita, istituiscono associazioni e con cura
conservano tradizioni e costumi del luogo di provenienza, e in particolare, eseguono
la loro musica e le loro danze folkloristiche, ma dentro i loro cuori hanno il
desiderio di farsi conoscere, di raccontare le bellezze della loro terra, il
colore del cielo. Sono ormai una ventina d'anni che il primo peruviano è
arrivato a Perugia. Era una donna, laureata, in legge, ma il suo titolo in
Italia non aveva e non ha valore perciò qualsiasi lavoro, che non richiedesse
qualifiche specifiche, per lei andava bene. Era del lavoro che aveva bisogno,
per permettere ai suoi figli che aveva lasciato a casa con il marito una vita
migliore. Secondo una indagine dell'Ocse (Organizzazione e Cooperazione per lo
Sviluppo Economico) oltre il 25% degli immigrati ha conseguito una laurea
mentre nei paesi occidentali solo il 20% ha un'istruzione universitaria. Forse
dovremmo riflettere un po' più quando non usiamo il tono giusto e nemmeno lo
stesso rispetto che viene usato nei nostri confronti. Forse ogni tanto dovremmo
pensare a quel nostro nonno che non ha fatto fortuna in America quando negli
anni trenta anche lui emigrò, con una valigia piena di speranze ma anche di
tanta tristezza. In questo spazio parliamo di voi, dell'attività delle vostre
associazioni, degli incontri dove siete protagonisti e ai quali siamo invitati
tutti.Durante il mese di maggio sono diversi gli appuntamenti culturali d'arte,
folklore, musica, ma sono previsti anche incontri e convegni dove si parlerà
delle problematiche che via via sorgono e che a volte, basta solo un pizzico di
buona volontà per risolverle. Questo breve articolo vuol essere anche
un'occasione per interagire con la comunità umbra e un invito a spedire
notizie, storie, curiosità che possano interessare e allo stesso tempo fornire
un ritratto più fedele e approfondito della cultura e delle tradizioni
latino-americane. muchomaspg@gmail.com.
( da "Unita, L'" del
03-05-2009)
Argomenti: Cina Usa
MODELLO THATCHER E
NUOVE TEORIE ECONOMICHE RECESSIONE E MODERNITÀ È fallito il socialismo e poco
dopo anche il neo liberismo si è frantumato. Travolti da questo cataclisma i
governi usano l'economia come i pompieri l'idrante, gettano acqua dove c'è più
fuoco cercando di salvare il salvabile. Ci vorrebbero architetti e ingegneri
per farlo ma non ce ne sono disponibili. Nessun governo ha infatti sottomano
una nuova teoria economica, un modello da seguire perché per trent'anni ci si è
adagiati sul sistema creato dalla signora Thatcher. Ed è questo il pericolo
vero della recessione, l'assenza di un'alternativa al modello del libero
mercato. L'economia che fino allo scorso settembre ha fatto da cornice alla
nostra vita poggiava su questo principio, professato per un decennio dal
governo della signora di ferro. Ma i pilasti ideologici della rivoluzione
thatcheriana hanno iniziato ad alzarsi ben prima della sua elezione a primo
ministro il 3 maggio del
( da "Gazzetta di Parma (abbonati)"
del 03-05-2009)
Argomenti: Cina Usa
SPETTACOLI
03-05-2009 CINEMA MARTEDÌ IL DOCUFILM ALL'EDISON Il «blues della focaccia» che
ha zittìto il Big Mac II E la focaccia pugliese sconfisse il Big Mac. Per la
serie: quando il locale vince contro il globale. Martedì alle 21.15 al Cinema
Edison d'essai, nell'ambito della rassegna di documentari «Doc in tour»,
Solares Fondazione delle Arti presenta il film «Focaccia blues» (Italia 2008 -
78'), regia di Nico Girasola, con Dante Marmone, Luca Cirasola, Tiziana Schiavarelli,
Lino Banfi, Renzo Arbore, Michele Placido, Nichi Pugliesi doc Banfi e Arbore.
Vendola. Surreale commedia gastronomica, verissimo
manifesto di opposizione alla globalizzazione che schiaccia le culture locali,
la pellicola si inserisce nel genere docu-fiction che ha pochi esempi in
Italia, e si ispira alla vera storia della «focaccia che si mangiò
l'hamburger», ovvero all'impresa di un forno di Altamura (Bari) che nel 2002
fece chiudere un McDonald's a suon di pizza, pane e focacce. Ma attorno
al tema centrale lievitano tante vicende parallele: così, tra finzione e
realtà, il film intreccia con grande verve umoristica il racconto della gente
di Altamura, il viaggio surreale in America di un giornalista intento ad
esportare la focaccia pugliese nella culla del fast food, la fiaba romantica di
un fruttivendolo innamorato e della bella del paese sedotta da uno straniero
alla guida di una sgargiante Corvette gialla. All'interno di queste cornici si
innestano vari siparietti comiconostalgici animati da Renzo Arbore e Lino Banfi
o da ospiti d'eccezione come Nichi Vendola e Michele Placido. Al secondo blues
della sua carriera (dopo «Albània Blues»), il regista Nico Cirasola adatta il
mood nostalgico e «sudista» dei canti dei neri d'America ad un conviviale contrappunto
tra fantasia e documentario. Il biglietto costa 6 euro, ridotto 4.50, tessera
studenti scuole superiori 4. Info: 0521 964803.
( da "Giornale.it, Il"
del 03-05-2009)
Argomenti: Cina Usa
n. 106 del
2009-05-03 pagina 0 Influenza, saliti a 19 i morti in Messico In Italia primo
contagiato: già guarito di Redazione Continua l'emergenza a Città del Messico,
mentre il virus si è diffuso in Asia. In Italia riscontrato su un paziente di
53 anni a Massa. Era rientrato dal messico ma l'uomo non è più infetto. Il
sottosegretario Fazio: "In Occidente la malattia si presenta con sintomi
talmente blandi che sarà sempre meno pericolosa" Città del Messico - Sale
il bilancio dell'epidemia dell'influenza A/H1N1 in Messico: 19 i morti e 454 i
casi accertati. Lo ha annunciato il ministro della Sanità messicano José Angel
Cordova. "Abbiamo 473 casi di influenza confermati, di cui 454 persone
infettate e altre 19 decedute" ha dichiarato il ministro, precisando che
finora sono state effettuate 1.303 analisi. Il precedente bilancio era di 16
morti e 427 malati accertati. Il ministro ha precisato che i casi riguardano 18
dei 32 Stati di cui è composto il Paese e che le morti si concentrano nella
Valle de México, dove vivono 20 milioni di persone. La maggior parte (14) delle
vittime sono donne. Nella conferenza stampa in cui ha parlato il ministro
Cordova é stato confermato che non ci saranno modifiche nel calendario delle
consultazioni legislative del 5 luglio per la quali domani inizia la campagna
elettorale. Il primo caso in Italia LAsl di Massa ha
confermato che il paziente ricoverato nellospedale locale è affetto da
Nuova Infuenza. è il primo caso in Italia. "è stato telefonicamente
confermato dallIstituto superiore di sanità la positività del paziente
ricoverato a Massa allinfluenza
di tipo A, ceppo H1n1", ha spiegato il direttore generale dellAsl 1
di Massa Antonio Delvino che però ha spiegato che "il paziente non
presenta più nessuna sintomatologia, è guarito". Il direttore generale ha
spiegato che "sono stati sottoposti a profilassi antivirale i suoi parenti più stretti
e le persone che hanno avuto contatto con lui". "Il paziente è
guarito, non rischia più niente". Il paziente è un cinquantenne della
provincia di Massa arrivato dal Messico il 23 di aprile e poi ricoverato nel
reparto di malattie infettive dellospedale di Massa.
Fazio: "I Occidente malattia con sintomi blandi" è inevitabile la
diffusione del virus della nuova influenza", che comunque si presenta in
forma molto blanda, con sintomi molto leggeri. Il sottosegretario alla Salute
Ferruccio Fazio rassicura e spiega che in Italia fino ad ora sono stati
riscontrati 21 casi sospetti, 9 dei quali esaminati ad oggi dallIss:
di questi uno, il caso di Massa, è risultato positivo e otto sono risultati
negativi, 4 dei quali
totalmente negativi e 4 (2 provenienti dalla California e 2 da New York) hanno
riscontrato la presenza di un virus di influenza stagionale. Ancora, 13 casi
sono attualmente sotto osservazione: le persone resteranno a casa per 7 giorni
attentamente monitorate e lIss ha in atto i controlli
necessari. "In più - ha aggiunto Fazio - cè una hostess proveniente
da volo da Cancun atterrata a Malpensa che attualmente è sotto osservazione e
stiamo rintracciando i passeggeri del volo per la tracciabilità del virus". Il contagio sbarca
in Asia Una religiosa di 51 anni, rientrata domenica dal Messico e messa in
quarantena martedì scorso, ha contratto il virus, ha confermato oggi allagenzia
di stampa sud-coreana Yonhap un funzionario del ministero della Sanità, dietro garanzia di anonimato. è
il primo caso di influenza A - come è stata battezzata la malattia da virus
H1N1 - ufficializzato in Corea del Sud. E giunge poche ore dopo la conferma di
un primo caso in Asia - quello di un messicano arrivato a Hong Kong via Shangai
- che ha portato la Cina ad annunciare linterruzione
dei voli tra Shangai e il Messico. "La data della ripresa dei voli
dipenderà dal quadro di controllo della pandemia", ha annunciato
lagenzia ufficiale Nuova Cina. Il primo caso di contagio da H1N1 a
Hong Kong è stato confermato ieri dal capo dellesecutivo Donald
Tsang, che ha deciso un immediato innalzamento dello stato di allerta. Si
tratta di un giovane di 25 anni, giunto nella megalopoli cinese a bordo di un
volto China Eastern Airlines
e ricoverato in serata con febbre alta e sintomi che lasciavano pochi dubbi. La
conferma del contagio ha fatto scattare lallarme: 300 clienti e
dipendenti dellhotel dove luomo ha brevemente alloggiato sono stati
messi in quarantena per sette giorni, mentre le autorità hanno annunciato misure
"draconiane" per stoppare la diffusione del virus. Il ministero
cinese della Sanità ha chiesto alle autorità competenti a Pechino, Shangai e
Canton di mettere in immediata quarantena tutti i passeggeri del volo AM098 su
cui è giunto il malato dal Messico. Intanto in Corea del Sud è stato segnalato
un caso "probabile" dopo quello della religiosa rientrata dal Paese
sud-americano. Il ministero della Sanità ha precisato che altre 23 persone sono
state sottoposte a test di controllo. India: negativi sei casi In India sono
risultati tutti negativi i sei pazienti ricoverati a Delhi. Lo riferiscono
fonti del ministero della salute, citate dall'agenzia Ians. Dopo i tre già
dimessi ieri dal Ram Manohar Lohia Hospital della capitale indiana, anche per
gli ultimi tre pazienti è arrivato il via libera dalle autorità sanitarie alla
dimissione dall'ospedale. Al momento, come hanno spiegato i vertici sanitaria
dall'ospedale specializzato in malattie infettive, nessun paziente è ricoverato
con i sintomi dell'H1N1. L'ospedale, intanto, si è attrezzato a fronteggiare
eventuali casi, isolando un'area di quarantena e dedicando personale medico e
paramedico, oltre ad approvvigionarsi di Tamiflu, l'antivirale che può
combattere la nuova influenza. Dei sei casi sospetti arrivati all'ospedale
indiano, due riguardavano cittadini non-indiani residenti uno a Londra e un
altro in Texas. L'America chiude le scuole In America più di 430 scuole sono
state chiuse in 18 Stati per prevenire il diffondersi dellepidemia,
mentre nelle ultime ore sono stati registrati una ventina di nuovi contagi nel
Paese. Il governo Usa ha intanto emanato un nuova direttiva per le scuole dove
sono stati riscontrati casi di contagio, che impone la chiusura degli istituti interessati
per almeno 14 giorni. Gli studenti ammalati possono infatti trasmettere il
virus per un periodo compreso dai sette ai dieci giorni dal momento in cui lo
hanno contratto. Gli esperti hanno comunque sostenuto che il virus dellinfluenza
suina è meno
pericoloso di quanto si temesse in un primo momento. Nancy Cox, responsabile
del settore influenza del Centro di controllo e prevenzione delle malattie di
Atlanta, in Usa, ha detto che il virus H1N1 non ha
caratteristiche genetiche e "forza" paragonabili, ad esempio, alla
pandemia della "Spagnola" che si diffuse nel mondo dal 1918. ©
SOCIETà EUROPEA DI EDIZIONI SPA - Via G. Negri 4 - 20123 Milano
( da "Giornale.it, Il"
del 03-05-2009)
Argomenti: Cina Usa
n. 106 del
2009-05-03 pagina 7 «Ormai è solo una normale influenza» di Redazione Se la
pandemia arriverà, la gente potrebbe non accorgersene. Chi sarà contagiato dal
virus A/H1N1 penserà di aver preso l'influenza fuori stagione. Com'è successo
al cinquantenne di Aulla, un paesino vicino a Massa Carrara, che al suo rientro
da Città del Messico si è fatto visitare dal medico di famiglia, più per
scrupolo che per malessere. Accusava solo dei dolori muscolari, un po' di
tosse, qualche brivido. Ma il tampone gli ha rilevato, a sorpresa, il virus
ormai atteso anche in Italia e lui è diventato il paziente numero uno
dell'influenza messicana nel nostro Paese. L'uomo non è più infetto, sta
benone, è già guarito e non rischia più niente. Però il pericolo è la
diffusione del virus nei giorni scorsi. E così è scattata la profilassi e la
sorveglianza sui familiari a stretto contatto con il paziente. La guarigione
del primo italiano ha fatto tirare un sospiro di sollievo alle autorità
sanitarie allertate da giorni sul problema influenza A. «Il suo decorso clinico
è estremamente benigno sia sotto il profilo dei sintomi che virologico. La
punta febbrile massima è stata di 37,2°» ha dichiarato ieri il sottosegretario
alla Salute, Ferruccio Fazio, confermando che il paziente era di ritorno dal
Messico dopo sei mesi di permanenza. La situazione è dunque sotto controllo ma
il pericolo di una diffusione non è affatto scongiurato. In Italia «abbiamo
avuto 21 casi sospetti e 12 sono ancora sotto osservazione», dice Fazio che
però avverte: «Ci sarà una progressiva diffusione del virus fino all'estate ma
non c'è nessuna preoccupazione perché«l'aggressività dell'H1N1 potrebbe essere
in calo. Nei casi occidentali - spiega - si presentano sintomi talmente blandi
da far ipotizzare una riduzione di aggressività rispetto al ceppo originario
messicano». Lo incalza il direttore generale dell'Aifa, Guido Rasi, che ha
garantito «scorte di antibiotici per due mesi» nel caso in cui si profilasse
l'ipotesi - attualmente remota - di complicazioni polmonari dovute
all'influenza. Dall'Italia al Messico. Nel paese, epicentro del contagio, si
sente meno pressante la morsa del virus. Il ministro della Sanita, José Angel
Cordova, ha affermato che l'epidemia è «in fase di stabilizzazione» con i suoi
397 casi confermati. Negli Stati Uniti, gli ultimi aggiornamenti parlano di 160
casi in 21 stati. Ma dal Centro Usa per il controllo e
la prevenzione delle malattie (Cdc), si pensa che l'influenza potrebbe non essere
grave come sembrava pochi giorni fa: alcuni casi che non erano stati
diagnosticati subito perché troppo lievi. Anche in Europa i casi confermati non
presentano rischi. Ma dall'Asia arrivano le prime segnalazioni: un malato in
Corea, l'altro a Hong Kong dove sono stati messi in quarantena 200 ospiti e 100
dipendenti dell'hotel dove alloggiava il messicano infetto. La Cina ha
inoltre sospeso i voli per il Messico. L'Oms ha intanto rifatto i conti del
contagio: 615 malati in 15 paesi. Una dinamica dell'epidemia praticamente
raddoppiata nelle ultime 24 ore. Ma il livello di rischio resta a cinque sulla
scala di sei dell'organizzazione. © SOCIETà EUROPEA DI EDIZIONI SPA -
Via G. Negri 4 - 20123 Milano
( da "Avvenire" del
03-05-2009)
Argomenti: Cina Usa
MONDO 03-05-2009
Volo da Cancun, equipaggio sotto controllo DA ROMA A llarme rientrato per la
hostess di un volo proveniente da Cancun, gettonata località turistica dello
Yucatan. Così come per una bimba rientrata da Cuba, ma passata per lo stesso
scalo. Entrambe sono state visitate a Milano, dopo l'atterraggio a Malpensa e
dopo aver denunciato i sintomi dell'influenza. Anche l'equipaggio del primo
volo è sotto controllo e si stanno cercando i passeggeri. È su chi torna dal
Messico che si appuntano i controlli, anche se il problema investe ormai
parecchi paesi. È la globalizzazione che non fa sconti. Ma
che chiama a misure specifiche. Come l'attivazione di percorsi sanitari
differenziati per passeggeri ed equipaggi aerei in arrivo dal Paese
centroamericano. Va in questo senso una circolare emanata ieri dal ministero
della Salute e rivolta agli Uffici di sanità marittima e di frontiera e all'Ente
nazionale aviazione civile. Chi ha sintomi sospetti sarà avviato secondo i
protocolli prestabiliti alla struttura sanitaria territoriale di riferimento
per i necessari approfondimenti diagnostici e l'applicazione del- le misure
previste per le malattie infettive. Tutti i viaggiatori provenienti da aree
interessate da focolai di influenza A/H1N1 saranno inoltre sottoposti a
sorveglianza sanitaria a casa per sette giorni. Solo chi proviene da «Paesi
infetti», deve andare dal medico, la raccomandazione del sottosegretario alla
Salute Ferruccio Fazio per non intasare gli ambulatori. A evitare psicosi, il
medico e tecnico dell'esecutivo, ha spiegato poi che il rischio di contrarre il
virus si ha solo se si sta a meno di
( da "Avvenire" del
03-05-2009)
Argomenti: Cina Usa
SPECIALI 03-05-2009
IL DIBATTITO Strategia planetaria contro le derive della globalizzazione da
Roma Luigi Dell'Aglio I l mondo attraversa una fase in cui sono fortemente
minacciati alcuni fra i principali diritti umani. Il dibattito alla Pontificia
Accademia delle Scienze Sociali, che avuto inizio venerdì e si chiuderà martedì
sul tema «Dottrina sociale cattolica e diritti umani» , approfondisce questioni
che investono l'ordine naturale e la cui soluzione richiede l'impegno di tutte
le ' scienze umane'. Centinaia di milioni di famiglie piomberanno nella
povertà, a causa di una crisi finanziaria che rende vulnerabili come non mai
lavoratori e familiari già emarginati e demoralizzati dalla globalizzazione.
Altro motivo di inquietudine: nella versione ' aggiornata' della Dichiarazione
universale dei diritti dell'uomo, ' scompare' il diritto dei genitori di
scegliere liberamente il tipo di educazione da dare ai loro bambini. Quanto al
potenziale ' dovere d'ingerenza' negli ' Stati canaglia', per proteggere
diritti violati, l'intervento umanitario comincia a suscitare discussioni
perché può produrre effetti perversi. Si va verso azioni a carattere preventivo
e questa evoluzione impensierisce gli esperti di diritto cattolici. I quali
inoltre chiedono fermamente una protezione giuridica per il ' non nato',
l'embrione, cui non viene riconosciuto il primo dei diritti naturali. Contro la
congiuntura finanziaria «uniti si vince, ma una strategia planetaria manca» ,
dice il Nobel Joseph Stiglitz, che ora presiede la Commissione Onu per la crisi
economica globale. «Inoltre i massicci sussidi alle banche e alle imprese
possono elargirli soltanto i Paesi ricchi; gli altri non hanno risorse da
lanciare nella fornace della ripresa» . I Paesi ricchi, rileva il Nobel, dopo
aver predicato il mercato libero, praticheranno il protezionismo. Così i Paesi poveri non
avranno più neanche la speranza di collocare i loro pochi prodotti competitivi.
«D'altro canto, nel mondo industrializzato, la globalizzazione è stata finora
gestita in modo tali che gli Stati hanno perso la capacità di svolgere il
proprio ruolo in frangenti come questi. Ora, in piena globalizzazione,
il crash rende la situazione molto più complicata» . Ha poi aggiunto il premio
Nobel per l'economia: «Disonestà delle istituzioni finanziarie e incompetenza
dei pubblici poteri hanno provocato la calamità. E il prezzo viene pagato da
tutti: lavoratori, proprietari di case, contribuenti e investitori» . Ora tutti
hanno capito che non si può avere fiducia del mercato lasciato a se stesso.
«Tutti sono diventati seguaci di Keynes e ne ripetono gli aforismi (' nel lungo
periodo, saremo tutti morti' oppure ' ogni volta che risparmi 5 scellini, togli
a un uomo un giorno di lavoro'). Ma le parole non bastano più: ' anche Nixon un
giorno si definì keynesiano'. Ora bisogna guardare con estrema attenzione alle
dimensioni sociali della crisi» . La Dichiarazione Universale dei Diritti
dell'Uomo all'articolo 26 affermava, tra l'altro, che «i genitori hanno il
diritto prioritario di scegliere il tipo di educazione da dare ai loro bambini,
anche sotto il profilo religioso e morale» . Juan Josè Llaach, professore
all'Austral University, fa sapere che nel 1990, quando si tenne il convegno
Unesco di Jomtien ( Thailandia), tutta questa parte venne soppressa. «Il
diritto risulta annacquato in un contesto molto sfumato. Oltre al sopruso sul
piano giuridico, è stato commesso un grosso errore scientifico» , aggiunge
Llaach. La decisione di Barack Obama di revocare le disposizioni di Bush
sull'aborto è stata vivacemente criticata da Michel Schooyans, professore di
filosofia e sociologia all'Università di Lovanio. «E' un regresso che altera la
qualità democratica della società americana che ha eletto il nuovo presidente.
Quarantasei milioni all'anno sono gli aborti nel mondo. Questa concezione '
moderna' dei diritti dell'uomo è opposta a quella classica della Chiesa» .
Interventi umanitari: oggi debbono poter contare su un'indiscussa forza
militare, altrimenti non hanno effetto, spiega Janne Haaland Matlary,
professore di politica internazionale ed ex Segretario di Stato norvegese. Di
fatto, un'imminente minaccia terroristica autorizza la legittima difesa «a
carattere preventivo e unilaterale» . JANNE HAALAND MATLARY La norvegese
Matlary invoca «più forza negli interventi umanitari» JOSEPH STIGLITZ Per il
premio Nobel «nuovi protezionismi penalizzano i Paesi poveri»
( da "Giornale.it, Il"
del 03-05-2009)
Argomenti: Cina Usa
n. 106 del
2009-05-03 pagina 0 Influenza, saliti a 19 i morti in Messico In Italia due
contagiati, ma sono già guariti di Redazione Continua l'emergenza a Città del
Messico, mentre il virus si è diffuso in Asia. In Italia riscontrati due casi
su un paziente di 53 anni a Massa e su un viovane di 25 anni, rientrati
entrambi dal Messico, ma non sono più infetti. Fazio: "In Occidente la
malattia ha sintomi talmente blandi che sarà sempre meno pericolosa" Città
del Messico - Sale il bilancio dell'epidemia dell'influenza A/H1N1 in Messico:
19 i morti e 454 i casi accertati. Lo ha annunciato il ministro della Sanità
messicano José Angel Cordova. "Abbiamo 473 casi di influenza confermati,
di cui 454 persone infettate e altre 19 decedute" ha dichiarato il
ministro, precisando che finora sono state effettuate 1.303 analisi. Il
precedente bilancio era di 16 morti e 427 malati accertati. Il ministro ha
precisato che i casi riguardano 18 dei 32 Stati di cui è composto il Paese e
che le morti si concentrano nella Valle de México, dove vivono 20 milioni di
persone. La maggior parte (14) delle vittime sono donne. Nella conferenza
stampa in cui ha parlato il ministro Cordova é stato confermato che non ci
saranno modifiche nel calendario delle consultazioni legislative del 5 luglio
per la quali domani inizia la campagna elettorale. Due contagiati in Italia:
guariti LAsl di Massa ha confermato che il paziente ricoverato
nellospedale locale è affetto da Nuova Infuenza. è il primo caso in Italia.
"è stato telefonicamente confermato dallIstituto
superiore di sanità la positività del paziente ricoverato a Massa allinfluenza di tipo
A, ceppo H1n1", ha spiegato il direttore generale dellAsl 1 di Massa
Antonio Delvino che
però ha spiegato che "il paziente non presenta più nessuna sintomatologia,
è guarito". Il direttore generale ha spiegato che "sono stati
sottoposti a profilassi antivirale i suoi parenti più stretti e le persone che
hanno avuto contatto con lui". "Il paziente è guarito, non rischia
più niente". Il paziente è un cinquantenne della provincia di Massa
arrivato dal Messico il 23 di aprile e poi ricoverato nel reparto di malattie
infettive dellospedale di Massa. E' un ragazzo di 25
anni, tornato dal Messico e
già guarito, il secondo caso di nuova influenza confermato in Italia. Il
giovane è stato curato dall'Istituto Spallanzani ma non é mai stato sottoposto
a ricovero. La sua compagna, secondo quanto si apprende, è stata trattata in
via precauzionale con antivirali. Fazio: "I Occidente malattia con sintomi
blandi" è inevitabile la diffusione del virus della nuova influenza",
che comunque si presenta in forma molto blanda, con sintomi molto leggeri. Il
sottosegretario alla Salute Ferruccio Fazio rassicura e spiega che in Italia
fino ad ora sono stati riscontrati 21 casi sospetti, 9 dei quali esaminati ad
oggi dallIss: di questi uno, il caso di Massa, è risultato positivo e
otto sono risultati negativi, 4 dei quali totalmente negativi e 4 (2
provenienti dalla California
e 2 da New York) hanno riscontrato la presenza di un virus di influenza
stagionale. Ancora, 13 casi sono attualmente sotto osservazione: le persone
resteranno a casa per 7 giorni attentamente monitorate e lIss
ha in atto i controlli necessari. "In più - ha aggiunto Fazio - cè
una hostess proveniente da volo da Cancun atterrata a Malpensa che attualmente
è sotto osservazione e stiamo rintracciando i passeggeri del volo per la
tracciabilità del virus". Il contagio sbarca in Asia Una religiosa di 51 anni, rientrata domenica dal
Messico e messa in quarantena martedì scorso, ha contratto il virus, ha
confermato oggi allagenzia di stampa sud-coreana Yonhap un
funzionario del ministero della Sanità, dietro garanzia di anonimato. è il
primo caso di influenza
A - come è stata battezzata la malattia da virus H1N1 - ufficializzato in Corea
del Sud. E giunge poche ore dopo la conferma di un primo caso in Asia - quello
di un messicano arrivato a Hong Kong via Shangai - che ha portato la Cina ad annunciare linterruzione dei voli tra Shangai e
il Messico. "La data della ripresa dei voli dipenderà dal quadro di
controllo della pandemia", ha annunciato lagenzia ufficiale
Nuova Cina. Il primo caso di contagio da H1N1 a Hong Kong è stato
confermato ieri dal capo dellesecutivo Donald Tsang, che ha
deciso un immediato innalzamento dello stato di allerta. Si tratta di un
giovane di 25 anni, giunto nella megalopoli cinese a bordo di un volto China
Eastern Airlines e ricoverato in serata con febbre alta e sintomi che lasciavano pochi dubbi. La conferma
del contagio ha fatto scattare lallarme: 300 clienti e dipendenti
dellhotel dove luomo ha brevemente alloggiato sono stati messi in
quarantena per sette giorni, mentre le autorità hanno annunciato misure
"draconiane" per
stoppare la diffusione del virus. Il ministero cinese della Sanità ha chiesto
alle autorità competenti a Pechino, Shangai e Canton di mettere in immediata
quarantena tutti i passeggeri del volo AM098 su cui è giunto il malato dal
Messico. Intanto in Corea del Sud è stato segnalato un caso
"probabile" dopo quello della religiosa rientrata dal Paese
sud-americano. Il ministero della Sanità ha precisato che altre 23 persone sono
state sottoposte a test di controllo. India: negativi sei casi In India sono risultati
tutti negativi i sei pazienti ricoverati a Delhi. Lo riferiscono fonti del
ministero della salute, citate dall'agenzia Ians. Dopo i tre già dimessi ieri
dal Ram Manohar Lohia Hospital della capitale indiana, anche per gli ultimi tre
pazienti è arrivato il via libera dalle autorità sanitarie alla dimissione
dall'ospedale. Al momento, come hanno spiegato i vertici sanitaria
dall'ospedale specializzato in malattie infettive, nessun paziente è ricoverato
con i sintomi dell'H1N1. L'ospedale, intanto, si è attrezzato a fronteggiare
eventuali casi, isolando un'area di quarantena e dedicando personale medico e
paramedico, oltre ad approvvigionarsi di Tamiflu, l'antivirale che può
combattere la nuova influenza. Dei sei casi sospetti arrivati all'ospedale indiano,
due riguardavano cittadini non-indiani residenti uno a Londra e un altro in
Texas. L'America chiude le scuole In America più di 430 scuole sono state
chiuse in 18 Stati per prevenire il diffondersi dellepidemia,
mentre nelle ultime ore sono stati registrati una ventina di nuovi contagi nel Paese. Il governo
Usa ha intanto emanato un nuova direttiva per le
scuole dove sono stati riscontrati casi di contagio, che impone la chiusura
degli istituti interessati per almeno 14 giorni. Gli studenti ammalati possono
infatti trasmettere il virus per un periodo compreso dai sette ai dieci giorni
dal momento in cui lo hanno contratto. Gli esperti hanno comunque sostenuto che
il virus dellinfluenza suina è meno pericoloso di quanto
si temesse in un primo momento. Nancy Cox, responsabile del settore influenza del Centro di controllo
e prevenzione delle malattie di Atlanta, in Usa, ha
detto che il virus H1N1 non ha caratteristiche genetiche e "forza"
paragonabili, ad esempio, alla pandemia della "Spagnola" che si diffuse
nel mondo dal 1918. © SOCIETà EUROPEA DI EDIZIONI SPA - Via G. Negri 4 - 20123
Milano
( da "Gazzettino, Il (Padova)"
del 03-05-2009)
Argomenti: Cina Usa
Domenica 3 Maggio
2009, Il mercato della droga ha delle regole precise ed è
sempre più globalizzato. Nigeriani, albanesi e magrebini intrecciano in
continuazione affari legati all'acquisto e allo spaccio di sostanze
stupefacenti. Nella nostra città tutto questo è all'ordine del giorno, non per
niente è considerata la capitale della droga del Nordest. La tesi
dell'internazionalità del business malavitoso è confermata dagli ultimi arresti
messi a segno dagli uomini della squadra Mobile della polizia coordinati da
Marco Calì. Gli agenti, tra il trenta aprile e il primo maggio, hanno
organizzato una serie di appostamenti in zona Mortise per catturare due
trafficanti di eroina albanesi. Un filone che la Mobile già seguiva dai primi
di aprile, quando riuscì a mettere le manette ai polsi a due ex fanghini
albanesi residenti ad Abano: Lenez Berketi di 31 anni e Arben Zefi di 38 anni
beccati mentre stavano vendendo mezzo chilo di eroina a due marocchini. La
stessa dinamica che si è riproposta proprio l'altro giorno, perchè gli albanesi
ormai cedono l'eroina ai magrebini che poi la spacciano nelle zone più "calde"
della città. I poliziotti, a partire dalle 22 della sera del trenta aprile,
muniti di cannocchiali a infrarossi hanno osservato i due albanesi che
disseppellivano dal sottopasso di via Bassette dei panetti di eroina. Gli
uomini della Mobile hanno aspettato che si allontanassero con quasi mezzo chilo
di droga, poi sono intervenuti e sono riusciti a sequestrare quasi due chili di
eroina che i trafficanti avevano bene occultato sotto terra. Quindi si sono
nuovamente appostati. In via Bassette è tornato uno dei due albanesi, che
accortosi della sparizione della droga è subito salito in sella allo scooter e
ha raggiunto il complice in via Lanari. A questo punto gli agenti si sono
materializzati e hanno bloccato Enea Milla di 25 anni residente a Rovigo ma
domiciliato a Padova in via Andreini 20 e Durim Kaloti di 27 anni domiciliato
in città in via Florigerio. Entrambi sono stati accusati di detenzione ai fini
di spaccio di sostanza stupefacente. In un secondo momento gli uomini della
Mobile hanno effettuato una perquisizione nell'abitazione del Milla e qui hanno
rinvenuto un bilancino di precisione, 3.100 euro in contanti e le stesse buste
di plastica con cui erano stati avvolti i panetti di eroina nascosti nella
terra del sottopasso. I poliziotti in via Lanari hanno anche bloccato due
tunisini all'interno di una Volkswagen giunti nella strada per acquistare
l'eroina dagli albanesi. L'attività anti-spaccio della squadra Mobile durante
il primo maggio è proseguita in altri quartieri della città. In via
Confalonieri sono stati arrestati i marocchini Mohamed Arrfi di 24 anni e
Abdelouahab Mounim di 26 anni, entrambi residenti a Rovigo, e trovati in
possesso di quasi sei grammi di eroina. Infine in via del Giglio all'Arcella a
un passo da via Fornace Morandi è stato catturato il pusher tunisino Chakib
Zarey di 31 anni bloccato con addosso oltre
( da "Gazzettino, Il"
del 03-05-2009)
Argomenti: Cina Usa
Influenza suina, già
guarito il primo caso italiano A Massa accertato il contagio di un
cinquantenne: già dimesso. Sono 13 le persone sotto osservazione Domenica 3
Maggio 2009, Tredici casi sotto osservazione e il primo infettato, un
cinquantenne di Massa Carrara, per altro già dimesso e guarito. Una bambina di
quattro anni con sintomi influenzali arrivata a Milano con un volo da Cuba che
ha fatto scalo a Cancun si trova invece sotto osservazione all'ospedale Sacco
di Milano, anche se sembra essere negativa. Il bilancio italiano della nuova
influenza A/H1N1 è ancora leggero, ma gli esperti non abbassano la guardia. La
stessa Oms ha ammesso di non essere ancora in grado di fare previsioni sull'andamento
dell'epidemia, sulla diffusione e sulla gravità. Come sottolinea il
sottosegretario al Welfare Ferruccio Fazio, in Italia «abbiamo avuto 21 casi
sospetti, di questi tredici sono ancora sotto osservazione». Fazio ha spiegato
che le tredici persone «dovranno rimanere sette giorni a casa, anche se questo
non significa quarantena, ma solo un invito». La prima infezione italiana non
si è comunque scostata molto da una tradizionale infezione di influenza. Il
paziete ricoverato a Massa aveva lamentato i classici sintomi, che per altro
sono giù scomparsi in breve. L'uomo era tornato da un viaggio in Messico: un
primo tampone aveva dato esito negativo. Ma un secondo test effettuato a Roma
al laboratorio di virologia dell'Istituto Superiore della Sanità ha confemato
la presenza del virus. Le persone, considerate a rischio contagio, tra cui la
moglie, hanno iniziato la profilassi, non appena l'Istituto Superiore di sanità
ha accertato e confermato che si trattasse del virus in questione. Una
tranquillità che invece non si registra nel resto del mondo. Secondo gli ultimi
dati forniti dall'Organizzazione mondiale della Sanità (Oms) globalmente i casi
accertati sono
( da "Gazzettino, Il (Padova)"
del 03-05-2009)
Argomenti: Cina Usa
Emerson pronta a
tagliare 144 posti di lavoro Gli operai infuriati: «Ci hanno usato, dopo aver
chiuso il 2007 con quasi 15 milioni di utili se ne vanno» Domenica 3 Maggio
2009, Piove di Sacco Sono 144 e sono agguerriti. Tanto più ora che sanno di
poter contare sull'appoggio di tutti gli amministratori della Saccisica,
compresi l'onorevole Margherita Miotto e il consigliere regionale Leonardo
Padrin, che porteranno le loro istanze nelle sedi opportune. I dipendenti della
Emerson Network Power di Tognana, già Liebert Hiross, non molleranno la
battaglia a difesa dei loro posti di lavoro, messi in discussione dai vertici
della multizonale del freddo, che hanno annunciato di voler delocalizzare a
Nove Mesto, in Slovacchia, tre delle quattro catene di produzione del locale
stabilimento. Se il progetto andasse a buon fine, su un totale di 230
dipendenti, nel Piovese ne rimarrebbero 86. Scelta dettata dalla crisi? Macchè.
L'azienda ha chiuso il 2007 con quasi 15 milioni di utili e, nell'ultimo
decennio, si è dimostrata competitiva come poche altre. E' anche questo che fa
imbestialire i sindacati della Fiom Cgil, Fim Cisl e Uilm di Padova. «Ci hanno
usato - dicono all'unisono i rappresentanti delle sigle, Antonio Silvestri,
Massimo Sartori e Marzio Giacomin -. Gli utili prodotti a Piove, grazie
all'alta specializzazione dei nostri dipendenti, non sono mai stati investiti
qui e ora la scelta di comodo, che deriva dal ragionamento: qui i lavoratori
costano, meglio delocalizzare dove la gente guadagna 500 euro al mese. Vogliamo
incontrare e parlare con chi sta prendendo questa decisione. Per far questo
abbiamo bisogno dell'appoggio delle istituzioni, affinché facciano pressione
perché venga modificata questa scelta strategica che non tiene conto della
dignità dei lavoratori». Appello accolto dai sindaci e dagli amministratori del
Piovese, che ieri mattina si sono riuniti alla presenza delle maestranze, per
ribadire il loro sostegno. «Siamo e saremo affinché questi licenziamenti non
debbano avvenire - ha iniziato Mario Crosta di Piove di Sacco -. Senza mettersi
di traverso con nessuno, non è accettabile che fino a che va bene si dia lavoro
e quando cambia il vento venga portato da un'altra parte senza rispetto per le
persone». «La nostra non sarà solo una stretta di mano o una parola
consolatoria - ha specificato Cesarina Foresti di Arzergrande - ma metteremo
tutto il nostro impegno per aiutarvi». «È il classico esempio in cui un
lavoratore è visto come un costo e non una risorsa - secondo Romano Boischio di
Sant'Angelo -. Alla nostra lotta si devono unire anche le categorie
economiche». «La questione investe anche l'indotto, costituito da altri
lavoratori e aziende del Piovese che saranno messi in diccoltà», ha considerato
Federico Ossari di Pontelongo. «Nel periodo della globalizzazione
i cinesi ci vengono a fare concorrenza in casa e ai nostri lavoratori non viene
garantita la dignità», la riflessione di Graziano Bacco di Codevigo. «Va bene
il mercato libero ma dobbiamo tornare a ragionare in termini di regole,
correttezza e giustizia - ha osservato Silvia Salvagnin di Brugine -.
Altrimenti ci diciamo tante belle parole ma continuiamo in questa iniquità».
«Al di là delle dichiarazioni dobbiamo pensare ad azioni concrete», ha concluso
Mauro Fecchio di Correzzola, presente anche in veste di assessore provinciale.
D'accordo con Fecchio anche il consigliere comunale Alberto Canova con il suo
gruppo. Pieno sostegno ai lavoratori anche dal consigliere comunale e
provinciale Lino Conte. Banco di prova di tutta questa solidarietà sarà la
manifestazione-incontro in Prefettura, prevista per mercoledì maggio. Federica
Bertaggia
( da "Asca" del
03-05-2009)
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TENNIS/INTERNAZIONALI:
IL PROGRAMMA DI OGGI. (ASCA) - Roma, 3 mag - Di seguito il programma di oggi
degli Internazionali Bnl d'Italia. STADIO PIETRANGELI: finale torneo doppio
maschile Bryan/Bryan (Usa) - Nestor/Zimonjic
(Can/Ser); finale singolare maschile, Nadal (Spa) - Djokovic (Ser). CAMPO 1:
Schiavone (Ita) - Brianti (Ita); Schnyder (Svi) - Duque Marino (COl); Bartoli
(Fra) - Peng (cin); Mauresmo (Fra) - Martinez Sanchez (Spa). CAMPO 5:
Keothavong (Gb) - Suarez Navarro (Spa); Dushevina (Rus) - Hantuchova (Slo);
Dechy/Santangelo (Fra/Ita) - Burnett/Moroni (Ita/Ita). CAMPO 6:
Bondarenko/Bondarenko (Ucr/Ucr) - Errani/Knapp (Ita/Ita); Shvedova (Kaz) -
Stosur (Aus). CAMPO 4: Nicolescu (Rom) - Morita (Gia); Safarova
(Rce) - Koryttseva (Ucr); Chieppa/Vierin (Ita/Ita) - Radwanska/Szavay
(Pol/Ung). CAMPO 3: Bammer (Aut) - Li (Cin); Kanepi (Est) - King (Usa); Bachmann/Henke (Ger/Ger);
Craybas/Ditty (Usa/Usa). CAMPO 2: Garbin/Vinci (Ita/Ita) -
Azarenka/Vesnina (Blr/Rus). luq/luq/ss
( da "Sicilia, La"
del 03-05-2009)
Argomenti: Cina Usa
Misterbianco e lo
sport ACI BONACCORSI Al via oggi la «XX Festa di primavera» n.l.) Oggi, a
partire dalle ore 9 e fino alle 21,30, in piazza della Regione e nel parco
sotto la villa, si svolgeranno tante iniziative ricreative organizzate dal
Comune di Aci Bonaccorsi, assessorato al Turismo, e dalla Pro Loco nell'ambito
della Festa di primavera». ACI BONACCORSI Annullato spettacolo teatrale per
bambini n.l.) E' stato annullato lo spettacolo teatrale per bambini dal titolo
«Fra magia e fantasia», in programma per oggi alle 17 nel teatro comunale.
Viagrande Inaugurazione mostra «Arti & Mestieri» p.l.) Alle ore 19,30 di
oggi sarà inaugurata la mostra «Arti & Mestieri», allestita dalla Pro Loco
di Viagrande nella cantina della villa comunale. La stragrande maggioranza
degli oggetti appartengono a Orazio Messina, mentre la sezione del museo
riservata al carretto siciliano è stata curata da Mauro Giuffrida. Mascalucia
Campagna elettorale Condorelli Caff Oggi, dalle ore 10 alle ore
( da "Giornale.it, Il"
del 03-05-2009)
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n. 106 del
2009-05-03 pagina 0 Influenza, il Messico: "E' in fase calante" In
Italia due contagiati, ma sono già guariti di Redazione Il ministro della
Sanità: il virus si sta attenuando. In Italia riscontrati due casi su un
paziente di 53 anni a Massa e su un giovane di 25 anni, rientrati entrambi dal
Messico, ma non sono più infetti. Fazio: "In Occidente la malattia ha
sintomi talmente blandi che sarà sempre meno pericolosa" Città del Messico
- Sale il bilancio dell'epidemia dell'influenza A/H1N1 in Messico: 19 i morti e
454 i casi accertati. Lo ha annunciato il ministro della Sanità messicano José
Angel Cordova. Che però spiega: "L'epidemia nel paese è in fase calante".
"Abbiamo 473 casi di influenza confermati, di cui 454 persone infettate e
altre 19 decedute" ha dichiarato il ministro, precisando che finora sono
state effettuate 1.303 analisi. Il precedente bilancio era di 16 morti e 427
malati accertati. Il ministro ha precisato che i casi riguardano 18 dei 32
Stati di cui è composto il Paese e che le morti si concentrano nella Valle de
México, dove vivono 20 milioni di persone. La maggior parte (14) delle vittime
sono donne. Nella conferenza stampa in cui ha parlato il ministro Cordova é
stato confermato che non ci saranno modifiche nel calendario delle
consultazioni legislative del 5 luglio per la quali domani inizia la campagna
elettorale. Due contagiati in Italia: guariti LAsl di Massa ha
confermato che il paziente ricoverato nellospedale locale è affetto da Nuova
Infuenza. è il primo caso in Italia. "è stato telefonicamente confermato
dallIstituto superiore di sanità la positività del paziente ricoverato a
Massa allinfluenza di tipo A, ceppo H1n1", ha spiegato il direttore generale dellAsl
1 di Massa Antonio Delvino che però ha spiegato che "il paziente non
presenta più nessuna sintomatologia, è guarito". Il direttore generale ha
spiegato che "sono stati sottoposti a profilassi antivirale i suoi parenti
più stretti e le
persone che hanno avuto contatto con lui". "Il paziente è guarito,
non rischia più niente". Il paziente è un cinquantenne della provincia di
Massa arrivato dal Messico il 23 di aprile e poi ricoverato nel reparto di
malattie infettive dellospedale di Massa. E' un ragazzo di 25 anni,
tornato dal Messico e già guarito, il secondo caso di nuova influenza
confermato in Italia. Il giovane è stato curato dall'Istituto Spallanzani ma
non é mai stato sottoposto a ricovero. La sua compagna, secondo quanto si apprende,
è stata trattata in via precauzionale con antivirali. Fazio: "I Occidente
malattia con sintomi blandi" è inevitabile la diffusione del virus della
nuova influenza", che comunque si presenta in forma molto blanda, con
sintomi molto leggeri. Il sottosegretario alla Salute Ferruccio Fazio rassicura
e spiega che in Italia fino ad ora sono stati riscontrati 21 casi sospetti, 9
dei quali esaminati ad oggi dallIss: di questi uno, il caso di
Massa, è risultato positivo e otto sono risultati negativi, 4 dei quali totalmente negativi e 4 (2
provenienti dalla California e 2 da New York) hanno riscontrato la presenza di
un virus di influenza stagionale. Ancora, 13 casi sono attualmente sotto
osservazione: le persone resteranno a casa per 7 giorni attentamente monitorate
e lIss ha in atto i controlli necessari. "In più - ha aggiunto
Fazio - cè una hostess proveniente da volo da Cancun atterrata a Malpensa
che attualmente è sotto osservazione e stiamo rintracciando i passeggeri del
volo per la tracciabilità del virus". Il contagio sbarca in Asia Una religiosa di 51
anni, rientrata domenica dal Messico e messa in quarantena martedì scorso, ha
contratto il virus, ha confermato oggi allagenzia di stampa
sud-coreana Yonhap un funzionario del ministero della Sanità, dietro garanzia di anonimato. è il
primo caso di influenza A - come è stata battezzata la malattia da virus H1N1 -
ufficializzato in Corea del Sud. E giunge poche ore dopo la conferma di un
primo caso in Asia - quello di un messicano arrivato a Hong Kong via Shangai -
che ha portato la Cina ad annunciare linterruzione
dei voli tra Shangai e il Messico. "La data della ripresa dei voli
dipenderà dal quadro di controllo della pandemia", ha annunciato
lagenzia ufficiale Nuova Cina. Il primo caso di contagio da H1N1 a
Hong Kong è stato confermato ieri dal capo dellesecutivo Donald
Tsang, che ha deciso un immediato innalzamento dello stato di allerta. Si
tratta di un giovane di 25 anni, giunto nella megalopoli cinese a bordo di un
volto China Eastern Airlines e ricoverato in serata con febbre alta e sintomi che
lasciavano pochi dubbi. La conferma del contagio ha fatto scattare lallarme:
300 clienti e dipendenti dellhotel dove luomo ha brevemente
alloggiato sono stati messi in quarantena per sette giorni, mentre le autorità hanno annunciato misure
"draconiane" per stoppare la diffusione del virus. Il ministero
cinese della Sanità ha chiesto alle autorità competenti a Pechino, Shangai e
Canton di mettere in immediata quarantena tutti i passeggeri del volo AM098 su cui
è giunto il malato dal Messico. Intanto in Corea del Sud è stato segnalato un
caso "probabile" dopo quello della religiosa rientrata dal Paese
sud-americano. Il ministero della Sanità ha precisato che altre 23 persone sono
state sottoposte a test di controllo. India: negativi sei casi In India sono
risultati tutti negativi i sei pazienti ricoverati a Delhi. Lo riferiscono
fonti del ministero della salute, citate dall'agenzia Ians. Dopo i tre già
dimessi ieri dal Ram Manohar Lohia Hospital della capitale indiana, anche per
gli ultimi tre pazienti è arrivato il via libera dalle autorità sanitarie alla
dimissione dall'ospedale. Al momento, come hanno spiegato i vertici sanitaria
dall'ospedale specializzato in malattie infettive, nessun paziente è ricoverato
con i sintomi dell'H1N1. L'ospedale, intanto, si è attrezzato a fronteggiare
eventuali casi, isolando un'area di quarantena e dedicando personale medico e
paramedico, oltre ad approvvigionarsi di Tamiflu, l'antivirale che può
combattere la nuova influenza. Dei sei casi sospetti arrivati all'ospedale
indiano, due riguardavano cittadini non-indiani residenti uno a Londra e un
altro in Texas. L'America chiude le scuole In America più di 430 scuole sono
state chiuse in 18 Stati per prevenire il diffondersi dellepidemia,
mentre nelle ultime ore sono stati registrati una ventina di nuovi contagi nel
Paese. Il governo Usa ha intanto emanato un nuova direttiva per le scuole dove
sono stati riscontrati casi di contagio, che impone la chiusura degli istituti
interessati per almeno 14 giorni. Gli studenti ammalati possono infatti
trasmettere il virus per un periodo compreso dai sette ai dieci giorni dal
momento in cui lo hanno contratto. Gli esperti hanno comunque sostenuto che il
virus dellinfluenza suina è meno pericoloso di quanto si temesse in un primo momento. Nancy
Cox, responsabile del settore influenza del Centro di controllo e prevenzione
delle malattie di Atlanta, in Usa, ha detto che il
virus H1N1 non ha caratteristiche genetiche e "forza" paragonabili,
ad esempio, alla pandemia della "Spagnola" che si diffuse nel mondo
dal 1918. © SOCIETà EUROPEA DI EDIZIONI SPA - Via G. Negri 4 - 20123 Milano
( da "Blogosfere" del
03-05-2009)
Argomenti: Cina Usa
Mag
09 3 Cina e Giappone: la vita online Pubblicato da Luca Dello Iacovo alle 15:47
in globalizzazione Idee, cifre e sintesi dell'Internet orientale. Nòva di
giovedi scorso ha esplorato autostrade, sentieri e linee iperveloci della Cina
e dei modelli di business per il web 2.0: l'impero di QQ, il Facebook cinese
Xiaonei, Youku.
Tra micropagamenti e pubblicità... Asia's Best of Breed View more presentations
from Benjamin Joffe.
( da "Blogosfere" del
03-05-2009)
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Mag 09 2 India al
voto. le segnalazioni sul web Pubblicato da Luca Dello
Iacovo alle 11:29 in globalizzazione Le elezioni indiane si sono appena
concluse. Questa volta gli indiani potevano segnalare su una mappa online
brogli e incidenti. L'hanno fatto, il risultato è una lente d'ingrandimento
sulle fratture e le tensioni regionali. Ma sembra rivelare anche la forza della
democrazia indiana.
( da "Mattino, Il (Nazionale)"
del 03-05-2009)
Argomenti: Cina Usa
DANIELA LIMONCELLI
Brividi, mialgie, tosse, disturbi intestinali, qualche decimo (37,2). Classici
sintomi di una sindrome influenzale, ma positivo ai test. Con quegli esami
effettuati nel reparto malattie infettive dell'ospedale S. Giacomo e Cristoforo
di Massa Carrara, è iniziato l'incubo-febbre suina per il «primo caso»
italiano. Una manciata di giorni ed e già stato tutto risolto: l'uomo sta bene,
tra domani e martedì sarà dimesso dall'ospedale. Pensionato, 53 anni, di Aulla
in provincia di Massa, B. M. era rientrato il 23 aprile con la moglie dal
Messico a bordo di un volo della British Airways arrivato a Malpensa. A Città
del Messico la coppia era, infatti, rimasta sei mesi ospite del figlio,
titolare di un ristorante ma lì, ground zero del mutante virus A/H1N1, «la
notizia - racconta la coppia massese - non era molto diffusa». Il 24 aprile, i
primi sintomi. Poi, il 27 la visita del medico di famiglia e l'allerta
all'Ausl: in serata, vista l'anamnesi epidemiologica, subito il ricovero nel
reparto di malattie infettive dell'ospedale di Massa, in isolamento
respiratorio. L'uomo è sottoposto alla terapia con Oseltamivir, il giorno dopo
i risultati dei test a caccia del genoma del virus inflenzale A/H1N1: prima
risultano negativi, poi spunta il «dubbio di positività». Il 30 aprile il
campione esaminato a Pisa, nell'Uo di Virologia, è trasportato all'Istituto
superiore di sanità a Roma. Contemporaneamente, sono posti «sotto osservazione»
i familiari (moglie, cognato e nipote), gli operatori sanitari, amici,
passeggeri ed equipaggio che hanno viaggiato con lui dal Messico. Tutti
negativi i loro test, ma la «macchina prevenzione» li fa sottoporre ugualmente
alla profilassi e sentenzia: tutti a casa per sette giorni. «Il paziente è
guarito e sarà dimesso tra domani e martedì. È tranquillo anche perché gli è
stato spiegato che non avrà conseguenze cliniche: sta bene, come sto bene io»
dice il direttore sanitario dell'Asl di Massa Carrara, Giuliano Biselli. Ma, ad
Aulla, corre ora la paura: in tilt i centralini di Croce Rossa e assistenza
pubblica, i genitori dei bambini che frequentano una scuola vicina alla casa
dove abita il pensionato chiedono di chiuderla. Contro l'effetto-psicosi l'Asl
decide, infatti, il potenziamento del pronto soccorso mentre il sindaco di
Aulla oggi terrà un incontro con la cittadinanza per chiarire ogni dubbio.
«Dobbiamo stare tranquilli, le direttive e la sequenza degli interventi hanno
funzionato» dice Enrico Rossi, assessore regionale alla salute della Toscana.
Un altro falso allarme a Trieste (una donna appena rientrata dagli Usa), e in Italia si tirano le somme. In tutto, 22 i casi.
Tredici i sospetti, 9 quelli già esaminati (compreso l'uomo di Aulla): per 4 i
test sono negativi, per altri 4 - si tratta di due persone rientrate dalla
California e altre due da New York - ancora si è in attesa dei risultati.
Desta, però, ancora qualche preoccupazione quella piccola, quattro anni,
sintomi influenzali, arrivata a Milano con un volo da Cuba che ha fatto scalo a
Cancun: è sotto osservazione da sabato all'ospedale Sacco, uno dei centri italiani
di riferimento per le emergenze epidemiologiche. Test rapido, poi il multiplex:
si è in attesa del responso. Mentre è risultata negativa ai controlli,
l'hostess arrivata a Malpensa da Cancun: seguiti, però, i passeggeri dello
stesso volo. Casi sospetti, contagi accertati. Il bollettino dell'Oms, di ora
in ora, aggiorna le sue cifre. Il virus viaggia e si diffonde ormai in 15
paesi, salgono da
( da "Mattino, Il (Nazionale)"
del 03-05-2009)
Argomenti: Cina Usa
CARLA DI NAPOLI
Febbre suina, sotto osservazione per sintomi sospetti anche la star del gruppo
inglese hip hop N-Dubz, Tulisa Contostavlos. La cantante, 20 anni, è stata
ricoverata al suo arrivo in Grecia, dove si era recata per passare qualche
giorno con la famiglia, dopo aver concluso un tour in Gran Bretagna. Durante il
volo, Tulisa è dovuta ricorrere all'aiuto del medico che ne ha disposto il
ricovero sospettando il contagio. Non si ferma la psicosi-virus. Ma l'epidemia
in Messico «è in fase di stabilizzazione» ha rassicurato ieri il ministro
messicano della Sanità, Jose Angel Cordova, dichiarando che il numero dei morti
per l'influenza «A» è fermo a 16, mentre i casi di contagio sono saliti da
( da "Giornale.it, Il"
del 03-05-2009)
Argomenti: Cina Usa
Questo è un tipico
esempio di notizia nascosa. L'Aduc ovvero l'Associazione per i diritti degli
utenti e consumatori ha diffuso un comunicato stampa, in cui riprende i
risultati di un'indagine dalla fondazione tedesca Warentest, su un tema in
apparenza frivolo: quello delle creme, degli oli e dei vibratori anticellulite.
Ebbene, gli esperti tedeschi hanno testato otto prodotti cosmetici e due
apparecchi. Risultato? "Hanno ottenuto tutti un voto
"insufficiente". Dopo quattro settimane di prova fra 300 donne,
nessuno di questi ha potuto dimostrare un miglioramento visibile, ne' le creme
ne' i vibratori. Promesse non rispettate, insomma". La Warentest è la
maggiore associazione di consumatori tedesca e si suoi studi vengono ripresi
soventi dai media tedeschi, anche dalle tv. In Italia, invece, nessuno ha
ripreso la nota dell'Aduc, benchè tv e settimanali femminili dedichino molto
spazio al benessere e all'estetica personale. Ma una notizia del genere è
troppo controcorrente, smentisce tutto quel che gli espert ripetono da anni e
potrebbe irritare alcuni inserzionisti pubblicitari. E allora meglio sorvolare,
tacendo un'altra notizia importante. L'Aduc tra l'altro scrive:
"Recentemente e' stata lanciato un nuovo metodo contro la cellulite: la
crioelettroforesi, con principi medicamentosi (limogene e caffeina, associate a
furosemide) che verrebbero fatti passare al di la' dell'epidermide attraverso
il freddo. I costi? 150 euro a seduta, per un ciclo di 3-8 sedute. La
furosemide e' un farmaco contro l'edema e puo' avere controindicazioni quali
l'ipersensibilita' al prodotto, l'anuria (soppressione della secrezione renale)
iposodiemia e/o ipopotassiemia. Sarebbe interessante sapere se queste controindicazioni
sono valide per la crioelettroforesi. E' una domanda che rivolgiamo al
ministero della Salute". Una domanda doverosa, come doverosa dovrebbe
essere un'informazione autenticamente al servizio del cittadino, anche su
argomenti come questi. In Germania i giornalisti riescono, almeno in parte, a
sottrarsi ai condizionamenti dell'industria della cosmetica. In Italia i
giornalisti dovrebbero trovare un coraggio analogo, sempre che il pubblico lo
richieda e li sostenga. Temo infatti che la sensibilità dei consumatori
italiani sia diversa, più frivola. E che, in fondo, alla verità preferiscano
l'illusione in nome del look, dell'apparire . Sbaglio? Scritto in crisi, blog,
comunicazione, salute, spin, manipolazione, Italia, notizie nascoste, società,
giornalismo Non commentato » (Nessun voto) Loading ... Il Blog di Marcello Foa
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30Apr 09 Stipendi record, la casta dei banchieri Usa
vince ancora Il mondo continua a lottare contro la recessione, il Pil americano
sprofonda a -6%, ma c'è qualcuno che ha già vinto. I soliti noti, sì, proprio
loro, la casta dei banchieri Usa che, come spiego in
questo articolo nel 2009 si appresta ad incassare stipendi e bonus strepitosi,
quasi allo stesso livello del fantastico (per loro) 2007: nei primi tre mesi
dell'anno le sei principali banche americane hanno accantonato la bellezza di
36 miliardi di dollari per il prorio management. Chi lavora nel dipartimento
trading e investimenti bancari di JPMorgan Chase, ad esempio, assapora già, per
l'anno in corso, un reddito medio pro capite di 509mila dollari, mentre
nell'ultima annata senza eccessi, il 2006, era stato di 345mila dollari.
Intanto, però, le banche continuano a licenziare e a delocalizzare gli impieghi
più modesti in India e nelle Filippine. E' il loro modo di ringraziare il
contribuente americano. Intanto, grazie al New York Times, sappiamo con
certezza che l'uomo scelto da Obama per risanare l'economia statunitense, il
ministro del Tesoro Timothy Geithner quando era alla guida della Federal
Reserve aveva rapporti scandalosamente stretti con i banchieri (per i dettagli
leggere qui). Insomma, era e resta il loro uomo. Intanto i banchieri
festeggiano anche in Gran Bretagna (bonus per 7 miliardi) , mentre il numero
uno di Societé Générale Daniel Bouton dopo aver fatto disastri se ne va con una
pensione da 730 mila euro. E tutto torna come prima: la casta dei banchieri
continua a comandare. Scritto in giustizia, banche, capitalismo, crisi,
manipolazione, era obama, notizie nascoste, globalizzazione, economia, società,
gli usa e il mondo Commenti ( 46 ) » (5 voti, il voto medio è: 4.2 su un
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RSS Commenti Invia questo articolo a un amico 28Apr 09 Influenza suina. Panico
nel mondo per 7 morti Non mi piace scrivere più post sullo stesso argomento a
distanza di poche ore. Ma non posso esimermi dal farlo. L'Oms ha dichiarato
oggi che i morti provocati dall'influenza suina sono sette. Tutti gli altri
sono solo sospetti. Ciò nonostante la California proclama lo stato d'emergenza,
Obama chiede fondi straordinari per 1,5 miliardi di dollari e, come previsto,
spuntano casi inquietanti in tutta Europa. Un panico mondiale per 7 morti,
mentre la Novartis ci fa sapere che entro due mesi sarà pronto il vaccino e gli
infettologi raccomandano "farmaci specifici per il trattamento-prevenzione
dell'influenza umana da virus suino come l'Oseltamivir (ovvero l'immancabile
Tamiflu della Roche, già prescritto contro l'aviaria) e lo Zanimivir"
(fonte: dieci domane e risposte pubblicate oggi dal Giornale a firma di Manila
Alfano e Matthias Pfaender). Se non è spin questo. AGGIORNAMENTO: In questo
articolo spiego come si costruisce ad arte il panico globale e paragono
l'aviaria alla suina. Inoltre: la conferenza stampa di ieri di Obama rafforza i
miei sospetti. Barack l'ha aperta parlando dell'influenza suina e la prima
domanda è stata su questo tema. Ieri è stato annunciato il crollo del 6% del
Pil americano e tra 4 giorni verranno resi noti i risultati dello stress-test
sulle banche, eppure su 13 domande neanche una era riferita alla crisi
finanziaria, che così viene dimenticata da tutti e Wall Street può salire del
2%. Complimenti agli spin doctor di Mr. President: l'influenza suina era
un'occasione strepitosa e loro non se la sono lasciata scappare. Scritto in
crisi, comunicazione, influenza suina, psicosi, spin, manipolazione, notizie
nascoste, globalizzazione, società, era obama, gli usa e il
mondo Commenti ( 72 ) » (7 voti, il voto medio è: 4.43 su un massimo di 5)
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Invia questo articolo a un amico 27Apr 09 E la Cina diventa sempre più influente nel mondo Il mondo è angosciato
dalla crisi economica, ma c'è chi approfitta di questa situazione - e
del declino degli Stati Uniti - per ampliare le propria influenza nel mondo.
Chi? La Cina, ovviamente, che stringe accordi
commerciali e finanziari in Asia, in Africa e persino nell'America Latina.
Concede prestiti non più solo in dollari, ma anche in yuan e propone un modello
di sviluppo alternativo a quello anglosassone, come spiego in questo articolo .
Il tutto con discrezione ed efficacia, mentre l'America si dimostra incapace di
reagire. Pechino potrebbe diventare una superpotenza molto prima del previsto,
secondo l'economista Nouriel Roubini addirittura entro dieci anni. Scritto in
capitalismo, crisi, era obama, globalizzazione, cina, notizie nascoste, gli usa
e il mondo Commenti ( 58 ) » (7 voti, il voto medio è: 5 su un massimo di 5)
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Invia questo articolo a un amico 25Apr 09 Influenza suina, una psicosi molto
sospetta. Nelle ultime 24 ore è scattato l'allarme in Messico per l'influenza
suina e i media di tutto il mondo hanno ripreso la notizia con toni drammatici
evocando il rischio di un contagio planetario. Sarà, ma gli studi sullo spin mi
hanno insegnato a diffidare degli allarmi su improvvise epidemie provocate da
malattie misteriose. Ricordate la Mucca pazza? E quelle immagini angoscianti
dei bovini tremanti? All'epoca ci dissero che l'encefalopatia spongiforme
bovina, variante del morbo di Creutzfeldt-Jakob, avrebbe provocato la morte di
migliaia di persone, nonostante l'abbattimento di decine di migliaia di capi.
Ma a oggi sono stati registrati 183 casi in tutto il mondo. Le autorità fecero
bene a mettere al bando le farine di origine animale, che costringevano degli
erbivori a trasformarsi in carnivori; ma l'allarme fu eccessivo. E la Sars? Vi
ricordate le immagini dei condimini sigillati, con i medici che vi entravano
indossando degli scafandri simili a quelli degli astronauti? Furono pochissime
le vittime, ma ci fu panico in tutto il mondo. Oggi il virus pare sia
scomparso. Ancora: l'influenza aviaria, Esiste dal 1878 e i casi di
trasmissione all'uomo sono rarissimi. Eppure il mondo nel 2005 non parlava d'altro;
i governi decisero di rendere obbligatorie stock di riserva del Tamiflu, un
farmaco in realtà poco efficiente contro la malattia; per la gioia della Roche
( su quella vicenda segnalo la splendida inchiesta di Sabrina Giannini,
trasmessa nel 2006 da report) Ora improvvisamente tutto il mondo parla
dell'influenza suina e da Città del Messico arrivano, come da copione, notizie
molto allarmanti. Gli Usa sostengono che sia troppo
tardi per arignare il virus, l'Europa è in allarme. Si stanno creando tutte le
premesse per diffondere una piscosi mondiale. Sarà ingiustificata come le
altre? Io dico di sì, con una conseguenza facilmente prevedibile: per un po' ci
si scorderà della crisi economica. Scritto in crisi, comunicazione, influenza
suina, psicosi, spin, manipolazione, globalizzazione, economia, società,
notizie nascoste Commenti ( 102 ) » (8 voti, il voto medio è: 5 su un massimo
di 5) Loading ... Il Blog di Marcello Foa © 2009 Feed RSS Articoli Feed RSS
Commenti Invia questo articolo a un amico 23Apr 09 La Casa Bianca e la Fed
truccano i conti? Navigando su Internet ho trovato alcune notizie assai
interessanti. Il suicidio del top manager Kellermann ha fatto emergere un
retroscena sconcertante sul modo in cui l'Amministrazione Obama gestisce gli
interventi di risanamento. Il mese scorso ha tentato ripetutamente (ed
energicamente) di convincere il management di Freddie Mac di nascondere il
costo reale del programma varato per arginare la confisca degli immobili dei
mutuatari insolventi. E che costo: 30 miliardi di dollari a carico della
società. Il management (Kellermann incluso) si è opposto strenuamente e i
rappresentanti del Tesoro hanno dovuto rinunciare. Alla fine la cifra è uscita,
ma è stata subito relativizzata dalle rassicurazioni del presidente Barack
Obama e del ministro del Tesoro Timothy Geithner. Ieri sera il numero uno di
Bank of America, Kennet Lewis, ha rivelato che lo scorso settembre il
presidente della Federal Reserve, Ben Bernanke, e l'allora ministro del Tesoro
Paulson fecero forti pressioni affinchè lo stesso Lewis non rivelasse le gravi
difficoltà finanziarie di Merril Lynch, scoperte nell'ambito delle trattative
per la fusione tra i due istituti. E se si considera che il governo ha
autorizzato le banche a cambiare le regole contabili - e dunque ad annacquare
le perdite sui debiti tossici - il quadro non è affatto rassicurante. Nessuno
parla più del debito complessivo americano (pari al 35o% del Pil); pochi
rilevano che la Cina da tre mesi sta riducendo
l'acquisto di Buoni del tesoro americani o che il gettito fiscale sarà
inferiore alle attese con inevitabili ripercussioni sul defiti pubblico.
L'impressione è che le autorità Usa stiano tentando di
mascherare i problemi o addirittura di indurre l'opinione pubblica a ignorarli.
Ma basta truccare le carte per spingere il mondo fuori dalla crisi? Io dico di
no: l'ipnosi aiuta ma non risolve. AGGIORNAMENTO: Una società di consulenza
privata, la PNC Financial Services Group Inc, ha pubblicato ieri le stime sui
debiti tossici delle banche americane. I risultati sono disastrosi: gli asset
che non danno interessi sono aumentati del 169% nel primo trimestre
( da "Datasport" del
03-05-2009)
Argomenti: Cina Usa
WTA Roma: Schiavone
al secondo turno (AGM-DS) - 03/05/2009 18.37.05 - (AGM-DS) - Milano, 3 maggio -
Francesca Schiavone conquista il secondo turno del torneo Wta di Roma (terra
rossa, 2.000.000 di euro) . Successo in due set per l'azzurra, nel derby contro
la Brianti, che cede 6-3, 6-4. Si qualifica anche l'estone Kanepi, che batte la
statunitense King per 6-4, 6-3. Eliminata la cinese Peng, dalla testa di serie
numero 11, Bartoli (6-0,7-6). La giapponese Morita, si qualifica ai danni della
Niculescu, punteggio finale 6-1, 6-3. Risultati primo turno Kanepi (Est, 16) b.
King (Usa) 6-4, 6-3 Bartoli (Fra, 11) b. Peng (Cin) 6-0, 7-6 (7-3) Suarez
Navarro (Spa) b. Keothavong (Gbr) 7-6 (7-5), 6-4 Bammer (Aut) b. Li (Cin) 7-6
(7-3), 4-6, 6-3 Safarova (Cec) b. Koryttseva (Ucr) 7-6 (7-5), 6-2 Schnyder
(Svi) b. Duque Marino (Col) 7-6 (7-1), 6-3 Hantuchova (Svc) b. Dushevina
(Rus) 6-4, 6-1 Shvedova (Kaz) b. Stosur (Aus) 6-4, 6-2 Schiavone (Ita) b.
Brianti (Ita) 6-3, 6-4 Morita (Jap) b. Niculescu (Rom) 6-1, 6-3
( da "Wall Street Italia"
del 03-05-2009)
Argomenti: Cina Usa
Tennis/ Wta Roma, i
risultati del primo turno di Apcom Avanti in due set Kanepi e Bartoli,
Schiavone batte Brianti -->Roma, 3 mag. (Apcom) - I risultati del primo
turno del torneo Wta di Roma, in corso sui campi in terra rossa del Foro
Italico e dotato di un montepremi complessivo di 1,5 milioni di euro: Francesca
Schiavone (Ita) batte Alberta Brianti (Ita( 6-3, 6-4; Ayumi Morita (Jpn) batte
Monica Niculescu (Rom) 6-1, 6-3; Carla Suarez Navarro (Spa) batte Anne
Keothavong (Gbr) 7-6 (5), 6-4; Sybille Bammer (Aut) batte
Li Na (Cin) 7-6 (3), 4-6, 6-3; Patty Schnyder (Svi) batte Mariana Duque Marino
(Col) 7-6 (1), 6-3; Daniela Hantuchova (Svk) batte Vera Dushevina (Rus) 6-4,
6-1; Lucie Safarova (Cze) batte Mariya Koryttseva (Ucr) 7-6 (5), 6-2; Kaia
Kanepi (16, Est) batte Vania King (Usa) 6-4, 6-3; Marion Bartoli (11, Fra) batte Peng Shuai,
China, 6-0, 7-6 (3); Yaroslava Shvedova (Kaz) batte Samantha Stosur (Aus) 6-4,
6-2.
( da "Giornale.it, Il"
del 03-05-2009)
Argomenti: Cina Usa
Questo è un tipico
esempio di notizia nascosa. L'Aduc ovvero l'Associazione per i diritti degli
utenti e consumatori ha diffuso un comunicato stampa, in cui riprende i
risultati di un'indagine dalla fondazione tedesca Warentest, su un tema in
apparenza frivolo: quello delle creme, degli oli e dei vibratori anticellulite.
Ebbene, gli esperti tedeschi hanno testato otto prodotti cosmetici e due
apparecchi. Risultato? "Hanno ottenuto tutti un voto
"insufficiente". Dopo quattro settimane di prova fra 300 donne,
nessuno di questi ha potuto dimostrare un miglioramento visibile, ne' le creme
ne' i vibratori. Promesse non rispettate, insomma". La Warentest è la
maggiore associazione di consumatori tedesca e si suoi studi vengono ripresi
soventi dai media tedeschi, anche dalle tv. In Italia, invece, nessuno ha
ripreso la nota dell'Aduc, benchè tv e settimanali femminili dedichino molto
spazio al benessere e all'estetica personale. Ma una notizia del genere è
troppo controcorrente, smentisce tutto quel che gli espert ripetono da anni e
potrebbe irritare alcuni inserzionisti pubblicitari. E allora meglio sorvolare,
tacendo un'altra notizia importante. L'Aduc tra l'altro scrive: "Recentemente
e' stata lanciato un nuovo metodo contro la cellulite: la crioelettroforesi,
con principi medicamentosi (limogene e caffeina, associate a furosemide) che
verrebbero fatti passare al di la' dell'epidermide attraverso il freddo. I
costi? 150 euro a seduta, per un ciclo di 3-8 sedute. La furosemide e' un
farmaco contro l'edema e puo' avere controindicazioni quali l'ipersensibilita'
al prodotto, l'anuria (soppressione della secrezione renale) iposodiemia e/o
ipopotassiemia. Sarebbe interessante sapere se queste controindicazioni sono
valide per la crioelettroforesi. E' una domanda che rivolgiamo al ministero
della Salute". Una domanda doverosa, come doverosa dovrebbe essere
un'informazione autenticamente al servizio del cittadino, anche su argomenti
come questi. In Germania i giornalisti riescono, almeno in parte, a sottrarsi
ai condizionamenti dell'industria della cosmetica. In Italia i giornalisti
dovrebbero trovare un coraggio analogo, sempre che il pubblico lo richieda e li
sostenga. Temo infatti che la sensibilità dei consumatori italiani sia diversa,
più frivola. E che, in fondo, alla verità preferiscano l'illusione in nome del
look, dell'apparire . Sbaglio? Scritto in crisi, blog, comunicazione, salute,
spin, manipolazione, Italia, notizie nascoste, società, giornalismo 1 Commento
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Feed RSS Commenti Invia questo articolo a un amico 30Apr 09 Stipendi record, la
casta dei banchieri Usa vince ancora Il mondo continua
a lottare contro la recessione, il Pil americano sprofonda a -6%, ma c'è
qualcuno che ha già vinto. I soliti noti, sì, proprio loro, la casta dei
banchieri Usa che, come spiego in questo articolo nel
2009 si appresta ad incassare stipendi e bonus strepitosi, quasi allo stesso
livello del fantastico (per loro) 2007: nei primi tre mesi dell'anno le sei
principali banche americane hanno accantonato la bellezza di 36 miliardi di
dollari per il prorio management. Chi lavora nel dipartimento trading e
investimenti bancari di JPMorgan Chase, ad esempio, assapora già, per l'anno in
corso, un reddito medio pro capite di 509mila dollari, mentre nell'ultima
annata senza eccessi, il 2006, era stato di 345mila dollari. Intanto, però, le
banche continuano a licenziare e a delocalizzare gli impieghi più modesti in
India e nelle Filippine. E' il loro modo di ringraziare il contribuente
americano. Intanto, grazie al New York Times, sappiamo con certezza che l'uomo
scelto da Obama per risanare l'economia statunitense, il ministro del Tesoro
Timothy Geithner quando era alla guida della Federal Reserve aveva rapporti
scandalosamente stretti con i banchieri (per i dettagli leggere qui). Insomma,
era e resta il loro uomo. Intanto i banchieri festeggiano anche in Gran
Bretagna (bonus per 7 miliardi) , mentre il numero uno di Societé Générale
Daniel Bouton dopo aver fatto disastri se ne va con una pensione da 730 mila
euro. E tutto torna come prima: la casta dei banchieri continua a comandare.
Scritto in giustizia, banche, capitalismo, crisi, manipolazione, era obama,
notizie nascoste, globalizzazione, economia, società, gli usa e il mondo
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articolo a un amico 28Apr 09 Influenza suina. Panico nel mondo per 7 morti Non
mi piace scrivere più post sullo stesso argomento a distanza di poche ore. Ma
non posso esimermi dal farlo. L'Oms ha dichiarato oggi che i morti provocati
dall'influenza suina sono sette. Tutti gli altri sono solo sospetti. Ciò
nonostante la California proclama lo stato d'emergenza, Obama chiede fondi
straordinari per 1,5 miliardi di dollari e, come previsto, spuntano casi
inquietanti in tutta Europa. Un panico mondiale per 7 morti, mentre la Novartis
ci fa sapere che entro due mesi sarà pronto il vaccino e gli infettologi
raccomandano "farmaci specifici per il trattamento-prevenzione
dell'influenza umana da virus suino come l'Oseltamivir (ovvero l'immancabile
Tamiflu della Roche, già prescritto contro l'aviaria) e lo Zanimivir"
(fonte: dieci domane e risposte pubblicate oggi dal Giornale a firma di Manila
Alfano e Matthias Pfaender). Se non è spin questo. AGGIORNAMENTO: In questo
articolo spiego come si costruisce ad arte il panico globale e paragono
l'aviaria alla suina. Inoltre: la conferenza stampa di ieri di Obama rafforza i
miei sospetti. Barack l'ha aperta parlando dell'influenza suina e la prima
domanda è stata su questo tema. Ieri è stato annunciato il crollo del 6% del
Pil americano e tra 4 giorni verranno resi noti i risultati dello stress-test
sulle banche, eppure su 13 domande neanche una era riferita alla crisi
finanziaria, che così viene dimenticata da tutti e Wall Street può salire del
2%. Complimenti agli spin doctor di Mr. President: l'influenza suina era
un'occasione strepitosa e loro non se la sono lasciata scappare. Scritto in
crisi, comunicazione, influenza suina, psicosi, spin, manipolazione, notizie
nascoste, globalizzazione, società, era obama, gli usa e il
mondo Commenti ( 72 ) » (7 voti, il voto medio è: 4.43 su un massimo di 5)
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Invia questo articolo a un amico 27Apr 09 E la Cina diventa sempre più influente nel mondo Il mondo è angosciato
dalla crisi economica, ma c'è chi approfitta di questa situazione - e
del declino degli Stati Uniti - per ampliare le propria influenza nel mondo.
Chi? La Cina, ovviamente, che stringe accordi
commerciali e finanziari in Asia, in Africa e persino nell'America Latina.
Concede prestiti non più solo in dollari, ma anche in yuan e propone un modello
di sviluppo alternativo a quello anglosassone, come spiego in questo articolo .
Il tutto con discrezione ed efficacia, mentre l'America si dimostra incapace di
reagire. Pechino potrebbe diventare una superpotenza molto prima del previsto,
secondo l'economista Nouriel Roubini addirittura entro dieci anni. Scritto in
capitalismo, crisi, era obama, globalizzazione, cina, notizie nascoste, gli usa
e il mondo Commenti ( 58 ) » (7 voti, il voto medio è: 5 su un massimo di 5)
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Invia questo articolo a un amico 25Apr 09 Influenza suina, una psicosi molto
sospetta. Nelle ultime 24 ore è scattato l'allarme in Messico per l'influenza
suina e i media di tutto il mondo hanno ripreso la notizia con toni drammatici
evocando il rischio di un contagio planetario. Sarà, ma gli studi sullo spin mi
hanno insegnato a diffidare degli allarmi su improvvise epidemie provocate da
malattie misteriose. Ricordate la Mucca pazza? E quelle immagini angoscianti
dei bovini tremanti? All'epoca ci dissero che l'encefalopatia spongiforme
bovina, variante del morbo di Creutzfeldt-Jakob, avrebbe provocato la morte di
migliaia di persone, nonostante l'abbattimento di decine di migliaia di capi.
Ma a oggi sono stati registrati 183 casi in tutto il mondo. Le autorità fecero
bene a mettere al bando le farine di origine animale, che costringevano degli
erbivori a trasformarsi in carnivori; ma l'allarme fu eccessivo. E la Sars? Vi
ricordate le immagini dei condimini sigillati, con i medici che vi entravano
indossando degli scafandri simili a quelli degli astronauti? Furono pochissime
le vittime, ma ci fu panico in tutto il mondo. Oggi il virus pare sia
scomparso. Ancora: l'influenza aviaria, Esiste dal 1878 e i casi di
trasmissione all'uomo sono rarissimi. Eppure il mondo nel 2005 non parlava
d'altro; i governi decisero di rendere obbligatorie stock di riserva del
Tamiflu, un farmaco in realtà poco efficiente contro la malattia; per la gioia
della Roche ( su quella vicenda segnalo la splendida inchiesta di Sabrina
Giannini, trasmessa nel 2006 da report) Ora improvvisamente tutto il mondo
parla dell'influenza suina e da Città del Messico arrivano, come da copione,
notizie molto allarmanti. Gli Usa sostengono che sia
troppo tardi per arignare il virus, l'Europa è in allarme. Si stanno creando
tutte le premesse per diffondere una piscosi mondiale. Sarà ingiustificata come
le altre? Io dico di sì, con una conseguenza facilmente prevedibile: per un po'
ci si scorderà della crisi economica. Scritto in crisi, comunicazione,
influenza suina, psicosi, spin, manipolazione, globalizzazione, economia,
società, notizie nascoste Commenti ( 102 ) » (8 voti, il voto medio è: 5 su un
massimo di 5) Loading ... Il Blog di Marcello Foa © 2009 Feed RSS Articoli Feed
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truccano i conti? Navigando su Internet ho trovato alcune notizie assai
interessanti. Il suicidio del top manager Kellermann ha fatto emergere un
retroscena sconcertante sul modo in cui l'Amministrazione Obama gestisce gli
interventi di risanamento. Il mese scorso ha tentato ripetutamente (ed
energicamente) di convincere il management di Freddie Mac di nascondere il
costo reale del programma varato per arginare la confisca degli immobili dei
mutuatari insolventi. E che costo: 30 miliardi di dollari a carico della
società. Il management (Kellermann incluso) si è opposto strenuamente e i
rappresentanti del Tesoro hanno dovuto rinunciare. Alla fine la cifra è uscita,
ma è stata subito relativizzata dalle rassicurazioni del presidente Barack
Obama e del ministro del Tesoro Timothy Geithner. Ieri sera il numero uno di
Bank of America, Kennet Lewis, ha rivelato che lo scorso settembre il
presidente della Federal Reserve, Ben Bernanke, e l'allora ministro del Tesoro
Paulson fecero forti pressioni affinchè lo stesso Lewis non rivelasse le gravi
difficoltà finanziarie di Merril Lynch, scoperte nell'ambito delle trattative
per la fusione tra i due istituti. E se si considera che il governo ha
autorizzato le banche a cambiare le regole contabili - e dunque ad annacquare
le perdite sui debiti tossici - il quadro non è affatto rassicurante. Nessuno
parla più del debito complessivo americano (pari al 35o% del Pil); pochi
rilevano che la Cina da tre mesi sta riducendo
l'acquisto di Buoni del tesoro americani o che il gettito fiscale sarà
inferiore alle attese con inevitabili ripercussioni sul defiti pubblico.
L'impressione è che le autorità Usa stiano tentando di
mascherare i problemi o addirittura di indurre l'opinione pubblica a ignorarli.
Ma basta truccare le carte per spingere il mondo fuori dalla crisi? Io dico di
no: l'ipnosi aiuta ma non risolve. AGGIORNAMENTO: Una società di consulenza
privata, la PNC Financial Services Group Inc, ha pubblicato ieri le stime sui
debiti tossici delle banche americane. I risultati sono disastrosi: gli asset
che non danno interessi sono aumentati del 169% nel primo trimestre
( da "Repubblica.it"
del 03-05-2009)
Argomenti: Cina Usa
ROMA - Due casi: uno
a Massa ("sono la prima persona immune in Italia"), uno a Roma.
Entrambi giù guariti. E un nuovo caso sospetto a Firenze. Il quadro italiano
della Nuova influenza, secondo il ministero della Salute, non cambia: "La
situazione continua a non destare preoccupazione". Aumentano, però, le
precauzioni. Una circolare firmata dal ministro dell'Istruzione impone di non
ammettere a scuola gli studenti di ritorno "da viaggi in zone dove il
virus sia diffuso o a rischio di diffusione o che siano stati a stretto
contatto con casi confermati di influenza H1n1". I ragazzi saranno
sottoposti a sorveglianza sanitaria per un periodo di sette giorni, "anche
se non presentano alcun sintomo di influenza". Il caso romano. Si tratta
di un ragazzo di 25 anni, tornato dal Messico e già guarito. Il giovane è stato
curato a Roma dall'Istituto Spallanzani ma non è mai stato sottoposto a
ricovero. La sua compagna, secondo quanto si apprende, è stata trattata in via
precauzionale con antivirali. Caso sospetto a Firenze. Si tratta di un
fiorentino di 32 anni rientrato a Malpensa da Città del Messico il 30 aprile
sera, che ha mostrato i primi sintomi influenzali nella notte tra giovedì e
venerdì. Il paziente, sottoposto a cura immediata, sta bene ed è in stato di
isolamento. Il padre e un amico sono sottoposti a profilassi virale e la
compagnia aerea è stata avvertita per avviare le procedure internazionali di
rintraccio dei passeggeri seduti nei posti vicini al paziente. Quarantena
"preventiva". C'è anche chi, spontaneamente, decide di mettersi in
quarantena, anche senza alcun sintomo. E' successo a Palermo dove una coppia,
tornata dal Messico martedì scorso, ha deciso per precauzione una quarantena
volontaria per una decina di giorni. Marito e moglie, lui pensionato, in aereo hanno
ricevuto un foglio che consigliava ai passeggeri di avvertire le autorità
sanitarie qualora avvertissero sintomi. OAS_RICH('Middle'); I dati dell'Oms.
Nel frattempo L'Oms continua il monitoraggio costante della diffusione del
virus: i casi sono saliti a 787 (rispetto all'ultimo bollettino di ieri che ne
contava 658) 20 quelli mortali, in 17 Paesi. Il Messico ha registrato 506 casi
accertati, inclusi 19 mortali, gli Usa 160 casi, incluso uno mortale in
Texas. Contagi da nuova influenza si registrano in Austria (1), Canada (70),
Hong Kong - Cina (1), Costa
Rica (1), Danimarca (1), Francia (2), Germania (6), Israele (3), Olanda (1),
Nuova Zelanda (4), Corea del Sud (1), Spagna (13), Svizzera (1) e Gran Bretagna
(15) e Irlanda (1). Messico. "L'epidemia è in fase calante"
dice il ministro della Sanità. Il bilancio di vittime resta stabile a 19 morti,
dove sono stati individuati 33 nuovi contagi. E' salito così a 487 il totale
dei pazienti che hanno contratto la malattia e 506 casi accertati di influenza
nel paese, ha precisato il ministro. Il prosciutto si può mangiare. L'Oms ha
sgombrato il campo dai sospetti sul prosciutto: "E' del tutto sicuro e si
può tranquillamente mangiare e non ci sono motivi per non mangiarlo. (3 maggio
2009
( da "Manifesto, Il"
del 04-05-2009)
Argomenti: Cina Usa
BEST SELLER E
GIOVANI NAZIONALISTI La Cina SI ARRABBIA Sono studenti
di 20 anni o poco più e si definiscono la «gioventù d'aprile», mese in cui
nell'olimpico 2008 boicottarono Carrefour e attaccarono Cnn e Bbc per
l'informazione sul Tibet. Un libro anti Occidente che cavalca il loro
neopatriottismo ha venduto 600mila copie in un mese e fa discutere Gaia Perini
PECHINO A parecchi mesi di distanza, a Pechino si comincia a misurare realmente
l'impatto che l'anno dei giochi olimpici ha avuto sulla società cinese. Pare
che oltre ai vecchi quartieri della capitale, con le Olimpiadi siano crollate
anche alcune certezze, come ad esempio l'idea, ben radicata nell'immaginario
collettivo, che alla nuova generazione nata dopo la fine del maoismo nulla
importasse della politica. Seppelliti i grandi ideali dei padri e dei nonni, ai
ventenni non restava che dedicarsi allo sport più in voga nell'era delle
riforme: «arricchirsi è bello». La lunga catena di eventi della primavera
( da "Bollettino Università & Ricerca"
del 04-05-2009)
Argomenti: Cina Usa
Università
"Bocconi" Torna a Milano dal 7 al 28 maggio Economia e società
aperta. Primo appuntamento del 2009: le Conversazioni sulleconomia
Capire la crisi per ritrovare la fiducia. Parte da questa riflessione ledizione 2009 di Economia e società
aperta (www.economiaesocieta.org). il forum internazionale organizzato da
Università Bocconi e Corriere della Sera che si aprirà il 7 maggio con un ciclo
di quattro Conversazioni sulleconomia. Dopo lestate il
programma prevederà
invece dibattiti dedicati ai mercati finanziari e al nuovo volto della
globalizzazione. Proprio mentre da più parti si avvertono i primi segnali di
ottimismo e sembra di poter intravedere la luce in fondo al tunnel, Economia e
società aperta propone una riflessione sulla crisi globale come unopportunità
da non sprecare. Una riflessione che scandirà il mese di maggio con quattro
incontri serali, aperti a tutti, per capire le cause, identificare gli errori,
discutere le soluzioni, immaginare i nuovi scenari del dopo-crisi. E quattro i temi che saranno
oggetto di approfondimento, confronto e dibattito: le vere cause della crisi,
la fiducia nel sistema del credito, il rapporto tra crisi e politica, le
istruzioni per ripartire. Tommaso Padoa Schioppa sarà il protagonista della
prima serata (giovedì 7 maggio ore 21, La crisi: come è nata, quando finirà?).
A dialogare con lui Luigi Zingales con la moderazione di Dario Di Vico. Giovedì
14 maggio Marco Onado, Roberto Mazzotta e Gian Antonio Stella risponderanno al
quesito: Comprereste un mutuo usato da questo banchiere? La Recessione e i
fantasmi del 29 saranno il tema della conversazione di giovedì 21 maggio tra
Gianni Toniolo, Alberto Alesina e Salvatore Carrubba. Angelo Panebianco e
Domenico Siniscalco con Aldo Cazzullo dialogheranno sulle Istruzioni per
sopravvivere dopo la tempesta, giovedì 28 maggio. Il compito di introdurre le
Conversazioni sulleconomia, giovedì 7, è affidato a Mario
Monti e Piergaetano Marchetti. Saranno Ferruccio de Bortoli e Guido Tabellini il 28 maggio a concludere
questo ciclo del Forum. Severino Salvemini svilupperà nelle serate il fil rouge
degli incontri. Teatro degli incontri sarà la nuova aula magna della Bocconi
(via Roentgen 1, Milano) che a partire da giovedì 7 maggio ogni settimana
ospiterà i protagonisti delle Conversazioni in un dialogo aperto con i
cittadini. >> “Il Corriere della Sera e lUniversità
Bocconi tornano a parlare di Economia e società aperta proprio quando è in
corso una crisi profonda, in parte attribuita a contaminazioni a catena da una nazione allaltra”,
spiega Piergaetano Marchetti, presidente di Rcs MediaGroup. “Più che mai
riteniamo infatti che per uscire da questa crisi sia necessario capire e
aprirsi, guardando avanti e non chiudendosi né negli spettri del passato né nei recinti dei
nostri stati”. “La crisi ha cambiato il modo di pensare di tutti, economisti e
opinione pubblica”, dichiara Guido Tabellini, rettore dellUniversità
Bocconi. “Confrontando eventi recenti con altri episodi simili del passato, questa volta vi è stato un
contagio più rapido e virulento che ha scatenato unaltrettanto
rapida perdita di fiducia da parte dei cittadini. Solo una ritrovata fiducia
nei mercati e nei suoi attori potrà portarci fuori da questa crisi altrettanto
rapidamente”. Il
Forum, come per le edizioni del 2007 e 2008, si svolge sotto lalto
patronato del Presidente della Repubblica e può contare sul patrocinio di:
Parlamento europeo, Commissione europea, Regione Lombardia, Provincia di Milano
e Comune di Milano. Main
partner del Forum per il 2009 è Generali. BUR.IT 04.05.09
( da "Giornale di Brescia"
del 04-05-2009)
Argomenti: Cina Usa
Edizione: 04/05/2009
testata: Giornale di Brescia sezione:in primo piano In Messico cala l'epidemia
Gli Usa: vaccino entro l'autunno CITTÀ DEL MESSICOIn
Messico l'epidemia della Nuova Influenza è in fase discendente. Lo ha
annunciato ieri il ministro della Salute locale Josè Angel Cordova spiegando
che il picco di diffusione del virus si è registrato tra il 23 e il 28 aprile.
«La situazione - ha sottolineato - ci induce comunque a restare prudenti». Una
prudenza dettata anche dai numeri: secondo le cifre diffuse dal ministro i
contagiati in Messico sono arrivati a quota 487 con 19 morti accertati. Il
numero di malati della nuova influenza ricoverati in ospedale «sta diminuendo»,
ha sottolineato, segnalando che non si può però ancora escludere del tutto una
nuova impennata nell'epidemia, per cui è necessario «non abbassare la guardia».
«Le misure preventive sembrano aver contribuito a porre freno all'epidemia», ha
detto Cordova, ricordando che l'influenza A H1N1 ha dimostrato essere
«sensibile» all'azione di antivirali come il Tamiflu. Confrontando il modo in
cui il suo governo ha affrontato l'emergenza con l'atteggiamento
della Cina durante
l'epidemia del Sars (durata tre mesi e che di fatto ha paralizzato il Paese
asiatico), il ministro ha detto che «è meglio prendere misure dall'inizio, per
tagliare la trasmissione, perché sennò dopo le conseguenze economiche sono
molto peggiori: più dura è l'epidemia e più è difficile tornare alla normalità».
Sul fronte europeo nel frattempo le autorità sanitarie spagnole hanno
comunicato che sono 40 i nuovi casi accertati spiegando che sono 6 le persone
ricoverate. L'altro fronte «caldo» resta gli Stati Uniti: secondo l'ultimo
bilancio del Cdc sono 226 i casi accertati con una diffusione sul territorio
che comprende 30 stati. «Constatiamo segni incoraggianti - ha affermato il
direttore del Cdc, Richard Besser parlando alla ABC - perché abbiamo notato che
questo virus non è più aggressivo di un ceppo di influenza stagionale». Gli
Stati Uniti sperano di avere pronto il vaccino per il virus H1N1 entro il
prossimo autunno. Lo ha annunciato il segretario alla salute Kathleen Sebelius
aggiungendo anche che il governo Usa sta accelerando
la produzione del ritrovato contro l'influenza stagionale che dovrebbe
contagiare milioni di americani.
( da "Tempo, Il" del
04-05-2009)
Argomenti: Cina Usa
stampa Che cominci,
per iniziativa di una delle maggiori imprese italiane, nel mezzo della
recessione mondiale più grave dalla fine della seconda guerra mondiale è, senza
dubbio, un segno importante di vitalità del nostro Paese. È un segnale in
positivo che si affianca ad altri meno notati ma parimenti importanti: ad
esempio, nel
( da "Tempo, Il" del
04-05-2009)
Argomenti: Cina Usa
stampa Imprese
agricole alla ricerca di una prospettiva L'intervista Le proposte del
presidente di Confagricoltura Antonio Marino Russo Luca Sergio «Non dobbiamo
dimenticare che su circa 60 mila imprese agricole della nostra provincia, 5
mila producono quasi il 60% della produzione lorda vendibile. E nel 50% delle
aziende più piccole, si riesce a stento ad ottenere circa il 10% della
produzione». Esordisce con questi dati rivelatori di obiettive difficoltà il
presidente provinciale di Confagricoltura, Antonio Marino Russo, al quale
abbiamo chiesto di fare per i nostri lettori una panoramica sull'attuale
situazione del settore primario nel territorio. «L'agricoltura sta
attraversando una fase critica come non accadeva da sessant'anni. Il settore è
nel pieno di una transizione strutturale profonda, ma direi di più: di un'ansia
di identità e di prospettiva forse mai vissuta. I dati sugli investimenti in
saperi, sulla ricerca e sviluppo, sulla crescita economica, da anni inferiore
ai partner europei e lontanissima da quella dei paesi emergenti, sulla
produzione e sui consumi, sono altrettanti indicatori di perdita di
competitività rispetto a nuove realtà emergenti e di un diffuso disagio. Credo
che attribuire l'origine del disorientamento e del diffuso
disagio fra gli agricoltori, esclusivamente alla globalizzazione dei mercati,
alla crescente competizione internazionale, alla maggiore aggressività dei
paesi ad economia emergente, sia un errore di analisi e di prospettiva; esprima
cioè una verità parziale, che non ci aiuta a trovare la soluzione ai problemi
in essere. Mentre é pertinente cercare anche in fattori endogeni, in
particolare nelle debolezze strutturali del nostro sistema, l'origine profonda
e la natura del disorientamento e del disagio degli agricoltori. La nostra
agricoltura è molto complessa: una complessità che in ogni caso bisogna leggere
correttamente. Non possiamo dimenticare che delle circa 60.000 aziende presenti
in provincia, 5.000 producono il 60% circa della produzione lorda vendibile.
Nel 50% delle più piccole si riesce a stento ad ottenere circa il 10% della
produzione». Cosa vuole dire questo? «Date le caratteristiche del nostro
territorio la polverizzazione è una condizione strutturale. Fortemente urbanizzato,
orograficamente non ottimale, condizionato da una storia: non è facile
modificare questi aspetti. Non possiamo pensare che il miglioramento della
condizione strutturale delle nostre aziende sia possibile e quella attraverso
la quale risolvere i problemi dell'agricoltura. Ovviamente miglioramenti sono
possibili ed auspicabili, ma non è pensabile che l'adeguamento strutturale
delle nostre aziende sia la direzione per competere con i paesi emergenti.
Inoltre la realtà delle aree svantaggiate è molto differente da quella delle
aree più vocate. È differente la cultura delle diverse agricolture. Allora è
chiaro che questa forte eterogeneità che contraddistingue la nostra agricoltura
deve essere affrontata con politiche differenziate. Anche se definire strategie
valide per tutte queste realtà è estremamente difficile». Un'eterogeneità che
denota debolezza strutturale... «Ma rappresenta anche una ricchezza perché
rende il nostro sistema, con le sue diverse agricolture, più flessibile di
fronte ai cambiamenti pressanti che provengono dalla globalizzazione e dalla
competizione internazionale».
( da "Repubblica, La"
del 04-05-2009)
Argomenti: Cina Usa
Pagina 22 - Commenti
Chi può aiutarci se cala il debito Usa? «Per noi,
forse più che per ogni altro Paese avanzato, la crisi potrebbe essere il
momento, certo non voluto ma inaspettatamente utile, per sistemare tante cose»
Lo sostiene in un agile discorso di poco più di cento pagine
"Costruire una cattedrale", ed. Mondadori Enrico Letta, uno
dei più giovani e intellettualmente spregiudicati dirigenti del Pd. Il suo
saggio, che costituisce la prima risposta a "La speranza e la paura", il libro
manifesto di Giulio Tremonti sui guai della globalizzazione, ha un approccio al
tema assai meno ideologico e più pragmatico di quello che anima il ministro del
Tesoro. Più che dar voce alle paure, ad esempio, Letta vede il pericolo nelle
carenze della politica internazionale e degli Stati che non sono ancora
riusciti a conseguire la globalizzazione delle istituzioni di regolazione e
controllo, rischiando di ingigantire ancor più «la più eclatante contraddizione
del nostro tempo: da un lato il volto positivo della globalizzazione, che ha
indotto una quantità di effetti benefici prima sconosciuti e ha letteralmente
trascinato un decennio circa di crescita economica mondiale; dall´altro una
reazione diffusa di paura e di incertezza». Sull´argomento hanno cominciato ad
impegnarsi anche altri politici-economisti. è il caso di Marco Causi, deputato
Pd, nonché docente a Roma III, con cui ho discusso un suo saggio, non ancora
ultimato, sulla crisi. La tesi di Causi, da me pienamente condivisa, è che se
gli eccessi sfrenati di una liberalizzazione ad oltranza sono imputabili
all´era Bush, la spinta ad una finanza espansiva è precedente, culminando
nell´era di Clinton e di Blair. Questa spinta corrispondeva a precisi interessi
sulle due sponde dell´Atlantico: negli Stati Uniti alla sostenibilità del
crescente deficit della bilancia dei pagamenti e in Inghilterra al ruolo
mondiale assunto dalla City, mentre veniva meno il peso dell´industria
manifatturiera britannica. Il risvolto del deficit della
bilancia Usa, pari
all´incirca a 80-100 miliardi di dollari per una ventina d´anni, ha costituito,
peraltro, il motore dello sviluppo economico in tutto il mondo, mentre il
debito si consolidava in strumenti di credito detenuti dalla Cina e dagli altri paesi produttori.
Questa era la base finanziaria che serviva ad alimentare il boom industriale
della Cina, dell´India e di altri paesi del Terzo
mondo, come anche la tenuta delle esportazioni europee, comprese quelle
italiane. In quest´epoca la sinistra, inoltrandosi sulla via delle
privatizzazioni, dell´euro, del mercato unico europeo non svendette se stessa
al dio-mercato ma perseguì gli interessi nazionali ed europei. L´equilibrio
viene meno con gli eccessi della deregolazione impressi dall´amministrazione
Bush e dalla Fed che drogano la domanda interna Usa e
gli effetti vengono resi ancor più devastanti dai conflitti di interesse e nel
loro accavallarsi nel sistema bancario Usa e nelle
società di rating. Come si evince da quanto detto, questa è una analisi
fattuale e non ideologica, che conferma come non vi siano ricette economiche
valide per ogni tempo e situazione. Di conseguenza non è affatto incongruo
chiedersi chi farà da sprint dell´economia mondiale una volta venuto meno il
motore turbo rappresentato per un ventennio dal debito estero americano. La Cina? Le regole uscite da una nuova Bretton Wood? E in
Europa non è giunto il momento di far meno conto sulle esportazioni per
assicurare un forte rilancio del mercato interno? Non sarebbe utile pensare a
una riedizione del piano Delors, con un grande progetto di investimenti
infrastrutturali finanziati con eurobond, in sostituzione della affievolita
domanda americana? Se nelle ultime settimane di campagna elettorale per le
europee qualcuno ricordasse questi temi agli elettori, forse ne trarrebbe
qualche merito.
( da "Repubblica, La"
del 04-05-2009)
Argomenti: Cina Usa
Pagina 16 - Esteri
Fidel a Obama: "Dovresti vergognarti" Gli Usa
confermano Cuba nella lista dei Paesi terroristi ed è di nuovo gelo Solo due
giorni fa Hillary Clinton aveva detto di voler cambiare politica verso il
Sudamerica Duro attacco del lider maximo: "Da 50 anni sono gli Usa a fare terrorismo" ALBERTO FLORES D´ARCAIS dal
nostro inviato NEW YORK - La Cuba dei fratelli Castro resta nella lista nera
del Dipartimento di Stato americano, e Fidel lancia un duro attacco a Barack
Obama. Sono passati pochi giorni dal vertice panamericano di
Trinidad&Tobago, in cui Cuba - una sorta di "convitato di pietra"
- era riuscita ad attirare l´attenzione (e una cauta apertura) della Casa
Bianca, e ora il lider maximo rimette tutto in discussione con un pesante
attacco al presidente Usa: «Si sono talmente
invischiati nei propri crimini e menzogne che anche Obama non ha potuto
liberarsi da questo groviglio. Un uomo di cui nessuno nega il talento dovrebbe
vergognarsi di questo culto della menzogna». In un articolo intitolato «Cuba:
un paese terroristico?» Fidel Castro se la prende con il rapporto annuale del
Dipartimento di Stato sui paesi che sostengono il terrorismo. Cuba resta nella
lista nera, insieme a paesi come Iran, Siria e Sudan, e il comandante en jefe
replica rispolverando gli slogan di cinquant´anni di "anti-imperialismo".
Riparte dall´invasione della Baia dei Porci del 1961 (opera di oppositori
cubani finanziati e sostenuti dalla Cia) e dalle «centinaia di piani frustrati»
con cui gli americani avrebbero voluto assassinarlo; accusa gli Stati Uniti di
terrorismo ricordando l´attentato contro un aereo di linea cubano nel 1976 (ci
furono 73 morti); ritira fuori vecchi e più recenti slogan dell´antimperialismo
sostenendo che l´America ha «introdotto» a Cuba prima la dengue (la febbre
emorragica) e adesso «la febbre porcina che geneticamente non esisteva in
questo emisfero». «L´attuale amministrazione non si vergogna di queste
azioni?», si chiede retoricamente Fidel, che in più di un´occasione si è
dimostrato poco convinto delle recenti aperture del fratello Raul all´America
di Obama. Quanto al presidente Usa dovrebbe
«vergognarsi» di tenere Cuba nella lista nera dei Paesi terroristi dopo
«cinquanta anni di atti di terrorismo orchestrati proprio da Washington» contro
l´isola comunista. Per Fidel Castro se «il Dipartimento di Stato vuole
discuetere con Bruno (Rodriguez, il ministro degli Esteri cubano, ndr), ci sono
molti motivi per «inchiodarlo alle proprie menzogne». Parole dure, che arrivano
dopo giorni in cui i segnali di disgelo tra gli Stati Uniti e Cuba non erano
mancati. Solo pochi giorni fa, alla vigilia del primo maggio, lo stesso Fidel
aveva parlato di Obama in ben altri termini («è presto per dire l´ultima parola
sull´evoluzione dell´attuale amministrazione nordamericana, ci sono delle
novità, sia dal punto di vista oggettivo che soggettivo, noi studiamo e
osserviamo con cura ognuno dei suoi passi»), pur ribadendo che «il nemico non
dovrebbe mai illudersi che Cuba si arrenderà». Appena sabato scorso, anche il
segretario di Stato Hillary Clinton aveva confermato l´intenzione di cambiare
la politica nei confronti di paesi come Cuba, Venezuela, Ecuador, Bolivia e Nicaragua per contrastare la crescente influenza di
Iran e Cina nell´emisfero
latino-americano. «è decisamente di disturbo lo spazio che sta conquistando
l´Iran, che si sta conquistando la Cina, in modo particolare in America Latina dove cernao di costruire
relazioni politiche ed economiche molto forti con i leader di questi Paesi.
Non abbiamo alcuna garanzia di successo con Paesi che hanno una politica e una
economia molto diversa dalla nostra, ma pensiamo che valga la pena di tentare».
( da "Unita, L'" del
04-05-2009)
Argomenti: Cina Usa
Marc Augé a Roma «La globalizzazione e le trasformazioni del paesaggio urbano» è il
tema della conferenza che Marc Augé terrà a Roma mercoledì. L'appuntamento è
alla Società Geografica in via della Navicella alle ore 14,00. YOJIRO VINCE IL
FAR EAST Una valanga di voti ha decretato la vittoria di Departures di Takita
Yojiro alla 11/a edizione del Far East Film Festival di Udine. Secondo e
terzo classificati, il sudcoreano Scandal Makers di Kang Hyeong-chul e
l'indonesiano The Rainbow Troops di Riri Riza. EMIO GRECO AL FOCUS DANZA '09 Un
focus sulla danza contemporanea è il progetto che chiude un biennio di lavoro e
di scambi per promuovere i nuovi linguaggi di Tersicore. Ospiti a Roma per
questo finale di incontri dal 4 al 14 maggio, Emio Greco e Virgilio Sieni.
Greco, artista originario di Brindisi e da anni attivo in Olanda dove collabora
con Pieter C. Scholten, presenta al Valle stasera e domani «Hell», prima tappa
di una trilogia ispirata alla Commedia dantesca. Sieni sarà invece al Valle il
13 e 14 maggio con un lavoro ispirato a Lucrezio: «La natura delle cose», e la
voce di Nada per sfondo sonoro.
( da "marketpress.info"
del 04-05-2009)
Argomenti: Cina Usa
Lunedì 04 Maggio
2009 PARLAMENTO EUROPEO: ANTEPRIMA SESSIONE DEL 4-7 MAGGIO: NUOVE NORME PER
EVITARE FUTURE CRISI FINANZIARE; TRASPORTO AEREO: SLOT CONFERMATI PER L´ESTATE
2010: VERSO NUOVE NORME PER LE PROCEDURE DI ASILO STOP ALLA VENDITA DI PRODOTTI
DERIVATI DALLE FOCHE, CON POCHE ECCEZIONI Strasburgo, 4 maggio 2009 - I Punti
forti della sessione Lunedì 4 maggio - Congedo maternità di 20 settimane, di
cui 6 retribuite al 100% - L´aula esaminerà una proposta di direttiva volta ad
aggiornare le norme sulla tutela delle lavoratrici gestanti, puerpere o in
periodo di allattamento. I deputati chiedono di prolungare fino a 20 settimane
il periodo di congedo maternità (contro le 18 proposte), di cui 6 da prendere
obbligatoriamente dopo il parto e remunerare con il 100% dell´ultima
retribuzione. Propongono poi di rafforzare i diritti delle donne prima e dopo
il parto e chiedono di introdurre il congedo paternità/co-maternità (Relazioni
Estrela e Lulling). Orario di lavoro: falliti i negoziati, restano le norme
attuali - Per la prima volta nella storia parlamentare i rappresentanti del
Parlamento europeo e del Consiglio non sono giunti a un accordo su un testo
comune in sede di comitato di conciliazione. La direttiva sull´orario di lavoro
resta quindi immutata nella sua forma attuale, specie riguardo alla possibilità
di derogare all´orario massimo (opt-out) e ai periodi di guardia. Il Presidente
della delegazione parlamentare al comitato farà una dichiarazione in Aula in
presenza del Consiglio. Autotrasporto: frenata sui tempi di guida degli
autonomi - Una relazione all´esame dell´Aula suggerisce di respingere la
proposta volta a aggiornare le norme sull´organizzazione dell´orario di lavoro
degli autotrasportatori. La Commissione, infatti, non propone - come richiesto
dai deputati - una piena inclusione degli autotrasportatori autonomi nel campo
d´applicazione della direttiva che definisce i tempi di guida e di riposo di
camionisti e autisti (Relazione Panayotopoulos) Stop alla vendita di prodotti
derivati dalle foche, con poche eccezioni - L´aula è chiamata a adottare un
regolamento volto a non autorizzare la vendita di prodotti derivati da foche
nell´Ue, a meno che gli animali utilizzati siano il frutto della caccia
tradizionale degli esquimesi o svolta ai fini di una gestione sostenibile delle
risorse marine, oppure se si tratta di souvenir di viaggio. Lo scopo è di
sanare la frammentazione del mercato Ue causata dalle diverse leggi nazionali e
rispondere alle preoccupazioni dei cittadini riguardo al benessere degli
animali (Relazione Wallis). Limitare i test sugli animali senza ostacolare la
ricerca - Il Parlamento si pronuncerà su una proposta di direttiva volta a
rafforzare l´armonizzazione delle legislazioni nazionali in materia di
sperimentazioni sugli animali. L´obiettivo è di ridurre questo tipo di test e
di promuovere metodi alternativi. Numerosi emendamenti tendono a trovare un
equilibrio tra l´esigenza di garantire il benessere degli animali senza però
penalizzare la ricerca (Relazione Parish). Martedì 5 maggio - Preparazione del
Consiglio europeo - Si terrà in Aula un dibattito in vista del vertice del 18 e
19 giugno, l´ultimo sotto Presidenza ceca. Pacchetto Telecom in dirittura
d´arrivo - In base a un compromesso con il Consiglio, il Parlamento dovrebbe
adottare il "Pacchetto Telecom": tre testi legislativi che aggiornano
la normativa su trasparenza e pubblicazione delle informazioni per gli utenti,
migliore accessibilità per i disabili, servizi di emergenza e accesso al numero
112 nonché neutralità della rete. Ma anche sullo spettro radio, su una nuova
autorità delle telecomunicazioni, sulla separazione funzionale e sul quadro
normativo per le reti di nuova generazione (relazioni Harbour, Trautman, del
Castillo Vera). Immunità di Patriciello e Bossi - Il Parlamento esaminerà due
relazioni relative alla difesa dell´immunità di Aldo
Patriciello e Umberto Bossi (Relazioni Sakalas e Lehne) Fondo di
globalizzazione anche contro la crisi economica - L´aula è chiamata a adottare
un regolamento volto a ampliare temporaneamente il campo d´azione Fondo europeo
di adeguamento alla globalizzazione estendendolo ai licenziamenti dovuti
all´impatto della crisi finanziaria ed economica. Riduce inoltre da 1.
( da "Sole 24 Ore, Il"
del 04-05-2009)
Argomenti: Cina Usa
Il Sole-24 Ore
sezione: PRIMA data: 2009-05-03 - pag: 1 autore: LA FINANZA DELLA DOMENICA
Lettera all'investitore Danieli: l'acciaio vede l'uscita dal tunnel di Alberto
Nosari «N el 2009 ci sarà una contrazione del consumo d'acciaio fra il 20 e il
25% a livello globale, con un crollo fra il 40 e il 45% nelle aree sviluppate
quali Europa e Usa, anche se a partire dal secondo
semestre dovrebbe presentarsi un lento miglioramento». Un trend che dovrebbe
rafforzarsi tanto che, puntualizza Gianpietro Benedetti,
presidente e amministratore delegato del gruppo Danieli, «la domanda di acciaio
dovrebbe riprendere forza dal 2010 nei Paesi Bric (Brasile, Russia, India e Cina) per poi estendersi agli Usa e successivamente all'Europa». u
pagina
( da "Sole 24 Ore, Il"
del 04-05-2009)
Argomenti: Cina Usa
Il Sole-24 Ore
sezione: FINANZA E MERCATI data: 2009-05-03 - pag: 31 autore: Danieli, i ricavi
2009 tengono a 2,9 miliardi Stabile a 2,2 miliardi l'apporto
dell'impiantistica, mentre il settore siderurgico cala del 30% a circa 700
milioni anieli dovrebbe chiudere il bilancio al 30 giugno 2009 con ricavi
nell'ordine dei 2,9 miliardi e quindi al di sotto D del target di 3,1-3,3 indicato
prima dell'esplosione della tempesta che si è scatenata sui mercati
determinando un crollo nella domanda di acciaio. I risultati dovrebbero infatti
essere influenzati dalla contrazione dei proventi "steel making" e
cioè quella produzione di acciaio realizzata dalla controllata Abs (Acciaieria
Bertoli Safau), la prima realtà italiana nella produzione di acciai speciali e
tra i primi tre operatori europei. Contrazione oggi non facilmente
quantificabile, anche se si può stimare nell'ordine del 30% salvo sorprese. Il
fatturato sarà di conseguenza sostenuto dal comparto "plant making"
in quanto l'attività relativa all'ingegneria e costruzione di impianti dovrebbe
presentare ricavi sostanzialmente stabili a 2,2 miliardi grazie alle
potenzialità di un portafoglio ordini che al 30 giugno
( da "Corriere della Sera"
del 04-05-2009)
Argomenti: Cina Usa
Corriere della Sera
sezione: Focus Vuota data: 04/05/2009 - pag: 10 Le fonti Il 20 per cento di
produzione rinnovabile è l'obiettivo dell'Unione Europea da raggiungere entro
il 2020 Le forze Correnti marine, tassi di salinità, sbalzi di temperatura: il
«tesoro» da sfruttare nei prossimi decenni Maree e acque salate, la nuova
energia Così aumentano le alternative a gas e petrolio Sono già sessanta i
progetti messi in campo in Europa DAL NOSTRO CORRISPONDENTE BRUXELLES
Allacciare le cinture. Se, come pensano molti, la ripresa dopo la crisi
comincerà dalla Cina, quel giorno accadrà laggiù quel
che accadde in America, negli anni Cinquanta: una classe media appena
consolidatasi, in un Paese che già è il primo produttore al mondo di auto, si
metterà al volante, sulla via della motorizzazione di massa. Il mito «on the
road» ri-raccontato in mandarino, i motel e i rifornitori scintillanti lungo le
autostrade che porteranno da Canton alla Mongo-- lia: forse non è fantascienza.
Ma senza i rifornitori, niente 4 ruote: il primo effetto della ripresa
economica sarà appunto un'impennata della domanda di energia. Nella recessione
attuale, è «del tutto possibile» un calo di 1,5 milioni di barili di petrolio
al giorno, pari al 7% del consumo totale, solo nei consumi
energetici degli Usa; e un
calo parallelo della domanda: così la pensa Steven Kopits, direttore della
Douglas-Westwood, una società americana che analizza i mercati energetici. E lascia
capire: il resto del mondo seguirà a ruota. Ma se la Cina si metterà poi al volante, scatterà il meccanismo opposto, come
ai tempi del «boom» in Occidente: quando dal 1960 al 1972, ricorda
ancora Kopits, «la domanda globale di petrolio aumentò di 30 milioni di barili
al giorno, quasi 4 volte l'odierna produzione dell'Arabia Saudita». Su, giù, di
nuovo su: ci attende un grafico da montagne russe. E la Cina
ha la più grande forza-lavoro al mondo, 800 milioni di persone, il doppio di Usa, Giappone e Unione Europea messi insieme: quanto
produrrà, una volta lanciata «on the road»? Gli esperti tacciono. Ma una cosa,
la danno per scontata: in una situazione così incerta, con petrolio e gas che
già scarseggiano, bisognerà ricorrere sempre più alle energie rinnovabili. È
'anche per questo, che la Ue si è data per il 2020 un obiettivo molto
ambizioso: almeno il 20% dell'energia dovrà essere tratta da fonti rinnovabili.
Il vento, il sole, il calore geotermico nascosto sotto la crosta terrestre. E
il mare. Gli oceani, che coprono il 75% della terra. E che di energia
traboccano, Luigi Offeddu
( da "Sole 24 Ore, Il"
del 04-05-2009)
Argomenti: Cina Usa
Il Sole-24 Ore
sezione: PRIMO PIANO data: 2009-05-03 - pag: 4 autore: ANALISI Quell'interesse
che accomuna imprese e sindacati di Valerio Castronovo I l benestare della
potente centrale americana Uaw (l'United Auto Workers) e della Canadian Auto
Workers all'alleanza fra la Chrysler e la Fiat è un evento importante per le
relazioni industriali. Il consenso di entrambi i sindacati al progetto di
ristrutturazione dellacompagnia americana ha spalancato alla Uaw le porte
dell'azionariato della Chrysler, in quanto acquisisce il 55% del capitale,
quale corrispettivo dei suoi fondi previdenziali e sanitari non più finanziati
dall'azienda. Nell'ambito della nuova società la Uaw viene a detenere la
maggioranza assoluta del capitale, rispetto al 20% (che poi salirà al 35) della
Fiat (che avrà la guida strategica del Gruppo) e al 10% del governo Usa che
condivide tale quota con le banche creditrici in base al compromesso raggiunto
col Tesoro. è vero che è stato l'incubo di una crisi irreversibile del settore
automobilistico americano, ossiadi una delle roccaforti dell'industria
manifatturiera d'oltre Atlantico, all'origine del passo compiuto dai sindacati
della Chrysler. Tant'è che la Uaw e la Caw hanno accettato tagli al costo del
lavoro per 400 milioni di dollari annui. Ed è altrettanto vero che
determinante, per l'esito positivo delle trattative fra le parti in causa, è
risultato l'impegno personale altrettanto tenace che risoluto del presidente
americano Barack Obama. Sta di fatto che il sindacato, entrando nel consiglio
d'amministrazione della Chrysler, si troverà a svolgere un ruolo di primo
piano,accanto alla Fiat nella riorganizzazione dell'azienda. Ciò che dovrebbe
rendere possibile anche la creazione di 4mila posti di lavoro negli Usa. C'è da
chiedersi se quanto sta avvenendo, con la Chrysler e la General Mo-tors, nel
cuore dell'industria automobilistica Usa aprirà un nuovo capitolo nei rapporti
fra capitale e lavoro anche nei principali paesi europei. Non è da oggi che ci
si interroga sulla possibilità di giungere a forme di partecipazione dei
lavoratori alla gestione delle imprese che non si limitino al coinvolgimento
attivo dei loro rappresentanti in alcune strutture aziendali preposte
all'adozione di determinate misure riguardanti l'organizzazione del lavoro in
fabbrica,l'allestimento dei corsi di formazione del personale, o il
funzionamento dei servizi assistenziali. Finora ha continuato a essere
preminente una concezione del sindacato tale da comportare un rapporto
conflittuale-negoziale con l'azienda e da escludere qualsiasi prospettiva di
cogestione. E ciò,non soltanto per un pregiudizio ideologico, ma anche per la
difficoltà di trovare delle soluzioni concrete che salvaguardino l'autonomia e
le rispettive funzioni delle due parti. Nel frattempo sono avvenuti notevoli
cambiamenti sia nel mondo dell'impresa che in quello del lavoro. Da un lato, si
è assegnato alle aziende il compito di impostarei propri rapporti con i
cosiddetti stakeholders (fra cui figurano in prima linea i loro dipendenti) in
base ai principi e alle norme della " responsabilità sociale
dell'impresa". Dall'altro, in seguito al passaggio a una struttura produttiva
flessibile e a rete, i sindacati si sono trovati a fare i conti con un sistema
di fabbrica diverso da quello che costituiva in passato il loro quadro di
riferimento sia per l'elaborazione delle proprie politiche rivendicative che
per l'esercizio di un robusto potere contrattuale. Mentre
la globalizzazione sta spingendo le imprese a esperire e collaudare nuove
filiere produttive ogni quattro-cinque anni per rimanere competitive nel
mercato, i sindacati non possono più esimersi dall'assunzione di determinate
responsabilità nei processi decisionali delle aziende, e ciò all'insegna di un
comune interesse. Il RUOLO DEI LAVORATORI Non possono più esimersi
dall'assumere determinate responsabilità nei processi decisionali
( da "Sole 24 Ore, Il"
del 04-05-2009)
Argomenti: Cina Usa
Il Sole-24 Ore
sezione: PRIMO PIANO data: 2009-05-03 - pag: 7 autore: Virus, il primo caso in
Italia Ricoverato a Massa 50enne di ritorno dal Messico: è già guarito
AP/LAPRESSE Barbara Gobbi è stato rilevato ieri a Massa Carrara il primo caso
conclamato in Italia di "influenza A". La conferma, arrivata in tarda
mattinata dai virologi dell'Istituto superiore di sanità dopo due test con
esito dubbio, è stata però accompagnatadalla buona notizia che il paziente sta
già bene.L'uomo,un 50enne tornato il 23 aprile da un viaggio in Messico e
subito ricoverato, da due giorni non ha più né tosse né dolori muscolari.
L'ingresso del virus anche nel nostro Paese era atteso da un giorno all'altro
dagli esperti. Tanto che ieri sera lo stesso premier Silvio Berlusconi ha ventilato
l'ipotesi di un secondo caso probabile, in una hostess arrivata da Cancun e poi
risultata negativa ai test virologici. «Niente allarmismo», è però la parola
d'ordine del premier. E dei tecnici, dal momento che il sistema di sorveglianza
nostrano è allertato da giorni. Di «evoluzione benigna» hanno parlato ieri a
Roma il ministro del Welfare Maurizio Sacconi e il sottosegretario Ferruccio
Fazio, durante la conferenza stampa in cui si è data conferma del caso toscano.
Occasione in cui Fazio ha premesso, tra l'altro, come nella vicenda il vero
rischio «non è tanto per la salute dei cittadini, quanto per l'economia
».«L'influenza– ha poi precisato il sottosegretario – non è di particolare
gravità. Non siamo preoccupati per la salute dei cittadini. Si tratta di una
sintomatologia molto leggera, meno aggressiva di un malanno stagionale ». Il
pericolo è piuttosto «legato a una potenziale seconda ondata tra ottobre e
novembre, in concomitanza con la normale influenza ». E poi c'è il rischio che
il virus «possa mutare». In ogni caso, ha concluso Fazio, «riteniamo di
avereuna finestra temporale per lavorare ai vaccini». Anche in Messico, dove
nella capitale partirà una campagna di disinfestazione, l'influenza A sembra
perdere forza. Il ministro della Salute José Angel Cordova commentava ieri,
malgrado i 16 morti accertati e i 443 casi di contagio, che il virus sembra «in
fase di stabilizzazione». E secondo gli esperti dell'Oms i prossimi giorni
saranno decisivi anche per chiarire la pericolosità della malattia in Europa.
L'incertezza spinge però alla massima prudenza il presidente americano Barack
Obama. Nel suo intervento settimanale alla radio e via web ha spiegato ieri
come il virus non sembri «così potente e mortale ». Ma, ha aggiunto, «poiché si
trasmette tra umani e non lo conosciamo, dobbiamo prendere tutte le precauzioni
nell'eventualità in cui possa tramutarsi in qualcosa di peggio». Il contagio,
hanno ribadito ieri Oms e Fao, non si trasmette consumando la carne suina.
Secondo il sito internet (aggiornato alle 8.00 italiane di ieri) dell'Oms, sono
615 i casi finora accertati di influenza suina nel mondo, distribuiti in 15
Paesi, con 16 vittime totali. Negli Usa, dove il
bilancio ieri era di 160 casi in 21 Stati e di un morto accertato, circa 450
scuole sono state chiuse per 14 giorni. Il bollettino mondiale si allarga a
macchia d'olio: il 1Úmaggio in Gran
Breta-gnaèstatoconfermatoilprimoca-socontrattononinMessico, mentre la Spagna
era ieri a quota 15 casi accertati. C'è un terzo caso in Israele; dopo la conferma di un 25enne messicano ammalato a Hong Kong, la Cina ha sospeso i voli tra Messico e
Shanghai. Confermato un primo caso in Corea del Sud. Le compagnie aeree hanno
limitato i voli verso il Messico. © RIPRODUZIONE RISERVATA L'OTTIMISMO DIFAZIO
Il sottosegretario alla Salute: «Non siamo preoccupati. è una
sintomatologia molto leggera, meno aggressiva di un malanno stagionale» A Città
del Messico. Un uomo con l'ormai consueta mascherina azzurra nei pressi di
Piazza dello Zocalo, a Mexico City
( da "Eco di Bergamo, L'"
del 04-05-2009)
Argomenti: Cina Usa
l'intervista / Nando
Pagnoncelli «Il Pd perde il voto operaio perché perde il Nord» --> «Oggi il
dipendente di piccole e medie imprese condivide lo stesso destino del padrone»
Lunedì 04 Maggio 2009 GENERALI, pagina 4 e-mail print Nando Pagnoncelli,
amministratore delegato di Ipsos, non è sorpreso più di tanto dall'esito del sondaggio
del suo istituto in collaborazione con «Il Sole 24 Ore», che vede il Popolo
della libertà conquistare il voto operaio addirittura del doppio rispetto al
Partito democratico. «Si tratta di elementi che si collocano alla fine di un
percorso che dura da anni. Più volte gli analisti hanno sottolineato le
difficoltà del Pd di capire il Nord, dove vive la stragrande maggioranza degli
operai». La crisi del Pd dipende dal non capire la cosiddetta «questione
settentrionale»? «Non diamo tutte le colpe al Pd. Dopotutto si tratta di un
partito nuovo, che ha cambiato tre mesi fa il suo segretario. Ma certamente la
sinistra, di cui il Pd insieme ad altri partiti di centrosinistra è l'erede,
non ha saputo capire i profondi mutamenti del Nord, dove è cresciuto un popolo
di liberi professionisti molto sensibili alla questione fiscale, dove le conseguenze della globalizzazione si fanno sentire di più
e dove le grandi aziende, che 30 anni fa erano molto forti, hanno ceduto il
passo a un reticolo di medie e piccole imprese, molto più diffuse, con un
indotto ancora più capillare». Vuol dire che le esigenze dell'operaio sono
cambiate? «Non tanto le esigenze. Vuol dire che in un'azienda di cinque,
dieci, o anche 25 dipendenti c'è un legame più forte con l'imprenditore. C'è la
consapevolezza di condividere lo stesso destino. I problemi della burocrazia,
della pressione fiscale, della mancanza di infrastrutture e via dicendo
riguardano anche l'operaio, perché se la ditta chiude si va tutti a casa». La
lotta di classe, del resto, è ufficialmente finita nell'89... «Ma qui stiamo
parlando di mutamenti che possiamo far risalire agli inizi della
globalizzazione e alla crisi del modello fordista di industria, ben prima
dell'89». Oggi il Pd sembra essere sempre di più il partito degli insegnanti e
del pubblico impiego. «Non è mai il caso di generalizzare. Comunque in linea di
massima una propensione del pubblico impiego per il Pd e i partiti da cui
deriva c'è sempre stata. Però in questo momento il Pd sta perdendo voti,
soprattutto perché sta perdendo il voto operaio. E il voto operaio più diffuso
e concentrato è al Nord. Il successo della Lega e dl Pdl dipende molto dal
saper cogliere certi mutamenti profondi nella società, come il tema della
sicurezza, per lungo tempo rimosso ed eluso dalla sinistra. Il centrodestra
riesce a dare risposte più semplici e convincenti e sta capitalizzando questa
capacità». Nel Pd è arrivato il momento di un ricambio generazionale, come
sostiene ad esempio Nicola Rossi? «Certamente sì. Il Pd fa fatica ad affermare
la propria immagine perché dalle elezioni in poi prevale l'idea delle divisioni
interne e dei personalismi. Nelle fasi difficili del resto si auspica un
ricambio generazionale. Ma attenzione, il ricambio dovrà essere moderato,
graduale, perché i trentenni, per quanto bravi e geniali, non possono avere il
patrimonio di esperienza politica di chi ha cinquanta o sessant'anni. Accanto
al ricambio generazionale il Pd dovrà rispondere a una domanda forte di nuove
idee e di nuovi progetti per la società. Inoltre deve cambiare quest'immagine
che si porta dietro legata alle lotte intestine e alle divisioni. Il Pd è come
se avesse importato dentro di sé l'immagine di conflittualità interna
dell'Unione di Prodi, che era rosa dalle divisioni e infatti cadde per effetto
di queste. E per gli elettori un partito diviso è sinonimo di un partito
lontano dalla società». Esiste un modello di ripresa, a suo parere? «Guardi,
paradossalmente il modello per certi aspetti è la Lega, un partito che ha
saputo rinnovare la sua classe dirigente e oggi vede molti trentenni in posti
di responsabilità nel partito, al governo, in Parlamento e nella pubblica
amministrazione, come Tosi, Zaia o Cota, pur mantenendo un nocciolo di politici
di grande esperienza, come Calderoli o Maroni». Francesco Anfossi 04/05/2009
nascosto-->
( da "Unione Sarda, L' (Nazionale)"
del 04-05-2009)
Argomenti: Cina Usa
Calcio Pagina 10023
Attenzione, match sospeso --> La notizia verrà data con una scritta che
apparirà in sovrimpressione sul teleschermo e con l'annuncio attraverso gli
altoparlanti dello stadio, che sono (forse per legge) sempre gracchianti.
Attenzione, attenzione: il match tra Lupi e
Agnelli è stato sospeso perché sulle tribune ci sono soltanto mille
spettatori (la metà dei quali a scrocco) e perché l'annessa pay-tv aveva
venduto solo un centinaio di mini abbonamenti per questa partita. Ci scusiamo,
etcetera etcetera,
grazie a arrivederci. Questo annuncio era offerto dalla ditta Peggio
per Voi, specializzata in vendite via internet. Vedrete, finirà come con
il Bagaglino , l'inimitabile trasmissione del sabato sera di Canale 5, sospesa
dopo un paio di puntate
a causa dei bassissimi indici di ascolto. Sì, finirà proprio così: se una
partita non tira abbastanza, si stacca la luce, come hanno fatto con Bellissima
, si abbassa la saracinesca e chi è allo stadio se ne torna a casa e chi è a
casa potrà godersi - gratuitamente - la replica di una puntata di quel che
volete, gentilmente offerta dalla casa. Detta legge l' audience , l'ascolto,
soltanto quella: qualsiasi cosa accada sulla faccia della nostra sempre più
povera terra deve stupire e sbalordire, deve catturare pubblico, cioè sponsor,
cioè soldi, cioè potere. Il calcio non sta bene anche per questo: impossibile,
del resto, che possa garantire uno scoop ogni mezz'ora. E poi perché non sa più
come e da dove mungere soldi, che sono la benzina che lo fa andare avanti.
Sempre più lentamente, però: non bastano mai i denari. Anche se proprio il
nostro amatissimo Cagliari (nonostante le cinque sberle di ieri a Palermo) sta
dimostrando che non è necessario spendere tantissimo per vincere altrettanto:
ogni punto della squadra di Allegri costa infatti (secondo studi fatti da chi
ha studiato) un decimo di quello che spende l'attuale capolista (e forse anche
campione d'Italia) Inter. La globalizzazione, poi, ci ha aperto le porte
(anche) degli stadi degli altri Paesi e ci siamo così accorti che il nostro non
è il campionato più bello del mondo ma ce ne sono di molto migliori, e che non
vale la pena comprare o andare a vedere un Lupi-Agnelli
quando il mercato straniero offre di molto meglio. Non è solo un problema del calcio: anche negli altri due
grandi sport di squadra, la pallacanestro e la pallavolo, l'Italia è
puntualmente fuori, anzi lontanissima, dal podio ormai da tantissimi anni. Però
il pallone continua a funzionare meglio di tante altre discipline impropriamente
definite minori. Che minori non sono più. Anzi. Perché se è vero com'è vero che
una serie B1 di basketball o di volleyball sono arrivate a costare quasi mezzo
milione di euro, in proporzione costa sicuramente molto meno comprare
Ronaldinho e magari tenerlo anche in panchina perché almeno lui (moderna
divinità pagana) trasforma la cacca in cioccolata soltanto guardandola, facendo
fruttare l'investimento fatto per portarlo a giocare nel cortile di casa tua.
E, visto che siamo in tema, il defunto Gianfranco Funari ad essa (la cacca) si
era riferito per accendere una splendida metafora della televisione: bisogna
farla ma non bisogna guardarla. Ma, alla luce (o al buio?) di quel che sta
accadendo nel (mal)costume italiano di questo sofferto inizio millennio, un po'
di stitichezza - a questo punto - non farebbe male.
( da "Secolo XIX, Il"
del 04-05-2009)
Argomenti: Cina Usa
Riforme
istituzionali,seguire le avvertenze Lorenzo Cuocolo Silvio Berlusconi ha una
dote che gli riconoscono anche i più feroci detrattori: fiuto e intuito.
Analizzando i comportamenti recenti, notiamo che qualcosa è cambiato: il
presidente del Consiglio ha un nuovo disegno che regge su due pilastri: il
tempo e lo Stato. Berlusconi ha ben compreso che il suo potere è strettamente
legato al controllo del fattore temporale. Il decisionismo, l'efficientismo, la
politica del fare sono esaltate dalla compressione dei tempi morti,
dall'azzeramento del dialogo e del confronto, sia con le opposizioni sia con la
stessa maggioranza. Aiutato dalla profonda conoscenza dei ritmi televisivi, il Cavaliere sa che la globalizzazione, lo sviluppo tecnologico,
la società dell'informazione e della comunicazione di massa si governano con
scelte rapide, con la contrazione dei procedimenti decisionali. Questo porta a
un'ideale tensione presidenziale, con il progressivo svuotamento delle
prerogative parlamentari e il rafforzamento del potere esecutivo. Più
governo e meno Parlamento. La nuova stagione berlusconiana si caratterizza
anche così. Ma non si pensi che sia una eccentricità del nostro sistema,
imputabile alle ambizioni di una singola persona: tutte le democrazie occidentali
stanno fronteggiando le fughe in avanti degli esecutivi, e anche negli Stati
Uniti alcuni costituzionalisti parlano di una iper-presidenzializzazione della
forma di governo, proprio a sottolineare il tentativo di concentrare più potere
nelle mani del Presidente, togliendone al Congresso e ai governi statali. Il
secondo pilastro è lo Stato. Quando, all'inizio degli anni '90, Berlusconi
è"sceso in campo", lo ha fatto con linguaggi, progetti e prodotti di
rottura e quasi di negazione dello Stato e del potere pubblico. Oggi qualcosa è
cambiato: il premier non si vede più come l'imprenditore che deve raddrizzare
l'azienda pubblica sull'orlo della bancarotta, bensì come un uomo di Stato.
Questa nuova cifra si ritrova dalla reazione alla crisi finanziaria, con la
difesa dell'Italia e la predisposizione di strumenti pubblici a tutela
dell'impresa (come i Tremonti-bond), alla forte presenza dello Stato (cioè, di
Berlusconi) sui luoghi del terremoto, fino alla partecipazione alle
celebrazioni per il 25 aprile. Tempo e Stato, però, sono da maneggiare con
cura. Il rafforzamento di pubblici poteri che rispondano in tempi certi e in
modo efficiente non può essere a scapito delle garanzie che, a volte, sono
incarnate proprio dalla lentezza e dalla ponderazione. L'accelerazione e lo
Stato erano anche i cavalli di battaglia delle correnti futuriste di inizio
Novecento, che hanno tanto condizionato il Secolo breve. Il rischio che le
giuste intuizioni di Berlusconi si traducano in uno strapotere del governo
sugli altri organi costituzionali è reale, e trova più d'una conferma nelle
cronache recenti: dalla legge elettorale a lista bloccata, all'ipotesi (poi
negata) di candidatura delle veline, dall'insofferenza per Giorgio Napolitano,
alla proposta di far votare i soli capigruppo. Un ipotetico successo
referendario, con la cannibalizzazione della Lega da parte del Pdl, sarebbe la
ciliegina sulla torta. L'ora per una riforma delle istituzioni sembra ormai
scoccata: il superamento del bicameralismo perfetto, nuovi regolamenti parlamentari
che scongiurino le sabbie mobili delle procedure di approvazione delle leggi,
anche un rafforzamento dei poteri normativi del governo e del controllo di
questo sui lavori parlamentari devono essere discussi. È indispensabile, però,
che le innovazioni siano il frutto di un patto costituzionale scritto e
condiviso, accompagnato da precise garanzie, per il Parlamento e per le
opposizioni, non potendosi ammettere torsioni presidenziali in via di fatto,
nemmeno se corroborate dal carisma personale dell'attuale premier. 04/05/2009
( da "Corriere Economia"
del 04-05-2009)
Argomenti: Cina Usa
Corriere Economia
sezione: Economia data: 04/05/2009 - pag: 2 La partita dell'auto/1 L'identikit
dei concorrenti e dei possibili partner Da Volkswagen a Toyota: Marchionne alla
«sfida globale» Dopo l'operazione Chrysler il manager della «nuova Fiat» dovrà misurarsi
soprattutto con i rivali tedeschi e giapponesi DI ALESSANDRA PUATO L a
giapponese Toyota di Akio Toyoda, la tedesca Volkswagen di Martin Winterkorn e
quel caso unico che è la Renault-Nissan di Carlos Ghosn, dieci anni di fusione
euro-asiatica compiuti in marzo. La «nuova Fiat» di Sergio Marchionne si dovrà
misurare con questi tre giganti. L'intesa con Chrysler apre uno scenario
mondiale dell'auto che, prevedono gli analisti, sarà ridisegnato nei prossimi
6-12 mesi. «Le auto europee e giapponesi invaderanno il mercato Usa dice Arndt Ellinghorst, a capo del settore automotive in
Credit Suisse : sia per qualità sia per efficienza energetica, come chiede
Obama ». «Ora tenderanno all'agglomerazione anche Toyota, Volkswagen e
Renault», dice Antonio Bigatti, partner Kpmg. Il riassetto mondiale avverrà per
due strade, le fusioni e le alleanze su motori e componenti, per raggiungere le
economie di scala sufficienti a stare in un mercato cambiato. Quest'anno, stima
Csm, rispetto al 2008, la produzione di auto crollerà del 22% in Europa, del
26% in Giappone, del 35% in Nord America, dell'8% in Sud America. In Cina
crescerà del 7%. I 4,5 milioni di vetture prodotte da Fiat-Chrysler sono la
metà degli 8,7 milioni di Toyota e un quarto in meno rispetto ai 6, 3 milioni
di Volkswagen, ai 6 di Renault-Nissan. Ancora poco per essere certi di figurare
fra i «cinque-sei grandi costruttori » che, ha detto Marchionne,
«resteranno nel 2010». Come si muoverà la nuova Fiat? Il mercato, visto da
Torino, è diviso in tre blocchi: gli avversari, Toyota, Volkswagen e Renault-
Nissan; i potenziali partner o alleati, dove, vicino alla Opel, spuntano la Gm
do Brasil e Ford; e quelli lontani dalle alleanze, cioè la Cina
con le sue Byd, Chery e Saic (l'intesa Fiat-Chery è ai primi passi). Più la
coreana Hyundai-Kia e Mercedes e Bmw, che sembrano correre da sole. Vediamo.
Premesso che la priorità di Fiat è ora consolidare Chrysler: «Grande impegno
per i prossimi due anni», dice Ellinghorst. I tre rivali Toyota, Volkswagen e
Renault- Nissan sono i grandi generalisti da cui guardarsi. Hanno un vantaggio
su Fiat-Chrysler, oltre ai numeri: la geografia. Sono tutti ben presenti in
Asia e in Russia. Toyota, nonostante la prima perdita di bilancio (2,9
miliardi), resta il riferimento di tutti. Primo produttore al mondo, ha un giro
d'affari stimato in 175 miliardi di euro, il doppio dei 96 di Fiat-Chrysler
(con Fiat Group), e una rete capillare in tutto il globo. Fabbrica tante auto
simili e piccole: la sua forza è questa, l'economia di scala. Copre anche il
lusso con la Lexus. Renault-Nissan, giro d'affari 2008 di 102,74 miliardi di
euro (35,757 miliardi Renault e 66,98 stimati per Nissan), ha le vetture
antagoniste: Twingo contro Panda, Clio contro Punto. È qui il testa a testa
sull'Europa, con il «rivale anomalo»: anche per la storica partecipazione del
governo, socio principale al 15%. Il 10 aprile il gruppo ha pensionato il
direttore dello stile, Patrick Le Quément. Ma grazie alla joint venture con
Nissan copre l'America e l'Asia, produce in Russia e Romania ed è secondo dopo
Volkswagen nell'Est Europa. Là dove Fiat-Chrysler è meno forte. «Fiat-Chrysler?
Non commento, ma per sviluppare le sinergie con Nissan noi ci abbiamo messo un
decennio», ha detto il mese scorso Patrick Telata, direttore generale.
Volkswagen è forte in Europa e in America Latina. Ha massa critica, con 114
miliardi di giro d'affari, e autonomia industriale, grazie ai molti marchi (da
Seat a Bentley). Inoltre, anche qui, c'è larga copertura geografica, Russia e Cina in testa. Ma è con la casa di Wolfsburg che si può
aprire la partita più interessante: il Brasile. Sfida in America Latina In
Brasile, mercato da 100 milioni di persone, Fiat e Volkswagen sono testa a
testa per il primato, con circa 600 mila auto. La terza è General Motors che,
con marchio Chevrolet e attraverso la Gm do Brasil
( da "Corriere Economia"
del 04-05-2009)
Argomenti: Cina Usa
Corriere Economia
sezione: Economia data: 04/05/2009 - pag:
( da "Reuters Italia"
del 04-05-2009)
Argomenti: Cina Usa
GINEVRA (Reuters) -
L'Organizzazione mondiale della sanità (Oms) ha annunciato oggi che i propri
laboratori hanno identificato un totale di 985 casi di infezione influenzale
H1N1 in 20 Paesi, compresi El Salvador e Colombia, e che finora sono 25 i morti
confermati in Messico. Il conteggio dell'Oms è in ritardo rispetto ai rapporti
nazionali sulla diffusione del virus, ma è considerato più sicuro
scientificamente. I dati che fornisce sul Messico - considerato l'epicentro
dell'epidemia - sono cresciuti negli ultimi giorni a causa dei risultati delle
analisi di laboratorio rispetto ai campioni raccolti in ingresso, non perché
siano stati segnalati nuovi casi di infezione. I dati più recenti dell'Oms
dicono che 590 persone sono state contagiate in Messico, e 226 negli Usa, i due paesi più colpiti dalla cosiddetta
"influenza suina". E' confermato anche un decesso negli Stati Uniti,
quello di un bimbo di origine messicana morto in Texas, unico caso mortale,
finora, al di fuori del Messico. L'Oms ha anche confermato infezioni
influenzali, senza decessi, nei seguenti Paesi: Austria (1), Canada (85), Hong Kong - Cina (1), Costa Rica (1), Colombia (1), Danimarca (1), El Salvador
(2), Francia (2), Germania (8), Irlanda (1), Israele (3), Italia (1, contro i 2
confermati finora dal ministero della Saluite), Paesi Bassi (1), Nuova Zelanda
(4), Corea del Sud (1), Spagna (40), Svizzera (1) e Gran Bretagna (15).
L'Oms aspetta di vedere prove di una diffusione sostenuta del virus al di fuori
della regione americana prima di portare il livello di allarme globale da
( da "Sole 24 Ore, Il (Del Lunedi)"
del 04-05-2009)
Argomenti: Cina Usa
Il Sole-24 Ore del
lunedì sezione: FINANZA data: 2009-05-04 - pag: 23 autore: Analisi tecnica.
Nuova fase di incertezza per le Borse, dopo la reazione emotiva alla febbre
suina Alternative d'oro al listino azionario Spunti interessanti stanno
arrivando anche da argento e platino Alessandro Chini Alessandro Magagnoli è
probabile che in Borsa per qualche tempo l'incertezza la faccia da padrona. I
risparmiatori potrebbero quindi decidere di andare in cerca di alternative in
attesa che il quadro torni a essere orientato con maggiore chiarezza al rialzo.
Uno spunto di investimento interessante lo si ricava dalla
notizia diffusa dalla Xinhua News Agency secondo la quale la Cina ha aumentato le riserve di oro del
75% circa dal 2003. I mercati sono convinti che alla base di questi acquisti ci
sia la volontà della Cina
di diversificare le proprie riserve per creare una alternativa alla enorme
quantità di debito pubblico Usa detenuto. I dati ufficiali forniti da Hu Xiaolian, a capo
dello State Administration of Foreign Exchange (Safe), dicono che le riserve in
oro cinesi sono quasi raddoppiate dal 2003 passando da
( da "ItaliaOggi Sette"
del 04-05-2009)
Argomenti: Cina Usa
ItaliaOggi Sette
Numero 104 pag. 55 del 4/5/2009 | Indietro Arriva il
manager delle differenze PROFESSIONE Di Pagina a cura di
Robert Hassan Figlio della globalizzazione si occupa della valorizzazione di
tutte le risorse umane presenti Cresce anche in Italia il responsabile del
diversity d'impresa Il mercato del lavoro e le relative migrazioni culturali,
come conseguenza della globalizzazione, hanno determinato negli ultimi anni
significativi cambiamenti demografici. La crescente diversificazione dei
clienti e dei mercati, le nuove modalità di lavoro all'interno delle aziende
rendono, [...] Costo Punti per Abbonati: 0 - Costo Punti per Registrati: 10
( da "Polimerica" del
04-05-2009)
Argomenti: Cina Usa
Filiale Kiefel in
Brasile Scritto dalla redazione [calato] 04 maggio 2009 @ 09:18:23 CEST Il
costruttore tedesco entra con una filiale diretta sul mercato sudamericano. La
società del gruppo BrÜckner attiva nella costruzione di termoformatrici e
saldatrici per materie plastiche, ha dato vita ad una filiale diretta in
Brasile, Kiefel do Brasil, con sede a San Paolo. Kiefel vede un potenziale di
crescita nell'industria brasiliana dell'imballaggio, soprattutto per le
termoformatrici automatiche delle serie Speedformer e Thermorunner, e per le
saldatrici destinate alla produzione di sacche medicali. La
società tedesca, che ha sede a Freilassing, dispone di uffici commerciali in
USA, Francia, Olanda, Russia, Repubblica Ceca, Cina e Brasile. Uffici di rappresentanza sono presenti in altri 60
Paesi, tra cui l'Italia, dove opera attraverso la Sirt di Tortona.
( da "01net" del
04-05-2009)
Argomenti: Cina Usa
Android: Google
chiamata in causa I mebri della Open Handset Alliance chiamati a rispondere in
una vertenza legata all'utilizzo del marchio. Michele Nasi - www.ilsoftware.it
04 Maggio 2009 Link Motorola al lavoro su Android? Android, le novità: il primo
netbook e l'SDK 1.5 Dalla Cina il primo netbook con Android Google aggiorna GMail per iPhone e
Android Le manovre di T-Mobile su Android Google ed altre aziende che
partecipano alla Open Handset Alliance, progetto che ha come obiettivo quello
di sviluppare standard aperti per dispositivi mobili e che è in prima linea
nello sviluppo del sistema operativo Android, sono divenute bersaglio di
un'azione legale. La vertenza è stata avviata da Erich Specht ed Android Data
che nel 2002 detenevano il marchio "Android". Nel 2007, poco prima di
lanciare il nuovo sistema operativo per il mondo "mobile", Google
tentò di ottenere il diritto ad usare il marchio Android ma l'ufficio brevetti
USA non offrì il suo parere favorevole. La richiesta di risarcimento danni
mossa nei confronti di Google e di altri nomi famosi quali Motorola, Qualcomm,
Sprint, T-Mobile, Texas Instruments, Samsung, Telefonica e Vodafone raggiunge
la cifra complessiva di 94 milioni di dollari. Il colosso di Mountain View si è
dichiarato determinato a far valere le proprie ragioni sebbene sino ad oggi
Google non sia riuscita a far certificare dall'ufficio brevetti statunitense
una presunta cessazione delle attività da parte di Android Data. Nelle prossime
settimane ci saranno sicuramente degli sviluppi.
( da "Affari Italiani (Online)"
del 04-05-2009)
Argomenti: Cina Usa
Economia Mercati/
Borse Ue positive Lunedí 04.05.2009 09:05 Inizio di settimana tonico per le
principali borse europee, orfane oggi della borsa di Londra chiusa per festivita'.
Venerdi' la borsa di Wall Street ha archiviato la seduta in rialzo grazie
soprattutto al balzo della fiducia dei consumatori misurata dall'universita'
del Michigan con il dato assestatosi a quota 65,1 punti in aprile da
( da "Affari Italiani (Online)"
del 04-05-2009)
Argomenti: Cina Usa
Politica Germania/
Il futuro dipende dall'Est Domenica 03.05.2009 19:53 Di Alessandro Luigi Perna
A 20 anni dalla caduta del Muro di Berlino il futuro della Repubblica Federale
Tedesca dipende dalla Germania Est. Nel 2009 il paese affronta infatti 5
tornate elettorali di cui 3 sono fondamentali per il suo destino prossimo: le
elezioni europee, le elezioni parlamentari e quelle presidenziali. Dopo 5 anni
di Grosse Koalition a fare festa è la CDU/CSU del Cancelliere Angela Merkel. A
piangere lacrime amare è la Spd dell'attuale ministro degli esteri del governo
in carica Frank Walter Steinmeier. Se infatti la prima ha una popolarità alle
stelle, il secondo sta pagando il debito che il partito ha contratto con la
storia politica contemporanea. Con Gerhard Schroeder i socialdemocratici
tedeschi erano diventati partner della terza via indicata da Clinton e Blair. Il
mercato e la finanza non erano più nemici ma mezzi per produrre ricchezza da
ridistribuire a tutti. Perché il gioco funzionasse il posto di lavoro non
doveva più essere fisso come una roccia e agli investitori in borsa doveva
essere data la maggior libertà possibile di sbagliare. Ma
prima la competizione con i prodotti asiatici a basso costo determinata dalla
globalizzazione e poi la crisi internazionale finanziaria USA hanno ucciso il
bel sogno. A pagarne le conseguenze sono state le classi più deboli che hanno
visto erosi i loro diritti e i loro stipendi. Cioè proprio coloro che da sempre
formano la base elettorale tradizionale dei socialdemocratici. Che prima
si sono vendicati con la Spd togliendole il voto in occasione delle ultime
elezioni nazionali, costringendo il partito alla grande coalizione con Angela
Merkel. Poi premiando a più riprese la formazione della Linke di Oskar
Lafontaine, composta da fuoriusciti dall'Spd refrattari al liberismo e dai
comunisti della Pds nostalgici dell'era sovietica. Frank Walter Steinmeier ha
capito l'errore di sensibilità e di strategia. Ha infatti svoltato a sinistra
con il nuovo programma della Spd per le prossime elezioni di settembre
annunciando più tasse per i ricchi e meno tasse per i poveri. Ma il nuovo corso
rischia di non portare da nessuna parte. La grande madre Angela Merkel ha fatto
innamorare di sé chi già la votava e chi ancora non se la sentiva. I liberali
dell'FDP hanno visto ingrossare le loro file raccogliendo il malcontento dei
ceti benestanti che non vogliono pagare un euro in più per tirare fuori il
paese dalla crisi. Insieme i due partiti di destra hanno i numeri per governare
secondo i sondaggi. Ma soprattutto battono su tutto il fronte occidentale la
Spd. Non resta che il fronte orientale. Ma la Linke a sinistra ha raccolto
tutto il voto possibile di protesta di operai e impiegati che ancora credono
nella lotta di classe. E soprattutto ha trovato terreno fertile con i suoi
slogan vetero marxisti nell'ex Germania Est. Che si è sì riunita alla Germania
Ovest, motore economico di tutta Europa, ma non ha ancora beneficiato di tale
passo storico. Tanto è vero che nei lander dell'ex DDR la disoccupazione è alle
stelle e c'è il più alto tasso di emigrazione ben da prima della crisi
internazionale degli ultimi mesi. Chi resta e vota a sinistra continua a
pensare che se il capitalismo è quello che ha visto negli ultimi 20 anni allora
è meglio tornare a leggersi Il Capitale. O Frank Walter Steinmeier riuscirà a
convincerli che non è vero, oppure alle prossime elezioni l'imminente,
dignitosa e già prevista sconfitta dell'Spd si trasformerà nell'inizio della
fine della socialdemocrazia tedesca. tags: germania elezioni est berlino muro
( da "Dagospia.com" del
04-05-2009)
Argomenti: Cina Usa
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articolo --> Il piano della Fiat per creare un colosso europeo
dell'automobile - OBAMA E LA CRISI PAKISTANA - UN'INCHIESTA ACCUSA GAUGUIN DI
AVER TAGLIATO L'ORECCHIO DI VAN GOGH - VERONICA BERLUSCONI GETTA VIA SILVIO
I MEDIA USA PREFERISCONO LINDIA ALLA CINA
Rassegna stampa
internazionale a cura di Apcom 1 - SPAGNA EL MUNDO - "Zapatero organizza
10 meeting per cercare di vincere le europee": il presidente del governo
considera le elezioni europee alla stregua delle politiche. Una fotografia spiega meglio di un
titolo la grave tensione in Egitto dove i cristiani protestano contro la
decisione del governo di abbattere tutti i maiali, fonte di sostentamento della
comunità. Afghanistan: "Due attacchi di talebani alle truppe spagnole in
un solo giorno". In prima pagina anche sul Mundo "la moglie di
Berlusconi chiede il divorzio". FIAT EL PAIS - Lunga intervista al
direttore generale dell'Oms sull'allarme sanitario per l'influenza suina, Margaret
Cham: "Il livello 6 significherebbe la fine del mondo". I paesi in
via di sviluppo sono quelli che soffriranno più del virus H1N1; la chiave di
soluzione non è solo negli antivirali. Reportage dal Pakistan, dove migliaia di
pachistani fuggono dalla guerra: "Fuggiamo dai bombardamenti
dell'Esercito, non dai talebani". Panama: "La destra vince le
elezioni". 2 - FRANCIA LE FIGARO - "L'offensiva di Bayrou preoccupa i
socialisti": il pamphlet 'Abuso di potere' appena pubblicato posiziona il
leader del MoDem a sinistra dello scacchiere politico. "Un'inchiesta
accusa Gauguin di aver tagliato l'orecchio di van Gogh": in un libro di
400 pagine due ricercatori sostengono la tesi che van Gogh non si fosse
automutilato. "Obama molto preoccupato per la polveriera pachistana":
il presidente degli Usa, che dopodomani riceverà il
collega pachistano, resta tuttavia persuaso che l'arsenale nucleare di
Islamabad sia al sicuro. Logo "Chrysler" LIBERATION - "Come
batterlo?", si chiede Liberation su un'immagine di Nicolas Sarkozy che fa footing
in un parco. Due anni dopo la sua elezione, la sinistra continua a trascinarsi.
Solo un'opposizione unita e allargata potrà riuscire a contrastare le ambizioni
di Sarkozy che già si prepara per le presidenziali
( da "Virgilio Notizie"
del 04-05-2009)
Argomenti: Cina Usa
I Paesi emergenti
debbono cominciare ad investire parte del loro Pil per promuovere i diritti
umani e affrontare la crisi ambientale. Lo ha sostenuto il sindaco di Roma
Gianni Alemanno aprendo i lavori del Civil G8, vertice della societa' civile
internazionale in vista del G8 italiano. ''I paesi emergenti cominciano a
pagare il costo dei diritti umani e ambientali piu' tardi rispetto agli altri
paesi, e questo rappresenta a volte un vantaggio nella concorrenza con altri
Paesi'', ha sottolineato Alemanno. E' il momento, secondo
il sindaco, ''di riequilibrare questa situazione a livello internazionale,
perche' le risorse a disposizione della cooperazione non vengano meno, e
sostengano la ripresa globale'', dando speranza a chi fino a questo momento
subisce i rovesci della globalizzazione.
( da "Virgilio Notizie"
del 04-05-2009)
Argomenti: Cina Usa
''Sara' importante
formulare delle proposte realmente attuabili per un nuovo sviluppo globale,
mirando a vederle riprese nella dichiarazione finale del vertice G8 del
prossimo luglio''. Il sindaco di Roma Gianni Alemanno aprendo in Campidoglio il
Civil G8, vertice della societa' civile che si svolgera' oggi e domani a Roma
con la presenza di 250 delegati di organizzazioni non governative di 37 Paesi,
a nome di 100 milioni di cittadini di societa' civile, ha salutato i delegati
dicendosi certo che ''i rappresentanti della societa' civile e delle ong giunte
in Campidoglio dal mondo intero, sapranno indicare gli
strumenti necessari per una globalizzazione dal volto umano, legata ai valori
della persona e dell'identita' dei popoli''. Il momento che viviamo, secondo
Alemanno, e' segnato da una grave crisi che non deriva da fatti congiunturale,
ma e' la crisi del modello di globalizzazione che fino ad oggi e' stata
realizzata, dove l'utile e' stato piu' importante del dato umano, del
rispetto dei diritti dei popoli''. Le crisi, ha aggiunto Alemanno ''possono
indurre profondi cambiamenti, e siamo tutti chiamati a arrivare a un
cambiamento cui alle logiche di crescita si accompagni una crescita a livello
umano, che non dipende solo dai Governi ma in cui la societa' civile di tutto
il mondo deve essere protagonista''. Il Civil G8, che il Comune di Roma ha
cofinanziato con un contributo che ammonta, a quanto di apprende, a circa
200mila euro, si concludera' domani con l'incontro dei delegati con gli sherpa
del Governo, cui verranno presentate le raccomandazioni elaborate dai gruppi di
lavoro su 5 temi chiave per il G8 di luglio: Beni comuni, Cambiamenti
climatici, Sovranita' alimentare e agricoltura, Economia globale e finanza per
lo sviluppo, Governance globale.
( da "Stampaweb, La"
del 04-05-2009)
Argomenti: Cina Usa
È salito a 985 il
numero totale di casi umani di influenza A H1N1 (la cosiddetta febbre suina)
ufficialmente notificati allOrganizzazione mondiale della
sanità (Oms). I Paesi colpiti, tra cui lItalia, sono 20, afferma
lultimo aggiornamento pubblicato dallOms sul suo sito. Il Messico,
presunto focolaio iniziale, ha segnalato 590 casi umani confermati in laboratorio, di cui
25 letali. Gli Usa hanno notificato 226 casi tra cui
un decesso che porta a 26 il numero totale dei morti. Secondo i criteri dellOms,
che prende in considerazione solo i casi confermati in laboratorio e ufficialamente notificati, i
seguenti paesi hanno registrato casi umani di influenza A H1N1, ma nessun decesso: Austria (1), Canada (85), Cina, Hong Kong Special Administrative
Region (1), Costa Rica (1), Colombia (1), Danimarca (1), Salvador (2), Francia(2),
Germania (8), Irlanda (1), Israele (3), Italia (1), Olanda (1), Nuova Zelanda
(4), Corea (1), Spagna (40), Svizzera (1) e Regno Unito (15). Le
chiusure a livello nazionale e una campagna di informazione aggressiva hanno
aiutato a limitare lepidemia di influenza A in Messico. Lo ha sottolineato il
presidente del Paese, Felipe Calderon. In unintervista alla
televisione di stato trasmessa domenica notte, il presidente ha sottolineato
che si è riusciti ad «arrestare o almeno rallentare la diffusione del virus esattamente perchè i
provvedimenti sono stati quelli corretti». Le autorità messicane decideranno
oggi se riaprire esercizi commerciali e scuole o estenderne la chiusura, una
misura che ha favorito il contenimento della diffusione della malattia ma ha
provocato notevoli danni a livello economico. Linfluenza A
potrebbe riemergere più forte di prima, anche se lattuale epidemia sembra
in fase calante. È il monito lanciato da Margaret Chan, direttore generale
dellOms (Organizzazione mondiale della Sanità). In unintervista rilasciata
al Financial Times, Chan ha sottolineato che lapparente diminuzione dei
tassi di mortalità non significa che la pandemia stia arrivando alla fine; una
seconda ondata, in sostanza, potrebbe colpire «abbondantemente». «Se accadesse, rappresenterebbe la
principale epidemia che il mondo ha fronteggiato nel ventunesimo secolo», ha
dichiarato il direttore generale al Financial Times. «Speriamo che il virus
giunga a conclusione, perchè se così non fosse siamo diretti verso una grande
epidemia. Non sto prevedendo che scoppierà la pandemia, ma se la trascurassi e
non ci preparassimo sbaglierei. Mi preparerei più del necessario, piuttosto che
non prepararmi». La fine della stagione dellinfluenza
nellemisfero settentrionale, ha aggiunto, comporta che ogni epidemia iniziale potrebbe
essere più leggera, ma una seconda ondata si rivelerebbe molto più letale. Sono
complessivamente diciotto i Paesi del mondo che hanno accertati casi di
influenza A: quello più colpito è il Messico, dove ci sono stati in tutto
ventidue decessi. Le autorità del Paese latino americano hanno assicurato
tuttavia che lepidemia sembra essere in fase di
stabilizzazione, mentre negli Stati Uniti un responsabile del Centro di
controllo e prevenzione delle malattie (Cdc) ha parlato di segnali «incoraggianti». Il
direttore generale ha evidenziato che lOms sta fondando le sue
valutazione sul rischio scientifico e non sta facendo allarmismi; ha difeso
lallerta sulla pandemia globale, che le autorità hanno detto potrebbe essere presto elevata al
livello massimo (sei). «Tutti i governi sono interessati e stanno affrontando
la situazione con estrema serietà», ha assicurato Chan.
( da "Wall Street Italia"
del 04-05-2009)
Argomenti: Cina Usa
Tennis/ Ranking Wta:
Safina resta in vetta, Pennetta sempre al 14 di Apcom Russa precede sempre
Serena,Dementieva e Jankovic,azzurra stabile -->Roma, 4 mag. (Apcom) -
Questo il nuovo ranking del tennis mondiale femminile pubblicato oggi dalla Wta
(tra parentesi le posizioni perse o guadagnate): 1. Dinara Safina (Rus) 9.071
punti. 2. Serena Williams (Usa) 8.272. 3. Elena
Dementieva (Rus) 7.391. 4. Jelena Jankovic (Ser) 7.350. 5. Venus Williams (Usa) 7.102. 6. Vera Zvonareva (Rus) 6.040. 7. Ana Ivanovic
(Ser) 5.174. 8. Svetlana Kuznetsova (Rus) 4.776 (+1). 9. Victoria Azarenka (Blr)
4.546 (-1). 10. Nadia Petrova (Rus) 3.840. 11. Caroline Wozniacki (Dan) 3.790.
12. Agnieszka Radwanska (Pol) 3.606. 13. Marion Bartoli (Fra) 3.304. 14. Flavia Pennetta (Ita) 3.170. 15. Alize Cornet (Fra) 2.665.
16. Anabel Medina Garrigues (Spa) 2.505 (+2). 17. Zheng Jie (Cin) 2.501 (-1).
18. Dominika Cibulkova (Svk) 2.415 (-1). 19. Kaia Kanepi (Est) 2.310. 20. Patty
Schnyder (Svi) 2.269.
( da "Wall Street Italia"
del 04-05-2009)
Argomenti: Cina Usa
Borsa/ Speranze su
economia Usa trascinano a rialzo mercati Asia di Apcom
Ha influito anche ridimensionamento allarme su influenza A -->Seoul, 4 mag.
(Ap) - Giornata di rialzi per i mercati finanziari asiatici, trainati da
Taiwan. Un ottimismo legato alla forza emergente dell'economia statunitense e
al ridimensionamento dei timori sull'epidemia di influenza A. I titoli
taiwanesi sono stati trascinati dalle speranze di un
miglioramento dei rapporti commerciali con la Cina. L'indice di riferimento, il Taiex, ha guadagnato 337,83 punti
(ossia il 5,6 per cento) e si è attestato a 6.330,40 punti: ha sfruttato i
forti miglioramenti di questa settimana, quando il governo dell'isola ha deciso
di autorizzare gli investitori istituzionali della madrepatria a investire nel
mercato azionario di Taiwan. L'indice Hang Seng Hong Kong ha avuto un
rimbalzo di 648,11 punti, ossia del 4,2 per cento, e ha chiuso a 16.169,10
punti. L'indice Composite di Shanghai, in Cina, ha
concluso la seduta con un rialzo del 2,8 per cento, mentre c'è stata una
crescita del 4,7 per cento del Sensex in India. Wall Street ha ottenuto un
leggero miglioramento venerdì, ma ha raggiunto la miglior prestazione mensile
degli ultimi nove anni nella speranza che l'economia statunitense - un vitale
mercato di esportazione per l'Asia - possa essere in fase di stabilizzazione.
( da "Asca" del
04-05-2009)
Argomenti: Cina Usa
CIVIL G8: ALEMANNO,
DA ONG INDICAZIONI CONCRETE PER VERTICE DI LUGLIO (ASCA) - Roma, 4 mag -
''Sara' importante formulare delle proposte realmente attuabili per un nuovo
sviluppo globale, mirando a vederle riprese nella dichiarazione finale del
vertice G8 del prossimo luglio''. Il sindaco di Roma Gianni Alemanno aprendo in
Campidoglio il Civil G8, vertice della societa' civile che si svolgera' oggi e
domani a Roma con la presenza di 250 delegati di organizzazioni non governative
di 37 Paesi, a nome di 100 milioni di cittadini di societa' civile, ha salutato
i delegati dicendosi certo che ''i rappresentanti della societa' civile e delle
ong giunte in Campidoglio dal mondo intero, sapranno indicare
gli strumenti necessari per una globalizzazione dal volto umano, legata ai
valori della persona e dell'identita' dei popoli''. Il momento che viviamo,
secondo Alemanno, e' segnato da una grave crisi che non deriva da fatti
congiunturale, ma e' la crisi del modello di globalizzazione che fino ad oggi
e' stata realizzata, dove l'utile e' stato piu' importante del dato umano,
del rispetto dei diritti dei popoli''. Le crisi, ha aggiunto Alemanno ''possono
indurre profondi cambiamenti, e siamo tutti chiamati a arrivare a un
cambiamento cui alle logiche di crescita si accompagni una crescita a livello
umano, che non dipende solo dai Governi ma in cui la societa' civile di tutto
il mondo deve essere protagonista''. Il Civil G8, che il Comune di Roma ha
cofinanziato con un contributo che ammonta, a quanto di apprende, a circa
200mila euro, si concludera' domani con l'incontro dei delegati con gli sherpa
del Governo, cui verranno presentate le raccomandazioni elaborate dai gruppi di
lavoro su 5 temi chiave per il G8 di luglio: Beni comuni, Cambiamenti
climatici, Sovranita' alimentare e agricoltura, Economia globale e finanza per
lo sviluppo, Governance globale. sis/sam/lv (Asca)
( da "Asca" del
04-05-2009)
Argomenti: Cina Usa
CIVIL G8: ALEMANNO,
PAESI EMERGENTI INVESTANO IN DIRITTI E COOPERAZIONE (ASCA) - Roma, 4 mag - I
Paesi emergenti debbono cominciare ad investire parte del loro Pil per
promuovere i diritti umani e affrontare la crisi ambientale. Lo ha sostenuto il
sindaco di Roma Gianni Alemanno aprendo i lavori del Civil G8, vertice della
societa' civile internazionale in vista del G8 italiano. ''I paesi emergenti
cominciano a pagare il costo dei diritti umani e ambientali piu' tardi rispetto
agli altri paesi, e questo rappresenta a volte un vantaggio nella concorrenza
con altri Paesi'', ha sottolineato Alemanno. E' il momento,
secondo il sindaco, ''di riequilibrare questa situazione a livello
internazionale, perche' le risorse a disposizione della cooperazione non
vengano meno, e sostengano la ripresa globale'', dando speranza a chi fino a
questo momento subisce i rovesci della globalizzazione. sis/sam/rob
( da "Affari e Finanza (La Repubblica)"
del 04-05-2009)
Argomenti: Cina Usa
COPERTINA pag. 1
Zegna: la piccola impresa ricomincia a muoversi GIORGIO LONARDI La cultura
delle piccole e medie aziende del Bel Paese è cambiata diventando più aperta e
internazionale. La crisi ha dato una sferzata a molti imprenditori che hanno
cominciato a guardare oltre confine per fare acquisizioni. Lo sostiene Paolo
Zegna, vicepresidente di Confindustria con la delega per l´internazionalizzazione.
Dice: «I segnali si moltiplicano. Se un imprenditore ha una sua solidità
finanziaria, una strategia chiara in mente e dei progetti ben definiti la
scelta di puntare sull´estero è naturale. E mentre in passato ci si limitava
all´export oggi, grazie ad una maggiore maturità del sistema, le acquisizioni,
soprattutto nell´area del dollaro, stanno diventando di attualità». Zegna,
ricorda il successo delle ultime «spedizioni» all´estero organizzate
recentemente da Confindustria: «Abbiamo portato 150 imprenditori in Vietnam,
quindi
( da "Dagospia.com"
del 04-05-2009)
Argomenti: Cina Usa
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articolo --> GLI ARTIGLI DI WOLVERINE SUL BOX OFFICE (IN
USA VINCE BEYONCè) - ROSSI STUART LASCIA IL NUOVO FILM DI VIRZI' - TOM CRUISE
ANCORA PAPà - JOLIE SCARTATA ERA MEGLIO LA MERZ LINFLUENZA COSTA
CARA A HOLLYWOOD UN CERTAIN REGARD PER SORRENTINO
HUGH JACKMAN 1 - GLI ARTIGLI SUL BOX
OFFICE (www. Cinematografo.it) - X-Men le origini: Wolverine balza subito in
vetta al botteghino: Hugh Jackman, con gli artigli del mutante che gli ha dato
fama planetaria, incassa 1.976.312 euro al debutto (4.856 euro), scalzando
dalla prima piazza Fast & Furious - Solo parti originali, che scende al
quarto con 590.532 euro e complessivi 7.764.693 euro. Nella classifica Cinetel
degli incassi, altre due new entry sul podio: argento per Hannah Montana: The
Movie, con la teen star Miley Cyrus, che realizza 1.084.823 euro, bronzo per
State of Play, conspiracy-thriller di Kevin MacDonald col reporter Russell
Crowe (862.445 euro). Quarto esordio in top 10 è il secondo capitolo del
dittico guevariano di Soderbergh, Che - Guerriglia, che si piazza in ottava
posizione con 232.596 euro, mentre rimangono fuori Valerie - Diario di uan
ninfomane (14°), Lezioni d'amore (17°) e Riunione di famiglia (21°). Completano
le prime dieci posizioni: Questione di cuore, quinto con 333.959 euro; Generazione
1000 euro, sesto con 288.477 euro; Mostri contro alieni, 263.714 euro; Houdini
- L'ultimo mago, nono con 219.302 euro; Earth - La nostra terra, decimo con
130.550 euro. 2 - MASTANDREA AL POSTO DI ROSSI STUART NEL NUOVO FILM DI
VIRZI'... (Italpress) - A pochi giorno dall'inizio delle riprese del nuovo film
di Virzi' "La prima cosa bella", cambia uno dei protagonisti: non ci
sara' piu' Kim Rossi Stuart, al suo posto arriva Valerio Mastandrea. Confermato
il resto del cast con un'unica aggiunta quella di Dario Ballantini, come
riporta Cinemotore. Questi gli interpreti: Micaela Ramazzotti, Stefania
Sandrelli, Valerio Mastandrea, Claudia Pandolfi. 3 - LA NUOVA INFLUENZA COSTA
CARA AD HOLLYWOOD... (Ansa) - Dieci milioni di dollari e' il danno stimato per
il ritardo delle premiere e dell'uscita dei film prodotti dall'industria di
Hollywood che si sarebbero dovute tenere in Messico e sono invece state
cancellate a causa dell'influenza suina. Kim Rossi Stuart - Copyright Pizzi
Star Trek, X-Men Origins: Wolverine e Angeli e Demoni i titoli piu' importanti
che la scorsa settimana hanno rinunciato alla cerimonia per la prima
proiezione. Anche la chiusura dei cinema per arginare l'epidemia, che si
diffonde principalmente nei luoghi pubblici affollati, sta creando danni
all'industria del cinema. In Messico infatti si vendono il 6 % dei biglietti al
botteghino delle produzioni hollywoodiane e il blocco totale delle proiezioni
potrebbe far salire le stime dei mancati incassi. 'Stiamo lavorando molto per
arginare le perdite', ha detto Jack Ledwith vice presidente della Universal
Pictures, una delle major piu' colpite. 4 - CANNES: PAOLO SORRENTINO PRESIDENTE
GIURIA UN CERTAIN REGARD... (Ansa) - Sara' Paolo Sorrentino a presiedere la
Giuria della sezione Un Certain Regard del Festival del cinema di Cannes. Il
regista italiano, vincitore del premio della Giuria nel 2008 per Il Divo, sara'
affiancato da Julie Gayet (attrice, Francia), Piers Handling (direttore del
Festival di Toronto, Canada), Uma Da Cunha (giornalista e organizzatrice di
festival, India), e Marit Kapla (Festival di Goteborg, giornalista, Svezia).
Micaela Ramazzotti Il film d'apertura della sezione Un Certain Regard, in
programma il 14 maggio alla sala Debussy, sara' On ne sait rien des chats
persant (Nobody knows abaut the persian cats) della cineasta iraniana Bahman
Ghobadi. La giuria della Camera d'oro sara' presieduta dall'attore francese
Roschdy Zem, che nel
( da "Dagospia.com"
del 04-05-2009)
Argomenti: Cina Usa
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articolo --> BORSE SU (MIBTEL +2%) - MARPIONNE A BERLINO: CON OPEL CHIUDERE
ENTRO MAGGIO BENETTON VUOLE SCHIACCIARE SAVE
DISNEY AL 30% DI HULU - Alierta
tenta il sorpasso su Botìn - socio scomodo per DB italia - Buffett colpito
dalla crisi rinvia il bilancio
1 - Borsa, Europa in rialzo. Il
Lingotto spinge Milano... Da "ilsole24ore.com" - Le principali Borse
del Vecchio Continente ampliano i rialzi a metà mattinata. A Piazza Affari, Mibtel segna un rialzo
del 2% mentre l'S&PMib guadagna il 2,23%. Positiva anche Parigi (+1,3%) e
Francoforte (+1,8%). Madrid invece è in leggero calo (-0,22%)Chiusa Londra,
così come Tokyo per festività. Marchionne A Milano, in testa al listino
principale c'è Fiat che guadagna il 6,99%. A spingere il titolo è la positiva
conclusione dell'alleanza con Chrysler, le prospettive di un'acquisizione di
Opel (oggi Marchionne è a Berlino per presentare il suo piano al Governo tedesco)
e le indiscrezioni su un possibile interesse della casa
torinese agli asset di General Motors in mercati emergenti come l'America
Latina e la Cina. Sul resto
del listino sono acquistate le Cir (+6,84%), su cui proseguono anche oggi gli
acquisti dopo la pubblicazione dei conti trimestrali di giovedì che hanno
mostrato un utile in crescita del 12,7% su ricavi in flessione del 5,4% a 1,138
miliardi. Il settore bancario, da parte sua, é in attesa di capire cosa
diranno gli stress test degli istituti di credito Usa.
I risultati che avrebbero dovuti essere diffusi oggi sono stati posticipati a
giovedì. Tuttavia, le banche italiane non sembrano risentire dell'incertezza in
questa fase e stanno mostrando rialzi generalizzati che vanno da +4,97% del
Banco Popolare, +3% di UniCredit fino al +1,64% di Intesa Sanpaolo. Il segno
meno invece è davanti ai titoli di Snam Rete Gas (-2,17%), Mediaset (+1,46%),
Telecom (-0,21%) e A2A (-0,72%). 2 - Ue: Italia, Pil 2009 - 4, 4%... (ANSA) -
Secondo la Commissione Ue il Pil dell'Italia nel 2009 registrera' una flessione
del 4,4%,e tornera' appena sopra lo zero nel 2010 (+0,1%). A gennaio l'Ue aveva
previsto un -2% nel 2009 e un +0,3% nel 2010. Il deficit salira' dal 2,7% del
2008 al 4,5% nel 2009 e al 4,8% nel 2010. Le precedenti stime indicavano un
3,8% quest'anno e un 3,7% il prossimo. Il debito pubblico registrera' nei
prossimi due anni una nuova impennata, balzando dal 105,8% del 2008 al 113,0%
nel 2009 e al 116,1% nel 2010. Gilberto Benetton 3 - Industria: prezzi
produzione - 3, 9%... (ANSA) - I prezzi alla produzione dei prodotti
industriali a marzo sono diminuiti dello 0,6% rispetto a febbraio e del 3,9%
rispetto a marzo 2008. Lo comunica l'Istat. Nella media degli ultimi tre mesi,
l'indice e' diminuito del 2,9% rispetto ai tre mesi precedenti. I prezzi sul
mercato interno hanno registrato un calo dello 0,7% rispetto a febbraio e del
4,6% rispetto a marzo 2008 (il calo maggiore dal 1991). Sul mercato estero il
calo e' stato dello 0,2% du febbraio e del 2% su marzo 2008. 4 - FIAT-OPEL:
MARCHIONNE VA A BERLINO, CHIUDERE ENTRO MAGGIO... (ANSA) - "Dal punto di
vista industriale e ingegneristico, è matrimonio perfetto". Così
l'amministratore delegato di Fiat, Sergio Marchionne, in un'intervista al
Financial Times, commenta la possibile unione con Opel. Marchionne si augura -
scrive il quotidiano - di "completare l'operazione entro la fine di maggio
e quotare le azioni della nuova società, provvisoriamente chiamata Fiat/Opel,
entro la fine dell'estate". Emilio Botin L'ad di Fiat sarà oggi a Berlino
per presentare "il piano per trasformare il panorama automobilistico
globale attraverso - prosegue il Financial Times - lo spin off di Fiat Group
Automobiles, e la sua unione cpn Chrysler e General Motors Europe". La
nuova società avrebbe un fatturato di circa 80 miliardi di euro e vendite per
6-7 milioni di auto all'anno, divenendo così la seconda casa automobilistica al
mondo dopo Toyota. 5 - Benetton vince, Save non si arrende... Da "Il Sole
24 Ore" - La rivalità è ormai al limite dello scontro: tra Benetton,
proprietario di Autogrill, ed Enrico Marchi, presidente della Save, la società
di gestione dell'aeroporto di Venezia, la tensione competitiva sembra giunta a
un punto di non ritorno. L'ultimo terreno di scontro tra i due poli della finanza
veneta è stato l'aeroporto di Palermo, dove la gara di appalto per il servizio
di ristorazione è stata combattuta prima con le offerte e poi a colpi di carta
bollata. La gara, che era stata vinta dalla Airport Elite della Save, è stata
contestata da Autogrill, secondo cui la società concorrente non può partecipare
a gare pubbliche perché ha tra i soci una lunga lista di enti pubblici. CESAR
ALIERTA Ieri l'Autorità di vigilanza, a cui i Benetton si sono rivolti, ha
espresso finalmente il proprio parere sulla vicenda: in linea di principio, ha
stabilito l'Authority, Save non può partecipare a gare pubbliche perché tra i
soci figurano effettivamente un gran numero di enti pubblici e ciò contrasta
con il divieto di svolgere attività extra moenia per le società a capitale
anche pubblico. I Benetton hanno dunque avuto soddisfazione: la loro tesi è
valida. Detto questo, Save non sembra avere alcuna intenzione di arrendersi:
«In un'analoga vicenda su servizi relativi alla rete autostradale abbiamo vinto
- dice il presidente Enrico Marchi - , la situazione è scandalosa e viola la
libertà d'impresa. Siamo pronti a ricorrere fino alla Corte Europea». Lo
scontro continua... (L.G.) 6 - Altro che Yahoo! Disney fa Huluuu!... Da
"Il Sole 24 Ore" - Hulu e' il futuro della tv su Internet, e ieri la
Disney ne e' diventata socia al 30%. Grazie all'investimento la rete ABC (di
proprieta' della Disney) si e' unita infatti a General Electric (NBC) e a News
Corp (FOX) per trasmettere i propri telefilm, reality show e soap operas su
Hulu.com, il terzo sito video per visitatori dietro a YouTube e Yahoo. A questo
punto la Cbs e' l'unica altra rete in chiaro ad esserne fuori. Le reti
americane stanno accelerando quindi la transizione su Internet per fronteggiare
il calo degli indici d'ascolto e di conseguenza della raccolta pubblicitaria.
Sul sito americano Hulu sono disponibili non solo episodi d'archivio ma anche i
piu' nuovi in onda in tv, oltre che a interviste, clips e informazioni sulle
star. E' poco chiaro a questo punto se Hulu genera sufficienti introiti
pubblicitari per compensare il calo della pub-blicita' in tv, ma alle reti Usa non resta altra scelta che cavalcare l'onda Internet. Il
futuro e' online. (D.Ro.) 7 - Salazar e lo scivolone del re dell'olio... Da
"Il Sole 24 Ore" - La stella di Jesus Salazar principale socio
insieme al fratello Jaime del gruppo alimentare spagnolo Sos, tra gli altri
propietario dei marchi Carapelli, Minerva e Bertolli, sembra tramontata. Ieri i
due fratelli sono stati infatti costretti a dimettersi dalle cariche di
presidente e vicepresidente per avere occultato al cda delle importanti
informazioni. In particolare, un prestito da parte di Sos di oltre 200 milioni
di euro, per comperare titoli della società e rivenderli successivamente a un
prezzo pattuito a un fondo libico che sarebbe dovuto diventare un importante
socio. Warren Buffett Operazione che però nel frattempo, non solo è abortita,
ma è venuta a conoscenza del cda. Da qui la rivolta di alcuni consiglieri che,
dopo un combattuto braccio di ferro, hanno costretto alle dimissoni i Salazar.
La presidenza è ora nelle mani di Vicente Sos che dovrà gestire la difficile
situazione finanziaria, a seguito del recente investimento per l'acquisto di
Bertolli.Mentre l'azione è sospesa in Borsa. (Mi.C.) 8 - Alierta tenta il
sorpasso su Botìn... Da "Il Sole 24 Ore" - Emilio Botìn, presidente
del Banco Santander e Cesar Alierta, presidente di Telefonica, si giocheranno
nel
( da "Corriere Adriatico"
del 04-05-2009)
Argomenti: Cina Usa
Oggi la
presentazione alle 15,30 del volume"Paradigmi e fatti normativi" A
Urbino Seminario di studi sull'etica Oggi alle 15.30, (presso l'Aula Amaranto
di Palazzo Battiferri, in via Saffi
( da "Agi" del
04-05-2009)
Argomenti: Cina Usa
AGRICOLTURA:
COLDIRETTI MOLISE, CREDITO ELEMENTO DETERMINANTE. (AGI) - Roma, 4 mag. -
L'accesso al credito per le imprese agricole e' sempre piu' decisivo per
'reggere' la competizione sul mercato, soprattutto in questa fase di crisi
economica. E' il senso della valutazione della Coldiretti Molise, che in una
nota sottolinea come "in un mercato globalizzato ed in
una congiuntura economica particolarmente delicata, come quella che stiamo
vivendo, l'accesso al credito diventa un elemento determinante per la
competitività delle imprese". Coldiretti Molise ha realizzato, spiega una
nota, e "reso operativo un sistema di sinergie in grado di agevolare le
imprese agricole Molisane nell'accesso al credito, con vantaggi sia sul
piano delle garanzie, attraverso lo strumento del Consorzio fidi, sia sulle
condizioni, con una serie di convenzioni con le varie banche".
L'iniziativa sara' illustrata domani, 05 aprile 2009, alle ore 10,00 presso la
Coldiretti Molise, via D'Amato 15, con il titolo "il servizio di
agevolazione all'accesso al credito della Coldiretti Molise".
( da "Gazzettino, Il"
del 04-05-2009)
Argomenti: Cina Usa
Rivolta contro
l'abbattimento dei maiali Lunedì 4 Maggio 2009, Città del Messico In Messico
l'epidemia della nuova "influenza A" è in fase calante, ha ripetuto
ieri il ministro della Salute locale José Angel Cordova, spiegando che il picco
di diffusione del virus si è registrato tra il 23 e il 28 aprile. «La
situazione - ha aggiunto - ci induce comunque a restare prudenti». Prudenza
dettata dai numeri: stando a cifre diffuse dal ministro Cordova i contagiati in
Messico sono saliti ufficialmente a 487, con 19 morti accertati. L'altro fronte
«caldo» resta quello degli Stati Uniti: secondo l'ultimo bilancio dell'ente Usa per la prevenzione delle epidemie "Cdc", sono
226 i casi accertati, diffusi in trenta dei cinquanta Stati. «Costatiamo segni
incoraggianti - ha detto il direttore del Cdc, Richard Besser, in televisione -
perché abbiamo notato che il virus non sembra più aggressivo di un normale
ceppo di influenza stagionale». Tuttavia non siamo «fuori dal tunnel» e le precauzioni
internazionali sono più che giustificate. Il ministro della Sanità
statunitense, Kathleen Sebelius, ha detto che la produzione del vaccino per
l'influenza regolare va avanti «a ritmo sostenuto», per essere pronti verso
settembre, e per produrre a pieno regime anche quello per la nuova
"influenza A", quando sarà stato messo a punto. Il business da
miliardi di dollari vede in gara di velocità - fondamentale decifrare per primi
l'intera sequenza genetica del nuovo virus - le multinazionali del farmaco mondiali.
Alcuni suini in un allevamento della provincia canadese di Alberta sono stati
trovati positivi all'A/H1N1. A trasmetterlo agli animali sarebbe stato il
padrone dell'allevamento, tornato dal Messico. Sarebbe il primo caso accertato
di trasmissione del virus dall'uomo ai suini: l'allevamento è stato isolato
anche per scongiurare i rischi di "incroci virali" suino-uomo con
imprevedibili effetti moltiplicatori. In Europa le autorità sanitarie spagnole
hanno accertato 44 casi: sei le persone ricoverate. La Spagna è dunque il Paese
europeo più colpito. Nel fornire le cifre il ministero della Sanità di Madrid
ha spiegato che la maggior parte dei malati aveva di recente visitato il
Messico, epicentro dell'epidemia. Ore di tensione sono state vissute ieri in
Egitto, dove su ordine del governo è partito l'abbattimento dei 300mila suini
degli allevamenti nazionali, quasi tutti posseduti e gestiti da cristiani
copti, visto che gli islamici come gli ebrei aborriscono ogni contatto con i
suini, "impuri" per le loro religioni. Centinaia di allevatori copti
hanno inscenato proteste al Cairo e a Kankha a nord della capitale: accusando
il governo Mubarak di portarli alla rovina economica, hanno bloccato strade con
barricate e con copertoni incendiati, e lanciato pietre contro la polizia che
ha risposto con bombe lacrimogene e proiettili di gomma. In Israele quarto caso
di febbre "A": una ragazza ventenne rientrata dal Messico, è stata
ricoverata in ospedale a Tel Aviv, con la febbre alta. Una riunione d'emergenza
dei ministri della sanità dei 22 Paesi della Lega Araba è stata convocata per
martedì
( da "Mattino, Il (Nazionale)"
del 04-05-2009)
Pubblicato anche in: (Mattino,
Il (Circondario Sud1))
Argomenti: Cina Usa
Le personalità
ossessive non sopportano di non essere i «padroni» della propria vita. Che
viene così spesa nello sforzo titanico di diventarlo, evitando ogni «variabile
autonoma» dell'esistenza. Cioè quasi tutto, e molte cose piacevoli: passioni,
sorprese, avventure. Dietro il timore delle epidemie globali però ci sono anche
altri fatti, magari non conosciuti lucidamente, che l'inconscio collettivo però
percepisce, generando paure. Uno dei più importanti, in questo campo, è che la
scienza medica ha perso da tempo la guerra contro batteri, virus e parassiti.
La sconfitta fu riconosciuta ufficialmente in un articolo di Laurie Garrett,
massima esperta delle «epidemie prossime venture», sulla rivista Foreign Affairs,
vicina al Dipartimento di Stato americano. La guerra s'era proposta di
distruggere le malattie infettive entro la fine del secolo scorso. Armati di
vaccini, antibiotici, e antimalarici si credeva di far scomparire le malattie
infettive entro la fine del millennio. Non si riuscì, perché si supponeva che
il nemico (batteri, virus e parassiti), rimanesse fermo, e che lo si potesse
«sequestrare» geograficamente. Invece i microbi sono in costante evoluzione
biologica. Il massiccio uso di antibiotici ha «selezionato» germi capaci di
resistervi. Molti agenti patogeni sono «intelligenti», dotati di un corredo che
in condizioni di pericolo li fa mutare, e consente loro di perlustrare il
territorio in cui si trovano alla ricerca del materiale genetico necessario per
resistere ai farmaci e ai disinfettanti. Questi microbi sapienti ormai
«crescono sul sapone, nuotano nella candeggina, e se ne infischiano di
cannonate di penicillina». Non solo i microbi cambiano, ma nel mondo globale
non si può chiuderli dentro un confine. La globalizzazione
produce, oltre a continui movimenti di merci e denaro, anche spostamenti
quotidiani di milioni di persone che vanno da un paese all'altro, dalla
campagna alla città, dal sud al nord, dai paesi poveri a quelli ricchi. Assieme
agli uomini viaggia un esercito impressionante, ancora in gran parte
sconosciuto, di microbi, batteri e virus. Negli Stati Uniti ogni anno
decine di migliaia di persone muoiono per infezioni sconosciute. I nuovi
microbi, ha spiegato la dottoressa Ruth Berkelmann del C.d.c. di Atlanta,
c'entrano con molti decessi in banali operazioni, e con diverse infezioni
contratte negli ospedali. Un problema che, a giudicare dalle statistiche, é
importante anche in Italia. Questo è il terreno sommerso che alimenta, oggi, le
psicosi delle epidemie. L'ossessivo, come il paranoico, intuisce nei suoi
deliri anche i «nemici reali», e li confonde con quelli immaginari, prodotti
dalla propria psiche a seconda della storia. Come sempre la terapia migliore è
quella della verità. Parlare dei limiti della scienza rispetto alla natura
vivente (cui batteri e virus appartengono), può aiutare molto di più che
esaltarne l'immaginaria onnipotenza. Dopo tutto anche l'uomo è natura, come i
virus. Siamo fratelli, cerchiamo di andare d'accordo. Evitando la psicosi, ad
esempio, le difese immunitarie salgono. Claudio Risé
( da "Corriere.it"
del 04-05-2009)
Argomenti: Cina Usa
FOCUS Maree e acque
salate, la nuova energia Così aumentano le alternative a gas e petrolio. Sono
già 60 i progetti messi in campo in Europa DAL NOSTRO CORRISPONDENTE BRUXELLES
Allacciare le cinture. Se, come pensano molti, la ripresa dopo la crisi comincerà
dalla Cina, quel giorno accadrà laggiù quel che accadde
in America, negli anni Cinquanta: una classe media appena consolidatasi, in un
Paese che già è il primo produttore al mondo di auto, si metterà al volante,
sulla via della motorizzazione di massa. Il mito «on the road» ri-raccontato in
mandarino, i motel e i rifornitori scintillanti lungo le autostrade che
porteranno da Canton alla Mongolia: forse non è fantascienza. Ma senza i
rifornitori, niente 4 ruote: il primo effetto della ripresa economica sarà
appunto un'impennata della domanda di energia. Nella recessione attuale, è
«del tutto possibile» un calo di 1,5 milioni di barili di petrolio al giorno,
pari al 7% del consumo totale, solo nei consumi energetici
degli Usa; e un calo parallelo
della domanda: così la pensa Steven Kopits, direttore della Douglas-Westwood,
una società americana che analizza i mercati energetici. E lascia capire: il
resto del mondo seguirà a ruota. Ma se la Cina si metterà poi al volante, scatterà il meccanismo opposto, come
ai tempi del «boom» in Occidente: quando dal 1960 al 1972, ricorda ancora
Kopits, «la domanda globale di petrolio aumentò di 30 milioni di barili al
giorno, quasi 4 volte l'odierna produzione dell'Arabia Saudita». Su, giù, di
nuovo su: ci attende un grafico da montagne russe. E la Cina
ha la più grande forza-lavoro al mondo, 800 milioni di persone, il doppio di Usa, Giappone e Unione Europea messi insieme: quanto
produrrà, una volta lanciata «on the road»? Gli esperti tacciono. Ma una cosa,
la danno per scontata: in una situazione così incerta, con petrolio e gas che
già scarseggiano, bisognerà ricorrere sempre più alle energie rinnovabili. È
anche per questo, che la Ue si è data per il 2020 un obiettivo molto ambizioso:
almeno il 20% dell'energia dovrà essere tratta da fonti rinnovabili. Il vento,
il sole, il calore geotermico nascosto sotto la crosta terrestre. E il mare.
Gli oceani, che coprono il 75% della terra. E che di energia traboccano, ma
sono anche custodi gelosi ed esosi, giacché i loro segreti costano. Già nel
1607, nella Nuova Scozia canadese, un mulino azionato dalle maree produceva
25-75 Kilowatt/ora. Nel 1799, ci si provò anche in Europa. Nel 1909, un porto
della California fu illuminato dall'energia «rubata» alle onde. Poi, un lungo
silenzio. Fino a pochi anni anni fa, quando partirono le prime turbine sottomarine,
i «mulini a vento degli oceani» che con le loro eliche trasformano l'energia
idraulica in meccanica e poi attraverso un convertitore in energia elettrica.
Principio semplice: il volume, la densità dell'acqua, sono 800-850 volte
maggiori di quelli dell'aria, e perciò almeno in teoria con minor «sforzo» le
eliche producono di più. Grazie a queste e ad altre diavolerie, oggi, per la prima
volta il mare fornisce regolarmente energia a molti Paesi. Poca, ma buona.
Sfruttando le sue 5 «forze»: le maree (cioè il potenziale energetico ricavabile
dalla differenza in altezza fra l'alta e la bassa marea); le correnti prodotte
dalle maree o dai venti (energia cinetica ricavabile dal movimento orizzontale
dell'acqua); il gradiente di salinità (là dove un fiume si getta in mare, le
acque dolci si mescolano a quelle salate e la diversa salinità crea una
differenza di pressione, cioè una potenziale fonte di energia); infine, la
differenza di temperatura fra la superficie dell'oceano e le sue acque
profonde, da cui scaturisce energia termica. La parola «differenza» ricorre
ovunque perché il mare è per sua natura mutevole, incostante, generatore di
contrasti fisico-chimici: e perciò appunto, sorgente di energia. Per esempio:
da solo, il gradiente di salinità avrebbe nel mondo un potenziale sfruttabile
da 2000 Terawatt/ora per anno (un Terawatt/ora equivale a un miliardo di
kilowatt all'ora, ndr). Nei calcoli dell'Iea, l'Agenzia internazionale
dell'Energia, l'uomo di oggi consuma in elettricità circa 15.400 Terawatt/ora
per anno, e il 13% potrebbe essere «coperto» proprio dalle onde. La realtà è ovviamente
più modesta: i mari europei, nel 2006, hanno prodotto «appena» 550
Gigawatt/ora di elettricità (un Gigawatt equivale a un milione di kilowatt). Ma
è molto, se comparato al niente di pochi anni fa. Spiega Nathalie Rousseau
dell'«Agenzia Ocean Energy», che a Bruxelles affianca la Ue in questi studi:
«Secondo certe stime le correnti possono produrre nel mondo oltre 800
Terawatt/ora per anno; e il gradiente termico, 10 mila; e le maree, oltre
300... Insomma, un tesoro da esplorare. E fra i Paesi con un potenziale molto
alto di energia marina, c'è anche la vostra Italia con lo Stretto di Scilla».
Se si considerano i progressi delle energie rinnovabili nei Paesi Ue, alla voce
«oceano» appare per decenni uno zero, mentre la voce «vento» cresce del 19,9%
all'anno. Ma nella proiezione 2010-2020, le voci si invertono: «vento», 8,5%,
«oceano» 17,5%. In America, si progetta di ancorare dei «mulini » in mare
davanti alle coste della Florida, o vicino al ponte Golden Gate di San
Francisco. E sono stati stanziati 3 milioni di dollari per calare verso la foce
dell'East River di New York, in 10 anni, 300 turbine che riscalderanno migliaia
di case, sfruttando le correnti del fiume e del mare. Nella Ue, invece, si
contano 60 progetti attivi o pianificati: boe gigantesche, dighe galleggianti,
rotori computerizzati, c'è un po' di tutto. E tutto nell'acqua. Francia e
Inghilterra, che hanno maree di
( da "Tempo, Il" del
04-05-2009)
Argomenti: Cina Usa
stampa economia La
ricetta della Confagricoltura «Non dobbiamo dimenticare che su circa 60 mila
imprese agricole della nostra provincia, 5 mila producono quasi il 60% della
produzione lorda vendibile. E nel 50% delle aziende più piccole, si riesce a
stento ad ottenere circa il 10% della produzione». Esordisce con questi dati
rivelatori di obiettive difficoltà il presidente provinciale di
Confagricoltura, Antonio Marino Russo, al quale abbiamo chiesto di fare per i
nostri lettori una panoramica sull'attuale situazione del settore primario nel
territorio. «L'agricoltura sta attraversando una fase critica come non accadeva
da sessant'anni. Il settore è nel pieno di una transizione strutturale
profonda, ma direi di più: di un'ansia di identità e di prospettiva forse mai
vissuta. I dati sugli investimenti in saperi, sulla ricerca e sviluppo, sulla
crescita economica, da anni inferiore ai partner europei e lontanissima da
quella dei paesi emergenti, sulla produzione e sui consumi, sono altrettanti
indicatori di perdita di competitività rispetto a nuove realtà emergenti e di
un diffuso disagio. Credo che attribuire l'origine del
disorientamento e del diffuso disagio fra gli agricoltori, esclusivamente alla
globalizzazione dei mercati, alla crescente competizione internazionale, alla
maggiore aggressività dei paesi ad economia emergente, sia un errore di analisi
e di prospettiva; esprima cioè una verità parziale, che non ci aiuta a trovare
la soluzione ai problemi in essere. Mentre é pertinente cercare anche in
fattori endogeni, in particolare nelle debolezze strutturali del nostro
sistema, l'origine profonda e la natura del disorientamento e del disagio degli
agricoltori. La nostra agricoltura è molto complessa: una complessità che in
ogni caso bisogna leggere correttamente. Non possiamo dimenticare che delle
circa 60.000 aziende presenti in provincia, 5.000 producono il 60% circa della
produzione lorda vendibile. Nel 50% delle più piccole si riesce a stento ad
ottenere circa il 10% della produzione». Cosa vuole dire questo? «Date le
caratteristiche del nostro territorio la polverizzazione è una condizione
strutturale. Fortemente urbanizzato, orograficamente non ottimale, condizionato
da una storia: non è facile modificare questi aspetti. Non possiamo pensare che
il miglioramento della condizione strutturale delle nostre aziende sia
possibile e quella attraverso la quale risolvere i problemi dell'agricoltura.
Ovviamente miglioramenti sono possibili ed auspicabili, ma non è pensabile che
l'adeguamento strutturale delle nostre aziende sia la direzione per competere
con i paesi emergenti. Inoltre la realtà delle aree svantaggiate è molto
differente da quella delle aree più vocate. è differente la cultura delle
diverse agricolture. Allora è chiaro che questa forte eterogeneità che
contraddistingue la nostra agricoltura deve essere affrontata con politiche
differenziate. Anche se definire strategie valide per tutte queste realtà è
estremamente difficile». Un'eterogeneità che denota debolezza strutturale...
«Ma rappresenta anche una ricchezza perché rende il nostro sistema, con le sue
diverse agricolture, più flessibile di fronte ai cambiamenti pressanti che
provengono dalla globalizzazione e dalla competizione internazionale».
( da "KataWebFinanza"
del 04-05-2009)
Argomenti: Cina Usa
Petrolio resta in
tensione al Nymex (Teleborsa) - Roma, 4 mag - Prosegue la corsa del petrolio
sulla piazza di New York, di riflesso ai primi segnali di una ripresa
dell'attivit economica. In USA sono stati pubblicati oggi
dati positivi sul mercato immobiliare, ma una piacevole sorpresa arrivata con
il PMI manifatturiero della Cina, che segnala un miglioramento dell'attivit grazie ai Piani di
stimolo predisposti dal Governo. Intanto, le nuove previsioni della Commissione
Europea, seppur negative, confermano che una ripresa potrebbe vedersi gi
l'anno venturo. Al Nymex nel frattempo il contratto di giugno sul light crude
scambia a 53,83 dollari al bgarile. in rialzo dell'1,2%, mentre il Brent balza
dell'1,9% a 53,85 USD/B. 04/05/2009 - 16:11
( da "Affari Italiani (Online)"
del 04-05-2009)
Argomenti: Cina Usa
Economia, "La
Terra è malata". Intervista a Serge Latouche Lunedí 04.05.2009 16:36 Quali
cambiamenti reali comporterebbe la decrescita? Concretamente una società della
decrescita poggerebbe su un cambiamento dell'immaginario, un cambiamento di valori
perché non si baserebbe più sull'idea che l'uomo debba dominare la natura,
produrre sempre di più, lavorare sempre di più, guadagnare di più per consumare
sempre di più, consumare sempre di più per produrre di più, un circolo vizioso
insomma. Ci sarebbe un cambiamento dei valori di riferimento, una rivalutazione
degli aspetti non quantitativi, non mercantili della vita umana. Si possono
scoprire altre forme di ricchezza, non economica e mercantile ma una ricchezza
relazionale, rapporti più ricchi all'interno della famiglia, con gli amici, si
potrebbe vivere in una società più solidale che è cosa più importante del
consumare sempre più gadgets. Si potrebbe ristrutturare l'apparato produttivo
per altre forme di produzione, cosa essenziale per la sopravvivenza del pianeta,
attuare quello che gli specialisti chiamano l'impronta ecologista della
produzione. Che cosa si intende per "impronta ecologista della
produzione"? L'impronta ecologista indica, come è stato volgarizzato tempo
fa dalle parole del presidente Chirac a Johannesburg, la valutazione della
quantità degli spazi bioproduttivi che il nostro modo di vivere consuma: per
nutrirci, vestirci, per usare le macchine abbiamo bisogno di terra e natura. Il
pianeta è finito, lo spazio bioproduttivo, cioè quello che ci permette di
vivere con quello che produciamo, è limitato. Conosciamo il numero della
popolazione, la divisione delle superfici per popolazione, per cui un modo di
vivere come quello attuale necessiterebbe di consumare tre volte tanto rispetto
a quello che è disponibile. Il nostro modo di vivere supera del trenta per
cento quello che è sostenibile e in più ci sono delle disuguaglianze
insopportabili: se tutto il mondo vivesse come viviamo noi francesi avremmo
bisogno di avere a disposizione tre pianeti da consumare. È importante e
urgente cambiare: noi mangiamo il nostro patrimonio, viviamo sul nostro
patrimonio, consumiamo in modo dissennato quello che la natura ha accumulato in
milioni di anni, come ad esempio il petrolio, e tutti i principali minerali che
non possono durare in eterno. Oltrepassiamo anche la capacità di rigenerazione
della biosfera che per fortuna ha capacità rigenerative straordinarie, ma c'è
un momento in cui il prelievo è troppo forte, pensiamo alla pesca: noi
peschiamo più di quanto il mare riesca a ripopolare. È urgente quindi ridurre,
consumare meno beni materiali. Che cosa accadrà? Alcuni fondatori
dell'ecologismo dicevano che stiamo accuratamente preparando l'avvento di una
serie di catastrofi entro una quarantina d'anni. Se queste catastrofi non
fossero così gravi da produrre la fine dell'umanità, ma abbastanza per
risvegliarci direi che potrebbero avere un carattere pedagogico. Negli ultimi
anni abbiamo avuto una serie di catastrofi "pedagogiche":
l'esplosione del quarto reattore di Chernobil, ad esempio, ha avuto sicuramente
un carattere pedagogico tanto che alcuni Paesi, tra cui l'Italia, hanno
rifiutato il nucleare. Anche la Francia lo ha limitato e progressivamente pensa
di abbandonarlo... Ugualmente la mucca pazza è stata una catastrofe, ma ha
cambiato le abitudini alimentari dei consumatori ed è una delle ragioni per cui
i consumatori europei hanno rifiutato l'introduzione degli Ogm. È ragionevole
pensare che nei prossimi anni si verificheranno altre catastrofi, oggi abbiamo
il problema dell'esaurimento delle risorse petrolifere, anche se il petrolio
non è certo una benedizione per il mondo dato che si fanno guerre disastrose in
suo nome. Infine è urgente il problema climatico... Un
effetto negativo della globalizzazione. La deteritorizzazione è una conseguenza
fondamentale della globalizzazione. Noi paghiamo il costo dei trasporti, ma lo
paga soprattutto l'ambiente! Sarà ragionevole, quando il trasporto sarà sempre
più caro perché il petrolio sarà sempre più scarso, riscoprire le virtù della
prossimità, dei prodotti locali, del giardino, dell'orto. Altra
conseguenza è l'artificializzazione dei costi. Costa di più il trasporto del
prodotto! Una delle misure previste dalla decrescita è la ricollocazione delle
attività economiche perché ci sembra folle che, ad esempio, lo yogurt alla
fragola che troviamo al supermercato comporti
( da "Virgilio Notizie"
del 04-05-2009)
Argomenti: Cina Usa
"Evitiamo
la 'globalizzazione' del catastrofismo. Anche l'Unione Europea sembra eccedere
in pessimismo sulla ripresa economica italiana: il meno 4,4% di Pil, rispetto
al meno 4,2% previsto dal ministero del Tesoro non sembra configurare il
risultato di un Paese in caduta libera. O, come sostiene imprudentemente una certa
sinistra, evocando visioni apocalittiche, da 'decimazione imprenditoriale'. La
recessione c'è, ma non è fuori controllo". E' quanto dichiara in una nota
il vice portavoce del Pdl, Anna Maria Bernini.
( da "Wall Street Italia"
del 04-05-2009)
Argomenti: Cina Usa
Crisi/ Bernini
(Pdl): Evitiamo globalizzazione del catastrofismo di Apcom Ue eccede in
pessimismo su ripresa Italia -->Roma, 4 mag. (Apcom) - "Evitiamo la
'globalizzazione' del catastrofismo. Anche l'Unione Europea sembra eccedere in
pessimismo sulla ripresa economica italiana: il meno 4,4% di Pil, rispetto al
meno 4,2% previsto dal ministero del Tesoro non sembra configurare il risultato
di un Paese in caduta libera. O, come sostiene imprudentemente una certa
sinistra, evocando visioni apocalittiche, da 'decimazione imprenditoriale'. La
recessione c'è, ma non è fuori controllo". E' quanto dichiara in una nota
il vice portavoce del Pdl, Anna Maria Bernini.
( da "Wall Street Italia"
del 04-05-2009)
Argomenti: Cina Usa
Petrolio/ Futures
virano in positivo dopo dati macro Usa e Cina di Apcom Si profila quarta seduta consecutiva di
rialzi. -->New York, 4 mag. (Apcom) - I prezzi dell'oro nero Usa hanno cancellato le perdite iniziali, invertendo rotta
dopo il rilascio di dati confortanti sia sul fronte immobiliare statunitense
che su quello della produttivita' in Cina. Le vendite
di case con contratti in corso negli Stati Uniti hanno registrato una
variazione positiva del 3,2% in marzo, secondo i dati della National
Association of Realtors. Gli analisti si attendevano una variazione nulla. Un
buon supporto e' arrivato anche dalla Cina, con
l'indice Pmi, misura dell'andamento dell'attivita' manifatturiera, che in
aprile e' salito per il secondo mese consecutivo, superando quota 50 per la
prima volta dal luglio del 2008. Cina e Stati Uniti
sono i due maggiori consumatori di petrolio al mondo. A New York i futures sul
greggio Usa con consegna a giugno guadagnano 66
centesimi, pari a un rialzo percentuale dell'1,2, attestandosi a quota 53,86
dollari il barile. I contratti vengono da tre sedute positive consecutive.
Prima della pubblicazione delle cifre macro, i contratti sono arrivati a
toccare minimi intraday di -1% a 52,56 dollari il barile.
( da "Morningstar IT"
del 04-05-2009)
Argomenti: Cina Usa
Avvio di settimana
in rialzo per Wall Street, mentre gli investitori attendono per giovedì i
risultati degli stress test (ovvero un test che indica un dato fondamentale:
quanto incasserebbe un azionista se venisse liquidata la banca in un
determinato momento storico. L'obiettivo è cercare di capire se la banca regge
oppure è a rischio) da parte del Tesoro e della Fed sulle principali banche Usa. A metà seduta i principali indici americani viaggiano
in positivo (Dow Jones +2%, Nasdaq +1,6%). I listini newyorchesi allungano il
passo dopo la pubblicazione dei dati sul settore immobiliare (l'indice sulle
compravendite di case in fase di costruzione è cresciuto del 3,2% a 84,6 punti
in marzo dagli 82 di febbraio), che spingono l'idea che la flessione del comparto
abbia ormai raggiunto il fondo e si avvicini il momento del recupero. Le
principali Borse del Vecchio continente hanno ampliato i guadagni. Parigi è
salita del 2,5%, Francoforte del 2,9%, Madrid dello 0,5%, mentre Londra è stata
chiusa per festività. In Europa si parla solo di Fiat e del nuovo attacco del
Lingotto a Opel; oggi infatti l'amministratore delegato del gruppo torinese
Sergio Marchionne è stato a Berlino per presentare il proprio piano al governo
tedesco, senza dimenticare le indiscrezioni su un possibile
interesse della casa piemontese agli asset di General Motors in mercati
emergenti come l'America Latina e la Cina. Il settore bancario, dal canto suo, rimane in attesa di capire
cosa diranno gli stress test degli istituti di credito Usa. Anche Piazza Affari ha proseguito
in deciso rialzo, l'indice Mibtel è balzato del 2,8%, mentre lo S&P/Mib ha
guadagnato il 3,2%. Denaro su Fiat (+8%), che continua a destare
interesse dopo l'acquisizione di Chrysler e il corteggiamento a Opel. In
spolvero anche il settore finanziario, che non ha risentito del clima
d'incertezza sulle banche americane (Unicredit +2,8%, Banco Popolare +7%,
Intesa-Sanpaolo +1,5%). Seduta col vento in poppa per le Borse asiatiche,
nonostante Tokyo sia chiusa per festività fino a giovedì. Molti dei listini
hanno toccato i massimi da diversi mesi, con l'indice Msci asiatico (Giappone
escluso) al livello più alto da ottobre. Gli operatori parlano di un cauto
ottimismo sul settore bancario ma anche per le Pmi cinesi, arrivate in aprile al
massimo da nove mesi. Giovano ai listini anche le attese per un accordo tra
Shanghai e Taipei (capitale di Taiwan) che potrebbe essere concluso entro
l'anno e portare ad un nuovo flusso di investimenti cinesi nei titoli
finanziari dell'isola. Taiwan ha guadagnato ancora il 6%, dopo il +7% di
venerdì, Shanghai più del 3%. Valerio Baselli è Redattore di Morningstar in
Italia. Attenzione: Morningstar e i suoi dipendenti non forniscono alcun tipo
di consulenza, né su investimenti in generale né su specifici fondi. Puoi
mandare un commento all'Autore cliccando qui. Utimi Articoli Rating e Report di
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( da "Dagospia.com"
del 04-05-2009)
Argomenti: Cina Usa
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articolo --> TREMENDINO TREMONTI SCHIOPPA IL LIBRO DELL'EX MINISTRO PRODISTA
PADOA SCHIOPPA - "causa DELla crisi è stata la GLOBALIZZAZIONE" -
"NO, LA velocita' con cui è avvenuta'' - UN DUELLO INCORONATO DA AMATO,
SACCOMANNI, DI VICO, TATò, AUCI, CISNETTO, CARLO JEAN Foto di Umberto Pizzi da
Zagarolo DARIO DA VICO - Copyright Pizzi (Adnkronos) - La crisi ''e' globale
perche' e' stata originata dalla globalizzazione. Non e' casuale ma causale''.
Un cambiamento intenso avvenuto in un arco temporale troppo breve, che poteva
essere fatto ''con ritmi piu' saggi''. Il ministro dell'Economia, Giulio
Tremonti, intervenendo alla presentazione del libro di Tommaso Padoa-Schioppa e
Beda Romano, 'La veduta corta', individua le principali cause della crisi
economica, che pero' non ha portato al collasso del sistema grazie agli
interventi dei governi europei e americano. Per Padoa-Schioppa, invece, a
causare la crisi ''non e' stata la globalizzazione''. E ''non e' stata la
velocita' con cui e' avvenuta la globalizzazione''. ''L'elemento piu' profondo
dell'origine della crisi -secondo Padoa-Schioppa- e' la crescita trascinata dal
consumo a debito'', che e' stato utilizzato non per investire ma per consumare.
E colpevoli sono gli istituti che non sono intervenuti adeguatamente. Anche
sulla data da cui partire per individuare l'inizio del cambiamento Tremonti e
Padoa-Schioppa non concordano. BEDA ROMANO - Copyright Pizzi Quanto sta accadendo,
secondo il ministro, e' la conseguenza degli ultimi 20 anni, cioe' dal 1989 con
la caduta del muro di Berlino. ''Non so se prenderei come data di riferimento
il 1989'', risponde Padoa-Schioppa. ''Credo che il cambiamento di direzione sia
iniziato nel 1979 e nel 1980'', rispettivamente anno in cui Margaret Thatcher
diventa primo ministro inglese, e Ronald Reagan presidente degli Usa. Ma per
Tremonti ''la crisi e' globale perche' e' stata originata
dalla globalizzazione. Ho sempre pensato che nella globalizzazione ci fosse un
fattore di crisi potenziale. Nella globalizzazione ho sempre veduto un lato
negativo, e quindi il bisogno di correzione''. E ribadisce che nella storia
dell'umanita' ''non c'e' mai stato un cambiamento cosi' intenso in cosi' poco
tempo''. ''Il collasso del sistema non c'e' stato'' grazie agli
interventi dei governi. In particolare l'America e' intervenuta con ''una serie
di tentativi eterogenei''. ERNESTO AUCI CARLO JEAN. - Copyright Pizzi Mentre in
Europa, prosegue il ministro, i governi sono scesi in campo ''quando si
comincia a rimuovere il divieto degli aiuti di Stato per interventi bancari''.
Nel passato si e' attraversata ''una fase di eccessiva ideologia di mercato,
che nulla ha a che vedere con il liberismo''. Adesso si e' tornati al sostegno
da parte del governo, della mano pubblica. ''La stupidita' di qualcuno porta a
dire che si sara' un eccesso di segno opposto. Io non credo affatto, ci sara'
in prospettiva maggiore equilibrio''. Punto d'incontro tra i due e' sulla
necessita' delle regole, piu' volte sottolineato da Tremonti e confermato anche
da Padoa-Schioppa: ''Il mercato come la democrazia, se lasciati senza regola,
hanno i germi dell'autodistruzione. Non si puo' mai essere tranquilli, ne'
sull'uno ne' sull'altro". [04-05-2009] FRANCO TATO TOMMASO PADOA SCHIOPPA
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( da "Foglio, Il" del
04-05-2009)
Argomenti: Cina Usa
4 maggio 2009 O è
Tri-Fiat o sono dolori Il successo dell'operazione Opel è indispensabile per il
piano di Marchionne Le aperture tedesche al piano Fiat dimostrano che tutto è
trattabile, pure lorgoglio teutonico. Provano pure che un piano cè.
Sergio Marchionne, lavvocato Marchionne, crede che nella globalizzazione
sopravvivano il grande e il piccolo, non il medio. Lo sanno anche i sindacati
che accettano sacrifici pro ristrutturazione. Gli sviluppi del settore bancario, ma anche editoriale, ma anche
energetico, per fare alcuni esempi, avvalorano questa tesi, ancor più valida in
un mercato saturo come lauto. La prima crisi della globalizzazione
è una crisi di crescita e – pensa Marchionne – siccome i medi non sopravviveranno la Fiat deve crescere.
Poiché la famiglia Agnelli non può crescere più di tanto, la Fiat deve un po
deagnellizzarsi e la grande company dovrà essere una sorta di public company
con dentro soci di diversa natura, dai sindacati americani al consiglio della corona torinese, passando
per i fondi dinvestimento. Per ora non è questione di
qualità, ma presto lo sarà: le auto eco-belle andranno fatte e vendute. Per ora
è questione di dimensioni. E di gamma di prodotto: come notava ieri il
Financial Times la
Tri-Fiat (Fiat, Chrysler, Opel) avrebbe in cartellone quasi tutti i modelli dal
jeeppone alla 500. Il progetto oggi è assimilabile a un castello di carta,
basta toglierne di carta, e viene giù o quantomeno traballa. Senza Opel,
Fiat-Chrysler pare un matrimonio fragile. Bisognerebbe vendere le 500 nel
deserto del New Mexico o nelle megastrade della California. Rubando le parole a
Luca Cordero di Montezemolo: roba da “far tremare i polsi”. Leggi Festeggio
Fiat-Chrysler, ma gli americani in 500 non li vedo di Giuliano Ferrara
( da "Datasport" del
04-05-2009)
Argomenti: Cina Usa
WTA Roma: Pennetta
al secondo turno (AGM-DS) - 04/05/2009 20.40.22 - (AGM-DS) - Milano, 4 maggio -
Flavia Pennetta fatica più del previsto ma accede al secondo turno del torneo
(terra battuta, 1,5 milioni di euro). La brindisina, testa di serie n.12, ha impiegato
tre set per avere la meglio sulla bulgara Tsvetana Pironkova con il punteggio
finale di 6-7 (2-7), 6-4, 6-1 dopo 2 ore e 15' di gioco. Chakvetadze, si
qualifica ai danni della spagnola Garrigues in due set 6-2, 6-
( da "Wall Street Italia"
del 04-05-2009)
Argomenti: Cina Usa
Borsa/ Wall St.
chiude in forte rialzo, Dj +2,61%, Nasdaq +2,58% di Apcom Aiutano dati mercato
immobiliare, in luce i finanziari. -->New York, 4 mag. (Apcom) - Sostenuti dai dati confortanti sul fronte immobiliare negli Stati
Uniti e della produttivita' in Cina, cresciuta per la prima volta in nove mesi, i listini azionari
americani hanno chiuso la seduta in forte rialzo, consentendo all'S&P 500 di
oltrepassare l'importante soglia psicologica dei 900 punti. Il Dow Jones ha
registrato un progresso del 2,61% a 8.426,74 punti, l'S&P 500 del
3,39% a quota 907,24, mentre il Nasdaq del 2,58% a quota 1.763,56. Le azioni
del comparto finanziario hanno effettuato un rimbalzo deciso (+7%), aiutate
dalla promozione del settore ad opera di uno strategist di Goldman Sachs Group.
Tra queste si mette in evidenza Wells Fargo (+21%) definita dal miliardario
Warren Buffett, una banca "favolosa". In spolvero anche Alcoa e
Freeport-McMoRan Copper & Gold, in rialzo di oltre il 6% sulla scia della
corsa dei prezzi dei metalli. Lennar ha fatto un balzo del 9%, trascinando al
rialzo una serie di societa' costruttrici di case, all'interno di un indice
settoriale S&P in progresso di oltre l'8%. I guadagni di giornata vanno ad
aggiungersi al rally del 9,4% messo a segno in aprile, quando i listini si sono
resi protagonisti della prova migliore dal 2000. Dal 9 marzo gli indici hanno
dato il via ad un rally poderoso, con l'S&P 500 che e' avanzato del 33%,
favoriti dalle speculazioni secondo cui il piano studiato dal segretario del
Tesoro Timothy Geithner per finanziare l'acquisto di sino a mille miliardi di
asset illiquidi dalle banche, mettera' la parola fine alla recessione. Anche
una serie di trimestrali societarie migliori delle attese ha offerto un
supporto importante nelle ultime settimane. Oltre i due terzi delle societa'
che compongono il paniere S&P
( da "Wall Street Italia"
del 04-05-2009)
Argomenti: Cina Usa
Petrolio/ Chiusura
sui massimi di cinque mesi dopo dati macro di Apcom Futures salgono del 2,3% a
54,47 dollari. -->New York, 4 mag. (Apcom) - Le quotazioni del petrolio Usa hanno chiuso in rialzo per la quarta seduta consecutiva,
attestandosi sui livelli piu' alti di cinque mesi, favoriti dai dati
macroeconomici sul mercato immobiliare Usa e sulla
produttivita' cinese. Le cifre sono infatti risultate superiori alle attese,
alimetando le speranze di un recupero dell'economia. A New York i futures sul
greggio Usa con consegna a giugno hanno guadagnato
1,27 dollari, pari ad un rialzo percentuale del 2,3%, chiudendo a quota 54,47
dollari al barile, sui livelli piu' alti dallo scorso 24 novembre. Le vendite
di case con contratti in corso negli Stati Uniti hanno registrato una
variazione positiva del 3,2% in marzo, secondo i dati della National
Association of Realtors. Gli analisti si attendevano una variazione nulla. L'indice Pmi cinese, che misura l'andamento dell'attivita'
manifatturiera del Paese, in aprile e' salito per il secondo mese consecutivo,
superando quota 50 per la prima volta dal luglio del 2008. Cina e Stati Uniti sono i due maggiori
consumatori di petrolio al mondo.