CENACOLO DEI COGITANTI |
Si è chiuso il primo Forum
dei Sindaci ( da "Napoli.com"
del 29-03-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: Globalizzazione, flussi migratori e
memoria del futuro?: le città viste come luogo di ridefinizione dell?identità
collettiva, ponte tra passato presente e futuro e laboratorio di mediazione
contro conflittualità e intolleranze. ?Le differenze tra le varie aree
geografiche, la diseguale distribuzione delle ricchezze e del riconoscimento
dei diritti ?
WTA Miami: torna a casa
Sara Errani ( da "Datasport"
del 29-03-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: (23) Ai Sugiyama (GIA) 63 64 (26)
Iveta Benesova (CEC) b. Sabine Lisicki (GER) 62 64 Li Na (CIN) b. (29)
Aleksandra Wozniak (CAN) 75 63 Anna-Lena Groenefeld (GER) b. (30) Sara Errani
(ITA) 64 63 (32) Peng Shuai (CIN) b. Mara Santangelo (ITA) 75 63
Usa/ Obama convoca un
forum globale su energia e clima ( da "Virgilio
Notizie" del 29-03-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: Cina, Francia, Germania, India,
Indonesia, Italia, Giappone, Corea del Sud, Messico, Russia, Sudafrica, Regno
Unito, Stati Uniti e Unione europea. La riunione della Convenzione Onu sui
cambiamenti climatici, in dicembre a Copenhagen, dovrà consentire di arrivare a
un nuovo accordo che segua alla prima fase del protocollo di Kyoto,
USA/ OBAMA CONVOCA UN
FORUM GLOBALE SU ENERGIA E CLIMA -PUNTO -2-
( da "Wall Street Italia"
del 29-03-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: Cina, Francia, Germania, India,
Indonesia, Italia, Giappone, Corea del Sud, Messico, Russia, Sudafrica, Regno
Unito, Stati Uniti e Unione europea. La riunione della Convenzione Onu sui
cambiamenti climatici, in dicembre a Copenhagen, dovrà consentire di arrivare a
un nuovo accordo che segua alla prima fase del protocollo di Kyoto,
CICLISMO/ MONDIALI SU
PISTA, I RISULTATI DELLE FINALI DI OGGI
( da "Wall Street Italia"
del 29-03-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: Usa 7, -1 giro; 9. Olanda 0, -1
giro; 10. Ucraina 0, -1 giro. Donne, velocità: 1. Victoria Pendleton (Gbr); 2.
Willy Kanis (Ola); 3. Simona Krupeckaite (Lit); 4. Olga Panarina (Bie); 5. Guo
Shuang (Cin); 6. Lyubov Shulika (Ucr); 7. Yvonne Hijgenaar (Ola);
Le parole di Menabrea
prefigurano la nuova economia internazionale destinata a ridisegnare i
confini... ( da "Stampa,
La" del 29-03-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: Con la diffusione delle ferrovie e
dei piroscafi, divengono calcolabili i tempi di percorrenza delle grandi
distanze. E' la prima globalizzazione, scandita dalle tabelle dell'orario
ferroviario, che Jules Verne esalta nel suo Giro del mondo in 80 giorni.
Obama crea il G17 per
l'allarme clima ( da "Stampa,
La" del 29-03-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: Cina, Unione Europea, Francia,
Germania, Gran Bretagna, India, Indonesia, Italia, Giappone, Corea, Messico,
Russia e Sud Africa ai quali si aggiungeranno la Danimarca, in qualità di
presidente della Conferenza Onu sui cambiamenti climatici che avrà luogo a
Copenhagen in dicembre, e il Segretario generale dell'Onu,
Le t-shirt di Yanai non
conoscono la crisi ( da "Stampa,
La" del 29-03-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: prodotti in Cina su contratti di
licenza) come Mc Donald vende hamburger e patatine. A prezzi imbattibili. Ed è
stato premiato. In vent'anni i 22 negozi di famiglia sono diventati 500, con
una crescita esponenziale del fatturato che, dai 3.3 miliardi di dollari del
2005, punta a raggiungere i dieci miliardi di dollari nel 2010.
Se il collega fa un altro
lavoro ( da "Stampa,
La" del 29-03-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: ben 140 negli Usa, una settantina
in Europa,
[FIRMA]ANTONELLA AMAPANE
Nella logica dell'appiattimento in nome della globalizzazione, non ...
( da "Stampa, La" del
29-03-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: FIRMA]ANTONELLA AMAPANE Nella
logica dell'appiattimento in nome della globalizzazione, non rientra lo stile
che caratterizza le singole città. Vezzi, manie e consuetudini delle torinesi,
almeno per quanto riguarda la moda, continuano a essere diverse da quelle milanesi,
romane, veneziane o napoletane. Lo confermano i negozi.
La Merkel: A Londra non ci
saranno miracoli ( da "Bresciaoggi(Abbonati)"
del 29-03-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: anche Londra che ieri ha smentito
il consenso a un nuovo piano da duemila miliardi di dollari di aiuti
sollecitato dagli Usa. Il ruolo della Cina sarà decisivo invece per gli
equilibri monetari. Al G-20 si tornerà a parlare dell'idea del governatore
della Banca centrale cinese, Zhou Xiao-Chuan, di rinunciare al dollaro come
valuta globale accolta con un secco no dagli Usa e dalla Ue.
Obama: vertice sul clima
in Italia ( da "Bresciaoggi(Abbonati)"
del 29-03-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: Cina, Corea del Sud, Francia,
Germania, Giappone, Gran Bretagna, India, Indonesia, Italia, Messico, Russia,
Sud Africa. La Danimarca parteciperà come presidente della Conferenza del
dicembre
Vertice sul clima in
luglio alla Maddalena ( da "Provincia
Pavese, La" del 29-03-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: Trattato inizialmente sottoscritto
dagli Usa di Bill Clinton nel 1997 ma mai ratificato e da cui Washington si
ritirò a marzo del 2001 su decisione di George W. Bush. Al G16 di Washington
sono stati invitati Australia, Brasile, Canada, Cina, Corea del Sud, Francia,
Germania, Giappone, Gran Bretagna, India, Indonesia, Italia, Messico, Russia,
protezione civile in prima
linea ( da "Messaggero
Veneto, Il" del 29-03-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: Gorizia Protezione civile in prima
linea Per il trasporto del sangue di cordone ombelicale La Protezione civile
goriziana elemento fondamentale per la Rete regionale di raccolta e trasporto
di sangue di cordone ombelicale. Si tratta di un progetto di grande valenza
sanitaria e di solidarietà, che come ha sottolineato nelle settimane scorse l'
La Merkel: A Londra non ci
saranno miracoli ( da "Arena,
L'" del 29-03-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: anche Londra che ieri ha smentito
il consenso a un nuovo piano da duemila miliardi di dollari di aiuti
sollecitato dagli Usa. Il ruolo della Cina sarà decisivo invece per gli
equilibri monetari. Al G-20 si tornerà a parlare dell'idea del governatore della
Banca centrale cinese, Zhou Xiao-Chuan, di rinunciare al dollaro come valuta
globale accolta con un secco no dagli Usa e dalla Ue.
Obama: vertice sul clima
in Italia ( da "Arena,
L'" del 29-03-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: Cina, Corea del Sud, Francia,
Germania, Giappone, Gran Bretagna, India, Indonesia, Italia, Messico, Russia,
Sud Africa. La Danimarca parteciperà come presidente della Conferenza del
dicembre
Onorevole Ranieri, intesa
vicina tra Pd e gruppo socialista a Strasburgo? Intorno all’...
( da "Unita, L'" del
29-03-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: Europa che protegga i cittadini
dalle incertezze della globalizzazione e dia risposte ai problemi in cui si
dibattono». Lei coordina il programma Pd per le europee, quali le priorità?
«L'Ue deve dotarsi di una politica di investimenti, anche ricorrendo all'emissione
di titoli, e, insieme, deve intervenire sulla domanda aggregata aumentando i
redditi delle famiglie meno abbienti.
vertice sul clima in
luglio alla maddalena ( da "Nuova
Venezia, La" del 29-03-2009) + 2 altre fonti
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: Trattato inizialmente sottoscritto
dagli Usa di Bill Clinton nel 1997 ma mai ratificato e da cui Washington si
ritirò a marzo del 2001 su decisione di George W. Bush. Al G16 di Washington
sono stati invitati Australia, Brasile, Canada, Cina, Corea del Sud, Francia,
Germania, Giappone, Gran Bretagna, India, Indonesia, Italia, Messico, Russia,
LA SFIDA CINESE: UN'ALTRA
VALUTA È POSSIBILE ( da "Unita,
L'" del 29-03-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: E la Cina, come le altre economie
emergenti, ha le casse della Banca Centrale stracolme di valuta Usa. Accumulate
non per generosità, ma per tenere sottovalutata la moneta nazionale e così dare
maggiore competitività al proprio export. Ma, la Cina riconosce che
l'equilibrio globale dell'ultimo quarto di secolo fondato sul «terrore
finanziario»
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: in epoca di globalizzazione, e
quale tipo di ricerca fare? Gli Amici avevano iniziato negli anni Settanta con
la microstoria, ma da allora molte cose sono cambiate. Approfondirà il tema un
comitato tecnico-scientifico nominato durante la serata, formato da Alessio
Marchiori (Vox Populi), Pietro Marsili, Manuela Dalmeri,
Protezione civile Mahindra
alla fiera ( da "Adige,
L'" del 29-03-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: Novità l'India a bolzano Protezione
civile Mahindra alla fiera ROMA - Protezione civile, le novità dall'India.
Mahindra Europe propone, oltre ai modelli di serie, alcune versioni specifiche
appositamente allestite come i pick-up Goa antincendio ed ambulanza 4x4 esposti
a Civil Protect 2009.
Selva, mobili senza crisi
Sbarco in India e Cina ( da "Corriere
Alto Adige" del 29-03-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: azienda lancia una collezione di
camere d'albergo in cirmolo, il legno benefico delle Alpi, e la «Philipp Selva
Home», raccolta di oggetti di design. L'azienda, che nel
I mobili Selva estranei
alla crisi ( da "Corriere
Alto Adige" del 29-03-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: vendita in India e rafforzeremo la
presenza in Cina dove abbiamo già due negozi e stiamo per aprire il terzo. E
poi gli Stati Uniti: anche lì abbiamo dal 2001 una consociata in North
Carolina, che ancora non è decollata come vorremmo. Infine l'Italia: siamo
leader per la parte alberghiera, sugli arredi domestici siamo affermati ma
possiamo crescere ancora con le nuove linee moderne»
Scandali finanziari come
quelli della Banca Berings, della Daiwa, della Procter & Gamble...
( da "Messaggero, Il (Umbria)"
del 29-03-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: avversi non alla globalizzazione,
ma a questa globalizzazione, trionfava la deregolamentazione, l'abolizione di
lacci e lacciuoli, il libero mercato e il libero scambio. Con tre effetti:
l'annullamento del ruolo degli Stati, la smaterializzazione delle monete e
delle transazioni, la trasformazione dei cittadini da soggetti di diritti a
portatori di azioni e a consumatori.
UNA CARTA di identità per
i prodotti dell'agricoltura pis...
( da "Nazione, La (Pistoia)"
del 29-03-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: Per vincere la globalizzazione
spiega Piccioni occorre identificarsi. È il messaggio che è uscito in maniera
molto chiara dal G8 di Roma». Come calare questo concetto su Pistoia? «Se
parliamo di vivaismo o di floricoltura, è chiaro che occorre un marchio territoriale
e trasversale, che valorizzi queste produzioni e ne esalti le peculiarità,
ROMA People first , sì la
persona innanzi tutto. E' il titolo e il car...
( da "Messaggero, Il"
del 29-03-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: confronti tra i responsabili del
Lavoro delle maggiori economie mondiali (Usa, Giappone, Germania, Regno Unito,
Francia, Italia, Canada) ai quali si aggiungono i colleghi di Cina, India,
Brasile, Messico, Sud Africa ed Egitto. Dunque, un G8 che si trasforma in un
G14. Ma la presenza di rappresentanti dell'Ocse, del Fondo monetario, dell'Ilo,
del ministro dell'Economia Giulio Tremonti,
In tempi di crisi, è ora
di battere (nuova) moneta. Una delle tante conseguenze di questa crisi...
( da "Messaggero, Il"
del 29-03-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: mondo ha necessità di una
governance multilaterale che rispecchi il peso specifico di altre potenze come
India, Brasile, Cina. Secondo, a livello pratico, perché il biglietto verde,
per salvare se stesso, rischia di uccidere gli altri pazienti. Come ha sottolineato
Jacques Attali al meeting di Confagricoltura di Taormina, gli Usa stanno
curando "l'eccesso di debito con il debito".
La crisi economica ha
inferto un duro colpo all'economia ma anche al prestigio internazionale d...
( da "Messaggero, Il"
del 29-03-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: Ma l'intero asse
Usa-Europa-Giappone non senbra in grado di uscira da solo dalla recessione. Non
a caso già da mesi si parla di un maggior coinvolgimento dei Paesi emergenti
nelle consultazioni anti-crisi e la Cina nelle ultime settimane ha persino
chiesto la sostituzione del dollaro come moneta guida del mondo.
TESTIMONIANZE SILENZIOSE
( da "Nazione, La (Firenze)"
del 29-03-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: TESTIMONIANZE SILENZIOSE BUONA
DOMENICA FIRENZE al tempo della globalizzazione. Da Lorenzo de' Medici a Bill
Gates: che cosa hanno in comune? La storia dimostra che gli Uffizi sopravvivono
anche grazie a Mc Donalds. Eppure la sinergia non è così automatica. Il
meccanismo avrebbe bisogno di essere costruito e può tradursi nel progetto per
Firenze che la città chiede ai candidati sindaco.
Obama:
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: Cina, Corea del Sud, Francia, Germania,
Giappone, Gran Bretagna, India, Indonesia, Italia, Messico, Russia, Sud Africa.
La Danimarca parteciperà come presidente della Conferenza del dicembre
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: Ma la Cina è in grado di
trasformare in realtà sceneggiature adatte forse a film della serie Mission
Impossible. Un'idea gli americani l'avevano già avuta nella primavera del 2001,
dopo la collisione sopra l'isola di Hainan tra un aereo spia Usa e un caccia
cinese.
Cortei da Londra a Roma
contro il vertice del G20 ( da "Corriere
della Sera" del 29-03-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: ma già da domani si uniranno al
tavolo i ministri del Lavoro di Cina, India, Brasile, Messico, Egitto e Sud
Africa e il G8 diventerà così un G14. Il corteo romano di ieri, organizzato dai
sindacati autonomi Cobas, Cub e Sdl («Siamo in cinquantamila»), da piazza della
Repubblica a piazza Navona, ha visto la partecipazione anche degli studenti
dell'Onda, anarchici e centri sociali.
Piccone e badile, i
volontari
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: della Protezione civile Pierluigi
Dallapina II Più di cinque ore con i piedi nell'acqua gelida del torrente
Baganza per liberare i piloni del ponte Navetta dall'ammasso di tronchi, fango
e rami trasportati dalla piena. I volontari della Protezione civile di Parma
ieri mattina sono arrivati sul greto del torrente poco dopo le
E con il telefonino etnico
risparmiano cinesi e filippini ( da "Corriere
della Sera" del 29-03-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: prevede 500 minuti gratis al mese
verso la Cina, 5 centesimi al minuto verso utenti Daily Telecom e 10 verso
clienti di altri operatori fissi e mobili, con un canone mensile di 10 euro.
Altro esempio: il piano «Daily Italy 3» prevede 100 minuti gratis verso Daily
Telecom, 12 centesimi al minuto verso fissi e mobili con un canone mensile di 3
euro.
0,35TG3 0,45TELECAMERE
Attualità 1,45FUORI ORARIO Cose (mai) viste. Segni di cine...
( da "Resto del Carlino, Il (Bologna)"
del 29-03-2009) + 2 altre fonti
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: Segni di cine... 0,35TG3
0,45TELECAMERE Attualità 1,45FUORI ORARIO Cose (mai) viste. Segni di cinema
dallo spazio profondo 1,50SIGNS Film fantascienza (Usa, 2002) con Mel Gibson
3,40UN CASO FORTUNATO Film di Gordon Wiles. Con Stuart Erwin, Helen Chandler
Al via la gara di design
per la casa-museo di Bruce Lee in Cina
( da "Adnkronos" del
29-03-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: Lee in Cina Il bando arriva dopo
l'accordo raggiunto tra il governo di Pechino e il proprietario della villa a
due piani, il milionario Yu Panglin, che ha acconsentito a donare la proprietà,
valutata oltre 12 milioni di dollari Usa, in cui il famoso inquilino ha abitato
negli ultimi anni di vita insieme alla moglie commenta 0 vota 0 tutte le
notizie di ESTERI ultimo aggiornamento:
Diplomi per la Protezione
civile ( da "Stampa,
La" del 29-03-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: TOIRANO Diplomi per la Protezione
civile Consegna dei diplomi per la Protezione civile di Toirano dopo il corso
antincendio svoltosi nell'aeroporto di Villanova d'Albenga. La squadra potrà
così intervenire e collaborare per lo spegnimento degli incendi boschivi. Nella
foto i militi che hanno ottenuto il diploma: il caposquadra Flavio Gandolfo
Vigliano,
G8, tutele sociali contro
la recessione Da oggi a martedì riuniti nella capitale i ministri del Lavoro degli
Otto Grandi. L'occupazione resta la priorità di ogni politica di fuoriu
( da "Giornale di Brescia"
del 29-03-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: Gioie e dolori della
globalizzazione: l'integrazione dei mercati del lavoro, infatti, ha prodotto
una localizzazione della produzione sempre più ampia, un effetto negativo sulla
distribuzione delle retribuzioni nei Paesi progrediti, un aumento dei flussi
migratori, politiche che hanno sottostimato la dimensione umana.
il desiderio? più cultura
( da "Tirreno, Il" del
29-03-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: componente del Comitato di
garanzia: «Evidentemente le persone iniziano a rendersi conto che viviamo in un
mondo troppo complicato per essere affrontato solo con gli strumenti del
passato. Lavorare non basta più, occorre essere preparati culturalmente per
affrontare i problemi di oggi dovuti principalmente alla globalizzazione».
Radio Camorra e
"Gomorra" tedesco ( da "Blogosfere"
del 29-03-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract:
"In Italia un forum
globale sul clima" ( da "Stampaweb,
La" del 29-03-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: Cina, Francia, Germania, India,
Indonesia, Italia, Giappone, Corea del Sud, Messico, Russia, Sudafrica, Regno
Unito, Stati Uniti e Unione europea. La riunione della Convenzione Onu sui
cambiamenti climatici, in dicembre a Copenhagen, dovrà consentire di arrivare a
un nuovo accordo che segua alla prima fase del protocollo di Kyoto,
WTA Miami: Garbin ko,
fuori a sorpesa la Jankovic ( da "Datasport"
del 29-03-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: A Medina Garrigues (SPA) b A Kudryavtseva
(RUS) 76(3) 64 [21] K Kanepi (EST) b M Martinez Sanchez (SPA) 46 64 75 E
Makarova (RUS) b [23] A Sugiyama (JPN) 63 64 [26] I Benesova (CZE) b S Lisicki
(GER) 62
Si era parlato di Isabella
Biagini che stava affrontando un lungo periodo di povertà: abbandonata e
dimenticata da tutti ( da "Riformista,
Il" del 29-03-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: La solidarietà è importante proprio
perché testimonia che pure in un mondo globalizzato, pur con in atto una crisi
economica di vaste proporzioni e con effetti talvolta devastanti, l'uomo è
rimasto capace di tendere la mano ad un simile che ha decisamente più problemi
di lui. 29/03/2009
Più che G20, sarà G2 Il
rapporto Usa-Cina ( da "Riformista,
Il" del 29-03-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: sarà G2 Il rapporto Usa-Cina È
inutile negarlo. Stati Uniti e Europa si avviano al vertice G20 di Londra di
martedì su posizioni diverse, se non proprio contrapposte. Questo è
particolarmente visibile nel campo delle politiche macroeconomiche. Obama ha annunciato
un programma di stimolo fiscale molto ambizioso, dell'ordine del 6 per cento
del Pil,
Crisi Usa, default numero
quarantasei ( da "Riformista,
Il" del 29-03-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: All'incontro parteciperanno anche i
ministri del Lavoro di Cina, India, Brasile, Messico, Sud Africa ed Egitto (il
secondo giorno il G8 diventerà G14) e organizzazioni internazionali, tra cui
l'Unione Europea, il Fondo Monetario Internazionale, l'Ocse e l'Ilo,
l'organizzazione internazionale del lavoro.
Come tradurre la crisi
finanziaria in opportunità ( da "Unione
Sarda, L' (Nazionale)" del
29-03-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: confrontandole con le misure prese
da altri Paesi come Usa, Giappone, Cina, India, Brasile. Il G20 è composto da:
Commissione europea, Germania, Francia, Italia, Gran Bretagna; altri Paesi
industrializzati, Stati Uniti, Canada, Giappone, Russia; Paesi emergenti, Cina,
India, Brasile, Argentina, Messico, Sud Africa, Arabia Saudita, Australia,
Corea del Sud,
La Merkel: (
da "Arena.it, L'" del
29-03-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: anche Londra che ieri ha smentito
il consenso a un nuovo piano da duemila miliardi di dollari di aiuti
sollecitato dagli Usa. Il ruolo della Cina sarà decisivo invece per gli
equilibri monetari. Al G-20 si tornerà a parlare dell'idea del governatore della
Banca centrale cinese, Zhou Xiao-Chuan, di rinunciare al dollaro come valuta
globale accolta con un secco no dagli Usa e dalla Ue.
Obama: vertice sul clima
in Italia ( da "Arena.it,
L'" del 29-03-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: Cina, Corea del Sud, Francia,
Germania, Giappone, Gran Bretagna, India, Indonesia, Italia, Messico, Russia,
Sud Africa. La Danimarca parteciperà come presidente della Conferenza del
dicembre
Canada,scoperta rete
spionaggio su pc di tutto il mondo,dice Nyt
( da "Reuters Italia"
del 29-03-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: riferito dai ricercatori che hanno
detto che non ci sono prove che anche gli uffici del governo Usa siano stati
violati. Secondo gli studiosi, responsabili delle violazioni sarebbero dei
computer localizzati quasi esclusivamente in Cina, anche se il gruppo di
ricercatori non si è spinto a parlare di un coinvolgimento del governo cinese
nel sistema, che ha descritto come tuttora attivo.
Obama si presenta al
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: invitando i leader dei 16 Paesi più
ricchi del pianeta: Australia, Brasile, Canada, Cina, Corea del Sud, Francia,
Germania, Giappone, Gran Bretagna, India, Indonesia, Italia, Messico, Russia,
Sud Africa con l'aggiunta della Danimarca, presidente della Conferenza sul
clima di Copenaghen del dicembre 2009, e delle stesse Nazioni Unite.
CLIMA/ COLDIRETTI: 2008,A
VIII POSTO TRA ANNI PIÙ CALDI DAL 1880
( da "Wall Street Italia"
del 29-03-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: specialmente in Cina per la
produzione di grano invernale. Le precipitazioni sono state scarse anche in
India. In Sud America, la produzione di grano del 2008 e' stata dimezzata a
causa della grave siccita' in Argentina. Anche in Italia il 2008 - continua la
Coldiretti - si è classificato al settimo posto nella classifica degli anni
piu'
Clima/ Coldiretti: 2008,a
VIII posto tra anni più caldi ( da "Virgilio
Notizie" del 29-03-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: specialmente in Cina per la
produzione di grano invernale. Le precipitazioni sono state scarse anche in
India. In Sud America, la produzione di grano del 2008 e' stata dimezzata a
causa della grave siccita' in Argentina. Anche in Italia il 2008 - continua la
Coldiretti - si è classificato al settimo posto nella classifica degli anni
piu'
Manifestazioni in Gran
Bretagna ( da "Corriere
Adriatico" del 29-03-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: protestare contro la globalizzazione,
la crisi e in difesa dell'ambiente. Si tratta di organizzazioni di natura
diversa, pacifiche ma anche estremiste, che si sono coalizzate in
raggruppamenti per evitare l'eccessiva frammentazione. E sempre ieri il governo
britannico ha smentito un articolo pubblicato sul settimanale tedesco Der
Spiegel secondo cui starebbe spingendo le nazioni del G20,
Tutele sociali anti crisi
( da "Corriere Adriatico"
del 29-03-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: Globalizzazione L'integrazione dei
mercati del lavoro ha prodotto una localizzazione della produzione sempre più
ampia, un effetto negativo sulla distribuzione delle retribuzioni nei paesi
progrediti, un aumento dei flussi migratori, politiche che hanno sottostimato
la dimensione umana.
Nuova sede per Pro loco e
Protezione civile ( da "Gazzettino,
Il (Rovigo)" del 29-03-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: Federico Campanari e il
responsabile del gruppo comunale di Protezione civile Andrea Vigarani. Prima
del momento celebrativo la comunità aveva potuto assistere in piazzale San
Benedetto alle esercitazioni presentate dai gruppi di Protezione civile di
Costa, Fratta, Lendinara, oltre alla dimostrazione del gruppo cinofilo Vab di
Ferrara e dei volontari della Blu Soccorso di Lusia,
Un'ora di buio in tutto il
mondo per salvare la terra ( da "Gazzettino,
Il" del 29-03-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: Iniziative sul clima sono state
annunciate anche dal presidente Usa Barak Obama. Ci saranno una riunione a
aprile a Washington e a luglio un vertice in Italia. I leader invitati sono
quelli di Australia, Brasile, Canada, Cina, Corea del Sud, Francia, Germania,
Giappone, Gran Bretagna, India, Indonesia, Italia, Messico, Russia, Sud Africa.
Due giorni con la
Protezione civile ( da "Gazzettino,
Il (Pordenone)" del 29-03-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: Due giorni con la Protezione civile
Domenica 29 Marzo 2009, Sesto al Reghena (lor.pad.) Tutto pronto a Sesto al
Reghena per accogliere, il prossimo fine settimana, un'intensa due giorni
dedicata alla Protezione civile. Dopo l'incontro preparatorio di qualche
settimana fa, quando per la prima volta l'amministrazione comunale ha ricevuto
la visita nella cittadina dell'
In tempi di crisi, è ora
di battere (nuova) moneta. Una delle tante conseguenze di questa crisi...
( da "Gazzettino, Il"
del 29-03-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: Cina, Giappone e Corea del Sud
hanno ribadito il progetto (ventilato già nel 2006) di dar vita ad un
"euro" con gli occhi a mandorla. E nella vecchia Europa, la Gran
Bretagna da qualche mese ha dato segnali di apertura - complice la crisi del
suo sistema economico, basato per il 30% sui servizi finanziari - a
un'ipotetica entrata nell'
Clima, Obama indice
vertice aprile, in Italia a luglio
( da "Reuters Italia"
del 29-03-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: Brasile, Gran Bretagna, Canada,
Cina, Unione Europea, Francia, Germania, India, Indonesia, Italia, Giappone,
Corea, Messico, Russia, Sudafrica e Stati Uniti. Le sessioni preparatorie del
gruppo si concluderanno con un importante vertice sul tema organizzato per
luglio alla Maddalena a margine del G8.
Supremazia del dollaro
addio, si punta a una divisa dell'Fmi
( da "Sicilia, La" del
29-03-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: Cina, Giappone e Corea del Sud
ribadiscono il progetto (ventilato già nel 2006) di dar vita a un «euro» con
gli occhi a mandorla. E nella vecchia Europa, la Gran Bretagna da qualche mese
ha dato segnali di apertura ? complice la crisi del suo sistema economico,
basato per il 30% sui servizi finanziari ?
G8 LAVORO/ ILO: ENTRO FINE
ANNO SI RISCHIA PERDITA 40 MLN POSTI
( da "Wall Street Italia"
del 29-03-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: "La sfida, adesso, è
approntare misure per mitigare l'impatto della recessione sull'occupazione e
sul sociale, assieme a politiche per una ripresa - conclude l'Ilo che proceda
sulla strada di uno sviluppo sostenibile, della giustizia sociale e a di una
globalizzazione equa".
G20, NEL COMUNICATO FINALE
VERTICE DI LONDRA NO A PROTEZIONISMO
( da "Wall Street Italia"
del 29-03-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: una globalizzazione sostenibile con
crescente prosperità per tutti". La bozza di comunicato finale del G20,
con riferimento ai timori inflazionistici avanzati dalla Germania e da altri
Paesi contiene anche l'impegno a "mettere in atto strategie d'uscita dalle
politiche espansive necessarie, lavorando insieme per evitare conseguenze non
desiderate su altri"
Clima,da Usa impegno per
patto ma "non abbiamo bacchetta magica"
( da "Reuters Italia"
del 29-03-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: Sotto il suo predecessore, George
W. Bush, gli Usa hanno assunto una posizione isolata rispetto alle altre
potenze industrializzate, opponendosi ai limiti sulle emissioni in base al
protocollo di Kyoto. Cina e Stati Uniti sono i principali produttori di gas
nocivi.
MARCO TORIELLO PUT PEOPLE
FIRST , LA GENTE PRIMA DI TUTTO: SOTTO QUESTO SLOGAN SI SONO...
( da "Mattino, Il (Benevento)"
del 29-03-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: che hanno dato vita alla prima
puntata della protesta anti-globalizzazione in vista della riunione del G20 in
programma nella capitale inglese il prossimo 2 aprile, il vertice che proverà a
riscrivere le regole del capitalismo. A manifestare sono state oltre 150 sigle,
con i sindacati al fianco di ambientalisti, pacifisti ed esponenti delle
organizzazioni non governative.
ABITINI CORTI E LEGGERI,
PIUME, FRANGE E FARFALLE AD IMPREZIOSIRE UNA LINEA DI VESTITI CHE STRIZZA L...
( da "Mattino, Il (Nazionale)"
del 29-03-2009) + 2 altre fonti
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: tagli anticonformisti e colorato da
un blu intenso che grida vendetta alla globalizzazione del guardaroba. Visone
sa come stupire le sue donne, che ancora una volta hanno fatto a gara per
accaparrarsi un posto in prima fila all'appuntamento con la moda sì, ma anche
di gran mondanità, questa volta a Palazzo San Teodoro a Napoli.
SERGIO CANCIANI SOLO I
COMANDANTI SCONFITTI CONOSCONO IL SEGRETO DELLA BATTAGLIA, MA L'ONTA ...
( da "Mattino, Il (Nazionale)"
del 29-03-2009) + 3 altre fonti
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: ha detto al capodelegazione
americano il collega russo a margine della conferenza sulla crisi afghana che
si è tenuta a Mosca presenti tutti i paesi dell'area che fanno parte del
cosiddetto «gruppo di Shangai» (Russia, ex repubbliche sovietiche dell'Asia
centrale e Cina) più Usa e Iran. SEGUE A PAGINA 12 SERVIZIO A PAGINA
Oltre la crisi: dieci
ragioni per essere ottimisti ( da "Panorama.it"
del 29-03-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: piano di acquisto della Chrysler e
di sbarco nel mercato Usa. Migliora l'export verso l'Europa I consumi negli Usa
e Gran Bretagna sono in ripresa. La Cina segnala un aumento dell'8 per cento
della produzione industriale. L'Italia, in attesa di rivedere file di clienti
nei negozi e soprattutto più posti di lavoro, deve per ora accontentarsi di
segni positivi davanti all'import e all'
CLIMA/ AL VIA A BONN
ULTIMA FASE NEGOZIATI ONU, TORNANO GLI USA
( da "Wall Street Italia"
del 29-03-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: Cina, Brasile, Russia, Giappone,
oltre a nazioni dell'Unione europea. Ma, malgrado questi segnali positivi, i
negoziatori internazionali aspettano di vedere se le misure auspicate dal capo della
casa bianca negli Stati Uniti si tradurranno con atti concreti a livello
internazionale, in particolare sugli obiettivi di riduzione delle emissioni e
sul finanziamento.
IRAN-USA/ HOLBROOKE:
ALL'AIA IMPROBABILE SVOLTA CON TEHERAN
( da "Wall Street Italia"
del 29-03-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: la Russia, l'India e la Cina".
L'Iran ha stretti legami con il vicino Afghanistan, specie con la comunità
sciita: Teheran era infatti contraria al regime talebano, islamico ma sunnita;
inoltre, deve fare i conti con le conseguenze del traffico di stupefacenti che
alimenta il mercato della droga iraniano.
Iran-Usa/ Holbrooke:
all'Aia improbabile svolta con Teheran
( da "Virgilio Notizie"
del 29-03-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: la Russia, l'India e la Cina".
L'Iran ha stretti legami con il vicino Afghanistan, specie con la comunità
sciita: Teheran era infatti contraria al regime talebano, islamico ma sunnita;
inoltre, deve fare i conti con le conseguenze del traffico di stupefacenti che
alimenta il mercato della droga iraniano.
Il caso Blackrock: c'è
pure chi tifa contro la ripresa pag.3
( da "Trend-online" del
29-03-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: grande questione è la Cina. Secondo
i dati del Tesoro Usa, la Repubblica Popolare (esclusa Hong Kong) deteneva, a
luglio 2006, 700 miliardi di dollari in titoli del debito americano a lungo
termine. Di questi, 107 miliardi erano «agency bonds», ossia pacchetti formati
da mutui «garantiti» (più o meno) da qualche entità pubblica statunitense.
( da "Napoli.com" del
29-03-2009)
Argomenti: Cina Usa
29/3/2009 Si è
chiuso il primo Forum dei Sindaci LOnorevole Massimo
DAlema ha concluso i lavori del primo workshop di avvicinamento al Forum
Universale delle Culture di Napoli 2013, sul tema La Città inclusiva:
riflessioni e proposte sui processi dinclusione e desclusione sociale
nelle città. Il Forum ha dichiarato DAlema- sarà una
grande occasione per rilanciare la vocazione del nostro paese e di questa città
al centro del Mediterraneo. Naturalmente è unoccasione proiettata nel
tempo ed è importante
che la preparazione avvenga in modo coinvolgente e faccia di Napoli un centro
di iniziativa culturale e dialogo, non solo nella circostanza del Forum ma in
tutta la preparazione dellevento. La terza ed ultima sessione
del Forum dei Sindaci è stata dedicata a Globalizzazione, flussi migratori e memoria del
futuro: le città viste come luogo di ridefinizione dellidentità
collettiva, ponte tra passato presente e futuro e laboratorio di mediazione
contro conflittualità e intolleranze. Le differenze tra le varie aree geografiche, la
diseguale distribuzione delle ricchezze e del riconoscimento dei diritti
ha spiegato il Presidente della Consulta del Forum, Nicola Oddati - ostacolano
le pratiche di inclusione sociale. E importante costruire diritto, conoscenza, ricerca, formazione e
accesso alle nuove tecnologie, in modo da avviare processi di pace e combattere
lesclusione sociale. Il Forum dei Sindaci del prossimo
anno, ha anticipato Oddati, avrà fra gli argomenti portanti le grandi
scelte infrastrutturali
delle metropoli. Il Forum dei Sindaci ha commentato
il Governatore campano, Antonio Bassolino - è una nuova e importante
iniziativa, dopo quella che abbiamo avuto con i bambini e i ragazzi venuti da
diverse città. E il modo giusto per costruire il Forum, un evento che si terrà
nel 2013 ma in cui è importantissimo anche tutto quello che si fa e si
costruisce prima. Il dialogo tra culture ha continuato
Bassolino - è lanima fondamentale di questo Forum e una città come
Napoli, abituata al confronto,
è la sede naturale per un evento del genere. Il Forum è importante per tutta la
città e, in particolare, porterà nella zona occidentale nuove strutture e
infrastrutture. Ci prepariamo in tempo affinché il Forum sia un importante
occasione di sviluppo e di riscatto. Nel suo intervento,
il Sindaco Rosa Iervolino Russo ha sottolineato che si va sempre più
verso le megalopoli, ma non si può costruire una categoria astratta delle
città. Occorre andare verso i problemi e lavorare insieme. La città inclusiva è città di uguaglianza, senza
divisioni di razza e di censo, ma protesa verso la solidarietà e laccoglienza.
Riprendendo il tema centrale del Forum 2013, il filosofo e saggista Marcello
Veneziani ha osservato che la necessità di pensare alla memoria e al futuro è la base della
costruzione della tradizione intesa come senso di continuità e capacità di
trasmettere valori. Il dibattito, inoltre, è stato arricchito
dagli interventi di: Carlo Galli, docente presso lUniversità di Bologna,
Ali Abu Ghanimeh,
decano dellIstituto di Architettura ed Arti Islamiche dellUniversità
di Al-Al Bayat, Katy Carreras, Assessore per le Relazioni Istituzionali del
Comune di Barcellona, Hassan Saleh, Sindaco di Jerico, Jia Changxian,
Presidente dellAssociazione delle Relazioni Pubbliche Internazionali di Zhengzhou.
( da "Datasport" del
29-03-2009)
Argomenti: Cina Usa
WTA Miami: torna a casa
Sara Errani (AGM-DS) - 28/03/2009 23.39.09 - (AGM-DS) - Milano, 28 marzo -
Secondo turno fatale per Sara Errani nel torneo WTA di Miami (cemento,
$.4.500.000. L'azzurra è, infatti, costretta a cedere il passo alla sfavorita
tedesca Anna-Lena Groenefeld che stravolte il pronostico superando la bolognese
con un perentorio 6-4, 6-3. Tutto facile per la testa di serie numero uno
Serena Williams che schianta con un 6-2, 6-3 la connazionale e wild card
Glatch. (1) Serena Williams (USA) b. (WC) Alexa Glatch (USA) 62 63 (9) Nadia
Petrova (RUS) b. (Q) Michaella Krajicek (OLA) 36 64 62 (10) Agnieszka Radwanska
(POL) B. Tamarine Tanasugarn (THA) 46 63 62 (14) Alizé Cornet (FRA) b. Barbora
Zahlavova Strycova (CEC) 64 76(4) (17) Zheng Jie (CIN) b. (Q) Julia Goerges (GER)
64 62 (19) Anabel Medina Garrigues (SPA) b. Alla Kudryavtseva (RUS) 76(3) 64
(21) Kaia Kanepi (EST) b. María José Martínez Sánchez (SPA) 46 64 75 Ekaterina
Makarova (RUS) b. (23) Ai Sugiyama (GIA) 63 64 (26) Iveta
Benesova (CEC) b. Sabine Lisicki (GER) 62 64 Li Na (CIN) b. (29) Aleksandra
Wozniak (CAN) 75 63 Anna-Lena Groenefeld (GER) b. (30) Sara Errani (ITA) 64 63
(32) Peng Shuai (CIN) b. Mara Santangelo (ITA) 75 63
( da "Virgilio Notizie"
del 29-03-2009)
Argomenti: Cina Usa
Roma, 29 mar.
(Apcom) - Una riunione preparatoria, dunque, si terrà al Dipartimento di stato
americano, a Washington, il 27 e 28 aprile, e ad essa parteciperanno, oltre
agli Stati Uniti, i rappresentanti delle 16 maggiori economie mondiali e il
segretario generale delle Nazioni Unite, Ban Ki-moon. Poi il vertice in Italia,
alla Maddalena, in concomitanza con il G8 di luglio I Paesi che prenderanno
parte al Forum convocato da Obama sono: Australia, Brasile, Canada, Cina, Francia, Germania, India, Indonesia, Italia, Giappone, Corea
del Sud, Messico, Russia, Sudafrica, Regno Unito, Stati Uniti e Unione europea.
La riunione della Convenzione Onu sui cambiamenti climatici, in dicembre a
Copenhagen, dovrà consentire di arrivare a un nuovo accordo che segua alla prima
fase del protocollo di Kyoto, in scadenza a fine 2012. Una prima
sessione di negoziati si apre oggi a Bonn sotto l'egida delle Nazioni unite.
Alla riunione è attesa la partecipazione degli Stati uniti, che sotto
l'amministrazione Bush sono invece sempre risultati come i grandi assenti: gli Usa non hanno mai ratificato il protocollo di Kyoto. Nel suo
piano di rilancio dell'economia americana, Barack Obama ha indicato che decine
di miliardi di dollari verranno interamente dedicati alla lotta contro il riscaldamento
climatico. A Bonn i paesi industrializzati dovranno precisare concretamente in
quali percentuali sono pronti a ridurre le emissioni di gas nocivi entro il
2020 rispetto al 1990, e più a lungo termine, fino al 2050. Ieri, nella
giornata dell'Earth-hour, il Wwf ha commentato: "Un segnale di
speranza".
( da "Wall Street Italia"
del 29-03-2009)
Argomenti: Cina Usa
Usa/ Obama convoca un forum globale su
energia e clima -punto -2- di Apcom Tra i 17 Paesi più industrializzati, tappa
al G8 italiano -->Roma, 29 mar. (Apcom) - Una riunione preparatoria, dunque,
si terrà al Dipartimento di stato americano, a Washington, il 27 e 28 aprile, e
ad essa parteciperanno, oltre agli Stati Uniti, i rappresentanti delle 16
maggiori economie mondiali e il segretario generale delle Nazioni Unite, Ban
Ki-moon. Poi il vertice in Italia, alla Maddalena, in concomitanza con il G8 di
luglio I Paesi che prenderanno parte al Forum convocato da Obama sono:
Australia, Brasile, Canada, Cina, Francia, Germania, India, Indonesia, Italia, Giappone, Corea
del Sud, Messico, Russia, Sudafrica, Regno Unito, Stati Uniti e Unione europea.
La riunione della Convenzione Onu sui cambiamenti climatici, in dicembre a
Copenhagen, dovrà consentire di arrivare a un nuovo accordo che segua alla
prima fase del protocollo di Kyoto, in scadenza a fine 2012. Una prima
sessione di negoziati si apre oggi a Bonn sotto l'egida delle Nazioni unite.
Alla riunione è attesa la partecipazione degli Stati uniti, che sotto
l'amministrazione Bush sono invece sempre risultati come i grandi assenti: gli Usa non hanno mai ratificato il protocollo di Kyoto. Nel suo
piano di rilancio dell'economia americana, Barack Obama ha indicato che decine
di miliardi di dollari verranno interamente dedicati alla lotta contro il
riscaldamento climatico. A Bonn i paesi industrializzati dovranno precisare
concretamente in quali percentuali sono pronti a ridurre le emissioni di gas
nocivi entro il 2020 rispetto al 1990, e più a lungo termine, fino al 2050.
Ieri, nella giornata dell'Earth-hour, il Wwf ha commentato: "Un segnale di
speranza".
( da "Wall Street Italia"
del 29-03-2009)
Argomenti: Cina Usa
Ciclismo/ Mondiali
su pista, i risultati delle finali di oggi di Apcom Elisa Frisoni sfiora il
podio nell'Omnium -->Pruszkow (Polonia), 28 mar. (Ap)- I risultati delle
finali disputate oggi a Pruszkow, in Polonia, nel quadro dei campionati
mondiali di ciclismo su pista: Uomini, americana: 1. Danimarca ( Michael Mmorkov,
Alex Rasmussen), 22 punti; 2. Australia (Leigh Howard, Cameron Meyer), 2; 3.
Rerpubblica Ceca (Martin Blaha, Jiri Hochmann), 0; 4. Belgio 17, -1 giro; 5.
Germania 15, -1 giro; 6. Gbr, 13, -1 giro; 7. Italia, 10, -1 giro; 8. Usa 7, -1 giro; 9. Olanda 0, -1 giro; 10. Ucraina 0, -1 giro. Donne,
velocità: 1. Victoria Pendleton (Gbr); 2. Willy Kanis (Ola); 3. Simona
Krupeckaite (Lit); 4. Olga Panarina (Bie); 5. Guo Shuang (Cin); 6. Lyubov
Shulika (Ucr); 7. Yvonne Hijgenaar (Ola); 8. Kaarle McCulloch (Aus).
Omnium: 1. Josephine Tomic (Aus) 26 punti; 2. Tara Whitten (Can) 27; 3. Yvonne
Hijgenaar (Ola) 27; 4. Elisa Frisoni (Ita) 28; 5. Lesya Kalitovska (Ucr) 29; 6.
Vilija Sereikaite (Lit) 34; 7. Dalila Rodriguez Hernandez (Cub) 39; 8. Renata
Dabrowska (Pol) 40; 9. Lada Kozlivkova (Cze) 44; 10. Anna Blyth (Gbr) 44.
( da "Stampa, La" del
29-03-2009)
Argomenti: Cina Usa
Le parole di
Menabrea prefigurano la nuova economia internazionale destinata a ridisegnare i
confini del mondo fra il 1870 e il 1914. Il momento di svolta sarà proprio l'apertura
del canale di Suez celebrata con l'Aida di Verdi nel 1872. Segnerà l'avvento
della rivoluzione nei trasporti, che trasforma il rapporto fra il tempo e lo
spazio. Con la diffusione delle ferrovie e dei piroscafi,
divengono calcolabili i tempi di percorrenza delle grandi distanze. E' la prima
globalizzazione, scandita dalle tabelle dell'orario ferroviario, che Jules
Verne esalta nel suo Giro del mondo in 80 giorni.
( da "Stampa, La" del
29-03-2009)
Argomenti: Cina Usa
il caso L'annuncio
prima del viaggio d'esordio in Europa Obama crea il G17 per l'allarme clima
MAURIZIO MOLINARI CORRISPONDENTE DA NEW YORK Un Forum su energia e clima fra le
17 più importanti economie del Pianeta: è questa l'iniziativa che il presidente
americano Barack Obama lancia sul fronte della tutela dell'ambiente alla
vigilia della partenza per il suo primo viaggio in Europa. Tutto è iniziato tre
giorni fa con l'invio di una lettera al presidente del Consiglio, Silvio
Berlusconi, nel quale Obama delineava l'iniziativa del Forum proponendo di far
svolgere un summit a livello di capi di Stato e di governo a La Maddalena in
coincidenza con il G8. Incassato l'avallo dell'Italia, il presidente americano
ha avviato un breve giro di consultazioni al termine del quale la Casa Bianca
ha reso noto ieri sera di aver formalmente esteso gli inviti ai leader di
Australia, Brasile, Canada, Cina, Unione Europea, Francia, Germania, Gran Bretagna, India,
Indonesia, Italia, Giappone, Corea, Messico, Russia e Sud Africa ai quali si
aggiungeranno la Danimarca, in qualità di presidente della Conferenza Onu sui
cambiamenti climatici che avrà luogo a Copenhagen in dicembre, e il Segretario
generale dell'Onu, Ban Ki moon. L'intenzione di Obama, come ha scritto
nella lettera a Berlusconi, è di «facilitare un dialogo diretto fra i Paesi più
importanti fra quelli sviluppati e in via di sviluppo» al fine di «generare la
leadership politica necessaria per ottenere un positivo risultato ai negoziati
sul clima» che avranno luogo a Copenhagen, puntando a «avanzare l'esplorazione
di concrete iniziative e passi congiunti» per «aumentare le forniture di
energia pulita mentre si tagliano le emissioni inquinanti nell'atmosfera». La
Casa Bianca vuole insomma accelerare il confronto fra le 17 maggiori economie
per raggiungere un accordo forte su energia pulita e difesa dell'ambiente a
Copenhagen. Al fine di centrare questo obiettivo l'amministrazione Usa disegna un percorso a tappe. La prima sara a Washington,
il 27 e 28 aprile, quando al Dipartimento di Stato avrà luogo un incontro fra
«rappresentanti speciali» indicati dai singoli governi. Si verrà così a creare
un gruppo di lavoro ad alto livello capace di preparare - anche attraverso
nuovi appuntamenti - l'accordo che i leader dei 17 potrebbero discutere in
coincidenza con il summit del G8 in Sardegna. La coincidenza fra il passo di
Obama e l'imminente partenza per Londra, prima tappa del viaggio nel Vecchio
Continente, conferma l'intenzione della Casa Bianca di sfruttare la missione
europea per porre sul tavolo tutti i temi prioritari per la nuova
amministrazione al fine, come anticipa il portavoce Robert Gibbs, di «ascoltare
e guidare». L'agenda è fitta di impegni. A Londra Obama firmerà con il russo
Dmitry Medvedev una dichiarazione sul disarmo, affronterà con il cinese Hu
Jintao le tensioni finanziarie e strategiche, e quindi parteciperò al summit
del G20 per concordare una risposta globale alla recessione prima di volare a
Strasburgo e Kehl per il vertice del 60° anniversario della Nato, dove a tenere
banco sarà la guerra ad Al Qaeda in Afghanistan e Pakistan. A Praga è in
programma il summit Usa-Unione Europea e Obama vi
pronuncerà un discorso sui pericoli della proliferazione nucleare per poi
affrontare le ultime tappe in Turchia, prima ad Ankara e infine a Istanbul,
dove c'è grande attesa per quanto il presidente dirà sui rapporti fra America e
Islam. In tale prospettiva aver lanciato l'iniziativa del Forum su clima ed
energia lascia intendere che Obama, durante gli incontri, chiederà da subito ai
singoli leader impegni concreti per porre le basi di un successo alla
conferenza di Copenhagen.
( da "Stampa, La" del
29-03-2009)
Argomenti: Cina Usa
I nomi & gli
affari Valeria Sacchi Le t-shirt di Yanai non conoscono la crisi Nell'anno
della depressione mondiale, e forte di un patrimonio di 6,1 miliardi di
dollari, Tadashi Yanai ha scoperto di essere l'uomo più ricco del Giappone. A
differenza dei blasonati multimiliardari del Sol Levante che hanno visto le
fortune dimezzate dal crollo dei mercati, la sua rete di abbigliamento low-cost
ha continuato a macinare utili, avvicinandolo al sogno della vita: superare con
il marchio Uniqlo l'americana Gap, al cui stile si è ispirato. Figlio d'arte -
i genitori possedevano negozi per uomo - dopo la laurea in Scienze Politiche
all'università di Waseda Tadashi ha cominciato a girare il mondo trovando a
Hong Kong ispirazione per la missione della sua vita: vendere jeans, camice e
maglioni (prodotti in Cina su contratti
di licenza) come Mc Donald vende hamburger e patatine. A prezzi imbattibili. Ed
è stato premiato. In vent'anni i 22 negozi di famiglia sono diventati 500, con
una crescita esponenziale del fatturato che, dai 3.3 miliardi di dollari del
2005, punta a raggiungere i dieci miliardi di dollari nel 2010. Capelli
corti, occhiali e immancabile camicia bianca, una moglie e due figli, classe
'49, Yanai probabilmente non si distingue nel fisico dai suoi commessi, ma come
imprenditore non è secondo a nessuno. Ha appena annunciato un accordo con Jill
Sander (immediato il rialzo del titolo in Borsa) in vista dell'espansione
all'estero del brand, già presente in Inghilterra, Corea del Sud, Australia e
gli Usa dove, a New York, la boutique Uniqlo down town
è tra gli indirizzi più trendy. Ha lanciato un concorso per la t-shirt
ufficiale del Festival della Pubblicità di Cannes 2009 - dove fu premiato nel
2008 - e ha ufficialmente dichiarato di voler diventare il primo retailer di
abbigliamento del mondo. I padroni di Zara e H&M sono avvertiti.
( da "Stampa, La" del
29-03-2009)
Argomenti: Cina Usa
LA CRISI
FLESSIBILITÀ Tendenze Dall'America arriva in Italia il «coworking» Le tappe Se
il collega fa un altro lavoro Professioni diverse, stesso ufficio: per
risparmiare e allargare gli orizzonti I lavoratori autonomi trovano conveniente
usare questa formula Si può occupare anche una stanza per poche ore VALENTINA
AVON Prime postazioni a San Francisco BOLOGNA Dei giornalisti al lavoro in una
stanza sono una redazione, degli architetti sono uno studio associato, se
invece troviamo uno scrittore, una commercialista, un designer, un ingegnere e
chissà che altro, probabilmente siamo entrati in un coworking. Riempito con
lavoratori autonomi, freelance, con scrivanie dove stare un giorno, una
settimana, un mese. Perché il lavoro è mobile qual piuma al vento e il lavoratore
pure, ma da qualche parte si deve pur appoggiare. Sembrerebbe il solito ufficio
condiviso, ma il coworking, sottolinea Massimo Carraro, che a Milano ha aperto
Cowo, «è una roba di persone, non di spazi». Atmosfera, senso di comunità,
ambiente collaborativo. Sono le prime tre cose che si cercano e si trovano in
un coworking, secondo le risposte al questionario mandato in giro per il mondo
da una coworker di San Francisco. Città dove è nato tre anni fa, inventato da
un freelance che voleva unire struttura e comunità tipici del posto fisso con
indipendenza e libertà tipiche del lavoro autonomo. Un'esigenza diffusa secondo
Carraro, «in questi mesi abbiamo incrociato le persone e le professioni più
disparate, e una domanda latente che evidentemente c'era». Fenomeno nato negli Usa, un po' è figlio pure della crisi, e il proliferare di
annunci di affitto per uffici ormai vuoti diventa «una buona notizia per la
comunità dei coworker» per gli autori di «I'm outta here!», il primo e finora
unico libro sul co- working, fresco di stampa. Fenomeno mondiale, nella mappa
dedicata di Google se ne contano (ufficiali) 263, ben 140
negli Usa, una settantina in Europa,
( da "Stampa, La" del
29-03-2009)
Argomenti: Cina Usa
[FIRMA]ANTONELLA AMAPANE Nella logica dell'appiattimento in nome
della globalizzazione, non rientra lo stile che caratterizza le singole città.
Vezzi, manie e consuetudini delle torinesi, almeno per quanto riguarda la moda,
continuano a essere diverse da quelle milanesi, romane, veneziane o napoletane.
Lo confermano i negozi. Sotto la Mole i capi d'abbigliamento più
richiesti in questi giorni di primavera non collimano con quelli dettati dalle
passerelle internazionali. Le sabaude piluccano solo certi spunti e li
rielaborano con il loro innato bon ton che adesso copiano anche le
"madame" di altre metropoli. «Torino è l'unica città dove le donne
cercano ancora i pesi da mezza stagione che pochi marchi fanno. Perché ormai il
global warming e i mercati asiatici hanno imposto agli stilisti di saltare
dall'inverno direttamente all'estate», spiega Paola San Lorenzo della boutique
So Sanlorenzo in piazza Carlina. Quindi, qui vanno come panini: il golfino
leggero di lana merinos, il tailleur che all'ombra della Madonnina viene
schifato, il blu che quest'anno finalmente torna in auge... e i materiali
ecologici, very snob e costosi. Senza contare tutte le tonalità del rosa spento
(guai al fuxia-burino). E poi lo stile marinaro -delle linee crociera create
dai grandi marchi, fatto di righe e giacconi blu, modello seguendo la flotta -
gettonatissimo non solo da chi fa i week-end a Portofino o Monte Carlo. La
piemontese, a differenza della milanese Prada-dipendente, le calze in città le
toglie solo e quando ha le gambe abbronzate. Altrimenti mette i collant velati.
E ai vestiti che tanto si vendono nel resto d'Italia preferisce le gonne.
Insomma la moda se la fa lei. Ma vediamo quali must ha scelto stavolta.
( da "Bresciaoggi(Abbonati)"
del 29-03-2009)
Argomenti: Cina Usa
nazionale pag. 2 La
Merkel: «A Londra non ci saranno miracoli» Angela Merkel torna a bocciare
l'ipotesi di un piano globale di stimoli all'economia attraverso nuovi
stanziamenti di spesa. A quattro giorni dal G-20 di Londra, la cancelliera
tedesca solleva forti dubbi sulla dilatazione dell'intervento pubblico proposta
dal segretario al Tesoro, Tim Geithner, ed insiste sulla richiesta di regole
più severe per i mercati finanziari. Il messaggio è affidato ad un'intervista
al «Financial Times». «La crisi non si è prodotta perché abbiamo distribuito
troppo poco denaro, ma perché abbiamo stimolato la crescita economica con
troppo denaro: non è una crescita sostenibile». Quindi occorre concentrarsi su
un orizzonte di breve-medio periodo per rimettere in moto l'economia piuttosto
che su una nuova architettura finanziaria internazionale. «Stiamo discutendo di
questo e il confronto non finirà a Londra», spiega la Merkel smorzando le
attese sul summit dei 20 Grandi. Prima ci sarà la verifica sui pacchetti di
stimolo per l'economia, di aiuti per le famiglie e di misure a sostegno del
sistema bancario internazionale messi in campo dai Paese che partecipano al
summit del 2 aprile. A preoccupare i tedeschi è l'impennata della spesa
pubblica che rischia di innescare nuovi squilibri come una fiammata di
inflazione globale. Non a caso l'affondo arriva dopo l'allarme lanciato dal
ministro delle Finanze, Peer Steinbruck, sui maxi-deficit di Stati Uniti e Gran
Bretagna considerati una mina vagante per la stabilità di Eurolandia. La
ricetta Merkel prevede il ritorno a politiche fiscali sane. In tale direzione
si muove anche Londra che ieri ha smentito il consenso a un
nuovo piano da duemila miliardi di dollari di aiuti sollecitato dagli Usa. Il ruolo della Cina sarà decisivo invece per gli
equilibri monetari. Al G-20 si tornerà a parlare dell'idea del governatore
della Banca centrale cinese, Zhou Xiao-Chuan, di rinunciare al dollaro come
valuta globale accolta con un secco no dagli Usa e dalla Ue.
Intanto a Londra è partita la protesta no global. Ieri 35mila persone hanno
sfilato in corteo fino ad Hyde Park con lo slogan «Put the people first» («Date
priorità alla gente»). La manifestazione, senza incidenti, ha riunito 150 tra
sindacati, ong, movimenti religiosi e ecologisti.
( da "Bresciaoggi(Abbonati)"
del 29-03-2009)
Argomenti: Cina Usa
PROPOSTA A SORPRESA.
A fine aprile un primo summit a Washington e poi appuntamento al G8 in Sardegna
Obama: vertice sul clima in Italia ROMA Il presidente americano Barak Obama ha
invitato i leader dei 16 paesi più ricchi a un forum-vertice a Washington il 27
e 28 aprile che trarrà poi le conclusioni al G8 della Maddalena in Italia
dall'8 al 10 luglio. In vista di questo appuntamento Obama ha scritto una
lettera al presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, nella quale si chiede
l'aiuto dell'Italia per riattivare il «Major economies Forum» sull'energia ed i
cambiamenti climatici. Berlusconi ha dato il suo via libera affinché la
riunione si tenga a margine del G8 della Maddalena. Questa iniziativa conferma
la volontà del presidente di far assumere agli Usa la
guida della lotta ai cambiamenti climatici. Obama sta lanciando il forum su
energia e clima per facilitare un accordo sul riscaldamento globale all'Onu.
Nel summit di Washington, ha spiegato la Casa Bianca, i leader delle principali
potenze economiche «contribuiranno a generare la necessaria leadership
politica» per raggiungere, più avanti durante l'anno, un patto internazionale
per tagliare le emissioni di gas serra. I paesi invitati sono Australia,
Brasile, Canada, Cina, Corea del Sud, Francia, Germania, Giappone, Gran Bretagna,
India, Indonesia, Italia, Messico, Russia, Sud Africa. La Danimarca parteciperà
come presidente della Conferenza del dicembre
( da "Provincia Pavese, La"
del 29-03-2009)
Argomenti: Cina Usa
dal corrispondente
Andrea Visconti Vertice sul clima in luglio alla Maddalena Obama scrive a
Berlusconi. Parte anche il negoziato nucleare Usa-Russia
NEW YORK. Barack Obama ha inviato una lettera a Silvio Berlusconi, presidente
del consiglio italiano, per chiedere l'aiuto dell'Italia nel riattivare il
"Major economies forum" sull'energia e i cambiamenti climatici.
Berlusconi avrebbe già risposto e chiesto che la riunione si svolga a margine
del G8 della Maddalena, dall'8 al 10 luglio. Gli Stati Uniti voltano pagina
sulla lotta ai cambiamenti climatici. Il presidente americano ha invitato i
leader dei 16 Paesi più ricchi più l'Unione europea a un forum-vertice in
programma a Washington il 27 e il 28 aprile. La seconda fase si svolgerà quindi
al G8 della Maddalena. L'obiettivo finale è giungere a fine anno in Danimarca a
un nuovo accordo sui tagli ai gas serra che prenda il posto del trattato di
Kyoto. Trattato inizialmente sottoscritto dagli Usa di Bill Clinton nel 1997 ma mai ratificato e da cui Washington
si ritirò a marzo del 2001 su decisione di George W. Bush. Al G16 di Washington
sono stati invitati Australia, Brasile, Canada, Cina, Corea del
Sud, Francia, Germania, Giappone, Gran Bretagna, India, Indonesia, Italia,
Messico, Russia, Sud Africa piu' l'Unione europea. Al meeting di fine
aprile gli Usa intendono spronare il dialogo fra i
Paesi ricchi e quelli in via di sviluppo «per far progredire iniziative
concrete in joint venture che incrementino la forniture di energia pulita
tagliando le emissioni di gas serra». Ma non c'è solo il clima, anche sul
fronte del disarmo Barack Obama fa un cambio di direzione di 180 gradi rispetto
a George W. Bush e annuncia una nuova fase di disgelo con Mosca. La notizia
viene dal Cremlino che annuncia una dichiarazione congiunta sugli arsenali
nucleari che sarà fatta a Londra da Obama e dal collega russo Dimitri Medvedev.
Tra i due leader, che ancora non si sono mai visti di persona, l'appuntamento a
Londra il 2 aprile nell'ambito del vertice del G20. Sarà un incontro chiave
perchè le relazioni bilaterali sono attualmente congelate, e fra le due
capitali c'è la distanza più ampia che si sia venuta a creare dal crollo del
comunismo a oggi. Due le dichiarazioni che usciranno dall'incontro di Londra.
La prima sarà in termini generali sui rapporti fra Stati Uniti e Russia, mentre
la seconda toccherà specificatamente la questione delle armi strategiche. Lo ha
fatto sapere il massimo consigliere di Medvedev per la politica estera
anticipando che i rispettivi governi sono già impegnati a stilare il testo.
«Costituirò un punto di partenza da cui lanciare il lavoro per il futuro», ha
detto Sergei Prikhodko, esprimendo la speranza che questo sia un primo passo
per arrivare a rinnovare il trattato Start-1 (in scadenza a fine anno) per la
riduzione delle armi nucleari, rinnovo per il quale i tempi si fanno già
stretti. E' previsto, dunque, che i due leader si incontrino a tu-per-tu a
margine del G20, gettando così le basi per quello che sarà un vertice
successivo specificamente mirato alla questione del nucleare.
( da "Messaggero Veneto, Il"
del 29-03-2009)
Argomenti: Cina Usa
Pagina 3 - Gorizia Protezione civile in prima linea Per il trasporto del
sangue di cordone ombelicale La Protezione civile goriziana elemento
fondamentale per la Rete regionale di raccolta e trasporto di sangue di cordone
ombelicale. Si tratta di un progetto di grande valenza sanitaria e di
solidarietà, che come ha sottolineato nelle settimane scorse l'assessore
regionale alla Salute e protezione sociale Vladimir Kosic, «nasce da un atto
d'amore (la donazione del cordone ombelicale) e diventa solidarietà attiva e
utile al mondo intero grazie al mobilitarsi di professionalità e di
volontariato». Con i mezzi e il personale della Protezione civile viene
assicurato il trasporto del sangue donato. Da sottolineare che il sangue del
cordone ombelicale è - assieme al midollo osseo e al sangue periferico - fonte
di cellule staminali emopoietiche, progenitrici di tutte le linee cellulari del
sangue, in grado cioè di generare globuli rossi, globuli bianchi e piastrine.
Il progetto ha consentito la creazione di una rete che vede interessati gli 11
punti nascita della regione (tra i quali quello goriziano), che opera secondo
ben precisi parametri e standard internazionali, tali da garantire la qualità
della raccolta e della conservazione. Infine la fase del trasporto, ora
garantita dalla Protezione civile regionale dai vari punti prelievo alla Banca
di Padova. Alla base vi deve essere la disponibilità della partorienti, la cui
informazione e la sensibilizzazione vengono effettuate a cura delle
associazioni di volontariato (Adisco), mentre la formazione del personale
addetto viene svolta dalle strutture sanitarie. La Protezione civile del
capoluogo isontino entrerà in azione i primi di aprile e precisamente lunedì 6,
quando i volontari goriziani saranno il gruppo principale di trasporto, e
martedì 7, quando saranno la riserva per il trasporto del sangue cordonale
dall'ospedale di Gorizia a Palmanova. In questi casi la Protezione civile goriziana,
coordinata dall'assessore Francesco Del Sordi, si occupa di organizzare il
servizio.
( da "Arena, L'" del
29-03-2009)
Argomenti: Cina Usa
Domenica 29 Marzo
2009 NAZIONALE Pagina 2 La Merkel: «A Londra non ci saranno miracoli» Angela
Merkel torna a bocciare l'ipotesi di un piano globale di stimoli all'economia
attraverso nuovi stanziamenti di spesa. A quattro giorni dal G-20 di Londra, la
cancelliera tedesca solleva forti dubbi sulla dilatazione dell'intervento
pubblico proposta dal segretario al Tesoro, Tim Geithner, ed insiste sulla
richiesta di regole più severe per i mercati finanziari. Il messaggio è
affidato ad un'intervista al «Financial Times». «La crisi non si è prodotta
perché abbiamo distribuito troppo poco denaro, ma perché abbiamo stimolato la
crescita economica con troppo denaro: non è una crescita sostenibile». Quindi
occorre concentrarsi su un orizzonte di breve-medio periodo per rimettere in
moto l'economia piuttosto che su una nuova architettura finanziaria
internazionale. «Stiamo discutendo di questo e il confronto non finirà a
Londra», spiega la Merkel smorzando le attese sul summit dei 20 Grandi. Prima
ci sarà la verifica sui pacchetti di stimolo per l'economia, di aiuti per le
famiglie e di misure a sostegno del sistema bancario internazionale messi in
campo dai Paese che partecipano al summit del 2 aprile. A preoccupare i
tedeschi è l'impennata della spesa pubblica che rischia di innescare nuovi
squilibri come una fiammata di inflazione globale. Non a caso l'affondo arriva
dopo l'allarme lanciato dal ministro delle Finanze, Peer Steinbruck, sui
maxi-deficit di Stati Uniti e Gran Bretagna considerati una mina vagante per la
stabilità di Eurolandia. La ricetta Merkel prevede il ritorno a politiche
fiscali sane. In tale direzione si muove anche Londra che
ieri ha smentito il consenso a un nuovo piano da duemila miliardi di dollari di
aiuti sollecitato dagli Usa. Il ruolo della Cina sarà decisivo invece per gli
equilibri monetari. Al G-20 si tornerà a parlare dell'idea del governatore
della Banca centrale cinese, Zhou Xiao-Chuan, di rinunciare al dollaro come
valuta globale accolta con un secco no dagli Usa e dalla Ue.
Intanto a Londra è partita la protesta no global. Ieri 35mila persone hanno
sfilato in corteo fino ad Hyde Park con lo slogan «Put the people first» («Date
priorità alla gente»). La manifestazione, senza incidenti, ha riunito 150 tra
sindacati, ong, movimenti religiosi e ecologisti.
( da "Arena, L'" del
29-03-2009)
Argomenti: Cina Usa
Domenica 29 Marzo
2009 NAZIONALE Pagina 2 PROPOSTA A SORPRESA. A fine aprile un primo summit a
Washington e poi appuntamento al G8 in Sardegna Obama: vertice sul clima in
Italia ROMA Il presidente americano Barak Obama ha invitato i leader dei 16
paesi più ricchi a un forum-vertice a Washington il 27 e 28 aprile che trarrà
poi le conclusioni al G8 della Maddalena in Italia dall'8 al 10 luglio. In
vista di questo appuntamento Obama ha scritto una lettera al presidente del
Consiglio, Silvio Berlusconi, nella quale si chiede l'aiuto dell'Italia per
riattivare il «Major economies Forum» sull'energia ed i cambiamenti climatici.
Berlusconi ha dato il suo via libera affinché la riunione si tenga a margine
del G8 della Maddalena. Questa iniziativa conferma la volontà del presidente di
far assumere agli Usa la guida della lotta ai
cambiamenti climatici. Obama sta lanciando il forum su energia e clima per
facilitare un accordo sul riscaldamento globale all'Onu. Nel summit di
Washington, ha spiegato la Casa Bianca, i leader delle principali potenze
economiche «contribuiranno a generare la necessaria leadership politica» per
raggiungere, più avanti durante l'anno, un patto internazionale per tagliare le
emissioni di gas serra. I paesi invitati sono Australia, Brasile, Canada, Cina, Corea del Sud, Francia, Germania, Giappone, Gran Bretagna,
India, Indonesia, Italia, Messico, Russia, Sud Africa. La Danimarca parteciperà
come presidente della Conferenza del dicembre
( da "Unita, L'" del
29-03-2009)
Argomenti: Cina Usa
NINNI ANDRIOLO
Onorevole Ranieri, intesa vicina tra Pd e gruppo socialista a Strasburgo?
«Intorno all'idea di un'Europa forte e politicamente unita, è possibile tendere
alla convergenza delle forze che si richiamano al riformismo europeista di
matrice cristiana, al socialismo delle libertà e dei diritti, al liberalismo
democratico, all'ambientalismo non fondamentalista. In questo quadro, e per
fronteggiare la destra e i conservatori, gli eletti Pd, nel riconoscimento
della loro specificità politico-culturale, potranno collocarsi, magari con un
meccanismo di apparentamento, nel gruppo dei socialisti e democratici». Peserà
la crisi sul voto europeo? «A giugno le conseguenze della crisi saranno ancora
più dirompenti. C'è stata sottovalutazione da parte delle classi dirigenti. La
crisi finanziaria ha innescato quella economica e industriale che investe
pienamente l'Europa e l'Italia. Dura a morire è stata l'idea che sarebbero
stati i mercati a trovare un aggiustamento non traumatico degli squilibri e che
quindi la governance globale non richiedeva sostanziali correzioni. Oggi appare
chiaro quanto queste posizioni fossero miopi». L'Europa può fare di più,
quindi? «Certo. Preoccupa che le misure anticrisi siano autonomamente prese
dagli stati nazionali mentre occorrerebbe un più forte coordinamento
comunitario. Colpisce che l'esigenza di una autorità europea di vigilanza,
almeno per i paesi dell'eurozona, non faccia un passo avanti. L'assenza di una
vera concertazione apre spazi al protezionismo. La
verità è che la Commissione guidata da Barroso, una personalità della destra,
non è apparsa all'altezza del compito. Le forze democratiche, socialiste ed
europeiste devono battersi con più decisione perché l'Europa si rafforzi e
diventi soggetto politico unitario». Pd in rimonta stando ai sondaggi... «Il Pd
è la forza italiana più coerentemente europeista. Le nostre proposte mirano a
dare maggiore coesione politica e capacità di decisione all'Ue. Vogliamo un'Europa che protegga i cittadini dalle incertezze della
globalizzazione e dia risposte ai problemi in cui si dibattono». Lei coordina
il programma Pd per le europee, quali le priorità? «L'Ue deve dotarsi di una
politica di investimenti, anche ricorrendo all'emissione di titoli, e, insieme,
deve intervenire sulla domanda aggregata aumentando i redditi delle famiglie
meno abbienti. Avrebbe un senso l'istituzione di un sussidio, a livello
europeo, per chi perde il lavoro, insieme a misure di riduzione del carico
fiscale per il lavoro a minor reddito. Sarebbe incomprensibile che, mentre si
stanziano ingenti risorse per le banche, si lesinasse per sostenere gli strati
più deboli». Prevarranno i temi nazionali? «Mi auguro di no. Sarebbe importante
se i partiti europei indicassero, per sottoporlo al voto, insieme al programma,
un candidato alla presidenza della Commissione. È decisivo che si misurino
visioni diversi, ma la destra vuole sfuggire al confronto, trasformando le
elezioni in una variante delle politiche. Per questo candiderebbe chi, tra gli
altri il premier, una volta eletto non metterebbe piede a Strasburgo. Una presa
in giro per gli elettori». Intervista a Umberto Ranieri
( da "Nuova Venezia, La"
del 29-03-2009)
Pubblicato anche in: (Nuova
Sardegna, La) (Mattino di Padova, Il)
Argomenti: Cina Usa
dal corrispondente
Andrea Visconti Vertice sul clima in luglio alla Maddalena Obama scrive a
Berlusconi. Parte anche il negoziato nucleare Usa-Russia
NEW YORK. Barack Obama ha inviato una lettera a Silvio Berlusconi, presidente
del consiglio italiano, per chiedere l'aiuto dell'Italia nel riattivare il
"Major economies forum" sull'energia e i cambiamenti climatici.
Berlusconi avrebbe già risposto e chiesto che la riunione si svolga a margine
del G8 della Maddalena, dall'8 al 10 luglio. Gli Stati Uniti voltano pagina
sulla lotta ai cambiamenti climatici. Il presidente americano ha invitato i
leader dei 16 Paesi più ricchi più l'Unione europea a un forum-vertice in
programma a Washington il 27 e il 28 aprile. La seconda fase si svolgerà quindi
al G8 della Maddalena. L'obiettivo finale è giungere a fine anno in Danimarca a
un nuovo accordo sui tagli ai gas serra che prenda il posto del trattato di Kyoto.
Trattato inizialmente sottoscritto dagli Usa di Bill Clinton nel 1997 ma mai ratificato e da cui Washington
si ritirò a marzo del 2001 su decisione di George W. Bush. Al G16 di Washington
sono stati invitati Australia, Brasile, Canada, Cina, Corea del Sud,
Francia, Germania, Giappone, Gran Bretagna, India, Indonesia, Italia, Messico,
Russia, Sud Africa piu' l'Unione europea. Al meeting di fine aprile gli Usa intendono spronare il dialogo fra i Paesi ricchi e
quelli in via di sviluppo «per far progredire iniziative concrete in joint
venture che incrementino la forniture di energia pulita tagliando le emissioni
di gas serra». Ma non c'è solo il clima, anche sul fronte del disarmo Barack
Obama fa un cambio di direzione di 180 gradi rispetto a George W. Bush e
annuncia una nuova fase di disgelo con Mosca. La notizia viene dal Cremlino che
annuncia una dichiarazione congiunta sugli arsenali nucleari che sarà fatta a
Londra da Obama e dal collega russo Dimitri Medvedev. Tra i due leader, che
ancora non si sono mai visti di persona, l'appuntamento a Londra il 2 aprile
nell'ambito del vertice del G20. Sarà un incontro chiave perchè le relazioni
bilaterali sono attualmente congelate, e fra le due capitali c'è la distanza
più ampia che si sia venuta a creare dal crollo del comunismo a oggi. Due le
dichiarazioni che usciranno dall'incontro di Londra. La prima sarà in termini
generali sui rapporti fra Stati Uniti e Russia, mentre la seconda toccherà
specificatamente la questione delle armi strategiche. Lo ha fatto sapere il
massimo consigliere di Medvedev per la politica estera anticipando che i
rispettivi governi sono già impegnati a stilare il testo. «Costituirò un punto
di partenza da cui lanciare il lavoro per il futuro», ha detto Sergei
Prikhodko, esprimendo la speranza che questo sia un primo passo per arrivare a
rinnovare il trattato Start-1 (in scadenza a fine anno) per la riduzione delle
armi nucleari, rinnovo per il quale i tempi si fanno già stretti. E' previsto,
dunque, che i due leader si incontrino a tu-per-tu a margine del G20, gettando
così le basi per quello che sarà un vertice successivo specificamente mirato
alla questione del nucleare.
( da "Unita, L'" del
29-03-2009)
Argomenti: Cina Usa
LA SFIDA CINESE:
UN'ALTRA VALUTA È POSSIBILE IL TRAMONTO DEL DOLLARO Lunedì scorso, quando a
Washington Tim Geithner, ministro del Tesoro, presentava il piano per
normalizzare il sistema bancario e finanziario degli Stati Uniti, sul sito
della Banca Centrale della Cina veniva posto un
articolo, in inglese, firmato dal Governatore Zhou Xiaochuan per sostenere il
lancio di una moneta di riserva globale slegata dal controllo di Stati sovrani,
in sostituzione o almeno in affiancamento di dollaro ed euro. Il Governatore
cinese dà un riferimento preciso: il «Bancor» proposto da Keynes nel
( da "Adige, L'" del
29-03-2009)
Argomenti: Cina Usa
«Amici della
storia»: cultura per la città PERGINE - Gli «Amici della storia» continueranno
la loro attività. La cinquantina di persone che si sono incontrate venerdì sera
nel Teatro delle Garberie per discutere del futuro associativo hanno sostenuto
che gli Amici possono esprimere cultura per la città (ma non solo) anche nei
prossimi anni. L'incontro era stato propiziato da un invito in assemblea di
Antonio Sartori , che dalla morte del presidente Nino Forenza aveva gudato
l'associazione. Tra gli interessati, ricercatori, appassionati, responsabili di
associazioni, ecc. Soprattutto Alessandro Fontanari ( nella foto ), al tavolo
con Sartori ed Iole Piva , ha posto i quesiti centrali. Che significa fare
ricerca storica oggi, in epoca di globalizzazione, e quale
tipo di ricerca fare? Gli Amici avevano iniziato negli anni Settanta con la
microstoria, ma da allora molte cose sono cambiate. Approfondirà il tema un
comitato tecnico-scientifico nominato durante la serata, formato da Alessio
Marchiori (Vox Populi), Pietro Marsili, Manuela Dalmeri, Iole Piva,
Antonio Sartori ed Alessandro Fontanari . Una prossima assemblea deciderà il da
farsi. In apertura di serata Renzo Giovannini ha illustrato un suo prezioso
lavoro sui crocefissi monumentali della città. 29/03/2009
( da "Adige, L'" del
29-03-2009)
Argomenti: Cina Usa
Novità
l'India a bolzano Protezione civile Mahindra alla fiera ROMA - Protezione
civile, le novità dall'India. Mahindra Europe propone, oltre ai modelli di
serie, alcune versioni specifiche appositamente allestite come i pick-up Goa
antincendio ed ambulanza 4x4 esposti a Civil Protect 2009. Mahindra Europe partecipa per la
prima volta a Civil Protect, una manifestazione dedicata ai tempi della
protezione civile e della gestione delle emergenze, la cui seconda edizione è
in programma dal 27 al 29 marzo alla Fiera di Bolzano. La manifestazione si
svolge in una regione come l'Alto Adige che spicca a livello italiano per la
competenza e le strutture di cui dispone nel settore, e vedrà la partecipazione
di responsabili di istituzioni pubbliche, associazioni di volontariato e
professionisti della protezione civile. Tra questi non poteva mancare il
costruttore indiano Mahindra i cui pick-up e fuoristrada trovano anche in
Italia una sempre maggiore applicazione presso coloro che operano nei settori
della protezione civile e del soccorso. Questo è il caso, ad esempio, dei Mahindra
Goa con cassone fisso e ribaltabile, ma soprattutto di quelli allestiti
antincendio, ambulanza ed automedica. Mahindra espone a Civil Protect 2009 due
veicoli antincendio ed ambulanza a trazione integrali realizzati sulla base del
pick-up Mahindra Goa Doppia Cabina. Il primo trasporta una squadra di 5 vigili
del fuoco ed è uno dei pochissimi veicoli di questo genere attrezzato con un
serbatoio in acciaio inossidabile da
( da "Corriere Alto Adige"
del 29-03-2009)
Argomenti: Cina Usa
Corriere dell'Alto
Adige - BOLZANO - sezione: PRIMA - data: 2009-03-29 num: - pag: 1 categoria:
REDAZIONALE Le nuove collezioni per casa e alberghi Selva, mobili senza crisi
Sbarco in India e Cina BOLZANO — I mobili del gruppo
Selva di Bolzano non sentono la crisi. L'azienda lancia una
collezione di camere d'albergo in cirmolo, il legno benefico delle Alpi, e la
«Philipp Selva Home», raccolta di oggetti di design. L'azienda, che nel
( da "Corriere Alto Adige"
del 29-03-2009)
Argomenti: Cina Usa
Corriere dell'Alto
Adige - BOLZANO - sezione: 1AECONOMIA - data: 2009-03-29 num: - pag: 9
categoria: REDAZIONALE Arredamento I ricavi del
( da "Messaggero, Il (Umbria)"
del 29-03-2009)
Argomenti: Cina Usa
Domenica 29 Marzo
2009 Chiudi di VINICIO BOTTACCHIARI Scandali finanziari come quelli della Banca
Berings, della Daiwa, della Procter & Gamble ed altri. Le enormi piramidi
speculative da essi generati (e si badi bene erano prodotti pensati per
premunire l'economia reale contro le variazioni sfavorevoli del costo delle
materie prime), facevano dire a Jean Peyrelevade nel 1987:
"Dall'opposizione tra la sfera economia e quella della finanza nasce una
instabilità fondamentale che rischia, se non vi si presta attenzione, di
sconfiggerci tutti". Gli scandali più recenti - Enron ed altri negli USA,
qualche banca inglese, i nostri Parmalat e Cirio - si configuravano già allora
come patologie di un sistema sano o erano segnali allarmanti di una deriva
perversa? E ancora: contro i romantici e patetici no global, avversi non alla globalizzazione, ma a questa globalizzazione,
trionfava la deregolamentazione, l'abolizione di lacci e lacciuoli, il libero
mercato e il libero scambio. Con tre effetti: l'annullamento del ruolo degli
Stati, la smaterializzazione delle monete e delle transazioni, la
trasformazione dei cittadini da soggetti di diritti a portatori di azioni e a
consumatori. Cioè tutto quello che contrasta con il rendimento ed il
profitto, vale a dire la funzione politica dello Stato (tutela dei diritti,
protezione sociale, salute, istruzione, fiscalità), andava rimesso in causa.
Non è vero? E allora perché le Borse premiano le imprese che operano tagli del
personale, chiudono impianti in disprezzo ai territori ed aumentano i profitti
di breve periodo senza crescita e sviluppo? E da quanto tempo, oltre a questo,
si è aperta una divaricazione crescente tra economia reale e speculazione
finanziaria? Si è dunque affermata una logica di rendita finanziaria
autoreferenziale, rapida e volatile che prescinde dai fondamentali dell'impresa
e dell'economia reale. Con buona pace di Keynes (tanto vituperato quanto
rapidamente rispolverato e riabilitato) che spiegava ai suoi allievi che la
Borsa è come un concorso di bellezza in cui ognuno vota per la miss più bella! Quando
è cominciata la crisi e quanto durerà? Seguitiamo a raccontarci la storiella
dei cicli congiunturali negativi (brevi) a cui seguirà un lungo periodo di
sviluppo. E' vero che dal secondo dopoguerra ad oggi ci sono state decine di
crisi cui è seguita una fase di sviluppo. Ma non sempre si riflette sul fatto
che le crisi sono sempre più lunghe e le fasi di sviluppo più brevi. Ma forse è
il caso di considerare che questa non è una crisi, ma è un cambiamento
strutturale. Forse le terapie d'urto adottate da tutti i governi qualche
effetto lo sortiranno nel breve periodo. Ma chi ci salverà dagli effetti
collaterali delle cure? Avete presente quel mitico sindaco umbro che voleva
spendere il deficit? Forse i Grandi Governanti non sono molto diversi.
Coraggio, "risparmiamo il cero che la processione è lunga" recita un
proverbio popolare. Una settimana prima del fallimento, la Lehman Brothers
aveva ottenuto un rating elevato. Fidatevi, dicevano i controllori. Certamente
non ci rassicura il fatto che coloro che stanno mettendo in campo azioni di
contrasto, sono gli stessi, o della stessa covata, di coloro che ci hanno
portato dentro la crisi devastante; oppure fiduciosamente confidiamo che il
sistema finanziario si autoriformi e riposizioni verso l'economia reale le attività
speculative? Qui il pensiero corre, da buon boiardo di stato (ma sono in ottima
compagnia di pentiti come Tremonti o di neofiti keynesiani come Obama, Sarkozy,
Merkel, Brown) al ruolo dello Stato nella gestione degli effetti della crisi e
soprattutto delle modalità di uscita e di sviluppo. Non è per caso che qualche
effetto lo ha prodotto un bombardamento mediatico ventennale che ha convinto
tutti, che lo Stato padrone, cattivo, fannullone, corrotto non debba mai
interferire con il libero dispiegarsi dell'economia e del mercato? Finito senza
rimpianti il tempo dei golfini e dei panettoni prodotti da aziende
statalizzate, qualcuno ha notato miglioramenti straordinari nella gestione dei
gioielli di famiglia privatizzati, per carità non per fare cassa, ma per
consegnarli alla libera concorrenza al fine di migliorarne l'efficienza e
ridurre costi e sprechi? Parlo di autostrade, di telefoni, di chimica, di
siderurgia, di energia, di servizi, di acqua e di tanti altri beni collettivi
ed anche di Alitalia, con la socializzazione delle perdite e la privatizzazione
di presunti profitti. Bene, lo Stato del "laissez faire" ora viene
invocato a gran voce per intervenire a riparare i guasti prodotti, mettendo
montagne di soldi pubblici per salvare banche, assicurazioni, imprese, ma Dio
ci salvi, senza intromettersi, senza porre lacci e lacciuoli, senza avere
titolo per bonificare, orientare, contribuire a ridisegnare e riposizionare un
apparato produttivo e finanziario che possa uscire rafforzato e capace di competere
dopo lo tzunami. Facile prendersela con la classe politica, ma qui piuttosto
sembra evidenziarsi l'inadeguatezza dell'intera classe dirigente. Diceva Don
Milani: "Sortirne da soli è avarizia, sortirne insieme è politica".
E' tempo che la politica riassuma il ruolo nobile di governo, di guida, di
indirizzo e di orientamento non solo dell'economia, ma dei modelli culturali e
dei sistemi sociali. E' necessaria una riflessione critica sui lacci e
lacciuoli che condizionano il pubblico e la politica, in una fase in cui la
rapidità e l'efficienza risultano determinanti per il successo delle scelte
operate. Da Weber in poi (la gabbia d'oro della burocrazia) è ben evidente che
l'apparato amministrativo-burocratico tende fatalmente a ripetere se stesso ed
appare incapace di fronteggiare le varianze e le mutazioni, sempre più
frequenti e sempre più veloci, del sistema economico-finanziario in perenne
instabilità. Vale per tutti il plastico atteggiamento conservatore della
burocrazia comunitaria per la quale l'esasperante puntigliosità dei
regolamenti, sempre più astrattamente prescrittivi, ed il valore assoluto
dell'omologazione, non solo non sono capaci di far crescere omogeneamente i
differenti territori e le differenti economie, ma riescono persino a fermare i treni
dello sviluppo. L'intensità e l'impatto della crisi non sono determinati da un
fattore esterno, ma da una condizione soggettiva di inadeguatezza e di
incapacità di reazione di fronte a situazioni non previste e non assorbibili
con i normali strumenti di flessibilità. In pratica la crisi non è causata
dall'evento meteorologico della pioggia, ma dal fatto che non hai l'ombrello.
Questo fenomeno non è nuovo: ad ogni congiuntura negativa escono dal mercato (o
si "immergono") le imprese marginali, non sufficientemente
attrezzate, periferiche, in pratica il "sovrazoccolo" del sistema
produttivo. Non è quindi configurabile come crisi il prevedibile andamento
ciclico congiunturale negativo. Dipende da quanto si è periferici o marginali,
cioè piccoli, sottocapitalizzati, operanti in settori tradizionali, in
prevalenza subfornitori, a basso valore aggiunto. Dice niente questa litania
che ripetiamo da anni? Ma quando da congiunturale diventa strutturale? La crisi
non solo non avrà effetti duraturi indifferenziati ma sfida i territori e le
imprese ad attivare processi di cambiamento, di innovazione, di
riposizionamento, di selezione per uscire diversi culturalmente, socialmente ed
economicamente. Per dirla con Darwin, "nella lotta per la sopravvivenza
non vincerà il più forte o il più intelligente, ma il più capace di adattarsi
ai cambiamenti". E l'Umbria? E' la bambolina più piccola della matrioska.
Direttore di Sviluppumbria
( da "Nazione, La (Pistoia)"
del 29-03-2009)
Argomenti: Cina Usa
CRONACA PISTOIA pag.
8 UNA CARTA di identità per i prodotti dell'agricoltura pis... UNA CARTA di
identità per i prodotti dell'agricoltura pistoiese. A chiederla è Pietro
Piccioni, direttore provinciale di Coldiretti, di ritorno da Roma, dove si è
tenuto il primo vertice mondiale degli agricoltori dei Paesi appartenenti al
G8, promosso dalla Coldiretti nazionale. «Per vincere la
globalizzazione spiega Piccioni occorre identificarsi. È il messaggio che è
uscito in maniera molto chiara dal G8 di Roma». Come calare questo concetto su
Pistoia? «Se parliamo di vivaismo o di floricoltura, è chiaro che occorre un
marchio territoriale e trasversale, che valorizzi queste produzioni e ne esalti
le peculiarità, valorizzando al tempo stesso, grazie al fatto che il
nostro vivaismo è già conosciuto e apprezzato all'estero, anche le altre
produzioni del sistema pistoiese. Poi occorre puntare l'attenzione
sull'ambiente». In che senso? «Il mondo intero si sta muovendo per cercare di
ridurre le emissioni, quindi anche il settore agricolo deve puntare sempre più
su produzioni ecocompatibili. Anche questo punto è stato rimarcato durante il
G8. A Pistoia non possiamo non tenerne conto, perché per accedere ad alcuni
mercati oggi è necessario disporre delle certificazioni ambientali.
Coldiretti-Pistoia si batte per questo da almeno tre anni e un primo risultato
lo abbiamo ottenuto: finalmente una azienda vivaistica nostra associata ha
ottenuto la certificata Iso 14000, una certificazione ambientale, con la quale
si apre a mercati che altrimenti gli sarebbero preclusi. L'auspicio è che a
questo primo risultato ne seguano presto altri». Patrizio Ceccarelli
( da "Messaggero, Il"
del 29-03-2009)
Argomenti: Cina Usa
Domenica 29 Marzo
2009 Chiudi di LUCIANO COSTANTINI ROMA «People first», sì la persona innanzi
tutto. E' il titolo e il cardine attorno al quale ruoteranno i lavori (tre
giorni) del Social Summit 2009 del G8 che si apre questo pomeriggio nella sede
del ministero degli Esteri. La persona che oggi più che mai è attaccata da una
crisi che, soltanto in Europa, rischia di produrre otto milioni di disoccupati.
«Una crisi - ha puntualizzato il ministro, Maurizio Sacconi in sede di
presentazione del meeting - che è scaturita anche dal circolo vizioso della
sfiducia». Ora è compito dei vari governi «riaprire il circolo virtuoso della
fiducia». Tre giorni di incontri e confronti tra i
responsabili del Lavoro delle maggiori economie mondiali (Usa, Giappone, Germania, Regno Unito, Francia, Italia, Canada) ai
quali si aggiungono i colleghi di Cina, India,
Brasile, Messico, Sud Africa ed Egitto. Dunque, un G8 che si trasforma in un
G14. Ma la presenza di rappresentanti dell'Ocse, del Fondo monetario, dell'Ilo,
del ministro dell'Economia Giulio Tremonti, delle confederazioni
sindacali e del presidente di Confindustria Emma Marcegaglia, darà all'evento
un respiro ben più ampio anche in vista del vertice della Maddalena. Non per
niente a concludere la "tre giorni" sarà Silvio Berlusconi. Obiettivo
finale sarà quello di costruire un «Patto per la protezione sociale». Cioè
arrivare ad una dichiarazione comune che dovrebbe mantenere misure condivise
per tutti i Paesi. «Nulla di vincolante - ha precisato Sacconi - ma qualcosa da
prendere a riferimento nelle scelte che ciascun Paese farà al proprio interno».
Nel metodo e nel merito. Un Patto che dovrà poggiare su due pilastri: la
stabilità finanziaria e la sostenibilità sociale. Perchè una società non coesa
determina inevitabilmente una instabilità economica e finanziaria. Per superare
la crisi, secondo il ministro del Welfare, è necessario «garantire soprattutto
chi nella società ha più paura. Di fatto è la persona che va rimessa al primo
posto». Tre le direttrici lungo le quali dovrebbero muoversi i vari Paesi:
proteggere del reddito mantenendo le persone collegate alla produzione,
investire sulle persone stesse, creare posti di lavoro nel pubblico e nel
privato in corrispondenza dei bisogni più forti del "dopo crisi", quelli
che Sacconi individua nella salute e nella formazione. Almeno quattro le
domande alle quali la riunione del G8 è chiamata a rispondere: quali sono le
prospettive per l'occupazione? Quali sono le politiche più adeguate per far
fronte alla disoccupazione? Come progettare i programmi previdenziali e sociali
migliori e come consentire la creazione di posti di lavoro? In quale misura i
Paesi del G8 potranno produrre proposte coordinate per minimizzare l'impatto
della crisi in termini di perdita di posti di lavoro e spreco di capitale
umano? I lavori inizieranno questo pomeriggio al ministero degli Affari Esteri
(Farnesina) con un incontro con i rappresentanti delle parti sociali e
dell'Ocse; domani e martedì tre sessioni plenarie con gli interventi dei
ministri Frattini, Sacconi e Tremonti. Obiettivo, appunto, arrivare ad una
sorta di "avviso comune" che dovrà essere una sorta di tracciato
lungo il quale i vari Paesi dovrebbero muoversi. Certo, subito, per uscire
dalla crisi, ma anche in prospettiva, per costruire un sistema di welfare che
garantisca lavoro e protezione sociale. «Apprezzabile iniziativa» quella del
Summit, secondo il cardinale Renato Raffaele Martino, che sull'Osservatore
romano sottolinea come la riunione del G8 vada «nella direzione di ripensare
l'assetto globale dell'economia e della finanza, un aspetto che rappresenta un
tema caro alla Chiesa ed è al centro del suo insegnamento sociale». Contro il
G8, ieri, invece hanno manifestato, nella Capitale, un migliaio di Cobas.
( da "Messaggero, Il"
del 29-03-2009)
Argomenti: Cina Usa
Domenica 29 Marzo
2009 Chiudi In tempi di crisi, è ora di battere (nuova) moneta. Una delle tante
conseguenze di questa crisi finanziaria, probabilmente, sarà l'avvento di un
nuovo sistema monetario internazionale, non più basato sulla centralità esclusiva
del dollaro. Fantascienza, quella della fine del "dollar standard"?
Mica tanto. Da una parte, il 28 dicembre scorso, gli Stati del Golfo (Arabia
Saudita, Emirati, Kuwait, Qatar, Oman e Bahrein) hanno deciso di rompere gli
indugi e, con una decisione storica, hanno fissato per l'inizio del
( da "Messaggero, Il"
del 29-03-2009)
Argomenti: Cina Usa
Domenica 29 Marzo
2009 Chiudi La crisi economica ha inferto un duro colpo all'economia ma anche
al prestigio internazionale degli Stati Uniti. Ma l'intero
asse Usa-Europa-Giappone non senbra in grado di uscira da solo dalla
recessione. Non a caso già da mesi si parla di un maggior coinvolgimento dei
Paesi emergenti nelle consultazioni anti-crisi e la Cina nelle ultime
settimane ha persino chiesto la sostituzione del dollaro come moneta guida del
mondo.
( da "Nazione, La (Firenze)"
del 29-03-2009)
Argomenti: Cina Usa
PRIMA pag. 1 TESTIMONIANZE SILENZIOSE BUONA DOMENICA FIRENZE al tempo della
globalizzazione. Da Lorenzo de' Medici a Bill Gates: che cosa hanno in comune?
La storia dimostra che gli Uffizi sopravvivono anche grazie a Mc Donalds.
Eppure la sinergia non è così automatica. Il meccanismo avrebbe bisogno di
essere costruito e può tradursi nel progetto per Firenze che la città chiede ai
candidati sindaco. Un'idea articolata (...) Segue alle pagine 2 e 3
( da "Gazzetta di Parma (abbonati)"
del 29-03-2009)
Argomenti: Cina Usa
CRONACHE 29-03-2009
USA LETTERA A BERLUSCONI: «AIUTATECI» Obama: «Forum sul clima in aprile» Poi
vertice in Italia WASHINGTON II Nel giorno di Earth Hour, il black out globale
a difesa della Terra che scotta, il presidente Barack Obama ha chiamato al capezzale
del Pianeta 16 grandi economie mondiali in vista di un vertice sul clima che si
terrà in Italia a luglio ai margini del G8. Il presidente americano ha
convocato un forum a fine aprile a Washington e scritto al premier Silvio
Berlusconi chiedendo l'aiuto dell'Italia per riattivare il «Major economies
Forum» sull'energia ed i cambiamenti climatici. Berlusconi ha dato il suo via
libera affinchè la riunione si tenga a margine del G8 della Maddalena,
probabilmente nel terzo giorno del summit. Il vertice in Italia sarà preceduto
da una serie di riunioni preparatorie la prima delle quali è stata convocata il
27 e 28 aprile al Dipartimento di Stato di Washington, probabilmente a livello
di sherpa. Il «Major Economies Forum » faciliterà un dialogo aperto tra paesi
chiave del mondo industrializzato e in via di sviluppo, aiuterà a generare la
leadership politica necessaria per ottenere un risultato positivo ai negoziati
Onu sul clima che si terranno in dicembre a Copenaghen e e faranno progredire
l'esplorazione di iniziative congiunte sull'energia pulita e la riduzione delle
emissioni inquinanti. I paesi invitati sono Australia, Brasile, Canada, Cina, Corea del Sud, Francia, Germania, Giappone, Gran Bretagna,
India, Indonesia, Italia, Messico, Russia, Sud Africa. La Danimarca parteciperà
come presidente della Conferenza del dicembre
( da "Corriere della Sera"
del 29-03-2009)
Argomenti: Cina Usa
Corriere della Sera
- NAZIONALE - sezione: Esteri - data: 2009-03-29 num: - pag: 10 categoria:
REDAZIONALE Pirati informatici Le rivelazioni del «New York Times». Monitorati
uffici governativi, ambasciate, archivi. Pechino respinge le accuse «La Cina sguinzaglia hacker in 103 Paesi» Operazione Rete
Fantasma, infiltrati 1.300 «computer eccellenti». Spiato anche il Dalai Lama Il
piano era in corso da due anni. è stato smascherato da un gruppo di ricercatori
canadesi GhostNet è al lavoro da due anni. In silenzio, senza destare il minimo
sospetto, la «rete fantasma » si è infiltrata in 1.300 computer di 103
differenti Paesi, rovistando tra documenti top secret e password di uffici
governativi, ambasciate, archivi. Nel mirino anche le sedi dell'organizzazione
in esilio del Dalai Lama a Dharamsala (India), Bruxelles, Londra e New York. Un
lavoro da hacker, i «pirati» di Internet. Un vero e proprio assalto che secondo
alcuni ricercatori dell'Università di Toronto — che sono riusciti a smascherare
la rete — avrebbe origine nella Repubblica popolare. Ronald J. Deibert, Greg
Walton, Nart Villeneuve e Rafal A. Rohozinski del Munk Center for International
Studies, secondo il New York Times, non hanno potuto confermare il
coinvolgimento diretto del governo di Pechino. Ma altri esperti, Shishir
Nagaraja e Ross Anderson dell'Università di Cambridge, sono stati meno
diplomatici: «La responsabilità» di questa azione «è della Cina».
Secca la reazione: «Sono vecchie storie e vecchie sciocchezze — ha detto il
portavoce del console cinese a New York, Gao Wenqi —. Il nostro governo è
contrario e proibisce severamente i crimini informatici». Fbi e Cia, informati
dell'esistenza di GhostNet, non hanno commentato. Certo appare molto
inquietante il fatto che la rete sarebbe ancora attiva. I computer attaccati
erano soprattutto in Paesi asiatici, ma è stato monitorato anche, per mezza
giornata, un pc della Nato e uno dell'ambasciata indiana a Washington. Secondo
i ricercatori l'operazione GhostNet è l'attacco hacker più vasto mai realizzato:
le spie elettroniche continuerebbero a infiltrare una decina di nuovi computer
a settimana. Particolare ancor più raggelante: gli hacker non solo hanno
curiosato negli anfratti di desktop e cartelle segrete. Abilissimi, sono stati
in grado di accendere a distanza le telecamerine inserite nei pc per
«osservare» ambienti riservati (e magari agenti del controspionaggio) al di là
dell'oceano. Scenario da fantascienza? Forse. Ma la Cina è in grado di trasformare in realtà sceneggiature adatte forse a
film della serie Mission Impossible. Un'idea gli americani l'avevano già avuta
nella primavera del 2001, dopo la collisione sopra l'isola di Hainan tra un
aereo spia Usa e un caccia cinese. Nei giorni seguenti, centinaia di
hacker della Repubblica popolare misero a dura prova le difese informatiche di
banche e istituzioni americane. Un attacco che il governo di Pechino «non aveva
né voluto né provocato». Forse. Ma in Cina, dove
Internet è monitorata 24 su 24, pochi dubitano sulla spontaneità dell'azione di
pirati informatici. Tanto più che l'esercito dispone di una divisione per la
«guerra elettronica» tanto segreta quanto abile. Nel 2007, un altro attacco
agli Usa aveva evidenziato un piano minaccioso: gli
hacker avevano l'intenzione di impadronirsi dei sistemi di un bombardiere
americano. Uno scenario da Dottor Stranamore. Paolo Salom All'attacco Sopra, un
soldato cinese. L'esercito di Pechino ha costituito una divisione segreta per
la «guerra informatica»
( da "Corriere della Sera"
del 29-03-2009)
Argomenti: Cina Usa
Corriere della Sera
- NAZIONALE - sezione: Cronache - data: 2009-03-29 num: - pag: 17 categoria:
REDAZIONALE Manifestazioni Sindacati, studenti e precari: non pagheremo la
vostra crisi Cortei da Londra a Roma contro il vertice del G20 Il vice
presidente Usa Biden: «Dateci una chance» Proteste in
tutta Europa per il vertice dei ministri delle Finanze e dei governatori delle
banche. E a Roma apre il «G8-Social Summit» ROMA — «Non vogliamo pagare la
vostra crisi», questo lo slogan che si è levato ieri dalle piazze delle
principali capitali europee alla vigilia del G20, il vertice dei ministri delle
Finanze e dei governatori delle banche centrali dei Paesi più
indu-strializzati, in programma mercoledì e giovedì (1-2 aprile) a Londra.
Sindacati, studenti, no global, precari, disoccupati, senza- casa,
ambientalisti, pacifisti, immigrati, in migliaia hanno manifestato a Roma,
Londra, Parigi, Vienna, Berlino, Francoforte, per chiedere ai governi che la
crisi economica mondiale venga affrontata pensando più alla gente che alle
banche. La marcia londinese, la più imponente, ha visto sfilare centomila
persone, 35 mila secondo la polizia, che hanno raggiunto Hyde Park con una sola
parola d'ordine: «Put People first», prima le persone. Un messaggio che,
comunque, sembra essere già stato raccolto dal vicepresidente Usa, Joe Biden. Il numero due della Casa Bianca, parlando
dal Cile, ha rivolto ieri un appello ai manifestanti di Londra: «Dateci una
chance per uscire da questo G20 con delle proposte concrete — ha detto —. Ascoltate
quello che abbiamo da dire». In queste ore, però, c'è grande tensione anche a
Roma, dove proprio oggi alla Farnesina si aprirà un altro vertice delicato, il
«G8-Social Summit 2009», convocato dal ministro italiano del Welfare, Maurizio
Sacconi. Durerà fino a martedì, ma già da domani si
uniranno al tavolo i ministri del Lavoro di Cina, India,
Brasile, Messico, Egitto e Sud Africa e il G8 diventerà così un G14. Il corteo
romano di ieri, organizzato dai sindacati autonomi Cobas, Cub e Sdl («Siamo in
cinquantamila»), da piazza della Repubblica a piazza Navona, ha visto la
partecipazione anche degli studenti dell'Onda, anarchici e centri sociali.
Presenti tra gli altri il segretario nazionale del Prc Paolo Ferrero e l'ex
parlamentare dei Verdi Paolo Cento. Per fortuna, alla fine, niente incidenti.
Fumogeni sono stati tirati contro l'Altare della Patria; vernice rossa, uova,
sassi e petardi contro banche e agenzie immobiliari (al grido di «Ridateci i
soldi» e «Casa per tutti»); e scarpe, da parte dei «Guerriglieri anomali», sono
state lanciate contro il palazzo della Funzione Pubblica (il ministro Brunetta
aveva definito «guerriglieri» gli universitari romani dopo gli scontri dei
giorni scorsi con le forze dell'ordine). Cori degli studenti anche contro il prefetto
Pecoraro e il sindaco Alemanno per il nuovo protocollo che disciplina i cortei:
«No al protocollo, Onda fuori controllo» e «Alemanno blocchiamo Roma come ci
pare». Fabrizio Caccia In marcia Qui accanto la manifestazione anti G20
svoltasi ieri a Roma (Ansa). Più a sinistra, il corteo a Londra (Epa)
( da "Gazzetta di Parma (abbonati)"
del 29-03-2009)
Argomenti: Cina Usa
CRONACA 29-03-2009
AMBIENTE PULITO UNA SQUADRA DI 15 PERSONE SUPPORTATA DAI SOMMOZZATORI DEL FIAS
Piccone e badile, i volontari «liberano» il ponte Navetta Via i tronchi e il
fango dai piloni: il superlavoro della Protezione civile
Pierluigi Dallapina II Più di cinque ore con i piedi nell'acqua gelida del
torrente Baganza per liberare i piloni del ponte Navetta dall'ammasso di
tronchi, fango e rami trasportati dalla piena. I volontari della Protezione
civile di Parma ieri mattina sono arrivati sul greto del torrente poco dopo le
( da "Corriere della Sera"
del 29-03-2009)
Argomenti: Cina Usa
Corriere della Sera
- NAZIONALE - sezione: Focus - data: 2009-03-29 num: - pag: 9 categoria:
REDAZIONALE Il caso Successo di Smart Pinoy e Daily Telecom che offrono sim e
contratti alle due comunità presenti in Italia E con il telefonino etnico
risparmiano cinesi e filippini L'Italia, secondo la società di analisi Gartner,
è con la Spagna il Paese d'Europa dove nei prossimi quattro anni gli operatori
mobili virtuali cresceranno di più. Partiti dopo l'Inghilterra e la Germania in
questo nuovo campionato della comunicazione, stiamo recuperando in fretta lo
svantaggio. Rispetto al milione e mezzo del 2008, nel 2012 avremo oltre 7
milioni di utenti. In particolare crescerà velocemente il mercato della
telefonia etnica, dedicata alle comunità di immigrati, che ha il ritmo di
sviluppo più forte. La prima società telefonica a capire e interpretare le
esigenze di questa vivacissima nicchia di mercato è stata Wind, che ha proposto
soluzioni low-cost per chi fa chiamate verso i Paesi di provenienza in Europa
orientale, Asia, Africa e America Latina. Wind è un operatore mobile
tradizionale, cioè dotato di proprie infrastrutture di rete. Poi, a partire dal
2007, sono arrivati gli operatori mobili virtuali. Smart Pinoy per esempio è
stata creata dalla telecom delle Filippine Pldt. Nata un anno fa per servire la
comunità filippina in Italia (106 mila residenti secondo le stime Caritas),
offre i propri servizi sulla rete di 3 e oggi conta circa 18 mila abbonati.
«Oltre a una soluzione base uguale per tutti — dice il direttore marketing Leo
Giovanni Jose — proponiamo "Noypi Filipinas", un piano tariffario
dedicato ai nostri connazionali che chiamano spesso il Paese d'origine, e
"Noypi Italia", il piano tariffario flat (a forfait, ndr) per chi
telefona nel Paese ospite ». Oltre alla telefonia propriamente detta vengono
offerti servizi a piccolo valore aggiunto come le suonerie scaricabili e, molto
più importante, un'assistenza 24 ore su
( da "Resto del Carlino, Il (Bologna)"
del 29-03-2009)
Pubblicato anche in: (Nazione,
La (Firenze)) (Giorno, Il (Milano))
Argomenti: Cina Usa
OGGI IN TV pag. 32
0,35TG3 0,45TELECAMERE Attualità 1,45FUORI ORARIO Cose (mai) viste. Segni di cine... 0,35TG3 0,45TELECAMERE Attualità 1,45FUORI
ORARIO Cose (mai) viste. Segni di cinema dallo spazio profondo 1,50SIGNS Film
fantascienza (Usa, 2002) con Mel Gibson 3,40UN CASO FORTUNATO Film di Gordon
Wiles. Con Stuart Erwin, Helen Chandler
( da "Adnkronos" del
29-03-2009)
Argomenti: Cina Usa
Al via la gara di
design per la casa-museo di Bruce Lee in Cina Il bando arriva dopo l'accordo raggiunto tra il governo di
Pechino e il proprietario della villa a due piani, il milionario Yu Panglin,
che ha acconsentito a donare la proprietà, valutata oltre 12 milioni di dollari
Usa, in cui il famoso inquilino ha abitato negli ultimi anni di vita
insieme alla moglie commenta 0 vota 0 tutte le notizie di ESTERI ultimo
aggiornamento: 29 marzo, ore 09:41
( da "Stampa, La" del
29-03-2009)
Argomenti: Cina Usa
TOIRANO
Diplomi per la Protezione civile Consegna dei diplomi per la Protezione civile
di Toirano dopo il corso antincendio svoltosi nell'aeroporto di Villanova
d'Albenga. La squadra potrà così intervenire e collaborare per lo spegnimento
degli incendi boschivi. Nella foto i militi che hanno ottenuto il diploma: il
caposquadra Flavio Gandolfo Vigliano, Carlo Zimbato, Annamaria Maggio, Floriano Cazacu, Stefano
Baglieri e Salvatore Sansone.\
( da "Giornale di Brescia"
del 29-03-2009)
Argomenti: Cina Usa
Edizione: 29/03/2009
testata: Giornale di Brescia sezione:in primo piano Crisi Vertice
internazionale a Roma G8, tutele sociali contro la recessione Da oggi a martedì
riuniti nella capitale i ministri del Lavoro degli Otto Grandi. L'occupazione
resta la priorità di ogni politica di fuoriuscita dal tunnel. L'Italia proporrà
un patto globale. I sistemi assistenziali e previdenziali per elaborare una
risposta globale ai problemi dell'occupazione" title="Lavoro in
fonderia. Vertice di tre giorni a Roma dei ministri del G8 per elaborare una
risposta globale ai problemi dell'occupazione"
onClick="showImage('http://www.giornaledibrescia.it/gdbonline/contenuti/20090329/foto/full_brescia_86.jpg',600,498)">
Lavoro in fonderia. Vertice di tre giorni a Roma dei ministri del G8 per
elaborare una risposta globale ai problemi dell'occupazione ROMAPolitiche di
occupazione e sostenibilità sociale, la protezione sociale e occupazionale,
l'impatto della crisi, sistemi di assistenza e previdenziali. Sono i temi
attorno ai quali si discuterà al «Social Summit» che si terrà a Roma, a partire
da quest'oggi (fino a martedì), nell'ambito della riunione dei ministri del
Lavoro del G8 che chiuderà il terzo mese della presidenza italiana del club
degli Otto Grandi. Questa, che è la prima assise internazionale dedicata alle
conseguenze sociali della crisi economica, sarà l'occasione per definire
possibili interventi dei singoli Stati e azioni coordinate a livello
internazionale. Nelle intenzioni del Governo italiano sarà un vero e proprio
«Social Summit» che, ha detto il ministro del Lavoro, Maurizio Sacconi, punterà
l'attenzione sulle persone. «People first»: le persone innanzitutto. E
l'Italia, che presiede il G8, proporrà di discutere di un vero e proprio «Patto
globale di protezione sociale». Tra i presenti Cina, India, Brasile, Egitto
Essenziale il dialogo con le parti sociali, e, infatti i lavori del «Social
Summit» si apriranno con le consultazioni tra i ministri del G8, le
organizzazioni internazionali e le parti sociali. La priorità è, ovviamente, il
lavoro. I Paesi del gruppo G8 illustreranno le conseguenze della crisi sui
mercati del lavoro nazionali, in termini di perdite di posti, utilizzo dei
sussidi di disoccupazione, ma anche di misure adottate per tutelare posti e
redditi. Si discuterà dei migliori sistemi di protezione sociale nella
consapevolezza che una strategia che ponga il «lavoro come priorità assoluta»
presuppone un equilibrio tra le azioni relative a domanda e offerta di lavoro.
Temi che dovranno essere affrontati anche a livello globale e per questo il G8
ha allargato i lavori anche a Cina, India, Brasile, Messico, Sud Africa, ed
Egitto. Gioie e dolori della globalizzazione:
l'integrazione dei mercati del lavoro, infatti, ha prodotto una localizzazione
della produzione sempre più ampia, un effetto negativo sulla distribuzione
delle retribuzioni nei Paesi progrediti, un aumento dei flussi migratori,
politiche che hanno sottostimato la dimensione umana.Ora è il momento di
porre le «persone al centro». Per questo nel nuovo contesto della governabilità
globale, le organizzazioni internazionali dovranno considerare la dimensione
sociale come uno dei fattori principali per la stabilità e la crescita. Il
calendario della tre giorni Al summit oltre a Unione Europea, presente con il
Commissario europeo per l'occupazione, ci sarà l'Ocse, l'Organizzazione per la
cooperazione allo sviluppo economico, il Fondo monetario internazionale e le
Nazioni unite, con l'Organizzazione internazionale del lavoro (Oil). Quanto al
calendario, oggi il summit si aprirà con una conferenza stampa del ministro del
Lavoro italiano Maurizio Sacconi insieme ai segretari generali delle due
organizzazioni dell'Ocse, la Trade union advisory committee (Tuac) e la
Business and industry advisory committee (Biac), ai segretari generali di Cgil,
Cisl e Uil e al vicepresidente per le relazioni industriali di Confindustria.
Seguiranno incontri tra i ministri, i capi delle organizzazioni internazionali
e le parti sociali. Domani, in mattinata, è prevista una sessione con le
organizzazioni internazionali, con l'intervento del ministro degli Esteri,
Franco Frattini, di Sacconi e del viceministro del Lavoro giapponese Takao
Watanabe in qualità di presidente uscente G8. La prima sessione plenaria vedrà
l'intervento del direttore generale dell'Ocse Anguel Gurria, mentre nel
pomeriggio si terrà il G8 Plus, con la presenza cioè degli altri 6 Paesi, con
il ministro dell'Economia Giulio Tremonti e il direttore generale dell'Ilo Juan
Somavia. Martedì alla sessione, sempre allargata, parteciperà il primo
vicedirettore dell'Fmi John Lipsky. Le conclusioni saranno affidate al ministro
Sacconi che terrà la conferenza stampa presente Berlusconi.
( da "Tirreno, Il"
del 29-03-2009)
Argomenti: Cina Usa
LA CURIOSITA' Il
desiderio? Più cultura Come immagini Prato tra 10 anni? In una lunga classifica
di risposte date, composta da tante idee e sogni quante le teste dei
partecipanti al Town Meeting, al primo posto c'è il desiderio di una città più
vivace dal punto di vista culturale. Una risposta che ha positivamente stupito
anche lo scrittore Edoardo Nesi, componente del Comitato di
garanzia: «Evidentemente le persone iniziano a rendersi conto che viviamo in un
mondo troppo complicato per essere affrontato solo con gli strumenti del
passato. Lavorare non basta più, occorre essere preparati culturalmente per
affrontare i problemi di oggi dovuti principalmente alla globalizzazione».
( da "Blogosfere" del
29-03-2009)
Argomenti: Cina Usa
Mar 0929 Radio
Camorra e "Gomorra" tedesco Pubblicato da Luca Dello Iacovo alle 08:00 in globalizzazione Radio Camorra. Il rap contro
l'organizzazione criminale campana
http://gilioli.blogautore.espresso.repubblica.it/2009/03/26/radio-camorra/
Ndrangheta in Germania. E le mafie in Europa. Un libro che denuncia
l'espansione delle ndrine nella nazione tedesca, soprattutto nei territori
meridionali (Ruhr, Sassonia e Turingia). L'autrice, Petra Reski, è stata
minacciata. http://www.beppegrillo.it/2009/03/petra_reski_del.html Roberto
Saviano ospite da Fabio Fazio a "Che tempo che fa". Prima parte. Le
altre le trovate qui
( da "Stampaweb, La"
del 29-03-2009)
Argomenti: Cina Usa
NEW YORK La Casa
Bianca ha deciso di prendere di petto la questione planetaria dellenergia
e del clima, segnando uninversione netta rispetto
allamministrazione Bush. Il presidente Usa Barack Obama ha invitato a
discutere dellargomento i leader dei 16 Paesi più ricchi, in un summit che
si terrà a Washington il 27 e il 28 aprile e che avrà una tappa italiana a
margine del vertice del G8 della Maddalena, che si svolgerà dall8
al 10 luglio. In proposito, Obama ha scritto al presidente del Consiglio Silvio
Berlusconi, e il
governo italiano ha dato, a stretto giro di posta, la disponibilità a
organizzare i colloqui sul clima durante il G8. Secondo il comunicato della
Casa bianca, il Forum avrà per obiettivo quello di «facilitare il dialogo fra i
grandi Paesi industrializzati e quelli in via di sviluppo, aiutare a creare le
condizioni politiche necessarie per arrivare a un risultato nel corso dei
negoziati sul cambiamento climatico dellOnu che si terranno a
dicembre a Copenhagen». Una riunione preparatoria, dunque, si terrà al Dipartimento di
stato americano, a Washington, il 27 e 28 aprile, e ad essa parteciperanno,
oltre agli Stati Uniti, i rappresentanti delle 16 maggiori economie mondiali e
il segretario generale delle Nazioni Unite, Ban Ki-moon. Poi il vertice in
Italia, alla Maddalena, in concomitanza con il G8 di luglio I Paesi che
prenderanno parte al Forum convocato da Obama sono: Australia, Brasile, Canada,
Cina, Francia, Germania, India, Indonesia, Italia, Giappone, Corea
del Sud, Messico, Russia, Sudafrica, Regno Unito, Stati Uniti e Unione europea.
La riunione della Convenzione Onu sui cambiamenti climatici, in dicembre a
Copenhagen, dovrà consentire di arrivare a un nuovo accordo che segua alla
prima fase del protocollo di Kyoto, in scadenza a fine 2012. Una prima
sessione di negoziati si apre oggi a Bonn sotto legida delle
Nazioni unite. Alla riunione è attesa la partecipazione degli Stati uniti, che
sotto lamministrazione Bush sono invece sempre risultati come i grandi
assenti: gli Usa non hanno mai ratificato il protocollo di Kyoto. Nel suo
piano di rilancio delleconomia americana, Barack Obama ha
indicato che decine di miliardi di dollari verranno interamente dedicati alla
lotta contro il riscaldamento climatico. A Bonn i paesi industrializzati dovranno precisare concretamente
in quali percentuali sono pronti a ridurre le emissioni di gas nocivi entro il
2020 rispetto al 1990, e più a lungo termine, fino al 2050. Ieri, nella
giornata dellEarth-hour, il Wwf ha commentato: «Un
segnale di speranza».
( da "Datasport" del
29-03-2009)
Argomenti: Cina Usa
WTA Miami: Garbin
ko, fuori a sorpesa la Jankovic (Tathiana Garbin/Foto LaPresse) (AGM-DS) -
29/03/2009 10.59.35 - (AGM-DS) - Milano, 29 marzo - Finisce anche l'avventura
di Tathiana Garbin al torneo WTA di Miami (cemento, $ 4.500.000). Dopo i ko di
Santangelo ed Errani, l'altra azzurra impegnata negli Stati Uniti è stata
sconfitta in due set, piuttosto nettamente, da parte della Zvonareva. L'unica
italiana rimasta in corsa è Flavia Pennetta che sfiderà Amelie Mauresmo nella
giornata di oggi. Grande sorpresa per l'eliminazione di Jelena Jankovic, testa
di serie n 3 del torneo, mentre passano senza problemi le sorelle Williams. I
risultati del secondo turno: [1] S Williams (USA) b [WC] A Glatch (USA) 62
( da "Riformista, Il"
del 29-03-2009)
Argomenti: Cina Usa
Si era parlato di
Isabella Biagini che stava affrontando un lungo periodo di povertà: abbandonata
e dimenticata da tutti Si era parlato di Isabella Biagini che stava affrontando
un lungo periodo di povertà: abbandonata e dimenticata da tutti. Quando la
notizia è comparsa sul settimanale, ecco che si sono mossi tutti. Ha ricevuto
notizie di parenti, si è fatto vivo qualche regista ed è scattata una gara di
solidarietà. Menhir non l'avrebbe detto e invece per fortuna qualcuno si è
ricordato di questa attrice che per anni aveva raccontato il personaggio della
svampita bella, elegante, ma un po' fuori di testa. La
solidarietà è importante proprio perché testimonia che pure in un mondo
globalizzato, pur con in atto una crisi economica di vaste proporzioni e con
effetti talvolta devastanti, l'uomo è rimasto capace di tendere la mano ad un
simile che ha decisamente più problemi di lui. 29/03/2009
( da "Riformista, Il"
del 29-03-2009)
Argomenti: Cina Usa
Più che G20, sarà G2 Il rapporto Usa-Cina È inutile negarlo. Stati Uniti e Europa si avviano al vertice
G20 di Londra di martedì su posizioni diverse, se non proprio contrapposte.
Questo è particolarmente visibile nel campo delle politiche macroeconomiche.
Obama ha annunciato un programma di stimolo fiscale molto ambizioso,
dell'ordine del 6 per cento del Pil, che si aggiunge alle altre misure
mobilizzate per il salvataggio del sistema finanziario, secondo il (nuovo)
piano lanciato dal segretario del Tesoro Geithner. Washington, inoltre, non
esclude nuove misure di sostegno se quelle previste si rivelassero
insufficienti, Congresso permettendo. I paesi dell'Unione Europea nel vertice
di preparazione per il G20 hanno invece confermato la loro intenzione di non
accrescere l'ammontare dei pacchetti di stimolo già decisi, che in alcuni casi,
come quello della Germania sono comunque non trascurabili (superiore al 2.5 per
cento del Pil). Molti osservatori ritengono che tutto ciò non sia comunque
sufficiente a portare fuori l'economia globale fuori dalla recessione (comunque
non prima del 2010). Parziale sostegno a questa opinione viene dalle
simulazioni di alcune istituzioni internazionali che mostrano che uno stimolo
fiscale coordinato da parte di Stati Uniti, Europa e Giappone avrebbe un
effetto amplificativo assai rilevante e risultati decisamente migliori in
termini di sostegno alla domanda. Gli europei ribattono che, soprattutto per
alcuni paesi dell'Unione, l'effetto espansivo dei pacchetti fiscali potrebbe
essere fortemente ridotto dalla debolezza della finanza pubblica. L'aumento del
debito indotto dalle politiche espansive comporterebbe un aumento dei tassi di
interesse con conseguenze negative per la crescita e l'occupazione. Inoltre, si
aggiunge, in molti casi i trasferimenti alle famiglie finirebbero, data la
incertezza sul futuro, per aumentare il risparmio invece che il consumo, senza
sostenere la crescita. È difficile dire se lo stimolo sia troppo o troppo poco.
Importante è che le autorità di politica economica e monetaria non abbassino la
guardia, e che dichiarino apertamente di essere pronte a fare di più, Le
differenze tra Usa e Europa rischiano però di oscurare
il vero punto cruciale, il ruolo della Cina e del suo
rapporto con gli Stati Uniti, il cosidetto G2. Il G2 ha rappresentato il rapporto
economico strategico piu delicato degli ultimi anni e lo rimane tutt'ora. La
principale controparte del deficit corrente americano è il surplus cinese.
Negli Stati Uniti i cinesi inviano merci ma anche capitali. La Cina non puo permettersi una economia americana in
recessione prolungata. Troppo importante è per loro quel mercato ma anche la
sostenibilità del debito pubblico che contribuiscono a finanziare (come ha
recentemente ricordato il viceministro dell'economia di Pechino). Gli Stati
Uniti hanno bisogno di una crescita cinese che non perda troppa velocità. Da
questo punto di vista la soluzione ideale sarebbe una maggiore espansione della
domanda interna cinese, sopratutto un aumento dei consumi delle famiglie, che
compensi almeno in parte il maggiore risparmio delle famiglie americane che
inevitabilmente si accumulerà negli anni a venire. E sarebbe anche importante
che la Cina potesse continuare, almeno in parte, a
investire le proprie riserve sul mercato finanziario americano. Un vero passo
in avanti, che difficilmente il G20 realizzerà, dovrebbe coinvolgere tutti e
tre gli attori e su diversi fronti. Sul piano del rilancio macroeconomico che,
coordinato dai tre poli, avrebbe maggiore impatto sulla domanda mondiale. Sul
piano della ricostruzione dei sistemi finanziari, che siano pur regolati da
autorità nazionali o regionali, dovrebbero convergere verso un quadro di regole
comuni. Sul piano della apertura dei mercati, delle merci e dei capitali, Tutto
ciò richiederebbe un accordo sulle misure per l'emergenza, ma anche un accordo
sulla governance del sistema nel più lungo periodo. Sia gli appelli alla
gestione comune dell'emergenza che la riforma della governance rimarranno però
lettera morta se non ci saranno passi significativi verso un'effettiva integrazione
della Cina (e di altri paesi emergenti) nella gestione
del sistema globale. La Cina deve avere più peso nelle
istituzioni di cui è già membro (come il Fondo monetario) e deve essere
coinvolta nelle istituzioni di cui non fa parte (come il Financial Stability
Forum, che diventa Financial Stability Board, e l'Ocse). Scelte che aumentano
il potere decisionale ma anche il coinvolgimento dei grandi paesi emergenti.
Sta a Europa e Stati Uniti fare passi decisivi in questa direzione. L'uscita
dalla crisi ancora non si vede. Nessuno si puo permettere che i vertici dei
leader mondiali siano dei fallimenti... Ciò non farebbe che diminuire
ulteriormente la vera risorsa scarsa del sistema globale: la fiducia. di Pier
Carlo Padoan 29/03/2009
( da "Riformista, Il"
del 29-03-2009)
Argomenti: Cina Usa
LE NOTIZIE Crisi Usa, default numero quarantasei Fallisce la Omni National
Bank. È la ventunesima banca che fallisce quest'anno negli Stati Uniti, e la
quarantaseiesima dall'inizio del 2008. La Omni National Bank, che ha asset per
956 milioni di dollari e depositi per 796 milioni, passa sotto il controllo
della Fdic, Federal Deposit Insurance Corporation. Gli aiuti federali, spiegano
le autorità statunitensi, sono indispensabili «a causa di pratiche poco sicure»
che hanno portato la banca ad accumulare «perdite sostanziali». Sempre negli
Stati Uniti, al numero uno della Goldman Sachs è stato tagliato il compenso del
2008 del 98,4 per cento dopo che la banca ha fatto fronte alle pesanti
svalutazioni e alle perdite determinate dagli investimenti in asset tossici.
Lloyd Blankfein ha così percepito 1,1 milioni di dollari contro gli oltre 70
milioni di dollari percepiti nel 2007. Oggi a Roma la riunione dei ministri del
welfare del G8, il giorno dopo la manifestazione di protesta di studenti e
sindacati di base che ieri hanno sfilato per le strade della Capitale. Secondo
gli organizzatori i partecipanti sono stati seimila. Il G8- Social Summit
( da "Unione Sarda, L' (Nazionale)"
del 29-03-2009)
Argomenti: Cina Usa
Commenti Pagina 349
Come tradurre la crisi finanziaria in opportunità --> Il Consiglio europeo
di primavera ha approvato le proposte Ecofin per affrontare la crisi al vertice
G20 del 2 aprile a Londra. È utile ricordare in sintesi i punti focali che
l'Unione europea (Ue) proporrà e difenderà al vertice: «Occorre minimizzare con
mezzi appropriati i rischi di future crisi finanziarie sistemiche; le autorità
pubbliche devono avere la forza di essere in grado di gestire effettivamente e
con efficienza le crisi finanziarie; la regolarizzazione deve essere estesa, a
questo scopo, agli attori che manovrano strumenti rilevanti per la stabilità
finanziaria e che non sono stati finora sufficientemente regolati, in modo
particolare gli "hedge funds"; le agenzie di rating debbono essere
assoggettate a registrazione e supervisione; tutto ciò dovrà essere supportato
da una forte iniziativa dell'Ue nel rivedere gli standard contabili
internazionali con l'obiettivo di creare un unico standard globale di alta
qualità, così come le "istituzioni che definiscono gli standard" (
governance of standard setting-bodies ) che includeranno gli azionisti»
(L'Unione Sarda del 15 marzo). Altra decisione presa e da difendere dall'Ue è
la lotta ai paradisi fiscali. La Commissione europea, incaricata della messa in
opera delle misure prese dal Consiglio, discusse e fatte proprie dal Parlamento
europeo, ha mandato di difendere di concerto con i capi di Stato e di governo
europei la posizione dell'Ue al G20, presieduto dal premier Gordon Brown. L'Ue
vi illustrerà inoltre le misure anticrisi adottate per rilanciare la crescita e
la domanda e come fronteggiare la crescente disoccupazione, confrontandole con le misure prese da altri Paesi come Usa, Giappone, Cina, India, Brasile. Il G20 è
composto da: Commissione europea, Germania, Francia, Italia, Gran Bretagna;
altri Paesi industrializzati, Stati Uniti, Canada, Giappone, Russia; Paesi
emergenti, Cina, India, Brasile, Argentina, Messico, Sud Africa, Arabia Saudita,
Australia, Corea del Sud, Indonesia, Turchia. È molto probabile che si
aggiungano al gruppo altri due Stati Ue, Olanda e Spagna. Il G20 rappresenta
due terzi della popolazione mondiale e del commercio internazionale e
l'ottantacinque per cento della crescita media annua globale (Pil). I punti
principali del G20 in agenda che dovranno tradursi in impegni dei capi di Stato
e di governo sono: «Prendere le azioni necessarie per stabilizzare i mercati
finanziari e permettere alle famiglie e alle imprese di affrontare la
recessione e uscirne; riformare e rinforzare il sistema finanziario ed
economico globale e ri-instaurare fiducia e speranza; rimettere in marcia
l'economia globale mediante una crescita sostenibile, un alto livello
occupazionale e una forte riduzione della povertà». Il vertice, affrontando la
grave crisi, dovrebbe trasformarla in opportunità per creare una genuina nuova
era di partenariato socio-economico mondiale, vale a dire in un contratto
globale ("global deal"), nel quale ogni Paese al mondo abbia un ruolo
da svolgere, traendone beneficio. Non sarà compito facile per i capi di Stato e
di governo, riuniti a Londra, rendere operativo questo "contratto
globale" che tanta attesa suscita nel mondo, come fu il "New
Deal" in stile keynesiano di Franklin Delano Roosevelt che fece uscire
l'America dalla Grande Depressione. È noto, infatti, che non esiste una visione
concordata a livello tecnico e politico per porre rimedio allo tsunami speculativo
finanziario globale (titoli tossici) con le loro pesanti ricadute sull'economia
reale e sull'aumento della disoccupazione. A parte gli slogan di buona volontà,
forti divergenze esistono nel mondo industrializzato e tra questo con i Paesi
emergenti e in via di sviluppo. I media mondiali riportano avvenimenti recenti
significativi che avvelenano la "coesione sociale": esasperazione del
ceto medio americano di fronte a frodi miliardarie di molti manager d'imprese
fallite; manager francese preso in ostaggio dal personale della stessa impresa
che chiude i battenti; incendio di pneumatici da parte delle maestranze della
Continental tedesca in crisi, nei pressi di Parigi; direttore della Royal Bank
of Scotland la cui casa è stata vandalizzata. Questi sono, secondo i media,
segnali di una deriva che se continuasse rischierebbe di rompere la
"coesione sociale". Per evitare che ciò avvenga, incombe ai potenti
politici della Terra riuniti a Londra trovare le soluzioni appropriate per
uscire quanto prima dalla crisi globale. Noi ci limitiamo ad esprimere il
nostro modesto ma sentito auspicio che questo G20 abbia successo. ANTONIO
MARONGIU (marongiuantonio@tiscali.it)
( da "Arena.it, L'"
del 29-03-2009)
Argomenti: Cina Usa
La Merkel: «A Londra
non ci saranno miracoli» 29/03/2009 rss e-mail print La Merkel e il ministro
Steinbrück Angela Merkel torna a bocciare l'ipotesi di un piano globale di
stimoli all'economia attraverso nuovi stanziamenti di spesa. A quattro giorni
dal G-20 di Londra, la cancelliera tedesca solleva forti dubbi sulla
dilatazione dell'intervento pubblico proposta dal segretario al Tesoro, Tim
Geithner, ed insiste sulla richiesta di regole più severe per i mercati
finanziari. Il messaggio è affidato ad un'intervista al «Financial Times». «La
crisi non si è prodotta perché abbiamo distribuito troppo poco denaro, ma
perché abbiamo stimolato la crescita economica con troppo denaro: non è una crescita
sostenibile». Quindi occorre concentrarsi su un orizzonte di breve-medio
periodo per rimettere in moto l'economia piuttosto che su una nuova
architettura finanziaria internazionale. «Stiamo discutendo di questo e il
confronto non finirà a Londra», spiega la Merkel smorzando le attese sul summit
dei 20 Grandi. Prima ci sarà la verifica sui pacchetti di stimolo per
l'economia, di aiuti per le famiglie e di misure a sostegno del sistema
bancario internazionale messi in campo dai Paese che partecipano al summit del
2 aprile. A preoccupare i tedeschi è l'impennata della spesa pubblica che
rischia di innescare nuovi squilibri come una fiammata di inflazione globale.
Non a caso l'affondo arriva dopo l'allarme lanciato dal ministro delle Finanze,
Peer Steinbruck, sui maxi-deficit di Stati Uniti e Gran Bretagna considerati
una mina vagante per la stabilità di Eurolandia. La ricetta Merkel prevede il
ritorno a politiche fiscali sane. In tale direzione si muove anche Londra che ieri ha smentito il consenso a un nuovo piano da
duemila miliardi di dollari di aiuti sollecitato dagli Usa. Il ruolo della Cina sarà decisivo invece per gli
equilibri monetari. Al G-20 si tornerà a parlare dell'idea del governatore
della Banca centrale cinese, Zhou Xiao-Chuan, di rinunciare al dollaro come
valuta globale accolta con un secco no dagli Usa e dalla Ue.
Intanto a Londra è partita la protesta no global. Ieri 35mila persone hanno
sfilato in corteo fino ad Hyde Park con lo slogan «Put the people first» («Date
priorità alla gente»). La manifestazione, senza incidenti, ha riunito 150 tra
sindacati, ong, movimenti religiosi e ecologisti.
( da "Arena.it, L'"
del 29-03-2009)
Argomenti: Cina Usa
Obama: vertice sul
clima in Italia PROPOSTA A SORPRESA. A fine aprile un primo summit a Washington
e poi appuntamento al G8 in Sardegna 29/03/2009 rss e-mail print Il presidente Usa Barack Obama ROMA Il presidente americano Barak Obama ha
invitato i leader dei 16 paesi più ricchi a un forum-vertice a Washington il 27
e 28 aprile che trarrà poi le conclusioni al G8 della Maddalena in Italia
dall'8 al 10 luglio. In vista di questo appuntamento Obama ha scritto una
lettera al presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, nella quale si chiede
l'aiuto dell'Italia per riattivare il «Major economies Forum» sull'energia ed i
cambiamenti climatici. Berlusconi ha dato il suo via libera affinché la
riunione si tenga a margine del G8 della Maddalena. Questa iniziativa conferma
la volontà del presidente di far assumere agli Usa la
guida della lotta ai cambiamenti climatici. Obama sta lanciando il forum su
energia e clima per facilitare un accordo sul riscaldamento globale all'Onu.
Nel summit di Washington, ha spiegato la Casa Bianca, i leader delle principali
potenze economiche «contribuiranno a generare la necessaria leadership
politica» per raggiungere, più avanti durante l'anno, un patto internazionale
per tagliare le emissioni di gas serra. I paesi invitati sono Australia,
Brasile, Canada, Cina, Corea del Sud, Francia, Germania, Giappone, Gran Bretagna,
India, Indonesia, Italia, Messico, Russia, Sud Africa. La Danimarca parteciperà
come presidente della Conferenza del dicembre
( da "Reuters Italia"
del 29-03-2009)
Argomenti: Cina Usa
WASHINGTON (Reuters)
- Un gruppo di ricercatori canadesi ha scoperto una vasta operazione di
spionaggio informatico ai danni di computer da cui venivano rubati documenti di
governi e di uffici privati in tutto il mondo, tra cui quelli del Dalai Lama,
secondo quanto riferito dal New York Times. Secondo il quotidiano, un'equipe
del Munk Center per gli studi internazionali di Toronto ha detto che almeno
1.295 computer in 103 Paesi sono stati violati in meno di due anni dal sistema
di spionaggio, soprannominato GhostNet. Ambasciate, Ministeri degli Esteri,
uffici governativi e le sedi del Dalai Lama in India, a Bruxelles, Londra e New
York sono alcune delle sedi prese di mira dalla rete di spionaggio, secondo
quanto riferito dai ricercatori che hanno detto che non ci
sono prove che anche gli uffici del governo Usa siano stati
violati. Secondo gli studiosi, responsabili delle violazioni sarebbero dei
computer localizzati quasi esclusivamente in Cina, anche se il
gruppo di ricercatori non si è spinto a parlare di un coinvolgimento del
governo cinese nel sistema, che ha descritto come tuttora attivo. Un
portavoce del consolato cinese a New York ha negato la possibilità che la Cina sia coinvolta nell'affaire. I ricercatori di Toronto
hanno cominciato il loro lavoro dopo la richiesta da parte dell'ufficio del
Dalai Lama, il leader spirituale del Tibet, in esilio, di controllare i propri
computer alla ricerca di eventuali software dannosi o malware.
( da "Avvenire" del
29-03-2009)
Argomenti: Cina Usa
MONDO 29-03-2009
Obama si presenta al «Vecchio mondo» Con Medvedev la firma per ridurre le
testate nucleari. Proposto un summit per il clima DI ALBERTO SIMONI L' immagine
più curiosa e che forse meglio coglie l'essenza della prima volta di Barack O-
bama da presidente Usa nel Vecchio Continente, è
quella riferita da un funzionario della Nato. «Saranno in tanti a fare di tutto
per spuntare una foto al fianco di Obama». E quei tanti non sono i comuni
cittadini, ma i leader, ministri e feluche della diplomazia, che per una
settimana avranno l'occasione di condividere il palco (o più realisticamente lo
stesso luogo chiuso) con Barack Obama. Se l'immagine del presidente si è
lievemente appannata dentro le mura di casa, in Europa invece il nome Obama
gode di ottime performance. Per questo la Casa Bianca ha pianificato ogni
aspetto del viaggio. David Axelrod, lo stratega che ha programmato la scalata
alla Casa Bianca e che ora è il capo dei consiglieri, ha preparato un town hall
meeting. All'arena di Strasburgo (3 aprile) Obama incontrerà i giovani europei
come se fosse in un comizio in New Hampshire. È in fon- do la cifra stessa
della presidenza O- bama, fatta di slanci comunicativi, di grandi discorsi e
bagni di folla, quella che Axelrod vuole mostrare agli europei arrabbiati con
Bush e memori della definizione che di loro diede Donald Rumsfeld, l'ex capo
del Pentagono: «Vecchia Europa». L'ambasciatore ceco a Washington Petr Kolar ha
fra l'altro riferito che Obama sta cercando a Praga il luogo adatto per tenere
un discorso cardine sulla politica estera. Obama vuole e lo ha ripetuto martedì
sera in conferenza stampa «restaurare un senso di fiducia nell'abilità degli Usa di avere un ruolo di leadership globale». Ma se
l'immagine avrà un effetto importante e Michelle e Barack Obama saranno
fotografati più delle star hollywoodiane, quando martedì sera l'Air Force O- ne
toccherà il suolo londinese, nella valigia del presidente Usa
ci saranno dossier spinosi. Si parte con il G20 mercoledì e giovedì. America da
una parte, Germania e Francia dall'altra. D'accordo entrambi sulla necessità di
fissare regole al mercato. Ma Parigi e Berlino non vogliono sentir parlare di
altri stimoli, ipotesi che l'Amministrazione Obama non ha scartato del tutto.
L'accoglienza non è così calorosa se Mirek Topolanek, dimissionario premier
ceco ma capo di turno della Ue, ha definito «una strada verso l'inferno» le
ricette economiche di Obama. A margine del G20 (ma anche a Praga prima del
meeting U- sa- Ue) il capo della Casa Bianca incontrerà una sfilza di capi di
Stato e di governo, dall'indiano Manmohan Singh al padrone di casa Gordon
Brown, da Zapatero a Sarzkozy e Merkel, sino ai russi D- mitrij Medvedev e al
cinese Hu Jintao. E proprio con Medvedev siglerà un documento per rafforzare le
relazioni bilaterali e una dichiarazione con le quale le parti si impe- gnano a
ridurre l'arsenale nucleare e sostituire il Trattato Start 1 che scadrà in
dicembre. Quello fra il capo del Cremlino e Obama sarà il primo faccia a faccia
dopo le telefonate e lo scambio di lettere delle ultime settimane. A Strasburgo
e a Kehl (vertice per i 60 anni della Nato) Obama potrebbe mettere da parte le
questioni politiche limitandosi, da ospite d'onore non prepotente, ad
applaudire il ritorno nella catena di comando della Francia e i sei decenni di
vita dell'Alleanza. Da Praga ci si attende il grande discorso sulla politica
estera. Conterà più quello forse che il bilaterale Usa-Ue.
Quale ruolo il Vecchio Continente avrà negli equilibri mondiali secondo il
nuovo verbo Usa? La Clinton, scegliendo l'Asia per il
suo primo viaggio fuori dagli U- sa da segretario di Stato, ha fatto sorgere
qualche dubbio sulla centralità europea. L'attesa più grande G20 escluso è per
la tappa turca, Paese con il 99% di musulmani. Tra Ankara (dove la delegazione Usa arriverà domenica) e I- stanbul Obama affronterà diversi
temi: dalle relazioni bilaterali, alla Nato sino alla mediazione turca con
Israele. Un tour de force con tanta carne al fuoco, che Axelrod vuole
"vendere" al meglio. In serata giunge dalla Casa Bianca notizia di
un'ulteriore iniziativa: Barack Obama promuove per il 27-28 aprile, a
Washington, un forum-vertice sul clima, invitando i leader
dei 16 Paesi più ricchi del pianeta: Australia, Brasile, Canada, Cina, Corea del Sud, Francia, Germania, Giappone, Gran Bretagna,
India, Indonesia, Italia, Messico, Russia, Sud Africa con l'aggiunta della
Danimarca, presidente della Conferenza sul clima di Copenaghen del dicembre
2009, e delle stesse Nazioni Unite. La seconda fase si svolgerà con un
incontro a margine della riunione del G8 alla Maddalena, nel prossimo mese di
luglio. L'obiettivo è giungere a fine anno a un nuovo accordo sui tagli ai gas
serra. Sul clima nuova iniziativa: convocati a fine aprile alla Casa Bianca i
16 Grandi per discutere una strategia ambientale comune Si rivedranno a luglio
al G8 in Italia
( da "Wall Street Italia"
del 29-03-2009)
Argomenti: Cina Usa
Clima/ Coldiretti:
2008,a VIII° posto tra anni più caldi dal 1880 di Apcom Necesario intervenire
per contrastare cambiamenti climatici -->Roma, 29 mar. (Apcom) - Il fatto
che il 2008 si sia classificato a livello globale all'ottavo posto tra gli anni
più caldi degli ultimi due secoli è una conferma della necessità di intervenire
per contrastare i cambiamenti climatici in atto che altrimenti sono destinati
ad influenzare i cicli naturali, la vita delle persone e le attività
economiche. E' quanto afferma la Coldiretti sulla base dei dati preliminari
raccolti del National Climatic Data Center statunitense (NOAA'S), in
riferimento alla lettere inviata dal presidente Usa
Barack Obama al presidente del Consiglio Silvio Berlusconi per la convocazione
di un vertice sul clima che si terra' in Italia a luglio ai margini del G8.
Secondo i dati raccolti dal NOAA'S la tendenza mondiale al surriscaldamento si
è consolidata nel 2009 con il mese di gennaio e quello di febbraio che si sono
classificati rispettivamente al settimo e al nono posto tra i piu' caldi dal
1880. La temperatura globale della terra e degli oceani dal 1880 ad oggi è
cresciuta in media - riferisce la Coldiretti - ad un tasso di
( da "Virgilio Notizie"
del 29-03-2009)
Argomenti: Cina Usa
Roma, 29 mar.
(Apcom) - Il fatto che il 2008 si sia classificato a livello globale all'ottavo
posto tra gli anni più caldi degli ultimi due secoli è una conferma della
necessità di intervenire per contrastare i cambiamenti climatici in atto che
altrimenti sono destinati ad influenzare i cicli naturali, la vita delle persone
e le attività economiche. E' quanto afferma la Coldiretti sulla base dei dati
preliminari raccolti del National Climatic Data Center statunitense (NOAA'S),
in riferimento alla lettere inviata dal presidente Usa
Barack Obama al presidente del Consiglio Silvio Berlusconi per la convocazione
di un vertice sul clima che si terra' in Italia a luglio ai margini del G8.
Secondo i dati raccolti dal NOAA'S la tendenza mondiale al surriscaldamento si
è consolidata nel 2009 con il mese di gennaio e quello di febbraio che si sono
classificati rispettivamente al settimo e al nono posto tra i piu' caldi dal
1880. La temperatura globale della terra e degli oceani dal 1880 ad oggi è
cresciuta in media - riferisce la Coldiretti - ad un tasso di
( da "Corriere Adriatico"
del 29-03-2009)
Argomenti: Cina Usa
Manifestazioni in
Gran Bretagna Londra Sono più di 100 i gruppi scesi in campo a Londra (ma anche
in altre capitali europee) per una serie di manifestazioni (la prima proprio
ieri) per protestare contro la globalizzazione, la crisi e
in difesa dell'ambiente. Si tratta di organizzazioni di natura diversa,
pacifiche ma anche estremiste, che si sono coalizzate in raggruppamenti per
evitare l'eccessiva frammentazione. E sempre ieri il governo britannico ha
smentito un articolo pubblicato sul settimanale tedesco Der Spiegel secondo cui
starebbe spingendo le nazioni del G20, che si incontreranno la prossima
settimana a Londra, a sostenere misure di stimolo economico per duemila miliardi
di dollari.
( da "Corriere Adriatico"
del 29-03-2009)
Argomenti: Cina Usa
Tutele sociali anti
crisi L'Italia proporrà un patto globale. Il lavoro resta la priorità per tutti
Roma Politiche di occupazione e sostenibilità sociale, la protezione sociale e
occupazionale, l'impatto della crisi sistemi di assistenza e previdenziali. Sono
i temi attorno ai quali si discuterà al 'Social Summit' che si terrà a Roma, a
partire da oggi, nell'ambito della riunione dei ministri del Lavoro del G8 che
chiuderà il terzo mese della presidenza italiana. La prima assise
internazionale dedicata alle conseguenze sociali della crisi economica, sarà
l'occasione per definire possibili interventi dei singoli Stati e azioni
coordinate a livello internazionale. Nelle intenzioni del governo italiano sarà
un vero e proprio 'Social Summit' che, ha detto il ministro del Lavoro,
Maurizio Sacconi, punterà l'attenzione sulle persone. "People first'': le
persone innanzitutto. E l'Italia, che presiede il G8, proporrà di discutere di
un vero e proprio 'Patto globale di protezione sociale'. Priorità al lavoro I paesi
del gruppo G8 illustreranno le conseguenze della crisi sui mercati del lavoro
nazionali, in termini di perdite di posti, utilizzo dei sussidi di
disoccupazione ma anche di misure adottate per tutelare posti e redditi. Si
discuterà dei migliori sistemi di protezione sociale nella consapevolezza che
una strategia che ponga il "lavoro come priorità assoluta" presuppone
un equilibrio tra le azioni relative a domanda e offerta di lavoro. Temi che
dovranno essere affrontati anche a livello globale e per questo il G8 ha
allargato i lavori anche a Cina, India, Brasile, Messico, Sud Africa, ed
Egitto. Dialogo con le parti sociali I lavori del 'Social Summit' si apriranno
con le consultazioni tra i ministri del G8, le organizzazioni internazionali e
le parti sociali. Globalizzazione L'integrazione dei mercati del lavoro ha prodotto una
localizzazione della produzione sempre più ampia, un effetto negativo sulla
distribuzione delle retribuzioni nei paesi progrediti, un aumento dei flussi
migratori, politiche che hanno sottostimato la dimensione umana. Ora è
il momento di porre le "persone al centro". Per questo nel nuovo
contesto della governance globale, le organizzazioni internazionali dovranno
considerare la dimensione sociale, come uno dei fattori principali per la stabilità
e la crescita. Al summit oltre a Unione Europea, presente con il Commissario
europeo per l'occupazione, ci sarà l'Ocse, l'Organizzazione per la Cooperazione
allo Sviluppo Economico, il Fondo Monetario Internazionale e le Nazioni Unite,
con l'Organizzazione Internazionale del Lavoro (Oil). FILIPPO COTRONEO ,
( da "Gazzettino, Il (Rovigo)"
del 29-03-2009)
Argomenti: Cina Usa
Nuova sede per Pro
loco e Protezione civile Taglio del nastro all'istituto compresivo. Chinaglia:
«I volontari sono un esempio per i giovani» Domenica 29 Marzo 2009, Doppia
inaugurazione ieri mattina a Costa di Rovigo. Nel complesso ospitante le scuole
elementari e medie dell'istituto comprensivo, sono state aperte al pubblico le
nuove sedi della Protezione civile e della Pro loco. Il taglio del nastro ha
visto coinvolti il sindaco Antonio Bombonato, l'assessore provinciale
all'ambiente Giancarlo Chinaglia, il presidente della Pro loco Federico Campanari e il responsabile del gruppo comunale di
Protezione civile Andrea Vigarani. Prima del momento celebrativo la comunità
aveva potuto assistere in piazzale San Benedetto alle esercitazioni presentate
dai gruppi di Protezione civile di Costa, Fratta, Lendinara, oltre alla
dimostrazione del gruppo cinofilo Vab di Ferrara e dei volontari della Blu
Soccorso di Lusia, della Croce Verde di Adria e dell'Avs di Badia
Polesine. Ad assistere a tutte le simulazioni di salvataggio dal pericolo, una
nutrita schiera di ragazzini delle locali elementari e medie. «La presenza in
paese dei gruppi di protezione civile di Costa, Fratta e Lendinara non è
casuale - ha affermato il sindaco Bombonato - In quanto la Provincia ha voluto
creare su indicazione della Regione, un distretto di comuni che potrebbero
lavorare assieme in caso di reale bisogno. Con il doppio taglio del nastro
odierno, siamo qui a tenere fede ad un'altra promessa fatta nel nostro
programma elettorale, ossia dare una sede ad altre due associazioni ben
radicate nel territorio comunale». L'assessore provinciale preposto, Chinaglia
ha tenuto a precisare come siano un migliaio i volontari di protezione civile
operanti nel Polesine e ha anche sottolineato come le esercitazioni compiute a
Costa servano non tanto a perdere del tempo, ma ad avere persone sempre più
istruite a fronteggiare le situazioni di emergenza, quali possono essere le
alluvioni ma anche le attività di sommozzatori. «Fare questo tipo di volontariato
vuole dire dare futuro ai nostri giovani - ha affermato Chinaglia - Il 18
aprile al Censer è in programma la quarta edizione della Festa Provinciale
dedicata alla Protezione civile. Sarà una grossa manifestazione. Tutta la
società civile ha l'obbligo morale di sostenere questi volontari». Tra le
autorità presenti anche i sindaci di Fratta, Riccardo Resini e Bosaro, Remo
Randolo, oltre al vicesindaco Adriano Menardi e all'ideatrice di questa
giornata, ossia l'assessore comunale a sport e associazionismo Sara Zorzan.
Marco Scarazzatti
( da "Gazzettino, Il"
del 29-03-2009)
Argomenti: Cina Usa
Un'ora di buio in
tutto il mondo per salvare la terra Una grande "ola" contro l'effetto
serra. A Venezia spente le luci sul ponte di Rialto. Obama convoca un vertice a
Washington Domenica 29 Marzo 2009, Roma Agli antipodi,
( da "Gazzettino, Il (Pordenone)"
del 29-03-2009)
Argomenti: Cina Usa
Due
giorni con la Protezione civile Domenica 29 Marzo 2009, Sesto al Reghena
(lor.pad.) Tutto pronto a Sesto al Reghena per accogliere, il prossimo fine
settimana, un'intensa due giorni dedicata alla Protezione civile. Dopo
l'incontro preparatorio di qualche settimana fa, quando per la prima volta
l'amministrazione comunale ha ricevuto la visita nella cittadina dell'abbazia del direttore regionale
della protezione civile, Guglielmo Berlasso, si scaldano i motori per il doppio
appuntamento del 3 e 4 aprile. La prima giornata della kermesse sarà dedicata
all'incontro con le scuole dei comuni del distretto del Sanvitese: alla
presenza dei tecnici della protezione civile di Palmanova i ragazzi verranno
coinvolti nelle principali attività delle squadre, con una particolare
attenzione agli aspetti legati alle comunicazioni radio. Il tema dei sistemi di
comunicazione sarà anche al centro della seconda giornata, nel quale Berlasso
in persona ne illustrerà il prossimo futuro, coadiuvato dal Alex Timeus, la cui
relazione si occuperà del funzionamento della rete radio regionale, attraverso
anche una prova tecnica di funzionamento. «Da sempre considero la protezione
civile comunale un fiore all'occhiello della mia amministrazione», sottolinea
il sindaco Giuseppe Sigalotti.
( da "Gazzettino, Il"
del 29-03-2009)
Argomenti: Cina Usa
Domenica 29 Marzo
( da "Reuters Italia"
del 29-03-2009)
Argomenti: Cina Usa
WASHINGTON (Reuters)
- Il presidente Usa Barack Obama ha lanciato il
"Forum delle potenze economiche su energia e clima" per spianare la
strada verso un accordo alle Nazioni Unite sul riscaldamento globale, il cui
lavoro culminerà in un vertice che si terrà in Italia a luglio. Obama,
democratico che ha assunto un atteggiamento più severo sul cambiamento
climatico rispetto al suo predecessore, George W. Bush, ha invitato i leader
delle 16 più importanti economie al meeting che si terrà dal 27 al 28 aprile a
Washington. La Casa Bianca ha evidenziato che la nuova iniziativa di Obama mira
ad ampliare i colloqui che dovrebbero terminare a dicembre con l'accordo sul
clima di Copenhagen. "Il nostro obiettivo è di usare questo forum per
giungere a un accordo complessivo", ha spiegato a Reuters un alto
funzionario dell'Amministrazione Usa. Il funzionario
americano ha puntualizzato che i Paesi di tutto il mondo hanno manifestato il
proprio interesse a riavviare i colloqui con le potenze mondiali per la diversa
visione che ha del tema del cambiamento climatico Obama rispetto al suo
predecessore. Il presidente, che si è insediato il 20 gennaio, ha manifestato la
sua volontà che gli Stati Uniti assumano la guida nei colloqui mondiali sul
cambiamento climatico. Il vertice di aprile, che verrà organizzato dal
dipartimento di Stato, affronterà anche altri temi come la tecnologia e lo
scambio di emissioni, secondo quanto riferito dal funzionario. In una nota, la
Casa Bianca ha detto che il vertice servirà a "aiutare la creazione di una
leadership politica necessaria" per giungere a un accordo internazionale
per ridurre le emissioni di gas nocivi alla fine dell'anno. Le potenze
economiche comprendono: Australia, Brasile, Gran Bretagna,
Canada, Cina, Unione Europea, Francia, Germania, India, Indonesia, Italia,
Giappone, Corea, Messico, Russia, Sudafrica e Stati Uniti. Le sessioni
preparatorie del gruppo si concluderanno con un importante vertice sul tema
organizzato per luglio alla Maddalena a margine del G8.
( da "Sicilia, La"
del 29-03-2009)
Argomenti: Cina Usa
Supremazia del
dollaro addio, si punta a una divisa dell'Fmi Enrico Cisnetto In tempi di
crisi, è ora di battere (nuova) moneta. Una delle tante conseguenze di questa
crisi finanziaria, probabilmente, sarà l'avvento di un nuovo sistema monetario
internazionale, non più basato sulla centralità esclusiva del dollaro.
Fantascienza, quella della fine del «dollar standard»? Mica tanto. Da una
parte, il 28 dicembre scorso, gli Stati del Golfo (Arabia Saudita, Emirati,
Kuwait, Qatar, Oman e Bahrein) hanno deciso di rompere gli indugi e, con una
decisione storica, hanno fissato per l'inizio del
( da "Wall Street Italia"
del 29-03-2009)
Argomenti: Cina Usa
G8 Lavoro/ Ilo:
Entro fine anno si rischia perdita 40 mln posti di Apcom La crisi è diventa
occupazionale e sociale a livello globale -->Roma, 29 mar. (Apcom) - La
crisi economica mondiale rischia di cancellare 40 milioni di posti di lavoro in
tutto il pianeta entro la fine di quest'anno. E' la previsione che l'Agenzia
internazionale per il Lavoro (Ilo), ente dell'Onu, rilancia nel documento
preparato per il G8 del Lavoro iniziato oggi a Roma. E questo menre già
"nel 2008 - si legge - il numero di disoccupati mondiale è aumentato di 11
milioni, dopo quattro anni consecutivi di calo". L'ente dell'Onu avverte
che l'economia reale è stata "significativamente colpita dalla crisi
finanziaria, e le prospettive sono le peggiori dai tempi della Grande Depressione",
quella lunga fase di difficoltà che seguì il Crack del 1929. Si assiste a un
"continuo deterioramento nei mercati del lavoro e nelle consdizioni
sociali". "La crisi è iniziata nel settore finanziario, ma si è
allargata all'economia reale e ora è una crisi sociale e occupazionale
globale". Secondo l'Ilo le risposte a questa crisi devono quindi
riguardare questi tre aspetti: finanza, economia reale e lavoro. "La sfida, adesso, è approntare misure per mitigare
l'impatto della recessione sull'occupazione e sul sociale, assieme a politiche
per una ripresa - conclude l'Ilo che proceda sulla strada di uno sviluppo
sostenibile, della giustizia sociale e a di una globalizzazione equa".
( da "Wall Street Italia"
del 29-03-2009)
Argomenti: Cina Usa
G20, nel comunicato
finale vertice di Londra no a protezionismo di Apcom
FT rivela bozza documento:nuovo nome a Financial Stability Forum -->Roma, 29
mar. (Apcom) - Un forte impegno a combattere il protezionismo
e a far ripartire le trattative per il commercio internazionale, ma anche pochi
dettagli per un approccio veramente globale ai piani di stimolo dell'economia
mirati a uscire dalla recessione. Sono queste alcune delle caratteristiche
salienti del comunicato finale del vertice G20 dei capi di Stato e di Governo
che si svolgerà il prossimo 2 aprile a Londra e il cui contenuto viene rivelato
dal Financial Times. Nella bozza anticipata dal quotidiano britannico, un
documento in 24 punti, i leader del gruppo dei 20, che unisce i principali
Paesi industriali ed emergenti del mondo, sottolineano che l'espansione delle
politiche fiscali già in atto aumenterà il Pil globale di oltre 2 punti
percentuali creando oltre 20 milioni di posti di lavoro. Un impegno che,
insieme alle maggiori risorse che verranno convogliate al Fondo Monetario
Internazionale e alle azioni a sostegno del settore creditizio permetterà
all'economia mondiale di tornare a espandersi nel suo complesso entro la fine
del 2010. Fonti ufficiali contattate dal Financial Times, che data il suo
articolo da Roma, sottolineano che il testo del comunicato non dovrebbe
cambiare sostanzialmente prima del vertice del 2 aprile anche se esiste ancora
dibattito su alcune cifre che, al momento, non sono state specificate.
Sottolineando che "una crisi globale richiede soluzioni globali", si
legge nella bozza citata dal Financial Times, il leader del G20 formulano un
impegno: "Siamo determinati a far ripartire la crescita ora, a resistere
contro il protezionismo e a riformare i nostri mercati
e istituzioni per il futuro...Siamo determinati ad assicurarci che questa crisi
non si ripeta". I leader del G20 poi, evitando menzioni dirette del
capitalismo segnalano il loro appoggio a "un'economia mondiale aperta,
fondata su principi di mercato, su controlli efficaci e su istituzioni globali
forti" per conseguire "una globalizzazione
sostenibile con crescente prosperità per tutti". La bozza di comunicato
finale del G20, con riferimento ai timori inflazionistici avanzati dalla
Germania e da altri Paesi contiene anche l'impegno a "mettere in atto
strategie d'uscita dalle politiche espansive necessarie, lavorando insieme per
evitare conseguenze non desiderate su altri". Il comunicato, poi,
passa in rassegna alcuni tra i punti che stanno più a cuore alle singole
delegazioni. A partire dal Financial Stability Forum, oggi guidato dal
governatore della Banca d'Italia Mario Draghi, che verrà allargato a tutti i
membri del G20, rinominato "Financial Stability Board" e che
soprintenderà al controllo degli hedge fund. I paradisi fiscali e le
"giurisdizioni non cooperative" saranno soggetti a sanzioni non
ancora specificate, nominati e messi all'indice in un documento separato che
verrà pubblicato al vertice. Quanto poi ai bonus e alle retribuzioni dei top
manager delle aziende il documento sottolinea che questi dovrebbero
"premiare le effettive prestazioni, sostenere la crescita sostenibile ed evitare
un'eccessiva assunzione di rischi", secondo i principi stilati dal
Financial Stability Forum. Un passaggio del comunicato finale, secondo la bozza
anticipata dal Financial Times è dedicato alle banche per le quali si
sottolinea che la qualità e la quantità del loro capitale deve aumentare
"nel tempo" anche se "i requisiti di patrimonializzazione non
dovrebbero essere rafforzati fino a quando non sia assicurata una ripresa
economica significativa e sostenuta e fino a quando non è gestita la transizione
per assicurarsi che l'estensione del credito non sia circoscritta".
Lapidarie le espressioni relative alle valute, sulle quali si raccomanda ai
membri del G20 di evitare "svalutazioni competitive" e sull'oro, sul
quale si chiede al Fmi di portare avavti proposte per usare i proventi delle
vendite concordate del metallo giallo allo scopo di sostenere i Paesi a basso
redditi. (segue)
( da "Reuters Italia"
del 29-03-2009)
Argomenti: Cina Usa
BONN, Germania
(Reuters) - Gli Stati Uniti oggi hanno promesso maggiore collaborazione con il
resto del mondo sul trattato sul clima delle Nazioni Unite ma hanno anche detto
di non avere la bacchetta magica per combattere il riscaldamento globale.
"La mia squadra è giunta qui determinata a recuperare il tempo
perso", ha spiegato l'inviato speciale Usa per il
cambiamento climatico, Todd Stern, nel corso di una conferenza stampa per
l'apertura dei colloqui sul clima cui partecipano 175 Paesi. "Gli Stati
Uniti saranno un partner, noi abbiamo bisogno di essere un partner per i Paesi
sviluppati e per quelli in via di sviluppo", ha detto Stern in vista del
meeting che si terrà dal 29 marzo all'8 aprile a Bonn. "Ma dobbiamo farlo
assieme, noi non abbiamo la bacchetta magica", ha puntualizzato. Obama ha
garantito che ridurrà le emissioni di gas nocivi degli Stati Uniti di circa il
16-17% dai livelli attuali, per riportarli a quelli del 1990 entro il 2020,
all'interno di un nuovo accordo sul clima che dovrebbe essere firmato a
Copenhagen in dicembre. Sotto il suo predecessore, George
W. Bush, gli Usa hanno assunto una posizione isolata rispetto alle altre potenze
industrializzate, opponendosi ai limiti sulle emissioni in base al protocollo
di Kyoto. Cina e Stati Uniti sono i principali produttori di gas nocivi.
( da "Mattino, Il (Benevento)"
del 29-03-2009)
Argomenti: Cina Usa
MARCO TORIELLO «Put
people first», la gente prima di tutto: sotto questo slogan si sono riunite
ieri a Londra migliaia di persone - 35mila secondo la polizia - che hanno dato vita alla prima puntata della protesta
anti-globalizzazione in vista della riunione del G20 in programma nella
capitale inglese il prossimo 2 aprile, il vertice che proverà a riscrivere le
regole del capitalismo. A manifestare sono state oltre 150 sigle, con i
sindacati al fianco di ambientalisti, pacifisti ed esponenti delle organizzazioni
non governative. L'eterogeneo e colorato corteo, che in mattinata aveva
ricevuto la benedizione del vescovo anglicano di Londra Richard Chartres, è
partito dal Victoria Embankment, lungo il Tamigi, e ha sfilato per le strade
del centro della metropoli britannica tra slogan, cartelli, striscioni e
originali figure di cartapesta. Obiettivo: chiedere ai leader mondiali di
tutelare i cittadini invece che i banchieri corrotti e sollecitare riforme
all'insegna della giustizia sociale e non del profitto. I manifestanti hanno
raggiunto la piazza del parlamento di Westminster, con alcuni gruppi che si
sono spinti fino alla vicina Downing Street, dove ha sede la residenza del
premier inglese Gordon Brown, che farà gli onori di casa del vertice, ma che
ieri era a Viña del Mar, in Cile, al summit dei leader progressisti. Tutto si è
svolto pacificamente e non si sono segnalati incidenti né arresti, nemmeno
durante il raduno organizzato dagli anarchici ad Hyde Park e segnalato con
preoccupazione alla vigilia dell'evento. La partecipazione al corteo anti-G20 è
stata però inferiore alle attese dei promotori, che avevano previsto l'arrivo a
Londra di centinaia di migliaia di persone. Sull'esito della manifestazione ha
influito negativamente anche l'imprevedibile clima londinese, che ha visto
alternarsi pioggia, sole e infine grandine. Il calendario della protesta
anti-globalizzazione prevede altri appuntamenti nei prossimi giorni: mercoledi
sono in programma dimostrazioni davanti alla Banca d'Inghilterra, mentre
giovedi, nel giorno del vertice, i manifestanti hanno intenzione di raggiungere
l'Excel Centre, nella zona dei Docks, dove si terrà il summit. Ma quella di
ieri è stata una giornata di mobilitazione internazionale contro il G20. La
manifestazione londinese è stata infatti accompagnata da una serie di eventi
analoghi e paralleli che si sono svolti in altre capitali europee, per
protestare anche contro il summit della Nato in programma in Francia e in
Germania il 3 e il 4 aprile. Almeno 10mila persone (ma gli organizzatori
parlano di 25mila) hanno sfilato pacificamente a Berlino e Francoforte, mentre
a Bruxelles, in una delle piazze più centrali della città belga, circa 50
dimostranti hanno indossato maschere raffiguranti i venti leader mondiali che
giovedì prossimo si riuniranno a Londra. A Vienna la protesta ha riunito 6.500
persone (20mila per gli organizzatori), che hanno sfilato lungo le strade del
centro della capitale austriaca scandendo slogan e chiedendo una
regolamentazione severa dei flussi finanziari. La manifestazione, che radunava
circa 200 associazioni, si è conclusa senza incidenti poco dopo il tramonto.
Scarso successo ha avuto infine l'appuntamento di Parigi. Nella capitale
francese sono scese in piazza poche centinaia di persone - 400 secondo la polizia,
700 per agli organizzatori - che hanno smantellato un simbolico paradiso
fiscale installato poco prima davanti alla Borsa della capitale francese: una
minispiaggia, con due palme e due sedie a sdraio occupate da uomini in ciabatte
e camicia a fiori, che è stata letteralmente spazzata via con delle pale per
mostrare «come sia facile abbattere un paradiso fiscale».
( da "Mattino, Il (Nazionale)"
del 29-03-2009)
Pubblicato anche in: (Mattino,
Il (Benevento)) (Mattino, Il (City))
Argomenti: Cina Usa
Abitini corti e
leggeri, piume, frange e farfalle ad impreziosire una linea di vestiti che
strizza l'occhio alle signorine un po' romantiche e un po' pepate del
charleston. C'erano una volta gli anni '20, che rivoluzionarono il modo di
vestire delle donne e che hanno ispirato la collezione primavera-estate di
Alessio Visone, dal titolo emblematico: «Butterfly forever», che ha avuto un
inizio insolito con la performance dell'attrice Cristina Donadio. Lo stilista
partenopeo porta in passerella donne in grado di essere chic e spregiudicate.
Un look fatto di tessuti preziosi, tagli anticonformisti e
colorato da un blu intenso che grida vendetta alla globalizzazione del
guardaroba. Visone sa come stupire le sue donne, che ancora una volta hanno
fatto a gara per accaparrarsi un posto in prima fila all'appuntamento con la
moda sì, ma anche di gran mondanità, questa volta a Palazzo San Teodoro a
Napoli. La parte più stuzzicante sono gli abiti bon ton, arricchiti da
frange seducenti che rispondono ad un solo imperativo: osare. Per la sera, raso
e trasparenze, ma anche una piccola trasgressione: il tight per lei, in un
gioco di contrasti che caratterizza il tocco dello stilista. Ricco il parterre:
da Ianuaria Piromallo a Ileana Della Corte, l'assessore Giovanna Martano,
Luciana Manfredonia e le giovanissime modaiole Checca Majorano, Francesca
Massara e Roby Colasanti. Barbara Romano
( da "Mattino, Il (Nazionale)"
del 29-03-2009)
Pubblicato anche in: (Mattino,
Il (Caserta)) (Mattino, Il (Circondario Sud1)) (Mattino, Il (Salerno))
Argomenti: Cina Usa
Sergio Canciani Solo
i comandanti sconfitti conoscono il segreto della battaglia, ma l'onta subìta
cancella la loro voce. Queste solenni parole sono attribuite alla disillusione
del generale Boris Gromov, colui che esattamente vent'anni fa riportò a casa i
resti dell'armata sovietica al termine della disastrosa campagna afghana durata
dieci anni e costata ai russi 15mila morti, 54mila feriti, 11mila invalidi e
una demoralizzazione che tuttora affligge il popolo. Timidamente riproposte in
tv per ricordare l'anniversario, le immagini delle colonne in ritirata
attraverso l'ultimo ponte sul leggendario fiume Oxus (o Amu Darja) hanno
l'effetto dell'ennesimo chiodo sulla bara del fallimento sovietico. La Russia
ex e post ha deciso di trasformare quell'umiliazione militare in virtù
diplomatica schierandosi in appoggio del piano di Barack Obama per districare
il groviglio afghano, limitando i danni e recuperando credibilità dopo la
vietnamizzazione nella quale si è impantanata la strategia di Bush jr, un altro
che ha ignorato la scienza dei generali sconfitti. Mosca ammonisce che quella
afghana è una trappola dalla quale tutti gli eserciti stranieri sono usciti con
le ossa rotte fin dai tempi del Grande Gioco ottocentesco tra impero russo e
impero britannico per impossessarsi dei valichi che aprono la via verso il
subcontinente indiano descritto nell'affascinante apparato letterario alla
Tolstoj e alla Kipling. «Basterebbe rileggerli per correggere la rotta», ha detto al capodelegazione americano il collega russo a margine
della conferenza sulla crisi afghana che si è tenuta a Mosca presenti tutti i
paesi dell'area che fanno parte del cosiddetto «gruppo di Shangai» (Russia, ex
repubbliche sovietiche dell'Asia centrale e Cina) più Usa e Iran. SEGUE A PAGINA 12 SERVIZIO A PAGINA 9
( da "Panorama.it"
del 29-03-2009)
Argomenti: Cina Usa
- Economia -
http://blog.panorama.it/economia - Oltre la crisi: dieci ragioni per essere
ottimisti Posted By Renzo Rosati On 29/3/2009 @ 19:37 In Headlines | No
Comments C'è luce in fondo al tunnel? Se a dirlo è [1] Nouriel Roubini,
l'economista della [2] New York University che con largo anticipo aveva
previsto la crisi finanziaria e che è noto per i suoi scenari apocalittici,
qualche motivo di speranza c'è, al di là dell'ottimismo mostrato dai governi.
Secondo Ben Bernanke, presidente della Federal reserve, la banca centrale Usa, la tempesta ha passato la fase acuta, la calma verrà a
fine 2009 e la ripresa l'anno prossimo. Il suo collega della Bce Jean-Claude
Trichet è appena più prudente: la crisi, sbarcata in Europa più tardi, se ne
andrà un po' dopo. Naturalmente non mancano i pessimisti: il loro guru è il
premio Nobel Paul Krugman, critico con la Casa Bianca di Barack Obama. La sua
sponda italiana è [3] Alessandro Penati, docente alla Cattolica di Milano ed
editorialista di Repubblica: a suo avviso "il peggio deve ancora arrivare".
Eppure se alziamo lo sguardo dalle diatribe tra economisti e guardiamo ai
mercati e all'economia reale, dieci fondati motivi per essere (cautamente)
ottimisti ci sono. Il piano di Geithner piace ai mercati Il [4] piano da 500
miliardi di dollari di Tim Geithner, segretario americano al Tesoro, è stato
accolto dai rialzi in tutte le borse del mondo. Poi ci sono stati i ribassi, ma
non come nei mesi scorsi. Soprattutto, è la prima volta che un progetto della
nuova amministrazione Usa incontra il favore dei
mercati. In che cosa si differenzia dai precedenti, che hanno già impegnato
risorse per 787 miliardi? Nella strategia di fondo: anziché nazionalizzare
banche, assicurazioni e agenzie di mutui, e concedere aiuti a pioggia ai
settori in crisi (come l'auto), il piano Geithner si propone di ripulire dai
titoli tossici i portafogli di aziende e famiglie. Coinvolgendo nell'opera i
privati, generosamente protetti dai prestiti delle agenzie governative e dalla
garanzia di ultima istanza della Fed. La Federal reserve compra a piene mani
"La recessione negli Usa finirà nel 2009, la
ripresa inizierà dal 2010, e nessun'altra grande banca americana fallirà".
È il verbo di [5] Ben Bernanke, ripetuta nell'ultima settimana ben tre volte, a
Phoenix, New York e Washington. Contemporaneamente la Federal reserve ha
iniziato a comprare titoli pubblici a scadenze medie e lunghe. Con un doppio
obiettivo: ridurre l'imponente debito americano e tenere sotto controllo i
rendimenti, per mitigare il ritorno dell'inflazione, cioè il rischio maggiore
della ripresa. Insomma, la Fed ha mostrato di non voler solo spegnere gli
incendi, ma di puntare ad una "exit strategy". Lo può fare perché non
ha i vincoli di noi europei nello stampare e ritirare dollari, o addirittura
attingere alle riserve come sta facendo in questi giorni. Né, come la Bce, deve
mettere d'accordo 16 governi. A Bernanke basta agire in tandem con Obama, e
pare che ci stia riuscendo. Segnali positivi dall'industria Ma ancora prima
Wall Street e le borse mondiali hanno esibito una serie di rialzi concentrati
su banche e assicurazioni: titoli paria fino a poche settimane fa. Che cosa fa
sperare che non si tratti solo di speculazione? In primo luogo lo stabilizzarsi
su un andamento piatto della produzione industriale mondiale, dopo i tonfi di
tutto il 2008. Il segno meno aveva raggiunto il 31 per cento in Giappone, il
20,5 per cento in Spagna, il 19,5 per cento in Germania, il 15,5 per cento in
Italia, il 14 per centoin Francia, l'11 per cento in Gran Bretagna e Usa. Gli indici generali sono ancora al ribasso, ma la
produzione manifatturiera è ripresa tra dicembre e febbraio in Giappone e Stati
Uniti. E ha arrestato il crollo in Europa: gli indicatori dei direttori
acquisti ([6] Purchasing Managers Index) pubblicati il 24 marzo sono meglio del
previsto. Il Pmi manifatturiero è risalito leggermente a quota 34 da 33,5 di
febbraio. Il Pmi dei servizi è passato a 40,1 da 39,2, contro previsioni di
ulteriore peggioramento a 39,1. Crescono le vendite di case I dati più
spiazzanti provenienti dagli Usa sono quelli del
mercato immobiliare. Prima la costruzione di nuove case, aumentate a febbraio
del 22,2 per cento, cioè 583 mila abitazioni, ben 150 mila più di quelle
previste. Appena a gennaio la costruzione di case nuove si era ridotta del 10,2
per cento, toccando il minimo storico. Poi la vendita di immobili usati: più
5,1 rispetto a marzo, contro previsioni di meno 0,9 . Un mini-boom dovuto certo
al calo dei prezzi del 15 per cento ed al fatto che la metà delle compravendite
riguarda beni pignorati: ma è pur sempre dalla casa che tutto era partito. Una
crisi dura 18 mesi e siamo arrivati a 15 Siamo al 15mo mese di crisi, iniziata
negli Usa a gennaio 2008 con il crac dei mutui
subprime. Secondo le statistiche la durata media delle crisi, sempre più acute
e brevi, è di 18 mesi. Se questa teoria verrà confermata, la fine del tunnel
sarà a cavallo dell'estate. Ma c'è chi non è d'accordo, ed è proprio Roubini,
stavolta nei suoi più congeniali panni di pessimista: "Questa non è una
recessione a V, ma ad U, la ripresa non sarà veloce e verrà preceduta da alcuni
mesi di economia piatta". Comunque, già qualcosa. L'Europa ha reagito con
decisione Dall'Europa, così come è arrivata dopo, la crisi se ne andrà in
ritardo rispetto agli Usa. Tuttavia anche Trichet si
sbilancia: "C'è una previsione generale di tutte le istituzioni pubbliche
e private che il 2010 sarà l'anno della ripresa". Fa ben sperare anche il
decisionismo mostrato dai governi: l'Europa ha mobilitato risorse pari a quelle
degli Usa. E, a differenza che in politica, stavolta
ha reagito compatta. Le materie prime stanno ripartendo Il prezzo delle
commodities - l'assieme di materie prime e servizi essenziali - sta ripartendo.
In particolare di quelle "buone", che individuano non beni rifugio
(l'oro su tutti), ma i propellenti primari dell'economia: petrolio, cereali,
metalli, carbone, noli marittimi. Il termometro-leader di queste voci si chiama
[7] Baltic dry index: nel 2008 tra giugno e dicembre era precipitato da
( da "Wall Street Italia"
del 29-03-2009)
Argomenti: Cina Usa
Clima/ Al via a Bonn
ultima fase negoziati Onu, tornano gli Usa di Apcom Ma
al coinvolgimento di Washington seguiranno atti concreti? -->Bonn, 29 mar.
(Ap) - Si è aperta oggi a Bonn l'ultima fase dei negoziati organizzati sotto
l'egida delle Nazioni Unite su un trattato post-Kyoto, un appuntamento che per
la prima volta vede la partecipazione di rappresentanti dell'amministrazione
Obama. Una presenza che intende segnalare il ritorno degli Stati Uniti al
tavolo del dossier clima, anche se i negoziatori aspettano di vedere se questo
nuovo coinvolgimento, che segue il "deserto" degli anni Bush, sarà
accompagnato da veri effetti. La conferenza Onu di Bonn riunirà per quindici
giorni circa 2.000 delegati di 175 Paesi, per tentare di far avanzare le
trattative sul trattato post-Kyoto sulle emissioni di gas a effetto serra che deve
essere ratificato a dicembre a Copenaghen. Altre tre conferenze di questo tipo,
vale a dire sei settimane di negoziati effettivi, sono in programma da qui a
dicembre. I delegati devono discutere gli obiettivi di riduzione delle
emissioni, i mezzi per sbloccare le decine di miliardi di dollari annuali
necessari alla lotta contro il riscaldamento del pianeta e le modalità di
trasferimento di fondi e tecnologie verso i Paesi poveri, più vulnerabili agli
effetti dei cambiamenti climatici. Gli Stati Uniti, al primo posto nella poco
invidiabile classifica dei Paesi maggiormente inquinanti del pianeta, non hanno
ratificato il protocollo di Kyoto, firmato nel 1997, che fissa per 37 Paesi
industrializzati l'obiettivo di ridurre del 5 per cento entro il 2012 le loro
emissioni di gas a effetto serra rispetto al 1990. Ma dopo il rifiuto
dell'amministrazione Bush di impegnarsi, il presidente Barack Obama, che ha
insistito in modo particolare sullo sviluppo di energie proprie durante la
campagna elettorale, ha segnalato questa settimana il cambiamento di posizione
di Washington con due iniziativa: la missione a Bonn di Todd Stern,
rappresentante del Dipartimento di Stato per il clima, e la convocazione ad
aprile di un forum sull'energia e il clima. Questo forum riunirà a Washington
17 nazioni responsabili di oltre l'80 per cento delle emissioni mondiali di gas
a effetto serra, fra le quali India, Cina, Brasile, Russia, Giappone,
oltre a nazioni dell'Unione europea. Ma, malgrado questi segnali positivi, i
negoziatori internazionali aspettano di vedere se le misure auspicate dal capo
della casa bianca negli Stati Uniti si tradurranno con atti concreti a livello
internazionale, in particolare sugli obiettivi di riduzione delle emissioni e
sul finanziamento. I diplomatici si interrogano in particolare sulla
flessibilità che dimostrerà la delegazione americana e sulla sua capacità di
recuperare il ritardo accumulato negli otto anni di amministrazione Bush. Se
l'Unione europea è in tempo per ridurre dell'8 per cento le sue emissioni
rispetto al 1990, quelle degli Stati Uniti sono aumentate del 16 per cento
rispetto a questo parametro di riferimento. Barack Obama si è impegnato a
tornare ai livelli del 1990 entro il 2020. Ma altri Paesi insistono sul fatto
che per questa data, il mondo industrializzato dovrà aver ridotto dal 25 al 40
per cento le sue emissioni rispetto al 1990 se intende evitare un riscaldamento
potenzialmente catastrofico del pianeta. "Per me, la vera questione è
sapere in quale misura la delegazione americana è pronta a negoziare", ha
dichiarato Michael Zammit Cutajar, presidente del secondo forum di negoziati a
Bonn. Il negoziatore statunitense Todd Stern ha assicurato che Washington vuole
evitare una ripetizione della debacle di Kyoto, ma ha chiarito che la sua
politica sarà dettata dai progressi dei lavori sull'ambiente al Congresso.
( da "Wall Street Italia"
del 29-03-2009)
Argomenti: Cina Usa
Iran-Usa/ Holbrooke: all'Aia improbabile svolta con Teheran di
Apcom Conferenza Afghanistan, Clinton incontrerà delegazione Teheran -->Washington,
29 mar. (Ap) - Non basterà un incontro fra rappresentanti statunitensi ed
iraniani per garantire una svolta diplomatica nelle relazioni fra i due Paesi:
lo ha affermato l'inviato speciale americano per il Pakistan e l'Afghanistan,
Richard Holbrooke, intervistato dalla rete satellitare statunitense Cnn. Il
Segretario di Stato Hillary Clinton e alcuni rappresentanti iraniani si
incontreranno infatti a margine della Conferenza Internazionale
sull'Afghanistan in programma all'Aia il 31 marzo: ma vi sono trent'anni di
incomprensioni e divergenze da superare, ha ricordato Holbrooke. Il presidente
Barack Obama, presentando la nuova strategia dell'Amministrazione per
l'Afghanistan, ha proposto la creazione di un "gruppo di contatto"
che "comprenda tutti i Paesi per i quali la sicurezza della regione è
importante: quelli della Nato e altri alleati, ma anche Paesi dell'Asia
centrale e del Golfo, l'Iran, la Russia, l'India e la Cina". L'Iran ha stretti legami con il vicino Afghanistan,
specie con la comunità sciita: Teheran era infatti contraria al regime
talebano, islamico ma sunnita; inoltre, deve fare i conti con le conseguenze
del traffico di stupefacenti che alimenta il mercato della droga iraniano.
Teheran e Washington avevano avviato una cooperazione - soprattutto in materia
di intelligence - dopo gli attentati dell'11 settembre, prima che
l'Amministrazione Bush relegasse l'Iran fra i Paesi dell'"Asse del
Male".
( da "Virgilio Notizie"
del 29-03-2009)
Argomenti: Cina Usa
Washington, 29 mar.
(Ap) - Non basterà un incontro fra rappresentanti statunitensi ed iraniani per
garantire una svolta diplomatica nelle relazioni fra i due Paesi: lo ha
affermato l'inviato speciale americano per il Pakistan e l'Afghanistan, Richard
Holbrooke, intervistato dalla rete satellitare statunitense Cnn. Il Segretario
di Stato Hillary Clinton e alcuni rappresentanti iraniani si incontreranno
infatti a margine della Conferenza Internazionale sull'Afghanistan in programma
all'Aia il 31 marzo: ma vi sono trent'anni di incomprensioni e divergenze da superare,
ha ricordato Holbrooke. Il presidente Barack Obama, presentando la nuova
strategia dell'Amministrazione per l'Afghanistan, ha proposto la creazione di
un "gruppo di contatto" che "comprenda tutti i Paesi per i quali
la sicurezza della regione è importante: quelli della Nato e altri alleati, ma
anche Paesi dell'Asia centrale e del Golfo, l'Iran, la
Russia, l'India e la Cina". L'Iran ha stretti legami con il vicino Afghanistan,
specie con la comunità sciita: Teheran era infatti contraria al regime talebano,
islamico ma sunnita; inoltre, deve fare i conti con le conseguenze del traffico
di stupefacenti che alimenta il mercato della droga iraniano. Teheran e
Washington avevano avviato una cooperazione - soprattutto in materia di
intelligence - dopo gli attentati dell'11 settembre, prima che
l'Amministrazione Bush relegasse l'Iran fra i Paesi dell'"Asse del
Male".
( da "Trend-online"
del 29-03-2009)
Argomenti: Cina Usa
Il caso Blackrock:
c'è pure chi tifa contro la ripresa PRIMO PIANO, clicca qui per leggere la
rassegna di ilsussidiario.net , 29.03.2009 22:21 Scopri le migliori azioni per
fare trading questa settimana!! vero problema, almeno in questo momento. Ora la
vera, grande questione è la Cina. Secondo i
dati del Tesoro Usa, la Repubblica Popolare (esclusa Hong Kong) deteneva, a luglio
2006, 700 miliardi di dollari in titoli del debito americano a lungo termine.
Di questi, 107 miliardi erano «agency bonds», ossia pacchetti formati da mutui
«garantiti» (più o meno) da qualche entità pubblica statunitense. La Cina ha comprato titoli a lungo termine per 2,5 miliardi di
dollari a luglio 2007, ne ha comprati ancora 2,7 miliardi ad agosto quando è
scoppiata la bolla dei sub-prime e addirittura 8 miliardi a settembre, quando
le colossali dimensioni del crack subprime erano ormai note a tutti. Il
comportamento appare anche più strano se si tiene conto che nel 2002 la Cina acquistò non più di 100 milioni di questi titoli fatti
di mutui. Nel 2006, ne aveva 107 miliardi: un aumento del mille per cento. A
questo accumulo di debito Usa va aggiunto quello di
Hong Kong: la città aveva, a giugno 2006, 13,4 miliardi di titoli Usa, di cui oltre 5 miliardi in mutui confezionati. Il perché
di questa politica apparentemente suicida è semplice: Pechino non aveva altra
scelta che questo gioco pericoloso per mantenere bassa la sua valuta rispetto
al dollaro, mentre contemporaneamente stava accumulando troppi dollari con le
sue esportazioni. Ora la camera di compensazione sembra pronta alla chiusura. È
dellaltro giorno, infatti, la notizia in base alla quale Pechino
avrebbe chiesto di sostituire il dollaro come moneta di riferimento globale con
un paniere di monete comprendente dollaro, euro, sterlina e yen: immediato il no
degli Usa e anche di Joaquin Almunia. La guerra -
commerciale, finanziaria e valutaria - è stata dichiarata: è la crisi potrebbe
offrire ottime opportunità a chi intende rivedere gli equilibri globali. Non
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