CENACOLO
DEI COGITANTI |
"In caso di attacco
l'America è pronta a raderli al suolo"
( da "Stampa, La" del
28-05-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: facendo perno sull'intesa con
Russia e Cina, varando sanzioni più dure per sancire un maggiore isolamento del
regime». E se non bastasse? «Gli Stati Uniti potrebbero siglare accordi
militari con i Paesi della regione al fine di far risaltare la determinazione a
proteggerli da eventuali aggressioni nordcoreane».
Nolite naves nostras
tangere! ( da "superEva
notizie" del 28-05-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: Cina e Russia, tradizionalmente
alleati della Corea del Nord, hanno manifestato le loro preoccupazioni per
l'atteggiamento assunto dalla Corea, insensibile alle rimostranze altrui per il
mancato rispetto degli accordi internazionali. EPHEMERIS ci presenta qui, in
lingua latina, una sintesi delle vicende di questi giorni che i giornali e i
media di tutto il mondo hanno commentato
Prodi: Crisi? Serve un
rilancio politico ( da "Trentino"
del 28-05-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: Oggi la globalizzazione segna la
fine del "nostro" Stato e anche del "nostro" mercato, così
come li abbiamo conosciuti per secoli. "L'economia è globalizzata, lo
Stato no": così Sabino Cassese definisce la grande patologia dei nostri
tempi. Il mondo della finanza e dell'informazione prende il sopravvento sul
potere politico,
alta tensione tra le coree
e kim jong-il minaccia "siamo pronti alla guerra" - federico rampini
( da "Repubblica, La"
del 28-05-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: La Cina punta a rilanciare il
«tavolo a sei» (con le due Coree, gli Usa, la Russia e il Giappone), una
liturgia negoziale già impantanata da anni e palesemente inadeguata di fronte
all´emergenza. Il premier giapponese Taro Aso, in sintonia con Washington,
chiede molto di più: «è importante che ci siano nuove sanzioni».
i passi lenti
dell'industria italiana all'ombra della recessione - carlo castellano
( da "Repubblica, La"
del 28-05-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: globalizzazione A partire dal 2000,
nonostante l´economia mondiale abbia continuato a espandersi a ritmi sostenuti
(4% in media) , da noi la crescita è stata appena superiore all´1% all´anno
CARLO CASTELLANO è inevitabile che in questi mesi tutta l´attenzione sia
rivolta a comprendere se la recessione abbia raggiunto il punto più critico e
quando potrà ripartire un nuovo ciclo espansivo
dietro le quinte dell'onu
si lavora per i negoziati ( da "Centro,
Il" del 28-05-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: dal Pentagono l' entourage del
segretario alla Difesa Robert Gates fa sapere alla stampa americana che gli Usa
non stanno affatto pensando ad una opzione militare. Anzi: l'unica via
d'uscita, se sarà possibile, rimane una ripresa quanto prima dei cosiddetti
negoziati diplomatici a Sei: le due Coree, Usa, Russia, Cine a Giappone.
Corea, il mondo si
mobilitaper evitare un disastro ( da "Secolo
XIX, Il" del 28-05-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: Usa, Cina, Giappone e le due
Coree). Il problema è che la Cina applica una sua Dottrina Monroe nell'area tra
Coree, Taiwan e Mar della Cina meridionale, ma dissolvere il regime di
Pyongyang significherebbe mettere un moto un risiko deleterio per Pechino,
perché tutta la penisola passerebbe sotto la sfera d'influenza occidentale.
Obama. Nucleare. Iran e
Corea del Nord, le due sfide ( da "AmericaOggi
Online" del 28-05-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: trovare nuovi equilibri grazie alla
rafforzata alleanza tra Washington e New Delhi e ad un inizio di nuovo dialogo
tra la Cina e gli Stati Uniti di Obama - apre una riflessione sui tempi e le
modalità di reazione all'offerta di dialogo della Casa Bianca di Obama da parte
di quei Paesi che, in modi diversi, vedono negli Usa un nemico ancora adesso,
così come lo era ai tempi di George W.
Nucleare. Corea del Nord.
Sale la tensione ( da "AmericaOggi
Online" del 28-05-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: Il Consiglio di sicurezza dell'Onu
si avvia ad adottare nuove sanzioni (Usa, Russia, Cina, Francia e Gran
Bretagna, i cinque Paesi permanenti si sono espressi in tal senso), ma il
gruppo di lavoro incaricato di formulare una nuova risoluzione ha spiegato che
"serve ancora del tempo" per un pronunciamento definitivo.
aiuterò le imprese con le
banche ( da "Tirreno,
Il" del 28-05-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: globalizzazione) che danno aiuti
concreti alla ripresa e allo sviluppo». Anche per il candidato presidente della
Provincia Giorgio Kutufà l'uscita dalla crisi passa dai sostegni alla crescita
delle piccole e medie imprese per rimettere in moto gli investimenti: «Nel
nostro piccolo - dice - abbiamo cercato di intervenire con incentivi alle
assunzioni e investendo forte sulla formazione:
Venti di guerra spirano da
Pyongyang ( da "Riformista,
Il" del 28-05-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: La Cina per ora resta a bordo ring.
Disapprova i test nucleari nordcoreani, ma preferisce trincerarsi dietro una
coltre di silenzio. E il Consiglio di Sicurezza dell'Onu si prepara a votare
nuove sanzioni. Mentre dagli Stati Uniti il segretario di Stato Hillary Clinton
ribadisce con forza che gli Usa difenderanno la Corea del Sud,
Usa, Cina e il ping pong
planetario ( da "Sole
24 Ore, Il" del 28-05-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: Usa, Cina e il ping pong planetario
Le merci all'America e i dollari a Pechino: la recessione finirà, ma le
disparità resteranno di Barry Eichengreen I libri di storia del futuro, a
seconda di dove saranno scritti, sceglieranno due diversi approcci per
individuare le responsabilità dell'attuale crisi economica e finanziaria.
Gli economisti
( da "Sole 24 Ore, Il"
del 28-05-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: Il Sole-24 Ore sezione: IN PRIMO
PIANO data: 2009-05-28 - pag: 2 autore: Gli economisti concordano su un solo
punto: nella crisi ha giocato un ruolo determinante il grande squilibrio tra i
bassi risparmi negli Usa e gli alti risparmi in Cina e negli altri paesi
emergenti
Pyongyang a Seul: pronti a
colpire ( da "Sole
24 Ore, Il" del 28-05-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: al pari della Cina)dalla stessa
Pyongyang con un'ora circa di anticipo. La morale che si trae è che l'alleanza
con gli Usa va rafforzata, ma andrebbero anche migliorate le capacità autonome
di raccolta di informazioni. Se una delle finalità di Pyongyang è dividere le
alleanze che le sono contro, è anche vero che gli effetti finiscono per essere
controproducenti:
MEZZO SECOLO AD ALTO
RISCHIO ( da "Sole
24 Ore, Il" del 28-05-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: armistizio fu siglato dalla
coalizione guidata dagli Usa che difendeva il Sud sotto la bandiera delle
Nazioni Unite, e dalla Corea del Nord che durante il conflitto fu aiutata dai
"volontari" inviati dalla Cina di Mao Dalla sunshine policy alla
stretta La guerra costò circa 2 milionie mezzo di vite, tra soldati e civili.
Il Capitale di monsignor
Marx (Reinhard) ( da "Sole
24 Ore, Il" del 28-05-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: atteggiamento dei cristiani di
fronte ai temi della globalizzazione e dello sviluppo. Il testo è pronto da
tempo, ma il profondo cambiamento nello scenario economico mondiale ha reso
indispensabili aggiornamenti e revisioni. Un posto di prima fila lo avrà
certamente la dimensione della giustizia e quindi della necessità d'impegnarsi
per un'equa divisione delle ricchezze nel mondo,
In risalita i prezzi del
nickel ( da "Sole
24 Ore, Il" del 28-05-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: alle crescenti spedizioni verso la
Cina. Resta però un interrogativo sulla reale destinazione del metallo diretto
in Cina, dove i prezzi, considerati vantaggiosi, innescano gli acquisti con cui
aumentare le scorte strategiche. I dubbi sulla stabilità del trend positivo
nascono principalmente dalla situazione dell'acciaio inossidabile, il
principale settore di utilizzo del nickel.
La Corea del Nord:
colpiremo il Sud ( da "Corriere
della Sera" del 28-05-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: Da un lato riconduce gli
avvenimenti alla contrapposizione con gli Usa e l'Occidente, basta leggere cosa
ha dichiarato Su Hao, dell'Istituto universitario di studi diplomatici: «La
tensione nella penisola coreana non fa gli interessi della Cina, ma non è realistico
pensare che siamo noi a risolvere il problema di fronte all'incapacità
dell'Occidente».
La denuncia di Amnesty:
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: punta l'indice su un modello di
globalizzazione «sbagliato e sfrenato», che ha accresciuto le diseguaglianze,
mentre «vediamo crescere i segnali di scontro e di violenza politica ». In
altre parole, «siamo seduti su un barile di miscela esplosiva composta di
disuguaglianza, ingiustizia e insicurezza.
Abstract: La Cina? «Non ha grandi mezzi per premere su Pyongyang. Ogni misura finanziaria non colpirebbe i leader ma la popolazione. Caso mai funzionerebbe il blocco dei conti personali». E una crisi umanitaria riverserebbe profughi in Cina e Pechino non gradirebbe.
Argomenti: Cina Usa
Abstract: dal Pentagono l' entourage del
segretario alla Difesa Robert Gates fa sapere alla stampa americana che gli Usa
non stanno affatto pensando ad una opzione militare. Anzi: l'unica via
d'uscita, se sarà possibile, rimane una ripresa quanto prima dei cosiddetti
negoziati diplomatici a Sei: le due Coree, Usa, Russia, Cine a Giappone.
accordo all'onu: in arrivo
sanzioni più pesanti ( da "Tirreno,
Il" del 28-05-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: Del regime di Pyongyang preoccupa
l'imprevedibilità. Comunque, Washington rimane prudente e non sta affatto
pensando a un'opzione militare. Anzi: l'unica via d'uscita, se sarà possibile,
rimane una ripresa dei negoziati diplomatici a Sei: le due Coree, Usa, Russia,
Cine a Giappone.
Il mondo è seduto su una
bomba Diritti violati: il rapporto di Amnesty">Il mondo è seduto su una
bomba Diritti violati: il rapporto di Amnesty
( da "Affari Italiani (Online)"
del 28-05-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: indice su un modello di
globalizzazione "sbagliato e sfrenato", che ha creato problemi e
accresciuto le diseguaglianze a livello sociale. "In questi anni -scrive
Khan- i diritti umani sono stati messi in secondo piano di fronte a quella
specie di 'bisonte della strada' che è stata la globalizzazione priva di
regole, che ha trascinato il mondo in una frenesia di crescita.
"Il mondo è seduto su
una bomba"">Amnesty: "Il mondo è seduto su una bomba"
( da "Affari Italiani (Online)"
del 28-05-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: indice su un modello di
globalizzazione "sbagliato e sfrenato", che ha creato problemi e
accresciuto le diseguaglianze a livello sociale. "In questi anni -scrive
Khan- i diritti umani sono stati messi in secondo piano di fronte a quella
specie di 'bisonte della strada' che è stata la globalizzazione priva di
regole, che ha trascinato il mondo in una frenesia di crescita.
Il Rigoletto/ L'Italia? Il
Paese dei predoni ( da "Affari
Italiani (Online)" del 28-05-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: Ora le teorie liberali sembrano
minacciate da un altro virus: i principi che ispirano la globalizzazione sono
tacciati di "mercatismo" e con questo si fornisce una parodia della
cosiddetta "versione degenerata del liberismo". Ma già Einaudi nel
1941 diceva che "Gli uomini sono presti a persuadersi, quando c'è qualcosa
che va male, ad invocare il braccio forte dello Stato".
Avellino: Sviluppo,
Frungillo (InM):
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: Un puzzle sociale di persone che
guarda alla globalizzazione come l?unica strada da seguire per poter creare un
progetto serio di sviluppo. Sergio De Gregorio ha apprezzato molto il lavoro
fin qui compiuto da InM, mostrando un forte interesse per le pregevolezze
irpine?. Come valorizzare i punti-forza irpini?
Napolitano sugli
immigrati: "Spesso sono vittime di reti criminali"
( da "Stampaweb, La"
del 28-05-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: inclusione del continente nella
strategia della globalizzazione economica non produca per la sua popolazione
sufficienti benefici. «E pertanto è essenziale - ha commentato il capo dello
Stato - adottare una strategia per l?Africa che tenga conto della complessità
dei problemi ancora da risolvere e consenta di affrontare le nuove sfide
globali come quelle imposte dall?
Kamikaze nel cuore di
Lahorefanno strage: 24 morti e 300 feriti
( da "Sicilia, La" del
28-05-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: ipotesi rilanciata anche dalla
Cina), hanno ammonito che Pyongyang deve «pagare un prezzo» per l'atteggiamento
di sfida alla comunità internazionale. Infine, sempre sul fronte nucleare, la
Corea del Nord ha ripreso le attività al suo impianto di Yongbyon, almeno
secondo il quotidiano sudcoreano Chosun Ilbo, che cita un funzionario anonimo
del governo.
Non solo l'economia, in
crisi i diritti umani ( da "Affari
Italiani (Online)" del 28-05-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: La crisi finanziaria globale e i
rischi del protezionismo, il mercato del lavoro e la precarietà, la sicurezza
sul lavoro, il welfare, l'immigrazione, le guerre, l'ambiente e i diritti
umani: il rapporto fotografa e analizza la globalizzazione per quello che è,
mettendo in luce i punti più critici e delineando al contempo le direzioni da
seguire per dare concreta attuazione a un'
Nordcorea, nuove sanzioni
( da "Affari Italiani (Online)"
del 28-05-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: La novità sarebbe che adesso anche
Russia e Cina convengono sulla necessità di emanare nuove sanzioni dopo il test
nucleare in flagrante violazione delle risoluzioni Onu; ma la discussione sulle
azioni punitive da intraprendere è ancora "in una fase iniziale".
INNALZATO IL LIVELLO DI ALLERTA PER TRUPPE SEUL E USA.
Napolitano sugli
immigrati: Abstract: inclusione del continente nella strategia della globalizzazione economica non produca per la sua popolazione sufficienti benefici. «E pertanto è essenziale - ha commentato il capo dello Stato - adottare una strategia per l'Africa che tenga conto della complessità dei problemi ancora da risolvere e consenta di affrontare le nuove sfide globali come quelle imposte dall'
Argomenti: Cina Usa
Abstract: si confronteranno in pubblico come
sia possibile conciliare identità e globalizzazione al tempo della crisi. Il
popolo degli scoiattoli potrà incontrare ben due premi Nobel per l'Economia:
George Akerlof e James Heckman. E poi grandi personalità del mondo pubblico e
culturale italiano, nomi di spicco, ma sempre protagonisti a vario titolo del
mondo dell'economia.
Un anno all'estero con
Intercultura ( da "Trentino"
del 29-05-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: i quali frequenteranno il 4ª anno
della scuola superiore all'estero, e precisamente in Cina, Usa, Svezia,
Francia, Giappone e Finlandia. Fino ad ora 70 ragazzi trentini sono riusciti a
realizzare un'esperienza all'estero grazie alle borse di studio offerte dalla
Fondazione in sedici anni di attività. (e.z.)
Immigrazione. Napolitano:
la crisi non cancelli l'accoglienza
( da "AmericaOggi Online"
del 29-05-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: è un banco di prova non eludibile
per l'Occidente globalizzato, e in primo luogo per l'Europa. E' nostro dovere e
nostro stesso interesse risolvere le sue gravi crisi che generano
"emergenze umanitarie e drammatici fenomeni migratori", ha detto
Giorgio Napolitano celebrando al Quirinale la Giornata dell'Africa.
gli operai di termini
periferici e invisibili - pippo russo
( da "Repubblica, La"
del 29-05-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: E in questo riassetto degli
equilibri di potere geo-politico è il delicato rapporto globale-locale a essere
ridisegnato. Nel corso dell´ondata crescente di globalizzazione i territori più
dinamici marcavano un protagonismo localista per il quale arrivavano a mettersi
in contrapposizione col centro nazionale. SEGUE A P
lo spirito - (segue dalla
prima pagina) ( da "Repubblica,
La" del 29-05-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: La globalizzazione economica
comporta ora una riflessione che coloro che governano un mondo del rischio
totale trovino accordi per evitare le disparità di ricchezza fra i singoli e
fra i Paesi ed una caotica ma generalizzata conflittualità distruttiva, secondo
i fondamentali principi della Teoria della giustizia di John Rawls,
C'ERA UNA VOLTA LA TERZA
VIA ( da "Unita,
L'" del 29-05-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: capacità di avere una visione
critica del processo di globalizzazione e del modello di sviluppo che lo
alimentava. I sondaggi ci dicono oggi che in gran parte dei Paesi avanzati,
compresa l'Italia, la globalizzazione non ha più il consenso della maggioranza.
La principale sfida che la crisi sta ponendo alla sinistra è quella di rendere
la globalizzazione accettabile dalla gente.
L'Onu prepara sanzioni
contro la Corea del Nord ( da "Unita,
L'" del 29-05-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: Usa, Gran Bretagna, Francia, Russia
e Cina) più Giappone e Corea del Sud. All'ordine del giorno era proprio la
bozza di risoluzione da presentare al voto del Consiglio. Il testo dovrebbe
contenere «una fortissima condanna» dei test nucleari di Pyongyang, oltre a
sanzioni mirate per non penalizzare ulteriormente le popolazioni della Corea
del Nord.
Corea, Usa e Seul alzano
l'allerta ( da "Sole
24 Ore, Il" del 29-05-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: Cina e Russia, riluttante a
introdurre misure troppo severe che renderebbero impossibile il ritorno di
Pyongyang al tavolo dei negoziati a sei. Il portavoce del ministero degli
Esteri russo, Andrei Nesterenko, ha sottolineato che Mosca non contempla alternative
a un approccio diplomatico: «Non vediamo la necessità di usare il linguaggio
delle sanzioni ma piuttosto quella di mostrare
La crisi costa all'Opec
370 miliardi ( da "Sole
24 Ore, Il" del 29-05-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: sottolinea, paragonabile a quello
della Cina. Come dire: è grazie al nostro sacrificio che l'economia mondiale
avrà l'opportunità di risollevarsi. Quanto al rischio che la risalita dei
prezzi del greggio possa compromettere la solidità della ripresa –dell'economia
e della domanda di petrolio –
Napolitano: non rinunciare
all'accoglienza dei migranti ( da "Sole
24 Ore, Il" del 29-05-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: globalizzato e in primo luogo per
l'Europa. Da qui l'invito ad affrontare globalmente i problemi dell'Africa, ora
esacerbati dalla crisi economica: «Abbiamo il dovere di avviare, anche in
rapporto a una politica europea dei flussi migratori e di accoglienza, un
partenariato con i Paesi africani che permetta di mettere in moto o consolidare
lo sviluppo e aggredire le cause profonde
Kerry: Pechino collaborerà
sul dossier clima ( da "Sole
24 Ore, Il" del 29-05-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: presidente della commissione
Relazioni internazionali del Senato Usa (e candidato 2004 alla Casa Bianca per
i democratici), dopo una visita in Cina durante la quale ha incontrato il
vicepresidente Xi Jinping e il vicepremier Li Keqiang. «Ci sono opportunità
immediate per Usa e Cina di collaborare sui cambiamenti climatici e
sull'energia pulita», ha aggiunto.
Svolta cruciale per la
ripresa ( da "Sole
24 Ore, Il" del 29-05-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: il piano Obama e i piani del Tesoro
USA, gli stimoli infrastrutturali in Cina, l'aggressività non convenzionale
della Federal Reserve e di altre Banche centrali. Nessuna reazione. Poi
improvvisamente, la notizia-miccia: alcune grandi banche internazionali stanno
facendo profitti da inizio 2009, nonostante i titoli tossici, le Borse, il calo
delle commissioni,
La Cina è più verde
( da "Manifesto, Il"
del 29-05-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: Già oggi in effetti le automobili
che circolano in Cina, in particolare nel segmento delle utilitarie familiari,
hanno un'efficenza energetica in media superiore a quella degli Usa (anche
perché in Cina le auto sono molto più piccole che in America, e su questo
influiscono molto le tasse: sui veicoli che consumano meno c'è una tassa del
1%, mentre sulle auto sportive,
Summit del Wto nei giorni
di Seattle ( da "Manifesto,
Il" del 29-05-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: di ong tutti insieme contro la
globalizzazione neoliberista pur nella diversità delle pratiche di lotta)
riuscì a bloccare un summit del Wto. Da allora fu un'escalation, da Praga a
Goteborg fino alla repressione di Genova. Ebbene, a dieci anni esatti di distanza
l'Organizzazione mondiale del commercio decide di tenere una conferenza
ministeriale proprio negli stessi giorni della «
Le visioni di Castells e
l'automa finanziario ( da "Corriere
della Sera" del 29-05-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: Cina in primo luogo) dall'altro
consumatori di capitali (Gli Usa). «Abbiamo creato un gigantesco robot globale
privo di cervello», ha sintetizzato Castells. E oggi che quel castello è
crollato ne misuriamo le conseguenze. Ma quello che più interessa al sociologo
è osservare come dalla perdita di reddito e posti di lavoro,
Abstract: potrebbe essere quella di svolgere un ruolo di arbitro tra Usa e Cina, sfruttando il debito in euro come un'alternativa al debito in dollari degli investitori asiatici. Panebianco, invece, teme l'impatto delle condizioni politiche globali «meno amichevoli» per l'economia aperta. Trovandosi a fronteggiare una minor crescita, ha detto, «l'Europa avrà davvero bisogno di scelte innovative»
Argomenti: Cina Usa
Abstract: La critica di Ricciotti investe la globalizzazione ma anche quella sinistra che non ha saputo difendere i suoi valori fondativi: «La globalizzazione non ha un vero progetto intellettuale. Oggi dobbiamo ritornare ai valori della contestualità, dobbiamo ascoltare i luoghi, ascoltare abitanti e memorie».
Abstract: Se il XX secolo è stato quello degli Usa, il XXI sarà quello della Cina? «Si è possibile ma non della Cina di oggi. Perché se vorrà esserlo, dovrà puntare molto di più sulla democrazia che ad ora manca completamente e questo li sta distruggendo. Fanno dieci passi in avanti e sette in dietro.
Abstract: è un banco di prova non eludibile
per l'Occidente globalizzato, e in primo luogo per l'Europa. È nostro dovere e
nostro stesso interesse risolvere le sue gravi crisi che generano «emergenze
umanitarie e drammatici fenomeni migratori», ha detto Giorgio Napolitano
celebrando al Quirinale la Giornata dell'Africa.
Grand Tour del Gusto:
viaggio tra le comunità del cibo ( da "Caserta
News" del 29-05-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: tipiche dagli effetti della
globalizzazione. Un'iniziativa che si inquadra nella filosofia del progetto
internazionale "Terra Madre" che tende a valorizzare il lavoro delle
piccole comunità di agricoltori e pescatori che producono alcune gustose
genuine e uniche bontà. Tanti ortaggi, formaggi, pesci, tipi di pasta fatti a
mano rischiano di scomparire anche nella zona di Massa Lubrense.
Calzature, il rosso della
bilancia Ue sfonda 1,7 miliardi nel primo bimestre 2009
( da "Sestopotere.com"
del 29-05-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: oltre alla Cina, sono l?Indonesia e
il Brasile. L?import Ue da Giacarta si è arrampicato oltre i 162 milioni di
euro, crescendo a un tasso annuo del 39,1%. A doppia cifra anche i progressi
del Brasile, che sconta al contrario gli effetti della crisi economica nel
mercato Usa, dove sta perdendo vistosamente terreno.
Csm e Fondazione
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: «In questo mondo fortemente
globalizzato ? spiega Angelo Torre, responsabile dell'organizzazione ? continua
a diminuire la dimensione delle realtà locali, proprio per questo motivo
abbiamo deciso di organizzare questo convegno iniziando dai giovani siciliani,
che non devono perdere le loro tradizioni.
Sanremo: grande affluenza
per il seminario di Confindustria
( da "Sanremo news" del
29-05-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: globalizzazione', fenomeno che ha
facilitato il propagarsi della recente crisi di liquidità del sistema
finanziario, che, come noto, è nata e si è sviluppata inizialmente negli Stati
Uniti d?America, grazie sia alla facile erogazione di credito di bassa qualità
alla collettività dei consumatori sia ad un uso esasperato della leva
finanziaria da parte degli investitori istituzionali
"Ma le banche hanno
reagito alla crisi in modo efficace"
( da "Borsa(La Repubblica.it)"
del 29-05-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: non solo non stiamo andando verso
il protezionismo bensì stiamo dando delle risposte positive". "Cosa
succederà da adesso in avanti? non lo so. La globalizzazione tornerà indietro?
Io non lo credo, probabilmente - ha concluso Passera - dovremmo inventarci degli
altri modi per essere glocal, o come qualcuno adesso dice lobal, cioè più
locali che globali".
Festival, via con
speranza: Il peggio è passato ( da "Trentino"
del 30-05-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: La globalizzazione, prima ancora
della crisi, mette in discussione la vita quotidiana, fisica delle persone e
delle comunità. Fra le reazioni positive alla globalizzazione abbiamo avuto ad
esempio il glocalismo, che non scopriamo ora. Ora nello scenario globale ha
fatto irruzione la crisi, che è il prodotto in realtà di tante crisi,
C'è il processo con
Roubini, poi Colao e Petrini ( da "Trentino"
del 30-05-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: Identità professionale e
globalizzazione dei mercati (Sociologia, aula Kessler). Coordina: Luca Nogler.
Intervengono: Aldo Bonomi, Marina Calderone, Pierluigi Mantini, Andrea
Nicolussi, Gilberto Pichetto Fratin e Stefano Zappalà. Ore 10.30. Diego Della
Valle, Giampaolo Fabris: «La costruzione del brand» (Palazzo Geremia).
Studiare all'estero
( da "Trentino" del
30-05-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: Studiare all'estero Studiare
all'estero Studieranno in Cina, Usa, Svezia, Francia, Giappone e Finlandia i 7
vincitori delle borse Intercultura della Fondazione Cassa di risparmio di
Trento e Rovereto. I 7: Dalila Agosta, Bruno Boscia, Armin Chiocchetti, Alessandra
Conte, Sofia Fraglica, Valentina Michelazzi, Samantha Povoli.
E il titolo Gm sparisce
dal Dow Jones ( da "Corriere
delle Alpi" del 30-05-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: taglia negli Usa e di fermare le
esportazioni dalla Cina. L'accordo si traduce, per le casse della casa
automobilistica, in risparmi annuali per 1,3 miliardi di dollari. «Preferiremmo
che Gm riuscisse a evitare la bancarotta» aggiunge Gettelfinger. In attesa di
conoscere il suo destino, nelle mani del Tesoro e della task force designata a
supervisionare la ristrutturazione di Detroit,
Un viaggio a New York,
arte e musica ( da "Trentino"
del 30-05-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: Un viaggio studio a New York ricco
di incontri istituzionali nella città simbolo del mondo globalizzato ed una
rassegna artistico - musicale che si propone di promuovere i giovani artisti
locali e creare uno spazio di visibilità per le realtà culturali dell'altipiano:
sono i progetti più ambiziosi ed innovativi del Piano giovani di zona altipiano
della Predaia 2009.
corea, l'america non crede
ai test atomici - giampaolo cadalanu
( da "Repubblica, La"
del 30-05-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: Cina. Sullo sfondo delle incertezze
legate anche alle condizioni di salute del "caro leader ", Kim
Jong-il, che secondo indiscrezioni e fonti diplomatiche potrebbe essere stato
colpito da un ictus, resta sempre la possibilità di nuove provocazioni navali:
Pyongyang contesta il confine marittimo e già in passato scaramucce armate fra
le due Marine erano avvenute proprio nel mese di
e il titolo gm sparisce
dal dow jones ( da "Centro,
Il" del 30-05-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: taglia negli Usa e di fermare le
esportazioni dalla Cina. L'accordo si traduce, per le casse della casa
automobilistica, in risparmi annuali per 1,3 miliardi di dollari. «Preferiremmo
che Gm riuscisse a evitare la bancarotta» aggiunge Gettelfinger. In attesa di
conoscere il suo destino, nelle mani del Tesoro e della task force designata a
supervisionare la ristrutturazione di Detroit,
in piazza giovani, precari
e invisibili "ma non chiamateci più no global" - carlo bonini anais
ginori ( da "Repubblica,
La" del 30-05-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: Otto anni fa, ci opponevamo alla
globalizzazione nel momento della sua massima espansione. Oggi, che la
globalizzazione celebra la sua sconfitta, il Movimento assume nuove parole
d´ordine e nuove forme. Che sono quelle antiche della crisi e delle contraddizioni
del capitalismo».
La Corea affila le armi
contro le sanzioni dell'Onu ( da "Tempo,
Il" del 30-05-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: e quello che fa capo a Cina e
Russia, per provvedimenti non troppo duri i cui margini sono difficili da
definire per l'isolazionismo del regime comunista. Pechino e Mosca ritengono
che sanzioni pesanti altro non costituirebbero che un ostacolo insormontabile
per far ripartire i colloqui a Sei sulla denuclearizzazione della penisola coreana,
CAMBIO GOMME
( da "Borsa e Finanza"
del 30-05-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: Poi Asia, Cina in testa, e
Sudamerica. Tutte realtà facilmente raggiungibili con una buona scorta di
Exchange traded fund. D'altronde il trend rialzista del petrolio e delle
commodity in generale appare più robusto, in prospettiva, di quello dei
principali indici azionari.
prodi ha un sogno spagnolo
per delbono "con te bologna diventi la nuova barcellona"
( da "Repubblica, La"
del 30-05-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: Cina e degli Usa, mentre l´Europa,
lamenta Prodi, «è al traino, divisa e assente dalle grandi scelte», nonostante
si voti per il Parlamento del vecchio continente. In tutto questo Bologna può
fare molto, dice il Professore, che approva le proposte di Delbono che vuole
dialogare con il nuovo Rettore, convinto che il binomio Ateneo e Comune darà
una direzione di marcia al futuro di
Per Obama e lo Ior nuove
piste in vista ( da "Borsa
e Finanza" del 30-05-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: Ma si ha la sensazione che gli Usa,
di sicuro costretti a cedere una fetta di leadership per la crisi finanziaria
(basti pensare al via libera di Obama all'export della tecnologia nucleare di
Westinghouse alla Cina, osteggiata da Bush che pure l'aveva concessa
all'India), non abbiano oggi alcuna intenzione di concedere briglia sciolta
alle iniziative italiane.
Il mal d'Africa del Drago
( da "Borsa e Finanza"
del 30-05-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: SETTIMANA IN NUMERI Il mal d'Africa
del Drago di Redazione - 30-05-2009 Primo: la Cina è il secondo Paese mondiale
per consumi di energia, superata dagli Usa ma prossima a raggiungerli. Secondo:
intorno al 2020 il Drago dovrà importare il 60% del greggio (e il 30% del gas)
necessari al suo apparato industriale e a 1,5 miliardi di abitanti.
casa dolce casa: la mostra
di lee kyong ju ( da "Tirreno,
Il" del 30-05-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: trattato il concetto di casa nel
suo momento di trasformazione a contatto con le varie tendenze contemporanee,
in primis globalizzazione e urbanizzazione. Attraverso le sue opere, l'artista
si chiede quale sia il vero significato di casa, come luogo fisico e psichico.
In quest'epoca, in cui impera il nomadismo, la casa diventa non più uno spazio
per abitare, ma un bene da possedere.
Crisi economica. Il Papa
preoccupato per i Paesi poveri ( da "AmericaOggi
Online" del 30-05-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: nel mondo globalizzato si può
sopravvivere solo grazie ad una solidarietà globale, e bene ha fatto chi ha
deciso di aumentare gli aiuti anziché ridurli. "Bisognerebbe che il loro
esempio fosse seguito dagli altri Paesi industrializzati" - esorta
Benedetto XVI con lo sguardo ai prossimi incontri internazionali - e che questi
"ritrovino il senso della misura e della sobrietà nell'
Geithner: la Cina consumi
di più ( da "Sole
24 Ore, Il" del 30-05-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: tariffe commerciali contro la Cina.
Le pressioni protezioniste all'interno del Parlamento Usa crescono infatti con
la percezione che la Cina mantenga illecitamente un vantaggio competitivo
grazie a una valuta sottovalutata. © RIPRODUZIONE RISERVATA LE RICHIESTE Per
attenuare gli squilibri internazionali Washington chiede ai cinesi di sostenere
più la domanda interna che le esportazioni
FESTIVAL DI TRENTO
( da "Sole 24 Ore, Il"
del 30-05-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: Pierluigi Mantini e Andrea
Nicolossi affrontano il tema «Identità professionale e globalizzazione dei
mercati» (Facoltà di sociologia, ore 10.00). «La costruzione del brand» è
l'argomento discusso da Diego Della Valle e Giampaolo Fabris (Palazzo Geremia,
ore 10.30). Nella sezione «Il tribunale della crisi» si svolge un processo agli
economisti: presidente, Massimo Gaggi;
Non sempre piccolo è bello
( da "Sole 24 Ore, Il"
del 30-05-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: sotto l'onda d'urto dei processi di
globalizzazione, si sia assistito a una ristrutturazione che ha comportato una
«selezione darwiniana». Ma, adesso, secondo l'advisor, che lavora su questo
specifico segmento di mercato, l'incremento dimensionale può diventare una
opzione in più, per il nostro «nano- capitalismo».
HO APPRESO con grande
compiacimento della lodevole iniziativa, assunta dagli orga...
( da "Resto del Carlino, Il (R. Emilia)"
del 30-05-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: Non credo poi, visto il riferimento
all'età matildica, che il Medioevo fosse immune da fenomeni migratori. La
globalizzazione ha radici molto lontane nel tempo, direi bibliche. Matilde era
di pura razza ariana? Se fosse così la scelta di Houma mi farebbe ancor più
piacere.
IL PROBLEMA del lavoro e
dell'occupazione, con alcune aziende chiuse o fallite e i dipendenti i...
( da "Resto del Carlino, Il (Forlì)"
del 30-05-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: ma perché è forse la comunità che
vive con più sensibilità culturale e sociale di altri i grandi cambiamenti del
tempo presente e della globalizzazione. Consapevole di ciò, non vuole perdere
la propria identità, anzi, vuole esserne il motore trainante per la vallata,
essendone anche al centro. Simbolo di questo potrebbe essere il fatto che sarà
la sede dell'Unione dei Comuni.
IL PROBLEMA del lavoro e
dell'occupazione, con alcune aziende chiuse o fallite e i dipendenti i....
( da "Resto del Carlino, Il (Forlì)"
del 30-05-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: ma perché è forse la comunità che
vive con più sensibilità culturale e sociale di altri i grandi cambiamenti del
tempo presente e della globalizzazione. Consapevole di ciò, non vuole perdere
la propria identità, anzi, vuole esserne il motore trainante per la vallata,
essendone anche al centro. Simbolo di questo potrebbe essere il fatto che sarà
la sede dell'Unione dei Comuni.
Wolf: ha prevalso la
logica politica, arretra l'industria
( da "Corriere della Sera"
del 30-05-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: È un aspetto della
globalizzazione». Con i governi così coinvolti, teme che ora s'inneschi uno
scambio di favori su piani completamente diversi? «Mi pare inevitabile. Se
parte un processo così fortemente politicizzato, diventa un mercato delle
vacche. È quello che c'è da aspettarsi fra governi quando vogliono arrivare a
un accordo.
Obama lancia i
cybermilitari ( da "Corriere
della Sera" del 30-05-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: finanziare più attivamente la
pirateria cibernetica è la Cina. Minaccia strategia a parte, c'è anche un
rilevante aspetto economico: giusta un'indagine statistica rivelata da Obama, i
crimini cibernetici sono costati agli Usa 8 miliardi di dollari negli ultimi
due anni La nuova struttura in seno alla Casa Bianca dipenderà sia dal
Consiglio per la Sicurezza nazionale che da quello,
Pyongyang, nuovo missile e
minacce all'Onu: Reagiremo alle sanzioni
( da "Unita, L'" del
30-05-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: La Cina ha sempre difeso finora le
manie del dittatore nordcoreano. A Mosca è affidato il compito di concordare un
testo che ottenga l'unanimità necessaria. Pechino sembra recentemente essersi
stancata delle tensioni causate dall'alleato coreano.
Abstract: Il processo di globalizzazione non si arresterà, ha detto ancora il banchiere, ma i sistemi che hanno già mostrato di reagire meglio alla crisi sono quelli «dove c'è più coesione sociale. E il modello italiano ha retto e reagito meglio di altre realtà». «In questi giorni parleremo molto anche delle responsabilità degli economisti,>
2600 aziende fallite nei
primi tre mesi 2009 ( da "Unita,
L'" del 30-05-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: «La crisi ha colpito il sistema
produttivo in una fase di profonda ristrutturazione, innescata dalle maggiori
pressioni concorrenziali che sono discese dalla globalizzazione,
dall'integrazione dei mercati europei e dalla rivoluzione tecnologica».
Lee Kyong Ju Chiostro di
Sant'Agostino a ( da "superEva
notizie" del 30-05-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: trattato il concetto di casa nel
suo momento di trasformazione a contatto con le varie tendenze contemporanee,
in primis globalizzazione e urbanizzazione. Attraverso le sue opere, l'artista
si chiede quale sia il vero significato di casa come luogo fisico e psichico.
In quest'epoca in cui impera il nomadismo, la casa diventa non piu' uno spazio
per abitare, ma un bene da possedere.
In piazza giovani, precari
e invisibili "Ma non chiamateci più no global"
( da "Repubblica.it"
del 30-05-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: Otto anni fa, ci opponevamo alla
globalizzazione nel momento della sua massima espansione. Oggi, che la
globalizzazione celebra la sua sconfitta, il Movimento assume nuove parole
d'ordine e nuove forme. Che sono quelle antiche della crisi e delle contraddizioni
del capitalismo".
Un super sceriffo
anti-pirateria ( da "Manifesto,
Il" del 30-05-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: di cui era stata accusata la Cina
che prontamente aveva negato ogni coinvolgimento, di svariati terabyte di file
relativi ai nuovi cacciabombardieri F35, che ha reso la loro innovativa
tecnologia potenzialmente contrastabile ancora prima della loro costruzione.
L'investimento americano in questi nuovi aeromobili supera i 300 miliardi di
dollari.
Barack e la chimera dello
stimolo economico ( da "Manifesto,
Il" del 30-05-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: Cina e in Messico. Con essa se ne
andranno operai e impiegati non desiderati. A ciò si aggiunge il fatto che il
Congresso, a maggioranza democratica, aveva già alla fine del 2008 vincolato
l'approvazione dei finanziamenti pubblici alle case automobilistiche
all'accettazione da parte del sindacato dell'auto di riduzioni salariali ai
livelli delle filiali Usa delle case giapponesi
Kim Jong il l'ha fatta
proprio grossa">Le sei bombe atomiche di Pyongyang Kim Jong il l'ha
fatta proprio grossa ( da "Affari
Italiani (Online)" del 30-05-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: le minacce degli USA e gli inviti
alla moderazione dei grandi alleati Cina e Russia. Invece lo sfoggio di
arroganza nucleare e la retorica bellicosa contro gli imperialisti occidentali
e la Corea del Sud sono continuati. Questa volta però il dittatore settantaseienne
Kim Jong Il potrebbe aver tirato troppo la corda, visto che i suoi storici
protettori (
Kim Jong il l'ha fatta
proprio grossa">Le sei bombe atomiche di Pyongyang Kim Jong il l'ha
fatta proprio grossa pag.2 ( da "Affari
Italiani (Online)" del 30-05-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: Cina, Russia e USA) promossi
soprattutto dalla diplomazia cinese per contenere le ambizioni nucleari di
Pyongyang sono risultati inutili, mentre la sua recente mossa nucleare pare
quasi un provocatorio benvenuto alla nuova amministrazione americana, facendoci
riflettere se a questo punto sia in effetti appropriato ridurre il piano
difensivo missilistico auspicato dalla amministrazione
Kim Jong il l'ha fatta
proprio grossa">Le sei bombe atomiche di Pyongyang Kim Jong il l'ha
fatta proprio grossa pag.3 ( da "Affari
Italiani (Online)" del 30-05-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: particolare gli Stati Uniti sono
costretti a fare affidamento ai buoni uffici dei cinesi (creditori dagli USA di
ben 800 miliardi di Buoni del Tesoro) per ricondurre a più miti consigli il
folle Kim Jong Il. Questo vorrà ovviamente dire che i temi del rispetto dei
diritti umani in Cina o del Tibet dovranno essere nuovamente accantonati pur di
ottenere da Pechino un intervento risolutivo.
La Commissione europea
presenta il risultato delle sue realizzazioni per il periodo 2004-2009
( da "SardegnaIndustriale.it"
del 30-05-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: Inoltre, abbiamo assunto un ruolo
guida nel far sì che la globalizzazione sia improntata ai valori europei e nel
promuovere gli interessi dell?Europa a livello mondiale. Adesso le imminenti
elezioni al Parlamento europeo offrono ai cittadini la possibilità di far
sentire la loro voce sul futuro dell?
Nucleare, monito Usa a
Pyongyang ( da "Stampaweb,
La" del 30-05-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: interrompere il negoziato sul
nucleare con i cinque Paesi coinvolti (Usa, Russia, Cina, Giappone e Corea del
Sud), a seguito delle critiche delle Nazioni Unite per il lancio del satellite.
Il 25 maggio la Corea del Nord ha effettuato quindi il suo secondo test
nucleare, dopo il primo dell?ottobre del 2006, seguito nei giorni successivi
dal lancio di diversi missili a corto raggio.
Non diventerà una potenza
atomica ( da "Stampa,
La" del 31-05-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: corso al Consiglio di Sicurezza con
Russia e Cina (che sembrano propense a inasprire le loro pressioni su
Pyongyang) per arrivare al varo di una risoluzione di condanna dei recenti test
nucleari e missilistici. Ai monito di Gates la Corea del Nord ha risposto
paventando la possibilità del lancio di nuovi vettori a lungo raggio e
aumentando le attività nei paraggi di un sito nucleare.
La crisi? E' tutta colpa
dei banchieri ( da "Trentino"
del 31-05-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: se non si vuole dare la colpa alla
Cina, come pure è stato fatto, che avrebbe finanziato la follia finanziaria Usa
acquistando i suoi titoli governativi, sarebbe utile capire cosa è successo e,
sopratutto, cosa non ha funzionato. I due chierici, stimati economisti, che si
sono sobbarcati i compiti dell'accusa, Roberto Perotti, e della difesa,
Obama e Schelfi, unione di
fatto sulla via della cooperazione
( da "Trentino"
del 31-05-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: le nuove necessità che la
globalizzazione comporta, ma per fortuna, passando a un'altra sala incontro
John Talbott, il consulente di Barack Obama, che conferma e afferma: non
credete a chi dice che questa crisi è una normale congiuntura e nemmeno a chi
pone le cause nell'inconscio dell'avidità e dell'irrazionalità.
la corea prepara il
super-razzo gli usa: "non staremo a guardare" - arturo zampaglione
( da "Repubblica, La"
del 31-05-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: Esteri La Corea prepara il
super-razzo Gli Usa: "Non staremo a guardare" Caccia americani
schierati a Okinawa. Pronta risoluzione Onu Per la prima volta anche Russia e
Cina sarebbero disposti ad accettare una risposta molto dura ARTURO ZAMPAGLIONE
NEW YORK - Gli Stati Uniti non accetteranno che la Corea del Nord diventi una
potenza nucleare.
Berlusconi:
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: Europa che non funziona e che conta
sempre meno rispetto a Usa, Russia e Cina», anticipa il premier. Anche perché
non ha una politica comune su nessun argomento. Berlusconi ha difeso poi la
scelta dei candidati del Pdl, una classe dirigente «rinnovata», a differenza di
quella della sinistra che «manda sempre a Bruxelles quelli di cui vuole
difarsi».
Tre impiccati: Erano i
killer della moschea ( da "Bresciaoggi(Abbonati)"
del 31-05-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: «Erano i killer della moschea»
L'Iran accusa Usa e Pakistan della strage e «giustizia» i sospettati. Il Nobel
Ebadi: «Siamo peggio della Cina» TEHERAN I tre uomini arrestati con l'accusa di
essere coinvolti in un attentato che giovedì ha provocato una strage in una
moschea in Iran, sono stati impiccati ieri in pubblico.
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: Globalizzato, si potrebbe dire. Su
una parete hanno scritto: la mente è un paracadute: funziona solo quando è
aperta. Dopo aver insegnato Lettere nelle Medie in alcuni centri della
provincia («una straordinaria palestra di umanità»), il professor Piredda ha
affrontato il concorso nazionale per diventare preside con un tema «
IL DRAGONE E' CADUTO NELLA
TRAPPOLA DEL DOLLARO ( da "Resto
del Carlino, Il (Bologna)" del
31-05-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: portando le sue disponibilità di
titoli Usa all'astronomica cifra di 768 miliardi di dollari. La Cina si
conferma dunque il più grande creditore della Casa Bianca. Dovrà muoversi con
prudenza, scegliendo il tempo come alleato. Si trova infatti nella trappola del
dollaro', sospesa tra l'ambizione di sostituirlo senza che l'indebolimento
agisca come un boomerang,
L'instabilità affettiva:
una nuova condizione umana ( da "Unita,
L'" del 31-05-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: la globalizzazione all'industria
della «paura», lo smantellamento delle sicurezze ad una vita appunto «liquida»
sempre più frenetica e costretta ad adeguarsi alle attitudini del «gruppo» per
non sentirsi esclusa, e così via. Anche perchè la solitudine genera
insicurezza, ma altrettanto fa la relazione sentimentale.
Monito Usa a Pyongyang
Caccia schierati a Okinawa ( da "Unita,
L'" del 31-05-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: La Cina cerca di raffreddare
l'atmosfera. A Singapore, alla stessa conferenza alla quale ha partecipato
Gates, il generale Ma Xiotian ha invitato la comunità internazionale alla calma
e la Corea del Nord ad avviare la denuclearizazione. Da parte sua, sempre a
Singapore, il ministro della Difesa sudcoreano,
Pyongyang, pronto il nuovo
missile Gli Usa schierano i supercaccia F22
( da "Resto del Carlino, Il (Bologna)"
del 31-05-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: ma ancora una volta la Cina alleato
e confinante con la Corea del Nord cerca di raffreddare le tensioni e a
Singapore, nella stessa conferenza dove Gates ha annunciato «una rapida
reazione se ci saranno minacce reali» il generale di Pechino Ma Xiotan invita
la comunità internazionale alla calma e Pyongyang ad iniziare senza indugi uno
spontaneo processo di denuclearizzazione.
omaggio a ramondino folla
a galassia gutenberg - bianca de fazio
( da "Repubblica, La"
del 31-05-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: indaga attraverso i suoi viaggi
l´evoluzione delle culture e la loro interazione nell´epoca della
globalizzazione, riportando nei suoi diari l´immagine di un mondo in
trasformazione che rischia di cancellare del tutto i tratti distintivi delle
diverse civiltà, trasformando il pianeta in un´immensa e uniforme vetrina,
regno dell´Ovunquismo».
La Corea del Nord
preparaun missile a lunga gittata
( da "Secolo XIX, Il"
del 31-05-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: Pyongyang di interrompere il
negoziato sul nucleare con i cinque Paesi coinvolti (Usa, Russia, Cina,
Giappone e Corea del Sud), a seguito delle critiche delle Nazioni Unite per il
lancio del satellite. Il 25 maggio la Corea del Nord ha effettuato il suo secondo
test nucleare, dopo il primo dell'ottobre 2006, seguito nei giorni successivi
dal lancio di diversi missili a corto raggio.
Pescherecci cinesiper
paura lascianoil mar giallo ( da "Secolo
XIX, Il" del 31-05-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: e quello che fa capo a Cina e
Russia, per provvedimenti non troppo duri i cui margini sono difficili da
definire per l'isolazionismo del regime comunista. Pechino e Mosca ritengono
che sanzioni pesanti costituirebbero che un ostacolo insormontabile per far
ripartire i colloqui a Sei sulla denuclearizzazione della penisola coreana.
Addio buste di plastica
Inizia il conto alla rovescia ( da "Tempo,
Il" del 31-05-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: Perfino in Cina - dove per
descrivere il fenomeno dei sacchetti che inondano le strade è stato coniato il
termine di «inquinamento bianco» - sono stati messi al bando quelli più sottili
e ne è stata vietata la distribuzione gratuita nei supermercati. Anche in
Europa si è corsi ai ripari, applicando tasse sui sacchetti di plastica usa e
getta,
In Iran è allarme violenza
in attesa delle elezioni ( da "Riformista,
Il" del 31-05-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: negoziati con i i cinque membri
permanenti del Consiglio di Sicurezza dell'Onu (Usa, Russia, Cina, Francia e
Gran Bretagna), più la Germania: «Sono d'accordo sui colloqui con il 5+1» ha
detto Mousavi. Che poi ha aggiunto: «Non rinunceremo a nulla per ottenere la
tecnologia, ma bisogna negoziare sui sistemi per garantire che il nostro
programma nucleare non devii verso un piano militare».
Ora per Fiat Sud America
Cina e Bmw ( da "Riformista,
Il" del 31-05-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: Ora per Fiat Sud America Cina e Bmw
di Fabrizio Goria Il giorno dopo l'accordo preliminare fra General Motors e
Magna International si cominciano a vedere i dettagli dell'operazione Opel.
Carl-Peter Forster, numero uno di GM Europe, gongola, affermando che «è
l'inizio di un nuovo futuro per Opel, per i lavoratori, l'azienda e il
marchio».
A scuola dalle balene,
intelligenti e solidali ( da "Secolo
XIX, Il" del 31-05-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: anno prossimo faccio la
Cina?"» Pirati e missionari, artisti e conquistadores, passato e presente
sfilano davanti agli occhi sgranati del lettore: il libro restituisce voce a
una miriade di personaggi dimenticati. «Io prediligo quei messicani che hanno
anteposto la dignità a qualsiasi altra cosa, ad esempio Dionisia Viarino,
L'ambiente non si salva a
colpi di riunioni e summit ministeriali
( da "Unione Sarda, L' (Nazionale)"
del 31-05-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: Partecipano al totale: Usa 7,1
miliardi; Cina 5,4 miliardi; Ue 5,1 miliardi. Queste quantità, ripartite per il
numero rispettivo di abitanti, danno: Usa 23,7 tonnellate per abitante; Ue
10,3; Cina 4,1. Il che significa che un cittadino americano inquina quasi due
volte e mezzo un cittadino europeo e sei rispetto a un cinese.
Addio buste di plastica
( da "Tempo, Il"
del 31-05-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: Perfino in Cina - dove per
descrivere il fenomeno dei sacchetti che inondano le strade è stato coniato il
termine di «inquinamento bianco» - sono stati messi al bando quelli più sottili
e ne è stata vietata la distribuzione gratuita nei supermercati. Anche in
Europa si è corsi ai ripari, applicando tasse sui sacchetti di plastica usa e
getta,
Il diritto alla salute.
Emergency mondiale ( da "Manifesto,
Il" del 01-06-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: Usa, Cina, Russia, Pakistan,
Israele, India) non ratifica dal 2006 il trattato per la messa al bando delle
mine antiuomo (l'australiano Dennis O'Rourke nel suo indispensabile Land Mines:
a love story, 2004, anche su Gino Strada, ne parla). Ha preferito invece
mostrare come si curano, gratuitamente, i 3 milioni di pazienti che si
rivolgono a ospedali,
Migliaia in piazza a Hong
Kong venti anni dopo Tienanmen ( da "Tribuna
di Treviso, La" del 01-06-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: che oggi vive negli Usa. La
manifestazione è iniziata nel Victoria Park e si è conclusa davanti agli uffici
del governo di Pechino, dopo una «marcia» che si è protratta per oltre due ore.
«Molte persone sono venute anche dalla Cina - ha affermato Szeto Wah, uno dei
fondatori del Partito Democratico di Hong Kong - e in qualche modo il messaggio
arriverà anche nel resto del Paese»
un carro armato mi
schiacciò le gambe in piazza tienanmen
( da "Centro, Il"
del 01-06-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: ma la Cina l'ha escluso dalle gare
PECHINO. Mentre scappava da piazza Tienanmen appena occupata dai militari, in
quella tragica notte fra il 3 e il 4 giugno 1989, un carro armato lo investì e
gli schiacciò le gambe. E quando in seguito divenne un atleta in carrozzella,
il suo coinvolgimento nelle proteste gli costò l'esclusione da un torneo
internazionale.
l'appello di vandana shiva
"boicottiamo le aziende che distruggono l'ambiente" - (segue dalla
copertina) francesca caferri ( da "Repubblica,
La" del 01-06-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: Pagina 23 - Esteri L´intervista
L´ecologista indiana in prima linea contro la globalizzazione L´appello di
Vandana Shiva "Boicottiamo le aziende che distruggono l´ambiente"
(SEGUE DALLA COPERTINA) FRANCESCA CAFERRI Signora Shiva, perché questa è una
questione globale? «L´Amazzonia non è solo una foresta. Non è solo del Brasile.
È nato il partito
trasversale delle contraddizioni ( da "Secolo
XIX, Il" del 01-06-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: In questo entusiasmo per quello che
potrebbe considerarsi un prodotto da manuale della globalizzazione, c'è, però,
qualcosa che non convince, soprattutto se "visto da sinistra". Ma non
s'era detto, almeno da gran parte della cultura postcomunista, che la
globalizzazione era il cancro del secolo e che il capitalismo apolide era il
nemico da battere?
Tre tazzine quotidiane in
Italia: il rito è donna e si beve dolce
( da "Sole 24 Ore, Il"
del 01-06-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: oltre alla Cina (1 tazzina al
giorno). Ultima, la Gran Bretagna (0,1). In Germania, l'acquisto di miscele
certificate è cresciuto nell'ultimo anno del 10%, mentre in Russia l'incremento
arriva al 13%. Tra le motivazioni espresse dagli intervistati sulla loro
predilezione per l'espresso: gratifica e migliora le capacità mentali,
Borse europee attese in
rialzo, aiutano prezzi materie prime
( da "Reuters Italia"
del 01-06-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: Il settore manifatturiero in Cina
continua a espandersi moderatamente a maggio, con il miglioramento degli ordini
all'esportazione. L'indice dei direttori (PMI) di aprile è calato leggermente a
53,1 da 53,5 di aprile, ma resta sopra quota 50 per il terzo mese consecutivo,
il confine che delimita espansione da contrazione.
NordCorea, Kim Jong il
l'ha fatta proprio grossa ( da "Affari
Italiani (Online)" del 01-06-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: le minacce degli USA e gli inviti
alla moderazione dei grandi alleati Cina e Russia. Invece lo sfoggio di
arroganza nucleare e la retorica bellicosa contro gli imperialisti occidentali
e la Corea del Sud sono continuati. Questa volta però il dittatore
settantaseienne Kim Jong Il potrebbe aver tirato troppo la corda, visto che i
suoi storici protettori (
NordCorea, Kim Jong il
l'ha fatta proprio grossa pag.2 ( da "Affari
Italiani (Online)" del 01-06-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: Cina, Russia e USA) promossi
soprattutto dalla diplomazia cinese per contenere le ambizioni nucleari di
Pyongyang sono risultati inutili, mentre la sua recente mossa nucleare pare
quasi un provocatorio benvenuto alla nuova amministrazione americana, facendoci
riflettere se a questo punto sia in effetti appropriato ridurre il piano
difensivo missilistico auspicato dalla amministrazione
NordCorea, Kim Jong il
l'ha fatta proprio grossa pag.3 ( da "Affari
Italiani (Online)" del 01-06-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: particolare gli Stati Uniti sono
costretti a fare affidamento ai buoni uffici dei cinesi (creditori dagli USA di
ben 800 miliardi di Buoni del Tesoro) per ricondurre a più miti consigli il
folle Kim Jong Il. Questo vorrà ovviamente dire che i temi del rispetto dei
diritti umani in Cina o del Tibet dovranno essere nuovamente accantonati pur di
ottenere da Pechino un intervento risolutivo.
BORSA TOKYO: NIKKEI +1,6,
TETTO PIU' ALTO DA 8 MESI ( da "Borsa(La
Repubblica.it)" del 01-06-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: economia (in particolare la ripresa
della domanda dalla Cina) e ovviamente dalla notizia che il colosso
automobilistico Usa, General Motors, annuncera' oggi la bancarotta, mettendo
fine in questo modo a un clima di incertezza, la borsa di Tokyo ha chiuso su
terreno positivo, conquistando un picco che non raggiungeva da 8 mesi.
Buon risveglio per le
Borse europee ( da "Borsa(La
Repubblica.it)" del 01-06-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: segnali di ripresa provenienti dalla
Cina, con l'indice del settore manifatturiero in rialzo per la terza volta
consecutiva, oltre la soglia dei 50 punti che indica lo spartiacque tra
espansione e contrazione. I mercati del vecchio continente beneficiano,
inoltre, dell'ottima performance delle materie prime e degli energetici, dopo
che il petrolio ha toccato nuovi massimi del 2009.
Borse Europa, indice
FTSEurofirst sale 2%, aiutano dati Cina
( da "Reuters Italia"
del 01-06-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: Sembra che ci sia una ripresa in
Cina, che potrebbe portare a una ripresa sostenuta e a un re-rating dei prezzi
delle materie prime e delle azioni collegate", dice IG Markets in una
nota. Nel pomeriggio sono attesi i dati dell'Institute of Supply Management
(ISM) Usa di maggio.
Borse Asia Pacifico
positive dopo dati macro Cina ( da "Reuters
Italia" del 01-06-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: dati sulla produzione
manifatturiera in Cina hanno dato nuovi segnali di ripresa. Un crescente
ottimismo sul fatto che il peggio della fase di rallentamento sia finito ha
compensato la notizia, ampiamente attesa, che General Motors Corp oggi porterà
i libri in tribunale. Il futures delle borse Usa ha esteso il rialzo dopo la
notizia su GM, che non ha riservato sorprese negative.
Il diritto alla salute.
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: Usa, Cina, Russia, Pakistan,
Israele, India) non ratifica dal 2006 il trattato per la messa al bando delle
mine antiuomo (l'australiano Dennis O'Rourke nel suo indispensabile Land Mines:
a love story, 2004, anche su Gino Strada, ne parla). Ha preferito invece
mostrare come si curano, gratuitamente, i 3 milioni di pazienti che si
rivolgono a ospedali,
"Ma i rischi sono
ancora in agguato" ( da "Affari
e Finanza (La Repubblica)" del
01-06-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: meno sulla Cina. I primi due paesi,
infatti, sono meno dipendenti dall?export e più dai consumi interni: questo
consentirà loro di crescere in maniera sostenuta anche in caso di recessione
mondiale più lunga del previsto». Il quadro generale resta, invece,
problematico: «Il 2009 sarà un anno molto difficile per i conti delle grandi
società:
USA-CINA: GEITHNER
RASSICURA PECHINO SU ASSET IN DOLLARI
( da "Borsa(La Repubblica.it)"
del 01-06-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: USA-CINA: GEITHNER RASSICURA
PECHINO SU ASSET IN DOLLARI (
L'Europa resta di buon
umore ( da "Borsa(La
Repubblica.it)" del 01-06-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: andamento positivo dei futures Usa.
I mercati del vecchio continente hanno iniziato il mese di giugno con slancio,
di riflesso ai segnali di ripresa provenienti dalla Cina, dove l'indice del
settore manifatturiero è rimasto sopra i 50 punti per la terza volta
consecutiva, livello che funge da spartiacque tra espansione e contrazione.
WALL STREET: SPICCA IL
VOLO DOPO I DATI MACRO USA ( da "Borsa(La
Repubblica.it)" del 01-06-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: I dati migliori delle attese sulla
spesa per costruzioni e il settore manifatturiero mettono le ali a Wall Street,
che era gia' partita in positivo grazie alla crescita a sorpresa della spesa
per consumi in Usa e ai segnali di ripresa in arrivo dalla Cina. A meno di un'ora
dall'apertura, il Dow Jones guadagna il 2,34% e il Nasdaq cresce del 2,75%.
01/06/2009 - 16:33
BORSA: CHIUDE IN FORTE
RIALZO, FTSE MIB +3,16% ( da "Borsa(La
Repubblica.it)" del 01-06-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: Il mercato ha sottolineato con
soddisfazione la crescita dei prezzi delle materie prime, petrolio compreso,
segno di vitalita' dell'economia, e i positivi indicatori macro provenienti
dalla Cina e dagli Usa. Bene le borse asiatiche e Wall Street, Milano si
allinea. Giornata molto favorevole per Eni, per i titoli ciclici, per Fiat e
Generali. 01/06/2009 - 17:49
Renaud Capuçon e Frank
Braley in concer ( da "superEva
notizie" del 01-06-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: Cina con l'Orchestre National de
France diretta da Charles Dutoit, in Cina e Giappone con l'Orchestre National
du Capitole e Michel Plasson, in Italia e Francia con l'Orchestre Français des
Jeunes e Emmanuel Krivine. PUBBLICITà PUBBLICITà Invia tramite EMAIL | Versione
per la STAMPA |-->Le vostre opinioni Questo Speciale sulle Galassie è stato
ospitato sul sito di ScienzaOnLine del
( da "Stampa, La" del
28-05-2009)
Argomenti: Cina Usa
"In caso di
attacco l'America è pronta a raderli al suolo" La Corea del Nord minaccia
una guerra che non può vincere». Wesley Clark, il generale che guidò la Nato in
Kosovo, legge le mosse di Pyongyang come «un tentativo di aprire un dialogo
diretto con Obama». Sono credibili le minacce di guerra dei nordcoreani nei
confronti degli Stati Uniti e della Corea del Sud? «I leader nordcoreani usano
toni bellicosi, ma sanno bene che non hanno un'opzione militare a
disposizione». Perché? «Se dovessero attaccare la Corea del Sud la loro nazione
verrebbe totalmente distrutta. Cesserebbe letteralmente di esistere». Eppure i
nordcoreani lasciano intendere di essere in vantaggio da un punto di vista
militare potendo minacciare Seul con le loro artiglierie... «La Nord Corea
possiede un esercito di un milione di uomini e una linea di difesa ben
fortificata lungo la zona di demarcazione con il Sud. Ma in caso di conflitto
gli Stati Uniti sarebbero in grado di ammassare nell'area una quantità tale di
armamenti in grado di distruggere la Corea del Nord. Il regime di Pyongyang sa
bene di non disporre di un'opzione militare...». Neppure con l'atomica... «Il
governo russo ha mandato un segnale forte a Pyongyang parlando di stato di
emergenza nella Siberia Orientale. È una maniera per fargli sapere che un
conflitto nucleare è davvero possibile. Ma non credo proprio che a vincerlo
sarebbero i nordcoreani». Quali sono le opzioni a disposizione del presidente Obama?
«La migliore resta quella di una robusta azione diplomatica, facendo perno sull'intesa con Russia e Cina, varando sanzioni più dure per sancire un maggiore isolamento
del regime». E se non bastasse? «Gli Stati Uniti potrebbero siglare accordi
militari con i Paesi della regione al fine di far risaltare la determinazione a
proteggerli da eventuali aggressioni nordcoreane». Se Pyongyang non ha
un'opzione militare perché continua a moltiplicare le minacce? «Per spingere
Obama ad un negoziato bilaterale, diretto». Non è ironico che proprio mentre
gli Usa puntano su un approccio multilaterale, la Nord
Corea vuole dialogare solamente con Washington? «La Nord Corea sa che solo gli
Stati Uniti posso dargli ciò a cui punta: un pieno reinserimento nella comunità
internazionale alle proprie condizioni. L'America è la nazione più forte del
pianeta e Pyongyang vuole spingerla a offrirle precise garanzie, economiche e
diplomatiche. Ma se dovesse andare oltre la retorica belligerante degli ultimi
56 anni e aggredire il Sud commetterebbe un errore fatale».
( da "superEva notizie"
del 28-05-2009)
Argomenti: Cina Usa
Nolite naves
nostras tangere! Ancora una situazione critica in Corea, che mette in allarme
il mondo intero per le conseguenze che ne potrebbero derivare. La Corea del
Nord, come è stato ampiamente diffuso attraverso i mass-media, ha ripreso i suo
esperimenti nucleari e contemporaneamente i lanci di missili a lunga gittata.
Questi esperimenti hanno inevitabilmente preoccupato tutti i paesi garanti
della pace mondiale e soprattutto particolarmente vigili sull'uso dell'energia
atomica, per convenzione internazionale, destinata unicamente a scopi pacifici.
Gli esperimenti, tuttora in corso, sono una testimonianza di caparbia volontà
del governo nord-coreano di dimostrare la propria forza e la capacità offensiva
del paese, chiaramente per fini di politica interna, oltre che estera. Per la
prima volta, persino Cina e
Russia, tradizionalmente alleati della Corea del Nord, hanno manifestato le
loro preoccupazioni per l'atteggiamento assunto dalla Corea, insensibile alle
rimostranze altrui per il mancato rispetto degli accordi internazionali.
EPHEMERIS ci presenta qui, in lingua latina, una sintesi delle vicende di
questi giorni che i giornali e i media di tutto il mondo hanno commentato
con grande tempestività. Per agevolare ilettori è stata aggiunta la traduzione
italiana del testo latino. COREA BOREALIS MINATUR SE VI RESPONSURAM Si milites
classis Coreae Meridionalis naves Boreocoreanas perscrutari conati erunt,
exercitus Coreae Borealis vi ad talia conamina respondebit - minatus sunt
magistratus communistici, qui in potestate tenent septentrionalem partem
Paeninsulae Silentii Matutini seu Coreanae, quique praeteritis duobus diebus
inopinate displosionem subterrestrialem pyroboli atomici volatumque missilium
novissimorum (ad cuspides nucleares ferendas idoneorum) perfecerunt. Haec facta
mundus occidentalis atque etiam amici veteres Boreocoreanorum - Sinae Russique
- ut acta valde paci internationali in regione Asiae Orientalis innocentia esse
nuncupaverunt. Studiis nuclearibus communistarum Coreanorum valde indignatum regimen
USA proposuit a Nationibus Unitis licentiam posci, ut naves portos
Boreocoreanos petentes perscrutari agminibus internationlibus liceret, ita
prohibendo quominus ulla materia nuclearis aut res ad eam fabricandam idoneae
hanc terram attingerent. Regimen Coreae Meridionalis, quae est terra socia
US-Americanorum, se pronuntiavit paratum esse talia consilia probare. Qua
pronuntiatione ad iram adducti magistratus communistici dixerunt Coream
Borealem non porro principiis armistitii anni 1953 (quo bellum Coreanicum
finitum erat) parituram esse. Si milites australis partis paeninsulae naves
septentrionalium Coreanorum ascenderint, Boreocoreani armis respondebunt -
declaravit regimen Phyonyangeum, addens a se securitas navium in terris sibi
vicinis tutari plus non posse. Interea speculatores et USA et Coreae
Meridonalis nuntiaverunt fumum industrialem denuo apparere super Boreocoreanam
electrificinam nuclearem Yongbyon, significans ibi condensationem uranii pergi.
Quae electrificina clausa mansit - secundum pacta internationaliter a regimine
communistarum contracta - a mense Iunio 2007 anni. *******************
TRADUZIONE: LA COREA DEL NORD MINACCIA DI RISPONDERE CON LE ARMI Non toccate le
nostre navi! Se i soldati della Corea Meridionale tenteranno di ispezionare le
navi della Corea del Nord, l'esercito Nord Coreano risponderà con le armi a
tali tentativi, hanno minacciato i capi del governo comunista che detengono il
potere nella Corea del Nord, cioè la parte settentrionale della penisola detta
del "Mattino Silenzioso". Questi, nei due giorni trascorsi, hanno
inaspettatamente eseguito una esplosione nucleare terrestre e il lancio di
nuovissimi missili in grado di portare testate nucleari. Il mondo occidentale e
persino i vecchi alleati dei Nord Coreani, Russi e Cinesi, hanno dichiarato che
tali fatti hanno compromesso gravemente la pace internazionale e la
tranquillità di questa regione dell'Asia Orientale. Il governo degli Stati
Uniti, fortemente indignato dagli esperimenti nucleari dei Coreani, ha chiesto
alle Nazioni Unite il permesso di ispezionare con forze internazionali tutte le
navi dirette ai porti della Corea del Nord, in modo da impedire che del
materiale nucleare utile a produrre armi atomiche entri in questa regione. Il
governo della Corea del Sud, paese alleato degli Stati Uniti, si è dichiarato
pronto ad appoggiare tale proposta. In seguito a tale dichiarazione i capi del
governo hanno risposto, irritati, che essi non si atterranno più alle regole
sottoscritte con l'armistizio del 1953, con il quale venne posta fine al
conflitto coreano. "Se i militari dell Crea del Sud saliranno sulle navi
Nord Coreane, i Nord Coreani risponderanno con la armi", ha dichiarato il
regime di Phyonyang, aggiungendo che non sarà più possibile da parte sua, garantire
la sicurezza delle navi del territorio vicino. Nel frattempo gli osservatori
degli Stati Uniti e della Corea Meridionale hanno annunziato che è ricomparso
del fumo industriale sugli impianti di energia elettrica nucleare di Yongbyon,
indicando che in quella zona si sta procedendo alla condensazione dell'uranio.
La clausola riguardante la produzione di energia elettrica, sottoscritta dal
regime in base ai patti internazionali, è rimasta in vigore sin dal giugno
dell'anno 2007. Scripsit ANL - 27/05/2009 09h22 PUBBLICITà PUBBLICITà Invia
tramite EMAIL | Versione per la STAMPA |-->Le vostre opinioni Questo
Speciale sulle Galassie è stato ospitato sul sito di ScienzaOnLine del Comune
di Roma--> Pubblicato il 28 maggio 2009 in: Riviste e giornali » Invia tramite
EMAIL » Versione per la STAMPA--> » Le vostre opinioni
( da "Trentino" del
28-05-2009)
Argomenti: Cina Usa
di Silvano Bert
Prodi: «Crisi? Serve un rilancio politico» Oggi manca la vera meritocrazia, e
c'è la perdita di prestigio di figure importanti come il maresciallo, il
medico, il maestro TRENTO. Ormai è tutto pronto per l'avvio della quarta
edizione del Festival dell'Economia, che sarà inaugurato domani alle 16.30. Tra
i grandi protagonisti c'è anche lo storico Paolo Prodi, professore emerito
dell'unviersità di Bologna ed ex rettore dell'ateneo trentino. Da tempo Paolo
Prodi è impegnato in una ricerca storica sul forum, lo spazio fisico e mentale
in cui si esercita il potere, si amministra la giustizia, si scambiano i beni.
Vi troviamo il palazzo, la piazza, ma anche il tribunale e il confessionale.
Dopo "Il sacramento del potere" (1992) e "Una storia della giustizia"
(2000), l'ultimo volume è "Settimo non rubare" (2009). Il percorso,
affascinante, è una storia dell'Occidente in cui politica ed economia, diritto
e religione si muovono insieme. Sulla "metamorfosi dello Stato" lei
sarà a confronto con altri scienziati sociali. Che cosa ha di specifico lo
sguardo dello storico? Le domande che contano, per capire la transizione verso
la nuova civiltà planetaria, dallo "Stato sovrano" allo "Stato
sistema", nascono dalla comprensione del mondo plurisecolare che ci stiamo
lasciando alle spalle. Da lì, anche se non lo sappiamo, provengono molte delle
nostre paure e speranze. Compito della storia è svelare il tempo lungo
incorporato nelle cose e nelle idee. Non fa previsioni, ma ci aiuta a
scegliere. Fin dove dobbiamo spingerci indietro per capire, nella crisi in cui
siamo immersi, il rapporto fra "identità" e
"globalizzazione"? Molti pensano che guardare indietro sia una
perdita di tempo. Alcuni studiosi, per indicarci la portata del cambiamento, fanno
l'esempio del passaggio dalla carta d'identità rilasciata dallo Stato alla
carta di credito come vero documento identitario dell'uomo globalizzato. E'
utile vedere come è nato il mondo oggi in crisi. Fu nel XI secolo, con la lotta
per le investiture, che l'autorità sacrale del papa e il potere politico
dell'imperatore hanno cominciato a disgiungersi. E' un dualismo istituzionale
che mette in fibrillazione continua tutta la società europea, e rende possibile
la rivoluzione commerciale: la città come luogo del mercato. Vi si afferma un
potere economico de-territorializzato in cui gli scambi avvengono secondo le
regole della concorrenza fondate sulla fiducia reciproca. La "repubblica
internazionale del denaro" non si lascia ingabbiare all'interno della
singola città, né poi nel singolo Stato. Da questa dialettica, fra potere
legato al territorio e potere mobile del denaro, fra ricerca del bene comune e
del profitto individuale, nascono la libertà dell'individuo e il
costituzionalismo occidentali. In che cosa consiste il mondo moderno che sta
tramontando? Cinquecento anni fa, Francesco Guicciardini avvertiva: "Dico
che el duca di Ferrara che fa mercatantia [commerci], non solo fa cosa
vergognosa, ma è tiranno, faccendo quello che è officio dei privati e non suo:
e pecca tanto verso i popoli, quanto peccherebbero i popoli verso lui
intromettendosi in quello che è officio solum del principe". Appare netta
la distinzione tra pubblico e privato, tra la sfera politica e quella del
mercato. Lo Stato sovrano non gestisce direttamente la vita economica, ma
interviene per finalizzarla al bene comune, dettando le regole a cui tutti gli
attori devono attenersi, e prelevando con il fisco una quota della ricchezza
necessaria all'organismo politico. Il potere economico, a sua volta, non entra
nella gestione dello Stato direttamente ma, con il tempo, nelle forme mediate
della rappresentanza politica. In questo modo, democrazia e capitalismo si
saldano inscindibilmente. E' una ricostruzione storica che smentisce sia il
liberismo che il marxismo. Non si può ridurre il rapporto tra potere politico
ed economico all'antitesi tra mercatismo e statalismo, tra mano invisibile e
pianificazione. Questo è uno schema per la propaganda elettorale. Nel tempo
lungo della storia occidentale i due poteri non sono né uniti né separati, ma
sempre in tensione tra loro. Capitalismo e democrazia "simul stabunt,
simul cadent". E' il dualismo il respiro della nostra storia. I
totalitarismi del XX secolo, quello nazifascista e quello comunista, ne sono la
patologia estrema perché aspirano al monismo. Unificano politica ed economia:
come religioni secolarizzate ci respingono nell'età premoderna. I conflitti
politici e militari del XX secolo ci hanno però consegnato la vittoria del
mercato e della democrazia. Fu il tema del Festival dell'Economia dello scorso
anno. Dopo il 1945 e il 1989 possiamo quindi guardare al futuro con ottimismo?
Già la Prima guerra mondiale e la rivoluzione russa indicano l'impossibilità di
mantenere l'equilibrio fra gli Stati nazionali e la repubblica internazionale
del denaro. Oggi la globalizzazione segna la fine del
"nostro" Stato e anche del "nostro" mercato, così come li
abbiamo conosciuti per secoli. "L'economia è globalizzata, lo Stato
no": così Sabino Cassese definisce la grande patologia dei nostri tempi.
Il mondo della finanza e dell'informazione prende il sopravvento sul potere
politico, e la rendita sul lavoro. Viene meno la distinzione fra sfera
pubblica e sfera privata che è alla base della modernità. In Italia la crisi
della legalità è aggravata dalla storica debolezza delle strutture statali, e
dalla presenza della mafia e della camorra. Si intravedono ombre minacciose di
un nuovo monismo in cui il sacro, il politico e l'economico tendono a fondersi.
Fatta la diagnosi, quali sono i rimedi? Ci vorrebbe un rilancio della politica,
all'altezza dei tempi. Che non sono quelli del duca di Ferrara e della sua
mercatantia. La distinzione, e la relazione, fra pubblico e privato devono
essere di altro segno. Invece, anche nell'Italia dei governi di centro-sinistra,
si procede alla privatizzazione del pubblico, che si risolve nello smantellare
la burocrazia sottoponendola alla classe politica. E alla pubblicizzazione del
privato, che si sviluppa in una rete enorme di monopoli palesi o nascosti, di
presenze politiche o sindacali che soffocano qualsiasi vera concorrenza. Parole
magiche come meritocrazia e federalismo si usano come placebo o imbrogli. I
risultati sono il diffondersi del precariato pubblico privo di ogni
motivazione, la perdita di prestigio di figure come quelle del maestro, del
professore, del medico condotto, del tecnico provinciale, del maresciallo.
Nell'amministrazione non c'è carriera: è assurdo lo scompenso fra gli stipendi
d'oro dei dirigenti, grandi per merito politico o sindacale, e le retribuzioni
dei funzionari e impiegati inferiori. Eppure, penso all'università, sarebbe
semplice introdurre una vera concorrenza fra istituti, abolire il valore legale
dei titoli, controllare la presenza di docenti e studenti alle lezioni. Come si
colloca in questa storia il settimo comandamento del Decalogo "non
rubare"? Anche il concetto di furto ha una storia. Dalla concezione
immobile aristotelica e veterotestamentaria come appropriazione ingiusta di un
bene altrui si è passati al furto come violazione delle regole stabilite sul
mercato da un patto di fiducia fra uomini. Diventa poi azione contro il bene
comune rappresentato dalla respublica, e sfruttamento del lavoro salariato. Ma
dove sta il furto quando il capitale finanziario è del tutto delocalizzato,
invisibile e irresponsabile? E come si colloca rispetto al problema dei limiti
delle risorse, dell'inquinamento ambientale, della genetica umana? E' una
storia in cui il rapporto fra il peccato, la colpa, il reato deve continuare a
interrogarci.
( da "Repubblica, La"
del 28-05-2009)
Argomenti: Cina Usa
Pagina 13 -
Esteri Alta tensione tra le Coree e Kim Jong-il minaccia "Siamo pronti
alla guerra" Pyongyang a muso duro: "Non siamo più vincolati
dall´armistizio del 1953" L´Onu fatica a trovare una voce comune. Mosca:
"Soluzione solo con il dialogo" FEDERICO RAMPINI dal nostro
corrispondente PECHINO - «Siamo in stato di guerra», è l´annuncio drammatico
della Corea del Nord. Al terzo giorno di escalation la tensione coinvolge tutto
l´Estremo Oriente. L´allarme colpisce un´area dove si fronteggiano i due
eserciti più potenti del pianeta, americano e cinese, che si combatterono
proprio in Corea 54 anni fa. L´avvertimento di Pyongyang è preciso: lancerà
attacchi militari se la U.S. Navy e gli alleati sudcoreani oseranno
intercettare le sue navi alla ricerca di armi di distruzione di massa. Ieri il
regime di Kim Jong-il ha effettuato un nuovo test missilistico, e ha riavviato
i suoi impianti per la produzione di armi nucleari. La minaccia più immediata è
quella di una rappresaglia in mare. Sfidando la condanna internazionale dopo
l´esperimento atomico di lunedì, ieri la Corea del Nord ha alzato la posta con
queste parole: «Non siamo più vincolati dall´armistizio del 1953». Quel cessate
il fuoco mise fine a una guerra di tre anni con un bilancio, in proporzione
alla sua durata, più pesante del Vietnam: due milioni di morti fra cinesi e
coreani, 44.000 militari americani uccisi. Da ieri Pyongyang fa sapere che «non
garantisce più la sicurezza delle navi americane e sudcoreane». Lo stato di
guerra, secondo gli organi di propaganda di Kim Jong-il, è giustificato dal
comportamento della Corea del Sud. Dopo aver tenuto per anni un profilo basso
nella speranza di un disgelo con la sua gemella-nemica, dopo il test nucleare
di lunedì il governo di Seul ha rotto gli indugi e ha aderito all´iniziativa di
pattugliamento navale (è un´operazione a cui partecipano 95 nazioni in diversi
mari, inaugurata dopo l´11 settembre 2001 sotto la guida degli Stati Uniti). «I
fantocci sudcoreani - recita il comunicato militare di Pyongyang - si sono uniti
al racket e hanno dichiarato guerra ai loro compatrioti. Chi ci provoca subirà
un castigo inaudito. Il minimo atto ostile verso la nostra Repubblica, comprese
le ispezioni delle navi, riceverà in risposta un´immediata offensiva armata».
Abbandonata ormai la "politica della luce del sole" con cui tentò a
lungo di ammansire il regime comunista, Seul sfodera a sua volta i toni duri.
«Se la Corea del Nord ci provoca reagiremo con fermezza». Citando la «forte
alleanza con gli Stati Uniti», il governo del Sud esorta la popolazione «ad
avere fiducia nelle nostre difese e a sentirsi sicura». Ma la paura torna ad
assediare Seul. La capitale, con dieci milioni di abitanti, dista meno di
( da "Repubblica, La"
del 28-05-2009)
Argomenti: Cina Usa
Pagina 33 -
Commenti I PASSI LENTI DELL´INDUSTRIA ITALIANA ALL´OMBRA DELLA RECESSIONE Il
deficit di crescita della nostra economia è riconducibile a un sistema
industriale inadeguato a fronteggiare le nuove pressioni competitive dovute
alla globalizzazione A partire dal 2000, nonostante
l´economia mondiale abbia continuato a espandersi a ritmi sostenuti (4% in
media) , da noi la crescita è stata appena superiore all´1% all´anno CARLO
CASTELLANO è inevitabile che in questi mesi tutta l´attenzione sia rivolta a
comprendere se la recessione abbia raggiunto il punto più critico e quando
potrà ripartire un nuovo ciclo espansivo dell´economia mondiale. Gli
osservatori più attenti restano molto prudenti nel dare per scontato che il
peggio sia del tutto passato. E, se ci limitiamo alla situazione dell´economia
italiana, è fondata la convinzione che, prima del prossimo autunno, sarà
difficile valutare se potremo contare su un´effettiva ripresa. Ma non è di
questo che vogliamo parlare in questa breve nota. Ci preme piuttosto verificare
in quali condizioni si trovava il sistema industriale italiano alla vigilia
della devastante crisi dell´autunno scorso che ha colpito tutta l´economia
mondiale. E, a questo fine, ci può essere di guida una pregevole e recentissima
ricerca della Banca d´Italia "Rapporto sulle tendenze del sistema
produttivo italiano aprile 2009". Il filo
conduttore del rapporto della Banca d´Italia è così sintetizzato:
"Nell´ultimo decennio l´economia italiana ha segnato il passo, sia in
prospettiva storica
sia rispetto ai principali Paesi europei. è opinione diffusa che questo
andamento rifletta problemi strutturali irrisolti resi più pressanti dai
notevoli cambiamenti che hanno caratterizzato l´economia mondiale". In
altre parole, si può dire che il serio deficit di crescita dell´economia
italiana di questi ultimi anni è riconducibile a fondamentali caratteristiche
del nostro sistema industriale che si è dimostrato non in grado di fronteggiare
sia le nuove pressioni competitive derivanti dalla globalizzazione
dell´economia mondiale, sia - nel contempo- di cogliere le opportunità offerte
dalle innovazioni nelle tecnologie dell´informazione e della comunicazione. E,
infatti, nel caso del nostro Paese sono i settori tradizionali a tecnologia
medio-bassa, particolarmente esposti alla concorrenza di prezzo dei paesi
emergenti, ad avere mostrato le maggiori difficoltà. D´altro canto, questi
settori costituiscono lo scheletro fondamentale dell´industria italiana di
oggi. Il rapporto della Banca d´Italia fornisce una vasta e puntuale quantità
di dati sui quali è necessario riflettere. Basti tra questi citare che, a
partire dall´anno 2000, nonostante che l´economia mondiale abbia continuato ad
espandersi a ritmi sostenuti (4% in media all´anno), la crescita in Italia è
stata appena superiore dell´1% annuo. Inoltre, dalla metà degli anni ´90 la
quota delle esportazioni italiane sul mercato mondiale dei beni ha subìto un
calo complessivo del 33% a valori di prezzo e di cambi costanti. E questa
riduzione è stata la più rilevante rispetto a quella segnata dalle altre
economie più industrializzate, con l´eccezione della Germania che ha invece
registrato un aumento. E infine, la nostra spesa totale in Ricerca e Sviluppo
era pari, nel 2006, solo all´1,1% del prodotto interno lordo, un valore
inferiore alla media europea. Segnala il documento della Banca d´Italia che
l´innovazione delle nostre imprese è rivolta soprattutto ai processi e non ai
prodotti. Per l´Italia quindi si configura "il paradosso di un Paese che
fa innovazione senza ricerca". Il rapporto della Banca d´Italia prende in
considerazione l´intero sistema industriale italiano. Inoltre, proprio in
queste settimane è stato pubblicato a cura della Fondazione
Rosselli un rapporto su "Le priorità nazionali della ricerca industriale
Area: Vita Umana" aprile 2009, dedicato esclusivamente alle
tecnologie innovative per la salute (dai farmaci alle strumentazioni mediche,
alle biotecnologie e così via). Anche in questo documento emerge una grave
debolezza dell´industria italiana della salute. Basti pensare che in Italia oltre l´80% delle
tecnologie acquistate dalle nostre strutture sanitarie è d´importazione.
D´altro canto, il mondo della medicina è un formidabile concentratore di
tecnologie ed un incessante generatore di innovazione. E, come sottolinea il
rapporto Rosselli, visto in termini industriali e considerato che la
"domanda di salute" cresce con la "speranza di vita" della
popolazione, sono pochi i settori capaci di coniugare un mercato sostanzialmente
anticiclico, con una disponibilità ad accettare le proposte innovative che
rispondono ad un "medical need" senza dover superare gli ostacoli
culturali che in altri campi si oppongono al "nuovo", un mediatore di
domanda come la classe medica in grado di comprendere ed apprezzare i risultati
della ricerca industriale. L´insieme di questi fattori, così favorevole al
sorgere di iniziative imprenditoriali, si trova nel nostro Paese a competere
con una visione della Sanità e delle relative politiche di supporto e sviluppo,
di tipo esclusivamente assistenziale. L´idea che il settore medico sia a pieno
titolo un "driver" di sviluppo, un generatore di ricchezza, è sempre
stata lontana dalla nostra classe politica le cui radici culturali sono
ispirate da una profonda riluttanza ad associare alla lotta alle malattie la
nozione di opportunità di crescita industriale. Eppure le poche aziende
italiane di successo, presenti in questa filiera tecnologica, riescono ad
essere competitive nel mercato mondiale. Il rapporto Rosselli propone una serie
di misure di carattere fiscale e contributivo
volte a favorire soprattutto le piccole-medio imprese biomedicali. Ed è
paradossale osservare che per le nuove imprese e per gli spin-off, lo Stato
italiano è "nei fatti", per il 90%, l´azionista "della ricerca biomedica di
base" ma, non è in grado di capitalizzare questa risorsa, così come
avviene negli altri paesi, facilitando il decollo e la crescita di queste nuove
aziende. E allora dobbiamo forse concludere che non c´è alcuna speranza per l´Italia
di giocare, nei prossimi anni, un ruolo positivo nello scenario mondiale delle
tecnologie e dell´innovazione industriale? Non può certo consolarci la bravura
di Sergio Marchionne, il successo che riscuotono all´estero alcune nostre
imprese ed i segnali di vivacità e gli sforzi di ristrutturazione che oggi
molte delle nostre imprese stanno realizzando. è la complessiva struttura
dell´industria italiana che, da alcuni anni, sta perdendo colpi su colpi nella
competizione mondiale. Ambedue i documenti citati concludono che, se non c´è
innanzitutto consapevolezza sulle difficoltà in cui si trova oggi l´industria
italiana, l´uscita dalla attuale "recessione" ci vedrà ancora più
deboli e meno competitivi di prima. Come osserva la Banca d´Italia nel capitolo
sulla "politica industriale", si può e si deve intervenire perché le
debolezze strutturali del nostro apparato produttivo possono prefigurare nuove
opportunità. Ma gli interventi attuati nell´arco dell´ultimo decennio appaiono
modesti, dispersivi e discontinui.
( da "Centro, Il" del
28-05-2009)
Argomenti: Cina Usa
Malgrado la
Russia abbia assunto una posizione molto decisa le grandi potenze cercano di
disinnescare la minaccia Dietro le quinte dell'Onu si lavora per i negoziati
NEW YORK. Proseguono dietro le quinte i negoziati in seno al Consiglio di
Sicurezza Onu nella prospettiva di una risoluzione che comporti nuove sanzioni
contro Pyongyang, accusata di provocare una escalation nucleare con i suoi test
sotterranei e missilistici. Sul principio delle sanzioni c'è un accordo di
massima, ma in seno al Palazzo di Vetro c'è anche la consapevolezza della loro limitata
portata, essendo difficile isolare ancora di più un paese già considerato il
più isolato tra tutti ed uno dei più poveri del mondo. Per parte americana, si
è scelto di mantenere un profilo tutto sommato basso, dopo le prime
dichiarazioni di fuoco dei giorni scorsi, per lasciare lavorare la presidenza
di turno russa del Consiglio di Sicurezza. Il segretario di Stato Hillary
Clinton ha comunque ribadito gli impegni degli Stati Uniti nei confronti del
Giappone e della Corea del Sud dopo che la Corea del Nord ha affermato di non
considerarsi più vincolata ai termini dell'armistizio del 1953 e ha minacciato
Seul di azioni militari. La Clinton ha detto in particolare che Pyongyang dovrà
far fronte alle conseguenze delle sue azioni «belligeranti». Allo stesso tempo
la Casa Bianca, per bocca del portavoce Robert Gibbs, ha osservato che il
regime nordcoreano non riuscirà ad attirare l'attenzione del mondo con le
minacce, che non fanno altro che «rafforzare il suo isolamento». Rispetto al
passato, la reazione della Russia è stata decisa e veloce sulla questione
nordcoreana, ed è probabilmente il nuovo atteggiamento di Mosca nei confronti
di Pyongyang a spiegare il basso profilo adottato da Washington in queste ore.
Come sembrano confermare dichiarazioni di anonimi responsabili per la sicurezza
russi alla Interfax, uno dei timori di Mosca è l'eventualità di una escalation
nel conflitto, con l'ipotesi, seppure molto lontana, di una guerra nucleare che
possa coinvolgere il fronte estremo orientale della Russia, che con la Corea
del Nord possiede un lungo confine. Del regime di Pyongyang preoccupa in
particolare l'imprevedibilità. Washington rimane tuttavia prudente: dal Pentagono l' entourage del segretario alla Difesa Robert
Gates fa sapere alla stampa americana che gli Usa non stanno affatto pensando ad una opzione militare. Anzi:
l'unica via d'uscita, se sarà possibile, rimane una ripresa quanto prima dei
cosiddetti negoziati diplomatici a Sei: le due Coree, Usa, Russia, Cine a Giappone.
( da "Secolo XIX, Il"
del 28-05-2009)
Argomenti: Cina Usa
Corea, il mondo
si mobilitaper evitare un disastro emergenza nucleare Pyongyang e l'Iran stanno
testando la compattezza di Cina e Stati Uniti LA COREA
DEL NORD è tornata sulla scena internazionale, diventando - come scrive
insulsamente l'agenzia ufficiale Korean Central News Agency- un punto di
riferimento per i "progressisti" di tutti i continenti. La reazione
del mondo, dopo un test nucleare sotterraneo, dopo la ripresa del processing
del plutonio nel reattore di Yongbyon, dopo il ripetuto lancio di missili,
lascia sperare bene. Russia, Cina, Europa e Stati
Uniti sono unanimi nella condanna, e senza trucchi di sorta. La sfida della
dittatura di Pyongyang non va infatti presa sotto gamba. La penisola coreana
vive in una sorta di controtempo, come ai tempi dell'Europa divisa in blocchi.
Alla fine del secondo conflitto mondiale, dopo la disfatta giapponese, a Nord
si installarono le armate comuniste cino-sovietiche, a Sud quelle
anglo-americane. A differenza dell'Europa, la Corea ha subito una guerra
spaventosa, tra 1950 e 1953, con due milioni di morti. Adesso però la dittatura
non ha appoggi, salvo che in Iran e Venezuela (e forse nello jihadismo), perciò
ricorre alle armi come unico prodotto sul quale far leva per sopravvivere. I
missili nordcoreani Taepo Dong, testati nell'agosto 2008 sul capo dei
giapponesi di Hiroshima e dintorni, hanno un raggio di azione medio di
( da "AmericaOggi Online"
del 28-05-2009)
Argomenti: Cina Usa
Obama. Nucleare.
Iran e Corea del Nord, le due sfide 28-05-2009 ROMA. Rispondere e reagire,
duramente, verso l'escalation di esperimenti nucleari e minacce messa in atto
dalla Corea del Nord per dare un segnale forte anche all' Iran e per far capire
a Teheran che l'apertura di credito non potrà non avere limiti temporali. La
politica della mano aperta instaurata da Barack Obama nei rapporti
internazionali - anche quelli più delicati e controversi - ha avuto il primo
forte rimbalzo negativo e il giovane presidente americano potrebbe presto
essere costretto a una nuova profonda riflessione prima di muovere altri passi
nei dossier più difficili della politica estera Usa.
Una forte risposta della comunità internazionale verso la nuova sfida lanciata
da Pyongyang è dovuta ed è il provvedimento minimo che può essere preso dalle
cancellerie e dal Palazzo di Vetro dell' Onu. Ma l'atteggiamento,
apparentemente sconsiderato, di Kim Jong-il e della nomenclatura militare
nordcoreana oltre a ingarbugliare una matassa regionale - che cominciava a trovare nuovi equilibri grazie alla rafforzata alleanza tra
Washington e New Delhi e ad un inizio di nuovo dialogo tra la Cina e gli Stati Uniti di Obama - apre
una riflessione sui tempi e le modalità di reazione all'offerta di dialogo
della Casa Bianca di Obama da parte di quei Paesi che, in modi diversi, vedono
negli Usa un nemico ancora
adesso, così come lo era ai tempi di George W. Bush. Al di là delle
indiscrezioni inquietanti, ma mai davvero confermate e anzi negate, di una
collaborazione nucleare tra Iran e Corea del Nord, c'è un filo che lega
l'escalation nordcoreana alle prese di posizione del presidente iraniano Mahmud
Ahmadinejad: la nuova politica estera di Obama non sembra aver fatto molta
presa in questi due angoli di mondo. D'altra parte, le risposte iraniane al
nuovo atteggiamento americano continuano a essere insufficienti e controverse e
lo stesso ministro degli Esteri Franco Frattini è stato costretto ad annullare,
in pochi mesi, per due volte una visita a Teheran che avrebbe lo scopo di
coinvolgere maggiormente l'Iran nella stabilizzazione dell' Afghanistan.
Certamente la campagna elettorale in corso, in vista delle presidenziali del 12
giugno, non consente alle autorità iraniane l'apertura di un negoziato
rinnovato adesso con la comunità occidentale. Ma proprio la più che probabile
conferma di Ahmadinejad, l'annunciato forte avanzamento di Hezbollah alle
elezioni parlamentari libanesi del 7 giugno e il ritorno degli sciiti al potere
in Iraq prefigurano una crescita del potere sciita in Medio oriente. Lo
scenario che può quindi delinearsi è quello di un Iran che, nel dopo elezioni,
potrebbe sentirsi più influente e con un nuovo ruolo strategico nella regione.
Per questi motivi i prossimi mesi sono destinati a essere decisivi. L'offerta
di dialogo di Obama e dell'Occidente rimarrano giustamente ancora in piedi (e
in questo quadro va letto l'invito fatto dall'Italia all'Iran per la conferenza
sull'Afghanistan a Trieste a fine giugno), ma non in eterno. Se le risposte
iraniane - così come quelle nordcoreane - rimarrano quelle di queste settimane,
Barack Obama potrebbe essere costretto a cercare alternative alla politica
messa in piedi fino ad oggi verso il Medio oriente e verso l'estremo oriente
asiatico. E, presumibilmente, non saranno alternative positive.
( da "AmericaOggi Online"
del 28-05-2009)
Argomenti: Cina Usa
Nucleare. Corea
del Nord. Sale la tensione 28-05-2009 TOKYO. La Corea del Nord fa salire ancora
la tensione in Estremo Oriente, lungo il tracciato del 38mo parallelo: annulla
l'armistizio del 1953 del conflitto coreano e minaccia immediata azione militare
nel caso la Corea del Sud tenti d'intercettare le sue navi, all'indomani
dell'adesione di Seul alla Proliferation Security Initiative (Psi). E stavolta
la Russia ha reagito duramente preannunciando "misure preventive, anche di
carattere militare" contro Pyongyang in scia ai timori di uno
"sviluppo incontrollato" nella penisola coreana: il ministro degli
Esteri, Serghiei Lavrov, ha detto che Mosca è favorevole a una risoluzione
dell'Onu "ferma", ma non a una "punizione fine a se stessa".
I militari dell'ultimo Paese stalinista, che hanno effettuato un altro test
missilistico in mattinata, hanno preso di mira la partecipazione di Seul
(ufficializzata all'indomani del test nucleare del regime comunista)
all'iniziativa a guida Usa che, lanciata nel 2003
dall'amministrazione di George W. Bush, punta a interdire il trasferimento di
tecnologie e armi di distruzione di massa. "Una dichiarazione di
guerra", in base ai contenuti della nota redatta dalla Commissione
permanente militare per la sicurezza del Nord e diffusa dall'agenzia ufficiale,
Kcna: è una violazione dell'armistizio che vieta qualsiasi tentativo di blocco
navale nella regione. A stretto giro, la Corea del Sud ha fatto sapere che
risponderà "severamente" a qualsiasi provocazione della Corea del
Nord lungo la linea delle acque territoriali del mar Giallo, dove il regime
comunista ha preannunciato che "non può garantire più la sicurezza delle
navi straniere". In caso di provocazione, "reagiremo in modo
deciso", hanno messo in chiaro i capi di Stato maggiore delle forze armate
di Seul. I presidenti russo e sudcoreano, Dmitri Medvedev e Lee Myung-bak,
hanno condannato il test nucleare sotterraneo fatto lunedì dalla Corea del
Nord, definendolo - in un'inedita comunanza di vedute, visti i rapporti
altrimenti più concilianti tra Mosca e Pyongyang - "un'aperta violazione
della risoluzione 1718 del Consiglio di sicurezza dell'Onu, un atto che va
contro le norme del diritto internazionale". A Tokyo, la Camera Alta ha
votato una mozione di censura contro la condotta nordcoreana, mentre il premier
Taro Aso è stato apertamente accusato nel primo faccia a faccia da Yukio
Hatoyama, neo segretario del partito Democratico, di "non aver fatto
sentire a sufficienza la voce del Giappone con Stati Uniti e Corea del Sud, i due
principali alleati". Il Consiglio di sicurezza
dell'Onu si avvia ad adottare nuove sanzioni (Usa, Russia, Cina, Francia e Gran Bretagna, i cinque Paesi permanenti si sono
espressi in tal senso), ma il gruppo di lavoro incaricato di formulare una
nuova risoluzione ha spiegato che "serve ancora del tempo" per un
pronunciamento definitivo. Il Tesoro Usa sta
esaminando possibili sanzioni finanziarie contro la Corea del Nord, dove la
popolazione è alle prese con un regime di isolamento assoluto: gli Stati Uniti,
pur lasciando la porta aperta a una ripresa dei 'negoziati a Sei' (un'ipotesi
rilanciata anche dalla Cina), hanno ammonito che
Pyongyang deve "pagare un prezzo" per l'atteggiamento di sfida alla
comunità internazionale. Infine, sempre sul fronte nucleare, la Corea del Nord
ha ripreso le attività al suo impianto di Yongbyon, almeno secondo il
quotidiano sudcoreano Chosun Ilbo, che cita un funzionario anonimo del governo:
i satelliti spia americani hanno registrato il vapore generato dalla struttura
di lavorazione del plutonio, distante
( da "Tirreno, Il"
del 28-05-2009)
Argomenti: Cina Usa
Pagina 4 -
Livorno «Aiuterò le imprese con le banche» Il sindaco: nella nuova giunta un
assessore dedicato a dar loro una mano LIVORNO. Nel suo programma elettorale
Cosimi l'ha messa come una della azioni urgentissime dei primi 100 giorni
dell'eventuale nuovo mandato: una conferenza locale sul problema del credito
per andare in soccorso alle piccole e medie imprese strozzate dalla crisi. Le
banche hanno chiuso i rubinetti. «è il problema clou per le imprese in questo
momento, - dice alla platea di imprenditori - vedo imprese sane in forte
sofferenza. Dovremo costruire immediatamente un tavolo di confronto per
garantire sostegno al credito delle piccole e medie imprese: problema tanto più
urgente qui in Toscana, a parte Monte Paschi tutte le teste delle banche sono
fuori regione». Altra novità: il sindaco uscente annuncia di volere dare un
segnale alle imprese attraverso «un pezzo di giunta che si occupi
esclusivamente di questi temi». Tradotto: un assessore alle imprese, o qualcosa
del genere. Tutti concetti che il candidato a sindaco espone affiancato dal
responsabile nazionale del Pd per la piccola e media impresa Giancarlo Sangalli
intervenuto al dibattito organizzato ieri dal Partito democratico
all'auditorium della Camera di commercio. Al tavolo anche la candidata alle
europee Monica Giuntini: «Contro la crisi serve più Europa - afferma - sfatiamo
il cliché dell'Europa lontana: in 8 mesi ho toccato con mano quanto le
politiche europee abbiamo ricadute direttissime sul quotidiano delle nostre
imprese e dei nostri lavoratori. Compresi i tanti fondi e piani (Fse, Fondo
europeo di adeguamento alla globalizzazione) che danno
aiuti concreti alla ripresa e allo sviluppo». Anche per il candidato presidente
della Provincia Giorgio Kutufà l'uscita dalla crisi passa dai sostegni alla
crescita delle piccole e medie imprese per rimettere in moto gli investimenti:
«Nel nostro piccolo - dice - abbiamo cercato di intervenire con incentivi alle
assunzioni e investendo forte sulla formazione: ora punteremo sul
potenziamento della filiera della nautica e sul distretto delle energie
rinnovabili». Tutti puntano il dito contro il governo: «E' stato immobile verso
la crisi, - si scalda Kutufà - compresa la rigida applicazione del patto di
stabilità che tiene al palo le opere pubbliche». Cosimi ne approfitta anche per
togliersi qualche sassolino dalle scarpe: «Sulla questione delle procedure
autorizzative (porto turistico, Darsena Europa) - spiega - sento dire dagli
altri candidati cose fuorvianti». Non si può accusare il Comune di ritardi -
afferma riferendosi a Lamberti - «se il ministero dell'ambiente ci ha messo 3
anni per darci il via libera al porto turistico». E la stoccata a Taradash:
«Nella questione delle procedure non si può tirar dentro soltanto gli enti
locali: è l'Italia ad essere indietro». Gianluca della Maggiore
( da "Riformista, Il"
del 28-05-2009)
Argomenti: Cina Usa
Venti di guerra
spirano da Pyongyang Venti di guerra spirano da Pyongyang. Ieri il regime del
Caro Leader Kim Jong Il è tornato a minacciare i cugini di Seoul. La tensione
in Asia ha raggiunto le vette più alte. Si teme che dalle «provocazioni» il
regime passi all'azione. Sempre ieri, nuovi test missilistici e la presunta
riattivazione di una centrale nucleare hanno contribuito ad alzare il livello
di allerta. Grave soprattutto è la decisione di Pyongyang di considerare carta
straccia l'armistizio con la Corea del Sud del 1953. Potrebbe significare
l'inizio di una nuova guerra di Corea. La Cina per ora resta a bordo ring.
Disapprova i test nucleari nordcoreani, ma preferisce trincerarsi dietro una
coltre di silenzio. E il Consiglio di Sicurezza dell'Onu si prepara a votare
nuove sanzioni. Mentre dagli Stati Uniti il segretario di Stato Hillary Clinton
ribadisce con forza che gli Usa difenderanno la Corea del Sud, avvertendo il regime
comunista di Pyongyang che ci saranno conseguenze per i suoi atti
«belligeranti». J. Terao a pagina 10 28/05/2009
( da "Sole 24 Ore, Il"
del 28-05-2009)
Argomenti: Cina Usa
Il Sole-24 Ore
sezione: IN PRIMO PIANO data: 2009-05-28 - pag: 2 autore: Usa, Cina e il
ping pong planetario Le merci all'America e i dollari a Pechino: la recessione
finirà, ma le disparità resteranno di Barry Eichengreen I libri di storia del
futuro, a seconda di dove saranno scritti, sceglieranno due diversi approcci
per individuare le responsabilità dell'attuale crisi economica e finanziaria.
Uno consisterà nel dare la colpa alla mancanza di regolamentazione, alle
politiche monetarie con espansione dell'offerta di moneta allo stesso ritmo
dell'inflazione, al tasso di risparmio troppo basso delle famiglie
statunitensi. L'altro, promosso da alti funzionari americani di oggi e di ieri,
come Alan Greenspan e Ben Bernanke, assegnerà la colpa all'immenso bacino di
liquidità generato dai paesi ad alto tasso di risparmio dell'Asia Orientale e
del Medio Oriente. Tutta questa liquidità, diranno i sostenitori di questo
secondo approccio, da qualche parte doveva finire e la sua destinazione logica
era il paese con i mercati finanziari più sviluppati, gli Stati Uniti, dove ha
fatto salire i prezzi delle attività fino a livelli insostenibili. C'è un'unica
cosa su cui entrambi gli schieramenti concordano: lo squilibrio dei risparmi a
livello globale - bassi risparmi negli Stati Uniti e alti risparmi in Cina e in altri mercati emergenti - ha giocato un ruolo
chiave nella crisi perché ha consentito agli americani di vivere al di sopra
dei propri mezzi e ha incoraggiato finanzieri smaniosi di realizzare profitti
con gli abbondanti fondi a disposizione a destinarli a un uso più speculativo.
Se c'è una tesi che trova consensi unanimi è l'impossibilità di comprendere la
bolla e la crisi senza prendere in considerazione il ruolo degli squilibri
globali. Per impedire crisi future simili a questa bisogna dunque risolvere
tale problema. Da questo punto di vista i primi segnali sono rassicuranti. Le
famiglie americane hanno ricominciato a risparmiare. Il deficit commerciale
statunitense è sceso da 60 miliardi di dollari al mese ad appena 27,6 miliardi,
secondo i dati più recenti. Basta fare due conti e si capisce che i surplus del
resto del mondo devono essersi ridotti di conseguenza. Ma quando le famiglie
americane avranno rimesso in piedi i loro conti pensione, potrebbero tornare
alle passate abitudini scialacquatrici. Anzi, l'amministrazione Obama e la
Federal Reserve stanno facendo tutto il possibile per pompare la spesa degli
americani. L'unico motivo per cuiil deficit commerciale Usa
è in calo è che il paese è ancora in preda a una grave recessione, e questo
parallelamente sta provocando un tracollo dell'importexport a stelle e strisce.
Con la ripresa, sia la spesa per i consumi che il deficit della bilancia dei
pagamenti potrebbero tornare ai livelli precedenti, e ci ritroveremmo di nuovo
con gli Stati Uniti appesantiti da un deficit con l'estero pari al 6% del Pil.
Non c'è stato nessun cambiamento dei prezzi relativi e nessun deprezzamento del
dollaro di misura tale da indurre a prevedere una modifica permanente dei
modelli di spesa e dei modelli di scambi commerciali. Se ci sarà o meno una
riduzione permanente degli squilibri globali dipenderà principalmente da
decisioni prese al di fuori degli Stati Uniti, in particolare in paesi come la Cina. E un pronostico su queste decisioni dipenderà a sua
volta dai motivi che hanno spinto inizialmente gli altri paesi a tenere in
piedi surplus tanto cospicui nella bilancia dei pagamenti. Una delle tesi a
questo proposito è che i surplus commerciali di questi paesi hanno
rappresentato un corollario delle politiche in favore di una crescita trainata
dalle esportazioni, che hanno funzionato ottimamente per molto tempo. I leader
cinesi sono comprensibilmente riluttanti ad abbandonare un modello ben
collaudato. Non possono ristrutturare la loro economia dall'oggi al domani. Non
possono trasferire con uno schiocco di dita gli operai che dipingono giocattoli
per bambini a Guangdong a costruire scuole nella Cina
occidentale. Hanno bisogno di tempo per costruire una rete di sicurezza sociale
che incoraggi le famiglie cinesi a ridurre i loro risparmi precauzionali. Se
questo punto di vista è corretto, possiamo aspettarci che gli squilibri globali
riemergano una volta finita la recessione, con un riassetto che avverrà solo
successivamente e in modo molto lento. L'altro punto di vista è che la Cina ha contribuito agli squilibri globali non tramite
l'esportazione di prodotti, ma tramite l'esportazione di capitali. Quello che
mancava alla Cina non era la domanda di beni di
consumo ma l'offerta di asset finanziari di alta qualità, e questi asset li ha
trovati negli Stati Uniti, soprattutto sotto forma di buoni del Tesoro e altri
titoli pubblici, spingendo a sua volta altri investitori a investimenti più
speculativi. Gli eventi recenti hanno fatto perdere credibilità agli Usa come fornitori di asset di alta qualità. E la Cina, da parte sua, continuerà a sviluppare i propri mercati
finanziari e la propria capacità di generare attività finanziarie di alta
qualità sul mercato interno. Ma ci vorrà del tempo. E nel frattempo gli Stati
Uniti hanno i mercati finanziari più liquidi del pianeta. Anche questa
interpretazione implica un riaffioramento degli squilibri globali una volta
terminata la recessione, con una correzione molto graduale in un secondo
momento. Uno sviluppo che potrebbe modificare questa previsione si verificherà
se la Cina arriverà a considerare l'investimento in
attività finanziarie statunitensi come un'impresa in perdita. I deficit di
bilancio americani potrebbero, in un futuro non remoto, suscitare timori di
perdite sui titoli pubblici Usa. Una politica che miri
di fatto a sgonfiare il debito usando l'inflazione potrebbe alimentare
ulteriormente queste paure. A quel punto la Cina
toglierebbe il tappo, il dollaro precipiterebbe e la Fed sarebbe costretta ad
alzare i tassi di interesse, facendo ripiombare gli Stati Uniti nella
recessione. Ci sono due speranze per evitare questo esito disastroso. Una è
fare affidamento sulla disponibilità cinese a stabilizzare gli Stati Uniti e
l'economia mondiale. L'altra è che l'amministrazione Obama e la Fed forniscano
dettagli sulle misure che prenderanno per eliminare il deficit di bilancio ed
evitare l'inflazione una volta terminata la recessione. La seconda opzione è
chiaramente preferibile. Dopo tutto, è sempre meglio avere il controllo sul
proprio destino. L'autore insegna economia e politologia all'Università di
Berkeley Copyright: Project Syndicate, 2009 (Traduzioni di Fabio Galimberti) LA
SPERANZA Obama e la Fed forniscano dettagli sulle misure che prenderanno per
eliminare il deficit di bilancio ed evitare l'inflazione dopo la recessione
America, che passione. Una giovane cinese posa tra due immagini della bambola
Barbie in un megastore di Shanghai IM
( da "Sole 24 Ore, Il"
del 28-05-2009)
Argomenti: Cina Usa
Il
Sole-24 Ore sezione: IN PRIMO PIANO data: 2009-05-28 - pag: 2 autore: Gli
economisti concordano su un solo punto: nella crisi ha giocato un ruolo
determinante il grande squilibrio tra i bassi risparmi negli Usa e gli alti
risparmi in Cina e negli altri paesi emergenti
( da "Sole 24 Ore, Il"
del 28-05-2009)
Argomenti: Cina Usa
Il Sole-24 Ore
sezione: MONDO data: 2009-05-28 - pag: 10 autore: Venti di guerra. La minaccia
dopo l'adesione al piano di sicurezza americano contro la proliferazione
nucleare Pyongyang a Seul: pronti a colpire Immediata la reazione degli Usa: difenderemo la Corea del Sud Stefano Carrer TOKYO. Dal
nostro inviato Non stupisce che la borsa di Seul abbia chiuso ieri in ribasso
(per la quinta sessione consecutiva, con un -0,7% e un -3% da inizio settimana)
nonostante le forti avanzate generalizzate sulle altre piazze asiatiche: la
Corea del Nord non solo ha minacciato la guerra, ma ha specificamente segnalato
che «le forze armate del popolo coreano non si ritengono più legate all'accordo
di armistizio». Dopo il test nucleare di lunedì - al quale è seguito il lancio
di cinque missili a corto raggio - il regime dittatoriale di Kim Jong- il
prosegue nell'escalation di minacce fino a evocare lafinedell'armistizio del 27
luglio 1953 con il quale terminò la guerra di Corea senza mai tradursiin
seguito in un'intesa di pace. A far infuriare Pyongyang, più che la preliminare
condanna arrivata dal Consiglio di Sicurezza dell'Onu, è stata la decisione del
governo sudcoreano di aderire in pieno alla Proliferation Security Iniziative
(Psi) promossa dagli Usa, che contempla la possibilità
di ispezionare navi per verificare che non trasportino armamenti letali: «Ogni
atto ostile contro le nostre navi pacifiche, compresi perquisizioni e
sequestri, sarà considerato come una inammissibile violazione della nostra sovranità,
alla quale risponderemo con un potente attacco militare», ha dichiarato
all'agenzia di regime Kcna un portavoce delle forze armate. La reazione
americana non si è fatta attendere: gli Stati Uniti difenderanno la Corea del
Sud, ha dichiarato il segretario di Stato Hillary Clinton, avvertendo che ci
saranno conseguenze per gli atti «belligeranti » di Pyongyang. Secondo il
quotidiano sudcoreano Chosun Ilbo, il regime avrebbe fatto chiari progressi
nella riattivazione dell'impianto di Yongbyon al fine di estrarre plutonio. Il
presidente sudcoreano Lee Myung-bak ha esortato alla calma, ma ha inviato una
nave da guerra al confine marittimo contestato dal Nord, dove nel 1999 e nel
2002 ci furono scontri navali. Lee non intende certo rimangiarsi la decisione di
aderire alla Psi, cosa che il suo predecessore Roh aveva rifiutato di fare
considerandola troppo provocatoria per il Nord (sul suicidio di Roh di sabato
scorso, peraltro, è emerso ieri un piccolo giallo: la sua guardia del corpo non
era presente al momento della caduta nel dirupo, come aveva dichiarato
inizialmente: si era recata a un vicino tempio su sollecitazione dello stesso
ex presidente). Che questa volta le minacce nordcoreane non siano parte di una
periodica routine, lo evidenziano tra l'altro le notizie provenienti da Mosca:
la Russia ha convocato ieri l'ambasciatore nordcoreano, cui è stata espressa
«seria preoccupazione » per gli ultimi test atomici effettuati da Pyongyang. Di
qui l'appello alla Corea del Nord di tornare al tavolo dei negoziati: «Ci siamo
pronunciati per una ripresa dei negoziati a sei sulla denuclearizzazione della
penisola coreana per trovare delle soluzioni politico- diplomatiche ai problemi
della sicurezza nella regione». Alcuni analisti vedono però negli scatti di
Pyongyang la volontà di influire sul dibattito in corso al Consiglio di
Sicurezza dell'Onu sui termini di una risoluzione che alcuni paesi - in primo
luogo il Giappone- vorrebbero molto dura, con l'inclusione di nuove sanzioni. A
Tokyo anche la Camera Alta ha approvato all'unanimità una risoluzione di aspra
condanna. Trapela comunque nelle sfere militari e governative una certa
irritazione per il fatto che l'alleato americano non ha fornito informazioni
tempestive sull'imminente test atomico, benché- secondo le indiscrezioni -
fosse stato messo sull'avviso ( al pari della Cina)dalla stessa Pyongyang con un'ora
circa di anticipo. La morale che si trae è che l'alleanza con gli Usa va rafforzata, ma andrebbero anche
migliorate le capacità autonome di raccolta di informazioni. Se una delle
finalità di Pyongyang è dividere le alleanze che le sono contro, è anche vero
che gli effetti finiscono per essere controproducenti: l'imminente
legge-quadro giapponese sull'utilizzo dello spazio anchea fini di difesa sarà
formulata con meno remore. Lo schieramento conservatore giapponese sta
cavalcando la minaccia nordcoreana per invocare la creazione di un apparato
militare più aggressivo. Per i moderati, intanto, la delusione da Washington
consiste nell'imminente nomina ad ambasciatore di un avvocato finanziatore
della campagna di Obama, John Roos, invece di quella di un vero “Japan hand”
come il professor Joseph Nye. © RIPRODUZIONE RISERVATA TENSIONE CRESCENTE
Rimesso in discussione l'armistizio del 1953 Riattivato l'impianto di Yongbyon
per la produzione di plutonio Per non dimenticare. Una scolaresca davanti al
monumento che ricorda la guerra tra le due Coree, a Seul AFP
( da "Sole 24 Ore, Il"
del 28-05-2009)
Argomenti: Cina Usa
Il Sole-24 Ore
sezione: MONDO data: 2009-05-28 - pag: 10 autore: MEZZO SECOLO AD ALTO RISCHIO
L'armistizio del 1953 Sono quasi 60 anni che la penisola coreana vive di
tensioni lungo la linea del 38esimo parallelo.L'armistizio di Panmunjon,
firmato il 27 luglio 1953, pose fine al conflitto scoppiato nella penisola nel
1950, trasformatosi nel tempo in una guerra di posizione. Da allora non è mai
stato firmato un accordo di pace.L'armistizio fu siglato
dalla coalizione guidata dagli Usa che difendeva il Sud sotto la bandiera delle Nazioni Unite, e
dalla Corea del Nord che durante il conflitto fu aiutata dai
"volontari" inviati dalla Cina di Mao Dalla sunshine policy alla stretta La guerra costò circa
2 milionie mezzo di vite, tra soldati e civili. Da allora si sono
susseguiti scontri, tensioni e rivendicazioni, sempre sul filo del conflitto.
Il confine tra i due paesi è protetto da una zona demilitarizzata ptofonda due
chilometri. Nel 1998 il presidente sudcoreano Kim Dae-jung (premio Nobel per la
Pace nel 2000) inuagurò la "Sunshine policy", la politica del sole
splendente, aprendo una nuova stagione nelle relazioni intercoreane. Il
successore Roh Moo-hyun continuò a caldeggiare il dialogo e fece i conti con il
primo esperimento nucleare di Pyongyang del 2006. Lee Myung-bak, in carica da
febbraio
( da "Sole 24 Ore, Il"
del 28-05-2009)
Argomenti: Cina Usa
Il Sole-24 Ore
sezione: COMMENTI E INCHIESTE data: 2009-05-28 - pag: 14 autore: L'ECONOMIA E
LE IDEE ... Il Capitale di monsignor Marx (Reinhard) I l 29 giugno, se le
indiscrezioni saranno confermate, sarà pubblicata una nuova enciclica del Papa
dedicata alle questioni sociali. Dovrebbe chiamarsi Caritas in veritate e
dovrebbe riguardaresoprattutto l'atteggiamento dei
cristiani di fronte ai temi della globalizzazione e dello sviluppo. Il testo è
pronto da tempo, ma il profondo cambiamento nello scenario economico mondiale
ha reso indispensabili aggiornamenti e revisioni. Un posto di prima fila lo
avrà certamente la dimensione della giustizia e quindi della necessità
d'impegnarsi per un'equa divisione delle ricchezze nel mondo, così come
i richiami alla solidarietà e a un impegno sociale guidato dai valori di una
sincera umanità. Nel cammino della dottrina sociale della Chiesa resterà
comunque come un dato acquisito il primato della libertà della persona, libertà
che trova nel mercato la sua espressione economica e nella democrazia la sua
espressione politica. In vista dell'enciclica è significativo, oltre che frutto
di una bizzarria della storia, il fatto che una delle più accurate e
appassionate analisi del pensiero sociale della Chiesa venga dall'attuale
arcivescovo di Monaco di Baviera che si chiama Marx, anche se di nome Reinhard
e non Karl. Ma approfittando dell'omonimia e spingendosi fino a titolare Il
capitale il suo libro, monsignor Marx compie anche qualche passo per rivalutare
le buone intenzioni di giustizia sociale nell'opera del filosofo di Treviri.
Chiudendo un occhio sul fatto che Karl fosse violentemente anticristiano:
«Credo che, dopo la morte, abbia dovuto ammettere di essersi sbagliato
affermando che Dio non esiste». Il cuore del libro sta nella critica serrata
all'egoismo e alla bramosia di guadagno che spesso animano il sistema
finanziario, ma insieme c'è anche una profonda fiducia negli uomini e nella
loro libertà, come consumatori, imprenditori, cittadini e politici. Ognuno nel
proprio ruolo e con un forte senso di responsabilità. «La dottrina sociale
cristiana - sostiene monsignor Marx - nutre tradizionalmente una sana sfiducia
nei confronti dello Stato quando vuole decidere tutto lui», ma senza
dimenticare che una funzione essenziale del potere pubblico è quella di essere
garante della libertà, compresa quella di mercato. è in fondo quel principio di
sussidiarietà che la dottrina sociale della Chiesa da più di cent'anni cerca di
proporre come modello di relazioni politiche. Un modello ancor più valido ora
dopo il crollo della finanza speculativa e la crescita delle disuguaglianze
sociali. Con l'obiettivo di far diventare globale quell'"economia sociale
di mercato" che può costituire una strada per salvaguardare i tratti
essenziali del sistema "capitalistico", temperandone gli eccessi e
limitando la portata delle disuguaglianze attraverso un intervento non solo
regolatore, ma anche riequilibratore dello Stato. Evitando di scivolare verso
le tentazioni di un marxismo che nella storia ha creato molti più problemi e
ingiustizie di quanti ne voleva risolvere. «Che Marx-conclude l'arcivescovo di
Monaco- possa davvero riposare in pace». © RIPRODUZIONE RISERVATA
http://gianfrancofabi.blog.ilsole24ore.com/ LA CITAZIONE “ «La dottrina sociale
cristiana nutre una sana sfiducia nello Stato quando vuole decidere tutto lui»
Reinhard Marx Dal libro Il capitale, edizioni Rizzoli, pagg. 316, ¬ 19,50 di
Gianfranco Fabi
( da "Sole 24 Ore, Il"
del 28-05-2009)
Argomenti: Cina Usa
Il Sole-24 Ore
sezione: MATERIE PRIME data: 2009-05-28 - pag: 44 autore: Metalli non ferrosi.
A Londra la quotazione ha recuperato il 41,5% in meno di due mesi In risalita i
prezzi del nickel Però i consumi nell'inox non sono ancora soddisfacenti
Roberto Capezzuoli In poco più di un mese il panorama offerto dal mercato del
nickel è passato da una depressione profonda a un rilancio più vivace di quanto
sia giustificato dalla reale situazione dell'economia. Dalla fine dello scorso
anno la quotazione settlement del nickel al London Metal Exchange (Lme) ha
recuperato 2.500 $, attestandosi ieri a 13.310 dollari/tonnellata. Rispetto ai
minimi toccati a fine marzo il recupero è ancor più vistoso, pari al 41,5%.
Tutto ciò senza la certezza che il movimento abbia solide fondamenta. Alla base
ci sono la fiducia nella ripresa dell'economia e il recente indebolimento del
dollaro, che incoraggia un adeguamento al rialzo delle quotazioni espresse in
valuta Usa. Ma c'è soprattutto la progressivauscita di
stock dai magazzini dell'Lme, che dall'estate scorsa alla fine di aprile
avevano visto invece affluire forti quantità di nickel. Come ricorda Andy Home
in un'analisi pubblicata da Reuters, il deflusso si deve in parte alla stagione
(il porto artico di Dudinka, tradizionale scalo per le consegne della russa
Norilsk, è temporaneamente bloccato a causa del disgelo) e in parte alle crescenti spedizioni verso la Cina. Resta però un interrogativo sulla reale destinazione del
metallo diretto in Cina,
dove i prezzi, considerati vantaggiosi, innescano gli acquisti con cui
aumentare le scorte strategiche. I dubbi sulla stabilità del trend positivo
nascono principalmente dalla situazione dell'acciaio inossidabile, il
principale settore di utilizzo del nickel. In Europa esiste qualche
segnale incoraggiante: la scorsa settimana la spagnola Acerinox, uno dei big
del settore, ha annunciato di aver alzato il proprio listino per la seconda
volta in meno di due mesi, grazie al miglioramento della domanda. Ieri dichiarazioni
ottimistiche sono venute da Ekkehard Schulz, ceo di ThyssenKrupp, secondo cui i
volumi di vendite e i prezzi dell'inox hanno già toccato il fondo e possono
solo risalire. Il recupero è sorretto anche dalla carenza di rottame e dalla
temporanea riduzione dell'attività in diverse miniere e negli impianti
collegati. Michael Wright, presidente della società di recupero e riciclo Elg
Haniel, ritiene però che i consumi mondiali quest'anno siano destinati a
contrarsi del 20% rispetto al 2008. Una situazione cui non sfugge l'Asia: la
coreana Posco, che la scorsa settimana aveva tagliato fino al 20% i listini
dell'acciaio al carbonio, lunedì ha annunciato ribassi del 18-19% sul mercato
locale anche per l'inox, il terzo calo dallo scorso agosto. © RIPRODUZIONE
RISERVATA LISTINI DIVERGENTI Acerinox ha rincarato la propria produzione di
acciaio inossidabile mentre la Posco ieri ha annunciato ribassi
( da "Corriere della Sera"
del 28-05-2009)
Argomenti: Cina Usa
Corriere della
Sera sezione: Esteri data: 28/05/2009 - pag: 13 La minaccia Possibile attacco a
Seul se bloccherà navi con materiale nucleare. L'Onu prepara sanzioni La Corea
del Nord: colpiremo il Sud «Non siamo più vincolati dall'armistizio del '53».
Hillary: «Interverremo» DAL NOSTRO CORRISPONDENTE PECHINO Come se oltre mezzo
secolo di storia non fosse mai trascorso, la Corea del Nord ha avvertito la
Corea del Sud e il mondo di non considerarsi più vincolata dall'armistizio del
1953. Una formula per dire che Pyongyang è pronta a ricominciare la guerra che
scoppiò nel 1950 e si concluse tre anni più tardi, conflitto mai sigillato da
un trattato di pace. Le minacce del regime di Kim Jong-il segnano il terzo
giorno di un'escalation scatenata lunedì scorso con un test nucleare
sotterraneo, il secondo dal 2006, e accompagnata dal lancio di missili a corta
gittata. Nella notte di martedì ne è stato sparato un altro, il sesto in tre
giorni (il quinto, secondo fonti sudcoreane). La propaganda di Pyongyang si è
scatenata in particolare nel denunciare l'adesione della Corea del Sud
all'«Iniziativa contro la proliferazione atomica» (Psi), nel cui ambito Seul ha
avuto finora lo status di osservatore. Si tratta di un'intesa promossa dagli Usa nel 2003 che consente ai Paesi membri di contrastare i
traffici di tecnologia utile a programmi nucleari. L'ingresso della Corea del
Sud nella Psi, ha ammonito il Nord, significa una «dichiarazione di guerra»,
dunque «ogni atto ostile, specialmente il blocco delle navi o la loro
perquisizione, verrà contrastato da una risposta militare decisa e immediata».
A completare l'apparato di minacce, Pyongyang ha sollevato nuovamente la
questione dello «status legale» di cinque isole controllate dal Sud lungo il confine
marittimo occidentale, la cui legittimità non è mai stata riconosciuta dal
governo comunista. Infine, il quotidiano di Seul Chosun Ilbo scriveva ieri
della ripresa di attività nel reattore nucleare di Yongbyon osservata da
satelliti spia Usa. I nuovi sviluppi sono stati
accolti a Washington con profonda preoccupazione: «Gli Stati Uniti difenderanno
la Corea del Sud dalle minacce di Pyongyang », ha detto ieri il segretario di
Stato Hillary Clinton, avvertendo il regime comunista che ci «saranno conseguenze
per i suoi atti belligeranti». All'Onu si profila intanto una risoluzione per
appesantire le sanzioni contro il regime di Kim Jong-il. ««C'è una
determinazione chiara in seno al gruppo P5+2», hanno detto fonti diplomatiche,
dopo i contatti a porte chiuse tra i delegati di Cina,
Russia, Francia, Gran Bretagna e Stati Uniti più Giappone e Corea del Sud. Un
passo avanti rispetto alla semplice «dichiarazione» di condanna verso cui la
Russia era orientata dopo il test missilistico del 5 aprile. La Cina resta però inquieta. Da un lato
riconduce gli avvenimenti alla contrapposizione con gli Usa e l'Occidente, basta leggere cosa ha
dichiarato Su Hao, dell'Istituto universitario di studi diplomatici: «La
tensione nella penisola coreana non fa gli interessi della Cina, ma non è realistico pensare che
siamo noi a risolvere il problema di fronte all'incapacità dell'Occidente».
Chiosa il commentatore Guo Yiming: «Cina e Nord Corea
sono ormai distanti. Noi con l'apertura economica abbiamo lasciato stare
l'ideologia. Là è tutto politicizzato. Sono agli anni Cinquanta o Sessanta».
Marco Del Corona Al confine Da sinistra un soldato nordcoreano (Afp/Kim
Jae-Hwan) e sudcoreani con il binocolo puntato verso il nemico (Ap/Lee Jin-man)
( da "Corriere della Sera"
del 28-05-2009)
Argomenti: Cina Usa
Corriere della
Sera sezione: Esteri data: 28/05/2009 - pag: 13 Il rapporto L'Italia sugli
immigrati «disprezza i diritti umani» La denuncia di Amnesty: «La crisi produce
repressione» ROMA «La crisi economica globale ha aggravato le violazioni dei
diritti umani». Se «prima della crisi economica i diritti umani erano messi in
secondo piano in nome della sicurezza ora lo sono in nome della recessione». È
quanto denuncia Amnesty International, che ha presentato a Londra, Roma e in
altre capitali il proprio Rapporto annuale 2009, che fotografa la situazione in
157 Paesi nel mondo. Un'accusa precisa è rivolta anche all'Italia perché, ha
detto il presidente della sezione italiana, Christine Weise, «la politica
dell'immigrazione italiana e i respingimenti dei rifugiati che arrivano con le
barche in alto mare è espressione di un disprezzo dei diritti umani e delle
persone veramente disperate che qui cercano aiuto». C'è anche una messa in
guardia: «L'Italia sarà ritenuta responsabile di quanto accadrà ai migranti e richiedenti
asilo riportati in Libia», dove non esiste una procedura d'asilo e anzi vengono
denunciati da molti rapporti «torture e altri maltrattamenti » ai loro danni.
Nell'introduzione al rapporto, la segretaria generale dell' organizzazione,
Irene Khan, punta l'indice su un modello di globalizzazione
«sbagliato e sfrenato», che ha accresciuto le diseguaglianze, mentre «vediamo
crescere i segnali di scontro e di violenza politica ». In altre parole, «siamo
seduti su un barile di miscela esplosiva composta di disuguaglianza,
ingiustizia e insicurezza. La miscela sta per esplodere». Khan evidenzia
inoltre come in questo momento ci si trovi davanti a un doppio pericolo che
dalla recessione porta alla repressione: «Da un lato siamo di fronte al grave
rischio che una povertà in crescita e disperate condizioni economiche e sociali
possano produrre instabilità politica e violenza di massa scrive la Khan
dall'altro, possiamo ritrovarci in una situazione in cui la recessione sia
accompagnata da una più ampia repressione da parte di governi autoritari». Fra
gli esempi più evidenti di violazione «l'aumento dei prezzi che ha provocato
fame e malattie in alcuni Paesi, il persistere della violenza e della
discriminazione delle donne». L'elenco degli Stati in cui le proteste contro la
crisi sono state represse, talvolta con grande violenza, è molto lungo:
Argentina, Bulgaria, Burkina Faso, Camerun, Costa d'Avorio, Egitto, Grecia,
Guinea, Haiti, Ungheria, Mali, Mozambico, Paraguay, Senegal, Tunisia, Turchia,
Zimbabwe. Mentre in Corea del Nord, Myanmar e Zimbabwe si è registrato, secondo
Amnesty, un uso politico degli aiuti alimentari e umanitari. M. Antonietta
Calabrò
(
da "Corriere della Sera"
del 28-05-2009)
Argomenti: Cina Usa
Corriere della Sera sezione: Esteri data: 28/05/2009 - pag: 13 Il colloquio L'esperto Andrei Lankov «Pechino non li ferma perché teme un'onda di profughi» DAL NOSTRO CORRISPONDENTE PECHINO «Aspettare. E poi coinvolgere la Corea del Nord. Adesso occorre pazienza». Andrei Lankov, cattedra alla Kookmin University, è uno dei massimi esperti del Paese, che conosce anche per avervi studiato: dopo la laurea a Leningrado, ha trascorso alcuni anni all'Università Kim Il-sung prima di spostarsi nel Sud e in Australia. La Corea comunista vuole soldi e attenzione e «ha solo due risorse: l'atomo e i missili. Li ha già usati entrambi e gli Usa non hanno reagito. Cosa può fare: attaccare gli americani? I generali statunitensi sarebbero ben contenti. Disseminare tecnologia e materiale nucleare in medio Oriente? Rischioso.». Le minacce a Seul di ieri? «Seul deve solo aspettare. Non può far niente e comunque qui al Sud la Corea del Nord non è una questione politica e la gente non ci fa caso». La Cina? «Non ha grandi mezzi per premere su Pyongyang. Ogni misura finanziaria non colpirebbe i leader ma la popolazione. Caso mai funzionerebbe il blocco dei conti personali». E una crisi umanitaria riverserebbe profughi in Cina e Pechino non gradirebbe. «Si parla di sanzioni, ma sono inutili. Patirebbe la gente, magari morirebbero migliaia di contadini, ma Kim e l'élite non cambierebbero». Che fare, allora? «Lasciare raffreddare la situazione ed evitare segni di resa, come spedire l'inviato di Obama a offrire cibo o aiuti in cambio della quiete». M. D. C. Andrei Lankov, Kookmin University
(
da "Trentino"
del 28-05-2009)
Pubblicato anche in: (Corriere
delle Alpi)
Argomenti: Cina Usa
(
da "Tirreno, Il"
del 28-05-2009)
Argomenti: Cina Usa
(
da "Affari Italiani
(Online)" del 28-05-2009)
Argomenti: Cina Usa
(
da "Affari Italiani
(Online)" del 28-05-2009)
Argomenti: Cina Usa
(
da "Affari Italiani
(Online)" del 28-05-2009)
Argomenti: Cina Usa
(
da "Sannio Online, Il"
del 28-05-2009)
Argomenti: Cina Usa
(
da "Stampaweb, La"
del 28-05-2009)
Argomenti: Cina Usa
(
da "Sicilia, La"
del 28-05-2009)
Argomenti: Cina Usa
(
da "Affari Italiani
(Online)" del 28-05-2009)
Argomenti: Cina Usa
(
da "Affari Italiani
(Online)" del 28-05-2009)
Argomenti: Cina Usa
(
da "Corriere.it"
del 29-05-2009)
Argomenti: Cina Usa
Il presidente della Repubblica celebra al Quirinale la Giornata dell'Africa Napolitano sugli immigrati: «La crisi non cancelli l'accoglienza» «Avviare partenariato coi Paesi africani che permetta di aggredire le cause profonde della povertà» ROMA - La crisi economica non può «mettere in discussione i valori di solidarietà e accoglienza, nel rispetto della legge, cui si ispirano le nostre democrazie». È quanto sottolinea il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, intervenendo al Quirinale alla celebrazione della «Giornata per l'Africa», alla presenza fra gli altri dei ministri degli Esteri Franco Frattini e dell'Economia Giulio Tremonti. TRATTA DEGLI SCHIAVI - Il presidente della Repubblica sottolinea con particolare timbro della voce che gli immigrati, spesso clandestini che giungono in Italia «sono essere umani» caduti nelle mani di organizzazione criminali: «Le gravi situazioni di crisi che ancora oggi si registrano in varie parti dell'Africa sono all'origine di emergenze umanitarie e drammatici fenomeni migratori che intaccano la dignità delle popolazioni più svantaggiate, costringendole a diventare vittime di reti criminali che approfittano della loro miseria e si arricchiscono alle loro spalle». LA STRATEGIA - In questa visione, ha aggiunto il presidente della Repubblica, «si deve considerare il continente africano come l'esempio paradigmatico della povertà bisognosa di sostegno». L'Italia, secondo Napolitano, de deve fare la sua parte considerando l'Africa «sempre più come l'area con la quale concentrare gli interventi dell'Unione europea, che è già il primo donatore. L'obiettivo deve essere favorire l'integrazione del sistema economico africano con quello europeo e tendere a garantire sbocchi adeguati alle produzioni locali». A questo proposito, Napolitano ha citato un documento approvato lo scorso marzo dal Parlamento europeo che sottolinea la particolarità della questione africana e in particolare, il fatto che l'inclusione del continente nella strategia della globalizzazione economica non produca per la sua popolazione sufficienti benefici. «E pertanto è essenziale - ha commentato il capo dello Stato - adottare una strategia per l'Africa che tenga conto della complessità dei problemi ancora da risolvere e consenta di affrontare le nuove sfide globali come quelle imposte dall'approvvigionamento di fonti energetiche, dai cambiamenti climatici, dalla salvaguardia dell'ambiente». TEMI IN AGENDA - Per inserire questi temi nell'agenda della comunità internazionale, ha concluso Napolitano, la presidenza italiana del G8 ha previsto «un importante momento di incontro con i paesi fondatori della Nepad per un confronto costruttivo e franco sul mantenimento degli impegni del G8 per combattere la povertà e su altri temi di prioritario interesse: sicurezza alimentare, salute, risorse idriche, nonchè misure di sostegno per le economie più deboli». stampa |
(
da "Trentino"
del 29-05-2009)
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da "Trentino"
del 29-05-2009)
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(
da "AmericaOggi Online"
del 29-05-2009)
Argomenti: Cina Usa
(
da "Repubblica, La"
del 29-05-2009)
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(
da "Repubblica, La"
del 29-05-2009)
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(
da "Unita, L'"
del 29-05-2009)
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(
da "Unita, L'"
del 29-05-2009)
Argomenti: Cina Usa
(
da "Sole 24 Ore, Il"
del 29-05-2009)
Argomenti: Cina Usa
(
da "Sole 24 Ore, Il"
del 29-05-2009)
Argomenti: Cina Usa
(
da "Sole 24 Ore, Il"
del 29-05-2009)
Argomenti: Cina Usa
(
da "Sole 24 Ore, Il"
del 29-05-2009)
Argomenti: Cina Usa
(
da "Sole 24 Ore, Il"
del 29-05-2009)
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da "Manifesto, Il"
del 29-05-2009)
Argomenti: Cina Usa
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da "Manifesto, Il"
del 29-05-2009)
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(
da "Corriere della Sera"
del 29-05-2009)
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da "Corriere della Sera"
del 29-05-2009)
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Corriere della Sera sezione: Economia data: 29/05/2009 - pag: 37 Le Conversazioni La serata conclusiva di «Economia e Società aperta» «Con un'America debole mercati globali senza leader» I timori di Panebianco. Siniscalco: ora meno squilibri MILANO Ma «dopo» come saremo, migliori o peggiori? Il mondo e il futuro come ce li possiamo immaginare? Il capitalismo non finirà nel 2009, ma la fine ufficiale dei sogni del denaro facile e della vita «a debito» ha incrinato un modello, quello americano, con un impatto che si prevede assai rilevante sulla politica e le economie del pianeta. Di questo si è discusso ieri sera al quarto e ultimo appuntamento de «Le Conversazioni» di «Economia e Società aperta» organizzate dalla Bocconi e dal Corriere della Sera. A confronto Angelo Panebianco, politologo e professore all'Università di Bologna e Domenico Siniscalco, vice chairman europeo di Morgan Stanley ed ex ministro del Tesoro, moderati da Aldo Cazzullo e introdotti da Severino Salvemini. A concludere la serata sul tema «Dopo la tempesta: istruzioni per sopravvivere», il direttore del Corriere, Ferruccio de Bortoli e il rettore della Bocconi, Guido Tabellini. «Dopo la crisi il mondo sarà sensibilmente diverso» ha detto subito Panebianco per il quale «assisteremo probabilmente all'indebolimento del ruolo degli Stati Uniti come garante dei sistemi di libero scambio». Le prime conseguenze potrebbero essere «la riduzione della globalizzazione e la frenata dei processi di democratizzazione». Tutte e due le grandi fasi di globalizzazione, ha spiegato il politologo, sono state sostenute da un «egemone liberale», come lo sono stati la Gran Bretagna tra il 1870 e il 1914 e gli Stati Uniti dopo il 1945. «Se non c'è una superpotenza con quelle caratteristiche ha argomentato il processo può interrompersi». Dissente, almeno in parte, Siniscalco: «A me gli Stati Uniti appaiono ancora fortissimi ». Dalla crisi, ha aggiunto, «potrebbe uscire, con lentezza, un mondo più equilibrato, con più industria e meno finanza, più Stato e meno mercato, con meno squilibri commerciali, più risparmio negli Usa e più consumo in Asia, con le banche più regolate, con minori disuguaglianze. Probabilmente con una crescita potenziale molto più lenta che nel decennio passato. Ma questo accadrà ha aggiunto e sta già accadendo grazie agli Stati Uniti e non contro di essi: perché l'amministrazione Obama è il primo tra i governi a volere questa metamorfosi». Quanto all'Europa, la sua chance per Siniscalco potrebbe essere quella di svolgere un ruolo di arbitro tra Usa e Cina, sfruttando il debito in euro come un'alternativa al debito in dollari degli investitori asiatici. Panebianco, invece, teme l'impatto delle condizioni politiche globali «meno amichevoli» per l'economia aperta. Trovandosi a fronteggiare una minor crescita, ha detto, «l'Europa avrà davvero bisogno di scelte innovative». Sul filo rosso che ha legato tutte «Le Conversazioni » la dicotomia tra Stato e mercato Panebianco ha ricordato tra le altre cose come «la politica ritorni al centro della scena quando c'è un problema di sicurezza» e come l'Europa «resti più un consumatore che un produttore di sicurezza». «Le Conversazioni sono state indubbiamente utili, ma molte sono ancora le domande che restano», ha detto poi in conclusione de Bortoli. «C'è stata negli Stati Uniti una riflessione profonda nella classe dirigente? È cambiata la cultura delle banche d'affari o delle agenzie di rating? Secondo me no, non è cambiato quasi nulla», ha detto il direttore del Corriere, augurandosi che, in Italia, qualcosa cambi «nei comportamenti» e possano affermarsi i principi di «equità, concorrenza e merito». Tabellini ha ringraziato gli studenti per la grande partecipazione, ricordando come «Le Conversazioni» si siano svolte «cercando, come sempre, di ancorare le opinioni ai fatti. La crisi ci ha insegnato che uno dei compiti dell'Università è insegnare valori e l'importanza di opporsi al relativismo morale ». L'incontro conclusivo di Economia e Società aperta Paola Pica>Torna all'inizio
(
da "Corriere della Sera"
del 29-05-2009)
Argomenti: Cina Usa
(
da "Tempo, Il"
del 29-05-2009)
Argomenti: Cina Usa
(
da "Secolo XIX, Il"
del 29-05-2009)
Argomenti: Cina Usa
Napolitano: «La crisi non devecancellare l'accoglienza» la giornata dell'africa ROMA. L'Africa, con i suoi enormi problemi e contraddizioni, >è un banco di prova non eludibile per l'Occidente globalizzato, e in primo luogo per l'Europa. È nostro dovere e nostro stesso interesse risolvere le sue gravi crisi che generano «emergenze umanitarie e drammatici fenomeni migratori», ha detto Giorgio Napolitano celebrando al Quirinale la Giornata dell'Africa.
La crisi economica, ha ammonito «non deve innescare una spirale perversa tale da mettere in discussione i valori di solidarietà e accoglienza, nel rispetto della legge, cui si ispirano le nostre democrazie». Le crisi che spingono milioni di africani sul nostro territorio, ha detto il capo dello Stato, «intaccano la dignità delle popolazioni più svantaggiate costringendole a diventare vittime di reti criminali che approfittano della loro miseria e si arricchiscono alle loro spalle». L'Italia, l'Europa non possono limitarsi a respingere questi assalti con il presidio delle coste, devono intervenire anche attraverso programmi a livello locale in Africa per creare occupazione. Non è la prima volta che il presidente della Repubblica parla di immigrazione. Stavolta ha voluto farlo celebrando, ospitandola al Quirinale, la Giornata dell'Africa, alla presenza degli ambasciatori africani, dei ministri Franco Frattini (Esteri) e Giulio Tremonti (Economia) e dell'ex premier Romano Prodi, in veste di rappresentante speciale dell'Onu e dell'Unione Africana per le operazioni di peace keeping. 29/05/2009(
da "Caserta News"
del 29-05-2009)
Argomenti: Cina Usa
(
da "Sestopotere.com"
del 29-05-2009)
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(
da "Sicilia, La"
del 29-05-2009)
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(
da "Sanremo news"
del 29-05-2009)
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(
da "Borsa(La
Repubblica.it)" del 29-05-2009)
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(
da "Trentino"
del 30-05-2009)
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(
da "Trentino"
del 30-05-2009)
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(
da "Trentino"
del 30-05-2009)
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(
da "Corriere delle Alpi"
del 30-05-2009)
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da "Trentino"
del 30-05-2009)
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da "Repubblica, La"
del 30-05-2009)
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da "Centro, Il"
del 30-05-2009)
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(
da "Repubblica, La"
del 30-05-2009)
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(
da "Tempo, Il"
del 30-05-2009)
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(
da "Borsa e Finanza"
del 30-05-2009)
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(
da "Repubblica, La"
del 30-05-2009)
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(
da "Borsa e Finanza"
del 30-05-2009)
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(
da "Borsa e Finanza"
del 30-05-2009)
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(
da "Tirreno, Il"
del 30-05-2009)
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(
da "AmericaOggi Online"
del 30-05-2009)
Argomenti: Cina Usa
(
da "Sole 24 Ore, Il"
del 30-05-2009)
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(
da "Sole 24 Ore, Il"
del 30-05-2009)
Argomenti: Cina Usa
(
da "Sole 24 Ore, Il"
del 30-05-2009)
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(
da "Resto del Carlino,
Il (R. Emilia)" del 30-05-2009)
Argomenti: Cina Usa
(
da "Resto del Carlino,
Il (Forlì)" del 30-05-2009)
Argomenti: Cina Usa
(
da "Resto del Carlino,
Il (Forlì)" del 30-05-2009)
Argomenti: Cina Usa
(
da "Corriere della Sera"
del 30-05-2009)
Argomenti: Cina Usa
(
da "Corriere della Sera"
del 30-05-2009)
Argomenti: Cina Usa
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da "Unita, L'"
del 30-05-2009)
Argomenti: Cina Usa
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da "Corriere della Sera"
del 30-05-2009)
Argomenti: Cina Usa
Corriere della Sera sezione: Economia data: 30/05/2009 - pag: 32 Festival dell'economia a Trento «Gli errori del '29? Gli economisti non li ripeteranno» DAL NOSTRO INVIATO TRENTO In Italia, come in Europa, «non solo non c'è alcun ritorno al >protezionismo, ma stiamo toccando con mano i tentativi di andare
nella direzione opposta». Così Corrado Passera all'inaugurazione della quarta
edizione del Festival dell'Economia («Identità e crisi globale») in corso fino
a lunedì a Trento. «Dalla politica, che per definizione è locale ha sostenuto
il consigliere delegato di Intesa Sanpaolo ci saremmo forse aspettati scelte
più protezionistiche. Così non è stato. E anzi abbiamo visto lo sforzo di
andare verso una governance globale. Le banche centrali hanno fatto scelte
condivise e così è stato per il G20. Se il prossimo G8 facesse un passo nella
direzione dei global legal standard suggeriti da Tremonti sarebbe un fatto
positivo». Il processo di globalizzazione non si arresterà,
ha detto ancora il banchiere, ma i sistemi che hanno già mostrato di reagire
meglio alla crisi sono quelli «dove c'è più coesione sociale. E il modello
italiano ha retto e reagito meglio di altre realtà». «In questi giorni
parleremo molto anche delle responsabilità degli economisti, che non
avevano capito ciò che stava accadendo, e del loro conformismo. E tuttavia,
grazie alle indicazioni della scienza economica, ora sappiamo che non ci sarà
un nuovo '33 dopo un nuovo '29, perché non ripeteremo gli stessi errori» ha
detto da parte sua Tito Boeri, direttore scientifico del Festival. Il «popolo
dello scoiattolo», però, ha già invaso il centro storico e molti hanno dovuto
accontentarsi degli schermi esterni per le «lectio» dei premi Nobel, James
Heckman, intervenuto sui rapporti tra economia e psicologia e sul contributo al
reddito che viene dall' investimento sullo sviluppo della personalità dei
bambini, e Gorge Akerlof, autore di «Animal Spirit», analisi degli istinti che
influenzano le grandi tendenze economiche. Paola Pica Globalizzazione
Passera: il processo non si arresterà, il modello italiano ha resistito meglio
di altri
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da "Unita, L'"
del 30-05-2009)
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da "superEva notizie"
del 30-05-2009)
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da "Repubblica.it"
del 30-05-2009)
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da "Manifesto, Il"
del 30-05-2009)
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da "Manifesto, Il"
del 30-05-2009)
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da "Affari Italiani
(Online)" del 30-05-2009)
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da "Affari Italiani
(Online)" del 30-05-2009)
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da "Affari Italiani
(Online)" del 30-05-2009)
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da "SardegnaIndustriale.it"
del 30-05-2009)
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da "Stampaweb, La"
del 30-05-2009)
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da "Stampa, La"
del 31-05-2009)
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da "Trentino"
del 31-05-2009)
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(
da "Trentino"
del 31-05-2009)
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(
da "Repubblica, La"
del 31-05-2009)
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da "Resto del Carlino,
Il (Bologna)" del 31-05-2009)
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da "Bresciaoggi(Abbonati)"
del 31-05-2009)
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da "Unione Sarda, L'
(Nazionale)" del 31-05-2009)
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da "Resto del Carlino,
Il (Bologna)" del 31-05-2009)
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da "Unita, L'"
del 31-05-2009)
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da "Unita, L'"
del 31-05-2009)
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da "Resto del Carlino,
Il (Bologna)" del 31-05-2009)
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da "Repubblica, La"
del 31-05-2009)
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da "Secolo XIX, Il"
del 31-05-2009)
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da "Tempo, Il"
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da "Riformista, Il"
del 31-05-2009)
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(Nazionale)" del 31-05-2009)
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da "Manifesto, Il"
del 01-06-2009)
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da "Tribuna di Treviso,
La" del 01-06-2009)
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da "Centro, Il"
del 01-06-2009)
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del 01-06-2009)
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del 01-06-2009)
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da "Reuters Italia"
del 01-06-2009)
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da "Affari Italiani
(Online)" del 01-06-2009)
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(Online)" del 01-06-2009)
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da "Borsa(La
Repubblica.it)" del 01-06-2009)
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(
da "Affari e Finanza
(La Repubblica)" del 01-06-2009)
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da "Borsa(La
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da "Borsa(La
Repubblica.it)" del 01-06-2009)
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da "Borsa(La
Repubblica.it)" del 01-06-2009)
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da "Borsa(La
Repubblica.it)" del 01-06-2009)
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del 01-06-2009)
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