CENACOLO
DEI COGITANTI |
Allora è meglio non farlo
( da "EUROPA ON-LINE"
del 24-04-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: quello londinese ai quali
partecipano gli autentici protagonisti della globalizzazione, a cominciare
dalla Cina. E infatti un altro G20 è già previsto entro il 2009. Ecco dunque
che cosa rimane del coniglio di Berlusconi: il lustro della propria immagine,
che a livello internazionale è quella che è. Da attore di farsa si fa attore di
tragedia, ma sempre di messa in scena parliamo.
Asparagi di qualità,
Zambana ci riprova ( da "Trentino"
del 24-04-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: concorrenza sempre più forte che il
mercato globalizzato fa ai prodotti locali. «Noi puntiamo ad un mercato di
nicchia, un mercato per buongustai, che sanno apprezzare i gusti genuini
dell'alta qualità» ha sottolineato Moser «Per questo sono stati coinvolti ben
13 ristoranti, 12 dei quali in Trentino ed uno in Alto Adige, provincia che nel
secolo scorso era il mercato privilegiato per l'
Il Festival al capezzale
della crisi ( da "Trentino"
del 24-04-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: Durante la conferenza stampa Boeri
ha spiegato: «Questa crisi non è colpa della globalizzazione, ma di difetti di
controllo negli Usa. La globalizzazione potrà essere la nostra salvezza». Il
presidente della Provincia Lorenzo Dellai ha aggiunto: «Il Festival è contro la
regressione culturale. E' un'occasione di conoscenza contro la paura.
La globalizzazione è la
via ( da "Trentino"
del 24-04-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: Questa crisi non è colpa della
globalizzazione, anzi la globalizzazione può essere la nostra salvezza». Il
responsabile scientifico del Festival dell'Economia Tito Boeri ha, come al
solito, le idee chiare. L'appuntamento di Trento quest'anno si occuperà di cosa
ha provocato la crisi finanziaria mondiale e di come se ne uscirà.
CALCIO Giovanissimi:
Brescia batte Lodi Vittoria e qualificazione per i Giovanissimi bresciani...
( da "Giornale di Brescia"
del 24-04-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: gli Usa nel '94, la Nigeria nel '98
e la Cina nel 2002. BASKET Slay e Diaz (Eldo) deferiti come Possanzini Tre mesi
di squalifica per non aver collaborato durante il test antidoping. C'è un caso
Mannini-Possanzini anche nel basket: sono stati infatti deferiti al tribunale
nazionale antidoping del Coni gli atleti Ronald Silvester Slay e Guillermo Josè
Diaz Gonzalez (
DOLLARO MONETA DI RISERVA
( da "Giornale di Brescia"
del 24-04-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: Edizione: 24/04/2009 testata:
Giornale di Brescia sezione:economia DOLLARO MONETA DI RISERVA «Nessun
cambiamento del dollaro come moneta di riserva mondiale» ha detto il segretario
al Tesoro Usa, Timothy Geithner (nella foto) dopo che la Cina ha avanzato
l'idea di creare una super-moneta controllata da Fmi.
Rodrigo Rivas ospite del
Centro per la pace ( da "Alto
Adige" del 24-04-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: 00 presso l'aula magna della Libera
Università, in via Sernesi 1. Rivas è economista, deputato al Parlamento cileno
durante il governo di Salvador Allende e costretto alla fuga dopo il colpo di
stato di Pinochet. La serata ha come titolo «L'amore nel tempo della
globalizzazione».
Festival dedicato alla
crisi ( da "Alto
Adige" del 24-04-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: Durante la conferenza stampa Boeri
ha spiegato: «Questa crisi non è colpa della globalizzazione, ma di difetti di
controllo negli Usa. La globalizzazione potrà essere la nostra salvezza». Il
presidente della Provincia Lorenzo Dellai ha aggiunto: «Il Festival è contro la
regressione culturale. E' un'occasione di conoscenza contro la paura.
T-bond, la Cina rallenta
lo shopping ( da "Finanza
e Mercati" del 24-04-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: la quota di debito pubblico Usa
finanziato dalla Cina era pari all'1% del totale. All'inizio del 2009, la quota
è salita al 7%, per un totale di 744 miliardi di dollari. Dopo lo scoppio della
crisi, l'importanza della Cina nel finanziamento dell'indebitamento americano è
diventata ancora più cruciale: dal giugno 2008 al febbraio 2009,
un'isola-cantiere surreale
( da "Nuova Sardegna, La"
del 24-04-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: La prima parte si terrà negli Usa,
la seconda in Italia. E' più di un G8: vi prendono parte 16 Paesi: quelli del
G8 più Australia, Brasile, Cina, Corea del Sud, India, Indonesia, Messico, Sud
Africa. Dovranno trovare un accordo sul problema più rilevante: la
sostenibilità ambientale.
E' nel blog il futuro del
giornalismo? ( da "Giornale.it,
Il" del 24-04-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: pochi rilevano che la Cina da tre
mesi sta riducendo l'acquisto di Buoni del tesoro americani o che il gettito
fiscale sarà inferiore alle attese con inevitabili ripercussioni sul defiti
pubblico. L'impressione è che le autorità Usa stiano tentando di mascherare i
problemi o addirittura di indurre l'opinione pubblica a ignorarli.
dal nostro inviato
Francesco Terreri MILANO - Un Festival internazionale, tanto che
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: secondo l'economista, è proprio la
globalizzazione che ci può portare fuori dalla crisi. La presentazione
dell'evento si è tenuta ieri a Palazzo Mezzanotte, la sede della Borsa in
piazza Affari, con i principali partner, lavoce.info, Il Sole 24 Ore, l'editore
Laterza, l'Università di Trento, la Provincia, il Comune.
dall'inviato MILANO - Il
Festival dell'economia 2009 conferma molti dei formati delle scorse edizioni,
dalle pubbliche lezioni, ai dialoghi, alle testimonianze
( da "Adige, L'" del
24-04-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: dalla Cina. Per uscire dalla crisi
ci vuole più coordinamento. «L'Europa è vulnerabile per carenza di
integrazione». Le banche europee non hanno investito direttamente in titoli
tossici, non quanto quelle Usa. Ma mentre negli Stati Uniti il neopresidente
Barack Obama può intervenire attraverso organismi federali,
europa e unione federale
( da "Messaggero Veneto, Il"
del 24-04-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: di Cina e Usa». La
"ricetta" proposta dal giornalista e scrittore triestino in realtà è
nota anche agli euroscettici e a molti osservatori meno preparati sul tema:
all'Europa servirebbe una più coerente e organizzata politica estera,
ambientale, energetica, economica, senza dimenticare la gestione
dell'immigrazione e della sicurezza.
Berlusconi: sposto il G8
all'Aquila ( da "Secolo
XIX, Il" del 24-04-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: 8 al 10 luglio gli Otto Paesi più
industrializzati al mondo (Usa, Canada, Gran Bretagna, Francia, Italia,
Germania, Giappone e Federazione Russa) si riuniranno sotto la presidenza di
turno italiana. Il secondo giorno il vertice sarà allargato ad altri sei partner:
Messico, Sudafrica, India, Cina e Brasile, (i Paesi del G5), più l'Egitto.
Festival dell'economia:
quale globalizzazione dopo la crisi?
( da "KataWeb News" del
24-04-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: Festival dell'economia: quale
globalizzazione dopo la crisi? 23 aprile 2009 alle 20:06 — Fonte:
ilsole24ore.com — 0 commenti Dal 29 maggio al 1° giugno quarta edizione della
kermesse di Trento. Più di 70 gli eventi, con tre premi Nobel: George Akerlov,
James Heckman e Michael Spence.
nel pastorello del
kazakhstan c'è il destino di un popolo arcaico
( da "Repubblica, La"
del 24-04-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: in grado di raccontare nel modo più
realistico lo shock di un popolo lacerato tra cultura pastorale e
globalizzazione, Dvortsevoy sceglie, però, la forma della parabola. Finito il
servizio militare in Marina, Asa torna nelle pianure natali per fare il pastore.
La condizione è che si trovi una moglie: ma la ragazza non lo vuole, perché ha
le orecchie a sventola.
G7/OGGI A WASHINGTON
SUMMIT FINANZIARIO SU BANCHE, ECONOMIA, FMI
( da "Wall Street Italia"
del 24-04-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: che partecipa anche in qualità di
presidente del Financial stability board e con le delegazioni di Usa, Germania,
Francia, Regno Unito Giappone e Canada. Poi a cena il dibattito si allargherà a
Venti con la partecipazione tra gli altri dei principali Paesi emergenti come
Cina, India, Russia e Brasile. La prima delle preoccupazioni statunitensi è
ancora la salute delle banche.
"ribellatevi alla
dittatura della velocità" - alessandra retico
( da "Repubblica, La"
del 24-04-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: stare con chi amiamo, mangiare
locale, inventarsi il proprio ritmo, decidere che il tempo e persino quello
libero esiste. è più che possibile un´alternativa alla tirannìa del mondo
globalizzato, basta seguire la terra, la fisiologia della natura. Fa bene alla
salute, costruisce un´economia finalmente partecipata».
il mondo - jacques attali
( da "Repubblica, La"
del 24-04-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: ultimo avviso sui pericoli di una
globalizzazione anarchica e sprecona Ed è un´opportunità per tutti Da quando il
capitalismo ha preso il potere, queste vicende sembrano naturali Devono cessare
le finanze-casinò e il mestiere del banchiere torni modesto e noioso JACQUES
ATTALI Anticipiamo un brano dall´introduzione di La crisi, e poi?
La recessione è severa ma
la ripresa è vicina ( da "Italia
Oggi" del 24-04-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: la Cina e l'India. Nonostante la
tesi che la ripresa in Cina sia legata all'enorme pacchetto di sostegno
governativo messo in atto, è di tutto rilievo che la ripresa in atto nel primo
trimestre (+6,1%) non può essere ascritta che in parte alla componente dei
consumi interni, ma dipende da un rilancio dell'export industriale.
Etichettatura globalizzata
( da "Italia Oggi" del
24-04-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: Etichettatura globalizzata Ok della
commissione agricoltura del senato al pdl di iniziativa del presidente Paolo
Scarpa Bonazza Buora, contenente «Disposizioni in materia di etichettatura dei
prodotti alimentari». Per Coldiretti è «un risultato in linea con il progetto
dell'associazione «Per una filiera agricola tutta italiana»,
L'onda protezionista sta
passando ( da "Milano
Finanza (MF)" del 24-04-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: per effetto di un trattato
commerciale tra gli Usa e il Paese asiatico. D. Dottor Marazzi, vede segnali di
ripresa? R. Ultimamente la situazione è migliorata. Le economie emergenti
cominciano a dare segni di ripresa. Parlo di Cina e India, ma anche di alcune
aree dell'Africa, in particolare Angola, Uganda e Madagascar, che stanno
registrando tassi di crescita sostenuti.
Barack Obama ha confermato
ieri la svolta americana anche nelle politiche ambientali rispetto alla precedente
amministrazione Bush ( da "Riformista,
Il" del 24-04-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: Ed è evidente che gli Usa
parteciperanno ai colloqui per Kyoto
Il Festival che spiega la
crisi ( da "Riformista,
Il" del 24-04-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: torto che tra i motivi della crisi
ci sia la globalizzazione nel tentativo di risolvere i problemi con inutili
localismi - continua Boeri - In realtà la crisi è maturata per i difetti di
regolamentazione sui mercati statunitensi». Per l'economista «è proprio la
globalizzazione che può aiutarci: i paesi che stanno reagendo meglio alla fase
negativa sono quelli in via di sviluppo,
Toyota non vende.
Disoccupati Usa in crescita. E in Germania collassa il Pil
( da "Manifesto, Il"
del 24-04-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: In Cina chiudono le imprese legate
al mercato delle esportazioni e in un solo mese sono stati rimandati a casa
circa 10 milioni di lavoratori. Compagni contrordine: Bruxelles - dopo che sono
usciti i buoi dalla stalla - ha accusato le agenzie di rating per avere fornito
informazioni intempestive rispetto alla crisi.
NON ILLUDIAMOCI
( da "Sole 24 Ore, Il"
del 24-04-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: I dati più recenti negli Usa,
Europae Cina hanno riacceso le speranze che il peggio sia alle spalle. Ma il
settimanale avverte che le crisi bancarie provocano recessioni lunghe e riprese
deboli, mentre servirà molto tempo prima di far tornare i capitali nei mercati
emergenti.
Bankitalia: 5 priorità per
le imprese ( da "Sole
24 Ore, Il" del 24-04-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: sono tante e gli effetti della
globalizzazione, della rivoluzione tecnologica, dell'euro e della conseguente
impossibilità di ricorrere alla scorciatoia delle svalutazioni competitive si
fanno sentire. Ma la crisi in corso è l'occasione per fare i conti con i
problemi strutturali irrisolti, che sono di carattere sia macro che
microeconomico e investono sia le responsabilità dell'
Economia sotto processo
( da "Sole 24 Ore, Il"
del 24-04-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: pericolosa da trarre da questa
crisi è che essa sia figlia della globalizzazione e che quindi per evitarne una
nuova occorra rendere le nostre comunità un po' più chiuse. La globalizzazione
ci salverà invece, visto che i segnali della ripresa arrivano da Cina e India»,
ha spiegato Tito Boeri, professore di economia alla Bocconi e responsabile
scientifico delle quattro giornate trentine,
Europa dell'Est, Arabia e
Usa nei piani di sviluppo di Tesmec
( da "Eco di Bergamo, L'"
del 24-04-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: L'azienda di Grassobbio ha chiuso
il 2008 con un fatturato di 120 milioni di euro, in crescita del 25%. «E se
vogliamo crescere ulteriormente dovremo investire nelle reti distributive
guardando ad Arabia, Cina e Russia». Francesca Belotti 24/04/2009
nascosto-->
Con il convegno speriamo
di avere aperto un canale ( da "Provincia
Pavese, La" del 24-04-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: Oggi la Regione Lombardia e
Finlombarda sono qui per chiarire come l'impresa privata puo fare sistema con
la parte pubblica. Dimenticatevi i contributi a fondo perduto: non servono, il
nostro è un territorio che non ha bisogno di assistenzialismo ma necessita di
sinergie, di essere accompagnato, di combattere le sfide della
globalizzazione».
Globalità e cattiva
coscienza ( da "Corriere
della Sera" del 24-04-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: sentito celebrare come una giusta
punizione del cielo il naufragio di una globalizzazione che se ne infischia dei
principi immortali e dei valori ineccepibili. Ho assaporato, con la necessaria
delicatezza, la connivenza tra uomini di fede, ribelli senza causa e accademici
senza impiego che scagliavano fuoco e fiamme contro la moderna Babilonia, gli
ipermercati e i dvd pornografici.
Torna il Festival
dell'Economia di Trento: Identità e crisi globale
( da "Unita, L'" del
24-04-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: come conciliare identità e
globalizzazione al tempo della crisi. Spiega Tito Boeri, responsabile
scientifico della kermesse: «Quando l'economia mondiale cresceva a tassi del
5-6 per cento all'anno, in molti si sono chiesti se la globalizzazione avrebbe
soffocato le identità nazionali e locali, sopprimendo tradizioni e violando
sistemi di valori locali;
Comacchio risponde: solo
paura o è davvero crisi? ( da "Resto
del Carlino, Il (Ferrara)" del
24-04-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: A questo si aggiungono le
migrazioni di persone in cerca di lavoro e la famigerata globalizzazione che ha
aumentato le spese dei cittadini. A livello generale, si pensa che le
difficoltà dipendano in gran parte dal crollo delle borse americane e di alcune
grandi multinazionali. A fronte di queste affermazioni, è legittimo domandarsi
se il tenore di vita è cambiato.
Superare la visione
familiare per sopravvivere alle difficoltà
( da "Finanza e Mercati"
del 24-04-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: la globalizzazione e l'integrazione
europea culminata nell'adozione dell'euro come valuta unica siano tre «choc
esogeni» che «hanno condizionato il percorso recente dell'economia italiana».
Secondo Palazzo Koch «nell'ultimo decennio l'economia italiana ha segnato il
passo, sia in prospettiva storica sia rispetto ai principali paesi europei.
NORDCOREA: SARANNO
PROCESSATE LE 2 GIORNALISTE USA ARRESTATE.
( da "Asca" del
24-04-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: SARANNO PROCESSATE LE 2 GIORNALISTE
USA ARRESTATE (ASCA-AFP) - Seul, 24 apr - Saranno processate le due giornaliste
americane arrestate lungo il fiume Tumen al confine con la Cina mentre
tentavano di entrare in Corea del Nord. A renderlo noto lo Stato comunista,
mentre sembra sempre piu' evidente che Pyongyang sta cercando un dialogo
diretto con Washington.
Vivi all'estero?
Diventerai più creativo, dice uno studio
( da "Reuters Italia"
del 24-04-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: impatto crescente della
globalizzazione sul mondo", ha detto l'autore principale dello studio,
William Maddux, professore assistente di Comportamento organizzativo
all'Insead. "Sapere che le esperienze all'estero sono critiche per i
risultati creativi, rende i programmi di studio all'estero e gli incarichi
lavorativi in altri paesi molto più importanti,
Marcegaglia: sì mercati
aperti, no protezionismo e credit crunch
( da "Velino.it, Il"
del 24-04-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: Le regole dovrebbero governare la
globalizzazione, non impedirla” eppure “oggi stiamo vedendo una continua
crescita di politiche difensive, di norme, di leggi, di regolamenti e di comportamenti.
Sia apertamente sia dietro le quinte. Sia in maniera lecita sia illecita”
L'oro si infiamma su
aumento riserve Cina e debolezza dollaro
( da "Borsa(La Repubblica.it)"
del 24-04-2009) + 1 altra fonte
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: economia USA, come gli ordini di
beni durevoli e le statistiche sul mercato immobiliare. La Cina ha incrementato
le sue riserve in oro a 1.054 tonnellate (+454 mln di tonnellate), quasi
raddoppiate rispetto al mese precedente. Di fatto, la notizia ha infiammato il
prezioso, che ha accelerato proprio nel corso degli scambi in Asia questa
notte.
Proteggi il cane, salva
l'uomo ( da "Dica33.it"
del 24-04-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: uomo Il virus globalizzato Verso il
vaccino antimalarico Chikungunya mobile ma poco aggressivo Batterio in volo con
insetto Zanzare globalizzate Repellente per chi? Chi ha paura della tigre?
Malaria da non sottovalutare Antimalarico low-cost Il ritorno della malaria?
Warner Bros. sostituisce i
film HD-DVD con i corrispettivi Blu-ray
( da "PC World online"
del 24-04-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: book in Cina Con Vodafone, Facebook
è sul cellulare tutto il giorno Apple conferma: per ora niente netbook
Director's Cut - Scusi, dov?è il Wi-Fi? SmileTech - La vera innovazione Attenti
al portatile - La crisi economica migliora la qualità Diritto & Rovescio -
Decreto salva-SIAE: il bollino rientra dalla finestra :( Non in linea -
Economia: oggi il G7
( da "Cittàdellaspezia.com"
del 24-04-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: Si comincia con la tradizionale
composizione a Sette, costituita da Italia, Usa, Germania, Francia, Regno Unito
Giappone e Canada. L'Italia è rappresentata dal ministro dell'Economia Giulio
Tremonti e da Mario Draghi, governatore della Banca d'Italia. In serata la
discussione sarà a Venti con i Paesi emergenti quali Cina, India, Russia e
Brasile.
CINA/ RISERVE ORO
AUMENTATE DEL 76% DAL 2003, ORA QUINTA AL MONDO
( da "Wall Street Italia"
del 24-04-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: Cina/ Riserve oro aumentate del 76%
dal 2003, ora quinta al mondo di Apcom Alle spalle di Usa, Germania, Francia e
Italia -->Pechino, 24 apr. (Ap) - Dal 2003 ad oggi la Cina ha aumentato del
76 per cento le sue riserve d'oro, portandole a 1.054 tonnellate con cui si
posiziona ai vertici mondiali tra i paesi con i quantitativi più ampli,
Un mondo di lucciole!
( da "Trend-online" del
24-04-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: questa è una deflazione da debiti
imponente, generalizzata, globalizzata, sincronizzata! Sempre che non sia mai
detto che Icebergfinanza non fa conoscere le alternative alla sua visione, QUI
Paul Kasriel traccia una sua ottimistica ma non troppo visione, condivisa
parzialmente dal sottoscritto, nella forma ma non nella sostanza.
CRISI/ MARCEGAGLIA: NO
PROTEZIONISMO E NAZIONALIZZAZIONE BANCHE
( da "Wall Street Italia"
del 24-04-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: Le regole dovrebbero governare la
globalizzazione non impedirla". Tuttavia per la presidente degli
industriali italiani "abusare di queste regole può velocemente erodere la
nostra prosperità. Stiamo vedendo una continua crescita di politiche difensive,
di norme, di leggi, di regolamenti e di comportamenti.
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: giudicati dai rispettivi corpi
elettorali poco abili a governare e a rapportarsi con la globalizzazione », conferma
Renzo Guolo, docente di sociologia dell'Islam all'università di Torino e
raffinato conoscitore dell'universo musulmano. Con lui abbiamo discusso del
tracollo dell'Islam politico. Professore, che succede nell'arco musulmano?
Cambiare la gestione delle
crisi ( da "Gazzettino,
Il (Udine)" del 24-04-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: globalizzazione" e del
"libero mercato"». Così la Destra, interviene sulle crisi in corso in
Friuli, partendo da quella del settore dell'occhialeria, per auspicare misure
adeguate da parte della Regione: «È necessario sperimentare un progetto pilota
"Safilo" che sia d'esempio per le altre emergenze occupazionali -
afferma Ernesto Pezzetta per la Destra -
CALCIO: LISTICKET
(LOTTOMATICA) GESTORE BIGLIETTERIA FINALE CHAMPIONS.
( da "Asca" del
24-04-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: Cina, Malaysia, Sud Africa, Macao,
Venezuela, Messico, Brasile, Cile, El Salvador, Thailandia, Singapore,
Australia, USA, Canada, Bahrain, Emirati Arabi Uniti, Honk Kong, Sri Lanka,
Siria e Giappone. La Carta dovra' essere sempre accompagnata da un documento
valido del titolare per i controlli agli accessi dello stadio,
NORDCOREA/NUCLEARE:
LAVROV, NON HA INTENZIONE DI RIPRENDERE NEGOZIATI.
( da "Asca" del
24-04-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: Cina, Usa e Giappone. Lavrov ha poi
descritto le sanzioni contro la Corea del Nord come ''non costruttive'' nel
processo in corso. Il capo della diplomazia russa e' la prima personalita' di
alto livello a visitare Pyongyang da quando lo stato comunista ha annunciato di
voler uscire dai negoziati a sei con l'intenzione di riprendere il suo discusso
programma atomico.
FONDI SOVRANI, SECONDA
ONDATA - Devastati dalle perdite nel settore finanziario, ORA LE
"PREDE" SONO LE INDUSTRIE - lontani anni luce i tempi in cui (era
solo 2008) i fondi dell'Ar ( da "Dagospia.com"
del 24-04-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: Usa. Logo "Citigroup"
Ancora più complessa la questione con la Cina. In questo caso il fondo sovrano
è alimentato con il macroscopico surplus commerciale: i cinesi com'è noto sono
riluttanti ad accettare una rivalutazione dello yuan per riequilibrare
l'interscambio con l'America, e vista quest'ostinazione sarebbe stata scelta la
via diplomatica per garantire che almeno parte delle
Senza titolo.......
( da "PC World online"
del 24-04-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: book in Cina Con Vodafone, Facebook
è sul cellulare tutto il giorno Director's Cut - Scusi, dov?è il Wi-Fi?
SmileTech - La vera innovazione Attenti al portatile - La crisi economica
migliora la qualità Diritto & Rovescio - Decreto salva-SIAE: il bollino
rientra dalla finestra :( Non in linea - Pirate Bay condannata e noi condannati
al dibattito (
Senza
titolo...................................
( da "PC World online"
del 24-04-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: book in Cina Con Vodafone, Facebook
è sul cellulare tutto il giorno Director's Cut - Scusi, dov?è il Wi-Fi?
SmileTech - La vera innovazione Attenti al portatile - La crisi economica
migliora la qualità Diritto & Rovescio - Decreto salva-SIAE: il bollino rientra
dalla finestra :( Non in linea - Pirate Bay condannata e noi condannati al
dibattito (
Senza
titolo...............................................
( da "PC World online"
del 24-04-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: Il Pentagono ritiene che alla base
di questo attacco informatico possa esserci la Cina che proprio negli ultimi
mesi avrebbe compiuto passi da gigante nella guerra online, assoldando hacker
governativi. La Cina naturalmente smentisce e fino adesso non è chiaro chi
possa aver trafugato queste informazioni. Commenti Per commentare devi essere
registrato nel forum.
Festival dell'economia tra
crisi e localismo Ospiti tre premi Nobel
( da "Corriere Alto Adige"
del 24-04-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: dualismo tra localismi e
globalizzazione, alla luce della crisi finanziaria. Le star dell'evento saranno
gli economisti statunitensi George Akerlof, James Heckman e Micheal Spence,
tutti e tre premiati con il Nobel tra il 2000 e il 2001. E proprio Akerlof aprirà
la manifestazione venerdì 29 parlando di «animal spirits », quegli istinti
animali che ispirano le azioni degli individui.
DOLLARO USA/ SI
INDEBOLISCE CONTRO EURO E YEN IN ATTESA G7
( da "Wall Street Italia"
del 24-04-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: Germania, Francia, Gran Bretagna,
Italia e Canada, previsto tra qualche ora, precede le riunioni primaverili del
Fondo Monetario Internazionale e della Banca Mondiale. Il meeting del Gruppo
dei 7 sara' inoltre seguito dalla riunione del G-20, che comprende anche la
Cina e altre economie in via di sviluppo.
G8 AMBIENTE/ DELEGATI
OTTIMISTI SU ACCORDO SU CLIMA A COPENHAGEN
( da "Wall Street Italia"
del 24-04-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: portarci fuori dallo stallo e
convincere anche Cina e India". Usa e Cina sono i due maggiori produttori
di CO2 al mondo, ma le quote pro capite di gas serra degli americani sono
quattro o cinque volte quelle dei cinesi e circa il doppio di quelle degli
europei. Dimas si è detto incoraggiato dal cambio di direzione della politica
ambientale statunitense.
Dalla CdC di Bergamo
150.000 euro per sostenere l'internazionalizzazione delle imprese
( da "Sestopotere.com"
del 24-04-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: globalizzazione, importante fattore
di crescita che può aiutare le imprese a compensare il calo della domanda
interna, resistendo all'attuale fase di stagnazione. L'Ente ha valutato di
intervenire a supporto di comparti tradizionalmente strategici per il tessuto
produttivo orobico, focalizzando gli interventi su eventi fieristici
particolarmente significativi in considerazione del
DISARMO/ OGGI A ROMA POSTE
LE BASI PER NEGOZIATI USA-RUSSIA-PUNTO
( da "Wall Street Italia"
del 24-04-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: 000 armi nucleari che esistono
ancora sul pianeta, e il loro impulso sarà fondamentale per tirare a bordo gli
altri Paesi che hanno armi nucleari - Gran Bretagna, Francia e Cina - e quelli
che 'de facto' posseggono l'atomica: Pakistan, Israele, India.
Senza titolo........
( da "PC World online"
del 24-04-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: book in Cina Director's Cut -
Scusi, dov?è il Wi-Fi? SmileTech - La vera innovazione Attenti al portatile -
La crisi economica migliora la qualità Diritto & Rovescio - Decreto
salva-SIAE: il bollino rientra dalla finestra :( Non in linea - Pirate Bay
condannata e noi condannati al dibattito (3 commenti) OnOff - Atom contro la
crisi Pane al pane -
Senza
titolo....................................
( da "PC World online"
del 24-04-2009)
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Cina Usa
Abstract: book in Cina Director's Cut -
Scusi, dov?è il Wi-Fi? SmileTech - La vera innovazione Attenti al portatile -
La crisi economica migliora la qualità Diritto & Rovescio - Decreto
salva-SIAE: il bollino rientra dalla finestra :( Non in linea - Pirate Bay
condannata e noi condannati al dibattito (3 commenti) OnOff - Atom contro la
crisi Pane al pane -
Senza
titolo................................................
( da "PC World online"
del 24-04-2009)
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Cina Usa
Abstract: Il Pentagono ritiene che alla base
di questo attacco informatico possa esserci la Cina che proprio negli ultimi
mesi avrebbe compiuto passi da gigante nella guerra online, assoldando hacker
governativi. La Cina naturalmente smentisce e fino adesso non è chiaro chi
possa aver trafugato queste informazioni. Commenti Per commentare devi essere
registrato nel forum.
Disarmo/ Oggi a Roma poste
le basi per negoziati Usa-Russia ( da "Virgilio
Notizie" del 24-04-2009)
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Cina Usa
Abstract: 000 armi nucleari che esistono
ancora sul pianeta, e il loro impulso sarà fondamentale per tirare a bordo gli
altri Paesi che hanno armi nucleari - Gran Bretagna, Francia e Cina - e quelli
che 'de facto' posseggono l'atomica: Pakistan, Israele, India.
CRISI/ TREMONTI: È FINITA
L'APOCALISSE, SIAMO IN QUARESIMA -PUNTO
( da "Wall Street Italia"
del 24-04-2009)
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Cina Usa
Abstract: Italia negli Usa Giovanni
Castellaneta, ci tiene a ribadire qual è il vero peso dell'economia italiana a
livello internazionale: "Alla domanda, la risoluzione della crisi dipende
più dall'America o dalla Cina noi diciamo: dipende da tutti. Fatti due conti la
ricchezza italiana, il pil, è uguale a quello di Brasile e India messi insieme,
"La Pivellina"
al Festival di Cannes ( da "superEva
notizie" del 24-04-2009)
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Cina Usa
Abstract: Cina) - La Pivellina di Tizza Covi
e Rainer Frimmel (Austria) - Polytechnique di Denis Villeneuve (Canada) - Le Roi
de l'évasion di Alain Guiraudie (Francia) - La Terre de la Folie di Luc Moullet
(Francia) - Tetro di Francis Ford Coppola (Argentina/Spagna/Italia, film
d'apertura) - Yuki & Nina di Nobuhiro Suwa et Hippolyte Girardot (
VENERDI' 24 Ambrosio 1
CARTA BIANCA A FERZAN OZPETEK Ore 14,30 "Black Narcissus"
("Nar... ( da "Stampa,
La" del 24-04-2009) + 1 altra fonte
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Cina Usa
Abstract: Usa 2007) "Tongzhi in
Love" di Ruby Yang (Cina 2008) OMAGGIO: SHU-LEA CHEANG Ore 15,30 "Sex
Fish" (Usa 1993) "Sex Bowl" (Usa 1994) "Coming Home"
(Giappone 1995) "Fingers and Kisses" (Giappone 1995) "Fluid"
(Installation) ( Norvegia 1994) "The Fisting Club" (Germania 2008)
"I Am You Are High on Milk" (Spagna 2008) ARDORFO ARRIETA:
General Motors si
ristruttura tagliando il marchio Pontiac
( da "Rai News 24" del
24-04-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: Mentre Buick è uno dei marchi
americani più popolari in Cina da dove, secondo gli analisti, dovrebbe
ripartire la crescita dell'economia americana. Quindi la scure dovrebbe cadere
su Pontiac, facendo scomparire lo storico marchio che dal 1926 produce auto
rivolte soprattutto a una clientela giovane.
Astigiani giramondo
( da "Stampa, La" del
24-04-2009) + 1 altra fonte
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Cina Usa
Abstract: Sono stata in Cina, a Hong Kong, in
Thailandia, in Egitto, negli Usa, in Messico, in Senegal, in Israele, in
Marocco e ultimamente in Brasile, nel Mato Grosso e Pantanal; per me il viaggio
è una forma di evoluzione, uscire da schematismi, da stereotipi per ricercare
altre verità.
GORGONZOLA LA POLEMICA FA
BENE AI CONSUMI ( da "Stampa,
La" del 24-04-2009) + 1 altra fonte
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: quando lo scrittore Sebastiano
Vassalli ha parlato del gorgonzola globalizzato. E il presidente del Consorzio
di tutela, Renato Invernizzi, gli ha ribattuto con toni altrettanto garbati.
Tutto serve per attrarre i consumatori, come era accaduto con la promozione
televisiva del «bel topolone». E' stato sottolineato anche ieri all'assemblea
annuale che richiama i gorgonzolai d'Italia,
( da "EUROPA ON-LINE"
del 24-04-2009)
Argomenti: Cina Usa
Editoriale della
Direzione Sei in Editoriali 24 aprile 2009 Allora è meglio non farlo Gli
amministratori abruzzesi sono contenti, e li capiamo. Quelli sardi lo sono
molto meno, e il Pd locale può vendicarsi sulla prevista inutilità di avere uno
come Cappellacci presidente. Il Pd nazionale che deve fare? Fa quello che fa da
venti giorni: buon viso a cattivo gioco. Contempla l'ultimo coniglio tirato
fuori dal cilindro di Berlusconi, avanza qualche dubbio di fattibilità, chiede
di occuparsi un po' di più del reperimento dei fondi per la ricostruzione e del
loro utilizzo. Noi, più liberamente e schiettamente, diciamo ad alta voce che è
vergognosa la trovata berlusconiana di spostare dalla Maddalena a Pettino,
frazione dell'Aquila, le oltre ventimila persone che tra delegazioni, stampa e
sicurezza si muovono per un vertice del G8. In occasione del G20 di Londra è
stato detto e ridetto che momenti più r i s t r e t t i (ma non abbastanza)
come il G8 sono ormai obsoleti, inutili passerelle. Quella di luglio sarà una
passerella macabra, organizzata sul piazzale che due settimane fa vedeva
allineate 205 bare di vittime, molte delle quali sarebbero ancora vive se la
sesta o settima potenza mondiale avesse fatto il proprio dovere per
proteggerle. Abbiamo apprezzato il Berlusconi presente e operante dei primi
giorni. Abbiamo sopportato per amor di patria il Berlusconi già opportunista da
Pasqua in avanti. Oggi ci indigna il Berlusconi che teatralizza terremoto e
ricostruzione per elevare un monumento a se stesso. Per anticipare ogni
critica, il governo sostiene che lo spostamento ha innanzi tutto l'obiettivo di
risparmiare. A parte che soldi pubblici sono già stati spesi, e che altri i
privati ne avevano impegnati alla Maddalena, la verità è un'altra: nei prossimi
tre mesi la Protezione civile e il suo capo Bertolaso non avrebbero potuto
lavorare sui due fronti del terremoto e del G8, che pure a loro è affidato.
Stando così le cose, molto più onesto e sensato sarebbe stato annunciare che il
summit internazionale veniva cancellato. Tutti nel mondo avrebbero capito, non
se ne sarebbe dispiaciuto nessuno. Anzi, non se ne sarebbe accorto nessuno: ci
sono ben altre sedi nelle quali si dispiega il tentativo di rimettere in piedi
l'economia globale e il G8 italiano era stato fissato in un'era preistorica
rispetto alla crisi, la sua agenda abbondantemente superata da incontri come quello londinese ai quali partecipano gli autentici protagonisti
della globalizzazione, a cominciare dalla Cina. E infatti un altro G20 è già
previsto entro il 2009. Ecco dunque che cosa rimane del coniglio di Berlusconi:
il lustro della propria immagine, che a livello internazionale è quella che è.
Da attore di farsa si fa attore di tragedia, ma sempre di messa in scena
parliamo. Anche se da oggi scommettiamo? i giornali traboccheranno
stupore per l'abilità manovriera del premier. L'Abruzzo è altro. Ciò che andava
bene nell'emergenza, a cominciare dalle strutture sanitarie, è già ora
inadeguato. Gli artifici contabili tremontiani hanno ieri fatto piazza pulita
di tutte le poche risorse che erano rimaste per difendersi dalla crisi al Sud,
ma come saranno spesi questi soldi, ancora non è chiaro. Gli abruzzesi sono
gente troppo seria: saranno onorati di ricevere Obama, ma non ipnotizzati né
distratti da questo evento, come invece Berlusconi vorrebbe. Loro chiedono case
e normalità: questo gli va dato, non mondanità sismica.
( da "Trentino" del
24-04-2009)
Argomenti: Cina Usa
Asparagi di qualità,
Zambana ci riprova Il rilancio del marchio con il sostegno del Comune e di
Trentino spa CARLO BRIDI ZAMBANA. Ennesimo tentativo per il rilancio
dell'asparago di Zambana. Lo sostiene anche il sindaco di Zambana, Michele
Moser, che dopo aver lanciato il marchio DE.CO l'anno scorso, ora tenta di
promuovere l'ortaggio che cresce nelle sabbiose terre di Zambana, con
predilezione per gli argini dell'Adige. Stavolta, per avviare l'operazione, è
riuscito a mettere in campo anche la preziosa la collaborazione di Trentino spa
che ha presentato un pacchetto d'iniziative - degustazioni e visite guidate -
che iniziano fin da oggi. La coltivazione dell'asparago non è solo un fatto
economico, di pochi produttori - ha sottolineato il sindaco nel presentare
l'operazione - è invece una tradizione che va salvata contro il rischio che
questo prodotto scompaia, vista la concorrenza sempre più
forte che il mercato globalizzato fa ai prodotti locali. «Noi puntiamo ad un
mercato di nicchia, un mercato per buongustai, che sanno apprezzare i gusti
genuini dell'alta qualità» ha sottolineato Moser «Per questo sono stati
coinvolti ben 13 ristoranti, 12 dei quali in Trentino ed uno in Alto Adige,
provincia che nel secolo scorso era il mercato privilegiato per l'asparago
trentino.» Ma il problema in Trentino è anzitutto la mancanza di unità fra i
produttori. Ora, al fine di valorizzare il marchio DE.CO, si è stata costituita
un'associazione temporanea fra 7 produttori "zambanoti" e
l'amministrazione comunale, con l'auspicio che sia questo il nucleo di una
nuova realtà per raggruppare i 35 produttori rimasti a Zambana. Roberto Pilati,
presidente dell'Associazione e produttore di un'interessante quantità di
asparagi -
( da "Trentino" del
24-04-2009)
Argomenti: Cina Usa
Presentata la quarta
edizione della manifestazione: a partire dal 29 maggio si ragionerà sulle cause
della tempesta finanziaria e sui modi per uscirne Il Festival al capezzale
della crisi Parteciperanno anche tre premi Nobel e Luca Cordero di Montezemolo
Il presidente Dellai: «Il Festival è un investimento in conoscenza contro la
paura e la regressione culturale» MILANO. Un Festival dell'Economia tra crisi
globale e identità. La quarta edizione della kermesse, che si terrà dal 29
maggio all'1 giugno, è stata presentata ieri al palazzo della Borsa, a Milano.
Molti i nomi noti sia del mondo dell'Economia che della Finanza, a partire dai
premi Nobel George Akerlof, James Heckman e Michael Spence, per arrivare al
presidente Fiat Luca Cordero di Montezemolo a Giuliano Amato. Tito Boeri ha
spiegato: «La crisi non è colpa della globalizzazione». Per la conferenza
stampa di presentazione è stato scelto un luogo simbolico, il palazzo della
Borsa, a Milano. Il titolo è stato cambiato in corsa per affrontare il tema della
crisi e di come uscirne. Così la quarta edizione del Festival si chiamerà:
«Identità e crisi globale». Il tema è quello di capire come diverse identità
locali possano conciliarsi con un'identità globale che sostenga la delega di
poteri ad organismi sovranazionali, di coordinamento fra paesi, come il G20,
nella gestione della crisi. Su tutto questo parleranno economisti molto noti. A
partire da tre premi Nobel per l'Economia. A Trento il primo sarà George
Akerlof che ci spiegherà quanto spesso decisioni importanti siano ispirate
dagli "animal spirits" e come uno di questi istinti, un improvviso
crollo della fiducia, rappresenti uno dei fattori scatenanti dell'attuale
recessione, un fattore con cui i governi senza dubbio devono fare i conti. Il secondo,
James Heckman, parlerà di come economia e psicologia siano le chiavi per
comprendere la nostra identità e personalità. Il terzo, Michael Spence, parlerà
di come sarà il mondo dopo questa crisi globale. Ci saranno anche Tyler Cowen,
docente di Economia alla George Mason University, editorialista economico per
il New York Times, Alessandra Casella, docente di Economia alla Columbia
University, Alberto Alesina, docente di Economia all'Harvard University, Anne
Krueger, docente di Economia internazionale alla Johns Hopkins School of
Advanced International Studies a Washington e a lungo nel Fondo monetario,
Luigi Zingales, docente di Economia all'Università di Chicago. Ma ci sono anche
altri protagonisti di richiamo come il presidente Fiat Luca Cordero di
Montezemolo, Giuliano Amato, Giuseppe De Rita, Gian Arturo Ferrari, Lucio
Caracciolo, Carlo Petrini, Giampaolo Fabris, Innocenzo Cipolletta, Fabrizio
Galimberti, Alessandro Barbero, Diego Della Valle, Federico Rampini, Francesco
Giavazzi, Tommaso Padoa-Schioppa, Enrico Letta. Durante la
conferenza stampa Boeri ha spiegato: «Questa crisi non è colpa della
globalizzazione, ma di difetti di controllo negli Usa. La globalizzazione potrà
essere la nostra salvezza». Il presidente della Provincia Lorenzo Dellai ha
aggiunto: «Il Festival è contro la regressione culturale. E' un'occasione di
conoscenza contro la paura. E' un grande investimento in sapere per un
territorio che da 40 anni investe sull'innovazione». L'assessore alla cultura
del Comune di Trento Lucia Maestri, invece, ha sottolineato il ritorno
economico della manifestazione: «Il Festival costa un milione di euro e uno
studio ci ha mostrato come abbia un ritorno di 2,3 milioni di euro. E' uno
strumento di crescita culturale per la città».
( da "Trentino" del
24-04-2009)
Argomenti: Cina Usa
Boeri spiega come la
kermesse parlerà delle soluzioni possibili «La globalizzazione è la via» «Gli
economisti non hanno previsto e i banchieri erano indisturbati» I problemi non
si possono risolvere chiudendosi nei confini dell'identità e del localismo,
soluzioni globali MILANO. «Questa crisi non è colpa della
globalizzazione, anzi la globalizzazione può essere la nostra salvezza». Il
responsabile scientifico del Festival dell'Economia Tito Boeri ha, come al
solito, le idee chiare. L'appuntamento di Trento quest'anno si occuperà di cosa
ha provocato la crisi finanziaria mondiale e di come se ne uscirà. L'economista
spiega che tutto il Festival è stato studiato per affrontare la questione sotto
diversi punti di vista, anche quelli che sono al confine tra economia e
psicologia, per spiegare la condotta dei consumatori. Sotto questo profilo ha
molta importanza il concetto di identità. Professor Boeri, cosa occorre per
uscire dalla crisi? Ci vuole una risposta globale. Questa crisi non è stata
causata dalla globalizzazione, ma da alcuni difetti del sistema di controllo
degli Stati Uniti. La globalizzazione può essere la nostra salvezza. Il
problema, semmai, è dato dalla mancanza di coordinamento delle politiche
nazionali. Il Festival come affronterà questi problemi? Il Festival si svolgerà
attorno a questo grande dilemma tra identità e crisi mondiale. Noi vediamo che
molti comportamenti sono guidati dal senso di appartenenza ad una comunità.
L'identità è un tema di estrema importanza anche nella crisi. Basta ricordare
l'episodio dei lavoratori inglesi che protestavano contro quelli italiani
sostenendo che rubavano loro il lavoro. Ma non è questa la scala con la quale
si può risolvere la crisi. Voi da dove partirete? Il nostro contributo sarà
anche quello di riflettere sulle cause scatenanti della crisi. Capire perché
gli economisti non l'avevano prevista, perché molti banchieri hanno potuto fare
il bello e cattivo tempo, indisturbati e perché i politici hanno reagito con
tanto ritardo al deteriorarsi delle condizioni macroeconomiche. Quali sono gli
incontri che affronteranno la questione? In apertura Gerge Akerlof, che ha
vinto il premio Nobel, parlerà di crisi e di sentimenti irrazionali che possono
condizionare moltissimo. Quale sarà lo scenario che prevarrà dipende molto
dalla fiducia. Poi ci sarà Ann Krueger che ha vissuto un'intera carriera
all'interno del Fondo monetario internazionale, che è stato potenziato e
rivalutato. L'altro premio Nobel James Heckman parlerà del rapporto tra
personalità e identità e come influisce sul successo professionale. Insomma,
abbiamo molta carne al fuoco. Senta, da più parti gli economisti sono stati
accusati di non aver previsto la crisi e la sua dimensione. E' il caso di fare
autocritica? E' vero. Anche gli economisti devono fare una seria riflessione.
Nessuno aveva capito che arrivava la crisi. Noi, al Festival partiremo con un processo
agli economisti e il giudice sarà Massimo Gaggi, del Corriere della Sera. Lo
scopo è vedere se si poteva prevedere quello che è successo e in che modo. Ma
come si uscirà da questa crisi? Gli Stati Uniti sono più aperti di noi europei.
Ma loro usciranno da questa crisi producendo inflazione e l'Europa, così, avrà
un'opportunità enorme da sfruttare. Intanto deve sfruttare i suoi vantaggi come
l'Euro. Poi deve affrontare e risolvere il vero problema che è costituito dai
paesi dell'Est. (u.c.)
( da "Giornale di Brescia"
del 24-04-2009)
Argomenti: Cina Usa
Edizione: 24/04/2009
testata: Giornale di Brescia sezione:sport CALCIO Giovanissimi: Brescia batte
Lodi Vittoria e qualificazione per i Giovanissimi bresciani impegnati al Torneo
delle Province. A Cologne, nella terza e decisiva sfida della prima fase, i ragazzi
allenati da Rudy Fortunati hanno superato 1-0 Lodi grazie al gol realizzato da
Grandi (del Gavardo) al 20' della ripresa, conquistando così il pass per la
fase decisiva del torneo. Martedì, invece, sconfitta indolore per la Juniores
di Domenico Bergamini (già qualificata per le finali), battuta 5-
( da "Giornale di Brescia"
del 24-04-2009)
Argomenti: Cina Usa
Edizione:
24/04/2009 testata: Giornale di Brescia sezione:economia DOLLARO MONETA DI
RISERVA «Nessun cambiamento del dollaro come moneta di riserva mondiale» ha
detto il segretario al Tesoro Usa, Timothy
Geithner (nella foto) dopo che la Cina ha avanzato
l'idea di creare una super-moneta controllata da Fmi.
( da "Alto Adige" del
24-04-2009)
Argomenti: Cina Usa
IL 28 APRILE Rodrigo
Rivas ospite del Centro per la pace BOLZANO. Il Centro per la Pace del comune
di Bolzano promuove un incontro con Rodrigo Rivas martedì 28 aprile, alle ore
18.00 presso l'aula magna della Libera Università, in via
Sernesi 1. Rivas è economista, deputato al Parlamento cileno durante il governo
di Salvador Allende e costretto alla fuga dopo il colpo di stato di Pinochet.
La serata ha come titolo «L'amore nel tempo della globalizzazione».
( da "Alto Adige" del
24-04-2009)
Argomenti: Cina Usa
Dal 29 maggio al 1º
giugno, parteciperanno anche tre premi Nobel e Luca Cordero di Montezemolo
Festival dedicato alla crisi Presentata a Milano la kermesse trentina
sull'Economia MILANO. Un Festival dell'Economia tra crisi globale e identità.
La quarta edizione della kermesse, che si terrà dal 29 maggio all'1 giugno, è
stata presentata ieri al palazzo della Borsa, a Milano. Molti i nomi noti sia
del mondo dell'Economia che della Finanza, a partire dai premi Nobel George
Akerlof, James Heckman e Michael Spence, per arrivare al presidente Fiat Luca
Cordero di Montezemolo a Giuliano Amato. Per la conferenza stampa di
presentazione è stato scelto un luogo simbolico, il palazzo della Borsa, a
Milano. Il titolo è stato cambiato in corsa per affrontare il tema della crisi
e di come uscirne. Così la quarta edizione del Festival si chiamerà: «Identità
e crisi globale». Il tema è quello di capire come diverse identità locali
possano conciliarsi con un'identità globale che sostenga la delega di poteri ad
organismi sovranazionali, di coordinamento fra paesi, come il G20, nella
gestione della crisi. Su tutto questo parleranno economisti molto noti. A
partire da tre premi Nobel per l'Economia. A Trento il primo sarà George
Akerlof che ci spiegherà quanto spesso decisioni importanti siano ispirate
dagli "animal spirits" e come uno di questi istinti, un improvviso
crollo della fiducia, rappresenti uno dei fattori scatenanti dell'attuale
recessione, un fattore con cui i governi senza dubbio devono fare i conti. Il
secondo, James Heckman, parler di come economia e psicologia siano le chiavi
per comprendere la nostra identità e personalità. Il terzo, Michael Spence,
parlerà di come sarà il mondo dopo questa crisi globale. Ci saranno anche Tyler
Cowen, docente di Economia alla George Mason University, editorialista
economico per il New York Times, Alessandra Casella, docente di Economia alla
Columbia University, Alberto Alesina, docente di Economia all'Harvard
University, Anne Krueger, docente di Economia internazionale alla Johns Hopkins
School of Advanced International Studies a Washington e a lungo nel Fondo
monetario, Luigi Zingales, docente di Economia all'Università di Chicago. Ma ci
sono anche altri protagonisti di richiamo come il presidente Fiat Luca Cordero
di Montezemlo, Giuliano Amato, Giuseppe De Rita, Gian Arturo Ferrari, Lucio
Caracciolo, Carlo Petrini, Giampaolo Fabris, Innocenzo Cipolletta, Fabrizio
Galimberti, Alessandro Barbero, Diego Della Valle, Federico Rampini, Francesco
Giavazzi, Tommaso Padoa-Schioppa, Enrico Letta. Durante la
conferenza stampa Boeri ha spiegato: «Questa crisi non è colpa della
globalizzazione, ma di difetti di controllo negli Usa. La globalizzazione potrà
essere la nostra salvezza». Il presidente della Provincia Lorenzo Dellai ha
aggiunto: «Il Festival è contro la regressione culturale. E' un'occasione di
conoscenza contro la paura. E' un grande investimento in sapere per un
territorio che da 40 anni investe sull'innovazione». L'assessore alla cultura
del Comune di Trento Lucia Maestri, invece, ha sottolineato il ritorno
economico che avrà la manifestazione per il capoluogo: «Il Festival costa un
milione di euro e uno studio ci ha mostrato come abbia un ritorno di 2,3
milioni di euro. Si tratta di uno strumento di crescita culturale per la
città». A giugno torna il treno fra Trento e Roma TRENTO. «A giugno ci sarà un
treno per Roma. Stiamo verificando tutto e siamo a buon punto». Il presidente
della Ferrovie dello Stato Innocenza Cipolletta assicura che con il nuovo
orario estivo ci sarà una soluzione per il collegamento del mattino fra Trento
e la capitale.
( da "Finanza e Mercati"
del 24-04-2009)
Argomenti: Cina Usa
T-bond, la Cina rallenta lo shopping da Finanza&Mercati del
24-04-2009 La Cina potrebbe presto ridurre gli
acquisti di T-bond. Nel primo trimestre del 2009, le riserve di valuta
straniera sono infatti cresciute di «appena» 7,7 miliardi di dollari, a fronte
dei 154 miliardi di dollari comprati durante i primi tre mesi dell'anno scorso.
E poiché le riserve di dollari sono spesso utilizzate per comprare titoli di
stato americani, la Cina, secondo acquirente al mondo
di Treasury dopo gli americani, potrebbe non essere più in grado di finanziare
il debito Usa come ha fatto finora. È quanto emerge da
un report di Axa Investment Managers. Recentemente, le riserve di valuta sono
cresciute grazie al surplus della bilancia commerciale (tra i 260 e i 300
miliardi nel 2006 e nel 2007) e a flussi finanziari positivi. Le autorità
cinesi hanno inoltre tenuto svalutato lo yuan attraverso il controllo di questi
stessi flussi finanziari che ha comportato un accumulo di riserva straniera,
pari a 1.945 miliardi di dollari a fine 2008. Cifra che supera di gran lunga il
livello considerato sufficiente per proteggere il Paese dal rischio di
eventuali crisi valutarie esterne. Le riserve valutarie sono state piuttosto
gestite in modo da sostenere l'export: in cambio di un massiccio acquisto di
treasury da parte di Pechino, l'America ha comprato prodotti cinesi. Nel 2000, la quota di debito pubblico Usa finanziato dalla Cina era pari all'1% del totale. All'inizio del 2009, la quota è
salita al 7%, per un totale di 744 miliardi di dollari. Dopo lo scoppio della
crisi, l'importanza della Cina nel finanziamento dell'indebitamento americano è diventata
ancora più cruciale: dal giugno 2008 al febbraio 2009, il livello del
debito Usa è aumentato di 1.488 miliardi di dollari,
di cui 237 miliardi detenuto dalla Cina, pari al 16%
emesso durante quel periodo.
( da "Nuova Sardegna, La"
del 24-04-2009)
Argomenti: Cina Usa
Pagina 3 - Fatto del
giorno Un'isola-cantiere surreale Resta la speranza del summit mondiale sul
clima LA MADDALENA. E ora? Che ne sarà delle opere alla Maddalena? Soprattutto,
quale sarà lo sviluppo dell'isola senza più militari né turismo? Lo spostamento
all'Aquila apre una voragine. Alle imprese sarebbe arrivato l'ordine di
bloccare tutto, indiscrezione smentita dalla struttura del G8. Il gruppo
Marcegaglia potrebbe rivedere i suoi piani di investimenti, senza scartare
l'ipotesi di mollare tutto. Unica speranza, il vertice mondiale sul clima.
Berlusconi ha detto che si farà a ottobre. Sarà così? Questi i fatti. «Il
complesso della Maddalena è bellissimo e lì potrebbe svolgersi il summit
sull'ambiente voluto dal presidente americano Barack Obama previsto per
l'autunno» dice Berlusconi nella conferenza stampa di annuncio del
trasferimento del G8 all'Aquila. Potrebbe, appunto. Che cosa è quel vertice? E'
un summit sui cambiamenti climatici voluto dal presidente Obama. La prima parte si terrà negli Usa, la seconda in Italia. E' più di un G8: vi prendono parte 16
Paesi: quelli del G8 più Australia, Brasile, Cina, Corea del Sud, India, Indonesia, Messico, Sud Africa. Dovranno
trovare un accordo sul problema più rilevante: la sostenibilità ambientale.
Se si farà veramente alla Maddalena, cadrebbero almeno due delle tre ragioni
dello spostamento del G8. Costerà, e parecchio. E la sicurezza dovrà essere
massima, pari a quella del vertice di luglio. Nell'attesa, alla Maddalena c'è
un misto di incredulità e di rabbia. Nei cantieri i lavori continuano. Sarebbe
arrivato l'ordine di sospenderli, ma la struttura di missione, in serata, ha
smentito. «Si va avanti». Molte, però, le riunioni programmate e che subiranno
uno stop. E' una situazione surreale. La domanda è: le opere verranno
terminate? E come verranno avviate? Un dilemma che sta agitando, giustamente,
il gruppo Marcegaglia. La società della presidente di Confindustria, Mita
resort, ha vinto la gara per la gestione dell'ex arsenale, versando l'acconto
dei prim 40 milioni previsti dalla gara. In più dovrà spendere 45 milioni per
terminare le opere. Un investimento massiccio che faceva leva sulla spinta del
G8, un evento che, a livello promozionale, non ha eguali nel mondo. «Ora
vedremo che fare, certo è che cambia tutto» dice una fonte societaria. La
Marcegaglia sarebbe contrariata (l'ha saputo ieri a Cagliari, dello
spostamento) e preoccupata. Difficile avviare un hotel e un porto così, dal
nulla. Per La Maddalena è uno scenario terribile. Rischia di avere delle strutture
chiuse, un monumento allo spreco. Dopo aver speso 363 milioni di euro di soldi
pubblici (quasi tutti della Regione), come potrà giustificarsi il governo?
(g.pi)
( da "Giornale.it, Il"
del 24-04-2009)
Argomenti: Cina Usa
Navigando su
Internet ho trovato alcune notizie assai interessanti. Il suicidio del top
manager Kellermann ha fatto emergere un retroscena sconcertante sul modo in cui
l'Amministrazione Obama gestisce gli interventi di risanamento. Il mese scorso
ha tentato ripetutamente (ed energicamente) di convincere il management di
Freddie Mac di nascondere il costo reale del programma varato per arginare la
confisca degli immobili dei mutuatari insolventi. E che costo: 30 miliardi di
dollari a carico della società. Il management (Kellermann incluso) si è opposto
strenuamente e i rappresentanti del Tesoro hanno dovuto rinunciare. Alla fine
la cifra è uscita, ma è stata subito relativizzata dalle rassicurazioni del
presidente Barack Obama e del ministro del Tesoro Timothy Geithner. Ieri sera
il numero uno di Bank of America, Kennet Lewis, ha rivelato che lo scorso
settembre il presidente della Federal Reserve, Ben Bernanke, e l'allora
ministro del Tesoro Paulson fecero forti pressioni affinchè lo stesso Lewis non
rivelasse le gravi difficoltà finanziarie di Merril Lynch, scoperte nell'ambito
delle trattative per la fusione tra i due istituti. E se si considera che il
governo ha autorizzato le banche a cambiare le regole contabili - e dunque ad
annacquare le perdite sui debiti tossici - il quadro non è affatto
rassicurante. Nessuno parla più del debito complessivo americano (pari al 35o%
del Pil); pochi rilevano che la Cina da tre mesi sta riducendo l'acquisto di Buoni del tesoro
americani o che il gettito fiscale sarà inferiore alle attese con inevitabili
ripercussioni sul defiti pubblico. L'impressione è che le autorità Usa stiano tentando di mascherare i
problemi o addirittura di indurre l'opinione pubblica a ignorarli. Ma
basta truccare le carte per spingere il mondo fuori dalla crisi? Io dico di no:
l'ipnosi aiuta ma non risolve. Scritto in banche, capitalismo, crisi,
manipolazione, era obama, cina, economia, gli usa e il mondo Commenti ( 12 ) »
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21Apr 09 E' nel blog il futuro del giornalismo? Premessa: fino a metà del 2008
questo blog era una piacevole e utilissima integrazione al mio ruolo di inviato
del Giornale. Negli ultimi mesi la situazione è cambiata: continuo ad essere un
inviato del Giornale, ma il blog diventa sempre più qualificante per il mio
profilo professionale e non solo perché è sempre più letto, con un media di
commenti molto alta (e di questo vi sono molto grato). Mi capita sempre più
spesso di essere invitato a partecipare a trasmissioni radiofoniche o
televisive da colleghi che hanno letto commenti interessanti su "il cuore
del mondo", mentre prima accadeva solo per gli articoli sull'edizione cartacea.
L'altro giorno un brillante collega della Televisione della Svizzera italiana,
Michele Fazioli, mi ha intervistato sul futuro del giornalismo e sulle insidie
della comunicazione, con molte domande ispirate proprio dal blog (chi volesse
seguirla può scaricare qui la trasmissione Controluce). E stamane un amico e
valente blogger, Wolly, mi ha segnalato un interessante articolo di Alberto
Flores d'Arcais, da cui risulta che tra gli oltre 20 milioni di blogger presi
in esame in America (tutti quelli che lo fanno per passione, per informare, per
gioco o per qualsiasi altro motivo) ce ne sono 1,7 milioni che ci guadagnano
sopra. E per 452mila di costoro quei soldi sono la prima fonte di stipendio. E
con 100mila visitatori unici si riesce a guadagnare 75mila dollari all'anno.
Mica pochi. Con qualche ombra, però. Diversi blogger vengono pagati per
"bloggare" un prodotto, spesso senza dichiarare il committente e
questo è preoccupante perchè in questo modo si accentua il fenomeno della
pubblicità parassitaria o camuffata, che già tormenta i media tradizionali. Ma
secondo il Wall Street Journal è sempre più consistente il numero dei reporter
che fanno buon giornalismo sul blog anzichè sui media tradizionali, come
peraltro emerso recentemente a Perugia durante il riuscitissimo Festival
internazionale di giornalismo. E in Gran Bretagna il Guardian inizia a
guadagnare bene grazie alla pubblicità mirata raccolta attraverso i blog. Da
qui la domanda: il futuro del giornalismo è nel blog? Vedo un mondo in cui ci
saranno alcuni siti generalisti e tanti piccoli blog specializzati ad altro
valore aggiunto, alcuni dei quali diventeranno vere e proprie testate
giornalistiche (negli Usa è già successo con
Huffington Post). Sbaglio? Inoltre mi chiedo: in una professione che sta cambiando
rapidamente cromosomi, fino a quando i giornalisti italiani potranno pretendere
di mantenere in vita un Ordine professionale? Scritto in crisi, blog,
comunicazione, società, notizie nascoste, gli usa e il mondo, Italia,
giornalismo Commenti ( 42 ) » (3 voti, il voto medio è: 5 su un massimo di 5)
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Invia questo articolo a un amico 19Apr 09 La casta dei top manager continua a
imperare (anche in Italia) Il mio amico e collega Nicola Porro latita un po'
sul suo blog, ma sul Giornale è assai presente e ieri è stato uno dei rari
giornalisti italiani a dare con la giusta evidenza una notizia che ritengo,
purtroppo, molto significativa. Trattasi di questo: Tronchetti Provera ha deciso
di "dimissionare" Carlo Puri Negri, il numero uno di Pirelli Real
Estate. E a ben vedere. Come scrive Porro: "Il titolo piazzato in Borsa a
26 euro viaggia oggi intorno ai 4,7", e fino a pochi giorni fa era ancora
più giù. "Nel 2008 Pirelli Re ha perso quasi 200 milioni ed è stata
costretta a lanciare un aumento di capitale da 400 milioni. Se Pirelli Re non
avesse avuto l'ombrello finanziario ed economico di Pirelli, sarebbe come le
tante società immobiliari che stanno saltando come pop corn". Puri Negri,
dopo molti anni lusinghieri, ha fallito ed è invitato ad andarsene. Il
capitalismo funziona così. Ma se ne va con una buonuscita da 14 milioni di
euro. E questo proprio non va. Perchè il capitalismo esige l'assunzione di
responsabilità, mentre questa vicenda dimostra che la casta dei supermanager
non ha imparato la lezione e continua a comportarsi con avidità, arroganza,
disprezzo del buon senso e degli altri. Una casta che ha provocato i danni
maggiori nelle banche, ma che influisce anche in altri settori.Ed è inutile
parlare di risanamento e di capitalismo etico fino a quando prevarranno queste
logiche. Torniamo ai fondamentali, a un sistema che premia chi fa bene, ma che
punisce chi sbaglia. E' una questione di giustizia e di buon senso, ormai irrinunciabile,
perchè senza fiducia sociale il sistema non regge. Scritto in banche,
capitalismo, crisi, società, economia, Italia, notizie nascoste, democrazia,
giornalismo Commenti ( 51 ) » (9 voti, il voto medio è: 5 su un massimo di 5)
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Invia questo articolo a un amico 16Apr 09 Referendum, la Lega ha fatto bene i
conti? Premessa: io sono (ma ormai bisogna dire ero) favorevole
all'accorpamento tra il referendum e le elezioni europee, non fosse che per una
questione di buon senso. Non ha senso a pochi giorni dal terremoto e in piena
crisi economica sprecare 400 milioni di euro. Fini è indignato e ha ragione.
Berlusconi avrebbe voluto l'abbinamento e ha dovuto cedere solo perchè la Lega
ha minacciato la crisi di governo. Ma perchè la Lega non vuole l'accorpamento?
Ufficialmente perché lo ritiene anticostituzionale; in realtà perchè teme che
il referendum venga approvato e dunque rinviandolo al 14 o al 21 giugno punta
al mancato raggiungimento del quorum. E che cosa chiede il referendum? I tre
quesiti sono formulati in modo incomprensibile; di fatto propongono di: 1)
abrogare le norme che permettono il collegamento tra le liste alla Camera. Il
premio di maggioranza non verrebbe più attribuito alla coalizione vincente, ma
alla singola lista che ottiene più voti. 2) attribuire il premio di maggioranza
anche al Senato con nuove soglie di sbarramento: 4% alla Camera, 8% al Senato.
3) abrogare le candidature multiple che consentono a un candidato di correre in
più seggi elettorali. Se passassero i primi due quesiti la Lega rischierebbe di
diventare ininfluente alla Camera e di non entrare nemmeno al Senato. Ecco
perchè ha alzato la posta in gioco. Il suo ostruzionismo è fondato su ragioni
comprensibili. Ho l'impressione, però, che la maggior parte degli italiani non
gradisca affatto lo sperpero di 400 milioni e che sia favorevole al referendum.
Rinviarlo a metà giugno potrebbe non bastare per indurre il 50,1% degli
elettori a disertare le urne. Inoltre da questa vicenda l'immagine della Lega
esce offuscata: mentre l'Italia si unisce e riscopre uno spirito nazionale, il
Carroccio fa prevalere il cabotaggio elettorale, che motiva la base del
partito, ma rischia di irritare molti elettori moderati. Sì, la Lega ha le sue
ragioni, tuttavia mi chiedo: Bossi ha fatto bene i conti? Scritto in politica,
lega, referendum, pdl, crisi, democrazia, società, partito democratico, Italia
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articolo a un amico 14Apr 09 Una farsa il ritorno agli utili delle banche Usa? Dunque, Wells Fargo ha annunciato utili per 3 miliardi
di dollari, Goldman Sachs ieri per 1,5 miliardi e da qualche settimana le Borse
festeggiano. Molti commentatori ritengono che il peggio, per le banche Usa, sia passato. E' davvero così? Ho molti dubbi. Com'è
possibile che banche che fino a due mesi fa erano soffocate dai debiti tossici
improvvisamente risplendano? Dove sono finiti i debiti? Strano, molto strano. O
è un miracolo o c'è un trucco. Io propendo per la seconda ipotesi, per questa
ragione: 1) Il governo americano ha consentito di allentare le regole
mark-to-market, che obbligavano le banche a contabilizzare ogni giorni il
valore di mercato dei loro debiti e siccome quelli tossici valevano zero gli
istituti erano costretti a riportare perdite gigantesche. Ora invece le banche
possono valutare con molta elasticità questi debiti. Secondo le nuove regole
sono loro stesse a stabilire i criteri per stabilire il valore di questi
titoli. L'istituto X ha un debito tossico che a valore di mercato vale 1, ma
può decidere autonomamente che valga 5 o 6 perchè questo è il valore atteso fra
uno o due anni. E le banche possono vantare utili inattesi. Capito? E' un nuovo
esempio di finanza creativa. 2) Le banche in questi giorni sono sottoposte a
uno stress-test e, i risultati preliminari, sapientemente passati al New York
Times rivelano che lo stato di salute dei 19 principali istituti americani è
migliore del previsto. Ma Nouriel Roubini in un post dimostra che sono
inattendibili perchè fondati su premesse che la realtà ha già superato, in
negativo. Ovvero i "casi estremi" considerati dal test sono molto migliori
dei dati emersi nel frattempo sull'economia americana. Insomma, è una truffa.
3) La Federal reserve ha portato quasi a zero i tassi di interesse, ma
l'Amministrazione Obama si è ben guardata dall'imporre limiti sui tassi che gli
istituti finanziari posso chiedere al consumatore, che, negli Usa restano altissimi, a cominciare da quelli sulle carte di
credito. Le banche li stanno addirittura alzando. Si finanziano a tasso zero,
ma impongono al consumatore tassi superiori al 10%. Corrette e riconoscenti,
come sempre. Il G
( da "Adige, L'" del
24-04-2009)
Argomenti: Cina Usa
dal nostro inviato
Francesco Terreri MILANO - Un Festival internazionale, tanto che «quando
scriviamo a relatori di tutto il mondo per invitarli, molti lo conoscono», e un
luogo di sperimentazione, ad esempio quest'anno «cosa c'entra l'identità con
l'economia?» dal nostro inviato Francesco Terreri MILANO - Un Festival
internazionale, tanto che «quando scriviamo a relatori di tutto il mondo per
invitarli, molti lo conoscono», e un luogo di sperimentazione, ad esempio
quest'anno «cosa c'entra l'identità con l'economia?». Così l'editore Giuseppe
Laterza , da sempre uno dei promotori del Festival dell'economia di Trento, ha
voluto caratterizzarne la quarta edizione che si terrà da venerdì 29 maggio a
lunedì 1° giugno. E che, nel pieno della bufera economica e finanziaria, è
dedicata a «Identità e crisi globale». Perché, ha spiegato il responsabile
scientifico Tito Boeri , «la crisi porta ad una riduzione della scala in cui le
persone si identificano». Detto in altri termini, c'è il rischio della chiusura
identitaria localistica. Mentre, secondo l'economista, è
proprio la globalizzazione che ci può portare fuori dalla crisi. La
presentazione dell'evento si è tenuta ieri a Palazzo Mezzanotte, la sede della
Borsa in piazza Affari, con i principali partner, lavoce.info, Il Sole 24 Ore,
l'editore Laterza, l'Università di Trento, la Provincia, il Comune. Tra
i 44 relatori principali, si contano tre premi Nobel per l'economia, giuristi,
sociologi, manager, pochi politici. Il ministro dell'economia Giulio Tremonti
era stato invitato e aveva dato la sua disponibilità, ma poi ha comunicato di
non poter esserci per altri impegni. «Ma tutto il Festival è una discussione
politica - sottolinea Laterza - se, come credo, siamo convinti di essere
cittadini e non sudditi». Spiriti animali nella crisi. «C'è un filone crescente
della ricerca economica sull'identità - ha spiegato Boeri - Molti nostri
comportamenti non sono guidati dall'interesse economico ma dall'appartenenza ad
una comunità. Ad esempio, accettiamo più facilmente politiche di
redistribuzione e di aiuto ai poveri se sono della nostra comunità». Ecco
perché in questa edizione del Festival, molti interventi saranno di frontiera
tra diverse discipline, economia, sociologia, psicologia. Il Nobel che
introdurrà la manifestazione è George Akerlof , che venerdì 29 parlerà di
«animal spirits», cioè le motivazioni non economiche, e spesso irrazionali,
delle decisioni economiche. Akerlof ha preso il Nobel nel 2001 con Joseph
Stiglitz e Michael Spence , anche lui atteso a Trento lunedì per chiudere il
Festival, sul tema dell'asimmetria informativa. Il suo testo più importante si
intitola «The Market for Lemons», il mercato dei bidoni. Il futuro dopo la
recessione. Tra i relatori del Festival dell'economia 2009, la ex capo
economista della Banca Mondiale e direttore del Fondo Monetario Internazionale
Anne Krueger . Il Fmi, dopo l'ultimo G20 che ha deciso di rifinanziarlo, ha
assunto una nuova centralità come organismo di coordinamento per uscire dalla
recessione. Il premio Nobel 2000 James Heckman si soffermerà sui tratti della
personalità che influenzano i comportamenti economici. Molti di essi, come la
motivazione e lo spirito di sacrificio, vengono dalla famiglia. Un «possibile
Nobel», così lo ha definito Boeri, è Roland Benabou , che studia le psicosi
collettive nel crollo dei mercati finanziari. Ancora: Rachel Kranton ,
dell'Università del Maryland, spiegherà le reti sociali oltre la moneta e il
mercato. Assaf Razin dell'Università di Tel Aviv si chiederà se la crisi dei
mutui subprime è come la Grande depressione del 1929. Karla Hoff , che insegna
a Princeton, si occuperà di discriminazione di gruppo, come nel caso delle
caste in India. E il futuro dopo la crisi tornerà negli incontri con Luigi
Zingales , docente di economia a Chicago, e con il premio Nobel Spence, da due
anni presidente della Commissione sulla crescita e lo sviluppo promossa dalla
Banca Mondiale. Politici e alternativi. Pochi gli esponenti politici presenti.
Enrico Letta presenta il suo libro «Costruire una cattedrale» con Giuliano
Amato e Luca Cordero di Montezemolo . Mario Baldassarri discute con Pier Luigi
Bersani e altri sulle piccole imprese. Incontri con l'autore anche per l'ex
ministro dell'economia Tommaso Padoa-Schioppa . Tra gli interventi, il
segretario nazionale della Cgil Guglielmo Epifani . Il direttore del Censis
Giuseppe De Rita parla di «Terra e comunità». Sul versante dell'«altra
economia», oltre alla ormai consueta Piazzetta, l'incontro con Leonardo
Becchetti , Monica Di Sisto e Alberto Zoratti sul «voto nel portafoglio», cioè
il consumo critico. Nuove identità trasversali. Secondo il presidente
dell'Università di Trento Innocenzo Cipolletta , ci attendono anno di
ulteriori, accelerate innovazioni scientifiche. «Il recente dibattito sui
confini tra la vita e la morte è solo un assaggio dei problemi etici che ci
attendono». E l'identità oggi non è più solo territoriale. «Nella
globalizzazione stanno nascendo nuove identità trasversali, tra persone che si
trovano in paesi lontani ma comunicano e scoprono di avere abitudini simili».
L'assessore alla cultura del Comune di Trento Lucia Maestri ha sottolineato che
«Trento ha cambiato volto con la sfida del Festival». Sul piano economico, la
manifestazione costa 1 milione di euro e produce un ritorno economico di 2,3
milioni. Per il presidente della Provincia Lorenzo Dellai , il Festival
intreccia la falsa contrapposizione tra identità e globalizzazione con quella
vera tra paura e conoscenza. «Capire le ragioni della crisi è un segnale di
fiducia per il futuro». 24/04/2009
( da "Adige, L'" del
24-04-2009)
Argomenti: Cina Usa
dall'inviato MILANO
- Il Festival dell'economia 2009 conferma molti dei formati delle scorse
edizioni, dalle pubbliche lezioni, ai dialoghi, alle testimonianze dall'inviato
MILANO - Il Festival dell'economia 2009 conferma molti dei formati delle scorse
edizioni, dalle pubbliche lezioni, ai dialoghi, alle testimonianze. La novità
più clamorosa saranno i «tribunali della crisi», processi non a persone ma ad
istituzioni, regole, comportamenti che hanno responsabilità nello sviluppo
della recessione. A partire dagli stessi economisti. «L'economista bravo - dice
il vicedirettore del Sole 24 Ore Gianfranco Fabi - è colui che sa spiegare
molto bene come mai ha sbagliato previsioni». Come nel caso del terremoto, ha
aggiunto Innocenzo Cipolletta , «non possiamo prevedere quando avverrà o
controllarne l'intensità, ma possiamo mettere in sicurezza il sistema». Ogni
«processo» avrà accusa, difesa e una giuria popolare formata da studenti
dell'Università di Trento. Presidente sarà sempre l'inviato del Corriere della
Sera Massimo Gaggi , testimoni ospiti a sorpresa. Nel tribunale che processerà
gli economisti, sabato 30 maggio, l'accusatore sarà Roberto Perotti della
Bocconi, il difensore Luigi Guiso , docente all'Istituto universitario europeo
di Firenze. Domenica 31 sarà la volta del processo a controllori e politici,
con l'ex presidente Consob e ex ministro Luigi Spaventa come pubblico
accusatore, mentre la difesa sarà di Pier Carlo Padoan , vicesegretario
dell'Ocse, e dell'economista Andrea Prat . Infine lunedì toccherà all'imputato
principale, la finanza, difesa da Luigi Zingales , con Marco Onado nel ruolo
dell'accusa. L'altro passaggio chiave per capire la crisi è l'educazione
finanziaria: «In Italia è scarsa e le banche ne hanno approfittato vendendo ai
clienti di tutto» dice il responsabile scientifico Tito Boeri . Sulla
comprensione di termini come «mutui subprime» e sulla conoscenza della finanza
è prevista durante la manifestazione una vera e propria serie di lezioni
divulgative tenute dall'economista Annamaria Lusardi . Boeri lancia un vero e
proprio allarme sulla chiusura localistica delle comunità prodotta dalla crisi:
«È successo perfino in Gran Bretagna, tradizionalmente aperta al mondo, contro
lavoratori italiani». Come noi nei confronti degli immigrati. Al contrario, tra
identità e globalizzazione non c'è necessariamente contrapposizione. «Sarebbe
un errore gravissimo se la colpa della crisi fosse data alla globalizzazione».
I primi segnali positivi vengono dai paesi emergenti, dalla
Cina. Per uscire dalla
crisi ci vuole più coordinamento. «L'Europa è vulnerabile per carenza di
integrazione». Le banche europee non hanno investito direttamente in titoli
tossici, non quanto quelle Usa. Ma mentre negli Stati Uniti il neopresidente Barack Obama può
intervenire attraverso organismi federali, in Europa abbiamo avuto
pacchetti fiscali divisi. «Le politiche sarebbero più efficaci se coordinate».
In ogni caso, afferma Boeri, la crisi cambierà la geografia economica mondiale.
«Il debito dovrà essere ridotto. Gli Stati Uniti a questo scopo potrebbero
ricorrere all'inflazione, ma sarebbe una uscita che ridurrebbe le possibilità
di investimento». Viceversa l'Europa ha la possibilità di diventare il continente
più competitivo, soprattutto grazie all'euro. Il problema da risolvere sono i
paesi dell'Est, dove si concentrano i «titoli tossici» del continente. F. Ter.
24/04/2009
( da "Messaggero Veneto, Il"
del 24-04-2009)
Argomenti: Cina Usa
Pagina 6 - Gorizia
Europa e unione federale Presentato il libro dell'ex segretario del Pr
Ercolessi Giulio Ercolessi, ex segretario nazionale del Partito radicale e
membro del Movimento federalista europeo, ha presentato in anteprima, al Centro
speciale servizi bibliotecari nella sede della Facoltà di relazioni pubbliche,
il suo ultimo volume, "L'Europa verso il suicidio? Senza unione federale
il destino degli europei è segnato" (Edizioni Dedalo, 2009). L'incontro è
stato promosso dal Movimento federalista europeo e dalla Cattedra Jean Monnet
in Governo e politiche dell'Unione europea. All'ex assessore comunale alla
Cultura Claudio Cressati, docente alla Jean Monnet, è spettato introdurre
l'autore, che secondo lui proprio non è, come si potrebbe forse evincere dal
titolo del libro, «un catastrofista alle prese con un instant-book in vista
delle prossime elezioni europee». Si tratta piuttosto «di un lavoro maturato
dopo una lunga riflessione politica e civile - ha specificato Cressati - dove
Ercolessi propone un pensiero di matrice laica, liberale e democratica». Quanto
prospettato è soprattutto «un programma possibile di sviluppo politico, dove
l'Europa, alle prese con le sfide della globalizzazione, viene presa sul
serio», ha continuato nella sua introduzione Cressati. L'Unione viene qui
considerata alla luce del fallimento dei trattati costituzionali e
dell'integrazione effettiva tra i paesi membri, e a seguito della progressiva
affermazione dei paesi emergenti. «Un'integrazione federale forte è l'unico
modo per riaffermare la visibilità e il peso dell'Europa, che con il suo mezzo
miliardo di persone può contare ancora molto sul piano internazionale», ha
affermato Ercolessi, che ha anche precisato come ormai «a riunioni come il G20,
sempre meno seguite dai media europei, appare chiaro che si è di fronte a una
sorta di G2, sotto le direttive, quindi, di Cina e Usa». La "ricetta" proposta dal giornalista e scrittore
triestino in realtà è nota anche agli euroscettici e a molti osservatori meno
preparati sul tema: all'Europa servirebbe una più coerente e organizzata
politica estera, ambientale, energetica, economica, senza dimenticare la
gestione dell'immigrazione e della sicurezza. Tuttavia, come ha
sottolineato Cressati, in questo volume «il pessimismo della ragione non blocca
affatto l'ottimismo della volontà». Emanuela Masseria
( da "Secolo XIX, Il"
del 24-04-2009)
Argomenti: Cina Usa
Berlusconi: sposto
il G8 all'Aquila il summit trasloca dalla maddalena all'area terremotata Sì
dell'Inghilterra, Usa possibilisti. Protesta la
Sardegna, ma avrà il vertice sull'ambiente L'Aquila. Il G8 di luglio trasloca
dall'Arcipelago della Maddalena, in Sardegna, alle montagne dell'Aquila. La
proposta avanzata da Silvio Berlusconi nel corso del Consiglio dei ministri tenuto
ieri in Abruzzo, è stata accettata. Se qualche capo di Stato fra i Grandi non
si metterà di traverso, il summit estivo degli otto Paesi più industrializzati
si terrà dunque nelle zone devastate dal terremoto del 6 aprile. Motivo? «Per
dare un messaggio di speranza all'Abruzzo», ha spiegato il premier. «Secondo me
può funzionare tutto benissimo, secondo la Protezione civile altrettanto» ha
aggiunto Berlusconi. Il governo italiano ha già incassato l'ko della Gran
Bretagna e un più che possibilista «vedremo» dagli Usa.
C'è il grande capo della Protezione civile (e commissario straordinario per il
G8) Guido Bertolaso dietro il colpo di scena. È stato lui a suggerire a
Berlusconi il cambio di sede, rassicurandolo sulla possibilità di sostenere lo
sforzo organizzativo e logistico anche in una regione in fortissima sofferenza
come l'Abruzzo. La scelta dell'Abruzzo ha ricevuto il sostegno decisivo del
sottosegretario alla presidenza del consiglio, Gianni Letta, abruzzese, il
quale aveva avviato una serie di verifiche prima di suggerire il via libera va
Berlusconi. Erano stati tirati in ballo il ministro degli Interni, Maroni e
persino il capo della polizia, Manganelli che ha escluso problemi legati
all'ordine pubblico. Ricevuto l'ok anche dagli altri ministri, Berlusconi ha
annunciato la sua "proposta", anticipata un settimana fa al
presidente abruzzese, Chiodi. Lo spostamento ha fatto imbufalire alcuni
amministratori pubblici sardi. «Qui siamo al paradosso più totale - è sbottato
il sindaco della Maddalena, Angelo Còmiti -. Nemmeno Kafka avrebbe potuto
architettare un disegno simile. Ho sempre sospettato che a Berlusconi non
gliene fregasse nulla dsella Sardegna e questa è la prova più eclatante.
Saranno contenti ora quelli che gli hanno dato il voto». Colto in contropiede
il neopresidente della regione Sardegna, e fedelissimo di Berlusconi, Ugo
Cappellacci, che ha appreso del cambiamento dalle agenzie di stampa. La
Sardegna è pronta a fare la propria parte per collaborare con la popolazione
dell'Abruzzo ma, ha osservato Cappellacci, «credo che ci siano altri problemi
di natura tecnica e organizzativa che non possono consentire lo spostamento del
vertice in termini operativi». «Non sono ancora riuscito a telefonargli», si
era scusato il presidente del Consiglio. Sul tema della sicurezza, Berlusconi è
andato giù sicuro: «Non credo che i no global avranno la voglia e il cuore di
fare manifestazioni dure», in una terra colpita dal sisma. «La scelta della
Maddalena comporterebbe oltre quattrocento miliardi di vecchie lire di costi e
dato che in Italia si è dato vita ad una polemica sui costi del referendum e si
è fatto tanto scandalo su questo, abbiamo proposto di spendere duecento milioni
di euro in più per la ricostruzione dell'Abruzzo. Inoltre - ha commentato - la Maddalena
sarebbe stata troppo bella e sarebbe stato un G8 non consono alla crisi
economica E comunque un complesso monumentale resterà disponibile per
l'Arcipelago maddalenino», al quale verrà concesso un contentino. Ospiterà in
settembre il G8 dell'ambiente, secondo l'indicazione che era giunta dal
presidente americano Barack Obama. Così il cerchio si è chiuso e Berlusconi si
prepara ad incassare i dividendi dell'abilissima manovra di immagine, un
terreno sul quale è maestro assoluto. Secondo il sondaggio Ipr pubblicato da
Repubblica la popolarità del premier dopo il terremoto in Abruzzo è cresciuta
di quattro punti al 56%. Il ministro delle Infrastrutture, Altero Matteoli, ha
commentato: «Il Consiglio dei ministri ha preso la decisione politica, ora
bisogna aprire le consultazioni con gli altri Paesi». Berlusconi ha individuato
nella scuola sottufficiali della Guardia di Finanza dell'Aquila il polo
cruciale di accoglienza. Estesa per ben 540 mila metri quadrati sarà adibita ad
accogliere i capi di Stato e di governo, le rispettive delegazioni e i
giornalisti accreditati. sarà precettato anche l'Hotel di Campo Imperatore da
dove Mussolini fu prelevato dai paracadutisti tedeschi comandati da Otto
Skorzeny. Sono attese circa 25 mila persone. Dall'8 al 10
luglio gli Otto Paesi più industrializzati al mondo (Usa, Canada, Gran Bretagna, Francia, Italia, Germania, Giappone e
Federazione Russa) si riuniranno sotto la presidenza di turno italiana. Il
secondo giorno il vertice sarà allargato ad altri sei partner: Messico,
Sudafrica, India, Cina e
Brasile, (i Paesi del G5), più l'Egitto. Da Parigi, il segretario del
Pd, Dario Franceschini, ha osservato che la scelta «è molto simbolica. Capisco
e capisco anche che contribuirebbe a tenere accesa l'attenzione sull'Abruzzo, ma
spero che il governo valuti le conseguenze e che trasferire il G8 all'Aquila
non ostacoli l'esigenza di superare l'emergenza e di iniziare la
ricostruzione». Renzo Parodi parodi@ilsecoloxix.it 24/04/2009
( da "KataWeb News"
del 24-04-2009)
Argomenti: Cina Usa
Festival
dell'economia: quale globalizzazione dopo la crisi? 23 aprile 2009 alle 20:06 —
Fonte: ilsole24ore.com — 0 commenti Dal 29 maggio al 1° giugno quarta edizione
della kermesse di Trento. Più di 70 gli eventi, con tre premi Nobel: George
Akerlov, James Heckman e Michael Spence... Piero Fornara
( da "Repubblica, La"
del 24-04-2009)
Argomenti: Cina Usa
Pagina 52 -
Spettacoli Sergey Dvortsevoy Nel pastorello del Kazakhstan c´è il destino di un
popolo arcaico Chi pensa al Kazakhstan con il demenziale Borat potrà conoscere
con Tulpan il vero volto di quel Paese (per noi) misterioso. Sperimentato
documentarista, in grado di raccontare nel modo più
realistico lo shock di un popolo lacerato tra cultura pastorale e
globalizzazione, Dvortsevoy sceglie, però, la forma della parabola. Finito il
servizio militare in Marina, Asa torna nelle pianure natali per fare il
pastore. La condizione è che si trovi una moglie: ma la ragazza non lo vuole,
perché ha le orecchie a sventola. Pare un tema da commedia; invece è un
dramma: nel rifiuto si concentra il destino di un popolo nomade costretto a
inurbarsi. Un film tanto nobile quanto passatista. Sarà poi vero che la città
(invisibile) è l´Inferno, la vita grama della steppa il Paradiso? (r.n.)
( da "Wall Street Italia"
del 24-04-2009)
Argomenti: Cina Usa
G7/oggi a Washington
summit finanziario su banche, economia, Fmi di Apcom Il vertice dei ministri
finanziari anche a livello G20 -->Washington, 24 apr. (Apcom) - La ripresa
dell'economia mondiale slitta al 2010 e i ministri delle finanze del G7 e del
G20 si riuniscono oggi a Washington per fare il punto sulle misure necessarie a
uscire dalla peggior crisi del dopoguerra con le previsioni sulla ripresa
mondiale oramai spostate al 2010. Lo fanno dopo il forte segnale di urgenza
lanciato meno di un mese fa dai capi di stato e di governo del G20 che hanno
deciso di rafforzare le istituzioni internazionali, a partire dal Fondo
Monetario, per il quale è stato deciso di triplicare le risorse. Il Vertice di
oggi iniziera nella classica 'formazione a Sette', con l'Italia rappresentata
dal ministro dell'Economia Giulio Tremonti e dal governatore della Banca
d'Italia Mario Draghi, che partecipa anche in qualità di
presidente del Financial stability board e con le delegazioni di Usa, Germania, Francia, Regno Unito
Giappone e Canada. Poi a cena il dibattito si allargherà a Venti con la
partecipazione tra gli altri dei principali Paesi emergenti come Cina, India, Russia e Brasile. La prima
delle preoccupazioni statunitensi è ancora la salute delle banche. Il
segretario al Tesoro Timothy Geithner - secondo quanto reso noto alla vigilia -
sottolineerà che riparare il sistema bancario Usa
costituisce la "prima priorità". E una "importante
componente" di tale sforzo sono gi "stress test" che le autorità
di controllo stanno conducendo su 19 tra le maggiori banche del Paese. Tali
controlli puntano a misurare come le banche si comporteranno in una recessione
pesante anche allo scopo di determinare quali istituzioni hanno più bisogno di
capitale Il Tesoro dovrebbe rendere noto oggi lo schema di tali test.
Nell'agenda del vertice figurano anche le promesse fatte poco meno di un mese
fa dai capi di stato e di governo al vertice G20 di Londra. Lo scorso 2 aprile
infatti i Leader dei Venti si impegnarono ad aumentare il sostegno al Fondo
Monetario Internazionale, alla Banca Mondiale e ad altre istituzioni per un
ammontare complessivo di 1.100 miliardi di dollari. Ma la maggior parte di
questo contributo, 500 miliardi di dollari per uno strumento mirato ai prestiti
d'emergenza del Fmi, non è ancora stato raggiunto. Gli Usa,
l'Unione Europea e il Giappone si sono impegnati ciascuno per circa 100
miliardi e altri Paesi hanno promesso somme molto più piccole. Il direttore del
Fmi, Dominique Strauss-Kahn, ha detto di prevedere nuovi impegni in queto fine
settimana. Uno dei nodi riguarda la Cina che finora ha
promesso un contributo di 40 miliardi. La delegazione di Pechino incontrerà
Strauss-Kahn nelle prossime ore per discutere tale aspetto. Ma la partita
rischia di complicarsi perchè paesi come la Cina e
l'India vogliono collegare maggiori contributi a una maggiore voce in capitolo
nella gestione del Fondo che è osteggiata da alcuni Paesi europei, che
perderebbero il loro peso in seno all'istituzione. E tale dibattito,
oltretutto, rischia di far passare in secondo piano gli sforzi per raggiungere
un accordo sulla proposta di vendere una parte delle ampie riserve aurifere del
Fondo in modo da dare sostegno alle nazioni più povere. Sul versante della
regolamentazione da parte del Fondo e del Financial Stability Board guidato da
Mario Draghi dovrebbero giungere alcune indicazioni su come i due organismi
lavoreranno insieme per fornire un efficace sistema di 'early warning', allarma
anticipato, sulle crisi finanziarie. Il comunicato finale del G7 di Washington
dovrebbe contenere per quanto riguarda il mercato dei cambi una formulazione
non dissimile da quella del vertice di Roma con la possibilità che ci sia un
accenno alla necessità di non adottare svalutazioni competitive come risposta
alla crisi.
( da "Repubblica, La"
del 24-04-2009)
Argomenti: Cina Usa
Pagina 45 - Cronaca
L´intervista Carlo Petrini, anima di Slow Food "Ribellatevi alla dittatura
della velocità" ALESSANDRA RETICO Cita Seneca: «La vita non è breve ma
lunga. Siamo noi che la bruciamo». Il fondatore di Slow Food Carlo Petrini
combatte da venti anni contro la dittatura della velocità, «colpevole non solo
di mali diffusi, di stress, di insoddisfazione, di alienazione, ma anche
dell´attuale crisi mondiale». Che intende? «La finanza creativa è
l´estremizzazione di un intero sistema valoriale basato sulla velocità. Ha
creato un´economia virtuale dove conta consumare e farlo in fretta per subito
ricominciare. L´essenza della nostra società si fonda su rapidità, bisogni
indotti, sprechi. Una frenesia che ci ha ridotti a questo punto di recessione,
svuotati di significati e beni». La lentezza è un bel concetto, ma a volte
troppo vago, anacronistico. «Mi piace chiamarla una medicina omeopatica. Sarei
folle se pensassi che funziona per tutti e sempre, che è fine a se stessa.
Serve se ci somiglia. La lentezza è un governo della propria libertà. A volte
servono decisioni svelte, a volte occorre riflettere. Ecco, questo è il momento
storico perfetto per recuperare calma: per non fare altri errori, per scegliere
cosa ci piace di più». Non sempre è possibile, le obietteranno. «Tralasciare
qualche mail, stare con chi amiamo, mangiare locale,
inventarsi il proprio ritmo, decidere che il tempo e persino quello libero
esiste. è più che possibile un´alternativa alla tirannìa del mondo
globalizzato, basta seguire la terra, la fisiologia della natura. Fa bene alla
salute, costruisce un´economia finalmente partecipata».
( da "Repubblica, La"
del 24-04-2009)
Argomenti: Cina Usa
Pagina 47 - Cultura
Il mondo anticipazioni / Il nuovo libro dell´economista jacques attali ora uno
stato di diritto planetario dopo la crisi La bufera che si è abbattuta sui
mercati è l´ultimo avviso sui pericoli di una
globalizzazione anarchica e sprecona Ed è un´opportunità per tutti Da quando il
capitalismo ha preso il potere, queste vicende sembrano naturali Devono cessare
le finanze-casinò e il mestiere del banchiere torni modesto e noioso JACQUES
ATTALI Anticipiamo un brano dall´introduzione di La crisi, e poi? il
nuovo libro di che esce in questi giorni (Fazi, pagg. 142, euro 16) Come siamo
arrivati fino a questo punto? Sembrava che il mondo stesse procedendo per il
verso giusto; pareva che la libertà politica e l´iniziativa individuale
potessero sbocciare negli angoli più reconditi della Terra; la povertà iniziava
a ridursi in Asia e in America Latina; la crescita economica del pianeta era la
più rapida della storia e tutto lasciava presagire che sarebbe continuata per
molti decenni, grazie a un forte aumento demografico, alla presenza di un
abbondante risparmio e ai progressi tecnologici straordinari che permettevano
inoltre di riorientarla verso uno sviluppo più duraturo. Ed ecco che,
improvvisamente, siamo all´alba di una depressione planetaria, la più grave da
ottant´anni a questa parte. (...) L´umanità ha sempre attraversato crisi
religiose, morali, politiche ed economiche. Da quando il capitalismo ha preso
il potere, la crisi sembra essere una sua condizione naturale. Tuttavia, tutti
sentiamo che è in atto una grossa crisi, che una grande depressione ci
minaccia, come una brutta sorpresa in un mondo pieno di promesse; e ciascuno
intuisce che, in una certa maniera, qualcosa di molto profondo, nel nostro modo
di vita e nel nostro modo di pensare, sta confusamente cambiando. A mio avviso,
l´attuale crisi si spiega in modo semplice: se il mercato è il migliore meccanismo
di ripartizione delle risorse rare, è però incapace di creare lo Stato di
diritto di cui ha bisogno e la domanda necessaria al totale impiego dei mezzi
di produzione. Affinché una società di mercato funzioni efficacemente, occorre
allo stesso tempo che uno Stato di diritto garantisca il diritto alla
proprietà, imponga il mantenimento della concorrenza, crei una domanda
attraverso salari accettabili e commesse pubbliche; ciò presuppone un
intervento politico, possibilmente democratico e non totalitario, nella
ripartizione dei redditi e dei patrimoni. Ma non essendo riusciti a imporre
questa migliore ripartizione dei redditi, abbiamo visto crescere, da vent´anni
almeno, in particolare negli Stati Uniti, una domanda alimentata
dall´indebitamento dei lavoratori dipendenti, garantito a sua volta dal valore
dei beni comprati con questo stesso debito. (...) All´inizio di settembre del
2008 si passa dall´economia della fiducia al panico. (...) Il 3 ottobre 2008,
il sistema finanziario mondiale sfiora il crollo, in mancanza di liquidità. Il
13 i governi del g8 annunciano la loro intenzione di fornire alle banche delle
risorse che però non hanno. Dopo una formidabile carambola ideologica, banche e
assicurazioni americane e inglesi vengono salvate da una sostanziale
nazionalizzazione e dalla promessa di denaro pubblico inesistente. Il debito
privato diventa un debito pubblico. Tuttavia, nulla è stato risolto: la crisi è
solo all´inizio; la recessione è già alle porte; la riduzione dei debiti sta
accelerando; la depressione incombe. (...) Aleggia la minaccia di due, cinque,
se non addirittura dieci anni di depressione: il tempo di ridurre a zero i
debiti dei principali paesi occidentali. Questa depressione porterebbe con sé
un crollo dei prezzi che neanche un grande rilancio attraverso massicce spese
pubbliche basterebbe a rallentare. La crisi finanziaria mondiale, diventata
economica, si trasformerebbe allora in un´enorme crisi sociale e politica;
centinaia di milioni di persone si troverebbero minacciate dalla disoccupazione;
il regime politico stesso sarebbe criticato, respinto come incapace di gestire
il "golem" dei mercati che avrà contribuito a creare. Poi
arriverebbe, violenta, l´inflazione. Tutta l´ideologia delle nostre società
individualiste e sleali sarebbe rimessa in discussione. E la democrazia con
essa. Se si vuole evitare che la Storia prenda questa piega terribile, bisogna
capire che tutto ciò ha origine nello squilibrio tra il mercato e lo Stato di
diritto: tale squilibrio riduce la domanda, la trasferisce sul debito e crea
rendite finanziarie poderose, legali, extra-legali, illegali o criminali.
Perfettamente coscienti dei rischi che lo sviluppo anarchico dei mercati fa
correre al mondo, gli "iniziati" fanno di tutto per massimizzare i
loro profitti, come dei ladri che si affrettano ad arraffare più oro possibile
dalla cassa di una banca, rischiando il tutto per tutto negli ultimi secondi
della rapina, poco prima che arrivi la polizia. è venuto il momento di capire
che i contribuenti pagano oggi i bonus dei banchieri che li hanno gettati in
una simile situazione. Ma è venuto anche il momento di rendersi conto che
questa crisi può rappresentare un´opportunità per il mondo intero, un ultimo
avviso su tutti i pericoli di una globalizzazione anarchica e sprecona. è
venuto il momento di convincerci che disponiamo dei mezzi umani, finanziari e
tecnologici per far sì che questa crisi sia soltanto un incidente di percorso;
che ne usciremo solo se l´informazione economica e finanziaria sarà equamente
distribuita e disponibile per tutti e nello stesso momento; se i mercati
finanziari, mondiali per natura, saranno regolamentati da uno Stato di diritto
planetario; se cesseranno queste finanze-casinò; se il mestiere di banchiere
ridiventerà modesto e noioso, ciò che non avrebbe mai dovuto smettere di
essere; se sarà compiuto su scala mondiale un reale controllo dei rischi e
delle esigenze di liquidità; se verrà fatta una revisione dei sistemi di
retribuzione, una separazione tra attività dei mercati e attività bancarie e
stabilito un obbligo per chi fa correre un rischio ad altri di accollarsi la
sua parte; se si sapranno organizzare, su scala mondiale, grandi opere
ecologicamente durature, come è stato fatto finora in alcuni paesi. Copyright
Fazi editore. Traduzione di Emilia Bitossi
( da "Italia Oggi"
del 24-04-2009)
Argomenti: Cina Usa
ItaliaOggi sezione:
I commenti data: 24/04/2009 - pag: 2 autore: di Giovanni Cossiga IL PUNTO La
recessione è severa ma la ripresa è vicina Se l'America guarda al dopo
recessione, dopo un downturn di nove mesi, forse deve al presidente della
Federal reserve, Ben Bernanke, professore di economia alla Princeton
university, di aver imboccato la via giusta. Non solo per la profusione di
liquidità riversata nell'economia per evitare il collasso del sistema
finanziario. Ma soprattutto per il fiuto di animale di razza quando ha deciso,
insieme ai colleghi della Fed, di ridurre close to zero il costo del denaro in
America. E non per l'effetto diretto che tale misura suscitava nell'economia in
recessione, probabilmente scarsa. Ma, per l'intuizione anticipata, rispetto
all'andamento del mercato, della tendenza alla deflazione in agguato
sull'economia americana. È questo anticipo da economista veggente che sta
creando le premesse per attenuare l'effetto deflazione sul suolo americano,
forse più deleteria della recessione in atto dovuta alla grave crisi finanziaria.
Nel mese di marzo i prezzi Usa sono calati di uno
0,2%, anche se al netto delle partite volatili (alimentari ed energia), sono
cresciuti di uno 0,2% m/m. Si consideri tuttavia che le statistiche dei prezzi,
per la modalità di calcolo, valutano in eccesso l'aumento dei prezzi. Pertanto,
i prezzi in Usa sono ormai in terreno negativo. Per
capire come stanno le cose dell'economia, tuttavia, non bisogna guardare solo
alle statistiche dell'economia Usa, che mostrano
ancora la disoccupazione in aumento e la crisi irrisolta del settore auto, sebbene
l'edilizia residenziale dia segni di miglioramento. Si deve osservare che cosa
succede ai due giganti asiatici, la Cina e l'India. Nonostante la tesi che
la ripresa in Cina sia
legata all'enorme pacchetto di sostegno governativo messo in atto, è di tutto
rilievo che la ripresa in atto nel primo trimestre (+6,1%) non può essere
ascritta che in parte alla componente dei consumi interni, ma dipende da un
rilancio dell'export industriale. Simile constatazione si può fare per
l'India che vede alcuni settori industriali, acciaio e cemento, crescere in
misura notevole. Questo deve voler dire che il mondo sta vivendo una recessione
a V e che il picco negativo della crisi è ormai alle spalle. Se questo è vero,
c'è il rischio non banale che l'enorme apparato di interventi pubblici
pluriennali messi in campo in America e in Europa per parare la recessione
entri in gioco quando la ripresa avrà preso piede in maniera netta e sicura.
Inutili quindi per lo scopo iniziale, saranno certo dannosi per l'abnorme
aumento dell'indebitamento pubblico, in contrasto con l'atteggiamento delle
famiglie, soprattutto nei paesi anglosassoni, di maggiore attenzione al
risparmio.
( da "Italia Oggi"
del 24-04-2009)
Argomenti: Cina Usa
ItaliaOggi sezione:
agricoltura data: 24/04/2009 - pag: 12 autore: Etichettatura
globalizzata Ok della commissione agricoltura del senato al pdl di iniziativa
del presidente Paolo Scarpa Bonazza Buora, contenente «Disposizioni in materia
di etichettatura dei prodotti alimentari». Per Coldiretti è «un risultato in
linea con il progetto dell'associazione «Per una filiera agricola tutta
italiana», finalizzato a fermare speculazioni e inganni a difesa delle
vere produzioni made in Italy. La proposta di legge contiene l'obbligo di
riportare in etichetta l'indicazione del luogo di coltivazione o allevamento
della materia prima agricola utilizzata.
( da "Milano Finanza (MF)"
del 24-04-2009)
Argomenti: Cina Usa
MF sezione: Mercati
Globali data: 24/04/2009 - pag: 12 autore: Un ottimista al giorno L'onda
protezionista sta passando Domanda. Il presidente di Confindustria invoca un
coordinamento internazionale contro le tentazioni del ricorso al protezionismo.
C'è veramente questo rischio? Risposta. La recessione ha provocato nelle
economie occidentali un aumento delle pressioni all'adozione di misure
restrittive delle importazioni dai Paesi a basso costo del lavoro, non solo per
proteggere i conti con l'estero ma anche per salvaguardare l'occupazione. Ne
deriva il rischio che i Paesi emergenti, anch'essi alle prese con economie in
rallentamento, possono fare altrettanto. D. Con quali conseguenze? R. Il
rischio è che il commercio mondiale si frammenti in una rete di rapporti
bilaterali, con effetti distorsivi della concorrenza. Per esempio, in India il
vino italiano fa fatica ad affermarsi mentre le vendite di quello americano
vanno bene, per effetto di un trattato commerciale tra gli Usa e il Paese asiatico. D. Dottor
Marazzi, vede segnali di ripresa? R. Ultimamente la situazione è migliorata. Le
economie emergenti cominciano a dare segni di ripresa. Parlo di Cina e India, ma anche di alcune aree
dell'Africa, in particolare Angola, Uganda e Madagascar, che stanno registrando
tassi di crescita sostenuti. Ritengo che il pericolo del ricorso a
misure protezionistiche da parte di questi Paesi sia al momento scongiurato.
Giuliano Castagneto
( da "Riformista, Il"
del 24-04-2009)
Argomenti: Cina Usa
Barack Obama ha
confermato ieri la svolta americana anche nelle politiche ambientali rispetto
alla precedente amministrazione Bush Barack Obama ha confermato ieri la svolta
americana anche nelle politiche ambientali rispetto alla precedente
amministrazione Bush. Ha annunciato la sua "energy revolution"
dall'Iowa, spiegando che «i tempi in cui gli Stati Uniti rallentavano i
colloqui e le iniziative sul clima sono finiti». Il presidente americano vuol
contendere la leadership della rivoluzione verde all'Europa e in particolare
alla Germania. Una rivoluzione copernicana, per il paese che non ha neanche
ratificato il Protocollo di Kyoto, e che non più tardi di due anni fa ingaggiò
un duro scontro con la cancelliera Merkel al G8 di Heiligendamm. Allora gli Usa ammisero la necessità di limitare le emissioni di
biossido di carbonio ma Bush insistette per l'introduzione di incentivi,
respingendo l'ipotesi di obiettivi precisi, di limiti quantitativi al CO2.
Durante la campagna elettorale Obama ha già sconfessato questa filosofia: ha
proposto un piano in quattro fasi che punta alla riduzione delle emissioni
dell'80% entro il 2050. Ed è evidente che gli Usa parteciperanno ai colloqui per Kyoto
( da "Riformista, Il"
del 24-04-2009)
Argomenti: Cina Usa
trento Il Festival
che spiega la crisi Un festival dell'economia con l'obiettivo di analizzare
fondo le ragioni della recessione ma anche che ha anche dimostrato di essere un
investimento per Trento. La kermesse dello scorso anno ha prodotto un ritorno economico
di 2,3 milioni di euro a fronte di una spesa di 1 milione. Ritorna anche
quest'anno il Festival dell'Economia di Trento. Da giovedì 29 maggio a domenica
primo giugno, economisti, giuristi, imprenditori, manager, politici, sociologi
e giornalisti, italiani e stranieri, si confronteranno in pubblico sulla crisi
economica in corso, su come conciliare «identità e globalizzazione» in tempo di
crisi. Sono queste le due parole magiche che terranno impegnato per esempio
Roland Benabou, economista di Princeton. «Un potenziale prossimo premio Nobel»
- ha sottolineato durante la presentazione Tito Boeri, economista della Bocconi
di Milano, mente del Festival e fondatore del sito lavoce.info. Lo scorso anno,
da Trento passò Paul Krugman, prima di vincere il Nobel. Insieme a Benabou, che
«si addentrerà nei meccanismi di scelta collettivi che possono spiegare le
bolle speculative», ci sarà Anne Kruger, docente americana di Economia
Internazionale, che «descriverà come sarà il mondo dopo la crisi». Poi Luigi
Zingales o Edward L.Glaeser che si soffermerà sulla falsa convinzione che i
pericoli per l'economia derivano ai diversi gruppi etnici. Quest'ultimo sarà
uno degli argomenti più toccati durante la manifestazione. «Alcuni sostengono a
torto che tra i motivi della crisi ci sia la
globalizzazione nel tentativo di risolvere i problemi con inutili localismi -
continua Boeri - In realtà la crisi è maturata per i difetti di
regolamentazione sui mercati statunitensi». Per l'economista «è proprio la
globalizzazione che può aiutarci: i paesi che stanno reagendo meglio alla fase
negativa sono quelli in via di sviluppo, come la Cina». All'interno del
Festival ci sarà un nuovo appuntamento particolarmente interessante: i
Tribunali della crisi. Ogni giorno sarà celebrato «un processo» alla finanza,
all'economia e alla politica, con tanto di imputati, testimoni e una giuria
popolare: obiettivo è scoprire i colpevoli della recessione economica che ha
investito il mercato in questi anni. Oltre a esponenti internazionali, molti
nomi noti del dibattito pubblico e culturale italiano, tra cui Giuseppe De
Rita, Luca Cordero di Montezemolo, Fabrizio Galimberti, Enrico Letta, Francesco
Giavazzi, Lucio Caracciolo, Giuliano Amato e Innocenzo Cipolletta. Alessandro
Da Rold 24/04/2009
( da "Manifesto, Il"
del 24-04-2009)
Argomenti: Cina Usa
DIARIO DELLA CRISI
Toyota non vende. Disoccupati Usa in crescita. E in
Germania collassa il Pil Maurizio Galvani Compagni contrordine: dopo appena una
settimana il Dipartimento al lavoro non solo ha rivisto il dato sulle richieste
dei sussidi di disoccupazione portandole da
( da "Sole 24 Ore, Il"
del 24-04-2009)
Argomenti: Cina Usa
Il Sole-24 Ore
sezione: MONDO data: 2009-04-24 - pag: 10 autore: «NON ILLUDIAMOCI» I pericoli
dell'ottimismo «Un barlume di speranza?». Si intitola così la copertina
dell'ultimo numero dell'Economist.Il sottotitolo suggerisce la risposta:
«L'economia mondiale ei pericoli dell'ottimismo».I dati più
recenti negli Usa, Europae Cina hanno riacceso le speranze che il
peggio sia alle spalle. Ma il settimanale avverte che le crisi bancarie
provocano recessioni lunghe e riprese deboli, mentre servirà molto tempo prima
di far tornare i capitali nei mercati emergenti. «La fine della peggior
crisi dai tempi della Grande depressione- conclude l'articolo-è molto lontana».
( da "Sole 24 Ore, Il"
del 24-04-2009)
Argomenti: Cina Usa
Il Sole-24 Ore
sezione: ECONOMIA E IMPRESE data: 2009-04-24 - pag: 19 autore: Competitività.
Rapporto sul sistema produttivo: la crisi deve essere anche l'occasione per
fare i conti con i problemi di fondo Bankitalia: 5 priorità per le imprese
Agire su concorrenza, produttività, innovazione, crescita dimensionale e fisco
di Franco Locatelli S e l'economia italiana cresce meno che in passato e
soprattutto cresce meno dei suoi più diretti concorrenti le ragioni sono tante e gli effetti della globalizzazione, della rivoluzione
tecnologica, dell'euro e della conseguente impossibilità di ricorrere alla
scorciatoia delle svalutazioni competitive si fanno sentire. Ma la crisi in
corso è l'occasione per fare i conti con i problemi strutturali irrisolti, che
sono di carattere sia macro che microeconomico e investono sia le
responsabilità dell'autorità politica che delle imprese. Il Rapporto
sulle tendenze nel sistema produttivo italiano, diffuso ieri dalla Banca
d'Italia, si concentra prevalentemente sull'analisi dei problemi di fondo del
sistema imprenditoriale e, malgrado le recenti revisioni statistiche abbiano
fatto giustizia di interpretazioni fuorvianti, indica nella produttività totale
dei fattori «la ragione principale del rallentamento italiano». Il riposizionamento
competitivo avviato nell'ultimo decennio dalle imprese italiane ha già permesso
a molte di esse di raccogliere successi sui mercati internazionali in
importanti nicchie produttive ma, secondo Banca d'Italia, la strada da fare sul
terreno dell'efficienza, dell'innovazione, dell'internazionalizzazione, della
crescita dimensionale e del rinnovamento degli assetti proprietari è ancora
lunga. Sull'analisi del ritardo della crescita, che lo stesso istituto di Via
Nazionale circonda di mille caveat, si può sempre discutere, ma il Rapporto si
preoccupa di accompagnarla con l'indicazione di cinque precise ricette che
chiamano in causa il capitalismo italiano ma soprattutto le scelte di policy.
1) Al primo posto il Rapporto colloca la necessità di estendere la concorrenza
e i riflettori sono puntati soprattutto su una maggiore contendibilità dei
servizi, che «consentirebbe di ridurre le rendite monopolistiche, a vantaggio
dei consumatori e delle imprese utilizzatrici». 2) Facilitare la riallocazione
di risorse tra imprese è il secondo imperativo suggerito da Via Nazionale con
l'obiettivo di guadagnare efficienza aggregata. Si tratta, in sostanza, di
spostare risorse dalle imprese meno produttive a quelle più dinamiche,
«evitando la tentazione di sovvenzionare imprese in difficoltà che non abbiano
prospettive concrete di ristrutturazione » ma premiando le aziende innovative
anche se colpite da momentanee criticità. Naturalmente una gestione dinamica ed
efficiente delle risorse deve poggiare su un'adeguata disciplina del diritto
fallimentare e su moderni sistemi di protezione sociale. 3) Più efficienza a
livello di impresa: per favorirla si raccomandano interventi di policy che
facilitino l'adozione di nuove tecnologie, l'attività innovativa nel senso più
ampio del termine e l'internazionalizzazione nelle sue varie
forme.L'affermazione delle medie imprese del cosiddetto Quarto capitalismo e il
successo delle multinazionalitascabili testimoniano in effetti come il
cambiamento dei paradigmi competitivi all'interno della nuova divisione del
lavoro derivante dalla globalizzazione obblighi le imprese italiane a puntare
sulla qualità più che sulla competitività di prezzo e quindi a mettere
innovazione e internazionalizzazione in cima alle priorità. 4) La questione
dimensionale delle imprese è la quarta delle ricette della Banca d'Italia. E'
un problema delicato che non ammette banalizzazioni e che deve indurre a
considerare la dimensione di un'impresa non solo in assoluto ma in relazione
anche allo specifico mercato di riferimento. La sorprendente correlazione
inversa tra dimensioni e profitti evidenziata dalle ricerche di Mediobanca
sulle medie imprese manifatturiere non va mai dimenticata. Tuttavia è indubbio
che favorire la crescita selettiva da piccole a medie imprese e puntare a un
maggior numero di grandi imprese permetterebbe al sistema industriale italiano
di affrontare meglio le sfide dell'innovazione e
dell'internazionalizzazione.Alla questione dimensionale si collega anche il
riassetto del capitalismo familiare, che la crisi in corso ha rivalutato come
elemento di stabilità delle imprese a fronte degli insuccessi di tante public
company di stampo anglosassone, ma di cui la Banca d'Italia raccomanda di non
scordare gli aspetti fernanti che affiorano se e quando l'azienda familiare non
sa aprirsi al mercato e alla gestione manageriale. 5) Politiche finalizzate
alla crescita sono l'ultima, ma non importanza, delle priorità suggerite da Via
Nazionale. Questo vale per le politiche industriali ma vale anche per le
politiche tributarie, che vanno modulate tenendo d'occhio il minor peso del
fisco sulle aziende dei Paesi concorrenti ma anche l'importanza di dare
stabilità e trasparenza alle normative che investono l'impresa. © RIPRODUZIONE
RISERVATA
( da "Sole 24 Ore, Il"
del 24-04-2009)
Argomenti: Cina Usa
Il Sole-24 Ore
sezione: ECONOMIA E IMPRESE data: 2009-04-24 - pag: 23 autore: Eventi.
Presentata la quarta edizione del Festival di Trento in programma dal 29 maggio
al 1Úgiugno Economia sotto processo Boeri: «La ricerca non ha previsto in tempo
le cause della crisi» «Identità e crisi globale» Serena Uccello MILANO «Posti
di lavoro inglesi per lavoratori inglesi». Con questo slogan lo scorso
febbraio, nel Lincolnshire in Gran Bretagna, è montata la protesta contro la
presenza degli operai italiani della siracusana Irem, nel cantiere della
raffineria Lindsey Oil della Total. è la crisi che presenta i conti alla
globalizzazione? O piuttosto il segno di una mancata integrazione? Alla sua
quarta edizione, in programmadal29maggioal1 Úgiugno, ilFestival dell'Economia
di Trento risponde alle sollecitazioni della cronaca e si focalizza sulla
conciliabilità delle identità locali rispetto a quelle globali. «La lezione
peggiore e più pericolosa da trarre da questa crisi è che
essa sia figlia della globalizzazione e che quindi per evitarne una nuova
occorra rendere le nostre comunità un po' più chiuse. La globalizzazione ci
salverà invece, visto che i segnali della ripresa arrivano da Cina e India», ha
spiegato Tito Boeri, professore di economia alla Bocconi e responsabile
scientifico delle quattro giornate trentine, presentando ieri a Milano i
contenuti e gli ospiti del Festival. La riflessione di partenza è capire se la
mancanza di aiuti efficaci per i lavoratori e le famiglie (ammortizzatori
sociali diffusi ma anche altri interventi), oppure un costo del denaro che in
Europa resta più alto rispetto agli Stati Uniti, o anche la realizzazione di
pacchetti anticrisi improntati nei diversi Paesi Ue su logiche differenti con
risultati pertanto non sempre puntuali, non sia piuttosto il frutto di scarsa
integrazione, dell'assenza cioè di una comune appartenza, vale a dire del sentirsi
membri di una stessa società. Da qui l'esigenza di analizzare la realtà alla
luce di chiavi di interpretazione non esclusivamente economiche ma ispirate ad
altre discipline come la psicologia o le scienze sociali. Così il premio Nobel
George Akerlof, che aprirà il Festival il 29 maggio, spiegherà quanto spesso
decisioni importanti siano influenzate dagli "animal spirits" e come
uno di questi istinti, un improvviso crollo della fiducia, rappresenti uno dei
fattori scatenanti dell'attuale recessione. A un altro premio Nobel, James
Heckman, il compito di aiutare a capire come l'intreccio di economia e
psicologia sia un utile approccio per comprendere come i tratti della nostra
personalità servono a predire un'ampia gamma di comportamenti economici, dal
successo nello studio a quello sul lavoro. Confermata la struttura degli scorsi
anni con una novità. Ai tradizionali format (Parole chiave, Alla frontiera,
Visioni, Focus, Dialoghi, Intersezioni, Testimoni del Tempo) si aggiunge
l'appuntamento a mezzogiorno coi Tribunali della crisi. Sotto processo non le
persone ma le istituzioni, le regole, i comportamenti. A cominciare dagli
stessi economisti incapaci «di prevedere in tempo non tanto la crisi, quanto le
sue reali cause», dice Boeri. Oltre alla formula, confermata pure la macchina
organizzativa delle precedenti edizioni sia per quanto riguarda i promotori (
Provincia autonoma di Trento, Comune di Trento, Università degli Studi di
Trento) che gli organizzatori (Editori Laterza e Gruppo 24 Ore), i partner (Intesa
Sanpaolo), i media partner (Radio 24). Assente la politica o meglio i politici,
chiarisce Giuseppe Latenza, ai quali «però, se vorranno essere presenti, il
Festival è aperto». © RIPRODUZIONE RISERVATA
( da "Eco di Bergamo, L'"
del 24-04-2009)
Argomenti: Cina Usa
Europa dell'Est,
Arabia e Usa nei piani di sviluppo di Tesmec -->
Dal 2010 operativo un nuovo impianto in Bulgaria. A breve al via la filiale di
Riad In America, joint-venture nel Minnesota e raddoppio della sede di Dallas
Venerdì 24 Aprile 2009 ECONOMIA, pagina 42 e-mail print Si prepara a rafforzare
la sua presenza in Bulgaria la Tesmec di Grassobbio, azienda specializzata
nella produzione dei sistemi per tendere (tesatura) le linee elettriche e delle
macchine per scavo (in inglese «trencher», ovvero scavatore di trincea). Dopo
una prima esperienza a Plovdiv, ora la società bergamasca rilancia con un nuovo
stabilimento sempre nella stessa città: la nuova realtà produttiva si chiamerà
Tesmec Beta srl controllata al 100% dalla società di Grassobbio. Produrrà
macchine Gallmec, multifunzionali il cui impiego è richiesto in particolare nel
settore dei lavori pubblici, con l'obiettivo di commercializzarle nei Paesi
dell'Est Europa. Il progetto è stato annunciato dall'amministratore delegato
della Tesmec Ambrogio Caccia Dominioni durante il convegno «Le medie imprese
industriali del Nord Ovest» svoltosi all'Università di Bergamo. L'azienda punta
quindi ai mercati emergenti, senza senza però trascurare il mercato americano
dove sono allo allo studio due significativi progetti. Il primo, in
particolare, riguarda la costituzione di un'azienda distributrice di sistemi
per tendere le linee elettriche, che si realizzerà grazie ad una joint-venture
con l'americana Condux. La nuova società, controllata pariteticamente da Tesmec
e Condux, si chiamerà Tesmec Condux Ltd e avrà sede a Mankato, nel Minnesota,
dove ha sede la stessa Condux. Saranno circa una ventina i dipendenti occupati.
L'accordo, già siglato, sarà attivo dal 1° giugno. Il secondo progetto, invece,
riguarda l'ampliamento dello stabilimento di Dallas della Tesmec Usa, società che conta oggi 69 lavoratori. L'obiettivo è
raddoppiare gli spazi: l'area sulla quale sorge l'azienda passerà quindi dagli
attuali 50 mila a 100 mila metri quadri e allo stesso modo i capannoni dagli
attuali 9 mila raggiungeranno i 18 mila metri quadrati. Ma non ci si fermerà
qui. A Riad, in Arabia Saudita, a breve diverrà infatti operativa la
collaborazione con l'azienda Qbc (Qatar Building Company) per la
commercializzazione e il servizio di assistenza di «trencher». La testimonianza
data da Caccia Dominioni al convegno è stata rivolta all'importanza di guardare
all'export come risorsa. «Il 97% del nostro fatturato proviene proprio dalle
esportazioni - ha precisato - con un'attenzione continua ai mercati in
crescita». L'azienda di Grassobbio ha chiuso il 2008 con un fatturato di 120
milioni di euro, in crescita del 25%. «E se vogliamo crescere ulteriormente
dovremo investire nelle reti distributive guardando ad Arabia, Cina e Russia». Francesca Belotti 24/04/2009 nascosto-->
( da "Provincia Pavese, La"
del 24-04-2009)
Argomenti: Cina Usa
L'intervista a
Chirichelli «Con il convegno speriamo di avere aperto un canale» PAVIA.
Giampaolo Chirichelli, commercialista pavese, da un anno presidente di
Finlombarda: quale bilancio ha tratto dal vostro convegno di Pavia? «Stiamo
facendo uno sforzo enorme perchè vogliamo che gli operatori ci conoscano e
sappiano che siamo vicini a loro specialmente in questo periodo di crisi. Siamo
così partiti con questa sorta di tour tra le province lombarde. Prima tappa
Pavia, un po' perchè sono pavese, ma soprattutto perchè, all'epoca
dell'organizzazione del convegno, era una piazza in cui non erano previste
elezioni amministrative. La crisi in Comune è arrivata cammin facendo». Perchè
questa scelta? «Ci tengo che in queste occasioni la politica non rivesta ruoli
preponderanti, ma si pensi soltanto e unicamente alle imprese. A Pavia il dibattito
è stato interessante e proficuo. Ma anche i politici sono stati al gioco: ho
molto apprezzato, per esempio, l'intervento del senatore Roberto Mura». Pavia
fanalino di coda (decima su 11 province) per presentazione di pratiche e
richieste di fondi da parte delle imprese. Come mai? «C'è evidentemente
qualcosa che non funziona e ho chiesto ai vari operatori un esame di coscienza.
La situazione delle imprese a Pavia è senza dubbio critica, ma proprio per
questo non mi spiego perchè non si usino questi supporti finanziari. Io credo
ci sia anche un problema di comunicazione, che speriamo di avere un po' risolto
con il convegno in cui abbiamo incontrato direttamente le categorie». Qual è la
sua idea su questa crisi? «Faccio mia una frase di Tremonti: "Questa crisi
non è la fine del mondo, ma la fine di un mondo in cui ci si era illusi che la
ricchezza nascesse dalla finanza e non dal lavoro". Oggi
la Regione Lombardia e Finlombarda sono qui per chiarire come l'impresa privata
puo fare sistema con la parte pubblica. Dimenticatevi i contributi a fondo
perduto: non servono, il nostro è un territorio che non ha bisogno di
assistenzialismo ma necessita di sinergie, di essere accompagnato, di
combattere le sfide della globalizzazione».
( da "Corriere della Sera"
del 24-04-2009)
Argomenti: Cina Usa
Corriere della Sera
sezione: Opinioni data: 24/04/2009 - pag: 38 LE CRITICHE DEGLI INTELLETTUALI
Globalità e cattiva coscienza di ANDRÉ GLUCKSMANN SEGUE DALLA PRIMA Queste
cantonate, invocate a titolo esplicativo, certo si sono verificate, ma perché
nessuno vi ha fatto attenzione in tempo utile? Così si interrogano gli
intellettuali, accennando un passo indietro. Scavalcando, volenti o nolenti, il
cerchio magico delle interpretazioni aridamente economiste della crisi
economica, hanno chiamato in causa quei «secondi fini» che avrebbero
incoraggiato le autorità bancarie e politiche a folleggiare spensieratamente di
bolla in bolla, fino al disastro attuale. Ogni crisi si rivela lo specchio
indiscreto in cui la società scopre tutto ciò che in tempi normali si affanna
ad occultare. Pertanto l'idea di invitare gli intellettuali italiani e francesi
a «Pensare la crisi», nella splendida cornice di Villa Medici, non è così
peregrina come potrebbe apparire. L'iniziativa di Frédéric Mitterrand e Alain
Elkann si è rivelata istruttiva. Certo, è troppo tardi per prevenire e troppo
presto per teorizzare. Ricordiamo che ancora oggi la grande recessione degli
anni Trenta si presta a diagnosi precise e dettagliate, ma profondamente
contraddittorie. Tuttavia, niente ci impedisce di interrogarci legittimamente,
alla luce della crisi odierna, sulle nostre convinzioni e i nostri stili di
vita. Presso molti intellettuali si sente affiorare uno spirito di
rivendicazione, una gioia malvagia che i tedeschi chiamano Schadenfreude: ecco
la prova che i soldi non solo non danno la felicità, ma per di più rendono
stupidi; ecco la prova che il consumismo spegne il cervello e che
l'arricchimento involgarisce. Per due giorni, ho ascoltato parecchi miei
colleghi di intelletto soffermarsi estasiati sul blocco improvviso dei cantieri
faraonici nel Dubai o sull'annuncio del fallimento di Las Vegas. Ho sentito celebrare come una giusta punizione del cielo il
naufragio di una globalizzazione che se ne infischia dei principi immortali e
dei valori ineccepibili. Ho assaporato, con la necessaria delicatezza, la
connivenza tra uomini di fede, ribelli senza causa e accademici senza impiego
che scagliavano fuoco e fiamme contro la moderna Babilonia, gli ipermercati e i
dvd pornografici. Ciascun relatore, con 15 minuti a disposizione, si è
lanciato in riprovazioni frettolose e nulla è sfuggito, né la
tossicodipendenza, né la dittatura dei tecnocrati, né la dissoluzione dei
costumi, né la crescita produttivistica, l'alcolismo e la contraccezione, tutte
vere e proprie maledizioni apocalittiche che vedono nella crisi attuale la
premessa alla fine del mondo. Respingendo acrimonia e manicheismo, ci sono
stati alcuni che hanno accennato delle distinzioni: trent'anni di
globalizzazione hanno dato accesso al mercato mondiale a un miliardo di
persone, assicurando loro un'occupazione e la speculazione finanziaria
sciogliersi nella speculazione scientifica. Grande assente da Villa Medici,
Jean de Lafontaine denunciava secoli or sono l'accumulo dei debiti e
l'ottimismo ingenuo che ispira le «catene di Sant'Antonio », o le piramidi
truffaldine. Anche il secchiolino di latte rischia di tramutarsi in un prodotto
finanziario tossico. «Allegra, canticchiando, facendo i conti in mente, pensa
che può dal latte ritrar qualche denaro e sei dozzine d'ova comprar
agevolmente. L'ova di poi si covano ed ecco a poco a poco un ben pollaio in
corte che non le costa caro. La volpe con Pierina avrà cattivo giuoco: ben
ingrassate infine si vendon le galline. Col piccol capitale, si compera un maiale,
che tenero in principio a furia di cruschello diventa un porco bello. Raccolto
un altro gruzzolo, con questo - visto il prezzo che fanno sul mercato - si
compera un vitello, anzi una vacca, e sembrale vedere già sul prato saltare
questa e quello. A tanto ben di Dio Saltando essa di gioia, il secchiolin
cascò. Vitello e vacca ed ova e porco bello, addio!... » Lungi dall'imputare le
nostre sfortune alle contadine di allora, per le loro ingenue fantasie, o ai
forzati della disoccupazione di oggi, il nostro favolista scagliava i suoi
rimproveri alle élite al potere. Se si hanno le tasche tintinnanti d'oro o gli
armadi pieni di diplomi, se si gioca con le cifre o contro le cifre, questo non
esonera nessuno dalle proprie responsabilità, né i ricchi, né le autorità
morali, politiche e intellettuali. A nulla giova lasciar correre quando tutto
fila liscio, per poi scagliarsi contro la bramosia di profitto non appena
cambia il vento. La povertà è un fardello troppo penoso, che non si presta né
alle prediche morali, né alle certezze perentorie degli esperti,
immancabilmente smentiti dalla brutalità dei fatti. E' venuta l'ora di pensare
la crisi accollandoci anche noi la nostra parte di responsabilità. traduzione
di Rita Baldassarre
( da "Unita, L'" del
24-04-2009)
Argomenti: Cina Usa
Torna il Festival
dell'Economia di Trento: «Identità e crisi globale» Torna il Festival
dell'Economia di Trento, giunto quest'anno alla sua quarta edizione. Da giovedì
29 maggio a domenica 1 giugno economisti, giuristi, imprenditori, manager,
politici, sociologi, giornalisti si confronteranno in pubblico su un tema cardine
del nostro futuro: come conciliare identità e
globalizzazione al tempo della crisi. Spiega Tito Boeri, responsabile
scientifico della kermesse: «Quando l'economia mondiale cresceva a tassi del
5-6 per cento all'anno, in molti si sono chiesti se la globalizzazione avrebbe
soffocato le identità nazionali e locali, sopprimendo tradizioni e violando
sistemi di valori locali; ora abbiamo, in ogni caso, il problema
opposto: quello di governare una crisi globale di fronte al rafforzamento di
identità locali, riaffermate in contrasto con tutto ciò che sta al loro
esterno». A Trento saranno presenti, tra gli altri, due premi Nobel per
l'economia: George Akerlof e James Heckman. Parteciperanno anche Tyler Cowen,
docente di Economia alla George Mason University, editorialista economico per
il New York Times e responsabile di uno tra i più visitati e autorevoli blog
del pianeta. Poi Alessandra Casella, Alberto Alesina, Roland Benabou, Anne
Krueger e molte personalità del dibattito pubblico e culturale italiano, tra cui
Luca Cordero di Montezemolo e Tommaso Padoa Schioppa. L.V.
( da "Resto del Carlino, Il (Ferrara)"
del 24-04-2009)
Argomenti: Cina Usa
FERRARA SCUOLA pag.
12 Comacchio risponde: solo paura o è davvero crisi? PER CAPIRE come stanno
davvero le cose a Comacchio, abbiamo raccolto informazioni da genitori,
parenti, amici e conoscenti e abbiamo analizzato i vari punti di vista emersi
dalla nostra ricerca. Ci siamo chiesti da dove nasce la crisi. Ci hanno
risposto che tutto parte da lontano, dall'introduzione dell'Euro e dal
conseguente aumento dell'inflazione. A questo si aggiungono
le migrazioni di persone in cerca di lavoro e la famigerata globalizzazione che
ha aumentato le spese dei cittadini. A livello generale, si pensa che le
difficoltà dipendano in gran parte dal crollo delle borse americane e di alcune
grandi multinazionali. A fronte di queste affermazioni, è legittimo domandarsi
se il tenore di vita è cambiato. Le riposte variano in relazione
all'impiego della persona consultata: medici e liberi professionisti non notano
differenze significative, artigiani e commercianti hanno visto un
ridimensionamento del loro giro d'affari, gli operai parlano oggettivamente di
crisi e della necessità di ridurre le spese e gli sprechi. In molti temono di
perdere il posto di lavoro, chi è precario prima di tutto, ma anche chi ha un
impiego a tempo indeterminato e non ha la garanzia di poter continuare a lavorare
perché ora è in cassa-integrazione. Ma concretamente, cosa si fa per superare
questa impasse? I comacchiesi non sono del tutto convinti che gli interventi
pianificati dall'amministrazione siano sufficienti. Il settore dell'edilizia
(fondamentale per la ripresa) vede spesso rimandati i grandi progetti e lo
stesso vale per le opere pubbliche; i cittadini percepiscono una certa
immobilità dei poteri locali, come se si fosse in attesa di verificare come
effettivamente possono andare le cose. Ci si attende molto dall'Amministrazione
locale: contributi per le fasce più deboli, una politica per le famiglie più
solida e decisa insomma una segnale che si sta lavorando sulla questione e non
la si ritiene solo una fase di passaggio di poco valore. Possiamo concludere
osservando che i comacchiesi temono la crisi, ma ancora non ne individuano in
modo chiaro le cause e, soprattutto e purtroppo, gli effetti. Giada Fabbri
Giorgia Gelli Samanta Aguiari Piva Serena Cavalieri Linda Gelli
( da "Finanza e Mercati"
del 24-04-2009)
Argomenti: Cina Usa
«Superare la visione
familiare per sopravvivere alle difficoltà» da Finanza&Mercati del
24-04-2009 Le imprese devono cambiare atteggiamento, e superare una visione
«familiare» della gestione aziendale. Lo scrive la Banca d'Italia nel suo
«Rapporto sulle tendenze nel sistema produttivo italiano» che suggerisce più
liberalizzazioni e imprese di dimensioni più grandi per sostenere la ripresa.
Secondo Bankitalia «tra gli obiettivi prioritari vanno incluse anche misure che
sollecitino le imprese ad accrescere la loro dimensione, superando una visione
restrittiva del controllo familiare. Non è compito facile perché investe
attitudini radicate e la stessa cultura imprenditoriale prevalente nel paese,
ma la diffusione di forme di controllo diverse da quello familiare e il
sostanziale ispessimento della componente medio-grande della struttura
dimensionale delle imprese appaiono condizioni cruciali per la sopravvivenza
del sistema produttivo italiano». Il rapporto rileva anche come le nuove
tecnologie, la globalizzazione e l'integrazione europea
culminata nell'adozione dell'euro come valuta unica siano tre «choc esogeni»
che «hanno condizionato il percorso recente dell'economia italiana». Secondo
Palazzo Koch «nell'ultimo decennio l'economia italiana ha segnato il passo, sia
in prospettiva storica sia rispetto ai principali paesi europei. È
opinione diffusa che questo andamento rifletta problemi strutturali irrisolti,
resi più pressanti dai notevoli cambiamenti che hanno caratterizzato l'economia
mondiale». Alle imprese è quindi richiesto un nuovo atteggiamento, una tendenza
a diventare più grandi abbandonando la «visione restrittiva del controllo
familiare». «Il tratto distintivo dell'ultima fase economica è l'accresciuta
pressione competitiva sui produttori italiani» causata da globalizzazione,
innovazione tecnologica, privatizzazione e liberalizzazione dei servizi,
mercato unico, unione monetaria. Se questa maggiore pressione competitiva ha
accentuato le difficoltà di molte imprese italiane, l'analisi mostra come sia
anche stata il pungolo a miglioramenti di efficienza del sistema produttivo.
«Effetti positivi - osserva il rapporto - in termini di produttività e di
occupazione sono anche seguiti alle liberalizzazioni realizzate di recente in
Italia. Occorre insistervi, allargando il numero dei settori coinvolti e
tenendo conto delle specificità settoriali. Una maggiore contendibilità nei
settori dei servizi consentirebbe di ridurre le rendite monopolistiche, a
vantaggio dei consumatori e delle imprese utilizzatrici». Con maggior
concorrenza, spiega Bankitalia, si «determina una riallocazione delle risorse
dalle imprese meno produttive a quelle più produttive, con guadagni di
efficienza aggregata per dato livello di produttività aziendale. La disciplina
del diritto fallimentare, per le imprese, e il sistema di protezione sociale,
per i lavoratori, svolgono un ruolo essenziale. Per affrontare la competizione,
continuano da Via Nazionale, occorre che le imprese più esposte mutino
strategia ristrutturandosi e diventando più efficienti. Al tempo stesso «sono
giustificati interventi di policy che favoriscano l'adozione di nuove
tecnologie, l'attività innovativa nel senso più ampio del termine o che
accompagnino l'internazionalizzazione». Quanto al «disegno delle politiche»,
secondo il rapporto occorre «perseguire organicità e stabilità del quadro
normativo; ridurre l'incertezza sull'accesso e i modi di utilizzo degli
strumenti a disposizione; privilegiare trasparenza e accountability nei
processi decisionali che sovrintendono all'assegnazione di eventuali incentivi
e sgravi; prevedere meccanismi di monitoraggio e valutazione delle misure
adottate; al fine di evitare potenziali conflitti di interesse, assegnare la
valutazione di tali misure ad autorità indipendenti, seguendo le best practices
riconosciute a livello internazionale».
( da "Asca" del
24-04-2009)
Argomenti: Cina Usa
NORDCOREA: SARANNO PROCESSATE LE 2 GIORNALISTE USA ARRESTATE (ASCA-AFP) -
Seul, 24 apr - Saranno processate le due giornaliste americane arrestate lungo
il fiume Tumen al confine con la Cina mentre tentavano di entrare in Corea del Nord. A renderlo noto
lo Stato comunista, mentre sembra sempre piu' evidente che Pyongyang sta
cercando un dialogo diretto con Washington. ''Un organo competente della
Repubblica Democratica Popolare di Corea (Corea del Nord) ha concluso le
indagini sulle reporter degli Usa'', ha spiegato l'agenzia
ufficiale Korean Central News Agency (KCNA). ''L'organismo ha formalmente
deciso di sottoporle a processo sulla base dei reati da loro commessi e
confermati'', ha aggiunto. Le due donne, Euna Lee, americana di origine
coreana, e Laura Ling, americana di origine cinese (appartenenti al network
Current Tv) sono state fermate lo scorso 17 marzo dopo aver attraversato il
fiume Tumen. ghi/cam/alf
( da "Reuters Italia"
del 24-04-2009)
Argomenti: Cina Usa
SINGAPORE (Reuters)
- Vivere all'estero aiuta le persone ad ampliare le proprie esperienze e anche
la propria mente. Lo dice uno studio internazionale che ha analizzato la
connessione tra la creatività e il trasferirsi in un altro paese. La ricerca,
pubblicata dall'American Psychological Association, è costituita da cinque
studi su studenti dell'Università Sorbona di Parigi, dell'Insead, una scuola di
Economia con campus in Francia e a Singapore, e della Kellogg School of
Management alla Northwestern University negli Stati Uniti. I ricercatori hanno
spiegato che anche se gli studi evidenziano una potente relazione tra il
trasferimento all'estero e la creatività, non dimostrano che vivere all'estero
e adattarsi a nuove culture renda effettivamente le persone più creative.
"Questa ricerca potrebbe dirci qualcosa circa l'impatto
crescente della globalizzazione sul mondo", ha detto l'autore principale
dello studio, William Maddux, professore assistente di Comportamento
organizzativo all'Insead. "Sapere che le esperienze all'estero sono
critiche per i risultati creativi, rende i programmi di studio all'estero e gli
incarichi lavorativi in altri paesi molto più importanti, soprattutto
per persone e compagnie che attribuiscono grande valore alla creatività e
all'innovazione". In uno studio, è stato sottoposto agli studenti dell'Mba
della Kellogg School il problema della candela di Duncker, un classico test per
valutare la creatività, in cui i candidati vengono massi davanti a tre oggetti
su un tavolo accanto a una parete di cartone: una candela, un pacchetto di
fiammiferi e una scatoletta di puntine da disegno. L'obiettivo è di attaccare
la candela al muro in modo che bruci normalmente senza che la cera coli sul
tavolo o sul pavimento, e la soluzione giusta è usare la scatola vuota delle
puntine come portacandele, e poi attaccarla al muro. La soluzione è considerata
una misura dell'intuito creativo perché richiede la capacità di vedere che gli
oggetti possono svolgere funzioni diverse da quelle tipiche. Continua...
( da "Velino.it, Il"
del 24-04-2009)
Argomenti: Cina Usa
Il Velino presenta,
in esclusiva per gli abbonati, le notizie via via che vengono inserite. ECO -
Marcegaglia: sì mercati aperti, no protezionismo e
credit crunch Roma, 24 apr (Velino) - No al credit crunch e a
misure protezionistiche per rispondere alla crisi economica. Le imprese ora più
che mai hanno bisogno di mercati aperti. Ma anche limitare nel tempo
lingresso dello Stato nelle banche insolventi, un provvedimento “inevitabile” per ristabilire la fiducia
che però deve prevedere “una chiara strategia di uscita”. Sono queste le
indicazioni che arrivano dal presidente di Confindustria Emma Marcegaglia, che
oggi ha aperto la seconda giornata del G8 delle imprese a Cagliari. “Le aziende
che hanno investito di più – ha detto Marcegaglia – hanno accumulato debiti
ingenti e hanno bisogno di prestiti, ma dallo scorso ottobre stanno subendo una
stretta creditizia globale”. Quindi adesso “occorre ripristinare la fiducia nei
mercati finanziari – ha continuato la leader degli industriali – e che i flussi
creditizi tornino alla normalità, a livelli fisiologici”. Purtroppo “uno degli
aspetti più infausti” della crisi in atto, ha spiegato Marcegaglia, “è che ha
punito le aziende migliori” e per questo “servono strategie concrete e garanzie
per evitare conseguenze sulle imprese anche negli anni a venire”. Ovviamente
“noi siamo assolutamente a favore che lapparato di
regolamentazione venga rivisto – ha chiarito il numero uno di viale
dellAstronomia –
ma temiamo che un eccesso di regole possa tradursi in una restrizione del
credito che ostacoli ulteriormente la crescita”. Infatti “dopo anni di prestito
facile, direi troppo facile, la crisi finanziaria ha portato le banche a
diventare eccessivamente caute nel gestire le attività di credito” e “la
principale conseguenza – ha aggiunto Marcegaglia – è stata un inasprimento
delle condizioni creditizie alleconomia reale, spesso anche a
tassi alti”. Dunque “dobbiamo rimuovere le cause di instabilità economica – ha ribadito il
presidente di Confindustria – ma senza distruggere il sistema finanziario,
tutti insieme. Quello che dobbiamo evitare oggi è che la demonizzazione dei
meccanismi di mercato si traduca in un eccesso di regolamentazione non necessaria
e conseguentemente in un ulteriore restringimento del credito e in una più
bassa crescita economica”. Oltre alla preoccupazione per “la crisi e le sue
implicazioni sulle imprese”, ha proseguito Marcegaglia, “il nostro messaggio al
G8 dei governi sarà che le comunità delle industrie dei paesi del G8 sono
profondamente impensierite” anche dallemergere di
“comportamenti protezionisti”. Ma “le aziende respingono con forza il protezionismo
– ha rilanciato la top manager – Ora più che mai le nostre imprese hanno
bisogno di commercio libero e di agire a livello globale. Le regole dovrebbero
governare la globalizzazione, non impedirla” eppure “oggi stiamo vedendo una
continua crescita di politiche difensive, di norme, di leggi, di regolamenti e
di comportamenti. Sia apertamente sia dietro le quinte. Sia in maniera lecita
sia illecita”. Troppo spesso, ha ricordato Marcegaglia, “la nozione di interesse
nazionale ha distorto il commercio e la concorrenza sperperando risorse.
E questo sta accadendo nonostante i governi delle economie avanzate ed emergenti si siano
pubblicamente impegnati allaccesso ai mercati, alla
liberalizzazione”. Perciò la leader degli industriali ha chiesto che gli
impegni politici dei governi siano “seguiti da azioni concrete, specialmente quando la più pesante crisi
post-bellica sta ora colpendo leconomia globale”. Quanto
allingresso dello Stato nel sistema bancario, “deve essere temporaneo –
ha affermato Marcegaglia – accompagnato da una fase di ristrutturazione e poi
seguito da un ritorno
al settore privato il più presto possibile”. Oggi “lintervento
statale nel sistema bancario in tanti paesi del G8 si è tradotto in una
nazionalizzazione di varie banche – ha osservato il numero uno di viale
dellAstronomia – Questa è stata una scelta necessaria per evitare una maggiore
perdita di fiducia. Ma io penso anche che questa misura inevitabile debba
essere limitata nel tempo e includere una chiara strategia di uscita. Il
rischio è che, se prolungata, la nazionalizzazione delle banche possa portare a
uno stallo nel progresso economico con forti interferenze politiche, e a un
controllo attraverso le banche statali della aziende non finanziarie. Un
rischio che deve assolutamente essere evitato”. Infine Marcegaglia è tornata
anche sulla sostenibilità ambientale, sostenendo che “non si tratta solo una
necessità” ma “può rappresentare, se affrontata nella maniera appropriata, un
potente motore di crescita”. Quindi “noi siamo pronti a prenderci le nostre
responsabilità per ridurre lemissione di gas serra – ha chiosato il presidente di
Confindustria – però deve essere un onere diviso tra tutti i paesi, un impegno
condiviso”, bisogna insomma “trovare il giusto equilibrio tra salvaguardia
ambientale, sicurezza energetica e competitività delle imprese”. (Saviana
Sileo) 24 apr 2009 12:33
( da "Borsa(La Repubblica.it)"
del 24-04-2009)
Pubblicato anche in: (KataWebFinanza)
Argomenti: Cina Usa
L'oro si infiamma su
aumento riserve Cina e debolezza dollaro (Teleborsa) -
Roma, 24 apr - Sale il prezzo dell'oro, che si riporta oltre i 900 dollari
l'oncia, sostenuto dall'indebolimento del dollaro e dalla notizia di un aumento
delle riserve della Cina. Il prezzo spot dell'oro si
attesta stamattina a 911,2 dollari al barile, in aumento dello 0,85%, mentre il
future di giugno segna sul Comex un valore di oltre 913 dollari l'oncia, in
aumento di 6,6 USD. Intanto, l'euro fa un ulteriore passo avanti nei confronti
del biglietto verde, volando molto vicino agli 1,32 dollari, a 1,3187 USD
(+0,4%), in attesa anche del dato sull'IFO tedesco stamattina. Pomeriggio sono
in agenda alcuni dati chiave dell'economia USA, come gli
ordini di beni durevoli e le statistiche sul mercato immobiliare. La Cina ha incrementato le sue riserve in
oro a 1.054 tonnellate (+454 mln di tonnellate), quasi raddoppiate rispetto al
mese precedente. Di fatto, la notizia ha infiammato il prezioso, che ha
accelerato proprio nel corso degli scambi in Asia questa notte. 24/04/2009
- 09:16
( da "Dica33.it" del
24-04-2009)
Argomenti: Cina Usa
Malattie infettive
Ultimo aggiornamento: 24/04/09 Proteggi il cane, salva luomo
Le leishmaniosi sono un vasto gruppo di malattie causate da protozoi (parassiti
intracellulari) del genere Leishmania. Linfezione è mediata dalla puntura
di un insetto ematofago, il pappatacio, di aspetto simile a un piccolo moscerino. Nelluomo
sono caratterizzate da un ampio spettro di manifestazioni cliniche (che vanno
da gravi forme sistemiche a disseminazione viscerale fino a forme cutanee
benigne che tendono alla risoluzione spontanea) determinato in primo luogo
dalla specie parassitaria,
ma influenzato anche dallo stato immunitario dellospite. Negli
ultimi anni, grazie allo sviluppo di tecniche diagnostiche molecolari, è stato
dimostrato che le forme cliniche di leishmaniosi umana rappresentano solo la
punta delliceberg, perché nella maggior parte degli individui venuti a contatto
con il parassita linfezione è del tutto asintomatica. Oltre
tutto, la condizione di portatore sano sembra conferire una valida
immunità alla re-infezione, in modo analogo a quanto avviene per la tubercolosi. Prevenzione per due
"La malattia, potenzialmente letale per gli animali, può colpire anche
l'uomo: ogni anno si registrano nel nostro Paese circa 160 casi di leishmania
umana, con un andamento in crescita negli ultimi anni". A parlarne è stato
Luigi Gradoni, dirigente di ricerca del reparto di Malattie trasmesse da
vettori e Sanità internazionale del dipartimento di Malattie infettive,
parassitarie e immunomediate dell'Istituto superiore di sanità (Iss),
partecipando a un incontro sul tema organizzato lo scorso 21 aprile a Roma.
Anche le cifre dellinfezione sono in veloce e continua
crescita, non solo in quelle regioni dItalia dove il clima è naturalmente
favorevole allo sviluppo degli insetti che veicolano la malattia pungendo gli
animali ma in questa
fase climatica calda anche in quelle zone di alta collina che erano considerate
tradizionalmente indenni. "Nel cane - ha ricordato l'esperto - l'infezione
è trasmessa dal vettore durante la stagione calda e può decorrere in maniera
inosservata per mesi o anni. A differenza dell'uomo, però, il 40% degli animali
infetti mostra una progressione costante e inevitabile verso una grave malattia
che colpisce soprattutto i reni. Questa si manifesta inizialmente con un
leggero dimagrimento e una svogliatezza al gioco o al lavoro, i linfonodi si
ingrossano e possono comparire febbre, come anche disturbi cutanei. Nell'uomo -
ha evidenziato Gradoni - la leishmaniosi viscerale è una grave malattia cronica
tendente ad aggravarsi nel tempo. L'incubazione è di molti mesi e l'esordio dei
sintomi può avvenire in modo subdolo. Pallore al viso, debolezza e febbricola
possono essere segnali d'allarme". La sola difesa è proteggersi Di fronte
al fatto che non esiste una terapia risolutiva e che la vaccinazione è ancora
un miraggio, il miglior rimedio contro la leishmaniosi è la protezione dalla
puntura del pappatacio. Quindi le persone che hanno un cane e vivono o pensano
di soggiornare in vacanza insieme al proprio animale in zone a rischio devono
tenere conto di qualche accortezza: è consigliabile limitare le passeggiate
serali, cercare di far dormire in casa il cane applicando alle finestre
zanzariere a maglie fitte alle finestre senza dimenticare di fare uso di
prodotti, specificatamente ideati e indicati per proteggere dalla puntura dei
flebotomi. Utilizzando tutte queste precauzioni, si limiterà al massimo la
possibilità che il cane possa contrarre la malattia. Si suggerisce, infine, di
rivolgersi sempre a un medico veterinario per avere consigli sulla scelta dei
presidi migliori e far controllare regolarmente il cane al fine di verificare
che non sia stato infettato. Gianluca Casponi Fonti Conferenza stampa Leishmaniosi,
proteggere il cane per proteggere luomo; Roma, 21 aprile 2009
Malattie da insetti Proteggi il cane, salva luomo Il virus globalizzato Verso il
vaccino antimalarico Chikungunya mobile ma poco aggressivo Batterio in volo con
insetto Zanzare globalizzate Repellente per chi? Chi ha paura della tigre?
Malaria da non sottovalutare Antimalarico low-cost Il ritorno della malaria? Un falso allarme Malattie delle
povertà Mappa del rischio insetti L'aggressore in volo Difendersi dagli insetti
Chi scaccia meglio la zanzara? I parassiti Malattie da insetti Il vaccino è
dietro l'angolo I segreti della malaria homechi siamo staff--> lavora con
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( da "PC World online"
del 24-04-2009)
Argomenti: Cina Usa
24-04-2009 Warner
Bros. sostituisce i film HD-DVD con i corrispettivi Blu-ray Avviata la campagna
Red2Blu per ottenere una versione in Blu-ray Disc dei film Warner Bros. già
acquistati in formato HD-DVD. Solo negli USA, per adesso. di Piersandro
Guerrera BLOBbox mette insieme TV e Internet Warner Bros. sostituisce i film
HD-DVD con i corrispettivi Blu-ray A Milano apre il primo store LaCie Inizia
dagli Stati Uniti la campagna Red2Blu di Warner Bros. per permettere agli
acquirenti di film in formato HD-DVD di ottenere in sostituzione in Blu-ray
Disc e aggiornare così la propria cineteca personale. L'affermazione del
Blu-ray a scapito dell'HD-DVD, avvenuta ormai un anno fa, ha portato molti
possessori del lettore per l'alta definizione promosso da Toshiba a ritrovarsi
un prodotto ormai senza alcun valore. Alcuni hanno approfittato del crollo dei
prezzi dei film in HD-DVD per ampliare il più possibile il proprio catalogo.
Altri hanno svenduto per cercare di recuperare il più possibile dalla spesa
sostenuta e acquistare un lettore per film in Blu-ray. Per venire incontro alle
esigenze dei propri acquirenti dovute a questo cambio in corsa di tecnologia,
Warner Bros. ha pensato di permettere la sostituzione dei film in formato
HD-DVD con il corrispettivo in edizione Blu-ray. Collegandosi al sito
Red2Blu.com i possessori di film HD-DVD degli Stati Uniti devono selezionare i
film presenti nel proprio catalogo (solamente 1 copia per ogni film), pagare
4,95 dollari per ogni film che si intende sostituire, rispedire le copie
originali alla Warner e aspettare qualche giorno per ricevere comodamente a
casa i film in Blu-ray. Al momento non è chiaro se questa formula verrà estesa
anche in Europa e se altri produttori intendono offrire un servizio analogo. Il
problema che rimane irrisolto è riuscire a "rottamare" il lettore
HD-DVD... Commenti Per commentare devi essere registrato nel forum. Per
registrarti clicca qui Risposta Rapida Messaggio: Segui qui la discussione sul
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insieme TV e Internet Warner Bros. sostituisce i film HD-DVD con i
corrispettivi Blu-ray Scuola di giornalismo con un videogame Microsoft segna
ricavi in calo del 6% nell'ultimo trimestre X-Slim X340: ecco lultrasottile
di MSI Memorie SSD per
aggiornare i netbook 1 miliardo di applicazioni scaricate dall'App Store
Conficker ha distratto i navigatori dai malware più insidiosi Navigon Fresh è
più ricco e facile da usare I netbook mettono in difficoltà Microsoft Progetto
Aula Informatica Mobile di Fujitsu per le scuole dellAquila
Penguin pubblicherà e-book in Cina Con Vodafone,
Facebook è sul cellulare tutto il giorno Apple conferma: per ora niente netbook
Director's Cut - Scusi, dov?è il Wi-Fi? SmileTech - La vera innovazione Attenti
al portatile - La crisi economica migliora la qualità Diritto & Rovescio -
Decreto salva-SIAE: il bollino rientra dalla finestra :( Non in linea - Pirate Bay condannata e noi
condannati al dibattito (3 commenti) OnOff - Atom contro la crisi Pane al pane
- IL TERREMOTO MEDIATICO E IL GIORNALISMO ANTISISMICO (4 commenti) Il
Rompiscatole - Uno smartphone su tre è un iPhone, viva la rivoluzione
( da "Cittàdellaspezia.com"
del 24-04-2009)
Argomenti: Cina Usa
Economia: oggi il G7
Si riuniscono oggi i ministri delle finanze del G7 e del G20, a Washington per
discutere delle misure necessarie a fronteggiare la crisi economica in atto. Si comincia con la tradizionale composizione a Sette, costituita
da Italia, Usa, Germania,
Francia, Regno Unito Giappone e Canada. L'Italia è rappresentata dal ministro
dell'Economia Giulio Tremonti e da Mario Draghi, governatore della Banca
d'Italia. In serata la discussione sarà a Venti con i Paesi emergenti quali Cina, India, Russia e Brasile.
( da "Wall Street Italia"
del 24-04-2009)
Argomenti: Cina Usa
Cina/ Riserve oro aumentate del 76% dal
2003, ora quinta al mondo di Apcom Alle spalle di Usa,
Germania, Francia e Italia -->Pechino, 24 apr. (Ap) - Dal 2003 ad oggi la Cina ha aumentato del 76 per cento le sue riserve d'oro,
portandole a 1.054 tonnellate con cui si posiziona ai vertici mondiali tra i
paesi con i quantitativi più ampli, alle spalle di Stati Uniti, Germania,
Francia e Italia. Lo riporta l'agenzia di stampa statale cinese Xinhua, citando
i dati forniti dal direttore dell'amministrazione per gli scambi con l'estero,
Hu Xiaolian, durante una conferenza stampa. Questo accumulo di riserve è stato
effettuato da Pechino mentre negli anni passati l'esplosione delle sue
esportazioni alimentava crescenti avanzi di bilancio commerciale. Le riserve
cinesi i valuta estera sono già le più elevate al mondo, con un ammontare
totale che ha quasi raggiunto 2.000 miliardi di dollari. Nel passato decennio
già in due occasioni Pechino aveva aumentato le riserve auree per quote
consistenti: da 394 tonnellate a 500 tonnellate nel 2001, sempre secondo quanto
riferito da Hu, mentre nel 2003 le aveva alzate a 600 tonnellate. Il mese
scorso il premier cinese Wen Jiabao aveva manifestato preoccupazioni sulla tenuta
del valore degli asset denominati in dollari che la Cina
detiene in misura cospicua, di fatto finanziando un'ampia fetta
dell'indebitamento degli Stati Uniti. Sempre il mese scorso il governatore
della Banca centrale del Dragone aveva lanciato la proposta di creare una nuova
valuta internazionale per sostituire il dollaro.
( da "Trend-online"
del 24-04-2009)
Argomenti: Cina Usa
Un mondo di
lucciole! BLOG, clicca qui per leggere la rassegna di Andrea Mazzalai ,
24.04.2009 08:03 Scopri le migliori azioni per fare trading questa settimana!!
Ci avviciniamo ormai inesorabilmente all'estate, mille sorprese ci attendono,
mille lucciole in fondo al tunnel, ci sono alcuni segnali di miglioramento,
peccato che siano dettati più dall'ansia di uscire da questa situazione,
piuttosto che supportati da una ripresa sostenibile. Alcuni segnali che non
possono non tener conto delle dimensioni di questa crisi, alcuni segnali che
non possono non tener conto che se i consumi non ripartono, i magazzini restano
pieni di illusioni, pieni di lucciole. Ho già espresso il mio parere, l' ho
espresso in ogni maniera, qualsiasi ripresa sarà di breve respiro, l'inflazione
è un fantasma che aleggia fondalmentalmente e accademicamente nella mente di un
passato che nella realtà trascina con se ombre reali, ma che dimentica le
ultime due depressioni, non è sufficiente prospettare una ripresa per vedere
esplodere l'inflazione, non è cosi semplice, come la storia insegna, posso
esservi anche altre vie, questa è una deflazione da debiti
imponente, generalizzata, globalizzata, sincronizzata! Sempre che non sia mai
detto che Icebergfinanza non fa conoscere le alternative alla sua visione, QUI
Paul Kasriel traccia una sua ottimistica ma non troppo visione, condivisa
parzialmente dal sottoscritto, nella forma ma non nella sostanza. Ci
sono troppe variabili impazzite ancora in gioco, tutto quello che vede Kasriel
è solo un semplice rimbalzo, niente di più, un rimbalzo degli indicatori, la
possibilità di un lenta ed inersorabile e profonda recessione a W non è da
escludere, con l'imponente dose di stimoli, ma Da sempre Icebergfinanza parla
di Etica, da sempre in tempi non sospetti, oggi vi è un' inflazione di etica,
l'unica reale inflazione esistente, non è proprio quella che intendo io questa
del WSJ, ma qualcosa di simile anche se decisamente annacquata: A Crisis of
Ethic segue pagina >>
( da "Wall Street Italia"
del 24-04-2009)
Argomenti: Cina Usa
Crisi/ Marcegaglia:
No protezionismo e nazionalizzazione banche di Apcom
Evitare rischio controllo statale su aziende -->Cagliari, 24 apr. (Apcom) -
No al protezionismo perchè le aziende hanno bisogno
ora più che mai di mercati aperti. E anche l'ingresso dello Stato nelle banche
insolventi, "misura inevitabile" per "evitare una maggiore
perdita di fiducia" deve essere limitato nel tempo e prevedere "una
chiara strategia di uscita". E' questa l'indicazione che arriva dalla
presidente di Confindustria, Emma Marcegaglia, che ha aperto i lavori del G8
delle imprese a Cagliari. "Il nostro messaggio al G8 dei governi - ha
sottolineato la Marcegaglia - sarà che le comunità delle industrie dei Paesi
del G8 sono profondamente preoccupate su tre questioni: la crisi e le sue
implicazioni, l'emergere di comportamenti protezionisti e come condividere
importanti decisioni sui cambiamenti climatici". Per la Marcegaglia
trascurare e minare "le forze del mercato non può mai essere la scelta
giusta. Le aziende respingono con forza il protezionismo.
Oggi più che mai le nostre aziende hanno bisogno di commercio libero e di agire
a livello globale. Le regole dovrebbero governare la
globalizzazione non impedirla". Tuttavia per la presidente degli industriali
italiani "abusare di queste regole può velocemente erodere la nostra
prosperità. Stiamo vedendo una continua crescita di politiche difensive, di
norme, di leggi, di regolamenti e di comportamenti. Sia apertamente sia
dietro le quinte. Sia in maniera lecita sia illecita". Per questo, secondo
la Marcegaglia, "troppo spesso la nozione di 'interesse nazionale' ha
distorto il commercio e la concorrenza sperperando risorse. E questo sta
accadendo nonostante i governi delle economie avanzate ed emergenti si siano
pubblicamente impegnati all'accesso ai mercati, alla liberalizzazione".
Perciò la Marcegaglia chiede che gli impegni politici siano "seguiti da
azioni concrete specialmente quando la più pesante crisi post-bellica sta ora
colpendo l'economia globale". E anche per quanto riguarda l'ingresso dello
Stato nel sistema bancario, questo, dice la Marcegaglia deve essere
"temporaneo. Accompagnato da una fase di ristrutturazione e poi seguito da
un ritorno al settore privato il più presto possibile". Perchè, sottolinea
la Marcegaglia, "l'intervento dello Stato nel sistema bancario in tanti
paesi del G8 si è tradotto in una nazionalizzazione di varie banche. Questa è
stata una scelta necessaria per evitare una maggiore perdita di fiducia. Ma io
penso anche che questa misura inevitabile deve essere limitata nel tempo ed
includere una chiara strategia di uscita. Il rischio è che, se prolungata, la
nazionalizzazione delle banche possa portare ad uno stallo nel progresso
economico con forti interferenze politiche e ad un controllo attraverso le
banche 'statali' della aziende non finanziarie. Un rischio che deve
assolutamente essere evitato".
( da "EUROPA ON-LINE"
del 24-04-2009)
Argomenti: Cina Usa
Articolo Sei in
Esteri 24 aprile 2009 «Il tramonto delle élite musulmane radicali» Intervista a
Renzo Guolo, docente di sociologia dell'Islam all'università di Torino Elezioni
in Indonesia, lo scorso weekend: batosta per il "blocco verde", la
coalizione dei partiti islamici, passata mestamente all'opposizione.
Consultazioni amministrative in Turchia, meno di un mese fa: l'Akp (Partito
della giustizia e dello sviluppo) del premier Recep Tayyip Erdogan si conferma
primo partito del paese ma accusa una significativa emorragia di consensi,
rispetto al pieno delle politiche 2007. Il responso delle urne in queste due
nazioni musulmane, unito alle sicure difficoltà che il presidente iraniano
Mahmoud Ahmadinejad incontrerà quando a giugno cercherà la riconferma, lascia
intendere che l'Islam politico non è più "attraente" come un tempo.
Che non fa più presa, come ha scritto Europa in questi giorni. «Stiamo
assistendo a una congiuntura che registra un netto calo dei consensi per i partiti
d'ispirazione islamica, giudicati dai rispettivi corpi
elettorali poco abili a governare e a rapportarsi con la globalizzazione »,
conferma Renzo Guolo, docente di sociologia dell'Islam all'università di Torino
e raffinato conoscitore dell'universo musulmano. Con lui abbiamo discusso del
tracollo dell'Islam politico. Professore, che succede nell'arco musulmano?
La crisi dei partiti islamici è passeggera o profonda? Partirei dal dato del
palese fallimento del progetto radicale e jihadista, fondato sul meccanismo
azione-insurrezione. Possiamo dire che questo progetto si è del tutto svuotato
di forza. Allo stesso tempo, dai risultati delle recenti elezioni indonesiane e
turche, si osserva l'indebolimento dei partiti islamici. In Indonesia è stato
molto netto. In Turchia un po' meno. Queste formazioni, comunque, sono
costrette oggi a ridurre il loro tasso d'alterità. L'Akp, per fare esempio,
negli ultimi anni ha accentuato il suo profilo tecnocratico, a scapito dei
valori islamici di cui è portatore. A cosa dobbiamo imputare questo declino
dell'Islam politico? Il ciclo politico attuale evidenzia che in seno
all'elettorato dei singoli paesi musulmani emerge sempre più chiaramente l'idea
che queste formazioni siano inadatte a governare. In altre parole, alla loro
abilità nella denuncia non corrisponde la capacità di amministrare in modo
efficace la cosa pubblica. In virtù di questo deficit la loro credibilità e la
loro popolarità si è deteriorata. È il caso del Partito della prosperità e
della giustizia, la versione indonesiana dei Fratelli Musulmani. Oppure degli
eredi del Fronte islamico di salvezza algerino, che quando si ripresentato alle
elezioni non riescono a rappresentare un'alternativa. Queste dinamiche nascono
principalmente dall'interno oppure sono influenzate da fattori internazionali?
Direi che la spinta è sostanzialmente interna. In Indonesia non ci sono
elementi esterni che motivano il tonfo dei partiti islamici. A innescare il
processo di indebolimento di queste formazioni è, come detto, un fenomeno di
autopercezione, che sgorga dalle pieghe della società e che tende a vedere
nell'Islam politico una forza poco capace di governare il paese e di
rapportarsi alla globalizzazione, nella quale i paesi musulmani, benché siano
attori meno decisivi rispetto agli altri, sono comunque immersi e coinvolti. Ne
consegue, quindi, una crescita del pluralismo sociale, che erode la presa
dell'Islam. Ma ci sono comunque situazioni più aperte, dove i partiti religiosi
mi riferisco a Hezbollah e Hamas contano e hanno peso. Questo dipende dal fatto
che possono fare leva sulla presenza di un "nemico esterno". Inoltre,
tanto Hamas che Hezbollah affiancano all'obiettivo della liberazione e alla
verve islamista una capacità di governo, che deriva dall'investimento effettuato
nel campo delle reti sociali. Il loro "welfare religioso" li rende,
insieme, partiti combattenti e di governo. In alcuni segmenti del mondo
musulmano l'Islam politico è stato "assorbito" dalle istituzioni. È
il caso della Cecenia e del versante settentrionale del Caucaso. È il caso,
forse, anche del Marocco. Ritiene che "l'Islam istituzionale" stia
diventando un modello? Non arriverei a dire questo. L'Islam istituzionale non è
un fenomeno di oggi. C'è da prima. Basta ricordare l'Egitto di Nasser. Anche nel
Caucaso, da un decennio abbondante frontiera di conflitti,
l'istituzionalizzazione dell'Islam politico trova un precedente importante
nell'epoca dell'Unione sovietica, che mise la religione sotto controllo. Però è
ovvio che forme di questo tipo esistono. Rappresentano, in generale, un
compromesso tra potere e società, continuando a rispettare l'idea in base alla
quale l'Islam può occupare la società ma non il potere. L'Islam politico si sta
sgonfiando, ma a Occidente il fattore musulmano continua a essere percepito
come una seria minaccia. Siamo in ritardo nel cogliere la trasformazione e i
fenomeni in atto nell'Islam? Come spesso accade, a Occidente i cambiamenti che
maturano e sopravvengono nel mondo islamico vengono percepiti con notevole
ritardo. Le classi dirigenti non si dotano degli strumenti necessari per
leggere queste vicende. E questa è certamente una carenza. Matteo Tacconi
( da "Gazzettino, Il (Udine)"
del 24-04-2009)
Argomenti: Cina Usa
«Cambiare la
gestione delle crisi» Venerdì 24 Aprile 2009, Udine «La crisi della Safilo è il
naturale frutto avvelenato del modello di sviluppo economico fondato sulla forma
peggiore del capitalismo internazionale che si è prontamente adeguato alle
teorie della "globalizzazione" e del "libero
mercato"». Così la Destra, interviene sulle crisi in corso in Friuli,
partendo da quella del settore dell'occhialeria, per auspicare misure adeguate
da parte della Regione: «È necessario sperimentare un progetto pilota
"Safilo" che sia d'esempio per le altre emergenze occupazionali -
afferma Ernesto Pezzetta per la Destra - Agli incontri programmati a
tutti i livelli deve partecipare almeno un lavoratore scelto dalle maestranze
con loro modalità e non solo i soliti sindacalisti; Alla proposta del
prepensionamento dei lavoratori, contrapponiamo che le risorse finanziarie che
si utilizzerebbero per tale procedura vengano utilizzate per consentire una
graduale riduzione degli orari di lavoro degli interessati fino al loro
pensionamento. Per il futuro è necessario che finanziamenti pubblici di
qualsivoglia tipo vengano subordinati a garanzie precise sui livelli
occupazionali e all'avvio di un progetto di riconversione della produzione e
partecipazione dei lavoratori agli utili delle imprese ed alla loro gestione».
( da "Asca" del
24-04-2009)
Argomenti: Cina Usa
CALCIO: LISTICKET
(LOTTOMATICA) GESTORE BIGLIETTERIA FINALE CHAMPIONS (ASCA) - Roma, 24 apr -
Listicket e' il gestore esclusivo della biglietteria automatizzata per la
Finale della ''UEFA Champions League'' che si terra' a Roma il prossimo 27
Maggio, e partner tecnologico di FIGC per questo evento. La novita' rispetto
alle precedenti edizioni - spiega l'Agicos - sara' nel biglietto della finale
che e' associato ''digitalmente'' ad una carta elettronica che permettera', dal
26 al 28 Maggio, l'accesso ai Musei Capitolini e all'Ara Pacis e al trasporto
pubblico nella citta' di Roma. La ''carta digitale'' e' uno strumento
elettronico, dotato di processore contactless che, tramite l'identificazione
certa e sicura del titolo d'accesso e dell'utilizzatore, consentira' l'ingresso
allo Stadio Olimpico sfruttando il sistema a radiofrequenza dei tornelli; sullo
stesso processore e' caricato un titolo elettronico che permettera' l'accesso
alla rete di trasporto pubblico. Il sistema Listicket ha provveduto ad
associare elettronicamente ogni carta al nominativo che e' stato trasmesso al
momento dell'acquisto del titolo via Internet su www.uefa.com. In questi giorni
Listicket sta inviando al domicilio dei primi 10.000 spettatori le card in
tutti i continenti, oltre all'Italia e nei maggiori paesi Europei gli acquisti
sono pervenuti dall'India, Cina,
Malaysia, Sud Africa, Macao, Venezuela, Messico, Brasile, Cile, El Salvador,
Thailandia, Singapore, Australia, USA, Canada, Bahrain, Emirati Arabi Uniti,
Honk Kong, Sri Lanka, Siria e Giappone. La Carta dovra' essere sempre
accompagnata da un documento valido del titolare per i controlli agli accessi
dello stadio, sulla stessa e' indicato il settore, la fila e il posto da
occupare. glr/
( da "Asca" del
24-04-2009)
Argomenti: Cina Usa
NORDCOREA/NUCLEARE:
LAVROV, NON HA INTENZIONE DI RIPRENDERE NEGOZIATI (ASCA-AFP) - Seul, 24 apr -
La Corea del Nord non ha ancora intenzione di tornare al tavolo dei negoziati a
sei sul disarmo nucleare. A dichiararlo il ministro degli Esteri russo Sergei
Lavrov al termine di una visita a Pyongyang. ''La Corea del Nord non ha ancora
intenzione di ritornare nei colloqui a sei'', ha detto Lavrov nel corso di una
conferenza stampa al termine del suo viaggio volto proprio a risolvere lo
stallo sul nucleare. Le nazioni coinvolte dovrebbero tentare di persuadere lo
stato comunista, ha aggiunto Lavrov il cui Paese fa parte del forum con la
Corea del Sud, Cina, Usa e Giappone. Lavrov ha poi descritto
le sanzioni contro la Corea del Nord come ''non costruttive'' nel processo in
corso. Il capo della diplomazia russa e' la prima personalita' di alto livello
a visitare Pyongyang da quando lo stato comunista ha annunciato di voler uscire
dai negoziati a sei con l'intenzione di riprendere il suo discusso programma
atomico. ghi/
( da "Dagospia.com"
del 24-04-2009)
Argomenti: Cina Usa
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articolo --> FONDI SOVRANI, SECONDA ONDATA - Devastati dalle perdite nel
settore finanziario, ORA LE "PREDE" SONO LE INDUSTRIE - lontani anni
luce i tempi in cui (era solo 2008) i fondi dellArabia Saudita e
di Singapore
investirono 11,5 miliardi $ nellUbs... Eugenio Occorsio per
"Affari &
Finanza" de "La Repubblica" La notizia dell'ingresso nel
capitale Daimler dell'Abu Dhabi Investment Authority, l'entità finanziaria più
cospicua del pianeta con i suoi 875 miliardi di dollari pronti all'uso, non è
solo significativa per l'insperata iniezione di capitale nel sofferente settore
dell'auto, ma perché conferma il nuovo corso dei fondi sovrani. Devastati dalle
perdite nel settore finanziario (si calcola che in un anno la disponibilità dei
38 fondi sovrani sia scesa da 3.700 miliardi di dollari ai 2.400 attuali), si
riaffacciano in quello industriale. Daimler Frastornati dalla batosta nella
finanza, i fondi sono rimasti a guardare per qualche mese e ora hanno
ricominciato a investire con criteri diversi. Stavolta preferiscono l'industria
vecchio stampo, interventi meno onerosi e più mirati, scegliendo terreni per
loro più familiari: il Temasek di Singapore ha investito la settimana scorsa 1
miliardo di dollari nella Terralliance Technologies, una compagnia di
esplorazioni energetiche fondata in Texas dal petroliere Kleiner Perkins.
Intanto, il fondo dell'Oman ha rilevato il 7% della società energetica
ungherese Mol per 370 milioni di euro e Dubai è entrata nell'austriaca Omv con
140 milioni. Sembrano lontani anni luce i tempi in cui (era solo l'ottobre del
2008) il fondo sovrano dell'Arabia Saudita si unì con il suo
"omologo" di Singapore e insieme investirono 11,5 miliardi di dollari
nell'Ubs. Il titolo valeva 22 dollari: oggi quota intorno agli 11. Qualche mese
prima la Qatar Investment Authority aveva comprato il 15% del London Stock
Exchange e il fondo di Dubai il 20%: il titolo ha perso da allora due terzi del
valore. Ma le perdite non si contano più. Lo stesso fondo di Dubai nel corso
del
( da "PC World online"
del 24-04-2009)
Argomenti: Cina Usa
24-04-2009 Warner
Bros. sostituisce i film HD-DVD con i corrispettivi Blu-ray Avviata la campagna
Red2Blu per ottenere una versione in Blu-ray Disc dei film Warner Bros. già
acquistati in formato HD-DVD. Solo negli USA, per adesso. di Piersandro
Guerrera BLOBbox mette insieme TV e Internet Warner Bros. sostituisce i film
HD-DVD con i corrispettivi Blu-ray A Milano apre il primo store LaCie Inizia
dagli Stati Uniti la campagna Red2Blu di Warner Bros. per permettere agli
acquirenti di film in formato HD-DVD di ottenere in sostituzione in Blu-ray
Disc e aggiornare così la propria cineteca personale. L'affermazione del
Blu-ray a scapito dell'HD-DVD, avvenuta ormai un anno fa, ha portato molti
possessori del lettore per l'alta definizione promosso da Toshiba a ritrovarsi
un prodotto ormai senza alcun valore. Alcuni hanno approfittato del crollo dei
prezzi dei film in HD-DVD per ampliare il più possibile il proprio catalogo.
Altri hanno svenduto per cercare di recuperare il più possibile dalla spesa
sostenuta e acquistare un lettore per film in Blu-ray. Per venire incontro alle
esigenze dei propri acquirenti dovute a questo cambio in corsa di tecnologia,
Warner Bros. ha pensato di permettere la sostituzione dei film in formato
HD-DVD con il corrispettivo in edizione Blu-ray. Collegandosi al sito
Red2Blu.com i possessori di film HD-DVD degli Stati Uniti devono selezionare i
film presenti nel proprio catalogo (solamente 1 copia per ogni film), pagare
4,95 dollari per ogni film che si intende sostituire, rispedire le copie
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vantaggio dal chipset GN40 per i netbook con XP BLOBbox mette insieme TV e
Internet Warner Bros. sostituisce i film HD-DVD con i corrispettivi Blu-ray
Scuola di giornalismo con un videogame Microsoft segna ricavi in calo del 6% nell'ultimo
trimestre X-Slim X340: ecco lultrasottile di MSI Memorie SSD per
aggiornare i netbook 1 miliardo di applicazioni scaricate dall'App Store
Conficker ha distratto i navigatori dai malware più insidiosi Navigon Fresh è
più ricco e facile da usare I netbook mettono in difficoltà Microsoft Progetto Aula Informatica
Mobile di Fujitsu per le scuole dellAquila Penguin
pubblicherà e-book in Cina Con Vodafone,
Facebook è sul cellulare tutto il giorno Director's Cut - Scusi, dov?è il
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economica migliora la qualità Diritto & Rovescio - Decreto salva-SIAE: il
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del 24-04-2009)
Argomenti: Cina Usa
22-04-2009 Bizzarro
errore nel configuratore di Lenovo Nel configuratore del ThinkPad X301 venduto
negli USA lopzione del touchpad multitouch comporta un sovrapprezzo di 9.969 dollari.
Ovviamente è un errore… Elena Re Garbagnati Nessun vantaggio dal chipset GN40
per i netbook con XP X-Slim X340: ecco lultrasottile di MSI
Memorie SSD per aggiornare i netbook I netbook mettono in difficoltà Microsoft Progetto Aula Informatica
Mobile di Fujitsu per le scuole dellAquila Apple conferma:
per ora niente netbook Trackpad LCD per il nuovo netbook di Sharp Bizzarro
errore nel configuratore di Lenovo Acer, Asus e MSI: vendite dei netbook in
calo Apre a Torino il
primo Vaio Store di Sony Presentati i nuovi netbook Toshiba mini NB200 Ecco i
notebook Pavilion dv3 di HP Il progetto OLPC abbandona le CPU di AMD e sceglie
Via Acer Aspire One a 79 dollari con AT&T Netbook Samsung N120 in vendita
Circa un anno fa Lenovo ha annunciato il ThinkPad X300, un prodotto che avrebbe
dovuto essere il concorrente eletto del MacBook Air di Apple. Finora le vendite
di questo prodotto sono andate abbastanza bene, anche se non hanno scalzato il
concorrente della Mela dal mercato. Nel configuratore americano, che è molto
simile a quello che ha online Dell, di recente ci sono però stati dei problemi
con i prezzi, segnalati da un lettore che ha catturato lo screenshot che vedete
in questa immagine, pubblicato dal sito Engadget: il processore incluso nella
dotazione standard era un Core 2 Duo SU9400; per sostituirlo con un SU9600
leggermente più potente era richiesto un sovrapprezzo di 8.402 dollari. Ma la
palma di opzione più salata del mondo va al touchpad multi touch opzionale, al posto
di quello standard: 9.969 dollari in più! Ovviamente i problemi sono stati
prontamente corretti, ma non è escluso che qualcuno ci sia rimasto di sasso.
Del resto, un altro errore celebre con il configuratore era capitato proprio a
Dell un paio danni addietro, ma in quel caso il prezzo era troppo basso!
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vantaggio dal chipset GN40 per i netbook con XP BLOBbox mette insieme TV e
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Scuola di giornalismo con un videogame Microsoft segna ricavi in calo del 6%
nell'ultimo trimestre X-Slim X340: ecco lultrasottile di MSI
Memorie SSD per aggiornare i netbook 1 miliardo di applicazioni scaricate
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Navigon Fresh è più ricco e facile da usare I netbook mettono in difficoltà Microsoft
Progetto Aula Informatica Mobile di Fujitsu per le scuole dellAquila
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Facebook è sul cellulare tutto il giorno Director's Cut - Scusi, dov?è il
Wi-Fi? SmileTech - La vera innovazione Attenti al portatile - La crisi
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MEDIATICO E IL GIORNALISMO ANTISISMICO (4 commenti) Il Rompiscatole - Uno
smartphone su tre è un iPhone, viva la rivoluzione
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del 24-04-2009)
Argomenti: Cina Usa
21-04-2009 Attacco
informatico alla difesa USA: rubati i progetti del F35 Il costosissimo caccia
bombardiere Joint Strike Fighter F35 Lightining II si è visto rubare alcuni dei
suoi progetti più segreti. di Piersandro Guerrera Scuola di giornalismo con un
videogame Conficker ha distratto i navigatori dai malware più insidiosi Penguin
pubblicherà e-book in Cina Video News: mappe
interattive nella metropolitana di Tokyo Si dimette il fondatore di Myspace:
pesa il successo di Facebook Bob Dylan presenta un nuovo video su Amazon Video
News: Google O3D e Internet diventa 3D Yahoo!: licenziamenti in vista per oltre
600 dipendenti Al debutto la prima auto da corsa eco-sostenibile Muzu.tv sigla
un accordo con Universal Giornata della Terra: e Google cambia ancora Video
News: Il caso The Pirate Bay, le dichiarazioni dei responsabili - Video 2 Novità
Google: news su una timeline e ricerche per immagini simili Video News: Il caso
The Pirate Bay, le dichiarazioni dei responsabili - Video 1 Primo ricorso in
appello dopo la sentenza su Pirate Bay La guerra non si combatte più per mari,
terra e cieli, devono averlo capito gli hacker che hanno colpito il Ministero
della Difesa statunitense rubando alcuni progetti super segreti relativi al
velivolo della Lockheed Martin nome in codice Joint Strike Fighter e meglio
noto come F35 Lightning II. Secondo quanto riportato dai colleghi del Wall
Street Journal alcune "spie straniere" avrebbero violato il sistema
informatico statunitense riuscendo a carpire dati sensibili e segretissimi
relativi a questo caccia multiruolo che entrerà in servizio ufficialmente dal
( da "Corriere Alto Adige"
del 24-04-2009)
Argomenti: Cina Usa
Corriere dell'Alto
Adige sezione: 1AECONOMIA data: 24/04/2009 - pag: 9 Trento Presentato il
programma Festival dell'economia tra crisi e localismo Ospiti tre premi Nobel
L'esperto MILANO Si è aperto il sipario sulla quarta edizione del Festival
dell'economia di Trento, dopo il grande riserbo che ne ha caratterizzato la
marcia di avvicinamento. Tre premi Nobel, nessun esponente del Governo e un
nuovo format («il tribunale della crisi») sono le principali novità della
kermesse che dal 29 maggio all'1 giugno animerà il capoluogo trentino. Dedicato
al tema «Identità e crisi globale», il Festival 2009 focalizzerà l'attenzione
sul discusso dualismo tra localismi e globalizzazione, alla
luce della crisi finanziaria. Le star dell'evento saranno gli economisti statunitensi
George Akerlof, James Heckman e Micheal Spence, tutti e tre premiati con il
Nobel tra il 2000 e il 2001. E proprio Akerlof aprirà la manifestazione venerdì
29 parlando di «animal spirits », quegli istinti animali che ispirano le azioni
degli individui. Psicologia e sociologia. Discipline che si
ritaglieranno un ruolo da protagoniste nell'edizione 2009 del Festival, in
quanto elementi cardine per la definizione del concetto d'identità espresso nel
titolo: «Abbiamo sempre pensato che il motore dell'iniziativa economica fosse
l'interesse individuale afferma il responsabile scientifico del Festival, Tito
Boeri mentre il vero propulsore è il senso di appartenenza a una comunità».
Comunità che tuttavia, con la crisi, tendono a chiudersi in loro stesse: «Non
bisogna credere che la soluzione sia la chiusura nei localismi avverte Boeri .
Pur rispettando i valori e le identità locali, la risposta alle difficoltà può
essere soltanto sovranazionale». Il presidente dell'Università di Trento,
Innocenzo Cipol-- letta, anch'egli presente ieri a Milano al palazzo della
Borsa in piazza Affari, ha aggiunto: «Il Festival è un veicolo di divulgazione
della scienza. Noi vogliamo preparare ai cambiamenti della modernità che
comporteranno il confronto con le altre identità». A rimarcare la pertinenza
del tema identità e globalizzazione alla città di Trento è stato il presidente
della Provincia Lorenzo Dellai: «Il vero dualismo da temere è quello tra paura
e conoscenza. Il Festival si presenta come antidoto alla regressione culturale,
il maggior pericolo in questi tempi di crisi». La novità più interessante è
l'istituzione di un «tribunale della crisi», con relatori che si caleranno nel
ruolo di pm, avvocati difensori e presidente della giuria popolare (composta da
studenti) e che metteranno sul banco degli imputati economisti, controllori,
politici e la finanza. Tra i politici ospiti (Giuliano Amato, Enrico Letta e
Pier Luigi Bersani) non ci saranno esponenti del Governo, anche se invitati.
Per un milione di euro di costi, l'indotto del Festival raggiunge quota 2,3
milioni. Il curatore Tito Boeri: «La soluzione non è chiudersi in sè stessi
Risposte sovranazionali» Giacomo Valtolina
( da "Wall Street Italia"
del 24-04-2009)
Argomenti: Cina Usa
Dollaro Usa/ Si indebolisce contro euro e yen in attesa G7 di Apcom
Euro scambia in rialzo a quota 1,3252 dollari. -->New York, 24 apr. (Apcom)
- Il dollaro Usa perde terreno contro la maggior parte
delle valute, penalizzato dal nervosismo in vista dell'incontro tra banchieri
centrali e i ministri delle Finanze del Gruppo dei 7 Paesi industrializzati. La
riunione che si svolgera' a Washington potrebbe riguardare le riserve monetarie
dei Paesi partecipanti. Intorno alle 16:50 italiane il dollaro e' in calo dello
0,9% contro il paniere delle principali valute concorrenti. Il biglietto verde
cede terreno nei confronti della controparte giapponese, a 97,27 yen, in
ribasso da 98,05 yen, e anche della moneta unica. Il cambio tra le due valute
e' di 1,3252. L'incontro del G7, formato da Stati Uniti, Giappone, Germania, Francia, Gran Bretagna, Italia e Canada, previsto tra
qualche ora, precede le riunioni primaverili del Fondo Monetario Internazionale
e della Banca Mondiale. Il meeting del Gruppo dei 7 sara' inoltre seguito dalla
riunione del G-20, che comprende anche la Cina e altre economie in via di sviluppo.
( da "Wall Street Italia"
del 24-04-2009)
Argomenti: Cina Usa
G8 Ambiente/
Delegati ottimisti su accordo su clima a Copenhagen di Apcom Dimas: lo zelo di
Obama aiuterà -->Siracusa, 24 apr. (Apcom) - Lo "zelo"
dell'amministrazione Usa nel cambiare rotta dopo anni
di disimpegno ambientale diffonde tra i delegati presenti al G8 Ambiente
l'ottimismo per un accordo globale sul clima al summit Onu di Copenhagen a
dicembre. "Il fatto che il presidente Usa Barack
Obama si sia impegnato a lavorare con zelo verso Copenhagen è importante "
ha detto ieri il commissario Ue Stavros Dimas alla riunione dei ministri
dell'ambiente degli Otto Grandi e di otto loro controparti nei paesi emergenti.
Il ministro dell'Ambiente ceco Martin Bursik, che nelle scorse settimane ha
incontrato Obama a Praga, a Siracusa ha dichiarato: "siamo sulla via di
Copenhagen. Il presidente Obama mi ha detto che il loro capo negoziatore Todd
Stern andrà a Copenhagen con il mandato più forte possibile". Per Bursik,
il cui paese detiene la presidenza di turno della Ue "questo dovrebbe aprire
le porte, portarci fuori dallo stallo e convincere anche Cina e India". Usa e Cina sono i due maggiori produttori di CO2 al mondo, ma le quote pro
capite di gas serra degli americani sono quattro o cinque volte quelle dei
cinesi e circa il doppio di quelle degli europei. Dimas si è detto incoraggiato
dal cambio di direzione della politica ambientale statunitense. "Il
Congresso appare impegnato nella battaglia contro il cambiamento
climatico" ha detto il commissario, riferendosi al progetto di legge sul
taglio delle emissioni e sull'avvio del mercato della CO2 in discussione alle
camere Usa. Dimas ha applaudito anche la decisione
dell'Agenzia Usa per la protezione dell'ambiente, Epa,
di considerare un rischio per la salute il biossido di carbonio e altri gas
serra. Il nuovo amministratore dell'Epa, Lisa Jackson, è a Siracusa nella sua
prima missione internazionale. (con fonte Afp)
( da "Sestopotere.com"
del 24-04-2009)
Argomenti: Cina Usa
Dalla CdC di Bergamo
150.000 euro per sostenere l'internazionalizzazione delle imprese (24/4/2009
16:40) | (Sesto Potere) - Bergamo - 24 aprile 2009 - La Camera di Commercio di
Bergamo stanzia 150.000 euro per sostenere l'internazionalizzazione delle
imprese attraverso la partecipazione diretta con un proprio stand in collettive
bergamasche in fiere di settore all'estero. L'evoluzione del quadro
internazionale in conseguenza della difficile congiuntura finanziaria ed economica
che sta interessando pesantemente anche la provincia bergamasca comporta
infatti la necessità di intervenire in maniera celere ed efficace a supporto
dei processi di globalizzazione, importante fattore di
crescita che può aiutare le imprese a compensare il calo della domanda interna,
resistendo all'attuale fase di stagnazione. L'Ente ha valutato di intervenire a
supporto di comparti tradizionalmente strategici per il tessuto produttivo
orobico, focalizzando gli interventi su eventi fieristici particolarmente
significativi in considerazione del numero di partecipanti, dell'alto
livello professionale e del respiro internazionale. In particolare sono state
selezionate le seguenti fiere: · "Mod'amont" ediz. 09/09 (Parigi, 15
- 18/09/2009); · "PTC Asia" (Shanghai, 20 - 26/09/2009); ·
"Istanbul Packaging Fair 2009" (Istanbul, 22 - 25/10/2009); ·
"Private Label Middle East" (Dubai, 27 - 29/10/2009); · "Hace
Hotel Expo 2009" (El Cairo, 9 - 12/11/2009); · "Elmia Subcontractor"
(Jonkoping, 10 - 13/11/2009); · "MDA India" (Bangalore, 10
13/12/2009). La richiesta di contributo può essere effettuata da micro, piccole
e medie imprese, anche artigiane, iscritte al Registro Imprese di Bergamo,
attive ed in regola col pagamento del diritto camerale. Il contributo, pari al
50% delle spese, è concesso sotto forma di voucher da scontare direttamente
dalla fattura rilasciata dal soggetto attuatore della collettiva.
( da "Wall Street Italia"
del 24-04-2009)
Argomenti: Cina Usa
Disarmo/ Oggi a Roma
poste le basi per negoziati Usa-Russia-punto di Apcom
Colloqui formali per rinnovo trattato Start inizieranno a maggio -->Roma, 24
apr. (Apcom) - Stati Uniti e Russia convergono sul dossier del disarmo
nucleare, e lo fanno a Roma: in un incontro stamattina presso l'ambasciata
americana, definito "produttivo" e "molto importante", i
responsabili delle due superpotenze atomiche hanno preparato nuovi negoziati,
stavolta formali, a partire da metà maggio a Washington. Alla riunione hanno
partecipato per la Russia il direttore del Dipartimento per la sicurezza e il
disarmo del ministero degli Esteri russo Anatoly Antonov e per l'America il
nuovo assistente del Segretario di Stato Rose Gottemoeller, tra l'altro sino
allo scorso anno direttore del Carnegie Moscow Center. "Il primo round di
negoziati veri e propri sarà a metà maggio, con grandi delegazioni di entrambe
le parti", ha precisato Antonov. Prima di allora, si terranno altri
incontri, ma di natura più tecnica, a inizio maggio a New York. "E' un
inizio rapido per Start (a fast start to Start, ndr)", ha affermato da
parte sua Gottemoeller, con un piccolo gioco di parole in inglese. La
responsabile americana ha anche ringraziato il governo italiano - che ha
ospitato l'incontro di oggi nell'ambito della presidenza del G8 - "per
aver fornito un contesto molto buono per questi colloqui". L'obiettivo, ha
ricordato Antonov, è quello di avere un nuovo trattato che sostituisca Start,
vecchio ormai di 20 anni e in scadenza a dicembre: "Spero che potremo
avere una nuova bozza (di trattato, ndr) entro la fine dell'anno, in ogni caso
faremo del nostro meglio", ha detto il funzionario di Mosca. La Russia ha
già dichiarato che è possibile una "notevole" riduzione del proprio
arsenale, a conferma della disponibilità a scendere sotto la soglia delle
1.700-2.000 ogive previste dal Trattato di Mosca del 2002. Dallo storico
discorso del presidente americano Barack Obama lo scorso 5 aprile a Praga, in
cui auspicò un mondo "senza armi nucleari", il clima fra Stati Uniti
e Russia è decisamente cambiato. Antonov si è detto convinto che i negoziati
sul disarmo "miglioreranno le relazioni fra Stati Uniti e Russia",
mentre Gottemoeller ha parlato di colloqui che aiutano a "ricreare la
fiducia reciproca ". Certo, non per questo tutti gli attriti bilaterali
sono automaticamente risolti, e Antonov non lo ha nascosto, parlando del
progetto di "scudo" antimissile Usa:
"E' una questione molto rilevante - ha detto - che è importante affrontare
nel corso dei nostri negoziati. Non so come la potremo risolvere, ma spero
almeno che troveremo tutte le risposte alle nostre domande sui temi della
sicurezza". Nel frattempo, però, si va avanti: Gottemoeller ha già
annunciato oggi che dopo l'incontro di Washington a maggio ci saranno altre
riunioni "a Mosca, e forse altrove, a giugno". Tutto in vista
dell'incontro fra Obama e il presidente russo Dimitri Medvedev a luglio:
"Spero che i nostri presidenti riceveranno da noi relazioni positive (su
questi incontri, ndr)", ha affermato l'assistente del segretario di Stato
Hillary Clinton. Le due superpotenze atomiche dispongono del 96% delle 25.000 armi nucleari che esistono ancora sul pianeta, e il loro
impulso sarà fondamentale per tirare a bordo gli altri Paesi che hanno armi
nucleari - Gran Bretagna, Francia e Cina - e quelli che 'de facto' posseggono l'atomica: Pakistan,
Israele, India.
( da "PC World online"
del 24-04-2009)
Argomenti: Cina Usa
24-04-2009 Warner
Bros. sostituisce i film HD-DVD con i corrispettivi Blu-ray Avviata la campagna
Red2Blu per ottenere una versione in Blu-ray Disc dei film Warner Bros. già
acquistati in formato HD-DVD. Solo negli USA, per adesso. di Piersandro
Guerrera BLOBbox mette insieme TV e Internet Warner Bros. sostituisce i film
HD-DVD con i corrispettivi Blu-ray A Milano apre il primo store LaCie Inizia
dagli Stati Uniti la campagna Red2Blu di Warner Bros. per permettere agli
acquirenti di film in formato HD-DVD di ottenere in sostituzione in Blu-ray
Disc e aggiornare così la propria cineteca personale. L'affermazione del
Blu-ray a scapito dell'HD-DVD, avvenuta ormai un anno fa, ha portato molti
possessori del lettore per l'alta definizione promosso da Toshiba a ritrovarsi
un prodotto ormai senza alcun valore. Alcuni hanno approfittato del crollo dei
prezzi dei film in HD-DVD per ampliare il più possibile il proprio catalogo.
Altri hanno svenduto per cercare di recuperare il più possibile dalla spesa
sostenuta e acquistare un lettore per film in Blu-ray. Per venire incontro alle
esigenze dei propri acquirenti dovute a questo cambio in corsa di tecnologia,
Warner Bros. ha pensato di permettere la sostituzione dei film in formato
HD-DVD con il corrispettivo in edizione Blu-ray. Collegandosi al sito
Red2Blu.com i possessori di film HD-DVD degli Stati Uniti devono selezionare i
film presenti nel proprio catalogo (solamente 1 copia per ogni film), pagare
4,95 dollari per ogni film che si intende sostituire, rispedire le copie
originali alla Warner e aspettare qualche giorno per ricevere comodamente a
casa i film in Blu-ray. Al momento non è chiaro se questa formula verrà estesa
anche in Europa e se altri produttori intendono offrire un servizio analogo. Il
problema che rimane irrisolto è riuscire a "rottamare" il lettore
HD-DVD... Commenti Per commentare devi essere registrato nel forum. Per
registrarti clicca qui Risposta Rapida Messaggio: Segui qui la discussione sul
forum Ultimata la Release Candidate di Windows
( da "PC World online"
del 24-04-2009)
Argomenti: Cina Usa
22-04-2009 Bizzarro
errore nel configuratore di Lenovo Nel configuratore del ThinkPad X301 venduto
negli USA lopzione del touchpad multitouch comporta un sovrapprezzo di 9.969 dollari.
Ovviamente è un errore… Elena Re Garbagnati Nessun vantaggio dal chipset GN40
per i netbook con XP X-Slim X340: ecco lultrasottile di MSI
Memorie SSD per aggiornare i netbook I netbook mettono in difficoltà Microsoft
Progetto Aula
Informatica Mobile di Fujitsu per le scuole dellAquila Apple
conferma: per ora niente netbook Trackpad LCD per il nuovo netbook di Sharp
Bizzarro errore nel configuratore di Lenovo Acer, Asus e MSI: vendite dei
netbook in calo Apre a Torino il primo Vaio Store di Sony Presentati i nuovi netbook Toshiba
mini NB200 Ecco i notebook Pavilion dv3 di HP Il progetto OLPC abbandona le CPU
di AMD e sceglie Via Acer Aspire One a 79 dollari con AT&T Netbook Samsung
N120 in vendita Circa un anno fa Lenovo ha annunciato il ThinkPad X300, un
prodotto che avrebbe dovuto essere il concorrente eletto del MacBook Air di
Apple. Finora le vendite di questo prodotto sono andate abbastanza bene, anche
se non hanno scalzato il concorrente della Mela dal mercato. Nel configuratore
americano, che è molto simile a quello che ha online Dell, di recente ci sono
però stati dei problemi con i prezzi, segnalati da un lettore che ha catturato
lo screenshot che vedete in questa immagine, pubblicato dal sito Engadget: il
processore incluso nella dotazione standard era un Core 2 Duo SU9400; per
sostituirlo con un SU9600 leggermente più potente era richiesto un sovrapprezzo
di 8.402 dollari. Ma la palma di opzione più salata del mondo va al touchpad
multi touch opzionale, al posto di quello standard: 9.969 dollari in più!
Ovviamente i problemi sono stati prontamente corretti, ma non è escluso che
qualcuno ci sia rimasto di sasso. Del resto, un altro errore celebre con il
configuratore era capitato proprio a Dell un paio danni
addietro, ma in quel
caso il prezzo era troppo basso! Commenti Per commentare devi essere registrato
nel forum. Per registrarti clicca qui Risposta Rapida Messaggio: Segui qui la
discussione sul forum Ultimata la Release Candidate di Windows
( da "PC World online"
del 24-04-2009)
Argomenti: Cina Usa
21-04-2009 Attacco
informatico alla difesa USA: rubati i progetti del F35 Il costosissimo caccia
bombardiere Joint Strike Fighter F35 Lightining II si è visto rubare alcuni dei
suoi progetti più segreti. di Piersandro Guerrera Scuola di giornalismo con un
videogame Conficker ha distratto i navigatori dai malware più insidiosi Penguin
pubblicherà e-book in Cina Video News: mappe
interattive nella metropolitana di Tokyo Si dimette il fondatore di Myspace:
pesa il successo di Facebook Bob Dylan presenta un nuovo video su Amazon Video
News: Google O3D e Internet diventa 3D Yahoo!: licenziamenti in vista per oltre
600 dipendenti Al debutto la prima auto da corsa eco-sostenibile Muzu.tv sigla
un accordo con Universal Giornata della Terra: e Google cambia ancora Video
News: Il caso The Pirate Bay, le dichiarazioni dei responsabili - Video 2
Novità Google: news su una timeline e ricerche per immagini simili Video News:
Il caso The Pirate Bay, le dichiarazioni dei responsabili - Video 1 Primo
ricorso in appello dopo la sentenza su Pirate Bay La guerra non si combatte più
per mari, terra e cieli, devono averlo capito gli hacker che hanno colpito il
Ministero della Difesa statunitense rubando alcuni progetti super segreti
relativi al velivolo della Lockheed Martin nome in codice Joint Strike Fighter
e meglio noto come F35 Lightning II. Secondo quanto riportato dai colleghi del
Wall Street Journal alcune "spie straniere" avrebbero violato il
sistema informatico statunitense riuscendo a carpire dati sensibili e
segretissimi relativi a questo caccia multiruolo che entrerà in servizio
ufficialmente dal
( da "Virgilio Notizie"
del 24-04-2009)
Argomenti: Cina Usa
Roma, 24 apr.
(Apcom) - Stati Uniti e Russia convergono sul dossier del disarmo nucleare, e
lo fanno a Roma: in un incontro stamattina presso l'ambasciata americana,
definito "produttivo" e "molto importante", i responsabili
delle due superpotenze atomiche hanno preparato nuovi negoziati, stavolta
formali, a partire da metà maggio a Washington. Alla riunione hanno partecipato
per la Russia il direttore del Dipartimento per la sicurezza e il disarmo del
ministero degli Esteri russo Anatoly Antonov e per l'America il nuovo
assistente del Segretario di Stato Rose Gottemoeller, tra l'altro sino allo
scorso anno direttore del Carnegie Moscow Center. "Il primo round di
negoziati veri e propri sarà a metà maggio, con grandi delegazioni di entrambe
le parti", ha precisato Antonov. Prima di allora, si terranno altri
incontri, ma di natura più tecnica, a inizio maggio a New York. "E' un
inizio rapido per Start (a fast start to Start, ndr)", ha affermato da
parte sua Gottemoeller, con un piccolo gioco di parole in inglese. La
responsabile americana ha anche ringraziato il governo italiano - che ha
ospitato l'incontro di oggi nell'ambito della presidenza del G8 - "per
aver fornito un contesto molto buono per questi colloqui". L'obiettivo, ha
ricordato Antonov, è quello di avere un nuovo trattato che sostituisca Start,
vecchio ormai di 20 anni e in scadenza a dicembre: "Spero che potremo
avere una nuova bozza (di trattato, ndr) entro la fine dell'anno, in ogni caso
faremo del nostro meglio", ha detto il funzionario di Mosca. La Russia ha
già dichiarato che è possibile una "notevole" riduzione del proprio
arsenale, a conferma della disponibilità a scendere sotto la soglia delle
1.700-2.000 ogive previste dal Trattato di Mosca del 2002. Dallo storico
discorso del presidente americano Barack Obama lo scorso 5 aprile a Praga, in
cui auspicò un mondo "senzaarmi nucleari", il clima fra Stati Uniti e
Russia è decisamente cambiato. Antonov si è detto convinto che i negoziati sul
disarmo "miglioreranno le relazioni fra Stati Uniti e Russia", mentre
Gottemoeller ha parlato di colloqui che aiutano a "ricreare la fiducia
reciproca ". Certo, non per questo tutti gli attriti bilaterali sono
automaticamente risolti, e Antonov non lo ha nascosto, parlando del progetto di
"scudo" antimissile Usa: "E' una
questione molto rilevante - ha detto - che è importante affrontare nel corso
dei nostri negoziati. Non so come la potremo risolvere, ma spero almeno che
troveremo tutte le risposte alle nostre domande sui temi della sicurezza".
Nel frattempo, però, si va avanti: Gottemoeller ha già annunciato oggi che dopo
l'incontro di Washington a maggio ci saranno altre riunioni "a Mosca, e
forse altrove, a giugno". Tutto in vista dell'incontro fra Obama e il
presidente russo Dimitri Medvedev a luglio: "Spero che i nostri presidenti
riceveranno da noi relazioni positive (su questi incontri, ndr)", ha
affermato l'assistente del segretario di Stato Hillary Clinton. Le due
superpotenze atomiche dispongono del 96% delle 25.000 armi
nucleari che esistono ancora sul pianeta, e il loro impulso sarà fondamentale
per tirare a bordo gli altri Paesi che hanno armi nucleari - Gran Bretagna,
Francia e Cina - e quelli
che 'de facto' posseggono l'atomica: Pakistan, Israele, India.
( da "Wall Street Italia"
del 24-04-2009)
Argomenti: Cina Usa
Crisi/ Tremonti: è
finita l'apocalisse, siamo in Quaresima -punto di Apcom Prima del G7 il
ministro cauto su ripresa,ma svolta c'e' stata -->Washington, 24 apr.
(Apcom) - La fase dell'Apocalisse finanziaria ed economica mondiale è finita.
Ora siamo in Quaresima, ma non è ancora dato sapere quando l'economia mondiale
si allontanerà definitivamente dalla crisi. Con una successione di metafore religiose
non ortodossa, ma chiara, il ministro dell'Economia Giulio Tremonti descrive
l'atmosfera che accompagna il nuovo vertice dei ministri finanziari del G7 e
del G20 al quale si appresta a partecipare. "La fase dell'incubo
dell'Apocalisse - spiega parlando da Washington poche ore prima di recarsi al
Dipartimento del Tesoro Usa per il vertice - è alle
spalle e finita da quando i governi sono in campo. Finita questa fase non è
subito Pasqua: c'è di mezzo una Quaresima". La hall dell'Hotel St. Regis è
luminosa, e nella capitale statunitense c'è una bella giornata primaverile.
Tremonti parla con toni distesi e spiega che la durata della Quaresima
economica non è ancora possibile conoscerla: "Quanto lunga e in che
termini dipende da tanti fattori che oramai agiscono sul piano globale. E
quindi dai governi del mondo, dai sentimenti dei popoli del mondo e dalle loro
paure e speranze". Ma sottolinea il punto di svolta per il superamento
della fase più acuta della crisi ha una collocazione precisa: il precedente vertice
del Fondo monetario nella capitale Usa. "E'
finita - ribadisce - la fase della potenziale apocalisse, l'incubo degli
incubi. Ricordo che nell'ottobre scorso proprio qui al Fondo monetario
l'atmosfera e le informazioni erano: non sappiamo se i mercati riapriranno
lunedì. Poi le scelte dei governi, il vertice di Parigi, il ruolo fondamentale
giocato dal presidente Sarkozy e dal presidente Berlusconi e i mercati
riaprono, perché sono scesi in campo i governi. L'apocalisse è stata evitata
dalla discesa in campo dei governi". Le cifre rese note martedì scorso dal
Fondo Monetario Internazionale sull'economia mondiale e sulla zona euro sono
d'altronde impietose, e rimandano al 2010 i primi segnali di ripresa economica.
Tremonti non risponde a una domanda sui tempi di presentazione della prossima
Relazione unificata (ex trimestrale di cassa), che consentirà di avere le cifre
aggiornate del Governo sui conti pubblici tricolori. Ma proprio sulle cifre
rimarca una distinzione critica. "Torniamo ai numeri Chi dà i numeri o lo
fa per mestiere, come il Fondo monetario, e allora è il suo dovere, o lo fa per
convinzione e allora è meglio suggerire un lungo periodo di riposo".
Questo non vuol dire comunque negare l'esistenza della crisi, ma solo prendere
atto di una realtà difficilmente sintetizzabile. "La crisi - spiega
Tremonti - c'è ancora e l'ho sempre sostenuto. Prende forme diverse e alcuni
giorni ha i segni inaspettatamente, anzi aspettatamente negativi, in altri
giorni mostra segni inaspettatamente positivi". Una realtà di fronte alla
quale si sono verificati una serie di interventi correttivi: "I governi
hanno cominciato a stare in campo da soli, nazionalmente, in Europa
collegialmente e alla fine nel G20 collettivamente. Ma questo non vuol dire che
è subito Pasqua". Il cauto ottimismo, secondo il ministro, è destinato a
trovare un riflesso anche nel comunicato finale del G7. "Dal documento -
anticipa - uscirà che la velocità di caduta sta scendendo e che ci sono anche
dei segni positivi. Ho l'impressione che il messaggio del G7-G8 sia in questo
senso. La crisi è crisi ma dipende molto anche da noi". Il ministro,
concludendo il suo secondo intervento odierno davanti alla stampa prima del
vertice, davanti al quartier generale del Fondo, accompagnato dall'ambasciatore
d'Italia negli Usa Giovanni Castellaneta, ci tiene a ribadire qual è il vero peso
dell'economia italiana a livello internazionale: "Alla domanda, la
risoluzione della crisi dipende più dall'America o dalla Cina noi diciamo: dipende da tutti.
Fatti due conti la ricchezza italiana, il pil, è uguale a quello di Brasile e
India messi insieme, visto che siamo nel G7-G8. Con una differenza che
noi siamo 60 milioni e loro sono più di un miliardo. Il pil della Cina è il 20% più grande di quello dell'Italia: ma c'è una
differenza, che noi siamo 60 milioni e loro sono un miliardo e mezzo".
( da "superEva notizie"
del 24-04-2009)
Argomenti: Cina Usa
"La
Pivellina" al Festival di Cannes Dopo l'annuncio della partecipazione di
Marco Bellocchio al festival, è ufficiale anche l'inserimento del documentario
"La Pivellina" di Tizza Covi e Rainer Frimmel nel programma[...] Dopo
l'annuncio della partecipazione di Marco Bellocchio al festival, è ufficiale
anche l'inserimento del documentario "La Pivellina" di Tizza Covi e
Rainer Frimmel nel programma della Quinzaine des Réalisateurs della 62.
Edizione del Festival International du Film de Cannes. Sinossi: Patrizia vive
in una roulotte in un campo rom alla periferia di Roma. Un giorno si confronta
con il destino di una bambina che appare improvvisamente nella sua vita e il
suo disperato bisogno di aiuto. "La Pivellina" è un film sul coraggio
e sui pregiudizi. Gli altri film della sezione: LUNGOMETRAGGI - Ajami de di
Scandar Copti e Yaron Shani (Israele, film diu chiusura) - Amreeka di Cherien
Dabis (USA) - Les Beaux Gosses di Riad Sattouf (Francia) - Carcasses di Denis
Coté (Canada) - Daniel y Ana di Michel Franco (Messico) - Eastern Plays di
Kamen Kalev (Bulgaria) - La Famille Wolberg di Axelle Ropert (Francia) - Go Get
Some Rosemary di Benny e Josh Safdie (USA) - Here di Tzu-Nyen Ho (Singapore) -
Humpday di Lynn Shelton (USA) - I Love You Phillip Morris di Glenn Ficarra
et/and John Requa (USA) - J'ai tué ma Mère di Xavier Dolan (Canada) - Jal
Aljido Motamyunseo (Like You Know It All) di Hong Sangsoo (Corea) - Karaoke di
Chan Fui (Chris) Chong (Malesia) - La Merditude des Choses di Felix Van Groeningen
(Belgio) - Navidad di Sebastian Lelio (Cile) - Ne Change Rien di Pedro Costa
(Portogallo) - Oxhide II di Liu Jiayin (Cina) - La Pivellina di Tizza Covi e Rainer Frimmel (Austria) -
Polytechnique di Denis Villeneuve (Canada) - Le Roi de l'évasion di Alain
Guiraudie (Francia) - La Terre de la Folie di Luc Moullet (Francia) - Tetro di
Francis Ford Coppola (Argentina/Spagna/Italia, film d'apertura) - Yuki &
Nina di Nobuhiro Suwa et Hippolyte Girardot (Francia/Giappone)
CORTOMETRAGGI - A Repüles Története (The History of Aviation) di Balint
Kenyeres (Ungheria) - American Minor di Charlie White (USA) - Anna di Rúnar
Runarsson (Danimarca) - El Ataque de los Robots de Nebulosa-5 (The Attack of
the Robots from Nebula-5) di Chema Garcia Ibarra (Spagna) - Canção de Amor e
Saúde (Chanson d'Amour et de Bonne Santé - Song Of Love And Health) di João
Nicolau (Portogallo/Francia) - Cicada di Amiel Courtin-Wilson (Australia) -
Drömmar Från Skogen di Johannes Nyholm (Svezia) - Dust Kid di Yumi Jung (Corea)
- Les Fugitives (The Fugitives) di Guillaume Leiter (Francia) - Jagdfieber di
Alessandro Comodin (Belgio) - John Wayne Hated Horses di Andrew Betzer (USA) -
Nice di Maud Alpi (Francia) - SuperBarroco di Renata Pinheiro (Brasile) -
Thermidor di Virgil Vernier (Francia) PROIEZIONE SPECIALE - Montparnasse di
Mikhaël Hers (Francia) PUBBLICITà PUBBLICITà Invia tramite EMAIL | Versione per
la STAMPA |-->Le vostre opinioni Questo Speciale sulle Galassie è stato
ospitato sul sito di ScienzaOnLine del Comune di Roma--> Pubblicato il 24
aprile 2009 in: Festival e rassegne News » Invia tramite EMAIL » Versione per
la STAMPA--> » Le vostre opinioni
( da "Stampa, La" del
24-04-2009)
Pubblicato anche in: (Stampa,
La)
Argomenti: Cina Usa
VENERDI' 24 Ambrosio
1 CARTA BIANCA A FERZAN OZPETEK Ore 14,30 "Black Narcissus"
("Narciso Nero") Michael Powell, Emeric Pressburger (GB 1947) Ore
16,30 "Leoni al sole" di Vittorio Caprioli (Italia 1961) CONCORSO
LUNGOMETRAGGI Ore 18,30 "Rückenwind" di Jan Krüger (Germania 2009)
PANORAMICA CORTOMETRAGGI Ore 20,30 "Jag Är Bög" ("I am a
gay") di Nicolas Kolovos (Svezia 2008) PANORAMICA LUNGOMETRAGGI Ore 21
"Patrick 1,5" di Ella Lemhagen (Svezia 2008) CONCORSO LUNGOMETRAGGI
Ore 22,45 "El Patio de mi Cárcel" ("My Prison Yard") di
Belén Macías (Spagna 2008) Ambrosio 2 PANORAMICA CORTOMETRAGGI Ore 14,15
"Traces" di Rachel Zisser (Usa 2007)
"Mok-yok" ("The Bath") di Lee Mi Rang (Corea del Sud 2007)
"Les Hommes sans gravitè" ("Man Without Gravity") di
Éleonore Weber (Francia 2008) PANORAMICA DOCUMENTARI Ore 15,45 "Are you a
Girl or What?" di Mathilda Piehl e Alex Fridunger (Sudafrica/Svezia 2007)
"The Perfect Man" di Maria Akesson (Svezia/GB 2007) CONCORSO
DOCUMENTARI Ore 16,45 "Boriven nee yu pai tai Karn Kun Kun"
("This Area is Under Quarantine") di Thunska Pansittivorakul
(Thailandia 2009) CONCORSO DOCUMENTARI Ore 18,30 "Out in India: a Family's
Journey" di Tom Keegan (Usa/India 2007) PREMIO
SPECIALE MONIKA TREUT Ore 20 "Ghosted" ("Ai-Mei") di Monika
Treut (Germania/Taiwan 2009) FUORI CONCORSO Ore 22 "Nés en 68"
("Born in 68") di Olivier Ducastel e Jacques Martineau (Francia 2008)
Ambrosio 3 PANORAMICA CORTI Ore 14,15 "Rewind" di Anne De Léon,
Sébastien Gordon (Canada 2008) "Man" di Myna Joseph (Usa 2007) "Shaonian bu dai hua" ("It Seems to
Rain") di Tsai Chen-shu (Taiwan 2007) CONCORSO DOCUMENTARI Ore 15,30
"Intimidades de Shakespearey y Victor Hugo" ("Shakespeare and
Victor Hugo's Intimacies") di Yulene Olaizola (Messico 2008) GUY GILLES:
IL TEMPO FUORI TEMPO Ore 17 "Le Clair de terre" ("Heart
Light") Guy Gilles (Francia 1970) PANORAMICA CORTOMETRAGGI Ore 18,45
"The Insomniacs" di Kami Chisholm (Usa 2008)
PANORAMICA DOCUMENTARI Ore 19 "Tch't'adore" di Laurence Chanfro
(Francia 2007) "Blu in You" di Michelle Mohabeer (Canada/Trinidad
2008) A VENT'ANNI DALLA CADUTA DEL MURO DI BERLINO Ore 20,30 "Coming
Out" di Heiner Carow (Germania ex DDR 1989) CARTA BIANCA A FERZAN OZPETEK
Ore 22,30 "Auntie Mame" ("La signora mia zia") di Morton
Dacosta (Usa 1958) SABATO 25 Ambrosio 1 CONCORSO
LUNGOMETRAGGI REPLICA Ore 11,30 "El Patio de mi Cárcer" ("My
Prison Yard") di Belén Macías (Spagna 2008) CONCORSO LUNGOMETRAGGI REPLICA
Ore 14,30 "Rückenwind" di Jan Krüger (Germania 2009) RETROSPETTIVA
GIUSEPPE PATRONI GRIFFI Ore 16 "Addio, fratello crudele" di Giuseppe
Patroni Griffi (Italia 1971) CONCORSO LUNGOMETRAGGI Ore 18 "Gu Huo"
("Fire in Silence") di Shen Weiwei (Cina
2008) CONCORSO LUNGOMETRAGGI Ore 20 "Leonera" ("Lion's
Den") di Pablo Trapero (Argentina/Corea del Sud/Brasile 2008) CONCORSO
LUNGOMETRAGGI Ore 22,15 "Selda" ("The Inmate") di Ellen
Ramos e Paolo Villaluna (Filippine 2008) Ambrosio 2 CONCORSO DOCUMENTARI
REPLICA Ore 11,30 "Out in India: a Family's Journey" di Tom Keegan (Usa/India 2007) SERIE LESBICHE Ore 14,30 "Sugar
Rush" (episodio 1) di Sean Grundy (GB 2005) "Sugar Rush"
(episodio 2) di Sean Grundy (GB 2005) VOICE OVER Ore 15,30 "A Horse Is Not
a Metaphor" di Barbara Hammer (Usa 2008)
"Diving Women of Jeju-do" di Barbara Hammer (Corea del Sud 2007)
CONCORSO DOCUMENTARI Ore 16,30 "Giorgio/Giorgia: storia di una voce"
di Gianfranco Mingozzi (Italia 2008) CONCORSO CORTOMETRAGGI Ore 18,15
"Heiko" di David Bonneville (Portogallo 2007) "Le
Fossoyeur" di Sylvie Benavides (Francia 2008) "James" di Connor
Clements (Irlanda del Nord 2008) "Clouded" di Ajae Clearway (Usa 2008) "En Compagnie de la poussière" di
Jacques Molitor (Belgio 2008) "
( da "Rai News 24"
del 24-04-2009)
Argomenti: Cina Usa
New York | 24 aprile
2009 General Motors si ristruttura tagliando il marchio Pontiac Lo storico
marchio Pontiac potrebbe scomparire per salvare GM La ristrutturazione di
General Motors potrebbe portare al ritiro dal mercato dello storico marchio di
automobili Pontiac. Secondo alcune fonti vicine all'azienda americana,
rilanciate dalla Cnn, l'annuncio ufficiale è atteso per lunedì. Si tratterebbe
di un taglio necessario per far sopravvivere la più grande casa automobilistica
made in Usa, alla devastante crisi che ha investito il
mercato americano dell'auto. GM starebbe pensando di ridurre i suo marchi,
mantenendo Chevrolet, Cadillac, Buick e GMC ma non Pointiac, che verrebbe
esclusa dal settore "core business" del gruppo. Il suo destino quindi
sarebbe la scomparsa o la vendita, ammesso che in questo periodo di vacche
magre si trovi un compratore. Una decisione a sorpresa dopo i risultati del
2008, quando il marchio ha venduto più auto di Cadillac e quasi il doppio di
Buick. Ma Cadillac occupa un settore alto del mercato americano e sforna auto
di lusso che meno risentono della crisi economica. Mentre
Buick è uno dei marchi americani più popolari in Cina da dove, secondo gli analisti, dovrebbe ripartire la crescita
dell'economia americana. Quindi la scure dovrebbe cadere su Pontiac, facendo
scomparire lo storico marchio che dal 1926 produce auto rivolte soprattutto a
una clientela giovane. Secondo gli analisti del settore l'eliminazione
di questo marchio indica che GM per sopravvivere alla crisi è veramente
costretta a fare sacrifici enormi.
( da "Stampa, La" del
24-04-2009)
Pubblicato anche in: (Stampa,
La)
Argomenti: Cina Usa
Astigiani giramondo
Rosanna Rongioletti, consulente turistico Iniziai a viaggiare con la fantasia
già da bambina quando, sfogliando il dizionario d'inglese di mio fratello,
sognavo di essere figlia della Regina Elisabetta. Feci il liceo linguistico e
nel 1989 incontrai per caso un'amica che mi offrì la sua agenzia di viaggi, la
acquistai e iniziò la mia carriera turistica; penso che ogni volta che si vende
un viaggio è come se si facesse direttamente. Sono stata in
Cina, a Hong Kong, in
Thailandia, in Egitto, negli Usa, in Messico, in Senegal, in Israele, in Marocco e ultimamente in
Brasile, nel Mato Grosso e Pantanal; per me il viaggio è una forma di
evoluzione, uscire da schematismi, da stereotipi per ricercare altre verità.
Un giorno nel Pantanal ero seduta su una roccia nella foresta, chiusi gli occhi
e sentii l'energia della terra su di me, laggiù ti senti parte di questo
Pianeta. Vorrei tornarci con altre persone.
( da "Stampa, La" del
24-04-2009)
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La)
Argomenti: Cina Usa
Giro di terra
Gianfranco Quaglia GORGONZOLA LA POLEMICA FA BENE AI CONSUMI La polemica,
quando non travalica i confini della correttezza, può dare una mano ai prodotti
della terra. Come quella di alcuni giorni fa, quando lo
scrittore Sebastiano Vassalli ha parlato del gorgonzola globalizzato. E il
presidente del Consorzio di tutela, Renato Invernizzi, gli ha ribattuto con
toni altrettanto garbati. Tutto serve per attrarre i consumatori, come era
accaduto con la promozione televisiva del «bel topolone». E' stato sottolineato
anche ieri all'assemblea annuale che richiama i gorgonzolai d'Italia,
concentrati soprattutto in Piemonte e Lombardia. Nel 2008 la produzione ha
superato il tetto dei 4 milioni di forme, con un incremento del mercato interno
di un +1,4%. Il Nordovest registra i maggiori consumi attestandosi sul 64%, il
Nordest è al 19,7%, il Centro Italia al 7,8% mentre il Sud più le isole
all'8,5%. La crisi ha colpito invece le esportazioni, con una contrazione in
volumi del 10,63%, mentre in valore si è ottenuto un incremento del 4,52%.