CENACOLO DEI COGITANTI |
ANCONA: QUINTA EDIZIONE DI
CODICE ROSSO ( da "Sabina
Oggi Online" del 20-03-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: Direttore Protezione Civile Comune
di Firenze. La conclusione dei lavori della mattina è stata affidata a Sandro
Donati, Assessore Protezione Civile Regione Marche. Seguirà alle 11.30 la
Consulta Nazionale ANCI Protezione Civile, Tavolo tecnico di protezione civile
delle Regioni, Coordinatori regionali volontariato Protezione Civile.
Ecco quanto spendono le
aziende per l'ambiente ( da "Savona
news" del 20-03-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: evidenzia una concentrazione della
spesa (41,4 per cento del totale) nelle attività di protezione e recupero del
suolo e delle acque di falda e superficiali, nell'abbattimento del rumore,
nella protezione del paesaggio, nella protezione dalle radiazioni e per le
attività di ricerca e sviluppo finalizzate alla protezione dell'ambiente (.
19/03/2009 20:42
NORDCOREA: USA, AL LAVORO PER RILASCIO DUE GIORNALISTE FERMATE
( da "ITnews.it" del
20-03-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: nordcoreani al confine con la Cina.
"Vogliamo verificare tutti i fatti e cercare di ottenere il loro
rilascio", ha detto il portavoce del dipartimento di Stato, Robert Wood,
che non ha fornito alcun dettaglio sulla detenzione di Lua Ling, di origine
cinese, e di Euna Lee, di origine sudcoreana, ch elavotano per la Current Tv,
emittente fondata dall'ex presidente degli Stati Uniti Al Gore.
Pronti a morire con le
armi di Pietta, ma è un film ( da "Giornale
di Brescia" del 20-03-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: da caccia alla pari di quello della
Cina negli altri settori delle produzioni bresciane. Il «rischio» Turchia
Industrie turche dopo essere state teatro di delocalizzazioni anche da parte di
realtà bresciane, hanno infatti lanciato prodotti sul mercato armiero globale a
costi di circa due terzi inferiori al made in Italy offrendo comunque per ora
una qualità decisamente inferiore.
viluppo dell'UE. Silvio
Berlusconi, leader del Pdl, si è sempre allineato con gli Usa ...
( da "Corriere delle Alpi"
del 20-03-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: La Cina e l'India si avviano a
diventare potenze economiche e politiche pari se non superiori agli Usa, anche
se, quest'ultimi, manterranno presumibilmente e per lungo tempo ancora, la
supremazia militare. Se i Paesi che compongono l'Unione Europea continueranno a
procedere in ordine sparso, il loro peso politico e diplomatico nel mondo
diverrà assolutamente insignificante,
Lo stop cinese non ferma
il volo Fiat ( da "Milano
Finanza (MF)" del 20-03-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: Wall Street e al piano di aiuti Usa
alla componentistica. Chrysler, Fiat si farà carico del 35% del nostro debito
verso il governo Brusco rallentamento nei piani di espansione di Fiat in Cina,
ma il titolo del Lingotto vola in borsa (+9.9%) sulla scorta delle notizie
provenienti da Brasile e Stati Uniti La crisi ha infatti spinto i vertici del
Lingotto a chiedere uno slittamento (
GM, più efficace Pechino
del piano Obama ( da "Milano
Finanza (MF)" del 20-03-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: raddoppiato le stime di vendita in
Cina nel 2009, visto che nel Celeste Impero vivono ben 800 milioni di contadini
e tutti vogliono un'automobile. Sempre ieri, il dipartimento del Tesoro Usa,
nel tentativo di stabilizzare la disastrata industria automobilistica, ha
annunciato che fornirà un finanziamento fino a 5 miliardi di dollari ai fornitori
di ricambi e componenti per auto.
Assassini di Stato ,
j'accuse di Forbice ( da "Bresciaoggi(Abbonati)"
del 20-03-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: la Cina ai paesi Arabi. Come
incipit di ogni capitolo una citazione da un grande del passato contro la pena
di morte: da Mark Twain, a Elias Canetti, a Tolstoj, ad Albert Camus. Numerose
le testimonianze riportate di condannati , da cui emerge un'accusa senza
appello alla pratica delle esecuzioni capitali: valga per tutti l'
Anche Brembo frena ma
difende la cedola Ricavi sopra il miliardo
( da "Finanza e Mercati"
del 20-03-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: effettuate negli ultimi tirmestri
negli Usa, in Cina, In India e in Italia. Il dato più preoccupante è l'ascesa
dell'indebitamento netto: 337,4 milioni (+43,1%), pari al 116% del patrimonio
netto (contro il 75,1% dell'anno precedente). Per fronteggiare la situazione, conclude
la nota del cda, «proseguono le azioni finalizzate al contenimento di tutti i
costi non correlati alla vendite,
L'Africa dell'oppressione
( da "Adige, L'" del
20-03-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: oppressione L a Cina sta
conquistando l'Africa in quello che si configura, secondo molti osservatori,
come una forma di neocolonialismo economico. Se ne occupa il recente volume
«Cinafrica. Pechino alla conquista del continente nero» di Michel Beuret, Serge
Michel, entrambi giornalisti, e il fotoreporter Paolo Woods (Il Saggiatore,
Dall'Islam
all'omosessualità, dalle polemiche sull'Olocausto all'Aids, ...
( da "Unita, L'" del
20-03-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: " Dall'Islam
all'omosessualità, dalle polemiche sull'Olocausto all'Aids, Benedetto XVI non
ha idea dell'impatto delle sue parole in un mondo globalizzato. Come
Berlusconi, anche il Papa è incline alla gaffe, ma con effetti più gravi.
Times, 19 marzo
PESCARA Èdi nuovo
"Codice Rosso 2009". ( da "Tempo,
Il" del 20-03-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: ad Ancona la 5ª edizione della
manifestazione nazionale di Protezione civile, promossa dalle Regioni Marche e
Abruzzo, dal dipartimento nazionale di Protezione civile e dalle sezioni
regionali dell'Associazione nazionale Comuni italiani (Anci). L'iniziativa
mette a fuoco la funzione dei Comuni e dei sindaci, istituti che, per effetto
della riforma del titolo V della Costituzione,
Sartori sale a 40 milioni
nel 2008 e batte la crisi ( da "Arena,
L'" del 20-03-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: una nostra filiale a Singapore che
ci ha consentito anche di incrementare la nostra attività con la Cina». «È
indubbio», sottolinea Sartori, «che oggi per poter conseguire risultati
importanti sul fronte dell'export è fondamentale poter presidiare il più
possibile i mercati internazionali. Tenere un monitoraggio continuo soprattutto
dei mercati più importanti e di quelli emergenti.
usa, arriva l'eco-dazio è
subito lite con la cina - federico rampini
( da "Repubblica, La"
del 20-03-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: import che non rispetta i tetti di
CO2 Usa, arriva l´eco-dazio è subito lite con la Cina FEDERICO RAMPINI dal
nostro corrispondente PECHINO - Si tinge di verde l´ultima tentazione
protezionista. La Cina e il Messico hanno reagito duramente alle nuove barriere
agli scambi, già varate o proposte dall´Amministrazione Obama in nome della
difesa dell´ambiente.
Fmi, l ultimo pessimista
dell economia globale ( da "Manifesto,
Il" del 20-03-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: Cina)». L'Fmi dichiara
esplicitamente che «i paesi del centro-est Europa sono quelli che pagano più la
crisi» come pure «l'instabilità dei mercati finanziari a est affligge i mercati
a ovest. Le principali banche di Austria, Svizzera, Belgio, Olanda, Svezia e
Gran Bretagna e, anche, Italia sono esposte al caos orientale poiché le
attività delle filiali degli istituti di credito rappresentano
Fiat-Chery, stop
all'intesa in Cina ( da "Sole
24 Ore, Il" del 20-03-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: stop all'intesa in Cina Il titolo
del Lingotto mette a segno un altro balzo (+9,9%) a 4,71 euro Laura Galvagni Un
primo segnale era arrivato già a gennaio scorso quando l'amministratore
delegato, Sergio Marchionne, aveva fatto intuire che le iniziative non
essenziali per il futuro della Fiat sarebbero state rinviate.
Africa vittima delle
multinazionali ( da "Sole
24 Ore, Il" del 20-03-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: condanna anche la globalizzazione:
«è un fatto di questo secolo e, anche se tende ad emarginare il continente
africano, è impossibile parlare dei problemi e delle soluzioni dell'Africa
senza implicare altri continenti e le loro istituzioni economiche e finanziarie,
come pure la loro rete d'informazione il cui impatto sulle società africane è
considerevole »
Dalle Borse prove tecniche
di svolta ( da "Sole
24 Ore, Il" del 20-03-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: le vendite al dettaglio in Usa
sorprendono per tenuta, in Cina la produzione industriale ha ricominciato a
salire, la reazione agli incentivi per l'auto in Europa è stata rapida. Le
previsioni per il 2009 vengono ancora annunciate in ribasso. è logico: nel
volgere di poche settimane la realtà ha superato, in peggio, la fantasia degli
analisti e ha reso obsolete le stime.
LE AZIENDE \nSeminario
della Università LUM Jean Monnet \n?Structural imbalance and global monetary
stability? \nSquilibri strutturali del sistema monetario internazionale \nGioia
( da "Corriere del Mezzogiorno"
del 20-03-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: Usa, l'Europa, il Giappone, la Cina
e i paesi dell'Opec per poter superare la crisi. Questo incontro rappresenta
un'oppurtunità di riflessione e di analisi sulle conseguenze che la crisi
economica globale ha - e potrà continuare ad avere - nella nostra vita
quotidiana, sulle possibili soluzioni a tale stato di emergenza e sulle
prospettive di uscita da quella che da molti economisti
MASSA PAOLO Pelù,
presidente della sezione di Massa e Carrara della sezione a...
( da "Nazione, La (Massa - Carrara)"
del 20-03-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: illustre saga dei Cybo Malaspina
nella globalizzazione, la dimora genovese" di Mariangela Gropallo. Le
relazioni saranno supportate da proiezioni affidate a Gianni Borrini.
Interverranno: Martina Nardi, vice sindaco di Massa, e il presidente della sezione
ligure dell'associazione Dimore Storiche Italiane, Battista Gramatica.
I S ORRISI SPENTI
( da "Corriere della Sera"
del 20-03-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: è quanto stanno facendo gli Stati
Uniti ma anche la Cina e il Giappone, mentre l'Europa, accusa Washington, si
mostra avara e testarda. Gli europei continentali (perché la Gran Bretagna è
piuttosto vicina agli Usa, come spesso le accade) considerano irragionevole
spendere per nuovi stimoli prima di aver verificato il funzionamento di quelli
già adottati.
I piani anti crisi
Europa-Usa e i sorrisi spenti ( da "Corriere
della Sera" del 20-03-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: civile la risposta europea sarà ben
inferiore agli auspici Usa. E ancora, l'Europa teme il G-2, quel rapporto
privilegiato tra America e Cina che oggi pare inevitabile. Non tutti sono
d'accordo sul profilo che secondo gli Usa dovrebbe assumere la Nato, e
l'America — questa volta d'accordo con parecchi europei —
TAncona ORNA al Neon
Concept Club il cabaret del ve...
( da "Messaggero, Il (Ancona)"
del 20-03-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: La loro è una rivisitazione
umoristica della società globalizzata, è il punto di vista del finto ingenuo di
provincia. Puntando tutto su velocità e ritmo, con una perfetta scelta dei
tempi comici, La Ricotta passa da un'improbabile scuola d'inglese - in cui to
live diventa naturalmente due olive - a un gioco a quiz che si fa beffe di
quelli tv con domande e risposte del tipo:
Crisi San Pellegrino:
<Obama pensaci tu> ( da "Corriere
della Sera" del 20-03-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: L'ormai nota teoria del battito
d'ali in Cina che può causare un terremoto dall'altra parte del globo trova
dunque conferma proprio in Lombardia. San Pellegrino e dintorni rischiano
infatti di trasformarsi nel campo di battaglia dell'ennesima guerra commerciale
scoppiata tra Europa e America.
L'artigianato ferrarese
domenica fa festa con Vasco Errani
( da "Resto del Carlino, Il (Ferrara)"
del 20-03-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: Tema della manifestazione è Le
realtà dell'impresa artigiana nel momento attuale', con la sua apertura alla
globalizzazione e al mondo giovanile. Saranno presenti, fra gli altri, il
presidente della Regione Vasco Errani, il presidente regionale di Cna Quinto
Galassi ma anche l'onorevole Nino Cristofori, già ministro del lavoro, e altre
autorità cittadine.
Kirghizistan, elezioni
presidenziali si terranno il 23 luglio
( da "Reuters Italia"
del 20-03-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: Le contestate elezioni parlamentari
del 2005 sono sfociate in violente proteste nella capitale Bishkek che hanno
costretto il leader Askar Akayev ad abbandonare il Paese e a cedere il potere a
Bakiyev. Il Kirghizistan è un Paese montagnoso dell'Asia centrale che confina
con Cina, Kazakistan, Uzbekistan e Tagikistan.
<Sono io il baby
scrittore che sa parlar d'amore>
( da "Nazione, La (Firenze)"
del 20-03-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: Sono io il baby scrittore che sa
parlar d'amore» Alec Greven, nove anni, conquista l'Italia di LETIZIA CINI
FIRENZE PICCOLI uomini crescono. Ma, fin da piccoli, si danno un bel daffare.
La prova vivente è Alec Greven che, dall'alto dei suoi 9 anni, sembra aver
capito tutto in fatto di donne, tanto da aver dato alle stampe Come parlare
alle ragazze.
Corto e mangiato, film al
sapore di vino ( da "Resto
del Carlino, Il (Ancona)" del
20-03-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: in questi tempi di globalizzazione,
è una sfida che l'istituto alberghiero Santa Marta intraprende ogni giorno.
Insegnando, al contempo, ai suoi studenti l'arte della moderazione. Del «Bere
responsabile». Una sessantina di studenti delle classi 4ª e 5ª hanno ascoltato
i consigli di Federica Guercio e Gianluca Manca del centro adolescentologia
dell'
Laboratorio passioni con
Aldo Bonomi ( da "Nuova
Ferrara, La" del 20-03-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: dalle ore 15 alle ore 17, il
Laboratorio Collettivo di Filosofia organizza un incontro pubblico col
sociologo Aldo Bonomi. L'incontro conclude il ciclo di discussioni del
Laboratorio sulle passioni nell'età della globalizzazione, che nell'ultimo mese
sarà dedicato al Rancore. L'incontro è aperto a tutti.
boltho: la crisi non
passerà velocemente nessuna ripresa prima di fine 2010
( da "Nuova Venezia, La"
del 20-03-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: ma è stato così solo in parte:
eccezion fatta per Cina e India, che continuano a crescere e ci danno un
piccolo supporto, il resto del continente è in frenata». Un tunnel nero,
insomma. E se alla fine, dopo l'abbattimento del costo del denaro, con la
ripresa scoppiasse l'inflazione? «E' un rischio, ma non possiamo temerlo.
Finisce in carcere la
fugadell'industriale cinese ( da "Secolo
XIX, Il" del 20-03-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: che come altri in Cina ha
incontrato enormi difficoltà per sopravvivere alla crisi - è finito dietro le
sbarre della prigione di Wuhan, metropoli nella parte orientale del paese dove
ha sede la compagnia. L'imprenditore fuggiasco è stato catturato centinaia di
chilometri più a sud, all'aeroporto di Zhunhai, centro costiero nella provincia
meridionale del Guandong,
Inglese e informatica su
misura per gli adulti ( da "Unione
Sarda, L' (Nazionale)" del
20-03-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: 3026 Barumini Inglese e informatica
su misura per gli adulti Barumini --> Bisogna adeguarsi all'era della
globalizzazione: è questo il motto che ha spinto decine di giovani a
frequentare i corsi di inglese e informatica. I corsi organizzati dall'Istituto
formazione lavoro donne (Ifold) di Cagliari in collaborazione con la Fondazione
Barumini , fanno parte del progetto Pan Parnaso.
IBM: posti di lavoro in
aumento nel 2008 ( da "Computerworld
Online" del 20-03-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: delle assunzioni nei Paesi
emergenti: ovvero Brasile, Russia, India e Cina (i cosiddetti Paesi BRIC), dove
IBM conta oggi 113mila dipendenti poco meno di un terzo dell'intero organico.
La maggior parte delle nuove assunzioni dell'anno scorso sono avvenute in
India, anche se IBM non fornisce il numero esatto del personale impiegato in
questo Paese.
OBAMA, MANO TESA ALL'IRAN
- ZAPATERO SE NE VA DAL KOSOVO E IRRITA LA NATO - I SOLDATI ISRAELIANI RACCONTANO
L'UCCISIONE DI CIVILI A GAZA ACCORDO UE SUL PROGRAMMA ANTI-CRISI BON
( da "Dagospia.com" del
20-03-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: "La Cina mette fine allo
stand-off navale con gli Stati uniti" e riconosce a Barack Obama il merito
della risoluzione della diatriba. "I francesi marciano contro
Sarkozy": un milione di manifestanti in piazza contro la politica
economica del presidente francese.
USA: LE AUTO
RIPARTONO...IN BORSA! ( da "Wall
Street Italia" del 20-03-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: dopo le dichiarazioni di Zhongjin
secondo cui le importazioni di zinco in Cina potrebbero aumentare nei prossimi
mesi poiché ci sono segnali di carenza dell?offerta domestica. In forte ascesa
i metalli preziosi, con l?argento che ha registrato il maggior rialzo dal 1979
(+13%) e l?oro che ha guadagnato il 7,8%, maggior incremento da settembre,
salendo così a 960$/oncia.
Australia/ McDonald's
sponsorizza lezioni di matematica
( da "Virgilio Notizie"
del 20-03-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: la quintessenza del cibo
globalizzato ha annunciato che sponsorizzerà un programma di insegnamento di
matematica online a cui avranno accesso tutti gli studenti di scuole secondarie
dell'Australia (1,4 milioni). E' quanto si legge su The Guardian. Normalmente
le lezioni di matematica via web costerebbero 40 dollari australiani (circa 20
euro) al mese,
Incontri sulla protezione
civile ( da "Varesenews"
del 20-03-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: presenta il volontariato nelle
organizzazioni di protezione civile: due incontri presso la sala polivalente
Incontri sulla protezione civile Quali sono i compiti della Protezione Civile?
Quali comportamenti si deve tenere in caso di situazioni di grave pericolo?
Comune di Vergiate e Corpo Volontari del Parco delTicino organizzano due
incontri aperti a tutta la popolazione interessata.
Gli Usa al summit del
Shangai Group con Teheran ( da "Avvenire"
del 20-03-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: Cina, Kazakhstan, Kyrzgyzistan,
Russia, Tajikistan e Uzbekistan. Intanto prende forma la strategia di Obama per
l'Afghanistan. Dopo che il "Washington Post" ha rivelato che
l'Amministrazione punta ad aumentare anche la presenza dei 'civili' a Kabul,
ieri il "New York Times" ha riferito che la strategia non si limita a
rafforzare le truppe Usa ma anche raddoppiare le forze di sicurezza
Crisi, l'Europa punta
sull'energia ( da "Avvenire"
del 20-03-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: pattuglia dei grandi Paesi
emergenti guidata da Cina, India e Brasile. Un altro punto di possibile scontro
tra Europa e Stati Uniti nel summit del G20 sta nella prospettiva di mettere
concretamente in cantiere un nuovo sistema globale di controlli dei mercati
finanziari, capace di impedire gli eccessi di speculazione e di opacità delle
operazioni che hanno condotto alla crisi in corso.
In USA trionfa il
"parmigiano taroccato" ( da "Borsa(La
Repubblica.it)" del 20-03-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: I Paesi dove sono piu' diffuse le
imitazioni sono Stati Uniti, Australia e Nuova Zelanda ma a preoccupare sono
anche le tendenze di Paesi emergenti come la Cina dove il falso Made in Italy è
arrivato prima di quello originale e rischia di comprometterne la crescita.
20/03/2009 - 11:16
Sartori sale a 40 milioni
nel 2008 e batte la crisi ( da "Arena.it,
L'" del 20-03-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: una nostra filiale a Singapore che
ci ha consentito anche di incrementare la nostra attività con la Cina». «È
indubbio», sottolinea Sartori, «che oggi per poter conseguire risultati
importanti sul fronte dell'export è fondamentale poter presidiare il più possibile
i mercati internazionali. Tenere un monitoraggio continuo soprattutto dei
mercati più importanti e di quelli emergenti.
Io candidato? Non mi tiro
indietro ( da "Denaro,
Il" del 20-03-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: Partiamo dal fatto che la
globalizzazione presenta gravi limiti quando si costruisce solo sui grandi
monopoli e non sulla riduzione e razionalizzazione dei costi. I monopoli
portano con sé dei virus che sono la somma delle disfunzioni delle singole
unità produttive. Questo non genera più produttività ed efficienza, né un
abbattimento dei costi.
BACOLI. IL SINDACO,
ANTONIO COPPOLA, LANCIA UN SOS A PREFETTURA E PROTEZIONE CIVILE PER LA
RIAPERTU... ( da "Mattino,
Il (Circondario Nord)" del
20-03-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: si richiede al Dipartimento della
Protezione civile di Napoli l'immediata realizzazione del ponte previsto,
mediante il ricorso a procedure di assoluta urgenza». Intanto ieri la Protezione
civile, esclusa l'ipotesi di affidare i lavori al Genio militare, ha assegnato
le opere alla ditta che ha vinto il bando.
EMANUELE MACALUSO CORRADO
OCONE RICORDA COME NORBERTO BOBBIO NEL CORSO DELLA SUA VITA E NELLE SUE...
( da "Mattino, Il (Benevento)"
del 20-03-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: tutti i continenti ha riaperto il
dibattito sul capitalismo e la globalizzazione, sui rapporti tra Stato e
Mercato, sulle organizzazioni internazionali e soprattutto sul ruolo della
politica. (...) E sul capitalismo e il suo ruolo nella globalizzazione si è
riaccesa una vivace discussione. Non è un caso che in tutti i paesi sono in
netta ripresa le vendite delle opere di Carlo Marx.
Avidità e corruzione, il
Papa mette in guardia l'Africa ( da "Gazzettino,
Il" del 20-03-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: il Papa mette in guardia l'Africa
Critico sulla globalizzazione selvaggia, chiede coerenza e coraggio ai
cattolici. E incassa l'appoggio dei musulmani Venerdì 20 Marzo 2009, Yaoundè
L'Africa «è in pericolo». Da una parte le mani delle multinazionali, dall'altra
una classe politica debole che si fa facilmente corrompere.
Tokyo: azzurri della
pasticceria quarti all'International Pastry
( da "Gazzettino, Il"
del 20-03-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: otto squadre (Australia, Francia,
Cina, Usa, Giappone, Italia, Malesia e Singapore) si sono sfidate nella
preparazione di torte, desserts al piatto e monoporzione, cioccolatini e pièces
artistiche di zucchero e cioccolato. L'Italia era rappresentata, fra gli altri,
dal mestrino Andrea Zanin, capitano.
Club di auto-aiuto per i
licenziati: l'arte (Usa) di arrangiarsi
( da "Corriere.it" del
20-03-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: in Cina un trader con sei o sette
anni di esperienza, può ambire a un buono stipendio. Siamo disposti anche a
emigrare. Io penso a Londra». Nell'area di Phoenix invece è il mercato
immobiliare ad aver prodotto la disoccupazione più pesante. Il locale Jewish
Community Center è la base di un Job club passato da 60 membri a 190 dal giorno
della sua fondazione,
Protezione Civile,
l'intervento del sindaco di Piacenza al convegno nazionale Anci
( da "Sestopotere.com"
del 20-03-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: Protezione Civile, l'intervento del
sindaco di Piacenza al convegno nazionale Anci (20/3/2009 13:49) | (Sesto
Potere) - Piacenza - 20 marzo 2009 - Roberto Reggi, Sindaco di Piacenza e
Presidente della Consulta Nazionale ANCI Protezione Civile ha messo l'accento,
nella sua relazione introduttiva alla tavola rotonda ?
Vertice Ue/ Clima, fondi
per Copenaghen se ne parlerà al G8
( da "Virgilio Notizie"
del 20-03-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: dalla Cina, all'India, al Brasile.
Per questo, ha concluso il capo dell'Esecutivo Ue, "il Consiglio europeo
oggi ha deciso che la decisione finale non sarà presa a giugno, ma nel periodo
tra giugno e la Conferenza di Copenaghen". Durante la discussione sulle
conclusioni relative al clima, ieri sera, la maggior parte dei leader
intervenuti al Consiglio europeo,
IN RICORDO DI MARIA WEBER
( da "Lavoce.info" del
20-03-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: stata forse proprio quella di
andarsene quando la Cina, nella crisi economica di oggi, afferma il suo ruolo
di grande creditore del mondo. Nel giorno in cui Wen Jiabao può permettersi di
manifestare qualche dubbio sulla solvibilità degli Usa. Nata nel 1951, Maria Weber
si era laureata in Scienze politiche e sociali a Firenze, era professore
associato di Scienza della politica all'
Il laico Blair contro il
laicismo aggressivo ( da "Foglio,
Il" del 20-03-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: Fede e globalizzazione”, il
riformatore laburista sta dedicando tutta la sua attività alla Faith Foundation
e alla comprensione della religione. Una fondazione in cui siedono grandi nomi
quali il reverendo David Coffey, presidente dell?Alleanza battista mondiale, il
rabbino del Commonwealth Jonathan Sacks e Mustafa Ceric,
Costigliole: due giorni
con la Protezione civile ( da "Targatocn.it"
del 20-03-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: poi ancora un cantiere in località
via Siccardi mentre un altro gruppo sarà impegnato presso la sede della
Protezione civile intitolata a 'Mario Massa'. Domenica, a conclusione degli
interventi, è previsto il pranzo dei volontari dove saranno presenti le
autorità comunale, provinciali e Roberto Gagna, responsabile provinciale della
Protezione Civile.
Sicurezza/ Sacconi:
Vedremo soluzioni, serve monitoraggio
( da "Virgilio Notizie"
del 20-03-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: è di sicuro un problema crescente
per ragioni legate alla globalizzazione -ha spiegato Sacconi a margine
dell'Assemblea di Confindustria Belluno - e alla più fluida circolazione delle
merci e delle persone ed è quello della sicurezza pubblica e individuale e
della salute pubblica e individuale". Per scongiurare malattie e patologie
sconfitte nel nostro Paese,
SICUREZZA: SACCONI, PER I
MEDICI VALUTEREMO SOLUZIONI PER ( da "Virgilio
Notizie" del 20-03-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: per ragioni legate alla
globalizzazione e alla piu' fluida circolazione delle merci e delle persone, il
problema della sicurezza pubblica e individuale, e della salute pubblica e
invidiale''. Per Sacconi ''bisogna comunque organizzarci per un piu' rigoroso
monitoraggio della salute dei cittadini che entrano nel nostro Paese,
Domenica si inaugura il
nuovo centro di Protezione Civile di Abbiategrasso
( da "CronacaQui.it"
del 20-03-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: assessore Maullu Domenica si
inaugura il nuovo centro di Protezione Civile di Abbiategrasso ABBIATEGRASSO -
L'assessore alla Protezione Civile, Prevenzione e Polizia locale della Regione
Lombardia, Stefano Maullu, inaugurerà, domenica 22 marzo, il nuovo Centro operativo
della Protezione Civile Intercom4 di Abbiategrasso (Mi).
Sotto la banconota niente
( da "AprileOnline.info"
del 20-03-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: avendo superato ogni livello
critico, gli Usa stanno cercando, nonostante tutto, di conservarne un
meccanismo, che, pur essendo perverso, è diventato parte delle relazioni
internazionali. La Cina, infatti, continua a finanziare il debito Usa ed è
diventata nel 2008 il primo detentore di titoli del tesoro Usa.
Una banca nel viodeogioco
( da "Blogosfere" del
20-03-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: Mar 0920 Una banca nel viodeogioco
Pubblicato da Luca Dello Iacovo alle 19:20 in globalizzazione Entropia universe
ha ricevuto dalle autorità svedesi la licenza per operare da banca all'interno
dei videogiochi sviluppati da Mindark : i partecipanti non pagano il download,
ma versano soldi veri per gli acquisti al tasso di cambio un dollaro=10 ped via
Bbc
UE RADDOPPIA FONDI A FMI
ED EST, MA NON RISPONDE A OBAMA ( da "Wall
Street Italia" del 20-03-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: suoi primi mesi di attività pesanti
interventi fiscali ed una serrata trattativa con la Cina sulla gestione del
debito e la circolazione dei capitali. Ma, come ha detto Berlusconi, per gli
Usa si tratta di un obbligo, visto che la malattia con la quale hanno
contagiato il mondo è "un'influenza americana", mentre da noi si
tratta di capire solo la portata degli "effetti collaterali".
SPAZIO/ AVALON 2009,
SUCCESSO COMMERCIALE PER AZIENDE CAMPANE
( da "Wall Street Italia"
del 20-03-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: Dai Paesi della Federazione Russa e
dalla Cina all'Australia, dunque, si estende l'azione che la Provincia di
Napoli, con il supporto del Consorzio Technapoli, svolge per favorire
l'internazionalizzazione delle aziende campane per l'ampliamento dei mercati e
per creare nuove opportunità di business per le imprese aerospaziali del
territorio.
( da "Sabina Oggi Online" del 20-03-2009)
Argomenti: Cina Usa
Scritto da redazione
giovedì 19 marzo 2009 Anche il sindaco di Poggio Mirteto e presidente
dell'Unione Comuni Bassa Sabina, Fabio Refrigeri, al Convegno Nazionale sulla
Protezione Civile “Protezione Civile: le forme associative e le Unioni di
Comuni nelle prospettive delle riforme federaliste”: questo il titolo del
Convegno Nazionale dei Comuni sulla Protezione Civile in programma da oggi al
21 marzo presso la Fiera di Ancona. Per tre giorni tutte le realtà che
gravitano nel mondo della Protezione Civile, le istituzioni competenti, gli
Enti locali e il volontariato si confrontano sull?attuazione dei modelli
organizzativi della protezione civile nella prospettiva delle riforme
federaliste; sul personale degli Enti locali e i sui compiti della Protezione
civile e sul ruolo del volontariato tra Comune, Regione e Stato. Il convegno è
stato promosso dall?ANCI in collaborazione con ANCI Marche e ANCI Abruzzo, con
il Dipartimento della Protezione Civile e il Corpo Nazionale dei Vigili del
Fuoco. La manifestazione si svolge sotto l?Alto patronato della Presidenza
della Repubblica e il patrocinio della Presidenza del Consiglio dei Ministri.
Alla cerimonia inaugurale di stamane del convegno, condotto da Antonio Ragonesi,
responsabile del Dipartimento Ambiente, Territorio e Protezione Civile ANCI,
hanno portato i loro saluti Dante Merlonghi, Presidente Ente Regionale per le
manifestazioni fieristiche, Carlo Iappelli, Commissario Straordinario del
Comune di Ancona e Angelo Rughetti, Segretario Generale ANCI. A seguire ci sono
stati gli interventi di Gian Mario Spacca, Presidente Regione Marche, Daniela
Stati, Assessore Protezione Civile Regione Abruzzo, Giorgio Meschini,
Presidente ANCI Marche, Antonio Centi, Presidente ANCI Abruzzo, Patrizia
Casagrande, Presidente Provincia di Ancona, Assunta Paci, Presidente UNCEM
Marche, Mauro Guerra, Sindaco di Tremezzo – Coordinatore Nazionale ANCI Piccoli
Comuni e Unioni di Comuni, e Bernardo De Bernardinis, Vice Capo Dipartimento
Protezione Civile della Presidenza del Consiglio dei Ministri. A concludere i
lavori della mattinata è stato Michelino Davico, Sottosegretario Ministero
Interno. Subito dopo i convenuti hanno potuto assistere ad un'esercitazione dei
Vigili del Fuoco sul rischio chimico industriale. Nel pomeriggio, alle 15.30,
ci saranno due relazioni sul tema "La Protezione Civile nelle prospettive
delle riforme federaliste", introdotte e condotte da Roberto Reggi,
Sindaco di Piacenza – Presidente Consulta Nazionale ANCI Protezione Civile.
Mauro Guerra, Sindaco di Tremezzo – Coordinatore Nazionale ANCI Piccoli Comuni
e Unioni di Comuni, parlerà de "Le forme associative e le Unioni di Comuni
nelle prospettive delle riforme federaliste”, mentre Bernardo De Bernardinis,
Vice Capo Dipartimento Protezione Civile della Presidenza del Consiglio dei
Ministri, affronterà il tema “Il Comune nei progetti strategici di interesse
nazionale” (la rete dei centri funzionali, la dorsale trasmissiva, la colonna
mobile nazionale delle Regioni, la sicurezza degli edifici scolastici).
Seguiranno poi gli interventi di Massimo Vitale, Consigliere Comunale, con
delega alla Protezione Civile, Comune di Bari, Gabriele Marchese, Sindaco di
San Salvo, Paolo Raffaelli, Sindaco di Terni, Luca Ceriscioli, Sindaco di
Pesaro Raffaele Rocco, Coordinatore del Dipartimento Difesa del Suolo e Risorse
Idriche Regione Autonoma Valle d?Aosta, Lino Secchi, Presidente Confservizi
Marche, Anna Patullo, Assessore Protezione Civile Comune di Bologna, Enea Di
Ianni, Assessore Protezione Civile Comune di Sulmona, Guglielmo Berlasso,
Dirigente Protezione Civile Regione Friuli Venezia Giulia. Domani, venerdì 20
marzo, i lavori riprenderanno alle 9.30 sul tema 'Personale degli Enti Locali e
compiti di Protezione Civile', condotto da Piero Celani, Sindaco di Ascoli
Piceno. A introdurre la sessione sarà Roberto Oreficini, Dirigente Dipartimento
Protezione Civile Regione Marche. Relatori saranno Elena Donazzan, Assessore
Protezione Civile Regione Veneto e Antonio Crispi, Segretario Generale Funzione
Pubblica Enti Locali CGIL. In programma poi, gli interventi di Anna Ortenzi,
Segretario Comunale Comune di Tolentino, Patrizia Cologgi, Direttore Protezione
Civile Comune di Roma, Tomaso Bruti, Assessore Protezione Civile del Comune di
Pinzolo, Fabio Refrigeri, Sindaco di Poggio Mirteto, Unione Comuni Bassa
Sabina, Elena Leonardi, Assessore Protezione Civile Comune di Porto Recanati,
Luciano Monticelli, Sindaco di Pineto, Angelo Cacciotti, Direttore Generale
Sicurezza e Ambiente SpA, Pietro Bortone, Direttore
Protezione Civile Comune di Firenze. La conclusione dei lavori della mattina è
stata affidata a Sandro Donati, Assessore Protezione Civile Regione Marche.
Seguirà alle 11.30 la Consulta Nazionale ANCI Protezione Civile, Tavolo tecnico
di protezione civile delle Regioni, Coordinatori regionali volontariato
Protezione Civile. nel pomeriggio si parlerà di Volontariato di
Protezione Civile tra Comune, Regione e Stato e condurrà i lavori Massimo
Cialente, Sindaco di L?Aquila. Dopo la relazione di Agostino Miozzo, Direttore
dell'Ufficio Volontariato e Relazioni internazionali, Dipartimento Protezione
Civile della Presidenza del Consiglio dei Ministri, interverranno Serena
Biagini, Assessore Protezione Civile Comune di Pergola, Sandro Costantini,
Dirigente Servizio di Protezione Civile Regione Umbria, Maurizio Pucci,
Direttore Protezione Civile Regione Lazio, Stefano Camin, Associazione
Volontariato Emilia Romagna, Francesco Villari, Amministratore Delegato
Colloquia Multimedia Spa, Flavio Fabi, Sindaco di Colbordolo, Unione Comuni
Pian del Bruscolo, Americo Di Benedetto, Sindaco di Acciano. Alle 17.00 è
prevista la riunione congiunta del tavolo tecnico delle Regioni e della
Consulta Nazionale ANCI Protezione Civile. Il programma di sabato 21 marzo,
prevede alle 10.00, 'Protezione Civile: l?attuazione dei modelli organizzativi
nelle prospettive delle riforme federaliste', tema condotto da Franco
Pasargiklian, Direttore Editoriale Rivista “la Protezione Civile Italiana”.
Interverranno Gian Mario Spacca, Presidente Regione Marche, Giovanni Chiodi,
Presidente Regione Abruzzo, Francesco Paolo Tronca, Capo del Dipartimento
Nazionale Vigili del Fuoco, del Soccorso Pubblico e della Difesa Civile,
Roberto Reggi, Sindaco di Piacenza – Presidente Consulta Nazionale Protezione
Civile ANCI, Mario Luigi Bruschini, Rappresentante Conferenza delle Regioni e
delle Province Autonome, Antonio D?Alì, Presidente Commissione Ambiente del
Senato, Ermete Realacci, Componente Commissione Ambiente della Camera dei Deputati.
La presentazione del documento finale è affidata a Leonardo Domenici, Sindaco
di Firenze – Presidente ANCI Nazionale e a concludere i lavori sarà Guido
Bertolaso, Capo del Dipartimento della Protezione Civile della Presidenza del
Consiglio dei Ministri, che ritirerà anche il premio nazionale "Codice
Rosso" che è stato assegnato a Gianni Letta, Sottosegretario alla
Presidenza del Consiglio dei Ministri.
( da "Savona news" del 20-03-2009)
Argomenti: Cina Usa
Ecco quanto spendono
le aziende per l'ambiente Quanto spendono le imprese italiane in investimenti
per la protezione dell'ambiente? A rivelarcelo sono i dati Istat, relativi
all'anno 2006, diffusi alla fine di gennaio scorso. Ecco i principali
risultati: la spesa per investimenti ambientali delle imprese dell'industria in
senso stretto è di 1.986 milioni di euro, con un aumento del 4,2 per cento
rispetto all'anno precedente. La crescita è, secondo i dati Istat, totalmente
attribuibile alle imprese di maggiori dimensioni (con 250 addetti ed oltre)
che, hanno realizzato quasi l'84 per cento del totale degli investimenti
ambientali con un aumento del +9,8 per cento rispetto al
( da "ITnews.it" del 20-03-2009)
Argomenti: Cina Usa
Washington, 19 mar.
- (Adnkronos/Dpa) - Le autorita' statunitensi sono al lavoro per ottenere il
rilascio di due giornaliste americane arrestate dai nordcoreani
al confine con la Cina.
"Vogliamo verificare tutti i fatti e cercare di ottenere il loro
rilascio", ha detto il portavoce del dipartimento di Stato, Robert Wood,
che non ha fornito alcun dettaglio sulla detenzione di Lua Ling, di origine
cinese, e di Euna Lee, di origine sudcoreana, ch elavotano per la Current Tv,
emittente fondata dall'ex presidente degli Stati Uniti Al Gore. Stati
Uniti e Corea del Nord non hanno relazioni diplomatiche, pertanto comunicano
attraverso l'ambasciata svedese a Pyongyang e la rappresentanza di Stoccolma
all'Onu.
( da "Giornale di Brescia" del 20-03-2009)
Argomenti: Cina Usa
Edizione: 20/03/2009
testata: Giornale di Brescia sezione:economia «Pronti a morire» con le armi di
Pietta, ma è un film In 40 anni di attività l'azienda di Gussago ha realizzato
oltre un milione di repliche per il cinema e il mercato GUSSAGOFratelli Pietta.
Un milione e duecentomila «repliche» vendute in quarant'anni di attività.
Riproduzioni perfette e funzionanti di oltre 200 modelli di pistole e fucili
usati dai grandi pistoleri che hanno fatto la storia del selvaggio west. «Ho
iniziato ad addentrarmi in questo mondo nel 1962 - racconta il Cavalier
Giuseppe Pietta presidente e fondatore della Fap Fratelli Pietta - quando avevo
solo 23 anni, occupandomi principalmente di riparare e realizzare fucili da
caccia per i cacciatori della zona. Il nostro ingresso nel mondo delle repliche
di armi storiche avviene attorno agli anni Settanta, quando un francese ci ha
proposto per la prima volta di provare a replicare un Revolver per il mercato
transalpino. Successivamente abbiamo ricevuto la visita anche di Valferget,
l'americano riconosciuto nel settore come il pioniere di questo mercato che ci
ha spalancato le porte dell'America consentendoci di fare il grande salto di
qualità». Un mercato, quello americano che come gli altri risente della grande
crisi mondiale ma soprattutto dell'elezione del neopresidente americano Barack
Obama. Negli Usa la «corsa alle armi» «Oltreoceano -
spiega Alberto Pietta, responsabile con il fratello minore Alessandro della
produzione - è iniziata una vera e propria corsa alle armi da difesa, forse per
paura che il nuovo presidente modifichi la normativa in vigore sulla detenzione
di armi da fuoco. Una tendenza che assorbe praticamente quasi tutto il budget
americano, già ridotto dalla crisi globale. Basti pensare che il mercato
rispetto al
( da "Corriere delle Alpi" del 20-03-2009)
Argomenti: Cina Usa
viluppo dell'UE.
Silvio Berlusconi, leader del Pdl, si è sempre allineato con gli Usa ... viluppo dell'UE. Silvio Berlusconi, leader del Pdl,
si è sempre allineato con gli Usa da sempre contrari
che l'UE vada oltre la zona di libero scambio. Mentre Umberto Bossi della Lega,
che ha già difficoltà nel riconoscersi come italiano, si è costantemente
manifestato contrario all'Unione europea sotto qualsiasi forma. Ambedue hanno
nondimeno deciso di presentarsi capilista dei rispettivi partiti, in tutte le
circoscrizioni elettorali. La loro iniziativa non ha niente a che vedere con
l'Europa, ma solo con l'impatto che il risultato elettorale può avere sulla
politica interna del Paese. Per la verità, neanche il maggiore partito
dell'opposizione e convinto europeista. Il Pd, ha cercato di favorire un
dibattito sui problemi dell'Ue per sensibilizzare l'opinione pubblica e far
capire che, in un'economia globalizzata, l'isolazionismo ci porta alla
perdizione. La Cina e l'India si avviano a diventare potenze economiche e politiche
pari se non superiori agli Usa, anche se, quest'ultimi, manterranno presumibilmente e per lungo
tempo ancora, la supremazia militare. Se i Paesi che compongono l'Unione
Europea continueranno a procedere in ordine sparso, il loro peso politico e
diplomatico nel mondo diverrà assolutamente insignificante, con
inevitabili ripercussioni negative sul piano economico. Com'è noto, fu il
francese Jean Monnet, sostenuto dal tedesco Adenauer, dal nostro De Gasperi,
dal francese Schuman e dal belga Spaak a lanciare l'idea di un'Europa unita,
anche per rendere improbabili nuove sanguinose guerre fratricide. Tutto
cominciò nell'aprile 1952, con la creazione della Comunità Europea del Carbone
e dell'Acciaio, perché queste due risorse strategiche erano alla base di ogni
iniziativa militare. Nel 1957, il trattato di Roma, sottoscritto da Francia,
Germania, Italia, Belgio, Olanda e Lussemburgo, istituiva la Comunità Economica
Europea, chiamata Mercato Comune, che prevedeva l'integrazione economica. Vale
a dire la zona di libero scambio con la soppressione dei diritti di dogana dei
singoli Paesi. L'unione doganale con tariffe comuni verso l'esterno del Mercato
Comune. La libertà di circolazione dei fattori produttivi quali merci, capitali
e lavoratori. L'evoluzione verso una moneta unica. La convergenza delle regole,
delle norme e degli standard. L'eliminazione delle frontiere. In definitiva,
l'integrazione economica si basava sulla convinzione dei Padri Fondatori che
essa sarebbe necessariamente sfociata nell'integrazione politica. Durante la
presidenza del generale De Gaulle (1959-1969), la Francia porrà il proprio veto
all'entrata nel Mercato Comune della Gran Bretagna, considerata lo sceriffo
europeo dell'America la quale, del resto, ostacolava e continua ad ostacolare,
la trasformazione dell'integrazione economica europea in un'Europa
politicamente unita e autonoma. Sarà quindi solo nel 1970 che la Gran Bretagna
(nel frattempo aveva creato con Svezia, Svizzera, Austria, Portogallo, Norvegia
e Danimarca, l'Associazione europea di libero scambio), verrà accettata come
membro del Mercato Comune, assieme ad Irlanda e Danimarca. La Gran Bretagna,
tuttavia, non accetterà, nel 1979, di far parte del sistema monetario europeo,
cosi come non accetterà, nel 1985, lo spazio senza frontiere di Schengen e, nel
1985, la moneta unica. Per contro, opererà costantemente in stretto contatto
con gli Usa per far trionfare l'idea di un'Europa
limitata ad essere un'area di libero scambio. Nel 1981 viene accettata la
Grecia, nel 1986 la Spagna e il Portogallo. Nel
( da "Milano Finanza (MF)" del 20-03-2009)
Argomenti: Cina Usa
MF sezione: Primo
Piano data: 20/03/2009 - pag: 4 autore: di Luciano Mondellini slitta a data da
definire l'avvio della produzione nella joint tra il lingotto e chery Lo stop
cinese non ferma il volo Fiat Brillante il titolo (+10%) grazie alla buona
partenza di GM a Wall Street e al piano di aiuti Usa alla componentistica. Chrysler, Fiat
si farà carico del 35% del nostro debito verso il governo Brusco rallentamento
nei piani di espansione di Fiat in Cina, ma il titolo del Lingotto vola in borsa (+9.9%) sulla scorta
delle notizie provenienti da Brasile e Stati Uniti La crisi ha infatti spinto i
vertici del Lingotto a chiedere uno slittamento (a data da definire)
dell'avvio della produzione di vetture nell'ambito dell'accordo di joint
venture tra la casa torinese e la società cinese Chery Automobile, un'alleanza
che inizialmente prevedeva la realizzazione congiunta di vetture a partire da
quest'anno. A spiegarlo è stato ieri il presidente di Chery Automobile Yin
Tongyao che ha fatto sapere che a spingere per lo slittamento dell'accordo
stati proprio i vertici del Lingotto. «I produttori di auto stranieri sono
colpiti dalla crisi finanziaria e qualsiasi investimento aggiuntivo sarebbe
difficile per loro in tempi come questi», ha spiegato Yin Tongyao. Per questo
motivo, ha continuato il numero uno della società cinese, «abbiamo rallentato
il progetto di joint-venture con Fiat e la produzione di vetture non partirà
entro quest'anno. Ma non abbiamo accantonato il progetto», ha aggiunto,
sottolineando quindi che l'obiettivo comune è riavviare il piano non appena la
situazione del settore si sarà ristabilita. L'accordo era stata siglato
nell'agosto del 2007 e prevedeva la produzione e la vendita nel in Cina di vetture Fiat, Alfa Romeo e Chery, con volumi di
produzione di circa 175 mila vetture dal 2009. Se la crisi economica sta
rallentando i programmi di Fiat all'estero, lo stesso non si può certo dire per
Chery, visto che sempre ieri lo stesso Tongyao non ha escluso l'interesse del
gruppo ad acquistare marchi di auto stranieri, come la svedese Volvo di
proprietà del gruppo Ford. «Potremmo considerare un acquisto se non sono
interessate altre case cinesi. Non entreremo in una battaglia sul prezzo», ha
spiegato Tongyao. La notizia dello slittamento dell'accordo in Cina non ha penalizzato il titolo Fiat, che anzi ha chiuso
seduta tra i migliori del listino con un guadagno del 9,9% a 4,7 euro. A
spingere le quotazioni ha contribuito la buona giornata dell'intero comparto
auto sui listini europei, che si sono mossi al traino di General Motors (+11%
in apertura a Wall Street) e della prospettiva di aiuti (per 5miliardi di
dollari) da parte del Tesoro Usa per i fornitori di
componenti auto. Il titolo Fiat ha potuto anche giovarsi delle positive
indicazioni sul mercato brasiliano circa le vendite dei primi 15 giorni di
marzo e all'ottimismo espresso dal ministro dello Sviluppo economico, Claudio
Scajola: «A febbraio - ha spiegato il ministro - gli ordinativi di acquisto di
auto sono aumentati del 4% rispetto allo stesso mese del 2008 e si stima che a
marzo le immatricolazioni crescano». Infine la Chrysler ha confermato che la
Fiat si farà carico del 35% del debito del gruppo di Detroit nei confronti del
governo Usa. Chrysler ha anche aggiunto che «neanche
un nichel» dei contribuenti americani andrà al Lingotto. La partnership tra
Fiat e Chrysler potrà contare su un budget per gli acquisti di 80 miliardi di
dollari. I veicoli prodotti in partnership consentiranno un 26% di risparmio di
benzina rispetto ai modelli Chrysler attuali.
( da "Milano Finanza (MF)" del 20-03-2009)
Argomenti: Cina Usa
MF sezione: Primo
Piano data: 20/03/2009 - pag: 4 autore: GM, più efficace Pechino del piano
Obama General Motors ieri ha chiesto alla Casa Bianca nuovi aiuti per il mese
di aprile. Il gruppo di Detroit ha già ricevuto prestiti per 13,4 miliardi di
dollari, che sono serviti a mantenerlo in vita, ma in proporzione sono
risultati più efficaci i sussidi da 1,17 miliardi elargiti dal governo cinese
per incentivare le vendite di furgoni. Nei primi due mesi dell'anno, infatti,
le vendite in Cina di questi veicoli prodotti da GM
sono cresciute del 32%. E adesso il governo di Pechino sta per distribuire 731
miloni di dollari per incentivare la vendita di auto nelle aree rurali del
Paese. Così GM ha raddoppiato le stime di vendita in Cina nel 2009, visto che nel Celeste
Impero vivono ben 800 milioni di contadini e tutti vogliono un'automobile.
Sempre ieri, il dipartimento del Tesoro Usa, nel tentativo di stabilizzare la disastrata industria
automobilistica, ha annunciato che fornirà un finanziamento fino a 5 miliardi
di dollari ai fornitori di ricambi e componenti per auto.
( da "Bresciaoggi(Abbonati)" del 20-03-2009)
Argomenti: Cina Usa
SAGGI. IL CONDUTTORE
DI «ZAPPING» PUNTA L'INDICE CONTRO LA PENA DI MORTE, PRATICATA NONOSTANTE LA
MORATORIA «Assassini di Stato», «j'accuse» di Forbice La risoluzione per la
moratoria universale delle esecuzioni capitali, approvata dall'Onu il 18
dicembre 2007 con il voto favorevole di 104 paesi, segna una data fondamentale
nella battaglia contro la pena di morte ma la strada da compiere per debellare
questa 'lucida follià dell'umanità è ancora lunga. È questa la premessa che
sottende ad «Assassini di stato», il nuovo libro di Aldo Forbice giornalista
Rai e conduttore della trasmissione radiofonica Zapping, da anni impegnato sul
fronte dei diritti umani. Il volume è insieme un'inchiesta giornalistica, un
saggio di storia recente, ma soprattutto un appello appassionato lungo 350
pagine contro la pena di morte che, ricorda subito l'autore usando la citazione
di Cesare Beccaria, «non è un diritto, ma la guerra di una nazione contro un
individuo». Il primo capitolo è dedicato ad un breve excursus storico
filosofico sulla pena di morte in Italia (il primo stato nazionale europeo ad
abolirla nel 1947), in Europa e nel resto del mondo, mentre nei capitoli
successivi, Forbice esamina la situazione area per area: i paesi in cui la pena
capitale è ancora in vigore sono 46 e, secondo i dati del libro, si calcola che
almeno 20 mila persone all'anno vengano ancora punite con la morte. Un giro del
mondo in cui le esecuzioni capitali accomunano gli Usa
(«campioni di diritti umani nel mondo lo sono molto meno quando si guarda in
casa loro») all'ex Urss, il Giappone («un paese con mille contraddizioni, dove
il boia esiste ma non bisogna parlarne») all'Africa dei signori della morte, la Cina ai
paesi Arabi. Come incipit di ogni capitolo una citazione da un grande del
passato contro la pena di morte: da Mark Twain, a Elias Canetti, a Tolstoj, ad
Albert Camus. Numerose le testimonianze riportate di condannati , da cui emerge
un'accusa senza appello alla pratica delle esecuzioni capitali: valga per tutti
l'annuncio pubblicato su alcuni quotidiani americani nel novembre del
2000:«Il mio nome e Michael Toney. La maggior parte delle persone mi chiama
"Cowboy". Sono nel braccio della morte della prigione del Texas
aspettando l'esecuzione per un crimine che non ho commesso. Ho diritto a
scegliere cinque persone come testimoni della mia esecuzione. E ho deciso di
selezionarle mettendo all'asta i posti disponibili. Alle cinque persone che
offriranno di più chiederò di donare l'importo alle mie due figlie...So che la
messa all'asta di posti per assistere ad un assassinio è senza precedenti ma vi
assicuro che è legittima. Che cosa c'è di più serio della morte?». Forbice,
collaboratore del nostro giornale, è vicedirettore del giornale radio RAI, e
conduce «Zapping», uno dei programmi radiofonici di approfondimento più
seguiti. È l'ideatore e direttore della manifestazione «Umanitaria», dedicata
all'affermazione dei diritti civili, e a problematiche particolari quali la
violenza sui bambini, la tortura, la pena di morte. Inoltre, è organizzatore di
campagne umanitarie, fra le quali: campagna per salvare il condannato a morte
negli Stati Uniti Joseph O'Dell (1997), campagna per la moratoria sulle
esecuzioni capitali in Cina (1998), negli Stati Uniti
(2000), in Giappone (2002) e nel mondo (1999-2002).
( da "Finanza e Mercati" del 20-03-2009)
Argomenti: Cina Usa
Anche Brembo frena
ma difende la «cedola» Ricavi sopra il miliardo da Finanza&Mercati del
20-03-2009 Le previsioni del mondo a quattro ruote non promettono niente di
buono. E in questo contesto «Brembo registra una forte riduzione degli ordini -
recita la nota del cda -. Di conseguenza, l'azienda continua ad adottare misure
straordinarie per adeguare i volumi di produzione alla domanda». A marzo, tra
l'altro, la cassa integrazione è stata estesa anche a tutto il personale
impiegatizio. La crisi non risparmia, dunque, neanche il gioiello dei freni
che, comunque, non rinuncia al dividendo, in pagamento dal 7 maggio
(l'assemblea si terrà il 24 aprile): 0,225 euro per azione (-19,6%) dopo un
utile netto di 37,5 milioni (-38,3%), un ebitda di 140,9 milioni (+2,9%) e
ricavi in ascesa del 16,3% a 1,06 miliardi, in larga misura da attribuire alle
acquisizioni effettuate negli ultimi tirmestri negli Usa, in Cina, In India e in Italia. Il dato più preoccupante è l'ascesa
dell'indebitamento netto: 337,4 milioni (+43,1%), pari al 116% del patrimonio
netto (contro il 75,1% dell'anno precedente). Per fronteggiare la situazione,
conclude la nota del cda, «proseguono le azioni finalizzate al contenimento di
tutti i costi non correlati alla vendite, alla riduzione delle
rimanenze, ad assicurare il rispetto dei termini di pagamento da parte dei
clienti e al controllo degli investimenti». La società di Alberto Bombassei,
però, non rinuncia a crescere. Nel 2009 è stato acquisito in Brasile il
controllo della Sawem mentre, in India, è stato inaugurato il nuovo
stabilimento di KBX per la produzione di sistemi frenanti a disco per scooter e
motociclette.
( da "Adige, L'" del 20-03-2009)
Argomenti: Cina Usa
Testimoni Un saggio
esamina il colonialismo cinese, un romanzo il dramma dell'Aids L'Africa dell'oppressione L a Cina sta conquistando l'Africa in quello che si configura, secondo
molti osservatori, come una forma di neocolonialismo economico. Se ne occupa il
recente volume «Cinafrica.
Pechino alla conquista del continente nero» di Michel Beuret, Serge Michel,
entrambi giornalisti, e il fotoreporter Paolo Woods (Il Saggiatore, 240
pagine, 19,50 euro) . «Ni hao!»: i bambini congolesi salutano gli stranieri in
cinese, perché gli stranieri ormai sono tutti cinesi. Sono gli abitanti di un
nuovo continente chiamato Cinafrica, nato dall'unione
di mondi apparentemente inconciliabili, per storia e tradizione, ma tenuti
insieme da uno scenario economico che non ha precedenti. In cerca di petrolio e
materie prime per nutrire un'espansione inarrestabile, Pechino si è lanciata
alla conquista dell'Africa, che attendeva da troppo tempo una rinascita
postcoloniale. E per i cinquecentomila cinesi che vi si sono riversati il continente
nero è la promessa di un Far West del ventunesimo secolo. Alcuni hanno già
fatto fortuna, altri vendono ancora paccottiglia ai bordi delle strade
infuocate dei paesi più poveri del mondo. Per gli africani è forse l'evento più
importante dei loro quarant'anni d'indipendenza. I cinesi non assomigliano agli
ex coloni. Seducono i popoli perché costruiscono strade, dighe e ospedali, e i
dittatori perché non parlano di democrazia o trasparenza. Come stanno mutando i
ritmi e i costumi del continente? Quali benefici e quali problemi pone questo
nuovo capitolo della globalizzazione? Lungo le ferrovie dell'Angola, nelle
foreste del Congo e nei karaoke in Nigeria, Serge Michel e Michel Beuret,
insieme al fotografo Paolo Woods, hanno percorso quindici paesi sulle tracce
dei cinesi arrivati in Africa e di un nuovo mondo abitato da imprenditori
pionieri e lavoratori sfruttati, da progresso e contraddizioni. Dalle campagne
impoverite nel cuore della Cina alle poltrone in cuoio
dei ministri africani, gli autori ci raccontano l'avventura dei cinesi partiti
per costruire, produrre e investire in una terra che per l'Occidente è ormai
condannata a ricevere solo aiuti umanitari. Di Africa si occupa anche Lara
Santoro nel romanzo «Il mio cuore riposava sul suo» (E/O, 261 pagine, 15,30
euro). L'autrice fa a pezzi il mito dei corrispondenti di guerra e lancia un
appello a salvare l'Africa dalla tragedia dell'Aids, il romanzo di debutto
della reporter italiana Lara Santoro (che vive negli Usa)
esce in Italia dopo essere stato pubblicato in America e Inghilterra.
Corrispondente per sette anni da Nairobi per diverse testate internazionali,
Santoro per il suo debutto nella narrativa (in lingua inglese, perché dopo
tanti anni all'estero non si fidava più del suo italiano) si affida
all'autobiografismo con il personaggio di Anna, giornalista di stanza in Kenya
alle prese con problemi d'amore e di alcoolismo. La salva l'arrivo di Mercy, la
domestica che si veste come una ballerina e la accudisce come una madre.
Proprio Mercy introduce Anna nel vero Kenya, facendole conoscere padre Anselmo,
un prete italiano - ispirato a padre Alex Zanotelli - che lotta contro l'Aids
nello slum di Korogocho. 20/03/2009
( da "Unita, L'" del 20-03-2009)
Argomenti: Cina Usa
"
Dall'Islam all'omosessualità, dalle polemiche sull'Olocausto all'Aids,
Benedetto XVI non ha idea dell'impatto delle sue parole in un mondo
globalizzato. Come Berlusconi, anche il Papa è incline alla gaffe, ma con
effetti più gravi. Times, 19 marzo
( da "Tempo, Il" del 20-03-2009)
Argomenti: Cina Usa
stampa PESCARA È di
nuovo "Codice Rosso 2009". Si è aperta ad Ancona
la 5ª edizione della manifestazione nazionale di Protezione civile, promossa
dalle Regioni Marche e Abruzzo, dal dipartimento nazionale di Protezione civile
e dalle sezioni regionali dell'Associazione nazionale Comuni italiani (Anci).
L'iniziativa mette a fuoco la funzione dei Comuni e dei sindaci, istituti che,
per effetto della riforma del titolo V della Costituzione, rappresentano
il primo grado di sicurezza per il territorio e la comunità amministrata.
Secondo l'assessore alla Protezione civile della Regione Abruzzo, Daniela
Stati, intervenuta al convegno, «il sindaco rappresenta l'autorità comunale di
Protezione civile ed è titolare di doveri e obblighi, come essere il primo
soccorritore della popolazione. Quale profondo conoscitore del territorio, il
sindaco ha il compito di intervenire per primo e interagire con il sistema
regionale di Protezione civile». Per la Stati fare Protezione civile non
significa solo gestire emergenze, «ma soprattutto organizzare ed erogare sul
territorio un servizio di pubblica utilità alla stregua di distribuzione di
acqua potabile, viabilità o reti fognarie». «Il Comune - ha aggiunto la Stati -
diventa luogo di attuazione delle attività di Protezione civile sia per la
previsione e la prevenzione sia per la gestione degli interventi». Per questo,
il «sindaco deve dotare il proprio Comune di una struttura di Protezione civile
permanente, preparata a supportare l'autorità comunale a gestire le emergenze.
Le Regioni - ha concluso - devono sostenere i sindaci nei compiti istituzionali
e favorire le iniziativa che i Comuni intendano intraprendere nella Protezione
civile: la Regione Abruzzo ha già avviato diverse attività nell'ambito del
rischio di incendio boschivo».
( da "Arena, L'" del 20-03-2009)
Argomenti: Cina Usa
Venerdì 20 Marzo
2009 ECONOMIA Pagina 37 ENOLOGIA. La Casa Vinicola di Santa Maria di Negrar
chiude l'esercizio in crescita del 6% Sartori sale a 40 milioni nel 2008 e
batte la crisi L'export traina il fatturato Accordi in Friuli e Abruzzo La
crisi economica e dei consumi non ha frenato i conti economici della Casa
Vinicola Sartori. Il 2008 si è chiuso per l'azienda vitivinicola di Santa Maria
di Negrar con un aumento del 6% del fatturato che ha raggiunto quasi i 40
milioni di euro. Un risultato frutto in particolare delle vendite sui mercati
internazionali, speiga una nota. La vocazione all'export, infatti, è
storicamente uno dei principali asset dell'azienda veronese. «Siamo molto
soddisfatti dei risultati 2008 della nostra azienda e anche i primi mesi di
quest'anno, nonostante gli evidenti segni di crisi che coinvolgono anche il
nostro comparto, li possiamo considerare più che soddisfacenti», dice il
presidente Andrea Sartori. «Questi dati dimostrano che è possibile mantenere
livelli di mercato adeguati anche in fasi economiche così complesse». In
particolare, spiega Sartori (che è anche leader nazionale dell'Unione Italiana
Vini), «abbiamo registrato importanti aumenti sul mercato nord americano, Usa e Canada, come pure sono in crescita le nostre
performance commerciali nel sud-est asiatico grazie anche all'apertura lo
scorso anno di una nostra filiale a Singapore che ci ha
consentito anche di incrementare la nostra attività con la Cina». «È indubbio», sottolinea Sartori,
«che oggi per poter conseguire risultati importanti sul fronte dell'export è
fondamentale poter presidiare il più possibile i mercati internazionali. Tenere
un monitoraggio continuo soprattutto dei mercati più importanti e di quelli
emergenti. Investire in risorse umane adeguate in grado di poter
dialogare con efficacia con i principali buyer». In un mercato del vino sempre
più globalizzato, con la crescita di player internazionali sempre più
agguerriti, la capacità di affermare il proprio marchio attraverso una
qualificazione delle produzioni e una sempre maggiore identità risulta
essenziale. La Casa Vinicola Sartori punta soprattutto sui vini veronesi dai
rossi della Valpolicella, dal Regolo al Ripasso e all'Amarone, al Soave all'igt
veronese Regolo. Ma la strategia dell'azienda punta anche a acquisizioni: nel
2008, infatti, è stata acquisita la Mont'Albano di Udine ed è stato stretto un
accordo di collaborazione con una delle migliori aziende abruzzesi, la Tenuta
Cerulli Spinozzi. Due operazioni decise d'intesa con la Cantina di Colognola ai
Colli, partner della Sartori, e in sintonia con il consorzio di secondo grado Collis
di cui la Sartori fa parte. «Abbiamo così potuto ampliare la nostra gamma con
due vini di due delle regioni italiane a maggiore vocazione per la produzione
di vini di alta qualità», dice ancora il presidente che guida l'azienda con il
fratello Luca direttore produzione e risorse umane (oltre che preisdente del
Consorzio di tutela di vini Valpolicella), e il cugino Paolo Sartori, direttore
del mercato Italia. E in cantiere, preannunciano in azienda, ci sono già altre
novità per il 2009 e verranno presentate al Vinitaly in programma a VeronaFiere
dal 2 al 6 aprile.
( da "Repubblica, La" del 20-03-2009)
Argomenti: Cina Usa
Pagina 24 - Economia
Il governo vuole penalizzare l´import che non rispetta i
tetti di CO2 Usa, arriva
l´eco-dazio è subito lite con la Cina FEDERICO RAMPINI dal nostro corrispondente PECHINO - Si tinge di
verde l´ultima tentazione protezionista. La Cina e il Messico hanno reagito duramente alle nuove barriere agli
scambi, già varate o proposte dall´Amministrazione Obama in nome della difesa
dell´ambiente. Da Pechino è arrivata una secca messa in guardia contro
l´idea in discussione negli Stati Uniti, di introdurre una nuova carbon-tax �
o meglio un "dazio carbonico" � sulle importazioni in provenienza
da paesi che non adottano tetti alle emissioni di CO2. La proposta potrebbe
colpire pesantemente i prodotti made in China sul mercato americano. L´idea di
un dazio ambientalista è stata discussa esplicitamente dal nuovo segretario Usa all´Energia Steven Chu (che per un´ironia della sorte è
etnicamente cinese-americano) in un´audizione al Congresso questa settimana. La
sua genesi è legata alla svolta di Obama sul cambiamento climatico e le
politiche ambientali. Capovolgendo la linea di George Bush, il presidente ha
deciso che gli Stati Uniti adotteranno quanto prima un tetto alle emissioni di
CO2 per l´industria americana, legato alla creazione di un mercato per i
diritti di emissioni carboniche, cioè un sistema analogo a quello già in vigore
nell´Unione europea. Affinché le imprese americane non si trovino in una situazione
di svantaggio competitivo rispetto alla concorrenza estera, Steven Chu ha
annunciato che l´Amministrazione Obama sta esaminando una serie di ipotesi: tra
queste appunto la possibilità di colpire con un "dazio verde" i
prodotti in provenienza da paesi che non applicano tetti alle emissioni di CO2
per le loro imprese. Si tratta in particolare delle potenze emergenti quali Cina e India. La Repubblica Popolare aderì a suo tempo al
Trattato di Kyoto per la lotta al cambiamento climatico, ma avvantaggiandosi di
una clausola prevista per i paesi emergenti che la esenta dal fissare limiti
alle emissioni carboniche. La reazione di Pechino è stata una dura condanna.
Xie Zhenhua, capo del comitato governativo sul cambiamento climatico, ha
dichiarato: «Ci opponiamo all´uso della questione ambientale come un pretesto
per praticare il protezionismo. La lotta al cambiamento climatico è una cosa e
la Cina sta facendo la sua parte; introdurre dazi
sulle importazioni è un´altra cosa, sono questioni ben separate che vanno affrontate
in ambiti diversi». La Repubblica Popolare si sente nel mirino sia per l´alto
attivo commerciale verso gli Stati Uniti, sia perché dall´anno scorso ha
superato gli Usa per il volume di emissioni carboniche
rilasciate nell´atmosfera. Tuttavia il governo di Pechino sottolinea che il
balzo cinese nelle emissioni di CO2 è solo recente mentre il cambiamento
climatico è stato provocato da decenni di inquinamento nei paesi di vecchia
industrializzazione. Inoltre i leader cinesi accusano le multinazionali occidentali
di avere delocalizzato le produzioni più inquinanti nei paesi emergenti. Lo
scontro tra Pechino e Washington conferma che si è aperto un nuovo fronte nella
marea montante del protezionismo, questa volta all´insegna delle politiche
ambientali. L´Amministrazione Obama deve affrontare in casa propria le
resistenze di una parte del mondo industriale. In piena recessione molte
imprese americane lamentano che l´introduzione dei tetti alle emissioni di CO2
e di un mercato per i permessi sul modello europeo non farà che appesantire i
costi di produzione e aggravare le difficoltà del tessuto produttivo. Di qui la
tentazione di offrire in contropartita una protezione contro la concorrenza
cinese. Un gesto analogo � e già entrato in vigore � ha infiammato nei
giorni scorsi le relazioni tra Stati Uniti e Messico. Cedendo a un´antica
richiesta del potente sindacato dei camionisti Teamsters, nonché di
associazioni ambientaliste come il Sierra Club, l´Amministrazione Obama ha
sospeso la libertà di accesso ai Tir messicani finché non rispettano le
normative ambientali e di sicurezza degli Stati Uniti. La libera circolazione
dei Tir in tutto lo spazio nordamericano era stata prevista dal trattato di
libero scambio Nafta, firmato da Bill Clinton.
( da "Manifesto, Il" del 20-03-2009)
Argomenti: Cina Usa
PREVISIONI In Italia
deficit/Pil al 4,8% nel 2009 Fmi, l ultimo pessimista dell economia globale
CRESCITA E OCCUPAZIONE A PICCO: I GRAFICI DIFFUSI IERI DAL FONDO MONETARIO
INTERNAZIONALE Maurizio Galvani L'Fmi non è per nulla ottimista e nel Report -
che prepara l'incontro del 2 aprile del G20 - prevede «un declino globale
dell'attività economica per il 2009, fatto che non accadeva da 60 anni». La
denuncia dell'organizzazione diretta da Dominique Strauss-Kahn è peggiore di
quanto si potesse immaginare: negli Stati Uniti, il Pil crollerà a -2,6%, in
Giappone la flessione sarà pari al 5,8%, mentre il Pil dei paesi della area
dell'euro subirà un calo del 3,2%. Il panorama non è migliore per i paesi
emergenti - spesso trascurati dalle statistiche - che «a causa di entrate più
deboli per la caduta dei prezzi delle materie prime, per la debolezza delle
esportazioni presenteranno una crescita indebolita, mentre alcune nazioni
soffrono più delle altre (Cina)».
L'Fmi dichiara esplicitamente che «i paesi del centro-est Europa sono quelli
che pagano più la crisi» come pure «l'instabilità dei mercati finanziari a est
affligge i mercati a ovest. Le principali banche di Austria, Svizzera, Belgio,
Olanda, Svezia e Gran Bretagna e, anche, Italia sono esposte al caos orientale
poiché le attività delle filiali degli istituti di credito rappresentano
una consistente parte del Pil di questi paesi. Per capire: «il 75% del Pil
austriaco è finora dovuto ai ricavi dei prestiti a questi paesi». La crisi
modifica i comportamenti e la vita delle persone, si avverte una drastica
riduzione dell'occupazione. In tutti i paesi sviluppati - nel giro di un solo
anno - è precipitato il numero degli occupati. Non c'è una significativa
differenza tra il quadro statunitense, giapponese e europeo. In Usa, i senza lavoro quotano già 12 milioni di persone; in
Inghilterra (il dato è di mercoledì) i disoccupati sono due milioni. La
situazione si potrebbe modificare, secondo molti osservatori, a partire dal
2010. Tuttavia, in questo momento l'Fmi sottolinea che «aumentano i rischi sia
di deflazione che di instabilità finanziaria che colpirebbe maggiormente i
paesi emergenti». «Lo spettro del protezionismo commerciale e finanziario sta
risorgendo nuovamente», scrive l'organizzazione di Washington. Nel Report
emerge anche una «sorpresa». I piani di investimento o di spesa, a causa di una
flessione delle entrate fiscali, porteranno inevitabilmente a sforare il
rapporto deficit/Pil; molto al di sopra di quello che è previsto dai criteri di
Maastricht. Per cui il rapporto deficit/Pil in Italia passerà al 4,8% nel 2009
e al 5,2% nel 2010. Il governo italiano prevede invece un deficit al 3,7%
quest'anno e al 3,3% il prossimo. Secondo l'Fmi, il governo italiano ha
stanziato una cifra pari allo 0,2% del Pil per le misure di sostegno
all'economia nel
( da "Sole 24 Ore, Il" del 20-03-2009)
Argomenti: Cina Usa
Il Sole-24 Ore sezione:
FINANZA E MERCATI data: 2009-03-20 - pag: 42 autore: Auto. Slitta almeno al
( da "Sole 24 Ore, Il" del 20-03-2009)
Argomenti: Cina Usa
Il Sole-24 Ore
sezione: MONDO data: 2009-03-20 - pag: 12 autore: Camerun. La condanna di
Benedetto XVI: «Si appropriano delle risorse del continente con la complicità
dei dirigenti locali» «Africa vittima delle multinazionali» All'incontro con i
musulmani sostiene che una vera religione rifiuta i totalitarismi Carlo Marroni
YAOUNDé (CAMERUN). Dal nostro inviato Alla fine sembrava che l'immenso catino dello
Stadio Amadou Ahidjo si stesse muovendo. Le 60mila persone che hanno assistito
alla messa di Benedetto XVI ballavano alla musica tradizionale africana, che ha
accompagnato, discretamente come piace a questo Papa, tutta la lunga
celebrazione. La crescita impetuosa del cattolicesimo in Africa – 150 milioni
di fedeli, triplicati in meno di trent'anni – è il segno di una religiosità
profonda che nell'universo cattolico fa da contrappeso al progressivo
secolarismo europeo. E questo piace a Ratzinger, che pure non è per vocazione
un Papa di abbracci alle masse come era il suo predecessore, che in Africa è
andato ben sedici volte. La Chiesa, dal cuore del Continente nero, ha lanciato
all'occidente ricco critiche pesanti, a partire dall'aver escluso gli africani
dai consessi come il G-20 dove si cercano le soluzioni alla crisi. Ma il Papa
sferra soprattutto un attacco a chi «cerca di imporre il regno del denaro
disprezzando i più indigenti», e sfrutta i Paesi africani. «Le multinazionali -
afferma l'Instrumentum laboris, il documento preparatorio per il Sinodo
speciale africano che si terrà Roma in autunno consegnato oggi dal Pontefice ai
vescovi africani - continuano ad invadere gradualmente il continente per
appropriarsi delle risorse naturali. Schiacciano le compagnie locali con la
complicità dei dirigenti africani». Inoltre «recano danno all'ambiente e
deturpano il creato ». E anche le campagne di semina di organismi geneticamente
modificati - afferma il documento - finiscono per «rovinare i piccoli coltivatori
» indotti a «sopprimere le loro semine tradizionali » e resi così «dipendenti
dalle società produttrici di Ogm». Insomma, nel documento vaticano redatto con
il contributo dei 630 vescovi africani e che riassume tra l'altro i mali del
continente e le emergenze socio-economiche, politiche e religiose – corruzione,
perdita di identità culturale, guerre, "rilassatezza morale",
negazione dell'infanzia, incapacità dei politici - si lanciano specifici
messaggi sugli indirizzi della Chiesa nei prossimi anni. A conferma soprattutto
della linea già intrapresa da Ratzinger da quando è scoppiata la crisi e che
farà da ossatura all'ormai prossima enciclica sociale. Il documento di 50
pagine lancia l'allarme sugli effetti della crisi mondiale nel continente:
crollo degli investimenti, calo degli aiuti allo sviluppo e contrazione della
domanda delle materie prime dall'estero. Inoltre «forze internazionali
sfruttano la miseria del cuore umano che non è specifica delle società
africane. Esse fomentano le guerre per la vendita delle armi». Il Vaticano,
nella piattaforma sinodale, condanna anche la
globalizzazione: «è un fatto di questo secolo e, anche se tende ad emarginare
il continente africano, è impossibile parlare dei problemi e delle soluzioni
dell'Africa senza implicare altri continenti e le loro istituzioni economiche e
finanziarie, come pure la loro rete d'informazione il cui impatto sulle società
africane è considerevole ». E poi il«flagello dell'Aids»,come viene
definito: nel documento si dice che «l'intento della formazione, in ambiti
quali il diritto, le tradizioni, la pace e lo sviluppo, l'educazione civica ed
elettorale, la riconciliazione e il buon governo, l'alfabetizzazione, la
prevenzione sanitaria e la condotta di vita (nel caso dell'Hiv/Aids ad
esempio)e molti altri ancora è stato quello di preparare i figli dei nostri
Paesi a diventare attori a pieno titolo, responsabili nella gestione degli
affari pubblici». Ma di Aids il Papa ha parlato direttamente nella visita al
Centro Léger, una struttura per la riabilitazione dei disabili, dove ha avuto
l'incontro con il mondo della sofferenza e ha abbracciato i malati (c'era anche
un gruppo di sieropositivi). La Chiesa cattolica è impegnata in una «lotta
efficace » contro l'Aids e le altre epidemie che colpiscono l'Africa, ha detto
Ratzinger, tornato così indirettamente sul controverso tema dei metodi di
contrasto all'Hiv. Mentre ieri dall'entourage papale non è arrivato nessun
commento sulla vicenda: «C'è una dicotomia tra quello che succede qui e quello
di cui si parla all'estero», si è limitato a dire ai giornalisti il portavoce
padre Federico Lombardi. Ma un altro grande tema è stato affrontato ieri dal
Papa, nell'incontro avuto nella mattina con i rappresentati delle comunità
musulmana. Una vera religione, ha detto, «rifiuta tutte le forme di violenza e
totalitarismo, non solo per principi di fede ma anche in base alla stretta
ragione» ha detto, riconfermando l'impostazione della dottrina del suo
pontificato. Il timore che emerge in casa cattolica è che certi settori
fondamentalisti musulmani possano fardegenerare il clima di tolleranza e
convivenza che ancora resiste in buona parte del mondo, tanto che ne parla
diffusamente anche il documento sinodale. CHIESA NO GLOBAL Il documento
preparatorio del Sinodo africano critica la globalizzazione: emargina e crea
dipendenza dalla politica e dalla finanza di altri Perseguitati. Una donna
albina si ripara dal sole con un ombrello in attesa di assistere al passaggio
del Papa lungo le vie di Yaoundé in Camerun. Per la loro pelle gli albini sono
vittime di violenze in molti Paesi dell'Africa REUTERS
( da "Sole 24 Ore, Il" del 20-03-2009)
Argomenti: Cina Usa
Il Sole-24 Ore
sezione: LANCETTE DELLECONOMIA data: 2009-03-20 - pag: 6 autore: Anti-crisi. Da
tassi a lunga, mercati azionari, alcuni prezzi di materie prime e indici di
attività arrivano segnali di stabilizzazione dell'economia Dalle Borse prove
tecniche di svolta Le forti misure di aumento della liquidità e di bilancio
devono ancora esplicare tutti gli effetti di Fabrizio Galimberti e Luca
Paolazzi Indicatori reali Quanto è lontana la svolta? La ripartenza
dell'economia sarà graduale o ci sarà un brusco rimbalzo? Le due domande
arrovellano imprese, famiglie e analisti della congiuntura. Già il fatto che
vengano poste è un sintomo di miglioramento dello scenario: si dà per scontato
che la fase più acuta della crisi è quella che stiamo vivendo e che,
contrariamente a molti annunci di rinvio dei primi vagiti della ripresa al
2010, i primi passi avanti si potranno vedere nella seconda metà del 2009.
Magari saranno timidi, corti e incerti, ma dopo i lunghi arretramenti di fine
2008 e inizio 2009 sarà già un grande progresso, in grado di far coagulare di
nuovo la fiducia e dare uno slancio forse superiore all'atteso. Anche perché i
livelli attuali di attività industriale sono molto contenuti, soprattutto in
alcuni settori. Dal picco del ciclo, toccato a cavallo tra 2007 e 2008, la
produzione industriale si è ridotta del 31% in Giappone, del 20,5% in Spagna,
del 19,5% in Germania, del 15,5% in Italia, del 14% in Francia. Nel Regno Unito
e negli Usa le diminuzioni sono state attorno all'11%.
Sono tonfi impressionanti in assoluto e soprattutto perché concentrati negli
ultimi mesi. Sono per giunta medie che nascondono tracolli anche superiori al
50% in alcune attività, in particolare nelle filiere dell'automotive (specie
mezzi pesanti)e dei beni di investimento. Contrazioni simili derivano dalla
caduta della domanda guidata dal panico post Lehman Brothers. Se mantenuti nel
tempo gli attuali livelli produttivi comportano la chiusura di molti impianti e
il fallimento di molte imprese; il ridimensionamento della capacità produttiva
renderebbe più ardua e lenta la risalita. Ma questa violenta discesa può essere
vista anche come una temporanea compressione che racchiude un potenziale scatto
in avanti appena la domanda finale si risveglierà. Il discrimine tra le due vie
di uscita dalla recessione, una molto lenta e graduale e una più repentina e
forte, è nel comportamento anzituttodei consumatori e nella tempistica della
reazione del sistema economico ai numerosi stimoli che sono nella pipeline
ormai da qualche tempo: il risparmio sulla bolletta energetica (che secondo
l'Aie è di mille miliardi di dollari nei Paesi importatori di petrolio), la
riduzione dei tassi di interesse ( a quella descritta dai tassi ufficiali si
aggiunge l'espansione quantitativa), le misure di bilancio con tagli delle
tasse, maggiori spese pubbliche e incentivi settoriali (sebbene non nella
stazza consigliata da Fmi e Commissione Ue e non abbastanza coordinati), la
frenata dell'inflazione anche oltre l'effetto meccanico dei minori costi delle
materie prime. Come sempre occorre qualche trimestre prima che i benefici si
facciano sentire appieno. Ma nella seconda metà del 2009 sarà trascorso
sufficiente tempo perché comincino a essere efficaci. Soprattutto, c'è da
chiedersi se la psicosi da crisi sia duratura. Quanto a lungo i consumatori
sono disposti a rinunciare agli acquisti? L'astinenza, quando non sia forzata,
non è una vocazione molto diffusa. Finora gli indicatori di attività (in
particolare i Pmi) sono in profondo rosso (anche se hanno smesso di
peggiorare), indicando il proseguimento della flessione della produzione a
ritmisostenuti e ciò proseguirà ancora per un po'. E permangono rischi al
ribasso: l'evoluzione delle economie dei Paesi emergenti con le loro ricadute
finanziarie e reali; l'esplosione della bolla immobiliare con riduzione
dell'attività delle costruzioni; l'aumento della disoccupazione che mina la
fiducia e il reddito spendibile delle famiglie; le conseguenze della
diminuzione della ricchezza a causa delle perdite patite in Borsa, le
difficoltà dei bilanci delle banche che intralciano il credito. Contrariamente
ai mesi passati, oggi, tuttavia, le notizie congiunturali non sono più
univocamente negative. Le buone nuove sono: i commerci di materie prime in
recupero (Baltic Index quasi triplicato), le vendite al
dettaglio in Usa
sorprendono per tenuta, in Cina la produzione industriale ha ricominciato a salire, la reazione
agli incentivi per l'auto in Europa è stata rapida. Le previsioni per il 2009
vengono ancora annunciate in ribasso. è logico: nel volgere di poche settimane
la realtà ha superato, in peggio, la fantasia degli analisti e ha reso obsolete
le stime. Ma ora potrebbe accadere l'opposto e questa tornata di
revisioni all'ingiù potrebbe essere l'ultima. Inflazione Le materie prime si
sono stabilizzate e, in alcuni casi, sono tornate a salire. Più che preoccupare
per i riflessi sui prezzi finali, che invece continueranno a registrare le
conseguenze delle precedenti cadute delle commodity, è un altro segno di
stabilizzazione dell'economia globale. I prezzi al consumo sono ovunque freddi
e le variazioni annue scenderanno ancora, grazie al confronto favorevole con i
rincari registrati fino all'estate del
( da "Corriere del Mezzogiorno" del 20-03-2009)
Argomenti: Cina Usa
Corriere del
Mezzogiorno - BARI - sezione: FOGGIA - data: 2009-03-20 num: - pag: 9 LE
AZIENDE Seminario della Università LUM Jean Monnet “Structural imbalance and
global monetary stability” Squilibri strutturali del sistema monetario
internazionale Gioia del Colle, Venerdì 20 marzo 2009, ore 10.00 INFORMANO A
cura della RCS Pubblicità V enerdì 20 marzo 2009 alle ore 10.00 presso la Sala
Convegni della Scuola di Management in Via Paolo Cassano n.
( da "Nazione, La (Massa - Carrara)" del
20-03-2009)
Argomenti: Cina Usa
AGENDA MASSA /
CARRARA pag. 18 MASSA PAOLO Pelù, presidente della sezione di Massa e Carrara
della sezione a... MASSA PAOLO Pelù, presidente della sezione di Massa e
Carrara della sezione apuana della "Deputazione di storia patria per le
antiche provincie modenesi" comunica che domenica 29 marzo, alle ore
10.30, nella sala Sforza del Palazzo di Santa Elisabetta, alla presenza del
presidente generale della Deputazione di Storia Patria, Angelo Spaggiari, si
terrà una pubblica seduta di studio con le relazioni su "Carlo Giosuè e
Giuseppe Marchelli, architetti ducali a massa" di Giordano Bertuzzi e su
«L'illustre saga dei Cybo Malaspina nella globalizzazione,
la dimora genovese" di Mariangela Gropallo. Le relazioni saranno
supportate da proiezioni affidate a Gianni Borrini. Interverranno: Martina
Nardi, vice sindaco di Massa, e il presidente della sezione ligure
dell'associazione Dimore Storiche Italiane, Battista Gramatica.
( da "Corriere della Sera" del 20-03-2009)
Argomenti: Cina Usa
Corriere della Sera
- NAZIONALE - sezione: Prima Pagina - data: 2009-03-20 num: - pag: 1 autore: di
FRANCO VENTURINI categoria: BREVI I S ORRISI SPENTI C elebrata con entusiasmo
su entrambe le sponde dell'Atlantico, quella tra Barack Obama e i suoi alleati
europei rischia di diventare una luna di miele tanto appassionata quanto breve.
Tra undici giorni il nuovo Presidente Usa sbarcherà
per la prima volta in Europa e parteciperà a una serie di vertici, dal G-
( da "Corriere della Sera" del 20-03-2009)
Argomenti: Cina Usa
Corriere della Sera
- NAZIONALE - sezione: Primo Piano - data: 2009-03-20 num: - pag: 5 autore: di
FRANCO VENTURINI categoria: REDAZIONALE Il vertice Ue I piani anti crisi
Europa-Usa e i sorrisi spenti SEGUE DALLA PRIMA Gli
americani rispondono contestando i calcoli europei sulla portata degli stimoli,
e rilevano tacitamente che è difficile confrontarsi con una Europa priva di un
governo dell'economia comune. Quanto basta per mettere a rischio, dietro la
solita facciata consensuale, l'effettivo esito del G-20. Le diplomazie
euro-americane, si dirà, hanno superato ben altri ostacoli. Vero, ma questa
volta la partita viene giocata al cospetto di arbitri che non perdonano: la
crisi economica, la disoccupazione, le borse, la fiducia che manca per
rilanciare i consumi. Intese come quelle già raggiunte sul Fondo monetario non
basteranno. Compromessi di basso profilo nemmeno. E se non si troverà una
efficace sintesi operativa tra la linea Usa e quella
europea che proprio in queste ore viene ribadita a Bruxelles, il rischio
concreto è che a breve termine tornino a galla recriminazioni che si credevano
superate: tra «gli europei che non fanno la loro parte» e gli «americani
arroganti». Intendiamoci, Barack Obama resta per gli europei un simbolo di
speranza e nessuno manifesta rimpianti per il suo predecessore. La novità è
piuttosto che dalla pregiudiziale entusiasta dei primi tempi si passa ora alla
verifica delle rispettive posizioni, e per quanto mascherato un insuccesso del
G-20 potrebbe alimentare altre diversità transatlantiche. Obama riapre il
dialogo con la Russia, tratta sullo scudo antibalistico e di fatto rinvia
l'allargamento della Nato a Georgia e Ucraina? La «vecchia » Europa di cui fa
parte l'Italia applaude convinta, ma quella nuova che sta a Oriente coglierà
l'occasione per sollecitare al capo della Casa Bianca una maggiore cautela.
Mano tesa anche all'Iran? Bene, ma gli europei (italiani in testa, dal momento
che avevano preso l'iniziativa) temono che Washington voglia fare tutto da sé
sollecitando contemporaneamente più severe sanzioni dei membri della Ue contro
Teheran. Nuova strategia in Afghanistan? Ottimo, era tempo, ma sull'invio di
forze supplementari ben oltre il periodo elettorale, sul loro impiego e persino
sull'impegno finanziario-civile la risposta europea sarà ben inferiore agli
auspici Usa. E ancora, l'Europa teme il G-2, quel
rapporto privilegiato tra America e Cina che oggi pare
inevitabile. Non tutti sono d'accordo sul profilo che secondo gli Usa dovrebbe assumere la Nato, e l'America — questa volta
d'accordo con parecchi europei — non apprezzerà il ritiro del contingente
spagnolo dal Kosovo. Gli Stati Uniti vorrebbero una sostanziale
diversificazione degli approvvigionamenti energetici dell'Europa, che invece
resta dipendente da Mosca e lo resterà malgrado il progetto Nabucco. E molti
europei, Merkel e Sarkozy in testa, non intendono aprire le porte della Ue alla
Turchia dove Obama farà il 6 aprile la sua ultima tappa e le sue ultime
promesse. Problemi minori, quando vengono paragonati all'ampia piattaforma di
convergenze che resta tra europei e americani. Ma se il G-20 non riuscirà a
conciliare stimoli economici e regole globali, se un Obama messo alle strette
dal bonusgate Aig non troverà l'accordo con europei consapevoli della fragilità
dei loro processi decisionali, allora una dinamica alimentata dalla recessione
trasformerà ogni dissenso in polemica. E si aprirà per questa parte
dell'Atlantico il tempo delle illusioni perdute. L'asse con Pechino Il vecchio
continente teme il rischio G-2, il rapporto privilegiato con la Cina Franco Venturini
( da "Messaggero, Il (Ancona)" del 20-03-2009)
Argomenti: Cina Usa
Venerdì 20 Marzo
2009 Chiudi TAncona ORNA al Neon Concept Club il cabaret del venerdì. Il terzo
appuntamento della rassegna Non ci resta che ridere, propone La Ricotta, il
trio lucano di Zelig composto da Mario Ierace, da Peppe e Tonino Centola. La loro è una rivisitazione umoristica della società
globalizzata, è il punto di vista del finto ingenuo di provincia. Puntando
tutto su velocità e ritmo, con una perfetta scelta dei tempi comici, La Ricotta
passa da un'improbabile scuola d'inglese - in cui to live diventa naturalmente
due olive - a un gioco a quiz che si fa beffe di quelli tv con domande e
risposte del tipo: «Il contrario di bello? Nuvoloso!». Info: 3386601582
( da "Corriere della Sera" del 20-03-2009)
Argomenti: Cina Usa
Corriere della Sera
- MILANO - sezione: Lombardia - data: 2009-03-20 num: - pag: 13 categoria:
REDAZIONALE Bergamo L'acqua minerale italiana è tra le più popolari in America.
Oggi lavoratori in sciopero per otto ore Crisi San Pellegrino: «Obama pensaci
tu» Gli Usa aumentano i dazi sulle bollicine, a
rischio 122 posti su 280 Il balzello è stato deciso a Washington in gennaio, la
sua introduzione è slittata ma è stata ribadita DAL NOSTRO INVIATO SAN
PELLEGRINO TERME (Bergamo) — La popolarità di Barack Obama non conosce confini
in tutto il pianeta. Tranne, probabilmente, che in val Brembana. Una delle più
recenti misure economiche introdotte dal governo degli Stati Uniti sta
provocando, seppur indirettamente, il licenziamento di 122 dipendenti dello
stabilimento di acque minerali della San Pellegrino. L'ormai
nota teoria del battito d'ali in Cina che può causare un terremoto dall'altra parte del globo trova
dunque conferma proprio in Lombardia. San Pellegrino e dintorni rischiano
infatti di trasformarsi nel campo di battaglia dell'ennesima guerra commerciale
scoppiata tra Europa e America. Nel gennaio scorso, proprio nei giorni
in cui Obama si insediava alla Casa Bianca, il governo statunitense ha
annunciato l'introduzione di un dazio del 100% sull'importazione di acqua
minerale; il provvedimento voleva essere una risposta allo stop imposto da
questa parte dell'oceano all'arrivo dagli Usa di carne
bovina trattata con gli ormoni. Si tratta di una schermaglia esplosa assieme
alla crisi, una tentazione protezionistica che si affaccia ogni volta in cui le
economie faticano a tenere il passo e che almeno all'inizio colpisce sempre nicchie
del mercato. Il marchio italiano è tra i più popolari sul mercato a stelle e
strisce, che assorbe ogni anno circa 200 milioni di bottiglie targate San
Pellegrino (su un totale di circa 980 milioni prodotte in val Brembana).
Dall'effetto combinato di crisi del mercato e introduzione dei dazi è scaturita
la richiesta comunicata alcune settimane fa dalla direzione della San
Pellegrino (ora controllata dalla multinazionale alimentare Nestlé) di avviare
la procedura di mobilità per 122 lavoratori bergamaschi su un totale di 280.
Effetti collaterali della globalizzazione. La tassa sull'acqua minerale sarebbe
dovuta entrare in vigore il 23 marzo prossimo, ma la Casa Bianca ne ha
annunciato lo slittamento di un mese, particolare che all'inizio aveva fatto
sperare in una svolta nella crisi dell'azienda bergamasca. E invece la
direzione aziendale ha fino ad oggi ribadito la sua volontà, convinta che il
balzello prima o poi diventerà realtà determinando una rapida flessione della
domanda di «bollicine ». I lavoratori hanno già effettuato un primo sciopero la
scorsa settimana, un secondo di otto ore in programma proprio oggi e che sarà
accompagnato da un corteo per le vie del paese. Ci scapperanno slogan anche
contro Obama? «Non esageriamo — puntualizza Stefano Previtali, della Flai Cgil
— anche perché noi ci teniamo a sottolineare responsabilità locali di questa
crisi. Il piano annunciato ci appare eccessivo e troppo penalizzante per i
lavoratori. Vogliamo discuterlo con l'azienda». Ieri il caso San Pellegrino è
stato oggetto anche di un faccia a faccia in Regione. Al termine dell'incontro
l'azienda ha diffuso una nota nella quale, oltre a ribadire i motivi che hanno
determinato il piano di ristrutturazione, ne aggiunge uno in più:
«un'aggressiva quanto ingiustificata campagna anti-minerale che, anche in
Lombardia, ha potuto contare sull'appoggio di opinion leader e figure
istituzionali di rilievo che, con vari mezzi, hanno contribuito a
criminalizzare chi opera nel settore». Azienda e sindacati torneranno a
incontrarsi il 26 marzo prossimo. Ma forse anche a Washington potrebbero
metterci una buona parola... La protesta I lavoratori della San Pellegrino
durante lo sciopero della scorsa settimana contro i licenziamenti annunciati
Claudio Del Frate
( da "Resto del Carlino, Il (Ferrara)" del
20-03-2009)
Argomenti: Cina Usa
FERRARA CRONACA pag.
( da "Reuters Italia" del 20-03-2009)
Argomenti: Cina Usa
BISHKEK (Reuters) -
Le elezioni presidenziali in Kirghizistan si terranno il prossimo 23 luglio,
secondo quanto riferito oggi da alcuni funzionari dopo la decisione del
parlamento del Paese. Recentemente il Kirghizistan ha attirato l'attenzione
internazionale con la decisione di chiudere la base aerea Usa
di Manas, importante avamposto per le truppe americane impegnate a combattere
in Afghanistan. Il presidente Kurmanbek Bakiyev aveva detto che avrebbe
partecipato alla elezioni e viene considerato il probabile vincitore dell'appuntamento
elettorale del Paese, ex repubblica sovietica a maggioranza musulmana.
L'opposizione ha accusato il governo ostacolare gli sfidanti di Bakiyev nella
corsa alle urne. Il partito di Bakiyev, l'Ak Zhol, ha la maggioranza in
parlamento. Le contestate elezioni parlamentari del 2005
sono sfociate in violente proteste nella capitale Bishkek che hanno costretto
il leader Askar Akayev ad abbandonare il Paese e a cedere il potere a Bakiyev.
Il Kirghizistan è un Paese montagnoso dell'Asia centrale che confina con Cina, Kazakistan, Uzbekistan e
Tagikistan.
( da "Nazione, La (Firenze)" del 20-03-2009)
Argomenti: Cina Usa
COPERTINA CAFFE pag.
31 «Sono io il baby scrittore che sa parlar d'amore» Alec
Greven, nove anni, conquista l'Italia di LETIZIA CINI FIRENZE PICCOLI uomini
crescono. Ma, fin da piccoli, si danno un bel daffare. La prova vivente è Alec
Greven che, dall'alto dei suoi 9 anni, sembra aver capito tutto in fatto di
donne, tanto da aver dato alle stampe Come parlare alle ragazze.
Consigli pratici per entrare in contatto con l'altra metà del cielo, validi a 9
come a 90 anni. Un esempio: lei ti da il numero di telefono sbagliato? Non le
piaci abbastanza. E ancora: quando vedi una ragazza carina, non farti
risucchiare dal suo fascino. Non stupisce che negli Stati Uniti si parli di
caso editoriale (i diritti sono già stati venduti in 17 paesi). Uscito nel
novembre scorso con una distribuzione di oltre 100mila copie How to Talk to
Girls (Harper Collins) diventerà anche un film: la Twentieth Century Fox ha
affidato a Shawn Levy (che ha già diretto il fortunato Una notte al museo' con
Ben Stiller) la regia della commedia ispirata al vademecum di Alec. Che ieri
mattina, fresco e disinvolto, si è presentato alla sede Giunti di Firenze con
mamma, papà e addetta stampa, per dare il via al tour promozionale del suo
libro, nato sui banchi di scuola, come tema svolto in classe. Vedendolo parlare
con Gregorio Burgio il suo interprete bambino sembra impossibile che arrivi da
un paesino del Colorado, Soaring Hawk: perfettamente sicuro di sé, a suo agio
nella camicia e righe che lo rende ancor più minuto. Sorriso made in Usa, Alec confida di essere avvezzo alle interviste. «Una
volta ho incontrato Christina Aguilera dietro le quinte di un talk show e mi ha
anche dato un bacio», butta là il piccolo scrittore, che ogni tanto si ricorda
di essere un bambino, e si illumina parlando del gelato assaggiato a Venezia.
Alla fidanzata, invece, ancora non ci pensa. «Ho scritto di questo argomento
perché mi sono reso conto che molti miei compagni di scuola (elementare!) hanno
problemi con le ragazze racconta ; vengono lasciati, non sanno come fare per
conoscerle. Così ho deciso di aiutarli». Ma i tuoi consigli servono? «Non
esistono statistiche mondiali (risponde serio, la gamba accavallata come ogni
scrittore che si rispetti), anche se alcuni mi dicono di sì». I tuoi amici sono
cambiati da quando sei diventato famoso? «Qualcosa è cambiato, ma non ho vita
più facile con le ragazze: vogliono solo sapere com'è stare davanti alle
telecamere o se ho chiesto l'autografo ai personaggi famosi che ho incontrato.
Poi a quelle carine di solito interessa solo il look». Continuerai a scrivere?
«Sì, da grande voglio fare lo scrittore. In America è già uscito il secondo
libro Come parlare alla mamma, ora sto lavorando a Come parlare a papà e Come
parlare a Babbo Natale. Ma ho intenzione di cimentarmi in un genere del tutto
diverso». Dai un consiglio a un tuo compagno: qual è il segreto per fare un
buon compito? «Basta aspettare che ti venga un'idea e poi raccontarla».
Certo... E quando non vai a scuola e non scrivi, cosa ti piace fare Alec? «Gioco
a calcio, a baseball, mi diverte sciare, andare in bici, nuotare e leggere,
soprattutto i libri di Harry Potter». Diventati film, come accadrà al tuo: che
effetto ti fa? «E' bellissimo, anche se non mi hanno ancora detto se sarò nel
cast». Guardandolo autografare la pila di volumi che gli hanno piazzato
davanti, c'è da scommetterci.
( da "Resto del Carlino, Il (Ancona)" del
20-03-2009)
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MARCHE WEEKEND pag.
21 Corto e mangiato, film al sapore di vino PESARO CONCORSO DELL'ISTITUTO
ALBERGHIERO SANTA MARTA IL VINO, specialmente in Italia, è la poesia della
terra, ha scritto Mario Soldati. Riscoprirlo, in questi
tempi di globalizzazione, è una sfida che l'istituto alberghiero Santa Marta
intraprende ogni giorno. Insegnando, al contempo, ai suoi studenti l'arte della
moderazione. Del «Bere responsabile». Una sessantina di studenti delle classi
4ª e 5ª hanno ascoltato i consigli di Federica Guercio e Gianluca Manca del
centro adolescentologia dell'Irs l'Aurora di Ancona durante un
interessante incontro dove è stato anche anunciato un altro evento: il concorso
di cortometraggi «Corto e mangiato», promosso dall'istituto alberghiero con la
compartecipazione della cooperativa «Alce Nero», di Mediateca Regione Marche,
del monastero di Montebello e di Regione, Provincia e Comune. Il tema di questa
terza edizione è «Vino, vigne e vignaioli». «Sono arrivati moltissimi lavori da
tutta Italia ha spiegato il docente Paolo Pagnoni e anche dalla Francia e dalla
Spagna». Una delegazione di studenti dell'istituto alberghiero visionerà i
cortometraggi e selezionerà i 10 lavori più belli, che verranno proiettati il
26 marzo al monastero di Montebello, dove una giuria presieduta da Andrea De
Carlo decreterà il vincitore. La premiazione si svolgerà il giorno successivo,
al Santa Marta, durante una cena di gala offerta dall'istituto. Un modo
giovanile per ristabilire l'egemonia del modello europeo, tramandare alle
giovani generazioni una cultura, quella del vino, che sta scomparendo.
( da "Nuova Ferrara, La" del 20-03-2009)
Argomenti: Cina Usa
LICEO ARIOSTO
Laboratorio passioni con Aldo Bonomi FERRARA. Oggi al Liceo Ariosto, dalle ore 15 alle ore 17, il Laboratorio Collettivo di Filosofia
organizza un incontro pubblico col sociologo Aldo Bonomi. L'incontro conclude
il ciclo di discussioni del Laboratorio sulle passioni nell'età della
globalizzazione, che nell'ultimo mese sarà dedicato al Rancore. L'incontro è
aperto a tutti.
( da "Nuova Venezia, La" del 20-03-2009)
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L'ECONOMISTA Boltho:
«La crisi non passerà velocemente Nessuna ripresa prima di fine 2010» MONTEBELLUNA.
Ma quale ripresa, la crisi durerà almeno fino alla metà del 2010. Niente
ottimismo per Andrea Boltho, economista ospite ieri di Veneto Banca. «E' la
crisi peggiore del dopoguerra, senza dubbio - dice Boltho - e molte persone
soffriranno. Qui arriva in ritardo rispetto agli Stati Uniti, circa due anni
dopo. E non passerà presto: non vedo segni di ripresa prima della seconda metà
del 2010». Secondo l'economista, a rendere pesante la situazione è il dna di
questa involuzione, che intreccia svalutazione immobiliare, finanza, ricadute
sul manifatturiero. «Una crisi che è partita dagli Usa
un paio d'anni fa con la bolla immobiliare, e poi a cascata ha toccato la
finanza - dice Boltho parlando dei subprime - e ora arriva a toccare il
manifatturiero, perché se io non ho soldi devo continuare a usufruire di certi
servizi, ma posso rinviare gli acquisti di beni materiali». A preoccupare, in
questo contesto, è propri la durata: «E' successo al Giappone - dice
l'economista - di affrontare una crisi di questo tipo, ed ha vissuto una
semi-stagnazione durata circa un decennio. La durata media per crisi di questo
tipo, con il coinvolgimento diretto del sistema bancario è di 3-5 anni. Sono
più dure da digerire». Nemmeno le "tigri asiatiche" sono riuscite a
fare da paracadute. «Si pensava che l'Asia potesse attutire l'impatto della
crisi, sostenendo la domanda, ma è stato così solo in
parte: eccezion fatta per Cina e India, che continuano a crescere e ci danno un piccolo
supporto, il resto del continente è in frenata». Un tunnel nero, insomma. E se
alla fine, dopo l'abbattimento del costo del denaro, con la ripresa scoppiasse
l'inflazione? «E' un rischio, ma non possiamo temerlo. Sarebbe come
suicidarci oggi per paura di morire domani». (f.p.)
( da "Secolo XIX, Il" del 20-03-2009)
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Finisce in carcere
la fugadell'industriale cinese dopo il crac della sua compagnia aerea, Lan
Shili aveva cercato di espatriare GLI È ANDATA decisamente male. Per un soffio.
I poliziotti cinesi lo hanno acciuffato un attimo prima che spiccasse il suo
ultimo volo, quello con cui voleva svignarsela all'estero per sfuggire ai
creditori della sua disastrata compagnia aerea. Invece ora Lan Shili,
imprenditore cinese titolare della East Star - una compagnia locale, che come altri in Cina ha incontrato enormi difficoltà per sopravvivere alla crisi - è
finito dietro le sbarre della prigione di Wuhan, metropoli nella parte
orientale del paese dove ha sede la compagnia. L'imprenditore fuggiasco è stato
catturato centinaia di chilometri più a sud, all'aeroporto di Zhunhai, centro
costiero nella provincia meridionale del Guandong, secondo quanto
riporta la stampa locale. La sua è una storia non tanto diversa da quella di
altre centinaia di uomini d'affari asiatici. I piccoli vettori privati cinesi,
come altri imprenditori, faticano a sopravvivere, e sono diventati bocconi a
buon mercato per le grandi compagnie aeree a controllo statale. Proprio la fuga
di Lan era iniziata poco dopo che il manager si era opposto al take over da
parte di uno dei giganti statali del trasporto aereo. Lo scorso 15 marzo le
autorità avevano ordinato il blocco a terra di tutti i velivoli della East
Star, dopo che la società aveva mancato di pagare le rate sul leasing dei
velivoli al fornitore, la GE Commercial Aviation Services, succursale cinese
del conglomerato industriale Usa Generale Electric.
Secondo il periodico cinese Caijing, Lan avrebbe accumulato debiti per 60
milioni di yuan, circa 6,4 milioni di euro, ma nonostante questo aveva
recentemente respinto un tentativo di acquisizione del suo vettore da parte del
gigante statale cinese, la Air China. Quest'ultima sta cercando di sfruttare
l'attuale fase di debolezza del mercato per inglobare diversi vettori locali e
attrezzarsi per l'accresciuta concorrenza di compagnie rivali. A livello ufficiale
nulla trapela dalle autorità cinesi. Dal quatier generale della polizia di
Wuhan affermano di non sapere nulla di Lan. E poco si ottiene anche contattando
la East Star: interpellata sulla vicenda dall'agenzia di stampa Ap, l'allarmata
voce di un dipendente - che come spesso accade in Cina
non ha voluto identificarsi - ha replicato che la società non era in grado di
reperire l'imprenditore. E «nessuno vi dirà nulla», ha aggiunto l'addetto,
prima di chiudere la comunicazione. East Star era stata creata solo nel 2006,
ma già operava su venti tratte nazionali in Cina.
Secondo quanto riferito in precedenza dalle autorità di Wuhan, l'acquisizione
da parte di Air China era l'unica soluzione per gestire l'indebitamento totale
dei East Star, pari a 500 milioni di yuan, o 53,6 milioni di euro. Nel
frattempo un'altra compagnia aerea cinese locale, la United Eagle Airlines, ha
riferito di aver accettato aiuti statali tramite una iniezione di capitale da
188 milioni di yuan. In questo modo un altro vettore statale, la Sichuan
Airlines, ne ha rilevato il controllo con il 76 per cento del capitale. Una
fine, quella dell'accorpamento, che Lan reputava umiliante. Tanto da condurlo
alla poco fortunata fuga. 20/03/2009
( da "Unione Sarda, L' (Nazionale)" del
20-03-2009)
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Prov Medio Camp
Pagina 3026 Barumini Inglese e informatica su misura per gli adulti Barumini
--> Bisogna adeguarsi all'era della globalizzazione: è questo il motto che
ha spinto decine di giovani a frequentare i corsi di inglese e informatica. I
corsi organizzati dall'Istituto formazione lavoro donne (Ifold) di Cagliari in
collaborazione con la Fondazione Barumini , fanno parte del progetto Pan
Parnaso. Le lezioni di lingua straniera si svolgono già da febbraio nei locali
del Polo museale di Casa Zapata, mentre nel seicentesco ex Convento Cappuccini
è in svolgimento il corso di informatica con ben 16 postazioni multimediali.
L'intento degli organizzatori è quello di professionalizzare ulteriormente i
giovani che già operano nel mondo del lavoro, e anche di coloro che con un
ulteriore bagaglio culturale, si apprestano alle prime esperienze in ambito
lavorativo. La richiesta di figure sempre più specializzate in particolare nel
settore della gestione dei beni culturali, è dettata dall'esigenza di offrire
ai turisti e visitatori, una competenza molto professionalizzata. E Barumini
con le oltre 80 mila presenze annuali tra il nuraghe Su Nuraxi, Casa Zapata,
Nuraxi 'e Cresia, e le mostre del Centro di promozione culturale Giovanni
Lilliu, si presenta all'altezza della situazione. CARLO FADDA
( da "Computerworld Online" del 20-03-2009)
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IBM: posti di lavoro
in aumento nel 2008 La società ha ridotto il personale in USA, ma ha aumentato
le assunzioni nei Paesi emergenti Venerdì 20 Marzo 2009 Nel 2008 il numero dei
dipendenti di IBM è aumentato del 3%, superando i 398mila addetti, come
risultato di una riduzione del 5% dei posti di lavoro negli Stati Uniti e di un
aumento del 15% delle assunzioni nei Paesi emergenti:
ovvero Brasile, Russia, India e Cina (i cosiddetti Paesi BRIC), dove IBM conta oggi 113mila
dipendenti poco meno di un terzo dell'intero organico. La maggior parte delle
nuove assunzioni dell'anno scorso sono avvenute in India, anche se IBM non
fornisce il numero esatto del personale impiegato in questo Paese. Nel
2007 su 98mila addetti impiegati nei Paesi BRIC, 74mila erano in India.
Recentemente la società ha varato un piano per incoraggiare i dipendenti
americani ad andare a lavorare oltreoceano, offrendosi di pagare loro uno
stipendio in linea con quelli locali, non ai livelli statunitensi. E quest'anno
ha già licenziato circa 4mila dipendenti negli Stati Uniti, secondo il
sindacato Alliance. Se l'acquisizione di Sun andasse in porto, il personale di
IBM arriverebbe a sfiorare i 435mila dipendenti, considerando i 35mila che Sun
aveva l'anno scorso in tutto il mondo. La società di Santa Clara ha però annunciato
di recente il taglio di 6mila posti.
( da "Dagospia.com" del 20-03-2009)
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articolo --> OBAMA, MANO TESA ALL?IRAN - ZAPATERO SE NE VA DAL KOSOVO E
IRRITA LA NATO - I SOLDATI ISRAELIANI RACCONTANO L?UCCISIONE DI CIVILI A GAZA ?
ACCORDO UE SUL PROGRAMMA ANTI-CRISI ? BONUS AIG TASSATI AL 90% - STOP CINESE
ALLO STAND-OFF NAVALE CON GLI USA? Rassegna stampa internazionale a cura di
Apcom barack obama 1 - SPAGNA EL MUNDO - In primo piano il ritiro delle truppe
spagnole dal Kosovo. Il ministro della Difesa Carme Chacon, che si è recata in
visita al contingente spagnolo nel paese balcanico, ha detto ai militari che
"è ora di tornare a casa". Ma la Nato sembra non gradire la decisione
della Spagna di ritirare i propri 630 militari dal Kosovo. Il segretario
generale dell'Alleanza atlantica, Jaap de Hoop Scheffer, "avrebbe
preferito" che la Spagna si fosse mossa "nell'ambito della
Nato", a seguito di un accordo tra tutti i 26 Stati membri "sulla
base di un parere militare". "La spagna si ritira dal Kosovo senza
negoziare la decisione con la Nato". Nel sommario in prima pagina anche la
vicenda giudiziaria di Josef Fritzl, l'austriaco che ha sequestrato e
violentato la figlia per 24 anni in uno scantinato della sua casa ad Amstetten,
in Austria. La giura della Corte d'Assise di Sankt Poelten ha dichiarato l'uomo
colpevole di tutti i capi d'accusa, omicidio, riduzione in schiavitù,
sequestro, stupro, incesto e gravi minacce, e lo ha condannato a scontare
l'ergastolo in una clinica psichiatrica. "Fritzl, ergastolo in una clinica
psichiatrica". EL PAIS - Titolo di apertura dedicato al ritiro delle truppe
spagnole dal Kosovo: una decisione che è stata accolta con più di un mugugno
dai vertici dell'Alleanza, che avrebbero preferito un maggiore coordinamento.
"Il ritiro delle truppe spagnole dal Kosovo irrita la Nato". Spazio
in prima pagina anche per la condanna all'ergastolo, da scontare in una clinica
psichiatrica, per Josef Fritzl, l'uomo austriaco che ha sequestrato e
violentato la figlia per 24 anni. La Corte di Sankt Poelten lo ha riconosciuto
colpevole di tutti i capi d'imputazione contestatigli. "Il mostro di
Amstetten passerà il resto della sua vita dietro le sbarre". Zapatero 2 -
GERMANIA SUEDDEUTSCHE ZEITUNG - "Il discorso di Steinmeier è stato un
tentativo di truffa": il ministro dell'Interno federale Wolfgang Schaeuble
(Cdu) ha accusato l'attuale capo della Diplomazia federale nonché candidato
socialdemocratico alla Cancelleria di aver illuso con le sue parole
irresponsabili i dipendenti di Opel di Ruesselsheim. Il presidente della Spd
Franz Muentefering insieme a Frank-Walter Steinmeier aveva accusato il
cancelliere Angela Merkel (Cdu) di aver sottovalutato le dimensioni della crisi
e chiesto più coraggio nelle scelte. Tra i partiti della Grosse Koalition non
c'è più intesa su nulla. "Doris per Gesine": la Spd manda Doris
Schroeder-Koepf a Berlino il 23 maggio per prendere parte alle elezioni
presidenziali. Il marito, ex cancelliere Gerhard Schroeder, ha persino promesso
di prendersi cura della prole per l'occasione. FAZ - "5 miliardi per
l'Europa - zero per i pacchetti congiunturali nazionali". "Obama vuole
rinforzare massicciamente l'esercito afgano" e aumentare il numero di
civili da inviare nella regione per favorire l'opera di ricostruzione. A
Washington sono in corso i preparativi per la nuova strategia. DIE WELT -
"In un video Obama offre un nuovo inizio all'Iran": l'amministrazione
Obama vorrebbe risolvere con la diplomazia tutte le questioni aperte con
Teheran. I tempi delle minacce sono alle spalle, ha detto il presidente
americano e tributa rispetto alla repubblica islamica. "Incaricata di
questioni legate alla tossicodipendenza vuole più tasse su birra e vino":
a Berlino Sabine Baetzing (Spd) è alle prese con un nuovo programma di
prevenzione. L'aumento delle tasse sugli alcolici potrebbe avere un
"immediato effetto sulla riduzione del consumo di alcool". Josef
Fritzl TAGESSPIEGEL - "Vertice Ue d'accordo sul programma
anti-crisi": "Botte e amore": strana coalizione. Steinmeier e
Muentefering attaccano Angela Merkel sui quotidiani e il Cancelliere elogia e
ringrazia la Spd. 3 - GRAN BRETAGNA THE GUARDIAN - "Il piano di rilancio
di Gordon Brown bocciato dalla Germania": in vista del G-20 Angela Merkel
apre un nuovo fronte di scontro con Gran Bretagna e Stati uniti respingendo
l'ipotesi di nuovi pacchetti di stimolo. "I soldati israeliani raccontano
l'uccisione di civili a Gaza": le truppe sono convinte che la vita dei
palestinesi sia "molto, molto meno importante della vita dei nostri
soldati". Un ex diplomatico britannico racconta: "L'intelligence
aveva ben chiaro che Saddam non costituiva una minaccia". THE INDEPENDENT
- "Gli sporchi segreti di Israele a Gaza": i soldati israeliani
rivelano come hanno ucciso intere famiglie palestinesi innocenti e distrutto
case e fattorie. "Il crollo del prezzo del petrolio iracheno infrange le
speranze di ripresa": il governo autorizza le aziende straniere a prendere
il controllo di nuovi progetti per rilanciare la produzione. "Cattura un
orso polare! solo per 35mila dollari": la nuova sfida per gli amanti della
caccia estrema costituisce un rischio autentico per la preservazione della
specie. THE TIMES - "Josef Fritzl, nessuna indagine su errori polizia e
servizi sociali": ieri il processo al padre stupratore si è concluso con
la condanna all'ergastolo. "La Cina mette fine allo stand-off navale
con gli Stati uniti" e riconosce a Barack Obama il merito della
risoluzione della diatriba. "I francesi marciano contro Sarkozy": un
milione di manifestanti in piazza contro la politica economica del presidente
francese. THE FINANCIAL TIMES - "ThyssenKrupp taglierà migliaia di
posti di lavoro": il gigante tedesco avvia un piano di ristrutturazione
deciso per reagire alla crisi dell'industria dell'acciaio. A centro pagina una
grande foto delle manifestazioni ieri in Francia contro il programma di riforme
economiche del presidente Sarkozy. "La carpa robot nelle acque
spagnole": i robot, primi nel loro genere, sono dotati di sensori chimici
capaci di individuare gli agenti inquinanti nelle acque. AIG 4 - STATI UNITI
THE WASHINGTON POST - La Camera degli Stati Uniti ha approvato ieri la proposta
di legge dei democratici volta a tassare del 90% i bonus che sono stati
percepiti dai dirigenti di Aig, ma non solo. La legge intende colpire anche i
bonus erogati da tutte quelle società che hanno ricevuto fondi federali dal
governo degli Stati Uniti per un valore superiore ai 5 miliardi di dollari e i
bonus che sono stati percepiti da dirigenti il cui nucleo familiare percepisce
ogni anno un reddito superiore ai 250.000 dollari. "Il Congresso agisce
per colpire i bonus con una pesante tassazione". Spazio in prima pagina
anche per l'Iraq. Sei settimane dopo le elezioni provinciali, il primo ministro
Nouri al Maliki ha stretto alleanze con leader sunniti e religiosi
anti-americani, lasciando intravedere la nascita di un nuovo asse di potere attorno
a un governo centrale più forte. "Le nuove alleanze in Iraq superano le
differenze settarie". THE NEW YORK TIMES - In apertura l'approvazione alla
Camera degli Stati Uniti della proposta di legge che intende tassare del 90% i
bonus per i grandi manager delle società che hanno ricevuto fondi federali dal
governo per un valore superiore ai 5 miliardi di dollari. "La Camera
approva una pesante tassazione per i bonus alle compagnie che hanno ricevuto
fondi federali". Spazio in prima pagina anche per le testimonianze di
alcuni militari israeliani sulla recente operazione "Piombo Fuso"
nella Striscia di Gaza. Secondo quanto riferito sono stati uccisi civili
palestinesi a causa di regole di ingaggio troppo permissive e sono stati
compiuti atti di vandalismo a danno delle proprietà dei residenti del
territorio. L'esercito ha ordinato l'apertura di un'inchiesta. "Le
testimonianze dei soldati sugli omicidi a Gaza accrescono la rabbia in
Israele". 5 - STAMPA ARABA AL SHARQ AL AWSAT - quotidiano panarabo edito a
Londra, titola in apertura:"Dialogo palestinese concluso senza alcun
accordo", tra le fazioni. Il vice presidente Usa
scrive all'erede del trono saudita: "l'interesse per la pace e la
sicurezza rafforza la nostra partnership". "Gli Usa
intendono alleggerire il divieto di contatti diplomatici con l'Iran".
Yemen, "le autorità distribuiscono una lista di 12 terroristi ricercati
perchè incaricati da al Qaida per compiere attentati". "Soldati
israeliani che hanno partecipato all'offensiva a Gaza ammettano: abbiamo ucciso
a sangue freddo, senza escludere donne, bimbi e anziani". AL QUDS AL ARABI
- giornale palestinese edito a Londra, "le delegazioni del dialogo
palestinese lasciano il Cairo senza un accordo per la formazione di un governo
sul programma e nemmeno sulle elezioni". "L'Iraq entra nel suo
settimo anno sotto occupazione con oltre 4 milioni di sfollati" e il
premier al Maliki annuncia: "No al ritorno di al Baath e Sì al ritorno di
chi è stato costretto a iscriversi" nel partito. Yemen, "arrestati 18
esponenti dell'opposizione diretti in Libia". "Forse l'Egitto
boicotterà l'anniversario dell'allacciamento di relazioni diplomatiche con
Israele". Disgelo tra Amman e Damasco, "il presidente siriano,
venerdi in Giordania". Iran: "per battere Ahmadinejad nelle elezioni,
l'opposizione si deve unire". AL HAYAT - foglio panarabo edito a Londra,
dedica l'apertura all'Iraq: "Le pressioni degli alleati di governo,
impediscono ad al Maliki di dialogare con il Baath", ma "arabi e
americani sono per il ritorno del partito (al potere nei tempi di Saddam
Hussein) nella vita politica del Paese" e anche il grande ayatollah sciita
"Sistani è per la costruzione di un Iraq senza escludere alcuno".
"In occasione del sesto anniversario dell'invasione americana dell'Iraq,
Ahmad al Chalabi racconta ad al Hayat la storia della lunga caccia a Saddam
Hussein che ha cambiato il volto del paese e scosso gli equilibri della
regione". Dialogo palestinese, "niente scambio di prigionieri con
Israele e nessuna riconciliazione prima del vertice di Doha", intanto,
"escalation israeliana e arresti di esponenti di Hamas in Cisgiordania...
e soldati che ammettono di avere commesso crimini di guerra" AL AHARAM -
giornale egiziano semi-ufficiale, "Annunciata la carta del Cairo per la
riconciliazione palestinese entro la prossima settimana: governo di transizione
e patto d'onore di non ritorno ai conflitti inter-palestinese", e il capo
dell'intelligence "Suleiman con Clinton a Washington discute gli sforzi
dell'Egitto per riconciliare i palestinesi". AL VEFAGH - giornale iraniano
edito in lingua araba, alla vigilia del capodanno persiano il 'Naoruz', il
presidente Ahmadinejad: "le grandi potenze si erano coalizzate contro di
noi già dall'affermazione della rivoluzione islamica (nel 1979) per espropriarci
della nostra dignità". ASSAFIR - quotidiano libanese vicino allo
schieramento anti-occidentale, "in vista delle elezioni, decisa la
riduzione a 18 anni dell'età per andare alle urne":
"Finalmente", titola l'editoriale e il presidente del parlamento
"Berri: il Paese ha bisogno dello spirito dei giovani". Dialogo
palestinese nel Cairo, "positivismo... ma nessun accordo".
Sull'ammissione di soldati israeliani di avere ucciso civili palestinesi
durante l'ultima offensiva sulla striscia di Gaza, "i segreti sporchi provocano
incertezza in Israele: assetati di sangue quando uccidere è bello".
[20-03-2009]
( da "Wall Street Italia" del 20-03-2009)
Argomenti: Cina Usa
USA: LE AUTO
RIPARTONO...IN BORSA! di MPS Capital Services Il comparto è tornato a salire
dopo l?annuncio del Tesoro di assegnare 5 miliardi di dollari al settore della
componentistica e delle forniture... -->*Questo documento e' stato preparato
da MPS Capital Services ed e' rivolto esclusivamente ad investitori
istituzionali ovvero ad operatori e clientela professionale ai sensi
dell'allegato n.3 al reg. n.16190 della Consob. Le analisi qui pubblicate non
implicano responsabilita' alcuna per Wall Street Italia, che notoriamente non
svolge alcuna attivita' di trading e pubblica tali indicazioni a puro scopo
informativo. Si prega di leggere, a questo proposito, il disclaimer ufficiale
di WSI. (WSI)- Tassi di interesse: in area Euro i tassi di mercato hanno
registrato un calo che ha interessato tutta la curva e che ha portato il
differenziale sul 2-10 anni a 165 pb da 181pb. Continua a scendere lo spread
sul decennale Italia-Germania portatosi a 134 pb, mentre sul decennale
Uk-Germania il differenziale in mattinata si è portato a +4 dopo che ieri è
rimasto pressoché nullo. I listini azionari dopo un inizio in forte rialzo
hanno ridotto i guadagni chiudendo comunque la sessione in territorio positivo.
In Francia ieri si è tenuto uno sciopero generale con lo scopo di sollecitare
aziende e governo a fare di più per tutelare lavoro e famiglie. Sopravvivere
non e' sufficiente, ci sono sempre grandi opportunita' di guadagno. Hai mai
provato ad abbonarti a INSIDER? Costa meno di 1 euro al giorno. Clicca sul link
INSIDER Lo sciopero ha visto una maggiore adesione rispetto a quello tenutosi
il 29 gennaio, che aveva poi portato il presidente Sarkozy ad adottare nuove
misure a sostegno dell?economia. Il presidente in seguito aveva però anche
aggiunto che il governo non sarebbe stato più disposto ad ulteriori interventi
che avrebbero ulteriormente penalizzato le finanze pubbliche. I leader dell?Ue
hanno stilato la bozza finale del documento che sarà presentato al G20 del 2
aprile. Nella bozza l?Ue proporrà di raddoppiare le risorse a favore del Fmi in
modo che il Fondo possa aiutare velocemente i paesi membri in difficoltà. I
leader inoltre si sono accordati nel mantenere sotto osservazione il tetto di
25 Mld? del fondo di crisi dell?Unione destinato ai paesi in difficoltà. Oggi
gli operatori resteranno in attesa dei dati relativi alla produzione
industriale dell?intera area e dell?apertura dei mercati statunitensi. In Usa i tassi di mercato sono tornati a salire dopo il forte
calo successivo alla decisione della Fed di acquistare Treasury. Il tasso
decennale si è portato in prossimità del 2,6% ed il differenziale 2-10 anni a
174 pb da 176 del giorno prima. I listini azionari dopo una partenza
all?insegna dell?incertezza hanno chiuso la sessione in calo, penalizzati
soprattutto dalle perdite del settore salute ed industriale. In rialzo invece
il comparto automobilistico dopo l?annuncio del Tesoro di assegnare 5 Mld$ al
settore della componentistica e delle forniture del comparto auto. Le risorse
saranno messe a disposizioni delle case costruttrici ed il piano dovrebbe
essere effettivo tra poche settimane. La camera ha approvato la legge per
recuperare parte dei 165 Mln$ di bonus pagati ai dipendenti AIG. La legge
impone una tassazione del 90% sui bonus percepiti dai manager con redditi
superiori ai 250.000$. Sul fronte macro l?indice Fed di Philadelphia a marzo è
sceso a -35 da -41,3 di febbraio. All?interno la componente nuovi ordini ha
registrato un nuovo minimo da luglio ?80, mentre quella occupazionale è scesa
ai minimi dal ?
( da "Virgilio Notizie" del 20-03-2009)
Argomenti: Cina Usa
Roma, 20 mar.
(Apcom) - Dal Big Mac al McMaths. La catena di fast food McDonald's, famosa per
patatine e hamburger, è poco conosciuta per un altro, insospettabile aspetto,
le sue ambizioni matematiche. Ieri, la quintessenza del
cibo globalizzato ha annunciato che sponsorizzerà un programma di insegnamento
di matematica online a cui avranno accesso tutti gli studenti di scuole
secondarie dell'Australia (1,4 milioni). E' quanto si legge su The Guardian.
Normalmente le lezioni di matematica via web costerebbero 40 dollari
australiani (circa 20 euro) al mese, ma i ragazzi che si loggeranno al
sito troveranno la scritta: "Offerto con orgoglio dal tuo locale
McDonald's". L'accordo è stato stretto con le autorità governative, ma non
sono mancate le polemiche. Il portavoce dell'opposizione per l'Educazione,
Adrian Piccoli, ha detto che i genitori vogliono un'educazione indipendente da
interessi corporativi per i loro figli. Assolutamente favorevole, invece, il
ministro dell'Educazione, Julia Gillard.
( da "Varesenews" del 20-03-2009)
Argomenti: Cina Usa
Vergiate - Il Corpo
Volontari del Parco del Ticino presenta il volontariato
nelle organizzazioni di protezione civile: due incontri presso la sala
polivalente Incontri sulla protezione civile Quali sono i compiti della
Protezione Civile? Quali comportamenti si deve tenere in caso di situazioni di
grave pericolo? Comune di Vergiate e Corpo Volontari del Parco delTicino
organizzano due incontri aperti a tutta la popolazione interessata. Il
primo incontro si terrà martedì 24 marzo alle 21.00 presso la sala polivalente
di Largo Lazzari e sarà dedicato al volontariato nelle organizzazioni di
protezione civile, alla loro struttura e alle esperienze di intervento. Il
secondo appuntamento è invece per il 31 marzo alle 21.00 e avrà un tema più
generale, utile per tutta la popolazione: il comportamento da tenere in caso di
pericolo e di emergenza. Il Corpo Volontari del Parco del Ticino opera da anni
all?interno del territorio del parco, compreso dunque il Comune di Vergiate, e
fa parte della Protezione Civile della Regione Lombardia, operando con diverse
specializzazioni, dal servizio antincendio alla vigilanza ecologica a terra e
in acqua, alla prevenzione in volo ed in acqua). Una importante attività di
salvaguardia del territorio e non solo. La partecipazione agli incontri è
libera e gratuita, ed è aperta anche a tutti i cittadini interessati a
conoscere gli argomenti trattati o ad aderire alle strutture organizzate già
presenti sul territorio. Relazioneranno esperti del settore con supporti
informatici e filmati illustrativi. La partecipazione alle serate informative
si riceveranno telefonicamente fino al giorno 21 (mattina ) presso la
biblioteca Comunale di Vergiate al n° 0331/964120 oppure al Cento Parco Oriano
al n° 0331/924422. Venerdi 20 Marzo 2009
( da "Avvenire" del 20-03-2009)
Argomenti: Cina Usa
MONDO 20-03-2009
AFGHANISTAN Gli Usa al summit del Shangai Group con
Teheran WASHINGTON. Gli Stati Uniti hanno annunciato che parteciperanno il 27
marzo a Mosca ad una riunione internazionale sull'Afghanistan dove è prevista
anche la presenza dell'Iran. Il portavoce del Dipartimento di Stato Robert Wood
ha detto che gli Stati Uniti saranno rappresentati alla riunione del Gruppo
Shangai (Sco, Shangai Cooperation Organization) dal vice-sottosegretario
Patrick Moon. Il portavoce ha affermato che, per il momento, non «è previsto
alcun incontro di sostanza» con i delegati iraniani. La Sco è un'organizzazione
intergovernativa per la sicurezza fondata nel 2001 dai leader di Cina, Kazakhstan, Kyrzgyzistan, Russia,
Tajikistan e Uzbekistan. Intanto prende forma la strategia di Obama per
l'Afghanistan. Dopo che il "Washington Post" ha rivelato che
l'Amministrazione punta ad aumentare anche la presenza dei 'civili' a Kabul,
ieri il "New York Times" ha riferito che la strategia non si limita a
rafforzare le truppe Usa ma
anche raddoppiare le forze di sicurezza e i soldati di Kabul portandoli
a quota 400.000. Obama è convinto che un esercito professionale più forte possa
controllare meglio il territorio promuovendo la stabilità del Paese di quanto
non riescano a fare ora le forze di Karzai.
( da "Avvenire" del 20-03-2009)
Argomenti: Cina Usa
ECONOMIA 20-03-2009
vertice Gasdotti, cavi sottomarini, stoccaggi di Co2: per l'Italia la dotazione
prevista nel piano di realizzazione delle opere dovrebbe ammontare a 450
milioni. Più del doppio della bozza proposta dalla Germania Giudicati
sufficienti i piani di rilancio, respinta la richiesta degli Stati Uniti di
aumentare le somme per finanziare la ripresa L'ECONOMIA NEL MONDO Crisi,
l'Europa punta sull'energia Infrastrutture, stanziati 5 miliardi No alla
richiesta Usa di nuovi fondi DA BRUXELLES FRANCO SERRA
S Turchia- Il vertice ha previsto anche altri gesti per addolcire quel no agli Usa: si esprime l'intenzione di rafforzare la cooperazione anticrisi
con Washington e limitata eccezione al rifiuto di nuove spese c'è la
disponibilità a destinare qualche miliardo al salvataggio di Paesi dell'est
dell'Ue, ma «caso per caso », non con una linea di credito generale. Per quanto
cortese, il no agli Usa è netto e il premier ceco
Mirek Topolanek non ha lasciato dubbi parlando come presidente di turno
dell'Ue, quindi anche a nome dei colleghi. «Non avrebbe alcun senso mettere in
cantiere nuovi pacchetti di misure di rilancio ha detto Topolanek tanto più che
in qualche Paese dell'Unione non è neppure iniziata l'applicazione dei piani di
rilancio decisi a livello nazionale». E il primo ministro olandese Jan Peter
Balkenende ha tenuto a ricordare che «la situazione dell'Ue e quella degli
Stati Uniti non sono paragonabili, perché noi abbiamo una solida rete di
sicurezza sociale per sostenere chi per- de il lavoro, e loro hanno solo enormi
debiti ». I Ventisette ritengono dunque di aver fatto abbastanza varando piani
di rilancio 2009- 2010 con un buon 3,5%% del Pil dell'Ue. Al rilancio Obama ha
destinato invece il 5,5% del Pil, senza contare l'operazione per cui la Federal
Reserve acquisterà titoli di Stato iniettando dell'economia 1.000 miliardi di
dollari. Contro la prospettiva di altre spese di rilancio si è schierata anche
Angela Merkel. A Bruxelles i leader cercano una posizione comune da presentare
unitariamente, unico modo di avere un peso reale nel vertice del Gruppo dei 20
del 2 aprile a Londra, di fronte agli Stati Uniti, alla Russia e alla pattuglia dei grandi Paesi emergenti guidata da Cina, India e Brasile. Un altro punto di
possibile scontro tra Europa e Stati Uniti nel summit del G20 sta nella
prospettiva di mettere concretamente in cantiere un nuovo sistema globale di
controlli dei mercati finanziari, capace di impedire gli eccessi di
speculazione e di opacità delle operazioni che hanno condotto alla crisi in
corso. Agli occhi di Washington nuove regole non sono da considerare una
priorità, se ne potrà discutere a crisi superata. Per gran parte dei dirigenti
europei, ma non per tutti, la possibilità di varare nuove regole si esprime
nella forma «ora o mai più». In questo senso premono soprattutto il cancelliere
Merkel e il presidente francese Nicolas Sarkozy, arrivato a Bruxelles mentre in
Francia contro la sua gestione della crisi scendevano in piazza tre milioni di
scioperanti. I leader dell'Ue-27 hanno raggiunto l'intesa sul piano di
ammodernamento delle opere energetiche
( da "Borsa(La Repubblica.it)" del 20-03-2009)
Argomenti: Cina Usa
In USA trionfa il
"parmigiano taroccato" (Teleborsa) - Roma, 20 mar - Il
"Sarvecchio Parmesan" prodotto in Wisconsin è stato premiato come
miglior formaggio negli Stati Uniti. Lo rende noto con stupore la Coldiretti
nel sottolineare che la scandalosa "clonazione" dell'originale
Parmigiano Reggiano Made in Italy è stata realizzata da John Griffiths
proprietario dell'azienda americana Sartori Food Corporation ed è stata scelta
da una giuria di 24 persone tra ben 1360 assaggi. Al termine di una competizione
durata tre giorni con 60 categorie di formaggi, sul podio al secondo posto -
sottolinea la Coldiretti - è salito un altro formaggio duro prodotto in Oregon
da latte di capra il cui nome "Classico" richiama però palesemente
alla tradizione italiana mentre solo al terzo posto si è classificato un tipico
formaggio americano, un cheddar prodotto da Pat Whalen della McCadam Cheese a
Chateaugay, New York. Con il vincitore è destinata ad arricchirsi la lista dei
prodotti alimentari Made in Italy taroccati provenienti da tutto il mondo,
sottolinea la Coldiretti, che sta raccogliendo tutti gli esempi in un
"museo". Negli ultimi venti anni si è registrato un vero boom dei
"falsi" formaggi italiani negli Stati Uniti dove la produzione di
parmesan, ricotta, provolone, mozzarella e romano cheese rigorosamente Made in Usa è quasi triplicata e oggi le importazioni dall'Italia
dei prodotti originali sono in quantità appena il 2 per cento delle imitazioni
realizzate localmente. In realtà le imitazioni del Made in Italy a tavola non
riguardano solo i formaggi ma anche salumi, vini, condimenti, pasta e la
Coldiretti stima che nel mondo due piatti italiani su tre siano in realtà
ottenuti con ingredienti non originali che sviluppano un fatturato di oltre 50
miliardi di euro. I Paesi dove sono piu' diffuse le
imitazioni sono Stati Uniti, Australia e Nuova Zelanda ma a preoccupare sono
anche le tendenze di Paesi emergenti come la Cina dove il falso Made in Italy è arrivato prima di quello originale
e rischia di comprometterne la crescita. 20/03/2009 - 11:16
( da "Arena.it, L'" del 20-03-2009)
Argomenti: Cina Usa
Sartori sale a 40
milioni nel 2008 e batte la crisi ENOLOGIA. La Casa Vinicola di Santa Maria di
Negrar chiude l'esercizio in crescita del 6% L'export traina il fatturato
Accordi in Friuli e Abruzzo 20/03/2009 rss e-mail print Luca e Andrea Sartori e
il cugino Paolo che guidano la Casa Vinicola La crisi economica e dei consumi
non ha frenato i conti economici della Casa Vinicola Sartori. Il 2008 si è
chiuso per l'azienda vitivinicola di Santa Maria di Negrar con un aumento del
6% del fatturato che ha raggiunto quasi i 40 milioni di euro. Un risultato
frutto in particolare delle vendite sui mercati internazionali, speiga una
nota. La vocazione all'export, infatti, è storicamente uno dei principali asset
dell'azienda veronese. «Siamo molto soddisfatti dei risultati 2008 della nostra
azienda e anche i primi mesi di quest'anno, nonostante gli evidenti segni di
crisi che coinvolgono anche il nostro comparto, li possiamo considerare più che
soddisfacenti», dice il presidente Andrea Sartori. «Questi dati dimostrano che
è possibile mantenere livelli di mercato adeguati anche in fasi economiche così
complesse». In particolare, spiega Sartori (che è anche leader nazionale
dell'Unione Italiana Vini), «abbiamo registrato importanti aumenti sul mercato
nord americano, Usa e Canada, come pure sono in
crescita le nostre performance commerciali nel sud-est asiatico grazie anche
all'apertura lo scorso anno di una nostra filiale a
Singapore che ci ha consentito anche di incrementare la nostra attività con la Cina». «È indubbio», sottolinea Sartori,
«che oggi per poter conseguire risultati importanti sul fronte dell'export è
fondamentale poter presidiare il più possibile i mercati internazionali. Tenere
un monitoraggio continuo soprattutto dei mercati più importanti e di quelli emergenti.
Investire in risorse umane adeguate in grado di poter dialogare con efficacia
con i principali buyer». In un mercato del vino sempre più globalizzato, con la
crescita di player internazionali sempre più agguerriti, la capacità di
affermare il proprio marchio attraverso una qualificazione delle produzioni e
una sempre maggiore identità risulta essenziale. La Casa Vinicola Sartori punta
soprattutto sui vini veronesi dai rossi della Valpolicella, dal Regolo al
Ripasso e all'Amarone, al Soave all'igt veronese Regolo. Ma la strategia
dell'azienda punta anche a acquisizioni: nel 2008, infatti, è stata acquisita
la Mont'Albano di Udine ed è stato stretto un accordo di collaborazione con una
delle migliori aziende abruzzesi, la Tenuta Cerulli Spinozzi. Due operazioni
decise d'intesa con la Cantina di Colognola ai Colli, partner della Sartori, e
in sintonia con il consorzio di secondo grado Collis di cui la Sartori fa
parte. «Abbiamo così potuto ampliare la nostra gamma con due vini di due delle
regioni italiane a maggiore vocazione per la produzione di vini di alta
qualità», dice ancora il presidente che guida l'azienda con il fratello Luca
direttore produzione e risorse umane (oltre che preisdente del Consorzio di
tutela di vini Valpolicella), e il cugino Paolo Sartori, direttore del mercato
Italia. E in cantiere, preannunciano in azienda, ci sono già altre novità per
il 2009 e verranno presentate al Vinitaly in programma a VeronaFiere dal 2 al 6
aprile.
( da "Denaro, Il" del 20-03-2009)
Argomenti: Cina Usa
Commenti
confindustria Io candidato? Non mi tiro indietro Fiore: Imprenditori campani,
sono pronto ad assumermi le mie responsabilità Giorgio Fiore, 59 anni,
vicepresidente di Firema, gruppo casertano leader nel settore privato delle
costruzioni di materiale ferroviario, e responsabile del Centro Studi di
Confindustria Campania, e presidente della sezione partenopea Editoria, Cultura
e Spettacolo, dà la sua disponibilità per una candidatura alla presidenza di
Confindustria Campania. L'imprenditore ha già avviato contatti con le unioni
territoriali per illustrare la propria candidatura e presentare una prima bozza
di programma. Lunedì 23 marzo sarà a Benevento e poi, dopo alcuni giorni, andrà
a far visita ai vertici di Salerno. Basilio Puoti Presidente Fiore, com'è nata
la sua candidatura alla presidenza di Confindustria Campania? Non è stata una
mia decisione. Me l'hanno chiesto e io ho dato la mia disponibilità. Già lo
scorso anno mi era stata offerta la candidatura, ma ho rifiutato. Che cosa è
cambiato rispetto allo scorso anno? In questo momento storico, dinanzi alla
grave crisi economica che ha colpito il mondo, è necessario che tutti diano una
mano per aiutare la baracca. Tirarsi indietro ora sarebbe davvero
irresponsabile. A suo avviso, quali sono le cause della crisi che sta colpendo
l'industria? La crisi viene da molto lontano. A mio modesto avviso dietro c'è
un problema di sovrapproduzione industriale: il sistema produce molto più di
del necessario. Ne è la dimostrazione il settore auto. Quindi, il settore
industriale dovrebbe ridurre l'offerta per far fronte all'avvenuta riduzione
della domanda. Ma la vera causa è la crisi finanziaria mondiale che si innesca
sul problema di sovraccapacità produttiva del sistema industriale. E' anche un
problema di efficienza produttiva? Partiamo dal fatto che
la globalizzazione presenta gravi limiti quando si costruisce solo sui grandi
monopoli e non sulla riduzione e razionalizzazione dei costi. I monopoli
portano con sé dei virus che sono la somma delle disfunzioni delle singole
unità produttive. Questo non genera più produttività ed efficienza, né un
abbattimento dei costi. In tali condizioni, gli stessi sistemi politici,
e quindi i Governi nazionali, molte volte, vengono scavalcati da quei monopoli.
Questo accade anche in Italia? Stranamente l'Italia sta meglio rispetto a tanti
altri Paesi. Il problema e la forza dell'Italia sta nell'avere un tessuto
imprenditoriale fatto di piccole e medie imprese. Quindi, se la crisi dura
poco, l'Italia ha le capacità di superarla agevolmente, ma se essa durerà molto
rischiamo di perdere tutto il patrimonio industriale. Come sta messa la
Campania? Ci sono pochi grandi gruppi industriali e moltissime piccole e medie
imprese. Per far fronte alla crisi si potrebbero introdurre dei provvedimenti
atti a preservare il patrimonio industriale. Vanno attivate tutte quelle azioni
necessarie a immettere liquidità nel sistema. Un provvedimento dovrebbe
riguardare l'edilizia che ha dei risvolti positivi anche sul settore
industriale. Quindi, a suo avviso bisogna puntare sulle infrastrutture? Certo.
" necessario rivitalizzare gli appalti pubblici, puntare sulle grandi
opere. Inoltre, servono provvedimenti che velocizzino la realizzazione di
quelle opere pubbliche. Non è possibile che in Italia debbano passare almeno 4
anni tra la fase di progettazione e quella di realizzazione. E questo riguarda
anche l'edilizia privata, non è possibile attendere tempi biblici solo per
avere una licenza o una concessione edilizia. In Campania ci vogliono degli
anni, e non è possibile. Bisogna velocizzare le procedure, in questo paese non
possiamo morire di burocrazia. Come giudica la politica della Marcegaglia? Si
sta muovendo nella giusta maniera. Sta mettendo in campo una politica di
collaborazione, ma anche di attenzione e di contrapposizione rispetto a quegli
interventi governativi che non condivide. Ed è quello che dobbiamo fare anche
noi con il Governo regionale. Come giudica l'operato della Regione? Ci sono
luci e ombre. E' notorio che ci sono degli assessorati che lavorano molto bene
e altri che lavorano molto male. In periodi difficili si devono prendere delle
decisioni dure e drastiche, quindi, sarebbe opportuno voltare pagina e cambiare
quegli assessori, e si conoscono, che non stanno lavorando bene. Come giudica
l'operato di Confindustria Campania? Il presidente Coppola ha lavorato bene, ha
messo in campo delle ottime iniziative. Volutamente ha preferito lavorare in
maniera dimessa dal punto di vista mediatico per puntare sui contenuti. Penso
che bisogna continuare su questa strada, lavorando sui contenuti. Cosa chiede
alla Regione? Le rispondo con un esempio. La Regione spende l'85 per cento del
suo bilancio nel settore della sanità, ma questo non comporta un aumento della
qualità della vita dei suoi cittadini. Una parte di quei soldi se fossero spesi
per altri settori creerebbero sicuramente sviluppo e occupazione. Più che di
soldi, però, parlerei della necessità di mettere in campo delle serie politiche
industriali che tengano in debita considerazione lo sviluppo del Mezzogiorno.
E' un problema del governo Berlusconi? E' un problema che va avanti da decenni:
in Italia manca un indirizzo politico che punti sull'industrializzazione del
Mezzogiorno, e quindi, della Campania. Se guardiamo alla Francia e alla Germania
ci accorgiamo che quei governi hanno sostenuto il proprio comparto industriale.
Io non sono per il protezionismo, ma nemmeno per
l'eccessiva esterofilia; c'è bisogno di reciprocità fra le due politiche. Crede
che Confindustria e sindacati debbano remare nella stessa direzione?
Certamente. Sono per il confronto fra le parti sociali, non credo invece nei
tavoli di concertazione che sono troppo estesi e autoreferenziali. Ai tavoli
infatti devono sedersi i soggetti realmente interessati all'argomento in questione
e, soprattutto, che capiscono di quello di cui si parla. Che tipo è lei? Sono
pessimista di natura per diventare ottimista. Cioè parto dalla posizione
peggiore per poi fare in modo di migliorare le cose. " il momento di
agire, non di aspettare. Giorgio Fiore Napoletano, 59 anni, è vicepresidente di
Firema e responsabile del Centro Studi di Confindustria Campania. Al vertice
della sezione partenopea Editoria, Cultura e Spettacoli, l'imprenditore dà la
sua disponibilità per una candidatura alla presidenza degli Industriali campani
del 20-03-2009 num.
( da "Mattino, Il (Circondario Nord)" del
20-03-2009)
Argomenti: Cina Usa
Bacoli. Il sindaco,
Antonio Coppola, lancia un Sos a Prefettura e Protezione civile per la
riapertura di via Montegrillo. «Tenuto conto della crescente tensione della
popolazione per il protrarsi della chiusura e della inagibilità dell'arteria di
Punta Epitaffio - si legge nella nota - e considerando che la tensione sociale
potrebbe deflagrare in gravi manifestazioni di piazza, approssimandosi tra
l'altro il periodo estivo, si richiede al Dipartimento
della Protezione civile di Napoli l'immediata realizzazione del ponte previsto,
mediante il ricorso a procedure di assoluta urgenza». Intanto ieri la
Protezione civile, esclusa l'ipotesi di affidare i lavori al Genio militare, ha
assegnato le opere alla ditta che ha vinto il bando. «Entro la prima
metà di aprile la viabilità tra Baia e Lucrino sarà ripristinata, salvo
imprevisti», assicura l'ingegnere Balsamo, capo dell'Ufficio tecnico del
Comune.
( da "Mattino, Il (Benevento)" del 20-03-2009)
Argomenti: Cina Usa
Emanuele Macaluso
Corrado Ocone ricorda come Norberto Bobbio nel corso della sua vita e nelle sue
opere si sia «affannato» a cercare risposte a domande fondamentali: «Quale
socialismo? Quale democrazia? Quale libertà? Quale uguaglianza?» per concludere
nel suo «congedo» che la risposta è nel farsi e nel riproporsi in continuo
quelle domande senza credere di poter dare ad esse risposte definitive.
Condivido queste parole di Bobbio. A me sembra un'assurdità parlare di «morte
del socialismo» o di crisi esistenziale del capitalismo. E insopportabile è la
recita delle litanie sulla «fine delle ideologie», esercitate con furore
ideologico. Un esempio di questa contraddizione ci è offerto dal dibattito e
dagli scontri sui temi della laicità, il ruolo pubblico della religione, la
bioetica e tutti i risvolti che essi ci pongono, primo fra tutti quello del
ruolo dello Stato. Insomma, si invoca l'assunzione dei valori della religione
per ricoprire i vuoti lasciati da altri valori e da altre ideologie (...). La
straordinaria attualità di queste questioni la verifichiamo nel corso stesso
della battaglia politica quotidiana e nelle riflessioni che impegnano studiosi
e dignitari della Chiesa e il Papa. Basti ricordare lo scontro sulla legge 40
per la maternità medicalmente assistita, la discussione sull'uso delle
staminali, i progetti sul testamento biologico e i furibondi interventi di
cardinali e intellettuali cattolici, di uomini politici e organi di stampa dopo
la sentenza del tribunale di Milano prima, e della Cassazione poi sul «caso»
Eluana. Colpisce il fatto che nel momento in cui si transita dal dibattito
culturale all'azione politica, in Italia, in questo campo tutto si ferma. Del
resto basta pensare come è nato il Partito democratico, nel quale operano fieri
oppositori di riforme nel campo della bioetica e dei diritti civili, realizzate
in tutti i paesi europei; essi sono in grado di paralizzare l'iniziativa di
questo partito che pure dovrebbe essere alfiere di modernità, progresso e
laicità. È impressionante l'assenza di un confronto serio e forte su questi
temi nelle forze politiche. Veniamo ora a un altro tema cruciale. Questo volume
esce nel momento in cui la crisi finanziaria che ha interessato tutti i continenti ha riaperto il dibattito sul capitalismo e la
globalizzazione, sui rapporti tra Stato e Mercato, sulle organizzazioni
internazionali e soprattutto sul ruolo della politica. (...) E sul capitalismo
e il suo ruolo nella globalizzazione si è riaccesa una vivace discussione. Non
è un caso che in tutti i paesi sono in netta ripresa le vendite delle opere di
Carlo Marx. I giornali ci hanno raccontato che l'arcivescovo della
diocesi di Monaco di Baviera, monsignor Reinhard Marx (si chiama proprio così)
pubblica un libro dal titolo significativo Il Capitale: un confronto con
l'opera del vecchio Karl. (...) Proprio di fronte ai dilemmi che la crisi
economica e sociale propone, anche le idee di un liberale come Rawls,
analizzate da Ocone, ci possono aiutare a capire e ad agire. Rawls afferma che
è auspicabile un sistema sociale e politico che garantisce il massimo di
libertà individuali, compatibili con l'uguale libertà di ogni altro, con il
principio di giustizia. Un principio che comporta l'intervento del potere
politico per attuare una redistribuzione della ricchezza e una riduzione degli
squilibri sociali che emergono con brutalità soprattutto nei periodi di crisi
economica segnati dalla crescita della disoccupazione. (...) Come si
raccordano, se si raccordano, le idee di questi pensatori con il revisionismo
socialdemocratico che ha caratterizzato le esperienze di governo dei partiti
liberali e socialisti europei? È un tema cruciale anche per verificare se nella
situazione di oggi, con una recessione economica, quel revisionismo regge o no,
se bisogna riaprire, in condizioni diverse e quindi in termini nuovi, un nuovo
ciclo socialdemocratico, parola che sembra ormai un retaggio del secolo scorso,
nutrito di culture ed esperienze vissute negli ultimi anni a cui hanno
contribuito studiosi come quelli che ritroviamo nel libro di Ocone. (...) A
questo appuntamento il centrosinistra italiano arriva senza idee e senza una
linea, senza una forza consistente e coesa. In Europa appare isolato e senza
riferimenti. La destra, diversamente da ciò che vediamo in Francia, dove Sarkozy
tenta di darsi una linea europea, arranca e propone politiche-tampone senza
respiro. Purtroppo, anche il Pse non riesce ancora a promuovere un confronto e
un rapporto politico più denso nella sinistra europea. Tuttavia, proprio i
caratteri della crisi stanno sollecitando tutti a ripensare se stessi e a
guardare il domani. Questo piccolo libro ci ricorda che per ripensare, occorre
pensare e confrontarsi nel vasto mercato delle idee, non solo per capire ma per
armarsi e condurre battaglie politiche e culturali sul fronte del progresso,
della libertà e dell'uguaglianza.
( da "Gazzettino, Il" del 20-03-2009)
Argomenti: Cina Usa
Avidità e
corruzione, il Papa mette in guardia l'Africa Critico sulla
globalizzazione selvaggia, chiede coerenza e coraggio ai cattolici. E incassa
l'appoggio dei musulmani Venerdì 20 Marzo 2009, Yaoundè L'Africa «è in
pericolo». Da una parte le mani delle multinazionali, dall'altra una classe
politica debole che si fa facilmente corrompere. È come se fosse
sbranata da belve, spolpata delle sue risorse naturali a beneficio di pochi,
anzi, di pochissimi. Lo stadio di Yaoundè trabocca di gente, gli spalti sono
pieni, in 50 mila quelli che hanno trovato posto alla messa papale ma
potrebbero essere molti di più ad osservare la moltitudine restata fuori,
impacchettata dietro le transenne nel grande spiazzo di terra rossa. C'è chi ha
camminato tutta la notte per vedere il Mbvamba, il saggio, dal maxischermo
ultimo modello che fa a pugni con la miseria circostante. Benedetto XVI
no-global non riesce a tacere davanti ai problemi sociali. In questa sua
battaglia trova pure l'appoggio dei musulmani camerunensi che gli assicurano:
contro la povertà e l'emarginazione «non si senta solo», le grandi religioni,
quelle che rifiutano la violenza, coopereranno tra loro. Il colpo d'occhio
cattura. Macchie di colori sgargianti, canti ritmati e cenni di danza ma la
liturgia è rigorosamente sotto controllo; con questo Papa non si vedono più gli
eccessi folcloristici di tante messe africane celebrate a suo tempo da Wojtyla.
Ai cattolici Papa Ratzinger si rivolge puntando l'indice. «Non lasciatevi
affascinare da false glorie e da falsi ideali. In questo tempo in cui tante
persone senza scrupoli cercano di imporre il regno del denaro disprezzando i
più indigenti, voi dovete essere molto attenti». All'episcopato dell'intero
continente, invece, affida un compito importante, riflettere sui contenuti di
un documento che farà discutere, preparato in vista del prossimo sinodo
sull'Africa. Si tratta di una analisi al vetriolo sui problemi sociali e morali
più urgenti, incluso le sfide alle quali la Chiesa è chiamata a far fronte. Il
tempo stringe e bisogna adeguarsi. Il tessuto tradizionale si sta disgregando,
le sette avanzano così come, in certe zone, l'Islam radicale, ci sono forze
internazionali che sfruttano la miseria per fomentare guerre, per vendere più
armi, sostenendo poteri politici antidemocratici e assicurarsi come
«contropartita dei vantaggi economici», a cominciare dallo sfruttamento delle
risorse, all'aquisizione di mercati importanti, finendo con «destabilizzare»
intere nazioni. Ai cattolici chiede coerenza e coraggio. E' chiaro che la
globalizzazione selvaggia non piace a Ratzinger. «Le società rischiano di
essere deturpate dalla logica dell'economia mondiale a scapito di ciò che
costruisce la persona umana, cioè il meglio delle tradizioni locali e della nostra
fede». Nell'elenco non mancano i danni della crisi finanziaria mondiale. La
situazione del continente è destinata solo a peggiorare, aumenteranno i
disoccupati, l'emigrazione clandestina, farà diminuire il capitale straniero.
Anche nella terza giornata di viaggio il tema dell'Aids fa capolino, anche se
le polemiche internazionali non lo sfiorano minimamente. Tira dritto. In questo
momento il Papa è concentrato sui problemi dell'Africa, fa sapere padre
Lombardi, biasimando la «dicotomia emersa tra quello che succede qui e quello
di cui si parla all'estero». Il riferimento è alla bufera sull'uso dei
profilattici che ha finito per far discutere persino il governo italiano.
Chiamato a un commento, Berlusconi lo ha difeso con un: «ciascuno svolge la sua
missione ed è coerente con il suo ruolo», mentre Bossi, più caustico: «L'Aids è
diffuso in Africa e l'uso del preservativo aiuta ad evitarlo. Forse il Papa non
tiene conto della realtà locale». La linea della Chiesa - di massimo impegno
verso i malati, ma di condanna al "condom" ritenuto non utile a
contenere il contagio perchè non fa altro che alimentare il liberalismo
sessuale - emerge chiaramente durante il commovente incontro con un gruppo di
malati in un centro di recupero per handicappati fondato dal cardinale canadese
Leger. «Voi sapete di non essere soli nella vostra sofferenza, perché Cristo
stesso è solidale con coloro che soffrono. Egli rivela ai malati e agli infermi
il posto che essi hanno nel cuore di Dio e nella società». Sieropositivi
compresi. Franca Giansoldati
( da "Gazzettino, Il" del 20-03-2009)
Argomenti: Cina Usa
Tokyo: azzurri della
pasticceria quarti all'International Pastry Venerdì 20 Marzo
( da "Corriere.it" del 20-03-2009)
Argomenti: Cina Usa
ANTICIPAZIONE DA «IO
DONNA» Club di auto-aiuto per i licenziati L'arte (americana) di arrangiarsi
Galline in giardino, mercatini fai da te: la nazione più ottimista affronta
(anche) così la recessione (foto di Lars Tunbjork per «Io Donna») Esistono tre
tipi di disoccupato in America. C'è il depresso, quello bloccato per anni nella
stessa azienda, ancora sotto shock per esser rimasto brutalmente senza impiego.
Poi c'è l'ansioso: compila decine di curriculum, ingolfa caselle postali e si
chiede quando le cose peggioreranno. Infine c'è l'iperattivo, quello che non si
perde d'animo, che organizza, scandaglia, verifica con l'atteggiamento di chi
sa che la ripresa potrebbe arrivare anche domani, e non vuole farsi trovare
impreparato. Sono milioni, negli Stati Uniti, un popolo che cresce ogni
mattina. L'ultima volta che nel Paese i dati dell'impiego erano stati così
tragici, era l'inizio degli anni Ottanta. Non esisteva internet, mancavano un
sacco di cose, compresa la speranza. Adesso è diverso, perché si assiste a una
piccola rivoluzione culturale. La perdita del lavoro è la cifra comune per
tanta gente, un segno distintivo che accomuna e in un certo senso fortifica. Il
primo segno che da questa crisi ci si potrà risollevare, arriva da un luogo
remoto del Kansas, Overland Park. Un gruppo di disoccupati ha chiesto uno
spazio alla locale chiesa, e ha fondato un circolo molto particolare: si chiama
Job Club, riunisce tutti quelli rimasti a casa. Perché assieme i problemi si
affrontano meglio. Vengono idee, si cercano soluzioni e aziende in giro per il
Paese disposte ancora ad assumere. È il Sogno Americano però coniugato in prima
persona plurale. Al primo Job Club del Kansas ne sono seguiti decine in tutta
America. In Texas. In California, Florida. Ovunque. Sono le cooperative della
tenacia. Ad Austin, il club ha scritto una frase all'ingresso del college che
ha prestato i locali: The Launch Pad Job Club, where the future takes off. Dove
il futuro prende il volo. Per ora gli iscritti, triplicati nell'ultimo mese, si
accontentano di gestire il presente. Si organizzano finte interviste di lavoro,
come allenamenti prima di una sfida a un pugile pericoloso. Uno psicologo si
prende cura di quelli più stressati aiutandoli a non sentirsi sconfitti. I
membri più motivati aiutano a scrivere curriculum e prendere contatto con altri
Job club in giro per il Paese. A New York Rachel Pine, ex trader di Wall
Street, è l'animatrice di un Job Club che accoglie quasi tutti fuoriusciti dal
mondo finanziario. Sono ritrovi dove l'atmosfera evoca gli incontri tra
alcolisti anonimi, però sull'orlo di una ricaduta. Rachel mi spiega: «Wall
Street è un mondo a parte perché è una grande famiglia dove ci si conosce
tutti. Prima che la crisi arrivasse, frequentavamo comunque gli stessi posti e
organizzavamo incontri, per stare assieme. In un certo senso è cambiato poco.
Il crollo finanziario mi ha dato l'energia per fare le cose con più serietà.
Cerchiamo di spassarcela, anche se abbiamo tutti qualche problema. Ma un
bicchiere di vino ti aiuta a vedere le cose con un occhio benevolo». Rachel
ammette che nessuno sa che cosa verrà dopo. Anzi, confessa che questo è proprio
il problema più grande. «C'è una grande incertezza. Ora che le banche hanno
ricevuto i soldi dallo Stato nessuno sa se inizieranno a licenziare pure loro.
Siamo frustrati e anche un po' arrabbiati». I mass media - frettolosamente,
secondo Rachel - guardano agli operatori di Wall Street come a un'unica entità
da condannare. «Ma a parte la gente che incassava bonus favolosi, qui la
maggioranza sono trader e broker da decine di migliaia di dollari l'anno. Altro
che milioni...». Oltre ad alleviare le ferite, Rachel aiuta i colleghi a
ricostruirsi un futuro: «L'Asia comincia a essere un buon richiamo per molti di
noi. La Borsa laggiù è giovane, in Cina un trader con sei o sette anni di
esperienza, può ambire a un buono stipendio. Siamo disposti anche a emigrare.
Io penso a Londra». Nell'area di Phoenix invece è il mercato immobiliare ad
aver prodotto la disoccupazione più pesante. Il locale Jewish Community Center
è la base di un Job club passato da 60 membri a 190 dal giorno della sua
fondazione, in novembre. Don Yows, cinquant'anni, 25 dei quali spesi in
un'azienda tecnologica, si presenta ogni mattina. Come fosse un lavoro. «Aiuta
a tenere il morale alto. E soprattutto rimani in contatto con gente nel mondo
del lavoro. Non a caso i job hunter adesso si rivolgono direttamente a questi
club. La settimana scorsa abbiamo ricevuto due richieste». Numeri ancora
fiacchi, a fronte dei 598mila posti di lavoro evaporati solo a gennaio (peggior
dato mensile dal 1974). Ma qualcosa si muove. Bib Pautke, presidente del Job
Search Focus Group, spiega: «La chiave è sentirsi in qualche modo sostenuti.
L'alternativa è rimanere a casa a chiedersi: perché proprio io?». Invece c'è un
sacco di gente nella stessa situazione e questo crea un sentimento di speranza.
«Inoltre molti disoccupati ottengono informazioni utili, si ricaricano, si
preparano meglio a ciò che li aspetta» sostiene Pautke. Ciò che li aspetta. Non
deve essere una coincidenza se molti club includono nei loro programmi momenti
di preghiera. C'è chi invece organizza tornei di ping pong, cene economiche, o
magari gare di canto e concerti musicali. Jennie Brand, sociologa
dell'Università della California, non ha dubbi: «Questi club creano un legame
decisivo tra i lavoratori disorientati e la loro comunità. È qualcosa che non
si è mai vista prima e che avrà effetti positivi. Le prime ricerche su questo
tema, provano che i club funzionano anche per aumentare le chance d'impiego di
molta gente». In Kansas questa folata di ottimismo sembra ancora di là da
venire. Fred Fosnacht di un club con base al Prince of Peace Catholic Church,
non s'illude: «Le cose stanno davvero male. Per molta gente è durissima dal
punto di vista emozionale. Persone con figli, senza prospettive. Non sappiamo
come finirà. Per ora ci diamo una mano l'un l'altro. E proviamo anche a riderci
su. Male non fa». di Riccardo Romani stampa |
( da "Sestopotere.com" del 20-03-2009)
Argomenti: Cina Usa
Protezione Civile,
l'intervento del sindaco di Piacenza al convegno nazionale Anci (20/3/2009
13:49) | (Sesto Potere) - Piacenza - 20 marzo 2009 - Roberto Reggi, Sindaco di
Piacenza e Presidente della Consulta Nazionale ANCI Protezione Civile ha messo
l'accento, nella sua relazione introduttiva alla tavola rotonda ?La Protezione
Civile nelle prospettive delle riforme federaliste', nell'ambito di ?Codice
Rosso', sul ruolo fondamentale che i Sindaci hanno ricoperto in materia, fin
dal primo provvedimento legislativo, nell'oramai lontano 1992. Un ruolo che si
e' rafforzato ancora con l'elezione diretta dei Sindaci e che si e'
concretizzato nel monitorare il territorio del proprio Comune, nel riuscire a
prevenire le eventuali emergenze e nel soccorrere nella maniera piu' efficace
possibile le vittime di calamita'. ?'Ora piu' che mai – ha sottolineato Reggi –
e' necessario creare una consapevolezza sempre maggiore. La gran parte dei
primi cittadini si accorge infatti delle proprie responsabilita' in materia di
Protezione Civile solo quando viene toccato dall'emergenza'. Emergenze che,
ovviamente, avranno delle ricadute diverse a seconda che vengano interessati
Comuni piccoli, portati ad associarsi, e grandi centri metropolitani che,
all'inverso, sentono il bisogno di atomizzare il territorio per consentire
interventi piu' efficaci. ?'L'ANCI – spiega Reggi – sta lavorando affinche'
finalmente si giunga a stabilire dimensioni omogenee e adatte per far sì che
gli interventi possano essere fatti nel migliore dei modi'. ?'Ovviamente –
conclude Reggi – c'e' bisogno di risorse maggiori e di sinergie costruite
sempre con maggiore intensita' fra i vari livelli istituzionali'.
( da "Virgilio Notizie" del 20-03-2009)
Argomenti: Cina Usa
Bruxelles, 20 mar.
(Apcom) - La decisione sugli impegni finanziari che i paesi Ue destineranno,
nel periodo 2013-2020, alle misure per contrastare il cambiamento climatico e
per alleviarne le conseguenze nei paesi in via di sviluppo sarà presa dopo il
vertice del G8 sotto presidenza italiana, che si terrà dall'8 al 10 luglio
nell'isola della Maddalena, in Sardegna. Lo ha affermato il presidente della
Commissione europea, José Manuel Barroso, durante la conferenza stampa finale
del Vertice Ue svoltosi ieri e oggi a Bruxelles. Un sostanziale sostegno
finanziario dei paesi industrializzati ai paesi in via di sviluppo è visto come
un elemento essenziale su cui poter costruire l'accordo internazionale sul
clima per il periodo successivo al 2012 (post-Kyoto), nella cruciale Conferenza
Onu di Copenaghen del prossimo mese di dicembre. Smentendo precedenti
informazioni di fonte polacca, secondo le quali la decisione sui meccanismi di
finanziamento dei fondi Ue per il clima sarebbero state prese al prossimo
vertice di giugno (già in ritardo, secondo le Ong ambientaliste), Barroso ha
precisato che le conclusioni del Consiglio europeo odierno prevedono per giugno
solo "ulteriori discussioni", mentre la decisione finale sulle cifre
sarà presa "con ampio anticipo" sulla Conferenza di Copenaghen.
Questa decisione includerà anche la chiave di ripartizione dello sforzo
finanziario fra i diversi Stati membri, su proposta della Commissione, ha
aggiunto Barroso, insistendo che "non c'è alcun impegno a decidere a
giugno". "Prima di prendere la nostra decisione - ha osservato il
presidente della Commissione - dobbiamo chiedere agli altri paesi
industrializzati, e in particolare agli Usa e al
Giappone, di raggiungerci". La questione, ha proseguito Barroso,
"verrà affrontata dal vertice del G8 sotto presidenza italiana, a luglio,
e nelle riunioni 'outreach' a margine", in cui è ormai tradizione invitare
i leader delle economie emergenti, dalla Cina, all'India, al Brasile. Per questo,
ha concluso il capo dell'Esecutivo Ue, "il Consiglio europeo oggi ha
deciso che la decisione finale non sarà presa a giugno, ma nel periodo tra
giugno e la Conferenza di Copenaghen". Durante la discussione sulle
conclusioni relative al clima, ieri sera, la maggior parte dei leader
intervenuti al Consiglio europeo, compreso Barroso, aveva insistito
sulla necessità di conoscere le intenzioni degli altri grandi attori
internazionali, a cominciare dagli Usa, prima di dare
le cifre dei finanziamenti europei. Solo il premier danese Anders Fogh
Rasmussen - che ospiterà la Conferenza Onu di dicembre - si era pronunciato con
convinzione a favore di "una definizione degli impegni finanziari dell'Ue
ben prima di Copenaghen", e per "una giusta ripartizione" degli
oneri fra paesi industrializzati e paesi in via di sviluppo. Da mesi le Ong
ambientaliste, e recentemente anche il direttore esecutivo del programma Onu
sul cambiamento climatico, Yvo De Boer, stanno facendo pressioni per convincere
l'Ue a prendere ufficialmente e tempestivamente un impegno finanziario che si
stima debba arrivare a circa 30 miliardi di euro all'anno al 2020. Le
conclusioni del vertice odierno deludono queste aspettative. Il direttore del
Programma globale sull'energia del Wwf, Stephan Singer, ha commentato: "Al
vertice Onu sul clima di Poznan, nel dicembre scorso, l'Ue aveva promesso di
presentare delle proposte concrete al Consiglio europeo di primavera (quello
odierno, ndr). Dov'è finita ora quella promessa?" E secondo Joris de
Blanken, direttore politico per l'energia e il climadell'Ufficio europeo di
Greenpeace, "L'Ue sta aspettando Godot".
( da "Lavoce.info" del 20-03-2009)
Argomenti: Cina Usa
>IN RICORDO DI
MARIA WEBER di Francesco Giavazzi e Francesco Sisci 20.03.2009 Maria Weber,
appassionata studiosa dell'economia cinese e nostra collaboratrice, è scomparsa
pochi giorni fa. La sua grande vittoria professionale e umana è stata forse proprio quella di andarsene quando la Cina, nella crisi economica di oggi,
afferma il suo ruolo di grande creditore del mondo. Nel giorno in cui Wen
Jiabao può permettersi di manifestare qualche dubbio sulla solvibilità degli Usa. Nata nel 1951, Maria Weber si era
laureata in Scienze politiche e sociali a Firenze, era professore associato di
Scienza della politica all'Università Bocconi, research leader
dell'ISESAO (Istituto di studi economico-sociali per l'Asia Orientale),
responsabile delle ricerche sull'Asia all'ISPI. Ha diretto l'Istituto Italiano
di Cultura a Pechino. Che cosa fosse l'economia cinese, in Italia
nessuno lo sapeva bene quando circa venti anni fa Maria Weber ha cominciato a
studiarla. Allora la Cina era un fenomeno politico,
una curiosità antropologica, un universo esoterico, quasi magico, fra la
lettura del futuro con gli steli dello Yi Jing, le pozioni miracolose della
medicina tradizionale e un buddhismo che poteva essere qualunque cosa,
tantrico, mahayana o zen, tanto per gli italiani era tutto uguale. E chi
vantava una conoscenza ?sul campo?, leggeva la Cina
attraverso la lente distorta dei suoi pregiudizi politici. LA ?SCOPERTA? DELLA
CINA In quegli anni, Maria cominciò a occuparsi di una materia nuova e
inesplorata, l'economia cinese. Pochi, non solo in Italia, allora credevano che
la Cina fosse un fenomeno economico, una potenza
emergente. I più scommettevano sul rapido rallentamento del ciclo di sviluppo
di Pechino e pensavano che dietro alla vertigine di cifre che arrivavano da lì
si nascondesse un semplice fuoco di paglia. Questo era motivo sufficiente a
spingere alla distrazione, alla sufficienza, rispetto alla Cina
che si svegliava. Maria invece, pur con prudenza, attenzione, e senza facili
entusiasmi, senza ideologia, cercava, scavava nell'economia cinese. E per prima
in Italia ne dava conto in maniera seria, documentata aprendo quello che poi
con gli anni si è rivelato il vero grande fronte della ricerca. Dura, testarda,
curiosa, appassionata, altera, timida, il suo contributo umano, per noi che
abbiamo avuto la fortuna di esserle amici, è stato grande quanto quello
scientifico. La sua grande vittoria professionale e umana forse è stata proprio
quella di andarsene quando la Cina, durante la crisi
economica oggi in corso, affermava il suo ruolo di grande creditore del mondo.
Nel giorno in cui Wen Jiabao poteva permettersi di manifestare qualche dubbio
sulla solvibilità degli Stati Uniti d?America. Foto: Ispi
( da "Foglio, Il" del 20-03-2009)
Argomenti: Cina Usa
20 marzo 2009 Il
laico Blair contro il laicismo aggressivo L'ex premier spiega perché la fede
aiuta anche a combattere le malattie Anche se non hanno fede, i leader politici
devono avere “a che fare con Dio” se vogliono capire la modernità. Parola
dell?ex primo ministro inglese Tony Blair. Nel suo manifesto sul risveglio
religioso, pubblicato dal settimanale New Statesman, Blair afferma: “Trascorsi
gli anni del premierato, una cosa mi ha colpito con forza sempre più crescente:
fallire nella comprensione del potere della religione significa essere incapaci
di capire il mondo moderno. La fede religiosa avrà lo stesso significato nel
XXI secolo che ha avuto l?ideologia politica nel XX. I leader politici, siano
religiosi o meno, devono avere a che fare con Dio”. E? un Blair sempre più
fervente, papista e missionario. Dopo essersi convertito al cattolicesimo alla
fine del 2007 e aver insegnato a Yale il corso accademico su “Fede e
globalizzazione”, il riformatore laburista sta dedicando tutta la sua attività
alla Faith Foundation e alla comprensione della religione. Una fondazione in
cui siedono grandi nomi quali il reverendo David Coffey, presidente
dell?Alleanza battista mondiale, il rabbino del Commonwealth Jonathan Sacks e
Mustafa Ceric, gran mufti di Bosnia-Erzegovina e grande estimatore di Benedetto
XVI. Una settimana fa, parlando con il giornale Church of England, Blair ha
detto che in occidente la religione rischia di diventare un?“eccentricità
personale”, anziché essere il fattore decisivo che smuove la società. Ha
criticato la “decisione ridicola” di punire l?infermiera battista Caroline
Patrie, sospesa dal lavoro in ospedale per essersi offerta di pregare per una
paziente. “Penso che noi cristiani troppo spesso siamo più sensibli di quanto
dovremmo”, dice Blair. “La gente dovrebbe essere orgogliosa della propria cristianità.
Il vero test è se la religione, nell?era di un secolarismo aggressivo, avrà la
fiducia per uscire allo scoperto e battersi con la persuasione. La religione
fornisce un fondamento ai diritti umani, un principio inalienabile che si erge
sul relativismo”. Amico di Paul Kagame, che ha rovesciato il regime genocida
del Ruanda, Blair ha raccolto il meglio della politica di Bush sull?Africa,
come l?Emergency Plan for Aids Relief e l?Education Initiative, che ha diffuso
libri di testo, insegnanti e borse di studio, fino al Millennium Challenge
Account, un piano di assistenza per i paesi più meritevoli sul piano delle
politiche sociali. Blair si è circondato di suore, missionari, sacerdoti e cita
sempre gli scritti del teologo cattolico Hans urs von Balthasar. C?era anche
Blair due mesi fa nella megachiesa di Saddleback, in California, per insignire
Bush della “International Medal of Peace” nella lotta all?Aids. All?inizio di
febbraio, Blair era in preghiera a Washington alla tradizionale “colazione
presidenziale”. Ha denunciato “un crescente e aggressivo secolarismo che deride
la fede come contraria alla ragione”, ha ripetuto che “il nostro secolo sarà
povero, meno disciplinato nella coscienza, se non sarà sotto la protezione di
Dio”. E ripete che non avrebbe mai potuto dichiarare guerra alla malaria senza
la fede. “We don?t do God”, disse una volta Alastair Campbell, portavoce e
stratega di Blair, ai giornalisti che gli chiedevano chiarimenti sul rapporto
tra il primo ministro e la religione. Cioè noi laburisti, a Downing Street, non
ci occupiamo di Dio. Ora Blair parla come il perfetto discepolo del Papa di
Ratisbona. Non si è mai pentito per la liberazione dell?Iraq: “E? qualcosa con
cui vivrò per il resto della mia vita”.
( da "Targatocn.it" del 20-03-2009)
Argomenti: Cina Usa
Costigliole: due
giorni con la Protezione civile Un?ottantina di volontari, provenienti da 10
comuni e sei cantieri aperti sul territorio comunale. Sono questi i numeri
delle due giornate di 'Comune in sicurezza' in programma a Costigliole Saluzzo
i giorni sabato 21 e domenica 22 marzo. Sono ormai molti anni che
l?amministrazione comunale , di concerto con il gruppo di Protezione civile del
paese coordinato da Tullio Mastrorilli, organizza queste manifestazioni che
hanno il pregio di intervenire in opere di pulizia e salvaguardia del
territorio in vari parti del Comune. Quest?anno verranno aperti cantieri,
ognuno dei quali coordinati da un volontario del gruppo di Costigliole, in
località 'Rocca dei Ciri' in prossimità del torrente Varaita, un secondo
cantiere, sempre nelle vicinanze del Varaita verrà aperto a monte della
ferrovia, un terzo cantiere sarà aperto in collina in località 'Carestia' dove
le recenti nevicate hanno provocato la caduta di alberi di grosso fusto, un
quarto cantiere è previsto in località 'Cimitero', poi
ancora un cantiere in località via Siccardi mentre un altro gruppo sarà
impegnato presso la sede della Protezione civile intitolata a 'Mario Massa'.
Domenica, a conclusione degli interventi, è previsto il pranzo dei volontari
dove saranno presenti le autorità comunale, provinciali e Roberto Gagna,
responsabile provinciale della Protezione Civile. Di seguito i gruppi
presenti e il numero dei volontari impegnati. Piasco (9 volontari); Barge (8
volontari); Verzuolo (5 volontari) Revello (4 volontari); Rifreddo (4
volontari); Lagnasco (4 volontari); Tarantasca (7 volontari); Bra (10
volontari); Manta (10 volontari); Lagnasco (4 volontari); Bellino (2
volontari); Villafalletto (8 volontari) più il gruppo di Costigliole Saluzzo
(15 volontari).
( da "Virgilio Notizie" del 20-03-2009)
Argomenti: Cina Usa
Belluno, 20 mar.
(Apcom) - Il ministro del Welfare Maurizio Sacconi non si sbilancia sulla norma
del ddl sicurezza approvato dal Senato che rimuove il divieto per i medici di
denunciare i clandestini. "C'è di sicuro un problema
crescente per ragioni legate alla globalizzazione -ha spiegato Sacconi a
margine dell'Assemblea di Confindustria Belluno - e alla più fluida
circolazione delle merci e delle persone ed è quello della sicurezza pubblica e
individuale e della salute pubblica e individuale". Per scongiurare
malattie e patologie sconfitte nel nostro Paese, Sacconi auspica
"un più rigoroso monitoraggio della salute dei cittadini che entrano nel
nostro Paese provenendo da aree più sregolate e meno attrezzate a prevenire
malattie,patologie che da noi grazie alle vaccinazioni di massa erano state
sradicate. Questo problema c'è e deve essere affrontato -ha concluso - anche
con forme generalizzate di controlli medici a lato dell'ingresso in
Italia".
( da "Virgilio Notizie" del 20-03-2009)
Argomenti: Cina Usa
(ASCA) - Belluno, 20
mar - 'Valuteremo quali soluzioni adottare''. Cosi' il ministro della salute,
Maurizio Sacconi, sullo stop del presidente Berlusconi al presunto obbligo dei
medici di denunciare i clandestini, misura contenuta nel pacchetto sicurezza.
''C'e' di sicuro un problema crescente - ha spiegato Sacconi, a margine
dell'assemblea di Confindustria Belluno - per ragioni
legate alla globalizzazione e alla piu' fluida circolazione delle merci e delle
persone, il problema della sicurezza pubblica e individuale, e della salute
pubblica e invidiale''. Per Sacconi ''bisogna comunque organizzarci per un piu'
rigoroso monitoraggio della salute dei cittadini che entrano nel nostro Paese,
provenendo da aree piu' sregolate e meno attrezzate a prevenire malattie,
patologie che da noi, grazie alle vaccinazioni di massa, erano state
sradicate''. ''Questo problema c'e', deve essere affrontato anche con forme
generalizzate di controlli medici a lato dell'ingresso in Italia'', ha concluso
il ministro.
( da "CronacaQui.it" del 20-03-2009)
Argomenti: Cina Usa
Intercom4 per tutto
l'Abbiatense con l'assessore Maullu Domenica si inaugura il
nuovo centro di Protezione Civile di Abbiategrasso ABBIATEGRASSO - L'assessore
alla Protezione Civile, Prevenzione e Polizia locale della Regione Lombardia,
Stefano Maullu, inaugurerà, domenica 22 marzo, il nuovo Centro operativo della
Protezione Civile Intercom4 di Abbiategrasso (Mi). Completamente
rinnovato, il Centro è il punto di coordinamento delle attività del servizio
intercomunale cui fanno capo i comuni di Besate, Bubbiano, Calvignasco,
Cassinetta di Lugagnano, Cisliano, Gaggiano, Gudo Visconti, Morimondo, Motta
Visconti, Ozzero, Vermezzo e Zelo Surrigone. L'inaugurazione si terrà alle
15.30 cui seguiranno la Santa Messa e la visita del centro operativo. Saranno
presenti il sindaco di Abbiategrasso, Roberto Albetti, l'assessore comunale
alla Protezione civile, Valter Bertani, i primi cittadini dei Comuni aderenti a
Intercom4. Prima dell'inaugurazione ufficiale, intorno alle 14.30, l'assessore
Maullu effettuerà un sorvolo in elicottero per monitorare le aree a rischio
incendio boschivo nei territori limitrofi. 20/03/2009 - GM
( da "AprileOnline.info" del 20-03-2009)
Argomenti: Cina Usa
Sotto la banconota
niente Domenico Moro, 20 marzo 2009, 10:26 Economia Gli Usa,
fiancheggiati dalla Gran Bretagna, sostengono la posizione secondo la quale
dalla crisi si esce immettendo massicce dosi di liquidità nel sistema
finanziario, e premono affinché la Ue faccia lo stesso. L'Europa, invece,
vorrebbe una ridefinizione della regolamentazione del mercato finanziario
internazionale, cosa che gli States rifiutano La crisi è profonda ma i metodi
messi in campo per risolverla possono riprodurre su scala maggiore la
situazione di squilibrio e di instabilità che ci ha portato alla situazione
attuale. La Banca centrale Usa ha deciso di comprare
titoli del Tesoro a lungo termine per 300 miliardi di dollari. Di conseguenza,
giovedì il dollaro ha perso il 3,6% sull'euro, il maggior calo giornaliero di
sempre. Gli Usa hanno seguito l'esempio della Banca
d'Inghilterra che, qualche giorno, fa ha comprato titoli del Tesoro per 2
miliardi di sterline, cui se ne aggiungeranno nei prossimi tre mesi altri 75
miliardi. L'aumento di liquidità avrà l'effetto di svalutare la sterlina
ulteriormente rispetto alle altre valute, specialmente rispetto a euro e
dollaro, verso il quale ultimamente ha perso il 23% del proprio valore. La
Banca d'Inghilterra è ricorsa, per finanziare l'acquisto dei titoli, alla
creazione di denaro dal nulla, semplicemente stampando altra cartamoneta.
Durante la Grande depressione, l'Inghilterra e gli Usa
fecero qualcosa di simile, sganciando le loro valute dalla convertibilità con
l'oro. In questo modo, si poté attuare la svalutazione di sterlina e dollaro,
che, a livello internazionale, permise di vendere le merci statunitensi e
britanniche a prezzi più bassi e, a livello interno, al contrario, di rialzare
i prezzi e con essi i profitti. Anche gli altri paesi furono costretti a fare
lo stesso, col risultato che la crisi si estese, dal momento che la
svalutazione delle valute favorì l'insorgere del protezionismo, ed il commercio
internazionale si contrasse fortemente. Oggi si ripropone, mutatis mutandis,
una situazione simile. Gli Usa, fiancheggiati dalla
Gran Bretagna, sostengono la posizione secondo la quale dalla crisi si esce
immettendo massicce dosi di liquidità nel sistema finanziario, e premono
affinché la Ue faccia lo stesso. La Ue, invece, vorrebbe una ridefinizione
della regolamentazione del mercato finanziario internazionale, cosa che gli Usa rifiutano. Non c'è da meravigliarsi. Le regole attuali
per gli Usa sono vantaggiose, fondandosi sul dollaro
come moneta internazionale, di scambio e di riserva. Nel 1971 furono aboliti
gli accordi del '44, detti di Bretton Woods, che stabilivano un sistema di
tassi di cambio fissi delle varie valute col dollaro, il quale, assumendo il
ruolo di moneta internazionale, era convertibile in oro. Gli Usa
scelsero di sganciare il dollaro dall'oro quando il loro debito pubblico
cominciò ad aumentare, a seguito della loro politica di interventismo militare.
Gli Usa si misero così in condizione di farsi
finanziare dal resto del mondo senza che i dollari accumulati con il
finanziamento del debito pubblico o con l'export di merci potessero essere
convertiti in oro. Un sistema imperiale, in cui il centro dell'impero si fa
finanziare dal resto del mondo, semplicemente stampando dollari ed emettendo
buoni del tesoro. Come faceva l'Inghilterra che, per rimediare al proprio
disavanzo delle partite correnti, si basava sugli attivi del suo impero,
specialmente sull'attivo dell'India, alla quale tra l'altro impedì di seguirla
nello sganciamento dalla convertibilità con l'oro negli anni '30. E' con questo
sistema che gli Usa hanno cercato di risolvere la
crescente sovrapproduzione di capitale e la deindustrializzazione che minano la
loro economia da decenni. Oggi che il sistema dell'economia basata sul credito
è saltato, avendo superato ogni livello critico, gli Usa stanno cercando, nonostante tutto,
di conservarne un meccanismo, che, pur essendo perverso, è diventato parte
delle relazioni internazionali. La Cina, infatti, continua a finanziare il debito Usa ed è diventata nel 2008 il primo
detentore di titoli del tesoro Usa. Proprio per questo è estremamente preoccupata per la
svalutazione del dollaro, che, da una parte, decurterebbe il valore delle sue
riserve proprio in un momento in cui ha bisogno di risorse per finanziare la
sua industria e, dall'altra, metterebbe in difficoltà le sue esportazioni. In
sintesi, i meccanismi perversi di risoluzione della sovrapproduzione
strisciante del centro Usa del sistema capitalistico
mondiale non accennano a mutare. Al contrario tendono ad esasperarsi con un
aumento puro e semplice della liquidità, mediante la creazione di denaro dal
nulla e l'abbassamento dei tassi d'interesse, negli Usa
allo zero per cento e in Gran Bretagna al minimo storico dello 0,50%.
L'immissione di liquidità non può essere la soluzione, visto che il fattore che
ha innescato la crisi non è stato la penuria di liquidità, bensì l'eccesso di
liquidità, che ha favorito la speculazione e la bolla immobiliare. Semmai ci
sarebbe bisogno di una ridefinizione degli equilibri valutari mondiali,
basandoli sull'affiancamento del dollaro, come valuta mondiale, con altre
valute. Questo forse aiuterebbe a risolvere lo squilibrio nella bilancia dei
pagamenti mondiali, che vedono, da una parte, un deficit enorme (650 miliardi
di dollari) concentrato negli Usa e dall'altra un
attivo altrettanto enorme (703 miliardi) concentrato specialmente in Cina. La Ue, Germania in testa, sta probabilmente lavorando
a favore di un ruolo internazionale maggiore per l'euro. Bisognerà vedere cosa
uscirà fuori dal G20 che si terrà fra pochi giorni. Ma l'atteggiamento
dell'amministrazione Usa non lascia presagire nulla di
nuovo.
( da "Blogosfere" del 20-03-2009)
Argomenti: Cina Usa
Mar
0920 Una banca nel viodeogioco Pubblicato da Luca Dello Iacovo alle 19:20 in
globalizzazione Entropia universe ha ricevuto dalle autorità svedesi la licenza
per operare da banca all'interno dei videogiochi sviluppati da Mindark : i
partecipanti non pagano il download, ma versano soldi veri per gli acquisti al
tasso di cambio un dollaro=10 ped via Bbc
( da "Wall Street Italia" del 20-03-2009)
Argomenti: Cina Usa
Ue raddoppia fondi a
Fmi ed Est, ma non risponde a Obama -->di Paolo Biondi BRUXELLES (Reuters) -
Il Consiglio Ue di primavera, tradizionalmente dedicato ai temi economici, ha
deciso di sostenere in ambito G20 il raddoppio delle risorse per il Fondo
monetario internazionale, ha aumentato a 50 miliardi il fondo di sostegno ai
Paesi dell'Est esterni alla zona euro nonché definito la distribuzione dei 5
miliardi di euro per lo sviluppo di infrastrutture in campo energetico. Per il
resto i capi di Stato e di governo hanno smentito l'esistenza di un piano di
sostegno per i Paesi della zona euro che si trovassero in gravi difficoltà ed
ha ignorato le sollecitazioni del presidente americano Barack Obama per un
piano di incentivi fiscali più massiccio per far uscire le economie occidentali
dalla crisi globale. Secondo il presidente del Consiglio italiano Silvio
Berlusconi quello che viene dal Consiglio Ue di Bruxelles di ieri e oggi
"è un forte messaggio di fiducia e di coesione", che poggia sui circa
400 miliardi di euro messi in campo dai Paesi europei per il sostegno
all'economia contro la crisi. Da parte sua il ministro dell'Economia Giulio
Tremonti sottolinea che bisogna saper selezionare gli interventi dei singoli
Stati finora andati in aiuto al sistema bancario e quelli andati direttamente a
sostegno dell'economia reale e saluta l'adesione europea alla richiesta del Fmi
di raddoppiare la propria dotazione di risorse (dai 250 miliardi attuali a 500 miliardi
di dollari) con 75 miliardi di euro (al cambio attuale, oltre 100 miliardi di
dollari) come la nascita di quegli eurobond che lui sostiene da tempo. In
realtà la due giorni belga ha ancora una volta messo in luce nell'Unione il
prevalere dei veti incrociati e la scarsità di leadership reale, accentuata
dalla debolezza della attuale presidenza ceca alla quale succederà a luglio la
presidenza svedese che, considerate le tradizionali posizioni euroscettiche del
Paese scandinavo, non lascia intravedere una guida più sicura. Due giorni fa il
Financial Times aveva puntato il dito contro la prudenza europea sostenendo che
può rivelarsi un rischio per la tenuta stessa delle strutture comunitarie.
GERMANIA GUIDA RESISTENZA PAESI UE A RICHIESTE USA In particolare la Germania,
che non è riuscita a bloccare più di tanto il via libera alla ripartizione dei
5 miliardi per le infrastrutture sbriciolato in una miriade di iniziative
(all'Italia vanno 660 milioni per 6 opere infrastrutturali delle quali alcune
di valore miliardario), si è fatta capofila delle obiezioni alla richiesta di
Obama di dar vita a poderosi piani di incentivi fiscali. In questa seconda
opera a dire il vero la Germania non ha dovuto faticare tanto nel trovare
alleati. Tutti si sono trovati d'accordo nel tenere serrati i cordoni della
borsa e fino alla notte vi è stata incertezza anche sulla richiesta della
presidenza ceca di raddoppiare il fondo per i paesi dell'Europa orientale,
portandolo a 50 dagli attuali 25 miliardi, dei quali 6,5 sono già andati
all'Ungheria e 3,1 alla Lettonia. Tremonti ha teorizzato la giustezza del cauto
intervento italiano messo finora in campo con i vari decreti legge varati da
ottobre ad oggi, definendolo "modulare, progressivo, appropriato",
seppellendo così ogni idea di un intervento massiccio e concentrato su settori
specifici. L'Europa si presenta al G20 londinese dell'1 e 2 aprile prossimi con
un nutrito carnet di richieste normative: dalle norme sui paradisi fiscali
sollecitate da Francia e Germania, a quelle sui global standard che l'Italia
continua a mettere al centro della sua presidenza del G8. Per il resto si parla
solo di coordinamento fra i vari Stati nelle misure di incentivi fiscali: un
po' poco per un'amministrazione americana che ha messo al centro dei suoi primi mesi di attività pesanti interventi fiscali ed una
serrata trattativa con la Cina sulla gestione del debito e la circolazione dei capitali. Ma,
come ha detto Berlusconi, per gli Usa si tratta di un obbligo, visto che la malattia con la quale hanno
contagiato il mondo è "un'influenza americana", mentre da noi si
tratta di capire solo la portata degli "effetti collaterali".
Sempre che tanto ottimismo trovi conferma in una rapida fuoriuscita dalla
crisi.
( da "Wall Street Italia" del 20-03-2009)
Argomenti: Cina Usa
Spazio/ Avalon 2009,
successo commerciale per aziende campane di Apcom Avviati 23 contatti con
imprese di Australia, Usa e India -->Napoli, 20
mar. (Apcom) - Sono stati 23 i contatti commerciali avviati dalle imprese
dell'aerospazio campane con aziende provenienti da Australia, Stati Uniti e
India dopo la partecipazione ad Avalon 2009, uno degli eventi più importanti
dedicati al settore aerospaziale nella regione Asia-Pacifico. Alla nona
edizione della rassegna biennale dell'aerospaziale, dell'aviazione e della
difesa rivolta agli operatori del settore, hanno partecipato oltre 600 aziende
provenienti da tutto il mondo esponendo prodotti, servizi, nuove tecnologie e
modelli di velivoli civili e militari. Inoltre, su un totale di 95 aziende
appartenenti alle Camere di Commercio Italiane di Adelaide e di Melbourne,
invitate ad incontrare le imprese campane, 60 hanno mostrato interesse ad
approfondire le relazioni. Dai Paesi della Federazione
Russa e dalla Cina
all'Australia, dunque, si estende l'azione che la Provincia di Napoli, con il
supporto del Consorzio Technapoli, svolge per favorire l'internazionalizzazione
delle aziende campane per l'ampliamento dei mercati e per creare nuove
opportunità di business per le imprese aerospaziali del territorio. Il
settore aerospaziale campano è, nel suo insieme, uno dei maggiori tra i cinque
aggregati di capacità industriale aerospaziale in Italia. La Campania è,
infatti, assieme a Lombardia, Piemonte, Lazio e Puglia, uno dei cinque poli
aerospaziali in Italia con oltre 10mila occupati di alta specializzazione in
più di 100 aziende specializzate nell'aerospazio e più di 1,5 miliardi di euro
di ricavi consolidati.