CENACOLO DEI COGITANTI |
Soggiorni-studio Una sfida
vinta ( da "Stampa,
La" del 18-03-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: Usa, Brasile, Costarica, Danimarca,
Olanda, Islanda, Germania, India, in via sperimentale, e Cina, dove ancora il
concetto di volontariato fatica ad attecchire, sono le nazioni preferite dagli
studenti valdostani. I costi sono proporzionati alle condizioni economiche dei
partecipanti e dei nuclei familiari.
Allagato l'ufficio della
Protezione civile ( da "Stampa,
La" del 18-03-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: ufficio della Protezione civile La
rottura di un tubo dell'acqua ha causato l'allagamento dell'ufficio Protezione
civile del Comune di Sanremo (foto). Per fortuna l'inconveniente si è
registrato di notte, perché le copiose infiltrazioni hanno fatto crollare la
controsoffittatura e danneggiato computer, stampanti, arredi e documenti.
Un convegno a Villa Patt
( da "Corriere delle Alpi"
del 18-03-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: sviluppo economico e modelli di
governo sono temi di attualità nel mondo globalizzato. Se ne discute oggi a
Villa Patt. La Provincia promuove il convegno "La banda larga tra presente
e futuro" e si chiede come le nuove reti tecnologiche possano essere messe
a servizio dell'innovazione in montagna. Il via alle 9.30.
Perfezione e ammirazione
( da "Gazzetta di Mantova, La"
del 18-03-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: popolo originario delle montagne di
Cina, Vietnam e Laos. Ma lui è rimasto dove, a parte la parentesi della guerra
di Corea (anni '50), ha vissuto tutta la vita. All'inizio del racconto,
sceneggiato da Nick Schenk, Mr. Kowalski si rappresenta come un uomo che
ringhia. Non sopporta l'omelia del sacerdote ai funerali della moglie,
l'utilitarismo dei due figli maschi e delle loro mogli,
Prezzi stracciati la Cina
fa shopping in tutto il mondo ( da "Stampa,
La" del 18-03-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: Cina usa il cash, ossia l'offerta di
prestiti, per stringere patti che impegnano i paesi finanziati a consegne
pluriennali di forniture di petrolio. La China National Petroleum ha così
firmato il 17 febbraio con la Russia e il 18 febbraio con il Venezuela due
distinti accordi che prevedono la sottoscrizione di bond dei due Stati per 25 e
per 4 miliardi di dollari rispettivamente.
A rischio una lingua su
tre nel mondo ( da "Blogosfere"
del 18-03-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: Mar
Il pendolo tra mercato e <sociale>
( da "Corriere.it" del
18-03-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: con la globalizzazione, mentre
cresceva la forza del mercato, configurato come il fondamento di una nuova
religione terrestre, decresceva simmetricamente la forza dello Stato. Via via
che con la globalizzazione cresceva la forza dell'economia, lo Stato rinunciava
ad esercitare una delle sue funzioni sovrane: rinunciava al monopolio nel
battere la moneta.
Libri per bambini e
d'arte, l'Italia piace così all'estero
( da "Italia Oggi (MarketingOggi)"
del 18-03-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: Cina e India, oltre a Giappone e
Corea del Sud. Paradossalmente, però, sono questi ultimi i paesi in cui è più
facile entrare, mentre in quelli più maturi (Gran Bretagna e Usa) gli stessi
editori dichiarano d'incontrare maggiori difficoltà. E' questa solo una delle
anomalie nella strategia internazionale del comparto italiano,
L'Italia contro la crisi
può giocarsi quattro assi ( da "Bresciaoggi(Abbonati)"
del 18-03-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: Cina, Russia e Sud America la spesa
per gli investimenti continuerà a trascinare la domanda di acciaio forse anche
per decenni. Il sostegno governativo alle imprese è senza dubbio necessario, ma
non deve essere canalizzato in un settore verticale: deve avere un respiro più
ampio per affiancare l'intero tessuto produttivo»
ASS. MAURER ZILIOLI
Sorlini genera interferenze video Il fondamento dell'arte contempora...
( da "Giornale di Brescia"
del 18-03-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: che s'innestano su tradizioni di
ricerche cinetico-visuali e di videoscultura - «agiscono» fondendosi in
fantasmagorie di ritmi musicali antichi ed esotici d'Asia, suoni di elementi
naturali o viceversa di colonne sonore del presente, soprattutto dalla tv
globalizzata (da Videomusic ai reality, dalla Cnn ad Al Jazeera).
La città per
studenticostruita coi container ( da "Secolo
XIX, Il" del 18-03-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: prodotti in una fabbrica in Cina e
arrivati in Europa - naturalmente - via nave. Ma si possono usare anche cassoni
usati precedentemente per il trasporto merci e riadattati nelle fabbriche del
gruppo in Olanda. E questa è un'altra storia interessante: oggi, di container
inutilizzati in giro per il mondo, ve ne sono montagne.
Al primo posto Usa e Nato.
Ma anche l'Italia... ( da "Manifesto,
Il" del 18-03-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: superata anche da Cina, Giappone,
Russia (al settimo) e Arabia saudita. Come spesa militare procapite si colloca,
invece, al quinto posto mondiale. Nonostante l'art. 11 della Costituzione, il
nostro paese è quindi tra i maggiori responsabili dell'aumento della spesa
militare mondiale, che ormai ha superato i 2.
SULLA CRESTA dell'onda
( da "Manifesto, Il"
del 18-03-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: uomini e donne nella
globalizzazione Sergio Bologna Nell'immaginario collettivo il termine
«globalizzazione» si associa all'idea di un universo senza frontiere, di
comunicazioni che passano per canali virtuali del web, cavi sottomarini e
impulsi radio. Poco si associa all'idea di una forza lavoro che è occupata nel
tessere materialmente i legami tra territori lontani,
<Patrimonio culturale,
basta con i pregiudizi> ( da "Eco
di Bergamo, L'" del 18-03-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: era della globalizzazione oppure
implacabili Terminator mandati dal futuro nel presente contro gli umani
anti-dialetto? Difficile classificare l'impegno, la passione, in una parola,
l'amore sconfinato per la nostra parlata che esprimono il Bepi (al secolo
Tiziano Incani), grintoso animale da palcoscenico dal rock «made in berghèm»
Le macchine utensili
chiedono più sostegno ( da "Eco
di Bergamo, L'" del 18-03-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: Un giornale come "Usa
today" che titola in prima pagina "Noi ce la faremo", in Italia
non l'ho mai visto. E i mercati emergenti, a partire dal Bric (Brasile, Russia,
India, Cina) perché sono mercati dove la gente ha ancora tanto da crescere e,
se mi si passa il termine, da "comprare"».
Resiste il dialetto: un
bergamasco su dieci parla solo quello
( da "Eco di Bergamo, L'"
del 18-03-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: Mercoledì 18 Marzo 2009 PRIMA,
pagina 1 e-mail print Il dialetto resiste alla globalizzazione. Lo dimostra una
ricerca della Camera di Commercio di Milano secondo cui un lombardo su dieci,
ovvero 800 mila persone, non parla abitualmente l'italiano in famiglia. A
Bergamo la quota sfiora il 10%, con 83.115 residenti sui 913.
De riso
( da "Italia Oggi" del
18-03-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: in Cina e Usa.Scudo Vialone nanoSi
della commissione Ue alla modifica del disciplinare di produzione del Riso Nano
Vialone Veronese Igp. Le modifiche introducono l'obbligo di usare sementi della
varietà Vialone nano certificata dall'Ente nazionale sementi elette e precisano
le caratteristiche biometriche dei chicchi di riso.
LISSONE SEI INCONTRI sulla
storia del Novecento, per poter capi...
( da "Giorno, Il (Brianza)"
del 18-03-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: passando per temi come la questione
israelo-palestinese e la globalizzazione. È L'INIZIATIVA promossa dalla sezione
cittadina dell'Anpi, che organizza un Corso di Storia del Novecento
completamente gratuito nella sua sede di piazza Cavour. Per partecipare occorre
iscriversi fin da oggi telefonando allo 039.
Libri per bambini e
d'arte, l'Italia piace così all'estero
( da "Italia Oggi" del
18-03-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: Cina e India, oltre a Giappone e
Corea del Sud. Paradossalmente, però, sono questi ultimi i paesi in cui è più
facile entrare, mentre in quelli più maturi (Gran Bretagna e Usa) gli stessi
editori dichiarano d'incontrare maggiori difficoltà. E' questa solo una delle
anomalie nella strategia internazionale del comparto italiano,
FANO La tua Fano-Aguzzi
sindaco si scaglia contro l'impasse della Regione a prendere provvedimenti c...
( da "Messaggero, Il (Pesaro)"
del 18-03-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: piccole e medie imprese hanno
lottato per adeguarsi alla concorrenza imposta dalla globalizzazione, e sono
riuscite a mostrarsi estremamente competitive e dinamiche. Ma oggi il loro
dinamismo trova limiti insuperabili se non sorretto da un'azione trainante e
sinergica che spetta esclusivamente alla politica. Ecco perché ribadiamo
l'invito ad adottare provvedimenti concreti e celeri".
Protezione civile, scelti
80 volontari ( da "Corriere
del Mezzogiorno" del 18-03-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: COMUNE DI SALERNO Protezione
civile, scelti 80 volontari Nascono ufficialmente a Salerno i ranger della
Protezione civile. Sono 80 i volontari, selezionati attraverso un bando
pubblico, che, a partire da lunedì prossimo, inizieranno i corsi di formazione.
L'assessore Augusto De Pascale ha anche annunciato l'inaugurazione della
centrale operativa comunale ubicata in via dei Carrari.
Il Messico impone dazi
sull'export americano ( da "Sole
24 Ore, Il" del 18-03-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: Cina. La questione messicana
costituisce il primo importante banco di prova per il neo-presidente Obama
sulla questione del libero commercio a poche settimane dal prossimo meeting del
G-
Sul commercio il G-20
attende segnali da Obama ( da "Sole
24 Ore, Il" del 18-03-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: Richard Nixon, poteva aprire la
porta alla Cina comunista - ha scritto il Wall Street Journal- solo un
Presidente democratico può salvare il libero scambio». L'occasioneè a Londra il
2 aprile. Non ce ne sarà un'altra. www.ilsole24ore.com/economia Online «Mercati
e mercanti» di Alessandro Merli di Alessandro Merli
L'editoria vende bene
(all'estero) ( da "Sole
24 Ore, Il" del 18-03-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: Iperborea si dedica agli autori del
Nord Europa, ObarraO a Corea e Cina, Pisani alla letteratura cinese, Cavallo di
ferro a quella di lingua porteghese e così via. Il numero totale di titoli comprati
dalle case editrici italiane nel 2007 è stato 7.730 (nel 2001, primo anno di
cui si conoscono le cifre, erano 5.
Passaporto per le merci
extra Ue Urso: <Stavolta si può fare>
( da "Nazione, La (Firenze)"
del 18-03-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: Paesi come Usa, Giappone o Cina
impongono questo obbligo sulle importazioni», ha spiegato Urso. A DAR MANFORTE
all'analisi del sottosegretario c'è un'indagine di Eurisko condotta in Francia,
Regno Unito, Germania e Italia da cui risulta che una percentuale tra il 78% e
l'86% degli intervistati crede che un marchio di origine darebbe la possibilità
di compiere scelte più accurate.
E la Cina sconfessa il
fengshui ( da "Corriere
della Sera" del 18-03-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: In 25 mila protestano su Internet:
«Riapritelo» E la Cina sconfessa il fengshui DAL NOSTRO CORRISPONDENTE PECHINO
— Alla fine, il professor Ma Wei qualche domanda se la deve pur essere fatta.
Sarà stato l'orientamento sbagliato dell'aula, magari. O un errore nella scelta
del sito dell'università.
Componentistica legata ai
destini Usa ( da "Sole
24 Ore, Il (Nord Ovest)" del
18-03-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: Fiat puntava a vendere in Cina
300mila auto entro il 2010, ma Marchionne ha già dichiarato che l'obiettivo non
sarà centrato. E anche dall'India ultimamente sembrano arrivare segnali di
difficoltà, che riguardano non solo il Lingotto ma tutta la filiera». Ma.Fe.
Calo record sui mercati
esteri ( da "Sole
24 Ore, Il (Centro Nord)" del
18-03-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: in Cina); in
contrazione,invece,l'export diretto nei Paesi dell'Ue (-16%) e in America
(-10,4%, che diventa -14,2% negli Usa). L'Emilia-Romagna è la terza regione
italiana per volume di esportazioni (47,5 miliardi nel 2008) e quella che, tra
le prime cinque, ha messo a segno la crescita percentuale più alta nell'ultimo
lustro (
Parma scommette
sull'impiantistica ( da "Sole
24 Ore, Il (Centro Nord)" del
18-03-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: Usa, Francia, Cina e Russia. In
attesa degli andamenti dell'anno, la fotografia al primo semestre 2008 mostra
un settore ancora in crescita, sia per produzione (+ 1,9%) che per fatturato
(+3,9%). A luglio il portafoglio ordini era meno ricco e le previsioni degli
imprenditori per la seconda parte dell'anno erano complessivamente negative,
Cina: governo blocca
acquisizione Huiyuan da parte di Coca Cola -2-
( da "TgFin.it" del
18-03-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: Cina: governo blocca acquisizione
Huiyuan da parte di Coca Cola -2- (Il Sole 24 Ore Radiocor) - Milano, 18 mar -
Coca Cola e' presente in Cina da tre decenni e nei mesi scorsi aveva tentato di
potenziare la propria presenza rilevando l'azienda Huiyuan, che detiene il 40%
del mercato totale cinese dei succhi di frutta.
Protezione civile cresce
Diecimila ore di aiuti ( da "Giornale
di Vicenza.it, Il" del 18-03-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: 2009 rss e-mail print I volontari
della protezione civile "Valle dell'Agno" possono contare su una
nuova ed attrezzata sede Oltre dieci mila ore di lavoro. È a quanto ammonta il
bilancio di un anno di attività portata a compimento dal Comitato volontario di
Protezione civile "Valle dell'Agno", presieduto da Stefano Bicego.
Nuova Unità Tecnica di
Protezione Civile: domenica a Casale la presentazione
( da "Giornal.it" del
18-03-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: 18/3/2009 Nuova Unità Tecnica di
Protezione Civile: domenica a Casale la presentazione Domenica 22 marzo, alle
ore 15, nella sede della Confraternita di Misericordia in strada Valenza 4/h
viene presentata ufficialmente l'Unità Tecnica di Protezione Civile
"Mise.S.A.R." di Misericordia.
Il Papa incoraggia le
donne e l'amore indissolubile pag.3
( da "Affari Italiani (Online)"
del 18-03-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: Nel contesto della globalizzazione
in cui ci troviamo, la Chiesa ha un interesse particolare per le persone piu'
bisognose". Lo ha ricordato Benedetto XVI. "La missione del vescovo -
ha detto - lo impegna ad essere il principale difensore dei diritti dei poveri,
a promuovere e favorire l'esercizio della carita', manifestazione dell'amore
del Signore per i piccoli"
La Cina ospita la prossima
edizione del Pata Travel Mart ( da "TravelQuotidiano.com"
del 18-03-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: Cina, India, Malesia, Birmania,
Australia, Nuova Zelanda, Thailandia, Singapore, Filippine e altri. Per i
professionisti del turismo italiano che si iscrivono entro il 30 giugno 2009 la
tassa d'iscrizione è di 750 dollari Usa (375 rimborsabili alla fine della
fiera) e comprende la partecipazione a tutte le attività del buyer program,
COCA COLA VUOLE COMPRARE
L'AZIENDA DEI SUCCHI DI FRUTTA: PECHINO DICE NO
( da "Wall Street Italia"
del 18-03-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: Coca Cola vuole comprare l'azienda
dei succhi di frutta: Pechino dice no -->La Cina blocca l'acquisizione della
Huiyuan, società che produce succhi di frutta, da parte del colosso Usa: «E'
sfavorevole alla concorrenza».
LA CINA FERMA LA COCA COLA
BLOCCATO L'ACQUISTO DELLA HUIYAN ( da "Wall
Street Italia" del 18-03-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: La Cina ferma la Coca Cola bloccato
l'acquisto della Huiyan -->Pechino dice no all'acquisizione della più grande
compagnia locale di bevande non alcoliche da parte della multinazionale Usa La
Cina ferma la Coca Cola bloccato l'acquisto della Huiyan "L'operazione non
è consentita dalla legge antimonopolio ed è negativa per la concorrenza"
Pomodorini di Corbara per
i ristoranti giapponesi ( da "Denaro,
Il" del 18-03-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: Profilo aziendale Ragione sociale I
Sapori di Corbara Anno di costituzione 2006 Sede Via Antonio De Vito, Corbara
(Sa) Amministratore unico Giuseppa Ippolito Settore/ Settori conserviero
Addetti 9 Mercati di sbocco Italia, Francia, Belgio, Germania, Cina, India,
Usa, Giappone Indirizzo internet www.isaporidicorbara.it Telefono 081/954939 -
335/5852386 del 18-03-2009 num.
MARCO ESPOSITO SEMBRA UN
RIBASSO PICCOLO PICCOLO: -0,6%. MA è UN ROSSO STORICO: PER LA PRIMA...
( da "Mattino, Il (Nazionale)"
del 18-03-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: Per il Usa l'incremento previsto è microscopico
ma psicologicamente importante: +0,2%; per la zona euro dello 0,1% mentre per
il Giappone è prevista una stagnazione. Infine quella che viene definita Asia
in via di sviluppo, ovvero Cina e India in primis, l'anno prossimo dovrebbe
accelerare da +3,5% del
Aids, Francia preoccupata
per le parole del Papa pag.4 ( da "Affari
Italiani (Online)" del 18-03-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: Nel contesto della globalizzazione
in cui ci troviamo, la Chiesa ha un interesse particolare per le persone piu'
bisognose". Lo ha ricordato Benedetto XVI. "La missione del vescovo -
ha detto - lo impegna ad essere il principale difensore dei diritti dei poveri,
a promuovere e favorire l'esercizio della carita', manifestazione dell'amore
del Signore per i piccoli"
La Cina sbarra la strada
al monopolio della Coca-Cola ( da "Rai
News 24" del 18-03-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: Pechino | 18 marzo 2009 La Cina
sbarra la strada al monopolio della Coca-Cola Bloccato l'acquisto della della
China Huiyuan Juice Il governo cinese ha bloccato l'acquisto della piu' grande
compagnia locale di bevande non alcoliche da parte della Coca Cola.
L'operazione, infatti, non sarebbe consentita dalla legge antimonopolio.
Aids, Francia e Germania
contro Benedetto XVI pag.6 ( da "Affari
Italiani (Online)" del 18-03-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: Nel contesto della globalizzazione
in cui ci troviamo, la Chiesa ha un interesse particolare per le persone piu'
bisognose". Lo ha ricordato Benedetto XVI. "La missione del vescovo -
ha detto - lo impegna ad essere il principale difensore dei diritti dei poveri,
a promuovere e favorire l'esercizio della carita', manifestazione dell'amore
del Signore per i piccoli"
## Afghanistan banco di
prova per rapporti Russia-Nato ( da "Virgilio
Notizie" del 18-03-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: che potrebbe diventare un
importante banco di prova per i rapporti Usa-Cina-Russia e Russia-Nato. Spesso
si fa riferimento a "un'anti-Nato" regionale: l'Organizzazione per la
cooperazione di Shanghai (Sco). Si tratta di un raggruppamento costituito su
iniziativa prevalentamente cinese, che ha come altro capofila la Russia.
## Afghanistan banco di
prova per rapporti Russia-Nato -2-
( da "Virgilio Notizie"
del 18-03-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: la Cina sarebbe più orientata a
vedere un contingente di caschi blu per i confini afgani che la Sco.
All'incontro sono stati invitati anche il segretario generale della Nato Jaap
de Hoop Scheffer (ma non è ancora chiaro se ci sarà o meno), i paesi del G8, la
Turchia, i paesi osservatori della Sco - Iran,
Onu, Prodi segretario
generale? Probabilmente "una sciocchezza"
( da "Velino.it, Il"
del 18-03-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: sarebbe sostenuto dalla Cina e
dagli Stati Uniti dell?amministrazione Obama, mentre l?attuale segretario
generale Ban Ki-moon sarebbe “considerato da tutti di scarso appeal”. Strada
quindi in discesa per Prodi sulla poltrona più importante del Palazzo di vetro?
Il sindaco Reggi al V
Convegno nazionale dei Comuni sulla Protezione Civile
( da "Sestopotere.com"
del 18-03-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: assessore alla Protezione Civile
del Comune di Bologna, Enea Di Ianni, assessore alla Protezione Civile del
Comune di Sulmona e Guglielmo Berlasso, dirigente della Protezione Civile della
Regione Friuli Venezia Giulia. Il sabato mattina il sindaco Reggi interverrà
alla tavola rotonda conclusiva, il momento più importante delle tre giorni,
Libri, come Internet ha
cambiato modo di amare ( da "Gazzetta
di Parma Online, La" del 18-03-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: racconta gli esiti spesso
esilaranti di un processo di globalizzazione che è entrato nella nostra sfera
più intima. «Mogli e buoi dei paesi tuoi è una formula in via di rapida
estinzione su questo pianeta in via di costante globalizzazione - scrive
Nenezic -... Babele è il nuovo mondo... è l'intreccio di rapporti iniziati online
con una manciata di click da ogni angolo del pianeta»
( da "Stampa, La" del 18-03-2009)
Argomenti: Cina Usa
Intercultura.
Soggiorni-studio Una sfida vinta Il progetto educativo dal
( da "Stampa, La" del 18-03-2009)
Argomenti: Cina Usa
IN COMUNE A CAUSA DI
UN TUBO ROTTO Allagato l'ufficio della Protezione civile La
rottura di un tubo dell'acqua ha causato l'allagamento dell'ufficio Protezione
civile del Comune di Sanremo (foto). Per fortuna l'inconveniente si è
registrato di notte, perché le copiose infiltrazioni hanno fatto crollare la
controsoffittatura e danneggiato computer, stampanti, arredi e documenti.
Il personale è stato trasferito temporaneamente in un'altra stanza, in attesa
dei lavori di ripristino dell'ufficio.\
( da "Corriere delle Alpi" del 18-03-2009)
Argomenti: Cina Usa
OGGI A SEDICO Un
convegno a Villa Patt SEDICO. Nuove tecnologie, sviluppo
economico e modelli di governo sono temi di attualità nel mondo globalizzato.
Se ne discute oggi a Villa Patt. La Provincia promuove il convegno "La
banda larga tra presente e futuro" e si chiede come le nuove reti
tecnologiche possano essere messe a servizio dell'innovazione in montagna. Il
via alle 9.30.
( da "Gazzetta di Mantova, La" del 18-03-2009)
Argomenti: Cina Usa
GRAN TORINO
Perfezione e ammirazione GRAN TORINO. prodotto, diretto e interpretato da Clint
Eastwood, Bee Vang, Ahney Her, Christopher Carley. Usa
2008. Giudizio: ****. di Alberto Cattini "Gran Torino" è un tipo di
automobile che veniva fabbricato dalla Ford negli anni '70. Walt Kowalski
lavorava allora alla catena di montaggio di uno stabilimento di Detroit, e se
l'era procurata pezzo per pezzo. A molti anni di distanza, continua a lucidarla
ogni mattina e a metterla in mostra a lato del prato di casa. I bianchi se ne
sono andati e il quartiere è abitato da asiatici. I suoi vicini sono Hmong,
d'un popolo originario delle montagne di Cina, Vietnam e Laos. Ma lui è rimasto
dove, a parte la parentesi della guerra di Corea (anni '50), ha vissuto tutta
la vita. All'inizio del racconto, sceneggiato da Nick Schenk, Mr. Kowalski si
rappresenta come un uomo che ringhia. Non sopporta l'omelia del sacerdote ai
funerali della moglie, l'utilitarismo dei due figli maschi e delle loro mogli,
l'abbigliamento dei nipoti, la voracità degli ospiti nel suo salotto. Sbatte la
porta in faccia a un"muso giallo", disprezza neri e messicani. Nel
cassone tiene un vecchio fucile, e quando esce con il furgone, per intimorire
le eventuali gang, porta una colt alla cintola dei calzoni. Ragiona come se
fosse in prima linea, un tipo irascibile, da cui tenersi alla larga. Clint
Eastwood rovescia il personaggio come si fa con un guanto: lo trasforma in un
uomo responsabile, che si prende cura dei vicini asiatici, una volta che li ha
conosciuti. Un cammino a parabola, il suo, dalla crudeltà sadica d'un Callahan,
alla scoperta della possibilità di dare un senso alla vita. Vecchio, stanco e
malato, scopre la bellezza d'essere un padre, e vi dedica la mente e il cuore,
per esserlo in concreto. Tutto parte dal tentativo del ragazzo hmong,
costrettovi da una gang come prova iniziatica, di rubargli la Gran Torino.
Kowalski gli insegna un mestiere, s'affeziona anche alla sua ironica e
simpatica sorella, libera la famiglia dall'incubo dei soprusi, e insieme
riscatta sé stesso dai sensi di colpa delle uccisioni compiute in Corea.
L'altra faccia di "Million Dollar Baby", e il ripudio della violenza
e della guerra, sono i motivi dell'ultimo Eastwood. Uno di quei film umanistici
che ti fanno sentire bene come un John Ford, una regia che ha il passo, le
variazioni di scena, e le gradazioni dei toni, proprie del cinema classico.
D'una perfezione che suscita molta ammirazione.
( da "Stampa, La" del 18-03-2009)
Argomenti: Cina Usa
il caso La caccia
alle materie prime PECHINO NEL 2009 ITALIA ESCLUSA Prezzi stracciati la Cina fa shopping in tutto il mondo GLAUCO MAGGI Nei primi
due mesi ha investito all'estero 16,3 miliardi di dollari Non è prevista
nessuna missione nel Bel Paese NEW YORK Per la sua tesoreria la Cina ha come primo partner gli Stati Uniti, anche se il
premier Wen Jiabao ha detto qualche giorno fa di essere «preoccupato» per la
sorte dei suoi mille miliardi in titoli federali. Ma per lo shopping di tutto
ciò che serve alla sua economia in crescita, materie prime, energia e
tecnologie, Pechino guarda al mondo. E se può fare l'occhiolino ai regimi che sono
ai ferri corti con Washington poco male, anzi meglio: gli affari sono affari.
La recessione ha creato un contesto in cui l'intraprendenza cinese nel firmare
contratti di acquisto di petrolio e staccare assegni per l'acquisizione di
quote azionarie nei colossi delle materie prime trova ovunque orecchie
bendisposte. Secondo il Washington Post, solo gli impegni degli ultimi mesi si
calcolano in varie decine di miliardi, una frenesia provocata dai prezzi
calanti. L'anno scorso tra fusioni e acquisizioni le compagnie cinesi hanno
investito all'estero 52,1 miliardi di dollari. Poiché nei soli primi due mesi
del 2009 ne hanno già spesi 16,3, se si manterrà questo passo a fine anno
potrebbe essere raddoppiata la performance già significativa del 2008. Pechino
è in netta controtendenza rispetto alle economie globali in frenata di affari
societari, visto che le transazioni mondiali sono scese l'anno scorso del 35% a
384 miliardi. In Europa non si ha notizia di interessi cinesi per l'Italia, che
il giornale americano non cita tra le mete delle delegazioni ufficiali di
compratori: una ventina di giorni fa il ministro del commercio Chen Deming,
accompagnato da 90 manager cinesi, ha chiuso accordi per 10 miliardi di dollari
in Germania, per due in Gran Bretagna, per 400 milioni in Svizzera e per 320
milioni in Spagna. L'affare di maggiori dimensioni, per 19,5 miliardi di
dollari, è stato firmato il 12 febbraio tra la compagnia di Stato Chinalco e la
Rio Tinto, gigante anglo-australiano delle estrazioni minerarie, il secondo nel
mondo. Sul via libera alla transazione, che raddoppierebbe la quota azionaria
posseduta dai cinesi, pende il giudizio del governo australiano. Quando non
compra titoli di aziende, la Cina usa
il cash, ossia l'offerta di prestiti, per stringere patti che impegnano i paesi
finanziati a consegne pluriennali di forniture di petrolio. La China National
Petroleum ha così firmato il 17 febbraio con la Russia e il 18 febbraio con il
Venezuela due distinti accordi che prevedono la sottoscrizione di bond dei due
Stati per 25 e per 4 miliardi di dollari rispettivamente. Il 19 febbraio
è stata la Banca dello Sviluppo cinese a concludere un accordo del tutto simile
con Petrobras, la società petrolifera brasiliana: consegna di greggio
sudamericano in cambio di obbligazioni per 10 miliardi di dollari. Di natura
strategica è la prossima firma di Pechino, appena annunciata, in calce a un
contratto da 3,2 miliardi di dollari con l'Iran. In base all'intesa, un consorzio
di ditte cinesi lavorerà alla ricerca e allo sviluppo di un'area sottomarina
nel Golfo Persico dove si stima ci sia l'8% dei giacimenti di gas naturale del
globo.
( da "Blogosfere" del 18-03-2009)
Argomenti: Cina Usa
Mar
( da "Corriere.it" del 18-03-2009)
Argomenti: Cina Usa
DOPO PANEBIANCO Il
pendolo tra mercato e «sociale» Caro Direttore, ho letto e davvero con grande
interesse l'illuminante articolo di Angelo Panebianco pubblicato ieri sul
Corriere della Sera sotto il titolo «Il mercato nell'angolo». Appena un anno fa
il centro del libero mercato era negli Usa, il centro del libero mercato degli
Usa era nella borsa di Wall Street, il centro di Wall Street era fatto da
titoli bancari e finanziari. Oggi questo centro il centro del centro del centro
non è più a Wall Street ma a Washington. Non è più nelle mani del mercato, è
nelle mani dello Stato. Dall'inizio della crisi ad oggi, la mano dello Stato si
è infatti mossa in salvataggio di più di 400 banche e finanziarie Usa. Fatti
due conti, viene fuori una media di 5 interventi alla settimana, 1 ogni giorno
lavorativo. E non solo banche e finanziarie: compagnie di assicurazione ed
aziende automobilistiche, i mutui delle famiglie ed in prospettiva le pensioni
di tanti americani. In giro per il mondo, non è molto diverso. E non è molto
diverso neppure in Europa, dove le banche salvate con denaro pubblico sono
finora state 33. Tutto ciò non è stato e non è perché lo Stato ha trionfato, ma
perché il mercato ha fallito. Anzi, per la verità, è perché hanno fallito tutti
e due, tanto il mercato, quanto lo Stato. Il mercato ha fallito per eccesso, lo
Stato per difetto. Perché questo doppio fallimento? Perché, con la globalizzazione, mentre cresceva la forza del mercato,
configurato come il fondamento di una nuova religione terrestre, decresceva
simmetricamente la forza dello Stato. Via via che con la globalizzazione
cresceva la forza dell'economia, lo Stato rinunciava ad esercitare una delle
sue funzioni sovrane: rinunciava al monopolio nel battere la moneta.
Nell'età della globalizzazione anche le banche private potevano infatti
battere, e perciò battevano la loro moneta. Una moneta addizionale che prendeva
forma nei più incredibili strumenti finanziari. Una moneta fondata sul debito e
perciò stampata sul nulla. È così che la moneta cattiva ha via via sovrastato
la moneta buona. Ed è proprio nella implosione di questa nuova e privata massa
monetaria la causa della crisi che vediamo e viviamo. È per reazione a tutto
ciò, e per compensazione, che si assistite ora al ritorno dello Stato. È
troppo, è eccessivo? Per cominciare, va detto che è stato ed è necessario:
primum vivere! E poi? E il futuro? Per cominciare lo Stato in cui ancora
viviamo, lo Stato in cui ci riconosciamo, è un tipo particolare di Stato. Un
tipo di Stato che, non per caso, si chiama Stato di diritto. In questo tipo di
Stato il mercato non può esistere fuori dal diritto o fabbricarsi un diritto
alternativo e suo proprio. È sempre stato così in tutto il mondo libero, anche
nel mondo anglosassone, dominato nel diritto pubblico dalla Rule of law e nel
diritto privato dalla Common law. Non per caso tutte e due queste formule
contengono la parola law e cioè la parola legge. È stato così fin dal principio
del liberalismo e sarà così fino alla sua fine. In questi termini costituzionali
e fondamentali, l'alternativa non è dunque tra Stato e mercato, come se Stato e
mercato fossero e/o potessero essere due variabili tra di loro indipendenti.
L'alternativa è piuttosto, all'interno dello Stato, tra mercato e sociale. Come
bene scrive Panebianco. Il fatto disastroso è che nell'ultimo decennio il
pendolo, certo più altrove che in Italia, non ha oscillato all'interno del
quadrante, ma è uscito dal quadrante del diritto. Quello che può e deve ora
essere fatto è perciò riportare il pendolo dentro il quadrante, non essendoci
alternativa allo Stato di diritto. Fatto questo, quale è la parte giusta del
pendolo: è il mercato o è il sociale? Non credo che ci sia una ipotesi
assolutamente giusta. Credo che esistano ipotesi relativamente giuste. Nella
nostra storia più recente il pendolo è andato ritmicamente da un lato all'altro
del quadrante, dall'Iri alle privatizzazioni (tutte fatte bene, tutte ci hanno
fatto bene?). Nel durante della crisi e nel dopo della crisi è a mio personale
parere più probabile che la parte giusta sia quella del sociale. Può essere che
un po' dopo il pendolo prenda di nuovo a muoversi dall'altra parte. Niente di
male, basta che sia un pendolo che resta dentro il quadrante del diritto.
Giulio Tremonti stampa |
( da "Italia Oggi (MarketingOggi)" del
18-03-2009)
Argomenti: Cina Usa
ItaliaOggi Numero
065 pag. 19 del 18/3/2009 | Indietro Libri per bambini e
d'arte, l'Italia piace così all'estero MEDIA Di Marco A. Capisani seconda
indagine doxa per ice e aie Gli editori italiani guardano al loro futuro, ma la
visuale risulta un po' sfuocata. Gran Bretagna, Stati uniti, Francia e Germania
sono i mercati esteri su cui le case editrici tricolore puntano per vendere i
loro diritti d'autore. Soprattutto grazie a titoli per bambini e libri d'arte.
Interessano poi, ma restano in secondo piano, Europa orientale, Russia, Cina e India, oltre a Giappone e Corea
del Sud. Paradossalmente, però, sono questi ultimi i paesi in cui è più facile
entrare, mentre in quelli più maturi (Gran Bretagna e Usa) gli stessi editori dichiarano d'incontrare maggiori difficoltà.
E' questa solo una delle anomalie nella strategia internazionale del comparto
italiano, secondo quanto evidenziato dalla seconda indagine Doxa per
l'Istituto nazionale per il commercio estero (Ice) e l'Associazione italiana
editori (Aie) sull'import-export dei diritti d'autore per i libri in Italia.
Così come emerge l'insufficiente coordinazione tra politiche promozionali
istituzionali e, tra gli altri, le iniziative dei piccoli editori, proprio
quelli che maggiormente pubblicano nuovi autori e hanno più rapporti con
l'estero (in crescita del 107,3% dal 2001 al 2007). Arrivano dopo gli operatori
di medie e grandi dimensioni (+42,6%). Complessivamente, comunque, lavora con
l'estero il 21% delle case editrici della Penisola, trend al rialzo del 75,1%.
Oltre ai mercati poco aperti (41%), altri problemi riscontrati dagli editori
sono la difficoltà di vendere i propri generi e autori (33%), da cui scaturisce
l'impressione di un certo localismo italiano, la difficoltà economica (20%) e
quella linguistica (15%). «La nostra editoria interessa molto l'estero. Siamo
la quinta o sesta nel mondo per giro d'affari», ha precisato ieri a Milano
Federico Motta, presidente Aie. «Con un migliore coordinamento tra pubblico e
privato, il comparto tricolore può diventare un attore ancora più importante a
sostegno della cultura italiana». Produzione culturale che si traduce
oltreconfine non solo in titoli per bambini (29%, con un un numero di diritti
venduti quasi pari a quelli acquistati) e saggi (28%), ma anche in narrativa
per adulti (17%) e libri illustrati (17%), tra arte e lifestyle, design e
fotografia (in cui i diritti venduti hanno già superato quelli importati). Fil
rouge che unisce queste tematiche «la curiosità estera», ha aggiunto Umberto
Vattani, presidente Ice, «per tutto quello che avviene nel nostro paese». In
generale, sempre tra il 2001 e il 2007, secondo l'indagine Doxa, cresce il
numero dei titoli acquistati dall'Italia (+43,1%), passando da
( da "Bresciaoggi(Abbonati)" del 18-03-2009)
Argomenti: Cina Usa
«RISPETTO A USA E
REGNO UNITO GODIAMO DI UN MIGLIORE ASSETTO PUBBLICO-PRIVATO NELLA COMPOSIZIONE
DEL DEBITO E IL SISTEMA BANCARIO GODE DI MAGGIOR LIQUIDITÀ» L'Italia contro la
crisi può giocarsi quattro assi segue dalla pagina I Ecco perché, secondo Giuseppe
Pasini: «È necessario che il Governo vari un significativo piano di rilancio
per salvaguardare il comparto manifatturiero italiano passando attraverso gli
incentivi alle imprese ed ai consumi». «L'origine della crisi in corso - ha
detto Antonio Gozzi, amministratore delegato del Gruppo Duferco - è di natura
finanziaria e del tutto slegata dall'economia reale. Tuttavia, la gestione dei
danni creati dalla "finanza creativa" si prolungherà nel tempo ed
influenzerà anche l'economia reale proprio nel momento in cui avverrà la
ripresa. Sarà necessario attendere mesi perché le tossine iniettate dal crack
finanziario possano essere rigettate dai mercati». L'Italia ha comuque quattro
assi nella manica perché: «rispetto agli Usa e Regno
Unito, gode di un migliore assetto pubblico-privato nella composizione del
debito e perché il sistema bancario ancora gode di maggior liquidità che potrà
essere usata per sostenere l'economia. Inoltre, quando sarà conclusa la fase
depressiva, la liquidità immessa sul mercato dagli Stati genererà tensioni
inflative. Saranno quindi favorite le economie deflative, Italia in testa. Il
nostro manifatturiero è competitivo - continua Gozzi - perché le nostre aziende
negli ultimi anni si sono rinnovate e ristrutturate». Gli ha fatto eco Antonio
Marcegaglia, amministratore delegato del Gruppo Marcegaglia, secondo cui:
«Siamo reduci da una fase di crescita senza precedenti che ci ha permesso di
ristrutturare e rafforzare le imprese. I fondamentali del comparto a livello
mondiale rimangono positivi. Passata la fase più acuta del rallentamento, nei
Paesi in via di sviluppo come India, Cina, Russia e Sud America la spesa per gli investimenti continuerà a
trascinare la domanda di acciaio forse anche per decenni. Il sostegno
governativo alle imprese è senza dubbio necessario, ma non deve essere
canalizzato in un settore verticale: deve avere un respiro più ampio per
affiancare l'intero tessuto produttivo».
( da "Giornale di Brescia" del 18-03-2009)
Argomenti: Cina Usa
Edizione: 18/03/2009
testata: Giornale di Brescia sezione:la città SEGNALAZIONI ASS. MAURER ZILIOLI
Sorlini genera interferenze video Il fondamento dell'arte contemporanea risiede
nel fatto che la tecnologia ne è il medium costitutivo, lo strumento o meglio
l'ambiente in cui si modella. E in cui si modella il nostro immaginario.
All'Associazione Maurer Zilioli, via Trieste 42/b (da sabato 21 marzo, ore
18.30, al 17 maggio, da mart. a sab. ore 10- 12.30 e 15.30-19.30, info 030
5031093 - 33133116 81), con interferenze video, schermi desintonizzati, pixel
che vibrano e scattano, Bruno Sorlini va a ritroso. Alla struttura ed al ritmo
che reggono il comporsi tra geometria e fluidità delle immagini sullo schermo.
Nei video e frames recenti (2005-2009) s'interroga se nella dimensione virtuale
non solo le leggi fisiche possano essere ribaltate, ma anche le strutture
percettive e i punti di vista mentali. Le sue immagini in mutamento - che s'innestano su tradizioni di ricerche cinetico-visuali e di
videoscultura - «agiscono» fondendosi in fantasmagorie di ritmi musicali
antichi ed esotici d'Asia, suoni di elementi naturali o viceversa di colonne
sonore del presente, soprattutto dalla tv globalizzata (da Videomusic ai
reality, dalla Cnn ad Al Jazeera).
( da "Secolo XIX, Il" del 18-03-2009)
Argomenti: Cina Usa
La città per
studenticostruita coi container la storia Ad Amsterdam un quartiere per mille
persone realizzato"assemblando" i cassoni utilizzati per il trasporto
merci MILLE container, nell'era del gigantismo navale, sono ben poca cosa. Meno
di un quinto di quanto riesca a trasportare in una volta sola una delle grandi
navi oggi in uso dalle maggiori compagnie armatoriali mondiali. Per centinaia
di studenti universitari di Amsterdam, sono un quartiere, la loro casa. Dove
vivono, studiano, incontrano gli amici, dormono. Chissà se Malcom McLean aveva
anche solo lontanamente previsto tutto questo. Probabilmente no: l'uomo che nel
1956 inventò una brutta scatola di alluminio per trasportare la merce via mare
negli Usa dribblando le intasatissime autostrade, non
si poteva certo immaginare che - dopo pochi decenni - quell'invenzione avrebbe
rivoluzionato il mondo. Men che meno avrebbe potuto immaginare che il
container, dopo aver invaso il mondo e posto le basi per la nuova
globalizzazione, con la crisi e la diminuzione dei traffici mondiali sarebbe
diventato un rifiuto ingombrante. Che sempre più costruttori usano e riciclano
per realizzare nuove abitazioni. Non soluzioni di fortuna, ma veri e propri
quartieri dotati di tutti i comfort. Succede un po' dappertutto nel mondo.
Alcuni Paesi sono all'avanguardia. Uno di questi è l'Olanda dove nei sobborghi
di Amsterdam è nata una vera e propria cittadella fatta di container uno
appilato sopra l'altro. Sino a cinque piani ma - assicurano i costruttori - si
può arrivare comodamente a sette. Il quartiere dei container - tutto dipinto di
rosso - si chiama Keetwonen ed è stato costruito da una società che si chiama
Tempohousing (www.tempohousing.com) e che - tra gli altri progetti - ha
costruito anche un hotel a quattro stelle in Nigeria. Sempre con i celebri
cassoni colorati. Keetwoven è, spiegano, «la più grande città dei container» al
mondo («voi ne conoscete altre? Noi no»). Non solo: quando è stata costruita,
nel 2005, era stata pensata per "durare" cinque anni al massimo. Dopo
i container dovevano essere spostati per lasciare spazio a case in muratura.
Invece, in un secondo tempo, si è deciso di andare avanti sino al 2016. «Molti
pensano che si tratti di abitazioni troppo piccole, troppo fredde d'inverno,
troppo calde d'estate e rumorose, ma non è così». Certo è che sono economiche:
per affittare un'abitazione a Keetwonen - ve ne sono oltre mille - si spende
250 euro al mese. Le dimensioni non sono proprio enormi: da un container da
( da "Manifesto, Il" del 18-03-2009)
Argomenti: Cina Usa
CORSA AL RIARMO Al
primo posto Usa e Nato. Ma anche l'Italia... Manlio
Dinucci L'annuncio, fatto ieri dal presidente Medvedev, che la Russia
intraprenderà un «massiccio riarmo» a partire dal
( da "Manifesto, Il" del 18-03-2009)
Argomenti: Cina Usa
FABBRICHE
GALLEGGIANTI IN LIBERO MERCATO SULLA CRESTA dell'onda Un saggio sui marinai,
figura che ha subito significativi mutamenti in questi anni di
deregolamentazione del mercato del lavoro. Da lussuose navi da crociera a una
esistenza solitaria tra lamiere arrugginite, la vita dei protagonisti della
«Physical Internet» che garantisce il flusso di merci, uomini
e donne nella globalizzazione Sergio Bologna Nell'immaginario collettivo il
termine «globalizzazione» si associa all'idea di un universo senza frontiere,
di comunicazioni che passano per canali virtuali del web, cavi sottomarini e
impulsi radio. Poco si associa all'idea di una forza lavoro che è occupata nel
tessere materialmente i legami tra territori lontani, sempre in
movimento. Il settore dei trasporti e della logistica non a caso viene chiamato
the physical Internet. Al suo interno operano mestieri antichi quanto l'umana
civiltà, come il mestiere del marinaio, e mestieri nuovi, creati dalle nuove
tecnologie. Ma anche i mestieri più antichi subiscono trasformazioni così forti
da sconvolgerne il profilo. È sempre stato orgoglio di capitano fare il punto,
tracciare la rotta, oggi i sistemi satellitari hanno sostituito queste antiche
abilità, la nave è «eterodiretta», l'armatore o il manager possono intervenire
costantemente per dare ordini al comandante. Devi Sacchetto, un ricercatore
dell'Università di Padova, ha dedicato anni della sua vita a incontrare
equipaggi, senza tralasciare nessun gradino della scala gerarchica, ma anche
operatori sociali, sindacalisti, dockers, agenti marittimi, per capire come si
vive e si lavora a bordo delle navi oggi. Li ha incontrati nei porti, in quello
di Venezia soprattutto ma anche in quelli che con Venezia hanno maggiori
relazioni di traffico, Costanza, Burgas, Varna, Istanbul. Ne è nato un libro
Fabbriche galleggianti. Solitudine e sfruttamento dei nuovi marinai (Jaca Book,
pp. 292). Un milione e duecentomila persone di sesso maschile sarebbero,
secondo le stime più accreditate, impegnate nella navigazione commerciale,
tramp o di linea. Le loro condizioni di lavoro, le loro retribuzioni, sono
assai differenziate, in base alla nazionalità in gran parte e alla qualità
della compagnia di navigazione cui la nave appartiene o dalla quale la nave è
noleggiata. Comune a tutti sono il senso di solitudine e l'intensità dei ritmi
di lavoro. Solitudine accentuata dalla forte presenza di equipaggi misti
(difficoltà di linguaggio), dai tempi di sosta nei porti ridotti all'osso,
dalla scarsa accessibilità a mezzi di comunicazione, dalla lontananza dai
propri cari. Fronte del porto Il porto è l'unico luogo dove possono far valere
i loro diritti violati, dove possono organizzare una protesta, dove possono
trovare qualcuno che li aiuti. Numerose sono le organizzazioni assistenziali,
di natura religiosa spesso, presenti nei porti. Superiore a quanto si possa
pensare il tasso di sindacalizzazione, che si aggira sul 30%. L'organizzazione
maggioritaria è l'«International Transport Federation» (Itf), i cui ispettori
possono salire a bordo delle navi e controllare lo stato dei servizi e le
condizioni di vita dell'equipaggio. L'Itf è anche riuscita a sottoscrivere
accordi con le compagnie armatoriali per la fissazione di minimi salariali.
Negli ultimi anni le maggiori organizzazioni internazionali riconosciute
dall'Onu, in particolare l'Imo («International Maritime Organization»), hanno
emesso una raffica di normative e di raccomandazioni per arginare il laissez faire
imperante, porre un freno allo sfruttamento della forza lavoro,
all'inquinamento ambientale e aumentare la sicurezza della vita in mare. Ma
queste normative debbono essere recepite dagli Stati e non tutti lo fanno o lo
fanno con i tempi che sarebbero necessari a migliorare la situazione. Il mare
rimane ancora oggi territorio di nessuno, è difficile controllare una nave in
mare aperto. Bandiere di convenienza Poi ci sono i problemi dei secondi
registri e delle bandiere di comodo. Paesi come l'Italia e la Germania
dispongono del cosiddetto «secondo registro», che autorizza ad imbarcare su
navi battenti bandiera del paese equipaggi multinazionali. Non tutte le navi
registrate sotto flag of convenience sono «carrette», anzi, molte sono navi
nuove e bene attrezzate ma la disponibilità sulla forza lavoro è totale, bassi
i livelli salariali, orari di lavoro pesantissimi, trattenute sui salari, tempi
di pagamento dilazionati. Le «carrette» appartengono in genere al tipo General
cargo, sono navi che possono avere 25-30 anni. Negli ultimi tempi però c'è
stato un rafforzamento dello State port control. La presenza di ispettori
autorizzati a verificare lo stato delle dotazioni di bordo, ivi comprese le
condizioni di sistemazione degli equipaggi, e di segnalare alle Autorità le
deficienze che possono portare anche al fermo della nave e la sua iscrizione
nelle liste nere o grigie, per cui un porto può negare loro l'accesso, si sono
estese a largo raggio soprattutto nei porti del Nord Europa. Invece in diversi
porti del Mediterraneo e del Mar Nero i controlli sono limitati o assenti. Può
capitare dunque che un carico venga messo su una «carretta» e spedito ad un
porto «compiacente», dove viene trasbordato su una nave rispettosa degli
standard di sicurezza, che lo porta a destinazione in un porto dove i controlli
sono più severi. Grande responsabilità ricade sulle società di certificazione,
quasi ogni grande paese marinaro ha la propria, sono quelle che fissano tra
l'altro l'organico e attestano il grado di sicurezza ed operatività della nave.
Ma sono pagate dall'armatore, sono quindi sospettate di trovare dei
compromessi. Una fitta rete di agenzie con diramazioni internazionali fornisce
il sistema di reclutamento dei marittimi, alcune serie, che provvedono ad una
certa assistenza del personale ingaggiato, molte meno serie che taglieggiano i
malcapitati, alcune specializzate nel reclutamento degli ufficiali, altre nel
trovare la cosiddetta «bassa forza». L'ultima edizione dello studio Drewry Ship
Operating Costs Annual Review and Forecasts 2008/09 riporta i dati relativi al
2008 sulla partecipazione dei diversi Paesi all'offerta di mano d'opera,
distinta in ufficiali e non (ratings). La Cina è in testa in ambo le categorie,
seguita da Filippine, India, Turchia, Ucraina, Russia; seguono distaccate
Grecia, Myanmar, Italia, Croazia, Giappone, Inghilterra, Vietnam. C'è da dire
che sulla flotta di stato cinese possono essere imbarcati solo marinai cinesi.
Per quanto riguarda solo gli ufficiali, dopo i cinesi ed i filippini, che dominano
il mercato, vengono gli ucraini, i turchi e gli indiani. Con la recente
esplosione dei traffici marittimi internazionali si avverte una certa scarsità
nell'offerta di ufficiali e quindi i salari sono cresciuti - in parte anche per
gli equipaggi. Sempre secondo la fonte Drewry il capitano di una petroliera può
guadagnare il doppio di un capitano di un Dry cargo. La formazione di un
capitano può durare quattro-cinque anni, prima di ottenere tutti i certificati
che lo autorizzano al comando; alcuni paesi come la Norvegia investono molte
risorse nella formazione del personale di comando. Anche il più semplice
marinaio deve essere fornito di certificati, la falsificazione e il
contrabbando dei medesimi si sono purtroppo diffusi. I forzati del mare Il
lavoro sulle navi è un lavoro rischioso, la probabilità di essere vittime di
incidenti è più alta rispetto a lavori di per sé a rischio come l'edilizia. La
possibilità di contrarre malattie è elevata. Le navi da crociera sono quelle
dove i ritmi sono più massacranti per un certo tipo di personale di bordo, le
petroliere sono quelle dove l'equipaggio deve avere i livelli più elevati di
qualificazione Si imparano dunque tante cose dal libro di Devi Sacchetto, sono
riportati moltissimi brani d'interviste, quindi sembra di sentire la viva voce
di questi uomini dimenticati, invisibili. È uno di quei lavori sul campo che,
integrati da una conoscenza approfondita delle fonti scritte, risultano molto
preziosi. L'area veneziana è particolarmente attenta a queste problematiche,
ricordiamo il libro di Valter Zanin I forzati del mare, uscito per Carocci nel
2007. Ma a me piace ricordare anche i lavori di Heide Gerstenberger, una mia
collega all'Università di Brema, che ha passato intere stagioni sulle navi nel
Baltico e nel Mare del Nord per osservare da vicino il lavoro degli uomini a
bordo. Come piace ricordare Jürgen Söncksen, delegato sindacale di Hapag Lloyd,
che mi portava con sé sulle portacontainer ormeggiate a Bremerhaven a fare le
assemblee con l'equipaggio. Mentre preferisco dimenticare qual che ho visto su
certe «carrette» nel Mediterraneo dove le lamiere erano tenute insieme dalla
ruggine, i marinai portavano la bandana, non parlavano una parola d'inglese e
la stiva sembrava un girone dell'inferno dantesco. E magari cede la gru, pani
di piombo da cinquanta libbre l'uno che volano come schegge impazzite. Nessuno
rimase ferito quel giorno, un miracolo, roba da ex voto al Santuario della
Madonna. Foto: «SENZA TITOLO» DI PALADINO /CHARTA EDIZIONI
( da "Eco di Bergamo, L'" del 18-03-2009)
Argomenti: Cina Usa
«Patrimonio
culturale, basta con i pregiudizi» --> Mercoledì 18 Marzo 2009 CRONACA,
pagina 11 e-mail print Una pagina del libro di dialetto destinato alle materne
Non lo dicono espressamente, ma se il trend nell'uso del dialetto vanta una
ripresa nei colloqui con estranei certamente, almeno per quel che concerne il bergamasco,
il merito è anche loro. Ognuno, s'intende, con le proprie strategie e tecniche
peculiari per instillare nella gente il gusto di rapportarsi col prossimo con
la lingua dei nostri nonni. Illusi Don Chisciotte dialettali nell'era della globalizzazione oppure implacabili Terminator mandati
dal futuro nel presente contro gli umani anti-dialetto? Difficile classificare
l'impegno, la passione, in una parola, l'amore sconfinato per la nostra parlata
che esprimono il Bepi (al secolo Tiziano Incani), grintoso animale da
palcoscenico dal rock «made in berghèm», Liber Prim (alias Bruno Agazzi)
appassionato Duca di Piazza Pontida e il poeta Umberto Zanetti, fine cultore e
difensore delle nostre tradizioni. «Dobbiamo uscire definitivamente dal
pregiudizio - incalza il Bepi - che il dialetto sia il riflesso di una
sottocultura. Anche se quel 4% in più di persone che parlano in dialetto in
ambito non familiare mi lascia un po' perplesso, con la globalizzazione che
porta la lingua bergamasca a un precario stato di salute». Un dato positivo
invece per Zanetti. «Significa - precisa uno dei pilastri dell'Ateneo di
Scienze, Lettere e Arti di Bergamo - che è in atto un tentativo di
riappropriarsi di un'identità (la quale si manifesta con il linguaggio) in una
fase storica dove preme la consapevolezza di perderla. Il bergamasco, come
lingua popolare, deriva dal latino parlato. Quindi, al di là delle rassegne
dialettali e delle canzonette, il nostro dialetto rappresenta un enorme
patrimonio di cultura. Mi chiedo quanti ragazzi se portati in un bosco sanno
riconoscere il nome dialettale di un albero nonostante abbiano in casa mobili e
suppellettili che da quel legno derivano». Zanetti porta l'esempio di quanto
sta succedendo in Galles. «I giovanotti della Corona inglese che escono da
Oxford - prosegue l'autore, nel 2004, de "La grammatica bergamasca" -
vanno dai nonni, perché i padri ormai l'hanno dimenticata, per apprendere la
loro antica lingua celtica. Iniziative mirabili che dovrebbero invogliare i
nostri politici ad attivare significativi percorsi per non smarrire la
ricchezza delle nostre tradizioni». Per Zanetti va bene essere cittadini del
mondo, ma restando bergamaschi nell'animo. «Perché - conclude il poeta - se
muore il dialetto muore la nostra identità. E se muore l'identità diventiamo
ricettacoli vuoti da riempire. Il dialetto è una cosa seria. Anche solo il
salvare una parola è già un fatto notevole come quando si osserva un fiore
rinascere quando lo ritenevamo perduto». Quindi nessun requiem per il
bergamasco il quale sembra avere nella «manega l'as de ori» per una ripresa,
almeno secondo i dati della Camera di Commercio di Milano. «No, il nostro
dialetto non è morto - sbotta il Duca Liber Prim - anche se non sono in grado
di confermare i dati "chi ve da Milà" che prenderei con le pinze.
Quello che il Ducato non si stancherà mai di ripetere è che parlare bergamasco
non rappresenta una perdita di valore per il nostro territorio. Così come c'è,
e lo si vede spesso, l'orgoglio per il napoletano mi chiedo perché la stessa
cosa non possa valere per il bergamasco». Quindi l'invito a salvaguardare il
bergamasco con varie iniziative perché "andà sbeca, a stà seca"
("ad andare, si becca, a star fermi, si secca")». Insomma, meglio
muoversi. Bruno Silini 18/03/2009 nascosto-->
( da "Eco di Bergamo, L'" del 18-03-2009)
Argomenti: Cina Usa
Le macchine utensili
chiedono più sostegno --> Mercoledì 18 Marzo 2009 ECONOMIA, pagina 37 e-mail
print Robot per l´industria dell´auto foto Imagoeconomica Robot e macchine
utensili chiedono più aiuti. «Condividiamo le azioni che il governo ha portato
avanti finora, destinate in particolare alle auto, agli elettrodomestici e da
ultimo all'edilizia, ma riteniamo che siano necessarie altre azioni ancora più
incisive e focalizzate sulle piccole medie imprese - dice Giancarlo Losma,
presidente di Ucimu-Sistemi per produrre, l'associazione confindustriale del
settore macchine utensili -. E chiediamo anche sostegno particolare per il
nostro settore». In particolare l'associazione propone la liberalizzazione dei
criteri di ammortamento per investimenti in beni strumentali a elevata
tecnologia, la possibilità per le imprese di rivalutare i beni strumentali con
pagamento dell'1,5% sul plusvalore che permetterebbe di adeguare il patrimonio
e quindi ottenere più facilmente finanziamenti; la moratoria per due anni con
pagamento dei soli interessi dei crediti vantati dagli istituti di credito nei
confronti delle Pmi, provvedimento che potrebbe essere finanziato da un fondo
di garanzia statale dando fiato alle Pmi e maggiore certezza alle banche di
ottenere i crediti. «Noi italiani siamo il quarto produttore e il terzo
esportatore al mondo di macchine utensili grazie all'altissimo livello di
tecnologia - ricorda Losma-. Questo ci permette anche di non dipendere da altri
Paesi per produrre per i mercati del futuro, dalla nuova auto o l'energia: se
non fossimo indipendenti, potremmo soffrirne». Vale la pena di ricordare che il
( da "Eco di Bergamo, L'" del 18-03-2009)
Argomenti: Cina Usa
Resiste il dialetto:
un bergamasco su dieci parla solo quello --> Mercoledì 18
Marzo 2009 PRIMA, pagina 1 e-mail print Il dialetto resiste alla
globalizzazione. Lo dimostra una ricerca della Camera di Commercio di Milano
secondo cui un lombardo su dieci, ovvero 800 mila persone, non parla
abitualmente l'italiano in famiglia. A Bergamo la quota sfiora il 10%, con
83.115 residenti sui 913.350 italiani registrati a gennaio 2008. Dal
2000 al 2006 si è registrato anche un incremento del 4% fra coloro che parlano
dialetto anche con estranei. E intanto c'è chi crea libri per fornire ai bambini
le basi del bergamasco. a pagina 11 18/03/2009 nascosto-->
( da "Italia Oggi" del 18-03-2009)
Argomenti: Cina Usa
ItaliaOggi sezione:
agricoltura data: 18/03/2009 - pag: 10 autore: De riso Golden rice ai bimbiIl
Golden rice, riso transgenico arricchito di beta carotene e vitamina A ancora
in fase sperimentale, è stato usato in sperimentazioni con soggetti umani, tra
cui minori. A confermarlo è Adrian Dubock, project manager del Golden rice
project, in una lettera al Daily Mail in cui difende l'operato degli scienziati
che promuovono il Golden rice, dopo che in febbraio un gruppo di accademici
aveva denunciato l'impiego del prodotto ogm come alimento nella dieta di adulti
e bambini di 6-10 anni, in Cina e Usa.Scudo
Vialone nanoSi della commissione Ue alla modifica del disciplinare di
produzione del Riso Nano Vialone Veronese Igp. Le modifiche introducono
l'obbligo di usare sementi della varietà Vialone nano certificata dall'Ente
nazionale sementi elette e precisano le caratteristiche biometriche dei chicchi
di riso.
( da "Giorno, Il (Brianza)" del 18-03-2009)
Argomenti: Cina Usa
LISSONE MACHERIO
pag. 9 LISSONE SEI INCONTRI sulla storia del Novecento, per poter capi...
LISSONE SEI INCONTRI sulla storia del Novecento, per poter capire meglio gli
avvenimenti attuali. Sei lezioni che spazieranno dalle due guerre mondiali alla
guerra fredda, dallo scontro tra democrazie e totalitarismi all'Italia tra
ventennio fascista e Resistenza, passando per temi come la
questione israelo-palestinese e la globalizzazione. È L'INIZIATIVA promossa
dalla sezione cittadina dell'Anpi, che organizza un Corso di Storia del
Novecento completamente gratuito nella sua sede di piazza Cavour. Per
partecipare occorre iscriversi fin da oggi telefonando allo 039.480229
oppure inviando una e-mail all'indirizzo anpilissone@libero.it. Le lezioni
saranno tenute da Giovanni Missaglia, docente di storia e filosofia al liceo
scientifico Frisi di Monza, e si svolgeranno dalle 18 alle 19.30. Il corso
inizierà lunedì 6 aprile e si terrà poi lunedì 20 e 27, lunedì 4, 11 e 25
maggio. «Gli argomenti trattati - spiegano dall'Anpi - saranno la Grande guerra
e le sue eredità, democrazie, comunismi, fascismi, la seconda guerra mondiale e
la guerra fredda, l'Italia dal fascismo alla democrazia, la questione
palestinese e la globalizzazione». «CONOSCERE la storia del Novecento per comprendere
meglio gli avvenimenti dei nostri giorni: è questo l'obiettivo che ci
proponiamo. Il corso è aperto sia agli studenti delle scuole superiori che a
coloro che intendono approfondire le loro conoscenze sul secolo breve».
Intanto, domenica
( da "Italia Oggi" del 18-03-2009)
Argomenti: Cina Usa
ItaliaOggi sezione:
Media data: 18/03/2009 - pag: 19 autore: di Marco A. Capisani seconda indagine
doxa per ice e aie Libri per bambini e d'arte, l'Italia piace così all'estero
Gli editori italiani guardano al loro futuro, ma la visuale risulta un po'
sfuocata. Gran Bretagna, Stati uniti, Francia e Germania sono i mercati esteri
su cui le case editrici tricolore puntano per vendere i loro diritti d'autore.
Soprattutto grazie a titoli per bambini e libri d'arte. Interessano poi, ma
restano in secondo piano, Europa orientale, Russia, Cina e India, oltre a Giappone e Corea del Sud. Paradossalmente,
però, sono questi ultimi i paesi in cui è più facile entrare, mentre in quelli
più maturi (Gran Bretagna e Usa) gli stessi editori dichiarano d'incontrare maggiori difficoltà.
E' questa solo una delle anomalie nella strategia internazionale del comparto
italiano, secondo quanto evidenziato dalla seconda indagine Doxa per
l'Istituto nazionale per il commercio estero (Ice) e l'Associazione italiana
editori (Aie) sull'import-export dei diritti d'autore per i libri in Italia.
Così come emerge l'insufficiente coordinazione tra politiche promozionali
istituzionali e, tra gli altri, le iniziative dei piccoli editori, proprio
quelli che maggiormente pubblicano nuovi autori e hanno più rapporti con
l'estero (in crescita del 107,3% dal 2001 al 2007). Arrivano dopo gli operatori
di medie e grandi dimensioni (+42,6%). Complessivamente, comunque, lavora con
l'estero il 21% delle case editrici della Penisola, trend al rialzo del
75,1%.Oltre ai mercati poco aperti (41%), altri problemi riscontrati dagli
editori sono la difficoltà di vendere i propri generi e autori (33%), da cui
scaturisce l'impressione di un certo localismo italiano, la difficoltà
economica (20%) e quella linguistica (15%). «La nostra editoria interessa molto
l'estero. Siamo la quinta o sesta nel mondo per giro d'affari», ha precisato
ieri a Milano Federico Motta, presidente Aie. «Con un migliore coordinamento
tra pubblico e privato, il comparto tricolore può diventare un attore ancora
più importante a sostegno della cultura italiana». Produzione culturale che si
traduce oltreconfine non solo in titoli per bambini (29%, con un un numero di
diritti venduti quasi pari a quelli acquistati) e saggi (28%), ma anche in
narrativa per adulti (17%) e libri illustrati (17%), tra arte e lifestyle,
design e fotografia (in cui i diritti venduti hanno già superato quelli
importati). Fil rouge che unisce queste tematiche «la curiosità estera», ha
aggiunto Umberto Vattani, presidente Ice, «per tutto quello che avviene nel
nostro paese».In generale, sempre tra il 2001 e il 2007, secondo l'indagine
Doxa, cresce il numero dei titoli acquistati dall'Italia (+43,1%), passando da
( da "Messaggero, Il (Pesaro)" del 18-03-2009)
Argomenti: Cina Usa
Mercoledì 18 Marzo
2009 Chiudi FANO La tua Fano-Aguzzi sindaco si scaglia contro l'impasse della
Regione a prendere provvedimenti concreti e rapidi per attenuare la situazione
di crisi della cantieristica. E lo fa con una lettera aperta, indirizzata agli
operatori del settore, in cui lo stesso segretario Riccardo Severi sottolinea
che "dopo raccolte di firme , tavoli di concertazione e conferenze stampa
organizzate da quasi tutti i partiti, è giunto il momento che le istituzioni
politiche forniscano risposte concrete". E cita lo stanziamento da parte
della Regione, all'inizio dello scorso febbraio, di 20 milioni di euro per
fronteggiare la crisi economica che investe anche il nostro territorio.
"Si era parlato di risorse da destinare ai consorzi di garanzia -ricorda-,
indispensabili supporti al sistema bancario e in grado di assicurare alle
aziende il mantenimento della liquidità e degli affidamenti da parte del
sistema creditizio. Siamo a metà marzo, ma ancora non si intravedono
provvedimenti concreti. Negli ultimi anni le piccole e
medie imprese hanno lottato per adeguarsi alla concorrenza imposta dalla
globalizzazione, e sono riuscite a mostrarsi estremamente competitive e
dinamiche. Ma oggi il loro dinamismo trova limiti insuperabili se non sorretto
da un'azione trainante e sinergica che spetta esclusivamente alla politica.
Ecco perché ribadiamo l'invito ad adottare provvedimenti concreti e
celeri".
( da "Corriere del Mezzogiorno" del 18-03-2009)
Argomenti: Cina Usa
Corriere del
Mezzogiorno - SALERNO - sezione: SALERNO - data: 2009-03-18 num: - pag: 6
categoria: REDAZIONALE COMUNE DI SALERNO Protezione civile,
scelti 80 volontari Nascono ufficialmente a Salerno i ranger della Protezione
civile. Sono 80 i volontari, selezionati attraverso un bando pubblico, che, a
partire da lunedì prossimo, inizieranno i corsi di formazione. L'assessore
Augusto De Pascale ha anche annunciato l'inaugurazione della centrale operativa
comunale ubicata in via dei Carrari.
( da "Sole 24 Ore, Il" del 18-03-2009)
Argomenti: Cina Usa
Il Sole-24 Ore
sezione: MONDO data: 2009-03-18 - pag: 8 autore: Commercio. Sono 90 i prodotti
statunitensi penalizzati Il Messico impone dazi sull'export americano Daniela
Roveda LOS ANGELES Tra Messico e Stati Uniti potrebbe essere guerra
commerciale. Ieri il ministro dell'economia messicana Gerardo Ruiz Mateo ha
annunciato l'imposizione di tariffe su 90 prodotti americani esportati per un
valore totale di 2,4 miliardi di dollari - in risposta al recente divieto di circolazione
per i camionisti messicani negli Usa.
L'amministrazione Obama ha subito imboccato la via della conciliazione,
invitando il Parlamento a trovare una soluzione all'annoso problema dei camion
messicani; ma le pressioni protezioniste al Congresso stanno montando, e con
esse il rischio di una costosa disputa con uno il terzo partner commerciale
d'America, dopo Canada e Cina. La
questione messicana costituisce il primo importante banco di prova per il
neo-presidente Obama sulla questione del libero commercio a poche settimane dal
prossimo meeting del G-
( da "Sole 24 Ore, Il" del 18-03-2009)
Argomenti: Cina Usa
Il Sole-24 Ore
sezione: COMMENTI E INCHIESTE data: 2009-03-18 - pag: 12 autore: MERCATI E
MERCANTI ... Sul commercio il G-20 attende segnali da Obama L' estate scorsa,
tre mesi prima delle elezioni presidenziali Usa e
subito dopo il fallimento del negoziato per la liberalizzazione del commercio
internazionale, "Mercati e mercanti"rilevò che«l'effetto Obama può
salvare il Doha Round». Oggi, due mesi dopo il suo insediamento e
nell'imminenza del debutto sulla scena internazionale, al summit di Londra del
G-20 il 2 aprile, è arrivato il momento per Barack Obama di dare un segnale
inequivocabile sulle sue intenzioni di politica commerciale. E, con gli scambi
mondiali, per decenni il motore della crescita globale, in caduta libera,
chiarire la sua agenda. Il dibattito ha preso quota nei giorni scorsi a
Washington. Due notizie dall'Asia, il crollo dell'export cinese del 20% nei
primi due mesi di quest'anno e il primo deficit di parte corrente del Giappone
da 13 anni a questa parte, sono state accolte probabilmente con soddisfazione a
Washington da parte di chi ha sempre visto le due potenze asiatiche come rivali
dell'industria americana. Dovrebbero invece preoccupare, perché altro non sono
che il rovescio della medaglia del crollo della domanda negli Stati Uniti. Sul
commercio, Obama ha mandato finora segnali contrastanti: l'intenzione di
rivedere il Nafta, il trattato di libero scambio con Canada e Messico,
annunciata in campagna elettorale, è stata ritrattata dopo l'insediamento; la
clausola Buy American inclusa nel piano di stimolo all'economia è stata
attenuata, ma non ritirata; il nuovo negoziatore commerciale Ron Kirk,
considerato un liberista, ha però indicato alla sua prima uscita pubblica che
aspetti sociali, dal trattamento dei lavoratori all'ambiente, verranno presi in
considerazione dall'amministrazione nelle sue relazioni con i Paesi partner; e
infine sembrano congelati alcuni accordi bilaterali negoziati dal Governo Bush,
con Corea e Colombia. Nel frattempo, la recessione ha accentuato nel Paese le
tentazioni protezioniste, dentro il partito democratico e in alcuni gruppi di
pressione che hanno contribuito all'elezionedi Obama, come i sindacati. Non
altrettanto impatto hanno avuto prese di posizione pro-libero mercato, come
quella delle grandi imprese della Business Roundtable. Ma gli Usa si sono anche affiancati alla presidenza britannica del
G-
( da "Sole 24 Ore, Il" del 18-03-2009)
Argomenti: Cina Usa
Il Sole-24 Ore
sezione: COMMENTI E INCHIESTE data: 2009-03-18 - pag: 12 autore: Import-export
di diritti. Arte e infanzia i settori trainanti L'editoria vende bene
(all'estero) di Stefano Salis L e case editrici italiane puntano sempre più
sull'estero, non si limitano solo ad acquistare e tradurre titoli stranieri ma
riescono ( o almeno cercano di farlo più di prima) ad imporre il proprio
prodotto a livello internazionale, anche se ancora bisogna lavorare molto per
lanciarsi sul mercato più ricco, competitivo e autarchico del mondo, quello
anglosassone. è quello che emerge dalla seconda indagine sull'import-export dei
diritti d'autore in Italia realizzata da Doxa per conto dell'Istituto nazionale
per il commercio con l'estero (Ice) e in collaborazione con l'Associazione
italiana editori (Aie), presentata ieri a Milano. In base all'inchiesta (754
interviste a un campione di case editrici che hanno pubblicato almeno un titolo
nel 2007), il 21% degli editori italiani ha acquistato o ceduto diritti
d'autore all'estero negli ultimi quattro anni. Non è un dato da poco, se si
pensa che nel
( da "Nazione, La (Firenze)" del 18-03-2009)
Argomenti: Cina Usa
ECONOMIA &
FINANZA pag. 23 Passaporto per le merci extra Ue Urso: «Stavolta si può fare»
L'idea italiana del 2003 trova ora appoggio in Europa VICEMINISTRO Adolfo Urso
(LaPresse) di NUCCIO NATOLI ROMA UN PASSAPORTO per le merci extra Ue. L'Italia
lo chiede da anni. Forse ora ci siamo. La proposta fu avanzata, a Palermo nel
luglio del 2003, durante il nostro semestre di presidenza Ue dall'allora
viceministro Adolfo Urso. «Si può fare», si disse, ma non se ne fece nulla. Ora
il Governo di Roma è tornato alla carica per realizzare un'idea a cui non hanno
mai smesso di lavorare lo stesso Urso, l'ex ministro Bonino, la Confindustria e
anche i sindacati seppure con accenti diversi. Il progetto per un regolamento
sui marchi di origine delle merci è sempre nei cassetti della Commissione
europea, ma ora, complice la crisi economica, sono cresciute le possibilità che
venga tirato fuori. NEI GIORNI scorsi il sottosegretario al commercio estero
Urso ne ha discusso con il commissario al Commercio, Catherine Ashton (l'ex
leader della Camera dei Lord che a ottobre ha sostituito Peter Mandelson) e con
il ministro al commercio inglese, Gareth Thomas. «Oggi ha raccontato Urso a
differenza di qualche anno fa ci sono le condizioni politiche perché Regno
Unito e Francia aprano alla nostra proposta. Scottati dalla crisi finanziaria
anch'essi vogliono tornare a produrre sul proprio territorio». L'appoggio
immediato della Ashton lascia ben sperare: «Sono d'accordo con Urso ha detto il
Commissario durante la sua visita a Milano e siamo intenzionati ad andare
avanti». Anche il Governo inglese sembra favorevole visto che vuole incoraggiare
la produzione industriale locale in chiave antidisoccupazione. Più di un
segnale è venuto dal ministro alle Attività produttive, Peter Mandelson, che
ben conosce il dossier sulle etichettatura. Perché questa misura è così
importante? «I motivi a favore dell'etichettatura sull'origine delle merci sono
diversi. In primo luogo perché tutelerebbe il consumatore europeo che può
individuare la loro reale origine. In seconda battuta, è utile per le nostre
imprese che operano su un mercato comunitario invaso da importazioni con falso
made in Italy, oppure anonime, o fuorvianti. L'etichettatura sarebbe
fondamentale per la salvaguardia di molti prodotti made in Italy essendo
prevista per sette categorie in cui la nostra produzione eccelle: calzature,
tessile, cuoio, mobili, pneumatici, ceramiche e vetro. In terzo luogo, perché
stabilirebbe una reciprocità nelle condizioni di accesso ai mercati visto che
grandi Paesi come Usa, Giappone o Cina impongono questo obbligo sulle importazioni», ha spiegato Urso.
A DAR MANFORTE all'analisi del sottosegretario c'è un'indagine di Eurisko
condotta in Francia, Regno Unito, Germania e Italia da cui risulta che una
percentuale tra il 78% e l'86% degli intervistati crede che un marchio di
origine darebbe la possibilità di compiere scelte più accurate. Tra il
66% ed il 79% pensa che aiuterebbe ad acquistare prodotti più sicuri. Tra il
70% e l'80% che aiuterebbe a identificare i prodotti importati da quei paesi
dove le leggi contro l'impiego di minori e la protezione dell'ambiente non sono
rispettate. In generale, comunque, tra il 72% e l'87% degli intervistati ha
detto di essere interessata a sapere quale sia «l'origine reale» dei prodotti
extra Ue. Insomma, un po' di trasparenza, please. Image: 20090318/foto/744.jpg
( da "Corriere della Sera" del 18-03-2009)
Argomenti: Cina Usa
Corriere della Sera
- NAZIONALE - sezione: Cronache - data: 2009-03-18 num: - pag: 26 categoria:
REDAZIONALE Università Abolito il corso inaugurato a Wuhan: «Porta discredito
all'ateneo». Era il primo dopo la rivoluzione Crociata sul Web Al suo posto
lezioni di «cultura americana». In 25 mila protestano su Internet: «Riapritelo»
E la Cina sconfessa il fengshui DAL NOSTRO
CORRISPONDENTE PECHINO — Alla fine, il professor Ma Wei qualche domanda se la
deve pur essere fatta. Sarà stato l'orientamento sbagliato dell'aula, magari. O
un errore nella scelta del sito dell'università. Se il suo corso di fengshui,
l'antica arte geomantica cinese, è finito com'è finito ci sarà stato un
dettaglio fuori posto. Di sicuro c'è che il suo corso originario è stato
abolito. Motivazione: il fengshui è superstizione e non può essere insegnato,
figuriamoci in un ateneo la cui denominazione è Università di Scienza e
Tecnologia. Però Ma Wei è tenace ed è tornato a insegnare. Invece del fengshui,
«cultura americana». Contrappasso perfetto. Eppure tutto era cominciato sotto
gli auspici migliori. Il trentaquattrenne Ma Wei, laurea in ingegneria civile,
nel 2007 aveva proposto al consiglio accademico di Wuhan (Cina
centrale) di tenere un corso sulla scienza millenaria di scegliere la posizione
di costruzioni, cimiteri, città, e di disporre le parti in un edificio
armonizzandosi con i fattori naturali. Gli era stato detto di sì e nel primo
semestre dell'anno scorso l'università di Wuhan, sede Centro-Sud, fu la prima
nella storia della Repubblica Popolare a inaugurare un vero e proprio corso sul
fengshui (anche se, a dire il vero, alcune lezioni erano state organizzate nel
( da "Sole 24 Ore, Il (Nord Ovest)" del
18-03-2009)
Argomenti: Cina Usa
Nord-Ovest sezione:
PRIMO PIANO (Export) data: 2009-03-18 - pag: 2 autore: Auto. Prospettive per
engineering e design Componentistica legata ai destini Usa
Per l'automotive la grande chance potrebbero essere gli Stati Uniti. Se Fiat
riuscirà a chiudere con Chrysler così come immagina il suo a.d. Sergio
Marchionne, «soprattutto per engineering e design si aprirebbero prospettive
interessanti», dice Filippo Chiesa di Step, tra i ricercatori che da anni si
occupano dell'Osservatorio sull'auto della Camera di commercio di Torino.
D'altronde gli Usa, nonostante la crisisia pesante e
la quota di mercato dei marchi italiani oggi sia pari a zero, rappresenta pur
sempre il settimo mercato di riferimento per la componentistica subalpina: «Il
piano di risanamento di un gigante come Chrysler – continua Chiesa – potrebbe
irrobustire l'interscambio con il mercato americano», dove comunque nel 2008 la
filiera auto ha venduto beni e servizi per 137 milioni, il 19,5% in più
rispetto al
( da "Sole 24 Ore, Il (Centro Nord)" del
18-03-2009)
Argomenti: Cina Usa
Centro-Nord sezione:
IN PRIMO PIANO Export data: 2009-03-18 - pag: 2 autore: Calo record sui mercati
esteri Nel quarto trimestre 2008 vendite giù del 10,1%, peggio della media
italiana Andrea Lanzarini Dopo cinque anni di crescita, nel 2008 il barometro
delle esportazioni del Centro-Nord è sceso sotto zero (-2,5%, a quota 86,7
miliardi, un dato peggiore del +0,3% italiano), tirato verso il basso dal picco
negativo dell'ultimo trimestre: -10,1%, oltre tre punti sotto la media
nazionale del -7 per cento. Una flessione che tocca il -27,6% nelle Marche, il
peggior dato dell'area nel trimestre (ma anche su base annua, -14,5%) a fronte
di un -16,6% in Umbria (-6,3% nell'intero 2008) e di un -6,9% in Toscana (-4,9%
nell'anno). Neppure l'Emilia-Romagna, unica regione della macroarea a chiudere
il 2008 ancora in terreno positivo (+2,4%) è riuscita a reggere l'urto di fine
anno, cedendo sui mercati esteri il 6,8% nell'ultimo trimestre. Secondo i dati
Istat, ancora provvisori, solo l'alimentare cresce ancora nel Centro-Nord
(+1,7% tra ottobre e dicembre, +7,4%nell'intero anno).Hanno invece perso
posizioni, nell'ultimo quarto del 2008, tutti gli altri settori, dal -3,3% del
tessile-abbigliamento al -22% di chimica e legnomobile, passando per il -8,2%
di ceramica e materiali per l'edilizia, il -6,9% di cuoio-pelle ma soprattutto
il -10,3% della meccanica, che da sola vale oltre un quarto dell'export
dell'area e che ha chiuso l'anno con un-0,9 per cento. Tra i mercati di sbocco,
nel quarto trimestre chiudono con il segno più le vendite in Asia (+4,9%, che
sale al 7,5% in Cina); in contrazione,invece,l'export diretto nei Paesi dell'Ue
(-16%) e in America (-10,4%, che diventa -14,2% negli Usa). L'Emilia-Romagna è la terza regione italiana per volume di
esportazioni (47,5 miliardi nel 2008) e quella che, tra le prime cinque, ha
messo a segno la crescita percentuale più alta nell'ultimo lustro (+37,7%).
Ed è l'unica del Centro-Nord ad aver chiuso il 2008 positivamente, seppure in
forte rallentamento sul 2007, quando crebbe del 12 per cento. A pesare sulla
chiusura dell'anno è stato il quarto trimestre: dopo tre spicchi sempre in
crescita (il boom tra aprile e giugno, +9,7%), l'autunno ha riservato un -6,8%,
condizionato dal-9,5% della meccanica e dal -10% dei mezzi trasporto. Tra le
dieci province del Centro-Nord ad aver chiuso il
( da "Sole 24 Ore, Il (Centro Nord)" del
18-03-2009)
Argomenti: Cina Usa
Centro-Nord sezione:
IN PRIMO PIANO Export data: 2009-03-18 - pag: 2 autore: Macchine alimentari.
Paesi emergenti nel mirino Parma scommette sull'impiantistica PARMA Anche
l'impiantistica alimentare- come il resto della meccanica emiliano-romagnola -
ha passato un autunno con ordini nel "congelatore". E tuttavia guarda
alla seconda parte del 2009 con fiducia: «Credo che nel secondo semestre – dice
Cesare Azzali, direttore dell'Unione industriali di Parma – l'impiantistica
ripartirà, non appena si diraderà quella sfiducia che ha fin qui fermato gli
investimenti del settore alimentare. La ripresa ci sarà prima proprio qui,
perché l'alimentare non sta soffrendo quei cali della domanda che stanno
affrontando altri ». Comunque, aggiunge Azzali, «non ci sarà un'esplosione di
ordinativi e sicuramente non si riuscirà a recuperare questi primi mesi, ma
sono convinto che arriveranno nuove commesse. E sia dai Paesi emergenti, che
continuano a investire per migliorare la qualità della vita, e quindi
soprattutto nell'alimentare, sia dai mercati più tradizionali, come gli Usa, l'Europa e anche l'Italia». L'impiantistica alimentare
parmense produce macchine per la produzione industriale di salse e pelati di
pomodoro, marmellate, bevande, conserve e anche per l'imbottigliamento e
l'imballaggio. In provincia operano nel settore oltre 180 aziende industriali
(con almeno dieci addetti) e circa 6.700 dipendenti. Il "distretto"
ha avuto nel 2007 un giro d'affari di 2,2 miliardi (+28,9% sul 2005), in buona
parte realizzato all'estero, in particolare in Spagna, Usa, Francia, Cina e Russia. In attesa degli andamenti dell'anno, la fotografia al
primo semestre 2008 mostra un settore ancora in crescita, sia per produzione (+
1,9%) che per fatturato (+3,9%). A luglio il portafoglio ordini era meno ricco
e le previsioni degli imprenditori per la seconda parte dell'anno erano
complessivamente negative, anche per quanto riguarda la domanda estera.
In ogni caso, tra gennaio e settembre – prima dunque dello scoppio della crisi
globale – l'export dell'impiantistica alimentare era aumentato del 13,6 per
cento. «Dopo l'estate – conclude Azzali – le cose sono cambiate. Ma non per
tutti allo stesso modo: ci sono ancora imprese che hanno un portafoglio ordini
di 3-4 mesi e altre che, pur avendo ordinativi, non ne hanno a sufficienza per
coprire le capacità produttive». An. La.
( da "TgFin.it" del 18-03-2009)
Argomenti: Cina Usa
Cina: governo
blocca acquisizione Huiyuan da parte di Coca Cola -2- (Il Sole 24 Ore Radiocor)
- Milano, 18 mar - Coca Cola e' presente in Cina da tre decenni
e nei mesi scorsi aveva tentato di potenziare la propria presenza rilevando
l'azienda Huiyuan, che detiene il 40% del mercato totale cinese dei succhi di
frutta. Il
colosso Usa a settembre aveva messo sul piatto 2,4
miliardi di dollari per acquistare la societa' quotata alla Borsa di Hong Kong.
L'operazione aveva gia' ricevuto il benestare dei tre grandi azionisti
dell'azienda, ovvero la Danone (che controlla il 22,98%), il fondatore Zhu
Xinli (36%) e il fondo di investimento Usa, Warburg
Pincus (6,8%). D'altra parte aveva necessita' del disco verde delle autorita',
che hanno applicato la nuova normativa sul monopolio scattata lo scorso agosto.
Il giro d'affari dei due gruppi fusi assieme avrebbe superato i 10 miliardi di
yuan, oltre un miliardo di euro, tenendo conto dei numeri di bilancio del 2007,
con oltre 400 milioni di yuan registrati da ciascuno in Cina.
Emi- (RADIOCOR) 18-03-09 09:36:25 (0062) 3 NNNN
( da "Giornale di Vicenza.it, Il" del
18-03-2009)
Argomenti: Cina Usa
VOLONTARIATO. Il
bilancio dell'attività di un anno alla 26esima assemblea del Comitato
Addestramento e tanto impegno garantiscono la professionalità nell'emergenza in
sinergia con Recoaro 18/03/2009 rss e-mail print I
volontari della protezione civile "Valle dell'Agno" possono contare
su una nuova ed attrezzata sede Oltre dieci mila ore di lavoro. È a quanto
ammonta il bilancio di un anno di attività portata a compimento dal Comitato
volontario di Protezione civile "Valle dell'Agno", presieduto da
Stefano Bicego. E non è di minore importanza l'azione in corso con cui
si punta a fare sinergia con la Protezione civile di Recoaro e anche di quella
alpina, secondo il concetto di fare sinergia e di valorizzare al meglio sia le
risorse umane e sia i non pochi mezzi in dotazione. Vanno tenute in evidenza
anche le competenze specialistiche acquisite nel corso degli anni e in risposta
ai vari eventi, nei quali sono stati impegnati in fase di soccorso. Con il
vanto di avere a disposizione la nuova sede, realizzata in condivisione di
mezzi e risorse con l'Associazione industriali della vallata, inaugurata a
gennaio e già diventata operativa in tutta la sua funzionalità. Quanto varia e
a tutto campo sia l'attività della Protezione civile è dimostrata dalla
diversificazione degli interventi che comprendono servizi di presenza attiva
nelle più svariate manifestazioni, e, in particolare, nella formazione e
nell'addestramento per quasi 1400 ore. Pronti interventi che vanno dalla
ricerca di persone al taglio di alberi, allagamenti e disinfestazione di
insetti. E ancora: rifornimenti idrici, logistica in generale, esercitazioni
nelle scuole di Cornedo, Trissino e Spagnago. Ben 3200 ore di attività sono
state assicurate dalle dodici unità cinofile (interventi anche in Turchia nel
disastro del '99), come pure la collaborazione con enti e associazione in
occasione di eventi vari. Si può dire che non esistono manifestazioni o eventi
cittadini che non vedano in campo i volontari del Comitato della Protezione
civile, ottimi interpreti di un ruolo di servizio ben organizzato e al quale
viene dedicato il tempo necessario per un continuo aggiornamento. In occasione
della 26a assemblea del Comitato, il presidente Stefano Bicego, a nome del
consiglio direttivo, ha riservato parole importanti e di gratitudine verso
tutta la comunità, definendo la nuova sede «un atto d'amore che in cambio
richiederà tutta l'attenzione e la buona volontà nel dare risposte positive e
una grande disponibilità nell'ascoltare anche il più debole grido di aiuto
proveniente dalla nostra gente». Bicego ha concluso ricordando le sfide future
che comprendono l'ambiente e il territorio e le criticità climatiche. Si potrà
contare in vallata su una sede centrale a Valdagno, una operativa a Recoaro e a
Trissino, con 120 volontari addestrati e undici automezzi. Luigi Centomo Luigi
Centomo
( da "Giornal.it" del 18-03-2009)
Argomenti: Cina Usa
18/3/2009
Nuova Unità Tecnica di Protezione Civile: domenica a Casale la presentazione
Domenica 22 marzo, alle ore 15, nella sede della Confraternita di Misericordia
in strada Valenza 4/h viene presentata ufficialmente l'Unità Tecnica di
Protezione Civile "Mise.S.A.R." di Misericordia. Si tratta di una unità di ricerca,
soccorso e salvamento, che sarà operativa dal prossimo mese di agosto.. E'
composta da 12 volontari, coordinati da Danilo Podda, con la finalità di
supportare le attività di ricerca dispersi. Inoltre, poichè i volontari sono
prima di tutto dei soccorritori abilitati S.S.N 118 Piemonte, sono preparati ed
attrezzati materialmente per fornire un supporto sanitario immediato dal
momento del ritrovamento, sino all'arrivo di un qualsiasi mezzo di soccorso che
porterà la persona nel più vicino ospedale. "E' fondamentale che questa
unità possa lavorare in stretta sinergia con le realtà locali e le istituzioni,
per poter offrire il massimo dei risultati possibili - commenta il coordinatore
del gruppo Danilo Podda - per questo occorrerà lavorare molto nei prossimi
mesi, da un lato, per sensibilizzare la popolazione al concetto di rischio,
dall'altro potenziare ancora di più il rapporto di collaborazione con le
istituzioni, in particolare la Provincia di Alessandria e le amministrazioni
comunali, a partire da quella di Casale Monferrato". "Tutto questo -
dice Podda - sarà possibile grazie al costante impegno nella formazione, non
solo a livello sanitario, ma anche in materia di tecniche di ricerca, cartografia,
corsi di cordate, utilizzo di gps e radio, continui confronti con le realtà
locali e ad una ricerca continua nelle attrezzature specifiche, tecniche di
salvamento o di manovre "salvavita". Pertanto il livello di
formazione dei volontari dovrà avere un profilo medio - alto, sia in termini di
specificità che di concretezza". Ovviamente il neo costituito gruppo sarà
anche sempre aperto a collaborazione, sia in termini formativi, sia in termini
operativi, con tutti i gruppi di protezione civile, sanitari, nonché con i
vigili del fuoco o il personale dell'Aib della zona e non solo, ritenendo
"importante la condivisione delle capacità, delle conoscenze e delle
esperienze operative di ogni gruppo e di ogni singolo, in quanto sono un
aspetto basilare per la creazione di una sinergia efficace e concreta".
Poiché si tratta di un'unità dedita alla protezione civile, tutti i fondi che
verranno destinati all'attività di "Search and rescue" (ricerca e
salvamento) verranno utilizzati per l'acquisto di materiale concretamente
utile, tecnologicamente avanzato e per eventuali corsi formativi che la squadra
valuterà di volta in volta. Misericordia Casale, pur operando prevalentemente
nell'ambito del soccorso sanitario, ha una storico al suo attivo in materia di
protezione civile. I suoi confratelli hanno partecipato alle attività di
soccorso pianificate in occasione del terremoto che, nel 1997, colpì l'Umbria e
le Marche, agli aiuti ed ai soccorsi prestati nel bacino casalese
conseguentemente all'evento alluvionale del 2000 ed alle varie iniziative di
addestramento e simulazione organizzate sul territorio. Alla presentazione di
domenica 22 interverrà, tra gli altri, anche l'assessore provinciale alla
protezione civile Domenico Priora e altri esponenti della provincia di Alessandria
e della Regione Piemonte, oltre che all?amministrazione comunale di Casale.
( da "Affari Italiani (Online)" del 18-03-2009)
Argomenti: Cina Usa
Papa incoraggia le
donne e l'amore indissolubile Mercoledí 18.03.2009 12:28 "Nel contesto della globalizzazione in cui ci troviamo, la Chiesa
ha un interesse particolare per le persone piu' bisognose". Lo ha
ricordato Benedetto XVI. "La missione del vescovo - ha detto - lo impegna
ad essere il principale difensore dei diritti dei poveri, a promuovere e
favorire l'esercizio della carita', manifestazione dell'amore del Signore per i
piccoli". Secondo il Papa, "in questo modo, i fedeli sono
portati a cogliere in modo concreto che la Chiesa e' una vera famiglia di Dio,
riunita dall'amore fraterno, che esclude ogni etnocentrismo e particolarismo
eccessivi e contribuisce alla riconciliazione e alla cooperazione tra le etnie
per il bene di tutti". Da parte sua, ha tenuto a rimarcare il Pontefice,
"la Chiesa, attraverso la sua dottrina sociale, vuole risvegliare la
speranza nei cuori degli esclusi". Ed e' "dovere dei cristiani,
specialmente dei laici che hanno responsabilita' sociali, economiche,
politiche, di lasciarsi guidare dalla dottrina sociale della Chiesa, per
contribuire alla costruzione di un mondo piu' giusto in cui ciascuno potra'
vivere dignitosamente". < < pagina precedente
( da "TravelQuotidiano.com" del 18-03-2009)
Argomenti: Cina Usa
La Cina ospita la prossima edizione del Pata Travel Mart
Mercoledì, 18 Marzo 2009 di Isabella Cattoni - Mercoledì, 18 Marzo 2009 -->
Sarà la Cina ad ospitare la prossima edizione della
fiera trade più importante dell'area asiatica e del Pacifico, il Pata Travel
Mart, che si terrà a Hangzhou dal 22 al 25 settembre 2009. Con oltre 350
espositori e 25 destinazioni presenti, la manifestazione è organizzata dalla
Pacific Asia Travel Association che dal 1951 è l'associazione di riferimento
per lo sviluppo del turismo asiatico. Tra gli espositori figurano Indonesia, Cina, India, Malesia, Birmania,
Australia, Nuova Zelanda, Thailandia, Singapore, Filippine e altri. Per i
professionisti del turismo italiano che si iscrivono entro il 30 giugno 2009 la
tassa d'iscrizione è di 750 dollari Usa (375 rimborsabili alla fine della fiera) e comprende la
partecipazione a tutte le attività del buyer program, trasporto aereo,
cinque notti a Hangzhou, trasferimenti hotels/Hangzhou convention centre. Gli
appuntamenti del Pata Travel Mart 2009 prevedono due giorni dedicati agli
incontri con gli espositori (23 e 24 settembre), conferenze, pranzi e cocktail,
visita di Hangzhou e programmi pre e post tour in Cina.
( da "Wall Street Italia" del 18-03-2009)
Argomenti: Cina Usa
Coca Cola vuole
comprare l'azienda dei succhi di frutta: Pechino dice no -->La Cina blocca l'acquisizione della Huiyuan, società che
produce succhi di frutta, da parte del colosso Usa:
«E' sfavorevole alla concorrenza».
( da "Wall Street Italia" del 18-03-2009)
Argomenti: Cina Usa
La Cina ferma la Coca Cola bloccato l'acquisto della Huiyan
-->Pechino dice no all'acquisizione della più grande compagnia locale di
bevande non alcoliche da parte della multinazionale Usa
La Cina ferma la Coca Cola bloccato l'acquisto della
Huiyan "L'operazione non è consentita dalla legge antimonopolio ed è negativa
per la concorrenza" (11:20 18/03/2009)
( da "Denaro, Il" del 18-03-2009)
Argomenti: Cina Usa
Salerno imprese
& mercati / I sapori di Corbara Pomodorini di Corbara per i ristoranti
giapponesi La garanzia è data dal sapore, oltre che dalla qualità, e dal fatto
che gli stessi titolari non mangerebbero mai un prodotto diverso: nasce con
questa convinzione l'azienda conserviera i Sapori di Corbara, un'azienda
giovane ma con le idee molto chiare, specializzata nella produzione del celebre
pomodorino, raccolto, inscatolato e conservato. emilia filocamo Poca acqua:
quella che per altre specie vegetali è una privazione per il corbarino è una
dote: perché è proprio grazie a questa insolita caratteristica a renderlo più
concentrato e a conferirgli un sapore inconfondibile. "Il nostro
pomodorino si differenzia per due caratteristiche fondamentali: oltre ad essere
rigoglioso ha una bassa acidità ed un tasso zuccherino molto alto", spiega
Paolo Graziano, responsabile produzione dell'azienda I Sapori di Corbara.
L'azienda nasce nel 2006, ad una investitura e ad una passione di famiglia, si
aggiungono altre motivazioni: la qualità, innanzitutto. "A chi mi chiede
perché ho scelto questa attività, fornisco sempre la stessa risposta: perché
amo fare le cose per bene, sapere quello che mangio e mangiare prodotti di
qualità". Oggi l'azienda raccoglie, inscatola e conserva i pomodorini e,
soprattutto, ha un numero di clienti in costante ascesa. "Sin dall'inizio
del nostro ingresso sul mercato abbiamo avuto le idee molto chiare: volevamo
rivolgerci ad un pubblico selezionato, soprattutto all'alta ristorazione, oltre
che ai privati desiderosi di un prodotto genuino". E così è proprio di
queste ore l'ordine fatto da un celebre ristorante della provincia di Bergamo,
il noto " Da Vittorio", ma l'azienda è presente con il suo prodotto
anche e soprattutto all'estero. "Uno dei nostri clienti più affezionati è
il titolare del ristorante Acquarello di Monaco di Baviera: non ci siamo mai
affidati alle fiere di settore: gli interlocutori giusti hanno fatto da ponte
con i paesi più interessanti". Ai contatti commerciali si affiancano i
progetti relativi alla gamma produttiva. "Abbiamo già lanciato sul mercato
la prima confettura extra di corbarino: adesso è la volta delle nettarine,
pesche piccole ma gustosissime, snocciolate ed immerse in una soluzione di
acqua e zucchero". Profilo aziendale Ragione sociale I
Sapori di Corbara Anno di costituzione 2006 Sede Via Antonio De Vito, Corbara
(Sa) Amministratore unico Giuseppa Ippolito Settore/ Settori conserviero
Addetti 9 Mercati di sbocco Italia, Francia, Belgio, Germania, Cina, India, Usa, Giappone Indirizzo internet www.isaporidicorbara.it Telefono
081/954939 - 335/5852386 del 18-03-2009 num.
( da "Mattino, Il (Nazionale)" del 18-03-2009)
Argomenti: Cina Usa
MARCO ESPOSITO
Sembra un ribasso piccolo piccolo: -0,6%. Ma è un rosso storico: per la prima
volta dopo oltre sessant'anni il pianeta terra nel suo insieme fa un passo
indietro per Prodotto interno lordo. L'ultimo anno di contrazione è stato il
1945. È il Fondo monetario internazionale che, nelle previsioni di primavera
sul 2009, applicherà alla Terra il bollino di «pianeta in recessione». La stima
precedente, fatta a fine gennaio, meno di due mesi fa, indicava per il Pil del
2009 un +0,5%. Era stato il direttore generale dell'Fmi, Dominique
Strauss-Kahn, la scorsa settimana, ad anticipare che l'Fmi si appresta a
correggere al ribasso la stima del Pil. Ma ieri a Lisbona e a Vienna due
dirigenti dell'Fmi hanno svelato il numeretto: appunto quel -0,6%. L'andamento
del Pil mondiale è, ovviamente, una media tra i dati delle grandi aree
macroeconomiche. Cina e India restano in una fase di
crescita, ma il +3,5% (rispetto al +5,5% indicato il 28 gennaio scorso) non
basta più a compensare i tanti segni meno delle economie sviluppate. Gli Stati
Uniti sono visti in contrazione del 2,6% (si pensava l'1,6% due mesi fa).
Andamento analogo per Eurolandia, che passa da -2 tondo a -3,2%. Va un po'
peggio in Gran Bretagna, che scende da -2,8% a -3,8%. L'economia più colpita
dalla crisi dovrebbe essere quella giapponese, la cui stima pricipita da un già
duro -2,6% a un -5% tondo. Il consigliere di Strauss-Kahn Teresa Ter-Minassian,
a Lisbona, e il vice direttore generale dell'Fmi John Lipsky, a Vienna, non
sono scesi nel dettaglio con la previsione del Pil sull'Italia. Ma se si
considera la stima precedente (-2,1% per il 2009) e il trend generale si può
prevedere per il nostro paese una contrazione intorno al 3%. Le nuove stime
saranno ufficializzate durante gli incontri dell'Fmi in calendario a Washington
il 25 e 26 aprile. Anche il commissario europeo agli Affari monetari, Joaquin
Almunia, ritiene che i rischi al ribasso per la crescita dell'economia europea
nel 2009 siano aumentati. Per Almunia la «grave recessione» che sta sempre più
colpendo l'Europa e il resto del mondo potrebbe mandare in soffitta le
precedenti previsioni di crescita della Commissione Ue. Previsioni che in
gennaio indicavano «un calo del Pil vicino al 2% nel 2009». «Da allora - ha
spiegato Almunia - i rischi al ribasso sono aumentati. Guardando agli ultimi
dati, le previsioni continuano a peggiorare. Più precisamente, le ultime
previsioni della Banca centrale europea e del Fondo monetario dipingono uno
scenario più cupo del nostro». «Si tratta della congiuntura più preoccupante
dell'era moderna» ha puntualizzato il direttore dell'Fmi Lipsky. «Ci attendiamo
un moderato rallentamento dell'economia mondiale, una considerevole contrazione
delle economie avanzate e una decisa frenata dei paesi emergenti e in via di
sviluppo». Il responsabile del Fondo monetario ha poi messo in guardia i
governi dall'abbandonare troppo presto le politiche di stimolo fiscale: «Viste
le prospettive - ha detto - pensiamo sia prematuro iniziare a pensarci». Ma se
il 2009 sarà un anno orribile, quando arriverà la ripresa? Per il 2010 - stando
ai dati riportati - le stime aggiornate dell'Fmi puntano a una crescita globale
del 2,3%. Cioè un po' meno del 3% indicato il 28 giugno ma comunque un segno
positivo. Per il Usa l'incremento previsto è microscopico ma psicologicamente
importante: +0,2%; per la zona euro dello 0,1% mentre per il Giappone è
prevista una stagnazione. Infine quella che viene definita Asia in via di
sviluppo, ovvero Cina e
India in primis, l'anno prossimo dovrebbe accelerare da +3,5% del
( da "Affari Italiani (Online)" del 18-03-2009)
Argomenti: Cina Usa
Aids, la Francia
attacca il Papa Mercoledí 18.03.2009 12:28 "Nel
contesto della globalizzazione in cui ci troviamo, la Chiesa ha un interesse
particolare per le persone piu' bisognose". Lo ha ricordato Benedetto XVI.
"La missione del vescovo - ha detto - lo impegna ad essere il principale
difensore dei diritti dei poveri, a promuovere e favorire l'esercizio della
carita', manifestazione dell'amore del Signore per i piccoli".
Secondo il Papa, "in questo modo, i fedeli sono portati a cogliere in modo
concreto che la Chiesa e' una vera famiglia di Dio, riunita dall'amore
fraterno, che esclude ogni etnocentrismo e particolarismo eccessivi e
contribuisce alla riconciliazione e alla cooperazione tra le etnie per il bene
di tutti". Da parte sua, ha tenuto a rimarcare il Pontefice, "la
Chiesa, attraverso la sua dottrina sociale, vuole risvegliare la speranza nei
cuori degli esclusi". Ed e' "dovere dei cristiani, specialmente dei
laici che hanno responsabilita' sociali, economiche, politiche, di lasciarsi
guidare dalla dottrina sociale della Chiesa, per contribuire alla costruzione
di un mondo piu' giusto in cui ciascuno potra' vivere dignitosamente".
< < pagina precedente
( da "Rai News 24" del 18-03-2009)
Argomenti: Cina Usa
Pechino
| 18 marzo 2009 La Cina sbarra la strada al monopolio
della Coca-Cola Bloccato l'acquisto della della China Huiyuan Juice Il governo
cinese ha bloccato l'acquisto della piu' grande compagnia locale di bevande non
alcoliche da parte della Coca Cola. L'operazione, infatti, non sarebbe
consentita dalla legge antimonopolio. Il ministero al commercio di Pechino ha detto che
"l'acquisizione avrebbe avuto influenza negativa sulla concorrenza".
In settembre, la multinazionale americana aveva lanciato un'offerta di 2,4
miliardi di dollari per l' acquisto della China Huiyuan Juice, un' impresa
fondata nel 1992 e quotata alla Borsa di Hong Kong. Se l' affare fosse andato
in porto si sarebbe trattato della piu' costosa acquisizione di una compagnia
cinese mai fatta da una societa' straniera. L' offerta della Coca Cola per la
Huiyuan era seguita con interesse anche perche' era il primo caso di rilievo a
coinvolgere una multinazionale straniera da quando e' entrata in vigore le
nuova legge antimonopolio, nell' agosto dell' anno scorso. Gli osservatori sono
stati presi di sorpresa dal rigetto dell' operazione. Le aspettative erano per
un' approvazione condizionata anche perche' la Coca Cola, essendo stata uno dei
principali sponsor delle Olimpiadi di Pechino, ha acquistato in Cina una forte visibilita' e si ritiene che abbia sviluppato
buoni contatti nel mondo politico cinese. L'acquisizione della compagnia cinese
avrebbe permesso alla multinazionale americana di rafforzare la propria
presenza sul suo terzo mercato piu' importante (dopo Usa
e Messico) e di diversificare l' offerta al pubblico, aggiungendo i succhi di
frutta alle bevande gassose.
( da "Affari Italiani (Online)" del 18-03-2009)
Argomenti: Cina Usa
Aids, la Francia e
la Germania contro il Papa Mercoledí 18.03.2009 12:28 "Nel contesto della globalizzazione in cui ci troviamo, la Chiesa
ha un interesse particolare per le persone piu' bisognose". Lo ha
ricordato Benedetto XVI. "La missione del vescovo - ha detto - lo impegna
ad essere il principale difensore dei diritti dei poveri, a promuovere e
favorire l'esercizio della carita', manifestazione dell'amore del Signore per i
piccoli". Secondo il Papa, "in questo modo, i fedeli sono
portati a cogliere in modo concreto che la Chiesa e' una vera famiglia di Dio,
riunita dall'amore fraterno, che esclude ogni etnocentrismo e particolarismo
eccessivi e contribuisce alla riconciliazione e alla cooperazione tra le etnie
per il bene di tutti". Da parte sua, ha tenuto a rimarcare il Pontefice,
"la Chiesa, attraverso la sua dottrina sociale, vuole risvegliare la
speranza nei cuori degli esclusi". Ed e' "dovere dei cristiani,
specialmente dei laici che hanno responsabilita' sociali, economiche,
politiche, di lasciarsi guidare dalla dottrina sociale della Chiesa, per
contribuire alla costruzione di un mondo piu' giusto in cui ciascuno potra'
vivere dignitosamente". < < pagina precedente
( da "Virgilio Notizie" del 18-03-2009)
Argomenti: Cina Usa
Roma, 18 mar.
(Apcom-Nuova Europa) - Archiviata l'era Bush, con l'arrivo del nuovo presidente
Usa Barack Obama, si modificano i rapporti di forza in
Asia centrale e si prospettano nuove possibilità di interazione tra l'Occidente
e la Russia. La partita, in particolare, si gioca attorno all'Afghanistan, che potrebbe diventare un importante banco di prova per i
rapporti Usa-Cina-Russia e Russia-Nato. Spesso si fa
riferimento a "un'anti-Nato" regionale: l'Organizzazione per la
cooperazione di Shanghai (Sco). Si tratta di un raggruppamento costituito su
iniziativa prevalentamente cinese, che ha come altro capofila la Russia.
Negli anni la Sco è riuscita ad assumere un suo peso geopolitico nella regione,
pur essendo combattuta al suo interno dalle differenze di valutazione tra Mosca
e Pechino sul suo possibile ruolo. Oggi il suo segretario generale Bolat
Nurgaliev ha affermato che la Sco è "aperta" a
un'"interazione" con la Nato. "In linea di principio la Sco non
ha un'allergia o un'avversione alla cooperazione con la Nato. Abbiamo
formalizzato una cooperazione documentata con alcune organizzazioni
internazionali e cooperiamo sulla base di accordi tra 'gentlemen' con altri,
tra cui per esempio l'Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in
Europa. Lo stesso si potrebbe dire per la Nato", ha affermato Nurgaliev
parlando con l'agenzia di stampa Interfax. "La Sco - ha continuato - è
aperta alla cooperazione con ogni organizzazione internazionale che condivida
gli scopi d'assicurare la stabilità e la pace su una scala globale e regionale.
Noi non vediamo ostacoli a tale interazione, dato che vi è rappresentato un
interesse reciproco". L'interesse della Sco, a quanto dichiarato in
passato dallo stesso Nurgaliev, pare non essere quello di mandare truppe, quanto
quello di cercare di mettere sotto controllo i confini porosi dell'Afghanistan,
un vero e proprio buco nero d'instabilità per la regione centro-asiatica.
"E' necessario - ha ribadito oggi il segretario generale - comprendere la
scala dei problemi e delle minacce poste dalle regolari sortite di formazioni
talebane e dai traffici di eroina, essendo di origine afgana il 92 per cento di
essa. Questo provoca serie preoccupazioni ai membri della Sco, che sono i
vicini dell'Afghanistan, e un crescente allarme sul fatto che queste minacce si
prospettano ampie, specialmente in tempi recenti". La richiesta della Sco
di sterilizzare i confini afgani non è affatto nuova. Nel
( da "Virgilio Notizie" del 18-03-2009)
Argomenti: Cina Usa
Roma, 18 mar.
(Apcom-Nuova Europa) - Oltre alla minaccia dei talebani e del narcotraffico,
però, sembrano esserci anche motivazioni più "di scenario" nella
proposta di collaborazione Sco. L'Asia centrale è uno degli scrigni più ricchi
di risorse energetiche al mondo, oltre a essere uno snodo obbligato nello
sviluppo dei transiti euroasiatici, anche in vista di una possibile riapertura
dell'antica "Via della Seta". Halford Mackinder, il geografo inglese
che ha posto le basi della geopolitica, definiva la regione
"Heartland" e riteneva che chi ne avesse assunto il controllo avrebbe
potuto controllare il mondo. L'Afghanistan, già centro nel XIX secolo del
"Grande gioco" per l'egemonia nella regione tra Russia e Gran
Bretagna, oggi è il fulcro della partita. Obama ne è consapevole e ha
annunciato che intende inviarvi altri 17mila uomini, raddoppiando la forza del
proprio contingente. Un impegno importante, preso in un momento di grave crisi
economica. Ma il presidente Usa ha già dovuto subire
un primo smacco. Il Kirghizistan (un paese Sco) ha denunciato gli accordi in
base ai quali dal 2001 gli Usa e gli altri paesi
impegnati nel teatro afgano possono utilizzare la base aerea di Manas, vicino
alla capitale Bishkek. La decisione è stata annunciata a inizio febbraio, in
concomitanza con l'assegnazione all'impoverito paese centroasiatico d'un
pacchetto d'aiuti economici da 2 miliardi di dollari. Una circostanza, questa,
che ha fatto avanzare molti sospetti sulle giustificazioni addotte dal
presidente Kurmanbek Bakiev, secondo il quale lo "sfratto" sarebbe
motivato da mere ragioni economiche. Sebbene molte voci facciano pensare che la
trattativa con Washington sia ancora aperta, gli Stati uniti hanno fatto capire
che stanno valutando possibilità per sostituire la fondamentale base di Manas
con altre strutture alternative. La decisione di Bakiev, inoltre, sembra essere
collegata a quella di Mosca (seguita dal Kazakistan, Uzbekistan, Tagikistan e
lo stesso Kirghizistan, tutti membri Sco) di permettere il transito di
materiali non bellici destinati alle forze Usa nel
loro territorio. Una disponibilità ben accolta da Washington, che ha bisogno di
diminuire la canalizzazione dei rifornimenti attraverso l'instabile Pakistan,
ma che pone in una posizione di forza Mosca. Ci sono anche possibilità, come ha
scritto sul sito d'informazione Eurasianet il docente dell'US Army War College
Stephen Blank, che nella partita per Manas possa inserirsi anche la trattativa
sullo scudo antimissilistico statunitense in Europa dell'Est. Una data cruciale
per definire le possibilità di sinergia tra Sco e Nato sembra essere il 27 marzo.
Quel giorno a Mosca ci sarà una conferenza sull'Afghanistan, voluta dalla
presidenza russa dell'organizzazione. Lì potrebbero confrontarsi, e forse
armonizzarsi, le due diverse visioni sul ruolo del raggruppamento. Secondo Asia
Times Online, infatti, la Cina sarebbe più orientata a vedere un contingente di caschi blu per
i confini afgani che la Sco. All'incontro sono stati invitati anche il
segretario generale della Nato Jaap de Hoop Scheffer (ma non è ancora chiaro se
ci sarà o meno), i paesi del G8, la Turchia, i paesi osservatori della Sco -
Iran, Pakistan, India e Mongolia - alcuni dei quali molto interessati
alla vicenda afgana. La convocazione è tre giorni prima che la Nato e l'Onu
s'incontrino all'Aia proprio per parlare di Afghanistan. E una settimana prima
che Obama e il presidente russo Dmitri Medvedev s'incontrino per la prima
volta.
( da "Velino.it, Il" del 18-03-2009)
Argomenti: Cina Usa
Il Velino presenta,
in esclusiva per gli abbonati, le notizie via via che vengono inserite. EST -
Onu, Prodi segretario generale? Probabilmente "una sciocchezza" Roma,
18 mar (Velino) - Il rinnovo della tessera del Partito democratico da parte di
Romano Prodi ha provocato numerosi speculazioni da parte della stampa sul suo
futuro politico. C?è chi ne ipotizzava una candidatura alle europee (già
smentita dall?interessato) o il ruolo di consigliere di Dario Franceschini alla
leadership del Pd. Fino a quanto pubblicato da Giancarlo Mazzuca sul Tempo di
oggi. Il deputato del Pdl, primo anni fa ad anticipare la notizia che l?ex
premier sarebbe diventato presidente della Commissione europea, in un articolo ironico
e un po? velenoso sostiene che “quello che ora interessa a Mortadella è
diventare come minimo roast-beef, nel senso che ambirebbe a un ruolo sempre più
internazionale”. Un ruolo che qualche riga dopo viene esplicitato: niente di
meno che segretario generale dell?Onu. L?indiscrezione, se così si può
chiamare, di Mazzuca, non è utilizzata per sottolineare un?ipotetica
megalomania del Professore o comunque per prenderlo per i fondelli. Il deputato
definisce tutt?altro che velleitarie le presunte ambizioni di Prodi, che da
settembre guida il comitato Onu-Unione africana per le operazioni di
peacekeeping nel continente nero. L?ex presidente del Consiglio – sostiene
Mazzuca – sarebbe sostenuto dalla Cina e dagli Stati
Uniti dell?amministrazione Obama, mentre l?attuale segretario generale Ban
Ki-moon sarebbe “considerato da tutti di scarso appeal”. Strada quindi in
discesa per Prodi sulla poltrona più importante del Palazzo di vetro?
Tutt?altro. Ciò che Mazzuca non considera nella sua analisi sono le procedure
di elezione di un segretario generale. Non solo quelle ufficiali (voto del
Consiglio di Sicurezza che prelude alla nomina da parte dell?Assemblea
generale) ma soprattutto la regola non scritta che vuole l?alternanza
(generalmente con il rinnovo del mandato per il segretario generale in carica)
tra i gruppi regionali. Anche quando nel
( da "Sestopotere.com" del 18-03-2009)
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Il sindaco Reggi al
V Convegno nazionale dei Comuni sulla Protezione Civile (18/3/2009 20:53) |
(Sesto Potere) - Piacenza - 18 marzo 2009 - Il sindaco di Piacenza Roberto Reggi,
in qualità di presidente della Consulta nazionale dell?Anci sulla Protezione
Civile, parteciperà al V Convegno sul tema “Codice Rosso 2009. Protezione
Civile: le forme associative e le Unioni di Comuni nelle prospettive delle
riforme federaliste”, che si terrà ad Ancona dal 19 al 21 marzo. In
particolare, Reggi introdurrà e coordinerà i lavori nel pomeriggio di giovedì,
la discussione verterà sul tema “La Protezione Civile nelle prospettive delle
riforme federaliste”. Interverranno Mauro Guerra, Sindaco di Tramezzo,
coordinatore Nazionale dell?Anci - Piccoli Comuni e Unioni di Comuni, che
illustrerà “Le forme associative e le Unioni di Comuni nelle prospettive delle
riforme federaliste” e Bernardo De Bernardinis, Vice Capo Dipartimento della
Protezione Civile della Presidenza del Consiglio dei Ministri, che approfondirà
il tema “Il Comune nei progetti strategici di interesse nazionale” e svilupperà
gli argomenti relativi alla rete dei centri funzionali, alla dorsale
trasmissiva, alla colonna mobile nazionale delle Regioni e alla sicurezza degli
edifici scolastici. Interverranno inoltre Massimo Vitale, Consigliere Comunale
con delega alla Protezione Civile del Comune di Bari, Gabriele Marchese sindaco
di San Salvo, Paolo Raffaelli sindaco di Terni, Luca Ceriscioli sindaco di
Pesaro, Raffaele Rocco, coordinatore del Dipartimento Difesa del Suolo e
Risorse Idriche della Regione Autonoma Valle d?Aosta, Lino Secchi, Presidente
Confservizi Marche, Anna Patullo, assessore alla Protezione
Civile del Comune di Bologna, Enea Di Ianni, assessore alla Protezione Civile
del Comune di Sulmona e Guglielmo Berlasso, dirigente della Protezione Civile
della Regione Friuli Venezia Giulia. Il sabato mattina il sindaco Reggi
interverrà alla tavola rotonda conclusiva, il momento più importante delle tre
giorni, insieme a Gian Mario Spacca, presidente della Regione Marche,
Giovanni Chiodi, presidente della Regione Abruzzo, Francesco Paolo Tronca, capo
del Dipartimento nazionale dei Vigili del Fuoco, Mario Luigi Bruschini, rappresentante
della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome, Antonio D?Alì,
presidente della Commissione Ambiente del Senato ed Ermete Realacci, componente
della Commissione Ambiente della Camera dei Deputati. in merito all?attuazione
dei modelli organizzativi della Protezione Civile, sempre nell?ottica delle
possibili riforme federaliste. I presenti condivideranno un documento finale da
sottoscrivere nel corso della Conferenza unificata, che verrà presentato dal
presidente dell?Anci Leonardo Domenici, in cui i Comuni e le Regioni pongono le
basi per una nuova stagione di concertazione per le attività della Protezione
Civile e per affermare la funzionalità di un sistema articolato sul territorio
nazionale, in modo capillare per poter gestire al meglio i rischi e le
emergenze. Questo, al fine di promuovere l?associazionismo per l?adeguatezza
dei servizi, rispettare i ruoli e la sussidiarietà come principio fondante di
un vero sistema, ripartire il fondo regionale di Protezione Civile come motore
del sistema nazionale di Protezione Civile e definire le attività di formazione
delle risorse umane per far crescere il sistema. Concluderà i lavori il Capo
del Dipartimento della Protezione Civile della Presidenza del Consiglio Guido
Bertolaso. Sarà infine assegnato il premio nazionale “Codice Rosso” a Gianni
Letta, sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri. Il premio
verrà ritirato da Guido Bertolaso.
( da "Gazzetta di Parma Online, La" del
18-03-2009)
Argomenti: Cina Usa
Libri, come Internet
ha cambiato modo di amare Dalle chat a Facebook, da YouTube a YouPorn, dal
cybersesso al Real Touch, il web