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Report "Globalizzazione"   16-4-2009


Indice degli articoli

Sezione principale: Globalizzazione

Mixed Doubles, tutto è pronto ( da "Corriere delle Alpi" del 16-04-2009)
Argomenti: Cina Usa

Abstract: Difficile fare pronostici: Australia, Austria, Bulgaria, Canada, Cina, Corea, Danimarca, Estonia, Finlandia, Francia, Galles, Giappone, Inghilterra, Lettonia, Lituania, Norvegia, Nuova Zelanda, Repubblica Ceca, Russia, Scozia, Slovacchia, Spagna, Svezia, Svizzera, Ungheria e Usa saranno in gara con i migliori atleti.

Sale la disoccupazione, aumenta il peso delle carte di credito nelle tasche dei risparmiatori. Bank ... ( da "Finanza e Mercati" del 16-04-2009)
Argomenti: Cina Usa

Abstract: La Cina ha aperto agli stranieri la propria industria bancaria nel dicembre 2006. Ed è stato un buon business. È vero che l'espansione 2008 è stata del 17%, inferiore al 30% dell'anno precendente. Ma i non-performing loan sono allo 0,6% e il parametro di patrimonializzazione è al 13,6 per cento.

Focus sull'attualità e la globalizzazione ( da "Arena, L'" del 16-04-2009)
Argomenti: Cina Usa

Abstract: sull'attualità e la globalizzazione Per i dibattiti sui temi di attualità, attesa l'indiana Vandana Shiva, in prima fila nella lotta contro la povertà e la globalizzazione, con il suo nuovo libro «Ritorno alla Terra» in dialogo con Carlo Petrini e Ermanno Olmi. Mario Calabresi racconta il suo viaggio nell'America in crisi.

Obama all'esame del continente latino-americano ( da "Bresciaoggi(Abbonati)" del 16-04-2009)
Argomenti: Cina Usa

Abstract: da sempre molto critico degli Usa, reduce da un viaggio in Cina, in Iran e a Cuba, si tratterà di un primo contatto, anche se non sono previsti incontri bilaterali. Il portavoce della Casa Bianca, Robert Gibbs, ha detto che Obama ha intenzione di parlare con chi lo desidera, «se no si resta in una stanza sa soli».

Made in Bs , in Cina occasioni di qualità ( da "Bresciaoggi(Abbonati)" del 16-04-2009)
Argomenti: Cina Usa

Abstract: selezione naturale su chi può investire in Cina, in un mercato che va necessariamente seguito e curato con attenzione». Per oltrepassare l'ostacolo servono strategie e soluzioni. «A differenza degli Usa - sottolinea Emanuela Gastaldi, Managing director Prem1er -, i 600 miliardi di dollari che il governo cinese ha messo a disposizione per fronteggiare la crisi,

pezzoli un errore i prezzi bassi ( da "Nuova Venezia, La" del 16-04-2009)
Argomenti: Cina Usa

Abstract: Chi ha falsificato la data di scadenza degli alimentari, - riflette Pezzoli - e coloro che erano pronti a portarlo sulle tavole dei nostri clienti, sono dei delinquenti, ma non va sottovalutato il fatto che la competitività nell'ambito della globalizzazione, anche nelle opportunità turistiche, impone obbligatoriamente proposte di bassa qualità». (g. ca.)

treviso. non di soli ogm vive il g8. vorrei un discorso completo sull'agricoltura ... ( da "Nuova Venezia, La" del 16-04-2009)
Argomenti: Cina Usa

Abstract: tra questi ci sono Usa, Canada, Brasile, Argentina, Cina. Si tratta di coltivazioni di grandi dimensioni, con il mercato in mano alle multinazionali. Qui da noi ci sono appezzamenti piccoli e "di qualità": di certo gli Ogm non ci servono». E' difficile - sostiene il biologo - essere contrari alla produzione di farmaci o alle terapie geniche:

Trento 11 Genitorialità Sociologia - Aula Kessler - via Verdi ( da "Adige, L'" del 16-04-2009)
Argomenti: Cina Usa

Abstract: Per Cine Mondo Gay, il film «Eden's Curve» di Anna Misawa (Usa, 2003). Rovereto 21 Variazioni Sala Filarmonica. «Temi e Variazioni. Dialogo tra l'aspirazione romantica dell'animo e la struttura classica antica», musiche di Felix Mendelssohn-Bartholdy.

prezzi usa in calo, allarme deflazione e l'economia cinese rallenta ancora - elena polidori ( da "Repubblica, La" del 16-04-2009)
Argomenti: Cina Usa

Abstract: Ombre anche in Cina dove, secondo stime ufficiose, il Pil potrebbe rallentare ancora nel primo trimestre, crescendo «solo» del 6%, cioè meno del 6,8% degli ultimi tre mesi del 2008 che rappresentava il minimo dal 1992: si saprà oggi, con certezza. Nelle prossime ore il governo deciderà anche se varare o meno eventuali altri piani di stimolo dell´

Obama oggi in Messico. Due problemi: narcotraffico e clandestine ( da "AmericaOggi Online" del 16-04-2009)
Argomenti: Cina Usa

Abstract: da sempre molto critico degli Usa, reduce da un viaggio in Cina, in Iran e a Cuba, si tratterà di un primo contatto, anche se non sono previsti incontri bilaterali. Il portavoce della Casa Bianca, Robert Gibbs, ha confermato che Obama ha l'intenzione di parlare con chi lo desidera, "se no si resta in una stanza da soli".

Protezione civile e ronde, organizzazioni incompatibili ( da "CittadinoLex" del 16-04-2009)
Argomenti: Cina Usa

Abstract: Protezione civile e ronde, organizzazioni incompatibili (Circolare Pcdm 10.3.2009 Gu 15.4.2009) di Ludovico Fraia Divieto assoluto ai volontari della Protezione civile di partecipare come tali alle ronde, se non come semplici cittadini. Il no categorico del Capo del Dipartimento della Protezione civile Guido Bertolaso è apparso ieri sulla gazzetta ufficiale del 15 aprile poco meno

il nuovo "tea-party" degli americani spaventa obama ( da "Repubblica, La" del 16-04-2009)
Argomenti: Cina Usa

Abstract: è salita al primo posto nella classifica di febbraio degli assicuratori vita a partecipazione straniera operanti in Cina con una raccolta pari a 155 milioni di euro Negli Stati Uniti la scadenza delle tasse si è trasformata ieri in una giornata nazionale di protesta nelle strade e di fronte ai Parlamenti statali all´insegna di un nuovo "tea party" come quello di Boston nel 1773.

Il Secondo Mondo del giovane profeta Parag Khanna ( da "Sole 24 Ore, Il" del 16-04-2009)
Argomenti: Cina Usa

Abstract: in quella lunga marcia della globalizzazione che sembrava fino a pochi mesi fa poter continuare a ritmi sempre più accelerati. Non solo perché si è sostanzialmente inaridita la potenzialità del debito, uno tra i principali fattori su cui si basava la crescita di un grande Paese come gli Stati Uniti e quindi anche l'incremento degli scambi e delle transazioni finanziarie.

La globalizzazione? Indietro non si torna ( da "Sole 24 Ore, Il" del 16-04-2009)
Argomenti: Cina Usa

Abstract: 24 Ore sezione: COMMENTI E INCHIESTE data: 2009-04-16 - pag: 15 autore: La globalizzazione? Indietro non si torna Sette risposte a sette dubbi per sfatare i luoghi comuni che si rincorrono intorno agli effetti dell'apertura dei mercati e del commercio iniquo di Moisés NaÍm Dimenticatevi dei necrologi scritti in anticipo.

Il no food minaccia lo sviluppo agricolo ( da "Sole 24 Ore, Il" del 16-04-2009)
Argomenti: Cina Usa

Abstract: Germania, Gran Bretagna, Usa, Canada, Giappone, Russia, Brasile, Cina, India, Sud Africa, Messico e Egitto, appunto il G–14 cui si aggiunge la Repubblica Ceca in veste di presidente di turno della Ue, sono stati chiamati a Treviso per trovare eventuali vie d'uscita e anticipare così la «catastrofe».

AZZURRINI e azzurrine protagoniste ai Campionati del Mondo Cadetti Belfast in Irlanda del No... ( da "Nazione, La (Arezzo)" del 16-04-2009)
Argomenti: Cina Usa

Abstract: Ecco la classifica. 1' Dorina Budai (Ungheria) ; 2. Katharine Holmes (Usa); 3. Camilla Batini (Italia); 3. Angi Xu (Cina); 5. Yujie Sun (Cina); 6. Gaia Fratini (Italia); 7. Toncica Topic (Croazia); 8. Daria Strelnikov (Israele); 9. Alberta Santuccio (Italia).

Cina, scommessa vinta da Generali ( da "Sole 24 Ore, Il" del 16-04-2009)
Argomenti: Cina Usa

Abstract: la ritirata dei concorrenti Usa ci ha aiutati, ma la nostra forza è stata la strategia «Cina, scommessa vinta da Generali» Il manager: con il 21% del mercato Vita dei gruppi esteri, siamo i primi nel Paese asiatico Riccardo Sabbatini Nel 2004 la maxi polizza da 2,4 miliardi di dollari stipulata in Cina dalle Generali fu considerata una fortunata eccezione.

Ricominciare dalla ribollita. Perchè no? C'è qualcosa di più di una moda nella t... ( da "Giorno, Il (Milano)" del 16-04-2009)
Argomenti: Cina Usa

Abstract: archiviato dalla sbornia consumista degli anni Ottanta e dalla globalizzazione del terzo millennio. Ma simboli trendy di scelte esistenziali, radicate in una consapevolezza nuova. Sicuramente c'entrano lo sboom della bolla immobiliare americana, il terremoto delle Borse mondiali, lo spettro di un nuovo '29, insomma tutto l'armamentario serpeggiante della Grande Crisi,

Calderon chiede a Obama controlli sul traffico d'armi ( da "Sole 24 Ore, Il" del 16-04-2009)
Argomenti: Cina Usa

Abstract: competitive con India e Cina. Le "maquilladoras", parchi industriali creati per ospitare aziende straniere restano ad esempio molto attraenti, a Mexicali ad esempio, vicino al confine americano, sono stati creati dei campus universitari per aumentare la qualità dei lavoratori, e si è avuto un aumento del flusso degli investimenti stranieri.

Gruppo Comunale di Protezione Civile Sabato l'inaugurazione della nuova sede ( da "Resto del Carlino, Il (Ascoli)" del 16-04-2009)
Argomenti: Cina Usa

Abstract: 6 Gruppo Comunale di Protezione Civile Sabato l'inaugurazione della nuova sede FOLIGNANO FOLIGNANO SABATO PROSSIMO alle 11 verrà inaugurata la sede del Gruppo comunale di Protezione Civile, nelle vicinanze dei campetti di viale Genova. Una sede che era in procinto di aprire già prima dei disastrosi eventi dei giorni scorsi,

HOLLYWOOD cala gli assi e mostra il rovescio del suo lato dorato. In sala arrivano in un... ( da "Messaggero, Il (Ancona)" del 16-04-2009) + 1 altra fonte
Argomenti: Cina Usa

Abstract: cerca di non farsi stritolare dall'industria del cine Usa. Una commedia brillante alla Città del Cinema. L'adrenalina è invece il pane quotidiano di Vin Diesel che torna a vestire i panni di Dom Torretto per una nuova avventura a tutta velocità, quarto film della serie Fast & furious. Stavolta, Solo parti originali.

i nuovi corsari del mondo globalizzato ( da "Eco di Bergamo, L'" del 16-04-2009)
Argomenti: Cina Usa

Abstract: dove passano le enormi e lentissime navi-serbatoio che portano il petrolio del Golfo Persico verso Cina e Giappone. Non ha molto senso chiedersi se i banditi somali o quelli asiatici abbiano motivazioni politiche, religiose, etniche o sociali, se siano cioè dei fanatici dell'islam o degli affamati senza speranza. L'uno e l'altro, probabilmente.

Solidarietà sarda tra gli sfollati aquilani ( da "Unione Sarda, L' (Nazionale)" del 16-04-2009)
Argomenti: Cina Usa

Abstract: Solidarietà sarda tra gli sfollati aquilani La colonna della Protezione civile da oggi operativa in Abruzzo --> La colonna della Protezione civile da oggi operativa in Abruzzo I settantasei operatori della Protezione civile sarda (ci sono anche otto donne) saranno oggi in Abruzzo. «Sono emozionata, la possibilità di aiutare un popolo che soffre tanto regala una carica incredibile»

classi dirigenti nell'immobilismo ( da "Unita, L'" del 16-04-2009)
Argomenti: Cina Usa

Abstract: bisogno di una classe dirigente che sia in grado di rispondere alle sfide lanciate dalla globalizzazione, dalla recessione, dai cambiamenti climatici, dagli enormi flussi migratori che ci stanno investendo. La Strategia di Lisbona nel 2000 chiedeva agli Stati membri dell'UE di arrivare ad investire per i successivi 10 anni fino al 3% del PIL in ricerca, innovazione e coesione sociale.

ottimismo? be', è ancora presto - alessandro volpi ( da "Tirreno, Il" del 16-04-2009)
Argomenti: Cina Usa

Abstract: Cina. Si tratta di un elemento di forte preoccupazione per l'amministrazione Obama visto che dal finanziamento cinese deriva oltre la metà della sottoscrizione dei bond emessi dal Tesoro Usa. A questa preoccupazione è necessario affiancare una considerazione di ordine generale In tutto il mondo ci sono 13 mila miliardi di dollari di liquidità ma la massa complessiva dei titoli mutui,

FIN dalla notte dei tempi l'uomo ha escogitato innumerevoli tecniche per app... ( da "Resto del Carlino, Il (Cesena)" del 16-04-2009)
Argomenti: Cina Usa

Abstract: il colpo di pistola alla nuca in Cina; lo squartamento nei Paesi arabi, il rogo per gli eretici e le streghe, la decapitazione in Arabia Saudita, lo schiacciamento da elefante in India, ecc. Tutto questo ci ha spinto a interrogarci sulla ragione per cui l'uomo ha sempre utilizzato il suo ingegno per costruire attrezzi per uccidere invece di investire sulla ricerca medico-

L'India, il gigante al voto e la tentazione della sinistra ( da "Corriere della Sera" del 16-04-2009)
Argomenti: Cina Usa

Abstract: Paese che più ha beneficiato della globalizzazione potrebbe rispondere in modo sorprendente alla crisi L'India, il gigante al voto e la tentazione della sinistra Elezioni al via: spunta un terzo «polo» tra il partito del Congresso e il Bjp di BILL EMMOTT Negli ultimi tempi, si sente spesso dire che la crisi economica rischia di innescare la marcia indietro della globalizzazione,

Annientare i pirati? È facile: basta volerlo ( da "Giornale.it, Il" del 16-04-2009)
Argomenti: Cina Usa

Abstract: dalla Cina alla Russia, dal Giappone agli Stati Uniti, dall'India all'Europa sono già impegnati militarmente nella «mission impossible» di proteggere i traffici marittimi. Ma anche se fosse possibile schierare un numero triplo di navi e di aerei non si riuscirebbero a bloccare gli attacchi, almeno non fino a quando i pirati saranno trattati meglio di un qualunque altro criminale.

Ahmadinejad: ( da "Corriere della Sera" del 16-04-2009)
Argomenti: Cina Usa

Abstract: 15 Relazioni Iran-Usa Ahmadinejad: «Ho nuove proposte» TEHERAN Il presidente Mahmoud Ahmadinejad ha annunciato ieri che Teheran sta preparando un pacchetto di proposte da presentare al gruppo dei «5+1» (Stati Uniti, Russia, Cina, Francia, Regno Unito più Germania) per superare l'impasse nei colloqui sul dossier nucleare.

MARCHIONNE MIRA AL POSTO NUMERO UNO IN CHRYSLER USA E CINA ALLA CONQUISTA DEL SUDAMERICA - L'ASTENSIONISMO MINACCIA LE EUROPEE - ABBORDAGGIO DEI FRANCESI CONTRO I PIRATI INDIA ( da "Dagospia.com" del 16-04-2009)
Argomenti: Cina Usa

Abstract: USA E CINA ALLA CONQUISTA DEL SUDAMERICA - L?ASTENSIONISMO MINACCIA LE EUROPEE - ABBORDAGGIO DEI FRANCESI CONTRO I PIRATI ? INDIA ALLE URNE ? G20, INCHIESTA SULLE VIOLENZE DELLA POLIZIA? Rassegna stampa internazionale a cura di Apcom 1 - SPAGNA EL MUNDO - Il governatore della Banca di Spagna, Fernandez Ordonez,

L'Europa resta ottimista nonostante Cina ( da "KataWebFinanza" del 16-04-2009)
Argomenti: Cina Usa

Abstract: Europa resta ottimista nonostante Cina (Teleborsa) - Roma, 16 apr - L'Europa si sveglia di buonumore, galvanizzata dalla chiusura positiva di Wall Street, nonostante la frenata di Tokyo sul finale. A sostenere i Listini europei concorrono le implicazioni positive del Beige Book, nonostante il rapporto della FED abbia confermato una fase generalmente recessiva dell'

Gli appuntamenti sportivi del 17/04 ( da "Datasport" del 16-04-2009)
Argomenti: Cina Usa

Abstract: in evidenza la Formula Uno con le prove libere del GP Cina. In evidenza: CALCIO Serie B: 36.a giornata Ore 19 Triestina-Grosseto. Ore 21 Ascoli-Frosinone FORMULA 1 Gran Premio di Cina Prove libere TENNIS WTA: Charleston- Usa TENNIS ATP Montecarlo Dalle 10.30 su Sky Sport 3 TENNIS WTA Barcellona VOLLEY A1F: quarti di finale - Gara 2 Ore 20.

America Latina/ Nyt: la Cina sfida il predominio degli Usa ( da "Virgilio Notizie" del 16-04-2009)
Argomenti: Cina Usa

Abstract: di dollari in valuta cinese per pagare le sue importazioni dalla Cina e ha prestato dieci miliardi di dollari alla compagnia petrolifera di Stato del Brasile. Nell'ultimo decennio - scrive ancora il Nyt - l'interscambio tra la Cina e i Paesi latinoamericani è cresciuto rapidamente, e il colosso asiatico è diventato il secondo partner commerciale della regione dopo gli Stati Uniti.

AMERICA LATINA/ NYT: LA CINA SFIDA IL PREDOMINIO DEGLI USA ( da "Wall Street Italia" del 16-04-2009)
Argomenti: Cina Usa

Abstract: la Cina sfida il predominio degli Usa di Apcom Siglati accordi per promuovere lo sviluppo locale -->Roma, 16 apr. (Apcom) - Mentre l'amministrazione Obama cerca di rilanciare i rapporti con i Paesi dell'America Latina, la Cina sfida il predominio regionale statunitense, ampliando la sua presenza finanziaria e commerciale nell'

BORSA/ EUROPA CONTRASTATA BENE FINANZIARI, DAX -0,2% ( da "Wall Street Italia" del 16-04-2009)
Argomenti: Cina Usa

Abstract: Sul fronte macro il Pil della Cina nel primo trimestre è cresciuto del 6,1%, livello più basso dal 1999, nel pomeriggio attesa per i dati Usa relativi ai nuovi cantieri e all'indice della Fed di Philadelphia. A Parigi in rialzo Axa (+1,9%), SocGen (+0,9%) e i titoli auto Peugeot (+0,4%) e Renault (+1,4%).

INDIA, IL GIGANTE AL VOTO E LA TENTAZIONE DELLA SINISTRA ( da "Wall Street Italia" del 16-04-2009)
Argomenti: Cina Usa

Abstract: India, il gigante al voto e la tentazione della sinistra -->Il Paese che più ha beneficiato della globalizzazione potrebbe rispondere in modo sorprendente alla crisi

BORSA/ PIAZZA AFFARI APRE POSITIVA BENE FIAT, MIBTEL +0,6% ( da "Wall Street Italia" del 16-04-2009)
Argomenti: Cina Usa

Abstract: Sul fronte macro da segnalare il dato sul Pil della Cina del primo trimestre, cresciuto del 6,1%, il livello più basso dal 1999. Nel pomeriggio negli Usa attesa per i dati sui nuovi cantieri e per l'indice della Fed di Philadelphia. Fra le blue chip in evidenza Fiat (+2,5%) dopo i dati sulle vendite in Europa occidentale (+14,7%) con la quota di mercato salita al 9,

Cultura, storia e politica risolvono la crisi ( da "Unione Sarda, L' (Nazionale)" del 16-04-2009)
Argomenti: Cina Usa

Abstract: Intanto, la globalizzazione in atto delle economie nazionali porta a uno scambio più veloce delle idee in fatto di tradizioni e istituzioni regolamentari; in secondo luogo, l'omogeneizzazione giuridica stimola la competizione tra i Paesi per attirare i capitali esterni.

sull'attualità e la globalizzazione ( da "Giornale di Vicenza.it, Il" del 16-04-2009) + 1 altra fonte
Argomenti: Cina Usa

Abstract: «Focus» sull'attualità e la globalizzazione 16/04/2009 rss e-mail print Vandana Shiva Per i dibattiti sui temi di attualità, attesa l'indiana Vandana Shiva, in prima fila nella lotta contro la povertà e la globalizzazione, con il suo nuovo libro «Ritorno alla Terra» in dialogo con Carlo Petrini e Ermanno Olmi.

, in Cina occasioni di qualità ( da "Brescia Oggi" del 16-04-2009)
Argomenti: Cina Usa

Abstract: selezione naturale su chi può investire in Cina, in un mercato che va necessariamente seguito e curato con attenzione». Per oltrepassare l'ostacolo servono strategie e soluzioni. «A differenza degli Usa - sottolinea Emanuela Gastaldi, Managing director Prem1er -, i 600 miliardi di dollari che il governo cinese ha messo a disposizione per fronteggiare la crisi,

BORSE SU QUOTA EUROPEA DI FIAT AL 9.2% (+1.8%) - Aig vERSO accordo con Zurich - Il Pil CINESE rallenta - Voto Unipol decisivo per il board di Mps CONSORZIO LIGHT PER L'AUMENTO ( da "Dagospia.com" del 16-04-2009)
Argomenti: Cina Usa

Abstract: Cina: rallenta la crescita del Pil... (ANSA) - La crescita del Pil della Cina e' rallentata nel primo trimestre 2009 al 6,1% su base annua, contro il 6,8% nell'ultimo trimestre 2008. Lo ha reso noto l'Ufficio nazionale di statistica. Si tratta delle crescita piu' debole dal 1992 (quando sono cominciate le rilevazioni trimestrali)

( da "Avvenire" del 16-04-2009)
Argomenti: Cina Usa

Abstract: Cina, Giappone, Usa e Russia (che ha bocciato l'idea di nuove sanzioni). In ogni caso, hanno riconosciuto fonti del governo di Tokyo, l'obiettivo di Pyongyang è di avere una trattativa diretta con gli Usa per negoziare aiuti e concessioni e raggiungere, come rilanciato in giornata dalla propaganda dei media ufficiali del regime comunista,

eBay rilancia in Asia con GMarket ( da "Computerworld Online" del 16-04-2009)
Argomenti: Cina Usa

Abstract: replicare nel mercato asiatico il successo avuto negli USA, in particolare in quello delle aste su internet in Cina, Giappone e Taiwan. Secondo il presidente e CEO di eBay John Donahoe, questa operazione crea "delle forti sinergie operative tra i due leader di mercato in Sud Corea, offre più opportunità per venditori e permette a eBay di raggiungere nuovi segmenti di consumatori"

Voglio iscrivermi alla Protezione civile ( da "Gazzettino, Il (Treviso)" del 16-04-2009)
Argomenti: Cina Usa

Abstract: Voglio iscrivermi alla Protezione civile» Boom di richieste alla sezione di Zero Branco dopo il ritorno degli uomini dalle zone terremotate dell'Aquila Giovedì 16 Aprile 2009, In lista d'attesa per entrare a far parte della Protezione civile di Zero Branco. Sono una ventina di aspiranti volontari, in prevalenza giovani, i quali hanno capito l'

Roma Tutto pronto per il G8 agricolo che si aprirà sabato a Cison di Valmarano dove sono at... ( da "Gazzettino, Il" del 16-04-2009)
Argomenti: Cina Usa

Abstract: Usa, Canada, Giappone, Russia, Brasile, Cina, India, Sud Africa, Messico, Egitto e quella della Repubblica Ceca in qualità di presidente di turno dell'Ue. «Noi pensiamo - ha detto Politi - che il mondo abbia bisogno di più agricoltura; e che si debba sviluppare la cooperazione internazionale per aiutare i Pvs a essere autosufficienti»

'Cartoons on the Bay 2009'/ L'Italia 'sbanca' la 13ma edizione ( da "Italia Sera" del 16-04-2009)
Argomenti: Cina Usa

Abstract: In coproduzione per la prima volta Italia-Cina, un ambizioso progetto, i viaggi di ?Marco Polo? il grande esploratore veneziano, che fu tra i primi occidentali a raggiungere la Cina alla fine del Duecento. L?opera verrà realizzata fra Torino e Nanchino e destinata alla distribuzione internazionale.

'Crisi, Innovazione, Mercato': domani l'incontro con Rotary e Lions ( da "Quotidiano.it, Il" del 16-04-2009)
Argomenti: Cina Usa

Abstract: globalizzazione. di Francesca Pasquali ?Crisi, Innovazione, Mercato? è il titolo della conferenza proposta dai Rotary Club del Fermano e dai Lions Club Fermano-Piceni che si terrà domani presso l?Hotel Royal. A presentare l?iniziativa i presidenti dei Rotary aderenti, il presidente del Lions Club Fermo-Porto San Giorgio Andrea Masiello ed il cerimoniere del Lions Club International

Il cibo globalizzato ( da "Sicilia, La" del 16-04-2009)
Argomenti: Cina Usa

Abstract: Il cibo globalizzato Ogni settimana andiamo al supermercato a fare la spesa. Di solito, non perdiamo tempo a leggere le etichette e mettiamo tutto nel cestino, dando solo un minimo sguardo al prodotto. Prestare attenzione alle etichette e saperle leggere permette di confrontare prodotti vari che all'apparenza sembrano uguali,

Ferrovie, Obama lancia l'alta velocità ( da "Stampaweb, La" del 16-04-2009)
Argomenti: Cina Usa

Abstract: E ha citato i grandi risultati ottenuti su questo fronte da altri paesi fra cui Cina, Giappone, Francia e Spagna. Negli Stati Uniti il sistema di trasporto ferroviario per passeggeri è concentrato soprattutto negli Stati densamente popolati del Nordest, mentre i collegamenti a lunga distanza, dalla metà del secolo scorso, si svolgono soprattutto in aereo o in automobile.

Usa, parte il treno di Obama "8 miliardi per l'alta velocità" ( da "Repubblica.it" del 16-04-2009)
Argomenti: Cina Usa

Abstract: il presidente Usa Barack Obama ha oggi annunciato un programma con l'obiettivo di colmare nei prossimi anni il ritardo statunitense nei confronti di paesi europei come Francia e Spagna, orientali come Cina e Giappone. "Abbiamo bisogno di un sistema di trasporto intelligente che risponda ai bisogni del Ventunesimo secolo",

L'America di Obama scopre il treno: al via l'alta velocità ( da "Corriere.it" del 16-04-2009)
Argomenti: Cina Usa

Abstract: Anche negli Usa sarà creata infatti una rete ferroviaria ad alta velocità, per recuperare il terreno perso nei confronti di Francia, Spagna, Cina e Giappone. Lo ha annunciato il presidente degli Stati uniti, Barack Obama. NUOVO PIANO - «Noi abbiamo bisogno di un sistema di trasporti intelligente che risponda ai bisogni del ventunesimo secolo»

USA/ TRASPORTI, OBAMA: ANCHE NOI DOBBIAMO SVILUPPARE LA TAV ( da "Wall Street Italia" del 16-04-2009)
Argomenti: Cina Usa

Abstract: E ha citato i grandi risultati ottenuti su questo fronte da altri paesi fra cui Cina, Giappone, Francia e Spagna. Negli Stati Uniti il sistema di trasporto ferroviario per passeggeri è concentrato soprattutto negli Stati densamente popolati del Nordest, mentre i collegamenti a lunga distanza, dalla metà del secolo scorso, si svolgono soprattutto in aereo o in automobile.

16/04/2009 18:03 USA: OBAMA, 8MLD DI DOLLARI PER AVERE TRENI AD ALTA VELOCITA' ANCHE DA NOI ( da "ITnews.it" del 16-04-2009)
Argomenti: Cina Usa

Abstract: In Europa aveva detto di invidiarci i treni super veloci e appena tornato in patria Barack Obama e' passato dalle parole ai fatti, stanziando 8 miliardi di dollari del piano di stimolo economico per la realizzazione di una rete ferroviaria ad alta velocita', sul modello di quelle che si sono costruite in Europa, in Cina e in Giappone.

Obama annuncia piano per treni alta velocità negli Usa ( da "Reuters Italia" del 16-04-2009)
Argomenti: Cina Usa

Abstract: Francia e Cina. Il primo finanziamento per i progetti di alta velocità e per il miglioramento del servizio esistente potrebbero arrivare già quest'estate. Al momento lo sforzo principale ricade sulla spalle dell'amministrazione federale e degli stati, ma l'investimento privato potrebbe giocare un ruolo chiave nell'accelerare i progetti,

Wall Street: indecisi gli indici Usa a metà seduta ( da "Finanza.com" del 16-04-2009)
Argomenti: Cina Usa

Abstract: Bene invece il comparto High Tech con il Nasdaq Composite cin rialzo dell?1,23% a 1646,8 punti. Tra i singoli temi da segnalare Hewlett Packard in rialzo del 3,5% seguita da Procter&Glamble a +2,46%. Bene anche Microsoft che segna un rialzo del 2,34% a 19,27 dollari per azione. Sul fronte opposto scende del 3,31% Merck e del 2,72% American Express.

Anche gli States in corsa per l'alta velocità ( da "GuidaViaggi.it" del 16-04-2009)
Argomenti: Cina Usa

Abstract: Abbiamo bisogno di creare un sistema di trasporti ecologico, che risolva i problemi di traffico e che crei nuovi posti di lavoro", ha detto il presidente Obama, rammentando il ritardo degli Usa rispetto a Francia, Spagna, Cina e Giappone. Altri 5 miliardi di dollari andranno agli Stati che investiranno nell'alta velocità.

Usa, parte il treno di Obama "8 miliardi per l'alta velocità" ( da "KataWeb News" del 16-04-2009)
Argomenti: Cina Usa

Abstract: parte il treno di Obama "8 miliardi per l'alta velocità" 16 aprile 2009 alle 18:36 — Fonte: Esteri">repubblica.it — 0 commenti Il presidente lancia un programma con l'obiettivo di colmare il ritardo nei confronti di Europa e Cina "Abbiamo bisogno di un trasporto intelligente che risponda ai bisogni del XXI secolo"

Usa: al via l'alta velocita' ferroviaria ( da "Trend-online" del 16-04-2009)
Argomenti: Cina Usa

Abstract: Un sistema 'che risponda ai bisogni del Ventunesimo secolo' e con l'obiettivo di colmare nei prossimi anni il ritardo Usa nei confronti di Paesi europei come Francia e Spagna, orientali come Cina e Giappone. L'alta velocita' Usa sara' finanziata con 8 mld di dlr presi dai fondi per il rilancio dell'economia.

Obama punta sul treno: 8 miliardi per finanziare l'alta velocità americana ( da "Giornale.it, Il" del 16-04-2009)
Argomenti: Cina Usa

Abstract: il presidente Usa Barack Obama ha oggi annunciato un programma con l?obiettivo di colmare nei prossimi anni il ritardo statunitense nei confronti di paesi europei come Francia e Spagna, orientali come Cina e Giappone. "Abbiamo bisogno di un sistema di trasporto intelligente che risponda ai bisogni del Ventunesimo secolo",

Referendum, la Lega ha fatto bene i conti?. ( da "Giornale.it, Il" del 16-04-2009)
Argomenti: Cina Usa

Abstract: ammissione che la crescita non potrà più dipendere solo dagli Usa, ma da quello che definisce "un traino globale", in cui i Paesi come Cina, India, Brasile avranno un ruolo sempre più importante. Ma questo avrà effetto nel lungo periodo: a breve è improbabile che queste economia possano generare una domanda interna molto forte.

USA: AL VIA L'ALTA VELOCITA' FERROVIARIA ( da "Wall Street Italia" del 16-04-2009)
Argomenti: Cina Usa

Abstract: Un sistema 'che risponda ai bisogni del Ventunesimo secolo' e con l'obiettivo di colmare nei prossimi anni il ritardo Usa nei confronti di Paesi europei come Francia e Spagna, orientali come Cina e Giappone. L'alta velocita' Usa sara' finanziata con 8 mld di dlr presi dai fondi per il rilancio dell'economia.


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Mixed Doubles, tutto è pronto (sezione: Globalizzazione)

( da "Corriere delle Alpi" del 16-04-2009)

Argomenti: Cina Usa

Mixed Doubles, tutto è pronto Sarà la Marina ad inaugurare la sfida con l'alzabandiera CORTINA. Sabato si alza il sipario sul World Mixed Doubles Curling Championship 2009, il campionato mondiale di doppio misto che si terrà per la prima volta a Cortina, e che è già salutato da molti come un evento che terrà in fibrillazione gli specialisti delle "stones" fino al 25 aprile. Tra non poca curiosità, a fare l'alzabandiera di questo evento mondiale che precede quello "assoluto" maschile del 2010, nonché la presentazione di ciascuna delle 27 nazioni, ad ogni turno, sarà la Marina Militare. Il via ai primi "ends" di gioco domenica allo stadio olimpico di Cortina, dopo che sabato le varie squadre avranno testato il ghiaccio di gara, poi la sera alle 19 la cerimonia ufficiale di apertura con la presenza di ben 100 bambini delle scuole ampezzane, coinvolti nella coreografia che il comitato organizzatore ha studiato a puntino. Una rappresentanza del comitato è appena rientrata da Moncton, in Canada, dove si è concluso il "Mondiale Assoluto 2009" e dove Massimo Antonelli, il presidente del comitato di Cortina, ha ricevuto la bandiera ufficiale dei "Mondiali" dagli organizzatori canadesi. Una visita intensa di studio e di contatti in vista dell'edizione 2010, ma anche di quella imminente del "Mixed Doubles". A Moncton era presente anche una delegazione del consorzio "Cortina Turismo", che ha promosso la località che ospiterà l'evento iridato 2010, presentando anche le tante opportunità che Cortina e la provincia possono offrire agli ospiti che arriveranno numerosi da tutto il mondo. Il Mixed Doubles è una disciplina decisamente giovane: introdotta nel 2007 dopo le Olimpiadi di Torino, durante le quali il Curling ebbe un lampo di successo soprattutto mediatico, ha visto la prima edizione mondiale nel 2008 in Finlandia, a Vierumaki, con il primo oro "firmato" dagli svizzeri Irene Schori e Toni Muller, ovviamente la coppia da battere a Cortina. Curioso questo sport delle "stones", nato nel XVI secolo in Scozia ed introdotto in Italia, guarda caso proprio da un cortinese, Leo Menardi, negli anni '20. Cortina è rimasta la culla del curling italiano ed ora la celebrazione con due Campionati del Mondo in successione. Il programma di gara, che vedrà scendere in "pista" ben 27 rappresentative nazionali, è intenso. I "round robin", i gironi di qualifica, si susseguiranno da domenica a mercoledì, dalle 8 alle 21, giovedì invece dalle 8 alle 14,30 per dare spazio poi venerdì ai "Qualification Games" ed alle semifinali. Sabato 25 il clou con le finali per il podio. Difficile fare pronostici: Australia, Austria, Bulgaria, Canada, Cina, Corea, Danimarca, Estonia, Finlandia, Francia, Galles, Giappone, Inghilterra, Lettonia, Lituania, Norvegia, Nuova Zelanda, Repubblica Ceca, Russia, Scozia, Slovacchia, Spagna, Svezia, Svizzera, Ungheria e Usa saranno in gara con i migliori atleti. C'è ovviamente anche l'Italia, con i due giovani portacolori della federazione azzurra Andrea Pilzer e Chiara Zanotelli. Per curiosi ed appassionati le porte dell'Olimpico sono aperte da sabato: lo spettacolo è assicurato. (a.s.)

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Sale la disoccupazione, aumenta il peso delle carte di credito nelle tasche dei risparmiatori. Bank ... (sezione: Globalizzazione)

( da "Finanza e Mercati" del 16-04-2009)

Argomenti: Cina Usa

Sale la disoccupazione, aumenta il peso delle carte di credito nelle tasche dei risparmiatori. Bank ... da Finanza&Mercati del 16-04-2009 Sale la disoccupazione, aumenta il peso delle carte di credito nelle tasche dei risparmiatori. Bank of America, leader nel comparto delle credit card negli Usa, ha annunciato di aver aumentato dal 3 al 4% sulle somme trasferite, le commissioni per i propri clienti. L'incremento è una questione di costi crescenti per il gruppo di Charlotte (North Carolina). Non sono solo i costi diretti delle operazioni. Bensì, anche quelli indiretti. Ossia, quelli legati alla mancata copertura delle spese affettuate con la carta, da parte dei titolari. Le statistiche indicano che il tasso di credit card default è proporzionale al tasso di disoccupazione. Dunque, coi disoccupati al top, è record anche per il costo default. Euro L'euro visto da lontano, lascia spazio alle opinioni. Ma con un denominatore comune: debolezza in agguato. Ieri, Bank of America ha reso noto che, secondo i propri analisti, l'Europa e l'euro pagheranno la politica da «falco» della Bce, con una minor scommessa sulla ripresa continentale e conseguente minor domanda di valuta europea. Ergo, euro potenzialmente indebolito. Per contro, visto da Citigroup, conta un'altra prospettiva di visuale. Quella in controluce col Sol Levante. Per Citi, infatti, l'euro è destinato a indebolirsi contro lo yen nei prossimi giorni. Ha già guadagnato troppo verso il Giappone. Punti di vista diversi, ma che convergono. Citigroup La Grande Muraglia è servita per arrestare anche la grande crisi finanziaria. Almeno, per quanto riguarda i risultati di Citigroup. Il colosso americano, come del resto la cugina inglese Hsbc, lo scorso anno ha registrato un boom di utili a Pechino e dintorni. Il profitto, infatti, è quasi raddoppiato a 190 milioni di dollari, e l'utile operativo è aumentato del 46 per cento. La Cina ha aperto agli stranieri la propria industria bancaria nel dicembre 2006. Ed è stato un buon business. È vero che l'espansione 2008 è stata del 17%, inferiore al 30% dell'anno precendente. Ma i non-performing loan sono allo 0,6% e il parametro di patrimonializzazione è al 13,6 per cento. Numeri, questi ultimi, da Drago.

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Focus sull'attualità e la globalizzazione (sezione: Globalizzazione)

( da "Arena, L'" del 16-04-2009)

Argomenti: Cina Usa

Giovedì 16 Aprile 2009 CULTURA Pagina 47 «Focus» sull'attualità e la globalizzazione Per i dibattiti sui temi di attualità, attesa l'indiana Vandana Shiva, in prima fila nella lotta contro la povertà e la globalizzazione, con il suo nuovo libro «Ritorno alla Terra» in dialogo con Carlo Petrini e Ermanno Olmi. Mario Calabresi racconta il suo viaggio nell'America in crisi. Tariq Ramadan presenta una lettura moderna del Corano. Con lui Paola Caridi, autrice di un libro su Hamas. Dei diritti umani nel mondo discutono Emma Bonino, Pietro Marcenaro e Anna Zafesova, con Il'ja, il figlio della giornalista assassinata. Marco Belpoliti e Maria Latella analizzano l'ascesa di Berlusconi. E ancora presenze doc come Oliviero Beha, Denise Pardo, Stefano Rodotà, Rita Levi Montalcini, Eugenio Scalfari, Luciano Canfora, Ezio Mauro, Riccardo Chiaberge.  

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Obama all'esame del continente latino-americano (sezione: Globalizzazione)

( da "Bresciaoggi(Abbonati)" del 16-04-2009)

Argomenti: Cina Usa

Giovedì 16 Aprile 2009 NAZIONALE Pagina 6 VERTICE. Viaggio cruciale per il presidente Obama all'esame del continente latino-americano Narcotraffico in Messico, Cuba e Chavez i punti critici NEW YORK Dopo l'Europa, che è riuscito a sedurre, tocca all'America Latina, dove il compito appare più difficile: il presidente degli Stati Uniti, Barack Obama, sarà oggi a Città del Messico per un incontro con il suo collega Felipe Calderon. Poi, Obama si recherà a Port of Spain, la capitale di Trinidad e Tobago, dov'è in calendario, tra domani e domenica, il quinto Vertice delle Americhe. Sono due appuntamenti molto differenti. Usa e Messico condividono una lunga frontiera e hanno l'obbligo di andare d'accordo. I grossi problemi sono due: la lotta al narcotraffico, con il recente aumento delle violenze nelle aree di frontiera, e la questione dell'immigrazione clandestina negli Usa, proveniente dal Messico. A Trinidad saranno presenti una serie di leader «scomodi» come il venezuelano Hugo Chavez, il boliviano Evo Morales, il nicaraguense Daniel Ortega (l'uomo della rivoluzione sandinista), oltre ad un amico del predecessore di Obama George W. Bush, il colombiano Alvaro Uribe. Ci sarà il brasiliano Luiz Inacio Lula da Silva, che Obama ha già incontrato a diverse riprese, con cui va d'accordo. Ma ci sarà anche un convitato di pietra: il rappresentante di Cuba, che non essendo una democrazia non fa parte del club panamericano. Ma, senza l'ombra di un dubbio, i recenti spiragli aperti da Obama liberalizzando viaggi e rimesse di fondi saranno uno dei temi affrontati. Con Chavez, da sempre molto critico degli Usa, reduce da un viaggio in Cina, in Iran e a Cuba, si tratterà di un primo contatto, anche se non sono previsti incontri bilaterali. Il portavoce della Casa Bianca, Robert Gibbs, ha detto che Obama ha intenzione di parlare con chi lo desidera, «se no si resta in una stanza sa soli».  

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Made in Bs , in Cina occasioni di qualità (sezione: Globalizzazione)

( da "Bresciaoggi(Abbonati)" del 16-04-2009)

Argomenti: Cina Usa

Giovedì 16 Aprile 2009 ECONOMIA Pagina 24 INTERNAZIONALIZZAZIONE/2. Il grande mercato ha voltato pagina: meno low cost, più ricerca tecnologica «Made in Bs», in Cina occasioni di qualità Il Drago ha cambiato pelle. La Cina si è profondamente modificata in questi ultimi anni, e offre possibilità alle imprese bresciane, a patto di studiare strategie operative ad hoc per penetrare un mercato ricco di competitori, che mantiene aspetti preoccupanti ma al contempo rappresenta una frontiera interessante per chi punta ad investire per conquistare nuove quote di mercato. Questo è quanto emerso dall'incontro che si è tenuto ieri pomeriggio alla sede dell'Associazione Industriale Bresciana e organizzato dalla «Premier», società che dal 2006 ha attivato una partnership proprio nel paese asiatico. «Il mercato cinese è drasticamente cambiato in questi cinque anni - analizza Marco Tchen, amministratore delegato della Nuovo Mondo International, società specializzata nel supporto delle aziende italiane che vogliono investire in Cina -. Nel 2000 il paese era visto principalmente come una meta per delocalizzare, producendo a basso costo, ma adesso è necessario modificare questo stereotipo. La Cina si è aperta, soprattutto all'acquisto di beni da parte di aziende straniere». Sul piatto della bilancia opportunità interessanti, soprattutto per le bresciane. «C'è grande richiesta - prosegue Tchen - di alta tecnologia, e proprio grazie all'elevato livello di alcuni prodotti, Brescia può fare la parte del leone». Cambia la prospettiva, quindi: non è più la Cina delle delocalizzazioni e dei prodotti low cost da rivendere in Europa, ma un Paese nuovo che cerca qualità. Ma secondo Premier bisogna dosare strategia e coraggio negli investimenti. «Del resto - aggiunge Tchen - non bisogna mai dimenticarsi dei potenziali concorrenti, in primis Giappone e Germania». A bloccare sono soprattutto i costi di organizzazione per la rete vendita e per il post vendita, che richiedono sforzi ingenti, praticando una «selezione naturale su chi può investire in Cina, in un mercato che va necessariamente seguito e curato con attenzione». Per oltrepassare l'ostacolo servono strategie e soluzioni. «A differenza degli Usa - sottolinea Emanuela Gastaldi, Managing director Prem1er -, i 600 miliardi di dollari che il governo cinese ha messo a disposizione per fronteggiare la crisi, non andranno a coprire perdite di banche e istituti finanziari, ma costituiranno denaro fresco sul mercato, il che significa maggiore disponibilità. In questo quadro le aziende veloci a muoversi possono sfruttare la situazione in maniera straordinaria».  

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pezzoli un errore i prezzi bassi (sezione: Globalizzazione)

( da "Nuova Venezia, La" del 16-04-2009)

Argomenti: Cina Usa

Pagina 33 - Provincia Pezzoli «Un errore i prezzi bassi» JESOLO. «La città ha fatto notevoli passi avanti nella promozione, ma le politiche dei prezzi bassi hanno come conseguenza questi scandali». Mario Pezzoli, già parlamentare ed esponente di spicco della politica jesolana, non si è ritirato dalla politica come molti sostengono, e osserva sempre la sua città con occhio critico. Dopo gli interventi sull'ordine pubblico, per i quali è stato invitato caldamente a farsi da parte proprio perché fuori da ogni assemblea rappresentativa, adesso volge lo sguardo alle indagini di polizia e finanza sull'ingrosso alimentari trovato con quintali di merce scaduta. «Lo scandalo dei cibi scaduti - dice - va direttamente collegato, e dispiace dirlo, alla politica dei prezzi bassi che da qualche anno ha informato la nostra politica turistica. «Chi ha falsificato la data di scadenza degli alimentari, - riflette Pezzoli - e coloro che erano pronti a portarlo sulle tavole dei nostri clienti, sono dei delinquenti, ma non va sottovalutato il fatto che la competitività nell'ambito della globalizzazione, anche nelle opportunità turistiche, impone obbligatoriamente proposte di bassa qualità». (g. ca.)

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treviso. non di soli ogm vive il g8. vorrei un discorso completo sull'agricoltura ... (sezione: Globalizzazione)

( da "Nuova Venezia, La" del 16-04-2009)

Argomenti: Cina Usa

di Fabio Poloni TREVISO. Non di soli Ogm vive il G8. «Vorrei un discorso completo sull'agricoltura ... Vorrei questa regola: niente contaminazioni con le colture genuine Accettare delle quote sarebbe aprire una breccia inarrestabile TREVISO. Non di soli Ogm vive il G8. «Vorrei un discorso completo sull'agricoltura sostenibile, che metta paletti precisi ai prodotti geneticamente modificati, ma che dia anche garanzie sulla sostenibilità, sulla sovranità alimentare, sui freni alle speculazioni finanziarie». Gianni Tamino, trevigiano di Mogliano, biologo, docente, ex parlamentare ed europarlamentare, è diventato in questi anni uno dei teorici di un'agricoltura «sostenibile». Al G8 convocato da Luca Zaia, Tamino chiede impegni concreti. «Questa crisi globale - dice - impone strategie diverse». Tamino è un vero esperto del settore, voce scientifica di un movimento che spesso fa notizia solo quando alza la voce. Il biologo trevigiano ha svolto ricerche sugli aspetti fisici e molecolari in campo genetico, sugli effetti mutageni e cancerogeni degli inquinanti ambientali, sui rischi biologici delle biotecnologie e dei campi elettromagnetici. Un freno agli Ogm. Gli organismi geneticamente modificati sono uno degli aspetti dell'agenda del G8. Non l'unico, ma di certo il più visibile. Le biotecnologie innovative - come spiega Tamino in un suo documento - permettono di inserire geni provenienti da una specie in un'altra diversa: per esempio geni umani in batteri, geni animali nei vegetali, producendo piante e animali "transgenici" detti Ogm. «La questione - ci spiega - non è solo se gli Ogm fanno bene o male. Dobbiamo anche chiederci: servono o no? Questo è un tema che vorrei fosse affrontato dal G8 di Cison». Tamino spiega: «Oggi sette o otto paesi usano gli Ogm, tra questi ci sono Usa, Canada, Brasile, Argentina, Cina. Si tratta di coltivazioni di grandi dimensioni, con il mercato in mano alle multinazionali. Qui da noi ci sono appezzamenti piccoli e "di qualità": di certo gli Ogm non ci servono». E' difficile - sostiene il biologo - essere contrari alla produzione di farmaci o alle terapie geniche: l'accettabilità di queste tecniche dipende non solo dalla possibilità di guarire malati, ma anche dal fatto che si opera in un ambiente controllato. Non altrettanto si può dire per la manipolazione di piante e animali che, non potendo essere tenuti in ambienti isolati, vengono sperimentati e utilizzati in campo aperto, con rischio di trasferimento di nuovi geni in altri organismi, senza controllo e con pericolo di effetti indesiderati. Se al G8 di Cison dovesse chiedere una "regola" da fissare, quale sarebbe? «Quella di stabilire - dice Tamino - che non ci sia alcuna accettazione alle contaminazioni, anche minime». Perché? «Se in un campo di mais abbiamo anche solo l'uno per mille di Ogm, significa 75 piante che poi possono impollinarne altre, e dare il via a una reazione a catena incontrollabile. Il G8 deve essere chiaro: non ci può essere alcuna contaminazione». Produrre dove serve. Oggi la produzione di cibo, se equamente distribuita, sarebbe in grado di soddisfare tutto il fabbisogno mondiale, senza ricorso agli Ogm. Da questa considerazione parte la richiesta di Tamino per un «principio della sovranità alimentare: ogni paese deve avere il diritto di produrre da sé il cibo che gli serve. Oggi - spiega - produciamo per spostare e per guadagnare, dietro ci sono gli interessi economici». Cambierà? «Non sono molto ottimista, ma questa crisi impone una strategia diversa». Secondo Tamino, una produzione standardizzata di cibo come quella transgenica sarà fatta nei paesi dove i costi di produzione sono più bassi, ma il cibo sarà venduto sui mercati dove i prezzi sono elevati. Conseguenza: chi produce, se povero, non potrà acquistare il cibo, e chi è ricco avrà cibo ma non saprà produrlo a prezzi competitivi.

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Trento 11 Genitorialità Sociologia - Aula Kessler - via Verdi (sezione: Globalizzazione)

( da "Adige, L'" del 16-04-2009)

Argomenti: Cina Usa

Trento 11 Genitorialità Sociologia - Aula Kessler - via Verdi Trento 11 Genitorialità Sociologia - Aula Kessler - via Verdi. «Il diritto di essere padri nei luoghi di lavoro», incontro con Laura Calafà e Cristina Cominato (Giurisprudenza - Vr) e Walter Largher (Uil Tn). Trento 14 Sussidiarietà Sala Depero - Palazzo della Provincia. «Il Trattato di Lisbona e le Regioni: il controllo di sussidiarietà», ovvero «Il federalismo come metodo di governo: le regole della democrazia deliberativa e partecipativa». Anche domani dalle 9. Trento 15 Biologia Fondazione B. Kessler - via S. Croce 77. Georg Toepfer in «Che cos'è la filosofia della biologia?». Con Antonio Autiero. Trento 15 Pulcini Museo di Scienze - via Calepina 14. Inaugurazione di «Pulcini al Museo», fino al 3 maggio dalle 15 alle 18. Trento 17 Montale Centro Rosmini - via Dordi 8. Enrico Grandesso, critico letterario di Padova, parlerà di Eugenio Montale. Trento 17-19 Ian MacPherson Facoltà di Economia - via Rosmini. Incontro con Ian MacPherson su «Le sfide della Cooperazione». Trento 17.30 Duce e Negus Museo Storico - via Torre d'Augusto 35. Presentazione del volume «Tra Duce, Führer e Negus: l'Alto Adige e la guerra d'Abissinia (1935-1941)» a cura di Gerald Steinacher (Trento, Temi, 2008). Con Christine Roilo (Archivio Bz), Giuseppe Ferrandi (Museo Storico), Andrea Di Michele (Archivio Bz), Ulrich Beuttler. Trento 17.30 Rigoletto Biblioteca di via Roma 55. «...da rider mi fa...», il Rigoletto di Giuseppe Verdi presentato da Giuseppe di Leva, librettista. Con lui Emilio Galante, flautista e compositore. Trento 17.30 Lunga notte Palazzo Geremia. Presentazione del libro «Lunga notte verso il domani» di Sandra Frizzera. Trento 17.30 Giuseppe Rizza Barycentro - piazza Venezia 38. Incontro con Giuseppe Rizza, teologo, su «Il male dentro e fuori di noi». Trento 19.30 Cinerasmus Aula Rossa - Facoltà di Economia. Oggi il film «Juno» di Jason Reitman (Usa, 2007). Trento 20.30 Shortfilm Centro audiovisivi «Format» - via Zanella. Proiezione di alcuni dei migliori «corti» selezionati per l'edizione 2008 del «Bolzano ShortFilmFestival». Trento 20.30 Dopo le Medie? Sala civica - via Clarina 2/1. «Dopo le Medie, che scuola fare? Iniziamo a pensarci» con il prof. Graziano Zuffi. Rovereto 20.30 La vita Casa Rosmini - Sala degli Specchi - corso Rosmini 28. Incontro su «La natura del nascere e del morire» con Alberto Bondolfi, bioeticista e Michele Dossi, insegnante. Ronzone 20.30 Montagna In Municipio. Per il ciclo di proiezioni «La montagna. Itinerari visivi tra natura e cultura», oggi «L'alfabeto delle cose». Con Antonella Mott e Michele Trentini, regista. Trento 21 Itinerari Jazz Auditorium S. Chiara. Per «Itinerari Jazz», il «Chico Freeman y Guataca». Trento 21 The Pluck Show Teatro Cuminetti. Per la Stagione di «TrentOOltre», dall'Inghilterra la Compagnia Pluck in «The Pluck Show» di John Fealey e Toby Sedgewick. Regia di Cal Mc Crystal. Trento 21 CineGay Centro Sociale «Bruno» - via Romagnosi 1. Per Cine Mondo Gay, il film «Eden's Curve» di Anna Misawa (Usa, 2003). Rovereto 21 Variazioni Sala Filarmonica. «Temi e Variazioni. Dialogo tra l'aspirazione romantica dell'animo e la struttura classica antica», musiche di Felix Mendelssohn-Bartholdy. Con Mariangela Anti, pianoforte, Andrea Battistoni, violoncello, Elena Galvani e Jacopo Laurino, voci recitanti. 16/04/2009

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prezzi usa in calo, allarme deflazione e l'economia cinese rallenta ancora - elena polidori (sezione: Globalizzazione)

( da "Repubblica, La" del 16-04-2009)

Argomenti: Cina Usa

Pagina 26 - Economia Prezzi Usa in calo, allarme deflazione e l´economia cinese rallenta ancora Wal-Mart: recessione lunga. Ma arrivano segnali ok per la Germania Negli Stati Uniti l´inflazione arretra dello 0,4 percento, tendenza che non si registrava dal �50 Rialza la testa il Pil tedesco. La Bundesbank: non sono necessari nuovi aiuti ELENA POLIDORI ROMA - Non è mai facile uscire dalla recessione. Così, dopo i primi segni «di speranza» intravisti da Obama, nuovi dati dimostrano che nell´economia mondiale vi sono oggi, inevitabilmente, luci e ombre. Talvolta questo contrasto si registra anche all´interno dello stesso Paese. E´ il caso degli Usa dove c´è un´ombra costituita dall´inflazione che scende a marzo, su base annuale, dello 0,4%: è il primo ribasso da oltre cinquant´anni, per l´esattezza dal 1950. E subito la gelata dei prezzi fa scattare tra gli esperti l´allarme deflazione. Inoltre, scende più delle attese anche la produzione industriale: meno 1,5%, sempre a marzo. Ma ecco che il beige book della Federal Reserve segnala una luce: in alcune aree del Paese, e segnatamente in 5 distretti su 12, la recessione rallenta e la situazione economica migliora. E ancora: ombre in Spagna dove pure si intravede un rischio - deflazione, visto che a marzo i prezzi accusano un calo dello 0,1%, il minimo dal 1962. Ombre anche in Cina dove, secondo stime ufficiose, il Pil potrebbe rallentare ancora nel primo trimestre, crescendo «solo» del 6%, cioè meno del 6,8% degli ultimi tre mesi del 2008 che rappresentava il minimo dal 1992: si saprà oggi, con certezza. Nelle prossime ore il governo deciderà anche se varare o meno eventuali altri piani di stimolo dell´economia. Una luce arriva invece dalla Germania dove la Barclays ipotizza un rialzo del Pil nel secondo trimestre dello 0,5% rispetto ai tre mesi precedenti. In più la Bundesbank si dice convinta che non servono per il Paese altre misure perché gli interventi anti-crisi già decisi «produrranno i loro effetti nel corso dell´anno». E´ chiaro che se si riprende la locomotiva d´Europa è un bene per tutti. Ma Jean-Claude Juncker, presidente dell´Eurogruppo, pare muoversi con estrema cautela: bene i pacchetti di stimolo varati dai governi europei finora, ma se le misure non dovessero bastare «riconsidereremo il tutto». Più pessimista Mike Duke, manager di Wal-Mart, il gigante della grande distribuzione: la fine della recessione è lontana, c´è ancora «molta tensione» nell´economia. Bianco-nero, perciò, in una continua altalena di segnali contrastanti. E in mezzo, altri dati che vanno ciascuno per un verso o per l´altro. Sulle case, per esempio, negli Usa si registra un calo delle richieste settimanali di mutui per la prima volta da un mese: l´indice scende dell´11%; ribasso analogo anche per i rifinanziamenti. Ma è record dei pignoramenti: più 44% a marzo. In Giappone, la vendita di nuovi appartamenti nel 2008 registra un crollo del 31%. E l´Opec, il cartello dei produttori di petrolio, taglia di nuovo le stime sulla domanda di greggio, che calerà di 1,37 milioni di barili al giorno attestandosi a 84,2 milioni. Segno che il cavallo ancora non beve.

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Obama oggi in Messico. Due problemi: narcotraffico e clandestine (sezione: Globalizzazione)

( da "AmericaOggi Online" del 16-04-2009)

Argomenti: Cina Usa

Obama oggi in Messico. Due problemi: narcotraffico e clandestine 16-04-2009 WASHINGTON. Dopo l'Europa, che è riuscito a sedurre, tocca all'America Latina, dove il compito appare più difficile: il presidente degli Stati Uniti Barack Obama sarà oggi a Città del Messico per un incontro con il suo collega Felipe Calderon. Poi, Obama si recherà a Port of Spain, la capitale di Trinidad e Tobago, dove è in calendario, tra venerdì e domenica, il quinto Vertice delle Americhe. Sono due appuntamenti molto differenti. Usa e Messico condividono una lunga frontiera e hanno l'obbligo di andare d'accordo. I grossi problemi sono sostanzialmente due: la lotta al narcotraffico, con il recente drammatico aumento delle violenze nelle aree di frontiera, e la questione dell'immigrazione clandestina negli Usa, sostanzialmente proveniente dal Messico. L'Amministrazione Obama ha fatto apertamente sapere di apprezzare l'operato di Calderon, mentre nella sua prima visita in Messico il segretario di Stato Hillary Clinton aveva segnalato una svolta nella posizione Usa: riconoscendo che il narcotraffico serve soprattutto ad alimentare i consumatori statunitensi. E proprio ieri è stata annunciata la nomina di Alan Bersin, a zar' americano della lotta alla droga. A Trinidad saranno presenti una serie di leader scomodi' come il venezuelano Hugo Chavez, il boliviano Evo Morales, il nicaraguense Daniel Ortega (l'uomo della rivoluzione sandinista), oltre ad un amico del predecessore di Obama George W. Bush, il colombiano Alvaro Uribe. Ci sarà ovviamente il brasiliano Luiz Inacio Lula da Silva, che Obama ha già incontrato a diverse riprese, con cui va d'accordo e che sembra confermarsi l'uomo forte del continente. Ma ci sarà anche un convitato di pietra: il rappresentante di Cuba, che non essendo una democrazia non fa parte del club panamericano. Ma, senza l'ombra di un dubbio, i recenti spiragli aperti da Obama liberalizzando viaggi e rimesse fondi saranno uno dei temi affrontati nella città caraibica. Con Chavez, da sempre molto critico degli Usa, reduce da un viaggio in Cina, in Iran e a Cuba, si tratterà di un primo contatto, anche se non sono previsti incontri bilaterali. Il portavoce della Casa Bianca, Robert Gibbs, ha confermato che Obama ha l'intenzione di parlare con chi lo desidera, "se no si resta in una stanza da soli". In America Latina la popolarità di Obama non è forte come in Europa, anche se c'é molta curiosità nei confronti del nuovo presidente, dopo gli anni difficili di Bush, interessato soprattutto a varare ripetuti accordi di libero scambio. Su questo punto Obama non intende fare marcia indietro (é pronto a firmare con Panama ed a stipulare accordi con la Colombia), ma la crisi economica, secondo molti esperti provocata dagli Stati Uniti e che ha colpito in pieno le esportazioni latino-americane, ha rimescolato totalmente le carte. Vista anche l'imminenza di elezioni presidenziali in quattro paesi sudamericani, come molti suoi predecessori, Obama rischia di finire sul banco degli accusati. Nel corso del Vertice delle Americhe, che si svolgerà da domani a domenica 19 aprile a Trinidad e Tobago, il presidente statunitense Barack Obama si propone di avere delle riunioni parallele con i colleghi della regione, a seconda delle entità plurinazionali di cui fanno parte. Lo ha fatto sapere una fonte del governo cileno, specificando che Obama ha espresso una richiesta in tal senso alla presidente Michelle Bachelet, che esercita la presidenza pro tempore della Union de Naciones Suramericanas (Unasur), di cui fanno parte 12 Paesi. Oltre che con gli esponenti di tale gruppo, il capo dello Stato Usa dovrebbe quindi riunirsi anche con i colleghi che rappresentano il Mercosur, la Comunidad Andina de Naciones ed il Caricom.

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Protezione civile e ronde, organizzazioni incompatibili (sezione: Globalizzazione)

( da "CittadinoLex" del 16-04-2009)

Argomenti: Cina Usa

Sei in: Prima Pagina | Stato | Testo L'uso improprio di attrezzature verrà denunciato alla magistratura Protezione civile e ronde, organizzazioni incompatibili (Circolare Pcdm 10.3.2009 Gu 15.4.2009) di Ludovico Fraia Divieto assoluto ai volontari della Protezione civile di partecipare come tali alle ronde, se non come semplici cittadini. Il no categorico del Capo del Dipartimento della Protezione civile Guido Bertolaso è apparso ieri sulla gazzetta ufficiale del 15 aprile poco meno di due mesi dopo la pubblicazione del decreto sulla sicurezza (in vigore) che prevede le ronde. Soprattutto a pochi giorni dalla conversione in legge dello stesso decreto. È vero che tra le modifiche previste dal Parlamento nel corso del tormentato esame spicca l'eliminazione delle associazioni "di cittadini non armati" per la sicurezza sul territorio, vale a dire, appunto, delle ronde. Si sa che lo storno potrebbe preludere a una ripresentazione in un nuovo disegno di legge: ma il no di Bertolaso, nel frattempo impegnato a tempo pieno nell'affrontare l'emergenza del tragico terremoto de L'Aquila, è significativo. Il Capo della Protezione civile spiega con chiarezza a regioni, comuni, provincie, prefetture e allo stesso ministero dell'Interno che i compiti di protezione civile e quelli di sicurezza sono assolutamente incompatibili. Certo, a titolo personale soggetti già iscritti ad organizzazioni di volontariato di protezione civile possono partecipare, in ossequio al principi costituzionali di tutela della libertà del pensiero e di associazione, ma - si legge nella circolare "deve essere però assicurato che l'aderente all'associazione di volontariato di protezione civile, allorquando ponga in essere azioni volte a preservare la sicurezza urbana o ad impedire situazioni di disagio sociale, non utilizzi uniformi, simboli, emblemi, mezzi o attrezzature riconducibili alla protezione civile". La conclusione della circolare è molto esplicita, sottolineando che l'eventuale partecipazione alle attività di controllo del territorio disciplinate dall'articolo 6 del decreto-legge 11/2009 (cioè alle ronde previste dal decreto sulla sicurezza) di volontari, singoli o associati, appartenenti alle organizzazioni iscritte nell'elenco nazionale e nei registri, elenchi o albi regionali del volontariato di protezione civile con l'utilizzo di uniformi, simboli, emblemi o altri segni distintivi nonché di mezzi ed attrezzature destinati a finalità di protezione civile "comporterà l'avvio della procedura di cancellazione delle organizzazioni interessate dai predetti elenchi registri o albi". Non solo, seguiranno "iniziative per l'accertamento delle responsabilità per l'improprio utilizzo di risorse strumentali finanziate anche dallo Stato e la segnalazione alla competente Autorità giudiziaria per le valutazioni di competenza". Insomma è difficile equivocare: chi partecipasse alle ronde utilizzando gli strumenti finanziati dalla Protezione civile, come telefonini o altri mezzi, rischierebbe anche di essere denunciato. La distinzione tra le due organizzazioni non potrebbe essere più netta così come la richiesta di Bertolaso di far conoscere la direttiva a tutte le organizzazioni interessate e su tutto il territorio. (16 aprile 2009)

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il nuovo "tea-party" degli americani spaventa obama (sezione: Globalizzazione)

( da "Repubblica, La" del 16-04-2009)

Argomenti: Cina Usa

Pagina 28 - Economia Global market Il nuovo "tea-party" degli americani spaventa Obama Generali China Life è salita al primo posto nella classifica di febbraio degli assicuratori vita a partecipazione straniera operanti in Cina con una raccolta pari a 155 milioni di euro Negli Stati Uniti la scadenza delle tasse si è trasformata ieri in una giornata nazionale di protesta nelle strade e di fronte ai Parlamenti statali all´insegna di un nuovo "tea party" come quello di Boston nel 1773. Allora furono i coloni, irritati per le tasse imposte dagli inglesi, a buttare in mare le casse di tè dalla tolda delle navi britanniche; adesso sono i gruppi di conservatori del Tea (Taxed enough already, già abbastanza tassati) a scendere in piazza contro il boom della spesa pubblica e la politica fiscale di Barack Obama. Giocando d´anticipo, il presidente ha promesso di riformare e semplificare la legislazione, che ha definito "mostruosa". Ma non sarà facile. E intanto, grazie a Internet e al ruolo-guida di alcuni commentatori tv, il movimento anti-tasse rischia di coagulare l´opposizione alla Casa Bianca democratica. Arturo Zampaglione [la fed in stile eurotower] L´epicentro della crisi globale è stato negli Usa e lì continuano anche le scosse di assestamento. Sono americane le maggiori istituzioni finanziarie messe in ginocchio e sono sempre a stelle e strisce i giganti industriali sull´orlo del baratro (Detroit docet). Un intero modello capitalista, con i suoi strumenti di regolamentazione e vigilanza, messo in discussione. Succede così che Eurolandia si lecchi ferite meno gravi grazie ad una formula più prudente. E che la Fed guardi alla Bce come qualcosa da studiare e, magari, imitare. Secondo il Wall Street Journal, La Federal Reserve potrebbe adottare un sistema di conferenze stampa regolari, sul modello utilizzato dall´Eurotower, per comunicare la propria politica. Non si finisce mai di imparare. Marco Patucchi

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Il Secondo Mondo del giovane profeta Parag Khanna (sezione: Globalizzazione)

( da "Sole 24 Ore, Il" del 16-04-2009)

Argomenti: Cina Usa

Il Sole-24 Ore sezione: COMMENTI E INCHIESTE data: 2009-04-16 - pag: 14 autore: L'ECONOMIA E LE IDEE ... Il Secondo Mondo del giovane profeta Parag Khanna T ra gli effetti delle crisi economica e finanziaria ci sarà sicuramente un cambiamento, anche se imprevedibile nelle dimensioni, in quella lunga marcia della globalizzazione che sembrava fino a pochi mesi fa poter continuare a ritmi sempre più accelerati. Non solo perché si è sostanzialmente inaridita la potenzialità del debito, uno tra i principali fattori su cui si basava la crescita di un grande Paese come gli Stati Uniti e quindi anche l'incremento degli scambi e delle transazioni finanziarie. Ma anche perché è destinato sostanzialmente a mutare il ruolo degli attori, proprio con gli Stati Uniti in prima fila, che hanno fino ad ora guidato le sorti del mondo con la forza della moneta e del potere militare. I prossimi anni potrebbero così offrire un nuovo ruolo a tutti quei Paesi e quelle aree che non fanno parte né del Primo, né del Terzo Mondo. E il Secondo Mondo, di cui si parla poco o nulla, potrebbe diventare «l'ago della bilancia che determina l'equilibrio tra i tre grandi imperi mondiali gli Stati Uniti, l'Unione Europea e la Cina - ciascuno impegnato a utilizzare la leva della globalizzazione per esercitare la propria forza d'attrazione gravitazionale ». Lo scrive Parag Khanna, giovanissimo economista indiano, in un libro il cui titolo originale è proprio The Second World, che nell'edizione italiana è stato inopportunamente ribattezzato I tre imperi. I protagonisti del nuovo copione geopolitico mondiale saranno infatti, secondo Khanna, tutti quei Paesi che,anche grazie all'inserimento nei flussi economici globali, hanno lasciato la vecchia povertà del Terzo Mondo e stanno sperimentando, pur con modelli diversi, nuove strade di crescita. L'Asia non è solo la Cina, anche perché la dissoluzione dell'Unione Sovietica deve ancora mostrare tutti i suoi effetti. L'America Latina sembra poter trovare la strada per valorizzare al proprio interno le enormi risorse di cui è dotata. Il Medio Oriente non è solo il conflitto arabo-israeliano, ma soprattutto se si guarda ai Paesi del Golfo, è anche un'area con una tra le più alte dinamiche economiche: «Per un curioso caso - scrive Khanna - Dubai si pronuncia allo stesso modo dell'inglese do buy, "compra". Gli sceicchi si sono comprati la modernità». è la stessa economia della conoscenza, dei servizi, delle tecnologie leggere che sembra offrire grandi opportunità per un nuovo equilibrio globale che deve ridisegnare una realtà in cui è caduta prima la forza delle ideologie, poi quella dei flussi finanziari e infine, almeno speriamo, anche quella militare. Il Secondo Mondo, che viene passato in rassegna da Khanna con meticolosa attenzione, appare a questo punto decisivo anche per aiutare il Primo ad uscire dalle secche della crisi: perché ha ancora un'enorme potenzialità di crescita sia nella domanda pubblica per le infrastrutture, sia nella domanda privata per i beni di largo consumo. Resta il fatto che il nuovo assetto globale difficilmente potrà tuttavia essere inquadrato in schemi rigidi e in modelli precostituiti: ma la tesi di Khanna ha almeno il pregio di riabilitare la geografia come elemento della storia. © RIPRODUZIONE RISERVATA http://gianfrancofabi.blog.ilsole24ore.com/ LA CITAZIONE «Dubai si pronuncia allo stesso modo di do buy, "compra" Gli sceicchi si sono comprati la modernità» PARAG KHANNA Dal libro I tre imperi, Fazi Editore, pagg. 626, à 22,50 di Gianfranco Fabi

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La globalizzazione? Indietro non si torna (sezione: Globalizzazione)

( da "Sole 24 Ore, Il" del 16-04-2009)

Argomenti: Cina Usa

Il Sole-24 Ore sezione: COMMENTI E INCHIESTE data: 2009-04-16 - pag: 15 autore: La globalizzazione? Indietro non si torna Sette risposte a sette dubbi per sfatare i luoghi comuni che si rincorrono intorno agli effetti dell'apertura dei mercati e del commercio iniquo di Moisés NaÍm Dimenticatevi dei necrologi scritti in anticipo. Per i suoi detrattori, la globalizzazione è la causa dell'attuale crollo finanziario, della crescente disuguaglianza, del commercio iniquo e del clima d'insicurezza. Per i suoi fautori, al contrario, rappresenta la vera soluzione a questi problemi. Un solo fatto è indiscutibile: la globalizzazione non rappresenta un fenomeno passeggero. ILLUSTRAZIONE DI DOMENICO ROSA

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Il no food minaccia lo sviluppo agricolo (sezione: Globalizzazione)

( da "Sole 24 Ore, Il" del 16-04-2009)

Argomenti: Cina Usa

Il Sole-24 Ore sezione: ECONOMIA E IMPRESE data: 2009-04-16 - pag: 21 autore: Ambiente. Politi (Cia): servono programmi Il «no food» minaccia lo sviluppo agricolo Ernesto Diffidenti ROMA Meglio un chilo di farina che un litro di biocarburante. Il presidente della Confederazione italiana agricoltori–Cia, Giuseppe Politi, non ha dubbi: meglio il pane. E domani, in provincia di Treviso, in occasione del G–14 degli agricoltori, promosso in collaborazione con la Federazione internazionale dei produttori agricoli ( Fipa), rilancerà il grido d'allarme sull'incubo della fame e sulla minaccia rappresentata dal progressivo abbandono di oltre 200 milioni di ettari che invece di produrre cibo alimenteranno 1,3 miliardi di motori automobilistici. «Se nei prossimi trenta-quarant'anni non si raddoppierà la produzione agricola mondiale - sottolinea Politi - e se soprattutto non si darà un forte sostegno alla crescita del mondo agricolo nei Paesi in via di sviluppo, si sfiorerà il dramma». Gli agricoltori di Italia, Francia, Germania, Gran Bretagna, Usa, Canada, Giappone, Russia, Brasile, Cina, India, Sud Africa, Messico e Egitto, appunto il G–14 cui si aggiunge la Repubblica Ceca in veste di presidente di turno della Ue, sono stati chiamati a Treviso per trovare eventuali vie d'uscita e anticipare così la «catastrofe». «L'obiettivo – spiega Politi – è approvare una risoluzione finale da consegnare al ministro delle Politiche agricole, Luca Zaia, che nelle ore successive riunirà i ministri dell'Agricolturadegli otto Paesi più industrializzati ». Emergenza cibo, dunque, ma anche carenza d'acqua, sicurezza alimentare e regolazione dei mercati saranno al centro dei lavori del G–14. «Ormai - aggiunge il presidente della Cia- il deficit alimentare sta crescendo in modo preoccupante. Sempre più terre, in America, in Asia ma anche in Europa, finora utilizzate per coltivare prodotti agricoli, adesso vengono adibite alla coltivazione di biocarburanti, come l'etanolo. Un trend che crescerà nei prossimi tre anni di oltre il 170%. Non si può disperdere il patrimonio agricolo-alimentare in questo modo quando al mondo più di un miliardo di persone muore di fame». Con la diminuzione di terreni destinati alla coltivazione di grano, secondo laCia,un altropericolo si nasconde dietro l'angolo: una nuova esplosione dei prezzi con aumenti record di pane, latte e carne. «Obiettivo primariodice Politi è dunque quello di rimettere la produzione agricola al centro delle strategie di politica economica mondiale. Bisogna fare adeguati investimenti, soprattutto nei Paesi più poveri, incrementare i terreni coltivabili creando un forziere per le risorse strategiche alimentari in modo da intervenire in qualsiasi tipo di emergenza». Scelte innovative andranno prese anche in Italia. In questo senso Politi giudica positiva la proposta avanzata dal coordinatore degli assessori regionali all'Agricoltura, Enzo Russo, per ristrutturare il debito e rinviare le scadenze. «Le imprese agricole conclude Politi e specialmente quelle del Sud non riescono a fronteggiare le richieste bancarie e dell'Inps. è positiva la richiesta di derogare alla presentazione del Durc per ottenere i fondi del Psr. Tale deroga dovrebbe estendersi per l'intera programmazione 2007 2013». © RIPRODUZIONE RISERVATA GLI APPUNTAMENTI Nel Trevigiano domani il summit internazionale delle organizzazioni agricole, poi il «G8 verde» con il ministro Zaia

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AZZURRINI e azzurrine protagoniste ai Campionati del Mondo Cadetti Belfast in Irlanda del No... (sezione: Globalizzazione)

( da "Nazione, La (Arezzo)" del 16-04-2009)

Argomenti: Cina Usa

VARIE AREZZO pag. 10 AZZURRINI e azzurrine protagoniste ai Campionati del Mondo Cadetti Belfast in Irlanda del No... AZZURRINI e azzurrine protagoniste ai Campionati del Mondo Cadetti Belfast in Irlanda del Nord. Tra queste l'aretina Gaia Fratini giunta sesta nella spada. Un tabellone non propriamente fortunato per le spadiste azzurre costrette ad una doppia sfida tutta in famiglia. Gaia ad esempio ha perso con la pisana Camilla Batini nei quarti (15-11 il punteggio), poi giunta terza. Ma resta la bella prestazione complessiva della ragazza aretina, che trarrà esperienza da questa sfida mondiale. Gaia, che ha qualità passione e non lesina impegno, sta dimostrando il suo valore nelle categorie giovanili. Ecco la classifica. 1' Dorina Budai (Ungheria) ; 2. Katharine Holmes (Usa); 3. Camilla Batini (Italia); 3. Angi Xu (Cina); 5. Yujie Sun (Cina); 6. Gaia Fratini (Italia); 7. Toncica Topic (Croazia); 8. Daria Strelnikov (Israele); 9. Alberta Santuccio (Italia).

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Cina, scommessa vinta da Generali (sezione: Globalizzazione)

( da "Sole 24 Ore, Il" del 16-04-2009)

Argomenti: Cina Usa

Il Sole-24 Ore sezione: FINANZA E MERCATI data: 2009-04-16 - pag: 41 autore: Assicurazioni. Parla il co-amministratore delegato del Leone: la ritirata dei concorrenti Usa ci ha aiutati, ma la nostra forza è stata la strategia «Cina, scommessa vinta da Generali» Il manager: con il 21% del mercato Vita dei gruppi esteri, siamo i primi nel Paese asiatico Riccardo Sabbatini Nel 2004 la maxi polizza da 2,4 miliardi di dollari stipulata in Cina dalle Generali fu considerata una fortunata eccezione. Ma ora la compagnia italiana coglie un nuovo primato nel Paese asiatico. Nei primi due mesi del 2009- ha comunicato ieri il regulator locale, il Circ- il leone triestino è divenuto il primo assicuratore straniero nel mercato delle polizze vita, con un ammontare di premi di 155 milioni di euro (+122% rispetto al 2008). Generali China Life ( joint venture costituita con China National Petroleum Corporation) ha superato Aig che vantava una lunga storia di successi nel Paese asiatico, ed ora la compagnia del Leone detiene il 21% della quota di mercato degli assicuratori stranieri. Tutto merito di Aig la cui crisi ha aperto la strada ai suoi competitor? «Certamente sfruttiamo anche le difficoltà di qualche concorrente - sottolinea l'amministratore delegato delle Generali Sergio Balbinot – ma abbiamo avuto tempismo, i dati sono il segnale di una strategia vincente. è importante il posizionamento che abbiamo raggiunto, testimonianza della nostra forza e credibilità». «Nel 2008 le polizze unit linked, nelle quali sono specializzate soprattutto le compagnie straniere, hanno vissuto un momento di grande sofferenza in conseguenza della crisi delle Borse. E così la nostra rete di vendita ha iniziato a collocare polizze tradizionali, a garanzia del capitale e con partecipazione agli utili. I risultati ci danno ragione con una crescita, a febbraio 2009, realizzata soprattutto nel settore retail e nella bancassurance ». Ieri Generali ha anche annunciato una modifica societaria nella sua joint venture. Nella società vita la compagnia italiana detiene una «opzione irrevocabile » a salire, quando sarà possibile, fino al 51% mentre il suo partner raggiungerà il 51% in quella danni. «La relazione con il China National Petroleum è ottima, loro sono più interessati al settore danni anche per la contiguità al loro business. Va poi considerato che in Cina le compagnie straniere non possono operare nella rc auto. E che la nostra compagnia danni raccoglie 3 milioni di premi contro gli oltre 200 di quella vita. Insommaè un accordo che va a vantaggio di entrambi i partner ». Il prevedibile sviluppo del mercato vita si intreccia con il prossimo scenario pensionistico. «Tra 20 anni la Cina avrà un dependency rate, il rapporto tra anziani e popolazione attiva, superiore a quello degli Usa. è l'effetto del crollo della natalità e dell'aumento della vita media,c'è dunque un largo spazio per sviluppare il settore delle polizze». Ma la crisi mondiale dei mercati e dell'economia non rischia di frenare queste ambizioni? «La crisi c'è ma la Cina ne è meno toccata perchè ha un volano, la domanda interna, che molti altri Paesi non possono utilizzare. E in queste settimane è tornata a crescere al ritmo dell'8 per cento». L'Asia non è soltanto la Cina e le Generali sono impegnate, a proposito dell'Aig, nell'asta per rilevare le attività filippine della compagnia Usa. Com'è andata? «In nessun modo perché, alla fine, la Aig ha ritirato l'offerta nelle Filippine e negli altri Paesi asiatici dove aveva messo in vendita le sue società. C'è un'asimmetria chiara tra le richieste di chi vende e le considerazioni di chi acquista». Il fatto è che Aig, da quando il Tesoro Usa ha convertito in azioni il suo prestito iniziale, sembra meno pressata a cedere i suoi gioielli. «In effetti l'intervento degli Stati può diventare un elemento distorsivo, normalmente chi è in sofferenza cerca di vendere quello che può, è la regola del mercato. Almeno dovrebbe ». L'altra direttrice di sviluppo nella strategia delle Generali è l'Europa dell'Est dove negli ultimi mesi, per effetto della crisi, si sono moltiplicate le preoccupazioni. «L'Europa orientale non è un unico Paese. Vi sono nazioni che stanno vivendo problematiche assenti invece in altri. Nell'area abbiamo realizzato nel 2008 risultati molto buoni. Il 2009 sarà un anno impegnativo. A lungo termine la nostra strategia non cambia, continuiamo a ritenere che quest'area avrà prospettive di crescita e di redditività migliori che nei Paesi dell'Europa occidentale. Ciò che cambia è l'operatività a breve termine in cui il focus sarà più marcato sulla redditività piuttosto che sulla crescita dei volumi». © RIPRODUZIONE RISERVATA LE FILIPPINE E L'EST L'asta di Aig si chiude senza esito perchè la compagnia Usa ha ritirato la sua offerta Nell'Europa orientale più attenzione alla redditività AGF Obiettivo Pechino. Sergio Balbinot, co-amministratore delegato di Generali

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Ricominciare dalla ribollita. Perchè no? C'è qualcosa di più di una moda nella t... (sezione: Globalizzazione)

( da "Giorno, Il (Milano)" del 16-04-2009)

Argomenti: Cina Usa

LETTERE E COMMENTI pag. 13 Ricominciare dalla ribollita. Perchè no? C'è qualcosa di più di una moda nella t... Ricominciare dalla ribollita. Perchè no? C'è qualcosa di più di una moda nella trepidante riscoperta dei piselli che attecchiscono sul terrazzo, degli spinaci che verdeggiano nell'aiuola del cortile o dei pomodori che maturano sul balcone. Non più umili ortaggi, retaggio anacronistico di un passato di autarchica povertà contadina, archiviato dalla sbornia consumista degli anni Ottanta e dalla globalizzazione del terzo millennio. Ma simboli trendy di scelte esistenziali, radicate in una consapevolezza nuova. Sicuramente c'entrano lo sboom della bolla immobiliare americana, il terremoto delle Borse mondiali, lo spettro di un nuovo '29, insomma tutto l'armamentario serpeggiante della Grande Crisi, con conseguente fuga da bar, ristoranti e fruttivendoli che si divorano metà dello stipendio (per chi ce l'ha). E, naturalmente, la coscienza ecologica che si fa largo in un mondo sempre più soffocato da se stesso. Certo, per quanto prezzemolo uno pianti sul tetto di casa non riuscirà mai ad annullare gli effetti delle emissioni di CO2 combinati con quelli del disboscamento dell'Amazzonia. Ma nei germogli che in questi giorni osserviamo con palpitante tenerezza affacciarsi al sole primaverile c'è soprattutto la voglia di inventarsi microdifese contro un mondo che ci si è rivoltato contro. La corazza di un carciofo, per illuderci di tornare a riprenderci il controllo della vita.

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Calderon chiede a Obama controlli sul traffico d'armi (sezione: Globalizzazione)

( da "Sole 24 Ore, Il" del 16-04-2009)

Argomenti: Cina Usa

Il Sole-24 Ore sezione: MONDO data: 2009-04-16 - pag: 13 autore: Oggi la visita del presidente Usa Calderon chiede a Obama controlli sul traffico d'armi Mario Platero NEW YORK. Dal nostro corrispondente Da oggi Barack Obama torna alle missioni "pastorali" all'estero e alla politica della mano tesa. Prima tappa in Messico dove vedrà il presidente Felipe Calderon, con cui i rapporti negli ultimi tempi erano stati alquanto tesi. Subito dopo, tra domani e dopo, si rivolgerà all'intero emisfero americano, 34 paesi di Centro, Sud America e Caraibi (inclusi ovviamente Canada e Usa) raccolti a Port of Spain, capitale di Trinidad e Tobago, dove si terrà il quinto Vertice delle Americhe. Come ci ha detto Jeffrey Davidow, l'uomo di punta di Obama per l'impostazione delle politiche con l'emisfero meridionale: «Questo viaggio ha due obiettivi, il primo cancellare la percezione diffusa che abbiamo trascurato relazioni con questa parte del mondo per guardare altrove, in Asia in particolare e riallacciare i rapporti. Il secondo è di natura economica. Discuteremo della crisi mondiale e del rilancio degli investimenti. Sul piano politico daremo numerosi segnali di buona volontà». Il primo, annunciato da Obama giorni fa, è l'apertura a Cuba, l'unico Paese eslcuso dal vertice perché, come ha sottolineato Davidow, «non è ancora una democrazia, ma da cui speriamo di avere segnali incoraggianti ». Il primo test resta comunque quello di rafforzare i rapporti col Messico. Le accuse messicane all'America di aver lasciato mano libera ai trafficanti d'armi che dagli Usa trasportano fucili, mitra e pistole formentando la drammatica guerra della droga, fra trafficanti e Governo, porterà Calderon a formalizzare la richiesta di un controllo serrato delle vendite di armi in Usa. L'altro elemento di tensione riguarda l'economia. Già in campagna elettorale Obama aveva minacciato che avrebbe rivisto certe normative del Nafta, l'accordo per il libero scambio tra Stati Uniti, Canada e Messico. Le minacce sono poi rientrate, ma le tensioni restano. Non più tardi di qualche giorno fa dal consolato messicano di Little Rock, Arkansas, è giunta una protesta formale per come gli esponenti delle forze dell'ordine a livello federale stavano «perseguitando migliaia di onesti lavoratori messicani». La risposta di Obama sarà su due fronti. A livello popo-lare, con una replica in Messico del successo che ha avuto in Europa durante i suoi incontri coi giovani in un paio di comizi pubblici Obama presenterà il "volto buono dell'America" quello del dialogo e della cooperazione. La seconda carta riguarda l'economia nelle tre sue ramificazioni principali, quella degli investimenti, della sicurezza energetica e della sicurezza ambientale. Su questi tre punti sono attesi protocolli di intesa che dovrebbero essere firmati con Calderon con il quale Obama vuole stabilire un forte rapporto personale: «Fermandoci come prima tappa a Città del Messico, abbiamo voluto segnalare quanto il presidente Obama ammiri il presidente Calderon, il suo lavoro, e la sua disponibilità a raggiungere obiettivi economici in materia di sviluppo degli investimenti» ha detto Denis Mc Donugh, il responsabile per le comunicazioni strategiche al consiglio per la sicurezza nazionale della Casa Bianca. La conclusione dell'amministrazione americana è che le sfide poste dalla guerra alla droga non hanno necessariamente peggiorato l'immagine del Messico dal punto di vista degli affari. è vero che a Ciudad Juarez la guerra alla droga ha scoraggiato una ventina di aziende a procedere con investimenti che avrebbero portato almeno 5mila posti di lavoro. Ma per il resto le condizioni di fondo del Messico, al di là dei danni subiti dalla situazione economica mondiale, restano di grande attrattiva, e, soprattutto, competitive con India e Cina. Le "maquilladoras", parchi industriali creati per ospitare aziende straniere restano ad esempio molto attraenti, a Mexicali ad esempio, vicino al confine americano, sono stati creati dei campus universitari per aumentare la qualità dei lavoratori, e si è avuto un aumento del flusso degli investimenti stranieri. Skywork Solution ad esempio, un produttore di semiconduttori e telefoni cellulari ha aggiunto cento posti di lavoro nella fabbrica di Mexicali che già dispone di una squadra di 300 ingegneri. I vantaggi su Cina e India sono nella svalutazione del 41% del peso che ha diminuito il costo medio per lavoratore a 1,50 dollari all'ora e nel miglioramento della qualità del personale specializzato. Persino la cinese Lenovo ha deciso di trasferire agli impianti di Monterey la produzione di 5 milioni di computer portatili all'anno. © RIPRODUZIONE RISERVATA TENSIONI Il leader messicano accusa Washington di aver lasciato mano libera al commercio di fucili, mitra ed esplosivi al confine tra i due Paesi

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Gruppo Comunale di Protezione Civile Sabato l'inaugurazione della nuova sede (sezione: Globalizzazione)

( da "Resto del Carlino, Il (Ascoli)" del 16-04-2009)

Argomenti: Cina Usa

ASCOLI PROVINCIA pag. 6 Gruppo Comunale di Protezione Civile Sabato l'inaugurazione della nuova sede FOLIGNANO FOLIGNANO SABATO PROSSIMO alle 11 verrà inaugurata la sede del Gruppo comunale di Protezione Civile, nelle vicinanze dei campetti di viale Genova. Una sede che era in procinto di aprire già prima dei disastrosi eventi dei giorni scorsi, tanto che anche le autorità erano già state invitate. Anche se in un clima mesto, l'inaugurazione avrà comunque luogo con la benedizione del parroco Don Carlo Lupi. Un modo, quello di aprire la sede del Gruppo comunale, per radicare nel territorio provinciale la Protezione Civile, che in questi ultimi tragici giorni ha ribadito la sua importanza e la sua grande capacità di aiuto alle popolazioni in difficoltà. All'inaugurazione saranno presenti il responsabile della Protezione Civile, il tenente Umberto Ranalli, il responsabile del Gruppo, Eolo Albertini, e l'assessore alla Protezione Civile del Comune di Folignano, Argeo Iachini (nella foto, di fronte alla nuova sede). Image: 20090416/foto/595.jpg

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HOLLYWOOD cala gli assi e mostra il rovescio del suo lato dorato. In sala arrivano in un... (sezione: Globalizzazione)

( da "Messaggero, Il (Ancona)" del 16-04-2009)
Pubblicato anche in: (Messaggero, Il (Pesaro))

Argomenti: Cina Usa

Giovedì 16 Aprile 2009 Chiudi di MARCO CATALANI HOLLYWOOD cala gli assi e mostra il rovescio del suo lato dorato. In sala arrivano in un solo film Robert De Niro, Sean Pean, John Turturro, Bruce Willis e Robin Wright Penn. Scusate se è poco, verrebbe da dire per questo Disastro a Hollywood dove un produttore inguaiato tra una causa di divorzio e due progetti cinematografici per nulla semplici da realizzare, cerca di non farsi stritolare dall'industria del cine Usa. Una commedia brillante alla Città del Cinema. L'adrenalina è invece il pane quotidiano di Vin Diesel che torna a vestire i panni di Dom Torretto per una nuova avventura a tutta velocità, quarto film della serie Fast & furious. Stavolta, Solo parti originali. Città, Multiplex Senigallia e Jesi. Grandi interpreti anche per l'unica pellicola italiana in uscita nel weekend. Kim Rossi Stuart e Antonio Albanese sono due uomini molto diversi tra loro che si incontrano all'ospedale dopo un infarto. E', Questioni di cuore, regia di Francesca Archibugi a Mister Oz e Goldoni. In uscita anche Franklyn, un fanta thriller di luci gotiche con le vite di quattro persone che si intrecciano in due mondi paralleli. In questi si muove un nuovo vendicatore mascherato. Città, Multiplex Senigallia e Jesi.

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i nuovi corsari del mondo globalizzato (sezione: Globalizzazione)

( da "Eco di Bergamo, L'" del 16-04-2009)

Argomenti: Cina Usa

i nuovi corsari del mondo globalizzato --> Giovedì 16 Aprile 2009 PRIMA, pagina 1 e-mail print Barack Obama ha messo la prima firma presidenziale in calce a un'autorizzazione a «sparare per uccidere» proprio nel caso dei pirati somali (l'operazione per liberare il capitano Richard Phillips), e questo basta a confermare il livello di gravità raggiunto dal problema. Rende anche più evidente, però, uno dei paradossi dell'era contemporanea. Siamo tutti e sempre online, interconnessi, raggiunti e raggiungibili. Una qualunque barca a vela da diporto è dotata di attrezzature elettroniche che trasmettono al timone una massa di informazioni fino a qualche anno fa inimmaginabile. Per la sorveglianza dei mari si impiegano satelliti, rilevatori e ora anche aerei senza pilota. Ma bastano poche decine di predoni senza scrupoli, armati di un motoscafo e di un kalashnikov, per far prendere la più drastica delle decisioni alla più grande delle potenze. Per braccare i pirati che agitano le acque del Corno d'Africa, e che ancora hanno tra le mani 260 ostaggi, incrociano a tutt'oggi 25 navi da guerra, tra cui una danese, una canadese e una turca (inserite nella missione Task Force 151 a comando Usa), una russa, una iraniana, due cinesi, una indiana e una italiana, la fregata «Maestrale». Come in tanti altri casi, dalla Serbia all'Afghanistan, non è la potenza di fuoco che ci manca per reprimere, semmai il coraggio politico e l'accortezza per prevenire. I pirati dei quali ora tanto si parla sono figli della Somalia che dalla fine nel 1991 del regime di Siad Barre (dispotico, ma quanto comodo...) è diventata un unico crogiuolo di violenza, disperazione e anarchia. Ma non della Somalia delle Corti islamiche, stanziate nel centro del Paese e così temute nel loro radicalismo islamico da provocare ancora nel 2006 un intervento armato Usa a sostegno dell'invasione etiope, bensì della Somalia del Nord, ch'era data per relativamente pacificata. Questi predoni sono a loro volta cugini di quegli altri bucanieri che per anni hanno sparso il panico nei mari dell'Asia, in particolare nello Stretto di Malacca, dove passano le enormi e lentissime navi-serbatoio che portano il petrolio del Golfo Persico verso Cina e Giappone. Non ha molto senso chiedersi se i banditi somali o quelli asiatici abbiano motivazioni politiche, religiose, etniche o sociali, se siano cioè dei fanatici dell'islam o degli affamati senza speranza. L'uno e l'altro, probabilmente. Insieme con il fiuto e l'astuzia di qualcuno capace di orientare e organizzare in senso criminale sia il fanatismo, sia la disperazione. Il fatto certo è che la pirateria è lo scarico dei buchi neri della globalizzazione, il prodotto di regioni lasciate indietro dal tumultuoso e disuguale sviluppo di commercio e finanza planetaria. Questo va detto non per lanciarci in uno dei soliti, stucchevoli atti d'accusa all'Occidente e alle sue dinamiche economiche, ma soprattutto per non confondere il sintomo con il male. Se gli Usa scendono in campo con i loro mezzi, i pirati somali saranno presto sconfitti e ricacciati a riva. Solo in attesa, però, di diventare protagonisti di una nuova crisi, che potrà essere militare, religiosa, alimentare, non ha importanza. In altre parole, non basterà affondare le navi della nuova Tortuga per riconsegnare al mondo una Somalia finalmente civile, capace di nutrire la propria gente o di praticare senza crudeltà questa o quella religione. Ed è questo l'obiettivo cui dobbiamo mirare. Il resto sono solo palliativi, buoni tutt'al più per soddisfare brevemente un'opinione pubblica che, di vittoria annunciata in vittoria risicata, ha perso per strada buona parte della sicurezza. Fulvio Scaglione 16/04/2009 nascosto-->

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Solidarietà sarda tra gli sfollati aquilani (sezione: Globalizzazione)

( da "Unione Sarda, L' (Nazionale)" del 16-04-2009)

Argomenti: Cina Usa

Primo Piano Pagina 102 Solidarietà sarda tra gli sfollati aquilani La colonna della Protezione civile da oggi operativa in Abruzzo --> La colonna della Protezione civile da oggi operativa in Abruzzo I settantasei operatori della Protezione civile sarda (ci sono anche otto donne) saranno oggi in Abruzzo. «Sono emozionata, la possibilità di aiutare un popolo che soffre tanto regala una carica incredibile». Katia Marongiu, trentadue anni, volontaria del Soccorso di Iglesias, è al battesimo della solidarietà in prima linea. «Spero di riuscire a dare tutto l'aiuto possibile agli sfollati». La missione abruzzese della Protezione civile sarda è scattata ieri pomeriggio con la partenza da Cagliari. Settantasei operatori (con otto donne) si sono imbarcati per Civitavecchia e già questa sera saranno pronti ad attivare i campi di Acciano e Camarda, alle porte dell'Aquila. VIA ALLA SPEDIZIONE La spedizione durerà dieci giorni ma potrebbe aprire una stagione ben più lunga della presenza sarda in Abruzzo. «Andiamo a rimboccarci le maniche per aiutare i terremotati ad allontanarsi prima possibile da questi giorni tragici», spiega Pierpaolo Pittau, capo della prima spedizione. La Protezione civile sarda garantisce affidabilità e un sistema di intervento collaudato nel tempo. «Abbiamo lavorato per i terremoti di Marche e Umbria del '97, per quello del Molise del 2002. Siamo stati a Sarno e abbiamo partecipato anche alla missione italiana Arcobaleno in Albania». Il mondo del volontariato sardo ha risposto alla grande alla chiamata per l'Abruzzo. «Subito dopo la scossa devastante di lunedì 6, circa cinquecento persone hanno dato la disponibilità per partire nelle zone terremotate», sottolinea Pittau. «Ora tocca a noi e a fine mese arriveranno i ricambi». Al di là dei sei funzionari delle province, la colonna partita ieri conta solo su un corpo di volontari nel senso stretto del termine. È il caso di Cristian Gitani, 35 anni, commerciante di Quartu, che ha messo da parte il lavoro per andare in Abruzzo: «Ho già partecipato a tante azioni di questo tipo, ma ogni volta è una sensazione forte perché è impossibile abituarsi a drammi come quello che sta colpendo gli abruzzesi». Fa parte del contingente di Sos Quartu anche Simona Moi, 26 anni, impiegata in uno studio medico: «Siamo abituati a fare volontariato ma abbiamo fatto un corso operativo per lavorare nelle migliori condizioni possibili». Damiano Serpi, funzionario provinciale del Medio Campidano, parla della «grande occasione per la nostra provincia» che «per la prima volta partecipa a un'iniziativa di questo tipo, in cui si testa il nuovo sistema di protezione civile». BANDIERA DEI QUATTRO MORI Poco prima della partenza, Claudia Lombardo ha consegnato una bandiera dei Quattro mori al capo della delegazione della Protezione civile. «Ringrazio coloro che terranno alto l'onore della Sardegna», le parole del presidente del Consiglio regionale. «Aspettavano da giorni, erano desiderosi di dare il contributo a una causa nobile come quella dell'aiuto all'Abruzzo». La Lombardo si è soffermata su «una tragedia che ha colpito tutti, risvegliando l'orgoglio e la solidarietà nazionale». Il presidente della Regione Ugo Cappellacci ha fatto un blitz al porto poco prima che la nave salpasse: «Spero di venirvi a trovare in Abruzzo nei prossimi giorni», ha detto ai volontari in partenza. Per l'assessore all'Ambiente Emilio Simeone «l'intervento della colonna della Protezione civile costituisce un'occasione importantissima per dimostrare il valore del volontariato in Sardegna». Giuseppe Delogu, comandante del corpo forestale della Regione, altro braccio della Protezione civile, parla di «ennesima grande prova del sistema di solidarietà sardo». Già subito dopo il sisma la colonna «era pronta a partire per l'Abruzzo» e «nello scorso fine settimana si è messa a disposizione per l'alluvione del Sulcis». Il capo della Protezione civile Giorgio Cicalò ricorda: «Questa è una missione classificata di tipo “C”, una di quelle che richiedono un impegno straordinario». GIULIO ZASSO

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classi dirigenti nell'immobilismo (sezione: Globalizzazione)

( da "Unita, L'" del 16-04-2009)

Argomenti: Cina Usa

classi dirigenti nell'immobilismo Rinnovamento e politica Scelgo di non parlare della tragedia che ha colpito l'Abruzzo; scelgo di non spettacolarizzare il dolore. Cerco di pensare a quelle genti, senza usarle. È per questo che decido di parlare di un argomento «freddo». Di un argomento importante, ma costantemente e scientemente sottovalutato. Cosa facciamo per formare la nostra classe dirigente? Io ero uno di quegli studenti che non avevano le idee chiare, che non pensavano alla propria formazione come al proprio futuro. Sono stata fortunata, ma non è per tutti così e comunque la formazione non dovrebbe essere una questione di fortuna, mai. La classe dirigente rappresenta la società di cui è l'espressione. La società in cui viviamo è, non sono io a dirlo, una società in crisi. Quindi anche l'attuale dirigenza è il prodotto di una società in crisi, che non si rinnova, si chiude in sé stessa, si atrofizza, che non ha interesse a rifondare la società a cui appartiene. La costruzione di una nuova società non può che essere affidata a nuovi dirigenti che superino l'immobilismo e che puntino alla società dello sviluppo. Oggi la mia generazione e quella che viene dopo di me ha bisogno di una classe dirigente che sia in grado di rispondere alle sfide lanciate dalla globalizzazione, dalla recessione, dai cambiamenti climatici, dagli enormi flussi migratori che ci stanno investendo. La Strategia di Lisbona nel 2000 chiedeva agli Stati membri dell'UE di arrivare ad investire per i successivi 10 anni fino al 3% del PIL in ricerca, innovazione e coesione sociale. Gli Stati che l'hanno fatto (la Svezia ad esempio) hanno visto lievitare i loro tassi di crescita. E l'Italia? Nel 2009 prevede di investire circa lo 0,9% del PIL e nel frattempo «rifonda» la scuola tagliando professori e classi. La missione della politica oggi dovrebbe essere quella di garantire che si possano crescere dei dirigenti capaci e culturalmente pronti ad accettare le sfide del nostro tempo. Ma è la politica la prima a non crederci. La mancata formazione fatta dai partiti entrati in crisi ha creato un buco generazionale. I dirigenti di oggi sono i «giovani» del 1980. E poi? Poco o niente. Non è più tempo di non crederci.

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ottimismo? be', è ancora presto - alessandro volpi (sezione: Globalizzazione)

( da "Tirreno, Il" del 16-04-2009)

Argomenti: Cina Usa

GRANDE CRISI OTTIMISMO? BE', è ANCORA PRESTO ALESSANDRO VOLPI Barack Obama sta dando al mondo barlumi di speranza accennando all'ipotesi di un'uscita, sia pur molto lenta, dalla crisi. Ha dichiarato infatti che i programmi di pronto intervento posti in essere dagli Stati Uniti e da altri paesi in giro per il mondo hanno impedito alla crisi una deflagrazione ancora più grave: una massiccia dose di statalismo e di nazionalizzazioni ha, secondo il presidente degli Stati Uniti, scongiurato la scomparsa dei mercati. Lo stesso Obama ha però ribadito che tali interventi pubblici sono estremamente costosi tanto da far presagire, purtroppo, una successiva fibrillazione legata all'eccesso di indebitamento. Attualmente i tassi d'interesse bassi, e soprattutto la produzione di moneta per acquistare titoli pubblici, stanno mantenendo a livelli contenuti i costi del finanziamento pubblico, ma è evidente che una simile situazione artificiale non potrà durare a lungo. Inoltre sulla ripresina pesano ancora numerose altre incognite, la prima delle quali è riconducibile agli effetti della perdurante crisi dei mutui a stelle e strisce, tutt'altro che esaurita. Nel corso del 2008 e dei primi mesi del 2009, nonostante il precedente dei sub prime, il tasso di insolvenza dei mutui negli Usa, è rimasto fermo all'8,5 per cento. Su un totale di mutui pari a 11 mila miliardi di dollari, l'ammanco è stato così solo di 900 miliardi, che significano - tenendo conto che nell'insolvenza e nelle vendite all'asta va perduta la metà del valore complessivo dei mutui - una perdita di 450 miliardi di dollari. Questa distruzione di valore, amplificata dall'ingegneria finanziaria e dalla paura ingeneratasi nel sistema bancario, ha scatenato la tempesta nella quale siamo ancora immersi. Il dato preoccupante deriva ora dal prossimo andamento delle insolvenze; la gran parte degli 11 mila miliardi del monte mutui sopra ricordato è legato a schemi che prevedono il passaggio da rate più basse negli anni iniziali a rate decisamente più corpose con il proseguire del tempo. Alla luce di ciò è probabile che nel 2009-2010 mutui per circa 2500 miliardi di dollari, con rate in aumento, registrino nuove insolvenze per oltre il 50 per cento: una seconda crisi subprime di proporzioni ben maggiori. Il vero nodo in merito alla ripresina diventa allora quello di capire se la miccia accesa dai mutui potrà essere spenta dalle politiche Usa di intervento pubblico. I segnali in questo senso non sono del tutto incoraggianti se si pensa che da inizio 2009 sono fallite negli Stati Uniti già 23 banche, nonostante gli aiuti e i buoni risultati riscontrati nei cosiddetti stress test. Sull'economia americana pesa poi un'altra ipoteca rappresentata dalle condizioni del suo più influente partner commerciale e valutario: la Cina. Questa sembra faticosamente riprendersi riaccendendo i motori della produzione industriale, salita a marzo dell'8,3 rispetto al 2008. Tuttavia si profila una brusca frenata per le riserve valutarie cinesi che nel primo trimestre 2009 sono cresciute soltanto di 7,7 miliardi di dollari contro i 154 dei primi tre mesi del 2008, dando origine all'aumento più contenuto degli ultimi otto anni. Tale contrazione può avere inevitabili conseguenze sulla capacità cinese di acquistare titoli del debito pubblico americano, che costituiscono da anni la tradizionale destinazione delle riserve valutarie della Cina. Si tratta di un elemento di forte preoccupazione per l'amministrazione Obama visto che dal finanziamento cinese deriva oltre la metà della sottoscrizione dei bond emessi dal Tesoro Usa. A questa preoccupazione è necessario affiancare una considerazione di ordine generale In tutto il mondo ci sono 13 mila miliardi di dollari di liquidità ma la massa complessiva dei titoli mutui, bond, derivati e quant'altro assomma a centinaia di migliaia di miliardi. La domanda è molto semplice: quanta parte di questi titoli è carta straccia e dovrà essere comprata per evitare il tracollo già conosciuto dopo la crisi dei subprime? La risposta a tale domanda ci dirà se la carta moneta attualmente in circolazione è sufficiente oppure no.

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FIN dalla notte dei tempi l'uomo ha escogitato innumerevoli tecniche per app... (sezione: Globalizzazione)

( da "Resto del Carlino, Il (Cesena)" del 16-04-2009)

Argomenti: Cina Usa

CAMPIONATO DI GIORNALISMO pag. 4 FIN dalla notte dei tempi l'uomo ha escogitato innumerevoli tecniche per app... FIN dalla notte dei tempi l'uomo ha escogitato innumerevoli tecniche per applicare la pena capitale. Alcune di queste hanno catturato la nostra attenzione per la ferocia della modalità di esecuzione: la lapidazione, in uso tuttora in Iran, consiste nell'investire con una pioggia di pietre i condannati fino al raggiungimento della morte; l'impiccagione, prevista sempre in Iran per punire i trafficanti di stupefacenti, con il "cappio" provoca lo strangolamento, dopo un'agonia lunga anche 10 minuti; la fucilazione, tra i metodi più barbari poiché, anche dopo il cosiddetto "colpo di grazia" che viene dato al morituro sparandogli alla nuca o alla tempia, lo stato di coscienza può permanere ancora a lungo; l'iniezione, produce una paralisi respiratoria immediata e poi, indirettamente, provoca il blocco cardiaco, conducendo alla morte, ma non prima di 6-12 minuti e in alcuni casi anche di mezz'ora o un'ora; la sedia elettrica, adoperata negli USA: si lega il condannato a una sedia di legno, elettricamente isolata, e gli sono applicati degli elettrodi nei punti vitali prima di iniziare l'esecuzione, che è un'orrenda tortura che si protrae per circa 10 minuti; la camera a gas: il condannato è legato ad una sedia sotto la quale si trovano vaschette contenenti acido solforico e pastiglie di cianuro che, reagendo, liberano vapori velenosi che portano ad una morte estremamente dolorosa. VE NE SONO purtroppo molte altre: la ghigliottina in Francia, la garrota in Spagna, il colpo di pistola alla nuca in Cina; lo squartamento nei Paesi arabi, il rogo per gli eretici e le streghe, la decapitazione in Arabia Saudita, lo schiacciamento da elefante in India, ecc. Tutto questo ci ha spinto a interrogarci sulla ragione per cui l'uomo ha sempre utilizzato il suo ingegno per costruire attrezzi per uccidere invece di investire sulla ricerca medico-scientifica e migliorare la sua stessa vita. Speriamo che prima o poi in tutti i paesi venga abolita la pena di morte, che finalmente si capisca la sua inutilità e si cominci a fare qualcosa che serva veramente all'umanità. Classe IIIªB

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L'India, il gigante al voto e la tentazione della sinistra (sezione: Globalizzazione)

( da "Corriere della Sera" del 16-04-2009)

Argomenti: Cina Usa

Corriere della Sera sezione: Esteri data: 16/04/2009 - pag: 15 Il cambiamento possibile Il Paese che più ha beneficiato della globalizzazione potrebbe rispondere in modo sorprendente alla crisi L'India, il gigante al voto e la tentazione della sinistra Elezioni al via: spunta un terzo «polo» tra il partito del Congresso e il Bjp di BILL EMMOTT Negli ultimi tempi, si sente spesso dire che la crisi economica rischia di innescare la marcia indietro della globalizzazione, riportare in vigore l'interventismo statale, persino segnare una svolta politica a sinistra. Eppure, è difficile trovare esempi di paesi dove ciò stia realmente accadendo. Se Barack Obama viene considerato di sinistra, allora forse anche l'America lo è. E nel resto del mondo? Non la Gran Bretagna, né la Francia o la Germania, e certamente non l'Italia. Oggi, però, un altro Paese si reca alle urne e il risultato elettorale potrebbe decretare una virata a sinistra, malgrado tutti i benefici sinora ricevuti dalla globalizzazione e dal capitalismo liberale per lo meno, in base alle nostre valutazioni europee. Parliamo della più grande democrazia del pianeta, l'India. Tutto ciò che attiene alle elezioni politiche indiane è impressionante. Le operazioni di voto sono lunghissime si svolgono nell'arco di circa cinque settimane e riguardano 543 circoscrizioni, 714 milioni di elettori, oltre 800.000 seggi elettorali, protetti da sei milioni di addetti, tra funzionari e forze dell'ordine. Le percentuali dei votanti non sono alte, in confronto all'Italia, ma anche un 60 per cento all'incirca rappresenta un risultato considerevole, se teniamo conto del fatto che oltre un terzo degli adulti indiani è analfabeta. Sono cifre ragguardevoli, ma la cosa più sorprendente della politica e delle elezioni in questo Paese è un'altra: l'incredibile frammentazione politica dell'India. Oltre 40 partiti politici avevano seggi nel Parlamento uscente. La coalizione di governo, guidata dall'Indian National Congress, uno dei due soli partiti politici su scala nazionale, raccoglieva dieci partiti, ma contava sul sostegno informale di altri quattro. La precedente coalizione, che ha governato il paese dal 1998 al 2004, è stata guidata dall'altro partito nazionale, il Bharatiya Janata Party (Bjp) partito nazionalista indù e combinava anch'esso le forze di dieci partiti, ma in diversi momenti era stato appoggiato da un'altra dozzina di schieramenti. In confronto a quella indiana, la politica italiana persino sotto la Prima Repubblica appare banale. Ma gli stessi risultati elettorali, in India, sono tutt'altro che semplici: non si tratta soltanto del numero dei voti e dei seggi conquistati, ma anche delle potenziali alleanze tra i vari partiti. È qui che entra in gioco la possibilità di una svolta a sinistra, ma per motivi legati alla frammentazione, anziché al dibattito politico. L'India, sotto il governo guidato dal Partito del Congresso, ha assistito al periodo di massima crescita economica della sua storia: fino al 2009, il tasso annuale di crescita del Pil ha fatto registrare oltre l'8 per cento. Quest'anno, la crescita ha subito un forte rallentamento, per il collasso degli scambi internazionali e la crisi dei mercati finanziari. Gli economisti prevedono per l'anno in corso una crescita del 4-5 per cento. Il governo in carica non sarà considerato responsabile di questa contrazione, perché tutti sanno che ha avuto cause globali. Ma non si è nemmeno guadagnato molta stima per gli eccellenti risultati economici finora raggiunti, e il motivo è duplice. Innanzitutto, i contadini indiani hanno tratto ben pochi vantaggi dal successo economico del paese, e questo conta molto sotto il profilo politico, visto che il 70 per cento della popolazione vive ancora nei villaggi. Secondo, negli ultimi anni l'inflazione ha danneggiato i poveri, a causa degli aumenti dei prezzi dei carburanti e delle derrate alimentari. La fiammata inflazionistica oggi si è attenuata, ma il ricordo non è stato cancellato. Nelle ultime elezioni politiche, nel 2004, il governo guidato dal Bjp era dato per vincente, grazie ai buoni risultati economici. Ma la natura frammentaria della politica indiana, associata al malcontento della popolazione rurale, ne ha decretato la sconfitta. Nel 2009, molti analisti politici in India prevedono che il Partito del Congresso si assicurerà un numero sufficiente di seggi per formare un nuovo governo, con l'aiuto di Rahul, figlio di Sonia Gandhi, che ha in mano, di fatto, le redini del partito. I fedelissimi della famiglia Gandhi sperano che Rahul possa occupare la poltrona di primo ministro tra un anno o due, pur avendo ancora 38 anni in un Paese dove i premier hanno in genere tra i 70 e gli 80 anni. Ma gli analisti potrebbero sbagliarsi di nuovo. Il Bjp potrebbe rivelarsi forte abbastanza da formare la propria coalizione di governo. In quel caso, i cambiamenti sarebbero assai pochi, dato che il Bjp e il Partito del Congresso concordano fondamentalmente su politica estera ed economica. Già si annuncia peraltro una terza possibilità. I partiti che contano sul sostegno delle caste inferiori della società indiana, vale a dire dei ceti più poveri, negli ultimi tempi si sono rafforzati politicamente. Il maggiore tra questi partiti, basato in uno degli stati più grandi, l'Uttar Pradesh, è guidato da una donna, Mayawati. Se i partiti come il suo raccoglieranno un buon numero di voti in queste elezioni, per via dell'insoddisfazione rurale e il brutto ricordo dell'inflazione, potrebbe anche darsi che Mayawati riesca a formare una coalizione di governo, alleandosi con ogni probabilità con i partiti comunisti indiani. Al momento, i sondaggi di opinione non puntano affatto in questa direzione, ma nell'India rurale, diffusamente analfabeta e divisa politicamente, i sondaggi di opinione si rivelano spesso ingannevoli. Se sarà Mayawati a formare il nuovo governo, allora l'India, uno dei giganti emergenti della globalizzazione, potrebbe virare bruscamente a sinistra, rivedendo le riforme economiche e persino ripristinando le barriere commerciali. Questo sì che sarebbe un risultato sorprendente. (Traduzione di Rita Baldassarre) Urne tecnologiche A sinistra, un addetto alla sicurezza riposa davanti alle macchine per il voto (chiuse come valigette). Accanto, controllo di una «valigetta» (Ap)

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Annientare i pirati? È facile: basta volerlo (sezione: Globalizzazione)

( da "Giornale.it, Il" del 16-04-2009)

Argomenti: Cina Usa

n. 91 del 2009-04-16 pagina 19 Annientare i pirati? È facile: basta volerlo di Andrea Nativi La Francia cattura 11 banditi del mare, gli Usa sventano un nuovo assalto a una loro nave. Ma la grande assente è la comunità internazionale. Incapace di risolvere il problema alla radice. Mettendo nel mirino le basi lungo la costa Ai pirati somali ieri è andata male. La fregata leggera francese Nevose, che fa parte della forza navale europea al largo del Corno d'Africa, ne ha catturati 11 a bordo di una «nave madre». Li ha seguiti e poi si è lanciata all'assalto quando i banditi del mare erano a 900 chilometri a est di Mombasa, al largo delle coste keniane. Sempre ieri sono falliti altri due attacchi, a un mercantile liberiano e a una nave americana, la Liberty Sun. L'imbarcazione Usa è stata colpita con razzi e armi leggere, ma ha evitato l'abbordaggio, mentre in suo soccorso muoveva una nave da guerra statunitense, la Bainbridge, la stessa del blitz che ha portato alla liberazione del capitano-eroe Richard Phillips. Questa volta i pirati sono fuggiti prima dell'arrivo dell'unità militare. L'ondata di attacchi però non si ferma. E l'inviato dell'Onu per la Somalia, Amhedou Ould-Abdallah, ha sentito il bisogno di dichiarare alla Bbc che gli assalti minacciano la pace internazionale, che il ricorso alla forza per autodifesa è legittimo, ma che non è il caso di intervenire contro le basi dei pirati... per il momento. In realtà il rischio che qualcuno decida di affrontare alla radice il problema proprio non c'è. Perché, sempre per il momento, la comunità internazionale è il grande assente dalle coste somale. Americani e francesi hanno dimostrato determinazione nella soluzione di vicende singole. E lì si sono fermati. L'operazione di pattugliamento internazionale in corso non sembra più di tanto incisiva. Il risultato è che il mondo è alla mercé di qualche centinaio di banditi improvvisati e male armati. Il bene minacciato dai pirati è essenziale, la libertà di navigazione. I danni economici non sono più trascurabili. In passato è bastato molto meno perché si dichiarassero e combattessero guerre sanguinose. In questo caso non c'è neanche una controparte statuale, anzi, quel poco che esiste di governo somalo ha dato carta bianca a chiunque se la senta di estirpare la pirateria dalle coste del Paese. Non mancano le risoluzioni del Consiglio di sicurezza dell'Onu che vengono regolarmente invocate per giustificare qualunque tipo di intervento armato, compreso il rovesciamento di governi. E dal punto di vista umanitario, le prime vittime dei pirati sono le popolazioni somale, le quali rischiano di rimanere prive dei generi di prima necessità garantiti via mare dal Fondo alimentare. Ci sono gli estremi per una azione di ingerenza. Ma i governi di mezzo mondo non riescono ad assumersi le loro responsabilità. Tutti i principali Paesi, dalla Cina alla Russia, dal Giappone agli Stati Uniti, dall'India all'Europa sono già impegnati militarmente nella «mission impossible» di proteggere i traffici marittimi. Ma anche se fosse possibile schierare un numero triplo di navi e di aerei non si riuscirebbero a bloccare gli attacchi, almeno non fino a quando i pirati saranno trattati meglio di un qualunque altro criminale. L'unica strada allora è quella che si prenda coraggio e si stronchi il problema alla radice, sulle coste somale. Senza occupare neanche un lembo di terra africana. Quello che occorre viene chiamato dai militari «colpo di mano anfibio». Le forze non mancano, anzi. Anche l'Italia ha tra i suoi reparti di punta una brigata anfibia interforze. Sono formazioni di élite, specializzate, costosissime. Che senso ha mandare queste truppe tra le montagne dell'Afghanistan e non impiegarle nei loro compiti istituzionali? Si tratta dunque di effettuare una o più operazioni mirate, colpendo di sorpresa le basi con assalti condotti simultaneamente dal mare e dal cielo. Le truppe anfibie dovrebbero neutralizzare i pirati che opponessero resistenza, distruggere le «navi madre» e i mezzi veloci, liberare gli ostaggi e le navi catturate. Come si è fatto per secoli contro i pirati. Si può fare. Basta volerlo. © SOCIETà EUROPEA DI EDIZIONI SPA - Via G. Negri 4 - 20123 Milano

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Ahmadinejad: (sezione: Globalizzazione)

( da "Corriere della Sera" del 16-04-2009)

Argomenti: Cina Usa

Corriere della Sera sezione: Esteri data: 16/04/2009 - pag: 15 Relazioni Iran-Usa Ahmadinejad: «Ho nuove proposte» TEHERAN Il presidente Mahmoud Ahmadinejad ha annunciato ieri che Teheran sta preparando un pacchetto di proposte da presentare al gruppo dei «5+1» (Stati Uniti, Russia, Cina, Francia, Regno Unito più Germania) per superare l'impasse nei colloqui sul dossier nucleare. I dettagli del pacchetto non sono stati rivelati, ma in un discorso particolarmente conciliante Ahmadinejad ha detto di voler costruire nuove relazioni con gli Usa: «Potremmo dimenticare il passato e iniziare una nuova era». Un portavoce del Dipartimento di Stato ha replicato che gli Usa sono disponibili a valutare le proposte.

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MARCHIONNE MIRA AL POSTO NUMERO UNO IN CHRYSLER USA E CINA ALLA CONQUISTA DEL SUDAMERICA - L'ASTENSIONISMO MINACCIA LE EUROPEE - ABBORDAGGIO DEI FRANCESI CONTRO I PIRATI INDIA (sezione: Globalizzazione)

( da "Dagospia.com" del 16-04-2009)

Argomenti: Cina Usa

HomePage | Segnala articolo --> MARCHIONNE MIRA AL POSTO NUMERO UNO IN CHRYSLER – USA E CINA ALLA CONQUISTA DEL SUDAMERICA - L’ASTENSIONISMO MINACCIA LE EUROPEE - ABBORDAGGIO DEI FRANCESI CONTRO I PIRATI – INDIA ALLE URNE – G20, INCHIESTA SULLE VIOLENZE DELLA POLIZIA… Rassegna stampa internazionale a cura di Apcom 1 - SPAGNA EL MUNDO - Il governatore della Banca di Spagna, Fernandez Ordonez, ha avvertito ieri che la Sicurezza sociale entrerà in rosso nel 2009, spiegando che negare l'esistenza di un problema per la sostenibilità dell'intero sistema è cosa assurda. "La Banca di Spagna raccomanda di ritardare l'età della pensione". barack obama Spazio in prima pagina anche per l'operazione compiuta dai militari francesi della fregata Nivose nel Golfo di Aden, conclusa con l'arresto di undici pirati. "Abbordaggio dei francesi contro i pirati". EL PAIS - In primo piano un nuovo sondaggio sulla fiducia nelle istituzioni degli elettori europei, fortemente minata dalla crisi economica internazionale in corso. Secondo l'ultimo Eurobarometro, si prevede un'alta percentuale di astensioni alle prossime elezioni di giugno. "La crisi colpisce la fiducia nelle istituzioni dell'Unione europea". 2 - FRANCIA LIBERATION - In primo piano il dossier in mano a Liberation sul sabotaggio della Sncf che, l'8 novembre scorso, provocò il ritardo di alcuni treni ad alta velocità sulla linea Parigi-Lilla. Il documento mostra come polizia e giustizia hanno costruito, senza prove reali, un colpevole su misura, Julien Coupet. "Un Coupet ideale". LE FIGARO - In apertura i piani del governo contro la disoccupazione e lo sviluppo delle imprese. Parigi ha deciso di intervenire per il salvataggio di Heuliez, per gli aiuti alla 'disoccupazione parziale' e per il sostegno alle esportazioni. "Il governo su tutti i fronti". Spazio in prima pagina anche per l'appello alla pace arabo-israeliana lanciato ieri dal famoso direttore d'orchestra israeliano Barenboim, durante un concerto all'Opera del Cairo. "Barenboim, in concerto al Cairo, esorta gli arabi al dialogo con Israele". Hu Jintao 3 - GERMANIA SUEDDEUTSCHE ZEITUNG - "300 euro di bonus invece della denuncia dei redditi": la Spd promette un premio per il contribuente che non ha altre entrate oltre allo stipendio e che rinuncia a fare la dichiarazione dei redditi. I vertici del partito sono d'accordo anche sull'aumento della tassa per i ricchi e per l'introduzione di un prelievo fiscale sui profitti derivanti dalle attività borsistiche. "La verità non va in prescrizione": gli assassini anche dopo decenni finiscono davanti alla giustizia. Questo vuole il codice penale. Il caso dell'89enne John Demjanjuk scatena un dibattito su quanto a lungo debbano essere perseguiti i presunti criminali nazisti. Un commento di Heribert Prantl. "Ben sorvegliati in casa Daimler": la serie degli scandali privacy all'interno delle grandi aziende tedesche non si ferma. Stavolta vittime dello spionaggio sono oltre cento dipendenti dello stabilimento Mercedes di Brema i cui dati relativi alla salute sono stati illegalmente raccolti e registrati. Le prove della violazione contenute in un cd sono state inviate da un anonimo a Radio Brema. NUOVA DHELI FAZ - "Schavan si lamenta del divieto del mais transgenico di Ilse Aigner (Csu)", ministro tedesco dell'Agricoltura. Il ministero della Ricerca guidato da Annette Schavan (Cdu) non è stato coinvolto nella decisione. "Lettera di rivendicazione per l'attentato alla Bundeswehr": il gruppo "Iniziativa per un nuovo miracolo" finora ignoto alle autorità ha rivendicato l'incendio appiccato nella notte tra la domenica e il lunedì di Pasqua al parco auto della scuola ufficiali di Dresda. La richiesta inviata per iscritto alle redazioni del "Sachsenspiegel" e di una trasmissione tv della Mitteldeutscher Rundfunk è chiara: la fine di tutte le missioni militari. DIE WELT - "Una debacle dell'astensionismo minaccia le europee": i risultati di uno studio dimostrano che, nonostante il 60% dei cittadini dell'Ue considerino l'Unione europea importante, a sette settimane dal voto di giugno meno di un terzo degli aventi diritto andrà alle urne e il 15% sa già che non voterà. In Germania 38 tedeschi su 100 dimostrano interesse per il rinnovo del Parlamento Ue. Scontri G20 "Allevatori lottano contro il brevetto per l'allevamento dei maiali": il mais transgenico in Germania è stato appena vietato e già è in corso a Monaco di Baviera, sede dell'ufficio europeo dei brevetti, un altro scontro sulle modificazioni genetiche. TAGESSPIEGEL - "A Berlino il gas costerà di meno": Gasag, il più grande fornitore di gas berlinese, abbasserà i prezzi fino al 25%. Martedì scorso era stato pubblicato uno studio voluto dal gruppo dei Gruene al Bundestag che accusava i gestori regionali di gas naturale di sistematici abusi sui prezzi. 4 - GRAN BRETAGNA THE GUARDIAN - Clima, alla base del piano britannico per il taglio delle emissioni vi sono i veicoli elettrici: previsto un bonus fino a 5mila sterline per gli acquirenti. Violenze G20: si moltiplicano i video che mostrano gli interventi eccessivamente severi della polizia nei confronti dei manifestanti. E-mail diffamatorie: il premier Gordon Brown "venne avvertito su McBride", le preoccupazioni riguardo alle attività del consulente speciale "non erano un segreto a Downing Street". Hillsborough, Liverpool ricorda la strage con "rabbia, lacrime e 96 rintocchi di campane". Scontri G20 THE INDEPENDENT - Medio Oriente, "la Bbc ha violato le regole di correttezza e imparzialità" nella copertura delle notizie, secondo il trust che controlla l'ente; nel suo editoriale, Robert Fisk difende l'operato dei giornalisti tacciando di "codardia" i dirigenti della "Beeb". India, "la democrazia più popolosa del mondo si reca alle urne", al via le operazioni di voto che dureranno un mese. Iraq, le incursioni aeree fanno vittime soprattutto fra le donne e i bambini. THE TIMES - I vertici della pubblica amministrazione avrebbero volutamente esagerato la pericolosità per la sicurezza nazionale del deputato conservatore Adam Green, convincendo la polizia ad arrestarlo e perquisirne gli uffici: la procura della Corona deciderà probabilmente per un non luogo a procedere. Il traffico sul Canale della Manica nel caos a causa del blocco dei porti da parte dei pescatori francesi. Violenze G20, la Polizia Metropolitana apre un'inchiesta dopo la pubblicazione di numerosi video che mostrano il comportamento violento di alcuni agenti. THE FINANCIAL TIMES - L'ad Fiat Marchionne "mira al posto numero uno in Chrysler", ma avverte della necessità di un taglio del costo del lavoro. Ubs decide di tagliare l'11% dei posti di lavoro, dopo una perdita trimestrale stimata in 1,3 miliardi di euro. Il governo romeno sta valutando di cambiare le leggi che regolano la concessione della cittadinanza per estenderla a circa un milione di moldavi. 5 - STATI UNITI THE NEW YORK TIMES - In primo piano la politica della Cina verso l'America Latina. Mentre gli Stati Uniti cercano di rilanciare le loro relazioni con i paesi latinoamericani, scrive oggi il New York Times, la Cina sta intensificando la sua penetrazione nella regione, offrendo grosse somme di denaro ai Paesi dell'area in crisi. Il New York Times riferisce poi che "l'era della medicina genomica personale dovrà forse aspettare". Scontri G20 I geni non sarebbero infatti tanto utili nella predizione delle malattie comuni: lo affermano alcuni ricercatori nell'ultimo numero del New England Journal of Medicine. Infine in Afghanistan le donne protestano contro la nuova legge introdotta dal governo di Kabul che autorizza tra le altre cose gli stupri compiuti dai mariti. THE WASHINGTON POST - Apertura sulle nuove misure adottate dall'amministrazione Obama per colpire le organizzazioni criminali messicane. Gli Usa hanno imposto sanzioni economiche contro tre cartelli di narcotrafficanti e hanno minacciato i cittadini americani che fanno affari con loro. Il Washington Post si occupa poi delle elezioni in India, in cui giocheranno un ruolo centrale le regioni rurali del gigante asiatico. [16-04-2009]

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L'Europa resta ottimista nonostante Cina (sezione: Globalizzazione)

( da "KataWebFinanza" del 16-04-2009)

Argomenti: Cina Usa

L'Europa resta ottimista nonostante Cina (Teleborsa) - Roma, 16 apr - L'Europa si sveglia di buonumore, galvanizzata dalla chiusura positiva di Wall Street, nonostante la frenata di Tokyo sul finale. A sostenere i Listini europei concorrono le implicazioni positive del Beige Book, nonostante il rapporto della FED abbia confermato una fase generalmente recessiva dell'attivit economica. Poco impatto ha avito il PIL della Cina, che frena sui minimi storici al 6,1% nel primo trimestre, anche se lascia aperto uno spiraglio di ripresa, anche per i massicci piani di rilancio messi a punto dal Governo. Giornata ricchissima sia sotto il profilo economico che sotto quello Corporate. Numerose societ daranno un aggiornamento sull'andamento degli affari, ma l'attenzione come sempre catalizzata da Nokia. Dal fronte macro, sono attesi i dati sulle produzione industriale e sull'inflazione di Eurolandia, mentre in USA sono in agenda i dati sul mercato immobiliare oltre al Philly FED. Intanto, l'euro conferma un trend di correzione, cedendo il passo al dollaro ed attestandosi sugli 1,318 USD (-0,2%). Petrolio ancora sotto i 50 dollari al barile, dopo i contrastanti dati sulle scorte pubblicati ieri dal DOE. Tra le piazze europee la migliore Londra che guadagna l'1,14% a 3998,16 punti, mentre Zurigo sale dello 0,97% a 5114,62 punti, Madrid dello 0,95% a 8788,2 punti, Parigi dello 0,93% a 3013,52 punti. Bene anche Amsterdam che recupera lo 0,81% a 237,82 punti, mentre Francoforte avanza dello 0,59% a 4576,83 punti e Bruxelles dello 0,50% a 1857,61 punti. A livello settoriale si segnalano le ottime performance delle banche +1,44% e delle risorse di base +1%. Bene anche le costruzioni e frazionalmente le auto, dopo i dati sulle immatricolazioni in Europa, che confermano un calo del 9% a marzo. Deboli i tech -0,37%. 16/04/2009 - 09:13

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Gli appuntamenti sportivi del 17/04 (sezione: Globalizzazione)

( da "Datasport" del 16-04-2009)

Argomenti: Cina Usa

Gli appuntamenti sportivi del 17/04 (AGM-DS) - 16/04/2009 9.01.49 - (AGM-DS) - Milano, 16 aprile - Gli appuntamenti sportivi del 17 aprile, in evidenza la Formula Uno con le prove libere del GP Cina. In evidenza: CALCIO Serie B: 36.a giornata Ore 19 Triestina-Grosseto. Ore 21 Ascoli-Frosinone FORMULA 1 Gran Premio di Cina Prove libere TENNIS WTA: Charleston- Usa TENNIS ATP Montecarlo Dalle 10.30 su Sky Sport 3 TENNIS WTA Barcellona VOLLEY A1F: quarti di finale - Gara 2 Ore 20.30 Asystel NO-Unicom Sassuolo (Sky Sport 3) Gli altri appuntamenti: BASEBALL IBL: 2.a giornata Ore 20.30 Gara 1 GOLF European Tour: China Open GOLF PGA Tour: Verizon Heritage PALLANUOTO Mondiali 2009: sorteggio gironi preliminari Ore 11.30 a Roma RUGBY Guinness Premiership: 21.a giornata Anticipi SPORT USA MLB: regular season

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America Latina/ Nyt: la Cina sfida il predominio degli Usa (sezione: Globalizzazione)

( da "Virgilio Notizie" del 16-04-2009)

Argomenti: Cina Usa

Roma, 16 apr. (Apcom) - Mentre l'amministrazione Obama cerca di rilanciare i rapporti con i Paesi dell'America Latina, la Cina sfida il predominio regionale statunitense, ampliando la sua presenza finanziaria e commerciale nell'area. Secondo quanto riporta oggi il New York Times, solo nelle ultime settimane Pechino ha raddoppiato un fondo di investimenti in Venezuela portandolo a 12 miliardi di dollari, ha prestato un miliardo di dollari all'Ecuador per costruire una centrale idroelettrica, ha concesso all'Argentina la possibilità di attingere a 10 miliardi di dollari in valuta cinese per pagare le sue importazioni dalla Cina e ha prestato dieci miliardi di dollari alla compagnia petrolifera di Stato del Brasile. Nell'ultimo decennio - scrive ancora il Nyt - l'interscambio tra la Cina e i Paesi latinoamericani è cresciuto rapidamente, e il colosso asiatico è diventato il secondo partner commerciale della regione dopo gli Stati Uniti. Ma l'impegno profuso da Pechino nel concedere finanziamenti e prestiti ai governi sudamericani, indica che il potere di influenza degli Stati Uniti nell'area rischia di erodersi. Nel fine settimana si terrà a Trinidad e Tobago il vertice delle Americhe, e il presidente Obama incontrerà i leader regionali per discutere dell'attuale situazione economica e del rilancio dell'Inter-American Development Bank, pilastro dell'influenza Usa in America Latina, che ha subito gravi perdite con la crisi finanziaria.

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AMERICA LATINA/ NYT: LA CINA SFIDA IL PREDOMINIO DEGLI USA (sezione: Globalizzazione)

( da "Wall Street Italia" del 16-04-2009)

Argomenti: Cina Usa

America Latina/ Nyt: la Cina sfida il predominio degli Usa di Apcom Siglati accordi per promuovere lo sviluppo locale -->Roma, 16 apr. (Apcom) - Mentre l'amministrazione Obama cerca di rilanciare i rapporti con i Paesi dell'America Latina, la Cina sfida il predominio regionale statunitense, ampliando la sua presenza finanziaria e commerciale nell'area. Secondo quanto riporta oggi il New York Times, solo nelle ultime settimane Pechino ha raddoppiato un fondo di investimenti in Venezuela portandolo a 12 miliardi di dollari, ha prestato un miliardo di dollari all'Ecuador per costruire una centrale idroelettrica, ha concesso all'Argentina la possibilità di attingere a 10 miliardi di dollari in valuta cinese per pagare le sue importazioni dalla Cina e ha prestato dieci miliardi di dollari alla compagnia petrolifera di Stato del Brasile. Nell'ultimo decennio - scrive ancora il Nyt - l'interscambio tra la Cina e i Paesi latinoamericani è cresciuto rapidamente, e il colosso asiatico è diventato il secondo partner commerciale della regione dopo gli Stati Uniti. Ma l'impegno profuso da Pechino nel concedere finanziamenti e prestiti ai governi sudamericani, indica che il potere di influenza degli Stati Uniti nell'area rischia di erodersi. Nel fine settimana si terrà a Trinidad e Tobago il vertice delle Americhe, e il presidente Obama incontrerà i leader regionali per discutere dell'attuale situazione economica e del rilancio dell'Inter-American Development Bank, pilastro dell'influenza Usa in America Latina, che ha subito gravi perdite con la crisi finanziaria.

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BORSA/ EUROPA CONTRASTATA BENE FINANZIARI, DAX -0,2% (sezione: Globalizzazione)

( da "Wall Street Italia" del 16-04-2009)

Argomenti: Cina Usa

Borsa/ Europa contrastata bene finanziari, Dax -0,2% di Apcom Guadagni superiori al 4% a Londra per Barclays, Rbos e Lloyds -->Milano, 16 apr. (Apcom) - Dopo una partenza positiva, le principali Borse europee perdono slancio e viaggiano ora contrastate. Il Dax è in calo dello 0,2%, il Cac40 invece guadagna lo 0,2%, il Ftse100 lo 0,3%. Fra i comparti bene i finanziari e le auto dopo i dati sulle immatricolazioni in Europa. Sul fronte macro il Pil della Cina nel primo trimestre è cresciuto del 6,1%, livello più basso dal 1999, nel pomeriggio attesa per i dati Usa relativi ai nuovi cantieri e all'indice della Fed di Philadelphia. A Parigi in rialzo Axa (+1,9%), SocGen (+0,9%) e i titoli auto Peugeot (+0,4%) e Renault (+1,4%). Bene anche Saint Gobain (+2,1%) e Pernod Ricard (+2,2%). Lettera su Stm (-1,3%). A Francoforte guidano i rialzi Infineon (+3,3%), Man (+3,3%) e i finanziari Commerzbank (+3,5%), Deutsche Postbank (+2%) e Deutsche Bank (+2,6%). Debole Sap (-1,7%). A Londra brillano i finanziari Lloyds (+4,5%), Rbos (+4,7%), Barclays (+4,4%) ei minerari con Kazakmys (+2,7%) e Xstrata (+3,1%).

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INDIA, IL GIGANTE AL VOTO E LA TENTAZIONE DELLA SINISTRA (sezione: Globalizzazione)

( da "Wall Street Italia" del 16-04-2009)

Argomenti: Cina Usa

India, il gigante al voto e la tentazione della sinistra -->Il Paese che più ha beneficiato della globalizzazione potrebbe rispondere in modo sorprendente alla crisi

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BORSA/ PIAZZA AFFARI APRE POSITIVA BENE FIAT, MIBTEL +0,6% (sezione: Globalizzazione)

( da "Wall Street Italia" del 16-04-2009)

Argomenti: Cina Usa

Borsa/ Piazza Affari apre positiva bene Fiat, Mibtel +0,6% di Apcom Bene finanziari. Giù Tiscali -->Milano, 16 apr. (Apcom) - Partenza in positivo per Piazza Affari, sostenuta dalla chiusura tonica di Wall Street. Il Mibtel guadagna lo 0,6%, l'S&P/Mib lo 0,7%, l'All Stars lo 0,69%. Sul fronte macro da segnalare il dato sul Pil della Cina del primo trimestre, cresciuto del 6,1%, il livello più basso dal 1999. Nel pomeriggio negli Usa attesa per i dati sui nuovi cantieri e per l'indice della Fed di Philadelphia. Fra le blue chip in evidenza Fiat (+2,5%) dopo i dati sulle vendite in Europa occidentale (+14,7%) con la quota di mercato salita al 9,2%. Tonici i finanziari Mps (+3,3%), Unipol (+1,3%), Generali (+1,3%) e Fonsai (+1%), bene Bulgari (+2%), Cir (+1,4%) e Saipem (+1,6%). Lettera su Mediaset (-2%) dopo la buona performance di ieri, Stm (-1,7%), Parmalat (-1,6%) e Campari (-1,1%). Sul completo male Tiscali (-4,2%) che sconta la mancata certificazione del bilancio da parte del revisore Ernst& Young. Balzo di Seat (+18%) dopo il crollo di ieri.

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Cultura, storia e politica risolvono la crisi (sezione: Globalizzazione)

( da "Unione Sarda, L' (Nazionale)" del 16-04-2009)

Argomenti: Cina Usa

Commenti Pagina 336 Mercati finanziari Cultura, storia e politica risolvono la crisi Mercati finanziari di Gianfranco Sabattini* --> di Gianfranco Sabattini* Nei mesi scorsi, su iniziativa della Banca d'Italia, è stato stampato e distribuito il testo della lezione "I fondamenti giuridici della corporate governance e della regolamentazione del mercato" di Andrei Shleifer, professore alla Harvard University. La lezione si inquadra nell'ambito delle "Lezioni Paolo Baffi di Moneta e Finanza", istituite in omaggio a colui che dal 1975 al 1979 è stato Governatore dell'allora Istituto di emissione. Il momento in cui è stata programmata la lezione, verso la fine del 2007, cadeva alla vigilia della crisi finanziaria che avrebbe coinvolto gran parte del mercato mondiale, mentre la divulgazione a mezzo stampa del testo, all'inizio del 2009, non poteva cadere in un momento più appropriato come quello attuale, in cui si discute dell'opportunità di una maggiore regolamentazione dei comportamenti degli attori, le banche, da tutti indicate tra i maggiori responsabili della crisi dei mercati finanziari. Shleifer, muovendo dall'assunto (dimostrato empiricamente) che in molti Paesi capitalisticamente avanzati la protezione giuridica degli investitori riduce l'entità della perdita di valore dell'investimento causata dai comportamenti opportunistici dei responsabili della gestione delle istituzioni finanziarie, e favorisce la stabilità dei mercati, analizza i motivi per cui le norme dei diversi Paesi presentano una sostenuta variabilità. La differenza nella protezione degli investitori è da ricondursi alla diversità delle famiglie giuridiche, intese come prevalenti modalità di controllo sociale della vita economica all'interno dei singoli Stati. Accade così che la common law (originante dal diritto inglese) rappresenti una modalità di controllo sociale della vita economica volta a sostenere l'interesse dei privati, mentre la civil law (originante dal diritto romano e, più modernamente, dal diritto francese) tenda a sostituire i risultati del mercato con interventi espressione del potere pubblico. Seguendo il pensiero dell'economista liberale Friedrich August von Hayek, le differenze nei sistemi giuridici sarebbero riconducibili a quelle riscontrabili nella visione della libertà, nel senso che la tradizione della common law si sarebbe affermata all'interno dei Paesi nei quali è prevalsa una visione empirica dei problemi del mondo, mentre la tradizione della civil law negli Stati in cui è prevalsa una visione razionalistica. La prima avrebbe trovato l'essenza della libertà nella spontaneità e nell'assenza di coercizione, mentre la seconda l'avrebbe trovata nelle soluzioni valutate valide a priori. Shleifer, tuttavia, respinge la tesi da molti sostenuta secondo cui i fattori che, principalmente, influenzerebbero le soluzioni giuridiche adottate dai diversi Paesi sarebbero prevalentemente la cultura, la storia e la politica; egli, al contrario, afferma che le tradizioni giuridiche non sono dei puri e semplici surrogati di altre variabili e ritiene non-vera l'idea che la tradizione giuridica sia un mero sostituto di uno qualsiasi dei fattori prima indicati. Se è vero che cultura, storia e politica possono spiegare almeno in parte la diversità delle tradizioni e delle istituzioni giuridiche, è però ancor più vero che all'interno dei diversi Stati le differenze assumono un significato solo in funzione dei fini economici e sociali che si vogliono perseguire. Quali le conseguenze dell'analisi di Shleifer rispetto a possibili riforme unificatrici delle tradizioni giuridiche? Rispetto a una possibile convergenza di queste ultime, si hanno diversi argomenti a favore. Intanto, la globalizzazione in atto delle economie nazionali porta a uno scambio più veloce delle idee in fatto di tradizioni e istituzioni regolamentari; in secondo luogo, l'omogeneizzazione giuridica stimola la competizione tra i Paesi per attirare i capitali esterni.Tuttavia, alle osservazioni conclusive di Shleifer va aggiunta la necessità che la civil law , con le sue soluzioni regolamentari, non escluda mai la necessità che la stabilizzazione dei mercati finanziari sia sempre accompagnata, nell'interesse degli investitori, da un ricambio dei componenti del top-management delle attività finanziarie che risultino tra i responsabili delle turbolenze. La sostituzione sarebbe l'elemento che, in presenza di una civil law dominante, garantirebbe la contendibilità dei fattori, la cui assenza, nella forma del mancato ricambio nella gestione della stabilità, come sta accadendo in Italia, lascerebbe spazio al rimpianto del primato del mercato garantito dalla common law . *Università di Cagliari

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sull'attualità e la globalizzazione (sezione: Globalizzazione)

( da "Giornale di Vicenza.it, Il" del 16-04-2009)
Pubblicato anche in: (Arena.it, L')

Argomenti: Cina Usa

«Focus» sull'attualità e la globalizzazione 16/04/2009 rss e-mail print Vandana Shiva Per i dibattiti sui temi di attualità, attesa l'indiana Vandana Shiva, in prima fila nella lotta contro la povertà e la globalizzazione, con il suo nuovo libro «Ritorno alla Terra» in dialogo con Carlo Petrini e Ermanno Olmi. Mario Calabresi racconta il suo viaggio nell'America in crisi. Tariq Ramadan presenta una lettura moderna del Corano. Con lui Paola Caridi, autrice di un libro su Hamas. Dei diritti umani nel mondo discutono Emma Bonino, Pietro Marcenaro e Anna Zafesova, con Il'ja, il figlio della giornalista assassinata. Marco Belpoliti e Maria Latella analizzano l'ascesa di Berlusconi. E ancora presenze doc come Oliviero Beha, Denise Pardo, Stefano Rodotà, Rita Levi Montalcini, Eugenio Scalfari, Luciano Canfora, Ezio Mauro, Riccardo Chiaberge.

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, in Cina occasioni di qualità (sezione: Globalizzazione)

( da "Brescia Oggi" del 16-04-2009)

Argomenti: Cina Usa

«Made in Bs», in Cina occasioni di qualità INTERNAZIONALIZZAZIONE/2. Il grande mercato ha voltato pagina: meno low cost, più ricerca tecnologica 16/04/2009 rss e-mail print Marco Tchen Il Drago ha cambiato pelle. La Cina si è profondamente modificata in questi ultimi anni, e offre possibilità alle imprese bresciane, a patto di studiare strategie operative ad hoc per penetrare un mercato ricco di competitori, che mantiene aspetti preoccupanti ma al contempo rappresenta una frontiera interessante per chi punta ad investire per conquistare nuove quote di mercato. Questo è quanto emerso dall'incontro che si è tenuto ieri pomeriggio alla sede dell'Associazione Industriale Bresciana e organizzato dalla «Premier», società che dal 2006 ha attivato una partnership proprio nel paese asiatico. «Il mercato cinese è drasticamente cambiato in questi cinque anni - analizza Marco Tchen, amministratore delegato della Nuovo Mondo International, società specializzata nel supporto delle aziende italiane che vogliono investire in Cina -. Nel 2000 il paese era visto principalmente come una meta per delocalizzare, producendo a basso costo, ma adesso è necessario modificare questo stereotipo. La Cina si è aperta, soprattutto all'acquisto di beni da parte di aziende straniere». Sul piatto della bilancia opportunità interessanti, soprattutto per le bresciane. «C'è grande richiesta - prosegue Tchen - di alta tecnologia, e proprio grazie all'elevato livello di alcuni prodotti, Brescia può fare la parte del leone». Cambia la prospettiva, quindi: non è più la Cina delle delocalizzazioni e dei prodotti low cost da rivendere in Europa, ma un Paese nuovo che cerca qualità. Ma secondo Premier bisogna dosare strategia e coraggio negli investimenti. «Del resto - aggiunge Tchen - non bisogna mai dimenticarsi dei potenziali concorrenti, in primis Giappone e Germania». A bloccare sono soprattutto i costi di organizzazione per la rete vendita e per il post vendita, che richiedono sforzi ingenti, praticando una «selezione naturale su chi può investire in Cina, in un mercato che va necessariamente seguito e curato con attenzione». Per oltrepassare l'ostacolo servono strategie e soluzioni. «A differenza degli Usa - sottolinea Emanuela Gastaldi, Managing director Prem1er -, i 600 miliardi di dollari che il governo cinese ha messo a disposizione per fronteggiare la crisi, non andranno a coprire perdite di banche e istituti finanziari, ma costituiranno denaro fresco sul mercato, il che significa maggiore disponibilità. In questo quadro le aziende veloci a muoversi possono sfruttare la situazione in maniera straordinaria». Alessandro Faliva Alessandro Faliva

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BORSE SU QUOTA EUROPEA DI FIAT AL 9.2% (+1.8%) - Aig vERSO accordo con Zurich - Il Pil CINESE rallenta - Voto Unipol decisivo per il board di Mps CONSORZIO LIGHT PER L'AUMENTO (sezione: Globalizzazione)

( da "Dagospia.com" del 16-04-2009)

Argomenti: Cina Usa

HomePage | Segnala articolo --> BORSE SU – QUOTA EUROPEA DI FIAT AL 9.2% (+1.8%) - Aig vERSO accordo con Zurich - Il Pil CINESE rallenta - Voto Unipol decisivo per il board di Mps – CONSORZIO LIGHT PER L’AUMENTO ENEL – POMPIERE VS. BOTIN (E MADOFF) – OBAMA HA PAURA DEL “TEA”… 1 - Borsa, l'Europa parte bene. A Piazza Affari corre Fiat... Da "ilsole24ore.com" - Tutte in rialzo in avvio le Borse europee, sulla scia della chiusura positiva registrata da Wall Street.. Mercoledì sera la Federal Reserve ha dipinto un quadro ancora a tinte fosche per l'economia Usa nel Beige Book, ma ha lanciato segnali di speranza indicando che sono stati registrati timidi segnali di ripresa. A Milano il Mibtel cresce dello 0,40% a 14.170 punti, l'S&P/Mib sale dello 0,40 a 17.883. Il Dax di Francoforte è in rialzo dello 0,5% a 4.574 punti e il Cac 40 di Parigi guadagna lo 0,56% 3.002 punti. A Londra l'indice Ftse 100 sale dello 0,70% a 3.996,2 punti. Marchionne A Piazza Affari corrono le Fiat (+3% oltre i 7 euro) dopo i dati sulle immatricolazioni europee, con il Lingotto nettamente in positivo in marzo rispetto a un trend in miglioramento seppure ancora negativo del mercato. Sono ben impostate le banche, con Mps e Unicredit che registrano un progresso di quasi il 3%. Male St (-2,6%), dopo l'annuncio sul taglio del dividendo trimestrale. Chiusura positiva, intanto, per le principali borse di Asia e Pacifico, che recuperano parte del calo della vigilia, grazie al buon andamento del comparto delle materie prime e dell'elettronica, all'indomani del quadro sull'economia Usa tracciato dal Beige Book della Fed. Bene a Tokyo Jfe Holdings (+4,2%) e Nippon Steel (+2,6%) in campo siderurgico, mentre Mitsubishi Electric ha guadagnato il 2,2% e Hitachi l'1,6%, su ipotesi di fusione con Renesas Techonology, confermate da un portavoce di Nec Electronics, coinvolta nell'operazione e sospesa dalle contrattazioni dopo il balzo della vigilia (+12%). Bene a Sidney Australand Property Group (+15%), dopo il via libera delle banche al rifinanziamento del debito. 2 - Gruppo Fiat: quota Europa al 9, 2%... (ANSA) - A marzo Fiat Group Automobiles ottiene in Europa occidentale una quota di mercato del 9,2%, rispetto al 7,4% di un anno fa. Fiat Group si conferma al quarto posto tra i costruttori europei. A febbraio la quota del gruppo era sempre al 9,2%. Fiat Group Automobiles a marzo ha immatricolato in Europa occidentale (Ue-15 piu' Efta) 131.315 vetture nuove, +14,7% su un anno fa. Nell'Ue-27 Fiat Group Automobiles ha immatricolato a marzo 137.029 vetture nuove (+14,3%). 3 - Gm: verso addio a Pontiac e Gmc... (ANSA) - GM starebbe studiando l'ipotesi di eliminare i marchi storici Pontiac e Gmc per abbattere i costi e tentare di evitare la bancarotta. Lo afferma l'agenzia Bloomberg, citando alcune fonti vicine al dossier. Secondo le fonti, i marchi Chevrolet, Cadillac e Buick sarebbero invece salvi. 4 - Aig: vicina ad accordo con Zurich... (ANSA) - Aig sarebbe vicina alla vendita del ramo assicurazioni auto americano (21st Century Insurance) a Zurich Financial Services. L'agenzia Bloomberg, che cita tre fonti vicine all'operazione, parla di un valore di circa 2 miliardi di dollari. L'accordo, secondo le fonti, potrebbe essere raggiunto gia' oggi, anche se qualche ostacolo potrebbe ancora insorgere, e Zurich sarebbe intenzionata a pagare la maggior parte dell'importo in contanti. Hu Jintao 5 - Cina: rallenta la crescita del Pil... (ANSA) - La crescita del Pil della Cina e' rallentata nel primo trimestre 2009 al 6,1% su base annua, contro il 6,8% nell'ultimo trimestre 2008. Lo ha reso noto l'Ufficio nazionale di statistica. Si tratta delle crescita piu' debole dal 1992 (quando sono cominciate le rilevazioni trimestrali) e corrisponde grosso modo alle previsioni degli economisti, che avevano parlato di una crescita nel primo trimestre del 2009 al 6,3%. Nel primo trimestre del 2008 la crescita era stata del 10,6%. 6 - Voto Unipol decisivo per il board di Mps... Da "Il Sole 24 Ore" - Unipol esce dalla governance di Banca Mps, ma il suo voto in assemblea sarà decisivo per assegnare il dodicesimo posto nel consiglio d'amministrazione di Rocca Salimbeni. Ieri sono state presentate le tre liste per il rinnovo del cda, che passa da dieci a 12 membri, e del collegio sindacale: la Fondazione Mps esprime il 50% dei voti e ha indicato sei nomi (Giuseppe Mussari ed Ernesto Rabizzi, confermati presidente e vice presidente); sei nomi sono espressi anche dal patto che lega Francesco Gaetano Caltagirone (altro vice presidente confermato), Unicoop Firenze e Lorenzo Gorgoni, con l'11,02% del capitale; due sono infine i nomi della lista di Axa (tra cui l'a.d. Frèdèric de Courtois). Il gioco del riparto dei voti dà la metà dei consiglieri alla Fondazione e garantisce quattro posti al raggruppamento di Caltagirone e uno ai francesi che hanno il 4,58% di Mps. Resta una sedia libera per il quinto esponente del patto Caltagirone-Unicoop-Gorgoni o il secondo di Axa. Ecco perché Unipol, che ha il 2% di Mps, sarà determinante.(C.Per.) Emilio Botin 7 - Enel, l'aumento e il consorzio light... Da "Il Sole 24 Ore" - Sul mercato c'è apprensione in vista del maxi aumento di capitale dell'Enel da 8 miliari di euro. Gli operatori faticano a capire come mai, in un momento di listini ancora incerti e per un'operazione così importante, il Tesoro abbia scelto di scendere in campo con una squadra light di banche a supporto, soprattutto sul fronte internazionale. L'esperienza recente di Finmeccanica, dove si era partiti solo con Mediobanca e Goldman Sachs per poi dover ricorrere a una serie di aiuti esterni per chiudere - con successo - l'operazione, evidentemente non è servita. Per Enel il Tesoro ha infatti indicato due istituti italiani, Mediobanca e Intesa, e solo uno straniero, Jp Morgan. Mentre, sempre via XX Settembre, per l'operazione Snam che andrà in contemporanea e che è significativamente più piccola, circa un quinto, le banche indicate sono state ancora tre, di cui due internazionali, Ubs e Morgan Stanley, oltre a Mediobanca. (R.Fi.) 8 - Deutsche Bank «pesca» in Nomura... Da "Il Sole 24 Ore" - Deutsche Bank va a caccia di talenti in Italia e pesca nel vivaio di Nomura, la banca giapponese dove sono approdati i banchieri "orfani" di Lehman Brothers, l'istituto americano travolto dal crack lo scorso settembre. Dopo l'addio di big del calibro di Vincenzo De Bustis e Riccardo Bruno, il desk italiano di investment banking della banca tedesca si era impoverito. Ma ora la scomparsa di Lehman e la spartizione delle spoglie da parte di Nomura ha ridato linfa al team di Deutsche Bank: alcuni mesi fa è approdato da Nomura Leopoldo Attolico, uomo di punta dell'M&A e delle tlc nella banca Usa. Ora il reclutamento di Deutsche nelle fila di Nomura ex-Lehman (dove a luglio approderà Andrea Pellegrini da Merrill Lynch come responsabile) non è finito. A passare con la squadra di Attolico, dopo il recente arrivo di Stefano Costa da Goldman Sachs, è Federico Gallo, giovanissimo banchiere under 40, ma già con una solida esperienza alle spalle (ha lavorato al fianco di Enrico Bondi nel crack Parmalat). (S.Fi.) Barack Obama 9 - Madoff, Botin e le ire del pompiere... Da "Il Sole 24 Ore" - In Spagna, un pompiere cliente del Banco Santander, invece di buttare acqua sul fuoco dello scandalo Madoff in cui è caduto il banco cantabrico, ha deciso di attizzarlo. In particolare, secondo il quotidiano «Publico», scottato per avere perso 300mila euro dati in gestione al Santander, il pompiere ha chiesto ai suoi legali di portare nelle aule del Tribunale non una persona qualsiasi, ma addirittura Emilio Botin, presidente dell'istituto di credito spagnolo. Il risparmiatore chiede inoltre spiegazioni anche al presidente della Cnmv (la Consob spagnola) e al Governatore della Banca di Spagna del perchè non si siano esercitati i necessari controlli per evitare che venissero investite somme di ignari risparmiatori nei prodotti commercializzati da Madoff. Ricordiamo che il Banco Santander, per riparare all'errore commesso su Madoff, ha offerto di rimborsare i propri clienti con obbligazioni garantite dall'istituto stesso. Una proposta che ha avuto successo e che è stata peraltro accettata dal 93% degli interessati. (Mi.C.) 10 - Il nuovo "tea-party" degli americani spaventa Obama... Arturo Zampagliene per "la Repubblica" - Negli Stati Uniti la scadenza delle tasse si è trasformata ieri in una giornata nazionale di protesta nelle strade e di fronte ai Parlamenti statali all´insegna di un nuovo "tea party" come quello di Boston nel 1773. Allora furono i coloni, irritati per le tasse imposte dagli inglesi, a buttare in mare le casse di tè dalla tolda delle navi britanniche; adesso sono i gruppi di conservatori del Tea (Taxed enough already, già abbastanza tassati) a scendere in piazza contro il boom della spesa pubblica e la politica fiscale di Barack Obama. Giocando d´anticipo, il presidente ha promesso di riformare e semplificare la legislazione, che ha definito "mostruosa". Ma non sarà facile. E intanto, grazie a Internet e al ruolo-guida di alcuni commentatori tv, il movimento anti-tasse rischia di coagulare l´opposizione alla Casa Bianca democratica. [16-04-2009]

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(sezione: Globalizzazione)

( da "Avvenire" del 16-04-2009)

Argomenti: Cina Usa

MONDO 16-04-2009 «La Corea tratterà solo con Washington» DA TOKYO I l Giappone invita la Corea del Nord a tornare al tavolo a sei e a riprendere i colloqui sul processo di denuclearizzazione della penisola coreana, mentre comincia a profilarsi l'ipotesi di un dialogo diretto tra Washington e Pyongyang per far progredire le trattative. «Il modo più ragionevole di ascoltare l'opinione pubblica internazionale è tornare al dialogo», ha detto il capo di gabinetto Takeo Kawamura, in relazione alla fase di rottura come annunciato da Pyongyang dei negoziati che coinvolgono le due Coree, Cina, Giappone, Usa e Russia (che ha bocciato l'idea di nuove sanzioni). In ogni caso, hanno riconosciuto fonti del governo di Tokyo, l'obiettivo di Pyongyang è di avere una trattativa diretta con gli Usa per negoziare aiuti e concessioni e raggiungere, come rilanciato in giornata dalla propaganda dei media ufficiali del regime comunista, "il grande obiettivo del 2012": un'economia prospera e un prestigio internazionale forte e autorevole, il regalo promesso da Kim Jong-il, il "caro leader", in occasione del centenario della nascita di suo padre, Kim Il-sung. Proprio ieri la Corea del Nord ha festeggiato con grandi e solenni manifestazioni pubbliche i 97 anni della nascita del "presidente eterno" nonché fondatore della Repubblica Popolare, scomparso nel 1994. La ricorrenza, un momento di raccoglimento e di celebrazione dell'orgoglio nazionale da parte dell'ultimo regime stalinista, ha assunto maggiore rilevanza in base alle ultime sfide lanciate alla comunità internazionale da Pyongyang dopo la dichiarazione di condanna unanime (ma meno severa di una risoluzione) del Consiglio di Sicurezza dell'Onu per il lancio del missile-satellite del 5 aprile. Dopo aver rivendicato il carattere pacifico del lancio del suo satellite Kwangmyonsong-2, dichiarato «inutili» i colloqui a sei e annunciato la ripresa dei programmi nucleari come reazione alle decisioni del Palazzo di Vetro, la Corea del Nord ha ordinato agli ispettori dell'Agenzia Internazionale per l'Energia Atomica (Aiea) di rimuovere i sigilli e le telecamere dall'impianto nucleare di Yongbyon e di lasciare il Paese «quanto prima». Il Consiglio di Sicurezza avvierà aggiustamenti ad alcune clausole sulle sanzioni contenute nella risoluzione 1718 del 2006, configurando l'ipotesi di stretta su alcune aziende nordcoreane che potrebbero vedere congelati i propri beni posseduti all'estero. Secondo Tokyo, il regime in realtà alza la posta perché punta a negoziare aiuti e concessioni direttamente con gli americani. Mosca: no a nuove sanzioni

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eBay rilancia in Asia con GMarket (sezione: Globalizzazione)

( da "Computerworld Online" del 16-04-2009)

Argomenti: Cina Usa

eBay rilancia in Asia con GMarket Raggiunto un accordo per acquisire il 37% della società sud coreana di e-commerce. Yahoo cede il suo 10%. Valore dell'operazione: 1,2 miliardi di dollari Giovedì 16 Aprile 2009 eBay ha presentato un'offerta per acquisire il controllo di GMmarket, la principale società di e-commerce della Corea del Sud, con l'obiettivo di fonderla con la sua filiale locale Internet Auction. L'operazione, del valore di 1,2 miliardi di dollari, prevede l'acquisto il 67% del capitale di Gmarket, e Yahoo, che ne detiene una quota del 10% ha già accettato l'offerta. Anche un altro grande azionista, la sud coreana Interpark e il suo presidente Ki Hyung Lee, che detengono circa il 34% di GMarket, hanno accettato l'offerta di eBay di 24 dollari per azione, così come il CEO e presidente della stessa GMarket Young Bae Ku, dichiara eBay. La Corea del Sud è uno dei Paesi con il maggior numero di connessioni internet e l'anno scorso GMarket ha fatturato 221 milioni di dollari, il 37% in più rispetto all'anno prima. eBay è entrata in questo mercato nel 2001, attraverso l'acquisizione di Internet Auction (IAC), ma fino a oggi ha mostrato una certa difficoltà a replicare nel mercato asiatico il successo avuto negli USA, in particolare in quello delle aste su internet in Cina, Giappone e Taiwan. Secondo il presidente e CEO di eBay John Donahoe, questa operazione crea "delle forti sinergie operative tra i due leader di mercato in Sud Corea, offre più opportunità per venditori e permette a eBay di raggiungere nuovi segmenti di consumatori".

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Voglio iscrivermi alla Protezione civile (sezione: Globalizzazione)

( da "Gazzettino, Il (Treviso)" del 16-04-2009)

Argomenti: Cina Usa

«Voglio iscrivermi alla Protezione civile» Boom di richieste alla sezione di Zero Branco dopo il ritorno degli uomini dalle zone terremotate dell'Aquila Giovedì 16 Aprile 2009, In lista d'attesa per entrare a far parte della Protezione civile di Zero Branco. Sono una ventina di aspiranti volontari, in prevalenza giovani, i quali hanno capito l'importanza di rendersi utili alle popolazioni colpite dalle calamità naturali. È l'effetto terremoto in Abruzzo. Dalla martoriata terra colpita dal sisma, che ha causato centinaia di morti e immani devastazioni, è appena tornata una squadra di volontari zerotini di Protezione civile: Emiliano Bortoletto, Serafino Guidolin, Luigino Zugno e Gianluca Muffato. «Adesso è pronta a partire una squadra di volontari specializzati per il dopo emergenza terremoto in Abruzzo», afferma il presidente della Protezione civile Salvatore Carlozzo. Attualmente il nucleo di Protezione civile del comune di Zero Branco conta una settantina di soci, di cui 50 operativi pronti ad intervenire nelle varie emergenze a livello nazionale. La benemerita associazione di volontari è destinata ad aumentare, come ricorda il presidente Carlozzo. «In questi giorni-spiega-sono rimasto felicemente sorpreso delle numerose richieste che mi sono pervenute da cittadini che vogliono entrare a far parte della famiglia dei volontari di Protezione civile. Il terrificante terremoto in Abruzzo ha avuto un forte impatto sull'opinione pubblica. Ci sono pervenute offerte di generi di prima necessità, di vestiario in ottimo stato e di fondi da destinare alla ricostruzione. Tutte risorse che metteremo a disposizione delle autorità preposte ai soccorsi alle comunità colpite dal sisma. Siamo in contatto con i responsabili della protezione civile a livello provinciale e regionale per dare il nostro contributo anche nella fase della ricostruzione della zone sconvolte dal terremoto». Da rilevare che negli ultimi la anni la Protezione civile di Zero Branco ha potenziato le attrezzature per gli interventi d'emergenza in caso di calamità naturali. Il nucleo zerotino svolge anche l'impegnativo servizio antincendio nell'area del Parco del fiume Sile. Nello Duprè

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Roma Tutto pronto per il G8 agricolo che si aprirà sabato a Cison di Valmarano dove sono at... (sezione: Globalizzazione)

( da "Gazzettino, Il" del 16-04-2009)

Argomenti: Cina Usa

Giovedì 16 Aprile 2009, Roma Tutto pronto per il G8 agricolo che si aprirà sabato a Cison di Valmarano dove sono attese 27 delegazioni straniere e 16 ministri dell'agricoltura. «È l'evento degli eventi che rimarrà nella storia della Marca Trevigiana» ha detto il ministro delle politiche agricole Luca Zaia, trevigiano di Bibano di Godega San Urbano. Il G8 sarà una riunione in effetti più allargata: al gruppo base si unirà il G5 (formato da Cina, India, Brasile, Sud Africa e Argentina), più altri organismi tra cui Fao, Ifab, Pam e Banca Mondiale. Le linee guida sono: più agricoltura per avere più cibo; gestione della risorsa acqua; sicurezza alimentare; risorse per le emergenze alimentari; investimenti nei Paesi in via di sviluppo (Pvs), regole per il commercio internazionale. E sono questi i temi in discussione anche al G-14 degli agricoltori. Una iniziativa di confronto promossa dalla Fipa (Federazione internazionale dei produttori agricoli) e dalla Cia-Confederazione italiana agricoltori che si svolgerà venerdì 17 aprile a Pieve di Soligo (Treviso) alla vigilia del G-8 agricolo organizzato dal governo italiano. I lavori del summit G-14 saranno coopresieduti dai presidenti della Fipa Ajay Vashee e della Cia Giuseppe Politi, insieme al presidente di Coldiretti Sergio Marini. Ufficialmente invitata è Confagricoltura che, al momento, non fa parte della Fipa. In apertura dei lavori è previsto un intervento del ministro per le Politiche agricole Luca Zaia. All'incontro sono inoltre invitate delegazioni delle organizzazioni agricole di Italia, Francia, Germania, Gran Bretagna, Usa, Canada, Giappone, Russia, Brasile, Cina, India, Sud Africa, Messico, Egitto e quella della Repubblica Ceca in qualità di presidente di turno dell'Ue. «Noi pensiamo - ha detto Politi - che il mondo abbia bisogno di più agricoltura; e che si debba sviluppare la cooperazione internazionale per aiutare i Pvs a essere autosufficienti». Dal G-14 degli agricoltori emergerà un chiaro invito ai 'grandi' del pianeta affinché l'agricoltura sia guidata da politiche nuove che ne salvaguardino la funzione trainante e consentano di affrontare le difficili sfide che vanno dai cambiamenti climatici alla carenza idrica, dalle bioenergie (biogas e da sottoprodotti agricoli) alle speculazioni sui prezzi delle materie prime agricole, dalla tutela dei redditi degli agricoltori al miglioramento delle filiere produttive.

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'Cartoons on the Bay 2009'/ L'Italia 'sbanca' la 13ma edizione (sezione: Globalizzazione)

( da "Italia Sera" del 16-04-2009)

Argomenti: Cina Usa

Spettacoli ‘Cartoons on the Bay 2009’/ L’Italia ‘sbanca’ la 13ma edizione L’Italia trionfa con 3 statuette alla 13ma edizione di Cartoons on the Bay, il Festival Internazionale dell’Animazione Televisiva e Multimediale, organizzato da Rai trade, promosso dalla Rai, in associazione con Rai Fiction e con la collaborazione del Sistema Turistico Terre di Portofino, sede principale Rapallo. Grande successo dell’Italia, che conquista tre statuette, preceduta soltanto dal colosso USA con 4 Pulcinella Awards. Un record di presenze, 403 opere pervenute da 45 Paesi, suddivise fra le varie categorie del concorso. Rai Fiction, uno dei maggiori investitori italiani nell’animazione con circa 16 milioni di euro l’anno, oltre a presentare novità firmate da illustri artisti (16 le serie coprodotte nella Selezione Ufficiale) ha fatto incetta dei Pulcinella Awards: “PsicoVip” serie in 3d di Bruno Bozzetto sul mitico MiniVip, il supereroe più debole ed impacciato dell’universo, categoria Young Adults, 26 episodi da 4 minuti in onda prossimamente su Raidue; “Taratabong – il mondo dei Musicilli” migliore serie per bambini prescolare, diretto da Marco Bigliazzi, musiche di Patrizio Fariselli, è un cartone animato in 3d che avvicina i più piccoli al mondo della musica e dei suoni, in onda ogni domenica alle ore 8.30 su Raitre. Ed infine, la quarta serie de “I Cartoni dello Zecchino d’Oro”, premio per la nuova categoria Progetto Crossmediale. Tredici fra i più recenti successi della manifestazione canora, che sono diventati altrettanti clip animate, realizzate da i più noti autori, con le più disparate tecniche. Alcuni grandi autori dell’animazione hanno firmato queste opere, come Manfredo Manfredi, Bruno Bozzetto, Guido Manuli, Fusalo Yusaki, Giuseppe Maurizio Laganà. La serie andrà in onda dal 3 maggio ogni domenica alle ore 8.50 su Raitre. Bruno Bozzetto, maestro dell’animazione italiana, ha vinto così due Pulcinella con “PsicoVip” e “I Cartoni dello Zecchino d’Oro”, confermando di nuovo la qualità e l’originalità dei suoi cartoons. Cuba, dopo il Premio alla Nazione, si è aggiudicato il Pulcinella Awards, Migliore Film Educativo e Sociale Premio Unicef con la serie “Pubertad”. Partner della manifestazione, sin dalla prima edizione, Rai Fiction con Luca Milano, responsabile Marketing e Animazione, ha mostrato le prime immagini di alcuni titoli di punta, in produzione, firmati da i più noti autori italiani e internazionali e che andranno prossimamente in onda sulle reti Rai. Fra questi “Pipì, Pupù e Rosmarina”, 52 episodi da 6 minuti, serie ideata e firmata dal già premiato, per “La Gabbianella e il gatto” e per “La Freccia Azzurra”, Enzo d’Alò, dallo scrittore e sceneggiatore Vincenzo Cerami, al suo primo lavoro per bambini e premio Oscar per “La vita è bella”, voce narrante Giancarlo Giannini, con le musiche di Daniele De Gregorio, già arrangiatore di Paolo Conte. La serie la vedremo in autunno su Raitre. A seguire, “Geronimo Stilton”, dopo l’enorme successo editoriale, arriva in animazione in 26 episodi da 22 minuti, per l’autunno di Raidue. Basato sulla popolare omonima serie di libri per ragazzi, tradotti in 30 lingue, 16 milioni di copie vendute in Italia, la storia racconta le avventure di Geronimo, simpatico capo del Geronimo Stilton Media Group, dei suoi amici e dei suoi parenti a Topazia. Il bravissimo Maurizio Nichetti è invece il regista di “Teen Days” un incrocio fra telefilm alla “Saranno famosi” e i moderni talent show, un cartoon dove la musica è la passione comune di sei ragazzi di una qualsiasi metropoli europea, con l’amicizia valore fondamentale. 26 episodi da 26 minuti per Raidue. In coproduzione per la prima volta Italia-Cina, un ambizioso progetto, i viaggi di “Marco Polo” il grande esploratore veneziano, che fu tra i primi occidentali a raggiungere la Cina alla fine del Duecento. L’opera verrà realizzata fra Torino e Nanchino e destinata alla distribuzione internazionale. “E per finire – ha concluso Luca Milano responsabile di Rai Fiction – “Il piccolo principe” dal libro di Antoine de Saint-Exupery, un’opera fra le più celebri del XX secolo. Una serie animata da 52 episodi di 26 minuti. Un progetto oneroso, una grande produzione internazionale distribuita dalla Sony. Tutto questo a dimostrare che il successo di opere così diverse tra loro, da serie prescolari a prodotti per giovani adulti, mostra la grande varietà dell’offerta dell’animazione italiana e testimonia i progressi compiuti negli ultimi anni del settore, grazie al sostegno editoriale e finanziario della Rai”. E.N. Edizione n. 2162 del 16/04/2009

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'Crisi, Innovazione, Mercato': domani l'incontro con Rotary e Lions (sezione: Globalizzazione)

( da "Quotidiano.it, Il" del 16-04-2009)

Argomenti: Cina Usa

'Crisi, Innovazione, Mercato': domani l'incontro con Rotary e Lions Fermo | Organizzata dai Rotary Club del Fermano in sinergia con i Lions Club Fermano-Piceni, la conferenza si propone di fornire un orientamento a livello locale sul tema della globalizzazione. di Francesca Pasquali ‘Crisi, Innovazione, Mercato’ è il titolo della conferenza proposta dai Rotary Club del Fermano e dai Lions Club Fermano-Piceni che si terrà domani presso l’Hotel Royal. A presentare l’iniziativa i presidenti dei Rotary aderenti, il presidente del Lions Club Fermo-Porto San Giorgio Andrea Masiello ed il cerimoniere del Lions Club International Valerio Vagnozzi che coordinerà l’incontro che vedrà come relatore Federico Vitali, presidente di Confindustria Marche. I Club partecipanti ritengono che dibattere su un argomento come quello proposto nell’incontro possa portare a riflessioni che andranno ad aumentare conoscenze, sviluppo ed arricchimento delle capacità personali, destinate quindi a riversarsi nel sociale. “Accanto ad un’economia sempre più localizzata - sostengono gli organizzatori della conferenza - si hanno sempre più comunità globalizzate, per cui c’è una maggiore consapevolezza della nostra interdipendenza. Ciò che riguarda un Paese riguarda tutti: ecco perché si è espressa la volontà di privilegiare un intervento a dimensione locale, che ci aiuti ad avere maggiori punti di riferimento”. 16/04/2009

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Il cibo globalizzato (sezione: Globalizzazione)

( da "Sicilia, La" del 16-04-2009)

Argomenti: Cina Usa

Il cibo globalizzato Ogni settimana andiamo al supermercato a fare la spesa. Di solito, non perdiamo tempo a leggere le etichette e mettiamo tutto nel cestino, dando solo un minimo sguardo al prodotto. Prestare attenzione alle etichette e saperle leggere permette di confrontare prodotti vari che all'apparenza sembrano uguali, ma in verità hanno caratteristiche diverse. Emanuele Liotta

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Ferrovie, Obama lancia l'alta velocità (sezione: Globalizzazione)

( da "Stampaweb, La" del 16-04-2009)

Argomenti: Cina Usa

WASHINGTON Anche gli Stati Uniti devono passare ai treni ad alta velocità: è la rivoluzione dei trasporti annunciata oggi dal presidente Barack Obama, secondo cui la Tav aiuterà gli Usa a ridurre il traffico e l’inquinamento atmosferico, oltre a costituire un buon risparmio energetico. Si tratterà, ha ammesso Obama, di «un progetto a lungo termine», ma appunto per questo, bisogna cominciare subito. Il presidente ha lodato i vantaggi dell’alta velocità insieme al vicepresidente Joe Biden e il segretario ai Trasporti Ray LaHood: «Questa non è una visione fantasiosa del futuro o un sogno a occhi aperti - ha insistito Obama - sta succedendo già, ma il problema è che sta succedendo altrove». E ha citato i grandi risultati ottenuti su questo fronte da altri paesi fra cui Cina, Giappone, Francia e Spagna. Negli Stati Uniti il sistema di trasporto ferroviario per passeggeri è concentrato soprattutto negli Stati densamente popolati del Nordest, mentre i collegamenti a lunga distanza, dalla metà del secolo scorso, si svolgono soprattutto in aereo o in automobile. Ma proprio per questo, ha sottolineato il presidente, le mitiche ’highways’ americane e anche le rotte aeree sono «congestionate».

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Usa, parte il treno di Obama "8 miliardi per l'alta velocità" (sezione: Globalizzazione)

( da "Repubblica.it" del 16-04-2009)

Argomenti: Cina Usa

NEW YORK - Al via l'alta velocità ferroviaria negli Stati Uniti: il presidente Usa Barack Obama ha oggi annunciato un programma con l'obiettivo di colmare nei prossimi anni il ritardo statunitense nei confronti di paesi europei come Francia e Spagna, orientali come Cina e Giappone. "Abbiamo bisogno di un sistema di trasporto intelligente che risponda ai bisogni del Ventunesimo secolo", ha detto Obama alla Casa Bianca, prima di lasciare Washington alla volta del Messico. L'alta velocità Usa verrà finanziata con 8 miliardi di dollari presi dai fondi per il rilancio dell'economia, di un totale di 787 miliardi di dollari, varati dal Congresso a febbraio, ai quali si aggiungeranno altri finanziamenti della Casa Bianca, 5 miliardi di dollari in 5 anni. Il presidente ha riconosciuto che "si tratta soltanto di un primo passo, sabbiamo benissimo che il programma è a lungo termine" Il piano complessivo è molto ambizioso, vista anche l'estensione degli Stati Uniti. Tra gli itinerari prioritari spiccano il collegamento San Francisco-San Diego, in California, e quello della costa est, dal New England alla Florida. (16 aprile 2009

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L'America di Obama scopre il treno: al via l'alta velocità (sezione: Globalizzazione)

( da "Corriere.it" del 16-04-2009)

Argomenti: Cina Usa

stanziati 8 miliardi di dollari per i primi 2 anni, più altri 5 miliardi ai singoli stati Usa: Obama lancia un piano per l'alta velocità ferroviaria, via a 12 tratte Il presidente: «Ci serve un sistema di trasporti intelligente, che risponda ai bisogni del XXI secolo» WASHINGTON (USA) - E' una svolta storica per il trasporto degli Stati Uniti. Anche negli Usa sarà creata infatti una rete ferroviaria ad alta velocità, per recuperare il terreno perso nei confronti di Francia, Spagna, Cina e Giappone. Lo ha annunciato il presidente degli Stati uniti, Barack Obama. NUOVO PIANO - «Noi abbiamo bisogno di un sistema di trasporti intelligente che risponda ai bisogni del ventunesimo secolo», ha dichiarato Obama. Il piano di stimolo all'economia varato dall'amministrazione Obama comprende 8 miliardi di dollari in due anni per i treni ad alta velocità, oltre al sussidio annuale che il governo passa al servizio di treni passeggeri Amtrack. Inoltre, Obama ha deciso di aggiungere 5 miliardi di dollari in cinque anni per finanziare gli stati che investono nell'alta velocità. «Si tratta di un primo passo. Noi sappiamo che questo sarà un progetto a lungo termine», ha continuato il presidente Usa, sottolineando che in questo modo sarà anche possibile creare migliaia di nuovi posti di lavoro. Il piano riguarda per ora 12 tratte ferroviarie, di cui alcune in California, si pensa a un collegamento San Francisco-San Diego, oltre a una lunga linea sulla costa est, dal New England alla Florida, e ad altre tratte nel nord ovest del Paese. stampa |

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USA/ TRASPORTI, OBAMA: ANCHE NOI DOBBIAMO SVILUPPARE LA TAV (sezione: Globalizzazione)

( da "Wall Street Italia" del 16-04-2009)

Argomenti: Cina Usa

Usa/ Trasporti, Obama: Anche noi dobbiamo sviluppare la Tav di Apcom 'Non sono fantasie,succede già: ma purtroppo in Francia e Spagna' -->Washington, 16 apr. (Ap) - Anche gli Stati Uniti devono passare ai treni ad alta velocità: è la rivoluzione dei trasporti annunciata oggi dal presidente Barack Obama, secondo cui la Tav aiuterà gli Usa a ridurre il traffico e l'inquinamento atmosferico, oltre a costituire un buon risparmio energetico. Si tratterà, ha ammesso Obama, di "un progetto a lungo termine", ma appunto per questo, bisogna cominciare subito. Il presidente ha lodato i vantaggi dell'alta velocità insieme al vicepresidente Joe Biden e il segretario ai Trasporti Ray LaHood: "Questa non è una visione fantasiosa del futuro o un sogno a occhi aperti - ha insistito Obama - sta succedendo già, ma il problema è che sta succedendo altrove". E ha citato i grandi risultati ottenuti su questo fronte da altri paesi fra cui Cina, Giappone, Francia e Spagna. Negli Stati Uniti il sistema di trasporto ferroviario per passeggeri è concentrato soprattutto negli Stati densamente popolati del Nordest, mentre i collegamenti a lunga distanza, dalla metà del secolo scorso, si svolgono soprattutto in aereo o in automobile. Ma proprio per questo, ha sottolineato il presidente, le mitiche 'highways' americane e anche le rotte aeree sono "congestionate".

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16/04/2009 18:03 USA: OBAMA, 8MLD DI DOLLARI PER AVERE TRENI AD ALTA VELOCITA' ANCHE DA NOI (sezione: Globalizzazione)

( da "ITnews.it" del 16-04-2009)

Argomenti: Cina Usa

Washington, 16 apr. (Adnkronos/Upi) - In Europa aveva detto di invidiarci i treni super veloci e appena tornato in patria Barack Obama e' passato dalle parole ai fatti, stanziando 8 miliardi di dollari del piano di stimolo economico per la realizzazione di una rete ferroviaria ad alta velocita', sul modello di quelle che si sono costruite in Europa, in Cina e in Giappone.

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Obama annuncia piano per treni alta velocità negli Usa (sezione: Globalizzazione)

( da "Reuters Italia" del 16-04-2009)

Argomenti: Cina Usa

WASHINGTON (Reuters) - Il presidente degli Stati Uniti Barack Obama ha tracciato oggi il piano per la ferrovia ad alta velocità, che dovrebbe fare concorrenze alle linee aeree, creare posti di lavoro e ridurre il consumo di carburante del sistema di trasporto Usa. "La mia proposta di una ferrovia ad alta velocità porterà a innovazioni che cambieranno il modo in cui viaggiamo in America", ha detto Obama annunciando i primi passi di un'iniziativa che sarà finanziata fino al 2012 con 8 miliardi di dollari grazie al pacchetto di incentivi. Promuovendo il nuovo sistema ferroviario, Obama ha proposto gli esempi delle reti ad alta velocità in Giappone, Spagna, Francia e Cina. Il primo finanziamento per i progetti di alta velocità e per il miglioramento del servizio esistente potrebbero arrivare già quest'estate. Al momento lo sforzo principale ricade sulla spalle dell'amministrazione federale e degli stati, ma l'investimento privato potrebbe giocare un ruolo chiave nell'accelerare i progetti, dicono il governo e i promotori. L'amministrazione Usa ha identificato 10 potenziali corridoi, tra cui in California, la Costa del Golfo, il Midwest e il Nordest. Obama pensa a una rete di corridoi di breve e più lunga distanza, fino a quasi mille km, effettuati da treni che raggiungono una velocità di 240 km orari.

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Wall Street: indecisi gli indici Usa a metà seduta (sezione: Globalizzazione)

( da "Finanza.com" del 16-04-2009)

Argomenti: Cina Usa

Wall Street: indecisi gli indici Usa a metà seduta (16 Aprile 2009 - 20:04) MILANO (Finanza.com) - Si confermano indecisi i listini americani a metà seduta. In particolare, a pochi minuti dalle 20 ora italiana, il Dow Jones si mantiene sui livelli della vigilia a 8028 punti mentre l’S&P 500 avanza di uno 0,18% a 853,6 punti. Bene invece il comparto High Tech con il Nasdaq Composite cin rialzo dell’1,23% a 1646,8 punti. Tra i singoli temi da segnalare Hewlett Packard in rialzo del 3,5% seguita da Procter&Glamble a +2,46%. Bene anche Microsoft che segna un rialzo del 2,34% a 19,27 dollari per azione. Sul fronte opposto scende del 3,31% Merck e del 2,72% American Express. Sul fronte valutario si mantiene forte il dollaro nei confronti dell’euro a quota 1,3157. (Riproduzione riservata)

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Anche gli States in corsa per l'alta velocità (sezione: Globalizzazione)

( da "GuidaViaggi.it" del 16-04-2009)

Argomenti: Cina Usa

Anchi gli Stati Uniti entrano nella corsa dell'alta velocità, destinando 8 miliardi di dollari in due anni. Il piano prevede tratte in Texas, Florida, nell'area di Chicago, Nord Carolina e Louisiana. "Abbiamo bisogno di creare un sistema di trasporti ecologico, che risolva i problemi di traffico e che crei nuovi posti di lavoro", ha detto il presidente Obama, rammentando il ritardo degli Usa rispetto a Francia, Spagna, Cina e Giappone. Altri 5 miliardi di dollari andranno agli Stati che investiranno nell'alta velocità.

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Usa, parte il treno di Obama "8 miliardi per l'alta velocità" (sezione: Globalizzazione)

( da "KataWeb News" del 16-04-2009)

Argomenti: Cina Usa

Usa, parte il treno di Obama "8 miliardi per l'alta velocità" 16 aprile 2009 alle 18:36 — Fonte: Esteri">repubblica.it — 0 commenti Il presidente lancia un programma con l'obiettivo di colmare il ritardo nei confronti di Europa e Cina "Abbiamo bisogno di un trasporto intelligente che risponda ai bisogni del XXI secolo"

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Usa: al via l'alta velocita' ferroviaria (sezione: Globalizzazione)

( da "Trend-online" del 16-04-2009)

Argomenti: Cina Usa

Usa: al via l'alta velocita' ferroviaria ANSA NEWS, clicca qui per leggere la rassegna di Ansa , 16.04.2009 19:57 Scopri le migliori azioni per fare trading questa settimana!! (ANSA) - NEW YORK, 16 APR - Al via l'alta velocita' ferroviaria negli Usa: il presidente Obama ha annunciato un programma per 'un sistema di trasporto intelligente'. Un sistema 'che risponda ai bisogni del Ventunesimo secolo' e con l'obiettivo di colmare nei prossimi anni il ritardo Usa nei confronti di Paesi europei come Francia e Spagna, orientali come Cina e Giappone. L'alta velocita' Usa sara' finanziata con 8 mld di dlr presi dai fondi per il rilancio dell'economia.

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Obama punta sul treno: 8 miliardi per finanziare l'alta velocità americana (sezione: Globalizzazione)

( da "Giornale.it, Il" del 16-04-2009)

Argomenti: Cina Usa

n. 91 del 2009-04-16 pagina 0 Obama punta sul treno: 8 miliardi per finanziare l'alta velocità americana di Redazione Parte l'alta velocità made in Usa. Il presidente Obama ha annunciato un programma con l'obiettivo il ritardo accumulato in campo ferroviario. L'opera verrà finanziata con 8 miliardi di dollari presi dai fondi per il rilancio dell’economia Washington - Al via l’alta velocità ferroviaria negli Stati Uniti: il presidente Usa Barack Obama ha oggi annunciato un programma con l’obiettivo di colmare nei prossimi anni il ritardo statunitense nei confronti di paesi europei come Francia e Spagna, orientali come Cina e Giappone. "Abbiamo bisogno di un sistema di trasporto intelligente che risponda ai bisogni del Ventunesimo secolo", ha detto Obama alla Casa Bianca, prima di lasciare Washington alla volta del Messico. Finanziamenti per 8 miliardi L’alta velocità Usa verrà finanziata con 8 miliardi di dollari presi dai fondi per il rilancio dell’economia, di un totale di 787 miliardi di dollari, varati dal Congresso a febbraio, ai quali si aggiungeranno altri finanziamenti della Casa Bianca, 5 miliardi di dollari in 5 anni. Il presidente ha riconosciuto che "si tratta soltanto di un primo passo, sabbiamo benissimo che il programma è a lungo termine" Il piano complessivo è molto ambizioso, vista anche l’estensione degli Stati Uniti. Tra gli itinerari prioritari spiccano il collegamento San Francisco-San Diego, in California, e quello della costa est, dal New England alla Florida. © SOCIETà EUROPEA DI EDIZIONI SPA - Via G. Negri 4 - 20123 Milano

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Referendum, la Lega ha fatto bene i conti?. (sezione: Globalizzazione)

( da "Giornale.it, Il" del 16-04-2009)

Argomenti: Cina Usa

Premessa: io sono (ma ormai bisogna dire ero) favorevole all'accorpamento tra il referendum e le elezioni europee, non fosse che per una questione di buon senso. Non ha senso a pochi giorni dal terremoto e in piena crisi economica sprecare 400 milioni di euro. Fini è indignato e ha ragione. Berlusconi avrebbe voluto l'abbinamento e ha dovuto cedere solo perchè la Lega ha minacciato la crisi di governo. Ma perchè la Lega non vuole l'accorpamento? Ufficialmente perché lo ritiene anticostituzionale; in realtà perchè teme che il referendum venga approvato e dunque rinviandolo al 14 o al 21 giugno punta al mancato raggiungimento del quorum. E che cosa chiede il referendum? I tre quesiti sono formulati in modo incomprensibile; di fatto propongono di: 1) abrogare le norme che permettono il collegamento tra le liste alla Camera. Il premio di maggioranza non verrebbe più attribuito alla coalizione vincente, ma alla singola lista che ottiene più voti. 2) attribuire il premio di maggioranza anche al Senato con nuove soglie di sbarramento: 4% alla Camera, 8% al Senato. 3) abrogare le candidature multiple che consentono a un candidato di correre in più seggi elettorali. Se passassero i primi due quesiti la Lega rischierebbe di diventare ininfluente alla Camera e di non entrare nemmeno al Senato. Ecco perchè ha alzato la posta in gioco. Il suo ostruzionismo è fondato su ragioni comprensibili. Ho l'impressione, però, che la maggior parte degli italiani non gradisca affatto lo sperpero di 400 milioni e che sia favorevole al referendum. Rinviarlo a metà giugno potrebbe non bastare per indurre il 50,1% degli elettori a disertare le urne. Inoltre da questa vicenda l'immagine della Lega esce offuscata: mentre l'Italia si unisce e riscopre uno spirito nazionale, il Carroccio fa prevalere il cabotaggio elettorale, che motiva la base del partito, ma rischia di irritare molti elettori moderati. Sì, la Lega ha le sue ragioni, tuttavia mi chiedo: Bossi ha fatto bene i conti? Scritto in politica, lega, referendum, pdl, crisi, democrazia, società, partito democratico, Italia Commenti ( 8 ) » (2 voti, il voto medio è: 2 su un massimo di 5) Loading ... Il Blog di Marcello Foa © 2009 Feed RSS Articoli Feed RSS Commenti Invia questo articolo a un amico 14Apr 09 Una farsa il ritorno agli utili delle banche Usa? Dunque, Wells Fargo ha annunciato utili per 3 miliardi di dollari, Goldman Sachs ieri per 1,5 miliardi e da qualche settimana le Borse festeggiano. Molti commentatori ritengono che il peggio, per le banche Usa, sia passato. E' davvero così? Ho molti dubbi. Com'è possibile che banche che fino a due mesi fa erano soffocate dai debiti tossici improvvisamente risplendano? Dove sono finiti i debiti? Strano, molto strano. O è un miracolo o c'è un trucco. Io propendo per la seconda ipotesi, per questa ragione: 1) Il governo americano ha consentito di allentare le regole mark-to-market, che obbligavano le banche a contabilizzare ogni giorni il valore di mercato dei loro debiti e siccome quelli tossici valevano zero gli istituti erano costretti a riportare perdite gigantesche. Ora invece le banche possono valutare con molta elasticità questi debiti. Secondo le nuove regole sono loro stesse a stabilire i criteri per stabilire il valore di questi titoli. L'istituto X ha un debito tossico che a valore di mercato vale 1, ma può decidere autonomamente che valga 5 o 6 perchè questo è il valore atteso fra uno o due anni. E le banche possono vantare utili inattesi. Capito? E' un nuovo esempio di finanza creativa. 2) Le banche in questi giorni sono sottoposte a uno stress-test e, i risultati preliminari, sapientemente passati al New York Times rivelano che lo stato di salute dei 19 principali istituti americani è migliore del previsto. Ma Nouriel Roubini in un post dimostra che sono inattendibili perchè fondati su premesse che la realtà ha già superato, in negativo. Ovvero i "casi estremi" considerati dal test sono molto migliori dei dati emersi nel frattempo sull'economia americana. Insomma, è una truffa. 3) La Federal reserve ha portato quasi a zero i tassi di interesse, ma l'Amministrazione Obama si è ben guardata dall'imporre limiti sui tassi che gli istituti finanziari posso chiedere al consumatore, che, negli Usa restano altissimi, a cominciare da quelli sulle carte di credito. Le banche li stanno addirittura alzando. Si finanziano a tasso zero, ma impongono al consumatore tassi superiori al 10%. Corrette e riconoscenti, come sempre. Il G 20 ha proiettato l'illusione di una regolamentazione dei mercati finanziari, le Borse risalgono, Obama alimenta le speranze parlando di "segnali di ripresa". E' evidente il tentativo di infondere artificialmente fiducia, di cambiare la psicologia del mercato e della gente, nella speranza che la profezia di un mondo migliore e improvvisamente risanato si autoavveri. Sarà, ma il ritorno agli utili delle banche Usa mi sembra una farsa. E a lungo termine questa manovra, che non rimuove il male ma lo accentua, estremamente pericolosa. Scritto in banche, capitalismo, crisi, spin, manipolazione, globalizzazione, economia, era obama, gli usa e il mondo Commenti ( 52 ) » (5 voti, il voto medio è: 4.4 su un massimo di 5) Loading ... Il Blog di Marcello Foa © 2009 Feed RSS Articoli Feed RSS Commenti Invia questo articolo a un amico 09Apr 09 Per "Repubblica" l'immigrazione clandestina è peccato veniale Dunque Berlusconi non cambia linea nella lotta all'immigrazione clandestina e per rimediare al no della Camera, prolungherà il decreto in scadenza il 26 aprile. Mille immigrati, quasi tutti tunisini, non verranno messi in libertà. Ed è probabile che in futuro vengano approvate norme ancora più restrittive: la Spagna di Zapatero, la permissiva Olanda, la Gran Bretagna del laburista Brown vanno in questa direzione. E ieri il presidente francese Sarkozy ha pubblicato una direttiva che Alberto Toscano riassume così: "Massimo controllo di chi arriva per lavorare e massimo sforzo per allontanare (con le buone o con le cattive) dal suolo nazionale gli extracomunitari privi di permesso di soggiorno". Quest'anno dovranno essere espulsi almeno 27mila clandestini; come dire: lavoro ai francesi, via gli irregolari. Si tratta di misure draconiane, ben più severe di quelle italiane. Ma per la stampa di sinistra il governo italiano è troppo duro, disumano. Sulla Repubblica di oggi, ad esempio, Massimo Giannini, scrive: " L'allungamento a 180 giorni della permanenza dell'immigrato nei centri di smistamento è persino peggio: una misura sostanzialmente carceraria, stabilità da un'autorità amministrativa, in assenza di reato e di garanzia giurisdizionale >". In assenza di reato? Fino a prova contraria l'immigrato che tenta di entrare non avendo i documenti in regola, nè i visti necessari, viola le leggi del Paese. E questo, sebbene formalmente sia un illecito amministrativo, non può essere tollerato, soprattutto quando assume proporzioni preoccupanti che la società italiana dimostra di non tollerare più . Ma, evidentemente, per "Repubblica" l'immigrazione clandestina è un peccato veniale. (Versione aggiornata del post) Scritto in crisi, comunicazione, pdl, politica, partito democratico, società, francia, immigrazione, Italia, europa, giornalismo Commenti ( 95 ) » (3 voti, il voto medio è: 5 su un massimo di 5) Loading ... Il Blog di Marcello Foa © 2009 Feed RSS Articoli Feed RSS Commenti Invia questo articolo a un amico 08Apr 09 Dalla crisi (e dalle tragedie) può nascere un mondo migliore? Sul Giornale di oggi intervisto Bob Thurman, personaggio di grande caratura, sebbene poco noto in Italia. E' uno dei principali consiglieri del Dalai Lama, saggista di grande successo, la rivista "Time" lo inserì tra i dieci americani più influenti. Il suo è il punto di vista di un americano spirituale, che nella crisi finanziaria inizia a vedere una grande opportunità: quella di creare un mondo migliore. Secondo Thurman "è un bene che la coscienza collettiva degli americani si sia risvegliata. Urlano un poco? Se la gente smette di dare ascolto a certe élite e costringe chi ha provocato questo disastro a prendersi le proprie responsabilità questo può essere positivo», mentre prima la coscienza era assopita "perché prevaleva l'egoismo. Molti si rendevano conto degli abusi di un gruppo ristretto di persone, di lobbies molto potenti come quelle delle banche, ma finché riuscivano ad andare avanti si dicevano: cosa posso rimediare da solo? E siccome tutti pensavano così, nulla cambiava davvero. D'altronde bastava accendere la tele per distrarsi: chi parlava dei problemi reali? Nessuno, tutto era trasformato in uno spettacolo, anche l'informazione». Questa crisi è un'opportunità "perché il sistema così non poteva funzionare: stavamo correndo verso il disastro. Tutto a credito, tutto esasperato, centinaia di milioni di persone strappate alla campagne. Il governo americano e le grandi istituzioni dicevano ai Paesi piccoli: non potete proteggere i piccoli coltivatori. Così tutta la produzione finiva nelle mani dei grandi gruppi. E gli agricoltori senza più lavoro che cosa fanno? Vanno nelle città dove vivono nelle baraccopoli. È progresso questo? Ora c'è la possibilità di creare sistema più equilibrato. Era un'economia guidata dall'avidità, che ignorava i limiti delle risorse naturali e il rispetto della natura. Ora c'è la possibilità di creare un sistema più saggio, basato sui valori positivi dell'uomo». Thurman ricorda che "dopo ogni grande tragedia, la gente si scopre migliore. All'indomani dell'undici settembre i newyorkesi erano solidali, si cercavano, si aiutavano", li interpeta come segnali di una trasformazione della coscienza e della sensibilità collettive. E se osserviamo quel che sta accadendo in Abruzzo l'intuizione di Thurman trova conferme. Il mio collega Cristiano Gatti, racconta la straordinaria dignità degli abitanti delle zone colpite. Scrive in un bellissimo articolo: "Di sventure e di dolore, di lutto e di rabbia, insomma di creature afflitte e dolenti ormai ne abbiamo viste tante, passando da un cataclisma all'altro. Ma mai, lo dico da semplice testimone neutrale, ho ammirato un simile affresco di spontanea compostezza, di sano orgoglio, di rigoroso rispetto. L'Aquila e dintorni sono a pezzi, non c'è famiglia che non abbia un buon motivo per piangere, ma da questo girone infernale si alza solo silenzio, decoro, contegno. E voglia di ricominciare. Parole toccanti. Rifletto e mi chiedo: dalla crisi economica, dalle tragedie, sta nascendo davvero un mondo migliore? Scritto in capitalismo, crisi, società, globalizzazione, Italia, gli usa e il mondo Commenti ( 40 ) » (4 voti, il voto medio è: 4.5 su un massimo di 5) Loading ... Il Blog di Marcello Foa © 2009 Feed RSS Articoli Feed RSS Commenti Invia questo articolo a un amico 07Apr 09 Terremoto, l'Italia che reagisce bene (con qualche eccezione) Per una volta l'Italia ha stupito in bene reagendo alla tragedia dell'Abruzzo: anzichè dividersi in polemiche sterili, il Paese si è unito. I soccorsi sono stati rapidi, la solidarietà della gente comune commovente, la reazione dei partiti finalmente responsabile. Ho apprezzato molto l'intervento di Franceschini in Parlamento che, senza se e senza ma, ha offerto il proprio sostegno a Berlusconi che, senza se e senza ma, l'ha accettato. Bene, con qualche ulteriore riflessione: 1) Ora si tratta di continuare su questa strada, scongiurando il rischio, molto alto, che passata l'emozione, prevalgano antiche e cattive abitudini ovvero che i fondi stanziati per la ricostruzione non arrivino mai, o solo in parte, a chi ne ha davvero bisogno. 2) Questa tragedia conferma, purtroppo, la mancanza di una cultura della prevenzione nel nostro Paese. In una zona a forte sismico troppi edifici non sono stati messi a norma e questo spiega perchè a crollare non sono state solo case vecchie ma anche edifici recenti. 3) Nonostante il cordoglio, qualcuno non si è trattenuto dall'insinuare qualche polemica. Per un certo mondo, il solito (ovvero il popolo di Grillo, Travaglio, Di Pietro), il terremoto si poteva prevedere e considera Giuliani, l'esperto che sostiene di averlo annunciato, un incompreso da difendere. Peccato che la sua previsione fosse imprecisa: aveva previsto il sisma per il 29 marzo a Sulmona. Immaginiamo che le autorità gli avessero prestato ascolto: migliaia di persone sarebbero state evacuate, poi il 30 o il 31 marzo fatte rientrare a casa. L'Aquila e i paesi circostanti non sarebbero stati risparmiati dalla scossa che ha colpito il 6 aprile, con epicentro il comune di Catipignano. Ieri ho partecipato a una trasmissione radiofonica in Francia su Rtl e uno dei più famosi sismologi francesi - dunaue senza alcun legame con il governo italiano - ha confermato che è impossibile prevedere i terremoti. La polemica non dovrebbe nemmeno iniziare, ma temo che di Giuliani sentiremo parlare a lungo. Sui blog di Grillo è Di Pietro tira già una certa aria.. sì, diventerà un eroe, un perseguitato, un nuovo simbolo di un'Italia confusamente arrabbiata e facilmente manipolabile. O sbaglio? AGGIORNAMENTO: tutti i leader del mondo hanno espresso all'Italia solidarietà e cordoglio, anche il presidente Obama, con toni partecipi e una lunga telefonata a Berlusconi. Lo ringraziamo, ma poi l'ambasciata americana ha deciso lo stanziamento di 50 mila dollari per l'assistenza umanitaria. Dico: 50mila dollari. Un pensierino ino ino ino, peraltro non richiesto dall'Italia. Il governo americano poteva proprio rispiarmarselo. Scritto in comunicazione, pdl, politica, partito democratico, spin, Italia, società, manipolazione, giornalismo Commenti ( 72 ) » (4 voti, il voto medio è: 5 su un massimo di 5) Loading ... Il Blog di Marcello Foa © 2009 Feed RSS Articoli Feed RSS Commenti Invia questo articolo a un amico 05Apr 09 Obama è il nuovo Gorbaciov? Ammettiamolo: questo viaggio in Europa e Turchia sancisce un grande successo di immagine per Obama. La stampa lo ha esaltato e non capita mai che un presidente, all'estero, venga accolto da folle in delirio. O meglio: succedeva a Gorbaciov ai tempi della perestroika. Obama in Germania ha parlato a un'assemblea di cittadini adoranti e i sondaggi rivelano che, se si candidasse alle elezioni politiche di fine settembre, batterebbe agevolmente Angela Merkel. Come Gorbaciov ha sposato una donna dal carattere forte, carismatico e capace di rompere gli schemi. La sua straripante popolarità dimostra che gli Usa, quando usano i toni giusti, possono essere ancora amati nel mondo e dunque che l'antiamericanismo non era viscerale, né irreversibile, ma limitato agli eccessi dell'era Bush. Infatti le proteste di strada non erano rivolte contro di lui. L'analogia con Gorbaciov, però, rischia di essere anche politica, sebbene non altrettanto drammatica nell'esito finale. L'esperienza del profeta della glasnost si concluse con il crollo dell'Urss, quella del primo presidente afroamericano difficilmente terminerà con l'implosione degli Stati Uniti. Ma proprio questo primo viaggio ha svelato al mondo un'altra America, meno sicura di sé, improvvisamente umile, a tratti quasi implorante. Quella di un tempo era abituata a imporre i compromessi, quella di oggi dà l'impressione di subirli. Il G20 è stato salutato come un grande successo, ma Washington non ha ottenuto l'impegno di tutti i Paesi a varare una maxi-manovra di stimolo. Dal vertice della Nato si aspettava un impegno ampio e coordinato da parte degli alleati per l'invio duraturo di nuove truppe in Afghanistan, ha ottenuto lo spiegamento di 5mila uomini limitato alle elezioni presidenziali. Eppure nelle scorse settimane aveva esercitato pressioni fortissime per piegare le resistenze degli europei. Inutilmente: per la prima volta il Vecchio Continente può dire no, senza temere lacerazionie tanto meno ritorsioni. La Ue è diventata improvvisamente forte? No, è quella di sempre caotica, litigiosa, multicefala. Semmai è l'America a essere divenuta debole. Obama ha avuto l'onestà intellettuale di ammetterlo: «Siamo stati noi a provocare la crisi finanziaria», da cui, però, gli Stati Uniti non possono uscire da soli. Ha bisogno degli altri, come ben sappiamo. E allora Obama è costretto ad assumere un registro inconsueto per un capo della Casa Bianca: quello del mediatore, dell'amico bonario, del leader che parla poco e ascolta molto. Nei due vertici - G20 e Nato - ha dovuto ritagliarsi un ruolo di negoziatore, di pacificatore. La sua è un'America che tende la mano e riscopre il consenso. Con un dubbio: Obama sta gestendo un periodo di difficoltà transitoria in attesa di riprendere il ruolo di superpotenza o, come Gorbaciov, verrà ricordato come il gestore di un grande Paese che declina tra gli applausi del mondo? Scritto in era obama, crisi, europa, globalizzazione, gli usa e il mondo, germania, francia Commenti ( 39 ) » (9 voti, il voto medio è: 3.33 su un massimo di 5) Loading ... Il Blog di Marcello Foa © 2009 Feed RSS Articoli Feed RSS Commenti Invia questo articolo a un amico 03Apr 09 Dal G20 pochi fatti, molto ottimismo. Basterà? La Merkel ha parlato di un compromesso storico, Obama ieri era raggiante; tutti i leader hanno salutato con enfasi i risultati del G20. Ed è normale che sia così: tentano di infondere fiducia e speranza, nel tentativo, perlomeno, di sbloccare i consumi. E le Borse hanno risposto. Tuttavia analizzando i contenuti ci si accorge che, come previsto, il G20 ha portato poche novità. L'unica è l'aumento dei fondi a disposizione del Fmi: erano previsti 500 miliardi, saranno 750. per il resto: - hanno annunciato che intendono regolamentare gli hedge funds e le agenzie di rating. Bene, ma le norme devono essere ancora stabilite e il dibattito rischia di essere lungo. - secondo Brown "non ci saranno più i bonus per i manager che fanno fallire le società". Era ora, ma più che altro è un auspicio condiviso, perchè ogni Paese, com'è ovvio, deciderà autonomamente se e come realizzarlo. - hanno dichiarato di aver posto le fondamenta per "ripulire i bilanci delle banche dagli asset tossici", ma anche questa è una dichiarazione d'intenti. In realtà, i Paesi continuano a procedere in ordine sparso e un codice comune appare ancora lontano. L'economista Giorgio Barba Navaretti ( vedi l' intervista uscita sul Giornale) rileva due punti innovativi: l'impegno a far ripartire il commercio mondiale e l'ammissione che la crescita non potrà più dipendere solo dagli Usa, ma da quello che definisce "un traino globale", in cui i Paesi come Cina, India, Brasile avranno un ruolo sempre più importante. Ma questo avrà effetto nel lungo periodo: a breve è improbabile che queste economia possano generare una domanda interna molto forte. Complessivamente il G20 è stato insoddisfacente su due punti: - il pacchetto da 1100 miliardi non serve a rilanciare l'economia mondiale - il problema più urgente, quello di una riforma strutturale del sistema finanziario mondiale è irrisolto. Intanto proprio ieri gli Stati Uniti hanno allentato il mark-to-market ovvero la norma che obbligava le banche a valutare ogni giorno il prezzo di mercato dei prodotti finanziari e siccome molti di questi non hanno acquirenti le banche erano costrette a iscrivere a bilancio perdite colossali. Ora invece potranno diluirle nel tempo, nella speranza che in futuro i prodotti tossici valgano più di zero. Insomma , cambiano i parametri anzichè affrontare le cause del male. L'impressione è che il G20 si servito soprattutto a spargere tanta cipria sulla crisi mondiale, nel tentativo di cambiare la psicologia catastrofista dei mercati, infondendo ottimismo, avvalorando l'impressione che la situazione sia sotto controllo. Il tentativo in sè è comprensibile, ma basterà per risollevare l'economia globale? Scritto in spin, era obama, banche, capitalismo, crisi, società, economia, gli usa e il mondo, germania, globalizzazione, europa, francia Commenti ( 44 ) » (6 voti, il voto medio è: 4.67 su un massimo di 5) Loading ... Il Blog di Marcello Foa © 2009 Feed RSS Articoli Feed RSS Commenti Invia questo articolo a un amico 02Apr 09 Che tristezza, la Cnn (e un certo giornalismo). Ieri pomeriggio decine di migliaia di persone hanno preso d'assalto la City, spaccando vetrine delle banche, accerchiando la Banca d'Inghilterra; ci sono stati tafferugli, feriti e un morto. Ieri pomeriggio mi sono sintonizzato sulla Cnn: da sempre in questi frangenti è la più rapida e la più completa; ma ieri sembrava stesse su un altro pianeta. Mentre la protesta esplodeva, la Cnn ci ha parlato di Obama dalla regina, del menu preparato dallo chef dei vip, dei preparativi della cena del G20, ha mostrato fino alla nausea le immagini di Obama sorridente con Medvedev e il presidente cinese Hu Jintao. E i disordini? Un collegamento di un paio di minuti, come si trattasse di un fatto marginale. Le possibilità sono due: o la Cnn ha commesso un grave errore giornalistico oppure ha volutamente minimizzato i disordini di Londra. Propoendo per la seconda ipotesi e vi spiego perchè: da quando negli Usa è esplosa la protesta contro i bonus dei manager Aig, l'establishment finanziario e politico teme che le proteste, per ora isolate, possano estendersi; dunque il messaggio che gli spin doctor trasmettono ai media è di essere cauti, di non infiammare gli animi, di minimizzare. E la Cnn si è adeguata, come se fosse una tv di regime. Da notare che nessun media europeo ha fatto altrettanto, sebbene molti governi siano assai preoccupati e abbiano inviato messaggi analoghi: tutti i mezzi d'informazione, di destra e di sinistra, hanno dato spazio alle proteste, giudicandole, giustamente, una notizia importante. Che tristezza, la Cnn e, purtroppo, non è l'unico episodio negativo che riguarda la stampa americana che negli ultimi anni ha assecondato senza critiche la guerra in Irak, ha censurato inchieste su Madoff (è successo al Wall Street Journal), e per oltre un decennio non ha analizzato, nè denunciato gli abusi e le storture della casta finanziaria di Wall Street, di cui, anzi, era diventata il megafono. E questi non sono che alcuni esempi. La stampa europea (e quella italiana) ha molti difetti, ma per anni abbiamo considerato quella americana come un modello da imitare. Ora non più. Il livellamento, è verso il basso e non è una buona notizia per il giornalismo occidentale. Scritto in manipolazione, era obama, spin, crisi, comunicazione, società, europa, gli usa e il mondo, notizie nascoste, democrazia, globalizzazione, giornalismo Commenti ( 41 ) » (3 voti, il voto medio è: 5 su un massimo di 5) Loading ... Il Blog di Marcello Foa © 2009 Feed RSS Articoli Feed RSS Commenti Invia questo articolo a un amico 31Mar 09 G20, tanto rumore per poco. E l'America non fa più paura. Dunque, ci siamo. Obama arriva oggi a Londra e domani vedrà i leader dei venti principali Paesi industrializzati; ma questo vertice, ritenuto da tutti fondamentale, si concluderà con ogni probabilità con pochi risultati concreti, che non è difficile prevedere: un impegno generico a una nuova regolamentazione degli hedge funds, misure contro i paradisi fiscali, nuovi fondi al Fmi. Le riforme strutturali resteranno nel cassetto e lo strapotere della finanza sull'economia reale non verrà rimesso in discussione: questo espone il mondo a nuovi choc. Una delle novità più importanti riguarda il rapporto tra l'America e l'Europa. Come ho scritto in un pezzo sul Giornale, l"'Europa ha deciso di non seguire l'America sulla via del rilancio economico, perlomeno non secondo le modalità statunitensi. Obama, in circa due mesi, ha approvato misure, che, inclusi i salvataggi delle banche e delle industria in difficoltà, toccheranno l'astronomica cifra di 4500 miliardi di dollari, pari quasi al 30% del Pil. E per settimane l'amministrazione Obama, con il martellante sostegno della stampa, ha tentato di convincere l'Unione europea ad uniformarsi agli Usa. Ma la cancelliera tedesca Merkel, spalleggiata da Sarkozy, ha tenuto duro e ha vinto". I consiglieri della Casa Bianca hanno annunciato che "Obama non insisterà con i leader dei venti Paesi più importanti del pianeta sulla necessità di varare la prima, grande, coordinata manovra mondiale. La bozza della risoluzione, trapelata su un giornale tedesco, esprimerà un auspicio generico, senza alcun vincolo. Come dire: ognuno faccia da sé". L'Europa ritiene più importante salvaguardare la solidità dei conti pubblici e limitare i rischi di un'iperinflazione, l'America, invece, la cui economia è basta al 75% sui consumi, deve far ripartire ad ogni costo l'economia. Il viaggio confermerà la straordinaria popolarità di Obama, ma sarà inconcludente anche su altri dossier, soprattutto sull'Afghanistan: fino a poche settimane fa Washington pretendeva dagli europei l'invio di nuove truppe al fianco dei marines, ma nella Ue questa eventualità è talmente impopolare da indurre i governi a respingere le pressioni americance. E l'America è così debole da abbozzare: al vertice della Nato la questione delle nuove truppe a Kabul passerà sotto traccia. La mia impressione è che politicamente il viaggio di Obama rischia di essere ricordato come il primo di un'America a cui il mondo non riconosce più lo status di superpotenza. Perchè dire no aall'America oggi si può, e non basta un presidente mediatico a ridare prestigio e credibiltà a un Paese a cui il mondo, all'unanimità, rinfaccia la responsabilità della crisi. Scritto in era obama, banche, capitalismo, crisi, economia, europa, gli usa e il mondo, germania, democrazia, globalizzazione, francia Commenti ( 53 ) » (6 voti, il voto medio è: 4.83 su un massimo di 5) Loading ... Il Blog di Marcello Foa © 2009 Feed RSS Articoli Feed RSS Commenti Invia questo articolo a un amico 28Mar 09 Nasce il Pdl, ma saprà darsi un'identità? Nasce il Pdl, bene. E non è difficile prevedere che sarà vincente, perchè Berlusconi è la figura di riferimento da oltre 15 anni e alla maggioranza degli italiani è assai gradira e perchè i partiti conservatori, in Italia, ma non solo, affrontano la crisi meglio di una sinistra moderata che, avendo fatto proprio il dogma liberista (ricordate il libro di Giavazzi e Alesina?), ora appare meno credibile di un centrodestra, dove nel corso degli anni non sono mancate le critiche allo stapotere della finanza e alla deriva morale della società ( vedi Tremonti, Bossi, certi esponenti di An). Tuttavia il Pdl corre lo stesso rischio del Pd, che è fallito perchè non è riuscito a darsi una nuova identità ovvero non ha saputo creare una sintesi innovativa tra i cattolici sociali e i post comunisti. Al Pd, come già osservato su questo blog, manca il senso di appartenenza. La domanda che mi pongo è la seguente: il popolo di Forza Italia e, soprattutto, il popolo di An, che è più piccolo ma più coeso, saprà riconoscersi nel Pdl? Ovvero: il nuovo partito sarà sentito come proprio dai militanti? Avrà una coerenza ideologica, programmatica, sociale? Se la risposta sarà negativa, non è difficile prevedere un aumento dei consensi a Lega e Udc, che hanno già un profilo consolidato e sono facilmente riconoscibili dagli elettori. Il successo del nuovo partito nel medio e lungo periodo si gioca sull'identità. Che dovrà essere forte, autentica, condivisa. O sbaglio? Scritto in politica, pdl, partito democratico, democrazia, Italia Commenti ( 70 ) » (4 voti, il voto medio è: 4.5 su un massimo di 5) Loading ... Il Blog di Marcello Foa © 2009 Feed RSS Articoli Feed RSS Commenti Invia questo articolo a un amico Post precedenti Chi sono Sono inviato speciale di politica internazionale. Sposato, ho tre figli. Risiedo a Milano e giro il mondo. 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Francesco C: Tutta questa vicenda rischia di presentare un conto salatissimo alla Lega, questa volta hanno sbagliato... 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USA: AL VIA L'ALTA VELOCITA' FERROVIARIA (sezione: Globalizzazione)

( da "Wall Street Italia" del 16-04-2009)

Argomenti: Cina Usa

Usa: al via l'alta velocita' ferroviaria di ANSA Il presidente Obama annuncia programma da 8 miliardi di dollari -->(ANSA) - NEW YORK, 16 APR - Al via l'alta velocita' ferroviaria negli Usa: il presidente Obama ha annunciato un programma per 'un sistema di trasporto intelligente'. Un sistema 'che risponda ai bisogni del Ventunesimo secolo' e con l'obiettivo di colmare nei prossimi anni il ritardo Usa nei confronti di Paesi europei come Francia e Spagna, orientali come Cina e Giappone. L'alta velocita' Usa sara' finanziata con 8 mld di dlr presi dai fondi per il rilancio dell'economia.

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