Sezione
principale: Globalizzazione
Quattro chiacchiere
insieme agli scrittori ( da "Stampa,
La" del 15-04-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: Dalla preistoria alla
globalizzazione» (Einaudi). L'autore, docente di Storia medievale
all'Università del Piemonte Orientale, dialogherà con il giovane storico albese
Alessio Fiore, collaboratore dell'Università di Torino. Il libro, aggiornato
sulle più recenti acquisizioni della ricerca storica, ma dedicato al vasto
pubblico degli appassionati,
Il figlio di Li Ka-Shing
aspetta Shopping bloccato sulle tlc di Hong Kong
( da "Stampa, La" del
15-04-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: Ma la commissione di sorveglianza
ha una terza possibilità di fare appello. Anche se Li fosse deciso ad andare
avanti, il suo co-investitore, la società di tlc a controllo statale, Cina
Netcom, non gradirà molto l'interminabile ritardo e la cattiva stampa. \
Pernod, torna ai Ricard la
quota dei giapponesi ( da "Stampa,
La" del 15-04-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: «Quando abbiamo cominciato a
vendere vino in Cina, ormai più di vent'anni fa, le bottiglie erano riservate
quasi esclusivamente agli hotel. Ma da tre anni a questa parte la crescita
dell'interesse e quindi del mercato è stata tremenda» conferma Christophe
Salin, il presidente di Domaines Barons de Rothschild.
Symantec: è l'invasione
degli ultramalware ( da "Punto
Informatico" del 15-04-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: dove l'offensiva più comune è di tipo
DDoS, mentre la Cina conquista la palma del maggior numero di infezioni da
botnet. Come già evidenziato nei giorni scorsi, poi, gli USA risultano i
bersagli prediletti degli attacchi provenienti dal territorio cinese contro le
infrastrutture vitali e i network governativi.
NOVITÀ DA ALLEGRO: IL
LIBRO BIANCO PUBBLICATO DI RECENTE OFFRE "UN APPROCCIO PRATICO ALLA GESTI
( da "Wall Street Italia"
del 15-04-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: gli ambienti normativi in cambiamento
e la crescente globalizzazione del settore energetico pongono delle ?sfide
formidabili dal punto di vista dell?informatica alla gestione dei rischi nel
settore energetico.? La necessità di una soluzione universale per la gestione
dei rischi scaturisce da ciò che Kaminski chiama un ?
La Corea del Nord espelle
gli osservatori Aiea e annuncia la ripresa del programma nucleare
( da "Trentino" del
15-04-2009) + 2 altre fonti
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: Giappone, Russia, Corea del Sud e
Cina, le parti con Usa e Pyongyang coinvolte nei colloqui a Sei, hanno espresso
a vario titolo preoccupazione e l'auspicio perchè prevalga la linea del
confronto nel rispetto delle decisioni Palazzo di Vetro, nonchè l'invito al regime
nordcoreano perchè torni sui suoi passi.
G8 dell'Agricoltura
L'altolà di Zaia: Fuori gli speculatori
( da "Gazzettino, Il"
del 15-04-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: economica hanno di fatto
raddoppiato i prezzi delle derrate alimentari - ha detto Zaia - Il G8 dovrà
dare risposta a quanti attendono di sapere come deve muoversi il settore
agricolo rispetto al riassetto dell'economia mondiale». Eccezionali anche le
misure di sicurezza per le annunciate manifestazioni anti-globalizzazione. Ma
solo Castelbrando sarà off-limits. Bertevello a pagina
Pubblicità, spesa globale
a -6,9% ( da "Italia
Oggi" del 15-04-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: Usa: -8,7%. Francia -7,3%, Italia
-5%. Cina su del 5,4% Il 2009 sarà un anno ancor più duro del previsto per la
pubblicità a livello globale: gli investimenti nel mondo avranno una
contrazione del 6,9%, raggiungendo un totale di 453 miliardi di dollari (pari a
circa 342 miliardi di euro) contro i 486 (circa 366 miliardi di euro)
Acer riposiziona i marchi
per area e utenza Per un obiettivo comune, salire al primo posto al mondo nei
notebook ( da "Finanza
e Mercati" del 15-04-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: passando per Cina, Corea, Israele,
Olanda, Taiwan, per arrivare a Lainate. Dove ha la sede italiana, e un po'
anche europea, Acer. Non a caso qui, quando non è in giro per il mondo, ha
l'ufficio Gianfranco Lanci, chief executive e presidente di Acer Inc (divisione
del gruppo di Taiwan che gestisce i prodotti a marchio Acer),
Dalla crisi (e dalle
tragedie) può nascere un mondo migliore?
( da "Giornale.it, Il"
del 15-04-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: ammissione che la crescita non
potrà più dipendere solo dagli Usa, ma da quello che definisce "un traino
globale", in cui i Paesi come Cina, India, Brasile avranno un ruolo sempre
più importante. Ma questo avrà effetto nel lungo periodo: a breve è improbabile
che queste economia possano generare una domanda interna molto forte.
auto del dopo-crisi più
attente all'uso ( da "Messaggero
Veneto, Il" del 15-04-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: Nel lungo periodo ci sarà crescita
produttiva nel Bric (Brasile, Russia, India e Cina) e un mercato piatto nella
Triade (Europa occidentale, Usa e Giappone). Nel Bric la crescita sarà limitata
ad alcuni punti percentuali fino all'attenuarsi della crisi, poi riprenderà
l'aumento a doppia cifra, mentre nella Triade la tendenza sarà ancora al
ribasso".
L'Europa e le sfide
globali ( da "Arena,
L'" del 15-04-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: Ma l'Europa non opera con l'unità
perseguita dai suoi Padri e procedendo in ordine sparso rischia di divenire
spettatrice emarginata di un G20 che di fatto potrebbe trasformarsi in G2 (Usa
e Cina). È così indispensabile riprendere la marcia dell'integrazione europea.
Corea del Nord, stop al
dialogo e via agli impianti nucleari
( da "Arena, L'" del
15-04-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: Corea del Sud e Cina, le parti con
Usa e Pyongyang coinvolte nei colloqui a Sei, hanno espresso preoccupazione e l'auspicio
perchè prevalga la linea del confronto nel rispetto delle decisioni dell'Onu,
nonchè l'invito alla Corea a tornare indietro. Pyongyang assicura invece che
intende «accrescere il suo deterrente nucleare per l'autodifesa in ogni modo»
L'Europa e le sfide
globali ( da "Bresciaoggi(Abbonati)"
del 15-04-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: Ma l'Europa non opera con l'unità
perseguita dai suoi Padri e procedendo in ordine sparso rischia di divenire
spettatrice emarginata di un G20 che di fatto potrebbe trasformarsi in G2 (Usa
e Cina). È così indispensabile riprendere la marcia dell'integrazione europea.
Pubblicità, spesa globale
a -6,9% ( da "Italia
Oggi (MarketingOggi)" del 15-04-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: 2009 sugli investimenti in
comunicazione nel mondo Usa: -8,7%. Francia -7,3%, Italia -5%. Cina su del 5,4%
Il 2009 sarà un anno ancor più duro del previsto per la pubblicità a livello
globale: gli investimenti nel mondo avranno una contrazione del 6,9%,
raggiungendo un totale di 453 miliardi di dollari (pari a circa 342 miliardi di
euro) contro i 486 (circa 366 miliardi di euro)
La Corea del Nord prosegue
con i programmi atomici ( da "Tempo,
Il" del 15-04-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: Giappone, Russia, Corea del Sud e
Cina, le parti con Usa e Pyongyang coinvolte nei colloqui a Sei, hanno espresso
a vario titolo preoccupazione e l'auspicio perché prevalga la linea del
confronto nel rispetto delle decisioni Palazzo di Vetro, nonchè l'invito al
regime nordcoreano perchè torni sui suoi passi.
l'ecogenerazione molto
global poco local - ilaria venturi
( da "Repubblica, La"
del 15-04-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: Sanno molto e sono molto
globalizzati. L´altra faccia della medaglia è che si stanno distaccando dal
proprio territorio». Per esempio, conoscono poco i parchi naturali regionali: in
Emilia Romagna mettono anche la Maremma, i Colli Euganei e i Monti Sibillini. E
poi i pistacchi e il lama «tipici»: «Sono effetti della globalizzazione: la tv
avvicina tutto,
"dobbiamo ridare
dignità ai poveri" - carlo brambilla
( da "Repubblica, La"
del 15-04-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: Parla della crisi economica: «La
globalizzazione sembrava destinata a far crescere il benessere dappertutto. Una
globalizzazione affidata solo alle regole del mercato, alle regole del
profitto. Sembrava fosse più importante esportare i mercati che esportare i
valori democratici.
Corsa al greggio, Cina e
Shell partner in Iraq ( da "Sole
24 Ore, Il" del 15-04-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: quotidiano Usa, Shell punterebbe ad
ottenere in cambio un contratto per il deposito di gas di Jinqiu, nella
provincia di Sichuan. Ma il successore designato di van der Veer, l'attuale
direttore finanziario Peter Voser, ha indicato che Shell in Cina punta
soprattutto «a partecipazioni o asset nella raffinazione»: un settore in cui
Pechino si è impegnata ad accrescere la concorrenza (
I blitz non sono
sufficienti ( da "Sole
24 Ore, Il" del 15-04-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: a dimostrare un impegno comune non
sono solo Usa e Paesi europei ma anche Russia e Cina». Bisogna resistere alla
tentazione di ricorrere alle armi per difendersi, secondo Cuss e Askins:
armatori e compagnie di assicurazioni hanno avuto ragione finora a non volere
guardie armate a bordo delle navi, perché questo, oltre a complicare
ulteriormente il quadro giuridico e assicurativo,
Icbc scalza i big Usa dal
podio dei depositi ( da "Sole
24 Ore, Il" del 15-04-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: Secondo gli analisti questo tipo di
business, reso possibile dalla enorme quantità di depositi raccolti
dall'istituto riflette la scarsità di alternative di investimento in Cina,
speculazioni borsistiche e immobiliari a parte. © RIPRODUZIONE RISERVATA
Il principe William
sull'aereo? Un (
da "Giorno, Il (Milano)"
del 15-04-2009) + 2 altre fonti
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: interrotta per facilitare il dialogo
a 6 con Usa, Giappone, Russia, Corea del Sud e Cina. «Non c'è alcuna ragione
per continuare i colloqui dice il documento di Pyongyang sono inutili e non più
necessari. Si sono trasformati in una piattaforma per violare la nostra
sovranità nazionale e costringere la Corea del Nord a disarmare se stessa».
La PicenAmbiente è
intervenuta, su richiesta della Protezione civile regionale, nelle zone terr...
( da "Messaggero, Il (Marche)"
del 15-04-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: su richiesta della Protezione
civile regionale, nelle zone terremotate abruzzesi con automezzi e addetti per
la raccolta della spazzatura. «I responsabili operativi -afferma il presidente
di PicenAmbiente Federico Olivieri- con un primo nucleo di automezzi e autisti,
insieme alla Protezione civile regionale, hanno raggiunto L'Aquila e stanno
collaborando con l'
TOKYO- La Corea del Nord
respinge al mittente l'ingiusta azione di condanna dell'Onu sul...
( da "Messaggero, Il"
del 15-04-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: Corea del Sud e Cina, le parti con
Usa e Pyongyang coinvolte nei colloqui a Sei, hanno espresso preoccupazione e
l'auspicio perché prevalga la linea del confronto. La dura presa di posizione
di Pyongyang è contenuta in un comunicato del ministero degli Esteri in cui si
sottolinea il carattere inusuale del Consiglio di Sicurezza che mai ha preso «
PARIGI - La decisione sarà
facile da prendere , è stato dichiarato all&...
( da "Messaggero, Il"
del 15-04-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: abbiamo e siamo pronti a usarla già
domenica prossima in Cina». La Ferrari ha presentato quattro tipi diversi di
diffusori, spiegando i motivi per cui ritiene che quelli con il buco non siamo
conformi. In campo avverso, Ross Brawn, ha dichiarato di essere «ottimista». E
ha aggiunto: «Mi auguro che prevalga il buon senso.
La sfida nucleare del Caro
Leader è un altro bluff ( da "Riformista,
Il" del 15-04-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: Russia e Cina hanno invitato alla
calma.Barack Obama non sembra intenzionato ad alzare il livello dello scontro:
la dichiarazione Onu tutto sommato c'è stata e un inasprimento servirebbe solo ad
allontanare Cina e Russia.L'atteggiamento Usa verso la Corea del Nord è in
linea con quello che la Casa Bianca sta cercando di mantenere con un altro
paese problematico,
Corea del Nord, via al
nucleare ( da "Unione
Sarda, L' (Nazionale)" del
15-04-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: Giappone, Russia, Corea del Sud e
Cina, le parti con Usa e Pyongyang coinvolte nei colloqui a Sei, hanno espresso
a vario titolo preoccupazione e l'auspicio perchè prevalga la linea del confronto
nel rispetto delle decisioni Palazzo di Vetro, nonché l'invito al regime
nordcoreano perché torni sui suoi passi.
ROMA I soccorsi
all'Aquila? Sono stati all'altezza . La Protezione civ...
( da "Messaggero, Il"
del 15-04-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: il controcanto al libro di Giulio
Tremonti sulla globalizzazione», spiega l'autore. Onorevole Letta, sui soccorsi
in Abruzzo e le rappresentazioni tv di qualche trasmissione è ancora polemica
aspra. Che idea si è fatto? «La risposta delle istituzioni e delle strutture
preposte è stata assolutamente all'altezza, specie se paragonata ad altre
emergenze passate dove sbavature,
Sinai: ancora una volta
Usa e Cina traineranno l'Europa ( da "Messaggero,
Il" del 15-04-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: Mercoledì 15 Aprile 2009 Chiudi
Sinai: ancora una volta Usa e Cina traineranno l'Europa «Fra sei o sette mesi
l'economia riprenderà a marciare ma la ripresa sarà debole e pilotata dallo
Stato»
dal nostro corrispondente
NEW YORK - Il presidente Obama ha ragione: Si possono...
( da "Messaggero, Il"
del 15-04-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: Europa è che la Cina anch'essa comincia
a dare segnali di ripresa, e che il pacchetto di stimolo sta dando i suoi
risultati anche lì, come qui da noi. Non è chiaro quale delle due superpotenze
economiche uscirà prima dalla crisi, se gli Stati Uniti o la Cina, ma è
legittimo pensare che ci riusciranno tutte e due entro i prossimi sei-sette
mesi.
L'olio Dop vicino al
raddoppio ( da "Sole
24 Ore, Il (Centro Nord)" del
15-04-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: PERUGIA Alessandra Radicioni Dopo
Usa, Francia, Germania, Inghilterra e, successivamente, Giappone e Cina, per
l'olio Dop Umbria sarà la volta della Russia e dell'Est europeo. «Una nuova
sfida fa sapere Tito Bittoni, presidente consorzio tutela dell'olio
extravergine di oliva Dop Umbria - che si accompagna a numerosi altri progetti
che puntano a fare dell'
Serve un'agenzia in aiuto
alla filiera ( da "Sole
24 Ore, Il (Nord Ovest)" del
15-04-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: quanto come incentivo
all'internazionalizzazione e alla realizzazione di impianti negli Usa. Comunque
gli effetti sui volumi produttivi piemontesi di un eventuale accordo
FiatChrysler saranno limitati. Mentre permane la prospettiva di un mercato in
crescita nei Paesi del Far East, Cina e India in testa. Che effetto avrà la
crisi?
la corea del nord espelle
gli osservatori aiea e annuncia la ripresa del programma nucleare
( da "Tirreno, Il" del
15-04-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: Giappone, Russia, Corea del Sud e
Cina, le parti con Usa e Pyongyang coinvolte nei colloqui a Sei, hanno espresso
a vario titolo preoccupazione e l'auspicio perchè prevalga la linea del
confronto nel rispetto delle decisioni Palazzo di Vetro, nonchè l'invito al
regime nordcoreano perchè torni sui suoi passi.
La Corea del Nord pronta a
riaprire gli impianti nucleari ( da "Eco
di Bergamo, L'" del 15-04-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: Giappone, Russia, Corea del Sud e Cina,
le parti con Usa e Pyongyang coinvolte nei colloqui a sei, hanno espresso a
vario titolo preoccupazione e l'auspicio che prevalga la linea del confronto
nel rispetto delle decisioni dell'Onu, nonché l'invito al regime nordcoreano
perché torni sui suoi passi.
il vertice
( da "Corriere del Veneto"
del 15-04-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: agricoltura il vertice Le grandi
nazioni a Castelbrando Nel Trevigiano Il G8 agricolo si terrà a Castelbrando, a
Cison di Valmarino (Treviso), da sabato 18 a lunedì 20 aprile. L'idea è nata a Toyako
(Giappone) nel luglio scorso I Paesi invitati Italia, Canada, Francia,
Germania, Giappone, Regno Unito, Russia, Usa, Brasile, Cina, India, Messico,
Sudafrica, Argentina, Australia ed Egitto
La Regione Roma
per Natuzzi ( da "Corriere
del Mezzogiorno" del 15-04-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: attivare il Fondo europeo di
adeguamento alla globalizzazione. Tali risorse (valide solo per le aziende con
più di mille dipendenti) garantirebbero interventi sulla formazione dei
lavoratori in esubero e anche per il prolungamento degli ammortizzatori
sociali. Se si può dire così: interverrebbero prima degli strumenti in deroga e
allungherebbero così il periodo ultimo prima dell'
La Corea del Nord
riaccende i reattori ( da "Corriere
della Sera" del 15-04-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: Vano l'invito di Cina e Russia a
desistere. In serata, la Casa Bianca ha definito la mossa nordcoreana «un serio
passo nella direzione sbagliata». Dal 2003 i colloqui a 6 coinvolgono, oltre
alle Coree, anche Cina, Russia, Usa e Giappone, e sono la cornice dei progressi
più significativi che hanno coinvolto la Corea del Nord,
Nuova politica
( da "Corriere della Sera"
del 15-04-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: nella foto un soldato Usa in
Afghanistan) e più collaborazione (con la Nato e ma anche i Paesi del Golfo, l'Iran,
l'India la Cina). Vuole «trattare con i fondamentalisti islamici estranei ad Al
Qaeda e pronti a lavorare con noi» In Iraq I soldati Usa nel Paese passeranno
da circa 140 mila a 35-50mila entro il 31 agosto 2010.
Formazione politica,
seminario sulla ricerca ( da "Unione
Sarda, L' (Nazionale)" del
15-04-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: In un mondo sempre più globalizzato
- dice il presidente Fausto Mura - formazione, ricerca e innovazione sono
oramai considerate condizioni essenziali per garantire la competitività della
nostra economia e la sostenibilità dello sviluppo. Qual è il posizionamento
della Sardegna rispetto a queste dimensioni e come rendere più competitive ed
efficaci le politiche?
Sulla rotta dei pirati
l'ombra di al Qaeda minaccia Italia e Usa
( da "Unione Sarda, L' (Nazionale)"
del 15-04-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: né la globalizzazione, né gli
insediamenti di Israele, né George W. Bush alla Casa Bianca. L'America è stata
costretta a combattere la sua prima guerra fuori dai confini nazionali soltanto
a causa dell'obbligo islamico di convertire alla loro religione, oppure di
uccidere, chiunque non fosse musulmano.
Stop al dialogo La Corea
del Nord sfida il mondo: via all'atomica
( da "Giornale.it, Il"
del 15-04-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: attraverso il ripristino «al loro
stato originale degli impianti nucleari che erano stati disattivati in base ai
colloqui a Sei». Giappone, Russia, Corea del Sud e Cina - le parti coinvolte
nel dialogo con Usa e Corea del Nord - hanno espresso la propria
preoccupazione. © SOCIETà EUROPEA DI EDIZIONI SPA - Via G. Negri 4 - 20123
Milano
Pasolini Zanelli e Massimo Fini nella nuova
(
da "Giornale.it, Il"
del 15-04-2009)
Argomenti: Cina UsaAbstract: Ora esso è invece formalmente sovrano, almeno per gli Usa e l'Ue. Ma non per Serbia, Cina, Russia, Spagna, Grecia. L'Ue si è spaccata alla prima grossa questione internazionale della sua breve storia, confermando di funzionare solo come una superbanca. La «Questione d'Oriente» si riapre. © SOCIETà EUROPEA DI EDIZIONI SPA - Via G.>
fvg in campo per
ricostruire: i fondi raccolti per il sisma serviranno a fare una scuola
( da "Messaggero Veneto, Il"
del 15-04-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: Protezione civile regionale. Solo
così si avrà la certezza di trasformare la solidarietà in un aiuto concreto.
Questo il piano illustrato ieri dagli assessori regionali alla Protezione
civile, Vanni Lenna, e alle Autonomie locali, Federica Seganti, che hanno
incontrato a Udine i rappresentanti delle autonomie locali per stabilire una
linea operativa unitaria a livello regionale,
Turismo: Enit e Rai
Lanciano Spot 'Italia. Much More'
( da "Sestopotere.com"
del 15-04-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: Cina, India e Corea)."
"Gli spot televisivi della Campagna Promozionale 2009 - aggiunge il
Direttore Generale, Eugenio Magnani - rappresentano lo strumento ideale per far
scoprire la molteplice varietà delle bellezze naturali, artistiche e culturali
del nostro Paese attraverso l'attrattiva molto nota dei mega Brands -Roma,
Missile, l'Onu condanna la
Corea del Nord E Pyongyang: riapriamo i nostri impianti
( da "Corriere.it"
del 15-04-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: tradizionale alleata di Pyongyang
assieme alla Cina, si è però detta «dispiaciuta» per le intenzioni annunciate
dalla Corea del Nord. «Possiamo solo rammaricarci - fa sapere sotto anonimato
un funzionario del ministero degli Esteri di Mosca citato dall'agenzia Ria
Novosti - e chiediamo a Pyongyang di non ritirarsi dai colloqui sul nucleare
nella penisola coreana».
Terremoto: da Milano aiuti
, tecnologia e sistemi innovativi
( da "Sestopotere.com"
del 15-04-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: la Protezione Civile ha potuto
coordinare la comunicazione ufficiale verso i suoi uomini in azione, verso
gruppi e famiglie e verso singoli cittadini muniti di semplice apparecchio
cellulare. Con il sistema Crm della Protezione Civile di Milano sarà poi
possibile ripristinare senza problemi la comunicazione cartacea verso le
popolazioni colpite (
NUOVI SISTEMI
D'ILLUMINAZIONE: TOSHIBA LANCIA UNA NUOVA ATTIVITÀ IN EUROPA
( da "Wall Street Italia"
del 15-04-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: Medio Oriente e Cina. Toshiba
lancerà la sua attività legata ai nuovi sistemi di illuminazione in Europa
esponendoli in occasione del Salone di Milano, una delle più importanti esposizioni
mondiali per l'arredamento e il design degli interni. Il tema ispiratore della
mostra sarà identificato dal nome "Ouverture" e la prima presenza in
assoluto dell'
AGENDA DEGLI AVVENIMENTI
DI MERCOLEDI 15 APRILE 2009 ( da "Wall
Street Italia" del 15-04-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: incontro al dipartimento di Stato
fra Hillary Clinton e l'alto rappresentante Ue per la politica estera, Javier
Solana Giappone - Tokyo, visita del presidente del Pakistan Asif Ali Zardari
Sudan - Khartoum, visita del presidente della Commissione Esteri del Senato
Usa, John Kerry Cina - Pechino, visita dell'inviato speciale Usa per
Afghanistan
La zona industriale
decolla con 18 capannoni in 2 anni
( da "Giornale di Vicenza.it, Il"
del 15-04-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: nel mercato globalizzato, altri
ancora che hanno voluto lasciare il mondo artigianale per tentare l'avventura a
livello industriale. Impresari della valle dell'Agno. E se chiedi loro da dove
venga tanta fiducia, investendo nell'attuale incerto futuro, rispondono tutti
che sono convinti che sia il lavoro e non la finanza la chiave per uscire dalla
crisi.
Terremoto, parte la
mobilitazione ( da "Denaro,
Il" del 15-04-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: di incontrare nel pomeriggio il
capo della Protezione Civile, dr.Guido Bertolaso, per comunicargli le
risultanze della riunione e la disponibilità degli Ordini degli Ingegneri a
farsi carico con le proprie strutture, senza gravare sulla Protezione Civile
impegnata in altre emergenze, della fase di accertamento dei danni subiti dal
patrimonio edilizio,
Importazioni in forte
recessione ( da "Denaro,
Il" del 15-04-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: La Cina diviene il terzo partner
commerciale della Turchia con un interscambio di 1,72 miliardi di dollari
(interscambio -33 per cento '09/'08), precedendo gli Usa (1,677 miliardi di
dollari l'interscambio -24,5 per cento '09/'08) e l'Italia, che si attesta al
quinto posto con un interscambio di 1,674 miliardi di dollari (-
La Corea del Nord affossa
il dialogo Caccia gli ispettori e riapre i reattori
( da "Avvenire"
del 15-04-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: Giappone, Russia, Corea del Sud e
Cina, le parti con Usa e Pyongyang coinvolte nei colloqui a sei, hanno espresso
a vario titolo preoccupazione e l'auspicio perché prevalga la linea del
confronto nel rispetto delle decisioni Palazzo di Vetro, nonché l'invito al
regime nordcoreano perché torni sui suoi passi.
TOKYO. LA COREA DEL NORD
RESPINGE AL MITTENTE L'INGIUSTA AZIONE DI CONDANNA DELL'ONU SUL...
( da "Mattino, Il (Benevento)"
del 15-04-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: Russia, Corea del Sud e Cina - le
parti con Usa e Pyongyang coinvolte nei colloqui a sei - hanno espresso a vario
titolo la preoccupazione e l'auspicio perché prevalga la linea del confronto
nel rispetto delle decisioni Palazzo di Vetro, nonché l'invito al regime
nordcoreano perchè torni sui suoi passi.
KAZAKISTAN-CINA/ NAZARBAEV
IN VISITA PER CINQUE GIORNI ( da "Wall
Street Italia" del 15-04-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: dal 17 al 19 aprile, al quale
dovrebbe prendere parte anche l'ex presidente Usa George W. Bush. La visita
iniziata oggi è la 16ma di Nazarbaev in Cina. Tra Cina e Kazakistan nel 2008 il
valore dell'interscambio commerciale è stato di 17,55 miliardi di dollari, con
un incremento del 26,5 per cento rispetto al 2007.
##Afghanistan/ Russia
accusa: dopo attacco Usa invasi... -2-
( da "Virgilio Notizie"
del 15-04-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: tra Cina ed Europa. Ma anche perché
il fiume d'eroina che invade l'Europa, invade prima ancora la stessa Russia,
creando un grave problema sociale. A dicembre 2008, il capo di Fskn Viktor
Ivanov affermò che 30mila persone muoiono di droga ogni anno nella federazione,
con un danno all'economia russa di 54 miliardi di dollari.
Corea nucleare: dialogo
diretto tra Pyongyang e Washington?
( da "Panorama.it"
del 15-04-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: se non di rottura come annunciato
da Pyongyang) dei negoziati che coinvolgono le due Coree, Cina, Giappone, Usa e
Russia. Kawamura ha spiegato di non conoscere i propositi del segretario di
Stato americano, Hillary Clinton, che ha accennato alla possibilità di colloqui
diretti con la Corea del Nord per realizzare un importante passo avanti nelle
trattative.
##AFGHANISTAN/ RUSSIA
ACCUSA: DOPO ATTACCO USA INVASI... -2-
( da "Wall Street Italia"
del 15-04-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: tra Cina ed Europa. Ma anche perché
il fiume d'eroina che invade l'Europa, invade prima ancora la stessa Russia,
creando un grave problema sociale. A dicembre 2008, il capo di Fskn Viktor
Ivanov affermò che 30mila persone muoiono di droga ogni anno nella federazione,
con un danno all'economia russa di 54 miliardi di dollari.
Nasdaq in ribasso a Wall
Street ( da "KataWebFinanza"
del 15-04-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: annuncio di un quasi raddoppio
degli utili presso la sua filiale in Cina. Abbott Laboratories ha reso noto che
gli utili nel primo trimestre sono risultati migliori delle attese. Per il
trimestre chiuso al 31 marzo, l' utile netto di Abbott stato pari a 1,4
miliardi di dollari, rispetto ai 938 milioni di dollari riportati nello stesso
trimestre dello scorso anno.
Nasdaq in ribasso a Wall
Street ( da "Borsa(La
Repubblica.it)" del 15-04-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: annuncio di un quasi raddoppio degli
utili presso la sua filiale in Cina. Abbott Laboratories ha reso noto che gli
utili nel primo trimestre sono risultati migliori delle attese. Per il
trimestre chiuso al 31 marzo, l' utile netto di Abbott è stato pari a 1,4
miliardi di dollari, rispetto ai 938 milioni di dollari riportati nello stesso
trimestre dello scorso anno.
BORSE Giù (MIBTEL +0.14%)
GRUBEL (UBS): TAGLIEREMO COMPENSI DEI MANAGER MARPIONNE: CON CHRYSLER INTESA AL
50%, POSSIBILE DIVENTI CEO - EXOR: DEPOSITATA LISTA CDA - ALITALIA: IN
( da "Dagospia.com"
del 15-04-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: GENERALI: IN CINA E' PRIMA TRA
ASSICURATORI VITA... (ANSA) - Generali China Life e' salita al primo posto
nella classifica di febbraio degli assicuratori vita a partecipazione straniera
operanti in Cina con una raccolta complessiva pari a 155 milioni di euro,
equivalenti a una crescita del 122,5% sul dato a febbraio 2008,
PROTEZIONE DI ALTA CLASSE
CON BMW ( da "Crisalidepress.it"
del 15-04-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: della direttiva sulle vetture con
protezione contro proiettili di arma da fuoco BRV 1999 e offre la protezione
della classe balistica 6 in
base alla direttiva VPAM APR 2006. Il concetto professionale di protezione
della nuova BMW X5 Security Plus include ad esempio la protezione contro i
rischi di rapine con arma da fuoco, di sequestri di persona oppure di rapina a
mano armata dell'
( da "Stampa, La" del
15-04-2009)
Argomenti: Cina Usa
Alba. Quattro
chiacchiere insieme agli scrittori Oggi la città ospita Alessandro Barbero e
Gianluigi Ricuperati Doppio appuntamento per chi è a caccia di buone letture,
oggi ad Alba. Alle 18, in
sala Beppe Fenoglio, la biblioteca civica organizza la presentazione del volume
di Alessandro Barbero «Storia del Piemonte. Dalla
preistoria alla globalizzazione» (Einaudi). L'autore, docente di Storia
medievale all'Università del Piemonte Orientale, dialogherà con il giovane
storico albese Alessio Fiore, collaboratore dell'Università di Torino. Il
libro, aggiornato sulle più recenti acquisizioni della ricerca storica, ma
dedicato al vasto pubblico degli appassionati, ripercorre fin dalle
origini la storia di tutti i popoli vissuti tra le Alpi e il Ticino, dall'uomo
di Neanderthal fino ai nostri giorni. Ad Alba e al suo territorio è stata
riservata un'attenzione speciale, con una lunga analisi che va dal periodo
preistorico al recente Dopoguerra, con la creazione degli insediamenti
industriali. Alle 21, il Presidio del Libro di Alba scandisce il conto alla
rovescia al festival Collisioni, in programma il 2 e 3 maggio a Novello, con la
presentazione del libro di Gianluigi Ricuperati «La tua vita in 30 comode rate.
Viaggio nell'Italia che vive a credito», in uscita per Laterza. L'appuntamento
con l'autore è alla libreria La Torre di piazza Pertinace: si parlerà di
debitori, creditori e di loschi personaggi che Ricuperati ha scovato nel
quartiere torinese della Crocetta, mescolando abilmente reportage e finzione.\
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( da "Stampa, La" del
15-04-2009)
Argomenti: Cina Usa
Il figlio di Li
Ka-Shing aspetta Shopping bloccato sulle tlc di Hong Kong Il rally delle Borse?
Un'illusione L'economia è ancora in ribasso I mercati riflettono le migliori previsioni
degli investitori sul valore a lungo termine. Riflettono anche la solidità del
cash flow a breve termine degli investitori. In questo momento, il secondo
punto potrebbe essere più importante del primo. I mercati azionari, del credito
e delle materie prime sono scesi così tanto che il recente incremento è
veramente un rialzo di consolazione. Dal 6 marzo, l'indice S&P 500 è
aumentato del 27% e l'indice iTraxx Europe degli spread del credito investment
grade è diminuito di 24 punti base, arrivando a 258 punti base. Il prezzo del
petrolio è aumentato del 47%. Ci sono state alcune buone notizie. A marzo,
l'export cinese è salito del 7,5%. A febbraio, le vendite di case esistenti
negli Usa sono aumentate del 4,4% rispetto al mese
precedente. E i direttori delle grandi banche hanno diffuso ottimismo sui
ricavi, convalidato in parte da un forte primo trimestre realizzato dalla banca
Usa Goldman Sachs. Il rally delle Borse si poggia sul
fatto che l'economia si sta stabilizzando, le banche stanno concedendo prestiti
di nuovo e l'aumento dei prezzi genera fiducia. I mercati stanno guardando
avanti. Ma la spiegazione alternativa che i rialzi del mercato dipendano dal
cash flow degli investitori poggia su dati molto più solidi. Il bilancio della
Federal Reserve è aumentato dal 7% al 29% del Pil. Ciò equivale a un enorme
trasferimento di contante al sistema bancario. Si ritiene che sosterrà i
prestiti, ma il trading potrebbe essere il primo beneficiario. Il disavanzo del
governo Usa - l'eccedenza di contante immesso
nell'economia rispetto al contante ritirato - è stato di 957 miliardi di
dollari negli ultimi sei mesi, in rialzo dai 313 miliardi dell'anno precedente.
Se si aggiunge il tasso di interesse reale vicino allo zero nella maggior parte
del mondo, il denaro nuovo a buon mercato e disponibile è più che sufficiente a
far salire i prezzi degli asset. Sembra che gli investitori stiano dimenticando
che questo denaro fabbricato in serie può causare inflazione. Sembra inoltre
che non prestino sufficiente attenzione alla disoccupazione e ad altri segnali
di deboli condizioni economiche. Il trend predominante nell'economia reale
rimane al ribasso. \ Richard Li è in attesa. Il figlio dell'uomo più ricco di
Hong Kong, Li Ka-Shing, ha lanciato a novembre una privatizzazione di Pccw, la
sua società di telecomunicazioni. Cinque mesi più tardi, l'accordo è ancora in
sospeso. Anche se gli azionisti hanno approvato l'acquisizione, il titolo viene
scambiato il 10% in meno di quanto Li aveva offerto. Di norma, gli arbitraggisti
chiuderebbero questo divario in un battibaleno. Ma la storia di Pccw è ben
lungi dall'essere normale. Nel 2000, Li aveva pagato un prezzo eccessivo per la
società telefonica di Hong Kong. Da quel momento, le azioni sono diminuite del
95%. Li ha tentato di venderle per tre volte, senza successo. Ora è tornato a
comprare ma gli arbitraggisti non sono convinti. Perché no? Intanto, l'Ente di
regolamentazione è decisa a bocciare l'accordo. La Commissione titoli e future
di Hong Kong accusa un direttore di Pccw impegnato nel "frazionamento
azionario". Secondo la legge di Hong Kong, una maggioranza di azionisti
deve approvare l'acquisizione. Nel frazionamento di azioni, le partecipazioni
sono divise per aumentare il numero degli azionisti favorevoli. Ma sebbene il frazionamento
potrebbe non essere giusto, il tribunale sembra ritenerlo legale. Ciò significa
che non affonderà i piani di Li per sempre. L'Ente di regolamentazione ha fatto
appello e potrebbe ritardare di mesi il processo, ma anche con un ritardo di
tre mesi un investitore che acquista oggi potrebbe realizzare un vantaggioso
rendimento annualizzato del 40%. Gli arbitraggisti potrebbero avere un altro
motivo per esitare. L'economia è peggiorata da quando Li ha presentato la sua
offerta a novembre. Le prospettive per Pccw, un indebitatissimo operatore di
tlc, sono fosche. La scadenza del 22 aprile dell'offerta originale potrebbe
fornire a Li una scusa per ritirarsi. Ma la commissione di
sorveglianza ha una terza possibilità di fare appello. Anche se Li fosse deciso
ad andare avanti, il suo co-investitore, la società di tlc a controllo statale,
Cina Netcom, non gradirà
molto l'interminabile ritardo e la cattiva stampa. \
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( da "Stampa, La" del
15-04-2009)
Argomenti: Cina Usa
il caso Grandi
manovre tra la Francia e il Far East Pernod, torna ai Ricard la quota dei giapponesi
E il Barone de Rothschild fa il vino coi cinesi di Citic FABIO POZZO Il
nazionalismo francese in fatto di vini è messo alla prova: se, infatti, la
Pernod Ricard si riprende il 3,74% del suo capitale dalle mani della giapponese
Kirin Holdings, la famiglia Rothschild - quella dello Château Lafite - stringe
alleanza con Citic Group, la maggiore compagnia (statale) d'investimenti
cinese, per produrre un «grand cru» made in China. Il colosso guidato dal
presidente Patrick Ricard e dal ceo Pierre Pringuet, co-leader nel mondo per la
vendita di superalcolici (95 milioni di casse da 12 bottiglie nel 2007/08) e al
quarto posto nei vini e champagne (26 milioni di casse), con un fatturato a
giugno 2008 di 6,589 miliardi di euro e 19.300 dipendenti in 70 Paesi del
mondo, ha riacquistato il 3,74% del suo capitale dalla multinazionale
giapponese Kirin Holdings Corporation (che produce l'omonima birra e che ha
interessi nei settori degli alcolici, soft drinks, generi alimentari,
farmaceutica), per un prezzo che non è stato reso pubblico. Così facendo, la
Société Paul Ricard sale ad una quota del 16,17% (dal 12,45%), rafforzando la
sua leadership azionaria (il secondo socio per quota è Groupe Bruxelles Lambert
con il 7,66%) e portando i diritti di voto al 22,42%. L'acquisto è stato
finanziato con un contratto a termine che la impegna a vendere entro 5 anni
8,227 milioni di azioni Pernod Ricard, pagando il loro valore al prezzo di
scadenza. La società si appresta inoltre, forse già questa settimana, ad un
aumento di capitale da 1 miliardo per diminuire il proprio indebitamento. La
famiglia Ricard sottoscriverà l'operazione reinvestendo i proventi della
vendita dei diritti d'opzione. L'annuncio è stato dato alcuni giorni fa, in
occasione della cessione a Campari del bourbon Wild Turkey per 575 milioni di
dollari (circa 433 milioni di euro): operazione con cui ha raggiunto il 60% del
programma di cessioni di attivi per 1 miliardo che aveva prospettato dopo
l'acquisizione della svedese Vin & Spirit (Absolute Vodka). Tali azioni
permetteranno a Pernod Ricard di «rinforzare il bilancio e far fronte alla
maggior parte delle necessità di rifinanziamento fino al luglio 2013». Il
gruppo ha confermato l'obiettivo di una crescita a due cifre dell'utile netto
corrente a oltre 1 miliardo nel 2008-09. Il discorso è diverso per Eric de
Rothschild, patron delle tenute della regione del Bordeaux in cui si produce lo
Château Lafite Rothschild, uno dei «rossi» più famosi e costosi (il record per
una bottiglia del 1787 appartenuta al presidente Usa
Thomas Jefferson e acquistata nel 2008 per 156 mila dollari) del mondo. Il
barone ha siglato una joint-venture con il colosso finanziario cinese Citic
(che avrà una quota-progetto del 30%) per produrre nel Regno di Mezzo, e in
particolare su un'area di 25 mila metri quadrati situata nella penisola di
Shandong (300 miglia
a Sudest di Pechino, zona che sembra avere le stesse caratteristiche del
Bordeaux), il primo «grand cru» made in China. Un investimento, stimato in 100
milioni di renminbi (11 milioni di euro), che attesta il livello ormai adulto
raggiunto dal mercato cinese del vino di alta qualità. «Quando
abbiamo cominciato a vendere vino in Cina, ormai più di vent'anni fa, le bottiglie erano riservate quasi
esclusivamente agli hotel. Ma da tre anni a questa parte la crescita
dell'interesse e quindi del mercato è stata tremenda» conferma Christophe
Salin, il presidente di Domaines Barons de Rothschild.
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( da "Punto Informatico"
del 15-04-2009)
Argomenti: Cina Usa
Roma - Dopo aver
fatto i conti in tasca ai cyber-criminali, Symantec torna a dare i numeri dell'undeground
e del business malevolo di rete con l'ultima edizione del rapporto Internet
Security Threat. Le tendenze e le statistiche analizzate dalla società
statunitense evidenziano una crescita esponenziale della distribuzione di
malware, dello sfruttamento di exploit e vulnerabilità e più in generale di
quelle attività tese a rovinare l'esperienza di rete all'utente. Il numero di
malware individuati da Symantec nel 2008, per cominciare, ammonta a 1,66
milioni vale a dire il 60% dei 2,6 milioni totali riconosciuti dai software
antimalware commercializzati della società. L'aumento rispetto al 2007 è del
265%, con i trojan a rappresentare quasi il 70% delle infezioni provocate dai
50 peggiori software malevoli. Le vulnerabilità nei browser e nei software la
fanno poi da padrone: nel 2008 Symantec ne ha individuate 5.500, per un aumento
del 20% rispetto al 2007. L'80%
di tali vulnerabilità vengono classificate come facili da sfruttare per
diffondere malware, zombificare PC e rubare informazioni sensibili. Tra i
browser maggiormente proni all'exploit Safari è quello con la finestra
temporale più ampia: Apple necessita di una media di 9 giorni prima di chiudere
una falla contro il singolo giorno di Mozilla Firefox. Il maggior numero di
vulnerabilità scovate nel 2008 si trova però proprio in Firefox (99), seguito
da IE (47), Safari (40), Opera (35) e Chrome (11). Nel 2008 il furto di
identità e dati sensibili ha rappresentato una delle attività preferite dal
cyber-crimine, e Symantec sostiene che la misteriosa organizzazione nota come
Russian Business Network sia responsabile di quasi il 50% degli attacchi di
phishing e ingegneria sociale diretti a colpire gli account di tipo
finanziario. Per lo spam, neanche a dirlo, il 2008 è stato un anno fortunato,
con un aumento del 200% nel volume di mail spazzatura: 350 miliardi di messaggi
in totale, il 90% dei quali messi in circolazione attraverso le sempre più
persistenti botnet di PC zombi. A tal proposito Symantec torna a parlare di
Conficker, che il primo aprile avrebbe dovuto buttare giù Internet e invece si
è rivelata essere l'ennesima rete malevola da usare per dispensare consigli sul
potenziamento della virilità e sulla migliore qualità di pillole azzurre
disponibile online. Symantec dice che il maggior numero di PC zombi si trova in
Asia (nella zona dell'oceano Pacifico) e nell'America Latina, luoghi in cui è
alta la presenza di sistemi operativi pirata non aggiornati e quindi proni a
farsi "bucare" dal worm. Parlando di geografia, infine, il numero di
attacchi si concentra (in entrate e in uscita) in particolare negli Stati
Uniti, dove l'offensiva più comune è di tipo DDoS, mentre
la Cina conquista la palma
del maggior numero di infezioni da botnet. Come già evidenziato nei giorni
scorsi, poi, gli USA risultano i bersagli prediletti degli attacchi provenienti
dal territorio cinese contro le infrastrutture vitali e i network governativi.
Alfonso Maruccia
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( da "Wall Street Italia"
del 15-04-2009)
Argomenti: Cina Usa
Novità da
Allegro: il libro bianco pubblicato di recente offre “Un
approccio pratico alla gesti --> Un nuovo libro bianco a cura del Dottor Vincent
Kaminski, voce autorevole quanto a gestione dei rischi, esplora la necessità
crescente di piattaforme per la gestione dei rischi per il settore degli scambi
energetici che, a parere dell’autore, deve “reinventare la
propria cassetta degli attrezzi” in risposta alle nuove forze socio-economiche
che continuano a plasmare i settori energetici moderni. Kaminski, il quale
detiene attualmente la carica di Professore di finanza energetica e derivati energetici
presso la facoltà di gestione aziendale Jesse H. Jones dell’Università
Rice, sostiene nella sua opera dal titolo ‘Un approccio pratico alla gestione
dei rischi’ (A Practical Approach to Risk Management) che l’estrema
volatilità del mercato, gli ambienti normativi in cambiamento e la crescente
globalizzazione del settore energetico pongono delle “sfide formidabili dal
punto di vista dell’informatica alla gestione dei rischi nel settore
energetico.” La necessità di una soluzione universale per la gestione dei rischi
scaturisce da ciò che Kaminski chiama un “divario in termini di
nozioni e competenze” tra commercianti che conoscono i settori energetici ed i
quadri normativi, analisti impieganti sistemi altamente stilizzati ed astratti e
programmatori che sono spesso dotati di una conoscenza limitata del settore e
di scarse doti comunicative. Il testo originale del presente annuncio, redatto
nella lingua di partenza, è la versione ufficiale che fa fede. Le traduzioni
sono offerte unicamente per comodità del lettore e devono rinviare al testo in
lingua originale, che è l'unico giuridicamente valido. AllegroChristie
Lindstrom, +1-214-237-8117media@allegrodev.com
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( da "Trentino" del
15-04-2009)
Pubblicato anche in: (Alto
Adige) (Corriere delle Alpi)
Argomenti: Cina Usa
La rappresaglia
di Pyongyang dopo che l'Onu ha condannato il lancio del missile La Corea del
Nord espelle gli osservatori Aiea e annuncia la ripresa del programma nucleare
TOKYO. La Corea del Nord ha risposto alla condanna dell'Onu per il test
missilistico dello scorso 5 aprile espellendo tutti gli osservatori
dell'Agenzia internazionale per l'energia atomica dalla centrale nucleare di
Yongbyon che sarà riattivata. La rappresaglia è arrivata a poche ore dalla
dichiarazione approvata all'unanimità dai 15 del Consiglio di Sicurezza, il
regime comunista ha definito «inutili e non più necessari» i colloqui a Sei sul
processo di abbandono dei programmi nucleari e ha annunciato l'intenzione di
riaprire gli impianti di trattamento del plutonio e di riprendere i programmi
atomici. Giappone, Russia, Corea del Sud e Cina, le parti con Usa e Pyongyang coinvolte nei colloqui a
Sei, hanno espresso a vario titolo preoccupazione e l'auspicio perchè prevalga
la linea del confronto nel rispetto delle decisioni Palazzo di Vetro, nonchè
l'invito al regime nordcoreano perchè torni sui suoi passi. La dura
presa di posizione di Pyongyang è contenuta in un comunicato del ministero
degli Esteri, diffuso dall'agenzia di stampa del regime, la Kcna. Si sottolinea
il carattere inusuale del Consiglio di Sicurezza che mai ha preso «iniziative
sul lancio di satelliti» e che «viola arbitrariamente la sovranità della
Repubblica popolare democratica di Corea e danneggia gravemente la dignità del
popolo coreano».
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( da "Gazzettino, Il"
del 15-04-2009)
Argomenti: Cina Usa
G8
dell'Agricoltura L'altolà di Zaia: «Fuori gli speculatori» Mercoledì 15 Aprile
2009, La fame nel mondo, la sicurezza alimentare, la volatilità dei prezzi, il
ruolo degli Ogm. Questi i quattro temi del G8 dell'Agricoltura trevigiano, in
programma nel fine settimana a Cison di Valmarino. Il programma è stato
presentato ieri dal ministro per le Politiche agricole Luca Zaia che ha
individuato i terreni di confronto, ma anche di scontro, su cui è stata
concepita l'organizzazione di questo summit internazionale. Zaia non ha
nascosto le difficoltà di arrivare a un manifesto congiunto su tutte queste
problematiche. «Sprechi, speculazioni finanziarie e crisi economica
hanno di fatto raddoppiato i prezzi delle derrate alimentari - ha detto Zaia -
Il G8 dovrà dare risposta a quanti attendono di sapere come deve muoversi il
settore agricolo rispetto al riassetto dell'economia mondiale». Eccezionali
anche le misure di sicurezza per le annunciate manifestazioni
anti-globalizzazione. Ma solo Castelbrando sarà off-limits. Bertevello a pagina
5
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( da "Italia Oggi"
del 15-04-2009)
Argomenti: Cina Usa
ItaliaOggi
sezione: Media data: 15/04/2009 - pag: 23 autore: di Irene Greguoli Venini Le
previsioni di ZenithOptimedia per il 2009 sugli investimenti in comunicazione
nel mondo Pubblicità, spesa globale a -6,9% Usa: -8,7%. Francia -7,3%, Italia -5%. Cina su del 5,4% Il 2009 sarà un anno ancor più duro del previsto per
la pubblicità a livello globale: gli investimenti nel mondo avranno una
contrazione del 6,9%, raggiungendo un totale di 453 miliardi di dollari (pari a
circa 342 miliardi di euro) contro i 486 (circa 366 miliardi di euro)
dello scorso anno. Inevitabilmente, anche l'Italia ne sarà colpita: nella
Penisola gli inserzionisti spenderanno il 5% in meno del 2008. Non è un caso
che i media che si salveranno dal declino generale saranno internet, unico
mezzo in crescita, e la tv che, pur in calo, riuscirà ad aumentare la sua quota
di mercato: sono questi i mezzi infatti cui si dedicheranno maggiormente i
consumatori, che passeranno più tempo a casa per risparmiare.Secondo il
rapporto reso noto ieri da ZenithOptimedia, centro media di Publicis Group, c'è
però anche una buona notizia: nel 2010 la pubblicità dovrebbe tornare in
positivo, segnando globalmente un +1,5%. Tuttavia qualsiasi pronostico va preso
con le pinze: a dicembre era stato annunciato che il ribasso degli investimenti
sarebbe stato dello 0,2%, una previsione che ZenithOptimedia ha già dovuto
ritoccare dopo neanche quattro mesi. Tutti i principali mercati dell'Europa
occidentale, che complessivamente hanno segnato un calo del 6,7% (con un totale
di quasi 111 miliardi di dollari, ovvero quasi 84 miliardi di euro),
chiuderanno il 2009 in
ribasso dal punto di vista della spesa pubblicitaria: -5% in Italia, -7,3% per
la Francia, -5,5% in Germania, -10,1% in Spagna, -8,7% nel Regno Unito. E,
mentre per tutti questi paesi ci si aspettano segnali di ripresa nel 2010, la
situazione nella Penisola si prospetta ancora meno rosea perché, secondo il
rapporto, l'anno prossimo ci sarà un'ulteriore flessione dello 0,8%. Tra i
paesi più colpiti poi ci sono, naturalmente, gli Usa,
che chiuderanno il 2009, con un -8,7% nella spesa pubblicitaria, che ammonterà
a 166 miliardi di dollari (pari a circa 125 miliardi di euro); e il
rallentamento continuerà pure nel 2010, anche se in modo più contenuto (-1,7%).
Uno dei motivi individuati dal rapporto è «l'assenza di eventi quadriennali,
come le Olimpiadi e le elezioni presidenziali, che nel 2008 avevano iniettato
una quantità extra di denaro nel mercato pubblicitario». Nella zona
Asia-Pacifico la flessione sarà invece del 3,4%. Anche se in alcuni grandi
mercati, come Cina e India, la spesa pubblicitaria
crescerà (rispettivamente del 5,4% e 6,4%), seppur con un notevole
rallentamento rispetto agli anni precedenti (con tassi vicini al 19%),
quest'aumento sarà controbilanciato dal crollo degli investimenti a Taiwan
(-11%), a Singapore (-16,5%), in Sud Corea (-20%) e in Giappone (-5%), che
contribuisce per il 38% agli investimenti della regione.L'Europa centrale e
dell'Est vedrà invece un calo del 13,9%, l'America Latina del 2% e l'Africa e
Medio Oriente (più gli altri paesi non inclusi nelle altre zone) del 7%.Per
quanto riguarda invece i mezzi, aumenterà il consumo di internet e tv, visto
che le persone trascorreranno più tempo a casa per risparmiare. La crescita
prevista degli investimenti destinati al web è dell'8,6%, con un budget che
passerà da 50 miliardi di dollari (circa 37,7 miliardi di euro) nel 2008 a 54 (40 miliardi di
euro circa) nel 2009, e sarà soprattutto dovuta alla pubblicità legata ai
motori di ricerca. La televisione invece «sta andando relativamente bene nella
flessione», dice il rapporto di ZenithOptimedia; infatti, pur essendo in calo
del 5,5% (con 173 miliardi di dollari, cioè 130 miliardi di euro di ricavi),
questo mezzo aumenterà la sua quota di mercato dal 38,1% al 38,6%, con la
previsione di arrivare al 39% l'anno prossimo.Va male invece la pubblicità
sulla stampa, che perde sia inserzionisti, sia quote di mercato. I quotidiani
passeranno infatti dai 121 miliardi di dollari (91 miliardi di euro) raccolti
nel 2008 a
107 (80 miliardi di euro), mentre i magazine da 55 miliardi di dollari (41
miliardi di euro) a 49 (37 miliardi di euro).
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( da "Finanza e Mercati"
del 15-04-2009)
Argomenti: Cina Usa
Acer riposiziona
i marchi per area e utenza Per un obiettivo comune, salire al primo posto al
mondo nei notebook da Finanza&Mercati del 15-04-2009 RAFFAELE ROVATI Sembra
un intreccio da spy story. Dall'America andata e ritorno, passando
per Cina, Corea, Israele,
Olanda, Taiwan, per arrivare a Lainate. Dove ha la sede italiana, e un po'
anche europea, Acer. Non a caso qui, quando non è in giro per il mondo, ha
l'ufficio Gianfranco Lanci, chief executive e presidente di Acer Inc (divisione
del gruppo di Taiwan che gestisce i prodotti a marchio Acer), che un
ruolo non certo secondario ha avuto nella crescita esponenziale del produttore
di pc negli ultimi anni. Acer Group, partendo dall'estate 2007, quando fu
annunciata l'acquisizione dell'americana Gateway, in un intreccio societario
molto complicato è arrivata a mettere le mani su eMachines (produttore di pc
coreano con sede in California, rilevatonel 2004 da Gateway ) e infine Packard
Bell, storico brand Usa (fondato nel 1926 come
produttore di radio), di cui sempre Gateway deteneva una quota e che,
soprattutto, era finito nel mirino della rivale cinese di Acer Lenovo. Il
percorso di Packard Bell è quello più intrigante, visto che nel corso della sua
più che secolare storia è passato dal controllo americano, a quello israeliano,
a quello olandese, fino a quello, multinazionale, del colosso di Taiwan. Cosa
ancora più intrigante, ma questa è una coincidenza (e se non lo fosse
l'intreccio si complicherebbe ulteriormente nei meandri della Corporate Usa), è che proprio Packard Bell, nella prima metà del XX
secolo, utilizzava il brand Travel Mate per le sue radio «portatili». Guarda
caso TravelMate (tutto attaccato) è una delle linee di prodotto dei pc di Acer,
mutuato anche in questo caso da un'azienda Usa, quella
Texas Instruments che nel 1997 cedette la sua divisione personal computer
proprio alla Acer. Che poi in Texas Instruments lavorasse un ingegnere
torinese, Gianfranco Lanci, che oggi, insieme a parte del suo team di allora,
sia responsabile delle fortune prima europee, e poi mondiali, del produttore di
pc, non è che la chiusura del cerchio. La scorsa settimana in un triplice
evento (Pechino, New York e Amsterdam), si è chiuso un altro cerchio. Quello
delle acquisizioni, appunto, che hanno portato sotto il cappello di Acer Group
i brand Gateway, Packard Bell, Acer ed eMachines. «Lo ripeto da tempo - spiega
Gianpiero Morbello vicepresident marketing & brand di Acer Group - la forza
della nostra azienda, in questi tempi di crisi, è che siamo arrivati preparati,
già snelli. Non abbiamo da tagliare. Ma abbiamo anche avuto fortuna. Siamo
riusciti a completare le acquisizioni prima della fase più dura della crisi. E
abbiamo già avuto la nostra vittoria. Molti ci dicevano che quando si rileva
un'altra azienda due più due non fa quattro (non si possono cioè addizionare
aritmeticamente i conti economici delle due entità che si uniscono, soprattutto
se operano nello stesso mercato, ndr), ma alla fine ne siamo usciti con la
quota di mercato derivante proprio dall'unione dei vari brand». Questo non
significa che mettere insieme marchi così diversi fosse una cosa facile. E
infatti è stato un lungo processo, culminato ad Amsterdam col lancio della
nuova Packard Bell, che si rivolge a un pubblico decisamente consumer (non a
caso è sponsor del team Yamaha di MotoGp di Valentino Rossi), che si aspetta
che un pc funzioni, sia facile da usare, non richieda una laurea in ingegneria
e possibilmente sia anche trendy. «È un vero ritorno al passato - sottolinea
Morbello - perché Packard Bell, alle origini, si rivolgeva proprio a questo
tipo di utenza, anche se lo faceva con radio, televisori, giradischi». Un
processo comunque impegnativo, passato attraverso approfonditi studi. «Il nostro
chief executive (J.T. Wang, numero uno del gruppo e chairman di Acer Inc, ndr)
è rimasto un po' deluso, per l'attaccamento al marchio Acer, quando ha scoperto
che, secondo i risultati del test, corrisponde a un profilo Packard Bell»,
ricorda Morbello. Ma ora la Acer multi-brand è davvero una realtà concreta, e
altrimenti non potrebbe puntare, come ha ribadito Lanci alla leadership
mondiale nei notebook, entro due anni.
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( da "Giornale.it, Il"
del 15-04-2009)
Argomenti: Cina Usa
Dunque, Wells Fargo
ha annunciato utili per 3 miliardi di dollari, Goldman Sachs ieri per 1,5
miliardi e da qualche settimana le Borse festeggiano. Molti commentatori
ritengono che il peggio, per le banche Usa, sia
passato. E' davvero così? Ho molti dubbi. Com'è possibile che banche che fino a
due mesi fa erano soffocate dai debiti tossici improvvisamente risplendano?
Dove sono finiti i debiti? Strano, molto strano. O è un miracolo o c'è un
trucco. Io propendo per la seconda ipotesi, per questa ragione: 1) Il governo americano
ha consentito di allentare le regole mark-to-market, che obbligavano le banche
a contabilizzare ogni giorni il valore di mercato dei loro debiti e siccome
quelli tossici valevano zero gli istituti erano costretti a riportare perdite
gigantesche. Ora invece le banche possono valutare con molta elasticità questi
debiti. Secondo le nuove regole sono loro stesse a stabilire i criteri per
stabilire il valore di questi titoli. L'istituto X ha un debito tossico che a
valore di mercato vale 1, ma può decidere autonomamente che valga 5 o 6 perchè
questo è il valore atteso fra uno o due anni. E le banche possono vantare utili
inattesi. Capito? E' un nuovo esempio di finanza creativa. 2) Le banche in
questi giorni sono sottoposte a uno stress-test e, i risultati preliminari,
sapientemente passati al New York Times rivelano che lo stato di salute dei 19
principali istituti americani è migliore del previsto. Ma Nouriel Roubini in un
post dimostra che sono inattendibili perchè fondati su premesse che la realtà
ha già superato, in negativo. Ovvero i "casi estremi" considerati dal
test sono molto migliori dei dati emersi nel frattempo sull'economia americana.
Insomma, è una truffa. 3) La Federal reserve ha portato quasi a zero i tassi di
interesse, ma l'Amministrazione Obama si è ben guardata dall'imporre limiti sui
tassi che gli istituti finanziari posso chiedere al consumatore, che, negli Usa restano altissimi, a cominciare da quelli sulle carte di
credito. Le banche li stanno addirittura alzando. Si finanziano a tasso zero,
ma impongono al consumatore tassi superiori al 10%. Corrette e riconoscenti,
come sempre. Il G 20 ha
proiettato l'illusione di una regolamentazione dei mercati finanziari, le Borse
risalgono, Obama alimenta le speranze parlando di "segnali di ripresa".
E' evidente il tentativo di infondere artificialmente fiducia, di cambiare la
psicologia del mercato e della gente, nella speranza che la profezia di un
mondo migliore e improvvisamente risanato si autoavveri. Sarà, ma il ritorno
agli utili delle banche Usa mi sembra una farsa. E a
lungo termine questa manovra, che non rimuove il male ma lo accentua,
estremamente pericolosa. Scritto in banche, capitalismo, crisi, spin,
manipolazione, globalizzazione, economia, era obama, gli usa e il mondo
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articolo a un amico 09Apr 09 Per "Repubblica" l'immigrazione
clandestina è peccato veniale Dunque Berlusconi non cambia linea nella lotta
all'immigrazione clandestina e per rimediare al no della Camera, prolungherà il
decreto in scadenza il 26 aprile. Mille immigrati, quasi tutti tunisini, non
verranno messi in libertà. Ed è probabile che in futuro vengano approvate norme
ancora più restrittive: la Spagna di Zapatero, la permissiva Olanda, la Gran
Bretagna del laburista Brown vanno in questa direzione. E ieri il presidente
francese Sarkozy ha pubblicato una direttiva che Alberto Toscano riassume così:
"Massimo controllo di chi arriva per lavorare e massimo sforzo per
allontanare (con le buone o con le cattive) dal suolo nazionale gli
extracomunitari privi di permesso di soggiorno". Quest'anno dovranno
essere espulsi almeno 27mila clandestini; come dire: lavoro ai francesi, via
gli irregolari. Si tratta di misure draconiane, ben più severe di quelle
italiane. Ma per la stampa di sinistra il governo italiano è troppo duro,
disumano. Sulla Repubblica di oggi, ad esempio, Massimo Giannini, scrive:
" L'allungamento a 180 giorni della permanenza dell'immigrato nei centri
di smistamento è persino peggio: una misura sostanzialmente carceraria,
stabilità da un'autorità amministrativa, in assenza di reato e di garanzia
giurisdizionale >". In assenza di reato? Fino a prova contraria
l'immigrato che tenta di entrare non avendo i documenti in regola, nè i visti
necessari, viola le leggi del Paese. E questo, sebbene formalmente sia un
illecito amministrativo, non può essere tollerato, soprattutto quando assume
proporzioni preoccupanti che la società italiana dimostra di non tollerare più
. Ma, evidentemente, per "Repubblica" l'immigrazione clandestina è un
peccato veniale. (Versione aggiornata del post) Scritto in crisi,
comunicazione, pdl, politica, partito democratico, società, francia,
immigrazione, Italia, europa, giornalismo Commenti ( 94 ) » (2 voti, il voto
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RSS Articoli Feed RSS Commenti Invia questo articolo a un amico 08Apr 09 Dalla
crisi (e dalle tragedie) può nascere un mondo migliore? Sul Giornale di oggi
intervisto Bob Thurman, personaggio di grande caratura, sebbene poco noto in
Italia. E' uno dei principali consiglieri del Dalai Lama, saggista di grande
successo, la rivista "Time" lo inserì tra i dieci americani più
influenti. Il suo è il punto di vista di un americano spirituale, che nella
crisi finanziaria inizia a vedere una grande opportunità: quella di creare un
mondo migliore. Secondo Thurman "è un bene che la coscienza collettiva degli
americani si sia risvegliata. Urlano un poco? Se la gente smette di dare
ascolto a certe élite e costringe chi ha provocato questo disastro a prendersi
le proprie responsabilità questo può essere positivo», mentre prima la
coscienza era assopita "perché prevaleva l'egoismo. Molti si rendevano
conto degli abusi di un gruppo ristretto di persone, di lobbies molto potenti
come quelle delle banche, ma finché riuscivano ad andare avanti si dicevano:
cosa posso rimediare da solo? E siccome tutti pensavano così, nulla cambiava
davvero. D'altronde bastava accendere la tele per distrarsi: chi parlava dei
problemi reali? Nessuno, tutto era trasformato in uno spettacolo, anche
l'informazione». Questa crisi è un'opportunità "perché il sistema così non
poteva funzionare: stavamo correndo verso il disastro. Tutto a credito, tutto
esasperato, centinaia di milioni di persone strappate alla campagne. Il governo
americano e le grandi istituzioni dicevano ai Paesi piccoli: non potete
proteggere i piccoli coltivatori. Così tutta la produzione finiva nelle mani
dei grandi gruppi. E gli agricoltori senza più lavoro che cosa fanno? Vanno
nelle città dove vivono nelle baraccopoli. È progresso questo? Ora c'è la
possibilità di creare sistema più equilibrato. Era un'economia guidata dall'avidità,
che ignorava i limiti delle risorse naturali e il rispetto della natura. Ora
c'è la possibilità di creare un sistema più saggio, basato sui valori positivi
dell'uomo». Thurman ricorda che "dopo ogni grande tragedia, la gente si
scopre migliore. All'indomani dell'undici settembre i newyorkesi erano
solidali, si cercavano, si aiutavano", li interpeta come segnali di una
trasformazione della coscienza e della sensibilità collettive. E se osserviamo
quel che sta accadendo in Abruzzo l'intuizione di Thurman trova conferme. Il
mio collega Cristiano Gatti, racconta la straordinaria dignità degli abitanti
delle zone colpite. Scrive in un bellissimo articolo: "Di sventure e di
dolore, di lutto e di rabbia, insomma di creature afflitte e dolenti ormai ne
abbiamo viste tante, passando da un cataclisma all'altro. Ma mai, lo dico da
semplice testimone neutrale, ho ammirato un simile affresco di spontanea
compostezza, di sano orgoglio, di rigoroso rispetto. L'Aquila e dintorni sono a
pezzi, non c'è famiglia che non abbia un buon motivo per piangere, ma da questo
girone infernale si alza solo silenzio, decoro, contegno. E voglia di
ricominciare. Parole toccanti. Rifletto e mi chiedo: dalla crisi economica,
dalle tragedie, sta nascendo davvero un mondo migliore? Scritto in capitalismo,
crisi, società, globalizzazione, Italia, gli usa e il mondo Commenti ( 39 ) »
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un amico 07Apr 09 Terremoto, l'Italia che reagisce bene (con qualche eccezione)
Per una volta l'Italia ha stupito in bene reagendo alla tragedia dell'Abruzzo:
anzichè dividersi in polemiche sterili, il Paese si è unito. I soccorsi sono
stati rapidi, la solidarietà della gente comune commovente, la reazione dei
partiti finalmente responsabile. Ho apprezzato molto l'intervento di
Franceschini in Parlamento che, senza se e senza ma, ha offerto il proprio
sostegno a Berlusconi che, senza se e senza ma, l'ha accettato. Bene, con
qualche ulteriore riflessione: 1) Ora si tratta di continuare su questa strada,
scongiurando il rischio, molto alto, che passata l'emozione, prevalgano antiche
e cattive abitudini ovvero che i fondi stanziati per la ricostruzione non arrivino
mai, o solo in parte, a chi ne ha davvero bisogno. 2) Questa tragedia conferma,
purtroppo, la mancanza di una cultura della prevenzione nel nostro Paese. In
una zona a forte sismico troppi edifici non sono stati messi a norma e questo
spiega perchè a crollare non sono state solo case vecchie ma anche edifici
recenti. 3) Nonostante il cordoglio, qualcuno non si è trattenuto
dall'insinuare qualche polemica. Per un certo mondo, il solito (ovvero il
popolo di Grillo, Travaglio, Di Pietro), il terremoto si poteva prevedere e
considera Giuliani, l'esperto che sostiene di averlo annunciato, un incompreso
da difendere. Peccato che la sua previsione fosse imprecisa: aveva previsto il
sisma per il 29 marzo a Sulmona. Immaginiamo che le autorità gli avessero
prestato ascolto: migliaia di persone sarebbero state evacuate, poi il 30 o il
31 marzo fatte rientrare a casa. L'Aquila e i paesi circostanti non sarebbero
stati risparmiati dalla scossa che ha colpito il 6 aprile, con epicentro il
comune di Catipignano. Ieri ho partecipato a una trasmissione radiofonica in
Francia su Rtl e uno dei più famosi sismologi francesi - dunaue senza alcun
legame con il governo italiano - ha confermato che è impossibile prevedere i
terremoti. La polemica non dovrebbe nemmeno iniziare, ma temo che di Giuliani
sentiremo parlare a lungo. Sui blog di Grillo è Di Pietro tira già una certa
aria.. sì, diventerà un eroe, un perseguitato, un nuovo simbolo di un'Italia
confusamente arrabbiata e facilmente manipolabile. O sbaglio? AGGIORNAMENTO: tutti
i leader del mondo hanno espresso all'Italia solidarietà e cordoglio, anche il
presidente Obama, con toni partecipi e una lunga telefonata a Berlusconi. Lo
ringraziamo, ma poi l'ambasciata americana ha deciso lo stanziamento di 50 mila
dollari per l'assistenza umanitaria. Dico: 50mila dollari. Un pensierino ino
ino ino, peraltro non richiesto dall'Italia. Il governo americano poteva
proprio rispiarmarselo. Scritto in comunicazione, pdl, politica, partito
democratico, spin, Italia, società, manipolazione, giornalismo Commenti ( 69 )
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un amico 05Apr 09 Obama è il nuovo Gorbaciov? Ammettiamolo: questo viaggio in
Europa e Turchia sancisce un grande successo di immagine per Obama. La stampa
lo ha esaltato e non capita mai che un presidente, all'estero, venga accolto da
folle in delirio. O meglio: succedeva a Gorbaciov ai tempi della perestroika.
Obama in Germania ha parlato a un'assemblea di cittadini adoranti e i sondaggi
rivelano che, se si candidasse alle elezioni politiche di fine settembre,
batterebbe agevolmente Angela Merkel. Come Gorbaciov ha sposato una donna dal
carattere forte, carismatico e capace di rompere gli schemi. La sua straripante
popolarità dimostra che gli Usa, quando usano i toni
giusti, possono essere ancora amati nel mondo e dunque che l'antiamericanismo
non era viscerale, né irreversibile, ma limitato agli eccessi dell'era Bush.
Infatti le proteste di strada non erano rivolte contro di lui. L'analogia con
Gorbaciov, però, rischia di essere anche politica, sebbene non altrettanto
drammatica nell'esito finale. L'esperienza del profeta della glasnost si
concluse con il crollo dell'Urss, quella del primo presidente afroamericano
difficilmente terminerà con l'implosione degli Stati Uniti. Ma proprio questo
primo viaggio ha svelato al mondo un'altra America, meno sicura di sé,
improvvisamente umile, a tratti quasi implorante. Quella di un tempo era
abituata a imporre i compromessi, quella di oggi dà l'impressione di subirli.
Il G20 è stato salutato come un grande successo, ma Washington non ha ottenuto
l'impegno di tutti i Paesi a varare una maxi-manovra di stimolo. Dal vertice
della Nato si aspettava un impegno ampio e coordinato da parte degli alleati
per l'invio duraturo di nuove truppe in Afghanistan, ha ottenuto lo spiegamento
di 5mila uomini limitato alle elezioni presidenziali. Eppure nelle scorse
settimane aveva esercitato pressioni fortissime per piegare le resistenze degli
europei. Inutilmente: per la prima volta il Vecchio Continente può dire no,
senza temere lacerazionie tanto meno ritorsioni. La Ue è diventata
improvvisamente forte? No, è quella di sempre caotica, litigiosa, multicefala.
Semmai è l'America a essere divenuta debole. Obama ha avuto l'onestà
intellettuale di ammetterlo: «Siamo stati noi a provocare la crisi
finanziaria», da cui, però, gli Stati Uniti non possono uscire da soli. Ha
bisogno degli altri, come ben sappiamo. E allora Obama è costretto ad assumere
un registro inconsueto per un capo della Casa Bianca: quello del mediatore,
dell'amico bonario, del leader che parla poco e ascolta molto. Nei due vertici
- G20 e Nato - ha dovuto ritagliarsi un ruolo di negoziatore, di pacificatore.
La sua è un'America che tende la mano e riscopre il consenso. Con un dubbio:
Obama sta gestendo un periodo di difficoltà transitoria in attesa di riprendere
il ruolo di superpotenza o, come Gorbaciov, verrà ricordato come il gestore di
un grande Paese che declina tra gli applausi del mondo? Scritto in era obama,
crisi, europa, globalizzazione, gli usa e il mondo, germania, francia Commenti
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di Marcello Foa © 2009 Feed RSS Articoli Feed RSS Commenti Invia questo
articolo a un amico 03Apr 09 Dal G20 pochi fatti, molto ottimismo. Basterà? La
Merkel ha parlato di un compromesso storico, Obama ieri era raggiante; tutti i
leader hanno salutato con enfasi i risultati del G20. Ed è normale che sia
così: tentano di infondere fiducia e speranza, nel tentativo, perlomeno, di
sbloccare i consumi. E le Borse hanno risposto. Tuttavia analizzando i
contenuti ci si accorge che, come previsto, il G20 ha portato poche novità.
L'unica è l'aumento dei fondi a disposizione del Fmi: erano previsti 500
miliardi, saranno 750. per il resto: - hanno annunciato che intendono
regolamentare gli hedge funds e le agenzie di rating. Bene, ma le norme devono
essere ancora stabilite e il dibattito rischia di essere lungo. - secondo Brown
"non ci saranno più i bonus per i manager che fanno fallire le
società". Era ora, ma più che altro è un auspicio condiviso, perchè ogni
Paese, com'è ovvio, deciderà autonomamente se e come realizzarlo. - hanno
dichiarato di aver posto le fondamenta per "ripulire i bilanci delle
banche dagli asset tossici", ma anche questa è una dichiarazione
d'intenti. In realtà, i Paesi continuano a procedere in ordine sparso e un
codice comune appare ancora lontano. L'economista Giorgio Barba Navaretti (
vedi l' intervista uscita sul Giornale) rileva due punti innovativi: l'impegno
a far ripartire il commercio mondiale e l'ammissione che la
crescita non potrà più dipendere solo dagli Usa, ma da quello che definisce "un traino globale", in
cui i Paesi come Cina,
India, Brasile avranno un ruolo sempre più importante. Ma questo avrà effetto
nel lungo periodo: a breve è improbabile che queste economia possano generare
una domanda interna molto forte. Complessivamente il G20 è stato insoddisfacente
su due punti: - il pacchetto da 1100 miliardi non serve a rilanciare l'economia
mondiale - il problema più urgente, quello di una riforma strutturale del
sistema finanziario mondiale è irrisolto. Intanto proprio ieri gli Stati Uniti
hanno allentato il mark-to-market ovvero la norma che obbligava le banche a
valutare ogni giorno il prezzo di mercato dei prodotti finanziari e siccome
molti di questi non hanno acquirenti le banche erano costrette a iscrivere a
bilancio perdite colossali. Ora invece potranno diluirle nel tempo, nella
speranza che in futuro i prodotti tossici valgano più di zero. Insomma ,
cambiano i parametri anzichè affrontare le cause del male. L'impressione è che
il G20 si servito soprattutto a spargere tanta cipria sulla crisi mondiale, nel
tentativo di cambiare la psicologia catastrofista dei mercati, infondendo
ottimismo, avvalorando l'impressione che la situazione sia sotto controllo. Il
tentativo in sè è comprensibile, ma basterà per risollevare l'economia globale?
Scritto in spin, era obama, banche, capitalismo, crisi, società, economia, gli
usa e il mondo, germania, globalizzazione, europa, francia Commenti ( 44 ) » (6
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02Apr 09 Che tristezza, la Cnn (e un certo giornalismo). Ieri pomeriggio decine
di migliaia di persone hanno preso d'assalto la City, spaccando vetrine delle
banche, accerchiando la Banca d'Inghilterra; ci sono stati tafferugli, feriti e
un morto. Ieri pomeriggio mi sono sintonizzato sulla Cnn: da sempre in questi
frangenti è la più rapida e la più completa; ma ieri sembrava stesse su un
altro pianeta. Mentre la protesta esplodeva, la Cnn ci ha parlato di Obama
dalla regina, del menu preparato dallo chef dei vip, dei preparativi della cena
del G20, ha mostrato fino alla nausea le immagini di Obama sorridente con
Medvedev e il presidente cinese Hu Jintao. E i disordini? Un collegamento di un
paio di minuti, come si trattasse di un fatto marginale. Le possibilità sono
due: o la Cnn ha commesso un grave errore giornalistico oppure ha volutamente
minimizzato i disordini di Londra. Propoendo per la seconda ipotesi e vi spiego
perchè: da quando negli Usa è esplosa la protesta
contro i bonus dei manager Aig, l'establishment finanziario e politico teme che
le proteste, per ora isolate, possano estendersi; dunque il messaggio che gli
spin doctor trasmettono ai media è di essere cauti, di non infiammare gli
animi, di minimizzare. E la Cnn si è adeguata, come se fosse una tv di regime.
Da notare che nessun media europeo ha fatto altrettanto, sebbene molti governi
siano assai preoccupati e abbiano inviato messaggi analoghi: tutti i mezzi
d'informazione, di destra e di sinistra, hanno dato spazio alle proteste,
giudicandole, giustamente, una notizia importante. Che tristezza, la Cnn e,
purtroppo, non è l'unico episodio negativo che riguarda la stampa americana che
negli ultimi anni ha assecondato senza critiche la guerra in Irak, ha censurato
inchieste su Madoff (è successo al Wall Street Journal), e per oltre un
decennio non ha analizzato, nè denunciato gli abusi e le storture della casta
finanziaria di Wall Street, di cui, anzi, era diventata il megafono. E questi
non sono che alcuni esempi. La stampa europea (e quella italiana) ha molti
difetti, ma per anni abbiamo considerato quella americana come un modello da
imitare. Ora non più. Il livellamento, è verso il basso e non è una buona
notizia per il giornalismo occidentale. Scritto in manipolazione, era obama,
spin, crisi, comunicazione, società, europa, gli usa e il mondo, notizie
nascoste, democrazia, globalizzazione, giornalismo Commenti ( 41 ) » (3 voti,
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2009 Feed RSS Articoli Feed RSS Commenti Invia questo articolo a un amico 31Mar
09 G20, tanto rumore per poco. E l'America non fa più paura. Dunque, ci siamo.
Obama arriva oggi a Londra e domani vedrà i leader dei venti principali Paesi
industrializzati; ma questo vertice, ritenuto da tutti fondamentale, si
concluderà con ogni probabilità con pochi risultati concreti, che non è
difficile prevedere: un impegno generico a una nuova regolamentazione degli
hedge funds, misure contro i paradisi fiscali, nuovi fondi al Fmi. Le riforme
strutturali resteranno nel cassetto e lo strapotere della finanza sull'economia
reale non verrà rimesso in discussione: questo espone il mondo a nuovi choc.
Una delle novità più importanti riguarda il rapporto tra l'America e l'Europa.
Come ho scritto in un pezzo sul Giornale, l"'Europa ha deciso di non
seguire l'America sulla via del rilancio economico, perlomeno non secondo le
modalità statunitensi. Obama, in circa due mesi, ha approvato misure, che,
inclusi i salvataggi delle banche e delle industria in difficoltà, toccheranno
l'astronomica cifra di 4500 miliardi di dollari, pari quasi al 30% del Pil. E
per settimane l'amministrazione Obama, con il martellante sostegno della
stampa, ha tentato di convincere l'Unione europea ad uniformarsi agli Usa. Ma la cancelliera tedesca Merkel, spalleggiata da
Sarkozy, ha tenuto duro e ha vinto". I consiglieri della Casa Bianca hanno
annunciato che "Obama non insisterà con i leader dei venti Paesi più
importanti del pianeta sulla necessità di varare la prima, grande, coordinata
manovra mondiale. La bozza della risoluzione, trapelata su un giornale tedesco,
esprimerà un auspicio generico, senza alcun vincolo. Come dire: ognuno faccia
da sé". L'Europa ritiene più importante salvaguardare la solidità dei
conti pubblici e limitare i rischi di un'iperinflazione, l'America, invece, la
cui economia è basta al 75% sui consumi, deve far ripartire ad ogni costo
l'economia. Il viaggio confermerà la straordinaria popolarità di Obama, ma sarà
inconcludente anche su altri dossier, soprattutto sull'Afghanistan: fino a
poche settimane fa Washington pretendeva dagli europei l'invio di nuove truppe
al fianco dei marines, ma nella Ue questa eventualità è talmente impopolare da
indurre i governi a respingere le pressioni americance. E l'America è così
debole da abbozzare: al vertice della Nato la questione delle nuove truppe a
Kabul passerà sotto traccia. La mia impressione è che politicamente il viaggio
di Obama rischia di essere ricordato come il primo di un'America a cui il mondo
non riconosce più lo status di superpotenza. Perchè dire no aall'America oggi
si può, e non basta un presidente mediatico a ridare prestigio e credibiltà a
un Paese a cui il mondo, all'unanimità, rinfaccia la responsabilità della crisi.
Scritto in era obama, banche, capitalismo, crisi, economia, europa, gli usa e
il mondo, germania, democrazia, globalizzazione, francia Commenti ( 53 ) » (6
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28Mar 09 Nasce il Pdl, ma saprà darsi un'identità? Nasce il Pdl, bene. E non è
difficile prevedere che sarà vincente, perchè Berlusconi è la figura di
riferimento da oltre 15 anni e alla maggioranza degli italiani è assai gradira
e perchè i partiti conservatori, in Italia, ma non solo, affrontano la crisi
meglio di una sinistra moderata che, avendo fatto proprio il dogma liberista
(ricordate il libro di Giavazzi e Alesina?), ora appare meno credibile di un
centrodestra, dove nel corso degli anni non sono mancate le critiche allo
stapotere della finanza e alla deriva morale della società ( vedi Tremonti,
Bossi, certi esponenti di An). Tuttavia il Pdl corre lo stesso rischio del Pd,
che è fallito perchè non è riuscito a darsi una nuova identità ovvero non ha
saputo creare una sintesi innovativa tra i cattolici sociali e i post
comunisti. Al Pd, come già osservato su questo blog, manca il senso di
appartenenza. La domanda che mi pongo è la seguente: il popolo di Forza Italia
e, soprattutto, il popolo di An, che è più piccolo ma più coeso, saprà
riconoscersi nel Pdl? Ovvero: il nuovo partito sarà sentito come proprio dai
militanti? Avrà una coerenza ideologica, programmatica, sociale? Se la risposta
sarà negativa, non è difficile prevedere un aumento dei consensi a Lega e Udc,
che hanno già un profilo consolidato e sono facilmente riconoscibili dagli
elettori. Il successo del nuovo partito nel medio e lungo periodo si gioca
sull'identità. Che dovrà essere forte, autentica, condivisa. O sbaglio? Scritto
in politica, pdl, partito democratico, democrazia, Italia Commenti ( 70 ) » (4
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25Mar 09 Ma il mercato distorce la realtà? Soros dice di sì. Di questi tempi
abbiamo parlato molto di economia e mi spiace dover restare in tema, ma sono
rimasto colpito da questa affermazione di George Soros, l'ex speculatore che
affossò la lira e la sterlina negli anni Novanta e che ora è diventato un guru
economico-filosofico-filantropico. Con i mercati ha guadagnato miliardi e i
fondi Hedge da lui creati continuano a guadagnarne molti (pare). Eppure ieri
durante un incontro con il minostro del Tesoro Usa
Geithner ha pronunciato questa frase che ha scioccato l'America: "L'idea
che i mercati (finanziari) siano in grado di correggersi da soli si è
dimostrata falsa. I mercati, anzichè rispecchiare la realtà sottostante, la distorgono
sempre". La mia prima reazione è stata di stizza: ma come, proprio lui fa
queste considerazioni? Il personaggio non è certo coerente.. ma, pensandoci
bene, forse non ha tutti i torti. Mi spiego: io sono da sempre un liberale e
penso che l'economia di mercato abbia consentito di portare sulla via del
benessere intere nazioni. Ma ho l'impressione - anzi, la certezza - che i
mercati finanziari oggi non siano il risultato del normale incrocio tra domanda
e offerta. E questo a causa dei derivati e dei prodotti di ingegneria
finanziaria. Qualcuno sa dirmi l'utilità di questi strumenti? Nati a fin di
bene ovvero per permettere agli operatori e agli industriali di cautelarsi
contro rischi di cambio o sbalzi nelle quotazioni, sono diventati dei mostri
che con l'effetto leva consentono profitti o perdite inimmaginabili. Ma servono
all'economia reale? Consentono una miglior valutazione delle società quotate?
La risposta a queste domande è no: non servono a nulla se non a una certa
finanza. E l'effetto leva è così vertiginoso da distorgere molte valutazioni,
accentuando spasmodicamente i movimenti al rialzo o al ribasso di borse,
valute, materie prime, obbligazioni. Ricordate il petrolio? Su su fino a 150
dollari, poi già sotto i 40, il dollaro che passa da 1,25 a 1,45 in dieci giorni e poi
torna a 1,25. Tutto questo è innaturale e superfluo. E allora perchè non
limitarli o addirittura abolirli, progressivamente? I trader, certi banchieri,
gli speculatori hanno già fatto abbastanza danni. Che la festa finisca e che il
mercato torni ad essere il mercato, in un'ottica autenticamente liberale.
Domanda: Che Soros abbia ragione? Scritto in capitalismo, crisi, banche,
manipolazione, globalizzazione, economia, notizie nascoste Commenti ( 91 ) » (7
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la vicenda Alitalia la mano della lobby europea - 4 Emails Una vita
meritocratica... - 4 Emails Abbiamo vinto l'Expo. E ora come la mettiamo con
Malpensa? - 3 Emails Ecco come si può davvero aiutare il Tibet - 3 Emails
Attenti, Londra tollera la Shaaria... - 3 Emails Usa,
la tragica ripicca di un popolo a lungo raggirato - 3 Emails Caso Eluana, un
giudizio controcorrente che fa riflettere - 3 Emails In una lettera il ritratto
dell'Italia di oggi - 2 Emails Dalla Svizzera una lezione (anche per il
centrodestra italiano) - 2 Emails Milva e quei sette milioni nascosti... per la
vecchiaia - 2 Emails Ultime discussioni Sonya: solo un breve commento; il
popolo Americano non e' stupido, la maggioranza e' contraria a questi...
Dekebalos: Torna presto Franco, appena puoi ! C'è bisogno qui della tua
esperienza cosmopolita e del tuo buon... Francesco_P: Molto semplice la
spiegazione. a) Goldman Sachs al momento della crisi aveva in portafoglio un
limitato... Davide K: Metto anch'io l'uomo al primo posto, può stare
tranquillo. E' uno dei motivi che mi... Franco Parpaiola: Salve. Nothing
personal Davide K. E come supponevo già da molto tempo ormai, le nostre
opinioni ed... Ultime news Abruzzo, Abi: "Stop alle rate dei mutui"
Grasso: attenzione a interessi dei clanCrisi, Obama rassicura: "Spiragli
di speranza Il 2009 porterà dolore"Somalia, i pirati assaltano altre tre
navi in 24 ore Fuoco contro un cargoNapoli, fa i complimenti a una ragazza:
ucciso Annozero , Di Pietro: "Imbavagliano Santoro" La Rai rilancia:
"Da settembre 14 nuove puntate" "La tua auto è vecchia"
Senegalese aggredito: perde la vista da un occhioNasa, nello spazio profondo
immortalata la "mano di dio"Mostro di Firenze, muore
VanniFrancoforte, arrestata stella del pop: aveva infettato il fidanzato con
l'AidsLa Ue contro Facebook: "La privacy va protetta" Blog amici
Ethica, blog filosofico di qualità ICT Watch, il blog di Piero Macrì sulle
nuove tecnologie il blog di Alessandro Gilioli il blog di Andrea Tornielli Il
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megliotardichemai Il circolo Rosselli, socialismo liberale Il pranista, blog su
PR e comunicazione Metropolis, il blog Alberto Taliani Orientalia 4 all Placida
signora, il blog di Mitì Vigliero spindoctor, il blog di Marco Cacciotto Wolly,
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Erdogan La Turchia e l'islamizzazione strisciante Quelle donne turche
imprigionate dal velo Vince Erdogan e la Turchia diventa più islamica siti che
mi piacciono Cricri créations poétiques, gioielli con l'anima Il sito di R.
Gatti, tutto per capire le insidie della droga Italiani per Ron Paul, un bel
blog sulle elezioni Usa USI, Università della Svizzera
Italiana Siti di Informazione Comincialitalia, il primo quotidiano italiano dei
cittadini il blog di Di Ricco, un giornalista italiano in Libano il sito di
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( da "Messaggero Veneto, Il"
del 15-04-2009)
Argomenti: Cina Usa
ACCADEMIA UIGA A RIMINI
Auto del dopo-crisi più attente all'uso RIMINI. Il tema Crisi e comunicazione
nel mondo dell'auto - secondo appuntamento dell'Accademia Uiga in occasione del
My Special Car Show a Rimini - ha dato modo di analizzare anche alcuni
possibili scenari futuri, di certo interessanti per il grande pubblico. Ne ha
parlato il professor Giuseppe Volpato (Università Ca' Foscari di Venezia).
"Qualche giornalista non specializzato - ha esordito - ha scritto che
l'auto è vecchia: da 100 anni è sempre la stessa. Non è vero, ma è probabile
che la crisi acceleri una rivoluzione dell'auto. Nel lungo
periodo ci sarà crescita produttiva nel Bric (Brasile, Russia, India e Cina) e un mercato piatto nella Triade
(Europa occidentale, Usa e
Giappone). Nel Bric la crescita sarà limitata ad alcuni punti percentuali fino
all'attenuarsi della crisi, poi riprenderà l'aumento a doppia cifra, mentre
nella Triade la tendenza sarà ancora al ribasso". Volpato, dopo
aver spiegato i pesanti tagli alla comunicazione dovuti alla crisi, è tornato a
esaminare i consumatori, "che sono sempre più caratterizzati da
particolari stili di vita. Già oggi il mercato si declina in una somma di
nicchie e in futuro questa tendenza sarà sempre più accentuata. Alcune Case,
però, hanno ampliato l'offerta di un modello fino a 5.000 combinazioni,
moltiplicando i costi senza riuscire a intercettare i target desiderati".
Ma come si potrà uscire dalla crisi? "Occorre costruire modelli dalla
forte caratterizzazione: multispazio, 4x4 ingentiliti, vetture low cost, auto
elettriche e a metano, magari sovralimentate e un'auto senza patente prodotta
industrialmente. Passata la crisi, anche la comunicazione tornerà ad avere
budget, ma si orienterà verso media che consentano una caratterizzazione più
specifica". Apprezzati anche gli interventi di due recenti "ex"
della comunicazione: Walter Brugnotti (Citroën) e Luca Apollonj Ghetti (Gm). Il
primo ha osservato: "Il business dell'auto ha un andamento ciclico. La
crisi dei primi anni 70 ha
portato alla Golf diesel, una svolta completamente inattesa che ha aperto il
mercato al gasolio. Ora il mercato è saturo a prescindere dalla crisi".
Apollonj Ghetti: "Bisogna smettere di fare vetture di massa, non danno
risposte adeguate alle richieste del cliente. Bisogna pensare all'auto con
razionale passione, è un bene indispensabile, ma deve saper offrire quel quid
in più che permetta a chi la produce di fare utili".
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( da "Arena, L'" del
15-04-2009)
Argomenti: Cina Usa
Mercoledì 15
Aprile 2009 NAZIONALE Pagina 6 L'Europa
e le sfide globali Dai vertici che si sono tenuti in Europa (G20, Nato, Usa-Ue) e dal viaggio compiuto dal presidente Barack Obama, si
conferma la tendenza al passaggio da una fase di unipolarismo Usa ad una di multipolarismo.Emerge l'esigenza che il quadro
internazionale sia caratterizzato dal multilateralismo, cogliendo le
opportunità date dalle scelte innovative di Obama. Quattro di queste sono da
sottolineare. La prima: l'emergere dell'esigenza di giustizia sociale, di
un'equa distribuzione delle risorse, come fatto non solamente etico, ma anche
come condizione per la ripresa e per la crescita. È l'esigenza di una più
razionale e produttiva distribuzione di risorse tra rendite finanziarie ed
economia reale. È l'esigenza di una più equilibrata distribuzione tra
retribuzione del lavoro e profitti del capitale rispetto ad una forbice che si
è allargata con conseguenze negative anche sui consumi. È l'esigenza di
coinvolgere nella ripresa e nella crescita anche i Paesi in via di sviluppo.
Obama ha affermato che bisogna nutrire gli affamati e istruire i bambini non
per carità, ma nell'interesse dei Paesi sviluppati. Un secondo e un terzo aspetto:
armamento nucleare ed ambiente. Il presidente Usa ha
detto: «Lavorerò con l'obiettivo di un mondo senza armi nucleari, unito,
pacifico e mi batterò contro il cambiamento climatico e l'inquinameto». Una
quarta indicazione è emersa nel viaggio di Obama in Turchia: il rapporto
Occidente-Islam. Il presidente ha affermato come sia da superare l'idea della
dello scontro di civiltà: «Ascolteremo attentamente, supereremo le
incomprensioni e cercheremo un terreno comune basato sul rispetto. «La Turchia
non è dove l'Oriente e l'Occidente si dividono, ma dove si uniscono». Bisogna
quindi proseguire con decisione sulla strada di iniziative, di regole e anche
di istituzioni comuni. Per la globalizzazione è necessaria una governance
condivisa. A livello economico e politico. È necessaria una riforma dell'Onu in
termini di ruolo, di efficienza, di democrazia. Obama ha offerto al Vecchio
Continente una stretta partnership. Ma l'Europa non opera
con l'unità perseguita dai suoi Padri e procedendo in ordine sparso rischia di
divenire spettatrice emarginata di un G20 che di fatto potrebbe trasformarsi in
G2 (Usa e Cina). È così indispensabile riprendere
la marcia dell'integrazione europea.
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( da "Arena, L'" del
15-04-2009)
Argomenti: Cina Usa
Mercoledì 15
Aprile 2009 NAZIONALE Pagina 6 ARMAMENTI. Gli Usa: «Basta
provocazioni, rispettate gli impegni» Corea del Nord, stop al dialogo e via
agli impianti nucleari Cacciati gli ispettori dell'Agenzia atomica, il regime
definisce «inutili» i negoziati sulle centrali TOKYO La Corea del Nord respinge
al mittente «l'ingiusta azione» di condanna dell'Onu sul lancio del
missile-satellite del 5 aprile e decide un pesante contrattacco. A poche ore
dalla dichiarazione approvata all'unanimità dai 15 del Consiglio di Sicurezza,
il regime comunista ha definito «inutili e non più necessari» i colloqui a Sei
sul processo di abbandono dei programmi nucleari; e ha annunciato l'intenzione
di riaprire gli impianti di trattamento del plutonio e di riprendere i
programmi atomici. La Corea del Nord ha così interrotto ogni forma di cooperazione
e intimato agli ispettori dell'Agenzia internazionale per l'energia atomica
(Aiea) di lasciare il Paese al più presto. Giappone, Russia, Corea del Sud e Cina, le parti con Usa e Pyongyang coinvolte nei colloqui a Sei, hanno espresso
preoccupazione e l'auspicio perchè prevalga la linea del confronto nel rispetto
delle decisioni dell'Onu, nonchè l'invito alla Corea a tornare indietro.
Pyongyang assicura invece che intende «accrescere il suo deterrente nucleare
per l'autodifesa in ogni modo», attraverso il ripristino «al loro stato
originale degli impianti nucleari che erano stati disattivati». Gli Usa hanno invitato la Corea del Nord a riprendere le
trattative nell'ambito dei colloqui a sei sul suo programma nucleare. Il
portavoce della Casa Bianca, Robert Gibbs, ha invitato la Corea «a cessare le
sue minacce provocatorie» e a rispettare la volontà della comunità
internazionale onorando gli impegni a cui è tenuta. Il segretario di Statro,
Hillary Clinton, ha invece definito «non necessaria» l'espulsione degli
ispettori, auspicando di poter discutere di questo anche con i nordcoreani.
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( da "Bresciaoggi(Abbonati)"
del 15-04-2009)
Argomenti: Cina Usa
Mercoledì 15
Aprile 2009 NAZIONALE Pagina 5 L'Europa
e le sfide globali Dai vertici che si sono tenuti in Europa (G20, Nato, Usa-Ue) e dal viaggio compiuto dal presidente Barack Obama, si
conferma la tendenza al passaggio da una fase di unipolarismo Usa ad una di multipolarismo.Emerge l'esigenza che il quadro
internazionale sia caratterizzato dal multilateralismo, cogliendo le
opportunità date dalle scelte innovative di Obama. Quattro di queste sono da
sottolineare. La prima: l'emergere dell'esigenza di giustizia sociale, di
un'equa distribuzione delle risorse, come fatto non solamente etico, ma anche
come condizione per la ripresa e per la crescita. È l'esigenza di una più
razionale e produttiva distribuzione di risorse tra rendite finanziarie ed
economia reale. È l'esigenza di una più equilibrata distribuzione tra
retribuzione del lavoro e profitti del capitale rispetto ad una forbice che si
è allargata con conseguenze negative anche sui consumi. È l'esigenza di
coinvolgere nella ripresa e nella crescita anche i Paesi in via di sviluppo.
Obama ha affermato che bisogna nutrire gli affamati e istruire i bambini non
per carità, ma nell'interesse dei Paesi sviluppati. Un secondo e un terzo aspetto:
armamento nucleare ed ambiente. Il presidente Usa ha
detto: «Lavorerò con l'obiettivo di un mondo senza armi nucleari, unito,
pacifico e mi batterò contro il cambiamento climatico e l'inquinameto». Una
quarta indicazione è emersa nel viaggio di Obama in Turchia: il rapporto
Occidente-Islam. Il presidente ha affermato come sia da superare l'idea della
dello scontro di civiltà: «Ascolteremo attentamente, supereremo le
incomprensioni e cercheremo un terreno comune basato sul rispetto. «La Turchia
non è dove l'Oriente e l'Occidente si dividono, ma dove si uniscono». Bisogna
quindi proseguire con decisione sulla strada di iniziative, di regole e anche
di istituzioni comuni. Per la globalizzazione è necessaria una governance
condivisa. A livello economico e politico. È necessaria una riforma dell'Onu in
termini di ruolo, di efficienza, di democrazia. Obama ha offerto al Vecchio
Continente una stretta partnership. Ma l'Europa non opera
con l'unità perseguita dai suoi Padri e procedendo in ordine sparso rischia di
divenire spettatrice emarginata di un G20 che di fatto potrebbe trasformarsi in
G2 (Usa e Cina). È così indispensabile riprendere
la marcia dell'integrazione europea.
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( da "Italia Oggi (MarketingOggi)"
del 15-04-2009)
Argomenti: Cina Usa
ItaliaOggi Numero
089 pag. 23 del 15/4/2009 | Indietro Pubblicità, spesa globale
a -6,9% MEDIA Di Irene Greguoli Venini Le previsioni di ZenithOptimedia per il 2009 sugli investimenti in comunicazione nel mondo Usa: -8,7%. Francia -7,3%, Italia -5%. Cina su del 5,4% Il 2009 sarà un anno
ancor più duro del previsto per la pubblicità a livello globale: gli
investimenti nel mondo avranno una contrazione del 6,9%, raggiungendo un totale
di 453 miliardi di dollari (pari a circa 342 miliardi di euro) contro i 486
(circa 366 miliardi di euro) dello scorso anno. Inevitabilmente, anche l'Italia
ne sarà colpita: nella Penisola gli inserzionisti spenderanno il 5% in meno del
2008. Non è un caso che i media che si salveranno dal declino generale saranno
internet, unico mezzo in crescita, e la tv che, pur in calo, riuscirà ad
aumentare la sua quota di mercato: sono questi i mezzi infatti cui si
dedicheranno maggiormente i consumatori, che passeranno più tempo a casa per
risparmiare. Secondo il rapporto reso noto ieri da ZenithOptimedia, centro
media di Publicis Group, c'è però anche una buona notizia: nel 2010 la
pubblicità dovrebbe tornare in positivo, segnando globalmente un +1,5%.
Tuttavia qualsiasi pronostico va preso con le pinze: a dicembre era stato
annunciato che il ribasso degli investimenti sarebbe stato dello 0,2%, una
previsione che ZenithOptimedia ha già dovuto ritoccare dopo neanche quattro
mesi. Tutti i principali mercati dell'Europa occidentale, che complessivamente
hanno segnato un calo del 6,7% (con un totale di quasi 111 miliardi di dollari,
ovvero quasi 84 miliardi di euro), chiuderanno il 2009 in ribasso dal punto
di vista della spesa pubblicitaria: -5% in Italia, -7,3% per la Francia, -5,5%
in Germania, -10,1% in Spagna, -8,7% nel Regno Unito. E, mentre per tutti
questi paesi ci si aspettano segnali di ripresa nel 2010, la situazione nella
Penisola si prospetta ancora meno rosea perché, secondo il rapporto, l'anno
prossimo ci sarà un'ulteriore flessione dello 0,8%. Tra i paesi più colpiti poi
ci sono, naturalmente, gli Usa, che chiuderanno il
2009, con un -8,7% nella spesa pubblicitaria, che ammonterà a 166 miliardi di
dollari (pari a circa 125 miliardi di euro); e il rallentamento continuerà pure
nel 2010, anche se in modo più contenuto (-1,7%). Uno dei motivi individuati
dal rapporto è «l'assenza di eventi quadriennali, come le Olimpiadi e le
elezioni presidenziali, che nel 2008 avevano iniettato una quantità extra di
denaro nel mercato pubblicitario». Nella zona Asia-Pacifico la flessione sarà
invece del 3,4%. Anche se in alcuni grandi mercati, come Cina
e India, la spesa pubblicitaria crescerà (rispettivamente del 5,4% e 6,4%),
seppur con un notevole rallentamento rispetto agli anni precedenti (con tassi
vicini al 19%), quest'aumento sarà controbilanciato dal crollo degli
investimenti a Taiwan (-11%), a Singapore (-16,5%), in Sud Corea (-20%) e in
Giappone (-5%), che contribuisce per il 38% agli investimenti della regione.
L'Europa centrale e dell'Est vedrà invece un calo del 13,9%, l'America Latina
del 2% e l'Africa e Medio Oriente (più gli altri paesi non inclusi nelle altre
zone) del 7%. Per quanto riguarda invece i mezzi, aumenterà il consumo di
internet e tv, visto che le persone trascorreranno più tempo a casa per
risparmiare. La crescita prevista degli investimenti destinati al web è
dell'8,6%, con un budget che passerà da 50 miliardi di dollari (circa 37,7
miliardi di euro) nel 2008 a
54 (40 miliardi di euro circa) nel 2009, e sarà soprattutto dovuta alla
pubblicità legata ai motori di ricerca. La televisione invece «sta andando
relativamente bene nella flessione», dice il rapporto di ZenithOptimedia;
infatti, pur essendo in calo del 5,5% (con 173 miliardi di dollari, cioè 130
miliardi di euro di ricavi), questo mezzo aumenterà la sua quota di mercato dal
38,1% al 38,6%, con la previsione di arrivare al 39% l'anno prossimo. Va male
invece la pubblicità sulla stampa, che perde sia inserzionisti, sia quote di
mercato. I quotidiani passeranno infatti dai 121 miliardi di dollari (91
miliardi di euro) raccolti nel 2008
a 107 (80 miliardi di euro), mentre i magazine da 55
miliardi di dollari (41 miliardi di euro) a 49 (37 miliardi di euro).
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( da "Tempo, Il" del
15-04-2009)
Argomenti: Cina Usa
stampa Stop al
dialogo La Corea del Nord prosegue con i programmi atomici TOKYO La Corea del
Nord respinge al mittente «l'ingiusta azione» di condanna dell'Onu sul lancio
del missile-satellite del 5 aprile e decide un pesante contrattacco. A poche
ore dalla dichiarazione approvata all'unanimità dai 15 del Consiglio di
Sicurezza, il regime comunista ha definito «inutili e non più necessari» i
colloqui a Sei sul processo di abbandono dei programmi nucleari e ha annunciato
l'intenzione di riaprire gli impianti di trattamento del plutonio e di
riprendere i programmi atomici. Giappone, Russia, Corea del
Sud e Cina, le parti con Usa e Pyongyang coinvolte nei colloqui a
Sei, hanno espresso a vario titolo preoccupazione e l'auspicio perché prevalga
la linea del confronto nel rispetto delle decisioni Palazzo di Vetro, nonchè
l'invito al regime nordcoreano perchè torni sui suoi passi. La dura
presa di posizione di Pyongyang è contenuta in un comunicato del ministero
degli Esteri, diffuso dall'agenzia di stampa del regime, la Kcna. Si sottolinea
il carattere inusuale del Consiglio di Sicurezza che mai ha preso «iniziative
sul lancio di satelliti» e che «viola arbitrariamente la sovranità della
Repubblica popolare democratica di Corea e danneggia gravemente la dignità del
popolo coreano». In secondo luogo, «non vi è alcun bisogno di tenere i colloqui
a Sei», che si sono trasformati, rileva Pyongyang, «in una piattaforma per
violare» la propria sovranità e «per cercare di costringere la Corea del Nord a
disarmare se stessa».
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( da "Repubblica, La"
del 15-04-2009)
Argomenti: Cina Usa
Pagina XIV - Bologna
L´ecogenerazione molto global poco local Conoscono effetto serra e tsunami ma
non sanno cos´è una "cavedagna". Il prof Guerra: "C´è un
distacco dal loro territorio" ILARIA VENTURI Sanno cos´è uno tsunami, la
biodiversità e l´effetto serra. Ma non conoscono la «cavedagna» in campagna,
forse perché non ci sono mai passati: un quinto degli studenti emiliano
romagnoli non ha mai fatto una passeggiata in un anno. E scivolano sul falco
pellegrino, praticamente sconosciuto. Qualcuno, tra i più piccoli, immagina
presenti oggi tra Piacenza e Rimini il diplodoco, il lemure e il lama. Effetto
cartoni. Con qualche confusione anche sui prodotti locali: c´è chi mette nel
cestino, con l´aceto balsamico e il grana padano, anche i pistacchi, il salmone
affumicato lo champagne e le banane. Ecco a voi la generazione nata e cresciuta
con il protocollo di Kyoto: sensibile, molto preparata e molto «global» sulla
questione ambientale. Ma con qualche lacuna da recuperare, soprattutto sul
territorio vicino a casa. A raccontare bambini e adolescenti «ecocompatibili» è
il libro «Educazione ambientale 10+», che sarà presentato a Scienze della
Formazione il 6 maggio (ore 15). Il volume svela cosa ne sanno e cosa sono
disposte a fare le giovani generazioni in Emilia Romagna: un bilancio di dieci
anni di lavoro dentro e fuori le aule, coordinato dal sistema di informazione
ed educazione ambientale. Non va così male, dicono gli autori Luigi Guerra,
preside di Scienze della Formazione, Mino Petazzini, direttore della Fondazione
Villa Ghigi, e Paolo Tamburini, responsabile del servizio educazione alla
sostenibilità della Regione. Anzi. La scuola ne esce promossa e i 69 centri
regionali per l´educazione ambientale hanno lasciato il segno. Il libro, che
raccoglie l´esito di questionari compilati da oltre 70mila studenti, dalle
elementari alle superiori, racconta «di una generazione molto più attenta e
preparata di quello che noi potevamo aspettarci», dice Tamburini. «Sanno molto e sono molto globalizzati. L´altra faccia della
medaglia è che si stanno distaccando dal proprio territorio». Per esempio,
conoscono poco i parchi naturali regionali: in Emilia Romagna mettono anche la
Maremma, i Colli Euganei e i Monti Sibillini. E poi i pistacchi e il lama
«tipici»: «Sono effetti della globalizzazione: la tv avvicina tutto,
toglie consapevolezza del tempo e dello spazio», commenta da pedagogista Luigi
Guerra. «Mi ha colpito anche l´ignoranza sulla dimensione locale. Ho sempre
pensato al rischio di una educazione ambientale che portasse al fondamentalismo
localistico del tipo: Viva la zanzara locale ferrarese contro quella tigre. I
nostri ragazzi, al contrario dimostrano di non avere una percezione sufficiente
del territorio in cui vivono». Ma hanno le idee chiare su dove vorrebbero
andare in vacanza. Ibiza, rispondono. E sanno bene come passare una giornata: i
bambini preferiscono lo sport (30%), esplorare una zona naturale (27%),
guardare la tv (14%); i più grandi scelgono la visita a una città (24%), lo
sport (23%) e il centro commerciale (16%). La ricerca rivela anche una
generazione «propensa a comportamenti virtuosi» per un mondo sostenibile. SEGUE
A PAGINA V
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( da "Repubblica, La"
del 15-04-2009)
Argomenti: Cina Usa
Pagina 13 -
Interni "Dobbiamo ridare dignità ai poveri" Franceschini ricorda don
Mazzolari: "Vincenti se riportiamo la sfida sui valori" "La crisi
occasione per costruire un´Italia migliore, con la solidarietà a deboli e
indifesi" CARLO BRAMBILLA DAL NOSTRO INVIATO BOZZOLO (MN) - «Se sapremo
riportare la sfida sui valori saremo vincenti. La solidarietà, l´attenzione ai
deboli, agli indifesi. La capacità di stare dalla parte dei poveri. Sì i
poveri. Parola che troppo spesso si pronuncia con vergogna. Con paura. Eppure i
poveri stanno crescendo. Impegnarsi. Credere nei valori forti. Saper tornare
alle radici. Alla lezione dei nostri padri. Da qui si ricomincia». Golfino blu,
jeans di cotone neri, camicia a righe bianche e azzurre sbottonata, Dario
Franceschini scende da un piccolo treno locale che da Mantova lo ha portato
fino a qui, in una stazioncina periferica della Bassa Padana, in un pomeriggio
di sole primaverile, per percorrere a piedi le strade del paese di don Primo
Mazzolari. Fermarsi a parlare con la gente. Soprattutto coi giovani. E portare
un garofano bianco sulla tomba di questo sacerdote di frontiera, antifascista e
partigiano, che ha speso la sua vita in parrocchia, dalla parte degli ultimi,
nel cinquantesimo anniversario della sua morte. Sceglie la simbolica piazza di
questo paese, a metà strada tra Mantova e Cremona, piazza Europa, quella in cui
Zaccagnini, nel 76, venne battezzato "Zac", dopo un celebre discorso
in ricordo proprio di don Primo Mazzolari. E ricordando questo sacerdote
scomodo detta i punti fondamentali da cui ripartire. «A chi gli diceva che
facendo politica ci si sporcano le mani don Mazzolari rispondeva con una celebre
domanda: "A cosa serve avere le mani pulite se poi le tieni in tasca?
Bisogna usarle le mani!"». («La stessa frase è stata attribuita da Casini
a don Milani. Ma Casini si sbaglia. è di don Mazzolari» commenta poi
Franceschini). Parla della crisi economica: «La
globalizzazione sembrava destinata a far crescere il benessere dappertutto. Una
globalizzazione affidata solo alle regole del mercato, alle regole del
profitto. Sembrava fosse più importante esportare i mercati che esportare i
valori democratici. Perché tanto i valori democratici sarebbero arrivati
automaticamente con il benessere. Ma non è stato così. Dalla crisi oggi si può
uscire in due modi. Aspettando che passi da sola. Mettendo le diverse forme di
povertà le une contro le altre. Oppure usando la crisi come occasione per
costruire un´Italia migliore, in cui si riscoprono i valori della solidarietà».
«Di fronte alle ingiustizie, di fronte alle diseguaglianze, quelle che si
vedono tutti i giorni, non bisogna rassegnarsi mai. Dobbiamo combattere l´idea
che il mondo non cambierà mai e tutto resterà sempre uguale. Dalla crisi si
esce ricostruendo il tessuto dei valori». Il segretario del Pd visita la vicina
Fondazione dedicata a don Primo Mazzolari, dove sono raccolti gli scritti e le
immagini di questo sacerdote che Papa Giovanni XXIII definì «La tromba dello
Spirito Santo nella Bassa Val Padana». E avverte: «In un mondo dove crescono le
diseguaglianze. In un mondo in cui i ricchi diventano sempre più ricchi e i
poveri sempre più poveri, vorrei che tutti ascoltassero ancora la voce di don
Mazzolari quando gridava che il Vangelo impone ai cristiani di stare dalla
parte dei più poveri, dalla parte di chi perde il lavoro. Di stare contro tutte
le ingiustizie». Diceva don Mazzolari «rischiamo di morire di prudenza». «Ecco
- sottolinea Franceschini - di fronte alle emergenze contro le quali dovremo
combattere nei prossimi anni, non possiamo scegliere la strada della prudenza.
Dobbiamo recuperare la capacità di indicare con forza il modello di società che
vogliamo».
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( da "Sole 24 Ore, Il"
del 15-04-2009)
Argomenti: Cina Usa
Il Sole-24 Ore sezione:
MONDO data: 2009-04-15 - pag: 8 autore: LE STRATEGIE DI PECHINO Corsa al
greggio, Cina e Shell partner in Iraq Sissi Bellomo La
Cina cerca partner "forti" per aggiudicarsi
risorse petrolifere all'estero: Royal Dutch Shell nella gara per i giacimenti
iracheni,Total –stando alle indiscrezioni – per accrescere i rifornimenti dal
Venezuela. La nuova strategia di Pechino, che per attrarre le major fa brillare
la promessa di un accesso preferenziale al suo mercato, è ancora allo stadio
embrionale, ma raccoglie interesse. Ieri Jeroen van der Veer, ceo di Royal
Dutch Shell, ha confermato che sta trattando con «società cinesi» per
concorrere insieme all'assegnazione di licenze in Iraq. Per il Wall Street
Journal i potenziali partner sono Cnpc e Sinopec, mentre il giacimento è quello
di Kirkuk. Secondo il quotidiano Usa, Shell punterebbe ad ottenere in cambio un contratto per il
deposito di gas di Jinqiu, nella provincia di Sichuan. Ma il successore
designato di van der Veer, l'attuale direttore finanziario Peter Voser, ha
indicato che Shell in Cina
punta soprattutto «a partecipazioni o asset nella raffinazione»: un settore in
cui Pechino si è impegnata ad accrescere la concorrenza ( e la
remuneratività). In Cina riserve di gas e mercato dei
carburanti fanno gola anche a Total, che starebbe discutendo un accordo a tre
con Cnpc e la venezuelana Pdvsa: francesi e cinesi potrebbero allearsi nella
gara per le licenze di Carabobo, nel bacino dell'Orinoco. In caso di vittoria,
si prevede la costruzione di un upgrader in Venezuela per trattare il petrolio
extrapesante. Allo studio anche un contratto di fornitura da 200mila barili al
giorno, destinati a una raffineria che Cnpc e Pdvsa avvierebbero nel Guangdong.
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( da "Sole 24 Ore, Il"
del 15-04-2009)
Argomenti: Cina Usa
Il Sole-24 Ore
sezione: MONDO data: 2009-04-15 - pag: 10 autore: Gli esperti: non rappresentano
un valido deterrente per i corsari «I blitz non sono sufficienti» Nicol Degli
Innocenti LONDRA Questo è il momento della svolta: gli eventi degli ultimi
giorni hanno segnato un punto di non ritorno nella lotta ai pirati del Corno
d'Africa, secondo alcuni esperti. L'intervento armato di americani e francesi e
l'impegno del presidente Obama a sradicare il problema della pirateria
potrebbero segnare la fine di un business altamente redditizio che finora è
cresciuto quasi indisturbato. «Ci sono stati più morti negli ultimi tre giorni
che negli ultimi tre anni», afferma Crispin Cuss dell'Olive Group,una risk
consultancy con sede a Londra, riferendosi ai sequestri in mare. «è evidente
che i pirati sono più forti, più organizzati, più aggressivi e meglio armati.
Quello che è straordinario è che questi rapimenti siano andati avanti per anni
senza vittime. Ma ora che i riflettori del mondo sono puntati sul problema non
si può più ignorarlo: il ritorno allo status quo ante non è un'opzione
possibile». Secondo Stephen Askins, partner dello studio legale specializzato
Ince & Co, negli ultimi giorni è cambiata la dinamica di fondo: «Finora era
sottinteso che i pirati non sarebbero stati attaccati e non avrebbero fatto del
male ai rapiti. Ora c'è stato un cambio di marcia, al quale i pirati hanno
reagito stringendo i ranghi e aiutandosi a vicenda contro il "nemico"
». è impossibile prevedere che evoluzione avrà la crisi, ma ci sono segnali
incoraggianti, afferma Askins: «Al di là della retorica d'occasione, sembra
esserci un nuovo slancio a risolvere la situazione. C'è stato un forte
incremento della cooperazione internazionale negli ultimi quattro mesi. Quel
che è positivo è che a dimostrare un impegno comune non
sono solo Usa e Paesi
europei ma anche Russia e Cina». Bisogna resistere alla tentazione di ricorrere alle armi per
difendersi, secondo Cuss e Askins: armatori e compagnie di assicurazioni hanno
avuto ragione finora a non volere guardie armate a bordo delle navi, perché
questo, oltre a complicare ulteriormente il quadro giuridico e assicurativo,
porterebbe inevitabilmente a un'escalation non controllabile della violenza.
D'altronde i nuovi attacchi delle ultime ore dimostrano che la mano forte non
rappresenta un deterrente per i pirati. «Bisogna ricordarsi che i vantaggi
superano sempre e comunque i rischi per i pirati, quindi l'unica soluzione
duratura è un accordo politico che cambi la situazione in Somalia, iniziando
con il riconoscere il Somaliland - spiega Askins. In breve, la soluzione non è
in mare, ma sulla terraferma». è improbabile intanto che i corsari mettano in
atto le minacce di ritorsioni violente, soprattutto contro americani o
francesi. «Non hanno la capacità di distinguere tra francesi o filippini,
decidono di attaccare la nave a loro più vicina», spiega Cuss. «I pirati non
vogliono la guerra: a loro conviene tornare alla situazione relativamente
tranquilla dello scorso anno, quando hanno guadagnato decine di milioni di
dollari senza bagni di sangue. Quello che resta da vedere è se la comunità
internazionale consentirà loro di continuare indisturbati o dirà finalmente
basta». © RIPRODUZIONE RISERVATA
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( da "Sole 24 Ore, Il"
del 15-04-2009)
Argomenti: Cina Usa
Il Sole-24 Ore
sezione: FINANZA E MERCATI data: 2009-04-15 - pag: 39 autore: Il colosso cinese
è primo nella classifica mondiale: raccolti 1.300 miliardi di dollari Icbc
scalza i big Usa dal podio dei depositi Giovanni
Vegezzi MILANO La crisi ha fatto cadere uno degli ultimi capisaldi della
finanza internazionale: Industrial e Commercial Bank of China (Icbc) è
diventato il primo istituto al mondo per depositi, sorpassando il colosso a
stelle e strisce JP Morgan Chase. La banca cinese, già prima a livello globale
per redditività e capitalizzazione nel settore pre-stiti, ha annunciato infatti
di essere diventata, a fine marzo, la numero uno al mondo anche per il volume
dei depositi. Secondo quanto ha comunicato Pechino, il totale depositato dalla
clientela ha superato quota 8.900 miliardi di yuan (oltre 1.300 miliardi di
dollari) alla fine del primo trimestre, facendo registrare un aumento di 950
miliardi rispetto a inizio d'anno. La cifra è ancora più alta (1.430 miliardi
di dollari) se si includono anche i depositi interbancari. Jp Morgan Chase
invece si è fermata a 1.010 miliardi, superata anche dalla giapponese
Mitsubishi Ufj Financial Group a quota 1.290 miliardi. «Negli ultimi anni - ha
dichiarato Icbc una nota - asset e depositi delle banche europee e americane
sono cresciute in maniera consistente a cause delle fusioni e delle
acquisizioni ». «Al contrario la nostra espansione - continua il colosso cinese
- è stata sostenuta in gran parte dal mercato domestico ». Icbc ha infatti più
di 3 milioni di clienti corporate e può contare su una solida base di 190
milioni di correntisti. A conti fatti però la banca cinese è solo la metà di JP
Morgan in termini di asset, mentre bisogna ricordare che negli Stati Uniti la
crescita dei depositi è limitata da leggi che impediscono ad un singolo
istituto di controllare più del 10% del mercato, una quota a cui, dopo le
recenti operazioni, sia JP Morgan che Bank of America sono molto vicine.
Inoltre bisogna considerare che, come la maggioranza delle banche della
Repubblica Popolare, Icbc (di cui Goldman Sachs detiene il 4,9% e il governo
cinese il 75%) ha generato l'85% del suo reddito operativo grazie allo spread
fra i tassi governativi e quelli praticati alla clientela. Secondo
gli analisti questo tipo di business, reso possibile dalla enorme quantità di
depositi raccolti dall'istituto riflette la scarsità di alternative di
investimento in Cina,
speculazioni borsistiche e immobiliari a parte. © RIPRODUZIONE RISERVATA
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( da "Giorno, Il (Milano)"
del 15-04-2009)
Pubblicato anche in: (Nazione,
La (Firenze)) (Resto del Carlino, Il (Bologna))
Argomenti: Cina Usa
ESTERI pag. 21 Il
principe William sull'aereo? Un «flop gun» IN ADDESTRAMENTO HA DANNEGGIATO UN
VELIVOLO RAF DA DUE MILIONI DI STERLINE dall'inviato GIAMPAOLO PIOLI NEW YORK
IL MONITO di condanna unanime del Consiglio di Sicurezza dell'Onu alla Corea
del Nord, raccolto in una dichiarazione presidenziale, non spaventa il regime
di Pyongyan. Anzi, ne provoca la reazione con parole «insolite e dure» che
testimoniano la profonda irritazione degli uomini di Kim Jong-il. La minaccia è
riaccendere le centrali nucleari spente e riprendere la produzione di plutonio,
interrotta per facilitare il dialogo a 6 con Usa, Giappone, Russia, Corea del Sud e Cina. «Non c'è alcuna ragione per
continuare i colloqui dice il documento di Pyongyang sono inutili e non più
necessari. Si sono trasformati in una piattaforma per violare la nostra
sovranità nazionale e costringere la Corea del Nord a disarmare se stessa».
E per meglio chiarire il concetto, ieri è stato ordinato agli ispettori
dell'Aiea (l'Agenzia Onu per l'energia atomica) di lasciare il Paese. Non si
era mai visto, dicono gli uomini del regime comunista, il Consiglio di
sicurezza delle Nazioni Unite che condanna «iniziative come il lancio di
satelliti». LA COREA del Sud, che insieme al Giappone aveva lanciato l'allarme
sul test di un potenziale «missile balistico Taepodong-2» nord coreano, adesso
sembra fare marcia indietro e per la prima volta ieri attraverso una
dichiarazione in Parlamento del suo ministro della difesa Sang-hee ammette: «Il
lancio del razzo ha mostrato una traiettoria tipica per il trasporto di un vero
satellite che si è poi separato dal resto nelle due fasi finali del volo». È la
tesi che Pyongyang aveva sempre sostenuto con grande fermezza. Il vettore col
suo carico, dopo avere sorvolato l'arcipelago giapponese, si è inabissato nel
Pacifico, ma questo non ha impedito all'Onu di considerarlo una violazione
della risoluzione 1718 del Consiglio di Sicurezza. Adesso gli accusatori di
ieri tornano ad indossare i panni dei pompieri e mentre Mosca si dice
«dispiaciuta» per le dure parole di Pyongyang e per la minaccia di riavviare il
progetto atomico, la Cina chiede una «ripresa dei
colloqui a 6 invitando tutti alla calma». SEUL annuncia che la Corea del Sud
reagirà con calma alle ultime sfide di Pyongyang la cui reazione alla
dichiarazione Onu viene considerata «più decisa del previsto». Le parole di
Susan Rice , l'ambasciatore americano alle Nazioni Unite , guardano avanti e
invitano Pyongyang a non compiere «ulteriori» lanci. Siamo di nuovo al braccio
di ferro? Obama misura le prossime mosse. Molti analisti ritengono che Kim Jong
il «ferito nell'onore» stia imitando il gioco degli iraniani che puntano al
dialogo diretto con gli Usa nella speranza di avere
una più forte posizione negoziale. Giocare con le atomiche però potrebbe
diventare molto pericoloso e destabilizzante per l'intera regione.
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( da "Messaggero, Il (Marche)"
del 15-04-2009)
Argomenti: Cina Usa
Mercoledì 15
Aprile 2009 Chiudi La PicenAmbiente è intervenuta, su richiesta
della Protezione civile regionale, nelle zone terremotate abruzzesi con
automezzi e addetti per la raccolta della spazzatura. «I responsabili operativi
-afferma il presidente di PicenAmbiente Federico Olivieri- con un primo nucleo
di automezzi e autisti, insieme alla Protezione civile regionale, hanno
raggiunto L'Aquila e stanno collaborando con l'azienda comunale locale
ad organizzare la gestione in emergenza della raccolta dei rifiuti nelle zone
colpite dal sisma. È programmato l'invio di elettricisti e idraulici richiesti
dalla Protezione civile. Nelle prossime ore si valuterà di inviare ulteriori
automezzi e personale. Ciò non diminuisce la piena operatività a livello
comunale e provinciale». Nel frattempo prosegue la raccolta di beni di prima necessità
presso la sede della Protezione civile al Palazzetto dello Sport. I
responsabili comunicano che al momento i generi alimentari coprono le esigenze,
mentre c'è urgente bisogno di abbigliamento. E proprio ieri il negozio Mondo
Piccino ha annunciato che sta per inviare uno stock di capi nuovi. Ieri sono
partiti per L'Aquila quattro volontari di Protezione civile, che hanno
consegnato alla Croce Rossa beni di prima necessità. Tra gli sfollati ospiti a
San Benedetto sorgono bisogni pratici, come quello di riscuotere la pensione.
Per avere informazioni sulle misure adottate dal coordinamento centrale dei
soccorsi, costoro possono rivolgersi al numero verde 800861016, oppure
0862/318603.
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( da "Messaggero, Il"
del 15-04-2009)
Argomenti: Cina Usa
Mercoledì 15 Aprile
2009 Chiudi TOKYO- La Corea del Nord respinge al mittente «l'ingiusta azione»
di condanna dell'Onu sul lancio del missile-satellite del 5 aprile e passa al
contrattacco. A poche ore dalla dichiarazione approvata all'unanimità dai 15
del Consiglio di Sicurezza, il regime comunista ha definito «inutili e non più
necessari» i colloqui a Sei sul processo di abbandono dei programmi nucleari e
ha annunciato l'intenzione di riaprire gli impianti di trattamento del plutonio
e di riprendere i programmi atomici. Inoltre la Corea del Nord ha intimato agli
ispettori dell'Agenzia internazionale per l'energia atomica (Aiea) di lasciare
il Paese al più presto. Giappone, Russia, Corea del Sud e Cina, le parti con Usa e Pyongyang coinvolte nei colloqui a
Sei, hanno espresso preoccupazione e l'auspicio perché prevalga la linea del
confronto. La dura presa di posizione di Pyongyang è contenuta in un comunicato
del ministero degli Esteri in cui si sottolinea il carattere inusuale del
Consiglio di Sicurezza che mai ha preso «iniziative sul lancio di
satelliti» e che «viola arbitrariamente la sovranità della Repubblica popolare
democratica di Corea». In secondo luogo, «non vi è alcun bisogno di tenere i
colloqui a Sei», che si sono trasformati, rileva Pyongyang, «in una piattaforma
per violare» la propria sovranità e «per cercare di costringere la Corea del
Nord a disarmare se stessa». Infine, il regime assicura che intende «accrescere
il suo deterrente nucleare per l'autodifesa in ogni modo». Immediate le
reazioni. La Russia ha espresso dispiacere invitando «la Corea del Nord a
rispettare la risoluzione 1718 del Consiglio di Sicurezza». Per il portavoce
del ministero degli Esteri cinese Jiang Yu, i partecipanti dovrebbero
«mantenere la calma e continuare a parlare».
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( da "Messaggero, Il"
del 15-04-2009)
Argomenti: Cina Usa
Mercoledì 15
Aprile 2009 Chiudi di CLAUDIO RUSSO PARIGI - «La decisione sarà facile da
prendere», è stato dichiarato all'interno del Tribunale. Affermazione
sibillina, che fa pensare tuttavia al mantenimento dello status quo. Se è vero,
marca male per le squadre che hanno presentato ricorso contro l'uso del
diffusore ritenuto illegale da parte di Brawn GP, Williams e Toyota. Ma con i
giudici (cinque: di Malta, Canada, Usa, Belgio e
Olanda) non si sa mai, la sentenza sfavorevole potrebbe anche venire ribaltata.
E' stata una giornata lunga e articolata quella trascorsa alla FIA, dove
Ferrari, Renault e Red Bull hanno presentato le loro argomentazioni tecniche e
sportive per far cancellare le decisioni dei commissari che a Melbourne e a
Sepang hanno consentito l'uso degli elementi aerodinamici incriminati da parte
della cosiddetta "banda del buco". L'avvocato Nigel Tozzi,
rappresentante legale della Scuderia di Maranello, ha parlato a lungo
(l'udienza è durata oltre 8 ore) esponendo i motivi per cui, adottando il
diffusore speciale, i tre team in questione hanno scelto un'interpretazione
errata delle norme 2009. La FIA infatti aveva chiesto una riduzione delle
prestazioni e più possibilità di sorpasso. «La velocità è aumentata - ha
dichiarato Tozzi - quindi c'è una situazione di pericolo e le turbolenze create
dalle vetture con effetto suolo non consentono di superare». Un parere
condiviso da Pat Symonds, responsabile tecnico della Renault che ha aggiunto:
«Anche noi avevamo trovato una soluzione analoga a quella del buco nella parte
posteriore della vettura. L'abbiamo presentata alla FIA che ci ha risposto
negativamente, sostenendo che non era adeguata a quanto richiesto. Noi comunque
ce l'abbiamo e siamo pronti a usarla già domenica prossima
in Cina». La Ferrari ha
presentato quattro tipi diversi di diffusori, spiegando i motivi per cui
ritiene che quelli con il buco non siamo conformi. In campo avverso, Ross
Brawn, ha dichiarato di essere «ottimista». E ha aggiunto: «Mi auguro che
prevalga il buon senso. Noi abbiamo seguito le regole, come i commissari
tecnici e sportivi hanno potuto accertare a Melbourne e a Sepang». Adesso si
aprono due possibili scenari. Se il Tribunale d'Appello della FIA darà ragione
al progettista-proprietario inglese, le sette squadre che hanno voluto
interpretare alla lettera il regolamento saranno costrette a correre ai ripari.
Con costi proibitivi: si calcola che per rifare la parte posteriore della
vettura, aerodinamica e meccanica, compresi il cambio e le sospensioni, si dovranno
spendere diversi milioni (fra 4 5 e 10) di euro. Oltre al costo enorme del
KERS, Ferrari, McLaren, Red Bull e gli altri team saranno costretti a mettere
mano ai portafogli per adeguarsi e ci vorrà anche tempo, forse fra tre gare per
il GP di Spagna o anche oltre. In caso contrario per Brawn, Williams e Toyota,
il problema anche economico sarà meno rilevante. Ma perderanno le prestazioni
(anche se le vetture di Button e di Barrichello non vanno forte solo per il
diffusore) e soprattutto verranno escluse dalle classifiche delle prime due
gare di stagione. Sempre che il Tribunale non adotti una sentenza salomonica
dividendo i guai a metà, fra accusati e accusatori. Potrebbe essere una
soluzione anche questa. La sentenza è attesa per oggi pomeriggio: solo un sì o
un no. Le motivazioni arriveranno più avanti. «E - ha fatto sapere la Ferrari -
dovranno essere articolate e valide. Noi abbiamo fiducia nella FIA». Ben
riposta?
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( da "Riformista, Il"
del 15-04-2009)
Argomenti: Cina Usa
La sfida nucleare
del Caro Leader è un altro bluff Pyongyang. Dopo le critiche dell'Onu, il
regime abbandona i negoziati, caccia gli ispettori Aiea e minaccia di
riattivare il sito di Yongbyon. La Cina è
«preoccupata» ma la tigre nordcoreana è di carta. Intanto Teheran conferma che
andrà avanti. Gli Usa però preparano una ghiotta
offerta. di Giampiero Giacomello La Corea del Nord allontanerà gli ispettori
dell'Agenzia internazionale per l'energia atomica (Aiea) dai suoi siti e
riattiverà tutte le sue strutture nucleari. L'annuncio non è filtrato dalla
grancassa del regime, ma ha il crisma dell'ufficialità delle stesse Nazioni
Unite. Ieri, un comunicato da Vienna dichiarava lapidariamente che la Corea del
Nord ha imposto agli ispettori di rimuovere sigilli e telcamere dal sito
nucleare di Yongbyon e di lasciare il paese il più presto possibile.
L'iniziativa potrebbe essere frutto della reazione di Pyongyang alle critiche
per l'ultimo lancio missilistico oppure, per l'ennesima volta, la Corea del
Nord sta tentando il bluff. Ha prima fatto la voce minacciosa e poi ha lanciato
il missile (un Taepong-2) il 5 aprile. Il lancio è però fallito, con il vettore
in mare poco dopo il decollo. E Pyongyang si è beccata un "buffetto"
(non vincolante) dal Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite. Per tutta
risposta, il regime, dopo aver confermato per la terza volta Kim Jong Il come
leader supremo (c'era qualche dubbio?), ha fatto sapere che (1) ricomincerà ad
arricchire plutonio, (2) butterà alle ortiche tutti gli accordi di disarmo e
(3) non parteciperà «mai più» ai negoziati nel «gruppo dei sei» (Usa, Cina, Russia, Corea del Sud e del
Nord e Giappone). Il paese "discolo" delle relazioni internazionali è
furioso e ha bollato come «ostile» la dichiarazione Onu. Questa volta la
tradizionale tattica di sfruttare le divisioni interne al Consiglio non ha
funzionato? Sì, è così, ma questo era probabilmente soltanto uno dei quattro
obiettivi politici che il regime voleva centrare con il lancio. Gli altri tre
erano: (1) di propaganda interna, poco prima della riconferma del leader la cui
salute (e quindi controllo sul paese) è stata ultimamente non brillante; (2)
mettere alla prova la nuova amministrazione Usa; e (3)
forzare la mano alla Cina che ultimamente sembra avere
una politica altalenante nei confronti del suo vicino coreano. E qui non è
detto che sia stato tutto un insuccesso. Ma restiamo in ambito nucleare.
Iniziamo con il dire che gli esperti nucleari si dividono equamente tra coloro
che confermano l'incapacità tecnica del regime del Nord e coloro che invitano a
non sottovalutarne la competenza. È vero che la tecnologia missilistica è ormai
matura (dalla Seconda Guerra Mondiale) e (quasi) alla portata di qualunque
paese abbia una minima base industriale, ma sembra che Pyongyang non rientri
nemmeno in questa categoria. Inoltre l'unico tentativo fatto dai nordcoreani di
test nucleare (ottobre 2006) sembra sia anch'esso miseramente fallito. E poi è
ancora tutto da vedere se riuscirebbero a progettare un'arma piccola a
sufficienza per essere installata su di un missile. Ecco perché alla fine la
Corea del Nord ha accettato il negoziato. Un regime da operetta e per di più
incapace, insomma? Troppo semplice, affermano altri esperti nucleari. Il test
nucleare è stato sì un fiasco se lo scopo era quello di replicare la potenza di
molti kilotoni tipica delle armi Usa o russe: ma un
dispositivo anche sub-kilotone, come forse sono riusciti ad ottenere i
nordcoreani, è proprio quello che serve come detonatore per un'arma
termonucleare, ovvero una bomba all'idrogeno, che sarebbe un incubo ancora
peggiore. Per ora Pyongyang medita di costruire un nuovo reattore civile e di
ri-processare le barre di uranio utilizzate per ottenere nuovo materiale, che
potrebbe essere utilizzato sia a scopi pacifici sia militari. Secondo gli
esperti sud-coreani, quello di Pyongyang non è altro che il tradizionale
"brinkmanship", termine tecnico per definire la tattica di spingere
la situazione sull'orlo del precipizio, per poi ritirarsi una volta che gli
avversari spaventati hanno ceduto. Sicuramente è così, però funziona: Giappone,
Russia e Cina hanno invitato alla calma.Barack Obama non sembra intenzionato
ad alzare il livello dello scontro: la dichiarazione Onu tutto sommato c'è
stata e un inasprimento servirebbe solo ad allontanare Cina e Russia.L'atteggiamento Usa verso la Corea del Nord è in linea
con quello che la Casa Bianca sta cercando di mantenere con un altro paese
problematico, da un punto di vista di proliferazione nucleare, vale a
dire l'Iran. Infatti, nel giorno in cui i nordcoreani agitano la spada
nucleare, il New York Times scrive che Washington sarebbe pronta ad una
«clamorosa apertura» a Teheran, alla quale non verrebbe chiesto di «chiudere
gli impianti». Con il sostegno degli europei, Obama sarebbe dunque pronto a
negoziare direttamente, a garantire accesso al nucleare civile e persino ad
accettare l'Iran come potenza regionale. Per ora gli ayatollah hanno risposto
che proseguiranno il programma missilistico e nucleare e Ahmadinejad ha
ribadito che il suo Paese dispone di 7mila centrifughe. 15/04/2009
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( da "Unione Sarda, L' (Nazionale)"
del 15-04-2009)
Argomenti: Cina Usa
Esteri Pagina 111
Corea del Nord, via al nucleare --> Tokyo La Corea del Nord respinge al mittente
«l'ingiusta azione» di condanna dell'Onu sul lancio del missile-satellite del 5
aprile e decide un pesante contrattacco. A poche ore dalla dichiarazione
approvata all'unanimità dai 15 del Consiglio di Sicurezza, il regime comunista
ha definito «inutili e non più necessari» i colloqui a Sei sul processo di
abbandono dei programmi nucleari e ha annunciato l'intenzione di riaprire gli
impianti di trattamento del plutonio e di riprendere i programmi atomici. Giappone, Russia, Corea del Sud e Cina, le parti con Usa e Pyongyang coinvolte nei colloqui a Sei, hanno espresso a vario
titolo preoccupazione e l'auspicio perchè prevalga la linea del confronto nel
rispetto delle decisioni Palazzo di Vetro, nonché l'invito al regime
nordcoreano perché torni sui suoi passi.
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( da "Messaggero, Il"
del 15-04-2009)
Argomenti: Cina Usa
Mercoledì 15 Aprile
2009 Chiudi di NINO BERTOLONI MELI ROMA I soccorsi all'Aquila? «Sono stati
all'altezza». La Protezione civile? «Merita elogi non critiche e processi in
tv». Annozero? «Trasmissione sbagliata, rappresentazione falsata della realtà,
fa il gioco di Berlusconi, ma no alle censure». Non usa giri di parole Enrico
Letta, che da sottosegretario di Prodi a palazzo Chigi gestì la chiusura del
dossier ricostruzione di Umbria e Marche e quindi ha visto di persona che cosa
significhi la gestione del dopo terremoto: «Per quelle regioni sono stati
necessari 5 miliardi, per l'Abruzzo temo servirà il doppio». Letta ha appena
pubblicato "Costruire una cattedrale", un libro che nonostante il
titolo non riguarda la ricostruzione di zone terremotate ma vuole pungolare il
Paese a "tornare a pensare in grande", «è un po' il
controcanto al libro di Giulio Tremonti sulla globalizzazione», spiega
l'autore. Onorevole Letta, sui soccorsi in Abruzzo e le rappresentazioni tv di
qualche trasmissione è ancora polemica aspra. Che idea si è fatto? «La risposta
delle istituzioni e delle strutture preposte è stata assolutamente all'altezza,
specie se paragonata ad altre emergenze passate dove sbavature, ritardi
ed errori ci furono. Non era mai accaduto che il sisma avesse come epicentro un
capoluogo di Regione, il che ha accentuato disagi e difficoltà, mettendo in
maggiore luce l'efficacia e la tempestività dei soccorsi». Dalla trasmissione
Annozero sono però piovute critiche pesanti. «Non sono d'accordo con le
critiche mosse in quella puntata, non sono apparse e non sono affatto
giustificate. Ma dico anche no al clima di censura. Se vogliamo usare uno
slogan, direi "sì alla critica, no alla censura"». Una trasmissione
politicamente indifendibile? «Più che altro un'ennesima dimostrazione di una
linea perdente e controproducente, fa il gioco di Berlusconi, lo fanno apparire
come martire». Mentre il Pd con Franceschini ha tenuto una linea di intesa
bipartisan, Di Pietro ha attaccato. «Bene ha fatto Franceschini, l'opposizione
si assume responsabilmente la gestione dell'emergenza e intende aiutare la
ricostruzione. Sono in arrivo 25 cucine da campo e i volontari del Pd promessi
da Franceschini come dimostrazione di aiuto concreto. Con Di Pietro invece le
distanze si sono accentuate, la sua linea è ancora una volta non condivisibile,
c'è un ulteriore distacco tra Pd e Idv». Linea bipartisan del Pd su tutto?
«Anche qui vorrei essere molto chiaro: linea responsabile non significa mettere
la sordina alle critiche. Ad esempio, non sono affatto giustificabili i tagli
previsti nella Finanziaria del governo alla Protezione civile, tagli pesanti:
meno 27% nel 2009, meno 43% nel 2010 e meno 74% nel 2011. Spero che Berlusconi
si adoperi per ripristinare i fondi alla Protezione civile, quelli stanziati
sono da chiusura del dipartimento. Siamo poi contrari al 5 per mille proposto
da Tremonti, toglierebbe risorse alle associazioni del volontariato, in pratica
una guerra tra poveri».
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( da "Messaggero, Il"
del 15-04-2009)
Argomenti: Cina Usa
Mercoledì
15 Aprile 2009 Chiudi Sinai: ancora una volta Usa e Cina traineranno
l'Europa «Fra sei o sette mesi l'economia riprenderà a marciare ma la ripresa
sarà debole e pilotata dallo Stato»
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( da "Messaggero, Il"
del 15-04-2009)
Argomenti: Cina Usa
Mercoledì 15
Aprile 2009 Chiudi ANNA GUAITAdal nostro corrispondente NEW YORK - Il
presidente Obama ha ragione: «Si possono intravedere i primi segni che
l'economia americana sta riprendendo fiato». Ma questo non vuol dire che tutto
tornerà roseo presto. La ripresa dovrebbe arrivare entro la fine dell'anno, ma
rimarrà «debole», e sarà pilotata più dagli investimenti pubblici che dal
settore privato. E' l'opinione di Allen Sinai, uno dei più rispettati economisti
Usa, presidente della Decision Economics, che il
Messaggero ha raggiunto nei suoi uffici di Tokyo: Dunque il piano di stimolo
sta funzionando? «Stiamo vedendo le prime ricadute positive degli aiuti che il
governo federale ha dato al settore immobiliare. Ma il processo di guarigione è
appena cominciato. Il resto del pacchetto di stimolo è diventato operativo solo
il primo aprile, e ne vedremo gli effetti sulla crescita nei prossimi mesi, un
minimo di tre mesi e un massimo di sette. Ma è ovvio che sommando i primi
risultati positivi nel settore della casa a quelli che vedremo dal piano di
stimolo, possiamo prevedere una ripresa entro la fine del 2009». Qualche
pessimista dice che non ci sarà una vera ripresa, che si è solo fermata la
caduta libera, e che andiamo verso un periodo di stagnazione... «In realtà è
presto per dire che tipo di ripresa avremo. Io credo effettivamente che non
sarà delle più forti, anzi temo che sarà debole. Sospetto che l'economia
resterà fragile a lungo, e che il Pil, anche se in crescita, sarà modesto. Va
tenuto presente che i consumatori devono ancora finire di mettere ordine nelle
loro finanze e non saranno disposti ad avventurarsi in quel periodo di consumo
solido e continuato che è necessario per assicurare una crescita altrettanto
solida e continuata». Tutto sommato lei è fra i pessimisti o gli ottimisti?«Io
dico questo: nel settore finanziario stiamo vedendo lo stabilizzarsi delle
banche, che anzi ci stanno fornendo piacevoli sorprese. E poi, se è vero che i
consumatori non si sono tuffati a spendere con grande entusiasmo, ci sono
comunque evidenti accenni di ripresa del consumo. Il settore immobiliare pure
sta riprendendo fiato. Fra un po' avremo la ricaduta dei tagli delle tasse per
le classi medie e medio basse. In queste settimana si metteranno in moto i
cantieri finanziati con gli stanziamenti federali. Certo, è una ripresa in
buona parte pilotata dallo Stato. E non sappiamo quando il settore privato
tornerà vibrante e forte. Ma mi sembra di poter dire che ci siamo lasciati il
peggio alle spalle». Come giudica la situazione in Europa, e in Italia? «Penso
che sarebbe auspicabile vedere in Europa un maggior stimolo da parte dei
governi. La Germania per esempio potrebbe fare di più. Comunque la buona
notizia che possiamo dare all'Italia e al resto dell'Europa
è che la Cina anch'essa
comincia a dare segnali di ripresa, e che il pacchetto di stimolo sta dando i
suoi risultati anche lì, come qui da noi. Non è chiaro quale delle due
superpotenze economiche uscirà prima dalla crisi, se gli Stati Uniti o la Cina, ma è legittimo pensare che ci
riusciranno tutte e due entro i prossimi sei-sette mesi. Insieme, anche
con una ripresa "tiepida", queste due economie dovrebbero avere la
forza di trainare anche l'Europa».
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( da "Sole 24 Ore, Il (Centro Nord)"
del 15-04-2009)
Argomenti: Cina Usa
Centro-Nord sezione:
ECO-IMP Umbria data: 2009-04-15 - pag: 9 autore: Agricoltura. Nel 2009 il
consorzio punta a 860mila litri (+100% in cinque anni) - Un terzo all'export
L'olio Dop vicino al raddoppio è la seconda produzione italiana più venduta
dopo le «Terre di Bari» PERUGIA Alessandra Radicioni Dopo Usa, Francia, Germania, Inghilterra e,
successivamente, Giappone e Cina, per l'olio Dop Umbria sarà la volta della Russia e dell'Est
europeo. «Una nuova sfida fa sapere Tito Bittoni, presidente consorzio tutela
dell'olio extravergine di oliva Dop Umbria - che si accompagna a numerosi altri
progetti che puntano a fare dell'olio Dop Umbria l'ambasciatore
commerciale nei diversi mercati internazionali ». Oggi l'export vale circa un
terzo del giro d'affari dell'olio di alta qualità prodotto a Perugia e Terni.
La vera partita, infatti, si gioca tutta sui numeri. A cominciare dalla
produzione, che per la campagna 2008/2009, punta al raddoppio (860mila litri)
rispetto a 5 anni. Mentre nel 2007/2008 si è attestata a 605mila litri. «Sarà
l'annata in cui certificheremo di più», anticipa Bistocchi: i numeri definitivi
saranno disponibili solo verso settembre. «C'è - dice - un incremento generale
di tutte le sue cinque sottozone ed un notevole standard qualitativo ».
L'indice più significativo dellacrescita che si rispecchia anche nel numero dei
soci, oltre 100, rispetto ai 90 del 2003/2004. «Una sensibilità crescente -
conferma Bittoni - che dimostra quanto l'olio extravergine Dop Umbria stia
conquistando sempre più i settori agroalimentaree turistico, sia per le sue
proprietà nutrizionali-salutistiche, sia per le sue capacità attrattive ». Una
produzione che rappresenta la quantità di Dop più venduta, seconda soltanto
alla Dop pugliese "Terre di Bari". Il processo di sviluppo e affermazione
del prodotto, a più di 10 anni dalla sua nascita (la Dop Umbria è stata nel
1997 una delle prime riconosciute), prevede ora il passaggio ad elemento
caratterizzante di un territorio da quello nutrizionale-salutistico a quello
turistico-commerciale. L'intero progetto denominato "Olisic",
presentato al salone di Verona, si avvale di un comitato tecnico per definire i
contenuti su cui verterà la futura campagna informativa ed educativa. Un'azione
di comunicazione che arriverà fino ad un evento di rilevanza internazionale
come l'Expo 2015 di Milano. «Tra gli obiettivi aggiunge Bittoni anche una
rilettura del disciplinare, risalente al '97, sulla produzione e sull'analisi
dei controlli». «Si dovrà arrivare ad un punto in cui chi arriva in Umbria
sottolinea l'assessore regionale all'agricoltura Carlo Liviantoni deve trovare
nei ristoranti una carta degli oli Dop regionali». In Umbria la campagna
olearia 2008-2009 si è chiusa con una produzione record di olio extravergine di
oliva: circa 105mila quintali su una media degli ultimi cinque anni di circa
95mila quintali. Sul totale circa il 60%va all'autoconsumo e alla vendita
diretta, il restante 40% è destinato al mercato nazionale e estero. Ad una
produzione così alta, che si attesta al 2% di quella nazionale, «ha corrisposto
una qualità altrettanto elevata, dovuta sia a dinamiche favorevoli di
produzione, sia alle migliori condizioni atmosferiche », afferma Giulio
Scatolini presidente Aprol Coldiretti Perugia. © RIPRODUZIONE RISERVATA AGF
Specializzazione. L'olio Dop umbro è diviso in cinque aree di produzione
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( da "Sole 24 Ore, Il (Nord Ovest)"
del 15-04-2009)
Argomenti: Cina Usa
Nord-Ovest
sezione: ECONOMIA e IMPRESE Piemonte data: 2009-04-15 - pag: 11 autore:
INTERVISTA Aldo Enrietti «Serve un'agenzia in aiuto alla filiera» TORINO «Al
settore automotive piemontese continua a mancare un'agenzia per
l'internazionalizzazione. Ne ero convinto anni fa, ne sono convinto adesso ».
Aldo Enrietti, 61 anni, docente di economia industriale all'Università di
Torino, delinea un quadro in chiaroscuro per il comparto leader dell'industria
subalpina. A partire dal giudizio sugli effetti dell'intesa Fiat-Chrylser per
l'indotto. «A breve – spiega – se l'accordo andrà in porto, non ci saranno
effetti significativi, se si eccettua forse la produzione di macchinari
industriali. Nel documento del governo Usa sul piano
Chrysler c'è un giudizio molto duro sull'aggiornamento tecnologico degli
impianti della casa americana. E Comau è sicuramente in buona posizione ».
Quali prospettive per la componentistica? è possibile che si avvantaggi sul
lungo periodo, ma non prima di due anni. L'euforia quindi è eccessiva, perché
il cammino è lungo e incerto. L'aspetto più positivo non sarà tanto in termini
di esportazioni, salvo il periodo iniziale, quanto come
incentivo all'internazionalizzazione e alla realizzazione di impianti negli Usa. Comunque gli effetti sui volumi
produttivi piemontesi di un eventuale accordo FiatChrysler saranno limitati.
Mentre permane la prospettiva di un mercato in crescita nei Paesi del Far East,
Cina e India in testa. Che
effetto avrà la crisi? Le multinazionali, italiane o straniere, adottano
criteri internazionali e aumenteranno le propensioni
all'internazionalizzazione, in positivo, ma anche in negativo. Tra le medio-
piccole, per sopravvivere alla crisi, il nodo è soprattutto quello del credito.
E dopo? Come valuta la regia per l'internazionalizzazione? Manca in Piemonte
ciò che c'è in tutte le altre aree europee, cioè un'agenzia per la filiera
automotive che si occupi anche di questa attività. Il modello di From concept
to car va molto bene, ma è limitato. Andrebbe esteso alla progettazione, alla
formazione,all'innovazione. Non aver fatto questa scelta in passato è un errore
che paghiamo ancora adesso. P.Pi. © RIPRODUZIONE RISERVATA Economia
industriale. Aldo Enrietti, docente universitario
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( da "Tirreno, Il"
del 15-04-2009)
Argomenti: Cina Usa
La rappresaglia di
Pyongyang dopo che l'Onu ha condannato il lancio del missile La Corea del Nord
espelle gli osservatori Aiea e annuncia la ripresa del programma nucleare
TOKYO. La Corea del Nord ha risposto alla condanna dell'Onu per il test
missilistico dello scorso 5 aprile espellendo tutti gli osservatori
dell'Agenzia internazionale per l'energia atomica dalla centrale nucleare di
Yongbyon che sarà riattivata. La rappresaglia è arrivata a poche ore dalla
dichiarazione approvata all'unanimità dai 15 del Consiglio di Sicurezza, il
regime comunista ha definito «inutili e non più necessari» i colloqui a Sei sul
processo di abbandono dei programmi nucleari e ha annunciato l'intenzione di
riaprire gli impianti di trattamento del plutonio e di riprendere i programmi
atomici. Giappone, Russia, Corea del Sud e Cina, le parti con Usa e Pyongyang coinvolte nei colloqui a
Sei, hanno espresso a vario titolo preoccupazione e l'auspicio perchè prevalga
la linea del confronto nel rispetto delle decisioni Palazzo di Vetro, nonchè
l'invito al regime nordcoreano perchè torni sui suoi passi. La dura
presa di posizione di Pyongyang è contenuta in un comunicato del ministero
degli Esteri, diffuso dall'agenzia di stampa del regime, la Kcna. Si sottolinea
il carattere inusuale del Consiglio di Sicurezza che mai ha preso «iniziative
sul lancio di satelliti» e che «viola arbitrariamente la sovranità della
Repubblica popolare democratica di Corea e danneggia gravemente la dignità del
popolo coreano».
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( da "Eco di Bergamo, L'"
del 15-04-2009)
Argomenti: Cina Usa
La Corea del Nord
pronta a riaprire gli impianti nucleari --> Mercoledì 15 Aprile 2009
SOCIETA, pagina 11 e-mail print La Corea del Nord respinge al mittente
«l'ingiusta azione» di condanna dell'Onu sul lancio del missile-satellite del 5
aprile e decide un pesante contrattacco. A poche ore dalla dichiarazione approvata
l'altra notte all'unanimità dai 15 del Consiglio di sicurezza, il regime
comunista, intimando agli ispettori dell'Agenzia internazionale per l'energia
atomica di lasciare il Paese, ha definito «inutili e non più necessari» i
colloqui a sei sul processo di abbandono dei programmi nucleari e ha annunciato
che riaprirà gli impianti di trattamento del plutonio e riprenderà i programmi
atomici. Giappone, Russia, Corea del Sud e Cina, le parti con Usa e Pyongyang coinvolte nei colloqui a
sei, hanno espresso a vario titolo preoccupazione e l'auspicio che prevalga la
linea del confronto nel rispetto delle decisioni dell'Onu, nonché l'invito al
regime nordcoreano perché torni sui suoi passi. In un comunicato
Pyongyang sottolinea il carattere inusuale del Consiglio di sicurezza che mai
ha preso «iniziative sul lancio di satelliti» e che «viola arbitrariamente la
sovranità della Repubblica popolare democratica di Corea e danneggia gravemente
la dignità del popolo coreano». In secondo luogo, «non vi è alcun bisogno di
tenere i colloqui a sei», che si sono trasformati, rileva Pyongyang, «in una
piattaforma per violare» la propria sovranità e «per cercare di costringere la
Corea del Nord a disarmare se stessa». Infine, il regime assicura che intende
«accrescere il suo deterrente nucleare per l'autodifesa in ogni modo»,
attraverso il ripristino «al loro stato originale degli impianti nucleari che
erano stati disattivati in base agli accordi dei colloqui a sei». Immediate le
reazioni delle parti coinvolte nei colloqui. La Russia ha espresso dispiacere
invitando «la Corea del Nord a rispettare la risoluzione 1718 del Consiglio di
sicurezza e le condizioni della dichiarazione» dei Sei del 19 settembre 2005.
Pertanto, ha detto Mosca, è opportuno «tornare al tavolo per denuclearizzare la
penisola coreana». La Cina ha rilevato come i colloqui
a sei «siano stati utili nel promuovere la fiducia», invitando i partecipanti a
«mantenere la calma e continuare a parlare» per arrivare alla ripresa dei
colloqui interrotti dall'anno scorso. Il Giappone ha chiesto di ripartire
«subito» dal tavolo a sei. Seul ha assicurato che «reagirà in maniera calma»
alle ultime sfide di Pyongyang. Da ultimi, gli Usa
hanno intimato alla Corea del Nord di «cessare le sue minacce provocatorie».
15/04/2009 nascosto-->
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( da "Corriere del Veneto"
del 15-04-2009)
Argomenti: Cina Usa
Corriere del
Veneto sezione: PRIMOPIANO data: 15/04/2009 - pag: 3 L'agricoltura
il vertice Le grandi nazioni a Castelbrando Nel Trevigiano Il G8 agricolo si
terrà a Castelbrando, a Cison di Valmarino (Treviso), da sabato 18 a lunedì 20 aprile. L'idea
è nata a Toyako (Giappone) nel luglio scorso I Paesi invitati Italia, Canada,
Francia, Germania, Giappone, Regno Unito, Russia, Usa, Brasile, Cina, India, Messico, Sudafrica, Argentina, Australia ed Egitto
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( da "Corriere del Mezzogiorno"
del 15-04-2009)
Argomenti: Cina Usa
Corriere del
Mezzogiorno sezione: ECONOMIA data: 15/04/2009 - pag: 9 Asse con il Governo Ma
la sospensione degli oneri sociali chiesta dall'azienda è irragiungibile La Regione
«chiama» Roma per Natuzzi Patron Pasquale Natuzzi, fondatore dell'omonima
azienda quota; né i soldi a disposizione per ogni anno». Barbieri chiederà al
governo informazioni anche sulla vicenda Natuzzi. Nei giorni scorsi l'assessore
fece sapere di aver sollecitato l'esecutivo a inoltrare un'apposita domanda a
Bruxelles, al fine di attivare il Fondo europeo di
adeguamento alla globalizzazione. Tali risorse (valide solo per le aziende con
più di mille dipendenti) garantirebbero interventi sulla formazione dei
lavoratori in esubero e anche per il prolungamento degli ammortizzatori
sociali. Se si può dire così: interverrebbero prima degli strumenti in deroga e
allungherebbero così il periodo ultimo prima dell'attivazione della
mobilità e del licenziamento. Barbieri non si pronuncia sugli ultimi sviluppi
della vertenza sindacale. Si limita a dire che «se la piattaforma della Natuzzi
è di puntare ad ottenere l'abolizione degli oneri sociali per tre anni, mi
sembra irragiungibile: nessun governo lo potrebbe mai consentire». E non solo
per i costi, ma anche per la prevedibile opposizione dell'Unione Europea. F.
Str.
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( da "Corriere della Sera"
del 15-04-2009)
Argomenti: Cina Usa
Corriere della
Sera sezione: Esteri data: 15/04/2009 - pag: 12 Sfida atomica Dura reazione del
regime di Kim Jong-il alla condanna Onu del recente test missilistico La Corea
del Nord riaccende i reattori Pyongyang: «Stop al dialogo sul nucleare».
Espulsi gli ispettori dell'Aiea In allarme Cina e
Russia. «La Corea del Nord ci ripensi, non abbandoni il tavolo dei negoziati a
sei» DAL NOSTRO CORRISPONDENTE PECHINO A quasi dieci giorn i dal lancio, il
missile Unha-2/Taepodong-2 ha
centrato il bersaglio. La Corea del Nord ha abbattuto ieri in un colpo solo sia
il tavolo diplomatico a 6 sia lo smantellamento del proprio programma nucleare.
Niente più dialogo, dunque, perché «ha perso il significato stesso della sua
esistenza », come ha scandito il ministero degli Esteri di Pyongyang. E sarà
riattivato il reattore di Yongbyon, che rese possibile il test atomico
sotterraneo del 2006. Dalla centrale saranno espulsi tutti gli ispettori
dell'Aiea (Agenzia internazionale per l'energia atomica). Il regime di Kim
Jong-il reagisce così alla dichiarazione del Consiglio di sicurezza dell'Onu in
cui, dopo una tormentata gestazione durata oltre una settimana, si criticava il
lancio dello scorso 5 aprile, effettuato in violazione delle risoluzioni
esistenti. Dichiarazione, quella all'Onu, non risoluzione. Non importa: per la
Corea del Nord è una presa di posizione «ingiusta» che viola il diritto
internazionale, un «insopportabile insulto» destinato a una sola risposta: «Non
ci resta che rafforzare ulteriormente il nostro deterrente nucleare per tenere
testa alle minacce militari di forze ostili ». Vano
l'invito di Cina e Russia a
desistere. In serata, la Casa Bianca ha definito la mossa nordcoreana «un serio
passo nella direzione sbagliata». Dal 2003 i colloqui a 6 coinvolgono, oltre
alle Coree, anche Cina,
Russia, Usa e Giappone, e
sono la cornice dei progressi più significativi che hanno coinvolto la Corea
del Nord, maestra nello sviluppare una diplomazia di concessioni e
irrigidimenti. È del settembre 2007
l'assenso nordcoreano a fermare l'impianto di Yongbyon,
di cui poi demolì una parte a metà 2008. Pyongyang ottenne un milione di
tonnellate di combustibile e aperture diplomatiche, senza però che cessassero i
proclami aggressivi verso Usa e Giappone. E contro la
Corea del Sud, trattata con rabbiosa diffidenza dopo l'elezione l'anno scorso
di un presidente intransigente verso il Nord, Lee Myung-bak. In questa fase,
sembra non contare nulla che Seul sia il secondo maggior partner commerciale di
Pyongyang dopo la Cina, per 1,2 miliardi di dollari.
Prima del lancio il premier Kim Yong-il era stato in visita in Cina, unico Paese che possa davvero accedere alla leadership
nordcoreana. Tuttavia, Pyongyang è «un cane all'angolo che non può far altro
che mordere», sostiene Stephen Noerper, ricercatore di Nautilus, centro studi
specializzato sulla Corea del Nord. Il nucleare «è la sola carta che il Paese
ha in mano», ha scritto. Kim spera di «spingere Obama in un dialogo bilaterale
e, alla fine, di ottenere il riconoscimento (e il rispetto) che desidera
disperatamente. Pyongyang ha visto con dispiacere Cina
e Russia riconoscere quasi vent'anni fa la Corea del Sud. Ma non è stata capace
di ottenere lo stesso dagli Usa. Ora che Washington
lancia segnali al-- l'Iran, Pyongyang vorrebbe che adesso toccasse a lei».
L'obiettivo Il ricercatore Stephen Noerper: «Kim spera di spingere Obama in un
dialogo bilaterale come quello aperto con l'Iran» Marco Del Corona
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( da "Corriere della Sera"
del 15-04-2009)
Argomenti: Cina Usa
Corriere della Sera
sezione: Esteri data: 15/04/2009 - pag: 13 Nuova politica In Afghanistan La
strategia di Obama è legata a quella in Pakistan (si parla di «Afpak») e segna
una svolta da quella di Bush. Previsto un forte aumento della presenza militare
(già dato il via libera a 21mila nuovi effettivi; nella
foto un soldato Usa in
Afghanistan) e più collaborazione (con la Nato e ma anche i Paesi del Golfo,
l'Iran, l'India la Cina).
Vuole «trattare con i fondamentalisti islamici estranei ad Al Qaeda e pronti a
lavorare con noi» In Iraq I soldati Usa nel Paese passeranno da circa 140 mila a 35-50mila entro il 31
agosto 2010. Quelli che resteranno si occuperanno di addestrare le forze
irachene e di antiterrorismo. Saranno ritirati entro il 2011. La riduzione
inizierà lentamente per garantire la sicurezza per le legislative di dicembre
ma entro il 30 giugno è previsto (da un accordo Usa-Iraq)
il ritiro delle truppe da combattimento dalle città Prigioni segrete La Cia
chiude le prigioni segrete (alcune in Europa dell'Est) e non userà più tecniche
assimilate alla tortura come l'annegamento simulato. Gli interrogatori non
saranno più condotti da contractors privati, ma solo da agenti Cia Guantánamo A
gennaio Obama ha firmato un ordine esecutivo che dovrebbe portare alla chiusura
entro fine anno del carcere cubano, creato nel 2001 per i presunti terroristi
di Al Qaeda e talebani
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( da "Unione Sarda, L' (Nazionale)"
del 15-04-2009)
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Nuoro e Marghine
Pagina 5019 Birori. Il 24 aprile l'appuntamento organizzato dall'associazione
Nino Carrus Formazione politica, seminario sulla ricerca Birori.. Il 24 aprile l'appuntamento
organizzato dall'associazione Nino Carrus --> Sarà dedicato alla conoscenza
il prossimo appuntamento della Scuola di formazione politica promossa
dall'associazione culturale Nino Carrus. Il titolo dell'incontro scelto dagli
organizzatori dell'iniziativa è: “Formazione, innovazione,
ricerca: fattori per una economia basata sulla conoscenza” e si
svilupperà in una conversazione pubblica con Silvano Tagliagambe. «In un mondo
sempre più globalizzato - dice il presidente Fausto Mura - formazione, ricerca
e innovazione sono oramai considerate condizioni essenziali per garantire la
competitività della nostra economia e la sostenibilità dello sviluppo. Qual è
il posizionamento della Sardegna rispetto a queste dimensioni e come rendere
più competitive ed efficaci le politiche? Per rispondere a questi
interrogativi abbiamo pensato all'esperienza di Silvano Tagliagambe, professore
ordinario di Epistemologia del progetto presso la Facoltà di Architettura
dell'Università di Sassari, già ordinario di Filosofia della Scienza presso la
Facoltà di Lettere e Filosofia dell'Università di Roma La Sapienza fino al
2001. Dal settembre '94 al giugno 2000, inoltre, è stato vice presidente del
CRS4 presieduto da Carlo Rubbia». L'appuntamento con gli iscritti e con gli interessati
è per venerdì 24 aprile alle 18 presso l'Hotel Nuscadore di Birori. ( l. c. )
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( da "Unione Sarda, L' (Nazionale)"
del 15-04-2009)
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Commenti Pagina
337 Sulla rotta dei pirati l'ombra di al Qaeda minaccia Italia e Usa --> Il
rimorchiatore italiano Buccaneer, e il suo equipaggio composto da dieci connazionali,
cinque romeni e un croato, sono stati sequestrati dai pirati al largo della
costa somala. Nello scorso weekend, il presidente Barack Obama ha ordinato
l'uso della forza per liberare il comandante di un'altra nave americana
dirottata sempre dai pirati. Improvvisamente il mondo occidentale ha scoperto
che i pirati non esistono soltanto nei libri di Emilio Salgari o nei film di
Hollywood. E si comincia a temere che siano guidati da al Qaeda o da gruppi
islamisti similari. In realtà si sa ancora poco di questi dirottatori, ma la
cosa certa è che questa non è la prima volta che l'America si trova ad avere a
che fare con loro. All'inizio del 1800, infatti, è scoppiata una guerra tra la
giovane nazione americana e gli Stati cosiddetti "barbarici" che sostenevano
le scorribande dei pirati. Di mezzo non c'erano solo i riscatti o la supremazia
sui mari, ma anche l'Islam. La primissima spedizione militare americana
all'estero, infatti, è avvenuta nel 1801 sotto la presidenza di Thomas
Jefferson, uno dei più amati del Partito democratico per la sua teorizzazione
del muro di separazione tra Stato e religione. La storia è poco ricordata, ma
quel primo intervento armato fuori dai confini americani è di grande attualità:
i marines hanno piantato per la prima volta la bandiera a stelle e strisce su
un territorio straniero e quel territorio straniero era la Libia, Paese arabo e
musulmano. Queste guerre contro i pirati d'Algeria, della Libia e della Tunisia
sono scoppiate dopo anni di inutili tentativi diplomatici andati a male.
L'America avrebbe voluto fermare gli Stati schiavisti musulmani che
tiranneggiavano nello stretto di Gibilterra. Questi Stati invece invocavano un
diritto sancito nel Corano per giustificare il traffico di oltre un milione e
mezzo di schiavi. Fino all'Indipendenza americana del 1776 le navi battenti
bandiera statunitense erano protette dai trattati siglati tra l'Inghilterra e i
boss dei Paesi islamici. Una volta indipendenti dalla madre patria, e prive
della protezione britannica, le navi americane sono diventate preda facile e
pregiata per i pirati. Dopo una serie di episodi che sembra avere ispirato i
conflitti odierni tra gli Stati Uniti e il mondo islamico radicale, Jefferson
ha deciso di non accettare ulteriori compromessi con gli Stati musulmani e
schiavisti. Gli Usa avevano cercato con ogni mezzo di trovare un accordo
pacifico con gli Stati barbarici, offrendo soldi e armi in cambio del rilascio
di ostaggi americani catturati dai pirati. Ma, nonostante ciò, la situazione
non era migliorata. Con quella spedizione militare, non diversa dalla decisione
di Obama di usare la forza, Jefferson non ha cercato un cambio di regime, ma un
cambiamento di comportamento, un cambiamento di politica. L'invasione di quei
Paesi islamici è ancora oggi osannata nell'inno dei marines che fin dal primo
verso celebra la battaglia militare per la libertà iniziata "sulle coste
di Tripoli". Gli Stati Uniti dunque hanno incontrato i pirati e l'Islam
molto presto nella loro storia. A dividere i due mondi, in quel momento, non
c'erano altre motivazioni se non la guerra di religione per giustificare il
comportamento di quei Paesi e di quei pirati islamici. Non c'era ancora il
colonialismo, i cui effetti secondo la sinistra odierna sarebbero all'origine
della radicalizzazione dell'Islam. Non c'erano interessi petroliferi in gioco, né la globalizzazione, né gli insediamenti di Israele, né George
W. Bush alla Casa Bianca. L'America è stata costretta a combattere la sua prima
guerra fuori dai confini nazionali soltanto a causa dell'obbligo islamico di
convertire alla loro religione, oppure di uccidere, chiunque non fosse
musulmano. La pirateria araba-musulmana che infestava il Mediterraneo e
colpiva le navi "cristiane" era una componente del "al-jihad
fi'l-bahr", ovvero della "guerra santa sul mare". Quando nel
1786 Jefferson ha incontrato l'ambasciatore dei Paesi libici a Londra, questi
gli ha detto che l'ostilità araba e musulmana nei confronti delle navi degli
Stati Uniti "era fondata sulla Legge del loro Profeta, scritta nel loro
Corano", e che era un dovere islamico "rendere schiavi tutti coloro
che possono essere fatti prigionieri". Obama, saggiamente, ha mobilitato
la marina militare e li ha liquidati. CHRISTIAN ROCCA - NEW YORK
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( da "Giornale.it, Il"
del 15-04-2009)
Argomenti: Cina Usa
n. 90 del
2009-04-15 pagina 16 Stop al dialogo La Corea del Nord sfida il mondo: via
all'atomica di Redazione Tutto torna in discussione. E la Corea del Nord
annuncia l'intenzione di riaprire gli impianti di trattamento del plutonio e di
riprendere i programmi per il nucleare. Non solo: il regime ha anche intimato
agli ispettori dell'Aiea di lasciare il Paese al più presto. Le decisioni di
Pyongyang arrivano in risposta a quella che il regime comunista definisce
«l'ingiusta azione» di condanna dell'Onu per il lancio del missile-satellite
del 5 aprile. La mossa ferma, almeno per ora, i colloqui a Sei che secondo la
Corea del Nord si sarebbero trasformati «in una piattaforma per violare» la
propria sovranità e per «cercare di costringere la Corea del Nord a disarmare».
Il comunicato del ministero degli Esteri precisa che il regime intende
«accrescere il suo deterrente nucleare per l'autodifesa» attraverso
il ripristino «al loro stato originale degli impianti nucleari che erano stati
disattivati in base ai colloqui a Sei». Giappone, Russia, Corea del Sud e Cina - le parti coinvolte nel dialogo
con Usa e Corea del Nord -
hanno espresso la propria preoccupazione. © SOCIETà EUROPEA DI EDIZIONI SPA -
Via G. Negri 4 - 20123 Milano
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Pasolini
Zanelli e Massimo Fini nella nuova
(sezione:
Globalizzazione)
(
da "Giornale.it, Il"
del 15-04-2009)
Argomenti: Cina Usa
n. 90 del 2009-04-15 pagina 8 Pasolini Zanelli e Massimo Fini nella nuova «Questione dell'Est» di Maurizio Cabona L'Unione europea (Ue) è economica e monetaria. Quando l'economia tornerà ai livelli del dopoguerra, senza che gli europei siano più quelli del dopoguerra, l'Ue perderà la ragion d'essere. Si scioglierà, come si sciolse - davanti alla bancarotta - l'Urss? Lo sapremo entro l'anno, nel XX anniversario della caduta del Muro. Di queste prospettive e di che cosa possa derivarne si discuterà domani nel convegno «La Nuova Questione d'Oriente. Serbia, Ue, Usa a dieci anni dalla guerra del Kosovo» (galleria Artereale, via S. Andrea 10A, ore 18). Interverranno Massimo Fini, specialista dell'area islamica; Alberto Pasolini Zanelli, commentatore di geopolitica da Washington per Il Giornale e saggista, autore di Imperi e Imperi II (Edizioni Settecolori); Simone Paliaga, firma di Libero, esperto di Balcani; Gianluca Savoini, federalista europeo; Tomaso Staiti di Cuddia, fautore di un'Europa politica più che economica. La guerra del Kosovo, dieci anni fa, è stata la prima aggressione e occupazione militare avvenuta a danni di un Paese europeo sovrano dal 1945. Ha dunque segnato un pericolosissimo precedente, in violazione delle decisioni della Nazioni Unite che avevano ribadito che il Kosovo era regione della Jugoslavia. Ora esso è invece formalmente sovrano, almeno per gli Usa e l'Ue. Ma non per Serbia, >Cina,
Russia, Spagna, Grecia. L'Ue si è spaccata alla prima grossa questione
internazionale della sua breve storia, confermando di funzionare solo come una
superbanca. La «Questione d'Oriente» si riapre. © SOCIETà EUROPEA DI EDIZIONI
SPA - Via G. Negri 4 - 20123 Milano
(
da "Messaggero Veneto,
Il" del 15-04-2009)
Argomenti: Cina Usa
Appello
degli assessori alla Protezione civile e alle Autonomie: tutti i soldi in un
conto Pool di ingegneri dell'università friulana: stavolta niente
prefabbricati, si punta su edifici pubblici Fvg in campo per ricostruire: i fondi
raccolti per il sisma serviranno a fare una scuola UDINE. Un unico conto
corrente e un unico sistema integrato per coordinare gli aiuti alle popolazioni
terremotate dell'Abruzzo e per realizzare una grande opera, probabilmente una
scuola. Regione e Protezione civile lanciano un appello ai sindaci e ai
presidenti di Provincia per unire le forze e fare in modo che tutti gli aiuti
provenienti dal Friuli Venezia Giulia vengano utilizzati al meglio e non vadano
sprecati. In questa fase meglio inviare denaro perché i beni di prima necessità
sono già stati assicurati. A chi volesse comunque spedire materiali o beni di
consumo si suggerisce di contattare prima il numero verde 800500300 della Protezione civile regionale. Solo così si avrà la certezza di
trasformare la solidarietà in un aiuto concreto. Questo il piano illustrato
ieri dagli assessori regionali alla Protezione civile, Vanni Lenna, e alle
Autonomie locali, Federica Seganti, che hanno incontrato a Udine i
rappresentanti delle autonomie locali per stabilire una linea operativa
unitaria a livello regionale, con l'obiettivo di non disperdere nemmeno
uno degli aiuti che dal Friuli hanno preso in questi giorni la via
dell'Abruzzo. I fondi raccolti con il conto corrente bancario "pro sisma
Abruzzo" (codice Iban IT50Z0200802241000003120964) serviranno alla
realizzazione di uno o più progetti di ricostruzione di strutture pubbliche o
edifici scolastici, individuati di concerto con la Regione Abruzzo. Detto del
conto corrente unico sul quale si invita a far convergere tutte le donazioni,
l'imbuto che dovrà raccogliere e incanalare tutti gli aiuti sarà la sala
operativa di Palmanova che è in continuo contatto con l'Aquila. Da lì la
Protezione civile coordina e gestisce tutti gli interventi di soccorso,
ricognizione e ricostruzione. «La fase acuta dell'emergenza - ha illustrato
nell'auditorium della Regione il direttore della Protezione civile regionale,
Guglielmo Berlasso, di rientro dall'Abruzzo - si è chiusa lunedì quando sono
terminate le operazioni di ricerca alle quali abbiamo contribuito con volontari
e unità cinofile. Adesso si tratta soprattutto di completare la fase di
ricognizione su tutta l'area colpita dal sisma che si estende per circa 800 chilometri
quadrati. E su questo settore sono attivi molti dei 300 volontari che da
venerdì hanno dato il cambio al primo contingente. In particolare - ha riferito
Berlasso - la Protezione civile del Fvg, che a livello nazionale ha un ruolo di
coordinamento tra le Regioni, si sta occupando di gestire i 32 campi per il
ricovero allestiti all'Aquila e contemporaneamente, oltre a lavorare sulla
ricognizione cercando di realizzare supporti cartografici di alta qualità,
stiamo organizzando le operazione per la rimozione delle macerie e i primi
interventi di bonifica». Insieme ai tecnici della Protezione civile sta
lavorando anche un pool di ingegneri creato "ad hoc" con il
contributo delle Università di Udine e di Trieste e dell'ordine professionale.
«Se ci sono professionisti che vogliono dare il loro contributo o se qualcuno è
disposto a ospitare gli sfollati (ammesso che ci sia questa necessità) - hanno
spiegato gli assessori insieme a Berlasso - la cosa migliore da fare è
comunicare la propria disponibilità alla centrale della Protezione civile che
così potrà far fruttare al meglio gli aiuti». Cristian Rigo
(
da "Sestopotere.com"
del 15-04-2009)
Argomenti: Cina Usa
Turismo:
Enit e Rai Lanciano Spot 'Italia. Much More' (15/4/2009 09:15) | (Sesto Potere)
- Roma - 15 aprile 2009 - Per due mesi, aprile-maggio, alla vigilia di una
stagione estiva che si annuncia incerta, per quanto riguarda l'afflusso degli
ospiti stranieri, i più importanti broadcast di mercati strategici per il
nostro Paese, cioè Germania, Austria e Svizzera, Regno Unito, USA, Canada e
l'area web, lanceranno un messaggio promo-pubblicitario che vuole evocare la
dimensione onirica ed emozionale del viaggio in Italia. Entro il frame di
"Italia Much More" la Campagna Promozionale 2009 - realizzata per
l'ENIT dalla Rai e da RAI Trade - propone un caleidoscopio di immagini molto
suggestive per catturare e sorprendere l'ospite straniero, inducendolo a scegliere
l'Italia come meta di vacanze, diversificando la tipologia di location offerta
o di messaggio, in funzione del target di riferimento. Tre le versioni
realizzate in formato HD dello spot promozionale di 60, 30 e 15 secondi che
sarà mandato in onda sulle principali reti televisive nazionali, nel prime time
e con la maggiore affinità rispetto al target di riferimento. Con i passaggi
spot sui principali canali TV dei Paesi di area tedesca, del Nord America e
sulle principali emittenti del Regno Unito, verrà aumentata la "forza
d'urto" sui mercati mondiali raggiungendo un effetto moltiplicatore di
"impressions" molto elevato. L'ENIT-Agenzia utilizzerà i filmati in
tutto il mondo ed in tutte le attività e le iniziative che porrà in essere per
assolvere il suo ruolo istituzionale (convegni, conferenze stampa, fiere,
workshops, "settimane italiane", ecc.). Negli USA e nell'area tedesca
(Germania, Austria e Svizzera), la diffusione del messaggio promo-pubblicitario
sul web sarà realizzata in sinergia con i maggiori gruppi editoriali, la stampa
specializzata ed i principali siti web del settore viaggi. Finalizzata alla
promozione specifica sul mercato americano, "Italy Hospitality Truck"
attraverso i quali il messaggio sull'ospitalità italiana verrà veicolato attraverso
due mezzi personalizzati, che viaggeranno e stazioneranno nelle maggiori aree
metropolitane degli USA. "Con "Italia Much More" l'ENIT-Agenzia
Nazionale del Turismo dà un sostegno concreto ed un forte impulso alla
promozione del brand Italia sui mercati internazionali, in un momento delicato
per il settore del turismo, sia a livello internazionale che domestico,
combinando esperienze reali e virtuali, che colpiscano e stimolino i turisti
fornendo loro, al tempo stesso, spunti utili per rendere più coinvolgente e
ricca l'esperienza", sostiene il Presidente dell'ENIT-Agenzia, Matteo
Marzotto. " "Per le festività pasquali, l'andamento dei maggiori
mercati dell'incoming italiano, che emerge dal Monitoraggio dell ' Agenzia
presso i TO, presenta in generale segno negativo, con flessioni della domanda
più o meno consistenti, anche a causa dei negativi effetti dei tassi di cambio
delle principali monete. Le contrazioni dei flussi turistici - aggiunge
Marzotto - coinvolgono non solo i mercati europei ed oltreoceano tradizionali,
molti dei quali duramente colpiti dalla crisi finanziaria ed economica ma, per
la prima volta, anche quelli emergenti come la Russia o il Brasile. Si
mantengono stabili o in crescita alcuni Paesi dell' Est Europa (Rep. Ceca,
Ungheria, Polonia) e dell'Asia (Cina, India e Corea)." "Gli spot televisivi della Campagna
Promozionale 2009 - aggiunge il Direttore Generale, Eugenio Magnani -
rappresentano lo strumento ideale per far scoprire la molteplice varietà delle
bellezze naturali, artistiche e culturali del nostro Paese attraverso
l'attrattiva molto nota dei mega Brands -Roma, Venezia e Napoli - e
quella cosiddetta minore dei Sub Brands che funzionano da catalizzatori
inimitabili per gli ospiti stranieri, consentendo un turismo nuovo, più
economico, durante tutto l'arco dell'anno. E si affiancano strategicamente -
secondo Magnani - alla promozione di un sito dedicato: www.italiamuchmore.com
che permetterà allo spettatore di scoprire, attraverso lo strumento
contemporaneo del Web 2.0, ciò che veramente di "much more" più dare
l'offerta italiana, sia al potenziale che al recente viaggiatore". « Much
More » non e' solo uno slogan : e' il modo nuovo di intendere l'unione delle
forze per il futuro dell'Italia - ha detto Carlo Nardello, Amministratore
Delegato di Rai Trade -. - Enit e Rai Trade perseguono lo stesso obiettivo: la
promozione del nostro Paese. Siamo ambasciatori della bellezza italiana. Le
nostre esigenze si sono sposate sotto l'unica idea che si debba fare e proporre
"molto di piu'". Quella di "Much More Italy" e' una
campagna che e' nata dentro Rai Trade proprio per questi motivi. In questi
mesi, lavorando "molto di piu'", abbiamo incrementato la vendita di
audiovisivo italiano nel mondo e, quindi, abbiamo contribuito in modo fattivo
alla percezione internazionale che in Italia ci sia molto di piu' dei soliti
luoghi comuni. E' lo stesso significato della campagna che presentiamo oggi.
Non solo. Con Enit lanciamo un modello di collaborazione fra settori
industriali del paese che potrebbe cambiare in poco tempo l'immagine
dell'Italia nel resto del mondo. Uniti si vince e si può dare, per l'appunto,
"molto più" a tutti coloro che amano la bellezza" "La
realizzazione degli spot televisivi per ENIT - sottolinea il Vice Direttore Commerciale
Rai, Stefania Cinque - ha rappresentato un' importante conferma del ruolo del
Gruppo Rai nello sviluppo di progetti di comunicazione per le esigenze
istituzionali" In particolare, i prodotti audiovisivi sviluppati da RAI
Trade e i messaggi della campagna promozionale ENIT - grazie alle sinergie ed
alle complessive potenzialità distributive del Gruppo RAI - potranno essere
diffusi nel circuito internazionale gestito da NewCo RAI International (che
attualmente, attraverso il suo canale generalista Rai Italia e le offerte tematiche
mirate, raggiunge oltre 20 milioni di abitazioni, con un' audience potenziale
superiore ai 60 milioni di telespettatori).
(
da "Corriere.it"
del 15-04-2009)
Argomenti: Cina Usa
Ma la
Russia condanna la decisione di tornare a lavorare il plutonio Missile, l'Onu condanna
la Corea del Nord E Pyongyang: riapriamo i nostri impianti Dichiarazione del
Consiglio di Sicurezza: «Le sanzioni devono essere applicate». Gli Usa: il testo è vincolante (Infophoto) NEW YORK - Il
Consiglio di sicurezza dell'Onu ha condannato la Corea del Nord per il lancio
del missile dello scorso 5 aprile e come risposta Pyongyang ha annunciato la
ripresa del programma nucleare e l'espulsione degli ispettori dell'Onu. ONU -
Una dichiarazione Onu è stata varata all'unanimità dai 15 membri del Consiglio
di sicurezza che hanno condannato il lancio del razzo in quanto contravviene
alla risoluzione 1718 dell'ottobre 2006» che proibiva a Pyongyang esperimenti
nucleari e lanci di missili. Il testo «esige» che la Corea del Nord si astenga
da altri lanci in futuro. Nella dichiarazione si chiede che le sanzioni
esistenti contro la Corea del Nord siano applicate. Il testo della
dichiarazione era stato concordato dai cinque membri permanenti del Consiglio e
dal Giappone e sottoposto agli altri membri per il sì definitivo. Nel testo non
si precisa se il lancio sia stato di un missile o di un satellite per
telecomunicazione, come sostiene Pyongyang. Secondo l'ambasciatrice americana,
Susan Rice, una dichiarazione del genere ha valore vincolante, interpretazione
non condivisa da altri diplomatici. La compattezza del Consiglio di sicurezza
su questa decisione è stata salutata positivamente sia dal presidente
americano, Barack Obama, sia dal segretario generale dell'Onu, Ban Ki-Moon.
«RIAPRIAMO GLI IMPIANTI» - La risposta del governo di Pyongyang non si è però
fatta attendere. La Corea del Nord ha definito non «più necessari» i colloqui a
sei sul processo di denuclearizzazione. Ma, soprattutto, ha fatto sapere
attraverso l'agenzia di stampa ufficiale Kcna, che intende ora riaprire i suoi
impianti nucleari. «Consideriamo di costruire un nostro reattore nucleare e di
riavviare gli impianti nucleari e di riprocessamento delle barre di
combustibile usato», ha commentato il ministero degli Esteri di Pyongyang. La
Corea del Nord inoltre allontanerà gli ispettori dell'Aiea (Agenzia
internazionale per l'energia atomica). «Una decisione non necessaria», ha
commentato il segretario di Stato americano, Hillary Clinton. «Speriamo che ci
sia l'opportunità di discutere di tutto questo non solo con i nostri alleati,
ma anche con i nordcoreani». RAMMARICO DELLA RUSSIA - La Russia, tradizionale alleata di Pyongyang assieme alla Cina, si è però detta «dispiaciuta» per
le intenzioni annunciate dalla Corea del Nord. «Possiamo solo rammaricarci - fa
sapere sotto anonimato un funzionario del ministero degli Esteri di Mosca
citato dall'agenzia Ria Novosti - e chiediamo a Pyongyang di non ritirarsi dai
colloqui sul nucleare nella penisola coreana». stampa |
(
da "Sestopotere.com"
del 15-04-2009)
Argomenti: Cina Usa
Terremoto:
da Milano aiuti , tecnologia e sistemi innovativi (15/4/2009 09:34) | (Sesto
Potere) - L'Aquila - 15 aprile 2009 - In occasione degli interventi di aiuto
alle popolazioni abruzzesi colpite dal sisma, la Protezione Civile del Comune
di Milano ha impiegato per la prima volta in Italia, in un teatro reale di
emergenza, un sofisticato sistema di CRM (Customer relationship managenment).
Non solo quindi tende, assistenza logistica, una nuovissima cucina da campo e
gruppi elettrogeni ma anche la tecnologia più avanzata per ricostruire le
relazioni tra istituzioni e cittadini. Un “Sistema Milano” che ora sembra
essere voler esser adottato da tutta la macchina organizzativa degli aiuti.
Nell’area di sua competenza, le comunicazioni “non voce”
della Protezione
Civile ambrosiana sono state centralizzate su un’innovativa
ed esclusiva piattaforma di comunicazione multicanale che usa e genera: sms, e-mail, fax e
posta cartacea. In poche ore il sistema GastoneCRM, della Grande Service di
Parma, è stato configurato direttamente sul luogo e ha permesso di mettere in rete
– utilizzando semplici collegamenti Internet – i palmari, i telefonini di
ultima generazione e i computer sia degli operatori sia dei cittadini di Rocca
di Mezzo e delle frazioni limitrofe. Questo ha permesso, fin dalla giornata di
mercoledì 8 aprile, agli uomini e volontari guidati dal direttore Leonardo
Cerri, di ristabilire il complesso tessuto relazionale tra le forze di
protezione civile, le amministrazioni locali e centrali, gli sfollati, le forze
dell’ordine. Sul sito Internet ufficiale del Comune di
Rocca di Mezzo è stata anche messa on line un’area per la registrazione e il
censimento
di tutta la popolazione, creando così una nuova e attendibile “anagrafica”
della tendopoli e dei sopravvissuti. A sua volta, la
Protezione Civile ha potuto coordinare la comunicazione ufficiale verso i suoi
uomini in azione, verso gruppi e famiglie e verso singoli cittadini muniti di
semplice apparecchio cellulare. Con il sistema Crm della Protezione Civile di
Milano sarà poi possibile ripristinare senza problemi la comunicazione cartacea
verso le popolazioni colpite (posta prioritaria, raccomandate e
raccomandate A/R) da parte dell’amministrazione locale,
degli enti e della Protezione civile alle famiglie sfollate e, non di meno
importante, gestire l’elenco delle abitazioni e degli edifici inagibili o
parzialmente agibili (con tutti i documenti pertinenti) in una banca dati
centralizzata. Sempre tra gli impieghi previsti dal "Sistema Milano” c’è la possibilità di gestire le esigenze del singolo nucleo
famigliare, al fine di facilitare le comunicazioni tra Amministrazione locale,
Protezione civile e sfollati durante la riorganizzazione e normalizzazione dei
servizi all’infanzia, agli anziani e ai portatori di handicap.
La piattaforma GastoneCRM è stata testata dal Comune di Milano nel 2007 ed è in
carico tutt’ora all’Ufficio Stampa, mentre la Protezione Civile Comunale
lo ha in prova da poche settimane. Una curiosità: l’installazione e configurazione della piattaforma in Abruzzo
è stata eseguita dallo stesso titolare dell’azienda costruttrice – arruolato
nelle fila milanesi come “volontario/specialista” - mentre l’help desk 24 ore su 24 di supporto agli operatori della
Protezione Civile di Milano è stata offerta spontaneamente dagli stessi clienti
– pubblici e privati - dell’azienda parmense (compreso, ovviamente, l’Ufficio
Stampa del Comune di Milano). Ma non ce n’è stato
bisogno perché il sistema è perfettamente operativo fin dalla mattinata dell’8
aprile.
(
da "Wall Street Italia"
del 15-04-2009)
Argomenti: Cina Usa
Nuovi
sistemi d’illuminazione: Toshiba lancia una nuova attività in
Europa L'esposizione Toshiba presenterà, in occasione del Salone di Milano, la
nuova linea di prodotti per l’illuminazione del 21°secolo ad
efficienza energetica -->Toshiba Corporation ha annunciato oggi l'intenzione di
voler avviare un'importante iniziativa per il lancio della sua attività
dedicata a nuovi sistemi di illuminazione in Europa e negli USA. Come primo
passo, entro la prossima estate l'azienda stabilirà delle basi operative
commerciali nel Regno Unito, in Germania e negli USA, che si aggiungeranno a
quella già stabilita in Francia all'inizio di Aprile, per portare sul mercato
un'ampia gamma di prodotti per l'illuminazione ad alta efficienza energetica,
come le lampade a LED. Nel corso di quest'anno Toshiba ha in programma
un'ulteriore espansione della portata e delle attività di quest'attività, che
arriverà a coprire regioni e paesi quali India, Russia, Brasile, Medio Oriente e Cina. Toshiba lancerà la sua attività legata ai nuovi sistemi di
illuminazione in Europa esponendoli in occasione del Salone di Milano, una
delle più importanti esposizioni mondiali per l'arredamento e il design degli
interni. Il tema ispiratore della mostra sarà identificato dal nome
"Ouverture" e la prima presenza in assoluto dell'azienda in
occasione del Salone darà un'immagine viva della filosofia di Toshiba riguardo
alla luce, all'illuminazione e alla sua importanza per la vita quotidiana.
L'esposizione di Toshiba potrà essere visitata dal 22 al 27 aprile presso la
Liberia del Design a Milano. Toshiba è l'azienda che ha prodotto la prima
lampadina in Giappone nel 1890, e può quindi vantare più di un secolo di
esperienza nei prodotti per l'illuminazione. Oggi il punto di forza
dell'azienda è la sua capacità di portare un alto livello di efficienza
energetica nelle applicazioni pratiche per l'illuminazione, senza scendere a
compromessi nella qualità o nell'effetto ambiente della luce. Le luci a LED
dell'azienda, che hanno già riscosso un grande successo in Giappone,
comprendono lampadine, luci per l'illuminazione delle aree di calpestio, basi
luminose e illuminazioni stradali. Nel febbraio 2009 l'azienda ha già
illuminato con 2.300 lampade a LED La Zona Kawasaki, uno dei più grandi centri
commerciali giapponesi, e ha fornito luci installate nelle cabine passeggeri,
incluse lampade spot per la lettura, per i treni superveloci Shinkansen che
collegano le principali città giapponesi. Toshiba sta trasformando anche
l'illuminazione dell'edificio e degli uffici della sua sede centrale a Tokyo
con un sistema a LED. Una generazione futura di Akari Per Toshiba
l'illuminazione è molto più di un mezzo per illuminare gli ambienti. La luce
agisce sulle emozioni, è creatrice di atmosfere ed arricchisce la vita delle
persone. Questa qualità è per Toshiba un akari, un concetto giapponese che
esprime la capacità dell'illuminazione di esercitare un profondo senso di
attrazione sui nostri sensi e le nostre emozioni. A Milano Toshiba mostrerà
come il passaggio dall'illuminazione incandescente a quella a LED è destinata a
creare una generazione futura di akari. L'esibizione mostrerà oggetti luminosi
a pera circondati da archi di specchi, disposti su una curva che rappresenta
una finestra di collegamento tra il passato e il futuro. Le luci a LED
incastonate negli oggetti brilleranno con maggiore intensità man mano che la
gente si avvicina, e pulseranno come se fossero dotati di vita propria.
L'installazione offre un'esperienza visuale e tattile al tempo stesso,
trasmettendo il messaggio dell'impegno di Toshiba per la creazione di una cultura
akari che riscalda la vita. “Abbiamo intenzione di
cessare la produzione di lampade incandescenti nel 2010 a favore di alternative
ad efficienza energetica e mirate alla salvaguardia dell'ambiente, quali le
lampade a LED e quelle fluorescenti.” ha affermato
Kuniaki Kumamaru, Direttore generale della Divisione per i nuovi sistemi di
illuminazione di Toshiba. “Con la nostra attività focalizzata sui nuovi sistemi di
illuminazione ci proiettiamo nel futuro, ispirandoci al concetto “Illuminare il cammino per il calore e l'armonia, per le
persone e per l'ambiente”. Stiamo incanalando le nostre forze ed energie per lo
sviluppo di quest'attività e ci aspettiamo che possa raggiungere dimensioni
mondiali.” Per maggiori informazioni sulla nuova tecnologia di
illuminazione di Toshiba, visitate: http://www.toshiba.co.jp/lighting/ Punti
salienti della mostra a Milano Durata della mostra: dal 22 al 27 aprile 2009
(dalle
11.00 alle 20.00) Luogo: Milano, Italia “Libreria
del design”, zona Tortona Tema: “Ouverture”— Un'installazione della prossima
generazione di illuminazione Direzione artistica: Toshiba Corporation Design
dei prodotti´e interazione: Toshiba Corporation, takram design
engineering Archiettura: Ryo Matsui Architects Area espositiva: 176m2 L'impegno
di Toshiba per l'ambiente Il Gruppo Toshiba, quale cittadino corporate del
pianeta Terra, è impegnato nella realizzazione di un ambiente migliore. Guidato
dalla “Visione Toshiba dell'ambiente per il 2050” il Gruppo sta mettendo in atto misure per decuplicare
l'efficienza ambientale entro il 2050 rispetto al 2000, come anno di
riferimento. L'obiettivo principale è la riduzione prevista di emissioni di CO2
per un totale
equivalente a 117,7 milioni di tonnellate/anno entro il 2025, tramite lo
sviluppo e le vendite di attrezzature e sistemi per la fornitura di energia ad
alta efficienza e la fabbricazione di apparecchi ecologici per l'uso nelle
abitazioni e negli uffici. L'attività legata ai nuovi sistemi di illuminazione
è avviata a fornire un contributo essenziale a questi sforzi. Lavorando per
contenere il riscaldamento globale, fare un uso efficienze delle risorse e
gestire il controllo dei prodotti chimici, il Gruppo Toshiba crea valore per le
persone e promuove stili di vita in armonia con il nostro pianeta. Il testo originale
del presente annuncio, redatto nella lingua di partenza, è la versione
ufficiale che fa fede. Le traduzioni sono offerte unicamente per comodità del
lettore e devono rinviare al testo in lingua originale, che è l'unico
giuridicamente valido. Per maggiori informazioni sulla politica ambientale di
Toshiba, visitate: http://www.toshiba.co.jp/env/en/index.htm Galleria
Fotografica/Multimediale Disponibile:
http://www.businesswire.com/cgi-bin/mmg.cgi?eid=5939207〈=it MY PR - Behind ReputationLorenzo Pallotti
- Valeria CongedoTelefono: 02
54123452lorenzo.pallotti@mypr.itValeria.congedo@mypr.it
(
da "Wall Street Italia"
del 15-04-2009)
Argomenti: Cina Usa
Agenda
degli avvenimenti di mercoledi 15 aprile 2009 di Apcom -->Roma, 14 apr.
(Apcom) - Questa l'agenda degli avvenimenti in Italia ed all'estero di
mercoledi 15 aprile 2009. ITALIA POLITICA Roma - Riunione del plenum del Csm -
Conferenza stampa del segretario del Pd Dario Franceschini per presentare nuovo
sito - Riunione presidenza Commissione parlamentare di Vigilanza sulla Rai - Il
ministro dell'Economia Giulio Tremonti ed il responsabile Welfare Pd Enrico
Letta presentano il libro di Piero Ostellino 'Lo Stato canaglia, come la
cattiva politica continua a soffocare l'Italia' - Conferenza stampa Comunità
Sant'Egidio su accensione straordinaria Colosseo contro la pena di morte Altre
città Mazara del Vallo - Il Presidente della Camera Gianfranco Fini presenta il
libro 'I Traditori' di Nicola Cristaldi' Napoli - L'ex Premier Pd Massimo
D'Alema partecipa al seminario dell'Unione Industriali 'Check up Mezzogiorno'.
- Ultimo giorno di visita privata del Presidente della Repubblica Giorgio
Napolitano ECONOMIA E FINANZA Roma - Assemblea di Aeroporti di Roma sul
bilancio 2008 - Cisl, Uil, Ugl e Confindustria firmano la riforma del modello
contrattuale - Presentazione alla Luiss del libro "La paga dei padroni"
di Gianni Dragoni e Giorgio Meletti. Partecipano il presidente di Fs Innocenzo
Cipolletta e il presidente di Autostrade Gian Maria Gros-Pietro - Forum delle
associazioni di ispirazione cattolica su "Lavoro e famiglia".
Partecipano il ministro del Welfare Maurizio Sacconi e il segretario generale
della Cisl Raffaele Bonanni - Conferenza stampa della Confederazione italiana
agricoltori - Convegno "I giovani imprenditori e l'arte: 11 opere
raccontano": Partecipa la presidente dei giovani di Confindustria Federica
Guidi Milano - Cda straordinario di Bpm su risposte a Consob sulla natura della
lista di minoranza in vista dell'assemblea Altre città Bergamo - Conferenza
stampa Ryanair con il deputy Ceo Michale Cawley per illustrare i progetti
sull'Aeroporto di Orio al Serio ECONOMIA INTERNAZIONALE Washington - La Federal
Reserve presenta il Beige book San Francisco - Si apre la conferenza
internazionale "Raggiungere un'economia globale sostenibile"
organizzata dall'associazione Ceres: previsti tra gli altri gli interventi
dell'attore Robert Redford e dell'ad di Sun Jonathan Schwartz Usa - Attesi i dati sulla produzione industriale di marzo,
l'indagine Empire State sull'attività nel manifatturiero ad aprile, i dati
sulla domanda estera su asset in dollari a febbraio e i dati definitivi
sull'inflazione di marzo ESTERO UNIONE EUROPEA Bruxelles - Conferenza stampa
del commissario Ue alle Relazioni esterne, Benita Ferrero-Waldner, sul lancio
del servizio Euromed News NUOVA EUROPA Russia - Kalinin, premier Vladimir Putin
coordina riunione su sviluppo energia atomica Moldova - Chisinau, commissione
elettorale procede al ricomputo delle schede delle legislative contestate
dall'opposizione Ucraina - Kiev, commissione per il campionato Euro2012 fa il
punto sui preparativi. Partecipa il presidente Uefa Michel Platini Armenia -
Erevan, incontro dei ministri dell'Interno del Patto Colletivo per la Sicurezza
(Csto) MONDO Brasile - Rio de Janeiro, conferenza per la difesa aerospaziale
dell'America Latina Gran Bretagna - Commemorazioni per l'anniversario del
disastro di Hillsborough India - Mumbai, udienza del processo contro l'unico
imputato per gli attentati di novembre Stati Uniti - Washington, incontro al dipartimento di Stato fra Hillary Clinton e l'alto
rappresentante Ue per la politica estera, Javier Solana Giappone - Tokyo,
visita del presidente del Pakistan Asif Ali Zardari Sudan - Khartoum, visita
del presidente della Commissione Esteri del Senato Usa, John Kerry Cina - Pechino, visita dell'inviato speciale Usa per Afghanistan e
(
da "Giornale di
Vicenza.it, Il" del 15-04-2009)
Argomenti: Cina Usa
CORNEDO/1.
Gli imprenditori della vallata puntano sul nuovo nell'area del Tezzon a Cereda
15/04/2009 rss e-mail print Le nuove costruzioni realizzate al Pip Tezzon. FOTO
CARIOLATO Una zona industriale anti-crisi. A distanza di due anni, sono 18 i
capannoni innalzati nell'area industriale del Tezzon di Cereda, una
lottizzazione privata di 135 mila metri quadrati, che ne prevede in totale di
37. La visione è quella di un grande cantiere, dove scavano i caterpillar,
vanno e vengono le betoniere e le gru con i braci lanciati nel cielo. Un vero
boom, se si tiene conto della difficile congiuntura economica. Qui hanno
costruito e stanno costruendo nuovi stabilimenti gli imprenditori dei vari
settori manifatturieri, che hanno spostato le loro attività dalle periferie dei
paesi, altri che hanno scelto di specializzarsi in prodotti che
"tirano" nel mercato globalizzato, altri ancora
che hanno voluto lasciare il mondo artigianale per tentare l'avventura a
livello industriale. Impresari della valle dell'Agno. E se chiedi loro da dove
venga tanta fiducia, investendo nell'attuale incerto futuro, rispondono tutti
che sono convinti che sia il lavoro e non la finanza la chiave per uscire dalla
crisi. A. C.
(
da "Denaro, Il"
del 15-04-2009)
Argomenti: Cina Usa
Professioni
vita dell'ordine Terremoto, parte la mobilitazione Nell'Abruzzo colpito dal
sisma rilievi sugli edifici e iniziative di solidarietà Si è tenuta il 9 aprile
presso il Consiglio Nazionale degli Ingegneri, in Roma, la riunione del CNI e
dei Presidenti degli Ordini Provinciali per definire le modalità di
organizzazione delle attività di ricognizione degli edifici danneggiati dal
sisma in Abruzzo. Erano presenti 64 Presidenti degli Ordini Provinciali che
hanno aderito all'iniziativa di organizzare squadre di esperti per gli
accertamenti e le verifiche necessarie ad un rapido rientro della popolazione
nei fabbricati agibili. Luigi Vinci* Armando Zambrano** Si è convenuto che
l'invio delle squadre sia coordinato dal Consiglio Nazionale degli Ingegneri,
che sarà l'unico riferimento in contatto con la Protezione Civile. Compito del
CNI sarà : la raccolta delle schede che gli Ordini Provinciali invieranno, su
modulistica prestabilita, contenenti i nominativi dei componenti delle squadre;
l'invio, con tempistica e modalità concordate con la Protezione Civile, delle
squadre di accertatori; l'indicazione delle aree di intervento; la fornitura di
"divise" unificate per gli accertatori nominati dagli Ordini,
completi di casco e scarpe antinfortunistiche; garantire il vitto e l'alloggio
d'intesa con l'organizzazione della Protezione Civile; l'assicurazione per gli
infortuni per i singoli accertatori nonché una polizza per i danni a terzi;
l'organizzazione di seminari di formazione per i responsabili delle squadre
degli Ordini Provinciali sulle modalità di verifica e di redazione delle
schede. Gli Ordini Provinciali dovranno: raccogliere le disponibilità dei
colleghi esperti in strutture; formare squadre composte almeno da due
professionisti esperti e da un giovane; organizzare corsi di preparazione
tenuti dagli esperti formati nei seminari; distribuire la modulistica per gli
accertamenti nonché il manuale; sostenere le spese per l'attività di
accertamento. Inoltre, si è deciso di avviare una raccolta di fondi tra gli
iscritti agli Ordini e, su proposta dell'Ordine di Napoli, che ha già stanziato
un contributo di 25.000 euro, si è deciso di finanziare la ricostruzione di una
importante opera danneggiata dal terremoto. La riunione si è conclusa con la
decisione di organizzare un gruppo di lavoro operativo formato da Presidenti
con particolare conoscenza di esperienze analoghe vissute in occasione di
passati terremoti che collabori con il CNI soprattutto per contribuire alla
stesura dei provvedimenti della Protezione Civile in tema di interventi
tecnici. Il presidente Vinci ha comunicato le iniziative, già adottate dal
Consiglio di Napoli nella seduta straordinaria di lunedì 6 aprile, e della
presenza a l'Aquila del gruppo del Dipartimento di Ingegneria Strutturale
(DIST) dell'Università degli Studi di Napoli "Federico II",
costituito dal preside prof. ing. Eduardo Cosenza , dal prof. ing. Gaetano
Manfredi (Presidente Re.LUIS- rete dei Laboratori Universitari di Ingegneria
Sismica) e di altri giovani e valenti colleghi della nostra facoltà, tutti
componenti della commissione struttura dell'Ordine di Napoli. Il preside, prof.
Cosenza, aveva immediatamente comunicato al sottosegretario dott. Guido
Bertolaso la disponibilità degli ingegneri napoletani a costituire gruppi a
disposizione della Protezione Civile. Si è dato quindi mandato al Presidente
del CNI, ing.Paolo Stefanelli, coadiuvato dal vice-presidente P. Ernesto de
Felice e dai Presidenti degli Ordini di Napoli, ing.Luigi Vinci, e Salerno,
ing.Armando Zambrano, di incontrare nel pomeriggio il capo
della Protezione Civile, dr.Guido Bertolaso, per comunicargli le risultanze
della riunione e la disponibilità degli Ordini degli Ingegneri a farsi carico
con le proprie strutture, senza gravare sulla Protezione Civile impegnata in
altre emergenze, della fase di accertamento dei danni subiti dal patrimonio
edilizio, anche allo scopo di verificare la possibilità di rientro nelle
abitazioni da parte della popolazione sfollata. Alle 16,30 si è tenuto
l'incontro nella sede operativa della Protezione Civile in l'Aquila, presso la
Scuola della Guardia di Finanza, per il tramite del prof. Mauro Dolce, Vicecapo
della P.C. e dei proff. Edoardo Cosenza e Gaetano Manfredi, definiti dal
sottosegretario Bertolaso i suoi Dioscuri, ed impegnati, fin da martedì 7/04,
per il coordinamento delle verifiche ed in particolare per le attività di
verifiche delle scuole. Il dr.Bertolaso ha immediatamente apprezzato la
disponibilità degli Ordini, dando assicurazione che le attività di accertamento
saranno demandate agli Ordini, con modalità a definirsi non appena sarà avviata
a conclusione l'attuale fase di emergenza e sarà esaurita la sequenza di scosse
sismiche. Si ritiene che alla fase operativa si procederà tra una quindicina di
giorni, nel frattempo potranno avviarsi le attività di organizzazione e,
soprattutto, di formazione dei rilevatori. La delegazione ha potuto verificare
l'eccezionale efficienza della macchina operativa messa in campo dalla
Protezione Civile, in particolare della sala operativa, e quindi ha effettuato
un sopraluogo su alcune aree colpite, in particolare l'Ospedale, che per la
verità è momentaneamente inagibile, ma non crollato come viene ripetuto da una
cattiva informazione, ed alcune zone della periferia, non essendo possibile
accedere all'area del centro storico della città, attualmente ritenuta
pericolosa. I nostri ordini di Napoli e Salerno hanno richiesto ed ottenuto la
disponibilità, dal Ministero della Giustizia, di un immobile, sito in Sulmona,
ed adibito a sede della Scuola Penitenziaria, che potrà essere utilizzato per
accogliere adeguatamente i colleghi ingegneri campani impegnati nelle attività
di accertamento degli immobili danneggiati. Giovedì 16 avremo una riunione
della Federazione degli Ordini degli ingegneri della Campania, con la
presidenza dell'Ordine di Napoli, per coordinare le attività dei cinque Ordini
regionali. Circa le attività di competenza dell'Ordine di Napoli, si invitano i
colleghi che hanno già dato la disponibilità di integrare la domanda, con il
modello scaricabile dal nostro sito. A breve saranno chiamati ad un incontro
presso l'Ordine nel quale saranno date indicazioni più precise sull'attività da
svolgere e istruzioni sulla scheda tecnica di accertamento da compilare, con il
relativo manuale. La "scheda di 1 livello di rilevamento danno, pronto
intervento e agibilità per edifici ordinari nell'emergenza post-sismica ed il
relativo manuale" sono scaricabili dal nostro sito dell'Ordine.
*presidente Ordine Ingegneri di Napoli **presidente Ordine Ingegneri di Salerno
del 15-04-2009 num.
(
da "Denaro, Il"
del 15-04-2009)
Argomenti: Cina Usa
mediterraneo
turchia Importazioni in forte recessione Il commercio estero tocca il minimo
storico con 1,5 miliardi di dollari Secondo i dati pubblicati dall'Ufficio
Statistico Turco Tuik e rielaborati dall'Ufficio Ice di Istanbul, prosegue nel
primo bimestre dell'anno in corso l'andamento assolutamente negativo del
commercio estero turco che, pur toccando il minimo storico del saldo negativo
della bilancia commerciale (solo -1,5 miliardi di dollari, contro i -10,7
miliardi di dollari del primo bimestre del 2008) chiaro sintomo pero' della
difficile crisi congiunturale in atto per un'economia essenzialmente
trasformatrice, mostra -attraverso questi dati- il pesante affaticamento degli
investimenti privati, il profondo calo della domanda interna e in sintesi
un'estrema cautela da parte degli imprenditori locali circa i futuri, incerti
sviluppi congiunturali. Nel periodo gennaio-febbraio '09, le importazioni
turche dal mondo sono diminuite del 45,4 per cento attestandosi a 17,7 miliardi
di dollari, mentre le esportazioni hanno ceduto del 25,4 per cento toccando
quota 16,2 miliardi di dollari. La Russia, pur restando il primo paese partner
commerciale della Turchia, fa registrare un calo dell'interscambio del 47,3 per
cento (export russo -44,4 per cento; export turco -50,1 per cento),la Germania
vede diminuire l'interscambio del 40 per cento circa, con una flessione delle
esportazioni verso questo paese di oltre il 46,5 per cento. La Cina diviene
il terzo partner commerciale della Turchia con un interscambio di 1,72 miliardi
di dollari (interscambio -33 per cento '09/'08), precedendo gli Usa (1,677 miliardi di dollari
l'interscambio -24,5 per cento '09/'08) e l'Italia, che si attesta al quinto
posto con un interscambio di 1,674 miliardi di dollari (-46,2 per cento
'09/'08) dovuto ad esportazioni pari a 809,7 milioni di dollari (-54 per cento
'09/'08) e importazioni dalla Turchia pari a 864,3 milioni di dollari (-38,4
per cento '09/'08) e un saldo negativo per l'Italia per 54,6 milioni di
dollari. La quota dell'Italia sul totale delle importazioni turche è pari al
4,6 per cento. E' interessante notare che il calo generalizzato
dell'interscambio turco con il resto del mondo ha non solo toccato tutti i
paesi tradizionali partner come la Ue, ma anche quelli su cui si era rivolta
l'attenzione e il riorientamento commerciale degli ultimi 2/3 anni (paesi
limitrofi, repubbliche centro-asiatiche e paesi medioorientali, con le
eccezioni positive di Irak,Siria ed Egitto). I dati odierni sono il segnale
chiarissimo del profondo stato di disagio dell'economia turca (è di pochi
giorni fa il dato relativo al Pil dell'ultimo trimestre del 2008, in calo del 6,2 per
cento con una previsione di numerosi analisti locali per un calo ulteriore del
Pil nel primo trimestre del 2009 anche dell'8 per cento) che si sta riflettendo
inevitabilmente sul commercio estero. La domanda ora è: la crisi sta
terminando? Vi sono segnali in controtendenza? La risposta è a parere non solo
degli analisti Ice in Turchia, no: La crisi continuera' almeno per buona parte
dell'anno in corso e soprattutto renderà gli imprenditori e industriali locali
molto cauti sul versante degli acquisti dall'estero. Qualcosa di positivo però
c'è, ed è che è in queste fasi cosi' difficili che le imprese possono impostare
nuove strategie imprenditoriali, ristrutturare e reimpostare le aziende su basi
nuove cercando di sfruttare nuove tecnologie e nuove opportunità di business, e
sarà in questi interstizi di mercato che le imprese italiane dovranno sapersi
muovere per cogliere -al momento giusto- la ripresa economica. re.de. del
15-04-2009 num.
(
da "Avvenire"
del 15-04-2009)
Argomenti: Cina Usa
MONDO
15-04-2009 la sfida atomica La Corea del Nord affossa il dialogo Caccia gli ispettori
e riapre i reattori DA TOKYO L a Corea del Nord rilancia. Dopo la condanna
dell'Onu del lancio del missile-satellite, il regime comunista ha espulso tutti
gli osservatori dell'Agenzia internazionale per l'energia atomica dalla
centrale nucleare di Yongbyon che sarà riattivata. Non solo: Pyongyang ha
definito «inutili e non più necessari » i colloqui a sei sul processo di
abbandono dei programmi nucleari e ha annunciato l'intenzione di riaprire gli
impianti di trattamento del plutonio e di riprendere i programmi atomici. Giappone, Russia, Corea del Sud e Cina, le parti con Usa e Pyongyang coinvolte nei colloqui a sei, hanno espresso a vario
titolo preoccupazione e l'auspicio perché prevalga la linea del confronto nel
rispetto delle decisioni Palazzo di Vetro, nonché l'invito al regime
nordcoreano perché torni sui suoi passi. La dura presa di posizione di
Pyongyang è contenuta in un comunicato del ministero degli Esteri, diffuso
dall'agenzia di stampa del regime, la Kcna. Si sottolinea il carattere inusuale
del Consiglio di Sicurezza che mai ha preso «iniziative sul lancio di
satelliti» e che «viola arbitrariamente la sovranità della Repubblica popolare
democratica di Corea e danneggia gravemente la dignità del popolo coreano». In
secondo luogo, «non vi è alcun bisogno di tenere i colloqui a sei», che si sono
trasformati, rileva Pyongyang, «in una piattaforma per violare» la propria
sovranità e «per cercare di costringere la Corea del Nord a disarmare se
stessa». Infine, il regime assicura che intende «accrescere il suo deterrente
nucleare per l'autodifesa in ogni modo», attraverso il ripristino «al loro
stato originale degli impianti nucleari che erano stati disattivati (la
struttura di Yongbyon, ndr) in base agli accordi dei colloqui a sei», rimettendoli
in funzione e attivando il riprocessamento del combustibile esausto. Immediate
le reazioni delle parti coinvolte nei colloqui. Gli Usa
hanno intimato alla Corea di «smetterla con le minacce». La Russia ha espresso
dispiacere invitando «la Corea del Nord a rispettare la risoluzione 1718 del
Consiglio di Sicurezza e le condizioni della dichiarazione » dei sei del 19
settembre 2005. La Cina, da parte sua, ha rilevato
come i colloqui a sei «siano stati utili nel promuovere la fiducia». Per il
portavoce del ministero degli Esteri Jiang Yu, i partecipanti dovrebbero
«continuare a parlare» per arrivare alla ripresa dei colloqui interrotti
dall'anno scorso. Il Giappone ha chiesto di ripartire «subito» dal tavolo a
sei. «La nostra linea ha riferito il ministero degli Esteri è improntata al
rispetto delle risoluzioni dell'Onu», mentre il capo di gabinetto, Takeo
Kawamura, ha detto che l'esecutivo ha «fortemente » invitato la Corea del Nord
a riprendere la via del disarmo sul fronte del nucleare. Seul, infine, «reagirà
in maniera calma» alle ultime sfide della Corea del Nord, pur rimarcando come
detto da un funzionario del ministero degli Esteri, la risposta «insolitamente
dura» di Pyongyang. ( E.A.) Il regime riapre la corsa al nucleare (Ap) La dura
reazione del regime dopo la condanna dell'Onu al lancio del missile-satellite:
«Inutili i negoziati a sei». Cina e Russia invitano
alla prudenza. Gli Usa: basta minacce
(
da "Mattino, Il
(Benevento)" del 15-04-2009)
Argomenti: Cina Usa
Tokyo.
La Corea del Nord respinge al mittente «l'ingiusta azione» di condanna dell'Onu
sul lancio del missile-satellite del 5 aprile e decide un pesante contrattacco.
A poche ore dalla dichiarazione approvata all'unanimità dai 15 del Consiglio di
Sicurezza, il governo di Pyongyang ha definito «inutili e non più necessari» i
colloqui a 6 sul processo di abbandono dei programmi nucleari e ha annunciato
l'intenzione di riaprire gli impianti di trattamento del plutonio e di
riprendere i programmi atomici. Giappone, Russia, Corea del
Sud e Cina - le parti con Usa e Pyongyang coinvolte nei colloqui a
sei - hanno espresso a vario titolo la preoccupazione e l'auspicio perché
prevalga la linea del confronto nel rispetto delle decisioni Palazzo di Vetro,
nonché l'invito al regime nordcoreano perchè torni sui suoi passi. Va
detto comunque che a gettare acqua sul fuoco è stata proprio la Corea del Sud,
tradizionalmente su posizioni ben più dure, che ha invitato la comunità
internazionale ad evitare «reazioni scomposte». In particolare, il ministro
della Difesa sudcoreano Lee Sang-hee, ha sostenuto che le caratteristiche della
traiettoria seguita nove giorni fa dal razzo lanciato dalla Corea del Nord, che
in molti sospettavano essere un missile balistico Taepodong-2, sarebbero
«compatibili con quelle di un vettore che trasporta un satellite», così come
sostenuto fermamente da Pyongyang. La Corea del Nord sostiene infatti di aver
lanciato in orbita, lo scorso 5 aprile con un razzo che ha sorvolato
l'arcipelago nipponico prima di inabissarsi nel Pacifico, un satellite «a scopo
pacifico» per le telecomunicazioni. Per questo viene respinta la «condanna» da
parte dell'Onu, che in ogni caso non ha adottato una vera e propria risoluzione
(vincolante), ma si è limitata ad una «dichiarazione». In un comunicato
affidato all'agenzia di stampa del regime, la Kcna, il governo comunista di
Pyongyang sottolinea il carattere inusuale del Consiglio di Sicurezza che mai
ha preso «iniziative sul lancio di satelliti» e che «viola arbitrariamente la
sovranità della Repubblica popolare democratica di Corea e danneggia gravemente
la dignità del popolo coreano». Il Giappone ha chiesto di ripartire «subito»
dal tavolo a Sei. «La nostra linea - ha riferito il ministero degli Esteri - è
improntata al rispetto delle risoluzioni dell'Onu», mentre il capo di
gabinetto, Takeo Kawamura, ha detto che l'esecutivo ha «fortemente» invitato la
Corea del Nord a riprendere la via del disarmo nucleare.
(
da "Wall Street Italia"
del 15-04-2009)
Argomenti: Cina Usa
Kazakistan-Cina/ Nazarbaev in visita per cinque giorni di Apcom
Incontrerà Hu Jintao e Wen Jiabao -->Roma, 15 apr. (Apcom-Nuova Europa) - Inizia
oggi una lunga visita di stato del presidente kazako Nursultan Nazarbaev in Cina. Il capo dello stato centro-asiatico sarà nella
Repubblica popolare per cinque giorni. Nazarbaev incontrerà il presidente
cinese Hu Jintao, il presidente dell'Assemblea nazionale del popolo Wu Bangguo
e il premier Wen Jiabao. In occasione di questa visita dovrebbero essere
firmati una serie di accordi di cooperazione in diversi settori, a partire da
quello dell'energia. Il presidente kazako, inoltre, prenderà parte al Boao
Forum for Asia, dal 17 al 19 aprile, al quale dovrebbe
prendere parte anche l'ex presidente Usa George W. Bush. La visita iniziata oggi è la 16ma di Nazarbaev
in Cina. Tra Cina e Kazakistan nel 2008 il valore
dell'interscambio commerciale è stato di 17,55 miliardi di dollari, con un
incremento del 26,5 per cento rispetto al 2007.
(
da "Virgilio Notizie"
del 15-04-2009)
Argomenti: Cina Usa
Roma, 15
apr. (Apcom-Nuova Europa) - Anche per il 2009 la tendenza è al ribasso. L'ha
segnalato sempre l'Unodc nella sua valutazione invernale sulle droghe afgane,
pubblicata ai primi di febbraio. Costa ha segnalato diversi miglioramenti, ma
ha anche denunciato che questo trend positivo è fragile. "E' stato un
inverno duro per la gente in Afghanistan", ha spiegato. "Lo scorso
anno la siccità e la crisi alimentare - ha continuato - hanno aggiunto sofferenze
per la gente che vive in regioni piagate dalla povertà e dall'insicurezza. Per
molti afgani, al momento, la più importante questione di sicurezza è quella
alimentare". Quindi, per avere risultati stabili, è necessario
"sradicare la povertà, non solo i papaveri". Mosca guarda da vicino
le evoluzioni afgane. Non solo perché la storia fa da sempre la Russia uno dei
protagonisti del "Grande gioco" di potenza nell'"heartland"
eurasiatica, il cui controllo vuol dire avere nelle mani il rubinetto dei
traffici - da quelli energetici a quelli illeciti - tra Cina ed Europa. Ma anche perché il fiume
d'eroina che invade l'Europa, invade prima ancora la stessa Russia, creando un
grave problema sociale. A dicembre 2008, il capo di Fskn Viktor Ivanov affermò
che 30mila persone muoiono di droga ogni anno nella federazione, con un danno
all'economia russa di 54 miliardi di dollari. Secondo l'Unodc, circa il
2 per cento dei russi fa uso d'eroina o di altri oppiacei. Secondo l'analisi
russa, sono tre i percorsi che la droga segue per arrivare sui mercati.
"Uno dei principali è quello dei Balcani, che va in Europa attraverso
l'Iran e la Turchia. Il secondo è quello del Nord, conosciuto anche come Via
della Seta, apparentemente a causa delle nostre frontiere indistinte e che
presenta poche difficoltà nel trasportare la droga in Russia. Il terzo è il
percorso meridionale, che passa attraverso il Pakistan, India e poi,via mare,
va in tutto il mondo", ha spiegato Ivanov. La via settentrionale, secondo
l'Unodc, è seguita dal 10 per cento della produzione afgana, il principale
"hub" del narcotraffico regionale è il Tagikistan, che ha la
frontiera più lunga con l'Afghanistan. Mosca già diverse volte ha sottolineato
la necessità di affrontare questo cancro attraverso un coordinamento
internazionale con la Nato. Lo scorso anno, a maggio, i ministri degli Esteri
di Mosca, Pechino e Nuova Delhi concordarono sulla necessità di creare una
"cintura di sicurezza" attorno al buco nero afgano. E due giorni fa
il procuratore generale russo Yuri Chaika, parlando a una riunione di
magistrati dell'Organizzazione per la cooperazione di Shanghai (Sco), ha
chiesto un maggiore impegno congiunto del raggruppamento centroasiatico, che ha
come capofila la Cina oltre alla Russia, nella lotta
al narcotraffico. Proprio la Sco, inoltre, sembra rappresenta lo strumento
geopolitico preferito nella politica "afgana" di Mosca. In una
riunione ministeriale tenuta il 27 marzo, allargata a tutte le parti interessate,
l'organizzazione ha chiesto di essere maggioramente coinvolta nelle vicende di
Kabul. Da tempo la Russia chiede di avere voce in capitolo e, nel momento in
cui il nuovo presidente Usa Barack Obama si mostra più
ansioso di chiudere il dossier e aperto alla collaborazione multilaterale dopo
gli anni del unilateralismo di George W. Bush, ha delle carte da giocare. Ne è
un esempio quanto è accaduto negli ultimi mesi riguardo alla logistica degli
approvvigionamenti delle forze Isaf. Da un lato, secondo molti osservatori,
Mosca ha lavorato perché il Kirghizistan sfrattasse le forze Usa
dalla base di Manas - ma Mosca ha seccamente smentito questo lavorìo - e
dall'altro ha dato disponibilità al transito nel suo territorio di merci non
belliche destinati ai contingenti della coalizione. Un tentativo di
"canalizzazione" non ancora concluso, ma che ha segnalato un
attivismo sul fronte afgano da tempo sconosciuto. La lotta al narcotraffico, da
questo punto di vista, può essere un altro appiglio cui Mosca può appoggiarsi
per contare in questa partita.
(
da "Panorama.it"
del 15-04-2009)
Argomenti: Cina Usa
- Mondo -
http://blog.panorama.it/mondo - Corea nucleare: dialogo diretto tra Pyongyang e
Washington? Posted By redazione On 15/4/2009 @ 15:56 In Headlines, NotiziaHome
| No Comments Il Giappone invita la Corea del Nord a tornare al tavolo a Sei
per riprendere i colloqui sul processo di denuclearizzazione della penisola
coreana, mentre comincia a profilarsi l'ipotesi di un dialogo diretto tra
Washington e Pyongyang per far progredire le trattative. "Il modo più
ragionevole di ascoltare l'opinione pubblica internazionale è tornare al
dialogo a Sei", ha detto il capo di gabinetto Takeo Kawamura, in relazione
alla fase di stallo (se non di rottura come annunciato da
Pyongyang) dei negoziati che coinvolgono le due Coree, Cina, Giappone, Usa e Russia. Kawamura ha spiegato di
non conoscere i propositi del segretario di Stato americano, Hillary Clinton,
che ha accennato alla possibilità di colloqui diretti con la Corea del Nord per
realizzare un importante passo avanti nelle trattative. "Non
conosco le intenzioni degli Usa - ha rilevato ancora -
ma la base di riferimento dovrebbe essere il dialogo a Sei". In ogni caso,
hanno riconosciuto fonti del governo di Tokyo, l'obiettivo di Pyongyang è di
avere una trattativa diretta con gli Usa per negoziare
aiuti e concessioni e raggiungere, come rilanciato in giornata dalla propaganda
dei media ufficiali del regime comunista, 'il grande obiettivo del 20122:
un'economia prospera e un prestigio internazionale forte e autorevole, il
regalo promesso da Kim Jong-il, il 'caro leader', in occasione del centenario
della nascita di suo padre, Kim Il-sung. Proprio oggi la Corea del Nord ha
festeggiato con grandi e solenni manifestazioni pubbliche i 97 anni della
nascita del 'presidente eterno' nonché fondatore della Repubblica Popolare,
scomparso nel 1994. La ricorrenza, un momento di raccoglimento e di
celebrazione dell'orgoglio nazionale da parte dell'ultimo regime stalinista, ha
assunto maggiore rilevanza in base alle ultime sfide lanciate alla comunità
internazionale da Pyongyang dopo la dichiarazione di condanna unanime (ma meno
severa di una risoluzione) del Consiglio di Sicurezza dell'Onu per il lancio
del missile-satellite del 5 aprile. Dopo aver rivendicato il carattere
'pacifico' del lancio del suo satellite per le tlc Kwangmyonsong-2, dichiarato
'inutili' i colloqui a Sei e annunciato la ripresa dei programmi nucleari come
reazione alle decisioni del Palazzo di Vetro, la Corea del Nord ha ordinato
agli ispettori dell'Agenzia Internazionale per l'Energia Atomica (Aiea) di
rimuovere i sigilli e le telecamere dall'impianto nucleare di Yongbyon e di
lasciare il Paese "quanto prima". La condanna del Consiglio di
Sicurezza, che Giappone e Stati Uniti volevano fosse una risposta 'esemplare'
nella forma di una nuova risoluzione osteggiata invece da Cina
e Russia, contiene elementi che hanno provocato "la inusuale e quanto mai
dura" reazione di Pyongyang, come notato dal governo di Seul. Il
Consiglio, in altri termini, avvierà aggiustamenti ad alcune clausole sulle
sanzioni contenute nella risoluzione 1718 del 2006, configurando l'ipotesi di
stretta su alcune aziende nordcoreane che potrebbero vedere congelati i propri
beni posseduti all'estero.
(
da "Wall Street Italia"
del 15-04-2009)
Argomenti: Cina Usa
##Afghanistan/
Russia accusa: dopo attacco Usa invasi... -2- di Apcom
Mosca vuol dire la sua nella partita centro-asiatica -->Roma, 15 apr.
(Apcom-Nuova Europa) - Anche per il 2009 la tendenza è al ribasso. L'ha
segnalato sempre l'Unodc nella sua valutazione invernale sulle droghe afgane,
pubblicata ai primi di febbraio. Costa ha segnalato diversi miglioramenti, ma
ha anche denunciato che questo trend positivo è fragile. "E' stato un
inverno duro per la gente in Afghanistan", ha spiegato. "Lo scorso
anno la siccità e la crisi alimentare - ha continuato - hanno aggiunto
sofferenze per la gente che vive in regioni piagate dalla povertà e
dall'insicurezza. Per molti afgani, al momento, la più importante questione di
sicurezza è quella alimentare". Quindi, per avere risultati stabili, è
necessario "sradicare la povertà, non solo i papaveri". Mosca guarda
da vicino le evoluzioni afgane. Non solo perché la storia fa da sempre la
Russia uno dei protagonisti del "Grande gioco" di potenza
nell'"heartland" eurasiatica, il cui controllo vuol dire avere nelle
mani il rubinetto dei traffici - da quelli energetici a quelli illeciti - tra Cina ed
Europa. Ma anche perché il fiume d'eroina che invade l'Europa, invade prima
ancora la stessa Russia, creando un grave problema sociale. A dicembre 2008, il
capo di Fskn Viktor Ivanov affermò che 30mila persone muoiono di droga ogni
anno nella federazione, con un danno all'economia russa di 54 miliardi di
dollari. Secondo l'Unodc, circa il 2 per cento dei russi fa uso d'eroina
o di altri oppiacei. Secondo l'analisi russa, sono tre i percorsi che la droga
segue per arrivare sui mercati. "Uno dei principali è quello dei Balcani,
che va in Europa attraverso l'Iran e la Turchia. Il secondo è quello del Nord,
conosciuto anche come Via della Seta, apparentemente a causa delle nostre
frontiere indistinte e che presenta poche difficoltà nel trasportare la droga
in Russia. Il terzo è il percorso meridionale, che passa attraverso il
Pakistan, India e poi, via mare, va in tutto il mondo", ha spiegato
Ivanov. La via settentrionale, secondo l'Unodc, è seguita dal 10 per cento
della produzione afgana, il principale "hub" del narcotraffico
regionale è il Tagikistan, che ha la frontiera più lunga con l'Afghanistan.
Mosca già diverse volte ha sottolineato la necessità di affrontare questo
cancro attraverso un coordinamento internazionale con la Nato. Lo scorso anno,
a maggio, i ministri degli Esteri di Mosca, Pechino e Nuova Delhi concordarono
sulla necessità di creare una "cintura di sicurezza" attorno al buco
nero afgano. E due giorni fa il procuratore generale russo Yuri Chaika,
parlando a una riunione di magistrati dell'Organizzazione per la cooperazione
di Shanghai (Sco), ha chiesto un maggiore impegno congiunto del raggruppamento
centroasiatico, che ha come capofila la Cina oltre
alla Russia, nella lotta al narcotraffico. Proprio la Sco, inoltre, sembra
rappresenta lo strumento geopolitico preferito nella politica
"afgana" di Mosca. In una riunione ministeriale tenuta il 27 marzo,
allargata a tutte le parti interessate, l'organizzazione ha chiesto di essere
maggioramente coinvolta nelle vicende di Kabul. Da tempo la Russia chiede di
avere voce in capitolo e, nel momento in cui il nuovo presidente Usa Barack Obama si mostra più ansioso di chiudere il
dossier e aperto alla collaborazione multilaterale dopo gli anni del
unilateralismo di George W. Bush, ha delle carte da giocare. Ne è un esempio
quanto è accaduto negli ultimi mesi riguardo alla logistica degli
approvvigionamenti delle forze Isaf. Da un lato, secondo molti osservatori,
Mosca ha lavorato perché il Kirghizistan sfrattasse le forze Usa
dalla base di Manas - ma Mosca ha seccamente smentito questo lavorìo - e
dall'altro ha dato disponibilità al transito nel suo territorio di merci non
belliche destinati ai contingenti della coalizione. Un tentativo di
"canalizzazione" non ancora concluso, ma che ha segnalato un
attivismo sul fronte afgano da tempo sconosciuto. La lotta al narcotraffico, da
questo punto di vista, può essere un altro appiglio cui Mosca può appoggiarsi
per contare in questa partita.
(
da "KataWebFinanza"
del 15-04-2009)
Argomenti: Cina Usa
Nasdaq
in ribasso a Wall Street (Teleborsa) - Roma, 15 apr - Proseguono contrastati
gli indici di Wall Street. Il Dow Jones, dopo un inizio di contrattazioni in
calo, ha invertito la rotta portandosi a un +0,80%, segno pi anche per
l'S&P 500 che avanza dello 0,42%. Si mantiene in calo invece l'indice dei
tecnologici che flette dello 0,52%. Giornata ricca di dati macroeconomici
quella di oggi. E' risultata in calo dell'1,5% a 99,7 punti la produzione
industriale americana nel mese di marzo, dato invariato rispetto al mese
precedente. Le attese del mercato erano per una contrazione pari all'1%. I
flussi netti di capitali a febbraio sono risultati pari a -97,0 mld di dollari.
Sono scese le domande di mutuo da parte dei consumatori statunitensi nella
settimana al 10 aprile 2009.
L'indice delle richieste mutuo calato infatti del 11% a
1113,2 punti, mentre l'indice relativo alle domande di rifinanziamento sceso
del 10,9% a 6.071,7. L'indice dei prezzi al consumo USA a marzo risultato in
diminuzione dello 0,1% rispetto al 0,4% del mese precedente. Il dato,
comunicato dal Bureau of Labor Statistics (BLS) americano, risulta leggermente
superiore alle attese del mercato che attendevano un +0,1%. Su base annua
l'indice sceso dello 0,4%. L'indice Empire State ha evidenziato un
miglioramento ad aprile, attestandosi a -14,7 punti contro i -38,7 di marzo. Il
dato risulta migliore delle attese che avevano stimato un incremento ben pi
modesto a -35 punti. Nuovo record dei pignoramenti in USA a marzo. Stando agli
ultimi dati della Foreclosures.com, i pignoramenti sono balzati del 44% nel
mese di marzo, aggiornando il precedente record registrato a febbraio. Tra i
titoli societari in evidenza Yahoo! che sarebbe pronto a tagliare posti di
lavoro. La riduzione, secondo indiscrezioni di stampa, riguarder alcune
centinaia di posti e potrebbe essere annunciata a breve. Conti in contrazione per
il colosso statunitense Intel. La compagnia ha archiviato il primo trimestre
con un utile di 647 milioni di dollari, pari 11 cents per azione, contro gli
1,4 mld (25 cents per azione) dello stesso periodo dell'anno scorso. Le attese
degli analisti erano per un EPS di 3 cents. In calo anche i ricavi che sono
scesi a 7,1 mld di dollari contro i 9,6 miliardi precedenti. Pessima giornata
per Citigroup, in attesa della pubblicazione dei conti del primo trimestre, che
avverr il prossimo venerd, il titolo affonda sul paniere Dow30. Le azioni del
colosso bancario americano evidenziano una perdita del 5,51%. Citigroup non
riuscita a beneficiare dell'annuncio di un quasi raddoppio
degli utili presso la sua filiale in Cina. Abbott Laboratories ha reso noto che gli utili nel primo
trimestre sono risultati migliori delle attese. Per il trimestre chiuso al 31
marzo, l' utile netto di Abbott stato pari a 1,4 miliardi di dollari, rispetto
ai 938 milioni di dollari riportati nello stesso trimestre dello scorso anno.
I ricavi hanno subito una lieve contrazione attestandosi a 6,7 miliardi di
dollari dai 6,8 miliardi di dollari dello scorso periodo. Nonostante i buoni
risultati trimestrali, il titolo Abbott, sul Nyse, registra una perdita del
6,08%. Ottima giornata invece per il colosso assicurativo americano AIG, che
sul paniere Dow30 guadagna il 3,95%, confermandosi uno dei migliori titoli. Le
azioni della compagnia USA non sembrerebbero cos risentire di una notizia
riportata da Bloomberg, secondo cui la sua unit dedicata ai servizi finanziari,
votata alla chiusura entro l'anno, potrebbe mancare l'obiettivo ed annunciare
ulteriori perdite. 15/04/2009 - 19:35
(
da "Borsa(La
Repubblica.it)" del 15-04-2009)
Argomenti: Cina Usa
Nasdaq
in ribasso a Wall Street (Teleborsa) - Roma, 15 apr - Proseguono contrastati
gli indici di Wall Street. Il Dow Jones, dopo un inizio di contrattazioni in calo,
ha invertito la rotta portandosi a un +0,80%, segno più anche per l'S&P 500
che avanza dello 0,42%. Si mantiene in calo invece l'indice dei tecnologici che
flette dello 0,52%. Giornata ricca di dati macroeconomici quella di oggi. E'
risultata in calo dell'1,5% a 99,7 punti la produzione industriale americana
nel mese di marzo, dato invariato rispetto al mese precedente. Le attese del
mercato erano per una contrazione pari all'1%. I flussi netti di capitali a
febbraio sono risultati pari a -97,0 mld di dollari. Sono scese le domande di
mutuo da parte dei consumatori statunitensi nella settimana al 10 aprile 2009. L'indice delle
richieste mutuo è calato infatti del 11% a 1113,2 punti, mentre l'indice
relativo alle domande di rifinanziamento è sceso del 10,9% a 6.071,7. L'indice
dei prezzi al consumo USA a marzo è risultato in diminuzione dello 0,1%
rispetto al 0,4% del mese precedente. Il dato, comunicato dal Bureau of Labor
Statistics (BLS) americano, risulta leggermente superiore alle attese del mercato
che attendevano un +0,1%. Su base annua l'indice è sceso dello 0,4%. L'indice
Empire State ha evidenziato un miglioramento ad aprile, attestandosi a -14,7
punti contro i -38,7 di marzo. Il dato risulta migliore delle attese che
avevano stimato un incremento ben più modesto a -35 punti. Nuovo record dei
pignoramenti in USA a marzo. Stando agli ultimi dati della Foreclosures.com, i
pignoramenti sono balzati del 44% nel mese di marzo, aggiornando il precedente
record registrato a febbraio. Tra i titoli societari in evidenza Yahoo! che
sarebbe pronto a tagliare posti di lavoro. La riduzione, secondo indiscrezioni
di stampa, riguarderà alcune centinaia di posti e potrebbe essere annunciata a
breve. Conti in contrazione per il colosso statunitense Intel. La compagnia ha
archiviato il primo trimestre con un utile di 647 milioni di dollari, pari 11
cents per azione, contro gli 1,4 mld (25 cents per azione) dello stesso periodo
dell'anno scorso. Le attese degli analisti erano per un EPS di 3 cents. In calo
anche i ricavi che sono scesi a 7,1 mld di dollari contro i 9,6 miliardi
precedenti. Pessima giornata per Citigroup, in attesa della pubblicazione dei
conti del primo trimestre, che avverrà il prossimo venerdì, il titolo affonda
sul paniere Dow30. Le azioni del colosso bancario americano evidenziano una
perdita del 5,51%. Citigroup non è riuscita a beneficiare dell'annuncio di un quasi raddoppio degli utili presso la sua filiale
in Cina. Abbott
Laboratories ha reso noto che gli utili nel primo trimestre sono risultati
migliori delle attese. Per il trimestre chiuso al 31 marzo, l' utile netto di
Abbott è stato pari a 1,4 miliardi di dollari, rispetto ai 938 milioni di
dollari riportati nello stesso trimestre dello scorso anno. I ricavi
hanno subito una lieve contrazione attestandosi a 6,7 miliardi di dollari dai
6,8 miliardi di dollari dello scorso periodo. Nonostante i buoni risultati
trimestrali, il titolo Abbott, sul Nyse, registra una perdita del 6,08%. Ottima
giornata invece per il colosso assicurativo americano AIG, che sul paniere
Dow30 guadagna il 3,95%, confermandosi uno dei migliori titoli. Le azioni della
compagnia USA non sembrerebbero così risentire di una notizia riportata da
Bloomberg, secondo cui la sua unità dedicata ai servizi finanziari, votata alla
chiusura entro l'anno, potrebbe mancare l'obiettivo ed annunciare ulteriori
perdite. 15/04/2009 - 19:35
(
da "Dagospia.com"
del 15-04-2009)
Argomenti: Cina Usa
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| Segnala articolo --> BORSE Giù (MIBTEL +0.14%) – GRUBEL (UBS): TAGLIEREMO COMPENSI DEI MANAGER – MARPIONNE:
CON CHRYSLER INTESA AL 50%, POSSIBILE DIVENTI CEO - EXOR: DEPOSITATA LISTA CDA
- ALITALIA: INCHIESTA SU GESTIONE 2000-2007 - la corsa al petrolio iracheno… 1
- Piazza Affari
chiude in rialzo bene Fonsai, Mibtel +0,14%... (Apcom) - Chiusura in leggero
rialzo per Piazza Affari che ha reagito meglio delle principali Borse europee
all'andamento incerto di Wall Street, penalizzata dal dato sulla produzione
industriale di marzo (-1,5%) peggiore delle attese. Il Mibtel ha gudagnato lo
0,14%, praticamente invariato l'S&P/Mib (-0,03%), mentre l'All Stars ha
chiuso in rialzo dello 0,86%. Da segnalare il record storico di contratti in
una sola seduta registrato sull'Idem, il mercato dei derivati di Borsa
Italiana, dove sono stati scambiati complessivamente 563.041 contratti,
rispetto al recordo precedente dell'8 maggio 2007 di 451.655 contratti.
Marchionne Fra le blue chip acquisti sui finanziari con Fonsai (+6,5%)
protagonista, seguita da Mediolanum (+5,4%), Unipol (+4,4%), Mps (+3,7%),
Alleanza (+3%) e Generali (+2,9%), sostenuta anche da un report di Equita che
definisce il titolo una buona opportunità di acquisto, con rating buy e target
di 17,5 euro. In evidenza Pirelli (+4,4%) e Geox (+3,2%), tonica Mediaset
(+3,6%) in scia alla controllata spagnola Telecinco (+6,7%) che beneficia delle
aspettative sulle nuove norme per la tv pubblica promesse dal premier Zapatero
e che prevedono una "drastica" riduzione della pubblicità nella tv di
Stato, i canali della Tve. Denaro su Fiat (+2,3%): l'Ad Marchionne, in
un'intervista a un quotidiano canadese, ha affermato che il Lingotto
abbandonerà Chrysler al suo destino se entro la fine del mese i sindacati
canadesi e statunitensi della casa automobilistica di Detroit non daranno il
loro consenso a significative riduzioni del costo del lavoro. Vendite invece
sui finanziari Ubi (-3%), Intesa Sanpaolo (-1,7%), Bpm (-0,7%) e Mediobanca
(-0,7%). Lettera su Cir (-2,6%), seguita da Mondadori (-2,9%) dopo la corsa di
ieri ed Enel (-2,3%). Sul completo rally di Pininfarina (+30%), seguita da
Banca Profilo (+24,3%) e Stefanel (+19,1%) che ha raggiunto un accordo con le
banche sul rientro del debito. In deciso calo Tiscali (-6,5%) dopo che la
società di revisione Ernst&Young ha dichiarato di non essere in grado di
esprimersi sul bilancio del gruppo. A picco Seat (-33,9%), con le azioni che si
allineano al prezzo di emissione dell'aumento di capitale da 200 milioni. 2 -
Europa chiude in calo Dax -0,16%, Cac40 -0,48%... (Apcom) - Chiusura in calo
per le principali Borse europee, penalizzate dall'andamento contrastato di Wall
Street. Il Dax ha ceduto lo 0,16%, il Cac40 lo 0,48%, il Ftse100 lo 0,52%,
l'Ibex-35 l'1,39%,
lo Smi lo 0,66%. Chiusura in positivo invece per l'Aex di Amsterdam che ha
guadagnato lo 0,19% e per Milano, con il Mibtel in rialzo dello 0,14%. 3 - BCE:
BUNDESBANK, TASSI NON SCENDANO SOTTO 1%... (AGI/AFP) - I tassi europei, che
attualmente sono all'1,25%, possono scendere ancora ma non sotto l'1%. Lo ha
detto il presidente della Bundesbank, Axel Weber. "C'e' ancora un piccolo
spazio di manovra per il tasso di rifinanziamento", dice Weber, il quale
si definisce "critico" riguardo alla possibilita' di andare sotto
l'1%, per evitare contraccolpi negativi sul mercato interbancario. 4 - UBS:
GRUBEL, TAGLIEREMO COMPENSI DEI MANAGER... (ANSA) - Ubs, oltre che i
dipendenti, promette di tagliare anche le retribuzioni del manager.
'Sopprimeremo altresi' determinate prestazioni salariali supplementari per i
nostri collaboratori e in particolare per il management, conseguendo cosi'
risparmi significativi', ha detto il Ceo, Oswald J. Gruber all'assemblea degli
azionisti riunita all'Hallenstadion di Zurigo. Grubel ha ricordato che Ubs 'e'
sempre stata un datore di lavoro molto generoso e che numerose agevolazioni
erano superiori agli standard settoriali' Carlo De Benedetti 5 - UNICREDIT:
FONDI PRESENTANO LISTA MINORANZA CON WAIGEL E REICHLIN... (Adnkronos) - Alcuni
investitori istituzionali soci di Unicredit hanno presentato una lista di
minoranza per il nuovo consiglio di amministrazione, su cui si votera'
nell'assemblea del 27 aprile. La lista, di cui ha dato notizia oggi il
quotidiano 'Il Messaggero', e' stata depositata ieri. I candidati sono Theodor
Waigel, gia' ministro delle Finanze della Repubbica Federale Tedesca e della
Germania riunificata dal 1989 al 1998 sotto il cancelliere Helmut Kohl, che fu
tra l'altro uno dei padri del patto di stabilita' e di crescita prima e
dell'euro poi, e Lucrezia Reichlin, figlia del dirigente del Pci Alfredo
Reichlin, docente alla London Business School dal ricchissimo curriculum (tra
gli altri incarichi figura quello di direttore generale per la Ricerca della
Banca Centrale Europea; l'ultimo paper pubblicato per la Bce e' del febbraio
2009). La lista e' stata presentata da una serie di fondi e societa' di
gestione del risparmio: Aletti Gestielle sgr, Bnp Paribas Am sgr, Eurizon
Capital sgr, Eurizon Easy Fund Equity Europe, Eurizon Easy Fund Equity Euro,
Eurizon Easy Fund Equity Italy, Fidelity Funds Sicav, Fideuram Investimenti
sgr, Fideuram Gestions, Interfund Sicav, Mps Asset Management sgr, Stichting
Pensioenfonds Abp, Ubi Pramerica sgr. 6 - FIAT: MARCHIONNE, CON CHRYSLER INTESA
AL 50%, POSSIBILE DIVENTI CEO... (ASCA) - Esiste solo il 50% di possibilita'
per una intesa tra Fiat e Chrysler. E' quanto afferma l'a.d. della Fiat, Sergio
Marchionne, in una intervista al quotidiano canadese The Globe and Mail nella
quale apre alla possibilita' che possa assumere la carica di ceo del gruppo
americano. 7 - EXOR: DEPOSITATA LISTA CDA, TRA CONSIGLIERI ANCHE UNA DONNA...
(AGI) - In vista dell'assemblea di Exor, fissata per il prossimo 28 aprile,
l'azionista Giovanni Agnelli e C. Sapaz ha depositato la lista dei candidati
per il rinnovo del consiglio di amministrazione. Ne fanno parte Christine
Morin-Postel (amministratore indipendente), Andrea Agnelli, Carlo Barel di
Sant'Albano, Victor Bischoff (amministratore indipendente), Tiberto Brandolini
d'Adda, Oddone Camerana Eugenio Colucci (amministratore indipendente), John
Elkann, Luca Ferrero Ventimiglia, Gianluigi Gabetti, Franzo Grande Stevens,
Antonio Maria Marocco (amministratore indipendente), Alessandro Nasi, Lupo
Rattazzi, Giuseppe Recchi (amministratore indipendente), Antoine Schwartz
(amministratore indipendente) e Pio Teodorani-Fabbri. E' stata inoltre
depositata da parte del medesimo azionista la seguente lista di candidati per
la nomina del collegio sindacale di Exor: Sezione 1 (candidati alla carica di
Sindaco effettivo) 1. Lionello Jona Celesia 2. Paolo Piccatti 3. Giorgio Ferrino
1 Sezione 2 (candidati alla carica di Sindaco supplente) 1. Lucio Pasquini 2.
Ruggero Tabone. Non essendo state depositate altre liste, ai sensi dello
statuto, il termine per la presentazione di liste di candidati per la nomina
del Collegio Sindacale e' prorogato sino al 20 aprile 2009 e la percentuale
minima di partecipazione necessaria e' ridotta all'1% delle azioni ordinarie. 8
- CIR: COFIDE CANDIDA MICOSSI IN CDA, DESIGNATO PRESIDENTE... (ANSA) - Cofide
candida in via ufficiale Stefano Micossi per il Cda di Cir, dove il numero uno
di Assonime e' gia' stato designato presidente al posto di Carlo De Benedetti.
Quest'ultimo lascera' l'incarico in occasione dell'assemblea di bilancio, che
si terra' a Torino il 30 aprile. E' quanto emerge da una nota che indica come
quella della controllante (al 45,88% del capitale) sia l'unica lista depositata
per l'assemblea di Cir. Sempre il 30 aprile e' fissata l'assemblea di Cofide
dove verra' proposto come presidente, al posto dell'Ingegnere, il notaio
Francesco Guasti. 9 - DE BENEDETTI: A RISCHIO CUKI E DOMOPAK, TIMORI
SINDACATI... (ANSA) - La situazione produttiva della Comital, l'azienda
controllata dal fondo Management & Capitali di Carlo De Benedetti, che
detiene i marchi Cuki, Domopak e Tokita, 'peggiora di giorno in giorno e tra i
lavoratori crescono le preoccupazioni'. E' quanto sostengono Fim, Fiom e Uilm
di Torino che chiedono un incontro urgente alla proprieta' 'per capire le reali
prospettive dell'azienda'. Gianpiero Fiorani 10 - ALITALIA: INCHIESTA SU GESTIONE
2000-2007, ASCOLTATI 60 TESTIMONI... (Adnkronos) - Sessanta persone tra ex
dirigenti della vecchia compagnia di bandiera, attuali dirigenti della Cai
arrivati da Alitalia, rappresentanti dei sindacati confederali e di categoria,
come quello dei piloti. Sono i testimoni che in questi ultimi tempi sono stati
interrogati come persone informate sui fatti dai magistrati della Procura di
Roma nell'inchiesta avviata dopo che, nel giugno dello scorso anno, fu
dichiarato lo stato di insolvenza della compagnia aerea. Nel mirino del
procuratore aggiunto Nello Rossi e dei sostituti Francesca Loi, Stefano Pesci e
Gustavo De Marinis e' finita la gestione Alitalia tra il 2000 e il 2007. Gli
otto ex alti dirigenti iscritti nel registro degli indagati per bancarotta per
distrazione o dissipazione saranno a breve ascoltati dai magistrati. 11 - ADR:
ASSEMBLEA AZIONISTI APPROVA BILANCIO 2008, PERDITE GRUPPO A 8,3 MLN...
(Adnkronos) - Via libera dall'assemblea degli azionisti di Adr al bilancio 2008. L'assemblea dei soci
della societa' che gestisce gli scali di Fiumicino e Ciampino, che si e'
riunita oggi in prima convocazione, ha approvato i conti dello scorso esercizio
che hanno chiuso con una perdita consolidata di 8,3 mln di euro rispetto
all'utile netto di 17,9 mln che si era registrato nell'anno precedente. I
ricavi del gruppo sono stati pari complessivamente a 570,1 mln di euro, in
crescita del 2,4% per l'effetto combinato derivante dalla contrazione dei
ricavi del comparto 'aviation' (-0,6%) che scontano anche l'uscita dal
perimetro aziendale del business cargo, ceduto a fine 2007, e dall'incremento
dei ricavi delle altre attivita' (commerciali ed immobiliari) del 5,8%. 12 - GENERALI: IN CINA E' PRIMA TRA ASSICURATORI VITA... (ANSA) -
Generali China Life e' salita al primo posto nella classifica di febbraio degli
assicuratori vita a partecipazione straniera operanti in Cina con una raccolta complessiva pari a
155 milioni di euro, equivalenti a una crescita del 122,5% sul dato a febbraio
2008, e raggiungendo una quota di mercato del 21,2% tra gli assicuratori
stranieri. Lo ha reso noto a Trieste la societa' del Leone alato. 13 - BANCA
SELLA: CDA APPROVA BILANCIO 2008 UTILE NETTO A 42 MLN (+12%)... (ASCA) - Banca
Sella aumenta nel 2008 utili netti, impieghi e raccolta. Il Consiglio
d'Amministrazione di Banca Sella ha infatti approvato il bilancio 2008 che
presenta un utile netto di 42 milioni di euro in crescita del 12% rispetto
all'anno precedente quando si e' attestato a 37,5 milioni di euro. La banca ha
chiuso l'anno con una crescita del 23,4% della raccolta diretta (7,5 miliardi
di euro) e del 12,6% degli impieghi (4,4 miliardi di euro) rispetto al 2007,
con un miglioramento della qualita' del credito pur in presenza di una
situazione congiunturale generale non favorevole. Anche per quanto riguarda il
gruppo, l'utile netto si attesta a 13,6 milioni di euro. 14 - AUTO:
LAMBORGHINI, CRESCONO FATTURATO (+2,5%) E UTILE (+27,4%)... (AGI) - Fatturato
in crescita a 478,8 milioni di euro (+2,5%) e utile netto di 60 milioni (+27,4%),
nel 2008, per la Lamborghini, che nell'anno appena trascorso ha consegnato
2.430 vetture in tutto il mondo. Forte la crescita soprattutto in Medio Oriente
e nei maggiori mercati asiatici, all'interno dei quali la Cina
ha registrato il maggior tasso di crescita. In Europa le vendite sono state
stabili, con Germania e Gran Bretagna che hanno mostrato una lieve contrazione
mentre l'Italia ha registrato un incremento del 20%, con 230 vetture consegnate
nel 2008 sontro le 209 del 2007. "Con questo nuovo record di vendite e
profitti - ha detto il presidente e AD di Automobili Lamborghini, Stephan
Winkelmann, abbiamo raggiunto il miglior risultato economico nella storia
dell'azienda". 15 - GM: OPEL; BILD, GARANTITA SOLVIBILITA' ANCORA PER 4
MESI... (ANSA) - La Opel ha evitato l'insolvenza, almeno per il momento: la
casa automobilistica di Ruesselsheim (Assia) controllata di General Motors ha
liquidita' sufficiente per sopravvivere altri quattro mesi. E' quanto riporta
oggi il tabloid tedesco Bild, secondo cui anche se il colosso di Detroit
dovesse avviare la procedura di insolvenza il primo giugno, la Opel riuscirebbe
a camminare ancora con le proprie gambe. 'La liquidita' e' assicurata - ha
detto alla Bild il presidente del consiglio di fabbrica della societa', Klaus
Franz-. Abbiamo tempo per costruire la Opel Europa'. La boccata d'ossigeno,
spiega il giornale, arriva dall'andamento superiore alle attese delle vendite
del nuovo modello Insigna. 16 - ANTONVENETA: FIORANI BLOCCA A LODI LO
SPETTACOLO TEATRALE... Da "Affariitaliani.it" - Previsioni meteo:
diluvio universale - the rise and fall of Gianpy di Eugenio de' Giorgi, ovvero
la riproposizione teatrale delle tappe della scalata Antonveneta, tratta dal
libro Capitalismo di rapina di Paolo Biondani, Mario Gerevini e Vittorio
Malaguti, non andra' in scena a Lodi. A bloccare lo spettacolo, gia' in
programma nella citta' lombarda per il 23 aprile, e' stato uno dei protagonisti
della vicenda: Gianpiero Fiorani. L'ex amministratore della Banca Popolare
Italiana (gia' Popolare di Lodi), infatti, ha fatto sapere tramite legali di
ritenere "francamente sconcertante che, essendo in corso il processo
relativo all'accertamento dei fatti, si possa ritenere civile e legittimo
rappresentare quanto accaduto in modo distorto, danneggiando cosi' non solo
persone a tutt'oggi innocenti, ma soprattutto il lavoro delle
istituzioni". Paolo Scaroni Fiorani, quindi, ha prima diffidato Giulio
Cavalli, attore e regista dello spettacolo, dal dare corso alla rappresentazione
e successivamente, non avendo ottenuto quanto richiesto, ha comunicato di
vedersi "costretto ad agire per ottenere il risarcimento degli
ingentissimi danni che derivano dalla denunciata situazione di
illiceita'". Un'iniziativa che ha, comunque, di fatto impedito la
rappresentazione dell'estratto teatrale: a seguito della lettera di diffida a
rappresentare lo spettacolo, infatti, e' stata ritirata la disponibilita' della
location lodigiana prevista per la messa in scena. Situazione "paradossale"
per gli organizzatori dell'evento, soprattutto perche', come ha fatto notare
Pietro Gabriele Roveda, legale di Giulio Cavalli, "lo spettacolo Diluvio
Universale e' stato in scena a Milano presso il Teatro Olmetto dallo scorso 12
gennaio 2009 e non risulta che l'Autorita' Giudiziaria sia intervenuta ad
inibirne la rappresentazione". 17 - USA: YAHOO PRONTA A TAGLIARE CENTINAIA
DI POSTI DI LAVORO... (AGI/REUTERS) - San Francisco, 15 apr. - Il portale Usa su Internet Yahoo e' pronto a tagliare centinaia di posti
di lavoro. Si tratta della prima riduzione significativa di personale dal
gennaio scorso e cioe' da quando e' stata nominata amministratore delegato
Carol Bartz. I tagli potrebbero essere annunciati domani, in concomitanza coi
risultati del primo trimestre. Il gruppo, mentre era amministratore delegato
Jerry Yang, aveva chiuso il 2008 con un totale di 13.600 addetti, 1.600 in meno dall'inizio
dell'anno. 18 - INTERNET: AMAZON RINUNCIA A SISTEMA DI ADVERTISING
ANTI-PRIVACY... (ASCA) - Amazon rinuncera' al contestato sistema di advertising
pubblicitario Phorm, che 'fruga' nelle pagine visitate piu' spesso dagli utenti
per proporre loro 'spot' mirati. Lo ha annunciato la stessa compagnia in un
comunicato, dopo che la polemica iniziata il mese scorso ha avuto ieri uno
strascico in sede di Commissione europea. La Ue ha infatti annunciato un'azione
legale contro la britannica BT per aver sviluppato questa tecnologia con il
nome di Webwise. Il programma Phorm, che e' in grado di scansionare tutte le
pagine visitate e le parole chiave inserite nelle ricerche degli utenti, viene
utilizzato anche da Microsoft, Google/Youtube, Facebook, AOL/Bebo, Yahoo ed
Ebay. 19 - INTERNET: VERIZON, 285 MILIONI DATI RUBATI DA HACKER IN 2008...
(ANSA) - Nel 2008 gli hacker sono riusciti a compromettere in tutto il mondo
almeno 285 milioni di dati elettronici, un numero superiore a quello dei
quattro anni precedenti messi insieme. Lo dice l'ultimo rapporto di Verizon
Business, secondo cui, in particolare, i ladri d'identita' si avvalgono sempre
di piu' degli errori di disattenzione che rendono le aziende vulnerabili agli
attacchi. Il dato e' contenuto in uno studio dell'azienda Usa
che ha individuato 90 casi certi di 'falle' informatiche nelle aziende. Il 93%
di tutte le informazioni 'compromesse' appartiene al settore finanziario, e il
90% di esse e' stato oggetto di attacco da parte di vere e proprie
organizzazioni criminali. Ma il dato ancora piu' interessante, sottolineano gli
esperti, e' che ben nove perdite di informazioni su 10 si sarebbero potute
evitare semplicemente adottando misure di sicurezza basilari. Nel mirino dei
cybercriminali sono finiti soprattutto i numeri di identificazione personale
(PIN) associati a carte di credito o conti bancari. 20 - GAZPROM NEFT: ANNUNCIA
PERDITA TRIMESTRALE NETTA 543 MLN DLR... (AGI/REUTERS) - La compagnia
petrolifera russa Gazprom Neft annuncia una perdita netta di 543 milioni di
dollari nel quarto trimestre, a fronte di un utile di 1,3 miliardi di dollari
di un anno fa. Il rosso e' legato al calo del prezzo del petrolio. nel 2008
Gazprom Neft fa sapere che l'utile netto e' salito del 12% a 4,7 miliardi di
dollari. Nel quarto trimestre il fatturato e' sceso del 24% a 4,99 miliardi di
dollari. 21 - BANCHE: NYT, ANCHE RESTITUENDO FONDI TARP, RESTA AIUTO GOVERNO...
(ANSA) - Goldman Sachs si prepara a restituire i fondi ricevuti nell'ambito del
Tarp (Troubled Asset Relief Program) e molte altre banche potrebbero decidere
di seguire il suo esempio. Restituendo i fondi pubblici gli istituti si libererebbero
dagli obblighi imposti dalle autorita' in cambio delle necessarie risorse
fresche: non e' comunque detto - afferma il New York Times - che riescano a
liberarsi del tutto. In novembre infatti il governo, per aiutare le banche al
picco della crisi, ha avviato un programma che consentiva alle banche di
emettere il proprio debito dietro garanzie della Fdic (Federal Deposit
Insurance Corp, l'agenzia di assicurazione sui depositi): un debito, finora
pari a 300 miliardi di dollari per l'industria finanziaria, che ha consentito
alle istituzioni di continuare a operare. L'accesso a questo programma della
Fdic, sfruttato da molti istituti, non impone regole su compensi e altre
condizioni. Non e' escluso, visto il trend avviato da Goldman Sachs, che le
autorita' possa ora decidere di stringere le norme sul programma da Fdic. Ecco
di seguito alcuni degli istituti che oltre ad aver ricevuto fondi dal Tarp,
hanno emesso debito in base al programma della Fdic. I dati sono in miliardi di
dollari. 22 - RBS: WSJ, TRE BANCHE INTERESSATE AD ASSET ASIA... (ANSA) - Royal
Bank of Scotland ha definito la shortlist (lista ristretta) delle banche
interessate a rilevare le attivita' retail in Asia, nel quadro di una
operazione valutata complessivamente 1,8 miliardi di dollari. Lo scrive il Wall
Street Journal sul sito web, citando fonti vicine al dossier. Gli istituti
interessati sono Hsbc, Standard Chartered e Australia & New Zealand Banking
Group. 23 - FARMACEUTICA: SANOFI ACQUISTA BIPAR SCIENCES PER 500 MLN DLR...
(AGI) - Sanofi-Aventis ha raggiunto un accordo vincolante per l'acquisizione
della societa' americana BiPar Sciences per 500 milioni di dollari.
L'operazione, informa una nota, rafforzera' la capacita' di ricerca e sviluppo
del Gruppo negli antitumorali. Con sede a Brisbane, in California, BiPar e'
specializzata in nuovi preparati che inibiscono le capacita' di autoriparazione
del Dna delle le cellule tumorali, puntando a farle estinguere. Sanofi-Aventis
precisa che l'intesa si accompagna a clausole sul successo effettivo nello
sviluppo di un nuovo farmaco con queste dinamiche, per ora battezzato BSI-201,
che potra' modificare il prezzo definitivo dell'operazione. Il closing
dell'operazione e' previsto nel secondo trimestre 2009. 24 - Fra Coca-Cola e
Pepsi la guerra degli sport drink... Da "La Stampa" - È di nuovo
scontro tra Pepsi e Coca-Cola, due giganti tradizionalmente rivali, e questa
volta a far scoccare la scintilla sono state le rispettive bevande energetiche
per gli sportivi, il Gatorade e il Powerade. Pepsi ha fatto causa alla
Coca-Cola accusandola di mentire nella campagna pubblicitaria sul Powerade in
cui definisce la sua bevanda «superiore» al Gatorade, che invece sarebbe
(sempre a dire della Coca-Cola) «incompleto» in quanto privo di due sostanze
importanti quali il magnesio e il calcio. Secondo la Pepsi, che ha chiesto a
una corte distrettuale di Manhattan (New York) di bloccare la campagna
pubblicitaria ostile, quella messa in atto dall'impresa concorrente «è una
strategia intenzionale mirata ad attaccare ferocemente e falsamente il leader
di mercato, Gatorade, nella speranza di conquistare slealmente preziose fette
di mercato». Coca-Cola ha respinto le accuse e si è detta pronta a difendere il
suo prodotto. Il marchio Gatorade della Pepsi nel 2008 controllava il 77% del
mercato americano de gli sport drink. Questa è solo l'ultima di una lunga lista
di battaglie legali tra i due titani che in passato hanno trascinato nelle loro
scaramucce celebrità come Michael Jordan, George Michael e Michael Jackson. 25
- Scatta la corsa al petrolio iracheno, Eni in pole position, Shell con i
cinesi... Dal "Corriere della Sera" - L'Iraq torna nel mirino delle
major petrolifere. Con i suoi 115 miliardi di barili di riserve accertate e
nonostante il crollo delle quotazioni del greggio, si riaccendono gli interessi
intorno alle preannunciate decisioni delle autorità di Bagdad per
l'assegnazione di giacimenti e per l'avvio di nuove esplorazioni. Addirittura
sembra partita una sorta di gara tra le grandi compagnie occidentali, tra chi
per prima si insedierà dopo l'invasione americana del 2003. Del resto, per
dirla con l'amministratore delegato dell'Eni Paolo Scaroni, «l'Iraq rappresenta
la nuova frontiera, un po' la nuova Mecca del petrolio, un Paese ricchissimo di
queste risorse, ma che per molti anni è uscito di scena». E proprio l'Eni punta
a battere tutti sul tempo: dovrebbe essere questione di giorni il via libera
per lo sfruttamento di un giacimento vicino a Nassiriya (nella provincia di Dhi
Qar, con riserve stimate in 4,4 miliardi di barili e un potenziale produttivo
valutato in 300mila barili al giorno). Di ieri invece l'annuncio della Shell,
che in partnership con i cinesi della Cncp (China national petroleum corp.) ha
deciso di puntare sui pozzi di Kirkuk, nel Nord dell'Iraq: prevista entro
luglio la definizione delle offerte. 26 - Aumento Seat tonfi e voli sulle
Pagine Gialle... Dal "Corriere della Sera" - Un aumento di capitale
che si concluderà venerdì prossimo, ma con i diritti di opzione non più
negoziabili. E un andamento delle azioni sul mercato che molti analisti
considerano anomalo. Ma quanto vale veramente Seat Pagine Gialle? Trader e
analisti considerano il titolo sopravvalutato. Così ieri a Piazza Affari è
arrivata una valanga di ordini di vendita, tanto da far scattare a metà seduta
la sospensione per eccesso di ribasso. Riammesso, al termine delle
contrattazioni il titolo ha chiuso con una quotazione di riferimento di 0,333
euro. Il calo rispetto alla precedente seduta è pari al 49,77%. Quasi 33
milioni i pezzi scambiati. «Nelle scorse settimane - dicono ora gli operatori -
l'azione era cresciuta troppo. Ora che l'aumento di capitale sta terminando,
ritorna a valori più reali». Una spiegazione troppo semplice. Che lascia aperti
molti interrogativi. (g.fer.) 27 - Le voci sullo scorporo dei fondi immobiliari
spingono Pirelli Re... Armando Zeni per "La Stampa" - La Borsa
scommette, nonostante le smentite da parte dei diretti interessati, su alcune
novità in arrivo per Pirelli Re dopo il ribaltone ai vertici che, prima di
Pasqua, ha visto l'addio dalla vicepresidenza esecutiva di Carlo Puri Negri e
l'ascesa come amministratore delegato di Giulio Malfatto. A spingere al rialzo
il titolo, che anche ieri ha chiuso con un +6,45%, sono le attese del mercato
in vista dell'assemblea di venerdì nella quale i soci dovranno dare il loro via
libera all'aumento di capitale da 400 milioni di euro. Ebbene, proprio in vista
di questa ricapitalizzazione sulla quale la controllante Pirelli&C. si era
detta pronta, per bocca del presidente Marco Tronchetti Provera, a esercitare
integralmente i diritti di opzione che le spettano e l'eventuale inoptato, sono
subito rimbalzate in Borsa indiscrezioni e ipotesi su alcune soluzioni che
potrebbero essere allo studio (si dice, da parte di Mediobanca) per sostenere
la casamadre Pirelli&C. (e su per li rami le società che controllano a
monte Pirelli e cioè Camfin e Gpi) nel caso appunto dovessero farsi carico
dell'intero aumento di capitale. In base a queste ipotesi tra le soluzioni
potrebbe esserci uno spin-off dei fondi immobiliari, ma ieri Pirelli Re ha
smentito «categoricamente che siano allo studio operazioni o anche solo
ipotesi» di scissione e di successiva cessione della società. Una smentita che
è stata seguita da una diramata da Trieste dalle Assicurazioni Generali che
erano state individuate come un potenziale acquirente di una quota della
società in caso di scorporo. 28 - Il rally delle Borse? Un'illusione.
L'economia è ancora in ribasso... Da "La Stampa" - I mercati
riflettono le migliori previsioni degli investitori sul valore a lungo termine.
Riflettono anche la solidità del cash flow a breve termine degli investitori.
In questo momento, il secondo punto potrebbe essere più importante del primo. I
mercati azionari, del credito e delle materie prime sono scesi così tanto che
il recente incremento è veramente un rialzo di consolazione. Dal 6 marzo,
l'indice S&P 500 è aumentato del 27% e l'indice iTraxx Europe degli spread
del credito investment grade è diminuito di 24 punti base, arrivando a 258
punti base. Il prezzo del petrolio è aumentato del 47%. Ci sono state alcune
buone notizie. A marzo, l'export cinese è salito del 7,5%. A febbraio, le
vendite di case esistenti negli Usa sono aumentate del
4,4% rispetto al mese precedente. E i direttori delle grandi banche hanno
diffuso ottimismo sui ricavi, convalidato in parte da un forte primo trimestre
realizzato dalla banca Usa Goldman Sachs. Il rally
delle Borse si poggia sul fatto che l'economia si sta stabilizzando, le banche
stanno concedendo prestiti di nuovo e l'aumento dei prezzi genera fiducia. I
mercati stanno guardando avanti. Ma la spiegazione alternativa che i rialzi del
mercato dipendano dal cash flow degli investitori poggia su dati molto più
solidi. Il bilancio della Federal Reserve è aumentato dal 7% al 29% del Pil.
Ciò equivale a un enorme trasferimento di contante al sistema bancario. Si
ritiene che sosterrà i prestiti, ma il trading potrebbe essere il primo
beneficiario. Il disavanzo del governo Usa -
l'eccedenza di contante immesso nell'economia rispetto al contante ritirato - è
stato di 957 miliardi di dollari negli ultimi sei mesi, in rialzo dai 313
miliardi dell'anno precedente. Se si aggiunge il tasso di interesse reale
vicino allo zero nella maggior parte del mondo, il denaro nuovo a buon mercato
e disponibile è più che sufficiente a far salire i prezzi degli asset. Sembra
che gli investitori stiano dimenticando che questo denaro fabbricato in serie
può causare inflazione. Sembra inoltre che non prestino sufficiente attenzione
alla disoccupazione e ad altri segnali di deboli condizioni economiche. Il
trend predominante nell'economia reale rimane al ribasso. 29 - Il figlio di Li
Ka-Shing aspetta. Shopping bloccato sulle tlc di Hong Kong... Da "La
Stampa" - Richard Li è in attesa. Il figlio dell'uomo più ricco di Hong
Kong, Li Ka-Shing, ha lanciato a novembre una privatizzazione di Pccw, la sua
società di telecomunicazioni. Cinque mesi più tardi, l'accordo è ancora in
sospeso. Anche se gli azionisti hanno approvato l'acquisizione, il titolo viene
scambiato il 10% in meno di quanto Li aveva offerto. Di norma, gli
arbitraggisti chiuderebbero questo divario in un battibaleno. Ma la storia di
Pccw è ben lungi dall'essere normale. Nel 2000, Li aveva pagato un prezzo
eccessivo per la società telefonica di Hong Kong. Da quel momento, le azioni
sono diminuite del 95%. Li ha tentato di venderle per tre volte, senza
successo. Ora è tornato a comprare ma gli arbitraggisti non sono convinti.
Perché no? Intanto, l'Ente di regolamentazione è decisa a bocciare l'accordo.
La Commissione titoli e future di Hong Kong accusa un direttore di Pccw
impegnato nel "frazionamento azionario". Secondo la legge di Hong
Kong, una maggioranza di azionisti deve approvare l'acquisizione. Nel
frazionamento di azioni, le partecipazioni sono divise per aumentare il numero
degli azionisti favorevoli. Ma sebbene il frazionamento potrebbe non essere
giusto, il tribunale sembra ritenerlo legale. Ciò significa che non affonderà i
piani di Li per sempre. L'Ente di regolamentazione ha fatto appello e potrebbe
ritardare di mesi il processo, ma anche con un ritardo di tre mesi un
investitore che acquista oggi potrebbe realizzare un vantaggioso rendimento
annualizzato del 40%. Gli arbitraggisti potrebbero avere un altro motivo per esitare.
L'economia è peggiorata da quando Li ha presentato la sua offerta a novembre.
Le prospettive per Pccw, un indebitatissimo operatore di tlc, sono fosche. La
scadenza del 22 aprile dell'offerta originale potrebbe fornire a Li una scusa
per ritirarsi. Ma la commissione di sorveglianza ha una terza possibilità di
fare appello. Anche se Li fosse deciso ad andare avanti, il suo co-investitore,
la società di tlc a controllo statale, Cina Netcom,
non gradirà molto l'interminabile ritardo e la cattiva stampa. [15-04-2009]
(
da "Crisalidepress.it"
del 15-04-2009)
Argomenti: Cina Usa
15 Aprile
2009 PROTEZIONE DI ALTA CLASSE CON BMW Archiviato in: Auto » alessandra @ 8:29
Milano - BMW amplia la propria offerta di vetture blindate con un modello in
una classe balistica nuova, la BMW X5 Security Plus. Si tratta della prima
vettura di un produttore di grande serie con un concetto di sicurezza contro i
rischi derivanti dagli attacchi perpetrati con l'arma da fuoco portatile più
diffusa al mondo, l'AK 47. Nel proprio abitacolo altamente protetto, la vettura
sviluppata sulla base del famoso Sports Activity Vehicle (SAV) BMW X5 accoglie
fino a quattro occupanti. La superiorità della tecnica di propulsione e di
assetto consente al guidatore di gestire con maestria anche delle situazioni
impegnative sia sulla strada che sullo sterrato. Il cuore del concetto di
sicurezza della BMW X5 Security Plus è l'abitacolo blindato che assicura una
protezione eccellente, ad esempio attraverso dei componenti e delle piastre in
acciaio ad alta resistenza. La scocca è caratterizzata da una protezione
ermetica con copertura delle fessure che previene nelle zone più critiche, ad
esempio lungo i bordi delle portiere e i passaggi tra i montanti della
carrozzeria, l'ingresso di proiettili o di frammenti; il sistema di protezione
viene completato da vetri di sicurezza adatti alla classe balistica 6. Inoltre,
grazie al rivestimento in policarbonato, i cristalli sono resistenti agli
attacchi con strumenti di effrazione e fungono da protezione antischegge degli
interni. La BMW X5 Security Plus è stata testata in base ai criteri della direttiva sulle vetture con protezione contro proiettili di
arma da fuoco BRV 1999 e offre la protezione della classe balistica 6 in base alla direttiva VPAM
APR 2006. Il concetto professionale di protezione della nuova BMW X5 Security
Plus include ad esempio la protezione contro i rischi di rapine con arma da
fuoco, di sequestri di persona oppure di rapina a mano armata dell'auto;
la vettura è adatta inoltre per l'utilizzo in regioni di crisi nelle quali l'AK
47 è parte dell'armamento classico dei criminali. La BMW X5 Security Plus offre
un'ampia protezione contro questi attacchi. L'equipaggiamento di sicurezza è
stato costruito appositamente per questo modello e collaudato dettagliatamente
durante lo sviluppo del prodotto. Analogamente a tutte le vetture blindate BMW,
anche la BMW X5 Security Plus viene fornita già ex fabbrica con le ampie misure
di protezione. A differenza degli interventi di blindatura eseguiti in
postmontaggio, la produzione di vetture blindate BMW offre la garanzia che
tutti i componenti siano stati adattati alla perfezione al singolo modello e
che soddisfino le severe direttive di qualità di BMW. La produzione della BMW
X5 Security Plus ha luogo nello stabilimento BMW di Spartanburg nella Carolina
del Sud/USA. L'integrazione degli equipaggiamenti di sicurezza avviene, in base
alle direttive di processo BMW, nello stabilimento di Toluca (Messico). (CHI E'
CHI)