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Report "Globalizzazione"   15-4-2009


Indice degli articoli

Sezione principale: Globalizzazione

Quattro chiacchiere insieme agli scrittori ( da "Stampa, La" del 15-04-2009)
Argomenti: Cina Usa

Abstract: Dalla preistoria alla globalizzazione» (Einaudi). L'autore, docente di Storia medievale all'Università del Piemonte Orientale, dialogherà con il giovane storico albese Alessio Fiore, collaboratore dell'Università di Torino. Il libro, aggiornato sulle più recenti acquisizioni della ricerca storica, ma dedicato al vasto pubblico degli appassionati,

Il figlio di Li Ka-Shing aspetta Shopping bloccato sulle tlc di Hong Kong ( da "Stampa, La" del 15-04-2009)
Argomenti: Cina Usa

Abstract: Ma la commissione di sorveglianza ha una terza possibilità di fare appello. Anche se Li fosse deciso ad andare avanti, il suo co-investitore, la società di tlc a controllo statale, Cina Netcom, non gradirà molto l'interminabile ritardo e la cattiva stampa. \

Pernod, torna ai Ricard la quota dei giapponesi ( da "Stampa, La" del 15-04-2009)
Argomenti: Cina Usa

Abstract: «Quando abbiamo cominciato a vendere vino in Cina, ormai più di vent'anni fa, le bottiglie erano riservate quasi esclusivamente agli hotel. Ma da tre anni a questa parte la crescita dell'interesse e quindi del mercato è stata tremenda» conferma Christophe Salin, il presidente di Domaines Barons de Rothschild.

Symantec: è l'invasione degli ultramalware ( da "Punto Informatico" del 15-04-2009)
Argomenti: Cina Usa

Abstract: dove l'offensiva più comune è di tipo DDoS, mentre la Cina conquista la palma del maggior numero di infezioni da botnet. Come già evidenziato nei giorni scorsi, poi, gli USA risultano i bersagli prediletti degli attacchi provenienti dal territorio cinese contro le infrastrutture vitali e i network governativi.

NOVITÀ DA ALLEGRO: IL LIBRO BIANCO PUBBLICATO DI RECENTE OFFRE "UN APPROCCIO PRATICO ALLA GESTI ( da "Wall Street Italia" del 15-04-2009)
Argomenti: Cina Usa

Abstract: gli ambienti normativi in cambiamento e la crescente globalizzazione del settore energetico pongono delle ?sfide formidabili dal punto di vista dell?informatica alla gestione dei rischi nel settore energetico.? La necessità di una soluzione universale per la gestione dei rischi scaturisce da ciò che Kaminski chiama un ?

La Corea del Nord espelle gli osservatori Aiea e annuncia la ripresa del programma nucleare ( da "Trentino" del 15-04-2009) + 2 altre fonti
Argomenti: Cina Usa

Abstract: Giappone, Russia, Corea del Sud e Cina, le parti con Usa e Pyongyang coinvolte nei colloqui a Sei, hanno espresso a vario titolo preoccupazione e l'auspicio perchè prevalga la linea del confronto nel rispetto delle decisioni Palazzo di Vetro, nonchè l'invito al regime nordcoreano perchè torni sui suoi passi.

G8 dell'Agricoltura L'altolà di Zaia: Fuori gli speculatori ( da "Gazzettino, Il" del 15-04-2009)
Argomenti: Cina Usa

Abstract: economica hanno di fatto raddoppiato i prezzi delle derrate alimentari - ha detto Zaia - Il G8 dovrà dare risposta a quanti attendono di sapere come deve muoversi il settore agricolo rispetto al riassetto dell'economia mondiale». Eccezionali anche le misure di sicurezza per le annunciate manifestazioni anti-globalizzazione. Ma solo Castelbrando sarà off-limits. Bertevello a pagina

Pubblicità, spesa globale a -6,9% ( da "Italia Oggi" del 15-04-2009)
Argomenti: Cina Usa

Abstract: Usa: -8,7%. Francia -7,3%, Italia -5%. Cina su del 5,4% Il 2009 sarà un anno ancor più duro del previsto per la pubblicità a livello globale: gli investimenti nel mondo avranno una contrazione del 6,9%, raggiungendo un totale di 453 miliardi di dollari (pari a circa 342 miliardi di euro) contro i 486 (circa 366 miliardi di euro)

Acer riposiziona i marchi per area e utenza Per un obiettivo comune, salire al primo posto al mondo nei notebook ( da "Finanza e Mercati" del 15-04-2009)
Argomenti: Cina Usa

Abstract: passando per Cina, Corea, Israele, Olanda, Taiwan, per arrivare a Lainate. Dove ha la sede italiana, e un po' anche europea, Acer. Non a caso qui, quando non è in giro per il mondo, ha l'ufficio Gianfranco Lanci, chief executive e presidente di Acer Inc (divisione del gruppo di Taiwan che gestisce i prodotti a marchio Acer),

Dalla crisi (e dalle tragedie) può nascere un mondo migliore? ( da "Giornale.it, Il" del 15-04-2009)
Argomenti: Cina Usa

Abstract: ammissione che la crescita non potrà più dipendere solo dagli Usa, ma da quello che definisce "un traino globale", in cui i Paesi come Cina, India, Brasile avranno un ruolo sempre più importante. Ma questo avrà effetto nel lungo periodo: a breve è improbabile che queste economia possano generare una domanda interna molto forte.

auto del dopo-crisi più attente all'uso ( da "Messaggero Veneto, Il" del 15-04-2009)
Argomenti: Cina Usa

Abstract: Nel lungo periodo ci sarà crescita produttiva nel Bric (Brasile, Russia, India e Cina) e un mercato piatto nella Triade (Europa occidentale, Usa e Giappone). Nel Bric la crescita sarà limitata ad alcuni punti percentuali fino all'attenuarsi della crisi, poi riprenderà l'aumento a doppia cifra, mentre nella Triade la tendenza sarà ancora al ribasso".

L'Europa e le sfide globali ( da "Arena, L'" del 15-04-2009)
Argomenti: Cina Usa

Abstract: Ma l'Europa non opera con l'unità perseguita dai suoi Padri e procedendo in ordine sparso rischia di divenire spettatrice emarginata di un G20 che di fatto potrebbe trasformarsi in G2 (Usa e Cina). È così indispensabile riprendere la marcia dell'integrazione europea.

Corea del Nord, stop al dialogo e via agli impianti nucleari ( da "Arena, L'" del 15-04-2009)
Argomenti: Cina Usa

Abstract: Corea del Sud e Cina, le parti con Usa e Pyongyang coinvolte nei colloqui a Sei, hanno espresso preoccupazione e l'auspicio perchè prevalga la linea del confronto nel rispetto delle decisioni dell'Onu, nonchè l'invito alla Corea a tornare indietro. Pyongyang assicura invece che intende «accrescere il suo deterrente nucleare per l'autodifesa in ogni modo»

L'Europa e le sfide globali ( da "Bresciaoggi(Abbonati)" del 15-04-2009)
Argomenti: Cina Usa

Abstract: Ma l'Europa non opera con l'unità perseguita dai suoi Padri e procedendo in ordine sparso rischia di divenire spettatrice emarginata di un G20 che di fatto potrebbe trasformarsi in G2 (Usa e Cina). È così indispensabile riprendere la marcia dell'integrazione europea.

Pubblicità, spesa globale a -6,9% ( da "Italia Oggi (MarketingOggi)" del 15-04-2009)
Argomenti: Cina Usa

Abstract: 2009 sugli investimenti in comunicazione nel mondo Usa: -8,7%. Francia -7,3%, Italia -5%. Cina su del 5,4% Il 2009 sarà un anno ancor più duro del previsto per la pubblicità a livello globale: gli investimenti nel mondo avranno una contrazione del 6,9%, raggiungendo un totale di 453 miliardi di dollari (pari a circa 342 miliardi di euro) contro i 486 (circa 366 miliardi di euro)

La Corea del Nord prosegue con i programmi atomici ( da "Tempo, Il" del 15-04-2009)
Argomenti: Cina Usa

Abstract: Giappone, Russia, Corea del Sud e Cina, le parti con Usa e Pyongyang coinvolte nei colloqui a Sei, hanno espresso a vario titolo preoccupazione e l'auspicio perché prevalga la linea del confronto nel rispetto delle decisioni Palazzo di Vetro, nonchè l'invito al regime nordcoreano perchè torni sui suoi passi.

l'ecogenerazione molto global poco local - ilaria venturi ( da "Repubblica, La" del 15-04-2009)
Argomenti: Cina Usa

Abstract: Sanno molto e sono molto globalizzati. L´altra faccia della medaglia è che si stanno distaccando dal proprio territorio». Per esempio, conoscono poco i parchi naturali regionali: in Emilia Romagna mettono anche la Maremma, i Colli Euganei e i Monti Sibillini. E poi i pistacchi e il lama «tipici»: «Sono effetti della globalizzazione: la tv avvicina tutto,

"dobbiamo ridare dignità ai poveri" - carlo brambilla ( da "Repubblica, La" del 15-04-2009)
Argomenti: Cina Usa

Abstract: Parla della crisi economica: «La globalizzazione sembrava destinata a far crescere il benessere dappertutto. Una globalizzazione affidata solo alle regole del mercato, alle regole del profitto. Sembrava fosse più importante esportare i mercati che esportare i valori democratici.

Corsa al greggio, Cina e Shell partner in Iraq ( da "Sole 24 Ore, Il" del 15-04-2009)
Argomenti: Cina Usa

Abstract: quotidiano Usa, Shell punterebbe ad ottenere in cambio un contratto per il deposito di gas di Jinqiu, nella provincia di Sichuan. Ma il successore designato di van der Veer, l'attuale direttore finanziario Peter Voser, ha indicato che Shell in Cina punta soprattutto «a partecipazioni o asset nella raffinazione»: un settore in cui Pechino si è impegnata ad accrescere la concorrenza (

I blitz non sono sufficienti ( da "Sole 24 Ore, Il" del 15-04-2009)
Argomenti: Cina Usa

Abstract: a dimostrare un impegno comune non sono solo Usa e Paesi europei ma anche Russia e Cina». Bisogna resistere alla tentazione di ricorrere alle armi per difendersi, secondo Cuss e Askins: armatori e compagnie di assicurazioni hanno avuto ragione finora a non volere guardie armate a bordo delle navi, perché questo, oltre a complicare ulteriormente il quadro giuridico e assicurativo,

Icbc scalza i big Usa dal podio dei depositi ( da "Sole 24 Ore, Il" del 15-04-2009)
Argomenti: Cina Usa

Abstract: Secondo gli analisti questo tipo di business, reso possibile dalla enorme quantità di depositi raccolti dall'istituto riflette la scarsità di alternative di investimento in Cina, speculazioni borsistiche e immobiliari a parte. © RIPRODUZIONE RISERVATA

Il principe William sull'aereo? Un ( da "Giorno, Il (Milano)" del 15-04-2009) + 2 altre fonti
Argomenti: Cina Usa

Abstract: interrotta per facilitare il dialogo a 6 con Usa, Giappone, Russia, Corea del Sud e Cina. «Non c'è alcuna ragione per continuare i colloqui dice il documento di Pyongyang sono inutili e non più necessari. Si sono trasformati in una piattaforma per violare la nostra sovranità nazionale e costringere la Corea del Nord a disarmare se stessa».

La PicenAmbiente è intervenuta, su richiesta della Protezione civile regionale, nelle zone terr... ( da "Messaggero, Il (Marche)" del 15-04-2009)
Argomenti: Cina Usa

Abstract: su richiesta della Protezione civile regionale, nelle zone terremotate abruzzesi con automezzi e addetti per la raccolta della spazzatura. «I responsabili operativi -afferma il presidente di PicenAmbiente Federico Olivieri- con un primo nucleo di automezzi e autisti, insieme alla Protezione civile regionale, hanno raggiunto L'Aquila e stanno collaborando con l'

TOKYO- La Corea del Nord respinge al mittente l'ingiusta azione di condanna dell'Onu sul... ( da "Messaggero, Il" del 15-04-2009)
Argomenti: Cina Usa

Abstract: Corea del Sud e Cina, le parti con Usa e Pyongyang coinvolte nei colloqui a Sei, hanno espresso preoccupazione e l'auspicio perché prevalga la linea del confronto. La dura presa di posizione di Pyongyang è contenuta in un comunicato del ministero degli Esteri in cui si sottolinea il carattere inusuale del Consiglio di Sicurezza che mai ha preso «

PARIGI - La decisione sarà facile da prendere , è stato dichiarato all&... ( da "Messaggero, Il" del 15-04-2009)
Argomenti: Cina Usa

Abstract: abbiamo e siamo pronti a usarla già domenica prossima in Cina». La Ferrari ha presentato quattro tipi diversi di diffusori, spiegando i motivi per cui ritiene che quelli con il buco non siamo conformi. In campo avverso, Ross Brawn, ha dichiarato di essere «ottimista». E ha aggiunto: «Mi auguro che prevalga il buon senso.

La sfida nucleare del Caro Leader è un altro bluff ( da "Riformista, Il" del 15-04-2009)
Argomenti: Cina Usa

Abstract: Russia e Cina hanno invitato alla calma.Barack Obama non sembra intenzionato ad alzare il livello dello scontro: la dichiarazione Onu tutto sommato c'è stata e un inasprimento servirebbe solo ad allontanare Cina e Russia.L'atteggiamento Usa verso la Corea del Nord è in linea con quello che la Casa Bianca sta cercando di mantenere con un altro paese problematico,

Corea del Nord, via al nucleare ( da "Unione Sarda, L' (Nazionale)" del 15-04-2009)
Argomenti: Cina Usa

Abstract: Giappone, Russia, Corea del Sud e Cina, le parti con Usa e Pyongyang coinvolte nei colloqui a Sei, hanno espresso a vario titolo preoccupazione e l'auspicio perchè prevalga la linea del confronto nel rispetto delle decisioni Palazzo di Vetro, nonché l'invito al regime nordcoreano perché torni sui suoi passi.

ROMA I soccorsi all'Aquila? Sono stati all'altezza . La Protezione civ... ( da "Messaggero, Il" del 15-04-2009)
Argomenti: Cina Usa

Abstract: il controcanto al libro di Giulio Tremonti sulla globalizzazione», spiega l'autore. Onorevole Letta, sui soccorsi in Abruzzo e le rappresentazioni tv di qualche trasmissione è ancora polemica aspra. Che idea si è fatto? «La risposta delle istituzioni e delle strutture preposte è stata assolutamente all'altezza, specie se paragonata ad altre emergenze passate dove sbavature,

Sinai: ancora una volta Usa e Cina traineranno l'Europa ( da "Messaggero, Il" del 15-04-2009)
Argomenti: Cina Usa

Abstract: Mercoledì 15 Aprile 2009 Chiudi Sinai: ancora una volta Usa e Cina traineranno l'Europa «Fra sei o sette mesi l'economia riprenderà a marciare ma la ripresa sarà debole e pilotata dallo Stato»

dal nostro corrispondente NEW YORK - Il presidente Obama ha ragione: Si possono... ( da "Messaggero, Il" del 15-04-2009)
Argomenti: Cina Usa

Abstract: Europa è che la Cina anch'essa comincia a dare segnali di ripresa, e che il pacchetto di stimolo sta dando i suoi risultati anche lì, come qui da noi. Non è chiaro quale delle due superpotenze economiche uscirà prima dalla crisi, se gli Stati Uniti o la Cina, ma è legittimo pensare che ci riusciranno tutte e due entro i prossimi sei-sette mesi.

L'olio Dop vicino al raddoppio ( da "Sole 24 Ore, Il (Centro Nord)" del 15-04-2009)
Argomenti: Cina Usa

Abstract: PERUGIA Alessandra Radicioni Dopo Usa, Francia, Germania, Inghilterra e, successivamente, Giappone e Cina, per l'olio Dop Umbria sarà la volta della Russia e dell'Est europeo. «Una nuova sfida fa sapere Tito Bittoni, presidente consorzio tutela dell'olio extravergine di oliva Dop Umbria - che si accompagna a numerosi altri progetti che puntano a fare dell'

Serve un'agenzia in aiuto alla filiera ( da "Sole 24 Ore, Il (Nord Ovest)" del 15-04-2009)
Argomenti: Cina Usa

Abstract: quanto come incentivo all'internazionalizzazione e alla realizzazione di impianti negli Usa. Comunque gli effetti sui volumi produttivi piemontesi di un eventuale accordo FiatChrysler saranno limitati. Mentre permane la prospettiva di un mercato in crescita nei Paesi del Far East, Cina e India in testa. Che effetto avrà la crisi?

la corea del nord espelle gli osservatori aiea e annuncia la ripresa del programma nucleare ( da "Tirreno, Il" del 15-04-2009)
Argomenti: Cina Usa

Abstract: Giappone, Russia, Corea del Sud e Cina, le parti con Usa e Pyongyang coinvolte nei colloqui a Sei, hanno espresso a vario titolo preoccupazione e l'auspicio perchè prevalga la linea del confronto nel rispetto delle decisioni Palazzo di Vetro, nonchè l'invito al regime nordcoreano perchè torni sui suoi passi.

La Corea del Nord pronta a riaprire gli impianti nucleari ( da "Eco di Bergamo, L'" del 15-04-2009)
Argomenti: Cina Usa

Abstract: Giappone, Russia, Corea del Sud e Cina, le parti con Usa e Pyongyang coinvolte nei colloqui a sei, hanno espresso a vario titolo preoccupazione e l'auspicio che prevalga la linea del confronto nel rispetto delle decisioni dell'Onu, nonché l'invito al regime nordcoreano perché torni sui suoi passi.

il vertice ( da "Corriere del Veneto" del 15-04-2009)
Argomenti: Cina Usa

Abstract: agricoltura il vertice Le grandi nazioni a Castelbrando Nel Trevigiano Il G8 agricolo si terrà a Castelbrando, a Cison di Valmarino (Treviso), da sabato 18 a lunedì 20 aprile. L'idea è nata a Toyako (Giappone) nel luglio scorso I Paesi invitati Italia, Canada, Francia, Germania, Giappone, Regno Unito, Russia, Usa, Brasile, Cina, India, Messico, Sudafrica, Argentina, Australia ed Egitto

La Regione Roma per Natuzzi ( da "Corriere del Mezzogiorno" del 15-04-2009)
Argomenti: Cina Usa

Abstract: attivare il Fondo europeo di adeguamento alla globalizzazione. Tali risorse (valide solo per le aziende con più di mille dipendenti) garantirebbero interventi sulla formazione dei lavoratori in esubero e anche per il prolungamento degli ammortizzatori sociali. Se si può dire così: interverrebbero prima degli strumenti in deroga e allungherebbero così il periodo ultimo prima dell'

La Corea del Nord riaccende i reattori ( da "Corriere della Sera" del 15-04-2009)
Argomenti: Cina Usa

Abstract: Vano l'invito di Cina e Russia a desistere. In serata, la Casa Bianca ha definito la mossa nordcoreana «un serio passo nella direzione sbagliata». Dal 2003 i colloqui a 6 coinvolgono, oltre alle Coree, anche Cina, Russia, Usa e Giappone, e sono la cornice dei progressi più significativi che hanno coinvolto la Corea del Nord,

Nuova politica ( da "Corriere della Sera" del 15-04-2009)
Argomenti: Cina Usa

Abstract: nella foto un soldato Usa in Afghanistan) e più collaborazione (con la Nato e ma anche i Paesi del Golfo, l'Iran, l'India la Cina). Vuole «trattare con i fondamentalisti islamici estranei ad Al Qaeda e pronti a lavorare con noi» In Iraq I soldati Usa nel Paese passeranno da circa 140 mila a 35-50mila entro il 31 agosto 2010.

Formazione politica, seminario sulla ricerca ( da "Unione Sarda, L' (Nazionale)" del 15-04-2009)
Argomenti: Cina Usa

Abstract: In un mondo sempre più globalizzato - dice il presidente Fausto Mura - formazione, ricerca e innovazione sono oramai considerate condizioni essenziali per garantire la competitività della nostra economia e la sostenibilità dello sviluppo. Qual è il posizionamento della Sardegna rispetto a queste dimensioni e come rendere più competitive ed efficaci le politiche?

Sulla rotta dei pirati l'ombra di al Qaeda minaccia Italia e Usa ( da "Unione Sarda, L' (Nazionale)" del 15-04-2009)
Argomenti: Cina Usa

Abstract: né la globalizzazione, né gli insediamenti di Israele, né George W. Bush alla Casa Bianca. L'America è stata costretta a combattere la sua prima guerra fuori dai confini nazionali soltanto a causa dell'obbligo islamico di convertire alla loro religione, oppure di uccidere, chiunque non fosse musulmano.

Stop al dialogo La Corea del Nord sfida il mondo: via all'atomica ( da "Giornale.it, Il" del 15-04-2009)
Argomenti: Cina Usa

Abstract: attraverso il ripristino «al loro stato originale degli impianti nucleari che erano stati disattivati in base ai colloqui a Sei». Giappone, Russia, Corea del Sud e Cina - le parti coinvolte nel dialogo con Usa e Corea del Nord - hanno espresso la propria preoccupazione. © SOCIETà EUROPEA DI EDIZIONI SPA - Via G. Negri 4 - 20123 Milano

Pasolini Zanelli e Massimo Fini nella nuova ( da "Giornale.it, Il" del 15-04-2009)
Argomenti: Cina Usa

Abstract: Ora esso è invece formalmente sovrano, almeno per gli Usa e l'Ue. Ma non per Serbia, Cina, Russia, Spagna, Grecia. L'Ue si è spaccata alla prima grossa questione internazionale della sua breve storia, confermando di funzionare solo come una superbanca. La «Questione d'Oriente» si riapre. © SOCIETà EUROPEA DI EDIZIONI SPA - Via G.>

fvg in campo per ricostruire: i fondi raccolti per il sisma serviranno a fare una scuola ( da "Messaggero Veneto, Il" del 15-04-2009)
Argomenti: Cina Usa

Abstract: Protezione civile regionale. Solo così si avrà la certezza di trasformare la solidarietà in un aiuto concreto. Questo il piano illustrato ieri dagli assessori regionali alla Protezione civile, Vanni Lenna, e alle Autonomie locali, Federica Seganti, che hanno incontrato a Udine i rappresentanti delle autonomie locali per stabilire una linea operativa unitaria a livello regionale,

Turismo: Enit e Rai Lanciano Spot 'Italia. Much More' ( da "Sestopotere.com" del 15-04-2009)
Argomenti: Cina Usa

Abstract: Cina, India e Corea)." "Gli spot televisivi della Campagna Promozionale 2009 - aggiunge il Direttore Generale, Eugenio Magnani - rappresentano lo strumento ideale per far scoprire la molteplice varietà delle bellezze naturali, artistiche e culturali del nostro Paese attraverso l'attrattiva molto nota dei mega Brands -Roma,

Missile, l'Onu condanna la Corea del Nord E Pyongyang: riapriamo i nostri impianti ( da "Corriere.it" del 15-04-2009)
Argomenti: Cina Usa

Abstract: tradizionale alleata di Pyongyang assieme alla Cina, si è però detta «dispiaciuta» per le intenzioni annunciate dalla Corea del Nord. «Possiamo solo rammaricarci - fa sapere sotto anonimato un funzionario del ministero degli Esteri di Mosca citato dall'agenzia Ria Novosti - e chiediamo a Pyongyang di non ritirarsi dai colloqui sul nucleare nella penisola coreana».

Terremoto: da Milano aiuti , tecnologia e sistemi innovativi ( da "Sestopotere.com" del 15-04-2009)
Argomenti: Cina Usa

Abstract: la Protezione Civile ha potuto coordinare la comunicazione ufficiale verso i suoi uomini in azione, verso gruppi e famiglie e verso singoli cittadini muniti di semplice apparecchio cellulare. Con il sistema Crm della Protezione Civile di Milano sarà poi possibile ripristinare senza problemi la comunicazione cartacea verso le popolazioni colpite (

NUOVI SISTEMI D'ILLUMINAZIONE: TOSHIBA LANCIA UNA NUOVA ATTIVITÀ IN EUROPA ( da "Wall Street Italia" del 15-04-2009)
Argomenti: Cina Usa

Abstract: Medio Oriente e Cina. Toshiba lancerà la sua attività legata ai nuovi sistemi di illuminazione in Europa esponendoli in occasione del Salone di Milano, una delle più importanti esposizioni mondiali per l'arredamento e il design degli interni. Il tema ispiratore della mostra sarà identificato dal nome "Ouverture" e la prima presenza in assoluto dell'

AGENDA DEGLI AVVENIMENTI DI MERCOLEDI 15 APRILE 2009 ( da "Wall Street Italia" del 15-04-2009)
Argomenti: Cina Usa

Abstract: incontro al dipartimento di Stato fra Hillary Clinton e l'alto rappresentante Ue per la politica estera, Javier Solana Giappone - Tokyo, visita del presidente del Pakistan Asif Ali Zardari Sudan - Khartoum, visita del presidente della Commissione Esteri del Senato Usa, John Kerry Cina - Pechino, visita dell'inviato speciale Usa per Afghanistan

La zona industriale decolla con 18 capannoni in 2 anni ( da "Giornale di Vicenza.it, Il" del 15-04-2009)
Argomenti: Cina Usa

Abstract: nel mercato globalizzato, altri ancora che hanno voluto lasciare il mondo artigianale per tentare l'avventura a livello industriale. Impresari della valle dell'Agno. E se chiedi loro da dove venga tanta fiducia, investendo nell'attuale incerto futuro, rispondono tutti che sono convinti che sia il lavoro e non la finanza la chiave per uscire dalla crisi.

Terremoto, parte la mobilitazione ( da "Denaro, Il" del 15-04-2009)
Argomenti: Cina Usa

Abstract: di incontrare nel pomeriggio il capo della Protezione Civile, dr.Guido Bertolaso, per comunicargli le risultanze della riunione e la disponibilità degli Ordini degli Ingegneri a farsi carico con le proprie strutture, senza gravare sulla Protezione Civile impegnata in altre emergenze, della fase di accertamento dei danni subiti dal patrimonio edilizio,

Importazioni in forte recessione ( da "Denaro, Il" del 15-04-2009)
Argomenti: Cina Usa

Abstract: La Cina diviene il terzo partner commerciale della Turchia con un interscambio di 1,72 miliardi di dollari (interscambio -33 per cento '09/'08), precedendo gli Usa (1,677 miliardi di dollari l'interscambio -24,5 per cento '09/'08) e l'Italia, che si attesta al quinto posto con un interscambio di 1,674 miliardi di dollari (-

La Corea del Nord affossa il dialogo Caccia gli ispettori e riapre i reattori ( da "Avvenire" del 15-04-2009)
Argomenti: Cina Usa

Abstract: Giappone, Russia, Corea del Sud e Cina, le parti con Usa e Pyongyang coinvolte nei colloqui a sei, hanno espresso a vario titolo preoccupazione e l'auspicio perché prevalga la linea del confronto nel rispetto delle decisioni Palazzo di Vetro, nonché l'invito al regime nordcoreano perché torni sui suoi passi.

TOKYO. LA COREA DEL NORD RESPINGE AL MITTENTE L'INGIUSTA AZIONE DI CONDANNA DELL'ONU SUL... ( da "Mattino, Il (Benevento)" del 15-04-2009)
Argomenti: Cina Usa

Abstract: Russia, Corea del Sud e Cina - le parti con Usa e Pyongyang coinvolte nei colloqui a sei - hanno espresso a vario titolo la preoccupazione e l'auspicio perché prevalga la linea del confronto nel rispetto delle decisioni Palazzo di Vetro, nonché l'invito al regime nordcoreano perchè torni sui suoi passi.

KAZAKISTAN-CINA/ NAZARBAEV IN VISITA PER CINQUE GIORNI ( da "Wall Street Italia" del 15-04-2009)
Argomenti: Cina Usa

Abstract: dal 17 al 19 aprile, al quale dovrebbe prendere parte anche l'ex presidente Usa George W. Bush. La visita iniziata oggi è la 16ma di Nazarbaev in Cina. Tra Cina e Kazakistan nel 2008 il valore dell'interscambio commerciale è stato di 17,55 miliardi di dollari, con un incremento del 26,5 per cento rispetto al 2007.

##Afghanistan/ Russia accusa: dopo attacco Usa invasi... -2- ( da "Virgilio Notizie" del 15-04-2009)
Argomenti: Cina Usa

Abstract: tra Cina ed Europa. Ma anche perché il fiume d'eroina che invade l'Europa, invade prima ancora la stessa Russia, creando un grave problema sociale. A dicembre 2008, il capo di Fskn Viktor Ivanov affermò che 30mila persone muoiono di droga ogni anno nella federazione, con un danno all'economia russa di 54 miliardi di dollari.

Corea nucleare: dialogo diretto tra Pyongyang e Washington? ( da "Panorama.it" del 15-04-2009)
Argomenti: Cina Usa

Abstract: se non di rottura come annunciato da Pyongyang) dei negoziati che coinvolgono le due Coree, Cina, Giappone, Usa e Russia. Kawamura ha spiegato di non conoscere i propositi del segretario di Stato americano, Hillary Clinton, che ha accennato alla possibilità di colloqui diretti con la Corea del Nord per realizzare un importante passo avanti nelle trattative.

##AFGHANISTAN/ RUSSIA ACCUSA: DOPO ATTACCO USA INVASI... -2- ( da "Wall Street Italia" del 15-04-2009)
Argomenti: Cina Usa

Abstract: tra Cina ed Europa. Ma anche perché il fiume d'eroina che invade l'Europa, invade prima ancora la stessa Russia, creando un grave problema sociale. A dicembre 2008, il capo di Fskn Viktor Ivanov affermò che 30mila persone muoiono di droga ogni anno nella federazione, con un danno all'economia russa di 54 miliardi di dollari.

Nasdaq in ribasso a Wall Street ( da "KataWebFinanza" del 15-04-2009)
Argomenti: Cina Usa

Abstract: annuncio di un quasi raddoppio degli utili presso la sua filiale in Cina. Abbott Laboratories ha reso noto che gli utili nel primo trimestre sono risultati migliori delle attese. Per il trimestre chiuso al 31 marzo, l' utile netto di Abbott stato pari a 1,4 miliardi di dollari, rispetto ai 938 milioni di dollari riportati nello stesso trimestre dello scorso anno.

Nasdaq in ribasso a Wall Street ( da "Borsa(La Repubblica.it)" del 15-04-2009)
Argomenti: Cina Usa

Abstract: annuncio di un quasi raddoppio degli utili presso la sua filiale in Cina. Abbott Laboratories ha reso noto che gli utili nel primo trimestre sono risultati migliori delle attese. Per il trimestre chiuso al 31 marzo, l' utile netto di Abbott è stato pari a 1,4 miliardi di dollari, rispetto ai 938 milioni di dollari riportati nello stesso trimestre dello scorso anno.

BORSE Giù (MIBTEL +0.14%) GRUBEL (UBS): TAGLIEREMO COMPENSI DEI MANAGER MARPIONNE: CON CHRYSLER INTESA AL 50%, POSSIBILE DIVENTI CEO - EXOR: DEPOSITATA LISTA CDA - ALITALIA: IN ( da "Dagospia.com" del 15-04-2009)
Argomenti: Cina Usa

Abstract: GENERALI: IN CINA E' PRIMA TRA ASSICURATORI VITA... (ANSA) - Generali China Life e' salita al primo posto nella classifica di febbraio degli assicuratori vita a partecipazione straniera operanti in Cina con una raccolta complessiva pari a 155 milioni di euro, equivalenti a una crescita del 122,5% sul dato a febbraio 2008,

PROTEZIONE DI ALTA CLASSE CON BMW ( da "Crisalidepress.it" del 15-04-2009)
Argomenti: Cina Usa

Abstract: della direttiva sulle vetture con protezione contro proiettili di arma da fuoco BRV 1999 e offre la protezione della classe balistica 6 in base alla direttiva VPAM APR 2006. Il concetto professionale di protezione della nuova BMW X5 Security Plus include ad esempio la protezione contro i rischi di rapine con arma da fuoco, di sequestri di persona oppure di rapina a mano armata dell'


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Quattro chiacchiere insieme agli scrittori (sezione: Globalizzazione)

( da "Stampa, La" del 15-04-2009)

Argomenti: Cina Usa

Alba. Quattro chiacchiere insieme agli scrittori Oggi la città ospita Alessandro Barbero e Gianluigi Ricuperati Doppio appuntamento per chi è a caccia di buone letture, oggi ad Alba. Alle 18, in sala Beppe Fenoglio, la biblioteca civica organizza la presentazione del volume di Alessandro Barbero «Storia del Piemonte. Dalla preistoria alla globalizzazione» (Einaudi). L'autore, docente di Storia medievale all'Università del Piemonte Orientale, dialogherà con il giovane storico albese Alessio Fiore, collaboratore dell'Università di Torino. Il libro, aggiornato sulle più recenti acquisizioni della ricerca storica, ma dedicato al vasto pubblico degli appassionati, ripercorre fin dalle origini la storia di tutti i popoli vissuti tra le Alpi e il Ticino, dall'uomo di Neanderthal fino ai nostri giorni. Ad Alba e al suo territorio è stata riservata un'attenzione speciale, con una lunga analisi che va dal periodo preistorico al recente Dopoguerra, con la creazione degli insediamenti industriali. Alle 21, il Presidio del Libro di Alba scandisce il conto alla rovescia al festival Collisioni, in programma il 2 e 3 maggio a Novello, con la presentazione del libro di Gianluigi Ricuperati «La tua vita in 30 comode rate. Viaggio nell'Italia che vive a credito», in uscita per Laterza. L'appuntamento con l'autore è alla libreria La Torre di piazza Pertinace: si parlerà di debitori, creditori e di loschi personaggi che Ricuperati ha scovato nel quartiere torinese della Crocetta, mescolando abilmente reportage e finzione.\

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Il figlio di Li Ka-Shing aspetta Shopping bloccato sulle tlc di Hong Kong (sezione: Globalizzazione)

( da "Stampa, La" del 15-04-2009)

Argomenti: Cina Usa

Il figlio di Li Ka-Shing aspetta Shopping bloccato sulle tlc di Hong Kong Il rally delle Borse? Un'illusione L'economia è ancora in ribasso I mercati riflettono le migliori previsioni degli investitori sul valore a lungo termine. Riflettono anche la solidità del cash flow a breve termine degli investitori. In questo momento, il secondo punto potrebbe essere più importante del primo. I mercati azionari, del credito e delle materie prime sono scesi così tanto che il recente incremento è veramente un rialzo di consolazione. Dal 6 marzo, l'indice S&P 500 è aumentato del 27% e l'indice iTraxx Europe degli spread del credito investment grade è diminuito di 24 punti base, arrivando a 258 punti base. Il prezzo del petrolio è aumentato del 47%. Ci sono state alcune buone notizie. A marzo, l'export cinese è salito del 7,5%. A febbraio, le vendite di case esistenti negli Usa sono aumentate del 4,4% rispetto al mese precedente. E i direttori delle grandi banche hanno diffuso ottimismo sui ricavi, convalidato in parte da un forte primo trimestre realizzato dalla banca Usa Goldman Sachs. Il rally delle Borse si poggia sul fatto che l'economia si sta stabilizzando, le banche stanno concedendo prestiti di nuovo e l'aumento dei prezzi genera fiducia. I mercati stanno guardando avanti. Ma la spiegazione alternativa che i rialzi del mercato dipendano dal cash flow degli investitori poggia su dati molto più solidi. Il bilancio della Federal Reserve è aumentato dal 7% al 29% del Pil. Ciò equivale a un enorme trasferimento di contante al sistema bancario. Si ritiene che sosterrà i prestiti, ma il trading potrebbe essere il primo beneficiario. Il disavanzo del governo Usa - l'eccedenza di contante immesso nell'economia rispetto al contante ritirato - è stato di 957 miliardi di dollari negli ultimi sei mesi, in rialzo dai 313 miliardi dell'anno precedente. Se si aggiunge il tasso di interesse reale vicino allo zero nella maggior parte del mondo, il denaro nuovo a buon mercato e disponibile è più che sufficiente a far salire i prezzi degli asset. Sembra che gli investitori stiano dimenticando che questo denaro fabbricato in serie può causare inflazione. Sembra inoltre che non prestino sufficiente attenzione alla disoccupazione e ad altri segnali di deboli condizioni economiche. Il trend predominante nell'economia reale rimane al ribasso. \ Richard Li è in attesa. Il figlio dell'uomo più ricco di Hong Kong, Li Ka-Shing, ha lanciato a novembre una privatizzazione di Pccw, la sua società di telecomunicazioni. Cinque mesi più tardi, l'accordo è ancora in sospeso. Anche se gli azionisti hanno approvato l'acquisizione, il titolo viene scambiato il 10% in meno di quanto Li aveva offerto. Di norma, gli arbitraggisti chiuderebbero questo divario in un battibaleno. Ma la storia di Pccw è ben lungi dall'essere normale. Nel 2000, Li aveva pagato un prezzo eccessivo per la società telefonica di Hong Kong. Da quel momento, le azioni sono diminuite del 95%. Li ha tentato di venderle per tre volte, senza successo. Ora è tornato a comprare ma gli arbitraggisti non sono convinti. Perché no? Intanto, l'Ente di regolamentazione è decisa a bocciare l'accordo. La Commissione titoli e future di Hong Kong accusa un direttore di Pccw impegnato nel "frazionamento azionario". Secondo la legge di Hong Kong, una maggioranza di azionisti deve approvare l'acquisizione. Nel frazionamento di azioni, le partecipazioni sono divise per aumentare il numero degli azionisti favorevoli. Ma sebbene il frazionamento potrebbe non essere giusto, il tribunale sembra ritenerlo legale. Ciò significa che non affonderà i piani di Li per sempre. L'Ente di regolamentazione ha fatto appello e potrebbe ritardare di mesi il processo, ma anche con un ritardo di tre mesi un investitore che acquista oggi potrebbe realizzare un vantaggioso rendimento annualizzato del 40%. Gli arbitraggisti potrebbero avere un altro motivo per esitare. L'economia è peggiorata da quando Li ha presentato la sua offerta a novembre. Le prospettive per Pccw, un indebitatissimo operatore di tlc, sono fosche. La scadenza del 22 aprile dell'offerta originale potrebbe fornire a Li una scusa per ritirarsi. Ma la commissione di sorveglianza ha una terza possibilità di fare appello. Anche se Li fosse deciso ad andare avanti, il suo co-investitore, la società di tlc a controllo statale, Cina Netcom, non gradirà molto l'interminabile ritardo e la cattiva stampa. \

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Pernod, torna ai Ricard la quota dei giapponesi (sezione: Globalizzazione)

( da "Stampa, La" del 15-04-2009)

Argomenti: Cina Usa

il caso Grandi manovre tra la Francia e il Far East Pernod, torna ai Ricard la quota dei giapponesi E il Barone de Rothschild fa il vino coi cinesi di Citic FABIO POZZO Il nazionalismo francese in fatto di vini è messo alla prova: se, infatti, la Pernod Ricard si riprende il 3,74% del suo capitale dalle mani della giapponese Kirin Holdings, la famiglia Rothschild - quella dello Château Lafite - stringe alleanza con Citic Group, la maggiore compagnia (statale) d'investimenti cinese, per produrre un «grand cru» made in China. Il colosso guidato dal presidente Patrick Ricard e dal ceo Pierre Pringuet, co-leader nel mondo per la vendita di superalcolici (95 milioni di casse da 12 bottiglie nel 2007/08) e al quarto posto nei vini e champagne (26 milioni di casse), con un fatturato a giugno 2008 di 6,589 miliardi di euro e 19.300 dipendenti in 70 Paesi del mondo, ha riacquistato il 3,74% del suo capitale dalla multinazionale giapponese Kirin Holdings Corporation (che produce l'omonima birra e che ha interessi nei settori degli alcolici, soft drinks, generi alimentari, farmaceutica), per un prezzo che non è stato reso pubblico. Così facendo, la Société Paul Ricard sale ad una quota del 16,17% (dal 12,45%), rafforzando la sua leadership azionaria (il secondo socio per quota è Groupe Bruxelles Lambert con il 7,66%) e portando i diritti di voto al 22,42%. L'acquisto è stato finanziato con un contratto a termine che la impegna a vendere entro 5 anni 8,227 milioni di azioni Pernod Ricard, pagando il loro valore al prezzo di scadenza. La società si appresta inoltre, forse già questa settimana, ad un aumento di capitale da 1 miliardo per diminuire il proprio indebitamento. La famiglia Ricard sottoscriverà l'operazione reinvestendo i proventi della vendita dei diritti d'opzione. L'annuncio è stato dato alcuni giorni fa, in occasione della cessione a Campari del bourbon Wild Turkey per 575 milioni di dollari (circa 433 milioni di euro): operazione con cui ha raggiunto il 60% del programma di cessioni di attivi per 1 miliardo che aveva prospettato dopo l'acquisizione della svedese Vin & Spirit (Absolute Vodka). Tali azioni permetteranno a Pernod Ricard di «rinforzare il bilancio e far fronte alla maggior parte delle necessità di rifinanziamento fino al luglio 2013». Il gruppo ha confermato l'obiettivo di una crescita a due cifre dell'utile netto corrente a oltre 1 miliardo nel 2008-09. Il discorso è diverso per Eric de Rothschild, patron delle tenute della regione del Bordeaux in cui si produce lo Château Lafite Rothschild, uno dei «rossi» più famosi e costosi (il record per una bottiglia del 1787 appartenuta al presidente Usa Thomas Jefferson e acquistata nel 2008 per 156 mila dollari) del mondo. Il barone ha siglato una joint-venture con il colosso finanziario cinese Citic (che avrà una quota-progetto del 30%) per produrre nel Regno di Mezzo, e in particolare su un'area di 25 mila metri quadrati situata nella penisola di Shandong (300 miglia a Sudest di Pechino, zona che sembra avere le stesse caratteristiche del Bordeaux), il primo «grand cru» made in China. Un investimento, stimato in 100 milioni di renminbi (11 milioni di euro), che attesta il livello ormai adulto raggiunto dal mercato cinese del vino di alta qualità. «Quando abbiamo cominciato a vendere vino in Cina, ormai più di vent'anni fa, le bottiglie erano riservate quasi esclusivamente agli hotel. Ma da tre anni a questa parte la crescita dell'interesse e quindi del mercato è stata tremenda» conferma Christophe Salin, il presidente di Domaines Barons de Rothschild.

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Symantec: è l'invasione degli ultramalware (sezione: Globalizzazione)

( da "Punto Informatico" del 15-04-2009)

Argomenti: Cina Usa

Roma - Dopo aver fatto i conti in tasca ai cyber-criminali, Symantec torna a dare i numeri dell'undeground e del business malevolo di rete con l'ultima edizione del rapporto Internet Security Threat. Le tendenze e le statistiche analizzate dalla società statunitense evidenziano una crescita esponenziale della distribuzione di malware, dello sfruttamento di exploit e vulnerabilità e più in generale di quelle attività tese a rovinare l'esperienza di rete all'utente. Il numero di malware individuati da Symantec nel 2008, per cominciare, ammonta a 1,66 milioni vale a dire il 60% dei 2,6 milioni totali riconosciuti dai software antimalware commercializzati della società. L'aumento rispetto al 2007 è del 265%, con i trojan a rappresentare quasi il 70% delle infezioni provocate dai 50 peggiori software malevoli. Le vulnerabilità nei browser e nei software la fanno poi da padrone: nel 2008 Symantec ne ha individuate 5.500, per un aumento del 20% rispetto al 2007. L'80% di tali vulnerabilità vengono classificate come facili da sfruttare per diffondere malware, zombificare PC e rubare informazioni sensibili. Tra i browser maggiormente proni all'exploit Safari è quello con la finestra temporale più ampia: Apple necessita di una media di 9 giorni prima di chiudere una falla contro il singolo giorno di Mozilla Firefox. Il maggior numero di vulnerabilità scovate nel 2008 si trova però proprio in Firefox (99), seguito da IE (47), Safari (40), Opera (35) e Chrome (11). Nel 2008 il furto di identità e dati sensibili ha rappresentato una delle attività preferite dal cyber-crimine, e Symantec sostiene che la misteriosa organizzazione nota come Russian Business Network sia responsabile di quasi il 50% degli attacchi di phishing e ingegneria sociale diretti a colpire gli account di tipo finanziario. Per lo spam, neanche a dirlo, il 2008 è stato un anno fortunato, con un aumento del 200% nel volume di mail spazzatura: 350 miliardi di messaggi in totale, il 90% dei quali messi in circolazione attraverso le sempre più persistenti botnet di PC zombi. A tal proposito Symantec torna a parlare di Conficker, che il primo aprile avrebbe dovuto buttare giù Internet e invece si è rivelata essere l'ennesima rete malevola da usare per dispensare consigli sul potenziamento della virilità e sulla migliore qualità di pillole azzurre disponibile online. Symantec dice che il maggior numero di PC zombi si trova in Asia (nella zona dell'oceano Pacifico) e nell'America Latina, luoghi in cui è alta la presenza di sistemi operativi pirata non aggiornati e quindi proni a farsi "bucare" dal worm. Parlando di geografia, infine, il numero di attacchi si concentra (in entrate e in uscita) in particolare negli Stati Uniti, dove l'offensiva più comune è di tipo DDoS, mentre la Cina conquista la palma del maggior numero di infezioni da botnet. Come già evidenziato nei giorni scorsi, poi, gli USA risultano i bersagli prediletti degli attacchi provenienti dal territorio cinese contro le infrastrutture vitali e i network governativi. Alfonso Maruccia

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NOVITÀ DA ALLEGRO: IL LIBRO BIANCO PUBBLICATO DI RECENTE OFFRE "UN APPROCCIO PRATICO ALLA GESTI (sezione: Globalizzazione)

( da "Wall Street Italia" del 15-04-2009)

Argomenti: Cina Usa

Novità da Allegro: il libro bianco pubblicato di recente offre “Un approccio pratico alla gesti --> Un nuovo libro bianco a cura del Dottor Vincent Kaminski, voce autorevole quanto a gestione dei rischi, esplora la necessità crescente di piattaforme per la gestione dei rischi per il settore degli scambi energetici che, a parere dell’autore, deve “reinventare la propria cassetta degli attrezzi” in risposta alle nuove forze socio-economiche che continuano a plasmare i settori energetici moderni. Kaminski, il quale detiene attualmente la carica di Professore di finanza energetica e derivati energetici presso la facoltà di gestione aziendale Jesse H. Jones dell’Università Rice, sostiene nella sua opera dal titolo ‘Un approccio pratico alla gestione dei rischi’ (A Practical Approach to Risk Management) che l’estrema volatilità del mercato, gli ambienti normativi in cambiamento e la crescente globalizzazione del settore energetico pongono delle “sfide formidabili dal punto di vista dell’informatica alla gestione dei rischi nel settore energetico.” La necessità di una soluzione universale per la gestione dei rischi scaturisce da ciò che Kaminski chiama un “divario in termini di nozioni e competenze” tra commercianti che conoscono i settori energetici ed i quadri normativi, analisti impieganti sistemi altamente stilizzati ed astratti e programmatori che sono spesso dotati di una conoscenza limitata del settore e di scarse doti comunicative. Il testo originale del presente annuncio, redatto nella lingua di partenza, è la versione ufficiale che fa fede. Le traduzioni sono offerte unicamente per comodità del lettore e devono rinviare al testo in lingua originale, che è l'unico giuridicamente valido. AllegroChristie Lindstrom, +1-214-237-8117media@allegrodev.com

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La Corea del Nord espelle gli osservatori Aiea e annuncia la ripresa del programma nucleare (sezione: Globalizzazione)

( da "Trentino" del 15-04-2009)
Pubblicato anche in: (Alto Adige) (Corriere delle Alpi)

Argomenti: Cina Usa

La rappresaglia di Pyongyang dopo che l'Onu ha condannato il lancio del missile La Corea del Nord espelle gli osservatori Aiea e annuncia la ripresa del programma nucleare TOKYO. La Corea del Nord ha risposto alla condanna dell'Onu per il test missilistico dello scorso 5 aprile espellendo tutti gli osservatori dell'Agenzia internazionale per l'energia atomica dalla centrale nucleare di Yongbyon che sarà riattivata. La rappresaglia è arrivata a poche ore dalla dichiarazione approvata all'unanimità dai 15 del Consiglio di Sicurezza, il regime comunista ha definito «inutili e non più necessari» i colloqui a Sei sul processo di abbandono dei programmi nucleari e ha annunciato l'intenzione di riaprire gli impianti di trattamento del plutonio e di riprendere i programmi atomici. Giappone, Russia, Corea del Sud e Cina, le parti con Usa e Pyongyang coinvolte nei colloqui a Sei, hanno espresso a vario titolo preoccupazione e l'auspicio perchè prevalga la linea del confronto nel rispetto delle decisioni Palazzo di Vetro, nonchè l'invito al regime nordcoreano perchè torni sui suoi passi. La dura presa di posizione di Pyongyang è contenuta in un comunicato del ministero degli Esteri, diffuso dall'agenzia di stampa del regime, la Kcna. Si sottolinea il carattere inusuale del Consiglio di Sicurezza che mai ha preso «iniziative sul lancio di satelliti» e che «viola arbitrariamente la sovranità della Repubblica popolare democratica di Corea e danneggia gravemente la dignità del popolo coreano».

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G8 dell'Agricoltura L'altolà di Zaia: Fuori gli speculatori (sezione: Globalizzazione)

( da "Gazzettino, Il" del 15-04-2009)

Argomenti: Cina Usa

G8 dell'Agricoltura L'altolà di Zaia: «Fuori gli speculatori» Mercoledì 15 Aprile 2009, La fame nel mondo, la sicurezza alimentare, la volatilità dei prezzi, il ruolo degli Ogm. Questi i quattro temi del G8 dell'Agricoltura trevigiano, in programma nel fine settimana a Cison di Valmarino. Il programma è stato presentato ieri dal ministro per le Politiche agricole Luca Zaia che ha individuato i terreni di confronto, ma anche di scontro, su cui è stata concepita l'organizzazione di questo summit internazionale. Zaia non ha nascosto le difficoltà di arrivare a un manifesto congiunto su tutte queste problematiche. «Sprechi, speculazioni finanziarie e crisi economica hanno di fatto raddoppiato i prezzi delle derrate alimentari - ha detto Zaia - Il G8 dovrà dare risposta a quanti attendono di sapere come deve muoversi il settore agricolo rispetto al riassetto dell'economia mondiale». Eccezionali anche le misure di sicurezza per le annunciate manifestazioni anti-globalizzazione. Ma solo Castelbrando sarà off-limits. Bertevello a pagina 5

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Pubblicità, spesa globale a -6,9% (sezione: Globalizzazione)

( da "Italia Oggi" del 15-04-2009)

Argomenti: Cina Usa

ItaliaOggi sezione: Media data: 15/04/2009 - pag: 23 autore: di Irene Greguoli Venini Le previsioni di ZenithOptimedia per il 2009 sugli investimenti in comunicazione nel mondo Pubblicità, spesa globale a -6,9% Usa: -8,7%. Francia -7,3%, Italia -5%. Cina su del 5,4% Il 2009 sarà un anno ancor più duro del previsto per la pubblicità a livello globale: gli investimenti nel mondo avranno una contrazione del 6,9%, raggiungendo un totale di 453 miliardi di dollari (pari a circa 342 miliardi di euro) contro i 486 (circa 366 miliardi di euro) dello scorso anno. Inevitabilmente, anche l'Italia ne sarà colpita: nella Penisola gli inserzionisti spenderanno il 5% in meno del 2008. Non è un caso che i media che si salveranno dal declino generale saranno internet, unico mezzo in crescita, e la tv che, pur in calo, riuscirà ad aumentare la sua quota di mercato: sono questi i mezzi infatti cui si dedicheranno maggiormente i consumatori, che passeranno più tempo a casa per risparmiare.Secondo il rapporto reso noto ieri da ZenithOptimedia, centro media di Publicis Group, c'è però anche una buona notizia: nel 2010 la pubblicità dovrebbe tornare in positivo, segnando globalmente un +1,5%. Tuttavia qualsiasi pronostico va preso con le pinze: a dicembre era stato annunciato che il ribasso degli investimenti sarebbe stato dello 0,2%, una previsione che ZenithOptimedia ha già dovuto ritoccare dopo neanche quattro mesi. Tutti i principali mercati dell'Europa occidentale, che complessivamente hanno segnato un calo del 6,7% (con un totale di quasi 111 miliardi di dollari, ovvero quasi 84 miliardi di euro), chiuderanno il 2009 in ribasso dal punto di vista della spesa pubblicitaria: -5% in Italia, -7,3% per la Francia, -5,5% in Germania, -10,1% in Spagna, -8,7% nel Regno Unito. E, mentre per tutti questi paesi ci si aspettano segnali di ripresa nel 2010, la situazione nella Penisola si prospetta ancora meno rosea perché, secondo il rapporto, l'anno prossimo ci sarà un'ulteriore flessione dello 0,8%. Tra i paesi più colpiti poi ci sono, naturalmente, gli Usa, che chiuderanno il 2009, con un -8,7% nella spesa pubblicitaria, che ammonterà a 166 miliardi di dollari (pari a circa 125 miliardi di euro); e il rallentamento continuerà pure nel 2010, anche se in modo più contenuto (-1,7%). Uno dei motivi individuati dal rapporto è «l'assenza di eventi quadriennali, come le Olimpiadi e le elezioni presidenziali, che nel 2008 avevano iniettato una quantità extra di denaro nel mercato pubblicitario». Nella zona Asia-Pacifico la flessione sarà invece del 3,4%. Anche se in alcuni grandi mercati, come Cina e India, la spesa pubblicitaria crescerà (rispettivamente del 5,4% e 6,4%), seppur con un notevole rallentamento rispetto agli anni precedenti (con tassi vicini al 19%), quest'aumento sarà controbilanciato dal crollo degli investimenti a Taiwan (-11%), a Singapore (-16,5%), in Sud Corea (-20%) e in Giappone (-5%), che contribuisce per il 38% agli investimenti della regione.L'Europa centrale e dell'Est vedrà invece un calo del 13,9%, l'America Latina del 2% e l'Africa e Medio Oriente (più gli altri paesi non inclusi nelle altre zone) del 7%.Per quanto riguarda invece i mezzi, aumenterà il consumo di internet e tv, visto che le persone trascorreranno più tempo a casa per risparmiare. La crescita prevista degli investimenti destinati al web è dell'8,6%, con un budget che passerà da 50 miliardi di dollari (circa 37,7 miliardi di euro) nel 2008 a 54 (40 miliardi di euro circa) nel 2009, e sarà soprattutto dovuta alla pubblicità legata ai motori di ricerca. La televisione invece «sta andando relativamente bene nella flessione», dice il rapporto di ZenithOptimedia; infatti, pur essendo in calo del 5,5% (con 173 miliardi di dollari, cioè 130 miliardi di euro di ricavi), questo mezzo aumenterà la sua quota di mercato dal 38,1% al 38,6%, con la previsione di arrivare al 39% l'anno prossimo.Va male invece la pubblicità sulla stampa, che perde sia inserzionisti, sia quote di mercato. I quotidiani passeranno infatti dai 121 miliardi di dollari (91 miliardi di euro) raccolti nel 2008 a 107 (80 miliardi di euro), mentre i magazine da 55 miliardi di dollari (41 miliardi di euro) a 49 (37 miliardi di euro).

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Acer riposiziona i marchi per area e utenza Per un obiettivo comune, salire al primo posto al mondo nei notebook (sezione: Globalizzazione)

( da "Finanza e Mercati" del 15-04-2009)

Argomenti: Cina Usa

Acer riposiziona i marchi per area e utenza Per un obiettivo comune, salire al primo posto al mondo nei notebook da Finanza&Mercati del 15-04-2009 RAFFAELE ROVATI Sembra un intreccio da spy story. Dall'America andata e ritorno, passando per Cina, Corea, Israele, Olanda, Taiwan, per arrivare a Lainate. Dove ha la sede italiana, e un po' anche europea, Acer. Non a caso qui, quando non è in giro per il mondo, ha l'ufficio Gianfranco Lanci, chief executive e presidente di Acer Inc (divisione del gruppo di Taiwan che gestisce i prodotti a marchio Acer), che un ruolo non certo secondario ha avuto nella crescita esponenziale del produttore di pc negli ultimi anni. Acer Group, partendo dall'estate 2007, quando fu annunciata l'acquisizione dell'americana Gateway, in un intreccio societario molto complicato è arrivata a mettere le mani su eMachines (produttore di pc coreano con sede in California, rilevatonel 2004 da Gateway ) e infine Packard Bell, storico brand Usa (fondato nel 1926 come produttore di radio), di cui sempre Gateway deteneva una quota e che, soprattutto, era finito nel mirino della rivale cinese di Acer Lenovo. Il percorso di Packard Bell è quello più intrigante, visto che nel corso della sua più che secolare storia è passato dal controllo americano, a quello israeliano, a quello olandese, fino a quello, multinazionale, del colosso di Taiwan. Cosa ancora più intrigante, ma questa è una coincidenza (e se non lo fosse l'intreccio si complicherebbe ulteriormente nei meandri della Corporate Usa), è che proprio Packard Bell, nella prima metà del XX secolo, utilizzava il brand Travel Mate per le sue radio «portatili». Guarda caso TravelMate (tutto attaccato) è una delle linee di prodotto dei pc di Acer, mutuato anche in questo caso da un'azienda Usa, quella Texas Instruments che nel 1997 cedette la sua divisione personal computer proprio alla Acer. Che poi in Texas Instruments lavorasse un ingegnere torinese, Gianfranco Lanci, che oggi, insieme a parte del suo team di allora, sia responsabile delle fortune prima europee, e poi mondiali, del produttore di pc, non è che la chiusura del cerchio. La scorsa settimana in un triplice evento (Pechino, New York e Amsterdam), si è chiuso un altro cerchio. Quello delle acquisizioni, appunto, che hanno portato sotto il cappello di Acer Group i brand Gateway, Packard Bell, Acer ed eMachines. «Lo ripeto da tempo - spiega Gianpiero Morbello vicepresident marketing & brand di Acer Group - la forza della nostra azienda, in questi tempi di crisi, è che siamo arrivati preparati, già snelli. Non abbiamo da tagliare. Ma abbiamo anche avuto fortuna. Siamo riusciti a completare le acquisizioni prima della fase più dura della crisi. E abbiamo già avuto la nostra vittoria. Molti ci dicevano che quando si rileva un'altra azienda due più due non fa quattro (non si possono cioè addizionare aritmeticamente i conti economici delle due entità che si uniscono, soprattutto se operano nello stesso mercato, ndr), ma alla fine ne siamo usciti con la quota di mercato derivante proprio dall'unione dei vari brand». Questo non significa che mettere insieme marchi così diversi fosse una cosa facile. E infatti è stato un lungo processo, culminato ad Amsterdam col lancio della nuova Packard Bell, che si rivolge a un pubblico decisamente consumer (non a caso è sponsor del team Yamaha di MotoGp di Valentino Rossi), che si aspetta che un pc funzioni, sia facile da usare, non richieda una laurea in ingegneria e possibilmente sia anche trendy. «È un vero ritorno al passato - sottolinea Morbello - perché Packard Bell, alle origini, si rivolgeva proprio a questo tipo di utenza, anche se lo faceva con radio, televisori, giradischi». Un processo comunque impegnativo, passato attraverso approfonditi studi. «Il nostro chief executive (J.T. Wang, numero uno del gruppo e chairman di Acer Inc, ndr) è rimasto un po' deluso, per l'attaccamento al marchio Acer, quando ha scoperto che, secondo i risultati del test, corrisponde a un profilo Packard Bell», ricorda Morbello. Ma ora la Acer multi-brand è davvero una realtà concreta, e altrimenti non potrebbe puntare, come ha ribadito Lanci alla leadership mondiale nei notebook, entro due anni.

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Dalla crisi (e dalle tragedie) può nascere un mondo migliore? (sezione: Globalizzazione)

( da "Giornale.it, Il" del 15-04-2009)

Argomenti: Cina Usa

Dunque, Wells Fargo ha annunciato utili per 3 miliardi di dollari, Goldman Sachs ieri per 1,5 miliardi e da qualche settimana le Borse festeggiano. Molti commentatori ritengono che il peggio, per le banche Usa, sia passato. E' davvero così? Ho molti dubbi. Com'è possibile che banche che fino a due mesi fa erano soffocate dai debiti tossici improvvisamente risplendano? Dove sono finiti i debiti? Strano, molto strano. O è un miracolo o c'è un trucco. Io propendo per la seconda ipotesi, per questa ragione: 1) Il governo americano ha consentito di allentare le regole mark-to-market, che obbligavano le banche a contabilizzare ogni giorni il valore di mercato dei loro debiti e siccome quelli tossici valevano zero gli istituti erano costretti a riportare perdite gigantesche. Ora invece le banche possono valutare con molta elasticità questi debiti. Secondo le nuove regole sono loro stesse a stabilire i criteri per stabilire il valore di questi titoli. L'istituto X ha un debito tossico che a valore di mercato vale 1, ma può decidere autonomamente che valga 5 o 6 perchè questo è il valore atteso fra uno o due anni. E le banche possono vantare utili inattesi. Capito? E' un nuovo esempio di finanza creativa. 2) Le banche in questi giorni sono sottoposte a uno stress-test e, i risultati preliminari, sapientemente passati al New York Times rivelano che lo stato di salute dei 19 principali istituti americani è migliore del previsto. Ma Nouriel Roubini in un post dimostra che sono inattendibili perchè fondati su premesse che la realtà ha già superato, in negativo. Ovvero i "casi estremi" considerati dal test sono molto migliori dei dati emersi nel frattempo sull'economia americana. Insomma, è una truffa. 3) La Federal reserve ha portato quasi a zero i tassi di interesse, ma l'Amministrazione Obama si è ben guardata dall'imporre limiti sui tassi che gli istituti finanziari posso chiedere al consumatore, che, negli Usa restano altissimi, a cominciare da quelli sulle carte di credito. Le banche li stanno addirittura alzando. Si finanziano a tasso zero, ma impongono al consumatore tassi superiori al 10%. Corrette e riconoscenti, come sempre. Il G 20 ha proiettato l'illusione di una regolamentazione dei mercati finanziari, le Borse risalgono, Obama alimenta le speranze parlando di "segnali di ripresa". E' evidente il tentativo di infondere artificialmente fiducia, di cambiare la psicologia del mercato e della gente, nella speranza che la profezia di un mondo migliore e improvvisamente risanato si autoavveri. Sarà, ma il ritorno agli utili delle banche Usa mi sembra una farsa. E a lungo termine questa manovra, che non rimuove il male ma lo accentua, estremamente pericolosa. Scritto in banche, capitalismo, crisi, spin, manipolazione, globalizzazione, economia, era obama, gli usa e il mondo Commenti ( 15 ) » (4 voti, il voto medio è: 5 su un massimo di 5) Loading ... Il Blog di Marcello Foa © 2009 Feed RSS Articoli Feed RSS Commenti Invia questo articolo a un amico 09Apr 09 Per "Repubblica" l'immigrazione clandestina è peccato veniale Dunque Berlusconi non cambia linea nella lotta all'immigrazione clandestina e per rimediare al no della Camera, prolungherà il decreto in scadenza il 26 aprile. Mille immigrati, quasi tutti tunisini, non verranno messi in libertà. Ed è probabile che in futuro vengano approvate norme ancora più restrittive: la Spagna di Zapatero, la permissiva Olanda, la Gran Bretagna del laburista Brown vanno in questa direzione. E ieri il presidente francese Sarkozy ha pubblicato una direttiva che Alberto Toscano riassume così: "Massimo controllo di chi arriva per lavorare e massimo sforzo per allontanare (con le buone o con le cattive) dal suolo nazionale gli extracomunitari privi di permesso di soggiorno". Quest'anno dovranno essere espulsi almeno 27mila clandestini; come dire: lavoro ai francesi, via gli irregolari. Si tratta di misure draconiane, ben più severe di quelle italiane. Ma per la stampa di sinistra il governo italiano è troppo duro, disumano. Sulla Repubblica di oggi, ad esempio, Massimo Giannini, scrive: " L'allungamento a 180 giorni della permanenza dell'immigrato nei centri di smistamento è persino peggio: una misura sostanzialmente carceraria, stabilità da un'autorità amministrativa, in assenza di reato e di garanzia giurisdizionale >". In assenza di reato? Fino a prova contraria l'immigrato che tenta di entrare non avendo i documenti in regola, nè i visti necessari, viola le leggi del Paese. E questo, sebbene formalmente sia un illecito amministrativo, non può essere tollerato, soprattutto quando assume proporzioni preoccupanti che la società italiana dimostra di non tollerare più . Ma, evidentemente, per "Repubblica" l'immigrazione clandestina è un peccato veniale. (Versione aggiornata del post) Scritto in crisi, comunicazione, pdl, politica, partito democratico, società, francia, immigrazione, Italia, europa, giornalismo Commenti ( 94 ) » (2 voti, il voto medio è: 5 su un massimo di 5) Loading ... Il Blog di Marcello Foa © 2009 Feed RSS Articoli Feed RSS Commenti Invia questo articolo a un amico 08Apr 09 Dalla crisi (e dalle tragedie) può nascere un mondo migliore? Sul Giornale di oggi intervisto Bob Thurman, personaggio di grande caratura, sebbene poco noto in Italia. E' uno dei principali consiglieri del Dalai Lama, saggista di grande successo, la rivista "Time" lo inserì tra i dieci americani più influenti. Il suo è il punto di vista di un americano spirituale, che nella crisi finanziaria inizia a vedere una grande opportunità: quella di creare un mondo migliore. Secondo Thurman "è un bene che la coscienza collettiva degli americani si sia risvegliata. Urlano un poco? Se la gente smette di dare ascolto a certe élite e costringe chi ha provocato questo disastro a prendersi le proprie responsabilità questo può essere positivo», mentre prima la coscienza era assopita "perché prevaleva l'egoismo. Molti si rendevano conto degli abusi di un gruppo ristretto di persone, di lobbies molto potenti come quelle delle banche, ma finché riuscivano ad andare avanti si dicevano: cosa posso rimediare da solo? E siccome tutti pensavano così, nulla cambiava davvero. D'altronde bastava accendere la tele per distrarsi: chi parlava dei problemi reali? Nessuno, tutto era trasformato in uno spettacolo, anche l'informazione». Questa crisi è un'opportunità "perché il sistema così non poteva funzionare: stavamo correndo verso il disastro. Tutto a credito, tutto esasperato, centinaia di milioni di persone strappate alla campagne. Il governo americano e le grandi istituzioni dicevano ai Paesi piccoli: non potete proteggere i piccoli coltivatori. Così tutta la produzione finiva nelle mani dei grandi gruppi. E gli agricoltori senza più lavoro che cosa fanno? Vanno nelle città dove vivono nelle baraccopoli. È progresso questo? Ora c'è la possibilità di creare sistema più equilibrato. Era un'economia guidata dall'avidità, che ignorava i limiti delle risorse naturali e il rispetto della natura. Ora c'è la possibilità di creare un sistema più saggio, basato sui valori positivi dell'uomo». Thurman ricorda che "dopo ogni grande tragedia, la gente si scopre migliore. All'indomani dell'undici settembre i newyorkesi erano solidali, si cercavano, si aiutavano", li interpeta come segnali di una trasformazione della coscienza e della sensibilità collettive. E se osserviamo quel che sta accadendo in Abruzzo l'intuizione di Thurman trova conferme. Il mio collega Cristiano Gatti, racconta la straordinaria dignità degli abitanti delle zone colpite. Scrive in un bellissimo articolo: "Di sventure e di dolore, di lutto e di rabbia, insomma di creature afflitte e dolenti ormai ne abbiamo viste tante, passando da un cataclisma all'altro. Ma mai, lo dico da semplice testimone neutrale, ho ammirato un simile affresco di spontanea compostezza, di sano orgoglio, di rigoroso rispetto. L'Aquila e dintorni sono a pezzi, non c'è famiglia che non abbia un buon motivo per piangere, ma da questo girone infernale si alza solo silenzio, decoro, contegno. E voglia di ricominciare. Parole toccanti. Rifletto e mi chiedo: dalla crisi economica, dalle tragedie, sta nascendo davvero un mondo migliore? Scritto in capitalismo, crisi, società, globalizzazione, Italia, gli usa e il mondo Commenti ( 39 ) » (4 voti, il voto medio è: 4.5 su un massimo di 5) Loading ... Il Blog di Marcello Foa © 2009 Feed RSS Articoli Feed RSS Commenti Invia questo articolo a un amico 07Apr 09 Terremoto, l'Italia che reagisce bene (con qualche eccezione) Per una volta l'Italia ha stupito in bene reagendo alla tragedia dell'Abruzzo: anzichè dividersi in polemiche sterili, il Paese si è unito. I soccorsi sono stati rapidi, la solidarietà della gente comune commovente, la reazione dei partiti finalmente responsabile. Ho apprezzato molto l'intervento di Franceschini in Parlamento che, senza se e senza ma, ha offerto il proprio sostegno a Berlusconi che, senza se e senza ma, l'ha accettato. Bene, con qualche ulteriore riflessione: 1) Ora si tratta di continuare su questa strada, scongiurando il rischio, molto alto, che passata l'emozione, prevalgano antiche e cattive abitudini ovvero che i fondi stanziati per la ricostruzione non arrivino mai, o solo in parte, a chi ne ha davvero bisogno. 2) Questa tragedia conferma, purtroppo, la mancanza di una cultura della prevenzione nel nostro Paese. In una zona a forte sismico troppi edifici non sono stati messi a norma e questo spiega perchè a crollare non sono state solo case vecchie ma anche edifici recenti. 3) Nonostante il cordoglio, qualcuno non si è trattenuto dall'insinuare qualche polemica. Per un certo mondo, il solito (ovvero il popolo di Grillo, Travaglio, Di Pietro), il terremoto si poteva prevedere e considera Giuliani, l'esperto che sostiene di averlo annunciato, un incompreso da difendere. Peccato che la sua previsione fosse imprecisa: aveva previsto il sisma per il 29 marzo a Sulmona. Immaginiamo che le autorità gli avessero prestato ascolto: migliaia di persone sarebbero state evacuate, poi il 30 o il 31 marzo fatte rientrare a casa. L'Aquila e i paesi circostanti non sarebbero stati risparmiati dalla scossa che ha colpito il 6 aprile, con epicentro il comune di Catipignano. Ieri ho partecipato a una trasmissione radiofonica in Francia su Rtl e uno dei più famosi sismologi francesi - dunaue senza alcun legame con il governo italiano - ha confermato che è impossibile prevedere i terremoti. La polemica non dovrebbe nemmeno iniziare, ma temo che di Giuliani sentiremo parlare a lungo. Sui blog di Grillo è Di Pietro tira già una certa aria.. sì, diventerà un eroe, un perseguitato, un nuovo simbolo di un'Italia confusamente arrabbiata e facilmente manipolabile. O sbaglio? AGGIORNAMENTO: tutti i leader del mondo hanno espresso all'Italia solidarietà e cordoglio, anche il presidente Obama, con toni partecipi e una lunga telefonata a Berlusconi. Lo ringraziamo, ma poi l'ambasciata americana ha deciso lo stanziamento di 50 mila dollari per l'assistenza umanitaria. Dico: 50mila dollari. Un pensierino ino ino ino, peraltro non richiesto dall'Italia. Il governo americano poteva proprio rispiarmarselo. Scritto in comunicazione, pdl, politica, partito democratico, spin, Italia, società, manipolazione, giornalismo Commenti ( 69 ) » (4 voti, il voto medio è: 5 su un massimo di 5) Loading ... Il Blog di Marcello Foa © 2009 Feed RSS Articoli Feed RSS Commenti Invia questo articolo a un amico 05Apr 09 Obama è il nuovo Gorbaciov? Ammettiamolo: questo viaggio in Europa e Turchia sancisce un grande successo di immagine per Obama. La stampa lo ha esaltato e non capita mai che un presidente, all'estero, venga accolto da folle in delirio. O meglio: succedeva a Gorbaciov ai tempi della perestroika. Obama in Germania ha parlato a un'assemblea di cittadini adoranti e i sondaggi rivelano che, se si candidasse alle elezioni politiche di fine settembre, batterebbe agevolmente Angela Merkel. Come Gorbaciov ha sposato una donna dal carattere forte, carismatico e capace di rompere gli schemi. La sua straripante popolarità dimostra che gli Usa, quando usano i toni giusti, possono essere ancora amati nel mondo e dunque che l'antiamericanismo non era viscerale, né irreversibile, ma limitato agli eccessi dell'era Bush. Infatti le proteste di strada non erano rivolte contro di lui. L'analogia con Gorbaciov, però, rischia di essere anche politica, sebbene non altrettanto drammatica nell'esito finale. L'esperienza del profeta della glasnost si concluse con il crollo dell'Urss, quella del primo presidente afroamericano difficilmente terminerà con l'implosione degli Stati Uniti. Ma proprio questo primo viaggio ha svelato al mondo un'altra America, meno sicura di sé, improvvisamente umile, a tratti quasi implorante. Quella di un tempo era abituata a imporre i compromessi, quella di oggi dà l'impressione di subirli. Il G20 è stato salutato come un grande successo, ma Washington non ha ottenuto l'impegno di tutti i Paesi a varare una maxi-manovra di stimolo. Dal vertice della Nato si aspettava un impegno ampio e coordinato da parte degli alleati per l'invio duraturo di nuove truppe in Afghanistan, ha ottenuto lo spiegamento di 5mila uomini limitato alle elezioni presidenziali. Eppure nelle scorse settimane aveva esercitato pressioni fortissime per piegare le resistenze degli europei. Inutilmente: per la prima volta il Vecchio Continente può dire no, senza temere lacerazionie tanto meno ritorsioni. La Ue è diventata improvvisamente forte? No, è quella di sempre caotica, litigiosa, multicefala. Semmai è l'America a essere divenuta debole. Obama ha avuto l'onestà intellettuale di ammetterlo: «Siamo stati noi a provocare la crisi finanziaria», da cui, però, gli Stati Uniti non possono uscire da soli. Ha bisogno degli altri, come ben sappiamo. E allora Obama è costretto ad assumere un registro inconsueto per un capo della Casa Bianca: quello del mediatore, dell'amico bonario, del leader che parla poco e ascolta molto. Nei due vertici - G20 e Nato - ha dovuto ritagliarsi un ruolo di negoziatore, di pacificatore. La sua è un'America che tende la mano e riscopre il consenso. Con un dubbio: Obama sta gestendo un periodo di difficoltà transitoria in attesa di riprendere il ruolo di superpotenza o, come Gorbaciov, verrà ricordato come il gestore di un grande Paese che declina tra gli applausi del mondo? Scritto in era obama, crisi, europa, globalizzazione, gli usa e il mondo, germania, francia Commenti ( 39 ) » (9 voti, il voto medio è: 3.33 su un massimo di 5) Loading ... Il Blog di Marcello Foa © 2009 Feed RSS Articoli Feed RSS Commenti Invia questo articolo a un amico 03Apr 09 Dal G20 pochi fatti, molto ottimismo. Basterà? La Merkel ha parlato di un compromesso storico, Obama ieri era raggiante; tutti i leader hanno salutato con enfasi i risultati del G20. Ed è normale che sia così: tentano di infondere fiducia e speranza, nel tentativo, perlomeno, di sbloccare i consumi. E le Borse hanno risposto. Tuttavia analizzando i contenuti ci si accorge che, come previsto, il G20 ha portato poche novità. L'unica è l'aumento dei fondi a disposizione del Fmi: erano previsti 500 miliardi, saranno 750. per il resto: - hanno annunciato che intendono regolamentare gli hedge funds e le agenzie di rating. Bene, ma le norme devono essere ancora stabilite e il dibattito rischia di essere lungo. - secondo Brown "non ci saranno più i bonus per i manager che fanno fallire le società". Era ora, ma più che altro è un auspicio condiviso, perchè ogni Paese, com'è ovvio, deciderà autonomamente se e come realizzarlo. - hanno dichiarato di aver posto le fondamenta per "ripulire i bilanci delle banche dagli asset tossici", ma anche questa è una dichiarazione d'intenti. In realtà, i Paesi continuano a procedere in ordine sparso e un codice comune appare ancora lontano. L'economista Giorgio Barba Navaretti ( vedi l' intervista uscita sul Giornale) rileva due punti innovativi: l'impegno a far ripartire il commercio mondiale e l'ammissione che la crescita non potrà più dipendere solo dagli Usa, ma da quello che definisce "un traino globale", in cui i Paesi come Cina, India, Brasile avranno un ruolo sempre più importante. Ma questo avrà effetto nel lungo periodo: a breve è improbabile che queste economia possano generare una domanda interna molto forte. Complessivamente il G20 è stato insoddisfacente su due punti: - il pacchetto da 1100 miliardi non serve a rilanciare l'economia mondiale - il problema più urgente, quello di una riforma strutturale del sistema finanziario mondiale è irrisolto. Intanto proprio ieri gli Stati Uniti hanno allentato il mark-to-market ovvero la norma che obbligava le banche a valutare ogni giorno il prezzo di mercato dei prodotti finanziari e siccome molti di questi non hanno acquirenti le banche erano costrette a iscrivere a bilancio perdite colossali. Ora invece potranno diluirle nel tempo, nella speranza che in futuro i prodotti tossici valgano più di zero. Insomma , cambiano i parametri anzichè affrontare le cause del male. L'impressione è che il G20 si servito soprattutto a spargere tanta cipria sulla crisi mondiale, nel tentativo di cambiare la psicologia catastrofista dei mercati, infondendo ottimismo, avvalorando l'impressione che la situazione sia sotto controllo. Il tentativo in sè è comprensibile, ma basterà per risollevare l'economia globale? Scritto in spin, era obama, banche, capitalismo, crisi, società, economia, gli usa e il mondo, germania, globalizzazione, europa, francia Commenti ( 44 ) » (6 voti, il voto medio è: 4.67 su un massimo di 5) Loading ... Il Blog di Marcello Foa © 2009 Feed RSS Articoli Feed RSS Commenti Invia questo articolo a un amico 02Apr 09 Che tristezza, la Cnn (e un certo giornalismo). Ieri pomeriggio decine di migliaia di persone hanno preso d'assalto la City, spaccando vetrine delle banche, accerchiando la Banca d'Inghilterra; ci sono stati tafferugli, feriti e un morto. Ieri pomeriggio mi sono sintonizzato sulla Cnn: da sempre in questi frangenti è la più rapida e la più completa; ma ieri sembrava stesse su un altro pianeta. Mentre la protesta esplodeva, la Cnn ci ha parlato di Obama dalla regina, del menu preparato dallo chef dei vip, dei preparativi della cena del G20, ha mostrato fino alla nausea le immagini di Obama sorridente con Medvedev e il presidente cinese Hu Jintao. E i disordini? Un collegamento di un paio di minuti, come si trattasse di un fatto marginale. Le possibilità sono due: o la Cnn ha commesso un grave errore giornalistico oppure ha volutamente minimizzato i disordini di Londra. Propoendo per la seconda ipotesi e vi spiego perchè: da quando negli Usa è esplosa la protesta contro i bonus dei manager Aig, l'establishment finanziario e politico teme che le proteste, per ora isolate, possano estendersi; dunque il messaggio che gli spin doctor trasmettono ai media è di essere cauti, di non infiammare gli animi, di minimizzare. E la Cnn si è adeguata, come se fosse una tv di regime. Da notare che nessun media europeo ha fatto altrettanto, sebbene molti governi siano assai preoccupati e abbiano inviato messaggi analoghi: tutti i mezzi d'informazione, di destra e di sinistra, hanno dato spazio alle proteste, giudicandole, giustamente, una notizia importante. Che tristezza, la Cnn e, purtroppo, non è l'unico episodio negativo che riguarda la stampa americana che negli ultimi anni ha assecondato senza critiche la guerra in Irak, ha censurato inchieste su Madoff (è successo al Wall Street Journal), e per oltre un decennio non ha analizzato, nè denunciato gli abusi e le storture della casta finanziaria di Wall Street, di cui, anzi, era diventata il megafono. E questi non sono che alcuni esempi. La stampa europea (e quella italiana) ha molti difetti, ma per anni abbiamo considerato quella americana come un modello da imitare. Ora non più. Il livellamento, è verso il basso e non è una buona notizia per il giornalismo occidentale. Scritto in manipolazione, era obama, spin, crisi, comunicazione, società, europa, gli usa e il mondo, notizie nascoste, democrazia, globalizzazione, giornalismo Commenti ( 41 ) » (3 voti, il voto medio è: 5 su un massimo di 5) Loading ... Il Blog di Marcello Foa © 2009 Feed RSS Articoli Feed RSS Commenti Invia questo articolo a un amico 31Mar 09 G20, tanto rumore per poco. E l'America non fa più paura. Dunque, ci siamo. Obama arriva oggi a Londra e domani vedrà i leader dei venti principali Paesi industrializzati; ma questo vertice, ritenuto da tutti fondamentale, si concluderà con ogni probabilità con pochi risultati concreti, che non è difficile prevedere: un impegno generico a una nuova regolamentazione degli hedge funds, misure contro i paradisi fiscali, nuovi fondi al Fmi. Le riforme strutturali resteranno nel cassetto e lo strapotere della finanza sull'economia reale non verrà rimesso in discussione: questo espone il mondo a nuovi choc. Una delle novità più importanti riguarda il rapporto tra l'America e l'Europa. Come ho scritto in un pezzo sul Giornale, l"'Europa ha deciso di non seguire l'America sulla via del rilancio economico, perlomeno non secondo le modalità statunitensi. Obama, in circa due mesi, ha approvato misure, che, inclusi i salvataggi delle banche e delle industria in difficoltà, toccheranno l'astronomica cifra di 4500 miliardi di dollari, pari quasi al 30% del Pil. E per settimane l'amministrazione Obama, con il martellante sostegno della stampa, ha tentato di convincere l'Unione europea ad uniformarsi agli Usa. Ma la cancelliera tedesca Merkel, spalleggiata da Sarkozy, ha tenuto duro e ha vinto". I consiglieri della Casa Bianca hanno annunciato che "Obama non insisterà con i leader dei venti Paesi più importanti del pianeta sulla necessità di varare la prima, grande, coordinata manovra mondiale. La bozza della risoluzione, trapelata su un giornale tedesco, esprimerà un auspicio generico, senza alcun vincolo. Come dire: ognuno faccia da sé". L'Europa ritiene più importante salvaguardare la solidità dei conti pubblici e limitare i rischi di un'iperinflazione, l'America, invece, la cui economia è basta al 75% sui consumi, deve far ripartire ad ogni costo l'economia. Il viaggio confermerà la straordinaria popolarità di Obama, ma sarà inconcludente anche su altri dossier, soprattutto sull'Afghanistan: fino a poche settimane fa Washington pretendeva dagli europei l'invio di nuove truppe al fianco dei marines, ma nella Ue questa eventualità è talmente impopolare da indurre i governi a respingere le pressioni americance. E l'America è così debole da abbozzare: al vertice della Nato la questione delle nuove truppe a Kabul passerà sotto traccia. La mia impressione è che politicamente il viaggio di Obama rischia di essere ricordato come il primo di un'America a cui il mondo non riconosce più lo status di superpotenza. Perchè dire no aall'America oggi si può, e non basta un presidente mediatico a ridare prestigio e credibiltà a un Paese a cui il mondo, all'unanimità, rinfaccia la responsabilità della crisi. Scritto in era obama, banche, capitalismo, crisi, economia, europa, gli usa e il mondo, germania, democrazia, globalizzazione, francia Commenti ( 53 ) » (6 voti, il voto medio è: 4.83 su un massimo di 5) Loading ... Il Blog di Marcello Foa © 2009 Feed RSS Articoli Feed RSS Commenti Invia questo articolo a un amico 28Mar 09 Nasce il Pdl, ma saprà darsi un'identità? Nasce il Pdl, bene. E non è difficile prevedere che sarà vincente, perchè Berlusconi è la figura di riferimento da oltre 15 anni e alla maggioranza degli italiani è assai gradira e perchè i partiti conservatori, in Italia, ma non solo, affrontano la crisi meglio di una sinistra moderata che, avendo fatto proprio il dogma liberista (ricordate il libro di Giavazzi e Alesina?), ora appare meno credibile di un centrodestra, dove nel corso degli anni non sono mancate le critiche allo stapotere della finanza e alla deriva morale della società ( vedi Tremonti, Bossi, certi esponenti di An). Tuttavia il Pdl corre lo stesso rischio del Pd, che è fallito perchè non è riuscito a darsi una nuova identità ovvero non ha saputo creare una sintesi innovativa tra i cattolici sociali e i post comunisti. Al Pd, come già osservato su questo blog, manca il senso di appartenenza. La domanda che mi pongo è la seguente: il popolo di Forza Italia e, soprattutto, il popolo di An, che è più piccolo ma più coeso, saprà riconoscersi nel Pdl? Ovvero: il nuovo partito sarà sentito come proprio dai militanti? Avrà una coerenza ideologica, programmatica, sociale? Se la risposta sarà negativa, non è difficile prevedere un aumento dei consensi a Lega e Udc, che hanno già un profilo consolidato e sono facilmente riconoscibili dagli elettori. Il successo del nuovo partito nel medio e lungo periodo si gioca sull'identità. Che dovrà essere forte, autentica, condivisa. O sbaglio? Scritto in politica, pdl, partito democratico, democrazia, Italia Commenti ( 70 ) » (4 voti, il voto medio è: 4.5 su un massimo di 5) Loading ... Il Blog di Marcello Foa © 2009 Feed RSS Articoli Feed RSS Commenti Invia questo articolo a un amico 25Mar 09 Ma il mercato distorce la realtà? Soros dice di sì. Di questi tempi abbiamo parlato molto di economia e mi spiace dover restare in tema, ma sono rimasto colpito da questa affermazione di George Soros, l'ex speculatore che affossò la lira e la sterlina negli anni Novanta e che ora è diventato un guru economico-filosofico-filantropico. Con i mercati ha guadagnato miliardi e i fondi Hedge da lui creati continuano a guadagnarne molti (pare). Eppure ieri durante un incontro con il minostro del Tesoro Usa Geithner ha pronunciato questa frase che ha scioccato l'America: "L'idea che i mercati (finanziari) siano in grado di correggersi da soli si è dimostrata falsa. I mercati, anzichè rispecchiare la realtà sottostante, la distorgono sempre". La mia prima reazione è stata di stizza: ma come, proprio lui fa queste considerazioni? Il personaggio non è certo coerente.. ma, pensandoci bene, forse non ha tutti i torti. Mi spiego: io sono da sempre un liberale e penso che l'economia di mercato abbia consentito di portare sulla via del benessere intere nazioni. Ma ho l'impressione - anzi, la certezza - che i mercati finanziari oggi non siano il risultato del normale incrocio tra domanda e offerta. E questo a causa dei derivati e dei prodotti di ingegneria finanziaria. Qualcuno sa dirmi l'utilità di questi strumenti? Nati a fin di bene ovvero per permettere agli operatori e agli industriali di cautelarsi contro rischi di cambio o sbalzi nelle quotazioni, sono diventati dei mostri che con l'effetto leva consentono profitti o perdite inimmaginabili. Ma servono all'economia reale? Consentono una miglior valutazione delle società quotate? La risposta a queste domande è no: non servono a nulla se non a una certa finanza. E l'effetto leva è così vertiginoso da distorgere molte valutazioni, accentuando spasmodicamente i movimenti al rialzo o al ribasso di borse, valute, materie prime, obbligazioni. Ricordate il petrolio? Su su fino a 150 dollari, poi già sotto i 40, il dollaro che passa da 1,25 a 1,45 in dieci giorni e poi torna a 1,25. Tutto questo è innaturale e superfluo. E allora perchè non limitarli o addirittura abolirli, progressivamente? I trader, certi banchieri, gli speculatori hanno già fatto abbastanza danni. Che la festa finisca e che il mercato torni ad essere il mercato, in un'ottica autenticamente liberale. Domanda: Che Soros abbia ragione? Scritto in capitalismo, crisi, banche, manipolazione, globalizzazione, economia, notizie nascoste Commenti ( 91 ) » (7 voti, il voto medio è: 4.43 su un massimo di 5) Loading ... Il Blog di Marcello Foa © 2009 Feed RSS Articoli Feed RSS Commenti Invia questo articolo a un amico Post precedenti Chi sono Sono inviato speciale di politica internazionale. Sposato, ho tre figli. Risiedo a Milano e giro il mondo. 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E come supponevo già da molto tempo ormai, le nostre opinioni ed... 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( da "Messaggero Veneto, Il" del 15-04-2009)

Argomenti: Cina Usa

ACCADEMIA UIGA A RIMINI Auto del dopo-crisi più attente all'uso RIMINI. Il tema Crisi e comunicazione nel mondo dell'auto - secondo appuntamento dell'Accademia Uiga in occasione del My Special Car Show a Rimini - ha dato modo di analizzare anche alcuni possibili scenari futuri, di certo interessanti per il grande pubblico. Ne ha parlato il professor Giuseppe Volpato (Università Ca' Foscari di Venezia). "Qualche giornalista non specializzato - ha esordito - ha scritto che l'auto è vecchia: da 100 anni è sempre la stessa. Non è vero, ma è probabile che la crisi acceleri una rivoluzione dell'auto. Nel lungo periodo ci sarà crescita produttiva nel Bric (Brasile, Russia, India e Cina) e un mercato piatto nella Triade (Europa occidentale, Usa e Giappone). Nel Bric la crescita sarà limitata ad alcuni punti percentuali fino all'attenuarsi della crisi, poi riprenderà l'aumento a doppia cifra, mentre nella Triade la tendenza sarà ancora al ribasso". Volpato, dopo aver spiegato i pesanti tagli alla comunicazione dovuti alla crisi, è tornato a esaminare i consumatori, "che sono sempre più caratterizzati da particolari stili di vita. Già oggi il mercato si declina in una somma di nicchie e in futuro questa tendenza sarà sempre più accentuata. Alcune Case, però, hanno ampliato l'offerta di un modello fino a 5.000 combinazioni, moltiplicando i costi senza riuscire a intercettare i target desiderati". Ma come si potrà uscire dalla crisi? "Occorre costruire modelli dalla forte caratterizzazione: multispazio, 4x4 ingentiliti, vetture low cost, auto elettriche e a metano, magari sovralimentate e un'auto senza patente prodotta industrialmente. Passata la crisi, anche la comunicazione tornerà ad avere budget, ma si orienterà verso media che consentano una caratterizzazione più specifica". Apprezzati anche gli interventi di due recenti "ex" della comunicazione: Walter Brugnotti (Citroën) e Luca Apollonj Ghetti (Gm). Il primo ha osservato: "Il business dell'auto ha un andamento ciclico. La crisi dei primi anni 70 ha portato alla Golf diesel, una svolta completamente inattesa che ha aperto il mercato al gasolio. Ora il mercato è saturo a prescindere dalla crisi". Apollonj Ghetti: "Bisogna smettere di fare vetture di massa, non danno risposte adeguate alle richieste del cliente. Bisogna pensare all'auto con razionale passione, è un bene indispensabile, ma deve saper offrire quel quid in più che permetta a chi la produce di fare utili".

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L'Europa e le sfide globali (sezione: Globalizzazione)

( da "Arena, L'" del 15-04-2009)

Argomenti: Cina Usa

Mercoledì 15 Aprile 2009 NAZIONALE Pagina 6 L'Europa e le sfide globali Dai vertici che si sono tenuti in Europa (G20, Nato, Usa-Ue) e dal viaggio compiuto dal presidente Barack Obama, si conferma la tendenza al passaggio da una fase di unipolarismo Usa ad una di multipolarismo.Emerge l'esigenza che il quadro internazionale sia caratterizzato dal multilateralismo, cogliendo le opportunità date dalle scelte innovative di Obama. Quattro di queste sono da sottolineare. La prima: l'emergere dell'esigenza di giustizia sociale, di un'equa distribuzione delle risorse, come fatto non solamente etico, ma anche come condizione per la ripresa e per la crescita. È l'esigenza di una più razionale e produttiva distribuzione di risorse tra rendite finanziarie ed economia reale. È l'esigenza di una più equilibrata distribuzione tra retribuzione del lavoro e profitti del capitale rispetto ad una forbice che si è allargata con conseguenze negative anche sui consumi. È l'esigenza di coinvolgere nella ripresa e nella crescita anche i Paesi in via di sviluppo. Obama ha affermato che bisogna nutrire gli affamati e istruire i bambini non per carità, ma nell'interesse dei Paesi sviluppati. Un secondo e un terzo aspetto: armamento nucleare ed ambiente. Il presidente Usa ha detto: «Lavorerò con l'obiettivo di un mondo senza armi nucleari, unito, pacifico e mi batterò contro il cambiamento climatico e l'inquinameto». Una quarta indicazione è emersa nel viaggio di Obama in Turchia: il rapporto Occidente-Islam. Il presidente ha affermato come sia da superare l'idea della dello scontro di civiltà: «Ascolteremo attentamente, supereremo le incomprensioni e cercheremo un terreno comune basato sul rispetto. «La Turchia non è dove l'Oriente e l'Occidente si dividono, ma dove si uniscono». Bisogna quindi proseguire con decisione sulla strada di iniziative, di regole e anche di istituzioni comuni. Per la globalizzazione è necessaria una governance condivisa. A livello economico e politico. È necessaria una riforma dell'Onu in termini di ruolo, di efficienza, di democrazia. Obama ha offerto al Vecchio Continente una stretta partnership. Ma l'Europa non opera con l'unità perseguita dai suoi Padri e procedendo in ordine sparso rischia di divenire spettatrice emarginata di un G20 che di fatto potrebbe trasformarsi in G2 (Usa e Cina). È così indispensabile riprendere la marcia dell'integrazione europea.  

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Corea del Nord, stop al dialogo e via agli impianti nucleari (sezione: Globalizzazione)

( da "Arena, L'" del 15-04-2009)

Argomenti: Cina Usa

Mercoledì 15 Aprile 2009 NAZIONALE Pagina 6 ARMAMENTI. Gli Usa: «Basta provocazioni, rispettate gli impegni» Corea del Nord, stop al dialogo e via agli impianti nucleari Cacciati gli ispettori dell'Agenzia atomica, il regime definisce «inutili» i negoziati sulle centrali TOKYO La Corea del Nord respinge al mittente «l'ingiusta azione» di condanna dell'Onu sul lancio del missile-satellite del 5 aprile e decide un pesante contrattacco. A poche ore dalla dichiarazione approvata all'unanimità dai 15 del Consiglio di Sicurezza, il regime comunista ha definito «inutili e non più necessari» i colloqui a Sei sul processo di abbandono dei programmi nucleari; e ha annunciato l'intenzione di riaprire gli impianti di trattamento del plutonio e di riprendere i programmi atomici. La Corea del Nord ha così interrotto ogni forma di cooperazione e intimato agli ispettori dell'Agenzia internazionale per l'energia atomica (Aiea) di lasciare il Paese al più presto. Giappone, Russia, Corea del Sud e Cina, le parti con Usa e Pyongyang coinvolte nei colloqui a Sei, hanno espresso preoccupazione e l'auspicio perchè prevalga la linea del confronto nel rispetto delle decisioni dell'Onu, nonchè l'invito alla Corea a tornare indietro. Pyongyang assicura invece che intende «accrescere il suo deterrente nucleare per l'autodifesa in ogni modo», attraverso il ripristino «al loro stato originale degli impianti nucleari che erano stati disattivati». Gli Usa hanno invitato la Corea del Nord a riprendere le trattative nell'ambito dei colloqui a sei sul suo programma nucleare. Il portavoce della Casa Bianca, Robert Gibbs, ha invitato la Corea «a cessare le sue minacce provocatorie» e a rispettare la volontà della comunità internazionale onorando gli impegni a cui è tenuta. Il segretario di Statro, Hillary Clinton, ha invece definito «non necessaria» l'espulsione degli ispettori, auspicando di poter discutere di questo anche con i nordcoreani.  

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L'Europa e le sfide globali (sezione: Globalizzazione)

( da "Bresciaoggi(Abbonati)" del 15-04-2009)

Argomenti: Cina Usa

Mercoledì 15 Aprile 2009 NAZIONALE Pagina 5 L'Europa e le sfide globali Dai vertici che si sono tenuti in Europa (G20, Nato, Usa-Ue) e dal viaggio compiuto dal presidente Barack Obama, si conferma la tendenza al passaggio da una fase di unipolarismo Usa ad una di multipolarismo.Emerge l'esigenza che il quadro internazionale sia caratterizzato dal multilateralismo, cogliendo le opportunità date dalle scelte innovative di Obama. Quattro di queste sono da sottolineare. La prima: l'emergere dell'esigenza di giustizia sociale, di un'equa distribuzione delle risorse, come fatto non solamente etico, ma anche come condizione per la ripresa e per la crescita. È l'esigenza di una più razionale e produttiva distribuzione di risorse tra rendite finanziarie ed economia reale. È l'esigenza di una più equilibrata distribuzione tra retribuzione del lavoro e profitti del capitale rispetto ad una forbice che si è allargata con conseguenze negative anche sui consumi. È l'esigenza di coinvolgere nella ripresa e nella crescita anche i Paesi in via di sviluppo. Obama ha affermato che bisogna nutrire gli affamati e istruire i bambini non per carità, ma nell'interesse dei Paesi sviluppati. Un secondo e un terzo aspetto: armamento nucleare ed ambiente. Il presidente Usa ha detto: «Lavorerò con l'obiettivo di un mondo senza armi nucleari, unito, pacifico e mi batterò contro il cambiamento climatico e l'inquinameto». Una quarta indicazione è emersa nel viaggio di Obama in Turchia: il rapporto Occidente-Islam. Il presidente ha affermato come sia da superare l'idea della dello scontro di civiltà: «Ascolteremo attentamente, supereremo le incomprensioni e cercheremo un terreno comune basato sul rispetto. «La Turchia non è dove l'Oriente e l'Occidente si dividono, ma dove si uniscono». Bisogna quindi proseguire con decisione sulla strada di iniziative, di regole e anche di istituzioni comuni. Per la globalizzazione è necessaria una governance condivisa. A livello economico e politico. È necessaria una riforma dell'Onu in termini di ruolo, di efficienza, di democrazia. Obama ha offerto al Vecchio Continente una stretta partnership. Ma l'Europa non opera con l'unità perseguita dai suoi Padri e procedendo in ordine sparso rischia di divenire spettatrice emarginata di un G20 che di fatto potrebbe trasformarsi in G2 (Usa e Cina). È così indispensabile riprendere la marcia dell'integrazione europea.  

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Pubblicità, spesa globale a -6,9% (sezione: Globalizzazione)

( da "Italia Oggi (MarketingOggi)" del 15-04-2009)

Argomenti: Cina Usa

ItaliaOggi Numero 089  pag. 23 del 15/4/2009 | Indietro Pubblicità, spesa globale a -6,9% MEDIA Di Irene Greguoli Venini Le previsioni di ZenithOptimedia per il 2009 sugli investimenti in comunicazione nel mondo Usa: -8,7%. Francia -7,3%, Italia -5%. Cina su del 5,4% Il 2009 sarà un anno ancor più duro del previsto per la pubblicità a livello globale: gli investimenti nel mondo avranno una contrazione del 6,9%, raggiungendo un totale di 453 miliardi di dollari (pari a circa 342 miliardi di euro) contro i 486 (circa 366 miliardi di euro) dello scorso anno. Inevitabilmente, anche l'Italia ne sarà colpita: nella Penisola gli inserzionisti spenderanno il 5% in meno del 2008. Non è un caso che i media che si salveranno dal declino generale saranno internet, unico mezzo in crescita, e la tv che, pur in calo, riuscirà ad aumentare la sua quota di mercato: sono questi i mezzi infatti cui si dedicheranno maggiormente i consumatori, che passeranno più tempo a casa per risparmiare. Secondo il rapporto reso noto ieri da ZenithOptimedia, centro media di Publicis Group, c'è però anche una buona notizia: nel 2010 la pubblicità dovrebbe tornare in positivo, segnando globalmente un +1,5%. Tuttavia qualsiasi pronostico va preso con le pinze: a dicembre era stato annunciato che il ribasso degli investimenti sarebbe stato dello 0,2%, una previsione che ZenithOptimedia ha già dovuto ritoccare dopo neanche quattro mesi. Tutti i principali mercati dell'Europa occidentale, che complessivamente hanno segnato un calo del 6,7% (con un totale di quasi 111 miliardi di dollari, ovvero quasi 84 miliardi di euro), chiuderanno il 2009 in ribasso dal punto di vista della spesa pubblicitaria: -5% in Italia, -7,3% per la Francia, -5,5% in Germania, -10,1% in Spagna, -8,7% nel Regno Unito. E, mentre per tutti questi paesi ci si aspettano segnali di ripresa nel 2010, la situazione nella Penisola si prospetta ancora meno rosea perché, secondo il rapporto, l'anno prossimo ci sarà un'ulteriore flessione dello 0,8%. Tra i paesi più colpiti poi ci sono, naturalmente, gli Usa, che chiuderanno il 2009, con un -8,7% nella spesa pubblicitaria, che ammonterà a 166 miliardi di dollari (pari a circa 125 miliardi di euro); e il rallentamento continuerà pure nel 2010, anche se in modo più contenuto (-1,7%). Uno dei motivi individuati dal rapporto è «l'assenza di eventi quadriennali, come le Olimpiadi e le elezioni presidenziali, che nel 2008 avevano iniettato una quantità extra di denaro nel mercato pubblicitario». Nella zona Asia-Pacifico la flessione sarà invece del 3,4%. Anche se in alcuni grandi mercati, come Cina e India, la spesa pubblicitaria crescerà (rispettivamente del 5,4% e 6,4%), seppur con un notevole rallentamento rispetto agli anni precedenti (con tassi vicini al 19%), quest'aumento sarà controbilanciato dal crollo degli investimenti a Taiwan (-11%), a Singapore (-16,5%), in Sud Corea (-20%) e in Giappone (-5%), che contribuisce per il 38% agli investimenti della regione. L'Europa centrale e dell'Est vedrà invece un calo del 13,9%, l'America Latina del 2% e l'Africa e Medio Oriente (più gli altri paesi non inclusi nelle altre zone) del 7%. Per quanto riguarda invece i mezzi, aumenterà il consumo di internet e tv, visto che le persone trascorreranno più tempo a casa per risparmiare. La crescita prevista degli investimenti destinati al web è dell'8,6%, con un budget che passerà da 50 miliardi di dollari (circa 37,7 miliardi di euro) nel 2008 a 54 (40 miliardi di euro circa) nel 2009, e sarà soprattutto dovuta alla pubblicità legata ai motori di ricerca. La televisione invece «sta andando relativamente bene nella flessione», dice il rapporto di ZenithOptimedia; infatti, pur essendo in calo del 5,5% (con 173 miliardi di dollari, cioè 130 miliardi di euro di ricavi), questo mezzo aumenterà la sua quota di mercato dal 38,1% al 38,6%, con la previsione di arrivare al 39% l'anno prossimo. Va male invece la pubblicità sulla stampa, che perde sia inserzionisti, sia quote di mercato. I quotidiani passeranno infatti dai 121 miliardi di dollari (91 miliardi di euro) raccolti nel 2008 a 107 (80 miliardi di euro), mentre i magazine da 55 miliardi di dollari (41 miliardi di euro) a 49 (37 miliardi di euro).

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La Corea del Nord prosegue con i programmi atomici (sezione: Globalizzazione)

( da "Tempo, Il" del 15-04-2009)

Argomenti: Cina Usa

stampa Stop al dialogo La Corea del Nord prosegue con i programmi atomici TOKYO La Corea del Nord respinge al mittente «l'ingiusta azione» di condanna dell'Onu sul lancio del missile-satellite del 5 aprile e decide un pesante contrattacco. A poche ore dalla dichiarazione approvata all'unanimità dai 15 del Consiglio di Sicurezza, il regime comunista ha definito «inutili e non più necessari» i colloqui a Sei sul processo di abbandono dei programmi nucleari e ha annunciato l'intenzione di riaprire gli impianti di trattamento del plutonio e di riprendere i programmi atomici. Giappone, Russia, Corea del Sud e Cina, le parti con Usa e Pyongyang coinvolte nei colloqui a Sei, hanno espresso a vario titolo preoccupazione e l'auspicio perché prevalga la linea del confronto nel rispetto delle decisioni Palazzo di Vetro, nonchè l'invito al regime nordcoreano perchè torni sui suoi passi. La dura presa di posizione di Pyongyang è contenuta in un comunicato del ministero degli Esteri, diffuso dall'agenzia di stampa del regime, la Kcna. Si sottolinea il carattere inusuale del Consiglio di Sicurezza che mai ha preso «iniziative sul lancio di satelliti» e che «viola arbitrariamente la sovranità della Repubblica popolare democratica di Corea e danneggia gravemente la dignità del popolo coreano». In secondo luogo, «non vi è alcun bisogno di tenere i colloqui a Sei», che si sono trasformati, rileva Pyongyang, «in una piattaforma per violare» la propria sovranità e «per cercare di costringere la Corea del Nord a disarmare se stessa».

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l'ecogenerazione molto global poco local - ilaria venturi (sezione: Globalizzazione)

( da "Repubblica, La" del 15-04-2009)

Argomenti: Cina Usa

Pagina XIV - Bologna L´ecogenerazione molto global poco local Conoscono effetto serra e tsunami ma non sanno cos´è una "cavedagna". Il prof Guerra: "C´è un distacco dal loro territorio" ILARIA VENTURI Sanno cos´è uno tsunami, la biodiversità e l´effetto serra. Ma non conoscono la «cavedagna» in campagna, forse perché non ci sono mai passati: un quinto degli studenti emiliano romagnoli non ha mai fatto una passeggiata in un anno. E scivolano sul falco pellegrino, praticamente sconosciuto. Qualcuno, tra i più piccoli, immagina presenti oggi tra Piacenza e Rimini il diplodoco, il lemure e il lama. Effetto cartoni. Con qualche confusione anche sui prodotti locali: c´è chi mette nel cestino, con l´aceto balsamico e il grana padano, anche i pistacchi, il salmone affumicato lo champagne e le banane. Ecco a voi la generazione nata e cresciuta con il protocollo di Kyoto: sensibile, molto preparata e molto «global» sulla questione ambientale. Ma con qualche lacuna da recuperare, soprattutto sul territorio vicino a casa. A raccontare bambini e adolescenti «ecocompatibili» è il libro «Educazione ambientale 10+», che sarà presentato a Scienze della Formazione il 6 maggio (ore 15). Il volume svela cosa ne sanno e cosa sono disposte a fare le giovani generazioni in Emilia Romagna: un bilancio di dieci anni di lavoro dentro e fuori le aule, coordinato dal sistema di informazione ed educazione ambientale. Non va così male, dicono gli autori Luigi Guerra, preside di Scienze della Formazione, Mino Petazzini, direttore della Fondazione Villa Ghigi, e Paolo Tamburini, responsabile del servizio educazione alla sostenibilità della Regione. Anzi. La scuola ne esce promossa e i 69 centri regionali per l´educazione ambientale hanno lasciato il segno. Il libro, che raccoglie l´esito di questionari compilati da oltre 70mila studenti, dalle elementari alle superiori, racconta «di una generazione molto più attenta e preparata di quello che noi potevamo aspettarci», dice Tamburini. «Sanno molto e sono molto globalizzati. L´altra faccia della medaglia è che si stanno distaccando dal proprio territorio». Per esempio, conoscono poco i parchi naturali regionali: in Emilia Romagna mettono anche la Maremma, i Colli Euganei e i Monti Sibillini. E poi i pistacchi e il lama «tipici»: «Sono effetti della globalizzazione: la tv avvicina tutto, toglie consapevolezza del tempo e dello spazio», commenta da pedagogista Luigi Guerra. «Mi ha colpito anche l´ignoranza sulla dimensione locale. Ho sempre pensato al rischio di una educazione ambientale che portasse al fondamentalismo localistico del tipo: Viva la zanzara locale ferrarese contro quella tigre. I nostri ragazzi, al contrario dimostrano di non avere una percezione sufficiente del territorio in cui vivono». Ma hanno le idee chiare su dove vorrebbero andare in vacanza. Ibiza, rispondono. E sanno bene come passare una giornata: i bambini preferiscono lo sport (30%), esplorare una zona naturale (27%), guardare la tv (14%); i più grandi scelgono la visita a una città (24%), lo sport (23%) e il centro commerciale (16%). La ricerca rivela anche una generazione «propensa a comportamenti virtuosi» per un mondo sostenibile. SEGUE A PAGINA V

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"dobbiamo ridare dignità ai poveri" - carlo brambilla (sezione: Globalizzazione)

( da "Repubblica, La" del 15-04-2009)

Argomenti: Cina Usa

Pagina 13 - Interni "Dobbiamo ridare dignità ai poveri" Franceschini ricorda don Mazzolari: "Vincenti se riportiamo la sfida sui valori" "La crisi occasione per costruire un´Italia migliore, con la solidarietà a deboli e indifesi" CARLO BRAMBILLA DAL NOSTRO INVIATO BOZZOLO (MN) - «Se sapremo riportare la sfida sui valori saremo vincenti. La solidarietà, l´attenzione ai deboli, agli indifesi. La capacità di stare dalla parte dei poveri. Sì i poveri. Parola che troppo spesso si pronuncia con vergogna. Con paura. Eppure i poveri stanno crescendo. Impegnarsi. Credere nei valori forti. Saper tornare alle radici. Alla lezione dei nostri padri. Da qui si ricomincia». Golfino blu, jeans di cotone neri, camicia a righe bianche e azzurre sbottonata, Dario Franceschini scende da un piccolo treno locale che da Mantova lo ha portato fino a qui, in una stazioncina periferica della Bassa Padana, in un pomeriggio di sole primaverile, per percorrere a piedi le strade del paese di don Primo Mazzolari. Fermarsi a parlare con la gente. Soprattutto coi giovani. E portare un garofano bianco sulla tomba di questo sacerdote di frontiera, antifascista e partigiano, che ha speso la sua vita in parrocchia, dalla parte degli ultimi, nel cinquantesimo anniversario della sua morte. Sceglie la simbolica piazza di questo paese, a metà strada tra Mantova e Cremona, piazza Europa, quella in cui Zaccagnini, nel 76, venne battezzato "Zac", dopo un celebre discorso in ricordo proprio di don Primo Mazzolari. E ricordando questo sacerdote scomodo detta i punti fondamentali da cui ripartire. «A chi gli diceva che facendo politica ci si sporcano le mani don Mazzolari rispondeva con una celebre domanda: "A cosa serve avere le mani pulite se poi le tieni in tasca? Bisogna usarle le mani!"». («La stessa frase è stata attribuita da Casini a don Milani. Ma Casini si sbaglia. è di don Mazzolari» commenta poi Franceschini). Parla della crisi economica: «La globalizzazione sembrava destinata a far crescere il benessere dappertutto. Una globalizzazione affidata solo alle regole del mercato, alle regole del profitto. Sembrava fosse più importante esportare i mercati che esportare i valori democratici. Perché tanto i valori democratici sarebbero arrivati automaticamente con il benessere. Ma non è stato così. Dalla crisi oggi si può uscire in due modi. Aspettando che passi da sola. Mettendo le diverse forme di povertà le une contro le altre. Oppure usando la crisi come occasione per costruire un´Italia migliore, in cui si riscoprono i valori della solidarietà». «Di fronte alle ingiustizie, di fronte alle diseguaglianze, quelle che si vedono tutti i giorni, non bisogna rassegnarsi mai. Dobbiamo combattere l´idea che il mondo non cambierà mai e tutto resterà sempre uguale. Dalla crisi si esce ricostruendo il tessuto dei valori». Il segretario del Pd visita la vicina Fondazione dedicata a don Primo Mazzolari, dove sono raccolti gli scritti e le immagini di questo sacerdote che Papa Giovanni XXIII definì «La tromba dello Spirito Santo nella Bassa Val Padana». E avverte: «In un mondo dove crescono le diseguaglianze. In un mondo in cui i ricchi diventano sempre più ricchi e i poveri sempre più poveri, vorrei che tutti ascoltassero ancora la voce di don Mazzolari quando gridava che il Vangelo impone ai cristiani di stare dalla parte dei più poveri, dalla parte di chi perde il lavoro. Di stare contro tutte le ingiustizie». Diceva don Mazzolari «rischiamo di morire di prudenza». «Ecco - sottolinea Franceschini - di fronte alle emergenze contro le quali dovremo combattere nei prossimi anni, non possiamo scegliere la strada della prudenza. Dobbiamo recuperare la capacità di indicare con forza il modello di società che vogliamo».

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Corsa al greggio, Cina e Shell partner in Iraq (sezione: Globalizzazione)

( da "Sole 24 Ore, Il" del 15-04-2009)

Argomenti: Cina Usa

Il Sole-24 Ore sezione: MONDO data: 2009-04-15 - pag: 8 autore: LE STRATEGIE DI PECHINO Corsa al greggio, Cina e Shell partner in Iraq Sissi Bellomo La Cina cerca partner "forti" per aggiudicarsi risorse petrolifere all'estero: Royal Dutch Shell nella gara per i giacimenti iracheni,Total –stando alle indiscrezioni – per accrescere i rifornimenti dal Venezuela. La nuova strategia di Pechino, che per attrarre le major fa brillare la promessa di un accesso preferenziale al suo mercato, è ancora allo stadio embrionale, ma raccoglie interesse. Ieri Jeroen van der Veer, ceo di Royal Dutch Shell, ha confermato che sta trattando con «società cinesi» per concorrere insieme all'assegnazione di licenze in Iraq. Per il Wall Street Journal i potenziali partner sono Cnpc e Sinopec, mentre il giacimento è quello di Kirkuk. Secondo il quotidiano Usa, Shell punterebbe ad ottenere in cambio un contratto per il deposito di gas di Jinqiu, nella provincia di Sichuan. Ma il successore designato di van der Veer, l'attuale direttore finanziario Peter Voser, ha indicato che Shell in Cina punta soprattutto «a partecipazioni o asset nella raffinazione»: un settore in cui Pechino si è impegnata ad accrescere la concorrenza ( e la remuneratività). In Cina riserve di gas e mercato dei carburanti fanno gola anche a Total, che starebbe discutendo un accordo a tre con Cnpc e la venezuelana Pdvsa: francesi e cinesi potrebbero allearsi nella gara per le licenze di Carabobo, nel bacino dell'Orinoco. In caso di vittoria, si prevede la costruzione di un upgrader in Venezuela per trattare il petrolio extrapesante. Allo studio anche un contratto di fornitura da 200mila barili al giorno, destinati a una raffineria che Cnpc e Pdvsa avvierebbero nel Guangdong. © RIPRODUZIONE RISERVATA

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I blitz non sono sufficienti (sezione: Globalizzazione)

( da "Sole 24 Ore, Il" del 15-04-2009)

Argomenti: Cina Usa

Il Sole-24 Ore sezione: MONDO data: 2009-04-15 - pag: 10 autore: Gli esperti: non rappresentano un valido deterrente per i corsari «I blitz non sono sufficienti» Nicol Degli Innocenti LONDRA Questo è il momento della svolta: gli eventi degli ultimi giorni hanno segnato un punto di non ritorno nella lotta ai pirati del Corno d'Africa, secondo alcuni esperti. L'intervento armato di americani e francesi e l'impegno del presidente Obama a sradicare il problema della pirateria potrebbero segnare la fine di un business altamente redditizio che finora è cresciuto quasi indisturbato. «Ci sono stati più morti negli ultimi tre giorni che negli ultimi tre anni», afferma Crispin Cuss dell'Olive Group,una risk consultancy con sede a Londra, riferendosi ai sequestri in mare. «è evidente che i pirati sono più forti, più organizzati, più aggressivi e meglio armati. Quello che è straordinario è che questi rapimenti siano andati avanti per anni senza vittime. Ma ora che i riflettori del mondo sono puntati sul problema non si può più ignorarlo: il ritorno allo status quo ante non è un'opzione possibile». Secondo Stephen Askins, partner dello studio legale specializzato Ince & Co, negli ultimi giorni è cambiata la dinamica di fondo: «Finora era sottinteso che i pirati non sarebbero stati attaccati e non avrebbero fatto del male ai rapiti. Ora c'è stato un cambio di marcia, al quale i pirati hanno reagito stringendo i ranghi e aiutandosi a vicenda contro il "nemico" ». è impossibile prevedere che evoluzione avrà la crisi, ma ci sono segnali incoraggianti, afferma Askins: «Al di là della retorica d'occasione, sembra esserci un nuovo slancio a risolvere la situazione. C'è stato un forte incremento della cooperazione internazionale negli ultimi quattro mesi. Quel che è positivo è che a dimostrare un impegno comune non sono solo Usa e Paesi europei ma anche Russia e Cina». Bisogna resistere alla tentazione di ricorrere alle armi per difendersi, secondo Cuss e Askins: armatori e compagnie di assicurazioni hanno avuto ragione finora a non volere guardie armate a bordo delle navi, perché questo, oltre a complicare ulteriormente il quadro giuridico e assicurativo, porterebbe inevitabilmente a un'escalation non controllabile della violenza. D'altronde i nuovi attacchi delle ultime ore dimostrano che la mano forte non rappresenta un deterrente per i pirati. «Bisogna ricordarsi che i vantaggi superano sempre e comunque i rischi per i pirati, quindi l'unica soluzione duratura è un accordo politico che cambi la situazione in Somalia, iniziando con il riconoscere il Somaliland - spiega Askins. In breve, la soluzione non è in mare, ma sulla terraferma». è improbabile intanto che i corsari mettano in atto le minacce di ritorsioni violente, soprattutto contro americani o francesi. «Non hanno la capacità di distinguere tra francesi o filippini, decidono di attaccare la nave a loro più vicina», spiega Cuss. «I pirati non vogliono la guerra: a loro conviene tornare alla situazione relativamente tranquilla dello scorso anno, quando hanno guadagnato decine di milioni di dollari senza bagni di sangue. Quello che resta da vedere è se la comunità internazionale consentirà loro di continuare indisturbati o dirà finalmente basta». © RIPRODUZIONE RISERVATA

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Icbc scalza i big Usa dal podio dei depositi (sezione: Globalizzazione)

( da "Sole 24 Ore, Il" del 15-04-2009)

Argomenti: Cina Usa

Il Sole-24 Ore sezione: FINANZA E MERCATI data: 2009-04-15 - pag: 39 autore: Il colosso cinese è primo nella classifica mondiale: raccolti 1.300 miliardi di dollari Icbc scalza i big Usa dal podio dei depositi Giovanni Vegezzi MILANO La crisi ha fatto cadere uno degli ultimi capisaldi della finanza internazionale: Industrial e Commercial Bank of China (Icbc) è diventato il primo istituto al mondo per depositi, sorpassando il colosso a stelle e strisce JP Morgan Chase. La banca cinese, già prima a livello globale per redditività e capitalizzazione nel settore pre-stiti, ha annunciato infatti di essere diventata, a fine marzo, la numero uno al mondo anche per il volume dei depositi. Secondo quanto ha comunicato Pechino, il totale depositato dalla clientela ha superato quota 8.900 miliardi di yuan (oltre 1.300 miliardi di dollari) alla fine del primo trimestre, facendo registrare un aumento di 950 miliardi rispetto a inizio d'anno. La cifra è ancora più alta (1.430 miliardi di dollari) se si includono anche i depositi interbancari. Jp Morgan Chase invece si è fermata a 1.010 miliardi, superata anche dalla giapponese Mitsubishi Ufj Financial Group a quota 1.290 miliardi. «Negli ultimi anni - ha dichiarato Icbc una nota - asset e depositi delle banche europee e americane sono cresciute in maniera consistente a cause delle fusioni e delle acquisizioni ». «Al contrario la nostra espansione - continua il colosso cinese - è stata sostenuta in gran parte dal mercato domestico ». Icbc ha infatti più di 3 milioni di clienti corporate e può contare su una solida base di 190 milioni di correntisti. A conti fatti però la banca cinese è solo la metà di JP Morgan in termini di asset, mentre bisogna ricordare che negli Stati Uniti la crescita dei depositi è limitata da leggi che impediscono ad un singolo istituto di controllare più del 10% del mercato, una quota a cui, dopo le recenti operazioni, sia JP Morgan che Bank of America sono molto vicine. Inoltre bisogna considerare che, come la maggioranza delle banche della Repubblica Popolare, Icbc (di cui Goldman Sachs detiene il 4,9% e il governo cinese il 75%) ha generato l'85% del suo reddito operativo grazie allo spread fra i tassi governativi e quelli praticati alla clientela. Secondo gli analisti questo tipo di business, reso possibile dalla enorme quantità di depositi raccolti dall'istituto riflette la scarsità di alternative di investimento in Cina, speculazioni borsistiche e immobiliari a parte. © RIPRODUZIONE RISERVATA

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Il principe William sull'aereo? Un (sezione: Globalizzazione)

( da "Giorno, Il (Milano)" del 15-04-2009)
Pubblicato anche in: (Nazione, La (Firenze)) (Resto del Carlino, Il (Bologna))

Argomenti: Cina Usa

ESTERI pag. 21 Il principe William sull'aereo? Un «flop gun» IN ADDESTRAMENTO HA DANNEGGIATO UN VELIVOLO RAF DA DUE MILIONI DI STERLINE dall'inviato GIAMPAOLO PIOLI NEW YORK IL MONITO di condanna unanime del Consiglio di Sicurezza dell'Onu alla Corea del Nord, raccolto in una dichiarazione presidenziale, non spaventa il regime di Pyongyan. Anzi, ne provoca la reazione con parole «insolite e dure» che testimoniano la profonda irritazione degli uomini di Kim Jong-il. La minaccia è riaccendere le centrali nucleari spente e riprendere la produzione di plutonio, interrotta per facilitare il dialogo a 6 con Usa, Giappone, Russia, Corea del Sud e Cina. «Non c'è alcuna ragione per continuare i colloqui dice il documento di Pyongyang sono inutili e non più necessari. Si sono trasformati in una piattaforma per violare la nostra sovranità nazionale e costringere la Corea del Nord a disarmare se stessa». E per meglio chiarire il concetto, ieri è stato ordinato agli ispettori dell'Aiea (l'Agenzia Onu per l'energia atomica) di lasciare il Paese. Non si era mai visto, dicono gli uomini del regime comunista, il Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite che condanna «iniziative come il lancio di satelliti». LA COREA del Sud, che insieme al Giappone aveva lanciato l'allarme sul test di un potenziale «missile balistico Taepodong-2» nord coreano, adesso sembra fare marcia indietro e per la prima volta ieri attraverso una dichiarazione in Parlamento del suo ministro della difesa Sang-hee ammette: «Il lancio del razzo ha mostrato una traiettoria tipica per il trasporto di un vero satellite che si è poi separato dal resto nelle due fasi finali del volo». È la tesi che Pyongyang aveva sempre sostenuto con grande fermezza. Il vettore col suo carico, dopo avere sorvolato l'arcipelago giapponese, si è inabissato nel Pacifico, ma questo non ha impedito all'Onu di considerarlo una violazione della risoluzione 1718 del Consiglio di Sicurezza. Adesso gli accusatori di ieri tornano ad indossare i panni dei pompieri e mentre Mosca si dice «dispiaciuta» per le dure parole di Pyongyang e per la minaccia di riavviare il progetto atomico, la Cina chiede una «ripresa dei colloqui a 6 invitando tutti alla calma». SEUL annuncia che la Corea del Sud reagirà con calma alle ultime sfide di Pyongyang la cui reazione alla dichiarazione Onu viene considerata «più decisa del previsto». Le parole di Susan Rice , l'ambasciatore americano alle Nazioni Unite , guardano avanti e invitano Pyongyang a non compiere «ulteriori» lanci. Siamo di nuovo al braccio di ferro? Obama misura le prossime mosse. Molti analisti ritengono che Kim Jong il «ferito nell'onore» stia imitando il gioco degli iraniani che puntano al dialogo diretto con gli Usa nella speranza di avere una più forte posizione negoziale. Giocare con le atomiche però potrebbe diventare molto pericoloso e destabilizzante per l'intera regione.

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La PicenAmbiente è intervenuta, su richiesta della Protezione civile regionale, nelle zone terr... (sezione: Globalizzazione)

( da "Messaggero, Il (Marche)" del 15-04-2009)

Argomenti: Cina Usa

Mercoledì 15 Aprile 2009 Chiudi La PicenAmbiente è intervenuta, su richiesta della Protezione civile regionale, nelle zone terremotate abruzzesi con automezzi e addetti per la raccolta della spazzatura. «I responsabili operativi -afferma il presidente di PicenAmbiente Federico Olivieri- con un primo nucleo di automezzi e autisti, insieme alla Protezione civile regionale, hanno raggiunto L'Aquila e stanno collaborando con l'azienda comunale locale ad organizzare la gestione in emergenza della raccolta dei rifiuti nelle zone colpite dal sisma. È programmato l'invio di elettricisti e idraulici richiesti dalla Protezione civile. Nelle prossime ore si valuterà di inviare ulteriori automezzi e personale. Ciò non diminuisce la piena operatività a livello comunale e provinciale». Nel frattempo prosegue la raccolta di beni di prima necessità presso la sede della Protezione civile al Palazzetto dello Sport. I responsabili comunicano che al momento i generi alimentari coprono le esigenze, mentre c'è urgente bisogno di abbigliamento. E proprio ieri il negozio Mondo Piccino ha annunciato che sta per inviare uno stock di capi nuovi. Ieri sono partiti per L'Aquila quattro volontari di Protezione civile, che hanno consegnato alla Croce Rossa beni di prima necessità. Tra gli sfollati ospiti a San Benedetto sorgono bisogni pratici, come quello di riscuotere la pensione. Per avere informazioni sulle misure adottate dal coordinamento centrale dei soccorsi, costoro possono rivolgersi al numero verde 800861016, oppure 0862/318603.

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TOKYO- La Corea del Nord respinge al mittente l'ingiusta azione di condanna dell'Onu sul... (sezione: Globalizzazione)

( da "Messaggero, Il" del 15-04-2009)

Argomenti: Cina Usa

Mercoledì 15 Aprile 2009 Chiudi TOKYO- La Corea del Nord respinge al mittente «l'ingiusta azione» di condanna dell'Onu sul lancio del missile-satellite del 5 aprile e passa al contrattacco. A poche ore dalla dichiarazione approvata all'unanimità dai 15 del Consiglio di Sicurezza, il regime comunista ha definito «inutili e non più necessari» i colloqui a Sei sul processo di abbandono dei programmi nucleari e ha annunciato l'intenzione di riaprire gli impianti di trattamento del plutonio e di riprendere i programmi atomici. Inoltre la Corea del Nord ha intimato agli ispettori dell'Agenzia internazionale per l'energia atomica (Aiea) di lasciare il Paese al più presto. Giappone, Russia, Corea del Sud e Cina, le parti con Usa e Pyongyang coinvolte nei colloqui a Sei, hanno espresso preoccupazione e l'auspicio perché prevalga la linea del confronto. La dura presa di posizione di Pyongyang è contenuta in un comunicato del ministero degli Esteri in cui si sottolinea il carattere inusuale del Consiglio di Sicurezza che mai ha preso «iniziative sul lancio di satelliti» e che «viola arbitrariamente la sovranità della Repubblica popolare democratica di Corea». In secondo luogo, «non vi è alcun bisogno di tenere i colloqui a Sei», che si sono trasformati, rileva Pyongyang, «in una piattaforma per violare» la propria sovranità e «per cercare di costringere la Corea del Nord a disarmare se stessa». Infine, il regime assicura che intende «accrescere il suo deterrente nucleare per l'autodifesa in ogni modo». Immediate le reazioni. La Russia ha espresso dispiacere invitando «la Corea del Nord a rispettare la risoluzione 1718 del Consiglio di Sicurezza». Per il portavoce del ministero degli Esteri cinese Jiang Yu, i partecipanti dovrebbero «mantenere la calma e continuare a parlare».

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PARIGI - La decisione sarà facile da prendere , è stato dichiarato all&... (sezione: Globalizzazione)

( da "Messaggero, Il" del 15-04-2009)

Argomenti: Cina Usa

Mercoledì 15 Aprile 2009 Chiudi di CLAUDIO RUSSO PARIGI - «La decisione sarà facile da prendere», è stato dichiarato all'interno del Tribunale. Affermazione sibillina, che fa pensare tuttavia al mantenimento dello status quo. Se è vero, marca male per le squadre che hanno presentato ricorso contro l'uso del diffusore ritenuto illegale da parte di Brawn GP, Williams e Toyota. Ma con i giudici (cinque: di Malta, Canada, Usa, Belgio e Olanda) non si sa mai, la sentenza sfavorevole potrebbe anche venire ribaltata. E' stata una giornata lunga e articolata quella trascorsa alla FIA, dove Ferrari, Renault e Red Bull hanno presentato le loro argomentazioni tecniche e sportive per far cancellare le decisioni dei commissari che a Melbourne e a Sepang hanno consentito l'uso degli elementi aerodinamici incriminati da parte della cosiddetta "banda del buco". L'avvocato Nigel Tozzi, rappresentante legale della Scuderia di Maranello, ha parlato a lungo (l'udienza è durata oltre 8 ore) esponendo i motivi per cui, adottando il diffusore speciale, i tre team in questione hanno scelto un'interpretazione errata delle norme 2009. La FIA infatti aveva chiesto una riduzione delle prestazioni e più possibilità di sorpasso. «La velocità è aumentata - ha dichiarato Tozzi - quindi c'è una situazione di pericolo e le turbolenze create dalle vetture con effetto suolo non consentono di superare». Un parere condiviso da Pat Symonds, responsabile tecnico della Renault che ha aggiunto: «Anche noi avevamo trovato una soluzione analoga a quella del buco nella parte posteriore della vettura. L'abbiamo presentata alla FIA che ci ha risposto negativamente, sostenendo che non era adeguata a quanto richiesto. Noi comunque ce l'abbiamo e siamo pronti a usarla già domenica prossima in Cina». La Ferrari ha presentato quattro tipi diversi di diffusori, spiegando i motivi per cui ritiene che quelli con il buco non siamo conformi. In campo avverso, Ross Brawn, ha dichiarato di essere «ottimista». E ha aggiunto: «Mi auguro che prevalga il buon senso. Noi abbiamo seguito le regole, come i commissari tecnici e sportivi hanno potuto accertare a Melbourne e a Sepang». Adesso si aprono due possibili scenari. Se il Tribunale d'Appello della FIA darà ragione al progettista-proprietario inglese, le sette squadre che hanno voluto interpretare alla lettera il regolamento saranno costrette a correre ai ripari. Con costi proibitivi: si calcola che per rifare la parte posteriore della vettura, aerodinamica e meccanica, compresi il cambio e le sospensioni, si dovranno spendere diversi milioni (fra 4 5 e 10) di euro. Oltre al costo enorme del KERS, Ferrari, McLaren, Red Bull e gli altri team saranno costretti a mettere mano ai portafogli per adeguarsi e ci vorrà anche tempo, forse fra tre gare per il GP di Spagna o anche oltre. In caso contrario per Brawn, Williams e Toyota, il problema anche economico sarà meno rilevante. Ma perderanno le prestazioni (anche se le vetture di Button e di Barrichello non vanno forte solo per il diffusore) e soprattutto verranno escluse dalle classifiche delle prime due gare di stagione. Sempre che il Tribunale non adotti una sentenza salomonica dividendo i guai a metà, fra accusati e accusatori. Potrebbe essere una soluzione anche questa. La sentenza è attesa per oggi pomeriggio: solo un sì o un no. Le motivazioni arriveranno più avanti. «E - ha fatto sapere la Ferrari - dovranno essere articolate e valide. Noi abbiamo fiducia nella FIA». Ben riposta?

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La sfida nucleare del Caro Leader è un altro bluff (sezione: Globalizzazione)

( da "Riformista, Il" del 15-04-2009)

Argomenti: Cina Usa

La sfida nucleare del Caro Leader è un altro bluff Pyongyang. Dopo le critiche dell'Onu, il regime abbandona i negoziati, caccia gli ispettori Aiea e minaccia di riattivare il sito di Yongbyon. La Cina è «preoccupata» ma la tigre nordcoreana è di carta. Intanto Teheran conferma che andrà avanti. Gli Usa però preparano una ghiotta offerta. di Giampiero Giacomello La Corea del Nord allontanerà gli ispettori dell'Agenzia internazionale per l'energia atomica (Aiea) dai suoi siti e riattiverà tutte le sue strutture nucleari. L'annuncio non è filtrato dalla grancassa del regime, ma ha il crisma dell'ufficialità delle stesse Nazioni Unite. Ieri, un comunicato da Vienna dichiarava lapidariamente che la Corea del Nord ha imposto agli ispettori di rimuovere sigilli e telcamere dal sito nucleare di Yongbyon e di lasciare il paese il più presto possibile. L'iniziativa potrebbe essere frutto della reazione di Pyongyang alle critiche per l'ultimo lancio missilistico oppure, per l'ennesima volta, la Corea del Nord sta tentando il bluff. Ha prima fatto la voce minacciosa e poi ha lanciato il missile (un Taepong-2) il 5 aprile. Il lancio è però fallito, con il vettore in mare poco dopo il decollo. E Pyongyang si è beccata un "buffetto" (non vincolante) dal Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite. Per tutta risposta, il regime, dopo aver confermato per la terza volta Kim Jong Il come leader supremo (c'era qualche dubbio?), ha fatto sapere che (1) ricomincerà ad arricchire plutonio, (2) butterà alle ortiche tutti gli accordi di disarmo e (3) non parteciperà «mai più» ai negoziati nel «gruppo dei sei» (Usa, Cina, Russia, Corea del Sud e del Nord e Giappone). Il paese "discolo" delle relazioni internazionali è furioso e ha bollato come «ostile» la dichiarazione Onu. Questa volta la tradizionale tattica di sfruttare le divisioni interne al Consiglio non ha funzionato? Sì, è così, ma questo era probabilmente soltanto uno dei quattro obiettivi politici che il regime voleva centrare con il lancio. Gli altri tre erano: (1) di propaganda interna, poco prima della riconferma del leader la cui salute (e quindi controllo sul paese) è stata ultimamente non brillante; (2) mettere alla prova la nuova amministrazione Usa; e (3) forzare la mano alla Cina che ultimamente sembra avere una politica altalenante nei confronti del suo vicino coreano. E qui non è detto che sia stato tutto un insuccesso. Ma restiamo in ambito nucleare. Iniziamo con il dire che gli esperti nucleari si dividono equamente tra coloro che confermano l'incapacità tecnica del regime del Nord e coloro che invitano a non sottovalutarne la competenza. È vero che la tecnologia missilistica è ormai matura (dalla Seconda Guerra Mondiale) e (quasi) alla portata di qualunque paese abbia una minima base industriale, ma sembra che Pyongyang non rientri nemmeno in questa categoria. Inoltre l'unico tentativo fatto dai nordcoreani di test nucleare (ottobre 2006) sembra sia anch'esso miseramente fallito. E poi è ancora tutto da vedere se riuscirebbero a progettare un'arma piccola a sufficienza per essere installata su di un missile. Ecco perché alla fine la Corea del Nord ha accettato il negoziato. Un regime da operetta e per di più incapace, insomma? Troppo semplice, affermano altri esperti nucleari. Il test nucleare è stato sì un fiasco se lo scopo era quello di replicare la potenza di molti kilotoni tipica delle armi Usa o russe: ma un dispositivo anche sub-kilotone, come forse sono riusciti ad ottenere i nordcoreani, è proprio quello che serve come detonatore per un'arma termonucleare, ovvero una bomba all'idrogeno, che sarebbe un incubo ancora peggiore. Per ora Pyongyang medita di costruire un nuovo reattore civile e di ri-processare le barre di uranio utilizzate per ottenere nuovo materiale, che potrebbe essere utilizzato sia a scopi pacifici sia militari. Secondo gli esperti sud-coreani, quello di Pyongyang non è altro che il tradizionale "brinkmanship", termine tecnico per definire la tattica di spingere la situazione sull'orlo del precipizio, per poi ritirarsi una volta che gli avversari spaventati hanno ceduto. Sicuramente è così, però funziona: Giappone, Russia e Cina hanno invitato alla calma.Barack Obama non sembra intenzionato ad alzare il livello dello scontro: la dichiarazione Onu tutto sommato c'è stata e un inasprimento servirebbe solo ad allontanare Cina e Russia.L'atteggiamento Usa verso la Corea del Nord è in linea con quello che la Casa Bianca sta cercando di mantenere con un altro paese problematico, da un punto di vista di proliferazione nucleare, vale a dire l'Iran. Infatti, nel giorno in cui i nordcoreani agitano la spada nucleare, il New York Times scrive che Washington sarebbe pronta ad una «clamorosa apertura» a Teheran, alla quale non verrebbe chiesto di «chiudere gli impianti». Con il sostegno degli europei, Obama sarebbe dunque pronto a negoziare direttamente, a garantire accesso al nucleare civile e persino ad accettare l'Iran come potenza regionale. Per ora gli ayatollah hanno risposto che proseguiranno il programma missilistico e nucleare e Ahmadinejad ha ribadito che il suo Paese dispone di 7mila centrifughe. 15/04/2009

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Corea del Nord, via al nucleare (sezione: Globalizzazione)

( da "Unione Sarda, L' (Nazionale)" del 15-04-2009)

Argomenti: Cina Usa

Esteri Pagina 111 Corea del Nord, via al nucleare --> Tokyo La Corea del Nord respinge al mittente «l'ingiusta azione» di condanna dell'Onu sul lancio del missile-satellite del 5 aprile e decide un pesante contrattacco. A poche ore dalla dichiarazione approvata all'unanimità dai 15 del Consiglio di Sicurezza, il regime comunista ha definito «inutili e non più necessari» i colloqui a Sei sul processo di abbandono dei programmi nucleari e ha annunciato l'intenzione di riaprire gli impianti di trattamento del plutonio e di riprendere i programmi atomici. Giappone, Russia, Corea del Sud e Cina, le parti con Usa e Pyongyang coinvolte nei colloqui a Sei, hanno espresso a vario titolo preoccupazione e l'auspicio perchè prevalga la linea del confronto nel rispetto delle decisioni Palazzo di Vetro, nonché l'invito al regime nordcoreano perché torni sui suoi passi.

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ROMA I soccorsi all'Aquila? Sono stati all'altezza . La Protezione civ... (sezione: Globalizzazione)

( da "Messaggero, Il" del 15-04-2009)

Argomenti: Cina Usa

Mercoledì 15 Aprile 2009 Chiudi di NINO BERTOLONI MELI ROMA I soccorsi all'Aquila? «Sono stati all'altezza». La Protezione civile? «Merita elogi non critiche e processi in tv». Annozero? «Trasmissione sbagliata, rappresentazione falsata della realtà, fa il gioco di Berlusconi, ma no alle censure». Non usa giri di parole Enrico Letta, che da sottosegretario di Prodi a palazzo Chigi gestì la chiusura del dossier ricostruzione di Umbria e Marche e quindi ha visto di persona che cosa significhi la gestione del dopo terremoto: «Per quelle regioni sono stati necessari 5 miliardi, per l'Abruzzo temo servirà il doppio». Letta ha appena pubblicato "Costruire una cattedrale", un libro che nonostante il titolo non riguarda la ricostruzione di zone terremotate ma vuole pungolare il Paese a "tornare a pensare in grande", «è un po' il controcanto al libro di Giulio Tremonti sulla globalizzazione», spiega l'autore. Onorevole Letta, sui soccorsi in Abruzzo e le rappresentazioni tv di qualche trasmissione è ancora polemica aspra. Che idea si è fatto? «La risposta delle istituzioni e delle strutture preposte è stata assolutamente all'altezza, specie se paragonata ad altre emergenze passate dove sbavature, ritardi ed errori ci furono. Non era mai accaduto che il sisma avesse come epicentro un capoluogo di Regione, il che ha accentuato disagi e difficoltà, mettendo in maggiore luce l'efficacia e la tempestività dei soccorsi». Dalla trasmissione Annozero sono però piovute critiche pesanti. «Non sono d'accordo con le critiche mosse in quella puntata, non sono apparse e non sono affatto giustificate. Ma dico anche no al clima di censura. Se vogliamo usare uno slogan, direi "sì alla critica, no alla censura"». Una trasmissione politicamente indifendibile? «Più che altro un'ennesima dimostrazione di una linea perdente e controproducente, fa il gioco di Berlusconi, lo fanno apparire come martire». Mentre il Pd con Franceschini ha tenuto una linea di intesa bipartisan, Di Pietro ha attaccato. «Bene ha fatto Franceschini, l'opposizione si assume responsabilmente la gestione dell'emergenza e intende aiutare la ricostruzione. Sono in arrivo 25 cucine da campo e i volontari del Pd promessi da Franceschini come dimostrazione di aiuto concreto. Con Di Pietro invece le distanze si sono accentuate, la sua linea è ancora una volta non condivisibile, c'è un ulteriore distacco tra Pd e Idv». Linea bipartisan del Pd su tutto? «Anche qui vorrei essere molto chiaro: linea responsabile non significa mettere la sordina alle critiche. Ad esempio, non sono affatto giustificabili i tagli previsti nella Finanziaria del governo alla Protezione civile, tagli pesanti: meno 27% nel 2009, meno 43% nel 2010 e meno 74% nel 2011. Spero che Berlusconi si adoperi per ripristinare i fondi alla Protezione civile, quelli stanziati sono da chiusura del dipartimento. Siamo poi contrari al 5 per mille proposto da Tremonti, toglierebbe risorse alle associazioni del volontariato, in pratica una guerra tra poveri».

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Sinai: ancora una volta Usa e Cina traineranno l'Europa (sezione: Globalizzazione)

( da "Messaggero, Il" del 15-04-2009)

Argomenti: Cina Usa

Mercoledì 15 Aprile 2009 Chiudi Sinai: ancora una volta Usa e Cina traineranno l'Europa «Fra sei o sette mesi l'economia riprenderà a marciare ma la ripresa sarà debole e pilotata dallo Stato»

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dal nostro corrispondente NEW YORK - Il presidente Obama ha ragione: Si possono... (sezione: Globalizzazione)

( da "Messaggero, Il" del 15-04-2009)

Argomenti: Cina Usa

Mercoledì 15 Aprile 2009 Chiudi ANNA GUAITAdal nostro corrispondente NEW YORK - Il presidente Obama ha ragione: «Si possono intravedere i primi segni che l'economia americana sta riprendendo fiato». Ma questo non vuol dire che tutto tornerà roseo presto. La ripresa dovrebbe arrivare entro la fine dell'anno, ma rimarrà «debole», e sarà pilotata più dagli investimenti pubblici che dal settore privato. E' l'opinione di Allen Sinai, uno dei più rispettati economisti Usa, presidente della Decision Economics, che il Messaggero ha raggiunto nei suoi uffici di Tokyo: Dunque il piano di stimolo sta funzionando? «Stiamo vedendo le prime ricadute positive degli aiuti che il governo federale ha dato al settore immobiliare. Ma il processo di guarigione è appena cominciato. Il resto del pacchetto di stimolo è diventato operativo solo il primo aprile, e ne vedremo gli effetti sulla crescita nei prossimi mesi, un minimo di tre mesi e un massimo di sette. Ma è ovvio che sommando i primi risultati positivi nel settore della casa a quelli che vedremo dal piano di stimolo, possiamo prevedere una ripresa entro la fine del 2009». Qualche pessimista dice che non ci sarà una vera ripresa, che si è solo fermata la caduta libera, e che andiamo verso un periodo di stagnazione... «In realtà è presto per dire che tipo di ripresa avremo. Io credo effettivamente che non sarà delle più forti, anzi temo che sarà debole. Sospetto che l'economia resterà fragile a lungo, e che il Pil, anche se in crescita, sarà modesto. Va tenuto presente che i consumatori devono ancora finire di mettere ordine nelle loro finanze e non saranno disposti ad avventurarsi in quel periodo di consumo solido e continuato che è necessario per assicurare una crescita altrettanto solida e continuata». Tutto sommato lei è fra i pessimisti o gli ottimisti?«Io dico questo: nel settore finanziario stiamo vedendo lo stabilizzarsi delle banche, che anzi ci stanno fornendo piacevoli sorprese. E poi, se è vero che i consumatori non si sono tuffati a spendere con grande entusiasmo, ci sono comunque evidenti accenni di ripresa del consumo. Il settore immobiliare pure sta riprendendo fiato. Fra un po' avremo la ricaduta dei tagli delle tasse per le classi medie e medio basse. In queste settimana si metteranno in moto i cantieri finanziati con gli stanziamenti federali. Certo, è una ripresa in buona parte pilotata dallo Stato. E non sappiamo quando il settore privato tornerà vibrante e forte. Ma mi sembra di poter dire che ci siamo lasciati il peggio alle spalle». Come giudica la situazione in Europa, e in Italia? «Penso che sarebbe auspicabile vedere in Europa un maggior stimolo da parte dei governi. La Germania per esempio potrebbe fare di più. Comunque la buona notizia che possiamo dare all'Italia e al resto dell'Europa è che la Cina anch'essa comincia a dare segnali di ripresa, e che il pacchetto di stimolo sta dando i suoi risultati anche lì, come qui da noi. Non è chiaro quale delle due superpotenze economiche uscirà prima dalla crisi, se gli Stati Uniti o la Cina, ma è legittimo pensare che ci riusciranno tutte e due entro i prossimi sei-sette mesi. Insieme, anche con una ripresa "tiepida", queste due economie dovrebbero avere la forza di trainare anche l'Europa».

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L'olio Dop vicino al raddoppio (sezione: Globalizzazione)

( da "Sole 24 Ore, Il (Centro Nord)" del 15-04-2009)

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Centro-Nord sezione: ECO-IMP Umbria data: 2009-04-15 - pag: 9 autore: Agricoltura. Nel 2009 il consorzio punta a 860mila litri (+100% in cinque anni) - Un terzo all'export L'olio Dop vicino al raddoppio è la seconda produzione italiana più venduta dopo le «Terre di Bari» PERUGIA Alessandra Radicioni Dopo Usa, Francia, Germania, Inghilterra e, successivamente, Giappone e Cina, per l'olio Dop Umbria sarà la volta della Russia e dell'Est europeo. «Una nuova sfida fa sapere Tito Bittoni, presidente consorzio tutela dell'olio extravergine di oliva Dop Umbria - che si accompagna a numerosi altri progetti che puntano a fare dell'olio Dop Umbria l'ambasciatore commerciale nei diversi mercati internazionali ». Oggi l'export vale circa un terzo del giro d'affari dell'olio di alta qualità prodotto a Perugia e Terni. La vera partita, infatti, si gioca tutta sui numeri. A cominciare dalla produzione, che per la campagna 2008/2009, punta al raddoppio (860mila litri) rispetto a 5 anni. Mentre nel 2007/2008 si è attestata a 605mila litri. «Sarà l'annata in cui certificheremo di più», anticipa Bistocchi: i numeri definitivi saranno disponibili solo verso settembre. «C'è - dice - un incremento generale di tutte le sue cinque sottozone ed un notevole standard qualitativo ». L'indice più significativo dellacrescita che si rispecchia anche nel numero dei soci, oltre 100, rispetto ai 90 del 2003/2004. «Una sensibilità crescente - conferma Bittoni - che dimostra quanto l'olio extravergine Dop Umbria stia conquistando sempre più i settori agroalimentaree turistico, sia per le sue proprietà nutrizionali-salutistiche, sia per le sue capacità attrattive ». Una produzione che rappresenta la quantità di Dop più venduta, seconda soltanto alla Dop pugliese "Terre di Bari". Il processo di sviluppo e affermazione del prodotto, a più di 10 anni dalla sua nascita (la Dop Umbria è stata nel 1997 una delle prime riconosciute), prevede ora il passaggio ad elemento caratterizzante di un territorio da quello nutrizionale-salutistico a quello turistico-commerciale. L'intero progetto denominato "Olisic", presentato al salone di Verona, si avvale di un comitato tecnico per definire i contenuti su cui verterà la futura campagna informativa ed educativa. Un'azione di comunicazione che arriverà fino ad un evento di rilevanza internazionale come l'Expo 2015 di Milano. «Tra gli obiettivi aggiunge Bittoni anche una rilettura del disciplinare, risalente al '97, sulla produzione e sull'analisi dei controlli». «Si dovrà arrivare ad un punto in cui chi arriva in Umbria sottolinea l'assessore regionale all'agricoltura Carlo Liviantoni deve trovare nei ristoranti una carta degli oli Dop regionali». In Umbria la campagna olearia 2008-2009 si è chiusa con una produzione record di olio extravergine di oliva: circa 105mila quintali su una media degli ultimi cinque anni di circa 95mila quintali. Sul totale circa il 60%va all'autoconsumo e alla vendita diretta, il restante 40% è destinato al mercato nazionale e estero. Ad una produzione così alta, che si attesta al 2% di quella nazionale, «ha corrisposto una qualità altrettanto elevata, dovuta sia a dinamiche favorevoli di produzione, sia alle migliori condizioni atmosferiche », afferma Giulio Scatolini presidente Aprol Coldiretti Perugia. © RIPRODUZIONE RISERVATA AGF Specializzazione. L'olio Dop umbro è diviso in cinque aree di produzione

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Serve un'agenzia in aiuto alla filiera (sezione: Globalizzazione)

( da "Sole 24 Ore, Il (Nord Ovest)" del 15-04-2009)

Argomenti: Cina Usa

Nord-Ovest sezione: ECONOMIA e IMPRESE Piemonte data: 2009-04-15 - pag: 11 autore: INTERVISTA Aldo Enrietti «Serve un'agenzia in aiuto alla filiera» TORINO «Al settore automotive piemontese continua a mancare un'agenzia per l'internazionalizzazione. Ne ero convinto anni fa, ne sono convinto adesso ». Aldo Enrietti, 61 anni, docente di economia industriale all'Università di Torino, delinea un quadro in chiaroscuro per il comparto leader dell'industria subalpina. A partire dal giudizio sugli effetti dell'intesa Fiat-Chrylser per l'indotto. «A breve – spiega – se l'accordo andrà in porto, non ci saranno effetti significativi, se si eccettua forse la produzione di macchinari industriali. Nel documento del governo Usa sul piano Chrysler c'è un giudizio molto duro sull'aggiornamento tecnologico degli impianti della casa americana. E Comau è sicuramente in buona posizione ». Quali prospettive per la componentistica? è possibile che si avvantaggi sul lungo periodo, ma non prima di due anni. L'euforia quindi è eccessiva, perché il cammino è lungo e incerto. L'aspetto più positivo non sarà tanto in termini di esportazioni, salvo il periodo iniziale, quanto come incentivo all'internazionalizzazione e alla realizzazione di impianti negli Usa. Comunque gli effetti sui volumi produttivi piemontesi di un eventuale accordo FiatChrysler saranno limitati. Mentre permane la prospettiva di un mercato in crescita nei Paesi del Far East, Cina e India in testa. Che effetto avrà la crisi? Le multinazionali, italiane o straniere, adottano criteri internazionali e aumenteranno le propensioni all'internazionalizzazione, in positivo, ma anche in negativo. Tra le medio- piccole, per sopravvivere alla crisi, il nodo è soprattutto quello del credito. E dopo? Come valuta la regia per l'internazionalizzazione? Manca in Piemonte ciò che c'è in tutte le altre aree europee, cioè un'agenzia per la filiera automotive che si occupi anche di questa attività. Il modello di From concept to car va molto bene, ma è limitato. Andrebbe esteso alla progettazione, alla formazione,all'innovazione. Non aver fatto questa scelta in passato è un errore che paghiamo ancora adesso. P.Pi. © RIPRODUZIONE RISERVATA Economia industriale. Aldo Enrietti, docente universitario

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la corea del nord espelle gli osservatori aiea e annuncia la ripresa del programma nucleare (sezione: Globalizzazione)

( da "Tirreno, Il" del 15-04-2009)

Argomenti: Cina Usa

La rappresaglia di Pyongyang dopo che l'Onu ha condannato il lancio del missile La Corea del Nord espelle gli osservatori Aiea e annuncia la ripresa del programma nucleare TOKYO. La Corea del Nord ha risposto alla condanna dell'Onu per il test missilistico dello scorso 5 aprile espellendo tutti gli osservatori dell'Agenzia internazionale per l'energia atomica dalla centrale nucleare di Yongbyon che sarà riattivata. La rappresaglia è arrivata a poche ore dalla dichiarazione approvata all'unanimità dai 15 del Consiglio di Sicurezza, il regime comunista ha definito «inutili e non più necessari» i colloqui a Sei sul processo di abbandono dei programmi nucleari e ha annunciato l'intenzione di riaprire gli impianti di trattamento del plutonio e di riprendere i programmi atomici. Giappone, Russia, Corea del Sud e Cina, le parti con Usa e Pyongyang coinvolte nei colloqui a Sei, hanno espresso a vario titolo preoccupazione e l'auspicio perchè prevalga la linea del confronto nel rispetto delle decisioni Palazzo di Vetro, nonchè l'invito al regime nordcoreano perchè torni sui suoi passi. La dura presa di posizione di Pyongyang è contenuta in un comunicato del ministero degli Esteri, diffuso dall'agenzia di stampa del regime, la Kcna. Si sottolinea il carattere inusuale del Consiglio di Sicurezza che mai ha preso «iniziative sul lancio di satelliti» e che «viola arbitrariamente la sovranità della Repubblica popolare democratica di Corea e danneggia gravemente la dignità del popolo coreano».

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La Corea del Nord pronta a riaprire gli impianti nucleari (sezione: Globalizzazione)

( da "Eco di Bergamo, L'" del 15-04-2009)

Argomenti: Cina Usa

La Corea del Nord pronta a riaprire gli impianti nucleari --> Mercoledì 15 Aprile 2009 SOCIETA, pagina 11 e-mail print La Corea del Nord respinge al mittente «l'ingiusta azione» di condanna dell'Onu sul lancio del missile-satellite del 5 aprile e decide un pesante contrattacco. A poche ore dalla dichiarazione approvata l'altra notte all'unanimità dai 15 del Consiglio di sicurezza, il regime comunista, intimando agli ispettori dell'Agenzia internazionale per l'energia atomica di lasciare il Paese, ha definito «inutili e non più necessari» i colloqui a sei sul processo di abbandono dei programmi nucleari e ha annunciato che riaprirà gli impianti di trattamento del plutonio e riprenderà i programmi atomici. Giappone, Russia, Corea del Sud e Cina, le parti con Usa e Pyongyang coinvolte nei colloqui a sei, hanno espresso a vario titolo preoccupazione e l'auspicio che prevalga la linea del confronto nel rispetto delle decisioni dell'Onu, nonché l'invito al regime nordcoreano perché torni sui suoi passi. In un comunicato Pyongyang sottolinea il carattere inusuale del Consiglio di sicurezza che mai ha preso «iniziative sul lancio di satelliti» e che «viola arbitrariamente la sovranità della Repubblica popolare democratica di Corea e danneggia gravemente la dignità del popolo coreano». In secondo luogo, «non vi è alcun bisogno di tenere i colloqui a sei», che si sono trasformati, rileva Pyongyang, «in una piattaforma per violare» la propria sovranità e «per cercare di costringere la Corea del Nord a disarmare se stessa». Infine, il regime assicura che intende «accrescere il suo deterrente nucleare per l'autodifesa in ogni modo», attraverso il ripristino «al loro stato originale degli impianti nucleari che erano stati disattivati in base agli accordi dei colloqui a sei». Immediate le reazioni delle parti coinvolte nei colloqui. La Russia ha espresso dispiacere invitando «la Corea del Nord a rispettare la risoluzione 1718 del Consiglio di sicurezza e le condizioni della dichiarazione» dei Sei del 19 settembre 2005. Pertanto, ha detto Mosca, è opportuno «tornare al tavolo per denuclearizzare la penisola coreana». La Cina ha rilevato come i colloqui a sei «siano stati utili nel promuovere la fiducia», invitando i partecipanti a «mantenere la calma e continuare a parlare» per arrivare alla ripresa dei colloqui interrotti dall'anno scorso. Il Giappone ha chiesto di ripartire «subito» dal tavolo a sei. Seul ha assicurato che «reagirà in maniera calma» alle ultime sfide di Pyongyang. Da ultimi, gli Usa hanno intimato alla Corea del Nord di «cessare le sue minacce provocatorie». 15/04/2009 nascosto-->

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il vertice (sezione: Globalizzazione)

( da "Corriere del Veneto" del 15-04-2009)

Argomenti: Cina Usa

Corriere del Veneto sezione: PRIMOPIANO data: 15/04/2009 - pag: 3 L'agricoltura il vertice Le grandi nazioni a Castelbrando Nel Trevigiano Il G8 agricolo si terrà a Castelbrando, a Cison di Valmarino (Treviso), da sabato 18 a lunedì 20 aprile. L'idea è nata a Toyako (Giappone) nel luglio scorso I Paesi invitati Italia, Canada, Francia, Germania, Giappone, Regno Unito, Russia, Usa, Brasile, Cina, India, Messico, Sudafrica, Argentina, Australia ed Egitto

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La Regione Roma per Natuzzi (sezione: Globalizzazione)

( da "Corriere del Mezzogiorno" del 15-04-2009)

Argomenti: Cina Usa

Corriere del Mezzogiorno sezione: ECONOMIA data: 15/04/2009 - pag: 9 Asse con il Governo Ma la sospensione degli oneri sociali chiesta dall'azienda è irragiungibile La Regione «chiama» Roma per Natuzzi Patron Pasquale Natuzzi, fondatore dell'omonima azienda quota; né i soldi a disposizione per ogni anno». Barbieri chiederà al governo informazioni anche sulla vicenda Natuzzi. Nei giorni scorsi l'assessore fece sapere di aver sollecitato l'esecutivo a inoltrare un'apposita domanda a Bruxelles, al fine di attivare il Fondo europeo di adeguamento alla globalizzazione. Tali risorse (valide solo per le aziende con più di mille dipendenti) garantirebbero interventi sulla formazione dei lavoratori in esubero e anche per il prolungamento degli ammortizzatori sociali. Se si può dire così: interverrebbero prima degli strumenti in deroga e allungherebbero così il periodo ultimo prima dell'attivazione della mobilità e del licenziamento. Barbieri non si pronuncia sugli ultimi sviluppi della vertenza sindacale. Si limita a dire che «se la piattaforma della Natuzzi è di puntare ad ottenere l'abolizione degli oneri sociali per tre anni, mi sembra irragiungibile: nessun governo lo potrebbe mai consentire». E non solo per i costi, ma anche per la prevedibile opposizione dell'Unione Europea. F. Str.

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La Corea del Nord riaccende i reattori (sezione: Globalizzazione)

( da "Corriere della Sera" del 15-04-2009)

Argomenti: Cina Usa

Corriere della Sera sezione: Esteri data: 15/04/2009 - pag: 12 Sfida atomica Dura reazione del regime di Kim Jong-il alla condanna Onu del recente test missilistico La Corea del Nord riaccende i reattori Pyongyang: «Stop al dialogo sul nucleare». Espulsi gli ispettori dell'Aiea In allarme Cina e Russia. «La Corea del Nord ci ripensi, non abbandoni il tavolo dei negoziati a sei» DAL NOSTRO CORRISPONDENTE PECHINO A quasi dieci giorn i dal lancio, il missile Unha-2/Taepodong-2 ha centrato il bersaglio. La Corea del Nord ha abbattuto ieri in un colpo solo sia il tavolo diplomatico a 6 sia lo smantellamento del proprio programma nucleare. Niente più dialogo, dunque, perché «ha perso il significato stesso della sua esistenza », come ha scandito il ministero degli Esteri di Pyongyang. E sarà riattivato il reattore di Yongbyon, che rese possibile il test atomico sotterraneo del 2006. Dalla centrale saranno espulsi tutti gli ispettori dell'Aiea (Agenzia internazionale per l'energia atomica). Il regime di Kim Jong-il reagisce così alla dichiarazione del Consiglio di sicurezza dell'Onu in cui, dopo una tormentata gestazione durata oltre una settimana, si criticava il lancio dello scorso 5 aprile, effettuato in violazione delle risoluzioni esistenti. Dichiarazione, quella all'Onu, non risoluzione. Non importa: per la Corea del Nord è una presa di posizione «ingiusta» che viola il diritto internazionale, un «insopportabile insulto» destinato a una sola risposta: «Non ci resta che rafforzare ulteriormente il nostro deterrente nucleare per tenere testa alle minacce militari di forze ostili ». Vano l'invito di Cina e Russia a desistere. In serata, la Casa Bianca ha definito la mossa nordcoreana «un serio passo nella direzione sbagliata». Dal 2003 i colloqui a 6 coinvolgono, oltre alle Coree, anche Cina, Russia, Usa e Giappone, e sono la cornice dei progressi più significativi che hanno coinvolto la Corea del Nord, maestra nello sviluppare una diplomazia di concessioni e irrigidimenti. È del settembre 2007 l'assenso nordcoreano a fermare l'impianto di Yongbyon, di cui poi demolì una parte a metà 2008. Pyongyang ottenne un milione di tonnellate di combustibile e aperture diplomatiche, senza però che cessassero i proclami aggressivi verso Usa e Giappone. E contro la Corea del Sud, trattata con rabbiosa diffidenza dopo l'elezione l'anno scorso di un presidente intransigente verso il Nord, Lee Myung-bak. In questa fase, sembra non contare nulla che Seul sia il secondo maggior partner commerciale di Pyongyang dopo la Cina, per 1,2 miliardi di dollari. Prima del lancio il premier Kim Yong-il era stato in visita in Cina, unico Paese che possa davvero accedere alla leadership nordcoreana. Tuttavia, Pyongyang è «un cane all'angolo che non può far altro che mordere», sostiene Stephen Noerper, ricercatore di Nautilus, centro studi specializzato sulla Corea del Nord. Il nucleare «è la sola carta che il Paese ha in mano», ha scritto. Kim spera di «spingere Obama in un dialogo bilaterale e, alla fine, di ottenere il riconoscimento (e il rispetto) che desidera disperatamente. Pyongyang ha visto con dispiacere Cina e Russia riconoscere quasi vent'anni fa la Corea del Sud. Ma non è stata capace di ottenere lo stesso dagli Usa. Ora che Washington lancia segnali al-- l'Iran, Pyongyang vorrebbe che adesso toccasse a lei». L'obiettivo Il ricercatore Stephen Noerper: «Kim spera di spingere Obama in un dialogo bilaterale come quello aperto con l'Iran» Marco Del Corona

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Nuova politica (sezione: Globalizzazione)

( da "Corriere della Sera" del 15-04-2009)

Argomenti: Cina Usa

Corriere della Sera sezione: Esteri data: 15/04/2009 - pag: 13 Nuova politica In Afghanistan La strategia di Obama è legata a quella in Pakistan (si parla di «Afpak») e segna una svolta da quella di Bush. Previsto un forte aumento della presenza militare (già dato il via libera a 21mila nuovi effettivi; nella foto un soldato Usa in Afghanistan) e più collaborazione (con la Nato e ma anche i Paesi del Golfo, l'Iran, l'India la Cina). Vuole «trattare con i fondamentalisti islamici estranei ad Al Qaeda e pronti a lavorare con noi» In Iraq I soldati Usa nel Paese passeranno da circa 140 mila a 35-50mila entro il 31 agosto 2010. Quelli che resteranno si occuperanno di addestrare le forze irachene e di antiterrorismo. Saranno ritirati entro il 2011. La riduzione inizierà lentamente per garantire la sicurezza per le legislative di dicembre ma entro il 30 giugno è previsto (da un accordo Usa-Iraq) il ritiro delle truppe da combattimento dalle città Prigioni segrete La Cia chiude le prigioni segrete (alcune in Europa dell'Est) e non userà più tecniche assimilate alla tortura come l'annegamento simulato. Gli interrogatori non saranno più condotti da contractors privati, ma solo da agenti Cia Guantánamo A gennaio Obama ha firmato un ordine esecutivo che dovrebbe portare alla chiusura entro fine anno del carcere cubano, creato nel 2001 per i presunti terroristi di Al Qaeda e talebani

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Formazione politica, seminario sulla ricerca (sezione: Globalizzazione)

( da "Unione Sarda, L' (Nazionale)" del 15-04-2009)

Argomenti: Cina Usa

Nuoro e Marghine Pagina 5019 Birori. Il 24 aprile l'appuntamento organizzato dall'associazione Nino Carrus Formazione politica, seminario sulla ricerca Birori.. Il 24 aprile l'appuntamento organizzato dall'associazione Nino Carrus --> Sarà dedicato alla conoscenza il prossimo appuntamento della Scuola di formazione politica promossa dall'associazione culturale Nino Carrus. Il titolo dell'incontro scelto dagli organizzatori dell'iniziativa è: “Formazione, innovazione, ricerca: fattori per una economia basata sulla conoscenza” e si svilupperà in una conversazione pubblica con Silvano Tagliagambe. «In un mondo sempre più globalizzato - dice il presidente Fausto Mura - formazione, ricerca e innovazione sono oramai considerate condizioni essenziali per garantire la competitività della nostra economia e la sostenibilità dello sviluppo. Qual è il posizionamento della Sardegna rispetto a queste dimensioni e come rendere più competitive ed efficaci le politiche? Per rispondere a questi interrogativi abbiamo pensato all'esperienza di Silvano Tagliagambe, professore ordinario di Epistemologia del progetto presso la Facoltà di Architettura dell'Università di Sassari, già ordinario di Filosofia della Scienza presso la Facoltà di Lettere e Filosofia dell'Università di Roma La Sapienza fino al 2001. Dal settembre '94 al giugno 2000, inoltre, è stato vice presidente del CRS4 presieduto da Carlo Rubbia». L'appuntamento con gli iscritti e con gli interessati è per venerdì 24 aprile alle 18 presso l'Hotel Nuscadore di Birori. ( l. c. )

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Sulla rotta dei pirati l'ombra di al Qaeda minaccia Italia e Usa (sezione: Globalizzazione)

( da "Unione Sarda, L' (Nazionale)" del 15-04-2009)

Argomenti: Cina Usa

Commenti Pagina 337 Sulla rotta dei pirati l'ombra di al Qaeda minaccia Italia e Usa --> Il rimorchiatore italiano Buccaneer, e il suo equipaggio composto da dieci connazionali, cinque romeni e un croato, sono stati sequestrati dai pirati al largo della costa somala. Nello scorso weekend, il presidente Barack Obama ha ordinato l'uso della forza per liberare il comandante di un'altra nave americana dirottata sempre dai pirati. Improvvisamente il mondo occidentale ha scoperto che i pirati non esistono soltanto nei libri di Emilio Salgari o nei film di Hollywood. E si comincia a temere che siano guidati da al Qaeda o da gruppi islamisti similari. In realtà si sa ancora poco di questi dirottatori, ma la cosa certa è che questa non è la prima volta che l'America si trova ad avere a che fare con loro. All'inizio del 1800, infatti, è scoppiata una guerra tra la giovane nazione americana e gli Stati cosiddetti "barbarici" che sostenevano le scorribande dei pirati. Di mezzo non c'erano solo i riscatti o la supremazia sui mari, ma anche l'Islam. La primissima spedizione militare americana all'estero, infatti, è avvenuta nel 1801 sotto la presidenza di Thomas Jefferson, uno dei più amati del Partito democratico per la sua teorizzazione del muro di separazione tra Stato e religione. La storia è poco ricordata, ma quel primo intervento armato fuori dai confini americani è di grande attualità: i marines hanno piantato per la prima volta la bandiera a stelle e strisce su un territorio straniero e quel territorio straniero era la Libia, Paese arabo e musulmano. Queste guerre contro i pirati d'Algeria, della Libia e della Tunisia sono scoppiate dopo anni di inutili tentativi diplomatici andati a male. L'America avrebbe voluto fermare gli Stati schiavisti musulmani che tiranneggiavano nello stretto di Gibilterra. Questi Stati invece invocavano un diritto sancito nel Corano per giustificare il traffico di oltre un milione e mezzo di schiavi. Fino all'Indipendenza americana del 1776 le navi battenti bandiera statunitense erano protette dai trattati siglati tra l'Inghilterra e i boss dei Paesi islamici. Una volta indipendenti dalla madre patria, e prive della protezione britannica, le navi americane sono diventate preda facile e pregiata per i pirati. Dopo una serie di episodi che sembra avere ispirato i conflitti odierni tra gli Stati Uniti e il mondo islamico radicale, Jefferson ha deciso di non accettare ulteriori compromessi con gli Stati musulmani e schiavisti. Gli Usa avevano cercato con ogni mezzo di trovare un accordo pacifico con gli Stati barbarici, offrendo soldi e armi in cambio del rilascio di ostaggi americani catturati dai pirati. Ma, nonostante ciò, la situazione non era migliorata. Con quella spedizione militare, non diversa dalla decisione di Obama di usare la forza, Jefferson non ha cercato un cambio di regime, ma un cambiamento di comportamento, un cambiamento di politica. L'invasione di quei Paesi islamici è ancora oggi osannata nell'inno dei marines che fin dal primo verso celebra la battaglia militare per la libertà iniziata "sulle coste di Tripoli". Gli Stati Uniti dunque hanno incontrato i pirati e l'Islam molto presto nella loro storia. A dividere i due mondi, in quel momento, non c'erano altre motivazioni se non la guerra di religione per giustificare il comportamento di quei Paesi e di quei pirati islamici. Non c'era ancora il colonialismo, i cui effetti secondo la sinistra odierna sarebbero all'origine della radicalizzazione dell'Islam. Non c'erano interessi petroliferi in gioco, né la globalizzazione, né gli insediamenti di Israele, né George W. Bush alla Casa Bianca. L'America è stata costretta a combattere la sua prima guerra fuori dai confini nazionali soltanto a causa dell'obbligo islamico di convertire alla loro religione, oppure di uccidere, chiunque non fosse musulmano. La pirateria araba-musulmana che infestava il Mediterraneo e colpiva le navi "cristiane" era una componente del "al-jihad fi'l-bahr", ovvero della "guerra santa sul mare". Quando nel 1786 Jefferson ha incontrato l'ambasciatore dei Paesi libici a Londra, questi gli ha detto che l'ostilità araba e musulmana nei confronti delle navi degli Stati Uniti "era fondata sulla Legge del loro Profeta, scritta nel loro Corano", e che era un dovere islamico "rendere schiavi tutti coloro che possono essere fatti prigionieri". Obama, saggiamente, ha mobilitato la marina militare e li ha liquidati. CHRISTIAN ROCCA - NEW YORK

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Stop al dialogo La Corea del Nord sfida il mondo: via all'atomica (sezione: Globalizzazione)

( da "Giornale.it, Il" del 15-04-2009)

Argomenti: Cina Usa

n. 90 del 2009-04-15 pagina 16 Stop al dialogo La Corea del Nord sfida il mondo: via all'atomica di Redazione Tutto torna in discussione. E la Corea del Nord annuncia l'intenzione di riaprire gli impianti di trattamento del plutonio e di riprendere i programmi per il nucleare. Non solo: il regime ha anche intimato agli ispettori dell'Aiea di lasciare il Paese al più presto. Le decisioni di Pyongyang arrivano in risposta a quella che il regime comunista definisce «l'ingiusta azione» di condanna dell'Onu per il lancio del missile-satellite del 5 aprile. La mossa ferma, almeno per ora, i colloqui a Sei che secondo la Corea del Nord si sarebbero trasformati «in una piattaforma per violare» la propria sovranità e per «cercare di costringere la Corea del Nord a disarmare». Il comunicato del ministero degli Esteri precisa che il regime intende «accrescere il suo deterrente nucleare per l'autodifesa» attraverso il ripristino «al loro stato originale degli impianti nucleari che erano stati disattivati in base ai colloqui a Sei». Giappone, Russia, Corea del Sud e Cina - le parti coinvolte nel dialogo con Usa e Corea del Nord - hanno espresso la propria preoccupazione. © SOCIETà EUROPEA DI EDIZIONI SPA - Via G. Negri 4 - 20123 Milano

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Pasolini Zanelli e Massimo Fini nella nuova (sezione: Globalizzazione)

( da "Giornale.it, Il" del 15-04-2009)

Argomenti: Cina Usa

n. 90 del 2009-04-15 pagina 8 Pasolini Zanelli e Massimo Fini nella nuova «Questione dell'Est» di Maurizio Cabona L'Unione europea (Ue) è economica e monetaria. Quando l'economia tornerà ai livelli del dopoguerra, senza che gli europei siano più quelli del dopoguerra, l'Ue perderà la ragion d'essere. Si scioglierà, come si sciolse - davanti alla bancarotta - l'Urss? Lo sapremo entro l'anno, nel XX anniversario della caduta del Muro. Di queste prospettive e di che cosa possa derivarne si discuterà domani nel convegno «La Nuova Questione d'Oriente. Serbia, Ue, Usa a dieci anni dalla guerra del Kosovo» (galleria Artereale, via S. Andrea 10A, ore 18). Interverranno Massimo Fini, specialista dell'area islamica; Alberto Pasolini Zanelli, commentatore di geopolitica da Washington per Il Giornale e saggista, autore di Imperi e Imperi II (Edizioni Settecolori); Simone Paliaga, firma di Libero, esperto di Balcani; Gianluca Savoini, federalista europeo; Tomaso Staiti di Cuddia, fautore di un'Europa politica più che economica. La guerra del Kosovo, dieci anni fa, è stata la prima aggressione e occupazione militare avvenuta a danni di un Paese europeo sovrano dal 1945. Ha dunque segnato un pericolosissimo precedente, in violazione delle decisioni della Nazioni Unite che avevano ribadito che il Kosovo era regione della Jugoslavia. Ora esso è invece formalmente sovrano, almeno per gli Usa e l'Ue. Ma non per Serbia, >Cina, Russia, Spagna, Grecia. L'Ue si è spaccata alla prima grossa questione internazionale della sua breve storia, confermando di funzionare solo come una superbanca. La «Questione d'Oriente» si riapre. © SOCIETà EUROPEA DI EDIZIONI SPA - Via G. Negri 4 - 20123 Milano

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fvg in campo per ricostruire: i fondi raccolti per il sisma serviranno a fare una scuola (sezione: Globalizzazione)

( da "Messaggero Veneto, Il" del 15-04-2009)

Argomenti: Cina Usa

Appello degli assessori alla Protezione civile e alle Autonomie: tutti i soldi in un conto Pool di ingegneri dell'università friulana: stavolta niente prefabbricati, si punta su edifici pubblici Fvg in campo per ricostruire: i fondi raccolti per il sisma serviranno a fare una scuola UDINE. Un unico conto corrente e un unico sistema integrato per coordinare gli aiuti alle popolazioni terremotate dell'Abruzzo e per realizzare una grande opera, probabilmente una scuola. Regione e Protezione civile lanciano un appello ai sindaci e ai presidenti di Provincia per unire le forze e fare in modo che tutti gli aiuti provenienti dal Friuli Venezia Giulia vengano utilizzati al meglio e non vadano sprecati. In questa fase meglio inviare denaro perché i beni di prima necessità sono già stati assicurati. A chi volesse comunque spedire materiali o beni di consumo si suggerisce di contattare prima il numero verde 800500300 della Protezione civile regionale. Solo così si avrà la certezza di trasformare la solidarietà in un aiuto concreto. Questo il piano illustrato ieri dagli assessori regionali alla Protezione civile, Vanni Lenna, e alle Autonomie locali, Federica Seganti, che hanno incontrato a Udine i rappresentanti delle autonomie locali per stabilire una linea operativa unitaria a livello regionale, con l'obiettivo di non disperdere nemmeno uno degli aiuti che dal Friuli hanno preso in questi giorni la via dell'Abruzzo. I fondi raccolti con il conto corrente bancario "pro sisma Abruzzo" (codice Iban IT50Z0200802241000003120964) serviranno alla realizzazione di uno o più progetti di ricostruzione di strutture pubbliche o edifici scolastici, individuati di concerto con la Regione Abruzzo. Detto del conto corrente unico sul quale si invita a far convergere tutte le donazioni, l'imbuto che dovrà raccogliere e incanalare tutti gli aiuti sarà la sala operativa di Palmanova che è in continuo contatto con l'Aquila. Da lì la Protezione civile coordina e gestisce tutti gli interventi di soccorso, ricognizione e ricostruzione. «La fase acuta dell'emergenza - ha illustrato nell'auditorium della Regione il direttore della Protezione civile regionale, Guglielmo Berlasso, di rientro dall'Abruzzo - si è chiusa lunedì quando sono terminate le operazioni di ricerca alle quali abbiamo contribuito con volontari e unità cinofile. Adesso si tratta soprattutto di completare la fase di ricognizione su tutta l'area colpita dal sisma che si estende per circa 800 chilometri quadrati. E su questo settore sono attivi molti dei 300 volontari che da venerdì hanno dato il cambio al primo contingente. In particolare - ha riferito Berlasso - la Protezione civile del Fvg, che a livello nazionale ha un ruolo di coordinamento tra le Regioni, si sta occupando di gestire i 32 campi per il ricovero allestiti all'Aquila e contemporaneamente, oltre a lavorare sulla ricognizione cercando di realizzare supporti cartografici di alta qualità, stiamo organizzando le operazione per la rimozione delle macerie e i primi interventi di bonifica». Insieme ai tecnici della Protezione civile sta lavorando anche un pool di ingegneri creato "ad hoc" con il contributo delle Università di Udine e di Trieste e dell'ordine professionale. «Se ci sono professionisti che vogliono dare il loro contributo o se qualcuno è disposto a ospitare gli sfollati (ammesso che ci sia questa necessità) - hanno spiegato gli assessori insieme a Berlasso - la cosa migliore da fare è comunicare la propria disponibilità alla centrale della Protezione civile che così potrà far fruttare al meglio gli aiuti». Cristian Rigo

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Turismo: Enit e Rai Lanciano Spot 'Italia. Much More' (sezione: Globalizzazione)

( da "Sestopotere.com" del 15-04-2009)

Argomenti: Cina Usa

Turismo: Enit e Rai Lanciano Spot 'Italia. Much More' (15/4/2009 09:15) | (Sesto Potere) - Roma - 15 aprile 2009 - Per due mesi, aprile-maggio, alla vigilia di una stagione estiva che si annuncia incerta, per quanto riguarda l'afflusso degli ospiti stranieri, i più importanti broadcast di mercati strategici per il nostro Paese, cioè Germania, Austria e Svizzera, Regno Unito, USA, Canada e l'area web, lanceranno un messaggio promo-pubblicitario che vuole evocare la dimensione onirica ed emozionale del viaggio in Italia. Entro il frame di "Italia Much More" la Campagna Promozionale 2009 - realizzata per l'ENIT dalla Rai e da RAI Trade - propone un caleidoscopio di immagini molto suggestive per catturare e sorprendere l'ospite straniero, inducendolo a scegliere l'Italia come meta di vacanze, diversificando la tipologia di location offerta o di messaggio, in funzione del target di riferimento. Tre le versioni realizzate in formato HD dello spot promozionale di 60, 30 e 15 secondi che sarà mandato in onda sulle principali reti televisive nazionali, nel prime time e con la maggiore affinità rispetto al target di riferimento. Con i passaggi spot sui principali canali TV dei Paesi di area tedesca, del Nord America e sulle principali emittenti del Regno Unito, verrà aumentata la "forza d'urto" sui mercati mondiali raggiungendo un effetto moltiplicatore di "impressions" molto elevato. L'ENIT-Agenzia utilizzerà i filmati in tutto il mondo ed in tutte le attività e le iniziative che porrà in essere per assolvere il suo ruolo istituzionale (convegni, conferenze stampa, fiere, workshops, "settimane italiane", ecc.). Negli USA e nell'area tedesca (Germania, Austria e Svizzera), la diffusione del messaggio promo-pubblicitario sul web sarà realizzata in sinergia con i maggiori gruppi editoriali, la stampa specializzata ed i principali siti web del settore viaggi. Finalizzata alla promozione specifica sul mercato americano, "Italy Hospitality Truck" attraverso i quali il messaggio sull'ospitalità italiana verrà veicolato attraverso due mezzi personalizzati, che viaggeranno e stazioneranno nelle maggiori aree metropolitane degli USA. "Con "Italia Much More" l'ENIT-Agenzia Nazionale del Turismo dà un sostegno concreto ed un forte impulso alla promozione del brand Italia sui mercati internazionali, in un momento delicato per il settore del turismo, sia a livello internazionale che domestico, combinando esperienze reali e virtuali, che colpiscano e stimolino i turisti fornendo loro, al tempo stesso, spunti utili per rendere più coinvolgente e ricca l'esperienza", sostiene il Presidente dell'ENIT-Agenzia, Matteo Marzotto. " "Per le festività pasquali, l'andamento dei maggiori mercati dell'incoming italiano, che emerge dal Monitoraggio dell ' Agenzia presso i TO, presenta in generale segno negativo, con flessioni della domanda più o meno consistenti, anche a causa dei negativi effetti dei tassi di cambio delle principali monete. Le contrazioni dei flussi turistici - aggiunge Marzotto - coinvolgono non solo i mercati europei ed oltreoceano tradizionali, molti dei quali duramente colpiti dalla crisi finanziaria ed economica ma, per la prima volta, anche quelli emergenti come la Russia o il Brasile. Si mantengono stabili o in crescita alcuni Paesi dell' Est Europa (Rep. Ceca, Ungheria, Polonia) e dell'Asia (Cina, India e Corea)." "Gli spot televisivi della Campagna Promozionale 2009 - aggiunge il Direttore Generale, Eugenio Magnani - rappresentano lo strumento ideale per far scoprire la molteplice varietà delle bellezze naturali, artistiche e culturali del nostro Paese attraverso l'attrattiva molto nota dei mega Brands -Roma, Venezia e Napoli - e quella cosiddetta minore dei Sub Brands che funzionano da catalizzatori inimitabili per gli ospiti stranieri, consentendo un turismo nuovo, più economico, durante tutto l'arco dell'anno. E si affiancano strategicamente - secondo Magnani - alla promozione di un sito dedicato: www.italiamuchmore.com che permetterà allo spettatore di scoprire, attraverso lo strumento contemporaneo del Web 2.0, ciò che veramente di "much more" più dare l'offerta italiana, sia al potenziale che al recente viaggiatore". « Much More » non e' solo uno slogan : e' il modo nuovo di intendere l'unione delle forze per il futuro dell'Italia - ha detto Carlo Nardello, Amministratore Delegato di Rai Trade -. - Enit e Rai Trade perseguono lo stesso obiettivo: la promozione del nostro Paese. Siamo ambasciatori della bellezza italiana. Le nostre esigenze si sono sposate sotto l'unica idea che si debba fare e proporre "molto di piu'". Quella di "Much More Italy" e' una campagna che e' nata dentro Rai Trade proprio per questi motivi. In questi mesi, lavorando "molto di piu'", abbiamo incrementato la vendita di audiovisivo italiano nel mondo e, quindi, abbiamo contribuito in modo fattivo alla percezione internazionale che in Italia ci sia molto di piu' dei soliti luoghi comuni. E' lo stesso significato della campagna che presentiamo oggi. Non solo. Con Enit lanciamo un modello di collaborazione fra settori industriali del paese che potrebbe cambiare in poco tempo l'immagine dell'Italia nel resto del mondo. Uniti si vince e si può dare, per l'appunto, "molto più" a tutti coloro che amano la bellezza" "La realizzazione degli spot televisivi per ENIT - sottolinea il Vice Direttore Commerciale Rai, Stefania Cinque - ha rappresentato un' importante conferma del ruolo del Gruppo Rai nello sviluppo di progetti di comunicazione per le esigenze istituzionali" In particolare, i prodotti audiovisivi sviluppati da RAI Trade e i messaggi della campagna promozionale ENIT - grazie alle sinergie ed alle complessive potenzialità distributive del Gruppo RAI - potranno essere diffusi nel circuito internazionale gestito da NewCo RAI International (che attualmente, attraverso il suo canale generalista Rai Italia e le offerte tematiche mirate, raggiunge oltre 20 milioni di abitazioni, con un' audience potenziale superiore ai 60 milioni di telespettatori).

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Missile, l'Onu condanna la Corea del Nord E Pyongyang: riapriamo i nostri impianti (sezione: Globalizzazione)

( da "Corriere.it" del 15-04-2009)

Argomenti: Cina Usa

Ma la Russia condanna la decisione di tornare a lavorare il plutonio Missile, l'Onu condanna la Corea del Nord E Pyongyang: riapriamo i nostri impianti Dichiarazione del Consiglio di Sicurezza: «Le sanzioni devono essere applicate». Gli Usa: il testo è vincolante (Infophoto) NEW YORK - Il Consiglio di sicurezza dell'Onu ha condannato la Corea del Nord per il lancio del missile dello scorso 5 aprile e come risposta Pyongyang ha annunciato la ripresa del programma nucleare e l'espulsione degli ispettori dell'Onu. ONU - Una dichiarazione Onu è stata varata all'unanimità dai 15 membri del Consiglio di sicurezza che hanno condannato il lancio del razzo in quanto contravviene alla risoluzione 1718 dell'ottobre 2006» che proibiva a Pyongyang esperimenti nucleari e lanci di missili. Il testo «esige» che la Corea del Nord si astenga da altri lanci in futuro. Nella dichiarazione si chiede che le sanzioni esistenti contro la Corea del Nord siano applicate. Il testo della dichiarazione era stato concordato dai cinque membri permanenti del Consiglio e dal Giappone e sottoposto agli altri membri per il sì definitivo. Nel testo non si precisa se il lancio sia stato di un missile o di un satellite per telecomunicazione, come sostiene Pyongyang. Secondo l'ambasciatrice americana, Susan Rice, una dichiarazione del genere ha valore vincolante, interpretazione non condivisa da altri diplomatici. La compattezza del Consiglio di sicurezza su questa decisione è stata salutata positivamente sia dal presidente americano, Barack Obama, sia dal segretario generale dell'Onu, Ban Ki-Moon. «RIAPRIAMO GLI IMPIANTI» - La risposta del governo di Pyongyang non si è però fatta attendere. La Corea del Nord ha definito non «più necessari» i colloqui a sei sul processo di denuclearizzazione. Ma, soprattutto, ha fatto sapere attraverso l'agenzia di stampa ufficiale Kcna, che intende ora riaprire i suoi impianti nucleari. «Consideriamo di costruire un nostro reattore nucleare e di riavviare gli impianti nucleari e di riprocessamento delle barre di combustibile usato», ha commentato il ministero degli Esteri di Pyongyang. La Corea del Nord inoltre allontanerà gli ispettori dell'Aiea (Agenzia internazionale per l'energia atomica). «Una decisione non necessaria», ha commentato il segretario di Stato americano, Hillary Clinton. «Speriamo che ci sia l'opportunità di discutere di tutto questo non solo con i nostri alleati, ma anche con i nordcoreani». RAMMARICO DELLA RUSSIA - La Russia, tradizionale alleata di Pyongyang assieme alla Cina, si è però detta «dispiaciuta» per le intenzioni annunciate dalla Corea del Nord. «Possiamo solo rammaricarci - fa sapere sotto anonimato un funzionario del ministero degli Esteri di Mosca citato dall'agenzia Ria Novosti - e chiediamo a Pyongyang di non ritirarsi dai colloqui sul nucleare nella penisola coreana». stampa |

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Terremoto: da Milano aiuti , tecnologia e sistemi innovativi (sezione: Globalizzazione)

( da "Sestopotere.com" del 15-04-2009)

Argomenti: Cina Usa

Terremoto: da Milano aiuti , tecnologia e sistemi innovativi (15/4/2009 09:34) | (Sesto Potere) - L'Aquila - 15 aprile 2009 - In occasione degli interventi di aiuto alle popolazioni abruzzesi colpite dal sisma, la Protezione Civile del Comune di Milano ha impiegato per la prima volta in Italia, in un teatro reale di emergenza, un sofisticato sistema di CRM (Customer relationship managenment). Non solo quindi tende, assistenza logistica, una nuovissima cucina da campo e gruppi elettrogeni ma anche la tecnologia più avanzata per ricostruire le relazioni tra istituzioni e cittadini. Un “Sistema Milano” che ora sembra essere voler esser adottato da tutta la macchina organizzativa degli aiuti. Nell’area di sua competenza, le comunicazioni “non voce” della Protezione Civile ambrosiana sono state centralizzate su un’innovativa ed esclusiva piattaforma di comunicazione multicanale che usa e genera: sms, e-mail, fax e posta cartacea. In poche ore il sistema GastoneCRM, della Grande Service di Parma, è stato configurato direttamente sul luogo e ha permesso di mettere in rete – utilizzando semplici collegamenti Internet – i palmari, i telefonini di ultima generazione e i computer sia degli operatori sia dei cittadini di Rocca di Mezzo e delle frazioni limitrofe. Questo ha permesso, fin dalla giornata di mercoledì 8 aprile, agli uomini e volontari guidati dal direttore Leonardo Cerri, di ristabilire il complesso tessuto relazionale tra le forze di protezione civile, le amministrazioni locali e centrali, gli sfollati, le forze dell’ordine. Sul sito Internet ufficiale del Comune di Rocca di Mezzo è stata anche messa on line un’area per la registrazione e il censimento di tutta la popolazione, creando così una nuova e attendibile “anagrafica” della tendopoli e dei sopravvissuti. A sua volta, la Protezione Civile ha potuto coordinare la comunicazione ufficiale verso i suoi uomini in azione, verso gruppi e famiglie e verso singoli cittadini muniti di semplice apparecchio cellulare. Con il sistema Crm della Protezione Civile di Milano sarà poi possibile ripristinare senza problemi la comunicazione cartacea verso le popolazioni colpite (posta prioritaria, raccomandate e raccomandate A/R) da parte dell’amministrazione locale, degli enti e della Protezione civile alle famiglie sfollate e, non di meno importante, gestire l’elenco delle abitazioni e degli edifici inagibili o parzialmente agibili (con tutti i documenti pertinenti) in una banca dati centralizzata. Sempre tra gli impieghi previsti dal "Sistema Milano” c’è la possibilità di gestire le esigenze del singolo nucleo famigliare, al fine di facilitare le comunicazioni tra Amministrazione locale, Protezione civile e sfollati durante la riorganizzazione e normalizzazione dei servizi all’infanzia, agli anziani e ai portatori di handicap. La piattaforma GastoneCRM è stata testata dal Comune di Milano nel 2007 ed è in carico tutt’ora all’Ufficio Stampa, mentre la Protezione Civile Comunale lo ha in prova da poche settimane. Una curiosità: l’installazione e configurazione della piattaforma in Abruzzo è stata eseguita dallo stesso titolare dell’azienda costruttrice – arruolato nelle fila milanesi come “volontario/specialista” - mentre l’help desk 24 ore su 24 di supporto agli operatori della Protezione Civile di Milano è stata offerta spontaneamente dagli stessi clienti – pubblici e privati - dell’azienda parmense (compreso, ovviamente, l’Ufficio Stampa del Comune di Milano). Ma non ce n’è stato bisogno perché il sistema è perfettamente operativo fin dalla mattinata dell’8 aprile.

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NUOVI SISTEMI D'ILLUMINAZIONE: TOSHIBA LANCIA UNA NUOVA ATTIVITÀ IN EUROPA (sezione: Globalizzazione)

( da "Wall Street Italia" del 15-04-2009)

Argomenti: Cina Usa

Nuovi sistemi d’illuminazione: Toshiba lancia una nuova attività in Europa L'esposizione Toshiba presenterà, in occasione del Salone di Milano, la nuova linea di prodotti per l’illuminazione del 21°secolo ad efficienza energetica -->Toshiba Corporation ha annunciato oggi l'intenzione di voler avviare un'importante iniziativa per il lancio della sua attività dedicata a nuovi sistemi di illuminazione in Europa e negli USA. Come primo passo, entro la prossima estate l'azienda stabilirà delle basi operative commerciali nel Regno Unito, in Germania e negli USA, che si aggiungeranno a quella già stabilita in Francia all'inizio di Aprile, per portare sul mercato un'ampia gamma di prodotti per l'illuminazione ad alta efficienza energetica, come le lampade a LED. Nel corso di quest'anno Toshiba ha in programma un'ulteriore espansione della portata e delle attività di quest'attività, che arriverà a coprire regioni e paesi quali India, Russia, Brasile, Medio Oriente e Cina. Toshiba lancerà la sua attività legata ai nuovi sistemi di illuminazione in Europa esponendoli in occasione del Salone di Milano, una delle più importanti esposizioni mondiali per l'arredamento e il design degli interni. Il tema ispiratore della mostra sarà identificato dal nome "Ouverture" e la prima presenza in assoluto dell'azienda in occasione del Salone darà un'immagine viva della filosofia di Toshiba riguardo alla luce, all'illuminazione e alla sua importanza per la vita quotidiana. L'esposizione di Toshiba potrà essere visitata dal 22 al 27 aprile presso la Liberia del Design a Milano. Toshiba è l'azienda che ha prodotto la prima lampadina in Giappone nel 1890, e può quindi vantare più di un secolo di esperienza nei prodotti per l'illuminazione. Oggi il punto di forza dell'azienda è la sua capacità di portare un alto livello di efficienza energetica nelle applicazioni pratiche per l'illuminazione, senza scendere a compromessi nella qualità o nell'effetto ambiente della luce. Le luci a LED dell'azienda, che hanno già riscosso un grande successo in Giappone, comprendono lampadine, luci per l'illuminazione delle aree di calpestio, basi luminose e illuminazioni stradali. Nel febbraio 2009 l'azienda ha già illuminato con 2.300 lampade a LED La Zona Kawasaki, uno dei più grandi centri commerciali giapponesi, e ha fornito luci installate nelle cabine passeggeri, incluse lampade spot per la lettura, per i treni superveloci Shinkansen che collegano le principali città giapponesi. Toshiba sta trasformando anche l'illuminazione dell'edificio e degli uffici della sua sede centrale a Tokyo con un sistema a LED. Una generazione futura di Akari Per Toshiba l'illuminazione è molto più di un mezzo per illuminare gli ambienti. La luce agisce sulle emozioni, è creatrice di atmosfere ed arricchisce la vita delle persone. Questa qualità è per Toshiba un akari, un concetto giapponese che esprime la capacità dell'illuminazione di esercitare un profondo senso di attrazione sui nostri sensi e le nostre emozioni. A Milano Toshiba mostrerà come il passaggio dall'illuminazione incandescente a quella a LED è destinata a creare una generazione futura di akari. L'esibizione mostrerà oggetti luminosi a pera circondati da archi di specchi, disposti su una curva che rappresenta una finestra di collegamento tra il passato e il futuro. Le luci a LED incastonate negli oggetti brilleranno con maggiore intensità man mano che la gente si avvicina, e pulseranno come se fossero dotati di vita propria. L'installazione offre un'esperienza visuale e tattile al tempo stesso, trasmettendo il messaggio dell'impegno di Toshiba per la creazione di una cultura akari che riscalda la vita. “Abbiamo intenzione di cessare la produzione di lampade incandescenti nel 2010 a favore di alternative ad efficienza energetica e mirate alla salvaguardia dell'ambiente, quali le lampade a LED e quelle fluorescenti.” ha affermato Kuniaki Kumamaru, Direttore generale della Divisione per i nuovi sistemi di illuminazione di Toshiba. “Con la nostra attività focalizzata sui nuovi sistemi di illuminazione ci proiettiamo nel futuro, ispirandoci al concetto “Illuminare il cammino per il calore e l'armonia, per le persone e per l'ambiente”. Stiamo incanalando le nostre forze ed energie per lo sviluppo di quest'attività e ci aspettiamo che possa raggiungere dimensioni mondiali.” Per maggiori informazioni sulla nuova tecnologia di illuminazione di Toshiba, visitate: http://www.toshiba.co.jp/lighting/ Punti salienti della mostra a Milano Durata della mostra: dal 22 al 27 aprile 2009 (dalle 11.00 alle 20.00) Luogo: Milano, Italia “Libreria del design”, zona Tortona Tema: “Ouverture”— Un'installazione della prossima generazione di illuminazione Direzione artistica: Toshiba Corporation Design dei prodotti´e interazione: Toshiba Corporation, takram design engineering Archiettura: Ryo Matsui Architects Area espositiva: 176m2 L'impegno di Toshiba per l'ambiente Il Gruppo Toshiba, quale cittadino corporate del pianeta Terra, è impegnato nella realizzazione di un ambiente migliore. Guidato dalla “Visione Toshiba dell'ambiente per il 2050” il Gruppo sta mettendo in atto misure per decuplicare l'efficienza ambientale entro il 2050 rispetto al 2000, come anno di riferimento. L'obiettivo principale è la riduzione prevista di emissioni di CO2 per un totale equivalente a 117,7 milioni di tonnellate/anno entro il 2025, tramite lo sviluppo e le vendite di attrezzature e sistemi per la fornitura di energia ad alta efficienza e la fabbricazione di apparecchi ecologici per l'uso nelle abitazioni e negli uffici. L'attività legata ai nuovi sistemi di illuminazione è avviata a fornire un contributo essenziale a questi sforzi. Lavorando per contenere il riscaldamento globale, fare un uso efficienze delle risorse e gestire il controllo dei prodotti chimici, il Gruppo Toshiba crea valore per le persone e promuove stili di vita in armonia con il nostro pianeta. Il testo originale del presente annuncio, redatto nella lingua di partenza, è la versione ufficiale che fa fede. Le traduzioni sono offerte unicamente per comodità del lettore e devono rinviare al testo in lingua originale, che è l'unico giuridicamente valido. Per maggiori informazioni sulla politica ambientale di Toshiba, visitate: http://www.toshiba.co.jp/env/en/index.htm Galleria Fotografica/Multimediale Disponibile: http://www.businesswire.com/cgi-bin/mmg.cgi?eid=5939207=it MY PR - Behind ReputationLorenzo Pallotti - Valeria CongedoTelefono: 02 54123452lorenzo.pallotti@mypr.itValeria.congedo@mypr.it

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AGENDA DEGLI AVVENIMENTI DI MERCOLEDI 15 APRILE 2009 (sezione: Globalizzazione)

( da "Wall Street Italia" del 15-04-2009)

Argomenti: Cina Usa

Agenda degli avvenimenti di mercoledi 15 aprile 2009 di Apcom -->Roma, 14 apr. (Apcom) - Questa l'agenda degli avvenimenti in Italia ed all'estero di mercoledi 15 aprile 2009. ITALIA POLITICA Roma - Riunione del plenum del Csm - Conferenza stampa del segretario del Pd Dario Franceschini per presentare nuovo sito - Riunione presidenza Commissione parlamentare di Vigilanza sulla Rai - Il ministro dell'Economia Giulio Tremonti ed il responsabile Welfare Pd Enrico Letta presentano il libro di Piero Ostellino 'Lo Stato canaglia, come la cattiva politica continua a soffocare l'Italia' - Conferenza stampa Comunità Sant'Egidio su accensione straordinaria Colosseo contro la pena di morte Altre città Mazara del Vallo - Il Presidente della Camera Gianfranco Fini presenta il libro 'I Traditori' di Nicola Cristaldi' Napoli - L'ex Premier Pd Massimo D'Alema partecipa al seminario dell'Unione Industriali 'Check up Mezzogiorno'. - Ultimo giorno di visita privata del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ECONOMIA E FINANZA Roma - Assemblea di Aeroporti di Roma sul bilancio 2008 - Cisl, Uil, Ugl e Confindustria firmano la riforma del modello contrattuale - Presentazione alla Luiss del libro "La paga dei padroni" di Gianni Dragoni e Giorgio Meletti. Partecipano il presidente di Fs Innocenzo Cipolletta e il presidente di Autostrade Gian Maria Gros-Pietro - Forum delle associazioni di ispirazione cattolica su "Lavoro e famiglia". Partecipano il ministro del Welfare Maurizio Sacconi e il segretario generale della Cisl Raffaele Bonanni - Conferenza stampa della Confederazione italiana agricoltori - Convegno "I giovani imprenditori e l'arte: 11 opere raccontano": Partecipa la presidente dei giovani di Confindustria Federica Guidi Milano - Cda straordinario di Bpm su risposte a Consob sulla natura della lista di minoranza in vista dell'assemblea Altre città Bergamo - Conferenza stampa Ryanair con il deputy Ceo Michale Cawley per illustrare i progetti sull'Aeroporto di Orio al Serio ECONOMIA INTERNAZIONALE Washington - La Federal Reserve presenta il Beige book San Francisco - Si apre la conferenza internazionale "Raggiungere un'economia globale sostenibile" organizzata dall'associazione Ceres: previsti tra gli altri gli interventi dell'attore Robert Redford e dell'ad di Sun Jonathan Schwartz Usa - Attesi i dati sulla produzione industriale di marzo, l'indagine Empire State sull'attività nel manifatturiero ad aprile, i dati sulla domanda estera su asset in dollari a febbraio e i dati definitivi sull'inflazione di marzo ESTERO UNIONE EUROPEA Bruxelles - Conferenza stampa del commissario Ue alle Relazioni esterne, Benita Ferrero-Waldner, sul lancio del servizio Euromed News NUOVA EUROPA Russia - Kalinin, premier Vladimir Putin coordina riunione su sviluppo energia atomica Moldova - Chisinau, commissione elettorale procede al ricomputo delle schede delle legislative contestate dall'opposizione Ucraina - Kiev, commissione per il campionato Euro2012 fa il punto sui preparativi. Partecipa il presidente Uefa Michel Platini Armenia - Erevan, incontro dei ministri dell'Interno del Patto Colletivo per la Sicurezza (Csto) MONDO Brasile - Rio de Janeiro, conferenza per la difesa aerospaziale dell'America Latina Gran Bretagna - Commemorazioni per l'anniversario del disastro di Hillsborough India - Mumbai, udienza del processo contro l'unico imputato per gli attentati di novembre Stati Uniti - Washington, incontro al dipartimento di Stato fra Hillary Clinton e l'alto rappresentante Ue per la politica estera, Javier Solana Giappone - Tokyo, visita del presidente del Pakistan Asif Ali Zardari Sudan - Khartoum, visita del presidente della Commissione Esteri del Senato Usa, John Kerry Cina - Pechino, visita dell'inviato speciale Usa per Afghanistan e

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La zona industriale decolla con 18 capannoni in 2 anni (sezione: Globalizzazione)

( da "Giornale di Vicenza.it, Il" del 15-04-2009)

Argomenti: Cina Usa

CORNEDO/1. Gli imprenditori della vallata puntano sul nuovo nell'area del Tezzon a Cereda 15/04/2009 rss e-mail print Le nuove costruzioni realizzate al Pip Tezzon. FOTO CARIOLATO Una zona industriale anti-crisi. A distanza di due anni, sono 18 i capannoni innalzati nell'area industriale del Tezzon di Cereda, una lottizzazione privata di 135 mila metri quadrati, che ne prevede in totale di 37. La visione è quella di un grande cantiere, dove scavano i caterpillar, vanno e vengono le betoniere e le gru con i braci lanciati nel cielo. Un vero boom, se si tiene conto della difficile congiuntura economica. Qui hanno costruito e stanno costruendo nuovi stabilimenti gli imprenditori dei vari settori manifatturieri, che hanno spostato le loro attività dalle periferie dei paesi, altri che hanno scelto di specializzarsi in prodotti che "tirano" nel mercato globalizzato, altri ancora che hanno voluto lasciare il mondo artigianale per tentare l'avventura a livello industriale. Impresari della valle dell'Agno. E se chiedi loro da dove venga tanta fiducia, investendo nell'attuale incerto futuro, rispondono tutti che sono convinti che sia il lavoro e non la finanza la chiave per uscire dalla crisi. A. C.

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Terremoto, parte la mobilitazione (sezione: Globalizzazione)

( da "Denaro, Il" del 15-04-2009)

Argomenti: Cina Usa

Professioni vita dell'ordine Terremoto, parte la mobilitazione Nell'Abruzzo colpito dal sisma rilievi sugli edifici e iniziative di solidarietà Si è tenuta il 9 aprile presso il Consiglio Nazionale degli Ingegneri, in Roma, la riunione del CNI e dei Presidenti degli Ordini Provinciali per definire le modalità di organizzazione delle attività di ricognizione degli edifici danneggiati dal sisma in Abruzzo. Erano presenti 64 Presidenti degli Ordini Provinciali che hanno aderito all'iniziativa di organizzare squadre di esperti per gli accertamenti e le verifiche necessarie ad un rapido rientro della popolazione nei fabbricati agibili. Luigi Vinci* Armando Zambrano** Si è convenuto che l'invio delle squadre sia coordinato dal Consiglio Nazionale degli Ingegneri, che sarà l'unico riferimento in contatto con la Protezione Civile. Compito del CNI sarà : la raccolta delle schede che gli Ordini Provinciali invieranno, su modulistica prestabilita, contenenti i nominativi dei componenti delle squadre; l'invio, con tempistica e modalità concordate con la Protezione Civile, delle squadre di accertatori; l'indicazione delle aree di intervento; la fornitura di "divise" unificate per gli accertatori nominati dagli Ordini, completi di casco e scarpe antinfortunistiche; garantire il vitto e l'alloggio d'intesa con l'organizzazione della Protezione Civile; l'assicurazione per gli infortuni per i singoli accertatori nonché una polizza per i danni a terzi; l'organizzazione di seminari di formazione per i responsabili delle squadre degli Ordini Provinciali sulle modalità di verifica e di redazione delle schede. Gli Ordini Provinciali dovranno: raccogliere le disponibilità dei colleghi esperti in strutture; formare squadre composte almeno da due professionisti esperti e da un giovane; organizzare corsi di preparazione tenuti dagli esperti formati nei seminari; distribuire la modulistica per gli accertamenti nonché il manuale; sostenere le spese per l'attività di accertamento. Inoltre, si è deciso di avviare una raccolta di fondi tra gli iscritti agli Ordini e, su proposta dell'Ordine di Napoli, che ha già stanziato un contributo di 25.000 euro, si è deciso di finanziare la ricostruzione di una importante opera danneggiata dal terremoto. La riunione si è conclusa con la decisione di organizzare un gruppo di lavoro operativo formato da Presidenti con particolare conoscenza di esperienze analoghe vissute in occasione di passati terremoti che collabori con il CNI soprattutto per contribuire alla stesura dei provvedimenti della Protezione Civile in tema di interventi tecnici. Il presidente Vinci ha comunicato le iniziative, già adottate dal Consiglio di Napoli nella seduta straordinaria di lunedì 6 aprile, e della presenza a l'Aquila del gruppo del Dipartimento di Ingegneria Strutturale (DIST) dell'Università degli Studi di Napoli "Federico II", costituito dal preside prof. ing. Eduardo Cosenza , dal prof. ing. Gaetano Manfredi (Presidente Re.LUIS- rete dei Laboratori Universitari di Ingegneria Sismica) e di altri giovani e valenti colleghi della nostra facoltà, tutti componenti della commissione struttura dell'Ordine di Napoli. Il preside, prof. Cosenza, aveva immediatamente comunicato al sottosegretario dott. Guido Bertolaso la disponibilità degli ingegneri napoletani a costituire gruppi a disposizione della Protezione Civile. Si è dato quindi mandato al Presidente del CNI, ing.Paolo Stefanelli, coadiuvato dal vice-presidente P. Ernesto de Felice e dai Presidenti degli Ordini di Napoli, ing.Luigi Vinci, e Salerno, ing.Armando Zambrano, di incontrare nel pomeriggio il capo della Protezione Civile, dr.Guido Bertolaso, per comunicargli le risultanze della riunione e la disponibilità degli Ordini degli Ingegneri a farsi carico con le proprie strutture, senza gravare sulla Protezione Civile impegnata in altre emergenze, della fase di accertamento dei danni subiti dal patrimonio edilizio, anche allo scopo di verificare la possibilità di rientro nelle abitazioni da parte della popolazione sfollata. Alle 16,30 si è tenuto l'incontro nella sede operativa della Protezione Civile in l'Aquila, presso la Scuola della Guardia di Finanza, per il tramite del prof. Mauro Dolce, Vicecapo della P.C. e dei proff. Edoardo Cosenza e Gaetano Manfredi, definiti dal sottosegretario Bertolaso i suoi Dioscuri, ed impegnati, fin da martedì 7/04, per il coordinamento delle verifiche ed in particolare per le attività di verifiche delle scuole. Il dr.Bertolaso ha immediatamente apprezzato la disponibilità degli Ordini, dando assicurazione che le attività di accertamento saranno demandate agli Ordini, con modalità a definirsi non appena sarà avviata a conclusione l'attuale fase di emergenza e sarà esaurita la sequenza di scosse sismiche. Si ritiene che alla fase operativa si procederà tra una quindicina di giorni, nel frattempo potranno avviarsi le attività di organizzazione e, soprattutto, di formazione dei rilevatori. La delegazione ha potuto verificare l'eccezionale efficienza della macchina operativa messa in campo dalla Protezione Civile, in particolare della sala operativa, e quindi ha effettuato un sopraluogo su alcune aree colpite, in particolare l'Ospedale, che per la verità è momentaneamente inagibile, ma non crollato come viene ripetuto da una cattiva informazione, ed alcune zone della periferia, non essendo possibile accedere all'area del centro storico della città, attualmente ritenuta pericolosa. I nostri ordini di Napoli e Salerno hanno richiesto ed ottenuto la disponibilità, dal Ministero della Giustizia, di un immobile, sito in Sulmona, ed adibito a sede della Scuola Penitenziaria, che potrà essere utilizzato per accogliere adeguatamente i colleghi ingegneri campani impegnati nelle attività di accertamento degli immobili danneggiati. Giovedì 16 avremo una riunione della Federazione degli Ordini degli ingegneri della Campania, con la presidenza dell'Ordine di Napoli, per coordinare le attività dei cinque Ordini regionali. Circa le attività di competenza dell'Ordine di Napoli, si invitano i colleghi che hanno già dato la disponibilità di integrare la domanda, con il modello scaricabile dal nostro sito. A breve saranno chiamati ad un incontro presso l'Ordine nel quale saranno date indicazioni più precise sull'attività da svolgere e istruzioni sulla scheda tecnica di accertamento da compilare, con il relativo manuale. La "scheda di 1 livello di rilevamento danno, pronto intervento e agibilità per edifici ordinari nell'emergenza post-sismica ed il relativo manuale" sono scaricabili dal nostro sito dell'Ordine. *presidente Ordine Ingegneri di Napoli **presidente Ordine Ingegneri di Salerno del 15-04-2009 num.

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Importazioni in forte recessione (sezione: Globalizzazione)

( da "Denaro, Il" del 15-04-2009)

Argomenti: Cina Usa

mediterraneo turchia Importazioni in forte recessione Il commercio estero tocca il minimo storico con 1,5 miliardi di dollari Secondo i dati pubblicati dall'Ufficio Statistico Turco Tuik e rielaborati dall'Ufficio Ice di Istanbul, prosegue nel primo bimestre dell'anno in corso l'andamento assolutamente negativo del commercio estero turco che, pur toccando il minimo storico del saldo negativo della bilancia commerciale (solo -1,5 miliardi di dollari, contro i -10,7 miliardi di dollari del primo bimestre del 2008) chiaro sintomo pero' della difficile crisi congiunturale in atto per un'economia essenzialmente trasformatrice, mostra -attraverso questi dati- il pesante affaticamento degli investimenti privati, il profondo calo della domanda interna e in sintesi un'estrema cautela da parte degli imprenditori locali circa i futuri, incerti sviluppi congiunturali. Nel periodo gennaio-febbraio '09, le importazioni turche dal mondo sono diminuite del 45,4 per cento attestandosi a 17,7 miliardi di dollari, mentre le esportazioni hanno ceduto del 25,4 per cento toccando quota 16,2 miliardi di dollari. La Russia, pur restando il primo paese partner commerciale della Turchia, fa registrare un calo dell'interscambio del 47,3 per cento (export russo -44,4 per cento; export turco -50,1 per cento),la Germania vede diminuire l'interscambio del 40 per cento circa, con una flessione delle esportazioni verso questo paese di oltre il 46,5 per cento. La Cina diviene il terzo partner commerciale della Turchia con un interscambio di 1,72 miliardi di dollari (interscambio -33 per cento '09/'08), precedendo gli Usa (1,677 miliardi di dollari l'interscambio -24,5 per cento '09/'08) e l'Italia, che si attesta al quinto posto con un interscambio di 1,674 miliardi di dollari (-46,2 per cento '09/'08) dovuto ad esportazioni pari a 809,7 milioni di dollari (-54 per cento '09/'08) e importazioni dalla Turchia pari a 864,3 milioni di dollari (-38,4 per cento '09/'08) e un saldo negativo per l'Italia per 54,6 milioni di dollari. La quota dell'Italia sul totale delle importazioni turche è pari al 4,6 per cento. E' interessante notare che il calo generalizzato dell'interscambio turco con il resto del mondo ha non solo toccato tutti i paesi tradizionali partner come la Ue, ma anche quelli su cui si era rivolta l'attenzione e il riorientamento commerciale degli ultimi 2/3 anni (paesi limitrofi, repubbliche centro-asiatiche e paesi medioorientali, con le eccezioni positive di Irak,Siria ed Egitto). I dati odierni sono il segnale chiarissimo del profondo stato di disagio dell'economia turca (è di pochi giorni fa il dato relativo al Pil dell'ultimo trimestre del 2008, in calo del 6,2 per cento con una previsione di numerosi analisti locali per un calo ulteriore del Pil nel primo trimestre del 2009 anche dell'8 per cento) che si sta riflettendo inevitabilmente sul commercio estero. La domanda ora è: la crisi sta terminando? Vi sono segnali in controtendenza? La risposta è a parere non solo degli analisti Ice in Turchia, no: La crisi continuera' almeno per buona parte dell'anno in corso e soprattutto renderà gli imprenditori e industriali locali molto cauti sul versante degli acquisti dall'estero. Qualcosa di positivo però c'è, ed è che è in queste fasi cosi' difficili che le imprese possono impostare nuove strategie imprenditoriali, ristrutturare e reimpostare le aziende su basi nuove cercando di sfruttare nuove tecnologie e nuove opportunità di business, e sarà in questi interstizi di mercato che le imprese italiane dovranno sapersi muovere per cogliere -al momento giusto- la ripresa economica. re.de. del 15-04-2009 num.

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La Corea del Nord affossa il dialogo Caccia gli ispettori e riapre i reattori (sezione: Globalizzazione)

( da "Avvenire" del 15-04-2009)

Argomenti: Cina Usa

MONDO 15-04-2009 la sfida atomica La Corea del Nord affossa il dialogo Caccia gli ispettori e riapre i reattori DA TOKYO L a Corea del Nord rilancia. Dopo la condanna dell'Onu del lancio del missile-satellite, il regime comunista ha espulso tutti gli osservatori dell'Agenzia internazionale per l'energia atomica dalla centrale nucleare di Yongbyon che sarà riattivata. Non solo: Pyongyang ha definito «inutili e non più necessari » i colloqui a sei sul processo di abbandono dei programmi nucleari e ha annunciato l'intenzione di riaprire gli impianti di trattamento del plutonio e di riprendere i programmi atomici. Giappone, Russia, Corea del Sud e Cina, le parti con Usa e Pyongyang coinvolte nei colloqui a sei, hanno espresso a vario titolo preoccupazione e l'auspicio perché prevalga la linea del confronto nel rispetto delle decisioni Palazzo di Vetro, nonché l'invito al regime nordcoreano perché torni sui suoi passi. La dura presa di posizione di Pyongyang è contenuta in un comunicato del ministero degli Esteri, diffuso dall'agenzia di stampa del regime, la Kcna. Si sottolinea il carattere inusuale del Consiglio di Sicurezza che mai ha preso «iniziative sul lancio di satelliti» e che «viola arbitrariamente la sovranità della Repubblica popolare democratica di Corea e danneggia gravemente la dignità del popolo coreano». In secondo luogo, «non vi è alcun bisogno di tenere i colloqui a sei», che si sono trasformati, rileva Pyongyang, «in una piattaforma per violare» la propria sovranità e «per cercare di costringere la Corea del Nord a disarmare se stessa». Infine, il regime assicura che intende «accrescere il suo deterrente nucleare per l'autodifesa in ogni modo», attraverso il ripristino «al loro stato originale degli impianti nucleari che erano stati disattivati (la struttura di Yongbyon, ndr) in base agli accordi dei colloqui a sei», rimettendoli in funzione e attivando il riprocessamento del combustibile esausto. Immediate le reazioni delle parti coinvolte nei colloqui. Gli Usa hanno intimato alla Corea di «smetterla con le minacce». La Russia ha espresso dispiacere invitando «la Corea del Nord a rispettare la risoluzione 1718 del Consiglio di Sicurezza e le condizioni della dichiarazione » dei sei del 19 settembre 2005. La Cina, da parte sua, ha rilevato come i colloqui a sei «siano stati utili nel promuovere la fiducia». Per il portavoce del ministero degli Esteri Jiang Yu, i partecipanti dovrebbero «continuare a parlare» per arrivare alla ripresa dei colloqui interrotti dall'anno scorso. Il Giappone ha chiesto di ripartire «subito» dal tavolo a sei. «La nostra linea ha riferito il ministero degli Esteri è improntata al rispetto delle risoluzioni dell'Onu», mentre il capo di gabinetto, Takeo Kawamura, ha detto che l'esecutivo ha «fortemente » invitato la Corea del Nord a riprendere la via del disarmo sul fronte del nucleare. Seul, infine, «reagirà in maniera calma» alle ultime sfide della Corea del Nord, pur rimarcando come detto da un funzionario del ministero degli Esteri, la risposta «insolitamente dura» di Pyongyang. ( E.A.) Il regime riapre la corsa al nucleare (Ap) La dura reazione del regime dopo la condanna dell'Onu al lancio del missile-satellite: «Inutili i negoziati a sei». Cina e Russia invitano alla prudenza. Gli Usa: basta minacce

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TOKYO. LA COREA DEL NORD RESPINGE AL MITTENTE L'INGIUSTA AZIONE DI CONDANNA DELL'ONU SUL... (sezione: Globalizzazione)

( da "Mattino, Il (Benevento)" del 15-04-2009)

Argomenti: Cina Usa

Tokyo. La Corea del Nord respinge al mittente «l'ingiusta azione» di condanna dell'Onu sul lancio del missile-satellite del 5 aprile e decide un pesante contrattacco. A poche ore dalla dichiarazione approvata all'unanimità dai 15 del Consiglio di Sicurezza, il governo di Pyongyang ha definito «inutili e non più necessari» i colloqui a 6 sul processo di abbandono dei programmi nucleari e ha annunciato l'intenzione di riaprire gli impianti di trattamento del plutonio e di riprendere i programmi atomici. Giappone, Russia, Corea del Sud e Cina - le parti con Usa e Pyongyang coinvolte nei colloqui a sei - hanno espresso a vario titolo la preoccupazione e l'auspicio perché prevalga la linea del confronto nel rispetto delle decisioni Palazzo di Vetro, nonché l'invito al regime nordcoreano perchè torni sui suoi passi. Va detto comunque che a gettare acqua sul fuoco è stata proprio la Corea del Sud, tradizionalmente su posizioni ben più dure, che ha invitato la comunità internazionale ad evitare «reazioni scomposte». In particolare, il ministro della Difesa sudcoreano Lee Sang-hee, ha sostenuto che le caratteristiche della traiettoria seguita nove giorni fa dal razzo lanciato dalla Corea del Nord, che in molti sospettavano essere un missile balistico Taepodong-2, sarebbero «compatibili con quelle di un vettore che trasporta un satellite», così come sostenuto fermamente da Pyongyang. La Corea del Nord sostiene infatti di aver lanciato in orbita, lo scorso 5 aprile con un razzo che ha sorvolato l'arcipelago nipponico prima di inabissarsi nel Pacifico, un satellite «a scopo pacifico» per le telecomunicazioni. Per questo viene respinta la «condanna» da parte dell'Onu, che in ogni caso non ha adottato una vera e propria risoluzione (vincolante), ma si è limitata ad una «dichiarazione». In un comunicato affidato all'agenzia di stampa del regime, la Kcna, il governo comunista di Pyongyang sottolinea il carattere inusuale del Consiglio di Sicurezza che mai ha preso «iniziative sul lancio di satelliti» e che «viola arbitrariamente la sovranità della Repubblica popolare democratica di Corea e danneggia gravemente la dignità del popolo coreano». Il Giappone ha chiesto di ripartire «subito» dal tavolo a Sei. «La nostra linea - ha riferito il ministero degli Esteri - è improntata al rispetto delle risoluzioni dell'Onu», mentre il capo di gabinetto, Takeo Kawamura, ha detto che l'esecutivo ha «fortemente» invitato la Corea del Nord a riprendere la via del disarmo nucleare.

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KAZAKISTAN-CINA/ NAZARBAEV IN VISITA PER CINQUE GIORNI (sezione: Globalizzazione)

( da "Wall Street Italia" del 15-04-2009)

Argomenti: Cina Usa

Kazakistan-Cina/ Nazarbaev in visita per cinque giorni di Apcom Incontrerà Hu Jintao e Wen Jiabao -->Roma, 15 apr. (Apcom-Nuova Europa) - Inizia oggi una lunga visita di stato del presidente kazako Nursultan Nazarbaev in Cina. Il capo dello stato centro-asiatico sarà nella Repubblica popolare per cinque giorni. Nazarbaev incontrerà il presidente cinese Hu Jintao, il presidente dell'Assemblea nazionale del popolo Wu Bangguo e il premier Wen Jiabao. In occasione di questa visita dovrebbero essere firmati una serie di accordi di cooperazione in diversi settori, a partire da quello dell'energia. Il presidente kazako, inoltre, prenderà parte al Boao Forum for Asia, dal 17 al 19 aprile, al quale dovrebbe prendere parte anche l'ex presidente Usa George W. Bush. La visita iniziata oggi è la 16ma di Nazarbaev in Cina. Tra Cina e Kazakistan nel 2008 il valore dell'interscambio commerciale è stato di 17,55 miliardi di dollari, con un incremento del 26,5 per cento rispetto al 2007.

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##Afghanistan/ Russia accusa: dopo attacco Usa invasi... -2- (sezione: Globalizzazione)

( da "Virgilio Notizie" del 15-04-2009)

Argomenti: Cina Usa

Roma, 15 apr. (Apcom-Nuova Europa) - Anche per il 2009 la tendenza è al ribasso. L'ha segnalato sempre l'Unodc nella sua valutazione invernale sulle droghe afgane, pubblicata ai primi di febbraio. Costa ha segnalato diversi miglioramenti, ma ha anche denunciato che questo trend positivo è fragile. "E' stato un inverno duro per la gente in Afghanistan", ha spiegato. "Lo scorso anno la siccità e la crisi alimentare - ha continuato - hanno aggiunto sofferenze per la gente che vive in regioni piagate dalla povertà e dall'insicurezza. Per molti afgani, al momento, la più importante questione di sicurezza è quella alimentare". Quindi, per avere risultati stabili, è necessario "sradicare la povertà, non solo i papaveri". Mosca guarda da vicino le evoluzioni afgane. Non solo perché la storia fa da sempre la Russia uno dei protagonisti del "Grande gioco" di potenza nell'"heartland" eurasiatica, il cui controllo vuol dire avere nelle mani il rubinetto dei traffici - da quelli energetici a quelli illeciti - tra Cina ed Europa. Ma anche perché il fiume d'eroina che invade l'Europa, invade prima ancora la stessa Russia, creando un grave problema sociale. A dicembre 2008, il capo di Fskn Viktor Ivanov affermò che 30mila persone muoiono di droga ogni anno nella federazione, con un danno all'economia russa di 54 miliardi di dollari. Secondo l'Unodc, circa il 2 per cento dei russi fa uso d'eroina o di altri oppiacei. Secondo l'analisi russa, sono tre i percorsi che la droga segue per arrivare sui mercati. "Uno dei principali è quello dei Balcani, che va in Europa attraverso l'Iran e la Turchia. Il secondo è quello del Nord, conosciuto anche come Via della Seta, apparentemente a causa delle nostre frontiere indistinte e che presenta poche difficoltà nel trasportare la droga in Russia. Il terzo è il percorso meridionale, che passa attraverso il Pakistan, India e poi,via mare, va in tutto il mondo", ha spiegato Ivanov. La via settentrionale, secondo l'Unodc, è seguita dal 10 per cento della produzione afgana, il principale "hub" del narcotraffico regionale è il Tagikistan, che ha la frontiera più lunga con l'Afghanistan. Mosca già diverse volte ha sottolineato la necessità di affrontare questo cancro attraverso un coordinamento internazionale con la Nato. Lo scorso anno, a maggio, i ministri degli Esteri di Mosca, Pechino e Nuova Delhi concordarono sulla necessità di creare una "cintura di sicurezza" attorno al buco nero afgano. E due giorni fa il procuratore generale russo Yuri Chaika, parlando a una riunione di magistrati dell'Organizzazione per la cooperazione di Shanghai (Sco), ha chiesto un maggiore impegno congiunto del raggruppamento centroasiatico, che ha come capofila la Cina oltre alla Russia, nella lotta al narcotraffico. Proprio la Sco, inoltre, sembra rappresenta lo strumento geopolitico preferito nella politica "afgana" di Mosca. In una riunione ministeriale tenuta il 27 marzo, allargata a tutte le parti interessate, l'organizzazione ha chiesto di essere maggioramente coinvolta nelle vicende di Kabul. Da tempo la Russia chiede di avere voce in capitolo e, nel momento in cui il nuovo presidente Usa Barack Obama si mostra più ansioso di chiudere il dossier e aperto alla collaborazione multilaterale dopo gli anni del unilateralismo di George W. Bush, ha delle carte da giocare. Ne è un esempio quanto è accaduto negli ultimi mesi riguardo alla logistica degli approvvigionamenti delle forze Isaf. Da un lato, secondo molti osservatori, Mosca ha lavorato perché il Kirghizistan sfrattasse le forze Usa dalla base di Manas - ma Mosca ha seccamente smentito questo lavorìo - e dall'altro ha dato disponibilità al transito nel suo territorio di merci non belliche destinati ai contingenti della coalizione. Un tentativo di "canalizzazione" non ancora concluso, ma che ha segnalato un attivismo sul fronte afgano da tempo sconosciuto. La lotta al narcotraffico, da questo punto di vista, può essere un altro appiglio cui Mosca può appoggiarsi per contare in questa partita.

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Corea nucleare: dialogo diretto tra Pyongyang e Washington? (sezione: Globalizzazione)

( da "Panorama.it" del 15-04-2009)

Argomenti: Cina Usa

- Mondo - http://blog.panorama.it/mondo - Corea nucleare: dialogo diretto tra Pyongyang e Washington? Posted By redazione On 15/4/2009 @ 15:56 In Headlines, NotiziaHome | No Comments Il Giappone invita la Corea del Nord a tornare al tavolo a Sei per riprendere i colloqui sul processo di denuclearizzazione della penisola coreana, mentre comincia a profilarsi l'ipotesi di un dialogo diretto tra Washington e Pyongyang per far progredire le trattative. "Il modo più ragionevole di ascoltare l'opinione pubblica internazionale è tornare al dialogo a Sei", ha detto il capo di gabinetto Takeo Kawamura, in relazione alla fase di stallo (se non di rottura come annunciato da Pyongyang) dei negoziati che coinvolgono le due Coree, Cina, Giappone, Usa e Russia. Kawamura ha spiegato di non conoscere i propositi del segretario di Stato americano, Hillary Clinton, che ha accennato alla possibilità di colloqui diretti con la Corea del Nord per realizzare un importante passo avanti nelle trattative. "Non conosco le intenzioni degli Usa - ha rilevato ancora - ma la base di riferimento dovrebbe essere il dialogo a Sei". In ogni caso, hanno riconosciuto fonti del governo di Tokyo, l'obiettivo di Pyongyang è di avere una trattativa diretta con gli Usa per negoziare aiuti e concessioni e raggiungere, come rilanciato in giornata dalla propaganda dei media ufficiali del regime comunista, 'il grande obiettivo del 20122: un'economia prospera e un prestigio internazionale forte e autorevole, il regalo promesso da Kim Jong-il, il 'caro leader', in occasione del centenario della nascita di suo padre, Kim Il-sung. Proprio oggi la Corea del Nord ha festeggiato con grandi e solenni manifestazioni pubbliche i 97 anni della nascita del 'presidente eterno' nonché fondatore della Repubblica Popolare, scomparso nel 1994. La ricorrenza, un momento di raccoglimento e di celebrazione dell'orgoglio nazionale da parte dell'ultimo regime stalinista, ha assunto maggiore rilevanza in base alle ultime sfide lanciate alla comunità internazionale da Pyongyang dopo la dichiarazione di condanna unanime (ma meno severa di una risoluzione) del Consiglio di Sicurezza dell'Onu per il lancio del missile-satellite del 5 aprile. Dopo aver rivendicato il carattere 'pacifico' del lancio del suo satellite per le tlc Kwangmyonsong-2, dichiarato 'inutili' i colloqui a Sei e annunciato la ripresa dei programmi nucleari come reazione alle decisioni del Palazzo di Vetro, la Corea del Nord ha ordinato agli ispettori dell'Agenzia Internazionale per l'Energia Atomica (Aiea) di rimuovere i sigilli e le telecamere dall'impianto nucleare di Yongbyon e di lasciare il Paese "quanto prima". La condanna del Consiglio di Sicurezza, che Giappone e Stati Uniti volevano fosse una risposta 'esemplare' nella forma di una nuova risoluzione osteggiata invece da Cina e Russia, contiene elementi che hanno provocato "la inusuale e quanto mai dura" reazione di Pyongyang, come notato dal governo di Seul. Il Consiglio, in altri termini, avvierà aggiustamenti ad alcune clausole sulle sanzioni contenute nella risoluzione 1718 del 2006, configurando l'ipotesi di stretta su alcune aziende nordcoreane che potrebbero vedere congelati i propri beni posseduti all'estero.

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##AFGHANISTAN/ RUSSIA ACCUSA: DOPO ATTACCO USA INVASI... -2- (sezione: Globalizzazione)

( da "Wall Street Italia" del 15-04-2009)

Argomenti: Cina Usa

##Afghanistan/ Russia accusa: dopo attacco Usa invasi... -2- di Apcom Mosca vuol dire la sua nella partita centro-asiatica -->Roma, 15 apr. (Apcom-Nuova Europa) - Anche per il 2009 la tendenza è al ribasso. L'ha segnalato sempre l'Unodc nella sua valutazione invernale sulle droghe afgane, pubblicata ai primi di febbraio. Costa ha segnalato diversi miglioramenti, ma ha anche denunciato che questo trend positivo è fragile. "E' stato un inverno duro per la gente in Afghanistan", ha spiegato. "Lo scorso anno la siccità e la crisi alimentare - ha continuato - hanno aggiunto sofferenze per la gente che vive in regioni piagate dalla povertà e dall'insicurezza. Per molti afgani, al momento, la più importante questione di sicurezza è quella alimentare". Quindi, per avere risultati stabili, è necessario "sradicare la povertà, non solo i papaveri". Mosca guarda da vicino le evoluzioni afgane. Non solo perché la storia fa da sempre la Russia uno dei protagonisti del "Grande gioco" di potenza nell'"heartland" eurasiatica, il cui controllo vuol dire avere nelle mani il rubinetto dei traffici - da quelli energetici a quelli illeciti - tra Cina ed Europa. Ma anche perché il fiume d'eroina che invade l'Europa, invade prima ancora la stessa Russia, creando un grave problema sociale. A dicembre 2008, il capo di Fskn Viktor Ivanov affermò che 30mila persone muoiono di droga ogni anno nella federazione, con un danno all'economia russa di 54 miliardi di dollari. Secondo l'Unodc, circa il 2 per cento dei russi fa uso d'eroina o di altri oppiacei. Secondo l'analisi russa, sono tre i percorsi che la droga segue per arrivare sui mercati. "Uno dei principali è quello dei Balcani, che va in Europa attraverso l'Iran e la Turchia. Il secondo è quello del Nord, conosciuto anche come Via della Seta, apparentemente a causa delle nostre frontiere indistinte e che presenta poche difficoltà nel trasportare la droga in Russia. Il terzo è il percorso meridionale, che passa attraverso il Pakistan, India e poi, via mare, va in tutto il mondo", ha spiegato Ivanov. La via settentrionale, secondo l'Unodc, è seguita dal 10 per cento della produzione afgana, il principale "hub" del narcotraffico regionale è il Tagikistan, che ha la frontiera più lunga con l'Afghanistan. Mosca già diverse volte ha sottolineato la necessità di affrontare questo cancro attraverso un coordinamento internazionale con la Nato. Lo scorso anno, a maggio, i ministri degli Esteri di Mosca, Pechino e Nuova Delhi concordarono sulla necessità di creare una "cintura di sicurezza" attorno al buco nero afgano. E due giorni fa il procuratore generale russo Yuri Chaika, parlando a una riunione di magistrati dell'Organizzazione per la cooperazione di Shanghai (Sco), ha chiesto un maggiore impegno congiunto del raggruppamento centroasiatico, che ha come capofila la Cina oltre alla Russia, nella lotta al narcotraffico. Proprio la Sco, inoltre, sembra rappresenta lo strumento geopolitico preferito nella politica "afgana" di Mosca. In una riunione ministeriale tenuta il 27 marzo, allargata a tutte le parti interessate, l'organizzazione ha chiesto di essere maggioramente coinvolta nelle vicende di Kabul. Da tempo la Russia chiede di avere voce in capitolo e, nel momento in cui il nuovo presidente Usa Barack Obama si mostra più ansioso di chiudere il dossier e aperto alla collaborazione multilaterale dopo gli anni del unilateralismo di George W. Bush, ha delle carte da giocare. Ne è un esempio quanto è accaduto negli ultimi mesi riguardo alla logistica degli approvvigionamenti delle forze Isaf. Da un lato, secondo molti osservatori, Mosca ha lavorato perché il Kirghizistan sfrattasse le forze Usa dalla base di Manas - ma Mosca ha seccamente smentito questo lavorìo - e dall'altro ha dato disponibilità al transito nel suo territorio di merci non belliche destinati ai contingenti della coalizione. Un tentativo di "canalizzazione" non ancora concluso, ma che ha segnalato un attivismo sul fronte afgano da tempo sconosciuto. La lotta al narcotraffico, da questo punto di vista, può essere un altro appiglio cui Mosca può appoggiarsi per contare in questa partita.

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Nasdaq in ribasso a Wall Street (sezione: Globalizzazione)

( da "KataWebFinanza" del 15-04-2009)

Argomenti: Cina Usa

Nasdaq in ribasso a Wall Street (Teleborsa) - Roma, 15 apr - Proseguono contrastati gli indici di Wall Street. Il Dow Jones, dopo un inizio di contrattazioni in calo, ha invertito la rotta portandosi a un +0,80%, segno pi anche per l'S&P 500 che avanza dello 0,42%. Si mantiene in calo invece l'indice dei tecnologici che flette dello 0,52%. Giornata ricca di dati macroeconomici quella di oggi. E' risultata in calo dell'1,5% a 99,7 punti la produzione industriale americana nel mese di marzo, dato invariato rispetto al mese precedente. Le attese del mercato erano per una contrazione pari all'1%. I flussi netti di capitali a febbraio sono risultati pari a -97,0 mld di dollari. Sono scese le domande di mutuo da parte dei consumatori statunitensi nella settimana al 10 aprile 2009. L'indice delle richieste mutuo calato infatti del 11% a 1113,2 punti, mentre l'indice relativo alle domande di rifinanziamento sceso del 10,9% a 6.071,7. L'indice dei prezzi al consumo USA a marzo risultato in diminuzione dello 0,1% rispetto al 0,4% del mese precedente. Il dato, comunicato dal Bureau of Labor Statistics (BLS) americano, risulta leggermente superiore alle attese del mercato che attendevano un +0,1%. Su base annua l'indice sceso dello 0,4%. L'indice Empire State ha evidenziato un miglioramento ad aprile, attestandosi a -14,7 punti contro i -38,7 di marzo. Il dato risulta migliore delle attese che avevano stimato un incremento ben pi modesto a -35 punti. Nuovo record dei pignoramenti in USA a marzo. Stando agli ultimi dati della Foreclosures.com, i pignoramenti sono balzati del 44% nel mese di marzo, aggiornando il precedente record registrato a febbraio. Tra i titoli societari in evidenza Yahoo! che sarebbe pronto a tagliare posti di lavoro. La riduzione, secondo indiscrezioni di stampa, riguarder alcune centinaia di posti e potrebbe essere annunciata a breve. Conti in contrazione per il colosso statunitense Intel. La compagnia ha archiviato il primo trimestre con un utile di 647 milioni di dollari, pari 11 cents per azione, contro gli 1,4 mld (25 cents per azione) dello stesso periodo dell'anno scorso. Le attese degli analisti erano per un EPS di 3 cents. In calo anche i ricavi che sono scesi a 7,1 mld di dollari contro i 9,6 miliardi precedenti. Pessima giornata per Citigroup, in attesa della pubblicazione dei conti del primo trimestre, che avverr il prossimo venerd, il titolo affonda sul paniere Dow30. Le azioni del colosso bancario americano evidenziano una perdita del 5,51%. Citigroup non riuscita a beneficiare dell'annuncio di un quasi raddoppio degli utili presso la sua filiale in Cina. Abbott Laboratories ha reso noto che gli utili nel primo trimestre sono risultati migliori delle attese. Per il trimestre chiuso al 31 marzo, l' utile netto di Abbott stato pari a 1,4 miliardi di dollari, rispetto ai 938 milioni di dollari riportati nello stesso trimestre dello scorso anno. I ricavi hanno subito una lieve contrazione attestandosi a 6,7 miliardi di dollari dai 6,8 miliardi di dollari dello scorso periodo. Nonostante i buoni risultati trimestrali, il titolo Abbott, sul Nyse, registra una perdita del 6,08%. Ottima giornata invece per il colosso assicurativo americano AIG, che sul paniere Dow30 guadagna il 3,95%, confermandosi uno dei migliori titoli. Le azioni della compagnia USA non sembrerebbero cos risentire di una notizia riportata da Bloomberg, secondo cui la sua unit dedicata ai servizi finanziari, votata alla chiusura entro l'anno, potrebbe mancare l'obiettivo ed annunciare ulteriori perdite. 15/04/2009 - 19:35

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Nasdaq in ribasso a Wall Street (sezione: Globalizzazione)

( da "Borsa(La Repubblica.it)" del 15-04-2009)

Argomenti: Cina Usa

Nasdaq in ribasso a Wall Street (Teleborsa) - Roma, 15 apr - Proseguono contrastati gli indici di Wall Street. Il Dow Jones, dopo un inizio di contrattazioni in calo, ha invertito la rotta portandosi a un +0,80%, segno più anche per l'S&P 500 che avanza dello 0,42%. Si mantiene in calo invece l'indice dei tecnologici che flette dello 0,52%. Giornata ricca di dati macroeconomici quella di oggi. E' risultata in calo dell'1,5% a 99,7 punti la produzione industriale americana nel mese di marzo, dato invariato rispetto al mese precedente. Le attese del mercato erano per una contrazione pari all'1%. I flussi netti di capitali a febbraio sono risultati pari a -97,0 mld di dollari. Sono scese le domande di mutuo da parte dei consumatori statunitensi nella settimana al 10 aprile 2009. L'indice delle richieste mutuo è calato infatti del 11% a 1113,2 punti, mentre l'indice relativo alle domande di rifinanziamento è sceso del 10,9% a 6.071,7. L'indice dei prezzi al consumo USA a marzo è risultato in diminuzione dello 0,1% rispetto al 0,4% del mese precedente. Il dato, comunicato dal Bureau of Labor Statistics (BLS) americano, risulta leggermente superiore alle attese del mercato che attendevano un +0,1%. Su base annua l'indice è sceso dello 0,4%. L'indice Empire State ha evidenziato un miglioramento ad aprile, attestandosi a -14,7 punti contro i -38,7 di marzo. Il dato risulta migliore delle attese che avevano stimato un incremento ben più modesto a -35 punti. Nuovo record dei pignoramenti in USA a marzo. Stando agli ultimi dati della Foreclosures.com, i pignoramenti sono balzati del 44% nel mese di marzo, aggiornando il precedente record registrato a febbraio. Tra i titoli societari in evidenza Yahoo! che sarebbe pronto a tagliare posti di lavoro. La riduzione, secondo indiscrezioni di stampa, riguarderà alcune centinaia di posti e potrebbe essere annunciata a breve. Conti in contrazione per il colosso statunitense Intel. La compagnia ha archiviato il primo trimestre con un utile di 647 milioni di dollari, pari 11 cents per azione, contro gli 1,4 mld (25 cents per azione) dello stesso periodo dell'anno scorso. Le attese degli analisti erano per un EPS di 3 cents. In calo anche i ricavi che sono scesi a 7,1 mld di dollari contro i 9,6 miliardi precedenti. Pessima giornata per Citigroup, in attesa della pubblicazione dei conti del primo trimestre, che avverrà il prossimo venerdì, il titolo affonda sul paniere Dow30. Le azioni del colosso bancario americano evidenziano una perdita del 5,51%. Citigroup non è riuscita a beneficiare dell'annuncio di un quasi raddoppio degli utili presso la sua filiale in Cina. Abbott Laboratories ha reso noto che gli utili nel primo trimestre sono risultati migliori delle attese. Per il trimestre chiuso al 31 marzo, l' utile netto di Abbott è stato pari a 1,4 miliardi di dollari, rispetto ai 938 milioni di dollari riportati nello stesso trimestre dello scorso anno. I ricavi hanno subito una lieve contrazione attestandosi a 6,7 miliardi di dollari dai 6,8 miliardi di dollari dello scorso periodo. Nonostante i buoni risultati trimestrali, il titolo Abbott, sul Nyse, registra una perdita del 6,08%. Ottima giornata invece per il colosso assicurativo americano AIG, che sul paniere Dow30 guadagna il 3,95%, confermandosi uno dei migliori titoli. Le azioni della compagnia USA non sembrerebbero così risentire di una notizia riportata da Bloomberg, secondo cui la sua unità dedicata ai servizi finanziari, votata alla chiusura entro l'anno, potrebbe mancare l'obiettivo ed annunciare ulteriori perdite. 15/04/2009 - 19:35

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BORSE Giù (MIBTEL +0.14%) GRUBEL (UBS): TAGLIEREMO COMPENSI DEI MANAGER MARPIONNE: CON CHRYSLER INTESA AL 50%, POSSIBILE DIVENTI CEO - EXOR: DEPOSITATA LISTA CDA - ALITALIA: IN (sezione: Globalizzazione)

( da "Dagospia.com" del 15-04-2009)

Argomenti: Cina Usa

HomePage | Segnala articolo --> BORSE Giù (MIBTEL +0.14%) – GRUBEL (UBS): TAGLIEREMO COMPENSI DEI MANAGER – MARPIONNE: CON CHRYSLER INTESA AL 50%, POSSIBILE DIVENTI CEO - EXOR: DEPOSITATA LISTA CDA - ALITALIA: INCHIESTA SU GESTIONE 2000-2007 - la corsa al petrolio iracheno… 1 - Piazza Affari chiude in rialzo bene Fonsai, Mibtel +0,14%... (Apcom) - Chiusura in leggero rialzo per Piazza Affari che ha reagito meglio delle principali Borse europee all'andamento incerto di Wall Street, penalizzata dal dato sulla produzione industriale di marzo (-1,5%) peggiore delle attese. Il Mibtel ha gudagnato lo 0,14%, praticamente invariato l'S&P/Mib (-0,03%), mentre l'All Stars ha chiuso in rialzo dello 0,86%. Da segnalare il record storico di contratti in una sola seduta registrato sull'Idem, il mercato dei derivati di Borsa Italiana, dove sono stati scambiati complessivamente 563.041 contratti, rispetto al recordo precedente dell'8 maggio 2007 di 451.655 contratti. Marchionne Fra le blue chip acquisti sui finanziari con Fonsai (+6,5%) protagonista, seguita da Mediolanum (+5,4%), Unipol (+4,4%), Mps (+3,7%), Alleanza (+3%) e Generali (+2,9%), sostenuta anche da un report di Equita che definisce il titolo una buona opportunità di acquisto, con rating buy e target di 17,5 euro. In evidenza Pirelli (+4,4%) e Geox (+3,2%), tonica Mediaset (+3,6%) in scia alla controllata spagnola Telecinco (+6,7%) che beneficia delle aspettative sulle nuove norme per la tv pubblica promesse dal premier Zapatero e che prevedono una "drastica" riduzione della pubblicità nella tv di Stato, i canali della Tve. Denaro su Fiat (+2,3%): l'Ad Marchionne, in un'intervista a un quotidiano canadese, ha affermato che il Lingotto abbandonerà Chrysler al suo destino se entro la fine del mese i sindacati canadesi e statunitensi della casa automobilistica di Detroit non daranno il loro consenso a significative riduzioni del costo del lavoro. Vendite invece sui finanziari Ubi (-3%), Intesa Sanpaolo (-1,7%), Bpm (-0,7%) e Mediobanca (-0,7%). Lettera su Cir (-2,6%), seguita da Mondadori (-2,9%) dopo la corsa di ieri ed Enel (-2,3%). Sul completo rally di Pininfarina (+30%), seguita da Banca Profilo (+24,3%) e Stefanel (+19,1%) che ha raggiunto un accordo con le banche sul rientro del debito. In deciso calo Tiscali (-6,5%) dopo che la società di revisione Ernst&Young ha dichiarato di non essere in grado di esprimersi sul bilancio del gruppo. A picco Seat (-33,9%), con le azioni che si allineano al prezzo di emissione dell'aumento di capitale da 200 milioni. 2 - Europa chiude in calo Dax -0,16%, Cac40 -0,48%... (Apcom) - Chiusura in calo per le principali Borse europee, penalizzate dall'andamento contrastato di Wall Street. Il Dax ha ceduto lo 0,16%, il Cac40 lo 0,48%, il Ftse100 lo 0,52%, l'Ibex-35 l'1,39%, lo Smi lo 0,66%. Chiusura in positivo invece per l'Aex di Amsterdam che ha guadagnato lo 0,19% e per Milano, con il Mibtel in rialzo dello 0,14%. 3 - BCE: BUNDESBANK, TASSI NON SCENDANO SOTTO 1%... (AGI/AFP) - I tassi europei, che attualmente sono all'1,25%, possono scendere ancora ma non sotto l'1%. Lo ha detto il presidente della Bundesbank, Axel Weber. "C'e' ancora un piccolo spazio di manovra per il tasso di rifinanziamento", dice Weber, il quale si definisce "critico" riguardo alla possibilita' di andare sotto l'1%, per evitare contraccolpi negativi sul mercato interbancario. 4 - UBS: GRUBEL, TAGLIEREMO COMPENSI DEI MANAGER... (ANSA) - Ubs, oltre che i dipendenti, promette di tagliare anche le retribuzioni del manager. 'Sopprimeremo altresi' determinate prestazioni salariali supplementari per i nostri collaboratori e in particolare per il management, conseguendo cosi' risparmi significativi', ha detto il Ceo, Oswald J. Gruber all'assemblea degli azionisti riunita all'Hallenstadion di Zurigo. Grubel ha ricordato che Ubs 'e' sempre stata un datore di lavoro molto generoso e che numerose agevolazioni erano superiori agli standard settoriali' Carlo De Benedetti 5 - UNICREDIT: FONDI PRESENTANO LISTA MINORANZA CON WAIGEL E REICHLIN... (Adnkronos) - Alcuni investitori istituzionali soci di Unicredit hanno presentato una lista di minoranza per il nuovo consiglio di amministrazione, su cui si votera' nell'assemblea del 27 aprile. La lista, di cui ha dato notizia oggi il quotidiano 'Il Messaggero', e' stata depositata ieri. I candidati sono Theodor Waigel, gia' ministro delle Finanze della Repubbica Federale Tedesca e della Germania riunificata dal 1989 al 1998 sotto il cancelliere Helmut Kohl, che fu tra l'altro uno dei padri del patto di stabilita' e di crescita prima e dell'euro poi, e Lucrezia Reichlin, figlia del dirigente del Pci Alfredo Reichlin, docente alla London Business School dal ricchissimo curriculum (tra gli altri incarichi figura quello di direttore generale per la Ricerca della Banca Centrale Europea; l'ultimo paper pubblicato per la Bce e' del febbraio 2009). La lista e' stata presentata da una serie di fondi e societa' di gestione del risparmio: Aletti Gestielle sgr, Bnp Paribas Am sgr, Eurizon Capital sgr, Eurizon Easy Fund Equity Europe, Eurizon Easy Fund Equity Euro, Eurizon Easy Fund Equity Italy, Fidelity Funds Sicav, Fideuram Investimenti sgr, Fideuram Gestions, Interfund Sicav, Mps Asset Management sgr, Stichting Pensioenfonds Abp, Ubi Pramerica sgr. 6 - FIAT: MARCHIONNE, CON CHRYSLER INTESA AL 50%, POSSIBILE DIVENTI CEO... (ASCA) - Esiste solo il 50% di possibilita' per una intesa tra Fiat e Chrysler. E' quanto afferma l'a.d. della Fiat, Sergio Marchionne, in una intervista al quotidiano canadese The Globe and Mail nella quale apre alla possibilita' che possa assumere la carica di ceo del gruppo americano. 7 - EXOR: DEPOSITATA LISTA CDA, TRA CONSIGLIERI ANCHE UNA DONNA... (AGI) - In vista dell'assemblea di Exor, fissata per il prossimo 28 aprile, l'azionista Giovanni Agnelli e C. Sapaz ha depositato la lista dei candidati per il rinnovo del consiglio di amministrazione. Ne fanno parte Christine Morin-Postel (amministratore indipendente), Andrea Agnelli, Carlo Barel di Sant'Albano, Victor Bischoff (amministratore indipendente), Tiberto Brandolini d'Adda, Oddone Camerana Eugenio Colucci (amministratore indipendente), John Elkann, Luca Ferrero Ventimiglia, Gianluigi Gabetti, Franzo Grande Stevens, Antonio Maria Marocco (amministratore indipendente), Alessandro Nasi, Lupo Rattazzi, Giuseppe Recchi (amministratore indipendente), Antoine Schwartz (amministratore indipendente) e Pio Teodorani-Fabbri. E' stata inoltre depositata da parte del medesimo azionista la seguente lista di candidati per la nomina del collegio sindacale di Exor: Sezione 1 (candidati alla carica di Sindaco effettivo) 1. Lionello Jona Celesia 2. Paolo Piccatti 3. Giorgio Ferrino 1 Sezione 2 (candidati alla carica di Sindaco supplente) 1. Lucio Pasquini 2. Ruggero Tabone. Non essendo state depositate altre liste, ai sensi dello statuto, il termine per la presentazione di liste di candidati per la nomina del Collegio Sindacale e' prorogato sino al 20 aprile 2009 e la percentuale minima di partecipazione necessaria e' ridotta all'1% delle azioni ordinarie. 8 - CIR: COFIDE CANDIDA MICOSSI IN CDA, DESIGNATO PRESIDENTE... (ANSA) - Cofide candida in via ufficiale Stefano Micossi per il Cda di Cir, dove il numero uno di Assonime e' gia' stato designato presidente al posto di Carlo De Benedetti. Quest'ultimo lascera' l'incarico in occasione dell'assemblea di bilancio, che si terra' a Torino il 30 aprile. E' quanto emerge da una nota che indica come quella della controllante (al 45,88% del capitale) sia l'unica lista depositata per l'assemblea di Cir. Sempre il 30 aprile e' fissata l'assemblea di Cofide dove verra' proposto come presidente, al posto dell'Ingegnere, il notaio Francesco Guasti. 9 - DE BENEDETTI: A RISCHIO CUKI E DOMOPAK, TIMORI SINDACATI... (ANSA) - La situazione produttiva della Comital, l'azienda controllata dal fondo Management & Capitali di Carlo De Benedetti, che detiene i marchi Cuki, Domopak e Tokita, 'peggiora di giorno in giorno e tra i lavoratori crescono le preoccupazioni'. E' quanto sostengono Fim, Fiom e Uilm di Torino che chiedono un incontro urgente alla proprieta' 'per capire le reali prospettive dell'azienda'. Gianpiero Fiorani 10 - ALITALIA: INCHIESTA SU GESTIONE 2000-2007, ASCOLTATI 60 TESTIMONI... (Adnkronos) - Sessanta persone tra ex dirigenti della vecchia compagnia di bandiera, attuali dirigenti della Cai arrivati da Alitalia, rappresentanti dei sindacati confederali e di categoria, come quello dei piloti. Sono i testimoni che in questi ultimi tempi sono stati interrogati come persone informate sui fatti dai magistrati della Procura di Roma nell'inchiesta avviata dopo che, nel giugno dello scorso anno, fu dichiarato lo stato di insolvenza della compagnia aerea. Nel mirino del procuratore aggiunto Nello Rossi e dei sostituti Francesca Loi, Stefano Pesci e Gustavo De Marinis e' finita la gestione Alitalia tra il 2000 e il 2007. Gli otto ex alti dirigenti iscritti nel registro degli indagati per bancarotta per distrazione o dissipazione saranno a breve ascoltati dai magistrati. 11 - ADR: ASSEMBLEA AZIONISTI APPROVA BILANCIO 2008, PERDITE GRUPPO A 8,3 MLN... (Adnkronos) - Via libera dall'assemblea degli azionisti di Adr al bilancio 2008. L'assemblea dei soci della societa' che gestisce gli scali di Fiumicino e Ciampino, che si e' riunita oggi in prima convocazione, ha approvato i conti dello scorso esercizio che hanno chiuso con una perdita consolidata di 8,3 mln di euro rispetto all'utile netto di 17,9 mln che si era registrato nell'anno precedente. I ricavi del gruppo sono stati pari complessivamente a 570,1 mln di euro, in crescita del 2,4% per l'effetto combinato derivante dalla contrazione dei ricavi del comparto 'aviation' (-0,6%) che scontano anche l'uscita dal perimetro aziendale del business cargo, ceduto a fine 2007, e dall'incremento dei ricavi delle altre attivita' (commerciali ed immobiliari) del 5,8%. 12 - GENERALI: IN CINA E' PRIMA TRA ASSICURATORI VITA... (ANSA) - Generali China Life e' salita al primo posto nella classifica di febbraio degli assicuratori vita a partecipazione straniera operanti in Cina con una raccolta complessiva pari a 155 milioni di euro, equivalenti a una crescita del 122,5% sul dato a febbraio 2008, e raggiungendo una quota di mercato del 21,2% tra gli assicuratori stranieri. Lo ha reso noto a Trieste la societa' del Leone alato. 13 - BANCA SELLA: CDA APPROVA BILANCIO 2008 UTILE NETTO A 42 MLN (+12%)... (ASCA) - Banca Sella aumenta nel 2008 utili netti, impieghi e raccolta. Il Consiglio d'Amministrazione di Banca Sella ha infatti approvato il bilancio 2008 che presenta un utile netto di 42 milioni di euro in crescita del 12% rispetto all'anno precedente quando si e' attestato a 37,5 milioni di euro. La banca ha chiuso l'anno con una crescita del 23,4% della raccolta diretta (7,5 miliardi di euro) e del 12,6% degli impieghi (4,4 miliardi di euro) rispetto al 2007, con un miglioramento della qualita' del credito pur in presenza di una situazione congiunturale generale non favorevole. Anche per quanto riguarda il gruppo, l'utile netto si attesta a 13,6 milioni di euro. 14 - AUTO: LAMBORGHINI, CRESCONO FATTURATO (+2,5%) E UTILE (+27,4%)... (AGI) - Fatturato in crescita a 478,8 milioni di euro (+2,5%) e utile netto di 60 milioni (+27,4%), nel 2008, per la Lamborghini, che nell'anno appena trascorso ha consegnato 2.430 vetture in tutto il mondo. Forte la crescita soprattutto in Medio Oriente e nei maggiori mercati asiatici, all'interno dei quali la Cina ha registrato il maggior tasso di crescita. In Europa le vendite sono state stabili, con Germania e Gran Bretagna che hanno mostrato una lieve contrazione mentre l'Italia ha registrato un incremento del 20%, con 230 vetture consegnate nel 2008 sontro le 209 del 2007. "Con questo nuovo record di vendite e profitti - ha detto il presidente e AD di Automobili Lamborghini, Stephan Winkelmann, abbiamo raggiunto il miglior risultato economico nella storia dell'azienda". 15 - GM: OPEL; BILD, GARANTITA SOLVIBILITA' ANCORA PER 4 MESI... (ANSA) - La Opel ha evitato l'insolvenza, almeno per il momento: la casa automobilistica di Ruesselsheim (Assia) controllata di General Motors ha liquidita' sufficiente per sopravvivere altri quattro mesi. E' quanto riporta oggi il tabloid tedesco Bild, secondo cui anche se il colosso di Detroit dovesse avviare la procedura di insolvenza il primo giugno, la Opel riuscirebbe a camminare ancora con le proprie gambe. 'La liquidita' e' assicurata - ha detto alla Bild il presidente del consiglio di fabbrica della societa', Klaus Franz-. Abbiamo tempo per costruire la Opel Europa'. La boccata d'ossigeno, spiega il giornale, arriva dall'andamento superiore alle attese delle vendite del nuovo modello Insigna. 16 - ANTONVENETA: FIORANI BLOCCA A LODI LO SPETTACOLO TEATRALE... Da "Affariitaliani.it" - Previsioni meteo: diluvio universale - the rise and fall of Gianpy di Eugenio de' Giorgi, ovvero la riproposizione teatrale delle tappe della scalata Antonveneta, tratta dal libro Capitalismo di rapina di Paolo Biondani, Mario Gerevini e Vittorio Malaguti, non andra' in scena a Lodi. A bloccare lo spettacolo, gia' in programma nella citta' lombarda per il 23 aprile, e' stato uno dei protagonisti della vicenda: Gianpiero Fiorani. L'ex amministratore della Banca Popolare Italiana (gia' Popolare di Lodi), infatti, ha fatto sapere tramite legali di ritenere "francamente sconcertante che, essendo in corso il processo relativo all'accertamento dei fatti, si possa ritenere civile e legittimo rappresentare quanto accaduto in modo distorto, danneggiando cosi' non solo persone a tutt'oggi innocenti, ma soprattutto il lavoro delle istituzioni". Paolo Scaroni Fiorani, quindi, ha prima diffidato Giulio Cavalli, attore e regista dello spettacolo, dal dare corso alla rappresentazione e successivamente, non avendo ottenuto quanto richiesto, ha comunicato di vedersi "costretto ad agire per ottenere il risarcimento degli ingentissimi danni che derivano dalla denunciata situazione di illiceita'". Un'iniziativa che ha, comunque, di fatto impedito la rappresentazione dell'estratto teatrale: a seguito della lettera di diffida a rappresentare lo spettacolo, infatti, e' stata ritirata la disponibilita' della location lodigiana prevista per la messa in scena. Situazione "paradossale" per gli organizzatori dell'evento, soprattutto perche', come ha fatto notare Pietro Gabriele Roveda, legale di Giulio Cavalli, "lo spettacolo Diluvio Universale e' stato in scena a Milano presso il Teatro Olmetto dallo scorso 12 gennaio 2009 e non risulta che l'Autorita' Giudiziaria sia intervenuta ad inibirne la rappresentazione". 17 - USA: YAHOO PRONTA A TAGLIARE CENTINAIA DI POSTI DI LAVORO... (AGI/REUTERS) - San Francisco, 15 apr. - Il portale Usa su Internet Yahoo e' pronto a tagliare centinaia di posti di lavoro. Si tratta della prima riduzione significativa di personale dal gennaio scorso e cioe' da quando e' stata nominata amministratore delegato Carol Bartz. I tagli potrebbero essere annunciati domani, in concomitanza coi risultati del primo trimestre. Il gruppo, mentre era amministratore delegato Jerry Yang, aveva chiuso il 2008 con un totale di 13.600 addetti, 1.600 in meno dall'inizio dell'anno. 18 - INTERNET: AMAZON RINUNCIA A SISTEMA DI ADVERTISING ANTI-PRIVACY... (ASCA) - Amazon rinuncera' al contestato sistema di advertising pubblicitario Phorm, che 'fruga' nelle pagine visitate piu' spesso dagli utenti per proporre loro 'spot' mirati. Lo ha annunciato la stessa compagnia in un comunicato, dopo che la polemica iniziata il mese scorso ha avuto ieri uno strascico in sede di Commissione europea. La Ue ha infatti annunciato un'azione legale contro la britannica BT per aver sviluppato questa tecnologia con il nome di Webwise. Il programma Phorm, che e' in grado di scansionare tutte le pagine visitate e le parole chiave inserite nelle ricerche degli utenti, viene utilizzato anche da Microsoft, Google/Youtube, Facebook, AOL/Bebo, Yahoo ed Ebay. 19 - INTERNET: VERIZON, 285 MILIONI DATI RUBATI DA HACKER IN 2008... (ANSA) - Nel 2008 gli hacker sono riusciti a compromettere in tutto il mondo almeno 285 milioni di dati elettronici, un numero superiore a quello dei quattro anni precedenti messi insieme. Lo dice l'ultimo rapporto di Verizon Business, secondo cui, in particolare, i ladri d'identita' si avvalgono sempre di piu' degli errori di disattenzione che rendono le aziende vulnerabili agli attacchi. Il dato e' contenuto in uno studio dell'azienda Usa che ha individuato 90 casi certi di 'falle' informatiche nelle aziende. Il 93% di tutte le informazioni 'compromesse' appartiene al settore finanziario, e il 90% di esse e' stato oggetto di attacco da parte di vere e proprie organizzazioni criminali. Ma il dato ancora piu' interessante, sottolineano gli esperti, e' che ben nove perdite di informazioni su 10 si sarebbero potute evitare semplicemente adottando misure di sicurezza basilari. Nel mirino dei cybercriminali sono finiti soprattutto i numeri di identificazione personale (PIN) associati a carte di credito o conti bancari. 20 - GAZPROM NEFT: ANNUNCIA PERDITA TRIMESTRALE NETTA 543 MLN DLR... (AGI/REUTERS) - La compagnia petrolifera russa Gazprom Neft annuncia una perdita netta di 543 milioni di dollari nel quarto trimestre, a fronte di un utile di 1,3 miliardi di dollari di un anno fa. Il rosso e' legato al calo del prezzo del petrolio. nel 2008 Gazprom Neft fa sapere che l'utile netto e' salito del 12% a 4,7 miliardi di dollari. Nel quarto trimestre il fatturato e' sceso del 24% a 4,99 miliardi di dollari. 21 - BANCHE: NYT, ANCHE RESTITUENDO FONDI TARP, RESTA AIUTO GOVERNO... (ANSA) - Goldman Sachs si prepara a restituire i fondi ricevuti nell'ambito del Tarp (Troubled Asset Relief Program) e molte altre banche potrebbero decidere di seguire il suo esempio. Restituendo i fondi pubblici gli istituti si libererebbero dagli obblighi imposti dalle autorita' in cambio delle necessarie risorse fresche: non e' comunque detto - afferma il New York Times - che riescano a liberarsi del tutto. In novembre infatti il governo, per aiutare le banche al picco della crisi, ha avviato un programma che consentiva alle banche di emettere il proprio debito dietro garanzie della Fdic (Federal Deposit Insurance Corp, l'agenzia di assicurazione sui depositi): un debito, finora pari a 300 miliardi di dollari per l'industria finanziaria, che ha consentito alle istituzioni di continuare a operare. L'accesso a questo programma della Fdic, sfruttato da molti istituti, non impone regole su compensi e altre condizioni. Non e' escluso, visto il trend avviato da Goldman Sachs, che le autorita' possa ora decidere di stringere le norme sul programma da Fdic. Ecco di seguito alcuni degli istituti che oltre ad aver ricevuto fondi dal Tarp, hanno emesso debito in base al programma della Fdic. I dati sono in miliardi di dollari. 22 - RBS: WSJ, TRE BANCHE INTERESSATE AD ASSET ASIA... (ANSA) - Royal Bank of Scotland ha definito la shortlist (lista ristretta) delle banche interessate a rilevare le attivita' retail in Asia, nel quadro di una operazione valutata complessivamente 1,8 miliardi di dollari. Lo scrive il Wall Street Journal sul sito web, citando fonti vicine al dossier. Gli istituti interessati sono Hsbc, Standard Chartered e Australia & New Zealand Banking Group. 23 - FARMACEUTICA: SANOFI ACQUISTA BIPAR SCIENCES PER 500 MLN DLR... (AGI) - Sanofi-Aventis ha raggiunto un accordo vincolante per l'acquisizione della societa' americana BiPar Sciences per 500 milioni di dollari. L'operazione, informa una nota, rafforzera' la capacita' di ricerca e sviluppo del Gruppo negli antitumorali. Con sede a Brisbane, in California, BiPar e' specializzata in nuovi preparati che inibiscono le capacita' di autoriparazione del Dna delle le cellule tumorali, puntando a farle estinguere. Sanofi-Aventis precisa che l'intesa si accompagna a clausole sul successo effettivo nello sviluppo di un nuovo farmaco con queste dinamiche, per ora battezzato BSI-201, che potra' modificare il prezzo definitivo dell'operazione. Il closing dell'operazione e' previsto nel secondo trimestre 2009. 24 - Fra Coca-Cola e Pepsi la guerra degli sport drink... Da "La Stampa" - È di nuovo scontro tra Pepsi e Coca-Cola, due giganti tradizionalmente rivali, e questa volta a far scoccare la scintilla sono state le rispettive bevande energetiche per gli sportivi, il Gatorade e il Powerade. Pepsi ha fatto causa alla Coca-Cola accusandola di mentire nella campagna pubblicitaria sul Powerade in cui definisce la sua bevanda «superiore» al Gatorade, che invece sarebbe (sempre a dire della Coca-Cola) «incompleto» in quanto privo di due sostanze importanti quali il magnesio e il calcio. Secondo la Pepsi, che ha chiesto a una corte distrettuale di Manhattan (New York) di bloccare la campagna pubblicitaria ostile, quella messa in atto dall'impresa concorrente «è una strategia intenzionale mirata ad attaccare ferocemente e falsamente il leader di mercato, Gatorade, nella speranza di conquistare slealmente preziose fette di mercato». Coca-Cola ha respinto le accuse e si è detta pronta a difendere il suo prodotto. Il marchio Gatorade della Pepsi nel 2008 controllava il 77% del mercato americano de gli sport drink. Questa è solo l'ultima di una lunga lista di battaglie legali tra i due titani che in passato hanno trascinato nelle loro scaramucce celebrità come Michael Jordan, George Michael e Michael Jackson. 25 - Scatta la corsa al petrolio iracheno, Eni in pole position, Shell con i cinesi... Dal "Corriere della Sera" - L'Iraq torna nel mirino delle major petrolifere. Con i suoi 115 miliardi di barili di riserve accertate e nonostante il crollo delle quotazioni del greggio, si riaccendono gli interessi intorno alle preannunciate decisioni delle autorità di Bagdad per l'assegnazione di giacimenti e per l'avvio di nuove esplorazioni. Addirittura sembra partita una sorta di gara tra le grandi compagnie occidentali, tra chi per prima si insedierà dopo l'invasione americana del 2003. Del resto, per dirla con l'amministratore delegato dell'Eni Paolo Scaroni, «l'Iraq rappresenta la nuova frontiera, un po' la nuova Mecca del petrolio, un Paese ricchissimo di queste risorse, ma che per molti anni è uscito di scena». E proprio l'Eni punta a battere tutti sul tempo: dovrebbe essere questione di giorni il via libera per lo sfruttamento di un giacimento vicino a Nassiriya (nella provincia di Dhi Qar, con riserve stimate in 4,4 miliardi di barili e un potenziale produttivo valutato in 300mila barili al giorno). Di ieri invece l'annuncio della Shell, che in partnership con i cinesi della Cncp (China national petroleum corp.) ha deciso di puntare sui pozzi di Kirkuk, nel Nord dell'Iraq: prevista entro luglio la definizione delle offerte. 26 - Aumento Seat tonfi e voli sulle Pagine Gialle... Dal "Corriere della Sera" - Un aumento di capitale che si concluderà venerdì prossimo, ma con i diritti di opzione non più negoziabili. E un andamento delle azioni sul mercato che molti analisti considerano anomalo. Ma quanto vale veramente Seat Pagine Gialle? Trader e analisti considerano il titolo sopravvalutato. Così ieri a Piazza Affari è arrivata una valanga di ordini di vendita, tanto da far scattare a metà seduta la sospensione per eccesso di ribasso. Riammesso, al termine delle contrattazioni il titolo ha chiuso con una quotazione di riferimento di 0,333 euro. Il calo rispetto alla precedente seduta è pari al 49,77%. Quasi 33 milioni i pezzi scambiati. «Nelle scorse settimane - dicono ora gli operatori - l'azione era cresciuta troppo. Ora che l'aumento di capitale sta terminando, ritorna a valori più reali». Una spiegazione troppo semplice. Che lascia aperti molti interrogativi. (g.fer.) 27 - Le voci sullo scorporo dei fondi immobiliari spingono Pirelli Re... Armando Zeni per "La Stampa" - La Borsa scommette, nonostante le smentite da parte dei diretti interessati, su alcune novità in arrivo per Pirelli Re dopo il ribaltone ai vertici che, prima di Pasqua, ha visto l'addio dalla vicepresidenza esecutiva di Carlo Puri Negri e l'ascesa come amministratore delegato di Giulio Malfatto. A spingere al rialzo il titolo, che anche ieri ha chiuso con un +6,45%, sono le attese del mercato in vista dell'assemblea di venerdì nella quale i soci dovranno dare il loro via libera all'aumento di capitale da 400 milioni di euro. Ebbene, proprio in vista di questa ricapitalizzazione sulla quale la controllante Pirelli&C. si era detta pronta, per bocca del presidente Marco Tronchetti Provera, a esercitare integralmente i diritti di opzione che le spettano e l'eventuale inoptato, sono subito rimbalzate in Borsa indiscrezioni e ipotesi su alcune soluzioni che potrebbero essere allo studio (si dice, da parte di Mediobanca) per sostenere la casamadre Pirelli&C. (e su per li rami le società che controllano a monte Pirelli e cioè Camfin e Gpi) nel caso appunto dovessero farsi carico dell'intero aumento di capitale. In base a queste ipotesi tra le soluzioni potrebbe esserci uno spin-off dei fondi immobiliari, ma ieri Pirelli Re ha smentito «categoricamente che siano allo studio operazioni o anche solo ipotesi» di scissione e di successiva cessione della società. Una smentita che è stata seguita da una diramata da Trieste dalle Assicurazioni Generali che erano state individuate come un potenziale acquirente di una quota della società in caso di scorporo. 28 - Il rally delle Borse? Un'illusione. L'economia è ancora in ribasso... Da "La Stampa" - I mercati riflettono le migliori previsioni degli investitori sul valore a lungo termine. Riflettono anche la solidità del cash flow a breve termine degli investitori. In questo momento, il secondo punto potrebbe essere più importante del primo. I mercati azionari, del credito e delle materie prime sono scesi così tanto che il recente incremento è veramente un rialzo di consolazione. Dal 6 marzo, l'indice S&P 500 è aumentato del 27% e l'indice iTraxx Europe degli spread del credito investment grade è diminuito di 24 punti base, arrivando a 258 punti base. Il prezzo del petrolio è aumentato del 47%. Ci sono state alcune buone notizie. A marzo, l'export cinese è salito del 7,5%. A febbraio, le vendite di case esistenti negli Usa sono aumentate del 4,4% rispetto al mese precedente. E i direttori delle grandi banche hanno diffuso ottimismo sui ricavi, convalidato in parte da un forte primo trimestre realizzato dalla banca Usa Goldman Sachs. Il rally delle Borse si poggia sul fatto che l'economia si sta stabilizzando, le banche stanno concedendo prestiti di nuovo e l'aumento dei prezzi genera fiducia. I mercati stanno guardando avanti. Ma la spiegazione alternativa che i rialzi del mercato dipendano dal cash flow degli investitori poggia su dati molto più solidi. Il bilancio della Federal Reserve è aumentato dal 7% al 29% del Pil. Ciò equivale a un enorme trasferimento di contante al sistema bancario. Si ritiene che sosterrà i prestiti, ma il trading potrebbe essere il primo beneficiario. Il disavanzo del governo Usa - l'eccedenza di contante immesso nell'economia rispetto al contante ritirato - è stato di 957 miliardi di dollari negli ultimi sei mesi, in rialzo dai 313 miliardi dell'anno precedente. Se si aggiunge il tasso di interesse reale vicino allo zero nella maggior parte del mondo, il denaro nuovo a buon mercato e disponibile è più che sufficiente a far salire i prezzi degli asset. Sembra che gli investitori stiano dimenticando che questo denaro fabbricato in serie può causare inflazione. Sembra inoltre che non prestino sufficiente attenzione alla disoccupazione e ad altri segnali di deboli condizioni economiche. Il trend predominante nell'economia reale rimane al ribasso. 29 - Il figlio di Li Ka-Shing aspetta. Shopping bloccato sulle tlc di Hong Kong... Da "La Stampa" - Richard Li è in attesa. Il figlio dell'uomo più ricco di Hong Kong, Li Ka-Shing, ha lanciato a novembre una privatizzazione di Pccw, la sua società di telecomunicazioni. Cinque mesi più tardi, l'accordo è ancora in sospeso. Anche se gli azionisti hanno approvato l'acquisizione, il titolo viene scambiato il 10% in meno di quanto Li aveva offerto. Di norma, gli arbitraggisti chiuderebbero questo divario in un battibaleno. Ma la storia di Pccw è ben lungi dall'essere normale. Nel 2000, Li aveva pagato un prezzo eccessivo per la società telefonica di Hong Kong. Da quel momento, le azioni sono diminuite del 95%. Li ha tentato di venderle per tre volte, senza successo. Ora è tornato a comprare ma gli arbitraggisti non sono convinti. Perché no? Intanto, l'Ente di regolamentazione è decisa a bocciare l'accordo. La Commissione titoli e future di Hong Kong accusa un direttore di Pccw impegnato nel "frazionamento azionario". Secondo la legge di Hong Kong, una maggioranza di azionisti deve approvare l'acquisizione. Nel frazionamento di azioni, le partecipazioni sono divise per aumentare il numero degli azionisti favorevoli. Ma sebbene il frazionamento potrebbe non essere giusto, il tribunale sembra ritenerlo legale. Ciò significa che non affonderà i piani di Li per sempre. L'Ente di regolamentazione ha fatto appello e potrebbe ritardare di mesi il processo, ma anche con un ritardo di tre mesi un investitore che acquista oggi potrebbe realizzare un vantaggioso rendimento annualizzato del 40%. Gli arbitraggisti potrebbero avere un altro motivo per esitare. L'economia è peggiorata da quando Li ha presentato la sua offerta a novembre. Le prospettive per Pccw, un indebitatissimo operatore di tlc, sono fosche. La scadenza del 22 aprile dell'offerta originale potrebbe fornire a Li una scusa per ritirarsi. Ma la commissione di sorveglianza ha una terza possibilità di fare appello. Anche se Li fosse deciso ad andare avanti, il suo co-investitore, la società di tlc a controllo statale, Cina Netcom, non gradirà molto l'interminabile ritardo e la cattiva stampa. [15-04-2009]

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PROTEZIONE DI ALTA CLASSE CON BMW (sezione: Globalizzazione)

( da "Crisalidepress.it" del 15-04-2009)

Argomenti: Cina Usa

15 Aprile 2009 PROTEZIONE DI ALTA CLASSE CON BMW Archiviato in: Auto » alessandra @ 8:29 Milano - BMW amplia la propria offerta di vetture blindate con un modello in una classe balistica nuova, la BMW X5 Security Plus. Si tratta della prima vettura di un produttore di grande serie con un concetto di sicurezza contro i rischi derivanti dagli attacchi perpetrati con l'arma da fuoco portatile più diffusa al mondo, l'AK 47. Nel proprio abitacolo altamente protetto, la vettura sviluppata sulla base del famoso Sports Activity Vehicle (SAV) BMW X5 accoglie fino a quattro occupanti. La superiorità della tecnica di propulsione e di assetto consente al guidatore di gestire con maestria anche delle situazioni impegnative sia sulla strada che sullo sterrato. Il cuore del concetto di sicurezza della BMW X5 Security Plus è l'abitacolo blindato che assicura una protezione eccellente, ad esempio attraverso dei componenti e delle piastre in acciaio ad alta resistenza. La scocca è caratterizzata da una protezione ermetica con copertura delle fessure che previene nelle zone più critiche, ad esempio lungo i bordi delle portiere e i passaggi tra i montanti della carrozzeria, l'ingresso di proiettili o di frammenti; il sistema di protezione viene completato da vetri di sicurezza adatti alla classe balistica 6. Inoltre, grazie al rivestimento in policarbonato, i cristalli sono resistenti agli attacchi con strumenti di effrazione e fungono da protezione antischegge degli interni. La BMW X5 Security Plus è stata testata in base ai criteri della direttiva sulle vetture con protezione contro proiettili di arma da fuoco BRV 1999 e offre la protezione della classe balistica 6 in base alla direttiva VPAM APR 2006. Il concetto professionale di protezione della nuova BMW X5 Security Plus include ad esempio la protezione contro i rischi di rapine con arma da fuoco, di sequestri di persona oppure di rapina a mano armata dell'auto; la vettura è adatta inoltre per l'utilizzo in regioni di crisi nelle quali l'AK 47 è parte dell'armamento classico dei criminali. La BMW X5 Security Plus offre un'ampia protezione contro questi attacchi. L'equipaggiamento di sicurezza è stato costruito appositamente per questo modello e collaudato dettagliatamente durante lo sviluppo del prodotto. Analogamente a tutte le vetture blindate BMW, anche la BMW X5 Security Plus viene fornita già ex fabbrica con le ampie misure di protezione. A differenza degli interventi di blindatura eseguiti in postmontaggio, la produzione di vetture blindate BMW offre la garanzia che tutti i componenti siano stati adattati alla perfezione al singolo modello e che soddisfino le severe direttive di qualità di BMW. La produzione della BMW X5 Security Plus ha luogo nello stabilimento BMW di Spartanburg nella Carolina del Sud/USA. L'integrazione degli equipaggiamenti di sicurezza avviene, in base alle direttive di processo BMW, nello stabilimento di Toluca (Messico). (CHI E' CHI)

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